CRISI ECONOMICA
PARTITO DEMOCRATICO
A Berlino le nuove regole per superare i problemi
Franceschini attacca Berlusconi e in Basilicata si riparte dal lavoro
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alle pagine 6 e 7
della Basilicata
ED Anno 8 - N. 52
1,00
Lunedì 23 febbraio 2009
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
SAN REMO
Autilio: «Pronti a cogliere l’effetto positivo di Arisa » La lucana prima in classifica
Cinque secoli per precipitare da Leonardo a Sal da Vinci.
a pagina 5
SPORT
Prima Divisione
Il Potenza sprofonda a Perugia
Serie D
Basket A Dilettanti
Matera in frenata SERIE D
Francavilla di forza Per il Genzano ko previsto • CALCIO REGIONALE Per la neve saltano ventuno partite su cinquantatre
• ECCELLENZA Il Pisticci riprende la sua corsa
LEVONI E BAWER SUPER
• PROMOZIONE Al Real Tolve il big match con lo Scanzano
• BASKET B2 Per il Bernalda la Sicilia è amara
Piano di dimensionamento scolastico: i comuni che protestano per le decisioni regionali
«Nei prossimi anni altre 34 direzioni in meno» NON c’è davvero nulla da fare: il Piano di dimensionamento scolastico - anche nella “nuova” versione - davvero non riesce a prendere il volo. Per una sorta di effetto domino - come riconosce anche l’assessore alla Formazione e Istruzione, Antonio Autilio - ogni ritocco provoca altri problemi. Oggi un approfondimento.
alle pagine 8 e 9
RIONERO alle pagine 13, 14 e 15
Killer Termoli Confermati gli arresti a pagina 16
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Lunedì 23 febbraio 2009
Brevi dal mondo
Modella e Nobel insieme per l’Africa ROMA - Salvare il mondo cominciando dall'Africa. Lei e' un'ex modella, lui un premio Nobel per l'economia. Il piano e' semplice, anche se ambizioso: Renu Mehta e James Mirrlees riuniranno il prossimo 3 marzo a Dorchester, nel centro di Londra, gli uomini piu' ricchi
In Italia e nel Mondo Sicurezza, oggi vertice Italia-Romania E le città cominciano a organizzarsi ROMA - Continuano a far discutere le ronde civiche appena istituite dal governo per contrastare la criminalità. L'opinione pubblica sembra approvarle, dato che secondo il sondaggio quotidiano di Sky Tg24 sei votanti su 10 (il 60%) sono pronti a diventare sentinelle cittadine, e le città si stanno organizzando. Filippo Penati, presidente della provincia di Milano, è stato tra i primi amministratori del centrosinistra a sostenere le ronde e non ci sta alle critiche mossegli dalla sua parte politica. A Firenze, il progetto del questore fiorentino Francesco Tagliente per una città più sicura prevede che autisti, tassisti, farmacisti e commercianti diventino sentinelle. A Livorno, secondo le norme previste dal decreto del governo, stanno nascendo le ronde
autorizzate di volontari. Un 'sì complessivo' al decreto sulle ronde arriva da Magistratura indipendente e da Maurizio Laudi, procuratore di Asti e segretario dell'ala moderata dell'Anm. Di parere contrario il presidente dei senatori dell'Idv Felice Belisario: "le ronde sono il primo passo verso la giustizia fai da te, inammissibile in uno Stato di diritto". Il ministro Maroni, invece, è soddisfatto del dietrofront del Vaticano sulle accuse di xenofobia lanciate da Famiglia Cristiana. Intanto, oggi il ministro degli Esteri della Romania Diaconescu, sarà a Roma per esprimere vicinanza alla comunità romena in Italia dopo gli episodi di xenofobia e per sostenere "lo sviluppo dell'eccellente relazione bilaterale che lega i due Paesi".
Senigallia, minorenne Intercettato barcone stuprata da un coetaneo con 200 migranti Gli amici guardavano a sud di Lampedusa SENIGALLIA (ANCONA) - E' ancora ricoverata in ospedale la studentessa diciassettenne di Senigallia (Ancona) stuprata da un coetaneo davanti ad una nota discoteca di Marotta (Pesaro Urbino), mentre altri amici, tutti di 17 anni, sarebbero rimasti a guardare, senza intervenire per aiutarla. La minorenne non è stata picchiata e non presenta segni di altre violenze esterne, ma i sanitari hanno preferito trattenerla ancora per qualche ora in osservazione. Tutto è accaduto verso le 3:30 di ieri, nel piazzale del parcheggio della discoteca, dove i ragazzi avevano trascorso la serata. Sembra che tutti, compresa la ragazza, avessero bevuto molto.
Neve killer in provincia di Cuneo del mondo per raccogliere fondi a favore del continente nero. Lo schema messo a punto dallo steso Mirrless prevede che le donazioni vengano restituite per il 50% dai governi del G8, sotto forma di tagli fiscali, e che la differenza venga compensata dal denaro gia' stanziato per l'aiuto allo sviluppo economico.
India, scontro fatale dodici vittime BHUBANESWAR - Un treno ha scontrato ieri una jeep affollata che tornava da un matrimonio nell’India orientale, uccidendo 12 persone, compresa la sposa. Il treno ha colpito il fuoristrada ad un passaggio a livello vicino alla città di Bargarth, 380 chilometri da Bubaneswar, la capitale dello stato dell’Orissa. Nessuno sul treno è rimasto ferito.
LAMPEDUSA - Un barcone con circa 200 migranti è stato intercettato a una trentina di miglia a Sud di Lampedusa. Nella zona sono intervenute le motovedetta della Guardia Costiera che l’altro ieri sera avevano soccorso un'altra "carretta" con 204 extracomunitari, tra cui 40 donne e sette bambini, che dopo avere superato le isole Pelagie stava puntando verso la costa agrigentina. Gli immigrati sono stati trasferiti prima a Porto Empedocle e successivamente nel Centro di Pian del Lago, a Caltanissetta. Nella nottata di sabato un gruppo di 9 irregolari è stato bloccato a Lampedusa dopo essere riuscito a raggiungere l'isola con un gommone.
Confessa la rumena
Il cadavere Crolla il tetto di un ristorante nella valigia un morto e cinque feriti «Voleva baciarmi» la seconda alla colonna verTORINO – Alle 13,30 di ieri tebrale Ci sono altre tre perin località Strepeis, vicino sone ferite, meno gravemenalle Terme di Vinadio, nel te e tuttora ricoverate cuneese, c'era un gran bel all’ospedale di Cuneo, Giosole, così due gruppi di tuvanni e Mario Bocchino, riristi, uno ligure e l’altro spettivamente di 26 e 55 anpiemontese, hanno deciso ni, della provincia di Cuneo, di pranzare all’aperto, nel e Franco Degioanni, di Vinocortile del ristorante La Tavo (Torino). na, quando una massa di Il ristorante è stato subito neve lunga 5 metri si è posto sotto sequestro e la staccata dal tetto colpendo procura di Cuneo ha aperto in pieno i tavoli, uccidendo un’inchiesta per verificare una persona e ferendone eventuali responsabilità. Il altre cinque di cui 2 molto tonfo è stato violentissimo e gravemente. La vittima si completamente a sorpresa, e chiamava Lorenzo Trucco, aveva 48 anni ed era di Ge- Vigili del fuoco al lavoro sul luogo dell'incidente nessuno ha potuto fare nulla per evitare di venire colpito. nova. È morto sul colpo. Le due persone ferite in modo più di Cuneo, e Alessandra Ballario, Nel cortile c'erano 8 tavoli, più o grave dal fronte caduto da un’al- 26 anni, di Diano d’Alba (Cuneo), meno tutti coinvolti, ma fortutezza di almeno 15 metri – la casa ricoverata all’ospedale Cto di To- natamente non tutte le circa 15 è di tre piani, il ristorante è a pia- rino dove i medici stanno valu- persone sono state colpite. Sul no terra – si chiamano Stefania tando se operarla alla schiena. posto sono arrivati subito il 118 Matera, 47 anni, moglie della La prima ha riportato lesioni con gli elicotteri, i vigili del fuovittima, ricoverata all’ospedale gravi all’addome e alla schiena, co e i carabinieri.
ROMA - Si è assunta tutte le responsabilità di quanto avvenuto in via Urbano II, Georgeta Nikita, 30 anni, la donna rumena fermata sabato insieme al marito Andrei Gabriel Nikita, 35 anni, per l'omicidio di Giovanni Santini, 63 anni, l'amministratore del condominio dove viveva la coppia, trovato morto rinchiuso in una valigia all'interno dell' appartamento dove abitavano nel quartiere Aurelio, a Roma. Nel corso della sua confessione davanti al pm Antonella Nespola e agli uomini della squadra mobile di Roma, la donna ha raccontato di aver fatto tutto da sola colpendo Santini almeno 5 volte alla testa con un mattarello. A scatenare la furia omicida sarebbe stato l'atteggiamento dell’uomo: l'amministratore di condominio, dopo aver chiesto il pagamento delle rate, avrebbe fatto delle avances alla donna.
In Italia e nel Mondo
Lunedì 23 febbraio 2009
Bibi propone alla Livni l’unità nazionale. Il premier incaricato apre a Obama
Medio Oriente, consultazioni al via per il governo I paletti del leader di Kadima Gaza, riaperto il valico di Rafah
Ehud Barak
di CURLY AMERIN TEL AVIV - Partono in sordina le consultazioni per formare il nuovo governo israeliano. Le posizioni restano distanti dopo l'atteso faccia a faccia tra Bibi Netanyahu e Tizpi Livni. Oggi tocca al leader laburista Ehud Barak. Quella di ieri sera è stata la presa di contatto di una trattativa che si annuncia lunga e irta di ostacoli. Per ottenere il sì di Kadima al governo di unità nazionale sollecitato dal presidente Shimon Peres, il premier incaricato ha avanzato un'offerta generosa: l'incarico di vicepremier e il dica-
stero degli Esteri o in alternativa delle Finanze per Kadima. Ed ha usato toni da leader responsabile: "Viste le sfide colossali che Israele deve affrontare, non c'è dubbio che la nostra priorità è realizzare l'unione". L'obiettivo è chiaro: formare una coalizione con Kadima e dare stabilità al Paese che considera l'Iran la minaccia più grave da affrontare. E noi - ha aggiunto - "intendiamo ottenerlo attraverso il dialogo e non con un braccio di ferro". In questo scenario Bibi ha inviato un messaggio distensivo all'amministrazione Obama dicendosi pronto a collaborare per la ripresa del
negoziato di pace: "Cercherò di promuovere il comune obiettivo di pace, sicurezza e prosperità per noi e i nostri vicini". Il leader del Likud ha tempo fino al 20 marzo per formare un esecutivo. Tizpi Livni è rimasta sulle sue confermando l'intenzione di rimanere all'opposizione. E ha messo sul tavolo le questioni essenziali come il negoziato con i palestinesi per arrivare alla soluzione "due Popoli, due Stati". Intanto si allenta l'embargo su Gaza. Ieri mattina le autorità egiziane hanno riaperto il valico di Rafah per ragioni umanitarie.
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Paura per Pistorius dopo un incidente in barca Ferito in testa e al volto è stato operato Ricoverato in terapia intensiva, sta meglio
Oscar Pistorius
La vittima è francese. Lo scoppio al mercato di Khan el Khalili del Cairo
JOHANNESBURG - Il quattrocentista disabile Oscar Pistorius, noto in tutto il mondo per aver condotto e vinto una lunga battaglia per poter gareggiare con gli atleti normodotati, è rimasto ferito in seguito ad un incidente in barca. Lo sprinter, che è privo dalla nascita delle gambe e che corre con delle protesi, è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva dopo essere stato operato. Pistorius però dopo l'operazione è cosciente e si sta riprendendo velocemente. Lo ha detto in conferenza stampa Anchen Laubscher, primario dell'ospedale.
Tragedia negli Usa
A 11 anni uccide la matrigna incinta Morta una turista, 17 i feriti. Arrestate tre persone e poi va a scuola
Egitto, bomba contro il suk IL CAIRO (EGITTO) - E’ morta in ospedale la turista francese rimasta coinvolta nell’attentato con bomba domenica al Cairo nei pressi di un caffè nel bazar di Khan el-Khalili, quartiere turistico dove si trova la grande Moschea Hussein. Altre 17 persone sono rimaste ferite, tra cui 11 turisti francesi, due tedeschi e quattro egiziani; quattro di loro sarebbero in condizioni gravi. Il bilancio è comunque provvisorio anche se Associated Press e l’Agenzia France Press per il momento concordano su una vittima e 17 feriti. Ma altre fonti inizialmente parlavano addirittura di 4 morti di cui due stranieri. GLI ARRESTI - Poche ore dopo l'esplosione il ministero dell'Interno egiziano attraverso un comunicato rende noto che sono stati arrestati tre presunti responsabili che avrebbero preso parte all'attentato. Si tratta di un uomo e due donne che indossavano il «niqab», il velo che copre il volto completamente, lasciando scoperti solo gli occhi. FARNESINA - Intanto l'ambasciata italiana è subito stata attivata per verificare se vi siano anche italiani tra i feriti. Dalla Farnesina si fa sapere che la sede di rappresentanza è in stretto contatto con l'unità di crisi a Roma. LA DINAMICA - Un giornalista dell'agenzia egiziana Mena ha detto alla tv che l'ordigno è stato lanciato dall'alto, presumibilmente da un balcone dell'albergo Al Hussein, che affaccia sulla grande piazza omonima. Secondo un dirigente della polizia, citato dalla France Presse, l'attacco è stato condotto con una granata,
Il cordone della polizia
mentre altre fonti delle forze di sicurezza, citando testimoni, hanno riferito che l'attacco è stato condotto con due ordigni, uno dei quali sarebbe stato lanciato da una motocicletta. Le stesse fonti affermano che uno dei due ordigni non è esploso. Le forze di sicurezza hanno circondato l'area dove è intervenuta anche una squadra di artificieri. GLI AUTORI - Stando alla polizia dietro all’attentato ci sarebbe il gruppo islamico AlTawid wal Jihad. Il bazar di Khan el-Khalili è già stato teatro di un attentato nell’aprile 2005 quando due turisti francesi e un americano sono rimasti uccisi in un attacco suicida.
Nozze in tv per Jade ex star Gf e malata terminale LONDRA - Jade Goody, 27 anni, ex star del Grande Fratello britannico, malata terminale di tumore, si è sposata con il fidanzato Jack Tweed, 21 anni, in un grande albergo di campagna dell'Hertfordshire: un breve momento lieto in un dramma che si sta svolgendo sotto gli occhi dell'opinione pubblica britannica. Una cerimonia svoltasi, come molta della vita recente di questa giovane madre di due bambini, sotto l'occhio delle telecamere di un reality, 'Jade', programma di Living TV, reality che dallo scorso anno segue la lotta alla malattia di Goody, e che
WASHINGTON – Un ragazzino americano di 11 anni ha ucciso a sangue freddo, con un colpo di pistola alla nuca, la convivente del padre, incinta di otto mesi. Poi, come se niente fosse, ha aspettato lo scuolabus ed è andato a scuola. È successo in una casa isolata di Wampum, in Pennsylvania, ad una cinquantina di chilometri a nordovest di Pittsburgh. Secondo quanto riferito dal procuratore distrettuale della Contea di Lawrence, John Bongivengo, il ragazzo, Jordan B., probabilmente per motivi di gelosia nei confronti del padre, all’alba si è avvicinato al letto dove dormiva Kenzie Marie Houk, 26 anni, e le ha sparato un colpo di pistola alla nuca. Poi è andato a prendere l’autobus per andare a scuola, come tutti i giorni. La polizia lo ha prelevato più tardi mentre era in classe. Il ragazzino, che frequenta la quinta elementare, non ha ucciso solo la donna, ma anche il bambino che sarebbe nato di lì a un mese. Per questo è stato formalmente accusato dalla polizia di duplice omicidio. A trovare il corpo senza vita della donna è stata la figlia di Kenzie Houk, una bambina di 4 anni. Quando si è svegliata è andata a trovare la mamma nel suo letto e l’ha scoperta in un lago di sangue. In Pennsylvania, come ha precisato Bongivengo alla Cnn, in caso di omicidio viene considerato 'adulto’ chiunque abbia più di 10 anni di età. Per questo il ragazzo rischia ora il carcere a vita. Secondo quanto riferito da alcuni familiari, tra figliastro e matrigna non vi era mai stato un buon rapporto. «Sono convinto che lo abbia fatto per gelosia – ha detto uno dei familiari -. In passato aveva raccontato che aveva intenzione di fare qualcosa del genere». L’altra figlia di Kenzie Houk, che ha 7 anni, ha riferito alla polizia di aver sentito uno sparo, e di aver visto Jordan «con in mano qualcosa che sembrava una pistola». La pistola, una 20-gauge, è stata trovata nella camera del ragazzo. Questo tipo di armi, secondo quanto precisato dai media americani, sono considerate «pistole per bambini» e per questo non devono essere denunciate, nè è necessario avere un regolare porto d’armi per possederle.
manderà in onda tra qualche giorno la puntata. Le nozze hanno fruttato a Jade - che afferma di farlo unicamente per il futuro dei figli, di 4 e 5 anni - un milione di sterline in diritti a Living TV e a OK!Magazine, che ne pubblicherà le foto.
Chivasso il Carnevale finisce in rissa CHIVASSO (Torino) - Durante il tradizionale Carnevale di Chivasso una violenta rissa ha coinvolto sette persone, tra cui cinque albanesi. L'episodio e' avvenuto nel pomeriggio di ieri. La lite sarebbe scoppiata perche' il gruppo di albanesi voleva impossessarsi di un sacco di coriandoli da un carro allegorico. Le persone coinvolte sono state tutte trasportate in ospedale avendo riportato lievi armi da taglio. In serata verranno dimessi e ascoltati dai carabinieri.
Contro l’influenza arrivano i superanticorpi
Programma blasfemo, Olmert si scusa con il Papa
ROMA - Da quella stagionale a una possibile feroce pandemia, la soluzione terapeutica tanto attesa per l'influenza potrebbe trovarsi in dieci anticorpi umani 'universali' creati in laboratorio. E non solo sono efficaci contro ogni forma di influenza, hanno anche i 'superpoteri', infatti salvano cavie da dosi letali di diversi virus influenzali, dall'influenza stagionale, al ben più temuto virus H5N1 che causa l'aviaria, e addirittura da H1N1, virus della pandemia influenzale del 1918, la Spagnola. A rendere super questi anticorpi, spiega sulla rivista Nature Struc-
GERUSALEMME - Scuse del premier israeliano Olmert con il Vaticano per il programma televisivo in cui erano stati irrisi Gesu' e la Madonna protamente sospeso. Le scuse sono state fatte in apertura del Consiglio dei ministri di ieri.
tural and Molecular Biology Wayne Marasco del Dana-Farber Cancer Institute di Boston, è la loro capacità di attaccare il virus legandosi alla base della 'chiave' con cui tutti i virus influenzali entrano nelle cellule, la proteina emoagglutinina.
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Primo piano
Lunedì 23 febbraio 2009
Il vertice a Berlino Supervisione per le agenzie di rating e sanzioni per punire i paradisi fiscali
Intesa sulle misure anticrisi Accordo dei “grandi” d’Europa per regolamentare la finanza di LUCA RONDANINI BERLINO - Supervisione dei prodotti finanziari compresi gli hedge funds, sanzioni per punire i paradisi fiscali, aumento delle risorse per il Fmi, obbligo di registrazione per le agenzie di rating e messa al bando di qualsiasi provvedimento protezionista. A Berlino, i Grandi d'Europa ospiti della Cancelliera Angela Merkel, hanno trovato un accordo per regolamentare la finanza tracciando una linea comune anti-crisi che l'Unione Europea presenterà compatta al G20 del prossimo due aprile a Londra. I leader di Italia, Francia, Regno Unito oltre alla Germania, più quelli spagnoli, olandesi e cechi (che guidano la presidenza di turno), insieme ai rispettivi ministri delle finanze, hanno ammonito che senza un'azione coordinata che monitori i veicoli di investimento, sarà difficile poter uscire dalla situazione economica attuale senza conseguenze catastrofiche. Per questo la Merkel al termine del vertice, nell'annunciare la volontà comunitaria di abrogare le vecchie regole e riscriverne di nuove che valgano per tutti, ha invitato tutti i paesi a non tradire: «Coloro che non coopereranno dovranno essere soggetti ad un meccanismo di sanzioni molto concreto». Il riferimento è ai prodotti finanziari e alle agenzie di rating che devono essere sorvegliate così come è urgente per la Ue una regolamentazione diretta degli hedge fund, fondi di investimento ad alto rischio che dovranno essere soggetti ad obblighi di registrazione. Massima collaborazione e compattezza è quanto ha chiesto il premier britannico Gordon Brown che - per affrontare quello che l'inquilino di Downing Street chiama «il new deal globale» - ha parlato di 500 miliardi di dollari utili e quanto mai necessari per dare ossigeno alle istituzioni internazionali. «La crisi finanziaria non è finita», ha avvertito lo stesso presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker che non vede comunque il rischio di default da parte di al-
Il saluto tra Sarkozy e Tremonti al vertice di ieri a Berlino
cun Paese della zona euro, anche se invita a non creare pacchetti anti-crisi di breve periodo: «L'eurozona ha sempre gestito le emergenze». Anche il presidente della Commissione europea, Manuel Barroso, alla luce della «migliore reazione che la zona euro ha avuto rispetto ad altre aree», palesa ottimismo confidando sulla tenuta dell'euro: «È stato un importante fattore di stabilità». Il nodo da sciogliere resta
quello degli asset tossici detenuto dalle banche. Quanti sono e dove sono? Le due questioni provocano il precipitare delle Borse ed impediscono il ritorno della fiducia nel mercato interbancario dove gli istituti continuano a non fidarsi l'uno dell'altro e a non prestarsi denaro. Un meccanismo perverso che alimenta la stretta creditizia che, a valle, colpisce le imprese e le famiglie bloccando investimenti e consumi. Secondo le stime del Fmi, le perdite
oscillano da 1400 a 2000 miliardi di dollari. Una dopo l'altra, Federal Reserve, Tesoro Usa, Banca Centrale Europea e Commissione di Bruxelles, hanno lanciato l'allarme: occorre obbligare le banche a quantificare gli asset tossici in portafoglio. I Grandi d'Europa, affilate le armi a Berlino (aiuti al settore auto è un ulteriore proposta della Merkel che verrà affrontata domenica prossima a Bruxelles), si mostrano dunque determinati in vista del prossimo G20 di Londra. «Non possiamo permetterci un fallimento», ha aggiunto il presidente francese Nicholas Sarkozy sottolineando quanto siano «ambiziose, credibili e non superficiali» le misure adottate. Per non rischiare di ritrovarsi al tavolo con visioni contrastanti non è escluso - come ha sottolineato il premier Berlusconi - che il prossimo aprile i principali leader europei si ritrovino a Washington prima del G20. Serve la massima intesa globale e soprattutto la condivisione dei principali punti delle misure anticrisi con la nuova amministrazione Obama, il cui coinvolgimento preventivo appare per l'Europa indispensabile.
Il 50% delle famiglie italiane vive con meno di 1850 euro al mese IL 50% delle famiglie italiane vive con meno di 1.850 euro al mese, per l’esattezza con meno di 1.847 euro. È quanto emerge dall’indagine di Contribuenti.it condotta attraverso Lo Sportello del Contribuente nelle principali città italiane. Leggermente più alto è invece il reddito medio nel 2008: 2.284 euro al mese, ma la maggioranza delle famiglie risulta avere un reddito inferiore a questa media. La situazione, secondo Contribuenti.it, è peggiorata rispetto alla stessa indagine sui redditi realizzata l’anno precedente. Nuclei familiari con 3 o più minori, nuclei monoparentali con figli a carico, anziani soli: sono queste le tipologie di famiglie più in difficoltà in Italia. Territorialmente nessuna sorpresa: le famiglie dell’Italia meridionale e insulare hanno un reddito disponibile inferiore del 31% rispetto a quelle del nord (al primo posto Trento e Bolzano, all’ultimo la Sicilia). Per quanto riguarda invece le famiglie numero-
se, le condizioni risultano addirittura peggiorate dal 2007 al 2008: in particolare per le famiglie con tre o più minori il 36,3% nel 2008, rispetto al 31,2% nel 2007, ha dichiarato di arrivare con molta difficoltà a fine mese. Il 47,3% di questi nuclei non può affrontare spese inattese (contro il 42,7% nel 2007). Arrivare alla fine del mese è difficile per il 25,9% delle famiglie italiane. Nel 2008 il 21,2% si è trovato in arretrato con il pagamento delle bollette e le rate condominiali e il 18,6% non è riuscito a riscaldare la casa adeguatamente, mentre il 38,4% non sarebbe stato in grado di sostenere una spesa imprevista. Le famiglie che non hanno avuto i soldi per affrontare delle spese mediche ed i beni di prima necessità sono state il 18,6%, mentre il 24,9% non ha avuto soldi per pagare il fisco. «Bisogna subito ridurre drasticamente il peso delle tasse sul 50% delle famiglie» afferma Vittorio Carlomagno presidente di Associazione Contribuenti Italiani.
Secondo l’Ania la raccolta premi è diminuita del 7 per cento: mai così male dal 1969
Anno nero anche per le assicurazioni ANNO difficile il 2008 per le assicurazioni italiane. La raccolta premi è diminuita, secondo le stime dell’Ania, del 7%. Calo che segue quello esattamente analogo dell’anno precedente. Il totale raccolto dalle compagnie si è così fermato a 92 miliardi di euro contro i 99 miliardi del 2007. Persino l’rc auto, tradizionalmente in positivo, è scesa ai minimi di sempre, praticamente da quando nel '69 fu introdotto l’obbligo di assicurazione per tutte le auto circolanti. Ad essere penalizzate lo scorso anno sono state però soprattutto le polizze vita. Per i rami del comparto i
premi risultano infatti, in base alle previsioni aggiornate della compagnie, pari a poco meno di 55 miliardi di euro, con un drastico ridimensionamento dell’11% rispetto all’anno precedente. Il calo è stato ancora più drastico se si guarda solo alla nuova produzione vita, diminuita nell’anno del 18,5%. Meno colpito invece il comparto danni, che nel 2008 ha registrato una flessione più contenuta dello 0,3%, viaggiando sui 37,5 miliardi di euro. All’interno del ramo però è stata l'rc auto che, abdicando al tradizionale ruolo di traino, ha sofferto in modo più deciso, con un calo stimato dall’as-
sociazione delle imprese, di ben il 3%. La raccolta è così scesa a 17,7 miliardi di euro. Riportando i dati dell’Isvap, relativi ai primi nove mesi dell’anno (in questo caso non si tratta di previsioni ma di numeri certi), l’Ania evidenzia in particolare per l’rc auto un calo del 3,1%. Si tratta, sottolinea l’associazione, della contrazione più forte da quando è stata istituita l'obbligatorietà dell’assicurazione per i veicoli a motore, ossia dal 1969». Un record negativo che si è verificato peraltro «in presenza di un aumento del parco circolante». Il numero di autovetture è in-
somma aumentato ancora l’anno scorso, mentre gli incassi delle compagnie sono diminuiti. Ciò significa che gli italiani hanno speso meno (circa il 3%) per acquistare le assicurazioni e che quindi i prezzi sono diminuiti. «Nel 2008 – aveva sottolineato qualche giorno fa il presidente dell’Ania, Fabio Cerchiai – gli italiani hanno speso meno per assicurare la propria auto. Il calo dei prezzi realmente praticati, sempre più lontani dalle tariffe, è il risultato della concorrenza che anima il settore», spinta peraltro dalle norme introdotte dalle liberalizzazioni Bersani.
L’OTTIMISMO DEL GOVERNO
Berlusconi tenta di dare fiducia ai mercati
Il premier plaude se stesso «L’Italia sta meglio di altri» E i “colleghi” sorridono nico sussurra qualcosa al di FEDERICO GARIMBERTI cancelliere e poi ridono inBERLINO – Magari poco di- sieme. Anche Nicolas Sarplomatico, ma certamente kozy si allarga in un sorriefficace: Silvio Berlusconi, so: impossibile dire se di cirnella conferenza stampa costanza o genuino. La queconclusiva del vertice di stione, in ogni caso, si chiuBerlino sulla crisi economi- de qui. Il Cavaliere si dice soddica, mette da parte i convenevoli e senza tanti giri di pa- sfatto per l’esito del vertice: role dice chiaramente che parla di «accordo totale» l’Italia è in una situazione sulla necessità di soluzioni migliore di quella in cui ver- “condivise e coordinate», sano i Paesi dei colleghi che così come sull'esigenza di gli siedono accanto. Parole “abrogare le attuali regole che creano qualche sorriso della finanza internazionafra i capi di Stato e di gover- le» per riscriverle e adottare no, ma che evidentemente un «global legal standard» sono dettate dalla necessità e sulla convinzione che si di tranquillizzare investito- debba evitare la «trappola ri e mercati sulla tenuta del del protezionismo». Certo, sistema italiano. Non che degli eurobond di Giulio sia un concetto nuovo. Ber- Tremonti – anch’egli a Berlusconi lo ripete da tempo. lino – non si è parlato. Il teMa dirlo davanti alla stam- ma è stato «demandata a livello di mipa internanistri delle zionale e, sofinanze», prattutto di spiega. Ora fronte a leabisogna «dider come Anscutere i gela Merkel, contenuti Nicolas Sardelle regole kozy e Gore degli interdon Brown, venti», ma suona in moquella di ogdo completagi – assicura mente diver– «è una tapso. Tanto che pa imporlo stesso Bertante verso lusconi quail G20 di si si scusa Londra» e con i collesta andando ghi: «lascia«nella diretemi dire zione giuuna cosa che sta». riguarda il La confemio Paese», renza stampremette Berlusconi ieri a Berlino pa termina nella sala stampa della moderna can- qui, ma il Cavaliere non può celleria costruita ai tempi ancora lasciare la cancelledel trasferimento della ca- ria: lo attende una bilaterale con la Merkel. «Abbiamo pitale da Bonn a Berlino. L’Italia, osserva, «si trova parlato del G8», spiega priin una situazione migliore ma di lasciare Berlino, anrispetto a ciò che ho ascolta- nunciando che i leader euto come preoccupazioni da ropei (nella stessa formaparte dei miei colleghi». I zione di oggi) potrebbero famotivi, aggiunge, sono re tappa negli Stati Uniti, principalmente tre: «Abbia- dal presidente Barack Obamo un sistema bancario so- ma, forse addirittura prima lido» visto che gli istituti so- del G20 di inizio aprile. Anno rimasti lontani dai «titoli che se, aggiunge, per ora è tossici»; le famiglie hanno solo una «idea». Si è deciso – una «maggiore propensio- sottolinea – che il G20, sotto ne al risparmio» e dunque presidenza britannica, si sono meno indebitate; ed in- occupi degli aspetti tecnici, fine il sistema sociale offre lasciando al formato più rimaggiori garanzie in caso stretto l’indirizzo politico. di disoccupazione con il Prima di salire nella sua au70% della retribuzione ga- to blindata, Berlusconi rantita e l'assistenza sani- spiega perché abbia voluto taria pubblica. E per raffor- sottolineare in quel contezare il concetto, il premier sto come mai l'Italia navisottolinea la rapidità con ghi in acque migliori: «Ho cui si è mosso il suo esecuti- voluto sottolineare una sivo: «Vorrei ricordare che il tuazione che purtroppo per governo italiano si è mosso loro esiste». I nostri istituti, con tempestività assoluta, invece, sono «solidi» tanto destinando 2 punti e mezzo che nessuno di loro ha ancodi pil, pari a 40 miliardi di ra sottoscritto i cosiddetti euro, per risolvere la crisi». Tremonti-bond. E ciò nonoGordon Borwn e Angela stante i ripetuti inviti del Merkel si guardano mentre governo. «Ad ora, non abnell’auricolare arrivano le biamo notizia di una banca parolep del presidente del italiana che voglia profittaConsiglio italiano. Il britan- re di questa disponibilità»
Primo piano
Lunedì 23 febbraio 2009
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Sanremo All’indomani della vittoria della cantante di Pignola l’assessore dice: «Cogliamo l’effetto Arisa»
Autilio scommette sullo spettacolo Un bando per una scuola laboratorio come quella di Mogol POTENZA - L’obiettivo è fare in modo che almeno questa volta non si concretizzi il detto: “passato il santo passata la festa”. Il successo lucano sul palco dell’Ariton non può e non deve durare il tempo della quattrogiorni sanremese. Ecco perché l’assessore alla Cultura e formazione della Regione Basilicata, come aveva già anticipato immediatamente dopo la vittoria della cantante di pignola, parla di cogliere l’ “effetto Arisa”. Per l’assessore, insomma, in Basilicata è necessario scommettere nello spettacolo, con un doppio obiettivo: «formare e qualificare (certamente non solo cantanti ma attori, musicisti, cabarettisti, tecnici palcoscenico-luci-audio, registi, programmisti, ecc.) perché lo spettacolo è lavoro; rafforzare le produzioni “made in Lucania” con “palcoscenico naturale” il nostro patrimonio artistico-monumentale, anche per attrarre nuovi flussi di turisti». E per sostenere l’iniziativa già ieri ha annunciato un avviso pubblico per individuare una scuola-laboratorio che proprio come quella del maestro Mogol (a cui ha partecipato Arisa) si occupi di stages formativi per una cinquantina di giovani lucani. Autilio riferisce anche alcuni importanti dati per la Basilicata dove la musica dal vivo piace sempre di più. Nel 2007 gli spettacoli sono aumentati del 18,4 per cento rispetto al 2006, i biglietti del 13,8 per cento e la spesa al botteghino del 45,5 per cento. In dettaglio, in Basilicata nel 2007 gli spettacoli sono stati 122 (nel 2006 erano 103) con 30.778 paganti (nel 2006 erano 27.043) per un giro di incassi di 394.995,80 euro (nel 2006 erano 271.501,40). Sempre su dati Siae, le imprese iscritte regolarmente alle Camere di Commercio di Potenza e di Matera, al primo trimestre 2008, sono 98, di cui 57 a Potenza; quelle che si riferiscono effettivamente a produzioni e servizi sono meno della metà. Il dipartimento Formazione-Lavoro – come evidenzia Autilio – ha maturato la scorsa estate un’esperienza rilevante considerata tra le più interessanti nel settore dello spettacolo e “studiata” dal’Osservatorio nazionale dello Spettacolo voluto dalle Regioni e dal ministero Beni culturali. La presentazione a Venezia nell’ambito delle manifestazioni del Cinema del documentario “Vultour. Itinerari tematici nel Vulture Alto-Bradano” e gli oltre 136 mila spettatori alle manifestazioni e agli eventi del cartellone realizzato in attuazione del Progetto Culture in Loco, che intendiamo riproporre nel 2009 con alcune variazioni, sono i risultati sicuramente più soddisfacenti proprio di quella “scommessa” che abbiamo voluto raccogliere. Poi, l’assessore cita alcuni casi di successo: i ragazzi che sono stati formati nell’ambito del progetto “La spada e l’onore” gestito da “Sintesi” a Brindisi di Montagna, sono stati coinvolti come professionisti e quindi retribuiti in altri progetti
L’assessore Autilio
di “Culture in loco”, “L’Infanzia di un re” a Lagopesole e “Acheruntia” ad Acerenza. I ragazzi, invece, formati a Rionero in Vulture nell’ambito del “Festival delle Arti” come musicisti, sono stati coinvolti come professionisti e quindi retribui-
ti nell’ambito del progetto di “Culture in loco” a Orsoleo Santarcangelo in “la Madonna di Orsoleo e i colori dell’Eden”. Mentre i ragazzi formati nell’ambito del progetto “Itinerari in perfetta letizia” a Ripacandida sono stati coinvolti come danzatori e organizzatori di even-
ti, con adeguato compenso, in “Voultur” a Banzi; e hanno portato come professionisti l’iniziativa a Napoli presso la Fiera del mediterraneo, e hanno organizzato un altro evento a Lagopesole “Federico II e l’astronomia”. Inoltre, alcune società lucane costituite con fondi regionali del programma “Spin off” sono state coinvolte e alcuni professionisti utilizzati per dare il loro apporto. Inoltre, le 5 società e associazioni costituite a seguito della formazione stanno collaborando come professionisti, curano le rassegne e hanno ottenuto dei contratti (vedi il caso della Oxford) per riproporre l’evento. Altri ragazzi formati come attori hanno ottenuto contratti di lavoro (vedi ragazzi formati con Ermes teatro Laboratorio, vedi ragazzi formati su Carafa con Escla). «Questi risultati – afferma l’assessore Autilio - mi hanno fatto commentare che il ricco cartellone di Culture in Loco nella stagione estiva 2008 è stato un valido strumento per rafforzare la promozione della filiera turistico-culturale lucana e attrarre visitatori nella “bella scoperta”. Peccato – conclude l’assessore – che non abbia avuto l’opportunità di parlare anche di questo alla Bit di Milano»
Il trionfo di Sanremo tra numeri e polemiche SANREMO - Sembra di essere tornati all’anno scorso, quando a premiare Marco Carta era stata sempre Maria De Filippi, ma su un altro palco, in un’altra gara, di un’altra trasmissione, in onda su una rete concorrente. La conduttrice di Amici, la trasmissione nella quale il cantante sardo ha esordito con successo, si conferma madrina del giovane vincitore di Sanremo. Ma la cosa non ha mancato di provocare polemiche. «Carta non è un’emazione di Amici, avrebbe vinto anche senza Maria – ha replicato Bonolis – Magari l’anno prossimo vincerà chi ha vinto X-Factor». Marco Carta non ha vinto, ha stravinto, con più del 57 per cento dei voti, contro il 25,27 di Povia, che si è classificato secondo. «So che in cielo mia mamma è orgogliosa di me - ha detto Carta in un’intervista - Ma devo dire grazie anche a Maria De Filippi: è sempre al mio fianco, anche per tirarmi le orecchie». Ma ora si pensa ai numeri. E quelli della cinquantanovesima edizione del festival sono eccellenti: gli ascolti sono molto buoni, i migliori dal 2003, quando conduttore era ancora una volta Paolo Bonolis, uno strascico di dubbi. L’edizione 2009 vede anche un incremento del pubblico giovane di circa il 30 per cento in più rispetto al 2008. Un dato confermato anche dal televoto, in cui, dall’analisi Nielsen, prevalgono le ragazze.
E Arisa si conferma anche tra le più cliccate del web
In vetta nella classifica dei singoli Ma qualcuno parla già di plagio Arisa accompagnata dal maestro Lelio Luttazzi
SANREMO - Ormai ne sono convinti tutti: la vera scoperta della cinquantanovesima edizione del festival della canzone italiana è proprio lei: la nostra Arisa. E ieri il direttore artistico musicale, Gianmarco Mazzi, ha sottolineato che la vincitrice della categoria Proposte, è già prima nella classifica dei singoli con la sua “Sincerita”. E dopo Dolcenera è proprio Arisa, con 185 mila richieste, tra le più “cliccate” del web. “Sincerità” è la canzone del momento, ma orecchie attente parlano già di plagio. Scritta da Giuseppe Anastasi, Maurizio Filardo e Giuseppe Mangiaracina, la canzone ricorderebbe Somewhere nicer di Obi, tratto dall’album della band britannica The magic land of radio (2001). Il brano si può ascoltare sul MySpace ufficiale del gruppo londinese: www.myspace.com/obitheban. Ma ci chiediamo, non sarà tutta invidia?. Nel frattempo i più non hanno dubbi su quello che considerano un talento autentico e straordinario.
I PRIMI TRE BIG CLASSIFICATI Primo
Marco Carta «Che incredibile avventura è stata, il mio Sanremo – scrive Carta – . Faccio ancora fatica a capire che cosa sia successo. A dire il vero, tra adrenalina e stanchezza, non sono sicuro che tutto questo sia accaduto a me. E dire che solo un anno fa pregavo Dio che mi facesse restare ad Amici».
Secondo
Giuseppe Povia La proclamazione del vincitore sul palco dell’Ariston
Su oltre un milione (1.187.000) di voti, per tutto il festival, sono stati 800 mila quelli della serata finale. Dopo tanti anni la musica è tornata finalmente la protagonista del festival. Ma non sono mancati i tradizionali tormentoni che hanno tenuto banco nel secondo festival di Sanremo di Paolo Bonolis, tra ritorni, provocazioni e polemiche. Povia arriva secondo, malgrado le polemiche e gli attacchi a Luca era Gay. Di lui si occupa anche Roberto Benigni, superstar della serata inaugurale. «Avete fatto tutto voi», dice dietro le quinte ai giornalisti, i «pennivendoli di regime» che ieri ha salutato regalando il nuovo cd con tanto di dedica personalizzata e relativo voto (ma è stato buono anche con i più 'cattivì). Per lui, gay e lesbiche in corteo e da Venezia un piccione da parte delle Drag Queen.
Per i compensi: il milione di euro a Bonolis, i 350 mila euro a Benigni (e l’accordo con la Rai per la cessione dei diritti dei suoi spettacoli) tengono i media occupati per giorni. Ma il festival è un trionfo e il ministro Brunetta taglia la testa al toro: «Viva Bonolis, si è guadagnato il cachet». Paolino lo ringrazia e scherza: «Ditegli che non sono mai arrivato in ritardo». Per quanto riguarda il televoto e la giuria, Striscia la notizia e il Foglio denunciano rischi di doping del voto. Codacons e Fimi prendono la palla al balzo per protestare e chiedere un cambiamento del meccanismo, alcuni membri della Giuria demoscopica parlano di confusione con i telecomandi usati per votare. Il responsabile dell’Ipsos Pagnoncelli ammette che c'è stato qualche problema. Ma esclude casi di doppio voto.
«Mi sono divertito troppo, ci siamo incontrati con i gironalisti, è stato bello, una sana polemica – ha detto Povia, seduto accanto al vincitore – Sono un portatore sano di polemiche. Spero che nei prossimi concerti riusciamo a fare i teatri pieni. Sto preparando una nuova polemica»
Terzo
Sal da Vinci «Ci ho impiegato quasi 14 anni per arrivare sul palco di Sanremo, sono stato eliminato nella seconda serata. Poi, per fortuna sono stato ripescato. Per me è un sogno, che percorro da tanti anni. Il mio festival l’ho già vinto ieri, nella serata di venerdì. Viva la musica».
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Primo piano
Lunedì 23 febbraio 2009
I nodi della politica Scarto con i toni morbidi di Veltroni La nuova segreteria Pd nasce all’insegna dell’attacco al Governo
«Premier contro la Costituzione» Franceschini giura sulla “Carta” a Ferrara nel luogo in cui furono trucidati 11 partigiani Dario Franceschini, dopo il giuramento sulla Costituzione fatto a Ferrara
di LEONARDO NESTI FERRARA, 22 FEB – Ha giurato sulla Costituzione per farsene paladino. Dario Franceschini ha cominciato il suo cammino come segretario del Pd con un impegno assunto con i toni solenni della missione, ma senza dimenticare gli accenti concreti della battaglia politica. «Il presidente del Consiglio - ha spiegato – ha in mente un Paese in cui il potere viene sempre più tacitamente concentrato nelle mani di una sola persona. Questo è contro la Costituzione a cui lui ha giurato fedeltà». La difesa della Carta non è quindi, nei piani del nuovo leader democratico, solo un alto richiamo ideale, ma soprattutto uno strumento per caratterizzare la sua segreteria con un segno di forte contrapposizione a Berlusconi e al suo governo. Che poggi sui valori, ancor prima che sul merito delle questioni e che vuol segnare uno scarto netto, molto più agguerrito, rispetto all’atteggiamento di Veltroni, del quale è stato il numero due. Franceschini ha scelto con cura formule, luoghi e simboli. Ha giurato usando le parole che di solito pronuncia il presidente del Consiglio,
fatto da lui stesso definito «anomalo» per un dirigente politico, in particolare quando ha pronunciato la formula «eserciterò le funzioni di segretario del Pd nell’esclusivo interesse della Nazione». Lo ha fatto mettendo la mano sulla copia della Costituzione del padre Giorgio, partigiano cattolico e deputato Dc negli anni Cinquanta, commosso accanto al figlio, nella sua semplice cerimonia circondato da partigiani e at-
tivisti del Pd. Di fronte al muretto che circonda il fossato del Castello Estense della sua città, Ferrara. Molto di più di un simbolo urbanistico e architettonico della città patrimonio dell’Unesco. Proprio lì, il 15 novembre 1943, in quella lunga notte raccontata da due grandi ferraresi come lo scrittore Giorgio Bassani e il regista Florestano Vancini, i fascisti trucidarono per rappresaglia undici antifascisti ferraresi. E
quel muretto per la città è un simbolo, oltre che una ferita ancora aperta in mezzo al cuore. Dopo il giuramento, Franceschini si è poi scusato con il padre Giorgio per la grande emozione che gli ha dato e con la mamma Gardenia, rimasta nascosta fra la folla durante la cerimonia. «Non è il momento della delusione, dell’astensionismo o del disimpegno – ha aggiunto – è il momento in cui tutti
RITORNO A CASA
E l’Emilia “rossa” ha il suo leader nazionale PER DECENNI è stato il principale serbatoio di voti, di iscritti e di quattrini. Ma l’Emilia rossa dei sindaci popolari, degli asili nido studiati nel mondo e delle Feste dell’Unità, non aveva mai espresso un leader nazionale del principale partito della sinistra. «Evidentemente - mormora a mezza voce un dirigente ex Ds – ci voleva un democristiano per rompere il tabù...». Nel suo primo giorno da segretario, Dario Franceschini è andato a riannodare le radici, sue e del Partito Democratico. E infatti i partigiani, a sostenerlo, ieri erano in prima fila. Con loro anche alcune centinaia di ferraresi, magari incappati in questo insolito rito in mezzo alla passeggiata domenicale, ma comunque orgogliosi di avere un «ragazzo di qua» alla guida del Pd. Con un compito ingrato, certo, e con un obiettivo temporale di qualche mese. Accanto a lui, nel giuramento di fronte al cippo che ricorda l'eccidio Estense, anche un partigiano particolare, il pa-
dre Giorgio, avvocato e deputato dc negli anni Cinquanta. Quando ieri ha sentito che il figlio voleva giurare sulla sua Costituzione ha avuto una forte emozione. Franceschini, nel suo primo giorno da segretario, è andato a pranzo dai genitori. La mamma Gardenia gli ha fatto trovare i tortellini, il suo piatto preferito. Fatti in casa, perfino superfluo dirlo. Gardenia durante il giuramento è rimasta defilata, mescolandosi fra la folla. Poi Franceschini ha fatto due passi in centro, salutando i vecchi amici, i giovani sostenitori e gli anziani, molti partigiani, commossi dal suo gesto di scegliere proprio quel luogo, lontano nel tempo, ma certo non sepolto nella memoria, per rimettere in moto il Pd. In molti gli stringono la mano, gli chiedono autografi, gli fanno gli auguri e i complimenti. Una signora lo supplica: «Per favore, non litigate più». Franceschini risponde con un sorriso. Come promessa, forse, è un pò troppo impegnativa.
gli italiani che credono nei valori condivisi che hanno fatto nascere la nostra Costituzione, dall’antifascismo e dalla resistenza, in modo pacifico, civile e democratico comincino una lunga battaglia per difendere la democrazia italiana». Tutto il resto – ha lasciato intendere dribblando, nel suo primo giorno da segretario, le domande dei cronisti che lo incalzavano sulle sue prime mosse – sono dettagli tattici, che ai valori vanno subordinati. Nel Pd che ha in mente Franceschini l'antifascismo, la laicità dello Stato, la difesa delle garanzie costituzionali vengono prima del resto. «Fino a qualche decennio fa – ha detto – la Costituzione, l’antifascismo e la laicità erano valori condivisi da tutte le forze politiche, che si fronteggiavano anche duramente. Oggi sembra che non sia più così. Noi vogliamo che torni ad essere così. Saranno mesi difficili, anni difficili, ma noi alla fine vinceremo». E, in merito alla necessità di nominare velocemente i nuovi quadri dirigenti del partito, Antonio Giacomelli, capo della segreteria di Franceschini, ha specificato nel tardi pomeriggio di ieri: «Ogni ipotesi di nomi è, al momento, pura illazione». «che da domani si metterà a lavoro anche su questo». Per quanto riguarda il futuro vertice del partito, Giacomelli ribadisce che «vale quanto detto ieri dal segretario all’assemblea, ossia che certamente ci sarà un coinvolgimento dei segretari regionali, degli amministratori locali e, più in generale, delle forze del territorio».
Fassino e D’Alema non accetteranno incarichi. Lo “sfidante” sconfitto Parisi teme «il ritorno al passato»
E ora si attende la nomina del gruppo dirigente di ELVIO SARROCCO ROMA - La riorganizzazione del partito sarà la prova del fuoco per il neo segretario del Pd, Dario Franceschini. Al momento della sua elezione ha precisato che farà tutto da solo, senza accettare suggerimenti e condizionamenti. Ed ora i massimi esponenti del Pd attendono le decisioni del leader che dovrà cancellare l'organigramma predisposto da Veltroni e disegnarne un altro. «Dobbiamo darci delle strutture che servono», è l'auspicio di Piero Fassino che ipotizza due soluzioni: una segreteria molto snella ed un comitato direttivo composto di non più di 40 membri, di cui 20 dirigenti nazionali e 20 espressione del territorio. Fassino chiede un
maggiore coinvolgimento dei giovani nel gruppo dirigente nazionale e nello stesso tempo esclude di volere incarichi di partito. «Non solo non ne voglio per me - ha affermato - ma neanche ne chiederò per altri». Piero Fassino non risparmia critiche al gruppo dirigente che ha sostenuto Veltroni. Ha ricordato che negli ultimi mesi era insufficiente il grado di coesione e solidarietà del gruppo dirigente che più volte è apparso diviso e lacerato. E questo, sostiene Fassino, ha senz'altro indebolito la credibilità del leader. Ed a far «traboccare il vaso» è stata la sconfitta elettorale in Sardegna che ha indotto Veltroni a rassegnare le dimissioni. Quanto al nuovo segretario, Da-
rio Franceschini, per Fassino il fatto che sia un ex democristiano e non un ex Ds «non è una debolezza ma semmai una ricchezza». Perché pensare che il segretario del Pd debba essere per forza un ex Ds «metterebbe in discussione la stessa esistenza del Pd». Franceschini, comunque, con il suo discorso ha dimostrato di essere capace di essere il segretario di tutti, anche degli ex Ds. Per ora tutti i dirigenti del Pd assicurano e promettono la loro solidarietà al nuovo segretario. Anche Pierluigi Bersani, smentendo il giudizio attribuitogli da un quotidiano, ha precisato che l'elezione di Franceschini è stata «una cosa giusta» e che il neo segretario «ha detto parole chiare sulle esigenze politiche immedia-
te». Ora, secondo Rosy Bindi, comincia «una fase unitaria vera del partito» perché Franceschini sarà un segretario di garanzia. E l'assemblea nazionale è stata «un momento di confronto vero», che ha decretato la fine della «maggioranza confusa e del finto unanimismo», che non ha fatto certamente bene al partito ed a Veltroni. A criticare l'elezione di Franceschini è solo Arturo Parisi, l'unico sfidante del candidato-segretario risultato eletto. A suo parere l'unico risultato dell'elezione di Franceschini è che dal «ma anche» di Veltroni si è passati al «sì però» del nuovo leader, ma non c'e' stata nessuna «presa di distanza». Ora Parisi teme «il ritorno agli antenati, ma non a Ds e Margherita, più indietro, a Dc e Pci».
Arturo Parisi
Primo piano
Lunedì 23 febbraio 2009
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Politica lucana I consiglieri incontrano il mondo dell’economia lucana. Nel pomeriggio segreteria regionale
Il Pd lucano riparte dal lavoro E per sabato 28 è fissata la direzione del partito POTENZA - I democratici di Basilicata ripartono dalla crisi economica, sociale e occupazionale della regione. E, immediatamente dopo l’assemblea del Pd a Roma e l’elezione di Franceschini a nuovo leader nazionale, si apprestano ad affrontare «una nuova fase che caratterizzerà il Pd lucano sul progetto e il programma della Basilicata del futuro». Sarà una giornata intensa quella di oggi, che coinvolgerà il partito sia a livello istituzionale che politico. Si parte in mattinata, alle ore 11: presso la sala Sinni del palazzo del Consiglio Regionale, il gruppo del Pd alla Regione incontrerà il mondo del lavoro e dell’economia lucana, in un confronto a cui parteciperanno il presidente del gruppo Restaino, i consiglieri regionali Folino, Pittella, Di Sanza e Salierno, gli assessori Santochirico, Straziuso e Viti e il presidente della regione Vito de Filippo. All’incontro, a cui sono invitati rappresentanti del mondo del lavoro e delle imprese, prenderà parte anche il segretario regionale, Piero Lacorazza. o stesso segretario ha poi voluto legare a questo appuntamento un importante passaggio della vita del partito convocando, per le ore 16, nella sede regionale di Potenza, in via della Tecnica 18, la prima riunione della segreteria regionale, che completa la fase organizzativa della costituzione dei circoli in ogni comune, dell’approvazione dello Statuto, dell’insediamento delle Unioni locali e del buon andamento della campagna di tesseramento in corso. E dopo aver inoltre avviato il buon lavoro della Fondazione BasilicataFuturo, «che si at-
Il segretario del Partito democratico lucano, Piero Lacorazza
testa sempre più come luogo autonomo di pensiero e cultura politica democratica». «In questi mesi spiega Lacorazza - abbiamo fatto un partito, attraversando difficoltà, emergenze e appuntamenti elettorali. L’elezione di Dario Franceschini e la traccia che egli ha voluto dare per l’approdo congressuale di ottobre, ci impegnano a moltiplicare i luoghi del dibattito e del confronto con iscritti ed elettori e nello stesso tempo ci esortano a lavorare per dare un
profilo più marcato e più netto al Partito Democratico di Basilicata. Se sulla collocazione europea, sui temi eticamente sensibili, su alleanza e su un partito realmente federale e aperto ai territori è ormai chiara l’indicazione di marcia, tocca ai democratici lucani ripiegarsi e ripartire dal cosa fare per la Basilicata nei prossimi anni e con chi farlo». Anche per affrontare questi temi, dunque, per sabato 28 febbraio prossimo è convocata la direzione regionale del partito.
Iniziativa del Pd di Brienza
L’INTERVENTO
A sostegno delle famiglie
Giornata di democrazia
BRIENZA - “Le politiche regionali per la famiglia e l’impresa”. E’ questo il tema dell’iniziativa pubblica promossa dal circolo del Pd di Brienza in programma nella giornata di ieri, nella Sala ex-Refettorio del Comune di Brienza. Interventi dell’assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata, Gennaro Straziuso, del consigliere regionale Vincenzo Folino, del sindaco Antonio Distefano, del segretario del circolo burgentino Antonietta Petrone, di dirigenti e amministratori del Pd di Brienza. «L’iniziativa – spiegano i promotori - si inserisce nell’ambito di un ciclo di incontri che il circolo del Pd intende realizzare nei prossimi mesi, per discutere su alcune tematiche fondamentali per lo sviluppo del territorio. Oggetto di questo primo incontro, le misure previste nella finanziaria regionale in termini di aiuti alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese».
L’ASSEMBLEA di ieri (sabato per chi legge ndr) è stata una bella giornata di democrazia. Ciascun delegato, autonomamente e senza ordini di scuderia, si è espresso liberamente, in un primo momento a favore dell’elezione del segretario, e subito dopo, con voto segreto, largamente a favore di Dario Franceschini (l’altro candidato, Parisi, ha raggiunto appena il 7 per cento). I componenti lucani, quasi all’unanimità (con un’unica eccezione), hanno sostenuto Franceschini: un bel segnale di unità e compattezza. Sono certo che Dario, che ha tenuto una relazione convincente ed entusiasmante, sia la soluzione giusta, in questo momento, per la guida del partito: ne conosco lealtà, correttezza, autorevolezza, capacità decisionale, intelligenza politica. Ci aspetta un turno elettorale delicatissimo: i mesi che ci separano dovranno segnare un'inversione di tendenza, in modo da costruire, anche attraverso l’opposizione al Governo Berlusconi, la ripresa del PD. Immediatamente dopo il partito andrà a Congresso: lì chi ha filo da tessere, tesserà. Nel frattempo, l’elezione di un ex-popolare alla Segreteria nazionale del partito è la risposta migliore a chi paventa timori di egemonia exdiessini. Salvatore Margiotta membro della Direzione Nazionale del PD e vice presidente della VIII Commissione Ambiente, Territorio, Lavori Pubblici della Camera dei Deputati
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Primo piano
Lunedì 23 febbraio 2009
Primo piano Il Piano di dimensionamento
La scuola
Lunedì 23 febbraio 2009
approvato in giunta sta provocando le proteste di dirigenti e amministratori
La difficile quadratura del cerchio
QUI POTENZA
QUI MATERA
Oggi è prevista una riunione della IV Commissione consiliare (Politica sociale). Saranno ascoltate anche le ragioni dei sindaci che hanno manifestato le loro “perplessità”. A Bella ieri mattina si è tenuto un consiglio comunale urgente proprio sul tema
Oggi alle 10, presso la Sala Riunioni del Consiglio provinciale (terzo Piano, Palazzo della Provincia di Matera, via Ridola, 60) si terrà una conferenza stampa alla quale sono invitati a partecipare anche i sindaci interessati al problema
di ANTONELLA GIACUMMO NON c’è davvero nulla da fare: il Piano di dimensionamento scolastico - anche nella “nuova” versione davvero non riesce a prendere il volo. Per una sorta di effetto domino - come riconosce anche l’assessore alla Formazione e Istruzione, Antonio Autilio - ogni ritocco provoca altri problemi. Se la precedente versione che recepiva i documenti presentati dalle Province di Potenza e Matera - scontentava alcuni comuni (vedi l’area del Camastra), il nuovo documento - approvato dalla giunta lo scorso 17 febbraio - “sana quelle ferite” ma crea malcontento in altri territori. E non è finita qui, perché - come precisa Autilio - questo Piano, l’unico in Italia a non essere stato ancora approvato, è solo l’inizio. «Ne dovremo fare un altro a fine anno e un altro tra due anni. Tutti quelli che si lamentano oggi poi dovranno capire come convivere in futuro. Noi dobbiamo tagliare altre 34 direzioni nei prossimi due anni. Oggi mostrano i muscoli, ma domani che soluzioni troveranno? Il Comune di Bella, che oggi sbatte i pugni perché non vuole andare con Ruoti, a fine anno si dovrà mettere d’accordo con Ruoti per fare un Comprensorio unico». Quello che oggi si dovrà discutere in Commissione e nei prossimi giorni in consiglio regionale, non è che un primo passaggio, quindi. «Io posso accogliere tutte le loro richieste - continua Autlio - perché il ministero mi ha dato ampia possibilità di poterlo fare. La Gelmini mi dice che dobbiamo tagliare 58 direzioni in tre anni. Le possiamo fare tutte il primo anno oppure le facciamo gradualmente. Ma prima o poi lo dobbiamo fare. E comunque io non credo che sia positivo aspettare l’ultimo anno, mi conviene di più programmare». Una programmazione, in effetti, che è iniziata da diverso tempo e che ha avuto un iter davvero travagliato. Il consiglio provinciale di Potenza, infatti, dopo lunghi incontri e consultazioni varie con i diversi amministratori, ha approvato il suo documento a metà dicembre del 2008. Matera, invece, ha approvato il suo documento a fine dicembre. Poi l’approvazione della giunta regionale e il passaggio in quarta commissione, dove all’ultimo momento è mancato il numero legale per l’approvazione. Inutile anche il passaggio in consiglio regionale: ancora la mancanza del numero legale ha impedito al documento di arrivare al traguardo. E ora sembra ricominciare tutto daccapo. Ma cosa è cambiato nelle due versioni? Perché le problematiche lamentate dai sindaci del Camastra, per esempio, in questa seconda versione sono state risolte? «Io vorrei che fosse chiaro - precisa Autlio - che la scorsa volta noi come Re-
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di MICHELANGELO FERRARA LA REGIONE Basilicata cancella cinque direzioni scolastiche nella provincia di Matera. Una linea quella adottata dal governo regionale che non ragiona con il territorio e con le persone. Il dimensionamento scolastico pubblicato nei giorni scorsi frutto di un mero calcolo ragioneristico, è stato deciso a tavolino senza tener conto del rapporto con il territorio. «Questo dimensionamento - dichiara Cosimo Mero segretario della Uil Scuola è frutto non della Regione Basilicata bensì della direzione scolastica regionale visto che in diverse occasioni hanno fatto mancare il numero legale per decidere sul piano di riorganizzazione e affrontare i propri elettori». Il dissenso per il piano di ridimensionamento della rete scolastica regionale, firmato dall'assessore regionale alla formazione cultura e lavoro Antonio Autilio è unanime. «A provvedimenti dolorosi, conosciuti e, forse, inevitabili dichiara Giulio Arenella segretario della Cisl Scuola e componente del Consiglio nazionale della Pubblica Istruzione ne abbiamo visto aggiungere altri di cui non si era mai parlato, né ufficiosamente né ufficialmente. Ce ne sono di vistosi e, a parer nostro immotivati. Le istituzioni di Matera, prese in blocco per numero di utenti, legittimavano ampiamente il numero delle dirigenze esistenti. La situazione di piccoli scarti numerici riscontrabili prendendo in esame le singole istituzioni
gione non ci abbiamo proprio messo mano. Noi abbiamo ratificato delle scelte fatte dai consigli provinciali. Abbiamo visto che, in linea di massima, rispettavano le cose che noi avevamo detto. Poi c’erano delle cose che non andavano bene, però non potevamo come giunta prenderci l’incombenza di cambiare il documento. Lo stesso consiglio quella decisione non può modificarla, o la ratifica o no. A quel punto si può pensare a una nuova deliberazione. Noi avevamo già un piano nuovo, frutto delle contestazioni in commissione e di una serie di soggetti. Ma le cose poi sono andate diversamente, è mancata l’intesa. Io sapevo che in quell’aggregazione (Calvello - Corleto Perticara) non c’era nessuna razionalità. Ma quando si sposta un anello della catena, poi si deve spostare anche altro». E di anelli che aspettano di essere spostati oggi ce ne sono ancora diversi. La quadratura del cerchio, infatti, sembra davvero lontana. a.giacummo@luedi.it
Le critiche dal Potentino...
non giustifica un intervento così pesante. E' prevalsa una logica puramente numerica. Il diktat del 500 come numero minimo di studenti per legittimare l'autonomia di una istituzione scolastica. In parole più povere, questa operazione che non risparmia un posto, né di docente, né di dirigente scolastico, né di dirigente amministrativo, avrà il solo costo, enorme costo, di far cambiare insegnante a centinaia di alunni. Alla faccia della continuità didattica. Alla faccia del miglioramento dei servizi. Alla faccia della "buona scuola". Ma questo importa alla Gelmini?». Parole che pesano come macigni e che danno il segno del disappunto. «Avevamo trovato un'intesa politica sulla linea scolastica afferma Lucia Fiore segretario dello Snals per limitare i tagli che ci venivano imposti dai numeri per tutelare le scuole ed il personale. La regione, nell'approvazione del piano, ha apportato delle modifiche non in linea con l'Assemblea Provinciale e dettata anche da meri criteri numerici che penalizza l'organizzazione scolastica. Vedremo gli sviluppi futuri». Il pericolo, paventato alcuni mesi fa, che potessero sparire gli istituti nei piccoli centri al momento si è presentato. In una vicenda complessa come quella del piano di dimensionamento delle scuola, ognuno dei soggetti coinvolti dovrebbe avere buon senso e onestà intellettuale di sentire le parti interessate al fine di scongiurare un disagio che si potrebbe riper-
cuotere su tutto il personale della scuola. «La proposta di dimensionamento afferma Gerardo Pietro Desiante dirigente scolastico del V Circolo che si è rivolto alle autorità politiche e sindacali chiedendo un incontro urgente con una lettera cofirmata dai dirigenti scolastici Pancrazio Toscano, Patrizia Di Franco, Giuseppe Becci e Vito Fedele Lenge - non ha assolutamente tenuto conto delle pur equilibrate indicazioni complessive avanzate a suo tempo dal Consiglio Provinciale di Matera. In modo particolare, il piano di dimensionamento ipotizzato sembra essere stato pensato da chi non conosce il territorio e le realtà scolastiche che insistono sul medesimo; sono state ipotizzate soluzioni illogiche e immotivate la cui unica filosofia sembra essere solo quella dei numeri. È assurdo che su questioni di questo genere non vengano ascoltati e coinvolti i responsabili delle istituzioni scolastiche». Eustachio Nicoletti coordinatore regionale della Flc di Basilicata reputa «la riapprovazione del piano di dimensionamento un atto autocratico non rispettoso dei piani approvati dalla provincia e dai sindaci dei comuni interessati. Le modifiche non sono state condivise con nessuna delle componenti interessate e denotano una scarsa conoscenza del territorio. Il piano tende solo al raggiungimento dei limiti imposti dalla Gelmini indipendentemente dalle peculiarità delle singole isatituzioni scolastiche».
...e quelle dal Materano
RIONERO IN VULTURE
BANZI
MONTESCAGLIOSO
«NEL primo piano - spiega il dirigente scolastico Gerardo Antonio Pinto - Rionero rimaneva invariato. Nell’ultima delibera, quella di giunta, è venuto fuori una sorta di smembramento della scuola primaria di Rionero, nel senso che una parte dovrebbe confluire nella scuola media, che è sottodimensionata, anche se di poco (460 alunni). Recuperando questa fetta di scuola elementare si supererebbero ampiamente i parametri ministeriali. Ma questa operazione, dal punto di vista pratico, non è possibile farla, perché tutta la scuola primaria di Rionero è ubicata nello stesso plesso. Questa proposta è partita dal presupposto sbagliato. Si è pensato che a Rionero ci fossero due plessi, “Catenacci Rubino” e “Piano regolatore”. Ma il “Catenacci Rubino”, dichiarato inagibile, da cinque anni di fatto è allocato nello stesso plesso di “Piano regolatore”. La scuola ha organizzato un servizio integrato. Si può dire, quindi, che nei fatti esista una sola unità scolastica a Rionero. E ora la si vuole smembrare tutto, creando grosse difficoltà per la continuità didattica. Non si sa bene, tra l’altro, quali classi dovrebbero essere uniti alla scuola media. E poi c’è l’aspetto logistico: nell’altra scuola non c’è capienza. Il paradosso è questo: gli alunni del “Catenacci Rubino” continuerebbero a rimanere nell’edificio della direzione didattica, ma dovrebbero essere amministrati dalla scuola media». ant. giac.
SUL PIANO per domani è stato convocato un consiglio comunale straordinario (lo stesso si farà a Genzano), «dopodichè - assicura il sindaco, Nicola Vertone - l'intenzione è quella di assegnare a un legale il compito di impugnare davanti al Tar di Basilicata gli atti promulgati dalla Regione; sulla scorta di “vizi di forma”. Non ultimo l'eclatante ritardo rispetto ai termini previsti dalla legge con il quale la delibera è stata posta in essere. Per quanto ci riguarda riteniamo l'accorpamento degli istituti scolastici di Banzi e Acerenza, e di Genzano e Cancellara, alquanto sconcertanti. Difatti, ci chiediamo a quali logiche il “piano” possano rispondere, visto che di certo nulla hanno a che vedere con i tanto sbandierati criteri di “efficacia”, “omogeneità” e “organicità”. Quindi Vertone continua col porsi altre domande: «quale, il ruolo di sindaci, sindacati e organi provinciali se la Regione ritiene di poterli tranquillamente “bypassare” in fasi decisionali di tale importanza? Inoltre, è consapevole la giunta del dissesto stradale dell'Alto Bradano e quindi delle difficoltà “reali” che occorre affrontare in un percorso del tipo Banzi-Acerenza o Cancellara-Genzano? Strade costate miliardi di lire e franate dopo pochi anni. Davvero ci mancava questa storia dei ri-accorpamenti conclude Vertone - ma stavolta è troppo e non intendiamo più tollerare». Gianrocco Guerriero
CASTELGRANDE
BELLA
MAL digerita la scelta di accorpare le scuole di Castelgrande all'Istituto comprensivo di Pescopagano e di Rapone. Attualmente le scuole statali fanno parte dell'istituto Comprensivo di Muro Lucano. Il primo cittadino di Castelgrande, Alberto Domenico Muro, ha espresso tutto il suo disappunto. «Ho chiesto l'audizione alla Quarta Commissione consiliare della Regione Basilicata, presieduta da Marcello Pittella, per spiegare le nostre ragioni. In quell'occasione ad accompagnarmi saranno alcuni rappresentanti dei genitori, dei professori, e degli operatori del settore. Il problema va affrontato alla radice altrimenti si rischia di fare molti danni. La scelta di accorpare Castelgrande a Pescopagano e Rapone, comporta nell'immediato la perdita di alcuni posti di lavoro, con l'Istituto Comprensivo di Muro Lucano che scende sotto i 500 alunni. L'obiettivo è salvaguardare i posti di lavoro e assicurare i servizi ai cittadini e agli studenti. Inoltre è bastata una prima nevicata per isolare Pescopagano da Castelgrande: i due comuni sono divisi dal Valico Granito alto 1230 metri dal livello del mare. Poi si parla di spopolamento: ho già registrato alcuni casi di famiglie che in previsione stanno cercando lavoro fuori zona. Gli studenti per raggiungere Pescopagano dovranno alzarsi la mattina alle 6.15 e questo non si concilia con le esigenze delle famiglie che lavorano in zona. Siamo in una fase di forte declino di tutti i servizi: i trasporti, le scuole e ora anche le poste. Man mano che passa il tempo ci verranno negati molti servizi». Carmine Pepe
UN CONSIGLIO comunale urgente per discutere del problema scuola: il sindaco di Bella, Salvatore Santorsa, spiega chiaramente il problema: «Noi , sul Piano presentato dalla Provincia, non avevamo nulla da dire. Poi è arrivata questa delibera di giunta, che recepisce una richiesta - fatta in IV Commissione - del Comune di Ruoti. In pratica che succede: la frazione di San Cataldo viene accorpata a Ruoti. E’ stato così smembrato l’Istituto comprensivo di Bella, che opera dal 1999. Una realtà consolidata. Prima c’era la direzione didattica e la presidenza della scuola media, poi abbiamo fatto l’Istituto comprensivo. Ci tengo a precisare che Bella (con la collaborazione proprio del Comprensivo) ha fatto la scelta di istituire anche le sezioni primavera. C’è una sezione a San Cataldo e una a Bella. Si tratta di cose che non ci sono neanche a Potenza. E ora, tutti questi sforzi fatti rischiano di essere cancellati da una scelta scellerata. Abbiamo fatto, pertanto, questo consiglio comunale per mettere in luce tutto il nostro disappunto. E’ stato dato mandato al sindaco di percorrere tutte le vie, anche quelle legali, pur di risolvere questo problema. Vorrei chiarire che non è una questione di campanile, noi non ce l’abbiamo con Ruoti. E’ un problema anche territoriale: Bella è composta da queste due frazioni (Sant’Antonio Casalini e San Cataldo) più alcuni nuclei abitativi. Le due frazioni sono abbastanza grandi, per questo vogliamo servizi adeguati». a. g.
IL TAGLIO delle scuole sottodimensionate colpirà docenti, dirigenti, collaboratori scolastici e personale di segreteria. La preoccupazione dunque non riguarda solo le scuole ma anche gli esuberi che nasceranno con i tagli. «Il Piano di dimensionamento delle scuole di Montescaglioso - si legge in una nota del Corpo docente della Direzione Didattica "Don Liborio Palazzo" di Montescaglioso, esprime il proprio dissenso in merito alla delibera della Giunta Regionale di Basilicata che spacca in due la Scuola Elementare senza tenere in alcun conto la storia e i bisogni dell'utenza, provocando una frattura sia all'interno della popolazione scolastica che della comunità civile, bisognosa in questo momento di punti di riferimento certi ed unitari. Ciò provocherebbe l'isolamento e la ghettizzazione di questi due esigui nuclei scolastici, con conseguenze deleterie sull'utenza scolastica e sugli operatori; provoca la contrazione di posti di lavoro, riducendo l'organico del personale docente e Ata. Per il prossimo anno scolastico si potrebbe inoltre verificare la fuga del personale docente verso l'unità scolastica "Don Liborio Palazzo". La distribuzione degli alunni è discriminante e disuguale in quanto la Direzione viene ridimensionata ai limiti dei parametri numerici previsti dalla legge per le scuole autonome; non rispondente alle istanze del territorio e alle proposte già avanzate, finalizzate alla richiesta della nuova deroga alla Scuola Media, in quanto sotto dimensionata, o alla creazione di un solo Istituto Comprensivo, con i tre segmenti di istruzione: Infanzia, Primaria e Media». mich. fe.
STIGLIANO
SAN MAURO FORTE
FERRANDINA
IL PIANO di dimensionamento regionale interessa soprattutto i piccoli comuni che si vedono tagliati fuori da un'organizzazione scolastica che non ha tenuto in considerazione il rapporto della scuola con il territorio. Mai come in questo momento il confronto tra regione e comuni può essere significativo. «Un atto grave nei confronti della comunità afferma Francesco Di Luca sindaco di San Mauro Forte, in quanto il consiglio provinciale aveva accolto le volontà di deroga richieste e, in caso di dimensionamento di accorparci a Salandra viste le comodità infrastrutturali. Non capisco le ragioni di stravolgimento della regione che si assume ogni responsabilità nei confronti della comunità scolastica e del nostro territorio». Un vero problema se si considera che in questi piccoli comuni con il passare del tempo potremmo assistere alla scomparsa degli istituti scolastici. mi. fe SARANNO le amministrazioni locali a far sentire il proprio dissenso per i tagli che scaturiranno dal dimensionamento scolastico che ancora una volta mette da parte il ruolo della scuola nel contesto territoriale. A farne le spese i comuni che nell’incontro avuto con Pasquina Bona, assessore provinciale alla Pubblica Istruzione avevano delineato uno scenario diverso nella razionalizzazione degli istituti scolastici con maggiori deroghe. «E' stato applicato alla lettera il Decreto Legge del ministro Maristella Gelmini afferma Nicola Fornabaio assessore alla pubblica istruzione del comune di Stigliano con una penalizzazione per una istituzione scolastica del nostro territorio. Questa decisione avrà delle ricadute sul piano occupazionale che per una realtà piccola con gravi problemi di disagio economico e con una sofferenza che si aggiunge a quella demografica. Un aggravio per gli operatori scolastici che si sposteranno per raggiungere i plessi scolastici con difficoltà climatiche e di viabilità». m. f.
SE il dimensionamento scolastico avesse dovuto rispettare meramente una logica numerica e nessun altra di tipo didattico-formativo, organizzativo o di servizio all'utenza, con questa logica poteva essere fatto anche da un semplice e mediocre giocatore di sudoku. «Vergogna, vergogna - afferma Paola Ramundo, direttore dei servizi generali Amministrativi della scuola media di Ferrandina - Mi vergogno di essere italiana quando sono rappresentata da una classe politica che invece di salvaguardare il popolo, è in continua campagna elettorale per la divisione del potere. Ci hanno forse scambiati per ignoranti, per coloro che non capiscono le magagne e gli intrallazzi? Oltre a toglierci il posto di lavoro ci togliete le scuole. Pensate forse che con qualche dirigente e direttore amministrativo in meno si risolvono i problemi? Sapete meglio di me come funzionano gli Istituti Compensivi dove comunque restano aperti i plessi ed il consumo energetico e tutto ciò che serve al funzionamento degli stessi rimane». mic. fer.
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Lunedì 23 febbraio 2009•
LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò TELEFONO E FAX: 0965 / 621036 e-mail: toniconc@libero.it RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI
I nuovi coefficienti Istat per il 2009 Pensioni retributive, ecco il sistema per calcolarle di SERGIO D’ONOFRIO QUANTO prenderà di pensione chi lascia il lavoro nel 2009? Per saperlo con esattezza non c'è bisogno di un esperto. Ora che si conoscono i nuovi coefficienti Istat, con i quali si rivalutano gli stipendi degli ultimi anni, ognuno può arrivare da solo al risultato finale. L'operazione è facilitata dal fatto che tutti gli altri dati sono riportati nell'estratto contributivo rilasciato dall'Inps. Stiamo parlando naturalmente del calcolo con il sistema retributivo, al quale restano agganciati coloro che possono far valere almeno 18 anni di versamenti entro il 31 dicembre '95. LE DUE QUOTE Il calcolo della pensione si basa su due elementi: gli anni di lavoro coperti da assicurazione e gli stipendi dell'ultimo periodo di attività. Dal 1° gennaio '93 la pensione è costituita dalla somma di due quote: 1)la prima "Quota A" si riferisce all'anzianità maturata fino al 31 dicembre 1992 e si calcola sulla retribuzione media degli ultimi cinque anni di attività(260 settimane); 2)la seconda "Quota B", per l'anzianità maturata dal 1° gennaio 1993 in poi, viene calcolata invece sullo stipendio medio degli ultimi 10 anni(520 settimane). Così come è congegnato, il meccanismo determina nel tempo un graduale abbassamento della copertura rispetto all'ultima retribuzione percepita in attività. Di conseguenza chi va in pensione quest'anno percepisce di più del collega che, a parità di stipendio e anzianità, lascerà il lavoro nei prossimi anni. RIVALUTAZIONI E RENDIMENTI Per neutralizzare gli effetti dell'inflazione, le retribuzioni che entrano nel calcolo della pensione vengono rivalutate con dei coefficienti Istat, articolati in due serie (tabella 1) da utilizzare rispettivamente per il calcolo della "Quota A" e della "Quota B". Dalla rivalutazione sono escluse le retribuzioni che si riferiscono all'anno di decorrenza della pensione e a quello immediatamente precedente. Vediamo ora in che misura lo stipendio si trasforma in pensione. La legge stabilisce che per ogni anno di con-
Riscatto della laurea
HO presentato domanda di riscatto laurea nel 1995 alla sede INPS competente. A tutt'oggi non ho mai avuto risposte. Il fatto non mi preoccupava più di tanto, per problemi economici contingenti. E' possibile che sia stata respinta senza una comunicazione? Cosa posso fare? F.V. - MARSICO NUOVO Non credo, perchè l'Inps deve comunicare l'esito della domanda attraverso lettera raccomandata. Il mio suggerimento è di sentire gli uffici addetti, anche telefonicamente. Meglio ancora se è in possesso della ricevuta della domanda.
52 settimane di contributi
CHIEDENDO un estratto conto all'INPS, mi sono accorto che nel periodo tra il1980 ed il 1981 mi risultano accreditati 52 settimane di contributi da dipendente
COME SI ARRIVA ALLA CIFRA FINALE Chi va in pensione nel 2009 può calcolarsi da solo la pensione facendo le seguenti operazioni. Quota A (Anzianità fino al 31.12.92) ------------------------------------------------------1.Si prendono gli stipendi degli ultimi 5 anni e si rivalutano con i coefficienti Istat (1° colonna tabella 1). 2.Dividendo il risultato per 260 si ottiene la retribuzione settimanale pensionabile. 3.Questa cifra, moltiplicata per le settimane di anzianità maturate fino al 31.12.92 e per il coefficiente di rendimento 0,00153846 ,corrispondente al 2% per ogni anno di anzianità , dà la quota di pensione mensile spettante a tale data. Quota B(Anzianità dal 1.1.93 in poi) -------------------------------------------------------1.Si prendono gli stipendi degli ultimi 10 anni e si rivalutano con i coefficienti Istat (2°colonna tabella 1). 2.Dividendo il risultato per 520 si ricava la retribuzione settimanale pensionabile annua . 3.Questa cifra, moltiplicata per le settimane comprese tra l'1.1.93 e la cessazione dell'attività e per il coefficiente di rendimento 0,00153846 , dà la quota di pensione mensile per l'anzianità maturata dall' 1.1.93 in poi. Sommando l'importo della "quota A "con quello della" quota B" si ottiene l'importo complessivo lordo spettante per 13 mensilità.
COME SI AGGIORNANO GLI STIPENDI-
QUANTO RENDE UN ANNO DI LAVORO
TABELLA 1
TABELLA 2 ------------------------------------------------------Retribuzione Rendimento Rendimento pensionabile Quota A Quota B (in euro) (Anzianità (Anzianità fino 31.12.92) da 1.1.93 in poi) ------------------------------------------------------Fino a 42.069 ,00 2,00% 2,00% da 42.070 ,00a 55.951,77 1,50% 1,60% da 55.951,78 a 69.834,54 1,25% 1,35% da 69.834,55 a 79.931,10 1,00% 1,10% oltre 79.931,10 1,00% 0,90% ----------------------------------
Anno Quota A Quota B (Anzianità fino al 31.12.92) (Anzianità dal 1.1.93 in poi) 2009 1,0000 1,0000 2008 1,0000 1,0000 2007 1,0323 1,0426 2006 1,0501 1,0711 2005 1,0710 1,1031 2004 1,0893 1,1329 2003 1,1109 1,1664 2002 1,1383 1,2066 2001 1,1659 1,2475 2000 1,1971 1,2929 1999 1,2278 1,3383 tributi versati, il lavoratore ha diritto ad una quota di pensione, pari al 2% della retribuzione pensionabile. Di conseguenza con 30 anni spetta il 60%, con 35 il 70 % e così via fino ad un massimo dell'80% con 40 anni di lavoro. Ma se lo stipendio supera una certa soglia (42.111 euro nel 2009) sulle quote eccedenti il rendimento scende progressivamente in base alle aliquote riportate nella
e 5 mesi da artigiano. Cosa che risulta vera, perché effettivamente in quel periodo ho tentato la strada del lavoro autonomo. Poi ho preferito rientrare tra i lavoratori dipendenti. Quesito: i contributi da artigiano posso farli trasformare in contributi di dipendente, anche pagando? S. BIANCHI - MATERA Sì, se ovviamente i periodi non sono coincidenti. Può avvalersi della ricongiunzione onerosa (legge n.29/1979), inoltrando apposita domanda all'Inps.
40 anni
di contributi
NEL 2009 raggiungerò i 40 anni di contributi, ma mi mancheranno pochi mesi al 57° anni di età. Posso andare in pensione con la prima finestra utile? Se sì, posso poi svolgere qualche lavoro autonomo, o incorro nel "divieto di cumulo" a causa dell'età, nonostante i 40 anni di contributi? Di quanto sarebbe l'eventuale decurtazione della pensione in caso di cumulo? A. CORRADO - NOVA SIRI Con 40 anni si ha diritto alla pensione di anzianità a prescindere dall'età e non si ha alcun problema di cumulo. Inoltre, dal 1° gennaio 2009 è stato abolito ogni divieto
seconda colonna della tabella 2. Anche questa correzione è stata introdotta dalla riforma Amato del '93 per attenuare gli effetti del sistema retributivo, che essendo collegato agli stipendi degli ultimi anni non sempre si dimostra equo, in quanto premia soprattutto coloro che a fine carriera ottengono forti aumenti di stipendio.
di cumulo per le pensioni di anzianità.
La colf incinta
LA COLF assunta da mia madre è incinta e dovrebbe partorire alla fine di maggio. Lei vorrebbe rimanere in servizio fino ad aprile, ma noi nutriamo delle preoccupazioni per gli obblighi di legge sulla maternità. P. V. - LAVELLO L'INPS, di recente, ha dato via libera anche alle colf per un rinvio dell'astensione obbligatoria dal lavoro, in caso di maternità.E' necessario, però, che la certificazione non sia successiva al 7°
mese di gravidanza. Inoltre, i Sanitari preposti a tali incombenze, devono attestare che l'opzione della lavoratrice non comporti danni alla salute della gestante e del nascituro. A tali condizioni, la colf si può astenere dal lavoro dal mese precedente la data presunta del parto e nei quattro mesi successivi.
Sistema contributivo
SONO nata il 18 febbraio 1953 e sono riuscita a trovare lavoro poco dopo il diploma del liceo linguistico in un importante supermercato (agosto 1972). Con la riforma Prodi del dicembre
AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA - risponde Antonino NICOLO' PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI', DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965 / 818768 OPPURE INVIARE UN FAX ALLO 0965 /817686
2007 potrei andare in pensione con 40 anni di contributi (e col sistema retributivo) oppure a soli 57 anni (col sistema contributivo, però). Considerando che guadagno mediamente 1.700 euro mensili, di quanto diminuirebbe la mia pensione con il sistema contributivo? E' davvero elevata la differenza? F. BAGNALE - MATERA E' importante rammentare che il Governo Prodi non ha cancellato del tutto la riforma Maroni del 2004. Infatti, è rimasto in vigore l'articolo 1, comma 9, della legge n. 243/2004. Pertanto, fino al 2015, le donne lavoratrici dipendenti potranno ancora andare alla pensione di anzianità con i vecchi requisiti di 35 anni di contributi e 57 di età. La pensione sarà però calcolata interamente con il regime contributivo. Nel suo caso la perdita economica sarà di circa il 25 - 30% (un valore abbastanza sensibile). Giudichi lei se le conviene lavorare o meno 3 anni ancora.
Pensione e disoccupazione
MIO suocero è ormai prossimo alla pensione di vecchiaia. Recentemente ha avuto un periodo di disoccupazione pari a 6 mesi. Era disponibile, per non tardare il pensionamento, a versare di tasca propria i contributi per tale periodo affinchè gli venissero conteggiati assieme agli altri. Ma un funzionario dell'INPS gli ha detto che ciò non è possibile? Perché mai? A. DI CARLO - BALVANO I periodi di disoccupazione, durante i quali il lavoratore percepisce una indennità da parte dell'Inps, vengono accreditati (gratuitamente) dall'INPS come contribuzione figurativa utile per la pensione. Pertanto, suo suocero non riceve alcun danno e non deve versare alcun contributo.
Senza stipendio e senza pensione
VORREI porle un quesito riguardante la mia posizione personale. Ho 56 anni, essendo nato nel 1953 ed ho iniziato a lavorare in una grossa azienda industriale nel 1977. Se, al raggiungimento del 62esimo anno di età volessi smettere di lavorare ed attendere il pagamento della pensione a 65 anni, sorgerebbero dei problemi con l'Ente previdenziale? In pratica, potrei stare senza stipendio e senza pensione per 3 anni (potendo fruire di altre fonti di reddito). E, in caso di risposta positiva, a quanto potrebbe ammontare la mia futura pensione? G. L. - AVIGLIANO Salvo improbabili modifiche legislative, la soluzione da lei prospettata è senz'altro possibile. La pensione che percepirà sarà pari a circa il 76% della media rivalutata degli ultimi dieci anni di stipendi percepiti.
Lunedì 23 febbraio 2009
FREDDO FINO A VENERDI' MA CON POCA NEVE Nubi irregolari tra lunedì e mercoledì con qualche fiocco di neve in montagna. Migliora giovedì e venerdì, ma ancora tramontana e freddo al primo mattino. Sabato e domenica torna l'alta pressione: sole e temperature quasi primaverili. Cambia la rosa dei venti nel Mediterraneo: da una prevalenza del Maestrale si passa allo Scirocco, da un vento quindi piuttosto freddo proveniente da Nord ad uno decisamente più caldo in risalita da Sud. E gli effetti sono subito evidenti. Il primo è lo svuotamento del bacino. Il secondo la diminuzione di clorofilla. A dirlo, sulla base di serie storiche e indicazioni satellitari, è l'Istituto superiore di protezione e ricerca ambientale (Ispra). Lo svuotamento del bacino è dovuto, oltre all'insufficienza di un run-off (l'immissione di acqua dolce da foci di grandi fiumi), ad una maggiore evaporazione dell'acqua per via dell'aumento delle temperature, con conseguente attenuazione delle correnti. La bassa produzione di clorofilla (il Mediterraneo è comunque un mare oligotrofico, come un mare tropicale) porta invece ad una riduzione di grandi specie pelagiche e anche alla scomparsa dei grandi cetacei per la distruzione della catena alimentare: la clorofilla produce lo zooplancton di cui si nutrono, per esempio, le balenottere. Questo spiegherebbe, oltre alla presenza in aumento dei pesci tropicali (ormai il 15% del totale), anche l'estensione verso Nord di specie ittiche prima rintracciabili solo in acque più calde. Come previsto, tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana la neve ha fatto la sua comparsa in Basilicata fino a quote pianeggianti. La direzione delle correnti fredde in arrivo da Nordest ha premiato soprattutto il Potentino, il Marmo-Platano e l'area del Vulture, con accumuli che, intorno agli 800 metri, hanno raggiunto anche i 20-25 cm. Appena una spolverata invece sul Materano e l'alto Metapontino. Una leggera imbiancata c'è stata anche ieri pomeriggio sul Rionerese e su Matera città, frutto del rapido passaggio di una linea d'instabilità in arrivo dai Balcani. La settimana attuale continuerà a proporci scenari prettamente invernali almeno fino a venerdì. L'alta pressione delle Azzorre, infatti, solo allora riuscirà a dare una spallata decisiva al blocco d'aria fredda ed instabile, che da giorni ormai staziona sull'Est Europa condizionando il tempo anche sulla Basilicata. Fino ad allora, sulla regione sarà presente una nuvolosità irregolare che, pur alternata a intervalli soleggiati, potrà dar luogo a brevi precipitazioni anche nevose oltre i 600-800 metri. I fenomeni saranno più probabili tra lunedì sera e martedì mattina, e poi mercoledì. A seguire, come detto, il tempo tenderà lentamente a migliorare pur mantenendo, complessivamente, una certa variabilità. Farà freddo, soprattutto al primo mattino per l'insistenza di correnti settentrionali. Per un definitivo miglioramento dovremo aspettare sabato, ancor più domenica quando l'alta pressione garantirà una bella giornata di sole e temperature quasi primaverili. Lunedì: Poco nuvoloso in mattinata, con ampi spazi soleggiati. Da metà giornata, parziale aumento della nuvolosità a partire dal Lagonegrese, con possibili deboli precipitazioni tra la sera e la successiva notte, anche a carattere nevoso in Appennino oltre gli 800 metri. Fenomeni assenti sul Materano e Metapontino. Massime in lieve aumento; venti moderati da Maestrale, mari mossi. Martedì: Nubi irregolari nella prima parte del giorno sul settore tirrenico ed appenninico. Non si esclude su queste aree qualche debole precipitazione, anche nevosa oltre gli 800-900 metri. Più asciutto sul resto del territorio con ampi spazi soleggiati. Parzialmente nuvoloso tra il pomeriggio e la sera, senza fenomeni. Temperature in lieve aumento, venti deboli da Nord e mari sempre mossi. Mercoledì: In giornata assisteremo ad un momentaneo peggioramento. La presenza di un minimo di pressione sul basso Jonio potrà richiamare una parziale nuvolosità sul Vulture, Materano, Pollino e Metapontino dove potrà cadere qualche isolato rovescio, con fiocchi di neve oltre i 500 metri. La temperatura sarà di nuovo in diminuzione, i venti moderati da Est/Nordest, i mari molto mossi. Giovedì: Ancora qualche nube in mattinata, in particolare sul Metapontino e lungo il Bradano ma senza precipitazioni. Ampi spazi soleggiati altrove. In giornata ulteriore generale miglioramento con cielo poco nuvoloso su tutta la regione. Temperature in calo al primo mattino, in leggero aumento quelle del giorno; venti sempre orientali in leggera attenuazione, mari generalmente mossi. Venerdì: Poco nuvoloso nelle prime ore del giorno. Con il trascorrere delle ore si avrà un parziale aumento della nuvolosità a partire dal Vulture-Melfese, in estensione in serata al resto della regione. Possibile qualche sporadica e debole precipitazione tra il pomeriggio e la sera. Temperature in leggero calo dal pomeriggio, venti sostenuti di Grecale. Mosso il Tirreno, molto mosso lo Jonio. Sabato: Qualche nube irregolare nella prima parte del giorno ma senza fenomeni. Già dalla mattinata, comunque, ulteriore generale miglioramento con cieli, tra il pomeriggio e la sera, pressoché sgombri da nubi. Farà freddo al primo mattino e poi nel corso della successiva notte, andrà meglio nelle ore diurne; venti settentrionali in attenuazione; mari da mossi a poco mossi. Domenica: Giornata di sole su tutta la Basilicata. Dopo diverse settimane l'alta pressione delle Azzorre riuscirà a riconquistare anche il meridione d'Italia garantendo qualche giorno di tempo stabile e soleggiato. Le massime del primo pomeriggio saliranno di diversi gradi e, complice una ventilazione piuttosto scarsa, il clima sarà decisamente gradevole. Mari poco mossi o quasi calmi. Giuseppe Pomarico
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NOVITA' PER I CONSUMATORI DAL DECRETO ANTICRISI Il cosiddetto decreto anticrisi, che poi è la legge n.2/2009, pubblicata sul supplemento ordinario n.14/L alla gazzetta Ufficiale del 28 gennaio scorso, contiene alcune novità per i consumatori. Bonus famiglie. Si tratta di un contributo straordinario, per il solo anno 2009, alle famiglie residenti a basso reddito. L'importo varia da 200 a 1000 euro, secondo il reddito e il numero dei componenti familiari. Massimo scoperto bancario. Sono nulle le clausole contrattuali aventi ad oggetto la commissione di massimo scoperto se il saldo del cliente risulti a debito per un periodo continuativo inferiore a trenta giorni ovvero a fronte di utilizzi in assenza di fido. Sono altresì nulle le clausole, comunque denominate, che prevedono una remunerazione accordata alla banca per la messa a disposizione di fondi a favore del cliente titolare di conto corrente indipendentemente dall'effettivo prelevamento della somma. Blocco tariffe.Sino al 31 dicembre 2009, è sospesa l'efficacia delle norme statali che obbligano o autorizzano organi dello Stato ad emanare atti ad oggetto l'adeguamento di diritti, contributi o tariffe a carico di persone fisiche o persone giuridiche in relazione al tasso di inflazione ovvero ad altri meccanismi automatici, fatta eccezione per i provvedimenti volti al recupero dei soli maggiori oneri effettivamente sostenuti e per le tariffe relative al servizio idrico e ai settori dell'energia elettrica e del gas e fatti salvi eventuali adeguamenti in
E' ritornata in vigore la multa (413 euro, come oblazione) per chi non risponde ai questionari dell'ISTAT. Era stata sospesa nel 2008 dall'art.44 della legge n.31/2008, ma il tormentone è ricominciato nel 2009, proprio mentre l'ISTAT si appresta a inviare una raffica di questionari alle famiglie. Nel 2008 la sanzione era prevista soltanto nei confronti di chi opponeva un "formale rifiuto di fornire i dati richiesti". In sostanza se non si rispondeva e si metteva semplicemente il questionario nel cassetto o se, nel caso di
diminuzione. Tariffa elettrica agevolata. L'accesso alla tariffa agevolata è riconosciuto anche alle famiglie con persone molto malate che richiedono l'utilizzo di apparecchiature medicoterapeutiche elettriche e, altresì, alle famiglie con almeno quattro figli a carico e con ISEE non superiore a 20.000 euro. La tariffa elettrica agevolata consente un risparmio del 20% (decreto ministeriale del 28/10/2007 su Gaz-
zetta Ufficiale 18/2/2008). Fondo per i nuovi nati. Per favorire l'accesso al credito delle famiglie con un figlio nato o adottato entro il 2009, il 2010 o il 2011, è istituito un Fondo finalizzato alle garanzie dirette, anche fideiussorie, alle banche e alle società finanziarie. Anagrafi. non si possono chiedere al cittadino dichiarazioni o documenti al di fuori di quelli indispensabili per le annotazioni degli atti di stato civile e di anagrafe.
RITORNA LA MULTA ISTAT intervista verbale,, si faceva scena muta (o si rispondeva "non ricordo") non veniva applicata alcuna sanzione, mentre prima il decreto legislativo n.322/1989 prevedeva la sanzione semplicemente per " coloro che, richiesti di dati e notizie, non li forniscano". La procedura era oltretutto complicata, poiché l'ISTAT doveva redigere un rapporto, trasmetterlo al Prefetto, il quale emetteva ingiunzione di pagamento
dandone a sua volta comunicazione all'ISTAT. E' da notare che le interviste ed i questionari dell'ISTAT sono lunghi e complicati, bisogna rispondere a domande del tipo "quanto spende ogni mese al bar o per divertimenti?" ( e chi se ne ricorda?), dichiarare la fascia di reddito, che è una domanda antipatica, eccetera. La nuova raffica di questionari per le famiglie è specificata su un DPR pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26 gennaio
2009 e fra le indagini tramite questionari vi sono le seguenti. -Multiscopo sulle famiglie:aspetti della vita quotidiana -Indagine sui consumi delle famiglie -Indagine sulle condizioni di vita -Indagine per il controllo della qualità dell'indagine sui consumi -Multiscopo sulle famiglie : i cittadini ed il tempo libero -anno 2006 -Multiscopo sulle famiglie: modulo sulla soddisfazione per i servizi di erogazione di energia elettrica e gas.
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Lunedì 23 febbraio 2009
MASTELLA E LE ALLEGRE MIGRAZIONI DEI NOSTRI POLITICI
ARISA EMBLEMA LUCANO
di ANTONIO NICASTRO
di ARMANDO LOSTAGLIOl ORA che Clemente Mastella, finito il periodo di meditazione a Ceppaloni, ha fatto quel passo che tutti si aspettavano, il passaggio nelle file del nascente PDL, si sono sprecati i commenti di giornali ed esponenti della politica. Gli aggettivi, per lo più dispregiativi, nei confronti di Mastella sono stati tanti, si va dal classico “traditore” al più pesante “venduto” passando per il più tenero “opportunista”, ma l'aggettivo più usato è stato “voltagabbana”. Una rapida ricerca sulle enciclopedie on line ed apprendo che il “voltagabbanismo” (quasi quasi lo brevetto il termine) è una pratica diffusissima nella politica italiana. E' impressionante il numero di coloro che migrano allegramente da un partito all'altro, mettendo sotto i piedi le ideologie. Oltre a Mastella i casi più eclatanti e recenti sono quelli di Lamberto Dini, pluriministro della Repubblica (fra poco dobbiamo aggiungerci “delle banane”….) che entra ed esce con disinvoltura dal centro destra e dal centro sinistra, ma in entrambi gli schieramenti becca un incarico di prestigio e di Daniele Capezzone ex segretario dei Radicali ed ora portavoce del PDL. Proprio il passaggio di Capezzone sull'altra sponda suscita lo sconcerto più grande anche in virtù del ribaltamento di alcune convinzioni politiche più volte pubblicamente espresse e poi completamente rinnegate. Come si fa? Un po' di dignità. Posso capire che il miele che produce Silvio attira in maniera irresistibile ma la dignità non può essere messa sotto i piedi. Impresentabile, viscido, sgradevole, presuntuoso, odioso, arrogante, da evitare… E che dire di altri casi clamorosi come quello dell'ex portavoce di Berlusconi? Il compagno Sandro Bondi da sindaco comunista del suo paese si è convertito a leccaculo del principe di Arcore. Misteri della Fede… Ma di casi eclatanti ce ne sono tanti, Rutelli da Radicale, passando da ambienti della sinistra estrema, che diventa democristiano, Follini da democristiano (UDC) a Democratico (PD), Giuliano Ferrara comunista convertito a Forza Italia, il ministro Maroni da esponente di Democrazia Proletaria poi nei Verdi ed infine leghista. Con troppa leggerezza si butta alle ortiche un ideale per abbracciarne un altro, quello che prima si combatteva. C'è stato, in questi ultimi anni, un rimescolamento generale della politica, per farsene una idea più completa consiglio di fare una ricerca in wikipedia, digitando “partiti+provenienza”, il risultato è riservato a possessori di stomaco forte. Anche la Basilicata non è immune da tale squallido fenomeno, il nomadismo politico è pratica diffusissima dalle nostre parti, le aspettative personali di certi politici li spinge, senza alcun pudore a zombettare da un partito all'altro, il più delle volte a passare da una coalizione all'altra. Sono tanti i nomi da citare, me ne ricordo solo alcuni. Cominciamo dall'ex sindaco di Forza Italia a Policoro, Di Sanza, oggi consigliere regionale del PD, per passare a Franco Mattia oggi in Forza Italia ma con un passato da assessore regionale nelle fila dei Verdi, sempre dalle file dei Verdi (un partito di transito) Mollica ha fatto l'assessore ed oggi è in un partito della galassia del cosiddetto “centro”. Proprio nell'attuale Consiglio Regionale siedono numerosi consiglieri che nel corso del mandato hanno cambiato, qualcuno più volte, partito, ne cito solo alcuni, Fierro, De Franchi (oggi presidente del Consiglio) Mancusi, Radice, Mastrosimone, Scaglione, Carelli, Di Lorenzo, Falotico non vorrei scordarne altri. Nel corso di questa legislatura i gruppi consiliari hanno subito un numero impressionante di modifiche, qualche gruppo è stato in vita per una sola estate. Anche a livello comunale sono assai frequenti i cambiamenti di partito e coalizione, al Comune di Potenza la geografia del Consiglio è mutata numerosissime volte, ad oggi risulta perfino difficile capire qual è, numericamente, la maggioranza che amministra il Comune. Stessa cosa avviene nell'altro capoluogo, Matera, che in un paio d'anni ha visto mutare gli equilibri politici. Cambiare idea è umano, quante volte ci è capitato di aver mutato opinione su un argomento, ma che ciò avvenga in politica è davvero grave. Si deve metter mano ad una legislazione più rigorosa considerato che i partiti e gli esponenti politici non hanno nessuna vergogna, attaccati come sono alla classica poltrona. Chi viene eletto in un partito deve dar conto agli elettori nel medesimo partito, se poi non ci si ritrova più in quel partito che faccia le valige. Stessa cosa deve valere con i partiti, un partito che fa parte di una coalizione deve rimanere all'interno della stessa fino al termine del mandato. Non si deve dar adito ad inciuci, compravendite di voti e salti di maggioranza. Io personalmente non ho alcuna stima nei confronti di questi nomadi della politica, li considero alla stregua dei mercanti che non hanno alcun titolo a rappresentare i cittadini. Solo se si moralizza la politica la gente potrà tornare ad appassionarsi alla cosa pubblica.
SILVIO FERMATO A EBOLI MA DA CHI? di ANTONIO GALIZIA CONDIVIDO il pensiero del dottore Paride Leporace, ottimo giornalista e direttore sagace del nostro giornale che mi appassiona sull’argomento citato nel titolo e m’invita con la sua riflessione ad esprimere il mio parere su Silvio fermato ad Eboli. Sicuramente, più felice, più efficace e veritiera sarebbe stata la dicitura: Silvio fermato a Eboli, e da chi?, se non dai suoi stessi “coadiutori” tra soggetti Governativi, Parlamentari e Regionali Ne annoto uno in primis: il Presidente della Camera che forse non soddisfatto dell’alta Carica, al pari del suo predecessore Casini, mira a passare dalla destra, alla sinistra, di Berlusconi, onorandosi degli applausi dei fibrillanti PD rinvigoriti dal fu Segretario Veltroni Chissà che dice, sui dubbi creati dal Presidente Fini, donna Assunta vedova di Giorgio Almirante. In Basilicata, fanno eco i ”vassalli” del PDL che pur dovrebbero nella loro posizione, onorarlo esaltandolo, mentre non sentono la necessità che il convoglio di Silvio riparta da Eboli. Troppo agevolmente, si sono serviti, della politica del Cavaliere e poco l’hanno fatta crescere in Basilicata, forse per dominare di persona e interferire col Governo Regionale frammistando, acquistandolo, il loro potere in sordina. Da militante del centro destra, vedendo percependo gli abusi per convenienze e soprusi e sconcezze egoistiche, capisco certe realtà ed a Silvio ho sempre “paventato” le mie preoccupazioni e in più volte, l’ho invitato, anche insistendo ad atterrare col suo elicottero, per solo poche ore, nel campo sportivo di Potenza per “esultare” con un bagno di folla e conoscere in diretta la gente lucana che, sono certo, accorrerebbe a frotte per essere informata e celebrarlo nel suo carisma ormai diventato una opportunità di vittoria. Questo mio pensiero, ho l’impressione che non è stato mai gradito da chi si è troppo auto servito di Silvio in Basilicata, perché, partendo da Eboli avrebbe scoperto da vicino la loro autoritaria supremazia. Tornando al carisma del Presidente del Consiglio, abbiano, costatato la sua forza invasiva psicologica in Abruzzo in Sardegna e altrove, dove i covi PD sembravano inespugnabili. Queste grandi esperienze, certamente hanno fatto rinascere anche nei probi di psicologia evolutiva e di onestà intellettuale, la speranza di svincolare anche la Basilicata dal paludamento rosso, come a Silvio Berlusconi ho ribadito nelle mie comunicazioni epistolari, sin dal 1994 e non sono stato ascoltato, perché sicuramente oscurato da coloro che di interessi ad personam se ne intendono e come. Tuttavia questo evento non ancora verificatosi, rimane vivo nella speranza se non nella certezza che si verificherà entro quest’anno, alle elezioni Regionali di giugno. Rimarrà però un’ipotesi, se, come ha asserito Paride Leporace, i responsabili dell’assetto Regionale PDL non usciranno dal letargo in cui sembrano sprofondati. Da subito dopo il ’94 a tutt’ora continuano a russare pesantemente soddisfatti della loro nullità politica. E’ questo, però, un neo pericoloso che si potrebbe cancerizzare e portare all’ennesima sconfitta, se quei portabandiera che, secondo me, hanno dato segno di assuefazioni agli interessi personali, non si daranno una spallata per un risveglio immediato o per l’imbarazzo del loro dormiveglia non rinunceranno alle cariche di Partito. Troppa sonnolenza ha fatto e fa scalpore nei dirigenti del PDL e l’assenso di Silvio li ha premiati e li premia ogni giorno nell’apatia letargica. Comunque, a giugno ci sarà la nuova carta da Giocare e non credo che il Cavaliere se la fa-
rà sfuggire. La Basilicata ha bisogno di quel riscatto che non ha mai riscosso in questi anni di governo di Centro Sinistra o meglio, di Centro sinistra coi comunisti e chiedo scusa se qualcuno potrà risentirsi per la mia lealtà e sincerità. Di quella gente, io proletario di nascita e di natura, non mi sono mai fidato per il DNA “Kremliniano” che portano in corpo e le beghe e gli interessi di tutto il raggruppamento ancora al potere che sono stati e sono tali e tanti da non potersi erigere a paladini della “tavola rotonda”, per l’assenza di Re Artù, ma perché hanno continuato e continuano nel detto Andreottiano di tirare a campare con la previsione che quando andranno via, se arriveranno al fisiologico epilogo, si giustificheranno alla Veltroni, asserendo di non aver potuto fare di più nonostante le buone intenzioni di “salvare”l’Italia, pardon: la Basilicata. La storia triste della Basilicata continua in negativo da destra e da sinistra e i bugiardi dal volto incerto, che restano compromessi nonostante gli attestati di Giustizia poco credibili, comparsi oggi nell’immagine eloquente, su il Quotidiano della Basilicata costituiscono esempi di cultura deviata. A parte i fatti personali, dicono poco o niente, ma nel tentativo di incoraggiare il prosieguo della Giunta regionale già sfiduciata nella integrità collegiale e nel valore integrativo, danno luogo ad un effetto contrario. Il PD passando da Veltroni a Franceschini, andrà dalla padella nella brace e quel qualcuno che si dice ottimista col Dario nuovo segretario, senza aver messo in conto l’arroganza, la faziosità e l’antiberlusconismo viscerale del personaggio lo vedrà affondare più in fretta. Berlusconi anche insultato e deriso, continuerà a crescere nel suo carisma per loro colpa: “a cavallo bestemmiato luccica il pelo” dice il proverbio e sarà lui che darà fiato alle trombe per riprendere il viaggio da Eboli con una locomotiva a vapore, alla Carlo Levi. Se Falotico Rientrerà nel PD, potrà essere un buon affare politico per lui, ma sarà una sconfitta peggiore per il PD, già dilaniato e diviso da lotte intestine all’ultimo sangue. Al momento, sono gli “Aggiunti” alla vecchia formazione dell’Organo di Governo Regionale che fanno da paravento, con resistenza estrema al carisma Berlusconiano di massa Chi uscirà spennato e chi più pennuto? Lasciamo la risposta all’ottimo Paride Leporace. dott.antoniogalizia@libero.it
SEMBRA uscita da un fumetto o da un film datato l'icona di Arisa: quando canta ci si accorge ancor di più di essere in presenza di una deliziosa immagine di altri tempi, con voce timida seppur vibrante. E' la scoperta di questo festival sanremese riservato ai giovani, che proviene dalla Lucania montuosa, ovvero da Potenza, ovvero da Pantano di Pignola, oasi faunistica. E' lei, ventiseienne, a regalare i momenti più deliziosi pur scontrandosi in gara con i pupilli dei mostri sacri della musica italiana, da Dalla a Cocciante, da Pino Daniele ai Pooh, da Zucchero a Ranieri Mentre lei, con la discrezione e la modestia di chi sa che non ce la farà, si accompagna con Lelio Luttazzi, che solo chi ha oltre quarant'anni ricorderà i suoi urli radiofonici della mitica “Hit Parade” (il venerdì alle 13, anni '70). Luttazzi, il grande jazzista triestino, cultore di musica americana e sapiente presentatore di altri tempi, è la colta rivelazione di questo festival giovani che pure ha offerto molto in termini di grande musica (Bacharach su tutti). E così Arisa ha duettato in swing il suo orecchiabile motivo “Sincerità”, con ammiccanti versi in rima baciata, non dando però completamente fondo alle sue doti vocali. Forse per timidezza, forse per timore reverenziale verso un palco (e un pubblico) che ha visto passare gran parte della musica leggera non solo italiana, da oltre mezzo secolo. E lei si muove a stento su tacchi che sembrano trampoli dati in prestito ad un neofita, canta una ballata orecchiabile e che ti prende subito, e che nelle cadenze rimanda a quella intensa “Cattiva strada” di De André e De Gregori di qualche decennio fa. Ma è la compostezza di Arisa a distinguerla dai luccichii patinati delle sue colleghe: occhiali alla Elvis Costello e vestito da educanda come nel film “L'educazione fisica delle fanciulle” (di Irvin e Lattuada), mani dietro la schiena e posa che non sfugge e fa sorridere il padrone di casa Bonolis. Al di là di ogni facile retorica, Arisa va vista come un esiguo emblema di lucanità, che riesce a farsi spazio con sincerità e timidezza, seppur circondata da aspiranti ben più pressanti. l critico di cinema
DESAPARECIDOS ARGENTINI UN AVVILENTE BERLUSCONI ALBERTO Moravia diceva che le parole si scoprono attraverso i fatti, e quando i fatti sono terribili non ci sono parole (e aggettivi) fuori dal seminato. Dunque se diamo dell'imbecille a Berlusconi non commettiamo nessun reato contro l'alto onore e la dignità di una carica dello Stato. Perché quanto affermato nei giorni scorsi da Berlusconi (l'imbecille) sui desaparecidos argentini è avvilente. Mortifica la credibilità all'estero delle nostre istituzioni. Non c'è battuta o barzelletta che regga di fronte ad una pagina così drammatica di un paese e di un popolo. Peccato che Berlusconi (l'imbecille) le spara a raffica le stupidate e il paese rima-
ne ammutolito. Anzi, su un fronte amico c'è anche chi a Berlusconi (l'imbecille) lo giustifica nella sua meritoria opera di “barzellettiere” e cacasenno. Mimmo Mastrangelo
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LunedĂŹ 23 febbraio 2009
24 ore in Basilicata
Giuseppe Cito di Melfi e Giovanni Libutti di Rionero sono accusati di omicidio volontario
Killer a Termoli, fermi confermati Avrebbero ucciso Raffaele Scala per questioni di droga MELFI - Sono stati interrogati per piÚ di cinque ore e mezzo nel commissariato di Melfi. Poi a loro carico sono sono state formalizzazione le accuse di omicidio volontario e porto abusivo di coltello da parte del Pm di Larino (Campobasso) Luca Venturi: Giuseppe Cito e Giovanni Libutti, di 23 anni e l’altro di 33 anni, entrambi lucani, rispettivamente di Melfi e di Rionero, ma residenti da anni in Molise, sono accusati di aver ucciso in pieno centro di Termoli, con 7 coltellate, Raffaele Scala. A dare la notizia della convalida dei fermi il penalista Giorgio Cassotta, avvocato di Melfi, difensore delle due persone fermate nella giornata di ieri dalla Polizia di Stato nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Salvatore Scala. Il penalista ha assistito al lungo interrogatorio nel carcere di Melfi iniziato alle 17 di sabato pomeriggio e conclusosi alle 22 e 30 dove sono state condotte le due persone e nella tarda serata di ieri è stato formalizzato il fermo la cui convalida è prevista con probabilità domani mattina prossimo. Entro qualche giorno i due saranno trasferiti nella Casa circondariale di Larino (Campobasso) a disposizione dell’autorità giudiziaria frentana. Giuseppe Cito e Luigi Libutti, sono stati arrestati sabato pomeriggio a Rione-
Commissariato di Melfi
ro. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, subito dopo l’omicidio, i due si sarebbero allontanati dalla scena del delitto, preparato il piano di fuga. A Rionero ci sarebbero finiti per raggiungere i familiari di uno dei due. Ma sono stati intercettati dai carabinieri che, nelle ore immediatamente successive al delitto, avevano acquisito informazioni utili e decisive per le indagini. Dal racconto della fidanzata della vittima sarebbe emerso che Raffaele Scala sarebbe finito in un giro di spaccio di droga. Probabilmente il 40enne non avrebbe saldato un debito per una fornitura di droga. Nelle
POSTE
SPI CGIL
Tavolo tecnico
Conferenza stampa
SI AGGIORNERÀ mercoledÏ prossimo a Potenza il tavolo tecnico tra Anci e i comuni interessati per discutere del ridimensionamento della rete dei servizi postali. La comunicazione è arrivata nel corso del consiglio comunale straordinario che si è svolto ieri a Bella. A rischio ridimensionamento, infatti, ci sono anche gli uffici postali della frazione Sant’Antonio Casalini e di San Cataldo di Bella che rimarrebbero aperti per tre settimane su quattro a giorni alterni.
SI terrà questa mattina nella sede della Cgil di Basilicata di via Bertazzoni la conferenza stampa di presentazione delle attività del sindacato dei pensionati della Cgil, nell’ambito della settimana del pensionato. Nel corso della conferenza stampa di questa mattina che avrà inizio alle 12 si discuetrà anche della manifestazione nazionale del 5 marzo. Sarà presente anche il segretario nazionale di categoria dello Spi Cgil, Luciano Caon.
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ore precedenti al delitto Scala avrebbe ricevuto minacce pesanti ed avrebbe confidato alla fidanzata la sua intenzione di rivolgersi alla Polizia. Ma non avrebbe fatto in tempo. I due fermati, che hanno precedenti proprio per droga, avrebbero incontrato Scala per cercare di convincerlo a pagare, ma al rifiuto di questi sarebbe scattata la reazione che ha indotto uno dei due a tirare fuori il coltello e a colpire piÚ volte il 40enne. Un omicidio di impeto, tecnicamente si potrebbe definire un omicidio preterintezionale. La circostanza che i due si siano recati all’appuntamento con Scala ar-
mati di un coltello potrebbe far ipotizzare che l’omicidio sia stato pianificato. I due fermati sono stati interrogati nel commissariato di Melfi. Sembra che uno dei due avrebbe ammesso le proprie colpe ma avrebbe scaricato sull’altro la responsabilità di aver materialmente compiuto il delitto. Un omicidio che sarebbe stato l’epilogo di una discussione molto animata. Non è stato ancora ritrovato il coltello con il quale Scala è stato ucciso. Il ritrovamento dell’arma potrebbe chiudere il cerchio. Se l’assassino ha lasciato le sue impronte sull'impugnatura non sarà difficile per gli inquirenti stabilire se quelle
impronte sono di uno dei due arrestati. I presunti assassini di Salvatore Scala, lo hanno ucciso con 7 coltellate: una alla spalla, un'altra al bacino, poi hanno colpito una gamba, l'addome e, infine, hanno sferrato l'ultimo colpo, quello risultato fatale, alla gola. La ricostruzione della vicenda è avvenuta attraverso l’utilizzazione di piÚ contemporanei strumenti investigativi dai piÚ tradizionali ai piÚ tecnici e moderni quali l’utilizzo dei dati derivabili da alcuni cellulari sequestrati confermativi dei luoghi e tempi degli spostamenti dei fermati e della persona offesa del reato.
Maltempo
Torna la neve ma senza disagi L’AVEVANO annunciata in molti e alla fine la neve ieri è tornata in Basilicata per la seconda volta in una sola settimana. I larghi fiocchi sono caduti in molte località della provincia di Potenza già a partire dalla mattina. Niente a che vedere però con le precipitazioni di inizio settimana. Un leggerissimo manto bianco ha ricoperto solo campi, tetti e macchine, senza creare ulteriori disagi alla circolazione. Anche le temperature si sono mantenute un pò superiori rispetto a quelle registrate nella precedente nevicata. A Melfi la partita che la squadra doveva disputare contro il Manfredonia è stata rinviata proprio a causa della neve caduta sul campo da gioco. Ma a parte questo piccolo disagio, questa volta i fiocchi bianchi non hanno creato problemi, e questa volta - nota dolente per gli studenti nessuna disposta nessuna chiusura degli istituti scolastici.
Opere pubbliche
Uil: iniziativa del Sud per il Sud L’appello di Delicio a rimanere uniti
L’Ance chiede prezziario nuovo
hanno, nel Sud, sui settori coinvolti, come nel caso degli incentivi per le tipologie di produzione per l’auto, escludendo il settore del salotto ed arredamento. Buono, invece, l’accordo raggiunto nella conferenza Stato-Regioni, con cui, dopo lo scippo perpetrato ai danni del Fas, si ribadisce che la maggior parte del fondo (circa l’85 per cento) sarà destinato al Mezzogiorno, mentre solo il restante alle altre regioni del Paese. In tale direzione continua - sono importanti i contenuti operativi e la suddivisione dei fondi regione per regione, cosÏ come è necessario un atto formale per il superamento del patto di stabilità , affinchÊ le risorse possano essere subito impiegate per grossi progetti infrastrutturali, immediatamente cantierabili. C’è bisogno infine – conclude Delicio - di istituire un tavolo anti-crisi presso la Regione indicando dei percorsi utili, e ulteriori investimenti verso le fasce piÚ deboli ed i pensionati. Da subito si deve procedere con l’istituzione di tavoli specifici riguardanti vari settori (polo salotto, Fiat) ed emergenze (precariato, le PMI, il comparto edile).
POTENZA - Per combattere in modo efficace le distorsioni del mercato, è indispensabile poter disporre di un prezziario innovativo. E’ quanto ha richiesto alla Regione Basilicata Vincenzo Stigliano, presidente Ance Basilicata, nel corso della riunione del gruppo di lavoro incaricato di fornire le linee guide e di monitorare l’avanzamento delle fasi di lavoro della redazione del prezziario regionale di riferimento delle opere pubbliche. Stigliano ha ribadito che il prezziario attuale è inadeguato sia nella parte economica, che ha trovato negli anni aumenti una tantum non legati alle reali dinamiche economiche di mercato, sia nella parte strutturale, ossia nella rappresentazione delle voci di elenco dei prezzi, la quale non viene aggiornata da oltre venti anni. Stigliano ha richiesto un prezziario innovativo, che tenga conto nella parte scientifica di tutte le nuove tecnologie e di tutte le nuove normative intervenute nel settore delle costruzioni, in quando i materiali e le tecniche di realizzazione negli ultimi anni sono completamente cambiate e sono in continua evoluzione.
POTENZA - Un’iniziativa, nel Mezzogiorno per il Mezzogiorno, forte, unitaria e nazionale con l’obiettivo di rimettere al centro dell’attenzione dei governi locale e centrale il lavoro, la produttività ed il rilancio degli investimenti nelle regioni meridionali. Si tratta dell’iniziativa lanciata dalla Uil Campania che la Uil di Basilicata intendere raccogliere e realizzare quanto prima, dice il segretario regionale Michele Delicio. In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando e dal quale le regioni del meridione non sanno come ne usciranno - commenta - è necessario che il sindacato di tutte le regioni del Sud e confederale si mobiliti e, di concerto con i governi regionali e nazionale, affronti la crisi ricominciando dal Sud. Da qui l’idea di un’iniziativa unitaria e confederale con tutto il sindacato e le regioni del Mezzogiorno. Non possono prevalere le egoistiche e cocciute logiche politiche, - è l’accorato appello di Delicio - nÊ devono prevalere le divisioni. Noi rappresentiamo il mondo del lavoro e abbiamo la responsabilità ed il dovere di tutelarlo,
Michele Delicio
a partire dalla riforma della contrattazione, lavoro di mesi e mesi di discussione ed intese, grazie alla quale è stato dato nuovo ed ampio spazio alla contrattazione di II livelloÂť. E poi attraverso le altre tappe importanti che sono: l’incremento degli ammortizzatori sociali e lo stanziamento di piĂš cospicue risorse a sostegno del lavoro; la rivitalizzazione dei processi produttivi; la riapertura di cicli di investimento virtuosi. ÂŤPer questo- spiega l’esponente sindacale - va rimessa al centro la “Questione Meridionaleâ€?. Rispetto alle misure anti-crisi varate dal Governo, la Uil ritiene che queste siano insufficienti anche per il debole impatto che esse
Potenza Lunedì 23 febbraio 2009
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
I militanti del circolo “Paolo Di Nella” sfidano la neve per manifestare nel rione del Serpentone
An denuncia il degrado di Cocuzzo Laguardia: «Cittadini isolati, istituzioni assenti» POTENZA - A colpo d’occhio si osserva un umiliante eco-mostro dall’acceso color salmone che domina l’intero centro abitato: sintomo del totale degrado in cui versa rione Cocuzzo. Se ne sono accorti, addirittura, i non vedenti che hanno percepito la presenza di questa cruenta costruzione per l’assenza di quel forte spiraglio di luce. Da questo emblematico e sciagurato simbolo di scempio si sono mosse le denunce del circolo di An “Paolo Di Nella”. Neanche la neve lo ha fermato. I responsabili si sono dati, tuttavia, appuntamento sul posto per mettere in luce, mostrando al pubblico in un centinaio di scatti fotografici, i ben visibili e preoccupanti disagi. «La gente - ha dichiarato il presidente del circolo “Di Nella”, Luigi Laguardia - si sente sola e isolata dalle istituzioni. Il manto stradale versa in precarie condizioni per non parlare della scarsa illuminazione in alcuni posti che si aggiunge anche alle scalinate rotte e rovinate». All’altezza di via Tirreno, ci si imbatte a primo colpo contro uno sconcertante scenario offerto dalla presenza di uno spazio gestito da
un privato per la demolizione di veicoli. Il corredo urbano ha subito interventi di sistemazione di marciapiedi e di luminarie. Malgrado ciò, sono frequenti i black-out all'impianto dell'illuminazione. Il resto è tutto in cantiere. «Ci hanno privato di piacevoli cortili - si sfoga una residente, Franca Leone per spensierati momenti di socializzazione». La viabilità resta una questione scottante. Il manto stradale è occupato da incresciose buca. Le barriere architettoniche creano non pochi disagi per i diversamente abili. I mezzi di soccorso trovano sempre difficoltà di transito. L'incolumità per i pedoni non è per niente tutelata. «Non riusciamo ancora a capire - si lamentano due signore, Rosa Mirauda e Rosaria Mazzeo - perché non è stata realizzata una ringhiera per utilizzare le gradinate di marmo che sono ubicate tra la scuola elementare e la chiesa. Capita spesso che molte persone sono vittime di pericolose cadute a causa dello scivoloso ripiano». Un temporaneo spartitraffico crea problemi di passaggio per gli autobus. I posteggi auto sono limi-
Il degrado di Rione Cocuzzo
tati. I lavori sul nodo del Gallitello potrebbero compromettere gravemente la stabilità degli immobili. La cura del verde è un optional. Alcuni arbusti sono stati abbattuti negli ultimi mesi per via dell’opera di
riqualificazione. La spazzatura, nientemeno, viene deposta per terra anziché negli appositi cassonetti. Oltre alla mancanza di operosità di operatori ecologici è ineluttabile il malcostume di qualche negligente. I por-
Da Radio 105 al Moonlight per il veglione di Carnevale “VEGLIONE di carnevale” con Mitch e Squalo di Radio 105. Prima tappa in una discoteca lucana per i due briosi dj. Appuntamento lunedì sera al “Moonlight”, SS. 407 Basentana uscita Zona industriale di Vaglio Basilicata. L’evento è organizzato dalla società milanese “Arservice” e dal tour manager Daniele Atlante. Giovanni Mencarelli e Marco Iaconianni, meglio noti col nome d'arte Mitch e Squalo, sono due DJ, conduttori radiofonici e musicisti italiani scanzonati e davvero irrefrenabili. Ecco l’intervista a “Squalo”, al margine della loro serata potentina. «Lo scorso mese di settembre siamo stati nel materano, precisamente a Calciano per un evento di beneficenza, denominato “Tommy nel cuore” e siamo felici di ritornarci. Io in particolare ho origini calabresi», ha esordito Iaconianni, ormai di adozione milanese. Il programma della serata? Repertorio misto fra la nostra musica pop e divertentismo. Quello che conta e che ci ispira è il contatto con la gente. Come hai capito di voler fare il dj? Da quando avevo 13 an-
I due Dj di Radio 105
ni, è una vera passione per me la musica. Basti pensare che anche nei temi di lingua italiana io scrivevo in rime. Poi, quasi per caso, da piccolo mi sono trovato negli studi di Radio Capital ed ho capito che quello doveva diventare il mio lavoro.
Chi ti ha affibbiato questo nome d'arte? Dj Francesco ci ha attribuito i nomi d’arte: Mitch, detto anche Baywatch e Uomo Squalo, o semplicemente Squalo. L’affiatamento con Dj Francesco è tale che i tre formano la Gruppazza del Capitano e
prendono parte a diversi programmi televisivi, quali Bella di Cd Rai e L’isola dei famosi, entrambi in onda su Rai 2. Chi è per te Dj Francesco? E’ uno dei miei migliori amici. E’ stato importante anche per la mia carriera artistica. Adesso che fa il presentatore di “X Factor” è un presentatore quasi completo, è solo all'inizio. Chi è il tuo riferimento professionale? Il mitico Marco Galli. Voi siete anche Webjay, cosa significa? Siamo stati i primi dj a condurre programmi per il web in Italia. Inizialmente tutti pensavano che fosse solo un'idea assurda, ma il futuro è nel web. Questa esperienza per la Telecom è finita nel 2007 ma a breve speriamo di riprenderla. E’ facile emergere emigrando al nord Italia? Se hai voglia e talento ce la fai. Io ne sono la prova. Sei autodidatta? Si, sempre. Ho fatto dei corsi come tecnico del suono, speakeraggio e ora il mio lavoro, il dj. Che futuro ha la musica pop? E la musica d’autore? Dipende anche da noi radio, a volte passiamo sempre le stesse cose. Maria Anna Flumero
ticati che costeggiano via Tirreno ospitano inquietanti conche di acqua formatesi a causa di critiche infiltrazioni. Gli spazi aggregativi in favore di giovani ed anziani sono carenti. «Viviamo purtroppo - ha confidato, Donato Di
Lello - in una popolosa realtà ma solo da dormitorio». Il campetto di calcetto è abbandonato al suo fatale destino. Oggi, la piazza principale è odiernamente utilizzata come parcheggio riservato maggiormente per i clienti di un’attività commerciale. In passato, lì doveva sorgere l'attuale chiesa rionale. Nei pressi dei palazzi detti “Torrette” sono preoccupanti i cedimenti di terreno. Dolenti sono le lesioni di muretti e sostanziosi dissesti delle strade. Una cabina telefonica è, nel frattempo, rimasta isolata in assenza di un telefono. In via Jonio, esistono addirittura pensiline inutilizzate. Le lunghe scalinate che collegano l'area con la scuola media e la chiesa sono in un totale stato di decadimento. Le mura di sostenimento sono pericolose per l'esistenza di recinzioni non molto sicure. I marciapiedi versano in indubitabili e precarie condizioni. Tanti soldi spesi dall'amministrazione comunale per migliorare la vivibilità ma il futuro di rione Cocuzzo, secondo An, non sembra tanto roseo secondo le migliori aspettative. Alessandro Sileo
Ecco il forum di Città futura POTENZA città futura lancia un forum. Ecco come viene annunciata l’iniziativa. Si poteva fare di meglio in questi anni? davvero c’è stato questo ritorno produttivo per la città capoluogo? i soldi spesi potevano essere investiti diversamente per una crescita diffusa e duratura? E’ sulla base di questi interrogativi che apriamo questo forum con il chiaro intento di fare una riflessione sulle reali ricadute sociali, occupazionali e produttive del quinquennio che passerà alla nostra memoria come “Potenza città cultura”. Farlo in maniera franca e aperta in un dibattito con tutti voi penso sia indicativo di un modo di fare che predilige il confronto democratico al centralismo culturale e all'accentramento di funzioni che in questi anni ha caratterizzato un certo modo di governare. Porre l’accento sulla qualità e la quantità di eventi culturali organizzati è un diritto dei cittadini e a maggior ragione di associazioni culturali che giornalmente si sforzano di offrire un contributo di idee e progetti utili alla città. Vogliamo insieme a voi capire se in questi anni era possibile fare meglio e di più coinvolgendo le tante risorse di questa città, i suoi giovani, gli artisti e se soprattutto si potevano impegnare quei fondi rinvenienti dalla dotazione
Por per attivare iniziative per la nostra comunità cittadina e i suoi giovani. Ecco in sintesi cosa avremmo fatto: 1) Piano di marketing culturale 2) Scuola di management culturale 3) Laboratori e scuole per la formazione di giovani artisti 4) Scuola di musicoterapia 5) Fondi per la pubblicazione di opere e studi di giovani laureati 6) Promozione della città mediante iniziative multimediali 7) Comodato d'uso ad associazioni e cooperative per attività in locali dismessi 8) Formazione e sostegno a cooperative per guide archeologiche e museali 9) Incentivi per la realizzazione di rassegne teatrali e cinematografiche 10) Iniziative di approfondimento e studio sulle tradizioni popolari cittadine 11) Festival musicali e di strada 12) Eventi culturali nelle biblioteche e nelle scuole 13) Iniziative per la creazione e il sostegno di imprese culturali che utilizzano le tecnologie digitali 14) Musei interattivi per attività ludiche,educative e didattiche 15) Installazioni architettoniche nei quartieri cittadini a seguito di concorsi di idee.
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Potenza
Lunedì 23 febbraio 2009
ANTICA OSTERIA
Una “nobile” rappresentazione...
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
Ultimo giorno di “Btobe”
AMBROSIA
ULTIMO giorno con “Btobe”, il salone delle Imprese per superare la crisi.
AL NORD
0971-471312 0971-34501
LA PRIMULA
MEET INCONTRI D'IMPRESA: gli appuntamenti di business che incrociano domanda e offerta di prodotti e servizi SEMINARI E INCONTRI: opporunità formative per le aziende con esperti e consulenti d'imprese START UP & INVESTOR: le idee innovative e le star up si presentano ad investitori e business angels
0971-58310 0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
Ecco il programma di oggi: MOZART
09.00: L'Ordine a supporto degli Imprenditori 11.00: Creare arte, creare innovazione 11.00: Impianti fotovoltaici. L' offerta Enel.Si 11.30: La Ricerca al servizio del territorio
0971-441295
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE
“Gomorra” al Don Bosco SARA’ l’attore Ivan Castiglione a portare in scena, domani, al teatro Don Bosco - sipario alle 21 - “Gomorra” tratto dal celebre libro di Roberto Saviano. In questo caso sono stati scelti due livelli di racconto, quello più istintivo, animalesco, violento, costituito dal braccio armato della camorra e quello imprenditoriale, che non si sporca mai le mani direttamente, che coordina a distanza che ha interessi in tutto il mondo. Ed è anche chiaro che dopo aver venduto quasi un milione di copie, lo scopo è di andare oltre il libro, di creare uno spettacolo assolutamente indipendente con caratteristiche proprie ma, che non tradisse le atmosfere così ben raccontate dal Roberto scrittore.
E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO NOTTURNO 23 FEBBRAIO Peluso via Vaccaro, 326 0971-54517 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-310310 0971-612564
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
C’ERA UNA VOLTA
“Zittotu” con la Scuccimarra IL prossimo 28 febbraio sul palco del Teatro Nuovo del Seminario maggiore. Mariagrazia Scucimarra porterà in scena - sipario alle 21 - lo spettacolo “Zittotu”. Polemica, sagace, comica, irriverente..ma soprattutto vera: Grazia Scuccimarra torna in scena al Teatro Nuovo del CDE con la sua specialissima lente d'ingrandimento puntata sul mondo. Come ogni anno ci informa su tutto ciò che avviene, meglio di un Tg o di un quotidiano. Mai scontata, la Scuccimarra questa volta vuole un pò di silenzio essenzialmente da chi lei ritiene corresponsabile del disastro politico, culturale e sociale che è sotto gli occhi di tutti e dui tuttologi, politologi, opinionisti e psicanalisti continuano imperterriti a discettare a "Porta a Porta". La nostra società, dice Grazia, sta vivendo un grande equivoco in cuo valori e disvalori si scambiano di ruolo, confondendo le idee a chi non ha tempo ne' voglia per decodificare i subdoli messaggi che giungono da quel potere che tutto manipola e adatta a se stesso. Ecco allora che scaglia il suo nuovo grido "Zittotu" e che, come una scarica di energia, indirizza la sua satira verso i tanti e tanti problemi oggi di attualità: sicurezza, crolli bancari, immigrazione, scuola, diversità e chi più ne ha più ne metta. Problemi su cui si potrebbe discutere per ore e ore e che la Scuccimarra si diverte ad affrontare lanciando battute come frecce infuocate a "destra e a manca", anzi...più a "manca che a destra", non risparmiando proprio nessuno. E allora "Zittotu" e zitti tutti perchè, pur ridendo, questa società l'abbiamo fatta noi.
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-601217
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •Adiconsum •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente
0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308
•IL 26 FEBBRAIO Potenza, Biblioteca Provinciale, ore 18 “ARTE DISABILITA” Proiezione film “Lo scafandro e la farfalla”
•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385
• L’1 MARZO Potenza, Auditorium Conservatorio di Musica “G. da Venosa” 22^ STAGIONE CONCERTISTICA 2009 Il solista e l’orchestra
•Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Ex 17 - 19.30 - 22 Sala 2 The reader 17.30 - 20 - 22.30 Sala 3 Questo piccolo... 16.30 - 19 - 21.30 Sala 4 La leggenda di un cuore.. 16.30 - 18.40 - 21
Sala 5 Il curioso caso di Benjamin Button 18 - 21.15 Sala 6 La mia miglior nemica 18 - 20 - 22 Sala 7 Underworld 18.30 - 20.30 - 22.30 •DUE TORRI• Il bambino con il pigiama a righe 19 - 21
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Potenza e provincia 19 Avigliano La SocietĂ di mutuo soccorso eroga le borse di studio per gli scolari meritevoli LunedĂŹ 23 febbraio 2009
Un premio per gli studenti modello Critiche al ministro Gelmini dal sindaco Tripaldi e da Nardiello AVIGLIANO – La societĂ di mutuo soccorso fra gli operai di Avigliano ha consegnato le borse di studio ai figli meritevoli dei soci. Nel tradizionale appuntamento, meglio conosciuto come “premiazione scolasticaâ€?, oltre trenta studenti tra le elementari, le scuole medie e l'universitĂ hanno ricevuto borse di studio e gadget. Ai piĂš piccoli sono andati i libri, i ragazzi delle scuole medie inferiori, superiori e dell'universitĂ hanno ricevuto, rispettivamente, borse di studio di 150, 300 e 500 euro per ognuno. Tra i libri, sono stati scelti due volumi dell'autore Vito Bochicchio, originario di Avigliano. La premiazione è avvenuta ieri mattina. Molti gli ospiti intervenuti. C'erano, tra gli altri, il vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Giacomo Nardiello, il sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi,
I ragazzi premiati
il dirigente dell'istituto comprensivo CarducciMorlino, Peppina Arlotto, Filomena Verrastro, in rappresentanza del circolo didattico Spaventa Filippi, e Lello Colangelo, direttore
di Ypsilon, il giornale dei ragazzi. Era attesa anche Valeria Verrastro, figlia di Vincenzo, primo presidente della Regione Basilicata, rimasta a Potenza per le condizioni avverse del tem-
Aderisce all’associazione “Gruppo lucano�
po. Il presidente del sodalizio, Luciano Sabia, aveva programmato un ricordo in presa diretta, ma è stato egli stesso a ricordare la figura “dell'illustreâ€? concittadino. Dopo i convenevoli di rito e le parole lusinghiere sulla premiazione scolastica, al centro della cerimonia sono finiti i temi dell'educazione e della formazione scolastica, fino alle attuali problematiche legate al piano di dimensionamento scolastico e alla riforma della scuola. A parlarne, in particolare, sono stati Giacomo Nardiello e Domenico Tripaldi, dichiarati difensori della scuola pubblica. Il primo ha ricordato che il piano di ridimensionamento scolastico riapprovato dalla Giunta e all'esame del Consiglio regionale ÂŤmette un punto fermo nel salvaguardare tutti i plessi scolastici specie dei comuni piĂš piccoliÂť. Nardiello,
inoltre, ha menzionato la politica dei “tagliâ€? alla scuola del ministro Gelmini e ha ribadito l'impegno della giunta e del consiglio regionale nel sostenere la scuola lucana. Un intervento “istituzionaleâ€?, il suo. Tripaldi, evidentemente aggressivo, non ha lesinato critiche contro ÂŤle menti malate che albergano al Nord, ma che trovano seguito anche in altre latitudini del PaeseÂť. Secondo il primo cittadino di Avigliano, che ritiene ÂŤgravissima la riformaÂť, ÂŤla quantitĂ di formazione erogata ai giovani in Italia non sarĂ uguale per tutti. SarĂ legata alla discrezionalitĂ e alla capacitĂ finanziaria di Regioni e Comuni che vorranno integrare con fondi propri l'istruzione scolastica. Altro che la polemica del grembiulino e del maestro unico: questa è solo polemica giornalistica e televisi-
vaÂť. Ecco i premiati. Sono loro i vincitori delle borse di studio messe in palio dalla societĂ di mutuo soccorso fra gli operai di Avigliano: Gianfranco Colangelo, Letizia Cominiello, Stefano Esposito, Gioia Gerardi, Clelia Genovese, Miriam Romaniello, Carmine Rosa, Mario Rosa, Nicola Rosa, Noemi Rosa, Nicola Sileo, Manuela Summa, Giovanna Colangelo, Marianna Dimodugno, Roberta Galasso, Filomena Grippa, Luciana Lovallo, Rossella Masi, Antonio Mecca, Eleonora Follinea, Elena Romaniello, Antonio Rosa, Federica Sacco, Maria Salvatore, Tonia Samela, Carmen Sileo, Carmen Colangelo, Giuliana Gerardi, Tonio Salvatore, Giuseppe Samela, Loredana Labella, Valentina Coviello, Valentina Giannossi, Marianna Pietrafesa, Pietro Lorusso. Gianni Sileo
Oppido Lucano Aiuti alle famiglie
A Nemoli una sezione Iniziativa dei giovani della Protezione civile per la “quarta settimanaâ€? NEMOLI - Cresce il mondo del volontariato nemolese. Nei giorni scorsi è stata presentata ufficialmente l'Associazione Protezione Civile Nemoli Gruppo Lucano. Assistenza sociale nel pubblico soccorso; stimolare il rispetto e la conservazione della natura; mantenere vivo lo spirito di volontariato di Protezione Civile attraverso manifestazioni; compiere interventi di soccorso nell'ambito comunale, intercomunale, provinciale, regionale e nazionaleâ€?, questi gli scopi principali dell'associazione ricordati dal neo presidente Katia Ielpo che poi ha voluto ringraziare i promotori dell'iniziativa: ÂŤIl merito di aver promosso questa iniziativa va a Elisabetta Ferrari - ha detto - Ci siamo impegnate per coinvolgere altri giovani con cui condividere i primi passi di questa esperienza e successivamente abbiamo reso partecipe del nostro progetto anche il Sindaco, il quale ha accolto con sensibilitĂ ed entusiasmo la nostra ideaÂť. Quindi ha lanciato un appello alle altre associazioni di volontariato che operano sul territorio. ÂŤLe associazioni sono un pilastro portante di ogni comunitĂ - ha concluso Katia IelCHIAROMONTE - Da piĂš di un mese protezione civile e meteorologi annunciano forti nevicate. Il comune di Chiaromonte non fa richiesta della scorta di sale alla Provincia per fronteggiare ogni eventuale crisi. L’Udc di Chiaromonte bacchetta la giunta comunale: ÂŤpoco attenta e insensibile ai problemi della genteÂť. E’ vero, che non esistono piĂš le nevicate di un tempo, ma, nonostante tutto, il comune di Chiaromonte, non ha incaricato l’ufficio tecnico, di programmare un piano antineve, per affrontare ogni eventuale emergenza. Alla Provincia di Potenza, non è mai arrivata la richiesta da parte dell’area tecnica di rifornire il comune di sale. In poche ore, si è imbiancato tutto, anche a basse quote, nella giornata tra mercoledĂŹ 18 e giovedĂŹ 19, rendendo quasi subito pericolosa la viabilitĂ . Immediatamente è scattato l’intervento degli uomini e dei mezzi della Provincia e quelli del Comune, che hanno provveduto a liberare la strada. Fin qui tutto bene, tranne un piccolo particolare. Le strade provinciali sono state immediatamente liberate e cosparse di sale, mentre il mezzo co-
po - grazie ad esse si possono creare e vivere momenti di incontro e di scambio culturale e ricreativo. L'augurio che faccio a noi tutti è quello di poter instaurare tra le nostre associazioni un rapporto di cooperazione e collaborazione reciproca, di riuscire ad agire in piena sintonia e sinergia, affinchĂŠ possiamo unire le nostre forze ed esperienze a vantaggio del bene della nostra comunitĂ Âť. All'incontro, che si è svolto nella sala del polifunzionale dedicata al professor “Giuseppe Laroccaâ€?, hanno partecipato, tra gli altri, Giuseppe Priore e Giuseppe Iannarella, rispettivamente Presidente regionale e provinciale del Gruppo lucano di Protezione civile. Fanno parte del direttivo del gruppo nato a Nemoli, insieme al presidente Katia Ielpo, Mimmo Crecca (Vicepresidente), Mimmo Mastropierro (Segretario-Tesoriere) e i consiglieri Giuseppe Ferrari, Antonio Carrano, Nicola Pansardi, Pietro Lanziani, Vincenzo Palmieri ed Elisabetta Ferrari. Chi è interessato all'iniziativa può chiedere informazioni all'indirizzo elettronico: nemoli@pcgl.it. Francesco Zaccara
L’Udc chiede le dimissioni di sindaco e giunta
Chiaromonte, fallisce il piano antineve munale incaricato di spalare la neve, ha liberato lo stesso le strade, ma allo stesso tempo, il sottile strato di neve che la pala non è riuscita a rimuovere, con il passare delle ore, è diventato ghiaccio. Risultato: Traffico in tilt, e rischi di tamponamento tra gli automobilisti in transito nelle arterie comunali. E’ il caso di via Arnaldo Spaltro, la grossa discesa adiacente l’ospedale San Giovanni. Su questa strada, sono presenti alcuni cancelli da dove escono tutte le automobili presenti nel parcheggio dell’ospedale. Il consigliere di minoranza Prospero Cafaro (Udc), al quanto indignato dalla mancanza d’organizzazione da parte del Comune, ha personalmente provveduto a telefonare piÚ volte all’ufficio tecnico, e successivamente anche al sindaco Luigi Viola, con la richiesta di intervenire urgentemente per sbloccare una strada, che, data la ripida discesa, avrebbe creato sicuramente problemi agli
automobilisti sprovvisti di catene. I mezzi del 118, per fortuna, hanno svolto regolarmente le loro operazioni di soccorso, adoperando l’uscita che sbocca direttamente sulla strada provinciale, che in tempi record era stata sgombrata nelle primissime ore del mattino dagli spazzaneve dell’Anas. La polemica, sollevata dall’Udc è tutta concentrata esclusivamente sulle strade comunali. La cattiva organizzazione ha toccato specialmente l’anello piÚ debole del paese: il centro storico. Il calo delle temperature ha portato a forti gelate notturne, che hanno reso insidiose e pericolose le stradine e i vicoli. Tantissime le lamentele, proprio da parte delle persone anziane che hanno segnalato serie difficoltà anche per uscire di casa per fare la spesa. E dove non ha provveduto il Comune, hanno provveduto i cittadini, che hanno comprato di tasca loro il sale. Ora, dopo queste belle giornate di sole, si aspetta la nuova
OPPIDO LUCANO - Domani riparte la terze, e ultima, prova della “Quarta Settimana a coloriâ€?. Dopo il successo dei mesi scorsi, ad Oppido Lucano, si riparte con questa manifestazione per fronteggiare i momenti di crisi e aiutare le famiglie in difficoltĂ . Dal 23 al 28 febbraio, presso gli oltre cinquanta negozi commerciali che aderiscono all'iniziativa, sarĂ possibile acquistare prodotti a prezzi scontati. Cominciata gli ultimi giorni di dicembre dello scorso anno, la “Quarta Settimana a Coloriâ€? ha suscitato sin da subito maggior ottimismo sui consumatori. I piccoli, ma significativi, sconti apposti dai commercianti locali ha favorito il consumo di prodotti. Per l'ultima volta il questo
ondata di maltempo e di neve. Ecco come l’Udc indica le misure da adottare per il bene della comunità : Questa situazione - si legge in una nota diffusa ieri - è l’ennesimo atto di superficialità che ci viene impartita dal nostro primo cittadino. In caso di una nuova nevicata, si ripresenterà lo stesso identico problema, se non peggio. L’unica soluzione, che consigliamo di adottare per l’incolumità dei cittadini, è quella di allestire un gruppo di volontari per lo sgombro della neve nelle strade, e l’uso degli uomini della protezione civile, (che oltre tutto non sono stati neanche interpellati per fronteggiare l'emergenza), da impiegare nella solidarietà verso le persone anziane, come provvedere alla legna o semplicemente nell'acquisto di generi alimentari e farmaceutici. Questo è quello che bisognava fare. Purtroppo - si legge nella nota - le attività del primo cittadino e della sua giunta sono tutte concentrate su come mantenere la poltrona, invece di abbozzare un adeguato piano antineve. Sarebbero opportune le dimissioni, per uscire con dignità da una scena politica disastrosa. Lucio Vitale
trimestre, la manifestazione sarĂ una prova per saggiare l'efficacia o meno di questo provvedimento per fronteggiare la crisi. Nei primi giorni di marzo, invece, si dovrebbero riunire tutti i commercianti e discutere se continuare a crede in questo progetto. In coppia con l'altra iniziativa promossa ad Oppido Lucano, “La Carta delle Giovani OpportunitĂ â€?che è indirizzata ai giovani di etĂ compresa tra i quindici e i ventinove anni, la “Quarta Settimana a Coloriâ€? è rivolta alle famiglie di Oppido e dintorni. In effetti, chiunque potrebbe recarsi nel piccolo centro alto bradanico e acquistare prodotti a prezzi scontati. Discorso identico anche per il ritiro della “Carta Giovaniâ€? da richiedere online oppure pre-
sentandosi agli sportelli del Comune di Oppido chiedendo della tessera. Se per l'iniziativa rivolta alle famiglie gli sconti apportati sono riferiti solo all'ultima settimana del mese, per i ragazzi in possesso della tessera “Carta Giovaniâ€? il discorso cambia. In effetti i piccoli sconti vengono fatti o durante un giorno la settimana nei casi di pub o ristoranti e piccoli sconti in negozi convenzionati tutti i giorni. Per identificare i negozi che aderiscono o meno ad entrambe le iniziative basta essere attenti ai loghi inseriti o meno all'entrata di ogni attivitĂ commerciale. I loghi sono due per diversificare le varie iniziative e creare meno confusione nei clienti. Rocco De Rosa
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Matera 20
Lunedì 23 febbraio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
La senatrice Adriana Poli Bortone: «Serve un federalismo che rispetti il territorio»
«Non vogliamo la politica degli ex» Presentato ufficialmente il movimento “La Grande Lucania” NESSUNO sconto per i soggetti politici operanti sul territorio: dalla gestione della sanità, fino all'urbanistica, come alla sorte toccata al pastificio Cerere, sono stati i temi sui quali non ha risparmiato parole forti l'avvocato Leonardo Pinto candidato alla presidenza della Provincia di Matera per La Grande Lucania, il movimento politico presentato ufficialmente ieri nel corso di un incontro pubblico al cinema comunale. Nelle parole degli aderenti alla nuova formazione, la distanza dalla maggioranza al governo del paese sembrava del resto incolmabile; ed a rimarcare la propria estraneità dalle logiche di occupazione del potere, esprimendo invece la propria vicinanza alla nuova formazione Sud, ci ha pensato il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che ha invitato, in un suo messaggio, ad arginare «I partito del Nord fatto da interessi trasversali che vuole condannare a morte il Mezzogiono»; e nella posizione assunta dalla senatrice Poli Bortone l'eco del grande pensiero meridionalista si è sentito per intero: «Di fronte a questo federalismo imperfetto noi chiediamo un federalismo completo che preveda la territorialità delle imposte, da pagare quindi nei luoghi in cui le estrazioni, per esempio, avvengono, e non lì dove ha sede legale l'azienda». Discorso quasi a parte, per la sproporzione dei fatti, merita quindi l'uso, o, meglio, le nuove destinazioni date ai circa 100 miliardi venuti dall'Europa per il Mezzogiorno. «Oggi sono adoperati per tutto il ter-
Convegno allo Scientifico per docenti promosso dall’associazione Ail
Formazione per insegnare
Il tavolo dei relatori
ritorio nazionale, ma, in realtà, con poche eccezioni, parliamo di opere destinate al Nord - ha sottolineato la senatrice. Eppure l'invito giunto non è stato solo a resistere, ma a rinnovarsi, come ha energicamente indicato il Professor Colonna, docente di scienze politiche all’università di Bari. «Nel 2013, nel Mezzogiorno resteranno solo le tasse volute dalla Lega - ha aggiunto la senatrice Poli Bortone - La mia scelta di abbandonare le fila del Popolo della Libertà si spiega con il disagio avvertito fra i banchi del Parlamento, dove oggi è solo possibile votare decreti legge, spesso in contrasto con la mia coscienza, quando essi sono velati di razzismo o palesemente contrari agli interessi del Sud, come nel caso del federalismo fiscale». E' stato questo difatti il
tema che ha forse avuto la meglio nel dibattito scaturito dalle considerazioni del Professor Nicola Colonna. La sua magistrale relazione ha difatti ripercorso un cammino lungo alcuni decenni, durante i quali questo paese ha spesso mostrato di non saper dare soluzioni ai suoi problemi: «Penso al grave deficit di democrazia generato dall'occupazione della scena politica e del parlamento da parte dei due maggiori partiti; il discorso del Predellino- ha aggiunto - come la costituzione del Partito democratico è stata possibile dall'alleanza dei due soggetti attorno ad una soglia di sbarramento, alla quale - ha sottolineato il Docente universitario - va poi aggiunta la soppressione del voto di preferenza». Enzo Scalcione
GLI esami non finiscono mai. Neanche per i professori. Ne sono serenamente consapevoli coloro i quali hanno deciso di partecipare al convegno: "Protagonisti del presente, responsabili del futuro", che si è svolto nell'aula magna del liceo scientifico "Dante Alighieri", a Matera. Organizzato dall'A.I.L., Associazione italiana formatori, si è rivolto agli adulti nella scuola delle autonomie e dell'innovazione. Nel corso del corposo incontro, iniziato alle 9,30 e protrattosi fino alle 18, si è avuto il modo di lanciare spunti per politiche, sistemi, strategie migliorative della qualità della formazione dirigenziale e docente nonché attuative delle basi per una "scuola del domani" nel contesto europeo. Giuseppe Romaniello responsabile regionale dell'A.I.L. ha invocato il 2009, anno europeo della creatività, come momento simbolico e propizio per iniziare a "creare", intesa come volontà di violare quello che c'è. «Si può iniziare a pensare ad una metodologia di collaborazione orizzontale" come momento di arricchimento reciproco, nell'ottica di un virtuoso scambio. Lo scopo di questo nostro incontro è quello di offrire una proposta formativa in grado di aggiornare le competenze dei professori e per fare questo guardiamo e portiamo a patrimonio comune le buone pratiche di altre realtà scolastiche, questo al fine di favorire istruzione e formazione. A livello scolastico, il sud Italia sta al nord, come il nord sta all'Europa - continua Romaniello - che definisce il settentrione una sorta di Europa del Sud. Cerchiamo, per superare questo gap, semplicemente un dialogo fluido e stabile con le istituzioni come Regione, Provincia e Comune in modo da portare alla loro conoscenza e sensibilità le buone idee di chi riesce a fare qualità nella for-
Un momento dell’incontro che ha riguardato i docenti e le future opportunità
mazione». Molto bella la frase della delegata nazionale dell'A.I.L., Antonella Marascia, che nello spiegarci la mission del movimento che coordina, si è lanciata nell'auspicio che tutti i partecipanti possano, da domani, «sentirsi pronti a salvare la vita». Marascia ha evidenziato l'importanza della «consapevolezza del ruolo educativo» nella vita di un individuo tale al punto da salvarla o indirizzarla verso sentieri del non ritorno. Eppure, facendo chiaro riferimento alle istituzioni, "in questo paese, gli investimenti per la scuola non rappresentano ancora una priorità. Le classi che non dovrebbero superare le 15 unità per ogni insegnante continuano a superare le 30. La situazione della scuola italiana tocca, a livello di qualità globale, una stentata mediocrità, con punte d'eccellenza a nord come a sud. Forse, la nostra unica salvezza è guardare. Francesco Giusto
Per gli anziani ospiti un’occasione per divertirsi a preparare gli abiti
Vittima di un tossicodipendente
Maschere e colori senza età
Geometra dell’ufficio Sassi aggredito al Comune Pedicini:«Bisogna vigilare»
Carnevale in allegria alla casa di riposo “Brancaccio” L'ALLEGRIA e l'euforia del carnevale arrivano anche nella casa di riposo “Il Brancaccio”. Un appuntamento ormai fisso e così tanto atteso che gli ospiti della casa hanno cominciato a prepararsi già da un mese. La festa ha coinvolto non solo gli ospiti autosufficienti della casa ma anche il personale ed i parenti degli anziani nonché numerosi bambini rigorosamente in maschera. «Questa festa è ormai un appuntamento fisso nel calendario degli eventi ha dichiarato il direttore, Antonio Lionetti -Quest'anno lo spirito del carnevale è stato sentito con maggior intensità poiché c'è stato un exploit da parte dei nostri ospiti, per la gran parte quelli autosufficienti, sulla richiesta dei vestiti in maschera, che li ha impegnati già da qualche settimana nella preparazione e modifica dei costumi. Inoltrecontinua - si sono organizzati ed hanno preparato piccoli flash interpretativi, recitando filastrocche sulla vita nella casa e le persone che vi lavorano». Fra simpatiche dame e audaci anziani dai capelli
Gli ospiti del Brancaccio vestiti in maschera
bianchi vestiti da Zorro, tra l'ilarità generale e la sorpresa per la magia del carnevale, la festa ha confermato che non ci si smette mai di stupire e di sorridere a qualsiasi età grazie anche alla presenza dei parenti degli ospiti che hanno permesso la realizzazione di un animazione più partecipativa ed entusiasmante. «Dobbiamo ricordare che alcuni dei nostri ospiti, non essendo
autosufficienti non hanno potuto esser presenti nell'organizzazione della festa e per questo ce ne dispiace anche se cerchiamo in tutti i modi di poterli coinvolgere- conclude Lionetti. Ma la festa è stata anche occasione per annunciare l'imminente cambio di denominazione della casa che a breve diverrà la residenza assistenziale Monsignor Brancaccio un cambio avvenuto
principalmente sulla base delle nuove differenziazioni che caratterizzano gli ospiti. Inoltre, la festa è stata realizzata anche con il contributo delle volontarie vincenziane, che già da tempo sono attive al “Il Brancaccio” e con l'aiuto dei giovani scout di Bernalda e si è conclusa con un rinfresco preparato dalle stesse cuoche della casa. Milena Scalcione
UN grave episodio di violenza si è verificato il 18 febbraio scorso nel bar del palazzo di città con l'aggressione nei confronti del geometra Pasquale Taratufolo dipendente dell'ufficio Sassi, ad opera di un giovane tossicodipendente, noto alle forze di polizia precedenti di varia natura. A segnalarlo è il consigliere comunale Adriano Pedicini, componente della commissione Sassi con delega alla sicurezza al Comune di Matera. «L'episodio è gravissimo - sostiene Pedicini - in particolare per la violenza inaudita e gratuita con cui è stato perpetrato. Questo è l'ultimo, in ordine di tempo, di altri episodi posti in essere sempre nei confronti di funzionari del Comune, da parte di sbandati che sfogano la loro rabbia e le proprie frustrazioni prendendo di mira incolpevoli dipendenti. Capisco e comprendo la grave emer-
genza sociale che attraversa il paese e in particolare il Sud - aggiunge Pedicini - ma trovo inaccettabile che i disagi sociali siano esplicitati attraverso la violenza e la prevaricazione. Auspico, pertanto, che le autorità preposte all'ordine e alla sicurezza pubblica adottino, al più presto, tutte le iniziative ritenute idonee per garantire e tutelare l'incolumità di funzionari e amministratori del comune». La vittima dell'aggressione, nel frattempo, è stata sottoposta ad accertamenti sanitari presso l'ospedale Madonna delle Grazie del capoluogo. I medici hanno riscontrato la frattura del setto nasale e un trauma oculare, lesioni guaribili in 30 giorni. Non si esclude il deferimento dell'aggressore all'autorità giudiziaria da parte dei militari dei carabineri intervenuti subito dopo l'aggressione. Felice Macchia
Matera
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Incontro all’ospedale di Matera tra esperti e confronto su diagnosi e terapie
La schizofrenia si cura con i rapporti sociali LA schizofrenia è la psicosi più temuta e frequente in Italia con 245.000 casi. Nell'età giovanile il fenomeno è facilmente riscontrabile dai comportamenti di disagio espressi in famiglia, nella scuola, nei rapporti intersociali e nel lavoro. L'atteggiamento psicotico impedisce il normale approccio con l'evoluzione della personalità. Disturbi cognitivi, percettivi, manifestazioni allucinatorie, alterazioni dell'ideazione, deliri, comportamenti disorganizzati e chiusura al mondo esterno, sono le manifestazioni più comuni della patologia. La famiglia e la scuola, in sinergia con il Dipartimento si Salute Mentale, devono interagire per creare
un ambiente idoneo al superamento di comportamenti espressamente disturbati. L'incontro sul tema “L'intervento precoce nelle psicosi all'esordio” che si è svolto nei giorni scorsi all’ospedale Madonna delle Grazie è in linea con quanto espressamente si chiede alle strutture pubbliche. Sono intervenuti il dott. Gustavo Marotta responsabile dell'Unità Operativa, la dott. ssa Antonella Celani psicologa dell'Unità operativa di Psicologia e il dott. Roberto Grieco tecnico della riabilitazione psichiatrica. « Ho mostrato un filmato dell'autopresentazione di uno psicotico - ha spiegato il dott. Marotta - la schizofrenia ha un impatto sgrade-
vole e pregno di pregiudizi nella società del benessere. L'intervento tempestivo è il più idoneo a dare risultati positivi». «Quest'incontroè finalizzato alla prevenzione primaria del disagio psichico - asserisce Celani - La crisi esistenziale può diventare malattia se non si colgono i segni precoci». «Il nuovo profilo di riabilitatore psichiatrico risale al decreto legge del 2001 - spiega Grieco -Ci affianchiamo, in modo discreto, a chi non conosce il disagio psichiatrico per evitare ripercussioni sul piano sociale con un sostegno finalizzato all'integrazione ed all'emancipazione del paziente». Nunzio Longo
Alcuni relatori dell’incontro
Produrrà l’energia “pulita” necessaria a 130 famiglie con un risparmio di 180 mila euro all’anno
Il fotovoltaico conquista Bernalda La struttura dell’ing. Avallone sarà ultimata nel 2009 BERNALDA - Molte volte abbiamo ascoltato di menti illustri in fuga dal nostro territorio e mega-progetti realizzati al di fuori della nostra bella Italia. Ebbene, all'interno di un grande mare, c'è una goccia che si sta facendo largo. E' quella che porta il nome dell'ing. Antonio Alfredo Avallone, bernaldese e progettista dell'impianto fotovoltaico totalmente integrato più grande della Basilicata. Un progetto che si presenta con il buon auspicio dell'abbattimento dei costi energetici. La mega struttura si trova a Ferrandina ed il tutto è stato portato avanti dalla E.S.A. S.r.l, azienda ormai consolidata nella progettazione ed installazione di impianti fotovoltaici nel Sud Italia. Azienda che di fatto ha immesso in rete a dicembre il primo impianto fotovoltaico totalmente integrato più grande della Basilicata. L'impianto è stato interamente progettato dall'Ing. Antonio Alfredo Avallone, direttore tecnico della E.S.A. (Energia Servizi e Ambiente), e dalla sua equipe. Un progetto attraverso il quale si è voluto unire alla necessità di un abbattimento dei costi energetici richiesti dalla Committenza (La Carpia Domenico S.r.l.), la possibilità di poter utilizzare l'area per
Ferrandina Incontro del Movimento Democratico Cristiano
La società civile chiede attenzione
altri interventi produttivi. Inoltre, a sentire le parole del progettista, l'impianto ha assunto da subito un ruolo tecnico ed economico in quanto viene visitato sia da scolaresche per fini didattici che da imprenditori stanchi dei continui aumenti dei costi energetici per le proprie attività. L'opera è costituita da 1.008 moduli IS4000P Istar Solar ad altissima efficienza policristallini, da 235Wp (eff.14.5%) per una potenza complessiva di 236,88 Kwp, è la prima sezione dell'impianto da 498 Kwp che sarà ultimato nel corso del 2009. L'impianto, realizzato come copertura di un'area di stoccaggio nella zona industriale di Ferrandina con una superficie captante pari a 1632 mq, produrrà energia pari a
Montescaglioso Incontro in Abbazia
332.000 Kwh annui, l'equivalente di 130 famiglie e risparmierà l'immissione in atmosfera di circa 230.000 kg di CO2/anno con una resa economica di ben 180.000,00 /anno, grazie anche alla tariffa incentivante più alta per gli impianti totalmente integrati, che porterà ad un ritorno dell'investimento in meno di dieci anni. L'impianto realizzato è stato suddiviso in tre sezioni uguali al fine di poter bilanciare i carichi sulla rete Enel. Le tre sezioni hanno la medesima struttura e ciascuna risulta essere composta da 24 stringhe da 14 moduli. Quindi un progetto che si candida come capofila sia per il risparmio energetico che per il rispetto della natura. Fabio Sirago
L’Unitep celebra i monaci Benedettini
Auto fuori strada illesa donna incinta
MONTESCAGLIOSO - L'Unitep (Università della terza età e dell'educazione permanente) di Matera, ha svolto una conferenza nell'Abbazia di San Michele Arcangelo. L'attività è stata svolta in collaborazione con l'amministrazione comunale e rientrava nel progetto su “La presenza benedettina in Basilicata”. L'introduzione ha visto protagonista il presidente Unitep Antonio Pellecchia, il quale ha annunciato la proposta di stipulare un protocollo d'intesa con l'Università di Malta, già impegnata con la città montese nell'allestimento di corsi in un centro universitario internazionale di studi sull'archeologia, storia, cultura e arte italiana che vedrà quale teatro proprio l'Abbazia benedettina montese. Il presidente, ha ricordato i tanti segni lasciati in Basilicata dai Cavalieri di Malta (ad esempio a Venosa). Particolarmente soddisfatti il sindaco Venezia e l'assessore alla cultura Zaccaro che hanno affermato l'importanza di ridare alla millenaria Abbazia il ruolo di centro culturale, grazie all'imminente inizio dei corsi universitari ai quali, per primi, prenderanno parte oltre 100 studenti provenienti dagli Stati Uniti d'America. Il prof. Raffaele Motola, docente di Letteratura italiana originario di Montescaglioso, ha relazionato sui temi relativi ai Benedettini del Monastero caveosano secondo l'Abate Serafino Tanzi autore di “Historia cronologica Monasterii S. Michaelis Arcangeli Montis Caveosi”. Al termine l'esibizione della Wam Brass Band by Lams. Michele Marchitelli
Incidente spettacolare ieri pomeriggio quando una giovane donna, incinta, a bordo di una Fiat 500 si è ribaltata in via Carlo Levi nei pressi del Villaggio del Fanciullo. La donna, ha urtato con la ruota posteriore il marciapiedi carambolando e ribaltandosi. Subito soccorsa dal 118 e dai carabinieri, per fortuna non ha riportato danni fisici. Sarebbe stato l’asfalto viscido a provocare l’incidente che, nella zona, non è il primo. g.m.
FERRANDINA - Nella riunione del movimento Democratico Cristiano tenutasi a Ferrandina è stata registrata una larga partecipazione, con rinnovata e allargata presenza di rappresentanti di molti comuni della provincia di Matera (Matera,Ferrandina, Montescaglioso, Stigliano, Policoro, Pisticci, Tursi, Craco, Calciano, Pomarico, Garaguso, Craco, Grottole, S.M.Forte, Aliano, Miglionico, Tricarico, Salandra); con la partecipazione di militanti ed ex militanti di partiti; amministratori comunali, provinciali ed esponenti della società civile. La relazione introduttiva è stata svolta dal sen.Saverio D'Amelio, che ha incentrato l'intervento sulle seguenti tematiche - si legge in una nota - necessità di svegliare dal torpore le genti lucane che subisco- Ferrandina no la politica regionale del "nullismo" senza che nessun Partito, nè tantomeno esponenti degli stessi, dia voce alle nostre popolazioni; crisi della giunta De Filippo avvenuta nella totale indifferenza degli esponenti della Minoranza, senza che l'opinione pubblica si chieda le ragioni di ben 4 rimpasti che hanno tolto solo tempo prezioso alla seppur magra attività governativa regionale; denuncia- si legge ancora - della "inesistenza", se non nei comizi
durante le campagne elettorali, dei nostri poltici, soprattutto quelli che noi abbiamo votato, che non si esprimono su argomenti scottanti qual'è petrolio, royaltyes, acque, poltrone, poltroncine etc.. II nostro movimento non nasce con processo autopropulsivo ma dalle istanze che provengono dalla società civile, dalle piazze, dalle problematiche oggettive che vive il nostro territorio; - l'mDC si pone l'obiettivo della presenza di uomini che sensibilizzino la gente alle problematiche e che agiti la discussione politica. Si faranno assemblee pubbliche prosegue la nota - per la presentazione del movimento, in tutti i Comuni del materano, organizzati da responsabili politici locali, militanti politici e cittadini motivati. Dopo la relazione introduttiva è stato aperto il dibattito con i partecipanti e dalla folta platea si sono susseguiti interventi quali il non riconoscimento negli esponenti politici provinciali e regionali lucani; testimonianze e denunce varie sulle problematiche locali e regionali disattese dalla Giunta Regionale e dall’Amministrazione Provinciale; disdegno sul teatrino dei "giochi delle poltrone lucane" e richiesta di politicizzazione del movimento». provinciamt@luedi.it
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Lunedì 23 febbraio 2009
Matera Agenda TAXI MATERA 3332685173
Angelica e Gianluca
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Mostra di Carlo Fioroni PROSEGUE fino al 15 marzo la mostra di Carlo Fioroni «Se accadesse una Luce di Parola, si accendesse una Voce! …». L’esposizione, nella sala delle Arcate di Palazzo Lanfranchi è aperta al pubblico dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali nella prefazione all’Agenda 2006, curata dal Dipartimento per i Beni Archivistici e Librari, evidenzia come l’iniziativa editoriale pone in risalto «…le inesauribili potenzialità del nostro patrimonio documentario».
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Auguri ai futuri sposi Gianluca e Angelica da parte di tutti i loro amici
Dimensionamento scuola E’ prevista per oggi alle ore 10 nella sala riunioni del consiglio provinciale la conferenza stampa convocata dai gruppi del Partito socialista e della Sinistra democratica sul Piano di dimensionamento scolastico approvato dalla Giunta regionale.
Futurismo il 28 al Musma A causa delle avverse condizioni climatiche , l'inaugurazione sulla mostra didattica e il pubblico incontro sul Futurismo al Musma sono stati rinviati a sabato 28 febbraio alle ore 18. Per ricordare questi cento anni di avanguardia l'articolato programma della manifestazione vedrà l'inaugurazione della mostra didattica nella Biblioteca Scheiwiller e successivamente la celebrazione dell'evento con gli interventi di Giuseppe Appella, storico dell'arte, Luigi Sansone, storico dell'arte, Francesco Bolzoni, storico del cinema.
FARMACIE DI TURNO SERVIZI SOCIALI dalle 8.30 alle 8.30 VEZZOSO Via Lucana 289 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/31004
0835/262260 0835/336882 0835/331314
Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Gomorra stasera al Duni SI svolgerà stasera alle 21 al teatro Duni “Gomorra” di Roberto Saviano e Mario Gelardi. Lo spettacolo è tratto dall'omonimo romanzo di Roberto Saviano (Arnoldo Mondadori Editore) e da un'idea di Ivan Castiglione e Mario Gelardi La criminalità ed in maniera specifica la camorra, è stata già raccontata, e non si pensa quindi di svelare squarci di verità inediti. In questo caso sono stati scelti due livelli di racconto, quello più istintivo, animalesco, violento, costituito dal braccio armato della camorra e quello imprenditoriale, che non si sporca mai le mani direttamente, che coordina a distanza che ha interessi in tutto il mondo.
Teatriamo nell’Auditorium PROSEGUE anche oggi alle 11 nell’Auditorium Gervasio, in piazza Sedile, il primo Festival di Teatro Emergente della Provincia di Matera. Sul palco si esibirà la compagnia materana “Teatro fatto in casa”, commedia in tre atti di Massimiliano Burgi. «Il Festival - ha spiegato l'assessore provinciale alla Cultura Giuseppe Digilio - porterà in giro per il Materano, ben 13 spettacoli. Da Matera a Valsinni, passando per Montescaglioso, Colobraro, Stigliano, Grottole, Pomarico. E la compagnia giudicata vincitrice vedrà il proprio spettacolo inserito nel prestigioso cartellone della stagione teatrale del Teatro Guanella di Milano. Inoltre ha proseguito l'assessore Digilio - i componenti delle compagnie parteciperanno gratuitamente ai 6 laboratori di formazione, di 31 ore ciascuno, organizzati a Matera dalla Scuola di Recitazione Campo Teatrale di Milano che rilascerà attestato professionale di frequenza ai corsi».
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072
IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.
•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Inkheart - La leggenda di cuore d’inchiostro 17,30-19,30-21,30 Matera 0835-310016 Il dubbio 17,30-19,30-21,30 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Il curioso caso di Benjamin Button 18,15-21,05 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Questo piccolo grande amore 17,30-19,30-21,30
•CINETEATROANDRISANI• Monescaglioso 0835-208046 Australia 19 Operazione Valchiria 21,45
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Ex 19-21,30
•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Ex 21
•PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
•CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso
Sport Lunedì 23 febbraio 2009
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Champions League. Tutto pronto per Inter-Manchester, Arsenal-Roma e Chelsea-Juve
Italia-Inghilterra: sotto a chi tocca Inizia la settimana del triplice duello tutto europeo È LA SETTIMANA di ItaliaInghilterra. Un triplice incrocio che caratterizza gli ottavi di Champions League. L’Inter di Mourinho contro il Manchester Udt di Alex Ferguson, la Juve di Ranieri contro il Chelasea di Hiddink e la Roma di Spalletti contro l’Arsenal di Wenger. Una settimana da campioni, insomma. Si parte con Inter-Manchester e ArsenalRoma, in programma domani. Mercoledì, invece, la Juve sarà ospite dei Blues a Stamford Bridge INTER. La buona notizia è il ritorno al gol di Mario Balotelli, assente dai tabellini dei marcatori dal 4 novembre, quando segnò la sua prima rete in Champions League a Cipro. La pessima notizia è invece l’assenza certa di Walter Samuel, che, dopo aver saltato la partita di Bologna,
Zlatan Ibrahimovic
non ci sarà neanche martedì contro il Manchester United. L’argentino non si è allenato e gli esami a cui si è sottoposto oggi hanno evidenziato il riacutizzarsi del risentimento al flessore del polpaccio sinistro che già lo aveva condizionato a fine gennaio. Impossibile il suo recupero per domani e quindi Josè Mourinho perde uno dei suoi uomini chiave per fermare il fortissimo attacco dei Red Devils. In mezzo alla difesa, ci saranno quindi Cordoba e Chivu, visto le condizioni non ottimali di Materazzi, mentre sulla fascia sinistra sarà interessante vedere se Mourinho abbia ormai fiducia cieca in Davide Santon, al punto da farlo debuttare in Champions niente meno che contro Cristiano Ronaldo. Starà al tecnico portoghese decidere se il giovane difensore sia in grado di non sentire i suoi 18 anni anche in una partita del genere o se sarà meglio affidarsi al più esperto Maxwell. Nessun dubbio invece per l’attacco, visto che Adriano e Ibrahimovic partiranno titolari, ma la partita di Bologna ha ridato un giocatore in più a Mourinho. ROMA.Juan e Cicinho sono stati convocati per la partita di Champions con l’Arsenal di domani. Il due brasiliani durante la partita con il Siena avevano accusato problemi fisici. Juan, che sembrava fortemente in dubbio, oggi è stato sottoposto ad accertamenti che hanno dato esiti confortanti. Il giocatore ha detto di sentirsi meglio, a meno di decisioni o problemi dell’ultimo
momento quindi partirà domani con i compagni, poi Spalletti valuterà se impiegarlo o meno. In lista anche gli assenti di sabato Vucinic e Tonetto. Gli indisponibili che rimangono a Roma sono Menez e Cassetti. JUVENTUS. Partita l’operazione «Chelsea». Ieri la Juventus è tornata ad allenarsi a Vinovo in vista del match di Champions League che mercoledì sera la opporrà a Londra alla formazione allenata da Guus Hiddink. La seduta mattutina era programmata per le 11, ma è iniziata con circa un’ora di ritardo causa il rientro a tarda notte da Palermo e un piccolo discorso tenuto da Ranieri nello spogliatoio per «indottrinare» i suoi in vista del ritorno in Europa. Lavoro defaticante per tutti coloro scesi in campo ieri sera al Renzo Barbera. In gruppo c'era anche Momo Sissoko, nonostante la botta alla caviglia rimediata ieri sera a Palermo, segno che il maliano è pronto a scendere in campo anche contro i Blues. Poco prima del termine della seduta si è fermato Molinaro per un leggero problema all’inguine, ma le condizioni del difensore campano non destano preoccupazione. Sul rettangolo verde, invece, non si sono visti Tiago, Legrottaglie e Iaquinta, rimasti tutti in palestra. Presente all’allenamento anche l’amministratore delegato bianconero Jean Claude Blanc LIPPI. «Se Cristiano Ronaldo le
tre italiane saranno nella condizione giusta possono passare il turno». Lo ha detto Marcello Lippi riguardo ai prossimi impegni in Champions League. «Ieri (sabato ndr) – ha spiegato il ct azzurro – nerazzurri e bianconeri anno dimostrato di attraversare un buon momento, come pure i giallorossi che spero possa recuperare per gli impegni di Coppa alcuni assenti di ieri». A Viareggio per il Carnevale, Lippi ha parlato anche della finale della Coppa Carnevale in programma domani tra la Sampdoria e la Juventus: «Il mio cuore sarà diviso a metà – ha detto – visto che professionalmente ho lavorato in tutte e due le società. Si tratta di una bella finale per questo torneo che ha lanciato tanti giocatori al calcio italiano, la speranza è che sia così anche questa volta».
Prima Divisione
Serie D
Basket A Dilettanti
Potenza travolto La Pistoiese si avvicina
Frena il Matera Il Francavilla stupisce
Bawer, Maggioni super Levoni: punti playoff
da pagina 26 e 32
da pagina 38 a 41
a pagina 49 e 50
Seconda Divisione
Calcio regionale
Volley
Melfi stop per la neve Si recupera il 22?
Per il maltempo saltano 21 gare su 53
Medical terza Giocoleria ko
da pagina 33 a pagina 37
da pagina 42 a 48
a pagina 53
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Sport
Lunedì 23 febbraio 2009
Serie
A
Risultati e classifica Bologna-Inter
25ª giornata Marcatori
1-2
12’ st Cambiasso, 34’ st Britos, 37’ st Balotelli
Catania-Reggina
2-0
35’ pt Capuano; 29’ st Potenza
Fiorentina-Chievo
2-1
13’ pt Morero, 28’ st Gilardino, 49’ st Mutu
Lecce-Lazio
0-2
10’ pt Foggia, 5’ st Kolarov
Milan-Cagliari
1-0
20’ st Seedorf
Napoli-Genoa
0-1
24’ st Jankovic
Palermo-Juventus
0-2
27’ pt Sissoko, 35’ st Trezeguet
Roma-Siena
1-0
18’ st Taddei
Sampdoria-Atalanta
1-0
16’ pt Pazzini
Torino-Udinese
1-0
35’ st Dellafiore
Prossimo turno
26ª giornata 01/03/2009 ore 15
Atalanta-Chievo Cagliari-Torino Inter-Roma (ore 20,30) Juventus-Napoli (28/02 ore 20,30) Lazio-Bologna (28/02 ore 18) Palermo-Catania Reggina-Fiorentina Sampdoria-Milan Siena-Genoa Udinese-Lecce
INTER JUVENTUS MILAN FIORENTINA GENOA ROMA CAGLIARI ATALANTA PALERMO NAPOLI LAZIO UDINESE CATANIA SAMPDORIA SIENA BOLOGNA TORINO LECCE CHIEVO REGGINA
59 50 48 45 44 43 37 36 36 35 35 31 30 29 27 23 23 22 20 17
25 18 5
2 44 18 12 9
3
0 18 8 13 9
2
2 26 10 26 +10
25 15 5
5 41 21 12 8
2
2 23 10 13 7
3
3 18 11 20 +1
25 14 6
5 42 25 13 10 2
1 23 7 12 4
4
4 19 18 17 -3
25 14 3
8 37 24 12 9
2
1 20 8 13 5
1
7 17 16 13 -4
25 12 8
5 36 25 12 8
4
0 25 10 13 4
4
5 11 15 11 -5
25 13 4
8 37 31 12 9
2
1 21 10 13 4
2
7 16 21 6
25 11 4 10 32 27 13 8
2
3 17 8 12 3
2
7 15 19 5 -14
25 11 3 11 31 26 13 9
1
3 22 9 12 2
2
8
9 17 5 -15
25 11 3 11 32 31 12 9
0
3 23 15 13 2
3
8
9 16 1 -13
25 10 5 10 32 29 13 8
3
2 22 12 12 2
2
8 10 17 3 -16
25 10 5 10 35 37 13 5
4
4 15 15 12 5
1
6 20 22 -2 -16
25 8
7 10 34 37 12 6
4
2 19 12 13 2
3
8 15 25 -3 -18
25 8
6 11 24 30 13 8
1
4 18 14 12 0
5
7
6 16 -6 -21
25 7
8 10 24 29 13 6
4
3 17 11 12 1
4
7
7 18 -5 -22
25 7
6 12 19 26 12 6
4
2 12 7 13 1
2 10 7 19 -7 -22
25 5
8 12 27 40 12 2
3
7 15 22 13 3
5
5 12 18 -13 -26
25 5
8 12 25 39 13 5
3
5 14 16 12 0
5
7 11 23 -14 -28
25 4 10 11 22 39 13 2
6
5 13 20 12 2
4
6
9 19 -17 -29
25 4
8 13 18 35 13 2
5
6 10 17 12 2
3
7
8 18 -17 -31
25 3
8 14 20 43 12 2
5
5 16 18 13 1
3
9
4 25 -23 -32
-6
16 reti: Di Vaio (4 rig) (Bologna) 15 reti: Gilardino (Fiorentina); Milito (5 rig) (Genoa) 14 reti: Ibrahimovic (Inter) 12 reti: Amauri (Juventus); Di Natale (3 rig) (Udinese) 11 reti: Mutu (2 rig) (Fiorentina); Kakà (4 rig), Pato (Milan) 10 reti: Floccari (Atalanta) 9 reti: Acquafresca (2 rig) (Cagliari); Hamsik (2 rig) (Napoli); Corradi (5 rig) (Reggina) 8 reti: Jeda (Cagliari); Pandev, Zarate (2 rig) (Lazio); Cavani, Miccoli (2 rig) (Palermo); Vucinic (Roma); Quagliarella (Udinese) 7 reti: Doni (Atalanta); Mascara (2 rig) (Catania); Sculli (Genoa); Del Piero (2 rig) (Juventus); Ronaldinho (2 rig) (Milan); Denis (Napoli) 6 reti: Rocchi (Lazio); Castillo (Lecce); Lavezzi (Napoli); Simplicio (Palermo); Julio Baptista, Totti (1 rig) (Roma); Cassano (1 rig) (Sampdoria) 5 reti: Stankovic (Inter); Tiribocchi (Lecce); Bellucci (1 rig), Delvecchio, Pazzini (1 Fiorentina) (Sampdoria) 4 reti: Conti (Cagliari); Paolucci (Catania); Marcolini (2 rig) (Chievo); Montolivo (Fiorentina); Maicon (Inter); Iaquinta (1 rig), Nedved (Juventus); Seedorf (Milan); Bresciano (Palermo); Cozza (Reggina); Maccarone (1 rig) (Siena); Amoruso (2 rig), Bianchi (1 rig) (Torino) 3 reti: Brienza (1 rig) (Reggina)
Fiorentina di rimonta. Il Genoa passa a Napoli MILAN CAGLIARI
1 0
MILAN (4-4-1-1): Abbiati 7; Zambrotta 6.5, Bonera 6 (24'st Senderos 6), Maldini 7, Favalli 6; Beckham 6 (47'st Antonini sv), Flamini 5, Pirlo 6, Jankulovski 6.5; Seedorf 6.5; Inzaghi 6 (39'st Ambrosini sv). In panchina: Dida, Kaladze, Emerson, Viudez. Allenatore: Ancelotti 6. CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6; Matheu 6 (39'st Agostini sv), Canini 6.5, Lopez 6, Pisano 6; Fini 6.5, Conti 6, Biondini 6 (28'st Lazzari 6); Cossu 7.5; Jeda 6, Acquafresca 6 (18'st Matri 6). In panchina: Lupatelli, Bianco, Parola, Astori. Allenatore: Allegri 6. ARBITRO: Saccani di Mantova 5. MARCATORI: 20'st Seedorf. NOTE: giornata discreta, terreno in buone condizioni, spettatori 40.000. Prima della gara, un minuto di silenzio per ricordare Candido Cannavò scomparso in mattinata. Ammoniti: Acquafresca, Abbiati, Fini. Angoli 7-4 per il Milan. Recupero: 0', 3'. MILANO - Seedorf toglie dai guai Ancelotti con un gol da tre punti. Il Cagliari avrebbe meritato il pari.
LECCE LAZIO
0 2
FIORENTINA CHIEVO
2 1
FIORENTINA (4-3-1-2): Frey 6; Zauri 6, Gamberini 5.5, Kroldrup 5.5, Vargas 5 (1' st Pasqual 6.5); Kuzmanovic 5 (23' st Bonazzoli 5.5), Felipe Melo 6, Montolivo 5.5; Jovetic 5 (1' st Semioli 5); Mutu 6, Gilardino 6.5. In panchina: Storari, Dainelli, Gobbi, Donadel. Allenatore: Prandelli 5.5 CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6.5; Frey 6.5, Morero 7, Yepes 7, Mantovani 6.5; Bentivoglio 6, Italiano 6.5, Marcolini 6.5 (30' st Bogdani sv); Pinzi 6; Makinwa 6 (23' st Colucci 5.5), Pellissier 6 (40' st Mandelli sv). In panchina: Squizzi, Scardina, Langella, Esposito. Allenatore: Di Carlo 7. ARBITRO: Brighi di Cesena 6.5 MARCATORI: 13' pt Morero, 28' st Gilardino, 49' st Mutu NOTE: Pomeriggio freddo, terreno in buone condizioni. Spettatori: 40.000 circa. Al 37' st espulso Italiano del Chievo Verona a causa di una doppia ammonizione. Ammoniti: Kuzmanovic, Mantovani, Italiano, Colucci, Sorrentino, Gilardino. Angoli: 8-6 per il Chievo. Recuperi: 0' pt e 4' st.
SAMPDORIA ATALANTA
1 0
LECCE (4-3-1-2): Benussi 5.5; Polenghi 5.5 (11' st Basta 6), Stendardo 5.5, Fabiano 5.5, Giuliatto 5 (24' st Munari 6); Caserta 5, Edinho 5.5, Ariatti 6; Giacomazzi 5 (1' st Vives 5.5); Cacia 5.5, Tiribocchi 5.5. In panchina: Petrachi, Esposito, Zanchetta, Papadopoulos. Allenatore: Beretta 5.5 LAZIO (4-4-2): Muslera 6; Lichtsteiner 6.5, Siviglia 6, Cribari 6, Kolarov 6.5; Brocchi 6, Ledesma 6.5, Matuzalem 6 (46' st Dabo sv), Foggia 6; Zarate 7 (28' st Rocchi 6), Pandev 6.5. In panchina: Carrizo, De Silvestri, Rozehnal, Radu, Manfredini. Allenatore: Rossi 6.5 ARBITRO: Gervasoni di Mantova 6 MARCATORI: 10' pt Foggia, 5' st Kolarov NOTE: giornata serena, terreno di gioco in sufficienti condizioni. Dal 40' del st Lecce in dieci per l’infortunio di Cacia, costretto a lasciare il campo. Ammoniti: Edinho, Brocchi, Ledesma e Siviglia. Angoli: 5-3. Recuperi: pt 1'; st 3'.
SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi 6.5; Raggi 6, Lucchini 6, Accardi 6 (25' st Da Costa 6); Stankevicius 6, Sammarco 6 (31' st Dessena 6), Palombo 6, Franceschini 6, Pieri 6; Pazzini 6.5, Cassano 6.5 (42' st Bellucci 5.5). In panchina: Mirante, Ferri, Ziegler, Padalino. Allenatore: Mazzarri 6 ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6; Garics 6, Manfredini 5.5, Pellegrino 6, Bellini 6; Ferreira Pinto 6 (37' st Defendi sv), De Ascentis 6 (24' st Valdes 5.5), Cigarini 6, Padoin 6; Doni 6 (18' st Plasmati 5.5); Floccari 5.5 In panchina: Coppola, Peluso, Cerci, Parravicini. Allenatore: Del Neri 6 ARBITRO: Giannoccaro di Lecce 6 MARCATORE: 16’ pt Pazzini NOTE: Pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Spettatori: 16mila circa. Ammoniti: Manfredini, Pazzini, Lucchini, Palombo, Pellegrino, Bellucci. Angoli: 4-4. Recupero: 1’ pt e 6’ st.
LECCE – La Lazio si rialza e lo fa al via del Mare di Lecce, dove passa col più classico dei risultati grazie alle reti di Foggia e di Kolarov.
GENOVA – Ancora lui, ancora Pazzini. C’è la sua firma sulla bella vittoria della Samp al cospetto dell’Atalanta di Del Neri. La rete arriva poco dopo il quarto d’ora del primo tempo.
NAPOLI GENOA
0 1
NAPOLI (3-5-2): Navarro 6; Santacroce 6 (43'st Montervino sv), Cannavaro 5,5, Contini 6,5; Maggio 5 (29'st Russotto 6), Gargano 5,5, Blasi 6, Hamsik 6, Vitale 6; Denis 5,5 (29'st Pià 6), Lavezzi 6. In panchina: Bucci, Aronica, Pazienza, Datolo. Allenatore: Reja 5,5. GENOA (3-4-3): Rubinho 6; Papastathopoulos 6, Ferrari 6,5, Bocchetti 6; Rossi 6, Milanetto 6, Thiago Motta 7, Criscito 6; Mesto 5,5 (10'st Sculli 6), Palladino 5,5 (10'st Jankovic 7), Milito 6,5 (46'st Olivera sv). In panchina: Scarpi, Terigi, Vanden Borre, Modesto. Allenatore: Gasperini 6,5. ARBITRO: Orsato di Schio 6. MARCATORE: 24'st Jankovic. NOTE: pomeriggio sereno e ventoso, terreno in buone condizioni, spettatori 40.000. Ammoniti: Cannavaro, Palladino, Pià, Contini. Angoli: 5-3 per il Napoli. Recupero: 1', 4'. NAPOLI - Il Genoa asfalta il Napoli rilanciandosi nella corsa alla Champions. Azzurri in piena crisi, invece, con l’ennesimo ko. La squadra di Reja è ormai irriconoscibile.
TORINO UDINESE
1 0
TORINO (4-4-2): Sereni 6; Dellafiore 6.5, Natali 6, Pisano 6, Rubin 6; Abate 6, Corini 6 (18' st Rosina 6.5), Dzemaili 6.5, Saumel 5.5; Gasbarroni 6.5 (1' st Ventola 5.5), Bianchi 5 (28' st Stellone 6). In panchina: Calderoni, Diana, Pratali, Barone. Allenatore: Novellino 6 UDINESE (4-4-2): Belardi 6.5, Zapata 6.5, Domizzi 6, Felipe 6, Pasquale 6; Isla 6, D’Agostino 5.5 (25' st Inler 6), Obodo 6; Pepe 5.5, Floro Flores 5.5 (16' st Quagliarella 5.5), Di Natale 5.5 (34' st Sanchez sv). In panchina: Koprivec, Coda, Sala, Asamoah. Allenatore: Marino 6 ARBITRO: De Marco di Chiavari 6. MARCATORI: 35’ st Dellafiore NOTE: Giornata grigia, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 15 mila circa. Espulso: 48’ st Domizzi per proteste. Ammoniti: Natali, D’Agostino, Domizzi, Stellone, Isla, Ventola. Angoli: 8-2 per il Torino. Recupero: 1’ pt, 4’ st. TORINO – Preziosa vittoria dei granata che piegano l’Udinese con Dellafiore e approfittano dei passi falsi delle avversarie più vicine. Speranze riaccese.
CATANIA REGGINA
2 0
CATANIA (4-3-2-1): Bizzarri 7; Potenza 6.5, Silvestre 6, Stovini 6, Capuano 6.5; Biagianti 6, Ledesma 6.5, Tedesco 5.5; Mascara 6.5 (34'st Llama sv), Morimoto 5 (39'st Spinesi sv); Paolucci 5.5 (30'st Baiocco sv) In panchina: Acerbis, Silvestri, Carboni, Martinez Allenatore: Zenga 6 REGGINA (3-5-2): Puggioni 6; Lanzaro 6, Valdez 5, Santos sv (10'pt Krajicik 6); Cirillo 5.5 (41'st Sestu sv), Barreto 6, Cozza 6, Carmona 5 (31'st Ceravolo sv), Costa 6; Di Gennaro 6.5, Corradi 5 In panchina: Marino, Cascione, Hallfredsson, Barillà Allenatore: Orlandi 5 ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo 6.5 RETI: 35'pt Capuano; 29'st Potenza NOTE: pomeriggio nuvoloso, terreno in discrete condizioni, spettatori 15.000 circa. Ammoniti: Cirillo, Krajicik. Angoli: 2-2. Recupero: 1'; 3'. CATANIA – I gol che non t'aspetti – Capuano e Potenza, due difensori arrivati nel mercato di gennaio – regalano al Catania la prima vittoria del 2009, una classifica più tranquilla e affossano la Reggina, alla quale adesso servirà un miracolo per evitare la retrocessione. Anche se mancano ancora tante partite, la distanza dal quart'ultimo posto per gli uomini di Orlandi, che comunque non hanno disputato una brutta partita, impegnando Bizzarri a più riprese, è salita a sei punti.
Sport 25 Serie A. Cordoglio sui campi di gioco. Napolitano: «Ha raccontato con passione» Lunedì 23 febbraio 2009
Calcio in lutto: è morto Cannavò Lo storico direttore della Gazzetta dello Sport aveva 78 anni AVEVA 78 Candido Cannavò, storico direttore della Gazzetta dello Sport scomparso ieri mattina dopo che nei giorni scorsi era stato colpito da una emorragia cerebrale mentre si trovava al lavoro, in via Solferino. Cannavò era stato ricoverato giovedì pomeriggio nella clinica Santa Rita dove è spirato ieri mattina. Una vita spesa per il giornalismo, senza paura di scagliarsi contro i potenti di turno. Tanto che il Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica lo ha ricordato così: «Il giornalista di lungo corso che dalle colonne della Gazzetta dello Sport, di cui è stato per tanti anni direttore, e dalle più diverse tribune mediatiche, ha raccontato con passione e acutamente divulgato i valori di lealtà e di competizione che hanno reso sempre più popolare il gioco del calcio e lo sport italiano». Ieri sui campi di calcio è stato osservato un minuto di silenzio. I funerali si svolgeranno domani pomeriggio a Milano. La cerimonia funebre si terrà alle 14.45 nella chiesa San Pietro in Sala di piazza Wagner. La camera ardente, allestita in via Solferino 26, nella sala Montanelli, sarà aperta stamattina dalle 11 alle 21 e domani dalle 9 alle 14. Il figlio Alessandro, anch’egli giornalista, lavora come redattore capo al Corriere della Sera. Il suo impegno è andato al di là dello sport. Cannavò da sempre si è occupato dei problemi della società, soprattutto della sua terra, e da quando ha smesso di dirigere la Gazzetta dello Sport ha pubblicato la sua biografia e tre saggi, che narrano la situazione delle prigioni italiane, dei disabili e dei senzatetto. Nel corso della sua carriera, si è schierato contro intoccabili come Primo Nebiolo, criticò Pantani (pur essendo
Un campione di umanità
Candido Cannavò con in mano la “sua” Gazzetta dello Sport
la Gazzetta organizzatrice del Giro), espresse parere favorevole alla cancellazione del Catania, che pure era la sua squadra del cuore. Un medico
mancato, ma un grande giornalista, come gli riconobbe con insolito trasporto persino Gianni Agnelli: «Non sapremo mai ciò che la medicina ha
Con Vincenzo Torriani, storico patron del Giro d'Italia
perso, visto che il giovane Cannavò ha deciso di diventare giornalista, ma sappiamo quanto ci ha guadagnato lo sport e noi con lui».
LA SCHEDA
Oltre 50 anni di successi giornalistici NATO A CATANIA il 29 novembre 1930, Candidò Cannavo comincia la sua carriera di giornalista presso il quotidiano «La Sicilia», collaborando già dal 1955 con la «Gazzetta dello Sport» a cui legherà il suo nome e la sua carriera. Collaboratore per lo sport per la Rai, nel 1981 Cannavò diventa vicedirettore della “Rosea”, dove diventa poi condirettore e quindi direttore dal 1983 al 2002. Quasi vent'anni di direzione, migliaia i campioni intervistati, 12 le Olimpiadi seguite in prima persona. Lasciato il
posto di direttore, Cannavò continua a scrivere per la «Gazzetta» con la rubrica «Fatemi capire» e pubblica anche dei libri come «Una vita in rosa», «Libertà dietro le sbarre», «E li chiamano disabili», «Pretacci». Nel 1996, durante i Giochi di Atlanta, il Cio gli ha conferito l’ordine olimpico, due anni dopo ha ricevuto il Premio Ischia per il giornalismo mentre qualche anno più tardi, nel 2002, gli è stato conferito il riconoscimento di «Grand’Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana».
Lo sport raccontato senza dimenticare mai la storia dei suoi protagonisti
L’uomo e la vita oltre le vittorie di ALESSANDRO CHIAPPETTA LE SUE rubriche ci mancheranno. Ma bisognerà continuare a cercare quello che da un lato forse è stato l'insegnamento più importante che un giornalista come Cannavò possa aver dato a chi ogni giorno prova a fare questo mestiere, e che dall'altro era quella intuizione da artista che si porta dietro l'occhio del lettore fino all'ultima riga. Non si può fare il giornalista sportivo pensando solo ai risultati e alle classifiche, a chi ha vinto e a chi ha perso. Non si può, non si deve, non ha senso, è troppo facile così, e questo vale per chi deve raccontare lo sport ma anche per chi lo vuole leggere e capire. Bisogna cercare le storie. Bisogna trovare l'uomo. Perchè dietro un gol, dietro uno scudetto, dietro una vittoria e una sconfitta, alle spalle di un record o di una retrocessione, c'è sempre un uomo, con la sua storia, i suoi limiti, il suo vissuto, le sue paure, i suoi amori e i suoi umori. E bisogna essere molto miopi per non rendersi conto di quanto lo sport sia uno straordinario
Cannavò alla presentazione del suo libro “Una vita in Rosa”
contenitore di storie che meritano di essere raccontate e che danno più valore a una medaglia o rendono più o meno pesante una sconfitta. Da Pantani a Vieri, da Valentino Rossi a Lippi c'era sempre una piccola perla da scoprire negli articoli di Cannavò. Nei giorni scorsi ammise di essersi sbagliato sull'operazione Beckham e nel suo ultimo
commento tolse via la polvere incrostata dello sberleffo dalle spalle di Van der Sar, portiere poco rimpianto dai tifosi juventini e oggi, e da anni per la verità, colonna del Manchester United. E' sempre stata impressionante questa maniacale ricerca dell'uomo, da parte di Cannavò, dell'uomo che sta dentro l'atleta, e che ad un certo punto veniva fuori
con la delicatezza di chi vuole raccontare senza giudicare, con quella sensibilità che hanno solo i grandissimi giornalisti accompagnata dalla perpetua sorpresa nei confronti della vita. Perchè sullo sport, sul calcio, ci divideremo sempre, saremo sempre bravi a dire di tutto di questo e di quello. Ma la vita è un'altra cosa. Le scelte che facciamo ogni giorno, e che contribuiscono a fare di noi quello che siamo, a volte non sono troppo chiare nemmeno a noi stessi, figuriamoci a un giornalista che osserva da lontano seduto dietro un computer. Non può essere un caso che, dopo una vita spesa a raccontare lo sport, i suoi libri abbiano parlato di carcerati, di disabili e di preti. Storie di uomini e di vita. Una vita che, per tornare a quel commento di venerdì scorso, in certi casi sa vendicarsi con un sorriso. E che inizia ad abbandonarti venendoti a cercare nella mensa del giornale al quale hai dedicato la vita, non prima però di averti lasciato salutare, come ogni giorno, quei giornalisti cresciuti nella tua ombra.
di EMANUELE GIACOIA CI SONO GIORNALISTI che sono pietre miliari, monumenti di questa straordinaria professione, che a leggerli, tu che pure fai questo “mestiere” da una vita, come si dice, non ti rimane altro che pensare a loro cercando, arrabattandosi, sforzandoti di raccogliere le briciole, le schegge, frammenti della loro capacità, di scrivere di farti capire. Candido Cannovò era fra questi “monumenti” del giornalismo italiano. Una volta chi scriveva di sport, diciamocelo, era considerato uno di serie B, figlio di un dio minore della carta stampata. Ora che lo sport è assurto ad altro interesse sociale, etico addirittura, capace di smuovere capitali e tifosi addirittura da un continente all'altro, ecco che un professionista in questo settore, particolarmente in Italia, terra di quotidiano sportivi, con milioni di copie, unica in Europa, deve avere capacità non comuni di andare oltre allo sport in ogni settore e in tutti i sensi. Candido Cannovò è stato capace di scrivere memorabili pagine sugli eventi sportivi, sulle sua “Gazzetta della Sport”, che ha diretto per decenni ma ancor più i suoi scritti hanno evidenziato la sua grande umanità, il suo essere vicino alla gente, agli umili, ai candidi come il suo bellissimo nome, a casi umani con la capacità di toccarci il cuore, uscendo come quando voleva dai binari dello sport per percorrere e per farci percorrere con lui, miserie o esaltanti episodi di umanità, distintivo di tutti i suoi grandi colleghi come Bruno Roghi o Gianni
Brera solo per citare altri grandissimi e inimitabili esempi di professionalità. “Fatemi capire” la sua deliziosa rubrica giornaliera sulla “rosea” la sua amatissima “Gazzetta dello Sport”. Chi oggi “farci capire” quale straordinario e amatissimo compagno di vita non è più fra noi. I miei lunghissimi anni professionali mi han dato la bellissima ventura di conoscerlo. Venne a Catanzaro per la prima partita di seria A in Calabria: Catanzaro-Inter. In tribuna stampa ci si stava stretti, arrivarono colleghi da tutta Italia. Lo ospitammo - francamente onoratissimi - nella postazione tv. Lo stadio di Catanzaro era rifatto da poco, il vecchio “Militare” era diventato il “Ceravolo”. I bagni di fatto erano introvabili e Cannavò mi chiese di accompagnarlo per ovvi motivi. Insieme andammo nel sottoscala sotto la tribuna e io rimasi fuori a far da guardia. Poi risate in postazione dove ci raggiunse il compianto Nando Martellini. In serata tutti al ristorante, a Catanzaro Lido, ospiti del presidente il “mitico” (ci sia permesso) avvocato Nicola Ceravolo. Aneddoti, ricordi, episodi alla presenza - per l'avvenimento della Calabria in serie A - altri colleghi per una serata da mettere in cornice fra i ricordi più cari della professione e lui, il grande Candido, al centro del nostro interesse. Ora di Candido Cannavò rimane, e non si cancellerà, per le sue legioni di lettori il ricordo di un “grande” e il malinconico e commosso ricordo di un insuperabile campione di giornalismo e di umanità.
26
Sport
Lunedì 23 febbraio 2009
Risultati e classifica Arezzo-V. Lanciano
1-2
Crotone-Juve Stabia
2-1
23ª giornata Marcatori
22' pt Baclet (A), 24' pt Colussi (VL); 49' st Margarita (VL)
9' pt Morleo (C), 22' pt Basso (C); 30' st Biancolino (JS)
GALLIPOLI
47
23 14 5
4 39 21 11 9
2
0 27 9 12 5
3
4 12 12 18 +1
Foggia-Pistoiese
1-1
CROTONE
45
23 14 3
6 37 23 13 11 1
1 26 10 10 3
2
5 11 13 14 -4
Paganese-Gallipoli
0-2
AREZZO
40
23 11 7
5 42 27 11 7
3
1 26 12 12 4
4
4 16 15 15 +2
BENEVENTO
40
23 11 7
5 34 23 12 9
2
1 22 8 11 2
5
4 12 15 11 -7
45' pt Mazzeo e 17' st Mazzeo, 26' st Pizzolla, 34' st Cutolo
CAVESE
38
23 10 8
5 27 19 11 6
5
0 17 8 12 4
3
5 10 11 8
-7
Pescara-Taranto
2-0
FOGGIA
36
23 9
9
5 26 24 11 7
4
0 16 7 12 2
5
5 10 17 2
-9
R. Marcianise-Cavese
0-1
TERNANA
30
23 7
9
7 25 25 12 6
4
2 15 8 11 1
5
5 10 17 0 -17
Sorrento-Foligno
1-2
PERUGIA
29
23 7
9
8 20 18 13 4
7
2 13 7 10 3
2
5
SORRENTO
28
23 7
7
9 29 31 11 5
3
3 14 11 12 2
4
6 15 20 -2 -17
PESCARA
28
22 7
8
7 25 27 11 7
2
2 17 8 11 0
6
5
8 19 -2 -15
R. MARCIANISE
27
22 6
9
7 16 18 12 6
4
2 12 6 10 0
5
5
4 12 -2 -22
FOLIGNO
27
23 6
9
8 23 27 11 4
3
4 13 11 12 2
6
4 10 16 -4 -18
V. LANCIANO
27
23 8
3 12 28 34 11 6
1
4 17 11 12 2
2
8 11 23 -6 -19
PAGANESE
27
23 7
6 10 17 26 12 5
4
3 13 12 11 2
2
7
4 14 -9 -20
TARANTO
26
23 7
5 11 21 29 12 4
4
4 14 10 11 3
1
7
7 19 -8 -18
JUVE STABIA
22
23 5
9
9 23 29 11 3
5
3 10 10 12 2
4
6 13 19 -6 -21
POTENZA
16
23 4
7 12 13 24 10 3
4
3 10 8 13 1
3
9
3 16 -11 -24
PISTOIESE
15
23 2
9 12 14 32 12 1
7
4
2
8
5 16 -18 -32
39' pt (r) Artistico (P); 25' st (r) Germinale (F) 24' pt Di Gennaro; 37' st Russo
Perugia-Potenza
4-0
18' pt e 41' st Simon 6' st Schetter
6' pt Ripa (S), 45' pt e 10' st De Paula
Ternana-Benevento
2-1
29' pt Concas (T), 41' pt (r) Perna (T), 47' pt Cattaneo (B)
Prossimo turno
24ª giornata 01/03/09 ore 14.30
Benevento-Sorrento Cavese-Paganese Foligno-R. Marcianise Gallipoli-Foggia Juve Stabia-Perugia Pistoiese-Arezzo Potenza-Crotone Taranto-Ternana V. Lanciano-Pescara
9 16 11 1
7 11 2 -19
11 RETI: Di Gennaro (2) (Gallipoli) 10 RETI: Clemente (Benevento); Ginestra (Gallipoli) 9 RETI: Baclet (Arezzo); De Paula (Foligno) 8 RETI: Chianese (1) (Arezzo); Salgado (4) (Foggia); Mazzeo (Perugia); Simon (1) (Pescara); Dionigi (1 ) (Taranto) 7 RETI: Castaldo L. (Benevento); Bernardo (Cavese); Cipolla (Foligno); Biancolino (4) (J.Stabia); Innocenti (1) (R.Marcianise) 6 RETI: Russo e Basso (1) (Crotone); Coresi (2) (Foligno); Myrtaj (1) (Sorrento) 5 RETI: Martinetti (1) (Arezzo); Favasuli (3) (Cavese); Garminale (1) (Foggia); Del Core (1) (Perugia); Cozzolino (2) (Potenza); Biancone (Sorrento); Caturano (Taranto); Perna (1), Rigoni (2) e Scappini (Ternana); Morante (2) (V.Lanciano) 4 RETI: Bondi, Lauria (1) e Terra (Arezzo); Sorrentino (Cavese); Caetano, Espinal e Pacciardi (Crotone); Russo (Gallipoli); Zeytulaev (Pescara); Artistico (1) (Pistoiese); La Vista e Ripa (1) (Sorrento); Bolic, Margarita e Oshadogan (V.Lanciano) 3 RETI: Statella (Benevento); Aquino (Cavese); Morleo e Paponetti (Crotone); Cangi, Marzeglia e Mounard (Gallipoli); Capparella (J.Stabia); Lasagna e Tisci (1) (Paganese); Felci (Pescara); Tedesco (1) (R.Marcianise); Agnelli, Fialdini e Giampaolo (Sorrento); Noviello (Ternana); Alfageme e Colussi (V.Lanciano)
I tifosi del Marcianise disertano per protesta contro la decisione di giocare a Caserta
Acuto play-off della Cavese Schetter decide il derby davanti a 800 tifosi ospiti R. MARCIANISE 0 CAVESE 1 REAL MARCIANISE (4-23-1): Fumagalli 6; Piscitelli 5,5, Filosa 6, Murolo 6, Vanacore 6,5 (17' st Poziello 5,5); Di Napoli 5,5, D'Ambrosio 5,5; Romano 5,5, Tedesco 5,5 (38' st Della Ventura sv), Galizia 6; Innocenti 5,5. A disp.: Mezzacapo, Ciano, Porpora, Russo, Montanari. All.: Fusi 5,5. CAVESE (4-3-3): Marruocco 6,5; Pierotti 6,5, Farina 6,5, Ischia 6,5, Nocerino 6; Alfano 6,5, Anaclerio 7,5, Favasuli 6,5; Schetter 7 (23' st Bernardo 6), Romeo 6, Aquino 6,5. A disp.: Petrocco, Lacrimini, Cipriani, Scartozzi, Prevete, Tarantino. All.: Camplone 6,5 ARBITRO: Vivenzi di Brescia 6,5. RETE: st 6' Schetter. NOTE: spettatori 2000 circa (1100 paganti) di cui 800 provenienti da Cava de' Tirreni. Ammoniti: Di Napoli, Filosa, Murolo,Anaclerio, Romano e Marruocco. Angoli 5-4 per il Real Marcianise. Recupero: pt 2'; st 3'.
Palla in rete, Fumagalli battuto. A destra l’esultanza di Schetter dopo il gol
CASERTA. Si gioca al “Pinto” per motivi di ordine pubblico e i tifosi di casa non gradiscono. Per loro, la partita andava giocata nelle mura locali del “Progreditur” e, per protesta, a sostenere la formazione di Luca Fusi sono davvero in pochi. Mentre sono in tanti e si fanno sentire gli oltre 800 tifosi provenienti da Cava de' Tirreni. Di fatto è sembrato che si giocasse al “Simonetta Lamberti” e la formazione ospite ha approfittato anche del vantaggio di tifo dagli spalti per portare a casa un successo importantissimo, in chiave play-off. Mister Camplone presenta una
squadra con una novità per quanto riguarda l'aspetto tattico, passando dal consolidato 3-4-3 ad un 4-3-3, con Marruocco tra i pali, Pierotti, Ischia, Farina e Nocerino in difesa, Alfano, Anaclerio e Favasuli a centrocampo, Romeo punta centrale, Aquino e Schetter ai lati. Mister Fusi, costretto a rinunciare allo squalificato Nino Manco, presenta un Real Marcianise con il solito tema tattico, ma con una novità: quella di Tedesco preferito a Poziello. Pronti via e parte forte la Cavese, che già al 2' si rende pericolosa con un gran colpo di testa di Romeo, ben servito da Nocerino. Reatti-
vo Fumagalli, che con un grande intervento alza in angolo. I padroni di casa, però, non stanno a guardare ed all'11' si fanno vivi con D'Ambrosio, che dalla bandierina pesca Innocenti il cui colpo di testa finisce fuori di poco. Le squadre danno l'impressione di non volersi scoprire per evitare le rapide ripartenze, rimanendo così bloccate nella parte centrale del campo. Al 23', ancora Real Marcianise pericoloso con Innocenti che fa un'ottima sponda per Galizia, l'attaccante ai sedici metri salta un avversario e fa partire un velenoso destro sul quale si oppone alla grande Mar-
ruocco che devia in angolo. Di qui alla fine della prima frazione di gioco non succede praticamente più nulla. Dopo il riposo, stesso leit motiv: entrambe le squadre che vivacchiano nella metà campo senza grosse idee. Al 6', però, arriva la doccia fredda per i gialloverdi. Schetter, sulla linea di fondo campo, sul lato destro d'attacco, protegge bene il pallone e fa partire un cross sporco che però prende una velenosissima traiettoria andandosi ad infilare nell'angolo opposto: nulla da fare per lo spiazzato Fumagalli. Il Real Marcianise accusa il colpo ed al 13' gli ospiti si rendono pe-
ricolosi ancora con Schetter che dall'out destro fa partire un cross basso sul quale si avventa Romeo che da ottima posizione gira male, facile la parata a terra di Fumagalli. Mister Fusi capisce che è il momento di cambiare qualcosa per dare una scossa ai suoi ed inserisce Poziello per Vanacore passando così ad un 3-4-3, con Romano e Galizia esterni di centrocampo ed il neo entrato Poziello al fianco di Innocenti e Tedesco. Al 24', D'Ambrosio prova a rompere l'oblio in cui la sua squadra era momentaneamente caduta con un tiro dalla distanza che però trova pronto Mar-
ruocco. La gara si avvia un po' stancamente verso la fine. Da segnalare due azioni pericolose da ambo le parti: la prima è degli ospiti con Favasuli che imbecca Romeo la cui girata è smorzata da un ottimo intervento di Filosa, la seconda arriva proprio all'ultimo istante e porta la firma di D'Ambrosio, il cui calcio di punizione termina di un soffio sopra l'incrocio. Dopo tre minuti di recupero, la partita termina con la squadra ospite a fare festa per diversi minuti sotto il settore distinti, gremito dai supporters cavesi. Pasquino Corbelli sport@luedi.it
Sport 27 Giornata orrenda, nonostante un buon avvio: è pesante il 4-0 di Perugia Lunedì 23 febbraio 2009
Potenza, tonfo clamoroso Autoreti e disastri in ogni reparto. Pistoiese a -1 PERUGIA POTENZA
4 0
PERUGIA (4-3-3): Benassi 6,5; Calori 6, Zoppetti 7, Accursi, Barbagli 5,5 (19' st Pagani 6); Pizzolla 6,5, Gatti 6,5, Mezavilla 7; Cutolo 6,5, Del Core 7 (33' st Maccan sv), Mazzeo 7,5 (25' st Stamilla 4). A disp.: De Marco, Ferrari, Boldrini, De Giorgio. All.: Pagliari 7. POTENZA (4-2-3-1): Groppioni 4; Dei 5,5, Cuomo 5, Patarini 5,5 (30' st Volpe 5), Lolaico 6; Cammarota 6, Suppa 5,5 (13' st Mangiapane 5); Sarno 7 (40' st Sabatino sv), Berretti 5,5, Scardini 5; Cantoro 4,5. A disp.: Tesoniero, Porcaro, Pires, Fucci. All.: Arleo 5. ARBITRO: Donati di Ravenna 6 RETI: pt 47' Mazzeo; st 16' aut. Groppioni, 26' Pizzolla, 34' aut. Lolaico. NOTE: spettatori: 2000 circa. Espulsi: al 28'st Stamilla e Dei. Amm.: Suppa, Calori, Mezavilla, Lolaico, Mazzeo. Angoli 5-4. Rec.: pt 2'; st 4'. PERUGIA E' un vero e proprio crollo quello del Potenza a Perugia. La squadra di Arleo si arrende ai colpi degli umbri e torna a casa con quattro gol pesanti per classifica e morale. Una batosta che ha come cause la cattiva giornata di alcuni protagonisti (Groppioni su tutti), ma soprattutto l’assenza totale di reazione, dopo il primo gol di
Mazzeo. Il carattere è rimasto a casa, le assenze hanno fatto il resto, e il passivo ha dello storico per la vita della società rossoblù, che ingoia un amarissimo boccone, specie in un momento in cui proprio la reattività psicologica deve essere un’arma in più per la lotta alla salvezza. E dire che il Potenza, almeno per la prima mezz’ora, aveva iniziato bene. Arleo deve fare la conta degli infortunati e mette in campo la miglior squadra a sua disposizione con tanti acciaccati. Sceglie il 4-2-3-1 con Sarno-Berretti-Scardini dietro l'unica punta Cantoro. Il Potenza non parte certo con il freno a mano tirato ed al 4' già impensierisce il Perugia. Dagli sviluppi di un calcio d'angolo Cuomo di testa sovrasta gli avversari e colpisce, Benassi con una mano alza sopra la traversa il pallone che era diretto all'incrocio. Il Perugia risponde dopo qualche minuto: dribbling sulla destra di Cutolo, cross per Del Core che colpisce di testa ma debolmente. Para facile Groppioni. La squadra più propositiva in campo è proprio quella lucana. I padroni di casa giocano contratti e il Potenza prova ad approfittarne con due tiri di Berretti e Scardini: il primo è parato facilmente da Benassi, il secondo si spegne sul fondo. La partita non è affatto bella, tanti gli errori individuali sia da una parte che dall'altra. Si prova solo con conclusioni da lontano ma Groppioni blocca senza
Ora sarà tutto più difficile CHE LA salvezza era impresa ardua lo si sapeva già da tempo. Che da ieri in poi diventerà ancora tutto tremendamente difficile è ufficiale. Questo 4-0 per quanto figlio di “un solo tiro in porta”, come ha riferito nel dopo gara Arleo, resterà agli annali come un pesantissimo 4-0. Circostanza che, in categoria, come riferiamo in altra pagina del giornale, non si verificava da 36 anni. E non si può non credere che questo 4-0 resterà indelebile anche nella storia di questo campionato, comunque andrà a finire. Resterà pesante nella memoria dell’allenatore (che mai prima d’ora aveva subito in carriera un tale passivo), del presidente, ma anche dei giocatori. Tutti adesso cercheranno di rialzarsi, sapendo, però, che sarà difficilissimo visto che, per giunta, prima dello scontro diretto di Pistoia, dovranno affrontare in casa il Crotone che nelle ultime 8 gare ha fatto 20 punti. Difficile, tremendo: servirà un’impresa che, considerando tutte le circostanze, è ai limiti dell’impossibile. a.p. Lolaico nella rete, dopo l’autogol
particolari patemi i tiri dai 25 metri di Mazzeo e Del Core. Il Potenza regge bene il campo, non lascia spazio agli avversari e combatte su ogni pallone vagante. I lucani anzi si rendono ancora una volta pericolosi. Arleo sposta i suoi avanti. Prima punta diventa Scardini, Cantoro va a destra e Sarno a sinistra. Proprio quest'ultimo cerca di inventare: serpentina velenosa, due giocatori perugini sono saltati, ma il tiro è alto sulla traversa. Continuano a interscambiarsi le posizioni i quattro giocatori offensivi di Arleo e il Perugia difende con apprensione. Soltanto dopo la mezzora il Potenza vive un momen-
to di apprensione, i rossoblù sbagliano un paio di ripartenze, ma i padroni di casa non ne approfittano. Il Perugia spinge sull'acceleratore e arriva la prima vera occasione della partita: Del Core serve con bene Mazzeo che tira da posizione defilata, il pallone attraversa tutta la porta ma non trova nessuna deviazione. Un minuto dopo è Del Core a fare venire i brividi a Groppioni, il suo pallonetto dal limite dell'area è alto di poco. Ma il Potenza regge all'urto e non sbanda neanche di fronte al penultimo pericolo: punizione di Mazzeo da limite, palla fuori di un nulla. E' l'ultimo a essere tremendo per gli ospi-
ti. Del Core controlla palla di petto e si gira, vede Mazzeo che stoppa e tira, Groppioni non può nulla. Gol e fischio per l'intervallo. Una beffa. Il Perugia continua ad attaccare anche nella ripresa, Mazzeo ha una buona occasione che non sa sfruttare, il Potenza risponde con una bella incursione di Sarno, il più pericoloso, ma Scardini si fa anticipare da Calori nel cuore dell'area. Arleo prova a cambiare le sorti del match sostituendo Suppa con Mangiapane. Cambio inutile perché un minuto dopo Mazzeo chiude il match. Anche e soprattutto grazie alla collaborazione di Groppioni. Angolo di Maz-
zeo, la traiettoria è beffarda e il portiere si fa sorprendere. Arriva anche il colpo del definitivo ko: Pizzolla tira appena entrato in area e piega le mani al colpevole Groppioni. Passano pochi minuti, siamo al 28' e Stamilla e Dei si fanno espellere per reciproche scorrettezze. Il crollo è verticale quando anche Cutolo segna ma a buttare la palla dentro è stato Lolaico che cerca di salvare sulla linea. La disfatta è completa e, per fortuna dei rossoblù, la Pistoiese si fa raggiungere dal Foggia (ma si dimostra viva) e rosicchia ai lucani solo un punto. Basterà per ripartire? Pasquale Sorrentino
28
Sport Le pagelle Si salva Sarno con qualche spunto e qualche accelerazione
Lunedì 23 febbraio 2009
In difesa voti scadenti Groppioni e Cantoro prestazione inguardabile GROPPIONI ( 4) - Incolpevole sul primo gol, gravemente reo sul secondo, da condannare sul terzo. Partita disastrosa per l'ex giocatore del Gubbio che lascia spazio a Mazzeo e anche a Pizzolla. E' stata una giornata no per il numero uno lucano, una domenica da dimenticare in fretta.
poco arrosto.
Patarini e Lolaico tentano di fermare Cutolo
CAMMAROTA ( 6) - Tocca una infinità di palloni nella fase in cui il Potenza è padrone del campo. Quando i lucani si abbassano aiuta in fase difensiva. Scompare come tutti gli altri nella ripresa. SARNO ( 7) - E' lui il potentino più pericoloso. Le sue accelerazioni, i suoi spunti, le sue serpentine impensieriscono i difensori del Perugia, Barbagli su tutti. Ma non è seguito dal resto dei suoi compagni. La sua prova viene sottolineata dagli applausi della tribuna ospite al suo cambio.
DEI ( 5,5) - Si fa infilare dal taglio di Mazzeo in occasione del primo gol e soffre maledettamente l'estro del giocatore salernitano. Tra le cose positive da ricordare un pregevole anticipo in bello stile su Mezavilla. Ma è poca roba. Si fa anche espellere nel finale. CUOMO (5) - Del Core lo fa soffrire come un matto sia spalle alle porta che nell'uno contro uno. Alla fine naufraga con la nave da buon capitano.
SABATINO ( SV) -
VOLPE (SV) - Entra a partita compromessa.
BERRETTI ( 5,5) - Gioca su Gatti e per un po' asfissia il regista avversario, ma il suo pressing non dura molto, appena cala la sua pressione il Perugia esce allo scoperto e recupera metri e mette nell'angolo il Potenza. Non si vede più quando viene arretrato a centrocampo.
LOLAICO ( 6) - La sfida con Cutolo è equilibrata. Lolaico riesce a tenere il napoletano con esperienza e mestiere, anzi il suo rivale è il meno pericoloso degli attaccanti umbri. E' un merito.
SCARDINI (5) - Dà pochissimo apporto alla manovra offensiva. Tanto movimento per l'esterno destro, senza che però venga premiato da buone giocate.
SUPPA ( 5,5) - Fa da schermo davanti alla difesa, ma il suo filtro non è sempre efficace e Mezavilla fa il bello e il cattivo tempo dell'incontro. Il duello con il brasiliano sia in fisicità che in corsa è perduto.
CANTORO (4,5) - Praticamente impalpabile per tutta la partita. Non tocca un pallone buono per 90 minuti, ne arrivano pochi, ma non li cerca neanche.
MANGIAPANE (5) - Tanto fumo,
p.s.
PATARINI (5,5) - Gioca non al meglio della condizione fisica e si vede. Quando esce lo fa zoppicando, non gioca una buona partita ma le giustificazioni per la sua partita incolore ci sono tutte.
A sn e ds Sarno in azione. Sopra stacco aereo di Cantoro con Mangiapane sullo sfondo
FOGGIA PISTOIESE
1 1
FOGGIA (4-3-3): Bremec 6; Colombaretti 6, Zanetti 6, Lizuzzo 6, Pedrelli 7; Velardi 6,5 (23' st Mattioli 5), Mancino 4, D'Amico 7,5; Piccolo 5 (1' st Malongà 6), Troianiello 4, Germinale 6. A disp.: Milan, D'Andrea, Posillipo, De Rosa, Colomba. All.: Novelli 6. PISTOIESE (4-3-3): Bindi 6; Fautario 6, Ghinassi 6, Fiasconi 4, Di Bernardino 6; Muwana 6, Guerri 6, Breschi 7 (25' st Benedetti 6); Bellazzini 6, Artistico 7 (45' st Della Penna sv), Dal Rio 6 (37' st Palermo sv). A disp.: Mareggini, Cutrupi, Lanzillotta, Femiano. All.: Torricelli 6. ARBITRO: Intagliata di Siracusa 4. RETI: pt 41' Artistico rig. (P); st 26' Germinale rig. (F). NOTE: Terreno molto pesante a causa della pioggia e della neve cadute in settimana, circa 3.000 spettatori presenti per un incasso di 30mila euro. Espulso al 19' pt il tecnico della Pistoiese Torricelli per proteste. Ammoniti: Muwana, Mancino, Germinale, Bindi, Artisti-
Pareggio di rigore a Foggia. Ma il tecnico viene espulso dopo 19’
La Pistoiese di Torricelli è viva co. Angoli 12-3 per il Foggia. Recupero: pt 0'; st 3'. FOGGIA - Dura solo 19' il gran debutto in panchina di Moreno Torricelli da Erba (Co), una favola all'interno di una favola visto che a quasi vent'anni dal suo debutto in campo ieri si è consumato anche il suo esordio in panchina (la sua storia personale andrebbe illustrata nelle centinaia di scuole calcio italiane, l'ex operaio Torricelli nel '92 giocava nella Caratese e alla fine dell'anno si trovo alla Juve: quattro anni dopo, nel '96, vinse la Champions league). "Qualche imprecazione di troppo, ma nessuna di queste rivolta all'arbitro" spiegherà in sala stampa il neo allenatore della Pistoiese. "Va bene, evidentemente devo imparare a tenere a freno il mio carattere. Devo capire che ho smesso di fare il calciatore, ma lasciamo stare... la prossima volta starò più attento".
Qualche imprecazione di troppo e Moreno Torricelli viene fatto accomodare in tribuna, da un arbitro (il sig. Intagliata di Siracusa) e dai suoi collaboratori di linea che fanno di tutto (riuscendoci in pieno) per rovinare una partita che si annunciava già molto difficile per via di un terreno impossibile (in settimana, su tutta la Capitanata, ha nevicato fino a venerdì scorso). Come detto a un certo punto l'arbitro è salito in cattedra e ha decretato, con due rigori, il risultato finale che accontenta evidentemente più la Pistoiese che il Foggia. Due penalty per parte, il primo ai toscani (abbastanza netto) e il secondo ai foggiani (dopo averne negato un altro molto più netto, assegnato forse per compensazione). Tutto qua, perché sul piano tecnico c'è davvero poco da raccontare. "Ho lavorato davvero poco con i ragazzi - confesserà Torricelli per cui l'ho buttata tutta sul caratte-
re, sull'ordine. Perché se mancano le basi... manca tutto. Però devo ribadire il concetto, abbiamo lavorato poco su azioni e schemi, ho messo tutto sulla grinta e sul carattere. Un po' com'ero io quando giocavo, credo che loro l'abbiano capito e l'abbiano fatto fino in fondo". Già perché la Pistoiese, a parte dopo il gol del pareggio del Foggia, non si è barricata in difesa, non ha buttato via palloni ma con un Artistico in grande condizione ha cercato di mettere la testa prima ancora che i piedi in ogni azione. E da qui si spiega il vantaggio dei toscani quando il Foggia sembrava potesse concretizzare un minimo di pressione esercitata a centrocampo: al 40' del primo tempo Artistico sfugge a Piccolo e Zanetti, sguscia in area e Piccolo non trova niente di meglio da fare che stenderlo. La discussione resta sempre la stessa, si può dare o no. L'arbitro dice di "sì",
con Torricelli a guardare Artistico che piazza la palla sul dischetto da lontanissimo. Dalla tribuna. Il vantaggio non scuote il Foggia, che appare ancora sufficiente, arrogante e a tratti irritante. Come se dopo l'exploit di Sant'Antonio Abate (contro la Juve Stabia) l'impegno con la l'ultima in classifica fosse davvero una passeggiata. Così non è e nemmeno i cambi che Novelli prova fare restituiscono maggiore freschezza alla manovra, con Malongà (per Piccolo) che s'impegna ma non punge e Mattioli (per Velardi) veramente impalpabile. La Pistoiese non si chiude anzi prova a ripartire, ma la stanchezza e la decisione del Foggia si fanno sentire. Perché al 25' della ripresa Malongà taglia in area e Fiasconi gli fa fallo: in precedenza Mancino aveva reclamato per un fallo di mano in area di Ghinassi, le immagini restituiranno chiara la dinamica di una massima punizione non assegnata. Insomma scatta la compensazione, Intagliata indica il dischetto con Torricelli che sbraita anche dalla tribuna. Dal dischetto si presenta Germinale, rete che gonfia l'entusiasmo e le speranze. Manuel Piantoni
Sport
Lunedì 23 febbraio 2009
29
Erano 36 anni, nella stessa categoria, che non si perdeva così
Una debacle storica
Sarno nella morsa perugina. In basso Postiglione mentre va in panchina e Dei dopo il rosso
LA FREDDA logica dei numeri è abbastanza impietosa e fornisce uno spaccato dell’eccezionalità della batosta del Potenza, patita a Perugia. Era una vita, nello specifico 36 anni, che i rossoblù non perdevano con più di tre gol di scarto in un campionato omologo dell’attuale C1. Era il 20 maggio 1973, quando il Potenza (che alla fine della stagione fece appena 9 punti, finendo ultimo) ne prese 7 a Chieti. Ma procedendo con ordine, e seguendo anche la tabella qui di fianco pubblicata grazie all’ausilio preziosissimo dello storico rossoblù Attilio Oddone, l’ultima volta che il Potenza perse con 4 gol di scarto era il 6 nvembre 2005, nel campionato di C2, allenatore Porta, nel 5-1 di Rieti. Corsi e ricorsi storici: in quell’annata i lucani disputarono i play out. Quattro passivi decisamente pesanti risalgono poi agli anni della D, dove peraltro il Potenza ha giocato prevalentemente in passato. Memorabile il 6-2 patito a Brindisi in diretta satellitare, ma anche il 5-0 del Menti: risultati attribuibili alla gestione di Bardi. Nevio Orlandi, attuale allenatore della Reggina, si congedò da Potenza con un 4-0 a Maglie, nel 1988, mentre, per tornare agli anni della C2 significativo fu il medesimo risultato patito dal Potenza a Luco dei Marsi, il 23 marzo 1986. Infine, nei campionati di C2 degli anni ‘80 sono cinque le volte che il Potenza è capitolato pesantemente. La peggiore a Marsala nel 1979. a.p.
L’analisi di Arleo che crede nella salvezza
Subito un solo tiro in porta Ci condiziona la classifica PERUGIA. Difficile spiegare una sconfitta per 4-0 anche se questa arriva contro il Perugia allo stadio “Curi”. Il risultato è pesante, il secondo tempo è da dimenticare, ma il Potenza ha giocato anche una prima parte di gara di buon livello e da lì vuole ripartire il tecnico lucano. Pasquale Arleo prova lo stesso a spiegare come è nata questa disfatta e la con convinzione legando il suo parere anche ai fatti. “Per un tempo siamo riusciti a non far giocare il Perugia e non abbiamo rinunciato a giocare e il disappunto dei tifosi biancorossi e dello stadio intero contro la prova incolore dei propri giocatori ne è stata la lampante dimostrazione - è l'analisi del tecnico rossoblù -. Poi il gol allo scadere del primo tempo ha cambiato i piani tattici. Siamo stati in partita per 47 minuti, ma quella distrazione ci è stata fatale. E' proprio la concentrazione l'aspetto che più di tutti mi preoccupa”. Arleo va più a fondo nell'analisi della sfida “Loro in contropiede sono micidiali, e poi noi ci abbiamo messo del nostro nel momento in cui potevamo cercare di rimetterci in moto. Abbiamo creato diverse occasioni buone nel primo ma non siamo stati abba-
Arleo. A destra Volpe
stanza cinici per riuscire a concretizzare nel momento opportuno, poi abbiamo fatto dei regali”. Il riferimento è per i gol praticamente realizzati dai lucani. “La cattiva posizione di classifica ci condiziona, è normale - spiega Arleo -. Groppioni, ad esempio, ha fatto degli errori che solitamente non commette. Resta il fatto che non meritavamo di perdere con questo passivo, figlio, oltretutto i un solo tiro vero in porta. Paghiamo anche le tante assenze, il fatto che abbiamo giocato con molti giovani e qualche acciaccato. Non dimentichiamo - continua
Arleo - che ci siamo allenati una settimana sotto la neve all'interno di un pallone gonfiabile”. Al di là della pessima classifica, il tecnico del Potenza è preoccupato per un'altra lacuna dei suoi. “Il nostro problema più grande, ripeto, è la concentrazione. Dobbiamo essere più cinici. Nel primo tempo siamo riusciti a mettere anche in difficoltà il Perugia. Poi però abbiamo preso un gol al 47' del primo tempo in contropiede fuori casa, questo ci deve far pensare e migliorare”. In questo momento la sfida sembra essere soprattutto per evitare l'ultimo posto nel testa a testa con la Pistoiese. “Sono convinto - dice il tecnico rossoblu - che questa squadra abbia ancora molto da dire in questo campionato. Il momento è difficile, lo sappiamo bene, ma non molliamo neanche un minuto, neanche un pallone fino alla fine. Affronteremo la sfida con la Pistoiese con il massimo impegno e con la forza che ci contraddistingue e poi vedremo come dovremo affrontare il resto del campionato. Sono sicuro che abbiamo tutte le carte in regola per salvarci e che in questo campionato avremo ancora molto da dire”. Pasquale Sorrentino sport@luedi.it
Dura replica alle dichiarazioni di Arleo sulla gara dello scorso anno
Falanga: «Manca di rispetto» Non sono scese giù a Tonino Falanga le dichiarazioni rilasciate da Pasquale Arleo su quella partita Perugia-Potenza dello scorso anno che di fatto regalò la salvezza ai rossoblù, vincitori al Curi. Venerdì in conferenza stampa, Arleo aveva risposto a una precisa domanda su quella partita, la prima dopo le sue dimissioni in seguito agli eventi di Potenza-Salernitana: “Anche qulla partita l'avevo vissuta a 360°, collegato in tv e in radio a trepidare per le sorti del Potenza. Quella vittoria fu anche la mia, visto che la formazione l'avevo fatta io”. In panchina, lo ricordiamo, andarono Tonino Falanga, poi non riconfermato per divergenze con Postiglione, e Peppe Catalano, attuale allenatore in seconda dei rossoblù. L'allenatore dice: “Quello che ha detto Arleo è un'assolu-
ta mancanza di rispetto nei confronti del sottoscritto e verso Catalano, che ancora lavora con lui. Quella formazione fu fatta da noi due, non certo da lui che anzi era convinto che a Perugia avremmo perso. Non voglio entrare ancora di più nel merito del discorso perché non voglio continuare ad alimentare polemiche visto che il Potenza ha già i suoi gravi problemi, dico soltanto che se Arleo ha pensato di dire quelle cose, certamente è perché quella fu la nostra vittoria, quella che ci diede la salvezza e non la sua che mise in scena tutto quello che sapete”. Parole al vetriolo, da parte dell'ex allenatore rossoblù e che, di fatto, confermano quello che già si diceva da tempo: ossia, una profonda rottura tra i due. sport@luedi.it
30 Sport 1ª Divisione. I rossoblù incamerano un importante successo ai danni della J. Stabia Lunedì 23 febbraio 2009
Crotone, carattere da guerriero Morleo e Basso in gol per i locali. Biancolino segna per gli ospiti CROTONE J.STABIA
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CROTONE (4-2-3-1): Concetti 6,5; Galeotto 6, Scognamiglio 6,5, Pedotti 6,5, Morleo 7; Carcuro (6); Petrilli 6 (dal 43' s.t. Figliomeni s.v.), Caetano 6, Basso 7 (dal 4' s.t. Aurelio 5,5); Russo 6 (dal 9' s.t. Paponetti 4).(Farelli, Triarico, Orosz, Quondamatteo). All. Moriero 6,5. JUVE STABIA (4-4-1-1): Della Corte 4,5; Gritti 5,5, Rinaldi 6, Geraldi 6, D'Ambrosio 5,5 (dal 32' s.t. Peluso 5,5); Capparella 6, Ametrano 5,5 (dal 1' s.t. Radi 5,5), Stentardo 5,5, Amore 6,5; Gaeta 6 (dal 28' s.t. Cristea 5), Biancolino 6 (Terminello, Marino, Vicedomini, Greco). All: Bonetti (squalificato, in panchina Marrocco 5) ARBITRO: Doveri di Roma 6,5. MARCATORI: Morleo all'8', Basso al 22' p.t.; Biacolino al 30' NOTE: spettatori paganti 1343, abbonati 1195 incasso di 14.365,20. Espulso Paponetti al 34' s.t. Ammoniti: Amore, Pacciardi, Gaeta, Basso, Scognamiglio, D'Ambrosio, Brancolino, Cristea. Angoli: 2-4.
Morleo festeggia il suo gol e, sotto, la J.Stabia dopo il gol del 2-1
di LUIGI SAPORITO CROTONE - Come sa soffrire questo Crotone! Vince la quinta gara su sei disputate, chiude per la terza volta la gara col risultato di 2-1 (dopo il posticipo casalingo con la Cavese e il successo a Benevento) ma soprattutto riesce a dare fondo a tutto il suo carattere così come successo contro la Cavese (gol sulla sirena di Scognamiglio) al Santa Colomba (assedio dei sanniti fino all'ultimo secondo) e ieri quando Brancolino e soci ci hanno messo l'anima per pareggiare una gara letteralmente buttata alle ortiche nel primo tempo. Una vittoria che non completa i desideri della vigilia. Il Gallipoli vince anche a Pagani e continua a correre mentre dietro fanno harakiri l'Arezzo tra le proprie mura (con Cari che adesso rischia davvero) e il Benevento che, dopo la scoppola di sette giorni fa per mano del Crotone, le busca ancora
dalla Ternana. Un doppio ko, quello dei sanniti, che probabilmente servirà a volare basso sia i sanniti che il proprio allenatore che per ben due volte (in occasione della gara col Crotone e in questa settimana) era arciconvinto che la sua avrebbe fatto bottino pieno. Contro la Juve Stabia ferita dopo il ko della settimana scorsa, Moriero non vuole correre rischi e ripropone lo stesso undici di Benevento con Caetano in cabina di regia. Dario Sonetti(squalifi-
cato) invece deve fare a meno di Brunner (assenza determinante) e Maury squalificati e a Monticciolo infortunato. L'inizio della gara è in discesa per il Crotone che per la terza volta riesce a sbloccare la partita nei primi dieci minuti. Si gioca l'ottavo del primo tempo e Morleo lascia partire una staffilata su punizione che incoccia la barriera e beffa l'incerto Della Corte. Corsi e ricorsi: anche a Benevento segnò all'8' del primo tempo. Ma la gara del
Crotone si fa ancora più facile quando, su uno spiovente di Pacciardi, il sostituto di Brunner la combina davvero grossa. L'uscita è giusta ma la presa lascia a desiderare al punto che Basso si ritrova la palla sul piede e con la porta sguarnita. Facile per l'attaccante mettere in porta ed è appena il 22'. La Juve Stabia non dà segnali di vita se non con una girata di Brancolino sulla quale Concetti para agevolmente. È tutto per il primo tempo e onestamente è un po' poco per gli ospiti. Nella ripresa si fa male subito Basso che lascia il posto ad Aurelio e un minuto dopo (al 5') Aurelio sbaglia la più ghiotta delle occasioni dopo una bella giocata di Petrilli e un assit perfetto di Russo. Quattro minut dopo è Russo a rendersi pericoloso con una girata dalla distanza prima di lasciare il posto a Paponetti. Gli ospiti però cominciano a crescere complice un Crotone che accusa la fatica e abbassa il baricentro. Marrocco inserisce Radi, Cristea e Peluso per aumentare la spinta ma spesso il terreno di gioco (pesante per la pioggia) e le traiettorie false non aiutano i giocatori campani. Dai e dai la Juve Stabia riesce a segnare alla mezzora con Biancolino (che aveva segnato il gol vincente all'andata) che di testa anticipa tutti e batte Concetti. L'esultanza però gli costa cara (gestaccio al pubblico) perché il giallo gli impedirà di giocare domenica prossimo in quanto squalificato. Ma la frittata più grossa la cambina Paponetti che al 35' lascia la squadra in dieci dopo un contatto con Rinaldi (ma tra i due c'era una vecchia ruggine). Ma ad onor del vero, rivista in tv, l'azione di Paponetti non è stata affatto scorretta visto che è l'avversario che lo colpisce con la testa prima di accasciarsi a terra. Per l'attaccante rossoblu si profilano comune un paio di turni di squalifica. La Juve Stabia prede fino alla fine ma trova un suo figlio a dirgli di no, quel Gennaro Scognamiglio, nato a Castellammare, che gioca una gara quasi perfetta e con lui l'intero pacchetto difensivo.
La curva del Crotone nella gara con lo Stabia
PAGELLE CROTONE CONCETTI (6,5) - attento su un paio di situazioni con una parata importante su testa di Amore. Niente può sul gol di Biancolino. GALEOTTO (6) - gara di cuore quella del capitano che corre a perdifiato cercando di limitare la spinta di Amore sulla sua fascia. SCOGNAMIGLIO (6,5) - commette un solo errore che gli costa il giallo. Freddo, preciso e sempre in anticipo sull'avversario di turno. PEDOTTI (6,5) - gioca nell'assoluto anonimato ma la sua presenza è di grande aiuto a tutta la squadra che vede un punto di riferimento. MORLEO (7) -come a Benevento aspetta il minuto numero otto per sbloccare la gara. Per il resto è l'uomo in più sulla fascia del Crotone e quando decide di accelerare sono guai per tutti. CARCURO (6) - Dinamico e sempre presente nella mediana del centrocampo del Crotone. Una piacevole sorpresa del mercato di gennaio. PETRILLI (6) - Nicola ci dovrà spiegare un giorno perché continua a giocare col foglio rosa e non vuole prendere la patente. Le sue doti non le scopriamo noi ma una maggiore continuità non gli farebbe certo male. Dal 43' s.t. FIGLIOMENI (s.v.) CAETANO (6) -ha un impatto con la gara da grande giocatore. Smista passaggi e lanci lunghi deliziosi. Poi si ferma e non dà più una mano in ripiego ai suoi compagni. In po' più di sacrifico non guasterebbe. BASSO (7) - con lui in campo è un altro Crotone. Un infortunio al collaterale (leggermente gonfio) lo costringe a uscire e da quel momento black out in casa Crotone. Dal 4' s.t. AURELIO (5,5) Sbaglia una facilissima occasione. RUSSO (6) -magari non sarà finissimo o elegantissimo ma tiene l'allarme sempre acceso nella difesa avversaria. Nel primo tempo arriva in ritardo su un cross basso e nella ripresa ci prova da lontano. Sufficiente. Dal 9' s.t. PAPONETTI (4) - Paga un atteggiamento troppo focoso e aggressivo visto che in occasione dell'espulsione magari istiga ma non si macchia del fallo.
«Merito agli avversari che hanno lottato fino alla fine ma noi bravi a resistere»
Moriero rende merito allo Stabia
Francesco Moriero
CROTONE - Alla fine tutti tirano un grosso sospiro di sollievo per come è finita la gara. La Juve Stabia esce battuta dallo Scida ma recrimina per non aver giocato il primo tempo. «Una gara cominciata malissimo con il loro doppio vantaggio grazie a due gol che tutti hanno visto - spiega Marrocco, tecnico stabiese che sostituiva Bonetti squalificato -. Chiaro che diventa tutto più difficile risalire la china ma noi abbiamo fatto il massimo per cercare di riacciuffare il pareggio però non ce l'abbiamo fatta e non siamo riusciti nemmeno a sfruttare il gioco palla a terra per operare sulle fasce. Poi le condizioni del terreno ci hanno finito col complicare le cose perché la palla assumeva traiettorie difficili da controllare». Francesco Moriero si gode la vittoria sofferta contro una buona J.Stabia ma soprattutto il distacco dalle inseguitrici. «Sapevamo perfettamente la forza della Juve Stabia e soprat-
tutto quando hanno cominciato a mettere dei traversoni lunghi in area ci hanno fatto soffrire. Bisognava - continua Moriero chiuderla prima questa gara perché nel primo tempo non c'è stata assolutamente gara ma nella ripresa sono venuti fuori loro prepotentemente. Merito agli avversari che hanno lottato fino alla fine per pareggiare ma merito anche ai miei ragazzi per essere stati bravi nel momento più difficile della gara. Una vittoria importante che dobbiamo subito dimenticare anche se ce la godiamo solo per poche ore e magari guardando la classifica che in questo momento ci permette di staccare di cinque punti le inseguitrici». Il tecnico rossoblù spende due aprole sull'espulsione di Paponetti. «Sono ragazzi giovani ed esuberanti che devono crescere e capire che in queste circostanze bisogna mantenere la calma: Paponetti si è scusato ma diciamo che il caso è chiuso».
È stato un Crotone che però non è stato brillantissimo per tutto l'arco della gara. Ecco il pensiero del tecnico che diventa severo verso tutti. «Purtroppo - afferma il tecnico del Crotone - siamo questi e con questa squadra stiamo facendo moltissimo. Dopo la gara col Potenza faremo un richiamo ma non si può chiedere più di tanto a questi ragazzi. Non siamo il Real Madrid, siamo una squadra partita per salvarsi e che sta dando gioia importanti a questa città e a questa società. Per cui nessuno si deve permettere di chiedere niente a questi ragazzi, dal presidente, alla stampa e all'allenatore. Questa è una squadra che deve stare tranquilla e tenere i piedi per terra perché non abbiamo promesso nulla e nessuno si deve permettere di chiedere qualcosa di importante a questo gruppo». Chiude qui il tecnico rossoblù, che si gode in ogni caso un’altra vittoria.
Sport
Lunedì 23 febbraio 2009
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Trema la panchina dell’Arezzo: pronti Giordano e Colonnese
Il Lanciano affossa Cari AREZZO VIRTUSLANCIANO
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AREZZO (4-4-2) : Botticella 5,5; Ambrogioni 5 (26' st Matute sv), Terra 6, Fanucci 5, Grillo 5,5 (14' st Bondi 5,5); Lauria 6 (32' st Doga sv), Bricca 6, Beati 5, Croce 6; Baclet 6, Chianese 5. A disp.: Lancini, Conte, Turienzo, Vigna. All.: Cari 5. VIRTUS LANCIANO (4-4-2) : Aridità 6; Musca 6, Bolic 6, Erba 6, Vincenti 6,5 (14' st Daleno 6); Turchi 6, Cossu 6, Tisci 6, Amenta 5,5 (9' st El Kamch 6); Margarita 6,5, Colussi 6,5 (38' st Alfageme 6,5). A disp.: Bordeanu, Bognar, Romano, Morante. All.: Pagliari 7. ARBITRO : Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto 6. RETI : pt 22' Colussi (VL), 29' Baclet (A); st 49' Margarita (VL). NOTE : spettatori circa 3000. Al 42' st espulso l'allenatore del Lanciano Pagliari per proteste. Ammoniti: Turchi, Cossu, Musca, Croce. Angoli 12-3 per l'Arezzo. Recupero: pt 2'; st 5'. AREZZO - Va sotto poi rimedia, ma in pieno recupero viene beffato: l'Arezzo perde la seconda partita consecutiva, si allontana dalla vetta e potrebbe essere scosso già prima della ripresa degli allenamenti dal-
L’esultanza del Lanciano dopo il gol di Margarita
l'esonero di Cari (si parla insistentemente di Bruno Giordano, con Francesco Colonnese come vice). Vince il Lanciano di Pagliari, che per metà primo tempo è padrone assoluto del campo. L'Arezzo, turbato da una settimana movimentata, rimane con la mente nello spogliatoio. I ragazzi di Pagliari non
credono ai loro occhi e provano ad approfittarne. Dopo sette minuti Margarita se ne va sulla destra e crossa, Botticella respinge come può, la palla finisce sui piedi di Colussi che, da pochi passi, calcia a botta sicura. Sfortunatamente per il centravanti abruzzese la sfera sbatte sul palo per la disperazione
di compagni e panchina. Ma il Lanciano è ancora padrone del campo e, al 22', trova il vantaggio. Vincenti si fa tutta sulla fascia sinistra senza trovare ostacolo nei difensori aretini e crossa rasoterra. La palla è lenta ma anche i centrali amaranto decidono di non intervenire, Colussi ha il tempo di stopparla, di girarsi e, con un sinistro non molto forte ma angolato, di battere Botticella. Piovono fischi dagli spalti del Comunale, l'Arezzo decide di svegliarsi e scendere in campo. Appena gli uomini di Cari avanzano il baricentro per il Lanciano cominciano i problemi. Cinque minuti ed il risultato torna in parità. L'azione amaranto nasce in modo fortunoso, Lauria vince un rimpallo sulla trequarti destra e si avvia verso l'area. Il suo cross non pare irresistibile ma i difensori ospiti lasciano passare la sfera che arriva sui piedi di Baclet. Il destro del francese è forte, Aridità è battuto sul primo palo. Il Lanciano, scosso dal pareggio, non riesce a tessere gioco come nei primi minuti, l'Arezzo prova ad approfittarne e va vicino al sorpasso al 40'. Ambrogioni e Lauria battono laboriosamente un calcio d'angolo, il trequartista amaranto crossa, Baclet colpisce di nuca e manda sul palo con Aridità sorpreso ed immobile. Nella ripresa l'Arezzo parte meglio ma dura solo un
quarto d'ora. In questo lasso di tempo i padroni di casa hanno due buone occasioni per passare in vantaggio. Al 10' Bricca scende sulla destra e crossa sul secondo palo. Croce è puntuale all'impatto con il pallone ma il suo colpo di testa è partito con bravura da Aridità. Il numero uno ospite si ripete su Chianese tre minuti dopo. Il centravanti aretino entra in area solitario ma lui, con un'uscita decisa, riesce a bloccarlo. Da quest'azione in poi l'Arezzo non esiste più. I padroni di casa sbattono sistematicamente sulla difesa ospite che agisce con tranquillità e decisione. Quando la partita sembra indirizzata verso il pareggio, mister Pagliari azzecca la mossa. Fuori Colussi, ormai senza forze, e dentro il freschissimo Alfageme. Il neo-entrato ha un effetto dirompente sul match. A pochi minuti dal novantesimo si presenta a tu per tu con Botticella che lo stende. Sembra rigore per tutti meno che per l'arbitro Gallo che lascia proseguire. In pieno recupero Alfageme se ne va in contropiede sulla sinistra e mette al centro, Margarita anticipa Fanucci e regala la vittoria al Lanciano. Per gli uomini di Pagliari tre punti d'oro, tutto sommato meritati, per l'Arezzo una battuta d'arresto che, con tutta probabilità, costerà la panchina a Cari. Giorgio Melani
A Terni seconda sconfitta di fila, scatta il ritiro punitivo
Benevento: ora è crisi TERNANA BENEVENTO
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TERNANA (4-4-2) : Visi 5,5; Del Grosso 6,5, Sartor 6, Tedeschi 6, Cardona 6; Concas 7, Papini 6,5, Di Deo 6, Piccioni 6; Noviello 6 (18' st Morello 6), Perna 7 (41' st Tozzi Borsoi sv). A disp.: Cunzi, Perney, Di Dio, Burrai, Scappini. All.: Baldassarri 7. BENEVENTO (4-4-2) : Mondini 5,5; Cattaneo 6,5, Ignoffo 6, Landaida 5,5, Colombini 5 (23' st Bueno 6); Palermo 6 (38' st Ferraro sv), De Liguori 6, Cinelli 5,5 (28' st Vacca 6), Ciarcià 5,5; Clemente 5,5, Evacuo 6. A disp.: Corradino, Aquilani, Imbriani, Agyriba. All.: Soda 5. ARBITRO : Viti di Campobasso 5,5. RETI : pt 30' Concas (T), 40' Perna rig. (T), 47' Cattaneo (B). NOTE : spettatori 2000 circa. Ammoniti: Cinelli, De Liguori, Perna, Papini, Ciarcià, Ignoffo, Cattaneo, Visi. Angoli 6-3 per il Benevento. Recupero: pt 2'; st 3'. TERNI - Trasferta da dimenticare, quella sostenuta dal Benevento a Terni. Perché la squadra è uscita dal campo con una sconfitta che è stata mal digerita dalla società. E perché i ragazzi di Soda, si sono visti superare nell'ambito di una gara che avrebbero potuto vincere. Qualcosa non va; qualcosa non gira. Se non nelle gambe, nella testa. Ed è per questo che la società ha deciso di portare la squadra in ritiro, fin da subito. A poco serve ricordare le assenze: Il Benevento poteva e doveva fare di più nella trasferta in terra umbra. La prima frazione di gioco vede il Benevento giostrare con buona personalità e prendere le redini del gioco fin dai primi minuti. E non
mancano i tentativi portati verso la porta dei padroni di casa, considerato che Evacuo al 7' sfiora il palo alla sinistra di Visi. Il Benevento gira bene, senza strafare, ma con un ritmo regolare che al 12' porta De Liguori a scagliare un gran tiro dal limite, dopo uno splendido assist di Ciarcià, con la sfera che termina alta di un soffio. I ragazzi di Soda stringono i tempi, la Ternana arriva sempre in ritardo sul pallone e Landaida scalda ancora le mani a Visi. I padroni di casa, strigliati dal tecnico, accorciano le distanze fra i reparti e giocano con l'obiettivo di innescare la velocità di Concas e Noviello. Il Benevento arretra il baricentro visto che, soprattutto sulla fascia presidiata da Colombini, cominciano ad arrivare i primi problemi. Ci provano Piccioni e Di Deo a metter paura a Mondini, ma la mira è sba-
SORRENTO FOLIGNO
gliata. Poi è la volta di Perna che, imbeccato da Noviello, supera Colombini e piazza un assist al bacio per Concas che, di piatto, infila l'incolpevole Mondini. Il vantaggio dei padroni di casa non spinge il Benevento a stringere i tempi: la squadra di Soda mostra grandi proprietà di palleggio e la solita personalità ma non trova il varco giusto, né il guizzo vincente. E' proprio questo il punto: il Benevento viaggia come un'autovettura che non riesce ad innestare la quinta marcia. Guizzo che invece viene trovato da Raffaele Perna che supera un Colombini in grande difficoltà e subisce un netto fallo da parte di Landaida: al direttore di gara non rimane altro da fare che comandare il calcio di rigore. Dagli undici metri lo stesso Perna non perdona e porta i padroni di casa sul 2 a 0. I ragazzi di Soda accorciano le distan-
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SORRENTO (3-5-2): Spadavecchia 5,5; Demartis 5, Lo Monaco 6, Angeli 6 (14' st Panarelli 6); Vanin 6, Agnelli 5,5, Nicodemo 6, La Vista 5, Fialdini 5 (14' st Arcidiacono 5); Biancone 6 (31' st Myrtaj 5), Ripa 6. A disp.: Casadei, Minadeo, Maiorano, Giampaolo. All.: Simonelli 6. FOLIGNO (3-4-3): Conti 6,5; Gregori 6, Guastalvino 6, Buscaroli 6,5; Pencelli 6,5, Furiani 6,5, Signori 6 (41' st Mandorlini sv), Petterini 6,5; De Paula 7, Cipolla 6,5 (38' st Cesaretti sv), Coresi 7 (24' st Borgesi 6,5). A disp.: Palanca, Baldanzeddu, De Stefano, Lispi. All.: Indiani 7,5. ARBITRO: Bindoni di Venezia 6. RETI: pt 6' Ripa (S), 45' De Paula (F); st 10' De Paula (F). NOTE: spettatori 1.000 circa, 286 paganti, 362 abbonati, incasso 7.059,85 euro. Ammoniti: Fialdini, Biancone, Arcidiacono. Angoli 5-2 per il Foligno. Recupero: pt 1'; st 5'.
ze proprio allo scadere del primo tempo, con un bel tiro di Cattaneo che infila Visi e riapre il match. Nella ripresa Soda le prova tutte ma De Liguori e soci non trovano mai lo specchio della porta. Ci provano Clemente e Colombini con un paio di tiri dalla distanza: troppo poco per superare la difesa della Ternana. E troppo poco anche per i gusti di Soda che passa al 4-3-3 con l'innesto di Bueno in luogo di Colombini e l'arretramento di Palermo sulla linea difensiva. Con Ciarcià sull'esterno, in fase di attacco il Benevento si dispone con una sorta di 4-2-4 che manda sovente in tilt la difesa dei padroni di casa. Eppure il gol non arriva. E non arrivano nemmeno occasioni nitide. Anzi, è la Ternana, sorniona, che punge in contropiede e sfiora più volte la terza marcatura. Matteo Lattanzi
Il rigore di Perna della Ternana
Il Foligno vola con De Paula Il Sorrento sprofonda SORRENTO. Un Sorrento confuso, a tratti timoroso, cede il passo ad un Foligno cinico e spietato che conquista il secondo successo esterno stagionale ed allunga la striscia positiva del girone di ritorno. Gli ospiti hanno dominato per ampi tratti la partita. Il Foligno è stato lesto ad approfittare degli incredibili svarioni della difesa sorrentina. Parte bene il Foligno che nei primi minuti preme costringendo il Sorrento nella propria trequarti. Al 5' arriva il primo brivido per il Sorrento: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, De Paula, incredibilmente solo al centro dell'area, colpisce di testa e a botta sicura, ma trova la pronta risposta di Spadavecchia che sventa la minaccia. Sul capovolgimento di fronte è però il Sorrento a passare inaspettatamente in vantaggio: Gua-
stalvino scivola su un pallone apparentemente innocuo, innescando involontariamente la ripartenza di Ripa che si presenta solo davanti a Conti e non sbaglia. La realizzazione costiera non scompone più di tanto l'undici di Indiani, che anzi continua a macinare gioco, andando vicino al pareggio in almeno due occasioni: nella prima, capitata al 17', De Paula, servito da Coresi, si vede negare il gol da Spadavecchia, che si oppone mettendo in angolo; un minuto dopo (18') ci prova Furiani con un siluro dal limite dell'area, ma anche questa volta l'estremo difensore del Sorrento fa buona guardia. Con il passare dei minuti la partita si assesta su ritmi bassi, con gli ospiti che continuano a proporsi in azioni offensive. Sul finire della prima frazione di gioco a premiare lo
sforzo dei falchetti ci pensa la premiata ditta De Martis-Spadavecchia, che regala su un piatto d'argento un occasione ghiottissima a De Paula che incredulo, ringrazia e mette a segno il meritato pareggio. Appena rientrato dagli spogliatoi, il Sorrento prova a far paura al Foligno, ma Gregori è bravo ad anticipare il tap-in vincente di Biancone (1'). Qualche giro di lancette più tardi (5') ci prova La Vista su calcio di punizione, sul quale Conti si esibisce in una parata plastica che salva il risultato. Nel momento di maggior forcing del Sorrento arriva, però, la doccia fredda, ancora con De Paula che al 10' finalizza al meglio un contropiede scaturito da un errore di Nicodemo. Incassato il colpo il Sorrento prova a rialzarsi, gettandosi a capofitto nell'area umbra. L'azione offensiva rossonera, però, risulta confusa. Finisce così la partita tra i fischi dei sostenitori di casa, rammaricati per la classifica, che rivede i rossoneri impelagati nelle sabbie mobili dei play-out. Fabio Siniscalchi
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Sport Stringara chiude in dieci per l’espulsione del brasiliano De Paula
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Simon scatenato, Taranto ko La doppietta dell’argentino ferma la risalita ionica PESCARA TARANTO
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PESCARA (4-2-3-1) : Indiveri 6,5; Camorani 6 (32' st Diliso sv), Pomante 6, Siniscalchi 6, Vitale 6,5; Coletti 6, Giordano 7; Felci 6,5, Perrulli 6,5 (29' st Verratti 6), Zeytulaev 6 (36' st Stella sv); Simon 7. A disp.: Prisco, Iandoli, Ferraresi, Laens. All.: Galderisi 7. TARANTO (3-4-3) : Nordi 6; Migliaccio 6, Pastore 6, Di Bari 6; Sosa 5,5, Giorgino 5,5 (29' st Miglietta sv), Lima 6, Spinelli 6 (1' st Marolda 5); Caturano 6,5 (1' st Carrozza 5,5), William 4,5, Micco 5,5. A disp.: Barasso, Prosperi, Lolli, Russo. All.: Stringara 6. ARBITRO : Palazzino di Ciampino 6. RETI : pt 15' e 42' st Simon. NOTE : spettatori 1500 circa. Espulso al 43' st William (T) per proteste. Ammoniti: Sosa, Vitale, Micco. Angoli 4-2 Pescara. Recupero: pt 2'; st 2'. LANCIANO - Si ferma in Abruzzo la risalita del Taranto, che cade contro il Pescara rimettendo in mostra tutti i suoi limiti. Centrocampo lento, attacco asfittico, difesa non imperforabile. I due grossi calibri (Dionigi per gli jonici, Bazzani per gli abruzzesi) sono fermi ai box, ci pensano i
L’esultanza di Simon dopo la prima rete
“gregari” a rendere gradevole la partita. Stringara sceglie Caturano nel tridente al posto di Carrozza, e Spinelli esterno a sinistra (attento su Perrulli in fase difensiva) per Lolli. Una contrattura tiene lontano dal campo anche Miglietta, partito dalla panchina. Galderisi lancia per la prima volta la sua nuova coppia mediana, Giordano-Coletti, con cui l'anno scorso ha centrato i play off a Foggia. Parte dalla panchina il baby fenomeno Verratti, Nanu lo tiene al
caldo per cambiare eventualmente la gara nella ripresa. Partenza con l'acceleratore. Al 1' è già brivido per Nordi: un cross dalla destra di Simon attraversa lo specchio della porta, Zeytulaev arriva in ritardo per la chiusura in rete. Un minuto dopo risponde Caturano che sfiora il palo alla sinistra di Indiveri. All'8' ancora i padroni di casa: il diagonale di Felci scorre davanti a Nordi accarezzando la linea di porta, ma si spegne sul fondo. E' il preludio al gol. Al
15' infatti il Pescara ruba palla a centrocampo, Simon allarga per Felci a destra, il cross del numero sette sul vertice sinistro dell'area viene raccolto da Perrulli che, nel tentativo di calciare in porta, offre a Simon sul palo opposto il più semplice dei palloni: tap in e biancazzurri in vantaggio. Taranto di ghiaccio. La squadra di Stringara soffre gli avversari che hanno il controllo totale del centrocampo. Al 29' però è clamorosa la palla gol mancata dall'ex di turno
Micco: Siniscalchi sbaglia il rinvio e calcia addosso a William, il rimpallo porta il pallone sui piedi dell'esterno che, da solo davanti al portiere, si fa ipnotizzare. Dopo il brivido, il Pescara perde in pericolosità dalle parti di Nordi, ma non rischia più nulla. A tratti sembra voler gestire lo svantaggio. Per i pugliesi, poco prima del duplice fischio c'è anche una defezione pesante: Caturano prende una testata da Zeytulaev in un contrasto aereo ed è costretto a lasciare il campo, con il viso coperto dal sangue. Finisce il primo tempo e il Taranto corre ai ripari. Dentro Marolda e Carrozza per un tridente rifatto ex novo, con Micco che arretra sulla linea dei centrocampisti. Ma la musica non cambia, almeno ad inizio ripresa. Al 9' Zeytulaev, su cross teso di Perrulli, costringe Nordi all'uscita a valanga. Al 28' un'altra volta Nordi protagonista, ma in negativo: respinta centrale su Felci che spara alto a porta vuota. Il Taranto non costruisce più nulla dalle parti di Indiveri, sembra scarico, e subisce anche il radfddoppio. Al 42', un contropiede perfetto degli abruzzesi chiude la gara: Felci per Stella che dà a Simon la palla del 2 a 0 finale. Palla al centro e Da Silva si fa espellere, chiudendo con una figuraccia da dilettante tra i fischi del Biondi. Orlando D'Angelo sport@luedi.it
Troppe assenze per la Paganese. In vetta è fuga a due
Il Gallipoli evita la trappola Di Gennaro e Russo: si vola PAGANESE GALLIPOLI
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PAGANESE (3-5-2) : Pantanelli 5,5; Imparato 5, De Giosa 6, Astarita 5; Iraci 6,5 (45' st Fiorentino sv), Capodaglio 5,5 (18' st Sodinha 5,5), Berardi 6, Cucciniello 5,5 (1' st Lasagna 5), A. Esposito 6; Zarineh 5,5, Fanasca 5. A disp.: Melillo, Legittimo, Buonocore, Annunziata. All.: Capuano 5,5. GALLIPOLI (4-3-3 ): Rossi 6,5; Vastola 6, Molinari 6, Antonioli 6,5, Suriano 5; Russo 6,5, G. Esposito 6,5, Buzzegoli 6 (34' st Cini 6); Ginestra 5,5 (11' st Zampa 6), Di Gennaro 7,5, Mounard 6 (20' st Marzeglia 6). A disp.: Sciarrone, Sansone, Cangi, Riccardo. All.: Giannini 6,5. ARBITRO : Ostinelli di Como 6. RETI : pt 24' Di Gennaro; st 37' Russo. NOTE : spettatori 2500 circa. Ammoniti: Suriano, Cucciniello, Vastola, Berardi, Sodinha. Angoli 4-3 per il Gallipoli. Recupero: pt 1'; st 4'. PAGANI - Sornione, pratico, tutt'altro che spettacolar, ma il Gallipoli espugna il Marcel-
lo Torre di Pagani, s'impone lì dove avevano frenato la propria corsa Crotone e Benevento. Difendende con ordine ed arrivando con le individualità dove non era arrivato col gioco: Di Gennaro trasforma in oro l'unico pallone buono del primo tempo e Russo chiude i conti punendo in maniera eccessiva una Paganese generosa, ma evidentemente inferiore nei valori tecnici. . LA CRONACA. Non c'è Bonatti, appiedato per un turno dal giudice sportivo, e Giannini reintegra dunque Molinari in difesa. Confermato il 4-3-3 varato contro il Perugia con Esposito in regia, Di Gennaro in prima linea, Ginestra e Mounard larghi. L'intenzione è rendere ampia la manovra ed aggirare la Paganese per vie laterali approfittando delle pesanti assenze di Chiavaro e Taccola. I ritmi sono tuttavia fin troppo blandi, il gioco è prevedibile e la solida struttura tattica della Paganese non viene neppure intaccata. Il canovaccio va modificato ed il Principe Giannini ben presto lo intuisce rivisitando l'assetto dopo dieci minuti da sbadigli: le mezz'ali Buzzegoli e Russo, a turno, si sganciano dalla linea media-
na per accorciare le distanze tra il centrocampo e l'isolato Di Gennaro. Il problema, però, non è nei numeri, ma nell'intensità: il Gallipoli non riesce a velocizzare la manovra, è ingabbiato in rigide consegne tattiche e autorizza la Paganese operaia ad alzare il proprio baricentro sfruttando soprattutto la velocità dei cursori Iraci, che manda in tilt Suriano, ed Antonio Esposito (interessante il duello con Vastola). Il primo sussulto di una gara bloccata ed estremamente tattica arriva al 18' quando De Giosa viene caricato in area di rigore reclamando a gran voce il calcio di rigore. Due minuti dopo Antonio Esposito attacca la profondità da sinistra e con un cross teso e calibrato chiama Rossi alla difficile presa. Quando le prime rughe compaiono sul volto di Giannini, tutt'altro che soddisfatto dell'approccio alla gara, arriva l'acuto della grande squadra. Primo affondo (24') ed è subito vantaggio: punizione “goniometrica” di Gennaro Esposito e stacco imperioso di Francesco Di Gennaro, che sovrasta col fisico De Giosa e spedisce la sfera sul palo lontano dove nemmeno il felino Pantanelli
Pugno al cielo per Di Gennaro del Gallipoli
può arrivare. La Paganese è come stordita e si “ritira” alle corde, ma il Gallipoli pur assumendo il controllo costante del centrocampo ha il demerito di non accelerare, di non infierire, di non piazzare il colpo del ko, di tenere in vita la formazione di Capuano. Che ringrazia ed approfitta dell'intervallo per rivitalizzare la manovra con l'inserimento di Lasagna ed il conseguente passaggio ad un più offensivo 3-4-1-2. La contromossa del Principe è immediata: fuori Ginestra, in evidente difficoltà sulla corsia di destra, den-
tro Zampa. Avvicendamento che comporta una serie di modifiche e spostamenti: Russo va a destra, Buzzegoli a sinistra e Mounard diventa il partner di Di Gennaro. Il Gallipoli si raccoglie tutto dietro la linea del pallone per metabolizzare la pressione locale intensificata poco dopo il quarto d'ora dall'ingresso del brasiliano Sodinha. E quando subentra anche Marzeglia per Mouanrd le intenzioni di Giannini diventano ancor più chiare: meglio avere due colossi in prima linea e sfruttarne la fisicità per tenere alta la
squadra. Non corre un solo rischio il Gallipoli ed anche le difficoltà a sinistra vengono aggirate con lo spostamento di Buzzegoli, studiato ad arte dal tecnico giallorosso per lenire le sofferenze di Suriano. Entra pure Cini, che ha subito un impatto devastante sulla gara e consente al Gallipoli di chiudere i conti al 37': stupendo il lavoro di scarico di Di Gennaro, straordinario l'assist di Cini sul secondo palo dove è ben appostato Russo per la facile correzione aerea sottomisura. Filippo Zenna
I RISULTATIO DELLA LEGA PRO: 23ª GIORNATA Prima Divisione Girone A
Seconda Divisione Girone A
Seconda Divisione Girone B
Cesena-Legnano 1-1 Cremonese-Lecco 0-0 Lumezzane-Sambenedettese 2-2 Novara-Ravenna 2-2 Portogruaro-Padova 0-0 Pro PatriaVenezia 3-0 Pro Sesto-Monza 2-2 Spal-Reggiana (oggi) Verona-Pergocrema 0-1 CLASSIFICA: Pro Patria e Cesena 41 punti; Reggiana 40; Spal 34; Novara 33; Pergocrema e Ravenna 32; Padova 31; Verona e Cremonese 30; Lumezzane 29; Pro Sesto 28; Monza e Portogruaro 27; Lecco 24; Legnano 23; Sambenedettese 21; Venezia 16. Venezia penalizzato di 4 punti. Spal e Reggiana una gara in meno. PROSSIMO TURNO Lecco-Monza Legnano-Pro Sesto PergocremaCesena Pro Patria-Cremonese Ravenna-Verona Reggiana-Novara Sambenedettese-Portogruaro Spal-Lumezzane Venezia-Padova
Alessandria-Varese 1-1 Alto Adige-Pro Vercelli 1-1 (ieri) CanaveseSambonifacese 0-2 Carpenedolo-Pizzighettone 1-1 Como-Alghero 10 Itala San Marco-Ivrea 1-0 Montichiari-Mezzocorona 0-0 Olbia-Valenzana 1-0 Rodengo Saiano-Pavia 1-1 CLASSIFICA: Varese 42 punti; Olbia, Sambonifacese, Alessandria e Rodengo Saiano 39; Como 38; Canavese 35; Pavia 33; Ivrea 30; Itala San Marco 29; Valenzana 27; Mezzocorona 26; Montichiari e Carpenedolo 25; Pro Vercelli, Alto Adige e Pizzighettone 22; Alghero 20. PROSSIMO TURNO: Alghero-Carpenedolo Ivrea-Rodengo Saiano Mezzocorona-Varese Montichiari-Itala San Marco Pavia-Olbia Pizzighettone-Canavese Pro Vercelli-Como Sambonifacese-Alto Adige Valenzana-Alessandria
Bassano-Celano 2-1 Bellaria-Giulianova 2-3 Carrarese-Poggibonsi 00 Cisco Roma-Sangiustese 2-1 Colligiana-Giacomense 0-1 CuoiopelliSangiovannese 1-1 Figline-Prato 0-0 Gubbio-Rovigo 1-1 ViareggioSan Marino 1-1 CLASSIFICA: Figline 45 punti; Viareggio 42; Prato 40; Giulianova 33; Cisco Roma, Celano e Sangiustese 32; Gubbio 31; Bassano 30; Poggibonsi 29; Colligiana, Carrarese e Sangiovannese 28; San Marino 26; Bellaria, Cuoiopelli e Giacomense 25; Rovigo 16. Cisco Roma penalizzato di 1 punto. PROSSIMO TURNO: Carrarese-Bassano Celano-Giacomense Giulianova-Sangiustese Poggibonsi-Bellaria Prato-Cuoiopelli Rovigo-Cisco Roma San Marino-Gubbio Sangiovannese-Colligiana ViareggioFigline
Sport
Lunedì 23 febbraio 2009
Risultati e classifica Andria-Vibonese
23ª giornata Marcatori
2-0
50´ Rebecchi; 62´ Cavaliere
Aversa N.-Pescina Vg
3-1
7´ De Angelis (P); 38´ Franzese (AN); 76´ e 84´ Perna (AN)
COSENZA
50
23 15 5
3 28 11 12 8
4
0 15 4 11 7
1
3 13 7 17 +3
Barletta-Monopoli
1-1
CATANZARO
44
23 11 11 1 27 12 12 6
6
0 15 7 11 5
5
1 12 5 15 -3
2-0
GELA
43
23 11 10 2 26 13 11 5
5
1 13 7 12 6
5
1 13 6 13 -2
PESCINA VG
37
23 9 10 4 26 20 11 4
6
1
5 12 5
4
3 17 15 6
ANDRIA
35
23 10 5
8 23 19 12 6
2
4 13 9 11 4
3
4 10 10 4 -12
CASSINO
32
23 7 11 5 25 20 12 4
4
4 15 13 11 3
7
1 10 7
MONOPOLI
30
23 6 12 5 32 26 11 5
4
2 19 12 12 1
8
3 13 14 6 -15
NOICATTARO
30
23 7
7 18 18 12 6
3
3 12 7 11 1
6
4
6 11 0 -17
BARLETTA
28
23 6 10 7 19 20 12 3
7
2 11 10 11 3
3
5
8 10 -1 -19
SCAFATESE
28
23 8
4 11 20 25 11 7
1
3 17 10 12 1
3
8
3 15 -5 -17
IGEA V.
26
23 5 11 7 20 21 12 4
5
3 11 8 11 1
6
4
9 13 -1 -21
VIBONESE
26
23 5 11 7 15 20 12 3
5
4
9 10 11 2
6
3
6 10 -5 -21
MELFI
24
22 5
9
8 24 27 11 3
3
5 13 14 11 2
6
3 11 13 -3 -20
AVERSA N.
24
23 5
9
9 22 25 11 5
4
2 14 7 12 0
5
7
8 18 -3 -21
VAL DI SANGRO
22
23 4 10 9 16 27 11 4
7
0
3 12 0
3
9
8 24 -11 -23
ISOLA LIRI
21
23 3 12 8 15 21 11 3
6
2 11 7 12 0
6
6
4 14 -6 -24
MANFREDONIA
19
22 4
8 10 8 18 11 3
5
3
7
7 11 1
3
7
1 11 -10 -24
V. LAMEZIA
17
23 4
5 14 11 32 11 1
4
6
6 17 12 3
1
8
5 15 -21 -28
61´ Balistreri (M); 94´ Ike (B)
Cassino-Igea V. 23´ Mezgour; 50´ Giannone
Catanzaro-V. Lamezia
1-0
51´ Iannelli
Gela-Scafatese
2-0
12´ Unniemi; 57´ (r) Franciel
Melfi-Manfredonia Noicattaro-Isola Liri
Rinv. 2-0
11´ (r) Zotti; 65´ Rana
Val di Sangro-Cosenza
1-0
71´ Memmo
Prossimo turno
24ª giornata 01/03/09 ore 14.30
Cosenza-Noicattaro Igea V.-Aversa N. Isola Liri-Val di Sangro Manfredonia-Gela Monopoli-Cassino Pescina Vg-Melfi Scafatese-Catanzaro V. Lamezia-Andria Vibonese-Barletta
33
9
9
8
-8
5 -15
14 RETI: Ceccarelli (1) (Monopoli) 11 RETI: De Angelis (4) (Melfi) 10 RETI: Caputo (Catanzaro) 8 RETI: Arcamone (1) (Pescina) 7 RETI: Franciel (4) (Gela); Merini (Melfi) 6 RETI: Cavaliere (Andria); Montella A. (Catanzaro); La Porta (3) (Igea V.); Pignalosa (I.Liri) 5 RETI: Perna (Aversa N.); Laviano (Barletta); Cunzi (2) (Cassino); Galantucci (1) (Cosenza); Pasca (Gela); Balistreri (Monopoli); Varriale (2) (Scafatese); Alessandrì (1) (Val di Sangro); Mastrolilli (1) (Vibonese) 4 RETI: Menichini e Rebecchi (Andria); Romano (Aversa N.); Mortelliti e Polani (Cosenza); Scopelliti (Igea V.); Santarelli (Monopoli); Rana (Noicattaro); Martone (Scafatese); Melis (1) (Vibonese) 3 RETI: Sibilli (1) (Aversa N.); Giannusa (Cassino); Di Maio e Iannelli (Catanzaro); Braca, Cantoro (1) (Cosenza); Marinucci (Gela); Bongiovanni (Igea V.); Minopoli (Monopoli); Siclari (Noicattaro); Cruciani, Di Pasquale e Zarineh (Pescina); De Luca (Scafatese); Memmo (Val di Sangro); Ragatzu (1) (V.Lamezia)
Erano sette anni che non accadeva. Il pullman del Manfredonia in difficoltà a Barile
Solo la neve ferma il Melfi La data giusta per il possibile recupero è il 22 marzo MELFI ND MANFREDONIA ERANO ESATTAMENTE sette anni che non veniva rinviato un match a Melfi. L'ultima volta in Interregionale, quando l'allora arbitro Benedetti, decise di rimandare a casa Melfi e Pomigliano. Ieri stesso discorso. Il signor Paoloemilio di Lanciano, intorno alle 13 e 30 aveva già deciso che Melfi - Manfredonia non si sarebbe disputata. Il manto del Valerio era completamente ricoperto di neve, oltre cinque centimetri e soprattutto continuava a fioccheggiare. Il direttore di gara, insieme ai suoi due collaboratori, ha solamente atteso l'arrivo allo stadio del Manfredonia, per ufficializzare la sua decisione, con gli ospiti che nel tragitto che li conduceva da Barile, dove avevano alloggiato, a Melfi, hanno avuto non pochi problemi. L'autobus che trasportava i biancazzurri, infatti si è messo di traverso sulla strada ed è stato necessario l'arrivo di un altro automezzo per giungere allo stadio. Una volta arrivati, sul luogo, anche il Manfredonia si è subito reso conto dell'impossibilità di poter disputare l'incontro. Nemmeno presa in considerazione l'ipotesi che si potesse giocare oggi, a 24 ore di distanza, come avvenuto in Serie A, quindici giorni
Nel fotoservizio di Mattiacci la situazione di ieri al Valerio
fa, quando fu rinviata Bologna- Fiorentina. La data più probabile per giocare, sembra adesso quella di domenica 22 marzo, quando la Seconda Divisione, osserverà un turno
di riposo. Dunque a distanza di un mese, forse troppo però per la Lega che nel girone di ritorno ci tiene affinchè la classifica non subisca particolari disagi legati a partite da recupera-
re. Quindi non è da trascurare l'ipotesi di un recupero infrasettimanale. Vedremo quali decisioni adotterà la Lega. Palumbo ha comunque
fatto disputare una leggera seduta atletica alla squadra, a bordo campo. "Abbiamo effettuato questo lavoro per non stare fermi tre giorni, sottolinea il tecnico gialloverde. Onesta-
mente è un peccato non aver giocato, in considerazione del fatto che stavamo attraversando un buon periodo di forma, e vinto le ultime quattro partite. Però è andata così. Ora vedremo quando recuperare. Preferirei nella sosta, il 22 marzo". Se fosse così, dopo due trasferte, Pescina e Gela, il Melfi giocherebbe al Valerio due gare consecutivamente. Il 15 marzo con il Val di Sangro, ed appunto il 22 con il Manfredonia. Una ipotesi che non starebbe male nemmeno ai pugliesi, che si sposterebbero di domenica regolarmente e non nell'ambito di un mercoledì che rappresenterebbe sempre una incognita per gli impegni ravvicinati. Anche Mancano, neo allenatore dei dauni, avrebbe preferito giocare: "Sì obiettivamente, rimarca il tecnico foggiano, anche se avevamo due squalificati. Oggi avrei visto la vera natura di questa squadra, che aveva lavorato bene in settimana ed era pronta all'impegno di Melfi. Avrei preferito giocare, ma non era possibile. Insindacabile la decisione dell'arbitro". Queste le formazioni che i due tecnici avevano scelto per questa partita. MELFI 4-4-2: Russo, Fumai, Gabrieli, Castaldo, Gambi, Tufano, Maisto, Mitra, Sciannamè, De Angelis, Merini. A disposizione: Merlano, Rizzo, Ferrato, Frasca, Gilfone, Bacchiocchi, Torre. MANFREDONIA 4-4-2: Pelagotti, Nossa, Bortel, Pirrone, Serao, Arigò, Scarpitta, Napolitano,Cerchia, Marchano, Sifonetti. A disposizione: Fortunato, Parisi, Cinquepalmi, Giglio, Schettino, Vitiello, Macri. Emilio Fidanzio
34 Sport 2ª Divisione. Mortelliti e Polani vanno vicini al gol. Espulso Galantucci nel finale Lunedì 23 febbraio 2009
Cosenza, è una doccia gelata Rossoblù senza carattere puniti da un gol di Memmo V. DI SANGRO COSENZA
1 0
VAL DI SANGRO (4-5-1): Ameltonis 6,5; Del Grosso 6, Paolacci 6, Sensi 6,5, Mangoni 6; Perfetti 6 (11'st Paris 6) Mazzetto 6,5, Sireno 6,5 (32' st Rogato 6,5), Epifani 6, Fiorotto 6,5 (44'st Campli sv); Memmo 6,5. A disp: Leacche, Curcio, Napolano, Alessandrì. All.: Petrelli 7 (in tribuna per squalifica) COSENZA (4-4-2): Guizzetti 6; Parisi 5,5, Moschella 5, Braca 5,5, Chianello 5,5 (31'st Polani 6); Occhiuzzi 5, Battisti 5, De Rose 5, Ramora 5,5 (1'st Catania 5); Danti 6 (20'st Galantucci 4,5), Mortelliti 6. A disp: Cosenza, Musacco, Fabio, Profeta. All.: Toscano 5 ARBITRO: Barbeno di Brescia 6,5. RETI: st 27' Memmo. NOTE: spettatori 1000 circa di cui 400 da Cosenza. Ammoniti: Moschella, De Rose, Sireno, Fiorotto, Rogato, Perfetti, Memmo. Allontanato al 13' st l'allenatore del Cosenza, Toscano, per proteste. Espulso Galantucci al 46' st per fallo di reazione. Giornata fredda e piovosa, terreno in cattive condizioni. Angoli 5 a 3 per il Cosenza. Recupero: pt 2'; st 6'.
Danti: il migliore in campo dei rossoblù. In basso: Guizzetti
di PIERPAOLO DI NENNO ATESSA. Solo un episodio avrebbe potuto decidere questa partita maschia, resa ancora più difficile dal terreno allentato per la pioggia. L'episodio però bisogna saperlo sfruttare e la Val di Sangro lo ha capitalizzato al massimo, cogliendo con un gol vittoria e gloria, mentre il Cosenza recrimina per un un'ottima occasione sprecata da Mortellitti a inizio ripresa. Vittoria e gloria, perché al 'Comunale' di Montemarcone di Atessa arriva la capolista Cosenza con al seguito 300 tifosi e tanto di diretta tv. La Val di Sangro si presenta in campo con un accorto 4-5-1 che vede in Fiorotto l'uomo destinato ad affiancare nelle azioni offensive l'unico terminale d'attacco, Memmo. Il Cosenza gioca invece un 44-2 classico con Danti e Mortellitti davanti. In campo la differenza di classifica si vede a tratti: il Cosenza è più tecnico e soffre la capacità di chiudersi dei
sangrini, aiutati nella missione dalle dimensioni del campo e dal terreno allentato. Non è un caso che la Val di Sangro sia finora imbattuta tra le mura amiche console tre reti al passivo. Tanto è vero che la prima conclusione degna di nota dei rossoblu arriva al 22' con Ramora, che impegna a terra Ameltonis. A parte
una selva di calci piazzati e una costante supremazia territoriale, il Cosenza non tira praticamente mai in porta, salvo qualche tentativo in mischia negli ultimi minuti del primo tempo (40' e 45'). L'avvio del secondo tempo promette scintille. Toscano cambia Ramora per Catania e chiede ai suoi più verticalizzazioni: pronti
via, al 4' Mortelliti manda di poco a lato da ottima posizione, dopo essere stato liberato da un assist di Danti, il più vivace in avanti. Il Cosenza ora è più deciso e cerca di sfondare centralmente con dei triangoli veloci: al 5' è la volta di Catania, che scambia con Mortelliti e conclude a lato. La Val di Sangro non si fa schiacciare e risponde per quel che può: all'8' è Fiorotto a penetrare in area di rigore e a creare scompiglio con un tracciante che attraversa tutto lo specchio della porta senza che nessuno intervenga. Al 14' Moschella continua a provarci su punizione, anche se la porta di Ameltonis è a circa quaranta metri di distanza: la mira odierna, però, non era delle migliori. Sempre Fiorotto al 17' trova Memmo in area di rigore in posizione ottimale per concludere, ma Braca respinge con il corpo. Dopo la partenza sprint del secondo tempo, il Cosenza sembra non riuscire ad avere ragione di questa combattiva Val di Sangro, che al 27' trova l'insperato vantaggio. Braca contrasta Paris di testa a centrocampo e l'arbitro fischia una dubbia punizione: lo stesso Paris la batte crossando al centro dell'area di rigore dove Memmo si fa trovare pronto alla deviazione in scivolata, non prima che la palla fosse passata tra una selva di gambe. Il Cosenza non ci sta, vuole raddrizzare la partita: entra Polani, l'ariete al rientro da un infortunio che lo ha tenuto fermo per un mese, per un difensore, il terzino sinistro Chianiello. Toscano passa a un 3-43 con Polani centravanti centrale, con al suo fianco Galantucci (entrato al posto di Danti al 20'st) e Mortelliti. Lo schema evidenzia la volontà di pareggiare quantomeno la partita, ma le azioni offensive della capolista non sono efficaci e producono solo alcuni tiri dalla distanza, soprattutto sugli sviluppi dei calci d'angolo, (31' e al 41'). Alla fine il Cosenza ne batterà sette, contro i tre dei sangrini, ma senza mai impensierire Ameltonis. Nei sei minuti di recupero c'è tempo solo di annotare l'espulsione di Galantucci (46') per fallo di reazione su Epifani a gioco fermo.
Occhiuzzi: per lui una gara a corrente alternata
PAGELLE COSENZA GUIZZETTI (6) - Praticamente incolpevole sul gol subito, mai seriamente impegnato. PARISI (5,5) - Dopo un buon primo tempo che lo ha visto attento in difesa e propositivo in avanti, anche il capitano si fa sorprendere sulla punizione dell'1 a 0 di Memmo. MOSCHELLA (5) - Dopo un inizio non proprio brillante e un'ammonizione per un fallo inutile a centrocampo, cerca di riscattarsi con il marchio di fabbrica. Ma le sue punizioni finiscono o sulla barriera o alle stelle. BRACA (5.5) - Memmo non è un cliente facile da controllare e caso vuole che proprio il suo diretto avversario trovi la zampata vincente. La rete nasce da un suo fallo (dubbio, per la verità) su Paris a centrocampo. CHIANELLO (5,5) - Bene nella fase difensiva, non ha mai provato però a spingersi in avanti. Dal 31'st POLANI (6) Rientrava da un infortunio che lo ha costretto ai box per un mese. Buone le sue spizzate per dare più velocità alla manovra d'attacco. Pericoloso nei minuti di recupero con una rovesciata finita sopra la traversa. OCCHIUZZI (5,5) - Mai pericoloso, non è riuscito a sostenere le azioni offensive della squadra. Ha sofferto le iniziative sulla sua fascia di competenza di Fiorotto. BATTISTI (5) - Non è riuscito a dare il suo solito contributo a centrocampo. A volte esagera con il fraseggio. DE ROSE (5) - Un inizio buono, tanta corsa e geometria ma un po' troppo nervoso. DANTI (6,5) - E' stato uno dei migliori, ha impensierito più di una volta la difesa sangrina sfuttando la sua velocità. Suo l'assist al bacio per l'occasione più importante della partita, quella di Mortelliti. Sostituito, seppur in ottima forma. Dal 20'st GALANTUCCI (4.5) - Si è fatto notare solo nei minuti di recupero per l'espulsione. MORTELLITI (5,5) - 0 Macina tantissimi chilometri. Gli manca la lucidità necessaria quando gli capita sui piedi la grande occasione per portare in vantaggio il Cosenza. RAMORA (5,5) - Prestazione senza infamia e senza lode, poco significativa. Dal 1'st CATANIA (5) - Non ha inciso sul rendimento della squadra.
Non bastano i 400 supporter ATESSA. Pioggia, vento, freddo dopo 500 chilometri di distanza. La partita contro la Val di Sangro non è propriamente la partita della vita per i circa 400 tifosi arrivati da Cosenza con 3 pullman e decine di macchine (un pullman è arrivato da Roma con gli studenti universitari fuori sede). La Val di Sangro è una squadra casa e chiesa. Nel senso che il campo è lì, piccolo e bruttino, a poche centinaia di metri dalla casa del presidente, Americo Pellegrini. Lui è il patron della Pail Serramenti, costruisce infissi, porte e finestre. Le fanno talmente bene che qualche tempo fa è arrivato fin qui un cliente particolare: il Cremlino di Mosca. Durante la settimana si lavora e la domenica ci si diverte con il calcio. In fondo quello di Pellegrini è un piccolo miracolo: ha fatto diventare, una
frazione del comune di Atessa, Montemarcone appunto, almeno calcisticamente più importante della squadra del comune stesso (Eccellenza). Un piccolo miracolo che gli consente di raccontare ai nipoti giornate come queste, in cui la sua 'operaia' Val di Sangro batte la capolista Cosenza per 1 a 0. È in questo contesto che i colori del rosso e del blu sono arrivati. Un po' stralunati, ma ci sono arrivati al 'Comunale' di Montemarcone di Atessa. Portati al collo, addosso o dipinti sulle facce dei tifosi del Cosenza. Tifosi che cantano tutta la partita, cercando di accendere un match che non ne vuole sapere di spettacolo. Il Cosenza in campo soffre gli spazi stretti, mentre sugli spalti si fa largo uno striscione: “Hai resistito e lottato per il tuo Genoa, ora resisti per la tua vita. Forza Gabriele”. È per Gabriele
Amato, il tifoso genoano finito domenica scorsa sotto l'autobus della Fiorentina: questo, insieme al minuto di silenzio osservato prima della partita per la scomparsa di Candido Cannavò, è un momento che riscalda, nonostante il freddo. La partita invece non regala emozioni particolari, al fischio finale la squadra corre sotto il settore per ringraziare, il Cosenza è la capolista comunque. E guardandosi intorno nella piccola tribuna più piena del solito, seguendo la partita tutta corsa, muscoli, non si fatica a riconoscerlo. Certo, il Cosenza è appena tornato nei professionisti dopo le note vicende e onora al meglio il suo campionato, che vuole vincere. Soprattutto per loro, quei fan che cantano “portaci via da questa categoria” a Montemarcone di Atessa. p. p. d. n.
I fan del Cosenza 1914 in trasferta
Sport 35 2ª Divisione. Iannelli match winner come all’andata, Sergi e Riccobono i migliori biancoverdi Lunedì 23 febbraio 2009
Il Catanzaro si aggiudica il derby I Giallorossi vincono di misura contro la Vigor , la vetta è a -6 CATANZARO V.LAMEZIA
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CATANZARO(4-4-2): Mancinelli; F. Montella, Gimmelli, Di Meglio, Tomi; Mangiacasale (32' s.t. Bruno), Zaminga, Benincasa, Cardascio (21' s.t. Pippa); Iannelli, Falomi (37' s.t. Sorrentino). In panchina: Parisi; De Franco, Frisenda, Diarrà. Allenatore: VIGOR LAMEZIA (4-4-2): Panico; Di Donato, Cascone, Filippi, Marinelli; Riccobono, Cacciaglia (38' s.t. Amita), Carraro (20' s.t. Falco), Sanso (44' s.t. Rondinelli); Sergi, Ragatzu. In panchina: Forte, Pascuccio, Angotti, Lopetrone. Allenatore Pierini ARBITRO: Tramontina di Udine (assistenti Santangelo di Salerno e Falanga di Torre del Greco) MARCATORE: 6' s.t. Iannelli (Cz). NOTE: Angoli: 6 - 3 per il Catanzaro. Ammoniti: Cacciaglia (VL); Di Meglio (Cz); Marinelli (VL); Cascone (VL); Mangiacasale (CZ) Ammoniti: Cacciaglia (VL); Di Meglio (Cz); Marinelli (VL); Cascone (VL); Mangiacasale (CZ). Espulso: Di Donato (VL) al 94'. Recupero: p.t. 2'; s.t. 4'. Spettatori 1772 paganti per un incasso di circa 8.500 Euro. Terreno di gioco finalmente in buone condizioni. di ANTONIO CIAMPA CATANZARO - Il finale di gara regala una settimana costellata di rose e fiori al Catanzaro mentre le ombre di una pessima posizione di classifica si addensano sempre di più su una volitiva Vigor Lamezia ma il derby di per se stesso ha invece detto, se non il contrario, quantomeno che il risultato sta parecchio strettino ai biancoverdi che hanno avuto dalla
I due capitani prima dell’inizio della gara A destra: Una parata del portiere biancoverde Panico su un’azione dei giallorossi (ph: Lino Chiefalo)
loro, nel conteggio delle occasioni da rete, un marcato predominio. Ciò che però conta, per una non troppo peregrina regola del calcio, è che a vincere non sia chi produce tiri in porta quanto chi mette più palloni nella rete avversaria ed allora la constatazione che il Catanzaro uno sia riuscito a metterlo alle spalle di Panico mentre le pretese della Vigor si siano schiantate sulle prodezze di Mancinelli oltre che sulla dabbenaggine di Ragatzu, fa pendere la bilancia (e consegna i tre punti) alla formazione di Provenza che sfata il tabù creato dai precedenti vigorini al Ceravolo, riparte immediatamente dopo lo stop sofferto contro l'Igea Virtus e sale a meno sei dal Cosenza ritornato con le ossa rotte dalla trasferta contro la Val di Sangro. Le attenzioni dell'immediato pre-gara sono sul grande malato che non è nessuno dei dieci titolari assenti delle due squadre ma è piut-
tosto il terreno del Ceravolo laddove nell'ultimo periodo si sono potuti vedere godibili spettacoli di catch sul fango ma non partite di calcio. Stavolta il manto erboso sembra finalmente consono ad una partita di pallone e nonostante gli spalti siano il solito deserto di pubblico anche a causa degli assurdi divieti stabiliti finanche per i tifosi catanzaresi, l'inizio della gara fa subito vibrare cuori, muscoli e cervelli dei 1772 paganti e della piccola pletora dei dirigenti biancoverdi assiepati in tribuna d'onore e guidati dai cori e dagli incitamenti del solito folkloristico copresidente Cantafio cui toccherà un'uscita blindata. Il Catanzaro schierato da Provenza con Benincasa quale vice Berardi, Zaminga metronomo di centrocampo e Cardascio esterno sinistro in luogo dell'atteso Pippa, parte subito bene. Già al primo giro di lancette, infatti, il furetto Mangiacasale lascia ai blocchi Marinelli ed obbli-
I giallorossi reagiscono bene all’assenza di Caputo
ga Cacciaglia ad un tuffo a pancia in giù per bloccare la palla con le mani. E' ammonizione per l'ex sangrino (forse la più veloce della storia) e dalla punizione susseguente, a seguito di ribattuta corta della difesa, Cardascio scalda le mani dell'attento Panico. La risposta della Vigor, schierata da Pierini con un accorto 4 - 4 - 1 - 1 con Sergi in posizione quasi di trequartista dietro Ragatzu lanciato nel cuore della difesa giallorossa, sta in una combinazione con la quale il gigantesco attaccante in acrobatica rovesciata spiana la strada al sardo per andare ad infilare Mancinelli. Ragatzu, forse sorpreso da cotanta grazia, non trova di meglio che incespicare al momento del tiro regalando la palla al portiere giallorosso e peggiorando la già barbina figura chiedendo un inesistente penalty. L'uno-due dell'avvio fa presagire che la gara mostrerà emozioni ma, con il passare dei minuti, le acque invece si quietano con il centrocampo dei padroni di casa tenuto a bada dai lametini che si affidano all'estro di Riccobono - schierato ecce-
zionalmente a destra - per cercare di attivare le punte. Le uniche emozioni del periodo giungono così da iniziative sporadiche. Al 30' è Falomi, spesso mal servito, che giunge a tu per tu con Panico senza però riuscire a concludere in porta mentre al 36', su angolo di Cardascio, Gimmelli anticipa tutti e devia laddove Panico è pronto ad intercettare quasi d'istinto sulla linea di porta. The caldo per tutti e sensazione che la gara si potrà sbloccare solo su qualche occasione estemporanea sono le due notazioni dell'intervallo. E' proprio una estemporanea interpretazione della marcatura su calcio da fermo di Cascone su Iannelli è il motivo del gol che apre la ripresa e decide la gara. Sull'angolo di Tomi, infatti, Iannelli è liberissimo di incornare a tre metri dalla linea di porta, apporre il suo terzo sigillo al campionato e scegliere la Vigor come sua vittima
preferita (anche al D'Ippolito il siciliano mise la sua firma). Il gol libera le iniziative giallorosse con Falomi che incorna prima un traversone di F. Montella e poi uno di Pippa sempre a pochi centimetri dalla porta di Panico. A questo punto sale in cattedra Pierini che toglie Carraro e rivoluziona la squadra passando al modulo a tre trequartisti dietro l'unica punta Ragatzu. E così, Riccobono è libero di sciorinare due consecutive palle gol sul neoentrato Falco che si fa ribattere facilmente la prima conclusione di piede (al 28') e poi si vede ricacciare in gola l'urlo del pareggio (al minuto 31) da una magia di Mancinelli che va ad intercettargli una zuccata diretta all'angolino basso. La querelle MancinelliFalco vive poi l'ultimo sussulto al 40' quando il portiere anticipa l'attaccante su una sponda di Sergi a sua volta servito dal solito Riccobono.
I biancoverdi ci provano ma sono inconcludenti
PAGELLE CATANZARO
PAGELLE VIGOR LAMEZIA
MANCINELLI (7): Sfoggia una prestazione da uomo-ragno andando ad intercettare due conclusioni di Falco destinate in fondo al sacco.
PANICO (6.5): L'intervento più difficile è quello in avvio su Cardascio. Poi si ripete su una testata di Gimmelli a fine primo tempo.
F. MONTELLA (6): Ha gioco facile finchè dalla sua parte (non) attacca Sanso. Con l'ingresso di Falco va in confusione perdendo l'uomo in un paio di occasioni.
DI DONATO (6): Non trova difficoltà con Cardascio che gli gira al largo e così nella prima frazione, pur non avendo piedi nobili, si propone anche in avanti.
GIMMELLI (6): Soffre la stazza di Sergi al quale concede quasi tutti gli stacchi aerei. Si rifà quando si tratta di contenere il vaporoso Ragatzu.
Cascone (6): All'esordio in biancoverde è preciso e pulito negli interventi difensivi. Ma perde Iannelli sull'angolo del gol ed è peccato mortale.
DI MEGLIO (6,5): Guardingo e concentrato. Aspetta che i palloni spizzicati da Sergi arrivino dalle sue parti per anticipare le velleità offensive della Vigor
FILIPPI (6.5): Spronato dalle contestazioni subite fa sentire il peso della sua esperienza e della sua forza fisica rimandando indietro gran parte degli attacchi giallorossi.
TOMI (6.5): Dalla sua parte arriva Riccobono. Fin quando la forza lo sorregge limita i sapienti ghirigori del lametino e cerca sovente di fiondarsi in avanti
MARINELLI (6): Resiste agli sbandamenti iniziali provocatigli dalle iniziative di Mangiacasale e, con il passare dei minuti, gli prende le misure
MANGIACASALE (6.5): Parte a mille all'ora seminando avversari come birilli. Poi va spegnendosi (dal 32' s.t. Bruno (6): Merita il voto per come ha saputo trattare la palla nei momenti dell'assalto finale biancoverde)
L’esultanza di iannelli Sotto: La panchina della Vigor
RICCOBONO (7): Levargli la palla dal sinistro è impresa davvero improba. Nel finale, avendo più frecce al suo arco, mette due volte Falco davanti a Mancinelli.
ZAMINGA (5.5): Sembra un sortilegio, incontra la Vigor e sciorina prestazioni insufficienti. Soffre la mancanza di Berardi e chiamato ad essere lui a fare gioco mostra qualche limite tecnico
CARRARO (6,5): Nel primo tempo è tra i più positivi tenendo la posizione centrale senza affanni. Sacrificato sull'esigenza di una maggiore spinta della sua squadra. (dal 20' s.t. Falco (6.5): Ottimo negli smarcamenti, ha due volte la palla del pareggio).
BENINCASA (6): Nella prima metà della gara non trova posizione. Con il Catanzaro in vantaggio ritorna al suo compito di rubapalloni e sale fino alla sufficienza
CACCIAGLIA (6): Lotta contro Zaminga venendone spesso fuori con la palla tra i piedi. Solo che sembra non sapere cosa farne una volta conquistata. (dal 38' s.t. Amita (sv))
CARDASCIO (5.5): Schierato a sorpresa da Provenza, offre un'ennesima prestazione da vorrei ma non posso. Parte spesso ma raramente arriva laddove i suoi mezzi suggerirebbero (dal 21' s.t. Pippa (6): Si piazza a guardia della zona sinistra del campo. Senza infamia né lode). IANNELLI (7): Oltre che match-winner dell'incontro, il siciliano si sbatte per tutta la gara aprendo spazi e cercando soluzioni non sempre in maniera lucida. FALOMI (6): Ha tre palle buone per le sue caratteristiche e sono tre conclusioni da brividi per Panico ma è visibilmente in sofferenza sulle palle che gli arrivano schiena alla porta avversaria(dal 38' s.t. Sorrentino (sv)).
SANSO (6): Schierato da esterno sinistro tende naturalmente ad accentrarsi non dando mai profondità alle sue giocate. Nonostante ciò, non demerita e cresce quando è spostato in mezzo al campo.(dal 44' s.t. Rondinelli (sv)) SERGI (7): Gigantesco e non solo nella stazza. Tutti i palloni aerei sono suoi. Con una sforbiciata regala un perfetto assist che Ragatzu spreca in avvio di gara e non molla fino all'ultimo respiro. RAGATZU (5): Ha, dopo soli tre minuti, la palla che indirizzerebbe la gara e la spreca con un liscio clamoroso. Poi rimbalza in continuazione contro i difensori giallorossi.
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Sport L’Aversa conquista tre punti d’oro con una doppietta del bomber
Lunedì 23 febbraio 2009
Perna stende il Pescina Gli ospiti vanno in vantaggio, ma non chiudono AVERSA PESCINA
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AVERSA (4-4-2): Castelli 6; Panini 7, Maraucci 7, Avolio 5, Pagano 6; Franzese 7 (27' st Cozzolino sv), A. Marasco 6, Zolfo 7, Sibilli 6,5 (9' st Longo 6,5); G. Marasco 6 (1' st Perna 8), Menichini 5,5. A disp.: Pettinari, Chirico, Arini, Prisco. All.: Sergio 7. PESCINA (4-4-2): Bifulco 5; Locatelli 6, Petitto 5,5, Blanchard 6, Silvestri 5,5 (20' st Berra 5); Cruciani 6,5, Giordano 6 (35' st Laboraggine sv), De Angelis 6,5, Piva 5,5; Arcamone 6, Bettini 5 (25' st Rosamilia 5,5). A disp.: Merletti, Miale, Gentili, Censori. All.: Perrone 6. ARBITRO: Sguizzato di Verona 5,5. RETI: pt 7' De Angelis (P); 38' Franzese (A); st 31' e 39' Perna (A). NOTE: spettatori 1200 circa. Ammoniti: Maraucci, Franzese, Sibilli, Blanchard, Rosamilia. Angoli 83 per l'Aversa Normanna. Recupero: pt 2'; st 4'. AVERSA - Otto minuti - tra
Perna, match winner
il 31' ed il 39' della ripresa per cancellare quanto di buono fatto nelle precedenti tre partite e per scalfire le certezze della gestione Perrone. Il Pescina perde la prima gara della nuova gestione tecnica ed anche quella sensazione d'onnipotenza generata da una retroguardia insuperabile: De Angelis illude, Franzese riporta i
conti a posto e l'ingresso di Perna stravolge l'assetto degli abruzzesi e costa a Perrone e al Pescina una sconfitta che ridimensiona le ambizioni. Le due squadre si studiano nei minuti iniziali, ma il Pescina sembra più arrembante e al 7' va in vantaggio: Arcamone scatta sulla sinistra e crossa verso l'area granata dove c'è Cruciani che impatta, ma trova la deviazione involontaria di Maraucci che serve De Angelis; il centrocampista non ci pensa due volte e trova un gran diagonale che non lascia scampo a Castelli. Il Pescina dopo il vantaggio non placa la fame di gol, facendosi vivo in più occasioni dalle parti di Castelli che fa quel che può per limitare i danni. Sul finale di tempo i padroni di casa provano a venire fuori, ma la diga centrale del reparto arretrato abruzzese è difficile da superare, mentre i nervi tesi generano scaramucce in campo. Quando la situazione rientra l'Aversa pareggia con Franzese, il cui gol, su assist di Gennaro Marasco, è una fotocopia di quello
realizzato da De Angelis. Il pareggio soddisfa entrambe le squadre che vanno a riposo con il punteggio di 1-1 alla fine del primo tempo. Al rientro dagli spogliatoi c'è una sola novità nelle fila aversane con Perna che rileva un nervoso Gennaro Marasco. A differenza del primo tempo la squadra guidata da Sergio appare più arrembante e nei primi minuti assedia l'area di rigore del Pescina. Il predominio locale si fa più netto ed al 20' Perrone tenta di dare una svolta alla partita dei suoi e manda in campo, al posto di Silvestri, l'attaccante Berra che rinforza il reparto avanzato biancoverde. Nonostante un tentativo di Rosamilia, finito a fil di palo, al 31' sono gli aversani a portarsi in vantaggio con un'azione rocambolesca: punizione dal limite di Pagano, Bifulco respinge maldestramente su Perna che insacca. Al 39' la terza rete dell'Aversa: angolo di Longo, Maraucci svetta a centro area, servendo Perna che a pochi passi da Bifulco chiude definitivamente l'incontro.
Con le reti di Unniemi e Franciel i siciliani liquidano la Scafatese
Gela, è un dominio totale La squadra ospite mai pericolosa dalle parti di Cecere GELA SCAFATESE
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GELA (4-4-1-1): Cecere 6; Galuppi 6, Fernandez 6,5 (44' st Romaggioli sv), D'Aiello 6,5, G. Esposito 6 (44' pt Ambrosecchia 6); Russo 6, Iannini 6, Marinucci 6,5, Unniemi 7; Schiavon 7 (37' st Staffolani sv); Franciel 7. A disp.: Ferla, Accomando, Giudice, Carfì. All.: Cosco 6,5. SCAFATESE (5-3-2): De Felice 6; Baylon, 5,5 Lagnena 6, Bacilieri 5,5, Correale 5,5, Carbonaro 6 (21' st Di Candilo 5,5); Basile 6, Marzocchi 6 (21' st Corsale 6,5), Izzo 6; De Luca 5,5, Varriale 5,5 (33' st D'Avanzo sv). A disp.: Spicuzza, Terracciano, Orero, Avallone. All.: Maurizi 6. ARBITRO: Spadaccini di Vasto 6. RETI: pt 12' Unniemi; st 12' Franciel
rig. NOTE: Circa 1300 spettatori, di cui 15 provenienti da Scafati. Ammoniti: Iannini, Galuppi, Ambrosecchia, Marzocchi, Carbonaro, De Luca, Bacilieri. Angoli 4-2 per la Scafatese. Recupero: pt 2'; st 4'. GELA - La solita Scafatese da trasferta non poteva che uscire sconfitta dal campo del miglior Gela del girone di ritorno. Due gol, tre legni colpiti e tanto gioco. I biancazzurri si riconciliano con i propri tifosi con una prestazione da incorniciare. Dopo due minuti contatto sospetto nell'area campana, ma il risultato è un angolo. Dopo cinque minuti Franciel riceve palla da Unniemi e incrocia un diagonale che sfila davanti lo specchio della porta. Il Gela al 12' sblocca il risultato. Su un cross Unniemi stoppa di petto e infila De Felice con
un diagonale imparabile. Al 14' il direttore di gara non se la sente di concedere il rigore su Franciel, stretto da due avversari. Il brasiliano al 20', innescato da Schiavon, conclude su De Felice in uscita. La Scafatese si vede una sola volta dalle parti di Cecere. Una conclusione di Izzo non ha grande fortuna. Poi solo Gela. Biancazzurri vicini al 2-0. L'inzuccata di Russo è precisa, ma il palo nega la gioia del gol all'ex Catania. Meno di un minuto dopo traversa di Franciel con una conclusione al volo. Nella ripresa la Scafatese non cambia passo e il Gela chiude la contesa. Al 12' Bacilieri placca in area Franciel: calcio di rigore, trasformato dallo stesso brasiliano al settimo gol stagionale. Maurizi cambia due uomini, ma non l'atteggiamento. Comanda sempre il Gela che con Franciel coglie il terzo legno, legittimando il successo.
Monopoli raggiunto al 94’ dopo il vantaggio di Balistrieri
Mezgour e Giannone in gol
Il Cassino ferma la serie dell’Igea CASSINO IGEA VIRTUS
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CASSINO (4-4-2): Mennella 6,5; Pepe 6,5, Guzzo 6, Di Nunzio 6, Martinelli 6; Vianello 7, Giannone 7, Kone 7, Casoli 6,5; Morello 6 (27' st Leccese sv), Mezgour 7,5. A disp.: Afeltra, Bardeggia, Mucciarelli, Paschetta, Giannusa, Gemmiti. All.: Patania 6,5. IGEA VIRTUS (4-4-2): Di Masi 6; Russo 5 (27' st Palma sv), Agius 6, Alizzi 5,5, Panarello 5; Criniti 6,5 (18' st Condello 6), Di Toro 6,5, Scopelliti 6, Bongiovanni 6 (18' st Di Miceli 6,5); Ricciardo 6,5, La Porta 6,5. A disp.: Romano, Marino, D'Anna, Cocimano. All.: Castellucci 5. ARBITRO: Corradini di Macerata 7. RETI: pt 23' Mezgour; st 5' Giannone. NOTE: spettatori oltre 1.000, con sparuta rappresentanza barcellonese. Ammoniti: Guzzo, Martinelli, Casoli, Panarello. Espulso al 40' st il tecnico dell'Igea Virtus, Castellucci per proteste. Angoli 10-1 per l'Igea Virtus. Recupero: pt 1'; st 5'. CASSINO - Si ferma dopo sei partite la serie positiva dell'Igea Virtus. Stop amaro, ma risultato sostanzialmente corretto quello maturato al “Salveti”: con una rete per tempo la squadra di casa, ordinata e brillante, ha legittimato il successo di cui necessitava per non perdere il treno play-off. Dal canto proprio, l'Igea può recriminare per l'atteggiamento forse troppo rinunciatario palesato durante l'intero arco della contesa e per un presunto fuorigioco del marocchino Mezgour in occasione della prima rete: le immagini, per la verità, confermano la posizione regolare dell'at-
taccante. La cronaca vede la contesa partire a spron battuto: inizia l'Igea Virtus con Bongiovanni che trova il rapido intervento di Guzzo. Il monologo del Cassino ha avvio con un tentativo di Vianello ben parato da Di Masi; subito dopo è Mezgour a concludere una travolgente azione personale senza creare grossi patemi d'animo. Morello approfitta della solita veloce verticalizzazione made in Giannone per involarsi all'uno contro uno con Di Masi, che in disperata uscita gli devia la conclusione con i piedi. Il gol è nell'aria e arriva al 23': apertura di Vianello verso la fascia destra, Alizzi è incerto e Mezgour gli prende il tempo; vana l'uscita di Di Masi, beffato dalla conclusione del centravanti cassinate. L'Igea prova ad imbastire una reazione: Ricciardo cerca il jolly dalla distanza ma riesce in un cross sbilenco. Panarello si immola su Mezgour lanciato verso la porta di Di Masi, beccandosi il giallo; ancora Mezgour, assolutamente man of the match, anticipato da Di Masi fuori area. Dalle parti della porta siciliana si affaccia anche Di Nunzio in occasione dell'unico corner di marca azzurra: dopo un batti e ribatti il centrale ci prova in girata senza cogliere il bersaglio. La ripresa si apre con una punizione di La Porta, ma Mennella è pronto. Gli azzurri riescono a mettere subito in freezer la partita: fuga del solito Mezgour sulla sinistra e comodo assist per l'accorrente Giannone, puntuale all'appuntamento con il gol. A risultato acquisito il Cassino fa melina. Per l'Igea solito, vano, tentativo di La Porta. Per il Cassino tre possibilità per fare tris, non concretizzate. Castellucci ha molto su cui lavorare.
Pugliesi scatenati, ma l’Isola Liri è davvero poca cosa
Ike-gol all’ultimo respiro E’ un Noicattaro senza freni BARLETTA MONOPOLI
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BARLETTA (4-4-2): Furlan 6; Mastronicola 5,5, Tangorra 6, Sabini 6 (dal 42' st Rizzi sv) Fabbro 6,5; De Cecco 6, Daleno 5, Salvagno 5,5 (dal 28' st Ruiz sv), Ike 6; Caracciolese 6 (dal 20' st Majella 5), Omolade 5. A disp. Montagna, Moring, Iervolino, Vignola. All. S. Sanderra MONOPOLI (4-4-2): Saraò 6; Colella F. 6 (dal 10' Carbonaro 6), Thackray 6, Gambuzza 6, Mele 6; Santarelli 5,5, Bonfardino 5,5 (6' Loseto 6), Minopoli 5,5, Szatmari 6 (dal 20' st Lorusso 5,5); Balistrieri 6, Ceccarelli 5,5. A disp. D'Urso, Colella G., Tinoco, Lanzolla. All. G. Geretto ARBITRO: Cervellera di Taranto RETI: st 17' Balistreri, 48' Ike. NOTE: Osservato un minuto di raccoglimento per la
morte di Candido Cannavò. Espulso Daleno. Ammoniti: Lorusso, Carbonaro, Daleno. Angoli 7-2 per il Barletta. Tempi di recupero: 2' pt, 5' st. Spettatori 2000 circa di cui 150 tifosi ospiti, sistemati in curva sud. BARLETTA - Secondo pari consecutivo per il Monopoli. Barletta che ha dovuto sudare le cosiddette “sette camicie” per perforare l'attento pacchetto difensivo monopolitano. Due reti annullate agli uomini di Geretto: entrambe da rivedere. La cronaca del match vede il Monopoli subito pericoloso al 5' con Santarelli . Segue, la replica dei biancorossi: combinazione Caracciolese-Omolade che non inquadra lo specchio della porta. Sul finire di primo tempo, Barletta in dieci. Le reiterate proteste portano all'espulsione di Daleno, per somma di ammonizioni. Nella ripresa, spazio all'assolo di Carac-
ciolese che si porta a spasso il pallone ed un paio di avversari, costringendo agli straordinari Saraò. Un minuto più tardi è Fabbro a saltare più in alto di tutti su calcio d'angolo di De Cecco. Incornata senza costrutto. Verso il 10' pericoloso contropiede dei biancoverdi, con Sabini abile a respingere la conclusione di Balistreri. Al 17', Ceccarelli a tu per tu con Furlan, sciupa l'occasione ghiotta per l'10, sfera che finisce tra i piedi del neo-entrato Carbonaro, suggerimento per l'accorrente Balistreri che batte Furlan. Monopoli 1 Barletta 0. Gli uomini di Sanderra accusano il colpo senza perdere la bussola. Prima il tentativo di Majella, poi, il gol dell'uno a uno finale con Ike, che dopo una serie di batti e ribatti, supera la linea della porta difesa da Saraò. Due punti persi per il Monopoli, un punto guadagnato per il Barletta.
NOICATTARO ISOLALIRI
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NOICATTARO (4-3-3): Sassanelli 6; De Giorgi 7, Lucioni 7, Lollini 7, Ingrosso 6,5; De Pascalis 7,5 (23' st Coppola sv), Menolascina 6,5, Piccinni 6,5; Siclari 6,5 (46' st Allegrini sv), Rana 7 (42' st Baldassarre sv), Zotti 7,5. A disp.: Cilli, Di Muro, Colluto, De Lorenzo. All.: Sciannimanico 7,5. ISOLA LIRI (4-4-2): Fiorini 7; Brunetti 5, Sannibale 5, Matrisciano 5, Bombara 5 (19' st Risi 6); Luciani 6 (11' st La Cava 5,5), Giacalone 5, Mollo 5 (26' st Buitkus sv) D'Alessandro 6, Pignarosa 5, Ranalli 5. A disp.: Tomei, Barchiesi, Cagnale, Dolcemascolo. All.: Zecchini 5,5 ARBITRO: D'Agostino di Empoli 5,5. RETI: pt 10' Zotti (rig.); st 20' Rana. NOTE: spettatori 600 circa. Espulso l'allenatore dell'Isola Liri Zecchini per proteste; ammoniti: De Giorgi, Baldassarre, Mollo. Angoli 9-2 per il Noicattaro. Recupero: pt 2'; st 5'. NOICATTARO - Capitombolo dell'Isola Liri che in terra pugliese, contro un travolgente Noicattaro, subisce una sonora scoppola. La squadra di Zecchini ha subito l'iniziativa dei baresi per gli interi novanta minuti. Disastroso il secondo tempo in cui l'lsola Liri era chiamato alla riscossa ma alla fine è crollato
miseramente. La prima azione dell'incontro è di marca laziale. Al 6' punizione dal limite di D'Alessandro per il tacco al volo di Giacalone con il pallone che si perde non lontano dall'incrocio dei pali. All'8' Zotti lancia Siclari che spreca. Due minuti più tardi padroni di casa in vantaggio: De Pascalis crossa al centro ma la traiettoria della sfera viene intercettata dal braccio di Mollo. Dagli undici metri Zotti non sbaglia. L'Isola Liri ci prova senza però impensierire Sassanelli. La ripresa è tutta dei padroni di casa. Al 2' De Pascalis pennella in area, ma Fiorini è lesto ad anticipare Siclari. Al 6' l'estremo ospite compie il miracolo su De Pascalis. Un minuto più tardi gol di Siclari annullato per un dubbio off-side. Il Noicattaro è inarrestabile e mette alle corde un'Isola Liri barcollante. Al 18' ancora De Pascalis penetra in area di rigore ma spreca da buona posizione . Due minuti più tardi il raddoppio. Angolo di Zotti ed inzuccata di Rana al suo quarto sigillo stagionale. L'Isola Liri finisce ko e si lascia sopraffare da un Noicattro preciso e attento. Al 29' Rana e Siclari triangolano al limite dell'area, Siclari è egoista e invece di passare la palla a Zotti solo in area preferisce concludere fuori. E' questa l'ultima azione di una gara vinta meritatamente dal Noicattaro che vola in classifica. Per l'Isola Liri sconfitta preoccupante che complica non poco il cammino verso la salvezza.
Sport 37 2ª Divisione. L’Andria sfodera un secondo tempo convincente e per i calabresi è notte fonda Lunedì 23 febbraio 2009
Ripresa fatale per la Vibonese Per gli ospiti una sconfitta che li avvicina alla zona play out ANDRIA VIBONESE
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PAGELLE VIBONESE AMABILE (5,5) - Poco preciso nelle uscite, resta inoperoso per gran parte del match pur non avendo grandi colpe sulle due reti andriesi.
ANDRIA (4-4-2): Spitoni 5,5; Goisis 6, Sgarra 6, Sportillo 6, Di Simone 6; Romito 5,5 (1’ st Strambelli 6,5), Cazzarò 6 (28’ st De Santis ng), Ottobre 6, Rebecchi 6 (29’ st Fruci ng); Cavaliere 6,5, Mastrolilli 5,5. A disp.: Amadio, Ceppitelli, Rizzi, Di Cosmo. All.: Di Leo 6. VIBONESE (4-5-1): Amabile 5,5; Orefice 5, Ranellucci 5,5, Bianciardi 6, Sgambato 5; Genesio 5,5 (7’ st Iadaresta 6), Ruscio 6, Kulenthiran 5,5 (7’ st Marangon 5), Di Mauro 6,5, Melis 6; Taua 6 (28’ st Ouadir ng). A disp.: Bastiera, Falco, Bica Badan, Santonocito. All.: Galfano 5,5. ARBITRO: Borracci di San Benedetto del Tronto 6. MARCATORI: 4’st. Rebecchi, 20’st. Cavaliere NOTE: Gara giocata a porte chiuse. Ammoniti: Ranellucci, Rebecchi, Bianciardi, Marangon, Mastrolilli. Angoli 2 a 0 per l’Andria. Recupero: pt 3’; st 4’.
OREFICE (5) - Si dimentica di Rebecchi in occasione del gol e macchia una prestazione sufficiente in copertura ma poco positiva in proposizione. RANELLUCCI (5,5) -Le due reti andriesi sono frutto di due invenzioni ma la prestazione del centrale difensivo ospite resta quasi sufficiente seppur è ingenuo nella punizione concessa a Mastrolilli in occasione del secondo gol di casa. BIANCIARDI (6) - Voto sufficiente e valutazione speculare al suo compagno di reparto; attento e preciso in più di un'occasione. SGAMBATO (5) - Perde le tracce di Cavaliere nel gol del vantaggio dando il via ad una situazione che peserà moltissimo nell'economia del match. Soffre terribilmente l'ingresso del furetto Strambelli. GENESIO (5,5) - Dalle sue parti si gioca molto poco ed il centrocampista calabrese non fa molto per spostare l'asse d'attacco della Vibonese sulla destra. Finisce il match dopo il gol andriese. Dal 7' st IADARESTA (6) - Diventa l'uomo più pericoloso della sua squadra e prova a rendere meno dolorosa la sconfitta con un velenoso pallonetto) RUSCIO (6) - Un combattente nel centro del campo in grado di recuperare molte palle e rendersi pericolosissimo anche su calcio di punizione allo scadere del primo tempo.
di PASQUALE S. MASSARO L’attaccante Taua in azione
ANDRIA - La spunta l’Andria del tecnico Di Leo, grazie ad un secondo tempo convincente, contro una Vibonese positiva soprattutto nella prima frazione di gioco. La squadra di Galfano, infatti, parte in sordina e paga le due invenzioni andriesi capaci di far pendere dalla propria parte l’inerzia di un match piuttosto avaro di emozioni. Terza gara a porte chiuse in un “Degli Ulivi” gelido sia per le condizioni meteo che per il silenzio. La Vibonese si presenta con una novità rilevante in campo: il numero 10 Kulenthiran, ragazzo classe ’90 dello Sri Lanka, per una squadra più coperta e nelle intenzioni di Galfano più votata al contenimento. L’attaccante Iadaresta in panchina, per la Vibo unica punta Taua con licenza di incursione per Melis e Genesio. Nell’Andria, invece, rientra Ottobre dopo il turno di squalifica ed il tecnico Di Leo decide di affiancargli a centrocampo Cazzarò pienamente reintegrato in rosa e pronto per sostituire l’infortunato Iennaco. Tante conferme
per il resto della formazione con l’ex Mastrolilli alla ricerca del primo gol in maglia azzurra dopo aver segnato a lungo con la maglia calabrese. E l’Andria parte subito a vele spiegate alla ricerca del gol che rompe gli equilibri. In cinque minuti, infatti, prima Di Simone e poi Sgarra provano due incursioni in area senza successo. Al 7’ è Ottobre a sfiorare il gol dopo un’uscita errata di Amabile: l’estremo difensore ospite si fa sovrastare di testa dal centrocampista andriese che deposita la palla di poco fuori. Le scintille iniziali non scompongono più di tanto la Vibonese che rallenta il ritmo e, su ordine di Galfano, si riposiziona in campo con Di Mauro a copertura della linea difensiva. Al 24’, poi, l’occasionissima per gli ospiti capita sui piedi di Taua, il quale calcia alle stelle completamente libero dopo una pregevole incursione dalla
sinistra di Melis ben imbeccato da Kulenthiran. La formazione del tecnico Di Leo non trova più energie ed idee. La Vibonese, invece, alza il suo baricentro ed in chiusura di primo tempo, nei minuti di recupero, trova l’azione buona per il vantaggio: Ruscio calcia una punizione dal limite sinistro dell’area di rigore e solo l’ottimo intervento di Spitoni con i pugni evita il primo gol di giornata. La ripresa si apre subito con un cambio per l’Andria: l’ex barese Strambelli prende il posto sulla destra di Romito apparso avulso dalla manovra della sua squadra. Ed il furetto n° 18 vivacizza da subito l’azione andriese; al 4’, infatti, la formazione di casa passa in vantaggio: Cavaliere scodella al centro un pallone invitante per Rebecchi, completamente dimenticato da Orefice, il quale non deve fare altro che appoggiare di testa la sfera in re-
Il tecnico Galfano schiera una sola punta: Taua
te da due passi. Il gol stordisce la Vibonese che corre ai ripari inserendo la verve offensiva di Marangon e Iadaresta mai particolarmente incisivi. Ma è ancora l’Andria a colpire ed a chiudere il match in proprio favore: Cavaliere su punizione dai 25 metri trafigge un incolpevole Amabile con una conclusione potente e precisa nell’angolino basso. La Vibo perde tranquillità e dopo otto minuti rischia anche il tris ad opera di Strambelli e sempre su punizione, ma la sfera termina alta. Al 34’, poi, l’unica vera opportunità per riaprire l’incontro da parte calabrese: Iadaresta approfitta di un’uscita maldestra di Spitoni ed inventa di testa un pallonetto respinto sulla linea di porta dall’intervento provvidenziale di Goisis. I quattro minuti di recupero servono solo a certificare l’uno-due micidiale andriese pur senza brillare. La classifica sorride ancor più all’Andria che recupera tre punti al Pescina, ma meno alla Vibonese a sole due lunghezze dalla zona rossa dei play-out.
KULENTHIRAN (5,5) - Parte malissimo sorpreso dall'aggressività della squadra di casa. Il tecnico Galfano gli modifica la posizione in campo ed il giovanissimo calabrese regala qualche buona giocata. Dal 7' st MARANGON (5) - Nelle intenzioni doveva cambiar passo rispetto al suo compagno dello Sri Lanka, ma si fa notare solo per un'ammonizione. DI MAURO (6,5) - Dal 20' del primo tempo è davanti alla propria difesa e dimostra un'ottima padronanza di gioco. Ogni palla passa dai suoi piedi prima di esser rigiocata. MELIS (6) - Le sue qualità non si discutono ed ha modo di dimostrarlo anche ad Andria. Due delle più belle giocate del match passano dai suoi piedi. Cala alla distanza. TAUA (6) -Solitario in avanti combatte per tutto il primo tempo e sfiora il gol del vantaggio. Dal 28' st OUADIR (SV).
Giovanni Ruscio (Vibonese)
In casa Vibo pareri concordi sulla sconfitta e sulla necessità di dover dare il massimo impegno
Galfano e Ruscio: «Puniti da episodi»
Angelo Galfano, tecnico della Vibonese
ANDRIA - «Siamo stati condannati dagli episodi pur avendo disputato una buona gara soprattutto nella prima frazione di gioco». Esordisce così ai microfoni dei giornalisti il tecnico della Vibonese, Galfano, primo a giungere in sala stampa: «Siamo partiti bene, abbiamo imbrigliato la manovra andriese e ci siamo ben messi in campo prosegue il tecnico calabrese - poi nella ripresa ci siamo fatti sorprendere subito da una palla apparentemente innocua e pur cercando di recuperare con l'inserimento di Marangon e Iadaresta è giunto il raddoppio di casa che ha chiuso di fatto il match». Ora la classifica langue e i punti sulla zona rossa sono sol-
tanto due: «Sappiamo bene qual è il nostro obiettivo stagionale e stiamo lavorando per cercare di centrarlo al più presto - conclude Galfano - certo speriamo in un terreno di gioco migliore di quelli su cui stiamo giocando in quest'ultimo periodo così da poter sfruttare al meglio le nostre caratteristiche di palleggio. La classifica parla chiaro e non possiamo più permetterci di sbagliare». La determinazione del tecnico della Vibonese è avvallata da uno dei lottatori del centrocampo calabrese Giovanni Ruscio, molto positivo nel match del Degli Ulivi: «L'Andria è una squadra forte e dopo i primi dieci minuti di pressio-
ne costante da parte loro, credo abbiamo trovato un ottimo assetto in campo. Abbiamo avuto due occasioni importanti, proprio nel primo tempo ed anche nel finale di gara per riaprire l'incontro. Purtroppo con queste squadre costruite per vincere - continua Ruscio - è molto facile subire gol casuali o su azioni da fermo come è successo quest'oggi. Sono comunque contento della prestazione perché non ho visto un gran gioco da parte andriese e noi potremo toglierci ancora soddisfazioni se proseguiamo su questa strada». In campo anche un pezzo di passato della Vibonese: «L'aver perso Mastrolilli nel mercato di riparazione
è stato un duro colpo - prosegue il centrocampista calabrese - proprio perché il centravanti ex Vibo è in grado di fare reparto da solo e penso oggi l'abbia ampiamente dimostrato». Alla fine del girone d'andata i punti sulla zona pericolo erano più che rassicuranti, oggi la situazione è totalmente differente: «Direi che il passato è passato e noi siamo convinti - conclude Giovanni Ruscio - di dover lavorare dando il massimo dell'impegno fino al raggiungimento della salvezza diretta sperando di poter disputare le gare, soprattutto quelle casalinghe, su di un terreno di gioco non al limite della praticabilità». p. s. m.
38
Sport
Lunedì 23 febbraio 2009
Risultati e classifica Bacoli-Grottaglie
2-1
Brindisi-Nocerina
1-0
23ª giornata Marcatori
1' Coquin (B), 2' st Pastore (B), 38' st De Angelis (G) 37' st Galetti
Francavilla-Angri
2-0
Gelbison-Francavilla F.
1-2
10’ st Del Prete, 49’st Zagaria
21' Morleo (G), 40' Del Santo (F), 10' st Sisalli (F)
BRINDISI
54
22 17 4
1 47 15 12 11 1
0 31 8 10 6
3
1 16 7 32 +9
PIANURA
42
22 12 6
4 54 28 12 9
3
0 34 11 10 3
3
4 20 17 26 -4
NOCERINA
42
22 14 0
8 33 27 11 9
0
2 21 15 11 5
0
6 12 12 6
POMIGLIANO
40
23 12 4
7 39 28 11 9
1
1 24 9 12 3
3
6 15 19 11 -5
-2
Ischia-Bitonto
0-0
TURRIS
35
23 8 11 4 25 23 11 5
5
1 10 4 12 3
6
3 15 19 2 -10
Matera-Pomigliano
0-0
BACOLI
34
23 9
7
7 28 22 11 5
3
3 14 9 12 4
4
4 14 13 6 -11
Pianura-S. Genzano
2-0
ISCHIA
34
23 9
7
7 27 23 11 6
4
1 15 5 12 3
3
6 12 18 4 -11
S. Antonio A.-Fasano
1-1
MATERA
33
23 9
6
8 28 22 11 5
4
2 11 6 12 4
2
6 17 16 6 -12
FASANO
32
23 7 11 5 32 28 11 4
5
2 14 11 12 3
6
3 18 17 4 -13
FRANCAVILLA
32
23 9
5
9 24 26 11 7
2
2 16 8 12 2
3
7
FRANCAVILLA F.
30
22 7
9
6 27 26 11 4
5
2 17 16 11 3
4
4 10 10 1 -14
BITONTO
26
23 6
8
9 23 33 11 5
2
4 18 20 12 1
6
5
GROTTAGLIE
24
23 4 12 7 25 30 12 3
6
3 12 11 11 1
6
4 13 19 -5 -23
ANGRI
24
23 6
6 11 24 34 12 5
3
4 14 14 11 1
3
7 10 20 -10 -23
S. GENZANO
23
23 5
8 10 19 33 12 2
5
5
9 17 11 3
3
5 10 16 -14 -24
S. ANTONIO A.
18
23 3
9 11 12 33 11 2
5
4
8 14 12 1
4
7
4 19 -21 -27
GELBISON
15
23 2
9 12 23 38 12 2
6
4 18 20 11 0
3
8
5 18 -15 -32
VENAFRO
12
23 2
6 15 16 37 12 1
4
7
2
8
9 22 -21 -35
24' Ianniello, 26' Manzi
20' st Chierchia (SA), 30' st Gentile (F)
Venafro-Turris
1-2
21' Tortora (T), 38' (r) Vitaglione (V), 30' st Tortora (T)
Prossimo turno
24ª giornata 01/03/09 ore 14.30
Angri-Brindisi Bitonto-Gelbison Fasano-Francavilla Francavilla F.-Venafro Grottaglie-Pianura Nocerina-S. Genzano Pomigliano-Bacoli S. Antonio A.-Ischia Turris-Matera
7 15 11 1
8 18 -2 -13
5 13 -10 -19
19 reti: Galetti (Brindisi) 16 reti: Contino (1) (Pianura) 12 reti: Manzo (2) (Pianura) 9 reti: Albano (2) (Matera) 8 reti: Coquin (3) (Bacoli); Moscelli (Brindisi); Galeandro (1) (Francavilla F.) 7 reti: Del Prete (Francavilla); D'Angelo (2) (Gelbison); Tortora (Turris) 6 reti: Persia (2) (Bitonto); Formuso (Fasano); De Angelis (Grottaglie); Ianniello (1) (Pianura); Alterio, Ausiello (1) (Pomigliano); Crisantemo (1) (Turris) 5 reti: Radicchio (1) (Angri); Pastore (1) (Bacoli); Infantino (1) (Bitonto); Milozzi (Fasano); D’Amblé (Grottaglie); Cavallaro, Pabatunde (Nocerina); Gasparini (Pomigliano); Compierchio (S.Genzano) 4 reti: Della Femmina, Zerillo (Angri); Logrieco (Bitonto); Chiesa, Lenti (Brindisi); Pioggia (Francavilla); Santonicola (Gelbison); Piperissa (Grottaglie); Mattera (1) (Ischia); Ancora, Marsico (1) (Matera); Mangiapane (Nocerina); Manzi (Pianura); Verolino (2) (Pomigliano) 3 reti: Galdi (Angri); Pastore (1) (Bacoli); Cordiano, Fiore (Brindisi); Di Matera, Esposito, Gentile (Fasano); Morleo, Sergi (1) (Francavilla F.); Camassa (Grottaglie); Bianco, Formidabile (1), Saurino G., Trofa (Ischia); Magliocco, Riolo (Nocerina); Del Sorbo (Pianura); Riccardi (S.Antonio); Murano (S.Genzano); Patriciello (1) (Venafro)
Pomigliano ringrazia. Per i biancazzurri in classifica c’è da subire il ritorno delle concorrenti play off
Matera, vince la paura di perdere Buon primo tempo, nella ripresa squadra troppo timorosa MATERA POMIGLIANO
0 0
MATERA (4-4-2): Cilumbriello 6; De Santo 5, D'Arienzo 6, Martinelli 6, Naglieri 6; Montingelli 6 (32' st Branda 6), La fortezza 6,5, Acampora 6,5, Malagnino 5,5; Albano 5,5, Chisena 6 (31' st Porzio 6). A disp.: Gatti, Armento, Gisonna, Cristofaro, Magliocco. All. Danza (Foglia Manzillo squalificato) 5,5 POMIGLIANO (4-3-3): Inserra 6; Scognamiglio 6, Muro 6, De Rosa 6, Porcaro 5,5 (44' st Pesce sv); Marzullo 5,5 (24' st Ventre 5,5), Alleruzzo 6, Gasperini 6,5; Gomes 5,5, Ausilio 6, Alterio 5,5. A disp.: Violante, Russo, Cutolo, Tarantino, Ianni. All. Bucaro 6 ARBITRO: Vitulano di Livorno NOTE: Terreno pesante e gibboso. Spettatori circa 1000. Ammoniti: Lafortezza e Chisena del Matera; Scognamiglio e Porcaro del Pomigliano. Recupero: 1' pt, 3' st. MATERA - Risposta blanda. Un punticino che poteva starci se a Fasano il Matera avesse vinto, ma non quando ci si attendeva una reazione rabbiosa stile Nocerina per intenderci. In sostanza l'atteggiamento del Matera nella ripresa è fotografabile in una squadra che si lascia sopraffare dalla paura di perdere e osa solo con qualche puntatina, contro un Pomigliano che riesce a portare via dal “XXI SettembreFranco Salerno” quello che aveva, probabilmente, pronosticato nella migliore delle ipotesi. Il Pomigliano, infatti, temeva il Matera ma meno di quanto la squadra di Foglia Manzillo ha dimostrato dell’avversario. Pomigliano reduce dal poker di re-
ti rifilate all'Ischia e Matera da una sconfitta immeritata a Fasano, susseguita da una settimana ricca di critiche e polemiche per una squadra tacciata di poca personalità dopo il vantaggio gestito male in terra pugliese. Il pubblico si attendeva una prova gagliarda dei biancazzurri, visto che il Pomigliano fuori casa finora non aveva mai racimolato (exploit di Nocera a parte) grandi consensi e punti. Il tecnico del Matera Foglia Manzillo, ieri in tribuna e sostituito da Franco Danza in panchina, non poteva utilizzare gli squalificati Giglio e Ancora e gli infortunati Lonardo, Marsico e Conte. Rientrava Malagnino dalla squalifica; sulla sponda campana per Bucaro solo problemi di scelte, ma gara impostata per bloccare il Matera a centrocampo, cosa riuscita molto bene solo nella ripresa. Primo tempo con le due squadre che hanno provato a superarsi andando vicine al gol entrambe, nella ripresa dopo la mezz'ora i due tecnici mandano in campo gli uomini giusti per annullare le velleità avversarie e la cosa fa abbassare i toni al match. Il pareggio è la normale conseguenza, ma il pubblico materano non ha gradito ed è rimasto deluso dall'atteggiamento troppo timoroso assunto dalla squadra di Foglia Manzillo nella ripresa. Ci sono state critiche all’indirizzo del tecnico per il mancato ingresso della punta Magliocco e l’uscita di Chisena, uno dei più attivi fino al momento della sua esclusione. C’è da dire, però, che Porzio ha giocato i venti minuti migliori da quando è a Matera ed anche Branda non ha sfigurato sfiorando pure il colpaccio, quindi cambi validi, ma infruttuosi. Ed è ovvio che il risultato finale poi condizioni il giudi-
zio del pubblico sulle scelte effettuate dal tecnico, a cui è imputato l’atteggiamento poco spregiudicato dal punto di vista mentale nel finale di gara. Dopo una settimana di polemiche uscire sconfitti sarebbe stato un vero dramma e quindi il tecnico ha anche temuto di poter perdere oltre a vincere se fossero state gestite meglio due occasioni. Proteste all’uscita di Chisena e per il mancato utilizzo di Magliocco. I fatti dicono che qualcosa i cambi l’hanno mosso, ma qualcosa non va nella mentalità. Un atteggiamento da squadra che lotta per la salvezza e non per un posto nei play off che al pubblico non è andato giù. Capire se tecnico e squadra ci credano ancora è però doveroso. Matera pericoloso con D’Arienzo e Albano prima di un colpo di testa di D'Arienzo su calcio d'angolo di Lafortezza al 33' che fa gridare al gol il pubblico biancazzurro, per i granata di Bucaro c'è un colpo di testa di Marzullo che grazia Cilumbriello. Ripresa con il Pomigliano pericoloso al 12' con Ventre su invenzione di Ausiello, il colpo di testa scheggia il palo alla destra di Cilumbriello. Matera risponde con Branda su cross dalla sinistra di Malagnino, ma il tiro al volo al 37' da' solo l'impressione del gol. Un pallone ciabattato da Porzio che poteva essere giocato meglio e più nulla. Due occasioni più nitide per parte e remi in barca per un pareggio che tiene il Pomigliano in alto e fa risucchiare il Matera nel gruppone di sette squadre che si giocano l'ultimo posto play off disponibile. Sarà una settimana non facile per tecnico e squadra in vista di una trasferta a Torre del Greco da considerare come una finale per le ambizioni play off. Renato Carpentieri
A sinistra il colpo di testa di D’Arienzo, la migliore occasione creata dal Matera nella prima frazione di gara di ieri
Sport 39 Spogliatoio Bucaro: «Se potessi scegliere nei play off eviterei Matera» Lunedì 23 febbraio 2009
«E’ il risultato più giusto» Acampora e D’Arienzo concordano sul pari UN buon punto quello conquistato dal Matera contro il Pomigliano secondo i protagonisti della gara giocata ieri pomeriggio al “XXI Settembre - Franco Salerno”. Reti bianche dopo un match giocato a viso aperto da entrambe le formazioni. Forse in casa biancazzurra si attendeva di più, ma alla fine il pari contro un ostico Pomigliano sembra il risultato più giusto. “Abbiamo disputato una buona gara contro una signora squadra - ha spiegato Gennaro Acampora al termine del match. In alcune occasioni abbiamo anche creato delle azioni pericolose ma non ci è andata bene. Il match contro i campani era aperto a qualsiasi pronostico: potevamo sì vincere, ma anche perdere ed alla fine il pareggio va anche bene. Il rammarico c'è per non aver portato a casa i tre punti, però sul nostro cammino abbiamo trovato un Pomigliano ben messo in campo e molto forte”. Messa da parte la gara contro i campani, la settimana prossima il Matera sarà impegnato in un altro match molto difficile a Torre del Greco. “Sarà un'altra trasferta proibitiva - ha continuato Acampora. Dovremo preparaci bene per presentarci a Torre del Greco nella miglior condizione possibile. Cercheremo di fare risultato per cancellare i tanti episodi sfavorevoli che si stanno capitando nell'ultimo periodo”. In sala stampa, ieri pomeriggio, era presente anche Pasquale D'Arienzo che ha espresso il rammarico per non aver vinto e messo in classifica tre punti importanti in chiave play - off. “Il Matera si è espresso molto bene nonostante abbia incontrato un team molto forte. C'è il rammarico per non aver ottenuto l'intera posta in palio, ma alla fine sapevamo bene che non sarebbe stata una passeggiata. Il Pomigliano ha giocato un'ottima gara, anche noi siamo stati bravi ma molto sfortunati. Ora non resta che ripartire dal prossimo incontro con la Turris. Sarà un match abbastanza impegnativo anche perché il campo di Torre del Greco è molto caldo; dovremo rimboccarci le maniche e dare il massimo per portare a casa la vittoria”. Per quanto riguarda il tecnico del Pomigliano, Giovan-
A destra un tiro dal limite di Gennaro Acampora, uno dei migliori in campo ieri contro il Pomigliano assieme ad Antonio Lafortezza e Pasquale Naglieri
PAGELLE MATERA CILUMBRIELLO (6) - Solo un intervento degno di nota e si fa trovare pronto nell’incursione di Alterio. DE SANTO (5) - E’ l’emblema della paura che regna tra le fila biancazzurre. E’ arrivato a Matera mostrando grande personalità e doti tecniche e caratteriali notevoli, ieri il pallone gli scottava tra i piedi. Probabilmente gli è stata fatta pesare la situazione di Fasano dove lui non ha colpe. Andava tranquillizzato, C’è chi si è assunto le proprie responsabilità e non si può certo scaricare su di un ‘90 le colpe di una sconfitta.
Albano divora un’occasione e sotto i “pizzini di Foglia Manzillo per Franco Danza e uno striscione dei tifosi
D'ARIENZO (6) - Sfiora il gol nell’azione più pericolosa del primo tempo con un bel colpo di testa. Per il resto si adatta ad un ruolo non suo, perchè è un doppione di Martinelli e si vede spesso perche lascia troppe distanze con le punte. MARTINELLI (6) - Anche a Fasano non è stato sui suoi livelli. In settimana si è allenato meno degli altri e va recuperato in fretta. NAGLIERI (6) - Buona partita di contenimento, ovviamente non può spingere come fa solitamente e il Matera perle forse l’unica arma letale in possesso MONTINGELLI (6) - Gran bel primo tempo, poi ovviamente crolla. E’ normale che accada visto che non gioca da tempo e non si è capito perchè. (32' ST BRANDA (6) - : Una bella e nitida occasione da sfruttare meglio. Insistere su questo giocatore del 90’ non sarebbe mmale e permeterebbe di rifiatare a qualche altro elemento che ne ha bisogno). LAFORTEZZA (6,5) - Bella partita assieme ad Acampora, ma non scopriamo nulla di nuovo. Peccato per qualche lancio non calibrato bene, ma in termini di contenimento impegna una bella tenzone con Gasperini. ACAMPORA (6,5) - Ancora una prestazione eccellente. Corre lotta e inventa. Grande pallone per Diego Albano che nell’occasione ha mostrato i suoi limiti da contropiedista. MALAGNINO (5,5) - Era lecito attendersi di più. Contro il Pomigliano lui ha già segnato, ma ieri a parte il cross per Branda si è visto poco, anche nel lavoro di aiuto ai centrocampisti spesso messi in crisi dalla sua latitanza.
ni Bucaro, il pareggio contro il Matera alla fine è stata un risultato giusto. Questo il suo commento in sala stampa: “E' stata una gara giocata intensamente da entrambe le formazioni. I miei ragazzi hanno disputato una buona partita, forse potevano fare qualcosa di più per portare a casa l'intera posta in palio ma alla fine va bene così. Abbiamo comunque incontrato un Matera forte, composto da atleti di prim'ordine e quindi molto temibili; non dobbiamo dimenticare, infatti, che il
team lucano è stato attrezzato per vincere il campionato, quindi anche se l'obiettivo è ormai lontano resta sempre una formazione da prendere con le pinze. L'obiettivo di oggi (ieri, ndr) era la vittoria ma il campo, abbastanza pesante, alla fine ci ha penalizzato. Non posso rimproverare nulla ai ragazzi perché hanno giocato a viso aperto, non si sono mai risparmiati e, in diverse occasioni, hanno anche impensierito il portiere materano. Tutti hanno reso ed hanno contributo a raggiun-
gere un pareggio che alla fine è sempre un buon risultato”. E se nei play-off il Pomigliano incontrasse proprio il Matera? “Se potessi scegliere ne farei a meno - ha concluso Bucaro. Il Matera non è una formazione facile da affrontare, ed oggi (ieri, ndr) ne abbiamo avuto conferma. Al di là di questa considerazione, giochiamo in un girone molto difficile ed equilibrato, quindi alla fine una squadra vale l'altra”. Lorenzo Tortorelli
ALBANO (5,5) - Fa quello che può ma è in difficoltà e si vede. Gli manca il gol e ne risente lui e il Matera. CHISENA (6) - Svaria da ogni parte e rimedia molti falli. Esce e senza dubbi non era lui a dover far posto a Porzio. 31' ST PORZIO (6) - Bello sprazzo di gara. Il migliore da quando è col Matera. Unico appunto il tentativo di tiro quando il Matera in contropiede era tre contro due e poteva essere l’episodio decisivo per sbloccare un match delicato. Ciabattare come ha fatto si è rivelata la soluzione peggiore. Può dare molto al Matera .
DAGLI ALTRI CAMPI BRINDISI NOCERINA
1 0
BRINDISI (4-3-1-2): Russo 6.5; Idda 6.5, Corazzini 7, Trinchera 7.5, Tidei 6; Lenti 6.5 (33' st Pasqualini sv), Cordiano 6.5, Fiore 6; Chiesa 6.5 (43' st Kettlun sv); Galetti 7.5, Bahia 6 (16' st Pinamonte 6.5). A disp.: Vidoni, Bartolomucci, Corazzini, De Giorgi. All.: Silva. NOCERINA (4-3-3): Galeano 6; De Fabiis 6, Serrapica 6, Cordua 6, Capezzuto 6.5; Cirilli 6, Giordano 6, Polichetti 6 (38' st Stanzione sv); Palumbo 5.5 (26' st De Pasquale sv), Babatunde 6, Cavallaro 5.5 (16' st Riolo 6). A disp.: Terraciano, D’Esposito, Zappia, De Masi. All.: Pastore. ARBITRO: Rovida di Savona. MARCATORE: 36' st Galetti. NOTE: spettatori 3000 circa. Ammoniti: Trinchera (B), Lenti (B), Galetti (B), Cordua (N). Rec.: 1' pt; 2' st.
S.ANTONIOABATE FASANO
1 1
SANT'ANTONIO ABATE (4-3-1-2) : Corcione 6; Attanasio 6, Coccorullo 6.5, Itri 6.5, De Girolamo 6; Piemonte 6 (33'st Ricciardi sv), Chierchia 7, Somma 7; Agnello 5.5 (40'st Vitiello sv); Cocuzza 5, Scalzone 5. A disp.: D’Auria, Velardi, Lucarelli, Esposito, Porzio. All.: Nastri. FASANO (4-4-2): Corno 6; Cornacchia 6, Esposito 6, Comandatore 6, Pisano 6; Gentili 6, Rufini 6.5 (33'st Sanna sv), Diallo 6, Ianni 5 (1'st Schiavone 5.5); Di Matera 6, D’Arcante 5.5 (38'st Milozzi sv). A disp.: Ullasci, Pistoia, Ciccarelli, Datri. All.: Maiuri. ARBITRO: Rizzo di Siena. MARCATORI: 20'st Chierchia (S), 28' st Gentili (F). NOTE:spettatori 600 circa. Ammoniti: Attanasio (S), Chierchia (S), Pisano (F),Vitiello (S). Angoli 7-2 per il Sant'Antonio Abate. Rec.: 1'pt e 5'st.
GELBISON FRANCAVILLA
1 2
GELBISON (4-3-3):La Mura 5; Conte 6 (27' st D’Elia 5), Ruocco 5, Della Bianchina 5, De Marco 5; Gonzalez 5 (25' st Pecora 5), Granozi 5, D’Angelo 5.5; Santonicola 6 (35' st Ietto sv), Capuozzo 4.5, Sica 6. A disp.: Maio, Leccese, Amato, Graziano. All.: Longo. FRANCAVILLA (4-3-3): Laghezza 6; Di Pasquale 6, Gallù 7, Anglani 7, Gallo 6; Perrelli 6.5, Travaglione 6.5, Morleo 7 (14' st Paglialunga 6); Sisalli 7, Galeandro 5 (33' st Micieli 6), D’Ambrosio 6 (27' st Nasca 6). A disp.: Di Punzio, Chirico, Borromeo, Novielli. All.: Francioso. ARBITRO: De Salvo di Messina. MARCATORI: 21' pt Morleo (F), 40' pt Santonicola (G), 10' st Sisalli (F). NOTE : spettatori 200 circa. Ammoniti Santonicola (G), Della Bianchina (G), Pecora (G), Gallù (F), Morleo (F), Travaglione (F). Angoli 12-3 per il Gelbison Cilento. Rec.: 2' pt, 5' st.
ISCHIAI.V BITONTO
0 0
ISCHIA I.V. (4-4-2): Cozzolino 6.5; Nocerino 5, Monti 5, Mattera 6.5, Cristilli 5; Trofa 5.5 (20' st Di Meglio 5.5), Ciurlia 5.5, Formica 5 (27' st Formidabile sv), Alvino 5.5; Marino 5 (16' st Mazzella 5.5), Saurino G. 5.5. A disp.: Aiello, Sepe, Fermo, Saurino C. All.: Impagliazzo. BITONTO (4-4-1-1): Vitucci 6.5; Cantatore 6, Modesto F. 6, Camasta 6, Merafina 5.5; Modesto V. 6 (44' st Nasca sv), Dentamaro 6, Caccavale 6, Di Bitetto 5.5 (25' st Di Giovinazzo sv); Logrieco 6.5; Persia 6 (47' st Casisa sv). A disp.: Castelletti, Romeo, Montefusco, De Santis. All.: Ruisi. ARBITRO: Ambrogio di Cosenza. NOTE: spettatori 400 circa. Espulsi: all’8' st Monti (I) per doppia ammonizione; all’11' st Saurino C. (I) dalla panchina. Allontanato al 10' st il tecnico Impagliazzo (I) per proteste. Ammoniti: Monti (I), Vitucci (I). Rec.: 2' pt, 4' st.
VENAFRO TURRIS
1 2
VENAFRO (5-3-2): Izzo 5.5; Marzocchella 5.5, Verde 5.5 (15' st Nardolillo 5.5), La Manna 5.5, Cianfarani 5.5, Cavola 5.5; Monticelli 6, Marziale 5.5 (26' st Gueye 5.5), Ricamato 6; Vitaglione 5.5, Patriciello 5.5. A disp.: Scungio, Mele, Minauda, D’Elena, De Renzis. All.: Buccilli. TURRIS (4-4-2): Romagnini 6; De Gaetano 6, Semplice 6, Follera 6.5, De Carlo 6; Qualaro 7 (24' st Izzo 6), Russo 6, (17' st Varchetta 6), Sullo 7, Pepe 7; Famiano 6.5 (7'st Crisantemo 6), Tortora 7.5. A disp.: Mennella, Perna, Coppola, Borriello. All.: La Cava. ARBITRO: Lombardo di Foggia. MARCATORI: 21' pt e 30’ st Tortora (T), 38' pt Vitaglione (V, rig.) NOTE: spettatori 300 circa. Ammoniti: De Gaetano (T), Qualano (T), Tortora (T), La Manna (V), Vitaglione (V). Angoli 5-2 per il Venafro. Rec.: 3' pt, 4' st.
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Sport In due minuti il Pianura con Ianniello e Manzi ipoteca l’intera posta in palio
Lunedì 23 febbraio 2009
Borrelli, giornata storta Il portiere del Genzano incappa in due errori decisivi PAGELLE GENZANO BORRELLI ( 4) - La sconfitta pesa tutta, o quasi, su di lui. Sul primo gol è fuori posizione ed in ritardo. Il secondo gol è un compendio di goffaggine, indecisione e superficialità. TRIFONE (5.5) - Come tutta la squadra comincia molto bene. Dà una mano ai centrali quando Manzo taglia dalle sue parti. DAL 2' S.T. REGA - (5.5)-Cerca di regalare vivacità in avanti. AUTIERO (6) - Non si sgancia mai anche perché Del Sorbo mette ansia quando si allarga sulla fascia. Non sfigura. FISCINA (6.5) - Contino gravita costantemente dalle sue parti e lui lo disarma asfissiandolo con una marcatura ruvida e decisa. MASTURZO (5.5) - Dirige la retroguardia con diligenza aiutando i compagni di reparto nei momenti di maggiore pressione. Prima ammonizione evitabile. In proiezione offensiva viene espulso. PAPAGNI (6) - L'ottimo inizio della squadra lucana coinvolge anche il capitano che a centrocampo oscura Manzi lasciandogli pochissimi palloni. SALBINI (6.5) - Una bella scoperta questo ragazzo classe '89. Personalità e dinamismo. DAL 15' COMPIERCHIO (5.5) - Con lui Pirone si gioca il tutto per tutto. Tira una sola volta in porta, sfiorando l'incrocio dopo una bella azione personale. BUONOCORE (6) - Fa quel che può e lo fa anche bene. Cerca di mettere ordine sull'asse mediano, diventa centrale difensivo e non sfigura. BACIOTERRACINO (5) - Troppo discontinuo. Ha lampi improvvisi ma poi si adombra scomparendo dal campo. IMPAGLIAZZO (5.5) - Si sobbarca tutto il peso dell'attacco. Coglie una traversa nel secondo tempo, tuttavia è troppo precipitoso ed impreciso nel cercare la conclusione. MURANO ( 6) - Attacca gli spazi, taglia in avanti ed accorcia le distanze tra Impagliazzo ed centrocampo. Meriterebbe il gol.
PIANURA S. GENZANO
2 0
PIANURA (4-3-3): Pane 6,5; Carbonaro 5, Letizia 6, Palumbo 6,5, Allocca 7,5; Ianniello 6,5, Manzi 6,5, De Rosa 7 (29' st Napolitano sv); Contino 5,5, Manzo 6 (44'st Rea sv), Del Sorbo 5,5 (24' st Temponi sv). A disp.: Despucches, De Santo, Castiglione, Scarpato. All. Gargiulo 6,5. SP.GENZANO (4-4-2): Borrelli 4; Trifone 5,5 (2' st Rega 5,5), Papagni 6, Fiscina 6,5, Masturzo 5,5; Autiero 6, Salbini 6,5 (15' st Compierchio 5,5), Buonocore 6, Bacioterracino 5; Impagliazzo 5,5, Murano 6. A disp.: Veneziano, Schiavone, Pepe, Riccio, Gargano. All. Pirone 6. ARBITRO: Loni di Cagliari 6. RETI: pt 24' Ianniello, 26' Manzi. NOTE: Spettatori circa 150, terreno in erba sintetica in ottime condizioni. Ammoniti: Letizia, Autiero, Masturzo, Buonocore, Impagliazzo. Espulsi: 23's.t. Carbonaro per fallo da dietro, 33' Masturzo per doppia ammonizione, 36' mister Pirone, 44' mister Gargiulo. Angoli 7 a 3 per il Pianura. Recupero: pt 1'; st 6'. PIANURA. Un vero peccato. Non ci sono altri modi di sintetizzare la delusione per la gara disputata dallo Sporting Genzano in quel di Pianura. Dispiacere che viene dalla prestazione della squadra che, sebbene si sia misurata contro uno dei colossi del girone (migliore attacco con 51 reti siglate), ha ben figurato rendendo sterili le prolifiche punte biancoazzurre, attaccanti che corrispondono al nome di Tommaso Manzo, Gerlando Contino e Antonio Del Sorbo. Peccato, perché in un organico che ha ben figurato è bastata la partitaccia del singolo, l'estremo difensore Borrelli, a rovinare un match che avrebbe potuto regalare ben altre soddisfazioni. I lucani si presentano al “Simpatia” con il collaudato 4-4-2; mister Pirone schiera Borrelli
Una formazione dello Sporting Genzano
tra i pali, Trifone e Autiero terzini con Fiscina e Masturzo centrali. A centrocampo c'è Salbini sull'out di destra e Bacioterracino sulla fascia opposta, capitan Papagni e Buonocore dighe in mediana. Davanti Impagliazzo è coadiuvato da Murano che in fase di non possesso si sobbarca un grosso lavoro di copertura. I padroni di casa, invece, si dispongono in campo con un offensivo 4-3-3. Nonostante i padroni di casa siano i flegrei, è il Genzano che comincia con aggressività e convinzione. Linea di difesa alta e pressing sul portatore di palla mandano in affanno il Pianura che non riesce a ragionare. I biancorossi, allora, prendono lentamente possesso del campo cominciando ad evidenziare trame di gioco interessanti. I primi pericoli arrivano, però, da calcio piazzato. Al 5' è Impagliazzo a cercare la porta senza fortuna. Tre minuti dopo è l'interno destro di Buonocore a strozzare in gola l'urlo di gioia dei tifosi lucani,
lambendo il palo alla destra di Pane, su punizione dai 25 metri. Il Genzano c'è e si vede; Salbini se ne va sulla destra scende e, con un passaggio filtrante, trova Murano che viene fermato dall'arbitro per fallo dubbio su Allocca. I padroni di casa sembrano in crisi. Ianniello, al 21', sbaglia il disimpegno regalando la sfera a Marano che troppo frettolosamente va al tiro facendolo terminare nell'iperspazio. Il calcio è sport imprevedibile e forse per questo straordinariamente avvincente. Nel miglior momento dello Sporting, ecco arrivare l'episodio che cambia volto alla partita: quando scatta il minuto 24', Del Sorbo controlla palla sull'out destro, vede e serve libero Ianniello appena fuori area. Il centrocampista napoletano non ci pensa un attimo è spara verso la porta. Borrelli è assolutamente piazzato male e, nonostante il tiro fosse piuttosto centrale, si fa superare dalla sfera. Un gol che è una doccia gelata. Il peggio, però, giunge soltanto due minuti dopo. Difesa lucana piazzata, scam-
bi orizzontali Ianniello, De Rosa, Manzi con quest'ultimo che dai 30 metri calcia di sinistro verso la porta il più innocuo dei palloni, centrale e lento. Borrelli, però, si fa superare nuovamente, con un intervento in tuffo grossolanamente errato (il pallone batte sul fianco e gonfia la rete). I l colpo è pesante, gli ospiti non riescono a riprendersi. Il Pianura, a questo punto, può giocare più sciolto e sfruttare gli spazi in contropiede. Il Genzano, tuttavia, non si scopre più di tanto ma sotto il profilo caratteriale la squadra scende di tono. Nel secondo tempo, gli ospiti provano a reagire ma sono poche le fiammate degne di nota: Impagliazzo ci prova al 9' da fuori area ma non inquadra la porta. Al 26' è il subentrato Compierchio con un azione personale a sfiorare l'incrocio. Troppo poco per riaprire l'incontro, che finisce in dieci contro dieci per le espulsioni di Carbonaro prima e di Masturzo dieci minuti dopo. ma. po.
Spogliatoio Il tecnico Pirone fa eco alle dichiarazioni dell’attaccante Murano
«I complimenti non fanno classifica» PIANURA. Aria di rammarico e dispiacere quella che serpeggia nello spogliatoio dello Sporting Genzano. Bene inteso, venire a Pianura a fare punti non era semplice. I campani, oltre ad essere la seconda forza del campionato insieme alla Nocerina, sul proprio campo non avevano mai perso collezionando otto vittorie e tre pari. Eppure l'amaro in bocca non può non esserci considerati i primi 26 minuti giocati con il massimo della concentrazione e dell'ardore. Pressing sul portatore di palla, linea difensiva alta e Pianura schiacciato, frastornato, in difficoltà. Padroni di casa incapaci di trovare la verticalizzazione giusta per portare pericolo alla retroguardia biancorossa. Difesa lucana attenta e molto vicina al centrocampo. Un plauso va fatto sicuramente a Murano che si è sobbarcato il lavoro di rilegatura fra la mediana e l'unico punto di riferimento avanzato, Impagliazzo. «Sono contento dei complimenti - afferma Murano ma il risultato, purtroppo, non ci premia. Siamo partiti benissimo, reggendo il confronto con una squadra di caratura superiore. Loro hanno segnato alla prima occasione
ed hanno raddoppiato dopo appena due minuti. Noi stavamo giocando bene ma quell'uno-due ci ha tagliato sicuramente le gambe. Però dopo ci siamo riorganizzati ed abbiamo provato a cercare il gol che riaprisse la gara senza, tuttavia, avere fortuna. Nel secondo tempo loro si sono chiusi bene ed hanno potuto giocare in ripartenze». Ovviamente dispiaciuto anche il tecnico Pirone, che ha rimediato anche un'espulsione al 36' per aver protestato contro il medesimo provvedimento combinato a Masturzo, reo secondo l'arbitro di un fallo di simulazione in area flegrea. Il difensore a “causa” della simulazione è stato costretto ad abbandonare il campo in barella (curioso il siparietto che ha visto l'arbitro espellere il centrale quando questi era disteso sulla portantina della crocerossa). «Sono sicuramente soddisfatto per la prestazione in generale dei miei esordisce Pirone - non posso esserlo, naturalmente, per il risultato. Abbiamo disputato un buonissimo primo tempo, macchiato dai due gol presi che ci hanno sicuramente affossato. Era difficile a quel punto ribaltare la situazione, fuori casa e con una squadra
Claudio Pirone e in alto Murano
di fronte come il Pianura. Quello che posso dire è che dobbiamo analizzare tutti gli errori commessi e farne esperienza perché il campionato continua e noi dobbiamo salvarci. Purtroppo domenica abbiamo un'altra trasferta
terribile contro la Nocerina, però noi non dobbiamo pensare a chi abbiamo di fronte, dobbiamo solo cercare di esprimere quello che sappiamo fare e sono sicuro che così il nostro traguardo lo centreremo». A certificare la buona
prestazione dei lucani ci sono anche le dichiarazioni di mister Gargiulo: «Il Genzano ci ha messo in difficoltà, ha giocato un gran primo tempo. Noi siamo stati fortunati nelle due occasioni dei gol con questi tiri da fuori area che
hanno messo in difficoltà il loro portiere. Nel secondo tempo però abbiamo messo diverse volte l'uomo solo davanti al portiere, per questo credo che il risultato alla fine sia giusto». ma.po.
Sport 41 Quarta sconfitta consecutiva per i campani e crisi tecnica aggravata Lunedì 23 febbraio 2009
Francavilla, due frecce Del Prete e Zagaria regolano il coriaceo Angri PAGELLE FRANCAVILLA DE BLASIO (6) - come al solito si comporta egregiamente vigilando attentamente dalle parti della propria porta. MILELLA (6) - sulla fascia destra, difende e attacca, dimostrando una buona personalità. ROMANIELLO (6,5) - schierato dal tecnico serbo al centro della difesa, in coppia con Zangla, fa in pieno il suo dovere. ZANGLA (7) - ancora una volta l’esperto centrale sinnico, si comporta alla grande. Ha controllato a dovere le azioni avversarie, con tutta la sua esperienza. NICOLAO (6) - il giovane Nicholas, sulla fascia di sua competenza ha fatto quello che l’allenatore gli aveva ordinato. LA NEVE (5,5) - poco lucido e molto approssimativo, viene sostituito ad inizio ripresa da D’Amico, PIOGGIA (6) - corre e si sacrifica in mezzo al campo ed in alcune occasioni si rende pericoloso. SCARNATO (5) - al rientro dalla squalifica pressa e cerca di spezzare l’azione avversaria, ma non sempre gli riesce. CAMPO (6,5) - crossa delle palle interessanti per i compagni. Sulla fascia sinistra e poi su quella destra. Suo il calcio d’angolo che consente a Del Prete di portare in vantaggio il Francavilla. DI SENSO (6,5) - schierato dal primo minuto a sostegno di Del Prete, fa vedere la sua voglia e il suo talento a sostegno della squadra. DEL PRETE (7) - sblocca il risultato ad inizio ripresa con un gran tiro che porta in vantaggio i suoi. Come al solito il capitano dei sinnici lotta su tutti i palloni. D’AMICO (5,5) - entra ad inizio ripresa al posto di La Neve, ma crea poco nella manovra della squadra. ZAGARIA (7) - mandato in campo ad inizio ripresa, fa valere la sua prestanza fisica e realizza la rete del definitivo 2-0. LAZIC (7) - Il tecnico serbo, cerca in tutti i modi di condurre in porto la vittoria e ci riesce. Contro un avversario ostico. Azzeccato il cambio con l’ingresso di Zagaria.
FRANCAVILLA ANGRI
2 0
FRANCAVILLA SUL SINNI (4-4-2): De Blasio 6; Milella 6, Zangla 7, Romaniello 6,5, Nicolao 6; La Neve 5,5 (5’ st D’Amico 5,5), Pioggia 6, Scarnato 5 (5’ st Zagaria 7), Campo 6,5 (30’ st Gioia sv); Del Prete 7, Di Senso 6,5. A disp.: Masi, Cocina, Marziale, De Palo. All.: Lazic 7. ANGRI (4-4-2): De Rosa 5, Formisano 6, Cacace 5,5, Galliano 5,5, De Sio 5; Della Femina 5 (25’ st Bennato 5,5), Amarante 6, Vezzoli 5,5, Somma 5,5 (25’st Radicchio 5,5); Vitale 5,5 (1’ st Zerillo 5,5), Amoroso 5,5. A disp.: Cortese, Lambiase, Picariello, Galdi. All.: Erra 5,5. ARBITRO: Frizza di Perugia 6. RETI: 10’st Del Prete (F), 49’st Zagaria (F). NOTE: spettatori 400 circa, con una piccola rappresentanza ospite. Ammoniti: Vitale (A), Di Senso (F), Milella (F), Della Femina (A).Angoli 3-0 per il Francavilla. Recuperi: pt 1’; st 4’. FRANCAVILLA SUL SINNI – Il Francavilla si aggiudica i tre punti in una gara resa difficile dal gran freddo e da un avversario che si è limitato a non rischiare più di tanto. La compagine grigiorossa angriese, con la sconfitta incassata, la quarta consecutiva, vede complicarsi maggiormente, il cammino verso la salvezza diretta. Mister Erra, ha dovuto rivedere l’undici iniziale, a causa degli acciaccati Galdi, De Rosa, Zerillo e Radicchio e degli assenti Fabbricatore e Manzo, che in settimana avevano avuto problemi con l’influenza. Il tecnico serbo Lazic invece, aveva a disposizione gli uomini migliori, cosa che non accadeva da parecchio tempo. Al 3’ i padroni di casa, si rendono pericolosi su calcio di punizione battuto da Di Senso, che serve in area Zangla, ma il suo tiro in scivolata è respinto da De Rosa. Un minuto dopo, ancora Francavilla, ma il colpo di testa dello stesso Zangla su un’azione di calcio d’angolo, esce di poco alto sulla traversa
L’attaccante Genny Del Prete in azione ieri contro l’Angri
Due fasi della gara di ieri tra Francavila e Angri
della porta difesa da De Rosa. I sinnici spingono sull’acceleratore, al 7’ triangolo, Campo, Scarnato che gli restituisce palla, ma la sua conclusione
termina di poco a lato. L’Angri si fa vivo al 13’, con un tiro cross di Formisano che colpisce la parte superiore della traversa.
Spogliatoio Il tecnico campano Erra: «Gara equilibrata e decisa solo da due episodi»
Il bomber sinnico: «Loro si chiudevano bene» FRANCAVILLA – Al termine di un match molto combattuto, i padroni di casa la spuntano nei confronti dell’Angri che si è presentato al Fittipaldi per accaparrarsi dei punti. Una squadra quella di mister Erra che è giunta in riva al Sinni in una situazione poco felice, vista la posizione in classifica. In casa Francavilla, l’attaccante Del Prete autore del vantaggio ad inizio secondo tempo analizza un po’ la gara. «Sono contentissimo – dice il capitano sinnico – per i tre punti ottenuti, anche se all’inizio non eravamo partiti con il piglio giusto, però l’Angri non ci ha impensierito più di tanto. Noi – prosegue – nel primo tempo abbiamo cercato in più di una occasione di fare delle azioni palla a terra, ma forse un pò in modo confusionario». Infatti, l’undici di Lazic, ha cercato più di una volta di impensierire la porta ospite, ma l’imprecisione e forse la troppa foga non hanno permesso di impensierire più di tanto il portiere De Rosa, che in una occasione è stato salvato anche
La panchina del Francavilla ( foto in pagina: www.lasiritide.it)
dal palo. «E’ normale – continua Del Prete – che non potevamo creare più di tanto, loro si sono tenuti sempre bassi, chiudendosi a difendere. Poi, nel secondo tempo, con il campo rovinato e pesante, siamo riusciti a mettere in rete due palle fondamentali. Anche se sul piano del gioco non siamo stati brillanti, abbiamo ottenuto la vittoria, que-
st’anno ormai va così, non esprimiamo un bel gioco, quindi l’importante è salvarci il prima possibile». Il Francavilla, nonostante un campo rovinato dal maltempo dei giorni scorsi e con un avversario intenzionato a non rischiare più di tanto è riuscito ad intascare tre punti importantissimi per le sorti della classifica. Classifica appunto,
che vede adesso il team del presidente Franco Cupparo, occupare la settima posizione con trentadue punti. Nell’ambiente grigiorosso invece, umori diversi per come è andata a finire la gara. «Ritorniamo a casa a mani vuote – dice il tecnico Erra – peccato perché se avessimo avuto un po’ più di fortuna non saremmo qui a rammaricarci. La partita a mio avviso – continua – è stata equilibrata, loro hanno avuto subito un occasione con Zangla, poi noi abbiamo creato le nostre occasioni nel primo tempo. Il loro vantaggio – continua il tecnico - è stato avvantaggiato da un rimpallo che ha favorito Del Prete ad andare in rete. L’occasione nostra con Della Femina, poteva essere sfruttata meglio, però ormai è andata così. Comunque tutto sommato, la gara è stata equilibrata, decisa dagli episodi, con il Francavilla bravo a saperli sfruttare e noi meno bravi a crederci». cl. so.
Il Francavilla risponde al 16’ con un gran tiro di Campo, ma la palla sfiora il palo alla sinistra di De Rosa. I padroni di casa anche se in modo confusionario attaccano e creano. Al 32’ è ancora Francavilla, cross di Milella, colpo di testa di Del Prete, De Rosa respinge, ma lo stesso attaccante calcia al lato di un soffio. Al 34’ la squadra di mister Erra, si affaccia dalle parti della porta avversaria, calcio di punizione battuto da Vezzoli in area, per la testa dell’accorrente Cacace, ma la palla sfiora il palo alla sinistra di de Blasio. Nella ripresa i lucani sostituiscono Scarnato con Zagaria, e La Neve con D’Amico. Al 9’ i padroni di casa, vanno vicini al vantaggio, cross di Campo per la testa del neo entrato Zagaria, ma la sfera sbatte contro il palo. E’ il preludio al goal che arriva un minuto dopo. Calcio d’angolo battuto da Campo, la palla arriva sui piedi di Del Prete, che lascia partire un gran tiro, che batte l’incolpevole De Rosa. L’Angri crea la sua migliore palla goal al 18’, cross dalla fascia in area per Della Femina, che tutto solo, calcia al lato. Al 20’ ancora i rossoblu a sfiorare il raddoppio, cross di D’Amico in area, per Pioggia, ma la sua mezza girata al volo, termina tra le braccia di De Rosa. Il Francavilla vuole chiudere i conti ed attacca, al 35’ Nicolao prova la botta dai venticinque metri, ma De Rosa blocca a terra. Al 41’ ci prova Zagaria, che prende in controtempo la difesa ospite, ma il tiro sfiora il palo. L’Angri subisce gli avversari, che trovano il raddoppio nel recupero, con un gran tiro di Zagaria dai venticinque metri, che chiude la gara sul 2-0. Tre punti importanti incamerati dalla squadra del presidente Franco Cupparo in vista di una fase del campionato che deciderà parecchio in termini play off visto che ci sono sette squadre in lotta per quello che sembra l’ultimo posto disponibile a disputarli. Claudio Sole sport@luedi.it
Grottaglie si arrende al Bacoli che torna in corsa per i play off SIBILLABACOLI GROTTAGLIE
2 1
SIBILLA BACOLI (3-4-3): D’Antonio; Rainone, Vorzillo, Zinno; Manna (34’ st Lepre), Dinolfo, Giliberti, Criscuolo; Coquin (34’ st Esposito), Pastore, Poziello. A disp.: Luongo, Lepre, Zamparelli, Bavero, Niola, Esposito, Venditto. Allenatore: Carannante. GROTTAGLIE (4-4-2): Di Leo; Solidoro (31’ st Pirone), Camassa, Bennardo, Di Quinzio; D’Amario (23’ st Arcadio), Latartara, Marini, Carteni (13’ st Pastano); De Angelis, Fraschini. A disp.: Vitale, Favret, Ianneo, Pinto. Allenatore: Orlando ARBITRO: Lembo di Messina MARCATORI: 1’pt Coquin, 2’ st Pastore, 37’ st De Angelis NOTE: Ammoniti Solidoro, Latartara, Vorzillo e Pastore. Angoli 9-3 Grottaglie. BACOLI - Continua la serie positiva del Bacoli. Ospiti subito in vantaggio con un gol fantasma di Coquin che di testa colpisce la traversa ma nel ricadere la sfera, secondo il primo assistente dell’arbitro, varca la linea di porta. Inutile le incessanti proteste dei pugliesi. Il raddoppio arriva ad inizio ripresa e porta la firma di Pastore, abile a sfruttare in area un errato disimpegno. Il Grottaglie non molla, colpendo prima un palo con Fraschini e trovando poi la rete con De Angelis al 37’. Nei minuti finali la Sibilla blinda il risultato e porta a casa 3 punti importanti in chiave play-off.
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Sport
Lunedì 23 febbraio 2009
Risultati e classifica Atella M.-Valdiano L.
23ª giornata Marcatori
0-2
pt: 11’ (a) Caselle; st: 21’ Colombo
Avigliano-A. Cristofaro Rinv. Az Picerno-A. Tricarico
1-2
pt: 23’ Paterna (AZ), 45’ Scarfone (AT); st: 4’ Porfido (AT)
Banzi-Murese
Rinv.
C. Pisticci-F. Matera
1-0
pt: 2’ Gagliardi
Ferrandina-Policoro
2-1
pt: 24’ Castoro (P); st: 1’ Reis Laveira (F), 30’ Matrice (F)
Irsinese-Balvano
1-0
pt: 6’ Petraglia
Ricigliano-Vultur
3-0
st: 2’ Schiavo, 25’ Severino, 38’ (r) Minguzzi
Prossimo turno
24ª giornata 01/03/09 ore 15.00
A. Cristofaro-Irsinese A. Tricarico-Ricigliano Balvano-Atella M. F. Matera-Avigliano Murese-Ferrandina Policoro-C. Pisticci Valdiano L.-Az Picerno Vultur-Banzi
C. PISTICCI
55
23 17 4
2 51 12 12 10 2
0 28 5 11 7
2
2 23 7 39 +8
MURESE
49
22 15 4
3 37 15 11 8
3
0 21 7 12 7
1
3 16 8 22 +5
A. CRISTOFARO
48
22 14 6
2 42 16 11 8
2
1 25 9 11 6
4
1 17 7 26 +4
VALDIANO L.
45
23 12 9
2 46 21 11 7
3
1 27 10 12 5
6
1 19 11 25 0
POLICORO
40
23 11 7
5 34 25 11 8
3
0 14 2 12 3
4
5 20 23 9
RICIGLIANO
35
23 10 5
8 30 24 12 7
3
2 19 10 11 3
2
6 11 14 6 -12
AVIGLIANO
34
22 11 1 10 37 32 11 7
1
3 27 17 11 4
0
7 10 15 5 -10
A. TRICARICO
33
23 10 3 10 38 33 11 7
1
3 24 13 12 3
2
7 14 20 5 -12
AZ PICERNO
29
23 9
2 12 26 42 12 7
2
3 16 14 11 2
0
9 10 28 -16 -20
IRSINESE
28
23 7
7
9 24 27 12 6
3
3 15 11 11 1
4
6
9 16 -3 -19
FERRANDINA
28
23 7
7
9 25 31 12 5
4
3 17 13 11 2
3
6
8 18 -6 -19
ATELLA M.
27
23 7
6 10 23 35 12 6
2
4 13 13 11 1
4
6 10 22 -12 -20
F. MATERA
23
23 7
2 14 27 44 11 6
0
5 18 18 12 1
2
9
9 26 -17 -22
BANZI
13
22 3
4 15 18 45 11 3
2
6
2
9
9 30 -27 -31
BALVANO
12
23 3
3 17 19 50 11 3
3
5 15 21 12 0
0 12 4 29 -31 -33
VULTUR
11
23 3
2 18 16 41 11 2
2
7 10 17 12 1
0 11 6 24 -25 -34
9 15 11 0
-5
17 Reti: Salamone (V.Lauria) 14 Reti: Grieco (1) (C.Pisticci) 13 Reti: Bozzi (1) (A.Tricarico); Mels (2) (C.Pisticci) 11 Reti: Petilli (1) (Avigliano), Di Senso (Murese); 10 Reti: Montenegro (A.Cristofaro); Messeri (1) (Ferrandina); Zizzamia (3) (Policoro) 9 Reti: Fiorino (1) (Irsinese) 8 Reti: Gagliardi (C.Pisticci); Russo (Policoro) 7 Reti: Leone A. (A.Cristofaro); Libutti (Atella); Di Cecca P. (F.Matera); 6 Reti: Villano, Volturno (A.Cristofaro); Scarfone (3) (A.Tricarico); Dutra (Murese); Sanseviero Di Falco (V.Lauria) 5 Reti: Carriero (Atella); Porfido (A.Tricarico); Santopietro (1) (Avigliano); Severino (Balvano); Mancini (1) (Banzi); Fiorentino (F.Matera); Antohi (Murese); Nigro (Policoro) 4 Reti: Larotonda G. (2) (Atella); Damiano, Di Pietro (Avigliano); Bochicchio, Caivano (AZ Picerno); Bavaro F. (Banzi); Gogoni, Grieco (2) (Ferrandina); Farinola D. (1) (F.Matera); Pecoriello G. (1) (Irsinese); Castoro (Policoro); Di Brizzi, Zuccarelli (V.Lauria) 3 Reti: Sparapano (A.Tricarico); Tornillo (Avigliano); Ciardiello (2), Mastroberti (1) (AZ Picerno); Cilibrizzi (Balvano); Petraglia (Irsinese); Giordano, Sgambati (Ricigliano); Rapolla (1) (Vultur)
Buona la prova dei materani. Valente allunga sulle inseguitrici fermate dal maltempo
Lampo Gagliardi, il Pisticci riparte Spenti e infreddoliti i gialloblu tornano al successo PISTICCI F. MATERA
1 0
PISTICCI Coretti, De Nittis, Casale, Buonomo, Di Maria, Cozzolino (13' s.t. De Biasi), Cirigliano, Lavecchia, Gagliardi, Regina, Grieco.A disp: Esposito, Giuliani, Guarino, Lorenzatti.All.: Valente FORZA MATERA Di Mola, Lamacchia, Acito, Cocchiararo, Gagliardi, Palladino, Cancellieri, Biondino, Mancini, Cambio (1' s.t. Andreotti), Scambi.A disp: Spano, Nicoletti, Matera.All.: Liuzzi RETE : Gagliardi 2' p.t. ARBITRO : Caprioli di Venosa (Cantiani -Guida) NOTE Ammonito: Lavecchia. Spettatori 400 circa. Giornata fredda. Terreno in buone condizioni. IL FREDDO del “Michetti” gela le idee e le gambe di Pisticci e Forza Matera. Tra le due contendenti viene fuori una partita scialba, risolta in apertura dal gol partita di Gagliardi che restituisce la vittoria alla capolista dopo due pareggi consecutivi. Per il resto tanta noia e pochissime occasioni. I padroni di casa si limitano al compitino: costruiscono poco e sprecano un paio di occasioni buone per il raddoppio senza proporre un buon calcio. Anche se in questa fase della stagione e con una situazione di emergenza dalla quale i gialloble dimostrano di dover ancora uscire, i tre punti rappresentano sicuramente un dato importantissimo che consente al Pisticci di incamerare un successo prezioso ai fini della classifica e del morale, creando quelle condizioni ottimali per affrontare al meglio la prossima ed
impegnativa trasferta sul campo del Policoro. Il Forza Matera, dal canto suo, fa ancora meno. Subisce il gol, ma non riesce a reagire né a proporsi in fase offensiva, risultando sostanzialmente nullo in ogni aspetto per l'intero arco dei novanta minuti. D'altronde non era a Pisticci che l'undici materano doveva cercare punti per una salvezza alla quale si sta lavorando soprattutto fra le mura amiche, dove il Forza Matera sa trovare quella marcia in più contro le dirette concorrenti nella lotta per non retrocedere e, soprattutto, per evitare i play out. Bastano due minuti al Pisticci per far pendere il risultato dalla sua parte. Grieco apre per Gagliardi ben appostato nel cuore dell'area sul filo del fuorigioco. La difesa del Forza Matera sale male e l'attaccante gialloble ne approfitta con un controllo decisivo che lo libera davanti alla porta e lo mette nelle condizioni migliori per calciare a rete. Il tocco angolato che batte Di Mola, a quel punto, è una formalità. Nonostante il gol del vantaggio, tuttavia, il Pisticci non riesce ad imprimere ritmo alla gara né a dare continuità al suo gioco e, con il passare dei minuti, si accontenta del minimo vantaggio, senza trovare il modo di pungere in fase d'attacco. L'eccezione, tuttavia, capita al minuto 19, quando Grieco si ritrova la palla fra i piedi in posizione leggermente defilata sulla sinistra, nel vivo dell'area, ma calcia sul portiere sciupando l'occasione per il raddoppio. Sugli sviluppi del conseguente corner Gagliardi sbuca dalle retrovie, ma il suo
Inter club lucani a Milano
Gagliardi, ieri in gol (gialloble.com)
piatto destro è debole e centrale. Come debole è anche la girata di Regina che al 31' raccoglie un assist di Gagliardi. Al 45' potrebbe andare in gol Grieco, ma a pochi passi dalla porta l'inserimento di Regina che batte a rete anticipando il compagno risulta viziato da una posizione di fuorigioco e, di fatto, ostacola proprio Grieco che avrebbe potuto raccogliere e realizzare una rete regolare. Il tempo si chiude con un spunto personale di Casale il cui tiro viene deviato in corner. Nella ripresa accade ancora meno. Al 6' il Forza Matera non approfitta dell'unica occasione dell'incontro. Il neo entrato Andreotti si ritrova lanciato in contropiede, ma il suo tentativo di beffare Coretti viene sventato con prontezza dall'estremo difenso-
re gialloble che esce con buona tempistica e chiude di piede. Al 18', infine, Cirigliano va di testa sugli sviluppi di un corner, un difensore appostato sulla linea devia di testa sulla traversa e poi sbroglia, riuscendo a liberare l'area. C'era curiosità per l'esordio, fra le fila gialloble, di Salvatore Buonomo che si è presentato al “Michetti” con le caratteristiche di un mediano di ordine, attento in fase di posizionamento e pronto a dettare il passaggio in una parte nevralgica del campo. Domenica a Policoro, con il rientro di Guarino e Farinola, terminerà l'emergenza a centrocampo e Valente potrà nuovamente avere diverse soluzioni per costruire e schierare un undici maggiormente in grado di produrre gioco ed incidere. Roberto D’Alessandro
RIONERO – Nella città del Vulture, alla vigilia della partita di calcio di Champions League Inter – Manchester U., che si svolgerà allo stadio San Siro di Milano domani, martedì 24 febbraio, grande raduno nerazzurro degli Interclub di Basilicata. L’iniziativa è dell’Inter Club Vulture “Angelo Moratti” – Sezione di Rionero in Vulture – che ha organizzato presso l’auditorium del locale centro sociale “Pasquale Sacco” il suddetto raduno e la trasferta a San Siro con tre pullman. Infatti i tifosi nerazzurri della Basilicata saranno nella cittadina vulturina nella serata del 23 febbraio dove, alle ore 22,00, presso la struttura sociale rionerese, l’Inter Club Vulture ha organizzato l’incontro dei club lucani per dare loro la giusta accoglienza e per organizzare la partenza per Milano. Nel corso della serata si svolgerà la cerimonia di premiazione dei presidenti di altri Inter Club e agli ospiti sarà offerto un ricco buffet con prodotti locali. “Siamo sinceri – ha scritto in una nota Michele Traficante, vice presidente Inter Club Vulture – al di là di quella che può essere la passione per qualsiasi squadra di calcio, tali iniziative rappresentano un importante momento di confronto e di crescita sociale e civile di ogni comunità”. Mentre nel volantino della
sezione di Rionero in Vulture dell’Inter Club “Angelo Moratti”, dal titolo “Raduno nerazzurro e trasferta a San Siro occasione dell’incontro di calcio di Champions League Inter- Manchester United, previsto per il 24 febbraio 2009 a Milano” si legge: “I tifosi nerazzurri lucani sosterranno la loro gloriosa Inter dagli spalti dello stadio di San Siro senza far mancare nulla agli uomini di Moratti: entusiasmo, passione per lo sport, profondo spirito di unità . . . e gli scenografici striscioni per dire: «ci siamo anche noi! gli interisti di Basilicata». Raggiungeranno Rionero in Vulture, lunedì 23 febbraio, unitamente ad Antonio Giuzio, coordinatore regionale degli Inter Clubs. Questo in dettaglio il programma dell’iniziativa, in cui si invita la cittadinanza tutta, interisti e non, a partecipare per affermare i veri valori dell’accoglienza, dell’unità e dello sport, quello sano che guarda al rispetto reciproco: ore 21,30 – Raduno nerazzurro presso Centro Sociale; ore 22,00 – Conferenza stampa; ore 22,30 – Cerimonia di premiazione dei presidenti dei club interisti lucani – Saluto del sindaco e della Giunta municipale; ore 22,45 – Buffet; ore 23,00 – Partenza dei tre pullmans per Milano. Michele Rizzo sport@luedi.it
Sport 43 Polemiche arbitrali: i padroni di casa finiscono in nove, espulso anche il portiere Lunedì 23 febbraio 2009
Valdiano, tre punti d’autorità Un autogol e Colombo regalano il successo a Masullo ATELLA VALDIANO
0 2
ATELLAMONTICCHIO : Di Biase, Romaniello, Caselle, Larotonda V., Manfreda, Angelillo Mariano), Gamma, Strozza, Libutti (24’st Colangelo), Carriero, Rinaldi (10’pt Lanotte). A disp.: Guglielmi, Leccese, Tedesca, D’Annucci. All. Mecca (squalificato). VALDIANO RUGGIERO : Serra, Colombo, Discepolo, Di Falco, Calandriello, Torre, Di Brizzi (36’st Polito), Salvitelli, Sanseviero (43’st D’Alto), Cava, Zuccarelli. A disp.: Loguercio, Cacchio, Romano. All. Masullo. ARBITRO : Benevento di Potenza (Esposito-Petruzzelli) RETI : p.t. 41’ Caselle(A) (autorete) (A); s.t. 21’ Colombo (V) NOTE : terreno di gioco al limite della praticabilità, temperatura rigida. Ammoniti: Strozza(A) e Discepolo(V). Espulsi: 45’ p.t. il portiere locale Di Biase; 44’ s.t. Romaniello(A) per doppia ammonizione. Angoli: 4 a 1 per il Valdiano. Recupero:p.t.+1’; s.t.+0’. ATELLA – Senza strafare e con il minimo sforzo il Valdiano Ruggiero Lauria ha espugnato il comunale della cittadina della Valle di Vitalba a spese di un autolesionista Atella Monticchio, che in av-
Microfono ai tecnici A fine gara questi i pareri dei due allenatori. Così mister Masullo: “il gol l’abbiamo trovato con un pizzico di fortuna, però poi abbiamo creato almeno altre due palle gol che sicuramente non avrebbero demeritato di finire in rete. Devo dire che abbiamo trovato una squadra avversaria un po’ con la testa altrove, forse anche un po’ nervosa dopo il primo gol e questo forse ci ha aiutati a portare a casa la vittoria nonostante l’assenza di cinque titolari. Dall’altra parte mister Mecca: “Una partita che per noi si è messa subito in salita con una sfortunata autorete, sapevamo che questa era una partita difficile. Però se non avessimo subito quel primo gol a freddo e l’espulsione del portiere, apparsa a me piuttosto affrettata, sull’1 a 0 si poteva anche vedere di tenere un po’ più la partita. m.r. Colombo
vìo di gara si è praticamente fatto male da solo. Correva l’undicesimo minuto quando a seguito di uno svarione generale della difesa il tiro a porta vuota di Di Brizzi è stato intercettato dal difensore Caselle ed è finito in rete. Il vantaggio, nonostante il freddo intenso, è stata una vera e propria doccia fredda per gli atellani che pur reagendo prontamente non sono riusciti a porre riparo alla défaillance. Al 15’ il centrale difensivo Manfreda, rimasto solo a guardia della propria area, ha fortunatamente messo una pezza, evitando il raddoppio degli ospiti, su Salvitelli lanciato a rete a seguito di una ripartenza degli ospiti. Al 23’ Libutti per i locali da buona posizione
ha messo oltre la traversa con un improbabile pallonetto mancando così la rete del pari. Al 26’ un bolide di Carriero dalla distanza è messo in angolo da Serra. Dopo una punizione al 37’ di Carriero dalla tre quarti respinta dalla difesa ospite, Salvitelli al 39’ ha colpito la traversa . Al 44’ Lanotte su cross di Angelillo ha sfiorato l’incrocio dei pali alla sinistra di Serra. Al 45’ per l’Atellamonticchio piove sul bagnato per l’espulsione del portiere Di Biase, reo per il direttore di gara di aver interrotto una chiara azione da rete con le mani fuori dalla propria area di rigore. Nella ripresa per far posto al portiere Mariano dell’Atellamonticchio viene sacrificato Angelil-
lo e così l’undici locale è costretto a giocare tutto il secondo tempo in dieci. E ancora al 44’ della ripresa la squadra atellana è ridotta in nove uomini per l’espulsione di Romaniello per doppia ammonizione. Il raddoppio degli ospiti è arrivato al 21’ con un preciso rasoterra di Colombo a conclusione di una buona azione sulla sinistra del Valdiano. Dopo la seconda rete dell’undici di mister Masullo, l’Atella Monticchio non ha avuto più la forza né il morale per poter impensierire la squadra ospite per cui i locali sono usciti dal comunale con una sconfitta dignitosa, che nulla compromette ai fini della salvezza. Michele Rizzo
Gli ultras rioneresi al seguito della squadra nonostante la neve
Tracollo Vultur a Ricigliano Le firme campane di Schiavi, Severino e Minguzzi RICIGLIANO VULTURRIONERO
3 0
RICIGLIANO : Perna, Gaudioso, Schiavo, Piegari, Limmatola,Giordano,Tomasiello ( 1'st Severino), Cirillo, Verrone, Minguzzi, Mutarelli( 45'st Iannuzzi) A disp: Marcellino,Pietrafsea, Cuozzo, Clemente, Dente All.Dente VULTUR RIONERO Martone, Barbaro, Ditolve, Diperna, Chimenti,Rapolla,Lovasto, Di Donato ( 28'stD'Urso), Salnitro, Madonna, Moscato A disp: Lapenna,Vigiano, Larotonda, Lettieri,Marmona, Lavolte All. Finamore RETI: 3'st Schiavo, 25'st Severino, 38'st Minguzzi (r) ARBITRO: Capolupo di Matera (Ferrara - Barletta) NOTE Ammonito:Piegari. Angoli: 3-2 recupero: 1'3' IL RISULTATO di Ricigliano- Vultur premia i campani, che non perdono di mira i play-off. Sempre più fanalino di coda invece gli ospiti, che però sono stati
supportati dagli ultras per tutta la durata della gara, nonostante il gelo e i risultati negativi. I novanta minuti non hanno regalato grosse emozioni, nel primo tempo le squadre sembravano gelate come il clima. Davvero poche le azioni degne di nota dei primi quarantacinque minuti. La prima potenziale occasione del Ricigliano è firmata Limmatola, pericoloso nelle sue speciali punizioni. La prima occasione sul fronte opposto è al 25', con Madonna, davvero migliore in campo tra i bianco-neri. Prima dell'intervallo altra potenziale occasione per il Ricigliano con Tomasiello che crossa per Minguzzi. Nell secondo tempo la musica cambia, la gara entra nel vivo e si vede qualche azione in più. Il mister Dente effettua il cambio Tomasiello- Severino, e la mossa si dimostrerà vincente. Già dalle prime battute si crea più profondità, più incisività in ogni manovra. E infatti già al 3' il Ricigliano trova il vantaggio con Schiavo che colpisce il sette da posizione defilata. Si intravede una certa reazione dagli ospiti, che però in più di un'occasione devono fare i conti con un
L’ ex Petraglia in avvio dà il successo all’Irsinese IRSINESE BALVANO
1 0
IRSINESE Fiore, Piccinino, Laurieri, Girone, Pecoriello, Cristallo, Cardano (Cannito), Lorusso, Petraglia, Fiorino, Popolizio (Gasparro). All. Patella BALVANO Moretto, Cilibrizzi, Pentangelo, Turturiello P., Notaro, De Leonardis (Bovino C.), Piegari, Palladino, Moscato (Bovino M.) Grasso, Falcone. All Turturiello P. ARBITRO Cappiello di Matera (Mariano - Salvia)
RETE Petraglia 7’pt PASSA al primo affondo l’Irsinese di patella con la rete dell’ex di turno Petraglia. Di buono per la formazione materana c’è soltanto il risultato perchè il Balvano non ha assolutamente demeritato. Gli uomini di Turturiello infatti hanno reagito co grande veemenza al gol rapido dei padroni di casa rendendosi pericolosi in varie circostanze. I materano hanno quindi giocato di rimessa sfiorando il 2-0 ancora con Petraglia e con il palo di Fiorino.
AZPICERNO TRICARICO
attento Perna. Nell'azione succesiva potenziale occasione per Lovasto. Ma il Ricigliano non perde tempo per creare contropiedi, come al 20'quando Verrone crossa per Minguzzi, questo per Piegari, fermato però dalla difesa. Al 25' angolo per i padroni di casa, Severino ben piazzato aggancia e insacca il doppio vantaggio. Al 30' ancora Madonna pericoloso su punizione, ma senza esito. Al 26' Cirillo innesca un contropiede ma da esso ne scaturisce solo un corner. Al 37' la gara si conclude con il rigore realizzato con estrema freddezza e decisione da Minguzzi. Nel dopo partita mister Dente molto soddisfatto : “anche se nel primo tempo abbiamo creato poco, applaudo sempre i ragazzi e la scoietà per tutti i sacrifici che fa. Era una gara a doppio taglio, perché il Vultur veniva da risultati negativi, ma da buone prestazioni. Con l'innesto di Severino si è creata una maggiore profondità e questo ci ha permesso di sbloccarci. A volte pecchiamo solo di ingenuità, perché siamo una squadra giovane, ma facciamo sempre ottime prestazioni”.
1 2
PICERNO : Perillo; Buonansegna G.; Bochicchio; Olita; Naturale; Spera; Lottino V.; Sodo; Paterna; Matroberti; Quagliata (19's.t. Farenga). A disp.: Notargiacomo, Albano, Lottino A.; Russo; Pace. All. Di Mase. TRICARICO : Abbrescia; Maino; Scarfone; Grassani (25' Grassani F.); Chessa; Morgigno; Antini; Basile (44's.t. Cannito); Sparapano (20's.t. Palasciaro); Porfido; Bozzi. A disp.: Tedesco, Farella, Lorusso, Proggi. All. Abbrescia. ARBITRO : Santoro di Potenza (Petrone - Grilli). RETI : 23' Paterna (P); 45' Scarfone (rig.); 4's.t. Porfido (T).
Di Castoro e Reis Ladeira i centri
Il Ferrandina continua a correre FERRANDINA POLICORO
2 1
FERRANDINA : De Vincenzo, Granato, Filippelli, Bosso, Lanciano, Pignataro, Matrice (43' st Lo ponte), Ciardo, Reis Ladeira (20' st Messeri -47' st Massari), Grieco, Gogoni. A disp:Radesca, Ebro, Cardoso. All.Stigliano. POLICORO : Annunziata, Cicchelli, Panetta (42' st Pierro), Achillea, Nuzzi, Falcone (37' st Miraglia), Russo ( 37' st Ripa), Fumarola, De Stratis, Castoro, Zizzamia. A disp. Maida, Marta, Malucchi, Digno. All. Labriola ARBITRO : Colangelo di Potenza (Pescuma - Mekonem). RETI : 24' pt Castoro, 1' st Reis Ladeira, 30' st Matrice. NOTE : ammoniti: Granato, Lanciano,Fumarola, Achillea, Nuzzi. CONTINUA il momento sì del Ferrandina. A farne le spese un buon Policoro che fino a metà gara aveva accarezzato l'idea di tornare a casa con il risultato pieno e consolidare la sua posizione in zona play out. I padroni di casa partono al rallentatore. Il gioco stagna a centrocampo senza alcuna azione degna di nota. Ad approfittarne è il Policoro che va a bersaglio alla prima occasione, al 24', con una punizione da 50 metri di Castoro. Non proprio irreprensibile nella circostanza De Vincenzo. Immediata l'impennata di orgoglio del Ferrandina che prova a raddrizzare le sorti dell'incontro al 26' con una combinazione Grieco- Bosso neutralizzata da Annunziata. Senza esito l'ulteriore affondo al 37' di Bosso per Matrice che tira lento, consentendo al portiere di parare agevolmente. Poi sul finale di frazione sono Falcone (40') e Zizzamia (44') a impegnare De Vincenzo con due staffilate dal limite. La ripresa, invece, è un soliloquio rossoblu. A ristabilire le distanze provvede al 1' Reis Ladeira, lestissimo a ribadire in rete la respinta di Annunziata su
I padroni di casa recriminano per l’arbitraggio
Passa il Tricarico NOTE : Ammoniti: Quagliata, Perillo (P); Chessa, Abbrecia, Porfido; Palasciaro, Grassani F. (T). PICERNO - Il Picerno viene condannato da due clamorose sviste arbitrali. I giocatori locali a fine gara hanno reclamato vivacemente contro il signor Santoro di Potenza. La cronaca: al 23' ci pensa Paterna a portare in vantaggio i suoi di testa sugli sviluppi di un angolo. Al 41' Paterna è scatenato e dopo aver saltato tre difensori in area mette in mezzo a porta vuota, ma non trova
nessuno dei suoi compagni pronti per il tap-in Allo scadere il contestatissimo rigore assegnato al Tricarico. Porfido ben assistito prova a sorprendere Perillo che respinge, la palla viene controllata abbondantemente oltre la linea di fondo da Basile, cross in mezzo e palla che carambola su un braccio di un difensore picernese, il segnalinee alza la bandiera indicando che la palla è fuori, ma inspiegabilmente l'arbitro concede il rigore che capitan Scarfone trasforma. La seconda frazione si apre subito con un altro grossola-
Stigliano e, sotto, Labriola
conclusione ravvicinata di Gogoni. Sulle ali dell'entusiamo l'undici del presidente Capalbo già al 2' tenta il sorpasso con Matrice che, solo davanti al portiere, conclude alto sulla traversa. A riprovarci all'8 è Gogoni con una bordata dal limite, respinta in angolo da Annunziata. Ancora pericoloso il Ferrandina al 10' su punizione di Grieco dalla distanza respinta dal portiere e che per un soffio ancora Reis Ladeira non ribatte a rete. Sempre Grieco al 19' costringe Annunziata in angolo con una forte punizione dasinistra. Al 25' la prima azione d'attacco ospite. Un cross di Panetta per la testa di De Stratis finisce lontano dai pali. Immediata la replica dei rossoblu al 26' con Bosso che, sapientemente imbeccato da Grieco, sfiora il palo al volo. Finalmente al 30' il sorpasso. Grieco su punizione attraversa tutta l'area, tocca di tacco Matrice che mette in rete per il definitivo vantaggio. Per i rossoblu è festa. Margherita Agata m.agata@luedi.it no errore da parte del direttore di gara. Siamo al 2' quando Olita da fuori area cerca la conclusione di potenza, il suo tiro però viene fermato vistosamente dal braccio di un difensore, ma l'arbitro ancora una volta si dimostra non all'altezza e lascia proseguire. I padroni di casa perdono la testa e anche il match, infatti dopo due minuti arriva il gol di Porfido che dopo una serie di rimpalli insacca da fuori con un destro preciso che non lascia scampo a Perillo, coperto da i suoi stessi giocatori. Per il Picerno è una doccia gelida. Da segnalare al 12' il diagonale a fil di palo di Buonansegna e la punizione velenosa di Mastroberti al 24', le due uniche opportunità concesse da Santoro ai padroni di casa. Leonida Russo
44
Sport
Lunedì 23 febbraio 2009
Risultati e classifica B. Pleiade-Grottole
23ª giornata Marcatori
1-0
4' pt Schettino
Lagopesole-Vitalba
Rinv.
Latronico-Varisius
Rinv.
R. TOLVE
53
23 16 5
2 40 13 12 8
3
1 21 7 11 8
2
1 19 6 27 +6
B. PLEIADE
50
23 15 5
3 37 16 12 8
3
1 19 7 11 7
2
2 18 9 21 +3
VIGGIANO
48
23 14 6
3 35 14 12 10 1
1 23 5 11 4
5
2 12 9 21 +1
1-0
A. SCANZANO
43
23 12 7
4 34 10 11 9
2
0 22 1 12 3
5
4 12 9 24 -2
2-1
MIGLIONICO
43
23 12 7
4 33 20 12 5
4
3 16 12 11 7
3
1 17 8 13 -4
MOLITERNO
37
23 11 4
8 35 24 11 7
2
2 21 11 12 4
2
6 14 13 11 -8
15' pt Abbate, 43' pt Lancellotti, 37' st Albano
R. IRSINA
35
22 10 5
7 37 28 10 6
3
1 21 10 12 4
2
6 16 18 9
Viggiano-Bella
BELLA
34
23 10 4
9 27 25 11 7
1
3 12 6 12 3
3
6 15 19 2 -11
GROTTOLE
29
22 8
5
9 27 27 11 5
2
4 16 14 12 3
3
5 11 13 0 -15
PESCOPAGANO
22
22 5
7 10 32 33 10 3
5
2 19 12 12 2
2
8 13 21 -1 -20
VARISIUS
22
22 6
4 12 30 43 11 5
2
4 18 12 11 1
2
8 12 31 -13 -22
SANTARCANG.
22
23 6
4 13 21 35 12 6
1
5 18 17 11 0
3
8
VITALBA
20
22 5
5 12 30 33 11 3
3
5 17 13 11 2
2
7 13 20 -3 -24
LAGOPESOLE
16
21 4
4 13 14 36 11 3
1
7 10 18 10 1
3
6
4 18 -22 -27
S. MONTALBANO
11
21 3
2 16 10 55 12 1
2
8
4 24 10 2
0
8
6 31 -45 -34
9
20 1
6 13 9 39 10 0
5
5
8 17 10 1
1
8
1 22 -30 -35
Miglionico-Pescopagano 0-0 R. Tolve-A. Scanzano 39' pt Benedetto
S. Montalbano-R. Irsina 3' st e 19' st Nuzzi (SM), 6' st Savino (RI)
Santarcang.-Moliterno
0-3
3-0
10' st e 20' st Campisano, 40' st Piscopia
Prossimo turno
24ª giornata 01/03/09 ore 15.00
A. Scanzano-Viggiano Bella-S. Montalbano Grottole-Santarcang. Moliterno-Lagopesole Pescopagano-Latronico R. Irsina-Miglionico Varisius-B. Pleiade Vitalba-R. Tolve
LATRONICO
-9
3 18 -14 -25
18 Reti: Campisano (Viggiano) 14 Reti: Lambertini (Borussia P.) 12 reti: Montemurro (A.Scanzano); Savino (R.Irsina) 11 reti: Schettino (1) (Borussia P.) 9 reti: Rusciani (Borussia P.); Tataranni (Miglionico); Sanchirico (1) (Viggiano) 8 reti: Deceglie (2) (Miglionico); Molletta (Moliterno) 7 reti: Troiano (Bella); Papangelo N. (1) (R.Irsina); Postiglione (4), Ragone (R.Tolve) 6 reti: Chiruzzi (4) (A.Scanzano); Lancellotti (Moliterno); Gerardi, Tolve (R.Tolve); Bellomo (1) (Varisius); Di Bello (Vitalba) 5 reti: Di Tinco (Miglionico); Sanchirico (Moliterno); Bitetti (Santarc.) 4 reti: Benedetto, Prezioso F. (A.Scanzano); Moramarco (Grottole); Galeota (1) (Miglionico); Domenichiello, Montelli (1) (Varisius); Di Martino, Mancusi, Tomasillo (Vitalba) 3 reti: Frabetti L., Laviola, Puppio (A.Scanzano); Ricigliano M. (Bella); Campea, Puntillo, Scarnato (Grottole); Cirigliano (Moliterno); Gonnella, Zelante (Pescopagano); Potenza (R.Irsina); Carriero (Santarc.); Malvasi (S.Montalbano); Armaiuoli, Festa R. (1), Netti (Varisius); Piscopia (Viggiano); Gerardi, Verdecanna (Vitalba)
Battuto l’Atletico Scanzano con una gara attenta che ha limitato la formazione jonica
E’ Benedetto il match-winner Il Real Tolve conferma la sua leadership indiscussa REAL TOLVE SCANZANO
1 0
REAL TOLVE: Villa, Palo A., Santarsiero, Postiglione, Greppo, Mazzacane, Tolve (41' s.t. Rinaldi), Benedetto, Ragone, Pietrafesa, Damiano (18' s.t. Diana). A disp.: Paradiso, Montesano, De Angelis, Cortese. All. Camelia ATL. SCANZANO: Distefano, De Caro, Palermo, Frabetti L., Romano, Chiruzzi, Salerno (29' s.t. Puppio), Galitelli (35' s.t. Corleto), Montemurro (18' s.t. Laviola), Frabetti R., Benedetto. A disp.: Schirone, Prezioso, Sabato, Parisi, All. Calone ARBITRO: Asquino di Venosa (Lagrotta e Brancato) RETE: 39' p.t. Benedetto (T) NOTE: giornata fredda, terreno pesante, spettatori circa 300. Ammoniti per il Tolve Santarsiero e Greppo; per lo Scanzano Galitelli. Recupero: 1 min. p.t. ; 3 min. s.t. TOLVE - Si dice che i tabù esistono per essere sfatati. Il Tolve ci ha messo del tempo ma al quarto tentativo ci è riuscito. Tra lo scorso campionato e quello attuale, contro gli ionici, i giallorossi di casa avevano raccolto la miseria di un punto. La vittoria di ieri ha rimesso le cose a posto tagliando definitivamente fuori lo Scanzano dalla lotta per la promozione diretta. Partita piacevole che ha confermato, semmai ce ne fosse ancora bisogno, la superiorità del Tolve. Lo Scanzano ha limitato i danni non impensierendo mai un inoperoso Villa. Evanescente Montemurro che, annientato dalla retroguardia di casa, è stato sostituito al 18' della ripresa. La cronaca: punizione di Ragone al 5' che da l'illusione ottica del gol. Azione Benedetto - Ragone con quest'ultimo che conclude largo sul fondo. Il predominio
La coreografia dei Kaote, i tifosi del Real Tolve (si ringrazia Marco Potenza per le foto)
Spogliatoi Camelia fa 28 su 30
Calone dà merito alla capolista
La formazione dell’Atletico Scanzano di mister Franco Calone scesa ieri in campo a Tolve
Il tecnico Pinuccio Camelia e accanto Valerio Benedetto
territoriale del Tolve nei primi 20' minuti è imbarazzante. Al 35' calcio franco per gli ospiti con Frabetti L. che conclude debole e centrale. Al 39' il match-ball: azione insistita di Tolve che in rovesciata colpisce la traversa e trova pronto Benedetto a ribattere in rete. Il primo tempo non regala nient'altro di interessante. Al 4' della ripresa Pietrafesa, il migliore in campo, calcia ottimamente una punizione ma trova pronto Distefano a deviare in corner. Sugli sviluppi dell'angolo una rovesciata di Ragone per poco non mette in moto Benedet-
TOLVE - Per onore di ospitalità la prima domanda è per mister Calone. In cinque giorni avete incontrato Tolve e Borussia. Differenze? “Sono due squadre che meritano il salto di categoria. Ben attrezzate e che fino alla fine saranno protagoniste.” Come ha visto la partita odierna? “Il gol è nato da un nostro errore in fase di impostazione. Mi pare che non abbiamo concesso granché al Tolve però è anche vero che non abbiamo creato nulla. Il Tolve ha cercato e trovato meritatamente la vittoria. Noi comunque continuiamo sulla nostra strada e cercheremo di acciuffare un posto per i play off”. Passa la parola a mister Camelia. Può essere la partita che a livello psicologico dia la spinta definitiva per la fuga giusta?
to che arriva male all'appuntamento con la palla. Al 23' Benedetto conclude di poco fuori. Scambio Benedetto - Ragone e tiro debole del numero otto tolvese. Ci prova il neo entrato Diana al 27' ma tira alto. Un attivo Benedetto al 31' va al tiro, conclusione da dimenticare. Al 34' cross di Postiglione e Tolve sfiora solo la palla. Un Ragone in veste di assist - man serve Tolve ma Distefano è bravo e si salva. Capitan Postiglione su punizione al 38' la palla lambisce il primo palo. Doppio passo di Benedetto e Ragone al volo conclude di poco
fuori. Chiude la partita al 43' Pietrafesa, la cui conclusione viene deviata in angolo. Finisce qui. Tra i padroni di casa difficile trovare un difetto, una spanna sopra gli altri Pietrafesa, magnifico orchestratore del centrocampo, assistito da un superbo Postiglione. Insieme formano una delle coppie meglio assortite della categoria. Fra gli ospiti difficile individuare qualcuno che sia emerso dalla sufficienza con la quale sono scesi in campo. Attento l'arbitraggio. Gianluigi Armiento sport@luedi.it
“E' stata semplicemente la conferma di quanto di buono fatto finora. E' la mia decima partita a Tolve e su 30 punti a disposizione ne abbiamo conquistati 28. C'è convinzione nei nostri mezzi”. A voler trovare il pelo nell'uovo, forse possiamo dire che il Tolve, a tratti, si guarda troppo allo specchio? “La partita si poteva chiudere prima. Fin quando va bene non si può rimproverare nulla ai ragazzi”. Ribalta anche per Benedetto, match-winner. Gol e tre punti. Emozioni particolari? “Sono molto felice. Era da tanto che non segnavo un gol decisivo. E' il giusto premio alla squadra che sta lavorando seriamente durante la settimana e raccogliamo i giusti frutti la domenica. Il gol è per i tifosi”. g.a.
Sport 45 Dieci cartellini sventolati da Pascaretta: otto gialli e i rossi a Toscano e Viola Lunedì 23 febbraio 2009
Borussia, basta Schettino Un suo gol in apertura di gara annulla il Grottole BORUSSIA GROTTOLE
1 0
BORUSSIA: Pinelli, Schiraldi E., Buongiorno, Giannini, Santoro, Toscano, Ferrara (56' Margiotta), Graziano (88' Corvino), Nettis (75' Leone), Schettino, Lambertini. A disp. Suriano, Schiraldi S., Fontana, Gioia. All. Viola. GROTTOLE: Zaccaro, Trapanaro, Amodio, Buono (35' Di Pede), D'Alessandro, Allegretti P., Prisco, Palladino, Moramarco, Scarnato (70' Allegretti N.), Puntillo. A disp. Guerrieri, Alfarano, Iacovino, Degiacomo, Biscaglia. All. D'Ascanio ARBITRO: Pascaretta di Moliterno (Sapienza e eBonavoglia) RETE: 4' Schettino NOTE: Giornata fredda, campo in buone condizioni. Ammoniti: Schettino, Ferrara, Graziano, Buongiorno; Palladino, Trapanaro, D'Alessandro. Espulsi: Toscano, Viola. POLICORO - Pronostico rispettato, il Borussia con una rete siglata nella prima frazione di gioco risolve anche la
Schettino e Pinelli del Borussia Pleiade Policoro
pratica Grottole. Protagonista assoluto Pascaretta di Moliterno, che con 8 ammoniti e 2 espulsi ha probabilmente condizionato la gara. La partita è stata condotta dai padroni di casa senza problemi, non hanno mai rischiato nulla ed hanno sciupato diverse occasioni per arrotondare il risultato. Il Borussia al 4' passa in vantaggio, Schettino riceve un'invitante palla in area, grande gesto tecnico dell'attaccante che con una mezza
rovesciata trafigge l'incolpevole Zaccaro. Al 12' punizione dal limite per la squadra ospite batte Moramarco, Pinelli attento neutralizza. Al 17' ancora un calcio da fermo batte lo stesso Moramarco ma nulla da fare. Al 31' discesa sulla fascia di Lambertini, serve a centro area, un'invitante palla ma nessuno è pronto a deviare in rete. Al 35' il Borussia perde il centrocampista Toscano, fallo su Buono e rosso diretto; il malcapitato viene
accompagnato al pronto soccorso per accertamenti. In pieno recupero, unica azione pericolosa degli ospiti, uscita poco ortodossa di Pinelli che smanaccia il pallone su Moramarco offrendogli la possibilità di ribadire il pallone in rete, ma fortunatamente sbaglia. Inizia la ripresa con lo stesso andazzo, il Borussia che conduce la gara e il Grottole che cerca di ripartire in contropiede. Al 47' con un'ottima girata in area è Lambertini a impegnare Zaccaro. Ancora, al 52' il solito Lambertini riceve palla da Schettino che al volo impegna severamente il portiere. La partita continua senza grandi giocate fino al 79' quando Lambertini si trova fra i piedi la palla del due a zero offertagli con un passaggio smarcante da Schettino, ma sbaglia clamorosamente calciando addosso al portiere. Si chiude la gara con la soddisfazione dei padroni di casa e con la rabbia degli ospiti che non hanno saputo sfruttare la superiorità numerica per più di cinquanta minuti. Roberto Martino sport@luedi.it
Decisivo anche Bellino che neutralizza un penalty calciato da Papangelo
Nuzzi rilancia il Montalbano La doppietta della punta jonica stende il Real Irsina MONTALBANO REAL IRSINA
2 1
MONTALBANO: Bellino, Potenza, Sergio, Bisignano, De Carne, Sergi S., Cipriano D. (70' Gorgoglione), Stucci, Nuzzi (91' De Francesco), Sgargi, Duca (50' Montervino). A disposizione: Buonfiglio, Cipriano F., Lapiscopia, Galeazzo. Allenatore: Diazenna. REAL IRSINA: Lolaico, Colamassaro, Addamiano, Masiello (63' Chiarappa), Santangelo, De Biasi (52' Cataldi), Cataldo, Abruzzese, Papangelo N., Palo (67' Magro), Savino. A disposizione: Carlucci, Rizzi, Papangelo G., Graziadei. Allenatore: Rizzi. ARBITRO: Passannante di Potenza (Picerno e Amati) RETI: nel s.t. al 3' e al 19' Nuzzi (M.), al 6' Savino (I.) NOTE: temperatura rigida; terreno in buone condizioni. Spettatori 150 circa. Ammoniti: Bellino, Sergio, De Carne, Montervino e Sgargi (M.), Savino (I.) MONTALBANO JONICO- Tanto tuonò che piovve. Lo Sporting conquista la prima vittoria interna, espugna il 'Dellorusso' e può finalmente assaporare l'ebbrezza del successo pieno, dopo una lunga attesa. Ma è mancato
Maurizio Bisignano del Montalbano
davvero poco che anche questo appuntamento fosse mancato. Gran parte del merito dei tre punti va alla punta Nuzzi, che ha realizzato due reti, tra l'altro di ottima fattura, e al portiere Bellino, che ha salvato il prezioso successo parando un calcio di rigore a 7 minuti dalla fine e negando il pareggio agli irsinesi. L'over 40 con-
tinua a far miracoli, non è nuovo a queste imprese. Un primo tempo dal gioco confuso e spezzettato su tutti e due i versanti con rare occasioni da rete. Ci provava Cipriano D. al 23' sparando in rete e permettendo a Lolaico di fare la sua brava figura; Papangelo al 25' tentava con un pallonetto a girare, ma Bellino era vigile; Nuzzi al 38' s'incuneava tra i difensori, ma la sua girata a rete veniva respinta dal n. 1 ospite di piede. Si accende la gara nella ripresa. Già al 3' su punizione dall'out destro Nuzzi raccoglie e di piatto destro deposita in rete: fiuto del gol ed esperienza. Gli ospiti protestano per un presunto fuorigioco, ma l'arbitro concede la rete. Solo tre minuti dopo arriva il pari con Savino, lesto a mettere in rete da due passi. Al 19' ci pensa ancora Nuzzi a riportare gli jonici in vantaggio: dall'out sinistro palla lunga a girare sull'altro palo e in rete. Emozioni finite? De Carne non ci sta: su un cross lungo in piena area fallo di mani netto e calcio di rigore. Ma Papangelo N. si fa incantare da Bellino, che abbranca la sfera e chiude in cassaforte il vantaggio. Null'altro fino alla fine. Per il Montalbano è festa grande, ma i problemi rimangono. Antonio Romano sport@luedi.it
Il Moliterno a segno per tre volte Santarcangiolese con le ossa rotte SANTARC. MOLITERNO
0 3
SANTARCANGIOLESE: Sanseverino, La Canna, Armentano, Di Taranto, Lo spinoso, Izzo, Aurelio, Casalingo, Doma, Carriera, Bello. MOLITERNO: Fittipaldi Abbate, Cirigliano, Lasalvia, Mastrangelo, Petrocelli (30' st Crisci), Fratantuono, Albini, Aresta (25' st Albano), Sanchirico, Lancellotti (38' st Visecunte) ARBITRO: Di Noia Di Potenza (Alagia - Armandi) RETI: 15' pt Abbate, 43' pt Lancellotti, 37' st Albano
RISCATTO del Moliterno. Dopo la sconfitta della settimana scorsa in casa contro la Pleiade Policoro per tre a zero, il team allenato da Vignati, ieri pomeriggio, ha battuto lontano dalle mura amiche la Santarcangiolese. Tre a zero è stato il risultato finale grazie ai gol di Abbate, Lancellotti nel primo tempo e Albano nella ripresa. Ottima vittoria e tre punti importanti per la formazione moliternese, ora a quota trentasette in classifica, mentre brutto stop per la Santarcangiolese che resta fermo a ventidue lunghezze. Ad aprire le danze è stato
l'eurogol di Abbate al 15' del primo tempo. L'atleta moliternese è stato bravo a sorprendere Sanseverino con un gran tiro dai trenta metri. Il raddoppio ospite è arrivato a due minuti dal termine della prima frazione con Lancellotti lesto a bucare la rete santarcangiolese con un tiro preciso dal limite dell'area di rigore che si è insaccato sotto la traversa. Nel secondo tempo il Moliterno è stato bravo ad amministrare la gara ed a pungere ancora una volta, al 37', con Albano ben servito da Lanellotti. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Parità a reti inviolate a La Martella
Miglionico gelato dal Pescopagano
Il portiere Capozzi (www.miglionicocalcio.it) e Miele espulso per somma di ammonizioni (www.pescopagano1926.altervista.org)
MIGLIONICO 0 PESCOPAGANO 0 MIGLIONICO: Capozzi, Menzella, Battilomo, Giordano, Sabatelli, Galeota E, Corleto (30’ st Giampetruzzi), Salluce, Deceglie, Tataranni, Scandiffio (14’ st Di Tinco). A disposizone: Prisco, Galeota D, Santochirico, Fattore, Grande. Allenatore Paterino. PESCOPAGANO: Altera, Perillo, Di Fazio, Tavarone, Miele, Lotano (24’ st Lanza V), Capasso, Lanza A, Gonnella, Pelosi, Vicinanza (43’ st Zelante). A disposizione: Loianno, Tringariello. Allenatore Toscano (squalificato, in panchina Napoli). ARBITRO: Tomasulo di Venosa (Gioia e Russo). NOTE: giornata gelida e ventilata. Terreno in buone condizioni. Espulso al 41’ st Miele per somma di ammonizioni. Allontanato dalla panchina il dirigente del Miglionico, Grande. Ammoniti: Corleto e Menzella per il Miglionico; Lanza A e Perillo per il Pescopagano. Angoli: Miglionico 8, Pescopagano 3. Fuorigioco: Miglionico 12, Pescopagano 4. Recuperi: 0’ pt e 4’ + 1’ st. MATERA - Il Miglionico non va oltre lo zero a zero contro un buon Pescopagano. La formazione in maglia nera non riesce a fare il regalo di compleanno al suo allenatore Michele Paterino, che chiedeva da questa sfida i tre punti. Ed alla fine a risultare decisivo è
il portiere Capozzi che si oppone in maniera magistrale alle conclusioni di Gonnella e compagni. Nel finale il forcing del Miglionico non produce l’effetto sperato e al triplice fischio il risultato è ancora fermo sullo zero a zero. La cronaca della gara si apre con la combinazione tra Gonnella e Vicinanza con il primo che va alla conclusione costringendo Capozzi all’intervento. Al 14’ è ancora l’asse Gonnella-Vicinanza a creare pericolo alla retroguardia miglionichese: ne viene fuori un corner. Al 23’ Capozzi si oppone con il petto ad una deviazione di Perillo sulla punizione di Capasso. Al 36’ la prima vera occasione per i padroni di casa: nel giro di pochi secondi prima Deceglie e poi Tataranni provano a sbloccare il risultato, ma Altera si oppone bene. La ripresa si apre con Capazzo che buca centralmente il Miglionico, ma la sua conclusione è fuori dallo specchio della porta. Al 12’ i locali chiedono vanaente un penalty per un presunto fallo di mano in area di rigore. Al 15’ prova Deceglie con un colpo di testa. Al 17 Capozzi è super a neutralizzare Gonnella e Lotano in rapida successione. Al 22’ Tataranni conclude fuori misura. Al 40’ Deceglie spreca quello che sembrava un rigore in movimento. Prima della fine è Di Tinco a non aver fortuna. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Due squilli del bomber e sigillo di Piscopia contro il Bella
Viggiano, Campisano superstar VIGGIANO BELLA
3 0
VIGGIANO: L aurita, Casella, Stefani, Marchese, Sabia, Racina, Laneve, Piscopia, Campisano, Sanchirico, Cicchetti. All. Villani BELLA: Uva, Maruggi, Gliubizzi, Troiano, Remollino, Angrisani E, Parisi, Vitiello, Tummillo, Aliano, Parisi M. All. Del Pino ARBITRO: Capolupo di Matera (Franciosa e Delfino) RETI: 10' st Campisano, 20' st Campisano, 40' st Piscopia TRIPLETTA del Viggiano. Vittoria della formazione allenata da Villani che si è sbarazzata del Bella con un perentorio 3-0 firmato dal doppo Campisano (sempre più capocannoniere con 18 reti, ndr) e Piscopia. Dopo un primo
tempo giocato alla pari, con un Viggiano un po' più spregiudicato ma ben fermato dal Bella, è seguita una ripresa tutta in discesa per i padroni di casa che sono andati in vantaggio con il bomber Campisano al 10'; dieci minuti più tardi, il numero nove locale si è ripetuto, mentre a cinque minuti dal termine del match Piscopia ha siglato il terzo gol. “E' stata una bella gara - ha spiegato il presidente del Viggiano, Laneve. Nel primo tempo il Bella ha giocato bene, è stato bravo a chiudere le nostre azioni da rete. Nella ripresa, poi, il Viggiano è uscito fuori; i ragazzi hanno giocato con palla a terra segnando tre gol molto belli”. Rammaricato, invece, il dirigente del Bella, Limoncelli, che ha commentato così. “Il gol di Campisano che ha sbloccato la gara, è nato grazie ad un errore arbitrale che non ha assegnato un fuori gioco rilevato, invece, dal guardalinee”. l.t.
46
Sport
Lunedì 23 febbraio 2009
Risultati e classifica Albatros-Futura Pz
Rinv.
Barrata-Pantano
Rinv.
22ª giornata
PIETRAGALLA
50
20 15 5
0 46 8 10 9
1
0 29 5 10 6
4
0 17 3 38 +10
BLN PIGNOLA
49
21 15 4
2 39 18 10 9
1
0 22 7 11 6
3
2 17 11 21 +8
Fst Rionero-P. 3 Fontane Rinv.
P. 3 FONTANE
40
21 12 4
5 34 24 11 6
2
3 15 10 10 6
2
2 19 14 10 -5
R. Montemilone-S. Angelo2-1
SAVOIA
38
21 11 5
5 31 24 11 9
2
0 22 6 10 2
3
5
Ruvo-Possidente
Rinv.
S. CHIRICO N.
36
21 10 6
5 38 21 10 6
2
2 18 6 11 4
4
3 20 15 17 -5
S. Cataldo-Savoia
Rinv.
RUVO
33
21 10 3
8 36 26 10 5
3
2 20 11 11 5
0
6 16 15 10 -6
ALBATROS
32
21 9
5
7 47 41 10 7
1
2 34 20 11 2
4
5 13 21 6
FST RIONERO
29
20 7
8
5 33 23 10 4
5
1 16 6 10 3
3
4 17 17 10 -11
R. MONTEMILONE
27
21 7
6
8 23 26 11 7
2
2 13 8 10 0
4
6 10 18 -3 -16
POSSIDENTE
24
20 6
6
8 29 36 11 3
3
4 15 18 10 3
3
4 14 18 -7 -18
ABRIOLA
22
21 6
4 11 27 41 11 5
3
3 16 13 10 1
1
8 11 28 -14 -21
PANTANO
21
21 5
6 10 36 44 13 4
4
3 27 21 10 1
2
7
9 23 -8 -26
S. ANGELO
21
21 6
3 12 24 39 10 5
1
4 17 19 11 1
2
8
7 20 -15 -20
S. CATALDO
13
20 3
4 13 14 43 10 2
3
5
9 19 10 1
1
8
5 24 -29 -27
FUTURA PZ
12
20 3
3 14 21 36 10 2
2
6 12 17 10 1
1
8
9 19 -15 -28
BARRATA
10
20 2
4 14 17 41 10 2
3
5
1
9 10 28 -24 -30
Bln Pignola-Pietragalla Rinv.
S. Chirico N.-Abriola
Prossimo turno
Rinv.
23ª giornata 01/03/09 ore 15.00
Abriola-Fst Rionero Barrata-Ruvo P. 3 Fontane-R. Montemilone Pantano-Futura Pz Pietragalla-S. Cataldo Possidente-S. Chirico N. S. Angelo-Bln Pignola Savoia-Albatros
7 13 10 0
9 18 7
-5
-9
Risultati e classifica
22ª giornata I.F.Valsinni-A. Tursi
2-1
Montescaglioso-Bernalda 6-0
S. LAGONEGRO
53
21 16 5
0 56 13 10 10 0
0 27 5 11 6
5
0 29 8 43 +12
ROTONDELLA
48
21 14 6
1 44 15 10 8
2
0 30 10 11 6
4
1 14 5 29 +7
MONTESCAGL.
45
21 14 3
4 60 21 11 9
1
1 40 5 10 5
2
3 20 16 39 +2
A. TURSI
38
21 11 5
5 32 21 10 7
2
1 20 8 11 4
3
4 12 13 11 -3
S. Lagonegro-I. Burgentia 4-1
I.F.VALSINNI
38
22 11 5
6 34 32 11 6
3
2 15 14 11 5
2
4 19 18 2
-6
Satriano-Paternicum
POMARICO
33
21 10 3
8 32 30 11 7
2
2 22 10 10 3
1
6 10 20 2
-2
ROCCANOVA
31
22 8
7
7 44 25 11 5
3
3 33 12 11 3
4
4 11 13 19 -13
V. D`AGRI
29
21 8
5
8 32 28 11 5
1
5 21 15 10 3
4
3 11 13 4 -14
SATRIANO
28
20 7
7
6 28 20 10 5
4
1 20 8 10 2
3
5
8 12 8 -12
PATERNICUM
24
20 6
6
8 21 27 11 3
6
2 14 10 9
3
0
6
7 17 -6 -18
SIRINOMERCURE
24
22 6
6 10 35 55 11 4
3
4 20 22 11 2
3
6 15 33 -20 -20
SALANDRA
23
21 6
6
9 23 30 10 4
4
2 16 9 11 2
2
7
BERNALDA
21
21 5
6 10 28 38 10 4
4
2 16 8 11 1
2
8 12 30 -10 -20
I. BURGENTIA
20
22 5
6 11 20 41 11 5
3
3 13 13 11 0
3
8
TRAMUTOLESE
9
22 2
3 17 21 53 11 2
2
7 11 21 11 0
1 10 10 32 -32 -35
L. RIGAMONTI
4
22 1
1 20 12 73 11 1
0 10 7 27 11 0
1 10 5 46 -61 -40
Pomarico-Tramutolese
4-3
Roccanova-Rotondella
0-2
Rinv.
Sirinomercure-Salandra 1-0 V. d`Agri-L. Rigamonti
Prossimo turno
7 21 -7 -17
7 28 -21 -18
3-1
23ª giornata 01/03/09 ore 15.00
A. Tursi-Roccanova Bernalda-Sirinomercure I. Burgentia-V. d`Agri Paternicum-I.F.Valsinni Pomarico-Satriano Rotondella-Montescaglioso Salandra-S. Lagonegro Tramutolese-L. Rigamonti
B Dura poco l’illusione della Rigamonti, poi il brusco risveglio
Tre squilli del Villa d’Agri VILLA D’AGRI 3 LIB.RIGAMONTI 1 VILLA D’AGRI: Bocca, Varlotta (30’ st Sansobrino), Magalotti (35’ st Bonatesta), D’Elia, Lauletta, Chirichella, Iaquinta, Salera (37’ st F. Di Buono), Varallo, Grande, A. Di Buono. A disp.: Masino, Berardone, Giocoli. Allenatore: D’Elia. LIBERTAS RIGAMONTI MATERA: Rega, Martulli (1’ st Montemurro), Grassani, Floriano, Masciandaro, Onofrio, Cifarelli, De Matteo, Nicoletti, Armaiuoli, Bongermino. Allenatore: Onofrio. ARBITRO: Collocola di Bernalda.
RETI: 11’ pt Nicoletti, 19’ pt A. Di Buono, 38’ pt Salera, 15’ st Grande. NOTE: Giornata gelida. Terreno di gioco in buone condizioni. Al 32’ st Grassani calcia fuori un calcio di rigore. Ammonito: Nicoletti (LR). Angoli: 7-3 per il Villa d’Agri. Recupero: pt 2’; st 2’. Spettatori: circa 60. VILLA D’AGRI – Il mese di febbraio ha portato bene ai rosanero. Tre vittorie consecutive se si eccettua la gara rinviata a Lagonegro due settimane fa. Al contrario del mese di gennaio dove era stato raccolto un solo punto in quattro partite. Ed è stato il secondo successo di fila per 3-1 contro niente di me-
no le ultime della classe Tramutolese e Libertas Rigamonti. Nei tre successi consecutivi da includere che le gare sono state vinte sempre con due gol di scarto. Il Villa d’Agri ha intascato in questo modo mezza salvezza ad otto giornate dalla fine e con una partita da recuperare. La Libertas Rigamonti vista all’opera non è stata da meno ai più quotati valligiani nonostante l’ultima posizione che occupa e ha onorato fino in fondo l’incontro andando persino in vantaggio e sbagliando un rigore sul 3-1. La squadra materana può migliorare e gli effetti si vedranno soltanto nello scontro salvezza di domenica a Tramutola. Sono proprio gli
ospiti a cercare di rabbrividire il Villa d’Agri solo dopo un minuto di gioco con Nicoletti che costringe Bocca a respingere la sua conclusione. I padroni di casa non si tirano indietro e sessanta secondi più tardi Rega devia in angolo il siluro di Di Buono. Poi quasi a sorpresa arriva il vantaggio della squadra della città dei Sassi. Varlotta manca l’impatto di testa con il pallone, la sfera viaggia velocissima sulla sinistra, se ne impossessa Nicoletti che si accentra e telecomanda un destro a giro che si infila sul palo più lontano difeso dall’estremo difensore locale (11’). La Libertas Rigamonti fresca del vantaggio cerca il raddoppio ma Nicoletti con
una bordata trova Bocca sulla sua strada ad impedirgli la segnatura che manda in corner (17’). La partita cresce di intensità e A. Di Buono colpisce la traversa da pochi metri (18’). Il pareggio è solamente rimandato di un minuto. Cross dalla destra di Iaquinta e stacco di testa di A. Di Buono che riporta i padroni di casa sul pari. La formazione di D’Elia rinvigorita dal pari cerca la rete del sorpasso e la trova con Salera su torre di A, Di Buono (38’). Nella ripresa Grande segna la rete del definitivo 31 realizzando la seconda rete stagionale ((15’) e Grassani fallisce il rigore mandando fuori per un fallo di Chirichella giustamente fischiato
Il tecnico della Rigamonti, Gianfranco Onofrio
dal direttore di gara (32’). Il Villa d’Agri potrebbe allungare la sua striscia positiva a Brienza. La Libertas Rigamonti si gioca quasi un campionato adesso a Tramutola. Biagio Bianculli sport@luedi.it
Sport 47 B Plati abbandona il campo non garantendo il numero minimo di calciatori Lunedì 23 febbraio 2009
Il Bernalda dà forfait Il Montescaglioso fa sei reti e c’è il triplice fischio MONTESCAGLIOSO BERNALDA
B, il Rotondella espugna Roccanova
6 0
MONTESCAGLIOSO: Cifarelli G.; Carriero Tafuno A.; Franco, Tafuno E., Simmarano (1' s.t. Ciracì), Cifarelli S.; Raddi (38' Leone), Petruzzo, Mangia, Santochirico (1' s.t. Mossuti). A disp: Locantore. All: Cicorella BERNALDA: Fuina, Plati, Fusco, Gioia, Figliuolo, Caruso, Viggiano, Santorsola (50' Margoleo), Forcillo, Margarita, Fusco. All : Gallitelli ARBITRO: Martinelli di Matera RETI: 15' Petruzzo, 20' Mangia, 26' Tafuno A.; 50', 62' S. Cifarelli, 60' Ciracì. MONTESCAGLIOSO - La gara al Comunale dura solo 62', il tempo per i montesi di segnare sei reti al derelitto Bernalda, presentatosi alla trasferta montese con soli dodici effettivi. Subito dopo aver incassato la sesta segnatura, da parte di Stefano Cifarelli, Plati si è diretto verso gli spogliatoi e l'arbitro, il signor Martinelli di Matera, accertata la presenza di soli sei effettivi in campo, non ha potuto fare altro che dichiarare chiusa la gara. Il Bernalda avrebbe potuto capitolare per la prima volta già dopo 35 secondi, quando uno sciagurato retropassaggio difensivo non è stato sfruttato al meglio da Michele Santochirico, scivolato al momento di calciare. Vanno vicini alla rete Petruzzo (debole da poca distanza ) e Stefano Cifarelli, al rientro dopo 2 giornate di squalifica. Al 15' prima rete di giornata: lancio di S. Cifarelli e Petruzzo infila di sinistro sul secondo palo. Dopo cinque minuti nuovo assist di Cifarelli, per Mangia, che depone in rete su pallonetto. Il Montescaglioso fa quello che vuole e coglie il tris al 26' con la seconda segnatura stagionale di Antonello Tafuno (entrambe inflitte ai bernaldesi): diagonale sinistro da posizio-
ROCCANOVA ROTONDELLA
ROCCANOVA: Bellitto, Disario, Loponte, Malaspina L, Malaspina V, Bianculli, Fortunato, Fortuna, Pesce, Borneo (18' Castronuovo), Lemma. ROTONDELLA: Manolio R., Toscano, Salerno A., Acciardi, Mele, Rubolino, Santarcangelo, Ripa, Galati, Manolio F., Tarantino ARBITRO: Russo di Bernalda RETI: 1' pt Tarantino, 15' st Galati.
Una formazione della Libertas Montescaglioso
ne defilata e palla nel sacco. Al 30' prima conclusione del Bernalda con una punizione di Forcillo terminata di poco alta e controllata da Giovanni Cifarelli, mai così inoperoso. Al 37' prima defezione tra i bernaldesi: Gioia lascia il campo e si dirige negli spogliatoi volontariamente. Al 38' Cicorella fa rifiatare Raddi sostituendolo con Raffaele Leone. Nella ripresa entrano Mossuti e Ciracì rispettivamente per Simmarano e Santochirico mentre il Bernalda si presenta in nove: Margarita rimane negli spo-
gliatoi. Al 50' quarta rete di giornata con Cifarelli che depone in rete da pochi metri un assist dalla sinistra di Luigi Mangia. Al 56' palo di Petruzzo su assist di Rocco Franco, mentre al 60' c'è gloria anche per Ciracì che ribadisce in rete una respinta del portiere Fuina. In quel momento escono Caruso e Fusco, con il Bernalda in sette uomini, per soli due minuti prima del fischio finale. Michele Marchitelli sport@luedi.it
B Contro la Tramutolese tris di Montano e guizzo di D’Adamo
Il Pomarico pesca il jolly POMARICO TRAMUTOLESE
4 3
POMARICO: Liccese, Lupo, Salerno, Laterza (Musillo), Glionna, Rivecca (Fiore), Montano A., Carioscia G. (Carioscia), Montano C., D'Adamo, Nasca. All. Antonio Difigola. TRAMUTOLESE: Tralci (1’ st Rebeschi), M. Troccoli (20’ st Giocoli), E. Troccoli, Bove, Todisco, Abelardo, Caputi, Falvella, Aulicino, Zito, Molletta. ARBITRO: Viggiano di Bernalda. RETI: 35’ pt Molletta, 10’ st Montano, 20’ st D’Adamo, 30’ st Montano, 33’ st Falvella, 38’ st Bove L., 48’ st Montano. NOTE: espulso Zito. POMARICO - Un primo tempo che non ha nulla da raccontare. Tranne che per il vantaggio della Tramutolese arrivato verso la fine della prima frazione di gioco. Poi tutto accade nella ripresa; dove le squadre mettono a segno gol e danno emozioni ai pochi tifosi presenti. Il freddo colpisce un po' tutti. I tre punti si assegnano solamente a fine partita, quando è Carletto Montano a trovare la sua personale terza rete e a mettere il definitivo sigillo per la formazione di casa. Per la squadra allenata da Difigola, la tripletta magnifica è del brillante Carlo Montano, valore aggiunto dell'F.C. Pomarico. La seconda marcatura, per esempio, sa di cineteca del calcio. Mentre per il primo s'era addirittura liberato in dribbling d'almeno un paio d'avversari prima di colpire con l'imprendibile sinistro. Il Pomarico mette a sicuro risultato e classifica. I giocatori pomaricani sono riusciti a controllare il verdetto, ma dando tremori ai propri tifosi. Le reti sono fiocca-
0 2
te, nonostante le prime battute non annunciavano niente d'interessante. Il Montano super è la carta aggiunta di una formazione che sa mettere a valore i propri giovani talenti, e di talenti ce ne sono diversi. La difesa, a parte le reti incassate, assicura solitamente buone coperture. La parte migliore è sempre offerta dal centrocampo in avanti, dove però qualche difficoltà ancora rimane. Le prossime partire saranno il momento più interessante per comprendere in realtà quali sono le aspettative del prossimo futuro e del futuro più lontano che il Pomarico può realizzare o inseguire. Nunzio Festa sport@luedi.it
Francesco D’Adamo e Carlo Montano ieri a segno per il Pomarico
ROCCANOVA - Finisce come peggio non potrebbe per il Roccanova l'attesissimo match contro il Rotondella. Tra le due squadre vige dagli anni 90 una certa rivalità che si è vista tutta in campo nella gara di ieri. A farne le spese è stato il capocannoniere del torneo Luciano Lemma trasportato in ospedale dopo un duro scontro con Toscano, terribile la scena del bomber biancoceleste col viso cosparso di sangue. La partita che vede il Roccanova privo dello squalificato De Risi regala al Rotondella 3 punti d'oro. Il risultato rispecchia certamente la forza del Rotondella che ci ha creduto di più, ma ai meriti reali della seconda forza del campionato vanno aggiunti i tanti errori commessi dai roccanovesi sopratutto sottoporta e un nervosismo di entrambe le squadre che non ha giovato di certo allo spettacolo.I materani passano senza impressionare piu di tanto il pubblico locale con due gol nati da azioni fortunose. Inizia dopo soli 60" la giornata fortunata del Rotondella che con Tarantino sfrutta a dovere una leggerezza difensiva dei locali, l'attaccante è freddo e preciso davanti a Bellitto. Il clima gelido e la neve di certo non aiutano i giocatori ad esprimere il meglio, così dopo 5' Fortunato fa la barba al palo con un ottimo sinistro e Lemma al 21' manca per poco il pareggio: bravo il portiere Manolio. Dopo 25' il Roccanova perde Borneo per infortunio al suo posto Castronuovo, la partita è nervosa ma Russo non sfigura e la partita scorre sotto ritmi blandi. Al rientro in campo i locali sembrano avere il piglio in più, vanno vicini al gol prima con Fortunato, poi con Bianculli che per poco non sfrutta a dovere una respinta corta del portiere. Proprio nel miglior momento di Malaspina e soci arriva la doccia fredda per il Roccanova. Su un calcio d'angolo innocuo battuto da Manolio, Bellitto non trattiene la sfera e consegna nei piedi di Galati il più facile dei gol. A questo punto la partita non ha nulla o quasi da dire, il Roccanova non morde come dovrebbe e la gara viene ipotecata. Oltre al danno la beffa per gli infortuni di Borneo e Lemma. Un duro stop per la compagine di mister Infantino impegnata domenica a Tursi mentre il Rotondella continua il suo inseguimento al Lagonegro. Vincenzo Nubile sport@luedi.it
Seconda Categoria Poker di reti alla malcapitata Sanseverinese
Risorge la Fortitudo Moliterno FORT.MOLITERNO SANSEVERINESE
4 1
FORTITUDO MOLITERNO: Cantisani, Albini, De Mare, G. De Paola, F. D’Andrea, Rizzo (19’ st Lapadula), F. Aiello, Ianniello, Pinto (25’ st Petrocelli). D. De Paola, G. D’Andrea (33’ st V. Aiello). A disp.: Viceconte, Viscione. Allenatore: Canzoniero. SANSEVERINESE: Milione, Mitidieri, Rubino, Violante, Ciancio, Costanza, Ferrante, Mastropierro, De Luca, Provenzano. Allenatore: Provenzano. ARBITRO: Zaccara di Moliterno. RETI: 34’ pt D. De Paola, 15’ st Pinto, 20’ st G. De Paola, 38’ st F. Aiello, 41’ st De Luca (rig.). NOTE: dal 30' della ripresa la Sanseverinese resta in dieci per l'infortunio di Violante per assenza di sostitu-
ti in panchina. Giornata ventosa. Terreno di gioco in discrete condizioni. Ammonito: Rizzo (FM). Angoli: 22. Recupero: pt 2’; st 2’. Spettatori: circa 20. SPINOSO – Risorge la Fortitudo Moliterno. La vetta messa in pericolo viene conservata. Ci è voluto un anticipo di sabato e un campo neutro per far tornare gli uomini di Canzoniero al successo. Non vinceva dal 21 dicembre contro il Real Agromonte per 3-0. Esattamente dopo due mesi il 21 febbraio è tornata a vincere contro l’ultima della classe della Sanseverinese che non ha di certo sfigurato con un perentorio 4-1. Con lo stesso risultato il team di Provenzano aveva segnato gli ultimi gol contro il Castelsaraceno prima di rimanere a secco nei gol fatti. Quindi la Fortitudo Moliterno dopo un inizio di ritor-
no non certo esaltante (tre punti in cinque partite) rivede la luce e viene agganciato nuovamente dall’Oratorio Lentini Maratea al primo posto e deve stare comunque in guardia dal Real Grumento che non ha giocato per impraticabilità di campo a San Martino d’Agri. La cronaca. I padroni di casa nella prima mezzora faticano a pungere davanti e la Sanseverinese ne beneficia grazie alle parate dello stagionato Milione e per pungere in contropiede con la punta De Luca, autore dell’unica marcatura ospite. Però al 34’ D. De Paola con una deliziosa parabola infila la palla nel sette mandando in vantaggio i moliternesi all’intervallo. Nel secondo tempo la squadra di Canzoniero è più spigliata e sbriga velocemente la faccenda con gli ospiti. Infatti al 15’ Pinto con un pallonetto beffa Milione. Poi cinque minuti più tardi Giuseppe De
Paola su passaggio del fratello Domenico sigla il terzo gol. Alla mezzora Violante si infortuna e la Sanseverinese è costretta a giocare in inferiorità numerica perchè non ha sostituti in panchina. Per finire non poteva mancare all’appuntamento al 38’ il bomber Francesco Aiello con la sua diciannovesima rete stagionale messo in condizioni di segnare da D. De Paola. A quattro minuti dalla fine De Luca rende meno amaro il passivo su rigore per i suoi. b.b.
48
Sport
Lunedì 23 febbraio 2009
19ª giornata
Risultati e classifica A.Genzano-Ginestrac.
Rinv.
F. Scalera-Palazzo
Rinv.
CASTELGRANDE
47
18 15 2
1 54 21 9
7
1
1 33 13 9
8
1
0 21 8 33 +11
GINESTRACAND.
39
18 11 6
1 47 21 9
5
4
0 25 10 9
6
2
1 22 11 26 +3
Garnet R. Bella-Rapolla Rinv.
FOGGIANO
37
19 11 4
4 37 17 10 8
1
1 26 7
9
3
3
3 11 10 20 -2
S. Giovanni-S. Melfi
PALAZZO
34
18 10 4
4 33 20 9
6
2
1 17 7
9
4
2
3 16 13 13 -2
S. GIOVANNI
28
17 9
1
7 36 28 9
6
0
3 26 12 8
3
1
4 10 16 8
A. GENZANO
23
17 7
2
8 26 25 9
6
0
3 19 12 8
1
2
5
7 13 1 -12
GARNET R. BELLA
23
18 7
3
8 25 30 9
5
2
2 16 12 9
2
1
6
9 18 -5 -12
F. SCALERA
22
18 5
7
6 23 20 9
5
2
2 15 8
9
0
5
4
8 12 3 -14
S. NICOLA
19
18 5
4
9 26 32 9
2
3
4 14 13 9
3
1
5 12 19 -6 -17
RUOTI
19
17 6
1 10 22 28 8
4
0
4 12 9
9
2
1
6 10 19 -6 -14
S.FELE
19
18 5
4
9 24 41 9
3
3
3 15 12 9
2
1
6
9 29 -17 -17
S. MELFI
16
18 4
4 10 17 44 9
3
2
4 11 19 9
1
2
6
6 25 -27 -20
RAPOLLA
13
18 2
7
9 18 35 9
2
4
3 11 12 9
0
3
6
7 23 -17 -23
9
18 2
3 13 18 44 8
2
2
4
9 11 10 0
1
9
9 33 -26 -25
Foggiano-Casteldoria
S. Nicola-Ruoti
Rinv. Rinv.
S.Fele-Castelgrande
Prossimo turno
4-0
Rinv.
20ª giornata 01/03/09 ore 15.00
Casteldoria-S.Fele Castelgrande-S. Giovanni Ginestracandida-Foggiano Palazzo-A. Genzano Rapolla-F. Scalera Ruoti-Garnet R. Bella S. Melfi-S. Nicola
CASTELDORIA
Reti inviolate
Sarconi, pareggio al gelo con l’Episcopia SARCONI EPISCOPIA
19ª giornata
Risultati e classifica
0 0
SARCONI: Solimando, Albini, Pizzuto, Gallipoli, Fittipaldi, Forestiero, Carlomagno (La Banca), Schepisi, Russo, Fortunato (Ferrara), Pricolo. A disp: Lagrutta, Cantisani, M. Alberti, D. Alberti. EPISCOPIA: Bonavita, Bianco, Callà, Propato, Ciminelli, Chiacchio, Lonigro, Gioia (P. Iorio), Falabella, Ga. Consoli (Viceconte), C. Iorio. A disp: Cafaro, Gi. Consoli, Lo Vaglio, Donadio, Cafaro. ARBITRO: Iacovino di Moliterno. SPINOSO - Inguardabile. Non si può definire altrimenti la partita giocata dalle due formazioni in un clima gelido e, fortunatamente, davanti a pochissimi intimi. Scarna la cronaca. Prima azione di rilievo al 25’. Ga. Consoli si libera bene al limite ma Solimando è attento. Sull'altro fronte Carlomagno indugia troppo da posizione favorevole (30’). Sull'azione successiva Fittipaldi sfiora il palo con una punizione da trenta metri. Nei minuti finali ospiti vicini al gol. Ga. Consoli manca l'impatto di testa a due passi dalla porta (41’), imitato da C. Iorio al 45’. Stessa musica nella ripresa. Al 58’ Falabella è bravo a conquistare palla su rilancio della propria difesa, ma il tiro è da dimenticare. Al 63’ Forestiero ferma involontariamente una punizione dal limite di Pizzuto diretta verso la porta. Al 68’ Carlomagno tira alto dal limite. Al 73’ Pizzuto coglie la traversa direttamente su tiro dalla bandierina. Tutto qui il Sarconi, episodi isolati che niente hanno a che vedere con il calcio. Gli ospiti, invece, pur non pungendo hanno messo in mostra veloci ripartente che hanno preoccupato non poco la retroguardia dei padroni di casa. Obiettivamente troppo poco, per entrambe le formazioni, per aspirare ad una salvezza tranquilla. Gerardo Tempone sport@luedsi.it
-7
CANCELLARA
48
19 15 3
1 54 11 9
METANAUTO
45
18 14 3
1 49 13 10 10 0
8
1
0 34 3 10 7
2
1 20 8 43 +11
0 33 6
3
1 16 7 36 +7
8
4
TRICARICO
31
18 9
4
5 26 19 9
5
3
1 17 6
9
4
1
4
9 13 7
-5
P. S. CECILIA
31
17 9
4
4 23 17 8
6
2
0 16 7
9
3
2
4
7 10 6
-2
A. BALVANO
26
19 6
8
5 30 29 10 4
3
3 17 11 9
2
5
2 13 18 1 -13
ACCETTURA G.C.
25
17 6
7
4 23 23 7
1
4
2 11 13 10 5
3
2 12 10 0
MARSICO
25
19 7
4
8 28 32 10 6
1
3 23 16 9
1
3
5
A. ALBANO
22
18 5
7
6 27 27 9
3
4
2 17 13 9
2
3
4 10 14 0 -14
LAURENZANA
20
18 5
5
8 35 39 8
3
3
2 20 13 10 2
2
6 15 26 -4 -14
CRACO
18
18 5
3 10 21 32 8
4
1
3
2
7 13 24 -11 -16
GRASSANO
17
17 4
5
8 23 32 10 4
3
3 17 14 7
0
2
5
S. VIETRI
17
18 4
5
9 23 38 9
3
1
5 11 10 9
1
4
4 12 28 -15 -19
LA FIASCA
11
17 2
5 10 16 33 9
2
4
3
8 11 8
0
1
7
8 22 -17 -24
8
19 1
5 13 15 48 10 1
4
5 10 20 9
0
1
8
5 28 -33 -31
ANZI
8
8 10 1
S.Chiarom.-Agromonte
S. M. d`Agri-Grumento Rinv. Sarconi-V.R. Episcopia
0-0
Trecchina-Castelsaraceno 2-1
Prossimo turno
20ª giornata 01/03/09 ore 15.00
Castellucio-F. Moliterno Castelsaraceno-Sarconi Nemus-S. Chiaromonte R. Agromonte-Trecchina R. Grumento-F.lli Cafaro Sanseverinese-S. M. d`Agri V.R. Episcopia-O.L. Maratea
1-2
Anzi-Cancellara
1-5
Grassano-Laurenzana
3-2
Marsico-Craco
2-1
Rinv.
5 16 -4 -14
Prossimo turno
6 18 -9 -20
20ª giornata 01/03/09 ore 15.00
Accettura G.C.-Tricarico Cancellara-A. Balvano Craco-Anzi La Fiasca-Grassano Laurenzana-Metanauto P. S. Cecilia-Marsico S. Vietri-A. Albano
19ª giornata
1-1
2-2
A. Balvano-S. Vietri
Tricarico-P. S. Cecilia
-6
F.Moliterno-Sanseverin. 4-1
O.L. Maratea-Castellucio 4-1
Rinv.
Metanauto-Accettura G.C.3-0
Risultati e classifica F.lli Cafaro-Nemus
A. Albano-La Fiasca
F. MOLITERNO
40
19 12 4
3 45 23 10 8
2
0 30 10 9
4
2
3 15 13 22 -2
O.L. MARATEA
40
19 12 4
3 37 20 10 8
2
0 25 7
9
4
2
3 12 13 17 +1
R. GRUMENTO
37
18 11 4
3 50 17 9
7
1
1 32 9
9
4
3
2 18 8 33 +1
CASTELSARACENO 30
17 10 0
7 33 31 7
6
0
1 22 13 10 4
0
6 11 18 2
S. CHIAROMONTE
29
18 8
5
5 35 18 10 6
1
3 27 13 8
2
4
2
CASTELLUCIO
28
19 9
1
9 40 39 9
6
1
2 22 10 10 3
0
7 18 29 1
F.LLI CAFARO
25
19 7
4
8 38 37 10 5
3
2 22 16 9
2
1
6 16 21 1 -14
NEMUS
22
18 6
4
8 20 29 9
5
2
2 11 7
1
2
6
R. AGROMONTE
21
19 5
6
8 33 43 9
4
2
3 22 18 10 1
4
5 11 25 -10 -16
TRECCHINA
19
19 5
4 10 22 30 10 4
2
4 14 12 9
1
2
6
SARCONI
19
19 5
4 10 25 41 10 3
3
4 15 14 9
2
1
6 10 27 -16 -19
V.R. EPISCOPIA
18
19 4
6
9 23 34 9
3
3
3 12 12 10 1
3
6 11 22 -11 -19
S. M. D`AGRI
18
17 5
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9 26 42 9
4
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3 14 13 8
1
1
6 12 29 -16 -17
SANSEVERINESE
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18 4
3 11 16 47 8
3
2
3 10 15 10 1
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8
9
8
-1
5 17 -9 -9
9 22 -9 -14
8 18 -8 -20
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Sport 49 A Dilettanti Ottima prova corale che porta ben sei uomini in doppia cifra Lunedì 23 febbraio 2009
La Levoni piazza la zampata Colpo esterno per il Potenza in casa del Sant’Antimo SANT’ANTIMO LEVONI
74 78
Sebastiano Grasso e sotto Giancarlo Balombita, nelle foto di Andrea Mattiacci, tra i protagonisti della vittoria del Potenza in terra campana
SANT'ANTIMO: Mei 25, Dalfini 16, Cardillo 11, Vico 9, Di Capua 7, Petrazzuoli, Corral 4, Gatti, Colli 2, Fevola. All. Ponticiello POTENZA: Ruggeri 16, Grasso 12, Rato 10, Metz 11, Palombita 18, Vetrone , Ferrara, Santamaria n.e., Chiarastella 11, Femminini. All. Gresta ARBITRI: Triffiletti di Messina e D’Amato di Roma PARZIALI: 20-17, 35-31, 5351, 74-78 SANT'ANTIMO - La Levoni Potenza espugna il palazzetto dello sport di Sant'Antimo, dopo una dai mille volti che ha visto dare ai potentini il colpo di reni alla gara ad inizio del quarto periodo di gioco. Il match si apre con i padroni di casa che tentano di mettere subito il loro marchio sull'incontro, una tripla di Mei apre le danze ed è subito 7-0. Ma il primo canestro degli ospiti messo a segno da Chiarastella segna l'immediato recupero, 7-6 dopo 4' minuti dall'inizio della partita. Il match evolve in maniera equilibrata fino a che Sant'Antimo non mette a segno un secondo parziale. Dal vantaggio ospite, frutto di un canestro di Grasso (20-21) si passa al + 8 dei padroni di casa 29-21 al 16'. Ma Sant'Antimo non riesce a prendere il largo e Potenza ricuce con un altro minibreak di Palombita e Rato. Si va a riposo con i padroni di casa in vantaggio quattro lunghezze ed un inspiegabile tecnico sanzionato alla panchina di Sant'Antimo. Potenza rientra dagli spogliatoi e realizza subito alla lunetta mettendo a segno i primi due punti che fanno da volano per le azioni successive. Sette punti consecutivi riportano Potenza in vantaggio di 3 lunghezze, 35-38 al 23'. Il break della Levoni viene interrotto da una tripla di Mei che riporta la situazione in assoluto equilibrio. Sant'Antimo mette a segno un altro mini parziale e dal 47-48 del 28' si passa
LE PAGELLE RUGGERI (7,5) - Miglior rimbalzista della gara (12) e 16 punti personali. Riesce a tenere Colli a quota 2 punti ed entra in tutte le azioni di gioco della squadra di Coach Gresta. E' il più anziano della squadra,ma oggi non lo si è notato. PALOMBITA (7) - I primi minuti sono assolutamente da dimenticare per il play triestino,Mei e Vico bloccano tutte le sue incursioni ed è costretto sempre a ricorrere al fallo sui giocatori dell'Igea. Ma nel secondo tempo la musica cambia e il numero 13 potentino aiuta i suoi a portare a casa il match risultando il miglior marcatore degli ospiti con 18 punti. GRASSO (7) - Segna 12 punti, ma il lavoro “sporco”, quello che sui tabellini non si può leggere, consente agli ospiti di recuperare palloni e vincere la “gara” ai rimbalzi. Lotta sempre su ogni pallone in attacco e in difesa.
al 53-48 quando mancano 34 secondi alla conclusione del terzo periodo di gioco. E' Ruggeri che consente però ai suoi di chiudere il quarto in svantaggio di solo 2 lunghezze. L'ultimo periodo di gioco si apre con una tripla di Palombita ed un parziale a favore dei lucani di 11-2 che sembra mettere il sigillo definitivo sulla gara. In questo frangente le triple di Metz, ben 3 consecutive, e di Rato iniziano a scavare il solco che potrebbe chiudere la gara. Il massimo vantaggio si raggiunge al 36'(64-76) con una tripla di Ruggeri. Ma Sant'Antimo, che fino a quel momento aveva concesso molto a Potenza, sembrando piuttosto confusa in difesa, inizia lentamente a scardinare il vantaggio lucano recu-
perando molte palle e trovando più facilmente la via del canestro. Si arriva fino al fino al 7476. Vico perde in contropiede la palla che a 15 secondi dalla fine del match potrebbe portare i padroni di casa all'overtime. Nei momenti topici della gara, oltre alla precisione dal tiro degli ospiti ed alla loro maggiore lucidità, espressa soprattutto nell'ultimo quarto, i padroni di casa subiscono anche il discutibile metro arbitrale, davvero insufficiente e che alla fine scontenta vincitori e vinti. Potenza vince comunque con merito e può guardare nuovamente con fiducia ad una posizione nella griglia dei play-off. Anella Capasso sport@luedi.it
l’INTERVISTA
Il tecnico elogia la prestazione del gruppo
Gresta: «Bravi a gestire le fasi calde del match» UN SUCCESSO importante, la terza affermazione esterna consecutiva consente alla Levoni Potenza di guardare finalmente con rinnovato entusiasmo al prosieguo del campionato. La squadra vista ( e non televista su Sky che ha deciso di mandare in onda la gara del Forlì, formazione di Giampaolo Di Lorenzo ) ha reso pan per focaccia al Sant'Antimo. Una prestazione sicuramente intensa, figlia della meticolosa preparazione del match che ha visto la squadra di Luigi Gresta arpionare due punti su un campo notoriamente caldo e difficile da violare, basti pensare che prima dei lupacchiotti potentini solo il Latina di Giovanni Benedetto è riuscito nell'impresa di espugnare il Centro Sportivo di Sant'Antimo. Una prova convincente, caratterialmente superba quella sciorinata da Giancarlo Palombita e compagni. La formazione di Gigio Gresta ha messo il bavaglio ai campani proprio nei momenti delicati di un match vissuto intensamente. Tutti i giocatori hanno dato l'anima e il cuore nel corso dei quaranta minuti di gioco, la Levoni ha convinto sul piano della solidità tattica e della versatilità di gioco. Il complesso potentino Su tutti Matteo Metz, vero e proprio killer della difesa di Ciccio Ponticiello. Metz ha scardinato la difesa campana con tre siderali bombe che hanno ridimensionato i progetti tattici dell'Igea Sant'Antimo sospinta da quel folletto che porta il no-
me di Nicola Mei. L'ex Everlast Firenze ha tenuto in apprensione la squadra potentina segnando venticinque punti. Tutti i componenti della Levoni hanno fornito una prova impeccabile. Sul torpedone è festa grande per il successo campano. Luigi Gresta ha parlato del blitz di Sant'Antimo affermando: “Sono contento per la prestazione svolta dalla squadra. Abbiamo giocato una partita eccellente. Tutti i giocatori hanno offerto il proprio contributo”. Il coach marchigiano ha elogiato la prova del gruppo: “Sono convinto che abbiamo compiuto una bella impresa. A Sant'Antimo è difficile vincere per tutte le squadre, in questa stagione ha vinto soltanto il Latina”. Gresta parla anche dell'approccio caratteriale: “I miei atleti sono stati bravi a gestire le fasi calde della partita, anche quando si sono presentati in lunetta hanno fatto canestro. Metz è stato superlativo. I suoi canestri hanno consentito alla squadra di allungare il passo”. L'ultimo pensiero di Gresta è rivolto al prossimo impegno con il Molfetta e ai risultati delle concorrenti: “Ora mi godo il successo. Al Molfetta ci penso da martedì ( domani ndr ). I risultati delle altre? So che il migliore in questa giornata è stato il nostro. Questa è la considerazione migliore che giunge dalla partita vinta contro il Sant'Antimo”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
CHIARASTELLA (6,5) - Il classico argentino che non molla mai. Non si arrende facilmente, anche se spesso va a sbattere contro Colli e Dalfini. Quasi chirurgico al tiro, lotta fino alla fine ed è molto utile al gioco degli ospiti. Cattura 5 rimbalzi e chiude con un 10 di valutazione. Compito svolto a dovere. METZ (6,5) - Vince la partita con 3 bombe consecutive negli ultimi tre minuti che ammazzano completamente il match. Gioca oltre 20 minuti, complici i falli a carico dei due “titolari” Palombita e Ferrara, ma il giovane classe '88 non si lascia sfuggire l'occasione e Gresta, per stavolta,deve proprio ringraziarlo. RATO (6) - E' spesso oscurato dalla stella Palombita, ma sfrutta quasi tutte le occasioni che gli passano per le mani e cattura addirittura rimbalzi importanti. Negli ultimi secondi gestisce le azioni degli ospiti e,con Metz, chiude i conti della partita. Protagonista inatteso.
Il tecnico Luigi Gresta
FERRARA (5) - Falloso e forse un po' nervoso. Commette subito 4 falli e Gresta lo tiene in panchina per tutto il secondo tempo. Non segna ma consegna due assist ai suoi compagni. Si può fare di più. VETRONE (S.V.) - Gioca troppo poco per poterlo giudicare. FEMMININI (S.V.) - In campo 40'', commette due falli su Dalfini e torna in panca. COACH GRESTA (7) - Riesce a tenere tranquilla la squadra in tutti i frangenti in cui i padroni di casa sembrani poter allungare, il risultato è che quando nell'ultimo periodo si scaldano le mani dei tiratori da 3 punti, Potenza allunga e rende merito al suo piano partita. Prende mezzo voto in meno perché non frequentemente gli capiterà, in futuro, di protestare così tanto e restare immune da falli tecnici
50
Sport A Dilettanti Palestrina annichilito già nel primo quarto, poi è solo una formalità
Lunedì 23 febbraio 2009
Matera ritrova Maggioni Una super prova dell’ala trascina al successo
Matteo Maggioni grande protagonista del successo, a lato Cortese in schiacciata ed in basso la panchina del Matera che ricorre ad un sostegno superiore. I risultati si vedono (foto Videouno)
MATERA PALESTRINA
92 74
LE PAGELLE
OLIMPIA MATERA: Corvino 9, Sottana 10, Gergati 7, Cortese 10, Ferrienti 8, Squeo, Maggioni 26, Giuliani 2, Vinciguerra 1, Longobardi 17. All. Corà PALESTRINA: Alessandri 19, Morri 16, Vitale 7 Gagliardo 6, Simeoni, Benini 13, Spigaglia 4, Cara ne, Rossi ne, Rischia 5. All. Steffè ARBITRI: Scrima di Catanzaro e De Rosas di Sassari PARZIALI: 29-9, 53-29, 73-54, 92-74 NOTE: Tiri liberi Matera 18/23, Palestrina 8/11. Usciti per 5 falli Vitale, Cortese e Rischia. Spettatori 700 circa Valerio Corvino in penetrazione
DICIASSETTE punti in due quarti, subito tre triple consecutive ed il primo solco sul 17-7 a metà della prima frazione. Matera è già avanti, Palestrina costretta, vanamente, a rincorrere. E’ Matteo Maggioni il grande protagonista del successo dell’Olimpia Matera che ritrova una delle sue principali bocche da fuoco, sfrutta al meglio le qualità di un giocatore di grande sostanza e concretezza che ritrova la sicurezza e la fiducia che gli era mancata finora. Il cecchino implacabile ammirato negli anni passati torna a pungere e fare la differenza nel momento che conta. La formazione materana gioca una pallacanestro concreta ed efficace ed il Palestrina sembra completamente in balia degli avversari. Matera vince con una prova di squadra in cui emergono solo alla distanza le qualità preziose di uomini come Longobardi e Corvino. L’inizio è marcato tutto da Maggioni con Sottana che riesce brillantemente ad accompagnarlo. La bravura maggiore della formazione lucana è proprio quella di riuscire a gestire senza troppi rischi il calo inevitabile che si manifesta nella seconda parte di gara. In questo, in verità, aiutato anche da un Palestrina che non è cinico e preciso nei momenti che contano e non sfrutta le occasioni che si presentano. Matera però riesce a non fare mai due volte lo stesso errore e trova con una certa continuità e con tutti i suoi uomini la via del canestro tanto che alla fine c’è gloria anche per il giovane Vinciguerra. Maggioni invece esce dal campo tra gli applausi soddisfatti del pubblico del PalaSassi. Andiamo in cronaca. L’avvio è tutto marcato Matera. Il primo canestro della sfida è di Sottana. Subito una tripla per scavare il primo solco. Maggioni gli dà man forte e si passa al 11-7 e poi al 17-7 di metà prima frazione. Per Matera è una vera e propria escalation che porta al massimo vantaggio al finale di tempo sul
29-9. Matera insiste e con i primi canestri di Corvino e Longobardi arriva ad ampliare ancora il proprio vantaggio fino al 5019. Palestrina prova ad abbozzare una reazione con Alessandri e Morri ma nel finale di tempo
arriva solo al 53-29. La terza frazione è costellata di errori, Palestrina si riporta sino al -15 sul 62-47 ma sbaglia per due volte l’occasione di accorciare ancora le distanze. Matera controlla e gestisce sino alla fine
con poche preoccupazioni. Una vittoria attesa che ha soprattutto un grande motivo di orgoglio: il recupero di Matteo Maggioni. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
l’INTERVISTA
Parla il grande protagonista del successo materano
«Ho ritrovato la luce Finalmente mi sono sbloccato» UNA VITTORIA cercata e ottenuta ai danni del Palestrina, non bisognava commettere passi falsi e la Bawer non ha fallito. Alla fine 18 punti di scarto e il mattatore della serata è stato Maggioni, che dopo un lungo periodo di prestazioni sfortunate ha sfoderato sul parquet del PalaSassi una grande prova, che lo ha visto siglare 26 punti. Allora Maggioni oggi è stata davvero una serata magica. « Diciamo che dopo un lungo periodo di buio è stata trovata la luce, sono molto contento della mia prestazione e dell'incontro che abbiamo disputato, ci siamo trovati in un momento favorevole con la giusta giornata, speriamo di continuare così. Poi la rabbia era tanta per i palloni che non entravano, ma oggi mettiamo tutto alle spalle, i tifosi mi sono stati vicino a me e alla squadra buon segno.» E' consapevole con tutta la squadra che non si può più sbagliare.«Ne siamo consci, dobbiamo migliorare nelle partenze senza condizionamenti, dobbiamo avere gli avvii brucianti come oggi che avevamo accumulato un vantaggio di 30 punti, solo nel terzo quarto abbiamo subito un po' il ritorno degli ospiti, forse abbiamo trovato la giusta grinta e speriamo di continuare così.» Prossima gara in casa contro l'Igea Sant'Antimo, gara difficile. « Da oggi in poi tutte le gare sono difficili e importanti, in casa non dobbiamo perdere poi se in trasferta arriva qualche risultato ancora
meglio, spero di essermi sbloccato definitivamente.» All'uscita degli spogliatoi coach Staffè del Palestrina un po' rammaricato per la gara dei suoi giocatori. In campo non abbiamo visto una buona prestazione da parte vostra da cosa è dipeso. «La differenza che si è vista in gara è stata nell'approccio che i miei hanno avuto all'inizio, facendo prendere un lungo margine di vantaggio. Comunque si sa che la Bawer in casa gioca bene come due settimane fa contro Osimo, è molto pericolosa poi ci abbiamo messo anche noi qualcosina, iniziando con lo spirito sbagliato. I miei ragazzi hanno commesso l'errore di preoccuparsi più dei canestri sbagliati, più che per il gioco, sicuramente dobbiamo rivedere qualcosa in difesa, abbiamo tirato più delle altre volte ma non siamo stati abbastanza umili. Comunque la Bawer forse non ha peso sotto canestro, ma ha il tiro da fuori, sono ben diretti da Corà, ma non bisogna dimenticare Miriello che ha fatto tanto per questa società anche se ha idee avveniristiche». Coach Corà dichiara di essere contento della gara dei suoi, “grande determinazione abbiamo sofferto solo nel terzo quarto ma la reazione c'è stata, contento di aver ritrovato un grande Maggioni”. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
CORVINO:(6,5)-Gioca una partita molto accorta nella prima parte di gara, non forza e non prende iniziative anche perchè trova compagni ispirati ed in buona serata. SOTTANA:(6,5)-Suo il primo canestro della gara, contribuisce a scavare il solco, poi esce condizionato dai falli. GERGATI: (6) - Un paio di azioni importanti che chiudono la partita ed allontanano definitivamente il Palestrina. CORTESE: (6,5) - Essenziale e presente nella prima metà di gara, gioca con buona partecipazione e sbaglia poco soprattutto nella prima fase della partita. FERRIENTI: (6) - Una prova non troppo appariscente, meno importanti di altre volte ma comunque utile e concreto. SQUEO: ( SV.) - Pochi minuti in campo nel finale di seconda frazione ma non ha palloni giocabili MAGGIONI:(8)-E’la sua partita, Matera l’aspettava da moltissimo tempo e lui non delude le attese. Tutti sapevano che un cecchino come lui non poteva dimenticarsi come si fa canestro. Supera i suoi blocchi psicologici e accantona ogni problema. Matera ritrova il vero Maggioni, l’arma in più per ben figurare in questo finale di stagione GIULIANI: (5,5) - Non gioca una grande partita, soffre e si innervosisce per qualche errore di troppo in avvio. VINCIGUERRA:(SV)-Un fallo subito e due tiri liberi con un punto realizzato sono la ciliegina sulla torta della prova del Matera. LONGOBARDI:(7)-Quando la stanchezza si fa strade e le idee si annebbiano, quando c’è bisogno di gestire la partita il suo contributo è fondamentale. Inventa letteralmente due canestri da sotto che fanno molto male al Palestrina. CORÀ:(7)-Partita sempre in discesa e ben controllata in cui non sbaglia una mossa. Ma forse anche questa è un’opinione prevenuta?
Sport 51 B Dilettanti La truppa di Brogialdi tiene per un quarto prima di essere travolta Lunedì 23 febbraio 2009
Bernalda stecca ad Agrigento Stop per le Terme Abano in uno scontro diretto AGRIGENTO BERNALDA
81 52
FORTITUDO: Anello 9, Paparella 10, Di Simone 10, Tartaglia 14, Pilat 13, Principe 11, Mecca 2, Giovanatto 10, Provenzano 2. All Corpaci BERNALDA: Filloy 7, Carpiteti 15, Gabrielli 6, Perrucci 2, Azan 2, Russo 7, Silvestrini 4, Faggiano 9. All. Brogialdi ARBITRI: Noce da Latina e Borgioni da Roma. PARZIALI 22-19; 42-26; 57-40; 81-52. AGRIGENTO - Bernalda disputa ad Agrigento una delle peggiori partite della stagione. I ragazzi di Brogialdi reggono solo per un quarto, condotto con una grinta che lascia ben sperare. La difesa della Fortitudo sembra sorpresa per la determinazione degli ospiti e lascia qualche varco. Ma Faggiano e compagni sbagliano fin troppo e gli Agrigentini si aggiudicano alla fine la prima parte della gara andando avanti di tre punti. Tutti sembrano comunque certi che sul parquet del Palanicosia della Città dei Templi si disputerà una bella sfida tra le due quotate formazioni, che si presentano in classifica appaiate a quota 22 e non nascondono di avere molte ambizioni. Il tecnico Corpaci ha dovuto
Damiano Faggiano
lasciare a casa l'infortunato Mayer e mettere in campo De Simone. Teme l'aggressività degli ospiti e si affida molto alle seconde linee. Ma sarà soprattutto la difesa siciliana dal secondo quarto a cambiare registro e a dettare legge. La Fortitudo evita le mischie che si erano viste nella prima frazione e nelle sortite sotto canestro imposta dalle fasce laterali. Per la Bernalda inizia il tracollo: solo sette punti nel secondo quarto. Errori incredibili: nei tiri liberi
Spogliatoio Brutta trasferta
Colpo al volto Filloy in ospedale Filloy si è infortunato all’inizio del terzo quarto ad Agrigento
PESANTE sconfitta per il Terme di Abano Bernalda che si è arresa sul parquet del Mondaca Agrigento con il punteggio finale di 81-52. Il ko è stato aggravato anche dall’infortunio di Pablo Filloy che ha subito, all’inizio del terzo quarto, una forte gomitata involontaria da un giocatore avversario tanto da dover ricorrere alle cure ospedaliere. Un vero peccato per il roster di coach Brogialdi che ha dovuto privarsi di un importante atleta proprio nella fase migliore del Bernalda. A fine gara questo è stato il commento del tecnico in seconda, Nino Paradiso. «Sicuramente la gara è stata influenzata da due episodi: per primo, l’infortunio di Filloy e po i il cattivo arbitraggio. Non è possibile assistere ad
una direzione palesemente casalinga come è capitato ieri ad Agrigento». Il Bernalda è riuscito a tenere testa ai siciliani nel primo quarto, poi il roster isolano ha preso il largo nel secondo gioco. Nel momento migliore dei lucani, invece, è capitato l’infortunio di Filloy che ha compromesso definitivamente la gara. «La squadra - ha continuato Paradiso - ha perso il suo punto di riferimento. Filloy, nel terzo quarto stava guidando la rimonta; è uscito proprio nel nostro momento migliore. Torniamo dalla Sicilia con una sconfitta, ma ciò che fa ancora più male è sapere di poter perdere per chissà quanto tempo un atleta molto importante per il Bernalda». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
percentuali modestissime, si sente la mancanza dei tiri da tre punti e si sentirà per tutta la gara. Nei due quarti successivi il quintetto lucano viene travolto dalla determinazione degli avversari. Potrebbero arrivare molte possibilità dai tanti tiri liberi guadagnati negli assalti furiosi per evitare una pesante sconfitta, invece le realizzazioni sono meno del 50%. La Bernalda perde poi Filloy che si scontra con Tartaglia e perde vistosamente sangue dal naso. Si arriva all'ultimo quarto con un parziale pesante per i lucani. I siciliani sono avanti di ventitre punti. I giochi sembrano fatti. Ma una reazione sarebbe comunque ancora possibile, Bernalda in altre occasioni ha dimostrato capacità di recupero storiche. Ma non è una di quelle giornate. Anche nell'ultimo quarto gli errori in fase di attacco, i tiri da tre molto imprecisi, un certo nervosismo più che comprensibile in una gara che si sperava andasse in modo assai diverso, hanno fatto il resto. I rossi di Terme di Abano escono sconfitti in Sicilia. Alla fine la Fortitudo vince molto nettamente e scavalca in classifica la Bernalda, che ha molto da meditare dopo questa debacle siciliana. Elio Di Bella sport@luedi.it
B Donne Un canestro a due secondi dal termine condanna al ko
Basilia, beffa a fil di sirena Quarta sconfitta consecutiva sul campo di Termini Imerese TERMINI IMER.68 BASILIA 66 ECOKLINEERGIE TERMINI IMERESE: Azzarello 4, Busuito 4, Bisconti 6, Vento 16, Sicola 12, Innocente 17, Augetto 2, Cimininno 9, Fornaro n.e. Cavaretta n.e. All. Scimeca. BASILIA CODRA MEDITERRANEA POTENZA: Aurigemma 16, Valisena 7, Filograsso 11, Gambardella 4, De Luca 2, Marino F n.e. Sanza n.e. Crovatto 14, De Rosa 14. All. Marilia Sanza. ARBITRI: Centorrino di Messina e Barbagallo di Acireale. PARZIALI: 17-22, 34-34, 51-47, 68-66. NOTE: Spettatori duecento circa. Uscite per cinque falli Aurigemma e Gambardella. Nessun fallo antisportivo, nessun tecnico. CONTINUA il momento negativo della Basilia Codra Mediterranea Potenza. Anche a Termini Imerese la squadra potentina ha subito la sconfitta, la quarta consecutiva che pregiudica la classifica generale. Il complesso di Marilia Sanza pur mostrando chiari segnali di miglioramento sul piano del gioco ha perso una gara strana e contrassegnata dalle tante emozioni. Nel primo quarto la squadra biancoceleste ha iniziato con il piede giusto, andando a nozze contro la difesa siciliana. Aurigemma e De Rosa, insieme alla Crovatto han-
no tenuto in piedi la squadra che ha patito nella parte centrale il ritorno di fiamma della formazione siciliana, sospinta da Vento e Innocente. Il Termini Imerese ha allungato il passo andando avanti anche nettamente con un vantaggio di tredici lunghezze. La squadra potentina però ha recuperato prontamente il distacco, facendo leva sulla difesa attenta e sulle buone percentuali al tiro in attacco. Buona la gestione del match nella parte centrale
di Filograsso. La beffa per le atlete di Marilia Sanza è arrivata a due secondi dal termine con il canestro, l'unico della partita di Augetto che ha punito la Basilia Codra Mediterranea Potenza, sconfitta con il punteggio di 68 a 66. Il prossimo appuntamento in programma per Laura Gambardella e compagne è previsto per sabato alle 15:30 al Pala Pergola contro il Palermo. Sarà una sfida calda e incandescente. f.menonna@luedi.it
Crovatto ha segnato 14 punti
C2 Promozione, prima gioia del Ctr Superato di misura il Torre del Greco CTRLACASCINA TORREDELGRECO
75 72
CTRLA CASCINA: Marin 22,Albanese 20,Manzotti 17,Durante 8,Palazzo 4,Venuto 4,Lagioia,D’Aranno ne,Addolorato ne,Sassano ne;coach Festa TECNO TORRE DEL GRECO: Paolillo 19,Dilauro 15,Esposito 12,Bove 10,Cavallaro 6,Federici 5,Catapano 4,D’urzo,D’Amato,D’Antonio;coach Patrizio ARBITRI: De Prisco di Nocera inferiore e Pellegrino di Pontecagnano PARZIALI: 23-16; 40-39; 56-54; 75-72 SENISE-Arriva finalmente la prima vittoria per il Senise e per il suo allenatore Massimo Festa.Ed arriva,forse nel momento più bello dell’intero girone.Un momento topico,giacchè si era al giro di boa e si affrontava una delle squadre meglio messe in campo e con più varianti in difesa ed in attacco.Pur essendo giovani,i giocatori allenati da Patrizio,hanno ben
chiare le proprio potenzialità. Sulla propria strada,questa volta purtroppo per i campani,c’era Lino Durante,giocatore non del tutto recuperato ma pur sempre micidiale,capace di ridare tranquillità ai suoi.E forse anche per questo che ancora una volta si è visto un Albanese,in formato superlusso e con lui,Gonzalo Marin e Martin manzotti,veri ed autentici mattatori sotto le due plance. Questo Senise,si può anche concedere di farsi recuperare dodici punti e di mettere in forse la gara fino ai secondi finali ma recupera la forza che l’aveva finora distinta in ogni parquet.Un Senise finalmente a misura delle proprie capacità che ora può guardare con più tranquillità al domani,così come ammette il presidente Mario Totaro: “Salutiamo con grande soddisfazione finalmente la prima vittoria davvero meritata dai ragazzi. Speriamo naturalmente di aver recuperato appieno l’apporto di Lino Durante e con esso la tranquillità che ci consentirà di scrollarci di dosso la sfortuna». Gianni Costantino sport@luedi.it
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Sport C Dilettanti Vittoria meritata contro Porto Empedocle. Match dominato dagli attacchi
Lunedì 23 febbraio 2009
La Corporelle a valanga Supera quota 100 con cinque uomini in doppia cifra CORPORELLE 105 PORTO EMPED. 89 CENTRE CORPORELLE POTENZA: Favia 13, Marino 23, Delli Carri 20, Pellegrini 16, Ginefra 6, Marchese 17, Dimitriu 2, Armentano 7, Viggiano 2. All. Dino De Angelis. SEAP PORTO EMPEDOCLE: Moncada 5, Mammari, Milici 4, Ranieri 21, De Gregorio 6, Costa 3, Fathallah 1, Giocondo 27, Blardone 22. All. Roberto Torriero. ARBITRI: Russo e Belfiore di Napoli. PARZIALI: 22-19, 46-38, 72-61, 105-89. NOTE: Spettatori 200 circa. Nessun giocatore uscito per cinque falli. Fallo tecnico fischiato alla panchina Porto Empedocle a 2:55 Qt sul punteggio di 93/81.
Marino e Ginefra grandi protagonisti del successo della Corporelle
VITTORIA casalinga per la Centre Corporelle Potenza nel confronto contro il Porto Empedocle. I lucani si sono imposti con il punteggio di 105 a 89 al termine di una partita mediocre sul piano tecnico
ma zeppa di canestri da ambo le parti. La prima frazione di gioco è stata sofferta, le due formazioni infatti hanno segnato con Giocondo e Delli Carri i canestri iniziali. La Centre Corporelle Potenza ha mantenuto vivo
il vantaggio grazie ai canestri di Marino e Pellegrini. I siciliani, apparsi motivati e ispirati hanno cercato di contenere i tentativi della Corporelle di andare in fuga. Nel primo quarto attimi di panico in tribuna, uno
spettatore viene colto da malore e la gara viene fermata dagli arbitri e dal buon senso. Si riprende ed è la Corporelle, priva di Castellitto a segnare canestri importanti con Delli Carri, Ginefra e Marino.
Spogliatoio Felicità contenuta in casa potentina per l’ennesino imprevisto
«Peccato per lo stop a Dimitriu» L’infortunio è l’unico rammarico del vicecoach Pierri FELICITA' contenuta in casa Centre Corporelle Potenza per il successo colto contro la Seap Porto Empedocle. Il brutto infortunio occorso a Nicolas Dimitriu rende amaro il post partita. Il giocatore è uscito in barella, per lui distorsione alla caviglia in un momento molto importante della stagione. La squadra ieri pomeriggio al Pala Pergola ha tenuto fede alle attese della vigilia, vincendo la gara, come da pronostico. Il complesso di Dino De Angelis ha ottenuto due punti importanti in classifica, pur non esibendo una pallacanestro effervescente. Il Porto Empedocle, ultimo in classifica non merita affatto la scomoda posizione in graduatoria. Anzi, la squadra sicula ha tutte le carte in regola per salvarsi. Il team potentino ha sofferto parecchio prima di avere la meglio su una squadra apparsa quanto mai aggressiva e agguerrita sotto ogni punto di vista. La differente cifra tecnica, al di la dell'assenza di Mimmo Castellitto ha fatto il resto consentendo ai biancocelesti di imporsi con una certa autorità sul complesso di Roberto Torriero. Gli umori in casa Centre Corporelle Potenza sono comunque sereni, indipendentemente dalla faccenda Dimitriu. Ora non resta che continuare a vincere a partire dalla prossima gara
contro l'Adrano. Nel clan della Centre Corporelle Potenza è l'assistent coach Vito Pierri ad analizzare i quaranta minuti di partita. Pierri ha affermato : “Peccato per l'infortunio di Nicolas Dimitriu. La distorsione proprio non ci voleva, vista l'emergenza che attraversa la squadra”. Pierri va oltre e si sofferma sul rendimento della squadra: “E' vero abbiamo subito ottantanove punti ma ne abbiamo segnati centocinque. E' il risultato di una gara condotta a tutta velocità dalle due formazioni che hanno fatto del contropiede e del gioco in velocità le armi migliori per vincere la partita. Entrambe le formazioni hanno segnato tanto da tre punti. Sono comunque contento per la vittoria maturata contro un complesso assai difficile sul piano tattico”. L'ultima analisi di Vito Pierri va al prossimo avversario, l'Adrano da affrontare mercoledì pomeriggio nel turno infrasettimanale del campionato maschile di serie C Dilettanti: “Abbiamo un giorno di preparazione, il viaggio che ci attende è lungo, non possiamo permetterci passi falsi. Ci attende una gara molto tirata e vibrante». Parole sagge, quelle di Vito Pierri che possono stimolare ulteriormente il gruppo. sport@luedi.it
Hockey A2 Sconfitta casalinga col Correggio che ribalta il risultato
Pattinomania, ripresa fatale SABATO scorso si è disputata la seconda giornata della poule promozione del campionato di hockey su pista di serie A2. Niente da fare per la Pattinomania che ha raccolto la seconda sconfitta consecutiva; dopo il ko di Sarzana, è arrivato quello contro il Correggio dell'ex Pietro Papapietro. La gara è terminata tre a due a favore del quintetto emiliano passato subito in vantaggio nel primo tempo proprio con Papapietro, rimontato dal goal di Vivilecchia e superato con la realizzazione di capitan Barbano. Nella ripresa, però, la formazione di casa è scesa in pista più deconcentrata ed ha lasciato spazio al gioco ospite che ha sfrutatto la situazione segnando due reti: la prima con Carboni e poi quella della vittoria con Siberiani.
Con questa sconfitta, la Raro Pattinomania resta ultimo in classifica con zero punti, mentre il Correggio mantiene la testa della graduatoria a punteggio pieno. Il prossimo impegno per capitan Barbano e compagni sarà contro il Molfetta degli ex Trombetta e Persia in programma per mercoledì 24 febbraio. Al primo posto in classifica, insieme al Correggio, troviamo il Sarzana. La formazione ligure ha battuto, lontano dalle mura amiche, il Montebello per quattro a tre. PCon questa sconfitta il Montebello resta penultimo con un punto. Si sono spartiti un punto a testa, invece, il Thiene e il Molfetta; la gara è terminata tre a tre ed ha permesso ai vincetini di conquistare il primo punto in classifica. A passare per primi in van-
taggio sono stati i padroni di casa con il gol di Marchioretto; il Molfetta non è stato a guardare ed ha subito reagito con Piscitelli che ha segnato la rete del pareggio. La prima frazione è chiusa sull'1-1. Nel secondo tempo il Thiene ha ritrovato nuovamente il vantaggio ancora con Marchioretto prontamente imitato, ventisei secondi dopo, da Persia. Al 6'42'' il Thiene si è portato sul tre a due grazie alla realizzazione di Casarotto ma, a una manciata di secondi dal fischio della sirena, Vianna ha spento totalmente i sogni di vittoria del Thiene segnando la rete del tre a tre finale. Non si è giocata, invece, la poule salvezza; la seconda giornata è stata posticipata a sabato prossimo. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Torneo di serie D C’è il dominio del fattore campo NEL QUINTO turno di ritorno del campionato maschile di serie D regionale si è registrato il dominio del fattore campo. Quattro le vittorie interne un successo esterno. Vince al Pala Montagnola di Salandra il Basket Zagaria Salandra contro la Lucana Salumi Picerno. I materani si sono imposti con il punteggio di 74 a 43 al termine di una gara senza storia. Netta l'affermazione dei ragazzi di Dimonte sulla compagine di Ripepi. Vince anche la Renudo Vito Lepore Potenza contro l'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture. I potentini si sono imposti per 71 a 55 al termine di una partita condotta con una certa autorità dagli atleti potentini. Bene anche la Levoni Potenza che ha superato nettamente la Co.Re.Ma. Virtus Matera con il punteggio di 99 a 65. Troppo netta la differenza in campo tra le due formazioni, la Levoni Potenza domina i materani sin dalle prime battute di gara. Netta affermazione casalinga al Palasassi di Matera della Pielle Datacontact Climacenter Matera sul Ciumnera Basket Potenza. I ragazzi di Luciano Cotrufo hanno vinto con il punteggio di 85 a 54. Vince al Pala Campagna di Bernalda il Cus La Cartotecnica Potenza contro la Cestistica Terme di Abano Bernalda per 93 a 72. Ha osservato il turno di riposo la New Olimpia Pallacanestro Melfi. sport@luedi.it
Il trio delle meraviglie tiene a bada, insieme a Favia i tentativi della Seap di tornare in partita. Le difese annaspano, gli attacchi fanno faville nelle retroguardie simili a vere e proprie gruviere.
Nella parte centrale la squadra potentina allunga il passo tanto da passare a condurre con un margine di tredici punti sul 57 a 44. I siciliani non demordono. La Seap Porto Empedocle reagisce con le triple di Giocondo e Blardone che tengono in piedi la squadra siciliana. Torriero le prova tutte, la Corporelle, pur non esibendo una pallacanestro efficace tiene il gioco in mano e segna canestri a ripetizione con Marino, Favia e Delli Carri. Nel parziale finale Dimitriu cade a terra e si fa male alla caviglia. Per lui distorsione e addio gara contro l'Adrano. La squadra potentina viaggia a vele spiegate e regge l'urto dei siciliani, avvicinatisi a - 6 sul 76 a 70. La Corporelle segna, la Seap tiene botta ma è Potenza a festeggiare il successo macchiato dall'infortunio di Dimitriu, uscito in barella. Per la Centre Corporelle Potenza due punti importanti in vista del turno infrasettimanale contro l'Adrano di mercoledì. sport@luedi.it
Sport 53 B2 Donne Fasi di gioco molto combattute ma sono le ospiti a prevalere Lunedì 23 febbraio 2009
La Giocoleria cede in casa Brutta sconfitta contro un Battipaglia più motivato GIOCOLERIA BATTIPAGLIA
0 3
21-25, 20-25, 18-25.
GIOCOLERIA: Avena 8, Caramuta, Di Camillo, Di Lucchio 6, Felicetti 9, Lancellotti, Muscillo 3, Pontillo, Prete, Santangelo (L), Sinisi, Taddei 3. All. Caliendo. COFIMAR BATTIPAGLIA: De Maio, Dellomonaco 11, El Gamal 4, Evangelista, Fusco, Lombardo 11, Miano 4, Nolè 23, Palladino 2, Granozio (L), Sellitto, Serban. All. Bifulco. ARBITRI: Lorenzo De Pascale e Leonardo Pedone NOTE: durata set: 24’, 23’, 22’, per un totale di 1 ora e 5 minuti.
La schiacciatrice Di Lucchio della Giocoleria
BRUTTA sconfitta casalinga per la Giocoleria Potenza, scesa in campo con poca grinta e convinzione nei propri mezzi contro un Battipaglia determinato a portare a casa i 3 punti. Primo set abbastanza equilibrato, con le ospiti che chiudono il primo time-out tecnico sul punteggio di 78, grazie agli attacchi vincenti di Antonella Miano e Francesca Nolè, quest’ulti-
ma top scorer della gara con ben 23 punti e vera trascinatrice della squadra allenata da coach Bifulco. Sull’altro versante Muscillo, Di Lucchio e Felicetti provano a contenere le avversarie ma, sul punteggio di 17 pari, le salernitane ci credono di più e, con un ace di Miano e le schiacciate vincenti di Dellomonaco e Nolè chiudono il set per 21-25.
La vittoria della prima frazione di gioco dà coraggio alle ospiti che chiudono il primo time-out tecnico del secondo set in vantaggio per 5-8, con gli attacchi di una incontenibile Nolè e i pallonetti e le schiacciate di Dellomonaco e Palladino. Le ragazze allenate da coach Caliendo provano a macinare gioco, trascinate da Paola Felicetti e, sul 16-
17, arriva un ace di Katia Sinisi che, insieme agli attacchi di capitan Avena e Muscillo, permette alle lucane di portarsi in vantaggio e di arrivare al punteggio di 20-19. A questo punto, però, le salernitane non ci stanno: ci mettono cuore e grinta, infilano alle padrone di casa un break di ben 6 punti di fila (un pallonetto di Nolè, 4 attacchi vincenti di Lombardo e uno di Dellomonaco) e chiudono definitivamente i conti per 2025. Il terzo set è molto combattuto nelle prime fasi di gioco: la Giocoleria prova a reagire con Felicetti, Avena e Di Lucchio, ma gli attacchi di El Gamal, Nolè e Lombardo stordiscono le padrone di casa che, sul punteggio di 16 pari, si arrendono alla determinazione delle ospiti. Le salernitane staccano le potentine di ben 8 punti e, complici tante disattenzioni sia in difesa che in attacco delle ragazze di mister Caliendo, chiudono in scioltezza sul punteggio di 18-25. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
B2 Uomini, la Medical travolge il Messina MEDICALCENTER SAVIOMESSINA
3 0
25-18, 25-10, 25-16
MEDICAL CENTER POTENZA: Zuccaro 9, Scalcione 10, La Rosa 10, Torsello 9, Alamprese 4, Galante, Di Tommaso 4, Caruso, Bacca, Cavaccini (L), La Maida, Genoino. All. Draganov PGS DOMENICO SAVIO MESSINA: Trifiletti 2, Eduardo 5, Donato (L), Bonsignore 5, Degli Esposti 2, Gitto 4, Galli, Schifilliti, Pino 7. All. Natale - Rigano . ARBITRI: Argese e Minetti NOTE: durata set: 22', 20', 18' per un totale di 1 ora e 5 minuti. TUTTO FACILE per la Medical Center. I potentini dilagano su un Messina che non può nulla contro la superiorità tecnica dei padro-
ni di casa. La Medical Center era chiamata a confermare quanto di buono ha fatto all'andata e in questo avvio del girone di ritorno. Nel primo set, buon l'avvio degli ospiti, ma i padroni di casa non si lasciano confondere e, dopo il secondo time-out tecnico, infilano un break di 5 punti consecutivi, grazie agli attacchi vincenti di La Rosa e Scalcione e all'ace vincente di Torsello che suggella il definitivo 25-18. Secondo set senza storia: sul punteggio di 8-3 i potentini allungano di 7 punti grazie a Torsello e Zuccaro e alla grinta del palleggiatore Di Tommaso che chiudono i conti in 20' per 25-10. Il terzo set _ caratterizzato da una serie di errori da parte dei siciliani, sia in attacco che in difesa. Ospiti demotivati che consentono a Zuccaro e compagni chiudere in scioltezza per 25-16.
B2 Donne La Piscopo trascinatrice con Cianflone e Falsarella
Planitalia, tie-break fatale Lo Scafati messo in grossa difficoltà dal Montescaglioso PLANITALIA SCAFATI
2 3
A sinistra la Piscopo della Planitalia Montescaglioso che ieri sera ha messo a terra trenta palle
21-25; 25 -22, 25, 26 -24 11-15
PLANITALIA MONT.SO: Tralli, Piscopo 30; Tuselli 1; Cianflone 19; Falsarella 12; Deleo 2; Di Fonzo 7, Tancredi 1, Timpanaro (L), Ambrosecchia n.e, Dasco n.e All. Motola TEKLA V. SCAFATI: Boccia n.e., De Almeida 13, Di Cristo 7, Esposito, Fedele n.e., Giogli 15, Giuliani (L), Manzo, Matarazzo 30, Renna, Villani 3, Vinaccia 18. All: Nica/Ragalà ARBITRI: Papa di Lecce; Visaggio di Bari NOTE: Battute vincenti: 2 3 Battute sbagliate: 5 -4. UNA PLANITALIA mai doma cede soltanto al tiebreak alla Tekla Volley Scafati (impostasi anche all'andata con il punteggio di 31) e, in virtù del punto conquistato, riesce a smuovere la classifica dopo sei gare, salendo ad otto punti. Anche in occasione delle più recenti esibizioni casalinghe, conclusesi senza l'ottenimento di punti, la squadra montese aveva dato segni di ripresa e combattività, confermati contro le più quotate avversarie scafatesi. Queste ultime, guidate dal duo Nica e Ragalà, con i due punti ottenuti al Palauditorium “Karol Wojtyla”, giungono a 40 punti. Le ragazze allenate da Egidio Motola, guidate in campo da Noemi Piscopo (30 punti), Daniela Cianflone (19) e Regiane Falsarella (12, quest'ultima limitata da qualche acciacco ma sempre utile quale punto di riferimento per le compagne) hanno tenuto testa alle avversarie dello Scafati per buona parte della gara,
mancando però nell'acuto finale dopo aver risposto colpo su colpo. Il primo set è stato caratterizzato da un notevole equilibrio tra le due squadre, sino al 21-20 in favore delle montesi: da quel momento in poi lo Scafati ha inanellato cinque
Pallanuoto B Sconfitta interna per l’Invicta SCONFITTA interna per la Libertas Invicta Potenza nel sesto turno del campionato femminile di serie B. La squadra ha perso contro il Brizz Catania alla Piscina Riviello di Parco Montereale con il punteggio di 6 a 5. La Libertas Invicta Potenza ha condotto la gara con autorità passando a condurre prima sul 2 a 0 e poi sul 5 a 3. Il Brizz ha sfruttato le ingenuità difensive e gli errori sotto misura della Libertas pareggiando i conti nel quarto parziale di gioco. La rete decisiva è venuta a diciotto secondi dal termine e ha gelato i tanti presenti alla gara. f.menonna@luedi.it
punti consecutivi e si è portato in vantaggio (21-25). Il secondo set ha visto portarsi in vantaggio le ospiti, arrivate ad avere anche otto punti di distacco. La Planitalia ha avuto il merito di reagire e pareggiare i conti (25-22). Il terzo gioco è sta-
to quello giocato meno bene dalle montesi, che non hanno saputo limitare gli attacchi portati, a turno, dalla imprendibile Matarazzo (30 punti), da Vinaccia e Giogli, che hanno permesso loro di riportarsi avanti. Il quarto set, specialmente nella parte finale, è stato giocato dalle due squadre punto su punto e alla fine, grazie ad un ace di Cianflone, le montesi hanno pareggiato i conti (26-24). Il quinto set, che, in caso di vittoria, avrebbe significato la prima affermazione interna stagionale, è stato invece vinto dalle ospiti, le quali, sull'11 pari, hanno messo a segno quattro punti consecutivi e portato via da Montescaglioso due punti. Michele Marchitelli sport@luedi.it
54
Rubriche
Lunedì 23 febbraio 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Siete molto determinati a migliorare la vostra situazione professionale: ce la farete. Miglioramenti nella vita privata.
TORO 21/4 - 20/5
Qualcosa sta per cambiare in meglio nel vostro settore di lavoro: siate ottimisti. In amore cogliete l'attimo.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Siete soddisfatti di quello che avete ottenuto finora nel lavoro, ma non è il caso di adagiarsi. Brillante l'amore.
CANCRO 22/6 - 22/7
Vi conviene rivedere i progetti fatti e tenuti nel cassetto: la situazione è cambiata. In amore non arrendetevi al primo no.
LEONE 23/7 - 23/8
Colleghi agguerriti e molto ambiziosi cercano di ostacolarvi: potete impedirlo, ma agite in fretta. Serata con amici simpatici.
VERGINE 24/8 - 22/9
Vi siete fatti prendere dalla pigrizia nel lavoro: è tempo di allungare il passo. In amore non perdete colpi.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Nel lavoro per voi questo è un momento di crescita straordinaria: continuate così. In amore potete rischiare.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Nel lavoro prendetevi una pausa di riflessione: gestite solo l'ordinaria amministrazione. Confusione in amore.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Prima di lanciarvi in una nuova iniziativa professionale valutate bene i pro e i contro. Sentimenti altalenanti.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Finalmente la fortuna è dalla vostra parte e nel lavoro potete osare di più. In amore dovrete superare un momento delicato.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Non è mai troppo tardi per imparare qualcosa nel lavoro: non scoraggiatevi. Vivete l'amore senza farvi troppe domande.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
P regalan I,M; api A = Prega l'anima pia;
Nel lavoro cercate di allargare i vostri spazi, gli orizzonti: farete carriera più in fretta. In amore andate sempre in cerca di sfide.
Televisioni
PRIMA SERATA
23.25
ATTUALITÀ
21.05
REALTV
RUBRICA
21.10
21.10
REALITYSHOW
Lunedì 23 febbraio 2009
23.20
FILM
21.10
FILM
55
RUBRICA
21.10
Bruno Vespa
Morgan
Federica Sciarelli
Grande Fratello
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -Musicale Scanzonatissima 06.15 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.25 -Real TvX Factor - La settimana 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07:01 - Cartoni 09.30 -RubricaSorgente di vita 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
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06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 10.20 -Sit ComE alla fine arriva mamma 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -Sit ComDrake & Josh 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin Princess - Principessi gemelle 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmJeff & Leo - Gemelli detective 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film I pappagalli con Aldo Fabrizi, Alberto Sordi, Peppino De Filippo, Titina De Filippo, Elsa Merlini - regia di Bruno Paolinelli (Italia) - 1956 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -Serie TvJAG 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Il bene e il male 23.25 -Attualità Porta a Porta
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Real Tv X Factor
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Rubrica Chi l'ha visto 23.15 -RubricaReplay
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Reality Show Grande Fratello
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -NewsPasswor* d il mondo in casa 23.20 -FilmA proposito di Schmidt con Jack Nicholson, Kathy Bates, Hope Davis - regia di Alexander Payne (USA ) - 2002
20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -FilmA spasso nel tempo con Christian De Sica, Massimo Boldi, Dean Jones, Marco Messeri, Antonio Cantafora - regia di Carlo Vanzina (Italia) - 1966 23.10 -Real TvRTV - La tv della realtà
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Rubrica L'infedele 23.30 -Documentario Storia proibita del 900 italiano
01.00 -TelegiornaleTg 1 01.40 -RubricaSottovoce 02.10 -DocumentiUn Mondo a colori 02.40 -RubricaRainotte 02:41 - VideoframmentiSuperStar 03.15 -FilmBlood and Wine 05.45 -AttualitàEuronews
23.45 -TelegiornaleTg 2 00.00 -ShowScorie 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaProtestantesimo 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 3.15 -Film TvUn posto tranquillo 2 03.30 -RubricaTg 2 - Storie
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaFuori orario 03.00 -AttualitàRai News 24 03:01 - TelegiornaleNews 03.05 -Previsioni del tempoMeteo 03.40 -RubricaRiflettendo con...
00.00 -TelefilmMissing 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
00.10 -Previsioni del tempoMeteo 01.25 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.50 -RubricaVivere meglio 03.00 -RubricaPeste e corna e gocce... 03.25 -TelefilmMa il portiere non c'e' mai? 04.05 -Soap OperaFebbre d'amore
00.00 -ShowMai dire Grande Fratello 00.55 -Real TvGrande fratello Live 01.55 -NewsStudio Sport 02.20 -TelegiornaleStudio Aperto 02.35 -MusicaleTalent 1 Player 03.15 -TelefilmI Soprano 04.05 -FilmZero in condotta
00.30 -TelegiornaleTg La7 00.50 -RubricaMovie Flash 01.05 -AttualitàOtto e mezzo 01.35 -RubricaL'intervista 02.05 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 03.05 -TelefilmAlla corte di Alice
A proposito di Schmidt
A spasso nel tempo
Gad Lerner
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 16.20
ITALIA 1
ORE 21.10
I PAPPAGALLI
MADAME X
A SPASSO NEL TEMPO
con A. Sordi, P. De Filippo - regia di Bruno Paolinelli (Ita) - 1956
con L. Turner, J. Forsythe, R. Montalban, C. Bennett - regia di David Lowell Rich (Usa) - 1996
con M. Boldi, C. De Sica, E. Weber - regia di Carlo Vanzina (Ita) - 1996
La domenica delle domestiche di un caseggiato romano sotto l'occhio vigile e bonario di un portinaio. Alcuni "siparietti" tra i tanti: Angela tenta di uccidersi con il gas dopo aver appreso che il suo fidanzato l'ha lasciata per sposare un'altra. Un marinaio timido vorrebbe "abbordare" una servetta. Ci riuscirà solo con la bonaria complicità del portinaio. Il dottor Tanzi, appena la moglie...
RETE 4
ORE 23.20
Holly sposa un importante uomo politico, ma durante una delle troppe assenze di lui cede alla corte di uno dei suoi spasimanti. Quando lei vuol interrompere il rapporto, il giovane muore accidentalmente. La famiglia del marito l'allontana...
RAI 1
ORE 3.15
In vacanza in America, il principe Ascanio e l'esercente lombardo Walter decidono di provare la macchina del tempo del prof. Mortimer, che consente di vivere un passato virtuale. Ma la macchina si mette a funzionare davvero: così i due si trovano catapultati nella preistoria, nella Firenze medievale, nella Venezia del '700, nella Roma occupata dai nazisti...
ITALIA 1
ORE 4.05
A PROPOSITO DI SCHMIDT
BLOOD AND WINE
ZERO IN CONDOTTA
con J. Nicholson, K. Bates, H. Davis regia di Alexander Payne (Usa) - 2002
con J. Nicholson, J. Lopez, M. Caine regia di Bob Rafelson (Usa) - 1996
con E. S. Ricci, A. Maggi, T. Altieri - regia di Giuliano Carnimeo (Ita) - 1983
Omaha, Nebraska: dopo aver trascorso la maggior parte della sua vita lavorativa in una grande compagnia di assicurazioni, per Warren Schmidt è giunto il momento della pensione. L'uomo è in una fase delicata, tanto più che l'unica figlia che vive e lavora a Denver - sta per convolare a nozze con un venditore di materassi ad acqua che lui disprezza profondamente...
Alex, commerciante al dettaglio di bevande alcoliche progetta il crimine perfetto che gli consentirà di risolvere la sua situazione finanziaria. Assicurandosi l'aiuto di un amico insospettabile, ruba una collana di diamanti del valore di parecchi milioni di dollari al suo cliente miliardario Frank. L'aiuto viene assicurata dalla governante di quest'ultimo, una ragazza venezuelana che...
Anni ‘60: tempo di canzonette e spensieratezza. La pensa così anche Renato, leader riconosciuto di una indisciplinata III^ liceo. A scuola si fa di tutto tranne che studiare: si corteggiano le ragazze, le si spia quando si spogliano per andare in palestra, si coltivano brevi flirt. Anche Renato si innamora, ma della moglie del suo professore di matematica. Non resta che sognare...
Sanremo sbanca anche nel finale RAI UNO 59° festival di sanremo 59° festival di sanremo L'eredita' L'eredita' la sfida
ora 20.43 23.10 19.49 18.52
ascolto 13.008 11.269 6.448 4.597
RAI DUE Cold case-delitti Cold case-delitti Rai sport-dribbling X factor il processo
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RAI TRE Che tempo che fa. Blob di tutto di piu' Con air Pres.che tempo che fa
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CANALE 5 Striscia la notizia Chi vuol essere Amici di maria de Grande fratello
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ITALIA 1 Batman il ritorno Spongebob il film Studio sport La vita secondo jim
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RETE 4 Walker texas ranger Poirot Forum sessione Maigret veleno in
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