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TAGLI ALLA RICERCA

Altolà di Napolitano Gelmini: troppe spese

RONDE

NOTTE DEGLI OSCAR

Le potentine sono favorevoli

The millionaire vince 8 statuette

Anche a quelle armate

«Più fondi agli atenei»

Il trionfo di Bollywood

a pagina 19

a pagina 6

a pagina 53

della Basilicata

ED Anno 8 - N. 53

1,00

Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it

Martedì 24 febbraio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Matera

Traffico di pannelli fotovoltaici 18 arresti

Dolcino Favi in pole position nella Procura generale del capoluogo E’ il magistrato di Catanzaro che ha avocato le inchieste all’ex pm

Arriva l’ anti-De Magistris La reazione sarcastica di Marco Travaglio

Operazione della polizia. In manette tutti marocchini Il capo residente a Grassano

La debacle del Potenza UNA CRISI CHE VA OLTRE IL CAMPO di ALFONSO PECORARO

a pagina 28

Provinciali a Matera

Lopatriello si allea con l’Udc Il sindaco di Policoro primo candidato alle prossime consultazioni alle pagine 10 e 11

Pisticci Il pullman non passa per il ghiaccio Operai Fiat restano a piedi e denunciano la Nolè

POTENZA - E’ Dolcino Favi il candidato in pole position per la poltrona di procuratore generale della Corte d’appello di Potenza, posto che Tufano lascerà ad Aprile. Favi è l’ex procuratore generale di Catanzaro che avocò le inchieste a De Magistris (ma non Toghe lucane) ritenendo che avesse commesso degli abusi. In corsa complessivamente 17 candidati ma sono tutti meno titolati di Favi.

Lo striscione sui cancelli dello stadio di Potenza

a pagina 12

RADIOTERAPIA AL SAN CARLO? PARLIAMO PRIMA DEL CROB di PIERO DI SIENA aturalmente non tocca a me intervenire nella discussione se sia utile o N meno che ci sia un nuovo presidio di radioterapia, oltre a quelli disponibili presso l'Ircss di Rionero, in Basilicata. E se questo debba essere allocato presso

l'ospedale S. Carlo di Potenza piuttosto che a Matera o a Lagonegro. Non ne avrei le competenze e i titoli. La Regione ha la responsabilità della programmazione sanitaria regionale e l'assessore Potenza saprà quello che fa. Ma avendo avuto in veste di parlamentare eletto in Basilicata nella passata legi-

slatura un qualche ruolo nella realizzazione dell'obiettivo di trasformare il CROB di Rionero in Istituto di Ricovero e Cura a Carattere scientifico, ciò che mi preoccupa è che la discussione in corso denota una sottovalutazione del vero problema che le sta alle spalle. segue a pagina 15

Audizioni in Commissione dei sindaci di Banzi, Bella, Campomaggiore, Rionero e della Provincia di Matera

Dimensionamento scolastico, contrordine SEMBRANO tutti più tranquilli i sindaci dopo l’audizione in IV Commissione regionale. Prossima riunione è prevista lunedì prossimo, ma nel frattempo “gli scontenti” del Piano di dimensionamento scolastico si dicono sereni. Una soluzione, probabilmente si troverà, ma significherà tornare indietro, a quei Piani provinciali che, un mese fa, vennero fortemente contestati.

alle pagine 8 e 9

a pagina 36

SAREBBE troppo riduttivo circoscrivere l’umiliante 4-0 patito dal Potenza a Perugia alle papere di Groppioni, alla giornata nefasta della difesa, alle assenze di qualche titolare o alla neve che ha condizionato la preparazione della sfida del Curi. Il capitano Gigi Cuomo, in una recente conferenza stampa, aveva detto che “gli alibi, le scuse appartengono ai deboli”. Usiamo questa frase per cercare un punto di (ri)partenza che possa consentire da subito alla squadra rossoblù di mettersi alle spalle quanto di segue a pagina 39

Leggo al buio con l'alfabeto Morse la storia di Eva e della Mela.


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Martedì 24 febbraio 2009

Brevi dal mondo

Spagna, Bermejo si è dimesso MADRID – E' riuscito a resistere 15 giorni, ma ieri il ministro della Giustizia spagnolo, Mariano Bermejo, ha ceduto alla valanga di critiche arrivate dall’opposizione e dal suo stesso partito dopo la ormai celebre battuta di caccia con il giudice Baltasar Garzon, ed ha consegnato le dimissioni nelle mani del premier Josè Luis Zapatero.

Zimbabwe bianchi nel mirino HARARE – Decine di fattorie di proprietà di bianchi sono state occupate nello Zimbabwe nelle ultime due settimane dopo l’insediamento del nuovo governo di unità nazionale. Le fattorie, in tutto 77, sono state teatro di vere e proprie scorribande attuate con la connivenza delle autorità e dei servizi di sicurezza.

Cina, intossicati da carne di maiale PECHINO – E' ancora allarme alimentare in Cina per una settantina di casi di intossicazione con carne di maiale contaminata. Le vittime, tutte provenienti da Tianhe e Zengcheng, due distretti di Guangzhou, sono state ricoverate dopo aver mangiato carne contenente clenbuterol, un anabolizzante utilizzato per facilitare la perdita di grasso. Negli ultimi giorni decine di persone hanno riportato forti dolori addominali e dopo alcuni esami specifici si è scoperto che il prodotto era stato trattato con l’anabolizzante, una sostanza che lascia residui – tossici per l’uomo – nei muscoli, nel fegato e nei reni dell’animale.

In Italia e nel Mondo Berlusconi: «La Torino-Lione si farà» Garlasco, oggi a Vigevano Oggi a Roma il summit con Sarkozy inizia il processo ad Alberto Stasi ROMA – La Torino-Lione si farà. Alla vigilia del summit italo-francese che oggi vedrà a Roma il presidente francese Nicolas Sarkozy, lo assicura il premier Silvio Berlusconi in un’intervista a 'Le Figaro'. «Poche settimane fa il mio governo ha confermato il commissario Mario Virano alla presidenza dell’Osservatorio tecnico sulla Torino-Lione – afferma Berlusconi -. Intendiamo accelerare il lavoro per completare il Corridoio 5. L’Alta Velocità era nel nostro programma elettorale, c'è pieno accordo nel governo, quindi la Torino-Lione si farà». «Noi attribuiamo un’importanza strategica allo sviluppo delle infrastrutture – prosegue il presidente del Consiglio -. Abbiamo riaperto tanti cantieri chiusi dal precedente gover-

Una manifestazione “No Tav” del 2008

no, tenuto sotto ricatto dal fanatismo ambientalista, e mi fa piacere che anche a livello europeo stia prevalendo un’idea nata con la presidenza italiana della Ue nel 2003, cioè l’emissione di eurobond per finanziare le grandi infrastrutture continentali».

VIGEVANO (PAVIA) – Ultime ore di preparativi per l’atto primo del percorso giudiziario del giallo di Garlasco. Uno dei casi più dibattuti d’Italia, capace come in poche altre occasioni di dividere l’Italia tra innocentisti e colpevolisti, approda in un’aula di giustizia. Questa mattina al Tribunale di Vigevano, davanti al gup Stefano Vitelli, si aprirà l’udienza preliminare per l'assassinio di Chiara Poggi, la giovane brutalmente massacrata il 13 agosto 2007 nella sua villetta del piccolo centro della Lomellina. Unico imputato, il suo fidanzato Alberto Stasi. Pesa come un macigno l’accusa contestata, dopo più di un anno di indagini, dal pm Rosa Muscio: omicidio aggravato dalle «sevizie» e dalla «crudeltà».

Alberto Stasi

Sebbene manchi un movente chiaro, sebbene l’arma del delitto non sia mai stata trovata, molti sono gli indizi raccolti dagli inquirenti, dai loro consulenti e da quelli di parte civile che portano a lui. Lui che si dichiara da sempre innocente.

Il punto della discordia è l’interruzione del trattamento alimentare

Testamento biologico, Pd diviso Bianchi e Rutelli non firmano l’emendamento Finocchiaro

La senatrice del Pd, Dorina Bianchi

ROMA – Non porta la firma di Dorina Bianchi, capogruppo Pd in commissione Sanità, l’emendamento presentato dal Pd che consente di fare idratazione e nutrizione oggetto di dichiarazioni anticipate di volontà. È quanto risulta dall’emendamento all’articolo 5 del ddl Calabrò, che ha come firmatari i senatore Pd Anna Finocchiaro, Luigi Zanda, Nicola Latorre, Fiorenza Bassoli, Franca Chiaromonte, Lionello Cosentino, Leopoldo Di Girolamo, Ignazio Marino e Donatella Poretti. «Come relatrice – spiega Bianchi – in questa prima fase non ho firmato nessun emendamento relativo a idratazione e nutrizione, cioè sul comma 6 dell’articolo 5. Nel gruppo ci sono posizioni diverse, e quello che ha come prima firmataria Finocchiaro rispecchia la posizione generale». L’emendamento dice: «l'idratazione e la nutrizione, indicate nelle diverse forme in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente, sono da considerarsi sostegno vitale e sono comunque e sempre assicurate al paziente in qualunque fase della vita. Nell’ambito del principio di autodeterminazione, nel rispetto dell’articolo 32, secondo comma, della Costituzione, è ammessa l’eccezionalità del caso in cui la sospensione di idratazione e nutrizione sia espressamente oggetto della dichiarazione anticipata di trattamento». Il senatore del Pd Ignazio Marino esprime «sconforto» per la mancata firma della senatrice Dorina Bianchi «agli emendamenti proposti dal suo stesso partito». In una nota il senatore spiega come nel disegno di legge Calabrò divenuto testo base in Senato non compaia una riga sulla tutela della disabilità e dei più deboli. «Con il nostro intervento – sottolinea – proponiamo misure per sostenere le famiglie di gravi disabili, pensando anche di prevedere il prepensionamento dei genitori con figli che si trovano in stato vegetativo». «Sul nodo dell’idratazione e della nutrizione artificiali abbiamo lavorato a lungo con il senatore Daniele Bosone – continua Marino – giungendo ad un emenda-

mento che rispetti due fondamentali principi. Il primo è che tali terapie debbano essere assicurate a tutti, senza sperequazioni territoriali come accade oggi. Il secondo punto è che, sulla base del principio di autodeterminazione, tutte le terapie, comprese idratazione e nutrizione artificiali possano essere sospese, se così indicato dal paziente». L’auspicio, conclude Marino, «era che dopo tanto lavoro di approfondimento e sintesi su un tema di tale portata, gli emendamenti avessero la firma di tutto il gruppo dei senatori PD in Commissione Sanità. È significativo che l’emendamento all’art. 5 veda come primi firmatari la Presidente Finocchiaro e i Vicepresidenti Zanda e Latorre. Lo sconforto è che il Capogruppo in Commissione, Dorina Bianchi, abbia serenamente ritenuto di non firmare gli emendamenti proposti dal suo stesso partito». Anche l’ex leader della Margherita, Francesco Rutelli non ha firmato. Anzi ha presentato un emendamento che dice invece che «alimentazione e idratazione sono forme di sostegno vitale e sono fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono quindi essere oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento. Nelle fasi terminali della vita o qualora il soggetto sia minore o incapace di intendere e di volere, la loro modulazione e la via di somministrazione, da commisurarsi alle aspettative di sopravvivenza, alle condizioni del paziente e alla necessità di non dar corso ad accanimento terapeutico, debbono essere il frutto di una interazione e comune di valutazione tra il medico curante, cui spetta la decisione finale, l'eventuale fiduciario ed i familiari». Rutelli ha fatto sapere che sta lavorando «per cercare di avvicinare le posizioni tra le parti e favorire un accordo tra gli schieramenti». E andrebbe in questo senso la sua firma agli emendamenti del Pd sulle «cure palliative» (prima firma quella di Ignazio Marino) e sulla rete per organizzarle. Daniela Navi

Franceschini mobilita il Pd: «Rimbocchiamoci le maniche». Il Pdl: «Imita Di Pietro, fallirà» ROMA - Dario Franceschini sa di non avere molto tempo per riorganizzare il Pd e per preparare il partito alla sfida elettorale di giugno. Perciò intende bruciare le tappe e rendere noto il nuovo organigramma già in settimana. Ieri il neo segretario del Partito Democratico si è presentato alle 9 nella sede di largo del Nazareno per insediarsi nell'ufficio che era prima di Veltroni. La cerimonia è stata sobria, il tempo di un brindisi ed un brevissimo discorso di circostanza. «Vi do' una brutta notizia: - ha affermato Franceschini in tono scherzoso rivolgendosi al personale del Pd - il 6 e 7 giugno si vota e la partita che abbiamo davanti, così come il risultato, riguardano non solo il Pd, ma il futuro del nostro paese». Il segretario ha esortato i

dipendenti a «rimboccarsi le maniche e a lavorare a testa bassa», convinto che alla fine «se si lavora i risultati arrivano». Ha concluso con un omaggio al suo predecessore, Walter Veltroni. «Se siamo qua è grazie a lui», ha detto. Nel pomeriggio il leader del Pd è stato ricevuto al Quirinale dal Capo dello Stato, Napolitano. Il segretario del Pd, oltre al nuovo organigramma, sta preparando una iniziativa del partito che confermerà quello che è subito parso il primo obiettivo di Franceschini: attaccare a fondo Silvio Berlusconi, fino ad accusarlo di brame golpiste, per dimostrare non solo ai delusi del Pd, ma anche a chi plaude a Di Pietro, che il Partito Democratico è deciso a portare fino in fondo la sua

battaglia contro il governo, senza cercare accordi o compromessi. Perciò Franceschini ha impugnato la bandiera dell'antiberlusconismo finora sventolata soprattutto da Di Pietro e dalla sinistra radicale. Una strategia politica che il Pdl bolla come demagogica e basata su falsità. L'antiberlusconismo, ha affermato il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Paolo Bonaiuti, «è il sale grosso di tutte le cucine della sinistra: cambiano gli aspiranti cuochi ma il minestrone rimane sempre lo stesso». Il Pdl critica anche il giuramento sulla Costituzione fatto da Franceschini. Per il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, e' stato «un gesto demagogico da anni '60». Elvio Sarrocco


In Italia e nel Mondo

Martedì 24 febbraio 2009

Perde la vita Massimiliano Citriniti, 24 anni, per avere spruzzato una bomboletta spray

Catanzaro, scherzo di Carnevale finito in tragedia Fermati due giovani nomadi di 23 e 17 anni che hanno accoltellato al cuore lo studente

Massimiliano Citriniti

CATANZARO – Uno scherzo di carnevale finito in tragedia. L’assassinio domenica sera a Catanzaro di Massimiliano Citriniti, di 24 anni, studente iscritto alla facoltà di ingegneria dell’Università della Calabria, è un dramma cui nessuno, al momento, sa darsi una spiegazione. Citriniti è stato assassinato nel sottopassaggio di un centro commerciale nel rione Fortuna, sulla strada per il mare, davanti a decine di persone. Una coltellata al cuore, una soltanto, e la sua vita si è spenta in pochi minuti. Ad uccidere Citriniti sarebbero stati due nomadi,

Gianluca Passalacqua, di 23 anni, e V. B., di 17. I due sono stati fermati dalla Squadra mobile. L’accusa nei loro confronti è omicidio volontario, aggravato dai futili motivi. Un’accusa che rende perfettamente quanto è accaduto domenica sera nel centro commerciale del rione Fortuna: cosa può esserci di più futile, infatti, per arrivare ad uccidere un giovane di 24 anni, che un banale scherzo di Carnevale? I fatti sono stati ricostruiti nel giro di poche ore dagli investigatori della Squadra mobile di Catanzaro, che hanno dovuto fare i conti

con l’omertà delle decine di persone che hanno assistito all’omicidio ma che non hanno voluto fornire agli investigatori alcuna collaborazione. L’errore di Massimiliano Citriniti è stato di spruzzare il contenuto di una bomboletta spray del tipo usato per gli scherzi di Carnevale addosso a V. B, che non conosceva neppure. Un gesto banale cui il minore avrebbe potuto replicare magari con qualche lamentela. Domenica sera, invece, i fatti sono andati diversamente, fino a culminare nella tragedia. Ezio De Domenico

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Maltempo, allerta meteo al Centro-Sud: ancora neve Interessate Basilicata Calabria, Sicilia e Sardegna anche con temporali

Spalaneve, lavoro prolungato

ROMA – Una nuova perturbazione proveniente dall’Europa orientale raggiungerà l’Italia nelle prossime ore, portando ancora neve al centro sud e temperature minime al di sotto dello zero in buona parte del paese. Alla luce delle previsioni a disposizione il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un allerta meteo, che di fatto estende quello già in vigore, a partire dalla serata di ieri e valido per le successive 2436 ore. Su Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna si attendono nevicate attorno ai 700-900 metri e temporali anche intensi.

L’operazione di concerto con la nuova amministrazione Usa

Afghanistan, Frattini invita l’Iran al G8 di giugno a Trieste ROMA – La notizia arriva da Teheran: Franco Frattini – annuncia il portavoce del ministero degli Esteri Hassan Qashqavi – ha chiamato il capo della diplomazia iraniana Manuchehr Mottaki per invitare l’Iran alla riunione ministeriale allargata che la presidenza italiana del G8 intende organizzare in giugno a Trieste sulla stabilizzazione dell’Afghanistan. Una prospettiva – quella del coinvolgimento di Teheran nel tentativo di domare la guerriglia talebana – affacciata come 'ipotesi' nei giorni scorsi da Frattini. Che ieri, infatti, da Bruxelles, ha parlato di «tempi stretti» per arrivare ad includere l’Iran nel processo di stabilizzazione, senza però arrivare ad 'ufficializzare' l’invito: «Ascolteremo gli alleati europei, gli Usa e la Russia», ha ribadito il titolare della Farnesina dopo la riunione dei ministri degli Esteri dei Ventisette, spiegando che domenica ne parlerà con il collega russo Sergei Lavrov. Malgrado la comprensibile cautela però, prende corpo di giorno in giorno la possibilità – ormai più di una semplice ipotesi – che Mottaki arrivi a Trieste per discutere con la comunità internazionale di come 'vincere' la complessa partita afghana. Ieri il portavoce iraniano si è limitato a dire che Teheran sta «studiando con interesse» la proposta italiana, che punta a far sedere allo stesso tavolo i rappresentanti degli Otto Grandi e delle potenze regionali che possono influire in maniera decisiva per la pacificazione dell’Afghanistan. Fra queste, è ovvio c'è anche l’Iran. L’azione diplomatica della Farnesina si inserisce in questo senso nel solco della nuova strategia 'dialogantè messa a punto

Franco Frattini

dall’amministrazione Usa di Barack Obama. Frattini nei giorni scorsi è volato a Kabul dove ha ottenuto il via libera del presidente afghano Hamid Karzai e appena rientrato a Roma ne ha riferito in una lunga telefonata all’inviato di Obama per l'Afghanistan e il Pakistan Richard Holbrooke. Venerdì poi, a Washington, avrà modo di parlarne direttamente a quattr'occhi con il segretario di Stato Hillary Clinton nel loro primo incontro. Terminata l’era Bush alla Casa Bianca, gli Stati Uniti sembrano aver capito che l’approccio militare da solo non basta a ricomporre il puzzle afghano. E accanto al 'surge' delle truppe, Obama sta cercando un dialogo anche con

Iran e Siria, che il suo predecessore aveva frettolosamente derubricato come 'Stati canaglia'. «Abbiamo capito che in Afghanistan e in Pakistan ci vuole una soluzione regionale. Non solo truppe, ma ricostruzione, stato di diritto, formazione della polizia, con il coinvolgimento di tutti i vicini», ha confermato infatti ieri Frattini. La presidenza italiana del G8 – Roma è uno dei principali partner commerciali di Teheran – rappresenta forse l’occasione giusta per cercare una collaborazione soprattutto in vista delle delicatissime elezioni presidenziali che in agosto chiameranno alle urne milioni di afghani. Malgrado i passi avanti comunque, i paletti per Teheran restano, a partire dalla richiesta della comunità internazionale di isolare gli estremisti e bloccare il contrabbando di armi verso l’Afghanistan. Frattini ieri ha parlato di «condizionalità», augurandosi che l’Iran – qualora decidesse di accettare l’invito a Trieste – si apra ad un confronto «trasparente» anche sul dossier nucleare. Il titolare della Farnesina non ha sbarrato la porta neanche davanti all’ipotesi – avanzata da Karzai – di coinvolgere quei taleban che decidessero di abbandonare la guerriglia armata. «Teniamo aperte tutte le possibilità, anche se sono loro per primi – ha osservato – che rifiutano il dialogo». Netta invece la bocciatura del premier Silvio Berlusconi: «Dire che bisogna dialogare con i taleban non terroristi suona come una contraddizione in termini. Mi saprebbe dire – ha chiesto in un’intervista al quotidiano francese 'Le Figaro' – i nomi di qualche taleban non terrorista?». Luigi Ambrosino

Il luogo dove è avvenuto l’attacco dei terroristi a Jijel, una delle perle d’Algeria

Algeria, attacco islamico alla Spas, morti nove agenti ALGERI – Dopo mesi di relativa calma, il terrorismo torna a colpire in Algeria dove, con mortai e armi automatiche, un gruppo di miliziani di matrice islamica ha assaltato domenica sera una base della società privata di sicurezza, l’algerina Spas, vicino a Jijel. Nove agenti, riferiscono fonti locali e la stampa algerina, sono morti e almeno tre sono rimasti feriti, mentre l’attacco non è ancora stato confermato dalle autorità algerine. «Nessuna vittima» invece e «nessun danno» per il vicino cantiere italiano del gruppo Astaldi, ha detto all’Ansa il direttore generale di Astaldi Algeria, Marziano Bettega. Il cantiere è situato a Ziama Mansouriah, a soli 500 metri dalla base della Spas impegnata nel controllo di una postazione di Sonelgaz (ente algerino per l’elettricità e il gas). «L'attacco non era diretto al cantiere e dovrebbe aver colpito una stazione di Sonelgaz», ha precisato Bettega sottolineando che «nessun lavoratore di Astaldi nè italiano nè

Nel cervello la colonna sonora della nostra vita NEL cervello è incisa la colonna sonora della nostra vita e c'è un 'juke box' che, non appena sentiamo una vecchia canzone legata a un episodio importante del nostro passato, fa risuonare in noi il ricordo di quell'evento e risveglia le stesse emozioni che provammo allora. Si tratta di un 'hub' neurale che lega la musica che riconosciamo come familiare ai nostri ricordi ed emozioni. Resa nota sulla rivista Cerebral Cortex, la scoperta si deve a ricercatori della Università della California presso Davis. Questo 'hub' è localizzato nella corteccia mediale prefrontale, un’area in pros-

Nucleare, i Verdi inglesi fanno dietrofront: «Va bene»

Sarda, trasparenze provocanti simità della fronte. La sua funzione è associare la musica ad eventi particolari cui fa da sottofondo, eventi che nel momento in cui accadono vengono incisi nel nostro hard disk cerebrale, l’ippocampo, sotto forma di ricordi duraturi.

algerino è rimasto coinvolto» e che «il cantiere non ha subito nessun danno». «Per precauzione», ha aggiunto, i lavoratori del cantiere per la costruzione di un tunnel stradale che dovrebbe essere inaugurato tra una decina di giorni dal presidente algerino Abdelaziz Bouteflika, «sono stati trasferiti nella vicina cittadina di Jijel (360 km ad est di Algeri)». Secondo le prime ricostruzioni della stampa algerina, «l'orda di terroristi», probabilmente membri di Al Qaida per il Maghreb islamico (ex Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento), avrebbe assaltato il campo base della Spas e recuperato armi e generi alimentari. Si tratta del terzo attacco contro la società, già colpita nella stessa zona di Jijel il 3 e il 5 marzo del 2008. Domenica un’altra bomba è stata fatta esplodere al passaggio di un treno merci nell’ovest mentre il 12 febbraio sette persone, tra cui quattro civili, sono morte in un doppio attentato vicino a Tebessa (600 km a sud-est di Algeri). Laura De Santi

SULLE passerelle della settimana della moda di Madrid sfilano le creature sexy dello stilista spagnolo Andres Sarda. Per la collezione autunno/inverno 2009, Sarda presenta a Cibeles un trionfo di pizzi e trasparenze nei toni del

nero, del viola e del rosso. Modelle sempre più svestite per una moda che non ha più confini. Inutile dire che le immagini hanno sbancato in Internet registrando in solo giorno oltre i due milioni di contatti. Un bel record.

STIAMO perdendo la lotta contro i cambiamenti climatici, quindi ben venga pure il nucleare: quattro delle più importanti voci dell’ambientalismo britannico hanno fatto marcia indietro sull'energia atomica, annunciando ieri che la costruzione di nuove centrali nucleari è ormai urgente e indispensabile se si vogliono ridurre le emissioni di anidride carbonica. I quattro storici oppositori del nucleare – tra i quali spicca un ex direttore di Greenpeace – hanno dichiarato al prestigioso giornale inglese

“Independent” di appoggiare la decisione del governo di Londra di realizzare entro il 2025 una serie di centrali di nuova generazione, un progetto che promette di incontrare le proteste delle associazioni ambientaliste.


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Martedì 24 febbraio 2009

Il fatto del giorno: Europa, linea dura anti crisi Per la finanza globale nuove regole trasparenti

La lotta ai paradisi fiscali al centro dell’attenzione

Finalmente una reazione all’altezza di questa sfida

dall’articolo di Gian Battista Bozzo

dal servizio di Luca Iezzi

dall’editoriale di Enrico Cisnetto

I «soci» europei del G20, riuniti a Berlino per preparare il summit di Londra del 2 aprile, chiedono unanimi nuove regole e più trasparenza per la finanza globale. Nel mirino, in particolare, i cosiddetti «paradisi fiscali», ma anche i fondi ad altissimo rischio, come gli hedge fund. «Tutti i mercati e i prodotti finanziari, inclusi gli hedge fund, e le agenzie di rating devono essere posti sotto sorveglianza, senza eccezioni o distinzioni di nazionalità - dice il cancelliere Angela Merkel al termine dell’incontro -, stiamo lavorando sui dettagli che faranno parte di un piano d’azione. E stileremo una lista di chi non collabora - aggiunge il cancelliere tedesco - che dovrà essere soggetto a un meccanismo di sanzioni molto concreto». [...]

"Nel momento in cui i governi stanno cercando di forgiare un sistema finanziario mondiale più stabile, la lotta ai paradisi fiscali è uno dei temi che vanno affrontati con urgenza". Le parole del segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria [...] sono profetiche. L’associazione di paesi sviluppati con sede a Parigi è un po’ il braccio internazionale nella lotta l’evasione fiscale: è l’Ocse che tiene la "lista nera" dei paesi che si rifiutano di collaborare [...]. Sarà aggiornata a giugno prossimo e al momento contiene tre "recidivi" (Monaco, Andorra e Liechtenstein) gelosi dei propri segreti, più una seconda cerchia di una quarantina che stanno firmando accordi bilaterali con i paesi sviluppati per aumentare la trasparenza su segreto bancario [...].

Finalmente. Ci è voluto il reincrudelirsi della crisi, tornata ad essere anche finanziaria oltre che recessiva, per indurre i maggiori paesi europei e gli Stati Uniti ad una reazione all’altezza della tremenda sfida che il mondo ha di fronte. Ma a quanto pare incrociamo le dita, è d’obbligo sembra lo abbiano capito. Da un lato il vertice a Berlino [...] è servito a chiarire, speriamo una volta per tutte, che o il Vecchio Continente trova una linea comune e pienamente condivisa o sarà peggio per tutti i paesi [...]. Dall’altro, la visita della Clinton in Cina [...] ci fa sperare che anche gli altri due fondamentali attori sulla scena [...] sappiano trovare un’intesa strategica. [...]

La migliore di ieri

Banche blindate

E il credito riparte dai “Tremonti bond”

Delle norme severissime

dall’editoriale di Carlo Pelanda

dall’editoriale di Marco Fortis

dal servizio di Andrea Tarquini

[...] A Berlino, i principali governi europei si sono accordati sulle nuove regole da proporre al G20 di Washington per dare stabilità al mercato finanziario globale del futuro affinché crisi come quella in atto non avvengano più (Merkel). Ma non hanno detto alcunché di rilevante sul come uscire da quella in corso, in particolare la crisi bancaria. Mancanza grave? No, ormai il sistema bancario europeo (ed americano) è già statalizzato, blindato. Dall’ottobre scorso, infatti, le principali banche sono state nazionalizzate direttamente oppure hanno bisogno di sostegni di capitale e garanzie statali per restare operative [...].

Con i “Tremonti Bond” si potranno ripristinare migliori condizioni di erogazione del credito senza un intervento invasivo dello Stato nel sistema bancario. Anche in ciò l’Italia marca una netta differenza con gli altri Paesi, alle prese con crisi finanziarie assai gravi. Eravamo un Paese molto più serio di quanto non sospettassimo noi stessi: crescevamo poco ma in modo equilibrato; avevamo un debito pubblico di vecchia data molto alto e faticoso da ridurre ma un modesto indebitamento strutturale delle famiglie (il più basso del mondo avanzato); avevamo banche meno esposte di quelle degli altri Paesi su mercati “droga-

ti” ed a rischio, poi travolti dalle turbolenze finanziarie (come Usa e Gran Bretagna). Inoltre, i nostri istituti creditizi in questi anni hanno praticato poco la finanza “creativa” sicché sono stati meno coinvolti nella piaga contagiosa dei titoli “tossici”. Facevamo mestieri molto più solidi (industria, turismo, agricoltura) della tecno-finanza anglo-sassone sino a poco tempo fa considerata come la stella polare dello sviluppo ed oggi ridotta ad un cumulo di macerie. Forse alla fine della crisi mondiale saremo addirittura additati come un modello, che risulterà tanto più valido se riusciremo finalmente ad affrontare anche i nostri problemi di lunga data [...].

Giannelli sul Corriere

Le maggiori potenze dell’Unione europea lanciano dal loro vertice qui a Berlino un’iniziativa della Ue per imporre al vertice G20 di Londra riforme strutturali, regole severissime contro gli hedge funds, norme rigorose sulla vigilanza degli hedge funds e di ogni istituto e prodotto finanziario, disposizioni vincolanti alle banche di costituire in tempi di prosperità riserve per la crisi, e una lotta senza quartiere all’evasione tributaria nei paradisi fiscali, i paesi e isole che rifiutano la collaborazione nei controlli internazionali. E al tempo stesso il summit esprime chiaramente un no al protezionismo. [...]

Con la crisi basta sprechi Il fiato sospeso di Wall Street che continua a soffrire dall’editoriale di Nicola Porro

dall’editoriale di Massimo Gaggi

Fino ad oggi il governo italiano ha messo in campo risorse piuttosto limitate nel piatto della crisi. Ha iniziato per tempo, a luglio del 2008. Ha recuperato 8 miliardi per gli ammortizzatori sociali. E con il Cipe ha impostato piani infrastrutturali da miliardi. Ha messo a disposizione del settore auto (e su questa scelta si potrebbe discutere molto) un pacchetto di incentivi, che con tutta probabilità, grazie all’alta tassazione sul settore, di fatto si autofinanzieranno. Non ha fatto, quantitativamente molto, per due ordini di ragioni. La prima riguarda il vincolo del nostro bilancio pubblico, più che sufficientemente saccheggiato nei decenni scorsi. E la seconda attiene alla nostra condizione economica, meno grave che altrove. Basti pensare che da queste parti il tesoro, per il momento, non prevede di impiegare un euro dei contribuenti a difesa del sistema bancario. [...]

Dalla notte delle stelle e delle statuette d’oro degli Oscar, all’alba grigia di un mercato col piombo nelle ali: la settimana scorsa Wall Street ha perso oltre il 6% del suo valore, raggiungendo nuovi minimi. Ciò è successo nonostante l’approvazione definitiva della maximanovra di sostegni all’economia e il lancio di un piano da 75 miliardi di dollari per ridare fiato al mercato dei mutui-casa. Per Wall Street è stata la peggior settimana da quando, quattro mesi fa, il mercato era crollato per le conseguenze del crack Lehman. Andasse nello stesso modo anche la settimana

che inizia oggi, il mercato avrebbe bruciato, prima ancora che vengano spese, tutte le risorse stanziate dal piano di stimoli fiscali da 787 miliardi. Obama non può certo permetterselo, ma non ha molte carte da giocare. Il presidente non si aspettava una tranquilla "luna di miele", ma nemmeno di dover affrontare, dopo appena un mese e col governo che è ancora un cantiere a cielo aperto, una settimana da "ultima spiaggia". Ora cerca di guadagnare tempo e di tranquillizzare il Paese lanciando la sua "offensiva della responsabilità fiscale": dal vertice sul risanamento dei conti pubblici che si terrà oggi alla Casa Bianca fino a giovedì, quando vare-

La fotografia

“Aiuti immediati” dall’intervista di Filippo Caleri

Nazionalizzare le banche può andare bene quando falliscono. «Non mi sembra che sia il caso degli istituti italiani» spiega [...] Lorenzo Bini Smaghi, membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea (Bce) secondo il quale «la nazionalizzazione delle banche è controproducente se il loro stato patrimoniale può essere rafforzato con iniezioni di capitale, anche pubblico. In altre parole, sì ai Tremonti bond, senza perdere tempo, e no alle nazionalizzazioni». Da sole le banche non ce la fanno? «Il mercato è poco disposto a ricapitalizzarle per l’incertezza generale. Non resta che l’aiuto pubblico. E subito. Si è già perso troppo tempo. I soldi sono necessari per stabilizzare il sistema e per non tagliare i crediti alle imprese. Più rapidamente si fa la ricapitalizzazione meglio è». [...]

Venezia, scene dal carnevale (Ansa)

rà il bilancio per il 2010, Barack Obama tenta di rasserenare il Paese dimostrandogli di avere un progetto di lungo periodo per riportare entro limiti accettabili (il 3 per cento del Pil) un deficit pubblico che quest’anno verrà dilatato fino oltre la soglia del 10% del reddito nazionale: un "buco" di 1,5 trilioni di dollari necessario per evitare il fallimento delle banche e cercare di rimettere in moto l’economia. Non è detto che basti e, anzi, c’è il rischio di un’altra reazione negativa di Wall Street, visto che il piano del leader democratico prevede (ma solo nel medio lungo-periodo) un aumento delle tasse su chi guadagna di più e sui redditi da capitale. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Berlusconi lo ripete sempre, quando può, e non ha fatto eccezioni a quest’ultimo vertice europeo tenutosi a Berlino: il panorama bancario italiano soffre meno rispetto a quello di altri paesi europei. Sarà vero? In parte lo è, ma non è che si debbano ringraziare le banche, in proposito, quanto la riluttanza di molti italiani a separarsi dagli zecchini d’oro, e a tenerseli nel materasso. C’è un patrimonio sommerso, fermo, invisibile, nel nostro Paese che per diffidenza – ed è stata giusta, intendiamoci – abbiamo preferito non affidare al funzionario che ci prometteva investimenti e guadagni. Meglio tenerseli, non sa mai. Un paese di furbi? Sì, pure troppo: ricordiamoci che questo tesoretto invisibile alle banche è invisibile pure al fisco. E che quegli zecchini fanno comodo solo a chi ce l’ha, beato lui: la crisi colpirà altrove.


Martedì 24 febbraio 2009

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage La Stampa

Finito Sanremo la parola a Bonolis, mister “Raiset” “Sì, con me vogliono costruire un’alleanza anti Sky”

Il Pd e l’arca perduta fatale decadenza dei miti

dall’intervista di Edmondo Berselli

dall’editoriale di Lucia Annunziata

Sa che cosa dicono di lei, Bonolis? Sospiro: "Sentiamo". Che è l’autore del nuovo compromesso storico. Bonolissimo cerca la voce fra corde vocali in fiamme dopo cinque giorni di parole a mitraglia. "Non dica una parola di più. Ho capito: Rai e Mediaset, "Raiset", il bi-monopolio". Che si arrocca per fare la guerra a Murdoch. E mette insieme Maria De Filippi e il vincitore bambino, quello di Amici, Marco Carta. "Lasci perdere Carta, perché la sua vittoria è una conseguenza logica del televoto. Quando fai votare le masse, risponde soprattutto un pubblico giovane, abituato a programmi non tradizionali, ai reality, e incline a coalizzarsi intorno ad alcuni concorrenti. E’ il reality Sanremo". "Marco Carta è l’effetto del cambiamento televisivo, e di concentrazioni di pubblico che Sanremo non aveva ancora sperimentato". Ci voleva Bonolis per fare impennare nuovamente lo status televisivo del Festival. Cinquantano-

Bonolis sul palco dell’Ariston

ve edizioni ed ecco una rivoluzione. La televisione totale. Dentro tutto. Compresa la gara, e le eliminazioni. "La gara focalizza il consenso". Festival melting pot, festival crogiuolo. "Adesso mi faccia dire una delle mie parole". Una di quelle sue definizioni come "il vecchio conio". "L’avevo già detto quattro anni fa, nell’altra mia edizione. Io sono per la "varieganza"". Cioè il puzzle, l’accumulo, i segmenti che si integrano. "Se vuole le rac-

conto la mia idea di televisione. La tv è unica. E’ un genere preciso, i cui presupposti culturali e spettacolari sono condivisi da tutti coloro che la fanno. A dividersi e a contrapporsi sono le reti, le aziende. Si divide il mercato, nascono barriere. Che qualche volta possono essere superate". Vedi per l’appunto lo scambio con la De Filippi. Una colonna di Mediaset venuta a fare da madrina alla principale produzione Rai. Un evento che

dal corsivo di Francesco Alberoni

Parto da una notizia che ho appena avuto da due giornalisti che hanno intervistato numerosi adolescenti milanesi. Alcuni di loro hanno incominciato a usare l’eroina, ma non se la iniettano, la fumano. Dicono che gli dà un grande rilassamento, una grande serenità. Poi nel weekend, quando vogliono scatenarsi tutta la notte, passano alla coca. La coca li fa sentire onnipotenti. Come se le procurano? «In giro ne trovi quanta ne vuoi, anche su Internet e costa poco». «Non pensi che ti farà male?» «No, fa bene». Questi adolescenti quando [...] si trovano con gli adulti

Adolescenti, adulti e barriere insuperabili non ascoltano. Comunicano solo all’interno del loro universo adolescenziale con mezzi che gli adulti non possono controllare: sms, Internet, chat, YouTube, altre web-tribù. Si incontrano di notte, nelle discoteche e nelle feste. Coi genitori recitano, e questi non sanno nulla della loro vita reale. Considerano i docenti dei falliti che insegnano cose inutili e guardano con com-

patimento gli psicologi. Fra loro parlano poco, piuttosto chattano e ascoltano musica. È dalle canzonette che prendono le parole e i concetti filosofici che ispirano la loro vita: «Sii libero, fa quello che vuoi e ricorda che sei perfetto !». I loro modelli sono i personaggi dello spettacolo, chi va a Il Grande fratello, i calciatori miliardari, i bulli, e perfino chi si distingue su YouTube

sembra davvero alludere al grande accordo del "bi-monopolio". "Ma la tv la fanno gli artisti. Maria è venuta in prestito, ed è stata una scelta sua. Noi televisivi sappiamo che qualche volta le leggi aziendali possono essere superate dalla voglia di uscire dagli schemi". Quindi ecco il Bonolis grande federatore, il coalizzatore. "Non mi faccia parlare di politica. Per me questo è il giorno dell’unità nazionale". Un day after bipartisan, direbbe un politologo, e Bonolis capirebbe subito, perché è stato un bravo studente al liceo, 58/60 alla maturità, e un passaggio a Scienze politiche. "Già, potevo diventare qualcuno". E invece? "E invece sono diventato un fantastico pistola". Allora passiamo al pistola di successo. Anzi di supersuccesso. La paragonano di nuovo ad Alberto Sordi, cioè a una figura che rispecchia integralmente l’Italia e gli italiani. "Per me Sordi è stato una specie di grande padre. Con i miei genitori ci divertivamo follemente con i suoi film e con le sue partecipazioni in tv [...]".

con qualche filmato da brivido. La separazione fra il mondo giovanile e adulto è incominciata negli anni Sessanta del secolo scorso con i figli dei fiori, il movimento studentesco, la rivoluzione sessuale. Molti di questi giovani hanno avuto problemi, ma perlomeno avevano radici e ideali. La nuova generazione non ha radici, non ha fondamenti etici, non ha cultura [...]. Alcuni pensano che, proprio perche è così vuota, sarà più aperta, creativa. È una illusione: senza radici, senza un rapporto reale e drammatico con la vita, senza capacità di confrontarsi e di riflettere e con l’illusione di essere perfetti, non si crea niente. [...]

Nel suo quarto film Indiana Jones si trova davanti al solito ponticello di legno sospeso su un burrone: nella prima pellicola, a vent’anni, lo avrebbe imboccato di corsa; ora Jones è ancora piacevole e gagliardo, ma nella sua quarta e finale avventura, si ferma sull’orlo del vuoto, bloccato dall’ansia e dalla paura. Senza nessuna irriverenza, lo sguardo sull’assemblea del Pd che sabato ha eletto Dario Franceschini portava alla mente la fatale e inarrestabile decadenza dei miti: una selva di volti conosciuti, fedeli a se stessi negli anni, con carriere onorevoli, lunghe e faticose, ma privi ormai di slanci, con bassa adrenalina, preoccupati del futuro e dalla mancanza di forza. Anche gli Indiana Jones invecchiano. E che fossero ex Dc o ex Pci o neoradicali o vecchi liberisti, non era più rilevante. Non era più rilevante di fronte all’improvviso ingrigirsi dei loro lineamenti, avvenuto nel corso di una sola settimana. Non è solo questione di numeri di anni, ma di quel senso d’impotenza, del tempo e della fine, che con la vecchiaia ti coglie. Non so. Sfoglio i giornali, guardo la tv e leggo le parole dei miei colleghi che ruotano intorno ai termini nomenklatura, controllo, patti. Non è quello che ho visto alla nuova fiera di Roma. In quel rituale con cui si è conclusa la crisi nata dalle dimissioni di Veltroni c’era solo (almeno ai miei occhi) l’aggrapparsi alle poche certezze - i regolamenti, il voto - una banale scimmiottatura delle assemblee «decisive» di un tempo. Mi veniva da dire: «Magari qui ci fosse una nomenklatura!». L’esistenza di una nomenklatura significherebbe almeno l’esistenza di progetti, truppe, trattative, signori della

guerra, complotti; insomma, di segni di vitalità e di ambizione. Ma non c’era nulla di tutto questo: le decisioni finali sono scivolate via con la rassegnazione di chi sa di non poter fare diversamente. L’assemblea del Pd riunitasi a Roma, 1200 convenuti su 2800, cioè solo il 43 per cento del numero totale, era insomma quella di una classe dirigente piegata dalle sue molteplici sconfitte. Composta in genere da gente che ha scelto la politica come professione, è vero: ma appesantita, più che dal proprio interesse, dall’impossibilità di capire come questi interessi - quelli della politica che hanno rappresentato - possano ancora essere affermati. Non è irrilevante capire di cosa sia fatta questa classe dirigente. Solo gli inesperti o gli illusi possono vedere oggi in questi uomini e donne la forza del potere. La cosiddetta nomenklatura, se la si guarda bene, è fatta di persone che hanno varcato i sessant’anni, sono tutti ex - in una maniera o nell’altra - di un qualche incarico o altro, e hanno già quasi tutti preso la strada che conviene agli ex: studi, libri, incarichi internazionali, passeggiate con i nipotini, o fondazioni. La verità è che le dimissioni di Veltroni sono state per tutti loro uno shock quale nessuno avrebbe potuto anticipare nel subbuglio che ha animato questi sedici mesi di esperienza del Pd. Tolto Veltroni, il Re è rimasto nudo. E non perché ha portato alla luce finalmente i piani e le malizie, ma perché, al contrario, ha esposto la mancanza di tutto questo. Finché c’è stata battaglia interna, l’adrenalina della tenzone ha come oscurato i contorni della realtà vera, quella esterna. Tolta la benda, il ponticello è lì, Indiana: le sue marce tavolette sono il crollo nel voto operaio in tutta Italia [...].

Sport: fra le righe e sopra le righe La Stampa

La Stampa

Il Cagliari regala 3 punti Il rapporto fra il popolo rossonero al Milan, in mezzo ai fischi e Carlo Ancelotti si sta consumando

Champions ci risiamo

dall’articolo di Marco Ansaldo

dall’editoriale di Franco Ordine

dall’articolo di Riccardo Signori

Sono giorni in cui l’Isola regala soddisfazioni al Cavaliere: dalla trombatura di Soru ai 3 punti che il Cagliari ha concesso al Milan per una vittoria molto generosa, la Sardegna si è consegnata a Berlusconi con un’acquiescenza persino eccessiva. L’1-0 di San Siro è farlocco. Non è un dettaglio che nel gol di Seedorf abbia avuto una parte importante la furbesca scorrettezza di Inzaghi che ha spinto Lopez addosso al portiere Marchetti: Saccani non l’ha vista, in compenso i suoi collaboratori hanno segnalato tre situazioni in cui i sardi non erano in fuorigioco e si avviavano verso Abbiati. Neppure questo è un dettaglio. E’ cambiato il sistema ma dentro le vittorie delle "grandi" c’è spesso il seme del sospetto. Il Cagliari ha giocato meglio. Se Acquafresca fosse stato più lucido sulle due palle gol del primo tempo, parleremmo di un’altra impresa dei rossoblù. Lo stesso si può dire per il palo colpito da Cossu. Ma il successo non mette il Milan al riparo dai disagio che si è ispessito. Fischi all’inviso Seedorf, se non dopo il gol. Fischi ad Ancelotti per la sostituzione di Inzaghi con Ambrosini, così che negli ultimi 10’, incluso il recupero, i rossoneri non avevano più in campo un attaccante. Fischi alla fine di un primo tempo che Berlusconi non avrebbe esitato a definire "raccapricciante", come ha fatto per la prestazione di Coppa Uefa a Brema. San Siro come una gigantesca voliera. Il Milan è a 2 punti dal secondo posto ma si assiste al fallimento nei rapporti tra Ancelotti e i tifosi cui fanno da esca e volano le dichiarazioni del presidente. «Si sa, per il Milan come in politica, le sue frasi sono gonfiate», ha spiegato il Carletto. Eppure [...] le parole dette dopo il pareggio con il Werder apparivano di una scarna [...] comprensibilità. Sembrava proprio la voce di Berlusconi quella che scaricava sulla conduzione tecnica l’ennesima delusione. Si è rotto qualcosa. In otto anni le scelte dell’allenatore non erano mai state contestate con tanta decisione. [...] «Se i fischi erano per me - ha ironizzato Ancelotti -, li capisco perché potevo mettere un altro attaccante: avevo una vasta scelta». [...]

È la prima volta che succede in modo fragoroso e l’evento non può passare sotto silenzio. Si sta consumando il rapporto amoroso tra Ancelotti e il popolo milanista: dopo otto anni di gioie incredibili (otto trofei accumulati) e di laceranti dolori (sconfitta di Istanbul) qualche logorio si può capire, non certo quella «fischiata» ingenerosa e ingrata venuta giù dai gradoni di San Siro all’atto della sostituzione di Inzaghi con Ambrosini. Già a Brema non siamo stati teneri con Carletto (sostituzioni effettuate in grave ritardo), persona deliziosa oltre che leader vincente dell’attuale gruppo berlusconiano, ma questa volta hanno proprio esagerato i milanisti ignorando in modo vistoso molti buoni motivi dietro la scelta tecnica. Anzi: non hanno capito granchè. C’è chi sostiene adesso che a far montare la contestazione sia stato l’intervento di Silvio Berlusconi e quell’aggettivo «raccapricciante» utilizzato per stroncare l’ennesima rimonta subita in Uefa. Spie-

[...] Comincia la campagna d’Inghilterra del calcio italiano. Anche se la logica dice che potrebbe trattarsi di una campagna d’Italia per le inglesi. Ma tra lo sprecare qualunquismi sulla perfida Albione, che finora ha battuto il calcio nostro più di quanto ne sia stata battuta, ed altri sull’eterna idea che il pallone è rotondo e queste partite durano 180 minuti, meglio affidarsi alla seconda ipotesi. Il calcio non è scienza esatta, ottimismo suvvia! Portiamo un po’ di sole italiano in quel cielo d’Oltremanica perennemente grigio, ideale per le depressioni. Il football inglese oggi, per il vero, è in alta pressione. È il nostro che non si solleva dalla mediocrità. Loro hanno il Pallone d’oro, noi qualche vecchia gloria (Totti e Del Piero tanto per citare). Loro sono stati protagonisti delle ultime annate di Champions (tre nelle prime quattro negli ultimi due anni, Liverpool e Chelsea nel 2004-05), noi salvati solo dal Milan. Loro hanno speso tanto per comprare giocatori. [...]

San Siro, i milanisti festeggiano; ma Ancelotti è contestato

gazione suggestiva (se non è colpa di Berlusconi, che divertimento c’è?, ndr) ma non molto pertinente. C’è dell’altro. C’è infatti un contenzioso aperto con Ancelotti legato più ai ritardi complessivi rispetto all’Inter maturati negli ultimi tre tornei, 60 punti secondo una contabilità recente. Se una censura attendibile può essere rivolta all’Ancelotti allenatore attiene al carattere "lazzarone" dei suoi: negli ultimi anni si sono scelti l’obiettivo più breve, poche sfide in Champions e in Giappone, perdendo di vista puntualmente il tricolore.

Non c’è altro. Eppure Ancelotti sopporta con cristiana rassegnazione ogni acquisto indesiderato, ogni infortunio mal curato, ogni tipo di contrattempo. Così ieri: prima di cominciare si ritrova senza Pato e Ronaldinho, persi anche per la panchina. Un solo attaccante da reclutare, l’eterno Inzaghi, e poi una ciurma di centrocampisti e difensori in ordine sparso. Appena Pippo consuma le batterie, deve lanciare nella mischia Ambrosini. Chi altro avrebbe potuto inventarsi centravanti in quelle condizioni? [...]


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Primo piano

Martedì 24 febbraio 2009

Politica e inchieste Pd e Idv contro la riforma. La relatrice Bongiorno apre sul diritto di cronaca

Giustizia, informazione finita Al via alla Camera la discussione sul ddl intercettazioni di PAOLO CUCCHIARELLI ROMA – Battaglia su tutta la linea per un ddl che uccide le indagini e l'attività della stampa e rappresenta – dicono all’unisono Pd e Idv – una «pietra tombale» sulle possibilità della giustizia e una porta aperta sullo «stato di polizia»; questo perché « si potrà arrestare chi si vuole senza che il cittadino lo venga a sapere». I due partiti promettono scontro duro sul ddl intercettazioni che ieri ha iniziato il suo iter alla Camera. Le votazioni dovrebbero partire da domani e il voto finale ci sarà non prima della prossima settimana. Molti i nodi aperti a cominciare da quello che riguarda l’informazione sulle indagini. La relatrice Giulia Bongiorno «apre», in Aula, sulla possibilità di contemperare le due esigenze di tutela delle indagini e della privacy visto che le indagini preliminari possono arrivare a durare anche due anni. Vi è quindi una disponibilità concreta a rivedere un singolo punto del ddl visto che la riforma, nel suo insieme, è «equilibrata» e «necessaria». Alla Bongiorno ha replicato Italo Bocchino che in serata ha detto che l’intesa trovata dalla maggioranza rappresenta un adeguato «punto di equilibrio» e che così si eviteranno sprechi. Ci sono state altre voci nella Pdl che non vorrebbero ritoccare il testo uscito dalla commissione con l’opposizione di Pd e Idv e l’astensione dell’Udc. Tuttavia il leghista Roberto Cota si schiera con chi si aspetta dall’Aula che si discuta e magari si cambi senza che si metta in discussione la coesione della maggioranza. «Anche il ministro Alfano ha detto di essere disponibile a valutare alcune cose, ci sarà un dibattito parlamentare interessante», ha notato il capogruppo della Lega Nord alla Camera. L’Udc chiede che si possano rivedere quei punti che più hanno sollevato dubbi, anche sotto il profilo della costituzionalità, per arrivare – se possibile- ad un testo condiviso. Il ddl prevede un tetto di spesa annuale per le intercettazioni, ripartito per ciascun distretto della Corte di appello dal Guardasigili. Previsto anche una durata prefissata (30 giorni) per le intercettazioni con la possibilità di una proroga di altri 15. I verbali delle intercettazioni saranno conservati presso l’ufficio del Pm e sarà vietato allegare, anche parzialmente, il fascicolo della indagine. La dif-

WHY NOT

Genchi accusato di irregolarità nell’uso dei tabulati

«Prodi non aiutò Saladino» La Procura di Catanzaro motiva lo stop all’inchiesta

Il ministro Angelino Alfano insieme al premier Silvio Berlusconi

fusione di conversazioni irrilevanti per le indagini o riguardanti soggetti estranei alle stesse sarà considerata una violazione del segreto istruttorio. Pd e Idv hanno criticato duramente il provvedimento. Donatella Ferranti (Pd) ha detto che così come è il testo farebbe divenire «impossibile» continuare ad usare le intercettazioni come mezzo di prova: è assurdo – dice – che il requisito necessario per chiedere l’intercettazione sia l'ipotesi di «gravi indizi». Per Federico Palomba (Idv) con questo testo si entra nel «buio della democrazia». L’Idv ha presentato ieri due pregiudiziali, una di merito ed una di costituzionalità e una relazione di minoranza. La nostra – annuncia Di Pietro - «sarà una poderosa resistenza ad un ddl vergognoso». «Con questo ddl diventerà impossibile accertare l’associazione a delinquere», aggiunge Di Pietro. Per il Pd dopo le norme «ad personam» adesso «il governo passa alle «leggi ad criminem». Oggi la Fnsi e la Fieg protesteranno unitariamente contro il provvedimento che vieta ai giornalisti di dare informazioni sugli atti fino alla fine delle indagini preliminari. “Intercettazioni, no al bavaglio all’informazione” è il titolo della manifestazione in programma, dalle 10.30, nella sede della Fnsi a Roma e alla quale prenderanno parte, oltre alla Federazione della Stampa, anche

l’Ordine dei giornalisti, l'Unci e la Fieg. L’intero mondo del giornalismo italiano si schiera dunque in difesa della libertà di stampa. «Le norme del disegno di legge del governo vorrebbero imbavagliare e annullare con un «segreto tombale», si legge in un comunicato della Fnsi-Fieg, «il ddl Alfano avrebbe l’effetto di espropriare i cittadini del diritto costituzionale ad essere informati in modo corretto, compiuto e tempestivo eliminando così la loro possibilità di verificare, nel bene e nel male, il funzionamento della magistratura». Secondo il presidente della Fieg, Carlo Malinconico, e il direttore generale, Alessandro Brignone, che porteranno domani la voce degli editori nella manifestazione congiunta contro il ddl Alfano, «così facendo il governo in un solo colpo vorrebbe cancellare gli articoli 21 e 101 della Costituzione e le numerose e concordi sentenze della Suprema Corte di Cassazione che hanno definito i cronisti «cani da guardia» della democrazia e della Corte Costituzionale – che, ha ricordato pochi giorni fa il presidente Giovanni Maria Flick, «vieta ogni forma di censura sulla stampa, sia diretta sia indiretta» – e della Corte di Strasburgo che veglia sul rispetto della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali».

Sicurezza, vertice Italia-Romania Frattini chiede garanzie al collega Diaconescu di ELISABETTA MARTORELLI ROMA - Altri poliziotti romeni in Italia per collaborare con le nostre forze di sicurezza nel contrasto dei reati che "destano particolare allarme sociale", come stupri e omicidi. E la segnalazione, alle frontiere, dei cittadini romeni con precedenti penali. Sono le richieste del ministro degli Esteri, Franco Frattini al collega romeno Cristian Diaconescu, incontrato alla Farnesina. Non ci sarà tolleranza con i criminali, non saranno questi malviventi a incrinare i rapporti tra i due Paesi e non è sotto accusa un'intera comunità per i reati di singoli, ha avvertito Frattini. Ma ora - ha avvisato -, dalla Romania, è necessario un "segnale molto chiaro". Dopo gli ultimi episodi di violenza sessuale e di omicidio avvenuti a Roma, il responsabile della Farnesina ha messo le cose

in chiaro. Se è vero che nei mesi passati Bucarest ha inviato una ventina di poliziotti che hanno aiutato a scoprire gli autori dello stupro della Caffarella, adesso è il momento di fare di più. Roma e Bucarest dovrebbero "aggiornare" gli accordi bilaterali, come l'accordo quadro del 2003, in modo tale da favorire il rimpatrio di quei romeni condannati in via definitiva che devono scontare la loro pena nelle carceri romene. "La stessa collaborazione che abbiamo tra i governi e a livello economico, deve estendersi anche al campo della sicurezza", ha detto Frattini. Così i romeni che hanno precedenti penali e che intendono entrare in Italia devono essere segnalati dalla polizia di frontiera romena alle forze di sicurezza italiane, non verrebbero bloccati ma solo individuati. Diaconescu ha accettato: il governo romeno ha garantito "piena collabo-

razione" all'Italia nel contrasto della criminalità e si é detto favorevole alla "tolleranza zero" nei confronti dei reati, da chiunque essi siano compiuti. Solo una condizione, però: la Romania non prenderà "nessuna misura che limiti il diritto di circolazione" in Europa dei suoi cittadini: "È una conquista del nostro popolo dopo il comunismo che vogliamo difendere", ha precisato Diaconescu. Una visita delicata e difficile. Un incontro a rischio, dopo il caso diplomatico esploso giovedì quando il quotidiano romeno "Cotidianul" aveva accusato il ministro degli Interni Roberto Maroni di aver assunto lavoratori in nero, scatenando uno scandalo destinato a raffreddare i rapporti. A fare da sfondo alla visita di ieri, il timore di una deriva xenofoba poche ore prima stigmatizzata dal presidente del Senato romeno Mircea Geoana.

di per sè elementi di reità». di ALESSANDRO SGHERRI E nessun elemento a carico di CATANZARO – L'ex presidente Prodi, «sia pure indiziante», è del Consiglio Romano Prodi emerso dagli accertamenti non era coinvolto nelle «mano- svolti su alcune società che, a vre affaristiche di Saladino», detta di alcuni teste d’accusa, l’ex presidente della Compa- avrebbero avuto un ruolo nelle gnia delle Opere della Calabria, presunte irregolarità nella gee non ha fatto parte di quel stione dei fondi comunitari e gruppo che, l’accusa originaria nazionali destinati alla Calaindicava come «comitato di San bria. Sul punto la Procura geMarino». È intorno a questi ar- nerale rileva che l’inchiesta gomenti che si articola la ri- Why not intendeva «riesaminachiesta di archiviazione dell’ex re tutto il Por Calabria», che tapremier coinvolto nell’inchie- le obiettivo «appariva fin sta Why not. A giungere a que- dall’origine irrealizzabile e, sta conclusione sono stati i ma- probabilmente, in contrasto gistrati del pool costituito alla con le finalità dell’azione giudiProcura generale di Catanzaro ziaria penale» e che, col tempo, «non rimase nepal termine delle pure circoscritta indagini svolte al riesame dei fidopo l’avocazione nanziamenti codell’inchiesta munitari, ma si all’ex pm Luigi De estese alla rivisiMagistris. tazione di tutte le Il loro convincisovvenzioni pubmento è stato bliche». messo nero su I magistrati afbianco nelle 37 frontano anche il pagine della ritema del cosiddetchiesta di archito comitato di San viazione al gip, Marino, non senredatta due mesi za avere sottolifa, ma depositata neato l’interesse solo da pochi suscitato nei giorni per conmass media, sentire la copia di giunti, talvolta, a tutti gli atti Romano Prodi «deduzioni e fordell’inchiesta, racchiusi in 87 faldoni, da tra- mulazioni di ipotesi spesso più avanzate di quelle sino a quel smettere al gip. Le ipotesi accusatorie nei momento prospettate o palesaconfronti di Prodi (iscritto nel te dagli inquirenti, complici registro degli indagati forse una mal celata fuga di nonell’estate di due anni fa), scri- tizie o l’aver attinto spunti da fonti confidenvono i magistrati, ziali». si basano su diIn ogni caso, chiarazioni de realla luce dei rilato e comunque sultati delle inda«generiche e vagini, la Procura ghe ed inidonee a generale è fornire dati connell’“impossibilicreti sui presunti tà di dimostrare favori di Prodi a l’esistenza di Saladino». un’associazione Inoltre, così cosegreta denomime accaduto per nata Loggia di l’ex ministro della San Marino». La Giustizia ClemenProcura non te Mastella, la cui esclude che posizione è già “un’aggregaziostata archiviata ne di soggetti innei mesi scorsi, teressati alle ageanche nel caso di Luigi De Magistris volazioni offerte Prodi, gli accertamenti svolti sui tabulati acqui- agli investimenti dal sistema siti da Gioacchino Genchi, con- bancario sanmarinese, costisulente di De Magistris, hanno tuisce assai più di una semplice portato «ad evidenziare, nei ipotesi, ma anzi appaia la miconfronti delle utenze riferite gliore interpretazione della alla Presidenza del Consiglio, le controversa vicenda processuale. In tal caso, nei fatti ogstesse irregolarità». I Ros dei carabinieri, che han- getto dell’inchiesta non si ravno svolto accertamenti su man- visa alcuna fattispecie di reato, dato della Pg, ritengono infatti stante la libertà riconosciuta che «Genchi abbia avuto contez- nelle attività meramente affariza della sicura riconducibilità stiche». Da tutto ciò, la Procura di molte delle utenze agli inte- generale giunge alla conclusiostatari già prima delle richieste ne che, oltre a Prodi, devono di emissione dei decreti di ac- uscire dall’inchiesta, con l'arquisizione dei dati di traffico te- chiviazione, l’on. Sandro Gozi, lefonico». Nella richiesta di ar- Piero Scarpellini, Luigi Bisichiviazione, i magistrati affer- gnani, Antonio Acri, Vincenzo mano che deve essere «rigoro- Bifano, Gerardo Carnevale, gli samente escluso» che la dimo- omonimi Giulio Grandinetti strazione di rapporti politici (uno dei quali è deceduto) e Ar«fra gli indagati costituiscano mando Zuliani.


Primo piano

Martedì 24 febbraio 2009

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Università e ricerca L’altolà del presidente della Repubblica sugli atenei. E i rettori ringraziano

Le bacchettate di Napolitano «Ripensare i tagli indiscriminati». La Gelmini: «Vogliamo evitare gli sprechi» D’altra parte, si sta lavorandi ALBERTO SPAMPINATO do proficuamente per defiROMA – L'invito del presi- nire le linee di una revisione dente della Repubblica, normativa della governanGiorgio Napolitano, a rive- ce e del sistema di reclutadere scelte di bilancio im- mento. Ciò nell’ottica di un prontate a tagli indiscrimi- impegno riformatore che si nati ha riaperto il dibattito intende rilanciare dall’insulle «sofferenze» del siste- terno del sistema, attraverso un dibattima dell’istruto costruttivo zione. Un mocon il Mininito, quello stero, il Godel capo dello verno e il ParStato, colto lamento, ma dal ministro che non può dell’Istruzioprescindere ne, Mariasteldagli aspetti la Gelmini, finanziari». che si è affretAncora più tata a precisaespliciti i retre che l'intentori aderenti to del Goverall’Aquis (Asno è solo quelsociazione lo di ridurre per la qualità gli sprechi. delle univerNapolitano sità italiane ha invitato a statali): «se i non abbando- Giorgio Napolitano tagli dovessenarsi a «gero restare – neralizzazioha ammonito ni negative e Vincenzo Miliquidatorie lanesi, rettoche mettono a re a Padova – rischio la rici sarebbe un cerca e l’unirischio Capoversità», setretto, uno tori nei consmantellafronti dei quali più volte ha mostrato mento del sistema universiattenzione. E le sue parole tà in Italia». E tuttavia ha hanno raccolto il plauso aggiunto: «la nostra linea dell’opposizione. Ma non come Aquis è quella di prosolo. «Il tema toccato oggi testare contro i tagli genedal capo dello Stato, quello ralizzati alle università, che del finanziamento dell’uni- fanno cadere la mannaia versità, è un tema centrale. del boia indistintamente su Ne va della sopravvivenza – tutti gli atenei senza alcuna ha sottolineato il presidente considerazione del modo in della conferenza dei rettori cui questi hanno gestito le (Crui), Enrico Decleva – del- risorse pubbliche ricevula massima istituzione for- te». Una posizione non lontamativa del nostro Paese.

Il ministro Brunetta «Il Governo ha enorme attenzione»

I sindacati di categoria chiedono di investire nel settore

na da quella del ministro: «E' nostro dovere amministrativo e morale – ha detto Gelmini – eliminare gli sprechi e le spese non necessarie accumulate negli anni a causa di gestioni universitarie poco efficaci. Ci sono ampi margini per migliora-

IL DATO

Il rettore di Perugia: «La fuga dei cervelli costa un miliardo e mezzo di euro l’anno» di ENZO FERRINI PERUGIA – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha partecipato ieri alla cerimonia conclusiva delle celebrazioni per il settimo centenario della fondazione della Università degli studi di Perugia. Ha ricevuto il «grazie» degli studenti «per non essersi piegato» davanti a chi chiede di cambiare principi fondamentali della Costituzione e poi anche della Conferenza dei rettori «per la sua continua attenzione» ai problemi dell’ università. Nel suo intervento nell’aula magna di quella che con una bolla di papa Clemente quinto nel 1308 fece diventare «Studium generale», Napolitano ha infatti esortato «a rivedere scelte di bilancio improntate a tagli indiscriminati» anche per ricerca ed università ed ha detto di condividere l’analisi fatta in sua presenza dal rettore, Francesco Bistoni. Questi aveva tra l’altro auspicato «provvedimenti mirati a favorire i giovani» ed a porre fine alla «fuga di cervelli» in continua crescita. Un fenomeno che costa all’Italia un miliardo e mezzo di euro all’anno, oltre al loro «mancato apporto» allo sviluppo del Paese. Prima dell’inizio della cerimonia Tommaso Bori, coordinatore della Sinistra universitaria-Unione degli universitari, aveva fatto avere a Napolitano una «lettera di solidarietà» ed a sostegno della difesa della Costituzione, definita «bel-

Istruzione in Italia, un si- nato Brunetta, ha assicurastema in cui il problema to che da parte del Governo principale non è quanto si «non ci sono stati tagli indispende ma come vengono scriminati». «Abbiamo taspese le risorse pubbliche». gliato 36 miliardi di euro I sindacati di categoria di per il triennio 2009-2011 di Cgil e Cisl si associano a chi spesa corrente – ha spiegachiede di recuperare risor- to – con la manovra finanse da investire nell’istruzio- ziaria di luglio abbiamo salvato l’Italia». ne. «Gli altri E rispetto alPaesi – ha fatla ricerca, «il to notare il segoverno ha gretario geun’enorme nerale della attenzione. Flc-Cgil, Lo dico io che Mimmo Pansono un protaleo – stanno fessore uniinvestendo versitario e lo nel settore dimostrano i della conoprotocolli di scenza e intesa» già dell’istruziofirmati per la ne come modigitalizzatore per uscizione degli re dalla crisi, atenei romada noi si tani» ha conglia: 8 miliarcluso. di nella scuo- Maria Stella Gelmini Il ministela, 1 e mezzo ro dell’Istrunell’universizione, poi, ha tà». ricordato in «I tavoli di una nota alconfronto, cuni dati. In aperti con il percentuale ministro Gelin Italia si mini, devono laureano meapprodare – no studenti ha suggerito Francesco Scrima, segreta- che in Cile, questo anche se rio generale della Cisl scuo- nel nostro Paese ci sono 95 la – a concrete misure di ri- università. Oltre alle sedi dimensionamento dei tagli centrali esistono più di 320 previsti, impegni che devo- sedi distaccate. Sono attivi no ora essere recepiti nei 37 corsi di laurea con 1 solo provvedimenti in cantiere, studente e 327 facoltà con a partire dal decreti inter- 15 iscritti. Nel 2001 i corsi ministeriali sugli organici di laurea erano 2444, oggi e sulle immissioni in ruolo sono più che raddoppiati a copertura dei posti vacan- arrivando a 5500. Negli altri Paesi Europei, la media ti». Ma il ministro della Pub- dei corsi dei laurea è la meblica amministrazione, Re- tà.

lissima, moderna, profonda». «Siamo dalla parte del presidente Napolitano e della Costituzione italiana – vi è scritto - e con questa lettera vogliamo dimostrarle la nostra piena solidarietà per le scelte fatte, il lavoro quotidiano che svolge e l’impegno con cui si dedica al suo ruolo». Poi nell’aula magna è stato il presidente del consiglio degli studenti Amabile Fazio a provocare un applauso scrosciante quando nel suo intervento ufficiale ha ringraziato Napolitano per «non essersi piegato alla volontà di pochi» che «più volte in questi giorni» hanno invocato provvedimenti che mettono in discussione la Costituzione. Prima di lui il rettore Bistoni, pur ammettendo che nelle università esistono «sprechi» e «clientelismo», ne aveva difeso la qualità complessiva dell’insegnamento e della ricerca. Aveva però anche denunciato l’insufficienza delle strutture, l’esiguità» delle risorse destinate alla ricerca e la farraginosità della burocrazia nella loro assegnazione e ripartizione. Il risultato è l’impoverimento del Paese che vede fuggire all’estero tremila ricercatori all’anno per la formazione di ognuno dei quali la comunità ha speso 500 mila euro. Per Napolitano, che aveva anche parlato di ricerca e formazione come «leva dello sviluppo», all’uscita dell’aula magna ancora applausi da parte di studenti e giovani ricercatori e tante strette di mano.

re le modalità di spesa degli atenei e per destinare fondi alla ricerca e alle università più virtuose». L’obiettivo è chiaro: «La crisi economica internazionale deve trasformarsi in una grande opportunità per rivedere il sistema di


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Primo Piano

Martedì 24 febbraio 2009

Primo Piano

Dopo la riunione in IV Commissione

La scuola

Piano a passo di gambero L’AUDIZIONE IN COMMISSIONE DI NIGRO

Oggi alle 17.30 a Banzi è previsto un consiglio comunale. All’ordine del giorno proprio il dimensionamento scolastico. Una nuova riunione della IV Commissione è prevista per lunedì prossimo. Si tenterà, quindi, di portare il documento in consiglio il 3 marzo.

«Scelte condivise e migliorative» «L’AUDIZIONE in Commissione ha dato esiti positivi, si è chiarito l’equivoco sulle scuole di San Mauro e si provvederà a fare le modifiche necessarie mentre per il resto» ha spiegato il presidente Carmine Nigro «le proposte della regione sono migliorative perchè permettono di mantenere due direzioni scolastiche e non una sola a Montescaglioso e per quanto riguarda Matera garantiscono attraverso una diversa distribuzione dei numeri una resistenza nel tempo di questi nuovi equilibri. Decisioni di buon senso prese insieme all’Ufficio scolastico regionale alle quali non potevamo certo opporci».

di PIERO QUARTO

LA MANCATA concertazione è davvero una cosa che i sindaci non riescono a digerire. Le Province avevano ascoltato amministratori e dirigenti scolastici. La Regione no. Ha approvato un Piano, lo scorso 17 febbraio, lontano da quelle che erano state le richieste. Gli amministratori che ieri sono stati auditi in IV Commissione consiliare lo hanno detto e ripetuto. E ora si aspettano di essere ascoltati. Lunedì prossimo è prevista una nuova riunione della IV Commissione. La speranza dell’assessore regionale Antonio Autilio è quella di stringere i tempi e riuscire, quindi, a portare il documento in consiglio martedì 3 marzo. Oggi in Commissione sono stati ascoltati i problemi sollevati da Bella, Banzi, Campomaggiore, Rionero e dalla Provincia di Matera. I consiglieri Luigi Scaglione e Donato Salvatore (Popolari uniti), inoltre, hanno presentato degli emendamenti relativi alla situazione di Rivello e Accettura. Il Piano provinciale prevedeva, infatti, una deroga di un anno per Rivello. La Regione ha annullato quella deroga, accorpando il comune con Maratea e Trecchina.

Cosa accadrà ora? Tutti (o quasi) gli amministratori si sono detti fiduciosi. Forse si tornerà indietro. Ai Piani provinciali, gli stessi che avevano creato altri problemi ad altri Comuni. Una specie di passo del gambero che, sicuramente, non risolverà realmente i problemi. Perché, se anche si riuscisse oggi a trovare una soluzione soddisfacente per tutti (e non è oggettivamente possibile, perché a nessuno va giù l’idea di perdere una dirigenza scolastica), domani si dovrà affrontare nuovamente una questione che è tutta legata al numero degli alunni. La Basilicata è una regione in continuo calo demografico: se oggi si riesce a salvare una dirigenza per “un pugno” di alunni, domani cosa succederà? Facile prevedere ulteriori cali e, di conseguenza, ulteriori accorpamenti. E, inevitabilmente, ulteriori tagli a cattedre e posti di lavoro. «Questo Piano, l’unico in Italia a non essere stato ancora approvato, è solo l’inizio - ha spiegato chiaramente Antonio Autilio - Ne dovremo fare un altro a fine anno e un altro tra due anni. Tutti quelli che si lamentano oggi poi dovranno capire come convivere in futuro. Noi dobbiamo tagliare altre 34 direzioni

nei prossimi due anni. Oggi mostrano i muscoli, ma domani che soluzioni troveranno?». E’ questione di tempo, quindi, ma prima o poi una soluzione dovrà essere trovata a meno che - come dice l’assessore all’Istruzione della Provincia di Potenza, Domenico Vita - non cambino le norme, cosa che attualmente non si prospetta». «Le proteste di consigli comunali e scuole, a volte, possono essere questioni campanilistiche e di contrapposizione localistica commenta il consigliere provinciale di Potenza Antonio Caivano - Il problema che si pone è che se fossero assicurati identici servizi e identica qualità, probabilmente, tante polemiche non vi sarebbero». Ma la qualità della scuola passa per il mantenimento di una dirigenza scolastica? Questa è una questione che, forse, va verificata caso per caso. Ciò che appare è che, il più delle volte, non ci sia una visione a lungo periodo dei problemi. Attorno alla scuola girano posti di lavoro e posizioni sulla “scacchiera”. Poco si guarda a quello che la scuola dovrebbe offrire: un’istruzione adeguata a quelli che sono i tempi. Guardando ognuno al proprio cortile i problemi non si risolvono. a.giacummo@luedi.it

«CHIEDIAMO il rispetto del Piano scolastico provinciale che la Regione ha deciso inopitamente di stravolgere senza un valido motivo». E’ quanto hanno sostenuto all’unisono nella mattinata di ieri i consiglieri provinciali di Sinistra democratica e Socialisti in una conferenza stampa allargata ai rappresentanti comunali e delle scuole. Un appuntamento che è stato un vero e proprio atto di accusa nei confronti della Regione Basilicata accusata di aver operato delle scelte calate dall’alto senza una conoscenza adeguata ed approfondita delle diverse realtà territoriali. «Cosa deve succedere perchè qualche assessore maturi finalmente l’idea di cambiare mestiere e per quale motivo i provvedimenti del Piano provinciale sono stati modificati. Lì si era arrivati ad una sintesi adeguata» chiarisce il capogruppo di Sinistra Democratica in Consiglio provinciale Antonio Santochirico, «la scelta che avevamo portato avanti è stata stravolta così come l’emendamento che chiedeva un unico istituto comprensivo per i Comuni di Calciano, Garaguso, Salandra e San Mauro Forte con sede nell’istituto più grande ovvero Salandra. Una proposta logica che incontrava un accordo generale anche in prospettiva di un collegamento migliore grazie alla Cavonica. Invece si è ritornati indietro a quanto il Consiglio provinciale aveva bocciato e la giun-

Le reazioni del giorno dopo nel Potentino... PROVINCIA DI POTENZA

BANZI

MONTESCAGLIOSO

SI DICE fiducioso il sindaco di Bella, Salvatore Santorsa. Dopo l’audizione in IV Commissione, si guarda alle scelte future con più tranquillità. «Non dovrebbero esserci problemi - afferma - sembra che in Commissione abbiano recepito la questione». Grande, comunque, la mobilitazione. Nella mattinata di ieri le chiare e irremovibili posizioni dei genitori e del consiglio dell'istituto comprensivo di Bella. «Non capiamo perché - si chiedono i genitori - non siamo stati interpellati su una decisione che, tra l'altro, ha l’unico obiettivo di consentire la sopravvivenza di un’altra dirigenza scolastica». A loro parere, tale ipotesi non garantirebbe la continuità didattica in una scuola che, nella proiezione dei prossimi cinque anni, avrà circa 100 alunni e garantirà ai cittadini della frazione la sua permanenza». Alcuni consiglieri, tra cui Luigi Scaglione, per risolvere questa questione hanno avanzato una proposta: per salvare la direzione scolastica di Ruoti si possono “spostare” i 70 alunni della frazione di Serra di Pepe. Così Ruoti non avrebbe difficoltà a salvare la dirigenza, mentre la frazione di San Cataldo resterebbe al Comprensivo di Bella. a. g.

UFFICIALMENTE Domenico Vita, assessore all’Istruzione della Provincia di Potenza, il Piano della Regione non l’ha visto. Però un’idea se l’è fatta: «nessuno guarda all’interesse generale e nessuno ha una visione ampia dei problemi. Anche stavolta ho l’impressione che ognuno abbia curato il suo piccolo orticello». Qualche errore, nel Piano di dimensionamento scolastico presentato dalla Provincia di Potenza, Vita lo riconosce: «Corleto Perticara e Calvello non potevano stare insieme, oggettivamente sono due realtà diverse. Però in consiglio provinciale questa situazione ha avuto un’evoluzione diversa da quelle che erano le mie iniziali intenzioni. E il consiglio, così come ora la Regione, è organo supremo». A parte il caso Camastra, quindi, Vita rivendica un ruolo: quello della Provincia che, in questo caso, viene stravolto. «Così - spiega - viene meno anche lo spirito della legge che dà alle Province un ruolo di coordinamento. E non è una cosa da poco. Anche perché - e questo possono testimoniarlo tutti gli amministratori - abbiamo ascoltato tutto il territorio. Abbiamo ascoltato e recepito quasi tutte le istanze. Poi, però, sapevamo che una riorganizzazione andava fatta e abbiamo tentato di farla cercando di contenere al massimo le perdite. Ora la Regione, non tenendo conto di quelle che erano state le nostre proposte, stravolge un metodo di lavoro. E quindi ci restiamo male ma non solo per il fatto in sè, proprio per la questione di principio». Poi una riflessione: «Questo Piano avrebbe dovuto guardare più lontano. Se oggi facciamo passare una dirigenza scolastica con 320 alunni stiamo bene per quest’anno scolastico, ma tra due anni siamo di nuovo allo stesso punto. Dovremmo avere Comprensivi con 350 alunni per stare un po’ più tranquilli. Questa è la mia filosofia e quella che ha portato al Piano provinciale: cercare di trovare una soluzione a più lungo termine». an. g.

«ABBIAMO espresso tutte le nostre perplessità e domani [oggi, ndr] abbiamo previsto un consiglio comunale proprio sulla questione. Siamo disposti, se servirà, anche a impugnare la delibera di giunta e a rivolgerci al Tar». Nicola Vertone, sindaco di Banzi, proprio non ci sta. Rifiuta la possibilità che il suo comune venga accorpato ad Acerenza. Nel precedente Piano, quello della Provincia, Banzi era accorpato a Genzano, che dista dal comune di Vertone solo 6 km. «Quella di Acerenza è una scelta sbagliata. E in Commissione lo abbiamo ribadito, sottolineando anche l’assenza di concertazione che è grave. Si pensi alle condizioni delle strade di collegamento. E poi noi non abbiamo nulla in comune con Acerenza: distretti sanitari diversi, e diverse comunità montane. Loro appartengono all’Alto Bradano, noi al Vulture». Il sindaco di Banzi chiede, quindi, che sia revocata la delibera adottata sul dimensionamento scolastico, a favore del piano adottato dalla Provincia, più consono alle esigenze dei territori e che, comunque, venga riconsiderata l’ipotesi di mantenere l’Istituto comprensivo Genzano di Lucania-Banzi. ant. giac.

MONTESCAGLIOSO- Il dirigente scolastico della scuola media statale “Carlo Salinari” di Montescaglioso, Nunzio Nicola Pietromatera, in merito al Piano di dimensionamento delle scuole montesi, prima di esprimere un giudizio complessivo ha ritenuto doveroso richiamare l'attenzione degli addetti ai lavori ed in primis dei genitori sulla recente nota della Direzione Generale Personale scolastico del MIUR, datata 12 febbraio 2009, con la quale si invitava la Regione Basilicata ad approvare entro 10 giorni il Piano di Dimensionamento della rete scolastica regionale. Ha inoltre riconosciuto i meriti dell'Assessore regionale Antonio Autilio, che “prevedendo a tempo debito una commissione interistituzionale che definisse con competenza il piano di organizzazione della rete scolastica regionale si è trovato nelle condizioni di proporre un piano coerente sia con i parametri previsti nel DPR 233/98, sia con gli indirizzi nazionali di riduzione e contenimento della spesa nel settore in quanto opera anche una consistente riduzione delle istituzioni scolastiche». Ha poi espresso la sua «piena condivisione del piano» per due ordini di motivi ben precisi: il primo riguarda il consiglio di istituto della scuola media “C. Salinari”, che già lo scorso 13 ottobre 2008 proponeva per Montescaglioso l'esistenza di due istituti: una Direzione didattica ed un istituto comprensivo. Il secondo riguarda l'allargamento dell'applicazione del piano approvato dalla Giunta regionale lucana a diversi altri comuni: a Matera alle scuole medie N. Festa e G. Pascoli, a Bernalda e Marconia. Ha definito la scelta politica “intelligente, perché ha ridotto al minimo l'eliminazione di presidi scolastici, applicando i parametri di ampiezza di riferimento salvando così diversi posti di lavoro”. Michele Marchitelli

LA QUESTIONE sollevata da Rionero in Vulture è semplicemente di organizzazione. «Alla Provincia - spiega il sindaco, Antonio Placido - avevamo chiesto una deroga per far partire la riorganizzazione dei due istituti comprensivi dall’anno scolastico 2010-2011. A dicembre 2008 ci hanno concesso questa deroga per lasciare la situazione invariata anche per il prossimo anno scolastico. Poi la settimana scorsa, così di punto in bianco, abbiamo saputo che quella richiesta non era più valida. E questo proprio nei giorni in cui si stanno chiudendo le iscrizioni. Pensate al problema organizzativo: per i genitori e per i docenti. La nostra richiesta, quindi, è molto semplice: dateci il tempo per riorganizzarci e concedeteci quella deroga speciale che nel Piano provinciale era prevista. Noi non contestiamo la ratio del Piano, assolutamente. Chiediamo solo che tale riorganizzazione parta con un anno di ritardo, nell’anno 2010-2011. Dopodiché, risolti i problemi organizzativi, noi non avremo difficoltà a entrare nei parametri previsti. In Commissione oggi [ieri, ndr] abbiamo spiegato le nostre ragioni. Speriamo solo di esserci fatti capire». ant. gi.

CAMPOMAGGIORE C’ERA anche il sindaco di Campomaggiore, Candio Tiberi, alla riunione della IV Commissione consiliare. Campomaggiore, secondo la delibera della giunta regionale, perde la sua dirigenza scolastica. Una scelta che il Piano provinciale non prevedeva. E ora anche questa questione entra nell’agenda dei consiglieri regionali. «Nel Piano di dimensionamento scolastico provinciale - spiega Tiberi - erano stati aggregati i comuni di Campomaggiore, Castelmezzano, Pietrapertosa e Trivigno. Questo accorpamento ci consentiva di salvare la dirigenza scolastica, perché il nostro Comprensivo arrivava a contare 317 alunni. Ora la Regione ha fatto una scelta diversa: ha messo insieme Albano di Lucania, Castelmezzano, Campomaggiore, Pietrapertosa e Trivigno. A questo punto noi perdiamo la dirigenza. E’ stata salvata quella di Vaglio, invece, mettendo insieme anche Brindisi di Montagna e Cancellara. Insomma, in quest’area prima c’erano tre dirigenze, ora ce ne sono due. Forse scontiamo il fatto che Campomaggiore e Albano sono comuni molto vicini». a. g.

ta regionale ha puntualmente proposto». Sullo stesso argomento non ha mancato di intervenire anche Franco Tantone del Partito Socialista che ha sottolineato come: «il capogruppo in Consiglio Regionale Donato Salvatore mi ha assicurato di farsi portatore di questa nostra posizione in Consiglio regionale. L’accorpamento delle scuole comprensive di Salandra, Garaguso e Calciano era già stata un’esperienza vissuta in passato. Ora speriamo nell’apporto generale e nelle modifiche del Consiglio regionale. Ma il problema non è solo quello dell’emendamento ma è proprio l’intero piano che è frutto di un confronto con i territori che è stato invece sostanzialmente stravolto». Un’analisi più politica della situazione è stata fatta dall’altro consigliere di Sinistra Democratica Antonio Montemurro. Prima però è utile ricordare che l’emendamento che riguardava l’accorpamento di San Mauro a Salandra è stato infatti votato in Consiglio provinciale da una parte della maggioranza (Sinistra Democratica e Socialisti in primis) insieme all’opposizione mentre la maggioranza (cioè Pd e Popolari) aveva votato contro. Tredici favorevoli e dieci contrari era stato l’esito del voto: «oggi trapela alla luce di queste scelte la volontà politica di creare dei forti malumori, una volontà degli assessori e più in generale della giunta regionale che forse già

guarda ai prossimi appuntamenti elettorali» sostiene Montemurro che poi analizza la situazione materana, «non caposco per esempio come si possa dividere gli unici due plessi presenti in una piccola realtà come La Martella. Non so quali siano i criteri». «Questo piano di razionalizzazione fotografa quanto poco si conosca la scuola», gli fa eco il dirigente scolastico Pancrazio Toscano, «non si tiene conto di come è fatta la città e delle prospettive che pure ci sono sotto forma di andamento demografico». Infine la questione Montescaglioso con il dirigente scolastico e consigliere comunale Giovanni Pizzolla che ha parlato anche a nome del sindaco Venezia sottolineando il dissenso (manifestato per iscritto in una nota dallo stesso Venezia) per le decisioni prese a proposito del piano di dimensionamento «due scuole vengono smembrate senza tener conto di quelle che sono le prospettive demografiche del paese e della realtà società della comunità di Montescaglioso» ha spiegato Pizzolla mentre Venezia nella sua lettera ad Autilio e Bona ha sostenuto che «quest’ipotesi non risponde alle esigenze del territorio e alle proposte già avanzate dal Comune e dalla Provincia alla regione» e chiede inoltre di «rivedere le prooste assunte in sede di giunta regionale nel rispetto dei diritti dei singoli e dell’intera comunità». p.quarto@luedi.it

...e quelle dal Materano

BELLA

RIONERO

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sembra emergere un’indicazione: non si può prescindere dai documenti provinciali

POTENZA

di ANTONELLA GIACUMMO

Martedì 24 febbraio 2009

BERNALDA

MEDIA PASCOLI-MATERA

MARCONIA

LE ISTITUZIONI scolastiche cittadine dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado (ex asilo, elementare e media) saranno profondamente ristrutturate dal punto di vista organizzativo logistico e dirigenziale. I dirigenti scolastici sono in fermento e chiedono a gran voce la sospensione della delibera di Giunta e di ogni altro atto deliberativo riguardante il dimensionamento delle istituzioni scolastiche ed eventuali accorpamenti o soppressioni di plessi . “Avrebbero potuto fare meglio dichiara Emanuele Panarelli Dsga Scuola Media “Giovanni Pascoli” facendo coesistere tre scuole medie e non accorpare le scuole elementari a quelle materne. I numeri ci sono e ciò nonostante le regione Basilicata ha commesso due errori. Dapprima si è disinteressata e poi all'ultimo momento ha fatto dei calcoli ragioneristici. Bastava conclude Panarelli tener conto di quanto fatto dall'Amministrazione provinciale”. m.f. IL DIBATTITO sul dimensionamento scolastico è nel vivo delle discussioni di diversi consigli comunali e non si escludono manifestazioni di protesta per ristabilire una situazione che potrebbe ripercuotersi sul territorio regionale con disagi per la comunità. «In merito al dimensionamento scolastico afferma Francesco Renna sindaco di Bernalda avevamo fatto una proposta in consiglio provinciale che mantenesse le due dirigenze e fare in modo che non ci fosse nessuna soppressione di classe in modo particolare a Metaponto. La proposta è stata rispettata dal consiglio regionale anche se al momento avvertiamo un disagio per la riforma Gelmini visto che non abbiamo le risorse economiche per far fronte alle richieste dei genitori in merito alle 40 ore di lezione”. La regione in diverse situazioni di plessi scolastici, in maniera autocrata ha deliggittimato il ruolo della provincia. Da considerare che per alcuni comuni come ad esempio per Salandra, è stata concessa la deroga in virtù del numero di 301 studenti nonostante il comune non sia incluso tra quelli montani. mic.fer.

LA questione del dimensionamento scolastico in questi giorni tiene “banco” negli edifici scolastici. Su un tema di così ampia portata, con così forti ripercussioni sociali ed economiche, era utile ed indispensabile che l' Assessorato regionale alla alla formazione cultura e lavoro Antonio Autilio concordasse pienamente il nuovo piano di riordino con tutti i soggetti interessati nei modi e nei tempi dovuti. “Quello che potrebbe verificarsi afferma Anna Di Trani dirigente scolastico della Scuola Media “Orazio Flacco” di Marconia si ripercuoterà anche sui genitori oltre che sul personale della scuola. Una riorganizzazione diversa quella che si prospetta che potrebbe inficiare la solidità dell'istituzione scolastica che oggi rappresento. Sarebbe stato opportuno che l'Amministrazione regionale avesse concesso una deroga visto che il nostro isittuto è sede di Centro Territoriale per l'Educazione degli Adulti”.


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Primo piano

Martedì 24 febbraio 2009

Primo piano 11 Il sindaco di Policoro probabile candidato dell’Udc alla presidenza materana Martedì 24 febbraio 2009

Politica

Lopatriello verso l’Udc

Incontro tra politica e mondo del lavoro per salvare la Basilicata dal crack. Moniti dal sindacato

Per il commissario Simone, «Per noi, l’ideale» POLICORO – Il terremoto politico che ha colpito il Partito democratico a livello nazionale e a cascata anche la periferia, condizionerà le prossime scelte politiche di movimenti, partiti e uomini che non si rivedono in un bipolarismo che non rappresenterebbe fette impostanti della società civile. Ecco dunque che in vista delle prossime amministrative, provinciali e comunali, iniziano i primi ammiccamenti e posizionamenti nello scacchiere politico locale, molto spesso trasversale e non inquadrabile nel più semplice centrodestra o centrosinistra romano. Così nella giornata di sabato scorso in un segreto vertice tra i rappresentanti dell’Udc e il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, proprio il partito di Pierferdinando Casini, che si sta consolidando sul territorio con nuove adesioni, avrebbe in serbo una clamorosa sorpresa: candidare Lopatriello come presidente della Provincia di Matera alle elezioni della prossima primavera in un contenitore moderato che farebbe riferimento alla costituente di centro. La candidatura del primo cittadino jonico scompaginerebbe i piani di coloro che vedono in Lopatriello un potenziale alleato. Infatti è risa-

La fase 2 del Pd parte col confronto laburista Restaino, Lacorazza e De Filippo

POTENZA – Il Pd incontra il mondo del lavoro. Ieri mattina nella sala conferenze del palazzo del consiglio regionale a Potenza il gruppo consiliare del Partito democratico ha incontrato i dirigenti del mondo sindacale, imprenditoriale e delle varie associazioni di categoria. A fare gli onori di casa, il capogruppo consiliare democratico, Erminio Restaino, il segretario del Pd di Basilicata, Piero Lacorazza e il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo. Dall’altro lato del tavolo, i consiglieri lucano del Partito democratico, gli assessori e i vari esponenti dei sindacati, delle associazioni delle imprese e del commercio lucano. Ed è stato un dibattito serrato. Senza rete. I rappresentanti del mondo sociale ed economico della Basilicata infatti, pur apprezzando l’iniziativa e la volontà da parte del Pd di un confronto sulle emergenze e iniziative da mettere in campo per contrastare la crisi hanno “bacchettato” la poli-

La platea di dirigenti del “mondo” imprenditoriale e del lavoro

tica dai tempi burocratici non adeguati a una condizione di sofferenza estrema. L’incontro è cominciato con le parole di Piero Lacorazza: «Questo appuntamento apre una nuova fase del Pd che ci vedrà impegnati, a inizio aprile, nella conferenza economica e del welfare tesa ad affrontare la dif-

ficile e delicata fase che vive l'Italia, il Mezzogiorno e la Basilicata. Una fase nella quale con più nettezza il Pd lucano definirà il suo progetto per l'avvenire della Regione. Sarà anche una fase nella quale il Pd definirà e marcherà il suo profilo». Lacorazza utilizzando la metafora della scala ha ag-

giunto: «C’è bisogno di tutti i gradini, ma per risalire c'è bisogno di ripartire dal basso. Se la scala che immaginiamo noi, che immagina il Pd è quella del lavoro, è necessario partire dal lavoro che non c’è. E’ dentro la questione sociale che si realizza il patto tra mondo del lavoro e mondo della produzione». Insomma, in linea con la volontà di rilanciare il Pd nazionale con il cambio Veltroni - Franceschini, anche in Basilicata parte la fase II del Partito democratico. E dal Pd regionale non sono mancate le stoccate al governo Berlusconi colpevole «di non sapere affrontare i problemi reali del Paese e del Sud». Lunga la lista dei “buoni propositi” da mettere in campo già dal mese prossimo, elencata dagli assessori lucani, Vincenzo Viti e Gennaro Straziuso: il fondo di garanzia di 20 milioni di euro per l’accesso al credito, misure di accompagnamento degli ammortizzatori sociali, un piano di interventi di sostegno alla ricerca e

all’innovazione in campo industriale ed agricolo, iniziative di sostegno all’ambiente e alla sostenibilità. Ha concluso Vito De Filippo: «Stiamo lavorando sul versante istituzionale con tutta la gamma di strumenti prevedibili. A fronte dell’iper concretismo irreale del governo nazionale che si traduce in poca sostanza, la Regione Basilicata si sta caricando di azioni e misure concrete per fronteggiare un momento così complesso per il Mezzogiorno, il Paese e il mondo intero». In precedenza l’ex assessore alle Attività produttive, Vincenzo Folino ha sottolineato: «La Basilicata, nonostante le difficoltà derivanti dal settore auto e del mobile imbottito, ha buone possibilità per uscire presto da questa crisi». Ma negli interventi non sono mancate le critiche. In particolare il segretario della Cisl di Basilicata, Nino Falotico ha dichiarato: «Ci so-

no buoni provvedimenti, ma occorre passare alla fase attuativa. Abbiamo risorse, ma servono decreti attuativi per le misure messe in campo dalla finanziaria regionale». Anche Pasquale Lamorte, presidente della Camera di commercio ha aggiunto: «Occorrono provvedimenti ad oras, e una reale terapia d'urto. Ci sono cose che ciascuno di noi deve fare, non si deve attendere che siano altri a farlo». Comune denominatore degli interventi degli invitati in ogni caso è stato quello del “tempo”. I rappresentanti del sindacato in particolare hanno più volte invitato i rappresentati del Pd a mettere in campo azioni con la massima celerità. Non bastano dunque solo buone leggi, ma èp necessario che i fondi siano a disposizione delle imprese nel minor tempo possibile.

SOCIALISTI Un piano straordinario degli enti locali e della Regione per fronteggiare la crisi economica. A darne notizia è Donato Salvatore, presidente del gruppo Socialista in Consiglio regionale. «Una forte mobilitazione dei Socialisti e dei suoi Amministratori locali – dice Salvatore - perché si faccia di più e meglio in favore del bisogno crescente delle famiglie lucane. Alla emergenza sociale cui siamo chiamati a dare risposte, occorre saper rispondere con misure straordinarie, direzionando con efficacia ed efficienza le risorse disponibili. Nei prossimi giorni – annuncia Salvatore - i Socialisti presenteranno presso i Comuni, le due Province ed alla Regione, undici proposte per sostenere le famiglie in difficoltà. Gli interventi, che saranno illustrati alla stampa nei prossimi giorni, nel corso di una conferenza stampa, concernono vari settori della vita socio-economica»

Dopo le dimissioni di esponenti della giunta e di consiglieri del centrosinistra della Comunità montane del vulture che hanno criticato il presidente Tonio Bufano è la volta dei consiglieri del centrodestra e dell’opposione entrare nel merito della questione. In una lettera a firma dei consiglieri, Renato Cittadini, Giorgio Egidio, Mauro Masserini, VincenzoPiaioforte, AnnaPinto, Antonio Pippa, Michele Rondinella, Pasquale Ruggiero, Michelangelo Volpe e Beniamino Valzer, si legge: «L'apertura dell'ennesima crisi politico-amministrativa nella comunità montana del Vulture, conseguente alle dimissioni di tutti gli assessori della giunta comunitaria finalizzate soprattutto a determinare la sostituzione del presidente dell'ente, rappresenta l'ultimo grave atto consumato dal partito democratico e dalla maggioranza di governo dell'ente comunitario ai danni delle popolazioni del vulture melfese. E' da lungo tempo ormai che il centrosinistra governa l'ente montano senza essere riuscito a propor-

Il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello

puto che il sindaco di Policoro è un “battitore libero”, politicamente parlando, non senso che non ha una tessera di partito da anni e non perde occasione per rimarcare sempre la sua autonomia dai partiti in nome di quella società civile che egli stesso definisce “del fare”, senza troppi vincoli di appartenenza. E questa soluzione sarebbe l’ideale

anche per la stessa Udc, dato che lo Casini all’assemblea di Todi dello scorso fine settimana ha lanciato il “partito della Nazione e della concretezza”: «Per noi –spiega il commissario cittadino Cosimo Simone la candidatura del sindaco Lopatriello sarebbe l’ideale in uno scenario politico locale che non vede nessun elemento di novità rispetto ai

due tradizionali schieramenti, con nomi di candidati che circolano in questi giorni legati alla vecchia nomenklatura di partito. Mai come in questo momento c’è bisogno di rigenerare la classe dirigente, se teniamo a cuore le esigenze di un territorio sempre più abbandonato a se stesso la cui dirigenza politica negli ultimi anni anziché valorizzare il territorio ne ha strozzato le potenzialità. Per questo motivo sarò io stesso a perorare la causa dell’ attaccamento al territorio nella scelta dei candidati, e quale miglior uomo se non Nicola Lopatriello può ben rappresentare la Provincia di Matera?». Inoltre Simone e il suo commissario provinciale nonché consigliere regionale, Vincenzo Ruggiero, salutano con favore il ritorno del figliol prodigo all’Udc, Nicola Viola: «Per noi – conclude Simone - il ritorno di Viola non può far altro che arricchire il bagaglio di esperienza di molte persone che si stanno avvicinando all’Udc, alcune delle quali si affacciano alla politica per la prima volta e dunque necessitano di una guida forte e autorevole sotto il profilo politico che in pochi come Viola può garantire». g.e.

Lettera di 10 consiglieri del vulture che accusano strumentalizzazioni

E’ scontro nell’ente montano re ed attuare programmi di sviluppo dell'area, adeguati a rispondere alle molteplici domande di crescita sociale ed economica provenienti dal sistema degli enti locali, dal mondo del lavoro e da quello delle imprese . Divisioni e contrapposizioni conseguenti all'affermarsi di logiche di mera gestione dell'ente comunitario, mirate soprattutto a rafforzare le varie filiere interne al sistema di potere del centrosinistra lucano, e a consolidare gli obiettivi di un migliore posizionamento dei gruppi dirigenti nell'assetto di potere e di governo delle istituzioni. Oltre un anno fa, in un altro momento di grave crisi istituzionale dell'ente comunitario, è venuto dal dimissionario presidente Bufano un forte appello rivolto a tutti i gruppi consiliari, compresi quelli di

opposizione, finalizzato a promuovere una condivisione istituzionale e programmatica di un'azione di rilancio delle politiche di sviluppo del territorio. Anche in quell'occasione, i gruppi consiliari di centrodestra operano con senso di responsabilità istituzionale proponendo la centralità del consiglio comunitario nell'iniziativa progettuale e programmatica dell'ente, contribuendo di fatto a sbloccare la crisi e a creare le condizioni più favorevoli al dispiegarsi di un'azione sinergica nell'attività della comunità montana, sempre in un ruolo chiaramente distinto da quello di governo. I risultati conseguenti più significativi di tale scelta furono l'elezione del presidente del consiglio comunitario e la nomina del Pit manager, entrambe condivise con ampio

consenso, oltre al dispiegarsi di una serie di iniziative di rilievo politico istituzionale, promosse dall'ente comunitario, utili alla predisposizione del "progetto Vulture" e all'approfondimento dei temi relativi alle politiche di governo del territorio. Alla realizzazione di questi primi importanti risultati e all'avvio di un confronto politico programmatico sulle politiche di sviluppo e di governo del territorio i gruppi consiliari del centro destra hanno partecipato con convinzione, pur senza aver preteso di assumere responsabilità di governo e senza richiedere alcuna contro partita in termini di scelte gestionali, consapevoli che il rilancio delle politiche di sviluppo del territorio e un nuovo assetto dei sistemi di governo richieda un'assunzione di responsabilità dell'inte-

ra classe dirigente al di là delle appartenenze e delle logiche di schieramento. L'apertura di questa nuova crisi, decisa da una parte dei centrosinistra e del partito democratico, continua a ripropone logiche e metodi vecchi più rispondenti alla ricerca di nuovi assetti di potere che a conseguire risultati corrispondenti alle aspettative dei cittadini. Noi intendiamo sottrarci a queste logiche e a questo gioco al massacro. Ci appelliamo al senso di responsabilità. Ci rivolgiamo a tutte quelle sensibilità politiche e individuali che, anche all'interno del centrosinistra e del partito democratico, hanno più volte manifestato disagio e disapprovazione verso una politica di territorio imperniata sulla mera gestione del potere e sulle logiche delle filiere e dei posizionamenti personali, per affermare insieme con noi una prospettiva di governo dell'ente comunitario tesa a perseguire gli interessi generali del territorio del Vulture e il bene comune dei cittadini».

FORMATA LA SEGRETERIA DEMOCRATICA

Lacorazza ha la sua squadra di giovani POTENZA - Si è riunita ieri per la prima volta la segreteria regionale del Partito democratico di Basilicata. In pratica Piero Lacorazza ha convocato la riunione dei suoi collaboratori. Si tratta di una squadra di giovani e di facce “nuove” che entrano a far parte per statuto nell’organismo di partito delle segreteria regiopnale. Il Pd di Basilicata lancia la conferenza programmatica regionale. Questi i nomi: Marco Arcieri, Giovanna D’Amato, Salvatore Infantino, Lina Marchisella, Antonello Molinari, Dino Paradiso, Antonietta Petrone, Roberto Speranza, Angelo Summa, Nicola Valluzzi e Rosy Viceconte e il segretario dei giovani democratici, Giovanni Casaletto. E per diritto sono anche entrati a far parte dell’organismo regionale i segretari provinciali del Pd, Ignazio Petrone e Anna Rosa Ferrara e il tesoriere Angelo Raffaele Colangelo. Non sono state ancora ufficializzate le deleghe di ciascuno dei compenenti. Nei prossimi giorni verrà anche completata la squadra con altri 3 o 4 giovani democratici. Ma non è stata una riunione solo di nomine. La nuova segreteria si è

I VOLTI NUOVI

messa subito al lavoro e dopo 4 ore QUELLI DI DIRITTO circa di riunione è stata diffusa la nota del partito in cui si legge: «Parte il percorso del Pd di Basilicata che porterà alla Conferenza regionale di programma, prevista Marco Arcieri, Giovanna D'Amato, Roberto Speranza per il prossimo autunno. E intanto già ad aprile conferenza regionale sull'Economia e sul Welfare preceduta da appuntamenti tematici che coinvolgeranno iscritti, elettori e cittadini su tutto il territorio». Piero Lacorazza Ignazio Petrone E dal Pd di Basilicata è stato anche annunciato che «sarà costituito, nelle prossime settimane, anAntonietta Petrone, Lina Marchisella, Salvatore Infantino che un ufficio programma che si avvarrà anche del contributo di elaborazione e di formazione politica della Fondazione BasilicataFuturo e delle associazioni che vorranno partecipare alla rete per un nuovo pensiero democratico». Raffaele Colangelo Anna Rosa Ferrara A margine della giornata di impegni per il Pd, il segretario Laco- il Pd ha avviato». «Abbiamo strutturato e radicato Antonello Molinari, Roberto Speranza, Dino Paradiso razza ha spiegato: «La segreteria è stata costituita proprio per lancia- il partito nel territorio ha concluso re un messaggio chiaro: il Pd vuole Lacorazza - Con la giornata di oggi costruire un progetto condiviso e vogliamo renderlo più aperto al partecipato per il futuro della Basi- contributo di esperienze, compelicata e mettere in campo una nuo- tenze e speranze che insieme pova classe dirigente. Il periodo tur- tranno essere il lievito di un rinnobolento a cui siamo stati e siamo vato progetto per una Basilicata esposti non può e non deve ferma- connessa, accogliente, competitiAngelo Summa, Nicola Valluzzi, Rosy Viceconte re il percorso di cambiamento che va e giovane».

DOPO l'abbandono shock del coch Veltroni e il subentro del suo secondo Franceschini, il PD prova a riprendere in mano le redini di un campionato che sembra seriamente compromesso e a rischio retrocessione, a giudicare dai pessimi risultati sin qui incassati e dal litigioso e confuso clima dello spogliatoio. La domanda che ora corre di più è : “Ce la farà?”, diretta sia al PD che al nuovo segretario. Noi, che tifavamo per la soluzione Franceschini come l'unica realisticamente praticabile -perché più “naturale” rispetto alla partenza e allo stato dell'arte del progetto PD, pensiamo che non tutto sia perduto e che questa compagine politica possa provare a rimettersi in gioco. E ne siamo maggiormente convinti ora, dopo l'esito sostanzialmente “unitario” dell'Assemblea costituente e le chiare parole del neo segretario. Certo la crisi è tutta davanti e tutt'altro che facile da superare. Ma è indubbio che quello assunto sia l'atteggiamento giusto: un serrate le fila e via a pancia rasoterra a lavorare per fare tutto quello che si sarebbe dovuto fare e che non è stato fatto. Certo che tra il dire e il fare ce n'è di distanza da colmare. Ma ci sembra che la paura cominci a fare “90” e che possa essere un buon carburante. In primis è il partito che va costruito per davvero sul territorio a partire dal tesseramento, ma soprattutto facendolo funzionare e contare nella partecipazione, nelle decisioni, nella mobilitazione. In secondis nella definizione di posizioni nette e certe che definiscano

Il Pd ai tempi supplementari meglio il profilo di questa creatura che non può stare in eterno nel limbo dell'indecisione rispetto a temi di fondo senza essere abbandonato perché non riconosciuto da nessuno. Ebbene su tutto questo Franceschini ha avuto parole chiare e rassicuranti. Sul primo punto ha detto “Voglio un partito radicato”, esprimendo un netto “no alle correnti per il potere” e aggiungendo un doppio monito ai big a cui ha detto “Li ascolterò, ma non li coinvolgerò nella gestione del partito, c'è bisogno di freschezza”, aggiungendo che “gli scontri facciamoli in casa, mai più con le interviste”. E per essere più chiari: “chi adesso mi applaude non mi chieda poi di nominare qualcuno, sceglierò io.” Molta determinazione, anche se rimane il dubbio sull'apertura ai big locali nella segreteria, big locali che in molti casi non sono certo da meno, in quanto a responsabilità sulla non realizzazione ad oggi del progetto PD sul territorio. Ma, al momento, non è il caso di sottilizzare. Come dicevamo, anche rispetto ad alcuni nodi politici, va riconosciuto a Franceschini di essere andato dritto al punto, senza girarci intorno. Sulla collocazione europea del PD ha detto che esso non entrerà nel PSE ma che “non potrà mai stare in un luogo dove non ci siano i socialisti europei”, auspicando la costruzione di “una casa comune dei riformisti so-

cialisti e non”. Sui temi etici, poi, ha assicurato posizioni chiare, anche se assunte a maggioranza, considerando “inviolabile” in ogni caso “il principio della laicità dello Stato”. Aggiungendo per maggiore chiarezza su un tema caldo che “Non credo sia possibile imporre ad una persona idratazione ed alimentazione contro la sua volontà”. Con buona pace dei teodem e dintorni. Sul mondo del lavoro ha detto “Saremo sempre dalla parte dei lavoratori” e che “serve un sindacato unitario”. Punto su cui sarà necessario un supplemento di analisi e maggiore coraggio per prendere atto con chiarezza di chi ha rotto e di chi, avendo subito la rottura, ha comunque indicato un percorso di ricucitura dell'unità affidandosi al parere sovrano e “democratico”dei lavoratori attraverso un referendum sugli accordi separati. Anche sulla opposizione al governo un flash chiaro. Essa deve essere “propositiva ma dura, perché il premier offende la Costituzione ed ha in mente una forma moderna di autoritarismo”. Lui che, da figlio di un ex partigiano, invece, proprio sulla Carta fondamentale ha voluto giurato ieri a Ferrara, davanti al Castello Estense dove furono trucidati tredici antifascisti nel 1943. Un segnale chiaro e netto di dove affondano le sue radici e quelle del suo PD. Anche sulla linea politica di fondo ha ribadito la “voca-

zione maggioritaria” del partito (che è nuova declinazione della gramsciana “egemonia” e non vocazione all'isolamento come in tanti hanno mal capito o distorto volutamente) che non è certamente da ostacolo alla necessaria ricerca di alleanze per la costruzione di soluzioni di governo efficaci sia in ambito locale che nazionale. In proposito per chi avesse dei dubbi ha, infatti, precisato che “dovremo parlare con l'UdC e con i vecchi alleati e resteremo ancorati al bipolarismo”. Insomma, altro che re travicello. Il nuovo segretario del PD è apparso un uomo determinato capace di guardare in faccia la crisi in cui è precipitato il proprio partito ma determinato a fare di necessità virtù. Franceschini ha invitato gli attivisti e dirigenti a “non avere paura” perché “nessuna crisi e nessun risultato elettorale ci faranno rinunciare al nostro futuro insieme, ci siamo mescolati”. Agli elettori, considerato lo stato del paese, ha detto che “Non è il momento della fuga e dell'astensione”. Insomma, l'ex n.2 ci prova, senza ricorrere alle emozioni veltroniane, ma tentando di sciogliere con equilibrio i nodi che possano permettere al PD di procedere nei prossimi difficili mesi, sino al congresso d'autunno. “Se è notte si farà giorno, possiamo guardare al futuro” ha detto a chiusura del suo intervento di investitura. Una frase tratta

da una pubblicazione clandestina partigiana del cattolico Benigno Zaccagnini e del comunista Arrigo Boldrini (il mitico comandante Bulow) che oltre a costituire un buon auspicio è anche la plastica dimostrazione di come sia possibile la sintesi in positivo delle culture a base del PD. Basta con gli ex. Questo cattolico alla guida del PD, così naturalmente accolto dai più (che provengono da una storia diversa) la dice lunga da sola su quanto una mescolanza di fatto si sia già consumata. E chissà che anche a Franceschini, come capitò al suo maestro l'onesto Zaccagnini-, non tocchi alla fine rimanere in sella per molto più tempo di quanto gli venga oggi assegnato sulla carta. Il che se si avverasse, vorrebbe dire che avrà lavorato bene lui e l'intero partito. Un partito a cui tocca svegliarsi e far sentire di più la sua presenza nella società. Perché come ha detto Fassino dal palco:”Se oggi viviamo un passaggio critico non è perché c'è stato troppo partito ma semmai perché ce n' è stato troppo poco”. Ci auguriamo che siano fischiate le orecchie ai tanti segretari di partito regionali, provinciali e comunali che sin'ora hanno sostanzialmente riposato e che si cimentino finalmente a riaprire e a far funzionare quelle palestre di partecipazione e democrazia che sono i circoli di base. Tenendo presente che i tempi supplementari non durano in eterno e che i problemi da risolvere sono tutti nella propria metà campo. Vito Bubbico


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Primo piano

Martedì 24 febbraio 2009

La giustizia in Basilicata Sono 17 le domande arrivate al Csm per coprire l’incarico di procuratore generale

Tutti i giudici che chiedono Potenza Il primo nome in corsa è quello di Favi. Ci prova anche Roca di FABIO AMENDOLARA POTENZA - Vincenzo Tufano l’aveva annunciato. Lascia la toga d’ermellino. La sua è una poltrona ambita. Tanto da attirare l’interesse di 17 giudici. Tutti di lunga carriera. E con esperienze di dirigenza degli uffici. Magistrati della procura nazionale antimafia, presidenti di Corte d’Assise, capi di procure. Corrono tutti per il posto da procuratore generale a Potenza. Un ufficio che negli ultimi anni si è trovato al centro di inchieste e controinchieste. Inchieste come quella condotta dall’ex sostituto procuratore di Catanzaro Luigi De Magistris. Controinchieste come quella condotta sui giornalisti che parlavano a telefono proprio con De Magistris e inviata alla procura di Salerno. I termini per presentare la domanda sono scaduti il 29 dicembre. Il relatore nominato dal Consiglio superiore della magistratura è una toga di Unicost, il consigliere Giuseppe Maria Berruti. Dovrà tenere conto del «ruolo di anzianità» e delle «valutazioni» dei giudici concorrenti. Il primo nome è quello dell’ex avvocato generale della procura generale di Catanzaro Dolcino Favi, classe 1938. E’in carriera dal 1964. Giudice di Tribunale dal 1966. In Appello dal 1977. In Cassazione dal 1984. E’ il procuratore generale facente funzione che «ha avocato» - tradotto: ha sottratto - l’inchiesta Why not a De Magistris. Il parere attitudinale del Csm è «favorevole». Altra domanda: Emilio Marzano, 68 anni, sostituto procuratore della Repubblica a Bari. In carriera da 1965. E’il pm che si è occupato del caso della scomparsa di Ciccio e Tore, i fratellini di Gravina. Anche per lui c’è parere attitudinale «favorevole». Il consigliere Luigi Ciampoli a Roma lo chiamano «professore». Classe 1939. E’ sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione. In magistratura dal 1965. Era tra i componenti della commissione che ha scritto il testo unico antiriciclaggio. Anche lui ha presentato la domanda. Il parere attitudinale è «favorevole». Nicola Miriano è sostituto procuratore a Perugia. Ha 72 anni ed è giudice da 1967. Ha subito una sorta di rivolta dei suoi sostituti. A Perugia raccontano di un’ispezione ministeriale che rappresenta la procura «divisa in due». Da una parte il procuratore, dall’altra il suo vice e alcuni sostituti. Di recente ha arrestato alcuni appartenenti al Partito rivoluzionario di liberazione del popolo turco, un’organizzazione internazionale che conterebbe più di 2.000 unità ed è responsabile di numerosi attentati, omicidi e azioni suicide in Turchia. Anche per lui il parere attitudinale è «favorevole». Giuseppe Febbraro, 70 anni, in carriera dal 1967. E’ sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione. Ha sostenuto l’accusa nel procedimento disciplinare contro due pm di Foggia che avevano «violato i loro dove-

Qui sopra il palazzo di giustizia di Potenza A sinistra, dall’alto verso il basso: Dolcino Favi, Renato Liguori, Emilio Ledonne, Francesco Iacone, Nicola Miriano e Angelica Di Giovanni A destra, dall’alto verso il basso, Vincenzo Tufano, Paolo Albano, Emilio Marzano, Massimo Lucianetti, Francesco Verdoliva e Modestino Roca

Gli interscambi tra Basilicata e Calabria secondo Travaglio

«E ora Tufano a Catanzaro» di LEO AMATO «AH però, mica male… bella!». La notizia della nomination di Dolcino Favi alla procura generale di Potenza raggiunge Marco Travaglio alla stazione, appena sceso dal treno. Come la commenta? «Un indagato per corruzione giudiziaria che diventa procuratore generale nel luogo dove De Magistris aveva scoperto altri casi di mala-giustizia è l’ideale. Dev’essere una specie di cura omeopatica. E’ affascinante quello che succede». La curiosità cede al piglio del moralista. Parte con un monologo dei suoi, tutto sul tema del paradosso. «Dopo che hanno mandato via De Magistris e tutti quelli che lavoravano con lui mi sembra che quello che succede adesso è assolutamente coerente, nel senso che quel sistema lì non doveva essere toccato, anzi va incrementato. Mi pare che questa sia la logica: c’era un intreccio tra politica, affarismo, poteri occulti, e mala magistratura, e invece di mandare via i protagonisti di questo intreccio hanno mandato via quello che l’aveva scoperto. La nomina di Favi ne è un po’ il coronamento». Il paradosso appunto. «Spero che prima o poi facciano anche Saladino governatore della Calabria o della Basilicata. Potrebbero mettere Saladino alla regione Basilicata, e Margiotta alla regione Calabria». Bisognerebbe trovare un posto anche per il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico, che ai tempi si espresse per la nomina di Dolcino Favi all’avvocatura dello Stato a Catanzaro. «Lo vedo un po’ sacrificato, effettivamente. Sindaco di Matera mi pare un po' poco. Io lo metteri di correttezza» nell’inchiesta della procura antimafia di Bari sulla faida del Gargano. Ha il parere «favorevole». Giovanni Francesco Izzo, 67 anni, è sostituto procuratore a Cassino. E’ in carriera dal 1967. E’ il pm che ha arrestato i due che lanciarono un masso di oltre 40 chili dal cavalcavia dell’auto-

rei alla vicepresidenza del Csm. Quando scade Mancino potrebbero mettere lui. Metterei anche Tufano alla procura generale di Catanzaro, a indagare sui magistrati di Potenza, oppure direttamente a Salerno a indagare sui magistrati di Catanzaro che indagano sui magistrati di Potenza. Io sono per rendere estremamente chiaro il paradosso italiano in modo che prima o poi qualcuno dall’estero si decida a commissariarci, anche perché in quelle zone arrivano fiumane di denaro pubblico». Vincenzo Tufano ha diretto la procura generale per dieci anni, quindi per legge non può ricoprire un altro incarico dirigenziale. «Vuol dire che si farà una legge come quella che ha riportato in Cassazione il giudice Carnevale. Perché quei magistrati lì… ad averne…finchè respirano…». E’ un piccolo risiko. «Poi naturalmente io arresterei De Magistris, perché lasciato in libertà è ancora troppo pericoloso bisogna metterlo in cella di isolamento così sta zitto». In conclusione? «Io sono favorevolissimo, perché la vergogna diventi talmente enorme… come quelle vesciche piene piene piene…. come la rana che si gonfia si gonfia si gonfia e alla fine esplode. Bisogna portare questo sistema alle estreme conseguenze per farlo esplodere, e se si potesse farei una petizione affinché Dolcino Favi concludesse degnamente la sua carriera lì da voi». Vuole negargli l’ermellino? «No, figuriamoci e poi le benemerenze che questi giganti della magistratura hanno

strada. Parere «attitudinale e passaggio di funzioni: favorevole». Francesco Iacone, 66 anni. Magistrato dal 1969. E’sostituto procuratore generale della Corte d’appello di Napoli. Parere attitudinale «favorevole». Renato Liguori, 66 anni. Giudice dal 1969. Gioca in casa. E’ sostituto procurato-

accumulato meritano il giusto premio». Poi c’è un processo a Palermo in cui il procuratore generale in pectore è stato coinvolto per rapporti con alcuni mafiosi. «E quelle son benemerenze. Infatti il Csm non ha mica aperto una pratica immediata come l’ha aperta con la Forleo, con De Magistris, o i giudici di Salerno. Non se ne sono ancora accorti. Forse aspettano di nominarlo e poi diranno: Ops! C’eravamo dimenticati che c’erano queste questioncelle. Uno che è stato appena perquisito con l’accusa di corruzione in atti giudiziari secondo me dev’essere promosso e deve anche restare in zona. E’ lì che deve esplicare il massimo delle sue potenzialità».

re generale della Corte d’Appello di Potenza. Sempre presente all’inaugurazione dell’anno giudiziario, al fianco del procuratore generale Tufano. Parere attitudinale e passaggio di funzioni «favorevole». Emilio Ledonne, classe 1938, è magistrato dal 1969. Nel 1982, come giudice istruttore del Tribu-

nale di Catanzaro, emette un mandato di cattura contro Stefano Delle Chiaie, detto “er caccola”, leader dell’eversione nera e allievo del barone Julius Evola. Ledonne è un esperto di ’ndrangheta. Per la procura nazionale antimafia si è occupato della strage di Duidsburg. Il parere attitudinale è «favorevo-

le». Pietro Ramundo, 68 anni, giudice dal 1970, è presidente della seconda sezione della Corte d’Assise di Napoli. Nella carriera ha un parere attitudinale «neutro» e uno «favorevole». Raffaele Motti, classe 1941, è in carriera dal 1970. E’ presidente del Tribunale di Nola dall’anno della sua istituzione, il 1994. Parere attitudinale «non luogo a provvedere». Massimo Lucianetti, 63 anni, è capo della procura di Lucera, in provincia di Foggia. E’ in carriera dal 1972. Ha condotto l’inchiesta sul rogo di Peschici. Anche per lui il parere attitudinale è di «non luogo a provvedere». Paolo Albano ha 60 anni e porta la toga dal 1974. E’ sostituto procuratore a Santa Maria Capua Vetere. La città di Caiazzo gli ha conferito la cittadinanza onoraria per aver contribuito al trionfo della giustizia per l’eccidio di Monte Carmignano del 13 ottobre del 1943. Dopo 60 anni Albano ha messo sotto inchiesta un gerarca nazista. Forse ha chiesto di andare via da Santa Maria Capua Vetere perché in procura ci sarebbe «un clima insostenibile di sospetti, di comportamenti vessatori, di illecite indagini condotte su colleghi del medesimo ufficio, tra i quali gli scriventi, e di iniziative spesso estranee a qualsiasi perimetro legale di corretto esercizio della funzione giudiziaria». La lettera, firmata con altri due colleghi, è stata inviata al Csm. Il parere attitudinale è «neutro». Angelica Di Giovanni, è il giudice più giovane in corsa per la poltrona di procuratore generale a Potenza. Ha 55 anni ed è magistrato dal 1977. E’ il giudice del caso Jannuzzi. E’ stata bersaglio di aspre polemiche perché ha negato le misure alternative al carcere al giornalistasenatore Lino Jannuzzi e ha stabilito che doveva scontare in carcere tre condanne per diffamazione a mezzo stampa. Parere attitudinale e passaggio di funzioni «favorevole». Michele Cristino ha 62 anni, è in carriera dal 1977, e a Foggia è presidente del Tribunale. In calce alla domanda non c’è alcun parere. Anche Modestino Roca, 58 anni, gioca in casa. E’ sostituto procuratore generale a Potenza. Magistrato dal 1977. Dal 1990 è giudice d’Appello. Dal 1997 è giudice di Cassazione. Ha sulle spalle qualche colpo buono. Era giudice per le indagini preliminari ad Avellino quando ha sequestrato tutti i beni al cognato di Ciriaco De Mita. Ha poi tolto la libertà a una donna che vendeva i suoi bambini. E a Potenza ha sostenuto in appello l’accusa contro l’ex cardinale di Napoli Michele Giordano, poi assolto con formula piena. Per lui il parere è «favorevole». L’ultima domanda è quella di Francesco Verdoliva, 59 anni, magistrato dal 1977. E’ il capo della procura del Tribunale dei minorenni di Sassari. E’famosa una sua inchiesta di una quindicina d’anni fa sul voto di scambio. Era sostituto procuratore ad Avellino. Sotto la sua domanda non c’è valutazione. Ad aprile Vincenzo Tufano lascia. Il suo sostituto lo sceglierà il Csm. f.amendolara@luedi.it


Economia Italia / Mondo Scende il costo dei carburanti e dei prodotti energetici

Le italiane calano in Borsa

A gennaio cala l’inflazione ma non il prezzo della spesa

Banche, allarme Ue si devono valutare le nazionalizzazioni

ROMA - Rallenta l'inflazione che a gennaio è scesa all'1,6% dal 2,2% di dicembre; su base mensile i prezzi sono invece calati dello 0,1%. Lo comunica l'Istat, secondo cui ill prezzo della benzina scende e, con i listini dei carburanti, frena anche l’inflazione. Il mese scorso i prezzi sono aumentati dell’1,6% rispetto a gennaio 2008, in netto rallentamento rispetto al +2,2% di dicembre. E il principale imputato del calo è proprio il comparto energetico, lo stesso responsabile delle impennate che, in estate, portarono invece l’inflazione sopra il 4%. Con i dati definitivi di gennaio, l’Istat ha così confermato la tendenza al ribasso già iniziata a fine 2008. I prezzi hanno però registrato questa volta una vera e propria battuta d’arresto, soprattutto se si considerano i saldi di fine stagione. Il motivo del rallentamento sta proprio nel costo dell’ energia. I beni energetici hanno segnato un calo del 2,5% a livello mensile e del 5,4% su base annua (dal 1,3% di dicembre). In particolare, il prezzo di carburanti e lubrificanti è diminuito del 16% rispetto a gennaio 2008, con un -18,1% per la benzina e un -17,6% per il gasolio. Nel confronto con dicembre il prezzo della verde è sceso dell’1,9% e quello del diesel del 5,7%. Lo scarto rispetto a un anno fa, quando la verde costava attorno a 1,41 euro e il diesel 1,33, è di 24 centesimi in meno al litro nel primo caso e di 30 centesimi nel secondo. Tradotto in un pieno il risparmio è dunque di 14 euro per il gasolio e di 12 euro per la benzina. Ma è proprio sul carrello della spesa che scoppia la polemica, perché secondo il Codacons questa voce è salita su base annua del 3,8% e si tradurrà per ogni famiglia in una spesa aggiuntiva di 480 euro. Ancora più pessimiste Adusbef e Federconsumatori, secondo cui l'esborso sarà invece di 564 euro. Secondo i consumatori, basta vedere il grano, il cui prezzo, rispetto a gennaio 2008, è calato del 60% passando da 0,48 euro a 0,19 euro al kg, ma pane e pasta non accennano a diminuire; non va meglio per quanto riguarda la carne, dove il pollo, rispetto a gennaio 2008, ha registrato un aumento del 18%. Sulla stessa lunghezza d'onda rispetto ai dati dell'Istat è la Coldiretti, che fa notare come, a fronte dell'impennata tendenziale dei prezzi al con-

Martedì 24 febbraio 2009

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BRUXELLES - Il problema degli asset tossici «sembra che non sia stato ancora risolto in modo soddisfacente e un inatteso approfondimento del rallentamento economico adesso minaccia un ulteriore e più esteso deterioramento della qualità del credito degli asset bancari». È questo l'allarme lanciato dalla Commissione europea nella bozza sulle nuove linee-guida per gestire gli asset tossici che, salvo sorprese, sarà approvata domani. La Commissione suggerisce pertanto ai governi di «valutare le ipotesi delle nazionalizzazioni». Nel documento Bruxelles sottolinea innanzitutto che «la ragione principale dell'insufficiente flusso di credito è legata all'incertezza sulla valutazione e la posizione degli asset deteriorati», cioè quelli tossici più quelli meno rischiosi. «Questa incertezza - aggiunge Bruxelles nel testo non solo continua a minare a fiducia nel settore bancario ma indebolisce gli effetti delle misure di sostegno dei governi». «Questa rivelazione degli asset deteriorati dovrebbe avvenire prima dell'intervento del governo. Una volta che gli asset sono stati valutati nel modo appropriato e sono state identificate le perdite che porterebbero ad una situazione di insolvenza senza l'intervento dello stato, la banca dovrebbe essere messa in amministrazione controllata o liquidata, secondo la legge nazionale e comunitaria». In queste situazioni, prosegue Bruxelles, «per preservare la stabilità finanziaria e la fiducia, potrebbe essere appropriato prevedere delle garanzie o delle protezioni per i detentori di bond

ma dove ciò appare sconsigliabile per questioni di stabilità finanziaria, la banca potrebbe beneficiare di aiuti sotto forma di garanzia o di acquisto di asset limitato allo stretto necessario per continuare ad operare per il periodo necessario a trovare un piano o per la ristrutturazione o per la liquidazione». L’allarme dell’Ue arriva nel giorno in cui il governo Usa si dice pronto a immettere nuovi capitali e nuova liquidità nel sistema bancario e a mantenere vitali i principali istituiti attraverso un nuovo programma di valutazione dei capitali, che sarà lanciato mercoledì prossimo. «Il governo - spiega una nota - si assicurerà che le banche abbiano la liquidità e i capitali per fornire il credito necessario a restaurare la crescita economica». Per quanto riguarda poi una delle principali banche in difficoltà, il colosso finanziario Citigroup, il governo, «è aperto a considerare la richiesta» di una parziale nazionalizzazione. L'ipotesi è quella di trasformare in azioni ordinarie le azioni privilegiate attualmente detenute dall'amministrazione di Washington. E ieri, che doveva essere il giorno della riscossa per le banche italiane dopo le rassicurazioni arrivate dal Forex, con l’esclusione del rischio-nazionalizzazione e la rinnovata rivendicazione della maggiore solidità del sistema rispetto a quello dei competitori europei, è bastato invece che Wall Street, dopo un avvio in rialzo, girasse in territorio negativo perchè le vendite tornassero a prevalere su tutti i listini d’Europa. Inclusa Milano e le banche italiane.

Sinergie per 200 milioni di euro

Sugli istituti di credito

Il Governo Usa pronto a intervenire con aiuti

sumo doppi rispetto a quanto dichiarato dall'Istat, quelli alla produzione a dicembre abbiano segnato un crollo del 14%; e questo per cereali (-44%), olio di oliva (-23%), vini (-19%), ortaggi (-15%) e latte (-8%). Secondo l'organizzazione agricola, in generale, per ogni euro speso dai consumatori in alimenti, 17 vanno all'agricoltore, 23 all'industria alimentare e 60 centesimi invece alla distribuzione commerciale. Un'analisi a cui la Confcommercio non ci sta. «È un'affermazione del tutto infondata, dettata probabilmente dalla non perfetta conoscenza della materia e contraria al buon senso», replica l'Ufficio Studi di piazza Belli, spiegando che se fosse vero gli esercizi commerciali al dettaglio crescerebbero ogni anno di qualche milione, invece di chiudere il 2008 con un sal-

do tra iscritti e cessati di 40mila unità. Secondo Confcommercio l'utile netto degli imprenditori è di 9 centesimi per ogni euro speso dal consumatore finale, perché qualificare come quota della distribuzione oneri sostenuti per elettricità, combustibili, trasporto, imposte indirette e tante altre voci di costo vivo per il settore commerciale, è una strumentalizzazione delle statistiche. Polemiche a parte, una cosa è certa: 4 famiglie italiane su 10 hanno modificato le loro abitudini a tavola. Secondo la Cia infatti il 35% limita gli acquisti o sceglie prodotti di qualità inferiore, il 65% è convinto che gli aumenti dei prezzi siano dovuti ai troppi passaggi della filiera e il 75% ritiene fondamentale l'indicazione sui listini del doppio prezzo e quindi origine e dettaglio.

Generali incorpora Alleanza e Toro di SABINA ROSSET MILANO – Generali incorpora Alleanza e Toro, puntando a creare la compagnia di riferimento della famiglia italiana e riducendo al contempo i propri costi. È questo l'esito del riassetto deciso ieri dal gruppo di Trieste, con l'atteso via libera alla fusione di Alleanza grazie a un concambio unitario di 0,33 nuove azioni del Leone. Per i soci Alleanza, che non avranno diritto di recesso, il rapporto di cambio così calcolato rappresenta un premio del 6 e del 13 per cento rispetto ai valori medi degli ultimi tre e sei mesi. Il riassetto porterà al gruppo sinergie annue a regime (nel 2012) per 200 milioni di euro. Di questi, 100 milioni sono attesi dalle vendite incrociate generate tra Toro e Alleanza, visto che per quest’ultima si apriranno le porte della distribuzione nei danni, mentre Toro riceverà impulso nel vita. Ieri i titoli delle due società erano sospesi dalle contrattazioni a Piazza Affari in attesa dell’annuncio. Sulla base delle capitalizzazioni di venerdì, la nuova compagnia allarga-

ta dovrebbe avere una capitalizzazione di oltre 21 miliardi di euro (il valore di mercato di un concorrente come Allianz è oggi attorno ai 23 miliardi). Il riassetto partirà, prima delle fusioni, con il conferimento delle attività assicurative di Alleanza e Toro a una società veicolo interamente controllata dalle Generali e operativa nel vita e nei danni. Una nuova realtà, che avrà una quota di mercato superiore al 5%, con oltre 3,3 milioni di clienti, una forza distributiva di 18.000 collaboratori e l'aspirazione di rivolgersi alle famiglie italiane con l’intera gamma di prodotti assicurativi. Per Alleanza e Toro sono attese poi sinergie grazie a un radicamento della prima nel Centro e Sud Italia, con un gran peso dei dipendenti e produttori liberi, e dell’altra nel Nord Ovest, con una rete formata soprattutto da agenti. Nel caso di Generali, il valore intrinseco (embedded value) – uno degli indicatori fondamentali per le compagnie assicurative - aumenterà immediatamente, per salire poi grazie alle sinergie del 2% circa.

Tremonti «Bisognava agire prima» LA NAZIONALIZZAZIONE delle banche americane andava fatta prima. È lapidario il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nel dare un giudizio sul possibile ingresso dello Stato nell’americana Citigroup. «Forse era meglio nazionalizzare le banche ex ante», ha spiegato Tremonti nel corso di un convegno sulla globalizzazione organizzato dalla Fondazione Arvedi Buschini. Secondo il ministro ci sarebbe voluto «coraggio» e questo «avrebbe dato un effetto di fiducia e sarebbe costato molto meno». Tremonti, però, ha sottolineato che non tutto è perduto perchè dall’attuale crisi «emergeranno delle opportunità» e ci sarà «una spinta ad una rivoluzione industriale». Il ministro ha poi aggiunto che sorgerà «un mondo scientificamente più sviluppato, diverso e rinforzato da nuove tecnologie. È finito il mondo convinto di creare felicità e ricchezza a mezzo del debito, la ricchezza si crea con il lavoro».


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Martedì 24 febbraio 2009

LA DITTATURA MINIMALISTA

FUGA IN NO MAGGIORE

di EMANUELE VERNAVA’ FRANCESCHINI chiama tutti alla difesa della democrazia ormai in pericolo. Ignazio Larussa automaticamente risponde che Franceschini incomincia male, anche lui, Larussa, ormai tra i body guards “metafisici”, tra Capizzoni, Bocchino, Buonaiuti ed il cereo Cicchitto. Il Giornale del 24 c. m. dice che Franceschini parla come di Di Pietro. Franceschini ha detto chiaro e tondo che il Presidente del Consiglio ha un'idea molto personale di democrazia, che “per noi” ha le sue radici nella Costituzione, che Berlusconi è contro la Costituzione con la sua immediata replica, che lui ha giurato di osservare la Costituzione, che difende la Costituzione, e che chi ha tentato di cambiare la Costituzione, vedi il titolo V°, è stata la sinistra con D'Alema che crea la Bicamerale ecc. Chi di noi s'illudeva che in Italia non ci sarebbero stati rigurgiti del passato fascista è servito. Ormai ci siamo. Sicuramente la cosa non è formale; l'abbiamo detto qualche settimana fa su questo giornale, il Quotidiano. E' una dittatura informale, minimalista. “Ma finitela, voi, uccelli di mal'augurio, vedete sempre tutto nero!”. Così ha sempre accusato la democrazia cristiana, poi il partito socialista, poi “i comunisti” moderni, contro le critiche sempre più forti e pressanti al sistema repubblicano che si andava sostituendo a quello fascista. Diciamo “sostituendo” nel senso che nulla cambiava come obiettivo sociale di fondo, quello antico e atavico di esercita il proprio maggior potere sul più debole. Solo che al posto di un monocrate, nasceva un'oligarchia composta d'uomini di partiti di maggioranza e d'opposizione, un'oligarchia “bipartisan”, come si dice oggi . Così che vorrei ricordare che Berlusconi, come Mussolini, sono uomini che esprimono l'essenza di un sistema socio-politico. Si dice che ogni popolo ha il governo che si merita e mai massima, come in queste circostanze politiche, è stata così veritiera. Nella cultura della dittatura, un elemento fondamentale è che ogni funzione pubblica, leggi “di potere”, duri per sempre, anche oltre la vita della persona; in quella della democrazia, la stessa funzione dura esattamente il periodo del “servizio”, che la persona deve prestare; dopo si torna cittadini privati. Tutto sommato non solo Berlusconi s'è fatto le leggi, ed ha posto le premesse, per durare fino a quando il Signore se lo chiamerà, ma siamo un po' tutti così, il piccolo impiegato, il funzionario, di primo livello, secondo, ecc. Le caste non esistono per caso. Nella nostra cultura non esiste la consapevolezza che ognuno di noi deve prestare un “servizio”, non gestire un potere, poi farsi da parte, ma non come Cincinnato nella guerra contro gli Equi, ma per vivere la propria vita secondo l'etica che si è scelta. Attualmente solo nei Paesi a cultura anglo-sassone noi troviamo che ogni funzione pubblica è esercitata per svolgere un servizio nell'interesse della comunità e nei limiti temporali formalmente intrinseci. Un curioso servizio di Vittorio Zucconi “La primavera dei nuovi tiranni” e di Sandro Viola “Ecco l'uomo forte in borghese e in divisa”, su “La Domenica di Repubblica” del 22 u.s., nel riferire il pensiero del politologo Fukuyama di una ventina d'anni fa, che la democrazia stava diventando “la forma finale di governo dell'umanità”, osservano che “Da Robert Mugabe in Zimbawe al venezuelano Ugo Chavez,mai previsione fu più clamorosamente smentita”. Nell'elenco dei nuovi “dittatori”, in numero di trentadue con foto-tessera, non ce n'è alcuno di cultura anglosassone. Probabilmente, andrebbe studiato con più attenzione il pensiero di Max Weber. Franceschini mi sembra “democratico”, ispira fiducia, non ha remore nel denunziare il golpe minimalista ormai in atto, non ha paura di perdere la stima degli avversari, soprattutto quelli del centrodestra. A Veltroni chiedo scusa, anche se la mia voce non è arrivata a lui, per averlo a volte “attaccato”; non l'ho fatto per oppormi o fare forza con quanti volevano “distruggerlo”, ma per sollecitarlo a reagire con più determinazione all'avanzante dittatura, che per essere minimalista, e non formale o istituzionale, sembra molto più pericolosa, se all “ordine” si va sostituendo il caos sociale, come, ad esempio, quello della “giustizia fai date”. A Franceschini faccio i migliori auguri, affinché possa preparare un partito democratico compatto nella “resistenza” e nella difesa della Costituzione. evernava@msn.com

QUEI SOLDI MAL SPESI PER BENIGNI AL FESTIVAL I DIRIGENTI del Festival di Sanremo e della Rai hanno pagato 350.000 euro per far dire a Benigni scemenze colossali. Ancor più incarognito dalla sconfitta del Partito democratico, il nume tutelare della sinistra italiana ha lanciato sui spettatori le ennesime badilate di pattume antiberlusconiano. Ma il guitto fiorentino è riuscito ad alzare lo share per un’altra clamorosa gaffe. Per far dispetto a Povia e al suo pezzo “Luca era gay”, prima ha asserito che ” l’unico vero peccato è la stupidità”, poi ha citato una lettera di Oscar Wilde dal carcere al giovane amante. Si dà il caso che il drammaturgo poeta irlandese chiuse la propria avventura terrena, pentito, penitente e convertito al cattolicesimo. Alla prossima edizione del Festival, le organizzazioni omosessuali italiane cerchino uno sponsor meno ridicolo e soprattutto più informato. Non solo la stupidità è peccato, molto di più l’ignoranza. Gianni Toffali Verona

di ANNA R. G. RIVELLI

GLI ERRORI DI WALTER E LE COLPE DEI QUADRI di ANTONIO MONTANO GLI INQUILINI allogati in case separate, ma contigue, spesso dimostrano le diversità proprie della loro natura, tradizioni e DNA da dar luogo a frizioni, a conflitti, a discordanze. Vi sono di quelli, però, la cui affinità nel sentire e nell’agire sembrano legati allo stesso ceppo e allo stesso destino. Quando le due famiglie vivevano in case separate, tessevano al medesimo telaio. Sognavano gli stessi sogni e agivano per lo stesso fine a prescindere dal Dio in cui credevano, erano allegate nelle guerre senza egoismi nelle conquiste, menavano strali agli avversari anche a quelli imparentati e affini a una delle famiglie. L’unione tanto si consolidò che decisero di alloggiare nella stessa casa e celebrarono le nozze e subito cominciarono i litigi prima sotterranei indi palesi e dichiarati fino a quando il capo famiglia rinunziò alla patria potestà. Fuori metafora, gli italiani di ogni colore politico accolsero di buon grado, anzi con entusiasmo, il lungimirante progetto dell’unione in un Partito unico dei due gruppi politici distinti, fino ad allora, nel simbolo della Margherita monda da doroteismo e quello dei DS che sembrava avere dissotterrato sotto la caduta del muro e dell’Impero Sovietico l’ideologia disumana del marxismo condannato dalla Storia per i falsi, schiavistici e sanguinosi miraggi dell’instaurazione dell’Eden sulla Terra. Confesso che pur essendo un liberale di destra e un ammiratore di Berlusconi, provai giubilo nel vedere realizzato un progetto tanto atteso della nascita di una forza politica, democratica, progressista e riformista capace di contribuire fortemente a modernizzare la politica italiana da svolgere, ora dall’opposizione operosa e dialogante, domani dall’assunzione delle responsabilità delle direttive di Governo, a risolvere, nella dialettica propositiva e costruttiva e affrancata dagli aspri conflitti, le sorti dell’Italia. Così fu che andai a votare per il parto del PD, sotto la guida, ben promettente del dinamico Walter Veltroni che già da tempo aveva abiurato alle sue intemperanza marxiane giovanili proclamandosi, come ancora siamo certi che sia, un vero e puro democratico nella forma e nella sostanza. Appena dopo il parto del PD, demmo atto che Veltroni, uscito da quel Partito che restava pur sempre l’albero alla cui ombra ha sognato i sogni più puri della sua gioventù, di aver voluto e saputo spogliarsi dai panni condannati dalla Storia approdando con

forza e determinazione sulla sponda della democrazia libertaria e occidentale di cui si è sentito alfiere e portabandiera fino a quando le insidie e i marosi di coinquilini hanno stravolto i suoi piani innescando conflittualità con surrettizi dissensi e combriccole correntizie di antica memoria Dorotea di cui anche i più sinistri sono stati contagiati. Ma l’entusiasmo di Veltroni non si annacquò o declinò per via della sconfitta elettorale subita per circostanze ineluttabili dovute a cause congiunturali di politiche pregresse e non recriminò perché cosciente che un partito giovane, di nuova formazione, nato pochi mesi prima delle elezioni, non può pretendere di essere virile e di vincere in un campo predisposto e riservato agli adulti. Ma a uccidere in culla il Partito bambino, insieme alle proliferazioni delle correnti (V. D’Alema coi Circoli RED) non si può dire che non abbia contribuito in modo determinante lo stesso Veltroni con l’abiura dei propositi di colloquiare con gli avversari, con il rifiuto, quindi, del dialogo. Cosa che ha smentito i propositi fondativi riformisti del nuovo Partito. Ed è proprio questa colpa insieme al piglio pajettesco di demonizzazione dell’avversario che ha portato Veltroni alla deriva del gran rifiuto con le recenti dimissioni. I grandi Quadri del Partito, specie quelli di estrazione sinistrorsa, hanno allestito trappole perché ciò avvenisse. Nelle prime file di questo disegno impolitico, subdolo e deostruente, abbiamo intravisto Massimo D’Alema che, come sempre proclive all’edificazione di un sui generis socialismo reale, in versione aggiornata di statalismo, non ha avuto scrupoli nell’auspicare per Veltroni una miseranda caduta. Eppure D’Alema è un uomo di talento, di straordinaria intelligenza con molteplici pregi che non giustificano le sue slealtà e prevaricazioni. Di lui, nella calura della scorsa estate, così scrivemmo : “si fermi in tempo D’Alema, e desista di uccidere il bambino per l’odio contro il padre. Perché, se no, l’affondo della sua intelligenza lo porterà a replicare l’errore che fece quando acquisì precariamente il Potere con un ribaltone a Prodi senza investitura popolare. Questa volta, la sua vocazione a scompaginare gli sarà fatale e a noi dispiace perché non vorremmo assistere allo scenario inquietante di vederlo come un cipresso, in controluce, nell’ora del tramonto”.

A PARTIRE dal 9 marzo prossimo alla Camera dei Deputati dovrebbe andare in vigore un nuovo sistema di votazione che si avvarrà di un sofisticato congegno in grado di riconoscere l'impronta digitale di ciascun Deputato chiamato a votare. L'innovazione, costata (a tutti noi!) ad occhio e croce un miliardo del vecchio conio, si è resa necessaria per porre fine alle votazioni polifoniche dei cosiddetti pianisti di governo, quelli, cioè, che oltre a votare per se stessi, usano esprimere la preferenza anche per i colleghi assenti. In pratica nell'eden del nostro Governo (quello stesso che con la politica estrema del ministro Brunetta mette agli arresti domiciliari i lavoratori malati, per di più decurtando loro lo stipendio) c'è chi usa “timbrare il cartellino” per i colleghi che non ci sono, con il duplice risultato di far percepire la diaria all'assente di turno (circa 207 euro) e di falsare il risultato delle singole votazioni, così da non mandare in minoranza il Governo. Ma quando si tratta della casta, l'opera moralizzatrice di Brunetta (per la cronaca, principe degli assenteisti) finisce per concretizzarsi in una spesa aggiuntiva esorbitante, piuttosto che nel licenziamento in tronco dei “pianisti” (come ovvio e giusto sarebbe non fosse altro per analogia con quanto accade nella pubblica amministrazione ). E beh ! Si vede che la musica piace a più di qualcuno. Per tutti noi, però, che speriamo che tanto sperpero di denaro pubblico sia almeno un preludio al cambiamento, si nasconde dietro l'angolo l'insidia di una fuga composta in no maggiore dal capobanda Berlusconi. Il no, infatti, è quello espresso alla richiesta di consenso per la registrazione delle impronte digitali ( necessaria, ovviamente, affinché il costoso marchingegno possa funzionare) che il nostro Premier avrebbe sollecitato ai deputati della sua maggioranza. Con un po' di umana comprensione, si può capire come il solo suono delle parole “impronta digitale” possa far rabbrividire uno che, se non fosse stato per il lodo Alfano, le sue di impronte le avrebbe dovute apporre sopra un cartellino segnaletico, ma in questo modo si rischia di aggiungere il danno alla beffa: 440.000 euro, infatti, sarebbero stati spesi così, per niente, con l'unica possibile aspettativa di essere riciclati, per la gioia del ministro Maroni, per rilevare le impronte dei piccoli Rom; almeno una, e noi speriamo sia sempre quella del dito medio.


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24 ore in Basilicata

Rionero Dopo gli interventi dei giorni scorsi, Pittella e Flovilla sono andati in visita al centro oncologico

A tu per tu con il personale Crob Obiettivo: «Riempire di contenuti il contenitore» RIONERO - Visita ufficiale al Crob Irccs di Rionero in Vulture. Nella mattinata di ieri il presidente della IV commissione consiliare Sanità, Marcello Pittella, e il presidente della I commissione consiliare Affari Istituzionali, Antonio Flovilla, hanno fatto un tour tra i reparti della struttura sanitaria. Padroni di casa il direttore generale Crob Irccs Rocco Maglietta, il direttore sanitario Vincenzo Fusco, il direttore scientifico Marco Salvatore ed il direttore amministrativo Giovanni Corrado. La battaglia comune da affrontare è quella di «riempire di contenuti il contenitore». Un contenitore dedicato alla patologia oncologica. «Sono qui - ha esordito Pittella - per capire le condizioni in cui il Crob esercita la funzione importante di risposta in termini di qualità e di eccellenza alla salute nel campo delle patologie neoplastiche». Tutti e cinque i piani componenti la struttura ospedaliera sono stati presi in esame illustrando i progetti di cambiamento che si intendono porre in essere per puntare ad una funzionalità sempre maggiore. Il piano zero, ad esempio, che attualmente ospita la medicina nucleare, la radioterapia e la risonanza magnetica sarà completamente ampliato tanto da contenere tutta la maggiore tecnologia, dal nuovo acceleratore lineare la cui alloca-

Sanità, Santarsiero guida il comitato dei sindaci

Marcello Pittella. A sinistra con Flovilla

zione è già pronta alla risonanza magnetica nucleare a tre tesla. «Bisogna lavorare per costruire la fisionomia e la funzione di un centro oncologico regionale che oggi è Irccs - prosegue Pittella - a questa struttura dobbiamo garantire mezzi, risorse adeguate, ciò significa affidare almeno in campo oncologico una sorta di coordinamento delle azioni sul territorio regionale senza voler costruire doppioni in regione ma qualificando l’offerta di altissima specialità che una struttura come questa può dare». Flovilla ha sottolineato l’importanza di individuare le competenze e stabilire una volta per tutte “chi deve fare cosa” condividen-

do il richiamo alla cabina di regia istituzionale che faccia il punto della situazione rispettando i ruoli definiti e assegnati dal legislatore regionale. Il terzo piano del Crob, invece sarà destinato all’ematologia. Quarto piano ai laboratori di ricerca, quinto piano per gli uffici della direzione. Dei laboratori di ricerca ha parlato il professor Salvatore «sono un aspetto un po’ deficitario del Crob, c’è ancora molto da investire. Stiamo puntando soprattutto sul personale affinché sia adeguatamente preparato quando i laboratori saranno pronti alla ricerca traslazionale cioè il trasferimento immediato dalla ricerca di base all’applicazio-

SOSTA NON AUTORIZZATA

ne clinica». Apertura straordinaria, per gli illustri ospiti, del nuovissimo hospice per cui si è in attesa di autorizzazione degli 8 posti letto singoli con bagno annesso. «Queste cose vanno immediatamente utilizzate - ha affermato Pittella all’uscita dal nuovo reparto aggiungendo - una struttura di questa portata non può restare ferma». «Ci sono delle attività in itinere che non possono essere interrotte» ha poi ribadito Flovilla. Un grande progetto di ricerca con una ricaduta di immagine, di marketing e soprattutto occupazionale per tutta la Regione, che si inserisca in un’intesa istituzionale. Lucia Nardiello

strazioni comunali, secondo le linee e le modalità definite d’intesa con il Comitato dei Sindaci del Distretto. A sua volta il Comitato dei Sindaci del Distretto promuove la partecipazione attiva dei cittadini e delle organizzazioni rappresentative degli interessi sociali, anche attraverso l’attivazione dei Comitati Misti Distrettuali. Da qui l’importanza dell’incontro finalizzato a completare l’attuazione della legge di riforma del sistema sanitario regionale e ad assicurare un servizio al cittadino sempre più efficace ed efficiente». L’assemblea dei sindaci, a cui ha partecipato anche il direttore generale dell’Asp, Pasquale Amendola, è stata presieduta dal presidente della Regione, De Filippo. «Innovazione e prossimità sono i due principali vocaboli con cui intendiamo declinare il sistema sanitario in Basilicata». L’assemblea dei sindaci dell’Asp, all’unanimità, ha votato il sindaco della città di Potenza, Vito Santarsiero, presidente del Comitati dei sindaci, e, come componenti, i sindaci di Lauria, Marsicovetere, Baragiano e Venosa.

RADIOTERAPIA AL SAN CARLO?... continua dalla prima

POTENZA - Parcheggio davanti all’ingresso dell’assessorato alla Salute, Sicurezza e Solidarietà sociale. Il posto dedicato agli invalidi è occupato da un’auto che, chi ha scattato le foto ha controllato, è sprovvista del tagliando che autorizza la sosta in quel tipo di posteggio. L’altra auto (immagine in alto) è quella su cui viaggia l’assessore al ramo e per come è stata lasciata si vede che intralcia per una parte il parcheggio disabili. Eppure in quell’assessorato ci dovrebbe essere una maggiore sensibilità e conoscenza del problema dei parcheggi per gli invalidi e un attento controllo.

POTENZA - Si è rinunita ieri l’assemblea dei sindaci dei Comuni della provincia di Potenza per la nomina del Comitato dei sindaci. «Il Comitato dei sindaci – ha detto l’assessore regionale alla Salute, Antonio Potenza avrà un ruolo fondamentale in tutte le scelte di programmazione e di gestione economica dell’azienda sanitaria di riferimento. In particolare, il suo ruolo sarà decisivo nella organizzazione delle Unità per i Servizi integrati di base (Usib) per garantire l’offerta integrata socio-sanitaria e sanitaria sull’intero territorio di competenza». Come previsto dalla legge, le due aziende sanitarie si articolano in distretti territoriali, denominati Distretti della Salute, ed in Unità per i Servizi Integrati di Base. I Distretti della Salute corrispondono ad aree omogenee e coincidono con le Comunità Locali di prossima istituzione. «Il Distretto della Salute – ha aggiunto Potenza - è uno strumento di governo partecipato delle politiche integrate della salute. A tale scopo sviluppa relazioni permanenti di collaborazione con le ammini-

Mi riferisco al fatto che il dibattito e le polemiche di queste settimane sul nuovo acceleratore per la radioterapia a Potenza si sono accentrate sul fatto se questa scelta sia compatibile o meno con la funzione del CROB quale centro di riferimento per la cura delle patologie oncologiche nella regione e su a chi spetti la titolarità della programmazione sanitaria a livello regionale in questo campo, sia per la prevenzione che per la cura. Nessuno, mi pare, si è misurato con la novità che è presente da un anno a questa parte. Nemmeno il consigliere Marcello Pittella che ha speso nella discussione in corso parole assennate. E cioè che in Basilicata ora c'è, per volontà della Regione che sia pure tra contraddizioni e limiti ha perseguito questo obiettivo, un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere scientifico che attende dopo un biennio di attività di veder confermata da parte del ministero questa scelta. Il problema che ci si dovrebbe porre è come l'attività di Rionero sia saldamente inserita in un circuito almeno nazionale di attività di ricerca e di sperimentazione all'avanguardia nella cura del cancro e come questo si rifletta positivamente sulla programmazione regionale degli interventi nel settore. E viceversa come le scelte di quest'ultima non siano di ostacolo all'obiettivo di stabilizzare il sistema di relazioni

del Crob sul piano generale e i benefici che ne possono derivare alla sua attività. Il problema da affrontare è culturale oltre che politico. E esso deriva innanzitutto, a mio parere, dal fatto che l'orientamento delle elites sanitarie in Basilicata prodotte prevalentemente dall'esperienza maturata nel S. Carlo di Potenza sono affette da una sorta di sindrome di autosufficienza che rasenta a volte il provincialismo, attutita dal ricorso di tanto in tanto a rapporti di consulenza stipulati a titolo individuale con esponenti di punta della medicina sul piano nazionale. Questo atteggiamento nel corso degli anni - è vero - ha messo al riparo la sanità lucana da incursioni e contaminazioni con le altre realtà della sanità meridionale spesso allo sfascio, garantendo ai cittadini della Basilicata prestazioni sanitarie ospedaliere di gran lunga sopra la media del resto del Mezzogiorno. E di questo i lucani al S. Carlo debbono essere grati. Ma oggi il problema è un altro. E cioè se nel campo dell'oncologia la presenza dell'Ircss a Rionero consenta alla Basilicata di fare un salto di qualità in campo sanitario e di diventare effettivamente punto di riferimento di eccellenza per tutto il Mezzogiorno continentale. Da questo punto di vista sarebbe più interessante capire, dopo un anno, quali risultati ci siano nella sperimentazione biennale

prevista per Rionero, quando e come sarà nominato il nuovo direttore scientifico essendo il prof. Marco Salvatore diventato incompatibile, quando verrà insediato il comitato di indirizzo che potrebbe consentire allo stesso prof. Salvatore e a altri che hanno contribuito al successo dell'esperienza del Crob di continuare a dare il proprio apporto in questo anno per tanti aspetti cruciale per il successo dell'impresa. E sapere che cosa stia facendo il nuovo amministratore unico in questa direzione. Fino alla nomina del prof. Salvatore per avere un direttore scientifico che fosse adatto a perseguire gli obiettivi di cui c'era il bisogno si è atteso un decennio o giù di lì. E vi sono stati anni nei quali non c'è nemmeno stato un direttore scientifico. Mi auguro che non si voglia tornare a quella situazione. Piero Di Siena


16 24 Ore in Basilicata Unibas Il rettore spiega la posizione nei confronti della professoressa Brienza indagata in Iena 2 Martedì 24 febbraio 2009

«E’ un caso diverso da Giordano» Per lei è stato chiesto il parere dell’Avvocatura di Stato POTENZA - E' finita nell'elenco degli indagati di Iena 2. Rinviata a giudizio, l'accusa per lei è di estorsione pluriaggravata ai danni di Luigi Biscione. E' Giovanna Brienza, dipendente dell'Università degli studi della Basilicata. Almeno fino a qualche mese fa. Era la responsabile dell'ufficio reclutamento. Poi è stata comandata alla segreteria politica della consigliera regionale Emilia Simonetti (Prc), che in diverse occasioni ha soccorso il rettore Antonio Mario Tamburro difendendolo dagli attacchi mediatici e politici. L'ufficio è rimasto chiuso e la soluzione trovata è stata di occupare ad interim Francesco Nino, già assegnato al centro linguistico di ateneo. Per la Brienza, al contrario di altri casi (Albina Colella e Emanuele Giordano), non è stato preso nessun provvedimento disciplinare. Tamburro ha chiesto un parere all'avvocatura di stato dietro parere dell'ufficio legale e su richiesta del reggente diretto-

NUOVO ANNO ACCADEMICO Lunedì l’inaugurazione POTENZA - SARÀ inaugurato lunedì 2 marzo l'Anno Accademico 2008/2009 dell'Università degli Studi della Basilicata. La cerimonia si terrà nell'Aula Quadrifoglio, in via Nazario Sauro 85, a partire dalle ore 10. Si inizierà con i saluti del rappresentante degli studenti e del rappresentante del personale tecnico-amministrativo. Successivamente il rettore presenterà la sua relazione. Sarà poi la volta della lectio magistralis del professor Telmo Pievani dal titolo "La teoria dell'evoluzione oggi: la riscoperta del pluralismo darwiniano". Poi la prolusione del professor Marco Borghetti dal titolo "Ambiente globale e forestale". Le conclusioni saranno affidate al sottosegretario all'Istruzione, Giuseppe Pizza. Il rettore Antonio Mario Tamburro

re amministrativo Carlo Fulco (in attesa della selezione per la nomina del nuovo direttore prevista nella seduta del consiglio di amministrazione di giovedì prossimo). «Il provvedimento immediato di sospensione - ha detto il rettore impegnato in colloqui nella sede di Matera - in questo caso non è stato adottato in quanto l'ipotesi di reato non è col-

legata a un'espletazione dello stesso reato durante il servizio, altrimenti avrei provveduto immediatamente. Non ci ritroviamo nello stesso caso del professor Giordano che è stato sospeso perché esplicava il reato durante il servizio». Sul trasferimento alla Regione, il rettore ha replicato: «Questa è una cosa che ha fatto il direttore amministrativo

(riferendosi al dimissionario direttore Antonio Schiavone). Non me ne occupo io. Ha firmato lui». Una risposta, in verità che lascia qualche dubbio. Ma un direttore amministrativo non dovrebbe dar conto al rettore? Anticipando la successiva e scontata domanda, Tamburro, sulla questione del trasferimento alla segreteria di Simonetti ha detto:

«Mi dicono che sono legato a rifondazione comunista, ma non è vero. Io sono libero. Nessun partito potrebbe essere più a sinistra di come sono io». Poi, il caso della professoressa Colella riammessa in servizio per la terza volta dal consiglio di stato (ordinanza del 20 gennaio), condannando l'Università alle spese di giudizio. La docente, come ha fatto sapere in un comunicato stampa, ha presentato una denuncia per abuso d'ufficio contro il rettore Tamburro e un'altra contro alcuni docenti dell'Unibas per calunnia e per simulazione di tracce di reato a suo carico, volte a innescare un procedimento penale e, tramite la formula della colpevolezza preventiva, una sospensione facoltativa ad oltranza. «Questa denuncia - si legge nella nota - è inserita agli atti dell'inchiesta Toghe Lucane del Pm Luigi De Magistris. Il Tar Basilicata con la sentenza n. 387/08 ha riconosciuto anche il mob-

bing a carico della prof. Colella , ovvero “una molteplicità di atti e comportamenti che denotano una strategia persecutoria nei confronti della ricorrente e che avevano determinato una situazione di “accerchiamento”, di isolamento e di emarginazione». Secca la risposta di Tamburro: «è stata reintegrata sulla base di una sentenza del Consiglio di Stato, anche se dopo 3 giorni, in base a un'altra causa, le è stato dato torto. Apparentemente dovrei defenestrarla di nuovo, ma io ho cervello. Insomma, vorrei fare lo scienziato, ricerca e non occuparmi di queste cose. Comunque né in un caso né in un altro ho prevenzioni. Avevo semplicemente dei dubbi nel caso della Brienza e ho chiesto un parere all'avvocatura distrettuale. Non andate sempre a rovistare nel cestino dell'immondizia. C'è anche qualche malfattore qui, ma ci sono centinaia di persone che lavorano». Iranna De Meo

Omicidio Eseguita l’autopsia sul corpo di Scala. Cito e Libutti dal gip

Oggi a Termoli i funerali della vittima A Melfi l’udienza di convalida per i lucani MELFI – E' stato colpito con un coltello dalla lama lunga e affilata, simile a quelli che si usano per tagliare la carne e che non è ancora stato trovato dalla Polizia, Raffaele Scala, ucciso venerdì scorso davanti alla pizzeria “Amadeus” di Termoli, in via Duca degli Abbruzzi. L’autopsia, effettuata nel pomeriggio di ieri presso l'obitorio dell'ospedale San Timoteo di Termoli dal medico legale Emanuela Turillati dell’Università di Foggia, che, incaricata dalla procura della Repubblica di Larino, ha operato insieme al suo staff, ha ac-

certato ferite molto profonde e laceranti: fatale quella alla gola. I funerali di Scala sono stati fissati per questa mattina alle ore 9 nella Chiesa di San Pietro a Termoli; la salma sarà poi trasferita a Napoli per la tumulazione. È slittata intanto sempre a questa mattina, alle 12.30, l’udienza di convalida del fermo dei due lucani, Giuseppe Cito di Melfi e Luigi Libutti di Rionero, nei confronti delle quali è stata formalizzata l’accusa di omicidio volontario e porto abusivo di coltello. Tra i motivi che avrebbero portato all’omicidio si parla an-

che della restituzione di un prestito di una somma inferiore a cinquemila euro. In quel momento sarebbe scoppiata la lite con i due poi degenerata. I due, assistiti dal penalista Giorgio Cassotta, dovranno appunto comparire oggi davanti al gip del Tribunale di Melfi per la convalida del fermo ed entro qualche giorno saranno trasferiti nel carcere di Larino (Campobasso). Intanto l’avvocato Cassotta ha precisato di non aver dato né confermato la notizia pubblicata ieri riguardante la convalida dei fermi dei suoi assistiti.

Il tribunale di Melfi

Il 3 marzo incontro per spiegare il Piano Strategico Aziendale

La Sel si presenta ai lucani POTENZA - E’ stata convocata per martedì 3 marzo, alle 11, presso la Sala Verrastro della Giunta Regionale, la conferenza di presentazione del Piano Strategico Aziendale della Società Energetica Lucana, che il Consiglio di Amministrazione della Sel ha adottato a poche settimane dall’entrata in vigore della Finanziaria regionale 2009. Saranno presenti il presidente della Regione Vito De Filippo e il presidente della Società Rocco Colangelo. Valorizzare le risorse e le opportunità energetiche del territorio regionale a beneficio della collettività, contribuire ad un uso intelligente ed efficiente dell’energia ed un modello di vita e di sviluppo ecocompatibile, promuovere l’autonomia energetica della pubblica amministrazione lucana, ridurre i costi energetici di cittadini famiglie ed imprese, fare da supporto alla Regione nella gestione degli accordi relativi all’estrazione di idrocarburi. E’ la mission della Società Energetica Lucana (SEL), come delineata dal Piano Strategico Aziendale. Con l’adozione del Piano si legge in una nota - la Sel allinea i propri interventi

all’indirizzo politico europeo della sostenibilità energetico-ambientale: installare circa 200 MW di impianti che generano energia rinnovabile con un programma di interventi di razionalizzazione e riduzione dei consumi nelle strutture pubbliche, prevedendo per i soli impianti che impiegheranno tecnologie rinnovabili un investimento complessivo di 291 Meuro, di cui 113 Meuro con risorse Sel e 178 Meuro con risorse di terzi, ricavabili attraverso il meccanismo della concessione. Gli impianti (25 MW da fotovoltaico e 175 MW tramite impianti di produzione eolici o ibridi) verranno realizzati su aree attualmente non utilizzate o scarsamente utilizzate (terreni regionali, terreni di enti pubblici economici della regione, superfici di edifici di proprietà regionale). Alla Sel è inoltre affidato un ruolo di protagonista attivo sia nella commercializzazione sul Punto di Scambio Virtuale del gas naturale conferito alla Regione, sia nella razionalizzazione, nell’acquisto e nella gestione aggregata dei consumi energetici delle pubbliche amministrazioni lucane, nonchè dei soggetti privati

eventualmente interessati. Ma, ai fini del perseguimento delle finalità generali della politica energeticoambientale regionale, fondamentale resta l’adesione consapevole dei consumatori, delle imprese e della comunità regionale a nuovi stili di comportamento e di consumo. Di qui il notevole spazio che il Piano riserva a interventi di formazione e ricerca e servizi di informazione e education ai cittadini, unitamente alle attività di supporto alla Regione ed agli enti pubblici del sistema-Regione. Con gli interventi messi in atto, la Regione Basilicata pone i presupposti per la costruzione di un modello di sviluppo innovativo, alimentato da una cultura sociale della sostenibilità e capace di generare per il territorio vantaggi e benefici socio-ambientali e lo sviluppo endogeno di filiere produttive tecnologiche nel settore dell'energia. Il Piano Strategico Aziendale della SEL è stato già inviato al presidente della Regione Vito De Filippo e sarà oggetto nelle prossime settimane di incontri di approfondimento con le forze politiche, sociali ed economiche regionali.

Ancora neve sulla regione

POTENZA - Dopo le forti nevicate della scorsa settimana e le precipitazioni di domenica mattina, la Protezione civile mette nuovamente in guardia. Dalla scorsa notte e per tutta la giornata di oggi fino anche a metà giornata di domani si prevedono nevicate non solo sulla Basilicata ma anche sulla vicina Calabria e sulla Sicilia settentrionale. Le nevicate riguarderanno quote superiori ai 700-900 metri con quantitativi cumulati deboli e gelate sulle aree interessate. Si raccomanda anche questa volta massima prudenza. La Prefettura di Potenza, intanto, ha allertato personale e strutture interessate per far fronte a qualunque esigenza dovesse derivare dalla situazione di maltempo.


24 Ore in Basilicata

Martedì 24 febbraio 2009

Soddisfatta la Fps Cgil: «E’ una giornata memorabile che arriva dopo sei anni di tentativi»

Arpab, chiusa la contrattazione decentrata POTENZA - CI sono voluti sei anni per aggiornare la contrattazione all’Arpab. Lo fanno sapere dalla Fps Cisl. Il 16 febbraio scorso - ma lo si è saputo solo ieri - si è tenuto l'incontro tra sindacati e parte pubblica, presenti la Cisl Fps regionale e la sua rappresentanza interna, la Cgil e la Uil. Commentano Maria Angelica Auletta, segretario aziendale, e Pasquale Locantore, segretario regionale del sindacato: «Questa è stata una giornata memorabile se si considera che l'ultima deliberazione di approvazione dei fondi risale al lontano 2003. Da allora, anche per il succedersi diverse e oscure gestioni, tutt'ora inspiegabili, non si è avuta concreta contrattazione decentrata all'Arpab, con tutti i conseguenti effetti negativi per i dipendenti dell'Agenzia. Ciò è tanto più importante se lo si inserisce nell'ambito di un finalmente disteso clima di rapporti istituzionali, nell'ambito del quale sono al primo posto la mission aziendale e il conseguente benessere per i dipendenti dell'Arpab».

Ed ecco le decisioni prese: progressione orizzontale, dal primo gennaio 2007, per 12 colleghi che non ne avevano mai usufruito; progressione orizzontale a concorso, dal primo gennaio 2008, per coloro che abbiano maturato a tale data 2 anni nella fascia precedente; istituzione di cinque nuove posizioni organizzative; incremento del fondo della produttività collettiva sulla base di un importo medio di circa 2.250 euro per ogni nuovo assunto. «Questo grande risultato - aggiungono - è stato raggiunto grazie al fattivo contributo della Cisl, all'unitarietà dell'azione delle rappresentanze aziendali e alla disponibilità manifestata dalla delegazione di parte pubblica dell'Arpab, presieduta dal direttore dell'Agenzia, Vincenzo Sigillito. In particolare la proposta della Cisl, sostenuta da tutta la Rsu, è stata: - incrementare il fondo di ex art. 31 di 40.000,00 rinvenienti dalla ristrutturazione aziendale, al fine di consentire l'attivazione di una nuova progressione orizzontale a partire dal 2008; - definire il

fattore di incremento del fondo della produttività non a 1850,00 ma a circa 2250,00 per ogni nuovo assunto. La Cisl, si legge ancora in una nota, ha inoltre chiesto di: riattivare la progressione verticale da B a C; attivare la progressione da B a BS, per coloro che non usufruirebbero di quella verticale; definire nuove modalità di valutazione individuale che, separando il momento della produttività da quello della valutazione permanente, consentano di valorizzare maggiormente il contributo di ogni lavoratore all'interno della struttura in cui opera. Entro questa settimana verrà inoltre licenziata la nuova Piattaforma Aziendale che troverà la sua definitiva approvazione nella riunione di delegazione trattante fissata per lunedì prossimo. La trattativa - sottolinea ancora la nota sindacale - è stata condotta in «un disteso clima di rapporti istituzionali», un clima che ha permesso la definizione e l’approvazione dei fondi agenziali, sino a tutto il 2009, che consentiranno le npvità sopra descritte.

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Oggi distribuzione dei questionari Inca

Sata, appuntamento con la prevenzione MELFI - E’ in programma per oggi a partire dalle ore 12, davanti ai cancelli della Fiat Sata di San Nicola di Melfi, durante il cambio turno, la distribuzione dei questionari, messi a punto dagli esperti dell'Inca, con il contributo dei delegati di Cgil e Fiom, utili a valutare lo stato di salute dei lavoratori. La distribuzione era stata annunciata per la scorsa settimana ma il maltempo ha costretto gli organizzatori a rimandarla. L'attività si inserisce nell'iniziativa di ricerca, prevenzione e tutela sulle malattie professionali dei lavoratori metalmeccanici, voluta da Cgil, Fiom e Inca. Nelle prossime settimane i delegati raccoglieranno i questionari che, debitamente compilati saranno restituiti in busta chiusa e consegnati al medico consulente dell'Inca che valuterà le condizioni fisiche dei lavoratori, comunicando ai diretti interessati le diagnosi. Con questa iniziativa la Cgil è attenta a garantire una gestione del rapporto tra azienda, lavoro e diritti che metta al primo posto la salute dei lavoratori e delle lavoratrici.

Lo Spi Cgil si mobilita. Il segretario Caon: «La crisi rischia di lasciare al tappeto i più deboli»

Pensionati sempre più poveri Verso lo sciopero del 5 marzo per l’accordo separato POTENZA - «Meno hai e più ti fanno diventare povero»: aumento dei prezzi, soprattutto quelli “dei beni ad alta frequenza”, redditi sempre più risicati, pressione fiscale invariata e interventi da parte del Governo a dir poco «insufficienti». «Di questo passo si corre il rischio che il Paese esca dalla crisi economica e sociale con ulteriore indebolimento di classi già di per sé deboli, come quella dei pensionati». E’ questo il messaggio lanciato dal segretario nazionale dello Spi Cgil, Luciano Caon, intervenuto alla conferenza stampa del sindacato regionale, ieri mattina, nella sede di via Bertazzoni. Anche in Basilicata - coma annuncia la segretaria regionale di categoria, Maria Lorusso - è partita la settimana di mobilitazione dei pensionati della confederazione di Epifani, una serie di iniziative sull’intesa separata per il rinnovo del modello contrattuale. In vista della manifestazione che si svolgerà a piazza Navona a Roma il 5 marzo, e di quella generale che, sempre a Roma, il 4 aprile, chiamerà in piazza tutte le categorie della Cgil. Il sindacato, che ha detto “no” all’accordo firmato da Cisl e Uil, Governo e Confindustria, chiede che siano i lavoratori a decidere e ha avviato un referendum territoriale in cui precari, lavoratori attivi e pensionati sono chiamati a dire la loro. Ma nel corso della conferenza stampa di ieri si è parlato soprattutto della grave situazione in cui versa la gran parte dei pensionati, con redditi falcidiati dall’aumento dei prezzi. Non era mai successo spiega il segretario Caon dal Dopoguerra in poi, che l’Italia per due anni consecutivi, e forse anche per tre («perché nessuno è in grado di dire cosa accadrà nel 2010), facesse registrare un Pil con il segno meno. La crisi è profonda, dunque. «Ma il Governo Berlusconi - ribadisce il neo segretario provinciale di Potenza, Angelo Pace - ha completamente sottovalutato la sua portata, mettendo in campo misure assolutamente inadeguate, anche rispetto a quelle adottate nel resto dei paesi europei. Basti considerare - chia-

Un momento della conferenza stampa

risce con un esempio il segretario nazionale - che sono soprattutto i prezzi dei beni cosiddetti “ad lata frequenza” a mostrare gli aumenti più sensibili. In percentuale, insomma, aumenta soprattutto la spesa per alimentari, casa, bollette rispetto a quella di altri prodotti meno necessari. Insomma, «meno reddito hai dice Caon - più l’inflazione picchia duro». O anche, «più povero sei più ti faccio diventare povero». Problemi che non sono stati di certo risolti dalla social card, «provvedimento offensivo della dignità delle persone che, tra l’altro, si è rivelato un vero bluff». Ecco perché la Cgil chiede che sia rivisto il metodo della rivalutazione annuale delle pensioni, nota come perequazione automatica, per salvaguardare il potere di acquisto. La Cgil, inoltre, aveva chiesto al Governo un’operazione graduale per diminuire il carico fiscale, da distribuire in tre anni, per il recupero di una media di mille euro in totale. «E invece - spiega ancora Caon - il Governo Berlusconi che aveva fondato il suo programma sull’alleggerimento del carico fiscale, per i prossimi tre anni lascerà le tasse invariate». E c’è di più. Perché le politiche del governo centrale hanno favorito «quello che si potrebbe definire “lassismo fiscale”, eliminando alcuni importanti provvedimenti adottati dal governo precedente». Lo Spi Cgil chiede anche il rispetto di quanto sottoscritto nell’accordo del 23

luglio del 2007, che prevedeva il funzionamento del tavolo delle pensioni, che doveva discutere l’allargamento del provvedimento della quattordicesima mensilità anche a chi percepisce una pensione inferiore ai 1.300 euro. «I soldi per un’operazione di questo tipo - dice il segretario nazionale - ci sono». Con i nuovi contributi recuperati dal 2007, l’Inps ha raccolto nei primi 10 mesi del 2008 quasi sei miliardi di euro di entrate in più. «Parte dei quali potevano essere utilizzati per far star meglio i pensionati. E invece il ministro Tremonti le ha incamerate nel bilancio dello Stato».

Poi, dritto al cuore dei motivi del “no” all’accordo separato. «Un’intesa che non potevamo, e non “non volevamo”, sottoscrivere». Se si applicano le regole dell’accordo - spiega - a un salario medio quel salario perde 1300 euro. Oltre che «i rinnovi contrattuali partono da un punto di partenza più basso». Con una precisazione, rispetto alla diversità di posizione con le altre due confederazioni: «Questo non era il momento per arrivare divisi. Ma il Governo ha lavorato per creare contrapposizioni rispetto a punti delicati della piattaforma unitaria da cui si era partiti». E se è vero che la crisi lascia sul tappeto soprattutto i soggetti più deboli, il segretario regionale della Cgil di Basilicata, Antonio Pepe, rivendica per il Mezzogiorno un’attenzione maggiore, e una strategia più forte per uscire dalla crisi. «Le politiche del Governo per il Sud devono fare i conti con i ricatti della Lega Nord e quelli di Confinudustria che non può pensare che per uscire dalla crisi si possa agire sui tagli ai costi del lavoro. Bisogna investire invece su ricerca e innovazione. E nel processo di rilancio economico il Sud deve dare un contributo notevole». Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it

INPDAP

ALLA FIAT

Detrazioni sospese

Segretari nazionali

Il segretario Caon ha colto l’occasione della conferenza stampa dello Spi per fare qualche chiarimento su quanto accaduto nei giorni scorsi all’Inpdap per il recupero delle detrazioni per persone a carico sulle pensioni del pubblico impiego. La prima è una buona notizia: l’Inpdap blocca, a partire dal prossimo mese, il recupero dei crediti. Ma il segretario dello Spi Cgil precisa anche che il sindacato aveva fatto già nei mesi scorsi alcune richieste all’istituto previdenziale che non sono state accolte. Pur essendo stata garantita la pensione minima Inps che si aggira sui 460 euro , l’istituto previdenziale non ha provvedduto a rateizzare le somme che dovevano essere recuperate.

E nel frattempo la Fiom Cgil ha fatto partire nella Sata di Melfi il referendum tra i lavoratori dello stabilimento chiamati a esprimere il proprio parere sull’accordo siglato da Uil e Cisl, Governo e Confindustria, sulla riforma degli assetti contrattuali. Il voto sarà preceduto da assemblee per chiarire i contenuti dell’accordo separato. La Fiom ha scritto a leader di Cisl e Uil, Bonanni e Angeletti, per invitarli a incontrare le tute blu della Sata e fornire ulteriori delucidazioni sulla questione. E’ saltato, invece, dopo le dimissioni del Governo ombra, l’atteso incontro che avrebbe dovuto portare a Melfi l’ex segretario del Walter Veltroni e gli altri ministri ombra.

Agenzia del territorio Persa la direzione regionale POTENZA - Dal primo marzo prossimo la pubblica amministrazione in Basilicata perderà una direzione regionale importante, quella dell’Agenzia del Territorio, che sarà accorpata alla Campania. «E’ una spoliazione di servizi che la Basilicata non può permettersi», dichiara il segretario regionale della Uil-Pa, Michele Stefanelli, rivolgendo un appello alla Giunta regionale e ai parlamentari lucani di adoperarsi per «scongiurare in extremis la soppressione della struttura regionale». Stefanelli ha sottolineato che «le direzioni regionali curano il coordinamento della gestione operativa dei servizi erogati dagli uffici provinciali, gestiscono i rapporti con le Regioni e coordinano il complesso delle relazioni con il sistema delle autonomie locali e le relative associazioni». Quindi, «nell’attuale fase caratterizzata da una particolare complessità di norme, decreti leggi, decreti interdirigenziali, che si riferiscono alle variazioni colturali, fabbricati ex rurali e non dichiarati, alla complessa questione dell’Ici, è ancora più necessaria conservare la direzione lucana dell’Ufficio del Territorio». «La scelta imposta come sempre in una strategia di tagli - conclude -Pa - non è stata minimamente sottoposta al tavolo del confronto».

Studio su Infrastrutture Unioncamere e Tagliacarne POTENZA - Unioncamere Basilicata, in collaborazione con l’Istituto Tagliacarne, struttura specializzata in analisi e studi economico-statistici, presenta questa mattina, nella sala economia della Cciaa di Potenza, in Corso XVIII Agosto 34, uno studio finalizzato a valutare il ruolo delle infrastrutture nello sviluppo economico della regione. «Obiettivo prioritario del lavoro - spiega il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte - è il monitoraggio della dotazione infrastrutturale della Basilicata e della sua adeguatezza rispetto alle esigenze del tessuto socio-produttivo locale, al fine di individuare scelte prioritarie di intervento da inserire nella nuova programmazione e di proporre azioni di accelerazione per concretizzare eventuali progetti già programmati». Lo studio ha focalizzato in particolare l’attenzione sulle criticità, le carenze e i punti di forza del contesto infrastrutturale regionale e provinciale, valutando, altresì, la corrispondenza tra la dotazione infrastrutturale e le effettive esigenze delle imprese. Allo scopo sono stati utilizzati sia dati strutturali che informazioni raccolte per mezzo di una indagine svolta presso un campione di 800 aziende regionali».

Giovedì con l’Ugl Sud, povertà e sviluppo POTENZA - E’ in programma per giovedì prossimo, 26 febbraio, un incontro organizzato dall’Unione generale del lavoro della Basilicata dedicato al tema: “Il Sud che non vuole arrendersi alla povertà e al mancato sviluppo”. L’incontro è previsto per le 10 presso la Sala Inguscio del Dipartimento Sicurezza e Solidarietà Sociale della Regione. All’appuntamento interverranno il segretario regionale dell’Ugl, Giovanni Tancredi, il segretario provinciale di Matera, Luigi D’Amico, la responsabile welfare e pari opportunità, Giuditta Lamorte, il responsabile Mezzogiorno per la Basilicata, Graziano Mignoli. Le conclusioni sono affidate al segretario confederale Salvatore Ronghi.


18 24 Ore in Basilicata Parco Val d’Agri Gli auspici di Mattia sull’area protetta Martedì 24 febbraio 2009

Mozione Fierro-Mancusi-Sacco

La ricetta Udc per rilanciare I parlamentari: la giunta ha sbagliato l’agricoltura

Totaro, Pdl entusiasta

NON SOLO sono soddisfatti per il reintegro del commissario Totaro: i parlamentari del centrodestra lucano sono contenti anche perché possono smentire il centrosinistra. Lo si legge in un comunicato stampa dei parlamentari lucani del PdL Guido Viceconte, Vincenzo Taddei, Cosimo Latronico ed Egidio Digilio. I quattro commentano la notizia del reintegro di Domenico Totaro nel suo ruolo di Commissario straordinario del Parco della Val d’Agri - Lagonegrese - Appennino Lucano alla luce della decisione del Consiglio di Stato. «Tale atto - spiegano smentisce, in modo categorico, quanto affermato nei giorni scorsi dagli esponenti della giunta regionale di Basilicata che avevano fornito una diversa interpretazione della sentenza del Consiglio di Stato». Sulla questione interviene anche un altro esponente del centrodestra lucano, il consigliere regionale Franco Mattia: «Il ritorno al suo impegno - afferma purtroppo interrotto da un’inutile “querelle giuridica”, del commissario del Parco nazionale Val d’Agri - Lagonegrese - Appennino Lucano, Domenico Totaro, consente finalmente di riprendere l’attività istituzionale per garantire le condizioni di sviluppo ecocompatibile di cui il comprensorio ha assoluto bisogno». «Esprimo l’auspicio - aggiunge - che finalmente si metta fine allo scontro politico-istituzionale per dedicarsi, in stretta sinergia Regione–ministero–Parco, all’attività amministrativa e di programmazione ancora più urgente in questa fase di ricerca ed estrazione del petrolio a ridosso del Parco. Quella della vigilanza sulle trivelle delle socie-

Il commissario del Parco, Totaro

tà di idrocarburi è sempre la priorità, in quanto nonostante l’annuncio dell’avvio dell’operatività del Centro di Monitoraggio Ambientale che secondo l’Accordo di Programma con l’Eni sarebbe dovuto partire da almeno un paio di anni, l’Ente Parco ha un ruolo strategico da assolvere». «Evitare “aggiramenti”

dei confini del Parco - prosegue l’esponente del Pdl - e danni all’habitat naturale non è comunque certamente l’unica “missione” affidata a Totaro. E’ necessario, infatti, definire un modello di Parco che possa rappresentare lo strumento di nuovo sviluppo di attività tradizionali (specie agroalimentari, artigianali), del

turismo e della piccola impresa per creare nuova occupazione». «C’è, dunque - argomenta Mattia - un’esigenza di coordinamento degli interventi, specie sulla spesa tra Por Basilicata 2007-2013, programmi ministeriali, di Comunità Montane (presto ci auguriamo Comunità Locali), ma ce n’è una ancora più grande che è quella di coordinare la montagna con la pianura, la montagna con la città, in un sistema che non può avere soluzioni solo nelle emergenze ma che deve essere un’unica soluzione che è quella di considerare non separate le componenti territoriali del suolo, del paesaggio e dell’ambiente. Occorre guardare alla montagna come risorsa globale. La corretta gestione di una risorsa così complessa, comporta dei costi, dei sacrifici, delle rinunce che devono dipendere da un piano unitario e da una gestione unitaria», conclude.

Le prospettive di Gallipoli-Cognato CI SONO prospettive turistiche nel Parco di Gallipoli-Cognato. E la Regione lo ha capito. Lo dice Rocco Rivelli, presidente del Parco. Afferma Rivelli: «Emerge la volontà politica della giunta regionale di evitare la parcellizzazione degli interventi e la proliferazione di offerte non strutturate e costruite esclusivamente sulla promozione dell’immagine di singole situazioni territoriali, per dare spazio alla costruzione di sistemi turistici in grado di reggere sul mercato, valorizzando al meglio il patrimonio naturale e culturale della Regione. La definizione del “distretto turistico ambientale” comprendente la fascia appenninica lucana, con i suoi parchi naturali, può diventare uno straordinario motore di sviluppo per le aree interne della Regione, notoriamente in grande stato di difficoltà». «In tale contesto - aggiunge Rivelli - il Parco regionale Gallipoli Cognato Piccole

Dolomiti Lucane è pronto per fare la sua parte attivandosi per la creazione di un sistema turistico locale che veda protagonisti oltre al parco stesso, anche i comuni in esso perimetrati e più in generale quelli delle aree interne della montagna materana e dell’alta valle del Basento. Proprio in considerazione di questa finalità il parco si è già da tempo attivato promuovendo e realizzando primi incontri con le istituzioni territoriali e con le aziende operanti nel settore finalizzati alla costituzione di uno specifico sistema turistico locale». «Gli ultimi dati - continua - sui flussi turistici offerti dalla Regione Basilicata e dall’ Apt e presentati alla Bit di Milano segnalano una crescente attenzione verso il c.d. turismo verde, che così come segnalato ed individuato nel proposta di piano approvato dalla giunta regionale ci fortificano nel proseguire su questo cammino intrapreso», conclude.

LE SFILATE di Carnevale possono rilanciare la Basilicata: ne è certo Antonio Autilio, aassessore regionale alla Cultura. Dice Autilio: «Il Pil del turismo culturale sul totale del Pil dell’economia turistica italiana pesa il 33%, con un valore pari a 54 miliardi di euro. E’ sufficiente questo dato a testimoniare come anche le manifestazioni popolari dedicate al Carnevale che si svolgono tra oggi e domani in tanti centri regionali, tra i quali Tricarico, San Mauro Forte, Satriano e Trecchina, ma anche in centri del Pollino ed altri, hanno la duplice valenza di rafforzare l’identità culturale e di richiamo turistico. Il turismo culturale sarà il tema centrale della Conferenza nazionale degli assessori regionali alla Cultura e al Turismo in programma il 27 e il 28 febbraio prossimi a Torino». La prima giornata di lavori sarà presieduta da Autilio che ha l’incarico di coordinatore degli assessori regionali alla Cultura. Aggiunge l’assessore: «Anche le iniziative del Car-

nevale dunque contribuiscono all’obiettivo di promuovere un'immagine nuova, distintiva ed unitaria della Basilicata in grado di attrarre adeguati flussi turistici nell'intero territorio nonché di contribuire concretamente alla qualificazione professionale degli operatori nel settore ed alla crescita della capacità imprenditoriale di specie e riscoprire le tante peculiarità culturali disseminate in ogni realtà comunale del nostro territorio e conseguentemente di porle in rilievo. La Basilicata può sviluppare un vantaggio competitivo sostenibile nei settori legati alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale. Questo tema assume maggiore importanza se si pensa che possediamo un ampio patrimonio culturale con le eccellenze dei Sassi di Matera, Patrimonio Unesco, e presto ci auguriamo dei Laghi di Monticchio, di castelli, chiese e Parchi Archeologici. Se a tutto ciò aggiungiamo le manifestazioni popolari ed etnico-culturali abbiamo ancora una maggiore potenzialità tutta da valorizzare».

nienti dal Fears si sono interfacciate con il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per l'adeguamento infrastrutturale e strutturale del territorio e col Fse per il miglioramento del capitale umano e sociale localmente presente, al fine di migliorare la qualità della vita e le condizioni dell'habitat rurale nel suo complesso«. L’analisi entra poi più nello specifico: «In avvenire lo sviluppo rurale, così strutturato, sarà il risultato congiunto di fattori esogeni ed endogeni (connessi alle specificità socio-economico- ambientali del territorio) e di processi negoziali tra attori locali (e tra questi e gli attori centrali), portatori di interessi diversificati, ma integrabili in una strategia collettiva e condivisa.. Un piano di sviluppo rurale non dovrebbe essere altro che uno strumento per lo sviluppo locale delle aree rurali, volto ad accrescere la capacità negoziale e la qualità della governance nel/per il territorio di pertinenza», E questa è la richiesta finale: «Il presidente della giunta regionale adotti i necessari provvedimenti per mettere a regime il Psr 2007-2013 con i suoi 648 milioni di euro, considerando che, siamo nel febbraio 2009, non sono stati ancora definiti i bandi con cui erogare i fondi in dotazione relativi alle Misure dei quattro Assi del Psr 2007 -2013». Insomma, l’agricoltura è in crisi per mancanza di un progetto condiviso. La mozione ha toccato i principali aspetti del settore, «ritenuto primario - aggiungono - che viene gestito dal governo regionale con rituali che non risolvono le tante questioni in piedi. Bisogna entrare con realismo nel cuore dei problemi e prospettare, come chiede l'Udc, le soluzioni a breve e lungo tempo. E' ora che il consiglio regionale riprenda e discuta la mozione presentata dall'Udc perché i tempi non sono rinviabili come i tanti nodi».

SANREMO & TURISMO

L’idea dell’assessore Autilio

Riti di Carnevale per i visitatori

DALL’UDC una ricetta per far uscire l’agricoltura dall’attuale impasse. E’ la mozione sul settore primario discussa e approvata dal comitato provinciale dell’Udc. Il documento è stato illustrato da Gaetano Fierro, Agatino Mancusi e Palmiro Sacco. Fierro è stato anche assessore regionale al ramo. «La programmazione dei Fondi Europei per lo Sviluppo dell'Agricoltura 2007-2013 in Basilicata - spiegano i tre esponenti politici - ha segnato una tappa importante ed innovativa nelle relazioni tra il Governo regionale ed il complesso mondo associativo agricolo. La programmazione ha evidenziato, in modo particolare, la necessità di far nascere dal basso, con il coinvolgimento diretto dei protagonisti territoriali, l'impalcatura progettuale su cui, oggi, si poggia la pianificazione agricola regionale 20072013». «E’ stata una stagione di confronto fecondo - si legge ancora - che ha dato libera espressione alle parti sociali, non solo agli addetti ai lavori, che, con metodo temporalmente scandito, hanno espresso le loro esigenze con spirito critico sia rispetto agli indirizzi del primo pilastro della Pac, come alle azioni da mettere in campo con il secondo pilastro della programmazione europea, che fa della multifunzionalità e dello sviluppo territoriale le guide vincenti di un settore che intende uscire dai propri confini ed interessi eccessivamente settorializzati. E’ stata codificata, con questa prassi, una nuova fase di confronto, come si accennava, che non ha registrato e visto intorno al Tavolo Verde solo le rappresentanze dirette del mondo agricolo, ma anche rappresentanti del Dipartimento Sicurezza Sociale ed Ambiente, come pure quelli delle Infrastrutture, perché si è ritenuto di interdisciplinare le finalità dell'agricoltura, le cui risorse rinve-

Interrogazione di Pasquale Di Lorenzo (Pdl)

La proposta di Luigi Scaglione (Popolari Uniti)

«Spot con salsicce e pecorino «Il volto di Arisa è quello giusto un messaggio fuorviante» per stupire alla Bit di Milano» FAR VEDERE a mezza Italia salsicce e formaggio e non le ARISA è oramai diventata un caso. E un simbolo: di tutto bellezze della Basilicata è stato un grave errore della Regiociò che la Basilicata sa fare di buono e prima o poi emerne Basilicata. E’ l’accusa di Pasquale Di Lorenzo, consigliege. re regionale del gruppo misto-Pdl, Se ne fa portavoce anche Luigi in un’interrogazione sugli spot anScaglione, capogruppo dei Popolari dati in onda durante il Festival di SaUniti in consiglio regionale, seconnremo. do cui la giovane pignolese vincitriSpiega De Lorenzo: «Tanti italiani ce della categoria Proposte 2009 del in questa settimana hanno seguito Festival di Sanremo potrebbe divenper televisione il Festival di Sanretare il volto promozionale della Basimo che con il 49 per cento di share ed licata. un media di circa 10 milioni di spetDice Scaglione: «Arisa lucana: beltatori ha rappresentato, senza dubla scoperta. Nel mentre a Milano ci si bio, una importante vetrina per insforza di trovare un volto, un’immaserzionisti pubblicitari istituzionali gine, una speranza per far conoscee non. Indubbiamente un’importanre meglio le bellezze della nostra rete vetrina, non solo, ma un ottimo gione, una giovane, timida e se volecanale di promozione anche per la te sui generis si fa conoscere al pubnostra regione che, giustamente, ha blico mondiale. E allora che ci si prescelto la programmazione di uno cipiti a Sanremo, la si scritturi, la si spot faccia diventare l’altro volto della pubblicitario di tipo istituzionale nostra terra. Non sempre le cose canell'intento di far conoscere a un vapitano per caso e propagandare un stissimo pubblico l’offerta turistica. territorio significa anche utilizzare i Quello che è, invece, apparso discusuoi volti. Quella che si è fatto poco tibile è stato proprio il contenuto delcon Mango, con Rocco Papaleo, Dolo spot, la scelta consequenziale dei menico Fortunato, Gaetano Cappelpur bravi testimonial, lo storyboard li, solo per citare taluni uomini di da cui i telespettatori hanno ricavaspettacolo lucani, se si esclude ora to un’immagine riteniamo fuor- Manifesto di augurio per la cantante pignolese la genialità della Ricotta, ora lo si viante, per nulla attrattiva e piena di faccia con il volto pulito di questa luoghi comuni. Uno spot che indugiovane pignolese». gia su pecorino e salsicce e poco sull’ “attrattività” de i Sassi Scaglione è convinto che alla Borsa del Turismo di Midi Matera, delle bellezze mozzafiato della Basilicata». lano (a cui la Basilicata è presente) bisogna stupire e inDe Lorenzo vuole conoscere i costi di questi spot. curiosire. Arisa sarebbe un buon modo per farlo.


Potenza 19

Martedì 24 febbraio 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Intervista tra la gente sul decreto del consiglio dei ministri. Qualcuno dice: «Ci vorrebbero anche le armi»

Ronde contro la paura Alle potentine piace l’idea di sentirsi più sicure TROPPO spesso si dipinge Potenza come un’isola felice. Ma i tempi in cui, come direbbero le nostre nonne, “si dormiva con le porte aperte”, sono finiti da un pezzo. Al di là di qualsiasi dato certo in merito alla violenza sulle donne in Basilicata, tra abusi familiari e stupri, tra quelli denunciati e quelli no, certo è il sentimento di paura che accomuna tutte le donne di qualsiasi età e di qualsiasi classe sociale. Paura di prendere un ascensore in presenza di soli uomini, paura di indossare una minigonna senza sentirsi mille occhi puntati addosso, paura di tornare a casa da sola quando è già buio. È la paura e la conseguente impellente esigenza di sicurezza, a far credere alla maggior parte delle donne potentine che il decreto sulle “ronde” antistupro possa essere una valida soluzione al problema. Ricordiamo che il decreto, approvato dal consiglio dei ministri venerdì 20 febbraio, prevede la costituzione di una vigilanza volontaria organizzata, costituita per la maggioranza da ex agenti della polizia e forze armate, con il coordinamento del primo cittadino e con il reclutamento subordinato a precisi requisiti, controllato dal prefetto e dal comitato provinciale per la sicurezza. I volontari (non saranno previsti compensi) avranno in dotazione cellulare e radiotrasmittenti e non saranno armati. Roberta Melanga, di 18 anni, non solo è d’accordo sulla costituzione delle ronde «perché c’è molta paura, soprattutto nei posti più isolati e più appartati», ma sostiene anche

LE INTERVISTATE

Alcune delle tre intervistate che hanno detto la loro sulle ronde in città: da sinistra verso destra Valentina, Marirosa e Maria (foto Mattiacci)

che cellulari e radiotrasmittenti non bastino. «Ci vorrebbero anche le armi, perché se ci si trova di fronte a un gruppo potrebbe essere pericoloso». Effettivamente «sà un po’ di Gestapo» come afferma Valentina Armiento, 22 anni «ma sono d’accordo. Non è plausibile che una ragazza non possa nemmeno più uscire di casa. Da sola, con gli amici, con il proprio ragazzo. Non fa differenza. C’è bisogno di sicurezza, anche per i ragazzi, che come abbiamo sentito

dalla cronaca, vengono brutalmente picchiati ». È a favore delle ronde antistupro anche Marirosa Salvia, barista trentenne: «Perché sono donna e come donna ho paura. Io cammino sempre a piedi, anche la sera tardi, quando finisco di lavorare e con le notizie che si ascoltano al telegiornale non si può stare tranquilli. È una giusta misura cautelativa. Ho sentito dire, in giro, che per molti è uno spreco di risorse. Ma in Italia ci sono tanti altri sprechi…».

È uno spreco, soprattutto economico, anche per il giovane Andrea M., il quale esprime anche la sua preoccupazione per un possibile uso sbagliato di questo nuovo “corpo di sicurezza”. «Credo -afferma - che possa stimolare una sorta di “giustizia fai da te”. Ritengo che un intervento sia necessario, ma non so se questo sia il più giusto». A conferma di quanto il problema riguardi tutti, uomini e donne di ogni età, è il commento di una giovane nonna di sei nipoti-

ni, Maria Bella, artigiana: «Io sono d’accordo perché i giovani vanno protetti e seguiti. E per fare ciò è necessaria la collaborazione di tutti: governo, polizia, famiglie». C’è anche chi mette in dubbio la posizione del governo a riguardo. Per E. C., ad esempio, avvocato di 52 anni, le ronde antistupro sono «una propaganda politica. Non è attraverso questi interventi che lo Stato deve occuparsi della sicurezza dei cittadini. Dovrebbe raffor-

zare e riorganizzare la polizia, rimettendo in strada i poliziotti che sono numerosi i quali, poi, avrebbero dei poteri legali che lo stato, ovviamente, non attribuisce alle ronde. L'unica utilità delle ronde riguarda lo Stato, che così vorrebbe dimostrare di occuparsi della sicurezza dei cittadini ». Sorge, a questo punto, un dubbio. Ronde antistupro: manovra politica o semplice risposta ad una emergenza? Anna Musacchio potenza@luedi.it

COMITATO DI QUARTIERE DEL CENTRO STORICO: SI DIMETTE IL PIÙ VOTATO

Savino Murro: «Vado via perché messo da parte prima di iniziare» «VADO via perché qualcuno si è arrogato il diritto di escluderci prima ancora che il cammino comune cominciasse». Questa in sintesi la motivazione di di Savino Murro che, in occasione dell’insediamento del comitato di quartiere del centro storico che si è tenuto ieri, ha annunciato le proprie dimissioni. «Ho appreso - spiega - che, ancor prima della convalida del risultato elettorale (ratificato dal consiglio comunale solo il 29/01/09), gli eletti delle liste 1 e 2 si sono incontrati, in modo volutamente riservato, per stabilire il programma per il Centro. Vi è stata, così, l’esclusione dei tre eletti della lista 3 in modo aprioristico, senza alcuna valida ragione». E aggiunge: «La brevissima dialettica elettorale prima delle votazione del 30 Novembre scorso, non aveva evidenziato divisioni o ancor peggio contrapposizioni, in quanto mai vi era stato un incontro o un confronto tra i vari candidati. Il programma della lista 3 era sintetizzato in 5 punti fondanti pubblicati e distribuiti, che non avevano sollevato alcun dissenso. La sorpresa e la meraviglia di questo comportamento si è trasformata in amarezza poiché il comitato di auartiere si de-

ve comporre di persone animate dalla volontà di contribuire alla soluzione dei tanti piccoli o grandi problemi. Non possono esistere maggioranze o minoranze precostituite: saranno le proposte e le problematiche da affrontare di volta in volta che potranno raggiungere il consenso o meno di alcuni o di tutti. Se volessimo trasformare il Comitato di quartiere in un piccolo Consiglio Comunale, snatureremmo le finalità e ne determineremmo la sua cessazione. Nel comitato del centro sono previsti undici delegati e ritenevo che queste persone avessero dovuto contribuire, l’uno al fianco dell’altro, al primario obiettivo prefisso; si sono create, invece, delle maggioranze posticce - maggioranze che nessuna lista aveva ottenuto - e, con un vetero metodo, in dispregio delle più elementari norme della democrazia, ci si è arrogato un diritto di “primogenitura” che i cittadini non avevano conferito».

Spadafora «Rammaricato» «Atto da condannare» SI DICE rammaricato per le dimissioni di Murro, «tra l’altro primo degli eletti nelle elezioni del Comitato», il consigliere comunale. Giulio Spadafora . «Rispetto a quanto rilevato dalle motivazioni che lo hanno portato alle sue dimissioni corre l’obbligo - ha dichiarato - come cittadino di esprimere tutta la mia piena solidarietà e rammarico per una decisione del genere, dalla quale si evince che vengono meno tutti i principi di democrazia e rispetto nei confronti di quei cittadini che hanno creduto nell'istituzio-

ne dei Comitati , come libera espressione di partecipazione popolare e come contributo alla soluzione dei tanti problemi del proprio territorio. La riflessione si rende necessaria anche come Consigliere Comunale , nonché presidente della prima commissione consiliare permanente, che con tutti i colleghi della stessa, ha studiato vagliato e licenziato il regolamento incentrando tutto l’articolato, con particolare riguardo nei principi e nelle finalità , che recita: «I Comitati di Quartiere sono organismi territoriali di partecipazione democratica dei cittadini, che svolgono un ruolo propositivo e consultivo». «Avocare a pochi decisioni su eventuali programmi o escludere un solo membro dell’esecutivo del comitato (in questo caso colui che ha riscontrato il maggiore dei consensi) conclude - è sicuramente da censurare , in quanto una gran parte dei cittadini non avrebbe la possibilità di essere rappresentati nell’espressione del proprio pensiero».


20 Potenza Cinquemila i visitatori provenienti anche dalla Puglia. E 200 tra espositori e relatori Martedì 24 febbraio 2009

E’ calato il sipario sul “BtoBe” Dieci le iniziative rivolte agli aspiranti imprenditori HA chiuso ieri i battenti, all’Efab di Tito scalo, “BtoBe”, dopo una mattinata ricca di incontri e di visitatori. I numeri dell'iniziativa sono stati più che positivi: 5.000 visitatori, di questi il 60 per cento lucano e il 40 venuto dalla vicina regione Puglia; 100 i relatori provenienti da tutta Italia e più di 100 gli espositori. Cinquanta, invece, i partner nazionali e internazionali e uno lo sponsor europeo. Dieci le iniziative per giovani, imprenditori ed aspiranti tali; 54 eventi in 6 percorsi tematici differenti: “Tecnologia e innova-

zione”, “Interpretare la crisi”, “Energie alternative”, “Investimenti e internazionalizzazione”, “Settore agroalimentare” e “Comunicazione e formazione”. Circa 4.000 gli iscritti al gruppo sorto sul social network di Facebook; 200.000 le email inviate; 500.000 i contatti cartacei; 1.000 le ore di lavoro in ideazione, progettazione e programmazione e 2.000 quelle tra gli stand. Tutto questo è stato possibile grazie ad uno staff eccellente di 35 persone, con un'età media di 25 anni.

BASILICATA INNOVAZIONE NEL salone del “BtoBe” tra i vari espositori c’è stato uno stand quasi sempre gremito di gente e soprattutto di giovani laureati e laureandi. Lo stand in questione è quello della Area science park che è uno dei principali parchi scientifici e tecnologici multisettoriali a livello internazionale. Area science park è gestito da un "consorzio", riconosciuto come ente di ricerca di primo livello, che si pone come punto di riferimento nazionale per il trasferimento tecnologico ecologico multisettoriale, in cui si svolgono attività di ricerca, sviluppo e innovazione tese al raggiungimento di risultati di eccellenza. E’ un luogo dove la formazione di alta qualità, la ricerca ed il fare impresa si incontrano e si convertono in una fondamentale risorsa per la crescita economica ed occupazionale del territorio. La qualità dei servizi offerti, i rapporti con istituzioni accademiche e di ricerca, l'elevata competenza delle risorse umane, nonché la splendida collocazione ambientale nell'estremo lembo orientale del Friuli Venezia Giulia fanno di Areascience park un ambiente esclusivo che dispone di soluzioni flessibili di insediamento, strutture, strumenti e servizi di supporto allo sviluppo di attività basate sulla conoscenza e la tecnologia. Perchè la loro presenza la btobe? La loro presenza è dovuta al fatto che questa grande multinazionale vuole realizzare proprio in Basilicata con la stretta collaborazione della Regione un grande progetto con il nome di “Basilicata innovazione”. In Basilicata accanto a strutture di ricerca eccellenti impegnate in settori di frontiera opera un tessuto

Ma BtoBe non è solo numeri, come ha tenuto a spiegare Michele Franzese, presidente della manifestazione. «Quello che ho visto attorno a me - ha affermato - è stato bellissimo: negli imprenditori la voglia di aggiornarsi e formarsi continuamente per poter reagire al meglio alla crisi; l'atteggiamento positivodi tutti gli espositori e, soprattutto, quella capacità di fare network tra imprese che BtoBe ha saputo enfatizzare e che spera di fare ancor meglio in futuro».

L’EDITORIA E IL WEB

produttivo dinamico composto sopratutto da piccole e medie imprese. A questi protagonisti si rivolge il progetto Basilicata innovazione che ha l'obbiettivo di creare sul territorio una struttura stabile dedicata ad offrire servizi e strumenti a sostegno del trasferimento tecnologico e dell'innovazione. Avvalendosi dell'esperienza consolidata di Area, Basilicata Innovazione offre alle imprese del territorio un unico punto di accesso per entrare in contatto a livello internazionale con lo stato dell'arte della ricerca per riuscire a trovare competenze, partner, finanziamenti e assistenza utili a realizzare progetti di innovazione. Allo stand dell'Area science Park, il consulente Paolo Mander intende porre il suo obbiettivo alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca. Veronica Rui, si occupa di creare la catalogazione delle competenze in ambito accademico e ha apportato il suo contributo per la creazione di un distretto, e nello specifico cerca di analizzare le proposte di innovazione. La multinazionale si pone di creare gli strumenti per le aziende, aiuta a creare l'impresa, effettua l’analisi dell'efficienza aziendale e il confronto con i diretti concorrenti. Sara Azzato potenza@luedi.it

Ultimi convegni e stand di “BtoBe” (foto Mattiacci)

NELLA terza giornata del BtoBe si è tenuto un seminario sull’ “Editoria ai tempi del web”, l’apertura dei lavori è stata tenuta da Michele Franzese promotore della manifestazione BtoBe che ha presentato i gentili ospiti intervenuti al seminario come Marco Zemperini, Florindo Rubbettino, Mattia Garofalo e Gianluigi Laguardia. Marco Zamperini dal 1983 lavora come consulente indipendente nell'ambito di importanti progetti di sviluppo software per grandi industrie italiane. Nel 1990 entra in Etnoteam dove si occupa di dirigere la realizzazione di soluzioni rivolte ai mercati della grande industria, della grande distribuzione organizzata, della logistica e degli operatori di telecomunicazioni che gli consentono di maturare una grande esperienza di management nel campo della realizzazione di sistemi informativi di grandi dimensioni e complessità. La grande competenza acquisita in ambito tecnologico, con particolare attenzione alle tecnologie Internet e a quelle delle basi di dati relazionali, pongono Marco Zamperini, al centro dello sviluppo e del coordinamento dell'offerta di soluzioni applicative basate sulle tecnologie Internet di Etnoteam. Ha aperto la discussione sulle nuove tecnologie parlando in primis di se, e della sua famiglia ma sopratutto di una delle due sue figlie che è nata con una malfor-

mazione congenita alla mano e ha chiesto al padre di realizzare un blog attraverso il quale fare conoscere come un bambina della sua tenera età possa vivere la propria disabilità. Crede fermamente nelle potenzialità di internet, che non sempre viene gestito in modo corretto. Ha parlato dei nuovi mezzi di comunicazione ormai ampiamente diffusi su internet come Facebook, You tube, Anobii, un nuovo mezzo di diffusione e di condivisione di interessi editoriali, infatti attraverso questo sito si possono condividere gli interessi letterali che portano alla creazione di una vera e propria situazione di affinità. Mattia Garofalo ha lavorato e lavora in paesi (Inghilterra, Germania, Italia) e campi diversi come la traduzione, il giuridico, l'editoriale e nell'ambito della consulenza di risk management. Al momento collabora con la Scuola Holden insegnando a un corso all'Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Ha riportato la sua testimonianza nel perchè, fidarsi più di un editore che di un altro, dicendo in sintesi che quello che conta è saper arrivare al pubblico unico mezzo di sopravvivenza dell'editoria. Successivamente ha parlato Florindo Rubbettino amministratore unico della Rubbettino editore, che si è trovato ad osservare i vari passaggi che ha subito l'editoria dalla famose composizioni a piombo ad internet. La conclusione dei lavori è stata fatta da Gianluigi Laguardia direttore del Lucanianews24. sa.az. potenza@luedi.it

L’INTERVENTO Caro direttore,a scriverle è un ragazzo di 29 anni appena nominato commissario cittadino di Potenza del nuovo soggetto politico fondato e guidato dall'onorevole Francesco Pionati, l'Alleanza di Centro per la libertà, il cui fine ultimo è quello di dare continuità e rappresentanza ad un centro moderato e cattolico che sia senza indugio alleato del costituendo Popolo della Libertà.Lo scorso 13 febbraio nella sala del Principe di Piemonte in Potenza, alla presenza dei vertici nazionali, mi è stata ufficialmente affidata questa importante responsabilità, con il compito di traghettare il partito verso il primo congresso cittadino che eleggerà il segretario. Tutto ha avuto inizio lo scorso 7 gennaio quando, con una giovane delegazione, ci siamo recati a Roma per partecipare alla riunione del coordinamento nazionale, durante la quale siamo rimasti sorpresi per la disponibilità al confronto e, soprattutto, per l'ascolto e l'attenzione riservataci. Abbiamo potuto constatare il forte interesse verso i giovani che dimostra tale soggetto politico, un atteg-

L’alleanza di centro per la libertà guarda con attenzione al mondo dei giovani giamento nuovo che ci ha spronato maggiormente ad intraprendere questa nuova importante avventura. Noi giovani non siamo più abituati ad essere ascoltati, e ciò genera disagio e sfiducia verso la politica e verso le istituzioni che, purtroppo, appaiono sempre meno credibili rispetto al grido d'allarme lanciato (non solamente) dalle nuove generazioni. La reazione dei nostri concittadini è quella di salvare sé stessi, il proprio lavoro, la propria azienda e ciò contribuisce a determinare quell'apatico disinteresse e quella sfiducia in un reale e positivo cambiamento che ormai pervadono settori così vasti della società civile. Il futuro è incerto, in particolare per noi giovani che, giorno dopo giorno, siamo lasciati sempre più soli. I ragazzi che sono all'università fuori sede non tornano. I

nostri coetanei, esattamente come i nostri nonni hanno fatto in passato, sono costretti a partire alla ricerca di un lavoro, sfiduciati da una classe dirigente che perde tempo a trovare le contromosse più dannose per gli avversari e invece dovrebbe cercare quelle soluzioni più favorevoli a vantaggio di tutti, soprattutto in momento di crisi economica che rende faticoso e tormentato il nostro futuro. Noi che abbiamo deciso di vivere in questa città, di costruire qualcosa per noi stessi, ma soprattutto per i nostri figli, abbiamo il coraggio di prendere una posizione diversa e di batterci per le nostre idee. Idee concrete che si sostanzino in una politica nuova che operi per meritocrazia e non per strategie politiche di partito. Il nostro è un progetto che si fonda su persone credibili, intraprendenti, che vogliono dare una

sterzata definitiva alle sorti della nostra città. Giovani tra la gente per la gente, che sanno ascoltare e comprendere gli umori e le paure della nostra società. La porta è aperta, è aperta al confronto, al dialogo, a tutti coloro che, liberi da asfissianti clientele, sono determinati a dare un contributo positivo al bene comune. E' bene, tuttavia, sottolineare la nostra ferma volontà di distinguere coloro i quali sono disponibili ad apportare un contributo serio e responsabile al partito da chi, invece, da sempre è capace di giovare unicamente a sé stesso per il tramite di un contenitore politico qualsiasi, ottenendone in ogni caso visibilità e ristoro economico e sociale. Non siamo degli ingenui ed intendiamo servirci di questo nuovo strumento per porlo al servizio dei cittadini, a difesa dei diritti di tutti e non di pochi e/o

di privilegiati. Oggi il sistema di potere che ci governa da così tanti anni scricchiola paurosamente e le profonde attuali difficoltà in cui si dibatte la sinistra italiana ne sono la dimostrazione più evidente. Attenzione, però, a non prendere abbagli! L'obiettivo che ci siamo posti è quello di crescere attraverso il consenso dei nostri cittadini, per quelle che sono i programmi e le idee che esprimiamo. Non cadremo nell'errore di strutturare il partito sul malcontento generato da scelte sbagliate dell'attuale amministrazione comunale. Nostro compito sarà quello di convogliare un tale stato di sfiducia verso il più vasto e responsabile consenso possibile da costruire attorno a proposte concrete e finalizzate unicamente a risolvere i numerosi problemi che affliggono la nostra comunità. Da oggi, impegnandoci in prima persona, siamo pronti a dare un contributo credibile alla nostra città. Fabio Santarcangelo Commissario cittadino Alleanza di centro per la libertà


Potenza

Martedì 24 febbraio 2009

Depuratore di Potenza, stato di agitazione per i dipendenti della ditta che lo gestisce HANNO proclamato lo stato di agitazione i lavoratori della ditta “Antonio e Raffaele Giuzio” che ha in gestione per conto del consorzio Asi di Potenza, l’impianto di depurazione della zona industriale. A darne notizia, per la FP-Cgil, Pasquale Paolino, che ha reso nota la situazione scrivendo una lettera non solo ai titolari della ditta che si occupa dell’impianto di depurazione del capoluogo, ma anche al prefetto, Luigi Riccio, al sindaco, Vito Santarsiero, al presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, all’assessore alle Attvità produttive, Gennaro Straziuso e al commissario straordinario del consorzio Asi, Alfonso Ernesto Navazio,

Lo stato di agitazione è stato proclamato dopo che ieri si è svolta l’assemblea generale di tutti i lavoratori per discutere della grave situazione aziendale venutasi a determinare a seguito della comunicazione dell’azienda che ha annunciato che non corrisponderà alcuna mensilità compreso il mese di gennaio Già lo scorso 11 febbraio la ditta che fa capo ad Antonio e Raffaele Giuzio, aveva annunciato che non avrebbe potuto pagare gli stipendi già a partire dal corrente mese a tutti i lavoratori addetti alla manutenzione delle aree industriali e alla conduzione dell'impianto di depurazione al servizio della città di Potenza e delle aree industriali di Ti-

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Alfonso Ernesto Navazio

to e del capoluogo, a causa del credito vantato nei confronti del Consorzio Asi di Potenza. «I lavoratori - si legge nella nota stampa della Cgil - in servizio presso l'impianto di depurazione di Potenza, preso atto della comunicazione, e verificato con il mancato pagamento degli stipendi del mese corrente», hanno dichiarato lo stato di agitazione del personale, preannunciando sin da ora che, «trascorsi cinque giorni dalla data della presente, qualora non saranno corrisposti tutti gli emolumenti al personale, si procederà alla dichiarazione dello sciopero generale di tutti gli addetti, declinando sin da ora qualsiasi responsabilità inerenti da tale iniziativa».

A Napoli una strada è stata dedicata al fisiologo potentino che partecipò ai moti del 1860

Una via intitolata a Paladino In seguito fu anche rettore dell’università Federico II A VOLTE il valore e il prestigio dei nostri conterranei viene meglio apprezzato e conosciuto quando varca i confini della Basilicata. In pieno centro storico a Napoli, tra piazzetta Nilo e San Biagio dei Librai, c’è una via, dedicata a Giovanni Paladino che nel 1842 nacque a Potenza. Eccellente fisiologo ed istologo, rapidamente terminò gli studi secondari in maniera impari tanto che già nel 1857 fu in grado di iniziare gli studi professionali. Entusiasmo e passione lo portarono nell'agosto del 1860 a partecipare al moto insurrezionale che contribuì al trionfo dell'Unità nazionale. Al termine di questa ondata “rivoluzionaria”, Paladino ritornò alla sua vita normale e, ripresi gli studi, alla fine del 1861 vinse il concorso per assistente alla cattedra di Anatomia e fisiologia sperimentale nella Scuola superiore di Medici-

La targa in onore di Paladino

na veterinaria di Napoli. Cattedra tenuta dall'illustre professore Antonio De Martino che in seguito passò alla cattedra di Patologia generale. Sempre in questa Università, Paladino aspettando il

suo “turno” passò di grado, da professore incaricato a straordinario, fino a diventare ordinario di quell'insegnamento. Nel 1891 fu emanata una legge che prevedeva che le Università eleggessero da

sole i propri direttori. Il primo direttore eletto della Scuola napoletana di Veterinaria fu proprio il professore Giovanni Paladino, rieletto nel 1898 e sospeso il 5 marzo 1899 per aver tenuto fede ai suoi ideali dai quali nessuno riuscì a smuoverlo. Infatti accadde che il ministero gli segnalò un ragazzo che non aveva i requisiti legali per iscriversi, e lui, nonostante le forti pressioni che ricevette, rifiutò l'iscrizione di questo ragazzo. Allora la scuola, in totale accordo con il professore, decise di chiudere. Solo nel febbraio del 1900 fu riaperta, sempre con Paladino rieletto come direttore. La Scuola in quegli anni migliorò tantissimo sia dal punto di vista morale che materiale grazie alla profonda dedizione di un uomo che, sempre nell'ambito della correttezza, fece di tutto per far si che diventasse una Scuola di alto prestigio. Trascorse diverso tempo in Germania per migliorare

Gli obiettivi che si prefigge il circolo “Angilla Vecchia”

In 15 punti il programma di “Potenza città cultura” A SEGUITO del dibattito tenutosi al circolo culturale “Circolo “Angilla Vecchia” a cui hanno partecipato giovani, docenti, rappresentanti di associazioni e contraddistinto da proposte e interventi costruttivi, si è deciso di proseguire la discussione attivando un forum sul web (indirizzo www.circoloangillavecchia.it) con il chiaro intento di allargare la riflessione sulle presunte ricadute sociali, occupazionali e produttive degli eventi del quinquennio che passerà alla nostra memoria come “Potenza città cultura”. «Farlo in maniera franca e aperta con un dibattito aperto - ha rimarcato il presidente del circolo Vincenzo Fierro - penso sia indicativo di un modo di fare che predilige il confronto democratico al centralismo culturale e all'accentramento di funzioni che in questi anni ha caratterizzato un certo modo di governare». Il problema di un utilizzo di risorse pubbliche nel campo delle attività culturali e della misurazione

delle concrete ricadute che superi la logica dei numeri fine a se stessa, si appalesa in tutta la sua attualità. Pertanto è necessario «porre l’accento sulla qualità e la quantità di eventi culturali organizzati è un diritto dei cittadini e a maggior ragione di associazioni culturali che giornalmente si sforzano di offrire un contributo di idee e progetti utili alla città». «Vogliamo - ha spiefìgato Enzo Fierro - insieme a voi capire se in questi anni era possibile fare meglio e di più coinvolgendo le tante risorse di questa città, i suoi giovani, gli artisti e se soprattutto si potevano impegnare quei fondi rinvenienti dalla dotazione Por per attivare iniziative per la nostra comunità cittadina e i suoi giovani» Ecco in sintesi le proposte emerse dal primo confronto: 1) Piano di marketing culturale; 2) Scuola di management culturale; 3) Laboratori e scuole per la formazione di giovani artisti e creativi; 4) Scuola di musicoterapia; 5) Fondi per la pubblicazione di opere e studi di giovani

laureati; 6) Promozione della città mediante iniziative multimediali legate alla fruizione del patrimonio; 7) Comodato d'uso ad associazioni e cooperative per attività culturali in locali dismessi; 8) Formazione e sostegno a cooperative per guide archeologiche e museali; 9) Incentivi per la realizzazione di rassegne teatrali e cinematografiche da realizzare durante tutto l'anno; 10) Iniziative di approfondimento e studio sulle tradizioni popolari cittadine; 11) Festival musicali e di strada (durante il periodo estivo in tutti i quartieri); 12) Eventi culturali nelle biblioteche cittadine e nelle scuole; 13) Iniziative per la creazione e il sostegno di imprese culturali che utilizzano le tecnologie digitali; 14) Musei interattivi per attività ludiche,educative e didattiche; 15) Installazioni architettoniche nei quartieri cittadini a seguito di concorsi di idee Il Circolo invita a fare ulteriori commenti e proposte sul sito: www.circoloangillavecchia.it

Domani ”Consulta sulla scuola” SI riunirà domani, alle 16.30, nella’aula magna della direzione didattica del quinto circolo di via Di Giura la “Consulta cittadina sulla scuola”. «Questo importante organismo di partecipazione -hanno sottolineato il sindaco Vito Santarsiero e l'assessore alla Pubblica istruzione Giuseppe Messina - fortemente voluto dal consiglio comunale di Potenza vede al suo interno rappresentate tutte le componenti del sistema scolastico cittadino (Dirigenti scolastici, personale docente, genitori, studenti, associazioni) ed è chiamato a concorrere e ad orientare le scelte che l'Amministrazione dovrà assumere nella sua definizione delle politiche scolastiche della città di Potenza».

e perfezionare i suoi studi, frequentando i principali laboratori di Fisiologia. Dopo questo periodo fu in grado di aprire un corso privato di istologia e fisiologia umana che venne molto apprezzato, e frequentato con grande entusiasmo per la grande capacità di coinvolgimento del professore. Nel 1875, venne estesa la libera docenza a tutte le province del Mezzogiorno che gli permise di ottenere per titolo la libera docenza in Fisiologia Umana nell'Università di Napoli. In seguito, grazie all'attuazione dell'articolo 69 della Legge Casati, nel 1884 venne nominato Direttore e Professore Ordinario di Istologia e Fisiologia Generale della suddetta Università. Conosciuto da tutti come profondo conoscitore delle leggi e degli ordinamenti scolastici nazionali e stranieri, fu assunto per circa due anni nel Consiglio Superiore della Pubblica Istru-

zione. In seguito venne eletto dalla fiducia del Corpo accademico come Rettore del glorioso e illustre Ateneo napoletano. Fu autore di opere e di più di cento memorie originali pubblicate in Atti accademici e in importanti periodici nazionali e stranieri, la sua figura di eminente scienziato influenzò notevolmente la scuola di Tommasi, di Moleschott, di Claudio Bernard, di Brucke ed ha continuato ad essere presente fino agli studi sull'esame delle funzioni degli elementi cellulari. Ottenne la laurea di dottore Honoris causa del “Rush medical college” degli Stati Uniti d’America. Strano, capita di passeggiare tra i vicoli e le viuzze di una città che si pensa di conoscere e poi, alzando lo sguardo e incrociando il nome della via che si sta percorrendo, si metta tutto in discussione. Rossella Mancusi potenza@luedi.it

Iniziativa dell’Ald-Fand

Un ambulatorio contro il diabete PROMOSSO dall'Associazione lucana dei pazienti diabetici (Alad-Fand), si è tenuto un incontro, presso la sede dell'Ordine dei medici di Potenza, a cui hanno preso parte medici, rappresentanti dei pazienti e di Federfarma, per predisporre organizzativamente la presenza a Potenza, per il prossimo 27 aprile in piazza Cagliari (Don Bosco), di un ambulatorio mobile per l’effettuazione di esami gratuiti alla popolazione disponibile, finalizzato alla prevenzione del diabete ed al buon controllo del diabete. «Una intera giornata - ha spiegato Antonio Papaleo, presidente dell’Aland-Fand di Basilicata - durante la quale lo stazionamento del grande ambulatorio itinerante consentirà di realizzare, con il contributo incondizionato della SanofiAventis e con la collaborazione di personale medico ed infermieristico operante nelle strutture sanitarie locali, di vivere l'avvenimento secondo lo schema della campagna che mira a rendere il paziente diabetico “Informato, alleato, protetto”».

Quella in programma nel capoluogo è un’ iniziativa che ha già interessato con successo varie piazze di tutta Italia e che intende promuovere una vera e propria campagna di informazione e di sensibilizzazione, sotto l’egida dell'Idf (Federazione internazionale del diabete), con il patrocinio del ministero della Salute e che vede insieme, in una logica di grande e sincera collaborazione, diabetologi, medici di medicina generale , istituzioni e singoli cittadini perché si inneschi quel circolo virtuoso attraverso cui è possibile tenere sotto controllo questa subdola patologia, anche al fine di evitare che si sviluppino più gravi malattie con danni irreversibili verso organi fondamentali. Questo primo incontro, quindi, «ha inteso porre le basi perché l'evento venga vissuto con grande disponibilità da parte di tutti e perché si determini una positiva ricaduta nella popolazione, specie se si potrà avere la partecipazione attiva delle istituzioni locali e regionali, oltre che di quelle sanitarie e scolastiche.


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Potenza

Martedì 24 febbraio 2009

ANTICA OSTERIA

Restaino prega per il nuovo corso del Pd

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

0971-37592

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO

0971-471312

AMBROSIA

Auguri a Giuseppe Forenza per la laurea specialistica in: “Comunicazione sociale, istituzionale e politica” conseguita presso la facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università di Bari. Tesi discussa con il professore. Silvio Masulli.

0971-34501

LA PRIMULA

0971-58310

AL NORD

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

LE ARCATE

0971-51465

MOZART

0971-441295

NINFE

0971-51465

LE ARCATE

0971-51465

PANE E PEPERONCINO

FARMACIE TURNO NOTTURNO 24 FEBBRAIO Mallamo via Toti, 9/13 0971-473447 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-310310 0971-612564

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-44462765

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

0971-53176

SARRICCHIO

0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

C’ERA UNA VOLTA

0971-601217

Auguri a Maria Luigia Dinapoli laureata a Bari col punteggio di 110/100 presso l'Università degli studi di Bari si è brillantemente laureata in Scienze dell'educazione e della formazione discutendo la tesi di laurea in psicopedagogia “La musicoterapia nel contesto scolastico: uno strumento per l'integrazione”. Infiniti auguri da papà Rocco, mamma Vita e dal fratello Carmine. •Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444

“Zittotu” con la Scuccimarra IL prossimo 28 febbraio sul palco del Teatro Nuovo del Seminario maggiore. Mariagrazia Scucimarra porterà in scena - sipario alle 21 - lo spettacolo “Zittotu”. Polemica, sagace, comica, irriverente..ma soprattutto vera: Grazia Scuccimarra torna in scena al Teatro Nuovo del CDE con la sua specialissima lente d'ingrandimento puntata sul mondo. Come ogni anno ci informa su tutto ciò che avviene, meglio di un Tg o di un quotidiano. Mai scontata, la Scuccimarra questa volta vuole un pò di silenzio essenzialmente da chi lei ritiene corresponsabile del disastro politico, culturale e sociale che è sotto gli occhi di tutti e dui tuttologi, politologi, opinionisti e psicanalisti continuano imperterriti a discettare a "Porta a Porta". La nostra società, dice Grazia, sta vivendo un grande equivoco in cuo valori e disvalori si scambiano di ruolo, confondendo le idee a chi non ha tempo ne' voglia per decodificare i subdoli messaggi che giungono da quel potere che tutto manipola e adatta a se stesso. Ecco allora che scaglia il suo nuovo grido "Zittotu" e che, come una scarica di energia, indirizza la sua satira verso i tanti e tanti problemi oggi di attualità.

•Adiconsum •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente

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Sala 5 Il curioso caso di Benjamin Button 18 - 21.15 Sala 6 La mia miglior nemica 18 - 20 - 22 Sala 7 Underworld 18.30 - 20.30 - 22.30 •DUE TORRI• Il bambino con il pigiama a righe 19 - 21

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Martedì 24 febbraio 2009

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PIGNOLA - Torna a far parlare di sè la sp 5, la strada provinciale che collega Potenza a Pignola. Nell'ultimo periodo sempre più spesso si sono registrati incidenti dalle dinamiche più svariate. Quasi sempre a causa del binomio manto viscido o ghiacciato e imprudenza dei guidatori. Ultimo episodio, ieri intorno alle 13.30. All'altezza del bivio per contrada Piancardillo si è verificato uno scontro tra un'automobile e un autocarro. Il frontale è stato abbastanza violento, l'autista dell'autovettura è rimasto ferito ma, fortunatamente, non ha

Ennesimo incidente sulla Potenza-Pantano, nessuno in pericolo di vita

Schianto sulla sp5, un ferito mai perso conoscenza. Immediato l'intervento sul posto dei mezzi di soccorso, insieme a vigili del fuoco, carabinieri e polizia municipale. Soltanto un paio di settimane fa nel primo tratto della strada in oggetto, il più infido a causa di curve false, una macchina è finita fuori strada ribaltandosi; durante le feste di Natale, nello stesso posto, una notte un ragazzo

ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato contro il palo della luce. Ne è uscito illeso insieme all'amica che stava riaccompagnando a casa. Quello di ieri dunque è solo l'ultimo sinistro in ordine di tempo, probabilmente verificatosi per motivi diversi, ma che in ogni caso dovrebbe far riflettere e prendere in seria considerazione la realizzazione di barriere laddove non

ci sono guard rail ed eventuali limitatori di velocità all'altezza dei bivi di raccordo con gli ingressi alle contrade. Anche questa volta nessuna grave implicazione; trattandosi dell'orario di rientro, soltanto un po' di disagio alla circolazione durante i rilievi delle forze dell'ordine, tuttavia è inevitabile pensare che in futuro potrebbe andare peggio. Simona Brancati

Pantano di Pignola Associazione per valorizzare il prodotto tipico

Scontro frontale fra un’auto e un camion

Avigliano Iniziativa del Comune

Uno sportello per famiglie, giovani e immigrati Nascono i custodi del “Fasul ross scritto”

Gli angeli dei legumi UN VECCHIO film si intitolava “Anche gli angeli mangiano fagioli”. A Pignola invece ci sono angeli custodi dei suddetti fagioli. Si è costituita infatti l'Associazione agricoltori custodi per la tutela e la valorizzazione del “Fasul ross scritto” di Pantano di Pignola. La riunione costitutiva si è tenuta domenica 22 febbraio scorso nell’Azienda Agricola Sperimentale Dimostrativa dell'Alsia “Pantano di Pignola”. L’architetto Luigi Ferretti, professionista e imprenditore agricolo della zona, è stato eletto presidente da un nutrito numero di pantanesi cultori di questa antica cultivar di legume. A lui si affiancheranno il vicepresidente e tesoriere Michele De Luca, i consiglieri Giovanni Bianconi, Rocco Vincenzo Rosa, Angelo Mecca, Michele Lovaglio e Armando Ungano. Il consiglio direttivo ha innanzitutto ringraziato la pro loco “Il Portale” di Pignola, l'amministrazione comunale, l'azienda sperimentale dell'Alsia e la Comunità montana “Alto Basento”per il lavoro (giudicato in un comunicato stampa «ottimo») di recupero di questa produzione panta-

Il tipico “fagiolo rosso scritto” del Pantano di Pignola

nese, che ha ottenuto il riconoscimento di Prodotto tipico tradizionale della Basilicata. Da parte del consiglio direttivo anche la ferma volontà di continuare nel processo di valorizzazione del prodotto, per-

ché diventi una valida componente economica per le aziende aderenti. Ed ecco le promesse: «Verranno messe in campo una serie di iniziative di assistenza tecnica, da parte dell'Azienda

“Pantano di Pignola”, e di marketing che coinvolgeranno la Comunità Montana e il Comune di Pignola per il riconoscimento di questo pregevole prodotto sulle tavole dei lucani». In un depliant di qualche mese fa si può trovare la descrizione di cosa sia il “Fasul ross scritto” del Pantano. «La coltivazione di questo ecotipo di fagiolo nei terreni posti nella conca di Pignola alla località detta Pantano era scritto - trovano condizioni climatiche estremamente favorevoli: le temperature massime nei mesi di luglio, agosto e settembre non superano mai i 30 gradi, mentre l'umidità relativa si aggira attorno al 70 per cento. Anche le caratteristiche del terreno risultano ottimali allo sviluppo del fagiolo. L'ambiente di coltivazione dei fasuli rossi di Pantano li rende ottima fonte di proteine, carboidrati complessi, vitamine del gruppo B, ferro, calcio, fibra alimentare (localizzata nella buccia) e fibra alimentare. In cucina grazie alla buccia che è molto tenera è indicato per la preparazione di antipasti e contorni, ma non dispiace in zuppe, da solo o maritato con verdure o carne».

AVIGLIANO - E’ rivolto alle famiglie, ai giovani, agli immigrati e ai diversamente abili lo sportello informativo promosso dal comune di Avigliano. Si tratta di uno strumento che nelle ambizioni degli amministratori vorrebbe avvicinare la pubblica amministrazione ai cittadini. Nell’annunciare l’iniziativa, il sindaco Domenico Tripaldi (Pd) e l’assessore alle Politiche sociali Ivan Vito Santoro (Sd) hanno avvertito l’esigenza di ridurre la distanza tra la Pa e le persone. «Lo sportello - hanno fatto sapere attraverso un comunicato stampa - offrirà risposte, notizie ed informazioni sempre più immediate e dirette alle famiglie, ai giovani e agli immigrati». Alla base della iniziativa, cofinanziata dalla Regione Basilicata, vi è la collaborazione tra il Comune e il gruppo Coordinamento Donne. Lo sportello, informa la nota dell’amministrazione, è operativo dal lunedì al venerdì, dalle 10,30 alle 12 e dalle ore 17,30 alle ore 19, presso l’ex Casa comunale sita in corso Gianturco.

Le attività verranno gestite da operatori volontari che hanno frequentato un corso di formazione organizzato dal CSVB con le associazioni Gruppo Coordinamento Donne, Spazio ragazzi e Peter Pan, che saranno a disposizione di chiunque voglia ottenere chiarimenti. «Tra i servizi previsti – spiegano Tripaldi e Santoro - ci sono le agevolazioni a favore della famiglia, formazione e sostegno per il mestiere di genitore, mediazione dei conflitti, immigrazione e lavoro. Si tenderà, inoltre, ad offrire risposte adeguate e complete alle domande dei ragazzi sul mondo della scuola e del lavoro, delle occasioni di formazione all’estero, della cultura e del tempo libero. Lo sportello informadisabilità mira, infine, ad offrire ai cittadini con disabilità e alle loro famiglie informazioni utili per migliorare la qualità della vita, diffondere notizie su appuntamenti ed eventi per il mondo della disabilità». gi. sil. provinciapz@luedi.it

L’INTERVENTO IL REGOLAMENTO urbanistico di Avigliano non smette di far parlare. E ancora una volta interviene il presidente del circolo “Nuova Italia”. Ecco la sua analisi di quanto accaduto di recente. «CONSIDERAZIONI in merito all’incontro, proposto dal costituito PdL ad Avigliano, sul Regolamento Urbanistico: sterilità di contenuti ed ennesima scorrettezza politica. In particolare, è opportuno far rilevare la nuova “porta in faccia” chiusa al circolo Nuova Italia di Avigliano, da parte dei padroni del partito nella nostra città. Ricordiamo loro le tante battaglie elettorali che echeggiano nella memoria e tutte con il medesimo risultato: sconfitta. Questo atteggiamento, spocchioso ed arrogante, approfondisce il solco che separa le due anime del partito, innalza sempre più alte mura tra il PdL locale e le sue colonie interne, fomentando in tal modo il disordine e l’odio classista tra due ben

Avigliano Nuovo intervento di “Nuova Italia” sul Regolamento urbanistico

«Basta coi personalismi nel Pdl» distinti punti di vista. Se questi sono i presupposti, tali componenti troveranno con difficoltà, in futuro, un afflato sinergico e una convergenza politica. Comunque, ancora una volta, la realtà non esiste e, come ha sottolineato il coordinatore Fi-PdL Gaetano Rizzitelli ad Avigliano, “il partito del Sindaco Tripaldi prende sempre il 70% (noi diciamo il 76%)!”. Veniamo all’incontro sul Ru. Abbiamo capito nulla di che in relazione a quello che vuole fare il PdL. Una cosa, invece, abbiamo inteso: nel dibattito, l’ha fatta da padrone il sindaco Tripaldi, esponendo il punto della situazione senza alcuna concreta contro-risposta da parte degli esperti del PdL. In breve, il sindaco mattatore ha evidenziato che il Regola-

mento Urbanistico è l’ultimo atto di governo locale attraverso il quale viene disciplinata l’attività urbanistica ed edilizia del territorio comunale (o di più comuni, come nel caso dei paesi compresi nell'area metropolitana). E' lo strumento che rende attuative le linee di indirizzo e le scelte operative previste dal Piano Strutturale regionale (si è dimenticato di quello Provinciale) e del Piano Strutturale comunale. Si tratta di un meccanismo mediante il quale si individuano in modo puntuale i processi di trasformazione e di tutela del territorio aviglianese. Soffermandosi sul Psc, ha dichiarato, che si compone di due parti: 1) La “Disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti”, che definisce i criteri e le norme che regolano l’utilizzo, il

recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente (compresi edifici e manufatti di valore storico e artistico), la campagna, le aree dei centri abitati 2) La “Disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio”, che regolamenta gli interventi di trasformazione, le ristrutturazioni urbanistiche, i piani attuativi, le aree destinate all’attuazione di politiche di settore del Comune e gli interventi per la realizzazione di nuove infrastrutture. In conclusione, Tripaldi ha ricordato la confusione che regna nella regione Basilicata, ricalcando quanto spiegato dal nostro circolo in un articolo pubblicato nei giorni scorsi sui quotidiani regionali, e aggiungendo l’ennesima modifica apportata alla legge regionale 23 del ‘99

“Tutela, Governo ed Uso del Territorio” dall’articolo 35 della finanziaria 2009 regionale (legge regionale numero 31 del 2008), finalizzata alla verifica di compatibilità volta a valutare la sostenibilità geologica. E’ necessario a questo punto, caro Presidente Provinciale di An e cari amici del Popolo delle libertà, dotarsi di uno strumento che metta in atto le strategie di governo della nostra realtà, al fine di renderla operativa, concretizzandola nelle scelte che ne traducano lo spirito e gli obiettivi. Tale strumento è rappresentato, come atto conclusivo dal Regolamento Urbanistico, ma soprattutto, dalla volontà di tutti a volere queste cose. Non giova (giova solo al centrosinistra) continuare in questa battaglia di personalismi che va a discapito della maggioranza dei nostri elettori». Renato Zaccagnino Presidente Circolo Nuova Italia Solzhenitsyn Avigliano


Martedì 24 febbraio 2009

24 A Brienza un incontro per illustrare i rimedi anti crisi presentate dalla Regione

Misure per contrastare la povertà «Bisogna mettere in atto un mutamento del modello produttivo» BRIENZA - Riflettori puntati su “misure anti crisi approvate dalla Regione Basilicata”. La finanziaria regionale 2009 è stata al centro di un incontro a Brienza alla presenza dell'assessore alle Attività Produttive Straziuso, il consigliere regionale Vincenzo Folino, il sindaco Antonio Distefano e il segretario del Pd Città di Brienza Antonietta Petrone. Ecco i numeri della finanzia lucana. Circa 23 milioni di euro a sostegno dei lavoratori fuoriusciti dai processi produttivi. 5 milioni di euro all'Università. Ed ancora fondi per i piccoli comuni e per le imprese sostegno all'accesso al credito per 20 milioni di euro. Sul fronte del welfare invece 18 milioni di euro per contrastare la povertà e per l'inserimento lavorativo dei diversamente abili. «Abbiamo scelto la strada del bipartitismo in cui la scelta di Veltroni di sfidare il centro destra non ha dato i risultati sperati - ha detto Folino - poiché non abbiamo valutato l'assetto geo-

Al centro Straziuso e a sinistra Destefano

politico del paese. Sostanzialmente il Pd e il Pdl si equivalgono, ma al Nord esiste un partito federale, la Lega, ben radicato che sfiora il 10 per cento su quello nazionale. In Basilicata occorre mettere in atto un mutamento del modello produttivo. Non si può lasciare mano libera alle multinazionali. Ferve una politica dei governi. Dalla Daramic alla Mahle in Lucania siamo ad uno snodo. I lavoratori temono di perdere il posto di lavoro. Occorre capire quali produ-

zioni vanno incrementate». «Le misure anti crisi messe in atto con la finanzia 2009 - ha detto il sindaco Antonio Distefano - oltre che a sostegno degli Enti locali prevedono degli aiuti alle imprese, alle famiglie e ai singoli cittadini per fronteggiare la crisi economica in atto. Dopo le dimissioni di Veltroni un momento di smarrimento per il Pd. Ma è bastato ascoltare l'intervento di Fraceschini per capire chiaramente che non si torna in-

dietro e che urge una linea politica chiara ed efficace . Il Pd è un partito non autosufficiente. Occorre mettere in campo delle alleanze per diventare una nuova forza di governo». «Il Pd è stato l'unico partito che ha saputo unire le forze. Ora la crisi finanziaria ha determinato una endemica crisi economica con risvolti sempre più presenti. Meno 2,6 per cento del Pil. Occorre rivedere il modello di sviluppo della Regione. Col documento sulla competitività - ha detto l'assessore Straziuso documento cornice per mettere in campo provvedimenti attuati per evitare che l'attività economica, commerciale e industriale potrebbero chiudere i battenti. Ci sono criticità storiche come le infrastrutture». Per la segretaria Petrone gli incontri del Pd è un modo per avviare una discussione non solo con gli iscritti. Si punta a un confronto politico programmatico in vista delle prossime consultazioni elettorali. Angela Pepe

Un questionario sul lavoro femminile

Vietri Carnevale

L’allegria per le vie

Donna lavoratrice

VIETRI DI POTENZA - Tanta musica, divertimento, maschere di vario genere e uno splendido successo hanno caratterizzato l'edizione 2009 del “Carnevale Vietrese”, organizzato quest'anno dall'associazione Liberi Dentro. Una bella giornata quella che si è tenuta domenica pomeriggio fino alla serata. Un carro realizzato dai giovani quest'anno ha puntato il dito contro la questione “Alitalia”, con vari manifesti e sfottò da contorno. Un piccolo aereo di cartone è stato realizzato come carro, per poi essere incendiato in Piazza dell'Emigrante poco prima delle venti, mentre lo scorso anno il dito era stato puntato sulla tv spazzatura e la politica corrotta. Tanti, tantissimi bambini e giovani hanno preso parte alla sfilata che, partita da via vigna la corte verso le diciassette e trenta, è giunta in Piazza San Gerardo e ha accompagnato tantissimi bambini, genitori compresi, per le vie del paese e su corso Vittorio Emanuele. Una sfilata caratterizzata dalla musica “sfociata” dal carro (con tanto di dj al-

Un’immagine dal variopinto e allegro carnevale di Vietri di Potenza

la consolle) e con gli improvvisi “spara coriandoli”. Varie le maschere che si sono susseguite durante la manifestazione carnevalesca, non è mancato qualche “fuori quota” che ne ha preso felicemente parte. Continua anche con questa manifestazione il successo dell'associazione

vietrese “Liberi Dentro”, da poco tempo presente sul territorio. E così sono premiate le “piccole organizzazioni”, che diventano così, con successi e massiccia partecipazione, belle realtà, specie per una piccola comunità come Vietri di Potenza. Claudio Buono

POTENZA - Un questionario sulla condizione lavorativa delle donne nella Provincia di Potenza. L’iniziativa rientra nell’ambito dell’attuazione della Carta Europea per “l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale”, ratificata dal consiglio provinciale il 29 marzo 2007. La Carta prevede che ogni firmatario debba redigere un “Piano d'azione per la parità” che fissi le priorità, le azioni e le risorse necessarie alla sua realizzazione. Pertanto, l’ufficio politiche sociali e l’ufficio consigliera di Parità della Provincia di Potenza, a seguito di un confronto con i rappresentanti sindacali, hanno ritenuto opportuno, prima di redigere un piano di azioni positive, somministrare alle lavoratrici dell’ente un questionario per fotografare la

Oppido Lucano La band locale si è esibita con successo

Il gruppo di Oppido Lucano, Red Fire

I Red Fire a “Casa Sanremo” OPPIDO LUCANO - I Red Fire a Sanremo. Giovedì mattina, la band di Oppido Lucano è partita per Sanremo dove si sono esibiti davanti agli occhi più importanti che hanno fatto la storia della musica italiana. I Red Fire si sono esibiti venerdì e sabato sera a “Casa Sanremo” raccogliendo tanti applausi e tanti complimenti. Da Oppido, ad agosto, i Red Fire hanno partecipato ad una selezione a Sapri. Vincitori del concorso la band lucana è stata a Sanremo per l'esibizione. Rientrati a casa domenica, da oggi in in poi saranno sommersi dai complementi di tutti. L'esperienza maturata alla conclusione di questi concerti mu-

sicali, avrà un gradissimo valore per i diciassettenni di Oppido. I Red Fire, sono già molto conosciuti in regione grazie alla vittoria e ai premi ritirati al Music Festival di Tolve nel 2008 e alla finalissima conquistata a Triggiano, dopo un provino fatto ad Altamura con l'Associazione “Stelle del Mediterraneo”. I Red Fire, hanno abituato tutti ad entrare in punta di piedi ed uscire come grandi protagonisti come in occasione del già citato Festival di Tolve e della finale di Triggiano. I ragazzi di Oppido, crearono il gruppo musicale “Red Fire”, nel febbraio del 2006, grazie alla passione per la musica. Inizialmente si identificano come Co-

ver Band riproducendo brani di artisti celebri a partire dagli anni '80. Con il passare dei mesi, la band, comincia a coltivare il sogno di creare qualcosa di originale e in pochi mesi scrivono diversi pezzi musicali e nell'estate dello scorso anno coronano il sogno registrando, missando e masterizzando tre brani originali. Il sogno dei piccoli oppidesi continua a Sanremo. La band di Oppido è composta da cinque ragazzi: Teodoro Langellotti, cantante; Antonio Lancellotti, bassista; Nicola Manniello, tastierista; Gerardo Leone, batterista; Gianni Basilio, chitarrista. Tutti di Oppido, i ragazzi della band, hanno un motto che ne iden-

realtà lavorativa, e successivamente individuare modalità, i percorsi e le iniziative realizzabili all’interno dell’Ente per favorire il passaggio dalla parità formale alla parità sostanziale, come ha spiegato Marcella Avena, responsabile del settore Politiche sociali. Attualmente la Carta europea è stata ratificata oltre che dalla Provincia, da 39 Comuni del territorio provinciale e dalle Comunità Montane Alto Agri e Melandro. La Provincia intende, inoltre, proporre, in seno alla conferenza provinciale delle Autonomie Locali e Funzionali, la modalità operativa attuata nell’ente, affinché attraverso il trasferimento di buone prassi, si possa giungere ad una mappatura completa della situazione lavorativa delle donne negli enti locali del territorio provinciale.

tifica la loro personalità e il loro modo di vivere la musica. “voglia di imparare, mettersi in gioco e di trasmettere le proprie emozioni attraverso la musica”. Una frase che sentiremo spesso ad ogni apparizione di questi ragazzi che continuano a coltivare il loro sogno.

Esibirsi in questi eventi è sempre un onore e i Red Fire hanno dimostrato, ancora una volta, di avere i numeri giusti per poter fare qualcosa di importante; questo è il giusto premio per l'impegno e la determinazione per il raggiungimento di obiettivi importanti. Rocco De Rosa


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Sant’Arcangelo, inaugurata una nuova galleria Omicidio Di Lascio, il caso resta aperto

Depositate a Potenza le motivazioni della sentenza di non luogo a procedere

“UNUS testis, nullus testis”, dicevano gli antichi. Tradotto significa che le dichiarazioni rese da una persona, un collaboratore di giustizia, che è imputato in un altro procedimento connesso al primo, devono essere riscontrate, confermate da altri elementi di prova, altrimenti da sole non valgono nulla. Bada bene: non valgono fino a prova contraria come stabilisce la regola generale, ma giusto all'opposto, soltanto se avvalorate dall'esistenza di “riscontri estrinseci”. Risultato: l'omicidio di “Mimì del lago”, all'anagrafe Domenico Di Lascio, resta senza un colpevole. L'11 Novembre scorso il dispositivo del giudice per l'udienza preliminare Rocco Pavese; pochi giorni fa il deposito della sentenza. Di Lascio è stato freddato a colpi di pistola negli uffici del suo mobilificio sulle sponde del lago Si-

rino la sera dell'11 gennaio del 1989, ormai più di venti anni fa. Nel 2003 gli investigatori brancolavano nel buio, come si dice in gergo, poi all'improvviso era arrivata la svolta, quando un pentito detenuto nel carcere di Rebibbia, a Roma, aveva rivelato di essere stato contattato due anni prima del fatto, per compiere su commissione l'omicidio di Domenico Di Lascio dietro un compenso stabilito di 50 milioni delle vecchie lire: 25 in anticipo, e altri 25 alla pistola fumante. Mario Ursolino, questo è il nome del collaboratore di giustizia, era un sicario professionista della mala: aveva fatto i sopralluoghi, aveva pianificato la fuga, ma non aveva potuto chiudere il contratto, perché era finito in carcere per altri motivi e la sua latitanza si era interrotta così. Due anni dopo: la notizia della morte di Domenico

Di Lascio. A raccogliere la taglia fissata per il suo assassinio proprio i due uomini che in un primo momento avevano avvicinato Ursolino: il suo figlioccio Giovanni Ferraioli che gli racconterà per filo e per segno la cosa, e Felice Fortunato, di San Marzano sul Sarno. I due pregiudicati sarebbero stati istigati da un terzo, incensurato, che poi è risultato essere il rappresentante commerciale di una ditta del caffè di Giffoni Valle Piana sempre in provincia di Salerno. Scrive il giudice Pavese: «Deve pronunciarsi sentenza di non luogo a procedere, attesa l'insufficienza degli elementi probatori a sostenere l'accusa in giudizio». Poi le stesse parole del Tribunale del riesame, che già dieci giorni dopo l'arresto Giovanni Ferraioli, Felice Fortunato, e Antonio Nobile, il rappresentante, aveva deciso per la loro

scarcerazione. “Circostanze che possono essere state apprese anche a mezzo della stampa locale… Riscontri autoreferenziali compenetrati in modo indissolubile alle dichiarazioni di Ursolino… fatti ai quali non ha assistito personalmente e in relazione ai quali la fonte riferita ha naturalmente smentito tutto”. Poi aggiunge: “fatti che possono essere stati appresi nell'ambito di voci circolanti negli ambienti della criminalità organizzata… rilievi tali da rendere fragile l'accusa contro i tre imputati… uno scenario alternativo”, riferito a quello che emerge dalle dichiarazioni di Gennaro Cappiello, altro collaboratore di giustizia. E in conclusione: “incertezza probatoria… non luogo a procedere per non aver commesso il fatto”. Il caso è aperto. Leo Amato provinciapz@luedi.it

SANT’ARCANGELO - Doppia inaugurazione per l'amministrazione comunale. Due le opere che sono state presentate ai cittadini, alla presenza del consigliere provinciale Rosaria Vicino e del presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo. Numerosi coloro che hanno voluto assistere al taglio del nastro per la galleria che ha liberato il rione Valle del centro storico dall'isolamento. Un'opera, progettata dall'ufficio tecnico comunale e da Michele Ricciardi, realizzata con i fondi delle royalties. Circa 200.000 euro, impiegati per l'acquisizione degli immobili e la realizzazione di una galleria che permetterà ai residenti in rione Valle di raggiungere agevolmente il corso principale, Corso Umberto I. Munito di ascensore per i portatori di handicap, l'opera potrà essere anche sfruttata per esposizioni e mostre. E dal corso del centro storico a quello di San Brancato, frazione del paese che ospita gran parte della gioventù. Ed è rivolta a loro la seconda inaugurazione, quella che ha visto il taglio del nastro per il prolungamento del Corso Caduti di Nassirya. Il nuovo corso, adeguatamente attrezzato per divenire un luogo di aggregazione per i giovani, è stato anch'esso realizzato mediante i fondi delle royalties petrolifere per un importo di circa 600.000 euro. Grande soddisfazione è stata espressa dal primo cittadino, Domenico Esposito che ha commentato: «La conclusione di queste due opere costituisce un altro risultato conseguito da questa amministrazione perché non è sempre così scontato che le opere si concludano e si realizzino. In questo senso stiamo lavorando da tempo e lo testimonia l'utilizzo di tutti i fondi delle royalties petrolifere che, anche in questi casi, sono serviti a migliorare la qualità della vita dei cittadini». Francesca Gresia provinciapz@luedi.it

Sarconi/Montemurro/Grumento L’obiettivo promuovere insieme le singole peculiarità

Turismo: un patto tra Comuni Il progetto “Aria Vasta” vede 3 amministrazioni in partnership SARCONI - MONTEMURRO - GRUMENTO NOVA - Tre Comuni insieme per un unico progetto di “Area Vasta” per la “riqualificazione ambientale, paesaggistica e turistica, sfruttando le peculiarità dei tre territori. Con i tempi che corrono ebbene di dirlo che “l'unione fa la forza”. Così i tre Comuni valligiani spinti da una sinergica idea della città comprensoriale - “rimembrar” idea forza del Pit Val d'Agri - hanno programmato un progetto di “Area Vasta”, integrandolo e valorizzando ognuno con le proprie risorse territoriali. Gli interventi ipotizzati? Si parte con il paese di Sinisgalli, Montemurro con il recupero della Fontana dell'Alfio. Riflettori, quindi, sul ripristino di accesso al lago del Pertusillo e la riqualificazione di una pineta attigua al fine di riqualificare la fruibilità turistica e l'attività sportiva podistica. Poi c'è Grumento Nova con i suoi interventi di riqualificazione di percorsi naturalistici ad elevata valenza ambientale lungo la sponda del lago

del Pertusillo che si integrano con un percorso archeologico per il collegamento funzionale tra la città di Grumentum ed il Lago. Ma non solo lo studio comprende anche la riqualificazione di un percorso ambientale - religioso, attraverso un area lacustre molto suggestiva, che dalla chiesetta di San Lucia giunge alla Madonna della Grumentina, passando per le chiesette Madonna delle Grazie e San Laviero. Oltre alla realizzazione di un area attrezzata per l'attività di pesca sportiva per disabili mediante percorsi e piazzole attrezzate e opportunamente dedicate. Poi c'è Sarconi - non solo patria del fagiolo Igp ma anche storia e cultura - con la riqualificazione di un vecchio tratturo lungo il fiume Maglia nel tratto compreso tra il Parco fluviale ed il Lago, per la realizzazione di un itinerario naturalistico - ambientale e culturale.Stima delle spesa prevista? Per il comune grumentino di 552 mila euro, per le opere nel territorio di Sarconi, 300 mila euro e per il territorio di Montemurro, 100 mila euro, com-

preso una sistemazione viabilità intercomunale, aree di sosta segnaletica e interventi immateriali. Somma complessiva dell'intero progetto 1 milione e 925 mila euro.Finanziamento ripartito in precedenza, “entro tetto finanziario” del programma operativo Val d'Agri, nell'ambito dei Documenti preliminari già approvati, i comuni hanno impegnato in totale la somma di 720 mila euro, nel secondo riparto “fuori tetto finanziario” sempre del PO.Val d'Agri, in relazione ai parametri di premialità la somma di 332 mila euro e la restante parte di 873 mila euro concessa nell'ultimo incontro sul PO.Val d'Agri, a valere sui fondi previsti per la misura A3 “valorizzazione delle risorse ambientali”, tenendo conto che il progetto oltre ad avere una “valenza comprensoriale e riguardare un area di notevole interesse archeologico, naturalistico ed ambientale, ricadendo per buona parte nell'area del Parco nazionale Val d'Agri”. Angela Pepe provinciapz@luedi.it

Marsico Nuovo Domani incontro dibattito allo scientifico “G. Peano”

Scuole, un invito alla sicurezza negli istituti MARSICO NUOVO - «Un contributo alla crescita e alla diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro a partire dal mondo della scuola». Con questo obiettivo che mercoledì, 25 Febbraio alle ore 16, prenderà il nell'aula magna del Liceo Scientifico “G. Peano” di Marsico Nuovo, l'incontro- dibattito sul tema “La sicurezza parte dalla Scuola”. Un confronto a più voci sull'importante tema della sicurezza, con particolare attenzione alle Istituzioni Scolastiche e al sistema delle responsabilità ad esse connesse. Evento, organizzato dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione e Edilizia Scolastica della Provincia di Potenza, dall'Ufficio tecnico di Coordinamento regio-

nale per la Sicurezza nelle Scuole dell'U.s.r. per la Basilicata e dall'Istituto d'Istruzione Superiore di Marsico Nuovo. Un appuntamento che rappresenta l'occasione per illustrare esperienze significative di collaborazione fra enti istituzionali e scolastici, attraverso un'opportuna conoscenza delle normative specifiche di riferimento, con la presenza di esperti e addetti ai lavori perché il fenomeno investe tutte le Istituzioni nessuna esclusa nel ricercare soluzioni condivise da tutti. Dall' illustrazione degli aspetti operanti alla necessità di affiancare finanziamenti economici a ad una capillare sensibilizzazione attraverso interventi mirati e tecnici.Raggiungere

i più alti livelli di tutela della salute e di consapevolezza a partire proprio dai giovani, primi destinatari dell'iniziativa. Si parte dai saluti del Dirigente Scolastico della scuola ospitante la manifestazione, Camilla Schiavo, il direttore generale Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata, Franco Inglese, ai rappresentanti istituzionali con il sindaco della comunità marsicana in veste anche di assessore provinciale all'Istruzione, Domenico Vita e il presidente della Provincia, Sabino Altobello. A seguire la tavola rotonda con il consigliere Corte d'Appello Tribunale di Potenza, Alberto Iannuzzi, Amedeo Speranza, Avvocato dello Stato, il responsabile Ufficio Tecnico

di Coordinamento Regionale per la Sicurezza nelle Istituzioni Scolastiche Pasquale Costante, il direttore Vigili del Fuoco, Andrea Malaspina, i rappresentanti dei vari settori medicina del Lavoro AUSL n. 2 Potenza, Michele Via, Salvatore Romanelli, Francesco Negrone, Sara Lauria, Nicola Sabatino, direttore Basilicata Soccorso Emergenza 118, Libero Mileti, il dirigente Ufficio Protezione Civile Regione Basilicata, Giuseppe Basile, il responsabile Direzione Regionale per la Basilicata Inail, Alessandro Romeo, Gennaro Onofrio dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Basilicata e il dirigente Ufficio Tecnico Edilizia Scolastica Provincia di Potenza, Enrico Spera.

Francavilla Il caso di Fittipaldi

Il “buco” della discordia FRANCAVILLA - «Man- Cerro Grosso di propriecanza di rispetto verso tà comunale è stata prola proprietà privata». dotta un’apertura nel L’ha definita con queste muro di clausura della parole, Antonio Fitti- certosa con funzione di paldi la querelle che lo finestra, rivolta verso la vede contrapposto al Co- mia proprietà. Inoltre è stata alzata mune di Francavilla in Sinni. Fittipaldi chiede la parete per i,60 metri la sospensione dei lavo- circa rispetto al livello ri sull’ex scuola elemen- originario, il tutto senza lcuna tare di mia autoCerro rizzazioGrosso. Al ne». Secentro condo Fitdella poletipaldi il mica il cobuco in siddetto questione, “muro di durante i clausura” lavori «è «dove stata dapspiega il prima amproprietapliata nelrio in una la dimenlettera - è sione atstata cotuale di 80 struita dal per 80 cenComune timetri e la scuola Uno scorcio di Francavilla solo dopo elementatale amre di Cerro Grosso con una parete pliamento è stato redatcoincidente con il sud- to un nuovo progetto detto muro di clausura. con relativa documentaSi precisa - spiega - che zione fotografica e tecsu tale parete non è mai nica». Questa la questata presente alcuna stione. La tesi del signor apertura. Inoltre - ag- Fittipaldi è avallata angiunge - tutta la Certosa che da 10 testimoni ocu(di cui il signor Fittipal- lari (con tanto di firma di è proprietario ndr) è su un documento spedisottoposta a vincolo mo- to ai giornali). Il sindaco numentale posto dal mi- Felice Marziale è stato nistero dei beni cultura- raggiunto telefonicamente e interrogato sulli e ambientali». La questione, secondo la questione. Si è riservato di riil proprietario sarebbe la seguente: «con gli at- spondere al telefono sotuali lavori di ristruttu- stenendo che darà le dorazione dell’immobile vute spiegazioni nei ex scuola elementare prossimi giorni.


Martedì 24 febbraio 2009

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VENOSA - Scade oggi il termine per presentare osservazioni e produrre ricorsi al Regolamento Urbanistico approvato nel corso della seduta del Consiglio comunale del 5 dicembre 2008. Ad invitare sbadati e ritardatari a far valere i propri diritti entro i termini previsti dalla normativa vigente è il Comitato cittadino “Nuova Venosa” che in questi ultimi giorni ha intensificato il proprio impegno nel sensibilizzare i cittadini sulle ricadute del Regolamento. Prima con un manifesto, affisso davanti alla propria sede, poi con un volantinaggio capillare, fatto per strada, gli aderenti al Comitato hanno consigliato i venosini a fare i passi necessari per le osservazioni o i ricorsi in modo da evitare di “ricevere la spiacevole sor-

Oggi scadono i termini per presentare osservazione. “Nuova Venosa” sollecita la cittadinanza

Regolamento urbanistico: l’ora della verità presa di fine mandato” da parte degli attuali amministratori. Con lo slogan “non fatevi scippare il vostro diritto di sopraelevare” gridato per strada e affisso davanti alla propria sede, il Comitato cittadino “Nuova Venosa” continua la campagna iniziata nel momento stesso in cui sono state rese note le scelte contenute nel documento di programmazione edilizia. Come si ricorderà, infatti, già nel corso della pubblica assemblea del 23 ottobre il Comitato ha presentato proposte e osservazioni, al Regolamento urba-

nistico. Il 13 novembre, nel corso dell' incontro con l'Amministrazione comunale, presentò in maniera piu organica proposte modificative e integrative del Piano. Il tutto, poi, era confluito in un documento e in una raccolta firme a sostegno delle proprie tesi. (oltre 500 quelle apposte sul registro da cittadini venosini). Alla base delle critiche mosse al Regolamento, la mancanza di trasparenza, equità, distribuzione dei vantaggi. “C'è stata soprattutto una carenza di informazione verso i cittadini, con una

scarsa visibilità degli elaborati grafico-descrittivi, che riguardano un regolamento urbanistico di grande rilevanza sociale ed economica per la nostra comunitàaveva sottolineato fin dal primo momento Biagio Belluscio, Presidente del Comitato- Noi non chiediamo di cestinare il Piano già predisposto, ma chiediamo di integrarlo con le nostre proposte, che mirano a renderlo vantaggioso per tutti. Il Piano adottato, infatti,, cristallizzando la zona B, si tradurrebbe in uno scippo ai danni dei cittadini”. A sostegno

delle sue tesi, Biagio Belluscio ci aveva mostrato i dati di una indagine condotta dal Comitato stesso. Nella zona B ( compresa tra Via Appia e Via Melfi) ci sarebbero 420 cittadini, che perderebbero il diritto di sopraelevare per un totale di 652 vani e di 420 sottotetti realizzabili. Queste tra le altre le proposte del Comitato cittadino: Prevedere nella zona B la possibilità di sopraelevare, consentendo almeno l'allineamento dei fabbricati esistenti, rispettando, così, il diritto acquisito fin dal 1978 con il PRG di Romaniello.

Tale allineamento, da realizzare in deroga ai 5 mc/mq viene fatto rilevare- porterebbe ad un miglioramento dell'aspetto dei fabbricati urbani, evitando di avere uno scacchiere di ruderi. Poi aumentare la fruibilità delle attrazioni turistiche del centro urbano viene proposto di migliorare l'accessibilità alle stesse, prevedendo, in zone adiacenti al centro urbano (come Via Accademia dei Rinascenti) aree di scambio logistico con Terminal Bus e Terminal Caravan. Prevedere, infine, per tutte le zone “C” lo stesso indice fondiario, ciò per una ragione di equità tra le aree interessate dal piano e ridurre i distretti di perequazione per renderli facilmente attuabili. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it

Ginestra-Barile Il primo cittadino scende in campo. Convocato un consiglio ad hoc

Il sindaco “convoca” De Filippo “Strada di nessuno”: Caputo invita il governatore GINESTRA - Il sindaco di Ginestra scende in campo per risolvere la questione legata alla “strada di nessuno”. Il primo cittadino ha convocato un consiglio comunale per il 2 marzo alle 16,30 in cui ha invitato a partecipare i presidenti della Regione Vito De Filippo e della Provincia di Potenza Sabino Altobello, consiglieri e assessori regionali e provinciali, il prefetto e i sindaci di Venosa e Barile. Intanto fa ancora discutere il rinvio dell’incontro di venerdì scorso in commissione viabilità. Quest’ultima presieduta dal consigliere provinciale Rocco Pappalardo e da altri consiglieri, tra questi Tommaso Gammone di Venosa, non ha potuto prender alcun provvedimento perché era assente il Presidente della Giunta Sabino Altobello e, sembra, anche l'assessore alla viabilità Pasquale Robortella, impegnati in un altro caso di emergenza neve. Ma la situazione della Ginestra-Barile, specialmente in questo periodo di neve, balzata agli onori di cronaca per alcuni disservizi, non era da considerarsi una priorità? La riunione della Commissione Viabilità della Provincia è stata spostata al prossimo 27 febbraio. Non sono stati convocati, come era preferibile, i Sindaci dei centri interessati a questa strada, vale a dire Barile e Ginestra, fino ad oggi responsabili di questa strada. Si deve vedere in quest’ottica la convocazione da parte del sindaco del consiglio comunale. La Ginestra-Barile, im-

Un incidente sulla Ginestra - Barile

portante arteria di collegamento, per l'area nord della Basilicata, per chi deve raggiungere la superstrada Potenza-Melfi e Venosa, importante presidio sanitario e.. turistico. Gli automobilisti in transito su questa strada, fino a quando la Provincia non la provincializzerà,continueranno a viaggiare sotto la propria responsabilità e se subiscono un danno, non sanno con chi prendersela, anche se il Comune di Barile per circa 3 km e quello di Ginestra, per poco più di 2 km, hanno una certa responsabilità nel territorio di loro competenza. Dal dicembre scorso, sulla Gi-

nestra-Barile si sono verificati diversi incidenti stradali a causa della mancanza di manutenzione in alcuni tratti di strada, per assenza di drenaggio del manto stradale e di alcuni guard-rail. Nonostante tutto, questa strada continua ad essere “strada di nessuno Farebbero bene i Sindaci dei due centri arbereshe a chiuderla questa strada per evitare guai con gli automobilisti in caso di sinistri, come ha fatto l'ex Sindaco Pepice, alcuni anni fa, quando una frana ha compromesso il regolare transito dei veicoli e nel giro di pochi giorni la Provincia, in base ad un accordo rag-

giunto in Prefettura nel 2004 tra il Comune e la Provincia, rimosse questo pericolo. Avvicinati alcuni utenti di questa strada hanno riferito. Vincenzo Lioy,un giovane di Venosa, vittima di uno spaventoso incidente alla vigilia di Natale, la sua Panda 4x4 andò a finire dentro un burrone, a causa del fondo stradale ghiacciato: «questa strada è da considerarsi pessima, in alcuni punti, dal momento che mancano misure di sicurezza L'unica misura di sicurezza sono i canneti sul bordo della strada che crescono a dismisura e fanno da cuscinetti alle macchine che perdono il controllo. Spero che la mia esperienza serva a sensibilizzare la Provincia e a far capire che non si può rischiare la vita per le inadempienze.Mi auguro che si prendano dei provvedimenti e non bisogna aspettare che qualcuno muoia». I proff.Nardozza, Garribba e Placido, oggi giorno viaggiano su questa strada, raggiungono Venosa per motivi di lavoro: «la strada strutturalmente è buona, ci sono le condizioni per renderla più sicura, nel tratto di alcune curva, sotto l'abitato di Ginestra, con dei guard-rail e migliorare il ponte che divide i territori di Ginestra e Barile, che ad ogni pioggia battente si allaga. Non riusciamo a capire perché questa strada è senza “padrone”. Ci sono arterie più pericolose ed hanno un proprietario». Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it

Lavello

Smaltisce rifiuti illecitamente Denunciato LAVELLO - Gli agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno denunciano il rappresentante legale di un frantoio oleario di Lavello per aver smaltito illegalmente le acque di morchia. Il personale della Stazione di Melfi, dopo una serie di indagini ha accertato in Contrada “Casinetto” lo smaltimento illegale delle acque di vegetazione proveniente dalla mulitura di olive di un frantoio oleario. Secondo i forestali le acque di morchia venivano smaltite in una cunetta riversandosi successivamente nei terreni violando il decreto legislativo n° 152 del 2006 comunemente conosciuto come Testo Unico Ambientale quale prevede che le acque di vegetazione possono essere utilizzate per fertilizzare i campi rispettando la Legge 574 del 1996 ed il regolamento della Regione n° 255 del 2007.

SPUNTI Un appello per il completamento della Bradanica DI MARIO SALUZZI* Il 20 febbraio 2009, presso la sala consiliare del comune di Palazzo, si è tenuto un incontro dibattito dal titolo “Infrastrutture e Viabilità”, organizzato dall'amministrane comunale, dal gruppo regionale di Alleanza Nazionale e i circoli di Nuova Italia. All'incontro erano presenti il conservatore della biblioteca pinacoteca Camillo d'Errico, il sindaco Federico Pagano, il capo gruppo di An del consiglio comunale di Palazzo Giuseppe Catalano, il consigliere provinciale Antonio Caivano, il dirigente del provveditorato alle opere pubbliche di Potenza Antonio Bruno Zagara e il consigliere regionale capo gruppo

An Antonio Tisci. Nell'introduzione Mario Saluzzi conservatore della pinacoteca d'Errico, illustra i motivi della necessità del tavolo tecnico convocato per l'incontro, il problema infrastrutture e viabilità, afferma Saluzzi, e proporzionalmente collegato allo sviluppo sostenibile dell'area Bradanica, poiché con l'imminente apertura del polo mussale d'Errico, e l'inserimento del progetto di realizzazione di un parco letterario, all'interno del Psl (piano di sviluppo locale) del Gal Vulture-Alto Bradano, si stanno creando i presupposti per lo sviluppo sostenibile degli itinerari turistici, che partono da Melfi e arrivano a Metaponto, passando da Venosa, Palazzo e Matera. Que-

sto itinerario naturale, laghi, castelli Federiciani, archeologia, ed Arte, per ironia della sorte, sono collegati attraverso la strada statale 655 bradanica (Foggia-MateraMetaponto). Ed è proprio la bradanica, l'anello mancante dell'ambizioso progetto, poiché la stessa strada completata dall'Anas per il novanta per cento si interrompe per 5 Km proprio a Palazzo, quest'ultimo lotto già appaltato alcuni anni fa, doveva essere consegnato il 31/12/2007. Il Sindaco Pagano nella sua relazione, afferma che, la viabilità che circonda Palazzo, è in una situazione desolante, ad iniziare dalla sp 21 delle Murge, che collega il paese alla bradanica, per non parlare di tutta la viabilità ordi-

naria, piena di buche e smottamenti, prosegue il sindaco, bisogna interagire con tutti gli enti preposti, per completare tutte le opere oggi solo sulla carta, come il collegamento in fase di progettazione basentana-bradanica, che attraversa in pieno il territorio palazzese. Il capogruppo al consiglio comunale Giuseppe Catalano, vista l'emergenza creatasi per le due scuole chiuse per il rischio crollo, ha messo sul tavolo la sua idea progettuale, redatta da un giovane ingegnere locale, Giuseppe De Florio, di realizzare una cittadella del sapere, che accorpi tutte le scuole primarie di Palazzo, dall'asilo nido, alla scuola per l'infanzia, elementare e media. Ha concluso i lavori il

capo gruppo An alla regione il quale afferma che ci sono responsabilità enormi della classe dirigente che amministra questa regione, che è più preoccupata alla gestione dei propri voti, che allo sviluppo della Basilicata, vedi il caso roialty del petrolio, e il mancato finanziamento della L.29/08 sulle “Norme per la valorizzazione della Pinaco-

teca d'Errico”, l'assise regionale dapprima si impegna a sostenere finanziariamente il polo mussale, e successivamente stanzia sono 15.000 euro annui, elargendo solo alla città di Potenza la maggior parte delle risorse disponibili per la cultura. *Conservatore Ente morale C. D’Errico


MartedĂŹ 24 febbraio 2009

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Melfi Si susseguono gli incontri nella cittĂ federiciana in vista delle elezioni provinciali

I socialisti scelgono Pietrantuono Sono il primo partito a scoprire le carte MELFI - In previsione elezioni provinciali, a Melfi, si susseguono gli incontri e le riunioni di partito al fine di individuare chi sarà il candidato. Una operazione di sintesi, non semplicissima che in alcuni schieramenti è partita da poco, in altri è già in fase avanzata. Di certo non ci sono difficoltà nel partito socialista che ha già scelto all'unanimità Francesco Pietrantuono. Il giovane socialista sarà presentato alla stampa sabato prossimo alle ore 11 presso l'Hollywood cafè, abituale punto di ritrovo dei ragazzi in città . Un modo singolare e diverso di proporre temi politici, con l'intento proprio di voler avvicinare chi solitamente resta al di fuori della politica e dei suoi aspetti. Al momento Pietrantuono è l'unico candidato ufficiale di Melfi. Altri due nomi potrebbero seguirlo a breve. Si tratta dell'assessore in

carica Antonio Vitucci, e di Michele D'Anghela. L'Italia dei Valori, al 99%, proporrà Vitucci come candidato, anche con l'intento di proseguire l'opera non ancora finita. L'assessore si è fatto conoscere sul territorio è rappresenta il candidato forse migliore per il partito di Di Pietro. Vere alternative non ve ne sono. Stesso discorso per Rifondazione Comunista che a Melfi ultimamente si identifica sempre piÚ con Michele D'Anghela. La frammentazione della sinistra radicale, non facilita certamente il recupero di consensi, D'Anghela per il partito rappresenta il classico uomo buono per tutte le stagioni, ed in grado di raggranellare una discreta figura. Nell'attesa che quest'ultimo sciolga la riserva, ovviamente l'attesa maggiore e per i candidati che esprimeranno Pd e Pdl. Come piÚ volte rimarcato in questi casi la situazione è piÚ ingarbugliata

ed i nodi da sciogliere piÚ robusti e resistenti. Nel Pdl resta in piedi l'opzione Destino. L'ex socialista desidera misurarsi in questa competizione elettorale, vedendola come finalmente il riconoscimento di tanta gavetta. Resta da verificare se tutto lo schieramento di centro destra lo ritenga l'uomo piÚ idoneo per questa competizione che diciamolo francamente non fa proprio gola a tanti. I big si preparano per la sfida delle regionali dove sarà piÚ complicato trovare un punto di intesa tra gli eterni duellanti Pagliuca Navazio. Bisogna sempre verificare quello che sostiene An, stanca di non essere presa in considerazione e che a Melfi potrebbe anche proporre il nome di Bortolini. Nel Pd al momento tutto ruota intorno a Gianvito Corona. Il medico melfitano è pronto a seguire il fuo-

riuscito Roberto Falotico nella composizione di una lista civica. A Melfi il candidato sarebbe Corona, che paradossalmente però potrebbe anche ricevere l'investitura ufficiale del Pd. Attualmente proposte ufficiali al capogruppo in consiglio comunale non ne sono pervenute. E se dovessero giungere? Un rebus di non facile soluzione con Corona che comunque in ogni caso è cosciente che principalmente si dovrà battere da solo per l'ottenimento di un buon risultato che non gli è precluso. Per questa ragione il Pd potrebbe decidere di puntare comunque su di lui. Forse le alternative sul tavolo non convincono a pieno ed in ogni caso non rappresenterebbero l'intero Pd. A quel punto divisi per divisi, meglio Corona che una certa forza ha già dimostrala di possederla. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

Convegno a Melfi

Nota dei democratici

“Salviamo le mura�

SolidarietĂ a Navazio

MELFI - Il titolo è tutto un programma: "Salviamo le mura" ed è il titolo del convegno organizzato per domenica prossima dalla sezione Archeoclub d'Italia di Melfi, per sensibilizzare la cittadinanza sul tema. Appuntamento fissato alle 10,30 nel Salone degli Stemmi del Palazzo vescovile della cittĂ normanna. Dopo i saluti di Vincenzo Fundone, sono previsti gli interventi dell’architetto Oriana Mongelli, di Antonio Maurano, del sindaco di Melfi Ernesto Navazio, di Vincenzo Taddei e Gianni Pittella, del governatore Vito De Filippo e di Michele Sedile dell’ Archeoclub di Melfi. CoordinerĂ Riccardo Rigante.

MELFI - Anche il Pd di Melfi si unisce al coro di condanna contro l’invio dei due proiettili e della lettera minatoria al sindaco Navazio. ÂŤIl Pd - si legge in una nota - esprime la piĂš netta condanna dell'atto e la sua vicinanza e solidarietĂ al Sindaco e alle Istituzioni della cittĂ ; al contempo manifesta preoccupazione per il ripetersi di tali episodi. In questo momento è chiesto, alle Istituzioni democratiche e alle forze politiche, di non sottovalutare nulla ed un impegno nuovo nel sensibilizzare l'opinione pubblica a difesa della convivenza civile, contro ogni forma di criminalitĂ , per l'affermazione della legalitĂ Âť.

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Matera 28

Martedì 24 febbraio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Policoro

Pisticci

Il pullman che non passa

Corsa strategica al Pdl

Cinquanta lavoratori Sata appiedati da Nolè

I Popolari liberali rimangono orfani

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Diciotto arresti nell’operazione Kyoto, sono tutti marocchini. Il capo residente a Grassano

Traffico di pannelli fotovoltaici Rubata refurtiva per 6 milioni

DI giorno faceva l'ambulante a Grassano, di notte dirigeva una vera e propria associazione a delinquere finalizzata a furti e ricettazione di pannelli fotovoltaici che dall'Italia venivano inviati in Marocco. Capo della banda è ritenuto Mohamed Farsane (già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio), di 31 anni, un marocchino residente a Grassano, accusato di utilizzare la sua professione di commerciante ambulante come paravento per studiare i “colpi” da eseguire e per dirigere il traffico di pannelli fotovoltaici rubati da aziende e case private, che venivano poi spediti in Marocco per essere rivenduti con proventi per circa sei milioni di euro in totale. Spesso la refurtiva era nascosta in un magazzino di Sava (Taranto), il cui titolare, Vittorio Rossetti, classe 1960, è l'unico italiano fermato. Nell'inchiesta “Kyoto”, coordinata dal pm di Matera, Valeria Farina Valaori, sono state fermate dalla polizia 15 persone, altre quattro sono ricercate in Marocco. I dettagli dell'operazione sono stati illustrati ieri dal questore Carmelo Gugliotta, dal capo della Squadra Mobile Nicola Fucarino, dal responsabile della Terza Sezione l'ispettore Luigi Martino e dal dirigente dell'Anticrimine Osvaldo Miccolis.

“E' stata determinante l'ostinazione degli agenti della Terza Sezione - ha affermato Fucarino - All'inizio abbiamo pensato fossero rumeni. Qualcuno aveva subito furti di pannelli fotovoltaici nella zona industriale di Ferrandina: alcuni erano stati portati via, altri erano stati nascosti in un capannone. In quell'occasione, sei mesi fa, ci fu un vero e proprio inseguimento con i marocchini. Tra piogge, fango e rivoli, uno di loro perse un cellulare. La terza sezione reati contro il patrimonio ha deciso di mettersi sulle sue tracce: l'ispettore Luigi Martino ha notato che quel cellulare si spostava in maniera anomala, il gruppo si muoveva sull'intero territorio nazionale”. Un gruppo estremamente strutturato, tanto da essere paragonato ad una organizzazione miltare: “Era una scala verticistica: chi trasportava la merce, ad esempio, non poteva aiutare la banda nei furti”. La banda ha rubato pannelli in tutta Italia: a Vibo Valentia, tempo fa, è stato effettuato il furto più consistente, per un valore di 615 mila euro. I pannelli venivano staccati a centinaia per notte, cari-

Molti furti avvenuti a Ferrandina

cati su furgoni noleggiati e trasferiti in Marocco con partenza dai porti di Civitavecchia e Genova. “Quasi tutti con permessi di soggiorno, i marocchini partivano ad esempio da Civitavecchia con furgoni Sda Express Courier dichiarando di portare masserizie: i furgoni Sda hanno anche un portellone laterale (che loro provvedevano a saldare) e due posteriori. - ha aggiunto - Fucarino Nel corso di un eventuale controllo, si sarebbero trovate solo masserizie (letti, armadi, comodini), messe opportunamente in coda. Per i restanti due terzi, però, c'erano pannelli fotovoltaici”. “Spesso iniziavano alle 22 e staccavano alle 5 del mattino: capitava che fossero a cena a Ostuni alle 20,30, a mezzanotte a Pescara e tre ore dopo a Roma. I proventi erano dirottati in Marocco per comprare terreno, case e quant'altro. Poteva capitare che il 10, 20% del carico fosse lasciato alla frontiera marocchina”, ha sottolineato Fucarino. Una curiosità: era in programma anche un furto ad Oliveto, saltato all'ultimo momento per indisponibilità di uno dei componenti della banda, costretto a letto dalla febbre. Durante l'operazione Kyoto hanno collaborato gli agenti della Polizia scientifica e della Polstrada. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Quindici persone già fermate

LA MAPPA DEI FURTI

Almeno cento apparecchi a notte ERANO disposti a fare anche 700 chilometri in una sola notte. Del resto, l'attività era particolarmente redditizia: il costo del singolo pannello, infatti, si aggira tra i 500 e gli 800 euro. Ogni notte rubavano dai 100 ai 150 pannelli. A Vibo, in una sola notte, sono stati 615 i pannelli trafugati per un valore di 420.000 euro. 210 a Ferrandina, in località Macchia, per un totale di 120.000 euro: in questo caso alcuni erano asportati nell'immediatezza, altri opportunamente smontati erano stati occultati nel canale di scolo adiacente. La stessa azienda ha subito un altro furto di 288 pannelli fotovoltaici per un I pannelli rubati valore di 220.000 euro. A Bernalda, località Serramarina, invece, sono stati 114 pannelli per un valore di 65.000 euro. 115 pannelli fotovoltaici del valore di 100.000 euro sono stati sottratti a Piano di Spine di Grassano. Nei pressi di Ostuni, i pannelli erano portati via direttamente

dalla statale “con una sfacciataggine unica”, ha sottolineato il capo della Mobile Fucarino: si tratta di 42 pannelli fotovoltaici H800 del tipo Helios Tchonolgy per un valore di circa 26.000 euro, smontati dai pali della illuminazione pubblica installati sulla S. P. 19 Ostuni - Rosa Marina di proprietà dell'amministrazione provinciale di Brindisi; altri 26 H800 del tipo Helios Tchonolgy per un valore di circa 16.000 euro, sono stati presi dai pali della illuminazione pubblica installati sulla S. P. 92 località Pezze di Greco, di proprietà dell'amministrazione provinciale di Brindisi; 35 per un valore di circa 19.600 euro, dai pali della illuminazione pubblica installati in via delle Gardenie (contrada Carraro delle Vacche di proprietà del Comune di Grottaglie). Nella trentina di furti messi a segno anche 219 pannelli fotovoltaici, valore di 300.000 euro sottratti in contrada Gallinaccio a Filogaso (Vibo Valentia). r.montemurro@luedi.it


Matera 29 Si attende il sì del Dipartimento Ambiente e poi trenta giorni per i lavori. Difficile riuscirci per il 31 marzo Martedì 24 febbraio 2009

Discarica, è corsa contro il tempo Consegnate oggi in Regione le integrazioni sul V settore I TEMPI stringono e l'amministrazione comunale di Matera non è più in grado di permettersi la spesa di 204 mila euro mensili per stoccare i rifiuti nella discarica di Pomarico. La vicenda legata all’utilizzo del V settore della discarica della Martella si sta trasformando nel problema n.1 del Comune. Oggi il dirigente di settore sarà a Potenza per consegnare un'integrazione alla perizia di variante che la Regione ha richiesto. La proposta di variante per suddividere l'area in quattro settori è giunta al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata nel dicembre scorso ed è in attesa, si spera entro termini brevi, del parere dell'Ufficio Compatibilità Ambientale e dell'Autorizzazione Integrata. Due passaggi che oggi, nel corso dell' incontro che si svolgerà nella sede della Regione a Potenza, consentiranno all'ufficio competente del Dipartimento di autorizzare l'inizio dei lavori. Non più di 30 giorni saranno poi necessari, come confermano dal Comune di Matera, per poter rendere operativa la vasca e risolvere i disagi, prevalentemente economici, ai quali l'amministrazione deve sottoporsi da quando il 16 dicembre scorso, l'area della discarica fu posta sotto sequestro.

La discarica della Martella, posta sotto sequestro il 16 dicembre scorso. A destra l’assessore ai Lavori Pubblici, Del Giudice

L’ipotesi della variante era stata discussa anche nel corso di un vertice che si era svolto fra il sindaco e il Presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro verso la fine del mese di gennaio. Nel corso di quell’incontro si era concordato che quello della creazione di micro sezioni all’interno del V settore fosse la possibilità più concreta di usare effettivamente quella struttura. «Entro la prossima settimana - spiega l'ing. Giuseppe Montemurro, dirigente di settore - sapremo se sia-

mo usciti definitivamente da questa vicenda». L’assessore ai Lavori Pubblici, Del Giudice aggiunge: «La discarica è diventata un argomento quotidiano, nel nostro assessorato. Quanto ai tempi di approvazione, cercheremo di affrettarli, pur riconoscendo i meccanismi della Regione. I tempi di realizzazione del V settore, che non dovrebbero superarei 30 giorni, dipendono però dalle condizioni meteo. Alla fine di marzo, comunque, conosceremo la reale situazione.

Naturalmente - aggiunge l’assessore - abbiamo fretta per la definizione della vicenda anche per le ricadute economiche. Da parte nostra, l’impegno è massimo». Il conferimento nella struttura di Pomarico, infatti, comporta per le casse comunali un esborso che in particolare è pari a 105 euro a tonnellata a cui si aggiungono, naturalmente i costi di trasporto. Un impegno che il bilancio comunale non è in grado di sostenere se non fino alla fine del mese di marzo, come ha recentemente con-

fermato l'assessore al bilancio Eustachio Quintano. Alla luce di questi elementi, l'approvazione della variante diventa necessaria per giungere ad una soluzione che ridurrebbe in modo significativo il peso sulle casse comunali e doterebbe la comunità di una struttura ormai necessaria. Il passaggio che si potrebbe concludere così entro la primavera, potrebbe consentire all'assessore comunale all'Igiene Michele Casino di concentrare l'attenzione sui sistemi e sulle

modalità di raccolta differenziata che sono ancora oggi la scommessa principale della città che attualmente si attesta intorno al 7% ma che, nelle intenzioni dell'assessore, dovrebbe salire fino al 50% entro la fine del 2009. La competenza di Casino si limita comunque all’aspetto gestionale a quello, cioè, successivo alla consegna del V settore in cui conferire i rifiuti così come ci si augura avvenga presto, a sentire gli amministratori comunali. Antonella Ciervo matera@luedi.it


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Matera

Martedì 24 febbraio 2009

Per contrastare il fenomeno sono in corso servizi mirati dei carabinieri IMPIEGAVA nell'accattonaggio, in pieno centro a Matera, un bambino di soli 7 anni. L'uomo, un rumeno di 29 anni, è stato sorpreso lo scorso weekend dai carabinieri del nucleo Radiomobile che sono riusciti a fermarli prima che potessero fuggire. L'adulto è stato denunciato per impiego di minore nell'accattonaggio e segnalato alla Prefettura, in quanto neocomunitario, per il foglio di via obbligatorio e per la relativa espulsione dal territorio nazionale. Un secondo rumeno, accompagnato da altri due minori, è invece riuscito ad allontanarsi. Secondo il tenente

Accattonaggio, tolleranza zero dell’Arma colonnello Domenico Punizi, comandante del comando provinciale dei carabinieri, quello dell'accattonaggio risulta un fenomeno particolarmente diffuso nella città dei Sassi. Per questo, è in programma una vera e propria indagine conoscitiva a livello locale e servizi di controllo mirati per vie e piazze di Matera e degli altri grossi centri della provincia, abitualmente interessate al problema, specie nei giorni di festa, quando è maggiore la presenza di que-

ste persone. «Appare evidente - ha spiegato il tenente colonnello Punzi - come l'accattonaggio con l'impiego di minori sia una forma di sfruttamento tra le peggiori e, quindi, da contrastare con ogni mezzo. Costituisce, insieme ad altre forme di impiego come il lavoro minorile, la sottrazione dei bambini a quella che dovrebbe essere la loro vita: il gioco e l'istruzione, l'infanzia stessa. In tale situazione e per debellare il fenomeno, oltre agli im-

prescindibili interventi di carattere assistenziale e sociale, le forze dell'ordine sono chiamate a interventi mirati sia di carattere preventivo che repressivo, adottando una linea di condotta rigida e con tolleranza zero. In questa direzione si sta muovendo il Comando Provinciale Carabinieri di Matera che, da qualche tempo, ha avviato un’opera di controllo e monitoraggio del fenomeno, soprattutto a Matera dove, benché non particolarmente diffuso, il problema

comunque esiste ed è, a volte, sottovalutato. Il programma d'intervento prevede la necessaria preparazione normativa e di “modalità di approccio” dei militari, per una maggiore sensibilizzazione e il conseguente, intransigente, intervento in tutte quelle situazioni in cui i bambini sono utilizzati da terzi per l'accattonaggio o sono oggetto di tratta. Risulta rilevante l'impiego, soprattutto dei carabinieri di quartiere, oltre agli altri militari impiegati nei normali

servizi di controllo del territorio (Radiomobile e Stazioni). Inoltre, sarà avviata una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini, perché, al verificarsi di tali episodi di sfruttamento, non prevalga l'indifferenza o l'eccessivo “buonismo”. L'invito alla gente è quello di segnalare, telefonando al 112, i casi di minori, bambini utilizzati per l'accattonaggio e di non lasciarsi convincere a donare somme di denaro che, di certo, non andranno a beneficio del bambino, ma solo dell'adulto che lo sfrutta». Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

All’assessore regionale Loguercio, Olivieri suggerisce di intervenire sui ritardi nelle cantierizzazioni

«Edilizia, niente suoli dal Comune» Il presidente dell’Api chiede un incontro con l’Ater IL presidente dell'Api, Nunzio Olivieri ha chiesto all'assessore regionale alle Infrastrutture Loguercio un incontro urgente con i rappresentanti delle Ater di Matera e di Potenza, allargato alle altre Associazioni imprenditoriali e anche alle Organizzazioni sindacali, al fine di approfondire la questione dei ritardi nella cantierizzazione delle opere di edilizia residenziale pubblica, con finanziamenti regionali già assentiti da tempo. La situazione della provincia di Matera è abbastanza caotica, con ben 183 alloggi da sbloccare. Nel capoluogo il Comune ha assegnato le aree per la costruzione di 30 alloggi di edilizia convenzionata, ma l'Ater non riesce ad accendere il mutuo con le banche. Sempre a Matera la Regione ha stanziato 2 milioni di euro da 5 anni per 64 alloggi di edilizia agevolata (cioè abitazioni in vendita a privati) ma il Comune non assegna i suoli. Stesso discorso per 12 alloggi di edilizia sovvenzionata a Serra Rifusa, per 20 alloggi di edilizia sovvenzionata a La Martella e per 24 abitazioni di edilizia popolare a San Giacomo. In tutti questi casi esistono i finanziamenti ma mancano le aree per inerzia del Comune. In particolare, per La Martella il Comune non ha sottoscritto l'Accordo di Programma con il Ministero delle Infrastrutture e la Regione, non potendo quindi usufruire dei finanziamenti pronti da 6-7 anni anche per le opere di urbanizzazione. Inoltre, per il Programma di Recupero Urbano di San Giacomo, ai prezzi di diversi anni fa non è più conveniente economicamente costruire. Anche a Policoro, infine - prosegue nella sua analisi il presidente dell’Api di Matera - il Comune ha avuto i finanziamenti del Contratto di Quartiere per la costruzione di 21 alloggi di edilizia agevolata e 12 abi-

Cultura classica oggi un nuovo appuntamento E’ in programma per questo pomeriggio alle 17, nella Sala Riunioni del Centro Culturale “C. Levi” di Matera, Piazzetta Pascoli, 1, un nuovo appuntamento curato dall’Associazione di Cultura Classica presieduta dal dottor Luciano Veglia. Nel corso dell’appuntamento odierno è previsto la presenza del professor Ettore Camarda che terrà per gli appassionati di cultura classica una conversazione dal titolo “Da Platea a Sfacteria: come cambia l'arte della guerra in Grecia”. Al termine, è convocata l'Assemblea Ordinaria dei Soci per il consueto bilancio consuntivo dell'anno sociale trascorso.

Biblioteca “Stigliani”: cade un cornicione senza danni

L’assessore regionale Loguercio e il presidente dell’Api Olivieri

tazioni di edilizia sovvenzionata per anziani, ma non ha ancora assegnato le aree. A completare il quadro, nei giorni scorsi la Regione ha sbloccato 15 milioni di euro per altre opere dell'ATER, ma i Comuni di Matera e di Policoro non ne potranno usufruire per le citate inadempienze nell'individuazione delle aree. In provincia di Potenza, da ultimo, la situazione è pressoché analoga, con ingenti finanziamenti stanziati che non si traducono in opere cantierizzate per mancanza di suoli. Per il presidente dell'Api, il particolare momento negativo che sta vivendo la nostra comunità, sia per la

crisi delle attività economiche, sia per il conseguente crollo del reddito di molti cittadini espulsi dal ciclo produttivo o collocati in cassa integrazione, potrebbe essere almeno in parte contrastato sfruttando le caratteristiche di anticiclicità dell'edilizia, settore che solitamente non segue la congiuntura economica. Inoltre, dare respiro all'industria delle costruzioni, utilizzando l'edilizia residenziale pubblica come volano dell'economia, potrebbe servire a raggiungere anche due ulteriori obiettivi: colmare la carenza di alloggi e calmierare il mercato delle abitazioni». matera@luedi.it

PAURA ieri mattina pre- bani. Al termine del loro sto in via Roma, quando intervento, i vigili del fuoun pezzo di cornicione si è co, attraverso una relata staccato dallo storico pa- di notifica, hanno notifilazzo dell'Annunziata, se- cato all'Amministrazione de della Biblioteca provin- provinciale l'obbligo di ciale “Tommaso Stiglia- eseguire urgentemente i ni”, ed è caduto sul mar- necessari lavori di ripriciapiede sottostante sen- stino dell'intero cornicione del palazza, per forzo dell'Antuna, arrenunziata. care danni a Lavori ritecose o a pernuti indisone. Chiaspensabili mati dal ai fini della personale salvaguardella stessa dia della Biblioteca, pubblica e sono in seprivata inguito intercolumità. venuti i viSembra ingili del fuosomma non co che, dopo esserci pace avere chiuper la sede so al pasdella Bibliosaggio il teca “Stimarciapiegliani”, da de e bloccaanni alle to al traffico prese, come un tratto di segnalato via Roma, Il cornicione caduto anche dal hanno effettuato i dovuti controlli “Quotidiano della Basililungo l'intero cornicione cata” del 27 novembre del palazzo dell'Annun- 2008, con problemi di riziata. Nel corso del loro in- scaldamento non funziotervento i vigili del fuoco nante, montacarichi e hanno rimosso alcuni ascensori fuori uso, forti pezzi pericolanti del cor- sbalzi di temperatura da nicione. Sul posto sono in- un ambiente interno ad terventi anche i tecnici un altro ed impianto antincendio non propriadell'Amministrazione provinciale ed i vigili ur- mente in regola.

Sabato sarà presentata l’iniziativa sul patrimonio e le tipicità rurale

Via al progetto i percorsi dell’area Bradanica SI TERRÀ SABATO alle ore 9,30, presso il Centro Congressi del Palace Hotel, la presentazione del progetto “I percorsi dell'area Bradanica: il patrimonio rurale e le tipicità locali”. In coerenza ed attuazione del Piano di Sviluppo Locale finanziato dalla Regione Basilicata, nell'ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria Leader Plus 2000-2006, il progetto che verrà presentato è il frutto del piano di lavoro relativo al bando “Realizzazione del museo vegetale storico-naturalistico “C'era una volta…” formulato dal Gal Bradanica, presieduto da Leonardo Braico e attuato da Acliterra Basilicata, associazione professionale agricola fortemente impegnata nelle azioni di qualificazione ed innovazione del territorio, guidata da Emanuele Brescia. Con la finalità di valorizzare il paesaggio naturale dell'area bradanica, il Gal in qualità di ente proponente, ha deciso di istituire due Musei Vegetali Storico-Naturalistici, allo scopo

di meglio preservare, custodire e valorizzare le risorse genetiche vegetali autoctone più rappresentative ed a maggiore rischio di erosione genetica. Il discorso progettuale, rientra in una panoramica di analisi più ampia che, purtroppo, ci ha visti protagonisti negli ultimi sessant'anni, di un progresso che andava a scapito di un consumo dissennato delle risorse naturali. La cronaca, infatti, in questi ultimi tempi propone con una certa frequenza le catastrofi naturali ed ambientali causate da una sbagliata e pericolosa politica dell'uomo nei confronti del pianeta. E' crescente la preoccupazione che l'irrazionale azione dell'uomo, possa minacciare l'esistenza futura di animali e di molte specie di piante, fra le quali anche quelle utili o potenzialmente utili all'essere umano. Alla luce di questa premessa, dichiara il presidente Leonardo Braico, le attività dei Musei Storico-Natu-

ralistici, non si limiteranno a curare solo gli aspetti di educazione ambientale e divulgativa, ma dovranno necessariamente curare gli aspetti più scientifici, come quello di preservare piante di interesse genetico ed ecologico, specialmente quelle di vecchie varietà e popolazioni locali di arbusti, di specie forestali, vegetali e orticole, utili alla conservazione e preservazione dell'ecosistema naturale. I due musei sono stati realizzati in Contrada Lama di Palio, agro di Pomarico, nell'Azienda del Dr. Cornacchia e nell'Azienda Agricola del Dr. Cocca, sita in Contrada Manche, in agro di Grottole; entrambe le imprese sono inserite nell'elenco delle aziende biologiche regionali certificate. Il coordinamento della messa in opera dei progetti sopracitati, è stato effettuato dal prof. Giulio Sarli, ricercatore del CNR e specialista nell'ambito della conservazione della biodiversità. Alla tavola rotonda interverranno, insieme al sottoscritto, il sopracitato prof. Sarli, il prof. Vit-

Leonardo Braico

torio Marzi, il direttore nazionale della “Città del Bio” Ignazio Garau, Pierpaolo Napoletano della presidenza nazionale Acli, Michele Zannini presidente nazionale Acliterra e Roberto Oliva segretario generale delle Acli. Le conclusioni saranno affidate all'Assessore Regionale del Dipartimento Agricoltura, Vincenzo Viti. E' prevista la partecipazione del presidente della giunta regionale, Vito De Filippo.


Matera

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foto VIDEOUNO TAXI MATERA 3332685173

Bicicletta che passione!

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Un cuore per..l’Albania E’ prevista per domani alle 16,30 all’Hotel San Domenico la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo teatrale di beneficenza della compagnia teatrale Sipario di Matera in occasione della messa in scena di “Stacchicc e B'rnett”. L’incasso della serata sarà devoluto a favore dell’associazione “Un cuore per...l’Albania” di Matera. Alla conferenza stampa sarà presente Carlo Gaudiano, presidente dell’associazione, Giovanni Zuccalà, del coordinamento dell’associazione “Un cuore per..l’Albania” di Matera, Bruno Nicola Francione della compagnia teatrale Il Sipario. Modererà l’incontro Angelo Tarantino, capo ufficio stampa dell’associazione. In Basilicata alcune Associazioni di volontariato (fra le quali, in prima fila, l’Associazione Materana degli Amici del Cuore) hanno varato il progetto “Un Cuore per l’Albania”, che si sviluppa su due grandi linee di intervento. Nei primi tre anni di attività sono stati eseguiti più di 3.000 screening, 10 diagnosi prenatali per anemia mediterranea e molte ecografie dell’apparato renale.

Futurismo il 28 al Musma A causa delle avverse condizioni climatiche , l'inaugurazione sulla mostra didattica e il pubblico incontro sul Futurismo al Musma sono stati rinviati a sabato 28 febbraio alle ore 18. Per ricordare questi cento anni di avanguardia l'articolato programma della manifestazione vedrà l'inaugurazione della mostra didattica nella Biblioteca Scheiwiller e successivamente la celebrazione dell'evento con gli interventi di Giuseppe Appella, storico dell'arte, Luigi Sansone, storico dell'arte, Francesco Bolzoni, storico del cinema.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

FARMACIE DI TURNO SERVIZI SOCIALI dalle 8.30 alle 8.30 D’ARIA Via Nazionale 238

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PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

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Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

118

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060


32 Calcio Eccellenza Ottima la prestazione di Pisticci Martedì 24 febbraio 2009

Forza Matera, due sconfitte che lasciano tanti di rimpianti MATERA - Prima di questo doppio turno esterno due sconfitte contro la terza e la prima della classe potevano essere messe in preventivo. Le sconfitte sono arrivate, ma visto quanto espresso in campo dal Forza Matera il rammarico è davvero grande. Ad Oppido Lucano, contro l’Angelo Cristofaro di Manniello, un due a zero con tante occasioni fallite tra cui un calcio di rigore. A Pisticci contro i gialloble di Valente un solo gol subito, dopo appena due minuti, una ghiotta occasione fallita da Andriotti e un assedio nel finale che però non ha prodotto quel pari sperato. Un magro bottino, che però poteva regalare uno o addirittura due punti in classifica, per restare attaccati al treno di Irsinese e Ferrandina, quel treno che ha come ultima fermata la salvezza senza i play out. Alla fine, dopo il triplice fischio della gara del “gaetano Michetti” col Pisticci, però, la classifica del Forza Matera è la stessa di quella dopo la vittoria sul Balvano. Cosa vuol dire? che la salvezza passa tra le mura amiche. Diventa quindi fondamentale arrivare alla gara con l’Avigliano di domenica prossima nel migliore dei modi, recuperando tut-

ti gli effettivi, specialmente nella zona avanzata, dove il team allenato da Liuzzi continua a trovare le maggiori difficoltà. Questa carenza è stata evidenziata proprio in questa doppia trasferta dove, riuscendo a concretizzare le occasioni create, certamente il bottino sarebbe stato migliore. Adesso c’è da pensare alla prossima sfida contro l’Avigliano. Una gara dove tornare a fare punti per rincorrere la salvezza tranquilla. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

Calcio a 5 Riconoscimento prestigioso

Crapulli eletto nel direttivo nazionale

L’allenatore del Forza Matera, Francesco Liuzzi, alla sua prima esperienza alla guida di una formazione di Eccellenza

Cosa va

Cosa non va

A PISTICCI si è vista una squadra attenta, capace di non andare in affanno contro la capolista del campionato di Eccellenza. Non è stata replicata la debaclé del girone di andata quando l’undici di Valente rifilò al Forza Matera cinque reti. Biondino e compagni hanno invece tenuto in apprensione la corazzata della Valbasento “rischiando” anche di strappare il pari al “Michetti”. Un finale in crescendo, senza buttare mai un pallone, nel quale si è assistito ad un forcing che però non ha prodotto i risultati sperati. Resta però la buona prestazione che, se ripetuta con avversari più alla portata, potrà certamente produrre successi.

TRA LE note negative emerse nella gara contro il Pisticci torna, quasi in maniera ridondante, la cronica difficoltà di andare a segno. Il Forza Matera ha ben figurato fino alla trequarti, poi, quando bisognava concretizzare, sono emerse le solite difficoltà. Così il gol è ancora mancato. La speranze è che il ritorno in squadra dei gemelli Di Cecca possa ovviare a tale mancanza. Anche in difesa c’è da registrare il “solito” svariore che lascia strada all’avversario. Maggiore attenzione e un’applicazione più costante aiuterebbe a limitare al massimo questi rischi, risultando più efficace la copertura del giovane Dimola.

Resta ferma la Promozione, si gioca il campionato Allievi

Nino Crapulli assieme ad Alfredo Zaccardi, i due consiglieri nazionali più votati della Divisione Calcio a Cinque

MATERA - Crapulli sbarca a Roma. Una giornata particolare per il neo eletto consigliere nazionale della Divisione Calcio a 5 Nino Crapulli, un risultato che neanche lo stesso diretto interessato avrebbe potuto mai immaginare con 62 voti, secondo nella classifica dei più votati dopo l'esperto Alfredo Zaccardi e quindi votato non solo dalla squadra del riconfermatissimo presidente Fabrizio Tonelli ma anche dai suoi avversari. Un'attestazione di stima ulteriore allo spessore morale di un dirigente apprezzato da molti nei suoi 24 anni di passione per il calcio a 5. «Sinceramente è stata una giornata lunghissima ed entusiasmante non solo per me ma per tutte le società che hanno partecipato all'Assemblea. Mai c'è sta-

ta in passato una partecipazione così massiccia a conferma che tutto il movimento è vivo e non allo sfascio. Tanta soddisfazione ed una gioia diversa, particolare da quelle ottenute sinora sul campo. Sicuramente già il fatto di essere stato chiamato a far parte della squadra del presidente Tonelli mi aveva lusingato non poco. La strada era difficilissima. Io ho sempre creduto che alla fine i toni, i modi e l'intelligenza degli uomini sono più importanti dei programmi stessi. Spero di meritare questi consensi e di certo farò di tutto per non deludere nessuno». Un riconoscimento prestigioso per un materano che da anni opera nel calcio a cinque. a.mutasci@luedi.it

Prima Categoria Mancata l’impresa

Varisius, pari con la Dedalo Rigamonti contata La squadra di Donvito recupera terreno in classifica NEROVERDI a riposo nel campionato di Promozione come in quelli di Juniores e Giovanissimi. Hanno giocato solo la categoria Allievi pareggiando per tre a tre nella mattinata di domenica, avversario di turno sono stati i ragazzi della Dedalo di Potenza, squadra che occupa la terza posizione staccata dal duo di testa, ma sempre un ottima compagine. I ragazzi di mister Donvito dopo un girone di andata stentato soprattutto nella prima parte in cui sono stati a lungo nella parte bassa della classifica, ora dopo la quinta di ritorno si sono allontanati dal basso della classifica e portati ad un margine di cinque punti dalla zona retrocessione. Campanella e compagni, per quasi tutti è la prima esperienza nel torneo Allievi, stanno maturando partita dopo partita e alcuni di loro hanno già collezionato presenze nella categoria superiore della Juniores, e Pietracito ne ha una in Promozione. Lo scopo dello staff tecnico del Varisius è quello di far crescere i propri ragazzi facendoli giocare sotto età nelle diverse categorie. “La nostra associazione, afferma Peragine Nicola Direttore Tecnico dell'Aerea Tecnica del Varisius, sta lavorando al fine di poter un giorno prossimo venturo trasferire un proprio tesserato ad una squadra professionistica. Infatti tra qualche settimana otterremo l'affiliazione al Chievo Verona, già in estate con il presidente Montemurro ed il vice Cellura ci siamo recati a Verona per un primo contatto, il Direttore Sportivo Sartori ci ha illustrato a grandi linee la loro organizzazione, dandoci utili suggerimenti. Nei mesi successivi c'è stata una stretta collaborazione e scambi di consigli, a bre-

La formazione Allievi del Varisius

ve stiamo organizzando un incontro tecnico tra i nostri allenatori e qualcuno dei loro tecnici, per un corso di aggiornamento che avverrà presso il Centro Sportivo Gaetano Scirea di Matera. Oltre al Chievo altre realtà professionistiche si sono avvicinate al nostro mondo, negli ultimi giorni insieme alla Reggina Calcio si sta organizzando per primavera un raduno per giovani calciatori. Un primo scambio di calciatori c'è stato con la vicina Bari, infatti a febbraio è arrivato in prestito il portiere Bellosguardo classe 91', per la prossima stagione la

società pugliese tiene sotto osservazione un paio dei nostri giovani calciatori. Altre squadre del Veneto hanno chiesto la nostra collaborazione”. Ritornando alle altre due formazioni giovanili Giovanissimi e Juniores, la prima, grazie al buon lavoro di mister Trani, occupa una posizione di tutta tranquillità subito a ridosso delle formazioni che lottano per la vittoria finale. I ragazzi più grandi di mister Bellomo, partiti non favoriti, insieme al Rotonda, Policoro e Scanzano, si stanno giocando il titolo del torneo. p.l.

Non basta il cuore ANCORA sconfitta la Rigamon- pissero, fino alla fine chissà. Coti ma questa volta con molte atte- munque la prima soddisfazione nuanti. A Villa d'Agri la squadra l'abbiamo avuta ieri con la predi Onofrio si è presentato con so- senza del selezionatore della li 12 elementi, otto erano le as- rappresentativa, che molto prosenze. Comunque si è perso im- babilmente convocherà Cifarelli, meritatamente, ma dal campo i questo è il giusto segnale che ci ragazzi sono usciti a testa alta. indica che stiamo lavorando beMister Onofrio una sconfitta che ne e che i ragazzi mi seguono mibrucia per come è arrivata. «Si, gliorando sull'aspetto tecnico. con una formazione rimaneg- Se anche gli altri continueranno giata abbiamo disputato una a seguirmi non solo quando giogrande gara,ci poteva scappare chiamo in casa, ma anche in traanche il colpaccio se dopo il no- sferta, possiamo cavarne qualcosa di buono che in stro vantaggio con un prossimo avvenire Nicoletti, ho dovuto può essere utile per lorinunciare a Martulli ro. indispensabile in difeUn ringraziamento sa, che si è infortunalo dobbiamo fare al noto. Nei primi 20 minustro vice presidente ti davvero abbiamo Giuseppe Festa che giocato solo noi, poi davvero si prodiga con il loro pareggio e per noi, che ha in l'infortunio le cose si mente un bel progetto sono complicate, allo sperando che lo porti scadere della prima a buon fine, per tutti i frazione abbiamo susacrifici che sta facenbito la seconda rete. do senza l'aiuto di alNella ripresa si pote- Gianfranco Onofrio tri». va raddrizzare la gara Per la prossima partita si prema la sfortuna e l'imprecisione ha voluto che Grassani sbaglias- senta l'occasione di poter mettese il rigore, poi il Villa d'Agri re a frutto tutti i moglioramenti giocava di rimessa e in contro- evidenziati nel gioco, spetta ai piede ci hanno puniti. Nel com- ragazzi ricambiare gli sforzi delplesso sono contento del com- la società. La gara non è proibitiportamento e l'impegno dei ra- va anche se si giocherà in tragazzi, manca l'esperienza e la sferta contro la Tramutolese che mentalità per gli approcci alle occupa la penultima posizione di gare esterne. Comunque ringra- classifica con nove punti all'attizio i giocatori, con alcuni in non vo. Questo può significare che si perfette condizioni, ma che non hanno voluto mancare. Se alme- trova alla portata della Rigano un paio degli assenti fossero monti, mister Onofrio coglierà venuti, si poteva ottenere un l'occasione di far uscire dai suoi punticino, se non tutta la posta ragazzi i cosidetti attributi per mettere a segno un risultato poin palio. E' una questione di mentalità, sitivo. avremmo potuto toglierci altre Vincenzo Bochicchio soddisfazioni se i ragazzi lo camatera@luedi.it


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Monito del segretario Naborre: «Non compromettete l’amministrazione»

Storico sindaco di Miglionico

Il saggio Sarli medita Emorragia nei Popolari liberali di Pisticci la candidatura

Defezioni “tattiche”

PISTICCI - In un colpo solo i Popolari liberali, movimento politico creato dall'ex ministro per i rapporti con il Parlamento del II^ governo Berlusconi, Carlo Giovanardi, hanno perduto il segretario e il presidente provinciale, Giovanni D'Onofrio e Giovanni Giannone, rispettivamente presidente del consiglio comunale e membro dell'assemblea elettiva del Comune di Pisticci. Entrambi furono eletti nella lista dell'Udc alle amministrative del maggio 2007. Nei giorni scorsi, infatti, i due esponenti politici hanno maturato il passaggio nelle fila di Forza Italia. La stessa decisione è stata presa anche dall'assessore Michele Sisto, vicinissimo a D'Onofrio. Un fulmine a ciel sereno, verrebbe da dire, soprattutto se si considera che non molto tempo fa, avevano partecipato (D'Onofrio da protagonista) agli appuntamenti ufficiali del movimento cattolico-liberale. Lo scorso 14 novembre Carlo Giovanardi venne in Basilicata, a Potenza ed i suoi ex seguaci erano presenti, così come lo scorso 31 gennaio, quando il movimento giovanardiano tenne una conferenza stampa in Regione per presentare le sue ragioni politiche. Anche lì D'Onofrio era presente con

Il Municipio di Pisticci

tanto di intervento, seduto di fianco al presidente regionale, Camillo Naborre. «Fermo restando che rimangono salde le ragioni dell'impegno all'epoca rappresentate, per quanto concerne la questione Pisticci -ha detto quest'ultimo al Quotidiano, interpellato telefonicamente- non comprendo né le ragioni, né le modalità della scelta compiu-

ta. C'è comunque -ha continuato- un gruppo di amici, vicino ai Popolari liberali che continua a testimoniare la presenza dei cattolici liberali all'interno del processo di costruzione del Pdl e questa presenza si innesta con numerose altre testimonianze che in tutta la provincia di Matera stanno dando ragione alla scelta di ideali compiuta dagli amici di

Le novità regionali discusse con Rosa Mastrosimone

Il centro Archè in campo Incontro su temi sociali MONTESCAGLIOSO - Il Gruppo direttivo del Centro Culturale Polivalente “Archè” di Montescaglioso, ha organizzato un incontro con il consigliere regionale Rosa Mastrosimone. Quest'ultima era accompagnata dal consigliere comunale di opposizione Michele Montanaro ed ha incontrato i soci del circolo montese. Nel corso dell'assemblea ha annunciato l'imminente riavvio del progetto relativo alla Cittadinanza Solidale (si parla di poche settimane), sottolineando l'importanza di migliorare il sistema sinora adottato per destinare ai beneficiari le somme loro dovute. Non è mancato un riferimento alla creazione della figura di garante per l'infanzia nella Basilicata, provvedimento deciso dalla Quarta commissione regionale di cui la Mastrosimone è vice presiden-

te e prima firmataria e reso ancor più necessario dalle continue notizie di stampa che fanno riferimento a comportamenti illeciti nei confronti di soggetti deboli. Uno degli aspetti maggiormente sottolineati dal consigliere ha riguardato la necessità di creare canali informativi che possano raggiungere tutti i cittadini lucani, in merito a bandi ed altre opportunità che in molte occasioni non sono colte perché non conosciute. A tal proposito ha ricevuto l'assicurazione, dai vertici dirigenziali dell'Archè (presenti il presidente Tonio Suglia e il vice presidente Rocco Appio), di contribuire alla conoscenza di informazioni che possano essere utili alla cittadinanza facendosi tramite delle informazioni che giungeranno. mic.mar.

Carlo Giovanardi. Io mi auguro -ha concluso- solo che la scelta operata dagli amici di Pisticci (D'Onofrio, Giannone, Sisto ndr) non incida sulla tenuta dell'amministrazione perché le ragioni del centrodestra e prima ancora quelle della buona amministrazione della comunità locale, vengono prima di ogni tatticismo e di ogni aspettativa personale». A chi vuole capire capisca. Chiaro che a Naborre (46 anni, avvocato civilista, con un passato da dirigente e amministratore della Democrazia cristiana prima, poi segretario politico del Ccd e dell'Udc dal 1996 al 2004, attualmente presidente regionale dei Popolari liberali, nonché componente dell'esecutivo nazionale del movimento stesso) non è andato giù il metodo con il quale alcuni ex esponenti del suo movimento hanno abbandonato il campo per approdare nella grande casa azzurra. Anche in virtù del fatto che analoga scelta era stata compiuta da altri ex Udc, i consiglieri comunali Caravita, Gallo e l'assessore Tricchinelli. Passaggio quest'ultimo “metabolizzato” da Naborre e a dire il vero, compiuto con modalità differenti. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Pisticci Tortorelli con Leone

Turismo e servizi Dibattito aperto tra Comune e Cciaa PISTICCI - Turismo e servizi finalizzati ad attivare, a Pisticci, opportunità imprenditoriali, attraverso lo Sportello Unico per le imprese, sono stati alcuni dei temi che il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, ha affrontato ieri a Pisticci con il sindaco Michele Leone. Il confronto , giudicato “ costruttivo” e suscettibile di ulteriori sviluppi, è servito anche per esaminare problemi e prospettive del sistema produttivo locale e a valutare le tipologie dei servizi che è possibile attivare, con lo Sportello Unico . «Il territorio di Pisticci -ha detto Tortorelli- che insiste sull'area industriale della Valbasento, da una parte, e sul versante metapontino dall'altra, ritengo possa sviluppare ulteriori potenzialità in settori in crescita come il turismo».

Miglionico

MIGLIONICO - Sarli torna ufficialmente in campo per diventare sindaco. Miglionico torna agli anni '80? Parrebbe proprio in tempo di poche possibilità, tutto vada bene. Per esempio, persino che un settantenne che si era tenuto fuori dalla mischia negli ultimi anni torni in pista. Si tratta del navigato Antonio Sarli, già primo cittadino a Miglionico dal '77 all'83. La notizia ormai è confermata, e l'attuale sindaco Borelli potrebbe avere qualche problemino. Se, tanto per cominciare, Sarli volesse essere candidato del centrodestra; ma, al massimo, Antonio Sarli potrebbe guidare una lista civica. E se tutto va bene. Che Vincenzo Borelli non dovrebbe essere disponibile a cedere il posto. La ricandidatura dovrebbe essere cosa certa. Eppure proprio il centrodestra, a questo punto, sarà lo spazio partitico più difficile da comprendere. Nei prossimi giorni meglio si riuscirà a capire. Fra le altre cose, sondando il terreno dell'elettorato, il buon Sarli, comunque, punta a inviare Borelli nelle liste per le provinciali. Però lì le cose sono molto più dure. Dall'altra parte del fiume, poi, ancora novità non ne arrivano. Non pare neppure tornare, al momento, nulla dal passato. Buono, il giovane Angelo Buono (Pd), dovrebbe farcela a mantenere l'investitura -non ancora ufficializzatad'antagonista, che per il centrosinistra dovrà tentare di riprendere il Comune. Intanto, da quelle parti, il problema più grande sta sempre nella divisione delle forze. Dove, per giunta, aveva già qualche difficoltà lo stesso centrodestra: la scorsa volta An non sostenne la coalizione. In tutto ciò, si è in attesa di novità che stentano ad arrivare. A parte qualche piccola voce di corridoio o schiamazzo popolano. Tra non molto, fra circa un paio di mesi, i giochi comunque devono essere chiusi. Ancora una volta non è il momento, allo stesso modo, di giocare. Cosa accadrà lo dovranno dire le basi dei partiti e quanti dei partiti da mesi e anni non ne vogliono più sentire neppure parlare. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it

Montescaglioso Polisportiva avvantaggiata dai ritiri del Bernalda

Alla vittoria in soli 62 minuti MONTESCAGLIOSO - La Polisportiva Libertas Montescaglioso, per la seconda settimana consecutiva, non riesce a disputare i 90' di campionato: domenica 15 febbraio si è recata in trasferta a Salandra, dove non era stato possibile scendere in campo a causa delle avverse condizioni meteorologiche (campo ritenuto impraticabile). La squadra montese, dopo aver usufruito, involontariamente, di questo turno di riposo, nella sfida con il Bernalda è rimasta in campo per soli 62', il tempo per i montesi di segnare sei reti. La squadra jonica si è presentata alla trasferta montese con soli dodici effettivi. Gli jonici, già nel primo tempo, avevano iniziato a lasciare il campo, rimanendo in numero

via via inferiore, sino al culmine raggiunto proprio al minuto 62': immediatamente dopo aver incassato la sesta segnatura montese (la doppietta personale di Stefano Cifarelli), il numero 2 bernaldese Plati si è diretto verso gli spogliatoi: il signor Martinelli di Matera, designato alla direzione di gara, dopo aver accertato la presenza di soli sei effettivi ospiti in campo, in base al regolamento ha dichiarato chiusa la gara. Lo avevano preceduto in questo “abbandono” Gioia e Margarita (38' e 45'), imitati nella ripresa da Caruso e Fusco (60', in occasione della quinta rete montese ad opera di “Grygera” Ciracì). Stando alle dichiarazioni precedenti la gara, un “derby” che ha scritto pa-

gine di storia calcistiche nella due realtà limitrofe, gli sportivi montesi si attendevano ben altra gara e ben altro avversario: la situazione attuale del Bernalda è fotografata, più di tante parole, dall'ingresso in campo di Guido Margoleo, avvenuta al 50'. All'invito proveniente dagli spalti di evitare di strapparsi ha risposto, in maniera simpatica, che lo era già….Nella gara con gli jonici, oltre alla doppietta di Stefano Cifarelli, sempre più capocannoniere della squadra con i suoi 14 gol, da segnalare anche le reti di Vincenzo Petruzzo (al 15', rete che ha sbloccato la gara), di Luigi Mangia (decimo sigillo) e di Antonello Tafuno, alla seconda realizzazione stagionale: la prima rete l'aveva segnata

La Polisportiva Montescaglioso

proprio al Bernalda nella gara di andata. I montesi, con una gara da recuperare, salgono a quota 45 punti, mentre il Bernalda resta a 21. Domenica prossima l'avversario sarà certamente

più battagliero: i ragazzi di Cicorella sono infatti attesi dal Rotondella. All'andata la gara terminò a reti bianche. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it


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Grassano «Il paese meritava un governo, siamo stati scelti perchè siamo una forza strutturata»

Ancora veleni sul Magnante ter Il segretario di An si difende dalle accuse politiche GRASSANO - «Sono rimasto molto sconcertato nell'apprendere notizie che non mi appartengono e che non hanno nessun riscontro reale. Mi rivolgo a quanto sembra essere stato detto dal consigliere di opposizione Giacomo Mazzarella circa una mia militanza nel Partito Socialista. Nego categoricamente quest'affermazione , naturalmente nulla a che vedere con l'essere identificato come socialista, però mi preme sottolineare che accetto ogni tipo di critica pertinente al mio ruolo politico, ma non accetto attacchi gratuiti alla mia persona specialmente se il tutto non può essere provato». A precisarlo è il segretario cittadino di Alleanza nazionale, Giuseppe Rielli, vittima di un certo clima di veleni che si sta respirando a Grassano, dopo la nomina di due assessori di centrodestra nella giunta comunale di centrosinistra. «Già nelle scorse settimane prosegue Rielli- ho ampiamente esposto le ragioni e tutti i passaggi che il partito di Alleanza nazionale di Grassano ha compiuto per arrivare all'accordo con il sindaco, Vito Magnante (ex Pd) e la suc-

Giuseppe Rielli, segretario di Alleanza nazionale Grassano

cessiva entrata in giunta dei consiglieri Domenico Zacchei e Nicola Bochicchio. A mio avviso in questa fase Grassano meritava un governo, e il sindaco Magnante se ha scelto noi è perché proba-

Si è dimesso anche Bartolomeo

Commissario a Gorgoglione GORGOGLIONE - E’ stato sospeso ufficialmente il consiglio comunale di Gorgoglione, dopo le dimissioni di sette consiglieri comunali. Ieri, il prefetto, Giovanni Francesco Monteleone, ha emesso il provvedimento, nominando commissario il viceprefetto aggiunto Ermelinda Camerini. Le dimissioni dei consiglieri, la sospensione del consiglio comunale e l'avvio della procedura per lo scioglimento dell'assemblea sono da mettere in relazione all'inchiesta sul presunto pagamento di tangenti per lo sfruttamento del petrolio, che portò all'arresto del sindaco di Gorgoglione, Ignazio Tornetta. Sempre ieri mattina si è dimesso anche il capogruppo del Pd, Giuseppe

Giuseppe Bartolomeo

Bartolomeo, che pur confermando la sua appartenenza politica, non esclude al momento eventuali candidature in liste civiche. Arriveranno presto anche le dimissioni dei consiglieri Pd Pica e Di Crisci. a.corrado@luedi.it

bilmente ha visto in noi una forza politica strutturata con un sistema democratico-assembleare, e non forse farsi appoggiare da quanti nascondendosi dietro bandiere rappresentano solamente le

proprie ragioni e se stessi. Noi abbiamo accettato di entrare in giunta -continua Rielli- anche per portare avanti quei programmi che in campagna elettorale abbiamo gridato dal palco, e molti dei quali corrispondono con le idee del sindaco, a cui i due assessori stanno già dando corso con il loro impegno mettendo in primo piano i cittadini di Grassano. Se c'è un tempo per combattere è anche vero che c'è un tempo per rimboccarsi le maniche e lavorare. Capisco che questa decisione abbia creato all'interno del partito delle spaccature di idee, ma sia il presidente provinciale di An, Nuccio Labriola, che il segretario regionale il senatore, Egidio DIgilio, hanno condiviso queste nostre scelte nello spirito più puro della parola -Politica- e cioè quella scienza che è l'arte del governare. Per completezza dell'informazione altri tre giovani fanno parte del nuovo direttivo che non sono stati nominati precedentemente e sono: Pascale Sergio, Fracensco Pontillo, Giuseppe Siggillino». Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it

C’è l’osservatorio degli uccelli ACCETTURA - L'Osservatorio faunistico ha avviato le attività volte a monitorare alcune specie di uccelli acquatici a priorità di conservazione. In particolare, sono state attivate due stazioni situate presso la Riserva Naturale Bosco Pantano di Policoro e la Riserva Naturale Lago Pantano di Pignola. Lo ha reso noto nei giorni scorsi l'ufficio stampa del Parco Gallipoli-Cognato e Piccole Dolomiti Lucane. Le operazioni -riferisce la nota dell'Ente Parco- hanno lo scopo di monitorare i flussi di passeriformi migratori in queste due importanti zone umide regionali e di studiare, nel corso della prossima stagione riproduttiva 2009, la composizione e la struttura della comunità ornitica nidificante. Il monitoraggio si svilupperà attraverso l'intero arco del 2009, in modo da fornire le prime informazioni circa la struttura delle comunità ornitiche che frequentano il nostro territorio durante l'intero arco dell'anno al fine di pianificare futuri interventi di gestione e programmi di monitoraggio sempre più accurati».

Gli attori locali di “ArteAtro” nel cast de “Il Berretto a sonagli”

Pirandello è di casa a Irsina Bella rappresentazione nella sala dell’Immacolata IRSINA - Il grande maestro Pirandello è di casa a Irsina. Nei giorni scorsi, presso il salone della parrocchia dell'Immacolata, è andata in scena la commedia “Berretto a Sonagli” di Luigi Pirandello; a rappresentarla con grande successo, viste le presenze registrate nelle due serate, ci ha pensato il gruppo teatrale “ArteAtro”. Era la prima volta che il gruppo teatrale si cimentava nella rappresentazione di un opera di così grande levatura e tutti gli attori hanno reso oltre ogni aspettativa. Sia in prima, che in seconda serata, c'è stata grande affluenza e massima partecipazione. La presentazione è toccata al parroco, don Vito Nicola Mensano, per tutti don Nicolino, che prima di presentare l'opera andata in scena ha presentato alla sala il gruppo teatrale che era formato: «Ciampa lo scrivano, Angelo Diciocia; la signora Beatrice Fiorìca, Arianna Sinisi; la signora Assunta Labella Raffaella Langone, il fratello Fifì Labella, Giuseppe Aceto; il delegato Spanò, Nicola Diciocia; la saracena -la

rigattiera, Anna Verrascina; Fana, la vecchia serva di Beatrice, Marisa Vomero; Nina la giovane moglie di Ciampa, Nicla Cesano. Seppure il cast fosse formato da attori tutti del posto, l'impegno e il livello di preparazione ha lasciato tutti molto soddisfatti, al punto di ripetere lo spettacolo anche il giorno dopo. Don Nicolino sull'opera andata in scena ha detto: «Pirandello ha dato voce a una crisi di certezze che, specie nell'immediato dopo guerra aveva toccato le punte più estreme, l'uomo è condannato alla solitudine e all'incomunicabilità dal pregiudizio della società che giudica secondo presunte leggi oggettive. Non resta all'uomo che accettare la propria solitudine, il carcere, cioè quella forma, quella maschera che imprigiona la vita in cui la visione degli altri che non coincise con la nostra, ci ha inchiodati. La critica - conclude Don Nicolino Mensano - ha di recente spostato l'accento da un Pirandello negatore e nichilista, ad un Pirandello che dalla costatazione

dell'assurdo del vivere trae motivo di dolorosa fraternità con l'uomo vittima di tale assurdo». Sulle interpretazioni degli attori, Don Nicolino ha detto: «Tutti i personaggi si sono distinti, a partire dal protagonista “Ciampa” interpretato magistralmente da Angelo Diciocia, con una perfetta identificazione dell'uomo che alla fine per salvare il proprio onore, riesce a far passare per pazza la moglie del cavaliere Fiorica. L'exploit - spiega Don Nicolino - è avvenuto alla fine, proprio nella scena in cui tutti hanno gridato alla pazzia di Beatrice. Ma il personaggio che ha in particolare colpito per capacità interpretativa è stata Fana, la vecchia serva di Beatrice interpretata da Marisa Vomero. E che dire -continua don Nicolino- del delgato Spanò amico di famiglia rappresentato da Nicola Diciocia. Ruoli altrettanto interessanti sono stati quelli di Fifì, interpretato dal giovanissimo Giuseppe Aceto, non sconosciuta la sua bravura». Mimmo Donvito

Tricarico La ricercatrice anglo-italiana Martina Caruso studia gli scatti sulla Lucania del dopoguerra

Da Londra al Centro di documentazione Scotellaro TRICARICO - Uno sguardo disincantato e affascinato sulla Basilicata degli anni Cinquanta. La storia lucana continua a interessare studiosi italiani e stranieri, che trovano nel Centro di documentazione “Rocco Scotellaro e la Basilicata del secondo dopoguerra” di Tricarico, spesso complice il sito web, un punto di riferimento per consultare la biblioteca specialistica e il suo prestigioso archivio fotografico. Continua è, in particolare, l'attenzione verso gli scatti dei grandi fotoreporter come Saymour, Cartier Bresson, Hass, che colsero nella Lucania di quel dopoguerra una realtà sociale ancora poco contaminata. Tra questa nuova serie di stu-

diosi della Basilicata, si colloca la ricercatrice anglo-italiana Martina Caruso, dottoranda presso il prestigioso “Courtauld Institute of Art di Londra”, giunta a Tricarico la scorsa settimana, per consultare i fondi fotografici ed anche alcuni libri e riviste introvabili in altre biblioteche italiane. La studiosa ha analizzato soprattutto le foto del primo viaggio di CartierBresson in Basilicata, quello del 1952, poi gli scatti che Arturo Zavattini realizzò nel giugno dello stesso anno al seguito della spedizione etnografica di Ernesto De Martino nella Rabata di Tricarico e le foto di Mario Carbone, che nel 1960 accompagnò Carlo Levi soprattutto nei luoghi del confino.

Martina Caruso sta elaborando, infatti, una tesi di dottorato su “Miseria, Misericordia, Mascolinità: fotografia italiana del dopoguerra, 1944 - 1954”, sotto la guida dei professori Sarah Wilson e Julian Stallabrass, docenti del Courtauld Institute of Art, che è un college della University of London ed uno dei centri mondiali di eccellenza per l'insegnamento e la ricerca nella storia dell'arte, che annovera fra gli ex allievi scrittori illustri, artisti, poeti, e direttori di importanti musei e gallerie in tutto il mondo. Una sezione della ricerca della Caruso riguarderà proprio la fotografia italiana e straniera, ambientata nel sud Italia intorno ai primi anni Cinquanta. Nel frattempo, la giova-

ne studiosa presenterà una relazione su “Letteratura e fotografia italiana” al convegno internazionale che si terrà a Warwick nel prossimo marzo, utilizzando ampiamente i dati ricavati dagli archivi fotografici consultati a Tricarico. Martina Caruso, esperta d'arte contemporanea, è vice presidente dell'Archivio Giulio Turcato (di cui è nipote) di Roma. Per il grande pittore veneziano ha scritto un'interessante e puntuale biografia, ricca di spunti critici, che ne illuminano il percorso artistico dal 1940 al 1995 e ne inquadrano l'attività nel clima culturale di quegli anni. Per questi suoi interessi, la Caruso è stata pertanto ben lieta

Martina Caruso

di avere contatti con il mondo intellettuale e artistico materano, incontrando anche rappresentanti del Circolo “La Scaletta”; il presidente del Musma e del Centro Carlo Levi e visitando il Museo d'arte medievale e moderna, che ha sede nel Palazzo Lanfranchi e che custodisce numerose e significative opere di Levi. Michele Santangelo


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Bernalda Giovedì dal prefetto su piazza del Popolo

I Cittadini Attivi rilanciano «Recuperate Fosso San Rocco» BERNALDA - Si infiamma il confronto su piazza del Popolo. Dopo i comunicati prolavori della Cgil di Bernalda e del Gruppo consiliare Costituente per la Sinistra del duo Margarita-Giannini, arriva, puntuale come un orologio svizzero, la risposta del Comitato di protesta per i lavori sulla piazza bernaldese. Il Comitato “Cittadini Attivi” di Bernalda-Metaponto, con la nota, indirizzata alla Fillea Cgil di Bernalda e all'Amministrazione comunale parlano di recupero di Fosso San Rocco, di lasciare la piazza così com'è, e di abbandono del sit-in se le loro richieste verranno accettate. In questo senso, decisivo potrebbe essere ‘incontro che avranno giovedì alle 17.30 con il prefetto di Matera, Monteleone. «In riferimento al perdu-

rare del sit-in in Piazza del Popolo - si legge nel comunicato - condotto incessantemente ormai da diversi giorni dallo scrivente Comitato unitamente ad altre formazioni politico-sociali bernaldesi; in riferimento - continua la nota del Comitato dei Cittadini Attivi - agli attacchi ricevuti da formazioni politiche di maggioranza, dalla stessa Amministrazione Comunale e dalla Fillea Cgil, che erroneamente ritengono detto presidio in piazza del Popolo esclusivamente funzionale a logiche politiche in vista della prossima campagna elettorale; in riferimento alle oggettive necessità di rilanciare l'economia locale, visto il grave andamento della stessa e la latitanza del Governo centrale in materia di occupazione, secondo quanto ri-

portato dai comunicati della predetta Fillea Cgil; in riferimento alle svariate situazioni di degrado urbano riscontrabili da chiunque in diverse aree della città, e nella fattispecie considerando l'annoso problema del più volte citato Fosso San Rocco; in riferimento alle oltre duemila firme finora raccolte (in ulteriore e costante crescita esponenziale), di cittadini contrari alla realizzazione di detto progetto di riqualificazione in piazza del Popolo, per motivazioni anche “affettive” e “funzionali” alla memoria della storica piazza, ma soprattutto in virtù dell'onere a carico della collettività locale dei costi relativi allo sviluppo di tale progetto; in riferimento infine alle oggettive necessità lucrative della ditta appaltatrice dei lavori di piaz-

za del Popolo in Bernalda; i Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto propongono, di lasciare invariata la suddetta piazza del Popolo di Bernalda, dirottando il progetto verso Fosso San Rocco, bisognevole di più urgenti opere di bonifica e riqualificazione, anche in virtù della forte valenza di rilancio, che il progetto lì realizzato, comporterebbe per tutto il centro storico di Bernalda, e che, lì effettuato, darebbe incentivazione e impulso a nuovi pubblici esercizi lì locabili, con conseguente creazione di lavoro. A dimostrazione della totale assenza di astio nei confronti di questa Amministrazione, più volte ribadita dallo scrivente Comitato, rimarcando inoltre l'esclusiva valenza sociale delle attività dello stesso - in perfetta equidi-

La protesta in piazza del Popolo

stanza da ogni formazione politica, ma in assoluta sintonia con le esigenze della collettività - se questa proposta dovesse essere dall'Amministrazione di Bernalda favorevolmente accolta, i Cittadini Attivi sono pronti ad abbandonare il presidio del sit-in in piazza del Popolo, e si dichiarano pronti a chiedere a ogni elettore di riconfermare per le prossime elezioni “tutti gli amministratori attuali”, che vor-

ranno ricandidarsi, a premio della sensibilità da essi dimostrata nell'ascoltare le esigenze del Popolo sovrano. Convinti -conclude la nota del comitato bernaldesedel favorevole accoglimento di queste proposte, emanate nel rispetto della volontà popolare e di una migliore razionalizzazione delle risorse locali, colgono l'occasione per distintamente salutare”. Fabio Sirago

«Il suo insegnamento ha cambiato la vita delle persone, dalla Siberia alla Cina»

Tursi ha celebrato don Giussani Comunione e Liberazione ha ricordato la figura del suo fondatore

La messa ad Anglona e don Giussani

TURSI - C'era il popolo di Comunione e Liberazione, giovedì sera, a gremire il Santuario Santa Maria di Anglona. Era lì per ricordare due ricorrenze decisive per la propria storia: il quarto anniversario della morte del fondatore don Luigi Giussani, scomparso il 22 febbraio 2005; e il 27esimo anniver-

sario del riconoscimento pontificio della Fraternità di Cl, avvenuto l'11 febbraio 1982 su richiesta di numerosi Vescovi e grazie all'incoraggiamento del Santo Padre Giovanni Paolo II. «Senza quel riconoscimento - ha detto Tommaso Simonetti, responsabile del movimento - tutto quello che

era nato da don Giussani non sarebbe valso a nulla». Sì, perché è solo dentro l'abbraccio della Chiesa che acquista valore e consistenza definitiva ogni umana intuizione, fosse pure la più nobile. L'ha ricordato anche il vescovo Francescantonio Nolè, che nell'omelia ha speso

parole di stima per don Giussani: «Davvero un grande uomo. Lui ha compreso e insegnato che solo chi ha vissuto su di sé un grande amore può veramente amare». Al fianco del vescovo hanno concelebrato tre sacerdoti della diocesi, don Mario Lutrelli, don Battista Di Santo e don Vincenzo Lofrano, tutti e tre “toccati” dal carisma del movimento. A guidare i canti della messa, molto belli e ben eseguiti, c'erano invece i ragazzi di Gioventù Studentesca, settore del movimento che raccoglie i ragazzi delle scuole superiori. E tra i banchi c'erano le tante famiglie, giovani e meno giovani, investite dalla storia di Comunione e Liberazione, che cominciò a diffondersi sul territorio, più di trenta anni fa, grazie all'opera del sacerdote di Nova Siri don Tommaso Latronico, scomparso a soli 45 anni

il 20 luglio del 1993. La serata si è conclusa con una festosa degustazione, alla quale ha preso parte anche il vescovo, presso i locali dell'antico episcopio accanto al Santuario. Locali da poco ristrutturati e resi più accoglienti dai nuovi lavori. La celebrazione di giovedì sera è stata una delle 130 celebrate da numerosi vescovi in Italia per ricordare don Giussani e il riconoscimento della Fraternità. Ieri, nel duomo di Milano, la celebrazione è stata presieduta da monsignor Tettamanzi. Domenica, a Roma, nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, toccherà all'arcivescovo Luigi Moretti. Lunedì, a Genova, presso la chiesa di Santa Marta, celebrerà il cardinale Angelo Bagnasco. Alle celebrazioni in Italia, si aggiungeranno quelle previste in altri 70 paesi del mondo. Tanti sono, infatti, i paesi in cui l'inse-

gnamento di don Giussani è arrivato a toccare e cambiare la vita delle persone, dalla Siberia alla Cina. Lo ricordò, nel giorno della sua morte, addirittura Il Manifesto. Un deputato della Lega Nord, in quella occasione, aveva voluto ricordare don Giussani con l'appellativo di “grande prete padano”. Il quotidiano comunista commentò: «Ma come si fa a chiamare prete padano uno che ha parlato di una cosa ritenuta interessante in 70 paesi del mondo?». Di cosa aveva parlato? Lo avrebbe detto, qualche giorno dopo e in modo straordinariamente “laico”, l'ex brigatista Adriano Sofri. «Molti parlano di felicità, anche le canzonette. Ma pochi hanno parlato sul serio di felicità, e l'hanno vissuta sul serio. Don Giussani è uno di questi. Come si fa a non dire grazie a un amico del genere?». Pino Suriano

Montalbano Iniziativa di Pro loco, Oikos e Voce di donna col patrocinio del Comune

Il Carnevale sfila stasera in corteo MONTALBANO - Su iniziativa delle associazioni di Montalbano Jonico: “Pro Loco”, “OIKOS”, associazione di volontariato sociale, “Voce di donna” e di una locale cooperativa sociale, con il patrocinio del comune, questa sera, a partire dalle ore 17, si avvia la manifestazione conclusiva del “Carnevale montalbanese”. «Dopo il concentramento di tutti i partecipanti- si legge in una nota di Vincenzo Maida, presidente dell'associazione Oikos - in piazza Giovanni Paolo II, alle spalle della casa municipale, alle ore 17.00, il corteo con alla testa un maialino, simbolo delle tradizioni che per secoli hanno caratterizzato questo periodo dell'anno nella civiltà contadina, attraverserà le vie principali del paese». Durante tutto il percorso saranno gli allievi della scuola di ballo montalbanese, “King Dance

Club 2” di Michele Cantanna che, con l'ausilio di musiche appositamente composte, si esibiranno in maschera con danze coinvolgenti. «Il corteo- aggiunge Maida- attraverserà via Torino, via Armando Miele, via Marconi, via Eraclea, via Roma , via Fiorentini, Corso Carlo Alberto e viale dei Caduti. In piazza Vittoria si esibiranno i suonatori del nascente gruppo folk locale con strumenti musicali tradizionali, mentre il gruppo di ballo di Michele Cantanna presenterà anche lo spettacolo del fuoco ed il musical Pinocchio, insieme ad esibizioni di tutte le classi degli allievi della scuola». Michele Cantanna è un giovane artista montalbanese che nell'estate scorsa è stato selezionato tra oltre cento giovani per interpretare “Pinocchio” nel noto musical

che ha accompagnato i turisti per tutta l'estate nei Giardini d'Oriente a Nova Siri marina. La serata verrà presentata dal materano Nicola Fabrizio. «Gli aderenti e i responsabili delle associazioni che come la mia hanno organizzato la manifestazione - ha aggiunto Maida - come Domenico Grieco, Ines Nesi, Domenico D'Elia, insieme a Franco Leone, Maria Guarino, Antonietta Marino, Gabriele Propati, Antonio Romano, Claudio Lopatriello, Fortunato Giannuzzi e altri ancora, hanno espresso la loro soddisfazione per aver lavorato in sinergia nella realizzazione della manifestazione che ha messo insieme, in un solo progetto, persone provenienti da contesti diversi e associazioni che operano nel sociale montalbanese ciascuna con propri carismi e finalità diverse. L'esperienza - ha concluso Vin-

Una sfilata di maschere

cenzo Maida- potrà essere ripetuta per altre iniziative future, superando così il tradizionale individualismo che caratterizza la vita sociale del comune jonico».

A conclusione di serata il maialino che aprirà la sfilata sarà sorteggiato e consegnato al buon uso di un fortunato vincitore. Anna Carone


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Policoro Il responsabile Forte: «Colpa della neve». Denunciato per interruzione di servizio

Lavoratori appiedati dalla Nolè Cinquanta operai Sata hanno atteso invano il pullman POLICORO - Passare la notte all'addiaccio con queste temperature prossime allo zero è una vera e propria tortura. Me se sbagliare è umano, perseverare e diabolico. Non è la prima volta che onesti lavoratori della Fiat, i quali si sobbarcano ore e ore di viaggio dal Metapontino per arrivare allo stabilimento Sata di Melfi, rimangono appiedati. Così per l'ennesima volta nella notte tra domenica e lunedì vicino al campo sportivo “Rocco Perriello” una decina di dipendenti hanno atteso come sempre che il torpedone in partenza da Nova Siri, della ditta di trasporto su gomma Nolè, arrivasse all'orario prefissato: 2.50. Come loro anche altre tute blu di Scanzano Jonico, Montescaglioso, Grottole e Grassano. Fino alle 4 quando, resisi conto del “bidone”, hanno deciso di fare ritorno malvolentieri nelle rispettive abitazioni. Ma in mattinata avevano più di qualche diavolo per capello, soprattutto quando sono riusciti a parlare con il rappresentante legale dell'impresa, Sergio Forte, il quale si è preso tutta la responsabilità della mancata partenza della corsa notturna: «Dispiace per quanto accaduto ai lavoratori commenta il rappresentante della Nolè- ma non vi erano le condizioni di sicurezza necessarie per lasciar proseguire il viaggio dei nostri pullman. Abbiamo fermato sia il mezzo che alle 2.50 parte da Nova Siri che quello delle 3.30 da Ferrandina perché sulla salita di Pomarico e il ponte Baita, nei pressi di Matera, c'erano delle enormi e perico-

Tute blu della Sata di Melfi

losissime lastre di ghiaccio formatesi dopo le nevicate di domenica. Per noi, prima di tutto, conta l'incolumità dei viaggiatori e degli autisti». «Da quello che sappiamo -spiega Giuseppe Giordano dell'Ugl metalmeccanici- noi si poteva tranquillamente transitare e pertanto non riusciamo a capire i motivi di questa scelta unilaterale da parte dell'azienda. Già in passato si sono verificati episodi simili, che ci hanno fatto perdere intere giornate di lavoro che ci vengono sottratte dalla busta paga, per non parlare poi delle condizioni in cui siamo costretti a viaggiare…». E per rivendicare un sacrosanto diritto, quello al lavoro sancito dall'articolo 1 del-

la Costituzione, undici operai si sono recati nella mattinata di ieri presso la locale Compagnia dei carabinieri a denunciare il titolare dell'impresa per interruzione di pubblico servizio: «Ci dispiace -continua il sindacalista spalleggiato da altri colleghi di lavoro- che anche le istituzioni alle quali ci siano rivolti siano insensibili e questo problema. Sia la Provincia di Matera che la Regione in passato hanno ricevuto nostre sollecitazioni, ma il disservizio continua con ripercussioni economiche facilmente immaginabili a fine mese. L'azienda automobilistica non ci riconosce queste giornate come ferie o come permessi giustificati, con strascichi che possono arrivare a provvedimenti disciplinari come l'assenza ingiustificata dal posto di lavoro e con tre giorni di sospensione dal lavoro con altre trattenute sullo stipendio». L'azienda di trasporti del materano ha inteso precisare che esiste un numero telefonico gratuito a disposizione dei clienti. «Sul nostro sito internet -conclude Forte- esiste da oltre un anno un numero verde al quale i viaggiatori possono chiedere informazioni. Già domenica sera al telefono spiegavamo che le corse sarebbero state sospese. Un pullman di altra compagnia era uscito fuori strada e non intendevamo fare la stessa fine. Comprendo la rabbia dei lavoratori ma non potevamo mettere a repentaglio l'incolumità di nessuno». Gabriele Elia Vittorio Laviano

Policoro, vince cinquemila euro con una scommessa da tre monete POLICORO - Con soli tre euro pun- che sarà distribuito nei prossimi tati un fortunato giocatore del cen- giorni dall'Aams, società che gestitro scommesse “Eurobet” di via sce i giochi per conto dello Stato, è Agrigento si è portato a casa quasi proprio quello di educare lo scom5.500 euro. La vincita si è verificata mettitore alla cultura del gioco sasabato scorso, quando lo scommet- no senza lambiccarsi troppo il certitore si è presentato per riscuotere vello sfociando poi in quello che gli la somma allietando la serata dei psicologici chiamano “dipendentanti avventori che ogni settimana za». E l'esempio lampante lo ha dato proprio l'avventore frequentano il dello scorso weekpunto scommesse end, che appena aralla ricerca di una rivato allo sportelvincita che non lo ha aperto il porcambia certamente tafogli e giocato la la vita, però aiuta a somma minima di vivere meglio. E sotre euro sulle seprattutto di questi guenti gare: vittoperiodi di vacche ria dell'Albinoleffe, magre appesantire dell'Avellino, Sasil portafogli con suolo, Livorno, Citqualche biglietto tadella, pareggio verde da 100 euro del Bari e X2 della non fa mai male. Triestina: «E la vinInfatti, è risaputo Una sala scommesse cita -raccontano i che sulle partite di calcio, tennis, basket o altri sport gestori Antonella e Angelo- poteva non ci si arricchisce come con il Su- essere doppia se il sistema non perEnalotto, nel senso che le vinci- avesse bloccato il biglietto, perché te non sono milionarie, però anche sforava i 10mila euro con il 2 della importi di piccola entità trasmetto- Triestina e non sono consentite vinno emozioni uniche, soprattutto cite oltre una certa somma. Così il quando si punta in maniera spen- giocatore ha dovuto optare per una sierata e senza troppi assilli di ar- doppia che di fatto ha abbassato il ricchirsi giocando. La ratio delle moltiplicatore della vincita». scommesse, come da vademecum ga.el.

Nova Siri La sfilata piena di colori ha completato un progetto di studio

Una grande aia di mascherine Bambini della “Mastro Geppetto” come tanti pulcini Nuova Asl del Materano, Policoro Labriola: «Bisogna rafforzare Pediatria e Pronto soccorso»

NOVA SIRI - Il freddo pungente non ha scoraggiato i tanti “pulcini” dell'asilo, della Scuola per l’infanzia paritaria e della Sezione Primavera “Mastro Geppetto” dell'associazione “Don Tommaso Latronico”, che domenica scorsa hanno animato una bellissima sfilata a tema in piazza Massimo Troisi. “A passeggio nel pollaio”, questo il tema della sfilata carnevalesca che, come da tradizione decennale ormai, ha visto protagonisti i 63 bambini della Mastro Geppetto, dai 3 mesi ai 5 anni, con le loro insegnanti infaticabili ed entusiaste. La sfilata, dalle ore 10.30 alle ore 11.30, è stata accompagnata da musiche allegre tipiche del nostro carnevale. Durante il percorso si sono uniti al vivace e coloratissimo “corteo giallo”, bambini in maschera e intere famiglie, che ben munite di video-foto-camere hanno immortalato i loro piccoli. Moltissimi di loro si sono fatti coinvolgere, proprio dai figli, nel canto e nel ballo e perchè no, qualche adulto ha

anche indossato maschere e parrucche. Gli abitanti del pollaio si sono riversati tutti in piazza Troisi dove, fino alle ore 13, quando ormai il tempo non ne poteva più di mantenersi calmo, i piccoli hanno espresso tutto il loro estro artistico, comico ed spressivo attraverso balletti, canti, barzellette e filastrocche, diligentemente preparate durante le attività curriculari della scuola e durante le attività ludico ricreative dell'asilo. «Il carnevale -ha commentato la coordinatrice didattica Luigina Valicenti- è una festa importante per i nostri bambini, è uno degli appuntamenti più attesi del nostro percorso educativo». La maestra Angela Toscano, sempre allegra e vestita in modo bizzarro, dice: «Io rappresento una contadina; i bambini hanno compreso, grazie adun percorso modulare intitolato “c'è di nuovo un'aia”, che esite un modo di vivere diffrente dal loro, e che una volta era il più caratterizzante la realtà locale,

I bambini della “Mastro Geppetto” a Nova Siri

quello dell'aia, della campagna». La psicologa dell'età evolutiva Rosa La Rocca, che segue le attività dei bambini della Sezione Primavera spiega come i piccoli allievi della Mastro Geppetto abbiano potuto sperimentare la vita dell'aia attraverso lo sviluppo della prima unità didattica consistente nella visita a una vera fattoria (la fattoria didattica di Montecorvino Pugliano in provincia di Salerno). Ed è comprensibile quanto siano rimaste impresse in loro le esperienze dirette con gli animali. «Immaginate che gioia quando si è proposto loro di vestirsi da pulcini spiega Anna Maria Pastore, educatrice del Nido- che

immediatamente hanno sparso la voce fino a che i nostri piccoli del nido, che sono in un'aula di fronte a quella della materna, lo sono venuti a sapere e si sono messi a urlare: anche io anche io!». La maestra Pina Toscano dell'Asilo Nido spiega con quale cura e non nasconde, con quale fatica, abbiano potuto portare a termine il progetto del carnevale e quanto sia stato importante l'apporto delle famiglie. «Tutti hanno partecipato affinchè la festa del carnevale riuscisse nel migliore dei modi», ha concluso la professoressa Anna Arpino, presidente “Associazione don Tommaso Latronico”. provinciamt@luedi.it

«LA nascita dell'Azienda sanitaria di Matera, (Asm), impone a noi amministratori pubblici del Materano una serena riflessione sul modello di gestione e sul sistema sanitario garantito dalle strutture esistenti». Lo ha dichiarato ieri l'assessore provinciale Franco Labriola, facendo una panoramica sulla situazione della sanità nel materano. «Enormi e importanti passi in avanti -evidenzia- sono stati fatti negli ultimi dieci anni. Un nuovo sistema sanitario, che limitasse l'esodo extraregionale, con la implementazione di servizi ottimali e prestazioni specialistiche variegate e distribuite sul territorio provinciale, non più servizi “duplicati” nei diversi presidi ospedalieri, ma nuovi servizi e prestazioni di eccellenza. Abbiamo, in questi anni, visto realizzarsi e concretizzarsi, importanti iniziative, dal nuovo ospedale di Matera, alla ristrutturazione ed all'ammodernamento degli ospedali di Policoro e Tinchi, ed alla nuova missione degli ospedali di Tricarico e Stigliano. Oggi -continua Labriola- oltre alla necessità di contenimento della spesa, è necessario prodursi in nuovi e importanti sforzi, mi limiterò per questo, a proporne alcuni: il reparto di Pediatria dell'ospedale di Policoro, va, necessariamente, rafforzato con personale medico e paramedico; dopo la chiusura del reparto di Tinchi, Policoro assume una valenza strategica per l'intero Metapontino e per molti paesi della vicina Calabria e della stessa provincia di Potenza. Per questo risultano molto pochi i posti letto garantiti. Va, inoltre, potenziato il ruolo del Pronto soccorso attivo dello stesso nosocomio per le stesse motivazioni strategiche. Altresì bisogna guardare a nuovi servizi per il comprensorio materano presso l'ospedale di Tinchi, infatti, inviterei a valutare la possibilità di un nuovo ed innovativo reparto di “Medicina nucleare”, oltre al necessario potenziamento del servizio di dialisi con il necessario aumento delle postazioni e di personale medico e paramedico. Questo -concludemi sento di sottoporre all'attenzione del direttore generale, Vito Gaudiano, che saprà sicuramente dare continuità all'attuazione delle linee stabilite dal Piano sanitario regionale, così come fecero i suoi predecessore». provinciamt@luedi.it


Sport 37

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Champions League A San Siro arriva il Manchester United, capitolini di scena a Londra contro l’Arsenal

Inter e Roma, notte di fuoco Mourinho: «Ce la faremo». Spalletti: «Loro sono veloci» APPIANO GENTILE – «Sono sicuro al 100% che possiamo farcela, abbiamo buone chances di arrivare alla finale. Com’è l’attesa? bisogna aspettare e magari ridere un po’ che fa bene a tutti». Prima di mettere piede a Milano, mentre ancora studiava l’italiano a Setubal, Josè Mourinho dell’Inter ha imparato tutto. Sa che quando arrivano gli ottavi di finale di Champions, quando il gioco in Europa si fa duro e senza possibilità di recuperi, da Appiano Gentile parte puntuale un’epidemia di fifa blu. Il virus è il ricordo dei tanti, puntuali, ripetuti naufragi della corazzata nerazzurra sugli scogli d’Europa, non importa se grandi come il Liverpool, medi come il Valencia, o piccoli come il Villareal. La ricetta del tecnico portoghese è quindi affidata a una medicina che si potrebbe definire “spavalderia contagiosa”. «La storia - va ripetendo Mourinho, quella interista, ma anche quella dei cugini rossoneri, il club più vincente del mondo - è per il museo. Io lavoro per il presente e per il futuro». Negli anni scorsi qui, più o meno finiva la corsa. Roberto Mancini, pur vincente in Italia, si fece battere dallo scoramento negli spogliatoi del Meazza dopo lo scontro coi Reds di Benitez. Ma Mourinho sa bene di essere arrivato proprio per quello, per correggere nei suoi giocatori il difetto di un’Inter piccola in Europa. «Non vedo ragione per non aver fiducia - dice - la squadra finora di fronte alle difficoltà ha fatto bene, non so da quando non battevamo Juve e Milan nello stesso campionato». In fondo il Manchester arriva al momento giusto: con i nerazzurri lanciatissimi. Curata la testa, acquisite tutte le certezze, per la Champions restano - importanti - i dettagli. Quelli che secondo lui hanno determinato l’eliminazione contro il Valencia e il Liverpool. Mourinho non fa pretattica, snocciola tutta la formazione - che è la solita col 4-4-2 a rombo, Ibrahimovic e Adriano davanti, Maicon e Santon, Cambiasso, Zanetti, Muntari e Stankovic, e si riserva solo un “particolare”, anzi due, i due centrali difensivi. Perché in ogni caso, il tecnico portoghese ha rispetto per il Manchester e per uno bravo come Fergusson, anche se lo score degli scontri diretti gli è ampiamente favorevole. E quindi terrà conto delle caratteristiche degli avversari. Se i Red Devils si affideranno ai velocisti e al contropiede dovrebbero giocare Cordoba e Chivu e in panchina Rivas e Materazzi. «In ogni caso cambieranno più loro che noi. Hanno quattro attaccanti bravi come Berbatov, Rooney, Ronaldo e Tevez ma non possono farli giocare tutti insieme. Loro hanno grande qualità nei giocatori ma noi sicuramente non ne abbiamo di me-

Battuta la Samp: 4-1

La Juventus si aggiudica il torneo di Viareggio

QUI MANCHESTER

QUI ARSENAL

Ferguson in emergenza Sei gli assenti per Wenger MILANO – Emergenza difesa. Non bastasse la qualità dell’Inter e del suo allenatore e la prospettiva di giocare in un una bolgia nerazzurra, sir Alex Ferguson deve fare i conti con l’infermeria, almeno per quanto riguarda il pacchetto arretrato. Senza Vidic squalificato e i vari Neville, Brown e Rafael infortunati, il manager scozzese ha portato a Milano anche John O’Shea e Jonny Evans ma nessuno dei due è al 100%, anzi. Sir Alex spera di recuperarne almeno uno dei due, ma dovrà aspettare fino all’ultimo per sciogliere le riserve. «Le opzioni sono: panico, oppure far giocare Berbatov terzino», ha scherzato il manager del Manchester United nella conferenza stampa della vigilia.

no». A Capitan Zanetti, unico superstite dell’Inter eliminata dal Manchester nella Champions edizione 98/99, potrebbe toccare il compito speciale di guardare da vicino Cristiano Ronaldo. «Il pallone d’oro - dice - è un giocatore che può fare la differenza. Sarà importante che tutta la squadra non lasci spazi al loro contropiede e poi sarà l’Inter a fare la sua partita. Io sono fiducioso perché questa sfida arri-

va in un gran momento per noi. Rispetto per il Manchester, non certo paura». E mentre San Siro saluterà l’ingresso in campo di Inter e Manchester, a Londra la Roma proverà a sfatare il tabù inglese giocando contro l’Arsenal. Luciano Spalletti non si fida della squadra di Wenger, che, a detta del tecnico toscano, può contare su «un gruppo di calciatori forse un po’ giovani ma di alta qualità le parole del tecnico gialloros-

LONDRA – «La Roma non giocherà per lo 0-0». Questa la previsione di Arsene Wenger, tecnico dell’Arsenal, alla vigilia della sfida Champions contro i giallorossi di Luciano Spalletti. «Credo che la Roma non giocherà una partita all’italiana, cercando di attaccare perché sanno che un gol in trasferta darebbe loro buone opportunità di qualificazione», le parole di Wenger, che dovrà fare a meno di numerosi titolari, tra i quali gli attaccanti Eduardo e Emmanuel Adebayor, e i centrocampisti Theo Walcott, Cesc Fabregas e Abou Diaby. Indisponibile anche il neo-acquisto Andry Arshavin, già utilizzato in Europa dall’Emirates stadium. «Dovremo essere inappuntabili in difesa e segnare almeno un gol», chiude Wenger.

so durante la conferenza stampa della vigilia - E’ un club che sa trasmettere quello che deve essere l’atteggiamento di chi indossa questa maglia, il loro progetto è quello di prendere giocatori di prospettiva, di talento ma che siano in grado di esibire la personalità necessaria per giocare partite importanti». Nemmeno il fatto che l’Arsenal sia reduce da tre 0-0 di fila illude Spalletti: «Ho visto l’ultima partita (contro il Sun-

derland, ndr), ha giocato per dieci undicesimi la formazione che scenderà in campo domani (oggi, ndr) e ho visto un Arsenal in condizione, con individualità importanti». E con Juan vicino al forfait, Spalletti ribadisce di avere fiducia in chi potrebbe sostituirlo, sia Loria o Diamoutene, e punta all’impresa perché «vogliamo consolidare la nostra crescita, quello che è il calcio che stiamo cercando di esibire».

VIAREGGIO – Finale a senso unico del Viareggio Cup. La Juventus non è mai stata impegnata dalla Sampdoria, che alla vigilia era la favorita. Il 4-1 finale parla chiaro. Un buon segnale per il club che ha scelto la via dei talenti fatti in casa, da Giovinco a Marchisio e De Ceglie, protagonisti della Juve che aveva vinto l’ultima volta a Viareggio, nel 2005; e che nella squadra vincitrice oggi si ritrova un altro Giovinco, il fratello Giuseppe, e tante speranze. Oltre alla soddisfazione di poter contare sul capocannoniere del torneo, Daud, con otto reti. E dire che il tecnico bianconero Maddaloni aveva dovuto rinunciare a due pedine importanti come Rossi e Tiago, e solo nel finale c’era stato spazio per Ekdal e Rossi che erano acciaccati. Ma la partita si è subito messa bene per i bianconeri. Dopo 13’ sono passati in vantaggio con un’autorete di Perazzo che ha deviato alle spalle di Fiorillo un pallone indirizzato da Daud. Il raddoppio al 38’ con Immobile che, sfruttando un assist di D’Elia, ha deviato il pallone in porta con il corpo. La ripresa è cominciata con la terza rete della Juve di Daud al volo, che, con questo, ha totalizzato otto reti diventando capocannoniere del torneo ed eguagliando Giacomo Banchelli che nel 1992 con la maglia della Fiorentina aveva segnato lo stesso numero di reti. Solo nel finale c’è stato il gol della Samp al 42’ con Di Leva che ha sfruttato la deviazione della barriera su una punizione dal limite. Nei minuti di recupero è giunta anche la quarta rete bianconera con Immobile. Alla fine applausi dalla tribuna anche del ct della nazionale, Marcello Lippi.


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Sport

Martedì 24 febbraio 2009

TOP 11

Pochi i giocatori di sostanza. Il tridente di Indiani è da sogno

Il turno della qualità NON CI SONO mediani autentici e nemmeno esterni di centrocampo puri. Mancano equilibri e sostanza, capacità di contenimento e forza difensiva. Messa così in campo soffrirebbe terribilmente ad ogni sortita avversaria, ma avrebbe così tanta qualità e talento da poter gestire il possesso palla per novanta minuti interi, da poter “sfondare” con risorse offensive supersoniche. È la dream team ed il confine tra sogno e realtà è sottile, quasi invisibile. I fenomeni, quando illuminati e decisivi, vanno premiati: poco importa se “confinati” a centrocampo, un po' soffocati in schemi costituiti soltanto per ragioni logistiche. C'è così tanta grazia, c'è così tanta potenza negli ultimi sedici metri da rendere forzato l'arretramento sulla dei centrocampisti dei funamboli Schetter (match winner nel derby di Caserta contro il Marcianise) e De Paula (mattatore e doppiettista a Sorrento), gli unici due della numerosa schiera di attaccanti risolutori che nella realtà saprebbero davvero adattarsi e sacrificarsi in mansioni di copertura: in fondo Schetter, genio della Cavese, nasce come terzino, cresce come esterno d'attacco, gioca attualmente da rifinitore ed ha spesso agito perfino da interno di mediana; e lo stesso talento brasiliano che trascina il Foligno vivendo la sua miglior stagione realizzativa ha trascorsi da tornante; e per una volta possono accettare l'arretramento pur di guadagnarsi l'ingresso nella top 11. E non restarne ai margini come capita invece

al devastante Basso oppure al “terribile” tandem Concas-Perna, che abbatte la corazzata Benevento e rigenera la classifica della Ternana. Guadagnano entrambi un sette pieno di va-

lutazione, non sufficiente tuttavia per salire sullo stesso gradino dei tre attaccanti “titolari” Mazzeo, Simon e Di Gennaro. Il centravanti salernitano rende magico il ritorno in panchi-

na di Giovanni Pagliari ed in un sol colpo spazza via tutti gli incubi offensivi del Perugia (un solo gol nelle prime cinque giornate di ritorno) realizzando una doppietta preziosa e dando il via alla goleada biancorossa contro il Potenza. Due le perle incastonate anche da Lucas Simon, il talento argentino che risolleva il Pescara mettendo nuovamente il Taranto nei guai. Punto di riferimento dell'attacco il gigante Francesco Di Gennaro, semplicemente mostruoso a Pagani: il Gallipoli fa una fatica tremenda a costruire gioco e ci pensa l'ariete napoletano a rendere magnifica anche una domenica di calcio “dimesso” con un'incornata da applausi (che vale il primo gradino del podio nella classifica cannonieri,da condividere col compagno Ginestra e con Clemente del Benevento) e con l'assist che propizia il gol del raddoppio. Firmato da Russo: centrocampista di qualità, votato all'attacco, chiamato a far coppia con Anaclerio, metronomo della Cavese. Nessuno dei due ha caratteristiche da incontrista ed il centrocampo già avvalorato da Schetter e De Paula diventa l'epicentro della classe cristallina. Perfino la difesa ha poca sostanza con Zoppetti e Morleo, che completano la triade con Farina della Cavese, unico centrale di ruolo sistemato a protezione di Benassi. Non ci sono mediani autentici, difensori statici, esterni di centrocampo puri: è la giornata del talento e dell'anarchia tattica. Filippo Zenna

TOP 11

Media alta anche per Perna dell’Aversa

Zotti e Memmo in gol per il team di Petrelli UN BUNKER tiene a galla le sorti del campionato. Galleggiano ancora Gela e Catanzaro, lo fanno dansosi di gomito nel contemplare la capolista arenatasi sul campo della Val di Sangro. Le due pretendenti al trono (occupato saldamente dal Cosenza) benedicono il sigillo di Memmo. Il primo s'è fatto trovare pronto nell'unica occasione capitatagli tra i piedi; il secondo ha messo anche di più dei due guanti a disposizione per rendere possibile il miracolo dei tre punti. Cosenza battuto, chi ci avrebbe scommesso? Qualcosa l'aveva puntata Petrelli: in settimana aveva visto i suoi caricati ed ha rischiato la giocata. Ci sperava il Catanzaro, eterno secondo grazie allo spunto di Iannelli. Come del resto lo stesso Gela (Unniemi e Franciel per regolare la Scafatese). Marcia spedita per l'Andria che vince con la Vibonese (ancora Cavaliere) e blinda il quinto posto in classifica. Entusiasmo da vendere poco più in là: brinda il Noicattaro con

Zotti e Rana. Brinda anche il Cassino che ringrazia Giannone per il ritorno al successo dopo oltre tre mesi. Giornata feriale per i portieri. Non può accodarsi al resto della categoria Ameltonis, di fronte aveva il Cosenza e non poteva concederselo. Si concede invece una giornata densa di emozioni Fiorini. L'Isoa Liri ne ha beccati due dal Noicattaro; potevano essere di più se non fosse per la giornata di grazia del portiere. Di medesimo stato di grazia gode proprio la compagine di Sciannimanico (sette punti in tre partite). Sicuri in difesa, Lucioni e Lollini hanno lasciato briciole ai diretti avversari; devastanti dalla cintola in su, dove Zotti ha giganteggiato con il suo tocco morbido. Completa il terzetto in difesa Panini dell'Aversa Normanna, moto perpetuo della destra nella vittoria dell'Aversa Normanna sul Pescina. Torna alla vittoria il Cassino di Patania, non lo faceva da oltre tre mesi. Protagonisti della rinascita Giannone,

autentico trascinatore del centrocampo, e Menzgour (al suo primo gol con la maglia del Cassino). Al suo fianco trova spazio il talento di Zotti (seconda rete col Noicattaro) mentre sulle corsie laterali Franzese dell'Aversa Normanna, rete da manuale su assist di Marasco, ed Unniemi del Gela garantiscono la giusta spinta. In avanti la parte del leone la fa Massimo Perna dell'Aversa Normanna che entra nella ripresa e nel giro di otto minuti risolve la partita contro il Pescina. Fari puntati anche sul marocchino Menzgour del Cassino che, in splendida progressione, apre le danze nel due a zero all'Igea Viruts. Tra i due però fa capolino Memmo della Val di Sangro. Il suo acuto, a metà ripresa, di fatto alimenta le speranze di Catnzaro e Gela. Il Cosenza è caduto di nuovo, non accadeva da qattro mesi; allora ci pensò Battisti del Gela, ora l'esperto attaccante in dote all'organico di Petrelli. Andrea Buonaiuto

Dalle stelle alle stalle: il Benevento BENEVENTO - Un punto nelle ultime tre partite, dal sogno del sorpasso ad un distacco pressoché incolmabile dalla vetta. Maledetta sosta. Prima che il campionato si fermasse il Benevento viaggiava col vento in poppa, quattro vittorie di fila, il primato del Gallipoli a portata di mano, appena un punto più su. In tre settimane le aspirazioni della strega si sono sgretolate come un castello di carte: pari a Pagani, poi due sconfitte di fila, in casa col Crotone, domenica a Terni. Troppo per una

squadra che vuole la B. La società non ha gradito, l'amministratore delegato Ciro Vigorito, presente al Liberati, ha avuto parole di fuoco verso i giocatori giallorossi: “Devono avere rispetto per tifosi e società, non è possibile vedere in campo gente che non dà il massimo fino alla fine”. Il primo provvedimento è giunto praticamente al novantesimo della gara in Umbria: tutti in ritiro, subito, annullato ogni permesso. “Non è una punizione, sia chiaro - hanno fatto sapere dalla società - ma la squadra ha smarrito degli equilibri dopo la sosta ed è necessario che li ritrovi”. Domenica sera il Benevento ha fatto tappa a Telese Terme, Gran Hotel, ieri ha ripreso subito la preparazione negli impianti della struttura telesina. Da oggi si trasferirà all'Hotel Lemi a Ponte e vi rimarrà per tutta la settimana, utilizzando lo stadio “Ocone” della cittadina sannita. Ma cosa è accaduto alla squadra che aveva fatto sperare di poter contendere al Gallipoli la promozione diretta fino alla fine? “La squadra deve imparare a gestire ogni situazione che le si propone, con calma e determinazione. A Terni abbiamo sbagliato passaggi semplici, concedendo il predominio del centrocampo ai nostri avversari. Dopo tante belle prestazioni non è possibile vedere

una squadra così brutta. Il fatto è che non si può essere fuoriclasse solo quando c'è da firmare il contratto”. Non concede attenuanti Ciro Vigorito, anche se l'influenza ha giocato brutti scherzi alla vigilia della partenza per Terni: Soda ha dovuto fare a meno di Gigi Castaldo e Peppe Statella, oltre che di Max Cejas, che scontava un turno di squalifica. Le assenze alla fine si sono avvertite, ma l'amministratore delegato non ne vuol sentir parlare: “In ogni caso quelli che sono scesi in campo avrebbero dovuto dare di più”. Soda allarga le braccia, l'unico antidodo alla crisi è tuffarsi nel lavoro: “Ho un gruppo forte e composto da gente seria, dobbiamo solo lavorare di più per esprimere al meglio tutte le nostre potenzialità. Contro la Ternana avremmo potuto fare di più. Avremmo meritato di passare in vantaggio, invece siamo andati sotto. E dover inseguire ci ha abbattuti”. La delusione è palpabile anche nelle parole del tecnico giallorosso: “Capisco la dirigenza e i tifosi, purtroppo non siamo stati capaci di mettere il pallone in rete. Avevamo voglia di tornare a casa con i tre punti, ma non sempre le cose vanno come si vuole. La verità è che dovremo imparare ad essere più cinici”. Daniele Sauchelli


Sport 39 Pullman e auto danneggiati al rientro da Perugia. Striscione di protesta Martedì 24 febbraio 2009

Potenza umiliato e aggredito La società chiude il Viviani e si cuce la bocca

Una crisi che va oltre il campo continua dalla prima brutto fatto di recente e cercare gli stimoli adatti ad evitare l’ultimo posto. Motivazioni, quindi, stimoli, ma soprattutto dignità: quella che dovrebbe spingere tutti, indistintamente, a rialzare la testa e a prendere coscienza dell’effettiva possibilità (e volontà) di tirarsi fuori da questa bruttissima situazione. Clima acuito dal pesantissimo 4-0 di Perugia, sia pure figlio, come dice Arleo, di un solo tiro in porta e dall’aggressione notturna al pullman. Ma per tornare solo al risultato del campo, il passivo mette nuovamente in risalto tutto quello che non sta funzionando. Potremmo partire dall’aspetto puramente tecnico e ribadire quella che è una nostra convinzione: il Potenza, con questo organico, non può permettersi un atteggiamento offensivo su tutti i campi. Tre trequartisti dietro una punta o, peggio un centrocampo a quattro con tre attaccanti finora non ha portato a niente, specie in trasferta: il Potenza non fa gol lontano dal Viviani da oltre 400 minuti. Peggio se si pensa che ha segnato in trasferta tre volte, di cui due (Cozzolino e Cammarota) a Lanciano, a settembre, e una, inutilmente, contro il Pescara con Nolè. E’ arrivato il momento in cui anche Arleo deve rivedere le sue scelte. Ferma restando una ulteriore convinzione: le defezioni di elementi di primo piano per questa squadra, come possono essere considerati Di Bella, Cozzolino, Sabatino, il miglior Berretti, o Nolè, pesano eccome. La qualcosa, evidentemente, vuol dire che il Potenza non ha una rosa all’altezza della situazione, anche per quanto concerne i sostituti di qualche titolare comunque sopravvalutato. E qui entra in ballo anche la responsabilità della società che ha operato decisamente male nel mercato di riparazione: al Potenza serviva un centrocampista che sapesse giocare al calcio e non è arrivato, occorreva un attaccante fisicamente forte e non è arrivato, ma soprattutto era indispensabile trovare un leader (Ametrano, De Cesare, Cecere, dove siete?) e non è stato cercato, infine era fondamentale sfoltire in altro modo una rosa costruita in maniera improvvisata in estate e non è stato fatto. A tal proposito, e il collegamento non è casuale, è diventata di punto in bianco difficilissima la gestione dello spogliatoio. Subito dopo la sfida con

il Lanciano la società ha sparato a zero su un gruppo di “zavorre”, testualmente definite da Postiglione, delle quali solo in parte si è riuscito a liberare, ferma restando una definizione assai blanda del “caso-Cozzolino”. Uno di quelli che aveva tirato la carretta in tempi di vacche ancora più magre e che se l’è legata al dito. Ci sono state esclusioni e reintegri, ma la situazione è rimasta esplosiva dal punto di vista dei rapporti all’interno del gruppo. Ne è prova evidente il litigio tra Cuomo e Nolè, che ha portato, stando alle nostre informazioni, alla mancata convocazione dell’attaccante, rimasto a casa ufficialmente per un’infiammazione alla bocca. Ne viene di conseguenza che lo stesso lavoro dell’allenatore non può procedere in maniera serena se chi deve recepire le sue direttive non lo segue con tranquillità o, peggio, non ne approva le scelte. E la società, come perla ulteriore, che fa? Impone il silenzio stampa e chiude le porte ai pensionati che assistono agli allenamenti al Viviani, come se fosse questo il rimedio di tutti i mali. In riferimento ad Arleo, non vorremmo che proprio colui il quale era stato indicato come il motivatore per eccellenza, in un simile contesto, abbia perso lo stimolo a tirar fuori il sangue dalle rape, quasi rassegnato e travolto dagli eventi. La sua gestione non ha ancora portato frutti: scrivevamo una decina di giorni fa di una media punti assai bassa, nonostante buone prestazioni e consensi generali. Da qualche tempo sono spariti anche quelli. Inevitabile che l’intera situazione, che ha anche altre motivazioni (come il rapporto assolutamente conflittuale del proprietario con il tessuto cittadino), ha generato l’assoluto disamore di Potenza per le sorti della squadra. Emblematiche le cifre relative alle presenze allo stadio, ridottesi in media di 1000 spettatori a partita (da 2456 a 1488, stando alle cifre della Lega), con una riduzione del 39%, ovviamente, in termini di incassi, ma particolari anche le reazioni (quasi esasperate) dei tifosi che hanno perso il “dominio” sul Viviani, non più il fortino inespugnabile che faceva diventare leoni anche le pecore. Insomma: il 4-0 di Perugia è solo l’emblema numerico di una crisi più generale. Eppure, sulla carta, il Potenza non è retrocesso: per evitarlo anche a giugno bisognerà attrezzarsi in fretta. Alfonso Pecoraro

TANTO per lasciare il segno di dissenso, incivile, al punteggio umiliante di Perugia. Al rientro a Potenza, il pullman del Potenza è stato fatto oggetto di un’aggressione da parte di un considerevole numero di “pseudo tifosi”, come li ha definiti la società rossoblù che ha raccontato l’accaduto in una nota stampa. Calci, qualche pietra, una manovra abbastanza pericolosa da parte dell’autista per evitare qualcuno che era capitato dinanzi al mezzo, ma poi anche la constatazione che l’opera di danneggiamento a carico dei tesserati rossoblù non si era conclusa con l’agguato perpetrato quando il torpedone, intorno alle 23.30 di domenica, ha fatto rientro allo stadio: diverse autovetture di dirigenti e calciatori, parcheggiate all’interno dell’impianto, hanno subito danni. Una “punizione” esagerata, assai particolare, che non ha nulla che vedere con lo sport, ma anche il segno tangibile, ma non per questo condivisibile nei modi, che a qualcuno le sorti di questa squadra interessano. C’è però maniera più civile e più idonea di manifestare il proprio dissenso, senza per questo infrangere le più basilari norme del vivere civile e la legge. La Questura sta sentendo gli abitanti della zona e qualche supporter per ricostruire l’accadimento. Prendendo, ovviamente, le distanze da quello che è accaduto, il Potenza ha deciso di intraprendere la strada più comoda, la solita: quella del silenzio stampa e quella degli allenamenti a porte chiuse. Decisione comunicata attraverso una lunghissima nota nella quale lo staff dirigenziale potentino ha ribadito l’intenzione di “fare quadrato”. “Sono atteggiamenti che denunciamo pubblicamente come inammissibili e di una portata di tale gravità da non poter lasciare assolutamente indifferente una comunità civile e non solo quella sportiva”, scrive il Potenza che si dice anche pronto “a qualsiasi intelligente e costruttivo confronto e disponibile ad accettare ogni civile contestazione”. L’impegno sportivo, comunque è confermato. Anzi, il Potenza smentisce anche le ipotesi di scollamento societario. “Atteggiamenti violenti - dicono dalla società - che non portano alcun vantaggio al Potenza e che sicuramente finiscono con il complicare la situazione”. La richiesta della società è chiara: l’ap-

L’eloquente stendardo appeso sulle grate dello stadio Viviani

pello è rivolto a stringersi attorno al club, manifestando amore e buon senso perchè “il Potenza è un bene prezioso e che va salvato”. CONTESTAZIONE La delusione per la pesante debacle di Perugia è stata comunque manifestata in maniera più pittoresca, rispetto a un attacco notturno, con un manifesto che raffiguriamo nella foto qui in alto. Porte chiuse, quindi, anche per evitare prevedibili contestazioni al gruppo che riprenderà oggi la preparazione e che avrà bisogno certamente di un clima di serenità e tranquillità. Fermo restando che tutte le manifestazioni di unità di intenti e di coesione del gruppo restano fini a se stessi se poi il risultato del campo è come quello di Perugia. A maggior ragione quindi, a mente fredda, approfittando anche dei consigli che porta la notte, è certo che Giuseppe Postiglione (sentito telefonicamente anche Pellegrino, assente in Umbria per motivi personali) abbia cercato le spiegazioni a una debacle che, dopo i primi

47 minuti di gioco, sembrava assolutamente impossibile. Il proprietario ha visionato più volte il dvd della gara e, probabilmente, non ha cavato un ragno dal buco. E se si è confrontato con Arleo dopo Arezzo, mettendone in discussione la posizione, figurarsi se non lo ha fatto anche ieri, pur con tutte le attenuanti del caso. Il contatto proseguirà in questi giorni nei quali sarà necessaria ancor più forte la presenza del dirigente allo stadio e nel gruppo. Per il resto, lo scrivevamo anche nella nostra edizione di ieri, l’impresa resta difficile. Non impossibile, ma difficile. Al di là di tutto quello che, in un certo senso, ha “giustificato” il più pesante ko in C1 da 36 anni a questa parte, le risposte devono essere date sul campo e in termini di risultati immediati. Il Potenza nei prossimi 180’ si gioca la stagione: d’ora in poi, ed è certamente il pensiero di Postiglione, si tenteranno tutte le strade per raggiungere la salvezza. al.pe.

Seconda La classifica del Melfi resta buona

Pro e contro di un rinvio E' stato un danno non giocare o meglio non aver rischiato su di un campo inevitabilmente pesante ? Questo è il dilemma che anima le discussioni tra i tifosi del Melfi, che si dividono tra chi avrebbe preferito giocare anche per approfittare di un Manfredonia privo di Romano e Patti squalificati, e chi invece sostiene che è stato meglio il rinvio con la possibilità di rigiocare in condizioni ideali. Premesso che il Valerio era ricoperto di neve, e dunque impraticabile, entrambe le teorie hanno motivi di fondamento. Giocare domenica avrebbe significato incontrare un Manfredonia privo di due titolari e non ancora pienamente allineato ai nuovi dettami del tecnico Mancano, subentrato a metà settimana. Inoltre non bisogna dimenticare, che il Melfi era reduce da quattro vittorie consecutive e sulla carta si presentava come la compagine più in forma del torneo. Però il calcio è imprevedibile e nessuno può sostenere con certezza che con il Manfredonia, seppur privo di Patti e Romano, sarebbe stata una salutare passeggiata di salute. A tal proposito proprio Mancano ha ricordato come, sovente il

Il Melfi si allena sotto la neve (Mattiacci)

cambio tecnico provochi una scossa positiva ed una inevitabile voglia di mettersi in mostra. Dunque assai presumibile che il Melfi avrebbe incontrato un Manfredonia determinato e disposto a vendere cara la pelle. Semmai come dato incontrovertibile, vi è il fatto che attualmente il Melfi può contare su tutto l'organico a

disposizione ed appare davvero attraversare un momento felice a livello di condizione, fisica e psicologica. Tutte armi che torneranno utili ad Avezzano sul campo del Pescina, domenica prossima, nell'ottica di un match in cui si deve cercare di non interrompere la striscia utile. " Ci attendono ora due trasferte, rimarca Palumbo.

La classifica è molto corta e seppur al cospetto di un avversario temibile, vogliamo ottenere punti preziosi in chiave salvezza". Traguardo che resta alla portata dei gialloverdi, anche se come ha sottolineato Palumbo, la graduatoria risulta maledettamente corta. Dal Barletta e dalla Scafatese a quota 28, fino al Manfredonia a 19 con una partita in meno, vi sono ben nove squadre in nove punti. Davvero un calderone incredibile, in cui tutto può accadere. Se il campionato finisse oggi, in virtù dello scontro diretto con l'Aversa, il Melfi sarebbe salvo, ma il cammino resta irto di difficoltà. Gli exploit della stessa Aversa e della Val di Sangro con il Cosenza, fanno intendere chiaramente che in questo girone di ritorno ci sarà da sudare e lottare per l'ottenimento dell'obiettivo salvezza. Il Melfi seppur al confronto con due squadre quotate, non può permettersi il lusso di tornare a casa a mani vuote dalla doppia trasferta che lo attende. D'altronde finora a questo campionato è mancato proprio un colpaccio con una delle grandi. Iniziare dal Pescina, non sarebbe male. Emilio Fidanzio


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Martedì 24 febbraio 2009

I numeri del girone H Play off a una sola lunghezza per i legrei di Carannante

Febbraio da incorniciare per il Bacoli IN attesa dei recuperi, il Brindisi si isola sempre più in vetta alla graduatoria. Il Pomigliano pareggia; il Pianura invece no e raggiunge la Nocerina al secondo posto, in attesa dello scontro diretto. Febbraio da incorniciare per il Bacoli: i playoff sono ad una sola lunghezza. Il Matera si accontenta e la Turris lo scavalca. Angri ancora sconfitto: è crisi. Questi, in estrema sintesi i fatti salienti della ventitreesima giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare sei vittorie, due esterne e tre pareggi. I gol sono stati 16, di cui 10 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e soltanto 6 da quelle che hanno viaggiato. Complessivamente, nelle 205 partite sinora disputate

(ne mancano due all'appello (Francavilla Br-Brindisi e Nocerina Pianura), sono state realizzate 500 reti, contro le 520 della scorsa stagione. Anche nella ventitreesima giornata del campionato 2007/08 le vittorie furono sei (3 in trasferta). I gol furono 20. Bacoli, Brindisi, Francavilla Pz e Turris hanno vinto entrambe le sfide, rispettivamente, contro Grottaglie, Nocerina, Cilento e Venafro. Il Brindisi? Chi lo ferma più! In attesa di recuperare il derby del salento contro il Francavilla Br, la capolista si è portata a +12 dalle più immediate inseguitrici, che tra l'altro devono recuperare lo scontro diretto, a undici giornate dal termine del torneo. Intanto, la Nocerina ha rimediato la quarta sconfitta

esterna consecutiva; mentre il Pianura ha centrato il decimo risultato utile consecutivo (7 vittorie e 3 pareggi) mantenendo il medesimo ruolino di marcia della prima della classe. Il Pomigliano che non vince in trasferta dal 30 novembre 2008 (Nocerina-Pomigliano 2 a 6), resta al quarto posto, inseguito dalla Turris che, dopo cinque giornate, si è riaffacciato in zona playoff. Per il Bacoli, che aveva concluso il girone d'andata ai margini della zona playout, un febbraio da incorniciare: tre vittorie su altrettanti incontri. Il 2009, sinora, non ha portato bene all'Angri che ha conquistato soltanto tre pareggi. In coda alla graduatoria, detto dell'Angri, il solo Sant'Antonio Abate è riuscito a

non perdere. Un pareggio casalingo che non ha fatto molto classifica, ma sicuramente morale. Il Venafro ha rimediato la quinta sconfitta consecutiva e il Bitonto, che in trasferta ha vinto una sola volta, ha conquistato ad Ischia un punto per restare in quota. Tra le tre rappresentanti di Basilicata, il Matera, dopo tre vittorie casalinghe di seguito, si è dovuto accontentare di un punto contro il Pomigliano che in trasferta non ha, sinora, brillato più di tanto (3 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte). Bene il Francavilla che ha centrato la quinta vittoria interna consecutiva. Per il Genzano, invece, nulla da fare sul campo della vice capolista Pianura. Adolfo Sarra

Il Pomigliano non è sembrato imbattibile. Con la Turris Chisena squalificato

Matera, paure da vincere Situazione di classifica che si è complicata DALLA paura di vincere di Fasano a quella di perdere di domenica scorsa contro il Pomigliano. Il Matera non gioca da Matera e scivola nel gruppone delle squadre che ambiscono ai play off. Sciupata l’occcasione di portare il Pomigliano a meno quattro, cosa che avrebbe riaperto i giochi per un secondo posto abbordabile negli spareggi di fine campionato. Infatti, Nocerina e Pianura sembrano già regine che attendono le rispettive avversarie e il Pomigliano pareggiando a Matera ha consolidato la terza posizione. L’ultima utile è occupata dalla Turris a quota 35, a cui mirano ben sette concorrenti. E domenica al Liguori è quasi una finale per il Matera che potrebbe scivolare a cinque punti da questo traguardo in caso di sconfitta. Conseguenza di un pareggio non digerito perchè l’avversario non è sembrato irresistibile. Ha vinto la paura di perdere stavolta. Dopo la paura di vincere a Fasano dopo il gol di Acampora, domenica c’è stata una mancanza di spregiudicatezza che fa meditare sull’aspetto mentale attuale della squadra. Comunque si tratta di paura. E non c’è da stare allegri per questo dato che è emerso. Servirebbe tutt’altro per riacquistare pubblico e fiducia nei propri mezzi

Antonio Chisena in azione

che non possono essersi di colpo volatizzati. Il Matera baldanzoso e sicuro di inizio stagione è ormai un ricordo, ma alcuni tifosi non sono riusciti ancora a metabolizzare una metamorfosi che nelle due gare ha assunto una dimensione preoccupante. Matera partito a inizio campionato con propositi di fare un solo boccone di tutte le altre concorrenti, trasformatosi ora in squadra che teme qualsiasi avversario. Il Pomigliano non è sembrato un avversario imbattibile,

anzi. Finora l’unica squadra che ha veramente impressionato è il Brindisi. Eppure il Matera gli ha tenuto testa per quasi tutta la gara. In casa biancazzurra c’è aria di rendere difficile qualsiasi match. Per conquistare un obiettivo bisogna crederci. Forse tecnico e squadra non ci credono più? Probabilmente non è così, ma è chiaro che il momento non è dei migliori. L’organico è composto da gente esperta e in buona parte proveniente da categoria superiore ed è questo

dato che contrasta con una paura che va bandita al più presto. Se si ha paura di confrontarsi con Fasano e Pomigliano, quando ci sarà da giocare a Brindisi cosa accadrà? Questa la domanda che ieri turbava l’ambiente della tifoseria biancazzurra. Anche perchè a Torre del Greco non saranno certo rose e fiori. Almeno stavolta c’è consapevolezza di andare a giocarsi uno spareggio play off al Liguori. Foglia Manzillo conosce bene l’ambiente per aver allenato dall’altra parte (come si usa dire a Torre del Greco parlando di Torre Annunziata). Oggi alla ripresa degli allenamenti ci sarà l’analisi del momento e della prestazione contro il Pomigliano. Intanto contro la Turris non ci sarà Antonio Chisena perchè diffidato e ammonito dall’arbitro Susanna Vitulano che non è stata all’altezza della collega di quindici giorni prima con l’Angri: Silvia Spinellli di Roma. Per domenica non ci saranno dubbi e sostituzioni scontate a Chisena dopo un’ora. Potrebbe essere anche l’ora di osare qualcosa in più con un’altra punta a fianco di Albano. Magari Magliocco, giocatore che il pubblico materano attendeva di vedere in campo magari dando respiro ad un Albano stanco e provato. Renato Carpentieri

Regala amarezza la giornataccia del portiere Borrelli che ha penalizzato i compagni

Genzano, una sconfitta preventivabile GENZANO DI LUCANIA - Lo Sporting torna da Pianura con zero punti e il morale a pezzi. I ragazzi di Mister Pirone, infatti, dopo la sconfitta di domenica sentono la necessità di un pronta risposta dopo l'immeritato ko in terra campana. In effetti, dopo venticinque minuti di dominio bianco rosso, a passare in vantaggio sono stati i campani grazie alle rete messa a segno da Ianniello. Più che una prodezza del centrocampista del Pianura, il gol è causa di una grave disattenzione dell'estremo difensore lucano, Borrelli, incappato in una giornata decisamente storta. In effetti, due minuti dopo, lo stesso Borrelli, è stato protagonista della seconda disattenzione consecutiva che è costato il doppio (e decisivo) vantaggio dei padroni di casa. Sotto di due reti dopo un inizio di gara travolgente, lo Sporting Genzano ha provato a rientrare in partita ma i campani hanno saputo gestire la si-

tuazione e portare a casa i tre punti. I complimenti del fine gara fanno onore ma per conquistare la salvezza servono risultati e punti. Domenica scorsa, i bianco rossi alto bradanici hanno fatto vedere buoni numeri mettendo in difficoltà i secondi della classe. Domenica prossima, secondo impegno terribile per la compagine lucana che farà visita alla Nocerina. Ancora una trasferta, ancora in terra campana ma questa volta lo Sporting spera in un risultato diverso da quello maturato due giorni fa. Ancora espulsioni in casa Sporting: al 33' st in effetti, Masturzo veniva ammonito per la seconda volta e, quindi, costretto ad abbandonare il campo anzitempo. A 10' dal termine anche Mister Pirone è stato allontanato dal Signor Loni che ha preferito far accomodare fuori l'allenatore lucano per le vivaci proteste per errori arbitrali, alcune volte grossolani. La prestazione dai ragazzi genzane-

si è stata, comunque, discreta. Impagliazzo sta piano piano trovando la miglior condizione; la traversa centrata nel secondo tempo gli nega la soddisfazione del Murano e Compierchio entrano in partita sfiorando la rete in più di un'occasione ma la fortuna non è stata dalla loro parte. Bacio Terracino, Masturzo, Rega e Trifone non hanno brillato per prestazione e costanza. Borrelli è incappato in una giornata decisamente no subendo due reti al limite della credibilità. Fiscina, Papagni, Autiero, Buonocore e Salbini hanno onorato la gara sino al triplice fischio finale cercando in tutti i modi di riprendere una gara sfuggita di mano solo per 3 minuti. La sconfitta col Pianura, però, era già stata messa in preventivo e ora le attenzioni si spostano alla prossima difficilissima sfida ancora contro una big. Lo Sporting continua l'inseguimento alla salvezza. Rocco De Rosa

Contro il Fasano salto di qualità

Francavilla, tutto è possibile

Del Prete in azione con l’Angri (www.lasiritide.it)

FRANCAVILLA – Una vittoria quella ottenuta ai danni dell’Angri che ha regalato ai sinnici un iniezione di fiducia per il proseguo del campionato. I tre punti, se pur sofferti, contro un avversario che ha badato soprattutto a non scoprirsi più di tanto, sono stati il frutto della caparbietà e della voglia di arrivare al novantesimo con la vittoria in pugno. «Soddisfatto dei tre punti – commenta Ranko Lazic – un po’ meno per come li abbiamo conquistati, rischiando un po’ troppo, perché non siamo stati bravi a chiudere il match mantenendolo in bilico fino ai minuti di recupero dove poi abbiamo realizzato il 2-0». Ricordiamo che il Francavilla dopo il vantaggio ottenuto ad inizio di ripresa con Del Prete, ha cercato anche se in modo approssimativo, di chiudere il match a proprio favore. Rete del definitivo 2-0 che è giunta nei minuti di recupero con l’ attaccante Zagaria subentrato nel secondo tempo. «Ci voleva il riscatto – dice Lazic – dopo la sconfitta di Bitonto e ci siamo riusciti, in modo da poter muovere la classifica in vista di una salvezza che resta il nostro principale obiettivo stagionale. A mio avviso – continua –

abbiamo giocato meglio nel primo tempo, sbagliando diverse occasioni da rete». Infatti i sinnici, hanno creato molte più occasione nei primi quarantacinque minuti di gioco, anche se non sfruttandole a dovere. E adesso domenica prossima difficile trasferta in casa del Fasano, che occupa la stessa posizione di classifica dei rossoblu. «Archiviata questa vittoria – prosegue il serbo – dobbiamo pensare già al prossimo impegno, una gara delicata e da affrontare con la massima concentrazione. Noi siamo capaci – conclude – di fare delle belle vittorie e poi di incappare in delle gare dove siamo irriconoscibili, per questo chiedo ai miei ragazzi, di tenere alta la concentrazione e di lavorare al massimo delle proprie forze in settimana». Una gara quindi, che si annuncia molto delicata, contro un avversario che è reduce dal pareggio esterno contro il Sant’Antonio Abate. In casa sinnica si comincia a metabolizzare le possibilità di trasformare un campionato all’insegna dell’incostanza in un torneo da ricordare tra i più prolifici in termini di soddisfazioni, perchè battendo il Fasano si schiuderebbero le porte dei play off. Claudio Sole


Sport

Martedì 24 febbraio 2009

41

Nocerina battuta ed ora è un +12 che ha il sapore di C2

Brindisi, ormai è fatta di RENATO CARPENTIERI

Il PUNTO

Il Fatto

LE PAGELLE DELLE 18 SQUADRE LA NOCERINA cade a Brindisi e dice addio definitivamente al primo posto. La formazione molossa, infatti, con questa sconfitta è precipitata a dodici punti di distacco dalla vetta. Decisiva per i pugliesi la rete di Galetti nei minuti finali di gara che condanna i rossoneri che sono raggiunti al secondo posto dal sorprendente Pianura che ha regolato lo Sporting Genzano per 2-0 con le reti tutte nella prima frazione di gioco. Non ne approfitta, invece, il Pomigliano che si blocca sul campo del Matera e pareggia per 00. Sorride la Sibilla che supera di misura il Grottaglie, Coquin e Pastore portano avanti i flegrei di due reti, inutile nel finale il gol di De Angelis. Pari a reti bianche anche per l’Ischia in casa contro il Bitonto, mentre, la Turris vince a Venafro e si porta al quinto posto in clasifica, l’ultimo che vale i play off. Importante vittoria del Francavilla Fontana di Francioso a Vallo della Lucania contro il Gelbison, squadra che sta giocando un campionato a tre con Sant’Antonio Abate e Venafro nel quale due andranno giù direttamente ( e in questop i molisani sono candidati principe) in Eccellenza e l’altra si giocherà tutte lòe chance ai play out. A proposito del Francavila Fontana, il blitz gli ha consentito di staccare il Bitonto di quattro punti e il Grottaglie di sei, ovvero la soglia che vale i play out. Angri in crisi dopo l’ennesima sconfitta, rimediata stavolta a Francavilla sul Sinni. La panchina di Sandro Erra non sembra barcollare ancora, anche perchè l’organico a sua disposizione non è certo dei migliori. Sette squadre per il traguardo play off ed è chiaro che tutto questo regala al campionato una prevedibilità minore, visto che tutte sono in lizza per qualcosa.

ANGRI

Ancora un flop. molte assenze ma è crisi e Erra rischia. BACOLI

Giallo sul gol di Coquin, ma è vittoria play off col Grottaglie BRINDISI

Vale una fetta di C2 il sigillo di Galetti che piega la Nocerina BITONTO

Un punto che vale come una vittoria, conquistato lontano dal Degli Ulivi FASANO

Un altro risultato positivo da non buttare via facilmente.

FRANCAVILLA F. Blitz che allontana le streghe e riapre speranze di play off. FRANCAVILLA S.

Importante affermazione e punti che fanno sognare. GELBISON

Un flop inatteso, ora i play out sono sempre più complicati. GROTTAGLIE

Ancora uno stop esterno, immeritato ma c’è ed è pesante,

5

MATERA

Fallisce l’occasione per rilanciare in chiave play off. NOCERINA

7

S’inchina al Brindisi e viene agganciata dal Pianura. PIANURA

8,5

Soffre ma vince e quello conta nel calcio da sempre. POMIGLIANO

6,5

Porta via un punto da Matera in uno scontro diretto play off.

S.GENZANO

6,5

Poco da fare, ma è stato penalizzato da un Borrelli da incubo

S. ANTONIO

7,5

Frenato a domicilio dal Fasanbo, ma muove la classifica.

TURRIS

7

Vittoria brillante a casa dell’ex Vitaglione. E’ quinta

US. ISCHIA

5

Brutta frenata in casa e viene risucchiata dalle concorrenti.

VENAFRO

5

Sembra la sconfitta che segna la resa e l’addio alla serie D.

Per la Nocerina c’è stata una partita giocata alla grande

5,5 5 7 6 5 5,5 7,5 5,5 4

GRANDISSIMA gioia per la squadra biancazzura che festeggia come se avesse già conquistato la promozione in C2 , segno di grande convinzione nei loro mezzi, 12 punti di vantaggio sulle seconde (Nocerina e Pianura) confermano che l’11 di Silva è la squadra piu’ forte ma senza abbassare la guardia. Coach Silva è molto contento della prestazione dei suoi «Grande prestazione dei ragazzi che hanno lottato per 94 minuti, adesso abbiamo la possibilita’ di ruotare i giocatori e far giocare chi ha giocato meno , 12 punti sono tanti ma il campionato non finisce oggi, voglio che diano il massimo fino alla fine». Il collega, Pastore, allenatore della Nocerina, è soddisfatto della prestazione delle sua squadra e sottolinea i meriti del brindisi. «Complimenti al Brindisi ha dimostrato ancora di essere una grandissima squadra e di meritare la promozione diretta, ma sottolineo l’impegno dei miei ragazzi che hanno lottato e dato il meglio di se, il Brindisi ha 12 punti di vantaggio eppure nel calcio nulla è impossibile. Eravamo consapevoli anche prima di questa gara che dobbiamo giocarci i playoff e mercoledì ci spetta un’altra grande gara con il Pianura, sono fiducioso». Non nascondono tutta la gioia invece il presidente Barretta felicissimo dopo la vittoria : «Sono contentissimo della prova di forza dei ragazzi. Hanno dimostrato di meritare la promozione, a questo punto a 12 lunghezze sulla seconda il campionato lo possiamo perdere solo noi, siamo fiduciosi. Ora abbiamo due trasferte consecutive, non dobbiamo abbassare la concentrazione».

TOP E FLOP DELLA VENTITREESIMA GIORNATA

P TO

P TO

P O L F

P TO

P FLO

P TO

P O L F

FLO

P


42

Sport Venetucci: “Una vittoria dedicata alla memoria del papà di Viggiano”

Martedì 24 Febbraio 2009

Il Picerno risorge in casa Bernabei, Tripaldi e Viggiano stendono il Deportivo IL TABELLINO PICERNO ‘81 DEPORTIVO M.

3 0

PICERNO ’81: Bezsmertnyy, Passavanti, Marchese, Cocina, Fortunato, Bernabei, Tomasillo, Corrado, Tripaldi, Viggiano, Laurino. In panchina: Capace, Giuzio, Giannattasio, Merola, Carella, Lettieri, Cerone. Allenatore: Catalano. DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Potenza, Scarciolla, Di Chio, Andriulli, Venezio, Panico, Petrozza, Montemurro, Cifarelli, Spano, Magistero. In panchina: Ventrelli, Montesano, Pistoia. Allenatore: Martino. MARCATORI: 28’ pt Bernabei, 6’ st Tripaldi, 10’ st Viggiano. PICERNO – Il freddo non ferma il Picerno ’81 di Tonio Catalano che conquista sul proprio terreno di gioco, uno dei pochi in sintetico nella nostra regione, tre

punti preziosi contro una diretta concorrente alla salvezza. E’ stata una vittoria fortemente voluta da tutta la società del Picerno, giocatori, tecnico e dirigenti, giunta dopo una settimana segnata dal dolore che ha colpito Viggiano per la scomparsa prematura del padre e che ancora col dolore nel cuore non ha voluto mancare a questo incontro segnando anche un goal festeggiato con un abbraccio caloroso da tutti i compagni e dal mister. Ritornando alla gara c’è da dire che la partita offre nei due tempi un monologo dei padroni di casa che lascia al Deportivo Montescaglioso un solo tiro in porta su calcio di punizione. La cronaca. Si parte e già dopo cinque minuti c’è la prima azione da gol: spunto di Tripaldi in area, tiro a fil di palo. Al 7’ Viaggiano serve Laurino, che sferra un tiro di poco a lato. Al 10’ tiro di Tripaldi, palla che scheggia la traversa. Al 15’ un calcio di punizione di Montemurro è parato a terra da Bezsmertnyy. Al 18’ tiro di Corrado, respinge Potenza ed è pronto Laurino a spingerla in porta, ma

l’arbitro annulla per presunto fuorigioco. Al 28’ nuovo calcio di punizione per il Picerno, se ne incarica della battuta Bernabei che con un perfetto diagonale trafigge Potenza. E’ il gol che sblocca il risultato. Al 33’ Laurino serve Tomasillo che a volo sfiora il palo. Al 36’ ci prova Laurino dalla distanza che impegna Potenza, bravo con un volo plastico a deviare in angolo. Il primo tempo si chiude con i locali in vantaggio per uno a zero. La ripresa si apre col Picerno sempre all’attacco tanto che si capisce che la squadra di Tonio Catalano vuol chiudere presto l’incontro. Al 6’ è Bezsmertnyy che con un lancio lungo pesca Tripaldi che con un gran destro sigla il secondo goal. Al 10’ Tripaldi smarca Viggiano che sigla il 3 a 0. Partita chiusa. Al 23’ è Corrado che dalla distanza coglie la traversa. Al 32’ il Picerno sfiora la quarta marcatura con Tripaldi. A fine gara Rocco Venetucci presidente del Picerno ha sottolineato che questa vittoria “è interamente dedicata alla memoria del papà di Viggiano”.

I Donvito-boys a segno con Acquasanta, Giasi e Miglionico

Allievi

CLASSIFICA

PADRE MINOZZI** 20ª GIORNATA INVICTA MATERA INVICTA MATERA – BELLA CALCIO 9 - 0 DEDALO* VARISIUS – DEDALO 3 - 3 SANTAMARIA PICERNO ’81 – DEP. MONTESCAGLIOSO 3 - 0 PADRE MINOZZI – DON BOSCO merc. VULTUR RIONERO** LAURIA – AS MELFI 3 - 6 BELLA CALCIO* SANTAMARIA – POLCIORO 2000 rinviata ASSOPOTENZA* ASSOPOTENZA – SPORTING GENZANO rinviata SP. GENZANO** PRO MURESE – VULTUR RIONERO 1 - 0 VARISIUS SPORT PROSSIMO TURNO POLICORO 2000** SPORTING GENZANO – PICERNO ‘81 PICERNO ’81* POLICORO 2000 – DEDALO LAURIA** VULTUR RIONERO – INVICTA MATERA D.MONTESCAGLI.* BELLA CALCIO – AC LAURIA DON BOSCO* AS MELFI – PADRE MINOZZI PRO MURESE* DEP. MONTESCAGLIOSO – PRO MURESE DON BOSCO – VARISIUS MELFI fuori classifica SANTAMARIA - ASSOPOTENZA

47 50 34 29 28 27 27 26 19 17 16 13 13 13 13 44

* gare in meno

Per i padroni di casa le reti sono di Labanca, Reale e Olivieri

Varisius, gol a fiocchi Al Melfi il set col Lauria Parità e sei gol nella gara con la Dedalo Pesce: “Un risultato che ci penalizza molto” IL TABELLINO VARISIUS DEDALO

IL TABELLINO 3 3

VARISIUS: Festa, Paterno, Pietracito, Giasi, Cifarelli, Campanella, Bianchini, Matera Marcosano, Sacco, Acquasanta, Ricciari. In panchina: Vizziello, Cappiello, Locapo, Scarciolla, Miglionico, Buono, Fabiano. Allenatore: Donvito. DEDALO: Guglielmi, Carlucci, Gerardi, Scarano, Sabatino, Sabato, Maiorino, Cammarota, Lorusso, Lapelosa, Albanese. In panchina: Santarsiero, E. Scarano, Ostuni, Rosato, Sarr, Campanella, Zahri. Allenatore: Cavasoli. ARBITRO: Petrosino di Matera MARCATORI: 1’ pt Acquasanta, 7’ pt Carlucci, 12’ pt Lapelosa, 30’ pt Giasi, 3’ st Miglionico, 6’ st Albanese. MATERA – Nella città dei Sassi non c’è neve, ma un gran freddo e a tratti una pioggia mista a neve che di certo non aiuta i giovani calciatori in campo. Forse proprio la bassa temperatura spinge gli atleti di tutte e due le squadre a darsi da fare e in ottanta minuti non ci si annoia. La cronaca. Il Varisius parte subito bene contro la più quotata avversaria, al primo affondo di Matera Marcosano sulla destra, palla messa al centro e rete di Acquasanta che anticipa tutti e con un tocco sotto rete mette la palla alle spalle di Guglielmi. La Dedalo non ci sta e da squadra esperta com’è reagisce immediatamente al passivo. Bell’azione del reparto offensivo, Carlucci si inserisce bene alle

AC LAURIA AS MELFI

Il Varisius

Pietracito (Varisius)

spalle di Pietracito e da posizione angolata infila sul palo opposto Festa. La partita è subito vibrante ed emozionante grazie alle due formazioni che provano in continuazione a superarsi. Al 12’ Lapelosa porta avanti i suoi, recupera palla su cross di Albanese e da pochi passi dal portiere lo supera con un tiro angolato. Il Varisius, non ci sta a perdere e prova a riequilibrare le sorti, puntando sulle scorribande di Matera Marcosano e Pietracito. La Dedalo dal canto suo cerca di contenere gli avanti del Varisius, Sacco è tenuto bene dal suo avversario, Acquasanta ci prova ma è troppo distante dall’area. Dopo diversi tentativi, arriva il pareggio al 30’: corner di Pietracito, in piena area saltano portiere e difensore che non prendono la

palla, che resta a terra senza che nessuno si accorga dove sia, Giasi è il primo a vederla e di prima intenzione la scaglia sotto la traversa regalando il pari. Il primo tempo, ricco di emozioni e gol, si chiude con il risultato in parità. Nella ripresa il Varisius entra più guardingo, ma dopo le prime schermaglie passa nuovamente in vantaggio. Al 3’ tiro deviato di Ricciardi, la palla s’inarca, sta per intervenire il portiere ma si fionda Miglionico che di testa devia in gol. Il vantaggio nero-verde dura poco, infatti, al 6’ da una distrazione in difesa la palla giunge ad Albanese che stoppa e tira a due passi da Festa, che si oppone una prima volta, ma al secondo tentativo Albanese centra la rete e pareggia. Le due formazioni tentano nuovamente di superarsi, ma senza scoprirsi più di tanto, sfruttando gli errori o i calci piazzati. Nei minuti finali il Varisius ha l’opportunità con una punizione dal limite di portare a casa i tre punti, ma l’esecuzione di Matera Marcosano è respinta dalla barriera. Alla fine giusto pareggio tra le due squadre, che hanno regalato tante emozioni e sei gol al poco pubblico infreddolito presente.

3 6

AC LAURIA: Agrello, F. Brandi, Gugliotti, Pesce, Rocco, G. Brandi, Reale, Cozzi, Olivieri, Labanca, Borrello. In panchina: Perciante, Dolce, E. Russo, G. Russo, Armentano. Allenatore: Pesce. AS MELFI: Basso, Bozza, Zoppi, Boccomino, Brescia, Mannarelli, Pennacchio, Tummillo, Rescigno, Votta, Rosa. In panchina: Finiguerra, Montanarella. Allenatore: Alberti. MARCATORI: 21’ pt e 34’ st Riscigno, 30’ pt Labanca (rig.), 37’ pt e 40’ st Votta, 10’ st Reale, 18’ st Bozza, 28’ st Olivieri, 38’ Tummillo (rig.).

LAURIA – “Posso tranquillamente affermare, nonostante la sconfitta, che è stata una gara ricca di buoni spunti individuali e belle manovre corali, reti e buon ritmo da entrambe le compagini”. Questo il commento di Ambrogio Pesce, allenatore del Lauria subito dopo la gara con il Melfi che inizia una fase di studio che dura venti minuti, poi, l’equilibrio viene rotto al 21’ quando il Melfi passa in vantaggio con Riscigno, lesto a sfruttare un grosso errore della difesa locale, e a pochi passi dalla linea di porta non deve far altro che spingere la palla in rete. Il Lauria prova subito a raddrizzare il risultato; il più pericoloso dei locali è Olivieri che va alla conclusione due volte in pochi

Votta (As Melfi)

Finiguerra (As Melfi)

minuti, ma nella prima circostanza il tiro è troppo debole, mentre il secondo tiro, che giunge dopo una bella incursione di Reale, è deviato in angolo da un difensore sulla linea di porta. Il Melfi non sta a guardare, attua belle ripartenze con buoni fraseggi, senza creare grossi problemi ad Agrello. Al 30’ Labanca su calcio di rigore, concesso per atterramento di Olivieri, pareggia i conti. Al 37’ il risultato cambia e a portarsi in vantaggio sono gli ospiti grazie a Votta che chiude il primo tempo a favore dei ragazzi di mister Alberti. La seconda frazione di gioco è caratterizzata da bel gioco, da manovre articolate, buoni ritmi e grande fair play. Al 10’ il Lauria si riporta in parità: Reale dall’altezza del dischetto del rigore insacca alle spalle di Basso. La gara ricomincia con un 2 – 2 che dura otto minuti, infatti, al 18’ il Melfi va di nuovo a segno: su una respinta corta del portiere, la sfera si impenna, colpo di testa di un difensore lauriota, che diventa un assist per Bozza, che da due passi dalla linea di porta di testa mette in rete. Il Lauria non

ci sta, la squadra di Ambrogio Pesce riparte a testa bassa e sfiora la rete con Olivieri, che da fuori area lascia partire un bel tiro, palo pieno a portiere battuto. Al 28’ ancora parità e questa volta l’autore della rete è Olivieri, il quale dopo tanti tentativi trova la rete su azione di calcio d’angolo, abile ad anticipare i difensori ospiti sul primo palo e deviare la palla in rete. A sei minuti dalla fine il Melfi “mette la quarta” e si riporta “sopra” con Riscigno. Il Lauria nella foga di riportare in parità le sorti della gara offre il fianco agli ospiti che in contropiede sfruttano gli ampi spazi a loro disposizione e al 38’ allungano grazie alla trasformazione di un calcio di rigore da parte di Tummillo. A tempo scaduto Votta realizza la sua doppietta personale con un tiro che sorprende Agrello. Ambrogio Pesce dice: “Il risultato penalizza i miei ragazzi, però mi ritengo soddisfatto in quanto ho visto la squadra reattiva, e questo fa ben sperare per il prosieguo del campionato sempre più impegnativo per la permanenza nella competizione regionale”.


Sport 43 Triplette per Maragno, Leccese, una rete su rigore, e Manieri Martedì 24 Febbraio 2009

Invicta Matera, sei esagerata La capolista annienta il Bella segnando ben nove volte Decisivo un penalty di Carlo Pirolo

IL TABELLINO INVICTA MATERA BELLA CALCIO

La Pro Murese va

9 0

INVICTA MATERA: Cifarelli, Chieco, Pavese, Smaldone, Debellis, Visaggi, Volpe, Manieri, Leccese, Maragno, Pietracito. In panchina: Moliterni, Ricciulli, Giordano, Nicoletti, Digilio, Sabatiello, Galante. Allenatore: Fontana. BELLA CALCIO: Remollino, Zanfino, Donno, Facella, Campanella, Pagliuca, Maresca, Parisi, Golia, Remollino, Mupo. In panchina: Cantatari, Nigro, Murano, Parisi. Allenatore: Del Pino. MARCATORI: 10’ pt e 27’ pt Maragno, 20’ pt (rig.), 3’ st e 23’ st Leccese, 35’ pt e 38’ pt e 33’ st Manieri. MATERA – Doveva essere una gara dal pronostico non così scontato ed invece si è rivelata come la più brutta giornata del Bella Calcio, affondata a Matera dalla corazzata Invicta. La cronaca. Nei primi minuti di gioco è il Bella a portarsi pericolosamente alla conclusione a rete grazie a Remollino imbeccato da Mupo lesto ad approfittare di una leggerezza difensiva dei bianco-azzurri. Questa conclusione del numero 10 ospite resterà l’unico vero pericolo corso dall’Invicta

IL TABELLINO PRO MURESE VULTUR RIONERO Chieco (Invicta Matera)

nell’arco di tutta la partita. Al 10’ i materani si portano in vantaggio con Maragno, lesto a ribadire in rete un assist di Leccese. La seconda marcatura arriva al 20’ grazie ad un calcio di rigore assegnato per atterramento di Manieri e realizzata dal bravo Leccese. Al 27’ i bianco-azzurri triplicano grazie ancora all’ottimo Maragno che scorge fuori dai pali l’estremo difensore ospite e con una parabola velenosa, lo trafigge dalla lunga distanza. Al 35’ l’Invicta cola il poker grazie a Manieri che salta come birilli una serie di avversari e da due passi trafigge l’incolpevole Remollino. Al 38’ è ancora Manieri ad andare a segno, ma gran parte del merito è da attribuire a Leccese che con un colpo di tacco lo smarca a tu per tu con il portiere superato abilmente in uscita con un piacevole pallonetto. Il primo

Pavese (Invicta Matera)

Maragno (Invicta Matera)

tempo si chiude con il risultato di 5 – 0 per la squadra di Michele Fontana. La seconda frazione di gioco si apre così come si era conclusa la prima e i bianco-azzurri ci mettono solo tre minuti per incrementare il proprio bottino grazie a Leccese che si

Ricciulli (Invicta Matera)

disimpegna bene in area di rigore e dopo aver saltato in diretto marcatore trafigge per la sesta volta il portiere ospite. Al 12’ i ragazzi cari al presidente Giovanni Martulli si portano sul 7- 0 grazie ad una punizione dal limite dell’area battuta “a giro” sulla barriera in maniera magistrale da capitan Pietracito. L’ottava segnatura arriva al 23’ con Leccese, per lui è tripletta, che ribadisce in rete da due passi un traversone dall’out destro. Al 33’ è la volta di Manieri siglare la tripletta personale ma anche la nona ed ultima marcatura che è senz’altro la più bella delle reti messe a segno dalla capolista: Manieri si scatena e dopo un’ubriacante azione personale iniziata dalla trequarti ospite conclude a rete con un tiro scagliato dai 25 metri che si insacca nel sette alla sinistra dell’incolpevole portiere ospite.

1 0

PRO MURESE: Muro, Petruzziello, Ercolani, Lisanti, Repole, Turico, Farenga, Chiaravalle, Pirolo, Ruvo, Tretola. In panchina: Pepe, Rota, Rendina I, Barbiero, Pacella, Rendina II. Allenatore: Russo. VULTUR RIONERO: Tomasulo, Cloroformio I, Filidoro, Lamorte, Rosiello, Di Palma, Romaniello, Cassese, C. Parisi, Callimo, Calice. In panchina: Cloroformio II, Di Lorenzo, Cavallo, Di Sabato, Finelli, Di Pietro, Silvestri. Allenatore: Leggieri. MARCATORE: 8’ pt Pirolo (rig.). MURO LUCANO – Il risultato a sorpresa di questa settimana è certamente quello che viene fuori dal campo di Muro Lucano dove ad aggiudicarsi l’intera posta in palio, in barba ai pronostici, è stata la formazione locale allenata da Rocco Russo. Un gol di Carlo Pirolo dagli undici metri, dopo otto minuti di gioco,

Gara di recupero - Gli ionici in rete con Scarci

Campionato Provinciale Allievi

Policoro, un altro stop

Poker del Campagna al forte FC Matera

Il team di Finamore battuto dal Varisius IL TABELLINO POLICORO 2000 VARISIUS

1 2

POLICORO 2000: Labriola, Francolino, Macculi, Fagnano, Galotto, Affuso, Manolio, Maiellaro, Scarci, Rondinelli, Donadio. Allenatore: Finamore. VARISIUS: Festa, Paterno, Cifarelli, Giasi, Buono, Campanella, Matera Marcosano, Locapo, Sacco, Fabiano, Bianchini. Allenatore: Donvito. MARCATORI: 20’ pt Scarci, 27’ pt Fabiano, 38’ st Locapo (rig.). POLICORO – Nel “posticipo” di mercoledì Policoro 2000 e Varisus Sport si affrontano su di un campo reso un acquitrino dalle abbondanti piogge cadute nella mattinata. Per il primo tempo però, la gara risulta piacevole. Dall'inizio è il Policoro che conduce il gioco, pressando gli ospiti nella loro metà campo. Sono però gli ospiti ad aver la prima occasione. All’8', sugli sviluppi di un calcio piazzato, Locapo lasciato inspiegabilmente solo al centro dell'area, calcia alle stelle. Rispondono i padroni di casa con Donadio al 10', che imbeccato da un ottimo Maiellaro, s’invola verso il portiere ospite; a tu per tu con il numero 1 materano, spara alto sulla traversa. Al 20', Rondinelli

viene atterrato al limite dell'area, va sulla palla Scarci, che infila in rete con la complicità del portiere. 1 0. Il Policoro continua a pressare gli avversari nella loro metà campo. Al 27' però, Manolio, nonostante il campo sia un pantano, si avventura in un dribbling pericoloso nella sua metà campo. La palla si ferma e favorisce la ripartenza di Fabiano. L'esterno di casa quindi, commette il più classico dei falli tattici, quasi all'altezza della panchina ospite. Punizione con traversone che cade sul secondo palo, dove Fabiano, lasciato ancora inspiegabilmente da solo si vede colpire dalla palla che carambola in porta. 1 -1. Il Policoro non ci sta e riparte a pressare gli avversari, ma il terreno di gioco comincia ad essere pesantissimo. Al 35', Scarci serve Rondinelli in profondità, sponda per Donadio che si accentra; la palla viene allontanata fuori area da un difensore ospite; Fagnano quindi si avventa sulla sfera calciando di prima intenzione e mandando la palla a lambire il palo alla sinistra di Festa. Al 38' Maiellaro, autore di un’ottima prova, indugia con la palla nella metà campo avversaria, contrastato si vede portar via la sfera, che viene servita a Sacco; l'attaccante ospite da oltre 40 metri, calcia verso la porta di Labriola senza grandi pretese; la palla viene intercettata con il petto da Affuso, che nel tentativo di stopparla se la fa cadere

sul braccio. L'arbitro ravvisando la volontarietà del gesto, fischia il calcio di rigore per gli ospiti. Locapo si porta sul dischetto e spiazza Labriola. 2 - 1. Il secondo tempo vede il Policoro ad attaccare disordinatamente su di un terreno al limite della praticabilità; il Varisius invece attende nella sua metà campo respingendo con ordine le sortite dei padroni di casa. Nei minuti di recupero, Maiellaro imbecca alla perfezione Donadio lanciato a rete; l'attaccante viene messo già da tergo. Calcio di rigore. Va sulla palla Affuso che però si fa parare la conclusione. il risultato resta sul 1 - 2. Al termine Antonio Finamore, allenatore del Policoro 2000, ci rilasciava la seguente dichiarazione: “Sono soddisfatto della prova dei miei ragazzi. Sono cresciuti sul piano atletico e della determinazione. Ci rimane un pò di sfortuna, ma passerà. Perdiamo una gara per due calci piazzati scaturiti da nostri errori di disimpegno. Nelle prossime gare cercheremo di fare un pò più di attenzione. Per il resto l'occasione per riprendere la gara ce l'abbiamo avuta, ma evidentemente doveva andare così, Un ottimo viatico per riflettere sugli errori e insistere sulle tante cose buone realizzate in campo. Il Varisius, perlopiù composto da ragazzi classe ‘93, mi ha impressionato per l'ordine in campo. Complimenti al team materano, come al solito attento ai suoi talenti.”

B. Di Biase (Real P. Campagna)

Moro (Real P. Campagna)

Mianulli (Real P. Campagna)

Fischetti (Real P. Campagna)

BERNALDA - Continua la marcia trionfale degli allievi provinciali del Real Peppino Campagna allenati sapientemente dal duo formato da Bernardino e Salvatore Di Biase e dopo la vittoriosa gara contro lo Sporting Tricarico, bttuto in trasfgerta con il punteggio di 8 – 2, i tre punti sono arrivati in casa contro il forte FC Matera di mister Stasolla. Il primo tempo è stato

tutto di marca materana, con gli ospiti che ha sciorinano belle trame di gioco con Schiuma e Farella che mettono in difficoltà la difesa locale. Dopo alcune occasioni mancate, i materani vanno in vantaggio con Chietera. La prima parte di gara finisce con il Peppino Campagna sotto di un gol. Nella ripresa è tutta un’altra storia perché il duo Di Biase butta nella mischia

Pirolo (Pro Murese)

decide questa gara che nel primo tempo è stata più equilibrata con i padroni di casa che dopo essere passati in vantaggio hanno potuto anche utilizzare l’arma del contropiede. I locali hanno giocato meglio rispetto agli avversari la prima parte di gara che però, nonostante alcune buone occasioni, si è chiusa con un minimo vantaggio per i ragazzi di mister Russo che nella ripresa hanno sofferto il ritorno dei rioneresi che hanno esercitato un forcing continuo. La pressione ospite non ha prodotto effetti se non qualche brivido a Mauro Muro che a fine gara è stato l’autentico protagonista del match salvano la sua porta da quello che sembrava essere un gol sicuro. Una bella parata che vale una vittoria insperata e fortemente voluta da un gruppo che vuole iniziare con questo successo la sua ascesa verso la salvezza.

IL TABELLINO REAL P. CAMAPGNA 4 FC MATERA 1 REAL PEPPINO CAMPAGNA: R. Gallitelli, Galante, Buttiglione, M. Catapano, D’Amelio, Fischetti, Tedesco, Pioggia, Mianulli, Leone, A. Ferri. In panchina: Moro, M. Gallitelli, Zaza, Iannuzziello. Allenatori: B. Di Biase-S. Di Biase. FC MATERA: Galante, Cones, Montemurro, Contini, Fattore, Iacovone, Farella, Martino, Nicois, Schiuma, F. Chietera. In panchina: S. Chietera, Daniello. Allenatore: Stasolla. ARBITRO: Buongiorno di Policoro. MARCATORI: 17’ pt Martino, 5’ st e 15’ st M. Gallitelli, 20’ st e 28’ st Tedesco. Moro e Mario Gallitelli, presi in prestito dalla categoria Giovanissimi, e ben presto le cose cambiano. Al 5’ Gallitelli sguscia sulla sua sinistra, supera l’avversario e sferra il suo sinistro che si infila sulla destra dell’incolpevole Galante. Continua l’arrembaggio del Peppino Campagna, Mianulli dà la carica ai suoi con Pioggia e Tedesco bravi a spaziare sulle fasce di competenza. Al 15’ Moro serve Mario Gallitelli che con destrezza entra in area e con precisione infila per la seconda volta Galante. L’ FC Matera sparisce dalla scena e abbozza senza esito qualche reazione spenta sul nascere dalla difesa bernaldese in questa gara impeccabile con Galante, Buttiglione e D’Amelio. I padroni di casa dominano e al 20’ e al 28’ con Tedesco segnano i due gol che fanno lievitare il punteggio sul 4 – 0 finale.


44

Sport Un solo punto separa la squadra di Leo Albano dalla prima posizione

Martedì 24 Febbraio 2009

Asso, una buona giornata Battuto lo Scanzano grazie alle reti di Forte e Petraglia IL TABELLINO AS SCANZANO ASSOPOTENZA

CLASSIFICA 0 2

AS SCANZANO: Salvi, G. Lerose, Ciaglia, Quintani, Cuccarese, Taranto, Balducci, M. Lerose, Frammartino, Camardi, Florio. In panchina: Faillace. Allenatore: Lerose. ASSOPOTENZA: Di Pasquale, Iannielli, Martinelli, Lucia, Patrone, Ferreira, Forte, Russillo, Palazzo, Petraglia, Foscolo. In panchina: Genovese, Di Nella, Laurino, De Carlo, Lancellotti, D’Andrea, Scelzo. Allenatore: Albano. MARCATORI: 10’ pt Forte, 14’ st Petraglia. SCANZANO – Ride. L’Assopotenza ride. La squadra di Leo Albano è ad un punto dalla vetta grazie alla vittoria sullo Scanzano dopo una gara caratterizzata dal forte vento e dal terreno sconnesso e durissimo. Ma veniamo alla gara; spinti

20ª GIORNATA

Iannielli (Assopotenza)

Ferreira (Assopotenza)

dal vento sono gli ospiti che giocano prevalentemente nella metà campo locale, al 10’ è Forte lanciato sulla destra, non avendo alternative, calcia verso la porta difesa dall’ottimo Salvi, ma ad un metro dalla facile presa, il pallone prende una buca e beffa il portiere. Al 20’ la risposta dei locali: è Frammartino che triangola con Florio, salta un avversario ma viene atterrato in piena area di rigore; i locali invocano il calcio di rigore che il direttore di gara non conce-

de. Nel secondo tempo sono i locali ad avere il vento alle spalle, ma vengono ben neutralizzati dalla forte difesa ospite. Al 14’ su un cross dalla destra di Iannelli, il portiere Salvi blocca ma non trattiene e sul pallone, che cade sulla linea di porta, è Petraglia a segnare il più facile dei gol. La gara si conclude qui perchè i potentini non concedono nulla e alla fine ottengono quello che volevano; i tre punti e l’avvicinamento alla vetta.

Al Policoro 2000 non basta Modarelli

Doppio D’Andrea l’Aviglianese è ok IL TABELLINO POLICORO 2000 AVIGLIANESE

1 2

POLICORO 2000: Lofranco, Castronuovo, Magno, Spagnolo, Fortunato, Guida, Montemurro, Laita, Antonucci, Modarelli, Dattoli. In panchina: Lillo, Tamburrino, Lucarelli, Leone, Fornaro, Gallicchio. Allenatore: Leone. AVIGLIANESE: Masi, A. Vaccaro, Telesca I, Romano, Nardiello, Ferrara, Messina, Salvatore, D'Andrea, Margiotta, Telesca II. In panchina: Della Croce, R. Vaccaro, Sileo, Rinaldi. Allenatore: D’Andrea. MARCATORI: 19’ pt e 18’ st D’Andrea, 22’ pt Modarelli. POLICORO – Guidata da Vincenzo D’Andrea l’Aviglianese espugna il campo di Policoro, battendo con il punteggio di 2 a 1 la compagine allenata da Vito Leone che perde per mano di Giampaolo D’Andrea, figlio del tecnico amaranto. Naturalmente non è solo merito del giovanissimo e bravissimo attaccante di Avigliano se la compagine cara al professor Bochicchio è riuscita a conquistare altri tre punti, ma di un gruppo che è riuscito a raggiungere, dopo questo ennesimo successo, la quinta posizione in classifica. Se da un lato si è felici per la posizione raggiunta, dall’altra, ci riferiamo a quella che interressa la compagine ionica, ci si rammarica per aver gettato al vento un’occasione di incrementare una graduatoria che forse non rispecchia il vero valore del team policorese. Andiamo con ordine e raccontiamo la gara. L’inizio è degli ospiti che al 3’e al 13’vanno vicini al vantaggio. Al quarto d’ora calcio di punizione dai

25 metri di Paolo Laita, palla su Dattoli che fa gridare al gol ma il numero 11 di casa viene anticipato al momento del tiro. Dal possibile vantaggio locale si passa al gol ospite realizzato da Giampaolo D’Andrea con un pallonetto. Il Policoro 2000 non ci sta e attacca con forza pervenendo al pareggio al 22’ con Modarelli. Sulle ali dell’entusiasmo gli ionici premono e con veemenza e al 24’un tiro di Modarelli termina fuori. Al 27’su cross dalla sinistra di Magno svetta Dattoli, il cui colpo di testa finisce fuori di poco. Allo scadere Antonucci, su passaggio filtrante di Laita, è anticipato in area al momento del tiro. Nella ripresa il Policoro 2000 parte meglio ma l’azione che vede protagonisti Modarelli, Laita, Antonucci e Dattoli con quest’ultimo che viene anticipato da un avversario prima del tiro. Al 5’Castronuovo anticipa l'avversario e appoggia ad Antonucci, palla a Modarelli e tiro immediato che colpisce il palo; il pallone attraversa l'area ma né Antonucci né Montemurro riesce a deviare il pallone. Al 9’nuova azione dei locali; da Montemurro ad Laita bravo a lanciare Modarelli fermato con bravura dalla difesa ospite. Al 18’il risultato cambia: su un lancio lungo la palla scavalca la difesa e perviene a Giampaolo D’Andrea che non lascia scampo a Lofranco. Mister Leone cambia modulo, il tecnico locale toglie Dattoli e Montemurro per dar spazio a due attaccanti, Fornaro e Lucarelli. Al 22’altro palo del Policoro: azione tutta di prima tra Laita, Antonucci e Fornaro, pallone a Modarelli che vede il proprio tiro respinto dal legno della porta ospite. Il Policoro 2000 ad un minuto dalla fine va vicinissimo al pareggio: Modarelli su un’incursione centrale percorre trenta metri palla al piede, entrato in area scavalca il portiere ma calcia troppo forte, quando, come ci dice poi Vito Leone, “bastava appoggiare pian pianino la palla in rete e sarebbe stato un 2-2 meritato”.

BERNALDA - Nonostante la giornata fredda e ventosa l’attesa per la sfida tra il Real Peppino Campagna del vulcanico Salvatore Di Biase e l’Invicta Matera allenato da Savio Acquasanta ha affollato le tribune del Comunale di Bernalda per assistere al match in cui entrambe le compagini si contendevano il primato della classifica. Sin dalle prime battute i padroni di casa hanno mostrato chiara l’intenzione di conquistare i tre punti in palio. AL 5’ il bomber Gallitelli fa le prove scagliando un potente sinistro ma Tataranni con la punta delle dita riesce a deviare il pallone. Malgrado il vento a sfavore il Real attacca da ogni fronte in cerca del vantaggio. Al 10’ ci prova il rientrante Ferrante dopo una brillante triangolazione con Afferri e Catapano in cui il pallone arriva al fantasista che di prepotenza entra in area ma colpisce male e la sfera finisce di poco fuori. I ragazzi dell’Invicta Matera oppongono timide reazioni con Rubino e Quarto ben controllate da Catapano e Zaza. Al 20’ azione pericolosa degli ospiti su calcio di punizione battuto da Rubino e respinto dalla difesa. Poi, in un’azione continuata, l’Invicta riesce a trovare il varco giusto per passare in vantaggio ma il direttore di gara constatata la posizione di fuorigioco fischia in anticipo annullando la marcatura. Al 25’

1-2 3-1 1-0 rinv. rinv. rinv. 0-2

PROSSIMO TURNO

DEDALO – DON BOSCO AVIGLIANESE – DORIA VARISIUS – AS MELFI ASSOPOTENZA – POLICORO 2000 PICERNO ’81 – REAL P. CAMPAGNA PADRE MINOZZI – SANTAMARIA DEP. MONTESCAGLIOSO – AS SCANZANO Riposa. INVICTA MATERA

* gare in meno

A Bernalda decide una rete di M. Gallitelli

Terremoto in vetta Campagna primo a salire sulla ribalta è ancora il Real Peppino Campagna con il bomber Mario Gallitelli il quale, su assist di Mimmo Catapano, si libera di un paio di avversari e di sinistro sferra un bolide che si insacca alle spalle del portiere ospite chiudendo, tra le urla festanti, un primo tempo bello e combattuto. Nella ripresa, nonostante il vento a sfavore, Ferrante, Moro e Musillo dettano legge nella zona centrale del campo. Al 9’ capitan Gallitelli partendo dalla fascia destra sfugge alla stretta marcatura di almeno due avversari riuscendo a giungere nelle vicinanze dl portiere ospite ma invece di concludere passa il pallone a Musillo il quale deve solo soltanto spingerlo in rete ma l’emozione per il giovane attaccante è tale da colpire male la sfera mandandola fuori. Da parte sua l’Invicta non riesce ad uscire dal guscio e le ripartenze vengono smorzate dall’atletica difesa locale. Al 13’ ancora pericolo per Fiore e compagni con Mario Gallitelli, su servizio di Moro, a tu per tu con l’estremo

41 41 40 36 28 27 23 18 18 13 13 11 10 7 36

difensore ospite riesce a superarlo con un pallonetto che sorvola di poco la traversa. Al 18’ caparbia azione tra Mimmo Catapano e Ferrante il quale palla al piede giunge in area avversaria colpendo a botta sicura ma l’ottima parata del portiere gli nega la gioia del gol. Al 20’ esce finalmente fuori la voglia dei ragazzi ospiti di voler riacciuffare il risultato e sotto la spinta di capitan Fiore tentano il tutto per tutto. Ecco quindi un’azione corale di Rubino, Antezza e Quarto con tocco finale di quest’ultimo che si incunea nella retrovia avversaria mandando il pallone sul palo alla destra di De Donato. Poi più nulla e con un accorto Peppino Campagna finisce la gara che consegna alla squadra di mister Di Biase il momentaneo primato della classifica così commentato dal presidente Mario Narciso: “E’ un risultato che premia i continui sacrifici compiuti dalla nostra società con dignità e serietà e per questo ringrazio il meraviglioso gruppo che si allena con assi-

IL TABELLINO REAL P. CAMPAGNA 1 INVICTA MATERA 0 REAL P. CAMPAGNA: De Donato, Iannuzziello, Mich. Gallitelli, Mar. Catapano, Zaza, Afferri, Luc. Musillo, Ferrante, Mi. Catapano, Moro, Mar. Gallitelli. In panchina: Russo, Lospinoso, Gi. Musillo, Danzi, Esposito, Laviola. Allenatore: Di Biase. INVICTA MATERA: Tataranni, Nicoletti, Grieco, Fiore, Digilio, Auletta, Perrone, Antezza, Rubino, Quarto, Picerno. In panchina: Volpe, Grittani, Nuzzolese, Ramundo, Zullo, Buono. Allenatore: Acquasanta. MARCATORE: 25’ pt Mar. Gallitelli. duità”. Mister Di Biase è al settimo cielo per il successo ottenuto dai suoi ragazzi e ci dice: “Nelle ultime gare avuto delle difficoltà in quanto abbiamo dovuto fare a meno di pedine importanti. Speriamo ora che il cammino ci sia benigno per poter dire la nostra in questo bellissimo campionato in cui sono presenti compagini forti e attrezzate come il Padre Minozzi, l’Invicta Matera e soprattutto l’Assopotenza”.

Il Picerno ‘81 cade sotto la doppietta di Graziano e il gol di Potito

IL TABELLINO AS MELFI PICERNO ‘81

POLICORO 2000 – AVIGLIANESE AS MELFI – PICERNO ’81 REAL P. CAMPAGNA – INVICTA MATERA DEDALO – PADRE MINOZZI DORIA – SANTAMARIA DON BOSCO – VARISIUS AS SCANZANO – ASSOPOTENZA Ha riposato: DEP. MONTESCAGLIOSO

INVICTA MATERA REAL P. CAMPAGNA ASSOPOTENZA PADRE MINOZZI* AVIGLIANESE* VARISIUS SPORT** AS SCANZANO* DEDALO* D. MONTESCAGL.* SANTAMARIA** DON BOSCO** PICERNO ’81* DORIA** POLICORO 2000* AS MELFI*fuori classifica

3 1

AS MELFI: Caporale, Caruso, Venezia, Toglia, Grasso, Ciacciariello, Gresia, Marzullo, Graziano, Amoroso, Laccertosa. In panchina: Potito, Orabona, Laurini, Lamorte, Del Prete, Castaldi. Allenatore: Mottola. PICERNO ‘81: Capece, Sileo, Caiata, Scavone, Pinto, Forte, Picciolo, D’Antonio, Pisciottani, Paciello, Cerbasi. In panchina: Marino, Ferrara, Fortunato, Topazio, Mastromurro, Russo, Souza. Allenatore: Petrullo. MARCATORI: 8’ pt e 27’ st Graziano, 3’ st Potito, 25’ st Mastromauro.

L’As Melfi non sbaglia un colpo RAPOLLA – Per dare continuità alla bella vittoria della scorsa settimana contro la capolista, mister Antonio Mottola aveva chiesto ai suoi ragazzi un altro successo. Grasso e compagni non deludono le aspettative del tecnico e dei propri tifosi battendo il Picerno su un campo ai limiti della praticabilità e con temperature proibitive. La cronaca. Al 5’ i giallo-verdi creano il primo pericolo agli ospiti con il giovanissimo Graziano, che da pochi passi sbaglia mettendo la palla fuori dallo specchio della porta. All’8’ Graziano si fa subito perdonare: Gresia serve in verticale nei pressi dell’area di rigore l’attaccante Graziano, controllo, perfetto tiro di destro

D’Antonio (Picerno ’81)

e palla in rete. Al 18’ e al 20’ il Melfi sciupa due ghiotte occasioni da rete sempre con il giovane attaccante Graziano e così il punteggio con cui si chiude il primo tempo è di 1 – 0 per l’undici di Antonio Mottola. Al 3’

della ripresa il Melfi si mette in tasca la vittoria: un tiro di Graziano da fuori area non viene trattenuto dal portiere ospite, zampata di Potito e palla in rete per il 2 a 0. Al 25’ gli ospiti dimezzano lo svantaggio con un tiro dalla distanza di Mastromauro che finisce in porta anche grazie alla complicità del giovane portiere locale. Passano pochi minuti ed il Melfi con il generassimo Graziano cala il tris: l’attaccante di Antonio Mottola ruba palla a centrocampo, semina alcuni avversari e di prepotenza si porta in area di rigore, trafiggendo il portiere in uscita con un preciso diagonale realizzando così la sua doppietta personale.


Sport BERRETTI nazionale girone F RISULTATI 18ª giorn.

BERRETTI nazionale girone G

LA CLASSIFICA

Foggia – A. Normanna 0 - 3 Gallipoli 39 Napoli 36 V. Sangro – Barletta rinv. Noicattaro 32 28 R. Marcianise – Manfr. 2 - 0 Monopoli Barletta* 27 Gallipoli – Melfi 2 - 0 Andria Bat 27 Monopoli – Noicattaro 1 - 2 Aversa Normanna 26 Taranto 25 Andria Bat – Taranto 0 - 1 Real Marcianise 24 20 Napoli – V. Lanciano 0 - 0 Manfredonia Foggia 17 Virtus Lanciano 16 Val Di Sangro* 13 Melfi 9 PROSSIMO TURNO: Manfredonia – Aversa Normanna; Andria Bat – Foggia; Taranto – Gallipoli; Napoli – Monopoli; Barletta – Real Marcianise; Melfi – Val Di Sangro; Noicattaro – Virtus Lanciano *una partita in meno

RISULTATI 18ª giorn.

Martedì 24 Febbraio 2009

ALLIEVI nazionali girone H

LA CLASSIFICA

Cosenza – Benevento 1 - 1 Benevento 42 Juve Stabia 37 Potenza – Cavese rinv. Cavese** 31 30 Crotone – Igea Virtus 4 - 1 Sorrento Vibonese 28 Paganese – Scafatese 0 - 0 Cosenza 26 25 Catanzaro – Sorrento 1 - 1 Catanzaro Paganese 24 Gela – Vibonese 0 - 1 Igea Virtus 21 18 Juve Stabia – Vigor L. 3 - 2 Crotone Scafatese* 18 Gela 17 Potenza** 16 Vigor Lamezia 12 PROSSIMO TURNO: Paganese - Benevento; Vigor Lamezia - Catanzaro; Scafatese - Cosenza; Vibonese Crotone; Cavese - Gela; Igea Virtus - Juve Stabia; Sorrento - Potenza *un punto di penalizzazione **una partita in meno

RISULTATI 19ª giorn.

JUNIORES nazionale girone M

LA CLASSIFICA

Catanzaro – Bari

0 - 3 Bari Reggina* 1 - 0 Salernitana Manfred. – Crotone 3 - 1 Lecce Catania Cavese – Noicattaro 1 - 0 Città di Palermo Potenza – Reggina rinv. Crotone Cavese Foggia – Salernitana 0 - 3 Manfredonia Catania – Taranto 1 - 0 Noicattaro Potenza* Catanzaro Taranto Foggia Lecce – Palermo

45

49 40 40 39 38 33 28 18 17 17 16 14 13 7

PROSSIMO TURNO: Manfredonia – Catania; Taranto – Catanzaro; Salernitana – Cavese; Bari – Foggia; Noicattaro – Lecce; Città di Palermo – Potenza; Crotone – Reggina *una partita in meno

RISULTATI 19ª giorn.

LA CLASSIFICA

Mugnano – Brindisi

1 - 2 Nocerina 53 Neapolis Mugnano 38 Turris – Calcio Fasano 1 - 1 S. Antonio Abate** 38 33 Grottaglie – Francavilla2 - 2 Grottaglie Francavilla Calcio 31 Nocerina – Gelbison 2 - 0 Fc Matera 29 Francavilla 29 Angri – Fc Matera 1-1 Brindisi 25 23 Bitonto – S. A. Abate merc. Calcio Fasano Angri 21 F. Calcio – S. Genzano 1 - 0 Bitonto** 17 Turris 17 Gelbison 7 Sporting Genzano* 5 PROSSIMO TURNO: Sporting Genzano – Angri; Francavilla Calcio – Grottaglie; Gelbison Cilentovallo – Bitonto; S. Antonio Abate – Calcio Fasano; Brindisi – Nocerina; Fc Matera – Neapolis Mugnano; Francavilla – Turris *un punto di penalizzazione **una partita in meno

BERRETTI GIR. “F” - I ragazzi di Gino Mattei a testa alta con la capolista

Melfi, il cuore non basta Fensore: “Una bella prestazione con tanti allievi” IL TABELLINO GALLIPOLI AS MELFI

2 0

GALLIPOLI: Palese, Nalorgio, Taurino, Grico, Nartalò, Selvaggio, Carretta, Nico, Tarantino, Pirelli, Tommasi. In panchina: Negro, Basiianumi, Aveniaggiato, Perez, Gravallotti, Buccarella, Spada. Allenatore: Solidoro. AS MELFI: Dell’Anna, Ricciardi, Petilli, Cappa, Fortunato, D’Amelio, Mollica, Maiorino, Iorio, Moccia, Del Fonso. In panchina: Della Luna, Carluccio, Lombardi, Laus, Finiguerra, Votta, Boccomino. Allenatore: Mattei. MARCATORI: 8’ st Selvaggio, 32’ st Pirelli.

GALLIPOLI – Sovvertire i pronostici era quasi impossibile per il Melfi di Gino Mattei che a Gallipoli, contro la prima della classe, non sfigura, anzi. Si può tranquillamente parlare di una buona prova, soprattutto nel primo tempo dove i federiciani fanno bene il proprio compito che li vede impegnate a difendere la porta difesa da Dell’Anna. Il portiere melfitano corre un serio rischio solo alla mezz’ora quando i padroni di casa allenata da mister Solidoro colpiscono una traversa con Tarantino. Il Melfi, in avanti, si affida a del Fonso che cerca, con azioni di contropiede, di tenere in allarme la difesa salentina, con l’estremo difensore Palese che svolge compiti di normale amministrazione. Nella seconda parte di gara il Gallipoli spinge con più forza ed aggressività ed all’8’ passa in vantaggio con una bella azione: Selvaggio scambia la palla con Tarantino che solo davanti al portiere ospite non sbaglia. Il Melfi replica subito con

JUNIORES gir. M - Il gol è di Martemucci

La rosa al gran completo della formazione Berretti dell’AS Melfi

Iorio che dal dischetto di rigore sbaglia mandando alta la palla del pari. Poco dopo si registra una nuova bellissima azione degli ospiti: dalla destra Laus mette al centro un bel cross su cui Del Fonso non arriva per pochissimo. Al 32’ il Gallipoli chiude la partita con un tiro di Pirelli che Fortunato devia nella propria

porta. Negli ultimi minuti i federiciani spingono per accorciare le distanze andandoci vicini con una bella azione che vede protagonisti Del Fonso e Laus, con il nuovo entrato che sbaglia incredibilmente da pochi passi. A fine gara i responsabili del settore giovanile del Melfi, Natale Iorio e Alfonso Fensore, tengono a sotto-

JUNIORES gir. M - Il pari a 7’ dalla fine

Iorio (As Melfi)

lineare “l’ottimo lavoro che sta svolgendo mister Mattei con un gruppo che esce battuto da Gallipoli, ma con la speranza e la consapevolezza di poter fare bene nel prossimo futuro, in quanto si è giocato con una squadra molto giovane, addirittura con in campo otto giovani calciatori della categoria Allievi”.

JUNIORES gir. M - Nella ripresa non si gioca

Matera, buona prova Al Francavilla va bene Il Genzano dura 45’ IL TABELLINO ANGRI FC MATERA

1 1

ANGRI: Manzi, Tagliamonta, Bisogni, D’Auria, Di Capua, Del Sorbo, Cirillo, Giardifillo, Viscardi, Coda, De Luca. In panchina: Gaglione, Di Costanza, Amarante, Carotenuto, Battaglia, Cimmino. Allenatore: Rega. FC MATERA: Calò, Giasi, Ripoli, Cerabona, D’Aria, Perrone, Calciano, Bolettieri, Giglio, Cristofaro, Martemucci. In panchina: Rondinone, Vitelli, Valicenti, Montemurro, Zaccaro, Frangione, Cappiello. Allenatore: Danza. ARBITRO: Di Noia di Potenza. MARCATORI: 18’ pt Martemucci, 26’ pt D’Auria. ANGRI – Un buon punto ma, dice qualche dirigente materano, “potevano essere pure tre”. La cronaca. Parte forte il Matera e al 1’ capitan Giglio lancia Cristofaro che viene anticipato ai sedici metri dal portiere Manzi che riesce a rinviare lasciando sguarnita la propria porta; cerca di approfittarne Calciano che però non trova lo

specchio della porta. Al 16’ è Ripoli a portare panico nell’area locale su assist di Bolettieri. Il gol arriva al 18’: Giasi lancia Cristofaro che porge a Martemucci che con un perfetto tiro a volo trafigge l’incolpevole Manzi. Giglio e compagni mettono sotto pressione i padroni di casa che reagiscono e al 26’ colgono il pareggio con D’Auria. I ragazzi di mister Danza provano a ritornare in vantaggio e sfiorano il gol al 37’ con un tiro di Bolettieri. Nel secondo tempo l’Angri si presenta con una migliore organizzazione ma la prima azione, al 4’, è degli ospiti: Bolettieri serve capitan Giglio che dal limite lascia partire un tiro che sfiora il palo sinistro dell’estremo difensore locale. Al 15’ è Cristofaro che mette scompiglio nell’area dell’Angri che la risolvono deviando il tiro in angolo. Al 17’ Calò si supera deviando una conclusione di Viscardi. Al 33’ è Giglio con un tiro dalla distanza ad impensierire il portiere Manzi. Al 40’ occasionissima per il Matera con Crisofaro che mette da fondo campo un pallone cha attraversa l’intera area di rigore senza trovare pronto alla deviazione in rete nessun giocatore ospite. Al 43’ Martemucci colpisce la base del palo con un tiro che avrebbe meritato miglior sorte. Al 44’ un calcio di punizione dal limite di Cristofaro viene deviato sulla traversa dal portiere Manzi.

IL TABELLINO ARS ET LABOR FC FRANCAVILLA

2 2

ARS ET LABOR GROTTAGLIE: Carcella, Mangione, Cantoro, Garramone, Fermando, De Roma, Cafforio, Solidoro, Mesto, Quaranta, Monteleone. In panchina: Chisena, Buonocore, Giosa, Montedoro, Aecadio, Buccociro, Masella. Allenatore: Pizzonia. FC FRANCAVILLA: Masi, V. Bellusci, Salamone, De Marco, Simeone, Tropiano, G. Taccogna, A. Bellusci, Di Sanza, Nicodemo, Valentin. In panchina: R. Taccogna, Chiorazzo, M. Gesualdi, Iorio, Terrazzano. Allenatore: De Benedictis. ARBITRO: Matera di Molfetta. MARCATORI: 13’ pt Nicodemo, 5’ st Mesto, 12’ st (rig.) Di Sanza, 38’ st Cafforio. MONTEIASI - I ragazzi di mister De Benedicits scendono in campo con la giusta determinazione e voglia di vincere e difatti dopo appena 13’ è Nicodemo a portare in vantaggio il Francavilla dopo un’azione sulla fascia

sinistra impostata da De Marco, Valentin e Salamone. I locali sembrano accusare il colpo lasciando l’iniziativa agli ospiti che prima con Di Sanza e poi con Nicodemo colpiscono la traversa. Gli undici di mister Pizzonia cercano di riprendere il gioco a centrocampo con Cafforio, Solidoro e Quaranta ed al 25’ mancano il pareggio con Mesto ma sono ancora i lucani a portarsi più volte verso la porta difesa dal bravo Carella che al 40’ con un bellissimo intervento evita la seconda rete su tiro di Taccogna. Nella seconda frazione di gioco i pugliesi rientrano in campo con maggiore grinta pareggiando al 5’ con Mesto che sfrutta un errore della difesa e trafigge Masi. Gli ospiti impostano bene a centrocampo dal quale parte l’azione che vede Di Sanza proiettarsi verso la porta difesa da Carella ma mentre si prepara al tiro viene steso in area e l’arbitro concede il rigore che lo stesso Di Sanza trasforma al 12’. Il tempo a disposizione dei locali per cercare il pareggio c’è e, infatti, con azioni in contropiede sfugge di poco a Monteleone e Cafforio, mentre gli ospiti mancano la terza rete con Valentin. La gara sembra volgere al termine con il risultato a favore del Francavilla ma al 38’ arriva il definitivo pareggio ad opera di Cafforio che insacca di testa. Infine, mentre si aspetta il triplice fischio è il nuovo entrato Gesualdi a divorarsi l’ultima ghiotta occasione.

IL TABELLINO FRANCAVILLA CALCIO 1 SPORTING GENZANO 0 (Sospesa ad inizio secondo tempo per ritiro della squadra ospite) FRANCAVILLA CALCIO: Guarino, Manograssi, Visconti, Spinelli, Dipresa, Peluso, De Giorgi, Misuraca, Laghezza, Vendetta, Mauro. In panchina: Magazzino, Truppi, D’Amone, Chirico, Turrisi, D’Angela, Ciraci. Allenatore: Trisolino. SPORTING GENZANO: Veneziano, Gioia, Iasi, Santangelo, Cilla, Lardiello, Ungaro, Giglio, Loguercio, Ciranna. Allenatore: Conversano. MARCATORE: 42’ pt Vendetta. FRANCAVILLA FONTANA – Dura solo un tempo la partita tra il Francavilla Calcio e lo Sporting Genzano con i genzanesi che dopo l’intervallo non si presentano per giocare la ripresa. Il motivo lo abbiamo chiesto al tecnico Modesto Conversano, ecco cosa ci ha risposto: “Purtroppo a fine primo tempo si è infortunato il portiere e un paio

di ragazzi accusavano tanta stanchezza dovuta pure al fatto che non ci siamo potuti allenare con continuità in quest’ultimo periodo, ecco perché siamo stati costretti a non scendere più in campo. Non si poteva presentarsi in sette”. Per quel che concerne il tempo che si è giocato va detto subito che il Francavilla calcio ha sempre tenuto in mano il pallino del gioco e non sarebbe potuto essere diversamente visto che gli ospiti si sono presentati con soli dieci giovani calciatori. Gioia e compagni hanno fatto il possibile per arginare i locali che facendo girar palla sono riusciti solo una volta, a tre minuti dalla fine della prima frazione di gioco, a superare Veneziano. Poi sono successi i fatti descritti prima e mister Conversano che ha comunicato ad arbitro e società ospitante l’impossibilità di continuare a giocare una gara che, come dice il tecnico genzanese “forse, se fosse stata giocata con tutti gli effettivi, avrebbe avuto un altro risultato”.

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Sport A Dilettanti Resta ancora lunga la corsa biancazzurra verso il terzultimo posto

Martedì 24 febbraio 2009

Matera, classifica complicata Strada in salita dopo le vittorie di Molfetta e Firenze MATERA vince ma la classifica non migliora. I risultati degli altri campi non danno spazio ai voli di fantasia in casa materana ma mantengono legati alla più stretta realtà. Molfetta e Firenze vincono in casa, Potenza espugna Sant’Antimo e il solo Fossombrone perde come da pronostico a Barcellona. Il terzultimo posto resta a quattro punti di distacco con Molfetta e Fossombrone ad occuparlo, le giornate al termine della regular season sono ora solamente sei e per Matera si prospetta l’esigenza di fare il massimo per riuscire a migliorare la propria posizione di classifica. Considerazioni che stanno inevitabilmente nei numeri, ma che rendono alquanto delicata questa fase della stagione con tre gare in casa e tre fuori e l’esigenza di fare almeno quattro vittorie per sperare in un recupero che avrebbe inevitabilmente del miracoloso. Fondamentale a questo punto per la formazione materana è sfruttare i prossimi confronti casalinghi e poi giocarsi le proprie chance nello scontro diretto della penultima giornata a Molfetta. In quel contesto Matera dovrà giocarsi inevitabilmente il tutto per tutto e provare a fare la differenza per recuperare terreno in classifica facendo dimenticare anche la sconfitta nella gara d’andata. L’alternativa più logica invece resta quella di dover vincere almeno cinque gare da qui alla fine del campionato anche perchè tutti quanti gli scontri diretti ad oggi vedono Matera soccombere rispetto alle più dirette concorrenti. Ad incoraggiare invece il gioco messo in mostra nella prima parte di gara ed il recupero ad alto livello di un giocatore essenziale per i successi di Matera come è Matteo Maggioni. Un’arma in più da provare a sfruttare in questa fase finale del campionato. p.quarto@luedi.it

Funziona l’aiuto “superior e”

Morri, un esempio di sportività

UNA PROTEZIONE “superiore” per scacciare via il momento negativo e provare a risalire. Si è affidata anche a questo l’Olimpia Matera nella positiva sfida di domenica scorsa contro il Palestrina e la soluzione ha dato esito positivo visto che il Matera è riuscito agevolmente a portare a casa la partita e scacciare via i fantasmi del dopo derby con il Potenza. Poche sofferenze e molta concretezza insieme all’atteso ed importante recupero di Maggioni sono la testimonianza della scelta positiva che la dirigenza materana ha fatto rivolgendosi ad un ausilio “superiore” che San Pio ha prontamente assicurato. Lungi da noi confondere il sacro con il profano ma è chiaro che un sostegno di questo tipo è la conferma di una ricerca di sicurezza e fiducia nei propri mezzi che Matera ha messo ancora in pratica. p.quarto@luedi.it

UN ESEMPIO di sportività che poche volte abbiamo visto sui campi sportivi e che anche per questo merita di essere citato. E’ di Mauro Morri play del Palestrina, nel terzo quarto contro il Matera la sua squadra è alla disperata ricerca di una difficile rimonta. Morri prova tranquillamente a propiziarla ed in uncontrasto difensivo con Corvino devia il pallone con il piede facendogli superare la metà del campo. Gli arbitri non vedono il tocco di Morri e segnalano l’infrazione di campo dando il possesso di palla al Palestrina tra le proteste di Corvino e del pubblico di casa. A ristabilire la situazione pregiudicando un possibile recupero è lo stesso Morri che spiega all’arbitro di aver deviato il pallone e fa cambiare dunque decisione invertendo il fischio. Per Palestrina è una mazzata ulteriore su una gara storta. Per Morri una gran bella figura come poche volte si vede nello sport. p.quarto@luedi.it

C Dilettanti L’infortunato Dimitriu: «E’ una distorsione, nulla di grave»

Centre Corporelle, due punti d’oro UNA VITTORIA importante, due punti d'oro. La Centre Corporelle Potenza ha ottenuto un successo di platino contro il Porto Empedocle, al termine di una partita strana, segnata dall'assenza di Mimmo Castellitto e dall'infortunio alla caviglia patito da Nicolas Dimitriu. Il 105 a 89 maturato domenica pomeriggio al Pala Pergola di Contrada Rossellino, indipendentemente da alcuni errori difensivi appare quanto mai legittimo, la squadra pur non esprimendo la pallacanestro veloce, brillante e tonica ha comunque incamerato due punti d'oro in un periodo particolarmente delicato del campionato. Un successo tonificante, considerate le condizioni fisiche non perfette della squadra potentina. I siciliani hanno cercato di sviluppare trame di gioco efficaci,

ma alla fine non sono riusciti a dare continuità al proprio gioco. Se in casa Centre Corporelle Potenza il successo contribuisce e non poco a dare solidità alla classifica, sono invece le condizioni fisiche di Nicolas Dimitriu a preoccupare l'ambiente biancoceleste. L'atleta ha patito una distorsione alla caviglia, rovinando sul parquet del Pala Pergola. Il cestista di Dino De Angelis sarà assente domani pomeriggio nel turno infrasettimanale contro l'Adrano che potrebbe dare ulteriori indicazioni alla squadra lucana. Ritornando alla prestazione della Centre Corporelle Potenza va detto che l'attacco continua a dare segnali confortanti. Ovviamente c'è preoccupazione nell'ambiente biancoceleste per le condizioni fisiche di Nicolas Dimitriu che salterà la sfida di do-

mani. Proprio Dimitriu ha parlato delle sue condizioni fisiche affermando: “Si tratta di una brutta botta, la caviglia è parecchio gonfia. Ho riportato una distorsione di secondo grado, nulla di rotto, non c'è nulla di serio e preoccupante”. Dimitriu torna velatamente sulla gara sottolineando: “Purtroppo sono uscito a metà gara e non ho potuto valutare attentamente il comportamento dei miei compagni di squadra. Sono contento per i due punti”. La vittoria potrebbe costituire un volano verso la partita di Adrano e quella di sabato con Ragusa: “Si tratta di due impegni davvero probanti. La squadra non attraversa un buon periodo di forma, gli acciacchi di Pellegrini, Marchese e Castellitto ci rendono difficile la vita”. Dimitriu sprona i compagni di squadra

Nicolas Dimitriu della Corporelle

verso Adrano: “Giocheremo su un parquet difficile dove Siracusa e Ragusa hanno perso. Bisogna far quadrato e vincere la partita, per continuare nella splendida cavalcata”. sport@luedi.it


Sport

Martedì 24 febbraio 2009

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HOCKEY A2 La Pattinomania Raro Matera in campo a Molfetta TURNO infrasettimanale per la formazione allenata da Giambattista Massari. La Pattinomania Raro Matera, infatti, giocherà questa sera a Molfetta, per il terzo turno dei play off del campionato di serie A2 di hockey su pista. La formazione materana è reduce da due sconfitte. Quella rimediata in casa contro il Correggio brucia ancora a Barbano e soci per come è maturata. Oggi si andrà alla ricerca del riscatto, consapevoli della difficoltà della sfida in terra pugliese. Il Molfetta infatti conta due punti in classifica, frutto dei pareggi con il Thiene, domenica scorsa, e Montebello, nella prima giornata della poule promozione. In più quello odierno è uno scontro sentito visto che è considerato un vero e proprio derby e in più tra i pugliesi militano molti giocatori che in passato hanno indossato la maglia del Matera. Matteo Metz in azione (foto Andrea Mattiacci)

A Dilettanti Il successo di Sant’Antimo rilancia le quotazioni del Potenza

Levoni, blitz da play off Metz: «Bravi a contenere il ritorno degli avversari» UNA VITTORIA importante, un blitz davvero significativo. La Levoni Potenza ha superato indenne l'ostacolo Igea Sant'Antimo, vincendo per 78 a 74 una partita molto combattuta e ricca di agonismo. Una prestazione superlativa, quella fornita dai ragazzi di Luigi Gresta che hanno espresso grande carattere, nel corso di una partita sempre vissuta sui binari dell'equilibrio. La Levoni Potenza ha condotto nella terza e quarta frazione con una certa autorità portandosi avanti anche con dodici lunghezze di scarto. I campani, guidati da un Nicola Mei, in grande spolvero hanno cercato di contrastare il passo dei lupacchiotti potentini, apparsi finalmente sicuri, solidi e compatti nel corso delle battute conclusive della partita. La Levoni Potenza ha ribadito i netti segnali di crescita fatti registrare già nel corso del derby vinto domenica scorsa contro la Bawer Matera, mettendo la museruola ad un complesso, quello allenato da Francesco Ponticiello che ha potuto far breccia sulle proprie risorse fisiche e atletiche e portarsi in partita nel corso del convulso finale. Trentacinque rimbalzi, contro i ventisette dei campani, una mole di lavoro i termini di gioco davvero incredibili, le ottime percentuali da tre. Sono stati questi gli ingredienti che hanno scalfito la resistenza dell'Igea Sant'Antimo, squadra incappata nel secondo ko casalingo, dopo quello con il Latina. La Levoni ha meritato il successo, sciorinando una pallacanestro efficace e sempre redditizia. I giocatori di Luigi Gresta sono stati encomiabili per applicazione tattica, spirito di gruppo e precisione al tiro. Una soddisfazione enorme, che giunge a coronamento di un periodo particolarmente difficile per

Il coach Luigi Gresta e accanto i tifosi della Levoni Potenza

Antonino Rato e compagni. E' toccato a Matteo Metz, stoccatore infallibile nel corso della partita, analizzare i temi della sfida. L'atleta di Gresta ha affermato: “Siamo soddisfatti, abbiamo vinto una partita difficile, ad un certo

punto ci siamo ritrovati sul +12, poi abbiamo vinto di quattro. Siamo stati bravi a contenere la rimonta degli avversari”. Matteo Metz ha elogiato il comportamento della squadra: “Siamo stati bravi a scendere in campo e fa-

re dello spirito di gruppo le nostre armi migliori. I cinque uomini in doppia cifra sono la degna fotografia della partita”. Metz si esalta quando parla della vittoria anche sul piano tattico e segnatamente ai rimbalzi: “Sotto canestro non abbiamo con-

cesso nulla ai nostri avversari. Anzi siamo stati nettamente superiori. Grasso, Ruggeri e Chiarastella sono stati superlativi”. Finalmente l'esterno della Levoni parla della sua prova soprattutto al tiro da tre, condita dal 3/4: “Era

ora. Finalmente ho fatto canestro, nelle precedenti esibizioni ho provato invano a bucare la retina. A Sant'Antimo ho sfoderato davvero una bella prestazione. Sono contento”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

B Donne Quarta sconfitta di fila per la Basilia con un canestro a due secondi dalla sirena

Aria di crisi in casa Codra Mediterranea LA QUARTA sconfitta consecutiva apre la crisi in casa Basilia Codra Mediterranea Potenza. Il ko patito sul parquet del Termini Imerese giunge in un momento poco felice del campionato. La squadra di Marilia Sanza non è stata capace di far sua la gara, nonostante la rimonta effettuata nel corso del terzo quarto di partita. Il 68 a 66 incassato da Sonia Crovatto e compagne è il frutto di un momento poco favorevole per le atlete biancocelesti, incapaci anche in terra sicula di archiviare a proprio favore una gara molto delicata sotto ogni punto di vista. Subire sessantotto punti in trasferta non è un risultato così negativo, ma va detto che la prestazione fornita dalle lucane non è stata all'altezza della situazione. Il team potentino in questo senso dovrebbe migliora-

re le qualità offensive, visto e considerato che in Sicilia la squadra, ha sofferto non poco l'atteggiamento aggressivo e determinato del Termini Imerese. La beffa, chiamata in soldoni canestro della vittoria di Augetto a due secondi dal termine è giunta inattesa. Una sconfitta che brucia, quella patita dalle biancocelesti chiamate a riscattare il quarto flop consecutivo a partire dal prossimo confronto casalingo, in programma sabato pomeriggio alle 15:30 al Pala Pergola quando sarà la volta del Palermo far visita al gruppo caro al presidente Niccolò Martellotta. Il confronto di Termini Imerese ridimensiona ulteriormente la classifica in casa Basilia Codra Mediterranea. Sarà necessario invertire il trend negativo vincendo contro le palermitane. Nella Basilia è il lun-

go Carla De Rosa a parlare dei motivi scatenanti il ko di Termini Imerese. De Rosa ha dichiarato: “Abbiamo agguantato la gara nel finale, non siamo state fortunate, peccato davvero perché siamo state brave a recuperare il confronto”. La De Rosa parla dei problemi avuti dalla squadra in terra siciliana: “Non sappiamo dare da alcune settimane continuità ai nostri positivi risultati. Dobbiamo crederci di più. Abbiamo perso quattro gare consecutive, peccato”. La giocatrice di Marilia Sanza non vuol parlare di mancanza di carattere: “Assolutamente. Abbiamo dimostrato di poter recuperare la sfida, ripeto siamo state molto sfortunate nel finale di partita”. Il prossimo avversario è il Palermo, la De Rosa affronta i temi del match affermando: “Sabato prossimo al Pala Per-

La De Rosa della Basilia (Mattiacci)

gola avremo bisogno dell'apporto del nostro pubblico. Tutti ci devono sostenere nel corso dell'impegno contro le palermitane, altrimenti la nostra strada sarà in salita”. f.menonna@luedi.it


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Sport B Dilettanti L’unico alibi l’infortunio a Filloy che potrebbe costargli un lungo stop

Martedì 24 febbraio 2009

Bernalda, un black out Sconfitta in Sicilia con proporzioni fuori pronostico BERNALDA - C'era una volta la Sicilia prodiga di soddisfazioni per la Cestistica Bernalda, tant'è che nelle attese dei tifosi in vista della sfida ad Agrigento compariva spesso, a mò di esorcismo, la fiducia nella tradizione positiva per i rossoblù sull'isola. Ed invece, improvvisamente e catastroficamente, ecco che la Sicilia diventa il posto dove si consuma la sconfitta più pesante dell'intero campionato: quasi un trentello per la formazione di coach Brogialdi, una batosta pesante non solo per il risultato ma anche per ciò che è accaduto a Filloy e che rischia di privare per molto tempo la squadra ionica di uno dei suoi elementi più importanti. Una scena drammatica quella che ha visto come protagonista la forte ala argentina colpita da una gomitata: sangue a fiotti che fuoriusciva dal naso e dalla bocca con conseguente difficoltà di respirazione che ha fatto temere perfino una tragica conclusione della vicenda, il tutto mentre il pubblico locale, con un atteggiamento non degno della sua civiltà, inveiva contro il rossoblu al vergognoso grido di “Buffone”, la corsa in ambulanza e quindi la impietosa diagnosi di frattura scomposta del setto nasale e la indicazione dei sanitari di sottoporre urgentemente ad intervento chirurgico lo sfortunato atleta. Si è preferito invece far rientrare Filloy a Bernalda (pare che nessun dirigente agrigentino abbia sentito il dovere morale e sportivo di recarsi in ospedale o di chiedere notizie ai colleghi luca-

Filloy del Bernalda

ni) e l'intervento sarà eseguito quasi certamente a Matera, ma è impossibile al momento dire quali saranno i tempi di recupero. Secondo il racconto fatto da chi ha seguito la partita al PalaNicosia questo episodio ad alta densità emotiva ha letteralmente shockato il team lucano che in quel momento con un parziale di 7/0 stava portando avanti una efficace rimonta con protagonista proprio Filloy, e non c'è motivo di dubitare che una scena così drammatica abbia pesato negativamente sul prosieguo del match; però, ad onor del vero, l'evento straordinario si è verificato nel terzo quarto dopo che in quello precedente i rossoblu si erano letteralmente sbriciolati al cospetto degli avversari, privi oltre che di Pol Bodetto anche del loro attuale bomber Mayer, con un parziale da incubo: 20/7. E pensare che i primi 10' erano stati ben giocati da

Russo e compagni tanto da far presagire una gara equilibrata e quindi aperta ad ogni tipo di esito finale, con Carpineti migliore dei suoi come all'andata e con la difesa isolana che mostrava chiaramente di soffrire le giocate del lungo marchigiano. Ma oggi diventa quasi surreale commentare la sfida, il pensiero dei tifosi bernaldesi è rivolto alle condizioni del loro beniamino e a come risolvere i tanti guai fisici in vista del prossimo altrettanto impegnativo turno a Catania, a partire da quelli di Silvestrini ancora palesemente sofferente per l'ematoma sotto il calcagno. C'è tuttavia un modo per cancellare la clamorosa disavventura nella Valle dei Templi: capovolgere tutti i pronostici sfavorevoli per domenica prossima e fare di Catania l'occasione di un immediato riscatto. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

D Solo una vittoria in trasferta ad opera della Cartotecnica

Re Nudo sempre al comando QUATTRO vittorie interne, una esterna. E' questo il consuntivo del quinto turno di ritorno del campionato maschile di serie D regionale di basket. Vince al Pala Montagnola di Salandra il Basket Zagaria Salandra contro la Lucana Salumi Picerno 95. I materani si impongono con il punteggio di 74 a 43 al termine di una gara senza storia. I padroni di casa hanno in Villano il migliore in campo. I ventisette punti del tiratore fanno la differenza contro i picernesi, ridotti all'osso a causa delle tante defezioni patite da coach Ripepi. Nel Picerno è Curcio con ventuno punti a far ammattire la difesa di coach Dimonte. Vince al Palasassi di Matera la Climacenter Datacontact Pielle Matera contro il Ciumnera Potenza. Gli atleti di Luciano Cotrufo si sono imposti con il punteggio di 85 a 54 al termine di una partita condotta sin dall'inizio. E' Gaudiano con quindici punti a fare la differenza tra i materani, mentre nel Ciumnera Basket Potenza si esalta Fanelli che segna 18 punti seguito da Caterino a quota quindici. Bene la Levoni Potenza che alla Palestra Vito Lepore annienta le ambizioni della Co.Re.Ma. Virtus Matera. I ragazzi di coach Donato Fiore superano di schianto con il punteggio di 99 a 66 la squadra di Antonio Conterosito. Il complesso potentino ha in Flavio Fiore il suo principale mattatore. Fiore segna ventisei punti che

fanno la differenza. Bene anche Vincenzo Bochicchio con ventuno punti. Tra i materani è Merletto con ventiquattro punti a dare l'anima in campo. Successo casalingo anche per la Cestistica Vito Lepore Renudo Potenza contro l'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture per 92 a 71. Nella Cestistica Vito Lepore è Pernice con trenta punti a creare grattacapi alla difesa vulturina. Nell'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture invece è D'Angelo con venticinque punti a recitare la sua parte. L'unico successo

esterno è quello del Cus La Cartotecnica Potenza che ha violato con autorità il Pala Campagna di Bernalda superando la Cestistica Terme di Abano Bernalda con il punteggio di 93 a 74. I potentini, allenati da Antonio Luongo hanno avuto in Nico Sabina il migliore in campo. Il lungo di Antonio Luongo segna ventuno punti e da spettacolo sotto canestro. Tra i bernaldesi è Calerio con ventuno punti a ridurre il gap. Ha osservato il turno di riposo la New Olimpia Pallacanestro Melfi. f.menonna@luedi.it

Messina mattatore e mano calda

Villano con una marcia in più

ABANO 74 CARTOTEC. 93 CESTISTICA TERME DI ABANO BERNALDA: Bortone 13, Lorito 10, Lepenne 13, Valerio 21, Rondinone 9, Castano 8, De Vivis, Stigliano, Mianulli. All. Pino Busco. CUS LA CARTOTECNICA POTENZA: Vignozzi 2, Nicastro 9, Cerverizzo V 16, Baldassarre 7, Sabina 21, Messina 24, De Felice 6, Campisano 4, Cerverizzo E 4. All. Antonio Luongo. ARBITRI: Nicoletti e Ruggeri di Matera.

SALANDRA PICERNO

74 43

BASKET ZAGARIA SALANDRA: Villano 24, Stigliano 4, Angelastro, Forcillo 2, Di Leo 8, Tosti 19, Dimonte, Lauria 8, Rigironi 4, De Marinis 5. All. Dimonte. LUCANA SALUMI PICERNO 95: Russillo, Curcio 3, Tirone 14, Curcio 21, Jasparra 5. All. Gabriel Ripepi. ARBITRI: Bonifacio e Quaratino di Potenza.

Fa la differenza un Pernice incontenibile VITOLEPORE 91 RIONERO 72 CESTISTICA VITO LEPORE RENUDO POTENZA: Stanco 8, Albano 4, Galella 6, Pisani 7, Rubino 6, Pernice 30, Casella 6, Cillo 6, Cataldo 12, De Franchi 4. All. Salvatore Della Monica. AICS PALLACANESTRO VARLOTTA RIONERO IN VULTURE: Colangelo 4, Cammarota 8, D'Angelo 25, Libutti 7, Perillo, Russo 5, Bencivenga 15, Falaguerra, Mollica 7. All. Salvatore Brenna. ARBITRI: Giuliano e Brienza di Potenza.

Doppia cifra per cinque potentini

Gaudiano una spanna superiore

LEVONI PZ VIRTUS MT

PIELLEMT CIUMNERA

99 65

LEVONI POTENZA: Saponara 12, Auria 14, Romano, Bochicchio 21, Larocca 15, Fiore 26, Zaccardo 9, Pergola, Statuto 6, Palazzo. All. Donato Fiore. VIRTUS CO.RE.MA MATERA: Vanzanelli 6, Merletto 24, Palumbo, Buono 10, Martino 2, Sabino 3, Elettrico 10, Di Cuia 10, D'Aria, Farinola. All. Antonio Conterosito. ARBITRI: Loscalzo di Potenza e Saracino di Tito Scalo.

85 54

CLIMACENTER DATACONTACT PIELLE MATERA: Ambrico 10, D'Ercole 13, Acito 9, Losito 2, Gaudiano 15. Vignola 7, Troisi 9, Coretti 4, Losignore 10, Vinciguerra 6. All. Luciano Cotrufo. CIUMNERA BASKET POTENZA: Fanelli D 18, Auletta 10, Fanelli G 7, Guglielmi, Molinari 8, Caterino 15, Cilumbriello 11, De Cunto 3, Santarsiere. All. Michele Montemurro. ARBITRI: Sarra e Racanelli di Matera.


Sport 49 C1 Todaro rende merito al Potenza: «Hanno sfoderato l’agonismo che a noi è mancato» Martedì 24 febbraio 2009

Calcio a 5

Nuovo cambio in vetta La Meco sconfigge e sorpassa lo Scanzano C1 La Vigor Matera cade a Lavello: decisivi Larocca e Tudisco

Real, passo verso la salvezza REALLAVELLO 6 VIGORMATERA 5 REAL LAVELLO: Bergamasco, Latorraca, De Cillis, Catapano, Miranda. A disp. Ferrara, Di Già, Di Cugno, Di Vittorio, Tudisco. All. Capuano. VIGOR MATERA: Tralli, Di Leo, Lamacchia, Mancini, D'Oppido. A disp. Pisciotta, Natuzzi, Smaldone, Tarasco, Laperchia. All. Marchitelli. ARBITRI: Salvia e Labanca di Potenza. RETI: 4' pt Mancini (MT), 6' pt Miranda (L), 13' pt, 28' pt Latorraca (L), 30' pt, 28' st Tudisco (L), 9' st Di Vittorio (L), 12' st D'Oppido (MT), 27' st, 33' st Tarasco (MT), 30' st Laperchia (MT). NOTE: ammoniti Latorraca, De Cillis per il Lavello e Lamacchia, Mancini, Smaldone per il Matera. Recuperi: 0' pt e 4' st. LAVELLO - Il Real sta costruendo la propria salvezza tra le mura amiche e la vittoria contro la Vigor ha rappresentato una prova di forza e di carattere sia della squadra che del pubblico assiepato nel palasport “Città di Lavello”. Euforico naturalmente per questi tre punti conquistati il presidente del sodalizio lavellese Giuseppe Fierro che da Milano dove lavora telefonicamente ha preannunciato per la prossima annata calcistica una programmazione mirata al rafforzamento dell'organico. Al 4' gli ospiti materani passano con un'azione personale di Mancini che prende palla da metà campo e s'invola sulla sinistra e con un tocco preciso e rasoterra sigla il vantaggio. Dopo due minuti gli risponde per i locali Miranda che su punizione da destra in diagonale confeziona il pari. All'8' la Vigor usufruisce di un calcio di rigore, lo batte lo stesso Mancini che aveva subito fallo ma Bergamasco intercetta e spedisce in corner. Al 13' Latorraca per i padroni di casa ru-

ba palla a lamacchia a centrocampo e fa il 2 a 1 alla destra del portiere. Tra 26' e 27' il Lavello batte due tiri liberi con Latorraca e Di Già che non hanno buon esito. Al 28' il caparbio Latorraca ruba ancora un pallone in fase d'attacco e segna il 3 a 1 con pallone sotto le gambe del portiere. Al 30' Tudisco su tiro libero spiazza il portiere e porta a 4 i sigilli lavellesi. Al 6' della ripresa il Matera coglie una traversa con Lamacchia, mentre il Lavello al 9' segna la sua quinta rete con Di Vittorio ben servito da Latorraca dalla sinistra. Al 12' da destra Di Leo coglie la traversa ma D'Oppido realizza con un

tapin vincente. Al 16' Bergamasco prima atterra in area D'Oppido e poi gli ribatte il conseguente rigore. Al 22' i materani trovano il palo alla sinistra con D'Oppido e al 27' Trasco con una puntata da fuori area fa 5 a 3. La risposta dei locali con il 6 a 3 si ha un minuto dopo con Tudisco da fuori area su passaggio di Miranda. La rimonta degli ospiti avviene ai minuti 30' e 33', dopo aver sbagliato il primo tiro libero al 29', Laperchia un minuto dopo fa centro e poi offre a Tarasco all'ultimo minuto di gioco il pallone del 6 a 5. Giuseppe Catarinella sport@luedi.it

MECO POTENZA6 LIB. SCANZANO 3 MECO POTENZA: Pacifico, Tancredi, Lioi, Pronesti, Ricchiuti, Cuviello, Brindisi, Moretti, Sabia, Benevento, Mecca, Galasso. All. Brindisi. LIBERTAS SCANZANO: Vampo, Masella, Delorenzo, Dipinto, Cospito, Dartizio, Celano, Amendolara, Panetta, Prezioso, Cosentino. All. Todaro. ARBITRI: Lorenzo Gravina di Venosa e Simeone Acito di Matera RETI: 8' Lioi (M), 11' Ricchiuti (M), 21' Moretti (M), 31' Lioi (M), 1' Dipinto (S), 11' Benevento (M), 13' Pronesti (M), 18' Panetta (S), 24' Cospito (S). POTENZA - La capolista Meco piega in casa l'inse-

La Meco con la Coppa Italia regionale vinta a dicembre

guitrice Scanzano. Iniziano subito bene i padroni di casa che tirano fuori tutta la "cattiveria agonistica" necessaria per vincere una partita di "cartello" come questa. All'8 minuto Lioi tira una gran botta dalla distanza e trafigge un incolpevole Vampo che non può nulla contro la potenza del tiro del laterale potentino. Passano pochi minuti e Ricchiuti infila la palla all'incrocio dei pali per il raddoppio. Una Meco scatenata e determinata a vincere non lascia respirare gli avversari e al 21' Moretti, entrato da poco, mette a segno il 3-0. Lo Scanzano prova a reagire, ma i ragazzi allenati da mister Todaro sbagliano davvero troppo sotto porta. Al 25' gli ospiti hanno l'occasione per riaprire la partita: l'arbitro assegna un calcio di rigore, ma Masella fallisce dal dischetto. Gol sbagliato, gol subito e nel primo dei due minuti di recupero concessi dall'arbitro nel primo tempo, Lioi firma la sua personale doppietta. Nella ripresa, gli ospiti partono con più grinta e tenacia e al 1' Dipinto, dopo una bella azione collettiva, mette a segno il primo gol per i suoi. La partita viaggia su ritmi elevati, ma all'11 minuto è ancora Meco: Benevento, su passaggio di Lioi, non perdona. Passano 2' e Pronesti segna il gol del 6-

1 con una zampata di destro sottomisura. I ragazzi dello Scanzano continuano comunque a macinare gioco e a portarsi in avanti e al 18' Panetta devia in porta una imbucata amica. Passano pochi minuti e Cospito dalla distanza tira una gran botta che trafigge Pacifico, per il definitivo 6-3. Visibilmente soddisfatto della prova dei suoi a fine gara, Salvatore Mecca, dirigente della Meco. «Mi è piaciuto l'atteggiamento dei ragazzi, la grinta, la concentrazione e la determinazione che ci hanno messo fin dal primo minuto di gioco. Se vogliamo raggiungere traguardi importanti dobbiamo continuare a giocare così per tutta questa seconda parte di campionato. E' questo ciò che mi aspetto dai miei ragazzi». Più amareggiato il tecnico dello Scanzano, Nicola Todaro. «La Meco ha vinto perché ha saputo sfruttare tutte le occasioni, sfoderando quell'agonismo che a noi è mancato per un intero tempo di gioco. Se poi a questo aggiungiamo i pali colpiti ed il rigore sbagliato, non possiamo far altro che prendere atto di questa sconfitta che, però, non preclude per nessun motivo le nostre ambizioni di vittoria finale». Anna Maria Calabrese sport@luedi.it


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Sport

Martedì 24 febbraio 2009

LATITESE AMICA

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LA TITESE: Picciolo, Mecca, Giosa, Taddonio, Ferramosca, Aliandro, Moliterni, Dimase, Iummati, Di Lascio. All.: Capitolo F. AMICA SPORTING PALAZZO: D'Errico, Pellegrino, Lorusso, Colella, Veltri, Cripezzi, Martino, Giuralarocca, Tortora, Scilimato, Pinella, Cautela, Sepe. All.: Cuviello P. ARBITRO: Ostuni di Potenza RETI: Sepe (A) 2' pt, 9' pt, 1'pt, Giuralarocca (A) 23' pt, 6' st, 25' st, Colella (A) 27' pt, Cripezzi (A) 29' pt, Moliterni (LT) 5' st, Ferramosca (LT) 7' st. NOTE: Ammonizioni: Sepe (A) TITO - La trasferta dell'Amica Sporting Palazzo a Tito, è accompagnata dai mille dubbi derivanti dalle ultime alterne prestazioni che l'hanno resa protagonista di una importante vittoria nel recupero con il Rapolla e di due sonore sconfitte contro l'Irsinese e la Tierre che hanno visto vacillare le certezze di Cu-

C2 girone A Decisivi i gol di Sepe, Giuralarocca, Colella e Cripezzi

L’Amica supera l’ostacolo La Titese viello. I padroni di casa invece vogliono sfruttare a pieno il fattore campo per allontanarsi dal pantano della zona play-out. All'inizio della gara i dubbi dell'Amica non si risolvono perché i ragazzi di Capitolo partono a spron battuto chiudendo nella propria area gli ospiti ed evidenziando l'ottima forma di D'Errico che si oppone, da grande portiere, a diverse occasioni dei Titesi. Al primo affondo, però, con grande cinismo, l'Amica passa in vantaggio con un preciso tiro ad incrociare di Sepe (0-1). Passano alcuni minuti e da un contrasto vinto da Cripezzi con Mecca, la palla perviene di nuovo a Sepe che, tutto solo, infila il portiere (0-2). La Titese aumenta l'intensità della propria azione di attacco, prestando il fianco ai rapidi contropiedi degli ospiti. In uno di questi, al 23', Giuralarocca, dopo aver abilmente

dribblato un avversario, segna con la punta del piede il terzo gol per l'Amica (0-3). Dopo quattro minuti Colella si invola sulla sinistra, in velocità supera il primo avversario, ne dribbla un altro e deposita in rete (04). Al termine della prima frazione di gioco Scilimati anticipa tutti a centrocampo, si produce in una rapida discesa centrale che lo pone solo di fronte al portiere, al posto di tirare scarica per il liberissimo Cripezzi che, a porta vuota, segna (05). Nel secondo tempo il clichè non cambia e su azione di calcio d'angolo l'Amica incrementa lo score: scambio Giuralarocca-Cripezzi, assist per Sepe che non sbaglia (0-6). La Titese non si da per vinta e si protende in avanti alla ricerca di reti che possano riaprire il match. Al 5' Moliterni in mischia riduce lo svantaggio (1-6), ma le velleità di rimonta sono bloccate sul nascere, un mi-

nuto dopo, da Giuralarocca che si distende in contropiede e supera Picciuolo (1-7). Al 7' Ferramosca si esibisce in un'imparabile e spettacolare punizione all'incrocio dei pali che porta a due le marcature dei padroni di casa (2-7). La partita è bella ed intensa e le occasioni per segnare fioccano da entrambe le parti. L'ultimo gol è siglato al 25' al termine di una straordinaria azione impostata da Lorusso per Tortora che serve l'assist di tacco per il bomber Giuralarocca che, con l'ottava rete, decreta la fine del match (2-8). La delusione de La Titese, grande per il pesante risultato numerico, è mitigata dalla capacità mentale dei ragazzi di Capitolo di credere sempre nella rimonta e dalla ottima preparazione atletica che fa ben sperare per il prosieguo del campionato. Negli spogliatoi dell'Amica, invece, aleggia il sospiro di sollievo per

Il tecnico Cuviello

aver avuto la gradita conferma del fatto che le sconfitte della settimana precedente sono da attribuire a fatti contingenti e non ad un temuto momento di crisi. Con la sconfitta del Bar La Notte a Irsina e il pareggio del Rapolla contro Quelli del Jonny Match, il splendido campionato rinnova il suo fascino e, per la gioia degli amanti di questo sport, promette imprevedibili sorprese. Luca Festino sport@luedi.it

C2 girone A Doppietta di Coppola, tris di Telesca e sigillo di Pastore

Calcio a 5

Uno Shaolin tennistico Liquidato il Pentacalcio con sei realizzazioni SHAOLINS. PENTACALCIO

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SHAOLIN SOCCER: Delfino, Lorusso, Telesca V., Pino, Giordano, Coppola, Laguardia, Zaccagnino, Telesca G., Fortarezza, Pastore, Scocuzzo. All: Gruosso. PENTACALCIO: Pace, Di Benedetto, D'Aquino, Barrese, Bochicchio, De Lorenzo, Tucci, Valicenti, Maffezzoni, Montefusco, Fraternali. All: Scalera. ARBITRO: De Caro di Bernalda RETI: Pastore, Coppola (2), Telesca G. (3) (SH). De Lorenzo (P). NOTE: Ammonito: Montefusco. Spettatori: 40. POTENZA - Larga vittoria dello Shaolin ai danni del Pentacalcio che esce a testa alta alla fine delle ostilità per aver disputato una gara onesta e corretta contro una formazione superiore sia sul piano tecnico che atletico. I

Lo Shaolin Soccer e accanto il Pentacalcio

padroni di casa subito pericolosi con Telesca V., Giordano e Coppola, dopo un'occasione sciupata da Barrese per gli ospiti solo davanti a Delfino, non inquadra lo specchio della porta, al 5' vanno in vantaggio con Pastore servito da Coppola. An-

cora Pastore, Telesca V. con la difesa in panne e D'Aquino salva sulla linea sempre su Pastore. Il Pentacalcio in contropiede con D'Aquino, Montefusco, Tucci, e Barrese tentano di riportare il risultato in parità, ma l'estremo difensore non si fa sor-

C2 girone B Piegate le resistenze del fanalino di coda Calciano

Barricelle brutto e vincente BARRICELLE CALCIANO

8 6

BARRICELLE: Coiro, Ponzio, Lovito, Marinelli, Mitidieri, Fratantuono, Giampietro. Allenatore: Colucci. CALCIANO: Caprara, Grieco, D’Eufemia, Novellino, Santarosa, Bortaccio, Innella. Allenatore: Scarcella. ARBITRO: Iannibelli di Moliterno. RETI: 2’ pt, 21’ pt e 26’ pt Marinelli, 7’ pt Mitidieri, 8’ pt e 23’ st Novellino, 16’ pt e 24’ st Fratantuono, 24’ pt Santarosa, 29’ pt Ponzio, 13’ st Grieco, 25’ st e 31’ st D’Eufemia, 28’ st Giampietro (rig.). NOTE: al 28’ st Novellino per aver fermato il pallone con le mani diretto verso la porta. VILLA D’AGRI – E’ stata decisamente una delle più brutte partite che il Barricelle abbia giocato in questo campionato. Di buono soltanto la vittoria contro l’ultima della classe Calciano. Per il resto tutto da rivedere. Squadra distratta e svogliata e capace di subire gol da tutte le parti dl campo. Non è un segnale ottimale in vista della prossima gara esterna contro l’Uggiano impegnato nella lotta per evitare la scomoda roulotte russa dei play – out. In settimana Colucci dovrà sicuramente chiarire con i suoi i ragazzi i problemi che ci sono stati e risolverli prima che sia troppo tardi. Il Barricelle comincia bene il confronto e in sette minuti si trova in vantaggio di

due gol con le reti di Marienlli e Mitidieri. Il Calciano è vivo e un minuto dopo accorcia le distanze con Novellino. I padroni di casa riprendono a marciare e al 16’ e al 21’ Fratantuono e ancora Marinelli aumentano le distanze in termini di segnatura prima di subire un nuovo dimezzamento di distanze dagli ospiti al 24’ con Santarosa. I locali vogliono tornare al riposo tranquilli e si portano sul 6-2 con la terza rete personale di Marinelli al 26’ e Ponzio ad un minuto dalla fine del primo tempo. Nella ripresa il Barricelle entra svogliato in campo e il Calciano ne trae spunto per affondare i suoi colpi e va a segno al 13’ con Grieco e al 23’ con Novellino. Le segnature materane non destano fiducia e ci pensa Fratantuono un minuto dopo. La squadra di Scarcella insiste e trova il gol con D’Eufemia al 25’. A ristabilire le distanze è Giampietro al 28’ che trasforma un penalty per fallo di mani di Novellino che è stato anche espulso. Al primo dei due minuti di recupero D’Eufemia firma la doppietta personale ma è vana per cercare di riequilibrare le sorti dell’incontro. Il Barricelle oltre che nei risultati in trasferta adesso deve migliorare pure nel gioco. La prova offerta sabato non è stata bella e su questo deve rifletterci sopra. Il Calciano ha fatto intravedere buona volontà per cercare di salvarsi ma non basta se insieme all’impegno non prende i tre punti. Può dare di più anch’esso. Biagio Bianculli sport@luedi.it

prendere fino al 15' quando raccoglie la palla in fondo al sacco depositata da De Lorenzo su passaggio di Barrese. Non si scompone lo Shaolin, ed al 19' si riporta in vantaggio con Coppola solo a centrocampo, fa partire un rasoterra indovinando l'an-

golino basso alla sinistra di Pace. Di nuovo Barrese e Tucci per gli ospiti che sprecano sotto porta il probabile riaggancio, e al 21' un micidiale contropiede condotto da Coppola e Pastore consente a Telesca G. di triplicare. Dal 25' al 30' prima prova

Maffezzoni per il Pentacalcio, ma Delfino para a terra deviando in angolo, poi due conclusioni per lo Shaolin di Fortarezza e Telesca G. finiscono sul palo. Si riprende con i locali in attacco chiudendo in area gli avversari dove solo le proiezioni in avanti di De Lorenzo, bravo e sfortunato, sembrano rianimare i suoi compagni dando l'illusione di una rimonta. Ma è lo Shaolin a non sbagliare al 40' e 55' con Coppola servito da Pastore e Telesca G., solo davanti a Pace, lo scavalca con un morbido pallonetto. L'innesto di Valicenti da più spinta al Pentacalcio che fa salire la squadra ma le conclusioni a ripetizione di tutti gli uomini utilizzati da Scalera trovano il muro eretto da Delfino oggi para tutto. 59' Pino dello Shaolin sferra un tiro intercettato sottoporta da Telesca G. che realizza la sesta rete e l'ultimo palo colpito da Laguardia. Leonardo Martino sport@luedi.it

C2 girone A, il trio Macellaro regala il successo all’Avis Vietri AVISVIETRI BANCONE

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VIETRI: Pitta, Calviello, Magro, Macellaro G., Macellaro R., Macellaro V., Magrino, Lepore, Pantalena, Cardinale. All. Zirpoli G. BANCONE: Genovese, Milano, Sileo V., Sileo D., Sileo L., Valvano, Telesca, Sileo S., Gruosso, Sileo C., Romano, Picone. All. Santarsiero S. ARBITRO: Pessolano di Potenza RETI: 33' e 36' Magro (V), 44' Macellaro G. (V), 49' e 53' Macellaro R. (V), 56' Macellaro V. (V), 59' e 60' Romano (B) NOTE: Ammoniti: Sileo D. e Romano del Bancone. Recupero: 1' p.t. e 2' s.t. VIETRI DI POTENZA - Il Vietri di mister Zirpoli, con un perentorio secondo tempo ed il risultato finale di sei reti a due, annichilisce i potentini del Bancone, caduti nel secondo tempo sotto i colpi degli avanti vietresi, e salvati nel primo tempo dall'estremo Genovese, che in tante occasioni ha negato il gol al Vietri con splendide parate. A nulla è servito il “raccapricciante” finale degli ospiti, che hanno cercato il contatto per scatenare la rissa. Accenni di rissa ci sono stati, con l'arbitro bravo a tenere in pugno i momenti caldi. Ma alla fine a parlare chiaro è stato il campo, che ha decretato la meritata e schiacciante vittoria vietrese. Dopo un primo tempo molto combattuto, i vietresi si sono scatenati nella seconda frazione di gioco, mostrando il meglio e chiudendo gli avversari nella propria metà campo, senza conce-

dere nulla. Ma andiamo nel dettaglio del match: le due squadre giocano prevalentemente a centrocampo e nei primi minuti ci sono azioni da una parte e dall'altra. Il Vietri ha la possibilità di andare il vantaggio, ma il rasoterra di Magrino si stampa sul palo. Nemmeno due giri d'orologio, e il Vietri colpisce un altro palo, questa volta con Magro dopo una gran botta. Gli ospiti reagiscono al 19' con capitan Sileo, ma il suo tiro è deviato da Pitta in angolo. Il primo tempo si chiude senza gol, a reti bianche. E, dopo la strigliata di mister Zirpoli ai suoi, ecco che in campo scende un altro Vietri. Nemmeno tre minuti, Macellaro R. libera Magro, gran botta ed è uno a zero. La reazione ospite non arriva e così Magro, al 36', con caparbietà si libera di un avversario e con un bel tiro rasoterra sigla la doppietta. Gli ospiti non hanno la forza di reagire, e così il Vietri ne approfitta. Al 44' il neo-entrato Pantalena cede la palla a Macellaro G., che con un tiro dal limite trafigge Genovese per la terza volta: è il 3 a 0 e monologo vietrese. Pochi minuti e arriva il poker, quasta volta grazie alla gran botta di Macellaro R, che si ripete al 53' dopo un'azione caparbia: è il poverissimo vietrese. Gli ospiti si innervosiscono tra di loro, anche in panchina, e così interviene l'arbitro. Ma nemmeno il tempo di ritornare in campo e il neo-entrato Macellaro V. mette il suo sigillo sul match siglando la sesta rete. A nulla serve la doppietta finale di Romano, che fissa il risultato sul sei a due. Ottimo l'arbitraggio del signor Pessolano. Claudio Buono sport@luedi.it


LOTTO&CONCORSI

Rubriche

DAMA

Martedì 24 febbraio 2009

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Due ruote propongono la cadenza 9. Vinti due estratti

Nazionale e Bari: figura 1 di GIOIA GASPARINI ROMA – Il 39 secondo ritardatario della ruota di Torino, tornato a farsi vedere dopo 71 assenze continuative, è stato il numero più vecchio scoperto nel corso dell’estrazione numero 23. Sono anche usciti di scena il 21 quarto atteso di Bari dopo 51 turni, l’83 ottavo della Nazionale dopo 45 mancati riscontri e il 12 decimo di Cagliari dopo 33 turni. Il podio dei numeri più attesi è composto dal 59 di Bari con 107 assenze continuative seguito dal 64 ancora di Bari con 105 turni e dal 9 di Napoli a quota 92. La ripetizione di diversi numeri fra i cinquanta estratti sulle dieci ruote tradizionali non ha prodotto combinazioni a valenza doppia. Roma in primo piano per quanto riguarda le combinazioni numeriche con la quaterna di cifra 4 (24-45-46-54), il terno di figura 9 (27-45-54) e l'ambo simmetrico 45-46. Anche Cagliari non è stato da meno con il terno di controfigura 1 (12-34-56) l’ambo vertibile 56-65 e l’ambo complementare 3456. Da segnalare poi il terno di figura 5 (23-32-41) a Milano, il terno di cifra 4 (14-40-44) e l’ambo simmetrico 19-72 a Firenze, ambo simmetrico 43-48 anche a Genova, l’ambo radicale 30-39 a Torino, il terno di cifra 3 (31-34-83) sulla Nazionale. NAZIONALE. La figura 1 con la serie 10-28-55-64-73 e la cadenza 9 con la serie 39-49-69-79-89 reclamano il gioco per ambo. Previsione speciale 15-23 per estratto ed ambo. BARI. Da 77 estrazioni la figura 1 è priva di riscontri, ancorate ambi e terni alla serie 10-28-55-64-73. Per ambo segnaliamo la cadenza 7 con la serie 37-57-67-77-87. Previsione speciale 59-64 per estratto ed ambo. CAGLIARI. La cadenza 9 con la serie 19-29-39-49-59 e la figura 8 con la serie 17-26-35-53-89 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 19-64 per estratto ed ambo. FIRENZE. Per ambo e terno prendete in considerazione la cadenza 1 con la serie 1-31-41-61-71 e la prima decina con la serie 3-4-6-7-9. Previsione speciale 37-62 per estratto ed ambo GENOVA. L’ultima decina è attesa con ambi e terni, combinateli nella serie 82-84-86-88-90. In alternativa, per i medesimi giochi, considerate la cadenza 3 con la serie 3-13-23-33-43. Previsione speciale 38-51 per estratto ed ambo. MILANO. Per ambo la cadenza 6 con la serie 6-36-56-66-86 e decina 41/50

54 59 19 30 83 33 9 70 38 49 56 con la serie 7-25-34-43-88. Previsione speciale 16-31 per estratto ed ambo NAPOLI. Vinto l’estratto con il 29 della previsione speciale. La serie gemellare 11-22-33-44-55-66-77-88 dovrebbe presto sviluppare combinazioni fortunate. Per ambo la cadenza 8 con la serie 18-48-58-68-88. Previsione speciale 10-67 per estratto ed ambo. PALERMO. Per ambo non tralasciate la figura 4 e la cadenza 7, ancorate qualche giocata alla serie 3-12-2139-66 e alla combinazione 27-47-6777-87. Previsione speciale 2-71 per estratto ed ambo. ROMA. La controfigura del 10 non sviluppa giochi da 70 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 10-2132-43-54. Per ambo segnaliamo la cadenza 0 con la combinazione 2030-50-60-70. Previsione speciale 951 per estratto ed ambo. TORINO. Vinto l’estratto con il 28 della previsione speciale. La cadenza 5 per ambo e terno con la cinquina 15-45-55-75-85. La controfigura 1 dovrebbe presto sviluppare degli ambi, combinateli nella serie 12-23-4556-67. Previsione speciale 5-41 per estratto ed ambo. VENEZIA. Da 70 estrazioni la cadenza 5 non sviluppa combinazioni vincenti, per ambo e terno date fidu-

65 107 67 82 87 86 92 85 76 80 74

84 64 72 37 42 25 1 44 57 22 76

62 105 59 60 68 82 66 63 67 53 73

23 35 21 58 17 27 5 72 21 12 15

57 50 51 49 48 66 52 55 53 48 60

Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 128 36 85 128 77 88 128 57 90 126 10 55 124 5 8 123 37 82 123 59 86 123 81 3 122 46 80 122 56

Ritardo 66 64 47 44 42 42 40 34 33 33

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 24 febbraio 2009 Roma e Tutte 31, 68, 47, 38, 72, 78 Napoli, Firenze e Tutte 29, 66, 45, 36, 70, 76 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 26 febbraio 2009 Roma e Tutte 33, 70, 49, 40, 74, 80 Napoli, Firenze e Tutte 31, 68, 47, 38, 72, 78

UNIDICI RUOTE

sto. Per le scuole elementari l’indiscussa campionessa, temuta da tutti i concorrenti, è stata Isabella Rondinelli che ha conquistato con facilità il suo titolo lasciando agli altri soltanto la possibilità di lottare per il secondo e terzo posto, conquistati rispettivamente da Natale Laganà e Matteo Ventura. Si sono inoltre distinti Alessandro De

Pronostico concorso n. 24 (del 24/02/2009) 33 48 50 52 65 66 72 85

PREVISIONI

A Reggio il campionato internazionale per ragazzi

nienti da vari istituti scolastici. Per le scuole medie inferiori, il podio più alto è stato occupato da Giuseppe Matalone che si è confermato il giocatore più forte, sempre in costante crescita; dopo di lui sui gradini più bassi del podio finiscono Francesco Ventura e Domiziana Dattola a cui sono spettati rispettivamente il secondo e il terzo po-

41 22 89 5 16 36 47 27 76 65 65

cia alla serie 15-35-45-65-75. In alternativa considerate la decina del 50 con la serie 51-52-53-54-55. Previsione speciale 19-70 per ambo e ambata. TUTTE. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 5-60-89, 2159-85, 8-27-36, 16-22-64, 4-50-86.

di FRANCESCO SENATORE

IN UNA cornice tipicamente carnevalesca si è svolto il Campionato Regionale di Dama Internazionale, che ha fatto registrare una grande partecipazione di appassionati dello sport del cervello. Gli atleti si sono potuti cimentare in un sano scontro competitivo grazie alla disponibilità del Presidente della V Circoscrizione di Reggio Calabria, Antonio Eroi, che ha ospitato la manifestazione. Notevole è stata la soddisfazione del professore Demetrio Crucitti e del Delegato Regionale Fid Tito Cogliandro che, animati da una fervida passione verso questo Sport della Mente e dediti da molto tempo alla formazione degli atleti, si sono visti ripagare da giocate veramente magistrali da parte dei ragazzi che frequentano assiduamente la sede della Società Sportiva Dilettantistica “Il Bianco e il Nero”, presieduta dalla professoressa Carmela Mate. I risultati hanno confermato le qualità e le abilità dei ventisette atleti prove-

60 60 57 54 61 79 62 58 62 50 68

Stefano e Matteo Vitetta (quarto e quinto posto), che ultimamente hanno dato dimostrazione di aver assimilato gli elementi basilari del gioco della dama rivelando notevoli capacità logiche e strategiche. La manifestazione si è conclusa con la premiazione e con un ringraziamento a tutti i presenti da parte dell’organizzatore Tito Cogliandro, che ha ricordato agli astanti alcuni importanti appuntamenti damistici, tra i quali i tanto attesi Campionati Italiani Giovanili che si svolgeranno a Velletri nella prima decade del mese di aprile, in pratica una sorta di trampolino di lancio per i prossimi Campionati Europei. Archiviato il campionato dei ragazzi, spazio allora ai più grandi. Infatti, sabato prossimo, sempre a Reggio Calabria è in programma il Campionato Regionale, riservato all’Assoluto, di dama internazionale. Gli interessati possono contattare direttamente il delegato regionale Tito Cogliandro o telefonare al numero 3382909481.

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

di MARIA D’AUTUNNO

Gli ambi di Febbraio IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Febbraio, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI FEBBRAIO 61 - 16 77 - 1 40 - 55 22 - 68 63 - 11 21 - 12 71 - 79 13 - 46 Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di Febbraio.


Cultura&Spettacoli Martedì 24 febbraio 2009

di MIMMO MASTRANGELO MOLITERNO - Una provocazione, voluta e non casuale. Che dribbla completamente la cornice istituzionale entro cui è stata inglobata. Infatti, la mostra di fotografie “Frammenti di un legame” di Betty Marcuso tratta un tema che non sta assolutamente dentro alle ragioni per cui è stata pensata l'iniziativa “Innamorati dell'Arte”, promossa in tutto il Paese dal Ministero della Cultura. Tuttavia, le foto della giovane artista sarda sono belle, suggestive per «l'esecuzione dello scatto» e le sfumature cromatiche (in particolare il vermiglio) che le dominano. Catturano l'attenzione in quanto portano senza mezzi termini nell'inferno delle condizioni della popolazione Palestinese. E se si vuole gli scatti possono anche letti, principalmente, come uno spaccato della vita amena e sacrificata delle donne palestinesi, ma Betty Marcuso è una fotografa che sa farsi plaudire perché ha uno sguardo. Le sue foto sono i momenti di un viaggio, di un impatto forte con una realtà martoriata le cui sofferenze della sua gente si sa commuovono e fanno piangere il mondo ma non scuotono poi l'azione e la coscienza delle diplomazie. La fotografia di Marcuso ha

Fotografia

La Palestina secondo le immagini di Marcuso “Frammenti di un legame” a Moliterno

Bandiere palestinesi

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una filigrana realistica, se ne intuiscono facilmente i suoi motivi, ma i suoi colori sono spesso lievemente manipolati in chiave strutturale, l'artista nello scatto evita le soluzioni cosiddette rigide, per optare verso un'assoluta centralità dei cromatismi. Scorrono sequenze della periferica degradata di Gaza, volti ed occhi che sbucano dalle celle di un carcere, ragazzini che giocano in uno spiazzo invaso dalle macerie di un bombardamento, soldati della guardia nazionale palestinese in un momento di pausa, queste, dal punto di vista della Marcuso, non sono altro che scene di una quotidianità che arranca. Provvisoria. Nella loro soggettività (ed oggettività) le foto in esposizione ripetono passaggi perfetti di deluse speranze e sogni. Altro non sono i negativi della Marcuso che la richiesta di attenzione verso uomini, donne, bambini che non riescono a dare una dignità alla propria esistenza, veros anime rinchiuse dentro uno spazio di buio dove al momento è difficile intravedere, uno spiraglio, una speranza per venirne fuori. La mostra di Betty Marcuso può essere vistabile fino al 28 febbraio nella Bibliomediateca Giacomo Racioppi. La mostra può essere visitata dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20. Per informazioni 0975 668529. cultura@luedi.it

Musica In tutti i negozi di dischi è disponibile il cd “Cambi di tempo” della band irsinese

Debutto nazionale per i Pelosofolk IlLaLibro mostra

Athos saluta Matera IRSINA - E’ disponibile in tutta Italia “Cambi di tempo: Irsina e l' area Bradanica spopolano grazie alla tenacia del giovane gruppo lucano, i “Pelosofolk” e della loro ultima fatica musicale, il cd “Cambi di tempo”. Con il debutto avevano da tempo varcato i confini regionali con le decine di concerti tenuti in tutto il Sud Italia, ma anche nelle Marche, in Lombardia, a Firenze e l'estate scorsa ad Ozieri, in Sardegna, nell'ambito della manifestazione “Suoni dalla Perla”. Ora i Pelosofolk debuttano nel panorama nazionale con l'uscita di “Cambi di tempo”, prodotto dalla Arci Sana Records e distribuito dalla Venus. Frutto dell'esperienza maturata dal 2000 (anno di fondazione del gruppo) ad oggi ed emblema della svolta artistica intrapresa negli ultimi tempi, il cd (pubblicato agli inizi dello scorso mese di giugno) ha riscosso un grande favore di critica e di pubblico. «In questo album infatti si ritrovano suoni e ritmi tipici della musica popolare del Sud -affermano gli artisti - efficacemente contaminati da sonorità celtiche,

balcaniche ed anche rock e blues». Brani magistralmente interpretati dai sette musicisti irsinesi, con una sapiente miscela di strumenti tradizionali (chitarra, fisarmonica, flauto traverso, violoncello e tamburelli) e moderni (basso e batteria). Divertente da suonare, da ascoltare e…da ballare! Domenica a Matera hanno suonato per la chiusura della mostra di pittura di Athos Faccincani “Luci e Colori nei Sassi, nel pomeriggio si sono esibiti a Satriano di Lucania in un concerto previsto nell'ambito delle manifestazioni del noto e tradizionale Carnevale del centro potentino. I Pelosofolk sono Giuseppe Amato (chitarra e voce), Tonio Demuro (fisarmonica), Piero Demuro (flauti e cori), Michele Rizzi (violoncello), Luca De Bonis (batteria), Nicola Nuzzolese (basso e contrabasso) e Angelo Dicioca (chitarra). Il cd si può acquistare anche visitando il sito internet ufficiale: www.pelosofolk.com cultura@luedi.it

MATERA - Grande successo e chiusura per la personale “Luci e colori nei sassi” di Athos Faccincani. Due settimane che hanno riscontrato pareri favorevoli non solo dai fedeli collezionisti sparsi in tutta la penisola. Gli spazi espositivi che hanno accolto l'artista sono stati quelli di “Crea che Ricrea”, nel cuore pulsante del Sasso Barisano. «Consuntivo positivo. ha dichiarato durante la conferenza stampa il pittore di Peschiera Athos Faccincani C'è stato un grande riscontro di pubblico. Tanta l'affluenza anche da Taranto, Bari, Foggia e Napoli. Con i turisti provenienti anche dal nord Italia possiamo contare circa 700 presenze». Su 23 dipinti esposti ne sono stati venduti 8, ma sono state numerose le richieste di acquisto che fanno presagire un tutto esaurito per la mostra “Luci e colori nei

Sassi”. Faccincani dovrebbe tornare a Matera entro la fine dell’estate: «Ovviamente con una mostra diversa. - afferma l’artista - Io amo Matera e se non fosse per vincoli professionali vorrei, davvero, trasferirmi qui. In futuro - conclude Athos Faccincani - spero di riuscire ad aprire uno studio nei Sassi». Intanto, è in corso una mostra a Foggia che potrà essere visitata fino al 14 marzo. La calorosa accoglienze dell intera cittadinanza materana e il sostegno dichiarato da parte dell'Amministrazione Comunale, nella persona del sindaco Emilio Nicola Buccico, (presente all'inaugurazione di “Luci e colori nei Sassi”, lo scorso 7 febbraio) per una mostra interamente dedicata a Matera fanno presagire un ennesimo successo. m.a.f. cultura@luedi.it

IlCar Libro net “Belvedere Guerricchio” sabato a Matera MATERA - Sarà presentato sabato prossimo alle 17,30 nel complesso Le Monacelle “Belvedere Guerricchio”, romanzo di Carlo Fioroni. Interverranno la scrittrice Edna Magenga, il giornalista Pasquale Doria e l’umanista Pancrazio Toscano. Fioroni, nato durante la guerra sul lago Maggiore, ha vissuto tra Milano, la Francia e Matera dove vive e lavora dall’estate del 2004. E’ pittore, poeta e scrittore. “Belvedere Guerricchio” narra la ricerca di Roberto, insegnante di filosofia nel liceo classico di Matera, nel groviglio di un passato che non riesce a farsi tale.

La serata di “Gomorra” allo Stabile POTENZA - Dopo il successo dell'anno scorso al teatro Stabile, torna a grande richiesta “Gomorra, lo spettacolo scritto da Mario Gelardi e tratto dall'omonimo libro- inchiesta di Roberto Saviano sulla criminalità organizzata napoletana. Sul palco a dar voce e corpo allo scrittore napoletano sarà Ivan Castiglione. L'appuntamento è questa sera al cine teatro Don Bosco (sipario ore 21). Uno spettacolo dai forti contenuti, un testo complesso che colpisce emotivamente lo spettatore. Le storie di Gomorra, i personaggi raccontati, erano talmente tanti, e soprattutto così drammaturgicamente interessanti, che si è fatta una scelta in base a quelle che erano per gli ideatori le vite più “necessarie“ da raccontare. Cinque i personaggi scelti: Pasquale, Mariano, Pikachu, Kit Kat e lo Stakeholder. La sesta storia è quella che è non scritta nel libro, quella di Roberto Saviano. In scena Castiglione porterà il Saviano che torna a Casal di Principe a parlare in piazza, in quella piazza ostile, in cui ci sono gli uomini che lo vorrebbero “altrove”, dove sfidò i camorristi delle famiglie casalesi con quel «non valete niente e ve ne dovete andare». Frasi dure che mai i clan gli hanno perdonato, che vorrebbero chiudergli la bocca, ma lui è li, con la forza delle sue parole, con la forza delle sue idee: «Sapere, capire diviene una necessità. L'unica possibile per considerarsi ancora uomini degni di respirare». Iranna De Meo cultura@luedi.it


Cultura e Spettacoli

Martedì 24 febbraio 2009

ANTEPRIMA

CARNET

Da oggi al teatro Nuovo Colosseo con “La Mosca”

La Rafanata oggi a Marsico

Luongo da Picerno a Roma di CARMINE PEPE SPESSO facendo riferimento a degli artisti di spettacolo e persone di cultura della nostra terra riecheggia una frase: “nemo profeta in patria”. Si potrebbe così sintetizzare quello che si manifesta quando un lucano riesce ad intraprendere strade che portano alla notorietà e alla valorizzazione delle proprie capacità lontano dalla propria terra. Non perché i lucani non apprezzino le performance e le iniziative dei propri conterranei, ma spesso perché mancano le opportunità e gli strumenti per valorizzare l'arte in casa

propria. Così Ernesto Luongo un giovane lucano di Picerno di 22 anni sarà di scena in una commedia teatrale che prenderà vita nei prossimi giorni a Roma. L'amore di Luongo per il teatro è nato grazie al Laboratorio Teatrale 95 di Picerno sopratutto grazie al regista Paolo Curcio. E dopo aver conseguito il diploma di tecnico dei servizi turistici, Ernesto Luongo è volato nella capitale per continuare gli studi presso la Facoltà di Lettere e Filosofia al Dams di Roma 3 dove ha potuto continuare a tenere in vita la passione teatrale confrontandosi con artisti

provenienti da ogni parte del mondo. A partire da oggi fino al primo marzo l'attore lucano sarà di scena al Teatro Nuovo Colosseo di Via Capo D'africa a Roma in uno spettacolo intitolato "La Mosca" con Guido D'Avino regista. La rappresentazione teatrale "La Mosca" tratto da “Sottobanco” di Starnone, e adattato da D'Avino", sarà rappresentata oggi e domani alle 21,30, giovedì e venerdì alle 18,30, sabato e domenica alle 20,30. La commedia è ambientata in una scuola e tratta l'andamento di un intero anno scolastico e mette in risalto i problemi di tutti i giorni che afflig-

gono studenti e professori. I professori frustrati o disattenti, più presi dalla famiglia o dal secondo lavoro che dal ruolo di educatori. Intorno a loro, in un istituto degradato della periferia romana, si intrecciano le storie di studenti distratti e inquieti. Con ironia e profondità di analisi, questo spettacolo aggiorna le tematiche della scuola italiana. Attraverso il racconto di uno scrutinio di fine d'anno scolastico, viene portata in scena "La Mosca". Questo insetto che vola e si poggia d'ovunque, e che è sempre presente nelle giornate calde di fine primavera e dell'esta-

La locandina

te. "La Mosca" trasforma lo spaccato di un'istituzione sull'orlo della crisi in una narrazione che corre sul filo continuo della risata. Le vicende esilaranti della commedia ci presentano i nove insegnanti riuniti con la preside per lo scrutinio finale, il battibecco continuo e lo scontro fra di essi.

Teatro

Sul palco “Teatro fatto in casa” e “Sipario Aragonese”

Teatriamo entra nel vivo di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Prosegue il cartellone “Teatriamo”. Ieri, presso l' Auditorium Gervasio il sipario si è aperto per la “Compagnia Teatro fatto in casa” di Matera per “L'amore ritorna sempre” di Massimiliano Burgi, una commedia in tre atti. La storia è ambientata a Matera durante i primi anni Cinquanta, quando ancora non era stato messo in atto il grande esodo dai Sassi, protagonista è la famiglia Tataranni, una famiglia modesta degli antichi rioni. Le vicende dei Tataranni sono l'esempio di come la nuova generazione faticava, in quegli anni, ad adattarsi ad una vita fatta di molti sacrifici e poche prospettive future. Chiara Rosa è il capo famiglia: dopo la presunta morte del marito, è stata lei ha crescere i cinque figli, tre femmine e due maschi, questi ultimi nati da un imprevisto parto gemellare. La più piccola delle sorelle studia ancora ed è la carta da giocare per il riscatto sociale della famiglia. Mentre la vita di ogni giorno continua a ripetersi uno dei due gemelli, Cosimo, avverte forte il disagio della mancanza di futuro per la sua vita e decide di emigrare in America, con grande dolore suo e della sua famiglia. Si vive all'interno della famiglia il dramma dell'emigrazione, di chi costretto dalle situazioni ha deciso di lasciare la sua patria per cercare fortuna altrove. Cosimo parte per l'America e vi resta dieci anni di seguito dopo questo lungo periodo decide di fare ritorno per una vacanza. Matera nel frattempo è cambiata, i Sassi sono disabitati, trova una realtà che è molto diversa e vive un nuovo dramma: si sente estraneo nella propria

casa. Questo però non l'ho scoraggia e grazie all'aiuto della famiglia e del suo fratello gemello decide di restare in questa nuova America. “Teatro fatto in casa” è una compagnia nata nel gennaio del 2006 dall'unione di un gruppo di amici uniti dall'amore per il dialetto, la conservazione e trasmissione delle tradizioni popolari e la promozione di Matera. In tutto, la compagnia raggruppa 31 persone. I contributi raccolti durante le serate sono destinati alle adozioni a distanza sostenute attraverso l' Associazione Onlus “Azione per le Famiglie Nuove”. Dopo il quarto appuntamento, domenica scorsa, a cura della compagnia materana “Talia” a Colobraro con la rappresentazione “J' ttatir” del materano Antonio Montemurro, oggi l’appuntamento con “Teatriamo” fa tappa a Ferrandina alle ore 20,30. Nel cineteatro della Valle l'associazione culturale di Teatro Amatoriale “ll gafio” di Valsinni porta in scena “Il borghese gentiluomo” di Rocco Truncellito. Si tratta di una commedia in due atti liberamente tratta da Moliere. “Teatriamo” è il primo festival di teatro emergente organizzato dalla Provincia di Matera. Obiettivo di “Teatriamo” è dare alle compagnie locali la possibilità di seguire degli stage di perfezionamento organizzati dall'Accademia Campo Teatrale di Milano e di esibirsi nella stagione teatrale del Teatro Guanella a Milano. Gli ingressi a tutti gli spettacoli sono gratuiti. Per maggiori informazioni consultare il sito internet www.provincia.matera.it. cultura@luedi.it

Rassegna del Cde

“E’ tornato papà” tra applausi e sorrisi POTENZA - Emozioni, sentimenti, sorrisi e gag ad effetto hanno condito la piece comica dal titolo "E' tornato papà" andata in scena domenica scorsa presso il Teatro Nuovo del Seminario Maggiore nell’ambito della rassegna "Il teatro per tutti 2008/2009, organizzata dal Cde Potenza. “E' tornato papà” ha mantenuto viva l'attenzione del pubblico presente peraltro competente e coinvolto positivamente nella serata di domenica grazie ad una serie di battute ad effetto e sorprese che hanno arricchito la serata. Una commedia, quella portata in scena dalla Compagnia Pro.Spet Promozione Teatro e Teatro Nuovo di Salerno che ha inteso far breccia sui sentimenti di una famiglia che vede tornare il capostipite con grande sorpresa e suggestioni. Battute ad effetto, una coreografia efficace, la scenografia colorata e di grande appeal hanno arricchito una serata dalle mille emozioni vissute con l'occhio di una famiglia che fa dei sentimenti, dei valori costituiti in senso generale un punto di riferimento costante. Applausi a scena aperta hanno accompagnato l'esibizione degli attori. Il prossimo spettacolo nel cartellone del Centro di drammaturgia europeo, a Potenza è previsto per sabato 28 febbraio con Grazia Scuccimarra, protagonista di Zittotu. Sipario alle 21. cultura@luedi.it

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E’ ANDATO IN SCENA A MATERA

Scarpetta rivisitato da Tremamunno di MARIANGELA LISANTI MATERA - E’ andata in scena sabato sera presso l’Auditorium Gervasio di Matera la commedia in tre atti “Il medico dei pazzi” di E. Scarpetta rappresentato dalla compagnia teatrale ferrandinese “Sipario Aragonese”, presieduta da Rosanna Tremamunno. Lo spettacolo rientra nell’iniziativa "Teatriamo", primo Festival di Teatro Emergente della Provincia di Matera, che ha in programma 13 spettacoli, che si terranno in vari centri della provincia. Diretti da Rosanna Tremamunno, che ha vestito anche i panni di Amalia, e da Maria Antonietta Tantone, anche nel ruolo di Rosina, i bravissimi attori hanno entusiasmato ed incantato il pubblico, mostrando un’ottima performance. Ad affiancare le due registe-attrici sono stati Nicola Natale nel ruolo del protagonista Felice Sciosciammocca, Giuseppe Selvaggi nel ruolo di Ciccillo, Francesco Calabrese nei panni di Michelino, Rossella Carrescia nel ruolo di Concetta, Marzia Nigro nel ruolo di Margherita, Saverio Cosentino nei panni di don Carlo, Marianna Grieco nel ruolo di Elvira, Nicola Bonsanti nel ruolo di Luigi, Michele Santeramo nel ruolo di Raffaele, Maria Antonietta Piliero nel ruolo di Armida, Gino Porsenna nel ruolo del maggiore, Rossana Quarto e Vincenzo Cerabona, rispettivamente nei panni di Carmela e Peppino. Hanno curato la scenografia Michele Gallo e Antonio Zizzamia, con il supporto dei giovani scenografi Angela, Antonello e Licia, i costumi Maria Antonietta Tantone e Rosaria Montano, l’organizzazione delle quinte Gilda De Filippis, Marianna Grieco e Nadia Di Gioia, il trucco Anna Nigro, le luci e l’audio Leonardo Mele e Claudio Canitano, l’adattamento musicale Vincenzo Cerabona e Francesco Calabrese. Con innumerevoli doppi sensi, gioco di inganni, equivoci e bugie appropriate, la commedia si snoda in maniera divertente, e quando tutto degenera, si scopre la magagna; si tratta di un’opera dal meccanismo comico perfetto con il ritmo irresistibile della grande farsa popolare. Il pubblico, che ha sottolineato con continui applausi gli straordinari attori, si è divertito, assistendo alle peripezie di improbabili personaggi. La compagnia “Sipario Aragonese”è nata nel 2007 dall’idea di un gruppo di amici con una grande passione per il teatro. Arricchiti di nuovi elementi nella stagione teatrale 2007/2008 ha messo in scena un’altra opera di Scarpetta:,“Miseria e nobiltà”, riscuotendo consensi e apprezzamenti da parte del pubblico. La compagnia ferrandinese, in linea con le proprie finalità statuarie, ha rappresentato le due opere teatrali anche sostenendo le campagne di solidarietà organizzate dell’Unicef. cultura@luedi.it

MARSICO NUOVO - Sagra della Rafanata oggi a Marsico Nuovo. Gli antichi riti del carnevale sono ancora vivi, soprattutto nei piccoli centri della Basilicata. Una volta rappresentavano una delle rare occasioni di svago e di divertimento, dando anche luogo al pretesto di mangiare un po' meglio. Oggi sono occasione di riscoperta di riti e tradizioni fortunatamente sopravvissute al modernismo ed alle ondate di emigrazione che hanno rischiato di svuotare i paesi della propria anima. La sagra si svolge in serata in piazza Falcone e Borsellino e prevede la degustazione di una frittata con la radice grattugiata del rafano. E’ possibile gustare un'ottima pasta fatta in casa e il buon vino locale. Celebre è la “Rafanata”, che è una specie di frittata a base di uova, formaggio, pane e “rafano”. L'ultimo giorno di Carnevale sono d'obbligo le orecchiette e i fusilli, conditi con il sugo preparato con la salsiccia e la famosa “Rafanata”, uno stufato che si ottiene amalgamando insieme il rafano, le uova, il formaggio e poi il tutto viene deposto in forno, in un tegame d'argilla. Emilia Manco

Sagra della polenta a Nemoli NEMOLI - Oggi a Nemoli con “La sagra della Polenta”. La sagra della polenta è una tradizione antichissima che si svolge il giorno di Carnevale e che prende vita dalle offerte spontanee della popolazione che concorre alla sua organizzazione. Si racconta dalle parti di Nemoli, che la polenta fu offerta alle truppe francesi di un certo Generale Massena che nel 1806 mise a ferro e fuoco Lauria e prese Maratea senza toccare Nemoli. E se Nemoli già nell'antichità cominciò ad usare la polenta e a coltivare granturco, lo deve sia a ragioni storiche più profonde e lontane sia all'acqua di cui Nemoli è molto ricca e della quale ha bisogno il granturco durante la sua crescita in gran quantità. Nel giorno di carnevale durante la settimana grassa, in cui si uccidevano i maiali, la polenta veniva cucinata in piazza al centro del paese, con una questua carnascialesca. Ogni anno circa 5 quintali di polenta condita secondo una ricetta plurisecolare con un sugo fatto con salsiccia, pancetta e pepe rosso macinato vengono offerti a coloro che arrivano nel paese. Si inizia dal mattino con la preparazione della polenta e dalle ore 16 alle ore 19 vi è la degustazione. Il clou dei festeggiamenti con sua “maestà” la regina polenta, unta dal sugo di salsiccia, pancetta e pepe rosso in polvere di Senise, benedetto dal rosso ciliegiuolo della collina nemolese. La festa avviene in un clima tipicamente carnevalesco, anche perché nelle vie sfilano maschere tradizionali, dette anche “frazzuogn”. Il tutto al suono dell'organetto e della “tamorra”. em.ma.


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Rubriche

Martedì 24 febbraio MARI2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Nel lavoro state vivendo un periodo molto stressante, ma anche molto proficuo. In amore guardate avanti senza paura.

TORO 21/4 - 20/5

Con la vostra esperienza e determinazione potrete fare molta strada nel lavoro. Sforzatevi di mostrare i vostri sentimenti.

GEMELLI 21/5 - 21/6

La vostra posizione nel lavoro può migliorare, ma dovrete impegnarvi parecchio. Un amore nuovo e scintillante.

CANCRO 22/6 - 22/7

Dopo un periodo difficile e con scarsi risultati nel lavoro potrete recuperare in fretta. Mettete alla prova i sentimenti del partner.

LEONE 23/7 - 23/8

Crescita straordinaria nel lavoro: attenzione ai passi falsi e alle iniziative avventate. Un amore sta facendo grandi progressi.

VERGINE 24/8 - 22/9

Quando c'è da combattere per il futuro professionale non potete tirarvi indietro. È amore a prima vista.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

I superiori vi stanno tenendo d'occhio perché vorrebbero affidarvi un incarico di prestigio. Bella storia d'amore.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Nel lavoro dopo un periodo inconcludente e difficile è arrivato il momento della riscossa. In amore non potete avere molte garanzie.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Pian piano nel lavoro la situazione si sta chiarendo e potrete prendere le iniziative più appropriate. Siete ancora dei rubacuori.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

L'amor proprio vi spingerà a fare sempre di più e sempre meglio nella vostra attività. Un amore molto vitale.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Non è il caso di essere pessimisti: Avete ancora ottime carte da giocare nel lavoro. In amore non prendete iniziative affrettate.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

riso LU; T avena = Risoluta vena;

Non è proprio il caso di tirare i remi in barca: nel lavoro c'è ancora tanto da fare. È scoppiata una scintilla…


Televisioni

GIOCO

12.00

15.00

PRIMA SERATA

La prova del cuoco

RUBRICA

ATTUALITÀ

21.10

Milo Infante

18.50

QUIZ

Giovanni Floris

Gerry Scotti

Martedì 24 febbraio 2009

21.10

SHOW

21.10

Emanuela Folliero

SITCOM

23.35

Ale e Franz

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TELEFILM Sex and the city

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07:01 - Cartoni 09.45 -RubricaTracy & Polpetta 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 13.55 -SportSci nordico: Campionati Mondiali - Sci nordico 15.00 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -Telefilm Law & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 10.00 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG3 Punto donna 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 12.55 -SportSci nordico - Sci nordico 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Speciale Carnevale di Viareggio 15.50 -TelegiornaleTG 3 Flash L.I.S. 15.55 -AttualitàDiretta dalla Camera dei Deputati -Dichiarazioni di voto A cura di Rai Parlamento 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 09.55 -Real Tv Grande Fratello 10.00 -Telegiornale Tg 5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.05 -Real TvGrande Fratello 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -Soap OperaSaint Tropez 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.35 -NewsVie d'Italia 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 13:46 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.00 -Soap OperaSentieri 16.10 -FilmCavalcarono insieme con Linda Cristal, Richard Widmark, James Stewart, Shirley Jones - regia di John Ford (USA ) 1961 17.35 -NewsTgCom 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore

06.15 -TelefilmStill Standing 06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 10.20 -Sit ComE alla fine arriva mamma 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniI cavalieri dello zodiaco 14.05 -CartoniOne piece tutti all'arrembaggio 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -Sit ComDrake & Josh 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin Princess - Principessi gemelle 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.05 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmJeff & Leo - Gemelli detective 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmProtocol con Goldie Hawn, Chris Sarandon, Cliff De Young - regia di Herbert Ross (USA) - 1984 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -Serie TvJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Telefilm Tutti pazzi per amore 23.20 -Attualità Porta a Porta

20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -TelefilmSenza traccia 21.50 -FilmConstantine con K. Reeves, R. Weisz - regia di Francis Lawrence (USA) - 2004 22.40 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia

20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Attualità Ballarò

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Serie Tv RIS 5 - Delitti imperfetti 23.30 -Rubrica Matrix

20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.10 -Show Stranamore

20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Sit Com Buona la prima 22.10 -Show Mai dire Grande Fratello Show

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Telefilm Relic Hunter

00.50 -RubricaSottovoce 01.05 -TelegiornaleTg 1 01.45 -RubricaSottovoce 02.15 -RubricaRai Educational 02.40 -VideoframmentiSuperStar 02.55 -DocumentarioIl nostro caro Alberto Sordi

00.10 -DocumentiUn paese chiamato Po 00.50 -TelegiornaleTg 2 01.05 -RubricaTg Parlamento 01.15 -Serie TvWeeds 02.05 -RubricaTg 2 Costume e società 02.15 -Film TvUn posto tranquillo 2

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaRewind la tv a... 01.40 -MusicalePrima della Prima 02.15 -AttualitàRai News 24 02:16 - TelegiornaleNews 02.40 -RubricaNext

01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte

23.50 -FilmDobermann con V. Cassel, M. Bellucci - regia di Jan Kounen (Fra) - 1997 01.35 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.10 -FilmS.O.S. Lutezia con J.-L. Trintignant, - regia di Christian-Jaque (Fra) - 1956

23.55 -ShowChiambretti night Solo per numeri uno 01.30 -RubricaStudio Sport 01.55 -TelegiornaleStudio Aperto 02.10 -Reality ShowTalent 1 Player 02.50 -Serie TvI Soprano 03.20 -FilmDust

23.35 -TelefilmSex & the city 01.05 -TelefilmDirt 01.10 -TelegiornaleTg La7 01.30 -RubricaMovie Flash 01.35 -AttualitàOtto e mezzo 02.15 -TelefilmStar Trek 03.15 -TelefilmAlla corte di Alice

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 16.10

CANALE 5

ORE 21.10

PROTOCOL

CAVALCARONO INSIEME

RIS 5 - DELITTI IMPERFETTI

con G. Hawn, C. Sarandon - regia di Herbert Ross (Usa) - 1984

con J. Stewart, R. Widmark, S. Jones, L. Cristal - regia di John Ford (Usa) 1961

con L. Flaherty, R. Mondello - regia di Fabio Tagliavia (Ita) - 2008

Sunny di professione cameriera a Washington salva casualmente un emiro da un attentato. La diplomazia, saputo che l'arabo si è innamorato di lei, la vuole coinvolgere nel tentativo di circuirlo e convincerlo a far installare una base americana sul suo territorio. Sunny però non accetta le regole e lo scandalo diventa pubblico con il nome Sunnygate...

RETE 4

ORE 23.50

Lo sceriffo di Tuscosa, McCabe, va dal capo Comanche, Quannah, per trattare la restituzione di alcuni prigionieri bianchi che da molti anni vivono tra gli Indiani. Lo affianca il giovane e impetuoso tenente Gary. Al termine di pazienti ricerche, McCabe riconduce i superstiti a Forte Grant; rientra poi a Tuscos...

RETE 4

ORE 2.10

Nell’ep. “Giustizia privata”, Riccardo Venturi viene sequestrato da un boss della camorra che gli chiede di scoprire l’assassino di suo figlio. Intanto i suoi uomini cercano di liberarlo. Nell’ep. “L’ultima lezione”, Ghirelli e Ayroldi cominciano ad indagare sull’omicidio di un turista tedesco...

ITALIA 1

ORE 3.20

DOBERMANN

S.O.S LUTEZIA

DUST

con V. Cassel, M. Bellucci, T. Karyo regia di Jan Kounen (Fra) - 1997

con H. Pedrière, J.-L. Trintignant - regia di Christian-Jaque (Usa) - 1956

con J. Birkin, T. Howard - regia di Marion Hänsel (Belgio/Fra) - 1985

Destino segnato fin dalla culla per il carismatico Dobermann, zingaro della mala attorniato da una gang di psicopatici. Fortuna per lui che accanto graviti la bella - benché sordomuta - Nat, sensitiva e sensibile creatura che basta e avanza per offrire una ragione per vivere e una per morire. Alle calcagna della banda c'è l'ispettore Christini, segugio altrettanto alienato, ma non...

L'equipaggio di un motopeschereccio è vittima di un avvelenamento collettivo causato da cibi avariati che costringe gli uomini a stazionare nel mare del Nord. Il disperato messaggio di soccorso viene captato da un radioamatore che si mette subito in contatto con un medico. Questi, dopo aver fatto una diagnosi, comunica che per salvare gli uomini da morte sicura occorre...

In una fattoria isolata del Sudafrica una zitella con più che evidenti problemi di carattere sessuale uccide in un attimo di follia l'anziano padre. La sua colpa? Avere sedotto la moglie di colore del caposquadra dei contadini che lavorano per lui. L'uomo vittima del tentato tradimento aiuta la donna bianca ad occultare il cadavere e a nascondere alla polizia il delitto. In cambio, però...

Domenica In vince grazie a Sanremo RAI UNO Affari tuoi Domenica in l'arena da Tgsport Domenica in 7 giorni

ora 20.44 14.01 20.37 17.30

ascolto 6.901 6.455 6.319 6.131

RAI DUE Criminal minds Novantesimo minuto Tg2-motori N.c.i.s. Unita'

21.44 18.24 13.24 20.59

2.890 2.800 2.624 2.563

RAI TRE Che tempo che fa Presa diretta Pres.che tempo che fa Blob di tutto di piu'

20.31 21.35 20.08 19.57

4.334 3.306 2.195 2.071

CANALE 5 Paperissima sprint Dr.house medical Dr.house medical Chi vuol essere

20.43 22.37 21.34 19.05

7.138 4.785 4.684 4.107

ITALIA 1 Colorado Colorado revolution National security-sei Guida al campionato

21.32 21.24 19.48 13.01

3.380 2.023 1.986 1.849

RETE 4 Melaverde Siska Colombo Santa messa

12.11 21.29 19.37 10.00

2.059 1.953 1.940 1.229



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