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Domenica 22 febbraio 2009
Brevi dal mondo
Gaza-Israele tensioni e vittime GERUSALEMME - Tre persone - tra cui una donna donna residente nella località di Maalot - sono state ferite da un razzo lanciato dal Libano meridionale contro il nord dello Stato ebraico: lo ha reso noto la radio pubblica. Secondo fonti delle forze di sicurezza libanesi, gli ordigni scagliati oltre confine sarebbero in realtà stati tre, uno dei quali è precipitato senza conseguenze prima di superare la frontiera. Due giovani fratelli pale-
stinesi sono morti intanto a Juhr al-Dik, al confine fra la Striscia di Gaza e Israele. Potrebbero essere rimasti vittime di un'esplosione accidentale di ordigni che trasportavano nell'ambito di una missione quasi suicida imposta loro da Hamas dopo la scoperta di un presunto tradimento a favore d'Israele.
Somalia, giura il nuovo governo NAIROBI - Ha giurato oggi a Gibuti il nuovo governo somalo di 32 ministri a sostanziale guida dei moderati islamici, favorevole al dialogo. Il premier e' Omar Abdirashid Ali Shaemarke, 48 anni, cittadino canadese, che ha operato per l'Onu in Sierra Leone e Sudan. Anche suo padre e' stato premier somalo: fu ucciso alla fine degli anni '80. Il governo si insediera' gia' la prossima settimana a Mogadiscio.
Obama «più eroe di Gesù» NEW YORK - Per gli americani Barack Obama e' l'eroe numero uno: il presidente degli Stati Uniti ha battuto per la prima volta Gesu' in un sondaggio. Nella top ten
dell'Harris Institute pubblicato sul Chicago Sun Times, dopo Obama e Gesu' seguono in ordine discendente Martin Luther King, Ronald Reagan, George W. Bush, Abraham Lincoln, John McCain, John F. Kennedy, il pilota del volo United Airlines miracolosamente ammarato sull'Hudson Chesley Sullenberger e Madre Teresa di Calcutta.
Russia, la piazza chiede: «Via Putin» MOSCA - Diverse centinaia di dimostranti del movimento di opposizione Solidarnost manifestano a Mosca chiedendo le dimissioni del premier Putin. La dimostrazione, la prima del movimento guidato dall'ex campione del mondo di scacchi Garry Kasparov ad essere autorizzata, si e' svolta senza incidenti.
In Italia e nel Mondo Incidenti di montagna, altri due morti in meno di 24 ore
LECCO - Tre morti. E' questo il bilancio di una serie di incidenti in montagna. In meno di 24 ore due vittime sul monte Resegone, una delle più conosciute cime della provincia di Lecco. Sulla montagna è morto M. D., 21 anni, di Valmadrera (Lecco). Nel pomeriggio di giovedì scorso, sempre sul Resegone, era morto un sacerdote milanese. Altro incidente mortale in Friuli, dove escursionista - del quale non è ancora noto il nome - è stato trovato morto sul monte Raut, nella zona di Andreis (Pordenone), dove risultava disperso. E' deceduta anche una 22enne torinese , Valentina De Stefano, che era stata ricoverata in gravi condizioni all'o-
Salerno, “giustiziato” un imprenditore Il corpo in auto con un colpo alla nuca
Un elicottero per il salvataggio
spedale Umberto Parini di Aosta in seguito ad un incidente avvenuto nel comprensorio sciistico di La Thuile. Un politrauma, poi la corsa in ospedale, dove la ragazza purtroppo è morta.
SALERNO - Un colpo di pistola alla nuca, una vera e propria esecuzione. Così è stato ucciso l'imprenditore edile salernitano Vincenzo Vicinanza. Il cadavere dell'uomo, 66 anni, è stato trovato ieri mattina in una stradina di campagna nei pressi della discarica di Sardone, nel comune di Giffoni Valle Piana (Salerno), vicino a un cementificio. Vicinanza era nella sua autovettura, una Ford Focus station wagon di colore grigio, con un proiettile in testa e il capo reclinato sul volante. Il ritrovamento è stato effettuato da un vigile del fuoco che si trovava a passare nella zona a bordo della propria autovettura, questa mattina verso le 11. L'omicidio deve essere avvenuto diverse ore
L’auto dove è stato trovato il cadavere
prima. Esclusa, almeno per il momento, la pista della camorra Le forze dell'ordine hanno interrogato i famigliari dell'uomo ucciso per cercare di scavare nella vita privata di Vicinanza.
Vittima un amministratore condominiale. Due rumeni sospetti
Blitz partito da Battipaglia
Roma, ucciso e poi fatto a pezzi il cadavere trovato in una valigia
Cibo scaduto e “ringiovanito” sequestri dei Nas
ROMA - Poche centinaia di euro, una rata di condominio o un affitto non pagato per una cifra che non supererebbe i 3-400 euro. È stato probabilmente ucciso per questo motivo Giovanni Santini, 63 anni, amministratore di condominio trovato morto in un appartamento a Roma, in via Urbano II, dove si era recato per riscuotere il dovuto. Appartamento, abitato da una coppia di romeni, Georgeta e Andrei Nikita, sospettati dell’omicidio, dal quale è uscito cadavere, chiuso dentro una valigia. Sul suo corpo i segni di numerosi colpi più volte sferrati con un oggetto contundente, forse un martello. La scoperta è avvenuta grazie all’allarme dato dal portiere di un altro stabile che da venerdì pomeriggio era in attesa di Santini al quale doveva restituire un mazzo di chiavi. La coppia di romeni viveva da alcuni mesi nello stabile teatro dell’ omicidio e la donna, madre di tre figlie, lavorava come cameriera in un ristorante della zona. A ricostruire la macabra vicenda gli uomini della squadra mobile della capitale, guidati da Vittorio Rizzi che, come ha sottolineato il questore Giuseppe Caruso: «In questo nuovo episodio di violenza che vede coinvolti cittadini romeni è importante precisare che nell’attività d’indagine altri loro connazionali stanno dando un apporto determinante». Mentre i due inquilini romeni vengono portati in questura sono altri condomini a raccon-
NAPOLI - Prodotti alimentari 'ringiovaniti' con etichette di scadenza false, e pronti per l’immissione sul mercato internazionale: cibo scaduto –anche da più di un anno - sarebbe stato così rifilato a ristoranti e supermercati di tutto il mondo. Un blitz dei Nas di Salerno, in un deposito commerciale di Battipaglia, ha portato al sequestro di ben quattromila tonnellate di prodotti andati a male. Denunciato per frode commerciale il proprietario della ditta. In molti casi, i prodotti venivano segnalati dalla dicitura «non destinati a consumo umano». Le etichette, anche quelle di scadenza, venivano però rimosse, e sostituite ad arte per allungare la vita ai prodotti andati. Nel locale c'erano conserve di pomodoro – circa 4 milioni di confezioni – ma anche pasta, olio, sottaceti, che rischiavano di arrivare nel piatto di ignari acquirenti d’oltreoceano. Fra le mete cui erano destinati compaiono infatti Paesi come Canada, Americhe, Giappone e Sudest asiatico. Abusivo anche il deposito in cui sono stati trovati. Gli alimenti – hanno rilevato i Nas – erano fra l’altro in pessimo stato di conservazione: molte conserve di pomodori erano contenute in barattoli arrugginiti, altri ricoperti di muffa. All’interno della ditta, erano in corso le operazioni di rietichettatura: si cancellava la vecchia data di scadenza e ne veniva apposta una nuova, per frodare i consumatori. Parole di soddisfazione per l’intervento dei Nas dal ministro alle Politiche agricole Luca Zaia: «L'operazione dimostra che questo governo fa le cose con serietà – ha detto – e che la tolleranza zero contro le frodi alimentari non era un proclama, ma la realtà». «Complimenti ai Nas – ha detto Zaia -. La tolleranza zero, che io avevo annunciato, ben venga. Questo significa difendere il consumatore, il produttore e anche il trasformatore serio. Chi si comporta seriamente può solo gioire da un sequestro come questo». Anche il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, interviene sull'operazione: «Non solo tuteliamo la salute dei cittadini, ma difendiamo la sicurezza alimentare made in Italy». Rosanna Pugliese
Una volante della polizia davanti allo stabile teatro dell’atroce delitto
tare come si è arrivati a scoprire l'efferato omicidio. «Gli agenti sono arrivati intorno alle 14 e sono passati dal retro dell’appartamento al pian terreno, l’ex casa del portiere dove i due romeni fermati abitavano da alcuni mesi. Bussavano ma nessuno apriva la porta. Forzato l’ingresso gli agenti hanno trovato marito e moglie intenti a pulire il muro dagli schizzi di sangue. Il genero della vittima – prosegue l'uomo – mi ha detto che la valigia stava in un angolo dell’ appartamento, il cadavere era stato chiuso in un sacco e messo nella valigia». Nella zona sono in molti ad essere stupiti nell’apprendere quanto accaduto: «Gina (come era chiamata nel quartiere) è venuta qui stamattina a comprare il pane poco prima delle 12. Era, come sempre, di corsa ma sempre
cordiale» racconta il proprietario di un negozio di alimentari che si trova di fronte al civico 14 di via Urbano II. Ancora, incredulo, aggiunge: è una grande lavoratrice, non penso sia stata in grado di fare una cosa del genere: ci sono rimasto molto male». Il marito invece era poco conosciuto l’unica notizia che si apprende su di lui è che fa il muratore. Conosco Gina da quando ha iniziato a lavorare al ristorante qui accanto, circa due anni fa. È una donna dinamica, sui 30 anni, sempre curata e gentile. Ultimamente era felice perchè si era trasferita qui da Casal Lumbroso». Ma ora che i sospetti si concentrano sulla coppia di rumeni, torna a Roma l’allarme e la polemica sulla sicurezza, legata ai cittadini stranieri. Marco Maffettone
Il Quirinale prosegue con la politica Superenalotto, nessun “6” né “5+1” del risparmio: altro “taglio” da 6 milioni ilLotto estrazione del 21 febbraio 2009
ROMA - Nel 2009, il Quirinale costerà allo stato italiano circa sei milioni (6.133.000 euro) in meno rispetto al 2008. E’ il dato principale della Nota illustrativa del bilancio di previsione dell’amministrazione della Presidenza della Repubblica per il 2009 presentata oggi dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra. L’unico comparto che registra un incremento della spesa è quello pensionistico, «con un aumento pari al 2,59 per cento, dovuto ai pensionamenti previsti per il 2009: conseguenza obbligata della normativa, comune agli organi costituzionali, che pone gli oneri pensionistici a carico dei rispettivi bilanci. La percentuale della spesa pensionistica sul totale della spesa - si legge nel documento integrale - sale al 33,62 per cento rispetto al 32,52 per cento dell’assestato 2008 (in valore assoluto da 78,2 a
80,2 milioni di euro)». La spesa complessiva prevista, «al netto degli effetti meramente contabili delle partite di giro e al netto altresì dei fondi di riserva, ammonta a 238,57 milioni di euro (230,07 al netto delle ritenute previdenziali a carico del personale)». Si conferma quindi, «per il secondo anno consecutivo, la tendenza alla diminuzione in valore assoluto della previsione della spesa, che si riduce di 1,81 milioni di euro rispetto al dato assestato del 2008, e di 3 milioni di euro rispetto al 2007». La diminuzione delle spese riguarda sia le retribuzioni del personale, che passano dai 138,8 milioni di euro del bilancio assestato 2008 a 135,6 milioni di euro nel 2009, sia le spese per beni e servizi, che registrano una diminuzione del 2,5 per cento, passando da 23,35 milioni di euro a 22,77 milioni di euro.
ROMA - Nessuna scheda con il fatidico “6”, e nessun “5+1” al concorso di ieri sera (per l’esattezza il numero 23) del Superenalotto. I vincitori che hanno realizzato i 5 punti sono 8, e ciascuno dei fortunati incassa la somma di 38.272,20 euro. Il jackpot per il “6” per il prossimo concorso sale dunque a quota 21.400.000,00.
Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
34 39 12 40 72 41 6 50 54 39 2
31 24 69 44 43 55 33 64 27 71 48
ilSuperEnalotto
83 65 56 14 48 32 49 34 24 77 75
48 61 34 72 81 23 29 58 46 28 54
61 21 65 19 29 26 90 1 45 30 83
Conc. 23
Montepremi 4.592.663,95 euro
6 - 39 - 40 - 41 - 50 - 54 numero jolly 2 punti 6 jackpot 20.204.887,30 punti 4 375,01 20,49 punti 5+1 - punti 3 punti 5 38.272,20 Num. Superstar 34
In Italia e nel Mondo Ronde, la polemica resta altissima Ma Berlusconi: «No chiamatele così» «Detta così è una parola sbagliata» risponde il premier alle critiche
Silvio Berlusconi
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Nuovo allarme del Governatore di Bankitalia Draghi: «La disoccupazione aumenterà»
di prefetti e sindaci. L'intervento di Berlusconi arriva al termine di una giornata iniziata per il governo con la rettifica del Vaticano che ha smentito le critiche al dl. La marcia indietro della Santa Sede ha di fatto sollecitato ancora di più la maggioranza a ribadire l'utilità della misura adottata, invitando l'opposizione a non demonizzare le 'pattuglie'. Dal centrosinistra però restano accese le reazioni. L'opposizione accusa l'esecutivo di «umiliare» con i pattugliamenti di volontari, le forze di polizia, scegliendo «un altro spot pubblicitario».
ROMA - «Non sono ronde, questa parola non è corretta». Le dure critiche all'approvazione del decreto che dà il via libera alle "pattuglie" che prevedono l'utilizzo di ex agenti chiamati a sorvegliare parchi o zone degradate, ha spinto il premier Silvio Berlusconi ad intervenire, puntualizzare e "tranquillizzare". «Si tratta di ex carabinieri, poliziotti e alpini che si costituiscono in associazioni per segnalare situazioni anormali», ha aggiunto il presidente del Consiglio ribadendo che si tratta di cittadini volontari, non armati che si mettono a disposizione
Domenica 22 febbraio 2009
«Occorre sostenere il consumo delle fasce più deboli e rafforzare l’economia»
Mario Draghi
MILANO - La crisi morde sempre di più e fa scattare l'emergenza lavoro. Mario Draghi, rilancia l'allarme sulla congiuntura che precipita consumi, domanda e produzione e mette a rischio l'equilibrio dei conti pubblici. Davanti all'assemblea degli operatori finanziari riunita a Milano, il governatore di Bankitalia non nasconde la preoccupazione per l'evolversi della situazione. «Le ripercussioni sull'occupazione non si sono ancora pienamente manifestate; gli indicatori disponibili prefigurano un netto deterioramento. La caduta della domanda può colpire
con particolare intensità le fasce deboli e meno protette, i lavoratori precari, i giovani, le famiglie a basso reddito». Dopo aver calcato la mano sul tema degli effetti della crisi, riaccendendo il duello a distanza con Giulio Tremonti, Draghi illustra anche la ricetta per agganciare la ripresa. «Occorre ristabilire la fiducia nelle prospettive di crescita, sostenere il consumo delle fasce più deboli, rafforzare l'economia» con interventi «il più possibile coordinati" con le istituzioni europee (Ue e Bce) ed internazionali. E, in particolare, vanno sostenuti gli investimenti».
Beppino Englaro: «La battaglia deve andare avanti»
Testamento biologico, grande folla alla manifestazione contro il ddl ROMA - «Non ci sono altre strade, oltre al referendum, se passa questa legge». Sono le parole di Beppino Englaro, intervenuto telefonicamente, ieri, alla manifestazione organizzata da Micromega e dall'Italia dei Valori a Roma, in piazza Farnese - dal titolo 'Sì alla vita no alla tortura di Stato' - contro il ddl sul testamento biologico in preparazione. La maggioranza pensa a una legge che vieti l'interruzione di alimentazione e idratazione, come è successo nelle scorse settimane per Eluana. E in nome di sua figlia, Beppino è determinato a proseguire la sua battaglia. «Sono convinto - ha detto nel corso del suo intervento, interrotto più volte dagli applausi dei manifestanti - che gli italiani non si lasceranno imporre una legge del genere. Il ddl va nella direzione di imporre una condizione di vita che non ha niente a che vedere col modo di vivere delle persone. Imporre alimentazione e idratazione è veramente una barbarie». E allora Englaro, che pure la sua battaglia personale, a carissimo prezzo, l'ha già vinta, ha deciso di schierarsi perché «il patrimonio della storia di Eluana venga messo a disposizione della società italiana. Le battaglie di libertà - ha sottolineato - hanno il loro prezzo e le dobbiamo portare fino in fondo». D'altra parte il suo pensiero era chiaro già dall'intervista apparsa ieri mattina sul Corriere della Sera: «Ho lottato per mia figlia e ora che è morta non me ne starò a guardare». E parlando del suo caso ha voluto ringraziare chi gli è stato vicino, con due 'dediche' particolari: «Ringrazierò per sempre il presidente Napolitano per non aver firmato il decreto.
Il Papa posa con i membri dell’Assemblea della Pontificia Accademia per la Vita
E il Papa: «La selezione genetica o l’eutanasia, attentato all’uomo»
La manifestazione di Roma
Non dimenticherò Gianfranco Fini, una sorpresa inaspettata». Prima del suo intervento, dal palco erano arrivati duri attacchi contro la maggioranza, contro il governo Berlusconi e anche nei confronti del Vaticano, che secondo gli organizzatori della protesta si celerebbe dietro alcune scelte dell'esecutivo in questa delicata materia. «Questo è un momento caldo per la laicità dello Stato che va affrontato con gli antibiotici», ha detto a margine della manifestazione il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, che ha definito la protesta «la risposta ai tanti mister tentenna e a un governo che anche sulla vita e sulla morte vuole decidere lui sostituendosi al cittadino. Io sono un
cattolico - ha spiegato - e non so se avrei il coraggio di decidere di staccare la spina per me stesso. Ma se c'è qualcuno che vuole farlo, io non ho il diritto di decidere per lui». Durissimo l'attacco dello scrittore Andrea Camilleri, secondo il quale «il Vaticano ha partecipato alla stesura della legge in magna pars per interposta persona. E dico il Vaticano e non la Chiesa perché fortunatamente l'atteggiamento di molti suoi componenti è assai diverso. Ma una qualsiasi legge che limiti la libertà di scelta - ha concluso il 'padre' di Montalbano - sarà usata come grimaldello per altre leggi sempre più restrittive». Claudio Maddaloni
CITTA' DEL VATICANO - «Ogni discriminazione» sulla base di differenze «riconducibili a reali o presunti fattori genetici è un attentato contro l'intera umanità». così come l’eutanasia. Lo ha affermato Benedetto XVI ricevendo in udienza ieri mattina in Vaticano i partecipanti al convegno “Le nuove frontiere della genetica”. Il Papa ha indicato il pericolo che la pratica eugenetica, responsabile in passato di inaudite violenze, si stia ripresentando anche oggi «discriminando chi è disabile» o peggio «giungendo alla selezione e al rifiuto della vita». «E' necessario ribadire che ogni discriminazione esercitata da qualsiasi potere nei confronti di persone, popoli o etnie sulla base di differenze riconducibili a reali o presunti fattori genetici è un attentato contro l'intera umanità», ha affermato con forza il pontefice. «Lo sviluppo biologico, psichico, culturale o lo stato di salute non possono mai diventare un elemento discriminante», ha ammonito. «E' necessario, al contrario - ha insistito - consolidare la cultura
dell'accoglienza e dell'amore che testimoniano concretamente la solidarieta' verso chi soffre, abbattendo le barriere che spesso la societa' erige discriminando chi e' disabile e affetto da patologie, o peggio giungendo alla selezione ed al rifiuto della vita in nome di un ideale astratto di salute e di perfezione fisica». «Se l'uomo viene ridotto ad oggetto di manipolazione sperimentale fin dai primi stadi del suo sviluppo, cio' significa che le biotecnologie mediche si arrendono all'arbitrio del piu' forte», ha aggiunto. Il Papa ha ricordato come nel passato l'eugenetica abbia prodotto «forme inaudite di autentica discriminazione e violenza». «Viene cosi' indebolito - si e' lamentato Benedetto XVI - il rispetto che e' dovuto a ogni essere umano, anche in presenza di un difetto nel suo sviluppo o di una malattia genetica che potra' manifestarsi nel corso della sua vita, e sono penalizzati fin dal concepimento quei figli la cui vita e' giudicata come non degna di essere vissuta».
Fumare prima dei 17 anni rischio quasi triplo di sclerosi
Rapinava i supermercati a cui inviava curriculum
ROMA - I giovanissimi che iniziano a fumare prima dei 17 anni potrebbero quasi triplicare il proprio rischio di ammalarsi di sclerosi multipla. Lo rivela uno studio che sarà presentato al 61/imo Meeting Annuale della American Academy of Neurology che si terrà a Seattle, da Joseph Finkelstein della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora. Gli esperti hanno considerato un gruppo di pazienti con sclerosi multipla, e visto innanzitutto che ben il 32% di questi malati fumava da adole-
MILANO - Un ex operaio perde il lavoro come agente immobiliare e si inventa un'altra occupazione: rapinatore di supermercati. Con un piccolo particolare: i negozi presi di mira erano proprio quelli a cui aveva inviato dei curriculum vitae. Ma l'uomo è stato identificato e arrestato dai carabinieri. Donatello Medici, 30 anni, residente a Capralba, centro del Cremonese, nel 2008 non ha più quanto gli basta per vivere e inizia a caricarsi di debiti. E così decide di fare uno scippo: viene subito preso, non è certo un 'mestiere' che sa fare bene, ma decide comunque di pro-
Le “forme” del Carnevale scente e aveva iniziato prima dei 17 anni, mentre in media solo il 19% delle persone sane inizia a fumare prima dei 17 anni. Percentuali suggeriscono un'associazione tra fumo precoce e sclerosi multipla.
SAN PAOLO - Il "sambodromo" di San Paolo, in Brasile, torna ad accendersi con tutte le forme e i colori del carnevale. La più importante sfilata del “settore” nel mondo ha ospitato, come da tradizione, i ballerini in costume delle scuole di samba. E
se ne sono viste delle belle, come sempre, tra seni al vento e “lati b” idem, secondo la tradizione brasiliana conosciuta in tutto il pianeta. Si calcola che durante il Carnevale migliaia di turisti corrono in Brasile proprio per non perdersi la festa.
seguire. E così nella prima metà di questo mese fa tre colpi, per un bottino complessivo di 3.000 euro in tutte e tre le occasioni, con un grosso cacciavite puntato alla gola di chi è in cassa. Ma la polizia è sulle sue tracce, visto che alla fine lo arresta.
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Domenica 22 febbraio 2009
Il fatto del giorno: via al decreto antistupri La Stampa
La sicurezza di tutti non ha colore politico
Alemanno usa le donne Ti pareva! Ogni partito per far presa sulla società tira acqua al suo mulino
dall’editoriale di Salvatore Scarpino
dall’editoriale di Beatrice Busi
dall’editoriale di Luca Ricolfi
La sicurezza non ha, non dovrebbe avere nessun colore politico, è un diritto fondamentale dei cittadini e tutte le forze rappresentate in Parlamento dovrebbero preoccuparsi di garantirlo. Ma la sicurezza è anche un tema su cui da tanto tempo si scontrano, per motivi politici e ideologici, i moderati e la sinistra. È per questo che sulle ronde disarmate previste dal decreto anti-stupri è scoppiata una polemica che appare decisamente surreale. Le ronde ci sono già, caldeggiate e favorite da amministratori di destra e di sinistra, consapevoli del disagio dei cittadini resi inquieti da una crisi di legalità che investe tutte le società libere e democratiche. [...]
«Le donne divengono uno strumento per lanciare messaggi alla società italiana». Una frase degna di una femminista radicale, quella pronunciata dal sindaco di Roma, durante la conferenza stampa del Consiglio dei Ministri che si è tenuta ieri mattina per presentare il cosiddetto decreto antistupri. Peccato che Alemanno l’abbia usata per riferirsi ad alcune frasi della confessione di Alexandru Isztoika Loyos, uno degli accusati dello stupro di San Valentino al parco della Caffarella di Roma, riportate dai media nei giorni scorsi. Eppure questa stessa frase, paradossalmente, riassume in modo molto preciso proprio il senso profondo del pacchetto sicurezza [...].
Periodicamente l’opinione pubblica si allarma per il problema della criminalità e della violenza. I giornali soffiano sul fuoco. Il governo tenta di fare qualcosa [...]. Maggioranza e opposizione tirano acqua ai rispettivi mulini. Quando al governo c’è la sinistra e all’opposizione c’è la destra, il copione è già scritto: la sinistra minimizza e la destra drammatizza. Quando invece, come oggi, i ruoli di governo e opposizione sono invertiti, il copione va in crisi. La sinistra vorrebbe cavalcare la paura, ma non può farlo perché i suoi riflessi condizionati buonisti le suggeriscono di sdrammatizzare. La destra, per contro, vorrebbe tanto drammatizzare, ma deve trattenersi perché è al governo e teme di essere considerata responsabile di quel che succede. [...]
La migliore di ieri
Le ronde Aspettiamo gli angeli sono mosce rifiutiamo gli energumeni
Il parere di Calderoli
dal commento di Fausto Carioti
dall’editoriale di Giuseppe Anzani
dall’intervista di Emanuela Fontana
Disarmate, non pagate, anziane ( composte per lo più da agenti in pensione) e messe sotto il controllo dei prefetti, pochi dei quali hanno il cuor di leone. Più mosce di così, le ronde volute dalla Lega e approvate ieri dal governo nel decreto antistupri non potevano essere. È una costante del Carroccio: parte con propositi roboanti e finisce per ottenere risultati risibili. Andò così anche con la legge BossiFini, [...]. La Lega diceva di voler introdurre il reato di clandestinità. Ma il governo non lo fece. [...] L’immagine del Senatùr con i canini grondanti sangue che impone i suoi metodi truci al governo fa comodo a tutti. [...]
Alla fine ce l’hanno fatta, i sostenitori delle ronde, a mettere le ronde sulle strade delle nostre città e dei nostri comuni. Così provvede il decreto legge approvato dal governo, che appena pubblicato diventa legge. Ci vorrà ancora un regolamento, si capisce, per dare concretezza alla decisione, ma l’appuntamento è scoccato. Entusiasmo, soddisfazione? Un momento. Entusiasmo certo no. Non è un momento di festa quello che vede allestire rimedi 'speciali' alla paura, paura che ne viene ribadita come meritevole di interventi speciali. [...]
Costernazione, allora? No, neanche questo. Forse le ronde saranno utili. [...] Via, respiriamo, si temeva peggio in tema di sceriffato di massa, in questo rivoluzionario dispositivo di controllo del territorio. [...] La sicurezza è un servizio, la forza uno strumento. La forza sottomessa alla giustizia è un ausilio, la forza da sola è un’illusione violenta. [...] Far paura a chi impaurisce è una sfida sui confini della paura criminale e della paura virtuosa; ci vogliono nervi, discernimento, professionalità. Se saranno angeli noi li aspettiamo angeli. Se energumeni, noi li rifiutiamo energumeni. Il governo ci pensi, noi li rivedremo.
Giannelli sul Corriere
Ministro Calderoli, come avete convinto il Consiglio dei ministri a votare le ronde nel decreto antistupri? «Il decreto è passato all’unanimità, e poi il termine ronde lo usano i giornali, nel decreto non c’è. È un ricorso al volontariato, al sociale. Pensiamo a quanto anche in altri settori si è fatto ricorso al volontariato, come il lavoro della Protezione civile, i servizi del 118, tutti casi in cui il sociale ha dato risposte. Mi sembra che il Paese stia cambiando rispetto al ruolo del civile in tanti campi. Anche l’ergastolo e il processo per direttissima per chi commette violenza». [...]
Un governo tempestivo
Un passo per volta cresce l’assuefazione all’inciviltà
dalla cronaca di Francesco Cramer
dall’editoriale di Gad Lerner
Stupri in serie, violenze, insicurezza. Il governo Berlusconi prende di petto la situazione e partorisce il provvedimento che, come annunciato, istituisce - o meglio regolamenta - le «ronde soft». Niente gente armata, niente commandos a caccia di stupratori. Soltanto cittadini, meglio se ex agenti, in giro per le città e pronti a denunciare alle forze dell’ordine casi di illegalità. [...] Partono i distinguo e i mal di pancia. Scontati quelli della sinistra, si registrano tuttavia pure quelli del Quirinale, del Vaticano e del presidente della Camera. [...] In conferenza stampa è il premier Berlusconi, seduto tra i ministri Carfagna e Maroni, a spiegare la ratio del provvedimento. Ma soprattutto la scelta dello strumento del decreto legge: [...] «i tempi parlamentari sono qui che si dichiarano da soli ed è essenziale consentire al governo di intervenire tempestivamente con norme immediatamente applicabili». [...]
Un governo estremista e irresponsabile introduce d’urgenza nel nostro ordinamento le ronde dei cittadini, nonostante le perplessità manifestate dalle stesse forze di polizia, accampando la più ipocrita delle motivazioni: lo facciamo per contenere la furia del popolo. Spacciano le ronde come freno alla "giustizia fai-da-te", cioè alle ormai frequenti aggressioni di malcapitati colpevoli di essere stranieri o senza fissa dimora. Ma tale premura suona come una cinica beffa: la violenza, si sa, è stata fomentata anche dai messaggi xenofobi di sindaci e ministri. Il decreto governati-
vo giunge come una benedizione delle camicie verdi padane e delle squadracce organizzate dalla destra romana. Propone agli italiani di militarizzarsi [...]. I benpensanti minimizzeranno, come già hanno fatto con le "classi ponte" per i bambini stranieri, i cancelli ai campi rom, l’incoraggiamento a denunciare i pazienti ospedalieri sprovvisti di documenti regolari. Cosa volete che sia? Norme analoghe sono in vigore altrove, si obietta. Mica vorremo passare per amici degli stupratori? Così, un passo dopo l’altro, in marcia dietro allo stendardo popolare della castrazione chimica, cresce l’assuefazione all’inciviltà. La promessa del grande repuli
La fotografia
Un piano romeno dall’editoriale di Natalia Poggi
[...] Quando li prendono, riescono, spesso, a farla franca. C’è sempre qualche giudice che «cavilla» e li rimette fuori [...]. È ormai assodato che il rischio di pene più basse ha «attratto» in Italia innumerevoli criminali con precedenti penali in Romania quando il paese è entrato nell’Unione Europea. Particolarmente apprezzata la facilità di ottenere gli arresti domiciliari concessa dal nostro codice. Dopo i recenti (e reiterati) casi di violenza sessuale perpetrati da connazionali, la Romania ha annunciato, nei giorni scorsi, un piano per il rientro in patria dei criminali. La notizia ha creato un certo allarme nel paese. Il ministro degli Interni Dan Nica ci ha tenuto a puntualizzare: «Siamo preparati, abbiamo un programma di welcome home per tutti quei deliquenti che rientrano in patria» [...].
Due elefanti nella neve allo zoo di Budapest (Ansa)
sti darà luogo a sempre nuove misure che lo stesso Berlusconi fino a ieri dichiarava inammissibili. Il presidente del Consiglio era dubbioso anche sulle ronde, ma si è lasciato trascinare dai leghisti per i stinto: forza e marketing non sono forse le materie prime del suo potere suggestivo? Poco importa se ciò lo pone in (momentanea) rotta di collisione con il Vaticano, che denuncia "l’abdicazione dallo stato di diritto". A lui la Chiesa interessa come potere, non come Vangelo: si adeguerà. Quanto al distinguo del presidente Napolitano, gli viene naturale calpestarlo: come prevede la forzatura berlusconiana della costituzione materiale del Paese. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Che brutta parola, le “ronde”. Temo che saranno in pochi a sentirsi davvero rassicurati dallo sdoganamento di questa istituzione, che si deve all’ennesimo colpo di decreto del nostro governo. Chi credete che si accoderà agli ex poliziotti autorizzati a comandare questi drappelli notturni? Persone perbene, preoccupate del benessere e dello sviluppo del proprio quartiere, della tranquillità dei propri vicini, della serenità dei propri figli? Oppure gente frustrata ed esaltata dall’autorità di poter esercitare direttamente violenza e repressione su qualcun altro? Chi si sente, fra di noi, adatto a far parte di una “ronda” notturna, eh? Io no, per dirne una: non saprei come intervenire in una rissa, per fare un esempio banale, se non chiamando la polizia. Ma se la polizia divento io comincio davvero a preoccuparmi, credetemi.
Domenica 22 febbraio 2009
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Hillary Clinton vola in Cina sorvolando i diritti umani in primo piano la questione climatica e le finanze
Quelle mosse anti crisi che tardano ad arrivare
dall’articolo di Sara Volandri
dal commento di Francesco Verderami
I diritti umani calpestati in Cina? Un dossier che ha sempre diviso Washington e Pechino, mettendo più volte a repentaglio le relazioni diplomatiche tra i due Paesi. ma ora la musica sembra cambiata. Almeno stando alle parole della segretaria di stato Usa Hillary Clinton. Sostanzialmnete questa differenza di vedute non deve fermare i progressi che Cina e Stati Uniti possono fare insieme per uscire dalla crisi economica. Al suo arrivo a Pechino Clinton ha così messo tra parentesi la questione che rende più profondo il divario tra i due Paesi e ha posto come priorità la lotta al cambiamento climatico, la sconfitta della crisi economica e della recessione mondiale e la sfida sul fronte della sicurezza. Washington e Pechino, ha detto Clinton, hanno a portata di mano «un’occasione imperdibile per affrontare i dossier internazionali scottanti» mettendo perà da parte la questione dei diritti umani e quella tibetana su tutte. «Si
Hillary Clinton col primo ministro cinese Wen Jiabao
sono susseguite le amministrazioni americane e i governi cinesi» ha continuato Clinton a Seul prima di partire per Pechino, «tutti hanno fatto passi avanti e indietro sul fronte dei diritti umani e bisogna continuare a premere, ma queste pressioni non possono interferire sulla crisi mondiale, il cambiamento climatico e la sicurezza». quel che si dice realpolitik. A Pechino la Clinton incontrerà oggi il presidente Hu
Jintao; il premier Wen Jiabao e il ministro degli Esteri, Yang Jiechi. Non c’è ancora, ha assicurato, un piano comune per affrontare la crisi, nè sfide come quella del fondamentalismo in Afghanistan e Pakistan. Tutti punti «su cui Stati Uniti e Cina devono avviare un dialogo che porti alla comprensione e alla collaborazione. Se parleremo di più di questi argomenti è perchè sono quelli su cui c’è più possi-
dall’intervista di Gino Castaldo
È nata a Genova nel 1982 ma da piccolissima si è trasferita a Pignola, in provincia di Potenza, dove abita con la famiglia. Ha vinto il festival nella categoria dei giovani col brano “Sincerità”. Ha vinto lei e per una volta è quello che tutti desideravano. Vero nome: Rosalba Pippa, potentina, 26 anni, in arte Arisa, acronimo ricavato dai nomi di tutta la famiglia. Al Festival è sembrata un’apparizione, un fumetto vivente coi suoi grandi occhiali, il volto da Betty Boop col trucco scol-
Sanremo, nuove proposte la vincitrice è una lucana pito come in una serigrafia di Warhol («Prima facevo l’estetista a domicilio») e la precisa, squillante, dizione musicale. Parla come Paperina, le frasi scandite con lentezza. Il segreto? «Essere rimasta infantile mi aiuta a rapportarmi con gli altri con molta semplicità. Sono così e basta». Ma da dove è spuntata già così sicura e padrona
di sé? «Mi controllo perché sono emotiva e la mia emotività mi ha fatto fare delle brutte figure». Ad esempio? «Magari a metà di una canzone mi veniva il tremolio e gli occhi lucidi, quindi ho capito che forse era questo che non mi faceva emergere. E poi sono arrivata a detestare così tanto l’errore
bilità di impegnarsi. Questo non significa che ci preoccupi di meno la volontà della Cina di riconoscere e tutelare i diritti umani». Insomma, i diritti sono importanti, ma non rappresentano una priorità, almeno in questa burrascosa fase dell’economia globale. Eppure le cronache cinesi, anche se filtrate dalla censura delle autorità, raccontano quotidianamente le violazioni dei diritti elementari degli individui compiute in Cina. L’ultima riguarda un detenuto morto ieri nell carcere della provincia dello Yunnanun per una grave ferita alla testa. Come è accaduto? Secondo le autorità di Pechino, se la sarebbe provocata da solo «giocando a nascondino» e andando così a sbattere contro un muro. Non è la prima volta che il governo di Pechino giustifica le sue violazioni con scuse ridicole come quella del nascondino. Ma stavolta la novità sta nel fatto che parallelamente l’esecutivo ha dato ai cittadini la possibilità di partecipare alle indagini. [...]
da riuscire a cacciarlo via». Esperienze? «Molti concorsi: Festival di Napoli, Castrocaro, Sanremolab. Mi sento più una dilettante che un‘autodidatta, ma ho studiato molto le canzoni di successo, ho cercato di capire. A volte se leggo una cosa non la capisco. Se l’ascolto invece me la ricordo bene». Cosa le piace? «Vedere Studio Uno. Lo vedo sempre quando fanno le repliche in televisione». La cosa più buffa che le è capitata al festival? «Un giornalista che per tutto il tempo ha continuato a chiamarmi Marisa».
L’ uomo del consenso sta cercando di conquistare la «fiducia» del Paese, missione molto più difficile che conquistare voti nelle urne. La crisi oggi è il suo peggior nemico e c’è un motivo se Berlusconi ha ipotizzato e poi smentito la nazionalizzazione delle banche: è stato un test di marketing politico, un modo per capire l’effetto che fa sui cittadini. Vorrebbe rassicurare il premier, garantire l’opinione pubblica dinnanzi allo tsunami finanziario che sta travolgendo il sistema economico mondiale. Non gli servono i voti adesso, gli serve la «fiducia», e per conquistarla confida di sfruttare il ruolo di presidente di turno del G8. Ma da quando è a capo del club dei Grandi avverte la difficoltà dell’impresa, la lentezza dei riti. «Così si perde tempo», ha commentato dopo il vertice finanziario, che a suo avviso «è stato deludente»: «Troppo attendismo, bisognerebbe essere più concludenti». Invece no, almeno questo è il parere di Berlusconi, che nei suoi colloqui riservati si è lasciato andare allo sconforto: «Lo scenario internazionale è molto preoccupante, c’è un disorientamento generale, ma oltre le dichiarazioni d’intenti non si va. Non c’è nessuno che si assume la responsabilità di un’iniziativa comune e forte». I rituali ai quali l’ha abituato la politica italiana, li ha visti riprodotti in quel consesso. Dovrebbe saperlo, dato che si vanta di avere «il record di presenze» ai G8. Ma nessun G8 del passato ha dovuto fronteggiare una simile crisi, e il Cavaliere che da mesi ha abbandonato i vocaboli dell’«ottimismo» per adottare quelli del «realismo» - vorrebbe portare a ca-
sa «qualcosa di concreto». Fosse per lui, ed è per questo che si sta battendo, si dovrebbe costituire una «cabina di regia internazionale», una sorta di war-room economico-finanziaria pronta ad agire «in tempo reale» e per ogni evenienza su scala mondiale: «Invece - si è lamentato ognuno pensa a sè». Ha raccontato di averlo detto ad Angela Merkel, di averlo ripetuto a Gordon Brown, e ancora ieri a Nicolas Sarkozy: «Servono soluzioni forti e concrete», recitava il comunicato di Palazzo Chigi, dopo il colloquio tra il premier italiano e il presidente della Repubblica francese. In quelle poche righe non c’era scritto del disappunto di Berlusconi per l’azione protezionista fatta da Parigi a difesa del comparto auto, nè tantomeno del «buy America» di Barack Obama. Berlusconi non intende consegnare alla storia una presidenza del G8 senza provvedimenti, e se auspica la cabina di regia è perché «spero non si ripeta quello che è successo con la Lehman Brothers», quando «furono sbagliate le previsioni sugli effetti che avrebbe prodotto il fallimento della banca» e ci fu «scarsa tempestività nell’intervento successivo»: «Perciò serve una rete di protezione internazionale», ma è consapevole di non avere molte carte per incidere sulle scelte, nonostante il ruolo. Intanto il tempo passa, e osservando gli indicatori economici italiani, il fatto che si stia perdendo tempo lo preoccupa. È vero che ieri si è mostrato soddisfatto per gli effetti che ha prodotto il decreto anti-crisi sulla Fiat, dove più di ottomila lavoratori sono tornati in fabbrica. Ma il premier ammette che quel bonus ha prodotto solo «una piccola scossa». [...]
Il dopo-Veltroni: scenari e prospettive Altro che Fiera di Roma è la sala della pallacorda
Occorre evitare che l’Italia ritorni alla geografia elettorale democristiana
L’assemblea costituente
dall’editoriale di Ernesto Galli Della Loggia
dall’analisi di Edmondo Berselli
dall’editoriale di Antonio Polito
È la sala della Pallacorda, non uno squallido hangar della Fiera di Roma, il luogo vero — vero perché definito dalla misteriosa verità dei simboli — dove si riunisce oggi l’assemblea del Partito democratico. Quella sala della Pallacorda, a Versailles, dove nella primavera del 1789 si riunirono i rappresentanti del Terzo Stato in rivolta contro il timido riformismo paternalistico di Luigi XVI, dando così inizio alla rivoluzione. Oggi i 2.800 delegati dell’«Assemblea costituente» (potenza dei nomi che ritornano) possono essere gli emuli di quei rappresentanti del Terzo Stato. Dalla loro riunione, dominata presumibilmente dalla delusione e dall’ira, può uscire di tutto. Se lo vogliono possono sfiduciare in blocco l’intera leadership del loro partito approfittando del suo stato comatoso, possono imporre la convocazione di un nuovo congresso, possono avviare la procedura per l’elezione di un nuovo segretario e più o meno chiaramente indicare chi deve essere. Possono fare la rivoluzione, appunto, e in fin dei conti il loro attuale gruppo dirigente se la meriterebbe. Lasciamo perdere Veltroni, di cui si è detto già tutto; ma quando sulla Repubblica di ieri leggiamo Massimo D’Alema affermare con la più sfacciata disinvoltura che nel Pd «nessuno ha complottato» e che lui comunque di quel gruppo dirigente non fa parte «da un pezzo», allora viene davvero da pensare che i capi «democratici» si meritino dalla loro base il trattamento più duro. Ma un’assemblea del Pd che oggi cedesse al desiderio di rivalsa e di rivolta avrebbe l’unico risultato di avviare il Partito democratico verso un salto nel buio molto probabilmente mortale. A questo esito quasi sicuro condurrebbe, infatti, l’eventuale scelta a favore sia di un congresso in tempi brevissimi sia dell’elezione immediata di un nuovo segretario: due decisioni che cozzerebbero entrambe in modo potenzialmente disastroso con la necessità di preparare e affrontare le prossime elezioni amministrative ed europee e il loro pressoché sicuro esito negativo. [...]
Il Partito democratico si trova oggi davanti a un bivio: la scelta è fra una transizione guidata da Franceschini verso il congresso in autunno e lo choc delle primarie subito. Che mobiliterebbero il partito e, non essendo questa volta telecomandate, lo dividerebbero, determinando una maggioranza e varie minoranze. Ciascuna delle due ipotesi non è esente da rischi pesanti. Ma bisognerà pur dire che una forza politica come il Pd, giunta a un impressionante punto di crisi, non può permettersi il braccino corto. Fatta una scelta, sarà il caso di perseguirla sino in fondo, accantonando dubbi e riserve mentali: "primum vivere". Nello stesso tempo, tuttavia, è necessaria anche una filosofia: mettere a fuoco con chiarezza qual è la posta in gioco di questi giorni affannosi. Ciò che si rischia non è semplicemente il ritorno al passato più recente: chi volesse un passo a ritroso, recuperando i resti della Margherita e dei Ds, si ritroverebbe in possesso di strumentazioni largamente fuo-
La sorte del Pd è nelle mani dell’Assemblea costituente, dal che si deduce che quel partito non è neanche ancora costituito. Conosco quell’Assemblea per averne fatto parte. [...] La prima volta ci fu chiesto di acclamare i nuovi organismi dirigenti, letti in blocco e in fretta e furia. Di votare non si parlò neanche. Nemmeno gli interventi erano aperti al pubblico. Furono selezionati prima, non so da chi, secondo esigenze televisive: il giovane, la donna, l’ebreo, l’anti-mafioso. La seconda volta fummo convocati per il lancio della campagna elettorale e il rito del risarcimento ad Anna Finocchiaro, che con gesto di grande sacrificio e umiltà accettò di fare la capolista in Sicilia, perché la «Sicilia è madre» - così ci disse - e dunque chi meglio di Anna? La terza volta non ci andai. Nel frattempo mi ero dimesso, per gravi dissensi politici e di metodo, come si suol dire: in buona sostanza non potevo stare in un partito che aveva deciso di fondersi con Di Pietro e che per giunta non aveva neanche chiesto il mio parere. [...]
Dario Franceschini
ri corso. Il Pd era nato proprio per fondere ispirazioni, psicologie e visioni politiche diverse, modellate su storie rimaste a lungo incompatibili, in un contenitore nuovo, in grado di assicurare al paese un’alternativa rispetto al vento berlusconiano. Proprio per questo, il rischio peggiore che si intravede è un autentico rischio di sistema. E di qualità della nostra democrazia. Perché se dal confronto e dai contrasti di queste ore dovesse venire fuori la disgregazione del Pd, ciò significherebbe di fatto lo scioglimento della coalizione riformista, e
quindi la dissoluzione di una prospettiva appena credibile di alternanza politica. In altre parole: a Silvio Berlusconi sta riuscendo l’impresa di riportare l’Italia alla geografia elettorale del mezzo secolo democristiano. [...] Sarebbe opportuno ricordare che negli ultimi quindici anni, prima l’Ulivo e poi l’Unione, ossia le varie forme assunte dal centrosinistra, sono stati gli strumenti che hanno evitato alla nostra società di ricadere entro automatismi coatti, cioè nel vecchio perimetro del "moriremo democristiani". [...]
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Primo piano
Domenica 22 febbraio 2009
Primo piano 7 Esperimento di dialogo in rete sull’editoriale del Quotidiano di venerdì Domenica 22 febbraio 2009
Politica lucana
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Il segretario lucano vota per Franceschini e giudica con ottimismo il nuovo corso che l’assemblea nazionale ha deciso
La sintesi di una trentina di interventi di PARIDE LEPORACE
Il Pd vota Dario e prova a ripartire di SALVATORE SANTORO
Lacorazza su Repubblica
POTENZA - Il Partito democratico ha un nuovo segretario nazionale. L’assemblea nazionale che si è svolta ieri a Roma ha votato il successore di Walter Veltroni. E’ il ferrarese ex della Margherita, Dario Franceschini. Alla fine della votazione 1.047 i voti contati a favore dell’ex vice di Veltroni che guiderà il Pd fino al congresso nazionale che si svolgerà il prossimo autunno. L’unico candidato alternativo è stato, l’ulivista, Arturo Parisi che ha ottenuto 92 preferenze. Da Roma immediato il commento del segretario regionale del Pd di Basilicata, Piero Lacorazza: «Proviamo a ripartire». Ma al di là degli slogan il giudizio di Lacorazza è ottimistico: «Mi è sembrato di percepire una nuova consapevolezza e una nuova voglia di fare per rilanciare il Partito democratico». In ogni caso alla presenza di circa 1300 delegati (sui 2800 totali) una prima svolta c’è stata. Via l’inno di Jovanotti “Mi fido di te” ma si torna all’inno che accompagnava le kermesse
dell’Ulivo e cioè “La canzone popopolare” di Ivano Fossati. Da Roma è intervenuto anche l’eurodeputato lucano Gianni Pittella che subito dopo il voto ha dichiarato: «Credo che sia stata una scelta giusta, responsabile, razionale eleggere subito un nuovo segretario del partito. Abbiamo evitato un vuoto pericoloso e una competizione priva di chiare piattaforme politiche e programmatiche che potranno invece confrontarsi in modo costruttivo nel congresso». «Abbiamo dato un messaggio di fiducia - ha aggiunto Gianni Pittella - alla vigilia di una tornata elettorale importante che reclama un Pd unito e impegnato a discutere con i cittadini come governare Comuni e Province e come rilanciare un progetto europeista, piuttosto che ripiegato in una contesa sulla leadership». «Il nuovo segretario Dario Franceschini - ha detto ancora il presidente del gruppo del Ps a Bruxelles, Pittella ha delineato con umiltà e con determinazione e chiarezza le sfide che ci attendono e il ruolo che il Pd deve avere,correggendo errori,colmando limiti, trovando sintesi efficaci sui temi più controversi e sensibili». Gianni Pittella ha poi concluso: «E salvando il buono che la esperienza sin qui fatta ha realizzato, giudico particolarmente signifi-
Pittella: “Ha delineato con umiltà e con determinazione le sfide che ci attendono e il ruolo del Pd”
«Che il Pd assuma una struttura più stabile, più definita. Che sia costruita in maniera completa. Altrimenti rischiamo di bruciarla questa generazione, invece di promuoverla». Parole di Lacorazza. Goffredo De Marchis, noto giornalista del quotidiano nazionale “la Repubblica” ha dato voce al segretario regionale del Pd di Basilicata, Piero Lacorazza, 31 anni, per rappresentare la nuova generazione di dirigenti presenti nel Partito democratico. Insieme a Lacorazza De Marchis ha intervistato altri giovani dirigenti tra cui Matteo Renzi, 34 anni, di Firenze, Maurizio Martina, 30 anni, segretario del Pd di Lombardia e Valentino Valentini, 37 anni, sindaco di Montefalco in Umbria. Tante speranze per il futuro ma un solo messaggio ai big nazionali: «Ora basta, non facciamo più la fila».
Sopra Dario Franceschini e al lato Pittella e Lacorazza
cative le sue parole sulla collocazione degli eletti del Pd nel Parlamento Europeo, sui temi etici, sulla necessità di radicare il partito nel territorio e di coniugare la vocazione maggioritaria con la scelta di costruire alleanze di governo ampie fondate su intese programmatiche vincolanti. Penso che tutti noi dovremo produrre il massimo sforzo per sostenere il partito in uno dei tornanti più' difficili della sua vita». Per la cronaca prima del voto sul nuovo segretario si è anche votato per la scelta tra Primarie subito o elezione del segretario: sui 1.229 delegati sono stati 1.006 quelli che hanno votato per eleggere ieri il segretario, 207 i
no e 16 gli astenuti. Alle votazione, Piero lacorazza ha votato per il segretario fino al congresso e poi si è espresso a favore di Franceschini. E Lacorazza ha anche commentato di aver particolarmente apprezzato il discorso finale di Dario Franceschini sull’opportunità per le prossime tornate elettorali di non pensare all’autonomia del Pd ma di gradire una nuova alleanzadi centro sinistra. Diversa però da quella «troppo larga» dell’Unione. Apprezzamenti anche per la scelta europea di allearsi con i socialisti in Europa anche senza entrare direttamente nel Pse. s.santoro@luedi.it
LA PROVOCAZIONE
Tutti gli ex democristiani in ritiro spirituale politico dai cappuccini a Vietri «CON la stessa “sincerità” della giovane Arisa che ha vinto a Sanremo dico che non mi appassiona la “querelle” se Roberto Falotico è stato sospeso dal Pd o si è autosospeso, ma piuttosto che fine faranno quanti tra i cattolici democratici sono con lui in una sorta di limbo. Poiché come è noto anche in Vaticano è da tempo insediato un gruppo di lavoro su una possibile revisione del Purgatorio, c'è davvero da preoccuparsi della sorte non di Falotico o dei Falotichiani quanto dei tanti che credono ancora nell'impegno dei cattolici in politica o non sono stati condannati al Purgatorio. E poichè a Todi è in atto l'ennesimo velleitario tentativo di rifare il centro, credo che vada ripresa la proposta che Publio Fiori, già autorevole esponente della corrente andreottiana e poi di An, ha fatto a livello nazionale: la convocazione di una “nuova Camaldoli” per i cattolici oggi emarginati dalla politica.
L'obiettivo dell'ex ministro dei Trasporti nel primo governo Berlusconi è ambizioso: ravvivare quello spirito costituente che nel luglio del 1943 vide la futura dc riunirsi nel monastero benedettino di Camaldoli, in provincia di Arezzo, per elaborare le tesi portanti della presenza cattolica nella società che di lì a quattro anni avrebbero trovato piena cittadinanza nella carta costituente. Il lavoro dei camaldolesi proseguì a Roma sotto la guida dell'Icas, l'Istituto cattolico di attività sociale (vicino ad Azione cattolica), e, nella primavera del 1945, diede come frutto la pubblicazione di “Per la comunità cristiana. Principi dell'Ordinamento sociale”, curatori del testo furono esponenti della futura intellighentia democristiana: Sergio Paronetto, Ezio Vanoni, Pasquale Saraceno e Giuseppe Capograssi rielaborarono i 76 enunciati definiti nelle discussioni del convegno camaldolese.
L'intento odierno, secondo Fiori, è la realizzazione di un progetto culturale, politico e istituzionale che, facendo riferimento ai principi e ai valori del cattolicesimo politico, formuli proposte idonee al superamento dell'attuale crisi. “Se i cattolici, che sono stati di fatto emarginati dalla vita politica nazionale, intendono riproporre la loro presenza - dice Fiori - lo debbono fare mediante una proposta culturale che, a somiglianza dell'esperienza di Camaldoli, formuli un nuovo Codice che indichi quali debbano essere i punti programmatici e le riforme necessarie per evitare il declino dell'Italia”. E allora perché non facciamo la stessa cosa in Basilicata magari con un ritiro politico spirituale nel Convento dei Frati minori Cappuccini a Vietri?». Giuseppe Potenza (Segretario Dc Basilicata)
Grande lucania, Poli Bortone a Matera MATERA - Stamani alle 10 e 30 al cinema comunale della città dei Sassi si svolge l’incontro dibattito promosso dal movimento politico “La Grande Lucania” sul tema “Risorsa Sud”. L’evento è organizzato dalla segreteria provinciale del partito e per le conclusioni è previsto l’intervento della senatrice Adriana Poli Bortone. Interveranno per il movimento la Grande Lucania Francesco Rizzo (coordinatore provinciale di Matera), Nicola Manfredelli (segretario regionale), Leonardo Pinto (presidente lucano), e il docente universitario di Bari Nicola Colonna.
POTENZA - La Basilicata è una regione avara di dibattito pubblico. Vige un uso ristretto di parole adoperato da pochi addetti ai lavori. Per tastare la potenzialità dei new media dal basso ho collocato l'editoriale “Silvio si è fermato ad Eboli” sulle note personali del celebre Social network dove è consalidata l'abitudine a commentare quello che si è scritto per una architettura manifesta del canale. Mentre l'editoriale ha avuto la sua diffusione canonica per i nostri lettori ricevendo telefonate critiche da protagonisti della politica e un forbito intervento del senatore Digilio che pubblichiamo in prima pagina, le stesse parole hanno sollevato una discussione tra una trentina di “amici” delle mie pagine che segnano oltre settecento iscritti. Ai profani è giusto segnalare che questa micro moltitudine ha una composizione regionale molto variegata. Gli interventi sono in larga parte lucani. In estrema sintesi l'altro giorno alla luce dell'evidente sbando del Pd osservavo che considerata l'oggettiva debolezza del Pdl lucano la migliore speranza per la Basilicata sarebbe la nascita da una terza via autorevole da percorrere con le persone e le intelligenze più credibili della nostra regione. Cerco di fornirvi una sintesi della discussione. Astronik noto blogger e oppositore lucano scrive, bontà sua, di una mia “lucidissima e consapevole analisi. Abbastanza prevedibile considerate le linee di pensiero del nostro. Concorda pienamente con le mie tesi anche il bravo corrispondente del Quotidiano di Paterno, Nuario Fortunato, che offre questa citazione degasperiana: “"In un momento in cui tutti vanno a destra o a sinistra l'importante è andare avanti.. Ed andare avanti significa andare verso la giustizia sociale”. Una giustizia sociale che a suo dire manca in Basilicata per la scomparsa dei partiti vecchio stile e del dibattito pubblico. Il ragionamento di Nuario sul bene da costruire passa “su un senso di appartenenza identitaria ad una coscienza civile che abbiamo svenduto a sventurati miraggi”. Interessante la disamina del
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consigliere comunale di Potenza, Luciano Petrullo, bella penna dei giornali e della rete, da uomo di destra condivide la mia disamina. Secondo lui “il Pdl sta giocando con il fuoco” e la lontananza di Berlusconi dalla Basilicata “lascia spazio a tattiche suicide e a coltivazioni di piccoli orticelli”. Mancano anche coraggio e qualità, ma queste deficenze, tranne qualce eccezioni, sono “trasversali”. Maria Luigia Giannotti, sensibile anima poetica ma anche vicesegretaria del Pd di Trecchina condivide il fatto che si fa fatica ad intravedere una terza via e un nuovo protagonismo lucano. Più articolato l'intervento del segretario provinciale del Pdci potentino, Franco Castelgrande, che chiama in causa le responsabilità della società civile locale. Per il seguace venosino di Diliberto non tutta la politica si muove in chiave catastrofica ma c'è la responsabilità anche di chi vota. A suo scrivere:
IL COMMENTO
Fini non si è fermato a Eboli segue dalla prima «istituzionali lo renderanno possibile, in Basilicata. Al di là della battuta - mi consenta il tono che per chi mi conosce sa mi accompagna da sempre nel modo di fare politica - dissento dalla sua semplicistica equazione: nel Pdl non ci sono (adesso) candidati, nel Pdl non c'è un progetto. Per evitare altri equivoci alimentati dal giornale vostro concorrente che mi attribuì, qualche giorno fa, un'intervista mai concessa e con essa una candidatura del sindaco di Matera all'attuale posto di De Filippo, salvo recuperare il giorno dopo, ho appena cominciato un impegno istituzionale fortemente esaltante per pensare, personalmente, ad altro. Ma le assicuro che nei gruppi dirigenti del Pdl lucano ci sono uomini, giovani (donne in verità di meno) che hanno tutte le carte in regola per candidarsi alle Province, al Comune di Potenza ed in altri Comuni. In occasione del risultato in Sardegna, ebbi modo di dire e colgo l'occasione per
ribadirlo che la netta vittoria del centrodestra in Sardegna non premia solo il progetto di governo per l'Isola e quello politico del nascente Popolo della Libertà ma è un'indicazione concreta sulla possibilità che il centrodestra ha di “sfondare” anche in Basilicata perchè ormai non esiste più un' “isola del centrosinistra” e quindi nemmeno una “regione roccaforte del Pd e dei cespugli. Nel Pdl c'è piena consapevolezza della rinnovata responsabilità che ci assegna il voto sardo, così come viene confermata l'evidente crisi politica, di idee e di identità del Pd e dell'opposizione. Auspichiamo che la dura realtà elettorale faccia riflettere il Pd attardatosi dalla sconfitta alle politiche su posizioni incomprensibili e appiattito in Parlamento e nel Paese su un'opposizione fine a se stessa e inconcludente, quando invece la situazione economica e sociale richiederebbe una comune presa di responsabilità nell'interesse generale del Paese. Per le prossime elezioni provinciali e comunali in
Basilicata dunque un incoraggiamento perchè il popolo ha abbandonato il centrosinistra e crede nella nostra proposta politica. Dobbiamo solo intercettare al meglio ansie ed aspettative attraverso i candidati migliori sopratutto per le Presidenze delle due Province e del Comune capoluogo di regione nella consapevolezza che ci troviamo di fronte ad una situazione politica favorevole. Pertanto anche le alleanze vanno dosate nel modo migliore per allargare i consensi e non rischiare di annacquare la nostra immagine di diversità politica. Le assicuro, senza voler abusare ancora dell'ospitalità del suo giornale, che il gruppo dirigente di An proprio nella fase del congresso sta rafforzando ogni sforzo perché la Basilicata e il Mezzogiorno non siano più quelli del Cristo di Levi. Del resto solo qualche giorno fa ho raccolto il guanto di sfida del segretario regionale Pd Lacorazza sui problemi di tenuta socioeconomica del Sud e della Basilicata». Egidio Digilio
“il popolo della Basilicata ha bisogno di cultura e non del vizio della memoria. Rispetto ai giovani poi c'è da fare un approfondimento: nessuno si propone in termini propositivi per dare una spallata a tutto il vecchiume. Purtroppo quelli che sono rimasti sono tutti coloro che hanno goduto della raccomandazione e del familismo amorale”. Tesi che non convince per nulla il braccio destro di Falotico, Aurelio Pace, il quale ricorda: “che ci sono giovani che si spaccano la schiena per essere solo precari, che non si arrendono al destino da emigrante o brigante, che declinano il futuro con parole come volontariato e servizio. Insomma frequentateli di più i giovani e parlatene di meno”. Sul tema generale Pace rispolvera a ragione la vecchia massima di Gaetano Salvemini che rammenta: “che il 10% dei politici sono la crema della società, il 10% la feccia e l'80% sono la società”. Numerosi gli interventi di Giuseppe Tralli,
uomo di comunicazione confindustriale, autore di calibrati interventi difficili da sintetizzare. Il nocciolo lo ricava da questo post: “Quando lo spirito competitivo rappresenterà la sola strada possibile di crescita, a partire dalle istituzioni, allora avremo politici e non politicanti, imprenditori e non affaristi, sindacalisti e non assoggettati, cittadini e non pecore. Non abbiamo bisogno solo di una nuova politica né di nuovi politici, abbiamo bisogno di una nuova cultura e, la cultura cambia lentamente o, per imposizione legislativa”. La cattocomunista Maddalena Rotundo di Sasso di Castaldo scrive : “Il Pd calza a pennello alla nostra situazione politica , a causa del Pd si rischia di perpetuare a lungo l'impero ex-dc ex-psi in questa regione con la sua legione di clientele e l'allevamento di giovani leve a immagine e somiglianza dei vecchi nel partito i giovani che volevano "dare spallate" non erano certo graditi e non lo saranno per molto tempo”. Serrato anche il dialogo tra il blogger Luigi Cannella e l'arrabiato di sinistra Armando Bronzi. Per il primo: “La Basilicata è quella che è perché si porta dietro le scorie di un feudalesimo mai del tutto tramontato che tiene legato con i suoi arcaici vincoli di vassallaggio una società pigra e senza creatività”, il secondo invece gioca con la mia frase “la Basilicatà è lontana da via dell'Umiltà” affermando: “Secondo me, è la classe politica della Basilicata, che è lontana dall'umiltà. Credo che i lucani, in questa e nelle prossime tornate elettorali, glielo ricorderanno”. Sempre su Facebook ho inoltrato l'editoriale a numerosi politici lucani con cui sono collegato. Forse l'assemblea nazionale li ha tenuti lontani del computer. Unica eccezione il segretario regionale Piero Lacorazza che ad elezione di Franceschini avvenuta scrive: “Ho letto l'articolo e i commenti. Penso che abbiamo la necessità di fare qualche passo in avanti, sicuramente pìù coraggioso. Assestare questa fase non è facile. Continuo e mettercela tutta”. Mi sembra un buon inizio. Per chi voglia continuare il dibattito il Quotidiano è aperto a qualunque tipo di contributo. p.leporace@luedi.it
Da Todi parole di fiducia per un centro più forte Vincenzo Giuliano (Udc)
«IL BIPARTITISMO senza partiti è finito e lo testimoniando in queste ore il Pd. L’errore è stato credere che una sommatoria di forze costituisse un’identità». Ha chiuso così il proprio intervento al convegno dei centristi organizzato dai Circoli Liberal, il leader nazionale dell?udc, Pier Ferdinando Casini. C’è anche la voce dei lucani. Il capogruppo alla Provincia di Potenza dell’Unione di centro, Vincenzo Giuliano prendendo spunto dall’apppello del segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa a dare vita un partito di centro che vada oltre le attuali formazioni. «L'Unione di Centro - ha dichiarato Giuliano - non è come qualcuno malignava, un'operazione a favore di pochi furbi e cinici che vivono del sacrificio di molti che ancora credono e si sacrificano, ma lo strumento per dare nuove e più fondate ragioni all'impegno dei cattolici nell'attività politi-
Antonio Flovilla (Rosa bianca)
ca». Una “fotografia” del convegno politico di Todi è stata poi offerta dai leader lucani della Rosa bianca (Gianfranco Blasi, Antonio Flovila e Leonardo Paternoster) che in una nota comune hanno dichiarato: «Dal convegno di Todi sulla costituente di centro, emerge la possibilità di dare voce e rappresentanza politica ai “liberi e forti”. I popolari ritrovano l'identità e la dignità del loro ruolo dopo gli anni impossibili di un bipartitismo mai entrato nel cuore degli italiani». Flovilla, Blasi e Paternoster sempre nella nota si dicono «confortati da una linea politica che in Basilicata la “Rosa Bianca” ha sperimentato in questi mesi. Un riformismo audace che colloca i moderati come collante fra i nuovi bisogni sociali, la pervasiva crisi economica ed il bisogno di scelte di governo forti, ma consapevoli di dover guardare a tutta la società in una visione solidalista ed emancipata».
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Primo piano
Domenica 22 febbraio 2009
Terremoto nel Pd Duro attacco a Berlusconi accusato di autoritarismo «Vuole essere il padrone dell’Italia»
Franceschini eletto segretario Un ex Dc prende il posto di Veltroni «Inizia la stagione dell’unità» di ELVIO SARROCCO ROMA - Dario Franceschini e' il nuovo segretario del Pd. Ad eleggerlo, come previsto, e' stata l'assemblea nazionale del partito, riunita ieri a Roma per dare una soluzione alle dimissioni del segretario Walter Veltroni. Franceschini ha ottenuto 1047 voti su 1258, mentre l'altro candidato, il prodiano Arturo Parisi, ha avuto solo 92 voti. "Inizia la stagione dell'unita'. È tornato l'ottimismo, la fiducia e la voglia di combattere", ha dichiarato Franceschini, che ha voluto dare atto al suo predecessore, Walter Veltroni, di essersi dimesso "per amore del partito". E proprio di Veltroni (che non ha partecipato all'assemblea) e' stato il primo commento all'elezione del nuovo segretario. Dario, ha affermato, e' "la persona giusta per guidare il Pd" verso le elezioni e il congresso. Perche' "e' un uomo politico leale, forte e che crede che il Pd deve essere "il perno del riformismo italiano". L'assemblea nazionale del Pd ha cosi' eletto il Successore di Veltroni scartando a larghissima maggioranza (1006 si' contro 207 no) l'ipotesi delle primarie.
Franceschini non sara' un segretario reggente, ma avra' i pieni poteri. Il mandato sara' pero' a termine: guidera' il Pd fino al congresso d'autunno. Prima delle votazioni Franceschini ha illustrato le linee guida della sua segreteria. Tutti insieme, ha affermato, "ci dobbiamo rimboccare le maniche" perche' questo "non e' il momento delle emozioni ma della verita'". "Dobbiamo capire i nostri errori", ha
detto ancora Franceschini precisando che "gli errori di Veltroni sono i miei errori". Ha poi scatenato l'applauso di tutta la platea attaccando duramente Berlusconi. Ha annunciato che oggi al Castello Estense di Ferrara, dove 13 cittadini furono trucidati dai nazisti, fara' una cosa che nessun segretario di partito ha mai fatto: giurera' sulla Costituzione. Quella Costituzione, ha affermato, che il presidente del consiglio "offende" di-
sprezzando i "principi della nostra democrazia", perche' "ha in mente una forma moderna di autoritarismo" e vuole essere "il padrone d'Italia". Franceschini ha anche inviato un messaggio di saluto al Capo dello Stato ricordando il suo ruolo di garante della Costituzione. Il neo segretario del Pd ha intanto annunciato che azzerera' il coordinamento, il cosiddetto "go-
LE REAZIONI
Ex Ds soddisfatti. D’Alema: «Non c’è tempo per il congresso» di CRISTINA FERRULLI ROMA – Mancano pochi minuti all’elezione di Dario Franceschini e il veltroniano Giorgio Tonini cita la Bibbia: «Il gesto di Walter è come quello della vera madre di Salomone che preferì lasciare il bambino ad un’altra donna più che vederlo tagliato in due». Si consolano così i veltroniani doc, orfani del loro leader: l’elezione dell’allievo di Benigno Zaccagnini è servita ad evitare la scissione del Pd Certo, confiderà D’Alema (nella foto), conversando con i suoi in prima fila, «Lerner ha perfettamente ragione, ma non c'è tempo per un congresso come servirebbe». È la necessità di tempo la prima ragione che ha spinto il vertice del partito a compattarsi, come non si vedeva da tempo, a sostegno del vicesegretario di Veltroni. Tutti sono consapevoli che da qui alle europee bisogna evitare che la barca affondi mentre chi aspira a candidarsi, come Bersani o Bindi o Letta, ha bi-
sogno di mesi per ampliare il proprio bacino di consensi. E così parte il primo sospiro di sollievo quando l'assemblea vota per l’elezione subito del segretario. L’altro motivo di sollievo, soprattutto tra gli ex Ds, arriverà più tardi. Perchè la vera sorpresa per molti sarà che «Franceschini –scherza Vincenzo Vita – ha detto cose di sinistra» sulla laicità, sulla collocazione europea, sulle alleanze, sulla forma partito, sul rapporto con i sindacato. I dalemiani Gianni Cuperlo e Roberto Gualtieri si compiacciono per «una correzione di linea rispetto al Lingotto» e di «discontinuità nella gestione del partito» si rallegrano anche Rosy Bindi e Bassolino. Fassino, accreditato dai suoi come il vero regista dell’operazione insieme a Veltroni, va in giro a ripetere che «il consenso tra i nostri è generalizzato» e anche Massimo D’Alema, che ha già fatto sapere a Franceschini che resterà alla Fondazione Italianieuropei, parla di «piattaforma politica chiara».
verno ombra" e tutti gli organismi nazionali, salvo la direzione. Il suo primo impegno sara' quello di "ricostruire nuove forme collegiali" aprendo ai sindaci, ai segretari regionali e provinciali. Decidero' io, ha precisato, senza fare "trattative". Quanto alle alleanze, "indietro non si torna", ha affermato il neo segretario del Pd, "ma e' chiaro che dovremo costruire delle alleanze per vincere". Percio' bisogna "parlare con l'Udc e con i vecchi alleati". A Veltroni, ha concluso, va un riconoscimento: "senza di lui non sarebbe nato il Pd, saremmo ancora a discutere di federazione, di pasticci, invece siamo diventati lo stesso popolo". Per la carica di nuovo segretario del Pd si era candidato anche il prodiano Arturo Parisi che era favorevole alle primarie. Prendendo la parola nell'assemblea ha attaccato Franceschini. "Non possiamo affidare ancora i nostri destini politici - ha affermato - a coloro che ci hanno condotto a questo pantano. Una nuova partenza potra' avvenire solo sotto il segno dell'Ulivo. Secondo Parisi le dimissioni di Veltroni sono l'occasione "per mettere alla crisi uno stop e ripartire". A sostenere la necessita' di eleggere subito il segretario, senza ricorrere alle primarie, sono stati Piero Fassino e Rosy Bindi. Occorre subito "una guida nuova e solida", ha affermato Fassino, un segretario intorno al quale costruire una coesione maggiore di quella degli ultimi mesi. Serve un "segretario di garanzia", ha aggiunto Rosy Bindi, che si assuma la responsabilita' di quanto successo fino ad oggi e che azzeri la gestione maggioritaria.
Il Cavaliere ostenta indifferenza dopo le accuse del nuovo leader del Partito Democratico
Gelo del premier: «Nono competitore». Ma la Lega fa gli auguri di MARCO DELL’OMO ROMA – Gelo e invettive dal Pdl, cautela dalla Lega. Il centrodestra usa toni diversi sull'elezione di Dario Franceschini alla guida del Pd, ma su tutti pesa la stroncatura silenziosa di Silvio Berlusconi. Il presidente del Consiglio, infatti, non riconosce a Franceschini l’autorevolezza necessaria per presentarsi come leader del principale partito d’opposizione nè, tanto meno, per guidare l’Italia. Lo considera un segretario di passaggio (insidioso solo mediaticamente, perchè meno 'buonista’ di Veltroni), «il nono competitore» tra quelli che lo hanno contrastato negli ultimi 15 anni. «L'ottavo era Soru, un leader in pectore», risponde il Cavaliere ai giornalisti alla fine di una passeggiata nel centro di Roma. «Un
commento? No, non sarebbe elegante», taglia corto. Ma da palazzo Grazioli, subito dopo il discorso di Franceschini all’Assemblea Nazionale, bollato come «solo antiberlusconiano», è partito l’ordine di scuderia agli esponenti del Pdl di sparare a zero. Tra le tante battute sul neosegretario del Pd, però, quella del fedelissimo Osvaldo Napoli sembra che rifletta in pieno il pensiero di Berlusconi: “Vi immaginate che cosa sarebbe accaduto se la sinistra avesse vinto? Al G8, al G20, l’Italia sarebbe rappresentata da uno come lui... C'è da star male. E allora viene spontaneo dire: meno male che c'è Berlusconi...». Il premier si mostra più preoccupato dei lavori in corso al centro dello schieramento politico. E, attraverso Fabrizio Cicchitto, invia messaggi di apertura all’Udc in
vista delle amministrative, a patto però che non ceda a sinistra. I più, nel centrodestra, ritengono che la sostituzione di Walter Veltroni con il suo vice sia un’operazione che non produrrà cambiamenti significativi. Tra i più severi, il capogruppo del centrodestra al Senato Maurizio Gasparri: a suo giudizio Franceschini sarà solo un «mini-leader», che continuerà nella «politica sbagliata dell’astio». La sua previsione è che «durerà meno dei suoi predecessori». Anche Cicchitto, trova poco originale il nuovo leader democratico, che «ha deciso di cavalcare ancora una volta, le versioni più rozze dell’antiberlusconismo, inventandosi che c'è una dittatura alle porte che va bloccata ad ogni costo». «Evidentemente – è il suo commento – il lessico di Di Pietro ha ormai con-
quistato la comunicazione ed il cervello di ciò che rimane in campo del gruppo dirigente del Pd’». Concetti analoghi vengono espressi dal coordinatore di Forza Italia Denis Verdini e dal portavoce azzurro Daniele Capezzone. Quest’ultimo, in particolare, rimprovera a Franceschini di aver cominciato «con una brutta gaffe», citando partigiani e antifascisti, come se in Italia ci fosse «un fascismo da combattere». Di qui, la richiesta di scuse. In casa leghista, invece, l’ascesa di Franceschini, viene interpretata con qualche interesse, forse anche grazie alle origini «padane» del nuovo segretario democratico: evidentemente il Carroccio è interessato a tenere in vita il confronto sul federalismo. Il ministro Calderoli gli fa auguri calorosi e lo invita a essere coraggioso.
Silvio Berlusconi
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Trionfo lucano sul palco dell’Ariston
Sincerità
Standing
ovation
Sincerità adesso è tutto così semplice con te che sei l'unico complice di questa storia magica sincerità un elemento imprescindibile per una relazione stabile che punti all'eternità Adesso è un rapporto davvero, ma siamo partiti da zero all'inizio era poca ragione, nel vortice della passione e fare e rifare l'amore, per ore, per ore, per ore aver poche cose da dirsi, paura ed a volte pentirsi ed io coi miei sbalzi d'umore e tu con le solite storie lasciarsi ogni due settimane bugie per non farmi soffrire, ma volte era meglio morire Sincerità adesso è tutto così semplice con te che sei l'unico complice di questa storia magica sincerità un elemento imprescindibile per una relazione stabile che punti all'eternità Adesso sembriamo due amici, adesso noi siamo felici si litiga quello è normale, ma poi si fa sempre l'amore parlando di tutto e di tutti, facciamo duemila progetti tu a volte ritorni bambino ti stringo e ti tengo vicino Sincerità scoprire tutti i lati deboli avere sogni come stimoli puntando all'eternità Adesso tu sei mio e ti appartengo anch'io e mano nella mano dove andiamo si vedrà il sogno va da sé, regina io, tu re di questa storia sempre a lieto fine Sincerità adesso è tutto così semplice con te che sei l'unico complice di questa storia magica sincerità un elemento imprescindibile per una relazione stabile che punti all'eternità che punti all'eternità, che punti all'eternità Testo: Giuseppe Anastasi Musica: Giuseppe Anastasi, Maurizio Filardo, Giuseppe Mangiaracina Edizioni: Warner Chappell Music Italiana, Mafi
L’intervista di ROSSELLA MONTEMURRO SANREMO - «Si è rotto il telefono, si è fuso, scrivilo oppure sembra che sto facendo la diva non rispondendo a tutte le persone che mi stanno chiamando dalla Basilicata». Con quella vocina squillante e un viso che buca il video, uno stile anni Trenta rivisitato in chiave moderna e una spontaneità che lascia senza parole, Arisa è stata la rivelazione della cinquantanovesima edizione del Festival di Sanremo, vincitrice della sezione Poposte 2009 con il brano “Sincerità” e del Premio della Critica “Mia Martini” per la stessa categoria, assegnato dai giornalisti accreditati al Festival. E ieri sera è stata accolta dalla platea del teatro per eccellenza della musica italiana con una calorosa standing ovation. «Come portafortuna - dice alla cornetta del telefono - indossavo un braccialetto rosa-
rio», confida Arisa (all’anagrafe Rosalba Pippa). E’ stanchissima ma felice, «se ce l’ho fatta io, possono farcela tutti – ha affermato - Ho realizzato il mio sogno: cantare al Festival di Sanremo, e poi tutto quello che è venuto è stato un dono dal cielo e dalla terra. E sono contenta per i miei genitori che hanno fatto e fanno ancora una vita molto umile, se lo meritavano. Adesso mi sento benissimo anche se molto stanca. Non ho mai puntato a vincere, il sogno era solo essere qui, sul palco dell’Ariston. Ho avuto la fortuna di poter contare su un gruppo di persone che ha creduto in me, i miei produttori Maurizio Filardo e Giuseppe Mangiaracina con la loro etichetta Mafi e, ovviamente, Giuseppe Anastasi». Il brano “Sincerità”è stato firmato proprio da Giuseppe Anastasi, il tuo compagno di vita. Continuerà la vostra collaborazione artistica?
Certo, anche perché se mi lascia l’ammazzo. O io o nessun’altra. Io sono la sua ultima donna, chiaro? Sto scherzando naturalmente. Il tuo è un look in controtendenza, sei una ragazza estremamente spontanea. Non ti sei mai sentita in difficoltà rispetto alle altre “Proposte” sul palco dell’Ariston? Credo che il mio look mi abbia portato fortuna. E poi mi vesto per quella che sono. Mi reputo più simpatica e carina per come mi vesto e mi vedo, e questo mi porta ad avere un rapporto più immediato e diretto con la gente. Punto sull’ironia perchè non ho un buonissimo rapporto con il mio aspetto fisico. Mi reputo più simpatica che carina, quando mi dicono quanto sei bella non ci credo. Non mi dispiace quando mi paragonano a un cartone animato. Dicono che sono come Calimero, mi fanno un com-
plimento: tra Naomi Campbell e Calimero preferisco quest’ultimo. Mi piace sentirmi come Sandra Mondaini e Raimondo Vianello. Qui in Basilicata la tua vittoria è stata accolta da un calore fortissimo. Meno male, sono contenta. Ringrazio tutti quanti di cuore perché non dimentico la Basilicata, non dimentico Pignola, non dimentico Pantano, contrada Sciffra e contrada Tora. Per te, partner d’eccezione nella serata dei duetti, giovedì scorso, Lelio Luttazzi. Com’è stato cantare con lui? E’stata la ciliegina sulla torta. Il maestro Luttazzi è stato come un nonno per me, prodigo di consigli e lo ringrazio tanto. Devo senz’altro anche a lui questo successo. Fedele al suo personaggio, infine, pare sia stato il congedo di Arisa, ieri, dalla sala stampa: «Ma stasera (ieri per chi legge ndr) sul palco devo
far finta di non sapere che ho vinto il Premio della Critica?», pensando che la notizia dovesse rimanere segreta fino all’annuncio ufficiale. Le è stato risposto che così non è, poteva pur dire di aver avuto anche questo riconoscimento. La sua simpatia ha coinvolto tutti. «Facciamo una cosa - è stata la battuta fatta da Luca Laurenti all’artista lucana Siccome qualcuno mi chiama Paperino, e a te dicono Calimero, mettiamoci insieme e facciamo un fumetto». Ma anche Gianni Morandi ha voluto salutarla personalmente. La sua telefonata arriva mentre è assalita in sala stampa dai flash dei fotografi: «Grazie, grazie. Lei è bravo», dice timidamente, facendo sorridere i presenti, conquistati dai suoi modi incerti. «Morandi mette d’accordo tutti, se piace a me e a mia madre ha capito qualcosa della vita». r.montemurro@luedi.it
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Primo Piano
Primo Piano PINO MANGO LA FESTEGGIA COSÌ
Trionfo lucano all’Ariston
«SONO veramente orgoglioso del fatto che una ragazza lucana sia riuscita a vincere il festival di Sanremo. Lei mi piace molto, perché dietro ad una canzone così immediata e semplice e ad un’interpretazione impeccabile, secondo me si cela un personaggio dalla modernissima sensibilità artistica». E’ il commento sulla vittoria di Arisa del cantautore Pino Mango. Prima che Arisa approdasse all’Ariston tramite SanremoLab, l’unico artista ad aver rappresentato la nostra regione a Sanremo è stato proprio Mango, originario di Lagonegro. L’artista che nelle sue canzoni ha sempre portato un pò delle sue origini, e che ha sempre difeso con orgoglio le sue radici, tanto da scegliere di vivere, insieme a
PIGNOLA - Aria di festa a Pignola il mattino dopo la vittoria sul palco di Sanremo, tra le nuove proposte, di Rosalba Pippa, in arte Arisa. Nata e cresciuta a Pignola fino all’età di 22 anni, la ventiseienne lucana, è l’orgoglio di tutti gli abitanti del piccolo comune. Lo si capisce subito, già alle porte del paese. Ovunque sono appese le foto di questo insolito visino tutto frangia e occhiali: tabaccaio, edicola, bar, ristoranti, non c’è parete senza manifesto con su scritto: «Brava Arisa! Siamo con te!». Per le strade ogni tanto si sente canticchiare il ritornello della canzone, la gente quando si incontra dà vita a spontanei forum di discussione per condividere le emozioni della sera prima, quando è stata annunciata la vittoria. Qualcuno la puntata l’ha vista comodamente seduto sulla poltrona di casa, ma c’è anche chi si è ritrovato con amici e conoscenti in uno dei bar locali con le dita incrociate aspettando il verdetto finale. Come Rocco Spagnoletta, conoscente di Arisa. «Io mi aspettavo che vincesse - racconta - già dalla performance del giorno prima, quando tutto il pubblico portava il tempo battendo le mani. È stato come se il teatro, d’un tratto si svegliasse. Ha portato freschezza in un festival dalle canzoni normalmente soporifere. Ho provato una forte emozione, pensando soprattutto al mio paese. Pignola, nonostante sia molto piccolo, sta esportando numerosi artisti in campi diversi. Nell’ambito musicale, soprattutto, ci sono diversi gruppi validi». Rocco non è stato il solo a credere nella
Pignola festeggia la sua regina vittoria. Annamaria Mancusi, compagna di viaggio di Arisa nel pullman che le portava da Pignola al liceo Pedagogico di Potenza, dice: «Me l’aspettavo. La canzone è orecchiabile e lei è un bel tipetto, lo è sempre stato». La pensa allo stesso modo Tina Garreffi, che conosce da sempre la famiglia di Arisa: «A casa la canticchiamo tutti. Quando hanno annunciato la vittoria mi sono commossa. Sono anni che Rosalba insegue questo sogno, che finalmente si è realizzato. Sono contenta per lei e per tutta la sua famiglia, persone solari e grandi lavoratori». Quando infatti raggiungiamo casa di Arisa, a Contrada Tora, la cugina, Rosa Salvatore, e la zia, Carmela Santarsiero, ci accolgono con il sorriso. Il fuoco è accesso, si respira un clima familiare. La casa è tappezzata di foto di Rosalba, da bambina durante le sua prime performance e da adulta come l’abbiamo vista in questi ultimi giorni. «Un sogno -commenta la cugina Rosa. I genitori e Rosalba, che dopo lo spettacolo abbiamo sentito solo tramite messaggi sul cellulare, ancora non possono crederci, la vivono come una cosa più grande di loro». «Che emozione- prende la parola la zia Carmela Io ero convinta che avrebbe vinto, il canto ce l’ha nel sangue. La bella voce l’ha ereditata dalla mamma. Che vuoi, a quei tempi era diverso…e così ha fatto la casalinga».
Il Look CHE sia stata una presenza assolutamente “inconsueta” per il palco del teatro più illustre della canzone italiana lo si è capito subito anche dal suo look fuori da ogni schema. Quello stile anni ‘30, il caschetto corto con la frangia che la incornicia il viso nelle sue espressioni particolarissime e ancora il rossetto rosso intenso sulle labbra, nella stessa tinta dello smalto sulle unghie delle mani ne hanno fatto un personaggio ancora più particolare, che al pubblico è piaciuto fin dai primi secondi di esibizione. Ma chi la conosce bene dice: «Nulla di ricercato. Arisa, o meglio Rosalba, è così come si mostra. Ha sempre amato vestire a “modo suo”». E lei stessa dice: «Preferisco pantaloni larghi e salopette a vestiti alla moda». Per la grande performance sul palco dell’Ariston, come aveva spiegato in un’intervista, «vestirò Clotilde». Il piccolo atelier di Prato, «composto da due sartine e un ragioniere», ha confezionato per l’artista gli abiti che rappresentante visitazioni teatrali anni Trenta. Un motivo che ritorna anche nel maquillage, visto che quando lavorava come estetista la sua specialità era proprio il trucco teatrale. Suoi anche gioielli e accessori, molto particolari, che crea con materiali insoliti. «Era perfetta», ha dichiarato ieri il parrucchiere per uomo di Pignola, Michele Petraglia. «Il suo look - continua - era intonato al carattere stravagante ed estroso della nostra Rosalba. Insomma, quell’immagine che ha saputo conquistare pubblico e critica non ha nulla di costruito. Quella che abbiamo visto è la vera Arisa. m.labanca@luedi.it
Arisa con la sua famiglia Al lato l’edicolante appende la pagina del Quotidiano (foto Mattiacci).
Una famiglia semplicissima quella di Arisa, « la classica famiglia lucana», conferma il sindaco di Pignola Ignazio Petrone. Il padre autista con la passione per le incisioni su ferro e la mamma casalinga, con la passione per il canto. E proprio dalla famiglia nasce lacronimo Arisa: A come Antonio, il papà, R come Rosalba, I come Isabella, la sorella di 20 anni, S come Sabrina, l'altra sorella diciassettenne e A come Assunta, la mamma. «Tutti quelli da cui nasce l’acronimo Arisa- racconta Petrone - sono andati a Sanremo. Qui, a Pignola, sono rimasti gli altri famigliari. Ognuno ha trepidato davanti al televisore della propria casa. In questi giorni, in paese, non si è parlato di altro: evidentemente il passaparola per il televoto ha funzionato bene». E ora, Pignola, «non vede l’ora di riabbracciare la sua cantante. Sono diverse le associazioni - aggiunge Petrone-che vivacizzano al nostra cultura. Insieme abbiamo costituito un comitato d’accoglienza per organizzare una grande festa ad Arisa come giusto riconoscimento della sua terra. È una bella storia conclude il sindaco - partire da un piccolo Comune di una piccola Regione come la Basilicata e vincere Sanremo: oggi tutti i pignolesi e tutti i lucani sono orgogliosi».
sua moglie, Laura Valente, proprio a Lagonegro, dove ha anche fondato una sala di incisione, ha salito più di una volta sul palco dell’Ariston che conosce bene le sensazioni che solo il pubblico di Sanremo sa dare. La sua ultima partecipazione, con il brano “Chissà se nevica”, è di due anni fa: in quell’occasione si è classificato al quinto posto. Attualmente il cantautore è in tournèe. Ieri sera si è esibito a Genova al Vaillant Palace Theater mentre domani sarà al teatro Smeraldo di Milano. Venerdì, grazie al day off, Mango ha potuto seguire in diretta l’esibizione di Arisa, fino alla meritatissima vittoria. ro.mo. r.montemurro@luedi.it
Gel, l’opportunità di Arisa E’ stato il programma Gel, giovani eccellenze lucane, promosso dalla Regione Basilicata, ad offrire ad Arisa una delle sue più grandi occasioni nel mondo della musica. La giovane campionessa, infatti, nel 2006 ha frequentato un corso di formazione musicale e sostegno alla personalità artistica diretto dal maestro Mogol e seguito dallo staff del Cet Music, scuola fondata da Mogol in Umbria attraverso l’avviso di selezione per Giovani eccellenze lucane nell’ambito del programma patto con i giovani, sostenuto e finanziato dalla Regione Basiicata, dipartimento Formazione e lavoro con il fondo sociale europeo. Un’opportunità che Arisa ha saputo sfruttare al meglio e che l'ha portata sul parco dell’Aristan dove l’artista ha mostrato di essere una vera eccellenza della canzone italiana. m.labanca@luedi.it
I COMMENTI DEI POLITICI
Volto sincero di una terra pulita
COSÌ IMPACCIATA, COSÌ SEDUCENTE continua dalla prima immobile davanti al microfono, con un mitico taglio Vergottini geometricamente lineare come i toni della sua ugola che non ha concesso gli sbalzi delle altre concorrenti che andavano su e giù con le corde vocali come in un tracciato cardiaco. Solo lei avrebbe potuto vincere perché - diciamolo - lo volevamo prepotentemente. Volevamo che si apprezzasse un prototipo così autentico che più lucano non poteva essere. La regina è lei che viene da un posto che ha un nome così umiliante per un lago - il Pantano - e ha un cognome così imbarazzante - Pippa - con un papà che solo quattro giorni fa chiedeva in giro: ma conoscete qualche giornalista per mia figlia? E ora dovrà tenerli a bada. Troppo ovvio sventolare orgoglio territoriale. E’ vero, in questa ragazza c’è - ma è solo apparentemente un sostrato patetico ed è qui la sua ricchezza - la sintesi dell’antropologia lucana, un passo indietro, discrezione, nessuna volgarità, timore di osare, impenetrabilità e anche un po’ di bigottismo. Quanta differenza - apparentemente ripetiamo - con quella partenopea ossigenata che ha cantato (bene) con Massimo Ranieri sculettando di qua e di là o con quella molto finta e costruita che flirtava con Gino Paoli o la figlia di
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LA CURIOSITA’
«Moderna sensibilità artistica»
Il paese intero: «E’ il successo che meritava» di ANNA MARTINO
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Zucchero così favorita. Arisa ha battuto tutti per quella “sincerità” che ha fatto subito rima con “semplicità”. Dunque siamo felici perché questa diversità apparente l’ha posta sul podio non perché «poveretta-così timida ce l’ha fatta, dunque ce la possiamo fare tutte noi» ma perchè guardandola e sentendola è più attraente lei con la sua storia che una di quelle conigliette sparate a sproposito sul palco dell’Ariston che non trasmettevano un filo di erotismo, è più seducente lei che dovrà scoprire il successo e faticherà a gestirlo che gli stereotipi e i ruoli a tutti i costi come Patty Pravo che a 60 an-
ni va sul palco con le tette da fuori. Fa bene anche lei, tutto sommato. Arisa non è un tipo di donna al quale siamo stati costretti ad abituarci e non vuole neppure esserlo. Non è costruita nella sua goffa timidezza. E’ proprio così. E’ come il lago della sua Pignola (ah questo paese rifugio dove si scappa perché le case costano meno finalmente ha la sua rivincita): nessuno lo conosce ma quando lo scopri ti puoi perdere nel suo silenzio, degnamente kitsch e retrò come tutti quegli improbabili ristoranti che trovi lungo la strada dove ancora hanno nel menù farfalle panna e salmone come si portava negli anni Ottanta. In fondo rassicurante. Per nulla ansiogeno. Come le caverne dei Sassi o i calanchi argillosi senza vegetazione. Questa è una Basilicata che non ostenta, che alle calunnie razziste su facebook si comprime senza mai scrivere un “vaffanc…”, che ha molta ricchezze ma dovrebbe essere più disinvolta. Meno preoccupata e impacciata. Oggi quelli che sembrano limiti sono anche i punti di attrazione. Arisa ci piace da morire. Perderà timidezza, sovrastrutture di complessi e finti moralismi e allora la Basilicata ci piacerà ancora di più. Ma è proprio sicuro? Lucia Serino
GLI ESORDI ARISA è nata per cantare. Fin da bambina, infatti, partecipa a diversi concorsi culturali locali. All’età di 4 anni, nel 1986, gareggia al concorso Piccoli fans a Pignola. A 10 anni partecipa ad un’altra gara canora per bambini organizzata dal comune di Pignola. L’unico edicolante del paese, Gerardo Trapanese, racconta di averle venduto una cassetta sulla quale Arisa pare avrebbe voluto incidere dei brani da mandare ad una casa discografica. Voce solista del gruppo folk “Vineolae”, torna in Piazza con il concorso Pino d’Oro nel 1998, all’età di 16 anni. Intanto studia canto con il maestro Giuseppe Montagna, di Pignola, con il quale per quattro anni si esibisce nei diversi piano bar delle zone limitrofe. Lasciata Potenza per inseguire il suo sogno, frequenta un corso di formazione musicale e sostegno alla personalità artistica diretto dal maestro Mogol in Umbria. Da allora, anche la nostra piccola star, sembra abbia ricevuto, come tutti, tanti rifiuti. Ma la tenacia, la simpatia e la dote canora che la contraddistinguono hanno fatto sì che ottenesse una delle vittorie più ambite da un artista: Sanremo. a.m.
QUEL suo grazie non microfonato ma gridato a squarciagola dopo la sua incoronazione a regina delle “Proposte”, è l’immagine di una Basilicata pulita, umile, semplice e fantasiosa. Nessuno, nemmeno lei probabilmente, avrebbe scommesso un solo euro sulla sua vittoria. Per lei, del resto, era già un sogno calcare il palco dell’Ariston. Invece contro ogni pronostico ha vinto mettendo d’accordo tutti: critica e pubblico. Caso raro nel circo nazional popolare che è Sanremo. Che Arisa avesse conquistato tutti, è apparso evidente nella tre giorni che l’ha vista protagonista. Un crescendo di popolarità dovuto da una parte al motivetto simpatico e orecchiabile della canzone “Sincerità”, ma anche dal suo essere “personaggio”. La Rosalba (questo è il suo vero nome) che è apparsa nei tanti passaggi televisivi dei giorni scorsi, ha una caratteristica forse lontana dallo star sistem sanremese: nella vita “reale” è proprio così. Timida nell’approccio e disarmante nelle sue risposte “sincere”. Per questo ha conquistato tutti. E poi: come non parlare del suo personalissimo e molto apprezzato look vintage? Per Arisa ora è il tempo degli onori, delle luci della ribalta. Si apriranno molte porte che forse, per tanto tempo (ha ventisei anni un'età non giovanissima per una cantante praticamente debuttante) gli sono state negate. Quando cantava dopo la sua vittoria, i suoi occhi erano rivolti verso la platea. Nel punto in cui era assiepata la sua famiglia. Questa è l’immagine che ci piace della giovane cantante di Pantano di Pignola. Una ragazza vincente che non ha dimenticato le sue radici. Il migliore spot che la Basilicata potesse avere sulla ribalta nazionale. Uno spot che ha il volto “sincero” e dannatamente lunatico di Arisa. Giovanni Rosa g.rosa@luedi.it
DeFilippo
DeFranchi
Autilio
Chiurazzi
I COMPLIMENTI ad Arisa sono arrivati dal presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. «La vittoria di un talento lucano su un palcoscenico così prestigioso – ha detto il governatore lucano – non può che far scattare in tutti noi un pizzico di orgoglio, sapendo che Arisa si è formata con quei robusti valori di naturalità, semplicità, determinazione e... “Sincerità”» che una terra come la Basilicata sa custodire e trasmettere alle nuove generazioni. La vittoria di Arisa – ha concluso De Filippo – coincide casualmente, nella cornice del Festival, anche con il lancio nazionale dello spot “Basilicata. Bella scoperta” che è un ingegnoso invito a svincolare il patrimonio di ricchezze naturali e di talenti umani per farlo fruire oltre i confini regionali. Questa è la Basilicata, vitale e di grande interesse».
«Esprimo vive felicitazioni alla giovane cantante Arisa ed a tutta la sua famiglia per l’importante vittoria conseguita venerdì sera nella sezione giovani proposte della cinquantanovesima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo». Scrive così in una nota diffusa dall’ufficio stampa alle prime ora del mattino il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Prospero De Franchi, che come tutti i lucani avrà seguito con trepidazione la proclamazione dei vincitori della categoria nuove proposte di Sanremo, seppure sia andata in onda a notte fonda. «Il suo talento, la sua passione, la sua “sincerità” – ha aggiunto il presidente Prospero De Franchi – hanno coinvolto l’intera nazione mettendo in risalto, ancora una volta, le grandi doti valoriali e artistiche dei tanti giovani della nostra terra».
«IL SUCCESSO al Festival di Sanremo di Arisa è motivo di particolare soddisfazione perchè la giovane artista, alla quale facciamo i migliori auguri, prima del SanremoLab ha partecipato al Progetto Basilicata Rock Basilicata Pop promosso dal Dipartimento Formazione-Lavoro della Regione». Lo ha detto, in una dichiarazione diffusa dall’ufficio stampa, l’assessore regionale alla formazione, Antonio Autilio, riferendo che «Rosalba è stata una dei 30 giovani (15 cantanti e 15 autori di testi) che attraverso una borsa di studio erogata dalla Regione ha partecipato ad uno stage formativo in Umbria, presso il Cet, la scuola-laboratorio del maestro Mogol. «Ciò ci sprona a continuare attraverso – ha proseguito l’assessore – un avviso pubblico di bando per selezionare una scuola-laboratorio e ripetere, quest’anno, il progetto già attuato nel 2007».
IL SENATORE Carlo Chiurazzi (Pd) si è congratulato, stamani, «con il grande Maestro Mogol per aver accompagnato la preparazione musicale della giovane vincitrice lucana del festival di Sanremo, Rosalba Pippa, in arte Arisa». «Rosalba Pippa – ha ricordato il parlamentare – originaria di Pignola, ha frequentato un corso di formazione musicale e sostegno alla personalità artistica diretto dal maestro Mogol e seguito dallo staff del Cet Music, scuola fondata da Mogol in Umbria, promosso nel 2006 attraverso un avviso di selezione per Giovani eccellenze lucane (Gel) nell’ambito del programma patto con i giovani, sostenuto e finanziato dalla Regione Basiicata, dipartimento Formazione e Lavoro con il Fondo Sociale Europeo. Dal Sud e dalla Basilicata, c’è quell’autentico che ancora va riscoperto e portato all’attenzione, dalla Basilicata, c'è quella sincerità che la brava Arisa ha saputo dire e cantare».
Altobello
Antezza
Braia
«ARISA, la vincitrice della sezione Propostè del cinquantanovesimo festival della canzone italiana di Sanremo, è il simbolo di quella parte di Basilicata, ricca di talenti artistici, di passione e di impegno che la Provincia di Potenza, sin dall’inizio della legislatura, ha scelto di sostenere e valorizzare, anche attraverso il circuito dei Giovani Artisti Italiani (Gai)». E’ quanto ha dichiarato nella giornata di ieri, in una nota stampa, il presidente della Giunta provinciale di Potenza, Sabino Altobello. Secondo quanto riferito dal presidente Altobello «grazie al Gai sono state create occasioni e realizzate molteplici attività a favore dei giovani che operano nel campo della creatività, delle arti e dello spettacolo».
«LA vittoria di Arisa nella sezione proposte del Festival della canzone italiana di Sanremo premia una ragazza lucana brava e intelligente, che con la sua disarmante semplicità, oltre che con autentica “sincerità”, ha conquistato il cuore degli italiani. A lei, alla sua famiglia e alla comunità di Pignola vanno le più sentite felicitazioni». Lo ha detto, in una dichiarazione, la senatrice Maria Antezza (Pd), la quale ha sottolineato che «con il suo indubbio talento artistico, Arisa dimostra di saper rappresentare una gioventù che vuole essere messa alla prova e che sa scommettere sul proprio talento». «Una gioventù che – ha concluso la parlamentare del Partito democratico - fa ben sperare per il futuro della nostra regione».
«DA cittadino orgoglioso della propria identità lucana e da componente del Consiglio comunale di Matera, voglio personalmente complimentarmi con la cantante e nostra corregionale Arisa vincitrice nella categoria nuove proposte al Festival di Sanremo». Lo ha dichiarato il consigliere comunale di Matera del Pd, Luca Braia, che ha continuato: «Una vittoria importante che porta alla ribalta nazionale il comune di Pignola, che le ha dato i natali e l’intera nostra Regione Basilicata e che testimonia la presenza sul nostro territorio di eccellenze anche artistiche che riescono ad emergere ad a vincere il confronto anche con figli d’arte dal passato e presente illustrissimo (Zucchero, Dodi Battaglia ed altri … ) e con artisti emergenti caldeggiati da autentici mostri sacri della musica italiana»
Arisa da bambina già canta
E IN RETE ARISA SPOPOLA. BLOG E SITI NE PARLANO COSÌ
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La copertina de Il Sole 24 Ore
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Domenica 22 febbraio 2009
24 ore in Basilicata
Un anno e mezzo fa scassinarono un centro commerciale di Potenza fuggendo verso il barese
Arrestati i ladri del bancomat Nella sparatoria con i carabinieri rimase ucciso uno dei complici POTENZA - Un anno e mezzo da quel tentativo di rapina al centro commerciale Galassia di via del Gallitello a Potenza: 21 mesi, per l’esattezza, dall’alba dell’8 maggio del 2007, quando in quattro, affiatati, abili, organizzatissimi, avevano preso di mira un bancomat del capoluogo di regione con la fiamma ossidrica e il piede di porco, l’avevano divelto e caricato di peso sopra un furgone, per poi lanciarsi in fuga verso Matera. Un’Alfa 159 e un furgone; quattro uomini in tutto; due per macchina. Il furgone naturalmente era rimasto più indietro, ed era stato raggiunto lungo la Basentana da una pattuglia del Nucleo operativo radiomobile dei carabinieri. C’era stato un primo tentativo di speronamento senza successo, poi i portelli si erano aperti in corsa, e uno dei rapinatori aveva iniziato un conflitto a fuoco con i militari nel tratto a valle delle Dolomiti lucane, comprese le curve e le gallerie, fin quando una pallottola esplosa dai carabinieri aveva raggiunto il complice che era seduto al volante. Uno sportello ancora aperto, e il corpo ancora per terra. Questa la scena che si presentava qualche ora dopo al chilometro 19 della superstrada, mentre il traffico di pendolari andava facendosi via via più intenso. Teodoro Santoro, 51 anni, si era accasciato lì per morire, e la refurtiva era stata definitivamente assicurata, ma in quei momenti concitati l’altro rapinatore aveva esploso ancora qualche colpo nel tentativo di coprirsi le spalle, e si era buttato nel fondovalle riuscendo a far perdere le sue tracce ai carabinieri che lo inseguiva-
COME ERA ANDATA
no da vicino, assieme a quei due che davanti proseguivano, come se nulla fosse, con una macchina molto più veloce. Finalmente beccati. Ieri i carabinieri del comando provinciale di Bari hanno eseguito un ordine di custodia cautelare in carcere firmato dal gip Rocco Pavese. Michele Cutrignelli, Nicola Valerio, e Nicola Vavalle, rispettivamente di 51, 42, e 43 anni, tutti pregiudicati e residenti nel quartiere San Paolo di Ba-
ri nella periferia nord del capoluogo pugliese, sono i tre nomi che mancavano all’appello. Le indagini sono iniziate con il sopralluogo degli uomini del nucleo investigativo di Potenza guidati dal capitano Antonio Milone, e sono state portate a termine, su delega del pm Henry John Woodock, dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della procura della Repubblica di Potenza, agli ordini del maggiore Antonio Massaro.
Un lavoro “alla vecchia maniera”, questa volta, che significa in massima parte: servizi di osservazione, pedinamento, e controlli incrociati, fino all’individuazione di quei tre nomi, e la conferma di una tesi che era già emersa nelle prime ore dal fatto, ovvero che quell’episodio di Potenza dovesse ricondursi all’attività di una banda di rapinatori specializzata nei bancomat, che sarebbe stata attiva almeno dal 2002, e che dopo ogni colpo era
riuscita a dileguarsi nel triangolo tra Modugno, Bitonto, e per l’appunto San Paolo di Bari. Santoro dei quattro era l’unico di Modugno, dove viveva immerso nel lusso di un bel quartiere residenziale. Un dato anomalo considerato che formalmente risultava addirittura nullafacente. Nel suo appartamento secondo i primi rilievi c’era abbondanza di specchi, marmi e finiture costose, peraltro il tutto a
poca distanza dalla sede di una locale compagnia dei carabinieri. I tre che sono rimasti di quel gruppo originario, per il momento risultano indagati, anche se a brevissimo le accuse a loro carico dovrebbero trasformarsi in un imputazione per concorso in furto pluriaggravato. “Restano a disposizione dell’autorità giudiziaria”, si dice in questi casi, “associati nella Casa circondariale di Bari.” Leo Amato
Un 33enne lucano e un 24enne piemontese sospettati dell’uccisione di un uomo di Termoli
A Melfi due fermi per omicidio MELFI - Portano in terra lucana le indagini per l’omicidio di Raffaele Scala, l’uomo ucciso giovedì sera intorno alle 21, in via Duca degli Abruzzi, davanti alla pizzeria “Amadeus”, a Termoli. Le indagini, di cui è titolare il procuratore capo di Larino (Cb), Nicola Magrone, hanno condotto gli investigatori in provincia di Potenza. Grazie all’aiuto degli uomini del commissariato di Melfi, guidati dal commissario Mario Russo, ieri mattina due uomini sono stati fermati a Rionero in Vulture, uno a piedi e l’altro mentre era in auto.
Si tratta di un 24enne piemontese, Luigi Libutti, e di un 33enne di origini lucane, Giuseppe Cito, entrambi residenti a Termoli. Cito, di Melfi, vive da tempo in Molise dove è sposato con una donna di Termoli. Secondo indiscrezioni i due, da ieri sera in carcere a Melfi, interrogati dalla polizia avrebbero reso delle dichiarazioni spontanee sull’omicidio. Le accuse nei confronti delle due persone non sono state però ancora ufficializzate dalla Squadra Anticrimine del Commissariato di Termoli che, sul caso, si è stretta nel riserbo. Secondo quanto riporta-
to dall’Ansa, la fidanzata di Raffaele Scala all’uscita dal Commissariato di Termoli, dove si era recata ieri pomeriggio accompagnata dai familiari, avrebbe persino detto che i due sospettati avrebbero: «anche confessato». La Polizia non ha confermato il fermo delle due persone ieri sera ma, nelle prossime ore, è attesa la svolta definitiva delle indagini con l’arresto dei presunti responsabili. Giovedì sera Raffaele Scala, trentottenne originario di Napoli ma residente a Termoli, è stato raggiunto da due persone ed accoltellato ad un braccio,
al bacino, all’addome ed alla gola, poi lasciato sull'asfalto della strada, a pochi metri dall’ingresso della pizzeria, dove è stato notato da alcuni passanti che hanno lanciato l’allarme. La giovane fidanzata di Raffaele Scala è titolare con i genitori di un bar con rivendita di sali e tabacchi nel centro di Termoli. Stravolta dal dolore per il fatto di sangue di cui è stato vittima il fidanzato al quale era legata da alcuni anni, è stata sentita dalla Polizia a cui ha raccontato della vita condotta con Raffaele Scala. All’origine dell’omicidio, sembra ci sia un regola-
II luogo dell’omicidio. In alto Raffaele Scala
mento di conti. Scala, molto conosciuto a Termoli anche per la sua attività di Vigile urbano estivo condotta per breve tempo, era in procinto di aprire un’attività commerciale. L’autopsia sul cadevere,
inizialmente programmata per ieri pomeriggio, è stata fissata per domani mentre i funerali per martedì mattina alle 9 nella chiesa di San Pietro a Termoli. m.b.
24 Ore in Basilicata 13 Parco Val d’Agri Domani mattina il commissario Domenico Totaro torna al lavoro Domenica 22 febbraio 2009
«Mi impegnerò per l’ambiente» Reinsediato nelle sue funzioni fino al prossimo 2 maggio VAL D'AGRI - Ha atteso con pazienza l'evoluzione della vicenda. Aveva dichiarato al Quotidiano (11 febbraio 2008 il giorno della notizia dell'annullamento da parte del Consiglio di Stato della sentenza del Tar che riconosceva la correttezza delle procedure seguite dal Ministero dell'Ambiente per la sua nomina) che “avrebbe atteso ordini dal Ministero” e restava “fermo”. Anche in seguito alla precisazione che “il Consiglio di Stato aveva invitato Ministero e Regione a trovare un accordo in tempi brevi sul vertice istituzionale dell'Ente e solo in caso contrario poteva ritornare nelle sue funzioni ma dopo il 2 maggio, ed esclusivamente nell'ipotesi in cui entro tale data non si sarebbe raggiunto l'intesa tra ministero e Regione Basilicata sulla nomina del presidente del Parco” , senza scomporsi aveva commentato di un suo ritorno «sarà un commissario super partes, per un dialogo con tutte le Istituzioni, soprattutto con la Regione, e con la gente per il bene del Parco». Domenico Totaro da lunedì mattina è al lavoro per il Parco Val d'Agri Lagonegrese. Raggiunto telefonicamente ha spiegato il come del rientro delle sue funzioni. «In data 20.02.2009 - spiega - mi è stata anticipata via fax dal Ministero dell'Ambiente Direzione Generale per la Protezione della Natura l'ordinanza n.783/09 del 10 febbraio con la quale il Consiglio di Stato ha accolto l'appello del Ministero nei confronti dell'Ordinanza cautelare del TAR Basilicata n.417/2008, con la nota -
SOLIDARIETÀ
La reazione del mondo politico dopo l’intimidazione a Navazio
In alto la mappa del parco della Val d’Agri. A sinistra il commissario Domenico Totaro
continua Totano - di accompagnamento con la quale mi si comunica che “conformemente al parere già espresso dall'Avvocatura Generale dello Stato la Signoria Vostra è reinsediata nelle sue funzioni fino al 2 maggio 2009. Quindi io da lunedì mattina riprendo la mia attività ed il mio impegno sarà immediatamente per l'ambiente e la salute dei cittadini». E nel frattempo che il Ministero riavvii le pratiche per il compimento dell'intesa per la nomina del presidente con la Regione, il commissario sottoli-
nea che «la mia volontà di mettere a disposizione, intanto che auspico sia raggiunta al più presto, il mio impegno per affrontare i nodi urgenti legati alle problematiche del parco, sulle quali già nei mesi scorsi avevo iniziato ad operare. Lo sviluppo corretto - aggiunge il rinominato commissario - dell'area parco, la tutela delle sue peculiarità ed un proficuo rapporto con gli enti territoriali saranno le questioni alle quali mi dedicherò in via prioritaria». Angela Pepe
MELFI - Mentre continuano le indagini per individuare la provenienza della busta con due proiettili e una lettera minatoria indirizzata venerdì scorso al sindaco di Melfi, Ernesto Navazio, ieri è stato il giorno della solidarietà. In un colloquio telefonico avuto ieri, il consigliere regionale del Pd Vincenzo Folino ha espresso al sindaco e agli esponenti dell’amministrazione solidarietà per l'atto intimidatorio di cui è stato oggetto. Folino, che ha rinnovato a Navazio il suo apprezzamento per il delicato impegno istituzionale, auspica che i responsabili dell'intimidazione vengano prontamente perseguiti e che il Comune di Melfi possa continuare a svolgere le proprie attività in un clima più sereno. Solidarietà anche dal segretario regionale del Partito Democratico di Basilicata, Piero Lacorazza . «A distanza di pochi giorni da un incontro che il Pd ha organizzato proprio a Melfi sulla legalità - sostiene il segretario - è necessario rinnovare l'impegno per l'affermazione di questi valori e respingere con forza azioni di tal genere». «L'invio dei due proiettili e della lettera minatoria , indirizzata al Sindaco e ad alcuni componenti della Giunta, è un gesto ignobile ed assolutamente deprecabile». Hanno sottolineato ancora in una nota Luigi Simonetti, coordinatore del
Pd, e Gianvito Corona, capogruppo Pd di Melfi. «Il Partito Democratico - continuano i due - esprime la più netta condanna dell'atto e la sua vicinanza e solidarietà al Sindaco e alle Istituzioni della città; al contempo manifesta preoccupazione per il ripetersi di tali episodi. In questo momento sottolineano ancora i due esponenti - è chiesto, alle Istituzioni democratiche e alle forze politiche, di non sottovalutare nulla ed un impegno nuovo nel sensibilizzare l'opinione pubblica a difesa della convivenza civile, contro ogni forma di criminalità, per l'affermazione della legalità». Parole di vicinanza al sindaco Navazio anche dal presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello, che è intervenuto ieri mattina al direttivo della Fondazione Nitti, riunitosi a Melfi. Nel corso dell’incontro Altobello ha avuto modo di esprimere personalmente al sindaco di Melfi, Alfonso Ernesto Navazio, la propria solidarietà per l'ennesimo atto intimidatorio che ha colpito lui e esponenti della sua giunta. Altobello, confidando nel lavoro delle forze dell'ordine che faranno al più presto luce sull'accaduto, ha condannato il gesto auspicando che il lavoro amministrativo di Navazio e della sua giunta possa proseguire in un clima di maggiore serenità.
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24 Ore in Basilicata
Domenica 22 febbraio 2009
Agricoltura Una manifestazione per sostenere la competitività. E il 26 mobilitazione per sollecitare il governo
La Cia rilancia i Gruppi di Interesse Economico POTENZA - Nell’ ambito del progetto di trasformazione in “Sindacato agricolo del territorio”, per favorire una rinnovata competitività economica e produttiva in agricoltura facendo diventare le imprese agricole leva e strumento dei processi economici e di sviluppo locale, la Cia di Basilicata – si legge in un comunicato - ha rilanciato la costituzione dei Gruppi di Interesse Economico. Sono sei i Gie insediati per settore: olio, vino, zootecnia, ortofrutta, cereali, florovivaismo e che sono impegnati nella verifica dell’andamento produttivo e di mercato di ogni singolo comparto e per la definizione di proposte necessarie alla realizzazione da parte del Dipartimento Agricoltura della Regione dei Piani di comparto e di regolamento dei nuovi segmenti di prodotto. «Gli imprenditori agricoli sono inoltre impegnati - continua la nota - a sostenere le priorità: sgravi dei contributi; riduzione dei costi produttivi; alleggerimento degli oneri burocratici; modifica del decreto legge sulle quote latte; oggi inaccettabile; finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali. Nella nuova settimana – secondo quanto ha deciso l’Ufficio di Presidenza della Cia - scatterà una nuova
ferma mobilitazione sull’intero territorio nazionale che culminerà con una grande iniziativa a Roma il 26 febbraio. Più di mille agricoltori (un centinaio provenienti dalla Basilicata, tra cui delegazioni dell’area dell’aglianico, dell’ortofrutta del Metapotino, dell’olivicoltura delle Colline Materane, degli alevamenti zootecnici del Marmo-Platano, Val d’Agri e Potentino e dele aziende cerealicole del Vulture-Alto Bradano-Materano) manifesteranno, in piazza Montecitorio per sollecitare una maggiore attenzione nei confronti del settore e soprattutto per chiedere immediati e straordinari interventi a sostegno delle imprese che vivono un momento di grave emergenza». Questa iniziativa sarà preceduta da una grande convention, sempre il 26 febbraio a Roma, presso il Palazzo dei Congressi, dei Gruppi di interesse economico (Gie) costituiti in queste ultime settimane nelle varie realtà locali della Cia. «Insomma, una giornata, quella del prossimo 26 febbraio, che vedrà la Cia fortemente mobilitata non solo per sollecitare risposte da parte di Governo e Parlamento, ma anche per sviluppare una strategia propulsiva in difesa dei redditi dei produttori, per la crescita delle imprese e per un’agricoltura che sia reale pro-
tagonista della vicenda politica ed economica del Paese. D’altra parte, proprio l’agricoltura sta attraversando uno dei momenti più difficili degli ultimi trent’anni. Basti pensare che solo nel 2008 più di 20 mila (di cui oltre 600 in Basilicata) sono andate fuori mercato. Il rischio è che nei prossimi tre-quattro anni, altre 250 mila aziende (circa 2.500 in Basificata) rischiano di cessare l’attività. I motivi sono noti e dalla Cia più volte denunciati: costi produttivi sempre più pesanti; oneri contributivi e burocratici opprimenti; la proroga per la fiscalizzazione degli oneri sociali ferma ancora al 31 marzo 2009; redditi falcidiati; prezzi sui campi in continua discesa; mancanza di finanziamenti per il Fondo nazionale di solidarietà per le calamità naturali; un decreto sulle quote latte inaccettabile; scarsissima attenzione da parte del Governo; pochi e fragili sostegni pubblici; una politica di sviluppo che si allontana in maniera inesorabile; un’agguerrita competitività a livello internazionale». «Sul versante regionale, si rivendica: un pacchetto di misure straordinarie per affrontare l’emergenza in agricoltura; l’approvazione di una normativa regionale finalizzata a sostenere la modernizzazione, la competi-
Il presidente Cia lucana, Donato Distefano
tività e l’internazionalizzazione del sistema agricolo-alimentare rurale lucano; l’accelerazione della riforma degli enti sub-regionali, il mantenimento degli impegni contenuti nel cronoprogramma di pagamenti da parte dell’Arbea».
Presentato alla Bit il programma turistico 2009 Ancora precipitazioni. Si scia in tutta la regione
Scoperte lucane Neve anche in collina Iniziative da Matera al Pollino MILANO – Dai Sassi di Matera, intrico di vicoli e scale, palazzetti e orti, al borgo di Venosa con il parco archeologico romano e le catacombe; dal Museo archeologico di Potenza al Castello di Melfi: la Basilicata mette in vetrina i suoi gioielli davanti al pubblico della Bit, in corso a Fieramilano. Sono numerosi anche gli eventi organizzati nella regione per il 2009. Tra le altre cose, Matera dedicherà dal 13 giugno una mostra antologica allo scultore Dino Basaldella, in occasione del centenario della nascita. Spazio poi alla musica nel Parco nazionale del Pollino, con il Pollino Fusion Festival a luglio, seguito ad agosto dal Pollino Music Festival, dal concorso Terme Live di Latronico, dall’Agglutination Metal Festival e dal Radici Etno-Contest. Tra le attrazioni più curiose ritorna poi l’adrenalinico “volo dell’angelo”, un percorso di un chilometro e mezzo tra le vette di Castelmezzano e Pietra Pertosa. Iniziative con le quali si spera di migliorare ancora i dati positivi che il turismo lucano ha registrato quest’anno in controtendenza con il resto d’Italia. Nel dettaglio i dati registrano un sistema alberghiero con un solo hotel in più ma migliora sul piano qualitativo, con un terzo albergo a 5 stelle, un altro a 4 stelle mentre calano le
Aprono gli impianti
Un momento della conferenza con amministratori e operatori
strutture a due stelle (-4). Significativa invece la crescita numerica delle strutture extralberghiere con 13 affittacamere/case vacanze in più e 15 nuovi B&B. L’incremento complessivo rispetto al 2007 è di ben 25 unità produttive (e 222 posti letto) in più. Particolarmente positivo il dato sugli arrivi, aumentati di 18mila unità, con un significativo aumento delle presenze nelle strutture di fascia alta (+7mila). Gli italiani aumentano del 5%, gli stranieri calano del 3.75%. Analoga forbice si registra tre arrivi e presenze: le presenze aumentano dello 0.30%, frutto della
media tra una crescita degli italiani (+0.78) e un calo degli stranieri (-3.92) che seppure negativo è un dato nettamente migliore della performance generale dell’Italia meridionale. Un’analisi più dettagliata che differenzia strutture alberghiere ed extraalberghiere conferma il trend positivo. Negli alberghi lucani, nel 2008, si sono registrate 15mila arrivi in più del 2007 (+3.89%) e 9mila presenze in più (+0.64%) mentre nelle strutture extraalberghiere gli arrivi sono aumentati del 4.27% (+3.184) e le presenze sono calate dello 0.45%.
POTENZA - Dopo due giorni di tregua il maltempo torna ad abbattersi sulla regione. La Protezione civile ha fatto sapere, infatti, che da questa mattina fino alle prossime 18-24 ore si prevedono nevicate fino a quote di 200-400 metri sia sulla Basilicata sia sulle vicine Campania orientale e Puglia. Nel corso della giornata le precipitazioni si estenderanno poi sulla Calabria. Le precipitazioni si prevedono con quantitativi cumulati deboli, localmente moderati sulle zone collina-
ri e montuose, gelate potrebbero verificarsi nel corso della notte. Le forse dell’ordine invitano pertanto la cittadinanza alla prudenza e tutte le amministrazioni locali sono allertate per intervenire tempestivamente qualora si dovessero verificare situazioni di emergenza come avvenuto nei giorni scorsi. Intanto però oltre ai disagi le precipitazioni della settimana hanno portato anche delle buone notizie per quanto riguarda gli impianti sciistici. L’Azienda di
promozione turistica regionale ha indicato i luoghi in cui è possibile andare a sciare (grafico in alto). Da ieri e fino a martedì sono aperti gli impianti di Montagna Grande e del Monte Volturino. Seggiovia e Ski lift funzionanti anche sul Monte Sirino e a Conserva. Per quanto riguarda, invece, la zona di Abriola, in particolare l’impianto di Monte Pierfaone - Sellata, sono operative per il momento soltanto le seggiovie.
DANNI DA MALTEMPO POTENZA - Il maltempo di questi giorni ha riaperto il dibattito sulla sicurezza stradale. «Nella zona del Vulture-Melfese una delle zone a forte vocazione turistica e industriale, si registra oggi, oltre alle crisi dei comparti automobilistico ed agro-alimentare, che rischia, se non si interviene nei tempi giusti di avere effetti devastanti sull'occupazione e sulle prospettive di sviluppo di un'area dalle grandi potenzialità produttive una grave carenza di infrastrutture a causa di uno sviluppo bloccato spesso dalla burocrazia e dalla cattiva gestione». A sottolinearlo è il responsabile provinciale Trasporti di FI - Pdl, Pierluigi Di Fazio. «La questione viabilità nel nostro territorio è sempre stata abbastanza ostica da affrontare innanzitutto per i rappresentanti istituzionali. Personal-
Di Fazio (Pdl): «A rischio la viabilità del Vulture - Melfese» mente credo che quando si affrontano argomenti così importanti come l'incolumità pubblica debbano mettersi in campo tutte le azioni necessarie. L'assurdo è che, pur disponendo di somme consistenti, non si riesce ad utilizzarle al meglio e produttivamente. Tutto ciò avviene poiché per la realizzazione di nuovi interventi e di nuove strategie di sviluppo, manca del tutto l'attività di programmazione per gli interventi strategici, ma si registra anche un'inefficienza nelle fasi di progettazione ed in quella di attuazione dei programmi. Ne sono un esempio - continua Di Fazio - la Sp 10, la Ginestra-Barile, la Sp 18. Non è più possibile ritardare gli inter-
venti previsti, a solo titolo esemplificativo, come la presa in carico per rendere più sicura la Barile - Ginestra, anche con una semplice striscia di mezzeria. Altre strade che necessitano di urgenti interventi sono la ex SS 303, nel tratto Rapolla-Melfi. La suddetta, necessita di una pavimentazione con asfalto drenante e la verifica delle pendenze dei punti critici, già causa di diversi incidenti. Da anni, il tratto di strada non è oggetto di manutenzione. Prova evidente è il grande numero di incidenti avvenuti nel breve e lungo periodo, oggetto di risarcimento danni da parte della Provincia di Potenza, proprietaria della strada da qualche anno. L'in-
tera arteria non presenta più le garanzie di sicurezza per gli utenti: i guard-rail sono inesistenti o danneggiati, la segnaletica sia orizzontale sia verticale è insufficiente. E ancora, trattandosi di un'arteria realizzata negli anni Trenta, è ragionevole pensare che non sussistano pendenze adeguate al traffico moderno. Infine, molti degli spazi vicino ad alcuni punti critici sono potenziali discariche a cielo aperto. Non potevo non concludere con la superstrada “Oraziana”che dovrebbe collegare Rionero con Venosa, passando per Ginestra. Ebbene dopo oltre 20 anni è stato realizzato ed aperto al traffico solo il tratto Rionero-Ripacandida che presenta
ad oggi ad ogni calamità naturale sintomi di incrinature. E non finisce qui perché anche la Bradanica e la Sp 48 hanno bisogno di interventi urgenti. È necessario rivedere l'intera programmazione provinciale sulla viabilità, adeguando il piano annuale e triennale alle nuove esigenze che si presentano nell'area nord della Basilicata dove bisogna intervenire con la massima tempestività ed efficacia sul sistema dei collegamenti stradali per evitare il rischio di un dannoso ed inaccettabile isolamento. Nel Piano provinciale di viabilità perciò si devono introdurre alcune priorità tenendo conto di centri abitati e di strade essenziali per i collegamenti tra comuni e tra gli stessi e il capoluogo. Molte volte sono intervenuto ma sempre con lo stesso risultato: nessuna risposta».
Domenica 22 febbraio 2009
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15 Domenica 15 febbraio 2009
Martina Caruso
Cercasi scatti lucani disperatamente
La Basilicata degli anni ‘50 continua ad interessare studiosi italiani e stranieri, che in numero crescente trovano nel Centro di documentazione “Rocco Scotellaro e la Basilicata del secondo dopoguerra” di Tricarico, spesso complice il sito web, un punto di riferimento per consultare la biblioteca specialistica e il suo prestigioso archivio fotografico. Universitari, professori e ricercatori, che giungono in regione per approfondire quel momento storico, così ricco di fermenti culturali e testimonianze lasciate da grandi nomi della politica, della letteratura, della sociologia, dell'antropologia e del mondo artistico, prodotto sull'onda emotiva del “Cristo si è fermato ad Eboli” di Carlo Levi. Continua è, in particolare, l'attenzione verso gli scatti dei grandi fotoreporter come Saymour, Cartier Bresson, Hass, che colsero nella Lucania di quel dopoguerra una realtà sociale ancora poco contaminata. Tra questa nuova serie di studiosi della Basilicata, si colloca la ricercatrice anglo-italiana Martina Caruso, dottoranda presso il prestigioso Courtauld Institute of Art di Londra, giunta a Tricarico per consultare i fondi fotografici ed anche alcuni libri e riviste introvabili in altre biblioteche italiane. La studiosa ha analizzato soprattutto le foto del primo viaggio di CartierBresson in Basilicata, nel 1952 e gli scatti che Arturo Zavattini realizzò nel giugno dello stesso anno al seguito della spedizione etnografica di Ernesto De Martino nella Rabata di Tricarico e le foto di Mario Carbone, che nel 1960 accompagnò Carlo Levi soprattutto nei luoghi del confino. Martina Caruso sta elaborando, infatti, una tesi di dottorato su “Miseria, Misericordia, Mascolinità: fotografia italiana del dopoguerra, 1944 - 1954”, sotto la guida dei professori Sarah Wilson e Julian Stallabrass, docenti del Courtauld Institute of Art, che è un college della University of London ed uno dei centri mondiali di eccellenza per l'insegnamento e la ricerca nella storia dell'arte, che annovera fra gli ex allievi scrittori illustri, artisti, poeti, e direttori di importanti musei e gallerie in tutto il mondo. Una sezione della ricerca della Caruso riguarderà proprio la fotografia italiana e straniera, ambientata nel sud Italia intorno ai primi anni ‘50. Nel frattempo, la giovane studiosa presenterà una relazione su “Letteratura e fotografia italiana” al convegno internazionale che si terrà a Warwick nel prossimo marzo, utilizzando ampiamente i dati ricavati dagli archivi fotografici consultati a Tricarico. Martina Caruso è vice presidente dell'Archivio Giulio Turcato (di cui è nipote) di Roma. Per il grande pittore veneziano ha scritto un'interessante e puntuale biografia, ricca di spunti critici, che ne illuminano il percorso artistico dal 1940 al 1995 e ne inquadrano l'attività nel clima culturale di quegli anni. Per questi suoi interessi, la Caruso è ha incontrato anche rappresentanti del Circolo la Scaletta, il presidente del Musma e del Centro Carlo Levi e visitando il Museo d'arte medievale e moderna, che ha sede nel Palazzo Lanfranchi e che custodisce numerose e significative opere di Levi. Michele Santangelo
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Domenica 22 febbraio 2009
Domenica 22 febbraio 2009
Il carnevale Il rito della festa grassa
Non solo coriandoli, tante prelibatezze in tavola
di FEDERICO VALICENTI QUALE migliore occasione del carnevale per lasciarsi trascinare in svaghi e divertimenti. Tra sberleffi e travestimenti prendere in giro le classi sociali più abbienti, ribaltarne le figure, le donne vestite da maschi e i maschi travestite da donne, con un cambio di ruoli sia fisico che mentale. Chi si traveste da prete e chi da monaca, chi da gendarme e chi da benestante, da grasso e gaudioso a puerpera seminuda. Tutti possono mascherarsi a carnevale, le distinzioni di ceto e di sesso cadono, le maschere permettono la massima libertà e soprattutto nessuna differenza. «Sembra che ognuno di carnevale a modo suo possa far, par che adesso non sia male anche pazzo diventar». Emblematico antico ritornello che accompagna l'ingresso alle fantasie carnevalesche. Il primo carnevale, inteso come momento di aggregazione e di festa, dove i ruoli delle persone vengono codificate con maschere e travestimenti, risale ai tempi degli Egiziani. All'epoca dei faraoni, accompagnati al ritmo di canti e danze di donne mascherate seminude, il popolo egiziano sacrificava al dio Nilo i buoi portati in sfilata. Gli antichi greci si dedicavano per lo più a ringraziare il dio del vino Dionisio, bevendo e cantando. Mentre il popolo dell'antica Roma si lasciava prendere dall'euforia della festa durante i Baccanali, festeggiamenti in onore del dio Bacco, che si svolgevano lungo le strade della città e prevedevano l'uso di maschere, tra fiumi di vino, danze e donzelle. Famosa la festa di Cerere e Proserpina che si svolgeva di notte dove giovani e vecchi, nobili e plebei si univano in orge di cibo e sesso nell'entusiasmo dei festeggiamenti. Sempre a Roma in marzo e dicembre si festeggiavano i Saturnali, le feste sacre dedicate al padre degli dei , Saturno. All'inizio dei festeggiamenti Saturnali, il popolo in assemblea plenaria eleggeva il Re della Festa, che aveva il compito di farlo divertire, organizzando i giochi nelle piazze, gli spettacoli con i gladiatori ed altri intrattenimenti per il pubblico romano. Queste feste, all'origine, si svolgevano nell'arco di solo tre giorni durante i quali gli schiavi diventavano padroni e i padroni diventavano schiavi. Visto e acclamato l'enorme successo, di pubblico e di adesioni, i tre giorni diventarono sette. In epoca imperiale, ancora per far divertire il popolo e tenerlo buono, la festa fu portata da sette a quindici giorni. E' nel mondo dell'antica Roma e nelle sue feste popolari che possiamo ritrovare le origini del nostro carnevale. Con l'arrivo del cristianesimo i riti, come quello dedicato a Cerere e Proserpina, vennero banditi e restando semplicemente giochi per il divertimento popolare. Nel 1162, il giorno di giovedì grasso, il doge di Venezia sconfisse in battaglia il patriarca di Aquilegia , per ricordarne la sconfitta gli impose di far travestire i suoi successori da militi
follie eper colori il re
CARNEVALE del doge che avevano il compito di uccidere, ogni anno ad ogni giovedì grasso, 300 maiali distribuendone la carne tra nobili, clero e popolo. In seguito a questo evento nel tardo Medioevo il travestimento si diffuse nei carnevali delle città. Il travestirsi, mascherarsi permetteva lo scambio di ruoli, schernendo le nobiltà con parodie e caricature di vizi e malcostumi. Maschere che sono diventate in seguito i simboli delle città dove sono nate e delle proprie debolezze umane. Durante il Rinascimento il carnevale fu introdotto anche nelle sfarzose corti europee assumendo forme e linguaggio raffinati, legandolo alle arti del teatro, della musica e dalla danza. Nel XVI secolo, Lorenzo dei Medici nella sua Firenze, fece organizzare, in occasione del carnevale, lunghe sfilate di carri allegorici con costumi sfarzosi e danze, così
da segnare una svolta nella realizzazione e presentazione del nuovo carnevale. Nella fervida e vivace cultura rinascimentale della fine '500, le maschere trovarono posto negli attori della Commedia dell'Arte che portando in teatro personaggi tipici nati dalla fantasia popolar-carnevalesca, caratterizzandoli nel linguaggio e nella gestualità. Nascono "le maschere" che diventano l'immaginario di riscatto e di scambio di ruoli nella tradizione collettiva. Maschere che indossiamo e che ci accompagnano ancora oggi! Carnevale chièn' d'uòglie, stasera maccarune e craie fòglie, carnevale pieno d'olio(grasso), questa sera maccheroni e domani verdura. La parola carnevale deriva dal latino "carnem levare", eliminare la carne, indicando l'ultimo banchetto prima dell'astinenza e del digiu-
no quaresimale. In Basilicata il carnevale viene festeggiato in tutta la regione al ritmo di tarantella con organetti, tamburrelle e battiti di chiave su bottiglie vuote. La grande tradizione gastronomica lucana ci porta a gustare piatti e preparazioni diverse per luoghi e territori. In molti paesi la sera di carnevale si usa mangiare la pasta fatta in casa con una bella grattugiata di rafano e a seguire la rafanata. A Nemoli si prepara la polenta chiamata anche “frascatala” con sugo di salsiccia e pezzi di pancetta. In altri paesi si preparano le polpette di pane, pauppett',cuculicchie, cocole, rummuledd', con aggiunta di patate, pecorino, salsiccia e soppressata, in alcune case arricchite di uva passita . Ma, dappertutto, la cucina di carnevale la unisce il condimento principe sulla pasta, la mollica di pane sfritta e “con-
zata “ con polvere di peperone macinato fine… Anticamente, dopo cena si organizzava la farsa, “la frassa”, ci si ritrovava mascherati e armati di “cupacupa”, organetto e fiaschi di vino ben nascosti sotto cappe e mantelli si andava in giro a portare le serenate nelle case degli amici, suonando e canzonando l'invito ad accogliere “la frassa” davanti al portone della famiglia prescelta: ” ami saputi che hai accisu u puorc' grapi a porta ca fa fridd', u cupacupa miu ie malato, vode a sazizza e pure a siprissata”- “abbiamo scoperto che hai ucciso il porco, apri la porta che fa freddo, il mio cupacupa è malato, vuole la salsiccia e pure la soppressata-“, canti e balli ci accompagnavano fino all'alba, all'arrivo del nuovo giorno carico di tristezza quaresimale si andava a letto. Tanti anni fa…….
BOCCONOTTI Ingredienti 500 gr di farina, lievito in polvere una bustina, 5 uova, 125 gr di strutto, 300 gr di zucchero, sale, cannella,
marmellata di amarene. Preparazione: Impastare la farina, mescolata al lievito, con le uova, lo strutto, lo zucchero, un pizzico di sale e un po' di cannella. Foderare con la pasta degli stampini rotondi, che avrete unto con strutto, riempirli con la marmellata di amarene e ricoprite con la pasta. Infornate a calore medio per circa 20 minuti
MAIALE MACINATO E PATATE AL FORNO AL PECORINO INGREDIENTI g. 400 di patate g. 300 di polpa di maiale macinato g. 200 di pecorino fresco aglio prezzemolo origano olio d'oliva pepe nero
sale Preparazione: Sbucciate le patate; lavatele; affettatele alte un dito e disponetele in una teglia unta d'olio. Spolveratele di origano, aglio e prezzemolo tritati; salatele e distribuite su di esse il pecorino tagliato a fettine sottili e la carne macinata. Spolverate di sale e pepe nero; bagnate con olio d'oliva e cuocete in forno già caldo per il tempo necessario. Servite caldo.
A RAFANATA CU FIRRICCIED Ingredienti 500 gr di farina 1 bicchiere d'acqua sale qb Su di una spianatoia versare la farina, fare una fontana al centro e aggiungere l'acqua e il sale. Impastare fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Tagliare l'impasto in piccoli panetti e affusolare ottenendo un cilindro largo 1 cm e lungo 5 Con l'apposito ferretto quadrato incavare il cilindro di pasta ad ottenere dei fusilli molto incavati e corti. Il sugo: 100 gr di mollica di pane raffermo
10 gr di radice di rafano grattugiata 100 gr di sugo di pomodoro già pronto 50 gr di pecorino grattugiato 20 cc di olio extra vergine di oliva Far soffriggere in poco olio extra vergine la mollica di pane raffermo sbriciolata, a doratura della stessa aggiungere 5 gr di rafano, condire la pasta. Servire nei piatti di portata alternando la pasta, con un mestolo di sugo, formaggio e rafano A parte fare una frittata con due uova, pecorino, e rafano grattugiato, appena pronta aggiungere al piatto di pasta condita. Si mangia assieme.
CICERATA Ingredienti: 240 g di farina, 1 uovo, cognac, 100 g di miele, 100 g di mandorle, canditi o confettini colorati, olio per friggere. Preparazione Setacciate la farina e lavoratela a lungo, impastandola con l'uovo e aggiungendo due cucchiai di cognac. Avvolgete l'impasto in un telo e lasciatelo riposare 30 minuti. Lavorate ancora l'impasto e ricavatene dei sottili bastoncini. Riducete ogni bastoncino a dadini, che lavorerete con le mani fino ad ottenere delle piccole palline. Friggete le palline in
olio ben caldo e scolatele su carta assorbente. Preparate lo sciroppo facendo sciogliere in una padella il miele a fuoco basso. Mescolate fino ad ottenere un composto liquido. Aggiungete la mandorle. Togliete dal fuoco quando le mandorle si saranno dorate. Trasferite le palline nella padella con lo sciroppo e lasciate insaporire mescolando velocemente. Sistemate la cicerchiata in un piatto da portata e datele la forma di una grossa ciambella. Decorate con canditi o confetti colorati e servite.
CASTAGNOLE DI CARNEVALE Ingredienti 4 uova intere, 500 grammi di farina, 200 grammi di zucchero, una bustina di lievito per dolci, 1 bicchiere di latte, 1/2 bicchiere di olio, un pizzico di sale, una buccia di arancia grattugiata e spremuta ( anche limone secondo i gusti), 1 bicchierino di alchermes Preparazione Impastate gli ingredienti e unire la bustina di lievito alla fine.
Il composto non deve essere troppo liquido, ne troppo solido. Far scaldare dell'olio in una padella capiente, e far cadere con l'aiuto di un cucchiaio il composto di cui sopra, nell'olio caldo, in una quantità tale formare una pallina di circa 3-5 cm di diametro, il contenuto di mezzo cucchiaio da minestra scarso. Girare le palline per farle colorire da ogni lato. Scolarle mano a mano che sono cotte, poggiandole su carta cucina, per assorbire l'eccesso di olio.
POLPETTE (PAUPETT’, RUMMULIEDD’, CUCULICCHIE) Ingredienti 400 gr di pane raffermo sbriciolato 100 gr di pecorino grattuggiato 200 gr di patate lesse 150 gr di salsiccia fresca sbriciolata 4 uova 50 gr di uva passita pepe q.b. un cucchiaio da caffè di prezzemolo tritato finemente sale q.b.
abbondante olio da frittura sbucciare le patate lesse e passarle nello schiacciapatate, versare il composto in una zuppiera e aggiungere il pane sbriciolata, la salsiccia , le uova sbattute,il formaggio,l'uva sultanina rinvenuta in acqua tiepida quindi impastare tutto il composto fino a quando non sarà omogeneo. Formare delle palline con le mani e friggere in abbondante olio. Quando sono dorate versare le polpette su carta assorbente. Si possono mangiare sia solo fritte che immerse per 10 minuti nella salsa di pomodoro in cottura.
ROSETTE Ingredienti 300 gr di farina, due uova, 50 gr burro, 50 gr di zucchero, due cucchiai di rhum (a piacere), limone, sale, olio d'oliva. Amalgamare farina, zucchero, uova, scorza di limone grattugiata, burro e liquore; lasciare riposare l'impasto per 30 minuti e poi stenderlo con due mm di spessore; tagliarlo
con una rondella coi denti in strisce di 15x4 cm; annodare le strisce (in alcune regioni vengono fritte senza annodarle) e friggerle in olio d'oliva bollente fino alla doratura; lasciarle asciugare su carta gialla e servire calde cosparse di zucchero a velo.
POLPETTE DI CARNEVALE Ingredienti 500 g di carne mista (manzo e maiale) macinata 2 volte 5 uova 200 gr pane raffermo grattugiato fine, senza corteccia 100 g di formaggio pecorino grattugiato fine 1 spicchio d'aglio triturato finemente 1 trito di prezzemolo un pò di vino bianco olio per friggere Procedimento
In una capiente scodella versate il pane, aggiungete tutti gli ingredienti e amalgamate bene. Se risulta un molliccio il composto aggiungete altro pane. Dopo aver impastato tutti gli ingredienti, con le mani bagnate fate delle palline dalla grandezza desiderata. Portate a fuoco medio la padella con l'olio di frittura e versate le polpette facendo attenzione che non si sovrastino l'una sull'altra. Quando sono belle dorate , con una schiumarola toglietele e adagiatele su carta assorbente. Fate attenzione a non far fare il filo di fumo all'olio, altrimenti si anneriscono esternamente e diventano amarognole, oltre che dannose.
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Domenica 22 febbraio 2009
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La storia Maschere per il sollievo della miseria
folli
PER
DIMENTICARE di LUCIO TUFANO LE ristrettezze della vita comportavano agli striminziti una maggiore possibilità di fantasticare un mondo dell'abbondanza e della sazietà. Le stramberie, il farneticare, il compiere imprese eroiche ed ardue, solo magari per poter gustare un po' di carne con maccheroni al sugo, facevano di questa umanità provata la parte più esposta alla violenza della cattiva sorte e dell'egoismo dei più forti, perciò la vita. Per questa gente la vita non era che una girandola dell'onirico e del rischio, della benevola follia di “pacci e piccirielle Dio l'aiuta”. La festa era l'unico sollievo, un diversivo ed una condizione di allegrezza semplice, alimentata dal fermento socializzante della partecipazione popolare. I giorni del Carnevale comportavano una sorta d'illusione del cambiamento, per i mansueti e gli umili, e per gli impertinenti ed i rivoltosi un clima di mimetismo anarcoide, di confusione indulgente ed il rimescolamento delle identità e delle differenze di classe. Vi si organizzavano beneficenze, elargizioni, banchetti per i poveri, teatralità e convegni di mestieri, dai saltimbanchi ai mangiafuoco, alle donne cannone, ai prestigiatori, ai funamboli, ai burattini, ai venditori di statuine e di “Barbanera”. Si mobilitavano le congreghe di carità, le Opere Pie, gli ospedali e i dormitori pubblici. Persino le locande e le taverne promozionavano l'ospitalità più
a buon mercato. La Chiesa svolgeva con tutte le sue propaggini organizzate, un ruolo capillare ed esteso di assistenza ai più miserabili ed agli storpi, ai malati, agli incurabili. Non è affatto esagerato riportare quanto scrive Camporesi ne “La Maschera di Bertoldo”, riferendosi ad altre regioni ben più ricche e a due o tre secoli fa: l'uomo nasceva sotto i segni mutevoli del bizzarro, dell'umorale, del capriccioso e si muoveva come un fantoccio fantastico nella gran gabbia dei matti che formava il mondo, pronto a salpare in sogno per la remota isola dell'abbondanza sulla quale si ergeva una montagna di maccheroni … secondo la geografia immaginaria che l'utopia popolare degli affamati tracciava sulle carte, sulle rotte del mondo. Fin quando ha regnato la condizione di sottosviluppo e di disagio economico, la nostra umanità ha soggiaciuto a tali forme di disperata illusoria esigenza della “questua globale”, a seconda dei bisogni da soddisfare. Dalla lettura delle cronache antiche, di quelle del secolo scorso, di buona parte del '900, fino agli anni del dopoguerra, anche da noi, una tale psicosi del “bisogno”, non solo di quello primario, ma anche di tutti gli altri, si desume abbia costituito una sindrome dell'emergenza annonaria di massa. Un grande teatro composto da personag-
gi di campagna e personaggi di città e da personaggi che avevano nell'abito e nei comportamenti tutti i dati utili per appartenere all'una ed all'altra. Né è faticoso riesumare considerazioni utili per rilevare quell'ironia sorniona dei benestanti rispetto alla disperazione dei miserabili che pur a volte era comicità o sarcasmo, ironia, meno serena e più nevrotica, ma ironia, sarcasmo e buffoneria caratterizzavano l'urlo sghignazzante e lo sberleffo dell'insostenibile condizione. Gli artigiani (barbieri, sarti, falegnami …), gli impiegati e specie i commercianti, consci delle scadenze e dell'inerzia del loro patrimonio, erano piuttosto moderati rispetto all'estremismo della rabbia grottesca, del ghigno, del fischio e dello sfottò, di quella follia vagabonda tra piazza e vicoli, fatta di balletti, di brevi recite, di mimiche, di saluti fascisti e militari. Nell'equazione “miseria-ricchezza” vi sono delle parti parallele e quasi analoghe. Più nera è la povertà e più impertinente ed inguaribile è la follia di qualche soggetto che, acquisisce una tale vocazione alla libertà, da esibirsi attivamente ed instancabilmente. Tutto dipende dalla fantasia e dalla vivacità del personaggio, capace di inventare stratagemmi, battute e passaggi di quella finzione ludificatoria come prototipo della maschera più popolare. Ma anche un'esilarante comicità, un'euforia del non possedere
nulla, dell'essere nessuno proprio come i tre potenti: u rè, u papa e chi nù tene niente. Presso i contadini il rito del carnevale rappresentava un'occasione da celebrare con una frugale “crapula”, dando una buona sistemata alla dispensa. La carne, cucinata in tutti i modi, specie quella del maiale che era stata curata con sale e fumo di camino, le salsicce con ricchi pezzi di lardo, i maccheroni e le grosse polpette al sugo, gli arrosti alla brace, i pentoloni di verdure cotte, rape, cavolfiori, “cavoletti”, le trippe col piccante, costituivano la mobilitazione delle papille gustative e della strenua alleanza di stomaco e pancia, rispetto al consueto pasto giornaliero, da consumare la sera, intorno ad un rozzo e modesto desco con la famiglia. Maschere improvvise, popolari, facce intrise di nerofumo, tarantelle da organetto, “zumbi” e pernacchie, bevute al fiasco e risate, grida allegre e espressioni di sfottò, ciprie e coriandoli buttati in faccia alla gente, strisce e “lingue di Menelik”, ritagli di cartone colorato posti sulle facce a mò di copricapo, vecchi indumenti, pezze e occhiali, baffi finti … componevano l'assordante frastuono di via Pretoria. Chi era bracciale restava tale: anche se non accadde mai che il martedì dell'ultima festa godereccia, portando per le strade di Potenza il “fantoccio” del Carnevale processato e bruciato in piazza, qualcuno avesse
pensato o tentato di effigiarlo con le vesti di altrettanti padroni. Forse è anche per questo - scrive Rutigliano - che da Potenza non è mai emersa una ”maschera”, non è mai risultato un “costume carnevalesco” com'è accaduto in altre regioni. Tra vicoli e palazzi Ebbene sì, non è mai venuta fuori una sagoma utile, capace di impressionare il carattere nostrano, la bizzarrìa del folklore e la risata, ma solo per ragioni di conformismo e di pigrizia. Infatti bastava pescare in quelle formidabili pattuglie delle cantine dei vicoli. Comparse, quelle del sottomondo urbano, una volta sottoproletari delle contrade, ambigue maschere tra campagna e vicoli, senza volto e senza “fuoco”, oggetti e strumenti del sottosviluppo, della disoccupazione cronica e perenne, della ingiustizia sociale pianificata e assurta a sistema per iniqua distribuzione di risorse. Questi officiavano i miseri culti del Carnevale povero, il “pezzente”, come simbolo e come alimento (salame fatto con i residui di carne), giullari per modo di dire, buffi o sguaiati, spezzoni del tragicomico popolare che si sporgevano all'aperto dai loro scuri abituri per bocconi d'aria, di cibo o di foglie, qualche pane o “caccavo” di calda minestra. Questo popolo dal genere locale, dalle gutturali crepate, dalle labiali a sonetto nasale, pronto all'imprecazione ed all'ingiuria, dalle imprevedibili sortite, ribelle a qualsiasi soggezione pretesca o autorevole, all'estenuante ricerca di zeppole e vino, di cotiche e bollito di vaccina o di maiale, sprofondava in una promiscua ebbrezza di sterili quinte senza distinzione tra l'attore e lo spettatore,
ma in preda alla catarsi onirica della pietanza come delirio di sopravvivenza e redenzione. Brachettedda, Panariedd, Cicuorie, Calandriedd, Peppelecca, Paccatedda, Lu Muzz ed altri, pattuglie numerose, le cui origini e storie hanno radici profonde nella fiaba contadina dei pagliai e delle aie. Pavulucce managrossa, che non riusciva mai a coprire la grossa mano quando per il freddo rimaneva esposta alle intemperie, fuori del cappotto, una mano inutile perché inerte e della quale Pavulucce si vergognava, facendo fare tutto all'altra mano. Mezza Pruvincia, un nome ereditato dalle carte catastali e dalle diseredate contrade delle zone depresse, forse in omaggio all'accorpamento voluto da Murat. Zoca Zoca, goffo contadino sempre fornito di capi di salsiccia che riponeva nelle tasche delle brache tra maccature, bottoni e spezzoni di spago. Tanti, tanti altri, soggetti noti all'anagrafe non ufficiale. Si svolgevano invece le danze dei signori negli ambienti militari, presso la Caserma del reggimento con un intrecciarsi, un confondersi di leggiadre silhouttes femminili, svelte e disinvolte, nel corso delle epoche patriottiche del 1911 e del 1918, con le guerre di Libia e con quella mondiale dove i balli venivano segnati nel carnet delle signore e i colonnelli dirigevano le quadriglie. Nel Carnevale del 1910, - come risulta da una cronaca del Popolo di Lucania del 10 febbraio 1952 - preceduto dalla fanfara, apparve sotto la neve, lungo le strade, un pittoresco corteo di carrozze scoperte, con l'auriga in cilindro e guanti bianchi. Su di esse troneggiavano personaggi mo-
struosi creati dalla fantasia e dall'estro di due “mastri” d'arte, i fratelli Alfredo ed Ernesto Perugi, che con cartapesta, stoppa e colori avevano costruito una quindicina di mascheroni per il terrore dei piccoli e le risate dei grandi. Pervenute al “Mercato”, la non ancora lastricata piazza Mario Pagano, le carrozze si disposero in cerchio e alla folla curiosa ed attonita venne offerto uno spettacolo imprevisto ed assai attraente. Su una logora stuoia Luigino Trillo, un Ercole al quale difettava solo una statura adeguata, a torso nudo affrontò un gigante, Mario Vannucci, in un'entusiasmante gara di ginnastica e di scherma. Al di là dei balli borghesi al circolo Lucano, della scorpacciata di “maccheroni a ferretto” della gente più povera, delle sparute frotte di pacchianelle tormentate dal “pulvino” di neve, di vento e di freddo gelido, delle rappresentazioni al Teatro Stabile con i piccoli mascherati da cavalieri, paggetti, guerrieri, soldati romani, pierrot ed arlecchini, delle serate di festival con riffa, con i palchi del piano-platea pieni di merce, requisiti dai commercianti della città, gli agrari e i massari, i contadini benestanti, celebravano un carnevale diverso. Il mito possibile della cuccagna sembrava a volte realizzarsi, e l'abbondanza del mangiare e del bere, la libertà nel vestirsi e nel gesticolare, il conforto di cibi grassi, non solo di carni ma anche di baccalà, calamari e acciughe, riempiva le giornate di neve e di freddo nei tepori del fuoco e delle lunghe, gustose sorsate di vino rosso e moscato frizzante. Fuori nei vicoli sibilava il vento gelido di febbraio, despota delle piazze e
delle strade, che scuoteva le imposte delle finestre, tappava l'acqua delle fontane, appendeva stalattiti di ghiaccio ai cornicioni delle case. In questo era il ghigno beffardo di Carnevale: fame, coriandoli e neve.
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Domenica 22 febbraio 2009
Il libro “Gino Dino Brillo” di Dino Lacanfora
Lo stranodimondo
san sao cacao di ALESSANDRA CASALETTO
Paradigma di una generazione che sfugge a facili etichettature, “Gino Bino Brillo” è il primo romanzo del poliedrico artista ed eclettico scrittore di Bernalda, Dino Lancanfora, pubblicato recentemente dalla casa editrice indipendente Arduino Sacco. Malaffare e idee geniali, sagre e processioni religiose, concerti reggae e comizi politici, voglia di cambiamento e costante parodia della società : questi solo alcuni degli ingredienti, che per tutta la durata del romanzo, risucchieranno il lettore in un vortice di eventi improbabili in compagnia di una galleria di personaggi non affatto surreali. Centro dell'azione è San Sao Cacao, paese tutt'altro che immaginato, che trascende l'anonima dimensione di cittadina di provincia per diventare teatro di rapine, traffico di droga, corruzione e degrado in cui si muovono Gino Bino Brillo e la sua cerchia di amici. Tutto incomincia per riempire i vuoti di giornate scandite da noia e monotonia, per trovare alternative alla disoccupazione e all'assenza di prospettive e di un futuro diversi. Gino, per far diventare famosi gli amici componenti di una band reggae , decide di coinvolgerli in uno strategico piano che, grazie alla vendita di marijuana , permetterà loro di pagare le spese di registrazione del cd. Si metterà così in moto una macchina di vicende picaresche che vedrà i cinque ragazzi venire a contatto con poliziotti e spacciatori, medici e usurai, politici e commercianti. Il corso degli eventi li porterà spesso a rifugiarsi in alcol e droga, uniche vie d'uscita da una realtà sempre troppo immobile e senza luce, che non riserva colpi di scena o happy ending. Tra realtà e immaginazione, tra attualità e sogno, Lacanfora ci restituisce attraverso questi personaggi , frammenti di una generazione che rimane nell'ombra, con problematiche, passioni, talenti e disagi. Al di là delle operazioni di marketing “culturale” delle grandi case editrici, esistono ancora realtà editoriali pronte a dare spazio a chi scrive e racconta di un circuito che vive fuori da canoni e schemi imposti. E, a giudicare dalle recensioni che accompagnano il romanzo su IBS, la libreria virtuale più consultata su internet, Gino Bino Brillo ha colto nel segno: ha suscitato l'interesse di lettori che hanno già eletto l'opera prima di Lacanfora un “autentico piccolo gioiello e il ritratto generazionale di oggi e di domani ”. Sarà stata la forza di una scrittura senza fronzoli e il talento di uno scrittore che, grazie a ironia e osservazione, ci ha fornito una chiave di lettura per entrare nel caleidoscopico universo dei giovani. Ma, dopo le ultime parole di Gino Bino Brillo ai carabinieri e lontani da San Sao Cacao, rimane la percezione di essere andati a fondo, di non essere rimasti in superficie: di essere entrati nella dimensione muta di silenzi carichi di disagio e, al tempo stesso, di aver scorto nei sorrisi di questi come di tanti altri ragazzi di oggi, la consapevolezza che, lontani dalla scelta tra l'essere e l'apparire, rimane solo l'adesione all'essere e al nulla.
La copertina del libro
Domenica 22 febbraio 2009
PIANO TURISTICO REGIONALE, ALCUNE RIFLESSIONI
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CRISI DEL PD E IL RUOLO DELLA LEGA
di FRANCO CASTELGRANDE e GIOVANNI SAMELA*
di GIOVANNI RIBELLINO DI RECENTE la Giunta Regionale di Basilicata ha approvato la proposta di Ptr (Piano Turistico Regionale). E' un Piano che si sofferma molto sulla situazione attuale, fa l'analisi dei dati e riporta passaggi di documenti di programmazione nazionale e comunitaria. Con riferimento alla Basilicata, viene condotta un'analisi parziale, sono riportati molti documenti e articoli di stampa ma, per esempio, non si rintraccia un dato dell'Istat che dimostra inequivocabilmente la perdita di turisti che vengono in Basilicata al di fuori del periodo “balneare”; questo significa che le aree interne stanno perdendo arrivi e presenze e su questo dato, il Piano si limita ad una serie di enunciazioni. Lo stesso Piano, invece, punta continuamente sul concetto degli “attrattori” che, nella visione di chi lo scrive, significa Grancia e dintorni: potenziare e aumentare sul territorio questo tipo di attrattori. Manca del tutto una riflessione sul perché aumentano i turisti solo nel metapontino, intendiamoci, dato da salutare con soddisfazione anche da parte nostra. Il Ptr non dice che ciò è stato reso possibile grazie agli ingenti finanziamenti del Programma Operativo multi-regionale Magna Grecia e a finanziamenti derivanti da grossi gruppi nazionali e internazionali che non vedono coinvolti gli imprenditori lucani. Con troppa enfasi il Piano fa riferimento ai 12.000 posti letto dell'area metapontina affermando che tutto ciò è coerente con le esigenze dei grandi tour operator… E' solo questa la Basilicata turistica che vogliamo? Per le aree interne ci saremmo aspettati l'indicazione di puntare su una proposta di legge organica capace di finanziare e disciplinare lo sviluppo del turismo portato avanti dalle imprese lucane, invece una delle poche volte che detti imprenditori vengono chiamati in causa è per dir loro che sono imprenditorialmente incapaci. Bisognerebbe rafforzare l'immagine della Basilicata al di fuori dei nostri confini regionali, è necessario puntare di più sulla comunicazione, sarebbe opportuno investire sulle reti tv nazionali, magari anche con il coinvolgimento dell'Enit (Ente Nazionale Italiano per il Turismo). Lo sviluppo turistico della nostra Regione è legato anche alla nostra capacità di valorizzare il capitale umano rappresentato dai nostri giovani: una legge quadro sul turismo in Basilicata dovrebbe, per esempio, prevedere agevolazioni per le società costituite prevalentemente da giovani tra i 18 e i 35 anni non più residenti in Basilicata, ma nati nella Basilicata e che vorrebbero rientrare. Noi auspichiamo un quadro normativo chiaro, che dia a tutte le imprese lucane pari opportunità per sviluppare le loro idee in questo settore che è strategico per la nostra Regione. Occorre intervenire, in accordo con le amministrazioni locali, su una serie di emergenze e criticità che riguardano il nostro territorio: non solo le grandi questioni come la viabilità e, più in generale, i trasporti, ma anche e soprattutto le cose più semplici e altrettanto importanti come i parcheggi, la raccolta dei rifiuti (non di rado alle periferie di nostri paesi si notano mini discariche a cielo aperto), i piani colori, la segnaletica, ecc. E' un Ptr carente, che si ferma ad una analisi parziale dei dati, non dice in maniera netta che le presenze fuori dal periodo balneare sono in netto calo (dati Istat disponibili sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica)!! Il Piano fa riferimento solo in maniera superficiale al coinvolgimento delle imprese locali, mentre la Legge Regionale istitutiva del Sistema Turistico Regionale ne fa uno dei suoi punti fondandamentali. Ci sembra eccessivamente ridondante il continuo riferimento agli “attrattori” di nuova concezione capaci di rievocare tradizioni e personaggi del passato. Il turismo …a volte, è fatto anche di cose concrete, è meglio rammentarlo. *segreteria provinciale Pdci
IL DESERTO IN VALBASENTO di SAVERIO D’AMELIO LA REGIONE Basilicata incapace o bloccata da interessi? Con l'annuncio della chiusura dell'Alvi di Ferrandina, il deposito commerciale che, da oltre 10 anni, assicura occupazione a 60 lavoratori circa, avanza il deserto in Valbasento. Sono, infatti, poche le aziende che continuano a operare, dal momento che, da 15 anni a questa parte, continuano a chiudersi le fabbriche e i lavoratori conoscono il licenziamento, la cassa integrazione o la mobilità, mentre i giovani invano attendono di essere occupati, per poter affrontare con serenità il futuro. Quindici anni di mobilitazione delle fabbriche, tra promesse non mantenute e sviluppo annunciato, ma mai realizzato. La Regione Basilicata è responsabile del disastro della Valbasento e della presente crisi del salotto, crisi che ha colpito Matera pesantemente. Perché la Regione non affronta seriamente la grave crisi occupazionale, utilizzando al meglio anche le risorse petrolifere? Questi interessi occulti lo impediscono? Vorrebbero saperlo i lucani, trattasi di codesta classe politica. E' chiedere troppo?
IL FARAONE E IL GATTO DI DARWIN di ANGELO LUCANO LAROTONDA dalla prima C’erano anche i gatti. Alcune specie preferono rimanere selvatiche e ancora oggi c’è “il gatto scarlatto-arancione-verde dalla pelle di rettile con zanne al veleno, gatti moffetta con uno spruzzo mortale che uccide nel giro di secondi come artigli nel cuore e gatti con artigli velenosi che schizzano il veleno da una grossa ghiandola posta al centro della zampa” (Burroughs).La maggioranza dei gatti però si lasciò addomesticare. Dagli Egizi di 4000 anni fa. Questi lo fecero per esigenze economiche: immagazzinavano tanto di quel grano da avere bisogno di chi lo difendesse dai roditori. Presto il gatto capì che se il padrone sfruttava lui, lui poteva sfruttare il padrone. D'altronde la vita selvatica era troppo rischiosa. Meglio diventare gatto di palazzo (di qualsiasi palazzo, perché là dove c'è palazzo c'è potere), o di casa (cui l'uomo torna sempre a sera). Cosicché imparò da solo a fare le fusa, a spingere col muso, a strofinarsi, a rotolarsi sulla schiena per richiamare l'attenzione su di sé. L'uomo ne rimase affascinato e spaventato insieme. Tale è egli ancora perché il gatto ha dentro di sé lo spirito della notte del pipistrello. Ha l'udito del calagòne per localizzare subito la preda. Ha la furbizia di una volpe del deserto. Ha miagolii simili a gemiti sofferenti ma che vogliono essere messaggi d'amore. Il gatto è stato però subito chiaro con l'uomo: non sarebbe mai diventato una sentinella. Questo è compito del cane. Lui, il gatto, “non offre servigi. Offre se stesso. Naturalmente vuole cura e un tetto. Non si compra l'amore per niente”. L'uomo lo trastulla finché si trastulla. Lo cura finché gli fa comodo. Questo il gatto lo sa: perciò non è mai fedele all'uomo [il cane lo è perché considera l'uomo il suo dio e non diventa mai ateo e quindi non si ribella; il gatto invece è ateo. Si dice che è traditore, ma per tradire bisogna prima credere in ciò che si vuole tradire, e il gatto non crede nell'uomo, quindi non lo tradisce]. Sfrutta nel modo più immediato le sue promesse di lui. Entrambi sanno che “ogni rapporto si basa sullo scambio e ogni favore ha un suo prezzo”. Certo, il padrone ha sempre la meglio perché offre il cibo.Che strani pensieri sono questi che mi assalgono proprio mentre sto per entrare nel Palazzo della Giunta Regionale! Non mi sorprendo però: questo è l'anno darwiniano ed è consentito alla mente riscaldarsi alla fiamma dell'evoluzionismo. Certo, tu varchi la soglia e capisci che nella vita ti spetta il ruolo di Pagatore del cibo a queste creature che quotidianamente lo abitano. Creature per metà gatti e per metà dirigenti. Forse quest'ibrido è il risultato di un'evoluzione non prevista dal laboratorio mentale di Federico II (1194-1250), creatore di questa nuovo essere della specie vivente: il Burocrate. Darwin in persona non ne sarebbe contento. Federico, invece, si: pur sen-
za conoscere l'evoluzionismo, egli conosceva molto bene le regole dell'addomesticamento degli uomini. Perciò i pensieri che ho fatto finora non sono estranei alla natura degli abitatori del Palazzo. Nei suoi corridoi incrocio alcuni gatti: negli artigli recano pratiche urgenti da far evadere entro tre mesi. Questa burocratica certezza è impressa sui loro volti di pedina. Vedo porte chiuse dietro cui miagolano come gatti muffetta. Porte semiaperte oltre cui stanno computer accesi con schermate di assolati paesaggi o di topolini inermi o di you tube di gattine o altro ancora. Porte aperte su stanze vuote. Su una di esse c'è la targhetta Dott…. -Primo Dirigente Gatto Pallòcrate” Filologicamente è un termine che qui indica un gattone di una certa autorità ancorata ad una mentalità non al passo coi tempi, capace di tormentare i subalterni con norme e regolamenti noiosi e spesso incomprensibili. Passo oltre. Altre targhette brillano su altre porte! In prossimità del Gabinetto del Presidente c'è una su cui è scritto: “Ufficio del Pigolare - Dott…. Primo Gatto Digerente”. Che bella idea istituire un ufficio per lucani pigolòni (persone che ripetono incessantemente le cose con voce lamentosa perché d'abitudine piagnucolosi , per finta, per chiedere aiuti e aiutini al Padrone).Passo per il corridoio di un ufficio particolare, cuore del Palazzo. Mando un messaggino mentale a Darwin: qui i gatti hanno tutto uno splendore di peli, pardon, di abiti e profumi, i loro volti esaltano l'ingordigia del sapere fascinoso dei codici, i loro sguardi compiaciuti inseguono i sinuosi codicilli, il loro miagolare armonioso si ripete ad eco in labirinti esaltanti miagolii di parole. Parole. Questi gatti-dirigenti, al massimo grado della loro evoluzione (io credo), elaborano i regolamenti regionali! Già, elaborano i Regolamenti. I cittadini meno evoluti li considerano come quella ghiandola posta al centro di una zampa (per i poveri cristi, ovviamente!).Sempre Darwin insegna che da incroci e tentativi migliorativi è derivato il gatto bianco. Egli ha una posizione da faraone nel Palazzo. “Il gatto bianco simboleggia la luna argentea che scruta negli angoli e prepara lindo il cielo per il giorno a venire. Il gatto bianco è il “pulitore”o“l'animale che pulisce”ciò che gli sta intorno, definito dalla parola sanscrita 'Marjara', che significa anche “il cacciatore che segue la pista; l'indagatore; l'esattore del dovuto perché lui è il gatto bianco”. Il suo sentiero è illuminato dalla luna argentea che riflette i propri raggi nelle monete segnandone il cammino”. Un gatto pieno di privilegi dunque! Ho il sospetto che il grande inglese quando ragionò su questo incrocio pensò a quale politico… Darwin illuminami tu: quando si compirà l'evoluzione di questa specie? Anche nel Palazzo? www.angelolucano.blogspot.com
LA CRISI del "Pd" va analizzata in un contesto politico generale nazionale, che, oltre ad essere caratterizzato da una quasi totale perdita di identità ideologica, è basato sul ruolo incisivo che svolge la "Lega Nord" nella politica italiana, di cui, ormai, è divenuto ago della bilancia. Infatti, tale partito condiziona sia il centrodestra, sia il centro sinistra nelle proprie scelte federaliste istituzionali e fiscali che, per motivi richiedenti approfondite argomentazioni, sono in violazione di principi fondamentali espressi negli artt. 1-11 della Costituzione. Tant'è che il centro-sinistra, nel tentativo non riuscito di "combattere" con le stesse "armi" la "Lega Nord" sul piano elettorale, in vista delle elezioni politiche 2001, varò la L. Costituzionale 11.3/2001, che ha prodotto dissesti nel titolo V della Costituzione. Ultimamente ha votato a favore del federalismo fiscale, già approvato in una delle due Camere. La sua sufficiente identità ideologica del Pd viene evidenziata in alcuni punti fondamentali del proprio manifesto costitutivo laddove- indipendentemente dai programmi politici, variabili nel tempo- si vuol operare una sintesi amalgamente delle due anime del partito: quella ex democristiana e quella ex "Ds" Per la prima ci si richiama al "Cristianesimo"; per la seconda "all'Illuminismo". A ben vedere, però, sul piano strettamente filosofico, tali pensieri sono fra loro contrastanti. Infatti, il Cristianesimo è basato sui valori dello spirito e su argomentazioni dogmatiche. L'illuminismo, a sua volta, avendo una fede assoluta nella regione, fa sì, prima di tutto, che i problemi metafisici (come quello religioso), in quanto concernenti ipotesi e affermazioni su cui la ragione non può esercitare alcun efficace controllo, vengono considerati privi di interesse. Alla stregua di queste idee, l'Illuminismo esercita una critica spietata nei confronti della tradizione religiosa. Quindi, in genere, quando già si parte col piede sbagliato, non si possono compiere duraturi passi avanti... Pertanto, per poterne compiere uno avanti, occorrerebbe operare due indietro...
22 Economia Italia / Mondo Lo sconto arriva a 7000 euro. Metano più conveniente
Per l’ad Conti «finita l’instabilità»
Comprando l’auto con gli incentivi si può risparmiare fino al 46%
Endesa è di Enel Il debito non preoccupa
Domenica 22 febbraio 2009
di CRISTINA LATESSA ROMA – Grazie ai nuovi incentivi, chi si accinge a comprare un’auto nuova rottamando quella vecchia e scegliendo un’alimentazione “pulita” (metano, gpl, ibrida o elettrica) può ottenere sconti fino al 46% del prezzo di listino e risparmiare fino a 7.600 euro. A fare i calcoli su quanto si risparmia comprando un’auto con i nuovi incentivi è il Centro Studi Promotor (Csp). In particolare con i nuovi incentivi – dichiara Gian Primo Quagliano, direttore del Centro Studi Promotor – si sono create condizioni eccezionalmente favorevoli per gli autoveicoli a gas, e soprattutto per quelli a metano. Ad esempio, cumulando gli incentivi alla rottamazione con quelli per le auto ecologiche e con gli sconti normalmente concessi dai concessionari, una vettura a benzina e metano come la Fiat Panda 1.2 Dynamic Natural Power si può acquistare con uno sconto di 6.400 euro, pari a -46% sul prezzo di listino (13.910 euro). Anche secondo Piero Mocarelli, vicepresidente di Federaicpa (la Federazione dei concessionari), la ripresa della domanda segnalatasi già nelle tre settimane dall’avvio degli incentivi «è dovuto al grosso appeal economico dettato dalle ecomotorizzazioni a metano e gpl». Fiat, peraltro, che offre una vasta gamma incentrata su metano e gpl, sta già già avendo riscontri positivi e ha sospeso la cassa integrazione programmata a marzo
per 8.200 lavoratori a Melfi, Termini Imerese e Mirafiori. Nel caso della Fiat Panda 1.2 Dynamic Natural Power il maxisconto si determina dai 3.500 euro degli incentivi all’acquisto di auto a metano con emissioni di CO2 minori di 120 g/km uniti ai 1.500 euro di incentivi alla rottamazione e altri 1.400 euro che corrispondono al 10% di sconto mediamente concesso dal concessionario. Un pò meno conveniente – aggiunge Csp – ma pur sempre conveniente è la situazione per le auto a gpl. Se consideriamo una Renault Clio Storia 1.2 Gpl Confort omologata a benzina e gpl dalla casa, il risparmio sul prezzo di listino, che è di 13.150 euro, può essere del 33% ed avere quindi una consistenza di 4.300 euro, di cui 1.500 per gli incentivi concessi alle auto alimentate
a gpl con emissioni di CO2 superiori a 120 g/km, altri 1.500 per gli incentivi alla rottamazione e 1.300 euro per l'eventuale sconto praticato dal concessionario. Per le auto a gas, a queste condizioni d’acquisto veramente accattivanti si sommano i risparmi che si ottengono facendo il pieno. Basti pensare che, prendendo in considerazione un modello che ha versioni alimentate sia a benzina, che a gasolio, che a gas, come la Citroen C3, con 10 euro di carburante si percorrono 241 km con il metano, 222 con il gpl, 214 con il gasolio e 144 con la benzina. Ottime condizioni di acquisto anche per le vetture ibride, come la Toyota Prius 1.5 e la Honda Civic Hybrid 1.3, che si possono acquistare risparmiando il 30% (sconto di 7.500 euro). Anche per le vetture che non
possono beneficiare dei bonus per le auto ecologiche, il solo ricorso agli incentivi alla rottamazione e l’ottenimento dello sconto d’uso da parte del concessionario può portare a risparmi che mediamente possono aggirarsi intorno al 18/20%. Condizioni molto favorevoli, infine, anche per l’acquisto con rottamazione di veicoli commerciali. Per un mezzo omologato a benzina e metano come il Piaggio Porter Green Power, cumulando sconti e bonus, il risparmio arriva a 8.700 euro, pari al 39% del prezzo di listino, mentre se il veicolo beneficia soltanto degli incentivi alla rottamazione, lo sconto può arrivare al 20/22%, come avviene per il Volkswagen Caddy 2.0 Tdi DPF, che, con un prezzo di listino di 21.261 euro, si può acquistare con un risparmio di 4.600 euro.
Le proporrà il ministro Luca Zaia al G8 per l’agricoltura
Misure di protezione per il latte «ABBIAMO necessità di salvare la nostra produzione di latte, magari introducendo misure di protezione per l’ingresso di questo alimento dall’estero. Non possiamo chiudere le nostre stalle». Lo ha detto il ministro per le Politiche agricole, Luca Zaia, anticipando alcuni dei temi caldi del G8 per l’agricoltura che si svolgerà a Cison di Valmarino (Treviso) dal 18 al 20 aprile. «Entro un mese – ha detto – sarà pronto il documento che l'Italia porterà al vertice. Vogliamo chiedere la tutela dei prodotti agroalimentari dove la competizione internazionale ci pone fuori mercato». Tra i prodotti italiani da
proteggere, appunto, c'è il latte. «Abbiamo una produzione di 10,8 milioni di tonnellate – ha aggiunto Zaia – ma anche latte che entra in vendita in Italia a 18-20 centesimi al litro contro i 30 cui viene pagato alle aziende agricole italiane». Secondo Zaia, servirebbero perciò misure di protezione per il latte. Non possiamo chiudere le nostre stalle, dietro cui ci sono 34 formaggi Dop che fatturano 6 mld di euro. Se non avessimo più le nostre stalle non potremmo più produrre nè Parmigiano Reggiano, nè Grana Padano, e l’Italia perderebbe non solo un valore economico, ma anche un biglietto da visita».
BORSA
patero». Dopo la transazione da 11,1 miliardi, non preoccupa nemmeno l’ammontare del debito, destinato a crescere di 11,7 miliardi, oltre i 50 miliardi con cui Enel ha chiuso il 2008. E ora l’attenzione si sposta sulla governance di Endesa: «Per due anni – prosegue l’analista – è stata una società bloccata. Ora c'è un’unica guida che snellirà i processi decisionali», a partire, ad esempio, da quel piano industriale fermo ai box ormai da un anno.
CONSULENZA FISCALE
a cura di MASSIMO PRUDENTE
a cura di PASQUALINO PONTESI Dottore commercialista
Indici sui minimi storici MERCATI azionari in netta flessione, oro in forte rialzo, obbligazioni al rialzo e rendimenti sui minimi: è questa la fotografia della settimana, che mostra con chiarezza come il processo di allontanamento dai mercati a rischio, per approdare su mercati considerati più sicuri (metalli preziosi, titoli governativi), da parte degli investitori, non sia ancora terminato. I mercati azionari hanno subito, in particolare, una pesante flessione, e il calo delle quotazioni è avvenuto in un contesto di volatilità stabile, un comportamento che non depone a favore di un recupero. In altre parole, la discesa dei prezzi non ha ancora portato a quegli eccessi di pessimismo, che generalmente si traducono in panic sell-off, e in aumento violento della volatilità, e che spesso si associano ai minimi, seppur temporanei, delle quotazioni. Uno scenario che veda l'oro sopra i 1000 dollari l'oncia, i rendimenti a 10 anni più bassi di 20/30 bp rispetto ai livelli attuali, e gli indici azionari in caduta del 5/10% nelle prossime settimane, non è da escludere. Tutti i principali indici di riferimento stanno stazionando in prossimità dei minimi del 2008, senza mostrare reazioni degne di nota. Purtroppo gli indicatori tecnici non mostrano neppure una situazione di ipervenduto particolarmente elevato, lasciando ulteriore spazio di discesa alle quotazioni degli indici. Il nostro indice S&P/MIB40 ha ampiamente oltrepassato, al ribasso, i minimi di ottobre 2008, riguadagnando purtroppo la maglia nera, dall'inizio del 2009, che aveva temporaneamente abbandonato nelle scorse settimane. Prosegue, così, il violento ribasso che ha prodotto una perdita superiore al 17% dai massimi toccati martedì 10 Febbraio in area 18.750 con l'indice che ha perso il 20% del suo valore
IL CONTROLLO totalitario di Enel su Endesa pone la parola fine alla «instabilità dei rapporti» fra i principali soci del gruppo elettrico spagnolo. È questo, secondo l’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, uno dei punti di forza dell’accordo siglato nella notte, con cui la società italiana ha rilevato da Acciona il 25% di Endesa, salendo così al 92% del gruppo elettrico. Un’operazione mal digerita dalla stampa iberica che arriva a parlare di “fallimento del Governo Za-
nelle prime 36 sedute del 2009. Il quadro è davvero sorprendente con il Mibtel che è tornato indietro di quasi 12 anni battendo livelli che non vedeva dal Giugno del 1997, con titoli che comunemente erano considerati come sicuri, perché caratterizzati da una alta capitalizzazione e una contenuta volatilità storica (come Unicredit) che perdono un terzo del proprio valore in una sola settimana. Ciò che impressiona è la violenza della spinta ribassista partita meno di 2 anni fa con l'indice Mibtel che a Maggio 2007 valeva oltre 34.300 punti e adesso meno di 12.800; basti pensare che il 21 Febbraio 2007 l'S&P/Mib valeva 42.300, l'anno successivo 33.880 contro i 15.500 punti attuali. Situazioni leggermente migliori, ma analoghe si possono riscontrare su tutti i principali mercati finanziari mondiali che subiscono gli effetti di una crisi davvero difficile da immaginare in questi termini Le violente vendite che hanno colpito i mercati in questa settimana sono imputabili alla convinzione che tutti i piani di intervento pubblico finora messi in atto non funzionano e che l'unica strada possibile per salvare e rilanciare le banche in difficoltà è la nazionalizzazione. Una condizione assolutamente inimmaginabile in qualsiasi economia capitalistica che invece in questi giorni si fa strada proprio in virtù della gravità della situazione. Ci attendiamo nelle prossime sedute interventi pubblici volti a rasserenare i mercati che potrebbero innescare rapidi rimbalzi tecnici ma che sostanzialmente non cambierebbe lo stato delle cose. In questa fase non si può che attendere pazientemente che i mercati trovino un minimo sopra il quale consolidare e tentare di costruire una base su cui ripartire.
E’ arrivato il tempo del Cud E' ORMAI prossima la scadenza per la consegna della certificazione unica dei redditi 2008. Interessa i datori di lavoro che hanno corrisposto compensi di lavoro dipendente e assimilati nell'anno precedente. L'ultimo giorno è fissato per il 28 febbraio, termine entro il quale la certificazione, in duplice copia, dovrà essere rilasciata al contribuente dal proprio datore di lavoro o dall'ente pensionistico di appartenenza. Tuttavia, vi è la facoltà, per i lavoratori di richiedere che la certificazione venga rilasciata entro dodici giorni dalla richiesta in caso di cessazione del rapporto di lavoro. La certificazione Nella certificazione, sostitutiva dei vecchi modelli 101 e 201 ed identificata dal 1999 con la sigla Cud, sono indicati il codice fiscale ed i dati anagrafici del dipendente o del pensionato comprensivi del domicilio fiscale al 31 dicembre 2008. Nel Cud vengono certificati i compensi erogati nel 2008, le relative ritenute operate e le deduzioni e le detrazioni effettuate. Gli elementi contenuti nella certificazione riguardano anche gli eventuali compensi degli anni precedenti soggetti a tassazione separata ma da non inserire in dichiarazione
dei redditi. Sono inoltre riportati i dati previdenziali ed assistenziali relativi alla contribuzione versata e/o dovuta all'Inps, all'Inpdap e all'Ipost nonché l'importo dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro versati o dovuti agli stessi enti previdenziali. Nel modello Cud sono altresì evidenziate le operazioni di liquidazione del modello 730 effettuate in occasione della dichiarazione dei redditi. Sono infatti riportati gli importi trattenuti a titolo di acconto delle imposte dovute per il 2008 oltre agli eventuali importi non rimborsabili direttamente dal datore di lavoro e che gli interessati potranno richiedere a rimborso direttamente in dichiarazione. E' stato anche predisposto l'inserimento del prospetto per la scelta di destinazione della quota dell'otto e del cinque per mille dell'Irpef riservata ai soli soggetti esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. In particolare, per esprimere la scelta del cinque per mille, i contribuenti devono apporre la propria firma nel riquadro corrispondente e soltanto ad una delle finalità destinatarie, oltre a firmare la dichiarazione posta in fondo alla scheda. E' ap-
pena il caso di rammentare che le destinazioni dell'otto e del cinque per mille non determinano né un prelievo aggiuntivo né una nuova imposta da pagare. Per manifestare la scelta il Cud va consegnato entro il entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi Unico 2009 a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (professionisti e Caf). Cud e 730 Il Cud è indispensabile per tutti coloro che devono presentare la dichiarazione dei redditi attraverso il modello 730 o il modello Unico persone fisiche. Il contribuente che nel 2008 ha posseduto soltanto redditi attestati dal modello Cud non deve inoltrare all'Agenzia delle Entrate né questa certificazione né la dichiarazione dei redditi. Il soggetto esonerato può comunque presentare il modello 730 se ha sostenuto spese che originano detrazioni d'imposta (interessi passivi su mutui ipotecari, spese mediche, tasse universitarie ecc.) e che intende quindi avere la garanzia di ottenere in tempi brevi l'accredito del rimborso direttamente in busta paga già nel prossimo mese di luglio o nel rateo di pensione di settembre.
Agricoltura Palmino Ferramosca nuovo presidente degli allevatori di FRANCESCO LA REGINA
E’ STATA dura, dibattito molto acceso, si è sfiorato lo scontro duro. Contano di più gli uomini o gli animali? Hanno ragione quelli della Coldiretti forti di un maggior numero di associati? O quelli di Confagricoltura che fanno del profitto il loro cavallo di battaglia, che hanno dalla loro un maggior numero di animali e una più sostanziale produttività aziendale? Alla fine, salvo cambiamenti in zona Cesarini, ha prevalso la teoria di Coldiretti, vince e si aggiudica all'Associazione Provinciale Allevatori di Potenza la poltrona della Presidenza per i prossimi anni. Il punteggio è risicato,144 voti per la lista capeggiata da Coldiretti e Cia e 130 voti per l'altra, quella di Confagricoltura, ma la partita è ancora tutta da giocare, almeno secondo quelli di Confagricoltura. Marcello Di Ciommo è inviperito, una macchia a folle in discesa, chiede la ripetizione della partita, o almeno i tempi supplementari. Staremo a vedere. Noi registriamo che a meno di clamorose smentite, se due più due fa quattro, Palmino Ferramosca da Tramutola, 45 anni, noto e assai dinamico imprenditore zootecnico è il nuovo Presidente della Associazione. Una bella soddisfazione per Ferramosca, che al nostro microfono non afferma e non smentisce, ma tanto ci basta per capire che aria tira e in che direzione. Ama i Bovini più di qualsiasi cosa. Un imprenditore a cui non manca il coraggio. Noi lo conosciamo, Palmino, siamo stati suoi estimatori in tempi non sospetti e se anche solo domani sarà ufficializzato il passaggio di consegne, da oggi auguriamo a Ferramosca un in bocca al lupo, con tutta l'ammirazione possibile. Sig, Ferramosca, quale il primo passaggio obbligato, della sua (usiamo il condizionale) probabile presidenza? «Mettere al centro dell'attenzione tutto il settore zootecnico Lucano, senza distinzioni, senza se e senza ma». Cioè? «Guardi, se parliamo dei bovini da latte per esempio, non possiamo prescindere dal farci carico che sono importanti diversi fattori. Primo fra tutti il corretto utilizzo dei reflui e l'aumento dell'efficienza alimentare. Poi c'è da tenere sotto costante controllo la verifica dei parametri ambientali e le condizioni di allevamento. Oggi la sfida la si vince puntando sulla qua-
MARCELLO DI CIOMMO SULL’APA «SOLO SPRECHI E DISSERVIZI. L’ELEZIONE? E’ PALESEMENTE IRREGOLARE» PRESIDENTE, i numeri parlano chiaro. La Coldiretti sembra avere la maggioranza in Apa, perché lei dissente? «Ma quale maggioranza, una maggioranza fittizia, bugiarda, figlia di accordi dell'ultimo momento. Quando si partecipa in assemblea, una assemblea che doveva decidere una presidenza importante, ci si presenta con le carte in regola, così come prevede lo statuto. Non si può nella maniera più assoluta, a mezz'ora dall'inizio dell' assise, pensare grazie ad una presidenza che mostrava chiari conflitti di competenza, di acquisire 26 deleghe tante quanto bastavano per ottenere i numeri necessari. Una vittoria che non merita nemmeno di essere commentata, frutto di accordi scellerati, con chi (riferimento alla Cia), una settimana prima dichiarava di essere disponibile ad un accordo a largo raggio e poi si accordava nella maniera più becera, con la Coldiretti. Davvero una pietosa rappresentazione di come non si deve agire». Ma voi cosa proponevate? «Il meglio di quello che si possa immaginare. Il nostro era il progetto “Allevare il futuro”. Quelle organizzazioni che inneggiano alla vittoria, non si rendono conto di essere indietro di almeno mezzo secolo. Hanno una totale assenza di progetti, non hanno un minimo di rispetto per quelle aziende che rischiano in prima persona». Cosa in particolare non digerite? «Come si fa ad andare ad un ricambio generazionale con questa gente che ha una mentalità anacronistica rispetto alle esigenze degli allevatori? Lei sa che Apa fra stipendi e consulenze spende qualcosa come 5milioni di euro all'anno? Oggi tutto questo non si può più consentire.Le imprese chiedono altro, chiedono efficienza, assistenza, non sussistenza è diverso». Ci spieghi meglio. «La Col diretti continua con la cultura del sociale. Che come vocabolo è sinonimo di solidarietà, ma loro intendono altro. Quando parlano di sociale vogliono intendere l'aiuto diretto o indiretto ai loro amici di sempre, anche gratuitamente. Ecco, vogliono trasferire in Apa, la mentalità che dominava nel Consorzio Agrario. Il risultato? Fallimento totale a 360 gradi, non per colpa della crisi sia ben chiaro, ma per colpa della loro gestione. Si può pensare di non mettere all'incasso o di rinnovare perennemente le cambiali dei loro compari? Sono loro i responsabili del fallimento del Consorzio Agrario, non altri, lo sanno tutti è opinione dominante, per questo ci tirammo fuori da quel consiglio di amministrazione». Dunque non riconoscete la nuova presidenza, se non abbiamo capito male. «Ma nemmeno a parlarne. O ci si ritrova ad un tavolo negoziale, dove ci si può intendere e magari rifare tutto anche le elezioni, oppure adiremo per le vie legali, su questo non vi è dubbio. L'Apa ha bisogno di nuove mentalità, non è più il tempo delle clientele, del parassitismo, dell'immobilismo. Noi non ci stiamo».
lità, magari contenendo la spesa, ma la qualità è vincente. Difficile ma non impossibile. C'è da fare i conti con la prevenzione delle patologie, con gli indici gestionali e di rintracciabilità e non per ultimo con gli aspetti collegati all'informatica e ai programmi di gestione ambientale. Su questi aspetti desidero muovermi da subito e sono convinto di ricevere la solidarietà del nuovo consiglio di amministrazione oltre che naturalmente di tutti gli allevatori». Cosa ne pensa della zootecnia Lucana? «Di eccellenza non ne dubito. Tenga presente che la nostra regione presenta aspetti non secondari di disomogeneità. Un territorio non proprio predisposto per questo tipo di impresa
eppure i nostri allevatori hanno saputo superarsi in fatto di qualità. La carne e il latte lucano per non parlare di tutti i prodotti tipici di estrazione zootecnia, non temono concorrenza. Lo abbiamo dimostrato in più occasione, dentro e fuori i confini regionali». L'Apa è stata sempre vicino agli allevatori? «Sono in Apa da una vita e mai dico mai ho avuto l'impressione che si sia abbassata la guardia. Anzi al contrario. Vuole un esempio? Proprio grazie all'Apa abbiamo ottenuto finanziamenti dalle royalties derivanti dallo sfruttamento delle risorse petrolifere, per quei paesi più vicini al petrolio. Questi soldi sono serviti a realizzare un progetto di miglioramento genetico per gli allevamenti
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Le quotazioni Quotazioni della borsa merci telematica italiana periodo -13/02/2009 -19/02/2009 - Mercati a pronti Cereali Minori Orzo Leggero Com. Orzo Pesante Com.. Orzo Pesante Naz. Sorgo secco Naz. 140,99
Arrivo Partenza Partenza Partenza
Lombardia Emila e R. Emila e R. Emila e R.
Farina di frumento tenero Farina tipo 0
Arrivo
Campania Euro 295,00/tn
n.q.
Grano Duro Fr. Duro B. Merc. Fr. Duro B. Merc. Fr. Duro Fino Fr. Duro Fino Fr. Duro Fino 250,00/tn Fr. Duro Fino Fr. Duro Fino Fr. Duro Fino Fr. Duro Merc.
Arrivo Partenza Arrivo Partenza Partenza n.q. Partenza Arrivo Partenza Partenza
Lazio Umbria Campania Emilia e R. Lazio
Euro 240,00/tn Euro 237.00/tn Euro 251,55/tn Euro
n.q. Euro 218,00 n.q. 250,00/tn n.q. Euro
Lombardia Lombardia Toscana Lazio
Euro 223,00/tn Euro 258,00/tn Euro 258,62/tn Euro 208,00/tn
n.q. n.q. Euro 239,53 n.q.
Grano Tenero Fr. T. Com. Pan Fr. T. Foraggero Fr. T. Pan. Fr. T. Pan. Ex Com. Fr. T. Pan. Sup.
Arrivo Arrivo Partenza Partenza Partenza
Lombardia Emilia e R. Lazio Puglia Emilia e R.
Euro 159,00/tn Euro 147,88/tn Euro 170,00/tn Euro 155,00/tn Euro 185,00/tn
n.q. n.q. n.q. n.q. Euro 185,00
Partenza Arrivo Partenza Partenza Arrivo Partenza
Lombardia Umbria Emilia e R. Lombardia Lombardia Veneto
Euro 134,00/tn Euro 136,00/tn Euro 129,36/tn Euro 134,00/tn Euro 133,00/tn Euro 125,52/tn
n.q. n.q. Euro 132,00 Euro 136,13 n.q. Euro
Semi di soja Semi Soja Est..
Partenza
Emila e R.
Euro 335,00/tn
n.q.
Sfarinati Frumento Duro Semola Semola
Arrivo Arrivo
Toscana Umbria
Euro 400,00/tn Euro 357,14/tn
n.q. n.q.
Sottoprodotti Macinazione Crusca Ten. Rinf. Crusca Ten Rinf.. Crusca Ten. Rinf. Crusca Ten. Rinf. Crusca Ten. Rinf. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Ten. Cub. Cruscame Ten. Cub. Cruscame Ten. Cub. Cruscame Ten. Cub. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf.
Arrivo Partenza Partenza Arrivo Arrivo Partenza Partenza Partenza Arrivo Partenza Arrivo Arrivo Partenza Partenza Partenza Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Partenza Partenza Partenza Arrivo Arrivo Arrivo Partenza Partenza
Emilia e R. Emilia e R. Lombardia Lombardia Veneto Basilicata Campania Emila e R. Emilia e R. Lazio Lombardia Marche Puglia Toscana Umbria Veneto Emilia e R. Lombardia Toscana. Veneto Basilicata Campania Emilia e R. Emilia e R. Friuli V.G. Lombardia Lombardia Umbria
Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro
Euro 81,00 Euro 71,53 Euro 78,00 Euro 81,21 Euro 82,00 Euro 67,02 Euro 72,00 Euro 74,00 Euro 81,00 Euro 72,82 Euro 81,21 n.q. Euro 67,00 Euro 76,20 Euro 78,00 Euro 82,00 Euro 82,00 Euro 82,00 Euro 75,00 Euro 82,00 Euro 70,02 Euro 72,00 Euro 76,00 Euro 83,70 Euro 87,00 Euro 84,22 Euro 79,31 Euro 81,00
Granoturco Secco Mais Secco Com. Mais Secco Ex Com. Mais Secco Naz. Mais Secco Naz. Mais Secco Naz. Mais Secco Naz. 129,08
Euro 138,00/tn Euro 155,00/tn Euro 140,00/tn Euro 128,00/tn
87,00/tn 77,52/tn 72,00/tn 90,00/tn 88,00/tn 71,02/tn 76,00/tn 78,00/tn 85,00/tn 76,00/tn 85,33/tn 86,00/tn 71,00/tn 80,75/tn 82,00/tn 87,33/tn 86,00/tn 86,00/tn 79,00/tn 86,00/tn 75,02/tn 77,00/tn 82,00/tn 89,18/tn 92,00/tn 89,77/tn 80,52/tn 86,00/tn
Euro 138,00 n.q. n.q. Euro
Le quotazioni delle singole piazze si riferiscono ai diversi contratti conclusi nella settimana di riferimento e sono calcolate come media ponderata dei prezzi sulla quantità. BORSA MERCI FOGGIA SETTORE CEREALI QUOTAZIONI DEL 18/02/2009 Le quotazioni sono espresse in Euro per 1 tonnellata Ultima Quotaz. Min. - Max Grano Duro Fino c.p. 12,5%240,00/243,00 Grano Duro Buono Merc. 230,00/233,00 Grano Duro Merc. 227,00/230,00 Grano Tenero Fino 170,00/175,00 Orzo Vestito - Nostrano 110,00/113,00 Orzo Vestito - Distico 115,00/118,00 Avena Imp. Max 4% 150,00/155,00
delle zone comprese nei comuni di Corleto, Viaggiano e Grumento Nova che hanno dato risultati sorprendenti primo fra tutti il miglioramento igienico sani-
Quotaz. Precedente Min. - Max 240,00/243,00 230,00/233,00 227,00/230,00 170,00/175,00 110,00/113,00 115,00/118,00 150,00/155,00
tario delle nostre stalle. Questo ripeto grazie alla nostra associazione, che davvero sponsorizza quanti hanno voglia di lavorare e di produrre reddito.Grazie
sig. Ferramosca, domani potrebbe inaugurarsi una nuova era per i nostri allevatori, che meritano rispetto, attenzione e soprattutto assistenza».
Potenza 24
Domenica 22 febbraio 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Anche la città fa i conti con il decreto legge sulla sicurezza e sulla vigilanza dei volontari
Ronde, esperimenti e cittadinanza A chi vanta risultati, «sono sciocchezze clamorose» IL MINISTRO Maroni è stato chiaro: si fida dei sindaci che «decideranno il come, il dove e il quando - ha spiegato durante la conferenza stampa sul decreto legge in tema di sicurezza approvato dal consiglio dei ministri venerdì - utilizzare questi volontari». Quelli delle “ronde” antistupro, legalizzate dal recente provvedimento. E a Potenza? «Resto convinto che la strada maestra per la sicurezza dei cittadini - dice Santarsiero sia quella delegata alle Forze dell’ordine». Il che vuol dire «innanzitutto mettere in pratica politiche che rafforzino proprio il settore. Servono adeguate strutture, incremento di personale, adeguamento dei materiali». Che poi è uno dei temi della polemica sorta nel post-decreto, tra chi sostiene che la sicurezza (nel testo di legge che ha immediata applicazione si prevede anche l’allungamento della presenza degli immigrati clandestini nei centri di identificazione) non si risolva a “misure d’emergenza pericolose” e chi esulta per il “riconoscimento” di un trend “civico” già avviato tempo fa in Padania e ripreso anche da sindaci di centrosinistra. Nel capoluogo non sembra che al momento il “responsabile” sia intenzionato ad avviarle: «Le ronde non mi sembrano la soluzione adatta, anche perchè ancora non se ne comprendono bene i meccanismi e c’è il rischio serio di disperdere risorse economiche, tempo e energie nell’organizzazione». Il governo ha spiegato che la vigilanza volontaria sarà organizzata e non improvvisata, dando precedenza a ex agenti delle forze di polizia e forze armate, con il coordinamento del primo cittadino e con il “reclutamento” subordinato a precisi requisi-
Dopo le polemiche sul consumo di alcol nel borgo, l’esperimento con i Custodi della città
L’Osservatorio: «Ci avevamo già pensato noi» LUI sorride e puntualizza. Vincenzo Belmonte, portavoce dell’associazione “Osservatorio cittadino” rivendica «con orgoglio l’avvio a Potenza, per la prima volta di un’iniziativa civica che nella nostra città non ha precedenti, come quella dei “Custodi della Città”». Era giugno scorso, appena dopo la polemica legata a un eccessivo consumo di alcool - ed effetti conseguenti - tra i giovani della città, soprattutto nel centro storico e nei fine settimana. Ma allora fu altrettanto chiaro, non si chiamino “, il termine “custodi”, probabilmente rendeva meglio. Oggi che l’argomento è tornato d’attualità «senza entrare nella polemica che si sta scatenando sul decreto sicu-
ti, controllato dal prefetto e dal comitato provinciale per la sicurezza. Le “ronde” potranno controllare il territorio per prevenire i reati, con i volontari (subito il Viminale ha precisato che non saranno previsti compensi) che non saranno armati, ma avranno in dotazione cellulare e radiotrasmittente. Ma non è solo una questione “logistica”. Sempre con commento locale: «Credo soprattutto - continua Santarsiero - che questo tipo
di soluzione possa rivelarsi una pericolosissima cultura della giustizia fai-da-te, cosa che non ha nulla a che vedere con la cultura di un paese civile». Proprio nel capoluogo, tuttavia, le ronde non sono certo una novità. Era stato l’Osservatorio cittadino, l’associazione coordinata da un ex consigliere comunale, Vincenzo Belmonte, a inaugurarne la presenza a Potenza con la nascita dei “Custodi della
Al via le convocazioni dei comitati di quartiere
i lavori. Così inizia il percorso di autonomia e organizzazione spontanea di quello che dovrebbe trasformarsi in uno strumento di partecipazione dei cittadini. Quanto al comitato di Dragonare-Cerreta, il direttivo ha eletto come presidente (che da regolamento resta solo un portavoce dell’assemblea generale, un riferimento per facilitare le comunicazioni con l’amministrazione) Vito Mancusi. Il comitato di Dragonara Cerreta è tra quelli che hanno “vissuto” una partecipazione alle votazioni elevate: proprio nelle contrade, infatti, si è registrato il più alto tasso di partecipazione tra gli aventi diritto. E sempre ieri, era stato
città”. E’ accaduto l’estate scorsa, a polemica sul consumo d’alcool e sulla pericolosità del centro storico appena iniziata. Belmonte e co si sono armati di giubbetti colorati e torce, in giro tra i vicoli e le vie di borgo e periferia. In genere, chiacchierando con i passanti e “monitorando” le vie. Ma il sindaco, «quelle ronde non le ho mai accettate». Quanto ai risultati che Belmonte “vanta” per l’inziativa, «sono sciocchezze clamoro-
Sopra, Belmonte. A lato, Santarsiero e un gruppo di “Custodi” che chiacchiera con alcuni giovani
ventare protagonisti i cittadini e in proposito contiamo su residenti e commercianti ai quali chiediamo di segnalarci ogni piccolo o grande problema evidenziato specie durante le ore notturne e il sabato e la domenica». Allora, «le “nostre” ronde saranno dunque uno strumento di partecipazione civica». Per questo «non comprendiamo la polemica: le ronde, dunque, piacevano o almeno erano tollerate fino a quando erano di fatto illegali, ma adesso che il governo, con decreto, regola in maniera abbastanza rigida e rassicurante l’impiego dei volontari scoppia la bagarre».
se». Come quella sulle telecamere, «che non sono state certo installate per le pressioni ricevute dall’associazione. Quelle già presenti fanno parte di un programma ministeriale realizzato d’intesa tra prefetture e comuni. Le altre, circa una ventina, del programma cittadino sulla viabilità, serviranno a controllare il traffico e saranno operative appena gli uffici Mobilità e la Polizia municipale saranno dislocati nel nuovo centro di
via Sauro dove sarà presente anche la sala operativa». E’vero, «nessuna città è un’isola esente da problemi, ma Potenza ancora può dirsi non pericolosa. Quando arriva gente da fuori, è la prima cosa che nota, la possibilità di poter passeggiare tranquillamente». Allora, come altrove, quello che serve a Potenza per la sicurezza, «sono politiche generale per le Forze dell’ordine». Altro «che ronde» sa.lo.
Scontro d’auto e interventi sul ghiaccio Dal ponte di Montereale, cade dell’intonaco
Presidenti, si parte SONO state avviate le convocazioni per le prime riunioni ufficiali dei comitati di quartiere. Il primo ad aver eletto il suo presidente, all’interno del direttivo, è quello di Dragonara-Cerreta. Il direttivo, composto da sette eletti alle elezioni dello scorso 30 novembre (Vito Mancusi, Aldo Santarsiero, Salvatore Grieco, Vito Volturno, Paolo Lucia, Salvatore Bruno, eletti nella lista “Tutela e sviluppo delle zone aperte, e Stefania Santoro eletta nella lista Potenza delle libertà) si è riunito ieri mattina nel ridotto del teatro Stabile. La prima riunione, come da regolamento, viene coordinata da un funzionario del comune che ne legittima
rezza del Governo e quindi conservando la nostra originale iniziativa che non intende trasformarsi in organizzazione di “ronde” - prosegue Belmonte - voglio esprimere un plauso al Governo». Così riprende l’esperienza passata, «in particolare nel centro storico - sottolinea Belmonte - dove aver girato il sabato sera-notte per via Pretoria, nei vicoli, sostando nei punti frequentati da gruppi dediti a stupefacenti e alcol, ha avuto l’effetto di deterrente rispetto a comportamenti di microcriminalità e vandalismo e al tempo stesso di tranquillizzare giovanissimi e genitori, segnalando fatti e situazioni specifici alle Forze dell’ordine secondo le rispettive competenze istituzionali e di legge e controllando anche le risposte, soprattutto la tempestività, date. Ci bastano come soddisfazione per il nostro lavoro volontario i numerosi attestati e incoraggiamenti che ci sono venuti da tanti padri e soprattutto madri in apprensione per i propri figli che frequentano il sabato sera il centro storico. Abbiamo avuto inoltre il “merito” di accelerare il progetto di installazione di sistemi di telecontrollo (a proposito a che punto sono i lavori?) e di accrescere d’estate il numero di personale delle forze dell’ordine impegnato nei controlli. Sia chiaro - precisa Belmonte - i Custodi della città non solo le ronde che già esistono in tante città medio-grandi del Nord, governate sia dal centrosinistra che dal centrodestra. La nostra idea è quella di far di-
Le elezioni di novembre (f.M.)
convocato nel pomeriggio, il direttivo del comitato di Montereale - Murate. La riunione però è stata spostata a sabato prossimo in prima convocazione. E’ solo l’inizio dell’intero percorso. Sono in tutto 12 i comitati che dovranno eleggere i propri presidenti all’interno del direttivo.
TANTA paura ma nessun ferito ieri mattina in via Vaccaro per un incidente stradale verificatosi intorno alle 11:30. Davvero curiosa la dinamica del sinistro che ha coinvolto due auto, una Fiat Punto, di colore nero e una Toyota Rana scura. Il proprietario della Fiat Punto parcheggiata su uno dei lati della carreggiata ha aperto distrattamente lo sportello proprio mentre transitava la Toyota Rana guidata da una donna. Fortunatamente, l’impatto ha provocato solo tanto spavento ai due conducenti. Le vetture hanno riportato alcuni danni. Rotto lo sportello della Punto, mentre la Toyota Rana ha fatto i conti con la rottura del
Il piccolo incidente (f.M.)
fanale e la perdita di liquido che ha invaso la carreggiata. Il traffico ha subito un certo rallentamento in zona, vista anche la presenza di alcuni curiosi.
Sempre in mattinata, intorno alle 12, i Vigili del fuoco hanno svolto nel rione Francioso un piccolo intervento di rimozione del ghiaccio da uno stabile. La massa ghiacciata, caduta dalle grondaie dell’immobile ha provocato panico tra i residenti che hanno temuto per il distacco del medesimo e per la propria incolumità. Nel pomeriggio, i Vigili del fuoco sono intervenuti anche sotto la campata del ponte di Montereale: la caduta di intonaco ha reso necessario la messa in sicurezza della zona, che è stata transennata, vietandone l’accesso ai passanti. Per fortuna, non ci sono stati danni. fr.me.
Potenza OLTRE mille nuclei familiari solo nella città di Potenza, sono seguiti e assistiti, in vario modo, dalla Caritas, mentre i dati Ista informano che la Basilicata è al secondo posto in Italia nella speciale “classifica” della povertà. E’ una situazione allarmante che vede nascere in questi giorni numerosi incontri di studio e di profonda analisi dell'inquietante problema sociale. A pochi giorni dall’atteso convegno “Dalla parte dei poveri”, in programma il prossimo 25 febbraio a Rifreddo di Pignola, per iniziativa del Dipartimento salute, sicurezza e solidarietà della Regione Basilicata, anche il mondo cattolico lucano si è mobilitato per riflettere sull’emergenza povertà qui da noi e sulle azioni di contrasto da mettere in campo. L’incontro sul tema: “Volti negati” promosso dall'Azione cattolica e dalla Caritas dio-
Domenica 22 febbraio 2009
Il bilancio del responsabile dell’Azione cattolica di Potenza, Giancarlo Grano
Povertà, un migliaio le famiglie indigenti cesana di Potenza, che si doveva tenere l’altra sera, non ha, invece, avuto luogo a causa del maltempo. Fra i relatori Giancarlo Grano, responsabile di Azione cattolica della zona di Potenza e della Commissione regionale del laicato cattolico. Il convegno è stato rinviato al 7 marzo prossimo: la proposta che lancerete in quella sede, chiediamo a Grano? «Certamente vorremmo rafforzare la rete delle relazioni fra tutti i movimenti del laicato cattolico affinchè ciascuno operi in maniera più consapevole ed efficace». Il motivo di questa rinnovata attenzione al mondo della pover-
tà in Basilicata? «Da molti mesi il laicato cattolico è sceso in campo come testimoniano le diverse iniziative promosse a giugno. I motivi di fondo di tale sostanziale impegno sono due: da un lato la nostra matrice cristiana, volta a scoprire nel volto di ogni fratello il volto dello stesso Cristo; dall'altro, la motivazione di essere cittadini di un Paese in cui la Costituente richiede che siano rimossi tutti gli ostacoli che limitano l’uguaglianza». Il laicato lucano intende dunque lavorare su due piani, quello della testimonianza personale e quello dell'impegno nelle istitu-
zioni? «Proprio così e sono proprio i nostri vescovi che oggi richiamano questa duplice necessità. C'è comunque da evidenziare che nel laicato lucano non è mai mancato il radicamento nel territorio e un lavoro silenzioso, di cui si parla poco, in mezzo alla gente e nelle situazioni più difficili: giovani, malati, detenuti, poveri. In sostanza, esiste una Basilicata poco conosciuta, una “regione da fare”, che sa rimboccarsi le maniche e sa essere presente per attenuare il disagio. Ora si tratta di fare un deciso passo avanti e trasformare la testimonianza personale in proposta di ri-
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scatto sociale da affidare alle istituzioni». A questo proposito, qual è il messaggio alla Regione Basilicata che si accinge a presentare il suo nuovo programma per rintuzzare la povertà? «Anzitutto che impari dagli errori del passato. L'applicazione della prima parte del cosiddetto progetto “Cittadinanza solidale”, che, lo ricordiamo, ha raggiunto solo parzialmente i suoi obiettivi. Debbo dire che uno dei suoi limiti maggiori, è stato quello dell'indicatore del “reddito”, mentre la povertà in Basilicata ha volti più complessi, come quelli delle scarsità di istruzione, del deficit di salute, del vuoto di relazione, della mancanza di casa e di lavoro. Infine direi di considerare più i bisogni familiari che individuali». Pino Gentile potenza@luedi.it
Al “BtoBe” i titolari di un’azienda di Lavello raccontano come utilizzano il letame
Energia dall’agricoltura «Siamo riusciti a non pagare più bollette all’Enel» IERI mattina all'interno del Salone del business lucano, Btobe, arrivato quest'anno alla seconda edizione, si è svolto il convegno organizzato dalla Confagricoltura sul tema della “Nostra energia per r-innovare”, un'occasione di confronto tra diversi operatori tecnologici, allevatori, e imprenditori agricoli, sullo stato dell'arte nelle politiche energetiche italiane. Sono intervenuti gli esperti del gruppo Beghelli per il fotovoltaico, del gruppo Windberg per l'eolico, e della Carlo Gavazzi Green Power per le biomasse legnose. La prima parte è stata un'ampia rivista scientifica sugli ultimi ritrovati tecnologici, le opportunità di guadagno con le energie rinnovabili, e le strategie di innovazione delle imprese del settore agricolo con l'occhio rivolto, naturalmente, alla vocazione di un territorio particolare come quello lucano. Poi è stato il turno di un caso concreto, raro ma vero, proprio in Basilicata: l'esperienza di una nota azienda di Lavello, che da diversi anni ha scommesso sulle energie rinnovabili, cioè la cacca, e di un brevetto, guarda un po', sempre lucano. “Volevamo fare zootecnia nella legalità, sfatare il mito dell'allevatore come di una specie di bracconiere dell'ambiente”, ha detto Marcello Di Ciommo, titolare dell'azienda in questione, “e alla fine siamo riusciti ad azzerare la nostra bolletta energetica, accumulare un credito di energia che è stata ceduta alla rete nazionale, ed eliminare il problema dello smaltimento dei reflui delle stalle, nel pieno rispetto anche delle normative più stringenti.” In pratica il meccanismo è semplice, e si racconta che già gli Assiri nel XVI secolo a.C. utilizzassero un sistema simile per alimentare un sistema di torce per l'illuminazione degli ambienti. Al centro di tutto sta il gas, ovvero il biogas, che è la miscela gassosa prodotto della fermentazione batterica dei composti organici, composta in gran parte di metano, che come si sa è un ottimo combustibile. Ma diversamente dal gas di estrazione fossile, che è intrappolato in giacimenti sotterranei da processi antichi quanto il pianeta e viene riportato meccanicamente in superficie, il bilancio del carbonio immesso in atmosfera dal processo di trasformazione del biogas in energia è pari a 0. In parole povere funziona
Si punta all’alter nativo L’ENERGIA e' uno dei temi dominanti del salone del BtoBe. Una presenza di rilievo è sicuramente quella del concessionario Enel.Si di zona, che ha messo a disposizione, delle aziende e dei privati intervenuti in fiera, un nutrito staff di professionisti specializzati in materia di energie rinnovabili. Grande interesse è stato mostrato sulla convenienza di prodursi l’energia “in casa” e sugli incentivi attualmente disponibili da parte dello Stato per chi vuol produrre energia pulita. Molti gli imprenditori interessati ad azzerare il costo dell’energia elettrica, che al giorno d'oggi costituisce uno dei capitoli di spesa che grava maggiormente sui bilanci aziendali. Il concessionario Enel.Si, assieme a degli esperti di Enel Green Power, la società del gruppo Enel che si dedica a tutto quanto concerne le fonti rinnovabili, terranno do-
Alcuni degli stand del “BtoBe” (foto Mattiacci)
mani alle 11 un seminario rivolto prevalentemente a geometri, architetti, ingegneri su tutti gli aggiornamenti normativi che sono stati introdotti dal governo centrale per l'anno 2009. Si continuerà, quindi, a parlare di impianti fotovoltaici, di solare-termico e di mini-eolico. I professionisti
Il mondo del franchising nello stand della Confesercenti TRA gli appuntamenti del “BtoBe” ieri si è tenuto un dibattito sul Franchising nello stand della Confesercenti . Il franchising rappresenta la formula di collaborazione tra imprenditori più appropriata per chi vuole avviare una nuova impresa, ma non vuole partire da zero, cercando quindi delle guide che aiutino il nuovo imprenditore ad avviarsi in questo mondo. Rappresenta certamente una grande opportunità per i giovani investitori che vogliono costituirsi un solido futuro. Il worshop si è aperto con l’intervento del presidente della Confesercenti Prospero Cassino che ha spiegato cos’è il franchising e quali sono gli scopi ottimali di questo tipo di fare impresa. La parola è passata successivamente a Nicola Passerini che ha spiegato come, secondo la legge, si può dare vita a un franchising che «è un modo di fare impresa molto importante che ha permesso di sucosì: le piante assorbono diverse sostanze, e tra queste l'anidride carbonica, che alla fine del ciclo di vita, o della catena alimentare, la decomposizione spontanea della cacca restituisce nell'atmosfera. Un equilibrio naturale che l'utilizzo del biogas per produrre energia lascia praticamente inalterato, diversa-
perare la crisi economica del 1929». Le regole del franchising sono molto precise: impongono che, trenta giorni prima della firma del contratto, al nuovo affiliato sia data la possibilità di visionare tutta la documentazione necessaria all'apertura dell’attività commerciale Un workshop molto importante anche perché non si è parlato solo di numeri, ma c’è stato spazio anche alle testimonianze di quanti hanno optato per il franchising. Come Domenico Mastrangelo che ha dato vita a Moliterno a “latoracca” che dal 1985 si occupa di prodotti di argento quali regali, liste nozze e fashion design. Nasce come una ditta individuale di gioielli per poi allargare i propri orizzonti all'interno di centri commerciali presenti in tutto il sud aprendo quindi diverse gioiellerie. Un'altra testimonianza importante è stata quella rilasciata dal Marsupio e dal legale rappresentante Vincenzo Marchese che ha il-
mente dal petrolio e dal gas comunemente detto, perciò il biogas, secondo la normativa di riferimento italiana, è una delle nuove fonti di energia rinnovabile, che significa energia ecocompatibile, sostenibile da un punto di vista ambientale, senza dispendio di risorse per le future generazioni. “Avrei potuto commissio-
lustrato brevemente cos'è il Marsupio e perché realizzare questo progetto. Il Marsupio è semplicemente una ludoteca, baby parking, ma anche un luogo dove i bimbi crescono sereni e attraverso il gioco ludico creativo. Sono state brevi le sue parole perché ha voluto passare il testimone alla responsabile del franchising Carmela Sabia, che si occupa di aiutare i nuovi affiliati e di ca-
nare l'impianto ad un'impresa tedesca invece ho scelto dei partner locali perché per far crescere una società e un'economia bisogna fare patrimonio delle esperienze” dice Di Ciommo. Perciò Enertec, ovvero Antonio Sassaroli, l'ideatore del progetto realizzato a Lavello per l'azienda Posticchia Sabelli, che parla modesta-
pire quali esigenze propone il territorio per l'apertura di un punto Marsupio. Dopo di che ha parlato Jessica Danzi che ha portato la sua testimonianza dapprima come tirocinante universitaria e poi ora come nuova responsabile di un terzo punto Marsupio che aprirà a breve nella città di Potenza, dimostrato ansie, ma allo stesso tempo coraggio per la nuova scommessa di vita che affronterà. Infine a conclusione dell'incontro ha preso la parola Giuseppe Maggio titolare di Giocoleria che a breve anche lui aprirà un grande punto vendita e ha all'attivo diverse punti vendita di giocattoli in molti paesi della Basilicata. Oggi secondo incontro sul franchising. Al centro del dibattito la politica aziendale del franchising e anche la possibilità di avere un’adeguata consulenza su questo nuovo modo di fare impresa. Sara Azzato potenza@luedi.it
mente di una “soluzione ambientale al problema dello smaltimento dei reflui delle stalle”. In realtà esistono anche gli incentivi economici del cosiddetto conto energia, che oggi equivalgono a 22 centesimi di euro per ogni Kilowatt di elettricità prodotto, e per un'azienda con cento bovini, fatti due conti,
rappresentano un reddito di più di 10 mila euro al mese. Non senza prospettive ancora più allettanti. Per Donato Semeraro, di “Consulta”, i reflui sono solo il primo passo: “domani gli agricoltori potrebbero scommettere anche nel compostaggio del rifiuto urbano.” Leo Amato potenza@luedi.it
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Domenica 22 febbraio 2009
Potenza ANTICA OSTERIA
Tra gli stand in cerca di affari
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
Fabiola Bosso che ha conseguito la laurea in Giurisprudenza AUGURI DI CUORE da nonna Anna
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
Auguri al Cavaliere della Repubblica Felice Pescuma che ha compiuto 87 anni. L’uomo più conosciuto e stimato del centro oraziana. A questi auguri si associa anche il comandante di polizia municipale di Ginestra, Antonio Gremigna e Vito Picece.
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
0971-441295
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE
“Gomorra” al Don Bosco SARA’ l’attore Ivan Castiglione a portare in scena, il prossimo 24 febbraio, al teatro Don Bosco - sipario alle 21 - “Gomorra” tratto dal celebre libro di Roberto Saviano. In questo caso sono stati scelti due livelli di racconto, quello più istintivo, animalesco, violento, costituito dal braccio armato della camorra e quello imprenditoriale, che non si sporca mai le mani direttamente, che coordina a distanza che ha interessi in tutto il mondo. Ed è anche chiaro che dopo aver venduto quasi un milione di copie, lo scopo è di andare oltre il libro, di creare uno spettacolo assolutamente indipendente con caratteristiche proprie ma, che non tradisse le atmosfere così ben raccontate dal Roberto scrittore.
E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO FESTIVO Savino via Petrarca, 5 0971-25447 Caiazza via Tirreno, 3/11 0971-53430 TURNO NOTTURNO 22 FEBBRAIO Caiazza via Tirreno, 3/11 0971-53430 PRONTO SOCCORSO Guardia medica
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
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“Zittotu” con la Scuccimarra IL prossimo 28 febbraio sul palco del Teatro Nuovo del Seminario maggiore. Mariagrazia Scucimarra porterà in scena - sipario alle 21 - lo spettacolo “Zittotu”. Polemica, sagace, comica, irriverente..ma soprattutto vera: Grazia Scuccimarra torna in scena al Teatro Nuovo del CDE con la sua specialissima lente d'ingrandimento puntata sul mondo. Come ogni anno ci informa su tutto ciò che avviene, meglio di un Tg o di un quotidiano. Mai scontata, la Scuccimarra questa volta vuole un pò di silenzio essenzialmente da chi lei ritiene corresponsabile del disastro politico, culturale e sociale che è sotto gli occhi di tutti e dui tuttologi, politologi, opinionisti e psicanalisti continuano imperterriti a discettare a "Porta a Porta". La nostra società, dice Grazia, sta vivendo un grande equivoco in cuo valori e disvalori si scambiano di ruolo, confondendo le idee a chi non ha tempo ne' voglia per decodificare i subdoli messaggi che giungono da quel potere che tutto manipola e adatta a se stesso. Ecco allora che scaglia il suo nuovo grido "Zittotu" e che, come una scarica di energia, indirizza la sua satira verso i tanti e tanti problemi oggi di attualità: sicurezza, crolli bancari, immigrazione, scuola, diversità e chi più ne ha più ne metta. Problemi su cui si potrebbe discutere per ore e ore e che la Scuccimarra si diverte ad affrontare lanciando battute come frecce infuocate a "destra e a manca", anzi...più a "manca che a destra", non risparmiando proprio nessuno. E allora "Zittotu" e zitti tutti perchè, pur ridendo, questa società l'abbiamo fatta noi.
Polizia San carlo
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •OGGI Potenza, Teatro Nuovo, ore 19.30 “E’ TORNATO PAPA’” Commedia di Gennaro Morrone •OGGI Potenza, Conservatorio, ore 19.30 “STAGIONE CONCERTISTICA” Esibizione del trio “Duende” •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente
•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico
•IL 26 FEBBRAIO Potenza, Biblioteca Provinciale, ore 18 “ARTE DISABILITA” Proiezione film “Lo scafandro e la farfalla”
199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Ex 17 - 19.30 - 22 Sala 2 The reader 17.30 - 20 - 22.30 Sala 3 Questo piccolo... 16.30 - 19 - 21.30 Sala 4 La leggenda di un cuore.. 16.30 - 18.40 - 21
Sala 5 Il curioso caso di Benjamin Button 18 - 21.15 Sala 6 La mia miglior nemica 18 - 20 - 22 Sala 7 Underworld 18.30 - 20.30 - 22.30 •DUE TORRI• Il bambino con il pigiama a righe 19 - 21
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Domenica 22 febbraio 2009
27 Genzano Il vice sindaco, Rocco Iacovera, boccia in toto l’operato della Provincia
«Un fallimento il piano neve» Tanti i disagi soprattutto per i lavoratori Fiat GENZANO DI LUCANIA «Il piano provinciale “emergenza neve” affonda con la prima nevicata». È il vicesindaco di Genzano a lanciare l'accusa, indirizzata, senza veli, all'assessore provinciale alla Viabilità. «Dopo appena un paio di giorni di nevicate, previste con abbondante anticipo precisa infatti Rocco Iacovera - su tutte le strade provinciali dell'Alto Bradano si sono riscontrate notevoli difficoltà di transito, e nella maggior parte dei casi sono dovuti intervenire i Comuni coi propri mezzi. Soprattutto a Genzano sottolinea il giovane assessore - dove l'impraticabilità del bivio che collega sp 22 alla sp 69, sito in una zona particolarmente esposta ai venti, ha ritardato di molte ore il rientro degli operaiSATA dal turno di notte dello scorso giovedì, nonostante avessimo provveduto a “ripulire” il tratto a rischio la sera prima». «A questo punto - incalza Iacovera - ci sembra giusto che gli addetti alla redazione del suddetto piano di emergenza si assumano le proprie responsabilità. Poi-
Rocco Iacovera
ché una cosa è certa: né il Consorzio di Bonifica né la Provincia hanno dimostrato di essere in grado di gestire i tratti stradali di competenza. E quest'ultima, c'è da dire, si è avvalsa dell'ausilio di una ditta privata la quale è intervenuta con
mezzi niente affatto idonei alla situazione». «Gran parte di ciò che è stato fatto, dunque - chiarisce -, si è reso possibile solo grazie all'intervento comunale, supportato da un paio di imprese esterne di provata affidabilità, e dall'indi-
Pietragalla L’iniziativa era in programma oggi
Carnevale dei bambini Rinviato a martedì PIETRAGALLA - Era programmato per oggiCarnevale dei Bambini a Pietragalla per festeggiarlo e salutarlo, ma a causa delle abbondanti nevicate che hanno caratterizzato questi ultimi giorni, per motivi di opportunità, funzionalità e sicurezza è stato deciso di spostarlo alla giornata di martedì 24 febbraio, ultimo giorno di periodo gioioso dell'anno. Questa manifestazione è organizzata dalla Pro Loco cittadina in stretta collaborazione e con la partecipazione dell'Istituto Comprensivo Scolastico di Pietragalla e della locale banda musicale "Giuseppe Pafundi" che si sono coordinate in maniera efficace per questo appuntamento. La sfilata in maschera interesserà numerose arterie del paese in modo tale che tanti cittadini potranno gustare in prima persona questo evento che sarà arricchito naturalmente da tante sorprese e allegria con coriandoli e maschere ma soprattutto tanti scherzi e gag. La manifestazione prenderà il via alle 15 con il ritrovo dei partecipanti presso PRESSO la sede dell'Avis di Potenza si è svolta ieri pomeriggio la conferenza stampa di presentazione della mezza maratona di Potenza memorial “Luigi Chiriaco”. Ad organizzare l'evento l’associazione “Borgoantico Portasalsa” in collaborazione con il Comune di Potenza, la Provincia di Potenza, la Basilicata Turistica e il Rotary Club. Alla conferenza stampa hanno preso parte Domenico Leccese, responsabile dell'associazione Borgoantico Portasalsa, Genesio De Stefano, vice presidente nazionale Avis e Archimede Leccese, presidente del Rotary Club Potenza e responsabile del progetto cuore Avis. La manifestazione avrà luogo a Potenza, il prossimo 8 marzo, e vedrà i partecipanti snodarsi nel circuito di ven-
l'edificio scolastico in VIa San Demetrio mentre alle 15.30 si avrà la partenza del lungo corteo colorato da questa zona del paese e che raggiungerà Piazza Maggio, proseguendo lungo Largo Sant' Antonio, Via Diaz, Via Vittorio Emanuele III°, Via Cadorna, Largo San Cataldo, Viale Europa e con il gran finale presso la sala Fierri al Rione Paschiere. Uno dei momenti clou sarà il processo intentato al "carnevale" il quale sarà giudicato al cospetto di tanta gente per tutto quello che ha combinato nel corso dell'ultimo anno. Naturalmente sono in fase di ultimazione tutti i preparativi che riguardano le maschere, i carri allegorici e tutto viene fatto in gran segreto e quindi in maniera assolutamente riservata al fine di non vanificare il lavoro che caratterizza questo tipo di appuntamenti in cui nulla è dato per scontato ma dove le improvvisazioni sono sempre tante e variegate ed ovviamente inaspettate. Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it
Una maratona di cuore in memoria di Gigi Chiriaco tuno chilometri tutti nel borgo antico della città. Durante la kermesse sarà organizzata anche la “Stra… Potenza di cuore”, passeggiata nel centro storico di due chilometri per amatori. La giornata, ovviamente intende ricordare l'ex assessore allo Sport del Comune di Potenza, Luigi Chiriaco, scomparso nella primavera del 2008 e incentra il suo filo conduttore sulla passione per lo sport e il volontariato, grazie al contributo dell'Avis che per l'occasione istituirà stand che illustreranno le tematiche inerenti le malattie cardiovascolare,
causa di morte per tante persone. Proprio in questo contesto la giornata di sport e solidarietà intende rinnovare il suo impegno grazie ad una serie di progetti presi a cuore dall'Avis che ha già inviato in Sardegna tremila confezioni di sangue indirizzate ad una popolazione, quella sarda che soffre notoriamente di anemia mediterranea. Inoltre l'impegno dell'Avis non si ferma soltanto alla distribuzione di sangue ma va oltre grazie ai progetti Gemelli, Close e Genoma che ha visto l'associazione potentina compiere diversi sforzi nel-
spensabile aiuto delle Forze dell'Ordine che intendiamo ringraziare in maniera particolare, nelle persone del maresciallo Olantini e del comandante Bruscella» «Per fortuna il maltempo è durato appena due tre giorni - conclude ironicamente il vicesindaco - poiché, vista la scarsa reattività delle istituzioni deputate alla gestione del problema, se ci fossa stata più neve a quest'ora saremmo tutti ibernati». Quindi ci lascia il seguente breve comunicato stampa: «Le polemiche dell'opposizione, divulgate sul Quotidiano sono dal sottoscritto ritenute strumentali ed alquanto inutili, frutto di un “fare politica” che non condivido». «Per quanto mi riguarda - si legge sul documento ritengo di non avere “padrini” né “padroni”; ed a prova di ciò vanno le esplicite accuse che ho inteso rilasciare nei confronti della mal gestita “emergenza neve” da parte dell'assessorato provinciale competente». Gianrocco Guerriero potenza@luedi.it
Il Pdl contesta il Regolamento
Pignola
Fasuli rossi Riunione del comitato di tutela PIGNOLA - Oggi, alle 9.30, si terrà la prima riunione tecnica della istituenda associazione dei Coltivatori Custodi dei “Fasuli rossi scritt' di Pantano di Pignola”. Si tratta di una nuova azione di tutela e valorizzazione di una produzione tipica messa in atto nel potentino dall'Alsia, Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in agricoltura, in collaborazione con la Comunità Montana “Alto Basento” e con la Pro loco “Il Portale” di Pignola. Un gruppo di coltivatori si riunirà per fissare le azioni che l'associazione intende intraprendere per promuovere e valorizzare la produzione di questo ecotipo di fagioli l'ambito della prevenzione delle malattie. Sport, stile di vita sano e divertimento saranno il trait d'union di una giornata molto sentita che riguarderà anche le donne, vista la concomitanza con la festa della donna in programma proprio l'otto marzo. Diagnosi, cure specifiche per i malati di cuore e tanto impegno non mancano di certo per l'Avis che ha deciso di sponsorizzare la manifestazione. Uno stile di vita sano consente di migliorare la propria efficienza fisica e limitare i casi di morte per infarto e disturbi cardiaci. Proprio per questo la Stra… Potenza di Cuore intende rivolgere il suo sguardo verso la maratona. Ai primi cento iscritti verrà consegnata una t-shirt. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Un momento dell’incontro di ieri
AVIGLIANO – A loro questo regolamento urbanistico non piace. Quelli del Popolo della libertà dicono che se dovesse essere confermata la bozza in ipotesi che gli è stata consegnata non la voteranno in Consiglio comunale. L'indicazione la dà per primo Vincenzo Claps, dirigente di partito che fa parte del gruppo di lavoro dei tecnici incaricati dal Pdl di esaminare le carte del nuovo regolamento: “Speriamo – dice – che questa rimanga solo una proposta, altrimenti i nostri consiglieri non potranno valutarla positivamente”. Il nodo è politico, se è vero che più tardi il sindaco Domenico Tripaldi, giunto insolitamente a rappresentare la maggioranza di centrosinistra in una riunione degli avversari, auspica che “gli atti e gli strumenti pianificatori hanno senso se sono discussi e condivisi in modo più ampio possibile”. Tripaldi, insomma, fa capire che cerca l'adesione e l'unanimità dell'opposizione su questo punto. Dal Pdl ribattono sollevando critiche “sullo strumento che dovrà pianificare per almeno 20 anni il futuro della nostra città” e rimarcano “l'inefficacia e l'inadeguatezza dello strumento di programmazione, giunto troppo in ritardo”. È stato questo il tenore del primo incontro promosso ieri sera dal costituendo Pdl di Avigliano che ha messo al centro della sua iniziativa l'ipotesi di regolamento urbanistico che dovrà adot-
tare prossimamente il Comune di Avigliano. Un successivo incontro è in calendario nelle frazioni. “Nel frattempo – fa sapere Gianni Rosa, consigliere provinciale di An e presidente del partito a livello provinciale – una commissione di tecnici formulerà una nostra proposta di regolamento urbanistico. Un gruppo di lavoro – precisa aperto e trasversale”. Prove di dialogo tra maggioranza e opposizione, che sembrano vere solo in apparenza. Il pallino ora ce l'ha il centrodestra. Non fosse altro perché “abbiamo chiesto un consiglio comunale su questo tema già all'indomani dell'insediamento dell'assemblea cittadina – ricorda il consigliere Vito Lorusso -. Ed era il 2005. Oggi, dopo un ritardo insopportabile, ci viene consegnata una bozza che è una fotocopia del vecchio Piano regolatore generale”. Punti di vista a confronto. Tripaldi ha la possibilità di spiegare e dice, tra l'altro, che “i ritardi sono il frutto di scelte e impostazione che non dipendono dai comuni”. Secondo Gaetano Rizzitelli, ingegnere e coordinatore cittadino di Forza Italia, “il piano urbanistico è da rifare completamente perché tutti i progetti e le richieste di permessi a costruire giunti prima del blocco dell'attività edilizia (31 marzo 2008) hanno di fatto snaturato il nuovo piano”. Gianni Sileo
Domenica 22 febbraio 2009
28 BELLA - Sono due i temi caldi che verranno affrontati stamattina a San Cataldo, nel corso di un consiglio comunale che si preannuncia già molto caldo: l’approvazione del “Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche nella Regione Basilicata (2009/2010) e il dimensionamento uffici postali nelle frazioni. Due temi che stanno molto a cuore ai cittadini di Bella, provati, negli ultimi mesi, da diversi “ritocchi”. Ufficialmente dal 2 gennaio scorso, infatti, gli uffici postali di Sant’Antonio Casalini e San Cataldo di Bella sono soggetti a chiusura a giorni alterni (tranne nella prima settimana del mese). A questo problema - per cui si sta lottando strenuamente -
A Bella stamattina consiglio comunale sul dimensionamento scolastico
Un piano che non convince se ne è aggiunto un altro proprio in questi giorni. La giunta regionale, infatti, ha approvato il nuovo Piano di dimensionamento scolastico, che prevede cambiamenti anche per Bella. In particolare si contesta l’accorpamento di San Cataldo a Ruoti, mentre precedentemente la scuola di San Cataldo era collegata al Comprensivo di Bella. Cambiamenti che dall’amministrazione comunale vengono definiti «irresponsabili».
Sul piano è intervenuto anche il capogruppo dei Popolari uniti, Luigi Scaglione che, sull’argomento ha incontrato i consiglieri provinciali del partito, Vito Rossi e Nunzio Di Gregorio e l’assessore Domenico Carlomagno. «La buona volontà espressa dall'assessore Autilio e gli sforzi compiuti con la direzione regionale scolastica, per l'aumento delle sedi direttive, va sicuramente apprezzato - spiega ma non è sufficiente a superare al-
cune criticità che pure si evidenziano nel piano così come programmato. In particolare, credo vada fatto un altro piccolo sforzo per superare le difficoltà relative alla sede direttiva di Rivello che andrebbe prevista in deroga rispetto all'accorpamento effettuato, almeno per questo anno, non avendo potuto lo stesso esprimere il suo pensiero mancando un'amministrazione comunale oggi guidata da un Commissariuo prefet-
tizio. Stessa difficoltà per i casi di Castelgrande, Ruoti e Bella, di cui pure vanno tenuti in considerazione le volontà espresse da quelle importanti realtà scolastiche. Ci sono probabilmente altre soluzioni che vanno individuate con serenità e buona pace di tutti. E infine, va approfondito il caso di Rionero in Vulture. Per tutti questi motivi - ha concluso Scaglione a nome dei Popolari uniti - ho chiesto unitamente al collega Nardiello, di rinviare la seduta della IV Commissione Consiliare così precipitosamente convocata per lunedì senza concordare preventivamente il percorso da seguire prima del Consiglio regionale».
Il grande Carnevale di Satriano di Lucania tra allegorie e sapori lucani
Vietri di Potenza
Le storie dietro le maschere
Tutto pronto per la sfilata dei carri nel paese
Protagonisti saranno l’orso, l’eremita e la quaresima SATRIANO - Si rinnova anche quest'anno l'importante appuntamento dei satrianesi con il carnevale. La manifestazione denominata “Il carnevale della tradizione lucana e prodotti tipici della Basilicata” è organizzata dal Comune in collaborazione con la Proloco, l'istituto comprensivo di Satriano e molti volontari. Si comincia oggi pomeriggio alle 16 davanti Palazzo Loreti, la sede del Comune, quando partirà il corteo delle maschere tipiche lucane. Parteciperanno gli assordanti “Campanacci” di San Mauro Forte, il Carnevale di Cirigliano con la rappresentazione delle stagioni, la “Transumanza” di Tricarico, i Briganti a cavallo. Saranno inoltre presenti gruppi folk dalle zone limitrofe. Protagonisti della sfilata saranno l'orso, l'eremita e la quaresima, le antichissime maschere Satrianesi. L'origine di questi “travestimenti” si perde nella notte dei tempi, la simbologia ha acquisito nuovi significati con il passare del tempo. Così l'orso rappresenterebbe l'emigrante arricchito che ritorna al suo paese vestito di pelli di pecora e capra ma che ormai ha perso la sua identità culturale e rimane muto perché non sa più comunicare con i compaesani. L'eremita, completamente rivestito da foglie di edera, invece, dovrebbe simboleggiare il satrianese povero che è rimasto al paese ma che non ha perso la sua identità. La Quaresima, maschera nata alcuni decenni fa, rappresenta il carnevale che finisce e va via. Se si interrogano i signori anziani rispondono che l'or-
so è una maschera arrogante nata per il bisogno di rivalsa che esisteva in una società ferma dove non c'era la possibilità di cambiare il proprio status. Chi si vestiva da orso tentava di ribaltare l'ordine sociale per pochi istanti burlando e sbeffeggiando i signori del paese o vendicandosi di torti subiti. L'accostamento simbolico dell'orso all'emigrante sarebbe nato il secolo scorso dopo le grandi emigrazioni. L'eremita invece rappresenterebbe semplicemente il povero che chiede l'elemosina a cui non si può rifiutare di dare qualcosa. Questa tradizione è ancora vivissima, la domenica mattina prima del martedì grasso alcuni ragazzi spontaneamente si vestono di edera e fanno il
giro del paese bussando casa per casa. Muti stanno in attesa di ricevere la beneficenza, non risponderanno mai alle tue domande. Il corteo si concluderà nella piazza del paese in una struttura coperta allestita appositamente. Il divertimento continua con l'esibizione dei “Peloso folk” e la degustazione dei piatti tipici carnevaleschi preparati dai ristoratori satrianesi: pizza ripiena, Fellata satrianese, chiacchiere, zeppole e tanto altro. I festeggiamenti continueranno fino a martedì quando alle 16, da piazza Caramuel, partirà l'immancabile sfilata dei carri allegorici. Dopo il grande successo delle scorse edizioni anche quest'anno tantissimi i carri costruiti da giova-
La tradizionale maschera satrianese dell’orso
ni e meno giovani che si contenderanno il primo posto. Come sempre c'è un assoluto riserbo sui temi dei carri che dovrebbe spaziare presumibilmente tra l'attualità e le tradizioni satrianesi. La sfilata terminerà in piazza
dove nella struttura coperta avverrà la premiazione del carro più bello e significativo. A seguire “Agostino Gerardi e i Mitici” riscalderanno a suon di folk lucano l'ultima notte di Carnevale. Rocco Perrone
Al Polifunzionale di Laurenzana oggi uno spettacolo e domani un concerto
Una festa da celebrare a teatro Tra coriandoli e stelle filanti previste anche degustazioni LAURENZANA - Anche a Laurenzana, come in molti altri centri della regione, fervono i preparativi per trascorrere un Carnevale all'insegna del divertimento, tra maschere, spettacoli, canti e balli. Nonostante il rigido clima invernale che, da diversi giorni ormai, avvolge il centro della Val Camastra, non mancheranno esibizioni carnascialesche in questo week-end ed all'inizio della prossima settimana. Sono due gli eventi in programma a Laurenzana nelle serate di oggi e domani. Questa sera, sperando in un clima meno freddo e più mite, presso il terrazzo del Polifunzionale cittadino, andrà in scena la locale associazione tea-
trale “Egidio Nobile & Amici” (Atena). Sarà rappresentato il “Carnevale 2009”, curato dal commediografo laurenzanese Egidio Nobile e dai componenti della storica compagnia teatrale del paese del “Beato Egidio”. Con il patrocinio dell'amministrazione comunale, la rappresentazione tratterà i diversi temi che attualmente assillano la società odierna (“dall'avvocato”, “quann ù guvern è pacc”, “la social card”). L'appuntamento è fissato per questa sera a partire dalle 19 e, come raccomandano i componenti dell'associazione teatrale “Egidio Nobile & Amici”, “semp ropp ra messa”. Al termine della rappresentazione teatrale, seguirà una degustazione di prodotti
tipici locali. Il giorno dopo, ed esattamente domani sera, sempre sul terrazzo del centro Polifunzionale di Laurenzana, si esibirà il gruppo musicale “I mise en place”. Il gruppo canterà brani estrapolati dai repertori di artisti di spessore, quali Vasco Rossi, Lucio Battisti, Rino Gaetano, Ivano Fossati, Zucchero, Luca Carboni ed i Negrita. Il concerto musicale di questa band emergente avrà inizio alle 21. Naturalmente, in questa tre giorni di Carnevale, non mancheranno neanche le maschere e i costumi che sfileranno lungo il corso cittadino e che allieteranno con coriandoli e stelle filanti le serate di festa. Donato Pavese
Vietri di Potenza: appuntamento per stasera. Presente il vicepresidente De Stefano
Avis, assemblea per una sezione in crescita VIETRI DI POTENZA - Si terrà questa sera, presso l'Hotel Veteris di Vietri di Potenza, la settima assemblea annuale della sezione Avis “Carmine Pascaretta” di Vietri, con la presenza del vice presidente nazionale, Genesio de Stefano, il presidente regionale Maurizio Nardozza e tutti i donatori vietresi. Un numero su tutti della sezione Avis di Vietri: dall'anno 2000 (con 10 donazioni e 28 donatori), nel 2008 si è toccato quota 226 donazioni, con ben 130 iscritti e 10 donazioni di plasma. Un vero successo per la sezione locale, che punta a duecento cinquanta donazioni per fine anno. L'inizio dell'assemblea dei soci, che prevede diversi punti
di discussione, avverrà alle 18.30, a cui seguirà una cena con tutti i donatori (oltre 130 gli iscritti alla sezione Avis di Vietri di Potenza). Al tavolo dei relatori tutto il direttivo della sezione locale dei donatori di sangue dell'Avis. Si parlerà di diversi punti che sono all'ordine del giorni: la relazione associativa, l'approvazione del bilancio consuntivo del 2008, approvazione bilancio preventivo dell'anno in corso, elezione del consiglio direttivo, elezioni delegati assemblee superiori, la nomina dei candidati per le stesse assemblee oltre a varie ed eventuali. L'associazione Avis di Vietri di Potenza oggi conta 130 iscritti e oltre 200 donazioni
tra sangue e plasma. L'Avis di Vietri, che il 25 giugno compirà nove anni di attività, è nata nel 2000 in collaborazione con l'associazione giovanile Agio, per ricordare un amico, Carmine Pascaretta, che ha lasciato i propri cari a causa di una malattia. Prima dell'assemblea dei soci che si terrà questa sera, è raggiante Luciano Pascaretta del direttivo dell'Avis: «Il direttivo dell'Avis di Vietri di Potenza è molto soddisfatto dei risultati raggiunti fino ad oggi, con oltre 200 donazioni nel 2008 e 130 iscritti vietresi, abbiamo raggiunto obiettivi che all'inizio sembravano solamente miraggi». cla. b.
VIETRI DI POTENZA - E' tutto pronto in paese e tra i giovani organizzatori dell'associazione “Liberi Dentro”, per l'edizione 2009 del “Carnevale Vietrese”, che si terrà nella giornata di oggi, a partire dalle 17. Si prevedono tantissime maschere, musica e divertimento allo stato puro, in una edizione organizzata dall'associazione vietrese “Liberi Dentro”, impegnata su vari fronti, con il patrocinio del comune di Vietri di Potenza. L'edizione di quest'anno del carnevale vietrese avrà inizio alle 17, con la partenza della sfilata allegorica nei pressi del cuore del paese, da piazza XXIII Novembre. Da qui partirà il carro allegorico, tante maschere a varie animazioni per tutto il percorso. Dopo vari giri per corso Vittorio Emanuele, alle 20 si sosterà in piazza dell'Emigrante, nei pressi della sede comunale. Qui si effettuerà la distruzione vera e propria del carro carnevalesco. A seguire, a cura degli organizzatori, tanta musica, animazioni e divertimento per i più piccoli fino ai genitori. Lo scorso anno l'edizione del carnevale vide il coinvolgimento di bambini, giovani ed ultra quarantenni in tantissime e bizzarre maschere carnevalesche. Tra i tanti temi, si puntò sulla politica corrotta e tv spazzatura. Quest'anno invece spazio alle sorprese che, conoscendo organizzatori e partecipanti, di sicuro non mancheranno. Claudio Buono
Inziativa pubblica nel pomeriggio a Brienza
Le politiche del Pd per la famiglia e l’impresa BRIENZA - “Le politiche regionali per la famiglia e l'impresa”: questo il tema dell'iniziativa pubblica promossa dal Circolo del Pd di Brienza in programma oggi alle 18, presso la Sala ex- Refettorio del Comune di Brienza. Interverranno l'assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata, Gennaro Straziuso, il consigliere regionale, Vincenzo Folino, il sindaco Antonio Distefano, il segretario del Circolo burgentino Antonietta Petro-
ne nonchè i dirigenti e gli amministratori del Pd di Brienza. L'iniziativa si inserisce nell'ambito di un ciclo di incontri che il Circolo del Pd burgentino intende realizzare nei prossimi mesi, per discutere su alcune tematiche fondamentali per lo sviluppo del territorio. Oggetto di questo primo incontro saranno le misure previste nella finanziaria regionale in termini di aiuti alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese.
Domenica 22 febbraio 2009
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Lauria La critica della Cisl sull’azienda di raccolta rifiuti
Marsico Nuovo Decisione del sindaco
«Alesia poco affidabile»
Il campetto non si farà più Chi ha vinto?
Stipendi non pagati e altre mancanze LAURIA - Presa di posizione della Cisl del Lagonegrese nei confronti dell'Alesia, la società mista a prevalente capitale pubblico, che a Lauria si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Per le rappresentanze sindacali la società “è poco affidabile”. Da quando gestisce il servizio a Lauria ha creato difficoltà continuamente ai lavoratori per il ritardo nei pagamenti, ma anche per una serie di altre mancanze contrattuali che riguardano il vestiario, i mezzi di trasporto e i locali di ricovero. Per questo, la Cisl lancia un appello al Comune di Lauria affinché intervenga definitivamente per risolvere la situazione. L'Alesia, intanto, fa sapere che a breve sarà in grado di pagare gli stipendi. Lo scorso mese di Gennaio, la Fit Cisl di Basilicata, aveva programmato uno sciopero dei lavoratori per il mancato pagamento del mese di dicembre e di altri arretrati. In seguito ad un incontro avvenuto alla presenza di amministratori comunali, l'Alesia aveva chiesto del tempo assicurando che avrebbe pagato gli stipendi ROTONDA - Le strutture turistiche del versante lucano tradizionalmente più sensibili al turismo scolastico a causa di un bando della Provincia di Potenza e del Parco nazionale del Pollino quest'anno fanno numeri zero. “Programma di educazione ambientale ed incentivi al turismo scolastico, per la terza età e per i diversamente abili nel Parco nazionale del Pollino” è il contenuto della missiva a firma dell'assessore al Turismo, sport e cultura del Comune di Rotonda, Giuseppe Bonafine, inviata nei giorni scorsi al Presidente dell'Ente Parco, Domenico Pappaterra e, per conoscenza, al Presidente dell'Associazione operatori turistici di Rotonda, Antonio Cavaliere e all'Assessore Provinciale al Turismo di Potenza. Giovedì mattina, nella sede del Parco nazionale del Pollino alla presenza del presidente, Domenico Pappaterra, di numerosissimi responsabili delle strutture ricettive e turistiche dell'area sud del comprensorio del Parco e di alcuni rappresentanti delle istituzioni locali, si è tenuto un incontro per discutere dell'accordo sottoscritto nei
entro il 20 febbraio. «Il 20 febbraio, però, non è arrivato niente!, ribadisce Nicola Labanca della Cisl di Lagonegro. Di chi è la responsabilità di questi ripetuti ritardi. Perché si continua con Alesia visto che seguita a creare disagi ai lavoratori? Il sindacato vuole delle risposte. La Fit Cisl di Basilicata, nei prossimi giorni, concorderà con i lavoratori una strategia sindacale per programmare eventuali azioni di protesta. «Ci siamo stancati - dicono - la società è poco affidabile. Non ci può essere più un dialogo». Oltre allo sciopero, infatti, la categoria come ha già fatto in passato, intende chiedere al sindaco di Lauria Antonio Pisani la rescissione del contratto e l'affidamento ad altre aziende salvaguardando i livelli occupazionali. Pisani, intanto, dichiara: «In settimana approfondiremo il problema e prenderemo le conseguenti iniziative». Mentre dall'Alesia (che si occupa del trattamento del ciclo integrato dei rifiuti oltre che a Lauria anche a La-
tronico, Teana e Bernalda), il direttore generale, l'ingegner Flavio Facioni, ha delineato il quadro dell'attuale situazione. «Per quel che riguarda i pagamenti delle spettanze dei lavoratori i ritardi sono dovuti allo sblocco di alcuni ostacoli amministrativo-burocratici, comunque già risolti e contiamo di poter pagare in tempi brevissimi quanto dovuto», dice puntualizzando che la società risente anche dei ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni. Per quanto riguarda, invece, i dispositivi di protezione individuali, ha dichiarato che sono stati regolarmente consegnati a tutto il personale e i mezzi risultano in funzione e recentemente revisionati. Per quel che concerne i locali, conclude Facioni: «Siamo in attesa che l'amministrazione comunale, come concordato nell'ultima riunione svolta presso la sede del Comune, ci metta a disposizione una sistemazione idonea, il che riteniamo avverrà in tempi brevissimi». Francesco Zaccara
Impegno dell’Ente per recuperare
colare, hanno evidenziato come, in un momento di crisi generale del settore, l'accordo sottoscritto esclusivamente con il versante calabrese dell'area Parco ha indirizzato univocamente le scelte del turismo scolastico e organizzato a beneficio delle aziende calabresi che, molto spesso, sono ubicate a ridosso del confine lucano. Alla luce di queste considerazioni, Pappaterra condividendo le reali preoccupazioni degli operatori del versante lucano ha annunciato di aver contattato nei giorni scorsi gli uffici preposti della Regione Basilicata e dell'amministrazione provinciale di Potenza i quali hanno dichiarato la disponibilità a destinare, già nei prossimi giorni analoghe risorse per le medesime finalità alle quali faranno da sponda specifici stan-
ziamenti di bilancio dell'Ente Parco. Inoltre il presidente Pappaterra, nell'esigenza di evitare disparità di condizioni nel mercato tra i diversi operatori ricompresi nell'area Parco, ha annunciato che l'accordo di programma, già sottoscritto con la Provincia di Cosenza avrà efficacia subordinata alla sottoscrizione di una medesima intesa con le istituzioni lucane. A tal fine, è emersa la necessità di sollecitare, in particolare, la Regione Basilicata affinché, in tempi brevi, dato l'approssimarsi della stagione legata al turismo scolastico, possa procedere alla sottoscrizione degli accordi opportuni e alla pubblicazione del relativo bando. Al termine dell'incontro, gli operatori e i rappresentanti delle istituzioni locali si sono dichiarati soddisfatti della disponibilità offerta dal presidente dell'Ente Parco con il quale hanno concordato l'esigenza di un successivo confronto sui temi più generali del turismo nell'area Parco anche alla luce del recente Piano Turistico Regionale reso pubblico in questi giorni dall’assemblea di via Anzio. Emilia Manco
gionale ci troveremo di fronte ad una situazione di "emergenza" all'interno dell'attuale "emergenza Sauro" che è determinata principalmente dalle scarsissime ricadute del petrolio sull'economia locale e l'occupazione». «Ma se appunto venisse rallentata anche la preparazione del cantiere principale
o degli altri in fase di installazione - aggiunge Massaro tra Corleto, Guardia, Gorgoglione e Calvello è sin troppo evidente che verrebbero meno le "briciole" della fiorente attività petrolifera e con esse le speranze di cambiare il corso delle cose per realizzare condizioni più vantaggiose per le comunità del Sauro».
Pollino, vantaggi per i calabresi giorni scorsi dall'Ente Parco con la Provincia di Cosenza finalizzato all' erogazione di sussidi e contributi a sostegno del programma per le scuole. All'incontro hanno partecipato oltre una ventina di operatori e l'azione degli operatori turistici lucani ha sortito effetto, così come l'intervento della guida del Parco, Giuseppe Cosenza, nei confronti del segretario regionale del Pd. Gli operatori e i rappresentanti locali hanno evidenziato a Pappaterra che l'azione di sostegno, pur condivisibile sul piano delle finalità, si traduce nei fatti in un evidente danno per gli operatori del settore dell'area lucana del massiccio i quali non possono competere ad armi pari con i colleghi del versante calabrese ai quali, ad oggi, tali provvidenze sono rivolte. In parti-
L’idea provocatoria di Massaro (Csail)
Il pozzo di Carnevale A CARNEVALE ci vorrebbe un unico carro che riproduce un pozzo e sotto un piatto di lenticchie: è l’idea di Filippo Massaro, presidente del Csail, Centro per lo sviluppo delle aree interne della Lucania. Dice Massaro: «Ci associamo alla scelta della Pro Loco di Guardia Perticara che per esprimere la solidarietà dell'intera comunità ai lavoratori della zona e alle loro famiglie, per la sospensione dell’attività estrattiva petrolifera, ha deciso di annullare la Sagra della “rafanata”, e di accendere un lume di speranza». «Proponiamo inoltre - continua - un concorso tra i ragazzi per inventare la "maschera" di "saurino", ex-con-
tadino oggi petroliere con una vanga e un vestito da sceicco e magari una di quelle social card "scariche". Per passare all'amara realtà, invece, la sospensione giudiziaria per un anno della concessione "Gorgoglione" della Total non ci fa certamente piacere come, siamo certi, non faccia piacere a nessuno». «Può diventare però - aggiunge - l'occasione per fare chiarezza, una volta per tutte, su quali sono gli strumenti pubblici di controllo e vigilanza in materia di appalti per la ricerca e l'estrazione di idrocarburi, di assunzione di manodopera e di selezione di imprese. Se realmente fosse confermata la sospensione per un anno dell'attività della Total nell'intero territorio re-
L’area in cui doveva sorgere il campetto
MARSICO NUOVO - «Io ho l’opinione che un’opera deve avere il gradimento di tutta la collettività. Grande rispetto per le persone più mature e rispetto anche per i giovani. Quindi convoco la giunta e revoco la delibera sulla realizzazione del campetto sportivo e faccio la richiesta alla Provincia, se è possibile, di spostare il contributo su qualche altro sito»: così al termine di una riunione svoltasi nella tarda serata di venerdì nella piccola frazione - il sindaco del paese, Domenico Vita, insieme all'intera giunta, riferisce la decisione di non proseguire nei lavori di realizzazione dell'opera sul sito stabilito. E nonostante il coro unanime dei giovani, favorevoli alla realizzazione del campo oramai la decisione è stata presa per «non creare spaccature tra generazioni e non alimentare altre diatribe, precedute dalla nascita di un comitato con la raccolta firme». Ed è proprio nell'incontro che ci si attendeva come cosa normale - la presenza di un rappresentante del cosiddetto comitato per spiegare le motivazioni e fare un confronto con chi è favorevole all'opera, ma dei rappresenti nessuno si è presentato. Delle firme raccolte neanche l'ombra come del resto dei consiglieri di minoranza (di Italia dei Valori) che nei giorni scorsi avevano divulgato a tutta forza comunicati su comunicati per la loro disapprovazione alla realizzazione dell'opera. Opera di cui la minoranza - a quanto dichiarato dall'amministrazione - era a conoscenza fin dall'anno scorso per delibera inviata in data 15 febbraio 2008, ma mai un accenno di disapprovazione. Ed ecco che alla se-
rata della “presa delle decisioni sul da farsi” c'erano solo loro, i giovani, ad ascoltare e poi a dire la loro sulla realizzazione del campetto sportivo. «In quel posto, luogo di aggregazione perché come hanno esclamato in molti “piazza” non è mai stata. Ci hanno sempre giocato a pallone - dice Antonio Laino - Un luogo di aggregazione sociale ma soprattutto di attività sportiva». Era un loro sogno anche perché l'unico campetto sportivo nella frazione è allocato in una rea molto distante dal centro ed ubicato in una zona non soleggiata. Ci credevano, hanno più volte esclamato: «Viene chiamata piazza ma non è mai stata una piazza. Non ci passeggia nessuno». Ed hanno levato la voce anche verso il gruppo di minoranza: «Chi li ha mai visti - sottolineano Donato Dannella e Vito Caso nella nostra frazione? E poi conoscevano già dall'anno scorso il progetto della realizzazione del campetto e non hanno detto niente. Ma anche noi - ribadiscono Raffaele Fortunato e Maurizio Doti - raccoglieremo le firme, ne portiamo 400. Abbiamo avuto questa possibilità perché tagliare i piedi. Dobbiamo darla vinta a delle persone che parlano a sproposito». Ma alla fine la decisione è stata presa e con la premessa che «amministrare la cosa pubblica e cercare di accontentare tutti, non è una cosa facile. Il nostro è e sarà sempre il metodo del coinvolgimento delle persone e per non creare ulteriori spaccature e nell'interesse dell'unitarietà della comunità» la proposta “è la revoca della delibera e la proposta alla Provincia della delocalizzazione del contributo su un altro sito». Angela Pepe
Domenica 22 febbraio 2009
30 Lavello Inaugurato un caseificio alla presenza del presidente della Provincia Altobello
Una storia di tecnica e passione Festeggiati cinquant’anni di vita dell’Istituto agrario LAVELLO - Si è conclusa con l'inaugurazione del nuovo laboratorio didattico lattiero - caseario e il rituale taglio del nastro da parte del presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello, la due giorni di festeggiamenti e manifestazioni in occasione del cinquantesimo anniversario della nascita dell'Istituto Tecnico Agrario nella cittadina dauna. Alunni , personale docente, collaboratori ma soprattutto vecchie leve della scuola agraria lavellese hanno simbolicamente spento le 50 candeline per l'istituto secondario che si insediò per primo sul territorio. Venerdi scorso il primo incontro presso l'auditorium del Centro Sociale “M. DI Gilio” con un excursus nella storia dell'Istituto Agrario. Un viaggio nel passato attraveso testimonianze, fotografie ma soprattutto ricordi ed aneddoti di ex alunni e professori ma anche uno sguardo al futuro per favorire il rilancio della scuola che sconta, come altri istituti superiori, il problema della migrazione scolastica verso altri centri limitrofi. L'Istituto Tecnico Agrario tra passato e presente, il titolo della manifestazione organizzata in collaborazione con la provincia di Potenza, il comune di Lavello, il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca e la neonata associzione Lapava (Libera associazione periti agrari Vulture Alto Bradano). Ieri, prima dell'intervento di Emilio Gambacorta, ordinario di zootecnia presso l'Università degli Studi della Basilicata, l'inaugurazione di un nuovo laboratorio didattico lattiero caseario che si affianca alla serra ed al laboratorio di vinificazione già presenti presso la struttura di Via Dei Cappuccini. «L'Istituto Tecnico Agrario - ha detto Rosanna Cardone, dirigente scolastico dell'Itas - ha svolto per anni, nel paese, anche la funzione di polo culturale e di aggregazione dei giovani». Significative le testimonianze degli ex alunni, Donatella Di Vittorio e Filomena Gallo, intervenute alla tavola rotonda, coordinata dal giornalista Rocco Pezzano, cui hanno preso parte, tra gli altri, Mario Cardone, agronomo e preside ITA dal 1967 al 1997 e Luigi Caprioli, docente di tecnica di produzione vegetale. Nel corso delle manifestazioni, conclusesi con la degustazione di prodotti
Perché una scuola ricca d’iniziative non attira più: un’analisi
Alla radice del pregiudizio
Il cortile della scuola; sotto, dono di rose coltivate all’Itas
dell'Istituto tecnico agrario e di aziende locali , è stata presentata dal presidente Mauro Finiguerra, la nuova associazione Lapava. Circa quaranta, tra iscritti e simpatizzanti, hanno dato vita a quella che è la prima forma di associazionismo tra periti agrari tutti, per il momento, ex allievi dell'Istituto tecnico agrario di Lavello. «L'associazione - ha detto il presidente Mauro Finiguerra - opera per favorire, divulgare e realizzare iniziative idonee alla diffusione delle nuove tecniche, una moderna agricoltura più rispettosa dell'ambiente, promuovere e valorizzare le tradizioni popolari, la storia locale e tutte le iniziative che interagiscono con il mondo rurale proponendosi, per tale fine, come punto di riferimento di forme di attività culturale, soprattutto attinenti allo
L’AUGURIO Opportunità Sull’inaugurazione del caseificio, il presidente Altobello dichiara: «Si tratta di una modalità di intervento nella formazione, soprattutto tecnica, per mettere a disposizione dei territori una serie di opportunità. In questo caso, siamo di fronte a un Patto formativo locale dell'agroindustria e dell'agroalimentare, capace di formare competenze ed eccellenze nel territorio e di accompagnare il percorso di sviluppo dell'area Nord della Basilicata».
sviluppo socio economico del territorio, anche in collaborazione con le altre realtà aventi finalità e scopi affini». Tra le scuole secondarie superiori di Lavello, per istituzione, l'Istituto Tecnico Agrario occupa dunque il primo posto. Nato nel 1959 per iniziativa del Consorzio Provinciale per l'Istruzione Tecnica e con la collaborazione dell'allora amministrazione comunale, con l'iscrizione al primo anno di una trentina di allievi, fu ospitato in un'aula dell'allora Scuola di Avviamento Professionale a tipo Agrario, nel complesso scolastico di piazza Matteotti, oggi Scuola Media F. Villareale. Dal 1960 occupa l'attuale sede e, da allora già due generazioni di periti agrari sono passate tra i banchi delle aule di Via Cappuccini. Ha ottenuto l'autonomia amministrativa nel 1960 e nel 1962 ha dato vita all'azienda agraria in contrada Isca San Mauro a circa dieci chilometri dalla sede principale. Nell'anno scolastico 1997/1998 è stato associato all'istituto tecnico commerciale Solimene . Presenti alla manifestazione l'assessore alla cultura del comune di Lavello, Antonella Catarinella e il primo cittadino Antonio Annale, che ha concluso promettendo l’aiuto del Municipio per qualsiasi iniziativa dell’istituto. Daniele Masiello
UN TEMPO era pietra di paragone. Anche in centri famosi per la produttività del terreno, ad esempio Grassano, per dire che il proprio campo non aveva dato i risultati sperati si diceva: eh, vabbe’, mica è terra di Lavello. La fertilità delle zolle di Lavello era conosciuta dappertutto. Ogni seme riceveva una forza vitale sconosciuta altrove. In una zona del genere, una scuola che si chiami “Istituto tecnico agrario” già solo per quell’aggettivo finale - dovrebbe avere un successo strepitoso. E invece - nonostante questa scuola sia viva, faccia molte iniziative e ieri abbia inaugurato anche un piccolo caseificio a uso e consumo degli studenti - così non è. La storia dell’Istituto tecnico agrario di Lavello è un simbolo. Rappresenta sicuramente la tenacia di chi ci ha creduto fino a oggi ma ed è l’altra parte della medaglia - si colloca fra i paradossi italiani e lucani in particolare. Un centinaio di studenti suddivisi in cinque aule, mentre altre cinque rimangono desolate, sono il segno di qualcosa che non va. L’incontro che si è tenuto avantieri sera nel Centro sociale di Lavello ha rappresentato un unicum nel panorama regionale. E sì che la convegnistica è fiorente in Basilicata. Ma non era la solita passerella di politici locali in cerca di visibilità: a parte il sindaco Antonio Annale - che ha un ruolo istituzionale - non c’era traccia di uomini di partito. Era invece un crogiolo in cui andavano a fondersi le testimonianze di cinquant’anni di storia. Nelle parole di alunni, insegnanti ed ex (alunni e insegnanti), c’è l’avventura di una comunità, il rapporto con il lavoro dei campi e le sue tecniche, i cambiamenti sociali, le conquiste: ad esempio, le sorelle Filomena e Raffaella Gallo che narrano di come per le donne sia stato necessario fare i cortei per essere accettate all’Itas. Di storie se ne accavallano tante: Antonio Torelli che, diplomatosi perito agrario, oggi traduce da greco, latino, celtico, sanscrito e ha una biblioteca di ottomila volumi; Fortunato Finiguerra, che faceva parte della prima classe, quella dei pionieri, partiti in 28 e diplomatisi in 9, dopo che le fatiche delle campagne avevano fagocitato la buona volontà degli altri; Raffaele Rosa, giovane imprenditore, che produce pomodori del tipo “ciliegino” ma senza terra, con la coltura idroponica, e ogni giorno rischia di andare a gambe all’aria per i costi dell’impresa ma va avanti per la sua strada; Donatella Di Vittorio, gio-
Da sinistra la prof.ssa Bruno, Altobello e Gambacorta
vane tecnologa alimentare, che poteva andarsene all’estero con uno stipendio d’oro, ma ha deciso di restare a Lavello a fare la professione libera, e continua a cercare il prodotto tipico della zona per rilanciarne l’immagine. Concretezza abbinata al sogno. Ma allora perché l’Itas soffre di desertificazione in atto? Mario Cardone, preside per trent’anni, dal 1967 al 1997, si dice ottimista: ci sono alti e bassi, oggi siamo giù, domani risorgeremo. Ma forse la spiegazione è un’altra. E la dà la professoressa Filomena Bruno, mentre mostra i nuovi laboratori dell’istituto. A parte le voci che girano all’Itas, dicono, si iscrivono ragazzi senza voglia di studiare e la didattica non è il massimo («Pettegolezzi senza alcun aggancio con la realtà», le bolla l’insegnante), c’è l’aspetto del decoro. Del prestigio: «L’Istituto agrario, al pari di quanto avviene con i Professionali, viene considerato scuola di serie C. Peggio, di serie Z. Come se non fosse dignitoso frequentarlo, e fosse molto meglio andare a un liceo di qualche paese vicino». Insomma, la vecchia solfa della scala gerarchica delle scuole: onore a chi va al Classico, un paio di punti in meno a chi va allo Scientifico, per passare poi al Magistrale (oggi si chiama liceo sociopsicopedagogico) e giù giù, sprofondando verso la Gehenna delle scuole tecniche, parcheggi per asini e delinquentelli. Pregiudizi duri a morire, retaggi di periodi in cui il figlio del notabile mai si sarebbe potuto sporcare le mani con i mestieri, dovendo scegliere invece professioni di concetto.
Preconcetti che sanno di polvere. Dalle indagini dell’Osservatorio provinciale sul mondo del lavoro, ad esempio, emerge che i lavori ricercati oggi in Basilicata sono: lattoniere, stagnino, giardiniere, fiorista eccetera. Lavori fatti con le mani. Poi magari un giorno il lattoniere mette su bottega, si allarga, si espande e diventa imprenditore. E il perito agrario mette su uno studio associato e diventa un nome. Ma creare dei tristi fuoricorso a vita non è un buon modo di lanciare i figli nel mondo. Per non parlare di quanti laureati oggi si ritrovano con una pergamena appesa al muro e nessuna opportunità. Ecco, l’Itas è una di quelle scuole che insegnano una materia pratica, fatta di terra e chimica, di concime e cingoli. Anche se c’è una realtà con la quale ci si scontra, perlomeno a Lavello: l’agricoltura non è più la realtà di un tempo. Sicuramente non quella della fine del Seicento, quando Francesco Candido Villareale scriveva di Lavello che era il “mondial granaio”. Ma nemmeno di cinquant’anni fa, quando la terra era sostentamento per l’intero paese. La Fiat, a pochi chilometri, ha cambiato le carte in tavola. La sorte delle attività legate all’industria agroalimentare - pomodoro, zucchero - hanno modificato l’economia locale. E quando si va via da Lavello, il panorama comprende meno campi coltivati di poco tempo fa. L’odore, nell’aria, non è quello di concime. Sembra quasi provenga dalle ciminiere che si vedono fumare, non lontane, nella zona industriale. Rocco Pezzano r.pezzano@luedi.it
Domenica 22 febbraio 2009
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Melfi Le dichiarazioni in aula
Rionero in V. L’incredibile vicenda di un supermercato
Il figlio conferma: è stato mio padre a uccidere Lanera
Il negozio yo-yo
MELFI - Venerdì 20 febbraio scorso davanti al Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Melfi, Luigi Galasso, si è tenuta l’udienza dell’incidente probatorio, richiesto dal pubblico ministero Domenico De Facendis, relativo all’esame di Michele Ruberto sui fatti concernenti la responsabilità del coindagato Vincenzo Ruberto. Padre e figlio sono accusati dell’omicidio dell’avvocato del foro di Melfi Francesco Lanera, barbaramente assassinato nel suo studio in pieno centro cittadino il 10 aprile del 2003. Entrambi si sarebbero recati nello studio del professionista armati con due pistole e con il proposito di ucciderlo. I colpi furono esplosi, secondo la ricostruzione degli inquirenti, da Vincenzo Ruberto che addirittura esplose gli ultimi a bruciapelo sulla tempia dicendo: «E’’ duro a morire». Nel corso dell’udienza, che ha avuto momenti anche drammatici, Michele Ruberto sembrerebbe abbia confermato quanto già dichiarato nei precedenti interrogatori; ovvero che lui era ignaro delle intenzioni omicide del genitore e che si sarebbe trovato coinvolto incredibilmente in quella vicenda, tutta da ascriversi al padre. Difensore della famiglia di Lanera, è Giuseppe D’Addezio raggiunto telefonicamente. «In que-
sta fase processuale - commenta laconicamente - sono legato alla discrezione e al rispetto delle indagini ancora in corso. Quindi non molto posso dire circa lo svolgimento ed il risultato dell’incidente probatorio, comunque importante per non dire essenziale. Mi spingo solo a una valutazione personale relativa all’impressione avuta dai due Ruberto. Padre e figlio sono legati comunque a doppio filo da un rapporto di sentimenti complessi e contrastanti che probabilmente li ha accompagnati anche in questa terribile vicenda». «Un giudizio più duro ma giusto - prosegue D’Addezio - merita Vincenzo Ruberto il quale appare sempre di più un orco che ha trascinato nel baratro la sua famiglia, macchiandosi di esecrabili ed efferati delitti». Dopo l’incidente probatorio il procedimento seguirà il suo corso, in attesa della fissazione dell’udienza preliminare. La figura dell’avvocato Francesco Lanera viene definitivamente riabilitata così come fin dal primo momento avevano chiesto i colleghi del foro di Melfi, gli amici e la stessa famiglia. Tutti sono sempre rimasti sicuri della trasparenza di animo e della professionalità del giurista melfitano. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it
Si riapre. Per la terza volta RIONERO IN VULTURE - Prima l’apertura ufficiale, poi l’immediata chiusura, poi una nuova apertura, seguita dalla consueta chiusura. Ora si apre di nuovo. La vicenda Ami a Rionero in Vulture non ha fine. I tratti sembrerebbero quelli di una barzelletta ma è pura realtà. La vicenda tra la società salernitana Ami ed il comune di Rionero va avanti ormai da un bel po’ di anni. Intento dell’Ami quello di aprire un negozio di vicinato reputato incompatibile dal comune con il vigente piano regolatore. Dopo molteplici ed estenuanti battaglie, il ricorso agli avvocati ed al Tribunale Amministrativo Regionale. Tra le varie vicissitudini l’Ami riesce ad aprire il negozio il 31 gennaio, ma il 2 febbraio dopo soli due giorni di attività arriva la chiusura causata dalla mancanza nei registri dell’Asl del certificato di agibilità della struttura. Un certificato che secondo l’amministratore delegato Ami Lucio Iuliano sarebbe stato di competenza del comune. Mercoledì 11 febbraio la nuova apertura a seguito di una sospensiva al provvedimento di chiusura arrivata dal Tar. Tre giorni di attività commerciale e lunedì ecco pronta la nuova ordinanza di chiusura da parte del comune facente riferimento sempre alla mancanza del certifi-
Il sindaco Placido
cato nel registro Asl. Tre giorni di chiusura e giovedì di nuovo aperti con un ennesimo documento di sospensione del provvedimento di chiusura da parte del Tar. Una storia piuttosto ingarbugliata. Intanto la data dell’incontro tra le parti presso il Tar è stata spostata dal 25 febbraio all’11 marzo. La merce fresca destinata alla vendita ed andata a male con le ripetute chiusure è stata conservata dall’amministratore delegato e sottoposta all’attenzione delle ispezioni Asl, una perdita che ammonta sui 40.000 euro. «Con tutti i problemi che ci sono a Rionero - si chiede stizzito Iulia-
no - possibile che si interessino così tanto alla chiusura di un negozio che porterebbe benefici anche ai cittadini? Qual è l’interesse di un’amministrazione a perseguitare un negozio di generi alimentari?». Poi prosegue con una provocazione. «Se fossi al posto del sindaco avrei vergogna». Una situazione che si protrae da diverso tempo: Iuliano aveva già annunciato denunce per persecuzione e abuso d’ufficio. «Se fino ad ora la situazione è rimasta ad un livello locale ora se la situazione non cambia chiameremo le Iene o il Gabibbo per far vedere quello che succede in Basilicata a tutta l’Italia», afferma l’amministratore delegato. Infine una nota politica. «La giunta rionerese di centro sinistra invece di agevolare le attività produttive le ostacola. Visto l’andamento aspettiamo a braccia aperte un’altra ordinanza di chiusura», conclude a mo di sfida Iuliano. «Ho rispetto per l’istituzione che rappresento e non intendo replicare ad un provocatore qualsiasi», afferma il sindaco di Rionero Antonio Placido contattato telefonicamente. «Quanto a chi debba vergognarsi - prosegue Placido - gli consiglierei di attendere un po’ di tempo». Lucia Nardiello
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Matera Domenica 22 febbraio 2009
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
L’assessore regionale Straziuso: «Più risorse al fondo di garanzia e un ruolo di sussidiarietà»
Distretto, scelto un cda condiviso Stella: «Un momento storico da far fruttare al meglio» I Nove Componenti del Distretto
Tito Di Maggio, Cosimo Muscaridola e Luca Colacicco
La riunione di apertura dei rappresentanti del Comitato di Distretto
«E’ un momento storico nel quale attraverso una lista condivisa si prova a dare operatività al distretto». E’ quanto ha spiegato ieri mattina in Camera di Commercio Franco Stella dell’Api proponendo la lista dei nuovi componenti del Comitato di distretto del mobile imbottito. Sono stati eletti a Matera. nel corso di una assemblea di imprenditori, convocata dall’Assessorato alle attività produttive della Regione Basilicata, Cosimo Muscaridola, Giovanna Vizziello, Angelo Calculli, Nicola Lorè, Luca Colacicco, Giuseppe Nicoletti, Tito Di Maggio, Donato Caldarulo e Tommaso Rizzi. Nei prossimi giorni saranno designati i rappresentanti di Camera di commercio, Comune e Provincia di Matera, e di Cgil, Cisl e Uil. La Regione procederà subito dopo alla convocazione del Comitato per la elezione del nuovo presidente, che succederà a Giuseppe Nicoletti. Il designato è Tito Di Maggio ex assessore comunale e rappresentante della Sofaland. «Ciò che chiediamo in questo momento è un aiuto ed un sostegno in particolare nel campo del credito», ha continuato Stella, «perchè noi siamo stati vessati dal sistema del credito e nè la Regione nè la Camera di Commercio hanno fatto nulla per impedirlo. E’ necessario anche un intervento di modifica della legge sui distretti che ora va modificata per dare gambe e risorse al distretto. Accogliamo poi con piacere la proposta di avere una casa qui nella sede della Camera di Commercio. Il distretto infatti non può non avere alcuna sede. Infine chiediamo alla politica di fare in fretta, di avere risposte al più presto possibile perchè non è più tempo di attendere». L’assessore regionale alle attività produttive, Gennaro Straziuso, intervenuto durante i lavori, ha assicurato l’impegno della Regione per sostenere le aziende del settore incre-
mentando la dotazione del Fondo di garanzia e per semplificare gli aspetti burocratici del Distretto: «la mia presenza serve per sottolineare la volontà di impegnarsi da parte della Regione che è pronta ad attivare un Fondo di Garanzia opportunamente rimpinguato nelle risorse e che non agisca solo sugli investimenti ma anche sui capitali circolanti. In più cercheremo di sfruttare gli strumenti contenuti nella recente legge sulla competitività e dare ai comitati di distretto una funzione di sussidiarietà che alleggerisca decisamente il carico burocratico». Il vicepresidente della Giunta regionale, Vincenzo Santochirico, nell’evidenziare il patrimonio di conoscenze e di esperienze del settore ha auspicato «l'attivazione di strategie sull'innovazione e la com-
petitività». Il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli, ha assicurato l’impegno dell’ente a sostenere le azioni di ripresa per il settore. Il sindaco di Matera, Emilio, Nicola Buccico ha annunciato la richiesta di convocazione dell’assemblea del Consorzio di sviluppo industriale per attivare iniziative a favore delle imprese del mobile imbottito. Si attenderà ora la ratifica da parte della giunta regionale dei componenti del nuovo distretto del mobile nominati ieri e poi l’indicazione dei componenti di Camera di Commercio e Comune di Matera all’interno del comitato di distretto che dovrebbe svolgere entro un mesetto la sua prima riunione, eleggendo alla presidenza Tito Di Maggio. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Nicola Lorè, Giovanna Vizziello e Angelo Calculli
Giuseppe Nicoletti, Donato Caldarulo e Tommaso Rizzi (foto Videouno)
Forestale, cambia il Comandante Manicone sostituisce Giove CAMBIO di guardia al Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Matera. L'attuale Comandante Provinciale Giuseppe Giove è stato trasferito a Bologna, alla guida del Comando Regionale dell'Emilia Romagna. Gli subentra momentaneamente il suo vice dr. Raffaele Pio Manicone. Giove lascia la guida del Comando Provinciale dopo quattro anni nei quali il Corpo forestale dello Stato è stato protagonista di un lavoro importante su tutto quanto il territorio materano. Esperto di diritto penale dell'ambiente, il comandante Giuseppe Giove si è interessato ed ha seguito alcune tra le più importanti indagini di Polizia Giudiziaria che hanno interessato la nostra Regione in campo ambientale. Tra le più note, il traffico internazionale di rifiuti tossici verso alcune zone della Basilicata avvenuto negli anni 90 cha aveva anche interessato personaggi legati alla criminalità organizzata di altre regioni, il traffico di materiale ra-
dioattivo finalizzato all'armamento nucleare, la costruzione del porto degli Argonauti, la vicenda dei pozzi di reiniezione in val Basento, le vicende legate ai siti di stoccaggio delle scorie radiaoattive, le innovative tecniche investigative sui reati di incendio boschivo diventate protocollo d'indagine a livello nazionale. In virtù delle esperienze maturate è stato anche chiamato a far parte della Commissione Nazionale sulle Ecomafie. «Desidero ringraziare tutte le Autorità civili, politiche e religiose ed i cittadini di questo territorio» ha spiegato il comandante Giuseppe Giove. «Voglio, inoltre, ringraziare gli organi di stampa con cui ho avuto un proficuo e leale rapporto di collaborazione. E' stata un'esperienza molto bella ed esaltante in un ambiente che per la sua bellezza e le sua caratteristiche, rare se non uniche, merita una sempre maggiore esigenza di tutela che sicuramente il Corpo forestale dello Stato e le altre forze di polizia, con cui si sono avuti
Il Corpo Forestale dello Stato a lavoro
rapporti veramente eccezionali, continueranno a perseguire. Nell'espletamento dell'importante incarico che mi è stato assegnato porterò tutta l'umanità, tutto il calore ed il colore del nostro territorio e della nostra gente.
Ringrazio, non senza rimpianto, veramente di cuore tutti coloro con cui ho avuto rapporti istituzionali ed umani nella convinzione che questo territorio ha in se valori molto forti capaci di resistere ad ogni forma di aggressione”.
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Domenica 22 febbraio 2009
Matera TAXI MATERA 3332685173
Maria Carmela
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Assemblea provinciale Cna OGGI presso la sala conferenze della Parrocchia San Giuseppe Artigiano in Matera a partire dalle ore 9.30 avrà luogo l'Assemblea provinciale Cna che oltre ad assolvere ad alcuni adempimenti statutari si interrogherà su come gli artigiani e le piccole e medie imprese possono costruire risposte reali e durature all'attuale situazione. Si sono infatti avviati gli incontri della Cna Matera con la propria base associativa per discutere le linee strategiche ed operative del Piano Strategico 2009/2011. «Nella scorsa settimana –comunica Leo Montemurro segretario provinciale Cna – abbiamo incontrato le imprese nostre iscritte operanti nei vari comparti produttivi: alimentare, comunicazione e terziario, costruzioni e installazione impianti, produzione, servizi alla comunità, turismo, federmoda e trasporti. In questa settimana chiudiamo il ciclo degli incontri con l’artigianato artistico e con le imprese del settore benessere e sanità».
Futurismo il 28 al Musma A causa delle avverse condizioni climatiche , l'inaugurazione sulla mostra didattica e il pubblico incontro sul Futurismo al Musma sono stati rinviati a sabato 28 febbraio alle ore 18. Per ricordare questi cento anni di avanguardia l'articolato programma della manifestazione vedrà l'inaugurazione della mostra didattica nella Biblioteca Scheiwiller e successivamente la celebrazione dell'evento con gli interventi di Giuseppe Appella, storico dell'arte, Luigi Sansone, storico dell'arte, Francesco Bolzoni, storico del cinema.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Buon compleanno!!! Un abbraccio forte da Antonio, Francesco, Anna, Michela e il “tuo Angelo”
FARMACIE DI TURNO SERVIZI SOCIALI dalle 8.30 alle 8.30 UVA MOTTA C. Via Gravina 40
0835/264331
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/262260 0835/336882 0835/331314
Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Gomorra domani al Duni SI svolgerà domani sera alle 21 al teatro Duni “Gomorra” di Roberto Saviano e Mario Gelardi. Lo spettacolo è tratto dall'omonimo romanzo di Roberto Saviano (Arnoldo Mondadori Editore) e da un'idea di Ivan Castiglione e Mario Gelardi La criminalità ed in maniera specifica la camorra, è stata già raccontata, e non si pensa quindi di svelare squarci di verità inediti. In questo caso sono stati scelti due livelli di racconto, quello più istintivo, animalesco, violento, costituito dal braccio armato della camorra e quello imprenditoriale, che non si sporca mai le mani direttamente, che coordina a distanza che ha interessi in tutto il mondo.
Teatriamo nell’Auditorium PROSEGUE domani mattina alle 11 nell’Auditorium Gervasio, in piazza Sedile, il primo Festival di Teatro Emergente della Provincia di Matera. Sul palco si esibirà la compagnia materana “Teatro fatto in casa”, commedia in tre atti di Massimiliano Burgi. «Il Festival - ha spiegato l'assessore provinciale alla Cultura Giuseppe Digilio - porterà in giro per il Materano, ben 13 spettacoli. Da Matera a Valsinni, passando per Montescaglioso, Colobraro, Stigliano, Grottole, Pomarico. E la compagnia giudicata vincitrice vedrà il proprio spettacolo inserito nel prestigioso cartellone della stagione teatrale del Teatro Guanella di Milano. Inoltre ha proseguito l'assessore Digilio - i componenti delle compagnie parteciperanno gratuitamente ai 6 laboratori di formazione, di 31 ore ciascuno, organizzati a Matera dalla Scuola di Recitazione Campo Teatrale di Milano che rilascerà attestato professionale di frequenza ai corsi».
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072
IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.
•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Inkheart - La leggenda di cuore d’inchiostro 17,30-19,30-21,30 Matera 0835-310016 Il dubbio 17,30-19,30-21,30 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Il curioso caso di Benjamin Button 18,15-21,05 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Questo piccolo grande amore 17,30-19,30-21,30
•CINETEATROANDRISANI• Monescaglioso 0835-208046 Australia 19 Operazione Valchiria 21,45
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Ex 19-21,30
•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Ex 21
•PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
•CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso
Matera 37 Prodotti enogastronomici e degustazioni con un ostacolo in più da superare Domenica 22 febbraio 2009
Vino e cialledda per riscaldarsi Si conclude oggi la tre giorni imp(i)azza di Sinopia E' stato il freddo polare ad impedire la piena riuscita almeno nel giorno inaugurale dell'evento "Il vino imp(i)azza", manifestazione in programma a Matera anche stasera e organizzata dall'Associazione Sinòpia che raggruppa Operatori Turistici di Matera. Vino, artigianato, prodotti tipici e la buona cucina gli ingredienti del percorso turistico enogastronomico ed artigianale, che mette in comunicazione le varie piazze del centro storico di Matera descritte da guide turistiche. “ Sinòpia che raggruppa imprese del turismo ha dichiarato Angelo Lospinuso si pone come obbiettivo primario quello di offrire nei momenti morti dell'anno eventi che rianimano la città”. Non solo il territorio della Basilicata ma anche quello della vicina Puglia negli stand espositivi dove gli espositori hanno potuto presentare le loro delizie molto apprezzate. Il vino, la birra, l'olio, le marmellate, i salumi, i formaggi, la cialledda fredda, il purè di fave e la zuppa di legumi sono solo alcune delle prelibatezze gastronomiche presenti negli stand. Da non sottovalutare l'eccellente N'duia Piccante del Pollino vera delizia da gustare con le temperature rigide. “ Il boom di presenza ha dichiarato Luca Prisco, presidente di Sinòpia si registrerà oggi. Il freddo ha bloccato le aspettative. L'importante è che la macchina si è messo in moto, nonostante, le poche risorse economiche”. Non solo prodotti e artigianato ma anche una visita notturna agli antichi rioni in tufo, la scoperta di Santa Maria degli Armeni e lo spettacolo teatrale negli Ipogei di San France-
sco “ Divino Odore” una performance della nascita del vino rappresentata da Domenico conte e Carlotta Vitale un microcosmo d'uva invaso da fermenti e fragranze che inebriano °ßfermentano°® incontri sanciti dall'amore per la terra. L'uomo che assaggia il vino ha un compito importante, assapora l'odore, il sapore e l'anima di chi lo ha imbottigliato. Un evento enogastronomico in cui si vuole promuovere il Le degustazioni di vino e la gente in piazza (Videouno) turismo e il patrimonio artistico e culturale della città dei Sassi. Una “ Cultura del Gusto” degnamente rappresentate dalle aziende vinicole Riccardi, Vitale, Iacovazzo e l'enoteca Perbacco, azienda agricola Antonio Di Gilio, SaSi sono avviati gli incontri della lumificio Ferrandinese, l'Olio dei Cna Matera con la propria base Sassi, il birrificio lucano associativa per discutere le linee “Br'Hant” prodotti caseari della strategiche ed operative del Piamasseria Grieco e La Latteria di no Strategico 2009/2011. Emanuele Rizzi con formaggi e «Nella scorsa settimana -comusalumi , gli artigiani Pietro Colanica Leo Montemurro Segretario pietro, Mario Daddiego, CeramiProvinciale CNA - abbiamo inconche Di Lena, Giacomo Brucoli, trato le imprese nostre iscritte Eustachio Rizzi e Maria Bruna operanti nei vari comparti proFesta, i ristoratori Franco Stano, duttivi:alimentare, comunicazioRosa dei Venti, le Dodici Lune, ne e terziario, costruzioni e inPizzeria Van Gogh, il Borghese, stallazione impianti, produzione, Olio dei Sassi e Candida Olearia e servizi alla comunità, turismo, il Peperoncino con i salumi e le federmoda e trasporti». confetture. «Il nostro è un grande sforzo organizzativo - afferma Giovanni Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
Stamane l’assemblea provinciale della Cna Coretti Presidente Provinciale CNA - teso a riprogrammare l'azione dell'Associazione cercando in questo momento più che mai di conformarla alle esigenze delle aziende. Abbiamo avviato questa discussione che traccia una nuova visione e una nuova missione per l'intera Organizzazione, ma come tutti i progetti abbiamo la necessità di condividerlo con i diretti interessati, che nel nostro caso sono le imprese nostre iscritte». «Siamo convinti - continua Leo Montemurro - che un lavoro di questo tipo debba poi essere por-
tato a conoscenza di tutte le Istituzioni se non altro per dimostrare che, almeno per quello che ci riguarda, non è più il tempo della improvvisazione, delle azioni estemporanee e della politica degli annunci. Oggi presso la sala conferenze della Parrocchia San Giuseppe Artigiano in Matera a partire dalle ore 9,30 avrà luogo l'Assemblea provinciale CNA che oltre ad assolvere ad alcuni adempimenti statutari si interrogherà su come gli artigiani e le piccole e medie imprese possono costruire risposte reali e durature all'attuale situazione.
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Montescaglioso Incontro di “Donne e vita” sulla lotta contro il tumore al seno
Solidarietà per aiutare la prevenzione MONTESCAGLIOSO L'associazione di solidarietà e cultura della Prevenzione “Donna e Vita, Nessuna resti sola”, la cui attività ha avuto inizio ufficialmente lo scorso 13 Agosto presso la propria sede in Via G. Garibaldi 56, ha ospitato, nei giorni scorsi, il dr. Galasso del Centro Oncologico di Rionero in Vulture (PZ). Il medico ha illustrato ai presenti il valore del progetto “Diana”, uno studio di prevenzione delle recidive del tumore al seno attraverso l'alimentazione e lo stile di vita. Strumenti
di lotta alla malattia che non devono essere sottovalutati, come ha ricordato più volte. Si tratta di uno studio multicentrico che vede già impegnati altri centri come Milano, Torino, Perugia, Napoli, Palermo e Rionero in Vulture. E' proprio presso l'istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Crob del centro potentino che avrà luogo l'attività prevista. La stessa associazione Onlus montese, che ha tra i suoi obiettivi il miglioramento della vita e la sensibilizzazione e l'incentiva-
zione della cultura della prevenzione, ha infatti informato che sono aperte le iscrizioni per partecipare all'iniziativa. L'invito a prendere parte allo studio è rivolto a tutte le donne che negli ultimi cinque anni abbiano subito un'operazione al seno dopo l'accertamento della presenza di un tumore. Una condizione posta, riguarda l'assenza di recidive e la volontà a mutare il proprio stile di vita. E' possibile ricevere ulteriori informazioni telefonando ai numeri telefo-
nici 0972 726347 oppure al 0972 726349. In alternativa ci si può rivolgere alla sede dell'associazione, presso la propria sede ubicata in Via G. Garibaldi 56, oppure chiamando ai numeri 0835 208494; 366 4455916. Nelle settimane scorse la Presidente dell'associazione, Vita Rossetti, aveva annunciato l'intenzione, nel prossimo mese di Marzo, di realizzare un convegno sui temi dell'informazione e della prevenzione, al quale invitare esperti in ambito sanitario. Michele Marchitelli
Pena residua da scontare un arresto a Marconia I carabinieri della stazione di Marconia di Pisticci hanno arrestato un 38 enne originario di Napoli ma residente nel centro della provincia materana, perché responsabile di furto e rapina aggravata. L'arresto è stato eseguito in esecuzione di un provvedimento restrittivo, ordine di carcerazione, emesso dalla Procura Generale di Potenza a seguito di condanna definitiva emessa nei suoi confronti. L'arrestato, già condannato alla pena definitiva di quattro anni di reclusione, deve ora scontare altri 9 mesi e 22 giorni di pena residua. I fatti, da cui è scaturito il provvedimento che ha riguardato l’uomo, si riferiscono al 1994, quando l'arrestato, sempre a Marconia di Pisticci, insieme ad altri soggetti, poi identificati e arrestati anche loro, aveva perpetrato una serie di rapine e furti in danno di uffici pubblici, fra cui il comune e l'ufficio postale. L’uomo venne poi arrestato a seguito delle indagini condotte dagli stessi carabinieri, che consentirono di acquisire validi elementi sulla colpevolezza dello stesso e dei suoi complici. Ieri l’arresto per la pena residua da scontare.
Pisticci «Un’amministrazione perennemente in crisi che trascura i cittadini e il paese»
La giunta Leone sotto processo I consiglieri Mastronardi e Caramuscio criticano il sindaco PISTICCI - «ll sindaco Michele Leone ha tradito qualsiasi aspettativa non riuscendo addirittura a completare le opere già programmate e finanziate dal passato rivelandosi inoltre incapace di un benché minimo dialogo sia con i cittadini che con la sua stessa maggioranza». E' quanto hanno sostenuto Giovanni Mastronardi e Rocco Caramuscio, i due consiglieri di opposizione, nell'aprire le assemblee, organizzate di recente dal gruppo consiliare e dal Partito democratico di Pisticci a Marconia e Pisticci centro, in merito alle questioni amministrative nonché sul lavoro profuso. Nell'evidenziare inoltre «L'assoluta mancanza di democrazia in seno al consiglio comunale» hanno affrontato tutta una serie di questioni amministrative e politiche. «Un esecutivo - hanno sottolineato - capace di far chiudere la discarica comunale senza ancora creare un'alternativa valida. Marconia paga un caro prezzo con una viabilità interna disastrosa e un'idea di città che sembra partorita da una mente folle che trova piacere nell'esaltare il caos. Il verde pubblico attrezzato rimane sempre fermo e sempre più in preda ai vandali che continuano a distruggerlo giorno dopo giorno risultando inoltre probabile meta di drogati. Una maggioranza in disaccordo su tutto, così come ha dimo-
Il sindaco di Pisticci , Michele Leone
strato l'ultimo consiglio comunale sulla proroga della lottizzazione Sicid- ctc. Una cosa assolutamente illegale con la quale si favorisce la speculazione edilizia a “Lido 48” regalando migliaia di metri cubi ai proprietari delle lottizzazioni. Su questo punto all'ordine del giorno molti consiglieri sono usciti dall'aula pur di non essere coinvolti in un atto illecito. E' necessario dire basta, bisogna dire apertamente che
questo Comune deve cambiare rotta. Non è certo una strada maestra quella che porta alla speculazione edilizia». Poi questioni politiche: «La maggioranza - hanno continuato - non riconoscendo, in barba al Testo Unico degli Enti Locali, la presidenza delle Commissioni di vigilanza alla minoranza, ha palesemente dimostrato il proprio timore che quest'ultima potesse far funzionare le commissioni incalzando l'esecu-
tivo sui problemi reali della comunità. Una coalizione di maggioranza che a due anni circa dall'insediamento, mostra in tutta la sua drammaticità l'assoluta mancanza di programmazione, la benché minima fiducia tra assessori e sindaco e una gestione commissariale degli uffici e del personale. Dopo due anni ci voleva il sindaco Leone per bloccare del tutto il settore delle costruzioni non avendo ancora neanche por-
tato in discussione il Regolamento Urbanistico del nostro Comune con gravi problemi per le imprese e per la perdita di posti di lavoro. Un'Amministrazione perennemente in crisi che trascura i cittadini ed il paese. Un'Amministrazione che, dopo la crisi di agosto in cui il vicesindaco di An ha accusato il sindaco di assoluta mancanza di condivisione, di rispetto delle intese, di vivere alla giornata, ha dovuto riscrivere un accordo politico programmatico che a distanza di pochi mesi mostra in tutta evidenza il proprio fallimento. Con questi amministratori abbiamo dovuto rivedere il nostro concetto anche sulla festa degli alberi infatti per loro la festa significa il taglio indiscriminato degli alberi a Pisticci Scalo, a Pisticci e a Marconia tranne poi piantare in piazza Elettra undici piante di carrubo al costo di circa 1800 euro cadauna. Una programmazione triennale inesistente - hanno concluso - una gestione approssimativa del bilancio, una gestione del personale Co.co.co. e staff del sindaco del tutto personale e clientelare da parte del sindaco stesso. Questi professionisti, due architetti ed un ingegnere, sono utilizzati per attività non menzionate nel contratto di collaborazione». Pierantonio Lutrelli
Pisticci L’associazione “Act in Circus” anima le ultime giornate di Carnevale
Maschere e tradizione nel centro storico PISTICCI - Il rilancio del Carnevale a Pisticci passa per l'impegno del giovane e spumeggiante gruppo di “Act in Circus”, un'associazione culturale che in un triennio è riuscita a restituire adeguata dignità alle manifestazioni carnevalesche, quasi scomparse dal centro jonico per diverse stagioni. In questo senso “Act in Circus” ha svolto un infaticabile lavoro di preparazione al Carnevale attraverso una serie di attività utili a coinvolgere e risvegliare la coscienza collettiva intorno a questa festa. Nella chiave di lettura di “Act in Circus”, il Carnevale si fonde in un imprescindibile connubio con le tradizioni popolari, alla cui riscoperta e valorizzazione l'associazione lavora di pari passo con la fase organizzativa vera e propria delle manifestazioni che culmineran-
no nel trittico conclusivo previsto a partire da oggi e fino a martedì Grasso. In precedenza il gruppo ha dato vita ad una lunga serie di serate nelle quali gli “Asserenati”, tutti soci di Act, hanno portato in giro per le strade di Pisticci ed anche di altri Comuni la messa in scena di serenate che attingono a piene mani nella tradizione popolare pisticcese, lucana e, più in generale, dell'intero sud Italia, senza disdegnare di ricorrere a produzioni proprie, inserite sapientemente nel solco di un percorso culturale già segnato dai modelli del passato, che, tuttavia, si è avuto la capacità di riscoprire e rilanciare anche attraverso una riproposizione in chiave moderna. Gli “Asserenati” si sono così esibiti per le strade di Pisticci, Marconia, Bernalda, Montescaglioso e Pomari-
co. L'attività di Act ha trovato poi una collocazione ideale nella nuova sede associativa del Circolo San Rocco che nel periodo natalizio ha ospitato “Rivivendo”, una mostra di costumi tradizionali dell'intera Basilicata. Per quanto riguarda il programma della tre giorni, l'offerta, che ha trovato il beneplacito dell'Amministrazione Comunale, sarà rivolta all'intero territorio. Si inizia con la Festa delle arti di strada e non convenzionali, che nella giornata di oggi toccherà le piazze di Marconia e Pisticci attraverso “l'Appiccicaticci Show”, un gruppo di improvvisazione teatrale romano votato alla comunicazione di strada ed all'improvvisazione. Hiram Meza, invece, è un giocoliere cileno dotato di un eccezionale virtuosismo. Per tutti coloro che
non faranno in tempo a mascherarsi sarà, inoltre, possibile ricorrere a Claudia e Giovanna, due truccatrici per il cinema ed il teatro che fanno del make up e degli effetti speciali una forma di arte. Presente anche un ritrattista super veloce: Art. Lello è specializzato nel disegno rapido di caricature e ritratti capaci spesso di colpire nel segno e suscitare ilarità. Per il giorno successivo, invece, il tema è quello del “Grosso, grasso lunedì grasso”: nella piazza Umberto I di Pisticci sarà possibile soddisfare antichi desideri culinari partecipando alla sagra della Focaccia alla brace. Concluderà la serata la “Banda del Tarantino”, uno spassoso gruppo di musicisti pugliesi impegnati a riproporre musiche tratte dalle colonne sonore dei film del noto regista
Gli Asserenati
americano Quentin Tarantino. La tre giorni si concluderà con la Parata delle maschere del martedì. La sfilata in costume solcherà le principali vie dell'abitato e sarà arricchi-
ta dalle incursioni a sorpresa della locale “Carnivalband”. In serata, infine, tutti in piazza per lo spettacolo delle danzatrici brasiliane ed una dj section - carnival disco party. Roberto D’Alessandro
Domenica 22 febbraio 2009
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Policoro Dopo numerosi versamenti i carabinieri hanno scoperto la truffa. Si cercano i falsari
Versa in banca 10 mila dollari fasulli Denunciato un commerciante 42enne di Roseto Capo Spulico POLICORO - Totò preferiva vendere al miglior offerente la Fontana di Trevi in un suo celebre film. A Policoro, invece, un commerciante di 42 anni di Roseto Capo Spulico , aveva puntato sul fascino dell’ex presidente Abramo Lincoln illustrato sulle banconote da 1 dollaro. Sfruttando la sua attività, si è recato in un istituto di credito della cittadina metapontina e con diversi versamenti con banconote di vario taglio, ha lasciato nelle casse della banca una cifra complessiva di 10 mila dollari. Ci è voluto qualche mese perchè la sezione speciale dell’istituto di credito, con sede a Milano, si accorgesse che i dollari erano solo carta straccia. I controlli, infatti, richiedono la verifica della carta, dell’inchiostro e di altri elementi che possono essere appurati solo attraverso procedimenti chimici molto precisi. La conferma della falsità delle banconote e alcuni movimenti sospetti dell’uomo, già conosciuto per precedenti reati, hanno avviato le indagini dei carabinieri della compagnia di Policoro al comando del capitano Carbone che hanno identificato l’uomo, denunciandolo per spendita di banconote false. Resta ora da appurare quali siano stati i canali di
Bernalda I consiglieri Giannini e Margarita tornano sulla vicenda
La piazza fa parlare ancora
Truffa con dollari falsi in una banca a Policoro
approvvigionamento dell’uomo. Il valore complessivo delle banconote, stimato in 10 mila dollari rappresenta una quantità tale da indurre a ricerche approfondite soprattutto per risalire ad una eventuale “centrale” di falsificazione, smistamento e diffusione della valuta dalla quale il 42enne calabrese si è rifornito. Le indagini tendono infatti, portare allo scoperto la rete che, attraverso piccoli “spacciatori”, consentirebbe di disfarsi di banconote fasulle senza destare sospetti particolari. La scelta, infatti, di ver-
sare modeste quantità di contante garantisce in molti casi l’impunità. A tradire l’uomo, in questo caso, sono stati i suoi precedenti e la conferma che, nel frattempo, è giunta dalla sede centrale dell’istituto di credito al quale era stata mandata la somma complessiva versata dal commerciante. I carabinieri hanno seguito l’uomo controllando i suoi movimenti e la frequenza dei versamenti effettuati nella banca di Policoro, prima di contestargli i reati e notificargli la denuncia. Antonella Ciervo provinciamt@luedi.it
Bernalda Raccolta di fondi
Scanzano
Il carnevale diventa solidale
Nessun topo nella scuola a via Rossini
BERNALDA - Il Borgo di Metaponto si animerà e si tingerà dei colori dell'allegria e della solidarietà oggi, grazie al “Carnevale Metapontino Carnevale della vita”, promosso dalla Fidas - Associazione donatori sangue con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Bernalda. L'evento, giunto alla sua decima edizione, rappresenta un momento molto atteso dalla piccola comunità del Borgo, dove intere famiglie si attivano per contribuire alla sua organizzazione, a cominciare dalle mamme, che si prodigano tutto l'anno per la realizzazione di costumi e maschere. L'appuntamento è alle 15,30, in piazza Giovanni XXIII, con il raduno dei carri allegorici e dei gruppi mascherati. Dopo la sfilata, la kermesse proseguirà con l'animazione del clown Frà Bislacco, che, alle 17, 45 si esibirà in divertenti gag. Forte è anche il richiamo ai valori dell'impegno civico e della vita, che, sottolineano gli organizzatori, «Il nostro pensiero deve essere sempre prioritariamente rivolto a chi soffre e si trova in condizioni di disagi»”. Non solo donazione dunque, ma solidarietà a 360 gradi, in una giornata di sensibilizzazione, ma, soprattutto, un'occasione per la Fidas per forme di collaborazione con altre realtà. Nel corso della
In seguito a notizie sulla scuola dell'infanzia di via Rossini di Scanzano Jonico “presa d'assalto da un gruppo di roditori”, il dirigente scolastico ha smentito la notizia perchè la chiusura del plesso è stata richiesta per tracce di escrementi di dubbia natura. Il Comune ha voluto dissipare i dubbi e dopo verifica non sono state rinvenute tracce di ratti.
manifestazione saranno infatti raccolti fondi a favore del Villaggio del fanciullo “S. Antonio” dei Padri Rogazionisti di Matera. Sarà inoltre possibile contribuire alla raccolta di cellulari usati per sostenere la Campagna promossa dal Magis - Movimento ed Azione dei Gesuiti Italiani per lo Sviluppo, finalizzata alla realizzazione di cucine solari in Ciad e di un ospedale per bambini malati di Aids in Kenya. provinciamt@luedi.it
BERNALDA - Non solo piazza del Popolo nelle parole del Gruppo Consiliare Costituente per la Sinistra. Ad esprimere il loro pensiero sono i due consiglieri Gregorio Giannini e Massimo Margarita, i quali parlano non solo della piazza, ma anche di pista ciclabile, degli striscioni manomessi, secondo il comitato di protesta, dell'isola ecologica e delle falsità che si raccontano sulla spesa dei lavori e sugli alberi, che a sentire i due rappresentanti della sigla su citata, non saranno toccati. «La protesta su Piazza del Popolo - si legge tra nella nota - è la rappresentazione di quanto, le questioni di visibilità politica e di ricerca del consenso, possono fare male agli interessi veri della collettività. È comprensibile la protesta del Comitato Cittadini Attivi - continua il comunicato - coerente nello schierarsi contro le scelte dell'Amministrazione, che ha manifestato ad esempio contro l'isola ecologica in zona PIP, contro la pista ciclabile e la pedonalizzazione delle strade laterali di Corso Umberto e ora contro la pedonalizzazione di Piazza del Popolo. Il Comitato interpreta la parte automobilistica del paese. Meno comprensibile, per coerenza politica, quella dei partiti bernaldesi di centro destra che per anni, tramite i loro rappresentati nazionali e locali, hanno inveito contro ambientalisti e sinistra radicale per essere i partiti del “NO” e sempre pronti a fermare le opere pubbliche. Ora si ritrovano, proprio sul fronte del “no piazza”, a voler bloccare i lavori come dei noglobal qualsiasi. Ho l'impressione che il clamore mediatico intorno alla vicenda sia di molto superiore alle reali dimensioni della questione in se. I lavori consistono nella sistemazione dei marciapiedi intorno alla piazza, nella pavimentazione di circa 400 mq attualmente occupati dalla sede stradale, nell'installazione di arredi urbani e in lavori di sistemazione del verde delle aiuole. I numeri rendono meglio l'idea dell'intervento in progetto rispetto alle informazioni circolate in questi giorni. Si tratta tutto sommato di lavori di modesta entità che non stravolgono la convivenza civile del paese e non mettono in crisi le casse comunali che anzi sono state risanate. La protesta si è incentrata, peraltro, su argomenti sempre diversi: è stato detto che i lavori di rifacimento avrebbero comportato una spesa di 1,5 milioni di euro e si tratta invece di 110 mila euro; si è detto che sarebbero stati abbattuti alberi di pino di oltre 50 anni di età ed invece nessun albero sarà abbattuto; ora sembra che il problema sia la chiusura della strada che attraversa le due aiuole come se ciò potesse impedire la viabilità in direzione di Matera che avverrà, invece, tramite le strade che costeggiano la piazza come accade, ad esempio, da decenni per Piazza Plebisci-
Piazza del Popolo
to. Ultima questione sono le polemiche sulle dichiarazioni della Cgil che chiede lo sblocco dei lavori pubblici in genere e quindi anche di quelli di Piazza del Popolo al fine di mitigare, almeno localmente, gli effetti della crisi economica in atto. Il Forum Democratico dice: «E’ come se la Cgil fosse contraria ai lavori di adeguamento per abbattere le emissioni di diossina dell'Ilva di Taranto per motivi occupazionali». Paragonare, intanto, questi lavori di miglioramento della vivibilità della città con i lavori di adeguamento degli impianti dell'Ilva di Taranto, causa diossina, è quanto meno sproporzionato nel senso letterale del termine. Tra l'altro la Cgil, dalle dichiarazioni espresse, sembra, che non sia contraria né ai lavori al siderurgico né a quelli di Piazza del Popolo; inoltre, all'Ilva fare i lavori significa bloccare gli impianti e il lavoro di produzione, qui fare i lavori significa creare occupazione quindi non si capisce davvero dove sta l'analogia. Sulla sistemazione di Piazza del Popolo - conclude il comunicato - si può essere favorevoli o contrari e manifestare la propria contrarietà è legittimo ma bisogna evitare di alzare i toni dello scontro come sulla questione degli striscioni dove si da per scontato che non possa essere stato il vento, molto forte in quella notte, o anche solo un gesto di semplice vandalismo deprecabile ma senza implicazioni politiche”. Fabio Sirago
Policoro si colora di carri e musica Prostituzione, multa a tursitano POLICORO - Il prossimo week-end ritorna l'XI edizione di “Mascheratissima 2009”, il carnevale policorese. Per l'occasione l'Amministrazione comunale ha diramato il calendario degli eventi culturali: domenica a partire dalle 16:00 c'è il raduno, in piazza Eraclea, dei carri allegorici e gruppi mascherati per poi sfilare per la città. Alle 20 la band “I Pirati per caso” allieterà la serata con un concerto musicale, sempre nella centralissima piazza Eraclea, dove sono previsti anche balli caraibici e animazione varia. Lunedì, invece, il gruppo “Mariachi Mexicani” si esibirà in uno spettacolo itinerante per la città con inizio alle 17:00, per poi passare il testimone ad un altro concerto, ore 20, nel rione Italia, Largo Pantani. Il clou del cartellone comunale è per il martedì grasso: ore 16:00 raduno carri allegorici e gruppi mascherati in piazza Eraclea e sfilata cittadina; successivamen-
te maxi discoteca all'aperto, sempre nella stessa piazza, con l'esibizione delle scuole di ballo policoresi e poi una festa carioca “Do Brasil” con ballerine brasiliane e in conclusione uno spettacolo pirotecnico al Castello: «Ringrazio le associazioni per il notevole sforzo -commenta il sindaco Nicola Lopatriello- che hanno impiegato per costruire i carri allegorici e per tutta l'organizzazione di una quattro giorni all'insegna del sano divertimento in cui prevediamo l'arrivo di un'utenza numerosa dal circondario, come si è sempre verificato in passato. Questa manifestazione è cresciuta fino a diventare uno degli appuntamenti imprescindibili delle nostre attività culturali e su cui continueremo a puntare anche in futuro fino a farla diventare tra i più importanti eventi culturali dell'intera Basilicata». provinciamt@luedi.it
CORIGLIANO - C’è anche un lucano, S.M., 52 anni i Tursi tra le persone coinvolte nell’operazione antiprostituzione condotta dai carabinieri della compagnia di Corigliano Calabro, sulla costa ionica cosentina. L’uomo è stato multato per violazione dell’ordinanza prefettizia, inseòe a A.F., 55 anni di Altomonte, centro del cosentino. L’attività ha dato seguito all’ordinanza con cui il commissario prefettizio Paola Galeone ha proibito la pratica del meretricio sulle arterie coriglianesi. I militari hanno
sequestrato due macchine, multato tre persone e altrettante prostitute.
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Grassano Una delle due truffatrici si era fatta aprire con una scusa
Pensionato derubato in casa due donne prendono 12 mila euro GRASSANO - Non sembrano essere valsi a nulla gli allarmi lanciati nelle scorse settimane dai carabinieri nei confronti degli anziani e in particolare di quelli che vivono da soli. Lo conferma la brutta avventura vissuta da un pensionato di 81 anni di Grassano. Venerdì l’uomo si è visto derubare infatti di una somma di denaro da due donne, riuscite ad entrare in casa sua accampando delle scuse. In particolare, una delle due, dopo essere riuscita ad entrare nell'abi-
tazione del pensionato col pretesto di potersi riscaldare, lo ha distratto, consentendo ad una sua complice di poter, a sua volta, entrare e, dopo aver rovistato nella camera da letto e aver prelevato la somma di 12.000 euro custodita in un mobile, di potersi allentare indisturbata. Quindi, anche la prima delle due ladre si è allontanata, dandosi alla fuga con la complice. L'anziano, dopo essersi accorto del furto e di essere stato imbrogliato dalle due donne, ha subi-
to avvertito i carabinieri, che, intervenuti sul posto, hanno avviato le ricerche delle due donne. Non si esclude che le stesse possano provenire dalla vicina Puglia e, di certo, si tratta di persone di nazionalità italiana. Si cerca ora, di disegnare un identikit delle due per le successive ricerche. Non è raro, infatti, che l’attenzione di truffatori e delinquenti si concentri in realtà nelle quali è più facile approfittare della buona fede delle
persone abituate a vivere in paesi in cui ci si conosce e in cui anche i volti nuovi possono essere parenti o amici di conoscenti. L'avviso che giunge dai carabinieri, ancora una volta, a tutte le persone anziane e sole, è quello di non aprire, mai, agli sconosciuti, ma di avvisare, subito, parenti carabinieri o vicini di casa che possono intervenire ed evitare episodi spiacevoli come quello accaduto al pensionato 81enne. provinciamt@luedi.it
Grassano. Due donne hanno rubato 12 mila euro a un 81enne
Attesa una numerosa presenza anche dai centri vicini per chiudere la festa in maschera
Fiamme al fantoccio del Carnevale Si concludono in piazza i festeggiamenti a Tricarico TRICARICO - Sono attese, tempo atmosferico permettendo, numerose persone provenienti da altri centri per vedere e partecipare al Carnevale di Tricarico che si conclude con le sfilate di oggi. Un appuntamento che conclude in grande stile i festeggiamenti per il carnevale. Sono le previsioni fatte dal presidente della pro loco, Roberto Incudine, che ha il polso della situazione. Già da novembre, dopo l'esibizione delle maschere tradizionali che rappresentano una mandria in transumanza, alla trasmissione televisiva “Sereno variabile”, da tutte le parti d'Italia, c'erano state chiamate di singoli e gruppi per avere ulteriori informazioni sulle maschere e sulla cittadina arabo-normanna. Inoltre, sta funzionando l'apposito sito sul web, nonché l'interessamento di periodici specializzati come la rivista del Touring club italiano “Qui Touring”, che ha pubblicizzato l'evento odierno. Il programma per oggi prevede il raduno delle maschere intorno alle ore 9.00 presso la chiesa di S. Antonio Abate. La “mandria” muoverà poi verso il centro cittadino tra lo sventolare di nastri colorati di raso al suono dal ritmo assordante dei campanacci. Nel piazzale delle scuole elementari di viale Regina Margherita ci sarà, poi, la rappresentazione degli anti-
Irsina, una nuova sede per Alleanza Democratica
Il fantoccio del Carnevale dato alle fiamme in piazza
chi mestieri ad opera dei bambini delle elementari. Il corteo procederà per piazza Garibaldi, per dirigersi successivamente nelle stradine del centro storico. Alle 15 sfileranno di nuovo partendo questa volta da S. Antonio, insieme al corteo dei carri e soprattutto del pupazzo di Carnevale seguito dalla moglie “quaremma”. Alle 18,30 il programma prevede l'esibizione in piazza dei “Tarantolati
di Tricarico” che presenteranno un nuovo cd. In serata, alle 21, il fantoccio di Carnevale, dopo essere stato “processato” e sottoposto ad un'operazione chirurgica perfettamente riuscita ma dall'esito infausto, tra il pianto ironico e disperato della povera moglie quaremma sarà dato alle fiamme. Michele Santangelo provinciamt@luedi.it
SPUNTI Ricordo di Franco Bonelli. «Nessuno di noi riesce a scandagliare l’essenza del suo essere»
«Siamo rimasti orfani della tua amicizia» LA VITA riserva a tutti noi momenti difficili da superare, specie quando siamo stati spettatori inermi di un tragico evento che ha colpito un giovane padre e marito .Ricordare la tua persona riempie i nostri cuori di orgoglio e nel contempo di profonda tristezza. Chi ti ha conosciuto da ragazzino ricorda le tue corse a piedi dietro i Cinti del tuo paese di origine (Grassano) , con i capelli neri scompigliati dal vento e le “cenette” in compagnia dei tuoi amici Tommaso, Franco, Nicola e Vito.
Chi ti ha conosciuto da uomo adulto a Tricarico ti ricorda per la semplicità e la schiettezza dei tuoi gesti, delle tue parole e del modo garbato,educato, quasi “in punta di piede” nel rapportarti con gli altri. Ricordarti come qualcuno vorrebbe solo ed esclusivamente per la sofferenza che ha albergato nella tua anima negli ultimi periodi della tua esistenza è cosa poco saggia e del tutto inopportuna. Chi pretende di condensare la tua vita con brevi affermazioni o crede di “psicoanalizzare” la tua personalità
unicamente alla luce del tuo gesto non svolge sicuramente un'azione improntata al rispetto e alla pietà umana. Nessuno può assurgere a diventare maestro e giudice di fronte al dramma della morte,specie se “madre morte”discende su un uomo così giovane e così drammaticamente solo nel momento del trapasso dalla vita terrena alla vita eterna. Talvolta, nessuno di noi riesce a scandagliare la profondità e l'essenza del suo essere. Il giorno prima della tua
morte ti hanno visto al lavoro con la tua “ antica” e costante partecipazione nell'assistere gli infermi ricoverati nell'unità operativa di medicina e lungodegenza dell'ospedale di Tricarico. Franco con il suo gesto ci ha lasciato “orfani” di un'amicizia coltivata all'insegna dei suoi numerosi sorrisi, decidendo di rinunciare,immagino tra quali dubbi e sofferenze, al dono più bello regalatoci da nostro Signore ( il dono della vita). Ti ricorderemo per sempre. Francesco Paolo Venosa
IRSINA - Parla il nuovo partito di Alleanza democratica di centro di Irsina. Dopo appena due settimane dalla sua nascita, il partito tenuto a battesimo durante l'incontro dibattito che si è svolto nell'ex convento di San Francesco dalla Segretaria Regionale del Partito Rosa Mastrosimone, Michele De Filippis in qualità di coordinatore cittadino del partito, ritorna a parlare delle linee guida del nuovo movimento di centro, ed annuncia l'apertura della sede del partito, per poter incontrare direttamente i cittadini, e soprattutto lavorare insieme per ridare un punto di riferimento politico di centro, a tutti coloro che negli ultimi anni non si sono sentiti adeguatamente rappresentati dai partiti esistenti. «Con il convegno sul tema della crisi economica ed occupazionale, tenutosi ad Irsina il 6 febbraio scorso comunica De Filippis - s'è ufficializzata l'esistenza ad Irsina del Partito di Alleanza dei Democratici di Centro guidato dalla Segretaria Regionale Rosa Mastrosimone. Obiettivo è quello di aggregare le forze politiche di centro, di ispirazione cristiana, le forze positive della società laica, nonché i movimenti civici, con interesse rivolto ad una non improbabile costituente di centro. Il cordinamenteo cittadino - fa sapere De Filippis - ( consigliere comunale) è composto da Francesco Garzone ( consigliere Comunale), Pasquale Chiarelli,Domenico Francabandiera . Il coordinatore cittadino del ADDC, nel riaffermare il ruolo di opposizione in seno al consiglio comunale
insieme agli altri due consiglieri della lista civica “ Nuova Irsina “ ribadisce che l'A. d.d.c. di Irsina si prefigge di esercitare la propria attività nel comitato civico Nuova Irsina; ossia un ruolo concreto sui problemi reali della nostra città e dei nostri cittadini, inoltre sulla capacità di affrontarli e risolverli, grazie alla propria autonomia rispetto alle altre forze politiche esistenti nel paese . Con la prossima apertura della sede - annuncia De Filippis - i cittadini di Irsina avranno un riferimento ben preciso ove far confluire le loro istanze, i loro contributi, i suggerimenti ed i loro bisogni . Affinchè -conclude il coordinatore cittadino del partito A.d.d.c. Michele De Filippis - si possa finalmente far tornare la politica al servizio dei cittadini e non viceversa come purtroppo accade oggi». Insomma, una politica dei piccoli passi quella pensata da A.d.d.c. non solo per Irsina, che sia utile per affrontare e risolvere i problemi essenziali della città di Irsina. In perfetto stile centrista, con un dialogo aperto a tutti : “cittadini ed altri partiti” . Intanto ha fatto sapere il coordinatore cittadino del partito De Filippis, che nel prossimo appuntamento, avremo modo di entrare nella nuova sede, per ascoltare in diretta anche il pensiero di tutto coordinamento cittadino del Partito. Sarà quello il prossimo passo per giungere alla definizione degli organismi utili alla partecipazione civile della comunità alla vita pubblica del proprio paese. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
Sport 41
Domenica 22 febbraio 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
L’Inter passa a Bologna senza pensare a Manchester
Vince a Palermo (0-2)
Cambiasso e Balotelli creano Ma la Juventus Julio Cesar conserva non si arrende BOLOGNA INTER
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BOLOGNA (4-5-1): Antonioli 6.5; Zenoni 6.5, Moras 6, Britos 6.5, Lanna 6; Valiani 6 (21'st Marazzina 6.5), Mudingayi 6.5, Volpi 6, Mingazzini 6.5, Bombardini 6 (33'st Adailton 5); Di Vaio 6. In panchina: Colombo, Terzi, Belleri, Mutarelli, Amoroso. Allenatore: Mihajlovic 6.5. INTER (4-3-1-2): J.Cesar 7; Maicon 6, Cordoba 6.5, Rivas 6.5, Santon 6.5; Zanetti 6.5, Cambiasso 6.5, Maxwell 6 (35'st Balotelli 6); Muntari 5 (1'st Stankovic 6); Adriano 6 (33'st Vieira 6), Ibrahimovic 7. In panchina: Toldo, Mancini, Figo, Cruz. Allenatore: Mourinho 6.5. ARBITRO: Ayroldi di Molfetta 6. RETI: 12'st Cambiasso, 34'st Britos, 37'st Balotelli. NOTE: giornata soleggiata, terreno in buone condizioni, spettatori 34.751, angoli 8-2 per il Bologna. Ammoniti Moras, Zenoni, Rivas. Recupero: 1'; 3'. di FRANCO ZUCCALA’ BOLOGNA L'Inter ha vinto ancora e i suoi inseguitori avranno capito che, per adesso, c'è poco da fare. Mourinho ha avuto la conferma di avere in mano una squadra tonica, in vista della Champions. Incredibile come sul primo gol (di Cambiasso) Adriano abbia ripetuto l’intervento di testabraccio sotto porta. Incredibile come sia diventato determinato il Bologna in attacco grazie all’apporto di Marazzina. Il pareggio di Britos è arrivato dopo alcuni salvataggi di Julio Cesar che hanno confermato la sua grande stagione. Incredibile infine come Mourinho, dando fiducia a Balotelli, abbia azzeccato la mossa: una punizione di Supermario ha dato il sucesso all’Inter. Per i primi venti minuti l’Inter non ha dato l’impressione di pensare a Mancheaster United. Mourinho, che durante il riscaldamento aveva perso Samuel per un problema muscolare al polpaccio sinistro, aveva schierato Rivas (bene), mentre Muntari (non eccezionale) era stato piazzato in appoggio alle punte, con Maxwell (così così) in mediana. Mihajlovic (gran palleggiatore su un pallone capitato nei suoi pressi, tanto che il pubblico gli ha gridato di giocare lui) aveva optato per Volpi (generoso) in un centrocampo foltissimo che ha impedito all’Inter di trovare spazi. Il solo Ibrahimovic (straordinario in talune giocate) è così riuscito a farsi largo e a impegnare Antonioli (molto efficace) al 4' con una botta deviata sulla sinistra. .(SEGUE). fz/gm/re 21Feb-09 18:31 L'assenza di Stankovic -entrato nella ripresa- si è sentita parecchio nel settore di elaborazione del gioco nerazzurri, dove Muntari non ha fatto grandi cose, come detto. Il Bologna – che ha giocato nel ricordo di Bulgarelli- è riuscito tal-
Una grande parata di Julio Cesar su Di Vaio
volta a spezzare l'assedio e a proiettarsi in avanti. I pericoli maggiori li ha creato il veloce Zenoni dalla destra: al 9', dopo una bella fuga, l'arrembante terzino ha sparato di destro costringendo J.Cesar a un bell'intervento di pugno. L’Inter dopo un quarto d’ora ha accelerato, è diventata più pericolosa e al 18' Zanetti ha imbastito una bella azione con Maicon che ha centrato da destra: pallone invitante, ma Ibrahimovic e Adriano (non in grande giornata) non sono arrivati a colpire di testa; nè poco dopo Muntari è riuscito a centrare il bersaglio su un bell'invito di Ibrahimovic, che poi ha accusato un problema al ginocchio su intervento di Zenoni. Il terzino rossoblu al 40' da destra ha confezionato un traversone per Di Vaio (poco incisivo) che, solo al centro dell’area, ha costretto J.Cesar a un grande intervento di pugno per salvare. Una punizione di Volpi che, da sinistra, ha sfiorato la
traversa, ha chiuso un primo tempo poco esaltante. Mourinho, capita l’antifona, ha rettificato il tiro inserendo Stankovic al posto di Muntari. I nerazzurri hanno ripreso in attacco e, dopo i tentativi (malriusciti) di Ibrahimovic e Zanetti, sono riusciti a passare al 12' su angolo da destra di Maicon, il primo angolo della partita: incredibile ma vero, Adriano è saltato di testa la palla gli è scivolata sul braccio come nel derby, in modo involontario, ma ha servito Cambiasso che solo da due passi ha tirato, vanficando il tentativo di Valiani sulla linea di salvare con la mano. .(SEGUE). fz/gm/re 21-Feb-09 18:31 Il gol del vantaggio ha gasato i nerazzurri: Ibrahimovic ha fatto i numeri, l’Inter è sembrata sicura sul campo, ma Mihajlovic ha fatto una mossa che ha dato impulso al gioco rossoblu: Marazzina al posto di Valiani. Il Bologna ha ha messo alle corde l’Inter. J.Cesar ha do-
vuto fare alcuni miracoli: su una svirgolata di Stankovic che ha tentato di impallinarlo al 31' e su un colpo di testa di Marazzina al 32'. Nulla ha potuto il portiere nerazzurro invece al 34': su calcio d’angolo da sinistra Britos di testa ha toccato verso l’angolo destro, dove vicino al palo c'era Cambiasso che non è riuscito a intervenire. Palla in rete e entusiasmo alle stelle in casa rossoblu. Ma la mossa vincente l’ha azzeccata poco dopo pure Mourinho, facendo entrare Balotelli che ha tirato subito una punizione da 30 metri, sulla sinistra: nessuno ha toccato la palla che ha carambolato sul palo alla sinistra di Antonioli ed è finita in rete. Ma non era finita: il Bologna ha sfiorato il pareggio al 45' con Di Vaio di testa, innescato da Marazzina. Un grande J.Cesar ha salvato ancora. Che dire? Una bella partita nella ripresa, un’Inter vogliosa di far bene e un bel Bologna che non ha potuto fare il risultato perchè fra i pali nerazzurri si è visto ancora un portiere (quasi) imbattibile, Julio Cesar. Ma di questo passo i rossoblu si salveranno
PALERMO JUVENTUS
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PALERMO (4-3-1-2): Amelia 7; Cassani 5.5, Kjaer 7, Bovo 6.5 (43' st Tedesco sv), Balzaretti 6; Nocerino 6 (33' st Succi sv), Liverani 6, Bresciano 5.5; Simplicio 4.5; Cavani 5, Miccoli 6. In panchina: Ujkani, Savini, Cossentino, Guana, Migliaccio. Allenatore: Ballardini 6. JUVENTUS (4-4-2): Buffon 6.5; Grygera 6, Legrottaglie 6, Chiellini 6, Molinaro 6; Camoranesi 5.5 (23' st Marchionni 6), Sissoko 7 (45' st Poulsen sv), Tiago 6, Nedved 6.5; Trezeguet 6, Iaquinta 6 (27' st Amauri 6.5). In panchina: Manninger, Mellberg, Giovinco, Del Piero. Allenatore: Ranieri 6. ARBITRO: Tagliavento di Terni 5. RETI: 27' pt Sissoko, 35' st Trezeguet. NOTE: Serata serena, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 35.293 per un incasso di 872.702,00 euro. AMMONITI: Grygera, Bovo, Camoranesi, Molinaro. Angoli: 8-3 per il Palermo. Recupero: 0'pt, 4' st.
IL PROGRAMMA DEL POMERIGGIO Spicca Napoli-Genoa, Milan col Cagliari CATANIA-REGGINA: Mazzoleni ; FIORENTINA-CHIEVO: Brighi; LECCE-LAZIO: Gervasoni; MILAN-CAGLIARI: Saccani; NAPOLIGENOA: Orsato; SAMPDORIA-ATALANTA: Giannoccaro; TORINO-UDINESE: De Marco.
La classifica Inter 59, Juventus 50, Milan 45, Roma 43, Fiorentina 42, Genoa 41, Cagliari 37, Atalanta 36, Palermo 36, Napoli 35, Lazio 32, Udinese 31, Siena 27, Catania 27, Sampdoria 26, Bologna 23, Lecce 22, Torino 20, Chievo 20, Reggina 17
L’ANGOLO DELLA B
Labronici da 0-2 a 3-2 a Grosseto. L’Ascoli ferma Conte, bene l’Avellino. Oggi Parma-Brescia
Impresa del Livorno e frenata del Bari IL LIVORNO COMPIE una bellissima rimonta nel derby con il Grosseto e allunga al comando della classifica. Gli uomini di Acori hanno ribaltato lo svantaggio per 2-0 con una straordinaria prova nella ripresa. Stenta invece il Bari, che pareggia in casa contro l’ostico Ascoli per 2-2 solo grazie a un gol su rigore (dubbio) trasformato da Parisi al 92’. In attesa del posticipo di lusso di questa sera tra Parma e Brescia si fa avanti il Sassuolo, che vince di misura contro il Rimini con un gol di Zampagna. Colpo esterno della Triestina a Mantova grazie a Princivalli e i giuliani entrano in zona playoff, scalzando il Grosseto e l’Empoli. Gli uomini di Baldini cadono in casa contro il Cittadella, decisivo il gol di Meggiorini. Vittoria esterna importante anche per l’AlbinoLeffe, che passa in casa del Piacenza per 2-1. Si allontana invece dal sesto posto il Vicenza, sconfitto al Partenio di Avellino con un gol di Pepe. Importante successo, infine, in chiave salvezza, del Modena, che espugna il Tenni di Treviso con un rigore di Pinardi e lascia ai veneti l’ultimo posto della cadetteria. Oggi, come detto, ParmaBrescia alle 20.30; domani due posticipi: Ancona-Frosinone e Pisa-Salernitana.
I NUMERI DELLA 27ª GIORNATA Risultati ANCONA-FROSINONE (domani) AVELLINO-VICENZA 1-0 Marcatori: 51´ Pepe (Ave) BARIASCOLI 2-2 Marcatori: 28´ Pesce (Asc); 48´ Giorgi (Asc); 60´ Guberti (Bar); 92´ rig. Parisi (Bar) EMPOLI-CITTADELLA 0-1 Marcatori: 45´ Meggiorini (Cit) GROSSETO-LIVORNO 2-3 Marcatori: 20´ aut. Perticone (Liv); 25´ Abruzzese (Gro); 42´ Diamanti (Liv); 52´ Tavano (Liv); 69´ Bergvold (Liv) MANTOVA-TRIESTINA 0-1 Marcatori: 66´ Princivalli (Tri) Parma-Brescia (oggi) PIACENZA-ALBINOLEFFE 1-2 Marcatori: 1´ Madonna (Alb); 6´ Ferraro (Pia); 50´ Madonna (Alb) Pisa-Salernitana (domani) SASSUOLO-RIMINI 1-0 Marcatori: 65´ Zampagna (Sas) TREVISO-MODENA 0-1 Marcatori: 10´ rig. Pinardi (Mod)
Classifica Livorno 49; Bari 47; Sassuolo 45; Parma 44; Brescia 43; Triestina 42; Grosseto 41; Empoli 40; AlbinoLeffe 38; Vicenza 37; Cittadella 32; Ancona 32; Ascoli 32; Mantova 32; Rimini 32; Pisa 32; Piacenza 31; Frosinone 29; Salernitana 29; Modena 24; Avellino 24; Treviso 23
Prossimo turno AlbinoLeffe-Grosseto; Ascoli-Avellino; Frosinone-Brescia; Livorno-Empoli; Mantova-Bari; Modena-Parma; Rimini-Ancona; Salernitana-Piacenza; Treviso-Sassuolo; Triestina-Pisa; Vicenza-Cittadella
Sissoko in azione
Giallorossi quarti
Taddei lancia la Roma ROMA SIENA
1 0
ROMA (4-3-1-2): Doni 6,5; Motta 6, Mexes 7, Juan 6,5 (1'st Diamoutene 6), Riise 5,5; Cicinho 6 (27'st Filipe 6), Pizarro 5,5, Brighi 6; Taddei 6,5; Baptista 6, Totti 5,5 (37'st Montella 6). In panchina: Artur, Loria, Bertolacci, Stoian. Allenatore: Spalletti 6. SIENA (4-3-1-2): Curci 6; Zuniga 6,5, Portanova 6, Brandao 6, Del Grosso 6; Jarolim 6, Codrea 5,5 (23'st Amoruso 6), Galloppa 6,5; Kharja 6; Maccarone 6, Frick 5,5 (14'st Ghezzal 6,5). In panchina: Eleftheropoulos, Rossi, Ficagna, Coppola, Barusso. Allenatore: Giampaolo 6,5. ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto 6. RETE: 18'st Taddei. NOTE: pomeriggio freddo, terreno in buone condizioni, spettatori 30.000. Ammoniti: Jarolim, Pizarro, Codrea, Brandao. Angoli: 53 per la Roma. Recupero: 4'st. DOPO IL pesante ko di Bergamo, la Roma torna alla vittoria sfruttando il turno casalingo con il Siena, nell’anticipo dell’Olimpico in vista della sfida di Champions con l’Arsenal. Un 1-0 stiracchiato grazie ad una autentica prodezza di Taddei al 18' della ripresa regala ai giallorossi punti preziosi per la corsa ad un posto tra le prime quattro ma pochi sorrisi: non bastasse la lunga lista degli infortunati, ecco aggiungersi Juan e Cicinho, vittime di una autentica maledizione che attanaglia i difensori della Roma. Nel primo tempo ci prova per la Roma solo Julio Baptista ma l’ex Curci al 26' gli intercetta una botta da fuori e al 28' allunga le unghie per evitare danni seri da un suo colpo di testa. Nella ripresa, con Juan ko, ecco al 18' Rodrigo Taddei assurgere al ruolo di salvatore della patria: il suo destro a girare in area è da maestro, Curci vola ma a vuoto.
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Sport
Domenica 22 febbraio 2009
Pasquale Arleo
Rossoblù a Perugia con in testa l’obiettivo di mantenere a distanza i toscani
Pistoiese-Potenza è iniziata A due gare dallo scontro diretto serve fare punti L’ANNO SCORSO l’1-0 firmato da De Cesare volle dire salvezza anticipata. Quest’anno ripetere quell’impresa potrebbe solo significare avere una scossa a livello mentale. Perchè di classifica buona, serena, tranquilla, è un peccato a dirlo, non se ne parla proprio. Il Potenza ha come suo unico obiettivo tenere a distanza la Pistoiese, che oggi viaggia alla volta di Foggia per una trasferta sicuramente più difficile di quella potentina. Poi, ancora, le due sfidanti per evitare l’ultimo posto se la vedranno a domicilio con Crotone (il Potenza) e Arezzo (la squadra di Torricelli), prima della settimana di sosta e dello scontro diretto in terra toscana. Senza nascondersi dietro un dito, l’obiettivo di questo frangente è dunque uno soltanto: mantenere un vantaggio consistente sull’ultimo posto, non certo immaginare scenari da salvezza diretta. Di fronte al Potenza ci sarà un Perugia che oggi vedrà l’esordio del suo quarto allenatore (che poi è il terzo numericamente parlando, visto che quello di Pagliari è un ritorno) e che ha vissuto una settimana di contestazione e di ritiro, per cui non certo in brillantissima condizione. Proprio la stessa che vede il Potenza avvicinarsi al Re-
L’esultanza di De Cesare dopo il gol che decise la sfida dell’anno scorso
nato Curi con una settimana difficile alle spalle: sia a livello fisico, sia per la preparazione tattica del match. Solo nella mattinata di ieri, a Scafati, infatti, i rossoblù hanno potuto mettere in pratica qualche alchimia per affrontare una gara che resta aperta a qualsiasi risultato. Virtualmente non sarà un esordio nel prestigioso stadio umbro per Arleo: lui con la mente era già
lì l’anno scorso, quando il Potenza vinse e si salvò al culmine della settimana delle sue dimissioni, del suo rientro e dell’addio definitivo: «Quella formazione la feci io - svela l’allenatore, anticipando i temi della sfida odierna - anche se oggi su quella panchina mi siederò per la prima volta. Ma inutile guardarci alle spalle». Per il momento conta rispondere presente, con la migliore forma-
zione possibile e con tre ballottaggi ancora vivi, anche se abbastanza definiti: «Dobbiamo essere aggressivi in ogni zona del campo spiega l’allenatore - inaridendo le loro fonti di gioco - certo è un peccato non aver potuto preparare meglio questa sfida tra infortuni e maltempo. Cercheremo comunque di fare il massimo». La sensazione è che il Potenza si trascinerà verso lo spareggio di Pistoia cercando di tirar fuori quanti più punti è possibile da queste due sfide. Magari, anche riuscendo a beneficiare di quel pizzico di fortuna in più che finora è mancata. Anche se l’idea di Arleo è abbastanza chiara: «Non vedo l’ora che si arrivi a questa sosta dell’8 marzo. Contiamo di rimetterci in sesto come organico e fisicamente per poterci concentrare sulla partita di Pistoia dove è in palio una mezza stagione. Per il momento onoreremo la sfida prestigiosa di Perugia, cercando di trarre il massimo, sia pure in condizioni di emergenza. Ma non siamo qui a cercare scuse, anzi abbiamo intenzione di giocarci tutte le nostre carte per tentare di fare gol». Il riferimento di Arleo è quindi anche alle ipotetiche scelte di Scardini e di Berretti, uno a sinistra e l’altro a ridosso del centravanti.
Ma questa ultima scelta è legata sempre alle sue condizioni fisiche. Ancora, ritornando sul Perugia, Arleo afferma: «Rispetto per tutti, ma senza nessun timore. Anche gli umbri hanno i loro problemi, ma noi dobbiamo esclusivamente pensare a noi stessi». E sul ritorno in panchina di Pagliari, che aveva già tenuto i grifoni, Arleo dice: «Ho visto personalmente un suo Perugia a Cava de’ Tirreni, quando persero 1-0. Degli allenatori che ha avuto la società umbra è quello a cui è stato dato meno tempo per lavorare, ma sulla sua valenza non si discute, come dicono anche i campionati che ha vinto». In definitiva, quindi, quella del Curi è un’altra tappa di avvicinamento al miglior Potenza, a quello che servirà nel finale di stagione, ma anche a quello che sarà utile per tenere lontana la Pistoiese al quale proposito Arleo chiude: «La scelta di Torricelli vuol significare che i toscani sono vivi e che vogliono giocarsi tutte le loro chance, puntando sul carisma di un allenatore che ha vinto tutto quello che c’era da vincere». La partita a distanza, crediamo, sia già iniziata, e che ci sia questa consapevolezza, in definitiva, non è certamente un peccato. a.p.
La formazione Trapela la voce di un litigio con Cuomo, ma la società “smonta” il caso
Nolè resta a casa: dubbi sulla motivazione SI APRE CON un piccolo giallo la trasferta umbra del Potenza. Raffaele Nolè resta a casa. La motivazione ufficiale appresa dalle parole del proprietario Giuseppe Postiglione è che “il ragazzo ha sofferto nottetempo di un’infiammazione del nervo trigemino (nella bocca, ndr) per cui abbiamo ritenuto giusto risparmiargli questa lunga trasferta per averlo disponibile domenica prossima”. Ma è giusto e doveroso raccontare anche dei rumors che si sono diffusi dopo l’allenamento di sabato (svolto nella tensostruttura di Rossellino) e che, comunque, non hanno trovato nessun seguito nella conferenza stampa di Arleo. Sembra, infatti, che Nolè e il capitano Cuomo abbiano
avuto un litigio, anche abbastanza pesante e che la società abbia deciso di non convocare il potentino per la tranquillità di tutti. Voce di popolo smentita da Postiglione anche per cercare di dare un attimo di serenità in più per una trasferta assai delicata come quella odierna. Iniziata di buon’ora con la partenza per Scafati, dove il Potenza ha svolto una seduta di rifinitura e dove Arleo ha avuto anche l’ennesima brutta notizia: Sabatino non ce la fa e andrà in tribuna. L’operazione subita ai denti lo mette fuori causa, anche per l’impossibilità di trovare una mascherina protettiva della mandibola. scelte rivoluzionate, quindi, in mezzo al campo, dove Suppa e Cammarota saranno aiutati da Berretti che,
originariamente, era stato messo in ballottaggio con Cantoro per un ruolo da centravanti. Come saranno disposti i tre non è ancora dato saperlo, visto che Arleo potrebbe riproporre un 4-2-3-1, con Suppa e Cammarota davanti alla difesa e con Berretti un po’ più avanzato, quasi a ridosso del centravanti Cantoro, per sfruttarne il tiro. I due esterni di attacco saranno Scardini a sinistra e Sarno a destra, mentre il ballottaggio per la difesa, tra Pires e Patarini vede in vantaggio quest’ultimo, che comporrà il pacchetto con Cuomo in mezzo, Dei e Lolaico sulle fasce. A proposito di Dei, i problemi al ginocchio sono stati risolti e il ragazzo sarà della partita, anche perchè non si è mai tirato indietro in pas-
sato. Anzi, proprio dalla recuperata efficienza del calciatore non potrebbe escludersi a priori un cambiamento sostanziale dell’atteggiamento tattico dal Potenza che potrebbe presentarsi con un 34-3. Infatti, con l’avanzamento di Lolaico e Dei sulla linea dei centrocampisti (sempre con Suppa e Cammarota centrali) e con una difesa composta da Cuomo, Patarini e Pires si potrebbe pensare a un attacco molto giovane (Berretti centravanti, Scardini e Sarno esterni). Però sembra proprio che le condizioni fisiche di Patarini e Pires, non proprio ottimali, sconsiglierebbero un loro impiego simultaneo. Ultima nota su Mangiapane che partirà dalla panchina ma che potrebbe giocare per
Nolè in azione contro il Foggia
almeno una trentina di minuti. Indipendentemente dall’atteggiamento tattico, però, occorrerà verificare dal punto di vista mentale come la squadra reagirà rispetto alla pessima impressione fornita a tutti nella trasferta precedente di Arezzo. Le indicazioni recepite dalla prestazione contro la
Paganese sono state buone. Ma è chiaro che ai calciatori farebbe decisamente comodo riuscire a vincere qualche partita e rilanciarsi in ottica salvezza con uno spirito nuovo, indipendentemente dalle amarezze della classifica attuale e dalla precaria condizione dell’organico, menomato dalle assenze. a.p.
Sport
Domenica 22 febbraio 2009
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TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA
Il nuovo tecnico modifica l’assetto e qualche uomo in campo
Il Perugia cambia tutto PERUGIA . Arriva Pagliari e il Perugia cambia. E di molto. Innanzitutto nel modulo. Il tecnico marchigiano si affida al 4-3-3 per allargare il gioco e portare maggiore sostegno al terminale centrale della manovra d'attacco. Un modulo invocato dall'ambente perugino grazie al quale l'allenatore spera di poter far esaltare gli interpreti, un po' depressi ed ingabbiati dalle precedenti consegne di Sarri, che schierava sempre una sola punta ed una folta linea di trequarti utile più alla fase difensiva che a quella offensiva. La retroguardia come quella di Sarri resta a quattro, ma cambiano gli interpreti. Pagliari non può contare su Cudini (infortunato) e Raimondi (squalificato). Mette in panchina Pagani che fino a questo momento era inamovibile e rispolvera Salvatore Accursi. Pagliari poi inserisce Zoppetti in mezzo al fianco
di Accursi e si affida a Calori per il presidio della corsia di destra. Sul versante opposto viene invece confermato Barbagli. Retroguardia modificata, centrocampo rivoluzionato. Pagliari nella prima gestione aveva chiesto Gatti. E proprio al centrocampista ex Napoli e Modena il tecnico marchigiano affida le chiavi del gioco biancorosso. Sarà lui il metronomo del Perugia, l'uomo che dovrà dettare i tempi, accelerare la manovra, verticalizzare il gioco: l'anima del Grifo, tout court. Il tecnico non può contare su Passiglia alle prese con un infortunio al ginocchio rimediato a Gallipoli. Ed allora nel 4-3-3 varato da Pagliari troverà posto nell'inedito ruolo di mezz'ala destra il fluidificante Pizzolla, con Mezzavilla spostato di conseguenza sul centro-sinistra. In avanti spazio al tridente. L'ex allenatore del Mon-
za sceglie Del Core al centro dei tre davanti. Alla sua destra inserisce Cutolo e a sinistra schiera Mazzeo. L'escluso, che potrà risultare utile a partita in corsa è De
Giorgio. Anche Maccan si siederà in panchina, ma è tra quelli tenuti maggiormente in considerazione da Pagliari per duttilità, forza di progressione e capacità
d'impatto discreta sulla gara anche se da subentrato. Proprio il giovane e talentuoso centravanti prelevato a gennaio dal Brescia si fa portavoce della gran voglia
di rivalsa che anima tutto lo spogliatoio biancorosso: “Dobbiamo soltanto vincere. Abbiamo bisogno dei tre punti per muovere la classifica e ridare un senso al campionato. Abbiamo già fallito troppi appuntamenti ed è ora di svoltare perché non siamo di certo una squadra da zona play-out”. Anche Del Core ha puntato il Potenza. “Per noi poco conta l'avversario - ha detto -, possiamo e dobbiamo soltanto pensare a noi stessi. Tutte le partite in questo momento sono difficili per noi e dobbiamo affrontarle tutte con l'unico scopo di vincere”. Il portiere Benassi invece pur conoscendo il momento difficile in attacco dei lucani non si aspetta una domenica di vacanza. “Macché, anzi sarebbe l'approccio sbagliato. Dobbiamo entrare in campo convinti. E' giunto il momento di darci una svegliata”. p.s.
Viceversa, la difesa regge
«Questa squadra la sento già mia»
I grifoni segnano poco
Pagliari non si fida
Un’esultanza di Mazzeo. In alto Mezavilla
PERUGIA. Il male principale risiede nell'attacco. Non fa specie infatti che il Perugia abbia perso il titolo di miglior difesa del girone solo domenica scorsa dopo le quattro scoppole subite dal Gallipoli. Ciò che invece mina la tranquillità dell'ambiente è proprio questa incapacità “guidata” di pungere in attacco. Ed è forse proprio questa inappetenza che ha reso il banchetto del Perugia così avaro di soddisfazioni domenicali. Le stesse che hanno permesso l'avvicendamento di ben tre gestione tecniche sulla panchina. Pagliari, Indiani, Sarri ed ancora una volta Pagliari. Un' altalena per nulla divertente che ha messo a dura prova la pazienza dell'ambiente. Di altalena in altalena. Perché il reparto offensivo ha conosciuto sali e scendi vertiginosi che hanno visto alternarsi diversi interpreti. Ci sono ancora Mazzeo, Ferrari e Nello Cutolo, se ne sono andati Ercolano, Campagnacci e l'esperto Califano. Sempre in gennaio sono giunti a ricoprire le caselle vuote Del Core e Maccan. Più che un'altalena un porto di mare, dove che entra deve aspettare la manovra di chi esce. Non è dunque un caso che la prima rete del 2009 sia arrivata solo domenica scorsa contro il Gallipoli. Toh, chi
si vede nel tabellino del Perugia? Proprio l'ultimo arrivato Del Core, un rinforzo giunto dal Foggia che ha spezzato l'inappetenza del Perugia dopo 450 minuti di digiuno. Ma sarà inappetenza o è dieta forzata? C'è da dire che nessuno tiene a stecchetto gli attaccanti del grifone. Di difficoltà la squadra se l'è create da sola, alla disperata ricerca di una disposizione che mettesse proprio le punte in condizione di saziare lo stomaco. Ma tant'è: il principale cannoniere della squadra risponde al nome di Fabio Mazzeo, autore di sei reti in ventidue gare. Intorno a lui c'è il vuoto. Perché al di fuori del neo arrivato Del Core (una rete in tre gare) c'è il nulla o quasi: Ferrari è ancora a secco dopo dieci presenze e Maccan deve ancora inserirsi. A conti fatti chi aveva segnato ha fatto le valigie, chi è arrivato ancora deve inquadrare il problema. In realtà qualcosa in più si aspettava da Nello Cutolo, trequartista di belle speranze soprattutto in termine di reti. Due soli squilli anche per lui, decisamente non il massimo per uno del suo talento. Il totale riconduce a sedici reti all'attivo, terz'ultimo attacco del girone. Beh non c'è dubbio alcuno: il male è proprio lì davanti. Andrea Buonaiuto
PERUGIA. Contro il Potenza Giovanni Pagliari farà il suo secondo esordio sulla panchina del Perugia. L'allenatore marchigiano, infatti, aveva preso in mano la formazione umbra a cinque giorni dall'inizio del campionato per sostituire Paolo Indiani in rotta con la società biancorossa. Ma la vita di Pagliari sulla panchina biancorossa era durata davvero poco. L'allenatore, infatti, venne esonerato dopo appena quattro giornate per gli scarsi risultati ottenuti sul campo: una vittoria (contro il Benevento) e tre sconfitte consecutive. Fu chiamato Sarri, ma anche questi ha pagato la mancanza di vittorie e allora lunedì scorso il presidente Leonardo Covarelli ha rimesso in panchina Giovanni Pagliari. “Sono felice di essere ritornato - ha detto al momento della sua presentazione - e non smetterò mai di ringraziare il presidente per questa opportunità”. Ma la prossima sfida per il Perugia incombe, così come incombe la zona play out distante soltanto due punti: “La situazione è delicatissima - dice il tecnico che ha fatto sostenere la rifinitura a porte chiuse -, il gruppo è buono, si respira un buon clima, ma siamo consapevoli che siamo in una fase di depressione. Innanzitutto bisogna lavorare sulla testa dei giocatori e poi sul resto. Dovremo giocare ricordandoci di divertirci, dovremo essere capaci di mettere in campo tutte le nostre indubbie qualità”. C'è un aspetto che più di tutti preoccupa il trainer in riferimento alla tenuta del suo Perugia. “Ho notato che di fronte alla prima difficoltà la squadra sbanda, rischia di sfaldarsi. Dobbiamo ritrovare la serenità mentale e lo spirito del Grifo. Ovvero quello spirito di gruppo, di unione che ci potrà far superare ogni ostacolo. In questo modo potremo anche trascinare la gente dalla nostra parte”. La gente a
«Contro il Potenza bisognerà avere molta pazienza» Perugia, ovvero i tifosi, sono sul piede di guerra. In settimana una gruppo ultrà ha contestato a muso duro i giocatori biancorossi. “Li capisco - dice il tecnico che negli anni Ottanta ha giocato alla grande con il Perugia -, si sono stancati anche delle chiacchiere. Vogliono i fatti, vogliono vedere il cuore, il gioco e noi quello dovremo dargli. L'ho detto ai miei giocatori. Il nostro compito dalla prossima partita fino alla fine del campionato sarà quello di onorare la nostra maglia, ridare qualche
soddisfazione ai nostri tifosi che davvero stanno soffrendo di fronte a questa stagione deficitaria”. Rispetto al suo predecessore Pagliari cambierà modulo e filosofia di gioco. “Io penso che bisogna cercare di creare sempre più occasioni possibili per segnare. Ho a disposizione giocatori fortissimi che in questa categoria in pochi si possono vantare di avere, libererò la loro mente e chiederò di osare molto di più negli ultimi metri”. Anche se il tecnico biancorosso non si fida del Potenza pur se navi-
ga nelle zone infime della classifica: “Ho visto diverse partite del Potenza, ad esempio con l'Arezzo ha giocato benissimo in difesa. Dovremo avere pazienza. Non si può cercare di spaccare tutto nei primi cinque minuti, la partita dura molto di più e dovremo studiare i nostri avversari e capire come attaccarli”. L'ultima battuta del trainer riguarda il poco tempo avuto a disposizione per plasmare il Perugia a sua immagine e somiglianza. In molti penserebbero che cinque giorni sono pochi e che il tecnico potrebbe cercare degli alibi. Così, invece, non è. “Il Perugia è già mio - dice sicuro -, me lo sento e non voglio che domenica si dica il contrario. Ho il vantaggio di conoscere l'85 per cento dei ragazzi a disposizione e i nuovi sono ottimi giocatori e uomini veri. Faremo bene”. Pasquale Sorrentino Giovanni Pagliari
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Sport Ostico per la J. Stabia. Il Foligno cerca continuità
Domenica 22 febbraio 2009
Gallipoli all’esame Pagani Benevento a Terni Il Foggia tenta l’allungo Arezzo, Cari vuol rialzarsi Arezzo
IL PRONOSTICO
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Lanciano
Arbitro: GALLO di Barcellona P.g. Assistenti: Mazzaferro-Piovera AREZZO. Mister Cari pensa a modifiche LANCIANO. E' rimasto a casa Carlo Mamdi formazione. Nella partitella di metà marella, in infermeria al pari del lungodesettimana il tecnico ha schierato capitan gente Joseph Dayo Oshadogan.Dino PaBricca a centrocampo insieme a Beati, gliari ha provato l'argentino Alfageme in Croce e Lauria. attacco insieme a Colussi. Ma la candidatuSe confermerà questo schema andran- ra di Morante resta valida. Per l'allenatore no in panchina Bondi e Matute. Stesso frentano solo il reparto difensivo, che sarà discorso per l'attacco. Accanto al confer- lo stesso di Cava, è già deciso. A centromato Chianese dovrebbe giocare Turien- campo e in attacco, invece, tutti sulla corda zo con Baclet pronto ad entrare a partita anche dopo la rifinitura di ieri mattina. in corso. VIRTUS LANCIANO (4-2-3-1): Aridità; AREZZO (4-4-2): Botticella; Ambrogio- Musca, Bolic, Erba, Vincenti; Turchi, Cosni, Terra, Fanucci, Grillo; Lauria, Bric- su, Tisci, Margarita; Colussi, Alfageme. A ca, Beati, Croce; Chianese, Turienzo. A disp.: Bordeanu, Bognar, Morabito, El disp.: Lancini, Conte, Bricca, Doga, Ma- Kamch, Amenta, Pagliarini, Morante. tute, Bondi, Baclet. All.: Cari. All.: Pagliari.
Foggia
IL PRONOSTICO
1
Pistoiese
Arbitro: INTAGLIATA di Siracusa Assistenti: Minardi-Dioletta FOGGIA. Dopo l'exploit di Sant'Antonio Abate (domenica scorsa contro la Juve Stabia), il Foggia prova a consolidare la propria candidatura in zona play-off sfruttando il fattore casalingo. Il tecnico può contare su tutti gli elementi a disposizione, naturalmente infortunati esclusi. Lavoro a parte per Pecchia (torna dopo tre turni di assenza) e Pezzella, fisioterapia per Trezzi, indisponibile il terzo portiere Coscia. FOGGIA (4-3-3): Bremec; Colombaretti, Lisuzzo, Zanetti, Pedrelli; Pecchia, D'Amico, Mancino; Piccolo, Germinale, Troianiello. A disp.: Milan, Burzigotti, D'Andrea, De Rosa, Velardi, Agostinone, Malonga. All.: Novelli.
Pescara
PISTOIA. Arancioni ultimi e reduci da 5 sconfitte filate e con il nuovo tecnico, l'esordiente Torricelli in panca. A Foggia per far punti e in silenziostampa, ordinato dal presidente. Formazione top secret: Torricelli non si sbottona, 19 i convocati tra cui due ragazzi della Berretti, Benedetti e Marrani. Sembra però certa l’esclusione di Mareggini in porta. PISTOIESE (4-4-2): Bindi; Di Berardino, Fiasconi, Ghinassi, Fautario; Femiano, Muwana, Guerri, Bellazzini; Dal Rio, Artistico. A disp.: Mareggini, Cutrupi, Benedetti, Breschi, Lanzillotta, Palermo, Della Penna. All.: Torricelli.
IL PRONOSTICO
1
Taranto
Arbitro: PALAZZINO di Ciampino Assistenti: Drago-Argiento PESCARA. Si gioca al Biondi di Lanciano contro il Taranto. Galderisi aspetta il completo recupero di Ilias Zeytulaev, bloccato venerdì da un risentimento muscolare, ma disponibile per oggi. C'è anche Fabio Bazzani a disposizione, ma il bomber non ha ancora il ritmo partita dopo quattro mesi di stop. Tornerà tra i convocati per il derby contro il Lanciano. Dubbio per la maglia numero dieci: Perrulli e Verratti (convocato dalla Nazionale Under 17) si contendono il posto. PESCARA (4-2-3-1): Indiveri; Camorani, Pomante, Siniscalchi, Vitale; Coletti, Giordano; Felci, Perrulli, Zeytulaev; Simon. A disp. Prisco, Diliso, Sembroni, Ferraresi, Stella, Verratti, Laens. All. Galderisi.
Sorrento
TARANTO Sarà un Taranto innovativo quello che sfiderà il Pescara. Con Spinelli (un centrocampista) tra i difensori, per sbrigare meglio i compiti di costruzione, e con Sosa e Di Bari (difensori d'estrazione) ai lati del centrocampo per garantire il contenimento. Modulo di base resta il 34-3, con un solo dubbio nel tridente: Caturano sembra in vantaggio per una maglia rispetto a Carrozza. TARANTO (3-4-3) Nordi; Migliaccio, Spinelli, Pastore; Sosa, Giorgino, Lima, Di Bari; Caturano, William, Micco. A disp.: Barasso, Lolli, Prosperi, Carrozza, Miglietta, Marolda, Russo). All. Stringara.
IL PRONOSTICO
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Foligno
Arbitro: BINDONI di Venezia Assistenti: Pedrini-Carmignani SORRENTO - «Mi auguro che con il Foligno FOLIGNO. Indiani non dovrebbe cambiaci sia la stessa mentalità positiva di Pistoia». re e a Sorrento riproporrà lo stesso moduGianni Simonelli sfuma sul pareggio infra- lo visto contro la Ternana, ovvero il 3-4-3, settimanale (2-2) della semifinale d'andata ma tra gli undici che scenderanno in camdi Coppa con il Foggia. «Per la gara di ritor- po ci saranno delle novità. Baldanzeddu va no c'è tempo, ora - spiega l'allenatore rosso- in panchina, con Pencelli spostato a denero - dobbiamo pensare solo al campionato stra. In difesa la novità sarà l'innesto di e alla partita con il Foligno, una squadra che Buscaroli con Bisello Ragno e Fiuzzi out ha bisogno di punti». Tra i convocati figura per problemi fisici. In attacco spazio al trio anche Myrtaj, assente nelle ultime partite. De Paula-Cipolla-Coresi. SORRENTO (3-5-2): Spadavecchia; De- FOLIGNO (3-4-3): Conti; Gregori, Guamartis, Lo Monaco, Angeli; Vanin, Nicode- stalvino, Buscaroli; Pencelli, Furiani, Simo, La Vista, Agnelli, Fialdini; Ripa, Bian- gnori, Petterini; De Paula, Cipolla, Coresi. cone. A disp.: Casadei, Panarelli, Iorio, A disp.: Ripa, Lispi, Baldanzeddu, De SteMaiorano, Myrtaj, Arcidiacono, Giampao- fano, Mandorlini, Borgese, Cesaretti, All.: lo. All.: Simonelli. Indiani.
Crotone
IL PRONOSTICO
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J. Stabia
Arbitro: DOVERI di Roma Assistenti: Salvato-Bagnato CROTONE. Non ha molti dubbi mister CASTELLAMMARE DI STABIA. Si rivede Moriero che schiererà in gran parte la dopo quattro mesi capitan Rastelli, inseriformazione vittoriosa in casa del Bene- to nella lista dei venti convocati, ma al vento. massimo disponibile per la panchina. BoRiconferma quasi certa per Caetano, netti dovrebbe riproporre il 4-2-3-1 delle mentre a fare da schermo davanti alla di- ultime apparizioni portando magari qualfesa ci saranno Carcuro e Pacciardi. In che novità sulla trequarti (probabile l'inseattacco l' unica punta sarà come sempre rimento di Gaeta per Grieco). Fuori per Nello Russo, alle sue spalle Basso e Pe- squalifica Brunner e Maury. Ballottaggio trilli. in regia tra Amore e Vicedomini. CROTONE (4-2-3-1): Concetti; Galeo- JUVE STABIA (4-2-3-1): Della Corte; to, Scognamiglio, Pedotti, Morleo; Pac- Gritti, Geraldi, Marino, D'Ambrosio; Stenciardi, Carcuro; Basso, Caetano, Petrilli; tardo, Vicedomini; Capparella, Grieco, PeRusso. A disp.: Farelli, Figliomeni, luso; Biancolino. A disp.: Terminiello, RiQuondamatteo, Aurelio, Vallone, Tria- naldi, Ametrano, Amore, Mineo, Cristea, rico, Paponetti. All.: Moriero. Gaeta. All.: Bonetti.
Paganese
IL PRONOSTICO
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Gallipoli
Arbitro: OSTINELLI di Como Assistenti: Orlandi-Cinque PAGANI. Emergenza in difesa: due dei tre difensori titolari - Chiavaro e Taccola - sono squalificati: giocano Astarita ed Imparato ed il tecnico Capuano precetta dalla Berretti il 91 Buonocore per completare la lista dei diciotto. Appiedato dal giudice sportivo anche il regista Caracciolo, che sarà sostituito da Capodaglio. Ballottaggio Fanasca-Lasagna per la partnership con Zarineh. PAGANESE (3-5-2): Pantanelli; Imparato, De Giosa, Astarita; Esposito, Berardi, Capodaglio, Cucciniello, Legittimo; Fanasca, Zarineh. A disp.: Melillo, Buonocore, Bacchi, Fiorentino, Iraci, Sodinha, Lasagna. All.: Capuano.
Marcianise
GALLIPOLI. Il Gallipoli si presenta sul campo della Paganese e Giannini è orientato a schierare il 4-3-3. Sono in programma i ritorni nell'undici titolare del portiere Rossi (dopo il turno di squalifica) e Molinari (rientra in difesa dopo il turnover voluto da Giannini). Rientra dopo la squalifica anche l'esterno Cangi (partirà dalla panchina). Assenti Bonatti (squalificato) e Cimarelli (infortunato). GALLIPOLI (4-3-3): Rossi; Vastola, Molinari, Antonioli, Suriano; Russo, Esposito, Buzzegoli; Ginestra, Di Gennaro, Mounard. A disp.: Sciarrone, Cangi, Giacomini, Zampa, Riccardo, Marzeglia, Sansone. All.: Giannini.
IL PRONOSTICO
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Cavese
Arbitro: VIVENZI di Brescia Assistenti: Giallatini-Cucchiaini MARCIANISE. Si gioca nuovamente al Pinto di Caserta. Il tecnico Fusi ha tutti gli effettivi a sua disposizione ad eccezione dello squalificato Nino Manco. A sostituirlo sulla linbea dei trequartisti dovrebbe esserci l'ex di turno Galizia. Ballottaggio tra Murolo ed il recuperato Porpora per la zona centrale della retroguardia. Di Napoli e D'Ambrosio gli interni inamovibili della mediana. REAL MARCIANISE (4-2-3-1): Fumagalli; Piscitelli, Filosa, Murolo, Vanacore; Di Napoli, D'Ambrosio; Galizia, Romano, Poziello; Innocenti. A disp.: Mezzacapo, Ciano, Porpora, Montanari, Compagnone, Della Ventura, Tedesco. All.: Fusi
Ternana
CAVA DE' TIRRENI. Recupera Bernardo, che parte però dalla panchina. Il tecnico Camplone rinnova infatti la fiducia al giovane Romeo (match-winner domenica scorsa contro il Lanciano) sistemando sulla trequarti Schetter ed Aquino. Unico ballottaggio in regia con Anaclerio favorito su Scartozzi. Non convocati per scelta tecnica Riccio ed i giovani Viscido ed Andreozzi. CAVESE (4-3-2-1): Marruocco; Pierotti, Ischia, Farina, Nocerino; Alfano, Anaclerio, Favasuli; Aquino, Schetter; Romeo. A disp.: Petrocco, Cipriani, Lacrimini, Scartozzi, Bernardo, Sorrentino, Tarantino. All.: Camplone.
IL PRONOSTICO
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Benevento
Arbitro: VITI di Campobasso Assistenti: Perrone-Griffa TERNI. Sartor si è allenato a scartamento BENEVENTO. Soda recupera Cattaneo e ridotto a causa del riacutizzarsi di un pro- Ciarcià, mentre dovrà fare a meno dello blema muscolare. E' quindi pronto, in caso squalificato Cejas e dell'influenzato Carciodi necessità, Palmiro Di Dio al rientro dal- ne. Dunque il tecnico calabrese presenterà l'infortunio che lo ha tenuto fuori causa qualche variante rispetto all'undici di doper tre settimane. Dubbio anche a centro- menica scorsa. In difesa rientra Cattaneo, a campo: Piccioni ha fatto benissimo col Sor- centrocampo Cinelli prende il posto di Cerento e bene col Foligno, ma la rinnovata jas, mentre sulla destra ritorna Ciarcià. In disponibilità di Morello induce Baldassar- avanti sarà Clemente ad affiancare Castalri a valutare con attenzione, ad alimentare do, mentre Evacuo partirà dalla panchina. il piacevole dubbio ben oltre la rifinitura. BENEVENTO (4-4-2): Mondini; Cattaneo, TERNANA (4-4-2): Visi; Del Grosso, Sar- Landaida, Ignoffo, Colombini; Ciarcià, Citor, Tedeschi, Cardona; Concas, Di Deo, nelli, De Liguori, Palermo; Clemente, CaPapini, Morello; Perna, Noviello. A disp. staldo. A disp.: Corradino, Ferraro, AquiCunzi, Bizzarri, Di Dio, Piccioni, Burrai, lanti, Imbriani, Statella, Bueno, Evacuo. Scappini, Tozzi Borsoi. All.: Baldassarri. All.: Soda.
Sport 45 A caccia della quinta vittoria di fila nello scontro diretto con il Manfredonia Domenica 22 febbraio 2009
Melfi vuole il record De Angelis: «Al Valerio non possiamo fallire» La formazione
L’avversaria
Tutto sulle fasce
Mancano al debutto
Peppino Palumbo indica la strada al Melfi
De Angelis e Gabrieli, pezzi forti del Melfi
Gilfone
Marchano
ANCORA UNA volta le condizioni del campo, sono state particolarmente monitorate da Palumbo, al momento di effettuare le scelte per l' undici iniziale. Il tecnico venosino, appurato che il Valerio, ha retto ancora una volta benissimo, neve e tempo gelido, ha optato per un Melfi offensivo, con la presenza del brevilineo e scattante Gilfone sulla corsia di sinistra del centrocampo. Era questo il dubbio principale per la formazione del Melfi. Gilfone è stato preferito a Sciannamè, nell'ottica di una gara in cui le corsie esterne risulteranno particolarmente importanti. Il Manfredonia di Mancano infatti è annunciato con uno spregiudicato 4-3-3. I biancazzurri pugliesi arriveranno a Melfi con l'intento di giocarsela senza ergere barricate. Per questa ragione Gilfone, sarà chiamato ad un compito rilevante. Dar manforte in mediana e creare i presupposti della superiorità numerica nella zona nevralgica della partita da un lato, supportare al meglio il tandem offensivo dall'altra. Per Gilfone, finora fermato da intoppi ed infortuni vari, un occasione da non fallire, per potersi proporre con regolarità in qualità di puntello titolare di questa squadra. Mitra sembra aver vinto il ballottaggio con Bacchiocchi in mezzo il campo. Ripresosi dall'influenza, il toscano è in grado di coniugare al meglio, quantità e qualità e dunque di fornire un validissimo contributo in fase di impostazione in alternativa a Maisto, vero regista del Melfi. Per quest'ultimo si tratta del debutto dal primo minuto davanti al pubblico amico, dopo che giocò un ottimo secondo tempo contro il Monopoli, tre settimane fa. Confermate difesa ed attacco. In panchina Giovanni Torre che dopo l'exploit di Lamezia, all'esordio tra i professionisti, conta di ripetersi anche contro il Manfredonia. Per lui, dopo tanta panchina a Sesto san Giovanni, sarebbe davvero come toccare il cielo con un dito.
MANFREDONIA. Per entrambe le formazioni c'è la necessità di vincere questa sfida. Per il Manfredonia è il caso di farlo per dare un colpo di coda al penutimo posto. Per il Melfi i tre punti significherebbero ossigeno puro, per nulla ibnquinato dalla zona play-out. Un passo falso, dell'una o dell'altra, potrebbe infatti avere risvolti negativi non solo sul piano strettamente numerico che, al momento, pone gli uomini di Palumbo in una migliore condizione, che spazia, dai 5 punti di vantaggio in classifica, alle 4 vittorie consecutive. Il Manfredonia sventola solo la vittoria ottenuta nel derby con il Noicattaro. Ma c'è il cambio dell'allenatore, Lorenzo Mancàno al posto di D'Arrigo, una soluzione interna per scuotere animi e sopra tutto la classifica. E c'è pure il nuovo credo, di Mancàno, appunto, ed anche del nuovo preparatore dei portieri, Franco Mancini, entrambi di scuola zemaniana. Dunque 4-3-3 tonico e spregiudicato. Occhi puntati sul terzetto offensivo composto da Marchano, Arigò e Sifonetti. In mediana c'è Napolitano centrale con Cerchia e Pirrone interni, Bortel e Nossa in difesa davanti a Pelagotti. “Il Melfi è una squadra in salute - ha detto il neo allenatore dei bianco-celeste - ma noi stiamo bene e fortemente motivati e pertanto ritengo che si possa fare bene ovunque. La nostra migliore arma? Un atteggiamento più offensivo, perchè nel calcio a volte l'attesa può essere fatale: l'ho detto ai ragazzi, voglio un'atteggiamento spregiudicato. In pratica, in fase offensiva agiremo sulle prime due linee, mentre in chiave difensiva gli attaccanti esterni dovranno tornare per rinforzare il centrocampo. Tutto qui”. Il discorso fila che è un piacere, si attende con cuirosità la risposta del campo. Antonio Guerra.
IMPERATIVO categorico vincere. La classifica cortissima e la possibilità di staccare ulteriormente una diretta concorrente per la salvezza, rappresentano una doppia ghiotta opportunità per il Melfi, che davanti al suo pubblico non può fallire l'appuntamento con i tre punti, oggi contro il Manfredonia. Non sarà facile avere ragione di un avversario che si preannuncia motivatissimo per il cambio tecnico, avvenuto in settimana, ed in cerca di punti importanti. Ma per i gialloverdi non vi sono alternative per non sciupare quanto di positivo costruito in quest'ultimo mese. Quattro vittorie in altrettante partite, rappresentano un bottino straordinario per De Angelis e soci, che abbandonato l'ultimo posto in classifica, si sono stabilizzati al di fuori della zona play - out. Una posizione che i federiciani vogliono conservare, come si evince dalle parole dello stesso capitano: " Dobbiamo vincere, rimarca De Angelis. Non abbiamo alternative. Sappiamo che affronteremo un Manfredonia che avrà stimoli particolari, ma noi dobbiamo pensare a noi stessi e continuare a far bene, seguendo quello che abbiamo compiuto ultimamente". Per il Melfi la possibilità di centrare un traguardo storico. Mai da quando milita nei professionisti, la compagine del presidente Maglio-
ne, è stata in grado di raggranellare cinque vittorie di seguito. Un pokerissimo che sarebbe sensazionale, proprio in virtù degli ulteriori miglioramenti che arrecherebbe alla classifica dei gialloverdi. " Aldilà del record, sottolinea De An-
gelis, vogliamo vincere per la classifica. In casa non possiamo fallire. La graduatoria è ancora molto corta e non ci consente di rilassarci". Inoltre in casa melfitana non è stato certo dimenticata la sconfitta patita al " Miramare", all'an-
LEGA PRO, IL PROGRAMMA: 23ª GIORNATA Prima Divisione Girone A Cesena-Legnano Cremonese-Lecco Lumezzane-Sambenedettese Novara-Ravenna Portogruaro-Padova Pro Patria-Venezia Pro Sesto-Monza Spal-Reggiana (domani) Verona-Pergocrema CLASSIFICA: Cesena e Reggiana 40 punti; Pro Patria 38; Spal 34; Novara 32; Ravenna 31; Verona e Padova 30; Pergocrema e Cremonese 29; Lumezzane 28; Pro Sesto 27; Monza e Portogruaro 26; Lecco 23; Legnano 22; Sambenedettese 20; Venezia 16. Venezia penalizzato di 4 punti.
Seconda Divisione Girone A Alessandria-Varese Alto Adige-Pro Vercelli Canavese-Sambonifacese Carpenedolo-Pizzighettone Como-Alghero Itala San Marco-Ivrea Montichiari-Mezzocorona Olbia-Valenzana Rodengo Saiano-Pavia CLASSIFICA: Varese 41 punti; Alessandria e Rodengo Saiano 38; Olbia e Sambonifacese 36; Como e Canavese 35; Pavia 32; Ivrea 30; Valenzana 27; Itala San Marco 26; Mezzocorona 25; Montichiari e Carpenedolo 24; Pro Vercelli, Alto Adige e Pizzighettone 21; Alghero 20.
Seconda Divisione Girone B Bassano-Celano Bellaria-Giulianova Carrarese-Poggibonsi Cisco Roma-Sangiustese ( 2-1 g. ieri) Colligiana-Giacomense Cuoiopelli-Sangiovannese Figline-Prato Gubbio-Rovigo Viareggio-San Marino CLASSIFICA: Figline 44 punti; Viareggio 41; Prato 39; Cisco Roma Celano e Sangiustese 32; Gubbio e Giulianova 30; Poggibonsi e Colligiana 28; Carrarese, Sangiovannese e Bassano 27; San Marino e Bellaria 25; Cuoiopelli 24; Giacomense 22; Rovigo 15. Cisco Roma penalizzato di 1 punto.
data, con conseguenti polemiche che portarono alla maxi squalifica di Palumbo. Un autentica beffa, che proprio in funzione degli scontri diretti, va dimenticata e ribaltata. D'altronde finora in questo ritorno il Melfi è stato protagonista degli scontri diretti, superando Vibonese, Aversa e Lamezia domenica scorsa. Un filotto che non va interrotto. Il terreno di gioco è stato spalato e si presenta in condizioni ottimali. Ottimo viatico per un Melfi chiamato a fare la partita. Bisogna sfruttare l'ottimo momento di forma. Il Melfi appare una compagine completamente trasformata rispetto al girone di andata. Maggiore esperienza, più pragmatismo ed un entusiasmo che sta contagiando l'intero ambiente. La gara con il Manfredonia rappresenta un fondamentale crocevia stagionale. Vincere vorrebbe significare effettuare un ulteriore salto in avanti in classifica, forse decisivo, potendo permettersi di guardare con relativa tranquillità alla prossima doppia trasferta che attende il Melfi, contro Pescina e Gela. Non vincere vorrebbe invece significare restare impantanato nelle sabbie mobili della classifica, maledettamente a stretto contatto con la zona che scotta. Un pericolo che nessun tifoso gialloverde sarebbe lieto di correre. Emilio Fidanzio
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Sport Catanzaro-Lamezia e Barletta-Monopoli: che sfide
Domenica 22 febbraio 2009
Calabria e Puglia si infiammano per i derby Gela pronto al riscatto Spareggio a Noicattaro Andria
IL PRONOSTICO
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Vibonese
Arbitro: BORRACCI di S. Benedetto d.t. Assistenti: Pennacchio-Bordini ANDRIA. Difesa riconfermata in blocco; a VIBO VALENTIA- Per Galfano uutti dicentrocampo problemi per Iennaco anco- sponibili ad eccezione di Pirrone e Polito, ra alle prese con guai muscolari, recupera squalificato. Come al solito il tecnico ha Ottobre dopo aver scontato il turno di preferito non fornire indicazioni precise squalifica. A far coppia con il centrale na- sulla formazione. Anche se appare scontapoletano vi sarà De Santis, poche possibi- to l'utilizzo dal primo minuto di Vincent lità di veder dal primo minuto Cazzarò pie- Taua al fianco di Iadaresta per dare magnamente reintegrato in gruppo dopo le vo- gior peso al reparto offensivo. Melis si spoci di mercato delle scorse settimane. In at- sta sulla mediana per sfruttare da li’ la sua tacco l'ex di turno Mastrolilli è sicuro di propensione offensiva. VIBONESE (4-4-2): Amabile; Sgambato, una maglia da titolare. ANDRIA (4-4-2): Spitoni; Goisis, Sgarra, Ranelucci, Bianciardi, Orefice; Di Franco, Sportillo, Di Simone; Romito, Ottobre, De Ruscio, Di Mauro, Melis; Taua, Iadaresta. Santis, Rebecchi; Mastrolilli, Cavaliere. A A disp.: Bastiera, Kulenthiran, Genesio, disp.: Amadio, Ceppitelli, Fruci, Cazzarò, Marangon, Bica Badan, Oudira, Falco All.: Galfano Rizzi, Strambelli, Di Cosmo. All.: Di Leo.
Barletta
IL PRONOSTICO
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Monopoli
Arbitro: CERVELLERA di Taranto Assistenti: Vuolo-Izzo BARLETTA. Il Barletta galvanizzato dal blitz esterno di Manfredonia, è pronto a non far sconti, neanche, al Monopoli di Geretto. Indisponibili gli squalificati Laviano e Merito, influenzato il giovane Pollidori, Stefano Sanderra, sembra intenzionato a voler riconfermare l'undici del “Miramare”. Tra i confermati: l'esterno Ruiz oltre al tandem d'attacco Caracciolese-Omolade. Barletta che, finalmente, potrà contare sulla presenza del proprio pubblico. BARLETTA (4-4-2): Furlan; Mastronicola, Fabbro, Sabini, Tangorra; Ruiz, Salvagno, Daleno, Ike; Omolade, Caracciolese. A disp.: Montagna, Rizzi, Iervolino, Moring, Vignola, De Cecco, Majella. All.: Sanderra.
Catanzaro
MONOPOLI. Tanti i dubbi in casa biancoverde nell'atteso derby contro il Barletta. In difesa da valutare le condizioni di Thackray, appena rientrato dal torneo di Viareggio. A centrocampo, solito ballottaggio tra Carbonaro e Loseto, con Minopoli e Bonfardino sicuri del posto in mediana. A scalpitare però, c'è l'ungherese Szatmari, il cui impiego dietro le punte potrebbe portare ad un cambio di modulo (4-3-1-2). MONOPOLI (4-4-2): Saraò; Colella G., Thackray, Gambuzza, Mele; Santarelli, Minopoli, Bonfardino, Carbonaro; Balistreri, Ceccarelli. A disp.: D'Urso, Colella F., Lanzolla, Lorusso, Loseto, Gatto, Szatmari.
IL PRONOSTICO
X
Lamezia
Arbitro: TRAMONTINA di Udine Assistenti: Santangelo-Falanga CATANZARO- Provenza, privo di Caputo e Di Maio appiedati dal giudice sportivo, è in emergenza. Fuori di sicuro Armenise e il centrocampista Berardi, fermato da un forte attacco febbrile. Indisponibilità anche per Antonio Montella e Ciano, almeno in panchina il giovane De Franco, influenzato anche lui. Acquisto dei biglietti consentito ai soli residenti nel comune di Catanzaro. Appello alla tifoseria per riempire il Ceravolo. CATANZARO (4-4-2): Mancinelli; Montella F., Di Meglio, Gimmelli, Tomi; Mangiacasale Berardi, Zaminga, Pippa; Falomi, Iannelli A disp.: Cristofaro, Diarra, Frisenda, Corapi, Cardascio, De Franco, Sorrentino All. Provenza
Noicattaro
LAMEZIA- Per il suo esordio nel derby Danilo Pierini dovrebbe scegliere il modulo 4-2-3-1 provato nel test infrasettimanale. Dovrà fare a meno degli squalificati Ciotti e Clasadonte, oltre che degli infortunati storici Ciminari e Pascuccio. Di Donato e Cacciaglia (per lui caviglia infiammata) restano in sospeso fino all’ultimo minuto Più di qualche cambiamento nell’undici, compresa la rinuncia probabile a Mauro Ragatzu con Sergi unica punta. V. LAMEZIA (4-2-3-1): Panico; Rondinelli, Cascone, Filippi, Marinelli; Amita, Lopetrone; Angotti, Falco, Riccobono; Sergi. A disp: Forte, Sanso, Carraro, Di Donato, Cacciaglia, Caruso, Ragatzu All. Pierini
IL PRONOSTICO
1
Isola Liri
Arbitro: D’AGOSTINO di Empoli Assistenti: Di Vuolo-Pentangelo NOICATTARO. Sciannimanico deve fare i ISOLA DEL LIRI. Ritiro a Polignano a Maconti con l'infermeria. Allegrini è recupera- re per l'Isolaliri. Ultimissime: out sicurato ma ha trascorso una settimana difficile a mente D'Imporzano che è stato squalificacausa di un forte risentimento muscolare e to, non ci sarà nemmeno Tortori, in settisarà in panchina. Stamattina provino decisi- mana sottoposto a vari accertamenti ma vo per Menolascina. Venerdì non si è allena- ancora indisponibile. Cori e Barchiesi sono to il difensore Ingrosso per un leggero stato stati colpiti negli ultimi giorni da un attacfebbrile ma dovrebbe essere in campo. Indi- co febbrile che entrambi dovrebbero cosponibili gli infortunati Pongo e Deflorio. munque aver smaltito: gli ultimi dubbi perNoicattaro con il tridente. Zotti e Siclari a mangono solo sulla salute della punta, il supporto della punta centrale Rana. centrocampista è abile ed arruolato. NOICATTARO (4-4-2): Sassanelli; De Gior- ISOLALIRI (4-5-1): Fiorini; Brunetti, Cagi, Lucioni, Lollini, Ingrosso; De Pascalis, gnale, Matrisciano, Bombara; La Cava, Piccinni, Coppola; Siclari, Rana, Zotti. A di- Giacalone, D'Alessandro, Buiktus, Luciasp.: Cilli, Perrone, Mercurio, Di Muro, Piano, ni; Ranalli. A disp.: Tomei, Dolcemascolo, De Lorenzo, Ladogana. All. Sciannimanico Risi, Buitkus, Mollo, Pignalosa, Barchiesi.
Aversa
IL PRONOSTICO
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Pescina
Arbitro: SGUIZZATO di Verona Assistenti: De Falco-Tiburzi AVERSA. Per l'Aversa Normanna arriva AVEZZANO. Dopo la vittoria di domeniun'altra gara spareggio. Contro il Pescina ca scorsa con l'Andria, la Valle del Giola formazione allenata da mister Sergio venco se la vedrà con l'Aversa Normantornerà tra le mura casalinghe dopo un na: partita spigolosa per i ragazzi di Carmese, cercando di ottenere il massimo ri- lo Perrone, chiamati a confermare il sultato possibile e sperare di allontanarsi trend positivo. Il gruppo in settimana ha dalla zona play-out. La formazione che af- lavorato al gran completo a Roma, tutti fronterà gli abruzzesi non dovrebbe diffe- disponibili tranne Luigi Dipasquale, ferrire da quella vista a Monopoli, fatta ecce- mo per un attacco influenzale. zione per Perna il cui rientro potrebbe PESCINA VALLE GIOVENCO (4-4-2): cambiare le carte in attacco. Bifulco; Locatelli, Petitto, Miale, Piva; AVERSA (4-4-2): Castelli; Panini, Ma- Rosamilia, De Angelis, Giordano, Laboraucci, Chirico, Pagano; Franzese, A. Ma- ragine; Arcamone, Bettini. A disp.:Merrasco, Zolfo, Sibilli; Perna, G. Marasco. A letti, Pomponi, Fusarelli, Blanchard, disp.: Pettinari, Avolio, Cozzolino, Chietti, Censori, Cruciani, Prandelli. All.: PerroLongo, Menichini, Prisco. All.: Sergio. ne.
Cassino
IL PRONOSTICO
1
Igea V.
Arbitro: CORRADINI di Macerata Assistenti: Delle Foglie-Grillo CASSINO. Sospiro di sollievo in casa azzurra mercoledì: la Corte Federale ha infatti concluso con una duplice ammenda, per la società e per l'amministratore Verdone, il procedimento per illecito amministrativo che rischiava di veder la formazione cassinate penalizzata di due punti. In vista della sfida con l'Igea Virtus la squadra di mister Patania, che non trova vittoria da 10 gare, ha recuperato Cunzi e Molinaro. CASSINO (4-4-2): Mennella; Pepe, Guzzo, Di Nunzio, Martinelli; Vianello, Giannone, Kone, Casoli; Mezgour, Morello. A disp.: Afeltra, Paschetta, Mucciarelli, Giannusa, Cunzi, Bardeggia, Leccese. All.: Patania.
Gela
BARCELLONA POZZO DI GOTTO. Dopo aver battuto Gela e Catanzaro l'Igea va a caccia a Cassino della terza vittoria di fila per avvicinare la zona play-off, ma Castellucci ha nuovi problemi di formazione. Il giudice sportivo ha fermato Crimi e Matinella, in settimana ha accusato qualche problema fisico anche Giardina. A centrocampo è emergenza. In panchina ci sarà spazio per il giovane della Berretti Marino. IGEA VIRTUS (4-4-2): Di Masi; Palma, Agius, Alizzi, Panarello; Criniti, Scopelliti, Di Toro, Condello; La Porta, Ricciardo. A disp.: Romano, Russo, Marino, D'Anna, Bongiovanni, Di Miceli, Cocimano. All.: Castellucci
IL PRONOSTICO
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Scafatese
Arbitro: SPADACCINI di Vasto Assistenti: Martini-Gaspari GELA. Tornare a vincere per scacciare la crisi: questo l'obiettivo del Gela che affronta la Scafatese. Cinque assenti per il tecnico Cosco. Gli squalificati Gaeta, Pasquale Esposito e Pasca, e gli fortunati Nigro e Alessandrì. In campo il modulo 4-3-2-1, con Cecere tra i pali, Fernandez e D'Aiello centrali, Giovanni Esposito e Galuppi terzini; Russo e Unniemi esterni, Iannini, Marinucci e Schiavon interni, Franciel in avanti. GELA (4-3-2-1): Cecere; Galuppi, Fernandez, D'Aiello, G. Esposito; Iannini, Marinucci, Schiavon; Russo, Unniemi; Franciel. A disp.: Ferla, Romaggioli, Ambrosecchia, Giudice, Carfì, Staffolani. All.: Cosco.
Vd Sangro
SCAFATI. Martone convocato per onor di firma: s'è stirato venerdì scorso ed andrà in tribuna. Confermato il tridente d'attacco D'Avanzo-De Luca-Varriale. Emergenza in difesa: mancano per squalifica Marini e Rapino, Terracciano è nella lista dei 19, ma non si sente ancora pronto. Esordio dal primo minuto per il giovane Bacilieri, chiamato a guidare la retroguardia. SCAFATESE (3-4-3): De Felice; Lagnena, Bacilieri, Correale; Baylon, Basile, Marzocchi, Carbonaro; D'Avanzo, De Luca, Varriale. A disp.: Spicuzza, Terracciano, Orero, Avallone, Corsale, Di Candilo, Izzo. All.: Maurizi.
IL PRONOSTICO
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Cosenza
Arbitro: BARBENO di Brescia Assistenti: Savelli-Del Bianco ATESSA. Buone notizie sul fronte tecnico. COSENZA- Assenti sicuri Morelli (tornerà Recuperato Memmo, ma in attacco Petrel- in gruppo martedi’) e il numero uno Amli ha scelto Alessandrì, a segno domenica brosi, che ne ha ancora per 15 giorni. Stesscorsa nella trasferta sfortunata di Scafa- so discorso per Alessandro Bernardi, ti. Contro la capolista rientra nell'undici squalificato: al suo posto Parisi va a deiniziale anche capitan Epifani, assente do- stra. Toscano ha convocato anche Enrico menica scorsa per problemi al polpaccio. Polani, che ha risolto i problemi fisici ma Val di Sangro con il tridente completato dovrebbe partire dalla panchina, essendo dagli esterni Grillo e Paris, arrivati a gen- appena rientrato dal centro fisioterapico di Cesenatico. Coppia d’attacco atipica con naio e già a segno nelle ultime gare. VAL DI SANGRO (4-3-3): Ameltonis; Del due trequartisti. Grosso, Sensi, Paolacci, Mangoni; Mazzet- COSENZA (4-4-2): Guizzetti; Parisi, Moto, Epifani, Campli; Grillo, Alessandrì, Pa- schella, Braca, Chianello; Occhiuzzi, Batris. A disp.: Leacche, Curcio, Rogato, Ca- tisti, De Rose, Ramora; Danti, Mortelliti. A rafa, Sireno, Perfetti, Memmo. All.: Petrel- disp. Cosenza, Profeta, Musacco, Fabio, Polani, Catania; Galantucci All. Toscano li.
Sport
Domenica 22 febbraio 2009
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Il Pomigliano fuori casa è un team abbordabile
Partita importante in chiave play off per i biancazzurri
Matera cerca riscatto La Vitulano, la “figlia d’arte” del bomber pugliese Miguel ARBITRO doc Carina Susanna Vitulano (nella foto in alto) , 27 anni, ingegnere, a suo modo è figlia d' arte. Papà Miguel ha giocato nel Livorno, la squadra della sua città. Nelle sue vene scorre sangue italoargentino-pugliese, infatti il papà (famiglia di origini sudamericane) è nato a Manfredonia in provincia di Foggia il 7 dicembre 1951. Arbitro esperto la Vitulano e vissuta nel mondo del calcio, visto che il papà è un’icona importante del calcio granata salernitano. Baffoni e grande carattere, uno dei primi oriundi a scendere al Sud. Vitulano giunse dal Perugia a Salerno con Tinaglia (centrocampista con il numero otto) e Petraz (il libero) ed entrò subito nel cuore della ti-
foseria granata. Ne diventò, non poteva essere diversamente, la bandiera al punto che oggi esiste addirittura un gruppo del tifo organizzato intitolato a suo nome. «Mi segue spesso - ha dichiarato l’arbitro di Livorno ad un sito internet - e una volta c' è stata una maxirissa in campo, per cui fui costretta a sospendere la partita. Lui, tranquillissimo, mi aspettava in auto». Il suo ideale è Collina, ha cominciato dieci anni fa quando decise, con i compagni di quarta liceo, di andare a frequentare un corso per arbitri. Continuò solo lei. Nato il 22/07/1975 a Lomas de Zamora. Anno inizio carriera: 1993. Professione: Ingegnere. Stagioni in categoria: 7. r.carpentieri@luedi.it
Gara speciale per Foglia Manzillo UN derby per Foglia Manzillo. Non una partita come le altre per il tecnico di Posillipo, ma a dare importanza al match ci sono mille altri elementi. C’è la voglia di riscatto che in settimana è stata alimentata dalle polemiche che sono susseguite non tanto per la sconfitta rimediata a Fasano ma il modo in cui è giunta. Mille analisi, tante chiacchiere come è normale che si faccia in questo mondo del calcio quando non si comprendono i motivi di amnesie o altro. Contano i risultati e su questo non ci piove, mentre sulle teste della squadra biancazzurra non ci sono più ombrelli che possono ripararla da critiche non dure ma ovvie. L’occasione del riscatto c’è e si chiama Pomigliano, squadra che all’andata vinse per uno a zero al Gobbato e che costò a Chisena tre giornate di squalifica. Diciassette gare dopo c’è l’occasione per Chisena e compagni di prendere nuovamente fiato in
chiave play off ma soprattutto cominciare a credere che un finale di campionato eccellente può salvare la stagione un po’ a tutti. Per Foglia Manzillo è quasi una gara da ex. «Avevo cominciato con il Pomigliano, poi certe cose non erano tanto chiare e nn se ne fece più niente. Ho castigato il Pomigliano con il Gragnano e hanno il dente avvelenato con me. Loro sono una buona squadra-afferma il tecnico del Materama non ci vuole molto ad affermare questa cosa, visto che la classifica dei granata è di quelle importanti. Hanno un rendimento alternato, perchè in casa sono terribili mentre lontano dal Gobbato le cose sono nettamente diverse. Sei sconfitte sono parecchie. Speriamo che questo numero si incrementi già oggi». Il tecnico del Matera non potrà andare in panchina per la squalifica di un turno rimediata a Fasano. In panchina ci andrà Franco Danza, allenatore della squadra Juniores biancazzurra. Un ritorno pe l’allenatore di Castellaneta, ex vecchia gloria del Matera, visto che nel 2001-02 guidò il Matera di Ripoli per alcuni mesi prima di essere sollevato dall’incarico in una stagione travagliata e con tanti cambi in panchina. Chiaramente questo non è il suo Matera ma quello di Foglia Manzillo, ma c’è da considerare vari aspetti da questo punto di vista. La squadra è composta da gente esperta e in campo non va certo il tecnico. Questo o l’altro cambio sono discussioni che fanno parte del calcio, ma chi va in campo può da solo trovare forze e motivazioni per fare risultato. A Bitonto e Fasano non c’è stata coesione tra i reparti, ma è nei momenti pesanti e critici che il gruppo si unisce ancora di più ed è maturo il tempo affinchè questo avvenga già oggi. Una vittoria con una prestazione degna di nota permetterebbe di aprire nuovi scenari in chiave play off . La lista degli indisponibili è lunga e di qualità , ma l’organico consente di sopportare bene queste defezioni. Ancora è squalificato, Marsico, Conte e Lonardo sono indisponibili per infortunio. Martinelli sarà regolarmente in cam-
Antonio Foglia Manzillo
Tonio Chisena con Franco Danza, oggi in panchina
po, mentre D’Arienzo e Armento sono arruolabili. Il primo ha avuto delle coliche e ora sta bene, quindi dovrebbe fare coppia con Martinelli al centro della difesa. Rientra anche Malagnino che ha scontato la squalifica, mentre non hanno trova-
to fondamenta le voci che davano Cilumbriello influenzato. Quindi il portiere di Venosa sarà regolarmente a disposizione. Campo risistemato e squadra che avrà il sostegno dei tifosi, come accade da inizio stagione. Renato Carpentieri
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Sport Rientra De Blasio dopo la squalifica, in avanti Del Prete con De Palo
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Francavilla prova a rialzarsi Rossoblù chiamati a riscattare il ko di Bitonto FRANCAVILLA – Oggi pomeriggio andrà di scena la gara tra il Francavilla e l’Angri due squadre che tenteranno il tutto per tutto per accaparrarsi l’intera posta in palio. Negli ultimi due giorni i rossoblu di Ranko Lazic, hanno dovuto fare i conti con le pessime condizioni meteorologiche. Le frequenti nevicate, con temperature rigide, hanno costretto la squadra a lavorare al “Gian Battista Rossi” di Senise, preservando così il terreno di gioco dello stadio “Fittipaldi”. Sotto lo sguardo attento dello staff tecnico, i ragazzi hanno eseguito delle sedute tecniche e atletiche, per cercare di tenere alta la condizione fisica dell’intero gruppo. Quindi è tutto pronto per una sfida che assume un importanza considerevole per il prosieguo del campionato dell’undici sinnico, che dovrà evitare di commettere altri errori per non compromettere la situazione in classifica. Il collettivo del presidente Franco Cupparo, ha disputato ieri l’altro la solita partitella in famiglia, utile al tecnico Lazic per sperimentare le possibili soluzioni anti-Angri. L’allenatore dei rossoblu, in particolare, ha provato il solito 4-4-2 con il portiere De Blasio e solita difesa a quattro con Milella e Nicolao terzini ed al centro Zangla e Gioia. Il centrocampo con gli esterni Campo e Pioggia, Romaniello e Scarnato al centro.
Del Prete e De Blasio e sotto il tecnico Lazic
Coppia d’attacco formata da Del Prete e De Palo. Quindi, in panchina dovrebbe accomodarsi l’attaccante Zagaria per fare spazio al giovane De Palo, viste le esigenze di schierare gli under. Ieri invece, la solita rifinitura per mettere a punto gli ultimi dettegli. Al “Nunzio Fittipaldi”,
pertanto, sarà una gara de seguire tutta di un fiato, con il pubblico di casa che verrà chiamato ad incitare i propri beniamini. Per una vittoria che non può mancare al team francavillese, se vuol ambire a qualcosa in più, della semplice salvezza anticipata. In tutto l’ambiente, non si par-
la d’altro e allora perché non tentare il traguardo dei play off. Staremo a vedere. A dirigere la gara sarà l’arbitro Giacomo Frizza di Perugia, coadiuvato dagli assistenti Leonardo Fieri e Alessandro Antosambetta di Terni. Fischio di inizio fissato alle ore 14.30.
Pirone intenzionato ad irrobustire il reparto arretrato con più seniores
Genzano, poco da perdere Altobradanici nella tana del “Lupo” Mimì Gargiulo GENZANO DI LUCANIA Dopo una settimana vissuta tra ottimismo e concentrazione, ecco che oggi pomeriggio in Campania si sfideranno Pianura e Sporting Genzano. La squadra di casa ha lavorato nelle ultime due settimane senza il peso di dover affrontare nessun impegno agonistico in campionato. Lo Sporting arriva a Pianura dopo la vittoria di misura, rimediata tra le mura amiche, conto il Venafro. Entrambe le formazioni sono alla ricerca di punti ed entrambi i tecnici metteranno in campo il miglior undici a loro disposizione per poter portare a casa i tre punti. Il Pianura cercherà di rosicchiare punti alle prime due della classe che si sfideranno nel big mach di questa ventitreesima giornata a Brindisi. Lo Sporting Genzano, invece, cercherà di mettere apprensione ai padroni di casa e portare a casa il miglior risultato possibile. A Genzano c'è la consapevolezza che non sono gare come queste dove la squadra deve conquistare la permanenza in categoria ma, riuscire a portare a casa un risultato positivo da campi di gioco così proibitivi, significherebbe mettere pressione alle squadre che attualmente occupano posizioni immediatamente sopra allo Sporting. Il prono-
stico pende tutto a favore dei padroni di casa che, oltre ad essere i favoriti per la vittoria finale, avranno la motivazione maggiore di poter accorciare la classifica in caso di vittoria. I dubbi di Mister Pirone su chi schierare in campo dovrebbe essere davvero pochi: il rientro di Masturzo a lato di Fiscina garantirà maggior peso alla difesa ospite; lo squalificato Fiore dovrebbe essere sostituito da Autiero, mentre sull'altra fascia il favorito è Trifone. I nuovi acquisti Buonocore e Bacio Terracino a centrocampo, molto probabilmente, saranno affiancati dall'inossidabile Papagni e da Rega, con quest'ultimo in ballottaggio con Riccio per un posto da titolare. I dubbi in attacco riguardano Compierchio e Murano, entrambi in ottime condizioni, che si giocano un posto da titolare a fianco di Impagliazzo. La sosta di due settimane potrebbe giocare un brutto scherzo ai campani e lo Sporting è pronto per approfittarne. Dopo una settimana travagliata, visto le condizioni climatiche davvero pessime che hanno condizionato la preparazione dei lucani, lo Sporting si prepara ad affrontare una delle squadre più forti del torneo, col massimo rispetto degli avversari ma con la convinzione di poter fare una bella gara e magari por-
tare casa un risultato positivo. Anche se la classifica parla a favore dei padroni di casa, gli alto bradanici proveranno a dare il massimo per racimolare altri punti. Rocco De Rosa
A destra lo Sporting Genzano sceso in campo domenica scorsa nella gara vinta al Comunale col Venafro
Questa la probabile formazione del Francavilla in Sinni: De Blasio, Milella, Gioia, Zangla, Nicolao, Pioggia, Scarnato, Romaniello, Campo, Del Prete, De Palo. A disp.: Masi, Marziale, Cocina, Di Sanza, Di Senso, Zagaria, La Neve. All.: Lazic. Claudio Sole
Sport
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Con il Forza Matera esordio del nuovo Buonomo
Pisticci cerca i tre punti per la fuga temporanea DOPO due turni senza vittorie la capolista Pisticci proverà a rilanciare le sue ambizioni nella sfida casalinga con il Forza Matera, squadra di bassa classifica, in lotta per raggiungere la salvezza diretta, senza passare per la pericolosa carambola dei play out. Finora l'undici del capoluogo ha saputo costruire la sua dotazione di punti soprattutto in casa, riuscendo ad avere la meglio in diversi scontri diretti. In trasferta, invece, il Forza Matera ha raccolto davvero poco e non sembra organizzato per mettere in difficoltà una squadra nettamente superiore come il Pisticci. Il momento dei gialloble, tuttavia, non è dei migliori e questo aspetto apre a diversi interrogativi.
ATELLA-VALDIANO
FERRANDINA-POLICORO
La squadra è orfana di pezzi pregiati e viene fuori da un periodo turbolento che la società ha fortunatamente saputo risolvere con brillantezza, dando chiari segnali utili a confermare proclami ed ambizioni. In questo senso va letto l'acquisto di Salvatore Buonomo, un trentenne mediano di Napoli, con vari trascorsi in D e fra i professionisti, ingaggiato giovedì scorso con il chiaro intento di sopperire ad assenze pesanti e concomitanti nel centrocampo pisticcese, ormai stabilmente privo di Fortunato e Mels, ma nel breve periodo dovrà rinunciare anche a Guarino, infortunato, ed agli squalificati Farinola e Capobianco. Per Buonomo si prospetta un impiego immediato
all'intero di un undici che mister Valente dovrà ridisegnare alla luce delle defezioni ed anche del momento non propizio che la squadra sta attraversando soprattutto sotto il profilo psicologico. In tal senso può tornare utile anche il grintoso Cozzolino , in grado di garantire sostanza nel reparto arretrato assieme a Di Maria. Rientra anche Lavecchia dopo un turno di squalifica ed è un arma in più per il gioco offensivo dei gialloble che, per il resto, dovranno puntare su Grieco e Gagliardi per ritrovare la via del gol e, soprattutto, i tre punti per tentare una fuga nel giorno del riposo forzato di Murese e Oppido. Roberto D’Alessandro
PICERNO-TRICARICO
Carriero crede all’impresa
Aragonesi ambiziosi
Buonansegna per Di Mase
ATELLA - E’in programma il calendario relativo all'8^ giornata di ritorno, che per l'Atella Monticchio prevede il confronto con il Ruggiero Valdiano Lauria. Un ospite al comunale di Atella che marcia nella zona play off al contrario dell'Atella Monticchio che trovasi di due punti sopra la zona play out. Un avversario per i padroni di casa per niente facile e piuttosto ostico cha va affrontato con la giusta determinazione e concentrazione dai ragazzi di mister Mecca, che tra le mura amiche sinora non si sono lasciati facilmente sopraffare ma che hanno sempre dato tutto per ottenere, salvo qualche eccezione, un risultato positivo. Così dovrà essere anche questo pomeriggio consci come sono di doversela vedere con un undici che in classifica ha qualche marcia in più. <E' vero - ha detto il presidente Donato Carriero alla vigilia - che arriva un avversario non facile da controbattere ma sono certo che i miei ragazzi ce la metteranno tutta per non deludere le aspettative mie e del pubblico amico. Noi proveremo a conquistare l'intera posta in palio - ha aggiunto - poi sarà il campo a dare il verdetto finale>. Una gara difficile quindi per gli atellani, che, dopo il positivo pareggio di domenica scorsa in quel dell'Azzurra Tricarico, sono alla ricerca dei tre punti per dare in classifica una consistente spinta verso la più tranquilla zona del centro classifica, anche se visto l'andamento, non proprio irresistibile, delle ultime tre quattro squadre in classifica, può ben amministrare il vantaggio che ha nei loro confronti, disputando nel pomeriggio una partita tranquilla per ottenere il massimo. Michele Rizzo
SECONDO appuntamento interno di fila per il Ferrandina calcio. Dopo l'ìnfuocato derby con il Pisticci, non tanto in campo quanto fuori per la polemica ingaggiata dal presidente Capalbo con la Figc regionale, si torna al Santa Maria. Ovviamente a porte chiuse. I rossoblu dovranno affrontare il Policoro, un'altra formazione materana che naviga in acque più tranquille rispetto all'undici allenato da Stigliano. Certo, dopo aver messo alle corde la capolista, il Ferrandina non si farà spaventare dalla classifica. Gli jonici sono avanti di ben 15 punti, ma avranno nelle gambe ancora da smaltire le tossine per il turno di recupero infrasettimanale con il Picerno. Per capitan Grieco e soci, dunque, un'occasione propizia per sfruttare al meglio il fattore campo (seppur ancora una volta rinunciando al sostegno del pubblico) e accumulare punti preziosi per tirarsi fuori anzitempo dalla bagarre dei play out. Motivazioni ed entusiasmo sicuramente non mancheranno. La truppa di Capalbo ha dimostrato orgoglio e attaccamento alla maglia, non rassegnandosi con il Pisticci a un finale che, dopo il gol subito, sembrava già scritto. Il Policoro, dal canto suo, non vorrà rallentare la sua corsa, dopo la vittoria di misura sul Picerno, e mantenersi saldamente agganciata al treno dei play off. Un obiettivo sempre più alla portata, visto il cospicuo distacco dalla più diretta inseguitrice. Per il Ferrandina invece l'obbligo di confermare la bella prova di domenica e continuare a rispondere con i risultati alle polemiche. Margherita Agata
IL PICERNO si rinforza puntellando la corsia di destra. Si tratta di Gesualdo Buonansegna classe '87, una lunga trafila tra le giovanili del Padova, un campionato vinto col Casale in D, e Cittadella nella medesima categoria. Il nuovo arrivo in casa rossoblu ci parla un po' di sé: “Volevo precisare che non ho scelto Picerno come ruota di scorta, ma per riprendere sia la condizione fisica, sia la fiducia in me stesso dopo un lungo stop dovuto ad un secondo intervento al ginocchio crociato e al menisco. Non è facile ritornare dopo sei mesi, però mi metto in gioco -spiega Buonansegna- in questo momento la mia condizione non è al top, ho bisogno di lavorare duro per ritornare in piena forma, attualmente sono al 60% ma posso dare molto di più”. Il Picerno con lei ha sicuramente fatto un passo in avanti verso la salvezza. “Sono sicuro che potrò dare una mano per raggiungere gli obiettivi prefissati, in questo caso la salvezza. Facendo l'analisi di queste ultime partite, con il Rionero nonostante lo svantaggio e il terreno di gioco quasi impraticabile siamo stati bravi a reagire, a non arrenderci e crederci fino alla fine, portando a casa tre punti molto importanti anche per il morale, vista la sconfitta contro la Murese, mentre per quanto riguarda il recupero di giovedì col Policoro, diciamo che siamo un po' rammaricati, dato che per una distrazione abbiamo preso goal. Una partita brutta da vedere in un campo disastroso, ora -conclude Buonansegna- cerchiamo di essere uniti il più possibile e pensare già alla partita di oggi contro il Tricarico che per noi è fondamentale”. Leonida Russo
RICIGLIANO-VULTUR
IRSINESE-BALVANO
Tra playoff Patella chiede e retrocessione cuore e gambe NELL'OTTAVA GIORNATA di Eccellenza il Ricigliano si trova ad affrontare gli avversari ultimi in classifica del Vultur Rionero, in una gara che almeno alla vigilia non si presenta tanto ostica, ma mai sottovalutare l'accesa volontà degli ospiti di conquistare punti preziosi in ottica salvezza sempre più lontana, in virtù anche della sconfitta dello scorso turno per 2-3 subita per conto del Picerno. Storia prettamente diversa in casa Ricigliano, che domenica scorsa ha fermato sul pari la Murese dell'ex mister Lardo e che quindi gode di un buono status di mente e di forma e che si proietta ancora nel discorso play-off. Infatti l'obiettivo primario della squadra campana è la vittoria, e si cercherà di sfruttare al massimo il fattore campo. Mister Dente negli allenamenti settimanali , soprattutto nella partitella in famiglia di venerdì, ha provato gli schemi per oggi, dovendo però fare a meno degli squalificati Falcone, domenica espulso, e di Pignata, assente per somma di ammonizioni. In difesa quasi certo l'impiego di Giordano al posto di Pignata; anche Schiavo e Gaudiosi sono a completa disposizione del mister, che a tutti i costi punta alla vittoria. Nessun indisponibile o squalificato per la Vultur Rionero sempre in attesa della svolta della stagione. Mancano sempre meno gare per tentare la miracolosa salvezza. c.f.
L'IRSINESE vuole riprendersi le redini di questa stagione, che da qualche settimana sembra stiano sfuggendo dalle mani dei rossoneri. L'Irsinese , da sempre, possiede una mentalità vincente, e quando mancano otto giornate alla fine del campionato, il mister Patella, oltre all'aspetto tecnico, deve curare anche quello mentale della squadra. Abbiamo analizzato questi aspetti con il tecnico: «Per una questione di correttezza spiega - preciserei che i progetti degli ultimi due anni sono differenti l'uno dall'altro: l'anno prima era improntato, come tutti sanno, almeno al raggiungimento dell'obiettivo dei playoff. Poi sappiamo bene come sono andate le cose. Quest 'anno invece il progetto è stato sviluppato con l'obiettivo di giocare un campionato senza grilli per la testa, diciamo un anno di transizione, e di conseguenza anche la squadra è stata allestita per tali scopi. Poi - continua Patella dalle ambizioni ai fatti ci passa di mezzo un campionato che a volte può stravolgere sia i migliori che i peggiori progetti. Ricordo ancora il mio primo campionato da allenatore con l'Irsinese in Eccellenza: partimmo con l'obiettivo di svolgere un campionato per la salvezza, e a metà girone ci trovammo incredibilmente ad essere secondi in classifica, questo per dire che esiste sempre una percentuale di probabilità, che noi non controlliamo. Oggi ci vorranno testa e gambe - conclude Patella - e l'unico risultato che dobbiamo cercare è la vittoria». Mimmo Donvito
EPULSO A POLICORO
Stop a Juary Banzi amaro SU RICHIESTA del team Bantino, la gara BanziMurese importante match sia in chiave promozione, che salvezza, è stata rinviata con un comunicato del comitato regionale della Basilicata a data da destinarsi. Rinvio dovuto all'impraticabilità del terreno di gioco ricoperto da almeno 25 centimetri di neve.Inoltre a causa del forte freddo si è verificato la rottura delle tubazioni dell'acqua. Solo allenamento in palestra questa settimana, per i ragazzi di Juary. Segnali positivi arrivano dopo la buona prestazione di Policoro, dove se pur sconfitti, per buona parte della gara hanno giocato alla pari contro uno degli avversari più quotati, sfiorando il pareggio nel finale. Amarezza per il provvedimento del giudice sportivo che vede mister Juary squalificato fino al 3 marzo. Per il presidente Vigliotti:" Ingiustificata l'espulsione, eccessivo protagonismo da parte del direttore di gara, bisognoso di notorietà , inoltreremo ricorso".Banzi e Murese trascorreranno la domenica di forzato riposo sperando in buone notizie dagli altri campi. Giulio Carcuro
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BORUSSIA PLEIADE-GROTTOLE
Sport VIGGIANO-REAL IRSINA
SANTARCANGIOLESE-BELLA
Borussia in salute
Viggiano: vietato perdere
Un 2009 da incubi
DOPO il recupero infrasettimanale con lo Scanzano, oggi, il Borussia torna a disputare una nuova sfida. Alle ore 15,00 allo stadio “Rocco Perriello”, affronterà il Grottole. Per i padroni di casa, partita sulla carta accessibile, non dovrebbero faticare più di tanto per portare a casa i tre punti, ma sarebbe un grave errore sottovalutare gli avversari, ogni partita ha una storia a sé e non bisogna dare mai nulla per scontato. Gli ionici, sono reduci da un doppio incontro, la scorsa domenica hanno battuto fuori casa il Moliterno con uno splendido tre a zero, mentre mercoledì, hanno ottenuto un punto sul difficile campo dello Scanzano, squadra che dall'inizio del campionato, non aveva mai subito gol in casa, a gustare la festa, quando già pensavano di avere in tasca la vittoria, ci ha pensato il difensore Santoro. Il Grottole si presenta a Policoro con ventinove punti in classifica e una partita da recuperare. Mister D'Ascanio, può contare su una squdra compatta e motivata, pronta a fare lo sgambetto agli ionici, motivo in più per provare a vincere la partita è il bruciante tre azero subito in casa all'andata. Certo, con una squadra come il Borussia non sarà facile per gli avversari strappare un risultato positivo. Oggi, mister Viola potrà contare su tutti gli uomini migliori, l'unico a restare fuori è l'attaccante Rusciani ancora infortunato. Per portare a casa l'intera posta in palio i suoi ragazzi dovranno affrontare la partita con la giusta determinazione e attendere il momento opportuno per colpire. Siamo sicuri che assisteremo sul piano agonistico a una gara bella e combattuta. Roberto Martino
VIGGIANO - Dimenticare Irsina. Accantonare la disfatta. Riprendere a marciare. E' ciò che deve fare il Viggiano dopo la sconfitta contro il Real Irsina per 3-a che si trova al sesto posto, a sette punti dai play - off. L'avversario di turno per gli uomini dello squalificato Villani è il Vitalba, che dopo il 4-0 rifilato alla Santarcangiolese arriva al Cupolo con l'intento di fare bella figura. Infatti i filianesi sono distanti dalla salvezza diretta soltanto due punti ed hanno ragione a crederci nell'obiettivo permanenza. I valligiani invece adesso oltre a dover rincorrere il Real Tolve che è lontano cinque punti deve guardare al secondo posto perso domenica e conquistato e fortificato dal Borussia Pleiade con quattro punti in altrettanti giorni. D'ora in poi non si può guardare il calendario e nemmeno in faccia all'avversario. Ogni partita andrà giocata con convinzione e mentalità vincente per raggiungere la posizione di classifica più rassicurante per disputare i play - off. In casa il Viggiano sta diventando sempre più una macchina da gol e le sue dieci affermazioni casalinghe interne la dicono lunga sulle reali potenzialità e capacità di questa squadra che ogni domenica stupisce gli addetti ai lavori nei risultati che consegue. Villani non potrà avere a disposizione Salera che avendo raggiunto la soglia delle quattro ammonizioni totali in campionati è stato fermato per una giornata dal giudice sportivo, ma recupererà Genovese dopo essere stato ai box causa ancora squalifica. Nel Vitalba mancherà presumibilmente soltanto Perriello, a meno di possibili variazioni dell'ultim'ora. Biagio Bianculli
Sant'arcangelo: Una continua sconfitta, dall'inizio del 2009 la Santarcangiolese non riesce a riconquistare la forza dell'esordio. Sembra che l'ingranaggio non trovi il suo regolare meccanismo e, inevitabilmente, nel secondo tempo la squadra si ritrova a subire non una ma diverse reti. Come la scorsa settimana, quando la squadra ha incassato ben 4 goal. Eppure la formazione non vuole mollare, anche perché i play off sono alle spalle e non si può rischiare la salvezza. Con una partita non facile, i padroni di casa affronteranno i valligiani di Moliterno. Una vittoria che potrebbe garantire la sussistenza dello stato di fatto attuale, non rischiando di essere distanziati dal pari merito Varisius Matera, impegnato con il penultimo in classifica, il Latronico. Del resto il Pescopagano, che con una partita in meno spera di raggiungere e scavalcare la Santarcangiolese per guadagnare la salvezza, dovrà vedersela con l'ostico Miglionico, con poche probabilità di vittoria. Dall'altra parte, l'agguerrito Moliterno, dopo la sconfitta della scorsa settimana, avrebbe un'ottima occasione per allontanarsi dal Bella Calcio, impegnato con il Viggiano. Opportunità ghiotta da sfruttare, seppure la squadra non abbia dimostrato, nelle ultime settimane, un rendimento costante, alternando le vittorie alle sconfitte. Mentre scarse restano le speranze di superare il Real Irsina che con i suoi 35 punti se la vedrà con il Montalbano, ultimo in classifica. Francesca Gresia
A La Martella con l’abbordabile Pescopagano
Miglionico, da invertire un trend negativo MATERA.Una sconfitta e tre pareggi consecutivi, di cui i due ultimi contro le ultime in classifica, hanno fatto scivolare il Miglionico dalla prima posizione alla quinta. Sui potenziali 12 punti il Miglionico in queste ultime 4 giornate ne ha conquistati solo 3. Un po' pochini, per mantenere il passo della capolista ormai distante 8 punti, ma pur sempre utili a mantenere a debita distanza le inseguitrici al posto play-off, leggasi Real Irsina, oggi a 7 punti e con una partita da recuperare. Sul neutro di La Martella, ad affrontare il Miglionico, quinto con Michele Paterino 42 punti, arriva ancora una volta una squadra che con 21 punti conquistati è invischiata in zona play-out ma ad un solo punto dalla salvezza diretta. La squadra che arriva da Pescopagano con il suo bomber Gonnella a 9 reti, ha
REAL TOLVE-ATLETICO SCANZANO
tutte le credenziali per dare qualche preoccupazione ad un Miglionico, afflitto nelle ultime da un riacutizzarsi della famosa “pareggite”, soprattutto nella gare casalinghe. Reduce da 3 sconfitte consecutive e un rinvio, i potentini sono consapevoli che un risultato positivo potrebbe riaprire il loro discorso in chiave salvezza. 12 vittorie 6 pareggi e 4 sconfitte lo score degli uomini di Mister Paterino che in casa non hanno mantenuto le potenzialità dimostrate in esterna e che vorrebbero centrare una vittoria per dedicarla al mister per il suo 59esimo compleanno. 5 vittorie, 6 pareggi e 10 sconfitte per il Pescopagano che nel girone di ritorno ha preso solo 6 dei 21 punti. La vittoria per il Miglionico sembra d'obbligo. Antonio Centonze
MONTALBANO-REAL IRSINA
Al San Rocco di Tolve c’è in palio Sfida importante per l’anemica classifica degli jonici una grossa fetta di Eccellenza Montalbano, punti salvezza TOLVE - Ancora grande calcio al San Rocco. Stavolta è l'Atletico Scanzano a rendere visita alla capolista per quello che un anno fa è stato lo scontro che troncò i sogni di gloria del Tolve. Anche allora i padroni di casa erano nella veste di battistrada e gli ionici ad inseguire. Il pareggio di Tolve galvanizzò il team di Calone che alla fine vinse meritatamente il campionato. Lo scenario non è cambiato: Tolve con i panni della lepre e Scanzano ad inseguire, però a debita distanza. Dorme sonni tranquilli mister Camelia che avrà tutta la rosa a disposizione, ad eccezion fatta per Esposito che sconterà il secondo dei tre turni si squalifica. La coppia di attacco sarà formata da Ragone e Benedetto e le redini del centrocampo saranno ancora nelle mani di Postiglione e Pietrafesa. Lo Scanzano arriva dopo il turno infrasettimanale che lo ha visto impegnato nel recupero contro il Borussia Pleiade e con un
Il Real Tolve
Montemurro che renderà dura la vita all'esperta coppia difensiva del Tolve: Greppo e Mazzacane. Unica incognita sarà costituita dal freddo che renderà il compito poco agevole ai ventidue in campo. Il terreno del San Rocco sarà in ottime condizioni nonostante la neve dei
giorni scorsi. Fervono i preparativi nel covo dei Kaoten che annunciano una coreografia degna di altre categorie. Il fischietto dell'incontro sarà il signor Asquino di Venosa , coadiuvato dai signori Lagrotta e Brancato. Gianluigi Armiento
SOLI otto punti e ultima posizione in solitudine nella classifica generale con due gare da recuperare: tra le mura amiche con il Latronico, che è un punto più su, e con il Pescopagano in trasferta. Non c'è da stare allegri per il Montalbano. Protagonista di una campagna acquisti poderosa nel mercato d'autunno-inverno, non ha raccolto finora i punti sperati per tirarsi fuori dalle acque paludose in cui naviga, o per meglio dire, staziona dall'inizio del torneo, così avaro di soddisfazioni per la squadra jonica. Due vittorie in trasferta e due miseri punticini in gare casalinghe sono il magro bottino conquistato. Mai il pubblico di casa ha potuto partecipare ad un successo pieno e assaporare l'ebbrezza della conquista dei tre punti. E il calendario propone per questo turno l'Irsinese, squadra che naviga in alto mare in tutta tranquillità e sta portando avanti un campionato più che dignitoso. I biancoazzurri ci credono, sono determinati a cogliere finalmente la vittoria, sono co-
Una formazione del Real Irsina
scienti che un ulteriore appuntamento mancato con il successo potrebbe rivelarsi decisivo ai fini della permanenza in Promozione. Diazenna afferma: “Non possiamo più permetterci di sbagliare, dobbiamo lottare su ogni pallone e vincere o rischiamo che anche il Latronico si allontani e con esso la
chance dei play out”. Facile a dirsi, ma 'riusciranno i nostri eroi nell'impresa' mai riuscita quest'anno al 'Dellorusso'? Ci proveranno inizialmente: Pinelli, Potenza, Sergio, Gorgoglione, Sergi S., Sergi R., Bisignano, Stucci, Montervino, De Francesco, Nuzzi. Antonio Romano
Sport
Domenica 22 febbraio 2009
IL BLN PIGNOLA OSPITA IL PIETRAGALLA
IL LAGONEGRO SI TRASFERISCE A RIVELLO
SI GIOCA SOLO SU DUE CAMPI
A TRICARICO SFIDA DA PODIO
IL GRUMENTO IN VAL D’AGRI
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Domenica 22 febbraio 2009
Sport
Lettera dei calciatori in merito agli episodi di Picerno
Castellaro alza la voce RICEVIAMO e pubblichiamo. «In merito alla gara Sporting Picerno Castellaro finita con il punteggio di 1 a 1 chiediamo di pubblicare questa nostra lettera, per raccontare i gravi episodi accaduti. Al gran gol di Giosa, arrivato alla metà del primo tempo, che ha portato in vantaggio la nostra squadra, hanno risposto i padroni di casa all'ultimo minuto della partita con un goal pesante e contestato perché realizzato in sospetta posizione di fuorigioco. Questa è la cronaca della partita, una cronaca misera perché quello che si è visto a Picerno domenica scorsa esula da ogni concezione di calcio o di sport in generale. Quello che si è visto domenica scorsa è qualcosa di molto più basso, vile, meschino. E' stata premeditazione. Ci avevano promesso vendetta dopo gli scontri avvenuti al termine della gara d'andata, scontri, tra l'altro, provocati sempre da loro. Il Picerno aveva vinto 2 a 1 nei minuti finali e, forse per il troppo entusiasmo e carica agonistica, alcuni suoi giocatori avevano esultato a suon di sfottò divenuti subito aggressione verso il nostro portiere; da lì era nata una rissa, sedata a stento, alla quale aveva fatto seguito la giustizia sportiva che multava indiscriminatamente entrambe le società. Si
sa che il campo del Picerno, è un campo difficile, per la bravura della sua squadra, ed ostico, dato il temperamento eccessivo di alcuni suoi giocatori e del proprio pubblico. Ma domenica si è rivelato addirit-
tura inospitale. Siamo stati minacciati durante tutta la durata della partita, a conferma di ciò si sono visti alcuni interventi di gioco al limite del regolamento, seguite da reazioni spropositate a ogni
fischio del direttore di gara, il quale cercava di tenere in pugno, abbastanza pavidamente, una partita destinata ad andare alla deriva. Nonostante le continue provocazioni, il Castellaro, in evidente diffi-
coltà di gioco di fronte alla dirompenza del Picerno, resisteva all'assedio della propria porta, mantenendo il prezioso vantaggio. All'ultimo assalto della squadra di casa, nell'ennesima mischia in area di rigore, il Picerno riusciva a pareggiare con un gol in evidente fuorigioco, l'arbitro, vista l'invasione del campo da parte di alcuni elementi della panchina minacciosi nei suoi confronti, si è trovato quasi costretto a convalidare la rete. Subito dopo finiva la partita e cominciava la caccia all'uomo. Alcuni giocatori del Picerno, guidati dal loro capitano (soggetto recidivo), hanno da subito aggredito alcuni giocatori della nostra squadra, i quali increduli cercavano di difendersi dalle botte. Schiaffi, calci e pugni. Irresponsabilmente i cancelli del campo sono stati aperti da qualcuno, e il pubblico si è riversato in campo a dar man forte ai calciatori del Picerno nella rissa e nelle minacce verbali nei nostri confronti, colpevoli solo di aver portato a casa un risultato positivo in una gara importante. Ovviamente tutto ciò è avvenuto in assenza di forze dell'ordine che dovrebbero essere convocate e presenti ad ogni manifestazione sportiva. Forze dell'ordine da noi chiamate solo più tardi che hanno veri-
ficato solo che le acque si fossero calmate consentendo l'allontanamento della squadra ospite. Non è stato affatto un bel pomeriggio per il calcio amatoriale lucano, si sperava di vedere una partita combattuta fra le prime due della classe, ma abbiamo assistito purtroppo al solo trionfo della vigliaccheria e dell'ignoranza di persone che non conoscono il reale significato della parola sport. A corredo di quanto detto teniamo anche a sottolineare l'iniquità delle pene inflitte dal Giudice Sportivo alla società del Picerno perché se è vero che alcuni giocatori responsabili dell'aggressione sono stati squalificati per alcune (poche) giornate, altri ugualmente colpevoli non hanno subito nessuna punizione e la società, oggettiva responsabile del comportamento dei propri tesserati, non ha subito nessuna conseguenza se non una misera multa di 50 euro. Finché il Giudice Sportivo in collaborazione con la Federazione non prenderà provvedimenti rilevanti sui responsabili di questi atti indegni, si contribuirà a far sì che gli incidenti accaduti sabato 14/02/2009 si ripeteranno, se mai con conseguenze ben più gravi, punto d'arrivo senza ritorno. I giocatori del Castellaro
Sport
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A Dilettanti Capitan Longobardi: «Dobbiamo riscattarci, avversario in gran forma»
Matera, esame al PalaSassi Con Palestrina la prima di due gare casalinghe di fila SI chiama Palestrina l'avversario odierno del Matera nella prima di due partite casalinghe consecutive che assumono un'importanza fondamentale in questo scorcio finale della stagione. Matera che ha la necessità di far valere il fattore campo dinanzi ai propri tifosi per ritornare a muovere la classifica in quello che è ormai il momento decisivo della stagione, di fronte una delle squadre più in forma del campionato, reduce da quattro successi consecutivi ed in un momento magico sotto il profilo della forma psico-fisica. In queste condizioni ci vorrà il miglior Matera per riuscire a portare in porto il risultato pieno e riprendere la marcia in classifica almeno verso quel terzultimo posto che cambierebbe di molto le prospettive della formazione lucana. “Abbiamo affrontato una settimana intensa in cui ci siamo preparati al meglio e siamo pronti per questa sfida al Palestrina”, racconta il capitano del Matera, Francesco Longobardi, “smaltire il derby non è impresa facile perche una delusione così è assolutamente difficile da smaltire. Dobbiamo ora riuscire a mantenere la rabbia e la cattiveria giusta per affrontare questa partita. Palestrina è un avversario che vive un buon momento che ha aggiustato un po' di cose con l'arrivo del nuovo allenatore, una squadra che vuole continuare a fare bene per portarsi il più possibile su in classifica. Certo però anche noi abbiamo estremo bisogno di punti” continua Longobardi, “la pallacanestro ci ha insegnato che può sempre succedere di tutto. Palestrina è una squadra completa, grossa sotto canestro e con gente forte fisicamente. Un buon mix di esperienza e gioventù”. Giocatori di qualità come Morri e Vitale con altri di grande freschezza atletica come il giovane Alessandri ed in più la presenza sotto canestro di gente possente e concreta come Gagliardo, Spigaglia o Benini. “Contro una squadra di queste qualità dovremo provare ad imporre il nostro gioco e cercare a viso aperto di fare nostra la partita, momenti difficili come quelli vissuti
contro il Potenza devono essere assolutamente superati dal gioco e dai risultati che dobbiamo essere bravi a mettere in campo. Dovremo fare una partita attenta con cattiveria e concentrazione giusta per riuscire a portare a casa il risultato”. Un ruolo importante in questo contesto lo potrà avere ancora una volta il pubblico materano che in queste ultime settimane non ha mai fatto mancare il proprio sostegno a Corvino e compagni garantendo un aiuto continuo in un momento difficile per la formazione materana. Anche oggi la spinta dei tifosi potrà risultare importante per riuscire a strappare quei due punti che vogliono dire coraggio, ottimismo e speranza in questo finale di stagione. Due punti che la Bawer vuole assolutamente cogliere. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
L’AVVERSARIA
Il capitano della formazione materana Francesco Longobardi
C2 Retrocessione Casalnuovo ko dopo un overtime
Colpo esterno della Lucos CASALNUOVO LUCOS
75 79
BASKET TEAM PELLICANO CASALNUOVO: Altamura 17, Di Donna 9, De Masi 26, Tufano 9, Tagliaferro 3, Capasso 1, Cerroni P 4, Cerroni F 6. All. Franco. LUCOS INGEST MONTESCAGLIOSO: Larocca 9, Visceglia 8, Resta D 22, Malvasi 3, Castellano 17, Resta G 8, Puntello 1, Ottaviano n.e. Tralli n.e. All. Michele Di Gioia. ARBITRI: De Lucia e Padula di Napoli. NOTE: Spettatori cento circa. Usciti per cinque falli Visceglia, Resta D, Capasso e Cerroni F. VINCE a Casalnuovo la Lucos Basket Montescaglioso. Dopo un tempo supplementare i ragazzi di Michele Di Gioia hanno piegato la resistenza del Basket Team Pellicano, fanalino di coda della poule retrocessione della C/2 di basket. La squadra lucana ha superato i campani al termine di una vera e propria battaglia che ha visto le
due squadre lottare gomito a gomito per tutti i quaranta minuti di gioco. Gara maschia, volitiva e gagliarda come nelle previsioni della vigilia, quella disputatasi ieri pomeriggio. La Lucos Montescaglioso ha giocato da par suo esibendo grinta, tenacia e duttilità tattica al cospetto di una squadra, quella del Basket Team Pellicano che ha cercato in tutte le maniere di imporre i ritmi migliori al match. La squadra lucana è stata brava con tutti i suoi effettivi a mantenere i nervi saldi, anche quando i campani si sono portati in testa alla partita. Nel supplementare è emersa la forza del gruppo di Di Gioia, capace di archiviare positivamente la gara. Proprio Michele Di Gioia, sul torpedone che ha condotto i lucani a Montescaglioso ha elogiato l'atteggiamento della squadra affermando: “Tutti i giocatori si sono espressi bene. Una menzione la meritano Davide Resta per i punti in attacco e il tandem Malvasi-Puntillo bravi dopo l'ingresso dalla panchina a farsi trovare pronti alla gara”. sport@luedi.it
C2 Promozione, torna Durante Ctr a caccia del primo sorriso SENISE - Ultima di andata dei playoff, girone promozione della C2 regionale campana ed ennesimo tentativo da parte del Senise, di sbloccare la casella dello zero in classifica generale. Prima che subentri l'angoscia. La squadra del presidente Mario Totaro, ha vissuto questo scorcio di torneo dovendo fare i conti con la indisponibilità di molti giocatori. Infortuni, influenza hanno decimato questo roster, che sicuramente avrà pure qualche deficienza ma tutto sommato, era pur sempre considerato il più attrezzato dell'intero quadro. La buona nuova dunque è il recupero, si spera completo, di Lino Durante, che rappresenta l'anima della squadra. Già domenica scorsa, ha provato per qualche minuto, ma senza forzare più di tanto, solo per cominciare a respirare l'aria della gara che gli manca oramai da alcuni mesi. Insieme a Durante, dovrebbero essere al meglio o quasi, anche Francesco Albanese, Rocco Palazzo e Giovanni Genovese. Ed ancora una volta di fronte ci sarà un avversario che lotta per le prime piazze. La classifica infatti propone un affollamento in testa, con cinque squadre al primo posto a otto punti e tra queste, la Tecno di Torre del Greco. Palla a due,
ore 18 al Palarotalupo. Domenica scorsa la squadra campana, ha superato in casa il Solofra, con il risultato di 95 a 73, agganciando la vetta dove ha trovato l'Agropoli, il Salerno, il Benevento ed il Giugliano. Per una seconda parte del torneo abbastanza incerta ed affascinante. Poco sotto, a quattro punti, ci sono proprio il Solofra ed il Monte di Procida che non si sentono affatto tagliati fuori. Soli soletti purtroppo ancora e sempre i lucani a zero punti. Per fortuna però, nonostante il grave ritardo, nessuno si fascia la testa perlomeno sulla salvaguardia della dignità. E poi c'è la gara nella gara, che riguarda il coach Massimo Festa, ancora a secco di vittorie. Un affronto che certo non meritava; primo per la sua ottima carriera e poi per aver calcato questo parquet di Senise, da protagonista. Tanto da essere eletto a beniamino da parte del pubblico di casa. Per il presidente Mario Totaro: “Cercheremo di stare calmi e di portare finalmente in porto la vittoria che ci manca come l'aria. Rispettiamo gli avversari, ma abbiamo la giusta carica per vincere e poi abbiamo il nostro grande pubblico che non aspetta altro”. Gianni Costantino sport@luedi.it
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Sport A Dilettanti Gresta: «La difesa è il punto di forza del team di Ponticiello»
Domenica 22 febbraio 2009
Levoni, adesso il blitz Potenza a San’Antimo in cerca di continuità RIPRENDERE in trasferta il cammino interrotto a Palestrina. E' questo l'imperativo d'obbligo in casa Levoni Potenza prima della sfida di questo pomeriggio alle 18 al Centro Sportivo di Sant'Antimo contro l'Igea. La gara, valevole per il settimo turno di ritorno della serie A Dilettanti vede gli atleti di Luigi Gresta partire al gran completo dopo aver recuperato Albano Maximo Chiarastella e Christian Femminini, entrambi reduci da influenza. La squadra potentina appare motivata e smaniosa di dare continuità al bel successo colto domenica nel derby casalingo contro la Bawer. Per questo motivo il complesso lucano sarà chiamato ad un duro esame in questa difficile partita. I campani sono reduci da una pesante sconfitta, ne conviene che la gara pomeridiana assume i connotati di una partita da seguire, sotto tutti i punti di vista. Rispetto alla sfida vinta domenica scorsa nel derby con la Bawer questa gara assume tatticamente i connotati di una contesa differente. L'Igea Sant'Antimo, guidata da Ciccio Ponticiello in panchina è compagine che fa della difesa il suo punto di riferimento. La Levoni ha preparato il confronto proprio sull'aspetto tattico, il gruppo anche ieri si è allenato al Pala Pergola evidenziando grossa concentrazione. La gara di questo pomeriggio sarà arbitrata dai signori Triffiletti di Messina e D'Amato di Roma. Una partita a scacchi quella che attende i complessi di Ciccio Ponticiello e Luigi Gresta. Il punteggio finale potrebbe essere basso anche in virtù del lavoro difensivo delle due formazioni in campo. Luigi Gresta, coach della Levoni Potenza ha parlato del match che attende i suoi atleti affermando: “Giocheremo su un campo difficile, il fattore campo potrebbe risultare decisivo.
L’AVVERSARIA
Grasso in azione (foto Andrea Mattiacci)
Saremo impegnati contro una squadra che fa della difesa il punto di forza. Per avere ragione dell'Igea dobbiamo eseguire bene i giochi in attacco”. Gresta è apparso categorico su un dato: “I miei atleti devono essere poco leziosi, sarà necessario giocare con
Luigi Gresta
maggiore raziocinio durante la gara”. Gresta desidera tanto tornare da Sant'Antimo con i due punti: “Avremo di fronte una squadra reduce da una brutta batosta, noi invece ci siamo rilanciati in classifica dopo il derby di domenica.
C'è tanta voglia di vincere nella nostra squadra e di riprendere il cammino interrotto”. Il coach della Levoni chiude con una riflessione sul Sant'Antimo: “In difesa non ha punti deboli, anzi questo è il settore del campo migliore per gli uomini di Ponti-
ciello. In attacco devono far girare la sfera tutti i giocatori che devono dare il proprio contributo. Da parte nostra bisogna mettere il granello di sabbia negli ingranaggi di gioco del Sant'Antimo che potrebbe costituire un vantaggio
di non poco conto”. E' vero, ma attenti alla pericolosità offensiva di Nicola Mei e di Damiano Dalfini. La gara della Levoni sarà trasmessa in diretta su Sportitalia e sul canale 955 del bouquet di Sky. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
C Dilettanti Arriva il Porto Empedocle mentre Castellitto darà forfait
Corporelle, testa-coda al Pala Pergola SFIDA apparentemente agevole per la Centre Corporelle Potenza nel settimo turno di ritorno del campionato maschile di serie C Dilettanti. La squadra di Dino De Angelis affronta questo pomeriggio alle 18 al Pala Pergola la Seap Porto Empedocle del coach Torriero. Il complesso potentino in settimana non è stato al completo, in virtù dell'infortunio patito da Mimmo Castellitto, costretto al forfait oggi pomeriggio, del risentimento alla gamba che ha afflitto Marco Pellegrini, del curioso incidente domestico occorso ad Antonello Marchese, che giocherà con i tre punti di sutura al capo, dopo aver sbattuto la testa contro una finestra e dell'influenza che ha colpito Nicolas Dimitriu. In questo senso la preparazione al match odierno, arbitrato dai signori Russo e Belfiore di Napoli non si presenta agevole. De Angelis sarà costretto a sciogliere i tanti dubbi
nel corso delle ore precedenti il match. Appare però scontata la presenza di Marchese, Pellegrini e Dimitriu. Una gara particolarmente strana, quella che attende Simone Ginefra e compagni contro il co-fanalino di coda del campionato, insieme al Patti. Il match disputato due settimane fa contro il Messina dovrà essere di monito alla squadra di Dino De Angelis che indipendentemente dai tanti assilli fisici non dovrà sottovalutare un complesso pericoloso, soprattutto nel cecchino Giocondo. Una partita sicuramente atipica, la prima in sette giorni, considerato il turno infrasettimanale di mercoledì che vedrà i biancocelesti impegnati sul difficile parquet di Adrano e di sabato nel big match con il Siracusa. Tre impegni che daranno linfa alla classifica dei potentini chiamati a confermare le ottime cose fatte vedere finora. In casa biancoceleste
Antonello Marchese sarà in campo nonostante i punti di sutura (foto Andrea Mattiacci)
l'atmosfera è serena, il ko di Gioia Tauro è alle spalle. Servirà tanta applicazione difensiva, la pericolosità in attacco e la gestione del match per superare lo scoglio empedoclino. Vito Pierri, assistent coach della Centre Corporelle Potenza ha analizzato la gara che attende i potentini. Pierri ha dichiarato: “La gara è facile sulla carta. Credo comunque che dobbiamo fare attenzione ai siciliani attestati nei bassi fondi della classifica ma intenzionati a giocar la gara da pari a pari contro di noi”. Pierri va avanti nella sua disamina: “Il match disputato contro il Messina dovrà essere da insegnamento per tutta la squadra. Contro la Seap Porto Empedocle servirà attenzione in difesa, concentrazione, scelta dei ritmi migliori e tanta pericolosità al tiro”. Il tecnico potentino fa altre considerazioni: “In questa gara a mio avviso servirà l'esperienza per tutta la
Coach Vito Pierri
squadra. Affronteremo un complesso giovane che punterà tutte le proprie carte sull'aggressività”. Ultima analisi di Pierri è per i tre incontri in sette giorni: “Saranno determinanti. Quella che va ad iniziare sarà una settimana decisiva, mercoledì affronteremo la trasferta di Adrano, poi saremo attesi sabato dal big match con il Siracusa. Ci faremo trovare pronti”. sport@luedi.it
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B Dilettanti Brogialdi ha studiato le contromisure per imbrigliare i siciliani
Bernalda, scontro play off Ad Agrigento per tentare il colpo grosso BERNALDA - Agrigento, la città della Valle dei Templi, una delle mete più ambite dell'infinito patrimonio storico-archeologico dell'italico stivale, la città che ospiterà stasera (PalaNicosia, ore 18, arbitri Borgioni di Roma e Noce di Latina) la sfida tra la squadra del presidente Moncada e la Terme di Abano di patron Gallotta. Ma i bellissimi templi rimarranno sullo sfondo perché i rossoblu non sono qui per fare turismo, bensì hanno il compito arduo di tentare il colpaccio in casa di una diretta concorrente nella corsa per garantirsi i playoff e magari per guadagnare una delle posizioni più vantaggiose alle spalle delle prime. Concetto, quest'ultimo, facile a dirsi ma molto meno facile a mettere in pratica visto che la formazione guidata da coach Corpaci ha le stesse mire dei ragazzi di Brogialdi e sul proprio parquet ha la testarda abitudine di rendere la vita difficile a tutti, forte di un roster che forse non fa squillare le trombe della opulenza né fa brillare i lustrini delle individualità super-pagate ma è composto da bravi cestisti ben assemblati ed amalgamati, dai più “stagionati” ed esperti come Tartaglia, Mayer, Pol Bodetto, ad altri più giovani ma non per questo meno interessanti come il regista Paparella che negli ultimi turni ha sfoderato brillanti prestazioni. La Cestistica è arrivata in Sicilia con il suo carico di entusiasmo legato alla classifica e alla vittoria di domenica scorsa, anche se lamenta ancora l'assenza di Albana (il quale, dipendesse da lui, pur di giocare nella sua regione scenderebbe in campo anche con le stampelle) e alcuni acciacchi non del tutto risolti per Silvestrini, Faggiano e Carpineti. Ma le speranze di un risultato positivo, per i tanti tifosi che stasera si ritroveranno in sede per seguire insieme l'andamento del match e per i pochissimi che saranno presenti nel
Il tecnico Brogialdi e accanto Roberto Russo in azione
palazzetto agrigentino, sono affidate alla forza ed alla compattezza del gruppo, qualità che, tra l'altro, sembra venir fuori in modo prepotente tra i lucani proprio contro gli avversari più forti. Una vittoria ad Agrigento sarebbe un vero e pro-
prio “Viagra” sportivo per le prospettive rossoblu in questo campionato, e sicuramente metterebbe a tacere definitivamente la piccola ed inutile polemica creatasi dopo la brutta sconfitta a Pozzuoli tra quanti hanno trovato esagerate e strumentali le cri-
tiche mosse alla squadra per la prestazione in terra campana e quanti invece ritengono giusto e doveroso pungolare la squadra per stimolarne la reazione; due correnti di pensiero contrapposte ma animate comunque da un denominatore comune: la passio-
ne per questa squadra e la voglia, illogica quanto si vuole ma inestirpabile nel tifoso, di vederla giocare sempre al massimo come se ciò fosse umanamente e sportivamente possibile. Meglio smetterla da parte di tutti (come pare stia avvenendo negli ultimi gior-
ni) visto oltretutto che i tifosi sono contentissimi del cammino fin qui percorso, che tecnico e giocatori sono amati dai supporters, e che la società è più rispettata che mai. In fondo non è successo nulla di grave. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
B Donne Assalto al Termini Imerese già sconfitto all’andata
Voglia di svoltare in casa Basilia LUNGA trasferta per la Basilia Codra Mediterranea Potenza nel settimo turno della Poule Promozione femminile di serie B/1. Il team capitanato da Sonia Crovatto affronta la Ekoclineergie Termini Imerese, sconfitta nella gara d'andata con il punteggio di 64 a 38. Per la Basilia Codra Mediterranea Potenza l'appuntamento di questo pomeriggio (si gioca alle 15:30) rappresenta l'occasione per riscattare le ultime opache prestazioni, culminate con le tre sconfitte consecutive. Per vincere la gara odierna la squadra di Marilia Sanza dovrà trovare d'incanto solidità offensiva e carattere, venuti meno durante le ultime uscite. Inoltre la squadra biancoceleste sarà chiamata a un confronto mol-
to serrato sotto le plance settore nevralgico del gioco delle lucane. La sfida di questo pomeriggio assume i connotati di una gara da vincere ad ogni costo considerate le sfaccettature di un match che potrebbe rappresentare un vero e proprio punto di svolta della poule promozione. In casa biancoceleste, sicure le assenze di Stefania D'Arenzo e Francesca Rubino, ancora claudicanti. La partita di questo pomeriggio al Polivalente di via dei Re d'Aragona sarà diretta dai signori Centorrino di Messina e Barbagallo di Acireale. Una gara, quella odierna preparata con dovizia di particolari dalle lucane, partite alla volta di Termini Imerese ieri mattina. A parlare del leit motiv di un confronto tutto da vivere è il coach Marilia Sanza che ha affermato:
“Affrontiamo una squadra che abbiamo già sconfitto pesantemente nel corso della gara d'andata. Abbiamo tutte le carte in regola per ben figurare al cospetto delle siciliane”. Coach Marilia Sanza parla del momento di forma della squadra: “Purtroppo mancheranno D'Arenzo e Rubino, per noi le due giocatrici sono importanti. Stefania ha cominciato ad allenarsi con la squadra, Francesca invece non ha ancora avviato la sua preparazione”. Il tecnico biancoceleste parla della sfida sul piano tattico: “Cercheremo di vincere il match sotto le plance. La presenza della Fornaro potrebbe stravolgere gli equilibri del match. Siamo più complete sul piano fisico e possiamo contrastare
Marilia Sanza
agevolmente le siciliane”. Alle sue atlete lancia un pressante appello: “Desidero vedere in campo una squadra cinica e saggia. Entrambe le caratteristiche potrebbero permetterci di vincere la partita”. f.menonna@luedi.it
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B Battuto il Cosenza grazie a Rispoli e Verrone
Superlativa Nigro Bng COSENZA NIGRO BNG
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CITTÀ DI COSENZA: Gervasi P., Carpino, Bruno, Laino, Perri, Sacco, Ferraro, Metallo, Papara. All.De Rango NIGRO BNG DEPORTIVO MATERA: Lepiscopia, Gammariello N., Martemucci, Caione, Rispoli, Miriello, Paolinho, Garcia, Verrone, Gammariello A., Rodrigo, Lopopolo. All. Bommino ARBITRI: Graziano di Palermo e Maggione di Palermo RETI: Nel primo tempo al '3 Perri, al '9 Ferraro, al '13 Bruno, al '18 e al '19 Rispoli. Nel secondo tempo al '3 Ferraro, al '14, '15 e '19 Verrone. Il capitano della Nigro Bng, Cesare Rispoli, e accanto Verrone
Calcio a 5
COSENZA - La Nigro Bng conferma il secondo poto in classifica. Il successo in casa
del Cosenza, maturato nel finale di partita, regala alla squadra di Bommino la conferma in seconda posizione nella graduatoria del campionato di serie B. La gara in terra calabrese è stata tirata ed avvincente. I padroni di casa vanno subito in vantaggio e acquisiscono un margine di tre reti. Prima del riposo ci pensa capitan Cesare Rispoli a rimettere in pedi la gara con una doppietta che consente di andare negli spogliatoi con maggiore serenità e con la consapevolezza di ribaltare il risultato, portando a casa l’intera posta in palio. Ad inizio ripresa è ancora Ferraro a spaventare la formazione del presidente Taratufolo, ma la tripletta del brasiliano Verrone cambia l’inerzia della partita regalando ai materani il successo, seppur sul filo di lama, che vale la conferma del secondo posto in classifica. a.mutasci@luedi.it
B Pesano le assenze di Stigliano e Ximenes. Illusorio il vantaggio lampo di Latorre
Crollo nella ripresa Lo Spazio Relax subisce quattro reti e va ko SPAZIO RELAX 1 REAL REGGIO 5 SPAZIO RELAX: Volpe, Sacco, Cifarelli, Lacetti, Di Lecce, Gasparetto, Pavone, Arribas, latorre, Picerno. All. Crapulli REAL REGGIO: Ferrara, Vadalà, Olivieri, Bianco, Marcianò, Pratticò, Durante, Grecorace, Surace, Logatto, Rappocciolo. All. Emo ARBITRI: De Luca di Sulmona, Divittorio di Isernia, cronometrista Giannella di Matera RETI: 19'' p.t. Latorre, 7' 8'' p.t. Olivieri, 7' 40'' s.t. Bianco, 10' 46'', 16' 26'' s.t. Surace, 15' 43'' Ferrara NOTE: ammonito al 13' 47'' Sacco MATERA - Uno Spazio Relax in formazione rimaneggiata perde contro una Real Reggio che conquista la posta in palio senza fare nulla di trascendentale. La squadra di mister Crapulli in campo lamentava l'assenza della sua punta di diamante Stiglini e Xiimenes. Con i giovani della Juniores, sotto la guida in campo di Gasparetto la formazione di Crapulli parte forte, offrendo un buon primo tempo che, se la dea bendata fosse stata un po' magnanima i due pali colpiti potevano far finire la prima parte della gara con un meritato vantaggio. Ma il primo tempo finisce in parità sull'uno a uno. Neanche il tempo di iniziare, prima palla dopo 17'' secondi con Gasparetto che tira e deviazione del portiere, palla a Pavone che subisce fallo. Al tiro Latorre che segna sul palo alla sua sinistra. Spazio Relax in vantaggio, a freddo, con gli ospiti che sorpresi devono riorganizzarsi. La prima azione ospite al 3' con Marcianò che tira, risponde Volpe con la deviazione in angolo. I materani lasciano il possesso al Reggio per poi ripartire pericolosamente come al 6'52'' con Arriba e Lacetti che si scambiano la palla e quest'ultimo tira colpendo il palo. La risposta del Reggio arriva da Olivieri che tutto solo avanti la porta poggia in rete un diagonale di Rappocciolo. Il pareggio non scoraggia il Relax che continua con le sue azioni pericolose. All'8'48'' bella azione di Arriba che evita due
Il portiere Fabio Volpe (foto Videouno)
Laccetti e accanto l’autore del gol Nico Latorre
avversari tira in porta ma risponde bene Ferrara. E' il momento di grande pressione della squadra di Crapulli, 11'52'' ancora un attacco Relax con tre conclusioni consecutive. Prima conclusione di Gasparetto, il portiere devia, palla a Lancetti che colpisce il secondo palo per i padroni di casa, l'azione continua con Pavone che tira e deviazione in angolo. Il team di Cra-
pulli sembra che oggi sia nella condizione di poter dare una bella soddisfazione, al 12'27'' capitan Gasparetto tenta di sorprendere con un pallonetto il portiere Ferrara che con un buon recupero blocca la palla. Il gol del vantaggio non arriva, siamo allo scadere e i padroni di casa corrono un brivido al 19'58'' con un lancio del portiere per Rappocciolo che schizza di testa la pal-
la sfiorando il palo. Pericolo scampato e squadre negli spogliatoi. La ripresa è attesa dai tifosi con ottimismo per quello che si è visto nel primo tempo, ma la tendenza è cambiata, è il Real Reggio che comincia a fare pressione, il primo pericolo al 2'20'' con una azione smarcante per Durante che tira, ma sulla linea salvataggio di Lacetti. Risponde capitan Gasparetto al 4' 30''
che da quasi centrocampo lascia partire un tiro che sfiora il palo, il momento cruciale arriva al 7'40''quando Bianco segna un gol tra palo e portiere portando in vantaggio il Reggio. Da questo momento cambiano gli equilibri in campo, il Relax pressa per recuperare offrendo il fianco al Reggio che con veloci ripartenze mettono a segno la terza rete al 10' con Sura-
ce, Crapulli non ci stà a perdere e tenta la carta del portiere volante, esce Volpe al suo posto Gasparetto. La mossa si rileva dolorosa, dando l'occasione al portiere Ferrara di mettere a segno la quarta rete con un pallonetto, che viene bissato al 16'26'' da Surace a porta sguarnita. Risultato finale 5 a 1 per i reggini. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
Sport 57 B1 Donne Ancora un ko per la formazione del coach Nino Gagliardi Domenica 22 febbraio 2009
La Pericolo non basta La Lore Lei s’arrende ad un Lamezia più completo PMLORELEIPOTENZA ENGECOLAMEZIA
1 3
25-27, 25-22, 16-25 22-25
PM LORE LEI POTENZA: Alexandrova, Fiore, Mascaro 17, Ligrani (L), Sarcina 10, Pericolo 25, Pagano, Carrozzo 4, Torrisi 9, Frasca. Allenatore: Nino Gagliardi ENGECO LAMEZIA: Gentile, Voci, Barbieri, Filò 14, Aprea 7, D. Tosheva 4, Scarcella, Scalise, Salvi 15, Catalano, R. Tosheva, David 17, Pichierri 12. Allenatore: Rino Guzzo ARBITRI: Canessa e Zingaro NOTE: durata set: 32', 28', 22', 28' per un totale di 1 ora e 50 minuti. Battute vincenti: Potenza 0, Lamezia 2 ; battute sbagliate: Potenza 6, Lamezia 5. POTENZA - Passa anche al Pala Pargola la Engeco Lamezia, dando seguito alla favola di un primato sul quale nessuno avrebbe scommesso un centesimo ad inizio stagione. Davvero poco da recriminare per la Lore Lei, che ha combattuto centimetro dopo
Un attacco della Lore Lei murato dal Lamezia (Mattiacci)
centimetro per tre parziali su quattro regalando quasi due ore di bella pallavolo ai (troppo) pochi affezionati presenti a Rossellino. Non basta alle rossoblu la dinamite nelle braccia di Anna Pericolo, miglior realizzatrice sul parquet con i suoi 25 punti seguita a ruota da Mascaro a quota 17. La chiave di lettura è pro-
prio questa: la Lorelei ha le due migliori attaccanti - insieme alla calabrese David ma il Lamezia ha tutto il resto. A partire da un'alzatrice che per la B1 è lusso sfrenato, la bulgara Desy Tosheva. E' altissima la percentuale di potenziali attacchi puliti serviti ai martelli gialloblu, sembrano dipinte a mano le trame in regia, mai scontate. In più ci mette quattro punti, sfruttando tutti i fondamentali: battuta vincente, muro, attacco per vie centrali. Da applausi. Ma fanno la differenza anche un muro che dà abbondanti centimetri alle padrone di casa e una varietà di soluzioni offensive - almeno quattro, tutte di pari impatto - che Gagliardi non ha. Merita di essere citata Filò, brasiliana 40enne un po' arrugginita ma che alla lunga fa ricordare agli appassionati di averla vista all'opera nelle olimpiadi di Atlanta, medaglia di bronzo con le verdeoro. Ripercorrendo la partita, in ogni caso, Carrozzo e compagne non hanno mai sfigurato se non nel terzo set. Col senno di poi il rammarico più
grande per le potentine riguarda proprio la prima frazione, quando un errore delle ospiti aveva portato il tabellone sul 25-24 prima di un tris letale firmato David-Filò-Pichierri (ex di turno) che dava il vantaggio alla capolista. Ancora una volta Potenza va in tilt ad un passo dal traguardo, però trova la forza di reagire portandosi sull'1-1 in un secondo set dominato dagli errori gratuiti. Ma la parità non fa bene alle potentine, che reggono fino a metà del terzo periodo (12-12) prima di capitolare sotto un parzialone di 12-1 in cui la centrale gialloblu Giulia Salvi fa la voce grossa. Il 25 -16 finale lascia intendere l'inerzia dell'incontro, ma le padrone di casa non mollano. Quarta e decisiva partita, in attacco fanno il loro anche Sarcina e Torrisi e si arriva 20 pari, ma è a muro che si avverte la differenza. La scatenata David chiude i conti, Lamezia fa festa. Nonostante un coraggio da leonesse vere, le ragazze di Gagliardi vedono i play-off più lontani. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
B2 Uomini La squadra di Stigliano lascia un punto imprevisto ai siciliani
Lagonegro vince al tie-break Fanalino di coda Mazara sorprendentemente vivo LAGONEGRO MAZARA DEL VALLO
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22-25, 25-22, 22-25, 25-18, 15-7
MAZARA SIDEL INFISSI LAGONEGRO: Calabria, Cimino, Ruggiero, Crusco, Orlando, Imperio,, Cantisani, Luglio, Carlomagno, Manzolillo. Vita. All. Stigliano ESSEPIAUTO PEGASO AMBIENTE MAZARA DEL VALLO: Campo, Gancitano, Atria, Lentini, Sclafani, Sossio, La Paola , Agola, Calandro, Bono, Tramonte, Tamburello, Boscarino All. Riccuto ARBITRI: Donnabella Nicola di Salerno , Apicella Alessandra di Salerno NOTE: Tempi si gioco: 22', 25', 26', 23', 13'. PARTITA stregata per la Sidel che
contro i siciliani del Mazara del Vallo riescono a vincere solo al tie break. Con lo stesso copione dell'andata, gli uomini di Stigliano vanno sotto di un set per poi recuperare il secondo ma la situazione poi non evolve subito al meglio per la formazione di casa. Al cospetto della Sidel c'è un avversario che nonostante l'ultima posizione in classifica, fa il suo gioco portandosi in vantaggio e lasciando impietriti i lagonegresi, irriconoscibili in molte zone del campo. Non sono entrati subito in partita gli uomini di Stigliano e hanno lasciato, nel primo set, il vantaggio sempre degli avversari. Il copione cambia nel secondo set quando la Sidel riparte con una marcia in più, pur facendosi recuperare più volte dai siciliani, che non sembrano affatto cedere ai padroni di casa. Il Mazara infatti recupera energie e si aggiudica un terzo
set caratterizzato da molto nervosismo in campo. Le decisioni poco chiare degli arbitri condizionano l'andamento della partita ma la Sidel non fa scoraggiare e a salire in cattedra è il Capitano Calabria, sempre decisivo nei momenti importanti. Il vantaggio della Sidel anche nel quarto set prosegue prima sul 20-15 e poi si rimette tutto al tie break grazie alle palle decisive di Cantisani, che risponde come sempre alle chiamate importanti. Nell'ultima frazione di gioco non c'è storia per i siciliani, che nonostante tutto ci hanno provato a credere, ma la superiorità della Sidel si fa sentire e il finale è disarmante per il Mazara che cede per 15-7 ai lagonegresi. “Punti decisivi sono stati quelli di oggi- ha commentato il Presidente Cosentino- per continuare nella lotta alla salvezza, per noi fondamentale in questo momento”.
B2 Donne Contro il Battipaglia a caccia del riscatto
Giocoleria, riecco la Muscillo PER IL VENTESIMO turno stagionale (il quinto di ritorno), Giocoleria impegnata di nuovo sul campo della Caizzo. Dopo la negativa trasferta di Trani, sul cui esito ha influito, oltre alla forza della prima della classe, la non eccezionale vena di Avena e compagne (tra l'altro presentatesi in terra barese prive di una pedina pesante come Angelica Muscillo, oggi di nuovo abile e arruolabile), le biancazzurre di Caliendo ospiteranno stesera la Cofimar Battipaglia. La formazione salernitana, che ha già dimostrato, quest'anno, di risultare ostica per l'Asci, arriva a Potenza con il morale alle stelle dopo i tre successi consecutivi che le hanno consentito di uscire dalla zona rossa della classifica. Francesca Nolè e socie, al momento decime e attardate di quattro punti rispetto alla Giocoleria, proveranno così a piazzare il colpo gobbo in terra lucana, che le rilancerebbe
La Muscillo
definitivamente per la salvezza. È altrettanto chiaro però che l'occasione che si presenta questo pomeriggio alla Caliendo band per staccare con decisione una diretta rivale, e aumentare il gap sulla zona pericolosa della graduatoria, è piuttosto ghiotta. D'ora in avanti l'Asci non potrà lasciarsi sfuggire alcuna opportunità per marcare punti, specie
in casa, ed ecco così che un successo pieno sul Battipaglia rappresenterebbe, per il team potentino, l'antipasto ideale per la volata finale del campionato. «Sappiamo bene - conferma Nello Caliendo - che si tratta di una sfida delicata, sia per la posizione di classifica delle due squadre che per il notevole agonismo che contraddistingue le nostre avversarie. Loro hanno dimostrato di essere un complesso molto compatto e agguerrito, come peraltro abbiamo potuto apprezzare direttamente sia all'andata che nei due precedenti di coppa Italia (in tutte e tre le occasioni i match si risolsero al quinto set, con un bilancio di due vittorie a una per le campane). Ma noi cercheremo di far fruttare al meglio il fattore casalingo, fiduciosi di riuscire a confermare il nostro buono stato di forma complessivo». Luca Carlone sport@luedi.it
B2 Donne Netto 3-0 a Molfetta
La Time Matera va sul velluto AZZURRAMOLFETTA TIMEVOLLEYMATERA
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14 - 25, 16 - 25, 15 - 25
AZZURRA MOLFETTA: Brattoli 1, D’Agostino, Di Bucchianico 7, De Gennaro n.e., Francioso 6, Laforgi n.e., Marasco 6, Nappi 2, Racanati 1, Testini 3, Fortunato (L), Delia 1. All. Matera TIME VOLLEY MATERA: Vecerkova 22, De Vita (L), Romano J 6, Di Blasi 10 , Amati 4 , Romano E. 7, Russo n.e., Calculli n.e., Sarra n.e. Buonfiglio 14. All Galtieri ARBITRI: Guglielmi di Isernia e Petruccelli di Campobasso NOTE: Battute vincenti: Molfetta 2, Matera 7. Battute sbagliate: Molfetta 2 , Matera 2 . Tempi di gioco: 22', 23', 19' per un totale di 1 ora e 4' MOLFETTA - Sono 47 i punti che ha la Time Volley conquista dopo la bella vittoria ottenuta ieri sera al PalaPoli di Molfetta, contro l'Azzurra di Annagrazia Matera. La squadra materana ha passato una settimana davvero difficile, coach Galtieri è partito preoccupato per l'assenza del capitano Ristits malata, e le precarie condizioni delle altre atlete debilitate dall'influenza che ha colpito l'intera formazione , con l'alzatrice Amati che stoicamente con 38 di febbre è partita con il gruppo. Ma come spesso è accaduto in questo campionato nei momenti difficili esce fuori il carattere e la caratura tecnica di questa squadra. Davvero una bella soddisfazione per la società, segno di maturità edi forte coesione del gruppo che nei momenti difficli riesce sempre ad uscirne fuori. La gara è stata da subito messa sul binario dell'aggressione in modo da far capire alle padrone di casa, che di fronte avevano quella squadra che ha dettato
In luce la Bonfiglio
legge in tutto il girone di andata, che avrebbero portato via i tre punti. Così è stato, la Time Volley per tutta la partita è stata sempre in vantaggio, tranne nel terzo set al time out tecnico, poi la superiorità è stata schiacciante anche i parziali lo evidenziano. Se le ragazze che non erano al meglio continuano con questo atteggiamento si può essere molto fiduciosi nel prosieguo del campionato, bisogna aspettare che questo momento di sfortuna che stà attraversando, tra infortuni e malattie, consegnino al coach Galtieri una rosa al completo e in condizione per affrontare gli scontri diretti. Questa vittoria ha una buona risonanza per le avversarie, perché è venuta con l'assenza della Ristits, a dimostrazione che non dipendono solo da lei ma che tutto il gruppo è valido. Tutte da elogiare e con i 14 punti la Buonfiglio sembra quasi recuperata. Ora bisogna pensare allo scontro diretto di sabato contro la Nati a Taranto che insegue le materane per un posto ai Play off. vi.bo.
B2 Donne, la Planitalia prova a battere lo Scafati MONTESCAGLIOSO- La Planitalia Monte- conosce solo la sconfitta, senza riuscire a scaglioso, nella quinta giornata di ritorno conquistare punti nelle ultime sei di esse. del campionato di serie B/2 femminile, oggi L'ultima squadra affrontata dalle montesi, alle ore 18, presso il proprio impianto di il Benevento, con i tre punti incamerati, sagioco, il Palauditorium “Karol Wojtyla”, le a quota 35 in classifica, tre punti al di sotto della prossima avversaria. ospita la Tekla Volley Scafati Una situazione positiva è vis(Salerno). Nella partita di ansuta anche dalla Tekla Volley data, giocatasi lo scorso 18 Scafati, squadra che ha sinoottobre, le salernitane si imra ottenuto 38 punti che le posero con il punteggio di 3valgono la quinta posizione 1 (25-20, 23-25, 25-23, 25in classifica, reduce dalla 22). Nell'occasione, come partita casalinga vittoriosa, confermato dalla successioper 3-1, ottenuta contro l'Italne dei parziali, la squadra gest Tuglie (LE). Dopo l'immontese rimase in partita sipegno casalingo con le salerno all'ultimo contendendo i nitane, la Planitalia si rechetre punti alla squadra di carà sul campo del Sala Consilisa. Attualmente la squadra na, per ospitare, in seguito, a di Montescaglioso non vive Montescaglioso, la Giocoleun momento molto felice per ria Potenza, gara in proquel che riguarda i risultati. gramma l'8 marzo prossimo, La squadra di Montescaglioprimo dei due derby lucani so, infatti, viene dalla sconfitche la squadra montese giota per 3-1 (25/ 15; 23/25; Regiane Falsarella cherà come squadra ospitan25/22; 25/19) maturata sul campo dell'AS Benevento Volley, che la fa te. Il secondo, molto atteso, vedrà a Monterimanere ancorata, con i soli sette punti scaglioso, il 22 marzo, la Time Volley Mateconquistati, in penultima posizione. La ra allenata da Tommaso Galtieri, nella quasquadra montese, affidata ad Egidio Moto- le militano le ex Ilenia Di Blasi, Roberta Calla, nonostante l'impegno profuso in campo culli e Teresa Russo. e la presenza di un'atleta esperta come ReMichele Marchitelli giane Falsarella, da sette gare consecutive sport@luedi.it
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Sport
Domenica 22 febbraio 2009
Hockey A2 La Raro deve fare a meno del portiere Picca e il Correggio ringrazia
Beffata la Pattinomania Matera RARO CORREGGIO
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PATTINOMANIA: Picca, Gaudiano, Barbano, Papapietro, Nicoletti G, Nicoletti L, Cellura, Vivilecchia, Xiloyannis, Xiloyannis. All. Massari CORREGGIO: Ferrari, Farina, Malavasi, Siberiani, Papapietro, Carboni, Lanaro, Jara, Colombini. All. Ialacci ARBITRO: Fasciano di Giovinazzo RETI: 33'' pt Papapietro P, 2'38'' pt Vivilecchia, 22' pt Barbano, 5'04'' e 13'10'' st Siberiani
PATTINOMANIA sfortunata. E' terminata tre a due a favore del Correggio la seconda sfida della poule promozione. Niente da fare, dunque, per i materani che hanno raccolto la seconda sconfitta consecutiva dopo quella di Sarzana. Contro gli emiliani, mister Massari ha dovuto fare a meno del portiere titolare, Picca, che è stato sostituito per l'intero arco del match dal giovane Giacomo Xiloyannis che ha disputato un'ottima gara. La sfida iniziava in salita per i biancazzurri che, a soli trenta secondi dal fischio d'inizio, passavano in svantaggio grazie alla rete di Pietro
Papapietro. Un gol lampo per gli ospiti che non abbatteva i materani che avevano la ghiotta occasione di pareggiare con Cellura ma il suo rigore non era preciso. Il pareggio era nell'aria: 38 secondi dopo, infatti, veniva firmato da Vivilecchia. La Pattinomania sembrava aver ritrovato la verve dell'ultima parte della regular season riuscendo anche a raggiungere il vantaggio con Michele Barbano, non al top della condizione e impiegato a tratti da mister Massari, che realizzava un tiro libero. Conquistato il vantaggio, i materani provavano a realiz-
zare la rete della sicurezza con gli assalti di Gaudiano e Vivilecchia ma senza fortuna, mentre a meno di tre minuti dal termine del primo tempo, il Correggio otteneva un rigore ma Jara imitava Cellura e mandava il pallino fuori bersaglio. Nella ripresa, gli ospiti entravano in pista più determinati della Pattinomania e al minuto 5'04'' trovavano il pareggio con Siberiani che segnava su rigore. Sul due a due, gli ospiti continuavano a pungere mentre i materani cercavano la rete del nuovo vantaggio in contropiede. In evidenza Xiloyannis bravo a chiudere la porta sui ripetuti
Vivilecchia della Raro Pattinomania Matera (foto Videouno)
tiri di Carboni e Farina; il giovane portiere materano, però, nulla poteva sul tiro beffardo stanza di Siberiani che si in-
saccava in rete per il tre a due finale. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Pallanuoto B Uomini Scotti Galletta è il più prolifico con cinque reti
Quinta perla della Basilicata Facile successo contro il Blu Team Catania BASILICATA BLU TEAM
Atletica Figundio presidente
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BASILICATA NUOTO 2000 POTENZA: Brigante, De Rosa, Mancusi, Maglitto, Bruschini, Fortarezza, Perillo, Fiorentino, Jaleggio, Di Palma, Campese, Volta, Scotti Galletta. All. Francesco Silipo. BLU TEAM CATANIA: Sciuto, Lizzio, Conte, Favo, Mirabella, Ninfa, Troina, Pitanza, Fellito, Spitaleri, Scuderi, Insanguine, Castrigio. All. Ajosa. ARBITRO: Tegini di Roma. PARZIALI: 0-0, 4-1, 8-2, 146. RETI: Potenza: De Rosa, 2 Bruschini, Perillo, 3 Jaleggio, Campese, Volta, 5 Scotti Galletta. Catania: 2 Pitanza, Scuderi, 2 Castrigio, Insanguine. VINCE facile la Basilicata Nuoto 2000 Potenza alla Piscina Felice Scandone di Napoli nel confronto valevole per il sesto turno del campionato maschile di pallanuoto. Gara senza storia, quella disputata a Napoli con la Basilicata Nuoto 2000 Potenza che ha letteralmente dominato la sfida annichilendo i
La CorrerePollino rinnova il direttivo
De Rosa e Bruschini ieri a segno contro il Blue Team Catania (foto Andrea Mattiacci)
catanesi. E pensare che il primo tempo è andato in… bianco con le due squadre incapaci di pungere in attacco. Dal secondo quarto in poi le due formazioni hanno cominciato a fare sul serio ma è stata la Basilicata Nuoto 2000 Potenza a dominare la scena realizzando con Scotti Galletta, autore alla fine di cinque reti le marcature che hanno praticamente ipote-
cato il successo. Nella terza frazione la gara ha ricalcato lo stesso clichè della seconda, con la Basilicata Nuoto 2000 Potenza che ha praticamente annientato ogni ambizione dei siciliani. La squadra di Silipo ha avuto il merito di allungare il passo e di contenere nel quarto parziale di gioco, gli inutili tentativi di rimonta dei catanesi. Oltre alle cinque mar-
cature di Riccardo Scotti Galletta da segnalare la prima rete di Volta in serie B su rigore e la prima segnatura stagionale di Perillo. I giovani cominciano a dare soddisfazioni al tecnico Francesco Silipo che può contare su una squadra solida e ora seconda in classifica prima della sfida di sabato prossimo contro la Telimar. f.menonna@luedi.it
Danza Sportiva Ottimo piazzamento nel campionato interregionale
Gradino più basso del podio per Dragone VICINISSIMO all'Olimpo della Danza Sportiva Italiana. Il materano doc Stefano Dragone, di diciannove anni, vive, con la sua compagna d'avventura Luisa Tamborra di Terlizzi, un momento magico. Nell'ultima apparizione, infatti, i due ballerini hanno raggiunto il terzo gradino del podio nella terza gara del Campionato Interregionale di Circuito delle Classi “B”, che permetterà loro, mantenendo questo standard nelle prossime apparizioni, di accedere alla categoria superiore, la Classe “A”, nella quale di confrontano i massimi talenti italiani della danza sportiva. Quel talento che Stefano Dragone dimostra quotidianamente di voler diventare e che certamente, a livello caratteriale non gli manca. Il giovane ballerino materno, infatti, oltre a calcare i parquet della danza da oltre un decennio, a dispetto della sua giovane età ha già preso una dura e difficile decisione per poter proseguire nel suoi intento, diventare uno dei migliori danzatori italiani. “Anche se oggi -afferma Stefano Dragone- sono costretto ad esibirmi per conto di una società pugliese (la Vasco Studio Dance di Terlizzi, ndr) sento di difendere le tradizioni e la cultura della mia terra. Sono pochi i colleghi lucani che incontro nelle varie competizioni a livello nazionale, ma se si vogliono raggiungere i massimi livelli, bisogna fare del-
il ballerino Stefano Dragone
le scelte a volte difficili”. La scelta di viaggiare per coltivare al meglio una grande passione è stata presa circa due anni fa da Stefano, che con il suo borsone carico di sogni e speranze quasi quotidianamente raggiunge il Maestro Francesco Vasco a Terlizzi, dove con impegno costante e grande dedizione si allena con l'obbiettivo di raggiungere la Classe “A” delle Danze Standard, che comprendono Valzer Inglese, Tango, Valzer Viennese, Slow Fox e Quik Step. Questo salto di categorie permetterebbe di portare non solo il giovane ballerino materano nella massima categoria del suo sport preferito, ma coinvolgerebbe tutti gli appassionati cittadini per questo sport.
“Il terzo posto di domenica in quel di Melfi -continua il diciannovenne ballerino della città dei Sassi- ha rappresentato per me e per la mia dama Luisa una grandissima soddisfazione, che sommata al sesto posto sulle venti coppie presenti a Reggio Calabria e al quinto posto sulle quindici coppie presenti alla prima tappa di Eboli, ripagano due anni di sacrifici e di duro allenamento. Ciò che rende tutto possibile, comunque, è soprattutto -conclude Stefano Dragone- la passione che mi lega a questo sport, che mi permette di dimenticare tutto e di concentrarmi solo sulla tecnica e i programmi alle prime note di un Valzer o di un Tango”. La storia personale di Stefano Dragone ci parla di un'intera famiglia di ballerini, che a partire da papà Franco e mamma Anna arriva sino alla piccola sorella Camilla e alla zia Angela. Tutti uniti in quella che è la passione per le Danze Standard, praticamente nel Dna della famiglia Dragone. Ora, a Stefano e Luisa mancano solamente due appuntamenti e la finale di Foligno nel mese di Maggio per raggiungere il traguardo sperato e cercato. Manca poco al traguardo e di certo i due ragazzi non smetteranno di dare il massimo per raggiungere la Classe “A”, il loro sogno. Francesco Calia sport@luedi.it
Sarubbi e Figundio con Andriani al centro
CHIAROMONTE - Si è rinnovato il direttivo societario dell'ASD “CorrerePollino”. La società sportiva Lucana, con sede a Chiaromonte, che da anni organizza e partecipa a gare di corsa campestre e maratone, rinnova la fiducia al presidente Antonio Figundio, che inoltre, è stato anche nominato Referente nella Federazione Italiana di Atletica leggera di Basilicata, entrando a far parte del direttivo regionale 2009-2012. Grande soddisfazione, quindi, all'interno della società sinnica di atletica leggera per la nomina del suo presidente nel direttivo regionale. Il giusto riconoscimento, per i numerosi successi ottenuti dalla società durante l'arco dell'anno precedente, ricordando che la società è stata anche premiata dalla Provincia di Potenza come miglior squadra del Senisese-Pollino 2008. La ASD “CorrerePollino”, oltre che rinnovare la fiducia al presidente Figundio, ha rieletto: Tanese Rodolfo: (Vice Presidente); Sarubbi Stefano: (Consigliere Responsabile di Segreteria); Viceconte Domenico Donato: (Consigliere Responsabile Area S. Severino Lucano); Lufrano Francesco: (Consigliere Responsabile Area Terranova del Pollino); Carlomagno Nicola: (Consigliere Responsabile Pubblicità, Immagine, e sito Internet); Di Salvo dr. Giovanni: (Istruttore); De Biase dr. Vincenzo: (Medico Sociale). Dopo l'organizzazione amministrativa,
si passa a quella sportiva. Nei primi di febbraio, si è disputata la prima prova dei campionati regionali di cross per le categorie TM e Master. L'ASD Atletica CorrerePollino, dopo aver conquistato il titolo regionale di società per la disciplina cross lungo - Categoria Assoluti-, il titolo provinciale individuale nella categoria esordienti grazie alle gesta del piccolo atleta Nicola Figundio, si è aggiudicato anche il titolo regionale di squadra - Categoria Cadetti. Grande soddisfazione per il neo iscritto Edoardo Stefanizzi che ha conquistato il podio nella categoria Ragazzi, giungendo terzo al traguardo sotto la pesante pioggia che si è abbattuta sul terreno di gara. Ora, bisogna terminare quello che si è incominciato, infatti, oggi, i ragazzi del team, disputeranno più agguerriti che mai, la terza prova del Campionato Regionale Di Cross, la seconda valida per la classifica del campionato a squadra delle categorie TM e Master. Il team sinnico cercherà di conquistare quanti più punti è possibile, sommandoli a quelli della scorsa prova, per conquistare un buon piazzamento nella definitiva classifica generale di società. Diversi sono gli atleti della CorrerePollino che si candidano a vincere, come negli anni scorsi, i vari titoli individuali di Campioni Regionali delle varie categorie. Lucio Vitale sport@luedi.it
Sport 59 Rugby Amichevole con la squadra locale per diffondere la disciplina della palla ovale Domenica 22 febbraio 2009
Nasce l’asse Matera-Parma La società del Super 10 nella città dei Sassi MATERA - Nasce una nuova società e un nuovo sport il Rugby. Presentata ieri mattina presso la sala del consiglio comunale alla presenza del sindaco Emilio Nicola Buccico la società ASD Rugby Matera. Grazie alla passione di alcuni ragazzi materni in testa il presidente Francesco Paolo Muscaridola, che giocano nella vicina Santeramo. Hanno deciso che anche Matera doveva dare una opportunità a tutti quelli che sono appassionati del Rugby creando una società. Alla presentazione ospiti d'onore la società e la squadra del Gran Parma Rugby che milita nel massimo campionato e che nelle loro fila si forgiano della presenza di giocatori che militano o hanno militato in Nazionale. Il sindaco da il benvenuto alla società parmense e al suo presidente, e dice di essere contento che Matera possa avere una società che rappresenta uno sport in grande crescita in Italia e che ha grosse tradizioni di correttezza e ospitalità. Il sindaco promette un interessamento per una
Buccico riceve il dono della palla ovale e la maglia e accanto Riaan May
struttura adeguata per gli incontri e gli allenamenti, perché la struttura della Martella non è idonea per questo tipo di gare. Non mancherà oggi pomeriggio per gli incontri amichevoli che si disputeranno alle ore
Ecco il programma di Latorre
Il comitato Fipav del materano traccia la via “SUPERARE l'emergenza di qualificazione in tutti i settori che riguardano la Fipav di Matera”. Questo è il primo obbiettivo che si propone il Comitato Provinciale materano della Federazione Italiana Pallavolo, nella persona del suo rieletto (per la terza volta consecutiva, ndr) presidente Pasquale Latorre, per potersi rilanciare a tutti i livelli. Infatti, in questo modo ha aperto il suo intervento il presidente provinciale dinanzi al Direttivo del Centro di Qualificazione Provinciale. “Il Centro di Qualificazione Provinciale -ha continuato Latorre nel suo intervento- oltre a svolgere l'importante funzione di raccolta dati e dedicarsi in modo particolare ai settori Scuola e Mini Volley, rappresenta il vero e proprio fiore all'occhiello di questo Comitato Provinciale, e sarà impegnato in maniera sempre più marcata nella qualificazione della classe dirigente, di quella arbitrale, dei tecnici e degli atleti. Senza escludere l'attività volta ad elevare la penetrazione del volley nelle scuole, e vista la complessità del lavoro il Comitato stilerà entro il 10 giugno un programma delle misure e degli interventi da adottare”. Luigi Liguori è stato eletto Coordinatore del Centro di Qualificazione Provinciale, ed ha ufficializzato la composizione settoriale del Centro. Chiara Latorre sarà la responsabile del Settore Arbitrale, mentre è stato assegnato a Tommaso Galtieri il ruolo di responsabile del Settore Allenatori. Il Settore Osservatori Arbitrali, invece, è stato messo nelle mani di Cosimo Iacovuzzi. Un arduo compito è stato riservato al professor Francesco Lapolla ed a Antonio Delia, che sono stati insigniti del ruolo di responsabili del Settore Selezionatori, con il compito di metter su delle rappresentative competitive in tempi brevi. Allo stesso Lapolla è stato assegnato il ruolo di responsabile del Settore Scuola e Minivolley. Chiudono la cerchia della responsabilità nei diversi settori Francesco Schiuma e Nunzia Spinelli, che dovranno migliorare i rapporti della Federazione Provinciale rispettivamente nei confronti del mondo dirigenziale e nel campo del Beach Volley. fra.cal.
15. Oltre al Gran Parma partecipa la società A.S. Rugby Bari. Il presidente del Parma Andrea Baldini, ha voluto ringraziare per l'ospitalità, ed è rimasto affascinato dalla città venendoci per la prima volta. Un elogio viene
fatto ai ragazzi materani che iniziano questa avventura, considerandola come un inizio di legame tra Nord e Sud per questo sport. Anche l'allenatore del Parma Riaan May Sudafricano contento che il rugby cominci a scen-
dere verso il sud Italia e augura che l'avventura non si areni e che tanti ragazzini possano appassionarsi a questo sport perché loro sono la base. Al presidente Muscaridola chiediamo quale obbiettivo che si è posta la so-
cietà. «Il nostro obbiettivo è quello di creare un buon gruppo di lavoro per poter divulgare il rugby a Matera e poi cercare di cominciare per settembre a fondare un settore giovanile, abbiamo intenzione di divulgarlo anche nelle scuole per far appassionare i ragazzi, sperando che il comune ci possa dare una struttura adeguata, poi ci farebbe piacere che qualche sponsor si faccia avanti, visto che l'onere economico è tutto a carico nostro senza aiuti, devo ringraziare il presidente Marco Labalestra, gli amici di Santeramo che circa otto anni fa mi hanno fatto conoscere il Rugby, inoltre vorrei dire, che se ci sono ragazzi interessati ad iscriversi possono rivolgersi il giovedì durante gli allenamenti al campo la Martella dalle 20 alle 22, oppure inviando una mail a rugbymatera@gmail.com». Il Sindaco dona una riproduzione della città in terracotta al Parma, e ricevendo la mitica palla ovale, ed una maglietta della squadra. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
Calcio a 5 Successo per la Coppa Carnevale di Scanzano
Acli, trofeo al Nova Siri SCANZANO - Si è assegnata la prima Coppa Carnevale under 14 organizzata dall'Us Acli Provinciale di Matera. Disputatosi presso il Palazzetto dello Sport di Scanzano Jonico, questo primo trofeo ha visto la partecipazione di tre compagini. I padroni di casa del Global Sporting Club Scanzano hanno ospitato l'Atletico Marconia ed il Real Nova Siri. Le tre squadre si sono sfidate in un torneo all'italiana, con scontri diretti ed una classifica generale a sancire la vincente. Ne è uscita vincitrice la compagini di Nova Siri, squadra più affiatata e che si è distinta in maniera concreta nelle due gare disputate vincendo nettamente per 8-0 contro l'Atletico Marconia e superando i padroni di casa del Global Sporting Club per 6-2. Questi due risultati hanno permesso agli jonici di sollevare al termine del torneo il trofeo senza grossi problemi. L'altro incontro è terminato 7-5 per i padroni di casa, che hanno superato, seppur soffrendo, l'Atletico Marconia. Hanno arbitrato i tre incontri Francesco Casulli e Luigi Florio. Soddisfazione da parte dei dirigenti provinciali Us Acli. “Abbiamo organizzato la prima Coppa Carnevale di calcio a Cinque -spiega Vincenzo Di Sanzoin risposta alla domanda di Sport delle società affiliate di Scanzano, Nova siri e Marconia. Abbiamo già programmato di far partire per la terza decade del mese di Marzo il primo Campionato Giovanile Provinciale di calcio a Cinque Under 14. Le iscrizioni scadranno improrogabilmente il 15 Marzo e si potranno effettuare rivolgendosi alla Sede Provinciale dell'US Acli di Matera in Piazza Eraclea, 28 Policoro oppure telefonando al numero 3495539821 o inviando una e-mail a matera@usacli.org”. Ma pareri positivi per questa iniziativa dell'Associazione sono arrivati anche dai tecnici delle tre squadre che ne hanno preso parte. È piaciuta la formula e la possibilità concessa alle società per formare delle compagini unite e preparate ad affrontare il campionato, ormai prossimo al suo inizio. “La squa-
Il Real Nova Siri e accanto il Global Sporting Club Scanzano
I ragazzi dell’Atletico Marconia
dra si è formata quest'anno -afferma Federico Mercorella, allenatore dell'Atletico Marconia- e per molti ragazzi è la prima volta che partecipano ad un attività agonistica. Il loro primo interesse è portare avanti lo spirito di divertimento e di partecipazione. Un ringraziamento particolare va rivolto ai genitori Angelo, Salvatore e Franco per la loro disponibilità”. Molto più cinico, invece l'allenatore della squadra vittoriosa della Prima Coppa Carnevale under 14, Cristian Di Leo. “Abbiamo vinto perché abbiamo un gruppo ben affiatato, che lavora insieme da due anni -
spiega l'allenatore del Real Noa Siri- e siamo pronti alla partecipazione al campionato che partirà anche per permettere ai ragazzi di confrontarsi con i pari età di altre zone della provincia”. I padroni di casa, infine, oltre a ringraziare l'Us Acli per l'organizzazione dell'evento, guardano al futuro con molto ottimismo. “E' stato un triangolare importante -afferma Fabrizio Bellacicco, allenatore del Global Sporting Club- per la crescita dei ragazzi, soprattutto in previsione del campionato di calcio a 5 under 14 dell' Us Acli Provinciale di Matera, che partirà entro la
fine di marzo. Nella prima partita con l'Atletico Marconia abbiamo subito un sonoro 4 a 0 nel primo tempo, mentre nel secondo tempo siamo riusciti a riprendere in mano la partita e vincerla. La seconda partita -continua Bellacicco- giocata con il Real Nova Siri, abbiamo perso incassando ben sei gol. Sicuramente dobbiamo crescere sotto il profilo mentale, perché perdiamo di lucidità in campo. Questo è un aspetto che miglioreremo -conclude l'allenatore dello Scanzano- per poterci presentare più competitivi al campionato”. f.c.
Cultura&Spettacoli Domenica 22 febbraio 2009
di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - La Provincia di Matera premierà l'attore sardo Tiberio Murgia al termine della rassegna “Teatriamo. Primo festival del teatro emergente della provincia di Matera”. Lo ha annunciato l'assessore alla Cultura, Giuseppe Digilio, nel corso della presentazione della rassegna, venerdì sera. Murgia, che ha 80 anni, ha girato molti film di successo come “I Soliti Ignoti”, ricoprendo spesso la parte del siciliano integerrimo o dell'emigrato, accanto ad attori come Alberto Sordi, Totò, Vittorio Gassman e Nino Manfredi. «Il premio a Murgia - ha spiegato Digilio - non poteva che venire da una città della Murgia, Matera, che in questo momento intende valorizzare le compagnie amatoriali. Murgia cominciò così e questo è di buon auspicio per quanti vogliano impegnarsi, con successo, nello spettacolo». La premiazione avverrà il primo marzo a Matera nella serata conclusiva della rassegna. Digilio, inoltre, ha annunciato il progetto di “Accademia teatrale per il Centro Sud”', che potrà contare sulla direzione artistica dell'attore lucano Ulderico Pesce e l'apporto della società di produzione romana Macromedia film. «Formare e valorizzare le potenzialità di quanti si avvicinano al teatro - ha concluso l'assessore - rappresenta un fattore importante per la crescita del settore, la promozione della cultura locale e la creazione di opportunità di lavoro».
A Matera
Entra nel vivo il Festival del Teatro emergente Premio all’attore Tiberio Murgia
Si è svolto ieri il secondo appuntamento della kermesse “Teatriamo” . “Teatriamo” è il primo festival di teatro emergente organizzato dalla Provincia di Matera. Dopo la performance, venerdì sera, della compagnia con la com-
pagnia “I fuochi fatui” di Nova Siri con lo spettacolo “Premiata Pasticceria Bellavista” di Vincenzo Salemme, ieri sul palco dell'auditorium “Gervasio” è salita l’Associazione Culturale “Futura Compagnia Senz’Arte” di Montesca-
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glioso con “Provaci ancora Sam” di Woody Allen. Talentuosi ed emozionati hanno appassionato la giovane platea, costituita dagli studenti di tre Istituti cittadini. La compagnia è stata presentata dall’assessore Digilio, dall'assessore alla cultura della città di Montescaglioso, Michele Zaccaro, dal presidente della giuria, l'attore regista lucano Ulderico Pesce e dal produttore cinematografico Massimo Paolucci. Allan Felix, 28 anni, smilzo, con occhiali grandi e neri vive a New York ed è un giornalista. Insicuro, nervoso, timidissimo, è appena stato lasciato dalla moglie Nancy, stanca di un menage troppo abitudinario, dopo appena due anni di matrimonio. La passione per il cinema e l'ammirazione incondizionata per il suo idolo, Humphrey Bogart, lo portano a vivere in una dimensione sospesa tra sogno e realtà. Due suoi amici, Dick e Linda, cercano di confortarlo presentandogli diverse donne. Tutti gli incontri si rivelano, però, disastrosi a causa dell' indole emotiva ed ansiosa del ragazzo, convinto di vedere e sentire Humphrey Bogart, che gli appare nelle situazioni più “critiche” per dargli consigli. Questi gli interpreti: Giuliano Didio, Gianni Lomonaco, Domenico Maggiore, Annarita Didio, Angelica Didio, Chiara Didio, Lucrezia Racamato, Cristina Contuzzi e Lucrezia Racamato. Gli ingressi a tutti gli spettacoli sono gratuiti.
L’evento Pittura, fotografia e diversi linguaggi espressivi domani a Potenza
Arte e poesia per un “Canto d’amore”
POTENZA - Amore “Eros”, sentimento romantico, intenso, totalizzante, incondizionato, che diviene struggimento, comunione, dedizione, passione, tenerezza, pulsione. E' il tema dell'evento “Canto d'Amore”, promosso da Grazia Pastore e Anna Teresa Laurita, in collaborazione con il Comune di Potenza-Città Cultura, e che mette insieme pittura, fotografia e poesia, linguaggi artistici differenti sul tema dell'amore. L'inaugurazione è prevista domani, dalle ore 18, nella Sala dell'Arco del Palazzo di Città. Ricco è il programma della serata: nell'ambito delle iniziative comunali “Lettere d'Autore. Incontri con gli scrittori”, dalle ore 18 sarà presentato il libro di poesie di Anna Teresa Laurita “Da Amore ad Apuleio” (Arduino Sacco editore), dedicato al mito di Amore e Psiche, dalla favola di Apuleio. Il giornalista Rai Basilicata Oreste Lo Pomo presenterà la silloge, mentre l'artista Antonio Masini parlerà del dipinto “Psiche e Amore”, di Rocco Santacroce - copia d'autore di un famosa opera di Adolphe William Bouguereau (l'immagine di copertina del volume). Alle 19 la presentazione, a cura
di Grazia Pastore, della Mostra di pittura e fotografia “Canto d'Amore” che riunisce 18 autori (14 pittori e 4 fotografi). L'evento, nell'intento delle promotrici, vuole essere anche occasione per riflettere sul vissuto sentimentale della donna nel contesto attuale, dove l'amore è spesso deformato in sentimento criminale. Di qui la presenza al tavolo dei relatori - insieme al sindaco di Potenza Vito Santarsiero, all'autrice del volume, Anna Teresa Laurita, ad Antonio Masini e Oreste Lo Pomo, della Consigliera di Parità Liliana Guarino e della presidentessa dell'Associazione “Telefono Donna” di Potenza, Cinzia Marroccoli, oltre che del giovane storico Giovanni d'Andrea che condurrà i presenti in un breve excursus sull'evoluzione sentimentale della donna nelle varie epoche storiche. La giornalista Grazia Pastore presenterà la serata. Donato Varallo interpreterà liriche scelte dal testo di Laurita, con accompagnamento musicale di Nadia Colonnese e Bruno Nigro. L'allestimento della mostra d'arte include anche una preziosa creazione sartoriale dell'Atelier “Anna Pansardi” di Villa d'Agri e allestimenti artistici floreali a cura di “MilleIdee” di Potenza. Chiuderà il Vernissage la degustazione di prodotti lucani a cura di “Festa&Festa banqueting” e di vini della “Casa Paradiso” di Palazzo San Gervasio. Le opere rimarranno in mostra fino al 7 marzo. Questi gli artisti : (Sezione Pittura) Elena Ambrosio, Alfredo Di Bitonto, Pasquale Falce, Luciano Gruosso, Birgit Gutt-Daraio, Tarcisio Manta, Antonio Masini, Arnaldo Mazzoni, Rosanna Padula, Minerva Ramirez, Ferdinando Rutigliano, Rocco Santacroce, Maria Santarsiero, Giusy Villano; (Sezione Fotografia) Pino Lauria, Massimo Lovisco, Marcello Mantegazza, Massimo Nardiello.
Il Teatr Libroo La commedia “E’ tornato papà” per la rassegna potentina del Cde POTENZA - Ritornano gli appuntamenti del Cde ( Centro Europeo di Drammaturgia ) nell'ambito della stagione teatrale 2008/2009 dal titolo: "Il teatro per tutti". Questa sera con inizio alle 19,30 presso il Teatro Nuovo del Seminario Maggiore di Potenza andrà in scena il teatro comico brillante di Gennaro Morricone, con la compagnia salernitana Pro.Spet. "E' tornato papà" è il titolo della kermesse teatrale che andrà in scena questa sera. Una commedia in due tempi, quella di Gennaro Morricone, diretta dal regista Ugo Piastrella. Tratta da un antico canovaccio di Carlo Guarini, la storia, riscritta, e reinventata da Gennaro Morricone, sfondata da alcune pesantezze e inattualità del testo antico, è ambientata all'epoca attuale. “E’ tornato papà” mette in scena una storia comica che parla di sentimenti. I sentimenti, nella commedia (come nella vita ) si confondono con gli interessi economici ma-nel marasma generale - nascono, alla fine, degli affetti sinceri provocati dagli equivoci. Due ragazzi si legano ad un quasi derelitto reduce il cui cuore è combattuto tra orgoglio e fame, ma il cui stomaco prende poi il sopravvento. Lo spettacolo “E’ tornato papà” si dipana in scene comiche rese ancor più esilaranti dall'abile mano dell'autore nel creare delle diver-
tenti ed attualissime caratterizzazioni dei personaggi di contorno che tengono sempre alta l'attenzione del pubblico. E' una commedia degli equivoci, quello della compagnia salernitana Pro.Spet., nello stile della migliore tradizione latina, arricchita dall'ironia partenopea e vivacizzata dall'estro degli attori, in particolar modo dei due protagonisti che conquistano il pubblico fin dalle prime battute. Il linguaggio utilizzato è un napoletano miscelato magistralmente ad un italiano napoletanizzato e simpaticamente "storpiato", ma la bravura degli attori, la loro mimica, la loro gestualità rendono comprensibile e godibile la commedia. Lo spettacolo, inserito nella kermesse dal titolo: "Il teatro per tutti" è promosso dal Centro Europeo di Drammaturgia, dal Comune di Potenza, dalla Provincia di Potenza, dall'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio degli Universitari, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Basilicata. Il prezzo del biglietto è pari a tredici euro. Il Centro di drammaturgia Europeo comunica infine che lo spettacolo di Flavio Bucci, dal titolo "Canti Leopardiani" in programma sabato scorso ed annullato a causa delle abbondanti nevicate che hanno interessato il capoluogo di regione, sarà recuperato il prossimo 24 marzo. cultura@luedi.it
IlCar Libro net Carnevale 2009 con “Lauria in maschera” LAURIA - Oggi a partire dalle ore 15, previsioni meteo permettendo, piazza Largo Plebiscito a Lauria diventerà il palcoscenico naturale per festeggiare il Carnevale all'aperto. “Lauria in maschera” è il titolo della manifestazione per il carnevale 2009 che si svolgerà nel rione superiore di Lauria. Sia oggi che martedì è prevista “Lauria in maschera”, kermesse organizzata dalla Proloco che si svolgerà tra il tratto di Largo Plebiscito compreso tra l'inizio del viale antistante l'ingresso della villa comunale ed il bar Disco volante. Emilia Manco
“Gomorra” in scena domani al Duni MATERA - Non solo il film tratto dal toccante romanzo-verità di Roberto Saviano, ma anche la riduzione teatrale, curata da Mario Gelardi in collaborazione con lo stesso autore, è diventato un fenomeno mediatico di rilievo. “Gomorra”, premiato anche agli Eti, gli Olimpici del teatro, ha intrapreso la sua seconda tournée che prevede anche una tappa a Matera, presso il Teatro Duni, domani. Il debutto è avvenuto al Teatro Baretti di Torino il 10 ottobre scorso. Poi lo spettacolo è stato rappresentato a Berlino, dove ha preso parte al IV Festival Italienischer Theaterherbst 2008, promosso dall'Ente Teatrale Italiano con l'Istituto Italiano di Cultura. Al ritorno in Italia, la pièce prodotta dallo Stabile di Napoli è in cartellone a Roma, Genova, Pavia, Trieste, Udine, Savona, Modena, Perugia, Pisa, Orvieto, Brindisi, Matera e Potenza, per concludere il suo tour nel capoluogo campano, dove sarà in scena al Teatro San Ferdinando dal 19 al 29 marzo 2009. Sul palcoscenico “Gomorra” è interpretato un pugno di giovani attori: Ivan Castiglione, Giuseppe Gaudino, Francesco Di Leva, Giuseppe Miale di Mauro e Adriano Pantaleo, con la partecipazione di Ernesto Mahieux. Le scene sono di Roberto Crea, i costumi di Roberta Nicodemo, le musiche di Francesco Forni, le immagini a cura di Ciro Pellegrino. Tra i molti personaggi del libro sono state scelte cinque storie, cinque vite da raccontare: Pasquale, Mariano, Pikachu, Kit Kat e lo Stakeholder, con Roberto Saviano che, come un collante, le unisce tutte. Biagio Tarasco
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Domenica 22 febbraio 2009 Domenica 22 febbraio 2009
SE SI chiede ad un bambino di definire una persona di 30 anni la risposta più frequente sarà questa: “è uno vecchio”! Se la stessa domanda la si fa ad un diciottenne avremo di sicuro aggettivi tipo “adulto, maturo, più grande” ma mai anziano o peggio ancora vecchio. Se chiediamo, infine, ad una persona di sessanta anni di definire se stessa il più delle volte avremo risposte tipo “mi sento come se avessi trent'anni, ho l'entusiasmo e la vitalità di un ragazzo”! A mio parere esistono tre diverse prospettive utili a definire l'età effettiva di una persona: l'anagrafe, la condizione fisica, la forza emotiva. L'età anagrafica non è valutabile ma unicamente riscontrabile (a parte l'età femminile spesso ferma per lustri allo stesso anno). Chi è nato in un determinato anno avrà per certo l'età derivante dalla differenza tra l'anno in corso e quello di nascita, di qui non si scappa! L'età “fisica” è già una età che varia molto e dipende appunto dalle condizioni fisiche del soggetto. Sappiamo tutti che ci sono trentenni che sembrano già vecchi e settantenni che sgambettano per i parchi agili ed instancabili, felici della loro condizione vitale. Questa “età” è la diretta risultante della qualità di particolari aspetti concernenti la vita delle persone. Le abitudini alimentari, ad esempio, incidono moltissimo sulla forma fisica delle persone. Quantità e qualità dei cibi hanno una enorme importanza nella integrità fisica di chiunque e sappiamo bene quanti
Le diverse prospettive per il ciclo della vita
guasti producono gli eccessi o le carenze in questo campo! L'attività fisica poi è un altro aspetto che “qualifica” profondamente lo stato di salute della persona, qualità quindi che può andare dalla agilità e tonicità perfetta sino a corpi flaccidi e sedentari. Un altro aspetto che determina questa “età”è la salute vera e pro-
pria ovvero l'esistenza o la mancanza di malattie serie, il perfetto o disastrato “funzionamento” di ogni parte del corpo, eventuali traumi, allergie, propensioni ereditarie, salubrità ambientale e lavorativa e così via. Sempre di questo settore fanno parte la cosiddetta esistenza di “vizi” ovvero quelle abitudini
che danneggiano gravemente la salute fisica come ad esempio il vizio del fumo, il vizio dell'alcool, quello devastante della droga oltre che ogni altra condotta umana apparentemente normale ma che diventa nociva se oltrepassa i suoi normali limiti. Un filosofo greco diceva che gli uomini passano metà
della loro vita a distruggere il proprio fisico e l'altra metà a tentare di riaggiustarlo; se vogliamo avere quindi una vita tonica, vivace, scoppiettante anche in tarda età bisognerà avere cura del nostro corpo sin da bambini e non smettere mai di praticare queste attenzioni. L'ultima variabile per la definizione completa della qualità della propria vita è quella che considera i propri vissuti emotivi, la visione emotiva di noi stessi e del mondo che ci circonda, la capacità di comportamento conseguente a tale visione. Spesso si usa dire, per definire entusiasmi poco coerenti con una età avanzata, che agisce “il bambino che è in noi”. Credo che anche se semplicistico e poco indicativo, questo modo di dire sia giusto, rispecchi perfettamente le istanze di voglia di emozioni nuove e di vitalità incessanti che esistono in noi sempre, qualunque sia l'età anagrafica. La differenza vera risiede nella consistenza vitale delle nostre emozioni, nella capacità che queste hanno di stupirci ad
ogni età, di regalarci brividi nuovi a ripetizione, nella voglia di assaporare il gusto della vita che ha come epicentro il nostro cuore, la nostra anima. I segreti di questa “sintonia” vitale sono come quelli di Pulcinella in quanto li sappiamo tutti anche se spesso li disattendiamo. Parlo della capacità di autostima, della forza di ammirare le qualità degli altri e di imitarle piuttosto che invidiarle, della tolleranza giusta verso gli altri, della ridotta voglia di giudicare sempre tutto e chiunque, della ricerca continua di amicizia, di socialità, di condivisione. Affetti, amori, carità, empatia completano il menu di questo settore. Se queste tre variabili hanno una giusta coesione, se specialmente l'ultima è frequentata con costanza e giusta coerenza allora “il bambino che è in noi” sarà anche fuori di noi, saremo ed appariremo persone simpatiche, espansive certamente agli altri ma soprattutto a noi stessi!! Sebastiano Zirpoli
Curare il fisico a tempo di danza La ricerca della felicità DA qualche mese il gioioso ed affollato Laboratorio di “Espressione Linguaggio Corporeo” si è arricchito di una nuova, frizzante presenza: la giovanissima Francesca Corrado, che collabora con Fabio Bruno, già da anni responsabile del corso. Francesca è una bella ragazza bruna e dolcissima, ma anche risoluta ed energica. È cresciuta in una famiglia di ballerini, perciò ha sempre ballato: ha iniziato con il liscio, in coppia, all'età di sei anni; poi si è dedicata alla danza classica e contemporaneamente a quella latino-americana e caraibica. Oggi frequenta l'Università, continua a coltivare la sua passione per la danza e il Lunedì ed il Giovedì trova anche il tempo di dedicarsi, con grande professionalità a noi corsisti, proponendoci divertenti balli di gruppo ed insegnandoci, in modo facile ed agevole, anche i passi più impegnativi. Il successo del Laboratorio di “Espressione Linguaggio Corporeo”, che all'Unitre è uno dei più seguiti ed attira ogni anno nuovi iscritti, è certamente dovuto alla simpatia , alla disponibilità, alla competenza di Francesca e di Fabio a cui tutti noi vogliamo bene, perché sono sempre attenti alle nostre esigenze, ci incoraggiano e ci trasmettono entusiasmo ed amore per questa disciplina. Il ballo, ormai chi frequenta questo laboratorio lo sa bene, non è solo divertimento, ma coniuga piacere e, utilità; ed è un'occasione per svolgere attività fisica in allegria e spensieratezza. Numerosi studi scientifici dimostrano che ha effetti positivi innanzitutto sul cervello, in quanto accende tutti i centri che presiedono alla coordinazione
motoria ed attiva tutte le aree sensoriali, mentre la musica stimola non solo le aree uditive, ma anche quelle che presiedono alle emozioni ed ai centri della memoria. Una musica che si associa ad un momento felice riaccende in noi non solo quel ricordo, ma le emozioni che lo accompagnano. E se questo succede ballando, l'ondata di molecole della gioia, cioè di endorfine, che si libera, rende quel momento di nuovo indimenticabile. Ecco, allora, il potente effetto antidepressivo ed euforizzante del ballo, la sua capacità di regalarci un sorriso e di aumentare il senso di benessere fisico ed emotivo che si associa anche ad una migliore qualità del sonno. Dal punto di vista strettamente fisico , poi, questa attività favorisce un portamento corretto, migliora l'agilità e la flessibilità del corpo, tonifica i muscoli, ha effetti
benefici a livello cardio-respiratorio, aiuta ad allenare la prontezza di riflessi, è un ottimo esercizio salvaossa. Ma ,soprattutto, è una grande opportunità di relazione e di socializzazione: lo dimostrano i quarantacinque affiatatissimi corsisti che frequentano questo simpatico Laboratorio. A tutte le età c'è voglia di ballare e persino le persone più pigre e restie a praticare attività fisica non si tirano indietro davanti ad un tango o ad una mazurca. Un boom confermato dalla crescita costante del numero di scuole che propongono il liscio, le danze latino- americane, caraibiche e di gruppo. Il ballo è alla portata di tutti ed anche quelli che pensano di non sapere neanche muovere un passo sono sempre in tempo per iniziare, perché il movimento è un toccasana per il corpo e per la mente È la scienza a dirlo. Mariolina Iacobuzio
DA sempre l'uomo insegue la felicità, che per lui è una delle più profonde aspirazioni. Letterati, filosofi, studiosi, interpretandola in modi diversi nelle varie epoche storiche, ne hanno dato definizioni personali, per approdare comunque ad una conclusione condivisa: la felicità è un sentimento fuggevole, una malinconica favola, è nella sua realtà un bene minore rispetto all'immaginazione creata intorno alla parola. Infatti, quando si riesce finalmente ad ottenere qualcosa desiderata intensamente, non si prova mai quella felicità che si immaginava di raggiungere. Non si fa in tempo a sentirsi appagati che già si cerca qualcos'altro e poi ancora altro, lasciandosi travolgere da quella vorace insaziabilità che è propria di chi non è mai soddisfatto. Ma cos'è la felicità? Di certo non è il possesso di beni materiali, né la tranquillità economica e sociale. Ce lo dimostra il fatto che ci sono paesi ricchi e ben organizzati (come ad esempio la Svezia, l'Olanda), con basso indice di criminalità, dove molti dei servizi per i cittadini funzionano bene , dove le bellezze naturali sono rispettate, dove c'è la scarsa disoccupazione, in cui il tasso di suicidi si mantiene elevato come elevata è la percentuale di alcolisti nell'intera popolazione. Il Giappone è il paese degli “Hikikomori”, vale a dire di oltre un milione di adolescenti e di giovani, soprattutto maschi, che si chiudono nelle loro stanze per mesi al buio e ne escono solo per un'ospedalizzazione coatta. Dal 1960 ad oggi negli Stati Uniti la percentuale dei divorzi si è raddoppiata, dei suicidi dei giovani si è triplicata, dei crimini violenti si è quadruplicata e la popolazio-
ne carceraria quintuplicata. In aumento depressione, ansia ed altri problemi mentali. Dove è allora la felicità? La risposta possiamo trovarla dentro di noi, se sappiamo dare la priorità alle cose dello spirito piuttosto che a quelle materiali. Per arrivarci, bisogna fare un lungo cammino interiore, supportato dalla fede. L'Antico e il Nuovo Testamento sono le fonti da cui possiamo attingere tantissimi esempi di felicità. Anche la nostra stessa esperienza di vita quotidiana può respirare la felicità se sappiamo apprezzare ciò che abbiamo, se sappiamo accontentarci , se non pensiamo solo a noi stessi ma anche agli altri; a chi ci sta accanto e ha bisogno di un sorriso, di un aiuto, di un conforto, perché si sente solo, perché ha perduto la speranza. Questa è la vera felicità che nessuna misura di tempo potrà distruggere. Antonietta Ligrani
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Rubriche
Domenica 22 febbraio 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Sforzatevi di trovare un approccio nuovo ai problemi professionali. In amore seguite l'istinto, difficilmente sbaglierete.
TORO 21/4 - 20/5
Nel lavoro non dovete deprimervi: le opportunità possono nascere dall'oggi al domani. Un amore effervescente vi tirerà su il morale.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Non aspettate che siano gli altri a cambiare le cose per voi nel lavoro: rimboccatevi le maniche. Tenete sotto controllo la gelosia.
CANCRO 22/6 - 22/7
Tenete sotto controlla la voglia di polemizzare: nel lavoro è il momento di agire. Difficoltà con uno Scorpione troppo indipendente.
LEONE 23/7 - 23/8
Siete presi da una pericolosa pigrizia mentale: cercate di reagire se non volete guai nel lavoro. Il partner vi metterà alle strette.
VERGINE 24/8 - 22/9
Accantonate una nuova iniziativa di lavoro che potrebbe avere esiti incerti. Vita sentimentale tormentata.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Negli affari il gioco si fa duro e vi conviene giocare d'astuzia, ma anche essere prudenti. In amore avete bisogno di chiarezza.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Preparatevi a gestire al meglio un incarico delicato che vi sarà affidato. Periodo difficile per i sentimenti.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Con nuove idee cercate di rendere stimolante un periodo di lavoro monotono. Attenti alle cotte.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Alle volte per fronteggiare un'emergenza di lavoro non si può essere troppo pignoli. Attenti alle evasioni sentimentali.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Momento favorevole per dare il via a nuove collaborazioni professionali. In amore sensibili passi avanti, malgrado le vostre fosche previsioni.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
fra sette tè NE re = Frasette tenere.
È il periodo giusto per dare inizio a nuove iniziative di lavoro, anche piuttosto ambiziose. In amore avete una fortuna sfacciata.
Televisioni
18.00
VARIETÀ
15.30
PRIMA SERATA
Pippo Baudo
SHOW
RUBRICA
21.30
TALKSHOW
16.30
Domenica 22 febbraio 2009
22.30
Paola Perego
RUBRICA
SHOW
21.30
Alberto Brandi
21.30
Colorado
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FILM
Simona Ventura
Riccardo Iacona
Bat 21
06.00 -Rubrica Settegiorni 06.30 -Rubrica Sabato & domenica 09.30 -Rubrica Stella del Sud 10.00 -RubricaLinea Verde Orizzonti 10.30 -Rubrica A sua immagine 10.55 -Religione Santa Messa 12.00 -ReligioneRecita dell'Angelus 12.20 -Rubrica Linea verde 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Talk Show Domenica In - L'Arena 15.15 -SPETTACOLO Domenica In...sieme 16.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 18.00 -Varietà Domenica In - 7 giorni 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.05 -RubricaRagazzi c'è Voyager! 10.30 -RubricaCartoon Flakes Weekend 10.45 -RubricaArt Attack 11.30 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.25 -RubricaTg 2 Motori - di motori 13.35 -RubricaEat Parade - di musica 13.45 -VarietàQuelli che... aspettano 13.55 -SportSci Nordico: Campionati Mondiali - Sci nordico 15.30 -ShowQuelli che il calcio e... 17.05 -RubricaStadio Sprint 18.00 -Telegiornale Tg 2 18.05 -Rubrica90° minuto 19.05 -RubricaNumero 1 19.25 -TelefilmSquadra Speciale Lipsia 20.15 -Sit ComPiloti
08.00 -RubricaE' domenica papà 08.20 -Serie TvAmita della giungla 08.45 -CartoniTaratabong 09.10 -RubricaAia! 09.25 -FilmTotò nella fossa dei leoni con Totò, V. Carmi, E. Glori - regia di Giorgio Simonelli (Ita) - 1943 10.50 -NewsTGR Buongiorno Europa 11.10 -TelegiornaleTGR RegionEuropa 11.20 -TelegiornaleTg 3 11.25 -SportSci alpino: C. del Mondo 12.55 -SportSci nordico: campionato del Mondo - Sci nordico 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -AttualitàIn 1/2 h 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.05 -RubricaAlle falde del Kilimangiaro 18.00 -GiocoPer un pugno di libri 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Rubrica Le frontiere dello spirito 09.40 -Telegiornale Tgcom 10.30 -Rotocalco Verissimo - Tutti i colori della cronaca 12.30 -Real Tv Grande Fratello 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Real Tv Grande Fratello 14.10 -Real Tv Amici 16.30 -Talk Show Questa Domenica 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
06.10 -TelefilmCommissariato Saint Martin 06.55 -TelegiornaleTG4 - rassegna stampa 07.25 -MiniserieQuesta casa non e' un albergo 09.30 -DocumentarioSardegna 10.00 -ReligioneSanta Messa 11.00 -RubricaPianeta mare 12.10 -RubricaMelaverde 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.05 -RubricaDonnavventura 15.20 -TelefilmPeacemakers - Un detective nel West 16.20 -Film Attila - Il cuore e la spada con Gerard Butler, Powers Boothe, Simmone Mackinnon, Tim Curry, Reg Rogers - regia di Dick Lowry (USA) - 2001 17.40 -NewsTgCom 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -TelefilmColombo
07.45 -Cartoni 10.55 -Sit Com Raven 11.25 -Sit Com Willy il principe di Bel Air 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -Rubrica Guida al campionato 14.00 -Miniserie La Freccia Nera - Quarta puntata 16.00 -FilmBarbie Mariposa 17.30 -TelefilmLizzie McGuire 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -Sit Com Tutto in famiglia 19.30 -Film National Security - Sei in buone mani con Martin Lawrence, Steve Zahn, Colm Feore, Bill Duke, Eric Roberts, Timothy Busfield - regia di Dennis Dugan (USA) - 2003
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus Week End 09.15 -RubricaOmnibus Life 10.05 -RubricaMovie Flash 10.10 -RubricaLa settimana 10.25 -RubricaMovie Flash 10.30 -Serie TvAlla conquista del West 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -DocumentarioGli straordinari viaggi di Tippi 14.00 -Serie TvNew Tricks 16.00 -Film Gli uomini della terra dimenticata dal tempo con Doug McClure, Patrick Wayne, Sarah Douglas, Thorley Walters, Dana Gillespie - regia di Kevin Connor (USA, GB ) - 1977 17.55 -RubricaMovie Flash 18.00 -FilmOceano Rosso con John Wayne, Lauren Bacall, Paul Fix - regia di William A. Wellman (USA) - 1955 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.35 -News Rai Tg Sport 20.40 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Miniserie Tutti pazzi per amore
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.00 -Telefilm N.C.I.S. 21.50 -Telefilm Criminal Minds 22.35 -RubricaLa domenica sportiva
21.30 -Rubrica Presa diretta 23.20 -Telegiornale Tg 3 23.30 -Telegiornale Tg Regione
20.40 -Show Paperissima Sprint 21.30 -Serie Tv Dr. House - Medical Division 23.30 -Talk Show Maurizio Costanzo Show
21.30 -Telefilm Siska 22.30 -Rubrica Controcampo
21.30 -Show Colorado
20.30 -NewsSport 7 20.35 -DocumentarioAustin Sevens Fotografo per natura 21.30 -FilmBat 21 con G. Hackman, D. Glover- regia di Peter Markle (USA) - 1988 23.30 -ReportageReality
23.45 -TelegiornaleTg 1 00.45 -RubricaOltremoda 01.40 -RubricaCinematografo 02.40 -RubricaCosì è la mia vita... 03.40 -VideoframmentiSuperStar 04.15 -Film TvQuando arriva il giudice 05.45 -AttualitàEuronews
00.30 -RubricaLa Domenica Sportiva Sprint 01.00 -TelegiornaleTg 2 01.20 -RubricaProtestantesimo 01.50 -Reality ShowX Factor 02.30 -RubricaInconscio e Magia Psiche
23.35 -RubricaTatami 00.35 -TelegiornaleTg 3 00.45 -RubricaTeleCamere 01.35 -RubricaAppuntamento al cinema 01.45 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste
01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -ShowPaperissima Sprint 03.05 -FilmColors - Colori di guerra con S. Penn, R. Duvall - regia di Dennis Hopper (USA) - 1988 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
00.30 -RubricaFuori campo 00.55 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.10 -FilmPene d'amor perdute con K. Branagh - regia di Kenneth Branagh (GB, USA ) - 1999 02.40 -FilmLady Barbara 04.20 -Soap OperaFebbre d'amore
00.00 -ShowLe Iene 01.45 -NewsStudio Sport 02.35 -FilmCodice omicidio 187 con S. Poitier, J. Heard - regia di Kevin Reynolds (USA) - 1997 04.40 -TelefilmHighlander 05.55 -NewsStudio Sport
00.30 -NewsSport 7 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaMovie Flash 01.25 -FilmIl re dei falsari con J. Gabin, B. Blier, M. Carol regia di Gilles Grangier (Ita) - 1961 03.50 -AttualitàCNN News
leTrame
LA 7
ORE 16.00
GLI UOMINI DELLA TERRA DIMENTICATA DAL TEMPO con P. Wayne, S. Rimmer - regia di Kevin Connor (Usa/G.B.) - 1943 Una spedizione composta dal maggiore McBride, dal suo aiutante Hogan, dal dottor Norfolk e da un'intrepida giornalista sta cercando di portare aiuto a un aviatore disperso che ha fatto in tempo a lanciare un disperato s.o.s. Il gruppo si addentra in un aspro territorio vulcanico. Qui fanno una sconvolgente scoperta: il territorio è abitato da animali...
ITALIA 1
ORE 19.30
NATIONAL SECURITY - SEI IN BUONE MANI con S. Zahn, M. Lawrence, C. Feore regia di Dennis Dugan (Usa) - 2003 Earl è un cadetto del dipartimento di polizia di Los Angeles che viene cacciato dall'accademia a causa del suo atteggiamento ribelle e deve accontentarsi di rivestire i panni di un modesto agente della National Security. Dopo uno scontro con Hank, un poliziotto eccessivamente zelante, Earl lo accusa di abuso di potere facendogli perdere...
RETE 4
ORE 16.20
LA 7
ORE 18.00
ATTILA - IL CUORE E LA SPADA
OCEANO ROSSO
con G. Butler, P. Boothe, S. Mackinnon - regia di Dick Lowry (Usa) - 2001
con J. Wayne, L. Bacall, A. Ekberg, P. Fix - regia di William A. Wellman (Usa) 1955
La sua infanzia non è stata certo facile: orfano già in giovanissima età, Attila ha dovuto lottare duramente per rispondere alla chiamata di un destino che lo voleva grande guerriero e valoroso condottiero. Nella sua sfrenata ambizione, il trono degli Unni non era che il primo passo verso la conquista del mondo: questo sogno, però, non poteva non infrangersi di fronte...
LA 7
ORE 21.30
La popolazione di un villaggio cinese, stanca del tirannico regime del governo comunista, decide di emigrare in massa a Hong Kong. Nella rischiosa impresa la popolazione in esodo viene aiutata da un capitano americano, ex prigioniero, che guida il traghetto stracarico di persone tra le insidie del mare e... della guardia costiera...
RETE 4
ORE 1.10
BAT 21
PENE D’AMOR PERDUTE
con G. Hackman, D. Glover, J. Reed regia di Peter Markle (Usa) - 1988
con K. Branagh, R. Briers, N. Lane - regia di Kenneth Branagh (G.B./Usa) 1999
Un aereo viene abbattutto nei cieli del Vietnam. L’unico superstite è il tenente colonnello Hambleton, esperto di missilistica: per questa ragione, l’esercito americano deve assolutamente recuperarlo. Anche i vietnamiti però vogliono catturarlo: si apre così una grande caccia all’uomo, nella quale Hambleton può contare sull’abnegazione e sull’astuzia di un esperto pilota...
Il re di Navarra, i suoi tre compagni, che hanno giurato di studiare per tre anni, evitando qualsiasi compagnia femminile, la principessa di Francia e le sue tre damigelle si incontrano in un castello. Qui, nonostante le promesse fatte, innescano subito il gioco della seduzione...
Con Bonolis a razzo il festival senza rivali RAI UNO 59° festival di sanremo 59° festival di sanremo Affari tuoi L'eredita'
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RAI DUE Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra Medici in prima linea Tg2-si,viaggiare
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RAI TRE Un posto al sole. Blob di tutto di piu' Mi manda raitre Geo & geo
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2.832 2.029 1.884 1.602
CANALE 5 Striscia la notizia I cesaroni Beautiful Chi vuol essere
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8.193 5.615 4.622 4.499
ITALIA 1 I simpson La ruota della fortuna Naruto shippuden Camera cafe'
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RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Sessione pomeridiana Tempesta d'amore
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