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ALLO STABILIMENTO SATA DI MELFI

CINEMA-TEATRO

Aumentano gli ordini della Punto Fiat revoca la cassa integrazione

E’ morto Lionello E ora chi darà voce a Woody Allen?

a pagina 16

a pagina 54

della Basilicata

ED Anno 8 - N. 49

Venerdì 20 febbraio 2009

Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it

1,00

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Il ribelle invitato all’assemblea nazionale del Pd medita se accettare o stare alla finestra

Falotico riabilitato da Roma? Franceschini secondo Margiotta. Bufano viene defenestrato nel Vulture SILVIO SI È FERMATO AD EBOLI di PARIDE LEPORACE

“Il Mezzogiorno può riprendere a crescere e la Basilicata può guardare con maggiore serenità al proprio futuro” scriveva Walter Veltroni nella campagna elettorale delle ultime politiche in una lettera alle famiglia lucane. In tanti hanno creduto a quel messaggio consegnando fiducia al Pd, unica forza maggioritaria delle regioni del Sud Italia. La crescita del Mezzogiorno oggi non è neanche un'illusione come hanno ben ricordato di recente i vescovi meridionali e il futuro sereno della Lucania è solo una barzelletta di humor nero. La Basilicata è una regione lontana dall'Italia di Berlusconi. Il Cavaliere vince su Soru, annuncia di nazionalizzare le banche, continua a fare gaffes che muovono ambasciatori ed esaltano i suoi elettori che si riflettono nei desideri ripagati dall'uomo di Arcore. segue a pagina 9

ORT NELLO SP

POTENZA

Solo Dei da recuperare TERZA CAT.

Tre pagine sulle gare ECCELLENZA

Il Policoro si aggudica il recupero col Picerno

POTENZA - Falotico espulso dal Pd è stato invitato con telegramma, sms e mail all’assemblea nazionale del Partito democratico di domani. Lecito chiedersi dunque, se Falotico non invitato alle riunioni democratiche di Potenza sia o non sia un politico del Pd. Margiotta commenta da parte sua la “reggenza” Franceschini e chiede uno scatto di reni al partito. Tegola però, nel Vulture: la giunta della Comunità montana sfiducia il presidente Tonio Bufano mentre a Matera Bubbico e Luongo bacchettano i petizionisti sul web.

Disagi prevedibili, ma la macchina degli interventi ha funzionato

Rischio ghiaccio, scuole ancora chiuse

Sanremo

ARISA

la semplicità sul palco dell’Ariston

alle pagine 8 e 9

Franco Giordano ha dei seguaci: la scorta. Sono il doppio dei suoi elettori.

Un pullman finito fuori strada a Genzano

Potenza In comune passa la norma “antiassenteismo” consiliare

a pagina 14

Matera Concessi venti contratti agli ausiliari del traffico

a pagina 18

a pagina 27

La famiglia l’ha raggiunta da Pignola «Che emozione sentirla cantare» alle pagine 10, 54 e 55

Matera. Dopo due anni di accertamenti la Finanza contesta lo stravolgimento del progetto

Pastificio, frode da sei milioni: 10 indagati MATERA - Frode per un valore complessivo di 6 milioni di euro, informazioni di garanzia per 10 persone. E’ questo il risultato dell’operazione del Nucleo tributario della Guardia di Finanza di Matera conclusa nei confronti di un pastificio della Martella. a pagina 32

Tra maschere e delizie del palato a pagina 19


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In Italia e nel Mondo

Venerdì 20 febbraio 2009

Brevi dal mondo

Ministro multato era senza licenza MADRID – Due battute di caccia senza la licenza giusta stanno creando imbarazzo al ministro della giustizia spagnolo. Il governo dell’Andalusia ha aperto un dossier su Mariano Fernadez Bermejo. Nel week end del 7 e 8 febbraio, ha partecipato, insieme al noto giudice Baltasar Garzon, a due battute di caccia tra Puertollano, in Castilla-La Mancha e Torres, in Andalusia, senza avere la licenza valida nella seconda regione.

Mesic, accuse alla Slovenia ZAGABRIA – Il presidente della Croazia, Stipe Mesic, in un discorso ieri sera alla nazione e alla comunità internazionale incentrato sugli ostacoli posti dalla Slovenia al proseguimento dei negoziati di adesione di Zagabria all’Ue e all’adesione della Croazia alla Nato, ha accusato la classe politica slovena di mancare di «senso di responsabilità, coerenza e spirito europeo» e di ricattare la Croazia affinchè il contenzioso sul confine marittimo sia risolto a favore della Slovenia.

Fallimento Crespi, 19 rinvii a giudizio c’è anche il presidente di Mediaset MILANO–Tutti a processo i 19 imputati coinvolti a vario titolo nel procedimento sul fallimento di Hdc, la holding della comunicazione che faceva capo al sondaggista Luigi Crespi e fallita nel marzo del 2004 con un passivo intorno ai 40 milioni di euro. Ieri, infatti, il gup (giudice dell’udienza preliminare) di Milano Giovanna Verga ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio dei pm Laura Pedio e Roberto Pellicano e ha disposto il processo, che comincerà il prossimo 22 aprile davanti ai giudici della Seconda sezione del Tribunale, oltre che per Crespi, anche per il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, accusato però solo di favoreggiamento e non di bancarotta, e per l’ex ad di Bpi, Gianpiero Fiorani, ieri presente

nell’aula al settimo piano del Palazzo di giustizia milanese dove si è tenuta l’udienza. Tra i rinviati a giudizio anche l’ex vicepresidente di Mediolanum, Alfredo Messina, che risponde anch’egli di favoreggiamento.

NAPOLI – La resistenza ieri è continuata a Marano, a lutto per l’apertura della discarica di Chiaiano. E raggiunge i Palazzi in cui «si prendono le decisioni», a Napoli. Il sindaco Salvatore Perrotta indossa la fascia tricolore listata di nero, e dopo un Consiglio comunale straordinario dedicato alla causa, sbarca a Napoli con una delegazione: qui si incatena per strada con gli altri amministratori. Tappe della protesta sono via Verdi, davanti alla sede del Consiglio comunale, e Piazza del Plebiscito. Poi denuncia la presenza di cani randagi nella cava, e rivoli di acqua sospetti in via Cupa del Cane, «è tutto filmato, vedrete...». Il primo cittadino ribadisce che la discarica è stata realizzata

Salvatore Perrotta durante la protesta

male, e chiede alla squadra di Guido Bertolaso di poter entrare ogni giorno nell’area della selva di Chiaiano destinata a discarica, con i propri tecnici, per verificare lo stato dei luoghi.

Approvato in Commissione il ddl Calabrò. Polemiche

Testamento biologico Englaro: «È una vera barbarie»

Hamas scrive a Obama LONDRA – Hamas ha inviato una lettera al presidente americano Barack Obama attraverso John Kerry, alto esponente del partito democratico statunitense, che ha visitato la Striscia di Gaza. Lo ha detto alla Bbc Karen Abu Zayd, capo dell’agenzia per gli aiuti umanitari dell’Onu. Zayd ha detto che la lettera era stata consegnata atramite l’Onu.

Fedele Confalonieri

Rifiuti, Marano “resiste” il sindaco si incatena a Napoli

Beppino Englaro

ROMA – Il disegno di legge Calabrò sul testamento biologico, ovvero il testo della maggioranza, ha raccolto ieri mattina il suo primo voto: la commmissione Sanità del Senato lo ha scelto come testo base per arrivare a una legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento (dat). Un testo che non prevede la possibilità per il soggetto di decidere sui trattamenti di nutrizione e idratazione artificiale e che raccoglie varie critiche, a partire da quelle di Beppino Englaro: la legge che il Parlamento si appresta ad approvare, ha detto, «è una vera e propria barbarie». Il via libera al ddl Calabrò è arrivato con la votazione di ieri: 13 i sì della maggioranza, mentre il Pd si è diviso, con 6 senatori che hanno votato no e 3 che si sono astenuti, tra cui il capogruppo Pd Dorina Bianchi. Un voto su cui la direzione del Pd, con la commissione Sanità, ha cercato di ricompattarsi. Intanto a Micromega, Beppino Englaro afferma la propria posizione: la legge sul testamento biologico che il parlamento si appresta ad approvare, dice, «è una vera e propria barbarie. Una legge assurda, incostituzionale e contro la quale è assolutamente necessario che i cittadini facciano sentire la propria voce e scendano in piazza a manifestare». Beppino Englaro ha inoltre ade-

rito alla manifestazione «Sì alla vita, no alla tortura di Stato», che si svolgerà a Roma sabato 21 febbraio in piazza Farnese. Per il momento, comunque, la polemica è innanzitutto sul voto di ieri: «E' un primo passo e sono molto contento che sia questo il testo sul quale lavorare con gli emendamenti – ha commentato Raffaele Calabrò (Pdl), relatore del ddl – fatti salvi il no ad eutanasia, accanimento terapeutico e suicidio assistito, credo che si possa migliorare tutto nel tentativo di fare una buona legge». Per Maurizio Gasparri, presidente dei senatori Pdl, «l'approvazione in commissione sanità del ddl Calabrò è un passo avanti importante, che premia il nostro sforzo di sintesi e boccia le posizioni estremiste». Sul fronte Pd la giornata è stata più intensa. Mentre Dorina Bianchi ha spiegato che «il voto di astensione è stato un atto di fiducia verso il relatore, che ha mostrato delle aperture agli emendamenti dell’opposizione», Ignazio Marino e altri senatori sono di tutt'altro avviso: «Il senatore Calabrò ha mostrato una chiusura totale sui punti indicati dalla opposizione – ha detto Marino – se questo è l’atteggiamento, ne prendiamo atto e porteremo avanti un’azione di contrasto parlamentare rigorosa». Daniela Navi

A Cagliari, Bari e Crotone

Lampedusa trasferiti gli irriducibili protagonisti della rivolta LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Il dormitorio incendiato ieri dagli extracomunitari sembra un corpo al quale le fiamme hanno strappato via la pelle, rendendolo malformato. E per i circa 550 immigrati che restano nella struttura di Lampedusa, questo edificio sventrato dall’incendio, che poteva provocare una strage, raffigura il simbolo della disubbidienza di chi non vuole essere rimpatriato. Il gruppo di «irriducibili» tunisini che ha provocato questi incidenti è stato allontanato dall’isola con i vari ponti aerei che hanno portato via dalla struttura 300 persone. Sono stati sbarcati negli aeroporti di Cagliari, Gorizia, Bari e Crotone. Mentre gli autori delle aggressioni, fatte anche contro i propri connazionali che non accettavano queste forme di protesta (il lancio di oggetti in metallo che ha provocato il ferimento di poliziotti e carabinieri), sono stati arrestati e portati in carcere ad Agrigento. Sono venti tunisini accusati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento di strutture pubbliche. Il loro arresto è avvenuto in flagranza di reato. Gli autori della rivolta sono stati identificati grazie alle immagini registrate dalle telecamere della polizia, da cui emerge chiaramente la dinamica dei fatti. Lirio Abbate

Superenalotto, nessun 6 e nessun 5+1 ilLotto

ROMA – Nessun 6, nè 5+1 al concorso di ieri sera (n. 22) del Superenalotto. I vincitori con 5 punti sono 24, ciascuno incassa 22.508,86 euro. Il jackpot per il 6 per il prossimo concorso sale a 20.200.000,00. Ai 2.022 vincitori con punti 4 267,16 euro. Ai 54.732 vincitori con punti 3 19,74 euro. QUOTE SUPERSTAR: Nessun vincitore con 5. Agli 11 vincitori con 4 26.716,00 euro. Ai 282 vincitori con 3 1.974,00 euro. Ai 3.910 vincitori con 2 100,00 euro.

Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia

estrazione del 19 febbraio 2009

17 33 81 34 25 30 32 52 28 7 14

82 20 54 38 75 49 10 12 9 57 24

ilSuperEnalotto

33 50 82 42 23 22 70 7 66 11 49

40 19 36 84 52 55 15 35 25 8 69

29 60 87 1 26 39 2 73 30 83 85

Conc. 22

Montepremi 3.601.416,37 euro

28 - 30 - 32 - 33 - 34 - 52 numero jolly 14 punti 6 jackpot 18.926.212,87 punti 4 267,16 19,74 punti 5+1 - punti 3 punti 5 22.508,86 Num. Superstar 17


In Italia e nel Mondo

Venerdì 20 febbraio 2009

Guadalupa, Sarkozy mette sul tavolo i soldi

Erano state rapite tre mesi fa. «Siamo state trattate bene. Volevano solo soldi»

Somalia, liberate le due suore italiane Trattative avvolte nel mistero. «Nessun riscatto e nessun blitz» assicura Frattini

IL DELITTO IMPUNITO

Suor Maria Teresa Olivero

NAIROBI – Stanno bene, e ormai al sicuro nell’ambasciata italiana di Nairobi, le due suore italiane liberate ieri in Somalia dove i loro rapitori le avevano trasferite subito dopo il sequestro avvenuto in Kenya, poco più di tre mesi fa. «Siamo state trattate bene, volevano solo i soldi», hanno raccontato suor Caterina Giraudo e suor Maria Teresa Olivero subito dopo il loro rilascio. Non è stato pagato alcun riscatto nè è stato effettuato un blitz, ha però assicurato il ministro degli Esteri Franco Frattini. Poco trapela però sulla dinamica del-

la liberazione delle due missionarie alla quale, ha spiegato Frattini, non si è arrivati con un’operazione armata ma con un «paziente e discreto» lavoro del «nostro sistema di intelligence». D’altra parte, ha ricordato ancora il ministro, l’Italia aveva chiesto espressamente alle autorità locali di non compiere alcun blitz perchè «sarebbe stato troppo pericoloso». Escluso dunque anche il pagamento di un riscatto, anche se tra le ipotesi circolate nelle scorse settimane per sbloccare la situazione, ci sarebbe stata anche quella di elargizioni di dena-

ro sotto forma di beneficenza. «Chi ci ha recluso ci ha trattato bene, volevano solo soldi», ha infatti raccontato suor Caterina subito dopo il rilascio. «Io parlo un poco somalo e parlavamo abbastanza amichevolmente. Liberandoci ci hanno resuscitate», ha aggiunto senza tuttavia nascondere l’angoscia vissuta durante i 102 giorni di prigionia. «La fede ci ha aiutate, senza la fede non ce l’avremmo fatta», ha detto dal canto suo suor Maria Teresa che ha anche voluto «ringraziare il Santo Padre che ci è stato tanto vicino». Laurence Talamanca

Duecento euro per i salari più bassi e la promessa di una visita nell’isola

Nicolas Sarkozy

PARIGI – Nicolas Sarkozy mette sul tavolo soldi – intanto un aumento dei salari più bassi attorno ai 200 euro – per cercare di sbloccare la situazione in Guadalupa, paralizzata ormai da un mese da uno sciopero generale contro il carovita e segnata da una serie di incidenti e scontri fra giovani e polizia. Poi il presidente francese – attaccato dall’ opposizione socialista perchè «distante» – annuncia che andrà in Guadalupa «quando la calma sarà tornata» e chiede «un ritorno alla pace civile». L’offerta economica del governo, però, non sembra aver calmato le acque.

Sentenza a sorpresa del Tribunale militare di Mosca

Politkovskaia, tutti assolti gli imputati dell’assassinio MOSCA – Tutti assolti, a sorpresa, gli imputati per l’uccisione della giornalista di opposizione Anna Politkovskaia. I dodici giurati della corte militare di Mosca, dopo tre mesi di processo, hanno impiegato meno di tre ore di camera di consiglio per pronunciare, all’unanimità, un verdetto di non colpevolezza che pesa come un macigno sulla credibilità della procura e dell’intero sistema giudiziario russo. Gli accusati, rimessi subito in libertà tra le lacrime della madre di uno di loro e i 'bravo' di parenti e amici, hanno già annunciato che chiederanno il risarcimento dei danni per l'ingiusta detenzione, anche se dovranno fare i conti prima con l'appello di rito dell’accusa. Sdegnati e delusi i famigliari della Politkovskaia, i suoi ex colleghi e i difensori dei diritti dell’uomo, che però sembrano concordare su un punto: rispetto per il verdetto, la colpa semmai è delle carenze degli inquirenti, che non sono riusciti a mettere in piedi un’inchiesta rigorosa, nonostante le molte evidenze a disposizione. In questo processo monco, privo del mandante e del sicario che il 7 ottobre 2006 freddò a Mosca la giornalista nell’ascensore di casa, erano finiti sul banco degli imputati solo tre comprimari, tutti ceceni: l’ex dirigente della polizia moscovita Serghei Khadzhikurbanov, accusato di essere l'organizzatore logistico del delitto, e i fratelli Dzhabrail e Ibragim Makhmudov, presunti 'pedinatori' della vittima. Un terzo fratello, Rustan, è ricercato all’estero co-

me presunto killer. Ad un quarto imputato, l’ex colonnello dei servizi segreti Pavel Riaguzov, erano contestati reati minori (abuso d’ufficio ed estorsione) per aver passato l’indirizzo della giornalista al gruppo operativo. Il processo, come l’inchiesta, avvelenata da depistaggi e fughe di notizie, era partita subito male: il presidente aveva tentato di tenerlo a porte chiuse nascondendosi dietro una inesistente richiesta dei giurati per motivi di sicurezza. Ma la prosecuzione non era stata incoraggiante: valzer di giurati, incongruenze e contraddizioni investigative, sparizioni di prove, varie udienze senza stampa per la citazione di pre-

sunti documenti segreti. Opacità rilevate anche da 'Reporters sans Frontieres', secondo cui l’assoluzione è «la conseguenza di una inchiesta incompleta e trasmessa prematuramente alla giustizia». La difesa aveva insistito in particolare sul fatto che non erano state trovate tracce del dna degli imputati sull'arma del delitto e che i tabulati telefonici non permettevano di concludere che gli accusati erano presenti sul luogo dell’omicidio. Ieri la discussione dei giurati non è stata certo lunga e sofferta come quella dei «12» giurati del film di Nikita Mikhalkov. E l’accusa ne è uscita a pezzi. «Come prima del processo, quando avevo letto gli atti, anche

Una fase del processo. Nella fotina in basso, Anna Politkovskaia

ora ritengo i quattro imputati in un modo o nell’altro complici nell’uccisione di mia madre», ha commentato Ilià, il figlio di Anna Politkovskaia, precisando di rispettare però il verdetto, peraltro unanime, perchè l’accusa non è stata in grado di provare la colpevolezza. Dello stesso avviso Ser-

Una giornalista paladina dei diritti umani LA giornalista russa Anna Politkovskaia, uccisa a Mosca nell’ottobre del 2006 in un agguato nell’ascensore di casa, era nota per le sue posizioni critiche nei confronti del Cremlino, in particolar modo per il conflitto in Cecenia. Politkovskaia, che aveva 48 anni quando fu uccisa, nella sua lunga attività di paladina dei diritti umani nella piccola repubblica caucasica, si era fatta molti nemici, sia fra le forze russe che fra i guerriglieri. Lavorava al quotidiano Novaia Gazeta, una delle voci più critiche nei confronti del potere: molti colleghi la consideravano

come l’incarnazione della coscienza professionale e l’avevano insignita nel 2000 dell’equivalente russo del premio Pulitzer americano, il 'Penna d’oro'.

Il telescopio “Fermi” scopre un’eco che mette in dubbio la “relatività” L'ECO di una catastrofica esplosione avvenuta a 12 miliardi di anni luce dalla Terra, la più potente mai registrata finora, è stata catturata dal telescopio spaziale Fermi e potrebbe aprire una nuova finestra della fisica, oltre la teoria della relatività. La scoperta, pubblicata su Science, mette in dubbio uno dei pilastri della fisica moderna, ossia la teoria secondo cui la velocità della luce è costante nel vuoto. A nemmeno un anno dal lancio, avvenuto nel giugno scorso, il satellite Fermi registra un primato senza precedenti e tocca da vicino l’Italia: il telescopio della Nasa è stato infatti realizzato con il contributo di Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). E italiano è il cuore del telescopio, con i rivelatori di fotoni gamma Lat e Gbm.

Il pubblico oltre confine l’aveva conosciuta per un suo libro di forte impatto emotivo sulla guerra in Cecenia, 'Viaggio all’inferno – diario ceceno', dove, aveva ricostruito i tanti abusi commessi dalle forze russe e dai loro alleati locali ai danni della popolazione civile. Nemici se ne era fatti anche nell’altro campo, quello della guerriglia separatista, per la denuncia del terrorismo e delle sofferenze di un popolo preso in ostaggio dalle ambizioni sia di Mosca che dei secessionisti. Ma eranomolte le inchieste scottanti che la giornalista aveva portato avanti.

Corona, Lapo «Deve essere fatta giustizia»

LAPO Elkann è andato in tribunale a Milano per essere sentito come testimone nell'ambito del processo a Vallettopoli che vede Fabrizio Corona imputato per estorsione e tentata estorsione. «Deve essere fatta giustizia» ha detto.

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ghei Sokolov, caporedattore di 'Novaia Gazeta', il bisettimanale per cui lavorava la giornalista: «in aula potevano portare più prove e indizi. A me sembra che gli accusati abbiano a che fare con l'uccisione e noi continueremo a insistere su questa pista, ma rispettiamo il verdetto», ha dichiarato, promettendo che il giornale continuerà la sua inchiesta. Sdegnato il presidente dell’Unione dei giornalisti russi, Vsevolod Bogdanov: «è una vera vergogna. Che razza di investigazione era se i giurati hanno approvato il verdetto all’unanimità? Di fatto, le forze dell’ordine sono incapaci di dire perchè o chi è responsabile per l’uccisione di qualsiasi giornalista in Russia». Come è capitato in questi ultimi 15 anni, da Vlad Listiev, notissimo volto del primo canale televisivo freddato da sicari nel marzo del '95 al direttore dell’edizione russa della rivista americana Forbes, Paul Klebnikov, ucciso nel luglio del 2004: anche nel suo caso gli imputati furono assolti ed ora il tentativo di rifare il processo resta sospeso sine die per la loro irreperibilità. Claudio Salvalaggio (claudio.salvalaggio@ansa.it)

Viaggiare in aereo, ecco il breviario del globe trotter VIAGGIARE in aereo è diventato il modo più comune per spostarsi sulle lunghe distanze. Ogni anno oltre due miliardi di persone salgono su velivoli che sono ormai capaci di voli senza scalo anche di 18 ore. Questo può creare dei problemi per la salute e necessità di interventi medici a bordo. I risultati di una tavola rotonda sul tema sono stati pubblicati dalla rivista britannica The Lancet. La rivista invita i passeggeri con preesistenti problemi cardiaci o polmonari a fare attenzione, «hanno un ridotto apporto di ossigeno nel sangue e la ridotta pressione della cabina lo

diminuisce ulteriormente. Calo tanto più sensibile tante più sono le ore di volo». Secondo un recente studio citato da Lancet, «il 18% dei passeggeri con problemi di ostruzione polmonare accusano almeno dei problemi respiratori durante il volo».


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Venerdì 20 febbraio 2009

Il fatto del giorno: Pd, scenari del post-Veltroni La Stampa

Un addio inevitabile dopo Napoli e l’Abruzzo

Non era questo il partito E si scatenano le ipotesi che “sognavo da sempre” sul successore di Walter

dal commento di Vittorio Sgarbi

dall’articolo di Paolo Franchi

dall’articolo di Francesca Schianchi

[...] L’insopportabile silenzio sulla vicenda di Del Turco, che ha condotto alla perdita dell’Abruzzo; l’ancor più incomprensibile inerzia rispetto all’arresto insensato del sindaco di Pescara D’Alfonso; l’abbandono della classe dirigente napoletana a partire da Gambale; l’abulia per il destino dell’amministrazione di Firenze sono soltanto alcuni casi che segnalano l’imbarazzo e l’inadeguatezza di Veltroni rispetto ai quadri dirigenti del Partito democratico in una ipnotica soggezione al giustizialismo di Di Pietro al quale Walter ha abbonato anche la «sacra famiglia». Da tempo, dunque, lo vedevo «perduto», sull’orlo del precipizio da cui oggi è caduto. Era inevitabile, ma lo sarebbe stato forse per chiunque. [...]

Non è questo il partito che sognavo da una vita, e la colpa è in primo luogo mia, dice Walter Veltroni nel giorno dell’addio: non si può che dargli atto di una dignità del tutto ignota a molti protagonisti e comprimari della nostra politica. Ma, al di là dei suoi limiti e dei suoi errori, il problema non è solo né soprattutto Veltroni. Il problema è il Partito democratico. Chi scrive, come forse qualche lettore ricorderà, non ci ha mai creduto; e ha sempre pensato, e detto, e scritto, che sia nato male e cresciuto peggio, senza un’anima e senza un’intuizione dei tempi [...] e senza regole condivise. Veltroni, che ci credeva fin dalla svolta con cui nel 1989 Achille Occhetto pose fine al Pci, ha fatto, seppure a giorni alterni, quanto sapeva e poteva per dargliele. [...]

Alle sette della sera, nel giorno delle dimissioni del segretario Veltroni, Corrado Campioni, 78 anni, «un manovale della politica», come si definisce, sta ripiegando i manifesti di un incontro pubblico previsto per lunedì. «In politica bisogna resistere. Sa quante ne abbiamo passate?», sospira ricordando i suoi 63 anni di militanza, nella storica sezione Testaccio del fu Pci e oggi Pd. «Chi potrebbe essere un nuovo leader? A me la coppia Bersani-Letta starebbe bene». Riunioni in sezione ma non solo: su blog, social network, radio, siti dei giornali è tutta una corsa a individuare il prossimo leader. Piace l’ipotesi dell’ex ministro emiliano segretario: «Spero in Bersani», conferma Alberto Marani alla sezione romana del Pd centro storico [...].

La migliore di ieri

Un congedo Il sollievo di un leader inaspettato sollevato dall’incarico dall’editoriale di Concita De Gregorio

dal commento di Curzio Maltese

[...] Il congedo di Walter Veltroni ha lasciato tutti muti. Non se lo aspettavano. Gli elettori e i dirigenti: non ci credevano. Quando ha detto «ho rinunciato alla mia scorta, vedo schiere di ex girare in corteo ma a me non serve, da domani» qualcuno ha avuto un moto di fastidio. Demagogia, hanno mormorato. E però in tempi di ronde private e di polizia senza i soldi per la benzina mettere le scorte che non servono al servizio dei cittadini non sarebbe una cattiva idea. Veltroni si è preso la colpa, anche questo è raro, e ha detto «nel partito serve più lealtà e solidarietà». [...]

Nel momento e nel luogo solenni dell’addio, nel tempio di Adriano, Walter Veltroni aveva la faccia di chi non vede l’ora di fare una passeggiata in bicicletta a Villa Borghese. Di rado capita di vedere così ben incarnata l’espressione "sollevato dall’incarico". Un uomo tornato quasi allegro, liberato da mesi di calvario. Un discorso bello. "Forse il suo migliore", confida un dirigente dalemiano [...]. Un discorso bello perché sincero. Un lusso e un piacere che i politici si consentono raramente, quelli di sinistra quasi mai, tanto meno i capi. Onesto a cominciare da se stesso. "Scusate, non ce l’ho fatta". "Non sono stato capace". "For-

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

Vertice del Pd già proiettato sul dopo Veltroni. Si fa il nome di Franceschini, almeno come reggente fino al congresso, dove il Pd sarà definitivamente sciolto. Tuttavia il leader, intervistato ieri all’aeroporto in partenza per l’Africa, difende la sua linea. Due le scuole di pensiero. Chi vuole un leader autorevole come Berlusconi (e D’Alema scalpita), chi pensa a un nuovo partito socialdemocratico che possa attivare almeno fino al 30-35%. Ma c’è chi guarda a sinistra, chi al centro, chi alla Chiesa, chi in cielo, chi ai suoi interessi... Uno sfascio totale. Il nuovo leader dovrebbe uscire tra Bersani e Rosy Bindi (?|?).

toglie la competenze sulle infrastrutture dandole a ciellino Formigoni. "Magna tu che magno io".

Ovviamente il Caimano gongola anche perchè non si vede proprio chi lo possa sostituire per i prossimi 20 anni. L’ultima speranza è l’infarto.

Banche. Unicredit affonda. Il titolo vale ormai poco più di un euro. Da inizio anno ha perso il 35.7% del suo valore. Scappano i correntisti. Scendono pure Mondadori e Pirelli. Le banche Ue sono esposte per almeno 1200 miliardi di euro.

Inferno a Lampedusa. Rivolta degli immigrati, scontri con la polizia, decine in fuga. Situazione sempre meno controllabile. Il centro di accoglienza assomiglia sempre più a Guantanamo. Se ieri la Moratti aveva avuto la promessa dei soldi da parte di Berlusconi per l’Expo, ieri la Lega gli

Lo speaker della Camera dei rappresentanti americana Nancy Pelosi visita Ratiznger e questi gli fa un culo tanto sull’aborto, su Darwin, su Atlantide, sulla lingua latina che dovrebbe sostituire l’inglese etc etc. Nell’anniversario dei patti Lateranensi Napolitano incontra i cardinali.

Un parere sul vice dall’editoriale di Vittorio Feltri

se sono più portato ad altri incarichi che non alla vita di partito". Se l’è detto alla fine da solo, perché di certo i suoi collaboratori e perfino gli avversari non gliel’avranno mai detto. Non in faccia, almeno. [...] I capi trovano il coraggio dopo le dimissioni e non prima, quando sarebbe servito. Il Walter ritrovato di verità scomode ne ha dette tante, per chi vuol capire. L’ha fatto [...] alzando per un giorno il livello di una miserabile, ventennale rissa. In quest’uomo che ha incarnato sempre, nel bene e nel male, vizi e virtù del romano moderno, la simpatia e l’autoironia, ma anche una certa riluttanza alla battaglia, nel giorno del congedo è spuntato un tratto da romano antico. [...]

Vincino sul Foglio

Quella fiammata anti-caimano destinata a spegnersi dall’editoriale di Pierluigi Battista

Nel 2002, a un anno dalle elezioni perse contro Berlusconi, la sinistra stordita e sopraffatta dalla sindrome della sconfitta consegnò agli intellettuali girotondisti la missione di riaccendere lo spirito della grande battaglia contro il «Caimano»: fu l’inseguimento affannoso del radicalismo estremista, il rifugio nella sfera onirica della guerra totale contro il nemico. La sinistra riconquistò voti e tensione emotiva fino alla risicata vittoria del 2006. Ma quella fiammata, come i fatti si sono incaricati di dimostrare, era destinata a spegnersi nel peggiore dei modi. Oggi,

a un anno dalla sconfitta del 2008 e dopo un’impressionante sequenza di rovesci culminata nella disfatta sarda e nella crisi devastante del Pd, la sinistra potrebbe trarre una salutare ispirazione da un altro intellettuale, un sociologo lontanissimo dalla tipologia girotondista ma che non ha mai nascosto la sua appartenenza alla cultura della sinistra: Marzio Barbagli. Nell’intervista rilasciata a Francesco Alberti per il Corriere, Barbagli racconta di una formidabile lotta tra i suoi «schematismi» culturali e i dati della realtà che lo hanno costretto, sul tema della criminalità connessa all’immigrazione, a rivedere drasticamente le proprie «ipotesi di partenza».

La fotografia Veltroni durante la conferenza stampa di addio (Ansa)

Battuta di Berlusconi sui desaparecidos argentini, su gli aerei della morte. Convocato il nostro ambasciatore che si difende: "Era una battuta. E’ fatto così".

Aumentano gli evasori fiscali in Italia. Sfiorano i 250 miliardi di euro. Anche ieri a Sanremo 14 milioni di spettatori. Inconcepibile. La Zanicchi: "Mi hanno boicottato per il testo della mia canzone e perchè lavoro con Berlusconi".

[...] Nel commentare il suicidio politico di Walter Veltroni [...] dichiaravamo il nostro dispiacere non potendo più contare sul suo apporto per l’annientamento degli ex comunisti e dei cattocomunisti. Dicevamo altresì che il dolore per tale perdita era compensato dalla speranza di non vedere più in tv [...] Franceschini, ex democristiano dall’incerto avvenire. Ahimé non sarà così: [...] rimarrà almeno fino a giugno sulla scena, e ci toccherà udirne ancora il vaniloquio. Ma [...] la permanenza di Franceschini al vertice del partito è una garanzia: Berlusconi si aggiudicherà le elezioni europee senza dannarsi [...].

«Non volevo vedere », confessa con cristallina onestà intellettuale Barbagli, «c’era qualcosa in me che si rifiutava di esaminare in maniera oggettiva i dati sull’incidenza dell’immigrazione rispetto alla criminalità. Ero condizionato dalle mie posizioni di uomo di sinistra. E quando finalmente ho cominciato a prendere atto della realtà e a scrivere che l’ondata migratoria ha avuto una pesante ricaduta sull’aumento di certi reati, alcuni colleghi mi hanno tolto il saluto». Il racconto di Barbagli riassume con grande pathos espressivo il senso di un percorso sofferto: «ho fatto il possibile per ingannare me stesso»; «era come se avessi un blocco mentale [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

E ora? Lo sconforto maggiore per chi ha creduto nel Pd è probabilmente la constatazione, all’indomandi delle dimissioni del suo fondatore, che il Partito Democratico era davvero nato vecchio. Lasciamo da parte le considerazioni politiche e pensiamo al dopo Veltroni nell’ottica delle istanze carismatiche tristemente indispensabili a chiunque voglia immaginarsi un partito o un movimento nell’Italia di oggi. Il discorso è assai misero per quanti hanno creduto nel progetto veltroniano, così opaco sotto il profilo del cosiddetto appeal da riuscire ad affliggere anche il seguito. Qualcuno pensa che Bersani possa riuscire dove Veltroni ha fallito? Ma andiamo... Questa istantanea rende chiara almeno una cosa: al Pd è sempre mancata una cosa vecchia ma utile: l’identità politica. Una nozione dimenticata che sarebbe utile rispolverare.


Venerdì 20 febbraio 2009

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Catturati gli aggressori del parco della Caffarella ecco che lo Stato batte un colpo sulla sicurezza

Il Pil, indice imperfetto e i governi lo riformano

dall’editoriale di Paolo Graldi

dall’articolo di Federico Fubini

La notizia dell’arresto dei due rumeni accusati di stupro ieri mattina è arrivata a caldo durante la lettura dei giornali alla radio. Ed è stata lanciata e rilanciata come una preziosa “ultimora” e con un senso di liberazione da un peso maleodorante. Nella notte la polizia di Stato aveva chiuso il cerchio delle indagini sui due ricercati e li aveva presi. Si scioglieva l’incubo che non si riuscisse a catturarli e che potessero nel loro feroce girovagare ferire e infierire ancora. Un primo dato, complessivo. Le investigazioni sulle aggressioni e le violenze carnali che si sono susseguite dall’inizio dell’anno ai giorni scorsi hanno brillato per rapidità e precisione. Polizia e carabinieri hanno identificato, cercato e catturato i presunti colpevoli. Quasi tutti rei confessi e con precedenti penali, quasi tutti non in regola con i permessi di soggiorno, quasi tutti provenienti da Paesi dell’Est europeo. Ecco, quando una sequenza di fatti si concatena e diviene fenomeno l’allarme

dal corsivo di Lietta Tornabuoni

L’amante è scomparso. Forse la parola era un po’ ridondante o troppo ardita, però indicava qualcosa di chiaramente definito e aveva una sua tradizione, popolare e aristocratica. Adesso quasi nessuno la usa più. Al suo posto si adopera un termine ambiguo e ipocrita, piccoloborghese: fidanzata, fidanzato, fidanzati. Qualunque sia il legame che unisce una coppia, si dice che sono fidanzati, benché la parola un suo significato esatto lo abbia, indica persone impegnate, candidate al matrimonio. Ora, che i due si sposeranno non è per niente detto (anzi, è più probabile di no),

Uno dei due aggressori arrestati a Roma

più alto si giustifica perché si mostra che è in atto una infezione diffusa, che comportamenti criminali solitari o di gruppo si susseguono con impressionante cadenza, quasi ci si trovasse di fronte ad una violenza e ad un ferocia incontenibili, contro le quali nessuna deterrenza riesce a porre freni e argini. Il fenomeno andrà studiato con calma, attraverso un ampio spettro di dati e di confronti e tuttavia le sequenze di assalti

a cui abbiamo assistito di per sé rappresentano un quadro sufficientemente chiaro. L’altro dato riguarda le catture dei responsabili. Anche qui la rete investigativa ha mostrato maglie strette e prontezza di riflessi, sia nel caso della coppia di fidanzati di Guidonia sia nel caso del parco della Caffarella: in entrambi, poi, la disponibilità delle vittime alla collaborazione con gli investigatori ha consentito di imboccare a tut-

La Stampa

Amante, parola estinta in favore del “fidanzato” ma risultano comunque fidanzati: più la nostra realtà si affolla di violenze e sopraffazioni sessuali, più si espande il gusto del dolciastro, del perbenista. La ragazza promiscua può avere «tanti fidanzati»; il ragazzo donnaiolo può elencare vanitosamente «tutte le sue fidanzate». Sono fidanzati i conviventi, gli sposati, i legati a una persona sposata, i divorziati. Persino i

due ragazzini (14 anni lei, 16 lui) aggrediti da delinquenti vengono definiti «fidanzatini»: la retorica rimane più forte del crimine. È una sciocchezza, di quelle che guidano spesso l’uso delle parole. È cominciata con gli uomini di potere che la usavano ironicamente; forse vergognandosi un poco di avere amanti e chiamandole per scherzo «fidanzate». Poi l’uso si è allar-

ta prima la pista giusta. Piste, va ricordato, in qualche misura già “tracciate” da precedenti controlli, da passaggi giudiziari e, purtroppo, segnati da quella politica delle maniche larghe che sul fronte della magistratura sembra trovare facile ospitalità. I curricula degli arrestati, di quasi tutti gli arrestati, mostrano la facilità con la quale, nella più perfetta illegalità ci si possa muovere nel nostro territorio e, ancorché portati davanti a un giudice, si possa riacquistare immantinente la libertà per ricominciare a girovagare e a delinquere. Non si tratta più, allora, d’invocare giri di vite a caldo, sull’onda emotiva di eventi che sgomentano l’opinione pubblica [...]. Fino alla decisione, in certe zone, d’imporsi una sorta di coprifuoco perché là fuori ci sono persone cattive che agiscono indisturbate e aggrediscono, rapinano, assaltano, violentano. Si tratta piuttosto di ragionare intorno a qualcosa che nel tempo è sfuggito e che contribuisce a formare nei delinquenti un senso di forte impunità. [...]

gato, generalizzato: come è accaduto ad altri termini che il potere usa per ambiguità, a esempio «adeguato», «appropriato», «improprio»; o come è accaduto per le parole adoperate nei gerghi di mestiere, a esempio dai cuochi, «croccantezza», «inpiattare». Sono piccoli fenomeni che non fanno del male a nessuno. Però succede che, nell’uso, gli accenti ironici cadano, lascino il posto all’abitudine, e che certe parole diventino correnti, comuni, normali. Non è certo una tragedia: però è una mistificazione, e prendere l’abitudine alla mistificazione non è esattamente il meglio. Rende più facile mentire anche nelle occasioni gravi [...].

A scelta, è il momento migliore per riformare le liturgie dell’economia oppure il più sbagliato. Negli ultimi giorni, politici, élite degli esperti e normali cittadini hanno assistito all’autodemolizione di un feticcio contemporaneo: il Pil. La sua cifra fino a ieri era considerata il riassunto della salute di un intero Paese. Ma agli ultimi dati, il Prodotto interno lordo sta crollando come se quelle che vengono definite «potenze economiche» fossero diventate di colpo altrettante Repubbliche popolari cinesi al contrario. In ritmo annuale, il Pil tedesco va giù di oltre l’8%, quello dell’Italia del 7%, l’Europa crolla quasi del 6%, gli Stati Uniti del 4% circa e persino la Cina non è più quel che era: secondo il consigliere economico della Casa Bianca Larry Summers, il Pil sta scendendo anche lì. Con una piroetta, la si definisce in questi casi «crescita negativa ». C’è dunque anche qualcosa della favola della volpe e l’uva nella corsa dei governi, da Parigi a Ottawa, da Dublino a Canberra, a dichiarare proprio ora la morte del Pil, cioè l’inadeguatezza del termometro dell’economia. Visto che la febbre non cala, l’istinto della rimozione aiuta. Eppure il Pil come bussola della salute di un sistema per vari aspetti si è dimostrato imperfetto. Esso stima la «crescita» tramite le vendite nette di beni e servizi, istruzione e fatturato della sanità incluso, ma qualcosa non torna. E non solo perché quel dato non coglie l’aumento delle differenze fra i più ricchi e i più poveri. C’è un paradosso che va anche oltre: in una recente audizione al Congresso Usa, lo scrittore Jonathan Rowe ha così definito il suo «eroe del Pil»: è un malato terminale di cancro impegnato in una costosa causa di divorzio. Un

uomo così, con il fatturato che porta a ospedali e studi legali, contribuisce all’economia più di un marito felice e in perfetta salute. L’elenco dell’assurdo in realtà sarebbe anche più lungo. In base ai criteri attuali, fa meglio alla crescita consumare carburante fermi in un ingorgo, magari ammalando di asma da smog i bambini del quartiere, che prendere la metropolitana. Contribuisce maggiormente affidare i propri genitori a un istituto per anziani, che occuparsi personalmente di loro. E avvicina più la ripresa costruire un grande carcere che una piccola scuola dove non ce n’è neanche una. Riempire di cibo-spazzatura la bocca del proprio figlio, anziché parlare con lui, rilancia poi molto meglio l’economia nel prossimo trimestre. L’America, il Paese dal Pil più vasto e dinamico del dopoguerra, presenta dati fra i peggiori nell’Ocse (ultima dopo Messico e Turchia) quanto a patologie infantili da obesità, oltre a costi sanitari doppi rispetto all’Europa: anche questo è Pil. Proprio il Congresso di Washington, nell’attesa che Barack Obama si impegni su questo fronte, riflette su come vada misurata davvero un’economia e da quali statistiche una società debba trarre autostima o segnali d’allarme. Lo stesso fanno i governi in Francia, Irlanda, Australia, Spagna, Canada e da ancora più tempo l’Ocse, il club delle prime trenta democrazie capitaliste. In Italia il ministro Giulio Tremonti sostiene che il Pil non fotografa adeguatamente certi punti di forza dell’economia nazionale, dal ruolo del volontariato al risparmio delle famiglie. Senza un quindicennio alle spalle di crescita bassa e diseguaglianze sociali in aumento l’argomento sarebbe ancora più robusto, eppure l’Italia non è sola. [...]

La Chiesa, il Concordato e la vicenda di Englaro

Tornano le coppe europee con la Uefa Gattopardo e il Milan si consola con un pari a Brema e liberismo

dall’intervento di Gianfranco Fini

dal commento di Franco Ordine

dall’articolo di Emiliano Brancaccio

Un brodino dopo il derby. Il brodino, per il Milan, arriva dal pareggio di ieri sera a Brema, contro il Werder che mise sotto l’Inter di Mourinho in Champions. È il terzo della serie, conquistato da queste parti. E se vale la scaramanzia bisogna ricordare che nei due precedenti episodi, il club vinse poi il titolo continentale. Inzaghi scuote i suoi con un gol di quelli da non perdere per abilità e tempismo da rapinatore dell’area di rigore, poi manca il colpo del ko che ridà forze ed energie ai tedeschi. Il pareggio raggiunto nel finale da Diego, il migliore dei suoi, è un giusto premio alla dedizione del Werder, rimasto in partita fino alla fine senza avere grandi risorse tecniche da consumare. Dietro Pippo, uno strepitoso Seedorf e Ronaldinho a basso voltaggio. La difesa è quella che è: può reggere ai primi assalti, Dida può dare una mano alla ciurma ma poi finisce con l’arrendersi. Discutibile anche la scelta di Ancelotti di rallentare le sostituzioni: c’era bisogno di sangue fresco e lui ha aspettato troppo. Come al solito gli succede. La partenza del Milan coincide col solito panico difensivo. Comunque l’assortisca Ancelotti, fa acqua da tutte le

General motors e Chrysler reclamano 40 miliardi di dollari dall’Amministrazione Obama per non fallire, e proprio al fine di ottenere gli agognati fondi pubblici annunciano quasi 50mila tagli ai posti di lavoro, la più grande ondata di licenziamenti nella storia americana. È proprio il caso di dire che viviamo in tempi gattopardeschi, nei quali il liberismo viene messo sotto accusa solo dalla cintola in su. Da un lato viene ormai da più parti invocata la protezione statale di singoli settori produttivi o addirittura il passaggio da mani private a mani pubbliche di pezzi importanti del capitale finanziario e industriale. Ma dall’altro lato non abbiamo assistito al minimo ripensamento riguardo ai processi di erosione dello stato sociale o alla completa soggezione alle leggi del mercato nelle quali versa la grande maggioranza dei lavoratori subordinati. Senza nemmeno accorgercene, siamo insomma piombati nell’epoca dello statalismo liberista , un ossimoro niente affatto rassicurante con il quale saremo costretti a misurarci per un tempo non breve. [...]

Caro direttore, una singolare casualità della storia ha voluto che la ricorrenza degli ottant’anni del Concordato cada proprio a venticinque anni dalla stipula della revisione del Concordato stesso. Ma, soprattutto, tali ricorrenze cadono in una fase in cui più viva che mai è la questione del rapporto fra il pensiero della Chiesa cattolica e l’azione politica, ed in cui riemergono periodici conflitti tra laici e cattolici impegnati in politica. Per tentare di fare il punto su tale questione, mi sia consentito trarre ispirazione da un concetto pronunciato dal Santo Padre, Giovanni Paolo II, in un momento di alto valore storico e simbolico quale il discorso tenuto nell’Aula di Montecitorio il 14 novembre di sette anni fa. In quel discorso colpirono, soprattutto, la sottolineatura del rispetto dovuto dalla politica alla centralità della persona umana, accompagnata dall’invito rivolto al nostro Paese ad "incrementare la sua solidarietà e coesione interna per poter meglio esprimere le sue doti caratteristiche e valorizzare la sua ineguagliabile ricchezza e varietà di culture". Si tratta di una bussola, fatta di entrambi i concetti, che ci deve guidare proprio in questa fase in cui fenomeni epoca-

li quali la globalizzazione, accoppiati al mutamento della struttura stessa delle nostre società, possono mettere in dubbio quelli che debbono essere i valori fondamentali di riferimento per una società. Una società che richiede una nuova e forte "dimensione etica", oggi offuscata dalla labilità con cui spesso vengono percepiti i valori fondamentali. In questo quadro si colloca anche il forte incremento della presenza nella società italiana di nuovi movimenti religiosi di diversa origine culturale e geografica, resa più complessa dal fatto che manca a tutt’oggi una legge di carattere generale che garantisca la libertà religiosa, pur nel quadro del multiculturalismo e del pluralismo religioso indubbiamente in atto. Una tendenza destinata inevitabilmente a crescere, e rispetto alla quale la società italiana, per fortuna, non ha vissuto tensioni interetniche, avendo manifestato una accoglienza nei fatti positiva per le minoranze religiose, ben più di quanto abbiano saputo fare altri grandi paesi europei. Un fenomeno al quale la stipulazione di Intese con culti non cattolici potrebbe recare un utile contributo, sempre ovviamente nel rispetto fondamentale delle garanzie dei diritti umani di libertà e di uguaglianza. [...]

Ronaldinho fra due difensori del Werder

parti e Dida deve darsi subito da fare per non farsi uccellare. Se non è il giovane Bonera, defilato a destra, a determinare scompensi gravi al reparto, è Senderos a far scattare l’allarme. Lo svizzero, capace nell’occasione di riqualificare agli occhi del cronista il danese Laursen, perde addirittura un contrasto con Diego che è la sua metà. Solo Favalli, col suo talento universitario, rammenda qualche sbrego mentre Zambrotta a sinistra lavora e s’impegna anche per sostenere il gioco d’attacco. [...] Il Werder, dal suo canto, le tenta tutte: con azioni alla mano, con tiri dalla media distanza di discutibile precisione, lanciando nel mucchio dell’area di rigore palloni alti alla ricerca di qualche deviazione vincente.

Trova il pareggio in uno degli ultimi assalti: non è un caso che il cedimento strutturale del Milan avvenga sempre nel finale delle sue prove, quando lucidità e tenuta fisica sono ridotte al lumicino. In questa fase Senderos fa buona guardia guadagnandosi qualche indulgenza ma poi perde il duello aereo decisivo con Pizarro sul pareggio del Werder. L’ultimo brivido lo procura proprio Favalli, con una deviazione all’indietro su una punizione che scheggia il palo di Dida. Inevitabile la censura finale dedicata all’allenatore Ancelotti: con una squadra stanca e in difficoltà fisica, non era meglio procedere prima a qualche sostituzione? Jankulovski e Beckham invece intervengono a pareggio apparecchiato.


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Primo piano

Venerdì 20 febbraio 2009

Primo piano VELTRONI ESCE DI SCENA. Domani l’assemblea costituente del Partito Democratico senza l’ex segretario Walter Veltroni

I nodi della politica Tutto pronto per la reggenza di Franceschini. Ma c’è chi chiede un congresso anticipato

Venerdì 20 febbraio 2009

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IL PROVVEDIMENTO

Election day, si vota per europee, Comuni e Province E aumentano i partiti col rimborso

Pd, Parisi pronto a candidarsi Domani l’assemblea costituente del dopo Veltroni senza l’ex segretario di MARINA MARESCA ROMA - Domani l'Assemblea costituente del Partito democratico sceglierà se eleggere il vicepresidente Dario Franceschini segretario, come hanno proposto l'ex leader Walter Veltroni e il Coordinamento, con il compito di portare il partito alle Europee e al congresso di ottobre. Ipotesi alternative che valuterà l'assemblea della Fiera di

Roma, composta da quasi 3mila membri, sono quelle di eleggere il nuovo segretario con le primarie o di convocare un congresso anticipato al più presto prima dell'election day di giugno. Walter Veltroni non parteciperà neanche come delegato semplice. "Non parlerò per un po'", ha infatti annunciato, "lo farò solo quando ci sarà un nuovo segretario per sostenerlo". Ieri l'ex leader

è andato alla Camera dove ha votato la fiducia sul decreto milleproroghe ed ha parlato con i giornalisti dei suoi progetti, non politici, tra i quali un viaggio e scrivere libri. Oltre alla candidatura di Franceschini sulla quale sembrano essere d'accordo tutti i big del Pdl, Arturo Parisi ieri ha polemicamente avanzato la propria. "Se prevalesse l'idea di eleggere

Si vota 6 e 7 giugno

il segretario direttamente in Assemblea, avanzerò la mia candidatura in difesa della nostra idea di un Pd che riparta nel solco dell'Ulivo, e consentire cosi una scelta nitida tra linee politiche alternative", ha spiegato l'ex ministro prodiano. Tra i veltroniani c'è chi chiede un congresso anticipato. Se la crisi del Pd è drammatica e le dimissioni di Veltroni ne sono l'espres-

LE REAZIONI

Berlusconi in versione sarcastica «Ho sconfitto sette leader, ora tocca all’ottavo» di ELVIO SARROCCO ROMA - Le dimissioni di Walter Veltroni che hanno provocato il caos nel Pd non preoccupano Silvio Berlusconi (nella foto). Il presidente del consiglio, come e' solito fare, ricorre all'ironia per lanciare frecciate contro i suoi avversari. Nelle dimissioni del capo dell'opposizione, afferma Berlusconi, in fondo non c'e' nulla di nuovo e di strano. "Ormai e' un'abitudine", osserva il premier ricordando di essere in politica "da quindici anni" e di essersi confrontato finora "con sette leader diversi che sono andati a casa". Il cambio della guardia nel Pd, quindi, per Berlusconi e' normale amministrazione e dimostra lo sfascio in cui si trova il principale partito d'oppo-

sizione. Dopo Veltroni "arrivera' l'ottavo" leader. Ma certamente non finisce qui. Berlusconi prevede infatti che anche il nuovo segretario non durera' a lungo. La mancanza di un leader del Pd preoccupa intanto la Lega Nord che teme ripercussioni sul varo del fiscalismo fiscale su cui si era trovato un accordo di massima con Veltroni. Per Umberto Bossi ora tutto diventa piu' difficile perche' "bisogna sempre trattare, ma adesso non sappiamo con chi". Bossi e' pero' ottimista e convinto che per il federalismo tutto andra' per il meglio. "Andiamo avanti, il federalismo passa", ha affermato il segretario della Lega Nord, perche' i voti ci sono per approvare la legge anche senza il contributo della sinistra . Quanto a Veltroni,

il Senatur e' convinto che fara' ancora politica. Il Pd, comunque, a suo parere avrebbe fatto meglio a fare subito il congresso in modo da scegliere il nuovo segretario che guidera' il partito. "Cosi', invece, e' pericoloso". Anche per il sottosegretario alle infrastrutture Roberto Castelli desta qualche preoccupazione il fatto che non ci sia piu' un interlocutore con cui confrontarsi sul federalismo fiscale. Certamente il nostro interlocutore, afferma Castelli, non puo' essere Antonio Di Pietro ne' "per l'autorevolezza delle sue opinioni che non provengono da un leader del Pd", ne' "per il numero di parlamentari di cui dispone l'Italia dei Valori. Senza un leader del Pd, incalza il capogruppo della Lega alla Camera, tutto e' piu' diffici-

le. Ora il Pdl guarda al dopo Veltroni ed alla possibilita' che con un nuovo leader dell'opposizione sia possibile aprire il dialogo. Dario Franceschini e' "bravo", e' il parere del ministro per il programma di governo, Gianfranco Rotondi, ma "non pratichera' il dialogo con noi", perche' i dirigenti di provenienza Ds sono piu' disponibili "degli ex Dc" come Franceschini.

sione allora è necessario mettere in campo "una reazione adeguata e giusta" come quella di affidare agli elettori "entro due mesi, la scelta tra candidati e linee politiche alternative". La proposta di Enrico Morando, coordinatore del governo ombra del Pd, è dunque di un congresso al più presto e primarie il 19 aprile. Chiede assise anticipate il sindaco di Venezia Massimo Cacciari. Questa soluzione piacerebbe anche a Rosy Bindi, insieme alle primarie ma, osserva, "davanti al rischio di fare un congresso finto, dominato dalla preoccupazione delle elezioni, meglio rimandare il confronto al giorno dopo le europee e le amministrative". Anche Enrico Letta preferirebbe andare subito al congresso ma a suo parere lo statuto del Pd è talmente "barocco e schizofrenico", un "mix di masochismo e autolesionismo, parte integrante di questo psicodramma", che il percorso per arrivarci richiederebbe almeno tre mesi. Quindi, meglio andare alle elezioni con Franceschini e dopo il congresso. Sul piano politico Letta si dichiara convinto che "senza un'alleanza con l'Udc non si va da nessuna parte". "Ora usciamo dal tunnel, poi congresso vero", dice la vicepresidente dei deputati Marina Sereni spiegando che le primarie adesso sarebbero solo una competizione tra nomi senza aver sciolto i nodi su organizzazione forma e profilo del partito. Dopo le elezioni invece ci saranno pluralità di ipotesi piattaforme, candidature alla leadership, magari una nuova generazione di Democratici".

L’ex magistrato va all’attacco sulle nuove nomine

Rai, scontro sul cda «Eterna lottizzazione» ROMA – Il giorno dopo della nomina dei sette consiglieri del Cda da parte della Commissione di Vigilanza Rai il leader dell’Italia dei valori Antonio Di Pietro punta il dito contro quella bicamerale e quella riunione alla quale il suo partito non ha partecipato. «In questo governo di regime abbiamo assistito all’ennesima spartizione lottizzatoria della Rai», dice Di Pietro che convoca una conferenza stampa a Montecitorio per dire come con quest’atto «spartitorio», l'informazione «sia stata ammazzata». «Questo significa – prosegue che al di là delle parole, quando si tratta di gestire il 'poltronificio’, le varie forze politiche diventano un unico partito». Per il leader dell’IdV “non è certo nominando l’amico di ombrellone che si risolvono i problemi dell’informazione». Subito dopo Leoluca Orlando annuncia che il suo partito ha deciso di tornare a partecipare alle riunioni della commissione di Vigilanza e che i commissari saranno Giuseppe Giulietti e Pancho Pardi. Ma arriva a stretto giro il no di Giulietti: «Grazie all’Italia dei valori e ad Antonio Di Pietro ma

sono la persona meno adatta in questo momento a far parte della Commissione di Vigilanza Rai», spiega. «Prima di tutto perchè sono stato eletto con un accordo unitario tra il Pd e l’Idv – aggiunge Giulietti – e quindi rappresento uno spirito unitario. In vista delle prossime Europee e delle polemiche che sono destinate a nascere proprio tra Idv e Pd non vorrei trovarmi in una posizione di contrapposizione che è esattamente l’opposto del mio spirito». Dal Pd con Giorgio Merlo, vicepresidente della Vigilanza, arriva anche una replica dura all’Idv: «l'on. Di Pietro si tranquillizzi. Come tutti sanno nel nostro paese, Di Pietro non è l’unico custode della democrazia nè ha il monopolio della democrazia». Di Pietro «ignora totalmente lo spirito» della legge Gasparri, accusa il senatore Alessio Butti, capogruppo Pdl in commissione di Vigilanza Rai. «La votazione del cda si è svolta in un clima di confronto sano, concetto marziano per Di Pietro, e mi sembra di poter dire che ognuno dei sette consiglieri Rai – continua – esprima un profilo di esperienza e

competenza necessario per ricoprire il ruolo. Di Pietro ignora totalmente lo spirito della legge 112/04 (legge Gasparri) che coltiva la condivisione quale metodo indispensabile per eleggere il cda e per esprimere il gradimento del presidente del cda stesso che deve essere garantito dai 2/3 della commissione». Intanto il senatore Riccardo Villari, ex presidente della Vigilanza, assistito dall’avvocato Antonio Baldassarre, ex presidente Rai, ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale, sollevando il conflitto di attribuzione contro le decisioni dei presidenti della Camera e del Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani a seguito dello scioglimento della commissione bicamerale e della sua rimozione da presidente. Guarda al futuro con ottimismo uno dei nuovi consiglieri: “Credo di avere un curriculum, una storia, delle capacità per dare un contributo in Rai. E da questo punto di vista, a prescindere dalle presenze nella vigilanza Rai, spero di poter svolgere una funzione», dice Giorgio Van Straten.

ROMA – Sabato 6 giugno, dalle ore 15 alle 22, e domenica 7, dalle ore 7 alle 22, urne aperte in Italia per il rinnovo del Parlamento europeo e dei vertici di quei Comuni e Province giunti a scadenza. È il succo del decreto legge sull'election day che ieri ha ricevuto il primo via libera dal Senato. Il provvedimento, trasmesso alla Camera, fissa in circa 1,5 milioni di euro i costi complessivi per le operazioni di voto. La decisione di aprire le urne di sabato si è resa necessaria dopo che il Parlamento europeo ha stabilito una forchetta temporale, fra 4 e 7 giugno, per il proprio rinnovo nei paesi dell’Unione. Il governo, d’accordo in questo maggioranza e opposizione, ha così deciso di accorpare le scadenze elettorali di molti Enti locali. Così nelle 63 Province e nei 4289 Comuni che rinnovano Sindaci, Consigli comunali, Presidenti e Consigli provinciali si andrà a votare, per la prima volta, dalle 15 di sabato 6 giugno fino alle 22. Nelle stesse ore, nei quasi 67 mila seggi elettorali, gli elettori potranno recarsi alle urne per il rinnovo del Parlamento europeo. Il decreto ha innovato anche dal lato delle spese elettorali. E' stata infatti fissata la soglia del 2% superata la quale le formazioni politiche hanno diritto al rimborso delle spese elettorali. Una soglia più bassa dello sbarramento elettorale, che la nuova legge stabilisce al 4%. Il Senato ha accolto un emen-

Il leader di Idv attacca l’ex segretario del Partito Democratico

A Todi l’Udc invita al dibattito i moderati di entrambi gli schieramenti

Di Pietro: «Veltroni né carne né pesce»

Casini chiama a raccolta i centristi

ROMA - La crisi del Pd rafforza Antonio Di Pietro che mobilita l'Italia dei Valori per sottrarre consensi alla sinistra. Di Pietro, in attesa che il Pd scelga il nuovo segretario, si considera l'unico capo dell'opposizione sulla piazza e passa all'attacco, sia contro il Pd che contro il governo, annunciando nuove iniziative politiche e "un grappolo" di referendum. Innanzitutto "processa" Walter Veltroni e lo condanna per il modo in cui ha fatto opposizione al governo Berlusconi. Veltroni ha "fallito la sua missione", sostiene Di Pietro, perche' non ha mai deciso di essere "o carne o pesce". La colpa di Veltroni, cioe', e' di essere stato sempre ambiguo. Un giorno, spiega il leader dell'Italia dei Valori, "sembrava volesse fare opposizione con me", il giorno dopo "face-

va le moine a Berlusconi". Nulla di piu' sbagliato, sentenzia Di Pietro, perche' in politica "bisogna fare una scelta di campo, e non si puo' stare con due piedi in una scarpa". Di Pietro attacca il Pd anche per la nomina dei sette membri del Consiglio di amministrazione della Rai decisa mercoledi' dalla commissione parlamentare di vigilanza. "In questo governo di regime - ha affermato - abbiamo assistito all'ennesima spartizione lottizzatoria della Rai". E con questo atto "spartitorio" l'informazione e' stata "ammazzata". Di Pietro critica il Pd che ha partecipato a questa spartizione, mentre l'Italia dei Valori ha preferito farsi da parte e non partecipare alla seduta della commissione per "non essere complici del delitto dell'informazione che si e' perpetrato". Anche il capo-

gruppo dell'Idv alla Camera, Massimo Donadi, attacca il Pd e Veltroni. Il leader del principale partito d'opposizione, ha affermato, La mattina ha annunciato che lasciava la leadership, e il pomeriggio "ha nominato il suo uomo di fiducia nel consiglio di amministrazione della Rai". L'Italia dei Valori ora si prepara a dare battaglia. La prossima settimana, ha annunciato Di Pietro, presenteremo "un grappolo di referendum" sui temi dell'economia, del federalismo fiscale, del finanziamento pubblico ai partiti, il testamento biologico e la sicurezza. Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, sulle dimissioni di Veltroni preferisce non pronunciarsi. E non esprime commenti nemmeno sull'ipotesi, da molti avanzata, di una eventuale divisione all'interno del

Pd tra ex Ds e area cattolica. "Non e' un affare che mi riguarda", afferma Casini precisando di non voler valutare cio' che accade "in casa d'altri". Il vice presidente della Camera, Rocco Buttiglione, invece, dice la sua. Ora, e' il suo giudizio, si apre uno spazio "per una ricomposizione al centro, per una grande forza di centro che sappia dare al paese stabilita', chiarezza e rispetto dei valori e spirito di concordia nazionale". Critiche al Pd vengono anche dall'estrema sinistra. Per il segretario dei Comunisti Italiani, Oliviero Diliberto, la linea del Pd e' stata "schizofrenica" perche' un giorno il Pd e' sceso in piazza a difendere "la Costituzione violentata", e il giorno dopo si e' accordato con Berlusconi per fare la legge elettorale europea. e. s.

di PAOLA SPADARI

Antonio Di Pietro

ROMA – Occhi puntati sui centristi dell’Udc che, sull'onda dello tsunami che ha sommerso il Pd e confortati dal buon risultato elettorale in Sardegna, si riprendono la scena saldamente collocati al crocevia dei due partiti maggiori, in mezzo alla scena che deciderà i futuri assetti politici. Pier Ferdinando Casini continua a non sbilanciarsi sulle ipotesi di una divisione tra ex Ds e area cattolica all’interno dei Democratici: «Non è un affare che mi riguarda –dice –Io lavoro in positivo e non mi permetto di valutare ciò che accade in casa d’altri». Ma Ferdinando Adornato, padrone di casa a Todi nella duegiorni organizzata da domani dalla Fondazione Liberal per discutere il manifesto dell’Unione di centro,

aspetta ospiti centristi e invitati del Pd come Francesco Rutelli e Enrico Letta. «Ci riuniamo a Todi non per parlare della crisi del Pd ma della crisi del sistema politico italiano», dice Adornato, e ci tiene a sottolineare l’obiettivo dell’appuntamento, già fissato da mesi, precisa. «Noi presentiamo un progetto innovativo – afferma – sarà un’assemblea di 'viziosì la nostra, visto che sembra diventato un vizio quello di mettere a punto un progetto che serva al Paese. Nessun intento strumentale, ma intendiamo offrire una sede di dibattito ai moderati dei due schieramenti». Ma un fatto è certo: i centristi dell’Udc che, dopo averla preconizzata, ora assistono alla «crisi del bipolarismo», guardano con interesse all’ipotesi di una scissione della Margherita dal Pd proprio nell’ottica del

disegno di allargare i confini della loro Costituente di centro, anche alla luce del rinnovato interesse dichiarato anche ieri da esponenti del Partito democratico come Enrico Letta (ospite atteso a Todi) e Linda Lanzillotta. «Io penso che senza alleanza con l’Udc – dice Letta – non andiamo da nessuna pare. Ricordo: Friuli, Sardegna, Abruzzo, Trentino, sono le quattro regioni in cui si votato dalle elezioni di aprile a oggi: in tre il Pd ha perso e in una ha vinto. Nell’unica regione in cui sì è vinto, il Trentino, eravamo alleati con l’Udc». Anche Lanzillotta, invita il suo partito a guardare al centro, posto che «si sono rivelate un disastro tanto le alleanze che hanno dato vita all’Unione quanto quella con Di Pietro. Con l’Udc condividiamo molti obiettivi e una certa sensibilità». E anche Mar-

co Follini, ex Udc ora nelle file del Pd, ipotizza “una componente di un nuovo partito centrista, sul modello dell’israeliano Kadima», tra gli exMargherita del Pd, l’altra l'Udc di Pier Ferdinando Casini, se «esce dalla ridotta del partitino». «Noi siamo al centro, siamo un partito a identità forte, valuteremo le alleanze quando sarà il tempo di valutarle – ribadisce oggi Rocco Buttiglione, presidente dell’Udc – Ma siamo sicuri che questa possa essere una strategia del Pd? Questa crisi non ci deve portare oltre il Pd? Una volta i democristiani si sono divisi sul tema delle alleanze, ora sarebbe opportuno che si ritrovassero sul tema della identità. Prima le identità, poi le alleanze». Del resto, il manifesto che sarà presentato oggi a Todi parla chiaro: «Non è certo questo il tempo di rifare la Dc».

damento in questo senso presentato dai senatori del Pd Vincenzo Vita e Paolo Nerozzi, della componente «A sinistra», preoccupati di aprire la competizione elettorale anche alle forze minori altrimenti escluse. Altra novità riguarda la grandezza dei simboli dei partiti sulla scheda. Il decreto stabilisce la misura di 30 mm (3 centimetri) rispetto al tradizionale formato di 2 centimetri. Il relatore del provvedimento, il senatore del PdL Lucio Malan, ha accolto una richiesta venuta dai senatori dell’MpA preoccupati della scarsa visibilità dei simboli in caso di aggregazioni di più liste. Nessuna novità invece per quanto riguarda le procedure. Gli italiani temporaneamente all’estero, impegnati in missioni internazionali o per lavoro, potranno votare per corrispondenza attraverso le sedi consolari. Tutti i plichi contenenti le schede dovranno pervenire alla Circoscrizione per l’Estero entro le ore 16 di giovedì 4 giugno. Sono 63 le Province e 4.296 i Comuni chiamati al voto in occasione della tornata prevista per le elezioni amministrative che si svolgeranno sabato 6 e domenica 7 giugno, insieme alle elezioni europee. Dei comuni chiamati a rinnovare le amministrazioni, 28 sono i capoluogo, 214 quelli superiori a 15 mila abitanti (per la Sicilia 10 mila) e 4.082 quelli inferiori. I dati sono provvisori in quanto alcune amministrazioni potrebbero essere rinnovate per motivi diversi dalla scadenza naturale.

Pier Ferdinando Casini


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Primo piano

Venerdì 20 febbraio 2009

Primo piano 9 Il consigliere regionale dell’Uniti nell’Ulivo è stato invitato all’Assemblea a Roma Venerdì 20 febbraio 2009

Politica lucana

Falotico non è più espulso

Il deputato lucano non nasconde preoccupazioni per le amministrative ma con il lavoro giusto si “può fare»

Il Pd nazionale sconfessa se stesso

Margiotta si dice ottimista per il Pd con il suo “Dario” di SALVATORE SANTORO

Non si torna indietro Non hanno dubbi i coordinatori cittadini del Pd, di Potenza e Matera, rispettivamente Giampaolo Carretta ed Espedito Moliterni: il Partito democratico deve aprirsi maggiormente alla società e concludere la fase organizzativa ma non si torna più indietro. I due esponenti del partito, quindi, indicano una «via comune per il prossimo futuro, partendo dalla considerazione che indietro non si torna, e che il Pd, con le dimissioni di Walter Veltroni, vive una battuta d’arresto che non mette in discussione il progetto complessivo. Entrambi sottolineano che il partito «deve avere una forma precisa, una linea programmatica chiara e un’identità forte». Carretta e Moliterni però non convergono sui tempi congressuali. Per il potentino va bene una “reggenza” per arrivare al congresso in autunno mentre per il materano «bisogna definire subito il segretario nazionale, chiunque esso sia».

POTENZA - Il deputato democratico, Salvatore Margiotta non perde la fiducia nel progetto del Pd, ma non nasconde le difficoltà del momento e i “rischi elettorali” anche per la Basilicata. Ma intanto il sostituto di Veltroni sarà Dario Franceschini di cui Margiotta è amico ed estimatore. Di questo e delle prospettive l’ex segretario lucano della Margherita parla al Quotidiano. Veltroni si è arreso. Che sta accadendo nel Pd romano in queste ore? «Naturalmente è un momento molto delicato. La notizia delle dimissioni di Veltroni si è diffusa martedì in parlamento determinando sconcerto e smarrimento. E’ evidente che nonostante qualche limite l’esperienza di Veltroni incarnava la stessa essenza del Partito democratico. Aveva cioè le caratteristiche di un leader in grado di guidare la fase di sintesi tra due grandi idee; quelle della Margherita e dei Ds». E ora? «Non c’è dubbio che le dimissioni di Veltroni possano avere dei contraccolpi negativi sul partito e sull’elettorato. D’altra parte però, è un buon segnale che si sia trovata immediatamente unità, almeno del gruppo dirigente, sulla soluzione Franceschini con il compito di guidare il partito fino al congresso. C’è solo da sperare che sabato (domani ndr) sia eletto». Non è sicuro? «Ai sensi dello Statuto la designazione di Franceschini può avvenire soltanto con il voto dell’Assemblea

nazionale che è un organismo composto da 2.800 persone. Non c’è il rischio di imposizione verticistica. Ma io sono ottimista: credo sia la giusta soluzione. Qualsiasi altro nome di transizione avrebbe destato problemi e sospetti. Rieleggere il vicesegretario nazionale credo sia una buona cosa». Lei conosce molto bene Franceschini. Come vede la staffetta con Veltroni? «Sono contento per lui e l’ho anche incontrato quando si chiedeva se fosse il caso di accettare oppure no. Perchè guidare il partito in un momento di tali tensioni con le elezioni alle porte è un rischio. Ma penso che allo stesso tempo non poteva fare altrimenti per spirito di servizio. Oltretutto la disponibilità gli è stata chiesta da tutti a cominciare dallo stesso Veltroni. Credo possa essere per lui una grande occasione per dimostrare le doti che ha di guida e di ottimo dirigente politico». Franceschini ha preteso qualcosa? «Ha chiesto che ci fosse un consenso unanime. Da parte mia sono molto contento che nella riunione dei segretari regionali questa condivisione ci sia stata e so che il nostro segretario, Piero Lacorazza ha dato il proprio assenso. Credo inoltre che Dario Franceschini faccia bene, così come ha già detto, di utilizzare l’organo dei segretari regionali in questa fase di transizione per dirimere le questioni che a breve dovrà affrontare: anche se sarà un breve periodo si dovranno prendere decisioni molto importanti. C’è tutta la fase delle elezioni amministrative ed europee e

Dario fa bene a dire che saranno soprattutto i segretari regionali che dovranno affiancarlo in questo compito». E al congresso che succede? «Qualcuno gli ha chiesto, anzi ha quasi posto la condizione che la sua nomina fosse poi incompatibile con la candidatura a segretario nazionale. Naturalmente Dario, su questo argomento, ha detto che non è certo che sarà in campo ma allo stesso tempo non è certo che non si candiderà. Io evidentemente mi auguro che la sua candidatura si possa realizzare, ma dipenderà dal lavoro di questa mesi e soprattutto dalla possibilità di costruire alleanze solide». Quali? «Obiettivamente io credo che il futuro debba evolversi in un rinnovamento più marcato e quindi, se posso offrire un consiglio a Dario, è esattamente quello di legarsi a questo gruppo di giovani segretari regionali e provare a partire da lì per poi preparare il lavoro futuro. Si vedra. In ogni caso la candidatura di Pierluigi Bersani è autorevolissima, ma oggi è prematuro. In questo momomento bisogna solo lavorare con lealtà per il partito». Lei personalmente si sente rafforzato politicamente da questa designazione di Franceschini? «Certo sono contento che una persona a me molto amica sia stato chiamato a questa importante responsabilità. Ma la mia forza l’ho sempre cercata nel rapporto con il territorio e non tanto con il rapporto con i vertici nazionale. Certo mi fa piacere che la persona con la quale ho più stretti legami a Roma abbia una responsabilità così forte e fino a pochi

giorni fa inimmaginabile». I titoli dei giornali nazionali però oggi sono impietosi: si parla di Pd allo sbando. E non si può nascondere che Veltroni lascia in una situazione poco felice... «In poco tempo purtroppo sembra che abbiamo sprecato tutto quell’entusiamo che avevamo dopo le primarie del 14 ottobre. Io però sono ottimista: se si riesce a fare un buon lavoro nel partito ricominceremo a raccogliere frutti perchè il governo nazionale non può che deludere gli italiani. Ci vuole molta voglia di fare perchè non abbiamo un’altra strada oltre a quella del Pd. Non penso si possa tornare indietro; credo che il progetto mantenga ancora tutta la sua validità. Bisogna solo superare le divisione e ricostruire la serenità interna. Da questo punto di vista l’assemblea nazionale è importante che non diventi una corrida». Le elezioni amministrative però sono alle porte e il risultato in Sardegna dimostra che nessuno può garantire la vittoria. Può accadere lo stesso in Basilicata? «Sono preoccupato perchè quando soffia un vento a livello nazionale ha effetti in tutt’Italia. Sarebbe sbagliato pensare che non avremo contraccolpi. Credo però, che anche se la strada è in salita abbiamo la forza di mettere in campo proposte credibili, liste forti, candidature autorevoli. Credo che il problema sia trovare una coesione forte e fare le scelte giuste». Ma intanto il Pd lucano perde pezzi... «I problemi ci sono ma la classe dirigente lucana è in grado di correre ai ripari».

E’ POLEMICA A MATERA POTENZA - Bubbico e Luongo “stoppano” Adduce e Cifarelli. Il fatto: l’associazione “Matera 2.0” (fondata dall’ex parlamentare Salvatore Adduce e ha cui ha aderito anche il presidente dell’ente parco della Murgia materana, Roberto Cifarelli) ieri ha diffuso un documento politico in cuiricordando il grande entusiasmo iniziale e adesione al Pd si stigmatizzano però i personalismi interni al partito e le decisioni “calate” dall’alto. Non solo, “Matera 2.0” attraverso il sito web, www.firmiamo.it/democraziaepartecipazione avvia una sorta di petizione a favore del documento diffuso. Da Roma però, i parlamentari del Pd lucano, Filippo Bubbico e Antonio Luongo intervengono con un “richiamo” all’ordine e alla chiarezza. Nella nota di Bubbico e

L’associazione “Matera 2.0” di Adduce invita a firmare sul web per un Pd più democratico

Bubbico e Luongo frenano la petizione Luongo, infatti, si legge: «La petizione proposta dall’associazione “Matera 2.0”, contribuisce certamente ad alimentare il dibattito sulle prospettive del Pd in Basilicata, ma rischia allo stesso tempo di risultare fuorviante se non si compie uno sforzo di chiarezza e di ulteriore esplicitazione delle posizioni». I due parlamentare definendo «fondamentale nella difficile fase che si è aperta con le dimissioni di Veltroni, moltiplicare le sedi del confronto democratico e della formazione della volontà politica» hanno però, sottolineato di «non condividere

l’immagine di un Pd lucano tutto chiuso in se stesso e arroccato nel politicismo. Occorre precisare inoltre che la proposta di candidare Maria Antezza alla presidenza della Provincia di Matera, su cui è stata semplicemente registrata la preliminare disponibilità della senatrice, è scaturita dall’ufficio politico e come è ovvio sarà portata alla discussione del Pd e della coalizione di centrosinistra insieme alle altre che eventualmente saranno presentate». «Far credere che tutto è stato già deciso - hanno concluso Bubbico e Luongo - non aiuta certamente ad alimentare un

confronto proficuo e sminuisce la portata di una disponibilità generosamente offerta da Antezza». Ma cosa c’è scritto sul documento di “Matera 2.0”? Questi alcuni passaggi: «Crediamo nel progetto del Partito nuovo, nel riformismo, nel rinnovamento della politica, del suo costume, dei suoi comportamenti, che aiuti ad andare oltre i personalismi che impoveriscono il nostro presente e mettono a repentaglio il futuro della Basilicata e dell'intero Paese. Per superare il difficile momento di recessione economica che rischia di annientare il già gra-

cile sistema produttivo e sociale lucano. Per affrontare e superare le diverse emergenze ambientali. Per confortare i più deboli e gli esclusi attraverso adeguate misure di sostegno. Il Partito democratico, il nostro Partito. Abbiamo creduto e crediamo nella partecipazione attiva e condivisa a tutti i processi di formazione delle decisioni, sulla base del principio “una testa un voto”, per costruire un partito di popolo, radicato e diffuso sul territorio, nel rispetto del pluralismo delle posizioni, per la scelta delle leadership». «Gli sforzi fin qui fatti - pro-

segue il documento - dal gruppo dirigente per dare corpo e anima al progetto del partito in Basilicata non sono ancora all'altezza delle aspettative di quanti vi hanno riposto la loro fiducia. In questo contesto il Pd ha l'obbligo di uscire dall'esasperato politicismo e aprire alla vera partecipazione di iscritti e simpatizzanti per immaginare e realizzare il progetto della Basilicata del futuro e per offrire ad ogni persona uguali opportunità di affermarsi». «Il partito com'è oggi - si conclude il documento - non funziona; non riesce a darsi un profilo, una missione. I circoli non vivono la ricchezza che pure è presente tra i tanti che vi aderiscono. Si assiste invece a una pratica della manovra politica degna dei più navigati politicanti di vecchia memoria».

NON SOLO UDC

Unione di centro

Nuovo manifesto a Todi TODI - Parte oggi il settimo seminario nazionale di cultura politica promosso dalla Fondazione Liberal, in programma per due giorni a Todi. Verrà presentato il manifesto politico dell’Unione di Centro. E’ il coordinatore dei circoli Liberal della Basilicata, Gianluigi Laguardia, ad annunciare a Todi anche la presenza di una delegazione lucana guidata dai consiglieri regionali dell’Udc, Agatino Mancusi, Gaetano Fierro e Vincenzo Ruggiero. «L’Italia - dice - ha bisogno di una profonda rigenerazione politica e morale». Secondo l’idea che «la seconda Repubblica - continua - è fallita, perchè ha finito per dar vita ad una soffocante democrazia delle oligarchie», l’Unione di centro «sarà la vera novità politica delle elezioni amministrative ed europee, su cui, gli italiani e i lucani potranno scommettere». A Todi sarà presente anche una delegazione di “Basilicata Popolare- Rosa per l’Italia”, che si riconosce nelle posizioni nazionali di Savino Pezzotta. In particolare saranno presenti il coordinatore regionale del movimento Antonio Flovilla, il portavoce Gianfranco Blasi e il responsabile del materano Leonardo Paternoster. «L’occasione di Todi - spiega una nota di Basilicata Popolare - incrocia il dibattito regionale sulla nascita e la possibile affermazione di un’area politica moderata e riformista, popolare e interclassista che si collochi fra i due ormai presunti schieramenti di sinistra e di destra». Così, «Basilicata Popolare chiede agli amici dell’Udc di cogliere questa straordinaria opportunità per uscire da visioni minimaliste che attengono a un’idea di piccolo partito non determinante».

POTENZA - “Essere o non essere” un politico del Partito democratico. La domanda “amletica” sicuramente se la sta ponendo l’ex assessore regionale, Roberto Falotico dopo aver ricevuto invito ufficiale a partecipare all’assemblea nazionale di domani che si svolge a Roma presso la Nuova fiera di Roma. All’incontro di partito dove si decide sul successore di Veltroni. Alla riunione delle riunioni insomma. Eppure le ultime notizie erano per una sua “espulsione” dal Pd avallata da Roma e precisamente dalla commissione nazionale di garanzia presieduta da Luigi Berlinguer che in una lettera al segretario regionale Piero Lacorazza aveva «convenuto» con la posizione della dirigenza democratica lucana secondo cui «Falotico non parlava più a nome del Pd». Tutto in seguito alla decisione dello stesso Falotico di abbandonare il gruppo consiliare del Pd per creare quello dell’Uniti nell’Ulivo. Decisione a cui era seguita una richiesta a Veltroni e alla Commissione nazionale di garanzia, da parte di Lacorazza e del presidente del Pd lucano, Carlo Chiurazzi circa le posizioni da assumere fermo restando che la dirigenza si era espressa con il categorico «non parla più a nome del Partito democratico». Insomma con la risposta di Luigi Berlinguer la questione sembrava chiusa con l’espulsione di Falotico dal partito che preventivamente non era nemmeno stato invitato all’Ufficio politico di big del Pd di Basilicata. La vicenda aveva avuto come conseguenza anche le dimissioni del presidente dei garanti lucani del partito, Mauro Zinno che non in sintonia con le decisioni nazionali si era detto «scavalcato». Ma mercoledì sera il colpo di scena: ore 19 sul cellulare di Falotico arriva un sms. Lo invia l’Assemblea

Silvio si è fermato a Eboli Segue dalla prima

Sopra, la mappa per raggiungere l’assemblea nazionale che è stata inviata a Falotico da Roma e al lato lo stesso consigliere regionale Roberto Falotico

costituente del Pd. Il messaggio è scarno: Oggetto: «Convocazione all’Assemblea nazionale Pd». Testo: «Vi informiamo che l’Assemblea nazionale del Partito democratico, indetta al fine di assolvere gli adempimenti statutari di cui all’articolo 3 comma 2, si svolgerà il prossimo 21 febbraio dalle ore 10, presso la Nuova fiera di Roma, ingresso Est, padiglione 1». Seguono i saluti firmati da “l’organizzazione”.

Ma non basta. Passano poche ore e ieri a Falotico è giunto anche l’invito via telegramma e via mail con tanto di cartina e dettagli sull’ordine del giorno. Insomma la domanda è di rigore: Falotico è del Pd oppure no? Da parte sua lo stesso Falotico cercato telefonicamente non ha risposto. Si capirà tutto dalla sua presenza a Roma oppure no. Nel frattempo la confusione prosegue. sal.san

Caos nella Comunità montana del Vulture, si dimette la giunta

Nella lettera attacchi a Bufano e chiesto l’avvicendamento Scoppia il caso nella Comunità montana del Vulture. La giunta dell’ente in una lettera si dimette. Non c’è più unità di intenti con il presidente Tonio Bufano. Questo a pochi mesi dalla riconferma dello stesso Bufano e alla vigilia della riorganizzazione degli enti montani che saranno accorpati in Comunità locali. A seguire il testo della lettera firmata da Antonio Murano, Angelo Cappiello, Mauro Cerone, Biagio Cristoforo e Gerardo Telesca. «Caro Presidente, in questi anni, noi tutti, attraverso una paziente concertazione politica ed istituzionale, abbiamo lavorato con il convincimento primario e supremo di rilanciare lo sviluppo del nostro territorio. Nel corso di quest’ultima legislatura l'azione politica e programmatica esercitata dalla giunta comunitaria e dal centrosinistra, ha prodotto il massimo sforzo per il conseguimento della crescita economica e sociale della nostra area. Le azioni messe in campo in questi anni, passano attraverso le linee programmatiche recepite nel piano socio economico di sviluppo che trovano attuazione per mezzo del patto territoriale Basilicata nord occidentale, del leader del Gal, del Pit, del distretto agroalimentare, oltre che attraverso il coinvolgimento della Provincia ed il ruolo svolto sulle tematiche legate alla viabilità nell'area nord della Basilicata. Ciò nonostante, siamo, nostro malgrado, costretti ad evidenziare che in quest'ultima fase di legislatura, il lavoro proficuo e paziente messo

in campo in questi anni dalla giunta e dalla coalizione di centrosinistra, rischia di essere compromesso per la poca costanza che spesso è manifestata dal suo modo di "fare". Non v'è dubbio che questo stato, col passare del tempo, non solo produce confusione sull'azione amministrativa ma determina disagio tra i componenti della giunta comunitaria, non solo genera disorientamento tra i consiglieri comunitari, ma, rende non agibile i rapporti con gli altri enti istituzionali. Noi riteniamo che per poter continuare a sostenere l'importante progetto politico occorra ripristinare l'agibilità politica, attraverso il cambiamento ed una proficua collaborazione democratica che elimini le ambiguità. E' tempo di restituire alla politica un clima di sereno e costruttivo confronto, di ripristino delle regole più elementari di civiltà e di democrazia, che liberi le istituzioni dallo stato di confusione e di aggressività, creata il più delle volte ad arte. Tenuto conto che, da un lato occorre dare seguito all'azione amministrativa messa in campo in questi anni e dall'altro è necessario un rigoroso rilancio dell'azione politica del centrosinistra, riteniamo che sia giunto il momento di ripristinare le regole di condivisa democrazia e ritrovata collegialità, al fine di evitare che lo stallo confusionale faccia prevalere il "particulare" a discapito della politica. Occorre dunque riformare ancora una volta noi stessi per favorire il cambiamento se si vuole realmente continuare nel raggiungimento degli obiettivi programmatici pre-

fissi dal governo locale ed organizzare, per tempo, il territorio, anche rispetto alla nuova sfida che si presenterà con l'avvio delle istituenti comunità locali. Riteniamo ragionevole, dunque, chiudere una fase ed aprirne un'altra, costruendo con il richiamo alla responsabilità collegiale di tutti, uno scenario che rendi possibile oggi avviare a soluzione i problemi fin qui tracciati ed evitare inutili fibrillazioni che di fatti, potrebbero solamente nuocere l'istituzione, il territorio, oltre che la coalizione politica del centosinistra. E' nostro convincimento così come è stato in questi lunghi anni di governo di centrosinistra continuare a sostenere l'attuale quadro politico di maggioranza dell'ente dando allo stesso una maggiore coesione. In questa fase di fine legislatura e per le cose sopra esposte, affermiamo che si utile mettere in atto un avvicendamento nella guida dell'ente montano, se si vuole uscire da questo empasse. E' per queste ragioni che noi riteniamo necessario, assumendoci, lì dove ravvisate, anche le nostre responsabilità, rassegnare le dimissioni dalle nostre singole cariche di vice presidente e di assessori dell'ente comunità montana del Vulture. Esprimiamo , altresì il nostro convinto ottimismo affinchè si possa ritrovare quella necessaria sintesi politica e quella indispensabile coesione che approdi, senza indugio, alla individuazione di una nuova guida dell'ente comunitario».

PARAFRASANDO l’abusato Levi si può dire che Silvio si è fermato ad Eboli. In Italia la strada maestra del riformismo non ha indicazioni. La sinistra non è più una collocazione politica. Centinaia di persone non hanno riferimento e anche dall’interno del Pd autorevoli ex, come Rondolino, annunciano di non voler neanche votare alle prossime consultazioni. In questo paesaggio della catastrofe, la Lucania presenta una classe dirigente che omette di leggere la gravità dello scenario. Il quartier generale è tranquillo. Non teme l'opposizione di centrodestra che ritiene incapace di dare la spallata ad un partito-regione come il Pd lucano. Eppure si tratta di un un colosso con i piedi di argilla capace di grandi mobilitazioni solo quando c'è da condurre al voto masse di aderenti a filiere ben organizzate. La cronaca e il dibattito di queste ore segnano vicende in linea con la crisi politica strisciante di questi mesi. Guardiamo ai big. Il presidente De Filippo indebolito dagli scontri interni. Vincenzo Folino rientrato nei ranghi del costruttivismo utile. Roberto Falotico e le sue legioni, ufficialmente sospese dal partito, per poi essere invitate all'assemblea nazionale di sabato non si capisce in che ruolo. Salvatore Margiotta con scaltrezza evita di gongolare per la salita al soglio massimo del suo sodale Franceschini, adoperando la tattica ma comprendendo anche che quello che verrà non sarà molto dissimile dalla minestrina veltroniana. Gruppi monolitici diessini aprono fronde frontiste dove spicca la doppiezza poco togliattiana e molto dalemiana dell'onorevole Luongo che al tavolo approva Maria Antezza candidata alla provincia di Matera e sotto lo stesso tavolo favorisce le sortite di chi guarda ad altre soluzioni. Al segretario Lacorazza il vignettista Laurenzi farebbe bene a disegnare il mantello a ruota del notaio che amministra il testamento del morto. Chi sta nel fare è chi è stato dipinto come vecchio arnese della politica. Al momento Viti e Straziuso si distinguono per la quotidianità del fare. Basterà? Sarà difficile. Come sarà difficile che il mosaico del centro sia determinante. Al momento i sergenti lucani del Pdl non hanno promosso condizioni sarde nei confronti di alleati determinanti e i diversi gruppi di questa galassia sembrano una lillipuziana macchina di potere che si ricorda di antiche regole e maniere scritte da Cencelli. La Basilicata è lontana da via dell'Umiltà e da Palazzo Chigi. Non c'è ancora progetto, candidato, schieramento e quando sarà necessario difficilmente Berlusconi ci metterà la faccia. Troppo lontana, troppo piccola, troppo del Pd. Il futuro dovrebbe poggiare su chi non è mai stato nella stanza dei bottoni. Quell'imprenditoria che conosce all'interno delle proprie aziende l'impatto della crisi economica, che combatte con le banche ogni giorno e che il berlusconismo schernisce e non gradisce dovrebbe capire che non basta più la denuncia e la sollecitazione critica per poter contare. C'è bisogno di protagonisti capaci di mettere insieme idee, progetti, uomini capaci della politica, intellettuali e giovani intelligenze, donne sapienti, manager efficienti. L'autonomismo regionale come bussola di riferimento. Da orientare verso un nuovo meridionalismo da proporre a quell'esercito di delusi che si ammassa su Facebook, nelle discussioni private, nei luoghi di lavoro assediati dalla crisi economica. Senza più clienti e parenti. Una terza via che oggi in Basilicata non si vede. Oggi resiste soltanto il bipolarismo imperfetto delle relazioni corte. Buono per molti capitribù. Inutile per uno scatto d'orgoglio e fantasia che possa modificare, dicevano gli antichi, lo stato reale delle cose presenti. Paride Leporace


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Primo piano

Venerdì 20 febbraio 2009

Lucani a Sanremo Di SIMONA BRANCATI DOPO anni di studio e di passione per la musica, Rosalba Pippa, in arte Arisa, di origine pignolese, riesce finalmente a raggiungere un sogno. Non un evento canoro qualsiasi, ma bensì il “Festival della canzone italiana”. Doppiamente fortunata Rosalba al suo esordio visto il grande successo di pubblico che sta registrando l'edizione 2009 di Sanremo, condotta da Paolo Bonolis. La ventiseienne Arisa partecipa alla cinquantanovesima edizione del festival nella sezione “Proposte 2009”, con il brano “Sincerità”, scritto da Anastasi, Filardo, Mangiaracina. La giovane è stata selezionata, insieme a Simona Molinari tra le voci di “Sanremo Lab - Accademia della Canzone di Sanremo”. Rosalba è nata a Genova, ha vissuto a Pignola fino all'età di 22 anni, ora risiede a Roma. Ha iniziato a cantare all'età di 10 anni e ha frequentato il Cet di Mogol. Il suo nome d'arte è il risultato di un acronimo che testimonia l'attaccamento della ragazza alla sua famiglia: A come Antonio, il padre autista, R come Rosalba, I come la sorella Isabella, S come Sabrina, l'altra sorella e A come Assunta, la mamma casalinga. Mercoledi notte, ultima a cantare, Arisa scende la gradinata dell'Ariston. Indossa un elegante abito nero con un fiocco bianco in vita. E' incerta e traballante sui tacchi alti. Raggiunta telefonicamente dal Quotidiano all'indomani dell'esibizione, racconta: «Più che la tensione in quel momento è stata la mia incapacità a camminare con le scarpe alte a predominare. Ovviamente ero emozionatissima, ma l'esperienza è stata più soddisfacente di come me l'aspettavo o l'avevo immaginata». Ad accompagnare Arisa nella veste di padrino, Lelio Luttazzi con il quale ha poi duettato ieri sera, nel corso della terza serata. «Uno degli aspetti più importanti dell'esperienza che sto vivendo - dice Rosalba - è stata la conoscenza di Lelio Luttazzi e di Paolo Bonolis. Il primo è un grande maestro, il secondo lo definisco un “genio di cuore”, nel perseguire gli interessi televisivi, non snatura le persone, anzi è una sorta di tutore». L'impressione positiva è sicura-

LA PERFORMANCE

Arisa conquista l’Ariston Ottima esecuzione dell’artista pignolese al Festival della canzone italiana mente ricambiata. Anche attraverso lo schermo è giunta la genuinità di Rosalba e si è percepita la sua capacità di entrare in empatia con il pubblico in sala. Di lei Luttazzi, nella clip andata in onda prima dell'esibizione, ha detto: «E' una ragazza mode-

sta, quasi timida e non fanatica, non pretende di cambiare il mondo con la sua canzone». Nonostante si renda conto dell'eccezionale opportunità concessale, Rosalba resta con i piedi per terra. «Non mi faccio illusioni per il futuro - conclude Rosalba -

PARLANO I GENITORI DI ROSALBA

ra di te”, “Te lo volevo dire”, “L'uomo che non c'è”, “Piccola rosa”, “Pensa così”. Un lavoro eclettico, con echi di reggare, jazz, bossanova moderna e richiami agli anni '70/'80. E mentre Rosalba continua la sua avventura sanremese, l'orgoglio luca-

no e pignolese in particolare, è alle stelle. Sul social network facebook, la pagina di Arisa si aggiorna continuamente, sono infatti in costante aumento coloro che si registrano come fans. Nel momento in cui scriviamo se ne contano quasi ottocento.

LA BASILICATA CHE SI METTE IN MOSTRA

La mamma Assunta: «Sentirla cantare è stata un’emozione grandissima» SPESSO i genitori si commuovono guardando i propri figli recitare nelle rappresentazioni scolastiche, li indicano ai vicini con orgoglio durante i saggi di danza o le gare sportive. Possiamo quindi solo immaginare cosa voglia dire per una madre vedere la propria figlia addirittura sul palco di Sanremo. Dopo anni di studi, di sacrifici e a volte di delusioni, poterla ammirare mentre prende parte dell'evento canoro più famoso d'Italia, seguito da milioni di telespettatori anche all'estero. La famiglia di Rosalba Pippa, nome d'arte Arisa, l'ha raggiunta ieri nella città dei fiori. La gioia dei genitori e delle sorelle è incontenibile. «Ancora non riesco a crederci -confessa Assunta Santarsiero, la mamma della giovane promessa pignolese - sinceramente è un traguardo che non mi aspettavo e nel quale non osavo sperare. La prima sera l'abbiamo vista in televisione e sia io che le mie figlie non siamo riuscite a trattenere la commo-

il prossimo 20 febbraio uscirà il mio disco. Questo è già un bel traguardo, poi si vedrà». Il brano“Sincerità”, presentato al festival fa parte infatti dell'omonimo album di esordio di Arisa, in uscita per Warner Music. Tra i brani contenuti nel cd, “Abbi cu-

PIGNOLA - L'emozione che si avvertiva palpabile fin dalla sua discesa - lentissima - dalle scale dell'Ariston, alla fine, non gli ha giocato un brutto scherzo. Arisa al secolo Rosalba Pippa da Pantano di Pignola, ha fatto centro con la semplicità e quell’aria trasognata che ha trasmesso sul palco dll’Ariston. Un brano certo semplice nella struttura, orecchiabilissimo, “da heavy rotation” ma cantato benissimo. Il tutto confezionato in un look vintage, da ragazzina scanzonata americana degli anni '50. Che l'ha sicuramente ingraziata agli occhi del pubblico. Le cose certo per lei non si erano messe bene. Prima di tutto perché è stata l'ultima a cantare. Poi la gaffe sul cognome di uno degli autori (Mangiaracina) della sua “Sincerità”. Partita la musica, invece, si è appropriata del palco. Le Mani dietro la schiena, movimento ondeggiante con i piedi fissati in terra e quel “poco” concesso allo spettacolo hanno fatto da contraltare a una sicurezza nel cantare (senza nemmeno una stonatura: raro caso nella kermesse sanremese di quest'anno) che ha sorpreso tutti. Pubblico compreso. Standing ovation finale con tanto di pubblico in piedi. Alla fine, infatti, si è alzato e ha applaudito questa timida ragazzina pantanese. Che di certo non ha fatto sussultare di orgoglio solo la famiglia, ma l'intera comunità lucana. g. r.

zione. Sentirla dal vivo sarà un'emozione grandissima». «Negli anni scorsi -continua la signora Assunta - Rosalba aveva fatto diversi casting e partecipato a svariate manifestazioni. Alla trasmissione “Amici”, così come al festival della canzone di Castrocaro ha sempre ottenuto giudizi positivi e buoni piazzamenti, ma niente di più. Che sia oggi a Sanremo ancora non mi sembra vero. Non riesco a trovare le parole per esprimere l'emozione e la soddisfazione che provo in questo momento». Intanto anche a Pignola l'interesse è sempre crescente. «Il telefono è rovente - dice la cugina Rosa - stiamo ricevendo tante telefonate da parte di amici e conoscenti, ma anche dalle redazioni dei giornali. E' divertente poi vedere come persone con cui non hai mai avuto rapporti, hanno preso a salutare sperando di avere qualche informazione o curiosità su Rosalba e sul festival». s. b.

L’idea vincente di “Casa Sanremo” è del lagonegrese doc Russilillo Il festiva sanremese ha più di qualcosa di lucano. Oltre alla voce di Arisa, per il secondo anno consecutivo è sbarcato nella città dei fiori “Casa Sanremo”, l'evento in accoppiata con Radio Kiss Kiss. Un'idea di Vincenzo Russolillo, lagonegrese di nascita, presidente del Conosorzio eventi che per anni ha organizzato in Basilicata il concorso di bellezza Miss Italia. Quest'anno la location che ospita l'iniziativa è il Casino'. grazie alla volontà del Presidente del Casino, Donato Di Ponziano e al supporto di Sanremoff di Pepi Morgia. “Casa Sanremo Radio Kiss Kiss” è un luogo esclusivo per addetti ai lavori ed artisti e offre la possibilità di trovare momenti di relax e di piacere, ma anche di organizzare incontri e interviste in un ambiente riservato e dotato di ogni tipo di comfort. Giovedì è stata la giornata dedicata alla Basilicata con degustazioni di prodotti tipici accompagnati da buon vino Aglianico. Ospite del pomeriggio il direttore generale dell'Apt, Gianpiero Perri. Non è mancata qualche nota polemica su di lui. Russolillo è risentito per non poter lavorare nella sua terra a causa delle solite logiche

e della miopia politica. «Il progetto “Casa Sanremo” è stato presentato anche all'Apt, ma è rimasto sulla carta - ha detto. Eppure i giudizi positivi sono quelli che testimoniano la validità dell'idea». Diverse le iniziative collaterali per far conoscere la Basilicata ad artisti di grido che hanno bazzicato il salotto e alla stampa presente per l'occasione. Nel calendario degli appuntamenti della giornata spicca quello con Loredana Bertè e Ivana Spagna che hanno presentato proprio a Casa Sanremo Radio Kiss Kiss il loro primo album insieme.E' possibile seguire il dietro le quinte e quello che accade a Casa Sanremo sintonizzandosi su Blutv a partire dalle ore 18 fino alle 20. «Questa dello studio televisivo - ha continuato Russolillo - è una novità per mettere in collegamento chi non è potuto essere qui». Inoltre, il filo diretto con Casa Sanremo Radio Kiss Kiss by DGMag è raggiungibile all'indirizzo http://www.dgmag.it/festival-di-sanremo. E a partire dalla mezzanotte al via il Dopofestival con tanta musica da ascoltare. Iranna De Meo provinciapz@luedi.it


Economia Italia / Mondo L’ipotesi lanciata da Berlusconi dopo l’incontro con Brown

Martedì il via libera definitivo

Contro la crisi non si esclude di nazionalizzare le banche

Fiducia al Governo sul milleproroghe Si discute del Tfr

di MARINA PERNA ROMA – La nazionalizzazione delle banche è tra le ipotesi da esaminare sul tavolo del G20 e del G8, tra i possibili strumenti per affrontare lo tsunami finanziario. Ma non riguarda il sistema bancario italiano che «è solido». Come dimostra – spiega il premier Silvio Berlusconi – il fatto che nonostante siano state messe a disposizione risorse rilevanti per affrontare la crisi, nessuna banca italiana per ora ha fatto richiesta di aiuto e questo «tranquillizza». «Per ora non hanno avuto bisogno di un euro dello stato per il loro patrimonio», precisa Berlusconi al termine dell’incontro con il collega inglese Gordon Brown. Anche se non esclude a priori l’ipotesi: «pensiamo che ci possa essere qualche richiesta in questa direzione», aggiunge. All’indomani del via libera del governo tedesco al pro-

getto di nazionalizzazione degli istituti di credito in difficoltà – anche con l’esproprio, se necessario – Berlusconi ne parla accanto al primo ministro di un paese, quale la Gran Bretagna, che è ricorsa già a questo tipo di misure. E nella sua veste di presidente del G8, spiega che «la nazionalizzazione delle banche è un ipotesi, avanzata da alcuni, su cui ci stiamo esercitando». Un’ipotesi che – sottolinea – è stata affrontata anche nell’ultimo G7 finanziario dello scorso week end a Roma. «La nazionalizzazione ha interessato solo i Paesi che erano in grave difficoltà economica», ha però aggiunto il premier spiegando che si tratta di un intervento che «permette una continuità di credito». Nulla a che vedere con l’ipotesi di nazionalizzare le banche italiane, dunque. Anche se le parole del premier potrebbero servire da

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“pungolo” al sistema del credito italiano, sott'accusa per una carenza di credito alle imprese che rischia – secondo l’allarme degli imprenditori – di ingessare il sistema produttivo. «Riceviamo diverse grida d’allarme dal Paese per quanto riguarda il credito e la remunerazione del capitale versato», ha infatti ammesso Berlusconi spiegando che «avremo la necessità di collaborare su questo con l’Associazione bancaria italiana e la Banca d’Italia: vogliamo dare delle risposte affinché le aziende possano avere il supporto necessario da parte delle banche». Ma le parole di Berlusconi sulla nazionalizzazione, interpretate da alcuni come un riferimento ad una possibile nazionalizzazione del sistema bancario italiano, non hanno tardato a scatenare reazioni. Prima tra tutte quelle di borsa con i titoli del comparto che hanno regi-

BOTTA E RISPOSTA

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strato ribassi (in parte poi recuperati in finale di seduta). Ma anche le prese di posizione dell’opposizione con il ministro ombra del Pd dell’economia, Pierluigi Bersani che ha invitato ad «una maggiore concretezza» E parlando dei Tremonti bond – la sottoscrizione pubblica di obbligazioni bancarie speciali per garantire il finanziamento dell’economia, contenuta nel pacchetto anti-crisi italiano – Berlusconi ha spiegato che sono in corso le trattative per avere il via-libera di Bruxelles. Sull'argomento è intervenuto anche il presidente dell’Abi, Corrado Faissola, secondo il quale la modifica agli strumenti pensati dal Tesoro per sostenere la capitalizzazione delle banche, e che sono attualmente in una fase di confronto con l’Unione Europea, «ci paiono andare verso le aspettative e le esigenze delle banche italiane».

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La Marcegaglia replica a Scajola e insiste: l’Italia faccia come gli atri Stati

Confindustria contrattacca e chiede più impegno di PAOLO TAVELLA ROMA - Emma Marcegaglia respinge le accuse di pessimismo lanciate l'altro giorno a Confindustria dal ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, ma continua a chiedere al Governo più coraggio nell'affrontare la crisi. Il clima tra Governo e imprese resta freddino, anche se ieri dallo stesso Scajola è arrivata una tiepida apertura alla possibilità di lasciare per un anno in azienda una quota di Tfr. Ipotesi definita invece di «difficile realizzazione» dal suo vice Adolfo Urso. Molto perplesso anche il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. «Non mi sembra la risposta giusta. L'obiettivo è giusto, il problema esiste, ma il mezzo è relativamente discutibile perché il tfr è dei lavora-

tori e levargli i soldi non mi sembra giusto». Ieri partecipando all'inaugurazione della Bit, la borsa del turismo italiano, Emma Marcegaglia ha voluto rispondere a Scajola. «Non penso proprio di essere un corvo, anzi sono una delle poche che ancora crede che a fine 2009 si possa vedere un po’ di miglioramento in questo Paese». E Confindustria, ha aggiunto, spinge con forza da mesi «affinché si possa uscire da questa crisi il prima possibile». Resta il fatto che le previsioni di Confindustria non possono essere liquidate come esercizi di pessimismo. «Le validità delle nostre stime - ha spiegato - sono assolutamente in linea con quelle di altri istituti internazionali. Qui non si tratta di diffondere pessimismo, ma di fare le previsioni sulla

base dei dati attuali». A questo punto Marcegaglia ha rilanciato la palla a Scajola spiegando che in questa situazione tocca al Governo fare di più: «Noi abbiamo fatto alcune proposte sulle infrastrutture, sul Tfr, sul credito. Sugli ammortizzatori sociali abbiamo riconosciuto che un risultato positivo è stato fatto. Ma crediamo che in un momento come questo serva su alcuni temi specifici fare di più, come stanno facendo altri Paesi europei». Scajola su questo è pronto al confronto e ieri sulla proposta di lasciare il tfr in azienda ha aperto una porta. «È un argomento che merita un approfondimento, come ogni proposta innovativa. Per il resto il Governo sta facendo quello che può in una situazione particolarmente difficile».

Inaugurata la “Borsa”: operatori in difficoltà

Turismo, persi 40.000 posti E la Bit apre cercando soluzioni di MARISA ALAGIA MILANO – Voglia di viaggi e turismo per neutralizzare la crisi. La fantasia vola verso destinazioni lontane, ma pare più probabile che molti italiani vireranno poi per una vacanza dentro i confini. Gli operatori del settore oscillando tra speranze e prudenza e insieme alle regioni, che promuovono le loro mete turistiche, chiedono investimenti e strategie. L’Italia intanto si offre come pacchetto turistico unico insieme a Francia e Spagna. Segnali positivi, ma anche tanta circospezione, emergono dal settore turistico riunito da ieri a Milano nella vetrina della Bit, la Borsa Internazionale del Turismo, in calendario alla Fiera di Rho Pero fino al 22 febbraio. Oltre 5000 gli espositori, 153 i paesi presenti, alcuni dei quali per la prima volta, come Cambogia e Bulgaria. Attesi 155.000 visitatori. Soprattutto sabato e domenica quando la rassegna, giunta alla ventinovesima edizione, aprirà al pubblico. «Il 2008 ha registrato per il

L’arrivo del sottosegretario Brambilla alla Bit (foto Mario Tosti)

settore 4 miliardi in meno di fatturato e una perdita di 40.000 posti di lavoro – ha detto il sottosegretario con delega al turismo Vittoria Brambilla – È grave e imperdonabile che per oltre 20 anni le nostre istituzioni centrali non abbiano colto l’entità di questo settore: ma ora si deve cambiare rotta». Quindi al più presto Stati Generali del Turismo, oltre alle misure per invogliare la gente a partire come i buoni vacanze. Poi strategie più ampie. In questo senso il protocollo di intesa siglato

proprio alla Bit, tra la Brambilla insieme ai colleghi di Spagna e Francia. Tre paesi della vecchia Europa uniti per attirare i turisti dagli altri continenti. Gli operatori del settore snocciolano i loro dati e le loro previsioni: si lamentano le strutture ricettive che nel 2008, afferma una indagine IsnartUnioncamere, hanno perso 927 milioni di euro. Calano anche le trasferte d’affari (3,7% in meno), le agenzie di viaggio vengono sorpassate da Internet come canale per scegliere una vacanza.

ARRIVA l’ok alla fiducia chiesta dal governo sul decreto legge milleproroghe, il provvedimento omnibus nato per prorogare alcune scadenze ma che alla fine, come accade ormai da anni, è diventato il contenitore per le norme più diverse. Dallo slittamento della class action alla liquidazione di Scip (la società per la cartolarizzazione degli immobili pubblici), dal rinvio per alcune norme sulla sicurezza del lavoro al mantenimento, almeno fino alla fine dell’anno, del cosiddetto telemarketing. La Camera ha votato la fiducia al decreto (284 sì, 243 no) così come uscito dal Senato. Nessuna modifica è stata fatta nel passaggio a Montecitorio e martedì 24 febbraio, alle 17, arriverà dall’Aula della Camera anche il via libera definitivo, con qualche giorno d’anticipo rispetto alla scadenza del provvedimento fissata al primo marzo. Tante le materie trattate nel decreto e oggi con un ordine del giorno di Stefano Saglia e Giuliano Cazzola del Pdl è stata introdotto nel dibattito anche il tema sollevato da Confindustria sul Tfr. I due parlamentari infatti hanno chiesto al governo di considerare la richiesta di sospendere il versamento del tfr inoptato al fondo Inps per il tutto il 2009 per aiutare la liquidità delle imprese messa a dura prova dalla crisi economica. La proposta di Confindustria era stata salutata con favore dai sindacati, ma non dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.


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SULLE ELEZIONI SARDE: GLI ITALIANI AMANO BERLUSCONI

IL FRASTUONO DEI GIORNI DI CARNEVALE

di LARA DALESSANDRI

di ALDO VIVIANO IL DDL Alfano è in dirittura di arrivo, finalmente il CSM si accorge dei danni che arrecherà alla Giustizia. Da molti mesi tanti giornalisti, varie associazioni, qualche esponente politico accorto, cittadini con le loro firme e le manifestazioni in piazza avevano cercato di "mettere in guardia" contro i rischi di questa legge. Il CSM, impegnato a risolvere la guerra delle Procure non solo non ha vigilato su quello che bolliva in pentola ma ha lasciato campo libero a chi voleva per interesse personale che il disegno di legge venisse formulato così com'è e approvato. Ora tutti, Ordine dei giornalisti, Editori, Federazione della Stampa - in tre anni e passa non sono riusciti ad accordarsi per il rinnovo del contratto - consiglieri del Csm si accorgono e si trovano uniti nel dichiarare che la nuova disciplina comporterà "un grave pregiudizio per le indagini anche in settori particolarmente delicati e sensibili", "sarà in contrasto con il principio costituzionale della libertà di stampa". Tutto questo avviene in un momento molto critico non solo per la crisi economica quant'anche per la contemporanea implosione del PD. Il suicidio sardo ha portato alle dimissioni di Veltroni ed ha riconfermato che gli italiani amano Berlusconi leader incontrastato della destra, padrone del Paese. A sconfiggere Soru - ha detto Massimo Giannini - non è stato Cappellacci, ma il premier. Con questo gruppo dirigente non vinceremo mai: nessuna frase più profetica di questa si è avverata. Da tempo il centro sinistra poi PD si è avviato, a livello nazionale e in molte regioni, verso il precipizio in preda a convulsioni interne tra i partiti e nei partiti. E' la strategia dei lemmings, commenta lo scrittore-senatore dei democratici Gianrico Carofiglio, i roditori che per combattere i tempi di carestia si gettano in massa dai dirupi. Le notti dei lunghi coltelli della prima Repubblica, che ancora continua. Infilzato Prodi due volte, D'Alema fallito con la Bicamerale, passato come una meteora dalla Presidenza del Consiglio, costituito con molti tatticismi il PD, in campo alle politiche senza partiti minori, ormai in via di estinzione, colpito da fuoco amico sotterraneo Veltroni per quindici mesi, dignitosamente è uscito di scena. "Tutta una classe dirigente dovrebbe andare a casa, occorre un ricambio generazionale", grida la voce della base. Ironicamente a Ballarò Crozza-Volter "finalmente ho fatto una cosa di sinistra, mi sono dimesso!". Fino al congresso di ottobre la patata bollente dovrebbe passare a Franceschini, poi? Continuano a litigare. E' doveroso ricordare in queste circostanze l'appello lanciato novantanni fa da don Sturzo "A tutti gli uomini liberi e forti che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini supremi della Patria affinchè uniti insieme propugnino l'affermazione degl'ideali di giustizia e libertà".

TELEFONO DONNA ALCUNE PRECISAZIONI EGREGIO signor Mauro Armando Tita, ho appena letto, sul Quotidiano di oggi, il suo intervento che nomina me e l'Associazione Telefono Donna con sede a Potenza (da non confondersi con il Telefono Rosa di Roma) di cui mi onoro essere la presidente, e vorrei fare qualche piccola precisazione. Sono ormai 20 anni che ci occupiamo di donne che subiscono violenza nella nostra regione: ascoltandole, sostenendole,in alcuni casi ospitandole nella Casa delle Donne Ester Scardaccione, e ci occupiamo proprio di quelle madri sconosciute che hanno subito per anni, di cui lei scrive, a prescindere dal fatto che vogliano o meno intraprendere un'azione legale contro chi ha usato contro di loro violenze di ogni tipo. Per mettersi in contatto con noi basta una semplice telefonata fatta in prima persona dalla donna stessa, non essendo necessarie mediazioni di assistenti sociali e quant'altro. E queste telefonate arrivano da Potenza, da Matera, ma anche dalle frazioncine più sperdute della nostra terra. Proprio perchè sappiamo quanto sia importante avere un numero di telefono a cui potersi rivolgere, ci è capitato spesso di andare in vari comumi della nostra regione per distribuire al mercato volantini con il nostro numero telefonico (097155551). E sempre con lo scopo di farci conoscere partecipiamo a tutti gli incontri dove siamo invitate anche e soprattutto nei luoghi più lontani dalla città e tutto questo con l'orgoglio di essere cittadine appartenenti a questa società civile che come volontarie vogliono aiutare le donne della nostra Regione. Cinzia Marroccoli Stimatissima dr.ssa Marroccoli Leggo con vero piacere la sua civile e garbata precisazione alla mia nota pubblicata sul Quotidiano del 18 gennaio scorso. Le precisazioni sono dovute. Conosco Telefono Donna e i suoi impegni fattivi e costanti rivolti alle ragazze madri e non. La mia professione di sociologo presso il Consultorio Familiare di Rionero prima e di responsabile P. O. "Condizione Giovanile" della Regione dopo, mi consente di fare ulteriori precisazioni. Avrei preferito un bel dibattito sul rinvio a giudizio di un Orco locale accusato di violenze, di abusi e della morte della sua umile moglie disabile. Abbiamo dedicato editoriali e approfondimenti sulle pagine del Quotidiano nell'oblìo assoluto delle organizzazioni e dei movimenti femminili lucani, impegnati sul campo. Era la prima volta che un pm lucano con gli Inquirenti del luogo riaprivano un caso giudiziario, dopo dieci anni di ingiusta archivazione. Volevo mettere in rilievo il ruolo di un giudice sensibile che faceva giustizia di un delitto infamante, perpetuato nei confronti di una disabile contadina, uccisa dopo anni di violenza e di abusi domestici (per usare la sua terminologia). Spero che questo mio ulteriore chiarimento venga recepito come contributo di una persona sensibile, impegnata sul campo prima come ex amministratore locale e poi come "addetto ai lavori". Con stima e cordialità Mauro Armando Tita

ACQUEDOTTO LUCANO I BENEFICI PER LA REGIONE di TOMMASO MARCANTONIO “ACQUA salata, occhio alle bollette” è quanto Il Quotidiano della Basilicata pubblica a pag. 18 giovedì 12 febbraio 2009 nell'interpretare i reclami degli utenti. La pagina de Il Quotidiano recepisce così, puntualmente, i problemi della gente nella speranza di contribuire ad alleviare i disagi. Una premessa. Sulla questione costi mediante le bollette salate fu dibattuta sulle pagine di questo nostro importante e autorevole giornale fin dagli albori della nascita di Acquedotto Lucano. Le fatture salate per un'acqua in sovrabbondanza, per i potentini e i lucani. Tutti assimilano il consumo dell'acqua a quello del prezioso aglianico del Vulture o al prezzo della pompa della benzina. Bisogna ammettere che la nuova società Acquedotto Lucano, nata dalla scissione di Acquedotto Pugliese - è stata una operazione disastrosa nonostante la giunta regionale dell'epoca avesse ventilato inimmaginabili vantaggi. Fu solo operazione di marketing politico per accaparrare consensi e disporre di un più ampio potere. Venne ventilato che con l'autonomia gestionale avremmo tratto benefici per la riduzione dei costi e per una qualità più eccellente del servizio. Contrariamente, ingenuamente, abbiamo aggiunto il danno alla beffa. I volponi della politica afferrarono al volo l'importanza di poter mettere mani sull'Acquedotto Pugliese e crearne altro ad hoc l'Acquedotto Lucano - per consentire prima di tutto di nominare a capo qualche politico trombato. Acquedotto Lucano è ora una vera e propria azienda di notevoli dimensioni che ha visto creare numerose strutture operative e amministrative delocalizzate su tutto il territorio della Basilicata. Così, tra centrale e sedi periferiche, sono stati reclutati e sistemati una pletora di tecnici, di impiegati e operai (con il criterio del consueto familismo) che assicurano il consolidamento di un bacino elettorale. A parte quindi Acqua SpA che gestisce le dighe della Basilicata, il vero scandalo è il nodo della gestione ibrida dell'acqua della Camastra per alimentare il capoluogo di Regione Potenza e i comuni dell'hinterland. Quindi l'acqua che beviamo non è salata per se stessa. Ma sono i costi della diga che vanno riconosciuti all'Acquedotto Pugliese. L'acqua che sgorga dal rubinetto viene

trattata, dopo l'aggiunta di cloruro di ferro e filtrata con carbone attivo per depurare il prezioso liquido da eventuali pesticidi, con ipoclorito di sodio. Tale procedura chimico- batteriologica non è causa dell'implemento dei costi. La nostra Regione Basilicata prese un granchio nell'accogliere il trasferimento a proprio carico della gestione delle acque. Quasi tutta la condotta idrica degli anni 40/50, progettata per economicità e per una popolazione ridotta, va interamente sostituita. Lo dimostra il fatto delle continue crepe e delle invasioni stradali di acqua che richiedono continui interventi. Interventi che per la verità avvengono con notevole ritardo dopo pressanti solleciti escludendo i giorni festivi. Tanto di acqua ve n'è in abbondanza e se erode e impregna il terreno circostante, chi se ne frega! Tanto si potrà sempre chiedere il riconoscimento della calamità naturale? La beffa è che recentemente un lavoro di riparazione della condotta idrica davanti all'ingresso di accesso alla Chiesa di San Rocco in Potenza è durato ben tre giornate con una interruzione del servizio proprio durante l'ora dei pasti. Naturalmente senza alcuna previa informazione. Nonostante da una settimana sia stata attivata la trasmissione televisiva regionale di RAI-3, Buongiorno Basilicata, alle ore 7.30 del mattino. Ai cittadini sfugge l'esatta entità dell'importo annuo del pagamento delle fatture. La genialità di AQL è nella solita furbizia come metodo di contabilizzazione. A parte il criterio di forfetizzazione del consumo presunto si è che la fatturazione quadrimestrale comporta l'addebito costante di una canone fisso anche per la depurazione. Ultimo aspetto è la modalità di pagamento: o il costoso servizio di conto corrente postale, con lunghe code per la carenza di uffici e il disagio delle sedi, o il pagamento presso Equitalia in Potenza alla via della Tecnica con la quale è stata sottoscritta una convenzione. Qui viene aggiunto un ulteriore sberleffo al cliente. Non è possibile pagare importi consistenti con carte di credito o bancomat; solo contanti. Questa esperienza dell'acqua “salata” fa venire altro dubbio. Potrà ripetersi lo stesso problema con la prossima attività della SEL per la gestione dell'energia elettrica e del gas? I nostri politici ci diano lumi per tranquillizzarci.

PUO’ bastare la maschera in questi giorni di giocondità sociale? Campanacci, carri allegorici, sfilate, fantocci di neve, costumi tipicamente locali, soffi di volute cartacee frantumate meccanicamente. Un'obbedienza di calendario al ciclo annuale della ripetitività senz'anima. Ciò che ritorna gradito ai più è la dispensa di casa ripiena per l'occasione di specialità tradizionali approntate puntualmente dalla brava massaia contadina. Parallelamente si svolgono nelle chiese le cosiddette quarant'ore, che poi in definitiva non sono fedeli al numero aritmetico, ma si riducono della metà , almeno nella maggior parte dei casi. Sono celebrazioni eucaristiche sorte quasi in spirito di contrapposizione ai riti del folklore, per "riparare" i guasti delle esagerazioni e della spensieratezza che sfociano in trasgressioni morali. Posta così l'alternativa dice poco, tant'è che la medicina spirituale per fronteggiare il "male" o se si vuole il morso carnale, non rimuove di quest'ultimo la continuità sregolata. Occorre forse richiamare alla coscienza matura il senso della responsabilità degli atti, la opportuna ponderatezza delle esternazioni laiche. Più che la species o maschera, bisognerebbe mettere la persona al centro delle manifestazioni, vera sentinella vigile che controlla e modera i tempi, restituendo alla scansione il valore etico di uno svolgimento sereno e privo di fronde turbative. Senza nulla togliere alle metafore delle rappresentazioni, queste non essendo fine a se stesse, ma riferimenti paradigmatici, dovrebbero ammonire sull'urgenza di revisione interiore dell'abituale condotta, incominciando dalla propria dinamica volontaristica che diventa pertanto valido correttivo di orizzonti caratteriali. Che succede allora? Probabilmente si migliora magari di anno in anno la comparsa pubblica, ma la presenza resta ferma nello stadio iniziale, priva di debita riflessione intima che dovrebbe condurla a modificare non tanto la maschera, quanto soprattutto la vita, non tanto per porre sul candelabro qualità di fantasia, bensì per dare un ordine eccellente alle relazioni. I rapporti sono reciproci, non ripetitivi fino alla noia. Di noia c'è già il superfluo giornaliero che a carnevale passa al bar alla piazza, dalla cantina al vicolo, dalla casa incolore a quella più grande che diventa l'habitat prima assente, poi coperto ed infine scoperto. Per una manciata di ore in un borgo sonnacchioso che non fa neppure eco al suono metallico di note a tutto volume, che il gelido vento invernale disperde nell'aria greve di giorni in dissolvimento di parole sopraffatte dal frastuono.


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TEMPO DI CRISI MA NON PER TUTTI di FRANCESCO LENA FACCIO alcune mie considerazioni e riflessioni, sulla crisi economica e sociale del nostro paese l’Italia. Io dico che quando c’è in corso una crisi, il paese dovrebbe chiamare a raccolta, tutte le sue forze e tutti i suoi cittadini, a collaborare per superarla. Il governo che ha le maggiori responsabilità, dovrebbe, riunire e consultare tutte le forze del paese, non escluderne nessuna, dovrebbe cercare di unire per fare fronte meglio alle difficoltà esistenti, non dividere come purtroppo sta avvenendo nei confronti dell’opposizione e di alcune organizzazioni sindacali. In questo momento delicato e difficile, c’è veramente bisogno delle idee e energie di tutti, lasciando da parte gli interessi di particolari, ma guardare quelli generali del paese. C’è bisogno di una grande collaborazione di responsabilità, di trasparenza, per trovare tutti insieme,le strategie migliori, per fare fronte ai problemi, e per fare ripartire l’economia italiana e superare le difficoltà sociali. Le istituzioni a qualunque livello, sia nazionale che locale, rendersi più efficienti, sulla produttività ma anche sulla qualità dei servizi, eliminare gli sprechi, fare la propria parte per combattere l’evasione fiscale, una maggiore attenzione ai cittadini più bisognosi. Anche alle società ed organizzazioni sportive, agli enti pubblici e privati, dalla Rai a Mediaset, alle aziende, darsi una calmata, e gestire gli stipendi con maggiore responsabilità. Per dirigenti, presentatori, allenatori, calciatori, conduttori di programmi televisivi, la crisi economica sicuramente non la sentono, con i loro stipendi d’oro, neanche per quei personaggi che hanno ville lussuose sparse per l’Italia. Non è possibile cari cittadini stare a guardare e stare zitti su queste cose, e in una crisi economica e sociale, seria come quella che stiamo vivendo in Italia, ci siano tanti allenatori, giocatori di calcio, piloti di automobili, di motocicletta, dirigenti, presentatori, personaggi dello spettacolo, che prendono fior di milioni di euro l’anno, poi ci siano lavoratori dipendenti, magari anche precari, che non arrivano a mille euro al mese di stipendio. Poi la cosa che mi fa veramente star male, vedere tantissimi pensionati che prendono dai 500 ai 600 euro al mese di pensione, veramente da fame. Mi chiedo dove è la serietà, la responsabilità, la coscienza civile e sociale, del nostro paese. Io dico che quando c’è in atto una crisi così seria, c’è bisogno della responsabilità e del contributo di tutti, proporzionata al proprio reddito. Siccome dicono gli esperti di economia che la crisi non è arrivata al suo massimo di gravità, direi che dobbiamo rimboccarci tutti le maniche. A partire dal governo in carica, consultare subito tutte le forze sociali del nostro paese, ed elaborare un piano straordinario anticrisi, dove ci dovrebbero essere più stanziamenti per gli ammortizzatori sociali, disoccupazione, cassa integrazione, per il precariato, aumento delle pensioni e dei salari per i lavoratori dipendenti, aumen-

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DDL SICUREZZA CONTRO LA SEPARAZIONE I TANTI DUBBI DELLE CARRIERE GIUDIZIARIE di FABRIZIA BAGNATI L’UNIONE Nazionale delle Camere Minorili esprime la sua più grande preoccupazione in ordine al decreto sicurezza approvato dai senatori il 5.2.2009. In particolare, l'introduzione nel nostro paese della possibilità per i medici di denunciare le persone prive di permesso di soggiorno, colpisce di fatto le persone più deboli, come i bambini e le donne in gravidanza immigrate. I primi dati riportati dai servizi di comunicazione rilevano che sebbene la norma non sia ancora in vigore si sia già registrata una diminuzione del 20% delle presenze degli irregolari negli ospedali e nelle strutture sanitarie. Ciò significa che il 20% dei c.d. “clandestini” avrebbe già deciso di non farsi curare nel timore di essere denunciato. Come già tutte le maggiori associazioni mediche e ospedaliere, nonchè gli osservatori più attenti hanno denunciato, se gli irregolari (non necessariamente clandestini ma semplicemente irregolari) non si curano, il rischio per l’igiene pubblica e quindi la salute di tutti, sarebbe di drammatica rilevanza perché malattie come la Tbc, la meningite o l’Aids potrebbero propagarsi più facilmente. Lo stesso timore di essere denunciati ricadrà con effetti disastrosi anche sulle vittime di mutilazioni sessuali (si parla di almeno 3540 mila casi solo sul territorio italiano), poiché molti genitori irregolari non sottoporranno ad alcuna cura le minori che siano state oggetto di pratiche di infibulazione,- e che abbiano riportato traumi e/o lesioni come purtroppo spesso accade trattandosi di pratiche notoriamente clandestine. Val forse la pena di ricordare che oltre al dettato della nostra Carta Fondamentale in materia di salute pubblica, l’art. 24 della Convenzione sui diritti del fanciullo di New York del 20.11.1989 ratificata dall’Italia con legge 27.5.1991 n.176 stabilisce che gli Stati parti riconoscono il diritto del minore di godere del miglior stato di salute possibile e di beneficiare di servizi medici e di riabilitazione, e “si sforzano di garantire che nessun minore sia privato del diritto di avere accesso a tali servizi”. L’Unione Nazionale delle Camere Minorili ritiene che la norma che prevede la possibilità per il medico di denunciare la persona irregolare violi apertamente questo principio ed ostacoli di fatto il diritto dei più deboli ad accedere alle strutture sanitarie. La donna in gravidanza non si sottoporrà alle visite

ed agli esami prenatali con tutti i rischi che conseguiranno non solo per la sua salute, ma anche per quella del nascituro, gli adulti non si recheranno e non accompagneranno i loro figli bisognosi di cure nelle strutture sanitarie perché timorosi di incorrere nelle sanzioni penali previste dalla legge. Non minore preoccupazione desta la previsione di misure specifiche per il rimpatrio di minori stranieri non accompagnati comunitari coinvolti nella prostituzione. Si tratta di misure certamente discriminatorie – inammissibili ai sensi dell’art.2 della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza e dell’art. 3 della Costituzione Italiana- nei confronti di un gruppo di minori particolarmente vulnerabile, in evidente contrasto con l’individuazione e la considerazione preminente del superiore interesse del minore. Nè vanno sottovalutati i gravi rischi di mancata protezione dei minori stranieri non accompagnati coinvolti in prostituzione in Italia, spesso vittime di gravi forme di tratta e sfruttamento, che potrebbero essere in molti casi privi di adeguate cure familiari nel paese di origine. Anche la previsione di "associazioni di privati cittadini" con non meglio precisati compiti di sicurezza destano serio allarme: in un momento storico nel quale tutta la letteratura sociologica e psicopedagogica avverte sui pericoli per gli adolescenti di unirsi ed agire in "branco" nonchè la tendenza alla formazione di baby-gang anche su base etnica, la legalizzazione di gruppi di adulti che "sorvegliano il territorio" rischia di provocare pericolosi fenomeni di emulazione. Da ultimo la previsione della modifica dell'art. 116 cod. civ. che impone la regolarità del soggiorno per la celebrazione del matrimonio appare in evidente contrasto con la nostra Costituzione e rappresenta una chiara lesione di diritti fondamentali di ogni individuo. L’Unione Nazionale delle Camere Minorili auspica che gli Onorevoli Deputati chiamati al vaglio del provvedimento vogliano provvedere a sostanziali modifiche dell'articolato garantendo pieno rispetto dei diritti tutti che tutelano la salute e la dignità della persona, in particolare della persona bambina e delle sue relazioni familiari così come previsto dalla nostra Costituzione e dalle Convenzioni Internazionali. *presidente Unione nazionale Camere minorili

tare le detrazioni fiscali, lotta seria all’evasione fiscale, (per pagare meno e pagare tutti) e per ricuperare soldi e diminuire le tasse. Per dirigenti salari più contenuti, diminuzione delle tasse a partire dai ceti medi a quelli più in basso, maggior investimento nella sicurezza, sul territorio, sui posti di lavoro, sulle strade, investire di più anche nelle energie pulite alternative al petrolio, per la salvaguardia del ambiente. Per quanto riguarda le società sportive, aziende di ogni genere, diminuzione dei mega stipendi, per i

giocatori, allenatori, presentatori, conduttori di programmi televisivi, dirigenti. Ora un invito tutti insieme diamoci da fare con molto più impegno, prendersi ognuno la propria responsabilità, da protagonisti non da spettatori, con le nostre proposte, le nostre idee, i nostri suggerimenti, se ci metteremo al servizio del paese, con coscienza e responsabilità, contribuiremo sicuramente a superare la crisi, ma anche costruire una società, più sicura, più equa, più solidale, più giusta, nell'interesse del bene comune.

di FRANCESCO BOCHICCHIO LA SEPARAZIONE delle carriere giudiziarie tra Giudici e Pubblici Ministeri (PM) è una richiesta, avanzata dal Governo Berlusconi, in maniera invero ossessiva, che riscuote sempre più consensi. Si presenta certamente in maniera plausibile: l'appartenenza comune dei componenti la Pubblica Accusa e dei Giudici, con possibilità di passaggi dall'un campo all'altro, e addirittura con possibilità di future contiguità, può, sia pure non automaticamente, rendere difficile una presa di coscienza critica dei Giudici sull'operato dei PM, così favoriti rispetto alla Difesa privata ed in violazione del principio fondamentale del giusto processo e del valore costituzionale dell'intangibilità e dell'inviolabilità della difesa dei cittadini (art. 24). Il problema è evidentemente mal posto: la richiesta collocazione della Pubblica Accusa al di fuori dell'Ordine Giudiziario non può non far sorgere il problema dell'identità della stessa Pubblica Accusa; al di fuori dell'Ordine Giudiziario, il perseguimento della Giustizia diventa aleatorio, e quindi la Pubblica Accusa perde la sua natura pubblica e viene quasi privatizzata; anche a non arrivare a tale drastica conclusione, è ovvio che si pongono le basi per rendere la Pubblica Accusa smarrita ed isolata ed in cerca di rifugio e di conforto, per fornire i quali si delinea come quasi inevitabile il Governo, in modo da renderla non autonoma e non indipendente. Ma non solo, anche in termini più pragmatici, la separazione creerebbe steccati tra PM e Giudici, impedendo scambi professionali. e limitando quindi la crescita professionale. La mancata separazione è quindi giusta e sacrosanta, mentre diverso discorso è quello, sopra accennato, della mancata presa di distanza dei Giudici rispetto ai PM, inconveniente che discende non dalla mancata separazione di per sé , ma dagli, eventuali, collegamenti soggettivi che ne discendono. X, Giudice della città Z, ha condiscendenza nei confronti di Y, PM della stessa città non per il fatto che fanno parte dello stesso Ordine Giudiziario, in un'ottica di patriottismo “giudiziario”, francamente irrealistico, e nemmeno se sono amici, visto che il vincolo di amicizia, se non sorretto da legami più stretti, ben si affianca ai comportamenti professionali, ma solo se vi è comunanza di interessi, vale a dire solo se vi è la possibilità di far parte dello stesso settore nello stesso posto: in pratica, il problema può essere risolto, in termini di puro pragmatismo, inponendo ad un Giudice che voglia passare al settore dei PM o viceversa, di cambiare città per un certo numero di anni. Discorso analogo vale per l'obbligatorietà fissata a livello costituzionale, art. 112 - dell'azione penale, obbligatorietà essenziale vista la lesione ad interessi pubblici che i reati arrecano. Che poi di fronte a tanti reati e con mezzi scarsi i PM facciano, nel concreto, selezione è inevitabile, ma questa è selezione tecnica, che non intacca l'obbligatorietà, ma la attua secondo ragionevolezza, con sindacato dell'Autorità Giudiziaria, sempre secondo criteri tecnici, mentre la fissazione di criteri a mezzo di legge avrebbe una natura politica tale da scardinare nei fatti almeno l'obbligatorietà. Emerge così inequivocabilmente la vera portata della questione: la separazione delle carriere e l'eliminazione o comunque la limitazione dell'obbligatorietà dell'azione penale rispondono al disegno di indebolire la Pubblica Accusa, ritratta in sé e tale da diventare una fortezza assediata, e così da privarla, nell'effettività, di qualsivoglia indipendenza, per raggiungere il quale risultato la collocazione diretta sotto il controllo del Governo pur mira di molti Governi, da Craxi a Berlusconi - può quindi rivelarsi persino superflua. In tal modo, la Pubblica Accusa sarà messa in condizioni di perseguire solo i reati

compiuti dai delinquenti non “potenti”, mentre quelli “potenti” (sia economici sia politici) saranno indisturbati. Il ridimensionamento, con umiliazione, della Pubblica Accusa ( e nello stesso senso va l'eliminazione di ogni potere dei PM direttivo della Polizia Giudiziaria o comunque autonomo rispetto ad essa), non lascerà immuni i Giudicanti, cui saranno sottoposti solo i giudizi di serie “B”, con scadimento dell'intera Giustizia, inidonea ad essere azionata nei confronti dei gravi abusi. Discorso analogo vale per le intercettazioni telefoniche, per cui è necessario il massimo rigore nell'accertamento dei presupposti - quale serietà di ragioni, e rigorosa procedura per le autorizzazioni -, e per impedire divulgazioni ed utilizzi irrituali, ma la cui indispensabilità per le indagini nei confronti soprattutto di reati realizzati mediante comportamenti intellettuali - non consistenti in aggressioni a persone e cose - , in cui gli elementi a base non sono di pronta reperibilità, è evidente. Certamente, si è ben consapevoli che la mobilitazione dell'opinione pubblica contro siffatte iniziative è disperata, in quanto la situazione negativa della Giustizia viene a delegittimare la Magistratura stessa: ma, sul punto, occorre essere chiari e respingere nettamente ogni critica alla Magistratura. Con questo non si vuol certamente negare che vi siano comportamenti non positivi di Magistrati, per esempio per la lunghezza dei giudizi, lunghezza che spesso costituisce già di per sé la negazione della Giustizia, su cui su queste colonne si è soffermato in termini acuti Emanuele Vernavà: ma il problema è a monte, sotto tre distinti aspetti. In primo luogo, occorre tener presente la pessima qualità della legislazione italiana, che la Magistratura deve applicare, pessima qualità che può essere corretta solo mediante un intervento radicale di semplificazione e razionalizzazione - testi unici, regolamentazione dei comportamenti economici meno capillare e più rigorosa su pochi aspetti fondamentali - ; in secondo luogo, devastante è diventata la carenza di strutture, in termini di organici e di mezzi; in terzo luogo, ed è il punto più grave, l'assedio cui è sottoposta la Magistratura, proprio con il comportamento delle forze politiche e con la Riforma della Giustizia di prossima emanazione e ruotante intorno ai punti sopra criticati, spinge la Magistratura stessa a compattarsi, in un'ottica di contrapposizione frontale, che rende difficile l'autocritica: solo con la liberazione della “cittadella” , si potranno realmente porre le condizioni di serenità perché si possano incardinare, con effettività e con continuità, procedimenti e sanzioni a carico dei Giudici manifestamente inefficienti. In conclusione, la Riforma della Giustizia in via di emanazione è palesemente incostituzionale e si pone in contrasto con i principi fondamentali di uno Stato di Diritto: è del tutto ammirevole la battaglia di Antonio Di Pietro, unico politico contrario alla Riforma ed ai suoi criteri base; criticabili sono invece i toni usati da Di Pietro, che ricorre ormai a gravi offese (terreno sul quale Berlusconi e i suoi alleati brillano), anche nei confronti del Capo dello Stato; in uno Stato democratico, il Capo dello Stato è soggetto a critiche - ad avviso di chi scrive fondate, in quanto la gravità dei contenuti della Riforma richiedono un ricorso da parte del Capo dello Stato alla pienezza dei propri poteri - , ma non ad offese quali quelle di atteggiamento “mafioso”, idonee a minare la credibilità delle Istituzioni e addirittura controproducenti, in quanto spostano l'attenzione dai gravissimi contenuti della Riforma ai toni, contribuendo ad indebolire la chiarezza della discussione, invece necessaria per mobilitare l'opinione pubblica. studiobochicchio@legalebochicchio.it

SUL PIANO DI SVILUPPO TURISTICO IL PROGETTO di attuazione del Por Basilicata 2007-2013 per lo sviluppo turistico regionale, recentemente approvato dalla Giunta regionale, presenta dei modelli innovativi, che potrebbero costituire validi presupposti per lo sviluppo di tale settore. In relazione a tale piano, lo sviluppo turistico del materano non può incentrarsi esclusivamente su Matera, bensì su un territorio più vasto comprendendovi anche i comuni viciniori dotati di patrimonio artistico-artigianale, per lo più rientranti nella fascia Bradanica, come ad esempio, Miglionico (zona di San Giuliano, città dell'olio, patrimonio storico (castello) - artistico). In relazione ad uno dei fattori base di tale piano - filosofia dei grandi attrattori-di tale zona occorrerebbe valorizzare le caratteristiche del mondo rurale anche na-

turali, tramite aumento dell'area forestale e creazione di aiuole anche per fini industriali. Nelle zone soggette a vocazione agroturistica vi potrebbero essere installati gli antichi "pagliai", ma, soprattutto, nei "Sassi" di Matera, oltre all'istituendo museo demoantropologico, andrebbe istituito un museo della "civiltà contadina". Questo centro, d'intesa con altri organismi del materano in merito avanzerà delle proposte anche al Governo centrale. Solleciterà altresì, i parlamentari del materano, sia del centro-destra, sia del centro-sinistra ad intervenire sul potere esecutivo affinchè possa ristanziare i 30 milioni di euro per la riqualificazione dei "Sassi di Matera", già stanziati dal Governo Prodi - su interesse soprattutto dell'ex sen. Salvatore Adduce - ma sottratti da quello attuale. Giovanni Ribellino


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Venerdì 20 febbraio 2009

24 ore in Basilicata

Nella sola Potenza usati 4.500 quintali di sale per far fronte all’emergenza sulle strade

Neve e gelo: disagi contenuti Pochi gli interventi nella giornata di ieri. Il pericolo è il ghiaccio L'ONDATA di maltempo che da due giorni ha colpito il centrosud della nostra penisola continua a non dare tregua. Anche ieri l'intera regione si è svegliata sotto un manto di neve e con temperature di alcuni gradi sotto lo zero. Pur incontrando qualche difficoltà sia gli automobilisti che i pedoni, la circolazione è stata piuttosto regolare, soprattutto in città. I maggiori interventi sono avvenuti nelle zone periferiche. Se si pensa che nella sola provincia di Potenza mercoledì 18 febbraio gli interventi dei Vigili del Fuoco sono stati venticinque a fronte dei tre di ieri, si può ben comprendere come la neve, caduta ininterrottamente in queste ultime 48 ore, non abbia creato ostacoli insormontabili. Un dato su tutti: i 4.500 quintali di sale sparso nella sola città di Potenza. I Vigili del fuoco di Potenza sono prontamente intervenuti per portare ossigeno liquido ad un anziano malato tra Contrada Dragonara e Cortese per sopperire all'impossibilità della ditta, che normalmente offre il servizio, di arrivare a destinazione. È stato offerto soccorso anche a degli uomini con l'auto in panne a Montegrosso e a Contrada Pazzano di Vaglio. Secondo quanto annunciato dal servizio meteorologico dell'Aeronautica militare, dalla nottata di ieri si sarebbe dovuti assistere ad un miglioramento delle condizioni atmosferiche, caratterizzato da qualche debole nevicata sull'Appennino lucano accompagnata da rinforzi di vento forte. A causa del maltempo, ieri le scuole sono rimaste chiuse a Potenza e in numerosi comuni della provincia e della collina materana dove, dopo le abbondanti nevicate, il pericolo maggiore è stato rappresentato dal ghiaccio. Su tutte le principali strade della Basilicata fino a ieri mattina, la circolazione è stata consentita agli automezzi con pneumatici da neve. Sul tratto lucano dell'A3 Salerno-Reggio Calabria, nei pressi di Lagonegro (Potenza), i mezzi pesanti sono stati deviati dalla Polizia stradale e dall'Anas su percorsi alternativi. Grazie al tempestivo intervento dell 'Anas e dei Vigili del fuoco, che non hanno segnalato alcuna emergenza in particolare, il problema è stato risolto in poco tempo. Nel corso della mattinata di ieri fosse già stata risolta con la riapertura dell'autostrada anche ai mezzi pesanti che, fino alle prime ore del mattino, a causa delle deboli nevicate e di alcuni tratti ghiacciati, venivano deviati sui percorsi alternativi con uscite obbligatorie a Falerna e Sibari, in direzione nord, e Lagonegro, in direzione sud. La circolazione è tornata alla normalità grazie all'attivazione già dalla sera del 17 febbraio, di mezzi spargisale e spazzaneve, come previsto dal piano neve 2008-2009. Anna Martino

Matera: ritorno alla normalità

Valle Paradiso

LAURENZANA

EMERGENZA neve finita nei comuni della collina materana che nei giorni scorsi sono stati stretti in una morsa di ghiaccio e neve. Le scuole nei comuni di Tricarico, Accettura, Stigliano, San Mauro Forte e Irsina rimaste chiuse a causa dei collegamenti resi difficili per la neve, oggi riapriranno i battenti e l’attività didattica torneranno alla normalità. Il maltempo, almeno per ora, ha concesso una tregua ( si registrano solo basse temperature) che dovrebbe durare fino a sabato poi da domenica una nuova perturbazione porterà precipitazioni nevose anche a bassa quota. Le precipitazioni nevose dei giorni scorsi hanno creato non poche dif-

VAL CAMASTRA

ficoltà alla circolazione stradale, alle abitazioni di campagna e nelle parti più alte dei comuni dell’alto materano. Al momento i problemi rimangono per il ghiaccio che si è formato anche a causa del primo strato di neve caduto. Il ghiaccio, in particolare sui marciapiedi, sta rendendo difficoltosi i movimenti dei pedoni, in questi giorni costretti a camminare sui margini delle strade. Intanto, si lavora per fronteggiare eventuali nuove nevicate che potrebbero cadere nei prossimi giorni e affrontare le nuove gelate. Diversa la situazione a Matera dove dopo le difficoltà iniziali con gli automobilisti colti di sorpresa per le strade innevate,

GENZANO

non si sono registrati difficoltà alla viabilità. Nella mattinata di ieri, il traffico è stato regolare e le strade principali si potevano percorrere senza difficoltà. I vigili del fuoco sono intervenuti per liberare dal ghiaccio formatosi durante la notte in salita Guido Dorso e Via Pecci, che a causa dell’abbassamento repentino delle temperature, erano diventate pericolose per il regolare traffico automobilistico, oltre che per mettere in sicurezza il transito dei pedoni. Per tutta la giornata di ieri la bassa temperatura e il forte vento hanno avuto il sopravvento sui materani. Michelangelo Ferrara

IL CASO

Cittadini inviperiti contro il Comune

Lo spartineve non passa Valle Paradiso isolata per l’intera giornata Molti disagi sulle strade

Problemi sulla sp 60

Pericolo autobus

QUELLA che può essere ritenuta la prima vera nevicata della stagione invernale, ha “colpito”, in questi ultimi giorni, anche il centro abitato di Laurenzana. I fiocchi di neve, caduti nelle giornate di mercoledì e di ieri, hanno coperto le strade del centro della Val Camastra di un caratteristico manto bianco, alto pochi centimetri. Il vero problema è arrivato nel corso della nottata di mercoledì, quando a farla da padrone (complici le rigide temperature a lungo mantenutesi sottozero) è stato il ghiaccio, che ha reso particolarmente pericolose le stradine ripide del paese del “Beato Egidio”, sia per i pedoni che per gli automobilisti. Il primo cittadino di Laurenzana, Rocco Martoccia, non ha, però, ravvisato la necessità, nella giornata di ieri, di disporre la chiusura degli istituti scolastici di ogni ordine e grado . Per questo, già nelle prime ore del mattino di ieri, addetti del Comune si sono prodigati per rendere il più possibile sicure e percorribili le principali strade del paese, anche grazie all'ausilio di mezzi spazzaneve. Donato Pavese

SERI problemi per la circolazione si sono registrati, sia in paese che nelle contrade rurali, ad Anzi, dove, a causa delle fitte nevicate e del ghiaccio, il sindaco Giovanni Petruzzi ha disposto la chiusura di tutte le scuole cittadine anche per la giornata odierna. La situazione legata alla viabilità è particolarmente difficile in Val Camastra e soprattutto sulla strada provinciale 60 “Lagotodaro”, in direzione di Viggiano, Montemurro, Moliterno e delle località “Acqua della Pietra” e “Acqua del Prosciutto” di Laurenzana, provenendo dalla Ss 92. La sede stradale è completamente coperta di neve ed è transitabile soltanto dai mezzi pesanti, provvisti di catene. Lo stesso problema è stato riscontrato anche sulla strada provinciale che collega l'area della Val Camastra con le Dolomiti lucane, in prossimità del valico di “Sella Lata”. Infatti, è praticamente impossibile transitare anche su questa arteria viaria. d. p.

IL mal tempo previsto, puntualmente arriva e crea i primi inevitabili disagi. Un evento, in particolare, fortunatamente risoltosi nel migliore dei modi, segna la cittadina di Genzano. Sono circa le 15 di mercoledì e la neve che cade, ad una temperatura abbondantemente sotto lo zero, ghiaccia ancor prima di toccare terra. Un pullman della Sita, alla periferia del paese, nell'affrontare l'ultima curva della sp 69 che sbocca direttamente in C.so Umberto I, finisce fuori strada andando a schiantarsi contro lo spigolo di una abitazione, a pochi metri dall'ingresso di un Mini Market, a quell'ora chiuso. Non ci sono feriti, ed il mezzo per appena pochi centimetri non causa la rottura della tubatura del gas che si inerpica lungo il muro colpito. Un meccanico ed i tanti volontari accorsi hanno un bel da fare prima di riuscire a spostare il grosso autobus ed a trainarlo, a mezzo di un trattore, su uno spiazzo poco distante. «Non è la prima volta - ha detto il titolare del centro - che, con o senza neve, in questa curva molto pericolosa degli autoveicoli sbandino». Gianrocco Guerriero

Il colore bianco è citato in molte frasi di uso comune con un'accezione positiva, ad indicare una posizione di privilegio, un trattamento di favore o un elemento di rarità. Basti pensare alle espressioni “trattare con i guanti bianchi”, “figlio della gallina bianca”, “mosca bianca”. In questi giorni di intense nevicate, però, chi è sotto la bianca coltre nevosa non si sente nè un privilegiato, nè tantomeno un fortunato caso raro. Parliamo in particolare di alcuni residenti di contrada Valle Paradiso a Potenza, bloccati tutta la giornata di ieri senza che i mezzi preposti giungessero a liberare la strada dalla neve o a scongiurare la formazione di ghiaccio spargendo il sale. Ai disagi e al disservizio, però, si aggiunge la beffa e la questione, oltre che problematica dal punto di vista pratico e logistico, è diventata anche di principio. Infatti la strada fino a un famoso ristorante della zona è perfettamente sgombra da neve e ghiaccio. Sia nella mattinata di ieri che il giorno prima, spartineve e spargisale avevano garantito la via-

bilità e l'incolumità dei residenti. Oltre il succitato locale, però, non si saliva e alcuni residenti non sono riusciti ad uscire di casa ieri pomeriggio. Cercare di far valere i propri diritti ha poi comportato risposte inadeguate o peggio ancora scortesi e sarcastiche. Una signora, esasperata, ha provato a telefonare all'Acta di Potenza chiedendo spiegazioni sul perchè soltanto ad alcuni residenti fosse stata garantita la percorribilità della strada e denunciando la propria situazione di disagio. La risposta è stata: «n effetti abbiamo già avuto altre sette o otto telefonate, ma non possiamo fare altro che segnalare». La seconda telefonata è stata fatta ai vigili del fuoco. Simpaticamente dal 115 si sono offerti di andare a prendere la signora a casa con il gatto delle nevi se aveva bisogno di andare in farmacia. Alla fine, con i nervi a fior di pelle, l'ultima chiamata alla polizia. A quel punto con l'intervento delle forze dell'ordine, solo intorno alle 18.30, i mezzi dell'Acta si sono finalmente recati nella zona con i mezzi spargisale. Simona Brancati

LE SCUOLE CHIUSE OGGI PROVINCIA DI POTENZA: Anzi, Bella, Filiano, Rionero in Vulture, Potenza, Savoia, Lagonegro, Forenza, Pietragalla, San Chirico, Francavilla, San Fele, Brienza, Castelsaraceno, Cersosimo, Gallicchio, Muro Lucano, Ruvo del Monte, Tito Nessuna scuola resterà chiusa nella provincia di Matera


24 Ore in Basilicata 15 Sanità Vincenzo Folino (Pd) interviene nel dibattito sulla radioterapia e plaude alla scelta di Potenza Venerdì 20 febbraio 2009

«I bisogni vanno oltre le rivalità» Il consigliere invita alla collaborazione e a procedere con le Asl POTENZA - Dopo l’intervento del consigliere del Pd, Marcello Pittella, sul dibattito regionale legato al tema dell’oncologia, ieri l’argomento è stato affrontato anche dal consigliere regionale del Partito democratico, Vincenzo Folino. «La scelta dell'assessore alla Sanità, Antonio Potenza, di attivare la radioterapia all'ospedale San Carlo risponde ad un primario bisogno di salute, è pienamente coerente con la programmazione regionale in materia di sanità e premia l'impegno di un comitato spontaneo di cittadini che ha giustamente rivendicato l'attivazione di questo servizio, raccogliendo un ampio consenso». E' questo quanto afferma da Folino, a parere del quale «proprio nel momento in cui, a seguito delle numerose inchieste giudiziarie in corso, potrebbe ingenerarsi un clima di sfiducia nei confronti della Sanità pubblica e dell'Ospedale San Carlo, risulta quanto mai importante sostenere e rafforzare il principale ospedale della regione, dove lavorano ogni giorno con professionalità e umanità medici, infermieri, personale ausiliario ed amministrativo». «Come ha chiarito lo stesso assessore Potenza - afferma ancora l'esponente del

VISTO IN TV

Luciano Onder intervista Marco Salvatore direttore scientifico del Crob di Rionero

Vincenzo Folino

Partito democratico - la scelta di attivare la radioterapia al San Carlo non è, peraltro, in contraddizione con la necessità di affermare pienamente il ruolo dell'Irccs di Rionero in Vulture, che può e deve proseguire la sua attività di centro di riferimento oncologico regionale, in un sistema a rete dove la collaborazione fra le strutture sanitarie e le Asl risulta decisiva per rispondere sempre meglio ai bisogni di salute dei cittadini». «Del resto - conclude Vincenzo Folino - la recente riforma delle Asl voluta dal centrosinistra, oltre a pro-

curare un indubbio risparmio, serve soprattutto per realizzare una più efficace organizzazione dei servizi, superando la competizione non sempre positiva fra i management sanitari delle vecchie Aziende sanitarie ed instaurando una relazione positiva fra Regione, manager, mondo dell'associazionismo ed enti locali. Perché al centro dell'attenzione deve esserci la salute dei cittadini, e non certo la rivalità quasi da “calciomercato” a cui qualche volta si assiste, con buona pace dei professionisti interessati».

RIONERO - Il direttore scientifico del Crob Irccs di Rionero in Vulture, Marco Salvatore, è stato ospite nella puntata di ieri della trasmissione di Luciano Onder. Medicina 33 la rubrica dedicata alla sanità del tg2 ha incentrato la parte finale della seguitissima e fortunata trasmissione di approfondimento scientifico al tumore al colon retto. Il professor Salvatore, un eccellenza nel panorama nazionale della ricerca, chiamato come esperto del settore ha risposto efficacemente alle domande poste dal giornalista. Un pezzettino di Basilicata è così entrato nelle case di tutti i telespettatori italiani facendo conoscere la funzionalità ed i pregi della struttura oncologica regionale da poco tempo riconosciuta dal ministero ad Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. Dopo la trasmissione in tv dei servizi sull’insonnia infantile e la rinoplastica le luci dello studio si sono accese su Salvatore. Tre le domande tutte inerenti il tumore al colon retto, la neoplasia in maggiore ascesa su tutto il territorio nazionale, e le sue possibilità di cura. In primo luogo sono stati analizzati i fattori che conducono allo sviluppo della malattia. «I fattori possono essere molteplici - ha risposto Salvatore - dall’alimentazione ai fattori genetici». Poi l’eventuale cura. «Di fondamentale importanza è la diagnosi precoce ha sottolineato - insieme alla ricerca del sangue occulto nelle feci. Esame raccomandabile ogni due anni e a partire dai 50 anni una colonscopia da eseguire ogni 5 anni». La co-

Il Crob di Rionero

lonscopia è un esame importante che con le nuove tecniche diventa poco invasivo per il paziente ma conduce ad ottimi risultati. «Il tumore al colon retto segue delle fasi standard. Prima di diventare tumore c’è lo stadio di alenoma una formazione benigna che si può asportare evitando così la degenerazione in tumore». L’invito di Salvatore a tutti gli italiani è quello di sottoporsi alle campagne di screening promosse dalle varie Regioni, come quelle attuate in Basilicata, con particolare attenzione verso la colonscopia e l’individuazione del sangue occulto nelle feci. Un po’ di attenzione al proprio corpo, ed una dieta sana possono scongiurare dei rischi che non vale davvero la pena di correre. Lucia Nardiello

Approvata a maggioranza dalla IV Commissione Consiliare

Passa la proposta sulla cremazione Anche la Basilicata avrà la sua legge POTENZA - La IV Commissione Consiliare permanente, “Politica sociale” ha approvato a maggioranza, con l'astensione di Fi- Pdl, An e della Destra che si sono riservati di apportare eventuali modifiche in Aula, la proposta di legge regionale sulla cremazione. I proponenti della proposta di legge sono stati il consigliere regionale, Antonio Di Sanza (Pd), primo firmatario, i consiglieri Rocco Vita (Ps), Antonio Flovilla (Cp-Rb) e lo stesso presidente dell'organismo consiliare, Marcello Pittella , che al termine della seduta ne ha dato notizia. «La cremazione - ha dichiarato Pittella - è una pratica seguita in tutto il mondo da molti milioni di persone. In Italia essa ha subito un incremento notevole, a partire dal 1963, anno in cui la Chiesa Cat-

POTENZA - Verrà presentato questa mattina alle 11 presso la Sala Inguscio della Regione Basilicata il rapporto Ceis 2008. Il documento verrà discusso nel corso di un seminario dal titolo “La sfida di qualità, innovazione e sostenibilità della Sanità lucana”. «Il Servizio Sanitario regionale nel 2008 si presenta con una serie di risultati che danno prestigio alla Basilicata sullo scenario nazionale. E' quanto - si legge in una nota della Regione - emerge dal rapporto Ceis. La ricerca è il risultato di un progetto di collaborazione scientifica tra il Dipartimento Salute della Regione Basilicata e il Centro di Studi Economici ed Internazionali dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Facoltà di Economia. Sullo sfondo degli aspetti strut-

tolica ha abolito il divieto di farsi cremare per i propri fedeli, così come è precisato nel canone 1176 del nuovo Codice di diritto canonico. In tutti questi anni, lo Stato è rimasto inerte, finché nel 2001, si è dotato di una legge, la n. 130, che conteneva “Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri”. Questa legge prevedeva che entro 6 mesi seguisse una modifica del regolamento di polizia mortuaria che, in verità, non ha mai avuto luogo. Alcune Regioni, come la Lombardia, il Piemonte e la Toscana hanno provveduto, pertanto, a legiferare in merito. Con la presente proposta di legge regionale - ha sottolineato Pittella - anche la Regione Basilicata ottempera al disposto nazionale. In particolare, affida la responsabi-

lità alla Regione di emanare gli indirizzi necessari per la realizzazione dei nuovi crematori e riserva ai Comuni ed alla Regione stessa l'obbligo di promuovere l'informazione ai cittadini residenti nel proprio territorio sulle diverse pratiche funerarie anche con riguardo agli aspetti economici. Gli odierni cimiteri sono gigantesche ed ingombranti strutture, troppo spesso situati all'interno dei paesi e delle città, di cui, un tempo, costituivano l'estrema periferia». «La cremazione, invece - ha continuato il presidente Pittella è una pratica igienica ed ecologica che permette di ridurre considerevolmente gli spazi e i costi destinati ai defunti. Lo stesso diritto canonico, pur raccomandando di conservare la consuetudine di seppellire i corpi dei de-

Marcello Pittella

funti, non proibisce la cremazione nel rispetto della dottrina cristiana. La legge si muove nel solco della disciplina dettata dallo Stato, rimasta inattuata, volendo porre una maggiore attenzione nei confronti della volontà del defunto, prevedendo che il soggetto affidatario delle ceneri o il soggetto che provvederà alla dispersione possa essere indicato espressamente attraverso la forma scritta, dal defunto stesso. La norma prevede che la dispersione delle ceneri possa avvenire in

aree a ciò destinate dei cimiteri, in aree naturali appositamente individuate dai Comuni, dalle Province e dalle Regioni, in aree private». «La proposta di legge - ha concluso Pittella - non comporta oneri diretti a carico della Regione, in quanto contiene norme rivolte alla regolazione del fenomeno della cremazione, nonché di principio e di programmazione generale per la quale si rimanda a programmi specifici già previsti da altre normative».

Oggi la presentazione del rapporto sul Servizio Sanitario. Potenza loda, Fanelli invita al risparmio

Ceis 2008 tra plausi e polemiche turali del Sistema sanitario della Basilicata, la ricerca esamina, tra l'altro, i trend del finanziamento e della spesa sanitaria, le condizioni di efficienza e qualità delle Aziende Sanitarie, gli effetti del governo della medicina generale rispetto agli obiettivi di appropriatezza delle cure, gli strumenti messi in campo per l'aggregazione degli acquisti di beni e servizi, lo stato dell'arte dell'integrazione socio-sanitaria alla luce del cambiamento istituzionale e del cambiamento organizzativo fino a giungere ad alcune stime degli impatti economici della spesa e degli

investimenti del settore salute. «Il riassetto organizzativo e territoriale approvato con la legge 12/2008 - commenta l'assessore Potenza - delinea un'importante prospettiva di modernizzazione dei servizi in sintonia con le esigenze del territorio di elevazione delle condizioni di qualità dei servizi, di maggiore sicurezza degli stessi da perseguire con logiche di razionalizzazione dei fattori produttivi e della spesa. Le aziende della riforma sono chiamate ad un nuovo e importante compito per fronteggiare le sfide di coniugare la razionalizzazione della spesa pubblica, con le

specificità che derivano da una modifica significativa dei bisogni di prevenzione ed assistenza. La Basilicata ha preso sul serio le sfide dell'efficienza e della qualità e intende perseguire le sfide di un federalismo equilibrato e compatibile con la tutela e lo sviluppo dei servizi di cittadinanza sociale mantenendo le condizioni di uguaglianza e civiltà in ogni parte del territorio nazionale». Prenderanno parte al seminario il presidente della Regione, Vito De Filippo, l'assessore alla Salute, Antonio Potenza, i ricercatori del Ceis Università “Tor Vergata” di Roma, Marco

Meneguzzo, Antonella D'Adamo, Federico Spandonaro, Barbara Polistena. Gli anticipati risultati del Ceis, però, non convincono il segretario regionale del Nuovo Psi, Michele Fanelli, che in una nota ha sottolineato come «Affrontare i problemi della sanità lucana esibendo solo “risultati di prestigio”, con un atteggiamento di autosufficienza che rasenta l'irresponsabilità, non aiuta ad avviare a soluzione la complessità delle questioni che il rapporto nazionale Ceis 2008 pone all'attenzione, soprattutto e indistintamente, di tutti gli assessori regionali

alla Sanità». Fanelli rileva poi che «il nodo centrale posto dal Ministro alla Salute Sacconi e non più eludibile è quello di portare il 60% della spesa sanitaria nella medicina del territorio e il 40% in quella ospedaliera, attraverso un sistema di erogazione di servizi integrati socio-sanitari-assistenziali, il cui obiettivo e' la presa in carico del cittadino. E' impensabile come invece fa l'Assessore lucano alla Sanità disgiungere la situazione del nostro sistema sanitario regionale da quella nazionale, fingendo di ignorare che la spesa sanitaria italiana continua a crescere, e più rapidamente del prodotto interno lordo». «Anche la Basilicata che ha i conti in ordine non può non porsi il problema del risparmio che è legato all'efficienza».


16 24 Ore in Basilicata Fiat/2 Il gelo blocca i trasporti per chi ha finito il turno

Fiat/3 L’impegno sul Sole 24 Ore

Operai “sequestrati” da 500 metri di ghiaccio

Campus, da Torino la rassicurazione: lo faremo, crisi o no

Venerdì 20 febbraio 2009

MELFI - Dopo il faticoso turno di notte appena sostenuto, all’alba di ieri, centinaia di lavoratori Fiat sono rimasti bloccati in fabbrica dal momento che la maggior parte dei pullman provenienti da Banzi, Genzano di Lucania, Palazzo San Gervasio, Forenza non sono riusciti a raggiungere la Sata alle sei del mattino. Dunque è bastata una nevicata, anche ampiamente annunciata dai metereologi, per mandare in tilt il servizio di trasporto da e per la zona industriale di San Nicola di Melfi. Pare, infatti, che all’alba di ieri un tratto di strada provinciale di 500 metri, che conduce nell’alto Bradano collegando Banzi a Genzano, fosse completamente ghiacciato. Gli autisti non sono riusciti a oltrepassare la strada gelata. Gli operai si sono rifugiati nelle sale mensa di stabilimento per trovare temperature meno rigide. A mezzogiorno di ieri mattina vi erano ancora numerosi operai metalmeccanici bloccati in fabbrica. Parenti e amici sono infatti arrivati alla spicciolata davanti ai cancelli di ingresso della Sata con mezzi privati. Infreddoliti e stanchi, solo diverse ore dopo la fine del durissimo turno notturno, le maestranze sono finalmente rientrate a casa. «Una situazione incomprensibile - spiega il segretario lucano della Uilm Uil, Vincenzo Tortorelli - perché è bastata una semplice nevicata per creare disagi drammatici. I lavoratori si sono sentiti, a ragione, completamente abbandonati. La provincia di Potenza né altra istituzione è intervenuta tempestivamente per risolvere l’emergenza. Un fatto ancora più grave perché la neve era annunciata da giorni». Le compagnie di trasporto confermano il disservizio. «Purtroppo se i nostri autisti trovano il ghiaccio sulla strada - commenta Luigi Moretti, titolare dell’omonima società di trasporto - non possono mettere a repentaglio la vita propria e altrui. Se poi il traffico è del tutto bloccato non possiamo certo fare miraco-

LA BUONA NOTIZIA FIAT/1 L’annuncio da parte di Cillis (Fiom Cgil)

Meno cassintegrazione per i 5.200 di San Nicola La settimana di cassa integrazione prevista nello stabilimento di Melfi della Fiat dal 2 al 6 marzo prossimo – che avrebbe riguardato circa cinquemila e duecento lavoratori – è stata annullata dall’azienda per la crescita degli ordini della «Grande Punto» a metano. Lo si è saputo ieri sera a Potenza dal segretario regionale della Basilicata della Fiom Cgil, Giuseppe Cillis. Il sindacalista ha definito «incoraggiante» l’annullamento della cassa integrazione già fissata. Sono gli effetti positivi degli incentivi auto per i

Fiat/4 Ancora non esistono confronti negli stabilimenti

Le proposte della Fiom POTENZA - Ottenere un intervento diretto dello Stato Italiano attraverso investimenti in ricerca e tecnologie per il futuro, al fine di garantire il controllo ed il mantenimento delle produzioni e dell'occupazione in Italia; nessuna modifica dell'Organizzazione produttiva, dei Turni e degli orari di lavoro; garanzia per il salario dei lavoratori attraverso il mantenimento dei ratei ed il rispetto dei pagamenti della malattia: queste sono le proposte sostenute dalla delegazione della Fiom Cgil di Basilicata. Le idee sono venute fuori durante una li per passare oltre. Sulla strada da Genzano per la Sata ieri mattina era praticamente impossibile transitare». Stesso commento anche da parte degli altri sindacati confederali. «Si colpiscono ancora una volta i lavoratori - commenta il segretario della Fiom, Giuseppe Cillis che pagano non solo la riduzione del salario per effetto della crisi ma perdono an-

Regione-Area Science Park Secco calo per i supermercati Nasce “Basilicata Innovazione” lucani RELATIVAMENTE al fatturato, gli iper e supermecrati della Basilicata hanno avuto nel nell’ultimo bimestre del 2008 hanno subito una diminuzione del 2 per cento. Emerge da Vendite Flash, il bollettino del Centro Studi di Unioncamere dedicato al monitoraggio bimestrale del giro d’affari della Grande distribuzione. Il dato spicca sui risultati sicuramente non positivi ma comunque di semplice rallentamento della crescita nel resto del Paese, che passa dal +4,3% del quinto bimestre al +3,5% del sesto. Le altre due regioni in cui il giro d’affari di supermercati e ipermercati negli ultimi due mesi del 2008 ha registrato un arretramento secco rispetto al sesto bimestre 2007 sono la Calabria (con lo stesso - 2 %) e la Sardegna (- 0,3%). In maglia rosa gli esercizi commerciali in Trentino Alto Adige (+6,2%), Campania (+5,3%) e Lazio (+5%).

lavoratori della Fiat. La diminuzione della cassa integrazione interessa anche le fabbriche di Mirafiori a Torino e di Termini Imerese in Sicilia. I 1.000 lavoratori della linea dell’Alfa Mito dello stabilimento torinese lavoreranno regolarmente l’ultima settimana di febbraio e la seconda di marzo. Sempre a Mirafiori non faranno cassa integrazione, la seconda settimana di marzo, i circa 500 addetti della Multipla. Annullata la cassa prevista la prima settimana di marzo per i 1.400 lavoratori di Termini Imerese.

POTENZA - Nasce “Basilicata innovazione», iniziativa della Regione Basilicata e di «Area Science Park» di Trieste. Lo scopo dichiarato è offrire alle imprese lucane un unico punto di accesso per entrare in contatto a livello internazionale con lo stato dell’arte della ricerca applicata, per trovare competenze, partner, finanziamenti e assistenza utili a realizzare progetti di innovazione. L’accordo per «Basilicata innovazione» è in via di definizione e che sarà presentata nel corso della fiera “Btobe», in programma da oggi a Tito Scalo. In parole povere le imprese lucane saranno aiutate nell’individuazione di soluzioni per migliorare i prodotti ei processi dell’impresa, nell’acquisizione delle informazioni sul panorama competitivo per cogliere nuove opportunità di collaborazione, nello sviluppo di studi di settore, nell’accesso alle informazioni sui brevetti.

riunione del Coordinamento nazionale unitario del Gruppo Fiat tenutasi nei giorni scorsi a Roma e alla quale ha partecipato anche la delegazione della Fiom Cgil di Basilicata. «Per queste ragioni - aggiunge il comunicato stampa - la delegazione della Fiom Cgil di Basilicata ha sostenuto che non vi essere nessun confronto nei singoli stabilimenti fino a quando la Fiat non presenti un “Piano industriale vero” che raccolga le richieste del Coordinamento nazionale unitario», conclude la nota.

che giornate di lavoro per inefficienza delle istituzioni. Dopo 15 anni, 10.000 lavoratori devono raggiungere la Sata ogni giorno ed è intollerabile che si possano verificare simili disservizi. L’allarme meteo era scattato per tempo. Quanto accaduto ieri è semplicemente increscioso. Si diano una mossa le istituzioni, oltre a chi è preposto ad organizzazione trasporti e viabilità».

I non confederali. «Questa è la dimostrazione che in Basilicata – spiega il segretario Fismic, Marco Rosellli – bastano pochi centimetri di neve ed un po’ di ghiaccio per paralizzare un intero sistema produttivo. I disagi finiscono per pagarli sempre i tanti lavoratori pendolari che, in questo periodo, avrebbero ben altri problemi a cui pensare». Vittorio Laviano

FIAT/5

Malattie: iniziativa rinviata per maltempo MELFI - Era prevista per ieri mattina davanti ai cancelli della Sata di Melfi un’iniziativa pensata dalla Fiom Cgil per i dipendenti della Fiat dal titolo “Ricerca, prevenzione e tutela sulle malattie professionali dei lavoratori metalmeccanici dell'area industriale di Melfi”. A seguito delle avverse condizioni atmosferiche - e registrato ovviamente - il numero elevato di lavoratori che non ha potuto raggiungere l'area Industriale di Melfi, la Fiom Cgil, sindacato promotore dell’iniziativa, ha fatto sapere che è stata rinviata a data da destinarsi la prevista distribuzione di questionari sul tema.

LA CRISI non cancella l’impegno di creare il Campus per l’innovazione del manifacturing, come da impegno fra la Fiat e la Regione Basilicata. Era scritto ieri sull’inserto Sud del quotidiano di Confindustria, “Il Sole 24Ore”. La preoccupazione era diffusa da giorni, dati i risultati assai negativi che stanno caratterizzando il settore automobilistico. La Fiat sta subendo alcune fra le peggiori performance di vendita di ogni tempo (in buona compagnia con tutte le aziende del mondo). Il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo ne aveva scritto non all’azienda ma al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, come aggiungono sul quotidiano economico. La risposta è venuta da Torjno: il periodo è difficile, certo, e il mercato è avaro, ma questo non dovrebbe bloccare il progetto della struttura che dovrà occuparsi di formazione e ricerca. I venti giovani ricercatori lucani che saranno impiegati - secondo intesa - nel centro si occuperanno soprattutto del “World Class Manufacturing”. Cosa sia lo si legge sul sito della Fiat: «E’ un sistema di produzione che riguarda l’organizzazione della fabbrica nel suo complesso, dal sistema di qualità alla manutenzione, dalla gestione dei costi alla logistico, in un’ottica di continuo miglioramento. Il Wcm è nato infatti dalla collaborazione fra Fiat e i migliori esperti, europei e giapponesi, con l’obiettivo di elevare gli standard di produzione a uno standard mondiale riconosciuto. Il sistema si basa sulla riduzione sistematica di ogni tipo di spreco e perdita, con il coinvolgimenti di tutti, attraverso l’impiego rigoroso di metodi e standard. Uno dei pilastri del sistema è costituito proprio dall’ambiente che ha integrato il patrimonio di persone, regole e comportamenti costituienti il Sistema di gestione ambientale».

Intesa Legambiente-Amministrazione penitenziaria su progetti per detenuti

Nuova energia per una nuova vita POTENZA - Raccogliere gli scarti organici per farne del compost, promuovere risparmio ed efficienza energetica, vedere se è possibile installare pannelli fotovoltaici sui tetti delle carceri di Potenza, Matera e Melfi: in sintesi, questo è l’obiettivo dell’accordo fra Legambiente e Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria Basilicata, firmato ieri nel corso di una conferenza stampa a Potenza. Ma lo scopo finale è quello di far sì che la detenzione si trasformi, per quanto possibile, anche in una periodo di preparazione a una vita diversa. Ad esempio, formandosi e imparando un mestiere o un’abilità da sfruttare anche imprenditorialmente. Nel protocollo si legge di «favorire la reintegrazione sociale dei condannati e diminuire il rischio di recidiva, a promuovere e sostenere - nell'ambito di una congiunta pianificazione - tutte quelle azioni ed iniziative tese a facilitare l'inserimento dei soggetti ad attività di formazione professionale ed al lavoro sia all'interno degli Istituti penitenziari sia all'esterno, per i soggetti in misura alternativa con particolare attenzione alla promozione di arti, mestieri ed iniziative di valorizzazione e sviluppo del territorio».

La conferenza stampa di ieri. Al tavolo dei relatori, da sinistra, il presidente di Legambiente Basilicata Marco De Biasi e il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria Napoleone Gasparo (Foto Andrea Mattiacci)

Fra le altre cose, «Legambiente Basilicata si impegna ad avviare in via sperimentale per un anno, la raccolta per il riciclo di carta e plastica nelle celle e negli uffici e di vetro e rifiuti organici nelle mense e negli spacci delle case circondariali, accompagnata da strumenti informativi (come il depliant plurilingue per i detenuti) e azioni di formazione. Tutte le

celle saranno dotate di speciali e sicuri contenitori in cartone. Per la raccolta di carta e plastica saranno incaricati due detenuti, con eventuali borse-lavoro. Negli spacci interni e nelle mense si raccoglieranno anche le frazioni organiche per la produzione del compost. Ogni detenuto riceverà inoltre una brochure in diverse lingue sul ciclo dei materiali».


24 Ore in Basilicata La IV Commissione dà l’ok. Mastrosimone plaude alla decisione

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Sì al Garante lucano per l’infanzia Proposta accettata all’unanimità POTENZA - Arriva anche in Basilicata una figura per la tutela dell’infanzia già prevista in altre regioni italiane. E’ stato, infatti, espresso all'unanimità parere favorevole sulla Proposta di legge che istituisce il Garante regionale dell'infanzia e dell'adolescenza. «Il Presidente Pittella e tutti i componenti la IV Commissione hanno mostrato grande sensibilità, cogliendo la notevole importanza che riveste tale figura, anche alla luce di quanto emerge dalla cronaca quotidiana»è quanto sostiene la consigliera Rosa Mastrosimone, vicepresidente della Commissione e prima firmataria della proposta. «Al Garante per l'infanzia e l'adolescenza, che opera in piena autonomia , senza alcuna forma di controllo gerarchico o funzionale, la Proposta di legge riconosce il potere di intervenire al fine di tutelare i diritti e gli interessi individuali e collettivi dei bambini, delle bambine e degli adolescenti, di ogni colore, religione cultura ed etnia presenti sul territorio su sollecitazione o richiesta degli stessi o di familiari, parenti, scuole, servizi sociali, associazioni ed enti, ma anche d'ufficio in tutti i casi in cui, rilevi gravi situazioni di rischio o di danno peri i minori. Favorisce, inoltre, lo sviluppo di tutti gli aspetti della loro personalità stimolando la rimozione di ogni tipo di disuguaglianza ed assicurando anche l'opportuno raccordo fra

LA SCHEDA L'ISTITUZIONE di tale figura è prevista dalla Convenzione sui diritti dell'infanzia (art.4) e la sua mancanza è stata, in tempi recenti, rilevata dal Comitato Onu sui diritti dell'Infanzia sia nelle "Osservazioni conclusive" indirizzate al nostro Paese nel 2003 (cfr. punti 14 e 15), sia nelle precedenti. Il Garante nazionale è un organo monocratico la cui nomina è affidata all'intesa dei due Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Il Garante deve essere indipendente e avere una comprovata professionalità ed esperienza nei campi del disagio minorile e delle problematiche familiari ed educative. La durata dell'incarico è di 4 anni, rinnovabile per non più di una volta. Il Garante esercita la sua attività a favore dei diritti dei minori anche mediante compiti di proposta, consultivi, di informazione e di ascolto dei minori. Sul provvedimento, la Conferenza Stato-Regioni ha dato parere favorevole nella seduta del 13 novembre 2008. A livello regionale secondo quanto spiega l’Unicef «contrariamente a quanto avvenuto in ambito nazionale, si è assistito all'approvazione di diverse leggi istitutive di difensori, garanti o

quanti operano nel settore. La tutela dei minori, infatti, coinvolge figure diverse a partire da quelle familiari per giungere a quelle istituzionali: magistrati, psicologi, avvocati, assistenti sociali con precise responsabilità e competenze e va intesa non soltanto come forma di protezione o rimozione di ostacoli ma come promozione della persona nella fase della formazione e dell'educa-

tutori per l'infanzia o di un ufficio, commissione o struttura con analoghi compiti di promozine e tutela dell'infanzia». L'Unicef Italia sostiene l'istituzione di Garanti regionali per l'infanzia e l'adolescenza, parallelamente al lavoro che compie a livello centrale per l'istutizione di un Garante nazionale. Tuttavia, l'Unicef Italia, consapevole del fatto che le leggi regionali istitutive di un Garante per l'infanzia dino ad ora approvate sono spesso risultate disomogenee, ha elaborato delle Linee guida per l'istituzione del Garante regionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza da sottoporre all'attenzione delle Regioni che non hanno ancora legiferato in materia. Le Linee Guida, tengono conto degli standard minimi che la figura del Garante per l'infanzia dovrebbe ricoprire, così come enunciato nel Commento generale n. 2 del Comitato ONU sui diritti dell'infanzia, che riprende nei contenuti quanto previsto dai cosìddetti "Principi di Parigi". Nelle Marche, nel Friuli Venezia Giulia, in Veneto, in Puglia, Lazio , Molise e Campania è stata già nominata una figura di tutore/garante effettivamente attiva sul territorio.

zione (familiare prima e scolastica e sociale in seguito). L'attenzione prioritaria riguarda il rispetto dell'indole dei soggetti a cui l'interesse è rivolto, infatti, intorno alle potenzialità che andranno ad esprimersi e svilupparsi, ruoterà l'azione atta a garantire alla categoria in questione (minori - bambini, bambine, adolescenti) il sostegno psichico e fisico, non dimentican-

do che la violenza assume forme diverse e non tutte ugualmente visibili, ma non per questo meno perniciose. La delicatezza e le grandi responsabilità connesse allo svolgimento di queste funzioni richiedono che ci sia un attento esame per riconoscere le competenze tecnico - professionali ma anche umane e personali di chi sarà chiamato a ricoprire l'incarico».

La consigliera Rosa Mastrosimone

Totalgate, il Pd di Corleto preoccupato per i lavoratori CORLETO PERTICARA - Oramai è un coro: i lavori del Centro Olio bloccati per l’inchiesta Totalgate sono una iattura per il territorio. Si unisce anche la sezione del Partito democratico di Corleto Perticara i cui responsabili hanno scritto un comunicato stampa insieme alla consigliera provinciale Rosaria Vicino. Dicono in una nota inviata ieri: «Nell'esprimere solidarietà alle tante famiglie che in queste ore sono raggiunte dalle lettere di licenziamento, restano preoccupati dalla grave situazione occupazione locale che si è venuta a creare conseguentemente alla decisione del tribunale di Potenza di sospendere per un anno la concessione per la produzione di idrocarburi, denominata "Gorgoglione", intestata alla Total Italia, chiedono un'incontro istituzionale con il prefetto di Potenza, con i coordinamenti sindacali dei lavoratori e la conseguente creazione di un tavolo concertativo in prefettura che possa fronteggiare tale situazione. Augurandosi che tali contesti possano determinare le condizioni per salvaguardare i livelli occupazionali attuale e determinare nel più breve tempo possibile una ripresa delle attività, certi che tale ripresa, è per il direttivo del Partito democratico, condizione imprescindibile alla salvaguardia di una economia, quella locale, debole e che aveva puntato, a questa opportunità come volano di sviluppo per tutta l'area.


Potenza 18

Venerdì 20 febbraio 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Approvato all’unanimità nella seduta di ieri il nuovo regolamento del consiglio comunale

Passa la norma “antiassenteismo” Prima di ogni votazione, sarà necessario l’appello IL NUOVO regolamento del consiglio comunale passa all’unanimità. Compresa la norma ironicamente soprannominata “anti-fughe” o, secondo una diversa declinazione, “anti-assenteisti” tra i banchi del municipio. Nella discussione sul nuovo regolamento del consiglio comunale uno dei “nodi” degli ultimi dibattiti è stato proprio il secondo comma dell’articolo 75: «Il Presidente, eseguito l’appello, pone ai voti il provvedimento proposto». Ovvero, niente voto se prima non si chiarisce la presenza in aula. Già nelle sedute precedenti, nelle riunioni di capigruppo e in dialoghi informali tra i banchi, era nata la contesa. A dirla tutta, il Pd, intenzionato anche a presentare un emendamento che poi, però, non ha depositato, ha più volte precisato che non si trattava di questione “politica”. Ma eseguire un appello prima di ogni votazione, in caso di ordini del giorno “corposi” - hanno spiegato - significa praticamente ingessare l’attività, tra controllo dei presenti, sospensione in attesa del ripristino del numero legale e nuova conta prima del voto. Ogni volta. Ma era stato Luciano Petrullo (An), presidente dimissionario della commissione Statuto (la commissione che ha licenziato all’unanimità la proposta di regolamento) a spiegare che l’articolo è «una forma di tutela per quei consiglieri che, magari, allontanatisi, vengono comunque ritenuti responsabili di un voto. Come pure un richiamo alla responsabilità del ruolo di cui siamo investiti». Dopo il rinvio, nella seduta di mercoledì (il primo rinvio della discussione sul regolamento, una settimana fa, aveva “causato le dimissioni di Petrullo perchè - aveva detto non c’era «bisogno di un ap-

Le reazioni all’indagine della Dda in cui è coinvolto il consigliere Lepore

Solidarietà e precisazioni

Una seduta di consiglio comunale

profondimento. Depositato per tempo, il testo poteva essere studiato adeguatamente da tutti i consiglieri che ne avessero avuto intenzione»), l’ennesima discussione ha portato in assemblea una soluzione condivisa su alcuni emendamenti “tecnici”. Compreso uno, sollecitato da Tommaso Samela (Pd) sulla piena applicazione della direttiva ministeriale per la semplificazione del linguaggio amministrativo (sarà approvato all’unanimità). Ma in assemblea sono arrivati anche alcuni emendamenti “politici”. Uno tra quelli presentati da Marcello Travaglini (Prc), bocciati, invitava a destinare alla futura struttura del consiglio il personale senza dover prima “sentire” il presidente del consiglio. L’emendamento proposto dal consigliere Roberto Galante (Idv) e sottoscritto da tutti i capigruppo modifica il regolamento evitando la possibilità di cambiare nome a

un gruppo anche dopo aver perso componenti e rimasto individuale (sarà approvato a maggioranza con l’astensione dei Popolari Uniti e dei consiglieri Nicola Di Chiara, del Patto Segni e Roberto Speranza, del Pd). All’unanimità approvato anche l’emendamento all’articolo 78 del regolamento presentato dai consiglieri Petrullo e Coviello (An) per cui “gli astenuti si computano come presenti ma non ai fini dell’esito della votazione”. Il dibattito, così, si concentra su quel lavoro “di condivisione” del regolamento - magari un po’ burrascoso nei suoi più recenti passaggi che ha visto maggioranza e opposizione «ragionare, discutere, precisare». C’era in ballo «un regolamento - ha spiegato il presidente del consiglio Pietro Campagna - che non è una vuota enunciazione di principio, ma un provvedimento di sostanza e che ci pone come assise all’avanguardia a livello nazionale» e

| ANCORA una volta bisognerà aspettare. La storia dell’inceneritore ancora non poò fregiarsi della parola “fine”. Pochi giorni fa, una delegazione della Veolia, la multinazionale che ha acquisito le quote della Tmt Termomeccanica, una delle imprese dell’ati Tep che ha gestito l’inceneritore di Potenza, ha incontrato l’amministrazione ponendo alcune questioni. La società chiede sostanzialmente più “tempo” rispetto ai sei mesi previsti per portare a termine il collaudo. La riparazione delle due linee dell’impianto richiede la messa in funzione di una durante i lavori sull’altra e viceversa. Ma l’operazione chiederà tempo e in quella fase non si potrà certo fare il collaudo. Così, da quando parte il conteggio dei sei mesi? Più c’è il problema dei costi aggiuntivi in questa fase di “manutenzione e riparazione” in avvio di attività. «Convocherò un incontro spiega il sindaco Santarsiero - per valutare attentamente le questioni poste dalla società, con l’obiettivo di risolvere l’intera questione nel più breve tempo possibile». «Se c’è una speranza che tutto si risolva - spiega Rocco Della Luna,

IERI la notizia dell’inchiesta aperta dalla Procura distrettuale antimafia, coordinata dal sostituto procuratore Francesco Basentini e nata anche in base ad alcune dichiarazioni di un pentito, l’ex boss dei Basilischi, Giovanni Luigi Cosentino. La procura sta cercando atti e documenti per avere un riscontro con le dichiarazioni del pentito. Tra le ipotesi avanzate dagli investigatori, anche un voto di scambio. Tra gli indagati c’è il consigliere comunale di Forza Italia, Rocco Lepore che per ore, mercoledì, ha deposto in procura fornendo atti e documenti per cercare di dimostrare la propria estraneità ai fatti. E’ a lui che, con una nota, che arriva la solidarietà del coordinamento cittadino del partito a cui ha aderito nel 2007. I colleghi azzurri esprimono «la propria incondizionata solidarietà al consigliere comunale Rocco Lepore, coinvolto in una vicenda giudiziaria riguardante un presunto voto di scambio». I colleghi di partito spiegano che «le notizie di stampa riguardanti l’indagine, non alterano in alcun modo la stima riposta nell’amico Rocco Lepore il cui impegno, sia nell’ambito professionale che politico, è sempre stato ispirato che «va nella direzione della piena autonomia dell’organismo elettivo». Con un coro diffuso sull’invito a ritirare le dimissioni diretto a Petrullo. Quanto all’articolo 75, probabilmente verrà riesamina-

NOVITÀ DALL’INCENERITORE

da principi di lealtà e serietà». Di più, «siamo certi - sostiene il partito - che il consigliere Lepore saprà dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestatigli senza ombra di dubbi». Allora, «riponendo la più totale fiducia nell’attività della magistratura, Forza Italia auspica comunque un rapido accertamento dei fatti affinchè l’imminente campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale e del parlamento europeo possano vedere, serenamente impegnato come al solito, l’amico Rocco Lepore». E un passaggio sulla vicenda si è consumato ieri anche in consiglio comunale. E’ stato il presidente dell’assemblea comunale, Pietro Campagna, a nome del consiglio, a descrivere la «solidarietà» al collega, «con l’augurio di poter al più presto chiarire la propria posizione nel pieno rispetto dell’operato della magistratura». Poco prima, mentre la seduta stava per cominciare, diversi consiglieri parlavano della vicenda. Molti spiegavano in capannelli che «è una brava persona. Magari bonaccione. Non posso credere a quelle accuse». PRECISAZIONI «A seguito delle notizie apparse oggi sui quotidiani to nel contesto più generale del nuovo statuto, già al vaglio della commissione. Una nota: al regolamento è stata data l’immediata esecutività. Così, durante la prossima seduta, quella sul regolamento

segretario regionale della UiltucsUil - non possiamo che essere fiduciosi. Ma al momento, le lettere di convocazione per i lavoratori non sono ancora partite. E quindi, finchè non avremo la certezza assoluta della ripresa delle attività, restiamo in attesa e sempre in “guardia”».

In fondo, sono passati diversi mesi da quando la vertenza inceneritore si è aperta. Costruito in contrada San Luca Branca nel 2005, con una spesa calcolata sui 24 miliardi di lire, è rimasto attivo poco meno di due anni. Poi, nel giugno 2007, la chiusura: l’amministrazione non ha rinnovato la conven-

locali», Giovanna Manca, presidente dell’ordine dei Consulenti del lavoro di Potenza e provincia, ha spiegato che «Rocco Lepore e Aldo Fanizzi (un altro degli indagati, ndr) non risultano iscritti all’ordine sopra citato e pertanto non possono essere definiti “consulenti del lavoro”». Inoltre, Aldo Fanizzi precisa di non essere un consulente del lavoro ma di essere iscritto all’ordine dei commercialisti. «Non ho nulla a che fare con Rocco Lepore nè Antonio Cossidente». Nessuna ipotesi di voto di scambio, Fanizzi è indagato per truffa. urbanistico, sarà “attivo”. Un appello prima di ogni votazione: solo le osservazioni raggiungono quota 300. Salvo diversa organizzazione dei lavori. Sara Lorusso

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La Veolia e le questioni per la partenza “ottimale” L’impianto di San Luca Branca

Rocco Lepore

zione alla Tep per la gestione dell’impianto. Troppo poco conveniente quella spesa, con un canone di circa 2 milioni e 600 mila euro più iva a fronte di una minima quantità di rifiuti smaltiti (circa 10 mila tonnellate a dispetto delle 26 mila previste dal contratto). Inoltre, i due anni non erano bastati a raggiungere il collaudo. Così, dal giugno 2007, niente attività, licenziamento per la ventina di lavoratori che erano stati assunti a tempo indeterminato e diversi mesi “concitati”. Tavoli di contrattazione, incontri, anche proteste, tra sit-in e azioni dimostrative “eclatanti”. Nell’agosto 2007 alcuni operai dell’inceneritore sono saliti sul tetto di Palazzo di città per richiamare l’attenzione. Nel frattempo, anche la politica è andata avanti sull’argomento, tra quanti, come la sinistra più radicale, chiedevano di chiudere definitivamente un impianto «inutilizzabile perchè troppo obsoleto, impiegando i lavoratori nella raccolta

differenziata porta a porta», e quanti, invece, proponevano di inserirlo in un sistema ampio del settore. Montate le turbine per la produzione di energia elettrica, sul finire dell’estate di due anni fa, arriva la delibera di giunta che ratifica la proposta definitiva di contratto da parte dell’amministrazione: sei mesi di tempo per completare il collaudo, un canone da 11 milione e 100 mila euro più iva per il periodo di gestione, l’obbligo di bruciare almeno 24 tonnellate al giorno prima del collaudo e la cessione all’azienda del 50 per cento dell’energia prodotta. Ecco che comincia una nuova fase di discussione, mentre le quote dell’impresa Termomeccanica vengono acquisite da Veolia. Ma non finisce qui. Perchè nel frattempo l’impianto è stato fermo, inattivo e abbandonato. La struttura si è logorata e sono cambiate anche le norme di riferimento per le autorizzazioni. I sopralluoghi svelano la cifra necessaria per la rimessa in sicurezza: da una previsione di 250 mila euro si arriva a un milione e duecentomila euro. La cifra si trova. In attesa dell’accordo finale. sa.lo.


Potenza

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CITTA’ IN BIANCO La neve e il ghiaccio hanno creato problemi nelle contrade

Le scuole restano chiuse

Alcune suggestive immagini della città innevata (Foto Andrea Mattiacci)

A CAUSA della neve e del ghiaccio - che hanno richiesto l’utilizzazione in città, nelle ultime 36 ore, di 4.500 quintali di sale - oggi, a Potenza, le scuole resteranno chiuse per il secondo giorno consecutivo. Lo ha comunicato il sindaco, Vito Santarsiero, il quale, in una dichiarazione diffusa dall’ufficio stampa, ha spiegato che «le continue precipitazioni nevose hanno creato problemi nelle contrade attorno alla città, dove le forti raffiche di vento hanno fatto accumulare notevoli quantità di neve, nonostante i 47 mezzi che, solo nelle contrade, stanno operando in maniera ininterrotta». Inoltre, nelle altre zone della città, sono al lavoro undici mezzi spazzaneve, che opereranno - ha precisato il sindaco - «anche nel corso della notte». Le scuole rimarranno chiuse oggi anche in diversi altri comuni della Basilicata.

Un’assemblea

Case Interessanti novità del mercato analizzate da un rapporto Gabetti

Mahle Gli operai dicono no a proposte

Cala la domanda di acquisti

QUALE sarà il futuro della Mahle di Potenza? La direzione aziendale ha avanto un’idea precisa: chiusura dello stabilimento. Ma sindacati e operai non vogliono arrendersi. Mercoledì scorso, infatti, si è tenuta un’altra assemblea tra i lavoratori e i rappresentanti sindacali di Fim, Fiom e Uilm. All’incontro hanno partecipato anche le rsu aziendali. L’assemblea ha fatto seguito all’incontro tenuto in Confindustria il 12 febbraio scorso con la direzione aziendale per fare il punto sulla situazione di crisi dello stabilimento di Potenza e dei 106 lavoratori. L’ipotesi avanzata dalla Direzione aziendale di chiusura dello stabilimento e di cedere lo stabilimento ad altri soggetti imprenditoriali (al momento sconosciuti) con la presa in carica di soli 30 lavoratori è stata rigettata dall'assemblea dei lavoratori, «in quanto incompleta e al momento aleatoria - si legge in una nota - l’assemblea dei lavoratori unitamente alle organizzazioni sindacali sollecita la Regione Basilicata a convocare un incontro urgente per verificare gli impegni assunti anche dall'amministratore delegato della Mahle (verbale del 12 Novembre 2008 presso la Regione Basilicata) circa la presentazione di un progetto di reindustrailizzazione del sito che contempli anche l'ingresso di nuovi soggetti imprenditoriali capaci di presentare un Piano industriale vero, che consenta di ricollocare tutti e 106 i lavoratori attualmente in forza presso lo stabilimento di Mahle di Potenza». Inoltre l'assemblea dei lavoratori «auspica un proficuo e reale impegno delle istituzioni regionali in difesa dell'occupazione sul nostro territorio».

La zona più apprezzata è quella di rione Libertà ANCHE il mercato immobiliare sembra risentire della crisi. Ad affermarlo è il rapporto della Gabetti, nota agenzia che opera a livello nazionale. Le quotazioni immobiliari - stando al rapporto - sono rimaste stabili a Potenza nel secondo semestre del 2008. Situazione analoga per quel che riguarda l'offerta presente sul mercato. Da maggio si è registrato tuttavia un indebolimento nella domanda con una contrazione del numero di richieste. Le giovani coppie hanno solitamente una disponibilità di spesa che arriva ai 150-170 mila euro, mentre le famiglie consolidate, proprietarie di un immobile, hanno un budget nell'ordine dei 250 mila euro. Flessione dei canoni sul fronte locativo in media del 10%. «Numerose giovani famiglie - sottolinea Andrea Sileo, titolare dell'Agenzia Gabetti di via Vaccaro si indirizzano verso aree caratterizzate dalla presenza di soluzioni economiche di taglio medio-piccolo, come Verderuolo, Rione Lucania e Rione Libertà». Quasi assente la domanda d'investimento. I tempi medi di vendita sono di 6 mesi e lo sconto che l'acquirente può ottenere in sede di chiusura della trattativa è del 10-12%. L'accesso al sistema creditizio è complessivamente diminuito. Fra i mutui prevalgono le soluzioni a tasso fisso e l'importo erogato medio è di circa 80 mila euro. «La zona più apprezzata del capoluogo - continua Sileo - è il semicentrale rione Libertà, con il rinomato viale Dante, dove a parte alcuni palazzi di tipo popolare di 3-4 piani, la maggior parte dei palazzi, realizzati fra gli anni '50 e '70, costano in media 1.900 euro al mq se usati e 2.300 euro al mq qualora siano ristrutturati». Quotazioni simili si rilevano nel centro storico, dove prevale un'utenza di quartiere, ma che risulta poco attraente per chi viene da fuori, considerata l'assenza di zone a traffico limitato, le problematiche di traffico e le difficoltà di parcheggi che ne conseguono. La via più commerciale, del passeggio e dello shopping è via Pretoria. Per le nuove costruzioni residenziali in centro vengono richiesti 3.000 euro al mq. Il dilemma che si trovano ad affrontare le famiglie, riguarda l'alternativa fra un immobile da ristrutturare in zona centrale o semicentrale da un lato e l'acquisto di una soluzione nuova in periferia, con il requisito apprezzato di essere antisismica. «Poco domandato - aggiunge il professionista Gabetti - perché ad alta concentrazione di alloggi popolari, anche se ben servito, il Rione Cocuzzo». La principale zona di espansione, in cui le realizzazioni sono partite nel '90, è Macchia Romana. E' un'area in-

Sopra il quartiere di Macchia Romana, tra i più richiesti e in via di espansione. Accanto una studentessa cerca di orientarsi tra i diversi annunci

teressante per la vicina presenza del polo Ospedaliero e dell'Università. Si stanno costruendo palazzi di 5-6 piani, per l'usato si spendono 2.0002.100 euro al mq, che salgono a 2.350 euro al mq per il nuovo. Gli universitari spendono per un posto letto in camera doppia 100-120 al mese, che diventano 140-160 euro al mese per la camera singola. Più consolidata la zona “G”, meno intensiva, e con maggior spazio fra i palazzi, dove sono presenti anche bifamiliari e villette a schiera, le quota-

zioni immobiliari sono simili a Macchia Romana. Sta crescendo l'interesse verso il quartiere Poggio Tre Galli. In precedenza era un'area dormitorio, adesso è diventata, grazie ad un importante progetto di riqualificazione, una zona più verde per la presenza di un parco, e per la buona dotazione di scuole di ogni ordine e grado. Si spendono 1.800 euro al mq per l'usato che salgono a 2.000 al mq per il ristrutturato. Le nuove costruzioni residenziali si concentrano in via Gallitello e via Cavour, zone di espansio-

ne con Poggio Tre Galli. I principali progetti comunali riguardano il tentativo di innalzare la vivibilità del Centro Storico. In questo senso è importante il potenziamento del sistema di scale mobili verso il centro, già funzionante da via Marconi, il collegamento del ponte attrezzato da Poggio Tre Galli, e in fase di ultimazione da via Mazzini. Gli ultimi due, dotati di parcheggi di prossimità, dovrebbero facilitare i collegamenti, e diminuire il congestionamento dell'area centrale.

L’inaugurazione al polo fieristico Efab di Tito scalo. Tanti gli stand presenti

Al via da oggi il salone di “BtoBe” TITO - Verrà inaugurata stamattina all’Efab di Tito scalo la manifestazione “BtoBe”, il salone dei prodotti e servizi per le imprese. Nell’ambito della manifestazione, che si concluderà il 23 febbraio, un intero padiglione sarà riservato ad “AgriBe”, l'evento dedicato all'incontro fra le imprese (business to business) del settore agroalimentare. Quest'anno, giunto alla sua seconda edizione, dedica uno spazio "De Gustibus", all'incontro tra la domanda e l'offerta agroalimentare, dei prodotti tipici e convenzionali del mezzogior-

no. La borsa è strutturata in momenti di assaggio e presentazione dell'azienda, ai quali parteciperanno direttamente gli imprenditori e gli uffici acquisti dei più importanti buyer nazionali e locali, compreso il settore delle vendite online. AgriBe proporrà inoltre un programma di convegni ed incontri di settore, dal tema conduttore “Dall' Autarchia al Mercato Globale. In tale ambito è da menzionare il Forum sulle agroenergie, un momento di approfondimento organizzato da Confagricoltura Basilicata, che consentirà di conoscere, appro-

fondire e discutere il ruolo dell'energia alternativa nel mondo agricolo. AgriBe si propone quindi come un importante momento di incontro e confronto tra le imprese, finalizzato alla creazione di partnership durature, ma anche come occasione di aggiornamento e formazione su tematiche attuali come il rinnovabile. Ma nel polo fieristico ci sarà anche uno stand multimediale della Regione Basilicata. In uno spazio di oltre 100 mq, allestito con il coordinamento del Centro multimediale regionale Mediafor, saranno presentate al pubblico le immagini del fil-

mato "Viaggio nel Por" e gli otto spot dedicati all'automotive, all'agrobiotech, all'energia, all'ambiente, alla protezione civile, all'alta formazione, alla tecnologia spaziale e alla sanità in rete. Ampio spazio sarà anche riservato ai progetti dell'Ufficio Turismo "Ospitalità nei Borghi" e "ByHerinet" con la proiezione dei filmati "La Bellezza dell'Arte svela la Bellezza della Vita" e "Phos/Luce". Sempre nello stand della Regione si troverà materiale informativo sulle opportunità messe in campo per lo sviluppo dell'imprenditoria lucana. Claudio Buono


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Potenza

Venerdì 20 febbraio 2009

ANTICA OSTERIA

Lacorazza guarda incuriosito Folino

MARCONI

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FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO

“Gomorra” al Don Bosco SARA’ l’attore Ivan Castiglione a portare in scena, il prossimo 24 febbraio, al teatro Don Bosco - sipario alle 21 - “Gomorra” tratto dal celebre libro di Roberto Saviano. In questo caso sono stati scelti due livelli di racconto, quello più istintivo, animalesco, violento, costituito dal braccio armato della camorra e quello imprenditoriale, che non si sporca mai le mani direttamente, che coordina a distanza che ha interessi in tutto il mondo. Ed è anche chiaro che dopo aver venduto quasi un milione di copie, lo scopo è di andare oltre il libro, di creare uno spettacolo assolutamente indipendente con caratteristiche proprie ma, che non tradisse le atmosfere così ben raccontate dal Roberto scrittore. Nello stesso tempo si è cercato di raccontare il Roberto Saviano uomo, quello distante dall’immaginario collettivo che ne fa o un eroe o un furbo. Il Saviano che torna a Casal di Principe a parlare in piazza, in quella piazza ostile, in cui ci sono gli uomini che lo vorrebbero “altrove”, che vorrebbero chiudergli la bocca, lui è li, con la forza delle sue parole, con la forza delle sue idee: “Sapere, capire diviene una necessità. L’unica possibile per considerarsi ancora uomini degni di respirare”.

“Zittotu” con la Scuccimarra IL prossimo 28 febbraio sul palco del Teatro Nuovo del Seminario maggiore. Mariagrazia Scucimarra porterà in scena - sipario alle 21 - lo spettacolo “Zittotu”. Polemica, sagace, comica, irriverente..ma soprattutto vera: Grazia Scuccimarra torna in scena al Teatro Nuovo del CDE con la sua specialissima lente d'ingrandimento puntata sul mondo. Come ogni anno ci informa su tutto ciò che avviene, meglio di un Tg o di un quotidiano. Mai scontata, la Scuccimarra questa volta vuole un pò di silenzio essenzialmente da chi lei ritiene corresponsabile del disastro politico, culturale e sociale che è sotto gli occhi di tutti e dui tuttologi, politologi, opinionisti e psicanalisti continuano imperterriti a discettare a "Porta a Porta". La nostra società, dice Grazia, sta vivendo un grande equivoco in cuo valori e disvalori si scambiano di ruolo, confondendo le idee a chi non ha tempo ne' voglia per decodificare i subdoli messaggi che giungono da quel potere che tutto manipola e adatta a se stesso. Ecco allora che scaglia il suo nuovo grido "Zittotu" e che, come una scarica di energia, indirizza la sua satira verso i tanti e tanti problemi oggi di attualità: sicurezza, crolli bancari, immigrazione, scuola, diversità e chi più ne ha più ne metta. Problemi su cui si potrebbe discutere per ore e ore e che la Scuccimarra si diverte ad affrontare lanciando battute come frecce infuocate a "destra e a manca", anzi...più a "manca che a destra", non risparmiando proprio nessuno. E allora "Zittotu" e zitti tutti perchè, pur ridendo, questa società l'abbiamo fatta noi.

0971-471312

AMBROSIA

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LA PRIMULA

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AL NORD

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FUORI LE MURA

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FARMACIE TURNO NOTTURNO 20 FEBBRAIO Perri piazza Matteotti, 25 0971-211449 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo

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AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

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AL DRAGO

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TRIMINIEDD

0971-55746

TRE MARI

0971-56032

•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •IL 21 FEBBRAIODOMANI Potenza, Teatro F. Stabile, ore 21.00 “LU DIVORZIE” III edizione “Leon d’oro - Gigino La Bella” •IL 22 FEBBRAIO Potenza, Conservatorio, ore 19.30 “STAGIONE CONCERTISTICA” Esibizione del trio “Duende” •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente

•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico

•IL 26 FEBBRAIO Potenza, Biblioteca Provinciale, ore 18 “ARTE DISABILITA” Proiezione film “Lo scafandro e la farfalla”

199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Ex 17 - 19.30 - 22 Sala 2 The reader 17.30 - 20 - 22.30 Sala 3 Questo piccolo... 16.30 - 19 - 21.30 Sala 4 La leggenda di un cuore.. 16.30 - 18.40 - 21

Sala 5 Il curioso caso di Benjamin Button 18 - 21.15 Sala 6 La mia miglior nemica 18 - 20 - 22 Sala 7 Underworld 18.30 - 20.30 - 22.30 •DUE TORRI• Il bambino con il pigiama a righe 19 - 21

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Potenza La situazione sarebbe stata segnalata al Comune

Venerdì 20 febbraio 2009

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Gradinata Mameli in stato di degrado SPORCIZIA, mura in condizioni penose, siringhe dappertutto. E’ questo il desolante quadro della situazione che regna, purtroppo indisturbato e nell’incuria della gradinata Goffredo Mameli. Degrado, malcostume si intersecano dovunque, nella città capoluogo e anche la storica gradinata Goffredo Mameli non fa eccezione a questo perdurante e cronico stato di disagio sociale. Ringhiere zeppe di ruggine, sporcizia, siamo in pieno centro storico cittadino eppure, con rispetto parlando sembra di vivere situazioni del genere nelle zone più disagiate di ogni città. L’occhio e lo sguardo del cronista ieri pomeriggio, nonostante l'intensa nevicata abbattutasi sul capoluogo ha potuto osservare con dati alla mano, in verità poco edificanti la pessima condizione strutturale, igienica e sanitaria in cui versa una delle gradinate più importanti del capoluogo di regione. Stando alle indicazioni emerse ieri pomeriggio anche i gestori del Grande Albergo di Potenza avrebbero più volte segnalato la pre-

Alcune immagini che descrivono lo stato di degrado della scalinata (foto Mattiacci)

senza di droga, siringhe usate, sporcizia, vetri rotti, bottiglie lasciate di qua e di la senza quella necesaria protezione e sicurezza. Visti i riscontri la richiesta è caduta nel vuoto. Eppure siamo nel centro storico della città capoluogo. Un centro storico che dovrebbe avere un design più confortevole e sicuro alla vista dei turisti. Due passi nella neve, nel

freddo polare e pungente sono serviti a valutare con dati alla mano una condizione di estremo degrado ( per non dire disdoro ) di una delle strutture pedonali che ha rappresentato per anni una via d'accesso spesso indispensabile per i cittadini in direzione del centro storico del capoluogo. Servono interventi immediati, questo è sicuro, la sicurezza so-

ciale, la sporcizia e la droga non possono essere tollerate al giorno d'oggi. Gli organi competenti devono vigilare sulle condizioni penose di una scalinata spesso punto di riferimento e di aggregazione dei giovani del capoluogo di regione. I pedoni che utilizzano quotidianamente la struttura non possono e non devono fare i conti con

le condizioni di grande disagio di una struttura, quella appunto della scalinata Goffredo Mameli che merita una maggiore tutela e riqualificazione, vista anche la presenza del ristorante utilizzato dal Grande Albergo. Una scalinata in questo stato non rappresenta un degno biglietto da visita per la comunità cittadina che fa

della cultura, della vita sociale e della lungimirante storia punti di riferimento ineliminabili per l'intera cittadinanza. Chi ha orecchie per intendre intenda, a patto che pulisca la gradinata e tolga quanto prima l'incresciosa presenza di siringhe e bottiglie rotte. Per il bene di tutti…. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

L’istituto commerciale “Nitti” a passo con i tempi

L’Ugl preoccupata per i concorsi

Un nuovo laboratorio per apprendere le lingue

Provincia, dirigenti senza titoli idonei Dietrofront di Altobello

L'Istituto tecnico commerciale “F. S. Nitt” ha sempre avuto a disposizione un laboratorio linguistico sin dai tempi della sua fondazione. Le più recenti tendenze didattiche sottolineano che l'apprendimento di una lingua straniera, viene agevolato se avviene in modo naturale e l'uso della tecnologia serve proprio a ricreare il più possibile un ambiente naturale favorevole all'apprendimento. Recentemente ci si è resi conto tuttavia che i progressi tecnologici e metodologici sono stati tali che il Laboratorio Linguistico sino ad oggi utilizzato nell’ Istituto era ormai obsoleto e ne è stato perciò acquistato uno di nuova generazione che andrà in funzione nei prossimi giorni. A tal proposito il professore Seritti ha dichiarato che «verso la metà di febbraio andrà in funzione il nuovissimo Laboratorio della Rete didattica multimediale e multifunzionale Didanet, con la quale si avrà la possibilità di utilizzare le stesse apparecchiature tanto per l'insegnamento delle materie di tipo convenzionale (scientifico e umanistico), quanto per l'insegnamento delle lingue che , fino ad oggi, è stato effettuato nei laboratori linguistici tradizionali. Questa versione Didaudio attivo comparativo , fra l'altro , prevede l'integrazione della rete didattica multimediale con le funzioni di laboratorio linguistico digitale che , utilizzando la scheda audio del perOTTIMO riscontro di pubblico per la prima serata di “Altrocinemapossibile”, rassegna cinematografica curata dall'associazione potentina “Zer0971”. A disposizione dell'evento, il ridotto del teatro “F. Stabile”, sede che ospiterà tutte le proiezioni in cartellone. Filo conduttore delle quattro pellicole selezionate, i diritti umani. Già nei mesi scorsi, a ridosso del sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani (10 dicembre 1948), i giovani di “Zer0971” si sono impegnati in un progetto di divulgazione, soprattutto nelle scuole. Con il medesimo fine di celebrare l'importanza dei diritti che il documento sancisce, ecco che nasce “Altrocinemapossibile”. Per la prima serata, martedì alle 21, è stato

L’aula di informatica

sonal computer, permette di registrare le lezioni e le esercitazioni su hard disk anziché su audiocassette. La configurazione dell'aula prevede il Kit Docente, comprensivo di software Consolle, e 26 Kit Allievo. Questi modernissimi dispositivi sono al servizio del software specifico di ultima generazione generalmente utilizzato nei laboratori universitari, che offre numerose possibilità nell'ambito di una lezione o in libero accesso per l'autoformazione; inoltre questo sof-

tware , oltre alla gestione della classe , consente la creazione di percorsi didattici, la comunicazione studente-professore tramite posta elettronica, ed efficaci esercizi sulla pronuncia grazie alla tecnologia del Riconoscimento Vocale. Abbiamo quindi a disposizione uno strumento preziosissimo per la didattica in generale e per lo studio della Lingua Inglese e della Lingua Francese in particolare ; tutto ciò però andrà calibrato con le esigenze della normale attività didattica in aula e dovrà tener conto dell'insufficiente numero di ore settimanali previste per l'insegnamento delle lingue straniere. Per utilizzare pienamente e più efficacemente il Laboratorio è prevista anche una apertura pomeridiana settimanale del Laboratorio». L'importanza dello studio delle lingue straniere in una scuola tecnica ad indirizzo economico è data da una ragione di ordine generale, ovvero l'appartenenza all'Unione europea che impone tutti, e soprattutto i giovani studenti, ad acquisire strumenti linguistici adeguati al loro status di cittadini europei, e da una ragione di ordine particolare , «il fatto cioè che noi prepariamo futuri ragionieri programmatori che nelle loro realtà professionali dovranno usare le lingue straniere come strumento di comunicazione delle proprie competenze». Sara Azzato potenza@luedi.it

«IN Provincia dirigenti senza requisiti». Così i rappresentanti sindacali dell’Ugl. La questione che riguarda i dirigenti alla Provincia «volevano farla passare inosservata quasi un avvicendamento naturale alla scadenza del 31 dicembre ma, la realtà dei fatti è costrittiva». Per capire bene, però è necessario fare un passo indietro e precisamente allo scorso mese di agosto «quando si chiedevano al presidente della Provincia di Potenza informazioni circa la veridicità del conferimento di incarichi dirigenziali a personale dipendente privo dei necessari requisiti di legge e dei previsti titoli di studio, senza ricevere validi riscontri oggettivi» Nei primi giorni del 2009 «il presidente della Provincia, Sabino Altobello, stranamente non rinnovava - prosegue la nota stampa dell’Ugl - ad

L’importanza dei diritti umani risalta grazie all’Altrocinemapossibile proiettato “Persepolis”, di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud, con Chiara Mastroianni, Catherine Deneuve, Danielle Darrieux, Simon Abkarian, Gabrielle Lopes, François Jerosme. Un film di animazione bidimensionale in bianco e nero. Una produzione Francia, USA premiato nel 2007 a Cannes con il Premio della Giuria e candidato all'Oscar nel 2008 come migliore film di animazione. “Persepolis” racconta in modo realistico, a volte crudo e spesso ironico, la vita di Marjane Satrapi e

accompagna lo spettatore attraverso venticinque anni di storia che fanno da sfondo alla vita di questa ragazza iraniana, dall'infanzia ai tempi dello scià nel 1978, con le torture inflitte ai comunisti, passando per la rivoluzione komeinista e il ritorno del velo, le costrizioni sociali, la guerra con l'Iraq e la paura quotidiana per i bombardamenti. Dalla seconda metà degli anni '80, gli anni del liceo a Vienna per allontanarsi dalla repressione teocratica, al ritorno in Iran con un matrimonio fallimentare a soli ventun anni e lo

scontro sempre più duro con l' integralismo e il fanatismo, fino alla definitiva partenza per Parigi. L'intero percorso di vita di Marjane è accompagnato dall'insegnamento della nonna che le ripete di non rinnegare mai le sue origini e i valori della coerenza e dell'integrità. «L'affettuosa partecipazione di tante persone -afferma Giuseppe Vendegna, presidente “Zer0971”conferma che ci abbiamo visto giusto nel proporre questo tipo di cinema che non è possibile vedere in televisione».

alcuni dipendenti gli incarichi dirigenziali». Una coincidenza che fa sì che l’Ugl scopra «che si trattava di quei dipendenti indicati “senza patente”». «Da voci di palazzo prosegue l'Ugl - sembrerebbe che l'esclusione di quei dirigenti sia dovuta ad un 'parere tecnico-legale', da parte di un famoso studio legale, non del capoluogo, che esplicitava della “necessità del titolo di studio nella laurea per lo svolgimento dei ruoli dirigenziali”, avvalorando quanto da mesi il nostro sindacato contestava e denunciava. Viene spontaneo pensare al proverbio “parere non pagato, non ascoltato!”» Difficile «pensare che quanto avvenuto in Provincia - conclude l'Ugl possa naturalmente garantire la maggiore trasparenza, poiché sorge la preoccupazione per lo svolgimento dei nuovi concorsi che la Provincia andrà a breve ad indire».

L'idea è nata tre anni fa prendendo spunto dalla manifestazione “Human rights nights” di Bologna, ideata nel 2001 in forma di rassegna cinematografica sui diritti umani e promossa dalla cineteca di Bologna e dal Centro per studi costituzionali e sviluppo democratico Johns Hopkins University e Facoltà di Giurisprudenza, Università di Bologna. Prossime pellicole in cartellone, “Sotto le bombe”, martedi 3 marzo, “L'orchestra di piazza Vittorio”, il 17 marzo e infine, il 24 marzo, “La colonna senza fine”. Assistere alle proiezioni è gratuito, per prenotarsi inviare un sms al 349-5186960 o mandare una mail all'indirizzo info@zer0971.org Simona Brancati potenza@luedi.it


Venerdì 20 febbraio 2009

22 Pietragalla Sul centro e nei dintorni dieci centimetri di neve PietragallaDomani l’assemblea

Traffico rallentato Nessun grosso disagio per i cittadini PIETRAGALLA - E' giunta con puntualità, così come già previsto dai meteorologi, la neve sin dalle prime ore della giornata di mercoledì 18 febbraio scorso. A Pietragalla i primi fiocchi di neve sono hanno toccato il suolo intorno alle sei di mattina incrementandosi poi a partire dalle 9. Complessivamente lo spessore del manto bianco non ha superato i dieci centimetri. Sull'intero ed ampio territorio comunale grandi difficoltà non ve ne sono state ma solamente rallentamenti lungo le tante arterie cittadine.

In ogni caso l'amministrazione comunale ha monitorato per l'intera giornata la situazione in modo tale da intervenire in qualsiasi momento di difficoltà creato dal manto bianco ed in ogni caso è stato utilizzato il sale nelle aree più a rischio per rendere più agevole il transito pedonale e veicolare. Certamente rallentamenti si sono avuti anche lungo le arterie interpoderali che caratterizzano il vasto territorio municipale e nel centro storico del paese che costituisce la parte più alta di Pietragalla formato da vie strette e da numerosi vicoli

e vicoletti. Per quanto concerne la viabilità extracomunale il lavoro degli operatori dell'Anas e della Provincia di Potenza ha permesso che la circolazione si sia sviluppata con continuità seppur a velocità ridotta. Le conseguenze peggiori sono da annoverarsi nella vegetazione arborea presente nella villa comunale e in località Bosco Grande (a cinque chilometri dal paese) caratterizzata da una estensione arborea notevole dove i rami di molte piante si sono spezzati sotto il peso della neve. Gioia ovviamente è stata espressa dai bambini e dalle

bambine che hanno potuto, all'uscita dalle scuole, divertirsi e sfogare tutto il loro entusiasmo. Infine meraviglioso è apparso come sempre con la neve, lo spettacolo offerto dal Parco Urbano dei Palmenti, costituito da circa duecento grotte scavate nel tufo, "appollaiate" le une sulle altre come in un quadro artistico, che offrono un panorama unico nel suo genere al punto chè tante persone fornite da macchine fotografiche e telecamere hanno ripreso questo spettacolo della natura e dell'arte dell'uomo. Antonio Bevilacqua

Pietragalla Domenica la sfilata di Carnevale

Tutti per le strade dietro una maschera PIETRAGALLA - Ci si trova agli sgoccioli del periodo carnevalesco e quindi si incrementano gli appuntamenti per la conclusione di questo periodo gioioso ed allegro. A Pietragalla per festeggiare e salutare il carnevale 2009 la Pro Loco cittadina in stretta collaborazione e con la partecipazione dell'Istituto Comprensivo scolastico di Pietragalla e della locale banda musicale "G. Pafundi" ha organizzato per domenica 22 febbraio prossimo una sfilata in maschera per le vie del paese arricchita naturalmente da tante sorprese e allegria con coriandoli e maschere. La manifestazione prenderà il via alle 15 con il ritrovo dei partecipanti presso l'edificio scolastico

Un bilancio per i soci Avis

in via San Demetrio mentre alle 15.30 si avrà la partenza del lungo corteo colorato da questa zona del paese e che raggiungerà piazza Maggio, proseguendo lungo Largo Sant'Antonio, Via Nova, Largo San Cataldo, Viale Europa e con il gran finale presso la sala Fierri al Rione Paschiere. Uno dei momenti clou sarà il processo al carnevale che sarà giudicato al cospetto di tanta gente. Naturalmente sono in fase di preparazione le maschere, i carri allegorici, e tutto viene fatto in gran segreto al fine di non vanificare il lavoro che caratterizza questo tipo di appuntamenti dove nulla è dato per scontato. a. b.

Donatori di sangue

PIETRAGALLA - E' in programma per domani l'assemblea annuale dei soci dell'Associazione volontari italiani del sangue della sezione comunale di Pietragalla ubicata in piazza Principe Umberto. E' stata convocata per mezzogiorno in prima convocazione e per le 13 in seconda convocazione. All'ordine del giorno vi è la presentazione della relazione del consiglio direttivo, del bilancio consuntivo per l'anno 2008, del programma delle attività stilato per l'anno 2009 e del bilancio preventivo per il 2009 che verranno discussi e posti successivamente a votazione. Sono poco meno di duecento i soci avisini (è l’aggettivo che indica chi aderisce all’Avis) pietragallesi che partecipano sia alle iniziative sociali organizzate sul territorio che alle donazioni

che si effettuano ogni mese. Al termine dell'assemblea la manifestazione continuerà con la consegna ai soci aventi diritto dei distintivi di benemerenza per chi, a tutt'oggi, in dieci anni di attività della sezione Avis di Pietragalla ha effettuato rispettivamente 24, 16 e 8 donazioni di sangue. Infatti la festa dell'Avis della sezione locale ha questo titolo "Festa del decennale 1999/2009, dieci anni insieme... dieci anni in crescita". E difatti in un decennio sono state fatte davvero grandi cose sia per quanto concerne l'aiuto verso il prossimo sia per quanto riguarda le attività collaterali di natura artistica, sportiva, sociale ed umana che hanno permesso alla sede pietragallese di essere sempre in vista oltre i confini comunali. an. be.

L’INTERVENTO COME IN OGNI realtà, anche ad Avigliano la discussione sul Regolamento urbanistico infiamma gli animi. Interviene il portavoce di un’associazione. «E’ UTILE approvare da subito il Regolamento urbanistico ad Avigliano? Oppure, conviene attendere il licenziamento della nuova legge regionale? Infatti, la Regione Basilicata ha iniziato una più ampia riflessione (avviso pubblico avente per oggetto: l'affidamento del servizio relativo supporto metodologico e scientifico sui tematismi coinvolti nella redazione del piano paesistico regionale, nonché per la costruzione dell'apparato analiticoconoscitivo di base. Scadenza del bando 20 febbraio 2009) che, in attuazione della delibera di giunta regionale n. 366/2008, della legge regionale n.23/99 (legge urbanistica regionale) e del decreto legislativo n. 42/04 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), mira a redigere il Piano Paesaggistico Regionale, quale unico Strumento di Tutela, Governo ed Uso del Territorio regionale. In attesa del licenziamento della legge regionale 23/99 (obbligo di interagire con il codice del paesaggio), e visto che Avigliano non ha ancora approvato il Regolamento urbanistico, è possibile immaginare quale sarà il ruolo ed il posizionamento della nostra città nel contesto regionale. L'operato della Regione propone una raccolta ordinata di differenti modalità per consegui-

Dal circolo “Nuova Italia” sul contenuto del Regolamento urbanistico

La cura dell’ambiente non è lusso re l'obiettivo. Non si tratta di modalità alternative, ma di modi complementari di agire e intendere le trasformazioni; le differenze derivano da un'interpretazione del modo con cui esse avvengono e dalla valutazione dei contenuti della legge regionale 23/99 e del decreto legislativo n. 42/04. Alcuni numeri per riassumere la differenza: 1) una città che guarda alla area metropolitana 2) vocazione paesaggistica. Le strategie successive, caratterizzanti la seconda fase che consiste nella redazione del Psc, non potranno essere circoscritte ai confini amministrativi del Comune, in quanto esprimono a pieno la loro portata solo considerate in un quadro sovra-locale del territorio e di relazioni. Alla luce di tali considerazioni, è consigliabile, prima di approvare il Regolamento urbanistico (Ru), attendere la nuova legge regionale. Orientare centri e reti significa connettere strettamente le prospettive di sviluppo degli insediamenti abitativi ad un sistema infrastrutturale, il cui asse portante è costituito dal servizio ferroviario metropolitano per il trasporto pubblico e dalla rete stradale per il collegamento con le frazioni. I luoghi della trasformazione di Avigliano sono relazionati, l'uno

all'altro, da questi sistemi in maniera vincolante ed efficace. Situare le eccellenze significa costruire una strategia di localizzazione dei poli funzionali affinché il nostro comune si muova, con coerenza e in maniera coordinata, assieme agli altri comuni aderenti alla città metropolitana. I n questo caso, le politiche del Psc riguarderanno la riqualificazione e il miglioramento dei poli funzionali già esistenti nei paesi dell'hinterland potentino, sapendo di poter contare su un sistema reticolare poli-centrico già strutturato per future necessità di espansione. Valorizzare natura e paesaggio significa, da un lato, declinare alla scala comunale le macro-unità di paesaggio individuate ad Avigliano, dall'altro, promuovere un insieme di azioni finalizzate al completamento ed allo sviluppo della rete ecologica provinciale. Attraverso la redazione di una legge regionale certa, abbinata al suo successivo completamento e di concerto con quanto prescritto nel Psc, Ru e Poc, si potrà valutare in maniera compiuta la differenza tra nuovo e vecchio piano regolatore. Si tratta sicuramente di un confronto difficile tra un passato conosciuto e ritenuto, da molti, ancora utile e un futuro

sconosciuto, la cui utilità è da dimostrare. Ma è un confronto inevitabile per una città ed un territorio che in trent'anni sono radicalmente e irrimediabilmente mutati. In attesa della nuova legge, il circolo Nuova Italia propone la creazione di un luogo, denominato Urban Center Avigliano, dedicato all'esposizione di strategie e progetti ed allo sviluppo della discussione. In conclusione noi di Nuova Italia siamo convinti che esista una reale necessità di cambiamento degli strumenti e dei modi della pianificazione urbanistica regionale. Lo impongono almeno due ordini di ragioni: le difficoltà dello strumento attuale di governo del territorio ad entrare in sintonia con le rapide evoluzioni del contesto socio-economico nel quale sono chiamati ad operare, e la riforma istituzionale operata con il Testo unico 286/2000 sulle autonomie locali che, unitamente al sistema elettorale e alla parallela spinta all'autonomia federale, chiamano ad una profonda interrelazione i tre enti locali: comuni, province, regioni. Fra le numerose riflessioni che saranno fatte sull'operato della Regione Basilicata in relazione alla redazione del Piano Paesaggistico Regionale, quale unico

Strumento di Tutela, Governo ed Uso del Territorio regionale, invitiamo gli addetti ai lavori (anche i politici) a leggersi; G. Campos Venuti e F. Oliva “Cinquant'anni di Urbanistica in Italia”, Laterza, Bari 1993. Interessante in quest'ultimo testo è la rivisitazione critica di quello che Campos definisce “l'errore imperdonabile di aver preteso troppo”, citando il proverbio “il meglio è nemico del bene”. In tal senso il nuovo Piano può essere considerato come una sorta di “interpretazione amministrativa” del paesaggio individuando ambiti territoriali (le “Unità di Paesaggio”) in cui è riconoscibile una sostanziale omogeneità di struttura, di caratteri, di relazioni sociali che costituiscono il quadro di riferimento entro cui applicare le regole della tutela. Certo c'è ancora molto da fare, e soprattutto non bisogna mai allentare la guardia: abusivismo, condoni edilizi, discariche non autorizzate, dissesti idrogeologici, spopolamento delle aree montane, etc. sono sempre fattori di rischio reali per i nostri paesaggi. La salvaguardia delle identità paesaggistiche e le attenzioni verso le tematiche ambientali non devono essere considerate un “lusso” della nostra regione ma una “risorsa” per lo sviluppo del nostro territorio«. Renato Zaccagnino Presidente Circolo Nuova Italia Solzhenitsyn Avigliano


Venerdì 20 febbraio 2009

23 Dopo l’approvazione della Regione del ridimensionanto consiglieri e sindaci si oppongono

Piano scuole, si ricomincia Domani a Bella un incontro organizzato da Rifondazione POTENZA - Piano di dimensionamento scolastico: si ricomincia tutto daccapo. Almeno con le polemiche. La Regione ha approvato, infatti, proprio quel documento al centro di dure contestazioni in molti centri lucani, soprattutto della provincia di Potenza. Dopo le disposizioni del ministro Gelmini, infatti, tutte le Regioni hanno dovuto presentare un nuovo organigramma: in particolare le norme ministeriali prevedono che gli istituti con un numero di alunni inferiore a 300 debbano perdere la dirigenza. Ed è proprio da questo che nascono tutti i problemi. Mentre gli amministratori provinciali difendono il Piano da loro presentato, sostenendo che le loro scelte hanno permesso di salvare quante più dirigenze possibile, i comuni non la pensano nello stesso modo. In molti, anzi, hanno lanciato pesanti accuse di natura politica. Non a caso il Piano non ha avuto un iter facile: dopo l’approvazione in consiglio provinciale (19 dicembre) è passato in Regione. Approvato dalla giunta

Ragazzi all’ingresso di una scuola

(29 dicembre), il testo è poi passato alla IV Commissione consiliare, dove è rimasto - per modifiche che poi non sono state apportate - fino al giorno prima della scadenza fissata dal ministero. Dalla IV Commissione è, però, uscito un documento “monco”: per mancanza di numero legale, infatti, il testo non è stato approvato. Stesso “fenomeno” si è verificato il giorno dopo il consiglio regionale (13 gennaio 2009). Il testo, dopo la proroga concessa dal ministero, è stato ora finalmente approvato dalla Regione, con grande soddisfazione di

Antonio Autilio, assessore all’Istruzione. Oggi, immediata, la replica di Sergio Lapenna, consigliere regionale del Pdl, a cui ieri si era direttamente rivolto l’assessore. «La Regione Basilicata è stata l’unica regione in Italia a non adempiere agli atti dovuti, mostrando ancora una volta grave senso di irresponsabilità. Mi meravigliano - scrive in una nota le dichiarazioni dell’assessore che ho sempre stimato come avvocato e come politico. All’uopo, in qualità di vicepresidente della IV Commissione consiliare - an-

nuncia - chiederò l’audizione delle parti interessate per discutere sulle scelte più opportune, poiché non si rischia solo, come è avvenuto nel precedente Piano, infarcito di inutili campanilismi, la soppressione di singole direzioni didattiche, ma piuttosto, è necessario mirare a una tutela complessiva del sistema scolastico. Con i nuovi parametri previsti dal ministero - aggiunge Lapenna - i singoli plessi scolastici, per garantire la propria sopravvivenza, dovranno avere un numero minimo di 300 alunni, dunque, è necessario tutelare le piccole comunità attraverso gli opportuni accorpamenti, onde evitare il pericolo che alcuni istituti scolastici vengano soppressi. Le inutili polemiche sollevate dall’assessore Autilio non impediranno ai lucani di giudicare negativamente anche su questo tema il governo regionale». Intanto Il consigliere regionale del gruppo misto Popolo della Libertà, Pasquale Di Lorenzo, ha annunciato la presentazione di un emendamento in Commissione per evitare l’accor-

Fino al 22 febbraio si terrà “Biofach”. Diverse le aziende lucane che partecipano

Il biologico in mostra a Norimberga POTENZA - Parteciperà anche la Regione Basilicata con uno stand espositivo collettivo, alla manifestazione “Biofach” che si terrà presso il “Centro Esposizioni” di Norimberga, in Germania, dal fino al prossimo 22 febbraio. La manifestazione “Biofach” è un appuntamento annuale del mercato internazionale del biologico che quest'anno festeggia il suo ventennale. La partecipazione della Basilicata prevede uno stand espositivo collettivo in cui le aziende potranno esporre la propria produzione e incontrare operatori. Non è previsto alcun costo per la struttura espositiva, mentre saranno a carico delle aziende le spese di viaggio e di soggiorno, nonché

quelle di eventuali servizi aggiuntivi richiesti. Le aziende lucane interessate, sono quelle regolarmente iscritte nell'elenco regionale degli operatori biologici e che vendono prodotti con propria etichetta. Per maggiori informazioni, come ogni anno, la segreteria organizzativa tedesca ha attivato il sito internet www.biofach.de/en, che è possibile consultare in inglese o tedesco. La quattro giorni (la fiera è stata inaugurata ieri) intitolata “Biofach” quest'anno compie venti anni, ed è il salone pilota mondiale dei prodotti biologici. Nel 2008 si sono registrati quasi trecentocinquanta espositori di vino da ventitré nazioni. Vini di pri-

missima qualità da coltivazione biologica controllata a un pubblico specializzato con grande successo. Biofach 2009 sarà anche il Concorso internazionale del vino biologico. I vini migliori saranno premiati al BioFach 2009 nell'ambito della visita guidata ufficiale subito dopo la cerimonia di inaugurazione. I visitatori si potranno poi convincere in prima persona della qualità di detti vini nella Vinoteca, l'area degustazione del BioFach. Inoltre il BioFach 2009 dedicherà nuovamente agli esemplari premiati un opuscolo speciale con tutte le informazioni interessanti sui singoli vini biologici di alto pregio. Claudio Buono

pamento del Liceo Duni con il Liceo artistico, «dando seguito alle preoccupazioni giuste e condivisibili dei docenti e del sindaco di Matera. Il tormentato cammino del Piano di dimensionamento scolastico regionale che dopo la prima bocciatura ora ritornerà nelle Commissioni e, quindi, di nuovo in consiglio regionale va sottoposto a una rivisitazione e aperto al contributo delle modifiche migliorative e alle più razionali proposte presentate dai consiglieri regionali che si stanno facendo interpreti di istanze forse un pò superficialmente sottovalutate». Ma anche i sindaci cominciano a muoversi. «Il piano di dimensionamento scolastico approvato dalla giunta regionale - ha dichiarato il sindaco di Banzi, Nicola Vertone - vede accorpate le scuole di Banzi a quelle di Acerenza. Tutto questo all’insaputa dei sindaci del luogo e creando, a dir poco, sconcerto e disapprovazione nonché non pochi problemi ai cittadini di Banzi, di Acerenza, di Genzano e di Cancellara. «Vorrei capire - continua

il sindaco - a quali logiche il piano risponde, se a logiche di contenimento della spesa o a quelle di un riordino degli Istituti comprensivi basato sulla organicità e omogeneità dei territori, sulle esigenze della popolazione scolastica e del personale addetto. Credo che la misura ormai è colma, la gente è disperata e stanca di quanto accade da queste parti e noi sindaci non siamo più disposti a dare spiegazioni più o meno plausibili e a giustificare alcune scelte politiche che si fanno senza interpellarci». Intanto, proprio per discutere di quanto sta accadendo nel mondo della scuola, a Bella è stato organizzato per domani un incontro. “Idee per la (r)esistenza delle scuole della Repubblica” è il titolo del convegno (organizzato da Rifondazione comunista) il cui inizio è previsto alle 17 presso il ristorante “Il grottino”. Saranno presenti Gennaro Loffredo (responsabile nazionale scuola del Prc, Emilia Simonetti (consigliere Prc alla Regione Basilicata) e Gerardo Melchionda (docente). a.giacummo@luedi.it

Martoccia: possibilità e danni del petrolio LAURENZANA - Il sindaco di Laurenzana, Rocco Martoccia, propone una riflessione a più largo raggio sull’attività estrattiva regionale. Partendo dalla notizia dell’inserimento di Accettura, Castelmezzano, Pietrapertosa, Stigliano e Cirigliano nell’elenco dei comuni che potranno beneficiare delle royalties del petrolio, il sindaco sottolinea come sia il caso di «rivedere l’intera politica attinente l’attività petrolifera. Al petrolio scrive il sindaco - è innegabile che sono legate possibilità di sviluppo, ma ad esso

sono attribuibili anche guasti. Quindi non serve cavalcare l’idea dell’estrazione a tutti i costi, ma nemmeno quella del diniego strumentale. In tale ragionamento ci rendiamo conto come è praticamente impossibile vietare pozzi a distanza di pochi metri da altri già installati invocando semplicemente motivi ambientali». Il sindaco, inoltre, si chiede se quegli stessi comuni che si sono opposti a nuove estrazioni ora si opporranno anche ai benefici, oppure, «mentre il petrolio puzza, pecunia non olet».

LA REPLICA Caro Direttore, Le scrivo dopo aver letto l'articolo “Divisi dal medico di famiglia”, pubblicato dal vostro giornale il 18 scorso e a firma di Anna Maria Calabrese. Fra i cittadini del mio Comune non si nasconde un certo sconcerto nell'aver letto il pezzo e si è diffuso, in verità, un notevole disorientamento e stupore nell'apprendere di essere “divisi dal medico di famiglia”. Al contrario, la comunità balvanese si è trovata unita e compatta, come in altrettante occasioni note ai suoi lettori e ai cittadini di Basilicata, quando si è trattato di lottare per un proprio diritto. Anche in questa occasione, dopo aver tentato tutte le strade di confronto istituzionale, i cittadini di Balvano, in maniera assolutamente civile e senza creare alcun disservizio alla comunità regionale, hanno deciso di chiedere al dipartimento Sanità della Regione Basilicata il rispetto di una legge e di un diritto. Al di là delle opinioni personali, che evito, il diritto dei cittadini di avere “un medico ogni 1.000 abitanti residenti o frazione di 1.000 superiore a 500” è legge, non opinione! E a Balvano siamo circa in 2.000. Che Balvano debba avere due medici di base,

Né divisi né uniti sotto un solo medico quindi, non lo ha deciso né il sindaco, né la comunità di Balvano. È legge, che lo ha stabilito per precise ragioni tecniche e sulla base di valutazioni che non ha senso mettere in discussione. Allora, giova precisare subito che la Comunità di Balvano non è assolutamente divisa sul medico di famiglia, al contrario, amministrazione comunale e cittadini hanno lottato insieme per vedere riconosciuto un proprio diritto in tempi ragionevoli. Non c'è alcuna divisione, almeno che non si voglia fare la divisione sulle scelte mediche! La nostra Comunità è scesa in piazza, dopo anni di richieste e di promesse mai mantenute, solo ed esclusivamente per chiedere che il secondo medico, che si era trasferito da Balvano a Tito il 7 marzo 2007, fosse sostituito con un nuovo medico fisso in tempi certi, avendo atteso ben due anni, contrariamente a quanto previsto dalla norma in materia. È questo un diritto sacrosanto dei cittadini? L'Amministrazione Comunale ha il dovere di interessarsi per la garanzia di un servizio

essenziale alla comunità? Le nostre piccole comunità, quando non sono state attente, hanno perso gli uffici postali, le scuole, i medici sanitari e di base, i servizi veterinari. E purtroppo per sempre! Lo sconcerto è per il tentativo di far intendere che la manifestazione di martedì scorso era solo un pretesto per rimarcare divisioni all'interno della comunità o per farsi un po' di propaganda o per dare fastidio all'istituzione regionale! Le opinioni espresse da amministratori pubblici o da chi ha responsabilità di governo sono ben accette quando sono a garanzia dell'applicazione delle leggi, quando avvertendo la responsabilità del compito, tutelano i diritti. L'impegno di un amministratore, Sindaco o Consigliere che sia, dovrebbe guardare senza dubbio a migliorare la qualità del servizio offerto ai cittadini, non a limitarlo. E comunque, chiarimento per chiarimento, l'ASP paga i medici per numero di pazienti. A Balvano, come in qualsiasi altro comune, o

due medici o 10 medici, l'ASP paga i medici per quante scelte (LIBRETTI) hanno. Comprensibile anche che ogni medico cerchi, giustamente, di avere quante più scelte possibili. Ciò, però, non deve avvenire a scapito della salute dei cittadini, o del diritto dei cittadini. Le scrivo, dunque, al fine di evitare fraintendimenti ed anche per tutelare lo stesso dott. Ezio Di Carlo, medico di base e Consigliere comunale di minoranza del Comune di Balvano durante questa mia amministrazione. Il suo giornale, infatti, ha riportato come frase del dottore che “ aprire un altro studio a Balvano per poco più di 300 persone rappresenterebbe un costo elevato e non c'è ne alcun motivo”. Immagino che la frase sia stata riportata in maniera errata o comunque fraintesa. Mi permetto di dire ciò, certo della buona fede del dottore, anche perché nell'ultima seduta del Consiglio Comunale di Balvano, egli, in qualità di Consigliere Comunale ha pro-

posto e votato, in materia di commercio ambulante ed itinerante, la liberalizzazione per tutti i settori merceologici e per tutti i giorni della settimana, immagino, per meglio garantire il diritto dei cittadini di usufruire di un'offerta più ampia. I cittadini di Balvano sono perciò rimasti disorientati del fatto che quando l'oggetto della discussione è passato dal commercio al diritto al medico di base, la posizione del medico - consigliere è sembrata diametralmente opposta. Questa mia nota, oggi, è quindi finalizzata a chiarire gli aspetti trattati in questi ultimi giorni, anche per mettere a tacere quelle voci che purtroppo si stanno diffondendo nella mia comunità che malevolmente affermano che nella proposta “di non aprire altri studi medici di base a Balvano” possano nascondersi interessi personali, che si tratti - come dicono alcuni - di un tentativo di creare un “monopolio”, più che del desiderio di vedere tutti i balvanesi uniti sotto un solo medico….! E francamente così non è! Costantino Di Carlo sindaco di Balvano


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Lavello Il capogruppo in consiglio comunale del Pd punta il dito contro la giunta

Tummolo: «Amministrazione ingessata» LAVELLO - Dopo il lapidario “stiamo fallendo tutti “ dell'esponente della primavera lavellese , Antonio Pettorruso intervengono nella pseudo crisi da cui pare affetta la cittadina dauna, anche gli esponenti locali del Partito Democartico. “Cercare di combattere la crisi - fanno sapere i consiglieri del Partito Democratico - trovando misure efficaci per sostenere le famiglie in difficoltà e l'economia in generale, è, oltre che un dovere per i nostri governanti a livelli nazionale ( si vedano le proposte messe a punto dal governo-ombra del PD di domenica scorsa) e a livello regionale e provinciale ( non ultimo la interessante proposta del “Credito Etico Casa” messa

a punto dal Presidente Altobello e pubblicizzata in questi giorni nei 100 comuni della nostra provincia), un nostro necessario e responsabile obbligo nei confronti di tutti i cittadini che ci hanno dato mandato elettorale, anche se dai banchi dell'opposizione.” “Non si può - puntualizza Pia Tummolo capogruppo PD in consiglio comuanale - rimanere insensibili a quanto sta accadendo a Lavello: a fronte di un'amministrazione sempre più ingessata in beghe burocratiche e in un'organizzazione amministrativa che stenta a decollare perché priva di un'idea organigrammatica chiara e consapevole delle competenze, aumenta il malcontento dei dipendenti

comunali, cresce la rabbia della gente anche costretta a lunghe file per espletare semplici pratiche (vedi cartelle ICI) e, soprattutto si perde di vista l'obiettivo più importante che è aiutare e sostenere i sempre più numerosi nostri concittadini in difficoltà”. “Rimasto bloccato il Regolamento Urbanistico precisa DI Giacomo - , unico strumento politico che potrebbe rilanciare un settore vitale per tutte le economie, quale quello edilizio e tutto ciò che gli è connesso, rimasti bloccati i progetti finanziati delle opere pubbliche, rimasto bloccato ogni tentativo di serio e proficuo ragionamento sulle terre civiche e demaniali, rimasta nuovamente bloccata

l'ultimazione della Zona PALS a danno esclusivo delle imprese insediate, a quasi un anno da questa esperienza amministrativa siamo nella palude più insidiosa.”. “Al danno internazionale e nazionale si aggiunge proseguono i consiglieri PD - la beffa comunale poichè, quando va bene, si passano sotto silenzio i problemi dei cittadini, ma il più delle volte si danno risposte inappropriate e sporadiche." “Bisognerebbe pensare ad un piano serio d'intervento per sostenere le famiglie in difficoltà dal momento che, ormai, non si tratta più di arrivare alla terza settimana. Con l'agricoltura in ginocchio, la cassa integrazione nell'indu-

Il comune di Lavello

stria e il terziario inevitabilmente compromesso, le difficoltà sono evidenti, così come è evidente che molti sono i pensionati e i disoccupati nella nostra Città che avrebbero bisogno anche di un piccolo aiuto”. “ Si rifletta - conclude il capogruppo Tummolo - sul provvedimento adottato in questi giorni dal Presidente francese Sarkozy, a sostegno delle famiglie che

assistono i propri cari in condizione di disabilità, quest'azione di un governo di destra molto probabilmente nella nostra Italia sarebbe stata considerata propria di forze politiche di sinistra. A noi pare arrivato il momento di considerare i problemi reali della nostra Città, tralasciando colori e schieramenti, e di mettersi finalmente dalla parte dei cittadini.”

Venosa L’assessore Roberto Preite: «Chiederemo un incontro alla Soprintendenza »

Parco archeologico off limits Intero il costo del biglietto ma il percorso è dimezzato VENOSA-Porte chiuse al Parco Archeologico di Venosa. E' l'amara sorpresa che ha portato questi primi due mesi dell’anno ai venosini e, soprattutto, ai visitatori, costretti a dimezzare l'itinerario turistico programmato. E al danno, si aggiunge la beffa: se il percorso è dimezzato, il costo del biglietto rimane intero. Dagli inizi di gennaio, infatti, i turisti pagano per intero il costo di un biglietto, che consente di accedere al Parco Archeologico e al Museo Archeologico Nazionale, ma usufruiscono di diritti ridotti. Possono, infatti, visitare solo i reperti ubicati nei locali del Castello Pirro del Balzo. Una situazione che crea non pochi disagi. Una situazione che penalizza e irrita comi- Gli scavi di Venosa tive più o meno numerose, che arrivano nella cittadina oraziana con un programma ben preciso, studiato a tavolino prima di mettersi in viaggio. La chiusura del Parco Archeologico, imprevista e non comunicata preventivamente, determina malcontenti e malumore tra persone, partite con un programma già definito,, che hanno sopportato anche i disagi e i rischi di una viabilità tortuosa e fatiscente pur di godere della visone di reperti importantissimi. All'interno del Parco Archeologico sono ubicati i ruderi di un impianto termale (I-

II secolo d.C.)che si estende su un'area di quasi 2.000 mq e comprende un frigidarium e un calidarium, una strada basolata sulla quale si affacciano due domus romane. Il complesso è oggetto di ingenti flussi turistici in costante aumento, che fanno registrare una media di 40.000 presenze annuali. Il picco delle presenze si concentra nel periodo marzo-giugno, quando, cioè, si attivano i flussi turistici scolatici. Con l'approssimarsi di questo fatidico appuntamento aumentano i timori e le inquietudini degli operatori del settore. «Anche noi siamo preoccupati per le ricadute negative che la chiusura del parco Archeologico ha sulla nostra comunità. Chiederemo un incontro alla Soprintendeza per i Beni Archeologici in modo da affrontare insieme i problemi sul tappeto per trovare soluzioni che non penalizzino la nostra comunità e rimuovano ogni ostacolo ai flussi turistici - ci dice Roberto Preite, assessore comunale al turismo - Siamo consapevoli di essere in possesso di un immenso patrimonio monumentalestorico-artistico-culturale, da tutti apprezzato e forse da qualcuno anche invidiato». Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it

Lavello. 50 anni per l’istituto agrario LAVELLO - Due giorni di incontri, dibattiti per festeggiare i cinquanta anni dell'Istituto Tecnico Agrario Statale di Lavello. L'istituto tecnico Agrario tra passato e presente, il titolo della manifestazione organizzata in collaborazione con la provincia di Potenza, il comune di Lavello, il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca e l'associzione Lapava. Cinquanta candeline per la scuola secondaria che si insediò per prima sul territorio lavellese. Tra le scuole secondarie superiori di Lavello, per istituzione, l'Istituto Tecnico Agrario occupa dunque il primo posto. Nato nel 1959 per iniziativa del Consorzio Provinciale per l'Istruzione Tecnica e con la collaborazione dell'allora Amministrazione Comunale, con l'iscrizione al primo anno di una trentina di allievi, fu ospitato in un'aula dell'allora Scuola di Avviamento Professionale a tipo Agrario, nel complesso scolastico di Piazza Matteotti, oggi Scuola Media F. Villareale. Dal 1960 occupa l'attuale sede e, da allora già due generazioni di periti agrari sono passate tra i banchi delle aule di Via Cappuccini. Ha ottenuto l'autonomia amministrativa nel 1960 e nel 1962 ha dato vita all'azienda agraria in contrada Isca San Mauro a circa dieci chilometri dalla sede principale. Nell'anno scolastico 1997/1998 è stato associato all'istituto tecnico commerciale Solimene . Le finalità principali della scuola sono quelle di formare una figura professiona-

le le cui competenze specifiche riguardano gli aspetti fondamentali dell'organizzazione produttiva dei filoni vegetale ed animale, della trasformazione delle connesse produzioni , della gestione degli esercizi produttivi e dei relativi giudizi economici sulle scelte possibili, nonché di giudizi di valore su beni rustici , diritti e servizi ad essi collegati, ed infine conoscenze inerenti il rilievo topografico e le costruzioni rurali. Numerose le attività aggiuntive disciplinari tese in particolare anche ad ampliare le conoscenze sulle coltura ortofrutticole, vivaistiche e di propagazione attraverso l'applicazione di tecniche necessaria allo svolgimento della colture in serra. Oggi pomeriggio, presso il centro sociale Di Gilio, il primo incontro cui prenderenno parte, tra gli altri, la dirigente scolastica , Rosanna Cardone, Luigi Caprioli, docente Itas, Donatella Di Vittorio, ex alunna dell'istituto agrario, Mauro Finiguerra , presidente del Collegio dei Periti Agrari di Potenza nonché della neonata associazione Lapava, Mario Cardone, agronomo e preside Ita dal 1967 al 1997, Raffaella Gallo, docente universitaria ex alunna . Interverrano anche il sindaco Antonio Annale, e Vicenzo Castoro del servizio fitosanitario regionale. Sarà inceve Rocco Pezzano del Quotidiano della Basilicata a coordinare i lavori. da. ma.

Venosa, nasce il circolo “Nuova Italia” Nella cittadina Oraziana nasce ufficialmente il Circolo "Nuova Italia", composto primariamente da giovani professionisti che nel loro Cuore racchiudono solo ed esclusivamente un affetto: “Venosa". L´incontro di diverse persone - accomunate da voglia di fare e senso civico - da tempo impegnate attivamente in un progetto di Rinnovamento della Città di Orazio, ha dato vita a questa nuova forza prima culturale che politica e che si prefigge di intraprendere delle vere e proprie battaglie finalizzate alla crescita di Venosa ed al conseguente benessere dei cittadini stessi. Il Circolo si propone di essere luogo di incontro, di

dialogo civile e condivisione totale, soggetto politico portatore di valori ed istanze di rinnovamento, nonché strumento per tutti coloro che intendono promuovere la cultura in tutte le sue svariate ed affascinanti forme nel nostro Paese. Per tali ragioni, infatti, Nuova Italia si doterà di una sede e di un sito internet, in modo da Creare un filo diretto con la cittadinanza venosina. A presiedere questo Circolo è stato chiamato da molti simpatizzanti Francesco Paolo D´Urso. Avvicinato, il rappresentante di Nuova Italia ha riferito: "Ho fatto parte di recente, con Curatella Massimo Orazio, D'Angelo Domenico del Comitato Nuova

Venosa dal quale siamo fuoriusciti in quanto, lo stesso Comitato, ha dato priorità alla attività politica,comprensibile, ma ha distolto la propria attenzione da problemi come la viabilità che sono una vera e propria emergenza e che hanno nella loro stessa tragica difficoltà, un potere aggregativo impressionante e un volto molto umano. Tante persone ci chiedevano di non distogliere tali attenzioni e noi con profondo senso di rispetto le abbiamo ascoltate ma purtroppo per tutti, cambiando il nostro percorso. Approfitto a rinnovare i nostri auguri a Nuova Venosa per la strada che sta percorrendo. Per noi

quindi che abbiamo fatto parte da sempre di gruppi ed associazioni con uno spiccato senso di aggregazione, unitamente ad altra gente, abbiamo scelto di continuare a credere fermamente nel principio del Rinnovamento e della coerenza mettendoci a totale disposizione della cittadinanza ed ecco come è nata l´idea di costituire anche a Venosa il Circolo "Nuova Italia"! Un Nuovo Circolo al fine di portare avanti battaglie da Noi già iniziate (viabilità e sicurezza), con l´aggiunta di nuovi progetti e nuove iniziative finalizzate alla crescita della nostra Città. Mi piace, infatti, definire il Circolo come un gruppo di

Uno scorcio di Venosa

"menti pensanti" ed "intraprendenti volontari" che si prefigge di stimolare l´intera cittadinanza, con l´obiettivo di concorrere e realizzare al tanto auspicato salto di qualità per la nostra Venosa." Invitiamo tutti a contattarci, a venirci a trovare e scambiare semplicemente idee ed opinioni tra cittadini

interessati alla collettività. In quanto forza culturale di rinnovamento "Nuova Italia" intende coinvolgere tutti coloro che - animati da un forte senso civico - desiderano dare il loro contributo per la crescita di Venosa, promuovendo Valori.... Idee... Cultura”. lo. zo


Venerdì 20 febbraio 2009

25 Strada di nessuno L’obiettivo è la provincializzazione della strada teatro di diversi incidenti

Quale futuro per la Ginestra-Barile? Questa mattina l’incontro in Commissione viabilità GINESTRA - Oggi si riunisce la Commissione Viabilità della Provincia di Potenza per discutere e risolvere la situazione della strada GinestraBarile, rimasta senza un proprietario, denominata, la “strada di nessuno”. Al tavolo della Commissione, presieduta da Rocco Pappalardo, siederanno altri sei consiglieri comunali, tra questi Tommaso Gammone di Venosa, che già nel passato si è prodigato per sollecitare il miglioramento di alcune strade del Vulture, come la Ginestra-Venosa, interessata da lavori di ammodernamento. All'incontro sulla Ginestra-Barile prenderanno parte anche il presidente della Giunta Provinciale Sabino Altobello, l'Assessore provinciale alla Viabilità, Pasquale Robortella ed il dirigente tecnico, ing. Rocco Continolo. E' logico pensare che a questo incontro prendano parte anche i Sindaci dei centri interessati a questa strada, vale a dire Barile e Ginestra, fino ad oggi responsabili di questa strada. La strada Ginestra-Barile di solo 5 km, importante arteria di collegamento per la superstrada Potenza-Melfi e per raggiungere Venosa, importante presidio sanitario e.. turistico. Costruita negli anni '70 dall'Ente di Irrigazio-

La strada ghiacciata con un’autovettura in panne

ne, non è mai stata consegnata ad alcun Ente, nonostante abbia i requisiti di una strada più sicura di altre (provinciali e statali). Unico neo di questa strada è che quando piove, il ponte dell'Arcidiacono che divide i confini di Ginestra con quelli di Barile si allaga ( vedi foto) con grave pericolo per chi vi transita, ed in alcune curve, prima di raggiungere il ponte dell'Arcidiacono, nel periodo inver-

Intervento del parlamentare del Pdl

Anche Pasquale Lamorte candida Monticchio a patrimonio dell’Unesco RIONERO – L’idea di proporre l’abbazia di San Michele e la circostante turistica località lacustre di Monticchio a patrimonio dell’Unesco ha pure trovato il favorevole consenso dell’on. Donato Lamorte di Alleanza Nazionale, originario di Rionero. Infatti in una nota dell’ufficio stampa nazionale di An Lamorte sostiene che l’intera area di Monticchio con il ricco patrimonio floro-faunistico e gli importanti siti storici e monumentali possono certamente ambire a più considerevoli identificazioni. Per il parlamentare lucano la proposta avanzata alla Mostra del Cinema di Venezia 2008 dai rappresentanti dell’associazione culturale CineClub Cinit “Vittorio De Sica”, presieduto dal dr.Donato Labella e dal direttore artistico Armando Lostaglio, in occasione della visione del documentario “Vultour”, e già sostenuta da altri esponenti politici locali, ha pure bisogno di una intensa e mirata sinergia delle istituzioni: Regione, Provincia, Comunità Montana, Curia vescovile, Comuni, oltre che delle associazioni culturali. «Stante alla proposta avanzata dall’associazione culturale De Sica di Rionero in Vulture – è detto nella nota dell’ufficio stampa di An – l’Abbazia e Monticchio rispondono pienamente a quelle ipotesi internazionali dell’Unesco che prevedono, in particolare, la te-

stimonianza di un cambiamento considerevole culturale sia in campo archeologico sia architettonico, artistico e paesaggistico; prevedono di offrire un esempio eminente di costruzione architettonica, del paesaggio che illustri uno dei periodi della storia umana; di essere un esempio eminente dell’interazione umana con l’ambiente; di rappresentare dei fenomeni naturali e atmosfere di una bellezza e di una importanza estetica eccezionale; di essere uno degli esempi rappresentativi di grandi epoche storiche a testimonianza della vita e dei processi geologici; di essere uno degli esempi dei processi ecologici e biologici in corso nell’evoluzione dell’ecosistema; di contenere gli habitat più rappresentativi e più importanti per la conservazione delle biodiversità, compresi gli spazi minacciati aventi un particolare valore universale eccezionale dal punto di vista della scienza e della conservazione. Elementi dunque di assoluta preminenza che Monticchio può vantare – sostiene l’on. Lamorte – e nel contempo condivido in pieno quanto avanzato dal CineClub di Rionero, anche in vista di una ricaduta che coinvolga altri importanti luoghi come il Santuario di S.Donato di Ripacandida, l’abbazia della Madonna di Pierno di S. Fele, Melfi e Rapolla». Michele Rizzo provinciapz@luedi.it

nale, il ghiaccio la fa da padrone, a causa soprattutto della mancanza di un regolare deflusso delle acque piovane e del drenaggio del manto stradale e sembra di viaggiare su una patina saponata La soluzione sarebbe liberare le cunette laterali e mettere dei guard-rail. Dallo scorso 24 dicembre e fino a pochi giorni fa si sono verificati numerosi incidenti e uscite fuori strada dei veicoli. Ci si augu-

ra che dalla riunione della Commissione provinciale della Viabilità si ponga fine a questo problema di proprietà della Ginestra-Barile,come sostenuto, nei giorni scorsi, dallo stesso consigliere provinciale Tommaso Gammone: «è una strada che percorro quasi tutti i giorni. Strutturalmente è stata fatta bene, però mancano i requisiti minimi di manutenzione e, quindi, di sicurezza. Più volte ho sollecitato sia il presidente della Giunta provinciale, Altobello che l'assessore alla Viabilità, Pasquale Robortella perché si mantenesse fede agli impegni presi con le Comunità interessate, affinchè la strada fosse provincializzata. Solo in questo modo si dà un minimo di garanzia a chi la percorre quotidianamente questa strada. Ho presentato, insieme ai colleghi Acucella e Zambella, una interrogazione al nostro Ente al fine di chiarire, una volta per sempre, la paternità di questa strada definita “di nessuno”. Personalmente mi batterò perché si possa trovare una soluzione e se ciò non accadrà chiederò al Prefetto e all'autorità di Pubblica Sicurezza che questa strada venga chiusa, prima che qualcuno lasci la propria vita». Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it

IL GHIACCIO NON DÀ TREGUA ALL’ARTERIA Ieri diversi disagi per gli automobilisti La neve ed il ghiaccio di questi giorni, sta creando qualche problema nel territorio di Ginestra. Nella prima mattinata dello scorso 19 febbraio era impossibile transitare sulla Ginestra-Barile, uno strato di ghiaccio, copriva i punti più pericolosi della strada: l'uscita dalla superstrada Potenza-Melfi e le famose curve, prima di giungere nel centro arberesh. Solo le macchine attrezzate di catene o gomme antineve potevano transitare. Come mai non è passato nessun mezzo spargisale si chiedono nel piccolo centro del Vulture, visto che la Ginestra-Venosa era facilmente raggiungibile dalla prima mattinata perché era transitato un mezzo della Provincia a spargere il sale. Ancora una volta è stato disatteso l'accordo del 2004 raggiunto in Prefettura alla presenza del Prefetto, del presidente della provincia e degli amministratori di Barile e Ginestra, che in caso di emergenza la Provincia sarebbe intervenuta su questa strada. A causa della pericolosità di questa strada, alcuni insegnanti di Potenza, che dovevano raggiungere Venosa, non hanno potuto raggiungere il posto di lavoro. E' un paradosso, hanno percorso 45 km di superstrada regolarmente transitabile ed a causa delle condizioni stradali proibitive del breve tratto della “strada di nessuno” Barile-Ginestra, ghiacciata, hanno rinunciato a proseguire il viaggio per salvaguardare la propria incolumità e quella degli altri. Le scuole di Venosa, a causa dell'assenza degli insegnanti pendolari hanno fatto un orario ridotto.Solo nella tarda mattinata, il Comune di Ginestra con una trattrice spala neve ed un mezzo spargisale ha liberato, a proprie spese, il tratto insistente sul proprio territorio, vale a dire fino al ponte dell'Arcidiacono, liberando due automobilisti rimasti bloccati dal ghiaccio, che la faceva da padrona su questa strada. La Polizia Municipale di Ginestra consiglia sempre prudenza, e di mettersi in viaggio in queste giornate solo per necessità e con catene o pneumatici da neve (gomme termiche). Visto il perdurare delle condizioni atmosferiche proibitive, per la presenza di ghiaccio e per evitare rischi e disagi alla popolazione in genere ed ai ragazzi frequentanti le scuole del paese, il Sindaco di Ginestra ha ordinato per la giornata del 20 febbraio la chiusura delle scuole.

L’esponente politico dovrebbe concorrere per le europee e provinciali

Sinistra a Melfi: “eppur si muove” D’Anghela candidato per Rifondazione MELFI - In ottica provinciali, abbiamo svelato tutti i movimenti dei vari partiti. Dopo aver esaminato le strategie dei cosiddetti grandi, vediamo quale è la situazione invece dei piccoli. In particolare della sinistra radicale, che si compone di diversi partiti. Rifondazione Comunista a Melfi si identifica in Michele D'Anghela. Proprio a lui la segreteria provinciale ha chiesto una disponibilità per la prossima competizione elettorale. Sarebbe più adeguato parlare di doppia disponibilità, perché salvo clamorose svolte, Michele D'Anghela dovrebbe essere il candidato di Rifondazione sia per le provinciali che sia per le liste Europee. Il segretario melfitano non ha ancora sciolto la riserva, conta di farlo nel breve giro di una decina di giorni, ma vere alternative al suo nome, onestamente non se ne fanno. Inoltre D'Anghela è sulla scena poliRIONERO - Ci sono novità nella città di Rionero in Vulture. Tutti coloro che ne hanno necessità possono fare richiesta al comune per l’eliminazione delle barriere architettoniche nella propria abitazione. Chi possiede tutti i requisiti necessari per accedere al finanziamento deve però affrettarsi, infatti, il bando ha una scadenza fissata per il primo marzo 2009. Ancora nove giorni e poi non sarà più possibile presentare la domanda di richiesta. Il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati fa riferimento alla legge del 9 gennaio del 1989 n°13 ed alla legge regionale n°7 del 1997. Un beneficio notevole per tutti coloro impossibilitati alla deambulazione e il più delle volte costretti a vivere in abitazioni

tica melfitana da tempo, e dunque in grado di rimediare una discreta figura, sia dal punto di vista personale e sia per lo stesso partito. Nell'ambito della sinistra il panorama è comunque diversificato ed in continua evoluzione. A livello nazionale si sta cercando di formare il Movimento Democratico che fa riferimento al Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola. L'obiettivo è quello di creare un partito forte che raggruppi diverse anime, fuoriuscite dal Pd area diesse precedentemente, e che non si sentono particolarmente rappresentate tanto da Rifondazione che tanto dai Comunisti Italiani. A Melfi il progetto è ancora in fase embrionale e dunque è obiettivamente difficile ipotizzare che si possa costituire in tempi rapidi una lista che sia in grado di concorrere alle Provinciali, ma qualcosa si sta muovendo e si contano già di-

verse persone che seguono con interesse i movimenti di Vendola. Anche i verdi sono alla finestra. Il segretario cittadino è Aldo Laspagnoletta e in situazioni simili, potrebbe essere proprio lui il candidato delle provinciali. Non è da escludere a priori l'ipotesi che i diversi partiti della sinistra radicale a Melfi possano in qualche maniera coagularsi, presentando un unico candidato, anche se in passato non sono mancate frizioni e diatribe che di fatto non favoriscono un avvicinamento in tal senso. Nelle prossime ore si attendono ulteriori sviluppi, oltre a candidature ufficiali. Il tempo non manca, in considerazione che le liste vanno presentate ad inizio maggio. Ma è logico che gli elettori vogliono iniziare a capire come orientarsi e dove votare. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

Barriere architettoniche Novità da Rionero con diversi piani di scale. Un disagio insostenibile per chi costretto su una sedia a rotelle deve subire l’ulteriore penalizzazione di vivere dentro le quattro mura domestiche con l’obbligo di avere qualcuno che provveda alle proprie esigenze, senza avere nemmeno la libertà di fare un giro all’aria aperta. Una necessità, quella dell’eliminazione delle barriere architettoniche, che diventa ancora più impellente in caso di emergenza. Sopratutto in zone sismiche come le nostre un piano di fuga per chi non può deambulare sarebbe assolu-

tamente doveroso. Come in ogni richiesta pubblica, anche questa da consegnare al comune di Rionero ha una documentazione da compilare molto nutrita e i vincoli burocratici si fanno sentire. Una prassi che dovrebbe servire ad identificare i casi con maggiore urgenza a cui destinare i fondi per la ristrutturazione dell’appartamento. Per agevolare il compito arduo di chi, magari non ha mai avuto molta confidenza con le prassi burocratiche e le cosiddette scartoffie, presso l’ufficio comunale delle Politiche Sociali è possibile ritirare il fac-simi-

le della domanda. Un modo per avere più chiaro il materiale da dover allegare. La richiesta, concretamente, deve essere redatta in carta da bollo e completata con tutto ciò che attesti lo stato di effettiva disabilità come il certificato medico, in carta semplice, attestante l’handicap del richiedente, la dichiarazione sostitutiva di atto notorio art. 47 del D.lvo n.445 /2000, prodotta ai sensi dell’art.47 Dpr 28.12.2000 n.445, il certificato ASL attestante l’invalidità totale con difficoltà di deambulazione, la relazione tecnica, i grafici di progetto attuali e da modificare nonché il computo metrico e la stima. Una prassi che permetterà a molti una qualità migliore della vita. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it


Venerdì 20 febbraio 2009

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Maratea, prende fuoco un capannone

Lagonegro I sindacati sollecitano le parti interessate. Molte società sarebbero inadempienti

Incendio nei pressi di Maratea. A bruciare, nelle basse temperature di questo gelido febbraio lucano, è un capannone ai margini della superstrada 585 (superstrada del Noce), che porta giù, verso il mare. L'incendio è scoppiato ieri mattina, intorno alle undici. I vigili del fuoco di Lauria, avvertiti telefonicamente, si sono subito precipitati sul posto. Il capannone, era un semplice deposito contenente soprattutto materiale di stoccaggio e mobilia varia. Fortunatamente l'incendio non ha creato danni a persone, Pare, infatti, secondo quanto riferito dalla pattuglia dei pompieri di Lauria che ha domato il fuoco, non fosse presente, sul luogo dell'incendio, persona alcuna. Se ci trovassimo in piena estate potremmo ipotizzare un incendio causato dalle elevate temperature e dalla siccità delle terre circostanti il capannone. Sono in corso, infatti, le indagini dei carabinieri per accertarne la causa. Un incendio quando imperversa il freddo di questi giorni è cosa rara perché mentre sul resto della regione si combatte contro le raffiche di neve e il gelo delle strade, presso l'unico comune della regione che si affaccia sul Mar Tirreno, Maratea, è “imperversato” un incendio. Anna Martino provinciapz@luedi.it

LAGONEGRESE - La Fillea Cgil, la Filca Cisl e la Feneal Uil chiedono più controlli sui cantieri della Salerno - Reggio Calabria. E’ quanto è emerso in una riunione dei sindacati che si è tenuta nel pomeriggio di ieri a Lagonegro. «Abbiamo chiesto a Consorzio Sis - ha detto il rappresentante della Fillea Cgil, Raffaele Rotondaro più ispezioni nei cantieri sia sul versante lucano che su quello calabrese». Alla base della richiesta, secondo la disamina delle organizzazioni sindacali vi sono problemi legati alla sicurezza.

«Più controlli sulla Salerno - Reggio»

La Salerno Reggio Calabria

«Molte società affidatarie dei lavori - continua Rotondaro - non rispettano i contratti, sono carenti da un punto di vista della si-

curezza sul lavoro e, inoltre, non sono adempienti su quanto previsto nel contratto con il Consorzio Sis. Di questo - precisa il

sindacalista - abbiamo già avvisato l’ispettorato del lavoro di Potenza. Alla Sis chiediamo il rispetto del protocollo firmato a Roma con Anas e i sindacati». Il rappresentante della Sis, il geometra D’Agostino, dal canto suo si è impegnato al controllo totale dell’opera. Secondo quanto dichiarato dai sindacati, diverse società, su una trentina che lavorano sui cantieri della Salerno - Reggio, «non rispetta il protocollo, non pagando mensilmente le mestranze e non garantendo ad essi la dovuta sicurezza sul posto di lavoro».

Lauria L’opera costerà sette milioni di euro e sarà realizzata a pochi metri dalla discarica di Carpineto

Discarica: consegnati i lavori Confemato quanto emerso nella riunione dei sindaci LAURIA - Passo decisivo per la soluzione dell'emergenza rifiuti che tiene con il fiato sospeso gli abitanti e i sindaci di 13 comuni del Lagonegrese. Ieri mattina, presso il Comune di Lauria, sono stati consegnati i lavori per la realizzazione del nuovo “Sistema integrato di gestione dei rifiuti solidi urbani ed assimilati”. L'opera costerà 7 milioni di euro e sarà realizzata dall'associazione temporanea di imprese “Emit - Consorzio Ciro Menotti”, in località Carpineto, a poche centinaia di metri dalla vecchia discarica. «Sono soddisfatto perché si avvia un'opera importante e indispensabile per Lauria e per tutto il territorio» è stato il commento del sindaco di Lauria, Antonio Pisani. L'impianto servirà i comuni di Castelluccio Inferiore e Superiore, Castelsaraceno, Episcopia, Lagonegro, Lauria, Latronico, Maratea, Nemoli, Rivello, Rotonda, Trecchina e Viggianello. La tabella di marcia, però, è in forte ritardo rispetto al cronoprogramma iniziale che prevedeva l'ultimazione dell'impianto entro il 30 settembre 2008. L'assegnazione dei lavori è stata più volte rinviata. Prima in seguito ad alcuni ricorsi al Tar (poi respinti) fatti da altre ditte partecipanti alla gara di appalto e, successivamente, per l'attesa di ulteriori autorizzazione e proroghe necessarie. Ultima quella della Regione Basilicata che

La discarica ormai satura di Carpineto

spostava l'inizio dei lavori al 19 febbraio e quello per l'ultimazione dell'opera al 31 maggio prossimo. Il 31 marzo prossimo, intanto, scade l'ulteriore proroga concessa dalla Regione Basilicata per il conferimento dei rifiuti nella vecchia discarica, ritenuta ormai satura. I Comuni dovrebbero quindi prendere in considerazione la possibilità di conferire in discariche alternative. Un macigno sulle casse comunali già gravate dal provvedimento del Governo di non compensare il mancato introito dell'Ici e della Tarsu sui fabbricati resi inagibili dal sisma del settembre '98. Per questo, anche sulla base di calcoli fatti dalla Provincia, i sindaci si stanno muovendo per chiedere un'ul-

teriore proroga per l'utilizzo della vecchia discarica fino alla realizzazione del nuovo Sistema che dovrebbe coincidere, anche, con l'avvio della progetto pilota per la differenziata consortile in 9 comuni del Lagonegrese. Soddisfazione per la consegna dei lavori, è stata espressa anche dall'assessore all'ambiente di Lauria, Nicola Caimo che ha seguito da vicino tutto l'iter del progetto. «Abbiamo lavorato in questi mesi per la realizzazione dell'opera - ha dichiarato Caimo - Il mio auspicio adesso, è che presto si possa tagliare il nastro per il funzionamento dell'impianto». Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it

NEi prossimi giorni saranno reintrodotti diversi esemplari del rapace

Il grifone tornerà a volare sul Pollino ROTONDA - Il Grifone ritornerà a volare sul Pollino. Nei prossimi giorni saranno reintrodotti gli esemplari che sono ospitati nelle voliere di acclimatazione nel territorio di Civita e parte, così, la campagna di sensibilizzazione. La presenza di questa maestosa specie s'inserisce in un ampio quadro di reintroduzioni che interessa tutta l'area del Mediterraneo e in futuro potrà facilitare la presenza stabile anche del Capovaccaio, specie di avvoltoio da sempre presente nel Parco e nell'Italia meridionale. L'habitat del canyon del Raganello è considerato ideale per l'insediamento dell'avvoltoio che si nutre solo di animali morti, non incidendo minimamente sulle attività umane e pastorali. Anche per questo il Parco, in collabora-

Un esemplare di grifone

zione con l'Università di Urbino, ha avviato la campagna contro il veleno che ha come claim “Veleno, no grazie”! idealmente sostenuto da tutti gli animali che popolano il Parco vittime dell'uso dei bocconi avvelenati.

L'altro messaggio che il Parco affida alla campagna è che “senza animali non c'è turismo”. Ed essendo il turismo “una risorsa”, proprio come la fauna del Pollino, l'equazione è servita. «Il Grifone ritorna nel Pollino - di-

chiara il presidente del Parco Domenico Pappaterra - e va salutato come un grande avvenimento che può offrire ulteriori opportunità al Parco calabro-lucano». Emilia Manco provinciapz@luedi.it

Maratea Sollecitata la Regione

Maltempo, servono 5 milioni di euro MARATEA - Il territorio della Perla del Tirreno, ancora una volta, si scopre fragile davanti al maltempo. Fenomeni di erosione si sono verificati lungo tutta la costa, da Castrocucco a Fiumicello ad Acquafredda. Si sono avviate vecchie e nuove frane e seriamente danneggiata risulta anche la struttura portuale. Nei giorni scorsi il Commissario Prefettizio, Luca Rotondi, ha inoltrato una richiesta di intervento alla Regione Basilicata. Il quadro che emerge dai sopralluoghi effettuati dagli Uffici comunali, infatti, evidenzia interventi che non sono alla portata del Comune. Da una stima approssimativa sarebbero necessari dai 4 ai 5 milioni di euro. «Con piccoli interventi dicono dal Comune avremmo delle soluzioni solo parziali». L'erosione, come ci spiega il Comandante dei Vigili Francesco Fiorenzano, ha interessato l'intera costa di Maratea. A Castrocucco i danni sono stati maggiori per la presenza del fiume Noce che insieme ad altri torrenti, non riuscendo a defluire a mare, ha esondato nei terreni limitrofi. A Marina di Maratea, invece, si è riavviata una vecchia frana dal Vallone Arenara. Il materiale trasportato a valle, questa volta, si è accumulato nei tunnel sotto la Sp 18 e la Ferrovia. Apprensione anche per le condizioni del Porto. «Non siamo in una condizione allarmante - dicono dal Comune - ma ci siamo vicini».

Perché le mareggiate hanno eroso le protezioni disperdendole in mare. Maggiormente colpito il molo Nord, dove le protezioni sono quasi completamente sparite e sono emersi gravi cedimenti alle strutture in cemento armato. Per sicurezza, più di una volta, è stata chiusa la stradina a senso unico che conduce al Porto. Mentre le onde hanno danneggiato anche un'area vicina destinata a parcheggio. Fiumicello, infine, è stato colpito su due fronti. Dalla mareggiata che ha ristretto la spiaggia ed ha accumulato 3/4 metri di sabbia sulla scala di accesso e dalla frana che ha danneggiato l'impianto di sollevamento che collega un tratto della fognatura della frazione con l'impianto di pretrattamento dei liquami alla località Ogliastro e il vicino parcheggio interrato. «Non ci sono e non ci sono mai stati potenziali pericoli di inquinamento” dicono dal Comune. Poiché Acquedotto lucano ha svuotato le vasche con l'autospurgo e nei prossimi giorni avvierà una pompa temporanea per by-passare l'impianto. Per la frana è stata chiusa anche la strada che porta ad Ogliastro. L'autorizzazione ad intervenire per ripulire e mettere in sicurezza l'area e il ripristino della pompa potrebbe arrivare nella prossima settimana. Ma anche qui, vista la somma necessaria, 100mila euro solo per la messa in sicurezza, l'ultima parola spetterà alla Regione Basilicata. fra. zac.


Matera 27

Venerdì 20 febbraio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Montalbano

Ferrandina

Concorsi al comune

Chiusura Alvi

Il Pd denuncia ritardi Il sindaco si difende

Chiesto l’intervento della Regione

a pag. 39

a pag. 36

Operazione della Guardia di Finanza dopo due anni di indagini. Stravolti i progetti originari

Tandoi, frode da 6 milioni Sequestrato lo stabilimento a La Martella. Dieci informazioni di garanzia L’Intervento

Piazza Visitazione Cambiano gli indirizzi senza coinvolgere la comunità DI MICHELE MORELLI

Agenti della Polizia Tributaria della Guardia di Finanza durante i controlli nel pastificio della Martella

FRODE per un valore complessivo di 6 milioni di euro, informazioni di garanzia per 10 persone. E’ questo il risultato dell’operazione del Nucleo tributario della Guardia di Finanza di Matera conclusa nei confronti di un pastificio della Martella. L’inchiesta, avviata due anni fa, in occasione dell’acquisizione della società uscente da parte dell’imprenditore pugliese che rilevò l’azienda, ha portato alla scoperta di attività che hanno condotto al reato di malversazione ai danni dello Stato, all’abuso d’ufficio e al falso.

La società materana, secondo quanto accertato dagli uomini della Tributaria, dopo aver ottenuto un finanziamento con fondi nazionali nell’ambito del “Patto territoriale della provincia di Matera” pari a 3.851.405 euro per la costruzione di un mulino. Dai fondi Pop/Fesr Basilicata 1994/99 - misura 2.3, invece, sono giunti altri 2.467.010 euro per la realizzazione di un pastificio. Il reato contestato è quello di aver “stravolto completamente programmi, obblighi, impegni ed obiettivi originari ( uso di risorse locali, utilizzo della semola derivante dalla molituta nel pastificio annesso , produ-

zione di pasta di semola di alta qualità, divieto quinquennale di alienazioni/cessione e/o distrazione dei beni oggetto del contributo ed altro). Lo stabilimento non è stato chiuso ma è stato lasciato in custodia giudiziale ai responsabili della società pugliese per evitare, si legge nella nota diffusa dalla Guardia di Fianzan “la cessazione dell’attività produttiva fino alla definizione del procedimento”. Nel frattempo sono state avviate le procedure per il recupero delle somme già erogate, pari a 6 milioni di euro. segue a pg. 32

Ultim’ora Comune, contratti per i venti ausiliari del traffico LA Giunta Comunale di Matera ha dato mandato al Dirigente della Polizia Municipale di stipulare appositi contratti di lavoro a tempo determinato con il personale di venti ausiliari del traffico, per un periodo di tre mesi, decorrenti dal primo marzo 2009. I lavoratori, già legati nell'ultimo quinquennio con il Comune da contratti di collaborazione coordinata e continuativa e alle dipendenze di questa Amministrazione per un periodo complessivo di dieci mesi e cinque giorni, da alcuni mesi hanno visto interrompere il loro rapporto. Allo stato attuale, gli stessi risultano indispensabili per le esigenze del Comune, dovute alle avverse condizioni at-

mosferiche che stanno interessando la città in questo periodo, al grave peso del traffico reso spesso caotico per i lavori in corso nel centro storico e alle manifestazioni organizzate in occasione del Carnevale. Considerato inoltre il prossimo avvio della stagione turistica e la necessità di indirizzare gli utenti della strada al rispetto delle nuove regole di circolazione stradale legate alla imminente istituzione di nuove aree a traffico limitato e di altre isole pedonali, l'Amministrazione Comunale ha ravvisato le temporanee ed eccezionali esigenze, previste dalla legge, per le quali le pubbliche amministrazioni possono avvalersi di forme contrattuali flessibili di

Ausiliarie in protesta al Comune

assunzione. Il sindaco ha incontrato una rappresentanza dei lavoratori, i quali hanno espresso

soddisfazione per la provvisoria soluzione adottata dall'Amministrazione.

“Matera si proietta ufficialmente in una dimensione europea, esaltando una delle sue principali piazze cittadine … rendendola il nuovo centro civico e il nuovo simbolo architettonico della città “ . “La giornata odierna rappresenta un momento di apicalità …” "Matera sta preparando il salto di qualità. Si candiderà a capitale europea della cultura e diventerà punto di riferimento per il turismo attraverso un disegno urbanistico di qualità". “Si tratta del primo passo per rendere Matera laboratorio creativo per l'architettura contemporanea e sede di centro applicativo della manutenzione urbana" Sono solo alcune delle tante dichiarazioni che hanno fatto da contorno alla presentazione del vincitore del concorso di idee promosso dall'amministrazione comunale. Spesso gli amministratori sono portati ad enfatizzare più del dovuto le cose che propongono. A volte, nell'esagerare, rischiano di superare i limiti della ragione e defluire, con le loro testimonianze, nel grottesco. La prima domanda che ci siamo posti è se davvero siamo di fronte ad un evento epocale, una nuova epopea, ad una impresa memorabile. Con tutta franchezza, crediamo che sia necessario ridimensionare l'enfasi con la quale gli organizzatori hanno annunciato l'evento. Il paragone con la vicenda urbanistica degli anni ‘50 appare a dir poco azzardato. La riqualificazione dell'area ex ferrovie calabro lucane, che non è mai stata una piazza e né lo era nelle previsioni di piano, non essendo altro che il risultato di una mancata urbanizzazione, non possiede nessuno dei presupposti urbanistici, sociologici, antropologici, culturali ed economici, per non dire storici, della vicenda, quella sì epocale, che ebbe avvio alla metà del secolo scorso e continuò per circa un ventennio. Non ci sembra il caso di avventurarsi su questo terreno di confronto. Se vogliamo essere onesti con noi stessi, l'oggetto di cui si discute non è altro che una banale operazione (anche se complessa) di riqualificazione di un'area modesta, un ex nodo ferroviario di provincia, nel cuore della città, a valle di una urbanizzazione squilibrata consumata sulla collina di Macamarda. E proprio a partire da quello che era accaduto nel centro direzionale, molti cittadini, in questi ultimi anni, hanno manifestato la volontà di salvaguardare il comparto evitando quanto più possibile l'inserimento di nuovi volumi. segue a pag. 33


28 Matera La società avrebbe ottenuto somme da fondi comunitari e nazionali stravolgendo i programmi Venerdì 20 febbraio 2009

Fondi nelle casse, ma era una frode Sequestrato il pastificio Tandoi. 6 milioni per progetti cambiati AVEVANO ottenuto fondi pari a 6.318.415 euro per costruire un mulino (con finanziamenti pari a 3.851.405 euro, derivanti dal Patto territoriale della provincia di Matera, in deroga alla normativa comunitaria) e per la realizzazioIl 30 marzo 2006, nella sede di Confindustria ne di un pastificio (con un Filippo Tandoi, Franco Dell’Acqua, Giulia Foimporto di 2.467.010 euro caccia insieme a Francesco Mongelli, Rocco provenienti Antezza e Maria Bruna dal Pop/Fesr Montemurro per la LE PENE PREVISTE Basilicata Cgile Fail Cgil, Giusep1994/99 - mipe Amataulli per la Cisura 2.3), strasl e Fai- Cislm e Leovolgendo, pe- Dal falso alla malversazione nardo Barbalinardo e rò, gli obiettivi I reati contestati prevedono le seguenti pene: Francesco Ambrosecoriginari Malversazione ai danni dello Stato - art. 316 chia per la Uil e Uila all’epoca della bis del C.p.: reclusione da sei mesi a quattro an- Uil, si siedono attorno realizzazione ad un tavolo e danno ni del pastificio Abuso d'ufficio - art. 323 C.p.: reclusione da vita al progetto del paal borgo della sei mesi a tre anni stificio Tandoi. Martella. L’intesa all’epoca fu Falso - art. 47 C.p.: reclusione da uno a sei Dopo due anni salutata come la panaanni di indagicea al disastro che la f.m. ni, gli uomini chiusura dello stabilidel Nucleo di Polizia tribumento Barilla di Matera aveva provocato. taria della Guardia di FiL’illustrazione del piano industriale fu il prinanza di Matera hanno visimo passo di una iniziativa che mirava ad assutato lo stabilimento e rimere nuovo personale “Dando precedenza ai lascontrato reati amministravoratori in mobilità, già dipendenti della Bariltivi addebitabili a 10 persola dello stabilimento di Matera, compresi coloro ne, nei confronti delle quali che, al termine massimo di permanenza in mola Procura ha notificato albilità, si legano alla pensione di anzianità e/o trettante informazioni di vecchiaia ma dovranno attendere la prima finegaranzia scoprendo la frostra utile per il godimento della prestazione de in materia di finanziapensionistica”. menti pubblici e sequeNel progetto illustrato dal gruppo pugliese, strando lo stabilimento del nel corso di diversi incontri che si erano svolti valore di 11 milioni di euro. con le parti sociali, si passava “AttraL’inchiesta, coordinata dalverso la creazione del polo agroindula dottoressa Rosanna De striale di Puglia e Basilicata per il riGli articoli del 2006 che parlavano del gruppo Fraia, ha portato anche ad lancio dell aproduzione della Pasta di Tandoi che aveva rilevato il pastificio Cerere atto di citazione per danno Matera. erariale di circa 3,5 milioni La Tandoi F. eA. f,lli srl - si leggeva di euro. nelle tre pagine che costituivano l’ipoL’operazione non ha portesi di accordo sindacale del 30 marzo tato, comunque, alla chiu2006 - ha in affitto e sta perfezionando sura dello stabilimento (che la’cquisto di ramo d’azienda molino e è stato lasciato in custodia pastificio della Cerere di Matera, area giudiziale ai responsabili industriale la Martella e propone la della società pugliese, con valorizzazione delle produzioni locali obbligo di rendiconto) per sulla base dei seguenti presupposti: poter garantire continuità Incrementare lgi approvvigionalavorativa ai dipendenti delmenti di grano duro locale, così come la struttura. già avviene presso il Silos della società La società che era subennella zona industriale La Martella di trata ai precedenti proprieMatera; installare linee di produzione tari avrebbe modificato idonee a supportare le esigenze di completamente gli obiettivi mercato nel breve e nel medio periodo, originari. capaci di produrre pasta di alta qualiIl progetto iniziale, infattà, coerenti alla capacità produttiva ti, salutato dal territorio codel Molino; attivare le leve di markeme una opportunità di riting mix a supporto della commercialancio per il territorio, lizzazione dei prodotti nei diversi caall’epoca a rischio per la nali di vendita, privilegiando il segchiusura dello stabilimento mento gourmet sviluppo del proprio Marchio a ti locali finanziatori del progetto Cerere e sono Barilla, prevedeva garanzie livello internazionale. Questo approccio al condivise dalla strategia di sviluppo della Tanper i lavoratori del settore e mercato - proseguiva il testo - attraverso produ- doi. L’investimento complessivo previsto in diper il mantenimento delle zioni speciali con posizionamento “premium” caratteristiche produttive. fondato sulla tipicità e sulla tracciabilità di fi- verse fasi è di circa 20 milioni di euro entro il Le indagini, invece, liera (100% grano duro della Basilicata e/o ita- 2010”. avrebbero scoperto che la liano) è coerente con le finalità dettate dagli ena.ciervo@luedi.it nuova proprietà non aveva mai rispettato obblighi nè impegni. A cominciare dal ricorso alle risorse locali e all’uso della semola derivante dalla molitura effettuata nell’annesso pastificio. I controlli hanno appurato anche che non sarebbero stati rispettati i parametri LE prime notizie sul seDUE anni di indagini avviate con previsti per la produzione questro del pastificio molte probabilità sulla scorta di ciò di pasta di alta qualità e che Tandoi erano circolate che Vinenzo Valicenti (oggi scomsiano stati ceduti i beni del nel corso della mattinata parso) e i soci di minoranza del pasticontributo. di ieri. Per dovere di croficio Cerere (divenuto poi Tandoi) L’operazione che ha pornaca avevamo cercato di scrissero a poche ore dall’accordo tato alla scoperta della frocontattare Filippo Tanconcluso. Il gruppo contestava le de, segue di fatto il filone di doi per poter riportare la modalità con cui si era giunti al nuoFilippo controlli negli opifici del posizione ufficiale della vo soggetto societario. Tandoi territorio materano e si insocietà rispetto ai reati Il 4 aprile 2006, infatti Valicenti titolare serisce nell’ambito di una contestati dall’inchiesta spiegava «Comunque Tandoi, in dell’omonima attività che ha riguardato del Nucleo Polizia Tribuogni caso, non è in grado di assumesocietà anche le province di Potentaria della Guardia di Fire impegni a lunga scadenza, in vista pugliese za, Napoli, Ascoli Piceno e nanza di Matera. Dopo della conclusione della prelazione Bari. l’ennesima richiesta al che ribalterà l’attuale maggioranza Sotto la lente d’ingrandicapo ufficio stampa, era del capitale sociale”. mento degli uomini della stata garantita una reIn particolare, rispetto all’investiGuardia di Finanza di Mateplica entro le 19. Nessumento previsto, scriveva ancora: «Se ra erano già finiti, nel setna notizia è giunta, invepoi risulta a rischio il contributo di 6 tembre scorso, i meccanice impedendo, di fatto, milioni di euro, il paragrafo 7 del smi che avevano consentito completare questo articolato progetche il diritto-dovere dei contratto di fitto (Cerere-Tandoi mai va con riferimenti precisi. al Consorzio La Felandina «Con l’avvento di Tandoi - sostene- to - concludeva Valicenti - si confida giornalisti potesse esseautorizzato dal Soggetto responsabidi ottenere finanziamenti re svolto nel migliore dei le e dal Ministero delle Attività Pro- va Valicenti - è stato stravolto lo Sta- in chi ha il dovere di reprimere le ilper la realizzazione di modi attraverso il corretduttive e quindi illegittimo) ne pre- tuto, lo scopo sociale, è stata modifi- legittimità che sin qui hanno straun’area industriale mai nato confronto con i destivede l’immediata risoluzione senza cata la stessa struttura industriale volto e paralizzato l’attività della Ceta. per aumentare la resa in semola e la rere». natari di un provvedialcun formalità. mento. La contestazione dei soci prosegui- quantitàà di pasta prodotta. Per Antonella Ciervo a.c. a.ciervo@luedi.it

L’imprenditore pugliese incontrò parti sociali e operatori per illustrare il programma di rilancio

Il polo agroindustriale nacque nel marzo 2006

La società preferisce il silenzio

Nel 2006 fu dura la contestazione di Vincenzo Valicenti e dei soci di minoranza di Cerere

«Con Tandoi è stato stravolto lo statuto»


6SHFLDOH E W RE H IL SALONE DELLE IMPRESE PER SUPERARE LA CRISI

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Venerdì 20 febbraio 2009•

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Venerdì 20 febbraio 2009•

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$SSXQWDPHQWR FRQ 'H *XVWLEXV Spazio al settore agricolo a Btobe. Arriva quest'anno “Agribe”, un'area interamente riservata all'agroalimentare, per far incontrare le imprese del settore. Una ventina le aziende espositrici, gli enti e le associazioni. Sabato e domenica appuntamento con “De Gustibus”, la Borsa dedicata all'incontro tra la domanda e l'offerta agroalimentare, dei prodotti tipici del Mezzogiorno. “De Gustibus” sarà strutturata in momenti di presentazione dell'azienda e relativi assaggi dei prodotti ai quali parteciperanno direttamente gli imprenditori e gli uffici acquisti di buyer nazionali e locali, compreso il settore delle vendite online. AgriBe proporrà inoltre un programma di convegni ed incontri di settore, dal tema conduttore “Dall' Autarchia al Mercato Globale”, per rispondere alla domanda: “qual è il giusto punto di equilibrio per il sistema agricolo nazionale?”. Infatti se da un lato sono ben noti i limiti e gli svantaggi economici dell'autosufficienza e della assenza di relazioni commerciali con l'estero, ossia di una “economia agricola di tipo chiuso”, altresì non si possono sottovalutare gli effetti sul settore agricolo determinati dal Mercato Globale, fortemente influenzato e distorto dalle contingenze politiche europee ed internazionali. «Abbiamo voluto dedicare un'area dedicata - ha spiegato Carlo Cosentino, ricercatore di zootecnia presso l'Università degli studi della Basilicata e presidente del comitato scientifico di Agribe - poichè le aziende agricole oggi non sono più di tipo familiare, ma sempre più imprese nel senso stretto del termine. C'è stato un salto di qualità: da aziende contadine sono diventate imprese. Ormai ci si confronta anche con altri settori dell'imprenditoria. A volte c'è mancata conoscenza tra le stesse aziende che operano sul territorio>>. Tra le aziende competitive cita la ditta Ventricelli, unica realtà al sud per i mangimi. <<Tecnologicamente avanzata è l'azienda Vertulli di Genzano di Lucania - ha detto - che si è specializzata fabbricando delle seminatrici di precisione>>. A parlare di trasferi-

/·LPSLDQWR SLORWD ´6DEHOOD 3RVWLFFKLD Due i convegni organizzati dalla Confagricoltura nella giornata di domani. In mattinata il forum “La nostra energia per r-innovare” alle 9.30 nella sala convegni e nel pomeriggio con “L'agriturismo cultura del territorio” (ore 15.30) a cura di Agriturist Basilicata. Ai lavori sull'energia interverranno ingegneri, tecnici e politici per prospettare lo scenario futuro, per informare sugli strumenti economici e come fare impianti. Come esempio reale, sarà presentato l'impianto pilota dell'azienda zootecnica “Sabella Posticchia” di Michele Di Ciommo di Lavello, il più grande in regione. «E' una realtà di 3 mila capi - ha detto Eugenio Tropeano , direttore dell'organizzazione - e ha realizzato due impianti a biogas apportando un grande vantaggio per l'ambiente eliminando i liquami, abbattendo l'inquinamento. Oltre a usufruirne l'azienda, l'energia in esubero viene messa in rete e venduta all'Enel. Questo significa abbattere i costi e creare altro reddito per l'azienda. Si discuterà delle quattro filiere energetiche: eolico, fotovoltaico, biomasse legnose e biogas. Noi come nazione non siamo competitivi sul bioetanolo, non abbiamo superfici sufficienti, ma possiamo fare molto sul discorso biogas, con

quegli allevamenti che hanno una media di 50 o 80 capi che possono realizzare un impianto a biogas. Poi, ci possono essere delle prospettive sul fotovoltaico, mettendo pannelli solari e utilizzando terreni inutilizzati. Interessanti anche i mini impianti eolici e le biomasse legnose in quanto i nostri boschi sono ricchi. Intanto aspettiamo il piano regionale energetico» Nel pomeriggio spazio agli agriturismi. «Abbiamo aziende di qualità che sono inserite in percorsi turistici di un certo livello - ha spiegato Tropeano - e lavoriamo con gli stranieri che cercano sempre più confort e professionalità. L'agriturismo è un modo per promuovere i territori, i prodotti tipici e l'ambiente. A noi, inoltre, servirà anche per presentare l'Agriturist regionale, costituito da poco. A livello nazionale, l'Agriturist. è stata riconosciuta dal ministero dell'Ambiente come associazione ambientalista proprio per il ruolo di salvaguardia ambientale>>. Per Tropeano Abribe <<è il sistema per mettere in rete le aziende, per confrontarsi, dialogare e crescere, per far incontrare l'import e l'export dell'agroalimentare e per accendere i riflettori sul settore primario>>. i.dm.

/D ILORVRILD GHO .P ]HUR Uno stand istituzionale per confrontarsi con il mondo agricolo. «Trasferimento tecnologico, innovazione e ricerca sono punti essenziali per essere competitivi - ha detto Rocco Battaglino, presidente Coldiretti Basilicata. Noi da tempo abbiamo intrapreso un percorso di rigenerazione con le nostre imprese che hanno colto la sfida nel collegarsi direttamente ai consumatori in competizione diretta sui mercati internazionali. Questo ha richiesto forti investimenti nell'innovazione tecnologica delle imprese insieme ad un'elevata rigidità nel rispetto delle regole e della trasparenza produttiva. Azioni che sono state propedeutiche alla realizzazione del progetto di filiera corta che oggi è considerata una valida risposta alla crisi emergente. La vendita diretta, dal campo alla tavola, è una strategia che consente agli agricoltori di

mento tecnologico in agricoltura, sarà il consorzio C.e.r.t.a (Centri Regionali per le Tecnologie Agroalimen-

dare valore ai prodotti tipici del territorio ed ai consumatori di ottenere insieme alla certezza dell'origine anche un sicuro risparmio economico. E' la filosofia del km zero che oltre a salvaguardare l'economia locale, garantisce qualità e sicurezza alimentare, a riparo dalle frodi. La competitività passa anche dalla capacità di preservare il valore aggiunto del nostro Made in Italy e quindi la sua qualità. L'agricoltura italiana, non ce lo dimentichiamo, è al secondo posto in Europa in termini di quantità e i primi per valore aggiunto. Dunque, la nostra forza è nei nostri territori, nella nostra identità, nel sapere valorizzare i tratti distintivi, i valori e le tradizioni che generano valore aggiunto per le imprese e producendo vantaggi per i consumatori>>. L'incontro fra imprese e cittadini, oltre nei luoghi tradizionali, passa su internet.

tari), che promuove la propensione all'innovazione nel sistema produttivo agroalimentare del meridione, met-

tendo a disposizione conoscenze, competenze e infrastrutture dei propri soci.

Due le degustazioni sui formaggi che il Centro di ricerca in agricoltura (Cra), unità di ricerca per la zootecnia estensiva di Bella, terrà domenica (alle 9 e poi alle 18) dal titolo “Il sapore della scienza”. Alle 15 in programma il wine market a cura dell'associazione italiana sommelier. Lunedì mattina (ore 9), invece, l'ordine dei dottori agronomi e forestali della provincia di Potenza terrà un convegno dal titolo “L'ordine a supporto degli imprenditori: rete rurale nazionale 20072013” , mentre alle 11.30 la facoltà di Agraria ha organizzato il convegno “La ricerca a servizio del territorio”. Tra i punti critici delle imprese agricole, Cosentino sottolinea «la ridotta dimensione che non consente la commercializzazione professionale nonostante un prodotto valido. Questo non permette di affrontare con tempestività l'innovazione meccanica, informatica. Sono stati spesi tanti soldi in corsi di formazione, ma non serviti ad avere effetti per le nostre aziende». Una parola chiave come punto di forza: marketing territoriale. «Il marketing territoriale - ha detto - è uno strumento per lo sviluppo locale che serve a vendere il territorio con tutti i prodotti. E' una strategia per mettere insieme ambiente, agricoltura, cultura, tipicità e paesaggi». Usa la metafora del marinaio per spiegare il concetto di sviluppo che deve essere supportato da una mirata programmazione. «Un buon marinaio sa dove andare e dove arrivare. I nostri politici no. Non conoscendo né venti, né il mare. Basta vedere il mancato decollo del Vulture nonostante i soldi spesi». Tra le strategie su cui puntare parla di «valorizzazione dei prodotti come i piccoli frutti, dei formaggi tipici perché allevati al pascolo e questo, è un valore aggiunto che, se inserito in un mercato qualificato della ristorazione, ti permette di essere forte. In più ci sono i parchi e le aree protette da considerare>>. Iranna De Meo


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8Q·LGHD GHO GLSDUWLPHQWR UHJLRQDOH SHU OH DWWLYLWj SURGXWWLYH

&RPH SURJHWWDUH O·LQQRYD]LRQH Tecnologia e innovazione a sostegno delle imprese. Sarà presentata nel pomeriggio a Btobe "Basilicata innovazione", un'agenzia che offrirà servizi e strumenti per il trasferimento tecnologico, ma anche per trovare competenze, partner, finanziamenti e assistenza utili a realizzare progetti di innovazione. Un'idea del dipartimento regionale alle Attività produttive e di "Area Science Park" di Trieste, il primo parco scientifico e tecnologico italiano attivo da oltre 30 anni,p er aiutare le imprese a essere sempre più competitive. L'accordo metterà a disposizione un'offerta completa di servizi per cogliere la sfida quotidiana a realizzare nuovi prodotti, a rendere i propri processi sempre più efficienti e rispettosi dell'ambiente, a migliorare l'organizzazione interna, a creare nuove imprese valorizzando i risultati della ricerca locale. Le imprese saranno supportate nell'individuazione di soluzioni per migliorare i prodotti/processi dell'impresa, nell'acquisizione delle informazioni sul panorama competitivo per cogliere nuove opportunità di collaborazione, nello sviluppo di studi di settore, nell'acceso all'informazione brevettuale, nel miglioramento dei processi produttivi grazie all'utilizzo di nuovi materiali. Esperti affiancheranno le imprese nella messa a punto di progetti esecutivi di innovazione, individuando le competenze tecniche più adatte, valutando l'impatto dell'innovazione in azienda, contribuendo alla pianificazione e programmazione degli interventi necessari. Altri aspetti importanti sono il carattere di internazionalizzazione, la creazione di nuove imprese e la valorizzazione dei risultati della ricerca. Sul fronte start-up sarà data assistenza tecnica in tutte le fasi propedeutiche alla creazione d'impresa, dalla valutazione della sostenibilità economica alla stesura del business

)RULP SHU SURPXRYHUH OH LPSUHVH Si chiama Forim e sta per Formazione e Promozione per le imprese. E' l'azienda speciale della Camera di Commercio di Potenza nata 1992 che ha come obiettivi la formazione imprenditoriale e professionale. Tra le altre attività più innovative che Cciaa e Forim hanno progettato negli ultimi mesi è Ilo (Industrial Liaison Office), una struttura che avvicina la ricerca all'impresa. ILO nasce nel 2007 dal progetto "Innovazione e Trasferimento Tecnologico alle PMI" al fine di incoraggiare e favorire il trasferimento tecnologico tra le strutture di ricerca ed il mondo produttivo. L'ILO è una struttura fortemente innovativa pensata per diffondere nel mondo imprenditoriale i risultati della ricerca, favorire la diffusione dell'innovazione tra le imprese, anche attraverso spin-off accademici e/o da ricerca, contribuire al miglioramento della competitività delle imprese operanti nel territorio regionale. l'ILO si rivolge ad imprenditori interessati all'innovazione tecnologica e/o alla creazione di impresa in settori ad alta tecnologia, ai ricercatori interessati al trasferimento delle conoscenze e dei risultati della ricerca, ai soggetti istituzionali impegnati nella diffusione della cultura dell'innovazione e della ricerca. Ulteriori informazioni su www.unibas.it/ilo/index.html. C'è anche la promozione e il marketing territoriale delle produzioni locali e delle tipicità del territorio attraverso manifestazioni fieristiche nazionali ed internazionali, missioni di operatori economici, valorizzazione del turismo, sviluppo di sinergie inter aziendali.

&' 0 LO PXOWLPHGLDOH SHUVRQDOL]]DWR Si chiama "CD & M" la società nata nel 2002 con un progetto dell'imprenditoria giovanile e guidata attualmente da Giuseppe Sacco. Con sede operativa a contrada Iscalunga a Filiano e un ufficio a Roma, è una delle poche società in Basilicata e nello stesso sud Italia ad offrire un prodotto completo e personalizzato per la realizzazione di CD audio, di CD multimediale, di DVD Video grazie alle attrezzature innovative. << L'idea - ha detto Sacco - è nata con altri soci, poi ho rilevato le loro quote. Io vengo da un settore amministrativo. Come azienda facciamo diversi prodotti: duplicazione, stampa e confezionamento CD DVD, sviluppo progetti grafici, creazione supporti personalizzati, realizzazione master multimediali, studio e realizzazione di packages personalizzati, stampa serigrafica e gestione pratiche Siae. Produciamo quei supporti che vengono distribuiti in omaggio o in vendita con i giornali, ma non solo. Abbiamo uno studio di registrazione audio -musicale realizzato con materiali acustici di alta qualità e due sale prova in grado di ospitare orchestre fino a 40 elementi. In fiera porterò dei cd e dvd personalizzati, dei packaging personalizzati>>. Oltre al mercato regionale, la CD & M lavora anche fuori essendo una realtà che fornisce soluzioni complete nel campo della multimedialità su qualunque supporto (CD, CD-R). Si avvale di tre persone e di tecnici del suono che vengono chiamati come consulenti esterni. plan. L'accordo prevede, infine, sul versante della formazione di imprenditori e manager, l'attivazione di un programma integrato di servizi formativi, informativi e di consulenza personalizzata de-

dicato a imprenditori e a risorse umane. Insomma, un tassello che consolida la recente legge sulla competitività per favorire il riposizionamento competitivo del sistema produttivo regionale sulla

frontiera dell'economia della conoscenza. Sviluppo, ricerca e innovazione (SRI) solo le parole chiavi per superare la crisi e far aumentare lo sviluppo. i.d.m.

/·HVHPSLR GHOOD 1HZ 6HUYLFH Nata nel 2003, la New Service con sede a Potenza è una ditta specializzata in servizi di disinfestazione, disinfezione, derattizzazione, deblattizzazione, servizio ofidi, allontanamento volatili, diserbi e pulizie. <<Prima eravamo una ditta di pulizie - ha detto il proprietario Gerardo Aquino. Poi abbiamo deciso di professionalizzarci in questo campo e ora siamo una delle poche realtà nel potentino che forniscono questi servizi. Lavoriamo con enti pubblici e privati non solo in regione. Abbiamo sei dipendenti>>. Nonostante la crisi, grazie alla specializzazione, l'azienda non ne ha risentito molto. Per essere competitivi stanno investendo molto sull'ecologico, eliminando i prodotti chimici e ricevendo le direttive europee sul rispetto dell'ambiente. <<Stiamo utilizzando prodotti ecologici - ha detto - anche nelle disinfestazioni aeree. Con l'ecologico si spende di più e il nostro sforzo è quello di far capire al consumatore che questo garantisce la salvaguardia del pianeta. Inoltre, investiamo in formazione del personale per essere sempre aggiornati. In fiera porteremo un prodotto per catturare le mosche e una lampada attrattiva ultra violetta con piastra collante per la derattizzazione. È un apparecchio a cattura multipla. Il nostro miglior riconoscimento per noi è la soddisfazione dei nostri clienti>>. La filosofia aziendale tende a investire in innovazione tecnologia per essere sempre più professionali e per soddisfare le esigenze del cliente. i.d.m.



Matera

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Solidarietà al Villaggio del Fanciullo Sant’Antonio

Fidas Basilicata Donate dalla Polizia di Stato Giornata di formazione 160 paia di scarpe sequestrate SI svolgerà domani nella Parrocchia Maria Madre della Chiesa, in via Dei Dauni, una giornata di formazione sul Primo Soccorso organizzata dalla Fidas Basilicata in collaborazione con Basilicata Soccorso. Il corso prevede la partecipazione di 20 volontari dell'Associazione Donatori Sangue che si avvicenderanno in due sessioni della durata di cinque ore ciascuna, la prima fissata a partire dalle ore 9 fino

alle 14, la seconda dalle ore 15 alle 20. «Esprimo grande apprezzamento per la collaborazione offerta da Basilicata Soccorso - ha dichiarato Francesco Salvatore, presidente della Fidas Basilicata con cui avvieremo una serie di azioni per dare maggiore specificità al network sociale a cui la Fidas Basilicata sta lavorando da oltre 2 anni, al fine di fornire un reale sostegno solidaristico alle categorie svantaggiate».

SONO state donate mercoledì scorso da personale della Polizia di Stato al responsabile del Villaggio del Fanciullo Sant'Antonio di Matera 160 paia di scarpe nuove di vario modello e taglia. Le scarpe furono rinvenute e sequestrate a Matera nel corso di un'operazione di polizia giudiziaria, svolta ad ottobre dalla Squadra Mobile, diretta al contrasto della commercializzazione di merce con

segni distintivi contraffatti. I responsabili, cittadini magrebini privi del permesso di soggiorno che occupavano abusivamente i locali della scuola infermieri in disuso, furono denunciati all'Autorità giudiziaria. Uno di loro fu arrestato perché inottemperante all'ordine del questore di abbandonare il territorio dello Stato. All'esito delle indagini

Un’immagine del sequestro

sulla provenienza della merce, il magistrato, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Matera Valeria Farina

Valaori, ha disposto l'assegnazione della merce sequestrata ad un ente assistenziale. matera@luedi.it

Pio Acito: «La zona era piena di tracce del passato e di reperti che ormai si sono persi»

Da giardino a cantiere perenne Lavori fermi da mesi nel complesso di Sant’Agostino STOP DOPO LA DENUNCIA DI LEGAMBIENTE UNA VICENDA INIZIATA DICIASSETTE ANNI FA TACCIONO le ruspe nel giardino di Sant'Agostino. Da alcuni mesi, in corrispondenza circa con la denuncia effettuata da Legambiente e dall'associazione Sassikult, sono stati interrotti i lavori per la realizzazione da parte della Soprintendenza della Basilicata di una sala convegni interrata dotata di ottanta posti nel complesso monumentale di Sant'Agostino. A seguito della denuncia furono realizzati alcuni sopralluoghi da parte delle forze dell'ordine. «Il Comando provinciale dei carabinieri - ha dichiarato Pio Acito, vicepresidente di Legambiente Basilicata - è intervenuto sul posto ed ha effettuato una serie di rilievi per accertare quanto da noi denunciato. Sono state scattate anche diverse fotografie. La zona interessata dai lavori è soggetta da anni a vincolo ambientale, che non ne permette la trasformazione, come purtroppo è avvenuto. Non è stato distrutto soltanto il vecchio giardino. La zona era piena di tracce del passato e di reperti che ormai si sono persi. Il collegamento a ponte tra le due sponde della piccola Gravinella, un antico manufatto in tufo risalente a qualche secolo fa e situato nei pressi della sottostante chiesa rupestre di Sant'Agostino, è stato abbattuto. E

questo per realizzare, - ha proseguito Acito - dopo la bocciatura del parcheggio per i dipendenti della Soprintendenza della Basilicata, una sala convegni di cui Matera non ha certamente bisogno, considerato che ne possiede in numero più che sufficiente. Purtroppo nella nostra città, come del resto in gran parte della Penisola, si realizzano solo opere complesse e costose, quando invece si potrebbe intervenire in modo non invasivo, con pochi soldi e nel rispetto dei luoghi e del passato. Sono ormai più di quindici anni che il complesso monumentale di Sant'Agostino viene manomesso e maltrattato senza che la quasi totalità dei cittadini sia a conoscenza di quello che sta succedendo effettivamente in quella zona». Il nuovo progetto della Soprintendenza, presentato un anno fa, prevede non solo la realizzazione di una sala convegni, ma anche la “riqualificazione dell'aera antistante il convento”, dove fino al 2005 erano presenti dieci cipressi, piantati nel 1945 e che avevano raggiunto, prima che entrassero in funzione le motoseghe, l'altezza di una quindicina di metri. Dopo l'abbattimento dei cipressi, la zona è stata recintata e lo è tuttora. Sono stati effettuati alcuni scavi ma la si-

tuazione che si presenta all'occhio dei materani e dei turisti non sembra essere cambiata di molto in questi ultimi quattro anni. «Il giardino di Sant'Agostino, - ha concluso Pio Acito - situato all'ingresso del Sasso Barisano, rappresentava un bel biglietto da visita per Matera e per i suoi visitatori che si affacciavano per la prima volta sui Sassi. Oggi, invece, il primo impatto è quello di un perenne cantiere». Biagio Tarasco

NEL 1992 l'allora giunta comunale guidata dal sindaco Saverio Acito appalta il progetto per la realizzazione di parcheggi nel complesso monumentale di Sant'Agostino, soggetto a vincolo ambientale dal 1988. L'importo è di oltre otto miliardi di lire. I lavori appaltati dal Comune di Matera vengono bloccati dalla Soprintendenza per i Beni culturali e per il paesaggio della Basi-

Indirizzi diversi senza la città segue dalla pagina 33

QUESTA esigenza è stata ribadita in più occasioni, finanche nell'ultimo documento di indirizzo approvato dal consiglio comunale per la redazione del regolamento urbanistico e il piano strutturale (delibera di C.C. n. 39 /2006). Cambia l'amministrazione, cambiano gli indirizzi. Se si chiede al privato di sostituirsi al pubblico con l' artificio del “progetti di finanza”, pare evidente che le proposte non possono che prevedere volumi compensativi per le imprese. Il punto critico sta proprio nel contenuto dell'indirizzo posto a base del concorso, vale a dire la convenienza economica dell'intervento da parte delle imprese costruttrici. Rendere appetibile una proposta di trasformazione urbana alle imprese significa, più delle volte, ipotizzare interventi volumetrici oltre misura, per non dire fuori scala come nel caso di

cui parliamo. Si è voluto tener fuori la città (si è voluto evitare il contatto con la comunità, l'“incontro etnografico” direbbe E. De Martino) pensando che il problema si potesse risolvere delegando il tutto ai grandi dell'architettura sperimentale (non riflettendo sui limiti di una progettazione “svolta per visite” aggiungerebbe G. B. Bronzini). Per l'attuale amministrazione la questione non è più la ricucitura dello strappo consumato negli ultimi vent'anni, è diventata un'altra. Si è de-contestualizzato il luogo e, nello stesso tempo, per stupire e infondere un panorama di ottimismo, si sta tentando di offrire ai materani il “vaso di Pandora”. Il che significa più opere, più cemento, meno spazio libero per respirare. La nostra tradizione urbanistica e architettonica è stata, nel bene e nel male, fortemente intrisa di valori ambientali, sociali e antropologici. La questione è

se questa architettura, orfana, pericolosa e spesso sconcertante, fluttuante e per certi aspetti apparentemente immateriale, dai costi esorbitanti, contribuirà a definire un nuovo modello abitativo o se invece sarà destinata a soddisfare le solite note rendite e i desideri smanianti del “nuovo” ceto politico. Ci interessa molto, invece, capire cosa pensano gli uomini e le donne che ragionano, i professionisti nostrani, gli intellettuali, i geografi e i sociologi urbani, gli scrittori e quanti sono in grado di esprimere autonomia di pensiero. La città è in una crisi profonda, questo è forse il momento di discutere e concentrasi sul grande tema dell'innovazione tecnologica, sul risparmio energetico e fonti rinnovabili, sulle infrastrutture immateriali, sui servizi ai cittadini e alle imprese, di istruzione e formazione, di beni comuni e patrimonio ambientale, in una parola abbiamo bisogno di de-costruire la città. Michele Morelli

licata con una nota del 27 giugno 1995, in cui si evidenzia la necessità di salvaguardare «le testimonianze architettoniche e storiche del sito». Con atto del 21 marzo 1996 la Soprintendenza respinge il tentativo di esproprio del complesso monumentale di Sant'Agostino da parte del Comune di Matera, il quale, avendo appaltato i lavori, sarà costretto a pagare i danni all'impresa aggiudicataria per la mancata esecuzione. Il 13 febbraio 2001 viene firmato un accordo di Programma quadro tra il Ministero per i Beni e le attività culturali (ministro Giovanna Melandri) e la Regione Basilicata (presidente Filippo Bubbico) con cui si intende valorizzare monumenti e beni culturali di primaria importanza distribuiti in tutta la regione. Tra i beni oggetto dell'accordo compare il complesso di Sant'Agostino. Nell'aprile del 2004 al protocollo generale del Comune di Matera viene depositato il progetto esecutivo di “Recupero locali ipogei e realizzazione parcheggio della Soprintendenza per i Beni architettonici e per il paesaggio della Basilicata” indicante un importo di 1.084.559,49

euro. Nel mese di aprile 2005 vengono abbattuti da parte della Soprintendenza i dieci cipressi piantati nel 1945 nel giardino di Sant'Agostino. Nel settembre del 2006 la Soprintendenza della Basilicata inizia i lavori di Recupero dei locali ipogei e di realizzazione di un parcheggio finanziati nell'ambito dell'Accordo di Programma quadro ministero Beni culturali-Regione Basilicata. Si oppongono le associazioni cittadine. Il 15 marzo 2007 il Sottosegretario di Stato del ministero per i Beni e le attività culturali, la dottoressa Danielle Gattegno Mazzonis, viene a Matera per annunciare ufficialmente in un incontro pubblico organizzato da Legambiente che il parcheggio previsto nel progetto del ministero inerente il complesso monumentale di Sant'Agostino non si farà. Nel gennaio del 2008 la Soprintendenza della Basilicata propone per San'Agostino un nuovo progetto in variante. Il progetto prevede la realizzazione di una sala convegni interrata, costruita in calcestruzzo armato e rivestita di tufi. E così si riparte con le ruspe. b.t.

Per favorire il miglioramento di alcuni settori

Incarichi ai consiglieri IL SINDACO di Matera Emilio Nicola Buccico ha conferito ad alcuni consiglieri comunali incarichi di collaborazione in ordine a qualsiasi utile attività di consulenza, suggerimento e di proposta in materie di sua competenza assessorile. Questi gli incarichi attribuiti: Pari Opportunità e Pubblica Istruzione al consigliere Silvana Bianculli; Sicurezza della città di Matera, con esclusione della Polizia Municipale, al consigliere Adriano Pedicini; settore Sport al consigliere Giovanni Angelino; Borghi di Matera al consigliere Eustachio Tataranni; Trasporti, Mobilità e Viabilità della città di Matera al consigliere Corrado Arfò; Toponomastica al consigliere Emanuele Nicoletti; Progettazione Culturale della città di Matera al consigliere Vito Sasso. Il primo cittadino di Matera ha auspicato una collaborazione fruttuosa e vantaggiosa per le attività dell'Amministrazione Comunale. Il sindaco Buccico si è infatti affidato alla competenza e al senso

Il municipio

di responsabilità dei consiglieri per favorire il miglior funzionamento di alcuni settori, come quello dello Sport, che nella città dei Sassi avverte la necessità di una fase di rilancio. I consiglieri, da parte loro, hanno messo a disposizione le rispettive esperienze e conoscenze nei settori loro assegnati loro allo scopo di fornire supporto e di proporre ogni utile iniziativa per il miglioramento delle attività. matera@luedi.it


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Matera Agenda TAXI MATERA 3332685173

Irene

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Assemblea provinciale Cna DOMENICA 22 febbraio presso la sala conferenze della parrocchia San Giuseppe Artigiano in Matera a partire dalle ore 9.30 avrà luogo l'Assemblea provinciale Cna che oltre ad assolvere ad alcuni adempimenti statutari si interrogherà su come gli artigiani e le piccole e medie imprese possono costruire risposte reali e durature all'attuale situazione. Si sono infatti avviati gli incontri della Cna Matera con la propria base associativa per discutere le linee strategiche ed operative del Piano Strategico 2009/2011. |«Nella scorsa settimana –comunica Leo Montemurro segretario provinciale Cna – abbiamo incontrato le imprese nostre iscritte operanti nei vari comparti produttivi: alimentare, comunicazione e terziario, costruzioni e installazione impianti, produzione, servizi alla comunità, turismo, federmoda e trasporti. In questa settimana chiudiamo il ciclo degli incontri con l’artigianato artistico e con le imprese del settore benessere e sanità».

Futurismo il 28 al Musma A causa delle avverse condizioni climatiche , l'inaugurazione sulla mostra didattica e il pubblico incontro sul Futurismo al Musma sono stati rinviati a sabato 28 febbraio alle ore 18. Per ricordare questi cento anni di avanguardia l'articolato programma della manifestazione vedrà l'inaugurazione della mostra didattica nella Biblioteca Scheiwiller e successivamente la celebrazione dell'evento con gli interventi di Giuseppe Appella, storico dell'arte, Luigi Sansone, storico dell'arte, Francesco Bolzoni, storico del cinema.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Tanti auguri, Irene, per il tuo primo anno di vita da papà, mamma e dal tuo fratellone

FARMACIE DI TURNO SERVIZI SOCIALI dalle 8.30 alle 8.30 MOTTA UVA T. Via Nazionale 120

0835/385632

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/262260 0835/336882 0835/331314

Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Il vino imp(i)azza SI svolgerà a Matera, da oggi a domenica 22 febbraio dalle 19,30, l'iniziativa "Il vino imp(i)azza", organizzata dall'Associazione Operatori Turistici di Matera Sinòpia - che raggruppa circa cinquanta soggetti del mondo del turismo, tra imprenditori, agenzie, guide turistiche, artigiani e commercianti. "Il vino imp(i)azza" è un percorso turistico, enogastronomico ed artigianale, che mette in comunicazione le varie piazze del centro storico ubicate lungo l'asse barocco (con partenza da piazza Vittorio Veneto verso piazza del Sedile e piazza Pascoli), con suggestivi spazi ipogei (piazza San Francesco e Santa Maria degli Armeni); all'interno di tali allocazioni sarà presentata la produzione alimentare, vinicola ed artigianale regionale ed interregionale.

Matera alla Bit di Milano L'Amministrazione Comunale di Matera sta partecipando all'edizione 2009 della Bit, la Borsa Internazionale del Turismo, che si svolge a Milano fino al 22 febbraio. In particolare, l’amministrazione comunale di Matera nei giorni della fiera disporrà di un proprio spazio espositivo all'interno dello stand dell'Atp di Basilicata e della Regione Basilicata, all'interno del quale saranno esposti depliant illustrativi, materiale fotografico e tipicità della città. Al fine di offrire un ulteriore contributo ai visitatori della Bit, nella giornata di sabato 21 febbraio sarà presente un funzionario dell'Ufficio Turismo dell’amministrazione comunale che fornirà utili informazioni sulle caratteristiche e sulle peculiarità del territorio della città dei Sassi ai visitatori della rassegna che si svolge a Milano.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.

•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Inkheart - La leggenda di cuore d’inchiostro 17,30-19,30-21,30 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Il dubbio 17,30-19,30-21,30 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 J’ttatir Sipario ore 21 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Questo piccolo grande amore 17,30-19,30-21,30

•CINE TEATRO ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Australia 19 Operazione Valchiria 21,45

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Ex 19-21,30

•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137

•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Ex 21

•PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137

•CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso


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Seguirà lezioni al Conservatorio grazie al primo Piano Educativo Individualizzato

Ecco il sogno di Antonio, batterista down LA porta d’ingresso del Conservatorio Duni si apre e finalmente accoglie Antonio Pranteda che da domani sarà allievo del corso di percussione. Il primo progetto di formazione musicale per diversamente abili, avviato dalla struttura materana diretta da Saverio Vizziello, potrebbe diventare pilota per identiche esperienze in tutta Italia, come conferma l’interesse del Miur illustrato dal direttore nel corso della conferenza stampa che si è svolta ieri al Conservatorio. «E’ una sfida - ha spiegato - che accettiamo volentieri. La storia di Antonio è nota a

tutti perchè da anni manifesta la volontà di suonare la batteria, studiando in Conservatorio. Per ciò che è successo negli anni precedenti chiedo ufficialmente scusa da parte del Conservatorio per gli errori commessi. La condizione di Antonio - ha aggiunto - non gli consentiva, infatti, di partecipare agli esami di ammissione. Abbiamo creato invece un percorso ad hoc, con un Piano Educativo Individualizzato, realizzato insieme al Comune di Matera e all’associazione Italiana Persone Down. Il consiglio di amministrazione ha indetto un bando pubblico, il primo,

per docenti di sostegno esperti di musica, figure che affianchino gli insegnanti, che è stato vinto dal prof. Michele Niglio». L’attività è completamente finanziata dal Comune che quest anno ha impegnato 2000 euro ma per il bilancio 2009 è già pronto a investirne 30 mila. «Oggi realizziamo una metodologia, una buona prassi che si possa estendere - ha aggiunto l’assessore comunale alle Politiche sociali, Michele Plati - l’handicap non può essere catalogato, nelle sue diverse accezioni. Occorre calibrare per questo gli interventi con risposte diverse. Bisogna af-

frontare il tema dell’handicap meno grave per il quale le risposte di natura sociale sono date solo dalla scuola al termine della quale le famiglie vengono lasciate sole». L’importanza di un segnale così significativo è stata sottolineata da Gertrude Potenza, presidente dell’Associazione Italiana Persone Down: «E’ un grande evento che premia l’impegno di Antonio nonostante nostri contatti con gli ex direttori del Conservatorio non avessero avuto fortuna. Con Saverio Vizziello abbiamo raggiunto il nostro obiettivo». a.ciervo@luedi.it

Un momento della conferenza stampa al Conservatorio

Per Santantonio, presidente Legambiente, il problema è molto più serio di quello che sembra

«La verità sull’aria che respiriamo» Oggi esperti a confronto su Italcementi, Valbasento e Ilva «DI “mal’aria” industriale non se ne deve parlare perché le conseguenze sarebbero pesantissime». Lo afferma provocatoriamente Pio Acito, vicepresidente di Legambiente Basilicata, per presentare l'incontro “Mal’aria industriale in Basilicata. Cosa ci fanno respirare” che si svolgerà oggi alle 17 nel bookshop di Palazzo Lanfranchi. «Il tema è scottante, il problema è molto più serio di quello che sembra. - afferma Marcello Santantonio, presidente del circolo materano di Legambiente - Stiamo scoprendo che la Basilicata non è quel polmone verde che era considerata, sotto terra abbiamo i rifiuti nocivi dal Nord Italia, nell'impianto Italcementi è rotta la centralina di monitoraggio, ci sono navi affondate nello Jonio di cui nessuno parla: le scorie radioattive, insomma, non sono solo nella Trisaia. Pensavamo di essere un'isola felice, non avere fabbriche avrebbe dovuto tranquillizzarci: eppure da uno studio sui tumori effettuato nella nostra regione sono emerse percentuali anomale». Dati che dovrebbero far riflettere e, proprio per approfondire la situazione del Materano, nel pomeriggio relazioneranno Vincenzo Esposito dell'Arpab Puglia sull'inquinamento nei pressi dell'Ilva di Taranto, Pietro Fedeli (direttore dell'Osservatorio Ambiente e Legalità della Regione Basilicata) sui veleni nascosti in Valbasento e Vito Borneo sulle

emissioni del cementificio di Matera. «Quello della “mal’aria” industriale è uno dei temi nazionali di Legambiente. - precisa Pio Acito - Nel raggio di quindici chilometri dall'Ilva di Taranto viene prodotto il 45% del Primitivo della Puglia. La storia della Valbasento, invece è oscena: ci sono miliardi per fare bonifiche, potrebbero lavorare per diverse anni persone qualificate e Alcuni volontari di Legambiente invece non si fa niente. triamo con le trivelle dove Lo sviluppo del territorio abbiamo messo i nostri siti e dei materani dipende an- di stoccaggio per l'oro nero che da quante vite si posso- e dove di tanto in tanto c’è no sacrificare?». un incidente e si sversa Molte le domande che Le- qualcosa, percola qualche gambiente si pone e che po- altra cosa o magari brucia? tranno trovare risposte nel Nei pressi di Matera stanpomeriggio: «Ma la mozza- no per prendere il via i lavorella pugliese che mangia- ri di ampliamento dell'immo a Matera non la fanno pianto Italcementi che concon il latte delle mucche che tribuisce ad inquinare l'ampascolano nei campi dove si biente, e non poco ,visto che deposita costantemente da sventra il Parco della Murdecenni il residuo dell'Ilva gia Materana. di Taranto? Vorremmo dire che almeL'acqua dei rubinetti non no la situazione è sotto conpassa da quelle valli e da trollo ma non è così, gli imquelle montagne che sven- pianti di rilevamento delle

Il lago di San Giuliano tra i più importanti sotto il profilo ornitologico

Dossier sulle zone umide LE zone umide più importanti della Basilicata, sotto il profilo ornitologico, sono il lago di San Giuliano, l’invaso di Monte Cotugno, il lago Pantano di Pignola e l’intero tratto della costa ionica, con particolare riferimento alle zone di foce. Lo ha reso noto il presidente dell’Ente Parco di Gallipoli Cognato, Rocco Rivelli, citando i primi risultati del lavoro di avvistamento realizzato dall’Osservatorio faunistico insediato all’interno dell’area. Le zone umide sono risultate ideali per lo svernamento di molte specie di uccelli acquatici, come gli oltre mille fischioni censiti a San Giuliano o le decine di chiurli maggiori lungo il litorale ionico. Particolarmente interessanti sono risultate le osservazioni di due gabbiani rosei, oltre 40 volpoche e uno smergo minore presso la Foce dell’Agri e di circa 50 fratini e 14 piovanelli tridattili a Marina di Pisticci. matera@luedi.it

La diga di San Giuliano

Liceo Duni, il sindaco scrive al ministro Gelmini

emissioni posti vicino il cementificio sono inattivi da dieci giorni». Il prossimo appuntamento con il ciclo di incontri “Nessuno ci può rifiutare” è previsto per il 7 marzo. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

UNA lettere del sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico, al Ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini affinchè «venga evitato, in un piano dimensionamento scolastico, l’accorpamento del liceo classico “Emanuele Duni” con il Liceo artistico Carlo Levi». Secondo il sindaco Buccico «è, silenziosamente, in atto il tentativo di sfigurare la nostra storia - la storia di Matera - e, probabilmente, di declassare il glorioso liceo classico “Duni” con la sua vita ultracentenaria: un presunto dimensionamento scolastico pretende di accorpare liceo classico e liceo artistico. Mi auguro che dietro questo tentativo di scempio identitario non si annidino cascami ideologici pronti a supportare opzioni burocratiche ed aspirazioni inadeguate. Il cammino del nostro liceo, che

tra i suoi primi docenti ha annoverato Pascoli, Ghisleri, Lipparini, Orano e che ha formato migliaia di illustri concittadini, a cominciare da Nicola Festa, Eustachio Paolo Lamanna, Giuseppe De Robertis e Raffaele Sarra, si è snodato lungo oramai tre secoli, dalla iniziale Scuola Comunale privata classica prima di divenire nel 1875 Scuola Parificata e poi nel 1882 Istituto Statale: mi rivolgo subito al ministro Gelmini perché intervenga subito per impedire il compimento di un tale disegno. Invito le forze culturali, gli intellettuali, i politici avveduti a far sentire la loro voce: nei prossimi giorni, d'intesa con ex alunni lancerò un manifesto per raccogliere adesioni nella difesa di una istituzione che, nel nome del filosofo vichiano Emanuele Duni, onora la nostra città». matera@luedi.it


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Ferrandina Appello della Cgil e interrogazione di Di Lorenzo in commissione Attività produttive

«Chiusura Alvi, la Regione intervenga» VALBASENTO - Fra 30 giorni e dopo 14 anni di ininterrotta attività, il deposito Alvi di Ferrandina, ha annunciato di chiudere i battenti. Lo ha comunicato martedì scorso un rappresentante dell'azienda salernitana intervenuto all'incontro, richiesto dalla Cgil di categoria, e convocato dal prefetto, alla presenza del sindaco di Ferrandina, Elio Ricchiuti, e di una delegazione di lavoratori. Il magazzino, gestito dalle aziende Logitec srl ed Euroglobal soc. coop., occupa 62 lavoratori ed ha finora approvvigionato i punti vendita di Basilicata, Calabria e Puglia. Adesso l'azienda Avi decide improvvisamente che tale servizio dovrà essere espletato direttamente dal deposito unico, che ha sede in Fisciano (Sa).

«Un'altra azienda abbandona improvvisamente il territorio lucano -si legge in una nota della Cgil- lasciando altre 62 famiglie senza una prospettiva e senza un reddito. La situazione è ancora più preoccupante perché accade in un settore (terziario) non coperto da ammortizzatori sociali ordinari. Il prefetto di Matera, nel corso dell'incontro, ha espresso la necessità di colloquiare direttamente con il presidente della società Alvi, dottor Angelo Villani (che è anche attuale presidente della Giunta provinciale di Salerno) per cercare di trovare soluzioni alternative alla cessazione dell'attività. È urgente e importante che sulla questione intervengano anche le più alte cariche istituzionali della Regione Basilicata -spiega la Cgil- in-

sieme ai sindaci dei Comuni dove risiedono i lavoratori interessati, anche al fine di individuare eventuali forme di sostegno al reddito da mettere in campo a favore delle 62 unità lavorative. Intanto ieri, il vice presidente della terza commissione Attività produttive, Pasquale Di Lorenzo, ha presentato in Commissione un interrogazione urgente con la quale si chiede l' intervento immediato dell'assessore Straziuso in ordine alla chiusura del deposito Alvi. «E'assolutamente necessario -scrive Di Lorenzo- che la Regione si faccia parte attiva in questa vertenza ed intervenga nei confronti dell'azienda che sembra essere intenzionata a razionalizzare la propria organizzazione aziendale sopprimendo la sede di Ferrandina e mante-

nendo solo quella di Salerno. Un grave ed ennesimo colpo all'occupazione in un momento delicato come questo che la nostra provincia sta attraversando. Confidiamo -prosegue Di Lorenzo- nella sensibilità e nel senso di responsabilità di tutti ma, la Regione, si faccia ,da subito, parte attiva aprendo un tavolo di confronto con l'azienda mettendo in campo tutti gli strumenti possibili e agendo sul lato delle incentivazioni, affinché l'azienda possa rivalutare concretamente la possibilità di rimanere a Ferrandina.In questo contesto storico ogni azienda che chiude e va via è un opzione che si deve scongiurare con ogni mezzo possibile e con ogni strumento incentivante previsto dalle normative e disponibilità regionali. provinciamt@luedi.it

Un supermercato

Montescaglioso Oggi i suoi degni seguaci alimentano importanti progetti di solidarietà

La grande eredità di Prosperino Quinto anniversario dalla morte di “Padre Africa” MONTESCAGLIOSO - Il 18 febbraio 2004, all'età di 72 anni, si spegneva Padre Prosperino Gallipoli, frate cappuccino montese che dal 1959 fu missionario in Mozambico. Nel povero Paese africano il religioso, tra le molteplici attività, era stato artefice della costituzione, nel 1980, a Maputo, capitale dello Stato africano, dell'Unione generale delle cooperative agro zootecniche. Ad essa avevano aderito 187 cooperative e 5.500 soci, la maggior parte dei quali donne. Il suo esempio di dedizione è stato pienamente raccolto dall'associazione Onlus Basilicata-Mozambico, intitolata al suo nome e presieduta da Antonio Tricase. E' nata il 31 marzo 2003, a pochi mesi di distanza dal viaggio in Mozambico, compiuto a fine agosto 2002, dallo stesso Tricase, dall'allora presidente della Giunta Regionale di Basilicata Filippo Bubbico e dall'arcivescovo di Matera-Irsina, monsignor Antonio Ciliberti. Dal 2003 l'associazione Onlus porta aiuti ef-

fettivi alle popolazioni africane, adottando progetti, curando l'apertura e la gestione di scuole, oltre alla cura di bambini dalla salute malferma. Non manca il sostegno con borse di studio universitarie, la tutela dell'igiene e della salute con la costruzione di pozzi. Il presidente dell'associazione, Tricase, ha presentato i due progetti principali che si intendono avviare nell'anno 2009: “Progetto Scuola e Salute” a Maputo e “Progetto Sostegno Seminario- Casa d'Accoglienza” tra Quelimane e Mocuba, che comporteranno un costo complessivo di 316.700 euro. Ha ricordato quanto affermato da padre Domenico Maria Mirizzi, successore di padre Gallipoli e, a sua volta, frate cappuccino, il quale dal 2004 opera in Mozambico presso la parrocchia “Nossa Senhora de Fatima, comunidade Divino Espirito Santo de Laulane”. Il religioso ha reso noto l'avvio della costruzione di un Centro salute (poliambulatorio) che ha ricevuto il finan-

Padre Prosperino Gallipoli da giovane

ziamento di cittadini di suoi amici di Sammichele di Bari. Altra costruzione riguarda un Centro socio sanitario di maternità finanziato da Regione Basilicata e dall'associazione Onlus BasilicataMozambico. Entrambi i centri sanitari saranno costruiti per consentire l'accesso gratuito alle cure; in caso contrario si

dovrebbe pagare in strutture statali che non dimostrano grande efficienza. Tricase ha ricordato il primo step del progetto “Tecnologia e Comunicazione”, corso di formazione professionale biennale, svoltosi tra luglio e agosto 2008, consistente in corsi di fotografia, grafica, narrazione ed internet, la cui direzione è affidata all'architetto materano Roberto Galante. Ha poi annunciato la partenza di tre volontari per il secondo step, che si terrà nei mesi di marzoaprile prossimi. A luglio e agosto si prevedono il terzo ed il quarto. A Mocuba (2.000 Km da Maputo), grazie all'opera del prete mozambicano don Stefano Angelo Fernando si sta arredando la casa famiglia “Bambin Gesù”, finanziata da Basilicata/Mozambico. Nella stessa località, sempre grazie a un finanziamento dell'associazione diretta da Tricase, è in via di completamento la scuola elementare, con le scolaresche che già frequentano le lezioni all'aperto, sotto gli alberi. Subito dopo il

completamento dell'edifico scolastico, si provvederà all'arredamento e delle aule e della biblioteca. A Quelimane, capoluogo della provincia di Zambézia, si sostiene il Seminario diocesano. Un'altra importante iniziativa, rivolta ai più giovani e indifesi, riguarda l'arredamento della Casa Famiglia per i “ragazzi di strada”, minori senza fissa dimora costretti a vivere nelle strade perché orfani o abbandonati, fuggiti volontariamente o cacciati di casa, i quali possono anche fatti sparire da gente senza il minimo scrupolo per un illecito guadagno proveniente da traffico di organi o di bambini. Questa lodevole iniziativa gode del contributo fornito dal progetto “Adozioni a distanza” che nel 2008 ha consentito di sottoscriverne 40, ognuna delle quali dell'importo di 300 euro. Tra le varie attività finanziate da Basilicata- Mozambico rientra la scuola “P. P. Gallipoli”, frequentata da 180 bambini. Michele Marchitelli

Montescaglioso Dopo lo stop forzato per il maltempo, la sfida contro il Bernalda

Polisportiva carica verso la meta MONTESCAGLIOSO - Nell'ultimo turno di campionato, i ragazzi della Polisportiva Libertas hanno compiuto un viaggio a vuoto recandosi a Salandra, dove non è stato possibile scendere in campo a causa delle avverse condizioni meteorologiche. Come è possibile leggere sul puntuale commento alla giornata calcistica montese offerto su monte.net da Giambattista Raddi, a causa della “spolverata di neve caduta in nottata” la gara non si è giocata. Sembra che l'arbitro designato alla direzione fosse inizialmente disposto a fare scender in campo le due squadre, perché la neve caduta non sembrava potesse impedirne l'inizio di gara, accettando poi le ragioni degli atleti locali, che non avrebbero contribuito alla creazione delle condizioni age-

voli per lo svolgimento della partita, non rendendo visibili le linee di campo. A nulla sono valsi gli sforzi compiuti dal difensore montese Emanuele Tafuno, veterano e colonna della squadra di Montescaglioso, il quale, con la sua consueta generosità, si è addirittura “armato di scopa” impegnandosi nel ripulire dal nevischio le linee. La squadra montese (42 punti), dopo aver usufruito, involontariamente, di questo turno di riposo, si prepara domenica prossima ad affrontare il derby con la formazione del Bernalda (21), reduce dallo 0-0 interno con il Roccanova. La sfida con i confinanti bernaldesi, in special modo nei decenni scorsi, è stata sempre una gara molto sentita. All'andata i ragazzi della Polisportiva montese allenati da Franco Cico-

rella hanno espugnato il campo bernaldese, con il risultato di 2-1 in loro favore. Nell'occasione andarono a segno, nei primi 19 minuti di gioco, Antonello Tafuno (16') con un grande gol da fuori area, imitato, al 19', da Stefano Cifarelli, abile a superare il portiere bernaldese Figliuolo con un pallonetto scagliato dalla lunga distanza. La formazione bernaldese riuscì a dimezzare lo svantaggio solo all'80' con Margarita. Anche l'ultimo confronto interno tra le due formazioni si è concluso con una vittoria dei montesi: il 6 aprile 2008, nella sfida tornata a disputarsi dopo diversi anni, il Montescaglioso si impose nella sfida con il Bernalda per 2-0, con una rete per tempo messa a segno da Maurizio Raddi. mic.mar.

La Polisportiva Montescaglioso

Gestione del canile C’è il bando PISTICCI - Il Comune di Pisticci ha pubblicato, nei giorni scorsi, il bando per l'affidamento in gestione del canile municipale di contrada Fosso Lavandaio e dei servizi connessi al fenomeno del randagismo. L'affidamento, della durata triennale, è di 175mila euro l'anno, per complessivi 525mila euro. Le domande dovranno essere presentate entro il 25 febbraio prossimo, presso gli uffici comunali competenti a Palazzo Giannantonio. Un importante servizio per garantire la salute dei cani e controllare il fenomeno del randagismo. provinciamt@luedi.it


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Grassano Ricostruzione del plesso Don Bosco e meno restrizioni al traffico in via Meridionale

Lavori pubblici, ecco le novità L’incarico è stato affidato all’ex diessino Filippo Luberto GRASSANO - L'assessorato ai lavori pubblici del comune di Grassano cambia gestione e si profilano novità in vista. L'incarico, assegnato nei giorni scorsi con la nomina della nuova giunta Magnate, è stato affidato al diessino Filippo Luberto (che aveva in carico l'assessorato alle attività produttive) che a pochi giorni dalla nomina annuncia ai cittadini alcuni cambiamenti. «Anche se ho già acquisito una piccola esperienza amministrativa - ha esordito Luberto - mi sono reso conto che le problematiche sono diverse a seconda dei settori, pertanto c'è bisogno di un po' di tempo per visionare la documentazione specifica dell'assessorato ai lavori pubblici, ciò nonostante mi sono attivato subito per due problemi importanti». Luberto si riferisce al problema della viabilità cittadina. «Per quanto riguarda la viabilità già dallo scorso 14

Luberto, a sinistra il plesso Don Bosco

febbraio è stato cambiato , in via sperimentale, l'orario d'accesso di via Meridionale con una più ampia apertura degli orari di transito nel periodo invernale. Questa nuova disposizione nasce dalla segnalazione dei

commercianti della strada interessata i quali ritengono che potendo i cittadini accedere in via Meridionale con le automobili significa avere una possibilità commerciale in più». Dunque cadono le restrizioni al traf-

fico sinora vigenti e viene concessa la possibilità, da quanto si evince sull'ordinanza, di transito più libero per le auto (periodo di vigenza dell'ora legale: feriali 20, 24 - festivi 9.30 -13.30, 19-24; periodo di vigenza

dell'ora solare: sabato 19, 22- festivi 9.30, 13.30- 16, 22) . Sempre sul fronte della viabilità lo stesso assessore ha stilato insieme all'ufficio tecnico un elenco di strade che con estrema priorità presentano difficoltà di transito con buche e manto stradale sconnesso in seguito agli eventi atmosferici avversi delle scorse settimane, già alcuni interventi sembra siano stati effettuati partendo da rione Europa con la posa di cemento nelle buche più pericolose, come intervento urgente, per poi passare al ripristino dell' asfalto appena terminato l'inverno. «Per quanto riguarda grossi lavori (appalto di circa 500.000 euro) - continua Filippo Luberto - il 5 febbraio abbiamo firmato il contratto per la ricostruzione del plesso scolastico Don Bosco, a giorni sarà effettuata la consegna lavori a cui da subito la ditta appaltatrice La Riuscita di Pomarico fa-

A Palazzo Materi i racconti per immagini del regista Stanislao

rà seguire la messa in sicurezza del cantiere». «Dato corso a quanto già programmato - conclude l'assessore ai lavori pubblici e viabilità - inizierò a pensare alla progettazione di altro anche perché credo che l'assessorato ai lavori pubblici sia molto impegnativo e senza una programmazione di concerto con gli enti di riferimento si rischia solo di fare chiacchiere e non fatti. Per quanto riguarda Grassano devo dire che molto è stato programmato nei mesi precedenti grazie all'impegno del sindaco Vito Magnante che è stato sostenuto dall'ente Regione Basilicata con il presidente della Regione Vito De Filippo e l'assessore alle infrastrutture Innocenzo Loguercio che hanno sbloccato finanziamenti destinati al nostro comune che daranno un'po' di respiro all'economia locale ferma ormai da alcuni anni». Giovanni Spadafino

Aliano Festa da domani al 24

Storie del viaggiatore Nievo Ricordi leviani Domani l’inaugurazione di una significativa mostra a Grassano GRASSANO - L'attesa mostra intitolata “Storie di un viaggiatore” e dedicata al fotografo e regista Stanislao Nievo, sarà inaugurata domani pomeriggio a Grassano, nel corso di una manifestazione presso l'antico palazzo Materi. La Mostra arriva a Grassano, unica tappa nel sud Italia insieme a Cosenza, grazie alla Fondazione “Ippolito Nievo”, in collaborazione con l'associazione culturale “Crassanum” e il Comune di Grassano e vanta partners eccellenti come il ministero per i Beni Culturali e Ambientali, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, La commissione nazionale italiana per l'Unesco, l'Istituto Italiano di Cultura di Vienna, l'Istituto per la storia del Risorgimento Italiano, l'Ente Parco nazionale del Circeo, la Rai, Mediaset, la Siae, il Centro Sperimentale di Cinematografia e il Museo Ippolito Nievo. L'evento si propone di celebrare l'attivi-

tà cinematografica e documentaristica dello scrittore Stanislao Nievo in occasione della Giornata Mondiale del Patrimonio Audiovisivo indetta dall'Unesco , Nievo noto al grande pubblico per la sua attività di fotografo, autore di documentari, regista cinematografico e soprattutto viaggiatore. Il viaggio ripercorre , oltre a un ricco apparato iconografico, il percorso umano e artistico di Nievo (nipote del famoso autore de “Le Confessioni di un Italiano”) attraverso le immagini dei suoi viaggi nei cinque Continenti , verrà inoltre proiettato il film “Mal d'Africa”, scritto e diretto da Nievo, nonché una sua intervista risalente al 1993 e il radiodramma intitolato “Il Naufragio dell'Ercole”, entrambi prodotti entrambi dalla Rai. All'inaugurazione della mostra, prevista per le 16.30 nella Sala consiliare di Palazzo Materi, saranno

presenti Francesco Maria Proietti, curatore della mostra; Mariarosa Santiloni, segretario generale della Fondazione Ippolito Nievo, Antonio Autilio, assessore alla Formazione della Regione Basilicata; Antonio Colaiacovo sindaco di Aliano; Vito Magnante sindaco di Grassano; Antonio Alberto Garambone, presidente dell'Associazione culturale “Crassanum”; Nicola Bochicchio assessore alla Cultura del Comune di Grassano. All'inaugurazione della mostra seguirà la firma della convenzione tra la Fondazione “Ippolito Nievo” e le Amministrazione comunali di Aliano e Grassano. La mostra resterà aperta dal 22 al 28 febbraio nei seguenti orari : mattina dalle 10 alle 12.30, pomeriggio dalle 17 alle 20; orario di proiezione del film Mal D'Africa dalle 18 alle 20. Cinzia Vizzuso provinciamt@luedi.it

nel Carnevale ALIANO - Aliano in festa, da domani al 24, per il Carnevale. Tra le testimonianze folkloristiche alianesi, quella sul Carnevale è senza dubbio la più interessante per la sua originalità, già sottolineata da Carlo Levi nel "Cristo " : «Venivano a grandi salti , e urlavano come animali inferociti , esaltandosi delle loro stesse grida. Erano le maschere contadine. Portavano in mano delle pelli di pecora secche arrotolate come bastoni, e le bandivano minacciosi, e battevano con esse sulla schiena e sul capo tutti quelli che non si scansavano in tempo». L'ultima domenica di Carnevale, nella piazza del

paese, si tiene la "frase". Si tratta di una rappresentazione sarcastica in cui si fa riferimento a fatti e personaggi della realtà locale . E’ particolare l'abbigliamento della maschera tipica del paese: la maschera cornuta. I giovani indossano i classici mutandoni invernali ("i cauzenitt") cingendosi trasversalmente con un nastro di cuoio da cui pendono numerosi campanelli di bronzo e finimenti di muli e cavalli. Il capo è coperto da una grossa maschera composta di argilla e cartapesta, sormontata da un gran numero di penne di gallo, dalla cui parte frontale spuntano corna.

Verso la sfida sul campo di Montalbano dopo la vittoria di domenica scorsa

Continua la corsa del Real Irsina IRSINA - Detto, fatto. La Real Irsina senza grandi timori reverenziali, si sbarazza con un perentorio 3-1, della temibile formazione del Viggiano, squadra che si trova nei piani alti della classifica del campionato di Promozione. Continua di fatto la corsa della Real Irsina: anche se mister Rizzi non lo ammette, un pensierino ai play off sicuramente l'avrà fatto. La Real si trova oggi al sesto posto in classifica, con 35 punti consuntivati a sette punti di distanza dalla coppia Miglionico - Scanzano, ma con il vantaggio di avere una partita da recuperare contro il Lagopesole che, a causa delle cattive condizioni climatiche,

ancora una volta è stata rinviata a data da destinarsi. Quindi si prospetta un finale tutto avvincente per la Real e i suoi sostenitori. «Quella contro il Viggiano è stata una bella gara. - afferma mister Giacomo Rizzi - Il pubblico si sarà sicuramente divertito, tre gol uno più bello dell'altro. La soddisfazione è doppia - continua Rizzi - se questi risultati si raggiungono contro squadre di rango come il Viggiano che quest'anno sta dimostrando intenzioni serie, recitando il ruolo da vera protagonista». Insomma la Real ama recitare il gioco del guastafeste: «Non si tratta di recitare ruoli. - precisa Rizzi - La Real è

una squadra costruita e pensata in un certo modo. Noi tutti sappiamo cosa e quanto questa squadra può dare, e tutto ciò che arriva in più lo prendiamo con grande soddisfazione. Sembrerà pure fantasioso il concetto che esprimo spesso ai ragazzi prima di ogni partita, «andare in campo per divertirsi e giocare spensierati» infatti, quando l'approccio alla gara è di questo tipo, il risultato è quasi sempre soddisfacente. Cosa inversa -conclude Giacomo Rizzi - avviene quando scendiamo in campo tesi, pensando di fare chissà che cosa: meno male che questo capita sempre meno spesso rispetto al passato».

Papangelo

Il calendario sembra comunque andare incontro ai gialloblu: domenica prossima si va a Montalbano e, almeno sulla carta, gli jonici quest'anno sembrano più abbordabili: i ragazzi

del presidente Acquaviva potrebbero trovarsi da qui a breve in una posizione di classifica davvero invidiabile. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it


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Bernalda Contestato l’appello del sindacato a non fermare i lavori e i riferimenti alla politica

Corto circuito con la Cgil Forum democratico difende la protesta di piazza del Popolo BERNALDA - Forum Democratico non ci sta e replica alle dichiarazioni espresse, e pubblicate sul Quotidiano, dalla Cgil di Bernalda su piazza del Popolo nei giorni scorsi. E per tale motivo, la sigla che rientra all'interno del comitato che protesta contro il progetto di riqualificazione della piazza bernaldese, ha diramato un comunicato nel quale si legge: «Poteva evitare la Cgil di Bernalda un intervento così irriguardoso verso i suoi concittadini». Una frase dura che gli uomini del Forum definiscono “adatta”, visto che oltre 2.000 persone hanno firmato una petizione contro lo “stravolgimento” di piazza del Popolo. «I lavori di piazza del Popolo -si legge nella nota del Fd- sono solo una parte dell'intervento generale che, con un debito che graverà sul bilancio già precario del comune, si è

Michelangelo Leone di Fd

deciso di rendere prioritario. La chiusura della strada per Matera in piazza del Popolo -continua ancora il comunicato- è osteggiata da tutti i cittadini di Bernalda per il disagio che provocherebbe. Sollevare le priorità di impiego dei lavoratori per un opera che crea oggettivi disagi, sarebbe come se

Epifani difendesse la diossina dell'Ilva di Taranto perché la ristrutturazione degli impianti comporta disagi occupazionali. Senza dire dell'infelice insinuazione sulla strumentalizzazione a fini elettorali di una lotta sollevata con forza già a ottobre contro una decisione che di fatto non è approvata neppure dagli stessi esponenti del centrosinistra. Ci pare strana e poco spontanea questa sortita da parte di stimati difensori dei cittadini che tra i tanti encomiabili servizi hanno sostenuto le proteste contro il piano del traffico. Chi rappresenta un sindacato come la Cgil, al quale molti di noi sono iscritti, dovrebbe avere molta prudenza prima di mancare di rispetto agli oltre 2.000 cittadini di un piccolo paese che hanno sottoscritto una petizione popolare che solo il tempo e l'or-

ganizzazione non ha consentito ancora di essere suffragata dalla quasi totalità dei votanti. Se proprio la si vuol strumentalizzare a fini sindacali, va precisato che basterebbe un niente per sbloccare la situazione: variare il progetto lì dove è prevista la chiusura della strada per Matera. Dopo ciò, i soldi che hanno deciso di impiegare per queste opere, di cui nessuno avvertiva la necessità, li impieghino pure per dare lavoro a quegli operai che la Cgil di Bernalda ritiene di rappresentare sopra ogni cosa. In ogni caso -conclude Forum democratico- restiamo certi che le dichiarazioni della Cgil di Bernalda non hanno bisogno di essere smentite ulteriormente perché dovute a momentanei equivoci senz'altro recuperabili». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Metaponto Il presidente Tortorelli sarà al tavolo regionale dell’emergenza

Una mano tesa ai balneari Impegno della Camera di commercio per il settore METAPONTO - Le preoccupazioni espresse alcuni giorni fa dal rappresentante della Fi.Ba. (Federazione italiana Balneari) di Confesercenti del Metapontino, Paolo Fuina, sono state fatte proprie dal presidente della Camera di Commercio di Matera, Angelo Tortorelli, che ieri ha incontrato alcuni rappresentanti di categoria. Lo rende noto il segretario provinciale di Confesercenti, Pasquale Di Pede, che ha giudicato «positivo l'incontro perché Tortorelli, dopo aver ascoltato il dramma vissuto in questi giorni dagli operatori del Metapontino a seguito delle mareggiate che hanno di fatto inghiottito lunghi tratti di arenile, si è immediatamente attivato richiedendo al presidente della Regione Basilicata un'audizione al tavolo interdipartimentale costituito per fronteggiare l'emergenza danni causati dal maltempo sulla costa e presso le foci dei fiumi lucani. Pertanto Tortorelli -ha spiegato Tortorelli- ha garantito l'impegno dell'ente camerale nei prossimi giorni affinché gli operatori possano apprendere,

Il presidente della Camera di commercio Tortorelli

nell'immediato, quali sono gli strumenti che la Regione intende mettere in campo per l'avvio della prossima stagione estiva e contestualmente chiedere quali saranno gli strumenti futuri affinché il patrimonio spiagge

joniche venga preservato per garantirne la sua presenza e funzione naturale e contestualmente valorizzato per costituire una risorsa economica imprescindibile per il turismo locale». provinciamt@luedi.it

Nei Quaderni dell’Ente Parco Murgia

Dodici consigli anti erosione

La spiaggia di Metaponto dopo le mareggiate

METAPONTO -. Informazione, interventi di ripristino ambientale, regolamentazione dell'uso delle aree retrodunali, segnalazione dei siti di importanza comunitaria, sono alcune delle dodici indicazioni per preservare la costa del lido di Metaponto, contenute nella pubblicazione “Metaponto, di mareggiata in mareggiata” della collana “Quaderni”, edita dall'Ente Parco della Murgia materana e realizzata in collaborazione con “Acli Anni Verdi”. Il lavoro, coordinato dal geologo Antonio Trivisani, fa riferimento con testi e foto alle mareggiate che hanno eroso la costa metapontina nello scorso mese di dicembre. Contiene contributi di Simonetta Fascetti dell'Università della Basilicata e dell'ingegner Nicola Duni del Demanio marittimo. «Occorre -ha spiegato il presidente dell'Ente Parco, Roberto Cifarelli- realizzare uno “zoning”, una zonizzazione

Domenica rientra buona parte della squadra dopo le assenze delle scorse gare

Forcillo suona la carica BERNALDA - Forcillo suona la carica: «Domenica bisogna portare a casa i tre punti». Queste le parole di uno degli uomini più esperti della compagine sportiva bernaldese dopo il pari registrato domenica scorsa tra le mura amiche. Il Montescaglioso è squadra molto temibile, ma il Bernalda ha un'arma in più: l'orgoglio rossoblu. Inoltre, a sentire Forcillo, rientreranno tutti i big e quindi si potrà vedere il vero Bernalda. Domenica un buon Roccanova ha portato a casa un punto d'oro, soprattutto, perché il Bernalda ha sprecato tanto. «Per tutta la gara ha detto Dino Forcillo - abbiamo premuto sull'acceleratore, ma questo non è bastato per al-

zare le mani al cielo. Dire che siamo sfortunati -ha continuato il centrocampista rossobluforse è poco. Poi a questa si aggiunga anche la continua assenza di titolari e la decimazione dello spogliatoio. E per confermare ciò, basti pensare che domenica abbiamo fatto entrare il secondo portiere in campo per mancanza di cambi. Questo per i dieci minuti finali ci ha un po' frenato. E come se non bastasse ora abbiamo perso anche Margoleo che si è infortunato. Dall'altra parte posso dire che domenica rientra buona parte della squadra e pertanto con il Montescaglioso sarà partita aperta. Sappiamo di essere squadra e che se vogliamo possiamo far bene.

Lo abbiamo dimostrato in altre occasioni e vogliamo ripeterci anche domenica. In classifica siamo attardati e quindi, anche se meritavamo di vincere, il punto con il Roccanova ci ha fatto respirare. Ora, però, dobbiamo voltare pagina e pensare a finire il campionato a testa alta. Solo così possiamo costruire le basi per il futuro. Naturalmente una forte mano deve arrivare dalla Lega e soprattutto dalla classe arbitrale la quale molte volte ci ha penalizzato in questo campionato. Ora, polemiche a parte -ha concluso Forcillo- dobbiamo pensare a battere il Montescaglioso e quindi tornare a casa con i tre punti in cassaforte». fa.si.

Dino Forcillo

derivato da un Piano integrato della costa jonica che verifichi le trasformazioni e le risorse ambientali nei suoi valori quantitativi e qualitativi». La pubblicazione è stata presentata lunedì scorso a Bernalda. Intanto c’è apprensione tra gli operatori turistici di Metaponto, che in seguito a due mareggiate a distanza di pochi giorni, hanno visto distrutta buona parte degli stabilimento balneari della zona centrale. Un’autentico cataclisma, che in poche ore ha mandato in fumo i sacrifici di una vita, mettendo in serio pericolo la prossima stagione turistica. E’ atteso per lunedì prossimo un incontro presso gli uffici della Regione Basilicata per fare il punto della situazione e predisporre interventi immediati di ripristino dei luoghi, ma anche le attività di prevenzione a medio-lungo termine. provinciamt@luedi.it


Venerdì 20 febbraio 2009

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Scuola chiusa per effettuare la derattizzazione SCANZANO JONICO - È stata chiusa a scopo precauzionale, ieri mattina, la scuola materna di via Rossini a Scanzano Jonico per sospetta presenza di ratti. L'ordinanza è stata firmata dal sindaco Salvatore Iacobellis. La scuola, che ospita tre classi, rimarrà chiusa fino a sabato 21 febbraio compreso. «La chiusura -precisa il primo cittadino di Scanzano Jonico- si è resa necessaria per permettere la derattizzazione che viene effettuata soltanto a scopo cautelativo, visto che la presenza di topi nel plesso non è stata comprovata. Dunque, posso ridimensionare gli allarmismi relativi alla presenza di topi e tranquillizzare i genitori dei bambini dal momento che, a parte qualche escremento, della presenza di topi c'è solo il sospetto».

Si è insediato nei giorni scorsi e lavorerà all’organizzazione degli eventi

Comitato d’onore per i 50 anni di Policoro POLICORO - Il “Comitato d'onore”, istituito dall'Amministrazione di Policoro, con funzioni consultive, relativamente alle manifestazioni culturali per i cinquant'anni di autonomia comunale, che si celebrano quest'anno a partire dal 26 aprile, si è riunito nei giorni scorsi presso il palazzo di città. Dalla discussione è emersa la volontà di organizzare, fino alla fine dell'anno, una serie di manifestazioni culturali, sportive, sociali che abbraccino la millenaria storia del centro jonico: dall'antica Magna Grecia per arrivare poi ai giorni nostri. «Sarà un vero e proprio viaggio nella storia -afferma il sindaco Nicola Lopatriello- che renderà orgogliosi i cittadini e coinvolgerà tutte le migliori esperienze che hanno reso grande questa città facen-

dola diventare il punto di riferimento dell'intera fascia jonica, non solo lucana. Ma un'attenzione particolare l'abbiamo dedicata anche alle future generazioni, i tantissimi giovani che frequentano le nostre scuole e/o sono impegnati in attività di volontariato, i quali saranno direttamente coinvolti nei vari appuntamenti che stiamo organizzando grazie al contributo dei membri del “Comitato d'Onore”, presieduto dall'ambasciatore italiano (di Policoro) in Romania, Mario Cospito”. Ma il primo cittadino ci tiene anche a sottolineare come: «L'evento del cinquantenario ci deve servire anche a cementare quel senso di appartenenza alla comunità che stiamo costruendo nel tempo con una serie di attività culturali, tra le quali vorrei ri-

cordare il cartellone “Siritid&state”, da noi ideato, e “Mascheratissima”. Inoltre, durante i festeggiamenti, ai quali saranno invitati le massime autorità religiose, civili e militari, daremo la cittadinanza onoraria di Policoro a chi si è particolarmente distinto in un settore della società civile, tenendo alta la bandiera di Policoro, nonché al sindaco della città romena di Banesti, Costache Petre, città gemellata con Policoro dallo scorso giugno. Infine, abbiamo pensato di consegnare una targa ricordo a tutti gli ex amministratori di questa città, che con la loro sagacia, buon senso e onestà intellettuale hanno portato Policoro ad essere una delle città più grandi della Basilicata». Quasi un anno di festeggiamen-

Policoro

ti per la comunità jonica più giovane e oggi più popolosa con un trend di crescita demografica ed economica in continuo aumento. provinciamt@luedi.it

«Si è creata un’aspettativa in centinaia di giovani e oggi si vorrebbero cambiare le regole»

«Concorsi comunali ancora fermi» La denuncia del Partito democratico di Montalbano MONTALBANO JONICO - Nei mesi scorsi a Montalbano Jonico, sono stati banditi alcuni concorsi per esami e titoli utili a coprire tre posti da agenti di Polizia Municipale, un posto da bibliotecario e uno da autista scuolabus, con scadenza delle istanze al 29 gennaio. Ad oggi si attendono gli adempimenti necessari per il loro espletamento. Dinanzi a tali ritardi è intervenuto, in una nota il Partito democratico montalbanese che si è così espresso: «L'amministrazione di destra di Montalbano, capeggiata dal sindaco Giordano, spadroneggia ormai da quattro anni nel nostro paese, portando a livelli di degrado mai visti il territorio, e creando profondi disagi ai cittadini. I problemi sono evidenti e sotto gli occhi di tutti. L'Amministrazione, impegnata in beghe e litigi di partito, si disinteressa delle questioni dei cittadini, e pensa, come al solito, a fare compagna elettorale permanentemente. Berlusconi docet. Per attutire in qualche modo critiche e lamentele -si sottolinea nella nota- ha finto di creare posti di lavoro, bandendo frettolosamente ben tre concorsi, per i quali hanno presentato domanda di partecipazione in centinaia. Vorremmo sapere allora, come mai ancora niente si muove per attivare le

Il sindaco: «Ci sarà trasparenza» La piazza al centro di Montalbano Jonico

commissioni, le istruttorie, le prove e quant'altro serve per espletare questi concorsi? I cittadini chiedono chiarezza e trasparenza per non tradire una speranza e far sì che la morigeratezza ancora una volta sia messa sotto i piedi. Tutto ciò è avvalorato dal fatto che, come asserisce qualcuno, si stanno cambiando le regole quando il gioco è ormai iniziato, e che addirittura sia stato preso di mira il regolamento dei concorsi. Non vorremmo fare la morale a chi moralista lo è stato da sempre, ma vorremmo trasparenza e lealtà nell'affrontare il gioco.

Regole uguali per tutti. Non è corretto dare false speranze alle centinaia di giovani in cerca di prima occupazione, a padri di famiglia che sperano e non poco di trovare un'occupazione, magari la prima. Il Partito democratico -conclude la nota- si opporrà a ogni forma di illegalità e non permetterà mai simili forme di particolarismi mascherati, che servono all'amministrazione per pagare i debiti elettorali contratti con le amministrative del 2005 e che continuano tuttora». Anna Carone provinciamt@luedi.it

Il Comune di Scanzano è in vetrina alla Bit SCANZANO JONICO - È presente anche il Comune di Scanzano Jonico, presso lo stand della Regione Basilicata (padiglione 5), alla Borsa Internazionale del Turismo 2009, presso il polo espositivo di FieraMilano a Rho. Durante i 4 giorni della kermesse milanese (fino a domenica 22 febbraio), la più grande rassegna espositiva del prodotto turistico italiano e della migliore offerta internazionale, il Comune di Scanzano presenta le nuove 5 cartoline turistiche dal tema “Scanzano, Centro di emozione” e la rivista “Scanzano Informa” con il portale su internet, oltre al consueto materiale informativo sulle strutture turistiche della zona. La presenza alla Bit di Milano è un'azione di co-marketing intrapresa dal Comune con l'agenzia Officinae di Matera che realizza la rivista.

L'agenzia per l'Amministrazione, si occuperà della promozione della rivista e della diffusione in fiera del materiale informativo messo a disposizione dal Comune. «Visto il periodo di crisi -sostiene il sindaco di Scanzano, Salvatore Iacobellis- il fatto di poter essere presenti, senza aggravi di costo, a questa importante kermesse è un ulteriore tassello della nuova strategia di comunicazione e promozione del territorio intrapresa dall'Amministrazione comunale per rilanciare e rafforzare l'immagine turistica della nostra città intercettando nuovi flussi turistici a scala europea. La promozione fuori dai confini regionali ci consente di allargare il target presso i buyer e i tour operator più accreditati, attratti dalle tante peculiarità del nostro territorio». provinciamt@luedi.it

INTERPELLATO telefonicamente dal Quotidiano, il sindaco di Montalbano Jonico, Leonardo Giordano, sulle motivazioni che stanno alla base dei ritardi nell'espletamento delle prove di concorso, ha spiegato: «Ci sono stati dei problemi relativi al Regolamento dei concorsi su alcuni punti apposti dalla precedente amministrazione, che prevedevano, all'atto di concorsi per esame e titoli, una preselezione su soli titoli, se il numero delle richieste di partecipazione fosse stato rilevante. In questa maniera si precludeva alla maggioranza, la possibilità di partecipazione ai concorsi; pertanto, si è ritenuto necessario procedere e riaprire così i termini per dare a tutti la possibilità di concorrere. Naturalmente -sottolinea il sindaco Giordano- ci sono state delle preventive richieste di pareri anche ad esperti amministrativisti che fanno capo all'Anci». Sindaco, quante domande di partecipazione ai Concorsi sono pervenute al Comune e come si intende procedere? «Sono pervenute circa 300 do-

mande per i tre posti di agente di Polizia Municipale, 137 per l'unico posto da bibliotecario, 80 domande per l'unico posto da autista. Ci sarà una preselezione a quiz; si darà, in questa maniera, a tutti la possibilità di partecipare. Passeranno ancora dei giorni perché si espletino tutte le procedure, in ogni caso prevediamo che per aprile si potrà concludere. In ogni caso tutto ciò che concerne i concorsi sarà ampiamente pubblicizzato dalla'Amministrazione». Il Pd fa riferimento a problemi interni al suo partito che allontanano l'attenzione dai problemi reali dei cittadini. Cosa risponde? «Nel mio partito non ci sono problemi contrariamente a quanto invece accade nel Pd, basta vedere anche solo a livello regionale. Quanto accaduto politicamente è relativo soltanto a un procedimento di espulsione di un singolo iscritto al partito che ha compiuto degli atti che non sono stati ritenuti corretti né dal circolo di Alleanza nazionale, né dal circolo di Azione Giovani». an.ca.

Il senatore Latronico sensibilizza il ministro dello Sviluppo economico

«Attenzione ai tagli della vigilanza Enea» ROTONDELLA - Le difficoltà dedenunciate nei giorni scorsi dai vigilanti in servizio al Centro Enea della Trisaia, alla luce dei tagli decisi dal nuovo Piano per la sicurezza, sono stati al centro di un’interrogazione presentata dal senatore Cosimo Latronico, al ministro dello Sviluppo economico. «Il Centro Enea della Trisaia di Rotondella -argomenta Latronico nelle premesse- ha bandito la gara per l'affidamento del servizio di vigilanza; il nuovo Piano di protezione fisica del Centro prevede una riduzione del servizio di ottomila ore l'anno; attualmente il servizio di vigilanza impegna quarantadue lavoratori; gli addetti alla vigilanza del Centro da quasi vent'anni lavorano in regime di ri-

duzione di orario; i lavoratori, a seguito della progressiva riduzione delle ore di servizio richieste dall'Enea e per garantire il mantenimento dei livelli occupazionali, firmano contratti di solidarietà che hanno permesso di evitare licenziamenti e che dispongono tre giorni di riposo al mese per tutti i lavoratori con conseguente riduzione dello stipendio di circa 150 euro mensili; il nuovo appalto di vigilanza, già bandito e che andrà in vigore dal 1 aprile 2009, prevede un ulteriore riduzione del monte ore (circa 8.760) con conseguente nuova riduzione dello stipendio». Considerato che, spiega Latronico al ministro, «il nuovo taglio al servizio di vigilanza fisica del centro Enea della Trisaia di Rotondella aggrava la

già precaria situazione stipendiale degli addetti al servizio e solleva dubbi circa il mantenimento degli attuali livelli occupazionali; è necessario vigilare per scongiurare eventuali licenziamenti e individuare le misure necessarie per la salvaguardia occupazionale dei lavoratori che svolgono il servizio di che trattasi. Ciò premesso -conclude Latronico- chiedo al ministro: se ritenga doveroso vigilare affinché vengono garantiti i livelli occupazionali degli addetti al servizio di vigilanza del Centro Enea della Trisaia di Rotondella; se ritenga, altresì, necessario intervenire, nei modi e con i mezzi che riterrà più opportuni, al fine di consentire la stabilizzazione dei lavoratori». provinciamt@luedi.it


Sport 40

Venerdì 20 febbraio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Il tecnico del Bologna di fronte al suo recente passato

Palermo e poi subito Champions

o Mihajlovic: «Contro l’Inter diChimenti:«Sper poter chiudere non è una gara come le altre» la carriera alla Juve» BOLOGNA-Non può essere una partita come tutte le altre. Non lo è e Sinisa Mihajlovic lo sa bene. Il serbo, ex difensore ed ex tecnico in seconda nerazzurro, non nasconde le sue emozioni, ma neanche gli attriti che ha avuto con qualche giocatore nella sua esperienza interista. Pensa al suo Bologna e ai punti che servono ai rossoblù per la salvezza, ma il suo passato è troppo recente per non tornarci. «E' una partita speciale perchè nell’Inter ho finito la mia carriera di calciatore e iniziato quella di allenatore – spiega Mihajlovic -. Non finirò mai di ringraziare Mancini per avermi voluto nel suo staff come allenatore e anche il presidente Moratti che è sempre stato gentile con me; c'è stima reciproca tra noi. È una partita che per noi significa tanto, perchè al Bologna servono i 3 punti, ma incontriamo una delle squadre più forti d’Italia e del mondo. Sicuramente ci saranno tante emozioni, perchè rivedrò tanti compagni». Il Bologna gli ha dato la possibilità di mettersi per la prima volta alla prova come primo tecnico: «un’esperienza positiva. Sentivo di poter fare l’allenatore e fino ad oggi ho fatto abbastanza bene». "Quando penso al Bologna, non penso se mi salverò, penso che mi sono già salvato – dice sicuro Mihajlovic -. Non ho alcun dubbio, sono sicuro che alla fine mi salverò, anche per riconoscenza al presidente che mi ha dato la fiducia e questa opportunità». Si dice che i giocatori avevano timore di Mihajlovic. «Spero che ci sia ancora. La

Mihajlovic con Mancini ai tempi dell’Inter

cosa più importante è il rispetto, io non mancherò mai di rispetto a nessuno e spero per loro che non manchino di rispetto a me». Sabato la sfida con il Bologna, ma poi martedì l’Inter affronterà il Manchester United in Champions e la testa dei nerazzurri potrebbe andare alla doppia sfida con i «red devils». «Conosco bene l’ambiente interista e loro, volendo o non volendo, penseranno a quella gara, che è decisiva a questo punto della stagione. Devono vincere lo scudetto, ma hanno anche l’obbligo di andare avanti e vincere la Champions – spiega Mihajlovic -. Quindi, anche inconsciamente, penseranno al Manchester. Questo non significa che arriveranno mosci. Solo l’Inter può perdere lo scudetto? Dicevo sempre, quando ero all’Inter: 'Non dobbiamo avere paura degli altri ma solo di noi stessì». Mihajlovic assicura che stringerà la mano a tutti: «io sì, non so se loro faranno lo stesso con me. Ho passato 4

anni bellissimi a Milano, sono rimasto in buoni rapporti con tutti, o quasi. Ho la coscienza pulita, posso guardare dritto negli occhi tutti loro. Non so se loro potranno guardare dritto negli occhi me, calciatori e dirigenti. Io, dovendo anche un pò gestire lo spogliatoio, qualche volta sono andato in conflitto con qualche giocatore, ma sono cose che capitano. Per me è finita lì, non sono uno che porta rancore. Meglio essere chiari che parlare dietro, mi sono sempre comportato così. Forse qualcuno di loro ha la coscienza sporca». Con Mourinho un grande Stankovic e il recupero di Adriano. «Di Stankovic non ho mai dubitato. Forse qualcuno di loro aveva dubitato sulle sue qualità ma io no perchè lo conosco molto bene. Adriano è per me come il mio fratellino, com'era Stankovic. L’ho aiutato tante volte, sono molto contento per lui e mi auguro che continui a giocare come adesso. Noi l’abbiamo trattato sempre bene, soprattutto Mancini. Non era un problema di allenatore, era un problema suo». Sfida l’Inter, ma anche Mourinho l’uomo che ha rpeso il posto di Mancini. "Come allenatore, si sa che è un grande. Come persona non lo conosco, posso vedere quello che lui fa vedere sui giornali, che non è comunque il vero Mourinho, perchè parlando con i giocatori, è tutta un’altra persona – spiega Mihajlovic -. Quando lui fa le polemiche, non parla al singolo giornalista, ma parla a società, giocatori e squadre avversarie. Lancia messaggi:

io, quando parlo i giornalisti, parlo con i miei giocatori e con l'arbitro». Mihajlovic all’arrivo di Mourinho disse che il portoghese non avrebbe vinto quello che ha vinto Mancini in quattro anni. «Tra l’Inter che Mancini ha ereditato da Zaccheroni e quella che Mourinho ha ereditato da Mancini, c'è la stessa differenza che tra il cielo e la terra, sotto tutti i punti di vista. Se fosse arrivato all’Inter nel 2004, non avrebbe ottenuto i nostri risultati e dopo 6 mesi sarebbe andato via, vedendo tutte le cose che c'erano, il comportamento dei giocatori e l'organizzazione. Cos'ha in più l’Inter di Mourinho? Qualcosa soltanto sul piano mentale perchè sul piano del gioco, non vedo tutti questi miglioramenti». Un giorno potrebbe essere lui a guidare l’Inter. «Non ci penso (ride, ndr). È ancora lontano quel giorno. Io sogno di salvare il Bologna, poi vedremo quello che verrà». Infine chiusura su Mancini. «Non chiederò consigli a Roberto , conosco l’Inter come le mie tasche».

VINOVO-Domenica il Palermo, mercoledì il Chelsea in Champions League. Momento clou della stagione e Ranieri per Palermo potrebbe fare delle scelte pensando anche alla sfida con gli inglesi. Intanto la squadra si prepara per la trasferta in Sicilia contro i rosanero di Ballardini e dopo il test amichevole di ieri pomeriggio, contro i semiprofessionisti del Lottogiaveno, i bianconeri ieri hanno svolto una normale seduta di allenamento. Sul rettangolo verde non sono scesi David Trezeguet e Claudio Marchisio, impegnati in un lavoro programmato in palestra. Dopo la fase di riscaldamento in campo si è poi aggiunto ai due anche Nicola Legrottaglie sempre alle prese con i noti problemi alla schiena. ìChimenti considera Buffon «il numero uno, non solo in campo, ma anche fuori». Infine il piacere di essere tornato in bianconero: «ho sempre sperato di poter tornare e ora che sono qui mi auguro di chiudere la carriera alla Juventus».

Galliani apre a Beckham MILANO–«Dei passi in avanti ci sono stati». Queste le poche parole concesse da Adriano Galliani sulla trattativa con i Los Angeles Galaxy per trattenere in rossonero David Beckham a titolo definitivo. Il direttore organizzativo del club di via Turati, Umberto Gandini, martedì dovrebbe essere in California per siglare l'accordo con la dirigenza dei Galaxy, ma Galliani ancora non si sbilancia: «Non sono nè ottimista nè pessimista. Se si può chiudere settimana prossima? Vediamo...Della qualificazione parleremo solo giovedì prossimo dopo il ritorno .Abbiamo fatto una buona partita per 7080 minuti a Brema e Inzaghi è un grande».

Antonio Chimenti

Lega calcio, nuovo presidente per il sei marzo MILANO– E' stata convocata per il 6 marzo l'assemblea della Lega Calcio che dovrà eleggere il nuovo presidente. Alle 9.30 in prima convocazione e alle 11.30 in seconda convocazione, è fissata l’assemblea generale ordinaria che dovrà procedere all’elezione del presidente e del vicepresidente vicario. Poi si svolgeranno le due assemblee di A e di B che dovranno eleggere i vicepresidenti di categoria e i consiglieri di Lega, oltre a indicare i consiglieri federali. Questi ultimi verranno poi eletti dall’assemblea generale che tornerà a riunirsi al termine delle due assemblee di categoria per preparare anche la riunione del 23 marzo nella quale verrà eletto il nuovo presidente federale.

ÌCOPPA UEFA, SEDICESIMI DI FINALE GARE D’ANDATA

Friulani a segno a inizio ripresa con Quagliarella e poi con un autorete dei polacchi del Lech Poznan

L’Udinese in 3’ si fa rimontare il doppio vantaggio LECH POZNAN UDINESE

2 2

LECH POZNAN (4-2-3-1): Turina 6, Wojtkowiak 6, Bosacki 6, Arboleda 6, Djurdjevic 5,5; Iniac 6, Murawski 6,5; Wilk 5,5 (22' st Bandrowski 6,5), Stilic 6, Lewandowski 6,5; Rengifo 6,5. (Kotorowski, Kikut, Tonevski, Henriquez, Kucharski, Cueto Sanchez). All.: Smuda. UDINESE (4-4-2): Handanovic 6,5, Zapata 6, Coda 6, Domizzi 5,5, Pasquale 6,5; Isla 6 (28' st Obodo sv), Inler 6,5, D’Agostino 6, Asamoah 6; Quagliarella 6,5 , Sanchez 6 (41' st Pepe sv). (Belardi, Sala, Felipe, Zimling, Di Natale). All.: Marino. ARBITRO: Genov (Bulgaria) 6,5. MARCATORI: st. 5' Quagliarella, 10' autogol Arboleda, 36' Rengifo, 39' Arboleda. NOTE: Neve caduta per tutto il match, terreno in precarie condizioni. Spettatori 15 mila. Ammoniti: Sanchez per gioco scorretto, Domizzi per proteste. Angoli 8 a 2 per il Lech. Recupero: 1' pt, 3' st. POZNAN,– A Poznan (Polonia), nella gara d’andata dei sedicesimi di finale di coppa Uefa, l’Udinese ha pareggiato 2-2 sul campo dei polacchi del Lech. Gara contrassegnata dal freddo, con terreno di gioco co-

FIORENTINA KO. I VIOLA SCONFITTI IN CASA DALL’AJAX DI VAN BASTEN FIORENTINA AJAX

0 1

FIORENTINA (4-3-3): Frey 6; Zauri 6, Gamberini 6, Dainelli 6, Pasqual 6; Montolivo 6 (12'st Kuzmanovic 6), Felipe Melo 6.5, Gobbi 6; Semioli 5.5 (12'st Jovetic 5.5), Mutu 6, Gilardino 6. In panchina: Storari, Almiron, Kroldrup, Vargas, Donadel. Allenatore: Prandelli 6 AJAX (4-3-3): Stekelemburg 6; Oleguer 6, Vermaelen 6, Schilder 6 (32'st Sno 5.5), Van Der Wiel 6; Anita 6, Lindgren 6, Emanuelson 6.5; Bakircioglu 6.5, Sulejmani 5.5 (12'st Leonardo 6), Suarez 7. In panchina: Veermeer, Silva, Martina, Sarpong, Alderweireld. Allenatore: Van Basten 6 ARBITRO: Fernandez (Spagna) 5.5 RETE: 15'st Bakircioglu NOTE: Serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 14mila circa. Ammoniti: Gamberini, Suarez, Schilder, Vermaelen, Dainelli. Angoli: 4-2 per la Fiorentina. Recupero: 1'pt e 3'st. I viola in azione ieri

perto da neve in molte zone. La squadra friulana ha cercato nel primo tempo di sbloccare il punteggio ma con poca fortuna. Al 9' il tiro di Inler veniva respinto da Turina, palla sui piedi di Quagliarella che girava verso il portiere ma trovava ancora l'opposizione dell’estremo difensore del Lech. Al 20' la squadra polacca cercava di mettere in affanno la difesa friulana: Handanovic era bravo ad uscire sui piedi

di Wilk ad anticipare la conclusione dell’attaccante. Prima del riposo Sanchez lasciava partire un gran destro con palla fuori, ignorando lo smarcato Quagliarella. Al 39' conclusione dalla distanza di Lewandowski, alta sopra la traversa. Nella seconda frazione di gioco, al 4', bianconeri in vantaggio con Quagliarella, lesto ad insaccare di rete dopo uno svarione difensivo. Al 9' il raddoppio della squadra di Marino:

gran tiro di Pasquale e respinta del portiere polacco Turina sul difensore Arboleda con palla che rotolava in fondo al sacco. Al 35' il Lech Poznan accorciava le distanze con il gol del peruviano Rengifo che da due passi infilava Handanovic e tre minuti dopo il definitivo 2-2 con la rete del difensore Arboleda. Il match di ritorno è in programma allo stadio «Friuli», giovedì 26 febbraio.

Udinese in azione in Polonia


Sport

Venerdì 20 febbraio 2009

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L’unico acciaccato è Dei uscito malconcio da uno contrasto

Potenza, molti recuperi Cozzolino e Di Bella saranno sicuramente assenti nel Potenza che domenica affronterà al Curi il Perugia, nel frattempo ritornato nelle mani del tecnico Giovanni Pagliari dopo l'esonero di Sarri. Il primo è alle prese con un risentimento muscolare accusato nel corso della gara con la Paganese. Per lui probabile rientro in squadra con il Crotone. Di Bella non si è ancora ripreso dallo stiramento che lo sta tenendo lontano dai campi di calcio da diverse settimane. In compenso sono arruolati Mangiapane che ha smaltito la distorsione alla caviglia e ieri ha svolto lavoro differenziato, Pires, uscito anzitempo dal terreno di gioco domenica scorsa e Suppa per un problema, in via di risoluzione, al ginocchio. Sulla via del completo recupero anche il difensore Patarini che ha tratto giovamento notevole dalla circostanza di non essere stato impiegato con la formazione di Capuano. Anche se sofferenti, Nolè e Berretti dovranno stringere i denti per dare il loro contributo a Perugia. E quindi, in fin dei conti, Arleo avrà la possibilità di presentare in Umbria un Potenza sicuramente meno incerottato rispetto a domenica scorsa. L'unico contrattempo e non da poco si registra sulla impossibilità di svolgere gli allenamenti al Viviani il cui terreno è completamente ricoperto di neve e ciò costringe i rossoblu a spostarsi sui campi in sintetico di Rossellino per allenarsi. E ieri per il secondo giorno consecutivo tutto il gruppo dei disponibili ha svolto la seduta a Rossellino. Alla quale, ad eccezione di Di Bella, Cozzolino e Sabatino,quest'ultimo fermo per un intervento odontoiatrico, hanno partecipa-

to tutti. Un po' di apprensione per le condizioni di Dei che ha subito una botta al ginocchio. Oggi accertamenti diagnostici per il difensore nella speranza che non si tratti di nulla di grave. Da dire che nella giornata di mercoledi tutti i giocatori alle prese con problemi fisici avevano fatto lavoro differenziato sotto la guida

di Andrea Santarsiero al Viviani ed il resto si era traferito a Rossellino. Stando cosi le cose, è probabile che Patarini riprenda il suo posto al centro della difesa e con Dei se recupera, Cuomo e Lolaico ricostituisca l' assetto del pacchetto arretrato delle ultime gare prima della partita con la Paganese. Scontato che Sabati-

no, Suppa e Cammarota vanno verso la riconferma a centrocampo. I dubbi maggiori di Arleo riguardano la composizione del trio di attacco. Complice l'assenza certa di Cozzolino, si contenderanno le tre maglie per completare il roster Mangiapane, Nolè, Berretti, Cantoro e Sarno. Questo nella eventualità che Arleo abbia deciso di confermare l'assetto tattico di domenica scorsa. Quando si doveva puntare con decisione alla conquista dei tre punti e Arleo optò per una formazione spiccatamente offensiva. A Perugia, contro una squadra profondamente scossa e delusa dal pesante ko di Gallipoli e che spera di trarre dal ritorno di Pagliari sulla panchina le necessarie motivazioni per invertire la tendenza negativa, Arleo avrebbe anche la possibilità di presentare sul fronte di attacco una sola punta, nella fattispecie Nolè o Cantoro e in appoggio il duo composto da Mangiapane e Berretti. Questa disposizione potrebbe avere un duplice vantaggio: quello di sfruttare la buona tecnica individuale dell'ex della Nocerina e la fisicità di Berretti nel cuore della difesa del Perugia e allo stesso tempo assicurerebbe anche un supporto notevole ai tre centrocampisti nella fase di interdizione.e di contenimento del gioco del Perugia che, ovviamente, dovrà fare la partita. Sono tutte decisioni che Arleo dovrà prendere, poco prima di scendere in campo, anche in considerazione della evoluzione delle condizioni fisiche di quegli elementi non al meglio e che saranno monitorate con attenzione in questi due ultimi giorni di allenamenti prima della partita. Rocco Sabatella

Seconda Divisione Palumbo mischia le carte

Melfi, dubbi relativi solo al centrocampo

Eccellenza, l’Oppido torna a sognare OPPIDO LUCANO - L'Angelo Cristofaro Oppido sembra essere ritornata quel rullo compressore della prima parte della stagione. I sette punti e l'unico gol subito nelle ultime tre apparizioni rilanciano le quotazione dei bianco verdi alto bradanici. Domenica, in quel di Avigliano, l'Oppido è chiamato alla prova di maturità. Serve la vittoria per continuare a mettere pressione agli jonici del Pisticci e continuare l'inseguimento. Il campo aviglianese è uno dei più difficili del torneo di Eccellenza lucana la l'A. Cristofaro Oppido dovrà dare il massimo per portare a casa l'intera posta in palio. I rientri di Leone G., Astudillo e Santagata hanno dato maggior qualità ai bianco verdi che ora sembrano aver ripreso a marciare con ritmo e determinazione. Mister Manniello è sempre più convinto dei mezzi della propria squadra; il Presidente Giganti continua a coltivare il sogno promozione e i tifosi sperano nell'aggancio al Pisticci. Di Corato tra i pali è una sicurezza sempre più certa per gli oppidesi; i senatori Volturno e Santagata aiutano tantissimo gli under come Provenzale e Giganti per mi-

gliorare le fase difesiva; i gemelli Leone sono gli esterni giusti di un centrocampo guidato da Astudillo e Vaccaro; l'attacco Montengro-Villano-Volpe è stato uno dei più prolifici di questi ultimi turni di campionato. I ragazzi di Oppido continuano a lavorare in palestra per le difficili condizioni meteo e per la neve caduta negli ultimi giorni sull'intera regione. Il centrale difensivo Giuseppe Santagata, è stato fermato per un turno dal giudice sportivo per somma di ammonizioni. Mister Manniello dovrà, quindi, fare a meno di una pedina importante del suo scacchiere. Ad Avigliano si preannuncia uno dei mach più interessanti di questa ottava giornata di ritorno. Si affronteranno due formazioni in salute con la necessità di portare a casa i tre punti. Se da un lato, ai padroni di casa, serve la vittoria per continuare la ricorsa ai play off, all'Angelo Cristofaro servono i tre punti per continuare a mettere pressione a Murese e Pisticci. Rocco De Rosa

La differenza di temperatura tra il centro della città e la piana di san Nicola, consente al Melfi di potersi allenare, nonostante la neve. Al centro Cedas non c'è coltre bianca, e seppur in condizioni avverse a causa del freddo polare, la compagine gialloverde, ha potuto svolgere la consueta partitella infrasettimanale. Palumbo ha mischiato le carte, come sua consuetudine, non lasciando trapelare nulla in merito alle sue decisioni relativamente all'undici da schierare inizialmente contro il Manfredonia. I dubbi manco a dirlo sono legati alla composizione del centrocampo. In difesa tutto confermato. Davanti a Russo, giocheranno, Fumai a destra, Gambi sul versante opposto con Gabrieli e Castaldo centrali. Recuperato Rizzo che però sembra destinato alla panchina. In avanti tandem composto da Merini e De Angelis con Torre pronto a subentrare con l'intento magari di poter essere di nuovo decisivo come

accaduto a Lamezia. In mezzo sicuri del posto sembrano solamente Tufano e Maisto, mentre è aperto ballottaggio per gli altri due posti. Accanto al regista ex Benevento, lotta tra Mitra e Bacchiocchi. Palumbo ha provato entrambi. Le condizioni del campo saranno determinanti sulle scelte. Inevitabilmente il manto del Valerio, ieri ancora ricoperto di neve, risulterà pesante. Un lottatore come Bacchiocchi potrebbe far comodo, proprio in considerazione che l'impostazione della manovra sarà affidata a Maisto. Mitra comunque nel contesto di una gara da vincere e dove sarà il Melfi a dover fare la partita, potrebbe in extremis farsi preferire a Bacchiocchi. Per Palumbo scelta non facile, ma in ogni caso sinonimo di affidabilità. Stesso discorso per il posto di laterale alto a sinistra. Se si giocasse in condizioni normali, la spunterebbe Gilfone, bravo nell'uno contro uno capace di creare la superiorità nu-

merica. Il campo pesante favorisce invece l'atletico Sciannamè, giocatore che sta attraversando un buon periodo di forma. Anche in questo caso, Palumbo potrà scegliere tra due elementi validi. Nel frattempo in giornata si inizieranno a valutare le condizioni dell'Arturo Valerio. Il regolamento in questi casi parla chiaro. Se dovesse continuare a nevicare, e dunque farla anche nella notte di venerdì, il Melfi non sarebbe obbligato a liberare il campo. In caso contrario è già pronta una squadra di spalatori, che dovrà pulire la neve e consentire il regolare svolgimento del match con il Manfredonia. Non dimentichiamo che in passato il terreno di gioco melfitano è stato capace di assorbire al meglio la neve e presentarsi in condizioni splendide nonostante le avversità meteorologiche. Un presupposto importante nell'ottica di un scontro diretto da vincere ad ogni costo come quello con il Manfredonia.


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Sport Magliocco sta migliorando. Lonardo, Ancora, Marsico e Conte fuori causa

Venerdì 20 febbraio 2009

Matera, riecco Malagnino Assieme ad Armento in campo dall’inizio Malagnino e Armento le probabili novità nell’undici che affronterà domenica il Pomigliano allo stadio “XXI settembre-Franco Salerno”. Regolare amichevole contro la squadra Juniores ieri pomeriggio al campo della Zona Paip dove da due settimane il Matera ha spostato il quartier generale per l’indisponibilità dello stadio di via Sicilia che ha “subito” un rizollamento nelle parti più rovinate. Primo tempo con la cosiddetta squadra dei meno papabili ad un posto da tirolare nella quale ha ben figurato Roberto Magliocco a segno un paio di volte. Unici assenti in entrambe le gare Gaetano Lonardo e Pasquale Martinelli. Il primo per un riacutizzarsi di un vecchio dolorino e il secondo solo precauzionalmente ai box, ma dovrebbe farcela stringendo i denti per domenica. Nella ripresa spazio a quella che potrebbe essere una base più concreta per affrontare il Pomigliano di Giovanni Bucaro. Tra i pali c’è uno dei dubbi. Perchè l’inserimento di Malagnino (già in gol in questo campionato contro i campani con la maglia del Genzano) alto e Naglieri basso sulla sinistra porterebbe alla naturale esclusione di Cilumbriello per ragioni di under, ma non è da escludere che sia De Santo a Destra con Montingelli più alto l’altra soluzione possibile per non toccare il portiere seniores. Chiaramente la disponibilità dei quattro under è vitale per poterci costruire attorno la squadra. Acampora, Montingelli, Naglieri e De Santo sono i quattro papabili per una maglia da titolare. Molto probabili queste scelte vi-

Rocco Malagnino pronto al rientro dopo la squalifica

sta anche l’indisponibilità di Ancora fermato per un turno, quindi molto probabile Montingelli a destra per l’indisponibilità anche di Marsico che, insieme a Conte, va a irrobustire la pattuglia degli acciaccati. La forma di Magliocco permette è in netto miglioramento ed è chiaro che già ieri ha fatto vedere di che fata (ottima) è fatto. Un giocatore che potrà dare una grossa mano al Matera anche dal punto di vista della personalità, visto che ha calcato i campo di C1 e C2 di mezza italia in una importante carriera. Si è rivisto anche Giovanni Risi che, insieme

a Paladino, ha girato a parte effettuando un lavoro di recupero dopo varie noie di carattere muscolare. Intanto la squalifica contemporanea dei due tecnici in organico della prima squadra porta a ipotizzare chi pèotrà sedere domenica in panca al posto di Foglia Manzillo. I tesserati che possono andare in panchina da tecnici sono Franco Danza e Francesco Stasolla. Si deciderà quale dei due, ma è ovvio che toccherà a Foglia Manzillo scegliere. Renato Carpentieri sport@luedi.it

UN SOLO TURNO DI SQUALIFICA PER FOGLIA MANZILLO E’ solo una la giornata di squalifica per Antonio Foglia Manzillo. Un refuso nella comunicazione dell’Ufficio stampa del Comitato Interregionale ha creato l’equivoco. Meglio così, perchè sarà importante avere in panchina il tecnico di Posillipo visto che ci sarà da andare al Liguori di Torre del Greco, partita difficile e fuori casa è sempre più complicato trasmettere notizie tra chi è in panchina e chi da fuori

La squadra rossoblù si è dovuto fermare per neve e ghiaccio

Francavilla, difficoltà nel lavoro per le condizioni metereologiche FRANCAVILLA – Allenamenti per il gruppo sinnico che ha ripreso le sedute sotto lo sguardo e l’attenzione dello staff tecnico. La squadra di mister Lazic, in vista dell’importante match casalingo di domenica contro l’Angri dovrà recuperare la forma migliore.La formazione ha ripreso gli allenamenti dopo lo stop forzato a causa del maltempo che ha costretto i sinnici a sospendere la preparazione.Il collettivo francavillese, dopo la sconfitta di Bitonto, proverà adesso ad allungare il passo per allontanarsi dalle squadre inseguitrici ed avvicinarsi alle zone alte della classifica. Ma non sarà facile avere la meglio sulla formazione salernitana, che si trova in piena bagarre per non disputare i play out, ed ha assoluta necessità di fare punti per tentare di scalare la classifica. Le condizioni del Francavilla, intanto sono buone, tutti i giocatori sono a disposizione del tecnico serbo, al rientro dopo la squalifica il portiere De Blasio, i centrocampisti Romaniello e Di Senso. Quindi, in campo dovrebbe scendere l’undici titolare, cosa che non accade ormai da molti mesi, perché ogni qualvolta che si decideva di schierare la formazione tipo, si presentavano infortuni e squalifiche. Lavoro intenso quindi, soprattutto per i laterali, che dovranno fare arrivare quanti più palloni possibili da fondo campo, per la coppia di attacco rossoblu. Il campionato ormai, a undici giornate dal termine non deve più permettere distrazioni, per evitare di mandare all’aria tutto quello che di buono si è fatto fino ad ora. Anzi, come stanno adesso le cose, l’undici sinnico, ha molte probabilità di agguantare la zona play off. Infatti, sono soltanto quattro i punti di distacco da un traguardo che sarebbe davvero storico per la compagine rossoblu. Ma naturalmente, la cautela è d’obbligo in questi casi. QUI ANGRI- E’ cominciata nel peggiore

Lagopesole in ribasso

De Blasio del Francavilla

dei modi la settimana di preparazione dell’Angri che dopo la sconfitta interna con la Sibilla, ha dovuto fare i conti con i malanni di stagione che hanno falcidiato l’organico del tecnico Erra costretto a rinunciare ai febbricitanti Galdi, Fabbricatore, Manzo, De Rosa, Zerillo e Radicchio. Un imprevisto che non ha allietato l’ambiente calcistico doriano alle prese con una situazione di classifica che nessuno si sarebbe aspettato dopo una serie di incontri che avrebbero dovuto consentire alla compagine doriana di incassare punti necessari per vivere il finale di stagione in maniera tranquilla. Il calcio è materia non ponderabile e ora la truppa del cavallino rampante si ritrova a dover fare i conti con una condizione di classifica rischiosa. Claudio Sole

PESANTE sconfitta per il Lagopesole di Mister Stenta, un quattro a zero senza attenuanti, che hanno mandato in crisi la compagine del presidente Lucia. E' proprio il presidente del sodalizio castellano a lamentarsi del poco impegno messo in campo dal collettivo guidato dall'allenatore potentino. Ci sono state anche altre cause, che hanno contribuito alla pesante sconfitta, tra cui ricordiamo la non disponibilità del terreno di gioco di casa, che è stato innevato per diversi giorni, la non funzionabilità delle docce dello spogliatoio per il congelamento di alcune tubature; a questo si sono aggiunte le precarie condizioni fisiche di alcuni giocatori, che in settimana sono stati colpiti da fastidiosi stati influenzali. Il presidente Lucia, però, rimane fiducioso per il prosieguo del cammino della propria squadra, che ha i mezzi tecnici per poter raggiungere la permanenza in questo ostico torneo. Altro elemento negativo che influisce sulla resa del campionato, è la non disponibilità del comunale di Lagopesole, infatti i gialloblu sono costretti ad emigrare sul comunale di S Angelo per il fatto che il campo sportivo di Lagopesole non ha le misure idonee e regolamentari. Fiducia piena della società al tecnico Stenta, che in passato ha contribuito alla promozione del Lagopesole all'attuale categoria, mentre maggiore impegno è richiesto a tutto il collettivo e agli elementi più esperti, che costituiscono l'attuale rosa della formazione aviglianese. f.v.

deve dare ordini. Cambio di programma nele gare di domenica. Niente più anticipo Nè rinvii visto che la Rappresentativa di D è stata eliminata dal torneo di Viareggio. DIFFERITA- La gara trasmessa su RaiSportPiù sarà Brindisi-Nocerina. L’incontro si disputerà domenica 22 febbraio presso lo Stadio “F. Fanuzzi” di Brindisi con calcio d’inizio alle ore 14.30 e verrà trasmesso in differita alle ore 18,30.

Genzano va a Pianura con una difesa robusta GENZANO DI LUCANIA - A Genzano non hanno ben digerito l'espulsione di Fiore maturata domenica per doppia ammonizione. Il neo acquisto bianco rosso, uscito anzi tempo dal campo, è stato punito per due entrate scomposte sul suo diretto avversario. Il Mister dello Sporting carica i suoi e predica prudenza dopo i tre punti conquistati domenica: “La vittoria di domenica - parla Mister Pirone - è stata una vittoria che abbiamo voluto a tutti i costi. Questa vittoria ha un valore di sei e visto la sconfitta dell'Angri ora siamo più vicini alla salvezza. Da ora in avanti dobbiamo fare più punti possibili in ottica salvezza.” A Genzano, nonostante le condizioni climatiche proibitive, si continua a lavorare in vista di domenica. In casa del Pianura, Mister Pirone proverà a mettere il bastone tra le ruote alla squadra campana. Le due formazioni occupano posizioni opposte in classifica ma il mach potrebbe anche riservare delle sorprese. L'attacco della squadra alto bradanica sembra aver superato quel periodo buio durante il quale Compierchio, Murano e Impagliazzo non riuscivano a trovare la via del gol. Anche la difesa sembra aver trovato il giusto equilibrio e sono poche le palle gol che vengono concesse agli avversari. Il centrocampo con l'arrivo di Buonocore e Bacio Terracino ha trovato i suoi equilibri. La squadra sembra aver trovato i giusti meccanismi per affrontare ogni partita con la giusta intensità. Le amnesie difensive che sino ad oggi sono costati punti importanti agli alto bradanici devono assolutamente essere evitate per perdere ulteriori punti. L'aria di ottimismo che, però, si respira in casa Sporting fa ben sperare per la continuazione della stagione. Dopo il meritato successo suoi molisani del Venafro, Mister Pirone e la sua squadra hanno voglia di rendersi protagonisti della seconda impresa stagione dopo quella di Pomigliano: portare a casa un altra vittoria di prestigio contro il Pianura. Lo Sporting ha ormai abituato tutti gli appassionati di essere grande con le grandi. C'è da scommetterci che anche in terra campana i lucani venderanno cara la pelle. La classifica dice che il Bitonto, attualmente è la prima squadra salva in virtù dei suoi venticinque punti; seguono a ruota l'Angri e il Grottaglie con ventiquattro punti; infine la matricola Sporting Genzano con i suoi ventitré punti. Quattro squadre a giocarsi un posto salvezza. La sfida diventa appassionate e le squadre lotteranno sino alla fine per prevalere sulle diretti concorrenti. La squadra alto bradanica è chiamata ad un finale di stagione in crescendo per evitare lo spauracchio dei play out. Rocco De Rosa


Sport Terza categoria Foscolo, Tudisco e Terrana in gol

Lavello suera Acerenza e mantiene la leadership ASD LAVELLO ACERENZA

3 2

ASD LAVELLO - Di Noia Mauro, Petrarulo (1'st. Natale), Pannetti, Frate (1' st. Iacoviello), Bruno, Volonnino, Terrana (32' st. Perrone), Buonadonna, Tudisco, Foscolo, Carretta. A disp. Di Noia Maurizio, Catalano, Duino, Rosa. All. Mastrullo. ACERENZA - Calitri, Mauro, Cancellara (1' st. Nardozza), De Bonis, Soldano L., Montanaro, Soldano D., Pomponio (15' st. Cillis), Mancaniello (22' st. Tiri C.), Pietragalla (1' st. Tiri G.), Saluzzi (33' st. Monaco). A disp. Monetta, Di Bono. All. Lichinchi. ARBITRO - Cataldo di Venosa. RETI - 21' pt. Foscolo (L), 23' pt. Tudisco (L), 9' st. Tiri G. (A), 29' st. Terrana (L), 43' st. Nardozza (A). NOTE - ammoniti Buonadonna per il Lavello e Soldano D. per l'Acerenza. Angoli 5 a 2 per il Lavello. Recuperi - 4' pt. e 1' st. LAVELLO - Alla prima giornata di ritorno del campionato lucano di terza categoria, girone C il Lavello ingrana di nuovo i tre punti e mantiene la testa del raggruppamento. La squadra del presidente Lo parco presenta fin dal primo minuto due nuovi giocatori a rinforzo di un'intelaiatura già di per sé affidabile e per la

prossima gara a Vaglio non è da escludere l'inserimento nell'undici iniziale di un'altra pedina importante nello scacchiere di mister Mastrullo. I padroni di casa già al 4' si fanno vedere e sentire con una punizione di Terrana dalla sinistra che non inquadra il rettangolo dei tre legni. All'8 sugli sviluppi di un calcio d'angolo il neoacquisto dei rossi Frate calcia fuori. Un minuto dopo sempre i locali da un calcio piazzato dalla sinistra battuto da Terrana trova Buonadonna di testa in torsione ma il numero 8 spedisce al lato. Il Lavello ci prova anche da lontano per impensierire l'estremo Calitri, ma sia Bruno al 13' che Carretta al 20' non centrano il bersaglio. Invece al 21' da 30 metri il neoacquisto Foscolo di piatto destro, dopo una ribattuta, mette il pallone a fil di palo sulla destra e porta in vantaggio i locali. Due minuti dopo avviene il raddoppio:

ROCCANOVESE SUPERSTAR A.S.D ROCCANOVESE ITALICA METAPONTO

Foscolo da sinistra passa a Tudisco che con un pallonetto anticipa il portiere ospite e colloca la sfera in rete. Al 28' Petrarulo per Terrana sulla destra non ottengono nulla. Mentre la reazione dell'Acerenza sta tutta al 36' con un tiro in diagonale da sinistra verso destra, fuori porta, di Pietragalla. Al 9' della ripresa Tiri G. riprende un tiro-lancio sulla destra ed accorcia le distanze per l'Acerenza. Il Lavello reagisce dalla distanza prima con Buonadonna al 12' e poi con Carretta al 16' senza esito positivo. Invece al 28' in fase di penetrazione in area Foscolo viene atterrato. E' rigore. Lo calcia Terrana a fil di palo sulla sinistra ed è 3 a 1. Al 43' Tiri G. di testa serve in area Nardozza e sigla il definitivo 3 a 2. Su tutte sono emerse le prestazioni di Bruno, Foscolo e Terrana per i locali e di De Bonis, Tiri G. e Montanaro. Giuseppe Catarinella

DECIDE FASANELLA 4 1

R.ATELLA BARILE

1 0

ASD ROCCANOVESE: Mastropirro, Spagnuolo, Solimando,Vascetta, Rocco (Ciancia 56'), Bellizio, Pace (Collarino80), Risolino, Mobilio, Malianni, De Mare. All. Costantino I. METAPONTO: Dinocca, Piccinno, Suriano, Turillo M., Di Taranto, Turillo G., Caputo, Sisto, Mianulli, Minervini, , Losenno. All. Lopapa RETI: 5' Mobilio, 30' Mianulli,79' De mare G, 49' 87' Risolino. NOTE: Espulsi al 65'Mobilio e Di Taranto

REAL ATELLA: Lovito, Grieco, Caldararo, Venezia, Di lonardo, Carriero, Aiuola, Fasanella, Gamma,Vodola, Liccione. A disp.: Di santo, Posa, Coviello, Mecca, Guadagno, Giordano. ASD BARILE: Salvatore (46' Strozza ),Volonnino G, Rabasco, Giordano, Grimolizzi, Sorrenti, Palese (50'Volonnino A), Vucci(80' Barbaro Ser.), Grieco (55'Barbaro Raf.), Caselle, Sigillito(65' Rosa ) ARBITRO : Griesi di Venosa. RETE: 90' Fasanella

ROCCANOVA - La migliore Roccanovese scende in campo determinata e oltre al bel gioco espresso finora, raccoglie una vittoria che si esprime nel risultato finale. Oltre al predominio si è finalmente visto il cinismo che finora era mancato alla valida squadra Roccanovese. Si gioca con il tempo inclemente, con la neve che scende copiosamente sul comunale. Dall'altro canto una Italica Metaponto che regge l'urto per tutto il primo tempo, ma non può nulla contro la voglia di vincere della compagine Roccanovese. Partono in accelerazione i locali con Risolino che al 3' colpisce la traversa, è il preludio al vantaggio che arriva con Mobilio servito ottimamente da De mare G.La prima e unica incertezza difensiva concessa, consente al Metaponto di pareggiare con il N°9 con un bel pallonetto che supera l'incolpevole Mastropirro. Inizia il secondo tempo e la partita si mette sui binari giusti quando Risolino in gran spolvero lascia partire un gran sinistro, il difensore devia e il portiere è spiazzato. Le azioni migliori partono sempre dai piedi di De Mare e Risolino ma più volte Mobilio,Vascetta e lo stesso De mare G sbagliano la finalizzazione. Espulsioni da ambo le parti al 75', Mastropirro è attento su una conclusione del Sisto e la Roccanovese chiude la disputa con De mare G su traversone di Pace.Sul 3-1 la doppietta finale di Risolino è il giusto premio per la partita disputata; entra in area, fa fuori 2 avversari,salta il portiere e deposita la palla in rete per il 4-1 finale. Imbiancato e determinato quindi il ritorno alla vittoria della squadra di Mister Costantino che sembra finalmente aver cambiato rotta e raccoglie oltre al buon gioco, i punti che finora erano sfuggiti nei minuti finali. Vittoria di buon auspicio in vista della trasfera a Armento contro la Stella Maris battuta 5 a 0 a domicilio. Vincenzo Nubile

ATELLA- Vittoria casalinga alla ripresa del campionato di terza categoria. Dopo una lunga sosta forse era meglio organizzarsi in altro modo per cominciare il girone di ritorno sfruttando il bel tempo, per non giocare con temperature glaciali di questo periodo che possono provocare infortuni e malesseri sui giocatori e rinvii di partite. Ma veniamo alla gara dove tutte e due le squadre si affrontano a viso aperto, registrando continui capovolgimenti sui due fronti d'attacco ,dove prevalgono le rispettive difese. Nel primo tempo l'occassione più ghiotta per passare in vantaggio capita al Barile. Siamo al 15' e Grieco su un tiro da calcio d'angolo colpisce il pallone di testa, ma Caldararo salva sulla linea di porta evitando la capitolazione della sua squadra. La gara prosegue senza grossi pericoli per i due portieri, cosi si va al riposo sullo 0-0. Il secondo tempo incomincia con l'Atella proteso in avanti ma la loro pressione dura solo 10' minuti, è il Barile a prendere il sopravento chiudendo l'Atella nella propria metà campo senza concretizzare la mole di gioco fatta dai centrocampisti. Ma l'azione pericolosa arriva con Vucci che scocca un tiro da trenta metri impegnando Lovito in una difficile parata. E' sempre il Barile che attacca e l'Atella si difende ordinatamente, siamo alla fine della gara, un minuto alla fine e il Barile batte un calcio d'angolo, sulla rimessa della difesa Atellana Giordano prende palla e s'invola verso la porta del Barile, con un preciso tiro angolato impegna Strozza che non riesce trattenere la palla, in aguato Fasanella in sospetta posizione di fuorigioco mettere a segno la rete della vittoria atellana. Tre i minuti di recupero che il signor Griesi concede, ma sono pochi per un Barile che non ha demeritato. vi.bo.

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Sport Scontro al vertice giocato a Senise che ha ribadito la forza dello Sporting

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Francavilla, basta Carriero Rotunda Maris piegato da un acuto dei sinnici S.FRANCAVILLA 1 ROTUNDAMAR. 0 SPORTING FRANCAVILLA: Travascio, Ciancio D., Ciancio L., Strazza, Ponzio, Marcelli, Carreri, Ricciardi, Vitarelli, Lista, Pennella. A disp.: Durso, Carlomagno, Bartolomeo, Orofino, Di Sario, Marino, Di Giacomo. All.: Amatucci ROTUNDA MARIS: Vampo, Palagiano, Gentile, Marta, Lapergula, Patera, De Minnino, Buongiorno, De Michele, Di Pinto, Santarcangelo. A disp.: Laguardia, Tito, Laterna, Mastrosimone, Lillo, Latronico. All.: Rinaldi. ARBITRO: Sig. Bloisi RETE: 19' Carriero. NOTE: giornata fredda e con neve a tratti molto intensa. Recuperi: 3'pt, 6'st. SENISE - E' andata di scena allo stadio “Gian Battista Rossi” di Senise la prima giornata di ritorno del campionato di terza categoria girone E. In campo, la prima e la seconda della classe, vale a dire, Sporting Francavilla a ventidue punti e Rotunda Maris a diciannove. Due squadre che hanno tentato di intascare l'intera posta in palio per proseguire la marcia verso la vittoria finale del torneo. Ma ad uscire vincitori sono stati i padroni di casa, che hanno creduto fino al termine nella vittoria. La prima occasione della gara, porta la firma ospite al 4' su calcio d'angolo, ma senza grossi pericoli per la difesa francavillese. Lo Sporting risponde al 10' con un passaggio filtrante in area di Lista per l'attaccante Pennella che manda la palla di poco a lato. Un minuto dopo, ancora l'attivo Lista tenta di rendersi pericoloso, ma la sua conclusione viene prontamente respinta dal portiere Vampo. I padroni di casa spingono ancora sull'acceleratore e tentano di rendersi pericolosi al 13' con il centrocampista Strazza, che conclude da fuori aria. Al 15' il Rotunda Maris, tenta di rendersi pericolosa con l'attaccante Santarcangelo, ma il suo tiro dal limite

Una fase della gara giocata a Senise tra Sporting Francavilla e Rotunda Maris (foto www.lasiritide,it)

dell'aria non impensierisce più di tanto l'estremo difensore sinnico. In campo le due squadre cercano di non scoprirsi troppo evitando di incappare in spiacevoli inconvenienti. Però, il gol è nell'area. Infatti, al 19' il fantasista

Lista, crossa dal fondo una palla che viene malamente respinta dalla difesa materana, con Vitarelli bravo a proteggere la palla per l'accorrente Carriero che insacca infondo alla rete. La gioia esplode anche sugli spalti,

con i pochi presenti a festeggiare il meritato vantaggio. Gli ospiti, non ci stanno e cercano di colpire in contropiede ma senza esito. Allora ci provano ancora i ragazzi di mister Amatucci, che su calcio d'angolo vedono protago-

nista Nicola Lista di una bella rovesciata, ma la palla malamente respinta dal portiere ospite, per poco non favorisce Luigi Lista che non riesce a impattare con la sfera. La prima frazione di gioco termina così, senza altre

azioni degne di nota. La ripresa, vede subito pericoloso il Rotunda Maris che dopo soli quattro minuti vanno alla conclusione con Marta, ma la sfera si spegne a lato. Al 20' il nuovo entrato Marino si invola in contropiede verso l'area materana ma la sua conclusione termina fuori misura. Al 26' le due squadre restano in dieci per l'espulsione di Strazza e De Minnino, che dopo un contrasto di gioco sono stati protagonisti di un diverbio. Al 30' i sinnici rimangono addirittura in nove, per il rosso rimediato da Lista. Il Rotunda Maris nell'ultimo quarto d'ora, spinge sull'acceleratore tentando il tutto per tutto per giungere al pareggio, ma l'imprecisione la fa da padrona. L'occasione più ghiotta però, capita sui piedi di Santarcangelo, che su calcio piazzato fa venire i brividi al portiere francavillese che è bravo a respingere la minaccia. Dopo sei minuti di recupero, il triplice fischio del direttore di gara. Il match termina con il successo dei padroni di casa che festeggiano tre punti molto importanti. Claudio Sole

Sasso a segno con Vignola e Cavallo, ma non basta a fermare Lombardi e soci

Tramutolese, Carlomagno mattatore TRAMUTOLESE 3 SASSO DI CASTALDA 2 TRAMUTOLESE: Pierri,Orlando (La Scaleia 45'), De Falco, Lombardi, Zito, La Petina (Nasca 45'), Marotta (Sico 70'), Carlomagno, Bove (Ragone 85'), Mazzeo, Iuorno ( Abelardo 45'). A disp.: La Scaleia, Nasca, Sico, Ragone, Abelardo. Allenatore: Bove. AVIS SASSO DI CASTALDA: F. Pepe, Perrone, G. Pepe, Colangelo, A. Pepe, G. Tofalo, Hayate, R. Tofalo, Vignola, Pascale, Cavallo. A disp.: Corleto, Trinchitella, Doti, Rotundo, A. Tofalo. Allenatore: Corleto. RETI: 10' pt Carlomagno, 30' pt Vignola, 5' st Cavallo, 10' st Lombardi, 45' st Carlomagno. TRAMUTOLA- Continua con caparbietà la rincorsa della squadra dell'allenatore - giocatore Bove al primo

posto in classifica, anche se bisogna aspettare il novantesimo per trovare il goal vittoria contro l'Avis Sasso di Castalda. La gara. Pronti via ed ecco subito Mazzeo lanciare Bove dall'out di sinistra, ma il capitano però spara a lato. Passano pochi minuti e Iuorno viene atterrato a limite dell'area: punizione che batte Bove, il portiere non trattiene e Carlomagno si fa trovare pronto per il tap - in vincente (10'). Dopo il goal la squadra di casa prova a chiudere la gara, ma sono gli ospiti che in contropiede trovano il pareggio venti minuti più tardi con Vignola grazie all'unica, finora, disattenzione di Pierri. Nella ripresa Bove diventa l'“Eziolino Capuano” della situazione provvedendo a tre cambi nell'intervallo facendo entrare Nasca, La Scaleia e Abelardo, ma alla prima occasione l'Avis Sasso di Castalda si porta in vantaggio con Cavallo su cross di Pascale (5'). Tutto sembra compromesso per i locali,

ma è proprio in queste circostanze che emerge lo spirito di squadra, infatti la Tramutolese si riversa nella metà campo della squadra avversaria fino a trovare il pareggio dopo soli cinque minuti dallo svantaggio subito con il centrale difensivo Lombardi che raccoglie un splendido cross di Carlomagno e incorna in rete. Nei minuti successivi i padroni di casa si scoprono per cercare di vincere la gara, infatti mister Bove si sostituisce per far subentrare il fresco Ragone. Dopo un paio di occasioni sciupate dalla squadra ospite ecco che all'ultimo frangente di gara Carlomagno che si incunea tra i due centrali melandrini e con un destro secco all'angolo basso trafigge il portiere avversario. Gli sforzi della Tramutolese vengono premiati, ma qualcuno si chiede se al posto di Carlomagno si fosse trovato Bove sarebbe andata comunque in questo modo? Domanda alla quale nessuno

Un’azione di gioco

può rispondere anche se le critiche nei confronti dell'allenatore - giocatore sono state tante. Carlomagno, re di Tramutola per questa giornata, alimenta i sogni di gloria di un paese. Biagio Bianculli


Sport 45 Per il Castellaro c’è la soddisfazione di aver messo in affanno il Picerno Venerdì 20 febbraio 2009

Russillo risponde a Giosa La capolista agguanta il pari in extremis SPORT.PICERNO CASTELLARO

GALLICCHIO, VETTA A UN PASSO

1 1

SPORTING PICERNO Lettieri G. , Falabella C. , Lettieri F. , Martino R. ,Lettieri S. , Caggiano N.F. , Caggiano M. , Russo R. , Faraone G. , Cangini M. , Mancino R. A Disposizione : Matturro R. , Russillo F. , ,Giuliano M., Salerno, Rossi F. , Damiano M. ,Cappellano M. All. Marcantonio R. CASTELLARO Salvatore G. , Iummati M. , Gasparrini S.. , Sabia V.A. , Buongermino R. , Capece M. , Iotti F., Sagarese A. , Sabia R. , Giosa M. , Loisi D. , A Disposizione : Buongermino R. ,Dolce R. , Buono A. , Curcio G., Salvatore S. , All. Russillo R. RETI: 25' Giosa, 90' Russillo PICERNO - La prima in classifica stava per cedere il passo agli avversari, ma il pareggio viene agguantato nei minuti di recupero. Un Picerno, che con la vittoria avrebbe messo un buon margine di vantaggio tra le inseguitrici Castellaro e Montemurro, La gara resa difficile forse perché ha pesato per entrambe le squadre la lunga sosta di 2 mesi. La gara non bella comincia ad offrire buone occasioni per i padroni di casa, due palle gol non sfruttate da Faraone e due legni colpiti con Cangini e Martino. . Gli ospiti non stanno a guardare e in una incursioni in area, passano in vantaggio al 25' minuto, grazie a una leggerezza della difesa, evitati due avversari il bravo Giosa che protegge bene la palla e a volo trafigge Lettieri G.. Il Picerno è frastornato, accusa il colpo e cerca di reagire ma è sterile e confusa la reazione,lasciando varchi per il Castellaro che in contropiede con il solito Giosa si rende pericoloso al 35' ma la conclusione è fuori di poco . Nella ripresa si nota che in campo mister Marcantonio ha modificato qualcosina lasciando negli spogliatoi un difenso-

Russillo del Picerno

Giosa del Castellaro

re, per l'inserimento in avanti di Giuliano.. La mossa è quella giusta, si crea una superiorità in avanti mettendo in difficoltà il Castellaro. Gli ospiti cercano di difendere il vantaggio, sotto gli assalti dei padroni di casa che non ci stanno a perdere, e in evidenza si vede il portiere Salvatore che sfodera belle parate, ma si vedono errori grossolani degli attacanti, causa la troppa precipitazione, con un pizzico di sfortuna quando il tiro di Cangini al 65' finisce sulla traversa.

Oramai la gara sta volgendo al termine, il Castellaro pregusta la vittoria, all'ultima azione mischia in area, la palla giunge a Rossi che di testa passa a Russillo, che poggia in rete salvando la gara e la classifica. Al fischio finale si scatenava una rissa tra giocatori da cui sono scaturite le seguenti sanzioni del giudice sportivo che squalifica per 4 gare il giocatore Damiano Manuel Rocco e per 3 gare Caggiano Matteo dello Sporting Picerno e ammenda di 50 euro alla società. vi.bo.

RECUPERO D’ECCELLENZA

La partita condizionata dal fondo di gioco

Policoro, acuto di Russo e Picerno a mani vuote POLICORO PICERNO

continua su buoni ritmi nonostante la neve. Al 35' arriva il pari dei locali. Pino Conte per Conte Francesco che questa volta non sbaglia. Gli avverF.C.GALLICCHIO '95: Ciullo, Don- sari al 40' vanno vicini al nuovo vannadio O., Vilella, Conte F.L. (cap) taggio. Il pallonetto di Perretta è fer(1'st Donnadio D.), Eufemia, Di Si- mato sulla linea di porta da Di Sirio. rio, Sansone, Conte P., Mirandi, Ca- Gli ospiti ritengono la palla sia enradonna, Conte Fr (70'st Conte Fi.). trata. La frazione si chiude in parità. Al 7' della ripresa l'ennesima apertuAll.: Cifone. VAL SARMENTO: Labanca, Foglia, ra di Pino Conte permette al neo paD'Amato, Ciancia A. Ciancia G., Buc- pà, Rocco Caradonna, di realizzare il vantaggio e dedicare colo, Caparra, Turtula rete alla sua piccora, Salerno, Perretta, la Maria Chiara. I Rusciani. All. Cianverdi di Ciancia sono cia. ridotti in nove. I ARBITRO: Cardone crampi non permetdi Moliterno. Ass. di tono ad Alessandro parte: (Cifone.- CaCiancia di continuaprarulo) re. Il nuovo pari arriRETI: 10'pt Buccolo va al 25':. Buccolo vo(VS); 35'pt Conte F. la sulla fascia e lascia (G); 7'st. Caradonna partire un sinistro (G); 20'st Buccolo che beffa Ciullo. Sem(VS);35'st Eufemia, bra incredibile, Il rig. (G) 42'st Salerno Gallicchio con due (VS) uomini in più, è in NOTE: 2' di rec. Dondifficoltà. Un fallo di nadio O. (G). Ammomano di D'amato, peniti: Mirandi (G). rò, permette ad EufeEspulso Perretta . mia, su rigore, di spiazzare Labanca e GALLICCHIO - Il Galriportare i suoi in licchio vince al 92' e si vantaggio. Capitan porta ad un punto Egidio Capraruolo, 78 anni Buccolo è un trattodalla Val Sarmento. re. Palla a centro, voComincia bene per i ragazzi di Cifone, il girone di ritor- lata sulla fascia e punizione guadano. Non tutto è stato facile però. La gnata. Il capitano batte, Perretta, di fortuna ha dato una mano contro un testa, ristabilisce il pari. Sembra fiottimo avversario. Pur ridotto in no- nita, i gallicchiesi sembrano acconve, infatti, il team di Ciancia ha retto tentarsi. Tre i minuti di recupero. bene. Guidata da Capitan Buccolo - Gli ospiti vogliono la vittoria. Si scoautore di una prova super, due reti-, prono. Ciullo rinvia. Il piccolo Donala corazzata ospite è apparsa in gran to Donnadio fa un ultimo sforzo, salforma. In vantaggio nei primi minu- ta un avversario e crossa al centro. ti ha a tratti dominato. Tante le recri- L'esperto Ovidio Donnadio non perminazioni a fine gara che però sono dona: il suo sinistro decreta il definiservite a rimediare un' espulsione. tivo 4 a 3. Gli ospiti reclamano un La prima tegola per gli ospiti ad ini- fuorigioco. Il D.G. è fermo e convalizio gara: Rusciani, lanciato rete, è at- da. E' finita! Mister Ciancia non è terrato ed è costretto ad uscire. Nes- soddisfatto dell'arbitraggio. Ramsun cambio disponibile e squadra in maricato pensa al ritiro della squadieci. Dalla punizione che segue il dra. Il guardalinee ospite, Egidio Cavantaggio di Buccolo, con un tiro po- praulo, 78 anni, prova a calmare i ratente. Il gallicchio reagisce, va vici- gazzi, anch'essi delusi. no al pari, Conte, sciupa. La gara Ersilio Marino

GALLLICCHIO'95 VALSARMENTO

1 0

POLICORO: Annunziata, Cicchelli, Achillea, Nuzzi, Miraglia (dal 70' Ripa), Russo, Fumarola, Destratis (dall'89' Malucchi), Castoro, Zizzamia. A disp.: Maida, Marta, Pierro, Falcone. All. Labriola PICERNO:Perillo, Spera, Salvia, Buonansegna, Naturale, Santarsiero, Lottino, Sodo, Paterna, Mastroberti, Quagliata (dall'83' Pace). A disp.: Notargiacomo, Farenga, Albano, Pietrafesa, Germano. All. Dimase ARBITRO: Russo di Bernalda. RETE: Russo (Policoro) al 72'. NOTE: Ammonito Lottino del Picerno al 70'. Gara caratterizzata da forti affiche di vento gelido. POLICORO - Massimo risultato con il minimo sforzo. In sintesi può definirsi così la gara disputata ieri vinta dai padroni di casa, sul non irresistibile Picerno. D'altronde, il campo reso pesante dalle intemperie dei giorni scorsi, si sa, finisce sempre per danneggiare la squadra che deve attaccare. Così il Policoro, nonostante una costante e continua supremazia territoriale, non riesce a pungere con convinzione, complice sicuramente, la giornata decisamente negativa del centravanti Destratis che in fase offensiva è

stato praticamente evanescente. Così si deve attendere il primo quarto d'ora per vedere i padroni di casa arrivare al tiro, con Russo che da buona posizione calcia fuori e male dopo essersi trovato nell'area piccola sul versante destro, praticamente solo davanti il portiere picernese Perillo. In mezzo al campo gli uomini di mister Labriola detengono con continuità il pallino del gioco, con il centrale Fumarola, ottimo in fase di suggerimento e di interdizione. Proprio dai piedi di quest'ultimo giunge al 38' il primo vero sussulto, in quanto l'interno jonico coglie la traversa dopo una serie di calci d'angolo collezionati a ripetizione a riprova della supremazia esercitata sugli ospiti avversari, dal Policoro. Allo scadere poi, prima di entrare negli spogliatoi, Zizzamia viene atterrato in area dal centrale difensivo del Picerno, Santarsiero, ma l'arbitro lascia correre, non senza proteste del pubblico. La ripresa inizia sulla stessa falsa riga : Policoro in avanti e Picerno in difesa (Annunziata resterà inoperoso per tutta la partita). Con tranquillità la squadra di casa si butta in avanti creando una serie di mischie e di rimpalli. Uno di questi è stato sfruttato al massimo da Russo, fino ad allora non molto positivo nella prestazione, che calcia di destro un pallone che si ritrova sui piedi, insaccando. Per iol Policoro ora un trittico difficile con Ferrandina, Pisticci e Murese. Pierantonio Lutrelli

ECCELLENZA

4 3

CLASSIFICA


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Sport Basket A Dilettanti Lamorte ci crede: «Possiamo raggiunge i play off»

Venerdì 20 febbraio 2009

Levoni, Metz migliora Si fermano invece Chiarastella e Femminini IL FREDDO polare non ha scoraggiato gli atleti della Levoni allenatisi regolarmente in palestra ieri pomeriggio al Pala Pergola in previsione della dura trasferta di domenica a Sant'Antimo contro l'Igea. I rigori dell'inverno non sembrano aver scalfito la gioia e la soddisfazione per il positivo andamento del derby con la Bawer Matera. Infatti la squadra allenata da Luigi Gresta si è a llenata ugualmente verso una sfida molto importante per le prospettive future del campionato. Coach Gresta ha dovuto fare a meno anche ieri di Albano Chiarastella, al quale si è aggiunto Christian Femminini. Entrambi soffrono di un virus influenzale che ha impedito al tandem di atleti della Levoni una regolare preparazione in palestra. Le buone notizie sono giunte da Matteo Metz allenatosi regolarmente con la squadra. Il giocatore potentino si è aggregato alla truppa nel corso della giornata di ieri. La squadra non ha svolto amichevoli ieri pomeriggio lavorando sugli schemi offensivi e sulla mentalità verso una partita, quella di domenica che potrebbe consentire in caso di successo il rilancio della truppa presieduta da Francesco Petrullo. Il Sant'Antimo appare formazione in grado di impensierire qualsiasi compagine del raggruppamento, la qualità del roster a disposizione di coach Ciccio Ponticiello appare garanzia di compattezza. Uomini del calibro di Damiano Dalfini, Nicola Mei, Sebastian Vico, Danilo Fevola e Marco Cardillo possono far paura a qualsiasi team della A Dilettanti. Inoltre i campani hanno sempre fatto del fattore campo il proprio punto di forza in tutti i campionati. In casa Levoni Potenza chi ha tanta voglia di parlare è il segretario Giovanni Lamorte che ha analizzato il momento di forma dei lupacchiotti di Gresta: “A mio avviso possiamo raggiungere l'obiettivo play-off. Cercheremo di raggiungere l'obiettivo, partendo

Albano Chiarastella (foto Andrea Mattiacci)

dalla prossima gara di Sant'Antimo. Bisogna vincere in trasferta per rimanere agganciati al treno play-off,

altrimenti sarà dura”. Lamorte ritorna sui temi salienti del derby vinto domenica con la Bawer: “Mi è piaciuto tanto il gruppo

che ha saputo interpretare la gara con la filosofia giusta. Aver sfatato il tabù di vittorie del 2009 è stato sicuramente un segnale positivo per noi”. Lamorte parla del prossimo impegno contro l'Igea: “Si tratta di una squadra pericolosa. Affronteremo una gara molto importante per noi in ottica playoff. Sono fiducioso del lavoro svolto finora dal coach Luigi Gresta. Bisogna giocare bene la gara”. Il dirigente di via Ponte Nove Luci chiude con una dichiarazione significativa la sua analisi: “I campani cercheranno in tutte le maniere di sfruttare favorevolmente il fattore campo. La nostra squadra sarà chiamata ad un duro impegno. Sono convinto che abbiamo tutte le carte in regola per ben figurare”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Karate Ottimi risultati ai regionali

Brilla il Bushido OTTIMI risultati sono giunti da Matera per gli atleti del Bushido Karate Club di Pignola nel corso del quarantaquattresimo campionato regionale assoluto di kumitè valevole per la qualificazione al campionato italiano. La spedizione, guidata da Domenico Vignola ha ottenuto risultati convincenti. Paolo Dolce, nella categoria individuale 60 ha ottenuto la qualificazione alla fase nazionale in programma il prossimo 20 marzo a Lecce. L'atleta ha così confermato le doti eccelse di talento innato, mettendo alle spalle diversi combattenti di ottimo livello. Dolce si è esibito in ottime performance attirando l'attenzione dei tanti addetti ai lavori. Bene nel katà categoria esordienti B la lottatrice Rosa Cianci, che ha ottenuto un lusinghiero terzo posto al termine di una gara magistrale per grinta, temperamento e determinazione. Anche per Rosa Cianci vale lo stesso discorso fatto per Paolo Dolce. La giovane atleta del Bushido Karate Club Pignola, presieduta da Antonietta Covino ha tutte le carte in regola per ben figurare al cospetto delle atlete di punta del rirmamento nazionale. Bene anche il giovane talento Mattia Ferrante che ha partecipato alla combinata. La gara ha visto impegnati gli atleti rientranti nelle fasce d'età dai cinque ai sette anni. Ebbene Ferrante ha confemato i progressi evidenziati nel corso delle ultime gare mettendo dietro di se tanti prodotti del vi-

vaio lucano. Il maestro Domenico Vignola ha evidenziato con sommo piacere l'ottimo andamento della gara disputatasi domenica a Matera, al Palasassi affermando: “Siamo estremamente contenti per i risultati conseguiti dai nostri atleti che hanno confermato di attraversare un momento di forma estremamente positivo. La gara materana ha r apporesentato per tutta la squadra un valido punto di partenza per le prospettive future. Devo ringraziare Donato Pastore, per l'incessante lavoro svolto con la nostra squadra”. f.menonna@luedi.it

La corazzata Agrigento sulla strada del Bernalda di DONATELLO VIGGIANO CON ANIMI ovviamente contrastanti dopo il risultato del derby, tornano in campo le lucane di A dilettanti. Ottenuta la prima vittoria della stagione Gresta, nonché il primo successo del 2009, la Levoni fa visita al Sant'Antimo dell'ex coach Ciccio Ponticiello. I campani hanno 18 punti in classifica e vorranno di certo dimenticare subito la netta sconfitta di domenica scorsa a Palestrina (7048), anche per evitare un pericoloso 0-2 negli scontri diretti con la Levoni, che finirebbe per rimettere del tutto in corsa Chiarastella e compagni nella lotta ad un posto nei playoff. Prevedibile, conoscendo le abitudini delle squadre di Ponticiello, una partita dal punteggio basso, con ritmo di gioco “controllato” e prevalenza della difesa, del resto così andò anche la partita di andata, vinta nel finale dalla Levoni per 72-61, grazie a 33 punti di Palombita. Pronostico quindi apertissimo, visto il buon momento della Levoni, in un vero anticipo di playoff. Tutt'altro clima invece si respirerà al PalaSassi, dove la Bawer, nella prima di due consecutive partite casalinghe, riceve la visita del Palestrina, squadra ben piantata in zona playoff, grazie ai 20 punti conquistati finora. I prenestini si sono fortemente rilanciati in classifica grazie ad una striscia, ancora aperta, di quattro vittorie consecutive, maturate sfruttando appieno i tre turni casalinghi, da aggiungere alla prestigiosa vittoria sul sempre difficile campo di Siena (70-68). Il miglior realizzatore (19.6 di media) è il talentuosissimo

Basket C Dilettanti A Castellitto e Pellegrini si aggiunge Marchese, vittima di un incidente domestico

Centre Corporelle, infermeria affollata

Antonello Marchese (foto Andrea Mattiacci)

E' L'INFERMERIA il principale avversario della Centre Corporelle Potenza. Infatti nel corso della settimana non sono presenti in allenamento Mimmo Castellitto, alle prese con i postumi del problema alla gamba, Marco Pellegrini, ancora acciaccato e Antonello Marchese, vittima di un curioso incidente domestico. L'ala biancoceleste, infatti è andato a sbattere con il capo contro una finestra, procurandosi una ferita lacero-contusa. Morale della favola Marchese ha dovuto far ricorso alle cure dei sanitari che hanno apposto al capo dell'atleta tre punti di sutura. Indipendentemente da questi problemi sia Marchese che Pellegrini saranno recuperati per la gara di domenica prossima al Pala Pergola contro il Porto Empedocle, mentre Mimmo Castellitto sarà tenuto a riposo da coach Dino De Angelis. Il confronto di domenica contro il Porto Empedocle non appare comunque difficile, questo indipendentemente dai recenti segnali di

risveglio espressi dagli empedoclini, rafforzati dalla cura Roberto Torriero. Con l'avvento del nuovo coach i siciliani hanno migliorato intesa e spirito di gruppo evidenziando progressi sul piano tattico e atletico. Tra i girgentini gli uomini da tenere in considerazione sono i fratelli Chellam e Haitem Fathallah, Massimo Costa, Federico Blardone e Dario Milici. Gli agrigentini sono reduci dalla bella vittoria di domenica scorsa maturata al cospetto dell'Amatori Basket Messina. In casa potentina gli allenamenti, indipendentemente dalla neve e dall'infermeria continuano intensi. La sconfitta di Gioia Tauro non ha segnato il morale della truppa biancoceleste. Gli atleti di Dino De Angelis non vogliono perdere il passo e mantenere intatte le ambizioni di promozione. In seno alla dirigenza della Centre Corporelle Potenza è il direttore sportivo Enrico Torlo a parlare del momento di forma dei suoi pupilli. Torlo ha espresso il seguente giu-

dizio sulla squadra: “Fatta eccezione per i problemi legati all'infermeria la nostra formazione vive un buon momento, nonostante la sconfitta di Gioia Tauro. La nostra volontà è quella di continuare a rimanere in testa alla classifica”. Il diesse lucano continua nella sua disamina sul momento di forma dei biancocelesti: “Domenica non sarà in campo Castellitto. Cercheremo di recuperare Marchese e Pellegrini. La squadra è a posto. Affronteremo una compagine, quella del Porto Empedocle in ripresa. A mio avviso la classifica di Costa e compagni è bugiarda”. Torlo prosegue nella sua analisi: “La gara di domenica sarà per noi una vera e propria prova del nove. Dopo il match contro il Porto Empedocle affronteremo nel turno infrasettimanale l'Adrano prima di scontrarci in casa con il Ragusa. Credo che sarà necessario lottare fino al termine del campionato”. sport@luedi.it

ventenne Filippo Alessandri, già protagonista della promozione della Tlc Palestrina nella scorsa stagione, prima di cominciare la sua stagione a Siena e far ritorno poi, nel mercato di riparazione, nel Lazio. Obbligo di vittoria quindi, per una Bawer su cui ci sarà tutta la pressione di vincere questo incontro, a fronte della tranquillità di una Tlc che non potrebbe altro che migliorare la sua già buona classifica. Serve vincere per allontanare del tutto lo spauracchio dell'ultimo posto. In Serie B dilettanti, dopo aver “rimediato” appieno alla brutta sconfitta di Pozzuoli con la convincente vittoria casalinga sul Cus Bari, la Cestistica Bernalda torna in Sicilia, stavolta facendo visita all'Agrigento che, come i lucani, occupa l'affollato terzo posto della classifica con 22 punti. La matricola siciliana ha allestito un roster di tutto rispetto, guidato in cabina di regia dall'argentino Paparella (16.2 di media), ben supportato dagli esterni Tartaglia e Mayer, nonché dai lunghi Giovanatto e Pol Bodetto. All'andata vinse Bernalda 73-66. Nella seconda giornata di ritorno, infine, della Poule Promozione di B1 femminile, la Codra Basilia sarà di scena sul difficile campo di Termini Imerese. Non inganni il punteggio dell'andata (64-38), con cui le lucane vinsero, approfittando di condizioni rimaneggiate della formazione di Scimeca: le siciliane infatti hanno 18 punti in classifica, che valgono saldamente il quarto posto, e finora in questa seconda fase non hanno mai perso in casa. sport@luedi.it

RUGBY Amichevole tra Matera e Gran Parma APPUNTAMENTO con il grande rugby a Matera grazie alla giovane società locale, ASD Rugby Matera, che ospiterà nella città dei Sassi la formazione del Gran Parma, impegnata nel massimo torneo nazionale (Super 10). I professionisti del rugby raggiungono Matera per una sorta di incontro formativo in programma oggi con inizio alle 16:30, presso il campo comunale di borgo La Martella, dove ASD Rugby Matera e Gran Parma terranno insieme una seduta di allenamento. Domani con inizio alle 15, è in programma un triangolare, che vedrà protagoniste, oltre alla società ospitante, la corazzata Gran Parma e l'ASD Bari, anche quest'ultima militante in serie C pugliese.


Sport 47 A Dilettanti «E’ difficile digerire il ko nel derby, ma noi dobbiamo migliorarci» Venerdì 20 febbraio 2009

Cortese: «Bawer credici» Matera pronta alla sfida contro il Palestrina «NON È facile digerre il ko nel derby con il Potenza, personalmente non ci sono ancora riuscito perchè abbiamo steccato la partita più importante». Riccardo Cortese racconta il momento della Bawer Matera che prova a guardare avanti con la necessità di non sbagliare più in casa e di centrare un colpo in trasferta preferibilmente nello scontro diretto con Molfetta. E’ questa la vera speranza della formazione materana che sta provando a rialzarsi a cominciare dalla gara di domenica con Palestrina. Cortese ha le idee chiare e continua: «sappiamo di aver mancato un’occasione a Potenza, loro la partita l’hanno preparata benissimo, hanno difeso alla grande su Corvino mentre noi non siamo riusciti a fare il nostro solito gioco. Ora però dobbiamo continuare a crederci, il campionato è ancora lungo e le chance per risollevarci ci sono tanto più che quest’anno il play out ha cinque sfide nel primo e nel secondo

Riccardo Cortese e i tifosi della Bawer Matera a Potenza

turno». Ora l’obiettivo si chiama Palestrina, la Bawer deve centrare il due su due in casa per crearsi una chance fondamentale nel finale della stagione ed arrivare a giocarsi tutto a Molfetta. E’

quella la prova d’appello esterna per la Bawer dopo la stecca di Potenza: «Cercheremo di arrivare a quell’appuntamento con il massimo dei punti, vogliamo giocarci quella sfida e riscattare magari anche

quello che è successo a Potenza. Sappiamo però che per farlo molto passa dalle due sfide prossime con Palestrina e Sant’Antimo». Due squadre che sono in lotta per un posto nel play off e che sulla carta non erano

date tanto in alto. Comunque squadre che non si possono sottovalutare: «Palestrina è una formazione che gioca molto in transizione, prediligono il corri e tira ed hanno un ottimo regista come Morri, un giocatore

emergente come Alessandri e due lunghi mobili come Gagliardo e Benini. Insomma è una buona squadra, noi dobbiamo assorbire Potenza e superare alcuni piccoli acciacchi che abbiamo». A questo punto sbagliare non è davvero più possibile ma la Bawer lo sa e deve anche tenere sotto controllo la pressione che inevitabilmente cresce nelle gare casalinghe. La formazione materana pensa di poter battere Palestrina, il momento della stagione è di quelli nei quali si decide molto. La parola d’ordine nella squadra materana resta quella che “niente è perduto”. Certo però bisogna assorbire il ko con Potenza e tramutarlo in energia positiva: «è quello che vogliamo e proveremo a fare in questi due giorni. Con Palestrina dobbiamo accantonare il passato e fare la nostra partita. Noi ci crediamo, dobbiamo ancora crederci» conclude Cortese lanciando un’ancora di speranza. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Basket B Donne Aurigemma: «Evitiamo spiacevoli sorprese» Basket Dalla Virtus al settore giovanile nazionale

Basilia, voltare pagina C’è da cancellare il tris di sconfitte di fila CANCELLARE la terza sconfitta consecutiva in campionato! E' questo l'imperativo d'obbligo in casa Basilia Codra Mediterranea Potenza. La squadra di Marilia Sanza prepara il test di sabato pomeriggio contro il Termini Imerese con il chiaro intento di riprendere il cammino interrotto. La Basilia dovrà dimenticare la prova poco convincente di sabato sera contro la Carpedil Battipaglia e iniziare un nuovo cammino in campionato. Ovviamente in questa settimana ci sarà tanto da lavorare e da discutere in casa biancoceleste, sulle cause che hanno portato alla sconfitta il club potentino sabato sera. Cause che vanno ricercate nella mancanza di cinismo, specialmente in fase offensiva, nella gestione di alcuni possessi in attacco e negli errori difensivi, costati caro al complesso allenato da Marilia Sanza. La compagine potentina dovrà metabolizzare la terza scoppola consecutiva e rendere fruibile il lavoro in settimana. Il team del presidente Niccolò Martellotta, apparso deluso e amareggiato dopo il ko contro il Battipaglia sarà chiamato ad una prova di maturità al cospetto di un cliente battuto nettamente all'andata, quando Stefania Filograsso e compagne si imposero al Pala Pergola con il punteggio di 64 a 38. La squadra lucana sarà comunque chiamata ad una prova d'appello e punta decisamente a riprendere contatto con le posizioni di vertice. In seno al clan potentino è Marika Aurigemma a parlare del momento negativo attraversato dalle potentine affermando: “Sicuramente non è un bel momento per noi. Non è facile superare psicologicamente la terza sconfitta consecutiva. Bisogna riprendere a camminare onde evitare spiacevoli sorprese in questo periodo della stagione”.

Marica Aurigemma

L'esterna di Marilia Sanza ha parlato del momento di forma della squadra: “Mi aspetto una reazione da parte del gruppo. Contro Battipaglia abbiamo avuto una bella reazione, ma abbiamo pagato al contempo tanti errori in fase di gestione del match”. La giocatrice irpina va avanti nella sua dissertazione: “Bisogna fare risultato a Termini Imerese. Non possiamo sbagliare la gara siciliana, siamo chiamate ad una partita molto importante. Come tutte le squadre abbiamo lacune tattiche, credo che non siamo comunque inferiori alle altre squadre del campionato”. f.menonna@luedi.it

Chiamata azzurra per coach Conterosito

Antonio Conterosito

L'ALLENATORE materano Antonio Conterosito, attualmente nello staff tecnico della Virtus Matera dove ricopre anche il ruolo di allenatore della formazione che milita nel campionato regionale di serie D, è stato inserito nello staff tecnico come assistente allenatore per il raduno nazionale che partirà il prossimo 25 febbraio e si concluderà il prossimo primo marzo nel casertano, in località San Nicola la Strada. Lo stage vedrà come protagonisti i migliori atleti nati nel 1995. Per Antonio Conterosito la convocazione nello staff tecnico rappresenta il giusto riconoscimento al lavoro

quotidiano svolto con grande passione e professionalità dal giovane allenatore materano nel settore giovanile della Virtus Matera. Una convocazione che arriva naturalmente anche dopo i cinque anni trascorsi in compagnia di Roberto Miriello nella Bawer Matera come assistant coach del primo allenatore materano. Il ballottaggio per il ruolo di primo allenatore è tra Antonio Bocchino e Gaetano Gebbia, entrambi molto quotati nel panorama cestistico nazionale. Nello staff oltre a Conterosito ci saranno altri quattro assistenti e un preparatore atletico. sport@luedi.it

Scherma La truppa guidata da Danzi appena giù dal podio nella spada a squadre

Quarto posto per i materani GRANDE appuntamento per il Circolo Schermistico Matera in quel di Napoli, dove si è svolta la seconda prova dei Campionati Nazionali Assoluti di Scherma per la Zona Sud Italia. Non sono mancate le emozioni al Centro Polifunzionale di Soccavo, dove la due giorni di gare ha regalato diverse soddisfazioni alla società materana, che ha conquistato l'accesso alla seconda fase nella gara di fioretto con Gaetano Danzi ed un insperato, alla vigilia, quarto posto nella gara a squadre di spada. Andando con ordine, nella giornata di sabato i fiorettisti in gara per il Circolo Schermistico Matera erano ben quattro. Tutti hanno superato bene il primo turno con girone all'italiana, approdando così al tabellone finale. Questo prevedendo l'eliminazione diretta ha regalato nei quattro turni di gare, prima della final eight, grandi emozioni ed impegni difficili per il quartetto materano in pista. Antonio Sarcuni è stato così escluso al primo turno, con Bartolo Tardi e Flavio Papapietro che lo hanno raggiunto dopo esser stati superati nel secondo turno. Ha

invece scalato il tabellone sino ad un passo dal turno finale Gaetano Danzi, dove si è fermato per un problema al piede, che lo ha costretto a tirare da fermo contro il potentino Bellino, poi vincitore della gara. Questa sfortunata situazione, però, non ha tolto il sorriso e la soddisfazione ha Danzi che, arrivando sino all'ultimo turno prima delle finali, ha conquistato l'accesso alla seconda prova dei Campionati Nazionali Assoluti, che si svolgerà a fine marzo a Bari, traguardo che lo stesso fiorettista materano non raggiungeva da ben cinque anni. Nella categoria femminile del fioretto, invece, è stata prematuramente eliminata Marianna Di Ruvo, che a causa delle sue cattive condizioni di salute non avrebbe neppure dovuto prendere parte al torneo. Nella seconda giornata di gare, inoltre, la soddisfazione per le prestazioni del Circolo Schermistico Matera è aumentata, perché con una squadra non propriamente preparata per affrontare un torneo a squadre di spada, ha raggiunto la quarta posizione nei Campionati Nazionali di serie C, co-

me detto, di spada a squadre. Infatti, il risultato ottenuto dai materani è carico di significati sportivi, perché la società della Città dei Sassi si è presentata ai blocchi di partenza con un terzetto formato dallo spadista Claudio Vino, unico davvero allenato per questa disciplina, che nonostante le sue precarie condizioni fisiche doveva essere la punta di diamante della squadra e con Gaetano Danzi (fiorettista, claudicante per il problema occorsogli sabato) e Bartolo Tardi, quindicenne fiorettista, che non si è mai allenato con una spada. Nonostante le premesse poco felici, però, i tre ragazzi del Circolo Schermistico si sono battuti come dei leoni, superando in sequenza i club di Castellammare di Stabia, Ostuni e Napoli, con l'ultimo incontro conclusosi sul 45-43, davvero una battaglia che ha visto proprio il timoniere di questo trio, Vino, portare la stoccata decisiva, mentre Danzi e Tardi non facevano rimpiangere, comunque, la decisione di schierarli. Nella semifinale contro Caltagirone, però, la favola si è conclusa con il definitivo infortunio

Gli schermitori materani

occorso a Danzi, che si è fratturato un piede ed è stato costretto, insieme alla sua squadra, senza riserve, al ritiro definitivo, senza neppure la possibilità di disputare la finalina per il terzo e quarto posto. Soddisfazione, comunque per tutto il Circolo Schermistico Matera, e soprattutto per il presidente, l'avvocato Mariano Agresti, che ha concluso la giornata complimentandosi con i suoi atleti per la lezione di vita che hanno dato a tutti, compresi gli spettatori presenti che hanno applaudito Danzi, che da infortunato ha concluso le due sue ultime stoccate senza abbandonare la pista. “Il quarto posto è valso per noi una vera vittoria -ha sottolineato Agresti- poiché ha rappresentato una vera lezione di sport e di vita per tutti i presenti”. Francesco Calia sport@luedi.it


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Sport Basket B Dilettanti “Terme di Abano” Bernalda a caccia di conferme

Venerdì 20 febbraio 2009

Alla conquista della Sicilia Ad Agrigento sarà un crocevia per i play off BERNALDA - È prevista per stamattina la partenza della Terme di Abano alla volta di Agrigento per l'impegnativo match contro il team del presidente Salvatore Moncada. Il notevole anticipo rispetto alla data della partita si giustifica con le cattive condizioni meteo e con gli intoppi della A3 (in questo periodo ulteriormente acuiti rispetto al solito) che potrebbero generare rischiosi ritardi; il tutto per avere la certezza di essere sul parquet del PalaNicosia alle 18 di domenica quando i signori Borgioni di Roma e Noce di Latina daranno il via alla sfida. Sfida che vedrà contrapposte due squadre attualmente appaiate in classifica a 22 punti insieme a Catania e Corato sul secondo gradino della graduatoria alle spalle delle due battistrada S. Severo e Maddaloni, e che, quindi, riveste un'importanza del tutto particolare perché potrebbe essere (come anche la successiva a Catania) determinante per l'esito finale della regular season dei rossoblu. La formazione guidata in panchina dal tecnico Corpaci è una delle matricole terribili del girone e il

suo campo è sempre risultato ostico anche per le compagini più accreditate; i bianco-azzurri siciliani costituiscono infatti un collettivo compatto e ben assemblato che trova attualmente i suoi punti di riferimento maggiori nella trentasettenne guardia Christian Mayer, che attualmente viaggia a suon di “ventelli” ad ogni partita, e nel trentaduenne play Gianluca Tartaglia. Ad essi si accompagnano l'altro regista Emiliano Paparella (omonimo e connazionale dell'argentino attualmente in forza al Massafra), Marco Pilat (ala, 200 cm., '74, proveniente dalla B2 triestina), Michele Giovanatto (ala, 201 cm., '81, ex B2 Gorizia), e i due pivot Mathias Principe (202 cm., '85, confermato) e Claudio Pol Bodetto (208 cm., '68, dalla B1 di Osimo), giocatore quest'ultimo dai grandi trascorsi e di provata esperienza che, però, da tempo non viene schierato per le conseguenze di un infortunio. All'andata, nella sfida del PalaCampagna, i ragazzi di coach Brogialdi, allora targati Rossi Pose, si imposero per 73-66, e il mattatore della serata per gli ionici

fu Carpineti con 25 punti, seguito a ruota da Russo (16) e Faggiano (12); la valutazione complessiva dei lucani toccò la cifra di 94 contro il modesto 51 degli avversari che persero nettamente i primi due quarti per poi pareggiare il terzo e vincere inutilmente l'ultimo di 3 lunghezze. Tra gli isolani gli unici in doppia cifra, sia come score che come valutazione, furono, nemmeno a dirlo, i soliti Mayer e Tartaglia, ma in quella partita Pol Bodetto rimase seduto in panchina e Pilat non era nemmeno a referto. Si tratta, in poche parole, della prima di due trasferte consecutive ad alto coefficiente di difficoltà; perderle entrambe non sarebbe un dramma perché c'è la possibilità di rifarsi successivamente, vincerne almeno una (possibile) vorrebbe dire mettere una seria ipoteca sulla partecipazione ai playoff, vincerle tutte e due (difficile ma non impossibile) equivarrebbe a sognare in grande: ognuno scommetta come meglio gli aggrada. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

Pallanuoto C Test in vista dell’inizio della stagione

Domenica un quadrangolare con Tritone e Potenza Nuoto COMINCIA a prendere corpo la programmazione delle due squadre potentine impegnate nel campionato maschile di pallanuoto di serie C. Potenza Nuoto e Tritone Potenza sono alle prese con gli allenamenti e la preparazione pre campionato. Entrambe le formazioni domenica saranno protagoniste, neve permettendo di un quadrangolare alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale che vedrà all'opera Cosenza Nuoto e Auditore Crotone. La manifestazione scatterà alle 10:30 e vedrà le quattro squadre affrontarsi ogni quarantacinque mi-

Scacchi Quattro le società lucane in gara

Rammaricato il tecnico Nunzio Vivilecchia

E’ entrato nel vivo il torneo regionale di C

La Matera del nuoto dà forfait nella terza prova

VAL D'AGRI - E' tempo di campionati per la Federazione Scacchistica Italiana. Sono state, infatti adempiute parte delle formalità per consentire l'effettuazione della 41esima edizione del Campionato Italiana a Squadre, dalla serie A1 master alla promozione. Torneo, quest'ultimo, di competenza dei singoli Comitati Regionali. In Val d'Agri, perciò, è in pieno svolgimento il Campionato di serie “C”. Il torneo, diviso in raggruppamenti regionali ed in gironi, vede la partecipazione di due squadre valligiane, l'A.D. Scacchi Val d'Agri 1 di Villa d'Agri e l'A.D. Val d'Agri 2 di Spinoso, inserite nel girone 28.1 unitamente all'A.D. Scacchi Lauria ed al Porreca Policoro. Squadre tutte regolarmente affiliate alla Federazione Scacchistica Italiana, al pari dei giocatori iscritti in lista pur non prendendo parte ad alcuna delle gare. Gli incontri hanno avuto inizio nei primi giorni di febbraio, per concludersi agli inizi di aprile. Tutti gli incontri, inoltre, hanno luogo di domenica, si disputano su quattro scacchiere con la cadenza

di novanta minuti per giocatore ed un incremento di trenta secondi a mossa o, in alternativa, due ore “quick play finish”. La fase a girone terminerà il cinque aprile, mentre le squadre che ne avranno maturato il diritto si confronteranno in spareggi il diciannove aprile da dove usciranno le squadre vincitrici. E' questo un ulteriore impegno per gli scacchisti valdagrini, sempre più impegnati a diffondere uno sport che ha preso ormai piede soprattutto tra i giovani. Questo a tutto merito di coloro che, con tenacia e pazienza, sono riusciti ad individuare i potenziali “giocatori” ed a coinvolgerli in uno sport lontano dai canoni classici dell'attività sportiva, fatta di movimento e gioco di squadra. Il gioco degli scacchi, difatti, è uno sport non troppo appariscente ma certamente il più democratico possibile, con l'assenza di qualsiasi discriminazione, con i due “avversari” soli con se stessi e la scacchiera a decidere ogni mossa in piena autonomia. Gerardo Tempone sport@luedi.it

Il maltempo blocca i ragazzi di Iacovone MATERA - Si è svolta regolarmente domenica scorsa la terza giornata dei campionati Regionali invernali per “Esordienti”e di “Categoria” senza la presenza delle società materane Atleti Amatori e la “Nuoto Magna Grecia”. Già nella mattina di domenica tutte le società materane, considerati gli allarmanti dati delle previsioni metereologiche e l'alto numero di atleti assenti, avevano fatto richiesta di rinvio delle gare senza trovare però accoglimento. Il risultato è quindi “una classifica falsata che vede nella categoria Esordienti “B” la Nuoto Magna Grecia al terzo posto mentre la società Atleti Amatori chiudono il campionato categoria Cadetti al primo posto” - afferma il tecnico Antonio Iacovone, proseguendo - “nella classifica Ragazzi, Juniores e Cadetti al terzo posto e nella categoria Esordienti “A” al quarto posto. Il tecnico Nunzio Vivilecchia commenta - “Sono rammaricato

per il brutto epilogo di queste prove a squadre per anno di nascita ma analizzando i risultati sotto un altro punto di vista è abbastanza facile dimostrare la supremazia del nostro sodalizio in ambito regionale perchè siamo riusciti a salire sul podio in tutte le categorie con i punti acquisiti nonostante abbiamo disputato solo due delle tre giornate di programma”. Nel “Palasassi”, tra gli spogliatoi e in vasca si canticchia il simpatico motivetto televisivo della pubblicità dei giochi del monopolio “Ti piace vincere facile?”. Il presidente Antonio Pietracito invece vuole lasciarsi subito alla spalle la spiacevole situazione che si è venuta a creare e spera che - “i ragazzi mantengano alta la concentrazione e si prendano una meritata rivincita alle gare Assoluti e centrino il primo obiettivo stagionale: la qualificazione per i Campionati Nazionali”. Maria Anna Flumero sport@luedi.it

nuti in una vera e propria girandola di emozioni in acqua. La manifestazione chiuderà tassativamente i battenti entro le quindici. Le quattro squadre si incontreranno nuovamente a Cosenza e Crotone nei fine settimana successivi. Le prime formazioni a scendere in acqua saranno proprio Potenza Nuoto e Tritone Potenza. I complessi di Pasquale Miglionico e Giorgio Pappalardo stanno intensificando la preparazione in vista del triplo appuntamento che farà da antipasto all'inizio del campionato previsto per il prossimo 14 marzo. In casa Tritone è ufficiale l'acquisto del portiere Domenico Vencenslao, classe 1983 che potrebbe dare linfa al reparto difensivo. L'atleta sarà presente domenica all'appuntamento di Parco Montereale. Giorgio Pappalardo conta di definire entro le prossime giornate una seconda operazione di mercato. Al momento tutto resta top secret in casa Tritone. I giocatori continuano ad allenarsi con intensità. Nessun problema ha ostacolato la marcia dei potentini finora. Anche nell'entourage della Potenza Nuoto si vivono momenti importanti. La squadra nelle mani di Pasquale Miglionico appare fortemente intenzionata a svolgere un ruolo di protagonista. Il complesso potentino continua intensamente ad allenarsi e non nasconde ambizioni di prestigio in classifica. Ovviamente l'obiettivo prefissato dalla società di Teo Nigro resta la salvezza. Chiaramente i giocatori puntano ad esaudire i desideri del patron mostrando applicazione in piscina e tanto entusiasmo nel corso degli allenamenti. La Potenza Nuoto ha scelto la linea giovane per affrontare il difficile campionato maschile di serie C Dilettanti. f.menonna@luedi.it

Sfornati nuovi istruttori di ginnastica, personal trainer, massaggiatore e posturologia

Acli, consegnati sette diplomi CRESCE la nuova figura professionale istituita dal gruppo Vocazione Professione Sportivo in Basilicata. Sono stati consegnati, infatti, i diplomi ai sette corsisti che hanno superato l'esame finale del corso organizzato dal gruppo di studio Vps in collaborazione con l'Associazione Us Acli e del consigliere nazionale Us Acli, Franco Nola. I nuovi istruttori, che hanno acquisito la specializzazione in cinque discipline (ginnastica corpo libero, ginnastica con pesi, personal trainer, massaggiatore e posturologia ginnica integrata metodo Vps) sono: Antonella Suriano, Amedeo Carella, Grazia Chiarella, Valentina Vitale, Antonio Scaiella, Enzo Bloisi, Rudy Rimentano. Gli esami si sono svolti a Nova Siri Marina, alla presenza di diverse personalità interessate allo sport lucano. Il dottor Elio Di Bari, vice commissario Coni di Matera ha tenuto l'ultima lezione del corso ed è stato nominato presidente della commissione d'esame. “Ringrazio tutta l'organizzazione di questo evento -ha commentato al termine il vice commissario Coni di Matera- della preparazione del

corso e del resto già da diversi mesi si era lavorato bene ed i risultati sono stati ottimi. Inoltre, ammiro l'impegno profuso dal maestro Vassallo, oltre che da Franco Nola e dalla dottoressa Palazzo. Ho notato che i ragazzi sono molto motivati e quindi ritengo che potranno operare nei nuovi centri e diffondere questa nuova metodologia con grandi risultati, questa nuova possibilità di cura e di miglioramento dell'aspetto fisico -ha concluso Di Bari- potrà rappresentare un ottima scelta per chi vorrà affrontarla”. Lo studio condotto dal gruppo Vps, infatti, è stato lungo e produttivo, tanto da permettere ai componenti stessi di creare una nuova figura professionale. Lo studio basato su aspetti storici, legali, scientifici della morfologia ossea, muscolare e tendinea, ha permesso di integrare diversi metodi curanti per ottenere dei risultati ottimi nella guarigione delle patologia della colonna vertebrale, attinenti soprattutto alla scoliosi. “Una chiusura che rappresenta nello stesso tempo l'inizio di una nuova avventura -ha esortato l'Assessore allo Sport della Provincia

di Matera, Giuseppe Di Gilio- sia lavorativa sia anche di attività sportiva. Una nuova idea, quella dell'approccio allo sport in maniera professionale, che può contraddistinguere non solo l'impegno dei ragazzi ma anche quello dei docenti che a questo punto diventano, da semplici educatori della fisicità e dello sport, veri e propri educatori della postura, che poi dovrebbe essere ed è -ha concluso Di Gilio- uno degli aspetti principali di cui lo sport si dovrebbe”. Tutti i partecipanti hanno voluto congratularsi con la Vps e il maestro Vassallo per l'applicazione e la convinzione mostrata nella creazioni di questo nuovo metodo di cura della posturologia dal professor Leonardo Braico, presidente Regionale Acli di Basilicata al dottor Giulio Sarli, presidente dell'Ente Nazionale Acli Istruzione Professionale di Basilicata, passando per il dottor Emanuele Brescia, presidente Regionale Acli Terra. “Un plauso particolare va rivolto al maestro Vassallo -ha spiegato il consigliere nazionale Us Acli, Franco Nolaed al gruppo di studio Vps per l'organizzazione di questo corso in cui

Il momento della consegna dei diplomi

ho creduto fin dall'inizio. Un grazie al Coni per aver dato il patrocinio ed un grazie agli altri dirigenti Us Acli di Basilicata per l'invito a lavorare insieme ed a promuovere queste ed altre attività sportive in tutti gli altri comuni dove le Acli sono già presenti. Tutti gli sport, oggi in Italia ed in provincia di Matera, hanno una grande importanza anche nell'economia sociale. Lo sport già assicura e può ulteriormente assicurare nuovi livelli di occupazione. Sale la domanda di sport per tutti ed aumenta la necessità di strumenti e servizi da assicurare con professionalità. Più lo sport per tutti andrà ad intersecarsi con le politiche sociali, più

aumenteranno le possibilità occupazionali, in una regione come la Basilicata ed in tutte le regioni del sud, anche questo è un aspetto da non trascurare. Ritengo, perciò, che le istituzioni debbano garantire -ha voluto concludere Nola con un invito- le condizioni necessarie per la pratica dello sport per tutti i cittadini e per la vita delle organizzazioni sportive”. Anche Maria Filomena Palazzo ha voluto esprimere i suoi ringraziamenti per il coinvolgimento negli studi del gruppo Vps ed infine il maestro Vassallo ha concluso con i ringraziamenti per questo evento che apre nuovi scenari per gli operatori sportivi. fra.cal.


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Venerdì 20 febbraio 2009

inSommario A Matera il vino imp(i)azza a pag. 52

Notte bianca a Calciano a pag. 52

In scena con “ Teatriamo” a pag. 53

l servizi a pag. 50 e 51

Che

tempo farà a cura di Giuseppe Pomarico

Oggi

Domani

Domenica

.) Ampi spazi soleggiati fin dal mattino su Lagonegrese, Pollino e Val d'Agri; ancora qualche addensamento invece su Vulture, Appennino, Materano, ma senza precipitazioni. Ulteriore generale miglioramento tra il pomeriggio e la sera con cieli pressoché sgombri da nubi. Temperature minime stazionarie, massime in lieve aumento; venti moderati settentrionali, mari molto mossi.

Poche nubi in mattinata su tutta la Basilicata. Gelate diffuse al primo mattino, con temperature ovunque ben al di sotto dello zero. In giornata, progressivo aumento della nuvolosità a partire dal settore tirrenico, ma senza precipitazioni fino a sera. Temperature massime in ulteriore lieve aumento però sempre al di sotto delle medie, venti moderati di Maestrale, mari mossi o molto mossi.

Fin dal mattino nuvolosità in graduale aumento sulla regione, con prime deboli nevicate oltre i 600 metri su Vulture e alto Bradano. In giornata, nubi e fenomeni su tutto il territorio con nevicate moderate oltre i 500 metri, in ulteriore calo dalla sera. Temperature minime in aumento, massime in diminuzione; venti sostenuti da Nord/Nordest. Molto mosso il Tirreno, agitato lo Jonio.


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da SCOPRIRE

Weekend

Tre giorni di divertimento e un record da battere: un panino per mille salsicce

Un Carnevale da guiness

di IRANNA DE MEO

PICERNO - Un Carnevale da guinness. Tre giornate (21, 22 e 24) in maschera, tra musica, dibattiti, divertimento e come tradizione da queste parti, del buon cibo. Giunto alla quinta edizione, il carnevale etnico lucano è organizzato dalla Pro loco, dall'amministrazione comunale e da una rete di associazioni locali. «Ogni anno - ha detto Felice Russillo, presidente della pro loco - proviamo a fare un guinness. Non ci siamo iscritti ufficialmente al libro dei Guinness come abbiamo fatto il primo anno quando tentammo di fare la salsiccia più alta del mondo». La manifestazione inizia domani pomeriggio alle 16 a palazzo Mancini dove una giuria presieduta dall'Onas, l'organizzazione nazionale assaggiatori di salumi, giudicherà “U megl cap r saucic-

chia” in concorso. La serata sarà rallegrata dalla musica del gruppo sardo di Pabillonis che è ospite nella cittadina lucana per un gemellaggio culturale. Domenica pomeriggio si inizia alle 16 con la sfilata per le vie del paese delle maschere tipiche di Satriano, Tricarico e i Campanacci di San Mauro Forte. Alle 17 in piazza Plebiscito l'evento più atteso: un panino per mille salsicce . «Il panificio Tomas - ha spiegato Russillo - proverà a fare un panino lungo dell'altezza di 80 metri che sarà poi tagliato». All'interno sarà imbottito con la salsiccia del Consorzio della Lucanica che raggruppa tre salumifici della zona. Dopo il corteo di maschere, sotto una tenda struttura, i Pelosofolk in concerto. Si potranno degustare prodotti del territorio e il maialino alla sarda arrostito sulla brace. Martedì, parten-

za della sfilata dei carri allegorici da piazza mercato che sarà guidata da maschere rappresentanti i familiari del Carnevale, che, morto, è portato in processione con l'accompagnamento delle grida di dolore della moglie (Quaresima) e delle figlie (le sei settimane di quaresima). Da anni, Mirko Rauso, antropologo e appassionato delle tradizioni popolari, sta studiando la maschera picernese. «Gli elementi tradizionali ha spiegato - dagli anni '80 sono degenerati. Ho fatto una ricostruzione con l'aiuto degli anziani estraendo quelli che potevano essere degli embrioni simbolici dagli altri carnevali, come Tricarico per

la caratterizzazione delle maschere e Satriano per la vicinanza». La maschera picernese, u' riavulicch', è in parte tradizionale e un pò moderna. Si caratterizza per il colore rosso (simbolo di sacrificio) e nero (lutto). «Il carnevale di Picerno - ha continuato - ha delle strutture simboliche che rappresentano il sacrificio simbolico di Carnevalone che assomma in sé le caratteristiche negative, come lussuria, ingordigia e gola. Uccidendolo si ha un capro espiatorio. Questo rito si collega all'uccisione del maiale. Il porco a livello morale identifica questa struttura dei riavulicch' che si richiamano ai diavoli che affianca-

no Sant'Antonio Abate. Quaresma e le sei sorelle rappresentano il santo protettore degli animali che come un deus ex machina mette ordine al periodo di Quaresima». Ma c'è di più. «I riavulicch' ha affermato - affondano nell'iconografia dei muncaciedd', figure semidivine. Sarebbero le anime dei bambini morti e mai battezzati. Durante la sfilata si divertono a fare scherzi fastidiosi, ma non pericolosi a chi non è vestito legandolo o dandogli dei pizzicotti». Un clima gioviale e goliardico che si conclude con la morte di Carnevale bruciato in piazza. cultura@luedi.it

A Lavello torna di moda il lungo saio colorato

La leggenda del Domino di GIUSEPPE CATARINELLA

La mascheratradizionale di Lavello

LAVELLO - Al pari di grandi città e di tradizioni carnascialesche di tutto rispetto anche la comunità lavellese annovera si e costumi tipici per celebrare il carnevale. E la maschera del Domino ne è la sua più rappresentativa peculiarità. Questa maschera consiste in un “saio” lungo fino ai piedi con cappuccio di colore prevalentemente rosso, però a volte in circolazione apparivano anche quelli di colore verde, azzurro e nero, tutti rigorosamente in stoffa di raso. Si narra che la diversità del colore rappresentava il ceto sociale a cui si apparteneva. E il rosso il più gettonato rappresentava le classi più povere ed umili ma tra le più attive nel credere in questa tradizione. Poi al corredo mascherato si aggiungeva una maschera di egual colore in stoffa normale “la pezz” ed infine si portavano delle sacche di stoffa con cordicelle in cui venivano riposti caramelle, cioccolate, dolciumi in genere, ma anche cenere, carbone, per darlo a chi ballava nei “festini” (locali in cui si svolgevano le feste di carnevale)

con le maschere. E' questa un'usanza veramente eccezionale che dal circondario di Lavello richiamava tanti curiosi. E festini del genere pare ce ne siano di simili a Sannicandro in Puglia. Azienda di promozione turistica della Basilicata, Comune di Lavello e Pro Loco “Florindo Ricciuti” si sono organizzate con un decalogo per far rivivere “un patrimonio inestimabile ed una tradizione da salvaguardare”. «Quest'anno come Pro Loco abbiamo cominciato un po' in ritardo il Carnevale - ha dichiarato la presidente Luciana Ricciuti - però cerchiamo di spronare un po' Lavello a riprendere le tradizioni. E se noi le stiamo un po' lasciando andare, altri, viste le telefonate ed i contatti da parte di giornalisti e persone di fuori Lavello, si stanno interessando a questa nostra usanza. Quindi cerchiamo adesso di rilanciare questa tradizione carnascialesca anche con il ripristino dei vecchi festini, rivalutando la nostra maschera che è il domino. Riprendere anche le tradizioni alimentari che venivano fatte nei festini. E soprattutto

rispettare le regole per il buon andamento di queste feste che coinvolgono gruppi di maschere accompagnate per la cittadina da un conduttore a volto scoperto che fa altresì da garante per l'entrata nei festini, dove si balla». In questo senso dunque con un regolamento ben preciso espresso da pubblici manifesti avvalora il buon funzionamento della ripresa di questa tradizione carnascialesca. Naturalmente il business ha preso ultimamente il sopravvento e gli affari sono affari, invece lo spirito di questa tradizione e festa di carnevale per la Pro Loco vuol dire soprattutto riappropriarsi della genuinità e della goliardia degli usi e dei costumi della vecchia tradizione. Intanto oltre al tradizionale sabato in cui si consumano queste feste a partire dal 17 gennaio, data di inizio del periodo di Carnevale, la Pro Loco per l'ultima domenica di questo periodo di allegria effettuerà la festa della cosiddetta pentolaccia con il clou del pupazzo da bruciare che simbolicamente chiude e quindi fa finire il Carnevale. cultura@luedi.it


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I più piccoli incontrano la tradizione tra canti, giochi, balli e specialità culinarie

Festa in maschera sui Laghi di MICHELE RIZZO

RIONERO – Per l’ultimo sabato di carnevale l’appuntamento è presso il B&B Villa delle Rose di Monticchio Laghi per la festa in maschera per grandi e piccini, denominata “Carnevale ai Laghi”. L’azienda turistica, nonché fattoria didattica, della giovane imprenditrice turistica Incoronata Traficante organizza una piacevole serata in maschera con prodotti tipici lucani: pett’l, chiacchier e busciie, cavuzungid c’lu castagnac, castagnol’, tort c’ r’ muled e tand at cos’, preparati dagli anziani del Centro Comunale Anziani di Rionero, presieduto da Mauro Sasso. La serata sarà allietata con animazione, balli e canti da Carmela e Company di Atella. Un appuntamento da non perdere per gli amanti della tradizione perché l’iniziativa, che rientra nell’ambito del più ampio progetto denominato “Turismo della Tradizione” ideato dalla consulente turistica dr.ssa Fernanda Ruggiero e fatto proprio dal Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano presieduto da Franco Perillo, offre l’occasione per incontrare i nonni del Vulture che racconteranno ai bambini di antichi giochi e mestieri. «Ascoltare gli anziani, recuperare la loro memoria, viverli con i loro manufatti che porgono sempre con discrezione ed eleganza, lasciare che i bambini, gli appas-

A scuola di balocchi e maschere dalla nonna

sionati possano scoprire e farne tesoro di tale ricchezza anche espressiva ed emozionale», è quanto ha sottolineato la Ruggiero, studiosa di nuove forme di turismo in e per l’Italia, si prefigge il progetto “Turismo della tradizione” che mira a creare una rete di cooperazione locale tra i Centri per gli anziani, tra i sindaci e i rappresentanti dei servizi

sociali dei 22 Comuni del Vulture Alto Bradano per la diffusione della tradizione orale e artigianale a fini turistici». L’intento è di riappropriasi della tradizione orale scomparsa nelle famiglie con l’arrivo della televisione, della tradizione artigianale anche solo ludica che un tempo riusciva a far sorridere un bambino nei lunghi inverni, di ripor-

tare alla luce tutto quanto possono raccontare gli anziani da utilizzare per un nuovo turismo che ricerca nelle emozioni di un racconto o di un sapore la propria identità, la memoria equilibrata dei sensi. «Turismo della tradizione – ha detto ancora la consulente turistica Fernanda Ruggiero – non è altro che la cultura immateriale applicata a fini turistici mediante passeggiate, racconti, laboratori di oggetti tradizionali o antichi giochi con i bambini nelle fattorie didattiche o negli agriturismi, il canto d’amore o di fede riproposto, il ballo tradizionale nei giorni di festa. Non più – spiega la Ruggiero – la vendita e la valorizzazione di un prodotto cosiddetto tipico, né solo la ricerca di come veniva realizzato ma cercare di scoprire, salvare e promuovere anche il racconto di momenti sociali o vita quotidiana familiare, affinché lì dove non si potrà più vedere l’azione, la narrazione dei nostri nonni (integra ancora per poco) aiuterà a trasferire importanti conoscenze e antiche emozioni. Sarà importante – ha concluso la dr.ssa Ruggiero - che tutti i territori che applicheranno tali ricerche sul Turismo della tradizione e che le renderanno fruibili a fini turistici, siano poi collegati tra di loro per creare una proposta turistica innovativa e nazionale». cultura@luedi.it

IL PROGRAMMA RIONERO - ORE 16 – “Il Turismo della Tradizione” Incontro con i sindaci, i presidenti dei Circoli per gli Anziani, i responsabili dei servizi sociali dei 22 Comuni del Gal-Sviluppo Vulture Alto Bradano. Saluto degli assessori provinciali Antonio Vitucci e Giuseppe TeLesca. Proiezione del video “I laboratori della Tradizione”, girato presso B&B Villa delle Rose con la collaborazione del Centro Comunale Anziani di Rionero in Vulture e montato dal Centro Produzioni Video Di Vietri di Lavello. Ore 18 – Apertura dei laboratori per i bambini a cura di: Antonietta Grieco per il laboratorio “Le pupa di pezze”, Michele D’Adamo per il laboratorio “La scopa di melica”, Incoronata Traficante per il laboratorio “Le trecce di formaggio”, Vittorio Cirminiello per il laboratorio “Gli animali della fattoria in argilla”, Vito Codella per il laboratorio “I cestini di paglia”. Ore 19 – Inizio della festa in maschera – Per tutti i partecipanti dolci tipici lucani: pett’l, ‘chiacchier e busciie, cavunzugid c’lu castagnacc, castagnol’, tort c’r’ muled e tand at cos’. La serata sarà allietata da Carmela & Company di Atella.

Per il gran finale “maccaroni con la mollica” Tra le vie a suon di campanacci si rinnova il rito della transumanza

A Teana in piazza con “U Carnuluvar” TEANA - Carnevale di Teana con sfilata di “Carnuluvar”. Il 21 febbraio a Teana si terrà la tradizionale sfilata di “Carnuluvar” organizzata dalla Proloco di Teana. Il carnevale qui è oramai diventato un appuntamento unico perché si svolge ancora in modo tradizionale e presenta figure e personaggi che non si ritrovano in altri carnevali. Un processo a Carnevale sembra voler riproporre in chiave burlesca la “Giudaica”. Il tutto comincia nel bosco vicino al paese. un gruppo di “brutti ceffi” appare improvvisamente. Tra questi possiamo riconoscere una sposa e uno sposo, quattro carabinieri, un prete e il suo sacrestano, un giudice e due medici. Poi c'è una banda informe e malvestita di “cafoni” uomini e donne con calze di seta, scarponi vecchi, gonne stropicciate giacche ripezzate, coppole e pantaloni di velluto. Tra questi vengono presentati “U pezzente”, “Quaremmma”, “Carnevale”. Il primo porta una sacca di Juta a tracollo, dove riporre il frutto della mendicazione. Carnevale è un povero contadino ormai perso nei fumi dell'alcol, dell'ozio e della buona tavola. Quaremma, moglie di Carnevale, ama profondamente suo marito, nonostante la sua scarsa propensione a provvedere agli impegni familiari ed a sfamare i 7 figli, forse per qualche non misteriosa dote nascosta. A causa della sua vita immorale e "scellerata" è agli arresti, trascinato con le corde da due Carabinieri. Ma c'è un'altra figura, feroce selvaggia e inquietante, completamente coperta di peli, incatenata e condotta anch'essa da due carabinieri, che avanza minacciosa, spaventando bambini e ragazzi, l'Orso! Così questo strano corteo attraversa i vicoli

del Paese, accompagnato, da tarantelle e zampogne, danzando in ogni piazzetta, scherzando, seguito da ragazzi che scherniscono l'orso e con la gente che saluta dalle finestre. Portafortuna, con una gabbietta al collo con dentro un porcellino d'india (la mattina però era una colomba...magia?) bussa alle porte. La gente apre, infila un'offerta in un barattolo e ritira un bigliettino della fortuna. Così ecco che una signora di 93 anni, dopo aver aperto la porta e infilato l'offerta, non resiste al suono delle zampogne e dell'organetto e scende armata di cupe-cupe, a ballare sulla piazzetta. La meta finale è la piazza dove si svolgerà il processo a Carnevale con un confronto serrato tra avvocato difensore e accusatore. Ma il giudice, come Pilato, lascia che sia il popolo a decidere, e nonostante i pianti strazianti di Quaremma e figlie, la condanna a morte per fucilazione è inevitabile. L'esecuzione si concluderà con la fuga dell'Orso che porterà via il corpo straziato di Carnevale fuori dalle mura cittadine... Così termina questa parodia “sacrilega” della passione di Cristo, in questa giornata in cui è concesso scherzare di tutto, irridere i notabili del paese, prendersi in giro, esprimere il desiderio di una vita meno rigorosa. Se si cerca un volto sotto le maschere ci si accorge che spesso gli occhi non sono giovani come si potrebbe pensare e che non è una festa di soli ragazzi, ma coinvolge gente di ogni fascia di età. La serata si conclude con la sagra dei “maccaroni con la mollica” e della “cuculella” a base di formaggio, uova e patate due piatti tradizionali della cultura gastronomica di Teana. cultura@luedi.it

Ballando con la Gatta Mammona I Tarantolati aprono il tour nella loro Tricarico diALESSANDRA CASALETTO

TRICARICO - A Tricarico, si rinnova domenica, la tradizionale sfilata delle maschere tipiche e dei campanacci. Gruppi di ragazzi e adulti si vestono secondo un antico rituale e raffigurano una mandria guidata dal capo massaro, costituita da alcune "Vacche" ornate di nastri colorati e qualche "Toro" rigorosamente in nero che si dirigono fuori dal paese, sulla Via Appia che conduce a Potenza, verso l'antico Santuario di Santa Maria delle Olive, oggi detto di Sant'Antonio Abate. Esse compiono i tre giri rituali intorno alla chiesa, ascoltano la messa e, al momento dell'elevazione, percuotono le campane per chiedere al Santo protezione e prosperità per il raccolto. Tutto il rituale pare intenda rappresentare la transumanza e simboleggia la rinascita della natura, attraverso i diversi colori dei nastri di raso e seta che ornano le maschere e le scene mimate di accoppiamento tra i tori e le mucche . Il resto della giornata trascorre in festa aspettando la sera, quando avviene la classica bruciatura del pupazzo di Carnevale. L'evento continua a conservare il suo fascino particolare e a rappresentare una delle manifestazioni culturali e tradizionali più suggestive della regione. Il sapore arcaico e primitivo di questa celebrazione è legato anche ad un altro aspetto molto importante del paese: la musica popolare. Tricarico, infatti, è riconosciuta come la patria della taranta lucana, che riprende tramite l'utilizzo dei tamburi, i ritmi e le sonorità di musiche ancestrali che accompagnavano i riti in onore di Bacco e Cibele. In serata , infatti, è prevista l'esibizione dei “Ta-

rantolati di Tricarico”, alle ore 19.30 in Piazza Garibaldi. Si tratta della prima tappa dell' “Abballam la taranta tour”, che quest'anno tocca anche tappe internazionali tra le quali la Romania (Bucarest) e il Canada(Montreal, Vancouver) e altri paesi. Il successo dell'ultimo album “Abballam” continua ad accrescere la fama dello storico gruppo, affiancato da diversi musicisti lucani che già collaborano insieme per il terzo anno consecutivo. Una line up potente di nove elementi per un concerto di due ore tutto da ballare, con la partecipazione del corpo di ballo Iatrida e delle loro suggestive coreografie . I brani dall'ultimo cd e quelli della tradizione tricaricese insieme

VIGGIANELLO,

Il gruppo Iatrida

agli storici successi, come la Gatta Mammona, Lu Pastore e altri, tratti dai precedenti lavori del gruppo, sapranno re-

stituire al pubblico un concentrato di antiche sonorità e moderne incursioni nella musica popolare.

AL VIA LA SFILATA DEI CARRI

VIGGIANELLO - Da domenica 22 a martedì 24 febbraio si svolgerà il “Carnevale di Viggianello”, con carri allegorici e sfilata. È sicuramente un carnevale povero, di matrice contadina, tra le usanze più comuni si riscontra quella dei “frassi”, gruppi mascherati, travestiti con stracci di fortuna, che si aggirano per le case chiedendo salsicce che vengono infilzate in uno spiedo “spitu” di legno e portate in bella mostra casa per casa. Al termine della serata i partecipanti si dividono il “bottino” o lo consumano insieme accompagnandolo con un buon bicchiere di vino. Questa tradizione sta scomparendo e, laddove resiste, non è più quella di un tempo. Si è imbastardita e al posto delle salsicce vengono offerti dolci e caramelle, contribuendo ad avvicinare i festeggiamenti sempre più al modello americano di Halloween discostandosi, di conseguenza, da quello contadino locale. Una tradizione che resiste e che ultimamente si è anche rafforzata è quella del processo a “Carnilivaru i Pagghia”, un fantoccio di paglia che viene condannato al rogo per aver portato via ai contadini tutti i prodotti della terra. Un carnevale ozioso, vizioso, perdigiorno che deruba

la povera gente. Tutti i sudori e le fatiche dei contadini vanno in fumo, o meglio, in pancia a Carnevale che, catturato dai gendarmi, viene portato davanti al giudice che gli comminerà la più alta delle pene, la condanna al rogo. Così si svolge il processo a “Carnilivaru”, la domenica, in piazza, al temine della sfilata dei carri allegorici. Dopo il processo il rogo a cui la gente, stanca e infreddolita, assiste con piacere. Domenica 22 febbraio alle ore 12.30 inizio della sfilata di carri allegorici e gruppi, il percorso anzoleconte, turbolo, ceruzzo, scarpaleggia, costa monaci, gallizzi, e a seguire il processo a carnevale di paglia in Piazza San Francesco ed alle ore 17 carnevale di paglia viene condannato al rogo. Lunedì 23 alle ore 21,30 ballo in maschera presso l'ex scuola media Gallizzi mentre martedì 24 alle ore 12.30 inizio sfilata carri allegorici e gruppi con percorso Anzoleconte, Parapellato, Carella, Corso Senatore De Filpo. Infine alle ore 17 premiazione dei gruppi mascherati e carri allegorici nel centro storico. Durante la manifestazione ci sarà un assortito buffet gratuito e un gruppo folk con sfilata e animazione in piazza. emi.man


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GUSTO

Weekend

A spasso nei Sassi il vino imp(i)azza di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Al via da questa sera l'iniziativa "Il vino imp(i)azza". L' evento materano si protrarrà fino a domenica 22 febbraio ed è organizzata dall' Associazione “Sinòpia” -Operatori Turistici di Matera. «Siamo così riusciti a creare un evento di carnevale per i turisti e i nostri concittadini - ha affermato il presidente e tour operator Luca Prisco, alla vigilia della kermesse. Nonostante il gelo di questa ultime 48 ore gli organizzatori perseverano e sin dalle ore 16.30 di ieri, sotto i copiosi fiocchi di neve sono stati installati i gazebi di Piazza Vittorio Veneto, proprio sotto l' occhio vigile della webcam del portale www.sassiland.com .

L' evento avrà inizio ogni sera alle 19.30 proprio nella sontuosa e storica piazza cittadina. Il mondo del turismo cittadino, imprenditori, agenzie, guide turistiche, artigiani e commercianti si sono letteralmente mobilitati per questo evento, tutto a titolo gratuito. Importante anche il supporto dell'Amministrazione comunale, pari a 2 mila euro. "Il vino imp(i)azza" è un percorso turistico, enogastronomico ed artigianale, che mette in comunicazione le varie piazze del centro storico di Matera, ubicate lungo l'asse barocco (con partenza da Piazza Vittorio Veneto verso Piazza del Sedile e Piazza Pascoli), con suggestivi spazi ipogei (Piazza San Francesco e Santa Maria degli Armeni). All'interno di tali allo-

Belen sexy star del Facola Fun

cazioni sarà presentata la produzione alimentare, vinicola ed artigianale regionale ed interregionale, direttamente dai relativi produttori. Secondo Prisco: «Tutti gli operatori della nostra associazione - e, più in generale, molti altri operatori materani - hanno dichiarato grande desiderio di partecipare fattivamente all'organizzazione di questi incontri, e questo è un segno indelebile di cambiamento e di maturità». I turisti che aderiranno al programma-pacchetto "Il vino imp(i)azza" potranno, la sera, visitare gli stand degli espositori di prodotti tipici locali. Per gli astemi? Una serie di visite guidate - tempo permettendo con dei teatranti materani e potentini - per una suggestiva tappa

Un calice di Matera doc

notturna nei rioni Sassi. Il costo è pari a 10 euro, per la durata di quasi due ore con un regalo davvero raffinato, un bicchiere da vino. Ma anche una gita a Melfi e nella zona dell' Aglianico del Vulture e la scoperta della Cripta del Peccato Originale. «Si rende, tuttavia, necessario incrementare ul-

teriormente le azioni di programmazione e promozione - conclude Prisco - affinché i flussi turistici diventino regolari ed economicamente rilevanti, tali da stimolare nuovi investimenti di risorse umane e produttive. Per ulteriori e dettagliate informazioni: 0835-314244». cultura@luedi.it

A Sarconi la XVIII sagra della prelibata radice

Rafano che passione!

di BIAGIO TARASCO di EMILIA MANCO MARTINA FRANCA - Da sempre la moda e le sfilate sono le sue passioni. Lei è Belen Rodriguez, l'affascinante argentina di Buenos Aires, classe 1984, che sabato prossimo sarà al Facola Fun di Martina Franca, in provincia di Taranto. Belen è giunta in Italia nel 2005. Nel nostro Paese viene subito selezionata, assieme ad altre quattordici ragazze, da un'agenzia di modelle nel corso di un casting di cinquemila partecipanti. Attualmente su Mediaset con il programma televisivo “Scherzi a parte”, Belen Rodriguez, con la sua bellezza e la sua sensualità, sarà il leitmotiv che caratterizzerà il sabato del Facola Fun. Ma ci sarà anche spazio per gli amanti della musica, i quali avranno a disposizione, come sempre, le diverse zone della discoteca pugliese: la “Main Room”

con Santi Byron, Martino Minardi e Roberto Arcieri in voce; la sala “Live”, che sarà attraversata dalle sonorità del resident Francesco Velletri. Seconda serata dalla mezzanotte fino alle ore 4,30. Per informazioni e prenotazioni: 339/3596758. cultura@luedi.it

Atmosfere metal con il sound dei Sadist BARI - Concerto della metal band dei Sadist stasera presso il Target Club di Bari, in via Fanelli 234 (Info: 3336599784). I Sadist proporranno una scaletta incentrata sul loro ultimo lavoro da studio, “Sadist” del 2007, oltre i pezzi ormai classici del loro nutrito repertorio. Se un nome merita il fregio di indiscusso alfiere del metal estremo italiano all'estero è senza ombra di dubbio quello degli Sadist. Dal 1991 una garanzia di continuo innovamento compositivo e live d'impatto devastante. Il loro album di debutto "Above The Light" ebbe da subito un enorme impatto sulla scena metal underground. L'album è immediatamente acclamato come un passo in avanti nella musica estrema da critici e fan, ed è in modo inequivocabile riconosciuto come uno dei più influenti death/thrash metal album mai registrati. I Sadist vengono consacrati alla scena metal mondiale nel 1997 con "Crust". Nel 1998 sono stati la prima band italiana ad esibirsi al mitico Wacken. Da lì in avanti sono stati ospiti di Gods Of Metal, Metal Camp, U.F.T.G. ed Headliners di molti festival europei. Fra le recenti apparizioni sul suolo italiano è sicuramente da citare quella allo Stadio Olimpico di Roma, nel giugno 2006, come unica band nostrana in supporto a Iron Maiden, Mothorhead, Machine Head e Mastodon. L'inizio del concerto è alle ore 20.30. Special guest della serata i Nibelheim e gli Infecthead. Il costo del biglietto è di dieci euro. bia.tar. cultura@luedi.it

SARCONI - Sabato “XVIII Rafanata” a Sarconi. Le abitudini montanare e il carattere della gente di Sarconi si esprimono anche attraverso la tradizionale cucina di questa terra. I frutti dei campi duramente lavorati danno l'impronta a tutta la gastronomia locale caratterizzata dai formaggi dal gusto deciso in particolare il caciocavallo, i sapori dei funghi, i famosi fagioli, peperoni, pasta preparata in casa e condita in tanti modi diversi, le carni, usate sempre con una certa parsimonia, provengono prevalentemente da greggi di ovini, dal maiale o dal pollame tutti preparati con metodi semplici. Quindi, rimangono ancora vive nella comunità antiche tradizioni che riportano ai tempi lontani, quando gli antenati attendevano le festività religiose e profane per poter evadere dal quotidiano spesso grigio, infatti un proverbio recitava “Vù sciate acchian feste, maltiemp e fristier a la casa” per dire che in queste occasioni era possibile riposarsi e mangiare un po' meglio. L'ultimo giorno di Carnevale sono d'obbligo le orecchiette e i fusilli, conditi con il sugo della

salsiccia, e la famosa “Rafanata”, uno stufato che si ottiene amalgamando insieme il rafano, le uova, il formaggio e poi il tutto deposto in forno, in un tegame d'argilla coperto dalla brace sopra e sotto. Sapientemente il Circolo Acli “G. Costante” di Sarconi, ogni anno, riesce a coniugare attraverso l'impiego delle materie prime del suo territorio, in questo caso il rafano, l'arte culinaria alle tradizioni che ormai molti stanno abbandonando. Giunta alla 18^ edizione “La Rafanata”, ha riscosso grande successo non solo a Sarconi ma anche nei paesi limitrofi considerata la numerosa partecipazione di gente non sarconese. Il Circolo attraverso la riscoperta di questi antichi sapori e prelibati piatti cerca di ricreare, come un tempo, l'atmosfera di convivialità che i “tempi moderni” stanno portando in disuso. Presso l'hotel Likos, la sera del 21 il re della serata sarà il Rafano. I più ghiotti potranno gustare i due piatti forti della serata “La Rafanata” e i prelibati “f(e)rrciedd' co Rafan'”. cultura@luedi.it

La lunga notte bianca di Calciano CALCIANO - Al via la notte bianca di Calciano. Oggi e domani spazio alla maratona di eventi culturali a cura dell'associazione “Santa Maria della Rocca” di Calciano nell'ambito del progetto Centro di Aggregazione Giovanile -Piano Sociale di Zona- organizzato con il Patrocinio del Comune. La kermesse è stata organizzata «al fine di promuovere il protagonismo dei giovani nella consapevolezza di un sano divertimento» comunica la responsabile Maria Bamundo. L' evento si caratterizza per la partecipazione di tanti giovani talenti. In programma l’esibizione del gruppo “7Rosepiùtardi” di Rionero, che presenterà in anteprima il loro disco di prossima uscita, i “Taranta Sound”, gruppo di giovani tricaricesi che presenteranno il loro repertorio di musica popolare, e la compagnia teatrale dei “Pachamama”, sempre di Tricarico, alle ore 20, che presenterà sketches incentrati sul ruolo della donna e sul suo stato di emancipazione. All' interno della manife-

stazione anche la presentazione di due libri: “La Castellana”(SMDR Edizioni) di Vincenzo Maida con Oreste Lo Pomo e la drammatizzazione dell' opera a cura di HermesTeatroLaboratorio di Matera e “Il Sesto” (Lupo Edizioni) di Stefano Delacroix. La scuola di ballo “King's Dance Club” di Montalbano Jonico «porterà uno spettaco-

lo orientale con ventagli di fuoco e due spettacolari esibizioni di bachata e di salsa». La maratona si aprirà con una sfilata delle maschere di Tricarico - alle ore 16 - e una sfilata di maschere veneziane e culminerà con la scatenante e coinvolgente musica da discoteca che sarà curata da ben tre dj. Dj set alle ore 24: Moreno dj (From Radio Activity)

and Rocco Delicio (From Nafura) and guest: Luigi c. dj. Non mancheranno altri ospiti ed iniziative a sorpresa «tra cui giovani che si cimenteranno nella lettura di poesie e in altre iniziative». L'ingresso all'evento è gratuito ed aperto a tutti. Per informazioni visitare il sito www.smdr.it. m.a.flum.


Venerdì 20 febbraio 2009

Talia al Duni Bachata al buio Masquerade party

“J'ttati'r” (Iettatura). Ecco il titolo della pièce con cui la compagnia “Talia Teatro” di Matera replica questa sera alle ore 21 presso il Teatro Duni. La commedia in tre atti è in vernacolo materano ed è curata da Antonio Montemurro, regista ed attore. Un testo tra superstizione, credenze popolari e ironia. Personaggi ben ispirati all’opera di Pirandello, “La patente”.

Sabato al via “Appuntamento al buio - X trofeo”, una vera gara di bachata. L' appuntamento è presso il “Last Exit “di Grumo Appula e vedrà la partecipazione di tutte le scuole di ballo di Bari e Matera. «La gara ha lo scopo di coinvolgere e conoscere nuova gente con l’estrazione casuale delle coppie». Per informazioni: 339.3511452. m.a.flum

“Masquerade night party”. Ecco la festa di carnevale di sabato a “Tenuta La Volpe”, diga di San Giuliano. Durante la serata premiazioni delle maschere più belle con fantastici premi e stuzzicheria a buffet. Due piste da ballo, una anche di caraibico curata da Antony Dj. La direzione si riserva la selezione all' ingresso. m.a.f.

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Kaos latino

U’Papadia sound

Stasera, come sempre sarà “Kaos Latino” al Touch Down di Metaponto. Il maestro Giuseppe Fraccalvieri e Nikita Adorisio della scuola “Sabor Latino”di Matera, presenteranno “Frenzy” uno strepitoso spettacolo di hustle, bachatango e descarga. Trascinare tutti i presenti con i ritmi caribeñi sarà l'intento principale della serata.

U’ Papadia domenica sera a Ferrandina. Il salentino doc è fra i più poliedrici e quotati percussionisti italiani. Appuntamento alle 22 presso la sede dell'associazione "Pensiero attivo" - Piazza Marconi. Ingresso libero. Stamattina intervista alle 11.25 su “Radio Radiosa” o sul sito www.radioradiosa.it a cura dello speaker Max Gariboldi.

Il teatro vernacolare di Nardozza tre sere al Vorrasi

Con “Na vita sbagliat” in scena i matrimoni di una volta di MICHELE RIZZO RIONERO – “Na vita sbagliat’” è lo spettacolo teatrale in vernacolo rionerese del poeta e scrittore Gerardo Nardozza, che questa sera, ma anche domani e domenica, la locale associazione culturale “Rivonigro” presenta presso il cineteatro Vorrasi alle ore 20,30. Una parte dell’incasso sarà devoluta in beneficenza. “Na vita sbagliat’” è il terzo lavoro teatrale, scritto e diretto dallo stesso autore, che “Rivonigro” porta in scena. «E’ una storia ambientata tra il 1940 e il 1950 – ha detto Nardozza – e non

sono mai venuto a conoscenza se fosse vera o no. Me la raccontava mio nonno, quando avevo non più di quattordici anni, più o meno quando ho iniziato a cimentarmi con la poesia, e io prendevo appunti che avevo pure dimenticato e soltanto nel 1998 dopo tanti traslochi sono venuti fuori ed è stato allora che decisi di ricavarne un testo teatrale, rielaborato nel 2005». Signor Nardozza, di cosa tratta “Na vita sbagliat’? «E’ la storia di due ragazzi, Michele e Luigi, che si innamorano della stessa ragazza, Sabbella, e nessuno dei due riesce a dichiararsi.

Luigi ricorre alla “masciatàra” (ambasciatrice) e ad una serenata. Per Michele invece ci pensa casualmente la madre, che incontrandosi per la via della campagna con la mamma di Sabbella, commentano la serenata, e tra un chissà a chi, un forse, tra un dubbio e l’altro “combinano” il matrimonio e solo successivamente, a fatto compiuto, mettono a conoscenza i rispettivi mariti e i figli. La ragazza non sapeva ancora del suo matrimonio combinato dai genitori che non potevano essere contrariati perché lo facevano sempre a fin di bene». Come finisce la storia? «Non voglio svelare il finale». Qual è lo scenario della storia? «Questo lo posso dire. Fanno da corona i signorotti del paese che commentano e danno le colpe all’ignoranza ma anche alle istituzioni e alla guerra che ha portato distruzione e di conseguenza rabbia e disperazione. E poi ci sono i giochi dei ragazzi: lu sìngh’, lu carruzz’ e tanto altro come la “furtunella”, quei bigliettini accattivanti con frasi amorose pescati in un cassettino dal becco di un pappagallo chiuso in gabbia. E ancora i due “intellettuali”: il barbiere e il tabaccaio, che in realtà sono i narratori di questa storia e poi, sentenze, detti e proverbi per non dimenticare quanto ci hanno lasciato i nostri genitori». E’ soddisfatto dell’interpretazione del gruppo?

La compagnia dei Rivonigro diretta da Nardozza

«Il gruppo sa che io non sono mai soddisfatto della loro performance sino a che non vedo il pubblico applaudire e uscire dal teatro contento di aver trascorso una piacevole serata o incontrandomi complimentarsi. Comunque riconosco che è un lavoro più impegnativo rispetto ai due precedenti e ho voluto portarlo in scena solo oggi perché ho constatato la forza e la bravura degli interpreti. Mi auguro che il pubblico rionerese e non solo, sempre più numeroso, non resti deluso, ma ci dia sempre la giusta carica per continuare». Quale l’obiettivo? «Conservare il nostro dialetto, divertirci e far divertire e con un occhio rivolto alla “solidarietà”, tant’è che parte del ricavato lo destiniamo ai bisognosi. A proposito della salvaguardia del dialetto,

l’associazione ha indetto il I Premio regionale di poesia “I dialetti lucani”». Questi i 30 interpreti, tra cui ragazzi di 8-12-14 anni, che porteranno in scena “ Na vita sbagliata’”: Grazia Placido, Peppino Di Carlo senior, Saverio Di Palma, Elisa Scioscia, Fortunata Libutti, Fermo Libutti, Angelo Prota, Filomena Consiglio, Canio Viglioglia, Elisabetta Mannisi, Gino Cassese, Rosa Spera, Martina Schirò, Alberto Cammarelle, Dino Calice, Gerardo Cammarelle, Fernando Ricci, Antonio Mannisi, Donato Anastasia, Benny Simonetti, Antonello Di Lucchio, Peppino Di Carlo j., Marco Cammarelle, Luigi Archetti, Davide Cassese, Sissi Casale, con la partecipazione del Gruppo Folk di Rapone. cultura@luedi.it

LA RASSEGNA

I Fuochi Fatui inaugurano “Teatriamo” di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - “Premiata pasticceria bellavista”. E’ la pièce che questa sera, a partire dalle 20 aprirà il sipario di “Teatriamo”, rassegna dedicata al teatro amatoriale curata dall'amministrazione Provinciale di Matera. La rappresentazione è della compagnia “I Fuochi Fatui” di Nova Siri Scalo. Appuntamento presso il Comunale . Ingresso libero. La commedia di Vincenzo Salemme è della durata di 90 minuti, per la regia di Maria Adele Popolo. Sul palco padroneggeranno la comicità e l'intrigo. Una Napoli anche

oscura, un mondo in cui la miseria, la volgarità e il degrado morale si intrecciano con la follia dei personaggi. Una farsa tragica accompagnata dalla leggerezza napoletana che Salemme usa con maestria e prodezza per raggiungere la coscienza dello spettatore attraverso la risata. La pasticceria luogo per eccellenza di dolcezza e di prelibatezze diventa luogo di morte, ma una morte “doce doce” poiché è proprio “'na torta caprese doce doce” l'arma del delitto. Gli interpreti: Giulia Guida, Alessandra Magarelli, Giuseppe Stamerra, Fede-

rica Cosma, Pino Guida, Roberto Natale, Angela Oriolo, Maria Adele Popolo e Giambattista Santarcangelo. L'associazione è nata nel 2003 da un piccolo gruppo di amici animati dalla passione per il teatro. In questi cinque anni la compagnia è cresciuta. L'impegno del gruppo a rendere partecipi anche gli altri della rivalutazione e della diffusione della cultura teatrale, seppure a carattere amatoriale, ha fatto sì che si organizzassero corsi di recitazione per ragazzi. Questa sera è «prevista la partecipazione dell'attore e regista Ulderico Pesce e di al-

tri nomi di fama» -comunica l'assessore provinciale alla Cultura Giuseppe Digilio. Due invece gli appuntamenti previsti per sabato 21: alle ore 11, Auditorium Gervasio rappresentazione dell'associazione “Futura Compagnia SenzArte” - Montescaglioso “Provaci ancora Sam” di Woody Allen - commedia in tre atti e la sera, alle ore 20, 30 presso la stessa struttura rappresentazione della compagnia teatrale il “Sipario Aragonese” - Ferrandina con “Il medico dei pazzi” di Eduardo Scarpetta opera teatrale in tre atti. cultura@luedi.it


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Spettacoli & televisione

Venerdì 20 febbraio 2009

Spettacoli & televisione

Venerdì 20 febbraio 2009

Bacharach e gli altri big di scena la grande musica L’OMAGGIO

L’Ariston ricorda Mino e un pensiero va anche a Lionello

Mino Reitano

SANREMO - E’ la sera dei ricordi, della memoria storica. Il festival ricorda uno dei suoi “figli” più amati, Mino Reitano. Un artista che a Sanremo trovò la sua popolarità ma anche quell’ingiusta etichetta nazionalpopolare e un po’ fuori dal tempo che gli rimase attaccata addosso per tutta la vita e che, in fondo, negli ultimi dieci anni, è anche diventata il principale fardello della kermesse canora. Scomparso di recente per un tumore, il cantautore reggino di Fiumara, ieri è idealmente tornato a calcare l’Ariston nell’interpretazione di Ornella Vanoni, che ha eseguito il celebre “Una ragione di più”, scritto da Reitano e poi proposto all’artista milanese. Ma anche se Mino fosse ancora tra noi, sembra che Bonolis avesse ugualmente in programma di dedicargli uno spazio nel festival. Adesso questo omaggio è diventato «un modo -ha detto il conduttore - per omaggiare la sua carriera, il suo sorri-

so e quell'allegra leggerezza». Ma il caso ha voluto che ieri il mondo dello spettacolo perdesse anche un altro grande, Oreste Lionello. Anche lui, conterraneo di Reitano, è andato il pensiero commosso della platea dell’Ariston. Di Mino Reitano si parlerà ancora domani, nella finalissima del festival. A lui andrà il premio “Città di Sanremo”, che sarà ritirato dalla moglie Patrizia. Ma in questi giorni a Sanremo c’è anche un omaggio a Mino tributato da un collega della sua terra, il cantautore Angelo Laganà, che per lui compose circa 70 brani. Laganà sarà oggi di un programma televisivo monografico su Reitano per "Channel 3" (trasmesso dal canale Sky 872). Quindi, Angelo Laganà parteciperà sempre a Sanremo pure a Villa Ormond, dove avranno luogo alcuni eventi organizzati dall'associazione dei calabresi residenti in Liguria.

Domani la moglie ritirerà un premio postumo

Sconfitta anche la roccaforte Amici. Nel 2010 Bonolis non ci sarà

SANREMO - E’ stato il brillante compositore Giovanni Allevi, sul tema de “La leggenda del pianista sull'oceano”, ad aprire la terza serata del festival, caratterizzata dai ricordi tributati a due uomini di spettacolo perduti dal Paese, Mino Reitano e Oreste Lionello. PESSION BELLA E SPONTANEA Collaboratrice di Bonolis, insieme al modello brasiliano Thyago Alves, stavolta era la 31enne Gabriella Pession, chiamata da Bonolis in rappresentanza delle giovani attrici italiane. Alves, invece (tra l’altro ex compagno di squadra di Kakà nel San Paolo), ha svelato insospettate doti canore. GIOVANI E “PADRINI” ILLUSTRI, DA IRENE A KARIMA La gara ha avuto inizio con Filippo Perbellini, che ha cantato in coppia con Riccardo Cocciante che è anche autore della sua (“Cuore senza cuore”), Silvia Aprile con Pino Daniele (Il desiderio arriverà), Chiara Canzian anche lei figlia d'arte di Red, con Roberto Vecchioni (Prova a dire il mio nome). E l'esibizione di Irene Fornaciari, per ora tra le favorite, accompagnata dal padre Zucchero e da vecchi amici di famiglia come Maurizio Vandelli e Dodi Battaglia dei Pooh (“Piove il sole”). A seguire, con Simona Molinari (“Egocentrica”) Ornella, la quale ha deciso anche di omaggiare Mino Reitano cantando un pezzo della sua splendida “Una ragione di più”; il maestro Burt Bacharach che ha accompagnato al piano la giovanissima cantautrice Karima (“Come in ogni ora”), Barbara Gilbo in duetto con il conterraneo Massimo Ranieri (“Che ne sai di me”). TOCCO DI HOLLYWOOD CON KEVIN SPACEY Super ospite straniero è stato il doppio premio Oscar Kevin Spacey. La gara è proseguita con Arisa che si è esibita invece con Lelio Luttazzi (“Sincerità”), la cantante di “Feeling Better” Malika Ayane che porta in dotazione una canzone scritta da Giuliano Sangiorgi esibendosi con il grandissimo Gino Paoli (“Come foglie”), Iskra con Coro di musica spirituale di Bologna e il suo mentore Lucio Dalla (“Quasi amore”). Altri superospiti musicali: la pop star olandese Alain Clark che con suo padre ha cantato Father and friend, e gli Easy star all Stars. Sul palco anche i sei Big esclusi dalla giuria demoscopica (Zanicchi, Afterhours, Nicolai e Di Battista, Al Bano, Tricarico, Sal Da Vinci), due dei quali riammessi in gara. GLI SCRITTORI DEL FESTIVAL Spazio anche al sodalizio fra musica-cinema e letteratura al Festival. Dopo i brani di Alda Merini (letta da Bonolis) e Paolo Giordano (letto da Alessandro Haber), ieri sul palco dell’Ariston l’attore Giorgio Pasotti ha letto un brano scritto per l’occasione da Niccolò Ammaniti. L’attore che vedremo nel sequel dell’Ultimo bacio di Gabriele Muccino, ha detto: «Ammaniti ha scritto un testo molto bello, nostalgico e poetico, a

Il festival è salvo ma Paolo lascia Nuova polemica, il Fimi contro il televoto on line di ELISABETTA MALVAGNA

tratti divertente che sposta il punto di vista della kermesse a una situazione meno glamour». E anche Pasotti a conferma di questo dialogo fra le diverse forme artistiche annuncia che il prossimo aprile uscirà per Mondadori il suo primo romanzo. «E' un libro di formazione. Nato – racconta – per caso. È il primo e forse l’ultimo, chi lo sa. Racconta la storia di un ragazzo che viene dalla provincia italiana e affronta un viaggio più grande di lui, soprattutto in termini interiori». Ha chiuso la serata con la lettura di “Caro Sanremo” il giornalista e scrittore Michele Serra. LUTTAZZI, PREMIO MUSICA A UN INOSSIDABILE La giornata sanremese di ieri ha segnato anche un altro evento. Il musicista e compositore triestino, Lelio Luttazzi, 86 anni il prossimo 27 aprile, musicista, compositore, cantante, direttore d'orchestra, attore e presentatore, ha ricevuto nella sala stampa dello storico Casinò di Sanremo il “Premio alla Musica” 2009, per aver scritto pagine indimenticabili della cultura musicale italiana. E della

sua esibizione di ieri sera ha detto: «Ho accettato perchè questa giovane ragazza (Arisa) si è presentata da me con una voce intonata e senza arie da fanatica. Tutto qui». Il riconoscimento, che consiste in una “Chiave di violino” forgiata dall'artista Marco Lodola, è stato consegnata dal presidente del Casinò di Sanremo, Donato Di Ponziano. «Non avrei mai immaginato che alla soglia degli ottantasei anni di esibirmi al festival di Sanremo - ha detto un commosso Luttazzi - anche perché ero venuto proprio nel suo anno di esordio, ma non mi proposi mai più di tanto perchè non mi sentivo adatto al genere sanremese» OGGI I DUETTI E LE SEXY CONIGLIETTE E stasera i riflettori si accendono su Hugh Hefner e le conigliette di Playboy. Ma anche sui duetti. Dodici gli artisti che sul palco saranno accompagnati da grandi ospiti, italiani e stranieri. Le 10 canzoni più votate saranno ammesse alla serata finale. Le 10 Proposte invece eseguiranno i brani in versione radio-edit e uno di loro sarà incoronato vincitore.

Con Kevin Spacey finalmente c’è aria di red carpet

Il personaggio

DA NOVE LA GRINTOSA ALEXIA MA BIANCANEVE ERA MEGLIO MORA

Patty intriga con il seno nudo e a Iva dice «A una certa età quelle cose... lascia perdere»

TENENDO fede al suo non sense, Sanremo ha eliminato Di Battista e Nicolai (7,5), per tenere il trio Pupo (3), Belli (2) e il povero Youssou N'Dour (8), al quale devono aver promesso di rifondare il suo villaggio in Senegal, per costringerlo a dividere il palco con quegli altri due. Una spanna più sotto Povia (1) che con la sua canzone sta diventando una scheggia impazzita che è scampata persino all'eliminazione in luogo del povero Albano (7), anacronistico d'accordo, ma assolutamente sanremese nella sua coerenza. Fra gli inutili Marco Carta (3, ma basta uscire da Amici, per avere un seguito da stadio? ) e Dolcenera (4), mentre una botta di vera musica è arrivata dalla Pfm ((8) nel suo omaggio a Fabrizio De Andrè (10), cui purtroppo non è sfuggita la celebrazione, persino in un posto

Da sinistra l’esibizione di Giovanni Allevi; il modello Thyago e Gabriella Pession; Lelio Luttazzi, a cui è andato il “Premio alla musica”; al centro gli Easy Stars All Stars

di SAVERIO ALBANESE

Promossi e bocciati

di VITTORIO PIO

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che appare così lontano dalla sua purezza. Dentro anche due attori come Accorsi (6) e Santamaria (7), ma meglio la Abbagnato (7+), con la sua eleganza. Invece “Sex and the sixties” Patty Pravo (5) risale la china dopo la sua apparizione-ologramma della prima sera, risultando però inopportuna per la sua mise tutta giocata su trasparenze che ahimè non hanno tenuto conto dell'inflessibile anagrafe. Nello stuolo di raccomandati e “stalentati” che come radicata abitudine serpeggia fra le giovani leve, la migliore è Arisa (6,5), poco dietro Karima (6+), un altro prodotto costruito a tavolino con la benedizione del grande maestro Bacharach (9). Ancora da capire come mai Alexia (6 voto inficiato dai colpi di sole), si sia scelta come palla al piede Mario Lavezzi (7 come autore, 0 come cantante), e poi l'idea della Biancaneve (9) che è anche una strega…

SANREMO – «Si vedeva il seno? Dipende da come lo fai. Se lo fai da mignotta è un conto, ma se lo fai con naturalezza che problema c'è? Non credo che ci saranno critiche». Lo ha detto Patty Pravo a proposito della sua apparizione in nude look mercoledì sera sul palco dell’Ariston, giacca e pantaloni neri e camicetta che lasciava intravedere chiaramente il seno. E a sostegno della sua tesi racconta – a margine della conferenza stampa – che a suo tempo fece un programma in televisione che coinvolgeva anche bambini e lei apparve con il busto coperto solo da

una giacca, sotto non c'era camicetta nè reggiseno – «tra l’altro all’epoca di seno ne avevo ben poco, si è sviluppato più in là» – e non successe nulla perchè non c'era malignità nel suo modo di fare.

SANREMO DOC

Berlusconi: «Benigni? Come tanti non l’ho visto» «ROBERTO Benigni? Sono uno dei 45 milioni che non l’hanno visto». Così Silvio Berlusconi, interpellato da Alfonso Signorini, direttore di Tv Sorrisi e Canzoni e di Chi, risponde ad una domanda per il sito di Sorrisi sulla prima serata del Festival. «Roberto Benigni? – ha detto il premier – Non posso dirne niente, perchè sono uno dei 45 milioni di italiani che non l’hanno visto e non ne hanno letto». Nel

corso della prima serata del Festival l’attore toscano aveva più volte citato il Presidente del Consiglio durante il suo monologo seguito da circa 16 milioni di telespettatori, concludendo la parte satirica del suo monologo con il suggerimento al premier di «sparire», come Mina, per «entrare nel mito». L'intervento di Silvio Berlusconi è pubblicato on line su www.sorrisi.com, il sito di Tv Sorrisi e Canzoni.

SANREMO – Il Festival targato Bonolis fa il pieno di ascolti e prosegue spedito verso la finale di domani. Ma il conduttore, amareggiato, si chiede perchè «alcuni, non so per quale motivo, non vedono l’ora che tutto questo finisca e il festival muoia». Dopo quella sui compensi, la canzone di Povia e le lamentele di Iva Zanicchi, ora sulla kermesse incombe un’altra polemica: quella sul televoto per la gara online dei Giovani (che si chiude oggi alle 23). La Fimi chiede alla Guardia di Finanza di indagare e alla Rai di sospendere la votazione in attesa di chiarimenti. «La questione del televoto tramite call center in un evento come Sanremo, al quale sono poi collegate anche delle scommesse, può avere una valenza penale e sconvolge il meccanismo della gara», tuona Enzo Mazza, presidente della Fimi, la Federazione Industria Musica Italiana. Anche il Codacons chiede di bloccare subito il televoto, annunciando un esposto alla Procura della Repubblica di Roma. Esposto che l’associazione invierà anche al ministero per lo sviluppo economico (competente per i giochi a premio), all’Antitrust e all’Autorità per le comunicazioni. «Sono anni che contestiamo il sistema del televoto, specie se legato al Festival, dietro il quale si celano gli interessi milionari delle case discografiche – afferma Carlo Rienzi – Alterare i risultati dopando il televoto danneggia i telespettatori che spendono soldi per votare l’artista preferito ed è una violazione delle regole sui giochi a premio». Tutto nasce dalle denunce di Striscia la notizia e del Foglio. «Attraverso i call center oggi è possibile comprare voti per il proprio artista. Versando l’assegno e poi sedersi, in attesa che il doping telefonico sortisca il suo effetto sulla classifica, se si è ultimi non si vince, ma se si è ottavi magari si arriva secondi», spiegano il giornale e il tg satirico. Ma a protestare sono

Pani presenta il disco di Mina SANREMO – «Il disco che Mina avrebbe sempre voluto fare»: Massimiliano Pani, che oltre a essere il figlio è anche il produttore di Mina, è venuto a Sanremo per parlare di “Sulla tua bocca lo dirò”, in uscita oggi. Del clima che si respira in questo album si è avuto un assaggio con il Nessun dorma trasmesso in apertura del festival. Proprio sull'adattamento di Nessun dorma secondo

Paolo Bonolis

anche i 10 giovani finalisti del concorso, che mettono in discussione i meccanismi di votazione che avvengono con il televoto (0,75 euro a chiamata, con un massimo di 10 chiamate per apparecchio). Pippo Landro, che aderisce alla Pmi (produttori musicali indipendenti) accusa la Rai che «non ci ha dato una lira nonostante il sito abbia generato ricavi tra il televoto e la pubblicità e non troviamo che non ci sia una compartecipazione agli utili». Giampiero Raveggi, capo struttura di Raiuno, replica: «I discografici hanno sottoscritto un regolamento prima dell’inizio della gara. E non sono previste compartecipazioni di utili perchè il grosso del costo delle telefonate va al gestore telefonico, il resto serve a pagare anche i costi dell’operazione. Non si possono sottoscrivere accordi e poi ridiscuterli a cose fatte». E intanto arriva la notizia che Paolo Bonolis non presenterà il Festival di Sanremo del prossimo anno. Lo ha annunciato lui stesso nel corso del question time in sala stampa all’Ariston: «Giocoforza il prossimo anno devo tirarmi fuori». Ma è un preannunciato addio non polemico, anche se diventa la notizia del

Gossip

Nessun timore dunque di essere censurata dall’Osservatore Romano? «Ma figuriamoci! A suo tempo mi passarono la canzone “Ragazzo triste” che la Rai mi aveva invece censurato», e quindi «li perdono». E a proposito di Osservatore Romano, il giornale – tra i più critici verso questa edizione del Festival – ha richiesto all’artista una conferenza stampa. Ritenendo la sua canzone, «E io un giorno verro là», come la più spirituale tra quelle in gara. Infine, un suggerimento alla Zanicchi: «A Iva dico che a una certa età certe cose... meglio lasciar perdere».

Hefner arriva con tre fidanzate e pretende un’alcova di seta SANREMO – Come un’invasione quella di Hugh Hefner, il re di Playboy, e le sue conigliette in vista della partecipazione –stasera –al Festival di Sanremo come ospite. In tutto una cinquantina di persone a cui va aggiunta una trentina di ragazze-immagine vestite appunto da conigliette. Lo rivela Tv Sorrisi e Canzoni attraverso il suo sito ufficiale (www.sorrisi.com). Il fondatore dell’impero Playboy alloggerà invece a Montecarlo. In Italia è arrivato già da qualche giorno, e prima tappa è stato l’Abruzzo nel tentativo di trovare i parenti di una delle sue fidanzate. Il suo staff comprende 16 persone: con lui, ci sono il fratello, le tre nuove fidanzate, una playmate ucraina, il segretario, l’ufficio stampa, due addetti Hugh Hefner

rockol.it la rilettura non avrebbe ottenuto l’autorizzazione degli eredi di Puccini. «Non mi risulta – ha replicato Pani – la signora Simonetta Puccini ha ascoltato il disco e ho ricevuto complimenti». Quanto al festival, dice Pani: «Mina ha apprezzato la battuta di Roberto Benigni che l’ha paragonata a Bin Laden: ci mancherebbe, è una donna intelligente e piena di humour».

alla sicurezza, il massaggiatore, il fisioterapista. Anche lui ha i suoi vezzi e le sue manie, e infatti si porta il cibo dall’America e pretende che venga cucinato secondo le sue direttive. Non è stato facile trovare un ristorante a Sanremo che lo accontentasse. E poi Hugh ha come una mania del lusso, e soprattutto della seta: dalle lenzuola, al pigiama, all’abbigliamento. Salirà sul palco dell’Ariston stasera alle 22.30, circondato dalle tre fidanzate, dalla playmate ucraina e da tre playmate italiane che vestiranno abiti firmati Frankie Morello ispirati al film 'La Belle De Jour'. Il compenso? Sembra che Hugh abbia fatto uno “sconto” alla Rai, quasi «un’opera di beneficenza» avendo lui un tenore di vita elevato.

giorno da Sanremo quando ancora in casa Rai si sta festeggiando per i risultati eccellenti negli ascolti realizzati anche nella seconda serata, solitamente penalizzante. Bonolis ha spiegato infatti che «correttamente un paio di anni fa il direttore di Raiuno

Fabrizio Del Noce aveva sostenuto che il Festival ogni anno ha bisogno di un elemento di forte novità. E ritengo che sia giusto che linfa nuova arrivi su questo palcoscenico dell’Ariston, che ha potenzialità enormi e su cui tutti devono impegnarsi».

LA CURIOSITÀ Domani la protesta

Corteo omosex SANREMO-– Con l’intento di “affermare la dignità delle persone gay, lesbiche e bisessuali felici in Italia e di coinvolgere la cittadinanza, cantare e ballare insieme e soprattutto parlare dei sentimenti» si è aperta ieri sera la tre giorni di eventi dedicati al tema dell’omosessualità, che culminerà il pomeriggio di domani con un corteo festoso, a cui sono invitati tutti i cantanti del Festival e lo stesso Paolo Bonolis. L’invito è stato rivolto, durante la presentazione della manifestazione, dal presidente nazionale dell’Arcigay, Aurelio Mancuso. «La direzione artistica del Festival ci ha contattato per un incontro di presentazione delle nostre iniziative, ma stiamo aspettando ancora la conferma», ha detto Mancuso. La manifestazione «Se m'innamoro» prende spunto dalla canzone vincitrice del Festival 1985, cantata dai Ricchi e Poveri, inno divertente che contiene nel suo testo anche versi che con leggerezza rivendicano l’universalità dell’amore: «Ma guarda il mondo come è strano, si stupisce se ti dico che ti amo, ma se ci togli anche l’amore, dopo averci tolto tutto, dove andiamo?». Il corteo partirà alle 15 di sabato

da Corso Trento e trieste. Gli eventi si aprono stasera al circolo Arci Camalli a Imperia Oneglia con la presentazione del libro di Franco Grillini «Ecce Omo – 25 anni di rivoluzione gentile» e proseguirà, oggi, alle 18.30, alla libreria Mondadori di Sanremo, con la presentazione del volume 'Piacere Maria – Aiutatemi a dire che l’omosessualità non è una malattià, di Maura Chiulli. «Il tema dell’omosessualità è un nervo scoperto, e per questo Povia ha lanciato un amo: non abbiamo abboccato – ha commentato la presidente nazionale di Arcilesbica Francesca Polo - È un atto di responsabilità partecipare ed esserci: siamo qui per sostenere che le famiglie non sono colpevoli per l'orientamento sessuale dei figli. Per ogni Luca che dice che era gay, ci sono migliaia di Luca e Lucia che erano etero.“ In questi giorni i gay e le lesbiche stanno diffondendo l'appello 'Guariamo l’Italia dal pregiudizio», rivolto a personaggi della cultura e dello spettacolo a cui hanno già aderito tra gli altri Luciana Litizzetto, Lella Costa, i Subsonica, Niccolò Agliardi, Luca Argentero, Valeria Vaglio, Fabio Canino, Bebo Storti.


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Cultura e Spettacoli

Venerdì 20 febbraio 2009

Celebrazioni futuriste Nelle stanze del Musma un secolo di velocità da Marinetti al lucano Stella

Cent’anni d’avanguardia Arte

Franco Di Pede in mostra a Bergamo di BIAGIO TARASCO

Dueopere Joseph Stella

di DAMIANO LATERZA MATERA - Sembra immobile, senza tempo. Eppure, in questo secolo, la Città dei Sassi ha compiuto la sua portentosa rivoluzione futurista. Dalla preistoria al Villaggio globale. Matera è lì. E Matera celebra il centenario del movimento della velocità nelle cento stanze di Palazzo Pomarici. A partire da sabato 28 - e fino al 30 aprile 2009 - il MUSMA ospiterà, infatti, la mostra “Cento anni di avanguardia: Marinetti e il Futurismo. L'apporto del Mezzogiorno al movimento” che si preannuncia come stimolante riflessione sull'avanguardia delle avanguardie vista da sud. Nel nome di Joseph Stella (Muro Lucano 1880 - New York 1946), artista di Basilicata trapiantato in America agli inizi del secolo, amico di Boccioni e dello stesso Marinetti, ma non solo. Perché il contributo degli intellettuali meridionali alla causa della violenta rottura delle forme impigrite dalla tradizione, preannunciante l'avvento “di grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere e dalla sommossa”, fu preziosissimo. Francesco Cangiullo, Ricciotto Canudo, Raffaele Carrieri, Franco Casavola, Sebastiano Arturo Luciani e tanti altri. Che sottoscrissero il marinettiano “Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'impossibile? Il Tem-

LA

MALEDIZIONE DI

po e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell'assoluto, poiché abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente”. Parole in libertà. Un'intera epoca di rottura rivivrà nella mostra materana che accoglie anche la donazione, al Gabinetto di Grafica del museo, di alcune opere di Arnaldo Ginna, Ivo Pannaggi e Lucio Venna, tre futuristi della prima ora. Ampio risalto trattandosi di un Museo della Scultura - alle opere di Boccioni, del quale viene presentata, inoltre, una lettera inedita (del 1915) indirizzata all'amico Giovanni Campriani. La mostra verrà introdotta sabato 28 febbraio, alle 18, nel salone di rappresentanza del museo, dal Presidente di Zétema, Raffaello De Ruggieri e vedrà l'intervento di Giuseppe Appella, storico dell'arte e curatore dell'evento, che aprirà con una relazione su “Futurismo e Meridione”. Poi, spazio agli esperti Luigi Sansone e Francesco Bolzoni per un discorso, a più voci, di sintesi storica e critica del movimento. Tra pittura, musica, scultura, letteratura, lussuria, arte dei rumori, teatro di varietà, splendore geometrico e meccanico, sensibilità numerica, architettura futuribile. E, ancora, vesti antineutrali, ricostruzioni degli universi, cinema e cucina. Dentro la nuova religione-morale della dinamicità. cultura@luedi.it

LaTerza pagina

DE PERO

Caro Quotidiano, chiedo venia. Avevo promesso un'esclusiva futurista che non posso più concedervi. E non certo per mia volontà o perché l'ho venduta a un giornale più munifico. I fatti: nel trepidare delle celebrazioni per il centenario del Manifesto marinettiano mi ero ricordato di possedere, grazie a quella miniera di testimonianze d'arte che è il mio papà, una rarissima e inconsueta nonché originale elaborazione grafica datata anni trenta, opera di Fortunato Depero raffigurante nientepocodimenoche lo stemma della città di Matera, rielaborato, in chiave «dinamica». Con la “M” raddoppiata e il bue iscritto in una sorta di anfora contadina/futurista. Già. Una volta possedevo questo cimelio iconografico che capitava a fagiuolo, adesso che dobbiamo trovare un link tra la madre di tutte le avanguardie e la remota Lucania. Poi, lo persi. Sepolto, tra milioni di carte e cartacce, finito chissà dove, tra l'Urbe e l'Orbe. Lo cercai, vanamente. Poi, mi ricordai, da adepto del Futurismo, che conservo copia elettronica di ogni documento, di qualsivoglia icona che ho nella memoria di cronista delle arti e dei costumi. Cercai questo file e, quando finalmente lo rinvenni, scopersi, con agghiaccio, che l'immagine si era «corrotta». Orrore della tecnolgia, pensai. Provai a recuperare, con ogni mezzo, l'anelata immagine jpeg, ma niente. Decisi di chiamare “Casa Depero”, in Trentino: «Vi risulta uno stemma di Matera fatto dal Fortunato? Avete un'immagine da mandarmi?» Nessuna risposta. Non c'è tempo, adesso. E' tutto troppo veloce. La previsone futurista, intanto, si è avverata. Forse un giorno, chissà da dove, ri-spunterà quello stemma. E sarà quando il mondo, finalmente, si fermerà di nuovo. A Matera. Damiano Laterza

zo Boggi, curatore della mostra, presenterà il suo lavoro inedito “ArMATERA - Sarà presente anche te da indossare - omaggio al Futuril'artista materano Franco Di Pede smo”, impreziosito da un pendente alla mostra “Futurismo: Avanguar- di Franco Di Pede. «A cento anni dalla pubblicazione dia delle avanguardie 1909-2009”, che si terrà a Bergamo dal 20 feb- del Manifesto del Futurismo - ha dibraio al 20 marzo presso lo “Studio chiarato Lorenzo Boggi - rimango2B Boggi Arte”. Nell'occasione sarà no intatte l'originalità e la forza di innovaziopresentata ne del prila collezione mo granpermanente de movidelle opere mento d'araccolte dal vanguar1967 dallo dia italiaStudio Cenno, che ha tro Internarivoluziozionale Arti nato l'arte Visive, fra le internaquali comzionale. paiono lavoNoi siari, oltre che mo, scridello stesso veva MariDi Pede, annetti, sul che di diverpromontosi artisti di rio estrefama intermo dei senazionale, coli. Perc o m e ché doWarhol, vremmo Schifano, guardarci Fontana, alle spalle, Mirò, Mose vogliarandi. mo sfonL'esposidare le mizione “Futusteriose r i s m o : porte delAvanguarl'impossidia delle bile? avanguarIl Tempo die” è stata e lo Spazio organizzata L’omaggio al Futurismo di Di Pede morirono in occasione ieri. Noi del centenario della nascita del movimento viviamo già nell'assoluto, poiché creato da Filippo Tommaso Mari- abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente». netti. Nel corso della mostra di BergaAlla mostra Franco Di Pede sarà presente con l'opera “Omaggio al mo si potranno ascoltare i nastri Futurismo”, un collage su tela originali di musica elettronica del (cm.50x50) del 2009, e con la scul- maestro Pietro Grosso dello Studio tura in tufo, ferro e acciaio intitola- di Fonologia musicale di Firenze. cultura@luedi.it ta “Tra cielo e terra”. Inoltre, Loren-

uesto è l'incipit del Manifesto programmatico di un movimento lento. Un movimento sensuale. Si chiama «Fu-Turista» perché nasce a sud e si sa che i meridionali sono stati i più celebri turisti della storia. Sospinti verso il vagabondaggio da un destino di sottomissione atavico, sotto il sole cocente, tra i boschi o dentro le caverne. In un'eternità più lenta, scandita da ricordi d'amianto. Sud inaudito, sud selvaggio, Sud pattumiera del mondo. Siamo sempre allo stesso punto. AsSu(r)d. La rivincita di questo luogo-non-luogo dell'abominio simile all'inferno dantesco infatti, sembrava sarebbe avvenuta attraverso il meticciato. Cioè l'ibridazione. Cioè la conquista di micro territori popolati da spermi e ovaie, ove si fecondano le creature del futuro. Da sud, ove si generano i nuovi padroni del mondo. E, invece, no. Perché tutto questo ha creato la terra di nessuno. Il meticciato al potere finirà per rendere superflua la collocazione geografi-

Q

Il Manifesto Fu-turista del Sud ca di questa nuova umanità. Per cui, a breve, la parola “sud” designerà solo il punto cardinale più estremo di una megalopoli senza confini. “Sud” come periferia sociale. In chiave di sotto-casta che castra. Per cui il «Southern Power» appare come la solita utopia di sempre. Anche quella prossima ventura. Dunque, che senso ha produrre un manifesto di rivendicazione? Considerando, poi, che chi scrive non ha neanche ottenuto qualche oscuro finanziamento del Fondo Sociale Europeo (per farlo) rischia di paventarsi, solo, come perdita di tempo. E, invece, no. Perché quello che ci vuole, di questi tempi, è un confederalismo elvetico su base pre-unitaria. Con tanto di Stato Pontificio che abbia il suo territorio. Che si

faccia pure le sue leggi e non vada a molestare gli altri Stati, che noi delle «Due Sicilie» abbiamo ben altri problemi. Dividiamola, quest'Italia, per unirla di più, ma nel rispetto reciproco. Lo mettessero, il sud, nella condizione di produrre ricchezza. Vediamo che succede. Oggi non è così. Il sud è stato ghettizzato, ostracizzato, penalizzato. E' stato depredato di uomini e minerali. E' stato svuotato dal suo interno. Ci vuole un movimento dei sud per risvegliare la coscienza dei nord ottenebrati dall'inquinamento e dalle droghe sintetiche. Già, perché il settentrione è obsoleto. Oggi più che mai. Basta passeggiare per l'irrespirabile Milano, la tenebrosa Londra, l'agghiacciante Bruxelles, la mitomane Parigi e sarà subito evidente. I nord hanno estirpato la ricchezza dei sud con fare co-

loniale.E' arrivato il momento del riscatto, come la storia impone che sia. E' arrivato il giorno dell'inversione di tendenza. Dell'indipendenza - morale e materiale - dei sud. E' straordinario come oggi, l'antico termine tutto italico di “meridionalismo”, possa forgiarsi a guisa tale da definire - in un senso globalmente ampio - la questione “sud” a livello universale. Attraverso lo spazio e lungo il tempo. Dentro la memoria dell'umanità più sacra. Il sud, adesso, ha bisogno di dignità e non più di pietà. Il sud ha bisogno di una profonda autocritica. Il sud ha bisogno di una classe dirigente. Non più, solo, di quella digerente. (Perché magnano talmente tanto che poi passano tutto il tempo a cercare di smaltire). P.S.: Per saperne di più, informatevi meglio. P.S.2: P.S., tra l'altro, è l'acronimo di questo nuovo partito, il Part i t o Sud.


Spettacoli & televisione

Venerdì 20 febbraio 2009

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SCOMPARSO A 81 ANNI IL COMICO DI ORIGINI REGGINE, DOPPIATORE DELLE STAR DI HOLLYWOOD

Addio Oreste Lionello Woody Allen non parla più di MAURIZIO GIAMMUSSO ROMA – Addio a Oreste Lionello, che esce di scena a 81 anni, dopo una vita passata a prendere in giro politici, a tirare torte in faccia ai vip, a donare sorrisi al suo pubblico, in teatro, al cinema e in tv; ma anche a dare voce a Woody Allen, del quale è stato il doppiatore insostituibile per tanti film. L’artista, malato da tempo, è morto mercoledì e ieri la notizia è arrivata dall’ufficio stampa del teatro Salone Margherita, dove è stato annullato lo spettacolo del Bagaglino in programma. Nato a Rodi, in Grecia, il 18 aprile 1927, da genitori calabresi, Lionello aveva vissuto a lungo nella città dello Stretto. Due anni fa festeggiò i suoi ottanta anni al Bagaglino, in mezzo ai suoi compagni di lavoro Pamela Prati, Aida Yespica, Martufello, Manlio Dovì, Mario Zamma, Gian Luca Ramazzotti, il balletto e i figli e collaboratori Cristiana e Luca. In platea tanti amici e colleghi, ma nessuna voglia di auto celebrazione e neppure di fare troppi bilanci di tanti anni di sketch e barzellette; anni di imitazioni e parodie, da Andreotti a Berlusconi; anni di voce prestata anche a Woody Allen, Peter Sellers, Groucho Marx, Jerry Lewis, Charlie Chaplin e Marty Feldman. Sfidando ogni retorica ed ogni pericolo di commozione, Oreste non si era preso sul serio nemmeno in quella occasione, spiegando: «Devo dissipare un possibile equivoco. Coincidendo con gli ottant'anni del Papa, non voglio che si pensi, essendo il Bagaglino il tempio pagano della satira, dell’umorismo, della parodia, che si voglia prendere in giro qualcuno...» E sulla sua esperienza di cabaret: «La mia età non è tutta trascorsa in questa scuola e sotto queste discipline. Anch’io ho creato di mio: passa la vita mia, lascia la scia che poi scompare e torna mare.. gli anni del Baga-

Lionello con Woody Allen e in alcuni spettacoli con il gruppo del Bagaglino

glino sono più di 40... è una lunga storia di dolci augurali, da torta a torta...». Anche in quella occasione Lionello scherzava soprattutto su se stesso: «Agli ottanta anni non ci son abituato» diceva, resistendo all’invito a fare un qualche bilancio. Tuttavia ricordava volentieri i compagni d’Accademia, che erano bravissimi e non ci sono più: Paolo Panelli e Bice Valori, Nino Manfredi e Tino Buazzelli, Elio Pandolfi e Giancarlo Sbragia. Lui aveva avuto una carriera diversa, unica per certi versi. Comincia nel 1954 nella compagnia comico-musicale di Radio Roma, come autore e interprete brillante. Subito dopo, nel 1956, arriva la tv con la serie per ragazzi “Il marziano Filippo”. Contemporaneamente comincia la sua attività nel doppiaggio. «Io sono un uo-

Da 40 anni animava il clan del Bagaglino

mo del dopoguerra, allora c'era tanto spazio, tante occasioni per lavorare» diceva, ripensando a quell'avvio rapido di una carriera multiforme. Dal 1965 in poi in tv è un comprimario di lusso: per Le avventure di Laura Storm, con Lauretta Masiero; per Le inchieste del commissario Maigret, con Gino Cervi; per I racconti di Padre Brown, con Renato Rascel. Ma intanto nasce il Bagaglino, nei primi anni '70. Il suo umorismo surreale, basato su allusioni e doppi sensi, diventa uno stile riconoscibile. Da allora Lionello è la colonna portante del Bagaglino con gli autori Castellacci e Pingitore e gli attori Leo Gullotta e Pippo Franco: un successo che si amplifica in tv spettacolo dopo spettacolo, fino a Miconsenta (2003) e oltre. A chi gli chiedeva se avesse dei rimpianti, diceva risolutamente di no: ne rimpianti, nè sogni nel cassetto, ma vari progetti, compreso un musical con David Zard, che poi non ha più fatto.

Scopelliti: «Amava Reggio» REGGIO C. - «Non posso che esprimere commozione e cordoglio nell'apprendere della scomparsa del maestro Oreste Lionello». Lo ha dichiarato il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, il quale aggiunge: «Ho avuto modo di apprezzare le sue qualità umane e professionali, infatti l'ho seguito spesso durante le sue performance, in particolare quelle legate agli spettacoli del Bagaglino, di cui può essere considerato un 'deus ex machina' e dove ha lavorato

Sulla sua vita era molto riservato. Ma invitato a raccontare un aneddoto scelse l’incontro con Woody Allen, a pranzo in Campidoglio con Walter Veltroni: «Un genio – diceva -. Riesce da una battuta a tirar su uno sketch; e una scena la

con il duo reggino Battaglia e Miseferi. Lo contraddistingueva un amore profondo per la città di Reggio: in ogni occasione ha sempre esternato questo legame per la terra in cui è cresciuto e dove ha trascorso gran parte della sua gioventù. Purtroppo se ne va un uomo di grande spessore, un artista poliedrico, come attesta la sua scintillante carriera divisa tra teatro, doppiaggio e cinema, un personaggio che ha dato lustro allo spettacolo italiano».

allunga fino a farne un film, come certi dolci di zucchero filato che si vendono nelle fiere di paese. Ma fuori della sua attività è come una penna senza inchiostro....». La stilografica di Lionello invece non è mai rimasta a secco.

I MESSAGGI

Il regista newyorkese «Mi ha reso migliore di quello che sono» IL MESSAGGIO più atteso è quello di Woody Allen, che da New York, apprendendo della morte di Lionello, ha detto: «Mi ha reso per anni un attore molto migliore di quanto non fossi veramente. Ci siamo conosciuti personalmente e mi è sembrato un uomo molto amabile». «Mi dispiace molto della scomparsa, scherzando, mi lamentavo qualche volta perchè mi “faceva” più brutto di quello che sono. Lo ricordo con simpatia». Così il senatore Giulio Andreotti ha commentato la scomparsa di Lionello. Cordoglio anche dal ministro dei Beni culturali Sandro Bondi: «Era uno dei maggiori professionisti del nostro tempo». Anche il presidente Pippo Franco della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso la sua partecipazione al dolore della famiglia e al cordoglio del mondo dello spettacolo. E tanti sono i messaggi di lutto dai colleghi del Bagaglino, capeggiati dal regista Pier Francesco Pingitore. «Ho conosciuto Oreste Lionello nel 1965, quando aprimmo il primo Bagaglino a Roma: da allora abbiamo lavorato insieme, la mia vita è indissolubilmente legata alla sua», racconta Pingitore, che con Lionello stava lavorando al nuovo show tv del Bagaglino, atteso su Canale 5 dall’11 aprile. «Oreste - continua - era un uomo fuori dal comune, perchè coniugava l’intelligenza colta e il talento. Per noi era una colonna, capace di tutto: gli potevi chiedere qualsiasi cosa e la faceva alla grande». «Sono sconvolta e distrutta, perchè Oreste, oltre ad essere un grande artista, era la mia famiglia». Pamela Prati, soubrette storica del Bagaglino, trattiene a stento le lacrime. «Ho sempre pensato che Oreste fosse immortale - aggiunge – Ora non posso pensare che non ci sia più. Non ci credo». Subito dopo chiede che al «maestro» sia dedicata una via o una piazza a Roma. Anche Valeria Marini è addolorata: «Oreste Lionello era una persona speciale, anzi lo è ancora perchè ci sarà sempre, nei nostri pensieri e nei nostri cuori». «Era un bambino vestito da grande, con il gusto del graffio e dell’ironia, sempre»: ha la voce rotta dall’emozione Leo Gullotta nel ricordare Lionello. Lo «straordinario senso dell’ironia», ma anche «il gusto dell’amicizia e del rispetto professionale»: queste le qualità più evidenti di Oreste Lionello secondo Pippo Franco, che ha condiviso «più di 35 anni di vita, in pratica un matrimonio» con l’attore scomparso.


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Rubriche

Venerdì 20 febbraio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Con le arrabbiature certo non potete migliorare le cose nel lavoro. Piccole tensioni in amore.

TORO 21/4 - 20/5

Tenete sotto controllo il malumore: la giornata lavorativa sarà alquanto impegnativa. In amore la felicità è a portata di mano.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Una bella ventata di energia e di entusiasmo vi farà concludere parecchi buoni affari. In amore s'impone un periodo di riflessione.

CANCRO 22/6 - 22/7

In un'improvvisa emergenza nel lavoro vi dimostrerete all'altezza della situazione. In amore invece procedete con grande incertezza.

LEONE 23/7 - 23/8

Dovete avere una maggiore fiducia nelle persone che collaborano con voi nel lavoro. Una riconciliazione è ancora possibile.

VERGINE 24/8 - 22/9

Potete conquistare la fiducia delle persone che contano nel vostro ambiente di lavoro. Grande spazio ai sentimenti.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Nel lavoro siete pronti a rilanciare. I sentimenti stanno riprendendo quota dopo un periodo di stanchezza.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Autostima e chiarezza di idee vi consentiranno di bruciare le tappe nel lavoro. Venere è dalla vostra parte.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Dovete essere pronti a combattere se nella professione volete conquistare una buona posizione. Pericolose trasgressioni in amore.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

La situazione nel lavoro sta evolvendo: siate pronti a conquistare nuove posizioni. Un amore travolgente e improvviso vi sta spiazzando.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Nel lavoro dedicate il massimo impegno in qualsiasi cosa vi verrà richiesta. In amore giocate a carte scoperte, senza paura.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

U navi; T avi; B,R ante = Una vita vibrante;

Nel lavoro avrete la possibilità di recuperare un'occasione che sembrava perduta per sempre. Abbiate il coraggio di dichiarare i vostri sentimenti.


Televisioni

PRIMA SERATA

21.10

MUSICALE

16.15

TALKSHOW

RUBRICA

21.10

TGSATIRICO

20.30

Venerdì 20 febbraio 2009

21.10

FILM

21.10

SHOW

21.10

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RUBRICA

Paolo Bonolis

Alda D’Eusanio

Andrea Vianello

Ezio Greggio

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -Telegiornale Tg 1 07.30 -Telegiornale Tg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -Telegiornale Tg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -Telegiornale Tg 1 09.30 -Telegiornale Tg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -Telegiornale Tg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.00 -RubricaSanremo Question Time - di musica 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -Quiz L'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.15 -RubricaTGR Montagne 09.45 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.00 -AttualitàTg2punto.it 10.55 -SportSci Alpino: Coppa del Mondo - Sci alpino 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg2 Si, Viaggiare 14.00 -Real TvX Factor 14.25 -SportSci Alpino: Coppa del Mondo - Sci alpino 15.30 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk Show Ricomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11

08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -NewsTg 3 Cifre in chiaro 12.45 -RubricaLe storie - Diario italiano 12.55 -SportSci Nordico: Cam. Mondiali 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Jungle 16.00 -NewsGT Ragazzi 16.30 -DocumentarioSuperjob 16.50 -RubricaFarò strada 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 09.55 -Real Tv Grande Fratello 10.00 -Telegiornale Tg 5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.05 -Real TvGrande Fratello 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -Real TvGrande Fratello 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 08.55 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -Soap OperaSaint Tropez - Musica e motori 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.05 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.55 -Film L'olio di Lorenzo con Nick Nolte, Susan Saradon regia di George Miller (Usa) - 1992 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap Opera Tempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger

06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 10.20 -Sit ComE alla fine arriva mamma 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -Sit ComDrake & Josh 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin Princess 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Oceano rosso con John Wayne, Lauren Bacall, Paul Fix - regia di William A. Wellman (USA) - 1955 16.15 -RubricaMovie Flash 16.20 -TelefilmMacGyver 17.20 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -Serie TvJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Musicale 59° Festival della Canzone Italiana 01.05 -Telegiornale Tg 1

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm E.R. Medici in prima linea 22.40 -Telefilm Medical Investigation

20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Rubrica Mi manda Raitre 23.15 -RubricaLa Superstoria

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Serie Tv I Cesaroni 23.30 -Attualità Matrix

21.10 -Film L'impero dei lupi con Jean Reno, Arly Jover, Jocelyn Quivrin - regia di Chris Nahon (Francia) - 2005

20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Show Le Iene Show 23.00 -Show Le Iene.it 23.15 -TelefilmGossip girl

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Rubrica Niente di personale

0.10 -RubricaL'appuntamento scrittori in TV 01.40 -AttualitàTg 1 notte 02.10 -RubricaChe tempo fa 02.20 -AttualitàSottovoce 02.50 -RubricaRai Educational - Un mondo a colori

23.45 -FilmCorky Romano - Agente di seconda mano con P. Falk, C. Kattan, C. Penn regia di Rob Pritts (USA) - 2001 01.00 -RubricaTg Parlamento 01.10 -Real TvX Factor 01.55 -RubricaTg 2 Costume e società

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaEconomix 01.40 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 01.50 -RubricaFuori orario...

01.30 -Telegiornale Tg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte

23.40 -FilmIn to the mirror con J. Yu, M. Kim - regia di Sungho Kim (Corea del Sud) - 2003 01.50 -FilmLa cuccagna 02.05 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.30 -FilmLa cuccagna 04.15 -RubricaPeste e corna e gocce...

00.05 -ShowSaturday Night Live 01.15 -ShowPoker1mania 02.25 -NewsStudio Sport 02.40 -TelegiornaleStudio Aperto 02.55 -MusicaleTalent 1 Player 03.30 -Serie TvI Soprano 04.30 -FilmIl lupo di mare

00.00 -DocumentarioDoc: Chi ga vinto? 00.55 -TelegiornaleTg La7 01.15 -RubricaMovie Flash 01.20 -RubricaLa 25° ora Il Cinema espanso 03.20 -AttualitàOtto e mezzo 04.00 -RubricaDue minuti un libro

L’impero dei lupi

Le Iene Show

Antonello Piroso

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 15.55

RETE 4

ORE 21.10

OCEANO ROSSO

L’OLIO DI LORENZO

L’IMPERO DEI LUPI

con J. Wayne, L. Bacall, A. Ekberg, P. Fix, J. Kim - regia di William A. Wellman (Usa) - 1955

con N. Nolte, S. Sarandon - regia di George Miller (Usa) - 1992

con J. Reno, A. Jover, J. Quivrin, L. Morante - regia di Chris Nahon (Fra) 2005

La popolazione di un villaggio cinese, stanca del tirannico regime del governo comunista, decide di emigrare in massa a Hong Kong. Nella rischiosa impresa la popolazione in esodo viene aiutata da un capitano americano, ex prigioniero, che guida il traghetto stracarico di persone tra le insidie del mare e... della guardia costiera...

Il piccolo Lorenzo è un vivace bimbo di 5 anni, che vive con i genitori nelle Isole Comore. Contrae una malattia rarissima che causa una progressiva e innarrestabile degenerazione cerebrale. Suo padre è un economista, la madre una glottologa; nessuno dei due può smentire i medici quando essi formulano una tragica prognosi che non concede più di due anni di vita a Lorenzo, ma...

RETE 4

ORE 23.40

INTO THE MIRROR con Y. Ji-tae, K. Myeong-min, K. Hyena, G. Ju-bong - regia di Kim Sung-ho (Corea del Sud) - 2003 Woo Yeong-min ha lasciato la polizia dopo aver accidentalmente causato la morte di un suo collega, ma sarà costretto a indagare su una serie di omicidi commessi proprio nel centro commerciale dove lavora come addetto alla sicurezza...

RETE 4

ORE 23.45

CORKY ROMANO - AGENTE DI SECONDA MANO con C. Kattan, V. Shaw, P. Falk, P. Berg - regia di Rob Pritts (Usa) - 2001 La famiglia mafiosa dei Romano è nei guai; il capofamiglia si è beccato un infarto, e l'Fbi ha raccolto numerose prove sulle loro attività criminose. L'unica è infiltrare un talpa sotto copertura. E l'unico volto ignoto alla polizia è quello della pecora nera della famiglia, Corky, veterinario imbranato, che accetta solo per amore del babbo. Il povero Corky...

Nel X Arrondissement, il capitano Paul Nerteaux indaga sul brutale assassinio di tre donne di origine turca. Per portare avanti le indagini deve riuscire a infiltrarsi tra gli immigrati turchi e la sola persona che può aiutarlo è Jean-Louis Schiffer, un collega in pensione che ha la fama di essere corrotto...

RETE 4

ORE 1.50

LA CUCCAGNA con D. Turri, L. Tenco, L. Bosisio - regia di Luciano Salce (Ita) - 1962 Rossella vuole andarsene da una famiglia che è un concentrato di persone impossibili. Dapprima dattilografa, poi segretaria di un affarista inaffidabile, lavora poi con un pubblicitario che cerca anche di approfittare di lei. Altre vicissitudini presso un'ambigua agenzia fotografica e con un avvocato lunatico. Nel frattempo Rossella ha conosciuto Giuliano, un contestatore arrabbiato...

Amici cede lo scettro al festival di Sanremo RAI UNO 59° festival di sanremo Affari tuoi L'eredita' 59° festival di sanremo

ora 21.07 20.39 19.49 23.04

ascolto 12.399 7.349 7.327 7.033

RAI DUE Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra Voyager ai confini Tg2-medicina 33

13.34 19.39 21.13 13.53

2.794 2.194 2.070 1.657

RAI TRE Un posto al sole. Blob di tutto di piu' Geo & geo Agrodolce

20.38 19.59 17.44 20.16

2.951 2.103 1.718 1.676

CANALE 5 Striscia la notizia Chi vuol essere Amici di maria de Cento vetrine

20.47 19.04 21.16 14.14

7.890 4.711 4.234 3.942

ITALIA 1 Csi:crime scene I simpson La ruota della fortuna Dragon ball what's my

21.10 14.24 20.28 13.40

2.462 2.339 2.277 2.117

RETE 4 Calcio coppa uefa Tempesta d'amore Uefa cup Sessione pomeridiana

20.36 19.43 20.24 14.10

4.211 2.172 1.859 1.824



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