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In Italia e nel Mondo

Giovedì 19 febbraio 2009

Due le conferme (Bianchi Clerici e Rizzo Nervo) e cinque new entry (De Laurentis, Gorla, Rositani, Van Straten e Verro)

Nominato il nuovo consiglio di amministrazione Rai ROMA – Cinque new entry e due conferme nei sette componenti di indicazione parlamentare del nuovo consiglio di amministrazione della Rai, votati ieri sera dalla commissione di Vigilanza. Queste, in sintesi e in ordine alfabetico, le loro biografie. GIOVANNA BIANCHI CLERICI (in quota Lega Nord) – Nata a Busto Arsizio (Varese) il 26 agosto 1958, è laureata in Lingue e civiltà orientali ed è giornalista professionista. Eletta nelle liste del Carroccio, è stata deputato nella XIII e XIV legislatura fino all’ottobre 2005, anno nel quale è stata nominata per la prima volta nel cda Rai. RODOLFO DE LAURENTIIS (in quota Udc) – Nato a Collelongo (L'A-

Brevi dal mondo

Israele, Peres avvia i colloqui

GERUSALEMME - Sono ore difficili e di profonda incertezza per Israele impegnato nell'ormai decisivo braccio di ferro con Hamas per un accordo di tregua a Gaza e alle prese con un dopo-voto ancora pieno di incognite. La faticosa ricerca di una strada percorribile è stata avviata ieri dal presidente Shimon Peres (nella foto) con le consultazioni per la formazione del nuovo governo con i due partiti più forti alla Knesset, Kadima e il Likud.

Elicottero cade con 18 persone a bordo LONDRA – Un elicottero civile con 18 persone a bordo è precipitato nel mar del Nord, a circa 190 km a est dal porto scozzese di Aberdeen. Lo hanno reso noto il ministero della Difesa inglese e la Guardia costiera. Il velivolo, un Super Puma, stava volando diretto a una delle tante piattaforme petrolifere presenti nella zona. Ancora ignote le cause dell’incidente. Tre elicotteri militari sono già impegnati nelle operazioni di salvataggio, tuttavia non si hanno ancora notizie di eventuali vittime.

quila) il 21 settembre 1960, eletto in Parlamento prima nelle liste del Ccd, poi per l’Udc, nelle ultime tre legislature, è stato segretario della commissione di Vigilanza (tra il 2006 e il 2008), nonchè membro delle commissioni Cultura e Trasporti della Camera. ALESSIO GORLA (in quota Forza Italia) – Nato a Lodi il 9 maggio 1938, attuale consigliere di amministrazione di Rai International NINO RIZZO NERVO (in quota Pd-Margherita) – Uomo Rai di lungo corso, è entrato per la prima volta in cda nel 2005. Nato il 15 marzo del 1953, laureato in Scienze politiche, è stato assunto in Rai nel '79 come redattore ordinario nella sede regionale per la Sicilia

Nave incagliata in evacuazione BUENOS AIRES – E' iniziata ieri sera l'evacuazione dei 74 passeggeri che si trovano a bordo della nave da crociera 'Ocean Nova', incagliata martedì nelle acque dell’Antartide a circa 500 metri dalla base argentina 'San Martin'.

dell’azienda Palaexpò-Scuderie del Quirinale di Roma e di Federculture fino a qualche mese fa. È stato anche presidente dell’Orchestra Regionale Toscana dal 1985, consigliere della Biennale dal 1997, dal 1998 al 2002 presidente dell’Agis (l'Associazione generale italiana dello spettacolo), soprintendente della Fondazione del Teatro del Maggio musicale fiorentino. Ha esordito come narratore nel 1987 con Generazione. ANTONIO VERRO (in quota Forza Italia) – Nato a Palermo il 24 gennaio 1946, è stato eletto deputato per FI nella scorsa legislatura ed ha fatto parte delle commissioni Agricoltura, Ambiente e Bilancio. È stato anche assessore al Demanio per il Comune di Milano.

Giovanna Bianchi Clerici

Hanno 20 e 36 anni. Il più giovane ha confessato

Visita lampo del ministro a Kabul

Roma, presi i due rumeni erano pronti a espatriare

Presidenziali in Afghanistan Frattini annuncia l’invio di rinforzi

ROMA - Erano pronti a dileguarsi. A ritornare in Romania, nel loro paese d'origine. I due rumeni presunti autori dello stupro della Caffarella, fermati nella notte, hanno 20 e 36 anni: il più giovane, Alexandru Isztoika Loyos, ha confessato ed è stato riconosciuto dalla 14enne vittima della violenza e dal fidanzato. Era stato bloccato martedì sera dalla polizia in un campo nomadi abusivo a Primavalle, grazie all'identikit basato sulla testimonianza dei due fidanzati. Nella sua tenda è stato trovato un paio di pantaloni con macchie di sangue, ora al vaglio della Scientifica. Il complice più anziano, Karol Racz, è stato preso invece a Livorno grazie alle indicazioni di Loyos. La polizia rumena già da alcuni giorni monitorava le abitazioni dei due, in Romania. "Se non li avessimo arrestati qui - ha detto il capo della squadra mobile di Roma, Vittorio Rizzi - eravamo pronti a bloccarli in Romania perché era loro intenzione tornare nel paese di origine". Martedì sera Alexandru Isztoika Loyos, che in Romania faceva il pastore, è stato portato in questura insieme a sette connazionali per accertamenti. Durante l'interrogatorio i sospetti si erano trasformati in indizi, fino alla confessione al pm, Vincenzo Barba, con conseguente provvedimento di fermo. "Non so perché, volevamo solo rapinarli, poi improvvisamente tutto è cambiato", ha detto il 20enne. Ha ammesso che la 14enne è stata stuprata prima da lui e poi dal complice, che avevano appena rapinato i due fidanzati. "Perché l'ho fatto? Per dispetto" ha spiegato Loyos. Il capo della Mobile, Vittorio Rizzi, ha precisato che "non si rendeva

L’arresto di Karol Racz a Livorno

conto dell'accaduto". Durante l'interrogatorio non ha pianto, è apparso impassibile e senza rimorsi. Poco prima dell'alba, intorno alle 5.30, la polizia è arrivata al complice Karol, che si trovava in un campo nomadi del Cisternino, nella campagna livornese, al confine con il comune di Collesalvetti. "I due fermati erano soliti andare in giro per i parchi, in questo caso a scopo di rapina - ha spiegato Rizzi -. Il 20enne ha raccontato che avevano avvicinato la coppia per rapinarla ma che poi avevano trovato la ragazza carina. Da qui sarebbe nato il proposito di abusarne". Entrambi erano già noti alle forze dell'ordine di Roma e negli archivi della Questura c'erano le loro fotosegnalazioni: erano stati identificati il 24 gennaio dopo i controlli in una baraccopoli a Primavalle, seguiti allo stupro di via Andersen. Racz ha menomazioni a una

Obama in visita in Canada WASHINGTON – Proseguendo una tradizione che dura da anni, oggi il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, farà in Canada la sua prima visita ufficiale da quando si è insediato alla Casa Bianca. Obama avrà un incontro ufficiale con il primo ministro, Stephen Harper.

GUGLIELMO ROSITANI (in quota An) – Nato il 14 febbraio 1938 a Varapodio (Reggio Calabria), città della quale è attualmente sindaco, è membro della Direzione nazionale di Alleanza nazionale. Laureato in Economia e commercio, ha militato fin da ragazzo prima nel Movimento Sociale Italiano e poi in An. Tra il 1986 e il 1992 ha fatto anche parte del Collegio sindacale della Rai. Rositani è stato deputato di An nell’XI, XII, XIV e XV legislatura e ha ricoperto, tra l’altro, il ruolo di vicepresidente della commissione Cultura di Montecitorio. GIORGIO VAN STRATEN (in quota Pd-Ds) – Nato a Firenze nel 1955, autore di romanzi apprezzati dalla critica, è stato presidente

mano indicate sia dalla 41enne stuprata in via Andersen che dalla 14enne violentata alla Caffarella. Inoltre nella notte i funzionari della Squadra mobile hanno mostrato alla 41enne una foto del rumeno e lei lo ha riconosciuto. "È lui, è lui, non lo posso dimenticare", ha pianto. A suo carico nel 2008 l'ex prefetto di Roma Carlo Mosca aveva firmato un decreto di espulsione, poi annullato da un giudice di Bologna. Racz non aveva precedenti in Italia, ma in Romania aveva scontato tre anni di carcere per furto e ricettazione, dal 1999 al 2002. Al campo di via Cesare Lombroso, a Roma, i nomadi ricordano Karol, soprannominato il pugile, come "un tipo gentile, tranquillo, addirittura effeminato". "Raramente veniva con l'altro amico, 'il biondino' Loyos, che invece era un tipo introverso e nervoso", ha aggiunto un altro. Elisabetta Martorelli

KABUL - Almeno altri 200 uomini come rinforzo al contingente Nato in occasione delle elezioni presidenziali di agosto. L'Italia intende "continuare ad essere protagonista in Afghanistan" e a sciogliere le riserve sul possibile utilizzo di nuove truppe in aggiunta ai 2.800 che saranno dispiegati entro giugno come da programma, è il ministro degli esteri Franco Frattini, giunto a sorpresa ieri ad Herat sede del comando militare nella parte occidentale del paese, per poi raggiungere Kabul e colloqui istituzionali con il presidente afghano Karzai. "Consolidare e rafforzare la nostra presenza è un dovere morale verso la comunità internazionale e verso il popolo afghano" ha detto il titolare della Farnesina tenendo fede alla volontà della nuova amministrazione americana impegnata a chiedere aiuti agli alleati e pronta ad inviare 17 mila soldati in più nel paese per riconquistare il territorio (sempre più nelle mani dei talebani) e puntellare il governo Karzai. Accolto dal generale degli alpini Paolo Serra, presidente del contingente italiano, Frattini ha anche gettato le basi per rendere più che mai costruttiva la prossima presidenza italiana del G8 manifestando la piena disponibilità, sollecitata dallo stesso presidente afghano, a coinvolgere direttamente l'Iran nel processo di stabilizzazione del territorio a patto che Teheran sia un "interlocutore positivo". L'Italia "sta valutando" se invitare la repubblica islamica alla conferenza internazionale di giugno a Trieste sul futuro di Afghanistan e Pakistan. "L'Iran è un attore che esiste nella regione" e quindi se il governo italiano assieme agli alleati del G8 deciderà di coinvolgere i Paesi vicini all'Afghanistan per la conferenza di stabilizzazione "bisognerà valutare attentamente" anche l'eventuale coinvolgimento di Teheran" ha detto Frattini che dopo una serie di colloqui istituzionali nella regione ha fatto tappa anche a Islamabad. Il blitz del ministro arriva a 24 ore dall'incontro a Roma del presidente della Camera dei rappresentanti Usa, Nancy Pelosi, con il ministro della Difesa, Ignazio la Russa. Ugo Marini

IL CASO

Vika, assolti i Giusto «Agirono in stato di necessità» GENOVA – Si è chiuso ieri mattina con l'assoluzione di tutti gli imputati perchè il fatto non costituisce reato, avendo agito in stato di necessità, il processo per la sottrazione di Vika, la bimba bielorussa affidata per le vacanze ad una coppia di Cogoleto. La coppia ha nascosto la bimba per circa un mese per non farla tornare in patria dove, secondo la famiglia affidataria, avrebbe subito abusi nell’orfanotrofio di Vileika. La richiesta del pm Paola Calleri, che potrebbe impugnare la sentenza dopo la lettura delle motivazioni (che dovranno essere depositate entro 50

giorni), era di otto mesi. Oltre ai due affidatari, Alessandro Giusto e Chiara Bornacin, nella vicenda erano coinvolti Maria Elena Dagnino, madre di Chiara, Maria Bondi, 'nonna' paterna, Aldo Giusto, padre di Alessandro, don Danilo Grillo parroco del comune di Cogoleto e don Francis Darbellay responsabile del convento in Val d’Aosta dove Vika rimase nascosta per 19 giorni. Ora Vika, che ha dieci anni, vive in Bielorussia con una famiglia che aveva già adottato suo fratello. Nel frattempo i coniugi Giusto hanno avuto un bambino che oggi ha 18 mesi. Ad ascoltare la sentenza pronunciata

I coniugi “affidatari” Chiara Bornacin e Alessandro Giusto

dal giudice monocratico Deplano, dopo una camera di consiglio di una ventina di minuti, c'erano Alessandro Giusto, suo padre Aldo e Maria Elena Dagnino, assistiti dall’avvocato Giovanni Ricco. Forte l’emozio-

ne di Alessandro Giusto, che al termine dell’udienza ha preferito leggere un discorso già preparato («Ne avevo scritti due a seconda di come si sarebbe concluso il processo»). Patrizia Antonini


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Giovedì 19 febbraio 2009

Mistero fitto sulla morte di Jacques Bino. La Prefettura nega che sia stata la polizia

Guadalupa in fiamme: ucciso un sindacalista Ancora violenze nell’isola caraibica della Francia, Sarkozy corre ai ripari

Nicolas Sarkozy

PARIGI – Non è stata una pallottola vagante quella che ha ucciso Jacques Bino, sindacalista di una cinquantina d’anni, nella nuova, lunga e calda notte di violenze che ha sconvolto la Guadalupa – dove è in atto da un mese uno sciopero generale contro il carovita e per il potere d’acquisto -con numerosi scontri fra giovani e forze dell’ordine. Contro l’uomo sono stati, infatti, esplosi almeno tre colpi. Chi ha sparato? La prefettura dice che le pallottole provenivano «da un posto di blocco tenuto da giovani». Il procuratore della repubblica, Jean-Michel

Pretre, è cauto, pur sottolineando che «non c'erano forze dell’ordine nella zona». E' probabile che l’auto a bordo della quale si trovava l’uomo sia stata scambiata dai giovani di una barricata per un’auto della polizia camuffata, e quindi presa a bersaglio. La crisi sociale in Guadalupa sta degenerando, e si è macchiata per la prima volta di sangue. L’opposizione politica e i sindacati chiamano in causa «l'inerzia» dello Stato, Nicolas Sarkozy cerca di correre ai ripari. Il presidente vedrà oggi parlamentari e autorità dell’isola, e ieri il mi-

nistro Yves Jego ha annunciato un probabile accordo sugli aumenti salariali - una delle principali rivendicazioni – a fine settimana. Le immagini, che si vedono in tv, di barricate, vetture incendiate, giovani incappucciati che si scontrano con la polizia, richiamano tanto quelle delle banlieue parigine in fiamme nell’autunno 2005. Anche in Guadalupa si è arrivati a quel tipo di violenze urbane, ha riconosciuto il ministro della difesa Michele Alliot-Marie, annunciando l’invio di quattro squadroni di gendarmi. Florence Ciomei

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Spagna, storico sciopero dei magistrati contro Zapatero I togati chiedono al governo una riforma profonda e la modernizzazione

Josè Luis Zapatero

MADRID – Storico sciopero dei magistrati in Spagna ieri contro il governo del premier socialista Josè Luis Zapatero: oltre la metà dei 4.400 togati iberici per la prima volta si sono astenuti dal lavoro per chiedere una profonda riforma e la modernizzazione del sistema giudiziario del paese, sempre più lento e inefficace. La protesta dei magistrati, è stata definita «senza base legale» dal Consiglio generale del potere giudiziario (Cgpj, il Csm spagnolo), in quanto i giudici costituiscono un potere dello stato, e definita dal ministro della giustizia Bermejo «corporativa».

La frase: «Erano belle giornate, li facevano scendere dall’aereo»

Desaparecidos, Berlusconi scherza l’Argentina convoca l’ambasciatore BUENOS AIRES – Il ministero degli esteri argentino ha convocato ieri mattina l’ambasciatore italiano, Stefano Ronca, per esprimere «la profonda preoccupazione» per le presunte frasi attribuite al premier Silvio Berlusconi sulla tragedia dei desaparecidos. Sabato scorso, durante la campagna elettorale a Cagliari, il premier Silvio Berlusconi aveva «scherzato» sulla vicenda dei desaparecidos in Argentina e sulla fine delle persone sequestrate dai militari. Lo ha affermato ieri il quotidiano di Buenos Aires Clarin, in una corrispondenza da Roma che cita un servizio dei giorni scorsi del quotidiano l’Unità. «Erano belle giornate, li facevano scendere dall’aereo...», avrebbe detto, secondo quanto scrive Clarin basandosi sul servizio dell’Unità, il premier. Il riferimento è ai 'voli della morte', tramite i quali i militari nell’ultima dittatura (1976-83) gettavano nelle acque del Rio de la Plata i sequestrati ancora vivi e addormentati. Fonti del Governo italiano, interpellate in proposito, precisano che si tratta di un grande equivoco. Il presidente del Consiglio voleva proprio sottolineare l’efferatezza dei crimini commessi contro i dissidenti e la tragedia dei desaparecidos per spiegare, aggiungono le fonti, come si sentisse offeso ed insultato da quei suoi oppositori che lo paragonano ai dittatori. L'articolo di Clarin, mezza pagina, ha un richiamo in prima dal titolo 'Berlusconi, macabro con i desaparecidos', e precisa che «non è chiara la ragione» per la quale Berlusconi avrebbe parlato così» dei desaparecidos. L’articolo del quotidiano è stato ripreso dall’agenzia locale Telam

Silvio Berlusconi

ed ha subito avuto ampia eco nelle tv e gli on-line a Buenos Aires, dove la presidente delle Nonne di Plaza de Mayo, Estela de Carlotto, ha per esempio detto di «sentirsi offesa» dopo aver letto quanto riferito dal quotidiano. «Nei confronti degli argentini – ha ricordato – c'è sempre stata grande solidarietà, sia dai precedenti governi italiani sia da parte della giustizia». L’ambasciatore Ronca, nell’incontro avuto avuto al ministero degli esteri a Buenos Aires, si è impegnato a verificare i fatti. Nel corso del colloquio, Ronca ha poi ricordato che da sempre i governi italiani, a prescindere dal loro orientamento, sono stati tra i più forti sostenitori delle attività delle

associazioni argentine per la difesa dei diritti umani, sia sotto il profilo finanziario sia sotto quello accademico. Più di quelli di altri paesi, ha proseguito l’ambasciatore, i tribunali italiani hanno perseguito i responsabili dei crimini commessi negli anni della dittatura militare a Buenos Aires, infliggendo pesanti condanne, fino all’ergastolo. «Una gaffe indecente, che suona gravissima offesa alle migliaia di ragazze e ragazzi rapiti, torturati e uccisi negli anni di una delle più sanguinose dittature dell’America Latina». Così Piero Fassino ha commentato le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sui desaparecidos argentini. «Il governo argentino – spiega il Ministro degli Esteri del governo ombra del Pd – ha dovuto convocare il nostro ambasciatore per chiedere spiegazioni su una battuta che il presidente del Consiglio italiano avrebbe pronunciato sui crimini della dittatura argentina e, in particolare, su quelle migliaia di donne e di uomini, di ragazze e ragazzi che sono stati vittime dei cosiddetti 'voli della morte' ad opera dei militari golpisti». «Raccontare barzellette e fare il guascone – commenta ancora Fassino – è ormai lo sport preferito di Berlusconi che, anche in questo caso, rivela una totale mancanza di sensibilità per la storia e per il valore della democrazia in nome della quale, in Argentina come in tutto il mondo, tantissimi sono giunti a sacrificare la propria vita». «Voglio sperare – ha concluso l’esponente del Pd – che Berlusconi abbia la sensibilità di scusarsi con il governo argentino e con le famiglie di quelle povere vittime, evitando nel futuro di procurare ulteriori pessime figure al popolo italiano». Jerico Catura

Il Centro di immigrazione ed espatrio di Lampedusa in fiamme

Lampedusa, rivolta alla Cie i migranti si ribellano: 70 feriti PALERMO – Sale ancora il fumo dalle macerie di quello che, fino a qualche mese fa, veniva chiamato «il Centro a cinque stelle». Alla fine, i presagi negativi di tanti lampedusani in testa – si sono avverati. E il Centro di identificazione ed espulsione dell’isola, in cui da mesi sono rinchiusi oltre 800 tunisini in attesa di essere rimpatriati, è stato teatro di una drammatica rivolta. Per ore è stato il caos: scene di guerriglia tra extracomunitari e forze dell’ordine. Poi il fuoco, appiccato all’interno della struttura di cui ormai resta ben poco. Una settantina i feriti, tra immigrati, agenti di polizia e carabinieri. Di «disastro annunciato» parla il sindaco di Lampedusa Dino De Rubeis che, da mesi, guida la protesta dei cittadini contro la realizzazione, sull'isola, del Cie, «potenziale Guantanamo italiana». «Maroni si dimetta», rilancia De Rubeis. Ma il ministro dell’Interno non fa un passo indietro sulla linea del rimpatrio diretto da Lam-

Gara Usa-Europa per la “particella di Dio” È ORMAI gara aperta tra i giganti della fisica per catturare la particella di Dio, il bosone di Higgs dal quale dipende l’esistenza della materia. Mentre il più grande acceleratore di particelle del mondo, l'europeo Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra è ancora fermo, costretto al lungo stop dovuto a un guasto, il più piccolo Tevatron del Fermilab lancia la sfida dagli Stati Uniti. «Abbiamo ottime probabilità di riuscire a vedere tracce del bosone di Higgs prima che lo faccia l’Lhc», ha dichiarato senza mezzi termini il responsa-

Torna la Palin e la figlia boccia l’astinenza: «Impossibile»

Megan, la più bella dello Spazio bile di uno degli esperimenti americani, Dmitri Denisov. E lo ha fatto da una platea internazionale come il congresso annuale organizzato a Chicago dall’Associazione americana per l’avanzamento delle scienze (Aaas).

pedusa. Ieri, a far scoppiare la scintilla di un malumore vecchio di settimane, è stata una rissa. I tunisini, che da martedì rifiutavano il cibo per opporsi all’imminente ritorno in patria, hanno aggredito i connazionali che avevano sospeso la protesta e, in fila, attendevano il loro turno nei locali della mensa. Le forze dell’ordine sono intervenute per calmare gli animi e la situazione è esplosa. Addosso a polizia e carabinieri sono piovuti pezzi di porte, lamiere, water. I militari hanno reagito con lacrimogeni e manganelli. Una ventina di migranti – alcuni sarebbero già stati arrestati – hanno, poi, appiccato il fuoco a delle suppellettili. Le fiamme, alte fino a 10 metri, spente dopo ore dai vigili del fuoco, hanno divorato il corpo centrale del Centro di cui restano solo macerie. Il bilancio dei feriti, fortunatamente non gravi, è alto: una settantina, tra migranti e forze dell’ordine. Lara Sirignano

CON il 33% delle preferenze, la protagonista femminile di 'Transformers' Mikaela Banes (alias Megan Fox) è stata giudicata il personaggio di film di fantascienza più sexy di sempre dai lettori del sito msn movies. Sul web si è subito

scatenata la “caccia” alle foto anche di altre bellissime protagoniste di film ambientati nello spazio. Ma, alla fine, il consenso per la splendida Megan Fox è stato quasi unanime. E la foto non può che confermare la scelta.

TRAVOLTA alle elezioni insieme a John McCain dal ciclone Obama e guardata con sospetto da una parte del proprio partito, che le imputa la sconfitta, Sarah Palin non molla e torna in scena negli Usa, con un occhio alle presidenziali 2012. Ma in Tv l’accompagna la figlia adolescente e già mamma, che silura un tema-chiave della linea politica materna: l’educazione all’astinenza sessuale. I ragazzi dovrebbero cercare di evitare di far sesso, ha detto Bristol Palin, 18 anni, parlando alla Fox con al fianco la madre governatrice

dell’Alaska. Ma proporre loro l’astinenza «non è per niente realistico», ha aggiunto la ragazza che lo scorso anno, ancora minorenne, mise in subbuglio la convention dei repubblicani con l’annuncio che era incinta.


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Giovedì 19 febbraio 2009

Il fatto del giorno: Veltroni si è dimesso Il rimpianto per Prodi e la politica complicata

L’opposizione si scioglie Una scelta dolorosa Gianni Letta si preoccupa ma anche doverosa

dal commento di Mario Ajello

dall’articolo di Francesco Verderami

dal commento di Massimo Giannini

Con una battuta, verrebbe da dire: ora richiameranno Romano Prodi! Ma non è tempo di motteggi, tanto meno di cattiverie, piuttosto di riconoscere l’onore delle armi a chi ha provato ad aprire «una nuova stagione». Fatto sta che il post-prodismo è durato meno del previsto. E così resta sul campo il rimpianto per la visione politica di Romano Prodi, fatta di riformismo paziente e dotato di dimensione internazionale, che è stata nel 2008 un’opportunità non colta e un’esperienza liquidata con troppa fretta. In nome di un partito tutto a «vocazione maggioritaria» che avrebbe superato le difficoltà dell’Unione prodiana. Ma la politica s’è rivelata molto più complicata del previsto. [...]

«Ora tutto si aggroviglia», sospira Gianni Letta dopo aver salutato Veltroni al telefono. Il «rammarico personale» espresso al leader democratico che gli annuncia la decisione di dimettersi, si intreccia alla preoccupazione per i problemi politici che la crisi del Pd lascia irrisolti. Perché salta Veltroni ma anche l’intesa sui regolamenti parlamentari a cui il premier teneva al punto da aver accettato il compromesso sulla legge elettorale europea. Perché Veltroni lascia e Bossi perde la sponda in Parlamento sul federalismo fiscale. Perché Veltroni saluta e rischia di incepparsi all’ultimo minuto l’accordo sulle nomine Rai. Non c’è dubbio che la vittoria in Sardegna abbia consegnato al premier una forza senza precedenti [...].

La scelta di Walter Veltroni è dolorosa, ma anche doverosa. Da troppi mesi il Pd si dibatte in una crisi tormentata e complessa, che investe il suo profilo politico, i contenuti della sua piattaforma programmatica, la forza della sua leadership, e soprattutto il suo rapporto con l’opinione pubblica. [...] Veltroni ha fatto la cosa giusta: si è fatto da parte, con una mossa che tuttavia chiama in causa, per un’assunzione di responsabilità collettiva, l’intero gruppo dirigente che in questi mesi ha gestito il partito insieme a lui, o lo ha sabotato nei corridoi. Anche per questo, un congresso straordinario oggi è una scelta irrinunciabile, per ridefinire il progetto e scegliere un nuovo leader [...]. La Stampa

La migliore di ieri

L’ultimo Walter

La rabbia dei militanti e il vertice sotto processo

Il fallimento sta nel Pd

dall’editoriale di Paolo Guzzanti

dall’articolo di Curzio Maltese

dal commento di Riccardo Barenghi

Caro Uolter, sia te che i nostri lettori sono abituati al fatto che nei momenti salienti della tua vita politica io ti scriva come si scrive a un vecchio amico. Non è un esercizio retorico: il solito Fellini che cito regolarmente, mi disse che tu hai la faccia del vecchio compagno di scuola con cui vorresti fare la gita di fine anno e io concordo. Oggi mi tocca scriverti nel momento della sconfitta, quella sarda, che ha determinato le tue rispettabili e dignitose dimissioni, lasciando il cerino acceso, a quanto leggo, a Franceschini, un po’ per tirarti fuori dalle botte e un po’perché era la miglior cosa da fare. [...]

"Con questo gruppo dirigente non vinceremo mai". L’invettiva di Nanni Moretti a Piazza Navona era la più citata nel drappello di curiosi e militanti davanti alla sede del Partito Democratico, in attesa dell’ultimo atto dell’era Veltroni. Sfilava un pezzo di nomenklatura. Fassino e Bersani, Letta e Bindi, Finocchiaro e Soro. Erano entrati la mattina da congiurati, gioviali nonostante tutto, pronti a infilare qualche altra banderillas nel corpo del capo. Sono usciti alle due, quando s’era ormai capito che "Walter faceva sul serio", mogi e silenziosi, scansando telecamere e taccuini, spiazzati, perplessi, scongiurati. A parti invertite, Walter

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

Veltroni si dimette e il Pd va a pezzi. Ha già prenotato la vacanza in Africa dove andrà a vivere e a fare del bene al popolo africano. Indeciso solo il paese. Povero a chi tocca. Sembra lo Zimbabwe. La figlia dal loft di New York protesta perchè non lo vuole perdere: "Papà vieni da me!". Ieri al coordinamento Pd hanno fatto finta di essere dispiaciuti ma le hanno accettate. Festa con escort stanotte nella barca di D’Alema. Prossimo leader Franceschini? A meno che il Pd si sciolga e tutti i cattolici facciano una nuova formazione politica con dentro l’Udc. Pare che il Pd non si presenti alle elezioni europee.

cevuto 600.000 dollari da Berlusconi per testimoniare il falso. La posizione del Caimano era stata stracciata per il famoso "Lodo Alfano".

Annullata la condanna a otto mesi al Giudice di Camerino che si rifiutava di svolgere le sue funzioni sotto il crocefisso.

Berlusconi sale al Quirinale smentendo tutte le accuse a Napolitano sul caso Englaro: "Vorrei chiarire che lei mi sta simpatico, anche se è un ex comunista, e nel caso dovesse ritirarsi prima, sappia che io ho le valigie già pronte".

– Obama approva l’aumento di 12.000 solati nella guerra in Afghanistan. Pare che l’ordine sia partito direttamente dalle lobby delle fabbriche di armi. – Mostruosa epidemia di colera in Zimbabwe, ma pare che non interessi a nessuno. –

– Banche al tracollo in Italia. Ieri Unicredit e San Paolo hanno perso il 7% del loro valore.

Mancino: "Eccessivo il carcere ai giornalisti". Poi alla moglie in privato: "Di questo passo si va verso una dittatura soft".

Subito buttati fuori da Sanremo gli Afterhours. Testo decente ma musicalmente molto povero. Imbarazzati e imbarazzanti. Discuteranno della scelta con un lungo tour americano.

– Condannato a tre anni l’avvocato inglese Mills per corruzione. Aveva ri-

Veltroni è stato il solo a uscire con passo leggero, sorridente, sollevato. L’immagine di un uomo tornato libero. E dire che li aveva avvisati. "Guardate che non rimarrò a farmi infilzare. Non v’illudete, la mia fine sarà quella dell’intero gruppo dirigente". Sembravano parole. Ma il fatto, le dimissioni, cambia il senso della profezia. Fa apparire l’estinzione vicina, quasi inevitabile. "È la strategia dei lemmings" commenta lo scrittore e senatore Pd Gianrico Carofiglio, i roditori che per combattere i tempi di carestia si gettano in massa dai dirupi. Alle quattro le dimissioni sono irrevocabili e il pezzo di nomenclatura presente s’attacca al telefono per consultarsi con gli assenti [...].

Vauro sul Manifesto

Il fallimento di Walter Veltroni come leader del Partito democratico non può essere spiegato solo con i suoi limiti personali e politici, che pure non sono mancati. Sarebbe miope se i dirigenti del Pd pensassero che morto un Papa se ne fa un altro e così la nave va a gonfie vele. Non è così perché il fallimento non si chiama Veltroni ma appunto Partito democratico. Quel Partito di cui il leader dimissionario è stato l’interprete più fedele, e che non poteva essere molto diverso da quello che è stato e che, infatti, Veltroni ha perfettamente incarnato. [...]

Un gruppo oligarchico che si è autodistrutto dall’editoriale di Angelo Panebianco

È stata probabilmente saggia la decisione di Walter Veltroni di dimettersi, dopo la sconfitta in Sardegna, dall’incarico di segretario del Partito democratico. I capi-corrente avrebbero certo preferito che egli rimanesse in carica ancora qualche mese (fino al congresso di ottobre) in modo di avere il tempo di preparare la successione. Veltroni li ha presi in contropiede aprendo una crisi al buio. Ciò però appartiene all’ambito delle schermaglie e delle tattiche della politica. Schermaglie e tattiche che non possono nascondere il vero problema che sta dietro, o sotto, le di-

missioni di Veltroni: è già fallito il progetto che diede vita al Partito democratico? Può un partito nato da poco e collocato all’opposizione (privo, quindi, di quel grande collante che è dato dall’occupazione del potere) non solo sopravvivere ma anche rafforzarsi in vista delle competizioni elettorali future se non riesce a darsi un’anima che sia riconosciuta come tale dagli elettori? Il progetto da cui nacque il Partito democratico era, sulla carta almeno, un buon progetto. Si trattava di dar vita a un amalgama (relativamente) nuovo fondendo alcune tradizioni politiche in precedenza importanti ma ormai consumate dalla storia. Una nuova combi-

La fotografia Sarajevo, un bambino circondato da piccioni affamati (Ansa)

nazione di vecchi elementi poteva dare luogo, come talvolta accade, a una sintesi originale. Inoltre, quel progetto aveva di valido il fatto di rappresentare una salutare reazione all’eccesso di frammentazione della politica italiana, in particolare nell’area di centrosinistra. Le premesse erano buone. [...] Le primarie mediante le quali venne investito plebiscitariamente della carica di segretario Walter Veltroni non determinarono un indebolimento del «club oligarchico» (i gruppi dirigenti dei Ds e della Margherita) che aveva tenuto a battesimo il partito. Anzi, le stesse primarie furono controllate e gestite da quel club oligarchico. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Che la pubblica amministrazione sia un mestiere difficile ce lo rammenta il fatto che in Paesi culturalmente meno disastrati del nostro la classe politica è rappresentata da personaggi che quel mestiere lo sanno fare, che lo esercitano con pazienza e senza cercare scorciatoie: tutto sommato Veltroni questa inclinazione ce l’aveva, e l’aveva in parte dimostrato da sindaco di Roma. Da leader del Pd è riuscito a perderla immediatamente, appresso a parole come loft, leadership, look e altre porcherie linguistiche davvero non necessarie nella costruzione di una seria attitudine civile di cui l’Italia ha un bisogno disperato. Anche all’opposizione: da quando la sinistra s’è messa in testa di governare a ogni costo, in un Paese che evidentemente ha una triste anima conservatrice, il prezzo pagato è stato altissimo: l’opposizione non c’è più. Paga Veltroni? No, noi.


Giovedì 19 febbraio 2009

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Sanremo, la prima serata si concentra su Benigni che scherza su Berlusconi, ma anche sulla Zanicchi

Mills è stato condannato e il lodo salva il Cavaliere

dal servizio di Renato Franco

dall’analisi di Piero Colaprico

«Voglio essere allegro e non parlare di cose serie. Berlusconi...». Si capisce subito che il leitmotiv del monologo di Benigni nella prima serata del Festival sarà il premier. Il comico toscano si impossessa del palco dell’Ariston alle 22.30 e non lo lascia per mezz’ora: il bersaglio è (quasi) uno solo. «Alle elezioni in Sardegna ha vinto Berlusconacci, un sardo che non conoscevo. Ma a Berlusconi non interessa la Sardegna. Vuole la Corsica, Ajaccio, è lì che ha tutti i suoi parenti», chiaro riferimento a Napoleone. «Sta facendo ricerche sull’albero genealogico, dice di essere più alto di Napoleone, ma secondo la questura è più basso. Lui sistema un po’ tutti, il figlio del suo commercialista, amici e parenti, anche il suo idraulico, Tubacci». È inarrestabile: «Silvio Berlusconi: non lo volevo dire, non lo voglio neanche nominare, ma mi esce da sé... È un piacere essere all’Ariston, un teatro che appena lo

dal commento di Elena Loewenthal

Quando si hanno soltanto tredici anni, per pugnalare alla schiena il professore di musica non basta tenere in mano un’arma: bianca sì, ma letale. Non basta essere stati ripetutamente rimproverati perché «così proprio non va». E nemmeno aver premeditato l’assalto con tale rigore da entrare in classe armati di coltello sottratto alla cucina di casa. Non basta essere stressati (fino a non molti anni fa lo stress era un privilegio degli adulti, un mal di successo) dai compiti e dalle aspettative dei genitori e dalla quantità di ore che si pas-

Roberto Benigni sul palco dell’Ariston

vedi ti vien voglia di entrarci dentro come Berlusconi quando passa davanti al Quirinale». Una battuta su Veltroni. «Più battuto di così povero Walter. Ho già lo slogan per te, rialzati Walter, abbiamo perso la Sardegna, ma rimane Stromboli, Capraia, l’Isola di Montecristo. C’è la maggioranza nelle Eolie da conquistare». Benigni è al vetriolo ma strepitoso su Mina: «Manda solo filmati come Bin Laden, è diventata

un mito... Silvio mi è venuta un’idea, te lo dico da amico, per diventare anche più grande di un mito come Mina tu devi sparire, sembrerebbe una cosa brutta ma è una cosa bella. Non ti devi fare vedere più. Non devi andare in Svizzera ma molto più lontano, in India o in Nuova Zelanda. Ci vai con Apicella e poi magari ci mandi qualche canzone». Cita Leopardi ma il bersaglio è ancora Silvio: «Sempre caro mi fu quest’er-

La Stampa

Quel nove in condotta e una coltellata al prof sano a scuola. Che sono davvero troppe a ogni ordine e grado, perché in fondo tenerli in classe è una comodità per tutti: genitori indaffarati, organico scolastico. Coscienza collettiva, appagata a quanto pare dal principio che la quantità di tempo scolastico sia una garanzia educativa. Per aspettare che il tuo insegnante di violino si giri a riporre lo strumento nella cu-

stodia e ficcargli il coltello dentro la schiena - com’è accaduto ieri a Chioggia - ci vuole un miscuglio di odio e rabbia e incoscienza e violenza difficile da districare. Scomodo per chi se lo porta dentro, e per chi da domani dovrà occuparsi di un tredicenne ovviamente non perseguibile a termini di legge. E, non certo ultimi, per quei due genitori che non più tardi di qual-

mo colle». Parla degli autobus su cui c’era la scritta: «Dio non c’è, godetevi la vita», il suo consiglio è «Berlusconi non c’è, godetevi la vita». E ancora: «Ti cercano a Chi l’ha visto?, bello e piacente a meno che tu non abbia cambiato la Costituzione». Punzecchia il centrosinistra: «Non posso iniziare a fare una battuta che a metà cade il governo Prodi». Ma ritorna a Berlusconi: sul lodo per salvare le più alte cariche dello Stato: «Non è una legge ad personam, ma una legge ad quattrum personam. Son passi avanti, se poi magari passa a ventim e poi le fa per tuttimus... Ma non voglio parlare più di Berlusconi». E allora tocca alla Zanicchi: «Mi ha colpito molto la sua canzone, dice "ti voglio senza amore però non finire presto". Ma Iva, sono rimasto scioccato, è come dire "trombami, ma dura parecchio". Ci vorrebbe per lei un gladiatore, Silvio... Mi è rimasta solo Orietta Berti. Spero di non vederla in mezzo alle conigliette di Playboy». [...]

che giorno fa si sono visti consegnare una pagella decorosa, con tanto di nove di condotta. Già, la condotta: questa sconosciuta. I criteri di valutazione quest’anno sono cambiati [...]. Come? Non è facile a dirsi. Le disposizioni ministeriali prescrivono che il voto di condotta sia equiparato agli altri, in scala: un nove, dunque, dovrebbe valere moltissimo. [...] Certo, nella griglia di valutazione che molte scuole hanno allegato alla pagella (con specifico riferimento al «nuovo» che avanza in condotta), la pugnalata alla schiena del professore non è contemplata, nemmeno con la peggiore insufficienza. [...]

Da avvocato parlava con competenza di "equilibrismi" e "svicolare", ma alla fine quello che ha svicolato è stato l’altro. E come accade non di raro in ogni paese del mondo, il pesce piccolo è finito nella padella e il pesce grosso nuota forse non felice, ma di certo libero dalla rete. David Donald Mills Mac Kenzie, avvocatone inglese, è stato condannato ieri per aver accettato una "regalia" in dollari e aver detto più d’una bugia ai magistrati italiani. Ma chi, stando alle accuse, e stando alla sentenza di primo grado emessa ieri, ne ha tratto i maggiori profitti e benefici, e cioè Silvio Berlusconi, si è dileguato negli abissi. Come non raramente gli è accaduto, negli ultimi quindici anni. C’è una storia, è sempre la stessa storia, nessuno la narra più. Qualcuno ricorda Bettino Craxi, il suo amico ristoratore Giorgio Tradati e una sigla curiosa, All Iberian? In breve. Tradati, quando incontra suo malgrado i magistrati nel pieno di Mani Pulite, non può che confessare almeno un po’ di quello che sa. è uno dei prestanome di Craxi e conferma che nel ’91 (sì, sono storie di diciassette anni fa, il tempo passa senza essere raggiunto dalla verità) su un conto svizzero dell’allora segretario socialista affluiscono quindici miliardi di lire. Li manda una società con sede in un paradiso fiscale, la All Iberian. E, caso più unico che raro in Tangentopoli, su questa società poco dopo il conto craxiano rimanda indietro cinque miliardi. In quale modo fossero sbagliati i conti del dare o dell’avere, non si è mai saputo, c’è ancora chi se lo chiede. Ma Silvio Berlusconi qualcuno lo ricorderà - giura

sulla testa dei suoi figli di non saperne niente. "Volete che con mio senso estetico potrei scegliere un nome così brutto?", ribatte ai cronisti in un corridoio del tribunale. Eppure, Craxi e Berlusconi finiscono nel processo chiamato, appunto, All Iberian: le rogatorie non consentono dubbi, quella società danarosa che dà soldi in nero ai politici fa parte del grappolo di ditte e conti bancari esteri del sistema-Berlusconi. Nel frattempo, il teste Omega, e cioè Stefania Ariosto, porta a Ilda Boccassini rivelazioni tali da consentire indagini dure, e il processo che porterà alla condanna in Cassazione di Cesare Previti, il braccio destro di Berlusconi negli affari giudiziari, e a scoprire un bel racket di giudici e avvocati per aggiustare le sentenze. Il premier, che è e resta un combattente invidiabile, affronta però ogni tempesta. Spesso ribatte colpo su colpo. Appena può, abbandona nel mare agitato i perdenti e i perduti. Ma chissà come, tra i flutti, qualcuno dalla procura pesca quel pesciolino inglese. Che poi tanto pesciolino non è: è un signore elegante, giramondo, affabile, che ha sposato Tessa Yowell, allora ministro della Sanità governo Blair e ora (si sono separati) sottosegretario alle Olimpiadi di Londra 2012. Il pesciolino, il 18 luglio 2004, dieci anni dopo l’addio alla toga di Antonio Di Pietro, viene convocato nella noiosa e triste procura milanese. Di fronte a lui un pm che suscita sentimenti negativi e positivi in egual misura, si chiama Fabio De Pasquale. Era stato lui a respingere la richiesta di libertà di Gabriele Cagliari, ex presidente Eni, trovato morto soffocato a San Vittore. Ma è lui che con caparbietà segue piste che altri evitano. [...]

La Stampa

Quando l’islamico buono decapita la sua consorte

Crisi auto Garlasco, ecco i segreti del pc di Stasi oltre 7.500 file a contenuto pornografico e Obama

dall’articolo di Maria Giovanna Maglie

dall’articolo di Claudio Bressani

dall’articolo di Martino Mazzonis

Le nascondeva nel disco rigido del suo computer portatile all’interno di una cartella anonima, denominata «nuova cartella», a sua volta celata in una directory dal titolo «militare», che per il resto conteneva foto di aerei, carri armati e soldati in assetto di guerra o in azione. Ed erano tantissime: 7064 immagini e 542 filmati in gran parte a sfondo pornografico, ma anche 21 immagini e 7 filmati pedofili, con protagoniste bambine che non lasciano dubbi sulla loro minore età: sui cinque-sei anni, assicura chi le ha viste. Poi vanno aggiunte altre 10.379 immagini e 332 video salvati su un disco rigido esterno, in cui c’erano tra l’altro i filmini a sfondo pedopornografico. Questi ultimi però Alberto Stasi li aveva cancellati: i tecnici informatici dei carabinieri del Ris di Parma li hanno recuperati attraverso l’«analisi dei cluster non allocati». Il ritratto del giovane che esce dall’esame delle tracce informatiche fa a pugni con l’immagine del bravo ragazzo neolaureato con 100 in Economia alla Bocconi e ora imputato di aver assassinato la fidanzata Chiara Poggi. È quello di un giovane ossessionato dal sesso e da tutti i possibili feticismi e perversioni,

Wall street è molto vicina al punto più basso degi ultimi dieci anni. Le grandi dell’auto di Detroit sono a un passo dalla bancarotta e corrono contro il tempo per negoziare il proprio debito con i creditori e negoziando con i sindacati. Le banche e la finanza stanno messe molto male e - come le fabbriche - licenziano. Le finanziarie che concedono mutui e le banche stanno riprendendo possesso di migliaia di case, cacciando così i proprietari indebitati e morosi. La California e diversi altri Stati sono a rischio bancarotta e, anche’essi, hanno preso a licenziare. Ieri il presidente Obama ha reso legge a Denver il piano anti crisi da 787 miliardi di dollari votato la scorsa settimana dal Congresso. E’ un risultato prodigioso: come spiegava lunedì la speaker della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi, in visita a Roma, nessun presidente ha agito tanto in fretta nella storia degli Stati Uniti. DIversi provvedimenti sono già legge e altri stanno per arrivare. Ma la paura della crisi non accenna ad allontanarsi e nessuno ha piena fiducia che le enormi spese che Washington sta decidendo avranno gli effetti sperati. [...]

Quando è nata nel 2004, Bridges Tv, nel senso di «ponti», aveva un obiettivo ambizioso, che oggi suona in tutta la sua falsità: affermare la comprensione fra culture e popoli diversi, diventare una forza unificante per aiutare gli altri a comprendere il nostro mondo, attraverso l’educazione e l’intrattenimento, contribuire al superamento dei pregiudizi degli americani verso gli islamici, intensamente e giustificatamente forti dopo l’11 Settembre del 2001. Oggi sul sito web della televisione tutte le certezze sono oscurate da un testo unico che esprime grande tristezza per la morte della cofondatrice e chiede rispetto per il dolore privato della famiglia. Alla faccia della promozione della civiltà dell’islam, differente ma altrettanto valida di quella occidentale, l’altro fondatore della rete televisiva ha decapitato la moglie e socia, colpevole di aver denunciato il marito per violenza domestica [...]. L’uomo, quarantaquattro anni, fiero esponente della comunità musulmana di Buffalo, nello Stato di New York, per capirci dove stanno le cascate del Niagara, aveva aperto una televisione specializzata in programmi musulmani in lingua inglese con la moglie.

Ha avvisato lui stesso la polizia che lo ha naturalmente arrestato, ma non ha ancora trovato l’arma del delitto, dettaglio non trascurabile visto che la povera donna è stata decapitata, secondo l’interpretazione più tradizionale del Corano, quale giusta punizione delle donne fedifraghe, delle donne che osano denunciare le sevizie inferte loro dagli uomini. Il corpo della vittima, Assiya Zubair Hassan, di 37 anni, è stato trovato nella sede della Bridges Tv a Orchard Park, dove la donna continuava a lavorare. Muzzammil Hassan ha chiamato la polizia di Buffalo e ha riferito di aver ucciso la moglie, Assiya Hassan, trentasette anni. Il 6 febbraio la donna aveva chiesto il divorzio dopo aver denunciato di essere regolarmente picchiata dal marito, e la polizia aveva diffidato Hassan dall’avvicinarsi alla loro casa di Orchard Park. La coppia aveva due figli, di quattro e sei anni, ma Hassan ha altri due figli, diciassette e diciotto anni, da un precedente matrimonio. È successo giovedì scorso, e la notizia non sarebbe probabilmente uscita dalle cronache di Buffalo news, se le donne della più importante associazione femminista americana, la National organization for women, non avesse denunciato la scarsa attenzione data all’omicidio [...]

Alberto Stasi

che non esitava ad esempio a fotografare con il suo cellulare le scarpe o la biancheria intima di donne che incontrava per strada, a loro insaputa, senza riprenderne il volto. Di foto così, raccolte nelle cartelle «Amateur» e «foto cell», ce ne sono in quantità. Tre riprese anche con la sua digitale Sony durante la vacanza studio a Londra poche settimane prima del delitto, all’interno della navetta della ruota panoramica sul Tamigi. Scatti immediatamente successivi ad altre foto «normali» che ritraggono Chiara all’interno della stessa navetta. E non si tratta delle calzature della ragazza perché indossava pantaloni diversi. Tutte le immagini e i filmati, per lo più scaricati da internet, venivano diligentemente

catalogati in 11 sottodirectory a seconda del tema. I più numerosi sono quelli denominati «collant» (2869 files) e «mature» (586), riproducenti donne anziane, ma ce ne sono per tutti i gusti, da «pregnat» (donne incinte) a «orgy» a «virgins» e anche 5 «forced», presumibilmente con scene di stupri. Sul disco rigido esterno sono stati trovati anche tre video amatoriali ripresi con una webcam fissa, due dei quali realizzati nella casa di vacanza degli Stasi a Spotorno e uno nella sua villa di Garlasco. I protagonisti sono loro, Alberto e Chiara, in atteggiamenti intimi. Ma non si tratterebbe di vere e proprie scene di sesso: piuttosto qualcosa di «soft», con lei vestita in modo provocante che cerca di stuzzicare lui. [...]


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Primo piano

Giovedì 19 febbraio 2009

Primo piano

Sabato assemblea costituente C’è chi vuole il congresso prima delle elezioni europee

Conferenza stampa al tempio di Adriano. «Basta con la sinistra giustizialista e salottiera»

L’addio di Veltroni «Vi chiedo scusa»

ROMA - Fine settimana di passione nel Partito democratico che non ha ancora deciso la strada da imboccare dopo le dimissioni del segretario Walter Veltroni. Il nome di Dario Franceschini, attuale vice segretario, come reggente-traghettatore verso il congresso di ottobre sembra mettere d'accordo tutti i dirigenti. Franceschini potrebbe quindi essere eletto dalla Assemblea costituente convocata per sabato alla Fiera di Roma e destinato quindi a pilotare la campagna elettorale per le Europee, per le amministrative e poi il congresso. L'altra ipotesi, quella di un congresso prima delle elezioni, ad alcuni sembra difficile per i tempi stretti ma c'è chi nel partito le preferirebbe per evitare mesi di incertezze e di stallo. «In giro ci sono un po' di sciacallini che si augurano che il Pd sia morto. Ma non è così», avverte intanto il capogruppo dei Democratici al Senato, Anna Finocchiaro, «il discorso di Veltroni è stato forte, concreto. E così me lo aspettavo. Lascia, dopo essere stato eletto con le primarie, senza sbattere la porta e con un'iniezione di fiducia al Pd circa la prospettiva». Anna Finocchiaro manifesta stima per Franceschini, loda il suo senso di responsabilità e la sua lealtà. Secondo il sindaco di Venezia Massimo Cacciari serve «un congresso d'emergenza, che chiami a raccolta tutti gli spiriti vitali che credo il Pd abbia ancora». «Altrimenti», spiega, «si arriva alle Europee con

Il saluto alla guida del Partito Democratico Erano assenti sia D’Alema che Rutelli ROMA - «Non fate agli altri ciò che è stato fatto a me». Ricorrendo a questo "principio antico" Walter Veltroni, nel discorso di addio alla guida del Pd, ha lanciato una stoccata polemica ai dirigenti del partito che lo hanno attaccato senza tregua negandogli la solidarietà indispensabile per un progetto così nuovo e ambizioso. «Al mio successore», ha consigliato l'ex leader, «non chiedete con l'orologio in mano di ottenere dei risultati perché un grande progetto ha bisogno di anni e non si realizza in quattro mesi». Si è quindi augurato che a chi lo sostituirà sia «concesso ciò che io non mi sono guadagnato sul campo, gli sia consentito un tempo lungo per poter realizzare un progetto riformista che solo il Pd può compiere». L'altro appello è a mettere fine alla «sindrome del logoramento" che ha portato a «bruciare molte leadership nel centrosinistra». «Liberiamoci dalla logica che ci ha portati in sei anni a cambiare sei o sette leadership, mentre Berlusconi, se vince o perde, è rimasto al suo posto. Questa logica ci ha fatto male perché ha trasmesso un'idea di precarietà e fragilità». Per il discorso, una quarantina di minuti in piedi solo sul palco, Veltroni ha scelto il Tempio di Adriano, al centro di Roma, da dove nei 16 mesi di segreteria, tante volte è stato per la campagna elettorale e mobilitare il partito. Gremita la sala di parlamentari, ministri ombra, collaboratori, c'era lo sfidante alla segreteria Pier Luigi Bersani ma spiccava l'assenza di big come Massimo D'Alema e Francesco Rutelli. L'ex segretario è apparso disteso, quasi liberato dopo aver preso la decisione irrevocabile di lasciare «senza sbattere la porta». Molti i saluti, molti i ringraziamenti da quelli a Na-

politano, Ciampi, Scalfaro, i capigruppo Finocchiaro e Soru, i volontari, le guardie del corpo che lo seguono da tanti anni che non vedrà più perché ha già scritto al prefetto per chiedergli di togliergli la scorta. «Ho sbagliato e mi scuso, mi assumo tutte le mie responsabilità», ha ripetuto più volte Veltroni sottolineando però che il Partito democratico è stato e resta il sogno della sua vita anche se «ce l'ha messa tutta» ma non ce l'ha fatta. Non sono mancati nell'oratore e nel pubblico momenti di commozione.L'ex segretario ha ribadito punto per punto i principi cardine della sua linea, dalla «vocazione maggioritaria» a quella dell'opposizione «non urlata» ma capace di unire la critica al governo e le proposte alternative e riformiste. «Ai dirigenti del partito voglio dire: amatelo di più, innaffiate la pianta e state uniti», ha detto Veltroni, «il Pd è la ragione politica della mia vita, ho fatto il possibile, ma non è bastato, lo dico con serenità, serve più solidarietà fra noi, c'è bisogno che ci sia quella partecipazione convinta di un comune disegno politico». Ha quindi garantito lealtà al successore, «cercherò di dare una mano da una posizione molto discreta». Ha auspicato che il congresso di tenga alla scadenza naturale, ottobre 2009, e che ci sia allora «una vera discussione politica», «che avanzino forze e energie nuove, esperienze legate ai territori». Che ci sia una discussione «non imbrigliata». Guai se si tornasse indietro, per l'ex segretario l'obiettivo resta lo stesso: innovazione e vocazione maggioritaria perché il Pd non deve fare da Vinavil ma andare casa matta per casa matta e cambiare nella società i rapporti di forza nel paese». Così come è necessario «superare divisioni e personalismi per passare da una sinistra giustizialista e salottiera ad una sinistra moderna che recuperi il rapporto con la vita reale».

VISTO DAL VIP

Verdone: «Un gentleman, non sa fare a spallate» di MASSIMO SEBASTIANI ROMA – Un gentleman che «non sa fare a spallate e spintoni», un uomo «pieno di passioni capitato nel paese sbagliato e nel momento sbagliato», un allenatore che, avendo perso varie partite, «si doveva comunque cambiare»: così Carlo Verdone, amico di Walter Veltroni e tifoso del Pd, commenta l’addio del segretario e la crisi del partito. Verdone analizza la fine di un generoso tentativo con la rabbia rassegnata di chi un pò se lo aspettava: «Viviamo in un paese terribile – dice – dove vince chi sa fare a spallate, chi urla più forte: Berlusconi e i suoi portavoce stordiscono con slogan, sondaggi, proclami

e barzellette. Da questo punto di vista Veltroni, uomo di spessore e di passioni, è risultato troppo fragile, la politica urlata non è nel suo stile. Uno così – e Verdone sembra immalinconirsi mentre lo dice –in Inghilterra l’avrebbero portato in palmo di mano, magari avrebbe governato per dieci anni». Certo, per Verdone almeno un errore Veltroni l’ha commesso: «prendere le distanze da Di Pietro parlando di 'sinistra giustizialista’. Accettando il termine 'giustizialismo’ Veltroni fa il gioco di Berlusconi, quella è una parola che non esiste. Ma giustizialismo 'de che’? La parola giustizialismo l’ha inventata Fabrizio Cicchitto ed è dispregiativa, distorce qualcosa di più se-

rio e nobile: l’idea che la legge sia uguale per tutti e vada applicata sempre, per gli stupratori ma anche per chi fa bancarotta fraudolenta». E ora a Verdone sembra che «tutto il Pd sia assopito, è come se stessero dentro ad una canzone di Bob Dylan. Ferma restando la mia grande stima per Veltroni, ora ci vuole qualcuno con le idee chiare ma anche una base unitaria forte». E anche a questo proposito Verdone ha una sua idea che esprime con un’altra metafora dal sapore sportivo. «Non sempre il vento può soffiare a favore - dice – ma quando tornerà a girare per il centro-sinistra bisognerà avere poche vele ma messe nella posizione giusta per far planare la barca».

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DOPO LA CRISI

Terremoto nel Pd

di MARINA MARESCA

Giovedì 19 febbraio 2009

Walter Veltroni ieri mattina durante la confenza stampa al tempio di Adriano. «Non ce l'ho fatta e chiedo scusa per questo»

Ecco chi è il futuro probabile reggente

Franceschini “traghettatore” il gemello Dc di Walter di MARCO DELL’OMO ROMA – Gemello, clone, alter ego? Al di là delle etichette che gli sono state affibbiate, è vero che Dario Franceschini, il reggente-traghettatore cui il Pd pensa di affidarsi fino al congresso, è un po’ il Veltroni dei cattolici del centrosinistra. Stessa generazione, quella nata nella seconda metà degli anni '50, cresciuta con la tv in bianco e nero e contagiata dagli echi del '68. Stessa aria da bravo ragazzo. Esordi politici speculari, segnati dalla vicinanza a un leader carismatico: Enrico Berlinguer per l’uno, Benigno Zaccagnini per l'altro. Stessa passione per l’America. Stesso interesse per l'Africa. Stessa composizione famigliare: una moglie e due figlie (in più ha una sorella scultrice, mentre Walter ha un fratello economista). Stesso amore per la letteratura e la scrittura. Franceschini viene da Ferrara, dove è nato, ha studiato e ha fatto per qualche anno l’avvocato. Il padre è stato parti- Dario Franceschini giano e rappresentante del Cnl, ma nel suo album di famiglia c'è anche un nonno materno gerarca fascista. Proprio a causa di queste origini, Giampaolo Pansa lo ha recentemente attaccato, accusandolo di praticare un antifascismo «ringhiante» nonostante il nonno repubblichino. Franceschini ha risposto garbatamente che la storia della sua famiglia dimostra come gli italiani abbiano «costruito la riconciliazione nazionale molto prima delle loro classi dirigenti», ma che lui mai avrebbe messo sullo stesso piano quelli che combatterono per una causa giusta e tutti gli altri, nemmeno nel caso del nonno. Nelle foto degli anni '70 Franceschini appare con i capelli lunghi e la barba da contestatore. Leggeva la «Lettera a una professoressa» di don Milani, assorbiva i principi del cattolicesi-

mo progressista, e a 16 anni si era avvicinato alla democrazia cristiana. «Speravo di poterla cambiare dall’interno senza distruggerla», ha scritto in seguito. Aderisce al Ppi, ma quando Martinazzoli sceglie di restare fuori dagli schieramenti alle elezioni politiche del '94, lascia il partito e aderisce alla piccola formazione dei cristiano-sociali. Poi torna quando i popolari fanno la scelta di campo in favore del centrosinistra. A partire dal 2001 comincia la sua parabola ascendente: entra in Parlamento, fa il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con D’Alema e con Amato, è coordinatore della Margherita, poi capogruppo dell’Ulivo alla Camera. Alla nascita del Pd, il suo identikit ne fa il candidato naturale a diventare il braccio destro di Veltroni, con il quale forma il «ticket» per le elezioni politiche del 2008. È un cattolico non succube alla Cei. Nella vicenda di Eluana Englaro ha sempre difeso il padre Beppino, e, contrariamente ad altri cattolici del Pd, ha annunciato che avrebbe votato contro il disegno di legge del governo. Ma la politica non è tutto, per Franceschini. Proprio come Veltroni, ama inventare e scrivere storie. Due i romanzi finora pubblicati, un terzo in arrivo. In questo campo è stato anche più bravo del segretario uscente: il suo «Nelle vene quell'acqua d’argento», la storia di un uomo che compie un viaggio sulle rive del Po alla ricerca di un amico d’infanzia, ha battuto «La scoperta dell’alba» di Veltroni al premio Chambery, assegnato in Francia alla migliore opera prima italiana. Subito dopo, il romanzo di Franceschini è stato tradotto e pubblicato dalla prestigiosa case editrice francese Gallimard. «Per me – ha confessato – è stato come vincere alla lotteria». Ma anche con il Pd la ruota della fortuna ha girato a suo favore.

un ulteriore tracollo e, a quel punto, ci sarà lo sciogliete le righe». «La fase congressuale», insiste Cacciari, «deve essere acceleratissima, non possiamo stare quasi un anno con un segretario che non è segretario e che di fatto potrà svolgere soltanto un ruolo di mediazione tra le oligarchie». Anche per il sindaco di Bologna Sergio Cofferati sarebbe preferibile andare subito al congresso «per arrivare il più in fretta possibile ad avere un segretario legittimato da più ampio consenso». Propone una gestione collegiale del partito il sindaco di Torino Sergio Chiamparino: lui pensa a «un gruppo di persone che rappresentino le diverse anime del partito ma che lavorino in modo coeso per affrontare i nodi». Chiamparino è convinto che «non bisogna avere paura delle spaccature. Forse sono inevitabili. Pazienza. Ma bisogna avere il coraggio di dare al partito una linea chiara». Dopo l'annuncio di voler competere per la segreteria fatto nei giorni scorsi, ieri Pier Luigi Bersani era al Tempio di Adriano a salutare Veltroni: «Bel discorso, il fatto di guardare avanti è un punto politico da condividere, anche se il Pd ha bisogno di una discussione approfondita». Durissima la reazione dell'ala ulivista del partito, da sempre in polemica con l'ex segretario e contraria alla soluzione Franceschini per evitare «un veltronismo senza Veltroni». . m. m.

LE REAZIONI DEGLI AVVERSARI

Berlusconi: «Ho cambiato idea. Non lo chiamo» Bossi: «Non abbiamo più un interlocutore» di ELVIO SARROCCO ROMA - Silvio Berlusconi ha deciso di non telefonare a Veltroni dopo le sue dimissioni da segretario del Pd. «Pensavo di chiamarlo», ha spiegato il presidente del consiglio, «poi ho letto le sue dichiarazioni e, ricorrendo ad un pizzico di birichinaggine, mi è passata la voglia». Berlusconi ha cambiato idea perchè Veltroni, nella conferenza stampa, lo ha accusato di «aver vinto una battaglia di egemonia nella società perchè con i suoi mezzi ha stravolto il sistema dei valori». Il presidente del consiglio auspica comunque che ci sia sempre un'opposizione con cui sia possibile confrontarsi e trovare degli accordi. Le accuse mosse ieri da Veltroni a Berlusconi hanno fatto indignare il centrodestra. Veltroni, ha dichiarato il vice presidente vicario dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello, ha ammesso di aver sbagliato, ma continua a sbagliare perchè non ha capito che il suo errore più grave è l'«antiberlusconismo», il fatto cioè di identificare l'avversario politico con il «nemico». Il Pdl, nel giorno dell'uscita di scena di Walter Veltroni come primo segretario del Pd, non risparmia critiche al leader di-

Stretta di mano tra Veltroni e Berlusconi in una foto d’archivio

missionario dell'opposizione che, nello spiegare i motivi delle sue dimissioni ha continuato ad «insultare» Berlusconi. È «sconcertante», secondo Quagliariello, che il responsabile del fallimento della politica del Pd, se la prenda con Berlusconi che ha invece vinto tutte le sue battaglie politiche, compresa l'ultima per la conquista della regione Sardegna. Speravamo, ha affermato Quagliariello, che Veltroni potesse aprire una fase di autocritica prendendo atto di aver perso perchè «ha tradito la sua fonte di legittimazione» ed ha preferito «inseguire Antonio Di Pietro». Il fatto è, ha aggiunto, il ministro per i Beni culturali, San-

dro Bondi, neppure al momento di dimettersi Veltroni «ha avuto la nobiltà di pronunciare parole pacate, sobrie e rispettose nei confronti del presidente del consiglio». L'uscita di scena di Veltroni preoccupa intanto la Lega Nord perchè è venuto a mancare l'interlocutore principale per il dialogo tra maggioranza ed opposizione sul federalismo fiscale. Speriamo che il federalismo non subisca uno stop, è l'auspicio di Umberto Bossi amareggiato perchè «oggi non si sa bene con chi trattare». Ora manca «l'interlocutore dell'opposizione», lamenta anche il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli.


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Primo piano

Giovedì 19 febbraio 2009

Primo piano 9 Provinciali di Matera, intervista al consigliere regionale del Pdl Giovedì 19 febbraio 2009

Politica lucana

«Non mi tiro indietro»

Redditi, ammortizzatori sociali, pensioni e incentivi all’attenzione di Sinistra Democratica

Di Lorenzo tra i possibili candidati

Emergenza sociale Proposte di Sd In nome del dialogo IN CONTESTI politici e sociali confusi e convulsi come quelli che stiamo attraversando e che sta attraversando il centrosinistra lucano occorre responsabilità e sobrietà nell’agire politico. La drammaticità di una condizione economica sociale non può essere il terreno per recuperare una inutile visibilità politica e negoziale in vista delle elezioni quando, invece, il popolo lucano si interroga sulla qualità dell’azione amministrativa e sulla credibilità della sua classe dirigente. Siamo sul Titanic e c’è ancora chi, per recuperare visibilità politica, indugia nel rivendicare una nuova e presunta diversità identitaria, alimentando nuove e laceranti divisioni. Occorre da parte di tutti abbassare i toni e recuperare capacità di dialogo, sapendo riconoscere gli errori commessi e ammettendo i propri limiti, senza verità assolute, solo così potremo aiutare a ricostruire un comune denominatore dell'alleanza di centrosinistra e ripristinare verso di esso fiducia e consenso. Dopo i risultati elettorali in Sicilia, Abruzzo ed in Sardegna, credo abbia profondamente ragione Riccardo Nencini, segretario nazionale del PSI quando afferma : «ora si tratta di ricostruire dalle fondamenta uno schieramento riformista del tutto nuovo rispetto a quello esistente». All'isolamento di questo Pd ed alle sue evidenti difficoltà conviene sostituire un “patto per il futuro” che renda nuovamente competitivo il centrosinistra italiano e rilanci il profilo riformista e le ragioni di governo di quello lucano nel quale vanno isolate le frange radicali e demagogiche e denunciato ogni tentativo di autosufficienza. I Socialisti, e ciò che resta di una grande tradizione, debbono esibire il massimo di innovazione e concorrere a evitare una pericolosa voragine politica e programmatica , e non è solo un problema di alleanze, ma anche di volti e di classe dirigente. Se si apre un confronto serio dobbiamo saperlo sostenere e affrontare insieme con tutti questa sfida politica per un'alternativa riformista, in Italia e in Basilicata per i prossimi anni. Donato Paolo Salvatore presidente del gruppo consiliare Socialista

L’ATTENZIONE alle classi più deboli è l’elemento che ha contraddistinto le proposte di Sinistra Democratica presentate nel corso della conferenza stampa che si è svolta ieri mattina. Tre le fasce di maggiore disagio individuate, che riguardano: la platea dei cittadini destinatari del reddito di cittadinanza, i lavoratori socialmente utili, i lavoratori in mobilità sia ordinaria che in deroga unitamente ai precari. Sul reddito di cittadinanza, oltre a prevedere la proroga per i prossimi due anni, per Sinistra democratica è indispensabile rivedere progetti e contenuti dei percorsi formativi, distinguendo per fasce di istruzione e di età, oltre a superare la norma sulla erogazione del contributo di 600 euro alle associazioni e enti ospitanti. In particolare, i giovani laureati o diplomati destinatari del sostegno - secondo il coordinatore provinciale di Sinistra democratica, Giannino Romaniello - vanno favoriti con azioni aggiuntive finalizzate all’occupazione. Per gli Lsu, siano essi della platea nazionale che autofinanziati, «è necessario definire un piano triennale di stabilizzazione con integrazione del reddito sulla base delle esigenze dei sin-

goli enti utilizzatori, oltre ad immaginare forme di accompagno alla pensione per tutti quelli che hanno un’età superiore ai 55 anni». Poi c’è la platea dei lavoratori in mobilità, in particolare quelli storici che hanno un sussidio pari a circa 330 euro mensili, per i quali - per Sinistra democratica - oltre ad integrare l’indennità di almeno altri 400 euro, «bisogna immaginare la predisposizione di progetti speciali, sulla raccolta differenziata nei singoli comuni di residenza, considerato che siamo la regione con la più bassa percentuale (circa il 10 per cento)». Inoltre, per tutti i nuclei familiari i cui capi famiglia sono in mobilità o cassa integrazione bisogna adottare misure tendenti a ridurre i costi di asili, spazzatura, gas, acqua, tasse universitarie. Ipotesi queste che devono diventare parti integranti della piattaforma politica delle forze di sinistra ed ambientaliste. Ma la conferenza stampa di Sinistra democratica è stata anche occasione per spiegare le proposte del partito nazionale per far fronte all’emergenza sociale. Si parte dai reddito di quelle persone che hanno perso il lavoro senza rete di pro-

tezione sociale e di quelle con una rete di protezione che nel tempo erode i risparmi ed espone al rischio di povertà. Ancora alle emergenze dei pensionati e a nuove risorse per i lavoratori e i pensionati, per estendere gli ammortizzatori sociali e guardare al futuro: per Sinistra democratica bisogna usare i 3 miliardi di euro provenineti dall’abrogazione dell’Ici sulle case di lusso e la tassazione delle rendite finanziarie (2 miliardi di euro) per aumentare fino a 3/400 euro le detrazioni fiscali ai lavoratori dipendenti. Ancora, utilizzare il recupero dell’evasione fiscale e contributiva (3 miliardi di euro) per aumentare fino a 311 euro le detrazioni per le pensioni. Altra proposta è utilizzare il recupero dei condoni fatti da Tremonti nel 2001 e mai pagati (5 miliardi di euro) per alimentare il fondo degli ammortizzatori sociali. Ancora, utilizzare i 6 miliardi di euro risparmiati nel 2009 sul servizio al debito – quest’anno scadranno titoli di stato pari a 1/5 del nostro debito e quindi si lo stato pagherà meno interessi – per potenziare scuola e università. Inoltre, per Sinistra democratica

è necessario spendere diversamente le risorse già previste cambiando la loro destinazione. Spostando risorse dal nucleare ad un programma straordinario di lavori per la messa in sicurezza delle scuole e il risparmio energetico, attraverso l’alimentazione con le energie rinnovabili degli edifici scolastici. Occorre poi spostare le risorse dal ponte sullo stretto al miglioramento della mobilità dei pendolari. Ancora, spostare le risorse dagli incentivi a pioggia alle imprese a sostegno dell’industria dell’auto con il vincolo produttivo dell’auto ecologica e del mantenimento dell’occupazione. Non mancano le ricette per «restituire dignità e diritti alle persone». A parità di risorse bisogna: «reintrodurre la legge 188 contro i licenziamenti mascherati da dimissioni; riprendere il tesserino di riconoscimento nei cantieri, contro il lavoro nero; abrogazione delle classi ponte contro l’imbarbarimento sociale promosso dal governo seminatore di odio». Ancora, si deve procede alla «sospensione della legge Bossi-Fini e all’erogazione delle risorse della social card direttamente sui conti correnti o pensioni».

Tracollo del Pd occasione per il centrodestra SENZA attendere l’“ora x” dell’implosione del Pd e la fuoriuscita dei cattolici democratici lucani (oggi Uniti nell’Ulivo), la batosta elettorale in Sardegna che sta agitando il sonno del segretario regionale lucano del Pd Lacorazza, apre uno scenario politico in Basilicata che preannuncia grandi opportunità per il centrodestra da non sprecare. L’appello rivolto nei giorni scorsi ai dirigenti del Pdl lucano di accelerare i tempi per la definizione dei candidati alle presidenze delle Province di Potenza e di Matera e tra i comuni del capoluogo ha avuto un primo effetto con l’avvio di contatti a cui adesso devono far seguito “tavoli politici e programmatici”. Il Pd lucano, per ammissione del suo stesso segretario regionale è alla ricerca di vie di uscita che, a pochi mesi dalla consultazione amministrativa e per il Parlamento Europeo sembrano impossibili e velleitarie, a meno che non trovi in poche settimane un nuovo condottiero-esploratore che abbia le cratteristiche di Colombo (Cristoforo). Giuseppe Potenza il segretario regionale della DC

MATERA - «Il Pdl dovrà ripartire dalla Provincia di Matera per confermare la sua capacità a governare». E’ quanto sostiene il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo, in un’intervista in cui auspica scelte rapide che vadano nella direzione già avviata dal centrodestra di allargare la platea dei propri elettori. Di Lorenzo nega al momento qualsiasi proposta di guida della Provincia di Matera ma si mostra possibilista circa una richiesta ufficiale in questo senso. E conferma anche la necessità «di una presenza di liste più ampia possibile che possa aiutare a raggiungere l’obiettivo massimo anche in Provincia di Matera». Partiamo dal dato più generale e cioè dalla prossima nascita del Pdl: sembra che ci siano meno problemi ma in realtà l'impressione è che siano solamente celati meglio da una leadership indiscussa come quella di Berlusconi, cosa ne pensa? In realtà i problemi in questo tipo di contesto ritengo che siano fisiologici ed anche l’importanza della leadership è indiscutibile. Il Pdl nasce da un’intesa tra Berlusconi e Fini che è stata però condivisa dalla stragrande maggioranza degli elettori del centrodestra, un’esigenza sentita che le classi dirigenti dovranno ora riuscire a mettere a sintesi. Qual è questo percorso e quali difficoltà incontra? Non credo ci siano differenze programmatiche tra Forza Italia e Alleanza Nazionale ma piuttosto differenze nell’azione di governo. Devo dire infatti che fino ad oggi quest’azione è succube del peso della Lega Nord e in un momento di ristrettezze economiche si soddisfano queste esigenze. Sta al Pdl lucano cercare di bilanciare queste situazioni e dare voce anche alle esigenze del Sud. In questo contesto come si arriva alle prossime elezioni amministrative nelle quali il Pd ha dimostrato di puntare forte sulla Provincia di Matera? Il Pd ha impostato l’azione della sua rinascita passando da Matera che è stata la Caporetto dell’alleanza di centrosinistra nei mesi passati. Il Pdl dovrà essere brava a ripartire proprio dalla Provincia di Matera per confermare la sua capacità di governare. Sono convinto che Viceconte, La-

Pasquale Di Lorenz

tronico, Labriola e Buccico sappiano cogliere questo importante obiettivo. Matera è il punto di partenza per arrivare all’appuntamento con le Regionali 2010? Non c’è dubbio che la partita si gioca su Matera dove c’è la possibilità di saldare definitivamente in un unico progetto strategico le componente di quest’area vasta del centrodestra che si deve rafforzare sempre di più. Dall’altra parte ci sarà però quello che viene considerato un candidato forte come la Antezza? Al momento io registro qualche sbandamento nelle aree moderate del Pd che non è stato affatto mitigato dalla scelta verticistica fatta dal Pd potentino, alla luce poi anche degli ultimi risultati della Sardegna e vista la situazione del centrosinistra regionale sarei molto più cauto. Il centrodestra però ancora non si è sbilanciato? E fa bene ad aspettare, l’importante è mettere in campo una candidatura seria, responsabile e non già solo forte nel senso della capacità di gestione del potere. Forte è la candidatura che riesce a dare speranza al popolo materano e che risulti la sintesi delle diverse esigenze. Sono tanti i nomi del centrode-

stra che si fanno per la guida della Provincia, dal senatore Latronico al segretario di An Labriola, al sindaco di Montescaglioso Venezia ma tra questi c’è anche chi fa il suo. E’ una possibilità che sta valutando? Devo dire che nessuno mi ha fatto alcuna proposta, però non sono abituato a tirarmi indietro. Lei è legato al Pdl ma anche molto vicino ad Angelo Tosto imprenditore pronto a scendere in campo anche nelle prossime amministrative. Come si pone rispetto a questa situazione? Angelo Tosto è un vero amico a cui devo dare atto che a differenza di imprenditori che usano la politica per curare i propri interessi, Angelo si è speso per questa comunità mettendoci entusiasmo e capacità di dare ottimismo ad una terra che ne ha bisogno. Non sempre è stato ripagato con un riconoscimento. Nella scelta finale credo che la Pdl debba tener conto anche di questi aspetti perché è importante che tutti vengano coinvolti e resi protagonisti. Si parla di liste capeggiate addirittura dai sindaci, è un’ipotesi possibile? Non so se è possibile ma certo è importante fare liste che sono espressione di culture ed esperienze non esclusivamente riferibili ad An e Forza Italia ma mettere in campo un ampio schieramento di liste. Cosa farà l’Udc, è davvero probabile che finisca per andare da solo? L’Udc pare intenzionato ad andare avanti da solo anche se in Sardegna si è visto che riesce a dare il massimo delle sue potenzialità quando è alleato ad un elettorato contiguo al suo come quello di centrodestra. Il sistema elettorale comunque finirà inevitabilmente per riproporre questa scelta. L’Udc con l’Antezza? Ma non credo che si possa alleare con una candidatura che è espressione di quel gruppo di potere che responsabilità nel governo di questa regione. Quando la Pdl scioglierà i suoi dubbi e farà le sue scelte? Mi auguro che i nodi si sciolgano al più presto tenendo presente la necessità di costruire una sfida al governo regionale che deve affrontare le emergenze della nostra terra, in primo luogo il lavoro e la necessità di consolidamento del tessuto imprenditoriale. Piero Quarto p.quarto@luedi

LE REAZIONI ALLE DIMISSIONI DI WALTER VELTRONI

Se chi ha detto sì al Pd pecca ora di incoerenza SCRIVO questa lettera con il cuore in mano, in un momento molto difficile per il Pd. Le dimissioni del segretario nazionale Walter Veltroni aprono una fase delicata e rischiosa per il nuovo partito. Io che vengo dal vecchio Pci, mi chiedo se il gesto di responsabilità, di grande responsabilità, effettuato da Veltroni, non debba essere seguito anche da altri dirigenti di lungo corso del Pd e prima ancora, dei Ds. Vorrei essere più preciso e rivolgermi, in questo caso, ai miei vecchi compagni dei Ds. Nell’ultimo congresso celebrato dai Ds, io ho sposato le tesi contenute nella mozione presentata dal compagno Gavino Angius, cercando di portare, con grande difficoltà, quelle idee e proposte in molte sezioni della provincia di Potenza, durante la fase congressuale. Sinteticamente la posizione nostra era di condivisone del progetto del Pd, ma di disaccordo rispetto ai tempi. In sostanza, si sosteneva la necessità di un percorso federale tra i due partiti maggiori, Ds e Margherita, per giungere, poi, allo scioglimento degli stessi ed alla creazione del nuovo soggetto politico. Questo lasso di tempo, nel quale i due partiti maggiori si federavano, doveva servire, nelle nostre intenzioni, a definire un profilo veramente riformatore e laico al nuovo partito ed una collocazione precisa in campo internazionale. Durante la fase congressuale queste nostre

Walter Veltroni

argomentazioni sono state, ahimè, anche da parte di alcuni dirigenti regionali del nostro partito, respinte con disarmante sufficienza. Oggi, quelle contraddizioni che cercavamo di evidenziare sono emerse in modo prepotente ed inizio a sentire quei dirigenti criticare, ora, apertamente il progetto del Pd. Mi chiedo, quando ritornerà ad affermarsi in politica il senso di responsabilità di ognu-

no rispetto a posizioni politiche assunte nel tempo; quando prevarrà il principio che chi ha sostenuto una certa posizione politica, poi, subito dopo, non ne può affermare una esattamente opposta a quella precedente. Mi auguro che tanti dirigenti politici di questo nostro partito che, nella fase di costruzione del nuovo soggetto politico hanno sostenuto la necessità di andare avanti senza riflettere, un solo momento, su come nasceva il nuovo partito, oggi abbiano il buon senso di tacere o, meglio ancora, di mettersi da parte. Mi auguro ancora che, nel momento in cui saremo chiamati a ridefinire la piattaforma politica del Pd, i dirigenti locali del partito, quelli che si occupano dei problemi che toccano i nostri territori, facciano prevalere le convinzioni, le idee di ognuno di loro, senza il condizionamento dei cosiddetti capi-bastone del partito. Dico questo nella consapevolezza, avendo conoscenza della elevata capacità politica di molti dirigenti locali del Pd, della profondità e raffinatezza del loro pensiero, quasi sempre, superiore a quello di alcuni dirigenti che pensano di avere al loro seguito solo “yes man”. Questo solo nell’interesse del PD che rimane, per me, un grande progetto da realizzare. avvocato Francesco, Giuseppe Manfreda Membro della direzione regionale del partito

Ad aver fallito non è il segretario ma il progetto I COMMENTI si sprecano, tranne che in Basilicata, sulle dimissioni di Walter Veltroni e, a conferma che pochi si sentiranno orfani, arrivano scarni e cerimoniosi messaggi di solidarietà. Un concetto lo voglio esprimere: non è Veltroni ad aver fallito, non lui da solo. Il fallimento del progetto è complessivo, culturale. Veltroni va via in solitudine, con la dignità di chi ci ha creduto, con la consapevolezza di chi registra le difficoltà, endogene ed esogene, e ne prende atto. Il partito della mia regione non fa eccezione. La stessa responsabilità che ha indotto Mauro Zinno, presidente del collegio dei garanti, a dimettersi ritenendo lo scavalcamento della commissione un arbitrario affronto alle regole, proprio quelle poste a base della convivenza in un partito plurale. O come l’allontanamento ragionato e dignitoso di Michele Corazza, segretario provinciale a Ma-

tera e consigliere di una provincia che ha dovuto registrare la contrapposizione di Nigro, di Mastrosimone, le parole dure di Adduce e Minieri, la sconfitta in molte nostre amministrazioni civiche. O come la presunta “espulsione” del consigliere Falotico: termine mai adoperato da Roma ma suggerito da Potenza, dalle più qualificate stanze del pettegolezzo e della calunnia. Quelle stanze che brandiscono gli atti giudiziari altrui, che non comprendono il fallimento complessivo del progetto dal quale non si smarcherà nessuna autoproclamata verginità. Veltroni, nel suo coraggioso discorso di addio, ha letto come dato positivo le differenze all’interno del Pd, la capacità di dividersi e distinguersi per arricchire la proposta di sintesi: quanto siamo lontani dalle insubordinazioni centralistiche in salsa lucana. Aurelio Pace assemblea regionale del Pd

La strada del Pdci con Rifondazione L’AUSPICIO è che il richiamo del segretario del Pd Lacorazza alla saggezza si traduca in atti saggi non solo all’interno del suo partito ma anche e soprattutto nei rapporti con la sinistra lucana. In Sardegna, Renato Soru e il centrosinistra hanno pagato a caro prezzo le divisioni del Pd e sono stati trascinati nel disastro elettorale. In questo contestoè decisamente in controtendenza il dato dei Comunisti Italiani, unico partito del centrosinistra ad accrescere i consensi. Non solo il Pdci mantiene i consensi elettorali ma li rafforza, attestandosi al 2,02%, mentre alle precedenti elezioni regionali del 2004 avevano ottenuto l’1,8%. In alcune circoscrizioni il Pdci ha ottenuto risultati molto positivi come in quella di Sassari dove ha raggiunto il 3,35%, superando anche Rifondazione comunista, e nella circoscrizione Ogliastra dove il Pdci ha registrato il 3,22%. Quello che colpisce e preoccupa è invece il catastrofico tracollo del Pd che non viene arginato dall’Idv. Per le circostanze politiche in cui è maturato, è davvero buono il dato del Pdci, che insieme a quello di Rifondazione, surclassa il dato complessivo dell’Arcobaleno: l’unità dei comunisti. Le due liste comuniste superano di gran lunga il quattro per cento. E’ di buon auspicio per chi come noi del Pdci crede fortemente in una lista insieme a Rifondazione Comunista alle prossime elezioni Europee. Giacomo Nardiello capogruppo del Pdci

Essere un grande partito non un partito grande SEMPLICEMENTE inevitabili le dimissioni di Veltroni. Come inevitabile il risultato in Sardegna e prima quello in Abruzzo. Il perché è semplice ed evidente, anche se si fa finta di non vederlo. Essere un partito a vocazione maggioritaria, o almeno dichiararsi tale e dichiarare tale obiettivo, non poteva e doveva significare andiamo da soli però con Idv alle politiche.Il risultato fu che il Pd non vinse, non poteva vincere. E fece fuori tutti i possibili alleati e creò le condizioni perchè Di Pietro potesse occupare tutti gli spazi. Oggi con una lista plurale in Sardegna va all’accordo per lo sbarramento alle europee con Berlusconi. Che credibilità può mai avere un’alleanza per governare nella quale alcuni – pur necessari a vincere - sono destinati a fare, oggi, testimonianza temporanea per poi sparire? Che prospettiva è mai per l’elettore? E, ancora, quale unità di progetto vi è dentro il Pd? E allora sparire perché? Questa la premessa necessaria per cercare di capire che Berlusconi non si combatte mettendo i fiori nei propri cannoni.La politica non si può fa-

re alzando il dito e aspettando che l’avversario ti consenta di dire mezza parola e, soprattutto, non si può fare delegittimando i propri alleati, rendendoli insignificanti (assegnando loro il ruolo di agnelli sacrificali che si devono portare il coltello da se se vogliono, almeno, la certezza che soffriranno poco). In questo modo si è determinato l’annuncio della sconfitta e la sconfitta medesima ed oggi serve il coraggio di dire “il Pd è auto (in)sufficiente, si torni al centro sinistra ovvero all’unione per il governo della frazione o della provincia o del paese ma unione tra eguali. Recuperando dalla memoria uno slogan pubblicitario mi verrebbe da concludere così: non serve un “Partito Grande” (che, per quanto grande non sarà mai grande abbastanza da governare da solo) ma un “Grande Partito” che sappia valorizzare le differenze e sappia fare sintesi. E qui la vedo difficile perché non sembra chiara la differenza tra Partito Grande e Grande Partito. Mario Petrone segretario regionale del Psdi di Basilicata


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Primo Piano

Giovedì 19 febbraio 2009

Totalgate, l’altra faccia Folino (Pd): estensione dei benefici petroliferi anche a cinque comuni dell’area

Pioggia di royalty sulle Dolomiti QUANDO la concessione “Gorgoglione”, quella in cui c’è Tempa Rossa, entrerà in produzione, una parte delle royalty andrà anche a cinque Comuni delle Dolomiti Lucane. Lo ha deciso la terza Commissione permanente del consiglio regionale e lo fa sapere il consigliere del Pd Vincenzo Folino. I centri sono Accettura, Castelmezzano, Cirigliano, Pietrapertosa e Stigliano. Ovviamente, i soldi non arriveranno in maniera automatica: i Comuni do-

vranno presentare progetti che la giunta regionale dovrà poi validare. Il parere favorevole della commissione in questo caso non deve poi passare al vaglio dell’assemblea: era l’atto finale di un iter cominciato con una delibera della giunta regionale, la n. 2107 del 2008, che prevede l’ inclusione dei cinque paesi nell'elenco dei Comuni che ricevono i benefici della legge regionale n. 40 del 1995 sull'utilizzo delle royalties. Folino soddisfazione per la decisione dell'organismo consiliare e aggiunge: «L'estensione dei benefici della legge 40

a questi cinque Comuni, interessati dalla concessione 'Gorgoglione' per lo sviluppo delle attività petrolifere nell'area del Camastra - Alto Sauro un segnale importante per un'area interna della nostra regione che è particolarmente soggetta a processi di spopolamento. L'auspicio è che queste comunità sappiano attivarsi prontamente, mettendo in campo adeguate progettualità per promuovere uno sviluppo connesso alla vocazione dei territori. Sono certo che i Comuni saranno prontamente coinvolti dall'amministrazione regionale».

Vincenzo Folino

Parla un dirigente della C.Engineering, società che gestirà il programma di apprendistato

Total, ritardi sulla formazione Settanta persone attendono che abbia inizio il corso triennale di ROCCO PEZZANO C’ERA già stato un rinvio di alcuni mesi, da gennaio scorso ad aprile prossimo. Ma l’inizio dei corsi di formazione per i 70 futuri operatori del Centro Olio di Corleto Perticara potrebbe slittare ulteriormente. Se, beninteso, permarrà lo stop di un anno per la Total nella concessione Gorgoglione deciso dal giudice per le indagini preliminari dell’inchiesta nota come Totalgate. A dirlo non è certo il gruppo francese, che si è blindato in un mutismo da cui escono due sole parole: “no” e “comment”. Ma c’è gente che attende e vuole sapere. A parte le telefonate che arrivano in redazione, un lettore che si firma “un disoccupato lucano” ha scritto una mail in cui si legge: «Sono un disoccupato come tanti... che qualche mese fa ha partecipato alle ormai famose selezioni riguardanti 70 posti Tecnici Impianto Centro oli Tempa Rossa. La domanda nasce spontanea: che fine ha fatto la selezione visto che questa email (si riferisce a un messaggio inviato dalla Total, ndr) l'ho ricevuta qualche mese fa e ormai il Totalgate era gia esploso. Chi risarcirà le nostre aspettative?». Per sapere cosa accade bisogna chiederlo a chi si occuperà materialmente della formazione: la C.Engineering. E’ la società romana di servizi scelta da Total Italia per formare il personale destinato all’esercizio delle installazioni di produzione di Tempa Rossa. Nata nel 1962, era una costola dell’Eni divenuta indipendente nel 1996. Il piano formativo è programmato in tre anni. C’è la formazione teorica in Italia, il cosiddetto “on the job training”(ossia l’apprendimento in impianti simili) che si terrà in mezzo mondo e poi l’inizio delle operazioni a Tempa Rossa insieme a personale già esperto. Il programma era stato presentato in pompa magna il 18 maggio 2008 a Potenza, presente l’allora responsabile Lionel Lehva poi accusato dalla procura di Potenza di corruzione in concorso con altri dirigenti della società e pubblici funzionari e arrestato. A spiegare cosa potrebbe accadere è Giulio Medaglia, responsabile del settore resources & organization development (in sostanza, l’ufficio del personale) della C.En-

Corleto Perticara L’allarme lanciato dall’Eco del Sauro

«Speranze infrante» CORLETO PERTICARA - Il comitato civico “L'Eco del Sauro” di Corleto Perticara non è rimasto indifferente all'indomani delle ultime vicende giudiziarie, che hanno comportato il blocco dei lavori nell'area petrolifera di “Tempa Rossa”. L'associazione corletana, che da anni, ormai, si batte per la difesa del territorio saurino e delle popolazioni residenti, ha parlato di speranze infrante, esprimendo tutto il rammarico per quanto avvenuto. Il presidente del comitato “L'Eco del Sauro”, Franca Muto, ed i circa novecento soci sostenitori dell'associazione civica hanno parlato di interruzione dei lavori per un anno «che rischia di essere una vera “mazzata” per lo sviluppo e l'occupazione dell'area che riguarda molto da vicino il nostro futuro». Ciò che ora preoccupa maggiormente l'intero comitato ed il suo presidente sono quei «padri di famiglia che avevano riposto le loro speranze nella risorsa petrolifera. Nessuno di loro voleva arricchirsi con questo lavoro, ma chiedeva solo di vivere

dignitosamente ed assicurare il necessario alle proprie famiglie». La delusione è grande anche per il destino «dei numerosi giovani che hanno partecipato al bando di concorso per la selezione dei futuri operatori di produzione della Total; essi erano in attesa di conoscere speranzosi i risultati». Ora c'è il rischio che questi ragazzi facciano le valigie e vadano altrove in cerca di lavoro, con grande dispiacere di tutti i genitori. «I nostri - ha aggiunto il presidente del comitato civico “L'Eco del Sauro”, Franca Muto - sono già paesi fantasmi e se partirà ancora altra gente non rimarranno altro che case vuote. Noi vogliamo che la giustizia faccia il suo corso e che tutto avvenga nella legalità. Con il blocco dei lavori - ha proseguito - a pagare sarà proprio la povera gente che vedrà appeso ad un filo, lungo un anno, il proprio futuro». «Confidiamo - ha concluso Franca Muto - che tutto si possa risolvere nel migliore dei modi ed in tempi brevi, perché vogliamo restare nella nostra terra». Donato Pavese

Il sito internet C.Engineering (si parla proprio della Total)

gineering. Dice Medaglia: «Lunedì scorso, dopo la notizia della sospensione decisa dal tribunale, e alla luce delle pianificazioni fatte con la Total, abbiamo chiesto alla società un incontro per capire cosa sarebbe accaduto, a cascata,

dell’attività formativa». E’ stato fissato questo incontro? «E’ stato richiesto, per ora. Credo - ed è l’opinione dell’uomo della strada - che si avranno notizie certe dopo che il Riesame si sarà espresso (la Total ha annunciato ricorso,

ndr)». Facciamo l’ipotesi peggiore per l’azienda, ossia che il Riesame decida a favore della decisione del gip. «Secondo me - ma anche questa è un’opinione personale - inevitabilmente si avrà un impatto su tutto il proget-

Ola a Regione: basta col principio pericoloso del silenzio-assenso BASTA con il principio del silenzio assenso: a dirlo è la Ola, Organizzazione lucana ambientalista, che ha inviato per e-mail alla Regione Basilicata una richiesta di modifica della legge regionale n. 47 dicembre 1998 su “Disciplina della Via e norme per la tutela dell'ambiente”. Il comma 2 dell'Art.8 recita: “entro il termine perentorio di 60 giorni le amministrazioni provinciali e comunali trasmettono il loro parere sull'opera proposta all'Ufficio Regionale Competente. Trascorso tale termine il parere si intende espresso positivamente”. Rimarcano dalla Ola: «In molte occasioni (non ultimo nelle ben note vicende legate ai permessi di ricerca petroliferi) si sono manifestate legittime perplessità e proteste da parte di numerosi cittadini, associazioni e persino dei rappresentanti dei gruppi politici, per nulla informati sulle procedure seguite dai sindaci di opposti schie-

ramenti, che non hanno informato su progetti ed opere che riguardavano il territorio comunale i loro amministrati e persino i gruppi politici di minoranza dei comuni». «Questa prassi - aggiungono - maldestramente applicata, non solo contrasta con il principio di trasparenza ed informazione, ma è lesiva dei principi democratici e di partecipazione sanciti dalla stessa legge, allorquando il legislatore all'Art. 1 afferma: “La Regione Basilicata, al fine di tutelare e migliorare la salute umana, la qualità della vita dei cittadini, di flora e fauna, salvaguardare il patrimonio naturale e culturale, la capacità di riproduzione dell'ecosistema, delle risorse e la molteplicità della specie, disciplina con la presente legge la procedura per la valutazione di impatto ambientale dei progetti pubblici e privati, riguardanti lavori di costruzione, impianti, opere, interventi che possano avere rilevante incidenza sull'ambiente».

to formativo. Ma sono sicuro che, anche se con dei ritardi, andrà avanti. Inoltre, da quello che leggo sui giornali mi sembra che la posizione della magistratura sia cauta, ossia che non si voglia stoppare tutto». Come mai c’era già stato

un ritardo? «La Total ci ha fornito motivazioni legate alla selezione dei candidati». Non legate all’inchiesta? «No. Quando abbiamo pianificato il programma dell’inchiesta non si sapeva nulla». r.pezzano@luedi.it

Prezzo carburanti Latronico (Pdl) a Vico (Pd)

«Nessuno scippo al Sud» CONTINUA la difesa a oltranza da parte del Pdl lucano di quello che viene considerato un importante risultato: la prossima diminuzione del prezzo dei carburanti per i lucani. Questa volta il senatore Cosimo Latronico, componente della commissione bilancio del Senato, se la prende con il deputato del Pd Ludovico Vico e dice: «Mi dispiace contraddire le dichiarazioni dell'on. Vico, il quale sostiene erroneamente come gli ultimi provvedimenti del governo Berlusconi, in materia di accise, privilegino le popolazioni del Nord a svantaggio di quelle del Sud. In verità con gli ultimi due provvedimenti legislativi il governo ha previsto per le popolazioni residenti nelle regioni limitrofe con la Svizzera e l'Austria, un allineamento di prezzo dei carburanti per evitare che i nostri connazionali trovino conveniente recarsi all'estero per fornirsi

di carburanti con effetti negativi sulle nostre entrate erariali». «Peraltro - aggiunge Latronico quando la manovra si stabilizzerà, dal punto di vista dell'equilibrio del bilancio dello Stato, sara' a saldo zero. Quando alla attuale copertura finanziaria si provvede non già con i fondi Fas, ma con la Tabella C del bilancio per 20 milioni di euro all'anno e con il Fondo Speciale per altri 3 milioni». «Quindi - c0nclude - nessuno scippo alle popolazioni meridionali che anzi dovrebbero poter godere di una misura di vantaggio non appena il Senato approverà il provvedimento del governo in materia energetica che prevede un aumento delle royalties a favore dei territori di estrazione con l'istituzione di un fondo destinato a finanziare per le popolazioni dei territori di estrazione l'abbattimento del prezzo dei carburanti ».


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Giovedì 19 febbraio 2009

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La mala in Basilicata Inchiesta della procura antimafia. Parla il pentito Cosentino, nei guai alcuni suoi ex compari

Voto di scambio con i basilischi Perquisito il consigliere del Pdl Lepore. Respinge le accuse di FABIO AMENDOLARA POTENZA - I massimi esponenti della cosca si occupavano di estorsioni, di armi e droga, ma anche «di propaganda elettorale». E di «truffe». Lo sospetta il sostituto procuratore antimafia Francesco Basentini. Lunedì ha disposto una decina di perquisizioni, perché «vi è il fondato motivo di ritenere - spiega nel decreto - che nei locali nella disponibilità degli indagati possano rinvenirsi documenti, fatture e qualsiasi altro atto relativo ai rapporti cui ha fatto cenno Giovanni Luigi Cosentino nei suoi verbali d’interrogatorio». Giovanni Luigi Cosentino, inteso Faccia d’angelo, era il boss. Il capo della famiglia dei basilischi. Poi si è pentito. E le sue dichiarazioni sono finite qua e là a dar forza ai procedimenti della procura antimafia. I verbali sono ancora secretati. Ma, sembra, che alcuni degli indagati perquisiti ne avessero già copia. Sono dichiarazioni di un collaboratore di giustizia e, al momento, per tali vanno prese. E’ per questo che la procura antimafia è alla ricerca dei riscontri. Chi conosce Rocco Lepore, consulente del lavoro, ex assessore al Bilancio del Comune di Potenza, oggi consigliere comunale del Pdl, lo descrive come «un gran lavoratore». Uno che viene da una famiglia umile e che si è fatto da solo. La procura antimafia sospetta che abbia rapporti con i boss dei basilischi. Antonio Cossidente, indicato fino a poco tempo fa come il reggente della ’ndrina (così in Calabria si chiamano le famiglie) di Potenza, secondo il pentito l’avrebbe sostenuto politicamente. La procura ipotizza il «voto di scambio», con l’aggravante «di aver agito per favorire il clan di stampo mafioso» denominato basilischi. E’ l’aggravante. I tecnici del diritto lo chiamano «articolo sette». E citano la legge. C’è un’intercettazione ambientale nell’auto di Cossidente. Il boss - che è indagato anche nell’inchiesta “Calcio connection”, quella sul Potenza sporting club - chiama un certo Antonio e gli dice: «Don antonio, se vi fa piacere...». Antonio: «Ah, Rocchino... E, da mo’... da mo’ che... Va bene». Cossidente: «Aspetta che ti do due schede... se ti fa piacere aiutarmi il parente che...». Antonio: «Ma io per Rocco sono stato sempre un amico». Cossidente: «Lo so. Lui me l’ha detto con discrezione, se qualche amico di Tonino, qualcuno senza... se hanno piacere...». Antonio: «Se hanno piacere... è ov-

Qui sopra il palazzo di giustizia di Potenza Nel riquadro a destra il pm antimafia Francesco Basentini, a sinistra il boss Cossidente

La carriera politica dell’ex assessore

Dai Popolari a Berlusconi POTENZA - Il consigliere comunale Rocco Lepore ora milita tra gli Azzurri di Berlusconi, tra i banchi dell’opposizione a Palazzo di città. Classe 1966, noto commercialista - il suo studio professionale è tra i più rinomati della città - e una lunga presenza nell’amministrazione comunale del capoluogo, sempre da moderato. Nel 1995 è nell’assemblea consiliare, eletto con il Partito popolare italiano. Nell’amministrazione successiva entra in corsa, nel 2000, subentrando a mandato iniziato. Mastelliano, tra i Popolari dell’Udeur è strenuo sostenitore dell’amministrazione Fierro e del partito di cui è capogruppo. Alle amministrative del 2004 è ancora in campo, sempre con l’Udeur, nella lista di partito che sostiene la corsa del futuro sindaco bulgaro, Santarsiero. I primi mesi di consiliatura sono “turbolenti” per la maggioranza di centrosinistra che non trova subito la “quadra”. Il primo rimpasto, dopo alcune “incomprensioni” nella maggioranza, arriva a pochi mesi dalle elezioni: l’Udeur entra in giunta e Lepore è tra i nuovi assessori entrati in carica il 16 ottobre 2004, con delega a Bilancio, Affari legali e Tributi. E quell’incarico lo mantiene fino al vio...». Cossidente: «...Rocco si mette a disposizione... per qualunque cosa, lo sai». Antonio: «Per il parente che si candida...». Cossidente: «Ti ringrazio». Secondo la procura antimafia quel «Rocchino» è Rocco Lepore. Poi Cossidente parla con Franco Rufrano. Anche lui

Il consigliere Rocco Lepore e a destra Gino Cosentino

19 settembre 2006. Arriva un nuovo rimpasto, il secondo. Per il partito di Mastella ci sono nomi diversi in esecutivo. Lepore, qualche giorno dopo, il 26 settembre, entra tra i banchi del consiglio. L’amore con il centrosinistra si incrina. Per alcuni giorni se ne parla, si allude, si vocifera. Poi l’ufficializzazione: il 19 febbraio 2007 Rocco Lepore affida il proprio mandato consiliare a Forza Italia, passando all’opposizione.

è indagato. Prima parlano del «Vaticano», che è una persona che gli investigatori non sono riusciti a identificare. Poi di Rocco. Rufrano: «Allora parlo con Rocco e al massimo domani... ora tango appuntamento stasera alle sei e mezza». Cossidente: «Ah... per il fatto delle votazio-

In consiglio comunale non è tra i più assidui in presenza e parola. Tra i banchi di rado fa mancare la cravatta. Quasi sempre in completo, ma dal taglio sportivo e, a volte, dai colori caldi. Non è raro vederlo con almeno un “pezzo” di blu. Ultima fila, terzo banco da sinistra, lì dove tutti lo chiamano amichevolmente “Rocchino”. Ieri era in procura e per questo ha saltato il consiglio comuanale. sa. lo.

ni?». Rufrano: «Eh... perché?». Cossidente: «... i bigliettini». Rufrano: «Gli ho detto... senti ma come procede? eh, come procede, procede che tutto a posto... però... e ha detto... ma io non sapevo... gli ho detto... va bene tu non lo sapevi perché forse a lui non l’hai visto. Però ora te lo dico io.

Ho detto... vedi un po’ tu per domani... ho detto perché quello li vuole i bigliettini, che deve partire...». Sono le elezioni del 2004. Lepore è candidato, ma non viene eletto. Poi gli investigatori della Sezione criminalità organizzata della Squadra mobile di Potenza scopro-

no che Leonardo Numida Stolfi, anche lui indagato, usava un’utenza telefonica intestata proprio a Rocco Lepore. Cossidente e Stolfi parlano delle lezioni. Cossidente: «Speriamo che, come si chiam... Leporuccio là... Leporuccio...». Stolfi: «Senti, ma hai visto qualcosa tu?». Cossidente: «No, no, no... ancora... e non sai ancora niete?». Stolfi: «No... comunque poi parliamo io e te a voce...». Gli agenti della Squadra mobile, coordinati dal vicequestore aggiunto Barbara Strappato, hanno perquisito, lunedì, la sua abitazione e il suo studio. E lui ieri, con il suo difensore, l’avvocato Aldo Morlino, si è presentato in procura. Si è trattenuto negli uffici del pm Basentini per tre ore di mattina e per cinque ore nel pomeriggio. Ha portato atti e documenti che proverebbero la sua estraneità ai fatti che gli contesta il pm. Tra queste c’è una truffa «da attribuirsi -si legge nel decreto di perquisizione - a Cossidente, Lepore, Michele e Vincenzo Sangregorio). Sembra che gli indagati abbiano chiesto prestiti a una finanziaria con false attestazioni. Un altro indagato, Vito Romaniello, avrebbe, invece, emesso fatture per operazioni finanziarie inesistenti. C’è chi, come Rufrano, avrebbe truffato un venditore di auto. Un’altra truffa gli investigatori la contestano a Stolfi, Peppino Giuliano e Rocco Vincenzo Marzano. Aldo Fanizzi e un certo Michele, che gli investigatori non hanno ancora identificato, avrebbero truffato la società Max Mara. Al centro dell’inchiesta c’è il boss Antonio Cossidente (da qualche tempo si è trasferito a Nola). In questo procedimento è difeso dall’avvocato Gino Angelucci. Cossidente, secondo gli investigatori, era un uomo di Cosentino. Ora il pentito lo indica come il capo di un gruppo malavitoso che riusciva ad avere rapporti con la politica. Il consigliere Lepore respinge le accuse. «I basilischi? mai avuto a che fare». E i rapporti con Stolfi? «Era un mio cliente», dice. Ha portato gli atti di quelle consulenze in procura. «Perché io non ho nulla da nascondere», dice. E le truffe? Si arrabbia: «Ma stiamo scherzando?». E il voto di scambio? Risponde: «Ma quale voto di scambio? A quelle elezioni non fui nemmeno eletto. Con questa gente non ho rapporti. Al giudice ho spiegato tutto». Esce dal palazzo di giustizia alle otto di sera. In procura lascia un verbale di diverse pagine. f.amendolara@luedi.it


14 Economia Italia / Mondo L’affondo del ministro: «Ognuno deve fare la sua parte»

Sull’Italia pronuncia entro il 25

Scajola attacca Confindustria «La crisi va affrontata con ottimismo»

Scatta l’infrazione per sei Paesi dell’Ue «Bilanci deteriorati»

Giovedì 19 febbraio 2009

di FRANCESCA CHIRI ROMA – Contro la crisi non bisogna «cedere alla rassegnazione» ma anzi si deve affrontarla con «razionalità e ottimismo», trasformando le «difficili sfide della congiuntura in opportunità, per rendere il nostro sistema economico più efficiente». I l ministro dello Sviluppo economico lo ripete da tempo e ora torna ad attaccare Confindustria e tutti quei centri studi nazionali «che si compiacciono di diffondere pessimismo». «Finiamola con questi corvi», accusa Scajola, che confessa la sua perplessità di fronte alla sistematica revisione al ribasso di dati diffusi da organismi internazionali. «Ogni volta che escono valutazioni di organismi internazionali come Ocse o Fmi, subito dopo vedo posizioni più dure di Confindustria, ogni volta c'è un carico» afferma il ministro secondo il quale bisognerebbe invece cambiare l’approccio: «credo – dice – che sarebbe meglio vedere il bicchiere mezzo pieno anziché mezzo vuoto». E ciò vale anche per le previsioni che riguardano l'Italia: «secondo le recenti stime del Fondo monetario internazionale la ripresa per l’Italia arriverà nel 2010» ricorda il ministro dell’industria parlando ai metalmeccanici della Cisl, di Fiat e della crisi internazionale. «Nessuno può dire oggi se queste previsioni saranno confermate, tanto me-

no quei centri studi nazionali che si compiacciono di diffondere pessimismo, rivedendo sistematicamente al ribasso di un mezzo punto percentuale le stime effettuate dagli istituti internazionali», accusa il Ministro che chiede però di non «cedere alla rassegnazione» anche perché «lo stesso Fondo ha sottolineato che nel nostro Paese la crisi si è manifestata con caratteri meno accentuati rispetto ad altri Paesi industrializzati». Insomma, «abbiamo certo un problema di crescita ma non si è verificata l’implosione del mercato finanziario nè il collasso del settore immobiliare e il governo sta facendo il possibile, nel rispetto dei vincoli di bilancio, per salvaguardare la struttura produttiva del Paese». La crisi, dunque, va affrontata con razionalità e ottimismo, trasformando le sfide in opportunità ed è questo ciò che «il governo si è proposto e che, con il concorso di istituzioni, imprese e mondo del lavoro può essere realisticamente raggiunto». Concorso che, tuttavia, non significa una collaborazione nei cosiddetti “stati generali” reclamata dall’ex presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo. Nei momenti di crisi, assicura Scajola, le cosa migliore è che ognuno faccia la sua parte, faccia «le sue proposte», con un «governo che deve governare, le parti sociali che devono rappresentare i lavoratori, le associazioni di

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LA PROPOSTA

categoria che devono rappresentare gli associati e un Parlamento che deve avere una visione complessiva». L'attacco a Confindustria del ministro viene però stigmatizzato da alcuni esponenti politici e, soprattutto, dalla Cgil: il primo a scendere in campo è il segretario del Prc, Paolo Ferrero, secondo il quale il governo e Scajola continuano “a chiudere gli occhi». Se Scajola «arriva ad attaccare Confindustria perchè le loro previsioni irritano il governo, evidentemente c'è qualche problema serio», dice anche il segretario del Pri, Francesco Nucara, mentre il senatore del Pd, Gian Carlo Sangalli, ironizza sulle affermazioni del ministro: “ogni volta che è costretto a misurarsi con i dati economici reali, Scajola inizia a fare scomuniche ed esorcismi». Il segretario confederale della Cgil, Susanna Camusso, si dice delusa dal cambiamento di rotta: «nei giorni scorsi avevamo finalmente colto nelle parole del premier preoccupazione e riconoscimento della crisi. Oggi, invece, Scajola dice che chi affronta la crisi diffonde pessimismo. Ma – conclude la Cgil – il pessimismo lo diffonde un governo immobile e che non agisce nei tempi giusti».

E la Cgil replica «Governo immobile»

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L’associazione industriali ipotizza di creare un fondo per sostenere il credito delle aziende

Aiuto alle imprese: si lasci il Tfr in azienda LASCIARE per un anno il Tfr in azienda, per assicurare alle imprese una maggiore e immediata liquidità o, in alternativa, farlo confluire in un fondo di garanzia per il credito a sostegno soprattutto delle piccole e medie imprese. Sono queste le nuove proposte lanciate dalla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, per fronteggiare una crisi «pesante», che si sta allargando a macchia d’olio e che sta arrivando anche nel più profondo del tessuto pro-

duttivo italiano, quelle pmi che sono la colonna portante dell’economia nostrana. A Foggia per un incontro con gli imprenditori locali, Marcegaglia ha quindi ipotizzato, tra le possibilità, l’idea di utilizzare, vista la crisi, anche una parte del Tfr. Dopo la riforma del 2007, infatti, il trattamento di fine rapporto viene volontariamente destinato ai fondi complementari o lasciato in azienda, ma in questo caso, nelle imprese sopra i 50 dipendenti confluisce

in un apposito fondo dell’Inps. E proprio a quest’ultima eventualità si riferisce la presidente degli industriali. «Si potrebbe arrivare alla decisione che per un anno i flussi di Tfr non vadano all’Inps, ma vengano tenuti all’interno delle imprese», ha sottolineato, fornendo però come alternativa anche quella che i flussi possano invece servire a «creare un fondo di garanzia che aiuti il sistema del credito alle piccole e medie imprese.

Una ricerca Confcommercio e Censis

Oggi la discussione

Allarme consumi Famiglie parsimoniose e in cerca di fiducia

Progetti per l’energia raddoppiano i fondi europei

di SABINA LICCI ROMA - Sono soprattutto gli italiani che superano la soglia di reddito di 2 mila euro al mese e i più giovani a dichiararsi ottimisti rispetto al futuro: sono in pratica il 53% (con punte nel nord est del 54,1%), contro il 30,2% di pessimisti e il 17,5% di incerti. È questo il quadro che emerge dalla ricerca condotta da Confcommercio e Censis sul clima di fiducia e sui comportamenti delle famiglie nell'attuale congiuntura economica in base ai dati rilevati nell'ultima settimana di gennaio. La crisi economica comunque c'è e si fa sentire forte nelle tasche e ognuno si difende come può: il 43,2% pensa a risparmiare, il 22,2% taglia i consumi (28,2% nel nord est), il 15,5% si ingegna a spendere di meno perché con vuole fare rinunce e il resto rimane confuso sul da farsi, utilizzando i risparmi accumulati (7,8%) o cercando di lavorare di più (7,7%). L'andamento dei consumi negli ultimi 6 mesi parla

chiaro: per il 42% della popolazione resta sostanzialmente stabile, per il 43,7% è aumentata per colpa soprattutto delle spese fisse (anziani e di persone tra i 45 e i 64 anni) e per il 14,3% è diminuita (coppie con figli 16,7% o famiglie allargate (15,2%). Insomma si respira un clima di molta parsimonia, perché il 38,2% spende lo stretto necessario e il 46% si dichiara misurato negli acquisti. I tagli avvengono per lo più su viaggi, pasti fuori casa, auto ed elettrodomestici, ma non si rinuncia a prendersi cura di sé stessi, alla cultura ricreativa e all'acquisto di prodotti tecnologici. Quanto alla propensione all'indebitamento, solo l'1,4% ritiene di doverlo fare per fare fronte alla crisi, mentre il 17,8% ha sottoscritto nel 2008 un contratto di credito al consumo (20,6% con un reddito tra i 1000 e i 2000 euro). Intanto l'Ufficio studi della Confcommercio modifica in peggio le stime dei dati congiunturali, indicando -1,8% del Pil e -0,9% dei consumi.

UN RADDOPPIO dei fondi destinati all’Italia per finanziare progetti nel campo energetico: è quanto prevede la nuova proposta elaborata dalla Commissione europea che oggi sarà sul tavolo dei ministri dell’Energia dei 27. Al Consiglio l’Italia sarà rappresentata dal ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola. Secondo quanto si è appreso, la nuova proposta – che modifica quella di gennaio – stanzia in favore dell’Italia un contributo di 420 milioni rispetto ai 200 della precedente versione. E i progetti a cui vengono destinati i fondi salgono da due a cinque. Al metanodotto tra Grecia e Italia Itgi (contributo Ue di 100 milioni) e all’elettrodotto tra la Sicilia e la Calabria (100 milioni), nella lista dei progetti che potranno beneficiare dei contributi sono stati aggiunti il metanodotto Galsi tra Algeria e Italia, a cui andrebbero fondi Ue per 100 milioni di euro, l’interconnessione elettrica tra Malta e Italia (20 milioni di euro) e il progetto per lo stoccaggio di CO2 presso la centrale elettrica di Torrevaldaglia (Civitavecchia).

di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Scatta il cartellino giallo per sei Paesi con deficit superiore al 3% del pil nel 2008. Ma la Francia contesta la decisione dell'Ue: «La priorità è far ripartire i circuiti di finanziamento e l'economia» commenta il ministro delle Finanze Cristine Lagarde. Intanto l'Italia resta sotto osservazione: il verdetto sul piano di stabilità presentato dal governo è atteso mercoledì 25 febbraio. «Preferiamo aspettare a causa della grande incertezza sull'evoluzione dell'economia. Vedremo ciò che accadrà nella seconda metà dell'anno» annuncia il commissario agli Affari Economici Joaquim Almunia. Le previsioni del governo parlano di un deficit al 3,9% nel 2009 in salita rispetto al 2,8% del 2008. Ieri la Commissione Europea ha bocciato l'andamento delle finanze pubbliche del primo gruppo di candidati. Francia, Spagna, Irlanda, Grecia, Lettonia e Malta non hanno superato la verifica annuale e per loro è scattata la procedura d'infrazione. Ma, tenendo conto della recessione che si aggrava, non è stata stabilita alcuna tabella di marcia per il rientro al di sotto della soglia limite. Almunia ha precisato però che nel 2010, quando si manifesterà la ripresa, i conti pubblici dovranno essere di nuovo in ordine. Bruxelles spiega che «le posizioni di bilancio di questi Paesi si sono nettamente deteriorate nel 2008 e dovrebbero peggiorare nel 2009». E, pur riconoscendo a Parigi e Madrid le attenuanti delle «significative misure di rilancio dell'economia» adottate per far fronte alla crisi, motiva il provvedimento con la presa d'atto che lo sforamento - rispettivamente del 4,4% e del 5,8% - non è temporaneo né dovuto a circostanze eccezionali. Si salva invece la Germania, malgrado l'impennata del deficit al 3% quest'anno e al 4% il prossimo, grazie al grande sforzo compiuto per contribuire al piano europeo di rilancio dell'economia. Berlino avrà un anno in più per risanare i conti. E ciò non è piaciuto ai francesi. A preoccupare Bruxelles è anche la bufera che ha messo al tappeto le valute dell'Europa Orientale.


Giovedì 19 febbraio 2009

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24 ore in Basilicata

Sedicenne originaria di Genzano finisce contro una recinzione mentre scivola sulla neve

Muore sgozzata dal filo di ferro Viveva a Scheffield con la famiglia. Oggi i funerali GENZANO DI LUCANIA - Oggi a Scheffield ci saranno i funerali di Francesca Anobile, una 16enne di origine genzanese (furono i nonni, a trasferirsi nello Yorkshire, in Inghilterra), morta alcuni giorni fa in maniera tragica. Uno di quei brutti scherzi che il caso dispensa all'apice dell'euforia giovanile, quando l'energia vitale fa sentire onnipotenti ed immortali, ed il rischio si presenta sempre a mo' di “spada di Damocle” invisibile, ma devastante negli effetti, in frangenti che a posteriori restituiscono soltanto l'amarezza dell'inspiegabilità. Francesca aveva appena 16 anni, e non era andata a scuola per la neve. Così, con la complicità di tre amiche, si era imbarcata in una avventura che doveva avere il semplice scopo di far salire l'adrenalina: sul tettuccio di una vecchia Land Rover (attrezzato ad improvvisato slittino), tutte e quattro avevano deciso di lasciarsi andare giù dalla cima di una

collina innevata del Rother Valley Country Park. E sarebbe andata anche bene, se, come si suol dire, il “diavolo” non ci avesse messo lo “zampino”: alla fine della estasiante corsa, avvolta di urla di gioia mista a paura e risa, le ragazze si sono ritrovate dinanzi una recinzione di filo spinato. Impossibile, frenare. Francesca, che era in prima fila, è stata colpita in pieno collo dalle punte metalliche, finendo quasi sgozzata. Difatti, per le ferite riportate è deceduta 5 ore dopo in ospedale. Per quanto riguarda le altre amiche, invece, una è in gravi condizioni, mentre le restanti due se la sono cavata con piccole ferite ed una grande paura. Una quinta ragazza - quella che ha raccontato nei dettagli la dinamica dell'incidente - era rimasta, forse per paura, in cima alla collinetta a guardare ed ha assistito terrificata alla scena. A Genzano Francesca ha diversi parenti, ed uno di loro ha rac-

Francesca Anobile

contato ol’accaduto, affinché chi sentisse il bisogno di partecipare (anche solo emotivamente) al lutto che ha colpito la famiglia Anobile, possa avere la possibilità di farlo. Gianrocco Guerriero

A sinistra e in alto amiche portano fiori sul luogo dell’incidente. A lato la prima pagina del The Sun

MALTEMPO Disagi soprattutto in provincia. Scuole chiuse a Potenza e in alcuni comuni

Forti nevicate e allerta su tutta la regione Anche oggi l’Anas sconsiglia di viaggiare POTENZA - Era stata annunciata e puntualmente la neve è arrivata su tutta la regione. Fin dalle prime ore di ieri i fiocchi bianchi sono caduti insistenti su entrambe le province lucane. E anche oggi si annunciano problemi tanto che sia a Potenza, sia in altri comuni della provincia (lista a lato) le scuole rimarranno chiuse. Disagi ieri soprattutto alla circolazione sulla gran parte delle principali arterie, dove si transitava solo con pneumatici da neve o, in alcuni casi, sulle strade di montagna, con catene montate. Sul tratto lucano dell’A3, nei pressi di Lagonegro per tutta la giornata, la Polizia stradale e l’Anas hanno “filtrato” gli automezzi, verificando se fossero in possesso di pneumatici da neve. Il “filtraggio” è stato effettuato anche agli ingressi del raccordo autostradale Potenza-Sicignano degli Alburni e delle Fondovalli dell’Agri e del Noce. Molte le situazioni difficili nella provincia potentina. Già intorno alle 19 di ieri gli interventi effettuati dai Vigili del Fuoco erano più o meno una trentina. In mattinata un autocarro in panne ha creato disagi sulla Tito Brienza e nelle stesse ore è rimasta a tratti bloccata anche la Potenza - Melfi. Nel pomeriggio poi disagi dello stesso tipo hanno cominciato a registrarsi anche nella zona di Avigliano e del Melfitano. In le nevicate sono cominciate a diminuire nel tratto dell’autostrada A3 SalernoReggio Calabria compreso tra gli svincoli di Contursi e Frascineto. Nel corso della giornata l’autostrada è stata

NIENTE LEZIONI A: Provincia Potenza Potenza, Lagonegro, Atella, Baragiano, Grumento, Satriano, Castelluccio Inferiore, Marsico Vetere, San Chirico Raparo, Anzi, Melfi, Tramutola, Cersosimo, Corleto Perticara, Tolve, San Paolo Albanese, Filiano, Marsico Nuovo, Bella, Terranova di Pollino, Tito, Tolve, Abriola, Acerenza, Albano

Provincia di Matera Stigliano, Irsina e Accettura

A sinistra Matera e Potenza imbiancate. Sopra Melfi (f. Zenti)

chiusa a tratti per consentire il passaggio dei mezzi spazzaneve. Come previsto dal piano neve 2008-2009 sono attivi, infatti, i presidi del personale Anas, con mezzi spargisale e spazzaneve, in collaborazione con la Polizia stradale, la Protezione civile e le Prefetture di Salerno, Po-

tenza, Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria per la gestione della viabilità e gli interventi di emergenza. Resta alto lo stato di attenzione anche in base all’allerta meteo annunciata negli ultimi bollettini della Protezione civile. L’Anas sconsiglia di mettersi in

viaggio nella giornata di oggi, escluso per motivi strettamente necessari ed urgenti. E anche a Matera la giornata è stata interamente in bianco. Ha iniziato verso le 10,30 del mattino a nevicare e la neve è scesa con una certa continuità anche per il resto della giornata fino alla sera-

ta anche se non si sono registrati problemi particolari alla circolazione. Il sindaco della città capoluogo Nicola Buccico ha confermato comunque che non ci sono problemi per le prossime ore e che oggi le scuole rimarranno regolarmente aperte. Sono solo tre i Comuni della

Provincia, Stigliano, Irsina e Accettura nei quali oggi non si andrà a scuola. Il pericolo nelle prossime ore potrebbe è quello del ghiaccio. La Protezione Civile ha diramato l’allarme maltempo anche per la giornata di oggi, dalla mattinata fino alle prossime 18-24 ore.

A Ginestra bimbi a piedi e spazzaneve in ritardo GINESTRA - La neve di ieri nel piccolo centro arberesh ha creato qualche problema. Solo nella tarda mattinata, alle 11,30, le strade che da Ginestra portano alla superstrada Potenza-Melfi e a Venosa sono state liberate dai mezzi spartineve della Provincia. Un'ora ormai inutile, visto che molti dei viaggiatori avevano già raggiunto il proprio posto di lavoro, per cui molti si sono lamentati per il criterio di pianificazione degli interventi dei mezzi di spartineve. A che ora partono e a che ora finiscono il

lavoro di pulizia delle strade? Orami quasi tutti i Comuni sono dotati di questi mezzi, in base ad un programma antineve predisposto dalla Regione ed attivato dalla Provincia di Potenza. Solo i Comuni di Ginestra e Ripacandida non hanno questo mezzo spartineve. Proprio sulla provinciale che da Ripacandida conduce a Ginestra, il mezzo comunale dei rifiuti del Comune di Ripacandida, che doveva raggiungere la discarica di Venosa, verso le 10, si è trovato in difficoltà a causa del cumulo di neve

che si era raccolta in località “la macchia”, la zona più pericolosa alle intemperie atmosferiche. Anche gli alunni di Ginestra che frequentano le scuole medie a Ripacandida sono stati prelevati dai mezzi dei propri genitori perché lo scuolabus del Comune di Ginestra ha trovato difficoltà a raggiungere Ripacandida. Come sempre ad ogni nevicata, comunque preannunciata, accadono sulle nostre strade “storie di ordinaria disfunzione”. Lorenzo Zolfo


16 24 Ore in Basilicata Le pensioni del pubblico impiego al minimo a causa delle novità introdotte dalla Finanziaria 2008 Giovedì 19 febbraio 2009

Caos all’Inpdap, ecco perché Il sistema informativo non funziona. Tagli netti a sorpresa POTENZA - Dopo la giornata concitata dello scorso martedì negli uffici dell’Inpdap, l’istituto di previdenza per il pubblico impiego, in via del Gallitello, ieri, sembra essere ritornata una parziale normalità. Il Caos Forse si è già messo in moto il meccanismo del passa parola tra i pensionati che si sono ritrovati, a sorpresa, con la pensione ridotta al minimo Inps, che ammonta a circa 460 euro. Niente scene di panico ieri, quindi, che a qualcuno il giorno prima erano costati anche malori, per fortuna non gravi, quando ai circa 90 pensionati che si erano recati presso la sede cittadina dell'istituto era stata comunicata la notizia dei tagli alle pensioni. E ieri l’Inpdap si è anche attrezzata all’emergenza con l’apertura di uno sportello al pubblico in più, per evitare il peggio. «Oggi per fortuna è andata meglio - spiega il responsabile dell’Ufficio relazioni con il pubblico, Nicola Amorusi - Non come ieri (martedì, per chi legge ndr) quando è stato necessario parlare con il megafono a tutte le persone che pretendevano chiarimenti». Caos è stato un po’ ovunque, in tutto il Paese. E in alcuni uffici di altre città è stato addirittura necessario l’intervento delle forze

File agli sportelli

dell’ordine per sedare gli animi. Il Caso Ma cosa è successo alle pensioni dei contribuenti del pubblico impiego? A spiegarlo è proprio il responsabile dell’Urp dell’istituto previdenziale, Amorusi: le decurtazioni, che in alcuni casi hanno superato anche i mille euro, sono dovute ai cambiamenti introdotti nella Finanziaria 2008 alle norme che regolano la materia di detrazioni per persone a carico. Se prima i pensionati con familiari a carico non erano tenuti a confermare annualmente lo status, dal 2007 le cose cambiate: è necessario provvedere ogni

anno alla compilazione di un modello dove si denunciano persone a carico. Altrimenti lo status viene automaticamente non riconosciuto. «Dalla sede centrale Inpdap del Lazio - spiega Amorusi - erano partite le lettere che avvisavano i pensionati delle novità introdotte e che avvisavano di compilare e consegnare l'apposita domanda». Bene, ma allora cosa è successo? Nulla di più semplice: qualcuno non ha capito il contenuto della lettera, qualcun altro non l'ha mai ricevuta, altri, forse, l'hanno ricevuta e messa da parte. Risultato: una situazione di vero caos quasi impossibile da gestire. Con il conguaglio

Sarà siglato a marzo

Contenziosi legali

Protocollo d’intesa tra i tre istituti di previdenza

Anche in Basilicata l’Inps ricorre ad avvocati esterni

UN protocollo d’intesa, che sarà siglato entro i primi giorni di marzo, tra Inps, Inail e Inpdap indicherà una vera e propria “road map” delle sinergie tra gli istituti: la prima fase, da completarsi entro la fine del mese di marzo riguarderà la razionalizzazione delle risorse professionali a partire dai medici e dagli avvocati in servizio presso i tre enti. La seconda fase della sinergia tra Inps, Inail e Inpdap avrà come obiettivo un accordo più ampio che porti alla realizzazione della “casa del Welfare”, così come indicato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali. Per costruire la “casa del Welfare” – prosegue - è stato tracciato un percorso condiviso di standardizzazione di processi e di sistemi, che possa, nel tempo, poi consolidare attività e risorse in un’unica sede fisica. L’anno 2009 vedrà la nascita dei primi progetti pilota su scala regionale».

L’INPS si propone di utilizzare circa 40mila avvocati esterni per fronteggiare la mole di attività legale contenziosa, che si compone di circa 750mila giudizi. Attualmente, per lo smaltimento delle pratiche, sono impegnati circa 300 avvocati. La situazione è aggravata dalla forte disomogeneità tra carichi di lavoro e avvocati disponibili nelle aree territoriali. Allo scopo, quindi, di migliorare l’efficienza del servizio legale e, allo stesso tempo, contenere i costi, l’Istituto, in sostituzione dei propri avvocati ricorre a legali domiciliatari esterni, incaricati direttamente dall’Inps, sia nelle realtà territoriali sedi di Tribunali dove non esistono uffici legali Inps, sia presso le sezioni distaccate di Tribunali.

Linee guida Agrobios

Adduce soddisfatto IL presidente della Società Metapontum Agrobios, Salvatore Adduce, in una nota ha espresso «viva soddisfazione» per l’approvazione da parte del Consiglio regionale delle linee guida che costituiscono il documento base per il rilancio della società di ricerca che opera da quasi 25 anni in Basilicata. «L’importante documento – ha affermato Adduce - definisce l’indirizzo strategico per la costruzione della Piattaforma delle Biotecnologie Verdi da realizzare con la partecipazione oltre che di Agrobios, dell’Enea, del Cnr, del Cra, dell’Alsia, del Distretto Agro Alimentare di Qualità. Va dato merito al presidente De Filippo, alla Giunta regionale e al Consiglio regionale, di aver in poco tempo, messo a punto il documento di indirizzo fondamentale»

fiscale del mese di febbraio sono state eliminate tutte le detrazioni, anche a chi è in possesso dei requisiti per godere dei diritti che derivano dall’avere persone a caric, ma che non ne hanno fatto domanda. E’ stata garantita, comunque, la pensione minima Inps. Ma nel caso in cui la quota da detrarre sia maggiore, nuove detrazioni si ripeteranno anche nei prossimi pagamenti. Il Caso nel Caso Ma la confusione di questi giorni non è stata provocata solo da ritardi o sottovalutazione della comunicazione giunta dalla sede centrale dell’Inpdap. Qualcosa non ha funzionato nel-

la gestione del sistema informatico che collega la sede dei Caaf, centri autorizzati di assistenza fiscale, al database dell’istituto di previdenza. Così, tutti i pensionati che hanno eseguito alla lettera le indicazioni contenute nell'avviso dell’Inpdap e che si sono rivolte ai Caaf per denunciare la presenza in famiglia di persone a carico, si sono ritrovati nelle stesse condizioni di chi non era messo in regola. I loro dati non sono stati caricati dal sistema centrale. Le Soluzioni Per questi ultimi c'è una carta in più da giocare: basterà rivolgersi ai Caaf di riferimento, farsi rilasciare una certificazione di avvenuta denuncia, da consegnare poi all'Inpdap, ed essere inseriti subito nel sistema centrale, tra gli aventi diritto alle detrazioni. Per tutti gli altri, invece, che hanno diritto alle riduzioni per persone a carico le somme potranno essere recuperate con la dichiarazione dei redditi. Il Precedente E menomale che almeno questa volta l'inpdap ha creato una procedura innovativa che ha consentito almeno di salvare il salvabile, evitando quei casi di eccessiva detrazione fiscale che “svuotano” la pensione riducendola ad una miseria

causando di fatto non pochi problemi a quelli che vivono con la pensione bassa. Questa procedura consiste in una modifica al sistema delle trattenute in fatto di conguaglio fiscale garantendo di fatto il pagamento minimo pari a 458,20 euro. L'anno scorso, invece, alcuni pensioni oggetto di conguaglio fiscale erano state pagate addirittura a due euro. Ma a loro chi ci pensa? Nessuna pubblicità, non una campagna capillare che informi i pensionati delle novità introdotte dalla Finanzaria del 2008. E' vero, ci sono state le lettere dell'Inpdap, ma quanti sono i casi di mancata consegna o ancora quanti gli anziani che non sono in grado di comprendere il contenuto dell'avviso, forse estremamente tecnico. Se poi si aggiunge che in molti casi neanche gli impiegati degli sportelli postali, che rimangono il primo punto di contatto con il pensionato, sono in grado di spiegare (quindi figurarsi di avvisare) dei motivi delle detrazioni e sulle nuove norme in materia è chiaro che il panico diventa inevitabile. E chissà quanti non hanno neanche la possibilità di recarsi negli uffici dell’Inpdap per avere informazioni. Mariateresa Labanca

IL GRAFICO

Si è riunito il tavolo tecnico per il riordino delle strutture amministrative

Al termine di un incontro sulla crisi economica

Proposte per gli enti agricoli

Legacoop Basilicata chiede un impegno straordinario per il Sud

POTENZA - Si è riunito ieri mattina in Regione il Tavolo tecnico che si occupa della legge regionale di riordino e razionalizzazione delle strutture amministrative regionali al servizio del mondo agricolo. Alla riunione, presieduta dal dirigente generale del dipartimento Agricoltura, Pietro Quinto, erano presenti oltre al responsabile dell’Ufficio regionale risorse naturali in agricoltura, Liliana Santoro, i rappresentanti di Alsia, Arbea, dei tre Consorzi di bonifica, delle Organizzazioni professionali agricole e sindacali. L’incontro ha fatto seguito a quanto concordato nel Tavolo verde dello scorso lunedì nel quale l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, aveva chiesto ai rappresentanti degli enti e del mondo agricolo le proposte

UN impegno straordinario per il Sud. A chiederlo è Legacoop di Basilicata. Le proposte a seguito di un incontro che si è svolto a Roma: un efficace utilizzo delle risorse europee e un tavolo di confronto tra organizzazioni imprenditoriali, Governo e Conferenza delle Regioni meridionali. Una forte sollecitazione al Governo nazionale e ai Governi regionali del Sud, a partire dalla Basilicata, affinché rilancino una politica capace di agevolare meccanismi di crescita del Mezzogiorno, a partire da un efficace utilizzo delle risorse messe a disposizione dai fondi europei. Avviare un confronto delle organizzazioni imprenditoriali con il Governo e con la Conferenza delle Re-

ALL’ARPAB Definiti i fondi agenziali Lo scorso lunedì si è tenuto l’incontro tra sindacati e parte pubblica, presenti la Cisl-Fps regionale e la sua Rsu e Rsa; la Cgil e la Uil, nel quale si sono definiti e approvati i fondi agenziali sino a tutto il 2009. Una giornata che i sindacati hanno definito «memorabile» . da discutere ed eventualmente inserire nell’ambito del provvedimento che attualmente è al vaglio della III Commissione consiliare. E’ stato quindi concordato di velocizzare l’iter di discussione delle proposte al fine di non intralciare il tragitto dell’approvazione della normativa che dovrà servire a rilanciare il settore primario soprattut-

to attraverso lo snellimento delle pratiche burocratiche e il miglior utilizzo delle risorse umane. A tal fine sono state stabilite le date di discussione dei vari punti che saranno affrontati separatamente: il 23 febbraio il tavolo tecnico discuterà dei Consorzi di bonifica; il 26 su Alsia e servizi di sviluppo agricolo e il 2 marzo sull’Arbea.

gioni meridionali. Legacoop Basilicata avanza tali proposte in seguito all'incontro tra la Presidenza nazionale di Legacoop e i Presidenti delle Legacoop meridionali, tenutosi a Roma il 17 febbraio, in cui, oltre a ribadire la preoccupazione per la tenuta del sistema economico nazionale, è stato lanciato un allarme per l'aggravarsi della situazione nel Sud del Paese. La crisi economica nel Sud, e la Basilicata non ne è esclusa, assume infatti particolare rilevanza in quanto si rinforzano reciprocamente elementi di difficoltà creando, anche per il radicamento della criminalità organizzata e per l'inefficienza della Pubblica Amministrazione.


24 Ore in Basilicata 17 Oncologia In attesa del nuovo piano Salute Marcello Pittella (Pd) interviene nel dibattito regionale Giovedì 19 febbraio 2009

Eccellenza oltre i campanilismi Il consigliere propone la via della programmazione concordata POTENZA - «L' annuncio dell' acquisto, fatto dall' assessore Potenza, dell' acceleratore lineare da destinare all' Azienda ospedaliera regionale San Carlo ha distinto il dibattito di queste ultime ore ed ha consegnato alla capacità di analisi di ognuno di noi più di qualche riflessione e preoccupazione». E’ questa la constatazione del consigliere regionale del Partito democratico, Marcello Pittella. «E' con estrema responsabilità afferma Pittella - che vorrei tentare di suggerirne qualcuna, in un momento complesso che la Sanità, come la totalità dei settori, si trova e si troverà ancora a vivere alla luce della crisi economica e finanziaria del Paese. Avremmo potuto glissare sulle motivazioni che hanno indotto la Regione ad avviare le procedure per l' acquisto dell' acceleratore lineare, dibattere sulla reale opportunità ed utilità che una tale attrezzatura può fornire per fronteggiare l' emigrazione sanitaria se posta in un' area di confine con altre Regioni, ovvero se sia più giusto allocarla presso l'Azienda ospedaliera regionale in ragione non solo e non tanto delle 43 mila firme che meritano comunque il nostro rispetto e considerazione, quanto della necessità di conferire ulteriore completezza alla nostra più grande struttura sanitaria in tema di risposte concrete alla domanda di salute per patologie oncologiche. Ma non credo tutto ciò sia utile, potrebbe solo servire ad alimentare un sentimento di rivalsa, a riaccendere sopiti istinti campanilistici, a creare ulteriore confusione in un settore che, a mio giudizio, necessita di una programmazione concordata se vuole mantenere ed accrescere i livelli di eccellenza raggiunti. Sono queste - spiega Pittella le motivazioni per le quali, con rispetto nei confronti dei tanti che sull' argomento sono intervenuti, mi permetto di rivolgere l' invito ad astenersi da un dibattito sul perché e sul dove, ma ad accentuare la propria attenzione sul modello organiz-

«Bisogna costruire percorsi di alta specialità»

«E’necessario un tavolo politico istituzionale» Marcello Pittella

zativo che si intende dare alla Rete ospedaliera regionale, sulla funzione e sul ruolo che ogni attore deve recitare in una obbligatoria sinergia di azione. Credo che nell' azione della Giunta regionale e nel suo operato non vi sia mai stata la volontà di penalizzare un' area a vantaggio di un' altra, né il tentativo di depotenziare una struttura per favorirne un' altra. Ritengo, invece, che vi siano stati, da parte del Governo regionale, l' impegno di dare una risposta ulteriore ad una esigenza sociale avvertita e la volontà di rafforzare e completare la gamma di prestazioni strumentali in un campo delicato e sensibile, come quello relativo alle patologie neoplastiche, dell' Ospedale regionale S. Carlo». «Proprio le dimensioni del fenomeno - sottolinea Pittella - diffuso, capillare ed in crescita, non ci consentono di immaginare risposte caratterizzate da connotazioni di esclusività, bensì pongono in essere la necessità di ramificarle in una logica di sistema, di rete interagente, potendo avvalersi di contenitori di eccellenza quali importanti punti di riferimento per l' alta specialità delle prestazioni. Il tema che si pone, quindi, è globale e complessivo ed è relativo alla missione che le varie

strutture ospedaliere della nostra regione dovrebbero svolgere. Strutture ospedaliere che, nelle more di un nuovo Piano regionale della salute, trovino indicazione attraverso un coordinamento delle Aziende sanitarie tutte, Irccs compreso, da parte del Dipartimento “Salute e Sicurezza sociale”. Sarebbe un grave errore, infatti, lasciar cadere le preoccupazioni sollevate a più riprese da soggetti del settore ed istituzionali su tale argomento ed io stesso non posso sottacerne la portata, avendo vissuto il tempo della riorganizzazione della rete ospedaliera nella ex Asl numero 3, in quella ancora non del tutto definita nell' ex Asl numero 1, del riconoscimento dell'oncologico di Rionero in Irccs. Proprio il Crob merita una particolare sottolineatura per la qualità scientifica, professionale che distingue i suoi operatori, le prestazioni erogate, la managerialità di ieri e di oggi e la sua capacità di imporsi su scala nazionale quale centro di ricerca e cura a carattere scientifico. Questo sforzo non può essere vanificato, né l' acquisto di un acceleratore lineare può mettere in crisi la fisionomia ed il futuro di una struttura di eccellenza che, anzi, necessita di essere incoraggiata, sostenuta

concretamente con risorse mirate per creare, in particolare, le condizioni perché diventi un vero incubatore di intelligenze dedite alla ricerca, alla scoperta ed a cui vengano affidati ruoli di coordinamento di protocolli terapeutici ed esclusività per alte e specifiche attività di intervento e cura, fino alla stesso ammodernamento della logistica che, per le caratteristiche dell' utente, deve raggiungere livelli alti di qualità e di confort». «Bisogna rafforzarne fortemente i contenuti scientifici - dichiara Pittella - e costruire percorsi di alta specialità in branche specifiche, con l' obiettivo di offrire un prodotto di nicchia pronto e capace di imporsi a livello nazionale sul versante della cura delle patologie neoplastiche e ciò necessita del concorso di tutti, del sostegno forte della politica regionale e delle autonomie locali, delle altre Aziende sanitarie, di tutti gli attori della Sanità con uno sguardo vigile dell' intera società lucana. D' altro canto, potremmo dire identiche cose per l' Ospedale di Matera e per la più grande struttura regionale ospedaliera, il San Carlo di Potenza, consapevoli della ineluttabile necessità di rimodellarne il profilo, i contenuti, i numeri e caratterizzar-

lo per l' alta specialità e meno, per non dire nulla, per una azione generica e generalizzante a tutto campo che rischia di confondersi con una condotta che ha il sapore della tuttologia e va a sovrapporsi all' azione a cui vedrei deputate altre strutture presenti sul territorio regionale. Del resto, la decisione di non chiudere 17 Ospedali si inserisce in questa logica, in una idea progetto che consegni ruoli e funzioni e che eviti disservizi, inefficienze, approssimazioni e diseconomicità e la stessa riforma delle Aziende sanitarie locali va letta in questo senso, altrimenti sarei il primo a pentirmi di averla approvata, rendendola una mera illusione volta più all' arte del comunicare che a quella del fare. Io che intendo iscrivermi a quest' ultimo partito, convinto della bontà dell'agire con prontezza e cognizione di causa, continuo a battermi perché non vi siano scorciatoie, ma una unica direzione di marcia verso la maturità piena di un Sistema sanitario perno della stessa coesione umana e coesistenza civile. Ecco perché propongo di accelerare sul nuovo piano della Salute ed ecco perché credo sia necessaria ed improcrastinabile l' istituzione di un tavolo permanente politico istituzionale tra le aziende sanitarie ed il Dipartimento Sanità, coordinato da quest'ultimo, che definisca compiti, ruoli e metodi per affrontare questo particolare momento». «Il nostro lavoro, il nostro sforzo, il mio, da cittadino, da medico, da uomo delle Istituzioni - conclude Pittella - sarà indirizzato a tale obiettivo e vorrei che la mia analisi, se pur in estrema sintesi, così come la mia proposta possano trovare ascolto e condivisione e, comunque, possano innescare una discussione di profilo alto da consegnare alla nostra responsabilità ed ai nostri cittadini, richiamando, a partire dal sottoscritto, l' etica del ruolo e delle istituzioni che, in particolare sul tema specifico, non può subire flessioni di sorta».


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24 Ore in Basilicata

GiovedĂŹ 19 febbraio 2009

SCOPERTE LUCANE

Dal 28 marzo al 30 giugno il ritrovato scoperto ad Acerenza sarĂ esposto al Museo delle Antiche Genti

L’inedito Leonardo in mostra a Vaglio POTENZA – L’inedito ritratto raffigurante Leonardo che è stato scoperto nei giorni scorsi ad Acerenza da Nicola Barbatelli, studioso di storia medievale, sarĂ presto a disposizione del pubblico. L’ olio su tavola di 60x44 cm, per il quale è stata inizialmente ipotizzata una datazione al XVI secolo sarĂ , infatti, in mostra a partire dal prossimo 28 marzo. L’opera, di proprietĂ di una famiglia patrizia del sud che vuole mantenere l’anonimato, è stata affidata, per essere studiata ed esposta, ad Alessandro Vezzosi, direttore del Museo Ideale Leonardo Da Vinci, che dal 1980 ha compiuto ricerche sul tema dei ritratti di Leonardo e della sua presenza e dei suoi echi nell’Italia meridionale, giungendo a molte riscoperte. E’ grazie all’interessamento del sindaco di Vaglio di Basilicata, Giuseppe Musacchio, e la partecipazione degli Enti Locali e delle istituzioni culturali della regione, che il dipinto sarĂ esposto dal 28 marzo al 30 giugno nel Museo delle Antiche Genti di Lucania, aperto a Vaglio dal 2006, nella mostra “I ritratti di Leonardo. Una tavola scoperta in Lucania e una sezione del Museo Ideale Leonardo Da Vinciâ€?. Assieme al ritratto saranno presentate 40 opere di pittura, scultura e incisione. Saranno documentate le 8 tipologie dei ritratti che tramandano il presunto volto di Leonardo dal XVI al XIX secolo.

I PRIMI ESAMI DI LABORATORIO ACERENZA - E intanto continuano gli accertamenti sul dipinto. I primi esami di laboratorio effettuati nei giorni scorsi non rivelerebbero nessuna presenza di bozza sotto il dipinto. Il laboratorio che ha eseguito lo studio difettografico, di riflettografia e l'esame al carbone 14, è uno dei laboratori dell'università di Firenze tra i piÚ accreditati, che lavora con i maggiori musei d'arte. A rivelare l'assenza di bozze, in particolare, è servito l'esame riflettografico che lascia immaginare quanto l'artista fosse geniale, in quanto l'opera è stata dipinta di getto. Non c'è alcuna prova di disegno preparatorio, racconta Nicola Barbatelli che sottolinea poi come il dipinto sia gestito da un centro studi coordinato dal comune di Vaglio, il quale si occuperà anche della gestione e delle sorti dell'opera. Intanto la data fissata per la presentazione del dipinto è il prossimo 14 marzo presso il museo delle Genti Lucane di Vaglio di Basilicata, e come Barbatelli riferisce, sarà presentato nelle sue caratteristiche, alla presenza di personalità di spicco, quali, il professore leonardista Alessandro Vezzosi, nonchÊ direttore del Museo Ideale di Vinci e il professor Carlo Pedretti, leonardista e che ha portato in California lo studio del grande genio italiano, che per l'occasione arriverà da Los Angeles. Enza Saluzzi regione@luedi.it

Il ritratto originale. In alto Nicola Barbetelli

La Regione ha riapprovato il programma di dimensionamento per l’anno 2009 - 2010

Nuovo sĂŹ per il piano scuola Autilio: ÂŤE’ la migliore replica alle polemiche di LapennaÂť POTENZA - Riapprovato il piano regionale di dimensionamento scolastico 20092010. ÂŤLa riapprovazione, che si è resa necessaria a seguito della mancata approvazione del piano da parte del Consiglio Regionale alla scadenza fissata dal decreto legge del Ministro Gelmini n. 1508/2008, è stata possibile – spiega l’assessore alla Formazione Antonio Autilio – grazie ad un’intesa intercorsa tra l’Assessorato e il Ministero alla Pubblica Istruzione che ha consentito di fatto la riapertura dei termini per assolvere al delicato adempimento. Il documento di dimensionamento scolastico accoglie solo in parte le proposte delle Province di Potenza e Matera rendendo il piano adeguato ai criteri generali fissati dalla Giunta e ai parametri minimi previsti dalla normativa nazionale vigente in materia e presenta una distribuzione per Ambiti funzionali secondo quanto previsto al punto 2 delle linee di indirizzo regionali (di cui alla DGR n.1981/2008)Âť. Sei gli obiettivi: dare stabilitĂ alle istituzioni scolastiche, laddove sussistono le condizioni richieste dalla normativa nazionale e nelle zone non soggette a cambiamenti nell’immediato futuro, riconfermando gli istituti esistenti; non ridurre l’offerta formativa in quanto vengono salvaguardati, se pur con diversa organizzazione, i presi$99,62 ', *$5$ (63(5,7$ /D 3URYLQFLD GL 3RWHQ]D UHQGH QRWR DL VHQVL GHO O DUW GHO ' /JV FKH LQ GDWD q VWDWD HVSHULWD JDUD PHGLDQWH SUR FHGXUD DSHUWD SHU O DIILGDPHQWR GHL /DYRUL GL YDULDQWH SODQLPHWULD 6 3 Q .P VXOOD VWUDGD FRPXQDOH 3LDQR GHL &DPSL LQ $JUR GL &DVWURQXRYR 6DQW $QGUHD 3= L ODYRUL VRQR VWDWL DJJLXGLFDWL DL VHQVL GHOO DUW FRPPD OHWW $ GHO ' /JV FRQ O HVFOXVLRQH DXWRPDWL FD GHOOH RIIHUWH DQRPDOH ,PSUHVD DJJLXGLFDWDULD ' 8562 65/ 9,$ 0$'211$ '(//$ 3,11$ 6 $1*(/2 $ )$6$1(//$ 6$ ,PSRUWR GL DJJLXGLFD]LRQH Âź DO QHWWR GHO ULEDVVR GHO FRPSUHVL Âź SHU RQHUL SHU OD VLFXUH]]D QRQ VRJJHWWL D ULEDVVR 2IIHUWH SHUYHQXWH Q RIIHUWH DPPHVVH Q 'HWHUPLQD]LRQH GL DJJLXGLFD]LRQH GHILQLWLYD Q GHO 5HVSRQVDELOH GHO SURFHGLPHQWR *HR *LXVHSSH %RQHOOL / HOHQFR FRPSOHWR GHOOH LPSUHVH SDUWHFLSDQWL DOOD JDUD q LQVHULWR QHOO $YYLVR LQWHJUDOH SXEEOLFDWR DOO $OER 3UHWRULR GHOO (QWH 3URYLQFLD GHO &RPXQH GL &DVWURQXRYR 6DQW $QGUHD H VXL VLWL KWSS VLWDU UHJLRQH EDVLOLFDWD LW H ZZZ SUR YLQFLD SRWHQ]D LW ,/ ',5,*(17( ,QJ ) )RUWXQDWR

di esistenti; estendere la creazione di istituti comprensivi; salvaguardare alcuni istituti superiori che offrono tipologie di indirizzi unici o limitati sul territorio provinciale/regionale; salvaguardare alcune istituzioni giĂ in precedenza oggetto di dimensionamento, potenziandole ove possibile, che gravitano in aree interne a piĂš forte rischio di perdita demografica; salvaguardare la presenza dei centri di educazione degli adulti. ÂŤIl dimensionamento – spiega ancora l’assessore - tiene conto, per quanto applicabili, dei parametri di ampiezza delle istituzioni di riferimento minimo (500 alunni) e massimo (900 alunni) stabiliti dal citato D.P.R. n. 233/98 e risulta conforme anche alle linee di indirizzo del Miur oggetto di specifici regolamenti datati 22.12.2008 all’attenzione delle regioni e della Conferenza Unificata. Ci si è discostati dai suddetti parametri, in eccesso ed in difetto, applicando le c.d. “deroghe automaticheâ€? previste dal DPR n.233/98, nei comuni classificati montani ovvero ricompresi in comunitĂ montane. Al riguardo, le deroghe automatiche sono state previste per l’intero territorio della Basilicata non potendo essere escluse da tale computo le poche aree residuali che non ricadevano in zone definibili montane. Sussiste, inoltre, un grave gap infrastrutturale viario e ferroviario che non consente facili collegamenti anche nelle brevi distanze e che quindi non permette, sempre, aggregazioni scolastiche funzionali. Debole anche la consistenza demografica (591 mila ab. di cui 387mila in provincia di Potenza e 204 mila in provincia di Matera) che presenta una tendenza alla riduzione, piĂš marcata nelle aree interne del territorio regionale, per effetto di una ripresa dei flussi migratori. Estremamente contenuta risulta anche la densitĂ abitativa che su 9992 Kmq di superficie non supera i 60 ab/Kmq, per cui dispersione e rarefazione di insediamenti abitativi rendono estremamente difficili, specie in alcune aree, tentativi di riorganizzazione che mirino a coniugare efficienza/efficacia della distribuzio-

Per potenziare le politiche linguistiche

Arriva l’ok a “Lilama�

L’assessore Antonio Autilio

ne territoriale dell’offerta scolastica con il contenimento e la razionalizzazione della spesa statale, regionale e locale. Per la scuola secondaria di 2° grado, in particolare, sono state recepite sostanzialmente le proposte delle istituzioni provinciali, non ritenendo di intervenire in maniera sostanziale, anche in presenza di situazioni sottodimensionate, in attesa della riforma relativa da parte dell’Amministrazione centrale dello Stato. Per le ragioni connesse alle caratteristiche morfologiche e socio-economico-culturali innanzi esplicitate, il piano prevede una sola deroga speciale relativa alle scuole primarie, per comprensori nei quali non è possibile garantire neanche i parametri minimi previsti dal richiamato D.P.R. n. 233/98 dei 300 alunni per istituzione. Nello specifico, nella provincia di Potenza, è stata chiesta la deroga speciale per i comuni ricadenti nell’Ambito n.4 e ricompresi nella ComunitĂ Montana Val Sarmento (Noepoli ,Terranova di Pollino, S. Costantino Albanese, S. Paolo Albanese, , Cersosimo), area interna caratterizzata da una scarsa popolazione, da un forte calo demografico e dalla presenza di una numerosa comunitĂ di lingua arberesh, nella quale, pur avendo proceduto ad una nuova aggregazione di due precedenti istituzioni scolastiche, comunque non si riesce a raggiungere il tetto minimo dei 300 alunni e risulta impossibile ipotizzare ulteriori ag-

gregazioni. Complessivamente, il piano regionale di dimensionamento scolastico per l’anno scolastico 2009-2010, da sottoporsi alla validazione definitiva da parte della competente direzione territoriale del Ministero, determina una riduzione, su tutto il territorio regionale, di 17 istituzioni scolastiche. Va precisato che le istituzioni scolastiche che subiranno modificazioni a seguito del presente dimensionamento, saranno considerate oggetto di fusioneÂť. ÂŤLa riapprovazione del piano è la migliore replica alle dichiarazioni “a ruota liberaâ€? – dice Autilio – del consigliere Lapenna che ha preferito fare della semplice demagogia su una questione cosĂŹ seria e complessa, rappresentando una non veritiera posizione del Dipartimento che è stata sempre improntata dal primo momento sul confronto serrato con tutti i soggetti interessati al mondo della scuola. In particolare va ricordato che nè la IV Commissione Consiliare permanente nè il Consiglio Provinciale Regionale si è mai pronunziato (per carenza del numero legale) sul piano di dimensionamento, approvato con delibera n. 2215/2008, che è pertanto decaduto per mancata ratifica nei termini di regolamento; per poter procedere a qualsiasi modifica del suddetto piano di dimensionamento occorreva acquisire la preventiva pronunzia negativa del Consiglio sulla mancata ratifica della delibera di GiuntaÂť.

POTENZA - La Giunta Regionale ha approvato lo scorso 17 febbraio l’adesione della Regione Basilicata al network LILAMA - LInguistic POLICY for the LAbour Market. Il network nasce dall’impegno progettuale del Dipartimento Formazione e Lavoro, che, con l’adesione ad un network europeo, intende avviare una attivitĂ di scambio transnazionale al fine di potenziare la propria capacitĂ di pianificare politiche linguistiche regionali maggiormente orientate ai bisogni del mercato del lavoro e all’occupabilitĂ . ÂŤL’apprendimento delle lingue – evidenzia l’assessore regionale alla Formazione-Lavoro-Cultura Antonio Autilio - è, indubbiamente, un elemento cruciale della competitivitĂ di un territorio; occorre elaborare e proporre strategie in grado di elevare la capacitĂ delle persone di apprendere e aggiornare le competenze linguistiche. Attraverso l’adesione a LILAMA Net-

work, sarĂ possibile, per il Dipartimento, elaborare idee e strategie innovative, oltre che mutuare buone pratiche giĂ sperimentate in altri territoriÂť. L’iniziativa, candidata qualche mese fa alla Commissione Europea, è stata selezionata e finanziata dalla DG Education and Culture, all’interno del Programma Lifelong Learning, fra le azioni di Network. Il Network LILAMA è composto da: due partner spagnoli, il Servizio per l’Impiego della regione della Navarra e da Iniciativas Innovadoras; dal Regional Language Network East del Regno Unito, dall’UniversitĂ francese Montesquieu-Bordeaux IV, dalla svedese Adult Education Authority of Goteborg e dall’IRS, Istituto per la Ricerca Sociale di Milano. Il Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport sottoscriverĂ l’accordo di cooperazione per l’avvio del progetto il 26 febbraio prossimno a Pamplona, in Spagna.

OGGI PROTOCOLLO PER IL REINSERIMENTO DEI DETENUTI POTENZA - Il Provveditorato regionale della Basilicata del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia (Ufficio Esecuzione Penale Esterna - Ufficio Trattamento intramurario) e Legambiente Basilicata firmeranno oggi un protocollo di intesa per impegnarsi a promuovere l'utilizzo della popolazione in esecuzione di pena, al fine di favorire la reintegrazione sociale dei condannati e diminuire il rischio di recidiva. Verranno promosse azioni tese a favorire l'inserimento lavorativo dei soggetti in esecuzione di pena ed ex detenuti, attraverso l’attivazione di esperienze pilota particolarmente innovative, e la diffusione di "buone prassi", in tema di tutela dell’ambiente e valorizzazione del territorio che prevedano il coinvolgimento dei detenuti. Il protocollo verrà sottoscritto e presentato alle 10 presso la sede del Provveditorato regionale della Basilicata a Potenza. All’iniziativa prenderanno parte il provveditore regionale, Napoleone Gasparo, il provveditore vicario, Antonietta D'Addetta, il dirigente Ufficio Detenuti e Trattamento, Rosaria Petraccone, la responsabile Ufficio Esecuzione Penale Esterna del Provveditorato Ass. Sociale, Annamaria Venezia, il presidente Legambiente Basilicata, Marco De Biasi, il direttore regionale Antonio Lanorte, il direttore della Casa Circondariale di Potenza, Michele Ferrandina, il direttore della Casa Circondariale di Matera, Maria Teresa Percolo, il direttore della Casa Circondariale di Melfi, Giuseppe Altomare, il Direttore dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Potenza e Matera, Pietro Guastamacchia ed i comandanti degli Istituti, i capi delle Aree Educative, Contabile e di Servizio Sociale.



Potenza Giovedì 19 febbraio 2009

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

La Consulta degli stranieri ribatte alle accuse del Comitato di quartiere dopo l’episodio del crocefisso

Rione Lucania, l’allarme che non c’è Una risposta alle firme contro il ritorno di “Città dei colori” POTENZA - Il centro “Città dei colori” è già stato, per anni, a rione Lucania. Nello stesso rione in cui dovrà tornare e dove - tre giorni fa - un cittadino di origine magrebina in preda ai fumi dell’alcool ha gettato nella spazzatura un crocefisso della chiesa di San Giuseppe. Non solo all’epoca non è mai accaduto nulla, ma alle feste del centro di servizi agli immigrati andavano molti abitanti della zona. Lo ricorda anche Abdelmalek Belkhemmar, presidente della Consulta degli stranieri, che respinge con forza quelle che considera accuse gratuite. «Noi non ci riconosciamo in quel comportamento - dice, riferendosi all’atto dell’uomo ubriaco - Innanzitutto quella persona non è residente nel rione, anzi, non è residente nemmeno a Potenza. Poi, ha agito quando l’alcool aveva ottenebrato le sue facoltà mentali (un collaboratore del parroco ha riferito che l’uomo si è anche scusato quando è rientrato in sé, ndr)». Le accuse in questione sono quelle lanciate dal presidente del Comitato degli stranieri, Orazio Colan-

Sopra, il presidente della Consulta degli stranieri A. Belkhammar. A sinistra, il crocifisso

gelo, secondo cui l’episodio dimostra come la sua iniziativa di raccogliere firme contro il ritorno di “Città dei colori” sia giustificata. «Ripeto: è un fatto isolato - ribadisce Belkhemmar - e non può pregiudicare i comportamenti e le vite di tutta una comunità». La Consulta degli stranieri è nata ufficialmente il 17 dicembre 2007, quando la commissione elettorale composta ad hoc ha preso atto dell’avvenuta elezione

dei suoi nove membri. La nazionalità più rappresentata è quella del Marocco, con quattro esponenti. Poi c’è un esponente per Ucraina, Cuba, Egitto, Pakistan e Iraq. Due le donne. E’ un organo consultivo del consiglio comunale. Può fare proposte e collaborare sulle politiche e sugli interventi del Comune per i cittadini stranieri. Dev’essere consultata prima dell’approvazione del bilancio di previsione,

del rendiconto consuntivo, dei regolamenti con impatti sulle politiche in materia di immigrazione. All’ordine del giorno della prossima convocazione potrebbe esserci l’episodio incriminato? «Non penso sia giusto trattarne - risponde il presidente - dal momento che non è significativo della comunità straniera». Il Centro “Città dei colori”, dopo anni passati a rione Lucania, si è trasferito

per un lungo periodo a rione Cocuzzo. «All’inizio ci fu qualche rumore da parte di chi non ci vedeva di buon occhio - ricorda Abdelmalek - Oggi c’è una civile convivenza senza problemi». «Agitare lo spauracchio della paura per gli immigrati - commenta Nichi Coviello, che guida Città dei colori - è molto pericoloso in tempi come quelli attuali». Il trasloco del centro per

adesso è bloccato da questioni di tipo amministrativo e contabile. Ma la sede è stata destinata a questo scopo dal Comune dall’assessore Franco Casella. La conclusione di Abdelmalek Belkhammar: «Stiamo pensando anche a incontri con il Comitato di quartiere, la parrocchia, gli amministratori locali». Una strategia che si chiama dialogo. Rocco Pezzano r.pezzano@luedi.it

Nessun problema per l’ordine pubblico

In via di restauro lo storico stabile del borgo

Immigrazione Vertice in Prefettura

Il restyling di palazzo Ranaldi restituisce un pezzo del centro

PRESIEDUTA dal prefetto, Luigi Riccio, si è svolta ieri mattina in Prefettura una riunione del Consiglio territoriale per l'immigrazione. All’incontro hanno partecipato rappresentanti della Regione, della Provincia e del Comune di Potenza, il questore Romolo Panico, il direttore provinciale del Lavoro e il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, nonché i rappresentanti delle associazioni di categoria e di volontariato e quelli delle organizzazioni di categoria e di volontariato e le organizzazioni sindacali. Il Prefetto ha illustrato le attività svolte dal Consiglio nel 2008 e ha proposto in particolare la opportunità di approfondire, in seno all'organismo, problematiche quali la condizione alloggiativa, la scolarizzazione e l'integrazione socio- culturale con la popolazione lucana, sottolineando che tali politiche sono di fondamentale importanza e che la loro realizzazione misura il grado di civiltà del territorio. Riccio ha anche sottolineato il fatto che le forze dell'ordine non hanno segnalato problemi relativi a potenziali turbative sociali anche se i dati statistici rivelano che la Basilicata è la seconda regione in Italia per incremento del numero degli stranieri. Dalla discussione è emerso, altresì, un dato positivo sulla scolarizzazione e sulla buone integrazione del 1.579 alunni stranieri della provincia - di cui 198 dell'Unione europea e 958 europei e non appartenenti all'Unione; nonché il grande impegno profuso dalle associazioni nei confronti della comunità di immigrati. I responsabili degli enti locali che hanno partecipato all’incontro hanno inoltre esposto le proprie iniziative a favore dell'integrazione, dell'accoglienza e della solidarietà. Il dirigente dello “Sportello unico per

Il tavolo ieri in Prefettura (foto Mattiacci)

l'immigrazione”, che opera all’interno della Prefettura ha esposto il consuntivo dell'attività svolta nel 2008, evidenziando - tra l'altro - che le quote d'ingresso, attribuite a Potenza sono state così distribuite: lavoro domestico 267, settore edile 48, altri settori produttivi 99, oltre a 800 quote per lavoro stagionale. Infine, è stato illustrato il nuovo programma per la concessione del fondo europeo per l'integrazione di cittadini di Paesi terzi istituito per supportare gli Stati membri dell'Unione nell'adozione di politiche in favore di tale categoria di extracomunitari che arrivano legalmente in Europa. I progetti relativi dovranno essere presentati dagli enti locali direttamente al ministero dell'Interno, entro il prossimo 11 marzo.

LAVORI in corso nello storico palazzo rappresentativo in città dalla famiglia Ranaldi. Il plesso, sito di fronte al Grande Albergo di Potenza ha ospitato per tanti anni una nota libreria e attualmente un laboratorio artistico. La struttura edificata nel corso della fine del 1800 sta facendo i conti con lavori di riqualificazione dei due piani, grazie ai finanziamenti previsti dalla legge 226 del 1999 legata ai agli eventi sismici. Una struttura antica, quella posta nei pressi del centro storico che da due mesi è alle prese con incessanti opere di recupero storico, artistico e culturale. Tutto questo grazie al lavoro dell’architetto Giancarlo Andriulli che ha svolto con determinazione tutte le fasi programmatiche che hanno portato all’attuazione delle attività di restyling. Andriulli per dare corso agli interventi si è avvalso dell’incessante sostegno di Gaetano Nicastro, responsabile del procedimento per gli edifici sismici del Comune di Potenza. Un recupero che si preannuncia lento, viste le difficoltà lavorative nella zona, ma anche per le condizioni di degrado che l’opera presenta in tutta la sua evidenza. Entrambi i piani della struttura sono alle prese con interventi di

Una veduta di palazzo Ranaldi (foto Andrea Mattiacci)

manutenzione e sostegno, viste le condizioni di estrema fatiscenza della struttura. Va detto che il plesso non ha potuto usufruire di contributi nel corso degli anni 1980. Ora le cose sono cambiate, grazie ai finanziamenti previsti dalla 226/99 è stato possibile iniziare seppur lentamente gli interventi di recupero di una delle strutture più belle almeno dal punto di vista architettonico della città capoluogo. Il centro storico e il suo hinterland meritano davvero una fisionomia differente: in questa direzione si muovono gli sforzi dell’amministrazione comunale, degli uffici tecnici e dei progettisti che hanno deciso di dare il via a una significativa at-

tività di interventi strutturali nel palazzo legato alla famiglia Ranaldi. Una presa d’atto importante delle reali condizioni di fatiscenza e obsolescenza, quella del comune che ha preso finalmente a cuore l’annoso problema del sito, posto peraltro in prossimità con la caserma dei Carabinieri. I lavori di riqualificazione e recupero riguardano anche il vicolo, ridotto in uno stato di estremo degrado. Come dire, basta muoversi e creare le premesse per un netto miglioramento delle condizioni strutturali dell’immobile, uno dei tanti punti di riferimento del borgo cittadino. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it


Potenza 21 Ancora polemiche sul nuovo regolamento del consiglio comunale e le norme istituzionali Giovedì 19 febbraio 2009

Se ci fosse l’appello prima del voto E si fanno i conti anche sulle norme urbanistiche NON si è risolta neanche oggi la “questione” nata nella commissione Speciale, quella che di recente ha licenziato il nuovo regolamento del consiglio comunale. Il testo di questo provvedimento era arrivato in assemblea una settimana fa, subito rinviato per la richiesta di alcuni consiglieri fatta propria dal sindaco - di un maggiore “approfondimento”. Il presidente della commissione, Luciano Petrullo, si è dimesso dal ruolo perchè - ha spiegato più volte «non c’era alcuna necessità di un approfondimento visto che il testo era stato depositato per tempo e che chiunque avrebbe potuto studiarlo. Forse, semplicemente, alcuni consiglieri non lo hanno fatto». Il “caso” non si è risolto neanche ieri, durante la seduta: il regolamento non è arrivato al voto. Solo discusso, tra parecchi “contrasti”. In tanti, tra i consiglieri presenti, maggioranza e opposizione, tornano sulle dimissioni di Petrullo che invitano a “desistere”. E’ il sindaco Santarsiero a sottolineare nuovamente che «non c’è stata alcuna volontà di procedere con uno strappo, nè di bloccare l’iter procedurale». Ma Petrullo non torna indietro. Non per adesso. L’introduzio-

Un momento del consiglio comunale

ne sul provvedimento la fa comunque e richiama una «modalità nuova di lavoro, portato avanti in commissione Statuto senza conflitti perchè ogni passaggio, anche il più piccolo, è stato figlio del confronto». Magari «le sedute non sempre sono state partecipate adeguatamente, ma i consiglieri che non hanno mai fatto mancare la presenza, hanno lavorato duramente». Nella proposta di regolamento ci sono alcune novità per l’assemblea consiliare. In

particolare, due articoli «strettamente collegati», partenza delle contestazioni. La proposta di regolamento ipotizza che nelle delibere sia sempre riportato il voto espresso da ciascun consigliere, tanto «per non replicare quanto accaduto a Natale», quando alcuni consiglieri di passate amministrazioni, pur se assenti in seduta o espressione di un voto contrario, si sono visti recapitare un’invito a dedurre dalla Corte dei conti che contestava l’approvazione di un provve-

dimento sul Ponte attrezzato. Allora, si propone anche l’appello prima di ogni votazione. «Serve sia per tutelare un consigliere che magari allontanatosi viene poi comunque ritenuto responsabile di una votazione - aggiunge Petrullo - sia per un richiamo al tema della responsabilità». Ovvero, «tanto lo sappiamo tutti che i consiglieri vanno via senza avvisare e alla fine il rischio è di arrivare in pochi. E finisce che la richiesta del numero, per la legalità dello svolgimento della seduta, si trasformi in un fatto strumentale, richiamata come ostruzionismo del’opposizione». In poco, l’assemblea si “scalda” e tocca ricorrere a una riunione dei capigruppo per sbrogliare la matassa. Numerosi esponenti del Pd, non solo durante l’assemblea, contestano proprio l’articolo sull’appello obbligatorio: il rischio - spiegano - è che si ingessino le attività, soprattutto quando in ordine del giorno ci sono numerosi provvedimenti. Il resto, è questione “politica”. Perchè quell’approfondimento richiesto in qualche modo richiama gli ultimi avvenimenti in maggioranza. Nella commissione Statuto, i democratici erano rappresentati da Vito Mitro,

uno dei cinque consiglieri che sono fuoriuscita e confluiti in Uniti nell’Ulivo. Solo di recente Vincenzo Santangelo (Pd) ha coperto lo spazio “vuoto”. Eppure continua la ripresa sulla tempistica da parte di quanti ribadiscono che il testo era stato depositato da tempo: perchè arrivare all’ultimo momento? La seduta è stata rinviata. Di poche ore. In attesa di soluzione: il nuovo regolamento dalla commissione è uscito con il voto unanime. Nel frattempo, l’assemblea consiliare deve fare i conti con un altro provvedimento “discusso”, il regolamento urbanistico. Due giorni fa l’approvazione in commissione consiliare con il solo voto favorevole del Pd e l’astensione di tutti i gruppi presenti, di maggioranza e opposizione. «E’un segnale negativo per una maggioranza che non ha più coesione al suo interno e si mostra irresponsabile - dirà Rocco Coviello (An) - Tutti hanno lamentato una carenza di partecipazione al provvedimento. Ci sono stati numerosi emendamenti e circa 400 osservazioni di privati». Dopo la dichiarazione di Italia dei valori sul voto negativo al provvedimento, era stato lo stesso Santarsiero a spiegare che

proprio su questo provvedimento «la partecipazione è stata ampia. Ci sono state critiche, è vero, ma altrettanti giudizi positivi». E’ atteso anche il voto dei Popolari uniti: in commissione, il consigliere Graziadei si è astenuto, ma “a titolo personale”. Il segretario cittadino del partito, Luigi Scaglione, assicura nella presenza e nel voto positivo del suo gruppo. Allora, si fanno i conti. Con “l’addio” al Pd dei “falotichiani”, la vecchia maggioranza bulgara, del Pd autosufficiente con 21 consiglieri su 40, ha perso in solidità. Non resta che attendere. Quanto al regolamento, un invito arriva dall’osservatorio cittadino di Vincenzo Belmonte: «che sia “affidato alla nuova amministrazione», da eleggere a breve. Il dubbio dell’associazione: «possono 40 consiglieri a poche settimane dalla fine del proprio mandato assumersi la responsabilità morale di decisioni così impegnative? E’ dunque più corretto nei confronti della città – dice Belmonte – non introdurre ulteriori elementi che inquinerebbero il clima civile della città». E promettono di rendere pubblici i risultati della prossima votazione. sa.lo.

Si è svolta all’istituto Nitti la selezione del Management game

Studenti alla prova virtuale di dinamiche aziendali SONO i primi vincitori, per ora, del “Management Game 2009”, il torneo tra istituti superiori basato sulla competizione aziendale promosso da Cesim Italia, società di formazione, e dal Comitato Università, scuola e formazione dei Giovani imprenditori Confindustria. Mattia Gruosso, Massimo Nicoletti e Maria Volpe hanno gareggiato nella squadra “Green” per l’Istituto tecnico commerciale “Francesco Saverio Nitti” di Potenza, e il prossimo aprile nelle competizioni provinciali sfideranno i finalisti dell’Itc “A. Loperfido” di Matera (26 febbraio) e quelli dell’Istituto di istruzione superiore di Bernalda (25 e 26 febbraio). Per la prima volta, quest’anno sono state coinvolte altre regioni nel progetto di gestione aziendale virtuale nato da un’idea di Confin-

dustria Lombardia, e per il Sud la Basilicata concorre con Puglia, Campania e Calabria. A contendersi il titolo, ieri mattina, gli studenti della stessa classe, la quarta A dell’Itc “F. S. Nitti”, suddivisa in quattro squadre: Blu, Green, Orange, Red. Come prevede il manuale del gioco, «a ogni gruppo sono stati assegnati una password e un indirizzo di posta elettronica per accedere ad una pagina personale e cominciare la simulazione suddivisa in tre step», ha detto Lucio Cioffredi, docente presso il Nitti. «Aiutare gli studenti ad avvicinarsi alle logiche del fare impresa, attraverso la leva del gioco e della competizione» è l’obiettivo del progetto per Gabriella Megale, presidente Giovani imprenditori Confindustria Basilicata. Concorde, Gabriella Balsamo, consulente ju-

nior di Cesim Italia, la quale ha spiegato: «Gli studenti hanno assunto la guida di una multinazionale produttrice di telefoni cellulari interessata a estendere i propri interessi sul mercato europeo, asiatico e statunitense». E per riuscire a pieno nell’intento del gioco i ragazzi «hanno utilizzato dati reali in base alle peculiarità del mercato, perché le caratteristiche di un prodotto variano in base a quelle del mercato stesso». Durante la simulazione i concorrenti si sono confrontati con problematiche manageriali, e la logica del “Management Game” li ha indotti a prendere decisioni relative a marketing, logistica, studi delle spese doganali. Il gioco virtuale si rivela così una sorta di laboratorio in cui si mette in pratica un metodo induttivo di auto apprendimento attra-

IL MALTEMPO IN CITTÀ COME avevano predetto le previsioni meteorologiche, ieri mattina Potenza si è svegliata “imbiancata”. Nel corso della giornata la neve è aumentata. Vento e temperature basse hanno completato lo scenario di un tardivo inverno (le foto sono di Andrea Mattiacci). Tuttavia, nel capoluogo non sono stati registrate situazioni di particolare disagio. I mezzi dell’Acta sono impegnati lungo le strade della cinta urbana e nelle contrade, con lo spargimento del sale e lo sgombero del manto stradale. E proprio per la maggiore difficoltà nelle contrade la scuole del capoluogo rimarranno chiuse per la giornata di oggi. Così, non resta che provvedere a una guida prudente. Viste le temperature, è facile che lungo la strade si formino lastre di ghiaccio.

Un momento della “gara” (foto Andrea Mattiacci)

verso cui gli studenti sono in grado di formulare ipotesi su una determinata realtà aziendale e verificare gli effetti delle decisioni prese. I “Green” potentini sono saliti sul podio perché - ha puntualizzato la consulente del Cesim Gabriella Balsamo, «alla fine dei tre round previsti, che corrispondono a tre anni di gestione dell’azienda, il valore delle azioni della multinazionale raggiunto dalla loro

squadra si è rivelato superiore rispetto a quello ottenuto dalle altre». Dopo il successo delle provinciali, i gruppi vincitori si sfideranno ancora per guadagnarsi l’accesso alla finale regionale, quindi, i trionfatori delle regioni che hanno aderito al “Management Game 2009” competeranno tra loro per contendersi il primo posto in Italia. Angela Pino


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Potenza

Giovedì 19 febbraio 2009

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Un discorso che concilia il sonno

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“Zittotu” con la Scuccimarra IL prossimo 28 febbraio sul palco del Teatro Nuovo del Seminario maggiore. Mariagrazia Scucimarra porterà in scena - sipario alle 21 - lo spettacolo “Zittotu”. Grazia Scuccimarra torna in scena con la sua specialissima lente d'ingrandimento puntata sul mondo. Come ogni anno ci informa su tutto ciò che avviene, meglio di un Tg o di un quotidiano. Mai scontata, la Scuccimarra questa volta vuole un pò di silenzio essenzialmente da chi lei ritiene corresponsabile del disastro politico, culturale e sociale che è sotto gli occhi di tutti e dui tuttologi, politologi, opinionisti e psicanalisti continuano imperterriti a discettare a "Porta a Porta". La nostra società, dice Grazia, sta vivendo un grande equivoco in cuo valori e disvalori si scambiano di ruolo, confondendo le idee a chi non ha tempo ne' voglia per decodificare i subdoli messaggi che giungono da quel potere che tutto manipola e adatta a se stesso.

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“Gomorra” al Don Bosco SARA’ l’attore Ivan Castiglione a portare in scena, il prossimo 24 febbraio, al teatro Don Bosco - sipario alle 21 - “Gomorra” tratto dal celebre libro di Roberto Saviano. In questo caso sono stati scelti due livelli di racconto, quello più istintivo, animalesco, violento, costituito dal braccio armato della camorra e quello imprenditoriale, che non si sporca mai le mani direttamente, che coordina a distanza che ha interessi in tutto il mondo. Ed è anche chiaro che dopo aver venduto quasi un milione di copie, lo scopo è di andare oltre il libro, di creare uno spettacolo assolutamente indipendente con caratteristiche proprie ma, che non tradisse le atmosfere così ben raccontate dal Roberto scrittore. Nello stesso tempo si è cercato di raccontare il Roberto Saviano uomo, quello distante dall’immaginario collettivo che ne fa o un eroe o un furbo. Il Saviano che torna a Casal di Principe a parlare in piazza, in quella piazza ostile, in cui ci sono gli uomini che lo vorrebbero “altrove”, che vorrebbero chiudergli la bocca, lui è li, con la forza delle sue parole, con la forza delle sue idee: “Sapere, capire diviene una necessità. L’unica possibile per considerarsi ancora uomini degni di respirare”.

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•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •IL 21 FEBBRAIO Potenza, Teatro F. Stabile, ore 21.00 “LU DIVORZIE” III edizione “Leon d’oro - Gigino La Bella” •OGGI Potenza, Ridotto Teatro Stabile, ore 18.00 “TERRA PROMESSA” Manifestazione culturale “L’arte nell’Incontro” •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente

•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico

•IL 26 FEBBRAIO Potenza, Biblioteca Provinciale, ore 18 “ARTE DISABILITA” Proiezione film “Lo scafandro e la farfalla”

199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Ex 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Ex 16.30 - 19 - 21.30 Sala 3 Italians 17.30 - 20 - 22.30 Sala 4 Il curioso caso di Benjamin Button

18 - 21 Sala 5 Questo piccolo grande.... 16.30 - 19 - 21.30 Sala 6 Operazione Valchiria... 17.40 - 20 - 22.20 Sala 7 Venerdì 13 18.30 - 20.30 - 22.30 •DUE TORRI• Ex 19 - 21.15

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Potenza

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Aias, le organizzazioni sindacali confermano lo sciopero per il 2 marzo NUBI sul futuro dei lavoratori dell’Aias di Potenza. In una nota i sindacati di categoria Fp Cgil, Fps Cisl e la Fpl Uil, esprimono tutto il loro rammarico. Il tentativo di conciliazione davanti al prefetto Luigi Riccio, infatti, previsto per il 16 febbraio scorso convocato anche a seguito della proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori dell'Aias di Potenza si è concluso con un mancato accordo. «Le scriventi Organizzazioni Sindacali - si legge nella nota a firma dei responsabili del settore Giuseppe Di Bello, Giampaolo Mecca e Pasquale Locantore - stigmatizzano l'atteggiamento dell'Assessore regionale alla Sanità e degli amministratori dei Comuni che, pur continuando a fruire dei servizi di assistenza e di trasporto disabili, ignorano la vertenza

in corso, accumulando ulteriori arretrati sui pagamenti dovuti». Pertanto - confermano i rappresentanti dei lavoratori - continuano a permanere le condizioni che hanno già portato alla proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori dell'Aias di Potenza. Al centro della vertenza sindacale vi sono diverse questioni. La è il «licenziamento del personale in servizio presso il centro Aias di Muro Lucano» e la «mancata corresponsione, da tre mesi sia degli stipendi che dei rimborsi per le spese sostenute per le terapie domiciliari». Per queste motivazioni le «Organizzazioni Sindacali - conclude la nota - confermano lo sciopero di tutto il personale Aias di Potenza e dei centri periferici collegati, già proclamato per tutti i turni di lavoro, per il giorno 2 marzo».

L’interno di un centro Aias

Diverse le iniziative messe in campo da Confartigianato

Manifestazione dell’Ordine degli Ingegneri

Donna Impresa, quando il lavoro è di colore rosa

Ingegneria e scienza Conferenza di Carlo Viggiani

“LA BASILICATA riparte dalle donne”. Con la nascita di “Donna Impresa” gruppo territoriale di Confartigianato avvenuto lo scorso 17 novembre si intraprende un nuovo corso di lavoro in rosa. Promuovere, diffondere lo sviluppo produttivo, vincendo insieme la sfida costante verso il successo, dare maggiore risalto e rispetto al lavoro svolto dalle donne, che non si limita mai solo all'azienda ma continua anche in famiglia, a costo di tantissimi sacrifici, per conciliare il tutto al meglio. Questo è solo uno dei tanti impegni in programma per il 2009 che l'associazione di esercenti del capoluogo intende promuovere anche in vista della festa della donna, in programma l'8 marzo. Un giorno costruttivo e diverso, come affermano le responsabili della neonata associazione che ha deciso di dare vita ad una giornata di sensibilizzazione, presso i portici di Via Pretoria di comune accordo con l'Aism. Tante sono le donne che vivono condizioni di estre-

Donne in carriera

mo disagio psico-motorio e proprio per questo Confartigianato di Basilicata ha deciso di intraprendere, almeno nelle intenzioni generali un percorso comune legato al miglioramento delle condizioni lavorative delle donne che in Basilicata stentano ad arrivare. Un chioschetto, almeno negli intenti dei responsabili potrebbe dare vita e linfa vitale alle iniziative della confederazione degli arti-

Tutto pronto per il “BtoBe” LA seconda edizione di BtoBe, la prima manifestazione dedicata al Business in Basilicata, è ormai alle porte. Il salone, infatti, si svolgerà da venerdì 20 a lunedì 23 febbraio 2009 nel quartiere fieristico dell’Efab di Tito scalo. Il Salone si propone di creare spazi di incontro tra domanda e offerta, incentivando lo sviluppo della realtà imprenditoriale lucana e proiettando l'economia locale in una dimensione nazionale. Infatti, tra le circa 100 aziende espositrici, spiccano nomi appartenenti al panorama nazionale, quali Allasia Plant Magna Grecia S.S. di Soveria Mannelli (Cz), Area Science Park di Trieste, Block Shaft di Monopoli (Ba), Himac srl di Bagnoli di Sopra (Pd), Lm Property Management franchising di Noci (Ba), la Opt Solution (AQ). Gli organizzatori del Salone sono molto soddisfatti del riscontro positivo ricevuto da parte degli imprenditori. «Nonostante il perio-

do di crisi così profonda che stiamo attraversando - afferma Michele Franzese, Presidente di BtoBe - siamo riusciti a completare la parte espositiva con numerose eccellenze imprenditoriali. Abbiamo realizzato una manifestazione del genere grazie soprattutto all'ottimismo e alla voglia di fare degli imprenditori, i quali hanno capito l'importanza e la necessità di creare spazi di incontro, momenti di dialogo e di crescita e, in modo particolare, di individuare le strategie, le azioni, i temi che si possono adottare per superare la crisi». Il tema principale della seconda edizione di BtoBe, infatti, è “Superare la crisi”: sicuramente una provocazione ma anche una speranza ed un obiettivo. Gli imprenditori hanno le energie e le competenze per affrontarla con grande ottimismo e concretezza e al Salone, attraverso il fitto programma di workshop, seminari e convegni dedicati a tematiche importanti.

giani. Un modo per far avvicinare le donne ai diversi rami d'azienda, questo per poter conciliare casa e lavoro intese entrambe in senso generale. L'affermazione della donna vista come un connubio perfetto di applicazioni e sinergie comuni. Negli intenti dell'associazione la firma di un protocollo d'intesa con la Regione Basilicata, la creazione di un sito web e di

Tutto pronto per il memorial “Chiriaco” E’ SICURAMENTE un evento che gli appassionati della corsa attendono . Sabato 21 febbraio alle ore 16.30 presso la sede Avis regionale in Via Ciccotti, si terrà la presentazione ufficiale della “ _Maratona Memorial Gigi Chiriaco” gara podistica su strada sulla distanza di 21,097 Km. che si svolgerà l'8 marzo. Inoltre verrà presentata anche la seconda edizione della “Stra…Potenza di Cuore”, passeggiata amatoriale di 2 Km per le vie del borgo Antico di Potenza. L’iniziativa ricorderà l’opera di un grande uomo di sport come Luigi Chiriaco. Tutti a Potenza lo ricordano per il suo attaccamento a tutto ciò che era sportivo. Passione che ha poi riversato anche nella sua azione politica quando divenne assessore allo Sport di Potenza.

tanti blog, e infine di un giornale. Tante iniziative, tante lotte comuni, tutte di colore rosa per una struttura che punta a crescere e sviluppare rapporti mirati con il mondo del lavoro e dell'impresa. Questi sono i capisaldi dell'azione programmatica di Donna Impresa e Confartigianato di Potenza. Francesco Menonna provinciapz@luedi.it

“RAPPORTI fra Ingegneria e Scienza”. E’ il titolo di una conferenza che Carlo Viggiani terrà domani presso la Sala Conferenze “Gaetano Pecoraro” dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza. Carlo Viggiani, docente di Geotecnica e Tecnica delle Fondazioni presso l'Università Federico II di Napoli, lucano e potentino di nascita e per l'attaccamento alla sua terra, è uno dei più grandi geotecnici esistenti. Numerosi sono stati i suoi studi aventi ad oggetto la meccanica dei terreni e l'interazione suolo-edifico, di interesse sia per le loro applicazioni ingegneristiche che per la Comunità Scientifica e, le sue esperienze professionali tra cui ultima in ordine di tempo la partecipazione al Gruppo di lavoro Internazionale che ha redatto il progetto di consolidamento della torre di Pisa. Nel darne notizia il Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza, Michele Lapenna, sottolinea che «questo è il primo degli interventi tecnicidivulgativi programmati per il primo semestre 2009 a cui faranno seguito due in-

terventi previsti per il mese di marzo con i Professori Paride Caputi e Lucio Della Sala. Tra le altre iniziative programmate a breve: la presentazione della nuova veste del sito dell'Ordine, il progetto posta certificata per gli iscritti, l'organizzazione del II forum sui lavori pubblici e l'organizzazione della Conferenza del Consiglio Nazionale Ingegneri in materia di Lavori Pubblici che si terrà a Potenza il 24 Aprile 2009 a cui parteciperanno, oltre ai vertici nazionali della categoria i massimi esperti del settore». A conclusione del Convegno si svolgerà una breve cerimonia nel corso della quale Viggiani sarà premiato per i meriti professionali raggiunti, che hanno dato lustro all' Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza a cui è iscritto a testimonianza del suo stretto legame con la nostra terra. Alla cerimonia interverranno i Presidenti dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza succedutisi negli ultimi trent'anni: Marco Rosa, Enrico De Luca Picione, Donato Rosco e Vito Vincenzo Mancusi.

Il Club “Lion Host” di Potenza porta i bambini al circo SARÀ di questa settimana e, precisamente, questo pomeriggio e sabato prossimo una bella iniziativa promossa dal Club Lions Host di Potenza. Tutti i bambini seguiti dai servizi sociali in città, saranno accompagnati al circo che, è il caso proprio di dirlo, ha montato le sue tende in questi ultimi giorni ignaro della poca clemenza climatica. Presumibilmente, quindi, l’appuntamento con una maggiore affluenza cadrà sabato 22 febbraio per lo spettacolo delle ore 17. Un modo come un altro per donare un sorriso, forse, a chi non ne riceve e, soprattutto, a chi non ha motivo di farne nonostante la verde età. Oggi, il circo è il luogo nel quale si svolgono spettacoli di acrobati, cavallerizzi, clown, domatori ed esibizioni di animali ammaestrati, ma vede le sue origini già nell'antica Roma. Circus indicava un'area di forma circolare o ellitti-

ca (arena) utilizzata per le corse delle bighe, i giochi e i combattimenti dei gladiatori. Le arene, che al centro erano divise in due da un basamento su cui si ergevano colonne e statue chiamato spina, erano delimitate da due metae, poste all'estremità dell'ellisse, che dovevano essere superate dalle bighe in corsa. giochi circensi (ludi circenses) erano lo spettacolo più popolare a Roma anche perché, probabilmente, avevano pure un incredibile effetto catartico sulla folla di spettatori. Lo stesso risultato, forse, che dopo il sorriso quelli del Lions Host hanno inteso auspicare per questi piccoli. L’aggiramento di ostacoli più insormontabili di loro, il raggiungimento di meta che per altri, invece, è la norma con la forza di non avvertire le spine della vita e, possibilmente, pensare un po’ a giocare. Lucia Pangaro


Giovedì 19 febbraio 2009

24 Anzi Si è discusso della proposta di legge di iniziativa popolare per operatori socio sanitari

«Serve assistenza adeguata» Obiettivo: fare fronte alle necessità delle famiglie ANZI - Il problema della tutela della salute nei suoi diversi aspetti relativi alla prevenzione, alla cura ed alla riabilitazione delle persone affette da particolari patologie invalidanti, rappresenta il punto-chiave di una nuova proposta di legge di iniziativa popolare, che ha per oggetto un “Percorso formativo volto a conseguire il titolo di operatore socio-sanitario, per i parenti, fino al quarto grado di parentela dei pazienti affetti da patologie di tipo cronico degenerativo, stati vegetativi, stati di coscienza minimi e patologie terminali, ivi compreso l'autismo, nonché la successiva formazione di una Adi (Assistenza domiciliare integrata) di tipo familiare”. La proposta di legge, inoltre, mira ad alleviare, al di là del dramma umano, le difficoltà di ordine economico che si trova ad affrontare un familiare che accudisce un disabile, oltre alla materiale impossibilità di poter realizzare quella che è un'aspettativa legittima di ciascuno, ovvero l'inserimento lavorativo. Essa è stata presentata nella serata di martedì scorso ad Anzi, presso la sala consiliare del municipio.

Il sindaco Giovanni Petruzzi

All'incontro hanno partecipato il primo cittadino anzese, Giovanni Petruzzi, il vice-sindaco di Abriola, Mario Giordano, il consigliere comunale di Potenza, Roberto Galante, e l'assessore all'assetto del territorio e riqualificazione urbana del Comune di Potenza, Alessandro Singetta. Questi ultimi tre sono anche firmatari della proposta di legge, sottoscritta

insieme a Rocco Marino, Felice Bellisario, Paolo Lapenta, Vincenzo Mori, Piera Sabia, Francesco Sileo e Patrizia Vitale. Nella relazione della proposta di legge, i dieci firmatari hanno espressamente affermato che «la Regione Basilicata, proprio sotto l'aspetto della tutela della salute, riconosciuto dall'articolo 32 della Costituzione, ha sempre attuato politiche mirate sotto

l'aspetto socio-sanitario, riconoscendo un ruolo determinante a tutti i diritti connessi a tale tutela. Si pensi al diritto, alle cure ed all'eguaglianza di trattamento, all'assistenza anche post ospedaliera, un diritto rafforzato sempre più dalla tendenza del nostro sistema sanitario anche nazionale, che tende ad effettuare ricoveri solo se necessari, con cure sempre più dirette e da espletare nel più breve tempo possibile». «Queste - hanno aggiunto i dieci firmatari - sono tutte necessità che solo una figura professionalmente adeguata può gestire. In questo quadro si inserisce la proposta di legge per un percorso formativo per il conseguimento del titolo di operatore socio sanitario, diretto ai familiari fino al quarto grado di parentela. Dopo tale percorso è prevista la possibilità di poter accedere ad un contratto con l'Asl di appartenenza per la gestione di una Adi (Assistenza domiciliare integrata) familiare che consenta oltretutto di non interrompere la vicinanza con il proprio congiunto». Donato Pavese potenza@luedi.it

Avigliano Incontro organizzato dal Pdl

Regolamento urbanistico «I cittadini devono sapere» AVIGLIANO - Si parlerà di Regolamento urbanistico nel corso dell’incontro, organizzato dal coordinamento cittadino del Pdl, in programma il prossimo 21 febbraio. L’appuntamento è alle 17 nella sala “Andrea Claps”. I cittadini «sono - si legge in una nota stampa del Pdl i destinatari diretti delle scelte previste nel Regolamento urbanistico, non possono subirne solo le conseguenze, devono avere l’opportunità di offrire il loro punto di vista». Per il coordinamento cittadino del Pdl «è evidente come non si possono conoscere compiutamente i bisogni e la vocazione delle aree urbane ed extraurbane senza ascoltare la voce di chi le vive direttamente. A ciò si aggiunge un bisogno democratico di confronto fra le diverse anime che compongono una comunità». A sostenerlo Gaetano Rizzitelli e Vincenzo Claps, che tengono a sottolineare come sia «grave la circostanza

che il Regolamento urbanistico sia ancora in itinere, e che una versione ufficiale non sia mai stata presentata dall’amministrazione comunale». Il Regolamento urbanistico «non è la sola cosa promessa e non realizzata dalla giunta Tripaldi in questi anni, essa si aggiunge ad una lunga lista destinata a crescere. Le proposte che verranno dai cittadini saranno anche la base del futuro lavoro, e forniranno ai consiglieri della lista civica “Insieme per Avigliano verso il Pdl” spunti di discussione, di riflessione e di approfondimento sulle ipotesi di crescita e di sviluppo». Un'iniziativa dalle finalità pratiche immediate, ma che ha anche un altro scopo: «quello di sfidare i governanti aviglianese sul campo delle proposte, cercando di far conoscere ai cittadini le nostre idee sul futuro di Avigliano e se vi fossero di verificare la bontà di quelle degli esponenti del centro sinistra».

Avigliano Le domande scadono il primo marzo Avigliano Stasera esordio con il film di Sorrentino

Barriere architettoniche Fondi per i disabili AVIGLIANO –Abbattere le barriere architettoniche, fisiche ed informatiche, si può. Un bando pubblicato nei giorni scorsi permette ai diversamente abili di accedere a misure economiche per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati e per ottenere contributi per l'acquisto di strumenti informatici e tecnologicamente avanzati. Per presentare le domande c'è tempo fino al prossimo primo marzo. Le istanze dovranno essere presentate al Comune di Avigliano, ente che fa da tramite per la Regione e lo Stato, erogatori dei finanziamenti per le categorie svantaggiate. Si tratta di due provvedimenti distinti, finalizzati ai portatori di handicap che abbiano i requisiti previsti dalle leggi a cui si ispirano i bandi. In particolare, l'avviso che prevede contributi per il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati

si distingue in due parti. La prima riguarda tutte quelle opere che facilitino l'accesso all'abitazione: rampa di accesso, servo scala, piattaforma o elevatore, ascensore, ampliamento porte d'ingresso, adeguamento percorsi orizzontali condominiali, installazione dei dispositivi di segnalazione per favorire la mobilità ai non vedenti all'interno di edifici, l'installazione di meccanismi di apertura e chiusura porte e altre strumenti in grado di facilitare la mobilità dei diversamente abili. Mentre la seconda parte dell'avviso relativo all'abbattimento delle barriere riguarda gli ambienti interni degli edifici. A favore dei disabili e delle loro famiglie vengono finanziati lavori per gli adeguamenti degli spazi interni all'alloggio (bagno, cucina, camere) e i percorsi orizzontali e verticali interni all'abitazione. gi.sil. potenza@luedi.it

Con Gomorra prende il via la rassegna “Filmarci” AVIGLIANO – Prende il via questa sera “Filmarci”, la rassegna cinematografica organizzata dall'Unione circoli cinematografici dell'Arci. L'iniziativa, sottotitolata “Incontro con il cinema d'autore”, prevede la proiezione di quattro film in un arco di tempo che va da oggi al 12 marzo: un film ogni giovedì. Stasera, alle 20, sarà proiettato il film Gomorra, tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano per la regia di Matteo Garrone. La pellicola sarà introdotta da un dibattito al quale parteciperanno il critico cinematografico Giacomo Martini, direttore del periodico Cinema libero e responsabile del Bella film festival, e don Marcello Cozzi, sacerdote antimafia e responsabile lucano di “Libera”. Gli altri appuntamenti sono per il 26 febbraio con il film la ragazza del Lago (ore 20.30) e per il 5 marzo, giorno in cui sarà proiettato Centochiodi di Ermanno Olmi

Don Marcello Cozzi

(ore 20.30). La rassegna terminerà il 12 marzo con il film Le conseguenze dell'amore, di Paolo Sorrentino. Le proiezioni si terranno ad Avigliano, presso la sala “Andrea Claps”della Società operaia di mutuo soccorso. gi.sil. potenza@luedi.it

L’INTERVENTO LA “strada dissestata della pubblica amministrazione” e la pubblicità politica dell’Assessore vista <come un carro in corsa sulle strade piene di scossoni >. Nell'elenco delle opere pubbliche da realizzare nel triennio 20092011 ( per un importo pari a 7.500.000 di euro), enunciate dall’assessore ai lavori pubblici del comune di Avigliano, Donato Lacerenza, si nota l'esiguità degli stanziamenti (per un importo pari solamente a 350.000 euro) destinati alla manutenzione ordinaria e straordinaria del sistema viario. Territorio aviglianese è attraversato da decine di chilometri di strade, gran

«La pubblica amministrazione e un cammino sempre più dissestato» parte delle quali versano in cattivo stato: si osserva, sovente, la presenza di buche larghe e profonde, la mancanza di asfalto e basole divelte per lunghi tratti. Condizioni che mettono a serio rischio la sicurezza degli utenti e l'integrità meccanica dei veicoli. In particolare, il circolo Nuova Italia vuole denunciare la totale assenza, nel programma delle opere pubbliche, di interventi tesi alla messa in sicurezza della strada extra-podera-

le denominata Braita. Qualche politico di maggioranza potrà insinuare, tra le righe di questa denuncia, l'esistenza di qualche interesse di parte poiché il presidente dell'associazione, assieme ad un noto esponente della minoranza, sono proprietari di un piccolo podere confinante con il tragitto citato. Ma quello che preme, è rimarcare lo stato di abbandono di una strada che, con il tempo e l'incuria, si è trasformata in una

vera mulattiera. Infatti, il percorso risulta essere vergognosamente e paurosamente dissestato: buche ovunque, il manto stradale reso sdrucciolevole dalla presenza di fango e detriti. Il circolo Nuova Italia ha scelto la strada della denuncia, in quanto crede che questa vicenda abbia una sua morale. E’ esemplificativa di una condizione che si ripete spesso nella nostra città: l'incapacità d'assunzione di responsabilità da parte

della rappresentanza politica e dei dirigenti che gestiscono la pubblica amministrazione, inclini a programmare opere strutturali faraoniche (forse inutili) e dimentichi di quelle più semplici e fondamentali. Infatti, si preferisce dare la priorità alla costruzione di un cimitero per frazione (Possidente, costruzione ex-novo euro 1.500.000; Lagopesole, ampliamento della struttura esistente euro 2.000.000) e si dimentica

che sarebbe bastato l’ampliamento di quello di Avigliano. Pertanto il circolo Nuova Italia chiede, in seguito alle sollecitazioni di numerosi cittadini della zona, che l'Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Domenico Tripaldi , predisponga interventi finalizzati all'immediata e non più procrastinabile messa in sicurezza del manto stradale della Braita, e che siano ipotizzate azioni similari per tutte le altre strade del territorio. Gli aviglianesi vogliono vivere e non certo morire percorrendo detti tracciati. Circolo Nuova Italia Solzhenitsyn


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Il gelo ha creato problemi sulla statale 94 per il raccordo e sulle vie minori

Vietri, strade in tilt per la neve VIETRI DI POTENZA Traffico in tilt ieri sulla strada statale 94, che collega il centro abitato e le contrade di Vietri di Potenza con il raccordo autostradale Sicignano-Potenza (anche il raccordo è stato imbiancato dalla neve che ha causato disagi alla circolazione). Nulla hanno potuto i mezzi spazzaneve in circolazione, visto che l'ondata di fiocchi di neve ha imperversato incessantemente sul territorio. Già prima dell'ora di pranzo, sul manto stradale

si erano raccolti diversi centimetri di neve, che hanno causato notevoli problemi alla circolazione, in tilt per diverse ore, nonostante il passaggio dei mezzi dell'Anas. Tanti problemi per raggiungere il centro abitato vietrese dallo svincolo autostradale Vietri di PotenzaBalvano. Identica la situazione per il secondo svincolo per Vietri, "San Vito", visto che la neve si è raccolta anche qui e ha creato rallentamenti anche a causa della circolazione a doppio penso ormai

da tanto tempo. E dopo diverso tempo, è ritornata la neve anche sulle abitazioni del centro abitato di Vietri. Diversi i centimetri che hanno imbiancato le vie e i tetti vietresi, senza creare però alcun problema. Problemi invece, come dicevamo in apertura, sulla statale 94. Quasi impossibile percorrerla. Si è proceduto a passo d'uomo. In tanti hanno rinunciato a passarci, fermandosi in qualsiasi posto. Qualcuno ha pensato bene alle catene, altri sono rimasti in balia dei fiocchi.

Era da qualche anno che non si verificavano problemi simili sulla statale vietrese. Ma purtroppo l'ondata di gelo e neve di questi giorni non ha risparmiato questa zona. Problemi anche sul raccordo autostradale Sicignano-Potenza, in particolare tra Tito e i due svincoli di Vietri in entrambe le direzioni. Il manto nevoso ha ridotto il traffico a una sola corsia. Ora il pericolo maggiore è il gelo, che creerà non pochi problemi agli automobilisti. Claudio Buono

Auto finite fuori strada, ruote che slittano, asfalto ridotto a un manto bianco scivoloso come l’olio, i mezzi antineve in evidente difficoltà: le immagini raccontano la difficile giornata di ieri per la viabilità a Vietri di Potenza e nei dintorni

L’ultimo saluto a Maria Antonietta, morta a 47 giorni sull’A1. L’abbraccio di tutti ai genitori

I dubbi che angosciano Oppido Tra gli altri: perché 45 minuti d’attesa per i soccorsi? OPPIDO LUCANO - Ieri mattina l'ultimo addio a Maria Antonietta, la bambina scomparsa tragicamente nella mattinata di lunedì sull'autostrada A1 al km 700. Erano da poco passate le cinque quando la piccola ha accusato i primi sintomi. Martedì sera i funerali, ieri l'ultimo saluto. Sotto il gelo e la neve che ha colpito l'intera regione, Maria Antonietta è stata salutata da tutti i presenti. Tra dolore e rabbia i genitori e i nonni della bambina hanno sin da subito chiesto chiarezza su ciò che è accaduto in Campania. Primo punto di domanda il perché del ritardo dell'ambulanza, attesa per oltre quarantacinque minuti. Secondo punto, il perché dell'attesa così prolungata nel ricevere i permessi necessari per portare a casa il corpo della bambina. Vicino al dolore di una famiglia presa di mira da una tragica fatalità, tutto il paesino alto bradanico vorrebbe delle risposte. Tante righe e molti commenti sulla bambina sono stati fatti ma pochi hanno dato risposte esaurienti.

Una veduta di Oppido Lucano

Prima considerazione da fare è sullo stato di salute dalla bambina: era perfettamente sana sotto tutti i punti di vista con il piccolo

difetto di quel musino non formato completamente che ha portato alla decisione di sottoporre la bambina a visite approfondite a Ro-

ma per risolvere questo piccolo problema, se così possiamo chiamarlo. Maria Antonietta sarebbe dovuta essere a Roma, per la

seconda volta in pochi giorni, per mettere un piccolo apparecchietto che l'avrebbe aiutata durante l'allattamento. Tanti gli interrogativi e tante le stranezze: al dolore si aggiunge la rabbia sul perché vengono dette tante bugie. Prima cosa: la mamma non poteva allattare la bimba in seguito allo stress dei continui viaggi Oppido-Potenza che hanno causato la perdita del latte materno. Maria Antonietta, infatti, nata prematuramente ha dovuto restare in incubatrice e sotto osservazione per un mese intero, e da qui l'esigenza dei viaggi continuo dei parenti. Il padre, inoltre, che ha inveito violentemente contro gli operatori sanitari che hanno impiegato oltre quarantacinque minuti per arrivare, può essere anche giustificato. Paura, tristezza e dolore forse non sono stati presi in piena considerazione dai sanitari che non sono intervenuti immediatamente sulla bambina. Trasportata velocemente all'ospedale più vicino, quello di San Sebastiano, l'epilogo è stato inimmaginabile: la bimba

Bella Appuntamento finale con il corso di scrittura creativa: c’è Sossi

Sossi davanti alla platea di insegnanti

In viaggio fra le parole con Livio BELLA - Oggi è l’ultima lezione del corso che insegna come scrivere narrativa. Alle 16 nella sala mensa dell'Istituto Comprensivo di Bella si conclude, con il terzo incontro dopo quelli di Rionero e Avigliano, il laboratorio di formazione sulla scrittura creativa che il professor Livio Sossi, ordinario di letteratura per l'infanzia dell'Università di Udine, tiene con i docenti di scuola dell'infanzia, elementare, media e superiori di Avigliano, Bella, Muro Lucano, Castelgrande, Picerno, Rionero, San Fele, Tito, Barile, Filiano, Vietri, e con i docenti del Liceo Scientifico di Muro Lucano e dell'Itc “Nitti” di Potenza. Il progetto ha coinvolto oltre ottanta docenti: tutti lavoreranno fino a poco prima, alcuni anche nel pomeriggio e poi si metteranno in macchina per arrivare a Bella. L’incontro sarà dedicato al

confronto sui prodotti dei laboratori di scrittura creativa che i docenti in formazione hanno portato avanti in questi mesi con i loro alunni. Gli insegnanti hanno elencato situazioni di vita dei ragazzi tipo “Andrea va al mercato, Luigi viene a scuola, una gita al mare, quella volta dal dentista….” eccetera. E poi costruito, con piccoli gruppi di lavoro, situazioni narrative. E così ci saranno su un tavolo le produzioni delle classi di molte scuole partecipanti per un confronto che arricchisce. Spiega Mario Coviello, dirigente del Comprensivo: «Se la scuola continua ad avere la capacità di raccontare storie e insegna alle giovani generazioni a raccontarsi per costruire la loro identità, ha ancora un posto nella formazione delle generazioni del telefonino e dell'i-pod, di internet e della realtà

virtuale». «I docenti - prosegue - hanno voglia di fare sempre meglio il loro lavoro.Con i lavori delle loro classi i docenti vogliono raccontare una scuola viva. Prima però ascolteranno il professor Sossi. Lui è alto, magro, con tanti capelli bianchi e una grande luce negli occhi. Il professor Sossi cura le novità della Falzea e di Orecchio Acerbo, due case editrici che si stanno affermando in Italia e in Europa per la bontà delle proposte editoriali, e conduce, in Italia e all'estero, seminari sulla condizione dei giovani lettori, della next generation». «Parlerà - aggiunge - delle novità editoriali. Come sempre disporrà su due grandi tavoli il suo tesoro: i libri che porta con sé e chiederà i pareri delle insegnanti sui libri finalisti del Premio Nazionale e a raccontare storie.. e tutti in-

era ormai deceduta. Eventi agghiaccianti che mettono a nudo la fragilità del sistema sanitario italiano. Al Sant'Anna di Caserta poi, dove si sarebbe dovuta svolgere l'autopsia sul piccolo corpicino, le domande sul perché non volessero lasciare andar via la salma della bimba sono aumentate. Si è anche parlato del traffico bloccato sull'autostrada ma, dalle parole spese dai familiari, le macchine in transito erano davvero pochissime. I funerali, infatti, avrebbero dovuto svolgersi intorno alle tre del pomeriggio nella Chiesa Madre di Oppido ma i ritardi accumulati all'ospedale hanno fatto si che la cerimonia slittasse di un paio d'ore, costringendo la famiglia a un altro giorno di lutto (quello di ieri) versando ancora lacrime sulla bara della propria bambina. Erano in tantissimi a salutare Maria Antonietta. Tante le domande, poche le risposte. Ciò che oggi si può commentare è solo lo sconforto di una famiglia che ha perso una bambina di appena 47 giorni. Rocco De Rosa

cantatati, nonostante la stanchezza, ascoltarenno… la storia di “daso, il naso raffreddato, i giochi di parole di “T'ho detto zeta” di Anselmo Roveda, Orecchio Acerbo, la storia di Giulia Casalini “Gli stivali di Montesole”, che fa raccontare a un lupo e a un asino l'eccidio di Marzabotto, durante la Resistenza, e continua a chiedersi perché gli uomini amano la guer-

ra che sa solo distruggere e affamare. Andremo in Egitto con i racconti de “L’albero del sicomoro” di Mohamed Salmawy, tradotti da Maria Luisa Albano, con i tipi della Falzea e vivremo il dramma dell'albero antico che non ha più posto sui marciapiedi di una città che abbatte gli alberi per far posto ai grattacieli e ai fuoristrada con la musica a palla».


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Lavello I cittadini continuano a sostare alla meno peggio

Gemellaggio tra le due comunità

Parcheggi nel centro storico Questione ancora aperta

Ripacandida chiama Assisi nel segno di San Francesco

LAVELLO – Anno nuovo vita nuova ma nel centro storico si continua a parcheggiare come meglio si può. Marciapiedi che diventano parcheggi, aree per disabili che diventano comoda sosta per i tanti avventori del Palazzo di Città E’ il quadro di quella che sembra essere davvero una storia senza fine. Stiamo parlando del problema dei parcheggi che affligge ormai cronicamente il centro storico. Nessuna novità sulla tanto chiacchierata ordinanza sull’entrata in vigore dei parcheggi a tempo nel centro storico non sembra ancora aver avuto piena attuazione. Come ogni diatriba che vede coinvolti politici ed istituzioni di turno si è spenta presto e piuttosto facilmente. Niente più roboanti proteste dei dipendenti comunali, niente raccolta di firme degli abitanti del centro storico ma soprattutto niente dischi oraio nonostante i segnali stradali, per cui si è speso una cifra ragguardevole, siano da tempo stati installati. Si continua a parcheggiare industurbati su marcipiedi ed in dievieto di sosta e sembrano essersi sopite anche le polemiche sulla tanto chiacchierata decisione del Commissario Prefettizio di chiudere definitivamente al traffico l’area del parcheggio

Il Movimento per Palazzo sbarca su Facebook PALAZZO S.G - Martedì 24 febbraio alle ore 12.00 sarà presentato direttamente sul social network Facebook. il primo programma sperimentale “La Provincia che vuoi Tu”. Ad annunciarlo è Savino Italiano, responsabile comunicazioni del Gruppo di Amici del Movimento Politico Popolare Alto Bradano. «La sperimentazione, creata e gestita in rete dal nostro Gruppo sarà l'avamposto di un nuovo modo di intendere e realizzare una politica dell'ascolto, che si propone non solo di rinnovarsi ma andare al passo con i tempi ed i modi che la società civile vive quotidianamente - ci spiega Savino Italiano - Il programma, del tutto innovativo per il nostro territorio, prevede vari appuntamenti sulla rete, a partire da Facebook fino al sito You Tube». Modalità e caratteristiche degli appuntamenti verranno illustrate martedì prossimo nel corso della presentazione ufficiale della iniziativa. giu. orl. dell’atrio comunale con l’installazione dell’ormai ribattezzato palo della discordia posizionato all’ingresso del palazzo di città per impedire l’ingresso delle vetture. Il caso parcheggi nel centro storico scoppia infatti proprio all’indomani della entrate in vigore , nel settembre 2007, della decisione del Commissario Prefettizio, Francesco D’Assisi Maioli. Da allora si sono susseguite polemiche e

proteste da parte degli abitanti del quartire storico di Lavello, il Pescarello , e da parte dei dipendenti comunali. Una gara all’ultimo metro per guardagnarsi un posto auto. Da allora in arrivo quasi quotidianamente nelle caselle postali degli abitanti del rione Pescarello e non solo i verbali di accertamento delle infrazioni commesse a causa della mancanza di parcheg-

gi. Cifre oscillanti tra i 40 e gli 80 euro hanno fatto insorgere gli abitanti del quartiere per cui si era parlato di pass, aree riservate la soprattutto di una sorta di “condono” per le infrazioni commesse. A distanza di circa un anno un nuovo provvedimento, questa volta della neoinsediata giunta di centro destra con Antonio Annale, ha fatto parlare di se ma fino ad ora solo polemiche e diatribe in vista della futura, non si da quanto, entrate in vigore. Resta ancora aperta pertanto la questione parcheggi del centro storico. Meta quotidiana di visite da parte di cittadini per il disbrigo di pratiche burocratiche e richieste di certificati presso il Palazzo di Città. Sempre vigili i dipendenti comunali che richiesero, dopo la notizia della entrate in vigore dei parcheggi orari, un incontro con il primo cittadino per definire la situazione parcheggi. Si attende intanto da tempo il potenziamento delle aree limitrofe adibite a parcheggio e la costruzione di nuove zone per consentire la sosta dei veicoli dei residenti in zona ma soprattutto di tutti coloro che per forza di cose sono costretti a recarsi presso gli uffici comunali. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it

Il 27 febbraio l’inaugurazione

In Piemonte una mostra dedicata a Pietro Lombardi originario di Palazzo S.G.

La locandina della mostra

CHIERI - L'Unione Artisti Chieresi ha promosso presso la Galleria Civica di Chieri (To) una mostra di fotografie dal titolo: Anni '70 tra memoria e nostalgia di Pietro Lombardi, originario di Palazzo San Gervasio. VENOSA- Tra curiosità, interesse, e qualche diffidenza è partito il Laboratorio di Ballo, che ogni sabato sera aprirà i battenti del Centro Sociale Anziani di Via Luigi Lavista di Venosa. Ed è scoppiata subito la febbre del sabato sera tra i “giovani della terza età” che frequentano le attività organizzate dal Laboratorio di Comunità in collaborazione con l'Amministrazione comunale di Venosa. Questa volta ad attirare attempati signori e arzille signore nei locali del Centro sociale la magica e coinvolgente atmosfera creata da una colonna sonora, allegra e frizzante, che invitava a rompere gli indugi per farsi vincere dalla tentazione di gettarsi nei vor-

L'Inaugurazione della mostra avverrà il prossimo venerdì 27 febbraio 2009 e l'esposizione prosegue fino a domenica 15 marzo. Pietro Lombardi, d'origine lucana, di Palazzo San Gervasio, emigrato nel 1967 a Torino,

da oltre quarant'anni coltiva la passione per la fotografia, assieme all'impegno sociale e civile nel volontariato. L'Unione Artisti del Chierese, - dichiara il presidente Andrea Quaglino -, ha tra i suoi obiettivi la promozione e la diffusione della cultura dell'arte e la mostra di Pietro Lombardi, il contenuto,ormai “storico” , e la possibilità di farne una mostra itinerante e quindi di alto valore divulgativo, rispondono pienamente allo spirito dell'Associazione. La mostra non è solo una raccolta di foto degli anni '70 che ripropone volti, si-

tuazioni e costumi, ma un vero spaccato sociologico dell' Italia di quegli anni. Il visitatore maturo potrà riconoscere personaggi, miti, ma soprattutto le situazioni vissute che si snodano lungo il filo della memoria collettiva, dal Sud al Nord della Penisola. Le opere di Lombardi contribuiscono, in quest'epoca di frammentazione, a ridare, in primo luogo ai giovani, la memoria della società italiana della generazione precedente, dei volti scavati dalla fatica, dei sogni, dei divertimenti semplici ma coinvolgenti. lo. zo.

L’ incontro avvenuto ad Assisi tra la pro- loco di Ripacandida da sx Cripezzi padre Vincenzo Coli e padre Giuseppe Piemontese. Sotto Assisi

RIPACANDIDA - Nei giorni scorsi una delegazione della Pro Loco di Ripacandida, guidata dal Presidente Gerardo Cripezzi, ha reso omaggio al neo eletto Custode del Sacro Convento di San Francesco in Assisi, Padre Giuseppe Piemontese. La delegazione di Ripacandida è stata affettuosamente accolta anche da Padre Vincenzo Coli, Custode Emerito della Comunità di Assisi, che nel 2005 venne a Ripacandida a stipulare il gemellaggio con Assisi, grazie agli splendidi affreschi cinquecenteschi della Chiesa di San Donato. L'incontro ha ancor più cementato l'amicizia e la collaborazione proficua fra le due Comunità di Assisi e di Ripacandida ed ha iniziato a tracciare le linee di altre iniziative che vedranno la Pro Loco di Ripacandida e quella di Assisi collaborare nel progetto per la valorizzazione e la tutela del Santuario di San Donato. Attesa la necessità di

Venosa, al via il laboratorio di ballo tici delle piroette del liscio , del valzer, del tango e di ogni altro tipo di ballo . A completare il clima di festa, un ricco buffet di pizze e pizzette, dolci di ogni tipo e bevande. Tutto, quanto, insomma, necessario per passare momenti di piacevole allegria. Particolarmente euforici e gratificati gli organizzatori della manifestazione. «Il ballo favorisce la socializzazione, combatte la noia, è un buon antistress…..fa bene sia al corpo che alla mente - ha sotto-

lineato Pina Latorraca, presidente del Laboratorio di Comunità di Venosa - Ci sono tutti gli ingredienti per passare insieme momenti di distensione e re-

lax». Ad ispirare i programmi del Laboratorio, il tentativo di dare vita agli anni con iniziative in grado di allargare l'orizzonte degli inte-

ressi, alimentare la rete di relazioni ed evitare il grigio della monotonia e della ripetitività delle azioni quotidiane. «Abbiamo sostenuto fin dal primo momento l'iniziativa presentata dal Laboratorio di Comunità. Riteniamo che questo sia un modo per stare bene insieme e per vincere l'isolamento e la solitudine - ha evidenziato Gennaro Mastro, assessore comunale ai servizi sociali- Prossimamente partirà un altro progetto ha anticipato Mastro -. In-

non vanificare gli sforzi finora messi in atto dalle due Comunità e riconosciuta l'opportunità di incoraggiare e sostenere ogni iniziativa intesa a proseguire, perfezionare e completare l'opera intrapresa, i Frati del Sacro Convento di San Francesco in Assisi hanno espresso la volontà di continuare ed intensificare la proficua collaborazione finora realizzata e di rendere efficace il Gemellaggio fra la Basilica di San Francesco in Assisi e il Santuario di San Donato in Ripacandida con iniziative concordate, volte a far conoscere e valorizzare il patrimonio religioso e artistico custodito nella “Piccola Assisi lucana”. Ed il prossimo 4 ottobre con molta probabilità la comunità di Ripacandida sarà presente ad Assisi nella consegna dell'olio santo in occasione dell'anniversario della morte di San Francesco. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it

tendiamo realizzare un'attività di Cineforum, che vi vedrà protagonisti. Sarete voi, infatti, a individuare i temi da trattare e i film da proiettare». E' arrivato ai nastri di partenza anche un corso di dizione. «Questo è il primo passo per costituire una nostra compagnia teatrale- ci ha anticipato Antonio Boccomino, del Laboratorio di Comunità- Vogliamo cimentarci in un settore che consente agli anziani di esprimere le proprie emozioni, di immedesimarsi in ruoli diversi e di provare il piacere di recitare su un palcoscenico di fonte a parenti ,amici, conoscenti». Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it


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San Fele Parte dal Santuario di Pierno l’iniziativa promossa dall’Ordine dei saggi

Bellezze del Vulture in vetrina L’obiettivo: coniugare e gemellare le varie realtà della zona SAN FELE – Il santuario della Madonna di Pierno nell’attenzione del nascente Ordine dei Saggi per il Vulture, il cui intento è di offrire spunti di approfondimento sulle tematiche del territorio, in una sorta di laboratorio fra solidarietà e culture, ma anche la valorizzazione di luoghi, come quello del santuario di Pierno, prodigiosi sì ma poco conosciuti anche all’interno della regione, con iniziative mirate a coniugare e gemellare altre realtà del territorio ricche di storia e di fede. A tal fine una rappresentanza dell’Ordine dei Saggi si è recato al santuario per una visita «perché – ha detto il giornalista Armando Lostaglio del comitato ristretto – sarebbe oltremodo importante, a parere dell’Ordine dei Saggi, che il santuario di Pierno rientrasse in un circuito religioso che veda inserito anche San Fele, città natale di San Giustino De Jacobis, e Muro Lucano, che diede i natali a San Gerardo Maiella. Luoghi contigui di un’area dai percorsi di antichi pellegrinaggi che toccano anche la non lontana abbazia di San Michele di Monticchio, che dovrebbe essere nell’imminenza candidata a patrimonio dell’umanità sotto l’egida dell’Unesco. Il santuario di Pierno, che – ha concluso Lostaglio – per una certa affinità strutturale potrebbe essere gemellato pure con la splendida e nascosta chiesa di Santa Lucia di Rapolla, può essere dunque oltre-

Il santuario di Pierno

modo valorizzato ed ambire così a maggiore visibilità». A parere del nascente Ordine questi del Vulture, come tanti altri ancora, sono luoghi carichi di storia, di fede e di cultura popolare, che solo un riconoscimento importante come quello dell’Unesco, può apportare la necessaria visibilità quantomeno di carattere nazionale. L’antica chiesa del santuario della Madonna di Pierno è situata alle falde dell’omonimo monte (1268 mt) su un altopiano a 960 metri di altitudine nel territorio di San Fele, da cui dista meno di 10 Km. Il monte, caratterizzato da bianche rocce di origine carsica, è coperto da una folta vegetazione di querce e castagni ed è addossato al monte Santa Croce (1427 mt). Michele Rizzo provinciapz@luedi.it

Omicidio Lanera, accertamenti tecnici

Domani l’incidente probatorio per Vincenzo e Michele Ruberto

Melfi, domani convegno oncologico

MELFI - Il figlio accusa il padre: «Mi venne a prendere, ma non sapevo che voleva uccidere». Il padre accusa il figlio: «Organizzò tutto con altre persone». Sono contrastanti le dichiarazioni di Michele e Vincenzo Ruberto, padre e figlio accusati dell'omicidio dell'avvocato di Melfi Francesco Lanera. Domani, in procura, a Melfi, si volgerà un incidente probatorio per mettere a confronto le dichiarazioni dei due indagati. L'ipotesi della procura: l'avvocato civilista aveva accettato di difendere in un processo penale un pregiudicato. Il processo era andato male e l'imputato aveva deciso di fargliela pagare. Il movente: Vincenzo Ruberto ha una condanna per violenza sessuale sulle spalle. Quando gli comunicarono che era indagato per violenza sessuale nominò suo difensore in quel procedimento Francesco Lanera. La cartellina con quella pratica era ancora nello studio il 10 aprile del 2003, giorno dell'omicidio. La sentenza di primo grado condannava Vincenzo. Ma Francesco, che era un legale preciso, dopo il lavoro pretendeva l'onorario. Anche se il processo era andato male. La parcella arriva a Vincenzo per posta. Quasi duemila euro per una condanna. Vincenzo Ruberto non ci sta e organizza l'omicidio. Gli investigatori sono convinti di averci visto giusto. Confortati anche dalla decisione del Riesame di lasciare in carcere gli indagati. f. a.

Il Centro Italiano Femminile organizza a Melfi per domani, presso il Centro Culturale Nitti , con inizio alle ore 17,30, il convegno medico-divulgativo dal titolo: “ La Malattia Oncologica Toraco Polmonare. Il percorso più virtuoso: dal Medico di Base alla Struttura Complessa” . A darne l'annuncio è la stessa presidente comunale, Raffaella Bisceglia. «E' opportuno - spiega - fare chiarezza e definire specifiche indicazioni operative inerenti le richieste di visite specialistiche, diagnosi strumentali o di laboratorio e ricoveri, per superare le conflittualità tra medico di medicina generale e specialisti ospedalieri».


GiovedĂŹ 19 febbraio 2009

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Marsicovetere Una volta recuperato diventerĂ un centro di studi e ricerche

Riprendono i lavori a Santa Maria di Loreto 12 Maggio 2008, sotto la guida dell'archeologa Viviana Antogirolami. Un indagine archeologica che rientra nel progetto di ripristino strutturale dell'intero complesso come testimonianza del passato e dei forti segni architettonici che la comunitĂ marsicoveterese ha ereditato dalla storia. Ubicato su una collina in localitĂ Santa Maria d'Aspro, a pochi passi dall'ospedale civile di Villa d'Agri, l' immobile attende di essere riportato in auge come patrimonio culturale del territorio e essere fruibile a tutti. Le indagini hanno prevedisto inizialmente la pulizia dei vari ambienti per rendere leggibile lo sviluppo planimetrico

MARSICOVETERE - Riprenderanno nel periodo primaverile i lavori per il recupero del monastero di Santa Maria di Loreto (XIII), ultima dimora del frate spirituale e teologo, Angelo Clareno. Interrotti nel settembre scorso, causa mancanza di fondi, l'amministrazione dopo aver dato fondo ad ulteriori finanziamenti con la seconda tranche di 50 mila euro ha appaltato il bando per la continuazione dei lavori. Data di inizio con ogni probabilitĂ nel mese di Marzo, sempre se le condizioni climatiche consentiranno il prosieguo della campagna di scavi archeologici. Campagna di reperimento di resti storico-culturali, iniziata il

del monastero. “Scavi che come aveva dichiarato l'archeologa Antogirolami in un articolo del Quotidiano - si erano concentrati,soprattutto, nell'edificio religioso, liberato dagli accumuli nel tempo, fino a portare in luce la pavimentazione originale. Inoltre furono effettuati anche “saggi di approfondimentoâ€? nell'area del chiostro, raccogliendo una buona quantitĂ di reperti ceramici con una datazione per i livelli di crollo e abbandono alla fine del XIV secoloâ€?. Mentre nessun ritrovamento per quanto riguarda i resti del frate spirituale Angelo Clareno che tramite fonti storiche confermano la sua presenza gli ultimi tre

anni della sua vita proprio all'interno di questo monastero. Il monastero che oggi l'amministrazione comunale con il restauro e il recupero intende destinare ad importante centro di studi e ricerche ha un progetto preliminare del costo complessivo di 3 milioni e 500 mila euro, con l'importo del finanziamento attualmente disponibile di 1.314.923,96, di cui 700.000,00 finanziato dal Ministero dei Beni Culturali e 614.923,96 provenienti dal Programma Operativo Val d'Agri. “Un intervento - ha commentato il sindaco del paese, Michele Mazza - rientra nel programma dell'amministrazione comunale co-

Il complesso monastico

me operazione di valenza storico-culturale per “far ritornare il monastero e la Basilica agli antichi splendori�. Tra le azioni previste all'interno del “disegno� preliminare, soggetto sempre a fase di approfondimenti, la parte

piĂš bassa dell'opera sarĂ destinata ad archivio e a locali tecnici, una parte ad area museale con spazi polifunzionali e una sezione multimediale sulla storia di Marsicovetere. Angela Pepe provinciapz@luedi.it

Marsico Nuovo L’amministrazione comunale invece vorrebbe costruire la struttura sportiva

Pergola: il campo della discordia Al via la raccolta di firme. I cittadini rivogliono la piazza MARSICO NUOVO – Il campetto della discordia. Questo potrebbe essere il titolo che sintetizza bene una querelle nata in questi giorni a Pergola e che sta agitando la vita amministrativa e comunitaria della popolosa frazione di Marsico Nuovo. Ragione del contendere la realizzazione di un campetto, si pensa adibito allo svolgimento della pratica sportiva del calcetto, lĂŹ dove per anni la piazza centrale della cittadina ha rappresentato momento di incontro, di confronto, di crescita comunitaria sociale e culturale. E’ nato un comitato spontaneo di cittadini che hanno iniziato un’opera di raccolta firme a tutela di quella piazzetta che per gli abitanti di Pergola rappresenta un pezzo di vita vissuta, una testimonianza della storia passata che si apre allo sguardo delle generazioni future. Ma il problema, oltre a prestare il fianco ad un contenzioso sociale, culturale, quasi romantico, merita anche un’altra chiave di lettura per i risvolti squisitamente tecnici che comporta e che attengono alla natura amministrativa dell’intervento. Un intervento denominato “Lavori di Completamento di impianto sportivo minore esistente alla frazione Pergolaâ€? e che, a

VIGGIANO: INCIDENTE SUL LAVORO A GENNAIO Denunciato imprenditore. L’azienda non era a norma VIGGIANO - I fatti risalgono a circa un mese fa in un’azienda nei pressi dei dintorni di Viggiano. I Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà alla magistratura il titolare dell’impresa, con l’accusa di lesioni personali colpose. Secondo la ricostruzione dei militari dell’Arma non aveva adottato tutte le misure di sicurezza previste nella sua azienda dove un operaio rimase ferito in un incidente sul lavoro. tenore della relazione tecnica allegata al progetto esecutivo, riguarderebbe il completamento di un centro sportivo già esistente e risalente agli anni ’80. Alla luce di tali requisiti sarebbero stati chiesti ed ottenuti, dalla Provincia di Potenza, i fondi per la realizzazione dell’intervento. Fondi concessi proprio perchÊ volti a completare un impianto sportivo preesistente. Qui monta anche la polemica politica ed i consiglieri che costituiscono il gruppo di

minoranza “Per Marsiconuovoâ€? fanno notare che “sotto il profilo tecnico non si possa parlare di impianto sportivo esistente, poichĂŠ, sull’area in questione, non vi è mai stato allocato alcuna struttura sportiva. Invero, lo spazio interessato dall’intervento è quello della piazza centrale della Cittadina.â€? A riprova ed a sostegno di ciò sovviene la circostanza che la medesima area, dal 2002 al 2007, è stata oggetto di un intervento di “completamento

Sarconi, sÏ allo schema di bilancio SARCONI - Approvato dalla giunta comunale lo schema di bilancio 2009 con allegata la relazione previsionale e programmatica. Dal documento si evince come sia stato raggiunto l'equilibrio di bilancio, con il pareggio tra entrate ed uscite per un movimento complessivo che sfiora i due milioni e mezzo di euro. Nella relazione allegata, invece, sono evidenziate le difficoltà incontrate dalla giunta comunale per il raggiungimento di tale obiettivo. Prima fra tutte le carenze di risorse proprie degli enti di modesta entità che, a volte, non consentono di soddisfare appieno le esigenze della comunità . Ciò nonostante non sono stati deliberati au-

menti per i servizi gestiti dall'ente, quali acquedotto, mensa e trasporto scolastico. Tutte le imposte e tasse comunali sono state congelate, ad accezione della tassa rifiuti solidi urbani che ha visto riassorbito quel 10% di riduzione che era stato praticato lo scorso anno. Confermate, inoltre, le medesime tariffe per le entrate tributarie, Ici ed addizionale Irpef comprese. Pur nella ristrettezza delle risorse economiche, l'amministrazione si è prefisso di razionalizzare ed ottimizzare l'attuazione di alcune attività , soprattutto con il ricorso sempre piÚ ampio alla gestione informatica di quelle procedure propedeutiche all'attività dell'ente nel suo com-

plesso. L'aumento dei prezzi al consumo, è scritto nella relazione, incide in modo negativo non solo sui bilanci famigliari, ma anche su quelli comunali. Basti pensare alle sole spese di riscaldamento, illuminazione e manutenzione degli immobili comunali. Per questo si è cercato di contenere i costi dei servizi al minimo indispensabile, assicurandone comunque la fruizione da parte dell'utenza senza ulteriore aggravio di spesa. Il tutto, è scritto, in attesa dell'approvazione del decreto sul federalismo fiscale che, da un lato, dovrebbe ridurre la pressione fiscale e, dall'altro, fornire nuova linfa per la gestione dei bilanci degli enti. ge. te.

manutenzione straordinaria centro urbanoâ€? (lavori iniziati, delibera della Giunta comunale n. 51 del 3.5.2002). Il gruppo di minoranza fa notare che ÂŤNella relazione tecnica allegata a tale intervento, il medesimo Ufficio comunale (che oggi parla di “impianto sportivo risalente agli anni ’80â€?) afferma che ÂŤl'Amministrazione comunale ha affidato l'incarico all'U.t.c per la redazione del progetto definitivo ed esecutivo dei lavori di "Manutenzione straordinaria strade centro urbano" per l'importo complessivo di 77.309,23 euro, individuando la zona di intervento nella piazza della C.da Pergola in agro di questo comune. Il progetto prevede la pavimentazione della piazza, dei marciapiedi, la realizzazione dĂŹ aiuole, di una fontana artistica e di un soppalco per piccole manifestazioni artistiche estiveÂť. Alla luce di ciò i consiglieri Votta, Macchia, Castaldo, Ramagnano e Notarfrancesco hanno redatto un documento pubblico con il quale diffidano l’amministrazione comunale a non proseguire nell’intervento in quanto ÂŤdel tutto illegittimo anche sotto il profilo tecnico-giuridicoÂť. Nuario Fortunato provinciapz@luedi.it

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Cantieri a Lauria Possibili disagi LAURIA - A causa di lavori per la ricostruzione di palazzo Pisani ubicato al centro del rione superiore di Lauria sarà interdetto, tempo permettendo, per la giornata di oggi, il transito veicolare sul tratto di strada della provinciale n° 3 Tirrena di via Roma. Il palazzo storico di Lauria si presentava ormai da anni in stato di precarietà molto avanzata che ne ha reso impossibile qualsiasi intervento di recupero. Nel settembre 1998 a causa del terremoto palazzo Pisani subÏ ingenti danni e nonostante fu messo in sicurezza si rese necessaria con il tempo la demolizione. Il nuovo look necessario per palazzo Pisani riguarderà alcuni lavori di ricostruzione che rendono necessaria la chiusura parziale di via Roma e l'interdizione dei parcheggi di Piazza Viceconti per il montaggio di una gru a torre nel cantiere per la ricostruzione dell'antico edificio Pisani con la chiusura del tratto di strada provinciale n° 3 Tirrena di via Roma e Piazza Viceconti nel tratto compreso fra i due semafori per oggi dalle ore 9 alle ore 18. Il traffico veicolare sarà deviato lungo la strada di circonvallazione San Pietro Catania per consentire alla ditta esecutrice di installare la gru. Emilia Manco provinciapz@luedi.it

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Matera 29

Giovedì 19 febbraio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Ferrandina

Pomarico

Affare Ecoil

Comunali di primavera

Il Comitato civico diffida la Regione

Pellegrino è il candidato del Partito democratico

a pag. 34

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Organici ridotti e presidio protetto all’ospedale di Matera non ancora realizzato

«Vogliamo fare il nostro lavoro» Il Prefetto incontra gli agenti penitenziari lucani che protestano L’Incontro

Le guardie venatorie chiedono a gran voce di finanziare i progetti degli Atc

NON demordono perchè il loro lavoro rappresenta «La connessione tra il mondo dei detenuti e la società civile. Non vogliamo essere considerati aguzzini nè carnefici. Siamo solo lavoratori che chiedono il rispetto dei propri diritti». Vito Messina, vice segretario nazionale dell’Ugl polizia penitenziaria illustra in sintesi i temi emersi nell’incontro che il Prefetto di Matera, Monteleone ha avuto con una delegazione degli agenti penitenziari e con i loro rappresentanti sindacali. «Sfido chiunque a lavorare con una tariffa giornaliera che, in caso di missione fuori città prevede 12 euro lordi e 23 per i pasti. Abbiamo denunciato più volte, anche nel corso dell’incontro in Prefettura, che il nostro personale è spesso utilizzato per compiti lavorativi non di pertinenza della categoria. Si tratta di uno serio spregio alle regole e al diritto dei lavoratori». A preoccupare i sindacati sono anche le difficoltà numeriche che, in particolare nelle due strutture lucane di Potenza e Matera mettono in difficoltà le unità attualmente in servizio. Nel 2008 nel capoluogo lucano erano andati in pensione 8 agenti a cui si aggiungeranno entro il 31 dicembre prossimo altri 10 colleghi. Esiste, insomma, un’emergenza che, segnalata già diverse volte dai sindacati di categoria, rende difficoltosa l’attività degli agenti penitenziari per il rispetto delle norme di sicurezza all’interno dei penitenziari. L’esponente dell’Ugl segnala, inoltre, la mancata attivazione della sezione protetta della polizia pe-

nitenziaria all’interno dell’ospedale Madonna delle Grazie, necesaria nel caso di ricovero di detenuti. «Oltre all’assenza dell’Amministrazione penitenziaria, dobbiamo registrare un blocco da parte della Asl. In questo senso, il Prefetto si è già impegnato a segnalare la vicenda agli organi competenti anche per i disagi sotto il profilo organizzativo e professionale». La protesta, che segue i presidi davanti alla Casa Circondariale di via Cererie e di piazza Vittorio Veneto, davanti alla Prefettura, andrà avanti fino a che non giungeranno risposte per il futuro professionale di una categoria che ogni giorno verifica sulla propria pelle quanto alto sia il bisogno di sicurezza degli italiani. «Non vorremmo essere costretti a rispettare pedissequamente le norme contrattuali, pur di ottenere il rispetto dei nostri diritti - conclude Messina. In questo caso, oltre all’aspetto legato agli orari di lavoro, verrebbero applicati controlli capillari anche per gli ingressi dei legali e dei familiari nei penitenziari. L’accesso alla casa circondariale verrebbe così accordato solo previa presentazione di documento d’identità che abitualmente, nel caso in cui l’avvocato sia conosciuto, non viene sempre richiesto. Una misura che, se applicata, rallenterebbe ulteriormente le operazioni di ingresso e l’attività quotidiana nei penitenziari. «Il nostro interesse non è complicare la situazione, ma poter fare bene il nostro lavoro». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

ULTIM’ORA

Tragedia sfiorata sulla ss 7

NONOSTANTE la violenta ondata di maltempo, si è evitata la tragedia. Intorno alle 18 di ieri, infatti, due auto si sono scontrate, per cause ancora da accertare, sulla statale 7 nei pressi della galleria di Miglionico. Nell’impatto sono rimaste lievemente ferite alcune persone, immediatamente soccorse dopo che un automobilista di passaggio ha dato l’allarme con una telefonata alla Polizia Stradale di Matera. Sul luogo è subito intervenuta una pattuglia che ha deviato il traffico automobilistico era rimasto bloccato anche per un principio d’incendio che aveva riguardato una delle due auto coinvolte nell’incidente. Lavoro frenetico anche per i Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Matera che ieri sono intervenuti in alcuni rioni della città. In via Pecci e via Lazazzera infatti i maggiori interventi causati da auto rimaste bloccate di traverso sulla strada.

Dopo un ennesimo incontro con le istituzioni, le guardie venatorie ittico ambientali dell'Ambito territoriale di caccia A di Matera, chiedono a gran voce che la Provincia di Matera provveda a finanziare i progetti realizzati dagli Atc, previsti dalla Legge regionale del 1995 (comma 8 art.26). I continui rinvii e le inutili promesse hanno portato alla perdita del posto di lavoro di ben 14 persone (tra cui due donne) che, dal primo febbraio, chiusura della stagione venatoria, si ritrovano oggi senza lavoro. Martedì mattina sono stati ricevuti in Provincia dalla presidente della terza commissione consiliare Nunzia Marzano, che ha assicurato le guardie venatorie di portare la questione nella prossima giunta, anche se da alcuni incontri delle stesse guardie con l'assessore Nicola Buonanuova è emerso che non ci sono soldi. “Non è possibile - ha dichiarato - Giovanni Grieco, coordinatore unico della guardiania dell'Atc A - che questi ragazzi, che assicurano una presenza costante sul territorio, che hanno supportato le forze dell'ordine, che hanno conseguito importanti risultati nella lotta al bracconaggio, che hanno fatto educazione ambientale e servizi antincendio e che hanno rinvenuto specie protette, come la lontra, debbano perdere il lavoro a causa di un eccessivo disinteresse da parte delle istituzioni. La nostra azione andrà avanti, prima con un incontro con il sindaco previsto per il prossimo fine settimana e poi, se la questione non si risolverà, presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica”.Ogni anno l'Atc presenta un progetto alla Provincia, ma puntualmente non viene preso in considerazione. “ Non riusciamo a capire - ha detto Eustachio Di Cuia, coordinatore logistico dell'Atc - per quale motivo questa nostra richiesta viene ignorata, nonostante la legge regionale preveda che ciascun comitato realizzi dei progetti che devono essere finanziati dalla Provincia. I cacciatori pagano alla regione 80 euro di tasse; in più c'è un capitolo di spesa rimpinguato da proventi derivanti dalle contravvenzioni. Ci chiediamo a questo punto come vengono spesi questi soldi, visto che da settembre a gennaio è la stessa Atc a garantire alle guardie un reddito attraverso i soldi dell'accesso venatorio dei cacciatori provenienti da altre regioni. La Provincia di Matera non valorizza l'attività della guardiania, eppure è dal 2004 che questi ragazzi hanno dato dimostrato di operare bene, svolgendo un lavoro di grande importanza per l'intera collettività e ricevendo una serie di encomi e di riconoscimenti per i servizi compiuti a tutela del nostro territorio”. Mariangela Lisanti matera@luedi.it


30 Matera Eustachio Nicoletti: «Non è possibile soddisfare la qualità con aumenti salariali del 3%» Giovedì 19 febbraio 2009

A rischio 100 posti nella scuola L’Flc-Cgil analizza la crisi e dice no alla proposta di rinnovo GRANDE partecipazione dei docenti e del personale Ata al referendum indetto dalla FlcCgil di Matera che nei giorni scorsi aveva invitato il personale della scuola a pronunciarsi sull'approvazione del testo del rinnovo contrattuale legato al biennio economico 2008/2009 in considerazione degli aspetti di carattere generale e dei parametri retributivi. Ha votato il 73 % del personale scolastico e il 95,63% si è espresso negativamente alla firma del contratto. Dati sicuramente soddisfacenti per la Flc Cgil che, dopo aver svolto le 31 assemblee per la consultazione dei lavoratori (una in ogni comune della provincia, aveva chiesto di esprimersi negativamente sul contratto. In provincia di Matera, per effetto della riforma sul maestro unico, la scuola primaria rischia di perdere cento posti di personale docente e Ata, un numero doppio rispetto ai pensionamenti - ha aggiunto Nicoletti - La perdita di ulteriori posti di lavoro nella scuola si aggiunge ai 220 del recente passato nelle diverse scuole di ogni ordine e grado « Il nostro è stato un no, carico di mille motivazioni - ha dichiarato Eustachio Nicoletti - delle quali ci preme sottolineare il mancato intervento sulla riduzione dei tagli e delle risorse per la scuola pubblica previste dalla legge finanziaria del 2009. Non è possibile pensare di soddisfare la qualità della nostra scuola attraverso aumenti salariali quali quelli definiti, che a regime rappresentano un aumento del 3,2% nel biennio; ciò a maggior ragione se prendiamo in considerazione il recente dato Istat che ha fissato il dato inflattivo per il 2008 al 3,3%. Questa azione referendaria ha messo a nudo il disagio del personale della scuola rispetto al progetto che il governo vuole attuare». Le assemblee hanno rappresentato anche l'occasione per parlare del ridimensionamento della scuola lucana che la regione Basilicata non ha ancora attuato. Tutte le organizzazioni sindacali, infatti, una ventina di giorni fa hanno formalizzato le quattro istanze di cui la regione dovrebbe occuparsi e che sono: l'istituzione del tempo lungo, lo stanziamento dei soldi per servizi del tempo lungo, la questione riguardante il rapporto docen-

PARCHEGGI, PROSEGUE IL SIT-IN Prosegue, sotto il Palazzo di Città, il presidio dei parcheggiatori. Dopo la seduta del Consiglio Comunale del 26 gennaio, che ha dato mandato al dirigente di settore di “trovare una soluzione che consenta di garantire la immediata ripresa del servizio, anche attraverso la negoziazione con la SISAS”, sulla vicenda è caduto il silenzio. «Certo è che il 20 febbraio prossimo (cioè domani) scade il termine per la presentazione delle domande per la partecipazione al nuovo bando di gara e certo è che i 21 sono ancora senza salario» scrive Marcella Conese della Filcams Cgil. «Il Sindaco si fa vivo soltanto per chiedere ai lavoratori di rimuovere il presidio davanti all'ingresso del Municipio, che, dal 20 dicembre, con assoluta compostezza, ricorda alla politica istituzionale che 21 persone hanno perso il posto di lavoro. In questo caso, non c'entra il mercato, c'entra la politica. Quindi, forse è arrivato il tempo che il Sindaco ed il Consiglio Comunale prendano la decisione di accantonare definitivamente la soluzione tecnico giuridica e di procedere velocemente all'aggiudicazione del nuovo bando. Eustachio Nicoletti, segretario della Flc-Cgil durante la conferenza stampa

ti-alunni da presentare in una conferenza Stato-Regione e la realizzazione di un progetto organico pluriennale per salvaguardare il patrimonio scolastico dal punto di vista didattico. «La nostra regione - ha proseguito Nicoletti nel suo intervento - è l'unica a non aver

ancora attuato il ridimensionamento. Si rischia di perdere circa 2000 posti di lavoro, si rischia lo spopolamento e il diritto allo studio, ma la Regione è silente. Negli incontri con i genitori è emerso che questi desiderano per i propri figli il tempo

pieno, ma se la Regione non dà i servizi il diritto allo studio non potrà essere realizzato, creando differenze tra nord e sud. Concludo, dicendo che la grande partecipazione all'azione referendaria, purtroppo ritenuta da altre organizzazioni non legittima, ha rap-

presentato un evento eccezionale di democrazia, a cui hanno preso parte anche iscritti di altri sindacati». I problemi legati al mondo della scuola e al dimensionamento sono da tempo all’attenzione del sindacato e rappresentano uno dei temi caldi della piattaforma di protesta

anche alla luce delle riforme imposte dal ministro Gelmini. In questo senso l’incontro che si è svolto conferma l’interesse a giungere ad una soluzione riguardo alle difficoltà del settore scolastico. Mariangela Lisanti matera@luedi.it

Volantinaggio pubblico e manifestazione il 27 febbraio a Brindisi

«Non resteremo fermi» La Cgil promette battaglia contro le soluzioni anti-crisi LA CGIL MATERA continua a dire no alle recenti disposizioni governative messe in atto per contrastare la pressante crisi economica che investe l'intero territorio nazionale. Le ragioni sono state rese note in una conferenza stampa svoltasi nella mattinata di ieri presso la sede cgil di Matera alla presenza di Emanuela Taratufolo, segretario provinciale. In particolare l'azione sindacale si scontra con l'accordo separato di Palazzo Chigi, dello scorso 22 gennaio il quale sembrerebbe ininfluente nell'azione di rimargino della crisi in quanto prevede la riduzione della tutela dei salari, riduce il ruolo e la forza del contratto nazionale di lavoro, non allarga la contrattazione di secondo livello e nega il diritto costituzionale allo sciopero. «Abbiamo ritenuto necessaria questa convocazione per render note le

motivazioni delle nostre mobilitazioni a seguito delle direttive nazionali contro le quali abbiamo stilato un calendario di iniziative che si svolgeranno a livello nazionale e che si protrarranno fino al 31 marzo - ha dichiarato Emanuela Taratufolo - tutto questo perché siamo convinti che la Cgil non può rimanere inerme davanti ad una serie di disposizioni che sconvolgono gli aspetti fondamentali e significativi del contratto nazionale del lavoro svilito in tutte le sue parti. Tutto questo è inaccettabile soprattutto in un territorio come il nostro in cui a stento si riesce a rispettare la contrattazione nazionale e dove, le disparità rispetto al nord, si accentuano sempre più- continua Taratufolo -Non possiamo accettare che i lavoratori non vengano coinvolti nella riforma del modello contrattuale ma soprattutto che vengano scaricati su di loro

tutti gli effetti della crisi nazionale». Oltre alle iniziative nazionali, la Cgil presenta anche iniziative a livello locale caratterizzate dallo svolgimento di assemblee in tutti i posti di lavoro ed in tutti i comuni della provincia materana per la consultazione con voto certificato di lavoratori e pensionati sull'accordo separato, assemblee che si dovranno svolgere dal 16 febbraio al 20 marzo. Inoltre, dal 4 marzo al 3 aprile sono previsti una serie di gazebo e banchetti distribuiti nelle piazze di Matera e provincia, nei centri commerciali, davanti gli ospedali in cui, tramite seggi ed urne itineranti, verranno raggiunti quanti non hanno potuto esprimersi sul luogo di lavoro o nelle assemblee. «Non vogliamo esser fermi ma propositivi - conclude Taratufolo -La social card ed i bonus non bastano per risollevare i consumi dei cittadini, dobbiamo entrare nel meri-

Emanuela Taratufolo segretario Cgil

to del problema ed offrire nuove ed alternative soluzioni». Prossima tappa dell'azione sindacale sarà la manifestazione nazionale a Brindisi che si svolgerà il 27 febbraio nell'attesa della grande manifestazione conclusiva del 4 aprile a Roma. Milena Scalcione

Presentato il master breve in diritto delle nuove tecnologie Operazione dei carabinieri. Pregiudicati allontanati con foglio di via

Innovazione fa rima con giustizia Sicurezza in primo piano ORGANIZZATO dalla rivista giuridica “Il nuovo diritto” e dall'associazione “Worldwidecrime”, presieduta da Walter Eustachio Paolicelli, è stato presentato ieri, nel corso di una conferenza stampa, alla quale ha partecipato anche il Presidente dell'Ordine degli avvocati di Matera, Francesco Berardengo, il Master breve in “Diritto delle nuove tecnologie” che si terrà nel capoluogo, all’hotel San Domenico, a partire dal 7 marzo. Il corso, che avrà la durata di 2 mesi, e al quale è possibile iscriversi sino al 25 febbraio, è rivolto a giuristi, avvocati, praticanti avvocati, magistrati, pubblici ministeri, ma anche a studenti universitari laureati o laureandi in giurisprudenza o in che abbiano fornito un sub-strato normativo sufficiente a comprendere le tematiche trattate durante il corso. Il Master è in grado di formare nuove figure professionali specializzate in diritto delle nuove tecnologie che potranno essere occupate all'interno di studi legali, uffici legali presso società ed enti coinvolti in attività concernenti le nuove tecnologie. «Il corso - ha aggiunto Paolicelli - si propone inoltre, di forni-

re ai partecipanti conoscenze, capacità di studio e di analisi degli aspetti civilistici e penalistici, non tralasciando quelli contrattualistici della rete internet e ai computer crimes». Illustri i docenti; su tutti il Prof.Renato Borruso, Presidente Onorario Aggiunto della Corte di Cassazione che, a dispetto dei suoi 80 anni, è un decano dell'informatica giuridica essendo stato, negli anni 70', un anticipatore del sistema informatico giuridico(CED) e il Dott. Domenico Mazzullo, medico chirurgo specialista in Psichiatria noto, tra l'altro, per aver intervistato il serial killer Donato Bilancia. L’avvocato Francesco Berardengo ha sottolineato che «Iniziative come quella della Wwc e della rivista giuridica “Il Nuovo Diritto”, sono meritevoli di crediti in quanto apportano nuovi strumenti tecnologici per l'utilizzo dell'informatica. Gli avvocati - ha concluso - devono essere pronti a recepire le innovazioni tecnologiche, poiché esse rappresentano strumenti efficaci,non solo per accelerare i tempi della Giustizia, ma anche per la loro formazione stessa e l'aggiornamento». Felice Macchia

I CARABINIERI del Comando Compagnia di Matera, nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato al contrasto dei reati contro il patrimonio, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria 4 persone ed avanzato la proposta per l’applicazione di due fogli di via obbligatori da Matera per altrettanti pregiudicati. In particolare, a Matera, un 41enne è stato denunciato per ricettazione in quanto trovato in possesso di un telefono cellulare, risultato di furto avvenuto in città a novembre scorso. Nel corso della stessa operazione un pregiudicato, originario di Palermo, 38enne, è stato deferito per

evasione in quanto, autorizzato ad allontanarsi, non ha più fatto rientro presso la comunità terapeutica dove era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Il titolare di un circolo privato, inoltre, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per l’omessa esposizione della tabella dei giochi proibiti e all’Autorità Amministrativa per la somministrazione di alimenti e bevande a persone non iscritte nel libro dei soci. A Pomarico inoltre, uno studente di 20 anni è stato denunciato alla locale Procura per aver portato ed esploso in luogo pubblico del materiale esplodente non preventivamente de-

nunciato al locale Comando Stazione. Infine, sempre a Matera, nell’ambito dell’attività preventiva e di controllo del territorio, i Carabinieri hanno fermato ed identificato due pregiudicati, un 49enne della provincia di Frosinone ed un 48enne della provincia di Roma che, non avendo dato valide giustificazione circa la loro presenza a Matera, ritenuta sospetta per i numerosi precedenti penali a carico, sono stati segnalati all’autorità competente per l’emissione della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio che vieterà loro di ritornare a Matera per i prossimi tre anni. matera@luedi.it


Matera 31 Il Liceo Scientifico è scuola all’avanguardia per la valorizzazione di figure professionali preparate Giovedì 19 febbraio 2009

La scommessa del prodotto tipico Carnovale: «Insieme cultura scientifica e risorse del territorio» UNA scuola all'avanguardia…. allineata con l'Europa. Si presenta così il Liceo Scientifico “ Dante Alighieri” al convegno “ Produzioni Tipiche Lucane. Ricerca-qualitàvalorizzazione” svoltosi ieri mattina nell'aula magna Franco De Fina. Ad aprire i lavori moderati da Enzo Scalcione è stato l'Assessore regionale all'agricoltura, Vincenzo Viti, che ha sottolineato come “la nuova figura professionale del 'Tecnico Superiore per la ristorazione e la valorizzazione dei prodotti territoriali e delle produzioni tipiche' definisce una serie di possibili risposte alle domande che pone il territorio. È un esperto che conosce gli strumenti del mestiere: i prodotti, l'agricoltura locale, le filiere consentendo di avere sul mercato una figura appetibile in termini di competenze e servizi. Un plauso al dirigente scolastico del Liceo scientifico che ritengo tra le scuole di alto prestigio del mezzogiorno per aver messo in campo un'operazione di eccellenza”. L'istituto superiore si è cimentato in un percorso di cibo e ricerca per dare una spinta al territorio affinchè la cul-

I prodotti tipici protagonisti ieri nel convegno allo Scientifico

tura scientifica si possa diffondere con impegno e vivacità in un particolare momento di crisi in Basilicata. “Il legame con il territorio -sostiene il dirigente scolastico, Osvaldo Carnovale- caratterizza anche questa quarta esperienza

formativa. Bisogna costruire perché avvenga il cambiamento per la diffusione nel territorio della cultura scientifica in collaborazione con i centri di ricerca presenti sul territorio. Con questo corso abbiamo creato una figura ricca di com-

petenze e professionalità capace di operare a 360°”. Soddisfazione è stata espressa da Domenico Pignone direttore del Cnr ( Istituto di genetica vegetale) che giudica “ positivo il connubio con la scuola teso a diffondere la cultura della scientificità e insegnare ai ragazzi il mondo reale”. Durante il convegno i ragazzi partecipanti al corso hanno illustrato l'esperienza che li ha formati come “agenti dello sviluppo territoriale” in grado di avere diversi livelli di operatività da consulente in proprio a esperto in azienda. “Il prodotto tipico è un fattore di successo del territorio -ha detto Mariafara Favia docente dell'Università della Basilicata- perché attira attenzione su di esso favorendo lo sviluppo di dinamiche locali virtuose in settori come turismo e produzioni di nicchia sebbene richieda grande spirito di cooperazione per far si che questo avvenga”. Lo chef lucano Federico Valicenti ha portato la sua testimonianza come ambasciatore del prodotto lucano nel mondo. “Una figura come quella formata da questo corso -sostiene il noto

Il sindaco: «Un episodio che non fa onore a città ospitali»

Disabili, Buccico si scusa «UN episodio che non fa onore ad una città civile e ospitale come Matera». Così il Sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico ha definito la vicenda che ha interessato nello scorso mese di giugno la signora Elena Guasco, madre di una ragazza disabile, incappata in una contravvenzione su un'area di parcheggio cittadina a strisce blu, benché munita di apposito contrassegno per portatori di handicap. Il primo cittadino ha inviato una lettera alla signora di Roma, porgendo le scuse dell'Amministrazione Comunale per la disavventura capitale e informandola di essersi personalmente interessato alla questione. «Ho chiesto immediatamente spiegazioni alla Sisas, società concessionaria dei parcheggi, visto che la contravvenzione venne elevata dagli addetti al controllo dipendenti della Sisas. Ad ogni modo - ha concluso Buccico -, ho chiesto alla signora di farmi conoscere l'attuale situazione della procedura amministrativa contravvenzionale». Il Sindaco ha inoltre inviato alla signora - come omaggio e ricordo positivo della città - un volume sulla Cripta del Peccato Originale, “la Cappella Sistina della Chiese Rupestri”, invitandola anche a tornare in visita nella città dei Sassi. La presa di posizione del primo cittadino materano arriva dopo che il Messaggero aveva pubblicato nei giorni scorsi la lettera di protesta della signora romana che sottolineava il disagio avuto nel suo soggiorno materano dalla signora. Un problema che continua ad essere presente e che non ha riguardato solamente i turisti arrivati in città ma anche molti dei disabili che quotidianamente hanno la necessità di parcheggiare nel centro

della città. Una questione che Matera, come altre città turistiche italiane hanno già fatto, deve necessariamente affrontare. Questo appare il momento opportuno visto che tra poco verrà definito il nuovo gestore del servizio di parcheggi cittadino. Del resto arrivare al punto da andare sul palcoscenico dei giornali nazionali con un biglietto da visita che, come ammette lo stesso sindaco, non fa onore all’ospitalità della città è un passo indietro pericoloso nella promozione della città di Matera che proprio nel turismo ha il suo naturale punto di sviluppo in una crisi generale che pervade gli altri diversi settori economici. matera@luedi.it

Chef-può fare solo bene alla cucina lucana. La cucina lucana è fatta di mille prodotti e migliaia di sapori e profumi con una cultura del cibo e del mangiar bene. Questi nuovi tecnici, hanno il compito di guidare la cultura che il mondo rurale esprime sui prodotti da difendere e diffondere. Oggi il cibo deve essere topico e non tipico. Topico che deriva da topos, luogo per rivendicare l'area di appartenenza del prodotto, per riscoprire il gusto antico delle cose buone, quello della Madre Terra”. Claudio Montemurro, Francesca Di Cuia, Francesca Mazzilli e Francesco De Mattia sono alcuni dei ragazzi che hanno seguito il corso: “E' stato un modo per imparare la professione sul campo affermano- poiché ci siamo resi conto che attraverso la valorizzazione del prodotto tipico di nicchia si possono aprire importanti mercati nazionali e internazionali in cui i prodotti lucani possono essere protagonisti. Non importa il prezzo o le quantità prodotte, interessa solo la specificità territoriale”. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

Appello di Tina Rondinone (Sd)

Parcheggi, un caso davvero caotico Il gruppo di Sd alla Provincia

Il sindaco di Matera, Nicola Buccico

Soste, Confesercenti protesta «Senza gestore il centro storico è deserto» È DA INIZIO anno che va trascinandosi la querelle infinita fra il Comune di Matera e la SISAS, la società che, fino al 2008, ha gestito il sistema di parcheggi cittadino. «L'amministrazione comunale ha avviato le procedure concorsuali per l'affidamento della nuova gestione ma, purtroppo, ha calcolato male i tempi di attuazione del bando, creando una grave situazione di vacatio che sta procurando diverse problematiche» scrive la Confesercenti. «Oltre al danno arrecato a decine di lavoratori, che si sono trovati, alla scadenza del contratto, in mezzo ad una strada e senza lavoro, stiamo assistendo in questi giorni ad un fenomeno che sta gravemente penalizzando le attività commerciali, soprattutto quelle del centro storico, già sottoposte alla disastrosa situazione economica della città, con negozi sempre più vuoti e la necessità, in ogni caso, di fare fronte agli impegni economici presi e non derogabili. La “sindrome del parcheggio gratuito” ha colpito tutti e ciascuno, chi più chi meno, sembra voler approfittare della situazione, soprattutto chi, ci sembra, potrebbe fare a meno del parcheggio e, magari, utilizzare il mezzo di trasporto pubblico che, invece, sembra essere sempre meno pubblico, vista l'assenza di passeggeri. È diventato praticamente impossibile trovare un parcheggio in centro e nelle zone li-

mitrofe, con grave danno delle attività commerciali, che vedono la loro clientela venire meno, e che contribuisce a quel processo di desertificazione del centro storico che, da anni, stiamo denunciando come pericolo concreto. Occorre che al più presto, anche in via temporanea, il Comune provveda ad un affidamento del servizio di gestione dei parcheggi o che, in alternativa, si trasformino le aree blu in aree di sosta con disco orario, in modo da favorire un ricambio delle auto parcheggiate a beneficio dei clienti degli operatori del centro storico. Per l'ennesima volta la Confesercenti non sta chiedendo piaceri per la categoria ma, semplicemente, la possibilità che gli operatori vedano garantita la possibilità di lavorare senza penalizzazioni; è comunque necessario che l'amministrazione, oltre al Bando Parcheggi, sistemi una volta per tutte la questione relativa alla gestione della mobilità urbana. Non è possibile continuare a navigare a vista, senza un percorso tracciato e senza aver fissato parametri ed obiettivi, soprattutto in considerazione del fatto che tutti gli incidenti di percorso ricadono, puntualmente, sulla nostra categoria, e non possiamo permettere che a pagare il prezzo più alto sia sempre chi si sacrifica, investe economicamente e produce lavoro per se e per la propria famiglia, senza alcuna forma di tutela sociale».

«QUELLA in cui versa oggi la gestione dei parcheggi cittadini è una situazione caotica». La denuncia arriva dal consigliere provinciale della Sinistra Democratica Tina Rondinone che «denuncia tale situazione ed è a fianco dei 21 lavoratori che dal 3 gennaio 2009, giorno della scadenza della convenzione con la società di gestione, sono senza lavoro». «Una situazione che rende palese tutta l'incapacità organizzativa dell'attuale Amministrazione Comunale», aggiunge ancora il consigliere provinciale di Sd nella sua nota, «lenta nello svolgere tutte le procedure per l'individuazione del nuovo gestore del servizio e che non è stata in grado di prevedere e mettere in campo misure idonee a garantire il servizio nel periodo che intercorre fra la fine della vecchia convenzione e la stipula della nuova. La situazione è quella sotto gli occhi di tutti: il sistema dei parcheggi a pagamento nel centro cittadino è inesistente, e 21 lavoratori sono senza impiego. Soprattutto per questi ultimi si tratta di una situazione intollerabile. Siamo di fronte a lavoratori a basso reddito, molti dei quali non hanno nemmeno diritto a sussidi di disoccupazione; persone, quindi, a cui non si può

chiedere di “tirare la cinghia”, a cui è intollerabile chiedere ulteriori sacrifici. Quello che chiediamo ora, unendoci alle richieste dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali che li assistono in questa vicenda, è che l'Amministrazione Comunale proceda immediatamente ad individuare un gestore del servizio, che ne assicuri la ripresa e che garantisca una certa continuità lavorativa alle 21 unità, cosa peraltro che si sarebbe già dovuta fare, magari dando corso ad una proroga del contratto con il vecchio gestore fino all'individuazione del successore con il nuovo bando. La gestione del servizio ed i lavoratori non possono attendere in queste condizioni la fine dell'iter per la scelta della nuova società, che non avverrà prima della fine di febbraio/inizi di marzo, se si considera che la scadenza dei termini per la presentazione delle domande per il gestore è fissata nel bando al 20 febbraio 2009 e che l'inizio delle procedure per l'esperimento della gara è previsto per il 26 febbraio 2009. Su questa situazione chiediamo infine che non si abbassi l'attenzione delle Istituzioni, per primo il Prefetto a cui pure i lavoratori si sono rivolti, e della Politica, finora troppo silenziosa e distratta». matera@luedi.it


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Matera Agenda

Giovedì 19 febbraio 2009

TAXI MATERA 3332685173

Maria

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Assemblea provinciale Cna DOMENICA 22 febbraio presso la sala conferenze della Parrocchia San Giuseppe Artigiano in Matera a partire dalle ore 9.30 avrà luogo l'Assemblea provinciale Cna che oltre ad assolvere ad alcuni adempimenti statutari si interrogherà su come gli artigiani e le piccole e medie imprese possono costruire risposte reali e durature all'attuale situazione. Si sono infatti avviati gli incontri della Cna Matera con la propria base associativa per discutere le linee strategiche ed operative del Piano Strategico 2009/2011. |«Nella scorsa settimana –comunica Leo Montemurro segretario provinciale Cna – abbiamo incontrato le imprese nostre iscritte operanti nei vari comparti produttivi: alimentare, comunicazione e terziario, costruzioni e installazione impianti, produzione, servizi alla comunità, turismo, federmoda e trasporti. In questa settimana chiudiamo il ciclo degli incontri con l’artigianato artistico e con le imprese del settore benessere e sanità».

Progetto al Conservatorio Oggi alle 10.30, al Conservatorio Duni di Matera, sarà presentato il primo “Progetto di formazione musicale per diversamente abili”. Ad illustrare i dettagli dell'iniziativa saranno il Direttore del Conservatorio , Saverio Vizziello, il sindaco, l'assessore alle Politiche Sociali Michele Plati e la presidente dell'Aipd (Associazione Italiana Persone Down) Gertrude Potenza. Il progetto darà la possibilità grazie ad un Piano Educativo Individualizzato di inserire un ragazzo con sindrome di Down, Antonio Pranteda, ad un percorso annuale di studio per l'insegnamento delle percussioni.

Da Mimma per Lucia. E' un giorno memorabile. Doppi auguri alla mia migliore amica che oggi festeggia Laurea e Compleanno.

FARMACIE DI TURNO SERVIZI SOCIALI dalle 8.30 alle 8.30 ROMEO Via Pasquale vena 3/bis

0835/333901

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/262260 0835/336882 0835/331314

Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Il vino imp(i)azza SI svolgerà a Matera, da domani a domenica 22 febbraio dalle 19,30, l'iniziativa "Il vino imp(i)azza", organizzata dall'Associazione Operatori Turistici di Matera Sinòpia - che raggruppa circa cinquanta soggetti del mondo del turismo, tra imprenditori, agenzie, guide turistiche, artigiani e commercianti. "Il vino imp(i)azza" è un percorso turistico, enogastronomico ed artigianale, che mette in comunicazione le varie piazze del centro storico ubicate lungo l'asse barocco (con partenza da piazza Vittorio Veneto verso piazza del Sedile e piazza Pascoli), con suggestivi spazi ipogei (piazza San Francesco e Santa Maria degli Armeni); all'interno di tali allocazioni sarà presentata la produzione alimentare, vinicola ed artigianale regionale ed interregionale.

Matera alla Bit di Milano L'Amministrazione Comunale di Matera parteciperà all'edizione 2009 della Bit, la Borsa Internazionale del Turismo, che si terrà a Milano dal 19 al 22 febbraio. In particolare, l’amministrazione comunale di Matera nei giorni della fiera disporrà di un proprio spazio espositivo all'interno dello stand dell'Atp di Basilicata e della Regione Basilicata, all'interno del quale saranno esposti depliant illustrativi, materiale fotografico e tipicità della città. Al fine di offrire un ulteriore contributo ai visitatori della Bit, nella giornata di sabato 21 febbraio sarà presente un funzionario dell'Ufficio Turismo dell’amministrazione comunale che fornirà utili informazioni sulle caratteristiche e sulle peculiarità del territorio della città dei Sassi ai visitatori della rassegna che si svolge a Milano.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.

•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Un matrimonio all’inglese 17,45-19,35-21,30 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Revolutionary Road 17,15-19,30-21,45 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Questo piccolo grande amore 18-19,50-21,40 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Il curioso caso di Benjamin Button

16-18,50-21,40 •CINE TEATRO ANDRISANI• Montescaglioso 0835208046 Solo un padre 21,30 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Italians 19-21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Operazione Valchiria 21 •CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s. 106 Basentana 0835-745439

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137


33 Basket Under 17 Regionale Sconfigge il Nuovo basket Potenza e migliora la differenza canestri Giovedì 19 febbraio 2009

Impresa targata Publigrafica Virtus prima in classifica, due quarti da favola VIRTUS POTENZA

86 71

Continua il bilancio positivo nei tornei under 13 e under 14

VIRTUS MATERA: Buono 3, Martulli 1, Martino 4, Carlucci 8, Di Lecce F., Zielli 2, Merletto 41, Di Simino, Casamassima 5, Elettrico 22, Di Lecce E. all. Di Gioia VITO LEPORE POTENZA : Stanco 21, D'Andrea, Berterame 8, Pecoraro 2, Pernice 23, Casella 8, Remollino, De Biasi 2, Marino, Soldo 2, De Stefano 5. All. Berterame. ARBITRI: Acito e Nicoletti. di Matera. PARZIALI: 21-22; 35-40; 61-54; 86-71. IMPRESA della Publigrafica Virtus Matera, vince e supera nella differenza canestri la Vito Lepore Potenza. Impresa dei ragazzi materani che superano l'unica squadra che all'andata li aveva battuti e balza da sola in testa alla classifica, dodicesima vittoria di fila e morale alle stelle per i ragazzi terribili di coach Di Gioia. Gara difficile per la Publigrafica sotto nel punteggio per i primi due quarti che vedevano i ragazzi di casa in difficoltà per la maggiore prestanza fisica degli avversari, primi due parziali che si concludevano con i potentini in vantaggio per cinque

VIRTUS MATERA PIELLE

Elettrico miglior marcatore della Virtus contro Potenza

punti. Virtus che al rientro dagli spogliatoi riusciva a colmare il gap fisico con una difesa superba e un attacco veloce e preciso, breck de nel terzo quarto con un dodici a zero targato dal duo Merletto Elettrico e avversari che non riuscivano più a rientrare in partita. La differenza fatta dai due giocatori materani garantiva il salto di qualità ed il magnifico recupero che invertiva il trend della sfida. Nella prima parte di ga-

Volley Under 18 Maschile

Volley Group primo tra i lucani MATERA - Terminato il campionato under 18 pugliese, il Volley Group continua la sua avventura nel medesimo campionati in territorio lucano. Il bilancio fino ad ora è più che positivo per il sodalizio del presidente Tulliani, promosso a pieni voti in Puglia ma anche in Basilicata. Un campionato nuovo quello svolto con l'under 18 in Puglia sia per i ragazzi che per l'intera società materana; una scelta nata per caso, una specie di sfida sicuramente vinta dalla dirigenza biancazzurra, dagli atleti impiegati e dallo staff. Conquistare l'accesso alla seconda fase, alla quale hanno partecipato squadre molto forti e con nomi altisonanti nel panorama pallavolistico, non è certo un'impresa da poco. Un ottimo inizio, dunque, per il Volley Group che adesso ha voglia di continuare quest'avventura e di migliorare il piazzamento il prossimo anno quando si avrà una maggiore esperienza rispetto alla stagione da poco conclusa. Dalla Puglia alla Lucania, la musica non cambia. Il Pianeta Volley Group Matera, infatti, è primo anche nel girone unico dell'under 18. Dodici sono i punti incamerati, frutto di quattro vittorie in altrettante gare giocate. La prima fase è finita con l'affermazione del team materano sul-

l'altra compagine appartenente al consorzio del presidente Tulliani, la Pallavolo Matera. Ora il Pianeta ha da recuperare due gare, entrambe con il Libertà Marconia prima di iniziare la seconda fase. In ambito femminile, strapotere assoluto per il Volley Group Pianeta Matera che guarda tutti dall'alto con i suoi trentanove punti. Un cammino impressionante per le ragazze allenate da Brunella Cristallo che hanno raccolto tredici vittorie in altrettante gare. Ai nastri di partenza anche i campionati under 16 maschile e femminile. In ambito maschile si giocherà in un girone unico che vedrà impegnate oltre che la Pallavolo Matera, che sarà di scena il tredici marzo a Marconia, e il Pianeta Volley Group, la Crai Policoro e la Libertas Marconia. Per quanto riguarda l'under 18 femminile sono stati previsti due gironi. Nel raggruppamento A saranno impegnate tre squadre: il Pianeta Volley, la Gi Elle Policoro e la Time Volley. Nel girone B, invece, ancora una formazione appartenente al Consorzio che è l'Erre Volley, che farà l'esordio sabato prossimo contro il Grassano, poi il Tricarico Volley, il Tre Cancelli Tricarico e il Volley Grassano. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

ra era infatti evidente la marcia in più della formazione ospite che chiudeva in vantaggio per poi suibire la reazione dell’attacco materano capace di realizzare oltre cinquanta punti nella seconda parte di gara e di fare il break necessario per portare a casa un risultato che fa sorridere non poco ed avvicina ulteriormente all’ambito risultato della vittoria del torneo. Non solo infatti il successo ma anche la differenza canestri sorridono ora alla squadra allenata dal tecnico Di Gioia.

67 17

VIRTUS MATERA PIELLE MATERA

77 11

VIRTUS MATERA : Stano 26, Miriello 7, Rondinone 2, Musci 2, Sacco 9, Venezia 2, Chiarito 4, Scalcione, Fattore, Alba 15, Marcosano . All. Conterosito. PIELLE MATERA B : Peragine 2, Nicoletti, Ruggieri 2, Pizzolla 2, Vitulli 2, Rubino 2, Amenta 1, Pasqualicchio,Picerno 6, Casino. All. Cotrufo PARZIALI: 8 - 4; 30 - 6; 47 - 15; 67 - 17 ARBITRO: Acito di Matera.

VIRTUS MATERA : Miriello 16, Stano 44, Bruno, Rondinone 2, Manzo 1, Adorisio 2, Chiarito 6, Giase, Perrone, De Blasiis 2, Taratufolo 2, Quarta 2. All. Rubino PIELLE MATERA : Chietera 2, Digiammichele, Paolicelli 1, Paolicelli, Sardone 4, Stigliano, Staffieri, Resta, Peragine, Venturi 4. All Ambrico. PARZIALI : 12 - 0; 36 - 4; 56 - 8; 77 - 11. ARBITRO : ACITO DI MATERA

VITTORIA dell´ArtigianLegno nell´ultima giornata del girone di andata del campionato provinciale under 14 maschile.. Due punti importantissimi per confermare la seconda posizione in classifica che permettono anche di continuare nel segno finora mostrato. Coach Conterosito ha potuto alternare tutti i ragazzi a sua disposizione, e la rotazione ha dato gli effetti sperati con ben otto persone a referto. Il campionato costituisce un esperienza importante che i giovani materani stanno riuscendo a mettere a frutto nella maniera migliore. Proprio in quest’ottica i progressi della formazione materana danno ragione al lavoro di coach Conterosito che può essere soddisfatto dei progressi che si vedono quotidianamente nel torneo provinciale. matera@luedi.it

SECONDA partita e seconda vittoria per la squadra under 13 della Virtus Matera, ottima ancora una volta la prestazione dei minicestisti virtussini, condotti egregiamente in cabina di regia da Stano e Miriello. Match mai in discussione con la Virtusad allungare fin dai primi minuti, e partita già chiusa alla fine del primo tempo con la squadra di casa in vantaggio per 36 a 4. Contenti della vittoria e della prestazione dei suoi ragazzi Antonio Conterosito: "Partita impeccabile dei miei ragazzi, con Stano e Miriello bravissimi a coinvolgere i compagni di squadra più piccoli, in questa modo riusciremo sicuramente a migliorare la forza media di tutto il gruppo". Un risultato che soddisfa non poco tutto l’ambiente materano e le prove dei singoli e della squadra insieme.

Calcio a 5 Under 21 Punti fondamentali nella corsa verso i play off

Laccetti trascina lo Spazio Relax Decisiva la tripletta per battere la resistenza dello Shaolin

Il tecnico Gasparetto e Laviola

SHAOLIN SPAZIORELAX

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SHAOLIN S. POTENZA: Micca, Fortarezza, Labalestra, Faraone, Laguardia L., Laguardia R., Vinciguerra, Vittiglio, Sarli, Scocuzzo. All. Gruosso. SPAZIO RELAX MATERA: Laviola, Cifarelli, Ximenes, Laccetti, Fontana, Nicoletti, Di Lecce, Carlucci. All. Gasparetto ARBITRO: Lorusso di Matera (Cronometrista Di Lucchio di Venosa) RETI: 9' (rig.), 22' e 38' Laccetti, 12' Fontana, 16' Fortarezza, 21' Laguardia R., 34' Cifarelli. NOTE: ammonito Fortarezza dello Shaolin Soccer. IMPORTANTE vittoria a Potenza per lo Spazio Relax Matera. Con la convincente prestazione ai danni dello Shaolin Soccer, i ragazzi di Anderson Gasparetto tornano a muovere la classifica, mettendo in cascina punti fondamentali per la corsa ai play-off. Si conferma leader

assoluto e trascinatore della squadra Alberto Laccetti, che realizza tre reti e mette in mostra ancora una volta tutte le sue qualità. La gara è equilibrata nella prima frazione, con i padroni di casa bravi a chiudere sui più quotati avversari, ma lo Spazio Relax trova la giocata giusta al 9', quando il direttore di gara Lorusso assegna un calcio di rigore agli ospiti, che proprio Laccetti trasforma con freddezza. L'uno a zero sveglia i padroni di casa che cercano da subito il pareggio, ma è Fontana al 12' a punire ancora lo Shaolin. Solamente prima dell'intervallo un lampo di Fortarezza permette ai padroni di casa potentini di accorciare le distanze e chiudere la prima frazione sul risultato di 1-2. Nella ripresa la musica sembra non cambiare e lo Shaolin di mister Gruosso sembra uscire dagli spogliatoi più convinto degli avversari, tanto da pervenire quasi immediatamente al pareggio. Siamo al 21' quando Laguardia R. sfrutta l'occasione per ottenere la rete del 2-2. Però, nemmeno il tempo di esultare è concesso ai padroni di casa dal solito Laccetti, che

dopo soli 30'' riporta in vantaggio i suoi con la sua seconda realizzazione di giornata. Lo Shaolin Soccer sembra bastonato dal nuovo vantaggio ospite e sembra non avere più la forza per ripresentarsi dalle parti di Laviola in maniera convincente. Ne approfittano gli ospiti che impongono il loro gioco e affondano il colpo con Cifarelli al 34' e con Laccetti, che al 38' realizza la sua personale tripletta e confeziona la meritata vittoria per i suoi. Prestazione convincente dei ragazzi di Gasparetto contro uno Shaolin che di gara in gara cresce sempre di più, dimostrando dei notevoli progressi per una società che è al suo primo appuntamento nazionale. Per lo Spazio Relax la vittoria risulta fondamentale in chiave play-off e apre nuovi scenari di qui alla chiusura di questo campionato, al quale mancano solamente tre giornate. La squadra di Anderson Gasparetto ha tutte le carte in regola per raggiungere la fase successiva e continuare a dire la propria in maniera convincente. Francesco Calia matera@luedi.it


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Pomarico Scelta unanime del partito dopo i ritiro di Gerardo Spera

Comunali, Pellegrino è il candidato del Pd POMARICO - E’ Giuseppe Pellegrino il candidato sindaco scelto dal Partito demcratico di Pomarico per la prossima competizione di fine primavera. Il nome è emerso da una lunga e approfondita riflessione che ha coinvolto l'intero gruppo dirigente del Pd, che a voto unanime, grazie anche al ritiro della candidatura presentata da Gerardo Spera, ha individuato il coordinatore cittadino del partito. All’esito dell’incontro del direttivo, Pellegrino ha ringraziato tutto il partito per la qualità del dibattito che si è sviluppato all'interno della sezione e, pur in presenza di posizioni articolate, per il confronto improntato sempre al rispetto delle persone.

«L'attenzione di tutti -si legge in una nota del partito- è stata rivolta essenzialmente al mantenimento dell'unità,quale bene supremo da salvaguardare in un momento in cui il Pd a tutti i livelli mostra segni evidenti di difficoltà e di divisioni. Ora, superato il momento più delicato, quello appunto del candidato sindaco, il partito nei prossimi giorni inizierà una seria riflessione sulle linee programmatiche da sottoporre quanto prima all'attenzione dei cittadini». Un programma che, secondo Pellegrino, dovrà saper cogliere al meglio le esigenze più avvertite dalla nostra comunità. «Poiché questa è

la prima volta che mi viene offerta la possibilità di esternare il mio pensiero ha commentato Pellegrino-vorrei cogliere l'occasione per evidenziare, a proposito del documento sottoscritto dal raggruppamento che fa riferimento a “Pomarico solidale”, apparso sulla stampa alcuni giorni fa, la lezione di stile che viene data dal Partito democratico a quanti pensano che la campagna elettorale sia occasione di scontro violento tra le parti e di offese personali. Inoltre -prosegue Pellegrinovanno ricercati proprio in quel documento i motivi della divisione. E' bene che se ne facciano una ragione gli amici di “Pomarico Soli-

dale” -prosegue Pellegrino- e si mettano l'animo in pace, poichè sul percorso compiuto fin qui dal Partito democratico vi è stata una pienissima condivisione da parte di tutto il partito. E posso assicurare che per il futuro il Partito democratico continuerà a garantire il massimo dell'unità. Pertanto un mio personalissimo ringraziamento va all'amico, Nicola Raucci, per l'onere che si è preso nel guidare la delegazione del Partito democratico durante le trattative portate avanti in questi mesi. Nella trappola dello scontro violento il Pd non cadrà. Continueremo a volare alto, così come abbiamo fatto fino ad oggi, pro-

Rappresentanti del Partito democratico di Pomarico

ponendo anche durante la campagna elettorale dibattiti con i cittadini utili al meglio comprendere le condizioni civili e sociali del nostro vivere quotidiano». Da registrare l'immediata comunicazione di congratulazioni espresse dal-

l'attuale partner di coalizione, Michele Scandiffio dell’Unione dei democratici di centro, al leader del Pd locale, «per l'ottima scelta fatta dal gruppo dirigente del Pd e che risponde esattamente alle loro aspettative». provinciamt@luedi.it

Ferrandina Da Ambiente e Legalità anche un opuscolo informativo da distribuire ai cittadini

Ecoil, la Regione diffidata L’atto sottoscritto da 5 associazioni ambientaliste e Rc FERRANDINA - La battaglia delle associazioni ambientaliste contro il progetto Ecoil non si ferma. Il via libera all’impianto di rigenerazione degli oli esausti, accordato dalla conferenza di servizi tenutasi presso il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, non è bastato per convincere ben cinque sigle e Rifondazione comunista ad alzare bandiera bianca. Da Ambiente e Legalità, Wwf Basilicata, Ola, No Oil, Comitato No scorie la Trisaia e Rc è partito un atto di diffida nei confronti del presidente della Regione De Filippo, del presidente del Consiglio regionale De Franchi, ai responsabili di Dipartimento Ambiente, Ufficio regionale del Controllo ambientale, Ufficio regionale di Compatibilità ambientale e, per conoscenza, alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Potenza, «a rilasciare, ognuno per quanto di propria competenza, parere favorevole o le previste autorizzazioni, per la realizzazione dell’impianto in oggetto, difettando essenziali ed importanti presupposti». Ma l’azione di contrasto a Ecoil non si limita al ricorso alle carte bollate. Ambiente e Legalità ha affiancato alla diffida la realizzazione di un opuscolo informativo da distribuire alla cittadinanza, finora poco informata circa le caratteristiche specifiche dell’impianto che dovrebbe rigenerare gli oli usati attraverso un ciclo di distillazione frazionata collegato ad un impianto di produzione di lu-

Un impianto di trasformazione degli oli

brificanti. La produzione media annua prevista è di 35/45 mila tonnellate, di 65 mila tonnellate la capacità massima. Di 8 mila tonnellate la produzione di lubrificanti finiti. In premessa le finalità: la salvaguardia della salute e la tutela dell'ambiente. «“Ambiente e Legalità” non persegue interessi privati, non vuole vendere per “30 denari” la propria vita, il proprio futuro: non vuole mettere 70 persone contro il resto della popolazione». Poi i rischi. Ecoil, è spiegato nell’opuscolo non è nient’altro che una raffineria. «Un impianto di tal genere produce notevoli quantità di rifiuti pericolosi e non perico-

losi, emette in atmosfera considerevoli quantità di inquinanti, qualitativamente, pericolosissimi per la salute umana, ed emette notevoli e perduranti effluvi nauseabondi. Addio aria inodore a Ferrandina. Sarà peggio che a Taranto». Ad essere compromessa, secondo Ambiente e Legalità, anche la produzione olivicola di Ferrandina. «Infatti le emissioni prodotte dall'impianto Ecoil saranno estremamente tossiche per le nostre olive ed il nostro olio, che nessuno più vorrà utilizzare». Per quanto attiene alle emissioni in atmosfera il Comitato, poi, rileva l’assenza di un Piano di tutela della qualità dell’aria e persino all'assenza di una semplice centralina di rilevazione delle emissioni in atmosfera. Ragion per cui «non si riesce a comprendere il criterio in base al quale per alcuni progetti industriali il parere regionale viene sospeso “in assenza di piano di tutela della qualità dell'aria”, per altri, come in questo caso, viene rilasciato, e favorevolmente, con la semplice ed ovvia allegazione delle tabelle dei limiti di legge». E per finire la bacchettata all’ Amministrazione comunale che «si è ben guardata dal far verificare da tecnici di propria fiducia la bontà dell'impianto Ecoil, nonostante la presenza di relazioni tecniche contrarie all'impianto in questione e il parere contrario dell'Arpab l'organismo scientifico più autorevole ad esprimersi nel caso in oggetto» . Margherita Agata

Dopo 13 vittorie si annunciano otto turni infuocati con assenze di lusso

Pisticci rompe l’incanto PISTICCI - Vincere sempre non si può. Al Pisticci è riuscito di farlo in tredici occasioni consecutive. Nelle ultime due settimane, invece, sono arrivati due pareggi di seguito, che consentono alla capolista di mettere comunque nel carniere il diciottesimo risultato utile consecutivo. E’ arrivato un altro 1-1 nel derby con il Ferrandina. Nel silenzio e nel gelo del “Santa Maria” (domenica scorsa si è giocato a porte chiuse a con temperature polari) è finita come all'andata. Della situazione non è riuscita ad approfittare la prima inseguitrice, la Murese, che ha impattato sul campo amico con il modesto Ricigliano. Ad avvantaggiarsi della doppia frenata è stato l'A. Cristofaro che si è rifatto sotto, portandosi a -4 dalla vetta (e ad un punto dalla Murese). La nuova situazio-

ne di classifica rende il campionato ancor più avvincente, confermando l'elevato livello d'incertezza riguardo alla vittoria finale. Le tre compagini che si sono alternate in vetta alla graduatoria per tutto l'anno si giocheranno le loro chance promozione negli ultimi otto turni di Eccellenza, che si annunciano quanto mai infuocati. Intanto in casa Pisticci suona qualche campanello d'allarme non tanto per il mancato successo a Ferrandina, quanto per una prestazione che ha lasciato molto a desiderare soprattutto sotto il profilo della personalità. La sensazione è che le pressioni accumulate nella settimana più difficile della stagione, la precedente, siano state in parte somatizzate da una squadra che, inoltre, vede allungarsi smisuratamente la lista

delle defezioni. Fortunato è fuori causa fino a fine stagione (lungo infortunio come per Salerno). Mels ha concluso in modo tanto burrascoso quanto inatteso il suo rapporto con il Pisticci ed è volato in Argentina. Guarino ha rimediato un infortunio muscolare dal quale non sembra potersi riprendere in tempi rapidissimi. Capobianco è stato espulso a Ferrandina. Farinola dovrà saltare un turno per squalifica dopo aver rimediato un giallo pesante (era in diffida). In vista della prossima sfida con il Forza Matera, il Pisticci dispone di 14 elementi. Una rosa ristrettissima, con assenze di lusso, dove il rientro dalla squalifica del solo Lavecchia non sembra sufficiente a dare rassicurazioni nell'immediata prospettiva futura. Roberto D’Alessandro

Verso il Popolo delle libertà

Il centrodestra si compatta

Saverio Ciccimarra

FERRANDINA - Si è costituito nei giorni scorsi, il direttivo cittadino del movimento politico “Verso il Popolo delle libertà” di Ferrandina. «ll direttivo -si legge in una nota degli organizzatori- forte dei risultati ottenuti alle ultime elezioni politiche e sulla scia del progetto politico di Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, unisce non solo il direttivo cittadino di Forza Italia e di Alleanza nazionale, ma si arricchisce della presenza di altri componenti che hanno chiesto di farne parte. L’obiettivo, più volte ribadito nei vari interventi succedutisi nel corso dell’affollata assemblea, è quello di creare un luogo per favorire il dibattito politico riguardante non solo i problemi nazionali, ma soprattutto quelli locali, con l’Amministrazione cittadina completamente ferma e quelle provinciali e regionali caratterizzate da una continua litigiosità tutta a svantaggio del territorio e dei cittadini. La porta del circolo cittadino precisano dal movimento-

sarà sempre aperta, non solo a quanti si riconoscono negli ideali del centrodestra, ma a tutti quelli che, con generosità e buona volontà, porteranno nuovi contributi di idee e progetti per il bene della comunità». Coordinatori fino al congresso nazionale del prossimo 27 marzo, saranno il presidente del circolo di An Ferrandina, Giovanni Sinisi, e il capogruppo di Forza Italia al consiglio provinciale di Matera, Saverio Ciccimarra, entrano nell’esecutivo cittadino, Giovanni Parziale, Antonio Siati, Franco Sidonio, Giuseppe Trupo, Olimpia Morollo, Antonella Lomartire, Leonardo Lategana, Tommaso Montefinese, Nicola Palagano, Nicola Cernusco, Giuseppe Colle, Tommaso Fabrizio, Prospero Casiero, Francesco Prete, Egidio Luongo, Leonardo Giannace, Giovanni Montefinese, coordinerà il movimento giovanile mentre a Giuseppe Montefinese è stato affidato l’incarico di tesoriere. provinciamt@luedi.it


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Scuole chiuse oggi a Stigliano, Irsina e Accettura. Nuova allerta della Protezione civile

Disagi per la prima neve in Collina Nessuna situazione di emergenza ma c’è l’insidia ghiaccio DOPO le temperature dei giorni scorsi scese al di sotto dello zero che hanno attanagliato l'intera Collina materana nella morsa del gelo, è tempo di neve. I primi fiocchi hanno fatto capolino già nella tarda serata di sabato e per tutta la giornata di domenica, ma la perturbazione tanto annunciata dai vari metereologi è arrivata puntuale come da previsione ieri mattina, complice il leggero aumento delle temperature. In pochi minuti, la neve si è posata su tetti, strade e auto dei tanti paesi appollaiati sulle colline e tra i calanchi della zona del Materano. Imbiancati San Mauro, Accettura, Stigliano, Gorgoglione, Cirigliano, Salandra, Oliveto Lucano, Garaguso; paesi in cui la neve è presente per anche più di una volta durante tutto l'inverno, ma che in questi ultimi mesi sono stati assediati soprattutto da abbondanti e lunghe piogge e sempre più di frequente da nebbia ed umidità tipiche dei paesi del Nord Italia. Anche se la coltre bianca posata non è spessa,

Per molti non doveva lasciare

Il Pd di Irsina giudica Veltroni

La neve a San Mauro e Salandra

il candore dei fiocchi ha reso ugualmente il paesaggio fiabesco, quasi surreale, soprattutto se si osservano le superficie boschive e gli estesi campi seminati a grano. Imbiancata anche la strada statale che collega San Mauro a Ferrandina e San Mauro a Craco. Le precipitazioni nevose, non stanno fortunatamente

creando molti disagi, nè alla viabilità, né ai cittadini anche se per le prossime ore, come si apprende dal fax inviato ai vari comuni dalla Protezione civile, sono previsti peggioramenti atmosferici con nevicate ancora più abbondanti anche a basse quote. Il pericolo in questi casi potrebbe essere rappresentato dal ghiaccio, che so-

prattutto durante le ore notturne e nelle prime ore del mattino rende l'asfalto più viscido e insidioso. In questi casi la parola d'ordine è prudenza e rallentare il ritmo per godersi appieno le meraviglie del paesaggio. Intanto oggi resteranno chiuse le scuole a Stigliano, Accettura e Irsina. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it

Con l’Associazione “Santa Maria della Rocca” per il Centro di aggregazione

La Notte Bianca dei giovani Due giorni di eventi, dibattiti e concerti a Calciano CALCIANO - Pronti per la Notte Bianca di Calciano. L’evento si svolgerà tra il 20 e il 21 febbraio, organizzato dall’associazione cittadina “Santa Maria della Rocca”, nell’ambito del progetto per il Centro di aggregazione giovanile - Piano sociale di zona, con il patrocinio del Comune. «Una Grande Maratona di eventi culturali -si legge nella presentazione della manifestazione- al fine di promuovere il protagonismo dei Giovani nella consapevolezza di un sano divertimento. L'evento si caratterizza per la partecipazione di tanti giovani talenti: il gruppo “7Rosepiùtardi” di Rionero in Vulture, che presenterà in anteprima assoluta il disco di prossima uscita e con l'interscambio di altre realtà associative, nonché di Centri di aggregazione giovanile come i Taranta Sound, gruppo di giova-

ni tricaricesi, che presenteranno il loro repertorio di musica popolare, e la compagnia teatrale dei “Pachamama”, sempre di Tricarico, che presenterà sketches incentrati sul ruolo della donna e sul suo stato di emancipazione con la regia di Luciano Pisani». All'interno dell'evento, non manca l'appuntamento con i libri. Il primo, “La Castellana”, è edito da Smdr edizioni e scritto da Vincenzo Maida. All'incontro con l'autore, inoltre, sarà presente il giornalista Oreste Lo Pomo; e si chiuderà in bellezza con la drammatizzazione dell'opera curata d HermesTeatroLaboratorio. Il romanzo di Stefano Delacroix, invece, è edito da Lupo, e l'autore per l'occasione farà conoscere anche la sua bravura di cantante e chitarrista. La scuola di ballo King's Dance Club di Michele Cantanna di Montalbano Jonico, ancora, porterà uno spettacolo orientale

con ventagli di fuoco e due spettacolari esibizioni di Bachata e di Salsa. “La maratona - afferma Maria Bamundo - che partirà dalle ore 16 del 20 febbraio e terminerà all'alba del 21 febbraio 2009, si aprirà con una sfilata di Maschere a tema, con la partecipazione delle maschere di Tricarico e una sfilata di maschere veneziane a cura della Scuola di ballo di Michele Cantanna di Montalbano e culminerà con la scatenante e coinvolgente musica da discoteca che sarà curata da ben tre dj». Non mancheranno altri ospiti ee iniziative a sorpresa, tra cui giovani che si cimenteranno nella lettura di poesie e in altre iniziative. «L'ingresso all'evento è a titolo gratuito e aperto a tutti». Informazioni sul sito www.smdr.it, oppure scrivere a edizioni@smdr.it e/o tel. 0835 672021 - 347 5306213. Nunzio festa

IRSINA - Scende in campo il popolo del Pd, a seguito delle dimissioni del segretario Walter Veltroni. La sconfitta elettorale maturata in Sardegna è stata fatale. La decisione del segretario di lasciare preoccupa i dirigenti nazionali, così come quelli di Irsina. La riflessione della segretaria del circolo locale del Pd, Maddalena Coletta, del sindaco, Domenico Amenta, e del consigliere comunale, nonché membro della segreteria del circolo locale del Pd di Irsina, Felice Garzone: «Le dimissioni di Veltroni, penso siano state accolte negativamente -spiega Coletta- dalla maggioranza dei sostenitori presenti in Italia. Per quanto mi riguarda l'uscita di scena di Veltroni, non aiuterà affatto; nè a risolvere le questioni interne al partito, nè a dare una svolta alle tante questioni estranee alla politica alcuni dirigenti del Pd in alcune regioni di Italia sono coinvolti. La famosa questione morale. Veltroni, oltre a essere stato il fondatore del Pd, ritengo sia stato anche uno dei maggiori ispiratori di questo nuovo modello, del quale soprattutto tanti giovani si sono ispirati, oggi colpiti e delusi. Secondo il mio punto di vista -continua Coletta- Veltroni paga colpe che non sono sue, o almeno del tutto, parlo della questione “Immondizia a Napoli, delle elezioni svolte la primavera scorsa e soprattutto delle questioni giudiziarie legate a tutti quei dirigenti ed amministratori del partito coinvolti in alcune regioni. Le dimissione del segretario del Pd a meno di un anno dalla nascita del nuovo partito -concludeColetta- sono un grosso danno per l'intera coalizio-

ne, soprattutto in previsione di tutti gli impegni che il partito si trova ad affrontare nell'immediato , motivo per il quale, tutta la classe dirigente dovrebbe interrogarsi e rendersi conto se in effetti si stà facendo tutto il possibile per offrire le risposte alle domande del nostro elettorato». Sulla stessa lunghezza d'onde si trova il sindaco Amenta: «Le dimissioni di Walter Veltroni sono dannose e quantomeno inopportune. Così facendo si continua a regalare terreno all'avversario, ferme restando tutte le buone ragioni che hanno indotto il segretario a dimettersi, non ritengo che abbia fatto la cosa giusta. Adesso -continua Amenta- è tutto da rifare, ma con tutti gli appuntamenti elettorali che ci sono nella prossima primavera, chi si assumerà la responsabilità di traghettare il partito o la coalizione nella prossima fase? Gli errori -conclude Amenta- in politica li commettiamo tutti, non credo che Veltroni debba sentirsi in colpa, o meglio totalmente in colpa per tutto ciò che stà capitando all'intera area di centrosinistra. Ci sono colpe e malcostumi che appartengono alla politica in generale, che non hanno nulla a che fare con il lavoro svolto da Veltroni fino adesso». Felice Garzone si è detto «amareggiato per ciò che stà succedendo -dice Garzone- eravamo tutti convinti che il cambiamento politico potesse rappresentare la chiave di volta per far confluire tutti i sostenitori del centro sinistra in una casa comune. E Veltroni, ritengo che fosse la figura giusta per questo nuovo progetto». Mimmo Donvito

Grottole La squadra di D’Ascanio ha il morale alle stelle

Verso una trasferta difficile GROTTOLE - Dopo aver compiuto un'altro grande passo in chiave salvezza, i biancazzurri del Grottole si apprestano ad affrontare una trasferta molto difficile sul campo della capolista Borussia Policoro. La squadra di D'Ascanio ha il morale alle stelle dopo le tre vittorie consecutive, che le hanno permesso di raggiungere quota ventinove in classifica e, quindi, cercherà di allungare la striscia positiva di vittorie dimostrando, tra l'altro, di essere alla pari delle squadre di testa. Per il gioco espresso dall'inizio del campionato a oggi, infatti, i grottolesi hanno combattuto alla pari tutte la

gare disputate tranne, per l'appunto, la partita di andata proprio contro il Policoro finita con il risultato di 0 a 3. Anche contro il Varisius la squadra ha espresso un ottimo gioco ed ha saputo finalizzare quattro delle tante occasioni da rete create, vincendo con un netto 4 a 0. Il centravanti Moramarco, acquistato a gennaio, ha siglato altri due gol che lo portano a quota quattro in quattro partite. I materani di Tucci, in realtà, hanno resistito per quarantacinque minuti senza, però, rendersi pericolosi dalle parti di Zaccaro. Il primo gol è stato realizzato da Puntello dopo cinque minuti del

secondo tempo con una punizione dalla parte sinistra dell'aria di rigore avversaria. Al 12' della ripresa Moramarco ha raddoppiato a pochi metri dalla linea di porta con un tap-in preciso in seguito ad un traversone basso di Prisco. Anche i giocatori entrati nella ripresa si sono resi decisivi; dopo il tris in contropiede firmato da Moramarco con un pallonetto dal limite, i nuovi entrati Alfarano e Di Pede, oltre a mantenere alto il ritmo di gioco, sono stati i protagonisti del quarto gol: alfarano ha recuperato palla a centrocampo ed ha lanciato in profondità il suo compagno di reparto, abile a drib-

Paolo Allegretti del Grottole

blare quattro avversari ed il portiere avversario. A Policoro ci sarà anche Prisco che nella gara contro il Varisius era stato sostituito per una contusione al gi-

nocchio che non gli ha provocato ulteriori problemi. Il prossimo match darà il polso della situazione. Carlo Amodio provinciamt@luedi.it


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Tursi Esposto di ex amministratori alla Corte dei Conti

Consiglieri sotto accusa Troppe spese esterne TURSI - Con una dettagliata e minuziosa segnalazione, sette ex consiglieri del Comune di Tursi, dimissionari ai sensi dell'art. 141 lett. b punto 3, (Antonio Caldararo, Salvatore Cosma, Angelo Castronuovo, Giuseppe Modarelli, Salvatore Mario Ragazzo, Annibale Santagata e Rosa Sarubbi) hanno prodotto un'informativa alla Procura Generale della Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica di Matera circa l'utilizzo di fondi comunali «Per tutelare posizioni private in quanto legate non all'attività di consigliere comunale, ma alla conservazione delle cariche». In sostanza si lamenta l'utilizzo di sostanziosi fondi comunali da parte degli attuali amministratori per la “propria” difesa dinanzi al Tar ed al Consiglio di Sta-

to, «Addirittura - leggiamo nell'esposto - in alcuni casi, sempre con soldi pubblici si occupano della tutela di consiglieri che non vorrebbero essere assistiti imponendo, sempre con soldi pubblici e per delibera, senza il visto di copertura finanziaria, la scelta forzata del legale». Vengono segnalate perfino missioni «Per seguire le udienze dei ricorsi come nel caso dell'assessore Natale Vallone che in data 8 luglio 2008 si è recato al Consiglio di Stato con missione a Roma autorizzata dal sindaco». Quanto annunciato e documentato alle Procure dai consiglieri dimissionari appare grave proprio perché come dagli stessi sottolineato si avrebbe un “utilizzo di soldi pubblici per scopi personali e quindi

privati”. Ed ancora: «Da una parte troviamo consiglieri eletti che sono costretti, per tutelare il proprio status, a pagare di tasca propria i legali (consiglieri dimessisi per lo scioglimento del Consiglio). Dall'altra troviamo consiglieri che utilizzano - una volta “reintegrati”- soldi pubblici (in gran quantità) per tutelare non l'ente pubblico bensì la difesa della propria posizione personale. I dimissionari concludono ritenendo «urgente il ripristino dell'agibilità democratica del Comune in preda ad un vero e proprio corto circuito istituzionale con gravi fenomeni di prepotenza e rilevante e disinvolto utilizzo di soldi pubblici». Specificando che «intendono perseguire finalità di giustizia e non di giustizialismo rimettendosi total-

mente alle autorità interessate». Nel documento, con allegati, inviato alle Procure si fa «Esplicita richiesta di ricevere rituale avviso, ai sensi dell'art. 408 del codice di procedura penale nella denegata ipotesi di archiviazione o del prosieguo delle indagini». In merito alla questione l'ingegner Angelo Castronuovo (consigliere dimissionario di Forza Italia, nonché candidato sindaco alle Amministrative del 2007) dichiara che «Alla fine la giustizia prevarrà e saranno in molti a doversi vergognare di sé stessi; di sicuro non avranno il coraggio nemmeno di chiedere scusa, perché il caso Tursi presto diverrà un caso nazionale». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Il Municipio di Tursi e Angelo Castronuovo

Bernalda Il magistrato: «I cittadini comprendano il perché delle regole»

Tutti a lezione di legalità Gherardo Colombo ha presentato il libro “Sulle regole”

Il Palacampagna gremito e Gherardo Colombo

BERNALDA - Tre ore in compagnia di “Sulle regole” di Gherardo Colombo. Un'intera mattinata che ha dato tantissimo ai ragazzi delle scuole presenti all'interno del Pala-Campagna a Bernalda. Parole di vita, pronunciate da Colombo, di cui faranno tesoro non solo i giovani delle scuole del bernaldese e delle vicine città, ma anche i professori, i presidi, e la gente che non

ha voluto mancare a questo grande appuntamento. Sono le ore 10, quando nella struttura sportiva iniziano ad arrivare i ragazzi delle superiori accompagnati dal corpo docente e dai rappresentanti degli istituti; passano pochi minuti e a calcare il parquet di gioco sono i passi del Presidente dei cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto, Pietro Tamburrano, che precedono quelli

del direttore regionale del Quotidiano, Paride Leporace e dell'ospite d'onore Gherardo Colombo. Passi, i loro, che sono stati accolti da un lunghissimo applauso e da tanta emozione per un uomo che parla, all'interno del suo libro, delle regole, della giustizia e dei diritti. A fare gli onori di casa sono state le parole del presidente dei Cittadini Attivi, Pietro Tamburrano, il quale,

rivolgendosi agli studenti e ai presenti, ha parlato di onore e commozione per la presenza di un uomo che porta avanti le parole “giustizia e diritti”. Subito dopo è intervenuto il direttore regionale del Quotidiano, Paride Leporace, il quale ha presentato Gherardo Colombo ed ha parlato del suo libro “Toghe rosso sangue”. Un libro, quello di Leporace, che approfondisce la storia dei delitti che ha visto i 25 magistrati uccisi, nel periodo che va dal 1965 al 1995. Pagine queste che lo stesso Tamburrano ha definito storia per l'Italia e per la sua gente. Dopo gli interventi e i saluti di Tamburrano e Leporace, a tenere banco sono state quelle di Gherardo Colombo, il quale ha lasciato un segno, anzi la sua firma sulle parole giustizia, diritti, e regole nei cuori dei ragazzi presenti.

“La giustizia non può funzionare se i cittadini non comprendono il perché delle regole”. Queste le prime parole di Colombo ai ragazzi delle scuole superiori del metapontino. «Se non si comprendono le regole - ha detto Colombo - si rischia di eludere le norme. Tutti i cittadini - ha continuato l'ex magistrato - sono uguali davanti alla legge. Questo oggi lo possiamo affermare in quanto la Costituzione ha posto delle regole fondamentali che di fatto garantiscono ogni cittadino. Ma questo nel passato non era possibile; non lo era per le donne che non potevano votare e non godevano degli stessi diritti degli uomini; non lo era per il mondo scolastico, infatti ci andavano i pochi e non era possibile per le leggi, le quali venivano fatte dai pochi per i pochi. Ecco - ha concluso Co-

lombo - perché è importante rispettare le regole; lo è perché se si rispettano si viene rispettati». A chiudere l'evento poi sono state ancora le parole di Tamburrano, il quale ha annunciato ai ragazzi e al corpo docente di aver scritto alla Gelmini affinchè si possa arricchire il bagaglio culturale dei ragazzi con il libro di Gherardo Colombo. Tamburrano ha poi sottolineato di non aver avuto risposte ma che questo non lo fermerà nel riproporre la richiesta al Ministro dell'Istruzione in quanto, come detto dal presidente dei Cittadini Attivi, dopo più di trent'anni in magistratura Gherardo Colombo ha consegnato ai cittadini italiani un libro dove c'è la sua riflessione sulla cultura della giustizia e sul senso profondo delle regole. Fabio Sirago

Bernalda Alla Sala Incontro presentazione del libro “Ora aspetto che la vita mi cerchi”

La vita si racconta in un romanzo BERNALDA - La cittadina jonica, meta scelta dalla cultura. A confermare questi dati sono gli appuntamenti che si registrano durante l'anno all'interno delle strutture pubbliche e private. E sulla scia di questo entusiasmo collettivo, oggi alle ore 19, all'interno della Sala Incontro, con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura sarà presentato al pubblico bernaldese il libro della scrittrice Maria Antonietta D'Onofrio dal titolo "Ora aspetto la vita che mi cerchi". Questa si presenta come l'opera prima di Maria Antonietta D'Onofrio, scrittrice e già medico chirurgo di Pisticci. A prendere parte a questo evento sarà il Sindaco di Bernalda, Francesco Renna, la dott.ssa Maria Antonietta Vitti, il prof. Angelo Tataranno e il prof. Dino D'Angella, mentre a moderare il dibattito sarà Dino Paradiso. Nel corso della serata spazio anche alla musica,

infatti, saranno eseguiti brani musicali con musiche originali di Gianpiero Adornato e testi di D'Onofrio-Adornato, momento questo che sarà arricchito dalla splendida voce di Ida Matera e dalle coreografie di Sara Quinto con i passi di danza classica. Il libro che l'artista presenterà a Bernalda ha già visto altri appuntamenti a Matera, a Pisticci, nella città di Ferrandina, in quella di Pomarico e a Policoro, quest'ultima inserita nelle manifestazioni della Giornata Nazionale contro la violenza sulle donne e sui bambini. L'autrice dedica il libro "a tutte le donne che cercano il cielo", dove il cielo è simbolo di speranza, di forza e di riscatto dal dolore. La vicenda umana narrata nel romanzo si svolge nel periodo storico che va dal 67' al 78' e si conclude col delitto Moro. In questi anni si svolge la storia personale della protagonista, Ida una bambi-

na e poi una giovane adulta, che cresce portandosi nell'anima un dolore che la porta a rimanere al margine della vita e fuori dalle cose. Abbandonata a dodici anni dalla madre, non smette mai di cercarla e quando la ritrova in un istituto per malati mentali, scopre il doloroso vissuto della donna, l'infanzia e l'adolescenza negate, la violenza sessuale subita e comprende i motivi della sua fuga e la ama con un amore così intenso, nella speranza di salvarla e di renderla alla vita. La storia di Ida è una storia di violenza e di dolore, ma anche di perdono e di lotta contro ogni forma di violenza e lo stesso dolore, vissuto fino in fondo, alla fine diventa un ponte, un braccio teso verso una terra di speranza. Il libro è indirizzato a persone di qualunque età e cultura, perchè parla con un linguaggio semplice capace di trovare la via del cuore e

Bernalda

figure semplici sono tutti i personaggi, che si raccontano con le loro parole e anche con i loro silenzi, perchè c'è sempre qualcuno capace di ascoltare il silenzio e il respiro di quanti non hanno voce. Nel libro l'autrice si spinge a dare voce al racconto di persone che hanno dato la loro testimonianza, che sa-

rebbero rimaste in silenzio per sempre, con il loro dolore; un modo questo per dare spazio alla voce di chi non ha altro che un respiro per raccontarsi. Ecco questi sono i tanti motivi per essere presenti questa sera per la presentazione di “Ora aspetto la vita che mi cerchi". fa.si.


Giovedì 19 febbraio 2009

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Nova Siri L’intuizione dell’esperto Giuseppe Vassallo è diventata una regola

Nuovi esperti per la diagnosi della scoliosi NOVA SIRI - Sette nuove figure di Operatore sportivo professionista hanno conseguito la specializzazione, domenica scorsa, a Nova Siri. Si tratta dei giovani che hanno preso parte al corso organizzato dal Gruppo Vps (Vocazione professione sport) di Nova Siri e dall'Us Acli Matera. Iniziato l'11 ottobre 2008 e protrattosi fino a domenica, il corso è stato oggetto di ben cinque selezioni dei candidati. Dei 35 aspiranti che avevano fatto richiesta di ammissione, solo sette sono arrivati all'ultima tappa. Ma è soprattutto la storia

di questo corso a destare sorpresa. L'iniziativa nasce, infatti, da una vera e propria scoperta. Si può così definire l'intuizione dell'operatore sportivo Giuseppe Vassallo, che, nel corso della sua lunga esperienza nell'ambito della ginnastica correttiva, si è accorto di una nuova e non ancora percorsa modalità di diagnosi e correzione della scoliosi. Si chiama, per dirla con più appropriata terminologia, di una tecnica di Posturologia Ginnica Integrata - Metodo Vps, atta al riequilibrio dell'apparato locomotore. Di fronte a tanti che

storcevano il naso, Vassallo ha cominciato a credere nell'intuizione, nel suo carattere di novità e di efficacia. Ci hanno creduto subito anche il professor Franco Nola (membro del consiglio nazionale Us Acli) e la dottoressa Maria Filomena Palazzo (coordinatrice tecnico-scientifica del gruppo Vps). Anche per merito loro questa intuizione, nata quasi per caso dall'osservazione autoptica degli utenti della palestra, ha ottenuto il crisma dell'ufficialità con anche il patrocinio del Coni, che ne ha riconosciuto l'efficacia e il carattere di novità. Da qui

è nata l'idea di farne un corso, per divulgare la tecnica e renderla nota a un maggior numero di operatori. Che possono sentirsi, a questo punto, autentici pionieri di una metodologia di intervento altamente innovativa, che si affianca, pur senza escluderle, alle più tradizionali modalità praticate in ambito medico. I nuovi operatori, inoltre, sono stati formati a 360 gradi, anche attraverso nozioni scientifiche e culturali. Questi, con un ulteriore esame di abilitazione, potranno insegnare, e non solo praticare, la tecnica ideata da

I corsisti specializzati a Nova Siri

Vassallo. I giovani operatori, in occasione dell'esame finale, hanno potuto assistere alla lezione conclusiva di Elio Di Bari, vice commissario del Coni. E' utile sottolineare il valore signifi-

cativo di questa presenza, se ancora vi fosse qualche dubbio sulla qualità della “scoperta” e i riconoscimenti ufficiali da essa ottenuti. Pino Suriano provinciamt@luedi.it

Un investimento di 800.000 euro che darà lavoro a 120 operai fino a dicembre

Pinete joniche come salotti Parte ad aprile il progetto di valorizzazione della Provincia METAPONTINO - Ad aprile la Provincia riparte dalle pinete della fascia jonica. E' stato presentato ieri, nelle sale di via Ridola, il progetto Ivam (“Interventi di valorizzazione ambientale e miglioramento forestale delle pinete joniche”), messo in piedi all'ente. «La Provincia di Matera -ha affermato fra le altre cose il presidente Nigro- prosegue in questa maniera la sua politica di valorizzazione ambientale»; tenendo d'occhio le esigenze del lavoro mancante e del turismo. «Dopo la certificazione Emas -ha spiegato l'assessore Franco Labriola - i lavori per l'ammodernamento dell'asse viario che collega Metaponto a Nova Siri, le attenzioni si concentrano sul questo nuovo progetto». Le cifre sono consistenti. L'importo complessivo dell'intervento, infatti, è pari a due milioni di euro, e «vede l'Amministrazione provinciale impegnata per una quota pari a ottocentomila euro, cifra che utilizza i fondi della Trisaia di Rotondella (come previsto dalla Legge 368 del 2003), e la restante quota, pari a un milione e duecento mila euro, sarà garantita, con un benestare di massima, dalla Regione Basilicata». Gli interventi saranno realizzati da aprile 2009 a dicembre

La presentazione del progetto per le pinete in Provincia (Videouno)

2009, con una interruzione delle attività nei mesi di luglio e agosto. Il progetto, sempre in mattinata, è stato presentato ai sindaci dei comuni interessati. Le aree di pineta appartenente a Policoro, Scanzano Jonico, Pisticci, Bernalda e Nova Siri, vedranno l'esecuzione di interventi di ripulitura delle aree forestali, poi inte-

grazioni rimboschimenti con specie autoctone su una superficie di circa 43 ettari, e la creazione di aree pic nic per le attività ludico ricreative. «Azioni indispensabili -ha sottolineato Labriola- per affrontare e risolvere una emergenza ambientale strategica per l'intero territorio. E proprio per migliorare la qualità ambientale del Materano -ha proseguito Labriola- abbiamo inteso mettere ulteriormente a frutto questi interventi recuperando e utilizzando correttamente la biomassa forestale. Un uso che seguirà le linee guida del Dipartimento Economia Forestale dell'università di Basilicata e del Cnr Ivalsa di Firenze, con le quali l'Ente ha già messo a punto due convenzioni». Dal territorio saranno anche selezionate, dopo avviso pubblico, centoventi persone che a tempo determinato lavoreranno per eseguire tutte le operazioni necessarie e rispettando sia i tempi della natura sia il bisogno di utilizzare meno possibile attrezzature tecnologiche. Di «opportunità lavorative per 120 famiglie, in un periodo economico davvero pesante per l'intera regione», ha parlato infine lo stesso Carmine Nigro. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it

Coordinamento interregionale sui guai del mondo agricolo POLICORO - L'Amministrazione comunale tramite il suo assessore all'Agricoltura, Saverio Carbone (Udc), ha istituito il coordinamento permanente degli amministratori e associazioni agricole del comprensorio jonico, allargato anche alla Calabria e alla Puglia, per discutere periodicamente dei problemi inerenti il mondo agricolo. Così nel pomeriggio di lunedì, il coordinamento ha organizzato una conferenza stampa, propedeutica alla manifestazione che si terrà domani, alle ore 18 nell’aula consiliare, in cui il sindaco Nicola Lopatriello e Carbone hanno sottolineato come «l'aumento dei contributi previdenziali sulla manodopera agricola che da aprile passerà da 8,50 e 19 euro rappresenta l'ennesima beffa per tanti imprenditori che devono già fare i conti con mille problemi: infrastrutture carenti, internazionalizzazione dei mercati, dunque maggiore concorrenza con altri Paesi che hanno un sistema fiscale e previdenziale più leggero di quello italiano, situazione debitoria pregressa nei confronti dell'Inps, e quant'altro». Nel suo intervento, Lo-

patriello ha anche promesso: che incontrerà presto il ministro Zaia, proprio per discutere di questo scottante argomento per cercare di trovare una soluzione che non penalizzi oltremisura il mondo agricolo lucano, come peraltro già è stato fatto quando Alemanno che, «grazie alle nostre rimostranze -ha detto Lopatriellosanò con il condono agricolo una parte di debiti accumulati in passato. Ma nello stesso tempo chiedo ai tanti imprenditori della zona di cooperare meglio tra i loro affinchè si possano sfruttare i buoni rapporti da me creati con la Romania, che ha nel policorese Mario Cospito l'ambasciatore italiano a Bucarest, e il Canada per creare nuovi canali di vendita delle nostre produzioni agricole che non hanno eguali in termini di genuinità e flagranza». A concludere i lavori è intervenuto l'onorevole Rubino, il quale ha voluto dare una buona notizia leggendo una sentenza del Tribunale di Taranto, con la quale sono state annullate cartelle esattoriali dell'Inps dal 1986 al 1999. provinciamt@luedi.it

Policoro Successo per il torneo di Pulcini dedicato a Telethon

A scuola di calcio per solidarietà POLICORO - Il calcio non è solo business. Ma anche partecipazione e solidarietà. Come quella che ha visto in campo per la prima uscita ufficiale il team di Telethon. I ragazzini del nuovo coordinamento provinciale di Matera, aperto a Policoro lo scorso dicembre, hanno disputato e vinto il primo trofeo di calcio “Telethon” disputatosi nel centro giovanile “Padre Minozzi” nello scorso dicembre organizzato dall'associazione “Planet Sport” di Policoro, che ha in Antonio Santoro il suo presidente nonché vice presidente provinciale di Telethon; la scuola calcio “Padre Minozzi” ben diretta da Filippo

Quinto e la Polisportiva tursitana di Salvatore Cosma “Aurora Nicola Russo”: «Come prima uscita ufficiale spiega Cosimo Cellammare coordinatore Telethon provinciale- i nostri pulcini sono stati davvero bravi. Ma in queste manifestazioni l'aspetto agonistico non ha importanza, in quanto la nostra squadra di calcio rappresenta un'associazione nazionale che ha ben altre finalità, prima fra tutte la solidarietà che si concretizza con la raccolta fondi da destinare poi alla ricerca contro le malattie genetiche. Ma lo sport nel suo significato più alto e nobile è una grande palestra di vita in cui ognuno di noi

apprende valori fondamentali da mettere in pratica quotidianamente, indipendentemente da quello che fa nella vita. Uno di questi è appunto la solidarietà, poi la lealtà e sportività che noi vogliamo inculcare sin da piccoli ai nostri ragazzi. E per questo voglio ringraziare coloro i quali si sono messi a disposizione della causa di Telethon, organizzando una manifestazione calcistica ben riuscita: l'Amministrazione comunale di Policoro per aver supportato la manifestazione e per la donazione fatta a Telethon, l'Amministrazione comunale di Montescaglioso, Colobraro e Ferrandi-

Uno dei piccoli animatori del torneo per Telethon

na. Un grazie al provveditore agli studi della provincia di Matera a tutti gli istituti scolastici, all'associazione Carabinieri in congedo di Policoro, all'Associazione “Io ballo”, all'associazione Cultura-

le e Musicale “Carafa” e tutta la sua Banda, al servizio ambulanze Policoro Soccorso per la fattiva collaborazione». Gabriele Elia provinciamt@luedi.it


Giovedì 19 febbraio 2009

LOTTO&CONCORSI

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SCACCHI

Rubriche

Vinti due ambi e due estratti. È uscito il 68 di Torino, caccia al 59 di Bari

Nazionale e Bari: figura 1 di GIOIA GASPARINI ROMA – Il 68, massimo ritardatario del lotto e capolista di Torino, che mancava all’appello dall’8 maggio 2008, ha interrotto la sua fuga dopo 121 assenze consecutive. Trattandosi del numero più giocato delle ultime estrazioni ha regalato numerose vincite agli appassionati del lotto di tutt’Italia. Il podio dei numeri più attesi vede sul gradino più alto il 59 di Bari con 105 assenze, al secondo posto il 64 ancora di Bari con 103 turni e al terzo posto il 9 di Napoli a quota 90. Gli altri ritardatari usciti allo scoperto sono l’87 quinto di Milano dopo 53 turni, il 65 quinto di Palermo dopo 50 sorteggi negativi e il 49 settimo di Roma dopo 43 ritardi. Non è mancato l’ambo a valenza doppia: 20-65 è uscito sia a Napoli che a Palermo. Per quanto riguarda le combinazioni numeriche segnaliamo a Bari l’ambo gemello 44-77, l’ambo complementare 13-77 e l’ambo simmetrico 13-78, a Milano il terno della decina dell'80 (82-85-87), a Napoli l’ambo simmetrico 20-71, a Torino il terno di cadenza 3 (13-63-73) e a Venezia il terno di controfigura 9 (20-31-42). NAZIONALE. Per ambo segnaliamo la figura 1 con la serie 10-28-55-6473 e la cadenza 9 con la serie 39-4969-79-89. Previsione speciale 3-62 per estratto ed ambo. BARI. Da 75 estrazioni la figura 1 è priva di riscontri, ancorate ambi e terni alla serie 10-28-55-64-73. Per ambo segnaliamo la cadenza 9 con la serie 39-59-69-79-89. Previsione speciale 59-64 per estratto ed ambo. CAGLIARI. Per ambo sono statisticamente interessanti la cadenza 7 con la serie 17-27-37-47-57 e la figura 8 con la serie 17-26-35-53-89. Previsione speciale 26-79 per estratto ed ambo. FIRENZE. Per ambo e terno prendete in considerazione la cadenza 1 con la serie 1-31-41-61-71 e la figura 3 con la serie 3-12-39-66-75. Previsione speciale 19-86 per estratto ed ambo GENOVA. Avevamo proposto la controfigura 3 ed è uscito l’ambo 36-58. La prima decina cabalistica 90/9 è attesa con ambi e terni, combinateli nella serie 90-2-4-6-8. In alternativa, per i medesimi giochi, considerate la cadenza 3 con la serie 3-1323-33-43. Previsione speciale 8-49 per estratto ed ambo. MILANO. Per ambo la cadenza 6 con

54 59 19 30 83 33 9 70 38 49 56 la serie 6-36-56-66-86 e decina 41/50 con la serie 7-25-34-43-88. Previsione speciale 48-49 per estratto ed ambo NAPOLI. Avevamo consigliato la cifra 7 ed è uscito l’ambo 71-73. Vinto l’estratto con il 73 della previsione speciale. Per ambo la cadenza 8 con la serie 18-48-58-68-88. Interessante anche la prima decina con la combinazione 1-4-5-7-9. Previsione speciale 54-83 per estratto ed ambo. PALERMO. Per ambo non tralasciate la figura 4 e la cadenza 7, ancorate qualche giocata alla serie 3-12-21-3966 e alla combinazione 27-47-67-7787. Previsione speciale 23-85 per estratto ed ambo. ROMA. La controfigura del 10 non sviluppa giochi da 68 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 10-2132-43-54. Per ambo segnaliamo la cadenza 0 con la combinazione 20-3050-60-70. Previsione speciale 12-38 per estratto ed ambo. TORINO. Vinto l’estratto con il 68 della previsione speciale. La cadenza 5 per ambo e terno con la cinquina 15-45-55-75-85. La controfigura 10 dovrebbe presto sviluppare degli ambi, combinateli nella serie 10-21-5465-87. Previsione speciale 44-60 per estratto ed ambo. VENEZIA. Da 68 estrazioni la cadenza 5 non sviluppa combinazioni vin-

63 105 65 80 85 84 90 83 74 78 72

84 64 72 37 42 25 1 44 57 39 76

60 103 57 58 66 80 64 61 65 70 71

23 35 21 58 17 27 5 72 21 22 15

55 50 49 47 46 64 52 53 51 48 58

Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 128 36 85 128 77 88 128 57 90 126 6 55 124 10 8 123 5 82 123 37 86 123 39 3 122 59 80 122 81

Ritardo 64 62 45 42 42 40 40 38 38 32

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 19 febbraio 2009 Roma e Tutte 26, 63, 42, 33, 67, 73 Napoli, Firenze e Tutte 24, 61, 40, 31, 65, 71 ESTRAZIONE DI SABATO 21 febbraio 2009 Roma e Tutte 28, 65, 44, 35, 69, 75 Napoli, Firenze e Tutte 26, 63, 42, 33, 67, 73

UNIDICI RUOTE

E’ confermata la presenza del presidente della Federazione Scacchistica Mondiale, Kirsan Ilyumzhinov,e del presidente della Federazione Scacchistica Italiana, Gianpietro Pagnoncelli. A sviluppare l’aspetto scientifico del tema sarà il noto conduttore televisivo e appassionato scacchista, Piero Angela, con un intervento in video conferenza.

Pronostico concorso n. 22 (del 19/02/2009) 2 17 20 34 38 54 57 60

PREVISIONI

Un gioco per crescere: verso il convegno di Torino

Saranno presentati alcuni fra i principali e più recenti progetti di ricerca scientifica in materia, nonché l’esposizione di un quadro il più possibile completo delle esperienze e delle modalità concrete di insegnamento scacchistico nelle scuole di tutto il mondo, da quella russa a quella turca, da quella croata a quella tedesca etc.

41 21 89 5 16 36 70 27 76 12 65

centi, per ambo e terno date fiducia alla serie 15-35-45-65-75. In alternativa considerate la decina del 50 con la serie 51-52-53-54-55. Previsione speciale 49-79 per ambo e ambata. TUTTE. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 22-35-39, 437-56, 10-22-41, 24-33-47, 63-74-82.

di PASQUALE GRANDE

NOTEVOLE interesse sta suscitando, sia in Italia che all’estero, il Convegno internazionale in programma a Torino dal 25 al 27 febbraio, che sarà incentrato sulle modalità dell’insegnamento degli scacchi in ambito scolastico e sulle potenzialità dell’insegnamento scacchistico nello sviluppo delle competenze cognitive e della personalità dei discenti. Il convegno, che avrà per titolo “Gli Scacchi: un gioco per crescere”, affronta un tema di grande attualità che negli ultimi tempi ha richiamato l’attenzione di molti studiosi della materia, soprattutto in seguito agli esiti delle ricerche scientifiche svolte dall’Università di Torino e dal C.N.R. di Roma, che documentano il miglior rendimento scolastico dei bambini che giocano a scacchi nonchè l'efficacia delle nuove modalità di insegnamento scacchistico con mezzi informatici. I relatori saranno in tutto una dozzina, a rappresentanza di nazioni di quattro continenti, con nomi di spicco sia del mondo scacchistico che di quello scientifico.

58 58 55 52 59 77 60 56 60 51 66

Confermata anche la presenza dell’emiro dr Sulaiman Al-Fahim, presidente della Federazione Scacchistica degli Emirati Arabi Uniti che parlerà dell’importante contributo apportato dal gioco degli scacchi nella evoluzione della donna araba. Solo per curiosità aggiungiamo che il dr. AlFahim è uno degli sceicchi proprietari della squadra di calcio Manchester City e fa parte del gruppo che qualche mese addietro voleva comperare, il giocatore di calcio del Milan, Kakà. Sarà presente al Convegno anche Maurice Ashley, primo Grande Maestro afroamericano, che relazionerà su: “Scacchi per trionfare Usare un vecchio gioco per creare nuove energie nei bambini e negli adolescenti”. Ashley, lo ricordiamo, è stato allenatore dei “Raging Rooks” e dei “Dark Knights” di Harlem, vincitori di molti U.S.A. National Junior High School Championships. La sede del Convegno è il Centro Incontri della Regione Piemonte in corso Stati Uniti 23.

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

di MARIA D’AUTUNNO

Gli ambi di Febbraio IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Febbraio, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI FEBBRAIO 8 - 13 18 - 24 41 - 80 87 - 58 29 - 63 8 - 15 70 - 25 1 - 70 Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di Febbraio.


Sport 39

Giovedì 19 febbraio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Prima Allenamenti condizionati dal tempo e dagli infortuni. Pires e Suppa migliorano

Potenza, continua emergenza Cozzolino out. Trasferta negata ai tifosi e limiti per il Crotone L’EMERGENZA continua in casa Potenza. Ed in aggiunta al quadro abbastanza precario della salute di molti protagonisti, ci si è messa anche la situazione del meteo a non dare tregua e tranquillità al lavoro di Arleo. E’ evidentemente stata annullata l’amichevole che il Potenza avrebbe dovuto fare nella giornata odierna ad Avigliano, per cui l’allenamento sulla palla del giovedì si svolgerà nella struttura al coperto del PalaPergola a Rossellino. Anche ieri il Potenza è stato costretto a trasferirsi lì per l’impossibilità d allenarsi su un campo di calcio. Qualcuno aveva anche ipotizzato la necessità di anticipare la partenza verso Perugia proprio per consentire alla truppa quantomeno di disputare un paio di sedute regolari di allenamento, ma il maltempo è pressocchè generale in Italia e poi l’indisponibilità di tanti giocatori rende inutile qualsiasi anticipo di ritiro. E così va a delinearsi un quadro decisamente buoi per una trasferta difficile come quella del Curi. Il riepilogo è presto fatto. Di Bella non è assolutamente recuperabile per la ricaduta sull’infortunio muscolare patito qualche settimana fa. In compenso, però, Patarini ha ricominciato a lavorare e Arleo non dispera di poterlo impiegare a Perugia. In giornata dovrebbero essere riaggregati al gruppo di prima squadra Pires e Suppa, che anche ieri non si sono allenati, mentre il tecnico ha concesso un altro giorno di riposo supplementare a Sabatino e Mangiapane, che erano in predicato di rientrare oggi. Ovviamente le situazioni dei

Seconda Palumbo: «Col Manfredonia sarà difficile»

Melfi, ripresa al completo

Sabatino in azione

due sono diametralmente opposte: Sabatino ha subito un intervento ai denti, per cui anche allenandosi domani e sabato sarà a disposizione. Al fantasista, reduce dalla distorsione alla caviglia della settimana scorsa, invece, serviva un giorno in più per completare il lavoro differenziato iniziato a Lamezia nei giorni scorsi. Francamente ci sono poche speranze di vederlo all’opera domenica. Ma la defezione che, a questo punto, sembra più certa è quella inaspettata di Cozzolino. Il campo pesante di domenica scorsa, ma anche una prestazione abbastanza intensa hanno lasciato i segni sulle gambe del calciatore che non ha ancora ripreso la preparazione. I bene informati credono che sia impossibile vederlo al’opera.

Insomma, il quadro non può dirsi certamente idilliaco per affrontare questa fase del campionato. Ci vuole soltanto molta pazienza e aspettare tempi migliori. Intanto è ufficiale la notizia che del divieto alla trasferta del Curi per i supporter del Potenza. Il Casms aveva già indicato come rischioso il match (l’anno scorso non fu così e le intemperanze furono determinate in campo dagli addetti al campo e dai calciatori della società umbra), il prefetto si è adeguato e ha disposto la vendita dei tagliandi esclusivamente ai residenti umbri. E una limitazione è stata fissata anche pr Potenza-Crotone dell’1 marzo: vendita di un solo tagliando per ciascuno spettatore ospite. Alfonso Pecoraro

SI è ritrovato al Valerio il Melfi, che ha iniziato a preparare l'importantissima sfida di domenica prossima contro il Manfredonia. " Ci attende una gara molto difficile, sottolinea mister Palumbo. Daltronde questo è un campionato dove non esistono gare facili. I nostri avversari saranno ancor più motivati dalla presenza del nuovo allenatore. Nonostante le nostre quattro vittorie consecutive, non dobbiamo dimenticarci che non abbiamo ottenuto assolutamente nulla. Sappiamo che la nostra salvezza passa inevitabilmente dalle partite in casa , quindi domenica contro il Manfredonia dobbiamo cercare di ottenere i tre punti" Imperativo categorico è dunque restare sul pezzo e non abbassare la guardia. Palumbo con queste dichiarazioni tenta di sgombrare il campo da ogni equivoco. Contro il Manfredonia ci sarà da lottare anche perchè successivamente il Melfi è atteso da due trasferte consecutive,contro Gela e Pescina, di certo due clienti scomodi. Nel frattempo non si registrano defezioni in casa giallo-verde. Tutto l'organico è a disposizione del tecnico che può effettuare esclusive valutazioni di carattere tecnico. " Rispetto a prima posso fare affidamento su 20 giocatori tutti dello stesso livello, ribadisce Palumbo. Questo è un aspetto estremamente importante che non può che influire positivamente sull'andamento dei risultati"

Palumbo

Una conferma a ciò che si sostiene ultimamente, relativa all'importanza degli ultimi arrivati dopo il mercato di gennaio, che oltre a irrobustire la rosa, di fatto ne hanno innalzato il livello qualitativo offrendo un'ampia varietà di scelta al tecnico. Vi è poi da ribadire come la componente fortuna rappresenti nel calcio un elemento rilevante che non può essere trascurato. Nel girone di andata gli episodi sono stati oggettivamente contrari al Melfi, in questo girone di ritorno sembrerebbe che la dea bendata abbia deciso di sorreggere le sorti del sodalizio federiciano. Intanto confermata per giovedì pomeriggio l'amichevole contro la juniores della rappresentativa lucana. Emilio Fidanzio

COPPA UEFA: ANDATA SEDICESIMI DI FINALE IERI IN CAMPO MILAN E SAMPDORIA

Stasera Fiorentina-Aiax. Nel pomeriggio Udinese in Polonia

SAMPDORIA METALIST

I viola puntano alla Coppa LA FIORENTINA TORNA in Europa dopo l'eliminazione dalla fase a gironi della Champions League e ritrova la Coppa Uefa nove mesi dopo la semifinale persa ai rigori con i Glasgow Rangers. L’avventura ricomincerà questa sera alle 20.45 al Franchi (arbitra lo spagnolo Cesar Muniz Fernandez, diretta su La7) col primo round contro l’Ajax. «Una gara affascinante e spettacolare – ha detto Cesare Prandelli – Lo sarà per il blasone della formazione olandese, per la presenza di un personaggio come Van Basten che ha fatto tutto di speciale e mi sarebbe piaciuto allenare visto che i fuoriclasse fanno sempre la fortuna degli allenatori e per la nostra voglia di andare avanti il più avanti possibile in questa competizione. Non ci sentiamo battuti in partenza». Non è stato facile però per lui, e per la sua squadra, rituffarsi nel calcio dopo i drammatici fatti di domenica a Genova. «E' il nostro lavoro e dobbiamo essere sempre professionali al 100% – ha sospirato il tecnico viola – Certo, tante volte ti domandi se vale la pena davvero, specie quando ti ritrovi a dover commentare episodi assurdi». Parole e pensieri a cui si è allineato anche Alessandro Gamberini: «Fatti come quelli di domenica ci hanno scosso, la speranza è che non succedano più e si trovi quanto prima una soluzione». Poi, per fortuna della Fiorentina torna protagonista il calcio vero. «Non credo ad un Ajax in crisi – ha osservato Prandelli – Resta una delle formazioni che più negli ultimi 20 anni è stata protagonista del panorama internazionale, capace di lancia-

re tanti campioni. E con un tecnico che, anche per aver avuto uno dei più grandi allenatori al mondo quale Arrigo Sacchi, ha saputo trasmettere una mentalità offensiva. Se la Coppa Uefa diventerà il principale obiettivo degli olandesi, per noi sarà un problema in più. Perchè noi ci teniamo molto, l’essenziale è che la squadra non venga messa troppo sotto pressione», ha chiosato il tecnico alla sua 23/a partita europea sulla panchina viola che lo porta a essere l’allenatore della Fiorentina con più presenze in assoluto nelle competizioni internazionali. «Provo grande orgoglio, mi piacerebbe triplicarle» ha sorriso. «Dopo l’esperienza in Champions ci siamo convinti di poter fare bene in Uefa – ha aggiunto Gamberini – metteremo tutta la nostra voglia, una gara europea vale più di una di A». Prandelli riavrà Felipe Melo e potrebbe rilanciare Semioli, ballottaggi Dainelli-Kroldrup e Kuzmanovic-Gobbi. Confermatissimi Gilardino e Mutu, 32 reti, finora, in coppia: “Voglio che la squadra li faccia segnare il più possibile», ha 'intimatò Prandelli. LECH POZNAN-UDINESEL'Udinese punta al successo a Poznan in Polonia. Lo ha detto Pasquale Marino mettendo comunque in guardia sulla pericolosità dei polacchi. «Gli uomini di Zmuda mi hanno impressionato per l'organizzazione di gioco, per come aggrediscono l’avversario, con grande velocità. Il campionato polacco è fermo da un paio di mesi, ma non penso che sia un fattore determinante. Servirà quindi un’Udinese in piena salute, motivatissima».

WERDER MILAN

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WERDER (4-3-1-2): Wiese 5; Fritz 5 (st 29' Harink 6), Martesacker 6, Naldo 6, Boenisch 6,5; Tziolis 5,Baumann 5(st 17'Jensen 6), Ozil 6; Diego 6,5; Pizarro 6, Hugo Almeida 6. In panchina: Vander, Rosenberg, Pasanen, Prodl, Niemeyer. Allenatore: Schaaf 6. MILAN (4-3-2-1): Dida 6; Bonera 6,5, Senderos 5, Favalli 6, Zambrotta 6,5; Flamini 6,5, Pirlo 6,Ambrosini 6,5; Seedorf7 (st 41' Jankulovski sv), Ronaldinho 5 (st 44' Beckham sv); Inzaghi 6,5. In panchina: Abbiati, Maldini, Kaladze,Antonini, Darmian. Allenatore: Ancelotti 6. ARBITRO: Dean (Inghilterra) 6. RETI: pt 36' Inzaghi; st 39' Diego. NOTE: serata fredda, terreno in discrete condizioni, spettatori 30.000, angoli 3-3. AMMONITI: Ambrosini, Diego, Flamini, Favalli. Recupero: 1'-3'.

0 1

SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi 6.5; Stankevicius 5.5, Lucchini 5.5, Raggi 5; Padalino 6, Dessena 5 (13' st Sammarco 6), Palombo 5, Franceschini 5 (13' st Pieri 5.5), Ziegler 5 (29' st Marilungo sv); Cassano 6, Bellucci 5. In panchina: Mirante, Mustacchio, Ferri, Da Costa. Allenatore: Mazzarri 5. METALIST KHARKIV (4-4-2): Goryainov 6; Maidana 7, Obradovic 6.5, Gueye 6.5, Bordian 6; Edmar 6 (47' st Gancarczyk sv), Rykun 6.5 (44' st Berezovchuk sv), Silusar 7, Valyayev 6.5; Oliynyk 6.5, Jajà 7 (34' st Devic sv). In panchina: Bazhan, Konyushenko, Barilko, Zeze. Allenatore: Markevich 6.5 ARBITRO: Balaj (ROU) 6 RETE: 48' pt Oliynyk NOTE: Serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 15.000 circa. Ammoniti: Bordian, Stankevicius, Jajà, Gueye, Oliynyk, Lucchini, Goryainov. Angoli: 9-2 per la Sampdoria. RECUPERI: 3' pt e 4' st.

Un momento dell’incontro


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Sport Oggi amichevole con la Juniores al Paip.Unici ai box Conte e Marsico

Giovedì 19 febbraio 2009

Fragasso:«Così non va» Il diggì: «Squadra e tecnico in debito con la società» «FAREMO qualcosa. Al momento non so cosa, ma certamente anche da parte della società faremo sentire la nostra voce nei confronti della squadra». Giuseppe Fragasso direttore generale del Matera analizza la sconfitta di Fasano, anzi il modo in cui è maturata e l’atteggiamento della squadra dopo il gol di Acampora. «Siamo delusi. Inutile girare intorno alle parole. Cosa sia successo-afferma il dirigente- non lo so e non riesco a comprenderlo. Di certo c’è che la squadra si è come bloccata. Forse sarà paura di vincere o calo di personalità, ma è chiaro che non possiamo farci passare la mosca davanti al naso con facilità. Non abbiamo agito a caldo, ma è chiaro che ci riuniremo, come facciamo dio solito, e qualcosa ne verrà fuori. Perchè il nostro modo di fare è questo. Discutiamo tutti insieme e poi tiriamo le somme. Chiaramente sul banco degli accusati ci sono in maniera eguale tutte le componenti tecniche». Tecnico compreso? «Il tecnico è una componente. Ma non sto qui a disquisire questa o quella decisione. Si vince e si perde tutti e quindi in tal senso andranno i nostri strali». La concomitante sconfitta delle dirette concorenti al quinto posto che vale i play off non ha causato danni irre-

Il saluto ironico di Foglia Manzilo all’arbitro costatogli due giornate a fianco Giuseppe Fragaso (foto fc matera.it)

parabili, ma è chiaro che il punto sarebbe servito ad agganciare l’Ischia. «Ma anche a fare morale oltre che classifica. La continuitàcontinua Fragasso- non può terminare nelle gare esterne come accade sistematicamente a parte Genzano». Una questione di mentalità, perchè sul piano del gioco c’è un netto miglioramento e infatti a Fasano a centrocampo nel primo tempo la squadra si è

espressa bene. In attacco c’è da dare meritio anche alla difesa dei pugliesi, molto esperta e tarata a misura con le caratteristiche degli attaccanti materani. Inoltre Diego Albano, reduce da una settimana d’influenza nel finale aveva esaurito la cosiddetta birra e aveva bisogno di uscire. E’ uscito Chisena, ma anche Lonardo non era adatto alle caratteristiche di Di Matera e si è visto palese anche nell’occasio-

ne del primo gol. La squadra ha pagato anche l’enorme mole di lavoro atletico fatto durante la sosta e in effetti la fatica, amplificata anche da un fondo di gioco gibboso, si leggeva sulle facce degli atleti e in particolare su coloro che venivano da un lungo periodo di inattività come Lonardo. Discorso diverso per Chisena, perchè il trequartista si è allenato regolarmente anche nel periodo di cura

ed è l’unico atleta capace di raccordare i reparti, in particolare centrocampo e attacco. In questi giorni le analisi sono state tante e si è puntato anche il dito sugli arbitraggi, ma è chiaro che non possono essere l’unico alibi gli errori che il Matera sta subendo. «Credo che la società non stia facendo mancare nulla alla squadre e certamente-conclude Fragasso- il conto è in rosso tra organico tecnico e società. Quindi è ovvio che ci faremo sentire». La sensazione è che le distanze tra tutte le componenti stanno riprendendo la normalità, perchè non si può dare e non ricevere. Nessuno escluso. Quindi, c’è da mettere all’incasso tutti i proposito non mantenuti e riscattarsi contro il Pomigliano, ma solo come inizio. Oggi è prevista la consueta partitella con la squadra Juniores al campo della Zona Paip mentre ieri c’è stato allenamento al coperto allo stadio “XXI Settembre-Franco Salerno”. Solo Marco Conte e Alberto Marsico hanno ancora dei problemi da smaltire. Per domenica con la squalifica di Foglia Manzillo e Alessio Musco servirà un tecnico che vada in panchina. Uno dei papabili è Franco Danza, allenatore della squadra Juniores. Renato Carpentieri

Con l’Angri c’è voglia di cancellare il flop di Bitonto

BREVI

Francavilla al riscatto

GIUDICE, Foglia Manzillo squalificato

FRANCAVILLA – Adesso ci si mette anche il maltempo e precisamente la neve a complicare i piani della compagine sinnica. Infatti, l’undici rossoblu ha effettuato una seduta di allenamento nella mattinata di ieri. Nel pomeriggio, le condizioni meteorologiche hanno costretto il tecnico Lazic, ad annullare l’allenamento. Una situazione quindi, poco favorevole per la squadra francavillese, che dopo la pesante sconfitta subita domenica scorsa a Bitonto, dovrà cercare adesso di ripartire nella gara valida per la sesta giornata di ritorno, in programma allo stadio “Nunzio Fittipaldi”. Il match casalingo, avrà un sapore particolare per i ragazzi del presidente Franco Cupparo, che nella sfida di andata dovettero cedere l’intera posta in palio agli avversari, con il risultato di 1-0. Il turno casalingo, costringerà il Francavilla a vincere assolutamente la sfida contro i salernitani dell’Angri, che di certo non giungeranno in riva al Sinni per fare ulteriori sconti, vista la loro precaria posizione di classifica. Infatti i ragazzi di mister Erra, occupano con ventiquattro punti la quint’ultima posizione in compagnia dei pugliesi del Grottaglie. In casa grigiorossa, si fanno i conti con i malanni di stagione, che hanno falcidiato l’organico. La formazione salernitana, ha dovuto rinunciare ai febbricitanti Galdi, Fabbricatore, Manzo, De Rosa, Zerillo e Radicchio. Ma molto probabilmente, tutti saranno pienamente recuperati per domenica. Almeno così spera lo staff tecnico dei grigiorossi. Da lunedì pomeriggio, dunque, si è tornati a fare

sul serio, i rossoblu di mister Lazic, saranno attesi da una gara abbastanza impegnativa e per evitare spiacevoli inconvenienti dovranno assolutamente scendere in campo con molta concentrazione per arrivare al triplice fischio finale con la vittoria in pugno. Di fronte due squadre che, per motivi opposti, ci tengono a fare bella figura e, soprattutto, a conquistare la vittoria. Il campionato volge al momento più importante e c’è da raccogliere quei punti che consentiranno di raggiungere quota quaranta e tirarsi via quasi matematicamente dalla zona calda della clasifica e guardarsi attorno. La classifica si sta schiacciando al centro e tra play off e plkay out non c’è tanta distanza ma il pericolo di essere risucchiati è da non scartare. Claudio Sole

IL Giudice sportivo, in relazione alle gare disputate domenica 15 febbraio 2009 ha adottato i seguenti provvedimenti disciplinari: A CARICO DI SOCIETÀ 500,00 Sporting Genzano, 400,00 Bitonto. A CARICO DI ALLENATORI - 2 gare Foglia Manzillo Antonio (Matera) Per avere durante il saluto del fair-play tenuto comportamento irriguardoso nei confronti del direttore di gara. MASSAGGIATORI: Squalifica per tre gare effettive al Sig. SMALDONE PASQUALE (MATERA) Per avere, al termine della gara, seguito il direttore di gara fino all'ingresso degli spogliatoi rivolgendo al medesimo, più volte, frasi offensive. A CARICO DI CALCIATORI : 2 gare Bighencomer Eduardo (Ischia Isolaverde), Fiore Carlo (Sporting Genzano), De Simone Daniele (Venafro); 1 gara a Sardella Paolo (Ars Et Labor Grottaglie), Visciano Ivan (Turris 1944 A.S.D.), Manzo Vincenzo (Villacidrese Calcio Srl), Infantino Saveriano (Bitonto.), Ancora Cristiano (Matera),

Ussi di Basilicata: Massaro presidente e c’è il nuovo direttivo I GIORNALISTI iscritti al gruppo lucano dell’Ussi (Unione stampa sportiva italiana) «Augusto Viggiani» hanno eletto nei due seggi allestiti a Potenza e Matera, il nuovo Presidente Antonio Massaro e il nuovo Consiglio direttivo. Per il Consiglio direttivo sono stati eletti i giornalisti professionali Corrado Abbattista, Giovanna Laguardia e Francesco Loscalzo e i giornalisti collaboratori Pietro Scognamiglio, Margherita Agata e Angelo La Capra. Come revisori dei conti sono stati eletti Luigia Ierace (professionale) e Marco Tucci (collaboratore), mentre i delegati al congresso nazionale, che si svolgerà a Pescara, saranno Corrado Abbattista (professionale), Margherita Agata e Pietrantonio Lutrelli (collaboratori). Ranko Lazic in panchina al Fittipaldi

Domenica trasferta difficile in casa del Pianura, team che vanta uno dei migliori attacchi del girone

Genzano, gli ultimi innesti hanno portato vigore GENZANO DI LUCANIA - Mister Pirone carica i suoi per la difficilissima trasferta contro il Pianura. All'andata Compierchio fu grande protagonista mettendo a segno due reti che però non bastarono a portare a casa l'intera posta in palio. Il mach, infatti, terminò con un incredibile 3-3 finale che regalò un punto ciascuno alle due squadre. Con l'avvento di Mister Pirone sulla panchina bianco rossa la svolta c'è stata. In casa, gli uomini genzanesi, difficilmente concedono troppi spazi agli avversari ed infatti le due vittorie interne per ora sono i punti che nel girone di andata mancarono all'ex Bardi. La neve caduta in questi giorni sta pregiudicando la preparazione del team alto bradanico. In effetti, neve, freddo e brutto tempo di certo non aiutano la compagine lucana. Il manto erboso del Comunale è sempre in pessime condizioni e il tempo inclemente di

questi giorni di certo non aiuta il suo ripristino. I ragazzi bianco rossi, domenica scorsa, hanno dimostrato di avere i numeri giusti per riuscire nell'impresa di mantenere la categoria attuale. La dirigenza bianco rossa è consapevole della forza del proprio organico e la salvezza certa non è affatto un miraggio. Con gli innesti invernali di Bacio Terracino, Impagliazzo, Buonocore e Fiore la squadra lucana ha aumentato notevolmente la qualità del proprio organico. I nuovi arrivi sono stati affiancati di recuperi importati come quello di Fiscina e Papagni che hanno dato peso notevole alla squadra. L'amaro pareggio conquistato tra le mura amiche del Comunale di Genzano, proprio contro il Pianura circa quattro mesi fa, fu un duro colpo da digerire per i bianco rossi alto bradanici. In effetti, il pareggio dei campani

arrivò nell'ultima azione del mach e fece irritare non poco sia la dirigenza, che il tecnico, che i tifosi giunti in massa a sostenere i propri beniamini. Le cose sono cambiate leggermente e se il Pianura è in piena lotta per un posto tra le papabili alla promozione lo Sporting Genzano, invece, è immischiato ancora nella lotta salvezza. Attualmente lo Sporting occupa la quartultima posizione in classifica ma la zona salvezza è lontana soltanto due miseri punti. La squadra, comunque, sembra essersi lasciata definitivamente alle spalle la vittoria con il Venafro per immergersi pienamente e, concentrarsi, per la difficilissima sfida di domenica. Conquistare anche un punticino in terra campana non sarebbe da buttare anche se, conquistare la seconda vittoria di fila, potrebbe essere stuzzicante per i genzanesi. Rocco De Rosa


Sport 41 Eccellenza Dopo le frizioni dei giorni scorsi, la società torna unita Giovedì 19 febbraio 2009

Il Pisticci si ricompatta Mels in Argentina. Panetta: «C’è coesione» TUTTO È BENE quel che finisce bene. La riunione societaria di lunedì sera ha riportato il sereno nella dirigenza gialloble dopo che la scorsa settimana erano emerse alcune incomprensioni in seguito alla decisione di sanzionare il fantasista argentino Omar Mels (che nel frattempo è diventato un ex gialloble, per aver deciso di partire per l'Argentina) con una multa e la collocazione fuori rosa del giocatore. Alcuni soci, in seguito alla riunione societaria dove la dirigenza si era vista costretta a prendere provvedimenti disciplinari nei confronti di Mels, che nell'immediato dopo partita di Pisticci - A. Cristofaro aveva malmenato il dirigente Piero Miolla (poi dimessosi), avevano successivamente preso le distanze dalla decisione pur avendola sostenuta la sera prima (due dei tre firmatari del comunicato di dissidio avevano votato favorevolmente le sanzioni). Ne era seguito un momento di

Mels dopo un gol (gialloble.com)

fibrillazione e serrato confronto, risolto definitivamente nella riunione di ieri, dalla quale la dirigenza è uscita rinforzata. La società, pertanto, si è detta pronta a fare tutto il possibile per avere a disposizione un gruppo in grado di competere fino alla fine del campionato. Sull'esito dell'incontro dello scorso lunedì ha riferito il presidente della Pol. C.S. Pisticci, Dona-

to Panetta. “Dopo un'approfondita e serena analisi dei fatti accaduti in settimana - ha detto il massimo dirigente gialloble - la società, adesso, è più compatta e motivata di prima. Abbiamo dato prova di grande ragionevolezza e coesione nonostante i problemi emersi la scorsa settimana, problemi collegati solo all'affetto verso un giocatore che, nonostante il brutto epilogo, ha fatto cose importanti con la maglia del Pisticci e rappresentava un punto di forza per la squadra. Anche per questa motivazione, oltre che per il concomitante intervento di Fortunato (fuori causa fino a fine anno ndr), l'infortunio di Guarino e le sempre più frequenti diffide, la società intera ha dato mandato al Ds Lino Stasi di operare sul mercato per rinforzare la rosa a disposizione di mister Valente muovendosi con celerità”. Novità in tal senso sono annunciate già per oggi. Un acquisto andrà sicuramente in porto, su un

secondo giocatore si dovranno consumare delle valutazioni aggiuntive. Rimangono in ogni caso le difficoltà di scegliere giocatori importanti in questa fase della stagione, essendo attualmente possibile ingaggiare solo giocatori svincolati. Il Pisticci, in ogni caso, sembra si stia muovendo sulla base di buone referenze nella direzione di integrare la rosa con un giocatore dai trascorsi importanti. Un aspetto, in ogni caso, risalta in modo evidente: la dirigenza del Pisticci ha dato un segnale forte e chiaro che, in questo momento di difficoltà, suona anche come la migliore iniezione di fiducia per la squadra. “Le nostre decisioni e l'esito positivo dell'intera riunione ha concluso Panetta - rappresentano una chiara manifestazione di volontà circa il nostro impegno a voler proseguire su alti livelli l'attuale campionato e giocarci fino in fondo la promozione”. Roberto D’Alessandro

ECCELLENZA Si gioca oggi Policoro-Picerno IN CALENDARIO la partita di recupero del campionato di Eccellenza tra Policoro e Picerno si sarebbe dovuta giocare ieri. Nella mattinata, invece, il comitato regionale della Figc ha dato seguito alla richiesta di una delle due squadre di posticipare di un giorno la gara anche per via delle condizioni metereologiche inclementi. Si scenderà quindi in campo nel pomeriggio nella cittadina jonica per quello che si annuncia un match dal pronostico favorevole agli uomini di Labriola ormai lanciatissimi nella zona play off della classifica. Il Policoro è reduce dall’affermazione interna contro il Banzi, mentre il Picerno ha preso i tre punti che cercava in chiave salvezza espugnando Rionero.

Promozione Finisce 1-1 il big match di recupero Eccellenza I granata rimpiangono i punti persi

Montemurro-Santoro Soddisfatti in due SCANZANO BORUSSIA P.

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SCANZANO: Distefano, De Caro, Palermo, Frabetti, Romano, Chiruzzi, Corleto (55' Prezioso) Prezioso Gallitelli, Montemurro, Salerno (80' Puppio) Benedetto; a disp. Schirone, Laviola, Puppio, Prezioso, Sabato, Cecere, Dattoli. Allenatore: Calone BORUSSIA: Pinelli, Schiraldi E., Buongiorno, Giannini, Santoro, Toscano, Ferrara (60'Margiotta), Graziano, Nettis (85'Corvino), Schettino, Lambertini , a disp. Suriano,Corvino, Monaco, Schiraldi S. Margiotta, Fontana, Gioia. Allenatore: Viola ARBITRO: Di Ruberto (Nocera Inferiore). Assistenti: Fantini, Labanca. RETI: 18' Montemurro, 31' Santoro. NOTE: ammoniti, Palermo. TERMINA in parità il derby dello Ionio fra Scanzano e Borussia. Partita che si sarebbe dovuta giocare il giorno uno febbraio, ma rinviata per le pessime condizioni del terreno di gioco. Ieri, come all'andata, uno a uno e tutti soddisfatti. Gara molto sentita da entrambe le squadre, sia per la posta in palio, sia per la rivalità sportiva che da sempre contraddistingue i due paesi. La sfida è stata condizionata anche dal terreno reso pesante e scivoloso dalla copiosa pioggia caduta in mattinata e durante tutta la gara. Certamente per questo derby gli spalti sarebbero dovuti essere gremiti di ti-

Montemurro

Viola

fosi, ma la temperatura rigida ha bloccato tutti a casa e soltanto una manciata di coraggiosi ha sfidato il freddo partecipando all'evento. Inoltre è da segnalare che lo Scanzano dall'inizio del campionato non aveva mai subito gol in casa e ieri ci ha pensato Santoro a violare la porta difesa da Distefano. Per ciò che concerne l'aspetto puramente agonistico, la partita è stata equilibrata e il pareggio giusto, anche se possiamo segnalare una certa supremazia territoriale degli ospiti, infatti, subìto il gol al 18', i ragazzi di mister Viola hanno preso in mano il centrocampo spingendo gli avversari nella propria area. I padroni di casa iniziano subito in attacco, al 10' punizione battuta magistralmente da Chiruzzi, Pinelli neutralizza con un ottimo intervento. Dopo otto minuti su calcio da fermo, Chiruzzi mette palla in area, Montemurro lasciato inspiegabilmente da solo trafigge di testa l'in-

colpevole Pinelli. Al 31' punizione battuta da Ferrara, palla in area, Lambertini manda di poco fuori. Al 40' ancora Borussia, questa volta è Graziano a rendersi pericoloso su punizione, ma nulla da fare. Dopo un minuto, acrobazia in area di Lambertini, la palla di poco sulla traversa. Termina la prima frazione di gioco con i padroni di casa in vantaggio per uno a zero. La ripresa inizia ancora con il Borussia in attacco alla ricerca del pareggio, infatti i ragazzi di Mister Calone non si avvicinano mai verso la difesa degli ospiti. Al 21' pareggia il Borussia, dopo una serie di calci d'angolo e un batti e ribatti riceve palla Santoro che con una rasoiata insacca alla destra di Distefano. Da questo momento tutte e due le squadre provano a segnare, ma spesso le giocate a causa del freddo e della stanchezza risultano caotiche e sterili, la gara si chiude con un pareggio che accontenta tutti. Roberto Martino

SALTANO TUTTI GLI ALTRI RECUPERI Per il maltempo decisione del Comitato Figc lucano ERANO in calendario ieri 10 partite di recupero. Le avverse condizioni meteo hanno consigliato al Comitato Regionale della Figc di farle slittare ulteriormente. Non si è giocato quindi in promozione a Irsina (c’era il Lagopesole) e a Montalbano (arrivava il Latronico). Nel campionato di Prima Categoria, per il girone B, si sarebbero dovute giocare Tursi-Paternicum, Bernalda-Satriano e Rotondella-Pomarico. In Seconda, per il Girone B, non si è giocato ad Accettura (c’era il Vietri), a Craco (arrivava il Grassano) e a Laurenzana (ospite il La Fiasca). Infine nel gruppo C non si è disputata Castelsaraceno-San Martino d’Agri.

Cresce l’Avigliano E domenica, a Oppido, prova di maturità AVIGLIANO - E' ora che si coglie di più il peso delle occasioni sprecate. E si rimpiangono situazioni come quella di mercoledì, il pari regalato al Valdiano, l'occasione buttata alle ortiche di riaprire il discorso playoff. La vittoria di Ricigliano contro il Balvano, al di là dei riflessi sulla classifica, di interessante segnala proprio che l'Avigliano è stato bravo a non farsi abbattere dalla mazzata di appena quattro giorni prima. Bravo a reagire dopo essersi trovato in svantaggio. Bravo a rimontare e a vincere la partita, giocando senza la coppia di attaccanti titolari (Petilli-Damiano). Bravissimo, infine, a giocare con la testa, a non cadere nelle provocazioni, a fare la sua partita, ad evitare ammonizioni e le conseguenze che avrebbero potuto avere in termini di squalifiche. Il quarto risultato utile consecutivo testimonia la condizione della squadra, cresciuta sul piano mentale, in condizioni straordinarie su quello fisico. Importante, il successo di Balvano, anche sul piano della classifica, guardandola verso il basso. Ovvero, verso quel sest'ultimo posto che serve ad evitare i playout e le brutte sorprese che ne potrebbero scaturire. Per la storia, i 34 punti attuali sembrerebbero bottino già sufficiente per potersi ritenere tranquilli: 29 punti bastarono lo scorso anno al Ferrandina per salvarsi senza passare per i playout (ma quest'anno, di punti ne serviran-

no parecchi di più); nelle stagioni precedenti, ma con il campionato era a 18 squadre il raffronto non è propriamente corretto, alla trentesima giornata la posizione utile era garantita da quota 33 (Picerno stagione 2006-2007), 28 (Moliterno e Miglionico, stagione 20052006), 31 (ancora Picerno, stagione 20042005). Insomma, con il bottino di punti già messo insieme, e salvo suicidi così clamorosi che quello col Valdiano diventerebbe quasi banale, l'Avigliano salvo può già considerarsi. E può guardare al suo futuro con quell'animo tranquillo che può consentirgli, lo si è visto già proprio contro la finalista di Coppa Italia, di togliersi qualche sfizio. Perché la squadra ha un organico tecnicamente valido, e gli innesti di Damiano (la tripletta al Valdiano ne dimostra l'immediato ritrovato feeling con il gol) e Magliarella (preziosissimo sui due fronti del campo, non solo in difesa ma anche in avanti, lo esprime il gol della sicurezza domenica, e prima il cross al bacio da cui nacque il gol-vittoria di Santopietro contro il Rionero) lo hanno reso ancora migliore. Domenica, poi, uno stimolo in più lo darà l'avversario. Si scrive Oppido, si legge passato recente, nel segno dei tanti granata delle scorse stagioni approdati alla corte di Manniello. Senza aver nulla da perdere, sarà per l'Avigliano la gara della maturità. Giancarlo Tedeschi


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Giovedì 19 febbraio 2009

Sport Ospiti in vantaggio con Casciano. Terreno quasi impraticabile

Cicchetti agguanta il Balvano La salvezza per l’Anzi non è un miraggio ANZI A. BALVANO

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ANZI: Petruzzi R. ('89), Petruzzi R. ('90), Romano R., Sarli P. (31' pt Pecora), Pietrafesa, Colasurdo A., Romano A., Cutro, Telesca, Giorgio P. (10' st Petruzzi A.), Cicchetti. All.: Pietrafesa. ATLETICO BALVANO: Quagliata V., Teta, Casciano V., Pacella A., Pacella C., Galante, D'Eboli, Simone, Quagliata F., Uriarte, Casciano S. All.: Morriello. ARBITRO: Aletti di Bernalda. RETI: 11' pt Casciano S. (B), 38' pt Cicchetti (A). NOTE: giornata invernale. Campo ghiacciato ai limiti della praticabilità. Espulso: 46' st Cutro (A). Spettatori: 20 circa. La gara è stata sospesa per cinque minuti al 10' del secondo tempo a causa delle avverse condizioni atmosferiche.

bilità non hanno fermato l'Anzi e l'Atletico Balvano che, sul comunale “Santa Caterina” del paese “Presepe” della Val Camastra, hanno dato vita ad un incontro piacevole, soprattutto nella prima frazione di gioco. Infatti, la parità scaturita dal confronto si è materializzata interamente nei primi quarantacin-

que minuti del match. Al vantaggio ospite di Casciano S. ha risposto nel finale di tempo la punta anzese, Cicchetti. L'Anzi, davanti al proprio pubblico, doveva riscattare le tre sconfitte consecutive e soprattutto doveva conquistare assolutamente l'intera posta in palio per proseguire l'inseguimento alla penultima

piazza della classifica, detenuta dal La Fiasca Oppido. Alla fine, la squadra di mister Paolo Pietrafesa ha conquistato soltanto un punticino, ma la salvezza non è un miraggio. La gara non si presenta sotto la migliore stella per entrambe le compagini, costette a giocare nonostante le av-

verse condizioni atmosferiche. All'11' il sodalizio guidato in panchina da Franco Morriello sblocca immediatamente il risultato con il suo terminale offensivo Salvatore Casciano, alla sua ottava marcatura stagionale. L'Anzi non ci sta e poco dopo la mezzora perde per infortunio il metronoLa rosa dell’Anzi

ANZI - Il freddo, la neve ed un terreno di gioco ghiacciato ai limiti della pratica-

Espugna Melfi con Federici e Messina

mo del centrocampo Sarli P., costretto ad abbandonare il terreno di gioco a causa di uno strappo muscolare; al suo posto fa il suo ingresso in campo Pecora. Al 38' i padroni di casa pareggiano i conti con l' “ariete” avanzato, Cicchetti (38'). Poi i ragazzi di Pietrafesa recriminano per la mancata assegnazione di un possibile calcio di rigore. Ad inizio ripresa, a causa delle proibitive condizioni atmosferiche, la gara viene momentaneamente sospesa dal direttore di gara, Aletti di Bernalda, per circa cinque minuti. Alla ripresa delle ostilità, la colonnina di mercurio era scesa abbondantemente sottozero e le due squadre avrebbero preferito andare anticipatamente sotto la doccia a causa del clima glaciale. Nel finale di gara, l'Anzi resta in inferiorità numerica per il cartellino rosso sventolato dall'arbitro all'indirizzo del volenteroso centrocampista, Cutro (46'). Donato Pavese

In attesa del recupero del Metanauto

Castelgrande corsaro Cancellara primo da solo Una marcia inarrestabile dopo la cinquina al Marsico SPORT MELFI 0 CASTELGRAN. 2 SPORT MELFI: Montanarella, Mossucca, Laurenziello, Carretta, Finelli, Zampino, Cilenti, Morelli, Valerio, Alfano ( 68' Carrozza), Larocca ( 86'Iodice). A disp.: Sportiello A., Sportiello F., Riondino. All. Battilana CASTELGRANDE: Traficante, Bochicchio, Lepore, Federici D., Galizia, Errico ( 51' Lisanti), Colucci (85'Cerone G.), Messina, Silvano ( 78' Dereviziis A.), Federici F., Muro. A disp.: Pacella, Cerone V., Zampino. All. Dereviziis ARBITRO Di Cesare RETI: al 6'(rig.) Federici F., al 77' Messina. MELFI - Ancora una vittoria in trasferta per il Castelgrande, con un secco due a zero e si continua a volare. Impressionante il ruolino di marcia esterno della capolista che su nove incontri disputati non ha subito sconfitte, un pareggio e tutte vittorie. Davvero inarrestabile la squadra di mister Dereviziis, anche a melfi è stata una gara combattuta nonostante il Melfi occupa le zone basse della classifica, e che già nei primissimi minuti subisce la rete di Federici F. su calcio di rigore fischiato dal signor Di Cesare per un atterramento di Errico in area di rigore. Reagisce la squadra di casa che su un capovolgimento di fronte Traficante salva la porta evitando il gol pereggio. Il solito Federici sempre pericoloso al 16' scocca un tiro che sfiora il palo. In risposta al 24' il Melfi si rende pericoloso con Valerio. Ma gli ospiti spingono sfiorando il raddoppio con Silvano. Il Melfi al 42'conquista una punizione dal limite che non viene sfruttata al meglio, con palla sopra la

Mister Dereviziis

traversa, e finisce il primo tempo. La ripresa non si discosta da quello che abbiamo visto nel primo tempo, azioni da ambo le parti fino a quando scocca il 65' minuto e su un involontario tocco di mano in area di Federici D., fa decretare il rigore dal signor Di Cesare.

Alla battuta va sul dischetto Alfano, che si fa parare il rigore da Trafìcante confermandosi ottimo portiere. La saga degli errori continua quando al 72' Muro tutto solo avanti al portiere si mangia un gol facile. Tre minuti dopo i ragazzi di Battilana vanno vicini al gol si azione d'angolo, di testa Carretta manda la palla di poco fuori. Era nell'aria che bisognava assistere ad una segnatura sia da una parte che dall'altra. Ad andare in rete però sono gli ospiti con un numero di Messina che mette fuori causa il difensor con un pallonetto e conseguente tiro al volo con palla che si insacca alla destra di Montanarella. Il gol sancisce la sconfitta dei padroni di casa, che inermi aspettano il fischio finale assistendo alla gioia finale dei giocatori del Castelgrande, da segnalare l'ottima prova di Traficante migliore in campo. Vincenzo Bochicchio

CANCELLARA MARSICO

5 0

CANCELLARA Tolve, Troiano(st Scarfiello), Nolè, Calocero P., De Rosa, Cosentino, Abbruzzese, Calocero D., Fanuele (st Silipo), Erario, Basile R.M.(st Rienzi), All. Cosentino MARSICO 2002 Sabatella, Conti, Logiurato, Sansevero, Laino, Arlotto, Di Grazia, Sassano, Votta G., Diagrosa, La Rocca (st Danella) All. Ramagnano. ARBITRO Spagna di Potenza RETI 20' 1T Basile, 25' Abbruzzese, 10' ST Basile, 25' , 37'Erario

Un’azione di gioco

CANCELLARA- Dopo il 4-0 dell'andata arriva il 5-0 del ritorno. L'US Cancellara, batte per 5-0 il Marsico 2002 conquistando così l'undicesima vittoria stagionale. Sale a 49 il numero di reti realizzate e ferma a 10 quello delle reti subite. L'US Cancellara conserva il primato assoluto di miglior difesa

del campionato, e si gode il primo posto con 45 punti, in attesa della gara di recupero, rinviata per maltempo, tra il Metanauto Picerno e il Potentia Santa Cecilia. Ma veniamo alla cronaca della partita. Nei primi minuti sono gli ospiti a tenere il possesso palla, non permettendo ai padroni di casa di svi-

Recuperato uno svantaggio di otto punti dalla Fortitudo Moliterno

Il Grumento si riappropria della vetta LA VETTA è stata finalmente ripresa. Mancava dalla prima di campionato. Quel primo posto spartito per lungo tempo da Fortitudo Moliterno e Castelsaraceno. Quel posto al sole che solo due mesi fa sembrava irraggiungibile, ma che così non è stato. Che con la voglia di allenarsi e di sacrificarsi ha portato ad annullare otto punti dalla Fortitudo Moliterno. Che con i moliternesi stessi e con l'Oratorio Lentini Maratea adesso è in coabitazione. Miglior attacco con cinquanta gol frutto della prolificità dei suoi tre attaccanti Massimo Scaldaferri (diciassette reti), Pietro Vicino (dieci) e Antonio Morello (sette) con trentaquattro reti complessive ad arrivare in testa della classifica. Il merito va dato anche alla difesa.

Solo diciassette gol subiti. Solo uno in più incassato rispetto allo Sporting Chiaromonte. Altrimenti sarebbe perfetta in tutto. Questo è il Real Grumento. Squadra che ha imparato a non lasciare nemmeno le briciole all'avversario e di rispettarlo ugualmente conseguendo ad ogni modo i risultati eccellenti. Il 6-0 inflitto al fanalino di coda Sanseverinese è la conferma a tutto ciò che stiamo descrivendo. Intelligenza e cinismo. La prima appartiene al tecnico Prete che ha preferito tenere in panchina i diffidati Sacco e Innella e sostituire nell'intervallo Toce con Ielpo per evitare un inutile cartellino giallo e rischiare di saltare la difficile anche se non può semrare leggendo il risultato dell'andata e la classifica di San Martino d'Agri. La

seconda dote di questo team fa parte del trio d'attacco. Tre gol di Massimo Scaldaferri, due di Vicino e uno di Morello sono gli squilli che sono stati inviati all'intero campionato e che non possono essere trascurati in alcuna maniera. A vedere il calendario il torneo di Seconda Categoria girone C è proprio in mano agli uomini di Prete. Un passo falso potrebbe compromettere il cammino dei biancazzurri. La continuità invece da sette giornate di fila può portare solamente alla promozione di categoria. Bisogna crederci però ed è necessario usare tutti i mezzi a disposizione per farcela. Non è facile, ma nulla è impossibile. Solo al verdetto al campo è lasciata l'ultima sentenza. Biagio Bianculli

luppare il gioco. Tenta di reagire il Cancellara, al pressing avversario. Ed è al 20' che dagli sviluppi di un fallo laterale, battuto da Cosentino, Troiano mette la palla al centro per Basile che di testa non sbaglia e porta in vantaggio il Cancellara. (1-0). Passano soli 5 minuti al 25', ancora fallo laterale, Troiano per Basile a servire Abbruzzese che con un preciso tiro sigla il gol del 2-0. Il Marsico accusa il colpo e non riesce a reagire, anzi concede altre quattro occasioni nette al Cancellara. Finisce così sul 2-0 il primo tempo. L'inizio della seconda frazione di gioco, vede in campo un Cancellara non concentrato, che vanifica altre due occasioni prima con Basile e poi con Fanuele. Ma dopo 10 minuti punizione dalla _ di Erario. La palla viene deviata il alto dalla barriera, ed è Basile ad approfittarne, siglando la rete del 3-0. All'11' arriva il primo cambio per il Cancellara dentro Scarfiello fuori Troiano. A questo punto della gara i padroni di casa si sento anche i padroni della gara. E dimostrano in più occasione di essere atleticamente superiore agli avversari. Ma il Marsico non ci sta e tenta di accorciare le distanze con una punizione dal limite. Al 20' arriva il primo ed unico cambio per il Marsico. La Rocca lascia il posto a Danella. Al 23' secondo cambio per i padroni di casa fuori Fanuele dentro Silipo. Al 25' Erario decide che non basta il freddo ci pensa anche lui a gelare gli avversari e con un preciso pallo netto da 40 metri beffa Sabatella (4-0). Ormai i giochi sono fatti. Il Marsico è ko. Sul finire della gara Erario decide di fare il bis. De Rosa lancia in profondità Abbruzzese, che dribla l'estremo difensore e trascina la palla verso il fondo, mette al centro per Erario che non sbaglia la rete del 5-0. Carmen Paradiso


Sport 43 Fantacalcio Mt Genoa a valanga sulla Roma. Tre partite non disputate Giovedì 19 febbraio 2009

La caduta della Juventus Catania rigenerato dagli acquisti di riparazione MATERA - Ventitresima giornata di campionato interessante soprattutto per quello che riguarda le squadre di coda. Ad accendere l'interesse generale la caduta clamorosa della Juventus per mano di un Catania rigenerato dalla campagna acquisti di mezza stagione. Vittoria più netta di quanto non dica il risultato quella ottenuta dagli etnei, i quali hanno approfittato ad ampie mani dell'abbandono della gara da parte del bomber Gianfranco Bellacicco. Ad aprire le danze era stato però il bianconero Cosimo Vizziello, a segno dopo appena tre minuti di gioco. Il Catania, però, aveva il merito di non scomporsi più di tanto e, dopo aver saggiato la difesa avversaria , era il solito Nicola Ferrante, al 10', a pareggiare lo sorti dell'incontro. Otto minuti dopo il vantaggio catanese grazie al difensore Gianluca Di Lecce, e, al 22' toccava ad Angelo Di Lecce portare la propria squadra sul doppio vantaggio. Giocava bene il Catania che prima del fischio di fine primo tempo andava sul quattro a uno per merito di Antonio Montemurro. Nella ripresa il Catania controllava la gara andando ancora a segno con Alessandro Moscatelli ma subiva la seconda rete avversaria a tempo ormai scaduto per merito dello juventino Eustachio Rubino.Meno clamorosa ma sicuramente più roboante la vittoria del Genoa che ha superato la diretta concorrente Roma con un clamoroso 12 a 2. A segno, per i grifoni, tre volte Roberto Zimmari, Francesco Tubazio e Vito Festa, mentre hanno centrato il bersaglio una sola volta Marco Contini, Bruno Taccardi e Giuliano Savino. Il cattivo tempo ha impedito la disputa delle gare Lecce - Inter, Cagliari - Atalanta e Sampodoria - Siena: non è la prima volta quest'anno che le condizioni metereologiche hanno la meglio sulla voglia di calcio degli atleti amatoriali. Nulla di mutato per quanto riguarda la testa

Andrulli del Milan e a destra Bellacicco

fatta eccezione per l'Udinese che, grazie al temporaneo stop della squadra interista, e in virtù della netta vittoria ottenuta ai danni del Bologna, ha superato i nerazzurri in classifica. Piuttosto netto il risultato finale, un nove a due frutto delle reti, in apertura, di

Angelo Petrone e Nicola Di Pede, e delle triplette di Luigi Annicchiarico e Luciano Di Cuia. Per i felsinei soltanto due gol siglati da Domenico Picerno e Vincenzo Tricarico. Bene, come detto, il trio di testa composto dalla Fiorentina, dal Milan e dal

Chievo. I viola, a segno quattro volte con Daniele Rillo e due volte con Emanuele Colucci, si sono disfatti di una buona Lazio che però ha risposto soltanto quattro volte con Bruno Barbafolta e Gianluca Natrella, autori entrambi di una doppietta.

Più netta la vittoria del Milan che si è sbarazzata invece di una Reggina abbastanza in difficoltà. Due le doppiette della gara messe a segno dai rossoneri Domenico Ventura e Cosimo Iacovone, mentre sono finiti una sola volta sul tabellino dei marcatori i me-

neghini Angelo Andrulli, Maurizio Paradiso, Donato Cristalli e Sandro Bianco e gli amaranto Pietro Scalera, Aldo Farina ed Enrico Rizzi. Ricca di gol e di emozioni la terza gara tra un Chievo che non molla la presa nei confronti delle due indiavolate battistrada ed un Torino che non ha certo demeritato di fronte ai più tecnici avversari. Match winner il gialloblu Angelo Santochirico, autore di una bella quaterna, mentre hanno gonfiato la rete avversaria anche Luca Carlucci, Massimo Tataranni e Nicola Festa. Per i granata, invece, tre reti per Graziano Laginestra ed una sola marcatura per Carmine Ramaglia e Gianluca Draicchio. Conclude la giornata la vittoria che il Napoli ha ottenuto a spese del Palermo. Cinque a tre il risultato finale per effetto del poker di gol siglato dal partenopeo Emanuele Tralli, cui si è aggiunta la rete di Tommaso Venezia, e le reti dei rosanero Giuseppe Cuscianna, due volte a segno, e Franco Annese. Annibale Sacco

Fantalega B Matera E’ Fedele Manicone a siglare nel recupero la rete definitiva che decide la gara

Il Bari batte la Triestina e si riavvicina alla vetta MATERA - S'avvicina nuovamente alla vetta il Bari. I galletti di Puglia, dopo aver superato la forte Triestina grazie ad una rete siglata da Fedele Manicone nel secondo minuto di recupero, hanno approfittato del temporaneo stop che il cattivo tempo ha imposto al Modena per rosicchiare alla capolista tre lunghezze. In precedenza erano stati gli alabardati a portarsi per primi in vantaggio in virtù del gol, siglato al 5' minuto di gioco, da Francesco Caiella, ma il pareggio dei baresi giungeva dopo appena cinque minuti, autore Valentino Chimenti. Al 20' della ripresa il vantaggio del Bari per merito di Fedele Manicone la cui replica, appunto al 52', rendeva vano il momentaneo pareggio della Triestina siglato a due minuti dalla fine da Donato Albano. Classifica provvisoria, dunque, poiché, oltre alla gara Modena - Albi-

noleffe, le avverse condizioni meteorologiche hanno impedito lo svolgimento delle gare Livorno - Avellino, Cittadella - Piacenza e Vicenza - Ascoli. Mezzo passo falso del Frosinone, costretto al risultato di perfetta parità da un ottimo Mantova. C'è anzi da dire che i ciociari sono stati persino fortunati dal momento che hanno evitato la sconfitta per merito di Giovanni De Rosa il quale è andato a segno allo scadere del tempo regolamentare. Gara ricca di emozioni soprattutto nei primi minuti di gioco: al primo minuto il vantaggio dei lombardi con Francesco Paolo Alba, replica del Frosinone al terzocon Claudio Rondinone e contro replica del Mantova al decimo grazie a Gianluca Perugine. Poi, come detto, soltanto al 50' il definitivo pareggio. Sfrutta le circostanze favorevoli il

Grosseto che, dopo aver subissato il Pisa con otto reti, si piazza al quarto posto di classifica superando la Triestina ed agganciando lo stesso Frosinone. Pisani praticamente spettatori in campo, impegnati più che altro a contare le reti avversarie che sono state siglate da Fabio Ramaglia, tre gol per lui, Antonio Ferrandina, doppietta, e Antonio Gioffredi e Donato Ferrandina.Scala la classifica il Sassuolo. Gli emiliani, grazie alla vittoria di misura sulla diretta concorrente Salernitana, hanno compiuto davvero un bel salto in classifica anche se occorrerà aspettare i recuperi per dare un assetto più realistico alla stessa. Sei a cinque il risultato finale per effetto delle reti di Alessandro Brindisi e Andrea Pinto, e delle doppiette di Gianfranco Tancredi e Alfredo Santoiemma. Per i granata campani, invece, tripletta di Francesco Carret-

ta e due gol per Nicola Simone. Senza particolari interessi di classifica le altre tre gare che hanno visto prevalere il Parma sul Rimini, il Brescia sull'Empoli e il Treviso sull'Ancona.In rete, per il Parma, Roberto Calia, Pasquale Tataranni e Michelangelo Bianchi, mentre per i romagnoli in evidenza Giuseppe Schiuma e Claudio Mirra. Quattro a due il risultato della seconda gara caratterizzata dalle marcature delle rondinelle Nicola Altezza, doppietta, Emanuele Persia ed Eustachio Sacco; di Luca Coronella le due reti empolesi. Infine i marcatori dell'Ancona, che sono stati Dario Ludovico, due volte a segno, e Ivan Moriglione, e del Treviso, a segno con la tripletta di antonio Moliterni e le marcature di Domenico Bruno e Michele Di Liddo. a.b.


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Sport

Giovedì 19 febbraio 2009

Calcio in città Pz Gli “etnei” potentini hanno superato con facilità il Napoli

Catania agguanta la Samp Non omologato il risultato dei blucerchiati IL CATANIA ha agguantato la capolista Sampdoria sul tetto della classifica del “Calcio in Città” di Potenza. Gli “etnei” potentini hanno agganciato il treno del primato grazie alla cinquina inferta, nell'ultima settimana calcistica, ai danni del Napoli. Alla gara della Sampdoria (contro il Torino), invece, il giudice sportivo non ha omologato il risultato, in seguito ad un ricorso presentato dalla regina del torneo per la presunta posizione irregolare di un calciatore granata, durante la disputa del match. Stando così la situazione, i catanesi, provvisoriamente, guidano la graduatoria in coabitazione con la stessa Sampdoria. Nell'ultima giornata, il Catania si è sbarazzato del Napoli per 5-3, collezionando l'undicesimo successo stagionale. Sul terzo gradino ha fatto bottino pieno anche il Genoa. La compagine del torneo potentino di calcio a sette con la difesa più solida (sono appena quarantacinque le marcature che ha rimediato) ha piegato l'Inter, che veniva da un discreto momento di risultati. Il punteggio finale della contesa racconta di una gara combattuta e vinta con il minimo scarto dal Genoa (3-2). Anche le altre grandi del campionato hanno incamerato i tre punti in palio. E' il caso della Reggina (quarta forza) che ha sbrigato facilmente la pratica Lecce (11-4). I giallorossi, dopo quest'ennesima sconfitta (decima stagionale), hanno subito la bellezza di oltre cento marcature dall'inizio del torneo (per la precisione sono centouno le reti rimediate). Il Palermo ha avuto in “dono” tre punti a tavolino dalla giustizia sportiva, a causa dell'assenza del Chievo, che è stato penalizzato di un punto in classifica. I viola della Fiorentina hanno piegato per 10-8 il Bologna nell'incontro che ha fatto registrare il maggior numero di reti dell'intero turno calcistico.

Intanto, l'organizzazione del “Calcio in Città” di Potenza ha comunicato che “il signor Donato Pace rinuncia ad arbitrare le partite di campionato a causa dell'eccessivo clima agonistico e di protesta nei suoi confronti creatosi durante le gare da lui dirette. Pur consci che l'errore arbitrale è presente quasi in ogni gara e che, in campo, il nervosismo talvolta ci fa eccedere nei comportamenti, si richiamano tutte le società ad una maggiore osservanza del carattere amatoriale della manifestazione, perché nessuno, per qualsiasi motivo, è autorizzato ad instaurare un clima teso e minaccioso nei confronti sia degli avversari e sia dei direttori di gara. Questi ultimi, infatti seppur pagati, sono a disposizione delle squadre per garantire lo svolgimento del torneo ed il divertimento; quindi l'eccessiva mancanza di rispetto per le persone - concludono gli organizzatori - non sarà più tollerata,

pena l'allontanamento dal campionato”. Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città”, Michele Sangregorio, non ha comminato nessuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Quarantanove gol messi a segno in questa quattordicesima giornata (837 marcature in totale in campionato), di cui 20 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 29, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 2 successi interni, 3 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello della Fiorentina (90 reti), il peggiore è quello del Bologna (53 reti). La migliore difesa è quella del Genoa (45 reti subite), mentre la peggiore è quella del Lecce (101 reti subite). Donato Pavese

Calcio a 7 over 35 Team Rossoblù e Studio immagine leader

In vetta c’è sempre un duo SONO SEMPRE lo Studio Immagine ed il Team Rossoblu a menare le danze nei quartieri alti della graduatoria del torneo potentino di calcio a sette over 35. Le due battistrada del campionato sono distanziate da appena un punto, ma il Team Rossoblu (che occupa la piazza d'onore) deve ancora recuperare una gara contro il Basinvicta. Dunque, virtualmente, a poche giornate dalla conclusione del torneo, il Team Rossoblu potrebbe sopravanzare lo Studio Immagine ed occupare la prima piazza. Intanto, nell'ultima settimana calcistica appena trascorsa, le due battistrada del torneo amatoriale over 35 di Potenza hanno entrambe portato a casa l'intera posta in palio. La capolista Studio Immagine, prima in tutto (anche come migliore attacco e difesa meno perforata), ha liquidato con un roboante 11-3 il Benfica, che occupa tuttora la terz'ultima piazza della classifica. Sul secondo gradino del podio, il Team Rossoblu ha fatto la voce grossa con gli Amici Ritrovati, vincendo per 10-6. Sempre in zona-podio, si è formato un terzetto sul gradino più basso, occupato tuttora dal Basinvicta, dal Cosmos e dagli stessi Amici Ritrovati, sconfitti dalla vice-capolista. Queste tre squadre sono appaiate a quota

ventidue punti e distano ben quindici lunghezze dal primato. Nel big-match per la terza piazza, il Cosmos ha superato con un gol di scarto (9-8) proprio il Basinvicta, agguantandolo in graduatoria. Non si è disputata la gara tra gli All Blacks e l'Azzurra Isomax. La Stella Rossa ha piegato per 9-7 il fanalino di coda, Galaxys, al suo quattordicesimo ko di fila stagionale. Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città”, Michele Sangregorio, non ha comminato nessuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui hanno prevalso i segni “1” e “2”. Sessantatre gol messi a segno in questa quattordicesima giornata (699 marcature in totale in campionato), di cui 34 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 29 invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 2 successi interni, 2 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello dello Studio Immagine (103 reti), il peggiore è quello del Benfica (43 reti). La migliore difesa è quella dello Studio Immagine (42 reti subite), mentre la peggiore è quella dei Galaxys (107 reti subite). do.pa.

Calcio a 5 La finale contro la Roma ha visto Scoca mattatore assoluto autore di ben otto reti

Trofeo Essedisport di Venosa vinto dal Napoli ROMA NAPOLI

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ROMA:Di Napoli C.( Minutiello F.), Di Palma L., Di Palma D., Marolda A., Latorraca F., Gaudioso E., Mollica M. De Sio. NAPOLI: Penza (Martone), Muccilli, Scoca An., Scoca Al., Volonnino, Fiorisi, Santoliquido, Cacossa, Carlucci. MARCATORI: al 1'e 10' Di Palma D., al 2,3',6', 33',46',50',53' e 55' Scoca An., al 5' Muccilli, al 22' e 51' Gaudioso, al 40' Latorraca, al 43',47', 48' e 52' Mollica, al 54',56', 57' e 58' Carlucci, al 59' Volonnino. VENOSA-Al Palaessedisport di contrada “Vignali” si è concluso il 2° torneo cittadino di calcio a 5. Un torneo, organizzato dall'associazione sportiva Essedisport del presidente Pasquale Sepe, che si è avvalso della collaborazione di Giuseppe Di Chirico. Al torneo, iniziato lo scorso mese di ottobre, hanno preso parte ben otto squadre

con il nome dei maggiori sodalizi sportivi italiani. A vincere è stata la squadra del Napoli del presidente Franco Brunetti, composta da un gruppo di ragazzi che giocano col gusto passare il tempo, divertendosi. La finale contro la Roma è stata combattuta fino a pochi minuti dalla fine, quando Carlucci del Napoli, denominato il “lupacchiotto” della squadra, ha segnato, alla Inzaghi, una serie di gol che ha tramortito Mollica e soci. Questa finale è stata seguita da pochi intimi, a causa del freddo che campeggiava nella palestra, per niente riscaldata. A quando il Comune la rende più accogliente? La cronaca della partita. Al 1' Latorraca per Di Palma D. che infila in diagonale. Al 2' Scoca An. su punizione la sua specialità) pareggia con la complicità di una mobile barriera. Al 3' Volonnino per Scoca che segna. Al 5' è Muccilli a scendere sulla fascia ed infilare in diagonale. Subito dopo è Scoca a realizzare dalla distanza. Al 9' Muccilli per Scoca, che da pochi passi, spedisce alle…stelle. Al 10' Latorraca

per Di Palma D. che manda la palla nel sette alla destra del portiere. Al 12' Penza ( buona la sua prova, tranne una indecisione) para un tiro ravvicinato di Gaudioso. Al 16' Scoca colpisce il palo su punizione. Le azioni della Roma sembrano più fluide, ma poco incisive, concretizza di più il Napoli. Al 22' Gaudioso realizza su un errore di Cacossa. Al 24' Mollica per Gaudioso, fermato in uscita da Penza. Al 26' Cacossa, ricevuto palla dal portiere, impegna di testa, ad una deviazione in angolo, Di Napoli. Il 1° tempo si chiude col risultato di 4 a 3 per il Napoli. Al 33' Scoca su punizione sorprende barriera e portiere. Al 38' Penza si oppone su Marolda. Al 40' Marolda per Latorraca, conclusione nel sette alla destra del portiere. Al 42' Scoca su punizione effettua un tiro-bomba, palla deviata sulla traversa dal portiere. Al 43' Mollica, servito da Latorraca, davanti la porta spreca. Subito dopo si rifà segnando su assist di Marolda. Al 46' il solito Scoca su punizione segna, centra l'angolino basso alla destra del

portiere. Ma è Mollica a pareggiare e portare in vantaggio la propria squadra al 47' e 48'. Al 50' Scoca pareggia con la solita punizione, preciso il rasoterra. Al 51' Gaudioso su assist di Mollica segna. Subito dopo è Mollica, nonostante la marcatura stretta di Fiorisi, a segnare. Al 52' palo di Fiorisi. Al 53' la svolta della partita. Scoca su punizione colpisce il palo, sulla ribattuta segna. Subito dopo è Carlucci, su errore di Marolda, a pareggiare. Al 55' Scoca, pur pressato da Gaudioso, segna e subito dopo serve su un piatto d'argento un gol a Carlucci. Poi è Carluccci-gol. Muccilli e Scoca gli servono due palle-gol. Al 59' Volonnino del Ginesracandida , chiude le ostilità a favore del Napoli. E' seguita la premiazione del Napoli( 1° posto), Roma (2° posto), Inter (3° posto) e Udinese (4° posto). Il capocannoniere del torneo è risultato Vincenzo Lopez ( Inter) con 54 reti. Il miglior portiere, F. Minutiello (Roma). Appuntamento al prossimo anno. Lorenzo Zolfo


Sport

Giovedì 19 febbraio 2009

Sottana in campo

Salta il test a San Severo

TORNA IN CAMPO regolarmente dopo il leggero attacco febbrile di inizio settimana Luca Sottana. La guardia della Bawer Matera ha ripreso ad allenarsi con i compagni in vista della partita di domenica sera contro il Palestrina. Una gara da vincere a tutti i costi per riuscire a rimanere attaccati al treno della migliore posizione possibile nella corsa play out. «Non ci sono particolari problemi da un punto di vista fisico, anche la situazione di Sottana è in deciso miglioramento» ha chiarito il medico sociale della Bawer, Paolo Vizziello, «i giocatori dopo la partita non si sono fatti sentire e ciò significa che non ci sono particolari inconvenienti sotto un profilo fisico. Longobardi? Sta bene, deve continuare a gestire quell’infiammazione al ginocchio ma non si tratta di situazioni acute per cui avendo una buona capacità di gestione delle diverse situazioni è in grado di riprendersi bene in prossimità delle sfide che attendono la squadra in questo finale di stagione». p.quarto@luedi.it

NEL GELO DEL Palapergola la Levoni Potenza ha preparato la gara di Sant’Antimo. Assenti Matteo Metz per una contrattura alla gamba e Albano Chiarastella per un virus intestinale. Entrambi, comunque, sono recuperabili per la sfida difficile di domenica in Campania. Era in programma un’amichevole a San Severo, ma il match è saltato per le avverse condizioni climatiche che hanno impedito ai potentini di lasciare il capoluogo di regione. La squadra è apparsa, ovviamente, rinfrancata dal successo nel derby e conta di bissare l’affermazione contro il quintetto di Ciccio Ponticiello. Coach Gresta ha lavorato sugli schemi difensivi e sulla cifra tecnica in attacco per dare scacco matto ai campani. Il resto del gruppo è apparso in ottime condizioni fisiche, ivi compreso il pistolero Palombita. Oggi doppia seduta di allenamento, nella speranza che possano rientrare i due assenti di ieri. Gresta sperimenterà ancora le soluzioni offensive per scardinare la difesa guidata da Nicola Mei. f.menonna@luedi.it

La guardia Luca Sottana

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Metz, infortunato

Basket C2 Totaro: «E’ davvero incredibile quello che sta accadendo»

Ctr Senise, è emorragia Sesta sconfitta di fila nella poule promozione SENISE-Ancora una sconfitta,la sesta in questo campionato di playoff per il Ctr Senise,che davvero sembra irriconoscibile. Si stenta infatti ad associare questa incredibile striscia negativa a giocatori del calibro di Durante, Marin ecc. Ed i tifosi a chiedersi: possibile che tutte le squadre che abbiamo incontrato ci sono superiori; ed anche possibile che tutta la sfortuna di questo mondo sia caduta solo ed unicamente sulla nostra squadra. Interrogativi,ai quali non è facile dare risposta ma che diventato allo stesso tempo inquietanti. I playoff,sono quasi al giro di boa,manca solo l’ultima partitra da disputare domenica al Palarotalupo, contro la Tecno di Torre del Greco,ed il Ctr La Cascina Senise, si ritrova nell’assurdo dell’ultimo posto in graduatoria,solo soletto a zero punti. Pazzesco.Questa volta,però,contro il Benevento, a parziale scusante c’è da sottolineare la superba prova durata purtroppo solamente per due tempi. Ventotto a ventuno e quarantanove pari,

Mario Totaro

dimostrano abbondantemente che questo gruppo è vivo e vegeto. Peccato solo che non ha retto al ritmo ed ha riproposto ancora una volta problemi antichi. Come quelli dell’affondo nel momento topico ed anche della percentuale sui tiri,in particolar modo quelli da tre che risultano fondamentali per la vittoria fina-

le. Tutti ci provano in tutti i modi, però non c’è in questo gruppo uno infallibile così come c’erano negli altri anni. E per mister Massimo Festa ancora festa da rinviare,si spera a domenica prossima. Altrimenti la crisi potrebbe allontanare per sempre aanche i residui tifosi, che oramai continuano a seguire la squadra. Per il presidente Mario Totaro infatti: “E’ davvero incredibile quello che ci sta accadendo quest’anno.davvero non avremmo mai pensato di poter essere ultimi e poi a zero punti,dopo sei gare.Anche se abbiamo incontrato tante belle formazioni finora,non crediamo proprio di essere gli ultimi. La sfortuna purtroppo ci ha voluto seguire fino in fondo, forse anche per impedirci il salto di qualità che speravano tanto. Speriamo ad ogni modo,di salvare il salvabile e di sperare in tempi migliori. Si dice infatti che solo dopo aver toccato il fondo,si potrà riemergere.E noi lo speriamo con tutto il cuore e siamo pronti all’emersione finale”. Gianni Costantino

Volley C donne Qualificazione conquistata con 3 turni d’anticipo

Lavello è già nei play off LAVELLO - L'ASD Lavello volley si è assicurata con tre giornate di anticipo rispetto alla fine del campionato di serie C femminile un posto nei play off per la promozione al campionato nazionale di serie B2. Pur essendo una matricola la Lavello volley potrebbe centrare per la prima volta nella storia pallavolistica lavellese un traguardo storico. A monte di tutto questo vi è una società seria, qualificata, aperta a tutti, con un progetto ben definito per favorire la crescita pallavolistica e sportiva a Lavello. “Grazie ad una programmazione oculata - ha dichiarato il presidente del sodalizio sportivo, Saverio Larocca - ogni anno si centrano obiettivi sempre più prestigiosi a livello sportivo, grazie anche al lavoro di tecnici appassionati e qualificati”. L'ASD Lavello volley, benché giovanissima, sta avendo numerosi riconoscimenti sia a livello provinciale che regionale; quest'anno per la volta un membro della società è stato eletto nel Consiglio provinciale FIPAV, il presidente Saverio Larocca. Il sodalizio lavellese è legato da tre anni al lavoro del tecnico Michele Valentino, che dopo le promozioni dalla prima divisone alla serie D e dalla serie D alla serie C si appresta a disputare le fasi finali del

campionato di serie C per la promozione in B2. Un lavoro in sintonia ed in simbiosi con tutte le componenti della società che sta andando oltre le più rosee aspettative. “Mantenendo lo stesso organico, - ha precisato il presidente Larocca - già di qualità, dell'anno precedente e con l'innesto in squadra di poche ragazze si stanno ottenendo risultati entusiasmanti, a testimonianza di un lavoro di un gruppo coeso, ben amalgamato, alla cui base c'è la voglia di migliorarsi e lavorare nel rispetto reciproco e in un clima di vera amicizia. Atlete non professioniste che con passione e sacrifici personali stanno avendo soddisfazioni enormi ed hanno ancora voglia di andare avanti con obiettivi sempre maggiori. Per il raggiungimento di questi obiettivi tutta la Lavello volley, le atlete, i dirigenti, i tecnici si augurano che l'opinione pubblica e la comunità lavellese abbiano una sensibilità maggiore per questo sport, per cercare, facendo la propria parte, di far crescere questa realtà a Lavello. Una realtà sana, portatrice di valori autentici e di etica sportiva, capace di educare i ragazzi e vicina alle problematiche sociali”. Per tutto questo una parte importante l'hanno svolta istituzioni locali, sponsor ed addetti ai lavori. Giuseppe Catarinella

Basket C2 In casa la squadra montese si trasforma in meglio

Lucos a corrente alternata MONTESCAGLIOSO- Ad una sconfitta esterna corrisponde una vittoria interna: questo l'ideale titolo che descrive nella maniera più immediata le prime sei gare del Girone Retrocessione di serie C2. Al Palauditorium “Karol Wojtyla” la Lucos Ingest Montescaglioso, per la terza volta su altrettante prestazioni casalinghe, ha sfruttato nella maniera migliore il fattore campo e non ha dato scampo alla capolista, il Basket Capua (CE), formazione che prima di incontrare la compagine montese aveva sempre vinto e guardava dall'alto le altre squadre con i suoi 8 punti. Alla fine i ragazzi guidati da Michele Di Gioia hanno inflitto agli avversari campani ben 10 punti di distacco (78 a 68) concedendo al Capua un unico momento di vantaggio: i primi due punti della partita, subito pareggiati: da quel momento in poi la Lucos Ingest è passata a condurre e ci è rimasta per tutta la durata della gara. I parziali testimoniano l'andamento della partita: 13-08 (+ 5); 31-24 (+7); 50-46 (+4) sino al risultato finale, 10 punti in più rispetto al Capua, margine più alto registrato in tutta la partita. I ragazzi della formazione casertana,

guidati in panchina da Miraglia, non hanno potuto fare molto per arginare gli attacchi portati da Visceglia, Ottaviano e Davide Resta in una prestazione di squadra complessivamente positiva e dove i “soli” 12 punti di Castellano trovano spiegazione nel problema alla gamba accusato nel primo quarto che non gli ha consentito di esprimersi secondo le sue capacità. La Lucos Ingest Montescaglioso, nel prossimo turno, in programma sabato 21 febbraio alle 19, a Casalnuovo di Napoli, renderà visita all'ultima in classifica, il Basket Team Pellicano, un'occasione per sbloccarsi anche lontano da Montescaglioso e conseguire due punti importantissimi per la permanenza in C/2. Un dato su tutti esprime le difficoltà dei montesi in trasferta: sommando le partite esterne della prima fase e le tre sinora disputate nel Girone retrocessione, la squadra montese ha vinto in una sola occasione, a Castellammare di Stabia (Napoli), campo di gioco del Sant'Antimo nell'ormai lontana quinta giornata della prima fase: prima e dopo questa vittoria, nove sconfitte totali. Michele Marchitelli

Dama, a Senise Durante si laurea Leader nella categoria seniores SENISE-Conferma la sua leadership,nel gioco della dama, Christian Durante che si aggiudica il primo posto nei campionati provinciali,svoltosi a Senise presso l'Oliver.Durante gareggiava per la categoria Seniores,essendo oramai un piccolo grande uomo ed ha prevalso su ben trentaquattro avversari,di Senise,di Castrouovo suo comune di residenza e Chiaromonte.Nella stessa sfida,al secondo posto si è classificato Gerardo Dragonetti ed al terzo Antonio Graziano.C'era una folla composta da genitori,parenti e d amici e c'era naturalmente la giusta tensione che accompagna questo tipo di sport.Ma i ragazzi,concorrenti,non hanno affato mostrato di sentire la pressione addoso ma piuttosto di sapersi concentrare e diverstirsi nel contempo.Per la categoria juniores,ragazzi delle scuole elementari,ha prevalso il pic-

Durante premiato

colo Salvatore Marino che ha vinto tutte le sfide facendo registrare alla fine 12/12.Secondo posto invece per una ragazzina,Vittoria Cirigliano che si è fermata(si fa per dire) a 10/12 e terzo posto infine per fabio Spaltro che invece ha chiuso a 9/12.A dimostrazione del livello,davvero notevole dei concorrenti in gara.Per l'oc-

casione infatti erano ben ventotto concentrati sulle damiere.Un numero davvero impressionante se paragonato alle partecipazioni in altri circoli alivello nazionale.Merito del professore Vincenzo Travascio che non solo ha avviato questo sport,ma lo promuove giorno dopo giorno facendo proseliti in ogni dove.Sperando naturalmente di togliere i ragazzi da altre eventauli tentazioni.Che poi rappresenta lo scopo unico di Travascio.Dopo questo decimo campionato provinciale,si aprono le porte per quello regionale che si svolgerà a Castronuovo,domenica prossima e sempre in preparazione dei campionato interregionali che si disputeranno in aprile ancora a Senise,mentre la selezione porterà poi alle finali nazionali,previste a Maggio prossimo,ancora una volta a Frascati. Gianni Costantino


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Sport Pallanuoto B Il match-winner: «E’ venuta fuori la forza del gruppo»

Giovedì 19 febbraio 2009

Basilicata, difesa ferrea Col Nautilus decisivo il penalty di Jaleggio IL CARATTERE, la voglia di vincere, una rimonta incredibile. Sono stati questi gli ingredienti del blitz di sabato scorso della Basilicata Nuoto 2000 Potenza a Catania contro il Nautilus. Il complesso di Francesco Silipo ha vinto il match grazie al penalty segnato da Fabio Jaleggio, giocatore che si sta mettendo in evidenza per le buone prestazioni generali. La squadra biancoverde ha dimostrato di avere le carte in regola per ben figurare al cospetto di ogni avversario. Il successo colto in terra catanese ha evidenziato l'ottimo momento di forma attraversato da Riccardo Scotti Galletta e compagni. Il match di sabato ha visto i catanesi avanti per larghi tratti ma la Basilicata Nuoto 2000 Potenza è stata brava a recitare il suo ruolo e dare linfa alla rimonta grazie ad una prestazione difensiva di alto livello. Le reti dei cecchini di Silipo sono stati soltanto una logica conseguenza del gioco difensivo. Ora la squadra è attesa dalla partita di sabato alla Piscina Felice Scandone

Un’azione di gioco della Basilicata Nuoto Potenza

di Napoli con inizio alle 16:15 contro il Blu Team Catania. Il match sarà preparato minuziosamente dai biancoverdi, che martedì hanno affrontato il San Giorgio a Cremano, ieri la Rari Nantes Napoli e questa sera lo Sporting Napoli a Barra. Tre impegni che daranno ulteriore forma e linfa agli schemi di gioco della

Basilicata Nuoto 2000 Potenza. In casa potentina è il match winner Fabio Jaleggio ad interpretare i sentimenti della squadra, il giocatore campano ha dichiarato: “Siamo sulla buona strada, possiamo lottare per i play-off. La partita di sabato scorso è stata difficile. Il presidente Urgesi e il tecnico Silipo ci hanno chiesto di

giocare con esperienza, sabato scorso è stata una vera e propria battaglia che ci fa ben sperare”. L'atleta di Silipo parla del successo in rimonta ottenuto dai biancoverdi: “E' venuta fuori la forza del gruppo che ha dimostrato determinazione e voglia di vincere. I giovani si stanno inserendo bene con gli esperti. Una menzione la merita Renzuto che ha tanto talento. Potrebbe diventare il nuovo Zeno Bertoli, facendo la stessa strada”. Jaleggio parla del prossimo match, in programma contro il Blu Team: “A mio avviso sarà una partita abbordabile. Non bisogna prendere sotto gamba gli avversari. Sarà necessario scendere in vasca e giocare con la massima esperienza la gara”. Il marcatore biancoverde fa il punto delle condizioni fisiche del gruppo affermando: “Stiamo bene, tutta la squadra risponde positivamente alle sollecitazioni del nostro allenatore. A Catania abbiamo dimostrato di poter reagire e fare nostra la partita”. f.menonna@luedi.it

Pallanuoto C Recuperata la Fornelli per il match di sabato

Invicta Potenza, testa al Brizz La pausa del campionato ha rigenerato le forze REDUCE dal turno di riposo di domenica scorsa la Libertas Invicta Potenza prepara il confronto di domenica prossima contro la Brizz Nuoto Catania in programma alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale. Il complesso potentino affronta una squadra sulla carta abbordabile e non intende abbassare la guardia al cospetto delle catanesi. Peraltro le condizioni di forma della squadra sono ottime, anche la Fornelli ha recuperato dal brutto infortunio patito due settimane fa e lavora con la squadra di Vincenzo Ostuni. Le atlete potentine sono al settimo cielo, la classifica ride al gruppo lucano che confida domenica di avere l'apporto del pubblico per ottenere i tre punti al termine della contesa. Lo splendido momento di forma dovrebbe consentire alle atlete di mettersi in luce al cospetto del Catania che sulla car-

ta appare abbordabile. Ovviamente prendere sotto gamba le siciliane potrebbe diventare un fattore di rischio davvero grosso. Il confronto di domenica viene preparato minuziosamente dalla truppa di Vincenzo Ostuni che punta a continuare la sua corsa nei

quartieri alti della classifica. La squadra potentina sembra intenzionata a far risultato pieno al cospetto delle catanesi, ma dovrà fare attenzione a non esaltarsi troppo durante la partita. Per domenica prossima alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale è atteso il pubblico delle grandi occasioni. La vittoria ottenuta a Messina con il punteggio di 7 a 5 ha permesso al gruppo potentino di vivere un periodo di relax, l'attesa per il match di domenica prossima sale, l'adrenalina cresce a dismisura e il clan potentino non dovrebbe avere particolari assilli di formazione. La squadra potrebbe affrontare in amichevole la formazione under 17 della Basilicata Nuoto 2000 Potenza per testare la migliore condizione in vista del confronto con il Brizz Catania. f.menonna@luedi.it

Hockey A2 Sconfitta a Sarzana

Raro, inizio play off in salita PATTINOMANIA Matera ko a Sarzana. Nel primo turno della poule promozione, la formazione allenata dal tecnico Massari, è stata sconfitta in terra ligure con un perentorio sette a due. Ko pensate per i materani che non sono riusciti a bissare le positiva prestazione di campionato contro i rosso neri, vinta al fotofinish per tre a due. Un match, quello con il Sarzana, che non ha regalato grandi emozioni e che ha confermato tutte le insidie pronosticate alla vigilia. L'unica nota lieta è stata rappresentata dal ritorno al gol di Roberto Vivilecchia, autore di entrambe le marcature biancazzurre e dalla buona prestazione del portierino Xiloyannis impiegato dal tecnico materano al posto di Gaetano Picca, infortunato, per ben diciotto minuti. Archiviata la sconfitta di sabato scorso, il team biancazzurro ha ripreso ad allenarsi per la prossima partita contro il Correggio che non sarà assolutamente una passeggiata sia per la forza dell'avversario ed anche per alcune defezioni che potranno costringere Massari a fare a meno di qualche giocatore. Brutte notizie, infatti, arrivano dall'infermeria. Capitan Barbano pare in forte dubbio per il prossimo impegno interno contro gli emiliani. L'atleta materano non si sta allenando per un problema alla gamba. Appaiono, invece, migliori le condizioni di Picca che pare ristabilito dopo il forte dolore alla mano che sabato scorso l'ha costretto ad uscire dalla pista anzitempo. Nonostante queste defezioni, il team di mister Massari si sta allenando con grande attenzione e determinazione proprio perché consapevole di incontrare

Il tecnico Massari

un Correggio forte e pericoloso che ha in Pietro Papapietro, materano verace, e Mattia Carboni i punti di forza. Sarà importante cancellare alla svelta la sconfitta contro il Sarzana e ripartire con la grinta giusta per affrontare nella maniera migliore le altre gare. D'altronde la seconda fase prevede tante partite e la Pattinomania ha tutto il tempo per potersi rifare e dimostrare il proprio valore anche al cospetto di altre cinque squadre che sono entrare nei play - off con un organico attrezzato appositamente per il salto di categoria. Squadre come Thiene, Montebello, Molfetta, Sarzana e Correggio tutte composte da atleti di notevole valore e con maggiore esperienza rispetto al gruppo dei giovani materani. Un motivo in più per capitan Barbano e compagni per dimostrare di essere temibili contro qualsiasi avversario anche se tecnicamente più forte. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Kick Boxing Cinque primi posti ai campionati interregionali di Catania

Dinamic Center, oro e argento in Sicilia MATERA - Sono tornati da Catania con medaglie d’oro e d’argento gli atleti della Dinamic Center di Matera. Durante i campionati interregionali (hanno gareggiato Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) di kick boxing che si sono svolti lo scorso fine settimana, nel full contact hanno conquistato il primo posto: Giuseppe Di Cuia (meno 63,500 Kg), Michele Denora ( -71 Kg), Vincenzo Scarnato (- 81 Kg) e Emanuele Bianco (- 86 Kg). Secondo classificato, invece, Davide Paradiso (- 75 Kg). Nella low kick il primo gradino del podio è stato raggiunto da Giuseppe Di Trani (- 67 Kg) e Petryk Artur (- 75 Kg). I vincitori hanno accesso di diritto ai Campionati Italiani Assoluti che si disputeranno tra la fine di aprile e l’inizio di maggio a Fiuggi. «Sono soddisfatto per il risultato ottenuto dai miei ragazzi, si allenano duramente e con molta serietà. - afferma il maestro Biagio Tralli, responsabile della Dinamic Center. - Spero che possano emer-

A sinistra Artur della Dinamic Center di Biagio Tralli nel match disputato a Catania ed a destra l’intera spedizione siciliana

gere ulteriormente nel corso dei campionati italiani per portare a casa il maggior numero di titoli. Il loro prossimo impegno è il 27 febbraio a Gioia del Colle presso il Palazzetto dello sport. Si cimenteranno con vari incontri per movimentare la serata in cui si svolgerà l’incontro clou: il titolo Mondiale di full contact tra Roberto D'Avanzo sfidante e il campione del mondo in carica Narbona Lopez». D’Avanzo, allenato dal maestro Donato Milano e da Biagio Tralli, ha buone possibilità per portare a

casa il titolo Mondiale nei Super Welter al limite di peso dei 69,100 Kg. A Catania la Dinamic Center di Tralli ha portato sette ragazzi in due diverse specialità, nel full contact e nella low kick. «Il full contact - spiega il maestro Biagio Tralli - è la componente più impegnativa delle discipline della kick boxing: è un tipo di combattimento le cui regole, a differenza delle altre due tipologie, prevedono la vittoria per ko tecnico. Il combattimento è a pieno contatto. Il full richiede sacrifici

maggiori, una dieta bilanciata e una certa predisposizione. I colpi possono essere portati soltanto al di sopra della cintura e gli incontri di svolgono su un classico ring. Tra le discipline a contatto pieno il full contact è quella più affascinante e bella da vedere, dato che gli avversari non pensano soltanto a “picchiarsi”, ma fanno sfoggio di tecniche di alta scuola, come calci in rotazione, saltati e non, cercando di unire alla potenza dei colpi una perfezione tecnica e una spettacolarità che non è facile di solito riscontrare nelle al-

tre discipline a pieno contatto. La low kick è la specialità più giovane della kickboxing introdotta nei tornei Wako non più di 10 anni fa. Come dice il termine stesso, low kick (calci bassi), gli atleti come nel full combattono su di un ring con la regola che i calci possono essere portati anche sia all'interno che all'esterno coscia. Gli atleti come nel full portano calzari, guantoni e paratibie. E’ differente anche l'abbigliamento, calzoni lunghi nel full, corti nella low kick». r.montemurro@luedi.it


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Giovedì 19 febbraio 2009

Scultura

Carnet

Le opere di Guido Strazza dal Musma al Museo di Assisi

Il percorso di un segno di MIMMO MASTRANGELO ASSISI - Per come si presenta nelle sue articolazioni, per le emozioni e reazioni che può infondere in chi la fruisce, l'arte, in fondo, può bastare a se stessa, e, dunque, non necessariamente, si lascia accompagnare dalla parola scritta che può descriverla e interpretarla. Per Guido Strazza quanto appena sopra esposto lascia il tempo che trova, perché per lui sposare la scrittura alla scultura e pittura significa affermare una didattica della propria arte. Strazza annota: «Ho sempre scritto per necessità di chiarezza per capire bene quello che stavo facendo, spinto da un desiderio forte di rompere quel guscio di vaghe sicurezze dentro il quale si è solito muoversi così bene». Nato a Santa Fiora, in provincia di Grosseto nel 1922, Guido Strazza, che molti lo ricordano nelle vesti di Direttore delle Belle Arti di Roma, sta vivendo da qualche tempo uno stato di grazia. Quasi una seconda giovinezza, artisticamente parlando. Di recente ha esposto ad Alessandria, Milano, Bologna e, nell'attesa che il prossimo marzo venga ospitato al Gran Palais di Parigi, l'8 febbraio al Museo Pericle Fazzini di Assisi, sotto la curatela del critico lucano Giuseppe Appella, ha inaugurato la mostra “Dipinti, disegni, sculture dal 1952 al 2008”.

Un altro aspetto tutto lucano dell'esposizione sono i plastici in quanto provenienti tutti dal Musma di Matera. Il lavoro di Strazza si presenta centralizzato sulla interdipendenza dei significati e sulla tensione fra i segni (assoluti protagonisti) e gli spazi che occupano. Il colore delle tempere, specialmente quelle dell'ultimo periodo, si propone ameno, asciutto, talvolta duro, ma è collocato sulle tavole senza tentennamenti. Riporta Giuseppe Appella in catalogo (De Luca Editori D'Arte): «Il ricercare di Strazza, il suo vedere sono in fondo, ansia di penetrare nella realtà attraverso uno stato di vitalità, di innocenza che assicuri un minimo di spazio per l'immaginazione». C'è unanimemente nelle piccole sculture (in ferro, ottone e plastica), nelle tempere e negli acrilici dell'artista toscano la concentrazione di una condizione materica solo all'apparenza irrealistica. Ma quello che deve essere, innanzitutto, segnalato è che Strazza optando per una condizione baricentrica dei segni punta a ritrovare in ognuno di essi «la materia usata come semplice mezzo e non come sostanza». La mostra di Strazza negli spazi del Palazzo del Capitano del Perdono che ospita il Museo Fazzini rimarrà aperta fino al 28 marzo. cultura@luedi.it

L’artista e scultore Guido Strazza

La mostra Viaggio fotografico nel Medio Oriente POTENZA - Mostra fotografica “Viaggio fotografico nel Medio Oriente, da Istanbul a Petra”, per vivere da vicino le emozioni di un luogo testimone di mondi e popolazioni leggendari. E' l'occasione per inaugurare il corso di fotografia, ideato e promosso da “BroxLab” e dall'associazione culturale “La nuvola scarlatta”. Stasera, alle ore 21, al New Evoè di Potenza, il più grande lounge bar nel centro storico di Potenza, che accoglierà l'evento in un un'atmosfera calda e coinvolgente, confermandosi location dedicata per eventi e manifestazioni culturali. Il “Viaggio fotografico nel Medio Oriente, da Istanbul a Petra”, racconta un itinerario nelle terre della Turchia e della Giordania, mostrando la bellezza

incontaminata dei paesaggi e il fascino del Medio Oriente, attraverso le emozioni di chi le ha vissute, ossia Marcello Faggella, che sarà anche il coordinatore del corso di fotografia. Il corso si terrà nella cornice esclusiva del SotTeatro, in vico Laura Battista (adiacente Ariston), ogni martedi, a partire dal 24 febbraio. Le lezioni si svolgeranno in 13 appuntamenti teorici, e 3 esercitazioni all'aperto per poter mettere in pratica le competenze acquisite. Il contributo è di 65 euro per tutta la durata del corso. Obiettivo: quello di avvicinarsi alla fotografia, in digitale o in analogico; non sono richiesti requisiti diversi da quello della voglia di esprimersi. cultura@luedi.it

L’iniziativa di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Nuova e imponente partnership culturale. Protocollo per la promozione dell' arte e il recupero della dimensione appulolucana. Nei giorni scorsi, a Gravina, è stato sottoscritto un protocollo d'intesa tra la Fondazione “Zétema” di Matera e quella “Pomarici Santomasi” di Gravina. «Si tratta di una intesa tra le due fondazioni per una collaborazione scientifica e attuativa - comunica la Fondazione materana presieduta da Raffaello De Ruggeri - diretta al potenziamento di una politica di conservazione, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale ricadente nei due territori». L'alleanza tra i due enti «vuole promuovere la istituzione del distretto culturale dell'habitat rupestre appulo-lucano e dei beni archeologici e storico-artistici della città pugliese». Il protocollo, quindi, mira ad inserire i presidi rupestri gravinesi nel già istituito Distretto culturale dell'Habitat Rupestre lucano nel 2003, in modo da rompere

Zétema si gemella con Gravina Partnership per il Distretto culturale l'assurdo confine geografico e recuperare la storica dimensione apulo-lucano della civiltà rupestre, interessante la più vasta area che va dalla fossa premurgiana sino al Salento. Inoltre l'istituito rapporto favorirà «diretti interventi di conservazione e gestione del patrimonio culturale, utilizzando i metodi di buona prassi» e la riconosciuta esperienza operativa della Fondazione materana. Saranno anche attivati progetti comuni di valorizzazione dei presidi restaurati per costruire

«la auspicata rete tra città storiche capace di attrarre un maggior numero di studiosi e di visitatori e di accrescere la redditività prodotta dalla corretta fruizione del patrimonio culturale». Garanzia di successo della partnership culturale sarà infine la qualità scientifica degli interventi, affidata alla supervisione di Michele D'Elia, già direttore dell'Istituto centrale del restauro. La prima iniziativa sarà «l'indagine sulla condizione degli affreschi esposti nella sala della Fondazione Pomarici Santomasi

e a suo tempo distaccati dalla chiesa rupestre di San Vito Vecchio. Dopo tale verifica diagnostica potranno fissarsi le modalità e i tempi di eventuali interventi conservativi». La cerimonia della sottoscrizione dell'atto ha visto firmatari Agostino Giglio, presidente della Fondazione Pomarici Santomasi di Gravina in Puglia e il presidente materano, De Ruggieri, entrambe visibilmente coinvolti anche a livello emotivo, un vero passo imponente per la cultura. cultura@luedi.it

A Potenza gli anni ‘60 “Sui generis” POTENZA - "I mitici anni '60”. Ritorna anche per questa sera il giovedì universitario organizzato dalla Federazione “Sui-generiS Potenza”. Appuntamento al New Evoè, Via Santa Lucia, Porta Salza , start a partire dalle ore 22. «In Italia, come del resto in tutto il mondo, gli anni '60 sono noti come gli anni formidabili, gli anni de "La Dolce Vita", dei "Beatles" ma anche gli anni delle proteste studentesche -comunicano gli organizzatori - Non poteva mancare una festa interamente dedicata a questi anni, per divertirsi tutti insieme, ballando, ridendo e cantando facendo un tuffo nel passato. Riscalderemo i motori con un aperitivo a buffet libero». I tesserati Sui-generiS avranno particolari sconti per cocktail e bottiglie. L’ingresso è gratuito. Buona musica e revival, appuntamento da non perdere. Un programma che promette ulteriori appuntamenti unici presso il più grande lounge bar del centro storico potentino. Per maggiori informazioni rivolgersi al Campus di Macchia Romana, spazio dedicato alle associazioni, piano Terra Facoltà di Agraria o allo 0971-205577. m.a.flum.

L’antipolitica secondo Forcillo ROMA - Sarà presentato, domani alle 17, presso la libreria “Il Filo” sita in via Basento 52 (zona Nomentano), Roma, il libro di Antonio Forcillo, addetto stampa del Comitato “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto, dal titolo “E fu antiPolitica. Cronistoria di un percorso vero sulle vie della democrazia partecipativa”. Edito dalla casa editrice Il Filo di Roma, narra la particolare storia del Comitato in chiave satirica/ politica /sociale. Nell’opera sono bene evidenziate le più significative lotte politico-sociali svolte dai Cittadini Attivi di Bernalda-Metaponto, oltre a una nuova formula di reimpianto politico con partenza dal basso, ispirato ai principi della democrazia partecipativa, sbalorditivamente attuale per il difficile momento vissuto dalla nostra democrazia. Sebbene la narrazione riportata fotografi le battaglie affrontate dal Comitato a partire dalla sua costituzione (avvenuta agli inizi del 2006) al maggio 2008, vale a dire a un mese esatto dopo le ultime elezioni politiche di aprile, sono nel libro evidenziate soluzioni democratiche ottimali per far fronte alla grave crisi politico-sociale in atto nel nostro Paese, ma anche in molte altre società occidentali attualmente in grave difficoltà. cultura@luedi.it


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Cultura e Spettacoli

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IL CONVEGNO di GIOVANNI MARTEMUCCI

Valicenti: « L’ingrediente che non dovrebbe mai mancare è la passione»

MATERA - Durante il convegno dal titolo “Produzioni tipiche lucane Ricerca-qualità-valorizzazione”, svoltosi ieri a Matera presso il Liceo scientifico “Dante Alighieri” lo chef lucano Federico Valicenti è intervenuto parlando del cibo e della cucina, tra tipico e “topico” che deriva da “topos”, luogo. Un cibo, quindi, che deve rivendicare l'area di appartenenza del prodotto. «Il mondo si muove attorno al cibo -afferma Valicenti- la cucina diventa fucina di tradizioni, di paesi, di popoli, di origini che stanno scomparendo. La globalizzazione sta omogeneizzando la fucina, rende piatta e uguale la cucina, il cibo. La cucina, quindi il cibo, diventa miscela di ingredienti correlati tra loro. Ingredienti virtuali, non solo materiali, che danno spessore alla cultura del mangiare, fondendo lo studio degli alimenti alle emozioni, gli accostamenti delle cibarie alla fantasia della preparazione. Ma l'elemento indispensabile

La buona tavola tra tipico e “topico” che aggiunge valore alla cucina e quindi alla manipolazione del cibo, e che tutto insaporisce, è la passione». Dell'ingrediente passione, che nella ristorazione odierna spesso manca, non se ne sente l'aroma, la forza che a volte, anzi spesso, supplisce la mancanza di professionalità, di manualità, di tecnica. «La passione scaturisce dalla conoscenza del territorio -continua lo chef lucano- dalla conoscenza della materia prima, dalla ricerca delle sue origini, dal suo uso nei secoli, dalle sue proposte, dalla curiosità, dalla voglia e dal desiderio di capire, comprendere, assimilare. Materia prima immateriale indispensabile in ogni cucina, in ogni piatto, in ogni boccone. Questo forse manca alla cucina di qualità. La cucina, quella seria, è fatta da chef che vivono accanto agli imprenditori, agli

Prodotti tipici della cucina lucana

agricoltori, ai contadini, ai pastori, che indirizzano le politiche sulla gestione del territorio di appartenenza. sulle colture e le culture che il mondo rurale esprime, sui prodotti da difendere e da diffondere. Non è im-

probabile trovare ristoranti, agriturismi, o altri tipi di strutture gestite da figure improvvisate, di cuochi e cuoche magari tolte dalle cucine di casa. Per carità, nulla da rimproverare a questi bravi cucinieri, ma è co-

me togliere l'origine protetta ad un prodotto di nicchia”. Spesso ciò va a discapito della ristorazione fatta da professionisti del cibo, della loro trasformazione, preparazione, servizio. «La parola tipico -conclude Valicenti- non ha più ragione di esistere, non è più sinonimo di territorio, ambiente, luogo di origine. Tutto può diventare tipico, essere tipico. La tipica ricetta di una regione diventa ricetta di tutte le regioni, è simile ad altre. E' il prodotto che ha sfumature diverse, che rende il piatto diverso, non uguale, quindi non omogeneizzabile. La ricetta è tradizione, il cibo è topico non tipico. Il gusto non assimilabile ad altri gusti esalta gli incontri con sapori non scontati, prevedibili, omogenei. La sfida per gli amanti della cucina topica è esaltante, porta a muoversi, spostarsi, alla ricerca di prodotti, di profumi di territori da assaporare. La cucina diventa ambasciatrice del territorio. Per creare un nuovo modello di turismo, quello della ricerca, della scoperta dei sapori unici». cultura@luedi.it

Il libro

LA MOSTRA

Soave ripercorre un pezzo di storia sociale della Lucania

L’arte di incidere a Bari

“La diga di Senise” di MIMMO MASTRANGELO SARCONI - Probabilmente la battaglia politica, sindacale e popolare che si consumò nel Senisese per tutto un lustro, a partire dalla fine degli anni sessanta, intorno alla costruzione dell'invaso di Monte Cotugno (il più grande d'Europa in terra battuta), è stata la più lunga e difficile che si ricordi nel secondo dopoguerra in Basilicata (i giorni di fermo alla Sata di Melfi del 2004 e le proteste contro il deposito di scorie radiottive a Scanzano sono a confronto bazzecole). Una presa di scudi che videro protagonisti le amministrazioni, il sindacato, i partiti, le scuole, le comunità dell'area e, cosa insolita, la Chiesa (con il vescovo Pierro ad aprire i cortei). Tutti concordi nel difendere prima i braccianti che con l'esproprio dei terreni perdevano proprietà e fonte di reddito e poi nel rivendicare le fabbriche e i posti di lavoro promessi e mai convertiti in realtà da quella classe dirigente lucana del tempo che oggi viene così mitizzata. Una battaglia dura, portata avanti senza sosta da chi aveva intuito sin dall'inizio che il presunto “eldorado” della diga di Monte Cotugno, progettato per portare acqua potabile, irrigua ed industriale nelle Puglie, si stava risolvendo nell'ennesimo bluff per un territorio ricco di risorse primarie ma indebolito per l'assenza di politiche che sfruttassero le ricchezze alla meglio. Di quelle battaglie, di quei giorni di manifestazioni e scioperi, il sindacalista della Cgil Raffaele Soave, attuale consigliere provinciale del Pdci, fu diretto protagonista, tant'è che ha voluto ricostruire nel volume “La diga di Senise” la cronaca degli eventi, delle proteste, delle inadempienze e delle conquiste, le quali, seppur in scala “molto-minore”, comunque ci furono. Il li-

Una veduta della diga di Senise tema del librodossier scritto da Raffaele Soave

bro - pubblicato nel 1984 da un editore di lunga militanza nella sinistra anarchica e movimentista, come Giuseppe Galzerano e poi ristampato nel 2004 al di là dei fatti, che con puntualità vengono dettagliatamente raccontati dall'autore anche attraverso i ritagli delle cronache che uscirono sulle testate locali e nazionali, mette in primo piano l'impegno civile e democratico dei soggetti in campo su una prospettiva che avrebbe dovuto cambiare le sorti di un territorio. Rileggere i fatti

sulla “querelle Monte Cotugno”, anche alla luce dell'attuale e generale rigetto verso la politica e l'impegno civile, è come ritrovare un pezzo di storia sociale della Lucania del novecento, uno strascico di passioni e speranze deluse, un segmento di storia del lavoro, difeso, cercato, guadagnato. E, forse, perduto una volta per sempre. Il libro di Raffaele Soave viene presentato domani sera (ore 17.30) nella Biblioteca Comunale di Sarconi. cultura@luedi.it

PREMIATI I VINCITORI DELLA PRIMA EDIZIONE DI “RISONANZE”

Giovani creativi da medaglia tra profumi e colori della Val d’Agri di GERARDO TEMPONE VIGGIANO - Con la cerimonia di premiazione dei vincitori si è conclusa la prima edizione del Concorso “Risonanze” per giovani creativi. Promosso dall'assessorato alle Politiche giovanili del centro valligiano, nell'ambito del progetto sperimentale “Centro territoriale di Promozione Giovanile”, il concorso è nato con l'intento di sostenere le potenzialità espressive ed artistiche delle nuove generazioni, riconoscendo i giovani come risorsa per la comunità. Tema del concorso “Profumi, colori e sfumature del vivere … in Val d'Agri”: Profumo di persone, oggetti, luoghi e situazioni - Profumi e colori familiari o sconosciuti, rassicuranti od ostili, del presente o del passato… Odori e colori di casa, di cibi, di vita quotidiana, di stagioni. Ai partecipanti era richiesto di evocare diversi aspetti del vivere nel proprio territorio, attraverso produzioni figurative, musicali e cinematografiche, con piena libertà di interpretazione ed espressione artistica. Requisiti:

età compresa tra i quattordici ed i trenta anni e residenza in uno dei comuni del comprensorio della valle. Tre le sezioni artistiche previste: produzioni figurative (disegno, pittura, fotografia), produzioni musicali (rock, pop, jazz, folk\etno, contemporanea), immagini in movimento (cortometraggi, documentari), a loro volta

riservate a partecipanti di età dai quattordici ai diciannove anni, e dai venti ai trenta anni. La valutazione dei giovani artisti è stata effettuata da una commissione costituita da esperti dei diversi settori, che ha formulata una graduatoria per ciascuna sezione e categoria. Ai primi classificati è stato corrisposto un premio di duemila euro, ai secondi di cinquecento euro ed ai terzi di duecento euro. A tutti coloro che hanno partecipato all'iniziativa, inoltre, è stata consegnata una pergamena attestante la partecipazione al concorso e verrà assicurata la promozione delle opere attraverso il coinvolgimento in mostre ed eventi di carattere locale, provinciale ed, eventualmente, extraregionale. Sono risultati vincitori, per le Produzioni figurative: Elio Rosato primo; Donato Matteo Sellitti secondo; Ennio Nigro terzo. Per le produzioni musicali: Gli Amarimai primi; Cristian Padano secondo; Gianmarco Natalina terzo. Per immagini in movimento: Giovanni Bartolomeo primo; Gilda Signoretti seconda; Giuseppe Manieri terzo. cultura@luedi.it

di ANTONELLA CIERVO BARI - Otto incisori per descrivere i meccanismi che fanno della grafica un'arte. “L'arte di incidere”è il titolo della mostra curata da Gino Apicella del centro Studi per l'Educazione Permanente di Bari, che verrà in augurata venerdì 20 febbraio alla Galleria d'arte Dueffe in via Cifarelli 14 a Bari (nelle vicinanze del passaggio a livello di Villa Romanazzi Carducci). Matthew Collins, Maria Epifania, Giuseppe Fioriello, Domenico Garofano, Sandra Langston, Vittorio Manno, Angelo Rizzelli e Rocco Trigiante, incisori della “Grafica di via Sette Dolori” di Matera esporranno le loro opere fino al 13 marzo. «La grafica - scrive Guido Strazza nella presentazione dell'Arte di Incidere - è al centro del problema stesso dell'arte e mi viene spontaneo ricordare queste parole ripensando al lavoro creativo e didattico portato avanti per tanti anni nel laboratorio-scuola della Grafica di via Sette Dolori. Un lavoro portato avanti con competenza e sempre nuovo entusiasmo e al riparo da ogni pathos». La Grafica di Via Sette Dolori nacque a Matera nel 1988, oltre vent’anni fa, per volontà dei componenti la scuola libera di grafica, fondata dal Circolo culturale La Scaletta nel 1976. Fu nel 1978 che Giulia Napoleone e Guido Strazza, maestri di incisione, incontrarono grazie all'interessamento di Giuseppe Appella, lo storico gruppo dei fondatori dell'associazione culturale più longeva della città dei Sassi. Alla Scuola di Grafica di Via Sette Dolori, tra le altre cose, spetta il merito di aver condotto al suo interno personaggi del calibro di Maccari, Consagra, Calabria, Perilli, Scialoia, Guerricchio, Ortega. a.ciervo@luedi.it


Cultura e Spettacoli FOTO D’AUTORE DI UN POTENTINO

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CINEMA

Un matrimonio all’inglese al Comunale

Davide Monteleone vince il World Press Photo POTENZA - Per il secondo anno consecutivo, Davide Monteleone, fotografo lucano, nato a Potenza, classe 1974, ha vinto il World Press Photo, il più prestigioso premio della fotografia internazionale. E’ stato annunciato, alcuni giorni fa. l’assegnazione del primo premio nella categoria “General News: 1st prize stories”. Vince il suo racconto, un lavoro sull’Abkhazia (alcuni ritratti in questo spazio). Nel 2007 aveva vinto il primo premio del World Press Photo nella categoria “Spot new stories” con Israeli bombino in Lebanon, drammatiche immagini da Beirut in guerra . Fotografo dell'agenzia Contrasto dal 2001, inizia a lavorare come fotoreporter nel 1998. Si occupa di conflitti, disagio sociale, storie lontane. Poi, nel 2002, si trasferisce a Mosca dove realizza un lungo progetto. E’ del 2007 il suo primo libro, “Dusha, Russian Soul”. Russia , Caucaso, Medio Oriente. Lunghi viaggi e altrettanto lunghe permanenze. Numerose pubblicazioni fotoghafiche, premi nazionali e internazionali, allestimenti e presenza in mostre. Altrettanti numerosi, diversi, profondi racconti.

Jessica Biel

Faccia a faccia allo Stabile sul personaggio di Shakespeare L’attore Alessandro Preziosi ha incontrato gli studenti potentini

Dibattito su Amleto «Il teatro come specchio del mondo» di ANNA MARIA CALABRESE POTENZA - Alessandro Preziosi e il teatro. Il suo rapporto col palcoscenico dopo il successo televisivo. Emozioni risolte e non che si rinnovano ogni sera in scena. Il famoso attore partenopeo «si è raccontato» agli studenti del capoluogo lucano al teatro Stabile di Potenza e ha parlato del suo ultimo spettacolo teatrale “Amleto” (regia di Armando Pugliese e traduzione di Eugenio Montale), di cui è l'interprete principale. Un lungo dialogo con ragazzi che si trovano a studiare la tragedia shakespeariana sui banchi di scuola. «Attraverso Amleto vogliamo parlare del contemporaneo spiega Preziosi - per riportare il teatro classico e l'arte al loro ruolo fondamentale: ovvero essere lo specchio del mondo in cui viviamo: un mondo purtroppo corrotto e usurato, una “discarica” che mal odora in tanti angoli. Rispetto alle interpretazioni più classiche, questo nuovo allestimento intende offrire una lettura diversa, in cui Amleto è molto cosciente di quello che accade e non resta passivo, ma reagisce. E' un personaggio che ha una gran voglia di amare e che soffre della impossibilità di essere onesto e sincero. C'è un gap culturale e intellettuale all'origine della confusione e dei dubbi che assillano Amleto, fino a farlo sprofondare in una solitudine che lo allontana dagli amici e gli impedisce di capire chi possa realmente aiutarlo». La scelta non è stata casuale per Alessandro Preziosi che esordì a teatro, venticinquenne, interpretando proprio questa tragedia shakespeariana, anche se nel ruolo di Laerte. «Sembra che i classici abbiano in qualche modo guidato la tua strada - gli domanda una stu-

Da X Factor al palco di Modugno

Morgan in tour al New Demodè di BIAGIO TARASCO

Alessandro Preziosi e gli studenti ieri allo Stabile (f.M.)

dentessa presente. Come vedi i testi classici rispetto l'avanguardia?» «Credo la classicità voglia dire cultura umanistica - commenta l'attore - e il teatro classico più di altri riesce a ri-

«Prestiamo sempre una parte di noi al personaggio» costruire in maniera semplice e comprensibile la centralità dell'uomo, la sua fragilità, la sua forza, la sua drammaticità». «Ad un ragazzo che oggi volesse intraprendere la carriera

d'attore, tu cosa consiglieresti?», domanda un altro studente. «Innanzitutto la determinazione - risponde Preziosi. L'attore è uno che si “riempie di vita”. E' vero che il teatro è finzione, ma questo è solo il punto di arrivo perché l' attore è colui che riesce a riempire le parole, lo sguardo e la fisicità di verità. Fare l'attore non significa alienare se stessi per “andare” verso il personaggio che si deve interpretare, ma significa prestare una parte di se stessi al personaggio». E a chi gli chiede: «Cosa è più stancante: lavorare in tv o in teatro? », lui risponde semplicemente: «Nessuno dei due lavori mi pesa. E' sicuramente più stancante crescere i figli».

MODUGNO - Concerto di Marco Castaldi, in arte Morgan, venerdì 20 febbraio al New Demodè di Modugno, in provincia di Bari, dove l'ex cantante dei Bluvertigo sarà in tour con il suo ultimo album-raccolta “È successo a Morgan”. Amato e odiato allo stesso tempo, Morgan lascia sempre una traccia del suo passaggio. Divenuto importante personaggio televisivo ma sempre attivissimo con la sua carriera discografica, Morgan arriva al New Demodè per un concerto imperdibile ed imprevedibile. Dal primo disco della fase solista, già molto diverso da quelli prodotti con i Blubertibo, Morgan si è interessato a forme di musica non più sintetico-digitali, producendo canzoni e sonorità prevalentemente acusti- Morgan co-sinfoniche, talvolta colonne sonore orchestrali o remake di grandi classici del cantautorato italiano. Da qui anche il modo di affrontare i concerti, indirizzato verso una direzione strumentale “organica”, senza l'uso di basi digitali, apparati pirotecnici o illusioni scenografiche, a favore di un gusto per l'improvvisazione e di spettacoli all'insegna dell'estemporaneità, ogni volta alla ricerca di qualcosa che solo lì, in quel luogo e in quel momento,

con quel particolare pubblico, poteva capitare e rendere speciale e unica la serata. Dopo cinque anni di teatri, concerti per piano e voce, quartetti d'archi e fox-trot, nel 2007 Morgan ritorna all'elettronica, in verità un linguaggio intimamente mai abbandonato, offrendo una inedita prospettiva del suo album “Da A ad A”, disco che di contro è definibile come il suo lavoro più orchestrale, classico, barocco. Nel 2008, in seguito alla partecipazione come giudice al programma di Rai 2 X Factor e alla reunion dei Bluvertigo, viene pubblicato l'album “È successo a Morgan”, una raccolta contenente brani dai suoi album da solista e tre inediti: le cover di “Il nostro concerto” (Umberto Bindi) e “L'oceano di silenzio” (Franco Battiato) e la rarità “23 roses”, canzone in inglese inserita come bonus nella versione digitale di “Da A ad A”. Verso fine 2008, Morgan ritorna a X Factor nella seconda edizione 2008/2009, accanto a Andrea Rodini per i cantanti over 25. L'inizio dello spettacolo è alle ore 21. Per informazioni contattare il numero di rete fissa 0805538703. Il costo del biglietto è di 15 euro. cultura@luedi.it

MATERA - Un matrimonio all'inglese. Ecco il titolo della pellicola che sarà proiettata questa sera per la rassegna materana “Cineclub del giovedì”. Il gioiello cinematografico del regista Stephan Elliott, uscito nelle sale cinematografiche lo scorso 9 gennaio, è il terzo per il mese di febbraio proposto dall' associazione di cultura cinematografica “Cinergia”. L’appuntamento è presso il cinema “Comunale”, in piazza Vittorio Veneto, nei nuovi orari: 17.45, 19.35, 21.30. Costo del biglietto 3,50 euro. La trama? I ruggenti anni '20 sono passati, gli anni '30 sono solo all'inizio. Il giovane inglese John Whittaker s'innamora perdutamente di Larita, una ragazza americana sexy ed affascinante, e i due si sposano immediatamente. Quando la coppia torna a casa, la madre di John, Mrs Whittaker, ha un'immediata reazione allergica nei confronti della neo-moglie del figlio. Larita cerca di fare del suo meglio per tentare di adattarsi, ma sfuggire ai tranelli architettati dalla suocera non è una facile impresa. Presto, Larita comincia a capire la tattica messa in atto da Mrs Whittaker e realizza di dover reagire se non vuole rischiare di perdere John. Scoppia una guerra fatta di piccole astuzie e volano le prime scintille. Mrs Whittaker è decisa a sconfiggere la propria rivale e così cerca di manipolare ogni situazione, mentre Larita, con una calma disarmante, architetta sfacciate controffensive. Presto, la tattica manipolatrice di Mrs Whittaker inizia a dare i suoi frutti e John e Larita percepiscono che il loro amore rischia di svanire. In un grandioso finale, in cui i segreti del passato di Larita vengono rivelati, la ragazza riesce finalmente a fuggire dalla soffocante casa. Quali gli interpreti e i ruoli? Jessica Biel per Larita Huntington, Ben Barnes per John Whittaker, Kristin Scott Thomas per Veronica Whittaker, Colin Firth per Sig. Whittaker, Kimberley Nixon per Hilda Whittaker, Katherine Parkinson per Marion Whittaker, Kris Marshall per Furber, Christian Brassington per Phillip Hurst, Charlotte Riley per Sarah Hurst, Jim McManus per Jackson e Pip Torrens per Lord Hurst. Montaggio di Sue Blainey e musiche di Marius De Vries. Produzione di: Ealing Studios, Fragile Films, Endgame Entertainment e BBC Films. Invece la distribuzione: è di Eagle Pictures. Una commedia romantica da non perdere, in soli 93 minuti. m.a.flum.


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Spettacoli & televisione

Giovedì 19 febbraio 2009

Spettacoli & televisione

Giovedì 19 febbraio 2009

Il festival d’autore tra Mozart e De Andrè Povia: «L’omosessualità mi sembra una religione e secondo me divide» di ROSSELLA MONTEMURRO «SE AVESSI voluto farmi pubblicità avrei partecipato a qualunque trasmissione, da due mesi ad oggi. Invece io sono stato zitto, ho lasciato parlare gli altri. Venivo da due mesi di polemiche e avevo bisogno di avere questo orgasmo, coronato dal cartello bianco “Nessuno sa com’è fatto un altro”». La sfida l’ha vinta, Giuseppe Povia, che, cantando qualche minuto dopo la mezzanotte della scorsa notte “Luca era gay”, ha dato uno schiaffo morale a quanti, proprio da due mesi a questa parte, lo hanno criticato pesantemente. «Sul treno Milano Roma mi è stata raccontata questa storia. E’ una canzone che tratta un argomento che sicuramente incuriosisce, quella dell’omosessualità è una tematica complessa. Mi sono informato, ho studiato i vari passaggi, ho letto i libri, mi sono confrontato con ragazzi omosessuali. In internet qualcuno mi ha appoggiato, altri no. Alla fine ho sfidato tutti, e la sfida continua: da “Luca era gay” scriverò anche un libro». Il testo della canzone è stato cambiato all’ultimo momento, come qualcuno ha insinuato? «Il testo è stato cambiato diecimila volte ma io ci metto un anno e mezzo a scrivere le canzoni. Il testo che è stato depositato dal notaio è quello che ho eseguito all’Ariston. La frase “Nessuna malattia nessuna guarigione” c’è da una vita: sono parole che ho scritto un anno fa». E la polemica in merito allo psicologo americano Joseph Nicolosi, il medico che si occupa da diversi

anni di terapia riparativa dell'omosessualità, e al fatto che il tuo brano si ispirasse alle sue teorie? «Non c’è assolutamente niente di tutto questo nella canzone. Sarebbe troppo comodo che io dicessi che è una malattia: in questo caso avrebbero modo di attaccarmi davvero. A parte che non penso che l’omosessualità sia una malattia. E chi davvero ha il cancro, i bambini che muoiono di leucemia? Quelle sono malattie. L’omosessualità mi sembra più una religione, e, secondo me, come tutte le religioni divide». Tu però hai dichiarato che hai molta fede. Credi in Dio? «Sì, credo in Dio, però non sono mai stato religioso. Preferisco la spiritualità alla religione. Rispetto i ciellini, rispetto i cattolici ma, se proprio devono darmi un’etichetta, sono un laico. Con Teresa sono sposato in Comune, le mie bimbe non sono battezzate. Per me è una lotta quando subentra la religione perché il mio Dio è più buono del tuo, è più bravo del tuo, è più forte del tuo».

“Luca era gay” diventerà anche un libro

SANREMO - Si apre con un coro di 46 solisti la seconda serata del Festival di Sanremo. Il coro Jubilate ha eseguito un medley formato dal Requiem di Mozart e da un celebre un brano tratto dall'album The Wall dei Pink Floyd, Another Brick in the Wall. Il Coro Jubilate, è nato nel 1975 e diretto fin dalle origini dal Maestro Paolo Alli. Mozart e i Pink Floyd hanno rappresentano la genialità musicale nelle rispettive epoche: due brani immortali che esprimono tutta la loro forza e intensità. Il repertorio del Coro Jubilate è rappresentato da brani di musica classica e barocca fino a spingersi ad armonizzazioni di brani di musica leggera: da Monteverdi e Bach a John Lennon, non tralasciando un percorso dedicato al gregoriano per giungere ai negro spirituals. Insieme da 34 anni i componenti sono degli appassionati, non cantanti professionisti: medici, infermieri, ferrovieri, insegnanti, architetti, pensionati, studenti che condividono l'amore per la musica. Sul palco dell’Ariston gli abiti delle coriste (soprano e contralto) sono stati realizzati in chiffon grigio perla ricamato in argento con disegni floreali, quale omaggio alla città dei fiori. In sottofondo, sono state proiettate alcune immagini del film Amadeus. ELEONORA, FASCINO E SICILIANITÀ La prima ospite a salire sul palco è stata l'etoile dell'Opera di Parigi Eleonora Abbagnato, entrata in scena dopo l'esibizione del primo dei 13 Artisti. Bella, eterea come vuole il “physique du role” del suo affascinante mestiere, ma anche grintosa in onore a quella sicilianità promessa ed esaltata sul palcoscenico dell’Ariston. Bonolis scherza sul suo accento siculo ma si concede un valzer tra le braccia della bionda Eleonora, ballo che - assicurano i due - è stato provato una volta sola. Alla seconda serata del festival, dunque, la verve della Abbagnato vince sull’esordio un po’ “moscio” dell’attrice Alessia Piovan, protagonista anche di imbarazzanti gaffe nella conduzione. A far da contraltare alla bellezza dell’ètoile il secondo modello del festival, Nir Lavi, ventottenne israeliano. L’OMAGGIO A DE ANDRÈCome annuniato, ieri il festival ha ricordato Fabrizio De André con un gruppo di artisti d’eccezione. Gli attori Claudio Santamaria e Stefano Accorsi, insieme ai musicisti della Pfm, hanno eseguito Bocca di Rosa e Il Pescatore, in uno dei momenti più emozionanti della serata. Subito dopo è stata la volta della gara, con gli Artisti che, in questa circostanza, si sono esibiti in ordine alfabetico: Al Bano, Alexia ft Mario Lavezzi, Marco Carta, Sal Da Vinci, Dolcenera, Gemelli Diversi, Fasuto Leali, Marco Masini, Nicky Nicolai & Stefano Di Battista, Povia, Patty Pravo, PupoPaolo Belli-Youssou N'Dour, France-

Gli ascolti premiano il debutto. Scongiurata la crisi?

Aria di festa per l’esordio boom di MAURETTA CAPUANO

sco Renga. Poi le Proposte: la prima é Silvia Aprile (Un desiderio arriverà), poi Karima (Come in ogni ora), Arisa (Semplicità), Chiara Canzian (Prova a dire il mio nome). Sul palco, a seguire le esibizione, anche i dieci ragazzi usciti dalla lunga selezione on line, che aspettano il verdetto (questa sera a mezzanotte) che consegnerà a uno solo di loro la possibilità di entrare in gara. La competizione dei giovani è stata inframmezzata da un siparietto inedito: l'attore Alessandro Haber ha letto una dedica al festival dello scrittore Paolo Giordano. Ecco quindi le altre Proposte, Iskra (Quasi amore), Barbara Gilbo (Che ne sai di me).

pica sono stati ammessi alla terza serata di oggi, che vedrà anche l’esibizione di Aftherhours, Tricarico Iva Zanicchi e gli eliminati di ieri, che sperano nel ripescaggio tramite il televoto. E già si ipotizza il vincitore. In rialzo le quotazioni di Povia, Al Bano e Patty Pravo, ma soprattutto Dolcenera, con Marco Carta possibile outsider. POLEMICA SUI FIORI Festival di Sanremo che c'è, polemica sui fiori che trovi. Anche quest’anno, puntualmente, è divampata la protesta da parte dei tanti floricoltori di Sanremo e della provincia di Imperia, che accusano la Rai di aver snobbato, per l’ennesima volta, i fiori di Sanremo, un comparto rappresentato, ancora oggi, da circa 20 mila addetti e seimila aziende. Portavoce della protesta è Riccardo Giordano, presidente dell’Unione delle Cooperative floricole, che gestisce il mercato dei fiori di Sanremo. «Prendiamo atto che il festival, da oggi, non è più uno strumento per la promozione della produzione floricola di Sanremo e della riviera dei fiori», afferma il presidente.

Conquista tutti il fascino della Abbagnato

SALGONO LE QUOTAZIONI DI POVIA E DOLCENERA Le performance delle Pro-

poste sono state votate dalla giuria demoscopica, ma come per la prima serata, la graduatoria di questa categoria è stata secretata. Per finire, sono state comunicate le tre canzoni dei Big escluse dalla gara, mentre i 10 brani più votati dalla giuria demosco-

Promossi e bocciati

Gossip

VINCE LO SHOW, PERDE LA MUSICA E IL MIGLIORE È L’INOSSIDABILE AL BANO

Protesta contro Hefner e le conigliette e il patron sfida a poker il campione Blanco

di VITTORIO PIO SE la musica italiana (voto 5, limitato a quella che passa in tv,) era già messa male, dopo la prima serata del 59esimo festival di Sanremo (comunque 7+ se si considera la storia), sta decisamente peggio. Sempre più show e assai meno festival, la serata ha vissuto soprattutto intorno all'esibizione di Benigni (8) che ha sparato a zero nonostante le raccomandazioni di Del Noce (3) su Berlusconi (s.v.) e la sua voglia di Quirinale. Su Veltroni (7), non ha voluto infierire dopo la scoppola rimediata in Sardegna “Vinceremo le Eolie, Walter”. Poi il comico ha dato uno schiaffo a Povia (4) recitando Oscar Wilde (10). Nella colonna dei meno ci mettiamo anche Mina (comunque 9) che non ha fatto certo il miracolo, con un inizio lento che

Da sinistra una curiosa immagine di Bonolis sul palco; Eleonora Abbagnato e il modello Nir Lavi; Giovanni Allevi, che si esibirà stasera Nella foto al centro il gruppo Easy Star

di SAVERIO ALBANESE

L’INTERVISTA

di certo non ha emozionato. E poi tante canzoni scadenti, a tratti davvero imbarazzanti. Il fondo lo tocca la Pravo (2, considerandola solo per quanto visto), che era sul palco solo con il corpo, ma non con la voce. Un ectoplasma, parafrasando lei stessa (lo aveva detto riferendosi a Mina), lo stesso per Fausto Leali (2), che a questo punto, non farebbe male a meditare il ritiro. Tricarico (5) voleva stupire e ce l'ha fatta. Ma non certo in positivo. Un pizzico più su Dolcenera (5+). Poco più che decenti Masini (6, testo banale, ma la voce c'è) e Renga (6, il musicbiz lo vorrebbe vincitore). Neanche tutto sommato, il migliore è stato Al Bano (7,5) per coerenza ed espressività. E se finalmente fosse il suo anno dopo l'unica vittoria insieme a Romina nel lontanissimo 1984?

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SANREMO –Mentre a Sanremo si attende il patron di Playboy Hugh Hefner e le sue sexy fanciulle, nasce il Gruppo “Contro Hefner e le sue conigliette”, fatto da «donne indignate non solo come donne, ma anzitutto come cittadine e contribuenti». Il gruppo ha organizzato per domani (giorno delle “conigliette” sul palco) davanti all’Ariston una manifestazione, “Oltre le conigliette c'è di più”, contro «questo deviante messaggio e il nuovo attacco promosso dal mondo maschilista alla vera figura della donna: ben altro che carne e paillettes». Hugh Hefner e le sue

conigliette sono «il simbolo della figura più mortificante e mercificante della donna, l’esatto opposto di quella donna (madre, moglie e lavoratrice tra infiniti sacrifici) per cui tanto ci siamo battute

SANREMO DOC

Ma per l’ex Vince Tempera «meglio X Factor e Amici» GRANDE assente al festival di Sanremo 2009, il direttore d’orchestra Vince Tempera, che dal 1969 al 2007 per 38 anni non ha mai abbandonato il palco dell’Ariston, per quest’edizione invece è transfuga alla Corrida di Canale 5. Da osservatore esterno, però, non è generoso nei confronti di questa edizione. «Un pò mi dispiace, Sanremo è la mia storia, ma X Factor e Amici sono molto più popolari», ha dichiarato al sito ufficiale di Tv Sorrisi

e Canzoni (www.sorrisi.com). «Io sono per lo spettacolo – afferma Tempera - invece la partenza è stata molto lenta. Bonolis è partito dai canti gregoriani... uno sfoggio inutile di cultura. E poi c'erano i gay, il paese alla rovina, forse ci vuole un pò più di sorriso, siamo stanchi delle prediche, per quelle bastano i talk show». Per il maestro, «non è mancato qualche plagio. Il brano di Pupo e Belli sembra Che sarà dei Ricchi e Poveri».

SANREMO – Il Festival è salvo. Fortunato il debutto della kermesse, con oltre 14 milioni di telespettatori (47.10% di share), nella prima parte della serata, e un picco di più di 16 milioni (16.162.000) alla fine della performance di Roberto Benigni, Sanremo non rischia più l’estinzione. Bonolis è riuscito a compiere il miracolo da tutti atteso con un risultato che è tra i migliori in assoluto di questi ultimi anni, secondo solo al suo primo Festival nel 2005. E ha superato di oltre dieci punti di share la media ponderata del festival dell’anno scorso: 47,93% ieri contro il 36,46% della prima serata del 2008 (e circa quattro milioni di spettatori in più). La qualità, la centralità delle canzoni, i big ospiti: innegabile il valore di tutto questo per realizzare un buon Sanremo ma, che piaccia o meno, tutto deve passare per la forca caudina degli ascolti. «Dopo tutte le polemiche che ci sono state, questa è la risposta che preferisco: quella in cui parlano i risultati», ha detto il direttore generale della Rai, Claudio Cappon che si è complimentato in diretta telefonica con Bonolis. «Un festival – ha insistito Del Noce –che chiede i complimenti per la qualità ma non faccia ascolti è come porre una bella corona sul capo di un defunto» e, ha aggiunto, «ieri i bookmakers davano quote più favorevoli per la fine del festival nel 2011 che per la sua continuazione». Insomma, alla fine è l’Auditel a determinare il destino della manifestazione, in uno contesto in cui gli scenari della tv generalista mutano rapidamente, lasciando sempre più spazio alle piattaforme satellitari. «E' una questione di vita e di morte. O ci sono i risultati o è crisi», aveva avvertito senza mezzi termini il direttore di Raiuno prima dell’esordio del Festival spiegando che a preoccupare era soprattutto la disaffezione alla kermesse.

Bonolis e Del Noce

Adesso potrà dormire sonni più sereni perchè un buon esordio garantisce un andamento positivo del Festival. «Un risultato così ci fa vivere con tranquillità i prossimi giorni. Il problema non era Bonolis – ha spiegato Del Noce – ma la disaffezione al Festival». Certo, dopo il Sanremo flop di Baudo l’anno scorso, che non ha mai superato i dieci milioni di telespettatori (nella prima parte della serata d’esordio: 9.518.000, share 35.01% e nella finalissima 9.641.000, share 39.48%) non era difficile ottenere qualche punto in più. La strada era comunque in salita e le attese sono state superate: nel 2005, con una contro-programmazione definita dal direttore di Raiuno meno forte di quella di quest’anno e un minor peso delle piattaforme satellitari, Bonolis aveva ottenuto 16.599.000 (share 54.69%) nella prima parte della serata d’apertura e 13.745.000 (share 48.82%) in quella di chiusura, finita con molto anticipo per il ritorno dall’Iraq della salma dell’agente segreto Nicola Calipari. Anche confrontando le medie ponderate (54,78% quattro anni fa e 47,93% ieri sera) lo scarto risulta non elevato. Certo, la genialità di Be-

Gara e polemiche

in questi anni, e soprattutto considerato che tutto questo sarà trasmesso dalla Rai, servizio pubblico per il quale tutti e tutte noi paghiamo il canone». Intanto per Hefner si sta preparando una sfida con il campione di Everest Poker Cristiano Blanco al Casino di Sanremo. L’ottantaduenne patron di Playboy pare abbia prenotato un’intera sala del Casino della cittadina ligure insieme a tutte le sue playmate e al suo staff per un mega party incentrato su un torneo speciale di poker Texas Holdem di cui è appassionato giocatore.

Iva: «Benigni mi ha penalizzata» il sesso per le donne mature «è tabù» di ELISABETTA MALVAGNA SANREMO – Eliminata nella prima serata del festival, Iva Zanicchi difende “Ti voglio senza amore”. È convinta di essere stata danneggiata dalla performance di Roberto Benigni. Anche se l’europarlamentare nata artisticamente a Sanremo nel 1962 lo considera «un genio», è però certa che le battute dell’attore su di lei e il presidente del Consiglio insieme sui sedili ribaltabili di una macchina, pronunciate poco prima della sua entrata in scena, abbiano influenzato negativamente la sua esibizione. Ieri Bonolis l’aveva invitata a tornare sul palco per dire la sua, ma lei ha rifiutato: «Bonolis incoraggia gli artisti. Ma io non ho niente Iva Zanicchi

da dire». In sala stampa però si è lasciata andare. E a chi le chiede se abbia pensato di non uscire sul palco dopo Benigni, risponde: «No, ma mi sarebbe piaciuto andare a dialogare con lui. Ma sono una concorrente e non si poteva fare». E l’irruente Zanicchi racconta: «Dopo averlo sentito sono uscita sul palco spaventata, paralizzata. Anche Bonolis, quando mi ha presentata, era ancora influenzato dalle sue parole. Mi aveva detto di essere convinta e credibile. Però mi ha presentata sghignazzando, così non ho cantato al massimo». E conclude: «Sono una mamma e una nonna, mica una santa! Non è una canzone autobiografica, però perchè solo i settantenni possono avere ragazzotte di trenta?».

nigni e la sua performance di mezz'ora, seguita da 15.361.000 (share 55.54%) hanno dato una grande impennata al Festival ma, anche se il picco assoluto di spettatori è stato alla fine della sua performance alle 22.59 con 16.162.000 spettatori quello

in share, del 60,79%, è stato raggiunto in chiusura del festival, all’1:17, quando Bonolis leggeva la classifica della giuria demoscopica. «Ieri (martedì per chi legge, ndr) è tornata la gara a Sanremo», ha fatto notare Del Noce. L'ottimo esordio porta ottimismo anche per le prossime serate: «Certo, ci sarà ovviamente un calo fisiologico ma il festival può mantenere il ritmo della prima serata, si potrà difendere» anche senza Benigni ha detto Bonolis che non si sente «il salvatore di alcunchè». L'Osservatore Romano, invece, ha stroncato, in un articolo pubblicato ieri, il Festival di Sanremo e in particolare il suo conduttore, Paolo Bonolis, e i suoi tentativi di dare una «spessore culturale» allo spettacolo canoro con citazioni da «sussidiario» e «risultati disarmanti». Non è piaciuta al giornale vaticano l'interpretazione di Mina di “Nessun dorma” di Puccini, nè l'esibizione di tanti partecipanti.

VOCI LUCANE «Il duetto con lui funziona benissimo»

Arisa la “nipotina” di Lelio Luttazzi di MARGHERITA AGATA SANREMO - E’ un’emozione dietro l’altra per Arisa, la ventiseienne di Pignola che, ieri sera, ha esordito nella categoria “Nuove Proposte” con il brano “Sincerità”. All’ansia del debutto al 59° Festival di Sanremo si è aggiunta quella dell’incontro con un grande della musica italiana. Quel Lelio Luttazzi, primo in Italia a trasportare in patria la musica jazz e ad adattarla agli stili e allo spirito del nostro paese. Musicista raffinato e abile compositore a lui si devono motivi indimenticabili. Uno su tutti “Una zebra a pois”, reso celebre da Mina. Aveva la voce tremula, quando l’abbiamo sentita ieri al telefono, subito dopo le prove del duetto che la vedrà impegnata stasera sul palcoscenico dell’Ariston. «Lelio è fantastico - confessa Arisa - è stato bellissimo cantare con lui. Il duetto con lui funziona benissimo. E’ il mio nonnino». E Lelio come ti ha accolto? «Come la sua nipotina. E’ stato feeling al primo sguardo. Un’intesa canora perfetta. Non vedo l’ora di esibirmi insieme a lui». Suonare con l’orchestra com’è? «Divertente, sono tutti molti carini e premurosi. Mi

hanno dato un sacco di buoni consigli». Ti sei informata, ad affiancare Bonolis, prima della tua esibizione ci sarà qualcuno dei belloni scelti per questa edizione? «Non ne ho la più pallida idea, anche perchè io il mio bellone ce l’ho già. Gli altri nemmeno li guardo». Impressioni sulla prima serata, l’hai seguita? «Sì, in televisione. Ho apprezzato molto le esibizioni Al Bano, Masini e Povia». A prescindere dalle polemiche? «Quelle non mi interessano, le canzoni sono canzoni e basta». E Benigni come ti è sembrato? «Grande come sempre. E’ coraggioso, molto esplicito, divertente». Ma tra prove, interviste, e gara, riesci a trovare il tempo almeno per mangiare? «Macchè, mangio quello che capita. Talmente è grande l’ansia e l’emozione che mi nutro del mio stesso stomaco». Come ti senti in questa situazione completamente nuova per te? «Oggi Arisa è felice. Spero di non smettere di esserlo. Vorrei essere felice così tutta la vita». m.agata@luedi.it


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Libri e letture

Giovedì 19 febbraio 2009

I PIÙ LETTI

In Italia ANDREA CAMILLERI Un sabato, con gli amici Mondadori -E 17.50 2) STIEG LARSSON La regina dei castelli... Marsilio -E 21.50 3) STIEG LARSSON Uomini che odiano... Marsilio -E 21.50 4) STIEG LARSSON La ragazza che giocava... Marsilio -E 21.50 5) PAOLO GIORDANO La solitudine... Marsilio -E 21.50 6) DARIA BIGNARDI Non vi lascerò orfani Mondadori - E.17.50 7) ERRI DE LUCA Il giorno prima... Feltrinelli - E.13.00 8) STHEPHENIE MEYER New Moon Mondadori -E 17.80 9) JOHN BOYNE Il bambino con... Marsilio -E 21.50 10) STHEPHENIE MEYER Eclipse Fazi -E 18.50 1)

Bignardi

Montefoschi

Bonini

Il pacchero e la vedova Romanzo paradossale ed esuberante che gioca tra sessualità e golosità di PAOLO PETRONI

Larsson

In Basilicata LUCIANA LITTIZZETTO La Jolanda furiosa Mondadorii -E 17.00 2) STIEG LARSSON La regina dei castelli... Marsilio -E 21.50 3) STIEG LARSSON La ragazza che... Marsilio -E 21.50 4) STIEG LARSSON La ragazza che... Marsilio -E 21.50 5) DARIA BIGNARDI Non vi lascerò orfani. Feltrinelli - E.13.00 6) ERRI DE LUCA Il giorno prima... Feltrinelli - E.13.00 7) BRUNONIA BARRY La lettrice bugiarda Garzanti -E 18.60 8) DONATO CARRISI Il suggeritore Longanesi - E. 18.60 9) GIORGIO MONTEFOSCHI Le due ragazze... Rizzoli- E. 19.50 10) CARLO BONINI Acab Einaudi -E. 16.50 1)

L’ultimo trascinante libro di Gaetano Cappelli

I LIBRI di Gaetano Cappelli hanno un loro fascino e fans proprio per i loro difetti, per l’essere esuberanti, comici, paradossali, approssimativi e magari frammentari nel continuo divagare, nel rincorrersi di invenzioni e situazioni un pò realistiche un pò assurde. Tutto questo corrisponde infatti a un’arte del narrare storie che ha origini orali e in cui la fantasia serve a dare continuo rutilar di colori alla realtà, coinvolgendo l’ascoltatore- lettore che, tra l’altro, di racconti picareschi, divertenti e divertiti, tutti colpi di scena, veri o fasulli che siano, non ne trova molti nella nostra produzione letteraria. E naturalmente quest’ultimo, non è diverso dai precedenti romanzi di Parenti, che appunto golosamente gioca tra sensualità e golosità, tra letto e cucina (ora il Pacchero, nell’ultimo romanzo il vino Aglianico), su uno sfondo quotidiano di affari, di gente che cerca di tirare a campare e altra di diventare ricca, imbroglioni all'italiana, con quel tocco, con quella sottolineatura calorosa e diretta in più che viene dall'ambientazione e dall'animo meridionali. Cappelli è lucano, nato a Potenza una cinquantina di anni fa, e la sua terra è sempre il luogo da cui i suoi per-

sonaggi e partono e tornano. Vera Gallo, la vedova in questione, protagonista della vicenda e originaria di Busto Arsizio, si era trovata a vivere nel piccolo paese del marito, Irsina, in provincia di Matera. Così come, quando ha perduto tutto e il futuro le appare senza speranze, si scopre proprietaria del Santo, una statua che pare sia una delle due o tre sculture lasciate da Andrea Mantegna, attorno alla quale verà organizzata un'asta riservata a miliardari, refrattari a ogni pubblicità, e svolta quindi praticamente in clandestinità. Questo grazie a Dario Villalta, vero appassionato di arte rinascimentale e di vedove mature. Attorno a queste figure principali,

una pletora di personaggi minori e maggiori, d'ogni tipo e invenzione cialtronesca e buffonesca, dallo psicanalista trascendentale Aaron Kaminsky al ricco russo dal misterioso passato Alexander Dudorov, dal perfido e stravagante Carmine Palomino al gran chef d'intrugli Elio Di Ilio, vengono tirati in ballo da Parenti, che li fa interagire come possono, senza andare troppo per il sottile. L’importante è, di sorpresa in sorpresa, di personaggio in personaggio, arrivare alla fine e capire come va a finire questa commedia all'italiana di fine millennio, e come tale destinata a concludersi dolcemente, tra una sbandata e l'altra, senza grandi amarezze, grazie

Wilbur Smith a marzo in Italia WILBUR Smith sarà in Italia dal 4 al 6 marzo per l’uscita del suo nuovo romanzo “Il destino del cacciatore”(Longanesi, pp 504, euro 19.60), ambientato in Africa, che arriva nelle nostre librerie il 5 marzo. Lo scrittore bestseller, che ha venduto oltre 110 milioni di copie dei suoi libri nel mondo, di cui circa 18 milioni solo in Italia, il 4 marzo presenterà il nuovo romanzo alla Mondadori Duomo di Milano e il 5 marzo a MelBookstore di Roma.

PEIRCE HA DATO VOCE AGLI ALUNNI DEI TRE ISTITUTI CONFESSIONALI DI ROMA

Bambini che parlano di Dio di ADELE DESIDERI

anche alla comparsa di Mariasofia Marasca. È lei la gustosa cuoca, detentrice del segreto, che sa di terra e di mare, del ragù del Pacchero estremo, risolutiva per far planare il romanzo gustosamente per le viuzze di Capri dove ognuno troverà finalmente pace: «Ma davvero ci si può innamorare alla follia di una persona solo perchè ti ha cucinato un piatto di pasta? Sì, se il piatto in questione è il Pacchero estremo. “tanto era buono?” chiederebbe a questo punto il solito scettico amico, quello che non ci molla all’uscita da ogni glam-restaurant. «Sublime! Una cosa mai assaggiata primà, dovrei rispondergli». Gaetano Cappelli La vedova, il santo e il pacchero estremo Marsilio editore pagg. 244 - euro 17,00

Novità

mento, nella stessa città, ma ... Dio è invece un po' distratto: a migliaia di anni di distanza”. “quando Dio ha creato il monPerché i bambini, annota con do c'era tanto silenzio (...) persimpatia Peirce, “viaggiano ché si doveva concentrare (...) nel tempo”. E pregano alcuni Se non si concentrava poteva succedere che sbala domenica, altri gliava a fare qualil sabato, altri ancosa”. Per Tacora il venerdì. snim, musulmaDiversi sono i na, è troppo indaftemi trattati: la farato: “Siamo genesi, l'univertutti figli di Adaso, la nascita, la vimo? Madonna ta, il rapporto tra quanti figli che genitori e figli, la c'ha!”. Torah, la Bibbia e E Jonatan - “un il Corano, la colpa, bimbo irresistibiil perdono, il dile, tutto naso e ocgiuno e la prechi giganti dietro ghiera. Le riflesle lenti da ipermesioni dei baby - fitrope” - afferma losofi sono amelapidario che non ne, esilaranti, do- Il libro di Peirce bisogna avere lorose, pacate, copaura di Dio: “neanche mezzo munque coinvolgenti. Forse, se gli adulti sapesse- centimetro!”, mentre Hussein, ro ascoltarle davvero, sul no- musulmano, si dimostra più stro pianeta non ci sarebbero timoroso e molto romanesco: più né carestie, né guerre, né “io c'ho paura de tutto!”. Sofia non ha dubbi, la storia ingiustizie. Per Sofia, cattolica, Dio è so- della cicogna è archiviata: prattutto bello: “Dio assomi- “stavamo nella pancia di Dio. glia a Giulio”. Per Jonatan, Poi siamo usciti da quella panebreo, è invece esteso nel tem- cia là e siamo entrati in quella po e nello spazio: “non può mo- della mamma. E poi siamo nati rire mai ...” ed “è grande e non noi”. E il peccato lascia un sesi può disegnare”. Infatti, “nel gno indelebile: “Restano le cicatrici, come quando cadi”. Ma foglio non ci sta!”. Per Morris e Rachel, ebrei, Rebecca, ebrea, chiosa: “Chie-

In questa nuova storia africana siamo alla vigilia della Grande Guerra, tra afflati nazionalisti e ambizioni imperialistiche. Leon Courteney, nipote dell’alto ufficiale britannico Penrod Ballantyne, è un giovane e valoroso sottotenente dei King’s African Rifles. Ma appena può Leon si dedica alla passione di sempre, la caccia grossa, avvalendosi del suo speciale rapporto con i masai. Primo fra tutti il fedele e coraggioso sergente Manyoro.

ROSA

REPORTAGE

ROMA, tre scuole per ragazzini di sei, sette anni: l'Istituto cattolico Antonio Rosmini, la moschea El Fath (le lezioni integrative islamiche si svolgono il sabato e la domenica, dopo la regolare frequenza nel settore pubblico; si studiano l'arabo e il Corano) e le elementari ebraiche Vittorio Polacco. È il 2007 dopo Cristo. Per gli islamici è il 1428 dall'egira (migrazione di Maometto dalla Mecca a Medina), per il calendario ebraico è il 5768 dalla biblica creazione del mondo. Gualtiero Peirce ha osservato per alcuni mesi maestre e allievi, in assoluto, “religioso silenzio”, evitando di interferire nelle dinamiche pedagogiche e limitandosi soltanto ad appuntare quel che avveniva. A seguito di questa esperienza, unica nel suo genere in Italia, Peirce ha scritto un reportage intenso, commovente e divertente, nel quale ha colto i ragionamenti dei piccoli protagonisti, imprevedibili e profondi, delicati e ironici, ingenui e talora comici. Una prima considerazione dell'autore è sul concetto di tempo: “ci sono bambini che vanno a scuola nello stesso mo-

La copertina del libro

dere scusa è importante ... perché fa bene”. Insomma, conflitti e dubbi, lacerazioni dogmatiche e storiche, problemi di identità, trascendenza e contingenza: tutto è più semplice, più chiaro, se visto attraverso lo sguardo candido, preciso e puntiglioso dei bambini, che non negano affatto la complessità dei problemi, ma sono capaci - almeno loro - di affrontarla senza pregiudizi ed egoismi, senza falsità e arroganza. Peirce ha svolto una ricerca colossale, decisamente interessante, confluita anche in un film - documentario trasmesso su RaiTre nel marzo del 2008, col titolo Il primo giorno di Dio. E ha sottolineato come in uno stato laico sia necessaria e fruttuosa la presenza, oltre che della scuola pubblica, anche delle differenti realtà confessionali, che hanno l'onere e il privilegio di tramandare le tradizioni, i riti e i costumi delle specifiche culture religiose. È di uno scolaro ebreo l'ultima perla di saggezza: “Il Signore è nato con le parole!”. “In principio era il Verbo. Di un bambino”, aggiunge Peirce in chiusura, citando il prologo giovanneo. Non c'è proprio niente altro da dire. Gualtiero Peirce Il Signore è grande e non si può disegnare (perché nel foglio non ci sta) Einaudi editore pagg. 132 - euro 12.50

I love shopping Kinsella in film LA Mondadori alle prese con il fenomeno Sophie Kinsella la fortunata autrice di “I love shopping”, tre milioni le copie vendute solo in Italia. In occasione dell’uscita del film diretto da P.J. Hogan, (distribuito in Italia da Walt Disney), la Mondaddori ha deciso di riproporre in libreria il primo volume della serie in una edizione Oscar, a 12,00 euro; in edizione Mito, in vendita dal 24 febbraio (euro 6,00); in una nuova edizione hardcover limited edition, in vendita dal 24 febbraio (euro 20,00). A aver avuto l’onore del grande schermo è il primo libro di questa amata serie della Kinsella, che aveva un inizio divenuto mitico tra le fans della omai stranota scrittrice: «Ok. Niente panico. Niente panico. E'solo un estratto conto della Visa. E'solo un pezzo di carta con qualche numero scritto sopra. Che paura può farmi?», detto dalla divertente protagonista Becky Bloomwood. Questo primo libro della serie I love shopping è uscito in Italia nel 2000, ed è stato un fortunatissimo esordio cui sono seguiti altri quattro volumi (I love shopping a New York, I love shopping con mia sorella, I love shopping in bianco, I love shopping per il baby) che sono diventati tutti bestseller, con una folta schiera di fan che si riconoscono nella passione sfrenata per lo shopping di Becky e nelle sue tragicomiche avventure.


Libri e letture

Giovedì 19 febbraio 2009

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IL NOTO ARCHITETTO CELEBRA LE ACQUE PIÙ AMATE DAI MILANESI LE acque più amate dai milanesi, sono state celebrate da un architetto calabrese, Empio Malara, in un bellissimo volume, "Il Naviglio di Milano" , edito da Hoepli. Nel libro di Malara non c'è solo amore verso la (ormai) sua Milano, ma c'è la riscoperta di una parte importante della storia del capoluogo lombardo e un messaggio alla classe politica milanese affinché si pongano «le basi di una modernità fondata sul benessere integrale dell'uomo». Il sindaco della metropoli, Letizia Moratti, ha colto al balzo l'occasione offertale dall'architetto calabrese e, guardando al futuro, ha scritto che «l'Expo 2015 mette al centro l'idea del cibo e dell'agricoltura come energia per la vita. Proprio grazie alla rete idrica - scrive il sindaco meneghino che si sviluppò accanto ai Navigli, il Milanese è ancora oggi uno dei territori agricoli più produttivi d'Europa. Quelle acque ha concluso la Moratti - sono ancora al servizio di Milano, del nostro sviluppo di oggi e di domani». Nella pregevolissima opera di Malara emerge l'operosità dei milanesi e la loro capacità di trasformare il sistema dei Navigli in un canale commerciale che è riuscito a mettere Milano al centro di grandi traffici, a farla diventare una delle città più prospere d'Europa. Di particolare rilievo il risalto che Malara dà a tutto il dibattito sulla copertura della Cerchia dei Navigli (1860-1935) che è stato improntato non solo all'esame di alcune necessità igieniche, ma anche al miglioramento del «trasporto delle merci in navigazione all'interno della città di Milano e velocizzare il baricentro del sistema dei Navigli». L'autore evidenzia, ad esempio, come il progettista del nuovo tracciato, l'ingegnere Carlo Mira, nel 1857 «mirava da un lato a velocizzare il trasporto via acqua, rapportandolo ai nuovi sistemi di comunicazione ferroviaria, e dall'altro, a eliminare il fastidio del canale all'interno delle mura». E non possiamo non pensare a quello che succede nella seconda (o prima?) patria di Malara. Nella sua Cosenza che pure l'ha visto protagonista (inascoltato) di un nuovo modo di intendere la città. Anche Cosenza è una città d'acqua e anche a Cosenza ci sono fiumi che raccontano storia e che per questa, potrebbero essere celebrati. Fiumi che avrebbero potuto essere usati come parte integrante della vita urbana. In pochi chilometri quadrati abbiamo il Crati, il Busento, il Campagnano, il Surdo e

Il personaggio

Cucuzza è “fuori dalla rete” La copertina del libro e i Navigli

Il “Naviglio” secondo Malara di GIANFRANCO DE FRANCO l'Emoli. Tranne qualche encomiabile, ma limitato, esempio a Rende e a Castrolibero, l'abbandono (al massimo è stata data importanza agli argini) è la loro caratteristica principale. Alcuni studi e alcuni libri (come "Cosenza, la città e il fiume" di Giovanni Multari, Rubbettino 2003) sono rimasti lettera morta.

Ma d'altra parte sarebbe stato pretendere troppo in una città dove i fatti hanno sempre avuto la peggio rispetto alle parole. Non si può, però, tacere che Empio Malara un'impronta aveva cercato di darla. A Rende, dove aveva ideato la "città a misura d'uomo". Doveva essere, proprio come Milano, il punto propulsore dello sviluppo e,

contemporaneamente, mettere al centro di tutte le decisioni urbanistiche, la vivibilità. Un'idea che ha funzionato per un tempo limitato. Oggi Rende "vive" di università in un caos indescrivibile di traffico, di auto parcheggiate in seconda fila, di mancanza di strade che consentano il deflusso verso nord e verso sud e

con un'economia strutturalmente debole. Ci vorrebbe un'altra spinta. Forse anche un libro potrebbe bastare, se fosse, come i Navigli di Milano, un atto d'amore per la propria città. Empio Malara Il Naviglio di Milano Hoepli editore pagg. 240 - euro 55,00

RACCONTAMI L’AFRICA, UN FORMIDABILE RACCONTO DI ENRICA MARELLI

di GIUSY CUCELI

La storia intensa di un’amicizia che vince anche la malattia

UN romanzo intenso come solo possono esserlo i sentimenti che sgorgano puri dal cuore ed una storia semplice ma significativa: la storia di un’Amicizia. Non importa quale sia il nome dei protagonisti perché quello che configura i personaggi è un percorso di schietta rispondenza che li rende avvincenti simboli di un vissuto sofferto, di piena compenetrazione l’uno nell’altra, di assoluta cognizione esatta del reciproco sentire, fino all’epilogo fluttuante dei giorni e della malattia dell’Amica. Non si tratta di pietas ma di vigoroso trasporto, di concreto idillio di due anime che si comprendono e si completano, si fondono e si sostengono con amorevole sollecitudine. Il racconto di un’Africa sconosciuta che l’Amico ricompone per Lei, con immagini vivide, magiche e a volte dure, diventa il legame di un rapporto, già solido. Regalare all’Amica immagini di terre inesplorate ed un’esperienza che, ormai, non avrebbe più il tempo di vivere diventa un atto

diale all’Amica curiosa e avida di conoscerla fin nei minimi particolari. Un racconto formidabile che galoppa e va al ritmo incalzante e incombente dell'inesorabile malattia, il morbo di Alzheimer, che man mano renderà la donna, di cui solo alla fine viene svelato il nome, Giulia, un essere inghiottito dai buchi oscuri della memoria sommersa, in cui passato e presente si confondono, diventando momenti deliranti, quasi onirici. Mentre rimangono indelebili i momenti giocosi, belli intensamente vissuti e illusoriamente creduti essenziali e ripetibili nel tempo a far compagnia all’Amico che, raccontandole l’Africa, ha voluto concederle ancora un sogno, una eccezionale rivincita verso la vita, da portare con sé oltre per sempre. Enrica Marelli Raccontami l’Africa Edizioni Periferia pagg. 101 - euro 9.30

d’amore di incommensurabile grandezza che, sul filo dei ricordi dell’uno, prodigherà temporanea energia ad una vita in agonia proiettata verso la perdita della sua identità psicologica. L’Africa con i suoi oscuri e impenetrabili misteri, suggestioni, odori, sapori e colori unici diventa il diapason delle emozioni di una conversazione che entra in una dimensione arcana per abbattere ogni confine tra il reale e l’irreale, senza maschera e infingimenti. Sudan, Congo, cuore dell’Africa e vissuti estremi in una natura selvaggia e incontaminata sono gli scenari superbi di un racconto, arricchito da aneddoti e proverbi della saggezza africana, per rendere palpabile una realtà del tutto inedita ma che, nella narrazione, assurge a sublime poesia per trasferirne l’essenza primor-

Un romanzo intenso come può essere l’“amicizia” vera

Michele Cucuzza

I COMMENTI e le riflessioni del suo blog escono da Internet e diventano un diario cartaceo: nasce così “Fuori dalla rete”, di Michele Cucuzza, il popolare e storico conduttore televisivo de La vita in diretta, tornato al giornalismo d’informazione con Uno Mattina, che ha già pubblicato Antologia di poesie d’amore, Ma il cielo è sempre più blu (sul delitto Fortugno e i ragazzi di Locri) e Sotto i 40, storie di giovani di un’Italia vecchia. «Il suo impegno nel web è un vero e proprio secondo lavoro», dice il giornalista Tommaso Gandino nella prefazione che parla anche di versatilità di Cucuzza «e della voglia di praticare tutti i mezzi che la modernità mette a disposizione da parte di chi sente il bisogno di comunicazione con l’interattività tipica del nostro tempo». E si scopre che Cucuzza ha anche le sue pagine personali su MySpace e Facebook. Nel blog-libro, si leggono le riflessioni del giornalista sul «suo senso della vita», ma anche su fatti di stretta attualità come la mafia, su casi di cronaca come l’omicidio a Perugia di Meredith Kercher e relative considerazioni sui ragazzi difficili che gli adulti spesso «lasciano soli»; o sulla morte di Gabriele Sandri (il tifoso della Lazio ucciso da un poliziotto). Ma ci sono il ricordo di Rino Gaetano («una voce fuori dal coro»), di Enzo Biagi che aveva valutato con severità i suoi «frizzi e lazzi» in un pezzo sul Corriere, e che poi gli aveva dedicato un articolo più bonario su Sorrisi e Canzoni Tv. Michele Cucuzza Fuori dalla rete Edizioni pagine pagg. 121 - euro 10

AUTORI MERIDIONALI di EMANUELE GIACOIA “L’ESTATE è finita” edita da Ibiskos Editrice Risolo, è il primo romanzo di Girolamo Lazoppina, reggino ma ormai da anni palmese, dove esercita l’avvocatura. I tribunali, la sua professione, non lo distolgono dall’impegno di scrivere con intense collaborazioni a quotidiani e periodici di questa regione, con critiche, approfondimenti, dibattiti e analisi su temi e argomentazioni prevalentemente letterarie. Con “L’estate è finita” comincia l'’“avventura” del suo primo romanzo “breve”, come la critica lo definisce, aggettivo soltanto, forse, indicativo del numero del-

L’età dei cambiamenti le pagine, poco più di 57, in pochi capitoli, ma piuttosto “denso” dal punto di vista dell’analisi dei contenuti ancora più dell’attualità del tema, analizzando come un giovane - Diego Gonzales il protagonista trentottenne, di buona famiglia, come si suol dire, attraversa e arriva alla maturità piena, all’equilibrio personale, diremmo ad un “assestamento” che l’età comporta. Il titolo “L’estate è finita” non ha certo riferimenti metereolo-

gici, ci mancherebbe, è la metafora del cambiamento vissuto nel come affrontare emozioni, altri ritmi di vita, le novità che la nuova frontiera esistenziale, con lo scorrere degli anni, presenta. Il nostro Diego sente il disagio, il tormento psicologico della maturità da superare con nuovi ruoli e nuovi equilibri, difficili esperienze lasciando alle spalle il passato. L’Autore trova soluzione per Diego con l’amore, sia pure platonico di una giova-

ne ragazza straniera che sarà capace di aiutarlo dandogli il coraggio di affrontare il cambiamento, di superare apatie e ancor più paure di nuove realtà esistenziali. In qualche modo come un bruco diventa farfalla. E Diego fa suo (uno dei pensieri espressi nel romanzo) quando cita lo scrittore Frances Mayej ovvero: «nel ripiantare tralci delle viti che poi germoglieranno, mi pare di leggere una metafora della vita: che di tanto in tanto

deve mutare se vogliamo far progredire la nostra coscienza, nel più profondo di noi cercando un cambiamento che riflette sempre il desiderio di ampliare lo spazio psichico in cui ci muoviamo». Girolamo Lazoppina con i suoi quasi 40 anni, e con questo suo primo romanzo - ci sembra che il suo spazio psicofisico l’abbia sicuramente trovato, c’è un sapore di autobiografia - dimostra la maturità di un’esistenza che con cultura, curiosità intellettuale, umanità ha trovato serenità, armonia e equilibrio. Girolamo Lazoppina L’estate è finita Ibiskos editrice Risolo pagg. 64 - euro 10


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Rubriche

Giovedì 19 febbraio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Nell'ambiente di lavoro evitate discussioni e mantenete la calma: il momento è critico. In amore le cose vanno a gonfie vele.

TORO 21/4 - 20/5

Coincidenze fortunate vi consentiranno di farvi affidare un incarico di prestigio dai superiori. In amore non avete rivali.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Avrete presto la soddisfazione di vedere apprezzato il lavoro che svolgete con grande preparazione. Il cuore batte forte.

CANCRO 22/6 - 22/7

Se le cose non vanno come dovrebbero nel lavoro in parte dipende anche dai vostri calcoli sbagliati. Situazione sentimentale complicata.

LEONE 23/7 - 23/8

Certe trattative professionali vanno condotte con grande astuzia e diplomazia. In amore siete costantemente inquieti e insoddisfatti.

VERGINE 24/8 - 22/9

È arrivato il momento di scendere in campo con qualche buon progetto di lavoro. Clima di allegra complicità in amore.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Grazie alla vostra abilità diplomatica i rapporti professionali hanno positivi sbocchi. Molte affinità con un Sagittario.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

La fortuna oggi vi aprirà parecchie porte e renderà possibile nel lavoro quello che sembrava impossibile. Favorito anche l'amore.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Esprimete con maggiore decisione e chiarezza la vostra linea d'azione nel lavoro. In amore si profilano nuovi scenari.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Il vostro spirito di collaborazione nel lavoro vi consentirà di fare cose egregie. In amore grande dolcezza.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Potrete attingere alla vostra grande esperienza per dare una svolta alla vostra attività. L'amore promette bene.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

F arto; S arpe; C ore = Far tosar pecore.

Abbiate il coraggio di portare avanti le vostre idee e i vostri progetti e i superiori vi apprezzeranno. In amore siete su una nuvoletta.


Televisioni

PRIMA SERATA

20.30

GIOCO

21.05

ATTUALITÀ

20.35

TELEROMANZO

21.10

SHOW

Giovedì 19 febbraio 2009

20.30

TELEFILM

21.10

FILM

20.30

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SPORT

Max Giusti

Michele Santoro

Patrizio Rispo

Scherzi a parte

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.00 -RubricaSanremo Question Time - di musica 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.10 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor 06.45 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07:01 - Cartoni 09.45 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 11.25 -SportSci Nordico: Campionati Mondiali - Sci nordico 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Chièdiscena 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Jungle 15.50 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.00 -RubricaQuestion Time 17.05 -GiocoCose dell'altro Geo 18.00 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 09.55 -Real Tv Grande Fratello 10.00 -Telegiornale Tg 5 - Ore 10 10.05 -Attualità Mattino Cinque 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13.40 -Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvGrande Fratello 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -Soap OperaSaint Tropez 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 13:46 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 16.00 -Soap OperaSentieri 16.30 -Film Il giardino di gesso con Edith Evans, Deborah Kerr, Hayley Mills, John Mills - regia di Ronald Neame (GB) - 1964 17.00 -NewsTgcom - Attualità 17.05 -NewsVie d'Italia 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore

06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 10.20 -Sit ComE alla fine arriva mamma 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniI cavalieri dello zodiaco 14.05 -CartoniOne piece tutti all'arrembaggio 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -Sit ComDrake & Josh 17.10 -Sit ComDrake & Josh 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin princess - Principesse gemelle 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.30 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Su e giù per Beverly Hills con Nick Nolte, Bette Midler, Richard Dreyfuss - regia di Paul Mazursky (USA) - 1986 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -Serie TvJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Musicale 59° Festival della Canzone Italiana

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -FilmAsterix e Obelix con G. Depardieu, C. Clavier, Monica Bellucci - Commedia - 2002 22.55 -TelegiornaleTg 2

20.35 -TeleromanzoUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -Telefilm Medium 22.40 -Telefilm Day Break 23.20 -RubricaLa Superstoria

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show Scherzi a parte

20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.10 -Soap OperaTempesta d'amore 22.20 -FilmLa casa di sabbia e nebbia con Jennifer Connelly, Ben Kingsley, Ron Eldard - regia di Vadim Perelman (USA) - 2003

20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -FilmHellboy con Ron Perlman, Selma Blair, Jeffrey Tambor, Karel Roden, Rupert Evans, Doug Jones, John Hurt - regia di Guillermo Del Toro (USA) - 2004

20.30 -Sport Prepartita Calcio: Coppa Uefa Calcio 20.45 -Sport Coopa Uefa Sedicesimi di finale - Calcio 23.30 -TelefilmSex and the city

01.05 -TelegiornaleTg 1 01.10 -RubricaSottovoce 01.40 -AttualitàTg 1 NOtte 02.10 -RubricaChe tempo fa 02.15 -Estrazioni del Lotto 02.20 -RubricaAppuntamento al cinema 02.25 -RubricaRai Educational

23.10 -VarietàPalco e Retropalco 01.25 -RubricaTg Parlamento 01.35 -Real TvX Factor 02.05 -RubricaAlmanacco 02.10 -RubricaMeteo 2 02.15 -RubricaAppuntamento al cinema 02.25 -RubricaRainotte

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaCult Book 01.40 -RubricaLa musica di Raitre - di musica 02.20 -RubricaFuori orario 02.25 -RubricaRainotte

23.40 -Real TvGrande Fratello 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 01:59 - Previsioni del tempoMeteo 5 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.30 -Reality ShowGrande Fratello 04:13 - TelefilmSquadra emergenza

01.35 -MusicaleClip Parade 6 02.15 -FilmI figli...so' pezzi 'e core con M. Merola, M. Esposito - regia di Alfonso Brescia (Ita) - 1981 04.00 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 04.05 -Soap OperaFebbre d'amore

23.45 -NewsLive 01.15 -NewsStudio Sport 01.40 -TelegiornaleStudio Aperto 01.55 -MusicaleTalent 1 Player 02.35 -Serie TvI Soprano 03.40 -FilmApocalypse domani 05.10 -NewsStudio Sport

00.00 -DocumentarioDelitti 01.05 -AttualitàOtto e mezzo 01.20 -RubricaMovie Flash 01.25 -TelefilmStar Trek 02.25 -FilmColpo grosso, grossissimo...anzi probabile 04.15 -RubricaDue minuti un libro

Chuck Norris

Hellboy

Adrian Mutu

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 16.30

ITALIA 1

ORE 21.10

SU E GIÙ PER BEVERLY HILLS

IL GIARDINO DI GESSO

HELLBOY

con N. Nolte, R. Dreyfuss, B. Midler - regia di Paul Mazursky (Usa) - 1986

con D. Kerr, J. Mills, E. Evans, H. Mills regia di Ronald Neame (G.B.) - 1964

con R. Perlman, S. Blair, J. Tambor - regia di Guillermo del Toro (Usa) - 2004

Jerry è un barbone di Los Angeles che un brutto giorno tenta il suicidio, disperato per aver perso il suo cagnolino. Sfortunatamente cerca di annegarsi nella piscina di una villa di miliardari; soccorso dai padroni di casa viene "adottato" da costoro. Dapprima la sua presenza assume funzioni liberatorie, ma poi la sua posizione si fa via via più precaria, fino allo scontro aperto...

I rigidi principi morali della signora Maugham le hanno impedito di accettare che la figlia Olivia divorziasse dal primo marito per risposarsi. Ha voluto perciò allevare la nipotina Laurel, figlia di Olivia e del primo consorte, facendole credere di essere stata abbandonata dalla madre. Laurel ha ora 16 anni e, grazie all'intervento di una dolce governante, riuscirà a ricongiungersi...

1944: un misterioso rituale magico voluto da un gruppo di nazisti genera un bambino dalle sembianze demoniache. La creatura - chiamata "Hellboy" - viene salvata dal dottor Broom; il quale, dopo qualche tempo, gli procura un impiego presso il Broom's Bureau, un istituto per la difesa del paranormale. È qui che il giovane si rende conto dell'ampiezza dei suoi poteri e diventa...

RETE 4

ORE 22.20

RETE 4

ORE 2.15

LA CASA DI SABBIA E NEBBIA

I FIGLI...SO’ PEZZI ‘E CORE

con J. Connelly, B. Kingsley, R. Eldard - regia di Vadim Perelman (Usa) - 2003

con M. Merola, A. M. Ackermann - regia di Alfonso Brescia (Ita) - 1981

Un piccolo bungalow nella zona settentrionale della California rappresenta per Kathy l'ultimo lembo di speranza cui aggrapparsi per ricostruire una vita quasi distrutta. Quando per un errore burocratico viene sfrattata, la casa viene acquistata da Massoud Amir Behrani, un emigrato iraniano che vede così realizzato il suo sogno americano....

Tommaso è un cantante senza fortuna che si guadagna da vivere per le strade e nelle osterie. Sua moglie Matilde è in attesa del loro primo figlio che però muore subito dopo il parto. Nelle stesse ore una ragazza madre muore nel dare alla luce un bambino, bello e sano. Con la complicità dell'ostetrica Tommaso e Matilde scambiano i piccoli e crescono con grande amore il bambino...

LA 7

ORE 2.25

COLPO GROSSO, GROSSISSIMO...ANZI PROBABILE con N. Castelnuovo, L. Paluzzi - regia di Tonino Ricci (Ita/Spa) - 1972 Calogero, Antonio e il "Monsignore" progettano una rapina ai danni dei Grandi Magazzini Romani. Chiamano in loro aiuto un abile (purtroppo solo di fama) scassinatore francese, Pierre Le Compte. Costui arriva accompagnato dall'amante Jacqueline che ha modo di conoscere Sandro...

Record di ascolti per il festival di Sanremo RAI UNO 59° festival di sanremo Affari tuoi L'eredita' 59° festival di sanremo

ora 21.09 20.42 19.49 23.07

ascolto 14.173 7.619 7.237 6.654

RAI DUE Tg2-costume e societa' Senza traccia Squadra speciale cobra Tg2-medicina 33

13.32 21.04 19.36 13.55

2.489 2.089 2.060 1.684

RAI TRE Ballaro' Un posto al sole Blob di tutto di piu' Geo & geo

21.13 20.38 19.58 17.45

3.094 2.817 1.817 1.666

CANALE 5 Striscia la notizia Chi vuol essere Beautiful Cento vetrine

20.47 19.04 13.42 14.13

8.655 4.685 4.233 4.108

ITALIA 1 I simpson La ruota della fortuna Camera cafe' Tutti all'arrembaggio

14.30 20.29 20.13 14.08

2.595 2.208 2.037 2.004

RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Tempesta d'amore Sessione pomeridiana

20.29 19.39 18.41 14.09

2.363 1.927 1.712 1.666



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