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Venerdì 27 febbraio 2009

Brevi dal mondo

Caracas a Obama «Guardati in casa» CARACAS – Il Venezuela ha respinto ieri il dossier sui diritti umani divulgato mercoledì dal Dipartimento di Stato Usa, mettendo in discussione il diritto «dello Stato con il record più torbido di violazioni e soprusi alla dignità umana della storia contemporanea» ad occuparsi del tema.

Diritti, Strasburgo contro Mosca STRASBURGO – La Russia è stata nuovamente condannata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per la sparizione e la probabile uccisione di civili ceceni.

Tajani: «La Turkish è sicura» BRUXELLES – «Sull'incidente occorso all’aereo della compagnia Turkish Airlines c'è un’inchiesta in corso, la Commissione europea sta dando tutte le informazioni in suo possesso, soprattutto per quanto riguarda i controlli effettuati lo scorso anno sull'aeromobile». Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea e commissario ai Trasporti Antonio Tajani. «A nostro giudizio si tratta di una compagnia aerea sicura, che rispetta tutti gli standard della sicurezza aerea dell’Unione europea – ha ribadito Tajani -. Peraltro ho avuto rassicurazioni dallo stesso ministro dei Trasporti turco, il quale mi ha parlato della grande capacità professionale dei due piloti. Abbiamo potuto capire che l’abilità dei piloti ha permesso che la tragedia avesse un numero di morti certamente minore.

In Italia e nel Mondo Firenze, lite in una famiglia cinese Madre e figlia sgozzate, finisce uccide la moglie e scappa: arrestato in Slovenia la fuga dell’assassino FIRENZE – Ha inferto una coltellata mortale alla moglie durante una lite coniugale in cui la donna gli rimproverava le continue assenze da casa e il vizio per i videopoker; poi è stato circa sette ore in fuga da San Donnino, una Chinatown alle porte di Firenze e Prato finchè la polizia non lo ha arrestato alle 3 della notte di mercoledì in un laboratorio gestito da connazionali. Così è stato bloccato Zhou Yuge, 31 anni, cinese, clandestino, che mercoledì sera gli inquirenti hanno considerato responsabile dell’assassinio della moglie Xiaoyan Hu, cinese di 28 anni, già nell’immediatezza del fatto. L’ uxoricidio si è consumato in una pelletteria cinese e l’uomo da quel momento si era

La polizia sul luogo dell’uxoricidio

reso irreperibile. In base a quanto ricostruito dalla polizia, mercoledì sera, l’uomo avrebbe prima preso la moglie alla gola e poi con un coltello da cucina l’avrebbe colpita all’addome.

COSINA (SLOVENIA) – La lunga fuga dal Veneto verso la Croazia, prima in auto, poi in treno, infine a piedi nella boscaglia sul Carso triestino per sfuggire alla vera e propria caccia all’uomo scattata ieri sera sul confine fra Italia e Slovenia. Fahd Bouichou, il marocchino di 27 anni accusato dell’omicidio della compagna Elisabetta Leder e della loro figlioletta Arianna, sgozzate martedì a Castagnole di Paese (Treviso), le ha provate tutte per evitare la cattura. Alla fine è stato riconosciuto e bloccato da un agente della Polizia Criminale di Cosina, paesino di quattromila anime a pochi chilometri dal valico di confine di Pesek, a non più di 30 chilometri da Trieste. L’agente aveva visto poche ore prima la sua

Arianna, la piccola uccisa dal padre

foto in commissariato. Quell'uomo che, con aria stanca, spaventato, in stato semiconfusionale, camminava sulla statale che porta verso il confine croato e poi giù, fino a Fiume, era proprio l'omicida di Treviso.

A Roma è lite fra il sindaco Alemanno e il leader della Destra Storace

Maroni dice stop alle ronde fai da te e annuncia regole ferree per i volontari

Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni

ROMA - Sono eccessive e soprattutto "infondate", secondo il ministro dell'Interno Roberto Maroni, le preoccupazioni di chi teme che le ronde di cittadini possano essere pagate da privati o, soprattutto al sud, strumentalizzate dalla malavita. Il ministro si dice certo che, non appena il decreto sara' approvato, il Viminale sara' in grado di stabilire delle regole "ferree" in modo da non consentire piu' "le ronde fai da te" che oggi sono centinaia. Maroni lamenta che su questo delicato problema "si favoleggia di continuo" e nessuno prende atto che oggi non ci sono regole e c'e' chi "si sveglia la mattina e decide di fare la ronda alla sera". Mentre, una volta varato il decreto, "tutto verra' regolato, controllato e sara' sicuro per i volontari e per i cittadini", perche' ci saranno regole "chiare, precise e scritte". L'opposizione e' decisamente contrari alla legalizzazione delle ronde di cittadini. Sono "un drammatico errore", sostiene Marco Minniti del Pd, facendo presente che al sud si teme che la malavita organizzata le possa strumentalizzare per arrivare al controllo del territorio. Secondo Pier Luigi Vigna, ex procuratore nazionale antimafia e procuratore generale antimafia della Corte di Cassazione, a strumentalizzare le ronde potrebbero essere i politici. Il leghista Bor-

Morta a Milano la sorella di Berlusconi MILANO – Maria Antonietta Berlusconi, la sorella del Presidente del consiglio, è morta la notte di mercoledì, colpita da un attacco cardiaco, nel suo appartamento di viale San Gimignano a Milano, nello stesso stabile dove abitava la madre, la signora Rosa, morta nel febbraio dello scorso anno. Sposata e madre di tre figli (una femmina e due maschi), 65 anni, di sette più giovane del fratello Silvio, aveva avuto una grande passione: la danza. Era stata una ballerina e nove anni fa aveva fondato a Milano la scuola di danza 'Principessa'. Discreta e riservata, la si notava soprattutto in occasione delle elezioni quando accompagnava al seggio la madre, di solito pochi minuti prima che arrivasse il fratello Silvio.

ghezio "sta gia' allestendo le sue", ha avvertito Vigna. In varie parti del territorio italiano le ronde sono gia' in azione. Provocando inevitabili polemiche. A Roma e' scontro tra il sindaco di An, Gianni Alemanno, ed il leader della Destra, Francesco Storace, perche' e' stato impedito ad una ronda organizzata dal partito di destra di entrare nel parco della Caffarella dove nei giorni scorsi due romeni hanno aggredito e stuprato una ragazza. Si tratta di ronde non autorizzate, ha spiegato il sindaco Alemanno, ricordando che il decreto ministeriale deve ancora essere approvato ed occorre l'autorizzazione della Questura. Alemanno, ha protestato Storace, "non e' il padrone della citta'" e non puo' mostrare "disprezzo" verso una iniziativa volontaria a sostegno delle forze dell'ordine. Anche a Verona le ronde sono gia' in azione. Per il sindaco Flavio Tosi si tratta di un esperimento riuscito perche' ad operare e' "una organizzazione di ausilio che non si sovrappone ne' crea intralcio alle forze dell'ordine". Le ronde, spiega il sindaco, non sono armate, dispongono solo di un telefonico, e sono composte da "persone assolutamente normali, gente di quartiere che tutti conoscono, e fra di loro ci sono anche numerose donne e due immigrati". Elvio Sarrocco

Il partito di Lombardo

Oggi si apre a Roma il secondo congresso dell’Mpa ROMA – «Europa e Mediterraneo. Le autonomie per una nuova cittadinanza»: è questo il titolo del secondo congresso dell’Mpa che sarà celebrato in un albergo romano da oggi a domenica. Le assise del movimento fondato nel 2005 da Raffaele Lombardo, oggi presidente della Regione Sicilia, saranno aperte questo pomeriggio dalla relazione del leader. Circa mille i delegati. All’apertura del congresso doveva essere presente anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, accanto al ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Ma il Cavaliere è corso a Milano dopo la morte improvvisa della sorella Maria Antonietta. Al congresso dovrebbe invece essere presente sabato il presidente del Senato Renato Schifani. Le tre giornate serviranno alla formazione politica di Lombardo, che sostiene il governo di centrodestra in cui è rappresentato da due sottosegretari, per dotarsi di uno Statuto più agile, per elaborare un Manifesto delle Autonomie, sulla situazione in Europa e nel Mediterraneo e, non da ultimo, per un focus sul Federalismo. Con un occhio sulla Sicilia, dove il governo regionale guidato da Lombardo naviga in acque agitate: colpa delle fibrillazioni con l’Udc di Salvatore Cuffaro e quelle che ci sono state e oggi appaiono superate con la parte di Forza Italia che fa riferimento ad Angelino Alfano e a Schifani.

Superenalotto, esce un 5+1 ROMA – Nessun 6 al concorso di ieri sera (n. 25) del Superenalotto, ma è stato realizzato un 5+1 da 712.823,84 euro, giocato all’One Pub di Tempio Pausania, in provincia di Sassari. I vincitori con 5 punti sono 22, ciascuno incassa 24.300,82 euro.

ilLotto Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia

estrazione del 26 febbraio 2009

56 51 77 10 84 25 73 35 19 71 66

20 66 43 88 71 54 52 58 41 41 2

ilSuperEnalotto

29 75 34 41 30 30 58 4 8 56 23

40 82 35 6 14 72 74 9 63 61 26

88 59 82 72 59 80 63 8 55 29 76

Conc. n° 25

Montepremi 3.564.119,18 euro

10 - 19 - 25 - 35 - 51 - 73 numero jolly 66 punti 6 jackpot 22.101.445,52 punti 4 247,62 14,44 punti 5+1 712.823,84 punti 3 punti 5 24.300,82 Num. Superstar 56


In Italia e nel Mondo

Venerdì 27 febbraio 2009

Almeno in Italia trova giustizia la morte di Angela Maria Ajeta, Giovanni e Susanna Pecoraro

Desaparecidos, Astiz condannato all’ergastolo L’ex tenente della marina argentina è attualmente detenuto in carcere a Baires

Alfredo Astiz

ROMA – Dopo più di trent'anni hanno finalmente ottenuto giustizia, almeno in Italia, i familiari di Angela Maria Ajeta, Giovanni e Susanna Pecoraro, i tre cittadini di origine italiana uccisi durante la dittatura argentina dopo essere stati sequestrati e torturati nella caserma «Esma» di Buenos Aires. Ajeta fu presa dai militari nel 1976, i Pecoraro – padre e figlia – nel 1977. La Cassazione, ieri sera, ha infatti confermato il carcere a vita per l’ex tenente della marina argentina Alfredo Ignacio Astiz, già condannato

all’ergastolo in Francia per l’uccisione di due suore francesi che aiutavano i parenti dei 'desaparecidos'. Attualmente Astiz – che torturava i sequestrati e ne decideva la soppressione con i voli ad alta quota che lanciavano gli oppositori in pasto alle orche dell’Oceano Atlantico per non farne trovare i resti – è recluso nel carcere militare in Argentina dove è in attesa di essere processato. Per molto tempo ha goduto di una detenzione all’acqua di rose, in alloggi per ufficiali con tanto di parco privato, ma adesso è in una vera prigione seb-

bene la giustizia argentina sia molto lenta nell’istruire i processi ai militari della dittatura che fece 30 mila vittime tra il 1976 e il 1983, la maggior parte dei quali uccisi tra il 1976 e il 1979. Ieri mattina nella sua requisitoria il Sostituto procuratore generale della Cassazione, Luigi Ciampoli, aveva chiesto la conferma dell’ergastolo per Astiz, come stabilito dalla Corte di Assise di Appello di Roma lo scorso 24 aprile. Ciampoli ha ricordato la «disumanna ferocia» di quei sequestri e la «mole» di documenti e prove contro Astiz.

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Baghdad, storica visita di un ministro del Kuwait Dopo 19 anni dall’invasione irachena accolto il ministro degli Esteri dell’emirato

L’incontro ufficiale

BEIRUT/BAGHDAD – Quasi 19 anni dopo l'invasione irachena del Kuwait, il ministro degli esteri e vice permier kuwaitiano ha compiuto ieri una «storica» visita in Iraq: la prima dal 1990, e lo ha fatto, non a caso, all’indomani di una data simbolo, ovvero l’anniversario della liberazione dell’emirato dalle truppe irachene, il 25 febbraio, festeggiata mercoledì per la prima volta ufficialmente anche a Baghdad. «Il Kuwait intende rafforzare le relazioni con l’Iraq e superare le questioni ancora in sospeso», ha detto il ministro.

La questione del coinvolgimento dell’Iran al G8 a Trieste

Afghanistan, Frattini in Usa e Mottaki lo invita a Teheran WASHINGTON – Sono sempre più stretti i tempi di un coinvolgimento dell’Iran nella stabilizzazione dell’Afghanistan. Il ministro degli Esteri Franco Frattini vola a Washington – è la prima presa di contatto diretta con il segretario di Stato Hillary Clinton dall’insediamento dell’amministrazione Obama -, intenzionato ad esplorare anche con gli americani l’ipotesi che l’Iran partecipi alla riunione ministeriale allargata convocata dalla presidenza italiana del G8 in giugno a Trieste. Il suo aereo non ancora atterrato sul suolo Usa che, da Teheran, arriva la notizia diffusa dall’agenzia ufficiale Irna, di una sua visita in Iran «presto». Prematuro parlare di date, precisa la Farnesina, mentre il sito web dell’Irna riferisce che l'invito fa seguito al recente colloquio telefonico tra Frattini ed il collega a Teheran Manucher Mottaki. Al momento è la scommessa sull'Afghanistan, con i suoi inevitabili riflessi in Pakistan ed Iran, a dominare al «70%» l'agenda politica di Italia e Stati Uniti, osserva una fonte diplomatica. Che aggiunge: «Se l’Iraq è stata la guerra di Bush, è chiaro che l’Afghanistan è la guerra di Obama». Ed in questo contesto l’Italia, non solo in quanto presidente del G8, ha le carte giuste per offrire un contributo politico di tutto rispetto. Sia per i «contatti privilegiati» con Teheran - che gli stessi Stati Uniti le riconoscono -, sia per la posizione solida che occupa sul terreno afghano dove è presente con 2800 soldati e dove intende inviarne temporaneamente altri 200250 per le elezioni presidenziali di agosto. Frattini vuole confrontarsi su ciò non solo con Clinton, ma anche con Richard Holbrooke, inviato speciale di Obama nella regione. Mentre con il segretario di Stato passerà in rassegna anche altri

Manucher Mottaki

dossier rilevanti per Roma e Washington come la Russia, il Medio Oriente, il G8 ed il caso Guantanamo. AFGHANISTAN/PAKISTAN/IRAN – Gli Stati Uniti «condividono pienamente» l’approccio regionale della presidenza italiana del G8 sulla questione afghana e guardano con interesse alla Conferenza di Trieste. L’Italia ha lanciato il sasso esplorando l'ipotesi di coinvolgere l’Iran in questo processo, ponendo chiare condizioni. La fase è ancora ad un livello «molto preliminare», anche se la visita di Frattini a Teheran potrebbe imprimere un’accelerazione. RUSSIA – Anche se per gli Usa la sicurezza europea è nella Nato e la sensibilità nei confronti di Mosca non è la stessa dei Paesi della

vecchia Europa, la nuova amministrazione Obama ha interesse a dare un segnale di discontinuità con il passato targato Bush. Intende pertanto rilanciare l’agenda del disarmo e della non proliferazione nucleare. Un’apertura in attesa di una risposta da parte del Cremlino e in linea con il ritorno allo 'spirito di Pratica di Mare' (il Vertice NatoRussia del 2002) più volte invocato dal premier Silvio Berlusconi. M.O. – La sintonia tra Roma e Washington è «fortissima» e si fonda sulle stesse linee guida: legame strategico con Israele, non parlare con Hamas, sostegno alla mediazione egiziana per la riconciliazione palestinese e ripresa del processo di pace non appena sarà chiaro il nuovo quadro politico israeliano. La Clinton e Frattini si troveranno insieme a Sharm el Sheik il 2 marzo alla conferenza dei donatori per la ricostruzione di Gaza. G8 – L'interesse americano per il G8 è cresciuto con la crisi finanziaria. Gli Usa hanno capito che una crisi tale non può essere risolta in un solo foro di dialogo. Quindi, per uscire dalle secche della recessione, hanno interesse ad un pieno raccordo con il G20, in vista del vertice di Londra. GUANTANAMO – E' stata la prima richiesta rivolta da Obama agli alleati europei: accogliete gli ex detenuti del carcere speciale di Guantanamo. Al momento non si può parlare di una vera e propria lista, ma come spiegato recentemente da Frattini esiste un «elenco informale di nomi al vaglio del Governo italiano». Anche se i 27 sono scettici, l’Italia invoca la solidarietà transatlantica e condiziona la sua disponibilità ai nomi dei prigionieri. Si procederà comunque «caso per caso» e «non domani», rilevano fonti diplomatiche. Flavia Ressmann

L’Eden biblico di nuovo in pericolo le dighe sul Tigri e l’Eufrate lo prosciugano È DI nuovo allarme per le paludi nel sud dell’Iraq, un ecosistema unico al mondo, nella regione tradizionalmente identificata come l’Eden biblico: la siccità, la costruzione intensiva di dighe e l’uso indiscriminato delle acque del Tigri e dell’Eufrate per l’ irrigazione ne stanno causando di nuovo il prosciugamento. Un tempo coprivano una superficie di 15 mila chilometri quadrati tra le città di Bassora, Nassiriya e Amara, ma negli anni '90 vennero in gran parte sistematicamente distrutte da Saddam Hussein per «punire» gli sciiti che vi si erano rifugiati dopo la rivolta nel sud del Paese, seguita all’ avventura del regime in Kuwait. Nel 2002 erano ridotte a 760 kmq, mentre negli ultimi anni erano tornate al 40% circa della loro originaria estensione, grazie al progetto New Eden, di cui l’Italia è il Paese pilota.

George Mitchell con il ministro degli Esteri israeliano, Tzipi Livni

L’inviato di Obama in Israele Negoziati in stallo, tregua a rischio GERUSALEMME - Arriva l'inviato di Obama George Mitchell. E spera di sbloccare una situazione che si avvicina ormai pericolosamente allo stallo. Mentre il premier israeliano incaricato, Benjamin Netanyahu, prosegue lentamente i colloqui per la formazione del nuovo governo, il negoziato a guida egiziana sulla crisi di Gaza sembra pericolosamente impantanato. Tanto da ridar fiato al linguaggio delle armi, come sempre quando la diplomazia ritarda la soluzione delle crisi. È ormai tornato quasi quotidiano il lancio di razzi dalla Striscia contro il territorio israeliano, mentre l'immancabile rappresaglia israeliana non si limita più a quasi simbolici colpi d'artiglieria, ma è tornata ai raid aerei. Una situazione esplosiva che ieri Mitchell ha affrontato subito con la leader di Kadima, e ministro degli esteri uscente Tzipi Livni, per poi proseguire i colloqui con il ministro della Difesa e

Londra, riapre il misterioso hotel delle spie

L’AUGUSTO Royal Horseguards Hotel di Londra, l’hotel delle spie con passaggi segreti per i ministeri, uno degli edifici più imponenti a poca distanza da Westminster, riapre al pubblico dopo una ristrutturazione da 16 milioni di sterline.

leader laburista Ehud Barak, il premier Ehud Olmert e lo stesso premier incaricato Benjamin Netanyahu. Nessuna conferenza stampa alla fine della giornata, ma le fonti americane riferiscono che l'inviato del presidente americano ha soprattutto ascoltato e chiesto chiarimenti su singoli aspetti dei problemi. Il suo scopo in questa missione è dichiaratamente "esplorativo": dovrà far rapporto a Obama e anche al segretario di stato Hillary Clinton, che la settimana prossima arriverà personalmente nella regione, tracciando un quadro dettagliato della crisi e individuando le opportunità di azione diplomatica. L'unico elemento emerso ieri a questo proposito è la convinzione di Mitchell, che ieri mattina ha avuto un lungo colloquio ad Ankara con il premier turco Recep Tayyip Erdogan, che la Turchia possa svolgere "un ruolo chiave" nella regione Curly Amerin

Droga, i ragazzi ne fanno uso quando sono in compagnia AMMETTONO di fare uso di sostanze stupefacenti per divertimento e non quando sono tristi, in discoteca ma anche a scuola e allo stadio; pensano che l’alcol faccia male «solo se si esagera», la cocaina una droga leggera tra le meno dannose e l’eroina pericolosa anche se usata una sola volta. Quasi tutti hanno amici che consumano superalcolici e hashish e, dunque, in qualche misura la considerano una cosa normale. È questa la percezione del rischio droga tra i giovani secondo un’indagine, su 1.800 studenti tra i 14 e i 19 anni, della Asl

Roma F. La droga serve a far parte del gruppo per il 26% degli intervistati, per divertirsi per il 22% e per trasgredire per il 21%. In totale il 59% dei ragazzi dichiara di ricorrere a sostanze stupefacenti quando è in compagnia.


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Venerdì 27 febbraio 2009

Il fatto del giorno: scioperi, la stretta del governo La Stampa

Ma c’è un segnale di vita dall’opposizione, era ora

Un provvedimento contro sigle e siglette

L’esultanza di Brunetta “Sconfitti i fannulloni”

dal commento di Carlo Podda

dal servizio di Paolo Baroni

dall’articolo di Tommaso Montesano

Dopo mesi di roboanti annunci, di mirabolanti promesse, di piani industriali per ridare efficienza e dignità ai servizi pubblici in questo Paese, il ddl Brunetta di riforma del rapporto del lavoro pubblico è stato definitivamente approvato al Senato. Ha ottenuto una striminzita maggioranza di 4 voti, la dichiarazione di voto contrario e l’abbandono dell’aula da parte della opposizione. Il tutto dopo una prima votazione dove era venuto meno il numero legale. Per essere un provvedimento che doveva, secondo alcuni, rappresentare il primo fulgido esempio di politica bipartisan, non c’è male davvero. È stato invece il primo segnale positivo dato dall’opposizione di fronte ad una legge onestamente impresentabile. [...]

Addio ad «aquila selvaggia», ai cobas delle ferrovie, ai ribelli del tram, altolà a sigle e siglette sindacali che, a volte anche per questioni di poco conto, mettono a ferro e fuoco le città, paralizzano il paese con raffiche di scioperi. O ancora peggio scombussolano la vita della gente annunciando proteste che poi spesso vengono revocate all’ultimo minuto. Negli ultimi anni, secondo i dati della Commissione di garanzia sugli scioperi che proprio oggi presenta la nuova relazione sul 2007-2008, la conflittualità nel settore dei trasporti si è mantenuta a livelli altissimi, insostenibili si potrebbe dire. Tra vertenze nazionali e proteste locali, in media si contano circa 3 scioperi proclamati ogni giorno, mille in un anno [...].

«Per i fannulloni è finita». Va subito al sodo, Renato Brunetta. L’approvazione del disegno di legge che riforma la pubblica amministrazione, che ha incassato il via libera del Senato [...], per il ministro della Funzione pubblica rappresenta una «rivoluzione. Finora il cittadino è stato trattato da suddito. Prima di lui venivano i sindacati, i dipendenti pubblici, le regole e i formalismi. Adesso [...] al centro ci sarà lui». Tra gli obiettivi della riforma, spicca quello di equiparare gli «assetti regolativi» del pubblico al privato. Che significa? «Che dai contratti di lavoro ai comportamenti, dalle valutazioni al ruolo della produttività, dalle dinamiche salariali al ruolo dei premi, le relazioni sindacali diventano omogenee tra pubblico e privato». [...]

La Stampa

La migliore di ieri

“Anche il Pd Da trent’anni i trasporti può dire sì” ci condannano al dubbio

Finisce un’epoca

dall’intervista di Susanna Marzolla

dal commento di Michele Brambilla

dall’articolo di Antonio Signorini

Sembra proprio la premessa di una norma “bipartisan”. Senatore Ichino, ritiene che la bozza del governo rispecchi quanto già contenuto nelle sue proposte? «Per gran parte sì, sia sullo sciopero virtuale che, oltre alla mia, ha come prime firme quelle di Treu, Morando, Bianco; sia sullo sciopero (tradizionale) nel settore dei trasporti. Quest'ultimo disegno di legge lo abbiamo discusso nel novembre scorso con i sindacati, con le imprese e con i rappresentanti degli utenti. Entrambi sono disponibili sul mio sito [...] già da diversi mesi e quindi possono essere oggetto di confronto con quanto elaborato dal governo». [...]

A coloro che immancabilmente grideranno all’attentato alla Costituzione per l’annunciata legge che introdurrà lo «sciopero virtuale», occorrerà ricordare che fino ad oggi di «virtuale» gli italiani hanno avuto solo la certezza di poter contare sui trasporti pubblici. Sono almeno trent’anni che nel nostro Paese prendere un bus, una metropolitana, un treno, un aereo, un traghetto rientra fra gli imprevisti. Il grado di attendibilità degli orari dei trasporti pubblici è largamente inferiore a quello delle previsioni del tempo, e appena superiore a quello degli oroscopi. Esageriamo?

Tenendo conto che in un anno ci sono circa 240 giorni lavorativi, il lettore sappia che: 1) tra servizi di terra, di mare e dell’aria, nel 2004 ci sono stati 83 giorni di sciopero; nel 2005 51; nel 2006 69; nel 2007 86; 2) tradotti in ore, gli scioperi hanno totalizzato 418.000 ore nel 2004; 358.000 nel 2005; 410.000 nel 2006; 861.000 nel 2007. Lo sciopero è certamente un diritto del lavoratore. Si è sempre pensato tuttavia che fosse un diritto da esercitare a fronte di una situazione eccezionalmente grave, di una vertenza particolarmente aspra, di un sopruso da fronteggiare con urgenza. In Italia pare però che lo sciopero sia diventato ormai una ricorrenza fissa [...].

Sindacati costretti a mettersi d’accordo; perché solo chi rappresenta almeno il 50% dei lavoratori potrà proclamare proteste; trattenute in busta paga per chi viola le regole, e poi lo «sciopero virtuale», che evita disagi agli utenti e concentra gli svantaggi sui due litiganti: lavoratori e datori. E altro ancora. La riforma degli scioperi arriverà quasi integra al Consiglio dei ministri di domani. Le limature sono ancora in corso, ma le linee guida illustrate dal ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ai sindacati sono confermate. Unico rilevante cambiamento, il campo di applicazione, che è stato ristretto. [...]

Vauro sul Manifesto La Stampa

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

IN ARRIVO stretta su gli scioperi pubblici. Quasi impossibile decretare un blocco senza rappresentare almeno il 50% dei lavoratori. Sarà molto più difficile. E nasce lo sciopero virtuale: a casa senza stipendio. Lo stipendio sarà versato in un fondo di solidarietà, anziché in busta paga. Grazie a Fini pare che il decreto anti intercettazioni non arriverà fino al carcere per i giornalisti colpevoli di divulgare notizie non gradite ai potenti. Gli saranno solo tagliate le mani e sequestrati tutti i beni. Intanto la Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione per l’inchiesta legata alle raccomandazioni di 5 attrici in Rai nelle fiction tv con i testi delle telefonate Berlusconi-Saccà. Il Governo non ne vuole sapere di accorpare elezioni europee al referendum anti-casta. L’onorevole Bocchino ha ammesso che questo comporta una spesa in più di 400 milioni di euro per lo Stato, ma si deve farlo fallire in partenza. Spostato al 15-16 agosto. Coro di no da Regioni e Comuni all’ipotesi di istallare le quattro nuove centrali atomiche in Italia. L’unico possibilista è Formigoni in Lombardia. Duro il Ministro Scaloja: “I tempi sono cambiati, se protesteranno

useremo l’esercito". Qui si va sempre più verso una dittatura “dolce”. Ricordate la scuola crollata a San Giuliano? 27 bambini morti? In primo grado tutti assolti, colpa del terremoto. Adesso colpevoli l’ex Sindaco, il progettista, due imprenditori, un impiegato. Era stata costruita male. Alle europee mancano 98 giorni e il Pd non sa cosa fare. Visto Veltroni fare shopping nella quinta avenue a New York. Il “testamento biologico” oltre al Pd divide anche il Pdl. Oltre 50 parlamentari chiedono di fissare maggiori paletti al’intervento del medico. Al lavoro la lobby vaticana. Il Ministro Matteoli: “140.000 nuovi posti di lavoro e si parte con lo stretto di Messina”. Salgono immediatamente in Borsa i titoli del cemento. Specie Impregilo e Italcementi. Chi aveva comprato nei giorni scorsi ha fatto un affare. Ieri se n’è andato il mio cane Seppia. 13 anni. Ci ho scritto anche un libro. Coma improvviso dopo due-tre ore di travaglio. Colpa di vari tumori. Ieri sera alle 21 gli ho fatto l’iniezione fatale. E’ stata dura. Devo dire che i cani sentono quando devono andarsene e lo fanno con una dignità che noi umani ce la sogniamo.

La “protesta virtuale”: al lavoro per punire l’azienda dal commento di Pietro Garibaldi

L’ultimo sciopero dei dipendenti della vecchia Alitalia, nei giorni in cui l’azienda si trovava in amministrazione straordinaria e a un passo dalla bancarotta, aveva suscitato indignazione nell’opinione pubblica. Senza nemmeno i fondi per pagare i carburanti, la vecchia Alitalia perdeva di più quando gli aerei volavano rispetto a quando gli aerei restavano fermi. In quelle condizioni, è evidente che l’interruzione del servizio non reca alcun danno economico alla controparte aziendale, ma reca invece un ingente danno a tutta la collettività. L’indignazione

dell’opinione pubblica era effettivamente giustificata. Questa situazione paradossale, in cui lo sciopero finisce per recare un beneficio economico a un’azienda in perdita, è purtroppo una realtà molto diffusa in tutti gli scioperi dei trasporti pubblici essenziali, siano essi aerei, treni e servizi pubblici locali. Queste aziende operano strutturalmente in perdita e i loro bilanci spesso finiscono per migliorare grazie a un giorno di sciopero. L’elemento paradossale dello sciopero dei trasporti pubblici è proprio legato al fatto che il danno associato alla scelta dei lavoratori finisce per essere subìto interamente dagli utenti e dai consumatori, soggetti che non hanno nulla a che fa-

re con il tavolo delle trattative aziendali. A causa di queste anomalie, lo sciopero nei trasporti pubblici essenziali in Italia ha finito per essere uno dei più clamorosi esempi in cui il diritto di sciopero, che rimane un diritto fondamentale di ciascun lavoratore, ha perso in larga parte il significato originale, quello di causare un danno al datore di lavoro. Per mantenere il diritto di sciopero dei lavoratori, e al tempo stesso risolvere il paradosso, lo sciopero dovrebbe essere virtuale, nel senso che lo sciopero dovrebbe effettivamente essere proclamato, ma i lavoratori dovrebbero andare regolarmente a lavorare per garantire il servizio ai cittadini. [...]

La fotografia Schipol (Olanda), i rottami dell’aereo caduto vicino all’aeroporto (Ansa)

La sesta colonna di Francesco Zardo

Attenzione. Quel che si dice a proposito dello sciopero virtuale è in parte vero. In un’economia del debito come la nostra il fatto che le aziende lavorino in perdita e che uno stop dei servizi e della produzione faccia comodo alla loro contabilità è vero. Ma è vero anche che l’unico capitale di un’azienda in perdita resta la sua capacità di fornire un prodotto o un servizio, tolta la scarsezza di risorse. Non è vero che i lavoratori, come si dice a proposito di questa nuova forma di sciopero, riescano a fare maggiore pressione su un datore di lavoro inadempiente (è l’unica ragione plausibile per giustificare uno sciopero, o no?) decidendo di non astenersi. Qualcuno ricordi a chi raccomanda questo sciopero virtuale che il lavoro è un bene, un valore (senza citare Marx che lo teorizza come un esproprio). E che lavorare stanca: tutto qui.


Venerdì 27 febbraio 2009

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Cinema, la commediaccia all’italiana entra in crisi Riparte il nucleare italiano da “Italians” a “Piccolo grande amore”, pochi incassi senza pensare alle scorie dall’articolo di Michele Anselmi

Naturalmente tutti assicurano che «va bene così», «con l’aria che tira non ci si può lamentare», «siamo soddisfatti», «una cosa sono i pronostici dei giornali, un’altra il mercato reale», eccetera. Tuttavia, a scorrere i dati Cinetel in merito al box-office, saltano all’occhio i risultati - inferiori alle attese - delle tre commedie italiane che si sono date battaglia nelle ultime settimane: senza esclusione di colpi, puntando su un marketing aggressivo per fare il pieno di pubblico, con uscite in stile natalizio, da 6-700 copie a botta. I dati? Italians di Giovanni Veronesi: cinque settimane di programmazione, 12 milioni di euro. Ex di Fausto Brizzi: tre settimane, quasi 9 milioni di euro. Questo piccolo grande amore di Riccardo Donna: due settimane, 3 milioni e 300mila euro. A Filmauro, Raicinema e Medusa si aspettavano, sia pure in misura diversa, risultati migliori. Per dirne

Carlo Verdone in una scena di “Italians”

una, Aurelio De Laurentiis, re dei cinepanettoni (il suo Natale a Rio ha lambito i 25 milioni di euro, arrivando a un’incollatura da Madagascar 2), era convinto che il film di Veronesi, forte di quel titolo e del cast stellare, avrebbe ripetuto il miracolo di Manuale d’amore 2: 19 milioni e passa. Magari il pubblico è andato al cinema sicuro di ridere dall’inizio alla fine, invece solo l’episodio di Carlo Verdone, non a

caso molto più scaricato da eMule del primo interpretato da Sergio Castellitto e Riccardo Scamarcio, ha soddisfatto le attese. Non che gli spettatori vogliano solo sghignazzare, altrimenti non si spiegherebbero gli 11 milioni totalizzati dal funereo Sette anime o i 7 raggiunti in due settimane dal Curioso caso di Benjamin Button. Merito di Will Smith e Brad Pitt, d’accordo. Eppure, a parere di mol-

dall’editoriale di Piero Ostellino

Martedì erano sessant’anni che la Repubblica popolare cinese aveva invaso militarmente il Tibet; che, ora, ne è una regione autonoma. Sono giorni «sensibili», per la Rpc, sia per la ricorrenza tibetana; sia per la questione dei diritti umani, acuitasi dopo che il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, in visita ufficiale, ha evitato accuratamente di parlarne con i dirigenti cinesi. Contribuisce, inoltre, ad alimentare l’ipotesi di tensioni, l’«incidente» di ieri, non lontano da piazza Tienanmen, dove tre persone sono rimaste coinvolte nell’incendio

Cina, Usa, diritti umani e i pretesti per tacere della loro auto. I tre — secondo la polizia — erano venuti a Pechino per presentare una «petizione» all’Assemblea del popolo. Che il diritto dei tibetani alla propria indipendenza e quelli umani della stessa popolazione cinese siano, o no, in questi giorni, all’ordine del giorno delle autorità di sicurezza — indipendentemente dalla reale natura

dell’ «incidente» della Tienanmen —è un fatto che essi sono «il» problema irrisolto nei rapporti fra la Repubblica popolare e le democrazie liberali occidentali. Come la Clinton, per chiunque vada a Pechino, pare non sia mai venuto il momento di parlare dei diritti sistematicamente violati dal regime comunista. Prevalgono le «ragioni degli Stati».

ti osservatori, la tripletta italiana sembrava destinata a fare sfracelli al botteghino. Secondo Franco Montini, analista del Giornale dello Spettacolo, il cinema «resiste meglio di altri settori ai postumi della crisi generale». Le cifre parlano di un 5 per cento in meno rispetto ai primi due mesi 2008, poco rispetto ad altre attività, ma pur sempre un segnale di flessione. Quanto ai tre film, Montini riflette: «Ho l’impressione che certe punte di incasso cui eravamo abituati dobbiamo scordarcele. Natale a parte, migliora l’incasso dei film medi, diminuisce quello dei prodotti a forte impronta popolare. I cinefili appassionati continuano ad andare il cinema, va meno, invece, il pubblico più distratto e occasionale, quello che determinava i picchi e vede cinque-sei film all’anno». Per Giampaolo Letta, amministratore delegato di Medusa, «è ancora presto per una valutazione generale» [...].

È vero che, nel suo rapporto annuale sulla situazione dei diritti umani nel mondo, Washington afferma che «la loro promozione è un passaggio essenziale della nostra politica estera». Ma quali sono le «ragioni degli Stati» che impediscono agli uomini (di Stato) di conciliarli con le «ragioni della coscienza»? Secondo Giovanni Botero — che nel 1589 licenziava il suo trattato Della Ragion di Stato — è semplicemente l’arte del governo, la conoscenza dei mezzi necessari alla conservazione, alla fondazione e all’estensione, del dominio statuale, ispirata alla prudenza come «virtù pratica». [...]

dal commento di Dario Fo

[...] Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha presentato a camere riunite il suo progetto riguardo la produzione di energia [...]. Il giorno stesso, a Roma, il nostro primo ministro Berlusconi firmava un accordo per attuare nel nostro paese l’impianto di ben quattro centrali nucleari di terza generazione, e non ha assolutamente parlato dei problemi di riscaldamento globale. Segnaliamo a questo proposito che l’inquinamento della città di Milano per ben 35 giorni sui 55 dall’inizio dell’anno ha superato il livello di inquinamento atmosferico, raggiungendo i 171 microgrammi di polveri sottili, contro i 50 del limite europeo. Ma il Governo italiano e il Comune di Milano non fanno una piega. Tornando al nucleare, Berlusconi ci dà notizia dell’avvenuto accordo sfoderando un sorriso compiaciuto. E aggiunge che finalmente si è "abbattuto il fanatismo ecologico di una parte politica che già vent’anni fa ci aveva impedito di terminare la costruzione di due nuove centrali". Quindi si torna al nucleare? Ma come, ci siamo battuti tanto, il 70% degli italiani nel referendum sulle centrali ha votato contro, e lui ci definisce in massa fanatici dell’ecologia? E specifica che quello nucleare è un metodo ormai controllabile e sicuro. Ma come sicuro? Silvio, ti sei scordato che non più tardi dell’anno scorso in Francia succedeva un disastro: dall’impianto nucleare più importante della nazione, fuoriuscivano scorie tossiche che colpivano dieci operai. "Ma, calma!" dice il ministro francese, "degli operai sono stati colpiti dalle esalazioni, è vero, ma solo leggermente". Cosa significa "leg-

germente"? Significa che i danni procurati alla salute di quei dipendenti sono insignificanti: gli son diventati i capelli un po’ azzurri, gli occhi fluorescenti e la pelle leggermente squamata. Qualcuno ha anche le branchie, ma gli stanno bene. Ma io mi chiedo, questo nostro presidente è disinformato naturale o ha studiato per diventarlo? Nessuno gli ha detto che, a parte il pericolo continuo di disastro tipo Chèrnobyl, per il nucleare esiste il problema delle scorie? E che noi, in Italia, per il solo fatto di aver messo in funzione un paio di centrali nucleari cinquant’anni fa, ancora oggi abbiamo scorie che non sappiamo dove sbattere? E lo stesso accade anche in Francia. Il presidente ha dichiarato che entro il 2020 da noi sarà già attiva la prima delle quattro centrali previste. Ma quel cervello incandescente di governante sa cosa costa montare una centrale nucleare? In Finlandia ne stanno costruendo giusto una di ultima generazione. Avevano previsto che sarebbe costata un miliardo di euro, ma a metà percorso si sono accorti che il miliardo previsto s’era raddoppiato, due miliardi. Ora i responsabili della centrale, gente preparata e onesta, hanno avvertito che il valore dell’energia che riusciranno a produrre con quella loro centrale non riuscirà a coprire neanche la metà dei costi di fabbricazione ed impianto. Non solo, ma che la perdita aumenterà a dismisura quando, fra una ventina d’anni, come di norma, dovranno smontare tutto l’impianto e preoccuparsi di imballare ogni elemento dentro un enorme container in cemento armato, e poi andare a sistemarlo in uno spazio scavato nella roccia a un minimo di dieci metri sotto il livello del suolo. [...]

La Stampa

Champions League, anche la Juve Ko Nel caos politico di oggi ci guadagna la vecchia Dc e il primo atto va al calcio britannico

I conflitti del futuro

dal commento di Gianni Vattimo

dal commento di Mario Sconcerti

dall’editoriale di Romano Prodi

Il primo tempo lo vincono gli inglesi, due vittorie in casa contro Roma e Juve, un pareggio esterno a San Siro. Nessun gol segnato dalle squadre italiane, ma anche gli inglesi vanno lentamente, due reti in tutto. C’è stato molto rispetto reciproco e buon tatticismo. Sono finiti i tempi in cui gli inglesi battevano palla lunga e aspettavano il colpo di testa. Oggi giocano benissimo la palla, meglio di noi, che invece abbiamo forse qualche valore assoluto in più. L’italiana più convincente è stata la Juventus battuta dal Chelsea. A conferma di una prudenza di fondo, di un atteggiamento sempre tattico e mai decisamente offensivo, né Buffon né Cech hanno avuto molto da fare. Nessuno ha tirato seriamente in porta. Anche questa è stato uno 0-0 interrotto da una magia di Kalou per Drogba. Il risultato della Juve è meno importante di come la squadra ha invece tenuto il campo. La Roma con l’Arsenal ha perso con lo stesso punteggio, ma subendo spesso l’avversario e senza portare a sua volta grandi pericoli. Difficile dire quante possibilità abbiamo ora di ribaltare i risultati. Non ci è mai stato chiaro contro chi giocavamo. Gli inglesi sono i mi-

Domenica scorsa a Berlino i più importanti paesi europei si sono trovati finalmente d’accordo per farsi promotori di una nuova trasparenza nei mercati finanziari internazionali. Una decisione estremamente importante per evitare in futuro altre crisi ed estremamente urgente perché bisognerà cominciare a tracciare le concrete linee di azione in materia fin dalla prossima riunione dei G 20 che si svolgerà a Londra nei primi giorni di Aprile. Non sarà facile portare in porto questo progetto perché, al momento opportuno, sorgeranno mille ostacoli, certamente costruiti da chi ha interesse che zone d’ombra e paradisi fiscali rendano difficile creare davvero trasparenza nel fiume di denaro che corre per il mondo. La recente tensione fra Stati Uniti e Svizzera sul segreto bancario è solo una pallida premessa dei conflitti che sorgeranno quando si vorrà davvero dare concretezza a questo difficile ma indispensabile progetto. Per questo motivo è grandemente opportuno che l’Europa abbia deciso una coraggiosa iniziativa in materia. Se è bene guardare alle grandi riforme di domani bisogna però evitare che la casa europea bruci oggi. [...]

Il fatto che oggi il più grande partito della (sedicente) sinistra italiana abbia scelto come segretario un politico di provenienza democristiana non prova certo che l’ispirazione cristiana in politica, a cui ancora si richiamano molti reduci dalla Dc, sia più «vera» e più giusta di altre. La verità, come insegna il papa, non è affare di maggioranze e minoranze. Eppure, anche contro questa tesi papale, non si può non riconoscere che l’elezione, o nomina, di Franceschini alla segreteria del Pd ha da fare con qualche forma di verità in politica. Nel caos [...] dell’attuale politica italiana, i cattolici, quale che sia lo schieramento in cui militano, sembrano avere «una marcia in più», come ha detto qualcuno (credo Amato). Non pensiamo che perciò essi abbiano ragione; il fatto è che gli altri sembrano non avere ragioni. Quelle che avevano, buone o meno buone che fossero, le hanno messe da parte per seguire il miraggio di maggioranze elettorali che avrebbero dovuto premiare la loro capacità di «modernizzazione», la loro rinuncia ai dogmatismi e alle ideologie, il loro spirito di concretezza. Ma lo schieramento avversario, come lo chiamano, si è mostrato più concreto di loro anche e so-

prattutto per la sua capacità di utilizzare spregiudicatamente proprio le appartenenze religiose e ideologiche, peraltro senza mai domandare ai propri elettori alcuna vera professione di fede. Il modo in cui la gerarchia cattolica ha fatto fallire il referendum sulla famigerata legge 40 (fecondazione assistita), e che tenterà di applicare anche al futuro referendum sul (non) testamento biologico, è esemplare. Non fare nulla, non andare a votare. Niente ideologia vuol dire niente alternativa all’esistente, lasciar andare le cose come già sempre vanno. Franceschini segretario del Pd è certamente anche frutto di insipienza organizzativa della dirigenza, di molti fattori casuali incluse le rivalità personali. Ma al fondo c’è la sconfitta di una politica che ha rinunciato ad avere una «visione», come dicono gli americani, non ha proposto alcun ideale di società per cui valesse la pensa impegnarsi. La caduta del muro di Berlino è stato come il segnale di libera uscita per una truppa, e soprattutto per uno stato maggiore, che non vedeva l’ora di abbandonarsi al liberismo (allora) trionfante. Così, se Berlusconi aboliva o riduceva a niente le tasse di successione, la risposta del centro sinistra (Rutelli) era: lo abbiamo già fatto noi. [...]

Un momento di Chelsea-Juventus

gliori perché i più ricchi e i più indebitati. Hanno giocatori straordinari e collaudati. Sarebbe già molto giocarci contro alla pari. La cosa che ha più stupito in questi due giorni di Champions è stata la facilità, la compostezza, quasi la naturalità con cui il Manchester United ha prima dominato e poi controllato l’Inter. In Italia da tre anni l’Inter non ha avversari. Tutto il meglio del nostro calcio è stato dal primo minuto avvolto dal passing game degli inglesi e non è riuscito a produrre un solo tiro in porta, una sola vera azione da gol. Nel secondo tempo l’Inter è cresciuta ma proprio crescendo ha confermato le sue difficoltà perché non è comunque arrivata in porta. Quasi la stessa cosa è toccata alla Ro-

ma. A colpire in entrambi i casi è stata la differenza di personalità. Manchester e Arsenal giocano sicuri dei propri mezzi, con grande qualità e piccola pignoleria interrotta dai loro fuoriclasse, Cristiano Ronaldo in particolare. Nelle squadre italiane continuano a mancare i capisaldi, Ibrahimovic da una parte, Totti dall’altra. Per non dire di Adriano, Stankovic, Baptista, Muntari, Brighi eccetera. A San Siro Mourinho ci ha messo anche del suo. Rivas era un errore risparmiabile, lo stesso Santon ha qualche metro da perdere in partite come queste. Il recupero forzato di Adriano (ottenuto?) ha messo fuori tutti gli altri attaccanti, in special modo Cruz. Nel ritorno serviranno partite migliori. [...]


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Primo piano

Venerdì 27 febbraio 2009

Lo scontro sugli scioperi La stretta è pronta: oggi il Governo presenterà il provvedimento. Il Pd insorge

Fini: «Non vanno soffocati» Il presidente della Camera ammonisce ma aggiunge: «Occorrono regole» di LUCA MASOTTO ROMA - Mai più scioperi selvaggi nei servizi pubblici. Il governo oggi si appresta a dare una stretta esaminando il disegno di legge delega che punta a rafforzare le regole nei trasporti, dal referendum preventivo tra i lavoratori alla soglia minima di rappresentatività superiore al 50% oltre all'agitazione virtuale per determinare categorie professionali (i dipendenti lavorano e le aziende devolvono il corrispettivo in beneficenza). La prospettiva di una seconda "rivoluzione" dopo quella di Renato Brunetta con la legge "antifannulloni" nella pubblica amministrazione approvata in via definitiva dal Senato, non dispiace al presidente della Camera Gianfranco Fini: «Non si tratta di soffocare il diritto di sciopero ma di armonizzarlo con l'esercizio degli altri diritti di tutti i cittadini in un'opera di bilanciamento che deve tenere conto dell'evoluzione sociale». Nel presentare alle Camere la relazione di Antonio Martone, presidente della Commissione di garanzia per l'attuazione della legge sullo sciopero, l'ex vicepremier ha elencato una serie di numeri diffusi nel dettaglio dall'Authority secondo cui nel corso del 2008 sono stati 1.339 gli scioperi nazionali e locali effettuati (su 2.195 proclamati), il 39% dei quali solo nei trasporti con un incremento rispetto al 2007 del 4%. «È sempre più urgente una riflessione sulla tenuta della disciplina di settore per individuarne lacune e prospettare ipotesi di adeguamento alla nuova realtà», ha aggiunto Fini. Nell'ultimo biennio sono state oltre 4000 le proclamazioni di sciopero pervenute alla Commissione di garanzia, «un ricorso mai avvenuto in precedenza» ha detto Martone nel suo intervento invitando ad una «svolta» e spiegando le cause di questa spinta allo sciopero selvaggio: «Troppa frammentazione della rappresentanza sindacale, se ne contano 32, in relazione al processo produttivo dei servizi pubblici come conseguenza verso liberalizzazione e privatizzazione». Il provvedimento presentato oggi dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi sarà discusso nella riunione del Consiglio dei ministri e per Brunetta ha ampie possibilità che possa essere approvato in nome e in difesa della mobilità e di altri diritti: «Non è possibile che una minoranza tenga in ostaggio una maggioranza, lo sciopero è un diritto tutelato dalla Costituzione ma anche la vita e il lavoro sono valori altrettanto tutelati dalla Carta. Ci devono essere regole tali da non incidere nella libertà degli altri». Lo stesso Sacconi si è detto confortato per la richiesta di intervento legislativo sulla normativa che regolamenta gli scioperi («credo ci sia larga convergenza con gran parte delle organizzazioni sindacali e dei datori di lavori») pur sottolineando la dura presa di posizione della Cgil («l'unanimità non è di questo mondo») mentre il Pd alla vigilia del Consiglio dei Ministri va all'attacco, parla di «spavento-

so cinismo» contestando all'esecutivo i temi e i modi di intervento. «Sembra prevalere la volontà politica di sterilizzare il dissenso che non la ricerca di contemperare i legittimi interessi dei lavoratori e degli utenti», ha detto Rosy Bindi, vicepresidente della Camera dei deputati, secondo la quale limitare il ricorso allo sciopero in presenza di una situazione economica e sociale difficile «diventa pericoloso se le norme hanno come strategia quella di creare divisione tra i sindacati e contrapposizione tra i lavoratori». Restringere gli spazi di libertà è l'accusa che arriva anche da Rifondazione: «Vogliono fare pagare la crisi ai lavoratori e portare avanti un disegno complessivo di attacco Alla Costituzione ha detto il segretario Paolo Ferrero.

Gianfranco Fini, presidente della Camera

Renato Brunetta, ministro della pubblica amministrazione

Immediata la replica del ministro del Lavoro, Sacconi: «Veti inaccettabili»

Altolà della Cgil. Epifani: «Stiano attenti» di FRANCESCA CHIRI ROMA - Il governo va avanti con la riforma della regolamentazione degli scioperi nei trasporti, portando dunque già oggi il disegno di legge delega in Cdm, incurante dell’altolà del leader della Cgil Guglielmo Epifani che avverte: il governo «stia attento» a non introdurre «forzature» in una materia così delicata, e costituzionalmente garantita, come il diritto di sciopero. Immediata la replica del ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, che si dice «confortato» per la richiesta di intervento legislativo sulla normativa che regolamenta gli scioperi arrivata anche dal presidente della Camera Gianfranco Fini, da quello della Commissione di garanzia sugli scioperi e anche dalle parti sociali. «Credo che ci sia una larga convergenza con la gran parte delle organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro. Temo però che manchi la Cgil», preannuncia prima ancora che Epifani lanciasse l’altolà. Ma «l'unanimità non è di questo mondo, appartiene al mondo del nulla, del non fare». La posizio-

Guglielmo Epifani

ne di Fini intanto è sposata dal titolare dei Trasporti Matteoli («non è possibile che sindacati con pochi iscritti paralizzino il Paese: è una regolamentazione di cui c'è bisogno»), dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti che spiega lo 'sciopero

virtuale' e che invece fa prendere le distanze al Pd, che pur considerando il tema della riforma «reale», invita il governo a non «strumentalizzarlo contro l’avversario politico», compiendo così «un’operazione di spaventoso cinismo». Sulla riforma arriva anche il via libera del Garante sugli scioperi che, alla luce dei dati sulla proliferazione degli scioperi generali (nel 2008 uno solo proclamato dalla Cgil, altri 13 da sindacati autonomi «spesso privi di rappresentatività»), di quelli annunciati e poi revocati e delle «sempre più frequenti forme di lotta» come scioperi spontanei o assemblee permanenti, chiede integrazioni alla disciplina vigente. Quanto al provvedimento il ministro del Lavoro conferma l'intenzione del governo di introdurre l’obbligatorietà dello sciopero virtuale per alcune categorie di lavoratori, di avviare sanzioni in via

amministrativa per quelle modalità di sciopero che, «da qualsiasi settore arrivino, paralizzino strade, stazioni, autostrade e aeroporti». Sulla possibilità di indire un referendum preventivo nel caso in cui a proclamare lo sciopero sia una piccola sigla sindacale il governo, invece, sta ancora «valutando». Resta nel testo definitivo la richiesta di adesione preventiva individuale allo sciopero che secondo il governo «è necessaria per dare certezza ai cittadini sul numero dei mezzi effettivi in circolazione». Sacconi sottolinea poi che le nuove norme non sono rivolte solo alle forme di lotta sindacali «ma anche a comportamenti aziendali che possono essere collusivi o strumentali. Il datore di lavoro non è esente da responsabilità e – continua Sacconi – anche quando parliamo di sciopero virtuale «dobbiamo tenere presente che il datore di lavoro sarà penalizzato, pagando di più». La riforma, in ogni caso, dovrebbe partire tra un anno, quando sarà terminato l’iter previsto dalla delega, inclusi di decreti delegati che ne deriveranno.

Tra i punti principali del ddl del Governo il cosiddetto “sciopero virtuale” e le norme antieffetto-annuncio

Proteste nei trasporti, ecco il nuovo vademecum ROMA - Una nuova normativa per regolamentare gli scioperi nel settore dei trasporti. E' quella che presenterà in un ddl il ministro del Welfare Maurizio Sacconi AL Consiglio dei ministri. Ecco i punti principali. REFERENDUM CONSULTIVO OBBLIGATORIO - Le nuove norme prevedono il referendum consultivo preventivo obbligatorio prima dello sciopero, a meno che non si tratti di proclamazioni da parte di organizzazioni sindacali complessivamente dotate di un grado di rappresentatività superiore al 50% dei lavoratori. Per servizi o attività di particolare rilevanza è prevista anche la dichiarazione preventiva di adesione allo sciopero stesso da parte del singolo lavoratore. SCIOPERO VIRTUALE - Per alcune categorie professionali le

quali, per le peculiarità della prestazione lavorativa e delle specifiche mansioni, determinino o possano determinare, in caso di astensione dal lavoro, la concreta impossibilità di erogare il servizio principale ed essenziale, arriva lo sciopero virtuale. Lo sciopero virtuale prevede che un lavoratore dichiari l'astensione dal lavoro ma in realtà presti comunque la sua attività, perdendo però la retribuzione. Questa, insieme alla somma che deve erogare l'azienda, viene poi destinata a fini sociali. In questo modo non si danneggiano i cittadini e si fa comunque una pressione sull'azienda. NORME ANTI-EFFETTO ANNUNCIO - E' prevista la comunicazione con un ampio anticipo della revoca dello sciopero. NUOVA COMMISSIONE E

NUOVI POTERI - Al posto della Commissione di garanzia nascerà la Commissione per le relazioni di lavoro a cui saranno attribuiti competenze di natura arbitrale e conciliativa. Avrà anche il compito di verificare l'effettivo grado di partecipazione agli scioperi e scambierà informazioni con le autorità amministrative competenti per l'adozione della ordinanza di precettazione. TIPI DI PROTESTE VIETATE Addio all'occupazione di strade, autostrade linee ferroviarie o aeroporti in seguito a uno sciopero. E' previsto infatti anche il divieto di forme di protesta o astensione dal lavoro lesive, anche per la durata o le modalità di attuazione, del diritto alla mobilità e alla libertà di circolazione anche attraverso l'individuazione, nei contratti e negli accordi

collettivi relativi a servizi non essenziali, di specifiche formalità e procedure per la proclamazione. AUTOTRASPORTO - Regole specifiche riguarderanno l'autotrasporto, con riferimento specifico alle prestazioni essenziali da garantire e la durata massima delle astensioni nel comparto. SANZIONI - Il governo sarà delegato a rivedere e aggiornare il regime sanzionatorio, (le multe), nel caso di violazione delle regole sul conflitto da parte dei promotori del conflitto, delle aziende che tengono comportamenti sleali e dei singoli lavoratori, con specifico riferimento al fenomeno degli scioperi spontanei. Le sanzioni individuali previste dalla normativa sulla regolamentazione del diritto di sciopero sono riscosse da Equitalia e non più dai datori di lavoro.


Primo piano

Venerdì 27 febbraio 2009

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Lo scontro politico Lo scopo è far decantare l’ondata emotiva del caso Englaro. Chiarimento Franceschini-Veronesi

«Biotestamento post europee» Appello bipartisan per rinviare l’approvazione della legge di MARINA MARESCA ROMA - Le divisioni all'interno dei due schieramenti potrebbero portare al rinvio della legge sul testamento biologico. Un gruppo di senatori del Pd e del Pdl ha firmato un appello bipartisan per chiedere di farne slittare l'approvazione a dopo le elezioni europee evitando così lacerazioni nel parlamento e nel paese. Tra i firmatari per il Pd, Emma Bonino, Pietro Ichino, Stefano Ceccanti ed Enzo Bianco. Per il Pdl Lamberto Dini, Ferruccio Saro, Antonio Paravia. I promotori, "credenti e non credenti", spiegano che scopo dell'iniziativa è far decantare l'ondata emotiva scatenata dalla vicenda Englaro, recuperare serenità, scongiurando il rischio di un intervento legislativo "non sufficientemente meditato". Per il momento il voto in commissione sul testo del governo e gli emendamenti dovrebbe partire martedì prossimo nonostante manchi ancora il parere, sia pure non vincolante, della commissione Affari costituzionali che ha rimandato a martedì la seduta.

Sia nel Pd che nel Pdl continuano le tensioni e le spaccature. Ieri il segretario del Pd Dario Franceschini ha incontrato il senatore Umberto Veronesi, il famoso oncologo firmatario, insieme allo scrittore Andrea Camilleri e al giurista Stefano Rodotà, di una lettera su Micromega nella quale accusano il Pd di essersi arreso alle ragioni di centrodestra sulla legge per il fine-vita. "Veronesi", ha detto Franceschini, "ha parlato in modo franco e diretto e si è detto stupito della lettura che ha dato qualche giornale del contenuto della lettera, e ha ribadito il convincimento dell'assoluta libertà di scelta dei parlamentari in materia di testamento biologico". Secondo il leader del Pd, che aveva rivendicato il diritto dei parlamentari di decidere senza che nessuno detti loro la linea, le divisioni all'interno del partito sono esageratamente amplificate. E adesso si sta invece spaccando il Pdl perché sul testamento biologico non poteva funzionare "il regime di caserma" che si vorrebbe imporre ai gruppi parlamentari. Anche la capogruppo del Pd Anna Finocchiaro denun-

Il 9 marzo ddl alla Camera

Intercettazioni intesa Pdl-Lega La recente manifestazione a Roma contro il ddl della maggioranza

cia le contraddizioni che stanno affiorando nel centrodestra grazie al lavoro condotto attraverso le richieste di modifica dell'opposizione al ddl Calabrò, "dimostrando che su questioni come la vita e la morte non si può imporre un regime". A testimoniare che le difficoltà sulla legge riguardano anche il Pdl le voci insistenti sulla sostituzione dei due commissari agli Affari costituzionali Lucio Malan e Ferruccio Saro, da sempre contrari al ddl Calabrò. "È la prima volta che avviene una destituzione per moti-

vi politici", ha protestato in aula Luigi Zanda. Il vicepresidente dei senatori del Pdl Gaetano Quagliariello ha replicato che nessuno ha in mente di sostituire i due senatori dissidenti ma ha ipotizzato una "sostituzione provvisoria per una sola seduta". "Se ci chiederanno di non partecipare lo prenderemo in considerazione ma il nostro gruppo non glielo imporrà di certo", ha detto. Malan e Saro hanno poi detto che non abbandoneranno la commissione. I vertici dei senatori del Pdl hanno confermato la volontà di andare avanti.

ROMA - Le nuove norme sulle intercettazioni saranno esaminate dalla Camera il 9 marzo prossimo. La nuova legge, al centro di molte polemiche, ha provocato contrasti sia nella maggioranza che nell'opposizione. Dopo una serie di incontri tra gli alleati il Pdl e' riuscito a trovare un accordo. Decisivo, ma non sara' l'ultimo, e' stato il colloquio tra il ministro della Giustizia, Alfano, ed il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Cota. Nei prossimi giorni, ha annunciato Cota, l'intesa sara' formalizzata. La Lega, stando alle indiscrezioni, avrebbe accettato che siano pubblicabili le intercettazioni non piu' coperte dal segreto istruttorio. Ci

sarebbe l'intesa anche per trasformare in "oggettivi indizi di colpevolezza" (invece di "gravi") il requisito per chiedere le intercettazioni telefoniche. In ogni caso, ha dichiarato Cota, le intercettazioni devono essere "un valido strumento di indagine per i magistrati che le usano correttamente". Due giorni fa c'era stato un incontro tra i rappresentanti di Forza Italia e di An (assente la Lega). È stato trovato un accordo, ha reso noto Giulia Bongiorno (An), per evitare il black out dell'informazione nelle fasi preliminari delle inchieste e ridefinire il concetto di gravi indizi di colpevolezza. Il Pd ha annunciato la sua netta contrarieta' al ddl.


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Primo Piano

Venerdì 27 febbraio 2009

Mezzogiorno imprese Dati Istat. Gli stranieri sono il 2 per cento della popolazione

Basilicata fanalino di coda per l’incremento della popolazione POTENZA - La Basilicata è la regione italiana con il maggior decremento di popolazione rispetto al 2008, pari all’1,5 per mille, su un totale di circa 590 mila residenti, tra cui circa 12 mila stranieri (il due per cento dei lucani): la maggioranza della popolazione (66 per cento) rientra nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 64 anni (18-39 per gli immigrati), mentre uno su cinque ha più di 65 anni. I dati sono stati resi noti dall’Istat nel rapporto sugli indicatori nazionali demografici del 2008 da cui emerge che in Italia, complessiva-

mente, si registra un aumento della popolazione, soprattutto in relazione ai movimenti migratori dall’estero. In Basilicata, il saldo naturale (la differenza tra nascite e decessi) nel 2008 è stato negativo (- 1,3 per mille): il tasso di natalità è dell’8,3 per mille (due bambini su cento sono stati concepiti da genitori stranieri), quello di mortalità è invece del 9,6 per mille. Sono le donne lucane ad avere una maggiore speranza di vita (84 anni) rispetto agli uomini (quasi 79 anni), con un dato che rispecchia la media nazionale. La Basili-

cata, inoltre, come tutte le altre regioni italiane, continua ad attrarre gli stranieri, che se in percentuali molto ridotte, il 3,9 per mille, con un dato leggermente inferiore al saldo migratorio interno, ovvero alle emigrazioni dei lucani in altre zone del Paese (quattro per mille, seconda dopo la Campania con il 4,3). Centro e Nord Italia restano quindi le mete preferite, non solo per i residenti che decidono di lasciare la Basilicata, ma anche per gli stranieri che, dopo un primo periodo di lavoro al Sud, scelgono di spostarsi in altre località.

Pubblicato lo studio “Impresa e competitività nelle regioni del Sud Italia”

Niente innovazione e poco export «Non al passo con la difficile competizione globale» ROMA - Imprese non al passo con la competizione globale, legate unicamente al mercato locale, non sufficiente a garantire crescita e sviluppo. Imprese che non investono in ricerca e che sempre più si identificano con il titolare/imprenditore senza aprirsi all’esterno. È questa la fotografia delle aziende meridionali che emerge dal rapporto di Srm (Studi e ricerche per il mezzogiorno) e Obi (Osservatorio banche-imprese) su «Impresa e competitivita» nelle regioni del Sud. La maggior parte delle imprese meridionali, evidenzia il rapporto, rispondono a standard vecchio stile, sia nell’organizzazione interna che nella produzione e negli investimenti. «Le funzioni complesse, come la ricerca e sviluppo e la pianificazione strategica, sono presidiate molto raramente», si legge nella ricerca. L’area finanziaria ad esempio è presente appena del 3,2 per cento delle imprese della Basilicata e nel 3 per cento di quelle calabresi. L’area marketing solo nel 3,9 per cento delle aziende pugliesi e l’area ricerca e sviluppo è praticamente inesistente in Calabria (solo lo 0,3 per cento delle aziende). Allo stesso modo la propensione ad innovare «risulta piuttosto modesta e, oltretutto, decrescente tra il biennio 2006-2007 e il 2008». Il rapporto sottolinea in particolare «la diffusione assolutamente modesta delle innovazioni nel campo dell’Ict della maggior parte delle regioni esa-

Lo stabilimento della Sata a Melfi

LA RICHIESTA DI CONFINDUSTRIA «QUELLO che Confindustria chiede è una gestione assolutamente razionale e non clientelare dei fondi strutturali e un contesto normale dal punto di vista della legalità e della burocrazia. Non mi sembra molto. Chiediamo solo normalità». Lo ha detto la vicepresidente di Confindustria, Cristiana Coppola, commentando il rapporto di SrM-Obi sulle imprese del Mezzogiorno. Analizzando la ricerca, Coppola ha sottolineato gli effetti negativi e «distorsivi» causati dal sistema di sussidi a pioggia adottato «per 40 annì: «questo tipo di incentivi ha creato un meccanismo per cui l’impresa non investe senza avere il sostegno pubblico. Non sono il mercato o il prodotto a determinare l’investimento ma l’attesa dell’incentivo. È un sistema vizioso che per anni ha frenato la capacità innovativa». Al posto degli incentivi a fondo perduto Confindustria chiede quindi l’adozione di un sistema «automatico di tipo fiscale, senza alcuna intermediazione politica o burocratica»

minate» e «l'insufficiente a apertura delle imprese meridionali». In Calabria e Basilicata meno del 15 per cento delle imprese ha effettuato nel 2008 attività di esportazione. Accanto a questa «moltitudine di realtà produttive completamente tagliate fuori dal circuito degli inve-

POTENZA - Si è svolto ieri, nella sala Inguscio della Regione Basilicata l’incontro “Il Sud che non vuole arrendersi alla povertà e al mancato sviluppo”, organizzato dall’Unione generale del lavoro della Basilicata. Coordinatore della riunione, a cui hanno partecipato anche Luigi D’Amico, Giuditta Lamorte e Graziano Mignoli è stato il Segretario Regionale Giovanni Tancredi. Dal 12 febbraio a Napoli ha preso il via una serie di incontri con i lavoratori e le strutture territoriali per portare all’attenzione del governo le problematiche delle regioni del Meridione. Luigi D’Amico, Segretario Provinciale Matera ha sottolineato “la necessità di queste assemblee per parlare del Sud caratterizzato da

stimenti» esiste anche un’elite minoritaria di imprese che investe, innova e cresce. Proprio questa fetta più evoluta di aziende rischia però, secondo la vicepresidente di Confidustria per il Mezzogiorno, Cristiana Coppola, di essere la più colpita dalla crisi: «saranno paradossalmente queste

Pepe chiama a raccolta

Oggi la Cgil a Brindisi POTENZA - «Oggi a Brindisi la Cgil tiene un’importante iniziativa sul Mezzogiorno e politiche industriali: la Cgil di Basilicata sarà presente con più di 100 delegate e delegati provenienti da tutti i settori produttivi della Regione». Lo ha detto, in una dichiarazione, il segretario generale regionale, Antonio Pepe, secondo il quale, «è del tutto evidente che la drammatica crisi economica recessiva che attraversa il nostro Paese presenta tratti inediti, conseguenza diretta del crollo del sistema finanziario internazionale, e rischia di determinare un ulteriore arretramento dell’intero mezzogiorno e del suo importante apparato industriale. La situazione è pesante sotto il profilo occupazionale, infatti, alle centinaia di migliaia di disoccupati, in particolare giovani, si aggiungono i tanti lavoratori precari che perdono il lavoro e quelli che si trovano di fronte ad una chiusura, senza alternativa, delle fabbriche». Per la Cgil lucana, «è necessario ed improrogabile che il Governo nazionale assuma un diverso atteggiamento sulle politiche di sviluppo per il mezzogiorno, in modo particolare riguardo – ha concluso Pepe – alle risorse economiche che vengono puntualmente sottratte».

aziende a soffrire di più – afferma – perchè più esposte ai rischi e, al contrario della maggioranza delle imprese del Sud, meno legate al settore pubblico. Con questa crisi rischia di andarsene la parte più bella del Mezzogiorno». Se la maggioranza delle imprese del Mezzogiorno

non è al passo con il fenomeno della competizione globale, c'è una piccola parte di imprese più dinamiche che manifestano progressi in tutti i campi e adottano strategie competitive integrate. E’ quanto emerge dal Rapporto 2008 – Impresa e competitivita presentato oggi a Palazzo Cornaro

L’Unione generale del lavoro a Potenza incontra i lavoratori

«Il meridione che non si arrende» una forte crescita degli ammortizzatori sociali senza che si attuino interventi strutturali mirati a porre fine a questo scempio crescente nel comparto sociale, economico e industriale. L’Ugl nazionale vuole dimostrare che il sud non vuole arrendersi ed assistere passivamente alla situazione di degrado che attanaglia queste regioni e intende sollecitare il Governo Nazionale e tutti gli altri enti affinché risolvano i problemi dei lavoratori e delle numerose

aziende in crisi”. Ha inoltre denunciato che «in Basilicata non esiste un progetto industriale per gestire la crisi presente nel settore dell'auto, nel comparto chimico, nei poli industriali e nei distretti produttivi. Occorrerebbe creare una task force che includa tutte le parti sociali, politiche e il Governo, in grado di attuare un continuo monitoraggio delle esigenze e dei bisogni della società ed infine un documento di programmazione con il Governo Nazionale

che abbia dei punti principali quali l'emergenza della disoccupazione, gli incentivi alle imprese e lo sviluppo e il rilancio dell'economia locale». La Responsabile welfare e pari opportunità Giuditta Lamorte ha parlato della situazione della donna lucana: «In Basilicata il 64 per cento delle donne possiede una laurea o un diploma ma questa cultura non è impiegata; presente infatti il più alto tasso di disoccupazione femminile». A concludere l'incontro sono inter-

dall’Associazione studi e ricerche per il Mezzogiorno e l'Osservatorio banche imprese e finanze con il patrocinio del ministro per i Rapporti con le Regioni e in collaborazione con la Conferenza Stato-Regioni. Era presenta il presidente della Regione Vito De Filippo. Il Rapporto analizza i sistemi produttivi di 5 regioni del Mezzogiorno – Campania, Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia -partendo da una indagine realizzata su un campione di imprese appartenenti ai settori manifatturiero, delle costruzioni, dei servizi Ict e turistico-ricettivi. Dallo studio emerge dunque che per la maggioranza delle imprese il naturale mercato di sbocco è quello locale, ormai non sufficiente a garantire crescita e sviluppo, mentre c'è una piccola parte di imprese più dinamiche che investe in innovazione e capitale umano. La percentuale di imprese che hanno realizzato investimenti nel biennio 2006-2007 o erano pronte a effettuarli nel 2008 era comunque inferiore al 50 per cento. Molta è infine la strada da fare sotto il profilo della internazionalizzazione: in Calabria e Basilicata meno del 15 per cento delle imprese del campione effettua esportazioni nel 2008; Campania e Sicilia arrivano al 45 per cento nel manifatturiero ma e ancora modesta 'incidenza del fatturato estero sul giro d’affari, confermando il carattere ancora provinciale dell’economia del Mezzogiorno.

venuti il Responsabile Mezzogiorno per la Basilicata Graziano Mignoli ed il Segretario Confederale e Responsabile Politiche di Coesione Economica e Sociale Salvatore Ronchi. Secondo quest'ultimo «obiettivi prioritari dell'Ugl devono essere quelli di risvegliare la coscienza del Paese e di contribuire a cambiare l'attuale classe dirigente sempre meno attenta ai problemi del Mezzogiorno». Altri incontri sono previsti il 4 marzo a Cosenza e il 6 marzo a Catania. Il 2 marzo a Bari e il 9 marzo a Reggio Calabria, invece, si svolgeranno due manifestazioni pubbliche con l'intervento del Segretario Regionale Renata Polverini. Antonella Mariani


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Archeologia rubata

Insospettabile 45enne di Policoro cercava di vendere monete, ma custodiva vasi e ceramiche antiche

Pizzicato con un museo in casa Brillante indagine dei carabinieri partita da una traccia sul web di ANTONIO CORRADO MATERA - E' un business con potenzialità devastanti, quello che alimenta gli scavi illegali di materiale archeologico, da anni su percorsi paralleli rispetto a quelli delle Soprintendenze, oggi anche con la pericolosa complicità del web. E proprio grazie al monitoraggio attento e continuo dalla “rete delle reti”, i carabinieri del Nucleo di Tutela del patrimonio culturale di Bari (competenti per Puglia, Basilicata e Molise) hanno identificato e perquisito l'abitazione di un insospettabile disoccupato 45enne di Policoro, che nascondeva cimeli di valore, stimato sommariamente in 80mila euro. L'uomo, incensurato, aveva messo in vendita sul noto portale di e-commerce e-Bay una collezione di monete molto pregiate, databili tra il 400 e il 300 a.C.; 247 pezzi, di cui uno in oro, 196 in bronzo di età romana e ben 50 in argento, quasi certamente di età ellenica. Sono bastati due mesi ai militari per ottenere l'autorizzazione necessaria a perquisire l'abitazione dell'uomo, dove è stato scoperto materiale di ben altra caratura, esposto come in una sorta di museo domestico. Un preziosissimo cratere a campana con figure rosse, un lekythos e uno skyphos, statuette votive provenienti da antichi tempi urbani, oltre a diversi frammenti dipinti, forse appartenenti a una vasca antica; tre pesi da telaio a forma di piramide, selci e tre anse di terracotta raffiguranti un leone. Un potenziale pa-

Da sinistra, Anna Maria Patrone e Salvatore Bianco, in alto i carabinieri del Tpc (foto Videuno)

trimonio, se venduto sul mercato nero, uno strappo irreparabile alla memoria storica del territorio lucano. I risultati di questa brillante operazione sono stati illustrati ieri, nel corso di una conferenza stampa presso il comando provinciale dei carabinieri, dal colonnello Domenico Punzi, comandante provinciale, con il capitano Gianluca Ferrari, responsabile del Nucleo di tutela del patrimonio culturale di Bari, e con la preziosa consulenza tecnica di Salvatore Bianco, direttore del museo archeologico di Policoro, e Anna Maria Patrone, direttrice del museo Ridola di Matera. «Tutelare il patrimonio archeologico è un impegno

essenziale, fondamentale, imprescindibile -ha detto il colonnello Punzi- anche perché spesso questi fenomeni delinquenziali vengono sottovalutati e purtroppo anche la legge non è sufficientemente severa». Bianco ha cercato di individuare la datazione e la provenienza del vasellame, raccolto e “restaurato” con modalità piuttosto sommarie e grossolane. «E' come vedere delle pagine strappate da un libro, che ormai non può raccontare più nulla -ha precisato non senza amarezza Biancoperché il vasellame è stato estratto dallo scavo clandestino di una tomba che avrebbe potuto darci molti più elementi, se analizzata nel suo insieme. Stesso di-

scorso vale per le statuette, che appartengono a tempi urbani di cui non sapremo mai la collocazione. Le monete, infine, sono per noi un indicatore prezioso sulla datazione degli scavi; una volta decontestualizzate, sono solo preziosi cimeli, che purtroppo vengono venduti come una collezione di farfalle o di francobolli». Sulla provenienza Bianco è stato chiaro: «Potrebbero essere stati scavati nel nostro Metapontino, ma anche nella valle dell'Agri-Sinni, oppure nel vasto ambito di diffusione della civiltà greca. Sono resti della nostra identità storica, dall'età greca a quella medievale, strappati alla conoscenza». Spesso i tombaroli agiscono indisturbati

Il Tpc compie 40 anni QUEST’ANNO il Nucleo Tutela del patrimonio dei carabinieri compie 40 anni di lavoro continuo e instancabile, sempre al passo con le moderne tecnologie. Negli anni ‘60 l'allora ministero della Pubblica Istruzione, preoccupato del dilagante fenomeno dei furti di opere d'arte, con conseguente depauperamento del patrimonio nazionale, proponeva al Comando generale dell'Arma dei carabinieri l'istituzione di un apposito team di militari che si occupasse della tutela del patrimonio paleontologico, archeologico, artistico e storico nazionale. Il 3 maggio 1969 veniva così istituito il “Comando Carabinieri Ministero Pubblica Istruzione - Nucleo Tutela Patrimonio Artistico”. L'anno successivo l'Unesco

(Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura), nella riunione tenutasi a Parigi il 12-14 novembre 1970, raccomandava agli stati membri di istituire uno o più servizi di tutela nello specifico settore. L'Italia, avendo anticipato tale raccomandazione, era il primo Paese al mondo che disponesse dello specifico strumento. Il 13 settembre 1971, il comando veniva elevato a Comando di Corpo con alle dipendenze il Nucleo Tutela Patrimonio Artistico ed il 5 marzo 1973 veniva inserito nell'Ispettorato Scuole ed Unità Speciali dell'Arma dei Carabinieri. Palazzo Sant’Ignazio, già sede del Comando Tpc. Il 10 febbraio 1975 fu posto alle dipendenze funzionali dell'istituito ministero per i Beni Culturali e Am-

bientali, prendendo sede nello storico palazzetto tardo barocco opera di Filippo Raguzzini (1680-1771). Nel 1980 fu istituita la Banca Dati delle opere d'arte da ricercare. Il 5 marzo 1992 con apposito Decreto del Ministro per i Beni Culturali e Ambientali venne definita la specifica e unica collocazione funzionale del Comando nell'ambito del Dicastero. Il 12 agosto 2001 il Comando assume la denominazione “Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale”. Oggi come in passato il Comando opera sul territorio nazionale d'intesa con tutte le componenti dell'Arma dei carabinieri, con le altre Forze dell'Ordine ed in sinergia con le Soprintendenze. Svolge la propria attività in campo internazionale tramite Interpol, secondo le convenzioni.

su scavi mai esplorati dagli organi competenti, che vengono segnalati da cercatori di funghi, piuttosto che cacciatori; persone che viaggiano su zone inesplorate e forse non sono consapevoli dell'entità del reato commesso nell'avvertire chi scava clandestinamente. In molti casi i cimeli finiscono nelle mani di esperti clandestini, che li restaurano con perizia eccezionale e conoscono tutti i canali più sicuri per farli arrivare nelle regge del facoltoso di turno. Pezzi di storia dell'umanità che diventano a uso e consumo di pseudoestimatori, invece che lustro agli occi di tutti. «Per noi sono molto utili i lavori pubblici -ha precisato la Patroneperchè dai quei cantieri emergono tracce di storia che neppure si immaginavano; come è accaduto durante la realizzazione del Parco eolico di Grottole». Fortunatamente, il Tpc dei carabinieri è composto da personale serio e qualificato, che lavora con molto scrupolo. «Negli ultimi anni la nostra azione non si è soffermata solo sul monitoraggio dei siti e degli scavi clandestini -ha spiegato il capitano Ferrari- perché abbiamo scoperto che il web rappresenta una risorsa investigativa eccezionale a costi contenuti. Basta rintracciare il titolare di un nikname, per scoprire questi patrimoni illegali». Ma cosa richia ora il policorese preso con le mani nel sacco? «E' stato denunciato per impossessamento di beni archeologici spiega Ferrari- secondo l'articolo 176 del Codice specifico, perché deteneva il materiale senza averlo segnalato agli organi competenti; il fatto che lo vendesse non è un'aggravante. Solo in fasi successive, le indagini potrebbero portare alla luce lo scavo clandestino, la ricettazione o il riciclaggio». Reati ben più gravi, solo se accertati. Forse una legislazione piuttosto morbida, che finisce inconsapevolmente per lasciare impunito e potenzialmente espandibile un vero settore della criminalità organizzata, oggi sottovalutato. Anche perché i guadagni di queste vendite clandestine, potrebbero servire ad alimentare ben altri giri illeciti. «Non è escluso ha chiosato Ferrari- che da questo incensurato di Policoro si possa risalire a una rete criminale ben organizzata». a.corrado@luedi.it

I consigli

Come evitare gli inganni ECCO alcuni consigli per evitare all’incauto acquirente di vasellame artistico di divenire un inconsapevole ricettatore. Diffidate dei “facili acquisti”: un prezzo non congruo può essere indice di una provenienza Un uomo con in mano una collana.sospetta o di dubbia autenticità. Inoltre, l'acquisto di oggetti compiuto in modo troppo “disinvolto” può configurare il reato previsto e punito dall'articolo 712 del Codice Penale (“Acquisto di cose di sospetta provenienza”). Una volta individuata l'opera d'interesse, consultate possibilmente gli archivi dell'autore per rendervi conto delle quotazioni di mercato; pretendete, ai sensi del D.Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004 - “Nuovo Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, il rilascio da parte del venditore della copia fotografica dell'opera o dell'oggetto, con retroscritta dichiarazione di autenticità e indicazione della provenienza, recanti la sua firma; valutate l'opportunità di adottare idonee misure di sicurezza nel luogo ove vengono custoditi i beni; custodite le riproduzioni fotografiche in luogo diverso dalle opere; compilate il “Documento dell'opera d'arte - Object ID”. E' un modulo concepito dall'Unesco ed elaborato in collaborazione con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, nel quale si devono riportare i dati identificativi essenziali di qualsiasi bene d'arte (oggetto, autore, epoca, tecnica e materiale, dimensioni, titolo e descrizione, fotografia). Con esso, il possessore di oggetti d'arte può costituirsi un proprio “archivio fotografico-descrittivo”. E' bene che sia custodito in luogo sicuro perché in caso di furto può essere d'ausilio alle Forze dell'Ordine per il suo successivo recupero; effettuate il pagamento servendovi possibilmente dei servizi bancari e non a mezzo di denaro contante, per conservare documentazione della transazione effettuata.


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Pensieri meridiani

Scotellaro, cantore dell’alba nuova di GIANLUCA VELTRI ROCCO Scotellaro è una grande personalità del ventesimo secolo. È morto a soli trent’anni, ma ha costruito un indelebile corpus di azioni, pensieri e opere. Ha costruito un sentire. È tempo di riparlare di Scotellaro, anche se la questione meridionale non è più di moda. Lo fa il volume con cd allegato “Sempre nuova è l’alba”, edito da Squilibri, ricco di contributi e sfaccettato come il personaggio a cui è dedicato. Nato a Tricarico, in Lucania, nel 1923, Rocco Scotellaro visse in una famiglia umile, padre ciabattino e madre casalinga. Fu singolare figura di meridionalista a 360 gradi, poeta e politico, sindaco e intellettuale, sindacalista e letterato, animato da fervore civile per le sorti degli ultimi. «Per noi meridionali - scrive Raffaele Nigro in un contributo del volume - Scotellaro fu e resta una bandiera. Come lo furono Alvaro, La Cava, Sciascia». Aggiunge Nigro: «E Scotellaro è stato per alcune generazioni il vocabolario di un impegno politico e culturale che si faceva mito, riscatto e sogno». Il giovane Rocco studiò, aderì al Partito socialista, divenne sindaco del suo paese a ventitré anni. Fu vittima di una macchinazione che lo costrinse a difendersi da un processo per concussione, da cui uscì prosciolto. Era sensibile alla condizione della “schiavitù contadina” dei cafoni e dei braccianti. Conobbe il carcere, a Matera. Dopo, si definì "uva puttanella", cantore della sua terra, chicco che offre la sua esperienza al mondo. Dedicò la sua vita breve - morì nel 1953 d’infarto - alle lotte contadine per la conquista delle terre. Ma come nota Fabrizio Versienti nel contributo di apertura di “Sempre nuova è l’alba”, Scotellaro non è riducibile a cliché. Lotte braccianti e schiavitù contadine, certo. Ma senza dimenticare che il sindaco-poeta lavorò all’Einaudi a Roma e all’Osservatorio di politica agraria a Portici. Affrontava la condizione della povertà delle sue genti da varie angolature, con differenti sensibilità: attivista, operatore culturale, poeta. E da quest’ultimo cantuccio, poetico, scriveva: “Ho perduto la schiavitù contadina/ non mi farò più un bicchiere contento/ ho perduto la mia libertà”. La poesia è “Passaggio alla città”, e descrive il tumulto di ambivalenze del bracciante schiavizzato, che lascia la campagna per l’inurbamento. Le poesie, pubblicate dopo la morte nel volume “È fatto giorno”, valsero a Scotellaro il Premio Viareggio nel 1954. Considerò maestro Carlo Levi, che lo spinse a comporre, e fu curatore della prima raccolta postuma. In pieno neorealismo, i versi contadini di Scotellaro, intrisi di travaglio interiore, spingevano dentro la poesia argomenti della prosa, oggetti e soggetti umili, un mondo di artigiani e bestie, di scioperi e occupazioni.

Un progetto di Squilibri sull’opera del poeta e politico meridionalista Due foto scattate da Arturo Zavattini nel ‘52 tra la gente di Tricarico tratte dal libro su Scotellaro “Sempre nuova è l’alba” edito da Squilibri ; qui sotto la copertina del libro

Altri libri sono poi usciti, il romanzo “L’uva puttanella” e il libro-inchiesta “Contadini del Sud”. Tutto negli anni ’50: Carlo Levi dava alle stampe “Cristo si è fermato a Eboli”; il cineasta Luigi Di Gianni indagava sugli elementi magici nella realtà contadina lucana; Ernesto de Martino e Diego Carpitella effettuavano le loro “spedizioni” di etno-musicologia, sempre in Basilicata, con l’apporto dei fotografi Franco Pinna e Arturo Zavattini (di alcuni scatti di quest’ultimo s’avvale “Sempre nuova è l’alba”). Lucania come laboratorio, porta per capire le “sorti

Un concorso per le scuole lucane e calabresi OLTRE al progetto editoriale, Squilibri promuove un concorso, “A proposito di Scotellaro”, rivolto alle scuole secondarie di Basilicata e di Calabria, ma anche ad associazioni, biblioteche e circoli, chiamati a recensire il volume e cd “Sempre nuova è l’alba. Omaggio in musica a Rocco Scotellaro”. Ogni istituto riceverà un numero di copie del volume pari ai giovani coinvolti. Le recensioni migliori saranno pubblicate sul “Quotidiano”; ai tre elaborati più significativi sarà assegnato un premio (1.000, 650 e 350 euro). L’iniziativa sarà conclusa in primavera con un convegno durante il quale amministratori e intellet-

dell’altra Italia”, le “Indie di qua giù”. Scotellaro va letto e capito in questo straordinario prisma lucano, meridionalista, di realismo e poe-

tuali si confronteranno sull’attualità della figura di Scotellaro e sulle possibilità di un nuovo meridionalismo: il convegno sarà concluso dallo spettacolo “Sempre nuova è l’alba. Omaggio in musica a Rocco Scotellaro” dell’Antonio Dambrosio Ensemble. Per partecipare, scaricare la scheda d’adesione dal sito www.squilibri.it che, compilata e sottoscritta, dovrà essere inviata al num. di fax 06-44340148. Gli elaborati dovranno pervenire alla casa editrice Squilibri via email: info@squilibri.it o anche per posta: Viale dell’Università 25, 00185 Roma, entro il 15 maggio 2009. g.v.

sia, lirico e pezzente, di impegno civile e statura intellettuale. La questione meridionale ai confini con la magia.

Franco Vitelli, in un altro saggio del volume ora edito da Squilibri, nota “una musicalità congenita” delle liriche ora messe in musica: “la

poesia diventa il respiro antropologico di una civiltà”. L’”Omaggio in musica a Rocco Scotellaro”, nel cd allegato, è realizzato da Antonio Dambrosio e dal suo ensemble, con archi, fiati, pianoforte e percussioni. È un lavoro di forte intensità, che segna un incontro tra risonanze folk e sensibilità jazz. Al progetto ha aderito con entusiasmo Nichi Vendola, smentendo i timori dei curatori che si preparavano a gentili dinieghi. Il governatore della Puglia presta la voce recitante in alcuni episodi del disco. Antonio Dambrosio inquadra Scotellaro come figura emblematica del riscatto meridionale, e per illustrare il registro scelto, spiega che «si imponeva un più marcato rimando alle sonorità della tradizione». Da qui il ricorso a una melodia popolare che ritorna all’interno di una suite e l’utilizzo di strumenti propri della tradizione.

TRA PASSATO E PRESENTE

A sinistra e in alto al centro due fotografie scattate da Arturo Zavattini nel 1952. Nella prima è ritratto Rocco Scotellaro, nell’altra alcuni contadini lucani che in piazza aspettano di essere chiamati per andare a lavorare nei campi. Nella foto in alto a destra, invece, un momento dello spettacolo “Sempre nuova è l’alba” messo in scena dall’Antonio Dambrosio Ensamble.


Economia Italia / Mondo Plauso degli agricoltori, i consumatori chiedono risarcimenti

Il crollo peggiore dal 1993

Scoperto il “cartello” della pasta Megamulte ai produttori

Export in picchiata il Made in Italy scende del 30%

MEGA multa dell’Antitrust ai produttori di pasta rei di aver dato vita ad un cartello per controllarne il prezzo. I produttori replicano con stupore: nessun cartello tra noi ma gli agricoltori plaudono all’iniziativa del Garante ritenendo ingiustificato il lievitare dei prezzi dal campo allo scaffale del supermercato. I consumatori chiedono il risarcimento e il ministro per lo Sviluppo, Claudio Scajola, rassicura: aumenti ci sono stati, ma in passato. A finire nel mirino dell’antitrust sono state 26 aziende che producono le marche più note. Non solo la mega multa (12,5 milioni in tutto) riguarda anche l’associazione di categoria più rappresentativa del settore, l’Unione Industriali Pastai Italiani. «Avevamo evidenze inoppugnabili sull'esistenza di un’intesa», spiega il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà. L’accusa è aver posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza finalizzata a concertare gli aumenti del prezzo di vendita della pasta secca di semola da praticare al settore distributivo. Cioè aumenti concordati a tavolino. Gli effetti di questo accordo sono abbastanza evidenti: l’antitrust spiega infatti che l’intesa realizzata da Unipi e dai 26 produttori è du-

rata dall’ottobre 2006 almeno fino al primo marzo 2008. Dal maggio 2006 al maggio 2008, quindi in un periodo leggermente sfasato ma in parte coincidente, il prezzo di vendita della pasta al canale distributivo ha registrato un incremento medio pari al 51,8%, in buona parte trasferito al consumatore, visto che il prezzo finale è cresciuto nello stesso periodo del 36%. L’istruttoria ha dimostrato – dice inoltre l’autorità – che alcune società (Amato, Barilla, Divella, Garofalo, Rummo e Zara) hanno svolto un particolare ruolo di coordinamento con riunioni ristrette. Da qui la multa. I produttori si dichiarano «stupiti»: «La nostra missione, da sempre, – dice Guido Barilla presidente dell’omonimo gruppo – è quella di offrire alle persone prodotti di ottima qualità al giusto prezzo, operando in assoluta trasparenza, secondo i principi di sana concorrenza alla base del libero mercato». Anche il pastificio Garofalo dice «di non aver mai aderito a presunti accordi di cartello finalizzati ad influenzare la dinamica dei prezzi». E l’Unione Industriali Pastai Italiani, ribadisce che nel settore «non vi sono state speculazioni, nè si è mai configurato alcun accordo lesivo degli interessi dei consumatori». La Fiesa-Confeser-

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MISURE ANTICRISI

centi «ribadisce l’estraneità degli esercizi commerciali negli aumenti» mentre le organizzazioni agricole plaudono all’iniziativa del garante. “Da tempo – dice il presidente della Cia, Giuseppe Politi – avevamo denunciato una situazione anomala, il prezzo del grano duro, dopo le impennate dei primi mesi del 2008, aveva subito un taglio netto, in alcuni casi del 50%, mentre la pasta al consumo ha continuato a far registrare vistosi rincari». E il presidente della Coldiretti Sergio Marini, chiede che i soldi che i produttori dovranno pagare vengano restituiti a cittadini ed agricoltori. Stessa richiesta arriva dalle associazioni dei consumatori: Adusbef e Federconsumatori invitano i consumatori a recuperare gli scontrini che possano dimostrare di aver pagato troppo e a chiedere il rimborso dai giudici di pace. Unica consolazione arriva dal ministro dello Sviluppo Claudio Scajola: «Se analizziamo i dati statistici in modo corretto ci accorgiamo che da novembre a oggi, le materie prime alimentari non hanno subito aumenti di prezzo».(

12 milioni di sanzione alle 26 marche più diffuse

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Grazie agli aiuti del Governo pare che i cittadini riprendano ad acquistare

Auto ancora in calo, ma gli incentivi aiutano IL MERCATO è malato ma la cura incentivi comincia a dare risultati, anche se l’effetto vero si vedrà a marzo. È quanto emerge dalle stime degli esperti, sull'andamento delle nuove immatricolazioni di auto a febbraio, che il ministero dei Trasporti diffonderà ufficialmente lunedì 2 marzo. Costruttori, concessionari e Centro Studi Promotor fanno tutti la stessa previsione: a febbraio il mercato si attesterà sulle 160170.000 unità, segnando una flessione tra il 22 ed il 26% rispetto al 2008. Un dato però meno negativo di quello che

sembra perchè i nuovi ordini, vera cartina di tornasole del successo riscosso dagli incentivi alla rottamazione in vigore dall’11 febbraio, sono in netta ripresa rispetto a gennaio e in linea con quelli registrati un anno fa. Il dato di febbraio «non rifletterà la realtà delle immatricolazioni del mese che invece è registrata dai nuovi ordini stimati intorno alle 200 mila unità, contro le 213.000 dello stesso mese del 2008», dichiara il segretario generale dell’Unrae Gianni Filipponi. Con il varo del decreto sugli incentivi, infatti, afferma il

rappresentante dell’associazione che riunisce i costruttori esteri presenti in Italia, «la gente ha ripreso a frequentare i concessionari e, in molti casi, ad acquistare nuove vetture. Ma il traffico ai saloni si trasformerebbe tutto in nuovi acquisti se ci fosse un accesso più facile al credito». La pensa così anche anche il direttore generale dell’Anfia Guido Rossignoli che stima a febbraio nuovi ordini «più o meno in meno in linea con lo stesso mese del 2008 ma con un incremento tra le 8-10.000 unità rispetto al precedente mese di gennaio».

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Scambi commerciali in picchiata. La performance registrata a gennaio dall’Italia con i Paesi extra Ue non ha precedenti negli ultimi 16 anni. L’export targato 'made in Italy' è crollato del 29,9% rispetto ad un anno prima e del 15,5% rispetto al mese di dicembre. L’andamento è stato ampiamente negativo anche per le importazioni, che hanno messo a segno un 23,8% su base annua ed un -5,5% congiunturale. Dati che risultano essere i peggiori mai rilevati dall’Istat, a partire dal 1993, ossia da quando sono cominciate le serie storiche dell’Istituto di statistica relative al commercio estero ripartito per Paesi Ue ed extra Ue. I prossimi mesi non promettono uno scenario migliore, anzi: almeno sino all’estate sono ancora previsti forti cali, a due cifre. «Siamo entrati nel buco nero di una recessione globale» ha detto il sottosegretario allo Sviluppo economico con delega al Commercio estero, Adolfo Urso. «Il calo delle esportazioni dovrebbe mantenersi su questo livello fino a giugno-luglio, dopo di che la contrazione delle esportazioni dovrebbe cominciare a rallentare fino a invertire la rotta e tornare positiva nei primi mesi del 2010». Per questo, Urso ha sostenuto la necessità di «mettere in campo un piano nazionale di sostegno alle imprese esportatrici» che «maggiormente stanno pagando la crisi».Tornando ai dati, il crollo tendenziale dell’export italiano a gennaio è il risultato di due fattori che si sono cumulati, hanno sottolineato i tecnici dell’Istat: il forte calo su base congiunturale (-15,5%) ed il confronto con un livello «molto alto» di esportazioni registrato a gennaio 2008 (+19,3% annuo). Male anche l’andamento degli ultimi tre mesi (novembre 2008 – gennaio 2009), rispetto ai tre mesi precedenti, per i quali i dati destagionalizzati mostrano una flessione pari all’11,8% per le esportazioni e al 10,8% per le importazioni. Pesante resta pure la bilancia commerciale, con un rosso che sfiora i 4 miliardi di euro. Il saldo con i paesi extra Ue è infatti risultato negativo per 3.978 milioni di euro, mentre a gennaio 2008 si era registrato un disavanzo di 4.344 milioni. Le esportazioni registrano cali in tutti i principali settori di attività economica. Tra questi, a pesare di più, dopo la flessione del 58,1% per coke e prodotti petroliferi raffinati, è la contrazione di export per gli autoveicoli (48,7%), ma anche per i prodotti tessili (-38,9%) ed i mobili (36%). Sul calo delle importazioni ha influito tutto la variazione tendenziale negativa di petrolio greggio (-61,2%) e, ancora, di coke e prodotti petroliferi raffinati (-59,6%).

Previsti tra i 750 e i 1000 miliardi

Lunedì manifestazione

Le mosse di Obama nuovi fondi in campo per salvare le banche

Quote latte Gli allevatori protestano contro il decreto

IL CONTO per stabilizzare il sistema finanziario americano rischia di divenire sempre più salato: il budget 2010 presentato dal presidente Barack Obama prevede la possibilità che il governo possa chiedere nuovi fondi, fra i 750 e 1.000 miliardi, al Congresso in favore delle banche se l’economia dovesse peggiorare ulteriormente. Nelle 134 pagine contenenti il bilancio è infatti inserita una clausola precauzionale, che prevede la possibilità di richiedere lo stanziamento di ulteriori 250 miliardi di dollari dei contribuenti per salvare il sistema finanziario. La notizia del possibile arrivo di nuovi fondi giunge mentre le autorità stanno mettendo a punto il salvataggio di Aig e quello di Citigroup. I 250 miliardi iscritti in bilancio, secondo le norme statunitensi, sono solo il costo netto del piano a carico dei contribuenti ma potrebbero tradursi in una richiesta al Congresso di una cifra decisamente superiore, e compresa fra i 750 e 1.000

miliardi di dollari. Il piano salva-banche messo a punto dall’ex segretario al Tesoro Herny Paulson era stato iscritto a bilancio solo per 200 miliardi di dollari, il Congresso ha poi dato il via libera a una richiesta da 700 miliardi di dollari. La clausola «non rappresenta una specifica richiesta» si legge nel documento di bilancio, dove si precisa che se le cose dovessero peggiorare «l'amministrazione lavorerà con il Congresso per determinare l’ammontare appropriato e la forma dello sforzo da realizzare. Non appena più informazioni saranno disponibili, l’amministrazione definirà una stima del costo potenziale». «La stima del valore degli asset acquistati dal governo federale fino a oggi suggerisce che le autorità incasseranno circa due terzi dei soldi spesi per tali asset» si legge nel documento di bilancio, dove si precisa che l’amministrazione spera di ricevere solo 66 cent per ogni dollaro speso investito nel salvare le banche.

SALE la protesta degli allevatori contro il decreto sulle quote latte all’esame del Parlamento. Cia e Confagricoltura si sono unite nella manifestazione che porterà lunedì un migliaio di trattori sotto casa del premier Silvio Berlusconi ad Arcore e del leader della Lega Umberto Bossi a Gemonio. Non sono infatti state appagate dagli emendamenti decisi ieri dalla Commissione agricoltura del Senato che hanno previsto tra l’altro una dotazione di 230 milioni di euro per il Fondo di Solidarietà Nazionale e la proroga al 31 dicembre 2009 delle agevolazioni previdenziali e assistenziali per le zone svantaggiate e montane. E, intanto, oggi la Cia ha manifestato davanti a Montecitorio, chiedendo di intervenire a tutela delle imprese in crisi. Per il ministro delle politiche agricole Luca Zaia, che oggi ha incontrato il presidente di Coldiretti Sergio Marini per fare il punto sulle problematiche del settore, la contestazione al suo decreto «è espressione di democrazia ma mente chi dice che il provvedimento è per pochi intimi».


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Venerdì 27 febbraio 2009

CRITICHE ALLA DIRIGENZA DI FORZA ITALIA: LETTERA APERTA A GARRAMONE

EDILIZIA E LEGGI REGIONALI

di LORENZO ROCCA*

di RENATO ZACCAGNINO STO SEGUENDO da tempo, e con attenzione le esternazioni dell'amico Nino Garramone, la cui nota estroversia, riesce simpatica anche quando affronta argomenti che eventualmente necessiterebbero di ben altri luoghi di discussione che non le pagine dei giornali: Mi interessa però, ed è questa la ragione della presente, il ragionamento politico che viene fatto dal Consigliere Garramone. In sintesi, egli dice: - la politica di sinistra è dichiaratamente incapace di svolgere alcuna azione per amministrare il nostro territorio avendo dato dimostrazione di ciò in tutti gli ambiti, anche nella nomina dei direttori generali che o per incapacità o per diktat di parte hanno curato molto gli interessi di parte e molto poco quelli della collettività che erano stati chiamati a curare; - dall'altra parte vi sarebbe una classe dirigente che non vorrebbe far volare il PdL in Basilicata causando l'allontanamento di parte della classe dirigente che confluisce in altri partiti e che contribuisce alla formazione di liste civiche per dimostrare di essere diversi. Lo slancio emotivo dell'amico Nino gli fa dimenticare che lui stesso è da oltre tre lustri classe dirigente, quella stessa classe dirigente che ritiene non voglia far volare il Pdl Lucano. Né si può sottrarre dall'accomunamento alla sua stessa definizione solo per la circostanza che ha conquistato sul campo la propria presenza in consiglio comunale perché sottovaluterebbe che la sua elezione è stata consentita dalla presenza di tanti “Carneade” che pur votati non hanno riportato i numeri per essere presenti nell'assise comunale e che ancora oggi continuano a credere e a lavorare per un'idea solo per il fatto di contribuire alla crescita della stessa. Certo nel passato molti, a destra e a manca, hanno lasciato in cerca di altri lidi, più per garantirsi una presenza nelle istituzioni che per “divergenze” politiche. Come pure da qualche tempo altri cercano a vario titolo di assumere un ruolo determinante nello scacchiere comunale provinciale e nel seguito regionale solo per assicurarsi una presenza nelle Istituzioni. Qualcuno, convinto di meritare una candidatura apicale la ricerca con la composizione di liste civiche. Piuttosto che, con chi, e per quale ruolo candidarsi, il vero tema è invece cosa si è disposti a fare per dare una speranza alla nostra città. Una speranza mortificata da decenni di pessima amministrazione, non solo politica, ma economica, sociale, urbanistica, in tema di opere pubbliche, insomma una amministrazione che peggio non si può. E allora il rimedio non può essere di fuoriuscire per formare liste civiche sia perchè l'elettorato non capirebbe questa scelta a pochi mesi dalle elezioni, poi perché si correrebbe il rischio di depauperare un consenso che non deve essere polverizzato perché andrebbe a beneficio di chi ha fatto della nostra città una sorta di feudo per attingere voti. Occorre che tutti anche se in seconda linea giochino il proprio ruolo, come per anni hanno fatto coloro i quali hanno contribuito a far leggere oltre all'amico Nino anche tanti altri. Le liste civiche non possono essere da sole la risposta più adeguata. Bisogna continuare il progetto avviato dal 2006, prima con la Casa delle Libertà poi con il Popolo della Libertà; comporre la squadra che possa attuare questo progetto (cosa che stiamo facendo), concretizzare le possibili alleanze tra i moderati che si riconoscono in un progetto comune e poi presentare alla gente una squadra coesa un programma semplice e concreto e il candidato sindaco che possa essere garanzia di attuazione del programma perché libero da interessi precostituiti e supportato da una squadra valida. A quel punto potremmo veramente dire di aver fatto di tutto per dare una speranza alla nostra città e sicuramente ci saremo riusciti. Io penso che ne valga la pena. Tu? *coordinatore cittadino Forza Italia verso il Pdl

SULLA DIREZIONE DEL PD ESPRIMIAMO vivo compiacimento per la nomina di Marco Arcieri nella segreteria regionale del Pd e nella direzione regionale del Partito. Conosciamo le doti umane e politiche di Marco, persona sempre disponibile al dialogo e al confronto, di cui abbiamo avuto modo di apprezzare la correttezza durante il suo breve mandato da segretario provinciale della Margherita. Ho avuto l'onore e il piacere di lavorare nella Direzione Provinciale del Partito da lui presieduta. E sono convinto che il linguaggio nuovo e l'approccio che da sempre caratterizzano l'azione di Marco potranno essere di grande utilità, specie in questa fase convulsa e delicata che sta attraversando il Pd. Pietro Sanchirico assessore Comunità montana dell'Alto Agri Claudio Borneo sindaco del Comune San Chirico Raparo VIVO compiacimento per la nomina di Angelo Summa nella direzione Regionale del Partito Democratico di Basilicata. Formatosi nelle fila dell’Azione Cattolica, in cui ha ricoperto incarichi di responsabilità , Summa rappresenta una giovane risorsa politica che ben rappresenta il progetto del PD, una forza politica che partendo da solidi radici che affondano nelle tradizioni culturali più vive della società italiana, vuole arricchirle ed inverarle in mutuo confronto da cui scaturiscano proposte nuove in grado di rispondere alla difficili sfide del futuro. Ad Angelo Summa e all’intera Direzione i migliori auguri di un intenso e proficuo lavoro al servizio delle donne e degli uomini della Basilicata. *Domenico Tripaldi sindaco di Avigliano

ALLA VIGILIA DELLE ELEZIONI SERVE CREDIBILITA’ di LUCIO DELFINO e CICCIO CIRIGLIANO* SE PER Rifondazione Comunista gli esami non finiscono mai, siamo pronti a scendere in piazza per gridare con forza le nostre ragioni: quelle che hanno sempre coinciso con le rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori, degli operai e dei precari, dei giovani e dei disoccupati, e che non sono state certo fiaccate dall'ennesima scissione consumata anche nella nostra Regione con i compagni che hanno deciso di abbandonare il Prc. Per farlo in modo adeguato, alla vigilia della prossima campagna elettorale, insieme ai tanti scegliamo il tema dell'ambiente, inteso nella sua valenza più ampia, convinti che attraverso diverse sfaccettature, rappresenti il punto più qualificante per un rilancio sociale ed economico in una Regione che dovrà essere sempre più attenta alle vicende di oggi, ma seriamente preoccupata rispetto a quelle dei prossimi anni. Affrontiamo questo argomento anche perché da tempo lo analizziamo, ne monitoriamo i passaggi, formuliamo perplessità e alternative, tutto all'insegna di un denominatore comune: la coerenza politica (dote ormai in via di estinzione, per rimanere in argomento). Parlare di ambiente ha sempre significato interessarsi dello sviluppo sostenibile di un territorio, di attività che producessero reddito diffuso con minimo impatto e mai per creare recinti indiani o per “…tornare all'età della candela!” (parole dell'ex Presidente della Regione Di Nardo). Ne parliamo oggi anche per l'attualità che riveste il nuovo accordo con la Francia per la costruzione di quattro centrali nucleari in Italia, dopo il referendum stravinto dai NO e la rivolta dei lucani a Scanzano contro il deposito unico di scorie a Terzo Cavone. Di sicuro l'esercizio della democrazia che la Costituzione affida al popolo trova fieri oppositori proprio fra coloro che dovrebbero essere i massimi rappresentanti del popolo: gli eletti! Siamo dell'avviso, al contrario, che maggiori investimenti nel campo delle energie alternative - soprattutto in questa regione - significherebbe sbocchi importanti per le imprese e per la nuova occupazione. Pagina inquietante è quella legata alla ricerca ed alla estrazione degli idrocarburi: tutti ricorderete che proprio noi siamo

state una delle poche voci critiche nel panorama socio-politico lucano, quando minimizzavamo sia lo sviluppo generale che le ricadute occupazionali, ricordando sempre che l'unico interesse delle compagnie petrolifere era quello proprio; e le royalties (quel 7% che ci 'regalavano') non era altro che un contentino per i guasti che la loro attività ci arrecava, come si può anche leggere nel famoso accordo di programma. Ed oggi, come spesso accade, dopo il danno la beffa: i sindaci non sanno cosa farne dei milioni di euro che arrivano ogni anno 'fuori-bilancio', e quando prendono l'iniziativa, ci ricoprono di strade, piazze, piscine, ambulatori, box-auto... peccato che nel frattempo i nostri paesi 'si sono disabitati'! E dopo il sequestro dei i cantieri Total, la situazione comincia a puzzare! Forse bisognerà rivedere qualcosa!! Cominciare a farsi bucare un po' di meno, e dire qualche NO!!! Le pagine di questa 'Agenda Ambiente' sono ancora tante, dalla vicenda delle acque minerali (oggi svendute alla Coca Cola, tra le multinazionali maggiormente responsabili della negazione dei più elementari diritti di intere comunità e popolazioni) alla cementificazione delle coste marine e fluviali, dalla mancanza di manutenzione dei territori montani e collinari alla strumentale disinformazione sulle aree Parco, per finire ad un fenomeno turistico che stenta e che, proprio nel rilancio e nella valorizzazione delle peculiarità ambientali può trovare nuova linfa. Il Partito della Rifondazione Comunista di Basilicata vuol riproporre questa agenda al centro della prossima campagna elettorale, attorno ad essa costruire possibili alleanze non solo con altre forze politiche ma anche con movimenti, circoli sociali e tutti quei soggetti - politici e sociali che ancora credono di potersi riappropriare dei propri diritti negati. E' ancora una volta tempo di lottare, di rivendicare, di affermare identità ed autonomia; bisogna trovare insieme il metodo e gli spazi che la democrazia ci consegna… aspettiamo chi ne ha ancora voglia. *Comitato Federale di Potenza del Prc Comitato Regionale di Basilicata del Prc

IN QUESTI giorni ad Avigliano come del resto in molti paesi della Basilicata, si è tanto parlato e scritto sulla legge regionale n. 23/99 (Tutela, governo e uso del territorio) e di Regolamento urbanistico. Al tal proposito, è importante attirare l’attenzione degli addetti ai lavori su un articolo della citata legge per porre in evidenza uno dei tanti ritardi della programmazione regionale in riguardo ai propri adempimenti. L’articolo in questione è il n. 40 (Regolamenti Edilizi) che recita: 1) I Regolamenti Edilizi di cui all’art. 33 della legge n. 1150/42, sono approvati dai Comuni ai sensi dell’art. 5 della legge n. 142/90. 2) La Giunta Regionale predispone uno Schema - tipo di Regolamento Edilizio per i Comuni entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge. La regione Basilicata o meglio gli uffici competenti, a tutt’oggi, non hanno ancora predisposto lo schema tipo del RE. Affinché il Regolamento edilizio rimanga uno strumento di forte attualità, è necessario che muti sin-cronicamente ai contenuti della legislazione regionale e nazionale. Dovrà essere un documento in continua evoluzione e composto da una struttura generale decontestualizzata di valenza regionale e da una seconda parte appositamente elaborata per le specificità del Comune in questione. La standardizzazione dei regolamenti edilizi comunali può rappresentare una delle ipotesi significative del Regolamento urbanistico nel prossimo futuro e, in particolare, quando il contesto sia quello di un comune minore, tendenzialmente indirizzato a elaborare un documento impostato secondo le coordinate di un comune capoluogo importante (caso della città metropolitana). Ricordando ai responsabili regionali di non disattendere le loro leggi e di provvedere alla redazione del regolamento tipo, è opportuno sottolineare che il Regolamento edilizio può divenire anche un documento dai contenuti dedicati all’edilizia e alla tutela ambientale. *presidente Circolo Nuova Italia Solzhenitsyn Avigliano


Venerdì 27 febbraio 2009

BATTISTI E LO SPAZIO NEGATO di NUNZIO FESTA IL VERO garantismo, e non me ne voglia l'attento Peter Gomez, oggi nell'Italietta piccola e brutta di Berluson e Franceschin e non dimentichiamo tutti i veri mafiosi del Parlamento non esiste. Così come, per la stessa ragione, non si riuscirà a respirare - se non in qualche piccolo spazio ancora veramente libero - pensiero privo d'odio e realmente puro. Dunque, e pensiamo all'attualità, qualche giorno fa, il Corriere della Sera ha rifiutato (scelta ovviamente che per principio non attacchiamo, ma che fa comprendere la linea del giornale più letto) un editoriale che l'intellettuale Bernard-Henri Lévy aveva già pubblicato in Francia su Le Point. Lévy collabora al Corriere. Ma ciò non basta. Ha un opinione al di fuori della norma è dunque deve essere 'cassato'. L'articolo, poi tradotto dallo scrittore Beppe Sebaste, fortunatamente, è stato pubblicato dall'Unità (che non sempre brilla, comunque, e purtroppo). Cosa diceva di così scomodo il filosofo nel suo scritto? Parlava, ancora, di quello che per una certa giustezza si dovrebbe ormai definire appunto “l'affaire Battisti”; ovvero uno degli argomenti che come fenomeno e quale sobillatore di istinti primordiali delle persone fa breccia nella società ed è utilizzato da persone non in buona fede - tipo Schifani e tanti altri ancora - per dare vita a mostri quando i problemi sono ben altri. Eppure, nel merito della questione, ci sono specificità. E deve ricordarcelo, giustamente, proprio una persona che guarda l'italia - sì con l'iniziale in minuscolo dall'esterno. “La persona di Cesare Battisti non è qui in questione. Ignoro se abbia commesso o no i crimini che gli sono imputati, e che lui nega strenuamente dall'inizio. E odio in generale tutto quel terrorismo di cui egli si fece propagandista e per il quale non trovo, né mai troverò, circostanze attenuanti. Detto questo, vedo le reazioni della stampa da quando il ministro brasiliano della Giustizia, Tarso Genro, ha deciso di accordargli l'asilo politico nel suo Paese. Osservo, in Italia, uno strano clima d'isteria all'idea di veder fuggire un uomo che abbracciò, come migliaia di altri, la tesi imbecille della 'lotta armata', ma di cui si sta facendo - sic - il peggior criminale degli anni di piombo, l'incarnazione del loro orrore, la personificazione del male, il diavolo”. Nei giorni a seguire, Fred Vargas si fa sentire addirittura su Le Monde e in Brasile arriva ancora il 20 febbraio il pezzo di Giuseppe Cocco, pubblicato questo dal Folha de S. Paulo. Ma, tornando ai principi ricordati dallo scrittore francese, occorre sempre ricordare che “L'Italia nell'urgenza della lotta antiterroristica degli anni 1970 si è dotata di un arsenale legislativo in cui figurava, in particolare, una legge sui pentiti capace di far acquistare a uno uomo tutto o parte della sua impunità caricandone il peso su qualcun altro. E' quanto accaduto a Cesare Battisti. E' sulla parola di pentiti (tra cui il capo del suo gruppo, il torbido Pietro Mutti) che è stato condannato vent'anni fa al carcere a vita”. E tra le stranezze italiote, Lévy ovviamente non sorvola sulla legge sulla contumacia. “Gli anni del rame”, bellissima maniera usata

PETROLIO E BENEFICI di GIOVANNI RIBELLINO

IL RIESAME della questione petrolio (voluta particolarmente dal presidente De Filippo, che ritiene necessaria una svolta in merito), che si è tenuto lo scorso 24 febbraio, da parte del Consiglio regionale, può essere occasione per determinare una necessaria modifica - auspicata da più parti - della L. r. n. 40/1995 (utilizzo dell'aliquota relativa ai giacimenti petroliferi in Val d'Agri), affinché la risorsa petrolio possa produrre effetti benefici a vantaggio dell'intera collettività regionale. In merito occorre partire da un concetto fondamentale: i beni del sottosuolo, come i giacimenti petroliferi, sono di proprietà dello Stato. Conseguenzialmente, a livello regionale, i benefici che derivano da tale estrazione devono essere rivolti in parte a promuovere lo sviluppo industriale e occupazionale dell'intera regione; in parte a compensare anche i danni ambientali che derivano dalla medesima ai Comuni interessati. Non possono, però essere devoluti ad esclusivo beneficio di quest'ultimi. Tale è la "ratio legis" che si rinviene nelle norme statali che regolano la materia: L. 11 gennaio 1957 n. 6; Art. 19-20 D. Lgs. n..625/1996. Quindi, anche alla luce dell'attuale art. 117 della Costituzione (nelle "materie concorrenziali", come quella in questione, le Regioni devono legiferare in osservanza di principi espressi nelle leggi statali), le Regioni, nell'emanare normative in materia, devono attenersi ai principi espressi nelle precitate leggi nazionali. La materia in questione, in Basilicata, è regolata dalla L.r.n..40/1995, il cui art. 1d è espresso come segue: "L'aliquota relativa ai giacimenti petroliferi siti nella Val d'Agri devoluta alla Regione ai sensi della Legge 11 gennaio 1957 n. 6 , è destinata allo sviluppo delle attività economiche ed all'incremento industriale del Comprensorio interessato così come delimitato dalla tabella A". Per motivi esposti, non sembrerebbe, però, che tale esclusiva destinazione sia in osservanza dell'art. 24 della preindicata L. n..6/1957, espresso come

segue: "L'aliquota in natura stabilita dall'art. 22 è per la terza parte devoluta alla regione in cui si effettuano le coltivazioni per essere destinate allo sviluppo della sua attività economiche e al suo incremento industriale". In ogni caso, va evidenziato che gli art. 19 e 20 del D. Lgs. n. 625/1996 - in virtù dell'art. 1d5 delle preleggi (abrogazione di norme da parte di quelle posteriori nella medesima materia)in quanto successivi sia alla preindicata L.n.6/1957, sia alla precitata, L.r. n.40/1995, abrogano entrambe queste ultime. Pertanto, in base ai testi citati articoli 19 e 20 del D.Lgs n. 625/1996, l'aliquota del 7% (royalties) del prodotto di coltivazione che le compagnie devono versare, è ripartita come segue: 30% per lo Stato; 55% per le Regioni, 15% per i Comuni interessati. Pertanto, in virtù dell'art. 15 delle "preleggi" e dell'art. 117 della Costituzione (normative regionali nel rispetto dei principi espressi nelle leggi statali nelle "materie concorrenziali"), ne deriva l'obbligo, da parte della Ragione Basilicata, di modificare la normativa regionale in materia in osservanza dei precitati art. 19 e 20 del D. Lgs.n. 625/1996, poiché è in contrasto con i principi espressi da queste ultime disposizioni. Tale obbligo deriva dall'art. 10 L. 1d0-2-53 n. 62, in base al quale "le leggi della Repubblica che modificano i principi fondamentali, abrogano le norme regionali che siano in contrasto con esse. I Consigli regionali dovranno portare alle leggi regionali le conseguenti e necessarie modificazioni entro novanta giorni". In definitiva, per utilizzare proficuamente a livello regionale la risorsa petrolio, la preindicata aliquota del 55 dovrebbe essere destinata a beneficio dell'intera collettività regionale. Contemporaneamente, per assicurare lo sviluppo industriale e occupazionale del Comprensorio della Val d'Agri, in relazione all'aliquota attribuibile ai Comuni interessati, occorrerebbe un'azione coordinatrice e sinergica da parte della Regione Basilicata.

dal romanziere Erri De Luca per definire gli anni Settanta, soprattutto dove si deve capire il terrorismo, non si prendono e lasciano a uso e consumo studiato del Potere. Che, inoltre, di quel terrore fu parte grandemente importante. Lo Stato ha tutte le colpe che merita d'avere. I

crimini che ha nel corpo lo Stato Italiano sono enormi, e al punto di essere essi stessi mostruosità da sconfiggere. Poi, ancora, gli anni che stanno andando avanti, invece di trovare il modo per pulire tutte le malattie di questo stato, fanno diventare ogni giorno di volume più imponente la bestia cattiva.

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PD, COME DIVENTARE UNA FORZA RIFORMISTA di ANTONIO DI SANZA* E’ INTERESSANTE l'analisi proposta dall'editorialista Luigi La Spina su “La Stampa” rispetto a ciò che deve essere il Partito Democratico ed al rischio che corre nel prossimo futuro politico, ossia, a suo dire, quello di essere destinato a rimanere minoritario di fronte ad un centro-destra che è stato capace di attrarre gran parte del popolo moderato rappresentato, nella prima Repubblica, dalla DC. Dalle ultime esperienze che hanno coinvolto il Partito Democratico, altresì, si comprende quanto sia fallimentare il mero tentativo di tenere a bada, tramite compromessi, concessioni e ripartizioni correntizie, le due vecchie matrici postcomunista e post-democristiana. Il nostro elettorato ci chiede di superare i vecchi schemi e di indirizzare tempo, risorse e forze sui problemi quotidiani. E' su questi temi concreti che il PD può e deve compattarsi, sciogliendo ogni forma di riserva derivante dal passato che purtroppo, tante volte, ha distratto la classe dirigente. E' sugli argomenti attuali e sulle relative soluzioni che è opportuno concentrarsi al fine di individuare una linea ed un programma politico condiviso così da essere attrattivi e nei confronti dei cittadini e nei confronti di altre forze che, per cultura politica, potranno arricchire e condividere le posizioni del partito, consapevoli che un ritorno al passato sia improponibile. Per fare questo dobbiamo partire innanzitutto da un esame di coscienza personale, di tutti noi ed a ogni livello istituzionale, volto a chiarire il nostro ruolo, le nostre responsabilità, consci che per il bene del Partito Democratico sia necessario sì discutere e fare sintesi ma dall'interno del PD e non ritirarsi sull'aventino in attesa di tempi migliori con la remota spe-

ranza che qualcun altro risolva per noi gli eventuali problemi di “compatibilità”. Quindi responsabilità e concretezza sono le parole chiave che sintetizzano il futuro di questa forza riformista che deve essere inclusiva e non escludente. Il percorso avviato nella nostra Regione se da un lato appare seguire la giusta direzione, ossia quella del rinnovamento programmatico e della classe dirigente locale, a partire dal giovane segretario Piero Lacorazza fino ad arrivare ai tanti coordinatori di circolo che sono alla loro prima esperienza politica, dall'altro è, purtroppo, ancora condizionato da antiche logiche che ancora frenano quello che dovrebbe essere il Partito Democratico. L'auspicio è che i nuovi arrivati non si adeguino ai vecchi schemi e che si dia concretezza allo spirito nuovo che tanti dicono di voler sostenere, salvo poi, alla prova di fatti, farsi risucchiare dal passato. Le recenti iniziative avviate sul territorio, dalla conferenza programmatica su economia e lavoro al coinvolgimento dei coordinatori di circolo della provincia di Matera sulla conferenza programmatica provinciale, sono un buon avvio che contribuisce a chiudere con il passato ed a puntare sui contenuti. Il PD può diventare una grande formazione riformista in Basilicata ed in Italia se propone soluzioni ai problemi della gente e, dove amministra, riesce a renderle concrete. Solo in questo modo potremo competere e convincere l'elettorato che anche il Partito Democratico ha la forza, la competenza e la voglia di costruire una nuova storia fatta di azioni concrete e non di inutili litigi anacronistici. *consigliere regionale del Pd

CAMBIARE: LA VERA SCOMMESSA IN UNA fase di forti contraddizioni e di difficoltà del progetto PD la scelta più facile e scontata sarebbe quella di mettere i remi in barca affidandosi a navigati traghettatori. Questo è ciò che la politica italiana ci ha mostrato da sempre nei momenti di crisi. Ma ecco che la scommessa vera sta nel cambiare orizzonte. La strategia deve segnare una svolta. L'impostazione calvinista a cui tutti noi europei ci ispiriamo parte dal presupposto che l'unico modo per responsabilizzare le nuove generazioni si basa sull'affidare competenze ed attribuzioni sostanziali. No a frodi di etichette. Sì a un ricambio effettivo ed efficace. Sulla base di queste premesse esprimo il mio plauso per la nomina del nuovo organismo esecutivo regionale. Un amalgama ben riuscito di esperienze e tradizioni segnate da un elemento su tutti

che mi appassiona e mi fa credere in questo progetto: il rinnovamento. Volti nuovi come Angelo Summa che sicuramente contribuirà ad arricchire il pluralismo nel PD sui temi etici e dell'associazionismo. Altresì figure di esperienza comprovata ma giovani nello spirito e nell'agire come Marco Arcieri, capace di incarnare al meglio l'essenza democratica, audace nell'andare incontro alla necessità di evoluzione politica di cui la nostra società ha bisogno per superare la crisi economica e per scommettere su un colorato futuro di fonti energetiche rinnovabili piuttosto che fare un balzo nucleare nel passato più grigio. A loro e a tutti gli altri un augurio di buon lavoro. Marco Cappa delegato lucano all'Assemblea nazionale dei Giovani del Pd

GLI ATTACCHI AI DIRITTI STRANE COINCIDENZE di ROCCO OLITA HANNO iniziato con i Rom, con lo sgombero coatto dei campi abusivi, con la protervia securitaria elevata anche al di sopra dei diritti umani, con le folli idee di schedatura globale, anche per i bambini. Ma non c’è stata la barriera dell’opinione dei giusti che mi attendevo. Poi hanno cominciato a prendersela con i fannulloni nella pubblica amministrazione, elevando a categoria alcuni cattivi comportamenti e facendovi rientrare tutti coloro che lavorano per conto dello Stato e delle sue articolazioni. Ed a molti non è dispiaciuto, anzi. Si è poi proseguito colpendo gli insegnanti, ed in tanti si sono detti: “va bene, è giusto. Alla fine, poi, sarà un problema solo dei maestri e dei professori”. Quando poi hanno cominciato a girare ipotesi, sempre più confermate, della volontà di limitare l’azione di magistrati e giornalisti, qualcuno ha cominciato a preoccuparsi; ma pochi. Per gli altri: “era ora che si ponesse un freno a questi presuntuosi togati o ai giornalisti che scrivono di tutto e tutti”. E quando sono arrivate le ronde, non sono stati pochi quelli che vi hanno visto un freno serio al dilagare della delinquenza, un baluardo concreto contro “l’invasione incivile” delle nostre città. Infine si è attaccato il fondamento della contrattazione sindacale ed ora anche le modalità di esercizio del diritto allo sciopero,

di fatto limitandole, per ora, ma credo solo momentaneamente, con riferimento solo al settore del trasporto pubblico. E sono pronto a scommettere che sono stati in molti quelli che hanno pensato: “finalmente, non se ne poteva più di questi che scioperano quando gli piace, costringendo il Paese a fermarsi”. E ancora gli attacchi alla Costituzione, ai fondamenti della democrazia, al Parlamento ed alle funzioni della rappresentanza, sempre più ritenuti ostacoli e freni all’azione governista del leader. Anche qui, ho visto meno resistenza di quanta me ne aspettavo. A tutti coloro che pensano che questa strada sia quella giusta, quella da percorrere per il bene del Paese, non offro giudizi di valore. Voglio solamente ricordare alcuni versi, che m’hanno guidato nello scrivere queste poche righe. Sono le parole di un grande drammaturgo e poeta tedesco, Bertolt Brecht. “Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare”.


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24 ore in Basilicata

La compagnia francese presenta ricorso al Riesame contro lo stop di un anno deciso dal gip

Total passa al contrattacco La tesi: diverse le responsabilità del singolo e della società La proposta sulle royaltys. I commenti sul petrolio

De Filippo vuole il doppio LA REGIONE Basilicata chiede allo Stato un aumento dei fondi che riceve sui proventi che derivano dall'estrazione del petrolio. Lo ha detto ieri, parlando con i giornalisti a margine della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il governatore della Basilicata, Vito De Filippo. «Chiediamo come minimo il raddoppio delle royalties sul petrolio, che oggi sono ferme al 7%», ha spiegato De Filippo. Nel corso della giornata si sono succeduti alcuni commenti sulle questioni petrolifere della Basilicata. Eccoli.

Un’aula del tribunale di Potenza

NON BISOGNA confondere la responsabilità della persona fisica con quelle della società: questo il caposaldo della tesi difensiva della Total, che ieri ha notificato il ricorso al Tribunale del riesame contro lo stop di un anno deciso dal gip Rocco Pavese. Ma si tratta di poche notizie filtrate attraverso la blindatura assoluta della Total e dei suoi legali, entrambi asserragliati dietro il più assoluto dei “no comment”. Il ragionamento verte su quello che viene considerato un “errore tecnico” del giudice per le indagini preliminari, che il 16 febbraio scorso ha deciso di sospendere per un anno le attività Total a Tempa Rossa (effetto dell’inchiesta Totalgate e delle richieste del sostituto procuratore Henry John Woodcock). Secondo quanto si è appreso, i difensori della società francese contestano al giudice di aver confuso la responsabilità del singolo - e sulla quale si esprimeranno altri giudici in altre sedi - con quella della società, che in questo caso secondo gli avvocati non ci sarebbe. Non è possibile entrare più nello specifico, data l’assenza di ulteriori infor-

mazioni. I legali si riferiscono ovviamente al decreto legislativo n. 231 del 2001, dedicato alla “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”. Come accade sempre per i ricorsi, i legali seguiranno tre filoni: l’assenza dei gravi indizi di responsabilità della società, la mancanza del pericolo di reiterazione del reato e la sproporzione della misura cautelare. La responsabilità dell’azienda - che in questi casi deve dimostrare di aver messo su un’organizzazione e una struttura tali da evitare che siano commessi reati da parte dei suoi dirigenti - sarà però, pare, il reale campo di battaglia. Sullo sfondo, una questione cruciale, che deciderà nell’immediato del posto di un centinaio di lavoratori (impegnati fino a qualche giorno fa nel cantiere - ora fermo - del Centro Olio) e sul lungo periodo dei programmi della Total e dei progetti della Regione collegati: è possibile che la Shell o la Esso - ossia i contitolari con quote di minoranza della conces-

Giacomo Nardiello, capogruppo del Pdci in consiglio regionale: «La relazione del presidente De Filippo sul petrolio fa compiere alcuni passi avanti nella gestione delle risorse energetiche lucane. Si tratta adesso di scadenzare i tempi di attuazione delle proposte presentate dando priorità alla situazione che si è determinata con la sospensione dell’attività della Total per il Programma Gorgoglione. Sono state già inviate lettere di licenziamento ad alcune decine di operai. Non vorremmo che i programmi della Total con una previsione a regime di 1.500 -2.000 operai tra attività dirette ed indotte subisse rinvii che si ripercuoterebbero sui lavoratori e sull’economia del Sauro. Inoltre, in questi giorni in Commissione è passata la proposta di ampliare l’elenco dei Comuni beneficiari delle royalties, comprendendo tra gli altri, Castelmezzano e Pietrapertosae. Ritengo, invece, che bisogna concentrare l’attenzione sul Programma Operativo Val d’Agri per renderlo più rispondente alle esigenze di cittadini, agricoltori, artigiani, piccole imprese e magari dare la possibilità di partecipare a qualche bando del Programma anche ad altri territori. Quanto al gas non possiamo permet-

sione Gorgoglione - possano subentrare alla Total nella qualifica di operatore a Tempa Rossa? In altre parole: Total, se il Riesame boccerà il suo ricorso, potrà passare il testimone alle altre compagnie che pro-

terci il lusso di sprecarlo o meglio di non utilizzalo in una situazione di grave difficoltà per le famiglie. E in proposito ricordo l’impegno della Giunta da mantenere per far avere alle famiglie dei Comuni non collegati al gas metano (ricordo tra gli altri Anzi, Roccanova, Castronuovo S.A,, ecc.) un buono contributo come è accaduto per quanti ne hanno già usufruito. Vito Mazzilli, presidente Wwf di Basilicata: «Aderiamo alla manifestazione indetta dal Comitato No Oil a Villa d’Agri il 28 febbraio. Il Wwf chiede per l’area della Val d’Agri un grande progetto di salvaguardia ambientale che muova dalla rapida attivazione dell’Ente Parco, in grado di mettere a sistema tutte le valenze naturalistiche, storiche, archeologiche, le vocazioni agricole e artigianali dell’area, puntando anche, ma non solo, sull’innovazione nel settore energetico. Quanto poi alle scelte energetiche occorre un confronto con la Regione su tutto il Piano energetico regionale, perché è quella la sede preliminare ove individuare le scelte e i relativi interventi da effettuare su tutto il territorio, scelte oggi più che mai cruciali, che auspichiamo vadano decisamente in direzione dell’abbandono delle nuove attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi, anche in relazione all’adempimento degli obblighi derivanti dall’applicazione del protocollo di Kyoto, dal rifiuto di ogni scelta nucleare che il governo sembra seriamente voler portare avanti, all'uso, in modo consapevole e ragionato, delle energie rinnovabili». Filippo Massaro, Csail: «Dopo la relazione del Presidente De Filippo sulla gestione delle risorse petrolifere della Val d’Agri e del Sauro, non è sufficiente mobilitare il “popolo del petrolio” per dire solo alcuni “No” ma diventa necessa-

seguano il lavoro al posto suo? Pare non sia così facile. Oltre all’iter burocratico che rappresenterebbe un allungamento dei tempi ma non un ostacolo insormontabile - i problemi veri

De Filippo

rio che i comitati popolari, le associazioni ambientaliste, le organizzazioni civiche aggiornino la propria strategia con proposte o contro-proposte in rapporto a quelle presentate dal Governatore. Esprimo sostegno alla manifestazione promossa per sabato prossimo a Villa d’Agri dal Comitato No Oil rilanciando la sollecitazione ad istituire un comitato di coordinamento dei comitati per non disperdere il patrimonio di lotta, di idee e di esperienze maturate sinora. Apprendiamo ad esempio che la Puglia e' pronta per realizzare la prima rete in Italia di distributori di idrogeno per le auto. Questo significa che nonostante le belle parole su ipotesi progettuali intorno al Distretto dell’Energia che dovrebbe nascere tra Val d’Agri e Sauro, la Regione Basilicata continua a perdere “treni” importanti».

sarebbero di natura pratica: può una società che sul territorio non ha mai operato, non ha sedi e uffici, inventarsi operatore da un giorno all’altro? Il Riesame dovrebbe fissare l’udienza entro la pri-

ma seduta utile. Che - nelle consuetudini del tribunale di Potenza - è il martedì. Dunque, il Riesame potrebbe affrontare la questione martedì 3 marzo prossimo. r. p.

Coro di “no” all’eventuale coinvolgimento della Basilicata nelle politiche del governo

Nucleare, Basilicata in preallarme OGNI volta che nel dibattito pubblico si nomina la parola “nucleare”, in Basilicata si accendono mille lucette di allarme. Le reazioni contrastanti di diverse Regioni rispetto all'ipotesi di essere prescelte per ospitare le nuove centrali nucleari sono la conferma «dell'improvvisazione con cui il Governo si muove in una materia così delicata»: lo dichiarano i senatori del Pd, Filippo Bubbico e Salvatore Tomaselli, sollecitano il ministro Scajola a riferire al più presto al Senato. I due senatori ironizzano sulla circostanza che, votando fra un anno in molte se non tutte le Regioni «il premier, è presumibile, dirà la stessa cosa detta in Sardegna, ovunque è previsto il voto», vale a dire che nessuna di loro ospiterà centrali nucleari. «Ora - concludono i senatori del Pd

- tutto diventa più difficile anche nel confronto parlamentare: per questo riteniamo urgente che il ministro Scajola venga al più presto a riferire in Senato». Anche il presidente della Regione Vito De Filippo ha voluto dire la sua: «Il rilancio dello sviluppo del territorio regionale della Basilicata non comprende alcuna ipotesi di legame con l'energia nucleare. Siamo il il più grande giacimento petrolifero d’Europa e credo che possa bastare. L’esperienza delle giornate del novembre 2003 non ci permette di accogliere provocazioni da chi usa impropriamente o per interessi oscuri e particolari il nome del nostro territorio». Sul tema, alcune prese di posizione. Franco Labriola, assessore pro-

vinciale all’Ambiente della Provincia di Matera: «Silvio Berlusconi, sostenuto a spada tratta dal suo fido ministro Claudio Scajola, torna sul luogo del delitto e superando la discussione parlamentare sul disegno di legge “Sviluppo” che ha segnato il passo a seguito di numerose proposte di emendamento, sottoscrive un accordo con la Francia per la costruzione di quattro centrali nucleare sul territorio nazionale. Avevamo visto bene. Le recenti riflessioni sul tema del presidente del Consiglio dei ministri riportate in un articolo apparso sul quotidiano di famiglia e le posizioni ambigue del centrodestra lucano confermano le nostre preoccupazioni circa una possibile individuazione di sito per la costruzione di una centrale nucleare sul nostro territorio.

Filippo Bubbico

Franco Labriola

Associazione “ScanZiamo le scorie”: «In seguito ad alcune dichiarazioni (l’Aduc, ndr) rispetto all’ipotesi che Scanzano potesse offrire le necessarie garanzie per la sistemazione delle scorie nucleari, esprimiamo sconcerto per lo stato di ignoranza con il quale viene proposta la discussione della riapertura delle centrali

elettronucleari. Ricordiamo a chi vuol dimenticare che la civile e pacifica protesta di Scanzano disse “no” alla decisione del Governo, proponendo un modello energetico alternativo, capace di garantire uno sviluppo sostenibile e sociale attraverso l’applicazione di tecnologie rinnovabili».


24 Ore in Basilicata 15 Gas E’ di 400 milioni di euro l’investimento della Avelar per i megadepositi del Materano VenerdÏ 27 febbraio 2009

Piovono rubli sulla Valbasento Le strategie russe in Italia. E la Gazprom passerĂ vicino di ROCCO PEZZANO QUATTROCENTO milioni di euro: tanto investiranno i russi nel megadeposito di gas della Valbasento. Lo si è saputo ieri, mentre le agenzie italiane riportavano una notizia che per i lucani ha giĂ una settimana: il sĂŹ dei ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali alla Valutazione d’impatto ambientale per l’opera. La notizia proveniva dal quotidiano moscovita “Kommersantâ€? e riportava anche le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Avelar Energy, Igor Akhmerov. L’entitĂ dell’investimento è quasi quadrupla a quanto si sapeva fino a non molto tempo fa. Akhmerov fa anche sapere che la capacitĂ dei due depositi sarĂ maggiore dei 700 milioni di metri cubi programmati all’inizio e arriverĂ a un miliardo di metri cubi. IL PIANO Il sito di stoccaggio è uno dei progetti a cui la Avelar Energy tiene di piĂš. La Avelar è il “braccio energeticoâ€? della Renova, gigante societario attivo su molti fronti e facente capo a Viktor Vekselberg, uno dei neomiliardari della Russia. Il progetto Avelar - che nel caso della Basilicata agisce attraverso la Geogastock - fa parte di una vasta strategia sintetizzata sul sito della societĂ . I programmi sono suddivisi in due parti. Una è quella delle “energie convenzionaliâ€?, l’altra delle “energie rinnovabiliâ€?. Il progetto di Grottole/Ferrandina e Pisticci fa parte ovviamente del

Nel 2007 la Avelar ha fatturato 566 milioni di euro: i soldi da impiegare non mancano.

Viktor Vekselberg, patron della Renova

primo tipo. Si legge sul sito: ÂŤAvelar Energy sta costruendo in Europa una societĂ energetica integrata verticalmente con 500 megawatt di potenza prodotta con il gas, un miliardo di metri cubi di gas stoccato, cento megawatt di linee d’interconnessione, duecentomila piccoli consumatori, e la distribuzione di 15 terawatt di elettricitĂ cosĂŹ come di un miliardo di metri cubi di gas agli utenti finaliÂť. Il progetto lucano, letto in quest’ottica, diventa uno degli elementi fondamentali di un sistema in cui il gas è un prodotto da vendere e/o con cui produrre energia elettrica. Fino ad ora, nessun politico lucano ha detto una parola sulla vicenda. La strategia è quella di utilizzare il potenziale energeti-

co italiano di risorse rinnovabili (tanto sole, vento a sufficienza) e costruire inoltre, in alcune zone strategiche d’Europa, alcuni impianti che funzionano con idrocarburi o che li immagazzinino. Sullo stesso sito, in un’altra pagina, si parla del 2011 come dell’anno dal quale si potrĂ cominciare a operare. Il 22 luglio del 2008 Akhmerov spiegò senza girarci attorno che l’obiettivo di Avelar Energy è diventare una grande compagnia europea ed entrare in Borsa giĂ da quest’anno. Per questo ha stretto accordi con aziende - ad esempio l’italiana Kerself - in modo da poter piĂš facilmente investire sull’energia eolica o solare: cosĂŹ si aumenta il valore di mercato della societĂ e ci si apre a nuovi mercati.

NEMICI-AMICI Investire in energie alternative, oltre a rivelarsi spesso un buon affare, è per le societĂ russe un modo per contrastare i mostri come la Gazprom, che su gas e petrolio sembrano senza avversari. Ma forse fra Avelar e Gazprom il colosso di Stato russo - non c’è concorrenza, quantomeno in questo caso: nell’articolo pubblicato ieri sul “Kommersantâ€? si leggeva che il gas proveniente dalla Russia attraverso il gasdotto South Stream - uno dei tre titani di acciaio in costruzione che attraverseranno l’Europa - passerĂ proprio accanto al deposito sotterraneo della Basilicata. Che ci sia correlazione? Se cosĂŹ fosse, si avrebbe la risposta alla domanda: da dove arriverĂ il gas che sarĂ immagazzinato nel ventre della Valbasento? Ma si avrebbe anche una certezza: la SocietĂ energetica lucana della Regione Basilicata, che dovrĂ vendere il gas di Tempa Rossa sul mercato, subirĂ la concorrenza del gas russo. Sul suo stesso territorio. A finanziare il progetto - ha dichiarato il direttore della pianificazione strategica di Renova Andrew Shtorh - sarĂ la Unicredit. I VICINI Nel frattempo, in Puglia la Avelar fa giĂ affari con il gas. Ma non si tratta di stoccaggio: la societĂ russa - che, per inciso, ha la sede principale a Zurigo in Svizzera vende il metano al comune di Fog-

gia. Il contratto è stato stipulato fra i russi e l’Amgas, l’azienda speciale del Municipio pugliese che si occupa di questioni legate all’energia. A spiegarlo è l’ingegner Marcello Iafelice, direttore dell’Amgas: ÂŤIl rapporto è nato il 14 marzo del 2007, quando ci fu l’incontro bilaterale Russia -Italia, rappresentate all’epoca da Vladimir Putin e Romano Prodi. Fra gli accordi di sviluppo immaginati, c’era una cooperazione su temi energetici fra Avelar, Amgas e UniversitĂ di Foggia. Questo aspetto lo si sta mettendo in pratica con progetti su risorse alternative, in particolare il fotovoltaico: un progetto da 20 megawatt, investimento sui 120 milioni di euro. ÂŤMa dobbiamo ancora stabilire con esattezza cosa fareÂť, precisa il dirigente pubblico. Da quel primo contatto si è arrivati poi a un’intesa per l’approvvigionamento della materia prima, la fornitura di gas. ÂŤNoi prima ci servivamo da un gruppo nazionale, la EdisonÂť, aggiunge. Iafelice non si sbottona sul risparmio percentuale che avere un nuovo grossista di gas consente (ÂŤSono accordi commerciali riservatiÂť) ma dalle sue parole si capisce che la convenienza c’è. Sempre in Puglia, la Avelar sta partecipando alla costruzione di una centrale elettrica a gas da 400 megawatt. Anche in Valbasento dovrebbe essere costruita una centrale elettrica a turbogas di eguale potenza. A poca distanza dai depositi di Cugno Le Macine e Serra Pizzuta. Coincidenze a tutto gas. r.pezzano@luedi.it

Corso organizzato dalla Camera di commercio

Quando assaggiare il pane è una tecnica raffinata POTENZA - Cinque sensi in azione. Come svilupparne le capacitĂ per capire pregi e difetti del pane. Diciannove i partecipanti al corso organizzato dalla Camera di commercio (Cciaa) di Potenza con la sua azienda speciale Forim. Due giornate di formazione di analisi sensoriale sulla panificazione. Tecnici, panificatori e consumatori alle prese con lezioni teoriche - pratiche tenute da Angela Carlucci e Gabriella Caporale dell’associazione Smell & Taste. ÂŤIl corso è interessante non solo per i panificatori – ha spiegato il direttore della Forim, Franco Fucci – ma anche per capire come innalzare il livello qualitativo. Il pane è poi un elemento base rispetto al quale fare una riflessione perchĂŠ è una peculiaritĂ per il nostro sistema alimentareÂť. Tutti intenti a odorare e assaggiare i dodici tipi di pane in prova. ÂŤL’analisi sensoriale – ha aggiunto Adriana Coviello dell’area servizi dell’agroalimentare della Cciaa – è uno strumento scientifico che

può servire agli operatori per standardizzare il profilo del prodotto e al consumatore per scegliere meglio mediante un consumo consapevole, ma anche per riuscire ad individuare pregi e difetti e per immettere sul mercato un prodotto standardÂť. Occhio all’etichetta e alle sue indicazioni. ÂŤIl pane nella grande distribuzione è venduto confezionato ed etichettato – ha spiegato. L’etichetta deve contenere obbligatoriamente la denominazione del prodotto, il nome del produttore, gli ingredienti, il lotto di produzione, il peso e la tipologia, mentre presso i panifici devono essere esposti cartellini con indicazioni minime come tipologia, ingredienti e prezzo al pesoÂť. ÂŤI pani scelti – ha detto Angela Carlucci – sono accomunati dalla consistenza, ossia tutto quello che si percepisce come sofficitĂ e masticabilitĂ della mollica, croccantezza della crosta o durezza. Poi ogni pane ha peculiaritĂ aromatiche: si va da quelli scontati come

farina o grano a quelli piĂš particolari come burro, caramellato, nocciolato, latte. Le proprietĂ dipendono dalle materie prime (acqua, farina e lieviti), dalle tecnologie di produzione e dall’impronta aziendaleÂť. Ma come si riconoscono i difetti? ÂŤPiĂš che di difetti si può parlare di squilibri sensoriali. Può succedere che la crosta sia marrone troppo scuro o chiaro e questo non può piacere al consumatore. L’analisi Assaggiatori in azione ieri sera a Potenza (Foto Andrea Mattiacci) sensoriale serve per acquisire informazioni per comunicare con il ha concluso soddisfattaÂť. Stefania mo appreso nozioni interessanti – consumatore e a livello aziendale Pace, ricercatrice del centro Enea ha detto Mingione - e questi corsi per migliorare, ottimizzare o per di Rotondella, ha deciso di parteci- sono utili perchè c’è un appiattieliminare i difetti presentiÂť. Ad es- pare perchĂŠ l’intento è entrare in mento dei gusti. L’intento è quello sere utilizzati tutti e cinque i sen- un team di ricerca. Lei lavora di riproporre questo corso ai noall’interno del dipartimento bio- stri clientiÂť. ÂŤAbbiamo imparato a si. ÂŤPrima viene valutato l’aspetto tecnologie e sviluppo agroindu- vedere le differenze dei vari pani – (colore, lucentezza, forma, volume striale sostenibile dove si sta for- ha dichiarato Aldo De PaloÂť. Massimo Cifarelli proprietario e dimensioni) – ha continuato Car- mando un gruppo panel su nuovi lucci - poi si passa alla valutazione prodotti alimentari. Indicativo che dell’omonimo panificio e presidencon le mani (croccantezza della a partecipare siano stati solo i pa- te del Consorzio di valorizzazione crosta e sofficitĂ della mollica) per nificatori del materano. Tre i par- del pane di Matera ha detto: ÂŤE’ stavalutare la freschezza del prodot- tecipanti (Giacinto Mingione del ta un’opportunitĂ per verificare se toÂť. Voto in pagella? ÂŤĂˆ stata una panificio “Pane e paceâ€?, Aldo De il processo produttivo è correttoÂť. classe omogenea per competenze – Palo e Massimo Cifarelli). ÂŤAbbiaIranna De Meo

Lacorazza nel nome del padre e del nonno dalla prima E' nell'intramoenia familiare che una società chiusa trova sicurezza, modelli, mentalità , aspetti positivi che però rischiano di diventare sovrapposizioni anche negative, per cui se sei il fortunato figlio di qualcuno ne perpetui la storicità , se sei lo sfigato figlio di qualche altro ne erediti il discreto. La morale e la correttezza dell'agire sono cose molto serie e per fortuna nostra, poichè il Padreterno ci ha creato uno diverso

dall'altro, si possono esprimere in maniera differente. Un genitore cattolico non può imbarazzarsi per un figlio mangiapreti e un figlio con l'orecchino non può vergognarsi di una madre che porta il velo in chiesa. Figuriamoci un padre socialista rispetto a un figlio comunista. Vorrei ripetere a Lacorazza che un politico giustifica ambiguità e ipocrisie che sono cosa diversa da dubbi e irrequietezze. Liberiamoci dalle prime e facciamoci assalire dai secon-

di, contribuisca anche Lacorazza a farlo, liberiamoci dalle parole che restano in gola solo per la convenienza delle coperture di sistema. Questa regione ha bisogno di scatti d'audacia e trasparenza. E di molta modernità culturale. Avere un padre o un nonno socialista non è indecoroso. Molto piÚ irritante e intollerabile è l'apparato - chiuso, chiusissimo - dell'opportunistico sostegno. Di questo deve giustificarsi un politico. Lucia Serino

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24 Ore in Basilicata Aiuti destinati a 70 paesi lucani con popolazione inferiore ai 2.500 abitanti Venerdì 27 febbraio 2009

Piccoli comuni, fondi in arrivo La Regione mette a disposizione dieci milioni di euro POTENZA - La Giunta regionale ha approvato l'esito della valutazione dei progetti presentati dai beneficiari del Fondo di Coesione Interna per la Misura A e destinati a finanziare progetti di investimento proposti dai singoli Comuni. I destinatari dei contributi sono 70 piccoli centri lucani, con popolazione non superiore ai 2.500 abitanti, che potranno usufruire di finanziamenti, che vanno dai 148 mila ai 137 mila euro, in base alla consistenza demografica del Comune ed al tasso migratorio, indice di vecchiaia, indice dotazione dei servizi e tasso di disoccupazione dati Istat. L'Ufficio Autonomie Locali e Decentramento Amministrativo della Regione sta già curando gli adempimenti necessari per la concessione dei contributi alle amministrazioni beneficiarie. Le risorse stanziate nel bilancio di previsione regionale 2008 per la Misura A 1 del Fondo di Coesione Interna, la cui dotazione è stata triplicata rispetto al passato, ammontano a 10 milioni di euro. E' stato inoltre previsto uno stanziamento pari ad 1 milione di euro per la Misura A2 finalizzata al mantenimento e miglioramento quali-quantitativo dei servizi presso i singoli comuni beneficiari del Fondo di Coesione Interna, anche favorendo condizioni di

La sede della Regione Basilicata

complementarietà con i servizi di gestione associata, servizi che altrimenti sarebbero a rischio di soppressione. E' stata già redatta la graduatoria per cui ai Comuni che ne hanno fatto richiesta verrà concesso un contributo di 20 mila euro, fino ad esaurimento delle risorse, per le finalità di cui alla misu-

ra A2. I piccoli Comuni costituiscono la vera identità ed una grande risorsa, fatta di tradizioni e di opportunità di sviluppo per la nostra Regione, ed in quest'ottica si inquadra lo strumento di sostegno regionale, il Fondo di Coesione Interna, giunto alla settima annualità, finalizzato

a progetti di investimento e progetti a sostegno dei servizi essenziali. Acquista, inoltre, un peculiare rilievo in considerazione della fase di cambiamento nella quale si trovano ad operare le autonomie locali per effetto della riforma del Titolo V della Costituzione ed in vista di quello che si dovrà fare a

seguito del varo del nuovo “Codice delle Autonomie” e di una serie di provvedimenti legislativi che interferiranno con il codice stesso, in particolare la Proposta di legge per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli Comuni. Notevoli sono le risorse messe a disposizione, anche in questo caso, dalla Regione al fine di avviare un processo spontaneo di aggregazione tra gli enti locali che, ad oggi, ha visto l'avvio di 5 gestioni associate, mentre altre sono in fase progettazione e già vi sono altre 11 candidature di progetti di esercizio associato di funzioni e servizi, che coinvolgono non solo piccoli comuni ma anche centri maggiori e Comunità montane e riguardano servizi e funzioni che interessano vari settori: personale e tributi, progetti di automazione e informatizzazione, Sportelli unici per le attività produttive, raccolta differenziata, viabilità, turismo, servizi sportivi, culturali e ricreativi, polizia e servizi catastali. Questi ultimi, in particolare, assumono oggi un'importanza fondamentale in vista dell'ormai prossimo trasferimento delle funzioni catastali ai Comuni i quali, in Basilicata, potranno contare sull'ulteriore strumento di sostegno regionale nella fase di avvio di questa storica e delicata

tappa del decentramento. Il Fondo di Coesione Interna si è rivelato un vero e proprio laboratorio per le politiche di sviluppo locale delle aree interne della Basilicata e l'alimentazione delle disponibilità del Fondo vuole garantire la continuità della spinta innovativa verso modelli gestionali di tipo associato e conferma l'importanza della scelta strategica del programma di governo regionale, ripresa nell'ultimo Dapef, secondo indirizzi che si ritrovano oggi nei disegni del legislatore nazionale, e quale chiave di realizzazione dei principi di sussidiarietà ed adeguatezza. Nella prospettiva della nuova programmazione europea, il Fondo di Coesione si conferma strumento importante in quanto consente in una regione come la Basilicata, caratterizzata da 'piccoli numeri' per giunta disseminati sul territorio, di mettere in moto processi aggregativi e di cooperazione interistituzionale, di raggiungere soglie dimensionali tali da determinare economie di scala, di concentrare politiche e risorse su interventi strutturanti e con ricadute da area vasta, di mobilitare le energie e le potenzialità presenti sul territorio, di far convergere gli interventi verso un condiviso obiettivo di sviluppo.

Quattro consiglieri si riservano di votare durante l’assemblea

Il progetto Città della pace passa a maggioranza POTENZA - Nella seduta odierna della Quarta Commissione consiliare permanente, Politica sociale, è stato dato parere favorevole, a maggioranza, con l’astensione dei consiglieri Mollica (Fdc), Lapenna (Fi-Pdl), Tisci (An), Napoli (La Destra) che si sono riservati di esprimere la loro posizione in sede di discussione consiliare, il disegno di legge sulla “Partecipazione della Regione Basilicata alla fondazione Città della pace per i bambini Basilicata Onlus”. A darne notizia è il presidente della Commissione, Marcello Pittella (Pd), il quale ha affermato che “il provvedimento è segno di grandissima civiltà e lungimi-

Il prefetto visita la Fiat

ranza da parte di una regione che si candida a divenire territorio di pace”. Il progetto “Città della Pace” che nasce da un’idea di Betty Williams, premio Nobel per la Pace nel 1976, fu presentato nel novembre del 2003 dal World Center of Compassion for Childrens alla Regione Basilicata, con la possibilità di un suo inserimento nel più ampio contesto della realizzazione di un’area di sicurezza per i bambini e per le loro famiglie provenienti da Paesi colpiti da conflitti armati appartenenti alle Nazioni unite. «La Fondazione denominata “Città della pace per i bambini della Basilicata Onlus” – ha sottolineato il presidente Pittella -

riprende la realizzazione di questo progetto con l’obiettivo di promuovere attività di solidarietà sociale volte a garantire assistenza, istruzione ed educazione a minori di qualsiasi nazionalità e cittadinanza che vivono in condizione di disagio sociale. Tali attività si esplicano in forme di ospitalità che contemplano anche azioni concertate di educazione e formazione professionale volte a favorire la piena integrazione sociale dei minori e dei loro nuclei familiari. E’ quanto mai opportuno – a giudizio di Pittella – il coinvolgimento diretto della Regione Basilicata nell’attività di promozione della cultura della pace, in un contesto di piena con-

«Auspico sempre maggiori risultati»

Elezioni Rsu Tiberina Largo consenso alla Fiom-Cgil

MELFI - Il prefetto di Potenza, Luigi Riccio, ha visitato ieri lo stabilimento di Melfi della Fiat, esprimendo l’auspicio che, grazie alla produzione della Grande Punto a metano, la fabbrica raggiunga «sempre maggiori risultati, che portino al rilancio dell’attività e al correlato potenziamento dei livelli occupazionali». Accompagnato dai dirigenti dello stabilimento, Riccio ha visitato i reparti e ha sottolineato «l'altissimo grado di tecnologia raggiunto, apprezzando l’elevata specializzazione applicata alla lavorazione e la qualificata professionalità del personale».

MELFI - Largo consenso per la Fiom Cgil nell'azienda Tiberina di Melfi dell’Indotto Fiat, che hanno eletto le Rsu. Lo rende noto, in un comunicato stampa, la Fiom Cgil di Basilicata. «La Fiom Cgil – si legge - ha ottenuto il consenso dei lavoratori del sito Fiat di Melfi per l’impegno profuso per la tutela della democrazia e della libertà sui luoghi di lavoro. Il risultato – conclude la nota - mette in evidenza anche la contrarietà dei lavoratori alla linea di Cisl e Uil che non sono favorevoli al voto dei lavoratori sulla “modifica del modello contrattuale».

Betty Williams

divisione dell’iniziativa e dell’azione svolta dalla Fondazione, condivisione sancita con l’approvazione di una legge specifica che ne qualifichi il ruolo di socio fondatore, in considerazione della valenza degli obiettivi preposti. Nell’ambito delle attività, oltre alla formazione scolastica in senso stretto, previsti altri fondamentali momenti aggregativi di carattere culturale e ludicosportivo. Il tutto nell’ottica preci-

pua di educare ai valori della solidarietà e della convivenza pacifica». Pittella ha, anche, ricordato che «alla Fondazione hanno dato il proprio assenso, oltre al World Center of Compassion for Childrens ed alla Fondazione Eli Lilly per la ricerca medica Onlus, anche i Comuni di Scanzano Jonico e Sant’Arcangelo con la dichiarata disponibilità a fornire le strutture idonee allo svolgimento delle attività programmate».

Protesta della Fp Cgil. Chiesto intervento del presidente De Filippo

Servizi esterni Arbea, «inaccettabile» POTENZA - La Fp Cgil Basilicata torna sull’esternalizzazione dei servizi Arbea tramite una ocnvenzione con la Sin, chiedendo un intervento immediato del presidente della Giunta regionale «che possa fare luce sulla vicenda ponendo un freno a queste pratiche anomale di gestione della cosa pubblica». Per il sindacato «è assolutamente inaccettabile utilizzare i ritardi accumulati nell’istruttoria delle pratiche per la erogazione dei contributi alle aziende agricole per giustificare, ancora una volta, scelte del tutto discrezionali ed economicamente dispendiose che generano ulteriore precariato. Ci si chiede - si

legge nella nota diffusa dal sindacato della Cgil - a questo punto, il perché di tale scelta, considerato che le risorse impegnate potevano essere utilizzate per stabilizzare i 53 tecnici agricoli dell’Alsia, che già in precedenza

sono stati impegnati in tale attività. E’ una scelta sbagliata - sostiene il sindacato - che disperde risorse economiche, esternalizza attività, genera ulteriore precariato e, cosa ancor più grave, non affronta i problemi strutturali ed organizzativi dell' Agenzia non dando nessuna risposta al mondo agricolo lucano. La Fp Cgil Basilicata - conclude il sindacato della funzione pubblica - chiede un intervento immediato del Presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo che possa fare luce sulla vicenda ponendo un freno a queste pratiche anomale di gestione della cosa pubblica».


24 Ore in Basilicata 17 E’ attivo lo sportello di prevenzione dell’ufficio scolastico regionale della Basilicata Venerdì 27 febbraio 2009

Bullismo, ecco il centro d’ascolto Consigli e assistenza sul fenomeno diffuso nelle scuole POTENZA - Il bullismo è un concetto ancora privo di una sua puntuale definizione giuridica e sociologica, ma è usato pressoché unanimemente per indicare tutta quella serie di comportamenti tenuti da bambini e adolescenti nei confronti di loro coetanei, caratterizzati da intenti violenti, vessatori, e persecutori. Il termine italiano è un calco dell'inglese bullying, ma solitamente lo si paragona al “mobbing” in età evolutiva e si manifesta in luoghi di raccolta di giovani, e quindi scuola e fuori scuola. Tutti sono concordi nel ritenere il bullismo un malessere sociale, sinonimo di un disagio relazionale e, nello stesso tempo, tutti si domandano come faccia una società civile a tollerare tutto questo sperando anche in una crescita e in un progresso. La Basilicata è molto attenta ad arginare tali fenomeni di violenza a danno dei più deboli, infatti, attraverso lo Sportello di Ascolto e Prevenzione attivato dall’Ufficio Scolastico regionale della Basilicata presso il Centro Servizio Volontariato, cerca di prevenire l’insorgere delle manifestazioni. Chiunque si rivolga allo

L’intesa durerà fino al 2010

Protocollo Pollino-Inea per la programmazione

Lo scrittore Elliott

Atti di bullismo

Sportello ottiene aiuti in termini di consiglio, supporto e assistenza. E’ bene, dicono gli esperti dello Sportello di ascolto, innanzitutto individuare il rischio così da poterlo contenere piuttosto che doverlo affrontare nella sua fase più acuta. Lo Sportello, dunque, per mezzo di insegnanti di rilevante esperienza, che mettono a disposizione la loro professionalità in qualità di volontari, offre strumenti utili affinché il problema venga ricono-

sciuto, condiviso e affrontato, nonché sostegno morale alla vittima e ai suoi familiari onde evitare spiacevoli conseguenze di devianza. L'enorme eco che gli episodi di bullismo hanno ottenuto in quest'ultimo anno sui massmedia segnala la diffusione, nell’opinione pubblica, di una crescente consapevolezza del problema. Favorita da questi mezzi di comunicazione, la letteratura per ragazzi diffonde informazioni utili che percorrono le

varie fasi dell’insorgenza del fenomeno e i modi per combatterlo, si cita uno scritto fra tanti che, per vero, ha la firma di un autore di adozione lucana. Lo scrittore, Claudio Elliott, qualche giorno fa ha presentato, a Potenza, dove ormai risiede da anni, il suo ultimo lavoro concentrato proprio sul tema del “bullismo”, rivolto ad un pubblico adolescente ma anche adulto e, all’interno del quale, vengono rappresentate le varie forme del fenomeno.

Rinviata la prima udienza. Si riprende ad Aprile

Caso Panio, in appello c’è il rischio prescrizione POTENZA - Il collegio non era composto così come prevedeva la tabella, per l’assenza del giudice Alberto Iannuzzi. E’per questo che il processo Panio è stato rinviato. Ma incombe la prescrizione. In primo grado tutti gli imputati - la giunta regionale guidata da Filippo Bubbico erano stati assolti. I giudici di primo grado erano anche scesi nel merito del caso, spiegando che, secondo loro, non c’era l’intenzione di favorire Vainieri a discapito di Panio. E poi: le delibere con cui veniva defenestrato Panio non erano illegittime. La procura ha presentato ricorso in appello. Chi ha fatto i conti ritiene che i reati dovrebbero prescriversi a maggio. La prossima udienza utile è ad aprile. L’ombra della prescrizione incombe. f. a.

Nuova chiusura a Marzo

Ponte di Picerno Lapenna (Pdl) interroga l’assessore POTENZA - Il consigliere regionale di Forza Italia verso il Pdl ha presentato un’interrogazione urgente all’Assessore regionale alle Infrastrutture, Opere pubbliche e Mobilità, Innocenzo Loguercio, in merito ai lavori che si stanno effettuando sul Ponte di Picerno. L’Anas - ricorda Lapenna - ha chiuso al traffico, per diversi giorni nel mese di febbraio, il ponte di Picerno, al fine di eseguire improcrastinabili interventi di natura tecnica. Inoltre è stata annunciata anche per il prossimo mese di marzo, una nuova temporanea chiusura del viadotto. Il traffico - dichiara Lapenna - come già accaduto in passato, viene dirottato sui percorsi alternativi, come la strada provinciale 94

e la Isca Pantanelle. La preannunciata nuova chiusura dell'importante bretella di collegamento e la conseguente deviazione di gran parte del traffico sulla viabilità interna rilevano, ancora una volta, la generalizzata carenza infrastrutturale della Regione e l’emergenza che interessa le suddette arterie provinciali. Considerato che - aggiunge Lapenna- il ritorno alla piena funzionalità del ponte di Picerno è stato previsto entro un paio di mesi, bisogna attivare tutte le misure urgenti per ridurre al minimo i disagi e, soprattutto, per garantire la massima sicurezza a chi quotidianamente utilizza i percorsi alternativi che richiedono necessarie opere di messa in sicurezza.

Il tribunale di Potenza

Udc, oggi a Potenza il segretario Cesa POTENZA - «Udc forza di Governo, un patto forte con la società locale». Oggi alle ore 16.45 al Park Hotel di Potenza, conferenza stampa Udc in vista delle prossime elezioni amministrative ed europee. Interverrà il deputato Lorenzo Cesa, segretario nazionale Udc. Presenzierà all’assemblea pubblica per rivolgere un appello ai moderati per scommettere sul nuovo progetto dell'Unione di Centro. Un nuova classe dirigente pronta a guidare nuovi processi di cambiamento cominciando proprio, come auspicato dal coordinatore Gianluigi Laguardia, dalle due province lucane di Matera e Potenza.

POTENZA - Una nuova intesa per supportare e assistere la programmazione del Parco nazionale del Pollino, per migliorare la qualità di vita delle popolazioni e la tutela del territorio. E' stata siglata stamani, a Rotonda, nella sede dell'Ente Parco tra il presidente del Parco, on. Domenico Pappaterra e quello dell'Istituto nazionale di Economia agraria, Lino Carlo Rava. «Il significato - ha spiegato Pappaterra è duplice: rafforzare il sodalizio tra due enti nazionali e utilizzare il grande know how di Inea per dare vita alla programmazione per la quale il Parco si è candidato ad utilizzare i fondi comunitari. Allo scopo di evitare la polverizzazione degli anni scorsi e, invece, creare infrastrutture eco-compatibili e attività immateriali nel comparto agroalimentare, che siano d'ausilio agli imprenditori. Per aumentare la competitività delle aziende, migliorare la qualità di vita delle popolazioni e tutelare il territorio». Per il presidente di Inea, Lino Rava, l'accordo permette di «costruire un'esperienza pilota che potrebbe essere anche esportata e che va nella direzione del nuovo ruolo dell'Istituto: aprirsi ai territori». Il protocollo durerà fino al 31 dicembre 2015.

«A Potenza ed in Basilicata – afferma Laguardia – la gente è fortemente delusa della cattiva gestione di una classe politica che in questi anni anziché ripiegarsi seriamente ad affrontare e superare i gravi problemi della sua comunità, continua a perdere di credibilità dedicando fin troppo tempo in sterili mediazioni e polemiche tra le sue mediocri oligarchie».

“Ospitalità nei borghi”, positivo il bilancio dell’iniziativa POTENZA - A poche settimane dalla conclusione del progetto regionale integrato, “Ospitalità nei borghi”, si traccia un primo bilancio consuntivo. Un grande successo per l'evento multimediale definito l'Evento dell'Anno per l'impianto innovativo che ha coniugato tradizione e tecnologia, per la filosofia sottesa al progetto che nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale ha intrapreso un dialogo aperto con il popolo lucano. E' stato infatti dedicato alla Gens lucana il progetto e proprio dalla Gente della Lucania è venuto il più grande riconoscimento, con una partecipazione massiccia che ha donato profonde emozioni e la cui energia non finirà mai di produrre benefici effetti sul processo di Rinascenza Culturale avviato dal progetto Ospitalità nei Borghi. Un grande successo decretato dal numero dei comuni partecipanti, circa venti, di entrambe le province lucane, da quello dei visitatori, circa ventimila, dal numero delle opere

riqualificate e valorizzate. Soddisfazione per la straordinaria partecipazione delle scolaresche, i veri destinatari dell'evento, che hanno apprezzato le nuove modalità di fruizione del proprio territorio ed hanno animato con il loro entusiasmo le tappe del lungo viaggio di “Ospitalità”. Molto gradito è stato il codice d'estetica, il talismano della felicità, comprendente i preziosi elementi artistici, naturali e storici della nostra Basilicata, intervallati da citazioni letterarie universali. Il Dirigente scolastico del Liceo di Venosa, Mario Lasala, ne ha richieste 300 copie da distribuire in occasione della prossima edizione del Certamen Horatianum, la 23ª, che si terrà nel mese di maggio. Un'occasione importante per far conoscere la nostra regione a tutte le scuole partecipanti. Una risposta calorosa è giunta anche dai sindaci dei comuni coinvolti, da subito entrati nello spirito del progetto e manifestando immediatamente la propria disponibilità. Da loro è infatti sca-

turita formalmente la richiesta di rifinanziamento del progetto per il prossimo anno, al fine di porre le basi per una continuità strutturata e finalizzata al raggiungimento di risultati rilevanti. Le varie tappe hanno messo in luce le peculiarità di ogni singola comunità. A Muro lucano, ad esempio, sono stati esposti i capolavori di due grandi muresi, Sarolo, tra i più grandi architetti lucani del Medioevo, e Joseph Stella, padre del futurismo americano che ha avuto riconoscimenti internazionali, presente con sue opere nei più importanti musei statunitensi. A Pisticci si è parlato di un altro grande architetto lucano del '900, Ernesto Bruno La Padula, pisticcese, famoso per aver realizzato negli anni '30 il Museo della Civiltà Italiana, il Colosseo Quadrato, a Roma. In molti dei borghi nuovi giochi di luci e impianti scenografici hanno ridonato un'aura di monumentalità alle opere, ai luoghi, alle passeggiate storiche, ai giardini, alle bellezze naturali, mare e monti.


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Potenza

Venerdì 27 febbraio 2009

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

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Il consiglio comunale inizia il lungo iter per l’approvazione del provvedimento

Regolamento: è guerra di nervi

Il consulente del Regolamento urbanistico di Potenza è Giuseppe Campos Venuti, architetto di fama internazionale. Con lui, anche un altro esperto, Federico Oliva. Inoltre, il comune ha istituito due anni fa un apposito ufficio di Piano.

Appello nominale: ai falotichiani le accuse di ostruzionismo ALLA fine quella che era iniziata come una polemica sulla sottile differenza tra “ostruzionismo” e “trasparenza” si è trasformata in una guerra di nervi, secondo alcuni in un vero e proprio «golpe». In serata, alla precedente richiesta di non dare “per lette”le osservazioni al regolamento urbanistico, da ieri al vaglio del consiglio comunale (sono 380) con conseguente allungamento dei tempi previsti, si è aggiunta la richiesta per l’appello nominale, durante ogni votazione. E’ stata sottoscritta da una decina di consiglieri. Firmano quelli di Uniti nell’Ulivo (ne fanno parte cinque consiglieri che, secondo la linea seguita a viale Verrastro dall’ex assessore all’Agricoltura, Roberto Falotico, hanno detto addio al Pd) che fanno sponda, nel caso specifico, con l’opposizione. Fin dal mattino, lo si percepisce: non sarà questione di poche ore. La prima “pregiudiziale” è del capogruppo di Uniti nell’Ulivo, Angelo Laieta. La questione sollevata guarda alle modifiche che l’accoglimento di alcune osservazioni potrebbe apportare in modo sostanziale al regolamento adottato un anno fa. A quel punto - è il dubbio sollevato da Laieta - bisognerebbe tornare di nuovo in adozione. La risposta della segreteria generale spiega che una valutazione del genere può essere fatta solo al termine del voto sulle osservazioni per capire quanto il provvedimento sia stato cambiato. Dura poco, ma è solo l’inizio. Mentre la discussione sulle osservazioni procede, l’azione politica non si ferma. In conferenza dei capigruppo, su richiesta di Uniti dell’Ulivo, era stato deciso di procedere leggendo ogni singola osservazione con relativi commenti e pareri. «E’ una questione di trasparenza - spiega Laieta - anche per dare modo al pubblico presente in sala (qualche cittadino si è affacciato alla discussione, ndr) di comprendere meglio quello di cui si parla. Solo che viste le cifre, 380 osservazioni suddivise in 573 pagine, facile intuire che i tempi si allungano. C’è chi ipotizza «anche per settimane, forse mesi». E tra la maggioranza si fa esplicita l’allusione «all’ostruzionismo» degli ex

dissidenti democratici. Qualche ora più tardi il sindaco Santarsiero proverà a chiedere che si diano “per letti”gli argomenti, se non altro visto il lungo lavoro della commissione: «In un momento come questo, serve impiegare il minore tempo possibile. In fondo - dice - è questione di partecipazione. Non tutti i cittadini possono presenziare ai consigli per giorni interi allontanandosi da lavoro e casa». Invece, più tardi, si dovrà persino specificare, singolarmente, se si accetta o meno l’osservazione, in toto, oppure secondo la controdeduzione della commissione. Con lo sguardo “preoccupato”allo scenario di un’eventuale bocciatura: per almeno un paio di anni, nessuna concessione edilizia potrebbe essere rilasciata e si potrebbe portare avanti solo l’ordinaria manutenzione. E proprio al gruppo di Uniti dell’ulivo guardano un po’tutti pensando alla votazione finale. I dubbi sull’adesione dei “falotichiani” al provvedimento finale che «cambierà - ha ribadito più volte Santarsiero - in meglio il volto della città» si fanno man mano più espliciti. Già dalle prime osservazioni in discussione, il voto del gruppo è stato in alcuni casi diverso dall’indirizzo deciso dalla Terza commissione consiliare. «E’ perché riteniamo, in quei casi, che ci siano diritti dei cittadini da tutelare hanno spiegato - E’nell’interesse della comunità che stiamo agendo». E citano il caso di quanti, per anni con i propri suoli edificabili hanno pagato l’Ici, si ritrovano, per le scelte del regolamento urbanistico, in ambito periurbano o extraurbano con dei limiti all’edificabilità. O viceversa. Ma c’è ancora tanta politica da “sciogliere” nella discussione sul regolamento. Compreso il caso Prc. Marcello Travaglini, consigliere comunale di Rifondazione, alcune settimane fa ha lasciato la maggioranza. Il partito, però, ha con Roberto Mancino, delega a Bucaletto, un posto in giunta. Toccherà al coordinamento cittadino del partito sciogliere il nodo e assumere una posizione. La seduta era stata aperta, però, con una notazione diversa. Rocco Lepore (FI), il consigliere comunale accusato

di voto di scambio da un’inchiesta della Procura distrettuale antimafia, aperta dopo le dichiarazioni di un pentito, ha voluto ringraziare i colleghi per la solidarietà ricevuta e precisare la propria posizione. «Da cattolico non

ho mai usato il metodo dei due pesi due misure. Ed è per questo che appena appreso quanto accaduto ho chiesto di essere ascoltato dal pm Basentini (coordina le indagini, ndr) per spiegare la mia estraneità ai fatti contesta-

ti. Contattato nella prima mattina, il sostituto, disponibile, mi ha ricevuto nel pomeriggio. Non è vero che ho passato ore in procura in interrogatori». Sara Lorusso

Il Regolamento urbanistico in corso di approvazione a Potenza può veramente segnare un modo nuovo e innovativo di pensare e disciplinare la città, di fare urbanistica. E già stato nuovo e innovativo per la presenza di urbanisti di alto profilo (Campos Venuti e Oliva) e per l’organizzazione di un Ufficio di Piano che in mo-

Il vecchio piano regolatore generale risale al 1989

La cartina di sfondo è una delle tavole (in particolare quella relativa a Sistema dei parchi e greenways) su cui è costruito il regolamento che è sostanzialmente un atto a valenza generale. Saranno il piano operativo e il regolamento edilizio a dettagliare ulteriormente le previsioni di sviluppo della città.

«QUELLO di cui ci occupiamo è, stando alla sostanza, la nostra città». Così Alessandro Singetta, assessore all’Urbanistica, apre la relazione che avvia i lavori del consiglio comunale sul regolamento urbanistico. Quel provvedimento, adottato nel marzo di un anno fa, è stato passato al vaglio per diversi mesi da uffici comunali e Terza commissione consiliare. Sono state valutate le osservazioni, ben 380 (di cui alcune multiple, con cui si arriva a 601), giunte dai privati cittadini. E’ su quelle che l’aula dovrà esprimere un voto prima di approvare o meno l’intero provvedimento. Singetta tocca il tema della partecipazione richiamando gli incontri con le categorie, con i cittadini, con gli enti. Il 14 per cento delle osservazioni è stato accolto, solo 4 sono state giudicate inammissibili. Quanto alle critiche mosse da alcune associazioni sull’opportunità di rinviare le scelte del regolamento a un momento successivo rispetto al piano strutturale, la riflessione si dettaglia: «E’ chiaro - dice - che a livello teorico è bene partire dal generale per arrivare al particolare. Ma in attesa del Psm, che secondo una scelta coerente è stato disegnato con l’hinterland del capoluogo e reso “metropolitano”, la città sarebbe rimasta vittima di quella crescita disorganizzata e “folle” che l’ha afflitta nel suo passato». Recupera «gli apporti costruttivi di numerose osservazioni, ma è un errore mettere in discussione il lavoro del consiglio comunale». Un’altra difesa si affaccia tra i banchi. Nella mattina, circola un volantino decisamente sarcastico nei confronti della commissione, la terza, che ha varato il provvedimento, e del suo presidente, Raffaele Rinaldi. E’ giallo

sugli autori, tra la maggioranza che pensa agli oppositori al provvedimento perchè «non tutela gli interessi di qualcuno» e la minoranza in aula che ne prende spunto per sottolineare la debole tenuta del centrosinistra. Tocca a Rinaldi difendere il lavoro della commissione che, va detto, si è riunita per mesi con precisione e presenza, «senza ricevere pressioni, impermeabile a qualunque sollecitazione dell’esterno». Il resto è un dibattito lungo e duro, tra le polemiche e le puntualizzazioni. Sullo sfondo, quel provvedimento così complicato per i non addetti ai lavori, raccontato spesso nelle sue linee generali. Come la perequazione, la possibilità di nuove case popolari in città, il verde che cresce rispetto agli standard attuali di cinque volte e la diminuzione delle volumetrie previste dal vecchio Prg, datato 1989. La Terza commissione, con un emen-

Dopo il ritiro dei piani particolareggiati, la soluzione demandata al piano operativo

Pietro Romaniello, tra i progettisti del Prg nel 1972, si dimise per l’eccessiva presenza della politca

«Ecco che cosa c’è di innovativo e positivo» do continuo ed esclusivo ha lavorato alle analisi e alla definizione delle proposte progettuali. Soprattutto il Regolamento urbanistico è uno strumento nuovo e innovativo per i suoi contenuti: la perequazione urbanistica, innanzi tutto, applicata a tutti i suoli interessati dal nuovo strumento, compresi i vari tipi di distretti che sono presenti sia all’interno della città sia nelle aree periferiche. Questo significa che non ci sarà nessun proprietario di suoli liberi che vince un terno al lotto; significa anche che l’amministrazione comunale potrà acquisire aree per servizi e attrezzature in quantità adeguata e senza oneri economici. L’applicazione del criterio perequativo, in base al quale i proprietari potranno realizza-

Se il regolamento urbanistico (a cui sono legati piano operativo e regolamento edilizio) non dovesse essere approvato, la legge regionale di riferimento (23/99) impone il blocco della attività eccetto la straordinaria manutenzione.

Dalle polemiche al voto tra sigle, volumi e diritti

IL PARERE DELL’ESPERTO IL dibattito sul regolamento urbanistico viene animato da associazioni e singoli cittadini, esperti o professionisti del settore. Tra questi, l’architetto Romaniello che è uno dei maggiori esperti urbanisti lucani. E’ stato il primo a ricorrere allo strumento della perequazione urbanistica in Basilicata già negli anni Settanta. Era nel gruppo di progettisti per il Prg di Potenza nel 1972, ma si dimise nel 1986, prima dell’approvazione contestando la prevalenza della politica nelle scelte urbanistiche della città.

La perequazione nel Ru: si danno ai privati alcuni vantaggi edificatori in cambio della concessione gratuita dei suoli al pubblico. I servizi, strade, marciapiedi, fognature, dovranno essere consegnate prima di iniziare a costruire.

re le cubature assegnate in cambio di quote di aree (che vanno dal 30 al 60 per cento) potrà comportare due risultati fondamentali: un sensibile incremento di spazi per parcheggi, verde e attrezzature (nella illustrazione del Ru si dice che la nuova modalità di attuazione produrrà 2,67 metri quadri di area destinata a servizi e verde, per ogni metro quadro di superficie utile costruita, tutta ceduta al Comune gratuitamente) e la disponibilità di aree per edilizia sociale. Per capire l’importanza di questo aspetto è opportuno sapere che l’edilizia pubblica e in particolare gli interventi dell’Ater (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale, ndr) negli ultimi anni sono stati rallentati non tanto per la carenza di risorse quanto

per la totale mancanza di suoli per edilizia pubblica, e dunque la possibilità di poter disporre di aree da mettere a disposizione dell’edilizia pubblica può costituire una vera rivoluzione. Il Regolamento urbanistico di Potenza è innovativo perché anziché incrementare i nuovi vani residenziali li riduce rispetto a quelli previsti dal precedente strumento: solo 13.000 a fronte di circa 40.000. Ma la vera novità è che si tratta di vani effettivamente realizzabili in tempi rapidi perché possono essere fatti con interventi diretti o con strumenti attuativi di limitate dimensioni e ben definiti, che possono essere redatti e approvati con procedure rapide (e non i Piani particolareggiati Quadro e poi i

Piani Particolareggiati Esecutivi, e così via. Questi vani sono di meno, ma sono “veri”, in precedenza erano moltissimi, ma quasi sempre solo virtuali). Il Ru è innovativo perché anziché prevedere tangenziali e mediane e circonvallazioni, riduce le eccessive previsioni di viabilità previste dal precedente piano (rimaste tutte sulla carta) e ne conferma solo quelle essenziali ed effettivamente realizzabili nei prossimi cinque-otto anni. Siamo consapevoli che questo piano ha avuto numerose critiche e che alcune di queste critiche sono fondate e condivisibili, ma sappiamo anche che si trattava di fare i conti e mettere ordine in una situazione difficile che ha prodotto mostri urbani. E sappiamo anche che gli aspetti positi-

vi e innovativi di questo strumento prevalgono largamente sugli aspetti discutibili o poco chiari. Questo strumento nuovo e innovativo sta affrontando l’atto finale di approvazione in consiglio comunale, in cui si deve deliberare anche sulle osservazioni presentate da cittadini e associazioni. Si tratta di un atto importante e decisivo, in cui le richieste di singoli, di gruppi o comunque la difesa di interessi limitati può mettere in discussione l’interesse della collettività e può compromettere l’impianto del Regolamento urbanistico e tutto il lavoro fatto finora, come è già successo in passato. C’è da augurarsi dunque che il Regolamento urbanistico sia approvato senza sostanziali stravolgimenti, così come ci auguriamo che l’Ufficio di Piano continui a funzionare in modo da garantire una gestione adeguata ai nuovi contenuti e alle nuove procedure in esso previste. Pietro Romaniello

Pende il ricorso da “50 + 1” milioni SI chiamavano piani particolareggiati, oggi passano alla storia con il nome di piano operativo. E sono stati uno dei “nodi” più controversi del percorso urbanistico. Risale all’aprile 2007 quello che l’opposizione ha definito «un atto di imperio del sindaco Santarsiero». In consiglio comunale erano arrivati sette piani particolareggiati, ovvero progetti di costruzione edilizia, tecnicamente “piani urbanistici esecutivi”, di iniziativa privata o mista, che erano già dotati di parere favorevole di commissione consiliare e uffici comunali (riguardano zone tra Rossellino, Macchia Giocali e Costa della Gavetta). Ma nel frattempo, l’iter politico e amministrativo del regolamento urbanistico era già stato avviato. L’amministrazione, però, spiega che in attesa della definizione dei nuovi criteri di costruzione cittadina, meglio evitare “dero-

ghe” in corsa. Il punto è che su quei piani sono stati acquisiti diritti edificatori. «Il sindaco e la giunta hanno - è la spiegazione di un comunicato ufficiale dell’epoca con un provvedimento la cui non tempestività è indice della difficoltà della scelta e della sua ponderatezza, deciso di non farli discutere in consiglio comunale. Tutto qui. Non esiste alcun giallo». E’ nel consiglio comunale, decisamente movimentato, del 13 aprile che il sindaco Santarsiero spiega come «la soluzione migliore per la nostra città credo sia quella di ritirare ancora una volta i piani dall’ordine del giorno non perché non si voglia riconoscere un diritto di chi ha presentato i piani, ma è evidente che i sette piani arrivano in consiglio in un momento particolare della vita amministrativa, rappresentato dal fatto che stiamo discutendo del regolamento urbanistico, dei

nuovi principi della pianificazione urbanistica», ma se «da subito vogliamo introdurre i nuovi principi, non significa bloccare i piani». Allora la scelta di verificare quei piani, eventualmente verificarli, per «armonizzarli con le norme e soprattutto la filosofia che ispira il nuovo regolamento urbanistico». Seguono polemiche molte - e alcuni incontri tra l’amministrazione e i titolari dei consorzi edilizi proponenti dei sette piani: l’idea è quella di recuperarli per inserirli in un piano operativo da approvare con il regolamento urbanistico. E’ il primo cittadino a proporre un ordine del giorno con il quale si chiede di recepire l’atto di indirizzo adottato dalla giunta comunale con il ritiro dei sette piani: proposta approvata a maggioranza con il voto contrario solo di FI e An. Nel corso dei mesi, mentre il percorso del regolamento urbanisti-

co prosegue in commissione consiliare, i piani particolareggiati diventano dieci (3 erano in itinere al momento del ritiro dei primi 7). E si affacciano anche alcuni problemi legali. Due ricorsi, di un privato e di alcuni consiglieri comunali, sull'illegittimità del ritiro vengono respinti dal Tar. Un terzo contenzioso è ironicamente chiamato dei “50 + 1” secondo il numero di milioni chiesti come risarcimento danni per quei diritti acquisiti perduti dalla impresa Mancusi group al comune di Potenza. Il piano operativo è stato adottato dal consiglio comunale lo scorso marzo (a maggioranza con l’astensione di An, FI e dei consiglieri Trombetta, Napoli e Campagna), contemporaneamente al regolamento urbanistico. Quel ricorso al momento è sospeso. La decisione del consiglio ne deciderà il destino. s.l.

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damento, ha preteso, già in fase di adozione, che la responsabilità politica non vada mai in deroga. Tutti i progetti superiori a 500 metri quadrati passeranno sempre al vaglio del consiglio. Tutto contenuto in quel regolamento che fa i conti con nomi e sigle «che magari, volendo semplificare - ironizzerà Singetta - rischiano di complicare le cose». Facile pensare ai Dus (distretti urbani soggetti a scheda) che coprono le aree “vuote” in cui il percorso di costruzione sarà più veloce. Oppure, sono previsti Dup (distretti urbani di perequazione), vecchie aree di espansione, edificate in modo non omogeneo, ora destinata alla trasformazione tramite piani attuativi. Ancora i Dut (distretti urbani di trasformazione), aree da riqualificare: i privati costruiscono garantendo in cambio servizi al pubblico. Ma queste sono le linee guida di una proposta, che tale rimane fino all’approvazione definitiva. sa.lo.

ALCUNE OSSERVAZIONI

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SIDER In territorio Asi Respinta a maggioranza l’osservazione presentata dalla Siderpotenza che ricade nella zona di “sicuro impatto” del piano di Emergenza esterno della Liquigas (stoccaggio di Gpl), con conseguente possibilità di semplice manutenzione ordinaria e straordinaria. L’azienda chiedeva una correzione alla limitazione per poter eseguire lavori di miglioramento ambientale e della sicurezza. La commissione, nonostante il parere favorevole degli uffici, ha rigettato l’osservazione spiegando che lo stabilimento ricade in zona Asi: dovrà essere il consorzio industriale ad adottare previsioni legate al Rir (un piano tecnico sul rischio di incidenti rilevanti), anche in modo urgente.

DAL PUM Su tangenziale e galleria Il Coordinamento delle associazioni (tra cui Cestrim, Libera, Lipu, Ola), tra le tante osservazioni presentate, con una chiedeva il ripristino della tangenziale Nordovest assente nel Piano urbano della mobilità, come il collegamento mediano attraverso una galleria di collegamento tra la Fondovalle e la viabilità a monte dell’Università. Tanto gli uffici comunali che la commissione consiliare hanno respinto l’osservazione.


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Potenza

Venerdì 27 febbraio 2009

ANTICA OSTERIA

Conferenza stampa con “grande fratello”

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

0971-37592

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO

“La forza della vita”

0971-471312

AMBROSIA

0971-34501

LA PRIMULA

“LA forza della vita nella sofferenza”. Questo il tema dell’incontro in programma oggi alle 18, nell’auditorium dell’ospedale San Carlo. L’incontro è stato organizzato dalla “Pastorale familiare diocesana” e dalle associazioni di volontariato che operano a favore della vita e all’interno dell’Hospice del nosocomio potentino, in occasione della trentunesima “Giornata per la vita”. All’incontro parteciperanno Mario Melazzi, presidente dell’associazione italiana “Sclerosi laterale amiotrofica”, Il neonatologo Gabriele Villani, don Francesco Savino, presidente della fondazione “Santi e medici” e l’arcivescovo di Potenza, Agostino Superbo.

0971-58310

AL NORD

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

LE ARCATE

0971-51465

MOZART

0971-441295

Puccini tra arte e amore

NINFE

0971-51465

LE ARCATE

0971-51465

“VISSI d’arte, vissi d'amore. Giacomo Puccini si racconta”. Questo il titolo dello spettacolo che andrà in scena domani, alle 20.30, nel teatro Stabile di Potenza. Interpreti Dino Becagli (Giacomo Puccini), Isabella Urbano (la moglie Elvira, Manon, Mimì, Tosca, Butterfly, Liù), Giuseppe Selvaggi (il lettore), Maria Antonietta Tantone (la giornalista), Antonio Nella (il critico musicale), Maria Palmitesta (il soprano) accompagnata al pianoforte dal maestro Nicola Milano.

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“Zittotu” con la Scuccimarra IL prossimo 28 febbraio sul palco del Teatro Nuovo del Seminario maggiore. Mariagrazia Scucimarra porterà in scena - sipario alle 21 - lo spettacolo “Zittotu”. Polemica, sagace, comica, irriverente..ma soprattutto vera: Grazia Scuccimarra torna in scena al Teatro Nuovo del CDE con la sua specialissima lente d'ingrandimento puntata sul mondo. Come ogni anno ci informa su tutto ciò che avviene, meglio di un Tg o di un quotidiano. Mai scontata, la Scuccimarra questa volta vuole un pò di silenzio essenzialmente da chi lei ritiene corresponsabile del disastro politico, culturale e sociale che è sotto gli occhi di tutti e dui tuttologi, politologi, opinionisti e psicanalisti continuano imperterriti a discettare a "Porta a Porta". La nostra società, dice Grazia, sta vivendo un grande equivoco in cuo valori e disvalori si scambiano di ruolo, confondendo le idee a chi non ha tempo ne' voglia per decodificare i subdoli messaggi che giungono da quel potere che tutto manipola e adatta a se stesso. Ecco allora che scaglia il suo nuovo grido "Zittotu" e che, come una scarica di energia, indirizza la sua satira verso i tanti e tanti problemi oggi di attualità.

Da “Giovedì a giovedì” SI intitola da “giovedì a giovedì” lo spettacolo con Marco Marzocca che andrà in scena il prossimo primo marzo, con sipario alle 21, al teatro Don Bosco di Potenza. Uno spettacolo, o forse un gioco, ove l’attore riesce a fare convivere -non senza imbarazzanti equivoci- i migliori personaggi presentati a Zelig, trasmissione ove Marco Marzocca ha consolidato la propria presenza e fama. Partecipano allo spettacolo, in un rinnovatissimo repertorio, il Notaio ed il domestico filippino Ariel. Ma non finisce qui... Altre sorprese sono in arrivo, e il grande comico non perde occasioni per prendere di mira i tic, le manie e le contraddizioni di noi italiani.

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•IL 2 MARZO Potenza, Ridotto dello Stabile, ore 18 “LETTERE D’AUTORE” Presentazione del libro “Saisir le présent” di Hamza Zirem

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•IL 6 MARZO Potenza, Grande Albergo, ore 16 “LA CLASSE DIRIGENTE” Il rapporto 2008 della LUISS

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Sala 5 Il curioso caso di Benjamin Button 18.15 21.30 Sala 6 I love shopping 18 - 20.10 - 22.20 Sala 7 La leggenda di cuore... 16.30 Questo piccolo grande... 16.3019 - 21.30 •DUE TORRI• Iago 19 - 21

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Potenza 21 I lavoratori del centro di riabilitazione hanno proclamato uno sciopero per il 2 marzo Venerdì 27 febbraio 2009

Aias, una battaglia senza fine Oggi i genitori degli assistiti si riuniranno in assemblea LA DENUNCIA Nino Garramone, consigliere Pdl

Il caos dei trasporti: ma chi controlla su servizio e spesa?

NINO Garramone, consigliere comunale del Pdl, passa all’attacco della maggioranza che governa la città. In ballo la situazione dei trasporti. «Che la città sia allo sbando totale - scrive in una nota - lo dimostra anche l'ultimo episodio che riguarda il Cotrab di Potenza. E' ormai da anni che il Comune, non riesce a disciplinare una gara ad evidenza pubblica, per il trasporto cittadino, aprendo una serie di contenziosi con le precedenti ditte. Il trasporto pubblico è una cosa seria, non si può pensare di dare al cittadino un servizio senza investire sui trasporti, e nelle infrastrutture cittadine, avendo il coraggio di chiedere ai nostri concittadini, che ad esempio, fino ad una certa ora l'accesso al centro storico è limitato. Questa giunta e il sindaco, prendano una decisione definitiva senza se e senza ma, la fiducia “bulgara” ricevuta dagli elettori, è tale, da non essere sempre messa in discussione, ogni volta che bisogna decidere. A fine mandato i cittadini valuteranno se l'attuale amministrazione ha fatto bene o deve andare a casa. Nascondersi dietro pseudo coinvolgimenti pubblici per decidere cosa fare, è tipico di chi non vuol decidere, o di chi non sa mettere in campo le migliori energie, anche attraverso i propri collaboratori, gli assessori, che probabilmente nella vita fanno altro mestiere, e che oggi hanno deleghe che non gli competono, come quella importante della mobilità. E' da anni, che il sottoscritto ha chiesto che venga individuato un terminal per far sostare i pullman extra urbani in entrata, che, in maniera vergognosa, e tipica di una città in declino, attraversano tutte le strade. Non ci vogliono grossi investimenti. Oggi accade l'esatto contrario, il servizio di trasporto cittadino, gira a vuoto, ed è improduttivo mentre quello extra urbano invade la città, con chilometri di file quotidiane. Il tutto a spese dei contribuenti. Non riusciamo ormai a capire quanto ci costa questo trasporto pubblico e chi controlla la spesa? Quando si interviene sui trasporti, bisogna farlo in una programmazione complessiva.

La presentazione

Ultimo libro di Zaza Padula

Conferenza degli assessori alla cultura

OGGI pomeriggio, alle 18, presso la Sala del Campanile a Palazzo Loffredo, sarà presentata l'ultima opera letteraria di Rachele Zaza Padula, intitolata "Francesco di Messer Pietro di Bernardone. Un dramma sacro interpretato a più voci alla presenza dei direttivi dei tre organismi promotrici (le due associazioni Zonta International e Soroptimist e il Circolo Culturale Silvio Spaventa Filippi) nonchè dei loro invitati e di quanti vorranno deliziarsi in città di una serata dispensatrice di cultura. Dopo l’introduzione del presidente del circolo culturale Silvio Spaventa Filippi, Santino Bonsera, don Gerardo Messina si addentrerà nell’opera per mettere in risalto le qualità stilistiche, la profondità dei sentimenti e le emozioni della raffinata scrittrice.

IL CONSIGLIERE provinciale Vito Di Lascio (Pd) partecipa fino a domani alla quinta Conferenza nazionale degli assessori alla Cultura e al Turismo, in programma a Torino. «La conferenza - afferma Di Lascio - rappresenta un importante appuntamento biennale per finalizzare il confronto tra i diversi soggetti che, a vario titolo, sono coinvolti nelle politiche di sviluppo sociale ed economico del nostro Paese: rappresentanti del Governo e del Parlamento, amministratori pubblici, mondo dell’associazionismo e delle imprese». Di Lascio, in particolare, sarà relatore, insieme al presidente della Fondazione di Venezia Giuliano Segre, alla sessione “Effetti indotti dagli investimenti in cultura: indicatori ed esperienze” prevista per oggi.

«L’AIAS di Potenza è in difficoltà». E’ così che il presidente dell'associazione dei genitori dell'Aias di Potenza, “Dopo di noi”, Enzo Carlone, denuncia la grave situazione che già da tempo grava sul centro di riabilitazione del capoluogo. «Le difficoltà, che sono di natura prettamente contabile, si ripercuotono sull'organizzazione e la gestione del centro - continua il presidente». Infatti, lo sciopero proclamato dai lavoratori dell'Aias per lunedì 2 marzo, è dovuto proprio alla mancata retribuzione ai lavoratori degli stipendi degli ultimi quattro mesi. La decisione è scaturita dall'assemblea sindacale tenutasi mercoledì 25 febbraio, cui hanno partecipato oltre ai sindacati Fp Cgil, Cisl Fps e Uil Fpl anche una rappresentanza dei genitori degli assistiti. Durante l'assemblea è stata messa in evidenza, inoltre, l'insensibilità sino ad ora dimostrata dai rappresentanti della Regione, della ex Asl 5 e dei comuni di Potenza e Muro Lucano, la cui inadempienza pare abbia determinato la gravissima situazione del centro Aias di Potenza, dove non si riescono a intravedere prospettive di miglioramento. Enzo Carlone, in proposito, ritiene che: «i motivi del ritardo dei pagamenti sono dovuti sia alla scissione dell'Asl e la conseguente nuova organizzazione generale sia alla negligenza del Comune, che non ha rispettato le scadenze». Da un punto di vista operativo, questo si traduce nella sospensione del servizio di trasporto, ad esempio, a Muro Lucano dove i lavoratori, conferma Carlone, «non sono pagati da più di un anno e rischiano addirittura di essere estromessi». Carlone, come presidente dell'associazione “Dopo di noi”, nel cui nome già si esprime tutto il senso dell'iniziativa, (tra le tante attività proposte anche la proiezione del film “Lo scafandro e la farfalla”, avvenuta ieri presso la biblioteca civica di Potenza) è solo il

Da sinistra Enzo Carlone e Biagio Cappa (Foto Mattiacci)

rappresentante dei tanti genitori che ogni giorno combattono per garantire un futuro ai figli disabili. Racconta, infatti, come siano già trent'anni, dal 1968 (quando nasce l'Aias a livello nazionale) che partecipano alle diverse battaglia dal fronte. «La prima dice - quando per legge all'età di 25 anni i disabili venivano consegnati al centro per malati mentali Don Uva. La seconda, quando ci fu un ritardo per i finanziamenti destinati al trasporto. Questo fece sì che si stipulasse con il Comune una convenzione che stabilisse l'affidamento del trasporto al centro, in base ad una documentazione rispetto alla quale un'apposita Commis-

sione avrebbe stabilito il grado di disabilità del malato». Il vice presidente dell'associazione, Biagio Cappa, a questo punto, sottolinea «come l'associazione si sia dovuta sostituire al servizio pubblico, cui i malati hanno diritto. È necessario un tavolo di concertazione tra Regione, Comune, Asp (Azienda Sanitaria Potenza), sindacati e famiglie affinchè tutte le questioni vengano risolte. Devo aggiungere - precisa - che nonostante la disponibilità e l'attenzione del difensore civico regionale Catello Aprea e l'assessore alla pubblica istruzione Giuseppe Messina, a volte si pecca di superficialità.

Tanto per fare un esempio, l'altro giorno il difensore civico mi ha fatto recapitare, in seguito all'invio di una documentazione, una scheda di segnalazione al cui fondo compariva un numero fax che non corrispondeva al vero. La causa? La sede era stata trasferita e nessuno aveva avuto la premura di sostituire il vecchio numero con il nuovo». L'appoggio dei genitori ai lavoratori dell'Aias non finisce qui. Oggi, alle ore 17, è previsto, infatti, un nuovo incontro per discutere delle problematiche che - periodicamente - genitori e operatori si trovano ad affrontare. Anna Martino

BIBLIOTECA PROVINCIALE

VIABILITA’

Le domande di Michele Napoli

Giuliano sulla Nerico-Muro

LA Provincia di Potenza ha deciso di ristrutturare la sede dell'ex Palazzo di Giustizia di fianco al Palazzo della Prefettura e di destinarlo a sede della Biblioteca provinciale. Critico il consigliere regionale del gruppo misto - “La Destra” Michele Napoli. «Il messaggio che si vuole mediare è che recuperare l'edificio dell'ex Tribunale è economicamente più vantaggioso. Potrebbe passare come un'operazione di saggia e oculata amministrazione, denota invece l'assoluta irresponsabilità di un Ente che in tutti questi anni ha lasciato completamente deperire un palazzo storico di Potenza che oggi, per la sua ristrutturazione, richiederebbe svariati milioni di euro, rendendo l'operazione di recupero assolutamente antieconomica. L'Amministrazione provinciale di Potenza renda noto alla cittadinanza le sue reali intenzioni».

Il consigliere capogruppo dell’Unione di centro alla Provincia di Potenza, Vincenzo Giuliano, ha presentato una interrogazione al presidente Altobello circa l’istituzione di un tavolo tecnico per definire e temporizzare con urgenza il completamento della strada Nerico-Muro Lucano-Baragiano. «La strada Nerico-Muro Lucano-Baragiano - ha dichiarato Giuliano - di poco più di 33 chilometri, riveste un’importanza vitale non solo per i residenti dell’area perché agevola i collegamenti con la vicina Campania ma anche perché risulta essere un raccordo strategico per le aree industriali di Baragiano-Balvano e Irpinia, oltre per chi deve raggiungere la Fiat di Melfi . I lavori sono iniziati nel lontano 1984 con una spesa investita di oltre 400 miliardi di vecchie lire ed ancora non sono stati completati».

LA MOSTRA Manifestazione organizzata nella concessionaria Fiat di Pessolano

La storia della 500 in fotografia UNA MOSTRA fotografica, tanto impegno, un anno di attività. E’ la concessionaria Fiat Pessolano a ospitare la mostra organizzata dal “500 Point Club” di Potenza, guidato da Gennaro Guerriero. Una mostra - possibile anche grazie all’impegno di Donato Pessolano - che ha inteso richiamare l'attenzione degli appassionati del settore. Modelli, targhe, eventi, un vero e proprio battesimo “fotografico” che ha visto già la presenza di tanti appassionati. La mostra fotografica è stata l'occasione per fare il consuntivo delle attività svolte nel 2008, un anno ricco di impegni e appuntamenti per i responsabili del club potentino. I tanti possessori dello storico “Cinquino” - dopo i primi due raduni, svolti nel 2006 e nel 2007 sotto l'egida di FBI srl - per poter avere un loro punto di riferimento, per ricevere assistenza in ca-

Uno degli esemplari Fiat 500 che tanto amano gli appassionati

so di restauri, ricerca ricambi e per potersi incontrare, confrontare e scambiare idee e pareri sui vari modelli della 500, hanno di fatto dato vita a questa associazione della quale a distanza di un anno i responsabili possono essere fieri e orgogliosi. Guerriero ha dichiarato: «Dopo la costituzione del 500 Point Club avvenuta nei primi giorni del mese di febbraio 2008, è iniziato il lavoro fatto di tantissima passione e impegno». Dopo l'inaugurazione della sede (ubicata nella concessio-

naria Pessolano, in contrada Tora), si è registrata una bellissima esposizione di Fiat 500, fra cui la mitica 595 Abarth, del pilota lucano Franco Liscio. I responsabili del club sono stati presenti anche al raduno di Melfi, alla festa del Centro Commerciale Brunelleschi, alla fiera di Oppido Lucano, al terzo raduno di Fiat 500 svoltosi a Potenza il 14 settembre 2008. Il raduno è stato preceduto da un incontro svoltosi presso il Teatro Francesco Stabile di Potenza riguar-

dante la storia della Fiat 500 dal 1957 a oggi. Guerriero ha evidenziato: «Il 2008 è stato un anno ricco di soddisfazione, emozione e passione. Dobbiamo dire grazie a tutti i proprietari di Fiat 500, moderne e storiche che hanno aderito alla nostra associazione e alle nostre iniziative. Senza la loro attiva e fattiva partecipazione non sarebbe stato possibile realizzare assolutamente nulla». Il 2009 vedrà il Fiat 500 Point prendere parte al primo raduno di primavera il prossimo 22 marzo, al raduno parteciperanno i proprietari di Moto Guzzi, Lambretta e Vespa. La partenza è stata fissata presso la sede di Pessolano, l'arrivo al Pantano di Pignola. Successivamente la carovana si snoderà per Pignola, concludendo la prima passeggiata di primavera. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it


Venerdì 27 febbraio 2009

22 TITO - Sostenere «con convinzione» e «con atti concreti» il rilancio dell’attività del Consorzio Asi di Potenza, superando l’attuale situazione di precarietà finanziaria. E’ quanto chiedono la segreteria aziendale Uil-Fpl e quella provinciale di Potenza in una nota a firma dei rispettivi segretari Antonio Corbo e Giampaolo Mecca. Le strutture sindacali della Uil-Fpl hanno rivolto un appello al presidente De Filippo e al neo assessore alle Attività produttive, Gennaro

Dopo la richiesta d’aiuto del commissario oggi Strazioso incontrerà Navazio

Uil Fpl: «Sostenere il rilancio dell’Asi» Straziuso - che questa mattina incontrerà il commissario Navazio, dopo che quest’ultimo ha chiesto un aiuto urgente alla Regione Basilicata - a «sostenere lo sforzo messo in campo dal commissario dell’Asi per il futuro del Consorzio, dando garanzie a tutti i lavoratori, dipendenti

e del settore indotto-servizi». «La Uil-Fpl - hanno affermato Corbo e Mecca - da sempre ha assunto un atteggiamento costruttivo ed oggettivo sulla situazione che non da oggi si è venuta a creare all’interno della struttura consortile». Il nodo da sciogliere, per il

sindacato, rimane sul come si possa pensare di mantenere uno status quo che ha reso, agli occhi di tutti, un ente che limita lo sviluppo delle aziende insediate negli agglomerati industriali della provincia. «Bene fa il commissario - scrivono nella nota i due segretari - a mettere

mano in maniera decisa alla riorganizzazione della struttura operativa e su questo tema la Uil-Fpl che ha accettato sin dal primo momento il confronto non ha timore di riscrivere nell’interesse del Consorzio, dei suoi dipendenti, dei suoi utenti, e quindi della comunità regionale

intera, nuove regole interne che non risentano di riconoscimenti e “paracaduti” per nessuno ma che tutelino esclusivamente i livelli occupazionali e professionali che lo stesso commissario ha ampiamente assicurato. Di qui il nuovo “Sos” a fare in fretta specie nella vicenda che riguarda i lavoratori Argaip superando l’assurda situazione determinata con il provvedimento di “congelamento giudiziario” dei fondi che il commissario è riuscito a racimolare».

In vista della prossima chiusura del ponte di Picerno Lapenna interroga Loguercio

Infrastrutture, poche e pericolose Chiede interventi per la sicurezza sulla viabilità alternativa TITO - E’ stato riaperto già da qualche settimana, ma presto sarà necessario un nuovo stop alla circolazione sul viadotto di Tito, meglio conosciuto come ponte di Picerno, per consentire l’ultimazione dei lavori prima della completa riapertura della carreggiata. Il traffico, dunque, in questo periodo che non dovrebbe prolungarsi oltre i dieci giorni, verrà nuovamente deviato sui percorsi alternativi. E’ in vista di questa nuova chiusura dell’importante arteria che consente il collegamento veloce all’A3, Salerno Reggio Calabria, che il consigliere regionale del Pdl, Sergio Lapenna, con un’interrogazione urgente, ha chiesto all’assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, la messa in sicurezza della strada provinciale 94 e la Isca Pantanelle. «Non dimentichiamo - ricorda Lapenna - che ancora una volta, ci troviamo difronte alla generalizzata carenza infrastrutturale della regione e l’emergenza che interessa le suddette arterie provinciali». «Considerato che – aggiunge Lapenna - il ritorno alla piena funzionalità del ponte di Picerno è stato previsto entro un paio di mesi, bisogna attivare tutte le misure urgenti per ridurre al minimo i disagi e, soprattutto, per garantire la massima sicurezza a chi, quotidianamente, utilizza

VI lotto Tito Brienza, Lorenzino: «Il nuovo progetto stravolge il vecchio»

Uno dei percorsi alternativi

i percorsi alternativi che richiedono necessarie opere di messa in sicurezza». La Provincia – ricorda ancora il consigliere regionale - ha chiesto più volte una convocazione urgente di un tavolo tecnico tra i soggetti interessati al fine di individuare, nell’immediato, le risorse finanziarie per le opere di messa in sicurezza delle arterie.

Quindi, si chiede ora di conoscere «quali misure urgenti la Regione intenda applicare per ridurre al minimo i disagi e, soprattutto, per garantire la possibilità di intervenire con le necessarie opere di messa in sicurezza e di ammodernamento delle strade provinciali 94 e Isca Pantanelle». provinciapz@luedi.it

NEL frattempo, rimane ancora aperta la questione del mancato completamento della Tito-Brienza. In merito è intervenuto Mario Lorenzino, componente del direttivo provinciale del partito socialista, ricordando che l’approvazione del progetto del VI lotto dell’arteria, da parte dell’allora amministrazione comunale, risale al 1993. Progetto che prevedeva la realizzazione del tratto di strada che transitando sul lato destro del Castello, superava l’abitato di Brienza e si innestava alla Fondovalle dell’Agri tramite uno svincolo, realizzato ad hoc, in località Fontana del Campo. Il progetto, giunto all’esame del Consiglio di amministrazione dell’Anas - secondo la ricostruzione di Lorenzino - «non venne mai esaminato per i noti fatti giudiziari che coinvolsero i vertici di quella azienda». Da allora «per un buon numero di anni, l’attenzione sull’ultimazione della strada si allentò, privilegiando l’ultimazione di altri lotti, e divenne nuovamente centrale con l’apertura del lotto che supera la Torre di Satriano». Ora dice Lorenzino «il progetto proposto per il VI lotto, finanziato parzialmente da fondi derivanti dalle estrazioni petrolifere, ha stravolto quello già approvato precedentemente, privilegiando una soluzione che bypassa l’abitato di Brienza dal lato sinistro (ipotesi che l’Anas aveva scartato nel 1993). A questo punto sembra del tutto chiaro che l’aver cambiato le carte in tavola abbia provocato un dibattito fra le forze politiche e sociali della città che, unanimemente nel 1993, avevano condiviso l’altra soluzione progettuale che transitava a destra dell’abitato». Nonostante ciò - continua ancora Lorenzino - «mi risulta che da circa 4 anni l’amministrazione in carica ha approvato, a mio avvi-

so, subendo pressioni politiche esterne, quest’ultimo progetto. Ma, nonostante tutto, i lavori non sono ancora stati appaltati e in questo periodo, avvalorando quanto avanti sostenuto, si è potuto constatare lo scarso impegno e le poche iniziative che, dopo l’approvazione del progetto, l’amministrazione stessa ha messo in campo per sostenere adeguatamente l’appalto dei lavori già finanziati». Lorenzino sottolinea come sia stata forte nell’opinione pubblica la sensazione di un disimpegno generale al completamento della variante alla strada statale 95. «Personalmente - continua - sono fermamente contrario a questa ultima soluzione, non solo perché nel 1993 ero amministratore ed ho seguito da vicino l’approvazione dell’altra ipotesi, ma anche perché con questo progetto il territorio di Brienza viene pesantemente gravato da due ulteriori svincoli, uno dei quali è un vero groviglio con l’innesto di viabilità di varie categorie. Viceversa si è inopinatamente abbandonato lo svincolo già realizzato a Nord dell’abitato, causando un ingiustificato spreco di risorse, di utilizzo del territorio e vanificando la precedente programmazione. Infine, non da ultimo, la realizzazione del VI lotto, così come progettato, stravolge quello che è da sempre stato l’itinerario della Tito-Brienza o meglio della ss 95 preposta a collegare il capoluogo alla ss 19 delle Calabrie e ora alla Salerno Reggio Calabria e quindi al sud della Regione (Lagonegrese e Maratea). E conclude con un interrogativo: «sono gli eventi eccezionali a determinare certe scelte progettuali (petrolio in Val d’Agri) o più ampie strategie di miglioramento dei collegamenti viari che tengano in conto le effettive esigenze delle popolazioni lucane?»

Pignola Prevista la simulazione di percorsi didattici

Sei incontri dell’Alsia per spiegare la gestione delle fattorie didattiche PIGNOLA - “Avvio e gestione delle fattorie didattiche” , questo il tema dei sei incontri formativi partiti lunedì 23 febbraio, presso la biblioteca provinciale di Potenza. I corsi di formazione sono organizzati dall’Alsia, azienda agraria sperimentale dimostrativa “Pantano di Pignola”, d’intesa col dipartimento Agricoltura sviluppo rurale ed economia montana della Regione Basilicata. Al corso si sono iscritte 40 aziende agricole e agrituristiche della comunità montana Alto Basento, che seguiranno una prima fase in aula di 26 ore e una successiva di stage in realtà di altre regioni, di 28 ore. Tra gli argomenti del corso: il piano d’impresa per l’avvio di una fattoria didattica, gli aspetti amministrativi e fiscali, le norme igienico-sanitarie, gli aspetti della fruizione didattica dei vari proces-

si di produzione e trasformazione, la gestione dei laboratori didattici e pedagogici. Spazio anche agli strumenti di comunicazione e marketing per pubblicizzare al meglio le attività delle fattorie didattiche. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di frequenza valido per l’iscrizione nell’elenco regionale delle fattorie didattiche. Il corso rientra nel progetto dell’Agenzia su “Formazione a catalogo degli operatori agricoli per i processi ed i sistemi produttivi” per il 2007-2008, finanziato con risorse del Por, il programma operativo regionale 2000-2006. Nel corso della prima giornata, lunedì scorso, “Da azienda agricola a fattoria didattica”, affrontato il tema dell’attività pedagogica. La scuola incontra la fattoria, sviluppo delle competenze di carattere

tecnico riferite agli ambiti di progettazione, animazione e organizzazione metodologico-didattico per fare acquisire le modalità necessarie per definire ed erogare un percorso didattico. Come organizzare e rendere fruibile didatticamente i vari processi di produzione e trasformazione. Simulazione di percorsi didattici mediante esercitazioni in aziende che hanno già dato la loro disponibilità. Nel corso del secondo incontro che si è svolto mercoledi scorso, si è parlato di “Piano d’impresa per l’avvio di una fattoria didattica”. Aspetti amministrativi e fiscali nelle fattorie didattiche: apertura e gestione amministrativa di una fattoria didattica, norme igienicosanitarie. Sicurezza e prevenzione nelle

Un momento dell’incontro

fattorie didattiche: 626, sicurezza macchine, fabbricati e strutture. Argomenti oggetto di attività formativa nelle prossime giornate, “Strumenti e attività di comunicazione per le fattorie didattiche”, venerdi 27 febbraio. Il 2 marzo si parlerà di “Accoglienza” come corretta comunicazione al fine di for-

nire gli strumenti per una cultura alimentare. Mercoledì 4 marzo, “Le principali tappe di attuazione del progetto inerente le fattorie didattiche in Irpinia”. Ultima giornata il 6 marzo, ancora “Accoglienza” nel senso di adeguatezza delle strutture. Simona Brancati


Venerdì 27 febbraio 2009

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Referendum della Flc Cgil: alta adesione nella Provincia: vince il “no” al nuovo modello

La Scuola boccia l’accordo sui contratti IL risultato del referendum sul contratto di biennio economico per il personale della scuola è di «grande significato politico»: è quanto sottolinea il segretario regionale della Flc Cgil, Domenico Pantaleo. In particolare è «straordinario» il dato della provincia di Potenza: «A risultati ancora parziali, riferiti a 99 scuole su 125, registriamo una larga partecipazione al voto, che ha coinvolto ben 4.657 lavoratori, pari al 59 per cento degli aventi diritto, che hanno espresso nella quasi totalità il loro dissenso (i no sono il 95

per cento, in linea con il dato nazionale)». «Il coinvolgimento dei lavoratori all’iniziativa della Flc - dice ancora il comunicato del sindacato è senza precedenti nella storia della scuola lucana». La partecipazione al voto avrebbe raggiunto vette elevatissime, soprattutto se raffrontata con i dati delle due precedenti consultazione referendarie: quella sul welfare e quella sul Ccnl del 29/11/2007, promosse insieme a Cisl e Uil. Nel referendum sul welfare i partecipanti al voto sono stati 2.161, mentre sul Ccnl 2006-09 si

sono espressi 2.353 lavoratori. «Questo significa che hanno votato in questo referendum, indetto dalla sola Cgil, a dato ancora parziale (mancano 27 scuole all’appello), il doppio dei lavoratori delle due precedenti consultazioni, promosse unitariamente da Cgil, Cisl e Uil». La vasta partecipazione dei lavoratori ha toccato tutte le scuole della provincia, nei diversi distretti scolastici, con picchi all’istituto comprenso di Lauria, dove hanno votato 52 lavoratori su 54 aventi diritto (96,30%), all’istituto comprenso di Paterno, con 58 vo-

tanti su 61 (95,08%), all’istituto comprensivo di Bella, con 79 votanti su 86 (91,86%), al liceo scientifico di Potenza, con 93 votanti su 109 (85,32%), al circolo didattico di Senise, con 92 votanti su 116 (79,31%), alla scuola media “Granata” di Rionero con 56 votanti su 71 (78,87%). Solo per citare i dati più significativi nelle diverse aree territoriali. «Un risultato - dice il segretario regionale - che dovrebbe far riflettere quelle organizzazioni sindacali che improvvidamente hanno sottoscritto un contratto “al ribasso”, accettan-

do supinamente una proposta del Governo del tutto insufficiente rispetto alle condizioni materiali delle persone ed al potere d'acquisto dei salari, rinunciando a svolgere quel ruolo rivendicativo che dovrebbe essere proprio del sindacato, indebolendo il contratto nazionale e il diritto alla contrattazione. Invece

di prodursi nel goffo tentativo di screditare la consultazione indetta dalla Cgil, avventurandosi persino nell’interpretazione delle sue norme statutarie, Cisl Uil Snals e Gilda farebbero bene ad ascoltare l’opinione dei lavoratori ed il segnale, forte e chiaro, che essi hanno voluto esprimere con il voto».

Vietri Alberi caduti a Buccino, circolazione in tilt. Nuovo calvario per i pendolari della Potenza Salerno

Fiamme alla stazione, treno fermo I passeggeri sono stati accompagnati con 3 pullman I passeggeri del treno nella stazione di Vietri vengono dirottati sul servizio sostitutivo

VIETRI DI POTENZA - Ennesima disavventura per i pendolari delle Ferrovie dello Stato. Ancora una volta alla stazione ferroviaria Vietri - Romagnano - Salvitelle, ai confini tra Campania e Basilicata. Ieri pomeriggio il treno regionale 12434 della linea Potenza-Salerno, in direzione Salerno, ha dovuto urgentemente fermare la sua corsa alla stazione ferroviaria di Vietri, a causa della caduta di alcuni alberi sulla linea ferroviaria nella stazione di Buccino, con un conseguente piccolo incendio dei tronchi, nei pressi della linea della stazione campana. Ed è così andata in tilt la linea ferroviaria, dopo che il capo treno è stato avvisato dalla centrale del pericolo. La locomotiva si è fermata nei pressi della stazione vietrese, ai confini con la Campania, e i passeggeri (più di un centinaio secondo alcuni presenti alla stazione) sono stati

accompagnati a destinazione con tre pullman che hanno sostituito di fatto il treno. Il treno ha potuto riprendere la sua corsa poco prima delle 18, dopo il ripristino della linea bloccata. Ma purtroppo non è la prima volta che in questa stazione succedono cose del genere. Già qualche settimana fa, a causa del maltempo, un treno era rimasto bloccato, prima dell’ingresso della galleria sottostante ad una montagna rocciosa, a causa di una frana e della caduta di massi sulla linea ferroviaria. E già li ci furono problemi, anche se la linea fu ripristinata in poche ore. Mentre un anno fa fu l’allarme della caduta di un elicottero (poi rivelatasi falsa) a bloccare un treno Eurostar. Una stazione ormai conosciuta più per gli allarmi e per il blocco dei treni, e non per la sua affluenza o per le fermate. Claudio Buono

Centro sociale, parte una nuova stagione di attività per allargare la partecipazione

Malvaccaro, spazio ai giovani IL CENTRO sociale Rina Vaccaro di Malvaccaro punta a nuove istanze di aggregazione, cultura e svago. E’ questo il senso delle iniziative promosse dal presidente Nicola Marcantonio, che ha messo in piedi numerose attività legate alla costituzione di un vero e proprio laboratorio per i giovani. Sostanzialmente negli intenti di Marcantonio è ferma la volontà di essere presenti e compartecipi della costituzione e inaugurazione del centro sociale di Malvaccaro che rappresenti un punto di aggregazione per i giovani se da un lato può sembrare cosa non facile, dall’altro è sicuramente una grande responsabilità, soprattutto per non deludere le aspettative delle nuove generazioni che diventeranno, al tempo stesso gli attori e i principali fruitori della struttura. Già nel corso dell’istituzione del Comitato di Gestione, venne condivisa con l’assessore Casella la proposta di costituire in città un centro con tali funzioni. In questo senso Marcantonio ha inteso sottolineare «come venga ritenuta fondamentale da parte nostra costituire in città un centro di questo tipo, ritenendolo fondamentale per creare spazi concreti in cui gli adolescenti e i giovani possono

ritrovarsi e sperimentare, mediante la mediazione della relazione educativa, un percorso di autostima, valorizzazione delle loro risorse e di autovalutazione che possa permettere loro ad un sano percorso di vita». Il Centro Sociale ormai è diventato un punto di riferimento per i giovani che intendono vivere in altro modo per stimolare, anche attraverso l'utilizzo delle strutture e attrezzature di cui si è dotato, vedi la sala prove, la sala registrazione, internet e multifunzionale, una rinascita degli interessi che il ragazzo deve possedere e che, in una realtà come quella potentina non è facile mettere a frutto. Marcantonio evidenzia altri aspetti: «L’obiettivo, pertanto, per noi responsabili del Comitato di Gestione del centro sociale è quello di costituire, attraverso il centro di aggregazione giovanile, le basi concettuali, le finalità e i progetti fondanti delle politiche giovanili per i prossimi anni, cercando di definire in maniera condivisa, le linee di sviluppo e le azioni di crescita strategiche della società locale». Proprio per questo motivo il centro sociale potrebbe rappresentare per i giovani un punto d'osservazione strategico, un luogo di pensiero

informato e competente, un nodo decisivo nella rete dei servizi creando occasioni in cui le azioni offerte e le richieste sono ascoltare, riconoscere, rispondere, star con e fare con in un clima che punta a restituire valori importanti,m quali il tempo che la fretta e la saturazione odierna di oggi rubano ai soggetti in crescita, per vivere ciò che accade pienamente e intensamente, lo spazio di libera espressione, estromesso dalla saturazione dei contesti, la profondità degli avvenimenti e degli incontri con adulti e coetanei, la possibilità di fare esperienza che comportano impegno e reciproca fiducia, come antidoto all'estemporaneità del consumo e l'opportunità di riportare l’attenzione alle storie di vita dei ragazzi attraverso il racconto di sè la rielaborazione dei vissuti che aiuta ad orientarsi e scegliere. Marcantonio chiude con una frase sibillina la sua analisi: “Il centro di aggregazione giovanile può quindi diventare nella sua posizione di frontiere l'osservatorio più tempestivo di cui dispone un'amministrazione locale per comprendere la condizione giovanile nel suo territorio». Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

APPUNTAMENTI CON LA POLITICA Sarà presente anche l’europarlamentare Luca Romagnoli

Congresso della Fiamma Tricolore PRENDERÀ il via sabato prossimo il sesto congresso provinciale di Potenza e di Matera della Fiamma Tricolore. I dirigenti nazionali, regionali e territoriali del partito tanto caro al segretario nazionale Luca Romagnoli, si daranno appuntamento per ridisegnare i quadri dirigenziali e illustrare le iniziative che accompagneranno la Fiamma Tricolore nei prossimi due anni, con l’imminente scadenza elettorale delle amministrative: comunali, provinciali di Potenza e Matera, e le elezioni Europee. Il congresso provinciale avrà diversi momenti: quello con il saluto delle autorità e quello degli interventi politici sia dei dirigenti del Movimento Sociale Fiamma Tricolore e sia

di altri movimenti politici. A coordinare i lavori ci penserà il vicesegretario nazionale della Fiamma Tricolore, il parlamentare Roberto Bevilacqua, che introdurrà i saluti del sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, e del sindaco di Matera, il senatore Emilio Nicola Buccico. Dopo i saluti di rito il segretario regionale lucano e dirigente nazionale or-

ganizzazione e comunicazione, Vincenzo Mancusi, presenterà la relazione sulle attività e sulle iniziative del partito. A seguire si aprirà il dibattito politico con esponenti di altri partiti e successivamente prenderà la parola in qualità di segretario amministrativo nazionale. Il presidente del comitato centrale Rocco Leonardo Tauro farà un’analisi politica e storica degli avvenimenti che hanno contraddistinto il Msi Fiamma Tricolore in Lucania. Prima di passare alla elezione dei segretari provinciali di Potenza e Matera, chiuderà i lavori il segretario nazionale della Fiamma Tricolore, l’europarlamentare Luca Romagnoli. Carmine Pepe

Torna a riunirsi il coordinamento cittadino con Rosa bianca e Liberaldemocratici

I Popolari Uniti di Potenza verso le amministrative 2009 TORNA a riunirsi oggi il coordinamento cittadino dei Popolari uniti di Potenza unitamente ai coordinamenti dei Liberaldemocratici e della Rosa bianca-Basilicata Popolare, per la definizione del programma comune verso le elezioni amministrative del 2009. «La comune definizione di una intesa programmatica e la condivisione dell’alleanza con il Centrosinistra - precisano i coordinatori del partito in una nota - rappresenta una scelta strategica ma non una collocazione tacita fatta di imposizioni organizzative e politiche. E tutto questo per sconfiggere le ipotesi politiche fintocentristiche, il ritorno al passato, la esaltazione del personalismo oggi vera

malattia della politica locale. Si prosegue su questo cammino perché convinti di poter determinare scelte forti ed innovative per la città di Potenza, realistiche e produttivamente in grado di correggere gli errori compiuti in questi anni e riconoscere quello che di buono è stato fatto, sempre tenendo però in considerazione il cittadino prima di tutto. L’incontro consentirà per questo di formulare una serie di punti programmatici ben definiti e su questo costituire alleanze per il bene della città, partendo dai quartieri ed investendo risorse forti per continuare il progetto di riqualificazione del centro storico. Il tutto a dimensione umana ed a favore dei giovani della città».


Venerdì 27 febbraio 2009

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Venosa Il sito di contrada Notarchirico al centro della polemica tra maggioranza e opposizione

Discarica: botta e risposta tra le forze politiche VENOSA - La questione era nell’area. Soppia la grana relativa alla discarica di Notarchirico. Un botta e risposta che ha il sapore di un inizio di “ostilità” che, com’è ovvio pensare, verrà portata fino alle elezioni di giugno. L’opposizione, in una nota, ha chiesto ufficialmente alla maggioranza di convocare un consiglio urgente: «di convocare con urgenza la massima assise cittadina «per discutere e dibattere, in pubblica seduta, la Utilizzazione della discarica controllata Rsu». I consiglieri Bruno Tamburriello, Dichirico Antonio, Mongiovì Saverio, Di Leo Giuseppe e Pippa Antonio chiedono «Quali e quanti sono i mezzi che quo-

tidianamente vengono a scaricare i rifiuti in quel sito». E poi «da dove provengono tali mezzi e a quale località, comune o regione si appartengono quei rifiuti». Altre questione sono quelle relative a «chi effettua la verifica dei rifiuti trasportati che vengono scaricati in discarica» e, infine «quali sono i metodi di verifica per controllare il contenuto dei mezzi di trasporto, al fine di prevenire che in discarica sia portato materiale inquinante o radioattivo e quali riscontri, in merito alle verifiche, è in grado di fornire l'Amministrazione». La richiesta, dicono i consiglieri firmatari: «è ampiamente giustificata dall'allarme sociale, per i diretti riflessi sa-

nitari, che si è determinato tra i cittadini di Venosa». Non si è fatta attendere la risposta dell’amministrazione che in una nota apparsa sul sito ufficiale chiarisce la sua posizione. La discarica: «è diventata una piattaforma di trattamento integrato dei Rifiuti solidi urbani a servizio di un comprensorio della Provincia di Potenza. - si spiega nella nota - Semplificando il più possibile, il trattamento a cui vengono sottoposti i rifiuti è il seguente: I rifiuti che arrivano all'impianto vengono controllati, pesati e sottoposti alla fase di preselezione che separa i rifiuti in frazione umida e frazione secca. La frazione secca viene trasportata all'impian-

to di termovalorizzazione Fenice di San Nicola di Melfi, e la frazione umida viene sottoposta a biostabilizzazione in apposite biocelle con l'obbiettivo di ridurne il peso, l'umidità, i microbi e gli odori, ottenendo così una frazione essiccata che finisce in discarica. L'intero processo prevede che da una tonnellata di rifiuto solido urbano in ingresso circa la metà (la parte secca) viene trasportata a Fenice, mentre l'altra metà (la parte umida), dopo essere stata biostabilizzata e ridotta in peso, viene smaltita in discarica. In tal modo si riduce la quantità di rifiuti che materialmente si smaltisce in discarica, l'emissione di gas serra, il percolato e gli odori,

La discarica di Notarchirico (dal sito akbasilicata.it)

e quindi l'impatto ambientale. I rifiuti che arrivano a Venosa sono solo Rifiuti solidi urbani non pericoli prodotti nella Regioni Basilicata e vengono conferiti dai Comuni del circondario (compreso Melfi e Lavello) e dai Comuni

del bacino centro della Provincia di Potenza previa compattazione che avviene nella piattaforma di trasferenza di Pallareta e trasporto mediante cassoni scarrabili o bilici per ridurre il numero dei mezzi in transito.

Genzano In consiglio comunale le ragioni delle forze politiche. Permangono alcune differenze

Dimensionamento: “no” bipartisan Maggioranza e opposizione unite contro il documento GENZANO DI LUCANIA - Ieri, come avevamo preannunciato, anche a Genzano si è tenuto un Consiglio Comunale per discutere del Piano di dimensionamento degli istituti scolastici (atto n. 259 del 17.02.2009). In particolare, si è affrontata la questione dello sdoppiamento dei plesso di Genzano e Banzi e dell'accorpamento di quest'ultimo al Comprensivo di Acerenza. In merito alla disposizione regionale, trovano pieno accordo le relazioni stilate (e fatteci pervenire) rispettivamente dal gruppo di maggioranza e da quello di opposizione. Diverse, invece, risultano essere le riflessioni sul tema e le ipotesi esplicative del controverso “atto” palesemente “subito”. Parere dell'Amministrazione «Riteniamo che su un tema di così ampia portata, con notevoli ripercussioni sociali ed economiche - si è espresso il Sindaco - sarebbe stato opportuno che l'Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione si confrontasse con i soggetti interessati (Province e Comuni) prima di elaborare un piano di riordino che, in special modo nei piccoli comuni, impatta lasciando presagire disagi che in particolare si faranno sentire per quanto riguasta i servizi e gli adeguamenti strutturali. Pur non essendo Genzano interessato direttamente al provvedimento - ha continuato Cancellara - ne subi-

rebbe tuttavia le conseguenze negative, sia per l'attività e la programmazione didattica che per quanto riguarda l'impiego del personale docente ed Ata. L'accorpamento delle nostre scuole con quelle bantine - ha concluso, in sintesi, il sindaco - rientra perfettamente in quei criteri di omogeneità e organicità che avrebbero dovuto fungere da direttive nella pianificazione, e pertanto chiediamo al Presidente della Giunta Regionale che sia revocata la deliberazione n. 259/2009 e ripristinato il naturale connubio scolastico Genzano-Banzi». La motivazione della richiesta è fin troppo chiara e persuasiva: «L'art. 138, comma 1, del D.lgs 31/03/'98 n. 112 e l'art 3 del D.P.R. 18/06/'98 n. 233 - si è fatto notare - rispettivamente delegano alle Regioni le funzioni amministrative relative ala suddivisione esclusivamente sulla base delle proposte e delle esigenze degli enti locali interessati, e stabiliscono che le ipotesi di dimensionamento scolastico debbano essere definite in sede di “Conferenza Provinciale”». Cosicché, appare in tutta chiarezza come il 17 febbraio (guarda caso, anniversario della morte sul rogo di Giordano Bruno), ancora una volta, anche se in maniera più velata, “diritti sacrosanti” siano stati buttati sul fuoco! Parere dell'opposizione (Sini-

stra per Genzano) «Il Piano regionale in discussione - si legge nel comunicato di Rocco Di Bono, letto in sede consiliare - è, suo malgrado, la conseguenza delle politiche del centrodestra in materia di istruzione e ricerca, che si ispirano alla esigenza primaria di contenimento della spesa; politiche incarnate dal famigerato Decreto Gelmini e verso le quali, appena qualche giorno fa, il Presidente Napoletano ha voluto esprimere un giudizio fortemente preoccupato». «In un nostro documento pubblicato nello scorso mese di ottobre - continua -, abbiamo scritto che “meno risorse” (umane e finanziarie) per l'istruzione equivale a “meno diritti”, soprattutto per le scuole dei piccoli comuni (con meno di 5.000 abitanti), che in Basilicata costituiscono la maggioranza dei centri abitati. Purtroppo, i rischi di cui parlavamo in quel documento hanno trovato conferma nel Piano regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche, che penalizza, fra le 17 scuole “ridimensionate”, anche l'Istituto Scolastico Comprensivo di Genzano e Banzi, il quale viene praticamente smembrato con l'accorpamento di Banzi ad Acerenza». Quindi le accuse si fanno esplicite. «Vale la pena sottolineare - concludono infatti i consiglieri di mi-

noranza - che, con le scelte operate dal Piano, viene alterato l'andamento didattico, e in particolare le tante attività programmate e realizzate in questa Scuola (tra cui quelle di recupero e di sostegno, laboratoriali, specifiche per alunni stranieri o con gravi handicap, di collaborazione con l'Istituto Agrario, etc.). Cosicché riteniamo che la scelta operata costituisca l'ennesimo atto di spoliazione nei confronti del territorio e della comunità di Genzano (e Banzi). Un atto che delinea un chiaro disegno di depotenziamento del nostro territorio per accentrare competenze e poteri intorno al bacino elettorale di Acerenza. Diciamolo chiaramente: non una lotta fra “campanili”, a monte della questione, bensì la “carriera” e il “destino politico” di qualche illustre esponente del PD acheruntino, che intende trasformare Acerenza nel centro politico, istituzionale e direzionale dell'Alto Bradano. Valgano, quali esempi dimostrativi, l'imminente trasferimento dell'Ufficio del Giudice di Pace da Genzano ad Acerenza, o il trasferimento, come è stato recentemente deliberato anche dal nostro Comune, della gestione di servizi da parte dei Comuni dell'Alto Bradano ad una società costituita in sede di Comunità Montana». Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it

Parla il consigliere provinciale Gammone in vista dell’incontro di oggi a Potenza

«Provincializzare la Barile-Ginestra» GINESTRA/BARILE - Sulla questione della strada Ginestra-Barile, battezzata “strada di nessuno”, in quanto è senza un proprietario e, quindi, senza manutenzione ed in balìa di chi vi transita, che verrà discussa, oggi 27 febbraio, dalla commissione provinciale alla Viabilità, interviene il Consigliere provinciale, Tommaso Gammone di Venosa, componente di questa commissione che stabilirà il futuro di questa importante arteria dell'area nord della Basilicata che collega con facilità Venosa e la superstrada a scorrimento veloce, la PotenzaMelfi: «è una strada che percorro quasi tutti i giorni. Strutturalmente è stata fat-

ta bene, però mancano i requisiti minimi di manutenzione e, quindi, di sicurezza. Ci sono strade provinciali, come la 49 e la “Boreano”, che da Lavello porta a Montemilone, per niente trafficate e che la Provincia potrebbe de provincializzare, mentre la Ginestra-Barile ha un flusso veicolare superiore a tante strade provinciali e statali e stiamo ancora a discutere a chi affidare la competenza di questa strada! Più volte ho sollecitato sia il presidente della Giunta provinciale, Altobello, che sembra che non abbia intenzione di provincializzare la strada, che l'assessore alla Viabilità, Pasquale Robortella perché si mantenesse

fede agli impegni presi con le Comunità interessate nel passato, affinchè la strada fosse provincializzata. Solo in questo modo si dà un minimo di garanzia a chi la percorre quotidianamente questa strada. Ho presentato, insieme ai colleghi Acucella e Zambella, una interrogazione al nostro Ente al fine di chiarire, una volta per sempre, la paternità di questa strada definita “di nessuno”. Personalmente mi batterò perché della GinestraBarile, che ha i requisiti di una strada provinciale, si possa trovare una soluzione e se ciò non accadrà chiederò al Prefetto e all'autorità di Pubblica Sicurezza che questa strada venga chiusa, pri-

ma che qualcuno lasci la propria vita. Mi rendo conto che ciò costituirebbe un grave disagio agli utenti di questa strada, che sono tanti, ma purtroppo la vita è più importante di qualsiasi altra cosa al mondo o schieramento politico». Purtroppo su questa strada è già accaduto un incidente mortale, nel lontano 1974 proprio nelle curve pericolose e ghiacciate, teatro dei numerosi incidenti dei giorni scorsi, perse la vita all'età di 30 anni, un parrucchiere di Ginestra. E da allora nessuno fa niente per far sentire la propria voce ed il proprio scandalo per questa strada. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it

Gammone

Nota del sindacato

La Uil scuola: «Più unità e autonomia» SI DICE preoccupata la Uil scuola in merito alle questioni relative alla scuola. Il sindacato in una nota parla « di disorientamento e di inquietitudine che la comunità scolastica lucana avverte a causa dell'andamento ondivago delle politiche ministeriali e dei tagli scriteriati e delle restrizioni forsennate imposte da Tremonti, ma anche dalle tentazioni unilateraliste della Cgil e dal comportamento irresponsabile della Regione che, unica in Italia, non ha ancora approvato il piano di dimensionamento delle strutture scolastiche dando luogo alle più capricciose manomissioni della proposta approvata dai Consigli provinciali». «La Basilicata - secondo il sindaco - è esposta ad una pesantissima penalizzazione in termini di radicamento della rete scolastica nelle aree più svantaggiate e vedrà allargarsi in maniera sensibile tra gli operatori scolastici l'area del precariato e della disoccupazione». Secondo la segretaria provinciale della Uil Scuola, «sono l'unità e l'autonomia le armi più efficaci che la scuola lucana ha» e «l'unità e l'autonomia della scuola vanno riaffermate con forza respingendo patronati o collateralismi, difendendo innanzitutto la dignità professionale degli operatori della scuola e intensificando il rapporto scuola-famiglia-comunità».


Venerdì 27 febbraio 2009

25 Melfi Il sindaco rassicura le 72 famiglie

Melfi Alla scuola “Francesco Nitti”

Il gas a breve arriverà a contrada Bicocca

Fisioterapista in aula per spiegare l’esatta postura

MELFI - «E’ormai solo una questione di giorni. Siamo veramente a buon punto e prevedo una rapida soluzione al problema. Ci siamo. Non voglio quantificare, ma è veramente questione di poco. La settimana prossima inizieranno già i lavori di scavo». Queste le parole del sindaco di Melfi Ernesto Navazio, relativamente alla annosa situazione di 72 famiglie di contrada Bicocca, ancora senza gas, costrette ad andare avanti con i bomboloni, pericolosi e decisamente più costosi. Verranno installati 62 metri di tubatura cosiddetta a rotoli da parte dell’Astor, la ditta che ha costruito gli alloggi, che consentiranno un rapido allacciamento alla conduttura centrale. La scelta di applicare la tubatura a rotoli consente di evitare la lungaggine della saldatura radiografica che si sarebbe dovuta effettuare a Torino. Ora invece non c'è né sarà più bisogno. L'intervento previsto consentirà un allacciamento veloce e soprattutto in grado di mantenere la media pressione, così come aveva richiesto l'Italgas, che gestisce la rete del metano a Melfi. Dunque sembrano finalmente superate le sterili ed estenuanti polemiche e rimbalzi di responsabilità che avevano portato ad un

Il sindaco Navazio

fermo ingiustificabile della situazione. Accuse a vario titolo, tra Comune, Astor e Italgas, tutto a svantaggio degli inermi cittadini, costretti a superare un altro duro inverno, senza gas ed in condizione di evidente difficoltà. Se da un lato arrivano rassicurazioni in merito ad una soluzione che davvero sembra vicina, d'altro canto, resta sul tavolo ancora un nodo da sciogliere. Chi pagherà il costo delle opere che l'Astor si appresta ad effettuare?. Una questione di non poco conto, tenendo presente che risulta che i

Atella I ragazzi dell’Istituto comprensivo

Cinquanta studenti a lezione da Altobello per capire la Provincia

Gli studenti assistono alla lezione in Provincia

ATELLA - Una giornata particolare per gli studenti dell’istituto comprensivo di Atella che ieri hanno visitato la Provincia. E così ieri storia e funzioni dell’amministrazione provinciale sono state raccontate agli allievi dell’Istituto comprensivo di Atella. Circa 50 studenti della quinta A e della quinta B , accompagnati dagli insegnanti, hanno visitato il palazzo provinciale di piazza Mario Pagano, per conoscere più da vicino una importante istituzione del territorio. Ad accoglierli, nell’aula commissioni, il presidente della Provincia, Sabino Altobello, e il capo di Gabinetto dell’ente, Francesco Colucci. Dopo aver fatto un cenno alle funzioni svolte dall'amministrazione, che spaziano dalla viabilità all'edilizia scolastica, dai trasporti alla formazione e alla tutela dell'ambiente, Altobello ha dato il benvenuto ai piccoli visitatori, esortandoli ad una sempre maggiore propen-

sione verso la tutela del bene pubblico. La storia della Provincia e del suo palazzo (la cui costruzione iniziò nel 1806, dopo la proclamazione di Potenza capoluogo, e terminò nel 1811), è stata invece illustrata da Colucci che si è anche soffermato su composizione e competenze dell'ente. Tutte informazioni, queste ultime, racchiuse in un opuscolo distribuito durante l'incontro e realizzato dagli Uffici di Gabinetto e della Comunicazione per promuovere tra gli studenti la conoscenza della storia, del palazzo e delle funzioni della Provincia, anche alla luce delle modifiche introdotte dalla riforma costituzionale. «Con quest’incontro hanno sottolineato Altobello e Colucci - l'amministrazione, consapevole dell'importanza della partecipazione da parte dei giovani alla vita politico - amministrativa, prosegue nel proficuo percorso di interazione con le scuole del territorio».

proprietari degli alloggi, hanno già versato una quota di mille euro cadauno alla stessa ditta, a titolo di spese condominiali. Il timore dei cittadini è che questa somma possa essere arbitrariamente utilizzata dalla stessa Astor, per effettuare i lavori e coprirne i costi. Sarebbe proprio il caso di sottolineare come al danno del disagio arrecato, si aggiungerebbe la beffa del pagamento. Pagare per aver subito un disservizio, rappresenterebbe davvero il colmo dei colmi. Non dimentichiamo che c'è sempre una proposta, giunta dal consigliere socialista Francesco Pietrantuono, inoltrata al Sindaco, per istituire un fondo con il quale sostenere le famiglie di contrada Bicocca che hanno subito questa incresciosa situazione. In merito finora nessuna risposta da parte dell'amministrazione. Quantificando i tempi, se davvero i lavori inizieranno la settimana prossima, in cinque giorni, tempo permettendo, dovrebbero concludersi. A quel punto non resterebbe che superare l'iter burocratico relativo all'allacciamento contrattuale. Nella speranza che non rappresenti un altro ostacolo duro da superare. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

MELFI - La nuova azienda sanitaria provinciale di Potenza in collaborazione con le scuole elementari e medie di 19 comuni del Vulture ha avviato un progetto che contempla la presenza di fisioterapisti nelle classi. Gli specialisti spiegano ai giovani studenti come mantenere una corretta postura della colonna vertebrale tra i banchi di scuola, a casa, nella vita di tutti i giorni. Le classi quinte della scuola elementare, Francesco Saverio Nitti di Melfi ieri hanno ospitato un fisioterapista dell’ospedale San Giovanni di Dio. «L’educazione posturale - spiega il dirigente scolastico, Filomena Guidi - si inserisce in un più ampio progetto di educazione alla salute intesa nell’accezione più ampia di benessere psico-fisico del bambino. Abbiamo, per esempio, un nucleo di prevenzione del bullismo e ci avvaliamo di esperti esterni individuati tra liberi professionisti della nostra area». Nella storica scuola elementare cittadina, ieri i piccoli studenti hanno appreso come riempire correttamente uno zaino, l’importanza di praticare attività sportiva, la necessità di sedere in perfetto equilibrio su una sedia dietro i banchi di scuola ma anche a casa nel vedere la televisione o rimanendo davanti al computer. «Ringrazio i dirigenti scolastici che ci consentono di fare questo tipo di prevenzione con i ragazzi - commenta il fisioterapista Rino Valvano - ma anche i di-

rigenti della mia azienda sanitaria sempre sensibili nel capire l’importanza di simili progetti. Con gli alunni della Nitti abbiamo visionato delle video cassette ed osservato diapositive che ci hanno aiutato a comprendere quanti danni si possono procurare alla colonna vertebrale senza una giusta postura durante il giorno». La sinergia con l’azienda sanitaria è fondamentale. «Da diversi anni il fisioterapista dell’Asp di Potenza, Valvano collabora con noi – conclude il dirigente scolastico, Guidi – per un lavoro che ci aiuta a prevenire malformazioni alla colonna vertebrale. Tante malformazioni che spesso si possono evitare grazie a piccoli accorgimenti quotidiani. Questo è l’esempio di una progettazione integrata con altre istituzioni presenti nel territorio che può sortire utili effetti in quanto parte della condivisione di obiettivi comuni. La strada giusta che credo bisogna percorrere per garantire il successo dei risultati». Il sinistro filo di ferro completamente deformato a simulare una colonna vertebrale danneggiata ha sicuramente fatto presa sugli alunni. D’ora in avanti, a casa o tra i banchi di scuola, ognuno cercherà di stare seduto sulla sedia in posizione più corretta. Sarebbe il segnale che si è raggiunto l’obiettivo prefissato con l’attivazione di questo progetto. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it

Ripacandida L’ex parroco definito “L’angelo custode dei poveri”

Don Ferdinando Castriotti conquista il cuore dell’Honduras RIPACANDIDA - Con grande giubilo è stata accolta la notizia che don Ferdinando Castriotti, originario di Venosa, ex parroco di Ripacandida, sta realizzando grandi opere in Honduras, dove svolge la sua missione. Nei giorni scorsi, il quotidiano nazionale dell'Honduras, “El Heraldo” ha pubblicato un lungo articolo, dal titolo: “L’angelo custode dei poveri in Honduras”, sull'opera che svolge questo parroco. “Una casa di cura, un ambulatorio medico e un centro di riabilitazione per alcolisti sono parte delle sue opere”. Così inizia la pagina del giornale centromericano. “In due anni padre Ferdinando Castriotti - continua il giornale - ha dedicato in anima e corpo per costruire “mattone su mattone” il vangelo di solidarietà e di oggi è senza dubbio il più

Don Ferdinando Castriotti

grande progetto di ricostruzione morale e spirituale nel dipartimento. Ha investito oltre 36 milioni di lempiras (1,5 milioni di euro), che ha finanziato con donazioni da amici in Europa e altrove. Tuttavia, la religione che predica è che è sbagliato pensare di valutare il suo lavoro in milioni

e dice che il bene più prezioso è la salvezza delle anime e l’opportunità per una vita dignitosa per i più poveri. Una casa per la vecchia signora, un ambulatorio medico per i più vulnerabili, un centro di riabilitazione per alcolisti, tutti questi progetti sono già in funzione o pronti da realizzare. Il sacerdote, assistito dal gruppo pastorale del Paradiso, sta dando vita a un asilo, una scuola primaria e secondaria. Non trascura neanche spazi sportivi per i bambini e i giovani. Le sue strutture hanno nomi di Santi o di uomini della chiesa come il centro della casa salute o di carità Madre Teresa. Questo è solo un locale ambulatorio medico, dove arrivano ogni giorno decine di pazienti e 15 medici dalla città. Da ricordare anche la casa di accoglienza Dante Casorelli, che dà cibo, medicine, ripa-

DETTO E FATTO

MELFI - Dopo la nostra segnalazione, ci ha fatto piacere constatare come l’amministrazione comunale sia prontamente intervenuta per rimuovere il “Basilisco alato”. Da ieri alle 13, l’imponente struttura in ferro battuto non sosta più davanti alla porta venosina, storico monumento della città. Momentaneamente l'opera è stata depositata presso l'azienda dell'autore della statua. L'amministrazione comunale sta studiando una collocazione idonea per il basilisco alato. Si accettano suggerimenti... Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

ro, alloggio e soprattutto amore e di solidarietà. Il centro per la riabilitazione spirituale, mentale e fisica dei pazienti, si chiama Juan Pablo Segundo”. Prima di trasferirsi in missione, don Ferdinando era parroco di Ripacandida. Di lui, il presidente della pro-loco Gerardo Cripezzi, dice: «don Ferdinando ha ricevuto il giusto riconoscimento dal popolo di Ripacandida, ha collaborato molto con le associazione e in particolare ha condiviso il progetto della Pro Loco nel promuovere e valorizzare il patrimonio artistico di Ripacandida, come quello degli Affreschi cinquecenteschi del santuario di San Donato. Il 20 Agosto 2005 a Ripacandida, alla presenza di don Ferdinando, con la firma sulla pergamena, è stato sancito il gemellaggio tra il Santuario di San Donato e la Basilica di Assisi, alla presenza della Pro Loco di Ripacandida e di quella di Assisi. Grande emozione e gioia della comunità ripacandidese quando è stata consegnata prima a don Ferdinando e poi alla Madre superiora suor Lucia la reliquia del corpo di San Francesco da parte di Padre Vincenzo Coli, custode del Sacro Convento di Assisi, e successivamente a don Ferdinando è stata donata una statuetta di San Francesco, che ha portato in missione. Prima di lasciare Ripacandida, è stato in America a festeggiare San Donato, con i numerosi emigranti di Blue Island. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it


Venerdì 27 febbraio 2009

26 Viggiano Le maestranze erano pronte allo stato di agitazione. In serata poi è rientrato tutto

Vibac: momenti di tensione Polemiche dopo che l’azienda decide di smembrare un reparto VIGGIANO - Momenti di alta tensione alla Vibac tra lavoratori e azienda. Tensione insorta per l'ordine di smantellare da parte dell'azienda di un macchinario della linea del reparto di metalizzazione. Se non si chiude si cerca di portarla via a pezzi. Così, dopo l'ultima vicenda che ha interessato la procedura di mobilità dei lavoratori proprio del reparto di metallizzazione, la paura è tornata tra gli operai sul trasferimento di macchinari in altri stabilimenti fuori Regione. Il campanello d'allarme è scattato ieri mattina all'interno dell'azienda. Azienda che opera nell'area industriale di Viaggiano, in produzione di materiale plastico, nello specifico produce film polipropilenico per imballi alimentari e vari. Nessuna comunicazione alle Rsu, una notizia appresa informalmente. «Volevano smontare il macchinario e portarlo via, per questione di manutenzione». Avrebbe riferito l'azienda. Ma ai lavoratori non è passata sotto mano la cosa ed hanno bloccato immediatamente la procedura di

Vibac

smantellamento, entrando in stato di agitazione. “Il macchinario non si sposta, perché è stato acquistato in Basilicata ed è dello stabilimento” avrebbero riferito alla ditta esterna che doveva prelevarlo. Quindi fermata la procedura, i lavoratori hanno bloccato la produzione, chiedendo con urgenza un incontro con i rappresentanti aziendali. Incontro in

cui dopo oltre quattro ore di discussioni, l'azienda è tornata sui suoi passi, lasciando il macchinario dove si trovava. Lo stato di agitazione è rientrato, per ora, lasciando “acceso” quel campanello d'allarme per il futuro. La Vibac, ex Vifas, è una fabbrica di materiale plastico nata nel 1990 nella zona industriale di Viggiano.

Definita la piccola “Fiat della Val d'Agri”, dove all'interno, all'inizio ne lavoravano oltre 400, poi man mano sono scesi, fino ad arrivare ad oggi con circa 180 unità attualmente. Nello specifico l'azienda produce film polipropilenico per imballi alimentari e vari. La sede del gruppo è l'Aquila. Ricopre il 25% del mercato europeo nel settore. Periodi non felici per l'azienda. L'anno scorso furono messi in mobilità 34 lavoratori del reparto di metalizzazione che già negli ultimi anni “arrancava”. Nel giugno 2007, i lavoratori entrarono in sciopero perché stanchi di attendere le richieste fatte in precedenza all'azienda “sopperire alla mancanza del personale per rispettare i livelli minimi di sicurezza,adeguamento ticket ristorante, creazione di vari magazzini virtuali, adeguamento delle tabelle del premio (filatura) ed altro”. Intesa poi raggiunta, con l'accordo siglato delle richieste dei lavoratori. Ma non solo l'azienda è apparsa sulle pagine della cronaca per la morte bianca di due operai. Angela Pepe provinciapz@luedi.it

Senise Oggi a Senise dibattito sul futuro ecologico

Centrale, le ragioni del “no” SENISE - “Le ragioni del no”. Questo il tema della conferenza organizzata dall’associazione spontanea “La centrale di Teana - vediamoci chiaro -”, con sede a Teana, che si svolgerà a Senise nel teatro Agorà della casa canonica di via Madonna d’Anglona. Appuntamento oggi venerdì, ore 16. 45, con la relazione di Ferdinando Laghi, direttore della unità operativa di medicina interna del presidio ospedaliero di Castrovillari. Le preoccupazioni delle popolazioni della valle del Serrapotamo e non solo, sono seriamente più che legittime per la paventata realizzazione di una centrale a Biomasse. Che potrebbe, a loro parere, compromettere la salvaguardia della salute pubblica, alterando l’ecosistema antico ed integro. Questa valle è da sempre considerata area di gran pregio sotto ogni punto di vista. La stessa origine

greca della denominazione di Calvera, deriverebbe dalla purezza dell’aria che vi si respirava già dai tempi remotissimi. Da queste parti infatti, crescono e si riproducono in assoluta spontaneità biotipi impareggiabili. Proprio nella valle scelta per la realizzazione della centrale che dovrebbe occupare alcuni ettari di territorio, cresce e prolifera il Tartufo bianco, che alcuni esperti ritengono assai più pregiato di quello osannato di Alba nel piemonte. Ad ogni buon conto, i cittadini di questo territorio, oasi cerniera tra il Parco Nazionale del Pollino e quello della Valdagri-Lagonegrese, chiedono dicontinuare a rimanere integri e dunque di non poter sopportare neppure una discarica controllata. Figuriamoci una centrale a Biomassa, che potenzialmente potrebbe essere autorizzata a bruciare Cdr ed ogni altro re-

Moliterno, il professionale avvia la raccolta differenziata MOLITERNO - Il locale Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato avvia la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Dopo il successo avuto con le giornate “dell'Open Day” di sabato sette e domenica otto febbraio, l'istituto si cimenta così in un'ulteriore interessante iniziativa. Referente è il docente Giovanni D'Ascoli che, con il placet del dirigente scolastico e del collegio dei docenti ha dato il via al Progetto. Fondamentale, inoltre, la collaborazione con la civica amministrazione a cui è demandato l'importante compito della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Il progetto che l'Ipsia si appresta

ad attuare, nasce dall'esperienza vissuta dal professor D'Ascoli in Val D'Aosta, regione all'avanguardia per ciò che concerne la raccolta differenziata e non solo. Esperienza che ha consentito al docente, nel corso della triennale permanenza in quella regione, di assimilare quei principi semplici ma necessari affinché lo stesso possa andare proficuamente in porto. “La sensibilizzazione alla raccolta differenziata”, ha dichiarato il professor D'Ascoli, “più che un progetto in ambito scolastico, deve essere il dovere di ogni cittadino”. Gerardo Tempone provinciapz@luedi.it

siduo tossico in circolazione. Daltronde, la stima prodotta a supporto, farebbe emergere che neppure bruciando tutti gli alberi della regione, si potrebbe garantire la piena funzionalità, per i tempi programmati della centrale da realizzare. Per non parlare del concreto pericolo che porta all’ ecomafia. Le tante preoccupanti intercettazioni pubblicate nei giorni scorsi dalla nostra testata, avvalora la tesi che nuovi briganti, delinquenti di ogni risma, hanno da qualche tempo messo gli occhi sulla nostra regione. Da utilizzare come discarica di rifiuti tossici e di ogni materiale pericoloso. Le tante rivelazioni di siti o presunti tali, ne sono la concreta dimostrazione. Ed anche per questo, questo pezzo di territorio regionale, non permetterà assolutamente che se ne faccia scempio. g. c.

Senise Dipendenti trasferiti nella sede centrale

Senise, inagibile uno degli edifici del Consorzio di Bonifica

La sede inagibile di contrada Piano

SENISE - La sede non è più agibile ed i dipendenti sono trasferiti nella sede centrale. E’ successo a Senise, al personale addetto al servizio di questa parte del territorio, del Consorzio dell’Alta Valdagri. Di stanza da sempre in un prefabbricato realizzato dalla regione, situato in contrada Piano delle maniche, alla confluenza tra la superstrada Sinnica, la 653 e quella della Valdagri, la 598. Una sede, tuttosommata nuova, realizzata negli anni Ottanta proprio per ospitare questa unità operativa, allora affidata all’Ente Irrigazione. Da qualche tempo però, cominciavano ad apparire alcuni segni significativi di lesioni, anche piuttosto evidenti. Molto probabilmente, le piogge di questi mesi, incessanti e copiose, avranno alterato ancora di più l’equilibrio instabile che si stava venendo a creare. Un segnale evidente era il fatto che periodicamente, l’umidità provocata dalle infiltrazioni, faceva andar via la corrente elettrica; palesando una certa difficoltà ad occupare gli spazi circostanti che pure potevano rappresentare un po-

tenziale pericolo. Fintanto che, i responsabili del Consorzio, non hanno poi deciso di abbandonare la struttura e trasferire il personale. Otto persone che ogni mattina, raggiungono la sede centrale di Villa d’Agri, in attesa di buone nuove. La presidente Petruzzi infatti, pare si sia immediatamente dato da fare ed avrebbe cercato soluzioni alternative, rivolgendosi anche al sindaco di Senise Giuseppe Castronuovo. Che ora dovrà darle una risposta ove fosse in grado di trovare una soluzione. Il presidio di Senise, rappresenta infatti un punto di riferimento preciso per il servizio offerto dal Consorzio;per il numero di ettari serviti dall’irrigazione e per la presenza anche dell’area industriale. La precarietà della sede, non peserà più di tanto sul servizio. Nel frattempo infatti, gli addetti alla gestione delle saracinesche dei vari tronchi degli impianti sparsi sul territorio di Senise, continueranno ad essere presenti come sempre a disposizione degli interessati. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it

Lagonegrese Firmato un protocollo d’intesa

Dalla parte dei disabili LAGONEGRESE - Si chiama “Macht” ed è un progetto per persone disabili. Un protocollo d’intesa è stato firmato ieri e, nel contempo, c’è stata la presentazione del progetto “L'Assessorato dei ragazzi Laboratorio attivo di ProgettAzione”. Il progetto Match, nello specifico, riguarda l'intesa tra la Provincia di Potenza, l'Apof-IL, l'Azienda Sanitaria di Potenza ex Ambito territoriale dell’ex Asl 3 e i 12 Comuni dell'ambito Lagonegrese (Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Castelsaraceno, Lagonegro, Latronico, Lauria, Nemoli, Maratea, Rivello, Rotonda, Trecchina, Viggianello) che a vario titolo saranno impegnate nel collocamento mirato

delle persone disabili così come la Legge 68/99 ha previsto. I percorsi individuati nel progetto riguarderanno l'inserimento di 15 persone con disabilità che presso l'Apof di Lauria svolgeranno attività di orientamento individuale e di gruppo, tirocini mirati in azienda. Spetterà agli operatori dei servizi sociali dei comuni individuare le persone con disabilità iscritte nelle liste speciali del collocamento, da inserire nei percorsi previsti dall'intervento “Match”. Importanti saranno inoltre anche i seminari di formazione e/o di sensibilizzazione per operatori dei servizi sociali dei vari comuni coinvolti, di età compresa tra 12 e 16 anni, che dovranno farsi portavoce delle

necessità e dei bisogni dei ragazzi del proprio Comune. Alcuni di loro sono stati eletti, attraverso una vera e propria elezione, dai loro compagni d'istituto e altri sono stati individuati dagli insegnanti che hanno seguito il progetto. I ragazzi hanno presentato il programma che hanno elaborato con i compagni e che intendono attuare nei loro territori di appartenenza.


Matera 27

Venerdì 27 febbraio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Policoro

Policoro

Processo Revival

Brutta sorpresa a Carnevale

Scambio di droga Il mistero del ticket

Non seguono la sfilata Sospesi tre vigili urbani

a pag. 37

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Il figlio Blas e Amanda Sandrelli a passeggio ieri per i Sassi

«Qui la prima mostra di Joaquin Roca-Rey» Immagini di Blas Roca Rey e Amanda Sandrelli al Musma e nei Sassi (Videouno)

Joaquin Roca - Rey , artista peruviano presenzia dal 2006 in Basilicata, nel Musma (Museo della scultura contemporanea) di Matera. «E' l' unica opera in una collezione pubblica Lucana». L' ha dichiarato ieri mattina il figlio, l' attore Blas che con la moglie Amanda Sandrelli hanno visitato il museo e ammirato la scultura dell'artista (defunto a Roma nel 2004). L' opera, “Trampa de Mariposa” “fu donata tre anni fà durante l' inaugurazione del museo da una sua collezionista, Valeria Gramiccia” - ha affermato lo staff della cooperativa “Artezeta”, che gestisce la struttura - “il materiale è il bronzo, lavorato con tecnica mista. Ed è posizionato nel nostro quinto ipogeo” -. “E' un'ambientazione incredibile” - ha proseguito incantato Roca - Rey -E' uno spazio splendido, meraviglioso, un collegamento fantastico tra archeologia, Matera e l'arte contemporanea. A Roma si parla bene di questo museo, io

collaboro anche con una galleria romana, “Il segno”, perché in fondo sono cresciuto nell'arte”. L' attore, molto disponibile si è prestato a mille dichiarazioni in cui, alla domanda “lei realizza opere d'arte come suo padre” ha risposto in modo repentino e scanzonato “si, ma opere impalpabili. Non ho la manualità”. Come siete giunti a

quest'opera? Tramite internet, con mia sorella cerchiamo di organizzare un archivio. Mio padre era molto disordinato. Con la mia famiglia vogliamo valorizzare e diffondere le sue sculture, dipinti e grafiche che presenziano in tutto il mondo. E' possibile contattarci visitando il sito internet www.archivirocarey.it

Quante le opere rinvenute? Fino ad oggi 150. A quando la 1^ mostra? La vorrei fare a Matera, proprio qui, ma è solo ipotesi, ci stiamo lavorando. Come definisce suo padre? Una contraddizione vivente come padre, ma un grande artista. Soffriva molto il distacco dalle opere - le riproduceva - ed era tormentato perché lontano del suo paese. Era un vulcano riservato. Ha vissuto vari periodi artistici, ma l'ultimo come lo definisce? Architettonico classico, c'era la sua cultura, quella precolombiana. Amanda Sandrelli ha concluso “Ero molto preoccupata la prima volta che l'ho incontrato e visto le sue opere, perché temevo che non mi piacessero. Non so' fingere, sono attrice ma non una buona bugiarda. In realtà mi piacciono. Mio suocero aveva una capacità tecnica formidabile soprattutto per gli acquarelli. Aveva grande senso dell'umorismo, se non conoscevo per primo Blas me ne sarei innamorata” -. Maria Anna Flumero matera@luedi.it


28 Matera Riunione positiva al ministero che indica nella legge 181 lo strumento per attingere alle risorse Venerdì 27 febbraio 2009

Nicoletti, via libera all’accordo Entro 60 giorni le proposte per reindustrializzare il sito «E’ stato un incontro positivo che ha dato la possibilità di chiarire come il punto di riferimento per l’accordo di programma sul sito della Nicoletti è la legge 181. Lo strumento c’è ora entro sessanta giorni andranno presentati i progetti». Lo ha spiegato Angelo Calculli curatore dell’azienda materana che ha partecipato ieri a Roma all’incontro presso il Ministero per lo Sviluppo economico dove si è stabilito appunto che entro un termine di 60 giorni saranno esaminati i progetti che gli imprenditori privati potranno presentare per rilevare il sito produttivo della Nicoletti salotti di Matera, localizzato nell’area industriale di borgo La Martella. È quanto è stato concordato nel corso di un incontro, che si è svolto al Ministero. Un comitato tecnico valuterà i progetti (sono quattro le proposte delineatesi nei giorni scorsi) che potranno fruire dei benefici della legge 181/91 sulla reindustrializzazione e di altre opportunità contenute nella «Carta degli aiuti europei». La Regione Basilicata ha, infatti, ha assicurato pieno sostegno ai progetti che potranno contribuire al rilancio del sito produttivo. «Lo strumento che ci è stato accordato prevede la necessità di una serie di investimenti per non meno di 10 milioni di euro, la legge 181 chiede che il 40 per cento sia in conto capitale, il 30 in conto interessi ed un altro 30 con mezzi propri di cui una parte toccherà a Sviluppo Italia» ha spiegato ancora Angelo Calculli curatore della Nicoletti ricordando inoltre come nel corso dell’appuntamento di ieri molto «utile è stato l’intervento dei sindacati che hanno rappresentato attraverso Michele Andriulli, Margherita Dell’Otto e Mino Paolicelli la necessità di chiedere tempi stretti per la presentazione dei progetti e nelle valutazioni che successivamente verranno fate dal tavolo tecnico. La tempistica indicata dal Ministero è certamente un ulteriore conferma della possibilità di sottoscrivere molto presto l’accordo di programma». Valutazioni positive al termine dell’incontro sono venute dalle componenti sindacali e imprenditoriali. All’incontro, presieduto dal dirigente del Ministero Giampiero Castano, hanno partecipato Andrea Freschi, dirigente assessorato Attività Produttive della Regione Basilicata, l'imprenditore Giuseppe Nicoletti, il commissario giudiziale

Il sito della Nicoletti alla zona Paip della città e a lato il curatore Angelo Calculli

Paolo Porcari, il curatore della Nicoletti, Angelo Calculli, i segretari territoriali di Fillea Cgil, Michele Andriulli, di Filca Cisl, Margherita Dell’Otto, e della Feneal Uil, Valeriano Delicio, e l’avvocato Franca Chietera, in rappresentanza dell’impresa Bbc di Matera che ha mostrato interesse a rileva-

re la struttura. Proprio la Bbc sembra essere in questo momento l’azienda che è più vicina ad insediarsi in quell’area avviando il processo di reindustrializzazione, si allontana invece l’ipotesi Matarrese visto che il Ministero avrebbe chiarito ieri la necessità di interventi di reindu-

strializzazione per le imprese così come previsto dalla 181 e non dunque ricorrendo all’introduzione nell’area di centri commerciali. Questo renderebbe naturalmente molto più complicata la possibilità di un insediamento del gruppo Matarrese. p.quarto@luedi.it

Nasce il libro che racconta la strada di vita di tanti scout

E’ pronto il giornale di bordo dello scoutismo materano E' stato presentato nell'auditorium francescano della chiesa di Cristo Re “….e lungo quella strada….” giornale di bordo dello Scoutismo materano. Il pubblico era quello delle grandi occasioni in una confusione piacevole di sguardi, strette di mano, abbracci, occhiate lanciate da un capo all'altro dell'accogliente sala mentre si intonavano i canti della tradizione scout. Persone di tutte le età che si raccontano fieri di aver condiviso un pezzo di strada insieme sotto l'insegna dell'Aquila e della Volpe, intorno ad un fuoco di bivacco cantando sotto uno splendido cielo stellato. La presentazione del libro è il sogno di Raffaele Natale -Bigio-Il lupo grigio- che per anni ostinatamente ha seguito una passione, quella di mettere nero su bianco un'esperienza tramandata oralmente dai tanti ragazzi e ragazze cresciute e che ancora oggi parlano la stessa lingua: quella dello Scoutismo. Un modo per sentirsi nonostante le età e i periodi di militanza differenti scout nel cuore e nell'anima non a caso il motto: “Semel Scout - Semper Scout” vale a dire “Una volta scout si è sempre scout”. Il libro traccia un sentiero che parte dal 1945 e arriva ai nostri giorni con tante testimonianze di chi questi anni li ha vissuto in prima persona. Un'esperienza unica che ha segnato le scelte professionali, politiche e vocazionali di tanti scout che hanno preso parte alla presentazione. Salvatore Logorio Arcivescovo della Diocesi di Matera e Irsina ha ricordato un suo insigne predecessore Monsignor Vincenzo Ca-

valla che rimane indelebile nella storia dello scoutismo, mentre, un ricordo particolare e accorato è stato rivolto a don Pierino Dimichino ricordato come “un buon maestro”. Nella serata sono stati ricordati gli eventi internazionali a cui i ragazzi di Matera hanno partecipato. Le esperienze di servizio in Irpinia e Basilicata, gli interventi in Croazia e quelli durante l'alluvione del Tanaro nell'Astigiano, a Sarno e a San Giuliano in Molise. “ Colgo l'occasione ha detto Raffaele Natale per ringraziare quanti hanno preso la parola e sono intervenuti tirando fuori dal proprio zaino un aneddoto, un ricordo indelebile, un momento di condivisione associativa. Un ringraziamento particolare al sindaco Emilio Nicola B uccico per aver condiviso l'iniziativa concedendo il Patrocinio ed il contributo economico per la realizzazione del volume e alla sua sensibilità alle problematiche associative ”. Tra la platea anche Romeo Sarra vecchio scout di Piccianello . Gino Annunziata altro vecchio scout e autore della copertina, Peppe Bongiovanni, Daniele Cappiello, Elio Di Bari, Franco Palumbo, Emanuele Romanelli, Mario Tommaselli, i Gruppi Agesci e la Comunità Masci di Matera. La serata si chiude con la stretta fraterna della mano sinistra e l'augurio di “ buona caccia e buona strada”. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

CRONACA

Operazione Kyoto

Convalidati gli arresti IL GIP di Matera, Rosa Bia, ha convalidato gli arresti per 19 persone (una italiana e 18 di nazionalità marocchina), appartenenti a una banda specializzata nel furto di pannelli fotovoltaici rubati in diverse zone di Italia e da riciclare in Paesi a. I fermi erano stati effettuati lo scorso 23 febbraio dalla Polizia nell’ambito dell’indagine, denominata «Kyoto», coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Matera Valeria Farina Valaori.

Operazione Borgo

Il Gip decide per i domiciliari NEL corso dell'udienza svoltasi ieri davanti al GIP del Tribunale di Matera, Orlando, sulle richieste di scarcerazione degli indagati dell' operazione “borgo” che ha portato all'arresto di 14 persone, delle quali 7 in custodia cautelare in carcere, 6 agli arresti domiciliari e 1 all'obbligo di presentazione presso la Questura di Matera, il giudice ha sostituito gli arresti domiciliari con un provvedimento meno afflittivo solo per Felice Tancredi 29enne di Stigliano, ritenendo in parte, cessate per quest'ultimo le esigenze cautelari . Tancredi, unitamente ad altre 13 persone, in data 16 febbraio 2009, è stato arrestato dagli uomini della squadra mobile della Questura di Matera, su disposizione del Giudice per le indagini preliminari Orlando, in seguito ad un presunto e diffuso spaccio di sostanze stupefacenti che ha visto coinvolti, oltre che pregiudicati del luogo, anche esponenti della malavita di Cerignola e dell'avellinese.

Ferrosud, una commessa da 6,5 milioni

Ciccimarra: «Il piano della scuola offende la dignità delle Province»

lizzazione – ha commentato Sergio Lucherini, Responsabile Risorse Umane del Gruppo Mancini – è l’attesa conferma della capacità di Ferrosud di mantenere la posizione sul mercato e di reagire in tempi brevissimi alle note vicissitudini». Circa la nota vicenda della riduzione della commessa Trenitalia che inizialmente prevedeva la ristrutturazione di 901 carrozze Eurocity, successivamente ridotta a 450, con un abbattimento dei volumi per Ferrosud superiori al 50% dell’assegnato, Lucherini ha ribadito, poi, che Ferrosud, assieme alle altre aziende raggruppate, mantiene attivo un costante filo diretto per ricercare le soluzioni più idonee per ridurre al minimo ogni impatto sullo Stabilimento Materano.

«Il piano di dimensionamento sco- sito delle polemiche che nei giorni lastico regionale varato dalla Re- scorsi hanno accompagnato le gione Basilicata offende la dignità scelte della Regione e le modifiche portate al piano prodei Consigli provinvinciale approvato in ciali di Matera e Poprecedenza. «La Retenza che, d’accordo gione, pur di acconcon i sindaci, gli astentare le richieste di sessori comunali alla singoli dirigenti scoPubblica istruzione e lastici o di alcuni asi dirigenti scolastici, sessori comunali alla fine di dicembre particolarmente vici2008, avevano votato ni al Governo regioun piano che recepinale, non solo ha scava le istanze del terrivalcato quanto contorio includendo un cordato e deliberato ventaglio di opzioni dagli enti locali umiche la Regione non liandone l’operato, ha preso in conside- Saverio Ciccimarra ma ha creato disagi razione». E’ quanto sostiene in una nota il alla futura organizzazione scolaconsigliere provinciale di Forza stica di buona parte delle nostre Italia Saverio Ciccimarra a propo- scuole».

L’Ad Moscariello conferma l’assegnazione di carrozze semipilota

«E’ STATA formalizzata ufficialmente da Trenitalia spa, al Rti Ansaldobreda Ferrosud e Co.ri.fer., l’assegnazione della commessa per la realizzazione di carrozze semipilota. Questo importante accordo, sottoscritto due giorni or sono, rappresenta senza dubbio una importante conferma dell’attenzione con cui Ferrosud guarda al mercato, per intercettare ogni idonea opportunità di business nel settore ferroviario che sia in grado di contribuire a saturare la capacità produttiva ed i livelli occupazionali dello Stabilimento materano. Inoltre, tale novità conferma la capacità di Ferrosud di competere efficacemente su un mercato sempre più agguerrito, aggiudicandosi gare di elevato spessore».

È quanto ha dichiarato Bruno Moscariello, Amministratore Delegato Ferrosud Spa, dopo la formalizzazione dell’assegnazione dell’importante commessa di revamping che vale complessivamente, al raggruppamento, ben 32 milioni di euro di lavoro. «Allo stato attuale – ha aggiunto Moscariello – la Ferrosud, cui compete una quota pari al 20% del totale in gara, è aggiudicataria di lavori per 6,5 milioni di euro, volume che noi contiamo di incrementare ulteriormente in fase di ripartizione definitiva dei lavori all’interno del raggruppamento». «La formalizzazione dell’assegnazione di questa commessa, significativa per il volume di lavoro che rappresenta e per la natura dell’attività richiesta per la sua rea-


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Matera 31 Dopo un anno un nuovo colpo in via Timmari,indagini a tutto campo dei carabinieri Venerdì 27 febbraio 2009

Rapina da quattromila euro Un uomo armato di taglierino penetra nella Meridiana UNA RAPINA in un orario tranquillo ma in una zona strategica dove non è la prima volta che accade ed è più semplice colpire. O meglio riuscire a scappare con il bottino. E’ quanto è avvenuto ieri mattina intorno alle 11 a Matera in via Timmari quando un uomo di età apparente fra 30 e 35 anni, a viso scoperto e armato di un piccolo coltello, ha fatto stamani una rapina in un’agenzia della Banca meridiana, alla periferia di Matera. L’uomo prima ha mostrato al cassiere un foglio su cui era scritto che si trattava di una rapina; poi, visto che l'impiegato esitava, ha chiesto espressamente che gli fosse consegnato il denaro, mostrando il coltello. Prese alcune migliaia di euro, il rapinatore si è allontanato dalla banca a bordo di un’auto, forse guidata da un complice che sarebbe stato alla guida di una Polo Rossa. Su questo tipo di aspetto e sull’intera dinamica della vicenda stanno indagando i Carabinieri della Compagnia di Matera. L’arrivo dei Carabinieri non è stato sufficiente per fermare l’uomo ed eventualmente il suo complice, un accurata analisi di quanto avvenuto ha permesso quindi al cassiere ed ai Carabinieri di verificare

L’intervento della polizia in via Timmari e in alto una rapina di un anno fa nella stessa strada

che dalla banca sono stati sottratti circa quattromila euro e che l’uomo che in un primo momento aveva preferito non parlare aveva poi segnalato la serietà delle proprie intenzioni e mostrato il taglierino che minacciava il cassiere. In quel particolare momento l’uomo pronunciava alcune parole che permetterebbero ora di escludere che si tratti di uno straniero ma piuttosto di

un italiano che non presentava alcun accento particolare. Anche su questo stanno indagando gli uomini della Compagnia di Matera cercando di ricostruire esattamente la situazione. Certo appare chiaro che la posizione della Banca che presenta una certa facilità nella fuga presenti più di un aspetto di rischio e renda possibile il ripetersi, in quell’area, di episodi simili

così come accaduto anche in una città tranquilla come Matera. Risale infatti solamente ad un anno fa, era il 16 aprile, un identico episodio con un bottino ben più cospicuo che aveva raggiunto addirittura i 25.000 euro. Come si evince dalla cronaca di un anno fa i particolari oltre che la zona sono molto simili a quelli accaduti ieri: «un rapinatore

solitario si è introdotto ieri mattina attorno all 10 nella filiale della Banca popolare di Puglia e Basilicata di via Timmari, nei pressi del Pino. Dopo avere minacciato la cassiera con un taglierino, l'uomo, che secondo alcuni testimoni parlava con uno spiccato accento barese, si è impossessato di tutto il denaro contante disponibile agli sportelli, nonostante la presenza di alcuni

clienti che hanno assistito, impotenti, alla rapina. Secondo un testimone presente all'interno della filiale, il tutto si è svolto in pochissimi secondi». Fatti che hanno più di un elemento in comune, difficile anzi impossibile dire se sono o meno collegati. Di certo c’è solo che l’ubicazione particolare delle banche in quell’area rende più probabile il compimento di questo tipo di rapina.


32

Venerdì 27 febbraio 2009

Matera

Valeria

Sofia

Società filosofica E’ prevista per oggi alle 17.30 nell’ aula magna dell’Itc Loperfido il Convegno di studio sul tema «Interpretazioni e superamento della violenza nel pensiero contemporaneo». L’incontro è promosso dalla sezione lucana di Matera della Società filosofica italiana e rientra nell’ambito delle iniziative di cultura e storia previste nel corso del 2009. Tra le manifestazioni organizzate si punta particolarmente su attività che coinvolgano in differenti maniere le giovani generazioni su argomenti di stretta attualità o di approfondimento storico-culturale all’interno del quale promuovere momenti di riflessione affidati ad esperti e studiosi delle materie che vengono affrontate dagli incontri.

Tanti auguri alla “Dottoressa” Valeria per il traguardo raggiunto. Felicitazioni da parte di tutta la famiglia

Tanti auguri alla piccola Sofia in un giorno così importante per lei, da chi le vuole bene

Mostra di Carlo Fioroni Prosegue fino al 15 marzo la personale dell'artista Carlo Fioroni dal titolo “Se accadesse una Luce di Parola, si accendesse una Voce!”. La mostra resterà aperta sino al 15 marzo prossimo dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19 alla sala delle Arcate di Palazzo Lanfranchi. L'intento dell'Archivio di Stato di Matera, si legge in una nota sull’esposizione in corso, di presentare la personale delle opere di Carlo Fioroni è quello di richiamare l'attenzione sulla necessità della salvaguardia e della tutela delle espressioni artistiche del territorio lucano. Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Rocco Buttiglione, nella prefazione all’Agenda 2006 evidenzia come l’iniziativa pone in risalto “…le inesauribili potenzialità del nostro patrimonio documentario.”.

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PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

emergenza sanitaria

0835/262260 0835/336882 0835/331314

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Acli Terra Basilicata E’ prevista domani alle 9,30 al centro congressi del Palace hotel, Acli Terra Basilicata la presentazione dei percorsi dell'area bradanica: il patrimonio rurale e le tipicità locali. L'associazione professionale agricola Acliterra, fortemente impegnata sulle azioni di qualificazione ed innovazione del sistema produttivo dell'area Bradanica, ha realizzato un progetto di valorizzazione del patrimonio rurale di quest'area anche attraverso iniziative specifiche come la creazione di musei storico-naturalistici, per la conservazione del patrimonio della biodiversità locale. Interverranno Emanuele Brascia (presidente regionale Acliterra), Emilio Nicola Buccico (sindaco di Matera), Carmine Nigro (presidente della Provincia di Matera), Leonardo Braico (presidente Gal Bradanica). Sono previsti, tra gli altri, gli interventi di Giulio Sarli, Vittorio Marzi, Ignazio Garau.A partire dalle ore 12 interventi programmati della senatrice Maria Antezza, del senatori Filippo Bubbico, Carlo Chiurazzi, Cosimo Latronico, dei sindaci dell'area bradanica e delle autorità regionali e provinciali.

Incontro per la sicurezza Il consigliere comunale di Alleanza Nazionale Adriano Pedicini incontra questo pomeriggio alle 16 presso l’Amministrazione comunale di Matera alcune associazioni di volontariato per discutere dei problemi riguardanti la sicurezza. Pedicini è stato ufficialmente nominato nei giorni scorsi dal primo cittadino Nicola Buccico come consigliere che si occupa di questo tipo di problemi e in virtù di questo incarico ha deciso di incontrare le associazioni per affrontare i problemi sulla sicurezza.

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Twilight 17.30-19.65-21.30 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Galantuomini 17.30-19.30-21.30 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Never back down 17.30-19.30-21.30 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Si può fare 17.30-19.45-21.40

•CINE TEATRO ANDRISANI• Monescaglioso 0835-208046 Questo piccolo grande amore 19.30-21.45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Twilight 19-21.30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Twilight 21 •CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso fino a dicembre

TAXI MATERA 3332685173 Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

FINO AL 15 GENNAIO 2009 GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137


Matera 33 Le giovani coppie investono non più di 200.000 euro in trilocali nella zona nord Venerdì 27 febbraio 2009

Calano le vendite di immobili E’ il dato della Gabetti nel secondo semestre del 2008 Nel secondo semestre del 2008, a Matera, sono «in flessione» le quotazioni immobiliari e le compravendite: sono alcuni dei dati forniti da Gabetti, secondo cui «la disponibilità di spesa media delle giovani coppie va da 150 a 200 mila euro, con mutui all’80 per cento del valore dell’abitazione». Nella città lucana «il 'tagliò più domandato è il trilocale di piccole dimensioni (da 75 a 90 metri quadrati al massimo), mentre si rileva un leggero incremento di richieste per la zona dei Sassi». La Gabetti ha anche messo in evidenza che «si costruisce prevalentemente in zona nord, dalle parti di via Gravina, via La Martella e zona Giada che sono destinazione soprattutto di giovani coppie». La flessione prevista è del 2.2% con allungamento dei tempi di vendita, che ormai sono di 6-8 mesi e flessione netta del numero di compravendite. Si rileva un leggero incremen-

to di richieste per la zona dei Sassi. La disponibilità di spesa media delle giovani coppie va da 150 a 200 mila , con mutui all'80% del

Consiglio provinciale Corazza lascia il Pd

valore immobiliare. L'investimento immobiliare è una motivazione d'acquisto meno presente che in passato. “L'investitore con 100-130 mila - spie-

ga Bruna Lamacchia responsabile dell'Agenzia Gabetti di via Persio - punta al bilocale da 50 mq, da affittare a 350 al mese vuoto e 400 al mese arredato. I canoni locativi sono rimasti stabili”. Il posto letto costa agli studenti universitari 150-180. Nel Centro Storico, ricco di case in tufo, i prezzi delle soluzioni da ristrutturare sono in media di 2.500 al mq. Si possono raggiungere valori di 3.500 al mq per il ristrutturato. In via Dante e in via Lucana, soluzioni da ristrutturare costano 1.800-2.000 al mq e raggiungono i 2.500 al mq, se in buono stato. Quotazioni simili anche nelle centralissime via Aldo Moro e via La Malfa, che beneficiano della presenza del Centro Direzionale, situato alle spalle del palazzo comunale e del Tribunale. Ospita uffici, negozi ed abitazioni, e si differenzia dal resto della città per la notevole cresci-

ta in altezza degli edifici, oltre alla riduzione degli spazi verdi comuni. Verde e tranquilla la zona di via Brancaccio ha condomini degli anni '70-'80 con prezzi per il ristrutturato di 2.200-2.300 al mq e per il nuovo compresi fra i 3.000 e i 3.200 al mq. Esclusiva via Caropreso, più centrale rispetto a via Brancaccio, qui si trovano anche ville singole degli anni '70 che arrivano a costare 700 mila . “Il rione Piccianello - continua Lamacchia - è popolare, però richiesto perché servito e vicino al Centro e a via Nazionale. Immobili degli anni '50-60 da ristrutturare costano 1500 al mq, in buono stato il valore cresce a 2.000 al mq”. Sempre popolare il rione Serra Venerdì, semicentrale, ma meno richiesto perché più degradato rispetto a rione Piccianello. Fra le opere importanti si sta allargando l'importante tratta stradale che conduce a bari.

Matera e la costa jonica tra le mete preferite dei contatti turistici definiti a Milano

Lavoratori Cosin da lunedì in mobilità Si cerca soluzione Tour operators d’Oltralpe favorisce il territorio provinciale

Dalla Bit un ponte con la Francia

Il consigliere provinciale Michele Corazza

MICHELE Corazza lascia il gruppo consiliare del Pd per aderire al gruppo Misto. Con questa comunicazione del presidente Marino sono iniziati i lavori del Consiglio provinciale. Successivamente sono proseguiti con la discussione ed approvazione del bilancio pluriennale di previsione dell'Apea (Agenzia provinciale energia e ambiente) 2009-2011. Alla relazione dell'assessore all'Ambiente, Franco Labriola, che ha spiegato come la “Provincia ha trasferito deleghe in questi mesi all'Apea in merito a “Vie Blu”, programma di gestione di “Caldaia amica” e “Fondi di compensazione ambientale della Trisaia”, ha fatto seguito la votazione. Il bilancio è passato a maggioranza con il voto contrario di Ciccimarra, Casulli Mongelli e D'Amelio e le astensioni di Claudio Labriola. Subito dopo l'assessore alle Infrastrutture, Giuseppe Dalessandro ha comunicato l'acquisizione al Demanio stradale della Provincia di Matera della strada comunale denominata “Bretella di collegamento tra la Sp Irsina Scalo e la Strada Statale 96 bis” in agro del Comune di Irsina. Dopo una lunga discussione con gli interventi di numerosi consiglieri sia di maggioranza che di opposizione, ha replicato l'assessore al ramo: “Il Comune di Irsina non ci sta trasferendo un'autostrada, ma solo un'importante arteria di collegamento. A detta dei

tecnici, essa ha le caratteristiche per essere annoverata tra le strade provinciali, e pertanto se ci sarà bisogno di ulteriori lavori di ammodernamento la Provincia se ne farà carico nella prossima programmazione. Poi si è passati alla votazione. Il punto è stato approvato a maggioranza con 15 voti favorevoli, con i voti contrari di Casulli, Pantano, Mongelli e Ciccimarra e gli astenuti D'Ambrosio e Claudio Labriola. Al quinto punto iscritto all'ordine del giorno su espressa richiesta dei consiglieri di opposizione, si è parlato della utilizzazione dei lavoratori impegnati nella manutenzione delle strade provinciali, trasferiti dall'impresa Intini alla Società Cos.in. Essi si sono occupati di manutenzionare 1450 km di strade. L'assessore Dalessandro nel suo intervento ha detto “Così non si poteva più continuare, i risultati conseguiti non sono soddisfacenti . Ora dal primo marzo i lavoratori saranno in mobilità. Noi ci siamo posti il loro problema, abbiamo pensato di riqualificare diversamente questa platea di lavoratori, per utilizzarli in altri servizi di cui la Provincia si occupa”. Dalessandro ha inoltre informato il Consiglio che si terrà un apposito tavolo tecnico con il presidente della giunta, Carmine Nigro e la questione sarà discussa insieme ai sindacati, al fine di valutare ogni iniziativa utile a salvaguardare i posti di lavoro.

Un accenno di collaborazione con i cugini d’Oltralpe. L’idea di un confronto da far partire parte dalla Borsa Internazionale del Turismo. Una notizia positiva destinata a ridare slancio e fiducia al sistema turistico del Materano. Alla Borsa Internazionale del Turismo che si è svolta nei giorni scorsi a Milano, la Provincia di Matera ha ottenuto un interessante risultato. Infatti, Bravo Voyages, tra i più importanti tour operators transalpini specializzato nella destinazione Italia, ha inserito nella programmazione aziendale 2009 un nutrito pacchetto di opportunità destinato a favorire la conoscenza degli ospiti francesi del territorio provinciale. Le mete prescelte da Bravo Voyages riguardano Matera e la costa jonica. Nella Città dei Sassi il tour operator francese ha particolarmente apprezzato le strutture ricettive presenti nei due vecchi rioni di tufo che risultano gradite alla propria clientela, stipulando intese con tre alberghi dei Sassi.

C’è la nomina al Conai per Tortorelli Il Presidente Confcommercio, Angelo Tortorelli, è stato nominato responsabile del settore internazionalizzazione del CONAI. Già componente del Consiglio di Amministrazione dello stesso Conai e Presidente della Camera di Commercio di Matera, oltre che membro degli organi direttivi della Confcommercio Nazionale, Angelo Tortorelli viene ora chiamato a svolgere questo delicato incarico in virtù delle capacità personali e professionali. Il riconoscimento unanime espresso a favore del Presidente Tortorelli è venuto unitamente all'impegno formale del Presidente Conai, dr. Perron, e dei componenti dell'Organo amministrativo a fissare, nella città di Matera, la sede di una delle prossime riunioni del Consiglio di Amministrazione.

L’assessore Iannuzziello

Lungo la costa jonica, che da anni grazie alla presenza del Club Med viene battuta dagli ospiti transalpini, la società parigina ha individuato due villaggi che per le loro caratteristiche ben si uniformano alle attese dei viaggiatori d'Oltralpe a caccia sempre di mare pulito, caldo sole, sabbia finissima e sport acquatici.

Questo nuovo ponte tra la Francia e il Materano è stato costruito dal vice presidente della Provincia, Giovanni Ianuzziello, che si è avvalso nella definizione del programma turistico 2009, tutto orientato alla valorizzazione di Matera, del litorale jonico e dei centri dell'entroterra, della consulenza del dott. Giuseppe Lalinga. Per il presidente dell'amministrazione provinciale, Carmine Nigro, la positiva intesa raggiunta con il tour operator transalpino rappresenta la conferma del disegno strategico dell'ente sul fronte dell'internazionalizzazione del sistema turistico locale. «Dopo Giappone e Canada - sottolinea il presidente della Provincia Carmine Nigro - ecco la Francia, nazione che garantisce il maggior numero di presenze straniere nel nostro territorio. L'obiettivo per il 2009 è quello di incrementare il numero degli ospiti transalpini che nel 2007 hanno raggiunto a livello di presenze quota 36.247 con una permanenza media di oltre cinque giorni».


Venerdì 27 febbraio 2009

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Ferrandina Domenico De Grandis (Confsal Fenal) scrive al presidente della Repubblica e al ministro Maroni

«Irregolarità nel bilancio, il consiglio va sciolto» FERRANDINA - Il consiglio comunale di Ferrandina deve essere sciolto per irregolarità nella compilazione del bilancio. A chiederlo, in una lettera, è il segretario generale del Confsal Fenal, Domenico De Grandis, che ha sottoposto la “questione Ferrandina” all'autorevole attenzione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del ministro dell'Interno Roberto Maroni. «Ho inteso rivolgermi al presidente della Repubblica e al ministro dell'Interno poiché, a circa due mesi dalla segnalazione, non ho ancora ricevuto alcun riscontro dal Prefetto di Matera». D'altronde, il presidente della Repubblica ed il ministro sono titolari di specifiche competenze in materia di controllo dei comuni che si rendano responsabili di gravi e reiterate violazioni di legge. Il Comune di Ferrandina, spiega De Grandis, ha attestato l'esistenza di un avanzo di amministrazione invece di ricono-

scere i debiti fuori bilancio esistenti e ripianare il disavanzo reale come prescrive la legge. Dei cospicui debiti fuori bilancio il Comune di Ferrandina non ha tenuto conto nemmeno in sede di verifica degli equilibri di bilancio disattendendo così uno specifico obbligo di legge. Si è dato ripetutamente atto, pertanto, di una situazione economico finanziaria non rispondente a verità con conseguenti responsabilità anche di tipo erariale e penale. «l che -scrive De Grandis- palesa una evidente volontà di non dar corso all'accertamento di gravi responsabilità, sia pregresse che più recenti. La vicenda presenta anche un aspetto paradossale (ed ulteriormente illegittimo) : per fare tutto questo il Comune è ricorso addirittura ad una consulenza esterna. La legge (art. 7, c. 6°, d.lgs. n. 165/2001) prescrive che i comuni possano far ricorso a consulenze esterne solo per esigenze

alle quali non possono far fronte con personale in servizio, avendo preliminarmente accertato l'impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al loro interno, per prestazioni di natura temporanea e altamente qualificata, a mezzo incarichi conferiti mediante procedure comparative. Ebbene il Comune ha conferito l'incarico di consulenza economico finanziaria nonostante disponga di un funzionario responsabile dell'area finanziaria appositamente retribuito e, pertanto, in pieno possesso delle necessarie conoscenze. Né la consulenza può essere ritenuta “altamente qualificata” e, da quanto mi risulta, non è stata preceduta da alcuna valutazione di tipo comparativo. In buona sostanza il Comune di Ferrandina ha pagato un consulente per ottenere quello che avrebbe potuto e dovuto esigere dal proprio funzionario capo dell'area finanziaria. Spero che le

Autorità interessate assumano i provvedimenti di loro competenza il prima possibile. Il futuro di Ferrandina è attualmente nelle mani di una compagine politica che si è dimostrata, pur in breve tempo, assolutamente incapace di tutelarne gli interessi. Essere la continuità di chi si è voluto pubblicamente contestare in campagna elettorale è una dichiarazione di fallimento nonché di ambiguità. Il coraggio proposto il campagna elettorale, che ha illuso gli elettori, si è trasformato di complice silenzio. Per risanare bisogna tirare fuori errori, responsabili e contabilizzare il costo di tale condotta per programmare un auspicabile risanamento. Non si possono incrementare in coscienza tasse e tariffe per nascondere responsabilità più o meno recenti, altrimenti le risorse saranno gettate in un pozzo di cui non si conosce il fondo. L'attuale amministrazione comunale si è

Il municipio di Ferrandina

dimostrata del tutto priva delle capacità progettuali e delle competenze necessarie per garantire a Ferrandina un futuro, , già di per sé non propriamente roseo, vista la grave situazione che vive il nostro paese e il mondo intero Auspico che l'intervo delle Autorità adite possa supplire alla evidente mancanza di senso di responsabilità e di autocritica degli attuali amministratori». provinciamt@luedi.it

Pisticci Probabile l’avvicendamento dell’assessore Sisto con la consigliera Rosa Prezioso

Leone verso un nuovo rimpasto I cambi di casacca ridisegnano gli equilibri in maggioranza PISTICCI - «Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma». Quello che è un principio elementare della fisica, rende bene l'idea su quanto sta accadendo all'interno della maggioranza di centrodestra che amministra il Comune di Pisticci, guidata dal sindaco di Forza Italia, Michele Leone. Alla luce dei continui stravolgimenti e riassetti, propedeutici alla nascita del Pdl (Popolo delle libertà), presto potrebbe avvenire anche un rimpasto di giunta con l'assessore Michele Sisto (ex Udc, ex Popolari liberali e da poco approdato in Forza Italia) che dovrebbe essere sostituito dalla consigliera Rosa Prezioso, prima degli eletti nella lista di Forza Italia e vicinissima al sindaco. Ma, prima che ciò avvenga il primo cittadino deve, come si dice in gergo, “blindarsi” la maggioranza. Ossia, deve poter contare su almeno undici componenti su ventuno del consiglio comunale, lui compreso. Cosa che appare, secondo indiscrezioni raccolte, possibile. Ma torniamo alla metafora mutuata dalla fisica. A Pisticci non si trasforma la materia, bensì i gruppi. Infatti, inizialmente, all'indomani delle elezioni, i rapporti di forza tra i partiti di maggioranza erano così composti: cinque consi-

Problemi della compagnia

Da sinistra Michele Sisto e Michele Leone

glieri a FI, cinque all'Udc e tre ad Alleanza nazionale. Nel frattempo è successo che An ha inglobato il consigliere Mazzei, eletto all'opposizione nella civica “Uniti per il territorio” ed è passata a quattro. L'Udc è rimasta con un solo consigliere, Renato Rago, per via dello “smarcamento” di D'Onofrio, Giannone, Gallo e Caravita, ai Popolari liberali per qualche mese prima dell'approdo definitivo in FI, in vista del nascituro Pdl. Ma torniamo agli “undici” del sindaco Leone. Quest'ultimo non vuole correre rischi nei confronti del gruppo antagonista vicino al vice sindaco di An, Domenico Lazazzera e dal presidente del Consiglio

D'Onofrio e così, perso il capogruppo di FI, nonché coordinatore cittadino degli azzurri, Nicola Panetta, schieratosi con questi ultimi, può contare di certo sull'appoggio incondizionato dei forzisti Rosa Prezioso, Rosa Panetta, Ottavio Panetta, Giovanni Oliva, Mariano Caravita, Anna Gallo e Giovanni Giannone. E sono sette. A questi si andrebbe a sommare un gruppo misto formato da Salvatore Romano attualmente di An, Rago dell'Udc e Giannasio dell'Udeur. Totale dieci. E con il suo seggio Leone andrebbe dritto dritto a undici. Il resto della “minoranza nella maggioranza” sarebbe composto così

da Giuseppe Iannuzziello, Leonardo “Josefh” Scazzariello, Francesco Antonio Mazzei di An e da D'Onofrio e Nicola Panetta di FI. Cinque scranni consiliari ampiamente ristorati dagli assessori, di An, Lazazzera (vicesindaco) e Lino Barbalinardo, nonché dal fatto che D'Onofrio occupa il seggio più alto di presidente dell'assise municipale. Chiaro che alla luce di queste trasformazioni, Sisto, vicinissimo proprio a quest'ultimo, dovrebbe lasciare la giunta in virtù dei nuovi equilibri scaturenti dai rinnovati rapporti di forza che si verrebbero a creare. Pieranonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Valbasento Sindacato in allarme per il rischio trasferimento della Plastic components a Melfi

Coordinamento Filcem sul caso ex Ergom VALBASENTO - E' stato convocato per il prossimo 3 marzo a Roma, presso la sede della Filcem Cgil nazionale, un coordinamento di delegati e funzionari sindacali di Cgil, Cisl e Uil, interessati alle sorti della Plastic Component ex Ergom, attualmente una unit bussines della Magneti Marelli. L'azienda è presente in Basilicata con due stabilimenti: uno situato nell'area di San Nicola di Melfi (600 dipendenti ) e l'altro nell'area di Pisticci scalo (120 dipendenti). Filcem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil chiederanno ai livelli sindacali nazionali di intervenire sui vertici Magneti Marelli e sul Ministero della Sviluppo

Economico nesimo dramma sociale che si potrebbe venire a determinare nell' area industriale di Pisticci se venisse assunta una decisione di dismissione della attività. «Spostare la ex Ergom da Pisticci a Melfi significherebbe impoverire, se non addirittura distruggere, quel poco che resta della Valbasento». Gerardo Casaletto della Femca Cisl non nasconde le sue perplessità dinanzi alla probabile delocalizzazione della Plastic Components (ex Ergom), azienda fornitrice di componentistica per il gruppo Fiat. «Ora siamo ancora alle indiscrezioni, ma l'atteggiamento contraddittorio

dell'azienda, che nega la volontà di chiudere lo stabilimento di Pisticci, salvo poi indurre i lavoratori a scegliere la trasferta, non lascia presagire nulla di buono. Il trasferimento della ex Ergom a Melfi non è esente da costi economici e sociali pesanti - fa notare Casaletto perché priverebbe la Valbasento di un altro insediamento produttivo e costringerebbe le maestranze a spostamenti giornalieri di oltre 250 chilometri». In attesa dell'incontro con la dirigenza della Plastic Components, Casaletto sollecita un intervento tempestivo e deciso della Regione Basilicata. m.agata@luedi.it

“Senza Teatro” per davvero MONTESCAGLIOSO - No- ritrova nel testo di Eduardo nostante un'ottima inter- e che noi abbiamo sempre ripretazione della commedia cercato e trasmesso in altre eduardiana in due atti “Dite- rappresentazioni». La nota gli sempre di sì” a Montesca- commedia di De Filippo, glioso da parte degli attori messa in scena dai “Senzadella compagnia “Senzatea- teatro” per ben 23 volte, ritro”, conosciuti e apprezzati scuotendo sempre un grandal numeroso pubblico, la de successo di pubblico e di partecipazione al festival critica, è senza dubbio uno “Teatriamo” della compa- dei più importanti titoli delgnia ferrandinese non è sta- la drammaturgia eduardiana. E non ta molto foraver avuto la tunata. A possibilità di spiegarne i rappresentamotivi è il prere in condisidente Davizioni ottimali de Di Prima, un'opera teadispiaciuto trale unica per l'accadunel suo geneto, soprattutre. «Voglio to perché noringraziare nostante gli ha proseguisforzi comto Di Prima- il piuti dagli atregista Frantori, non è cesco Evanstato possibigelista, che le arrivare al ha vestito anpubblico e alche i panni la giuria in modo ottima- La compagnia Senza Teatro del protagonista, gli attole. «La nostra partecipazione al festival ha ri Generoso Di Lucca (Luigi dichiarato Di Prima- pur- Strada), Rosa Asmundo (Tetroppo, è stata disturbata da resa Lo Giudice), Adriano problemi tecnici legati al Nubile (don Giovanni Altacambio della location (dal ci- mura), Rosanna Tota (Savenema Andrisani al palazzet- ria Gallucci), Giuseppe Peto dello sport): ci sono stati trone (Vincenzo Gallucci), problemi causati dall'acu- Piera Iacovazzi (Evelina), al luogo e alla Vincenzo D'Aloia (dottor alstica, fine legati di notevole distanza tra il palco Croce), Marianna Regina e gli spalti, che era di circa di (Olga), Francesco Serafino 20 metri. Pur un grande (Sasà De Stefani), Valentina sforzo da parte degli attori Mastrangelo (Checchina), che, comunque, hanno dato Giuseppe Milano (Attilio una bellissima prova dal Gallucci) e Antonio Morpunto di vista recitativo, mando (Fioraio), gli scenonon è stato possibile arriva- grafi Adriano Nubile e Mire nel migliore dei modi alla chele Sechi, la truccatrice giuria e al pubblico stesso, Carmela Laino e la costumiche in condizioni più favore- sta Rosanna Tota per l'impevoli avrebbero certamente gno e la professionalità dipotuto cogliere quell'essen- mostrata sul palco». za poetica e tragica che è si Mariangela Lisanti


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Grassano I lavori degli ex uffici di via Aldo Moro avrebbero già dovuto essere conclusi

«Una sede troppo piccola e fredda» I dipendenti del distretto sanitario parlano dei locali provvisori GRASSANO - I dipendenti del Distretto Sanitario di Grassano, con un comunicato stampa diffuso nei giorni scorsi, evidenziano i disagi lavorativi che vivono da diversi mesi nella sede provvisoria di via Messina, locali adiacenti il plesso scolastico A. Ilvento. «Il trasferimento nella sede provvisoria - si legge nel documento - è avvenuto a maggio 2008 ed è stato determinato dall'avvio dei lavori di ristrutturazione della sede di via Moro e il tempo stimato per effettuare tali lavori era di circa tre mesi». Intanto, col passare del tempo, al disagio determinato dall'angustia dei locali e delle barriere architettoniche, si è aggiunto il freddo invernale. «La struttura che ci ospita - continuano i dipendenti - non è dotata né di impianto elettrico idoneo né di riscaldamento e le stufe elettriche consentite sono del tutto insufficienti a riscaldare gli ambienti,

La vecchia e la nuova sede del distretto sanitario di Grassano

tanto è che in questi mesi invernali la temperatura interna dei locali ha raggiunto a stento i 10°. Siamo costretti ad indossare cappotti e sciarpe per tutto il turno lavorativo. Ci preme inoltre evidenziare - spiegano sempre i dipendenti - che

l'utenza media giornaliera del nostro Distretto è costituita in gran parte da anziani e bambini, che usufruiscono di servizi sanitari come vaccinazioni, terapie con fleboclisi, prelievi ematici, visite specialistiche, che richiedono di togliere

parte degli indumenti con un evidente disagio per le basse temperature. Il nostro distretto sanitario - si legge nelle conclusioni del comunicato - ospita il personale medico di Continuità Assistenziale attivo nelle ore notturne e nei giorni

pre-festivi e festivi, e offre diversi altri servizi specialistici che a turno si alternano durante il mese e sono: ostetricia, neurologia, psichiatria, Sert, chiururgia generale, dermatologia, oculistica. Il nostro appello è volto a richiamare l'atten-

zione di quanti, ognuno per le proprie competenze, possano consentire il rapido ritorno nella sede idonea di via A Moro, che per altro sembra già essere stata completata e pronta per il trasloco». Giovanni Spadafino

Salandra Non è stato solo il freddo a impedire la partecipazione

Il Carnevale dimenticato Poche maschere e scarso clamore in paese Immagini dal carnevale di Salandra che, nonostante gli sforzi del Comune, non ha avuto il successo voluto

SALANDRA - Non elaboriamo nulla di nuovo o, meglio, forse non scopriamo l'acqua calda. Eppure descrivere il Carnevale di uno dei nostri paesi dell'interno, prendiamo a caso Salandra, ci vorrebbe una bella fantasia. Tale da farsi aiutare, volendo scrivere qualcosa, da almeno quattro autori latini che rispondono ai no-

mi di Plinio il Giovane, Cicerone, Sallustio e Seneca. Perciò se dovessimo scrivere del Carnevale di Salandra inizierei col dire “Sit venia verbo” ci sia scusato il dire “Apertis verbis” a chiare lettere “Faber est suae quisque fortunae” che ciascuno è artefice del proprio destino. Già, perché pur con gli sforzi che l'amministra-

zione comunale ha cercato di fare per organizzare una sfilata, un buffet a base di pecora alla pastorale e salsiccia arrosto, nei tre giorni del Carnevale ben poche persone si sono viste in giro. E vada per domenica e lunedì quando le giornate erano veramente polari nonostante il gran falò acceso in piazza. Ma martedì

la giornata era più mite. Eppure a voler cercare tracce di un certo affollamento, con o senza maschere, è stata veramente una impresa vana. Neanche molti bambini, se non qualche sparuto gruppetto qua e là sparso nelle principali vie. Partiamo da Piazza San Rocco e troviamo un festante e variopinto gruppetto.

Proseguiamo per Via Castelfidardo e ne incontriamo un altro. Giriamo ancora intorno al paese e in Via Regina Margherita ne incontriamo un terzo. Pochi bambini, una trentina, in una realtà che si svuota di giorno in giorno. Perché? Che fare? Direbbe Lenin; ma è bene non scomodarlo altrimenti si rischia di venire tacciati di voler politicizzare il Carnevale. Restiamo con l'illusione che esista ancora. Ma giacchè la realtà è ben diversa poichè i paesi sono svuotati, senza che cambierebbe di molto la presenza delle 50 persone partite con un pullman per Putignano, sarebbe bene chiederci con Seneca “Cui prodest?” A chi giova che i nostri paesi si svuotino? Oggi questa è una “Vox clamantis in deserto”. Non sappiamo se domani ci sarà ancora la voce, oppure resterà solo il deserto. Costantino Di Cunto

Rizzi: «Domenica scorsa è stata una brutta gara con un brutto campo di gioco»

Il Real Irsina guarda avanti IRSINA - La Real Irsina si conferma la Robin Hood della Promozione Lucana: “ vince con le grandi e perde con le piccole”. Continua infatti questa strana tradizione che sta accompagnando il campionato della Real Irsina. La società sperava di allungare il passo in questa importante fase del campionato. Aldilà dei luoghi comuni, il vero problema della Real Irsina, è da addebitare soltanto al suo organico, in verità molto risicato. Sicuramente lodevole il valido contributo offerto dai rincalzi della panchina, per lo più fatta di giovanissimi, che per lo più delle volte hanno offerto un contributo a dir poco com-

movente, per l'impegno e per la grinta mostrata in campo. Ma aldilà dei convenevoli, è altresì vero che, quando in mezzo al campo mancano “ i Potenza, i Savino gli Amoruso “ la loro assenza si sente eccome. Dispiace per il fatto, che la squadra gialloblu, con un pizzico di fortuna in più, avrebbe veramente potuto stupire, resta il fatto che la squadra che sta svolgendo questo campionato è identica a quella che ha vinto il campionato scorso di prima categoria, forse con qualche giovane in più in mezzo al campo. Tornando alla partita di domenica, abbiamo ascoltato il parere di mister Giacomo Riz-

zi : «Domenica è stata una brutta gara - esordisce Rizzi - brutto campo di gioco, ed anche sul goal subito è stato realizzato in evidente posizione di fuori gioco. Ma noi i risultati li accettiamo tutti serenamente, anche se a distanza di tempo le riflessioni che affiorano sono tante. Purtroppo quando le assenze sono quelle che sono, e si incontrano squadre che lottano per tutti i novanta minuti, per esigenze di classifica, l'approccio alla gara, aldilà di chi va in campo deve essere sicuramente diverso. Dispiace perché domenica si poteva fare risultato - afferma Rizzi - e non lo abbiamo fatto, addirittura il loro portiere è stato veramente bravo a para-

La formazione del Real Irsina

re il rigore al nostro attaccante Nicola Papangelo, proprio sullo scadere del tempo regolamentare. Di questa partita resta solo il rammarico, che fino alla fine potevamo portare a casa un risultato diverso. Va bene lo stesso. Andiamo avanti - conclude

mister Rizzi - sulla partita nulla dire, loro hanno fatto la loro gara come mi aspettavo, spero solo che serva da lezione a noi tutti, ed acquisire la giusta consapevolezza che da domenica prossima saranno tutte gare saranno una finale». Mimmo Donvito


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Bernalda «Sarebbe giusto sospendere i giudizi e parlarne dopo la fine dell’opera»

«Piazza del Popolo aperta ai giovani» Il sindaco Renna illustra il progetto e smorza le polemiche BERNALDA - Piazza del Popolo pronta a diventare un centro di aggregazione per i giovani, gli anziani e le famiglie. Questo il fine del progetto che il sindaco di Bernalda, Francesco Renna, ci ha illustrato. «Per più volte - ha detto Renna - si è parlato della piazza definendola la più importante del momento; ecco, noi miriamo a farla diventare, con il nostro operato, effettivamente una bella piazza visto che attualmente non lo è. Ora - ha continuato il primo cittadino - ci sono solo due grandi aiuole, mentre, il concetto di piazza è aggregazione, ed è quello che noi vogliamo creare. Noi non vogliamo stravolgere nulla. La strada centrale, che ora taglia le due aiuole, sarà pavimentata e quindi pedonalizzata come previsto dalla tavola del regolamento urbanistico. Il concetto di piazza, per Bernalda è essenziale, in quanto sul territorio è presente un grande corso, ma non ci sono le grandi piazze. Ecco perché lo sforzo dei progettisti è stato quello di creare le diverse piazze. Ed una di queste, anzi la prima in ordine di priorità, è appunto quella di Piazza del Popolo che noi intendiamo come punto di aggregazione; per i bambini, per i giovani, per gli anziani e per le famiglie. E per alimentare tutto ciò, il progettista, l'architetto Malvasi, ha creato una panchina dalla elegante forma di un anfiteatro che sarà il punto centrale della nuova piazza. Dal punto di vista della viabilità non ci sarà nessuno sconvolgimento. Mentre, per quanto riguarda il verde, tutto quello che si narra da parte degli oppositori è errato.

Il sindaco Francesco Renna

Tante sono state le falsità dette alla gente, non avendo visto nè il progetto finale e nè tanto meno aver visto con i propri occhi le opere che si andranno ad eseguire a breve; ecco io credo che sarebbe giusto sospendere i giudizi e parlarne dopo la fine dell'opera che sarà completata nell'arco di tre mesi. Lavori che inizieranno a breve non solo per piazza del Popolo, visto che la nostra amministrazione ha attirato a sè tanti finanziamenti che, come successo in passato, metterà in campo per le tante opere già pro-

grammate. Parlavo di falsità e a queste volevo legare quella della questione alberi: nessun albero d'alto fusto verrà toccato. In commissione ambiente, la stessa ha provveduto a dare una prescrizione, la quale prevede il sacrificio di un albero, ovvero quello più vicino all'incrocio di via del Concilio. Ma questo non significa che l'albero è condannato in quanto noi non condividiamo questa prescrizione, infatti, noi metteremo in atto tutte le nostre prerogative per far rientrare anche questo albero nel progetto della nuova piazza del Popolo. Ancora una volta posso assicurare che nessun albero verrà abbattuto. E sulla questione alberi vorrei dire che nessuno ha manomesso, e quindi tagliato gli alberi per farli seccare. Segni, quelli che si vedono sui tronchi, che appartengono alla storia. Ritornando alla piazza, volevo sottolineare che ora si sta realizzando piazza del Popolo. Mentre per quanto riguarda il mutuo, volevo evidenziare che questo è l'unico acceso da questa amministrazione, rispetto ai tanti delle passate amministrazioni che si sono succedute, dal 75' al 90'. Si parla di 1,5 milioni di euro che rappresenta il 5% delle somme che abbiamo attirato nel nostro territorio. Un 5% che cala ancora se si tiene conto anche delle opere pubbliche realizzate dagli altri enti. Una somma questa - ha concluso Renna che sarà utilizzata soprattutto per le strade, mentre l'intervento su Piazza del Popolo è pari al 7% (110.000 euro)». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Resta alta la guardia dei cittadini contrari alla chiusura

Il Comitato vigilerà BERNALDA - Piazza del Popolo? A far sentire la propria voce, ancora una volta, è il Comitato popolare contro la chiusura della piazza, che, attraverso un comunicato, lancia proposte e chiede chiarimenti. «L'Amministrazione - si legge - ostinandosi a non considerare le oltre 2.500 firme contro la chiusura della strada per Matera sta dando prova di insensibilità democratica e scarso rispetto della volontà popolare. Acuire il confronto - continua il comunicato - come se la chiusura della strada fosse un diritto sacrosanto, e non un disagio, ed attendere che fosse tutto un paese a dover fare un passo indietro per premio al buon senso, è francamente ribaltare la realtà. Tutto il paese sa che la maggioranza del partito più rappresentativo che sostiene la giunta non si riconosce in questo muro contro muro provocato da pochi esponenti - prosegue la nota - La nostra proposta è quella di fare una perizia di variante che non chiuda la strada e prosegua i lavori per non esarcebare gli animi, per non creare disagi ai cittadini, all'amministrazione ed ai lavoratori, e per non affossare oltre la percezione che si ha del centrosinistra per colpa di pochissimi. Verificheremo - proseguono ancora - alcuni passaggi importanti con l'Autorità di Vigilanza dei Lavori Pubblici e altre Autorità competenti. L'incarico di progettazione è stato dato con affidamento diretto e non con procedura di bando perché si è ritenuto di corrispondere un

compenso inferiore ai 20.000 euro sui 254.000 dei lavori. Chiederemo che venga accertata la congruità della parcella e se in uno stesso Appalto Pubblico vi possano essere documenti redatti da un progettista, altri da altri progettisti ed altri ancora insieme dai diversi progettisti. Le opere di rifacimento della viabilità e marciapiedi e della regimentazione delle acque metereoriche su via Concilio Vaticano sulla base di quali documenti dell'Acquedotto Lucano sono state elaborate per non interferire con il rifacimento della rete fognaria. La progettazione del collattamento delle acque nere da parte dell'Acquedotto Lucano è terminata? L'amministrazione di Bernalda, nell'ambito della cooperazione tra amministrazioni pubbliche per opere affini, avrebbe potuto, o potrebbe ancora, concertare lo stralcio della regimentazione delle acque metereoriche in via del Concilio Vaticano (213.000 ) per inserirla nei lavori di adeguatamento generale della rete fognaria da parte dell'Acquedotto Lucano (4.2 milioni di )? Il rifacimento delle sedi stradali e marciapiedi è programmato secondo le giuste priorità di importanza o “ripiegherà”su soluzioni condizionali dell'interferenza con le opere dell'Acquedotto Lucano? Questi ed altri interrogativi - conclude la nota - già sollevati in precedenza, relativi all'iter autorizzativo li abbiamo esposti, con più dettaglio, al Prefetto». f.s.

Tursi Lanciata la proposta di far nascere un gruppo di majorettes

Le maschere animano la città Comune e parrocchia hanno promosso la sfilata di Carnevale

Iella e luoghi comuni Colobraro ci ride sopra

Maschere in corteo per le strade di Tursi per il carnevale

TURSI - Martedì scorso c'è stata finalmente la sfilata di Carnevale. Era stata organizzata dalla parrocchia cattedrale e dall'amministrazione comunale. I bambini vestiti e colorati, si sono radunati nel cortile delle suore e poi hanno sfilato lungo viale Sant'Anna e via Roma. Sono arrivati fino alla pineta e poi sono ritornati. Finalmente si sono visti i coriandoli a terra, ed anche le bombolette di spray bianco e schiumogeno. Davanti al corteo c'era l'auto di Franco Ottomano con l'altoparlante che diffondeva la musica carnevalizia. Dietro c'era il gruppo degli animatori dell'Acr. Erano tutte ragazze vestite da suore, che ballavano. A seguire i bambini vestiti da fatine e orsacchiotti che avanzavano sotto l'occhio vigile delle rispettive mamme. C'erano anche bambine albanesi, di quelle che vanno all'asilo, bambini italo- rumeni, italo - polacchi. In piazza c'erano ad aspettarli, Liliana Santamaria, responsabile dell'ufficio socio - culturale ed un gruppo musicale che

suonava la fisarmonica ed il sassofono. La signora Santamaria ha invitato i vari gruppi mascherati a partecipare al concorso delle maschere più belle ed originali. Una giuria composta da cinque persone avrebbe poi giudicato il gruppo più originale. Si sono presentati otto gruppi, ed ha vinto il trio delle suore con bambino piccolissimo: “The Best monache”. In palio c'erano come premi, capretto, coniglio bianco e salame in grande quantità. Poi il prof. Mimmo Massafra, una vecchia conoscenza per aver insegnato

musica nella scuola media, ha lanciato dal palco la proposta di costituire una banda musicale, come c'era venti anni fa ed ha invitato le ragazze tursitane a costituire un gruppo di majorettes. Il bando per riformare di nuovo la banda uscira' in marzo. Intanto in piazza era stato allestito un gazebo della Protezione civile comunale, che ha distribuito gratis: focacce, crespelle dolcetti zuccherati e rustici. C'è stata poi l'esibizione del gruppo di: “Nunzio e gli Harmony Band”, dove suona il sassofonista più giovane d'Italia:

Nunzio Laviero di nove anni. Hanno suonato fino a quando il freddo non aveva bloccato le loro dita. La serata è finita verso le nove di sera con la temperatura che si avvicinava allo zero. La serata poteva chiamarsi: “il carnevale salvato dai bambini”, perche' nelle domeniche precedenti non c'era stata nessuna sfilata, come negli anni passati. Sarebbe stato un carnevale senza coriandoli, ed i bambini sarebbero rimasti delusi, visto che Tursi vanta una buona tradizione sulle sfilate di carnevale. Salvatore Martire

COLOBRARO - Fare autoironia della propria nomea e trasformarla in “energia”positiva, è uno dei cavalli di battaglia dell'amministrazione comunale di Colobraro, guidata dal sindaco Andrea Bernardo. In occasione dell'appena trascorso carnevale, lo ha fatto organizzando ed ospitando due eventi ad hoc. Sabato gli alunni delle scuole (su iniziativa delle mamme e della locale "Casa Alloggio", coordinate da Elena Di Napoli) hanno animato le vie del paese vestiti da fate, streghe, maghe e chiromanti. Domenica la Compagnia "Talia Teatro" di Matera ha rappresentato la commedia "J'ttatr (iettatura)" che rientra nell'ambito del cartellone “Teatriamo” organizzato dalla Provincia di Matera. Il primo Festival di Teatro emergente della Provincia di Matera ha proposto la formula del concorso aperto a tutte le compagnie e gruppi di teatro emergenti che operano nella provincia e prevede l'inserimento della compagnia vincitrice nel cartellone della programmazione teatrale professionistica nel prestigioso Teatro Guanella di Milano, oltre all'inserimento delle compagnie più meritevoli, individuate da una giuria, alla frequentazione di laboratori teatrali presso l'Accademia di Milano. «L'Amministrazione Comunale - spiega Bernardo - è stata fiera che il cartellone avesse un appuntamento anche in uno dei comuni più piccoli, ma forse più belli, della provincia. Siamo stati orgogliosi di accogliere una commedia sulla “iettatura” il cui tema della tendenza ad attribuire a determinate persone la causa delle disgrazie e degli incidenti (il fatto che anche persone di cultura credano nella superstizione e nel malocchio la dice lunga sulla diffusione di alcune credenze: la caduta del sale, il rompersi dello specchio, l'attraversamento del gatto nero, il menzionare Colobraro, ecc.)». La commedia ha registrato la partecipazione di un foto pubblico (circa 250 persone) ed indotto lo spettatore a riflettere per l'ironia con cui si è trattato l'argomento, quasi a voler "risarcire moralmente" Colobraro. Pierantonio Lutrelli


Venerdì 27 febbraio 2009

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Policoro Dovevano seguire la sfilata, ma sono andati via prima del tempo

Carnevale amaro per 3 vigili Sospesi dal servizio per non aver rispettato un’ordinanza POLICORO - “A Carnevale ogni scherzo vale”. Il vecchio detto popolare è costato caro a tre uomini in divisa del Corpo di Polizia municipale, che durante il “Martedì Grasso” l'avrebbero combinata grossa. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, per consentire che nell'arco della giornata la sfilata dei carri allegorici, organizzata dall'assessorato alla Cultura e Sport, in collaborazione con la Pro loco Herakleia e altre associazioni, si svolgesse pacificamente per l'incolumità dei cittadini, il normale orario di lavoro dei Vigili, ovvero le 21, era stato prorogato fino alla fine della festa carnevalesca, ovviamente con tanto di straordinario pagato come previ-

sto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro. Solo che, il motivo non è stato ancora chiarito, il personale di servizio, forse per il freddo degli ultimi giorni o per altri motivi ancora sconosciuti, ha disatteso gli ordini del comandate della Polizia municipale, il quale a sua volta aveva tra le mani un'ordinanza del sindaco che intimava il capitano a garantire l'ordine e la sicurezza durante il Martedì Grasso. Senonchè una volta stabilito l'ordine di servizio, toccava a chi era stato designato dal Capitano dei Vigili stare in servizio martedì 24 e, invece, il personale preposto esattamente alle 21 smontava in piena sfilata, lasciando i carri e gli organizzatori del Carneva-

le senza controllo. A questo punto sembra che siano intervenuti, dietro sollecitazione del capitano dei Vigili, i carabinieri che avrebbero accompagnato la sfilata in tutta la sua tranquillità. Per il personale in servizio è scattata la denuncia per aver violato l'ordinanza sindacale, un reato penale, e ora per alcuni di loro potrebbero scattare provvedimenti disciplinari come la sospensione dal servizio per alcuni giorni. Probabilmente alla base di questa disobbedienza il motivo sarebbe tutto interno alla Polizia municipale, dove è risaputo che da anni ci sono fazioni e contrapposizione fra di loro. re.ma.

La nuova caserma dei Vigili urbani a Policoro

Colpo di scena all’udienza del “Revival”, l’avvocato Cataldo chiede la scarcerazione

Scarcia favorito dal posteggio Incompatibile il ticket che dimostrerebbe l’incontro per la droga MATERA - Colpo di scena nel corso dell'udienza del processo “Revival”, svoltasi ieri presso il tribunale di Matera, presieduta dal Giudice Lanfranco Vetrone, a latere Spagnuolo e Festa, che si sta celebrando a carico della presunta organizzazione che, secondo l'accusa, avrebbe fatto capo a Salvatore Scarcia tra gli anni 2002 e il 2003 e che tentò di “ribadire” l'egemonia delinquenziale del metapontino, dopo la disarticolazione dello storico clan Scarcia, avvenuta attraverso le operazioni di polizia convenzionalmente denominate “Siris” e “Basilischi”. La prova, che avrebbe dovuto, secondo l'accusa, dimostrare che Salvatore Scarcia e Luigi De Padova, in data 19 ottobte 2002 si trovavano a Taranto dove avrebbero incontrato esponenti della malavita per l'acquisto di una partita di cocaina da destinare allo spaccio nel metapontino, si è rivelata un “flop”. La prova, infatti, era costituita da un contrassegno (parking ticket) rilasciato

Salvatore Scarcia

da una ditta concessionaria tarantina rinvenuto dai carabinieri di Policoro, nel corso di un controllo, nell'autovettura condotta da De Padova, che riportava, invece, la data del 17 ottobre. A questo punto, Salvatore Scarcia, detenuto presente in aula, ha chiesto e ottenuto dai giudici di poter rilasciare una dichiara-

zione attraverso la quale ha comunicato che, effettivamente, in data 17 ottobre 2002 si trovava a Taranto presso la Clinica Berardini per effettuare una visita di controllo, in seguito ad un intervento chirurgico che aveva subito nello stesso luogo il 3 ottobre precedente, e nel quale era stato ricoverato fino al 7 ottobre successivo. Nella stessa circostanza ha chiesto che fosse ascoltata, in qualità di testimone, la sua compagna Elisabetta Comisso che in data 17 ottobre lo accompagnò presso la clinica e parcheggiò l'autovettura Opel Station Wagon (la stessa nella quale fu rinvenuto il tagliando) nel parcheggio antistante la clinica. Inoltre, ha riferito che nel quartiere Paolo VI di Taranto, dove secondo gli inquirenti si sarebbe recato insieme a De Padova, non vi sono parcheggi a pagamento. A quel punto l'avvocato Nicola Cataldo, difensore di Mario Passarelli e altri imputati, ha richiesto la scarcerazione per tutti, ritenendo ormai cessate le

esigenze cautelari e pleonastico il loro prolungamento. A sostegno di quanto affermato, ha fatto riferimento all'articolo 304 comma 6° del Cpp e 303 commi 1, 2, 3, e ad una decisione della Suprema Corte del 9 gennaio 2002 che, per fatti analoghi a quelli in discussione, ha stabilito che la misura massima per il computo totale dell'esigenza cautelare, debba anche tener conto dei periodi di sospensione dei processi. Gli imputati si trovano in custodia cautelare in carcere dal gennaio 2003. I giudici si sono riservati di decidere su entrambe le richieste, rinviando, comunque, il processo all'udienza del prossimo 23 aprile nel corso della quale, come già riferito dal Quotidiano, sarà consegnata la perizia affidata al Maggiore dei carabinieri. Davide Zavattaro, per l'esame delle bobine contenenti alcune conversazioni telefoniche intercorse tra Salvatore Scarcia e Luigi De Padova. Felice Macchia provinciamt@luedi.it

Pubblicato il simbolo dell’anniversario che la città si prepara a festeggiare

Cinquant’anni di Policoro, ecco il logo POLICORO - Il “Comitato d'Onore” istituito dall'Amministrazione comunale per la celebrazione dei cinquant'anni di autonomia comunale (1959-2009), di cui è presidente l'ambasciatore italiano in Romania e policorese di nascita, Mario Cospito, ha presentato il logo ufficiale del cinquantenario ideato dal grafico Pietro Modena: il numero 50, con all'interno del cinque la data dell'inizio dell'autonomia (1959) e dell'anno del cinquantenario (2009); mentre dentro lo zero c'è il simbolo della Città di Policoro: Ercole che lotta contro il leone Nemeo, una delle dodici fatiche dell'eroe mitologico greco da cui la città jonica trae le sue origini. «In tutti gli atti comunali ci sarà anche questo logo -osserva il primo cittadino Nicola Lopatriello- che racchiude la storia

millenaria del mio Comune. Dalla gloriosa Magna Grecia, di cui le colonie di Herakleia e Siris erano, in periodi differenti, due splendide civiltà, fino ai giorni nostri che vede l'odierna Polico-

ro, proprio sulla falsariga delle due colonie greche, uno dei centri più importanti dell'intera regione. In soli cinquant'anni, grazie alla lungimiranza di chi ha amministrato e alla dinamicità di una classe imprenditoriale che ha saputo cogliere le occasioni che forniva e fornisce tutt'ora il territorio nell'agricoltura, ambiente, turismo e servizi, questa città è diventata il normale riferimento di tutta la fascia jonica. Per questo in occasione degli eventi che stiamo organizzando ripercorreremo tutta la nostra storia non tralasciando nessun particolare e coinvolgendo anche le tante realtà associative presenti a Policoro, i singoli cittadini e le scuole in modo lasciare un segno indelebile per le future generazioni». provinciamt@luedi.it

Montalbano Jonico

Azione giovani in formazione MONTALBANO JONICO - Le anime giovani di Alleanza nazionale, a Montalbano Jonico, sono a scuola di formazione per l'esercizio dell'attività politica attraverso un apposito Corso di Formazione politica destinato proprio ai giovani del locale circolo di Azione Giovani, “Marzio Tremaglia”. Al primo incontro hanno partecipato 25 giovani montalbanesi, tutti aderenti all'organizzazione giovanile di Alleanza nazionale. «Il tema oggetto del primo incontro -si legge in una nota- era: Ragioni e finalità dell'attività politica. Il concetto di Bene Comune. I lavori sono stati introdotti dal neo presidente del circolo giovanile Ivano Prisco. Il giovane vice presidente, Vincenzo Pierro, ha relazionato su una conferenza tenuta a Matera dal professor Massimo Introvigne sulle radici cristiane dell'Europa a cui hanno preso parte diversi giovani di Ag di Montalbano. Giuseppe Labriola, presidente Provinciale di An -aggiunge la nota- ha voluto personalmente presenziare all'inaugurazione del corso e nel suo intervento ha sottolineato il ruolo importante che i giovani di Ag e di An: ricopriranno all'interno del soggetto unitario di centro destra che si formerà a marzo col nome di Popolo delle Libertà. Il presidente del circolo di An, Franco De Nittis aggiunge ancora la notaha presentato al presidente provinciale il nuovo responsabile del circolo giovanile Ivano Prisco e il suo programma politico-atti-

Nuccio Labriola

vistico. La lezione sull'argomento del giorno è stata tenuta da Leonardo Giordano, dirigente scolastico e sindaco di Montalbano Jonico, il quale ha sottolineato l'importanza del perseguire il bene comune nell'azione di governo, di amministrazione e nella attività politica in generale. Ha definito poi il concetto complesso e delicato di Bene Comune alla luce del pensiero dei più autorevoli pensatori della Destra politica e culturale. E' seguito poi il dibattito con l'intervento dell'assessore Pierro, del consigliere Maffia e di giovani militanti che si sono dati appuntamento al secondo incontro di sabato prossimo.”Tema del secondo incontro sarà: “Lo Stato visto da Destra”, e vedrà anche la partecipazione del presidente provinciale di Azione Giovani, Antonio Latorre. Anna Carone provinciamt@luedi.it


Sport Venerdì 27 febbraio 2009

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Il campione juventino pensa però prima alla Champions

Dopo la due giorni di grandi sfide

Nedved: «Il momento giusto unaAll’andata festa inglese per il mio addio al calcio» ma l’Italia spera TORINO- La sconfitta brucia. Brucia in vista della gara di ritorno, perchè l’1-0 è un risultato che crea più di un problema, brucia perchè la Juventus non ha giocato male e avesse pareggiato nessuno avrebbe avuto niente da ridire. Adesso a Torino ci sarà bisogno dell’impresa per andare avanti, un’impresa in cui Pavel Nedved crede perchè «si può fare tutto nella vita – dice a Sky Sport 1, all’interno della rubrica 'Permette Signorà – Non abbiamo fatto un grande risultato. Diciamo che l’1-0 non è bellissimo, ma credo che alla fine non è poi così male. Credo che ci giocheremo tutto in casa nostra. Può succedere di tutto e siamo abbastanza carichi. Ieri loro sono partiti meglio e noi siamo partiti troppo timorosi – è poi l’analisi della gara – Ci hanno schiacciato nella prima mezz'ora, nei primi venti minuti. Questa cosa l’abbiamo gestita male. Poi, abbiamo scoperto che potevamo giocare alla pari, ma era già tardi, perchè eravamo sotto di un gol. Credo che questa partita non sia ancora finita. Siamo solo al primo tempo, si deciderà tutto da noi». Per Nedved anche il rimpianto di quell'ultimo tiro che ha sfiorato il palo, «ci avevo provato anche prima – ricorda – In due, purtroppo, sono scivolato sul piede d’appoggio, il terzo sem-

Pavel Nedved impegnato a Londra contro il Chelsea

brava quello giusto. Credo di avere ancora 90 minuti a disposizione per poter segnare a Cech». E proprio l’estremo difensore dei Blues, a fine gara, si è detto orgoglioso di aver giocato contro il più grande giocatore ceco della storia del calcio. «Non lo sapevo – commenta il centrocampista bianconero – E' un grandissimo complimento, fatto da uno che, alla sua età, sta già facendo la storia del nostro Paese. Mi fa molto piacere». Ma al ritorno niente sconti, anche perchè questa è l’ultima possibilità che

Nedved ha di vincere la Champions. A giugno, infatti, il 37enne ceco appenderà gli scarpini al chiodo. «Si, questa è la mia ultima stagione – conferma – Ho deciso insieme alla mia famiglia. Credo sia il momento giusto per ritirarmi. Perchè? Perchè è il momento giusto per andar via. Sento, sia mentalmente che fisicamente, che posso andare avanti ancora qualche mese, ma poi mi ritiro». Il biondo di Cheb esclude ripensamenti e spiega di averlo annunciato oggi «per evitare polemiche, come ce ne sono sempre state. Aspettavo

sempre la fine della stagione per valutare le mie condizioni sia fisiche che mentali. Così, allungavo il contratto di anno in anno, ma questa volta ho voluto anticipare proprio per evitare certe polemiche». Eppure alla vigilia della sfida con i Blues Ranieri aveva aperto alla possibilità che giocasse un altro anno, ipotesi tutt'altro che inverosimile visto come ha giocato col Palermo e ieri. «Ma non mi sento bene fisicamente – ribatte – Credo che uno debba sentire quando è il momento di lasciare. Sicuramente, darò tutto quello che mi è rimasto dentro nelle prossime partite, nei prossimi mesi. Proverò a vincere ancora qualcosa di importante con questa squadra. Se c'è una minima possibilità, me la voglio giocare, come tutta la squadra». Per lui si parla già di un futuro alla Juve dietro una scrivania, ma Nedved si schernisce, «non ci ho proprio pensato, non so ancora quale sarà il mio futuro», le parole del centrocampista, che dice la sua anche sulla vicenda Amauri, combattutto tra Brasile e Italia. «Può essere un pò disturbato, perchè è una questione che non stanno trattando benissimo – il parere del ceco – Lui deve lasciar stare, pensare a giocare solo per la Juve, poi quello che succederà lo si vedrà più avanti. Deve pensare solo a giocare».

Coppa Uefa I doriani perdono anche nella gara di ritorno in Ucraina

Sampdoria fuori dall’Europa Opaca prestazione: per il Metalist in gol Valyayev e Jajà METALIST SAMPDORIA

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METALIST KHARKIV (4-31-2): Goryainov 6; Maidana 6.5, Obradovic 6, Gueye 6.5, Gancarczyk 6; Valyayev 6.5, Sliusar 6, Edmar 6.5; Rykun 6 (12' st Devic 6); Oliynik 6 (41' st Berezovchuk sv), Jajà 6.5 (33' st Bordian sv). In panchina: Bazhan, Koynushenko, Barilko, Zezè. Allenatore: Markevich 6. SAMPDORIA (3-5-2): Mirante 5; Campagnaro 5.5, Gastaldello 5.5, Da Costa 5; Padalino 6 (37' st Mustacchio sv), Stankevicius 5 (18' st Franceschini 5.5), Sammarco 5 (18' st Pieri 5.5), Dessena 5, Ziegler 5.5; Bellucci 5, Marilungo 6. In panchina: Castellazzi, Accardi, Ferri, Raggi. Allenatore: Mazzarri 5. ARBITRO: Knut Kircher (Germania) 6. RETI: 30' pt Valyayev, 41'pt Jajà. NOTE: Pomeriggio freddo, terreno pesante. Spettatori: 10 mila circa. Ammoniti: Sammarco. Ang.: 4-3. Rec.: 0' pt, 2' st. KHARKIV La Sampdoria chiude ai sedicesimi di Coppa

La Sampdoria in campo contro il Metalist

Uefa la sua avventura europea. I blucerchiati, già battuti a Marassi 1-0 all’andata, si arrendono anche in Ucraina. Vince il Metalist 2-0 grazie ai gol di Valyayev e Jajà. Risul-

tato giusto perchè in campo si è vista una Samp davvero brutta che può essere salvata solo per i primi 15', poi è buio pesto. Il Metalist invece si conferma squadra quadrata.

BUONA NOTIZIA PER LA ROMA Panucci-Spalletti: pace fatta CHRISTIAN Panucci a colloquio con Spalletti, Conti e Pradè: ed ecco le scuse del difensore ribelle della Roma. Un incontro voluto dal difensore in rotta con il tecnico dalla trasferta di Napoli del 25 gennaio scorso per aver rifiutato la panchina. Spalletti da quel momento non lo ha più convocato e, con l'avallo della società, ha deciso di escluderlo dalla lista Champions. Adesso la palla spetta al tecnico romanista che si accinge a preparare il big match di domenica sera contro l’Inter: solo alla vigilia si saprà se il difensore potrà essere convocato.

Al 30' gli ucraini passano in vantaggio: ottima triangolazione fra Edmar e Valyayev che bucano la difesa doriana con una certa facilità, Valyayev mette a sedere Da Costa e con il destro batte Mirante. La Samp non riesce a reagire a dovere anche perchè il Metalist non dà riferimenti in avanti e continua ad attaccare. Al 41' arriva il raddoppio: punizione dalla distanza di Jajà, la palla supera la barriera, rimbalza davanti a Mirante e si va ad insaccare sul secondo palo. I doriani potrebbero subito accorciare le distanze con Padalino che calcia da posizione defilata, Goryainov è piuttosto incerto nella presa e inieme a un compagno rischia l'autogol per poi salvarsi sulla linea. Nella ripresa il tema deLla partita non cambia: Stankevicius e compagni non si vedono e il solo Marilungo fa vedere qualche spunto interessante: al 9' il giovane attaccante si fa spazio in area dalla sinistra , poi però viene fermato al momento giusto da Obradovic. Al 20' calcio di punizione dalla distanza di Jajà e palla poco alta. Al 30' diagonale di Olynyk che termina a lato alla destra di Mirante.

INGHILTERRA-ITALIA 20. Gol di Van Persie (che ha deciso Arsenal-Roma) e di Drogba (in Chelsea-Juventus 1-0), nessuna rete in Inter-Manchester United, che è l’unica partita che le squadre della Premier League non sono riucite a vincere in questa due giorni di Champions (anche il Liverpool si è imposto al Bernabeu sul campo del Real Madrid). Parla inglese l’Europa e purtroppo per noi sono tutte della Premier le avversarie che ci ha riservato l’urna. È andata male per il calcio, battuto dal football, ma non è ancora finita. Di certo, però, si può dire che il bilancio è tutt'altro che positivo. Due sconfitte, un pareggio e nessun gol. L’1-0 delle partite di Londra è un risultato molto insidioso, difficile da ribaltare, basterà un gol ad Arsenal e Chelsea per costringere Roma e Juventus a farne tre. È dura per giallorossi e bianconeri, ma la rimonta è possibile e in maniera diversa le due squadre italiane lo hanno dimostrato anche all’andata. La Roma soffrendo un pò di più un Arsenal al quale l’1-0 va un pò stretto, ma che nella parte finale della gara ha subito il gioco dei giallorossi che hanno disputato una buona ripresa. Mancherà De Rossi e per Spalletti sarà davvero dura rinunciare a «capitan futuro» in una partita che dovrà essere perfetta. Ha fatto meglio la Juventus. A Stamford Bridge i bianconeri si sono fatti sorprendere dall’inizio sprint dei «blues». Alla squadra di Ranieri era già successo a Palermo, ma la traversa salvò Buffon sul tiro di Miccoli, questa volta nessuno ha salvato il portiere bianconero sul destro ravvicinato di Didier Drogba, un attaccante ritrovato e che ha dimostrato tutta la sua forza e la sua classe facendo soffrire Chiellini e compagni. Come scrive oggi la stampa inglese, l’ivoriano è una delle vittorie di Guus Hiddink che in appena due settimane ha rivitalizzato il Chelsea, rilanciando Drogba al fianco di Anelka, una bestemmia tattica per il Scolari, predecessore dell’olandese. Dopo aver sofferto tantissimo il Chelsea nel primo quarto d’ora, la Juventus ha rialzato la testa, ha cercato di raddrizzare il risultato e lo avrebbe anche meritato, ma Cech ha detto di no a Del Piero, Amauri è stato ben controllato da Terry e Alex e negli ultimi secondi di gioco un tiro di Pavel Nedved (che nel dopo-partita ha annunciato che a giugno lascerà il calcio) ha sfiorato il palo con Cech battuto. Una buona Juve, ma serviva più personalità, a cominciare da Ranieri che forse avrebbe potuto inserire qualche minuto prima Trezeguet. Al ritorno il francese potrebbe essere decisivo, senza dimenticare Del Piero ed Amauri comunque ieri positivi a Londra. Quasi sicuramente non ci sarà Camoranesi che ha subito l’ennesimo infortunio della stagione. Servirà la migliore Juve, la partita di ieri

Santon contro Ronaldo

ha dimostrato che il Chelsea non è così superiore, ma quell'1-0 sarà difficile da ribaltare, Hiddink lo sa bene e lavorerà sul gol di Drogba per far felice Abramovich. La squadra che, risultati alla mano, ha più chance di passare il turno è l’Inter. La formazione di Mourinho ha due risultati su tre per far fuori il Manchester United di Alex Ferguson. I «red devils» a San Siro (ribattezzato San Zero dalla stampa inglese) hanno fatto un figurone nel primo tempo, ma uno strepitoso Julio Cesar ha fermato Ronaldo e compagni. Nella ripresa è venuta fuori l'Inter che ha forza e qualità, e cosa da non sottovalutare due risultati su tre, per far fuori i campioni d’Europa in carica. Mourinho sa come si batte il Manchester, lo ha già fatto e quando vinse la Champions League con il Porto, eliminò i diavoli rossi con uno 0-0 casalingo e l’1-1 esterno...Comunque vada, alla fine lui e Ferguson stapperanno un buon vino come tradizione vuole. Vittima illustre del clacio inglese anche il Real Madrid, superato 1-0 al Bernabeu dal Liverpool. I quarti sono praticamente ipotecati per i reds, del resto Benitez è il vero mago della Champions League. Chi i quarti li ha già conquistati con 90 minuti d’anticipo è il Bayern Monaco di Klinsmann. Cinque gol a Lisbona contro lo Sporting, doppiette di Ribery e del nostro Toni, gol di Klose per lo straripante successo bavarese. Segna anche Giuseppe Rossi (su rigore) che evita il ko interno del Villarreal nel match contro il Panathinaikos (vantaggio greco con l’ex Inter Karagounis). Pareggiano anche le altre due spagnole, il Barcellona a Lione (1-1), l’Atletico Madrid in casa con il Porto (2-2), rischiano i colchoneros, il Barca molto meno. Il 10 e 11 marzo le gare di ritorno.


Sport 39 Prima Solo 1-1 ad Avigliano, ma il lavoro atletico si è fatto sentire Venerdì 27 febbraio 2009

Potenza, resta il tridente E Tesoniero soffia il posto a Groppioni LA TESTA è rivolta al Crotone. Finalmente si inizia a parlare di calcio giocato e il Potenza si rituffa con il pensiero al match, difficile, di campionato con la squadra di Moriero che è reduce da 19 punti in otto partite. L’anno scorso quella vittoria fu un vero e proprio capolavoro tattico di Arleo che piazzò Di Bella in marcatura su Pacciardi, annullando le fonti di gioco dei calabresi. Tre punti che diedero linfa preziosa per il raggiungimento della salvezza. Chissà possa accadere la medesima cosa anche domenica al Viviani, anche se obiettivamente di fronte si troveranno due squadre fisicamente e moralmente agli antipodi. Senza Berretti (che si tratterrà a Cesenatico non meno di 15 giorni per curare la pubalgia) e con Dei infortunato e squalificato (anche se si aggregherà al gruppo oggi anche per far valere il suo peso specifico all’interno dello spogliatoio), Arleo ha fatto le prove generali nella vicina Avigliano. Il problema fondamentale riguarda gli esterni di dife-

sa: Lolaico è stato trasferito a destra, mentre sabatino è stato arretrato sulla linea dei difensori a sinistra. I due centrali sono stati, nel primo tempo, Cuomo e Patarini, nel secondo que-

st’ultimo e Di Bella (sugli esterni sono andati invece Porcaro e Radu). In mezzo al campo hanno iniziato il baby della Berretti Fucci, Cammarota e Mangiapane, poi Suppa ha preso

il posto di Fucci. In attacco, nella prima frazione hanno giocato Sarno, Cozzolino e Nolè, nella ripresa Cantoro, scardini e Nappello. 1-1 il risultato finale (reti di Nolè e Petilli nel primo

tempo) a margine di una gara che ha evidenziato la pesantezza delle gambe del Potenza per via del lavoro atletico specifico che andrea Santarsiero sta svolgendo per recuperare al meglio la forza dell’organico e giocarsi questi 180’ fondamentali nel miglior modo possibile. si va quindi verso il 4-3-3, anche se la ritrovata condizione di Di Bella potrebbe consentire ad Arleo di modificare in corsa qualcosa. Tipo, pensare al 3-4-3, con Cuomo, Patarini e Di Bella dietro, Lolaico e Sabatino più avanti sugli esterni e Mangiapane e Cammarota al centro del campo, a protezione di un tridente da scegliere a seconda della condizione generale. Una novità di non poco conto, però, è rappresentata dall’aver schierato dal primo minuto in porta il secondo Tesoniero. Una prova per Arleo che lo ritiene assolutamente valido e affidabile, ma anche una giusta riflessione rispetto alla possibilità di bocciare Groppioni dopo la brutta prestazione di domenica scorsa a Perugia. Alfonso Pecoraro

IN BREVE Recupero: l’8 marzo LA LEGA PRO ha reso noto che il recupero Pescara-Real Marcianise si giocherà domenica 8 marzo allo stadio «Biondi» di Lanciano. La partita non era stata disputata lo scorso 15 febbraio per impraticabilità di campo.

Juve Stabia a T. Annunziata JUVE STABIA-PERUGIA si giocherà domenica allo stadio «Giraud» di Torre Annunziata. La decisione su richiesta della società stabiese per l’indisponibilità del suo abituale terreno di gioco.

Simoni a Gubbio «RIENTRO perchè stare con i giovani mi fa tornare giovane». Così si è presentato Gigi Simoni, a Gubbio per la sua nuova avventura dopo tre anni dall’ultima esperienza con la Lucchese. Sarà Il nuovo direttore tecnico della squadra umbra.

Seconda Per il Melfi tre gare in sette giorni

Prove di turnover SI È SVOLTA presso il centro Cedas la consueta partitella in famiglia infrasettimanale del Melfi. Palumbo ha mischiato le carte, come avviene solitamente. In questa settimana poi con la prospettiva di tre impegni in sette giorni, lo stesso trainer gialloverde, ha già dichiarato di voler effettuare un oculato tournover. Contro il Piscina, Palumbo potrebbe adottare un più coperto 4-4-1-1 con il solo De Angelis terminale offensivo. Sarebbe Petagine a fungere da elemento di appoggio al bomber campano. Questa soluzione è stata provata a lungo nell'ambito della sgambata e potrebbe essere riproposta domenica prossima contro un avversario di rango che gioca un buon calcio. Le intenzioni di Palumbo sono quelle di irrobustire il centrocampo e cercare la ri-

partenza, puntando principalmente ad arginare il gioco del Piscina. All'andata gli abruzzesi misero in difficoltà il Melfi, proprio in virtù di una manovra avvolgente, anche se è bene ribadirlo che dopo il mercato di gennaio, questo è un altro Melfi. Ora la compagine federiciana è più squadra è soprattutto dotata di un esperienza e di una varietà di scelte che prima non possedeva. Proprio quest'aspetto sta portando Palumbo a fare diverse valutazioni. Il tecnico vuol ruotare alcuni uomini, al fine di conservare una condizione ottimale, ma deve stare attento a non smembrare la struttura di questo Melfi che nelle ultime domeniche ha dimostrato di funzionare. Dovrebbe riguardare tre o al massimo quattro elementi il turnover previsto.

Una situazione che va gestita con lungimiranza e attenzione. Ieri Mitra non si è allenato a causa della febbre. Stando anche a quanto dimostrato a Lamezia ed in generale in tutto il torneo, in mezzo al fianco di Misto, agirà Bacchiocchi, sempre pronto quando c'è da lottare. Il laziale sta bene e vuole fornire il consueto contributo condito di corsa ed agonismo. Soliti dubbi sulle corsie esterne. I favoriti sembrano Tufano e Sciannamè, con Gilfone che invece dovrebbe essere titolare con il Manfredonia. Stesso discorso per Mitra, che smaltito l'attacco influenzale, dovrebbe tornare titolare contro i dauni.In difesa invece sembra tutto scontato. Palumbo difficilmente cambierà il quartetto che ha dimostrato affidabilità nelle

ultime uscite. Gabrieli e Castaldo, proseguendo a lavorare insieme, stanno affinando l'intesa e facendo registrare evidenti progressi. Fumai e Gambi d'altrocanto appaiono in salute disposti a fare la solita partita positiva. Insomma l'impressione generale è quella di un Melfi che ad Avezzano contro il Piscina voglia conquistare

punti preziosi che servano da traino per la fondamentale gara interna di mercoledì con il Manfredonia. Tornare a casa non a mani vuote dall'Abruzzo, vorrebbe significare prepararsi mentalmente nelle migliori condizioni al match contro i dauni, classico gara da non sbagliare. Da non dimenticare che al

momento solo la neve ha interrotto la striscia utile di risultati, compreso il poker di vittorie e la possibilità di centrare una storica cinquina. Pericolo diffidati sono in cinque a rischio squalifica: Gabrieli, Gambi, Sciannamè, De Angelis e Bacchiocchi. Emilio Fidanzio

Menzgour è stato l’acquisto giusto di gennaio per il Cassino, che si candida ai play off

Un marocchino ai piedi dell’Abbazia

Menzgour del Cassino

CASSINO- Un colpo di mercato che aveva sorpreso molti nel mercato di gennaio. Il Cassino aveva creduto nelle qualittà di questo marocchino tanto da rilevarne la comproprietà con il Bellaria. Un bel colpo. Perchè intantol'esterno marocchino sta rispondendo alle attese. Il colored, che a dirla tutta si esprime con un frizzante accento emiliano, compierà ventisei anni a Marzo. L'età giusta per poter aspirare, finalmente a qualcosa di importante. Ne ha dovuta fare di strada “Mez”, come tutti affettuosamente lo chiamano. Certamnente la sua carriera ha avuto un'ottima impennata in questa stagione: il trasferimento al Bellaria lo ha infatti reso protagonista as-

soluto del girone B del campionato, dove si è posto all'attenzione di molte società di categorie superiori. Altrettanto proficue le stagioni precedenti dove, vestendo la casacca del Castelfranco Veneto era riuscito a mettere a segno quasi 40 reti. Bottino reso ancor più interessante dal consistente numero di assist in varie stagioni di serie D. Menzgour infatti non predilige solo la via della rete, nelle sue corde c'è anche l'invito per il compagno: gli piace segnare, ancor di più se mette qualcun altro nelle condizioni di farlo. Finalmente s'è sbloccato con il Cassino. Ha impiegato cinque gare per sciogliere il giacchio, alla fine s'è preso tutto in

una volta e nel modo più congeniale al suo talento: aprendo le porte al successo che mancava da oltre tre mesi. Quasi una maledizione per ola squadra laziale. La sua rete, scaturita da un'incredibile progressione, l'ha reso raggiante e fisucioso per il futuro: “E' normale - ammette “Mez” - che io sia entusiasta: era un gol che sognavo da tanto, esserci riuscito proprio oggi che abbiamo interrotto il nostro digiuno di vittorie mi rende felice”. Gran gol per dare il là alla vittoria, potevano essere due ma, per ora, va bene così: “Nel finale ho sfiorato anche la doppietta con una conclusione fuori di poco ma, lo dico subito, sono contentissimo anche così. La so-

cietà è fantastica, la tifoseria è meravigliosa, ci segue sempre e non fa mai mancare il suo sostegno. Con i compagni di squadra poi c'è grande intesa: qui a Cassino mi trovo alla grande e voglio continuare a ripagare sul campo l'affetto con il quale mi hanno accolto”. Si trova benissimo a Cassino, posto ideale, ambiente tranquillo dove ci sono poche pressioni. Menzgour, tuttavia, ha idee chiarissime per il futuro: “Il futuro? Beh, il mio sogno è quello di permettere un giorno ai miei genitori di vedere una maglietta da gara con il nostro cognome stampato sulle spalle”. Idee chiare, ambizioni almeno di cadetteria.


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Sport L’ex di turno D’Arienzo: «Mi accoglieranno bene. Ma è una gara tosta»

Venerdì 27 febbraio 2009

Matera, i tifosi si mobilitano Iniziative per sostenere la squadra con la Turris TIFOSI sempre presenti alle occasioni che contano. Turris-Matera lo è, perchè non perdere significherebbe tenere accesa la fiamma dei play off, ovvero l’obiettivo che la società si è prefissata dopo la cosiddetta variazione dei piani di dicembre. Sono comparsi in città gli striscioni che inneggiano a seguire la squadra al “Liguori” di Torre del Greco. Dovrebbero essere almeno due gli autobus che partiranno alla volta della Campania, più ovviamente le solite macchine dei non organizzati per intenderci. Stringersi attorno alla squadra per sostenerla in questa gara importante è l’ennesimo gesto d’affetto da parte dei tifosi in questa stagione. L’aria che si respira è quella delle gare importanti anche in seno alla dirigenza e tra i calciatori. Ieri pomeriggio consueta amichevole infrasettimanale contro la formazione allenata da Franco Danza al campo della Zona Paip. Assente Alberto Marsico alle prese con un problema muscolare che sembra non volergli dare pace. Infatti, aveva ripreso solo da un giorno e c’è stato il nuovo campanello d’allarme. Il tecnico Foglia Manzillo ha mandato in campo, nella prima frazione di gara, Gatti tra i pali con De Santo e Naglieri esterni di difesa bassi. Centrali difensivi D’Arienzo e Martinelli. Centrocampo con Branda e Malagnino esterni con Lafortezza e Acampora centrali. Dietro ad Albano Porzio con compiti di copertura. Nella ripresa spazio a tutti gli altri disponibili con Magliocco, Ancora e Chisena a tenere impegnato il portiere Cottet. Assenti sia Lonardo che Armento. Probabilmente potrebbero anche non esserci domenica a Torre del Greco. Ex di turno Pasquale D’Arienzo che ha parlato della gara di domenica. «Sono stato due anni a Torre del Greco. Mi sono lasciato bene con dirigenza e tifosi e credo che sarò accolto nella maniera migliore. E’ una partita difficile e credo di non scoprire l’acqua calda con questa affermazione». Tra i migliori in campo contro il Pomigliano e certamente tra i più pericolosi quando va a saltare sui calci d’angolo. «Lo rifarò anche al Liguori. Spero che stavolta vada meglio. Perchè domenica è stato bravo il portiere del Pomigliano. Quella palla l’avevo vista dentro. Come pure l’altra su calcio d’angolo. Arriviamo a que-

Lazic poi sfiderà Pomigliano e Matera

Per il Francavilla comincia a Fasano il trittico di fuoco

Uno degli striscioni presenti in città posizionati dal gruppo della “Vecchia Guardia”

sto appuntamento con qualche problemino, ma è chiaro che c’è da centuplicare le forze per non tornare a casa con il sacco vuoto». Nelle ultime due trasferte è andata male per il Matera che non vince fuori casa dal match di Genzano. Sconfitta a Bitonto e poi a Fasano, en-

trambe macchiate da errori arbitrali e dei singoli. La ricetta per invertire la tendenza è quella che i tifosi stanno alimentando con una mobilitazione che è senza dubbi mirata a dare l’importanza giusta a questo match. Nella formazione di La Cava non ci sarà Filippo

Tortora, giocatore che sembra avere un conto aperto col Matera contro il quale va a rete tutte le volte che l’incontra a prescindere dalla maglia che indossa ma stavolta non sarà della gara ed è un punto a favore notevole per i biancazzurri. Renato Carpentieri

FRANCAVILLA – La squadra sinnica, continua la sua preparazione in vista del delicato match che vedrà opposti i ragazzi di mister Ranko Lazic, alla formazione del Fasano. Lo stadio “Vito Curlo” sarà teatro di una sfida molto appassionata tra due squadre che tenteranno a tutti i costi di conquistare i tre punti in palio. Il tecnico dei rossoblu, durante gli allenamenti che sta facendo svolgere ai suoi ragazzi, cerca di eliminare quelle imperfezioni che domenica scorsa hanno permesso a Del Prete e compagni di chiudere il match contro l’Angri soltanto nei muniti di recupero. Una gara quindi, che dovrà essere affrontata con la massima concentrazione per evitare di incappare in un risultato negativo, che potrebbe nuovamente mettere in discussione il discorso play out. Zona che adesso, dista otto punti e con delle squadre che non mollano affatto la presa. Il Francavilla, ricordiamolo sarà atteso da tre gare davvero molto impegnative. Dopo la trasferta di Fasano, i ragazzi del patron Franco Cupparo, ospiteranno il Pomigliano, formazione che viaggia ad alti ritmi ed è in piena zona play off, con quaranta punti. E poi, nella ventiseiesima giornata derby attesissimo contro il Matera, al “XXI Settembre”. Un trittico di gare quindi, da giocare tutte di un fiato, per cercare di fare più punti possibili per scalare posizioni in classifica, che potrebbero proiettare l’undici rossoblu in piena zona play off. Un traguardo, per niente preventivato ad inizio stagione. Ma si sa, i calcoli lasciano il tempo che trovano, fare delle previsioni in questi campionati è praticamente impossibile. Bisogna vivere alla giornata, cosa certamente che sta facendo il Francavilla, una formazione che, non ha mai nascosto il suo obiettivo principale che è quello del-

Lazic e sotto Cupparo

la salvezza anticipata e senza patemi d’animo. Il match di Fasano, ricopre per questo, un notevole interesse da parte dei ragazzi di mister Lazic. Un ritorno dalla trasferta pugliese, con dei punti significherebbe tanta buona fiducia per il morale di tutto il gruppo. Claudio Sole

Il Genzano con la Nocerina con Trifone e Autiero. Ballottaggio Riccio-Rega

C’è qualche dubbio per Pirone GENZANO DI LUCANIA - Sporting Genzano sempre più concentrato alla sfida di domenica prossima in quel di Nocera. Ormai archiviata la deludente sconfitta contro il Pianura i ragazzi di Mister Pirone sono proiettati mentalmente alla delicata sfida contro la Nocerina. L'undici che Pirone metterà in campo domenica sarà poco diverso da quello visto domenica scorsa. Nonostante una prestazione da dimenticare per il numero uno bianco rosso, come quella di domenica scorsa, Borrelli difenderà la porta dello Sporting anche contro la Nocerina. In difesa mancheranno Masturzo e Fiore, entrami squalificati, e al loro posto sono pronti Trifone e Autiero mentre Fiscina e Pepe

dovrebbero essere i due sicuri sulla linea difensiva. Il centrocampo Papagni-Bacio Terracino-Buonocore non si tocca ma a giocarsi un posto da titolare vicino ai magnifici tre sono in due: Riccio e Rega. In attacco al fianco dell'intoccabile Impagliazzo la storia si ripete con Compierchio e Murano a giocarsi un posto a fianco dell'ariete bianco rosso. Mister Pirone, che assisterà alla sfida dalle tribune, proverà a mettere paura alla seconda forza del campionato che domenica scorsa ha zoppicato contro la capolista rimediando un ko in quel di Brindisi che ha di fatto estromesso la squadra campana dalla lotta per la vittoria finale del torneo. Di fatto, però, la Nocerina resta comunque la se-

conda forza del campionato e per i bianco rossi lucani sarà difficile portare a casa un risultato positivo. Difficile ma non impossibile, perché lo Sporting visto domenica e quello visto contro le grandi anche nel girone di andata ha messo paura alle prime della classe. A Genzano c'è la consapevolezza che il mese di febbraio sarebbe stato terribile per i due big mach salvezza contro Gelbison e Venafro e per le due trasferte terribili contro Pianura e Nocerina. Gli alto bradanici sono ancora in piena lotta salvezza e la ritrovata vena realizzativa di Murano e Compierchio non può che giovare all'ambiente bianco rosso. Nello spogliatoio lucano c'è la consapevolezza che la salvezza va conquistata contro le squadre che

A sinistra Pirone, tecnico del Genzano

lottano per lo stesso obiettivo degli alto bradanici e non contro le sfide quasi impossibili come quella di domenica. i logici favoriti dell'incontro restano i campani ma a Genzano c'è la speranza di portare a casa un risultato utile soprattutto in chiave salvezza.

La Nocerina, dopo la batosta di Brindisi proverà a rialzare la testa e ricominciare a vincere a scapito dello Sporting Genzano. A meno dodici dalla vetta, la Nocerina, resta comunque in pienissima corsa per i play off. Rocco De Rosa


Sport 41 Eccellenza La squadra di Manniello ha il dovere di credere alla promozione Venerdì 27 febbraio 2009

L’Oppido vuol provarci Battere l’Irsinese e sperare nel Policoro OPPIDO LUCANO - Dopo una domenica di stop, causa neve, l'Angelo Cristofaro Oppido domenica prossima ritornerà in campo. Sul sintetico del Comunale arriverà la non irresistibile Irsinese che proverà a portare via un risultato positivo da Oppido in ottica salvezza. Intanto la compagine alto bradanica, sprofondata a sette lunghezza dalla capolista Pisticci, con il passare delle settimane vede affievolire sempre di più le speranze di una promozione in Serie D. Domenica, intanto, i ragazzi di Mister Manniello devono tornare alla vittoria magari sperando in un passo falso del Pisticci in casa del Policoro. La gara da recuperare sul sintetico di Avigliano è una trasferta difficile ma non impossibile. Ci sarebbero le condizioni per credere ancora nella rimonta ma sette punti sono tanti da recuperare. L'Irsinese, intanto, arriva a Oppido dopo la vittoria di misura ottenuta in casa del Balvano.

L’Angelo Cristofaro Oppido

Il risultato finale pende tutto a favore dei beniamini di casa ma l'Irsinese ha bisogno di punti per allontanarsi dalla zona retrocessione, lontana solo un punto, mettendosi momentaneamente al sicuro. Nella sfida di domenica, Mister Manniello dovrà fare a meno di Giuseppe San-

tagata squalificato per un turno dal Giudice Sportivo per somma di ammonizioni. In compenso i recuperi di Astudillo e l'integrazione nel gruppo di Nicola Volpe stanno ottenendo i risultati sperati. Oltre a vedere Murese e Pisticci avanti in classifica, l'Angelo Cristofaro Op-

pido comincia a voltarsi anche dietro visto che ha solo tre lunghezze dagli alto bradanici arriva di gran carriera la Ruggiero Valdiano. Il Pisticci ha messo una seria ipoteca sul campionato ma sia l'Angelo Cristofaro che la Murese hanno l'obbligo di provare a mettere il bastone tra le ruote alla prima della classe. I bianco verdi oppidesi hanno dimostrato di aver superato le difficoltà di questo inizio di 2009 quando rimediò una brutta sconfitta in quel di Tricarico e pareggiando in casa contro la Ruggiero Valdiano che raggiunse la parità allo scadere dai novanta minuti regolamentari. Dopo l'Irsinese il campionato degli oppidesi prevede gara facili solo sulla carta. Il campionato è ormai entrato nella sua fare più delicata e ad Oppido tutti sperano nella grande impresa anche se il Pisticci sta ormai prendendo il volo. Rocco De Rosa

A Vietri il Calcio Carnevale per i baby giocatori

Gol e solidarietà VIETRI DI POTENZA - E' stato il gremito “Pala Santa Domenica” di Vietri di Potenza ad ospitare la seconda tappa della manifestazione “Calcio Carnevale Telethon, un futuro migliore c'è, costruiamolo insieme”, organizzato dal settore giovanile della Figc per le categorie piccoli amici, da sei a otto anni, e pulcini, da otto a dieci. Durante la manifestazione, sono stati raccolti anche i fondi per la ricerca riguardo la Sla, la sclerosi laterale amiotrofica. Dopo la prima tappa tenutasi a Paterno, nell'intera giornata di sabato a Vietri hanno partecipato le scuola calcio di Asso Potenza, Asi Soccer Muro Lucano, Pro-Murese, Picerno e Vietri. Centinaia le persone, tra bambini e genitori, che hanno riempito il palazzetto dello sport vietrese. “L'intento della manifestazione ha sottolineato Nicola Angelillo, responsabile tecnico delle attività di base della Figc lucana- è quello del coinvolgimento dei bambini e farli giocare e crescere bene. Inoltre questa manifestazione rientra tra le attività programmate dal settore giova-

ECCELLENZA

nile scolastico della delegazione provinciale di Potenza”. A proposito di questo giova ricordare il presidente Piero Rinaldi e il vicario Carlo Maglia, che hanno voluto fortemente questa manifestazione. Durante la manifestazione sono stati raccolti i fondi per la Sla e sono stati trattenuti i genitori a cui sono stati regalati opuscoli informativi ed informazioni sulla manifestazione e sulla raccolta fondi. Presente alla manifestazione anche Gerardo Passerella, presidente dell'associazione allenatori della Basilicata: “Quando si tratta di una manifestazione giovanile, è sempre positivo. È sempre una cosa bella vedere i bambini giocare e divertirsi. Grande merito per la Figc lucana, l'unico organismo che riesce ancora a far giocare i bambini e a farli crescere bene”. Durante la manifestazione, si sono tenuti vari incontri sul parquet del palazzetto, da parte di tutte le tante “giovani promesse” lucane che hanno partecipato alla manifestazione. Ne è uscita fuori una splendida giornata. Ma non finirà qui. Infatti la ter-

CLASSIFICA

Il volantino della manifestazione

za tappa si terrà a Barile domani pomeriggio. Ma continueranno anche le attività del settore giovanile della Figc. Infatti ci sarà la festa “Fun Football” con la categoria piccoli amici e pulcini. Claudio Buono sport@luedi.it


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Sport

Venerdì 27 febbraio 2009

Russo e Rossi avevano risposto al vantaggio di Benevento del Sasso di Castalda

Vignola sigilla l’equilibrio Il pareggio del Picerno arriva nei minuti finali SASSO CASTALDA S. PICERNO

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AVIS SASSO DI CASTALDA: Pepe F(40'Cavallo), Perrone M, Pepe G(50' Pepe A), Hayate,(80' Trinchitella F), Tofalo A, Tofalo G,Beneventano C(60' Rotundo), Tofalo R('70 Trinchitella D), Vignola , Pascale , Colangelo. A disposizione:Tolve V, Doti R. All. Corleto Rocco PICERNO: Lettieri G, Lettieri F, Falabella, Martino, Lettieri S, Caggiano,D'Andrea, Cappellano,Russo, Rossi,Cangini A disp.: Matturro, Mancino, Riviello, Russillo, Salerno, Giuliano. All. Marcantonio Rocco RETI: al 57' Beneventano (S), 65'Russo (P), 75' Rossi (P), 88' Vignola (S) ARBITRO Pistritu Dragos Flari NOTE: Espulsi Russo e Marcantonio IL SASSO Castalda costringe al secondo pareggio consecutivo per la capolista Picerno facendogli perdere la prima posizione, a vantaggio del Montemurro mentre il Castellaro ha dovuto rinviare la gara per impraticabilità, in caso di vittoria si poterebbe al primo posto.

Vignola e Beneventano, entrambi a segno con la maglia del Sasso di Castalda

Una partita priva di emozioni per tutto il primo tempo,ci si aspettava un Picerno d'assalto, invece l'approccio alla gara è stato sbagliato, poca aggressività, con la difesa Sassese molto attenta a non lasciare alcuno spazio ai veloci attaccanti Picernesi.

Nella noia più totale la prima parte di gara viene archiviata. Le tante attese per il match arrivano alla ripresa, con i locali che passano inaspettatamente al 57' con la rete di Beneventano, che sfrutta un assist di Colangelo, dribblando il portiere ed insac-

cando la rete del vantaggio. Sotto di un gol la squadra di Marcantonio ha una reazione, passano solo otto minuti e il Picerno trova il pareggio con Russo, che in mischia mette in rete dopo una serie di rimpalli. Lo stesso Russo in una susse-

guente azione si fa poi espellere per proteste, seguito da Mister Marcantonio che recrimina secondo lui, per un palese errore arbitrale. Senza l'allenatore in panchina il Picerno non si perde d'animo,cogliendo il vantaggio con Rossi, il quale sfrutta un errore difensivo, stoppa la palla in area e gira in rete per la gioia di tutta la squadra. Gli ospiti,anche se in inferiorità numerica sbagliano nel ritenersi sicuri della vittoria, abbassando la guardia, ma quasi allo scadere nella così detta zona cesarini, il Sasso trova inaspettatamente la rete del 2 a 2. Trinchitella D. tira un gran tiro in porta dal limite, Lettieri si supera e ribatte, ma Vignola, in sospetta posizione di fuorigioco, con grande opportunismo ribatte in rete di testa. Disperazione per gli ospiti ed esaltazione per i padroni di casa che fermano la capolista.Il pareggio in fin dei conti è giusto, il Picerno recrimina per l'arbitraggio che in più occasioni non è stato all'altezza della partita, ma deve essere consapevole di aver peccato di un po' di presunzione dopo il vantaggio credendo di aver chiuso la gara. vi.bo.

Per il Savoia c’è solo un sorriso regalato da Marino nella ripresa

I Lobosco marchiano il match MONTEMURRO 3 SAVOIA 1 MONTEMURRO: Laterza, Nigro (Venece), Marino, Iritano, Calvino G., Galante (Lobosco D.), Lobosco L. (Calvino F.), Latorraca (Pricoli), Ciancia, Lobosco C., Lobosco T. A disp. Latorraca A. . All. Rinaldi Antonello. SAVOIA: Caggianese M., Marra, Caggianese R., Ricciardi A., Covucci, Parrella, Ricciardi G., Salvatore, Zirpoli, Marino, Cavallo. A disp. Palorcia, Ricciardi M. All. Donato Lapolla. ARBITRO: Giusy Pecoraro RETI: 54' Latorraca (M), 60' Lobosco L. (M), 65' Marino (S), 78' Lobosco C. (M). NOTE . Ammonizioni: 18' Cavallo (S), 34' Parrella (S), 63' Nigro (M), 66' Calvino G. (M), 83' Zirpoli (S).

MONTEMURRO - Continua la collezione di successi del Montemurro che vince in casa contro il Savoia per 3 a 1. L'inizio partita non è, però, brillante. Le due squadre giocano un po' sotto tono. Il Savoia è bloccato nella sua metà campo da un Montemurro che, nonostante la sua permanenza in area avversaria, non riesce a realizzare. Al 18' arriva il primo cartellino giallo della partita. Ad essere ammonito è Cavallo del Savoia. Passaggi corti e tiri imprecisi contraddistinguono buona parte di questa frazione di gioco. Al 34' arriva anche la seconda ammonizione a carico di Parrella sempre del Savoia. Oltre ad un paio di azioni non riuscite (un palo ed una traversa sfiorati da parte del Montemurro) la

partita del primo tempo non ha emozionato. Le cose cambiano alla ripresa. Il Montemurro riacquista determinazione e grinta e al 54' va in vantaggio con il goal di Latorraca: Montemurro 1, Savoia 0. Al 59' mister Rinaldi del Montemurro sostituisce Galante con Lobosco D. Il Savoia, in visibile difficoltà, continua a subire le avanzate del Montemurro diventate, sicuramente più insidiose. Una di queste conduce i padroni di casa dritti al secondo goal che realizzano, al 60', con Lobosco L.: Montemurro 2, Savoia 0. Al 63' arriva il primo cartellino giallo del Montemurro a carico di Nigro. Al 65' il Savoia approfitta di una momentanea deconcentrazione dei padroni di casa e va in rete grazie a Marino: Montemurro 2, Savoia 1. Al 66'

I due Lobosco del Montemurro

giallo per il montemurrese Calvino G. Nel frattempo la partita riacquista ritmo. Il Montemurro continua ad avanzare deciso e realizza, al 78', anche il suo terzo goal

grazie al tiro di Lobosco C.: Montemurro 3, Savoia 1. Al 79' due sostituzioni nelle fila montemurresi: escono Lobosco L. e Latorraca, ed entrano Calvino F. e Pricoli.

Al 83' ultima ammonizione della partita a carico di Zirpoli del Savoia. Sul finale, al 86', Venece fa il suo ingresso al posto di Nigro. Anna Mollica


Sport

Venerdì 27 febbraio 2009

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Terza Categoria Un’autogol per la Roccanovese

La Stella Maris Armento cala un poker di reti S.M.ARMENTO ROCCANOVESE

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STELLA MARIS ARMENTO: Canosa A, Canosa G, Decarolis P, Saponara G, Petraglia P, Bloise V, Di Buono M, Fruci L, Magaldi L, Stipo V, Bello A, Serafini A, Pompeo S, Lauria R.Allenatore: Michele Canosa ROCCANOVESE: Mastropirro, Bellitto, De Mare, Vascetta, Palermo, Bellizio, Chielpo, Risonno, Pace, De Mare, Solimando, Calabrese, Sassone, Ferrara, Spagnuolo.Allenatore: Giuseppe Costantino ARBITRO: Antonio Rinaldi - Sezione Moliterno NOTE: Clima freddo e pungente, terreno appena allentato per le nevicate dei giorni precedenti. AL FISCHIO dell'arbitro i pochi spettatori incoraggiano i giocatori con un caloroso applauso. La Roccanovese parte bene, giocando per un quarto d'ora nella metà campo armentese. Lo spettro della pesante sconfitta dell'andata, con un severo punteggio di 5 a 0 per la Roccanovese, appare prepotente nelle giocate più veementi degli ospiti. Piano piano la squadra di casa prende il coraggio e con una bella triangolazione si riportano nella zona ospite con passaggi precisi, che fanno ben sperare. Infatti al 22° p.t. un assist di classe da parte di Fruci Luchino dell'Armento mette in condizione l'attento Di Buono Maurizio di andare a rete. È un momento di gioia e di sollievo morale per giocatori e tifosi. Dopo la partita si fa più equilibrata mentre tra le fila della Roccanovese serpeggia un certo nervosismo per alcune decisioni dell'arbitro Rinaldi.

Tale nervosismo fa perdere un po' di lucidità agli ospiti fino al punto da indurre il numero 6 ospite, Angelo Bellizio, detto il biondo, a toccare con il braccio il pallone nella propria area di rigore. L'arbitro decreta il “penalty” nonostante le vibranti proteste dello stesso Bellizio, che viene espulso. Si incarica, al 39° p.t., di tirare Vincenzo Bloise, che segna tra l'entusiasmo di tutti. A questo punto, dopo il 2 a 0, i locali prendono coraggio e spesso si affacciano minacciosi nell'area avversaria ma senza ulteriori sussulti fino alla fine della prima frazione.L'inizio del secondo tempo comincia male. Il bravo Petraglia Paolo, che ha lavorato bei palloni a centrocampo, insieme con Saponara, segna al 2° s.t., l'autorete per un falso rimbalzo del pallone sul petto. Ma la squadra di casa recupera in fretta. Al 5° s.t., Bello Antonio segna una bella rete di rapina portando a 3 le segnature della Stella Maris. Ormai gli armentesi hanno preso il sopravvento. Al 12° st arriva la quarta rete per i padroni di casa realizzata dell'attento e bravo Leonardo Magaldi, che insieme con due cursori, Maurizio Di Buono e Luca Fruci, hanno giocato un calcio brillante senza nulla togliere agli altri componenti. La Roccanovese non è stata quella vista nella partita di andata, anche perché la Stella Maris ha espresso un buon gioco sicuramente molto migliore rispetto alle prime partite. A parte l'espulsione di Bellizio e Risonno, i giocatori della città del vino sono sembrati sempre nervosi e fallosi. Per la Stella Maris sono da segnalare, oltre alle 4 reti, anche due traverse e un palo. In definitiva la partita è stata ricca di reti, le quali di per se, denotano che lo spettacolo non è mancato. Gianni Saponara sport@luedi.it

Supremazia tecnica palese

Noepoli, nove volte Francavilla NOEPOLI 1 S.FRANCAVIL. 9 NOEPOLI Cirigliano, Cascino, Nulli M, Santo, Ciancio, Nulli A, Blumetti V., Vitale, Tricarico, Blumetti V., Cafaro, Libonati A disp. Lombardi, Nulli G., All- Esposito Domenico. SPORTING FRANCAVILLA: Durso, Ponzio, Ciancio L., Marcelli, Di Sario, Marino, Di Giacomo, Orofino,Ricciardi, Vitarelli. A disp.: Crisci, De Luca, Camadeca. All. Amatucci A. (Arrigosi in panchina) RETI: al 8', 30'(rig.),43', 60' Marino, 20' Tricarico, 45' Orofino, 12',68',Di Sario, 65' Carriero, 78' Di Giacomo. NOEPOLI - Nel campionato di terza categoria del girone E è andato di scena il match tra la prima della classe Sporting Francavilla è il Noepoli fanalino di coda. La giornata è molto

fredda, con il terreno di gioco accettabile, nonostante le piogge dei giorni scorsi. Pronti e via e gli ospiti, sono più decisi in campo, anche se con ben cinque titolari assenti tra squalifiche e infortuni. Al 8' su punizione dal limite, l'attaccante Marino porta subito in vantaggio la squadra ospite, che raddoppia al 12' con il giovane Di Sario. L'incontro è un monologo del Francavilla, ma al 20' pt complice il portiere Durso, il Noepoli con un tiro da fuori area accorcia le distanze. I ragazzi di mister Amatucci non ci stanno è al 30' ancora Marino ristabilisce le distanze su calcio rigore, per il fallo subito da Di Giacomo. Al 43' e al 45' arrivano altri due goal, ancora con Marino e Orofino, bravo in mischia a chiudere il primo tempo sul 5-1 per i sinnici. L'inizio di ripresa vede i padroni di ca-

sa attaccare per la volontà di fare bella figura con il proprio pubblico, ma cosi si apre al contropiede dei ragazzi di Amatucci dove, al 15'st con Marino, al 20'st con Carriero, al 23'st con Di Sario e al 33'st con Di Giacomo, fissano il risultato sul 9-1. Mister Amatucci, effettua tutti i cambi a disposizione, regalando ai giovani in panchina, la soddisfazione di disputare i minuti finali di gara. Lo Sporting Francavilla, che prosegue la corsa verso la vittoria finale del torneo. Al termine della partita, soddisfazione da parte del dirigente Carmine Dottore: «Sono orgoglioso - dice - dei miei ragazzi, che ci danno grosse soddisfazioni. Soddisfazione - continua Dottore - per i ragazzi che hanno debuttato oggi, dimostrando attaccamento alla maglia e voglia di fare, facendo in pieno il loro dovere. Vorrei fare un commento - prosegue - con l'ammirazione per l'attaccante Marino, che alla sua prima apparizione da titolare è stato autore di ben quattro goal. Un ringraziamento va alla società del Noepoli, per la correttezza dimostrata dai giocatori in campo. Claudio Sole

Il Doria Possidente in vetrina al torneo Città di Agropoli AGROPOLI (SA) - Fervono i preparativi per la ventiduesima edizione del torneo internazionale ''Città di Agropoli'' riservato alle categorie minori del settore giovanile e scolastico della Figc. Il torneo che nasce nel lontano 1987 ha visto la partecipazione nel tempo di moltissimi campioni in erba come Schevchenko (Nella foto all'età di 13 anni), Bogdani, Rebrov, Halenar, Rosales, Rondon, Shovkovsky e tanti altri, che passando per Agropoli hanno dato lustro e notorietà alla manifestazione. Il torneo che si svolge su molti campi della provincia, si arricchisce ogni anno di squadre nuove come il Partizan Belgrado, lo Spartak Varna, il il Trnava, il WAC

Casablanca del Marocco , La Dinamo Kiev, lo Spartak Mosca,il Mikulov, il Brescia, il Paternò, e tantissime squadre di Ungheria, Polonia, Rep. Ceca, Romania,Slovenia, San Marino, Australia, Finlandia, Svezia, Francia, Germania, Svizzera e Inghilterra, Austria, Usa. Inoltre, dall'inizio della manifestazione ad oggi sono state rappresentate tutte le regioni Italiane ad eccezione di Umbria e Valle d’Aosta. Quest'anno per quanto concerne la regione Basilicata, parteciperà al torneo con la categoria esordienti la società Doria Possidente (PZ). Il torneo, come tutti gli anni, si svolgerà nelle festività pasquali. vi.bo.


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Sport Basket A Dilettanti Per la sfida al Molfetta c’è grande entusiasmo

Venerdì 27 febbraio 2009

Levoni caricata a mille Dall’attacco le migliori note per coach Gresta GRANDE entusiasmo, molte aspettative, le alchimie tattiche necessarie a dare corpo alle istanze della squadra. La Levoni Potenza, reduce dalla splendida vittoria di Sant'Antimo prepara la sfida interna al Molfetta. Il derby appulo-lucano stimola la fantasia degli addetti ai lavori. Un successo potrebbe dare ulteriori indicazioni alla società e tenere a debita distanza i pugliesi in classifica. Ne conviene che la preparazione al match è stata alquanto meticolosa e ricca di particolari fino alle ore precedenti l'incontro. Se Molfetta è reduce da un buon momento, condito da tre vittorie nelle ultime quattro gare, la Levoni di partite consecutive ne ha vinte due. Durante i quaranta minuti di gioco la Levoni Potenza dovrà mettere a dura prova la compattezza del gruppo molfettano allenato da Sergio Carolillo. Il ricordo del pesante 81 a 64 incassato all’andata segnerà il corso della gara. Molfetta è squadra versatile in attacco ma assai abbordabile in difesa, tra gli atleti pugliesi i migliori elementi sono Roberto Simeoli, Andrea Malamov, Milos Stjepovic, Patrick Nanut, Giorgio Mapelli, Andrea Maggi e Lorenzo Di Marcantonio. La Levoni anche ieri pomeriggio ha lavorato al Pala Pergola continuando a svolgere sedute tutte dedicate agli schemi offensivi e alla continuità di gioco in attacco. Proprio la fase offensiva

Il coach della Levoni Gresta

ha fatto registrare notevoli passi avanti rispetto alle ultime prestazioni della squadra. I 78 punti segnati a Sant'Antimo contro una delle migliori difese del torneo ha grande significato per la squa-

dra potentina. Il morale in casa potentina è davvero ottimo, irrobustito dall'ottimo test svolto a San Severo mercoledì pomeriggio. Nell'establishment della società di via Ponte Nove Luci è l'addetto stampa Gianuario Rivelli a parlare del momento di forma attraversato dalla squadra di Luigi Gresta: “L'aspetto più bello della vittoria di domenica è dato dall'atteggiamento caratteriale della squadra che ha saputo recuperare il gap e allungare il passo nelle fasi decisive del match. I giocatori hanno fatto dell'altruismo il punto di forza, durante i frangenti conclusivi gli atleti hanno messo da parte egoismo e individualismo, giocando per la squadra”. Gianuario Rivelli parla della prestazione offensiva: “Nell'ultimo quarto siamo stati devastanti. I nostri atleti hanno segnato ventisette punti nel parziale finale. In attacco tutto è funzionato alla perfezione”. Rivelli guarda al match con il Molfetta: “Bisogna stare attenti a non sottovalutare i pugliesi. Non sarà facile recuperare i diciassette punti di scarto. Abbiamo il dovere di crederci e provare a vincere. Un successo ci consentirebbe di tenere a quattro punti il complesso barese, risvolto di grande importanza per noi in termini di classifica”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

C1 De Angelis lancia i potentini anche contro Ragusa

Corporelle, prova di forza FORTE, solida, compatta, sempre sicura. La Centre Corporelle Potenza ha espugnato il Palasport Villa Comunale di Adrano facendo di queste doti il vero e proprio trait d'union della sfida. Il 104 a 75 è la dimostrazione concreta di una squadra che sa il fatto suo e detta legge quando ci sono in palio punti che scottano. Le grandi squadre si vedono nei momenti importanti e il quintetto di Dino De Angelis ha confermato questo trend mettendo in riga il temibile Adrano. La prestazione straordinaria, viste le assenze pesanti di Nicolas Dimitriu e Mimmo Castellitto ha messo le ali nell'ambiente biancoceleste, convinto più che mai della sua forza e della compattezza espressa anche nel turno infrasettimanale nell'entroterra catanese. La squadra potentina ha legittimato la vittoria, contenendo i tentativi di recupero, peraltro inutili e disperati dell'A-

drano. A fare la differenza i ventotto punti di Stefano Marino e Luigi Delli Carri che hanno condotto la squadra in mano nelle fasi convulse della partita. Il complesso lucano ha evidenziato le qualità eccellenti di un team esperto e sicuro di se quando serve. Tutta la squadra ha funzionato come un orologio svizzero. I giocatori di Dino De Angelis hanno manifestato una supremazia tattica di grande valore. Vincere ad Adrano non è facile, farlo con trenta punti di scarto rappresenta una nota importante per l'ambiente potentino. Ora, la squadra dovrà preparare la sfida di domenica alle 20 contro il Basket Club Ragusa nel big match della nona di ritorno. In casa Centre Corporelle Potenza è il coach Dino De Angelis a parlare del colpo di Adrano. De Angelis ha dichiarato: “La partita è stata molto po-

Dino De Angelis

sitiva. Dal gruppo ho avuto le risposte che cercavo, indipendentemente dai vari contesti. I siciliani si sono avvicinati a noi soltanto nel finale del secondo quarto e nella fase iniziale del terzo. Sono contento per la prestazione della squadra”. De Angelis però ammette sportivamente che il diva-

rio non gratifica la determinazione e l'impegno dei catanesi: “Forse i trenta punti di differenza rappresentano un gap eccessivo. La mia squadra si è riconosciuta tale per capacità tattica e spirito di gruppo”. L'allenatore biancoceleste va avanti nella sua disamina e afferma: “E' vero, venivamo da un periodo non positivo. Abbiamo superato mille difficoltà, i miei ragazzi hanno confermato di essere gruppo in casa e fuori. I nostri schemi di gioco sono stati eccellenti”. L'ultima riflessione di un raggiante Dino De Angelis è per la prossima sfida contro il Ragusa: “Quella di domenica sarà una gara molto importante. Abbiamo tutta l'intenzione di vincere, anche Ragusa intende farci lo sgambetto per raggiungerci in classifica. Prevedo una gara molto intensa”. sport@luedi.it

Per la Basilia con Palermo punti obbligatori

Le lucane rientrano in corsa Bernalda cerca riscatto di DONATELLO VIGGIANO DOPO le due belle e pesanti vittorie della ventesima giornata, sono attese da un turno casalingo le lucane di A dilettanti. Tornata prepotentemente in corsa per i playoff, dopo la fondamentale vittoria di Sant’Antimo, che le ha permesso di agganciare proprio i campani in classifica e portarsi sul 2-0 negli scontri diretti, la Levoni ospita il Molfetta, in un incontro che potrebbe segnare un altro passo in avanti importante nella corsa all’ottavo posto. Tuttavia al Pala Pergola arriva una squadra in salute, reduce dalla netta vittoria(75-59) nel derby su Ostuni, che è valso il terzo successo nelle ultime quattro gare, compreso quello in terra siciliana a Trapani. A quota 16 in classifica, la squadra di Carolillo viene a giocarsi a Potenza una delle sue ultime chance di ingresso nei playoff, dato che una vittoria varrebbe l’aggancio in classifica alla Levoni e il 2-0 per i pugliesi negli scontri diretti, a fronte di una sconfitta che, presumibilmente, riporterebbe a quattro le lunghezze da colmare dall'ottavo posto, non poche a cinque giornate dalla fine. Al PalaSassi invece, arriva il Sant’Antimo di coach Ponticiello, reduce dalla doppia sconfitta, prima in quel di Palestrina e poi in casa, domenica scorsa, contro la Levoni. La Bawer dell’ultimo turno casalingo lascia ben sperare, in virtù anche di un Corvino da 13 assist e sole due palle perse contro Palestrina e un ritrovato Maggioni(26 punti contro i 5 delle ultime sei giornate) e una vittoria contro i campani, sperando in un passo falso del Molfetta a Potenza, terrebbe fortemente accesa la

speranza di poter agganciare un terz’ultimo posto che potrebbe essere, fra qualche giornata, in palio proprio a Molfetta nello scontro diretto. A Matera si affrontano due squadre agli opposti, in una partita in cui sarà interessante vedere se l’attacco ed il gioco veloce dei biancazzurri di casa riuscirà a prevalere sui ritmi controllati e la attenta difesa di un Sant’Antimo che, in verità, nell’ultimo turno ha concesso 78 punti tra le mura amiche alla Levoni, decisamente troppi per una squadra che fra proprio della difesa il suo marchio di fabbrica. C’è ancora la Sicilia, in B dilettanti, invece sulla strada della Abano Terme Bernalda, che dopo l’infausta sconfitta di Agrigento, farà visita alla Virauto Ford Catania, la vera rivelazione di questo campionato, terza in classifica a quota 24 in coabitazione con Corato e Agrigento e caduta in casa, finora, solo contro la capolista San Severo: decisamente non male per una squadra nata in Estate, dopo l’acquisizione del titolo sportivo di Palermo. Occhio ai 18 di media di Trevisan, ma anche all’ex Rolando(11.6 e 8.7 rimbalzi di media). In B d’eccellenza femminile terz’ultimo impegno della poule promozione per la Basilia Potenza, in striscia aperta di quattro sconfitte consecutive. Dopo la beffarda sconfitta esterna di Termini Imerese, Laura Gambardella e compagne ricevono domani la visita di un Palermo già sconfitto all’andata(63-53) e che poco ha da chiedere, acquisita anticipatamente la salvezza, a questa seconda fase, ragion per cui una vittoria è d'obbligo per le lucane e potrebbe valere, con due giornate di anticipo, l'accesso ai playoff.

Calcio a 5 Per l’Atlas Matera c’è la rete dell’illusorio vantaggio siglata da Disabato

Ergon, Paladino e Angelino i risolutori ATLAS MATERA 1 ERGON 2 ATLAS MATERA: Raddi, Disabato, Salluce P. , Salluce G, Papadia , Morelli , Dambrosio, Montemurro, Buonsanti, Dragonetti , Casalingo, Nico. All. Chimenti ERGON “AMICI DEL BORGO” : Festa , Ventrella , Lionetti , Contini , Barbafolta, Paladino, Coretti, Angelino, Bellacicco, Logiudice, Tortorelli. All. Santino Grieco ARBITRO : Cappella sez. di Matera MARCATORI : Disabato 10'p.t. ; Paladino 10's.t ; Angelino 25's.t. MONTESCAGLIOSO - Un derby combattutissimo quello che si è potuto ammi-

rare tra Atlas Matera e Ergon “Amici del borgo”. Il risultato di 2 a 1 per la Ergon la dice lunga. La gara comincia bene i padroni di casa che dopo appena 10' minuti passano in vantaggio grazie a un tiro

da fuori area scagliato da Disabato. Il vantaggio invece di rinvigorire i padroni di casa, suona come una sveglia per i ragazzi di mister Grieco, con un ispirato Paladino mettono a dura prova la di-

fesa dell'Atlas, ergendosi in unico protagonista il portiere Raddi, che più occasioni si supera e nega il pareggio agli “Amici del borgo”. La ripresa riprende con gli ospiti padroni del campo per recuoperare il risultato negativo, dopo 10' dalla ripresa del gioco del secondo tempo, pareggiano il risultato con Paladino migliore in canpo e vero protagonista della gara. Dopo il pareggio l'Atlas si affaccia timidamente nella metà campo avversaria senza grosse conclusioni. La svolta della gara si ha negli ultimi cinque minuti, mister Grieco azzecca la mossa vincente sfruttando Paladino come portiere volante, inserendo Angelino mette a dura prova la difesa

A sinistra Grieco, Miglio e Ricciardi e in alto l’intero team

dell'Atlas che capitola al 25' del secondo tempo proprio grazie ad un grand tiro del nuovo entrato Angelino. La gara ha un altro sussulto nei secondi finali quando l'Atlas ha l'occasione di pareggiare con un tiro

libero ma l'esperto portiere Festa non si fa sorprendere dal tiro di Buonsanti, salvando il risultato e la vittoria che la Ergon “Amici del borgo” ottiene meritatamente. vi.bo.


Sport 45 A Dilettanti «Abbiamo recuperato le energie nervose, lucani ricchi di qualità e punti» Venerdì 27 febbraio 2009

«Matera è lì giù per caso» Lo sostiene il tecnico del Sant’Antimo, Ponticiello «MATERA È una squadra che è casualmente in quella fascia della classifica. Si possono fare gli stessi discorsi che si fanno nel girone A con il Montecatini, una squadra di qualità e grandi risorse tecniche che nessuno vorrà trovare sulla propria strada». Le parole sono di Ciccio Ponticiello allenatore del Sant’Antimo e prossimo avversario dell’Olimpia Matera nel campionato di A Dilettanti in una sfida difficile e decisiva per i diversi obiettivi delle due squadre. Sant’Antimo ha da dimenticare il risultato negativo di domenica scorsa contro Potenza, in una sconfitta in casa che alla lunga rischia di essere pesante. Ponticiello racconta il momento del prossimo avversario dell’Olimpia: «abbiamo vissuto un periodo di oltre due mesi in cui abbiamo convissuto con l’emergenza ed abbiamo dovuto rinunciare a uomini di spessore come Dalfini o Gatti, la squadra ha reagito e fatto ricorso a grandi energie ma poi proprio nella settimana in cui siamo riusciti ad allenarci al meglio, prima di Potenza, abbiamo lasciato qualcosa sotto il profilo nervoso. Non è da noi prendere 27 punti nell’ultimo quarto da Potenza, la nostra difesa non lo aveva mai fatto. Ora

Ciccio Ponticiello

però siamo in crescita, a metà settimana questi problemi sono superati e credo che contro Matera potremo ritornare a giocare come sappiamo. Sarà importante esprimerci al meglio di squadra, non solo in difesa ma anche essere predisposti ad attaccare nella maniera giusti gli attacchi avversari». Ponticiello conosce bene alcuni giocatori del Matera e ricorda anche, insieme a noi, una straordinaria partita di un paio di anni fa terminata dopo due tempi supplementari. Oggi però è un altro momento e la partita di domenica sarà certamente diversa e probabilmente meno spettacolare: «allora avevamo noi come Matera degli uomini predisposti a

giocare e ad attaccare a campo aperto che hanno dato vita a quell’incontro. Oggi le cose sono diverse e del resto il momento del campionato impone di giocare con una certa concretezza». Insomma Matera ma anche Sant’Antimo cercheranno il risultato e poi magari anche il gioco ma senza conconcessioni particolari allo spettacolo. Coach Ponticiello conosce molto bene le caratteristiche dei giocatori lucani a partire da Corvino e Longobardi ma non solo: «sono atleti che da molti anni conosco e incontro sui campi di basket ma non ci sono solo loro, sarà importante anche fermare gente come Sottana che è il miglior tiratore del girone oppure anche Maggioni che proprio domenica ha ritrovato la precisione al tiro. Come fermare Longobardi? Una soluzione applicata già in passato è stata quella di Colli che per caratteristiche gli si avvicina ma potremmo provare anche con Dalfini, anche questo un’esperimento che abbiamo già provato con buoni risultati». Il futuro? «La classifica è molto corta, in due punti ci sono otto squadre. Matera è un po’ più giù ma sono convinto che nessuno vorrà trovarsi di fronte una squadra così». Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Corsa campestre-Giochi sportivi studenteschi

Grassano big regionale Conquistato il prestigioso titolo a Marsico Nuovo Nei giorni scorsi, a Marsico Nuovo, presso l'Agriturismo “Vignola”, si sono svolte le finali regionali di corsa campestre, dei Giochi Sportivi Studenteschi, riservate alle scuole medie e superiori della Basilicata, vincitrici delle finali provinciali. Le categorie, per la scuola media, era quella dei Cadetti/e ( 2^ e 3^ media) che gareggiavano con tre alunni per scuola, per le scuole superiori quella degli Allievi/e ( età ricadente nei primi due anni di scuola), che gareggiavano con quattro alunni per Istituto. I Giochi Sportivi Studenteschi sono manifestazioni sportive, organizzate dal Miur di Basilicata di concerto col Coni Basilicata e danno la possibilità alle scuole, che ne fanno richiesta all'inizio dell'anno scolastico, di cimentarsi nelle varie manifestazioni sportive, dalla corsa campestre, alla pallavolo, dal calcio a 11 e a 5, alla pallacanestro, fino a quegli sport ancora poco praticati nella scuola: Pallamano, Badminton, Pallatamburello, Scacchi, Orienteering. La finale regionale di corsa campestre dello scorso 10 febbraio ha decretato campione regionale di squadra per la scuola media nella categoria Cadette, l' Istituto comprensivo di Grassano ( con un 2°, 9° e 10° posto) che ha preceduto nella classifica finale, la scuola media di Montescaglioso e quella di Lagopesole. Questa scuola di Grassano accede alla finale nazionale di corsa campestre del prossimo mese di marzo. A titolo individuale si aggregherà anche Lucia Mitidieri della scuola media di Lagonegro che è giunta al primo posto nella gara. Nella gara maschile dei Cadetti a vincere come squadra è stata la scuola media di Francavilla ( con un 1°, 5° e 9° posto) che ha preceduto di un solo punto la

Una fase della gara

scuola media di Oppido ( 2°, 6° e 8° posto finale) e di diciassette punti l'I.C. di Grassano. Nella categoria Allieve delle Scuole Superiori a vincere e ad accedere alle finali nazionali del prossimo mese di Marzo che si svolgeranno a Verbania è stato L'Isis di Tricarico con un 4°, 5°, 7° e 10° posto finale che ha preceduto nella classifica finale di squadra il Liceo Scientifico di Lagonegro e quello di Muro Lucano. Ad accedere alla finale nazionale, come individualista, in quanto giunta al primo posto, è anche l'alunna Anna Camardo dell'Istituto Magistrale di Lagonegro, figlia dell'insegnante di Educazione Fisica, Giovanna Franchino.

Nella categoria maschile Allievi a qualificarsi come migliore squadra è stato L'Isis di Tricarico con un 3°, 4°, 8° e 12° posto finale, che ha preceduto l'Isis Righetti di Melfi del prof. Vincenzo Sonnessa ed il Liceo Scientifico di Latronico. A titolo individuale, si aggregherà alla squadra di Tricarico per le nazionali, anche Mirko Gesualdi del Liceo Scientifico di Latronico, già vincitore nelle passate edizioni scolastiche di corsa campestre. Non resta che augurare un in bocca al ..lupo a questi alunni-atleti che parteciperanno alle finali nazionale nel prossimo mese di marzo. Lorenzo Zolfo

Ciclismo Bene pure gli altri lucani

Mimmo Papaleo sale sul podio a Corato POTENZA - Domenica scorsa si è svolto il 3° Memorial App. G.D.F. Giovanni Mastrorillo di MTB a Corato (Ba) presso Torre Sansanello. Soddisfazioni multiple per i lucani in gara che hanno conquistato piazzamenti interessanti a termine della prova. Domenico Papaleo (Loco Bikers) ha terminato la gara in seconda posizione assoluta, con un solo secondo di distacco dal vincitore, conquistando la vittoria nella categoria Juniores. Nonostante un tempo poco clemente, con la temperatura prossima allo zero e fiocchi di neve caduti quando gli atleti erano già partiti, i settanta partenti si sono dati battaglia tra gli ostacoli del percorso senza risparmiarsi e cercando di terminare la gara nella miglior posizione possibile. Solo in trenta hanno completato i due giri e la gara è stata vinta dall'inossidabile amatore Maurizio Carrer (Team Eurobike). Terzo assoluto della gara è stato Vito Buono (Leonessa di Puglia). Gli altri lucani al via hanno ben figurato soprattutto nella categoria Juniores. La prima posizione di Papaleo, è stata accompagnata dall'ottimo terzo posto conquistato dal suo compagno di squadra Salvatore Caso e dalla quarta posizione ottenuta da Rocco Zafferano (Re-Cycling Bernalda). Quinta posizione nella classifica assoluta e vincitore nella categoria amatoriale M2, Saverio Guida (Baser) ha messo in evidenza l'ottimo stato di forma dei bikers lucani mettendo in risalto che anche discipline poco blasonate in Basilicata possono portare piccole soddisfazioni. Nella categoria Elite, Domenico Abruzzese (Ass. Sport Dilettanti) ha centrato la quattordicesima piazza con oltre 5 minuti di ritardo da Carrer ma ha ugualmente vinto la classifica di categoria. Nell'ulti-

Una fase della gara

ma categoria non amatoriale, gli Under 23, podio interamente composto da atleti della Pol. Cavallaro con Sabino Piccolo che ha vinto davanti a Giuseppe Di Gregorio e Angelo Napoletano. Nelle categoria amatoriali si sono distinti i lucani Francesco Rinaldi e Tommaso Barbaro, rispettivamente M5 ed M6, entrambi associati al Team Baser di Matera che hanno vinto nelle rispettive categorie. Nelle altre categoria amatoriali M1-M3-M4-MT i vincitori sono stati rispettivamente Donato Spinelli (Ufs Scandone), Maurizio Carrer (Team Eurobike), Oronzo Colucci (Pol. Polignano) e Vito Buono (Leonessa di Puglia). Da poche settimane è iniziata questa nuova stagione di MTB e i bikers lucani hanno subito risposto presente ad una delle prime manifestazioni organizzate in questo 2009. Le premesse dicono che nelle prossime settimane so potrà assistere ad altre belle prestazioni dei portacolori di Basilicata. Rocco De Rosa


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Sport B Dilettanti Filloy operato e quindi salterà la gara contro il Catania

Venerdì 27 febbraio 2009

Bernalda prova a rigenerarsi Tipologie di allenamento multiple anti-black out BERNALDA-“Voglio restare tutto il giorno in una vasca…” canta in un simpatico motivetto Alex Britti inneggiando alle proprietà rilassanti dello stare immersi nell'acqua; e difatti i rossoblu, reduci dalla partita-shock di Agrigento, per ottenere il massimo relax hanno trascorso, dando ascolto al cantautore romano, il pomeriggio di martedì nella piscina della vicina Marconia invece che sulle tavole del parquet del PalaCampagna. Battute musicali a parte, va detto che l'idea dello staff tecnico-sanitario bernaldese non è sembrata affatto peregrina poiché in questo momento ai ragazzi di coach Genovese necessita sì il recupero fisico per mettere riparo ai tanti acciacchi, piccoli e grandi, che stanno flagellando la truppa ionica, ma anche quello mentale per metabolizzare, e in fretta, i risvolti negativi della prima delle due trasferte consecutive in Sicilia. Il tutto in attesa di rivedere al lavoro gli infortunati Filloy (forse all'opera tra una settimana con inevitabile maschera protettiva) e Albana (forse disponibile tra due turni per la gara interna col Foggia). Intanto, rattoppati e rabberciati alla meglio visto che anche Silvestrini e Faggiano non sono al top,

Rolando ex Terme di Abano

bisogna pensare alla sfida di Catania, sapendo che a distanza di sette giorni si affronta un'altra formazione tra le più solide del campionato che tra le mura amiche non vorrà compiere passi falsi per conservare il terzo posto in classifica dove precede di due punti proprio il team lucano. E così domenica al PalaCus della città etnea (ore 18, arbitri Saraceni e Dondi Dall'Orologio di Bologna) Russo e compagni si troveranno di fronte ad una compagine, quella guidata in panchina da Pippo Borzì, agguerrita e convinta dei propri mezzi, nonché il buon Marco Rolando che lo scorso anno vestiva la canotta bernaldese e che ora è tornato nella città dove aveva già gio-

cato nell'anno 2006/2007, ma solo dopo aver lasciato un ottimo ricordo di sé tra i sostenitori della squadra di patron Gallotta. All'andata, nel match vinto dagli ionici lucani sugli ionici siciliani per 80/71, il pivot piemontese fu calorosamente applaudito da tutto il PalaCampagna, cosa che allora forse lo ha addirittura commosso; oggi in una intervista pubblicata sul sito ufficiale della Virauto Ford il pivot rosso-azzurro carica i suoi attuali compagni affermando che farà di tutto per vincere proprio contro la sua ex squadra: giusto così, ma questo deve far capire alla Cestistica quali e quante saranno le difficoltà di ordine tecnico-tattico, ma anche di natura motivazionale, che incontreranno nell'occasione. Tornando alla situazione di Filloy, che tiene in apprensione la tifoseria bernaldese, il forte giocatore argentino è stato sottoposto mercoledì ad intervento chirurgico in anestesia totale presso l'Ospedale di Matera, per rimettere a posto la frattura scomposta del setto nasale; l'intervento è perfettamente riuscito e già oggi il sudamericano rientrerà a Bernalda, ma ci sarà da attendere l'inizio della prossima settimana per iniziare quantomeno ad allenarsi. Giovanni Palmieri

Accede ai Campionati Italiani

Atletica Saranno almeno dodicimila i partecipanti della maratona

L’Heian Karate-Do di Castelsaraceno è festa qualificazione

Roma-Ostia per otto policoresi

La giovane atleta Gresia di sul podio per la premiazione dopo la gara

SAN CHIRICO RAPARO: E il sogno diventa realtà. L'associazione Heian Karate-Do di Castelsaraceno conquista la possibilità di partecipare ai campionati italiani che si terranno il 14 ed il 15 marzo a Catania. E' lei, Enza Gresia di San Chrico Raparo ad essersi aggiudicata il secondo posto nella categoria esordiente B, alla fase regionale per la qualificazione ai campionati italiani, tenutasi a Matera la scorsa settimana. Una vittoria che si tinge di rosa e che ha visto la piccola atleta impegnata nella specialità Kata individuale, aggiudicandosi anche la cintura nera 1° Dan. Cintura che, da oggi in poi, richiederà molto più impegno e allenamento, perché il primo risultato conseguito deve essere solo uno dei tanti che potranno arrivare a Catania e dalle altre gare. Ottimo quinto posto anche per il

secondo atleta dell'associazione, Antonio Ciminelli di San Chirico Raparo che ha gareggiato, con un'ottima performance contro avversari di alto livello, nella categoria Juniores. Tanta la soddisfazione del dirigente tecnico, Vincenzo De Mare che ha commentato: “La prestazione degli atleti ha confermato la buona preparazione e l'ottima forma complessiva finora espressa nelle gare. La possibilità conquistata da Enza Gresia testimonia l'opportunità, con adeguati allenamenti e impegno, di ottenere risultati sportivi tangibili”. Un impegno, quindi, che si moltiplica per la piccola Karateka, in vista dei campionati nazionale, ma d'altra parte che continua per i piccoli atleti che di settimana in settimana si allenano, al di là delle vittorie che si potranno conseguire. Francesca Gresia

L’Associazione Podistica Amatori presente alla classica POLICORO - Sono pronti a partire alla volta della Capitale otto maratoneti iscritti all'associazione podistica amatori Policoro di Luigi Cappucci, per partecipare alla grande manifestazione in programma per domenica prossima: la 35 edizione della maratona Roma-Ostia, alla quale parteciperanno circa 12000 atleti provenienti da tutte le parti d'Italia. Per la terza volta di fila i soci dell'associazione policorese andranno a Roma dove in passato si sono ben comportati e ben classificati. La partenza è prevista dal Palalottomatica con arrivo ad Ostia dopo 91 chilometri e 97 metri: “A dire il vero -spiega Cappuccinon si tratta di una maratona vera e propria, ma di una mezza maratona in quanto il percorso non è lungo per chi è abituato ovviamente ad un genere di manifestazione sportiva come la mia delegazione. Che non sarà l'unica a rappresentare la Lucania, in quanto anche altri colleghi di altre associazioni si sono iscritti per quanto riguarda la Basilicata. L'evento è tra i più importanti sia a livello nazionale che internazionale e, pertanto, ci teniamo a fare bella figura come dopotutto abbiamo fatto in passato. Per noi, la Lucania e Policoro è una vetrina di tutto rispetto alla quale non solo non mancheremo, ma vogliamo lasciare anche il segno e cercare di portare a casa uno dei premi messi in palio dagli organizzatori”. Per gli otto iscritti del centro jonico, tra cui anche una donna, Maria Rosa Grandinetti,

di cui Cappucci stravede per la sua bravura, sarà un banco di prova quanto mai impegnativo in vista dell'appuntamento del prossima primavera con la “StraHerakleia” cittadina, che per quest'anno sarà ancora più interessante poiché ricade nel cinquantenario dell'autonomia comunale: “ci siamo ben allenati conclude Cappucci- durante questi mesi proprio per ben figurare ad una tappa della stagione podistica ricca di appuntamenti non solo nazionali ma anche locali. Ecco perché sono sicuro che io, insieme agli miei soci, saremo in grado di ben figurare alla gara di atletica Roma-Ostia”. Gli altri componenti della squadra: Maria Rosa Grandinetti; Luigi Adduce; Giovanni Chiaromonte; Arcangelo Minei; Antonio Lapergola; Vincenzo Liuzzi, Luigi Cappucci, Vito Abatiello. Gabriele Elia

Una corsa a Policoro organizzata dalla società jonica

Volley Under 18 donne, Pallandia Melfi accede alle semifinali MELFI - Nel campionato under 18 femminile, la squadra melfitana, Pallandia volley Melfi passa il turno e accede alle semifinali. Un successo per il team del prof. Urbino che può fregiarsi il merito di aver superato conquistato i play-off anche con l'altra squadra, le ragazze di serie D. Con grande soddisfazione il team melfitano si sta preparando a questa nuova avventura. Avvicinato il prof Enzo Urbino, tecnico della squadra melfitana, ha detto: “Dobbiamo a tutti costi vincere la semifinale per poi accedere alla finale provinciale, altrimenti il lavoro fatto fi-

nora, risulta inutile. Le mie atlete sono abbastanza motivate,gli ingredienti sono buoni per ottenere un buon risultato. Affronteremo a Potenza sicuramente la società De Gasperi,squadra di tutto rispetto e che nel suo girone ha vinto tutte le gare.Giocheremo probabilmente la gara a Potenza ed è partita unica,chi vince va' avanti, chi perde e' fuori,proprio per questo motivo le mie ragazze devono lavorare con la massima intensità per prepararci al meglio per questa gara”. Lorenzo Zolfo


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Suoni dai Balcani Sabato reggae A passo di tango Fioroni si racconta Canti del Sud

Sabato, alle ore 20, presso la Chiesa dell’Immacolata di Tito Scalo “La Grande Musica in Basilicata”. “ Virtuosismo balcanico e dintorni “ è il titolo del programma che propone le coinvolgenti musiche dell’Europa orientale. Interpreti Fabio e Sandro Gemmiti alla fisarmonica e al pianoforte, Fabio Furia al clarinetto e Ivan Barbaro al contrabbasso.

A Matera sabato sera reggae. Appuntamento al “Sound cafè” dove Bobo Sind incontra i “Murgia Youth”della vicina Altamura che insieme a Papa Buju, «riscalderanno la massive materana in una serata intitolata “Rggamuffin soldiers”. Start alle ore 23. Un evento assolutamente da non perdere. m.a.flum

Proseguono ogni sabato sera le notti tanghere. "MateraTango" ospita tutti i ballerini, in Via dei Mestieri, per serate imperdibili. «La milonga, oltre ad essere un genere musicale è una sala in cui si balla il tango argentino, dove dominano posture e armonia. Benefici anche per l'anima» - affermano i maestri Tina e Franco Aresta. Inizio dalle ore 21.30. Ingresso: 5 euro.

“Belvedere Guerricchio”. Sabato, a Matera, alle ore 17.30, presso “Le Monacelle” sarà presentato il volume di Carlo Fioroni. Il testo ripercorre le vicende di Roberto Guidi, docente di filosofia nel Liceo Classico di Matera. L' attrazione per Matera si salda nel nome del pittore materano, Ginetto Guerricchio. La presentazione è stata organizzata dall'Archivio di Stato.

“Canti e tradizioni del sud” per il venerdì di Presenza lucana. Protagonista il cantautore pugliese Davide Berardi, che si racconterà in una lunga intervista condotta dal presidente dell’associazione Michele Santoro. Davide Berardi ha iniziato la sua avventura artistica solo da alcuni anni e grazie al suo talento è riuscito a creare, con una band, un progetto etno-folk.

Al Comic Festival nei panni dello stralunato Ariel

Ecco la cura Marzocca «Ridere il più possibile» di MARIA ANNA FLUMERO

Il comico Marco Marzocca nei panni del domestisco filippino Ariel, protagonista dello spettacolo “Da Giovidì a Giovidì”

POTENZA - Domenica torna il Comic festival con “Da Giovidì a giovidì”. Protagonista dello spettacolo il notaio “Responsabboli” e il cameriere filippino dagli occhi celesti di Zelig e casa Bisio. Farmacista, comico ed attore. Prete, poliziotto e Ariel. E' lui, l'amato, poliedrico e disponibile Marco Marzocca. Una carriera artistica ultra decennale che l'ha reso anche autore di caratterizzazione, assolutamente universale, dei suoi personaggi. “Da Giovidì a giovidì”, lo stesso nome del libro edito da Mondadori, farà la sua tappa anche in Basilicata, a Potenza, al Teatro Don Bosco. «Abbiamo debuttato a Longia-

no, in Romagna e fino ad ora le date sono andate bene». Così è iniziata la piacevole intervista in esclusiva per i nostri lettori con Marzocca, padre di due bambini di 7 e 4 anni. Prima volta in Basilicata? «Ci sono stato altre volte, a Matera, nello specifico, un paio di anni fa. Lo spettacolo. Durerà quasi due ore, sono sul palco con Max Paiella e Stefano Sarcinelli, per la mia regia e quella di Fabio Andreotti. È un vero esperimento. E' a metà tra la commedia e lo spettacolo, c'è un filo conduttore, una scenografia e persino una morale», ha detto con l'accento romano, sorridendo in modo contagioso. Da farmacista a comico, un passaggio… non voluto.

«Ho scelto di fare l'attore, altrimenti avrei fatto male tutte e due». Per Ariel a chi si ispira? Da quando lo interpreta a Zelig? «Mi ispiro alla quotidianità e al popolo filippino perché gioioso e sa sorridere. Con l'anno 2008 sono tre anni a Zelig». Ugo Lombardi - il poliziotto di “Distretto di Polizia” e Marco cosa hanno in comune? «Poco. Lui è impacciato e ha solo dei guizzi di eroismo, torna spesso indietro. Io sono uno stacanovista con tanto coraggio. Mi sono plasmato e ho cambiato lavoro». Tra la divisa del poliziotto ingenuo e quella del cameriere “svampato”, quale preferisce? «Il cameriere perché più divertente e il suo lavoro è meno pericoloso». L'ironia è una prerogativa caratteriale o l'ha coltivata? «Sono stato sempre così». I suoi parenti la supportano nella carriera? «Sì. I miei genitori sono orgogliosi e mia moglie, che è un angelo mi supporta». Sua moglie l'ha conosciuta in chat. La sua vita privata ha ispirato il suo personaggio di “Distretto di Polizia”? «Vero». Un artista con un ottimo rapporto con internet, fiero anche dei suoi oltre 4 mila contatti su Facebook e oltre 1.500 fans.

Marco Marzocca

Rapporti lavorativi. Con un aggettivo, come definisce Serena Dandini con cui ha lavorato ? E Claudio Bisio? «La Dandini è intraprendente, Claudio è umano». Momento più emozionante della sua carriera artistica? «La prima volta sul palco di Zelig. Dopo la mia esibizione ero così felice che ho pianto». Progetti futuri? «“Distretto di Polizia” numero 9. Vorrei anticipare qualcosa ma sono solo sei sceneggiature ancora in fase di scrittura. Per il fu-

turo un mio film, ma come al solito poi… abortisce». Cosa si aspetta dal 2009? «Salute per me e la mia famiglia e pace nel mondo. Ascoltare i telegiornali oggi è sempre difficoltoso». Il dottore Marzocca cosa “prescrive” ai lettori de “Il Quotidiano della Basilicata”? «Ridere». Uno spettacolo da non perdere, cantilenante e divertente, perché è importante ridere senza volgarità. “ cultura@luedi.it

CABARET

Divertimento XXL con Lia Cellamare MATERA - Questa sera presso l'Xxl club proseguono gli appuntamenti bisettimanali con il cabaret . Il palco sarà della pugliese Lia Cellamare, inizio ore 22.30. «Ingresso libero riservato ai soci, per associarsi 15 euro a l'anno» comunica la direzione. Lia inizia nel '91 con la compagnia teatrale di Renzo Deandri a Bari, ma il successo nazionale arriva nel '97 con la partecipazione a "La sai l'ultima". L'impatto mediatico della televisione porta la sua creatività e simpatia in tutte le case degli italiani. Un artista che sa rinnovarsi e stupire. Corposo curriculm artisti-

co e numerose le partecipazioni televisive. L'abbiamo contattata nella sua abitazione romana per conoscerla meglio. «Il repertorio prevede l'interpretazione di una serie di donne - ha dichiarato la Cellamare - giocherò sulle differenze di genere. Saper ridere di noi donne è sintomo di intelligenza». Prima serata materana? «No, sono stata in altri locali e al teatro Duni per una sfilata di moda. Devo dire che la vostra città ha un ottimo palato cabarettistico». Quando ha scoperto di vuole fare cabaret? Da piccolina. Raccontavo sto-

rie e barzellette». Su internet spopolano video realizzati con Lino Banfi, come lo definisce? «Lui ama sostenere i giovani talenti. E' emotivo e viene da una dura gavetta. Noi oggi siamo fortunati e supportati anche da piccole televisioni private». Come mai non ci sono molte donne comiche? «Mancano i laboratori dove si può tirare fuori la vena comica, ma c'è anche un fattore commerciale. Due elementi sono importanti, l'autore e la fisicità. Io ho la fortuna di scrivere i miei copioni e studiare molto».

L'ultimo spot è stato quello per una nota banca... «L'abbiamo registrato lo scorso luglio a Barcellona. Ho superato il cast imitando la voce metallica delle stazioni ferroviarie, devo confessarvi è stata una bella esperienza». In futuro? «Nuovi progetti cinematografici. A giugno uscirà il film “Un estate ai Caraibi” con Carlo Vanzina e Gigi Proietti e per settembre “A Maria non gli piace” girato anche ad Irsina, dove interpreto la mamma giovane di Banfi». m.a.flum


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CUCINA

Weekend

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Gran cena spettacolo al Terrazzino

Il Tour del Gusto fa tappa nei Sassi di CARMINE PEPE MATERA - È cominciato il conto alla rovescia in vista della sesta tappa del Tour del Gusto di Basilicata che approderà a Matera. Stasera, presso il ristorante Il Terrazzino, affacciato sugli antichi rioni di tufo, a partire dalle ore 20 prenderà vita il sesto appuntamento della manifestazione enogastronomica organizzata dalla professoressa Carmen Cafaro, che per questo evento ha preparato un carnet di attrazioni di tutto rispetto. La brigata dello chef Eustachio Persia della struttura immersa nel cuore della città dei Sassi realizzerà un menù tipico all'insegna della più classica delle tradizioni, mettendo in risalto i sapori e i colori della migliore cucina lucana.

La manifestazione, che non vuole essere solo un momento di promozione e rivalutazione della tipicità culinaria regionale, rappresenta soprattutto un connubio di risorse culturali, attorno alle quali la Cafaro cerca di incentrare l'attenzione, utilizzando al meglio l'impegno dell'Associazione Assoimpero, guidata da Ciro Di Dato, sulle migliori intelligenze lucane, in ogni campo. Il Terrazzino è una location molto caratteristica, in una cornice così particolare ove trovano una giusta collocazione gli Ambasciatori lucani, gli artisti della musica popolare che seguono ormai in tutte le tappe del Tour enogastronomico. Insomma un evento che s'impreziosisce, tappa dopo tappa, di elementi diversifi-

A tutto metal con i Motherly Sin BARI - Musica metallica stasera presso il Target Club di Bari, in via Fanelli, 234 (Info: 3336599784), per un appuntamento che non mancherà di attirare anche i lucani appassionati del genere. La Vivomanagement, per "Welcome To The Pit Underground", presenta il concerto dei baresi Motherly Sin e dei tarantini EvilLive, due ottime realtà del sottobosco metallico del Sud Italia. I Motherly Sin sono ormai assenti dai palchi da diversi anni. In questo lungo periodo di tempo, però, non sono certo stati con le mani in mano, ma bensì alla ricerca di un sound "finale", che certamente da oggi in poi caratterizzerà il loro stile. Vuoi per il prezioso apporto dato dal nuovo cantante Claudio Rodia, vuoi per le nuove influenze più death oriented assimilate dalla band, sta di fatto che oggi i Motherly Sin sono maturi e pronti per affrontare le folle. Il particolare genere proposto dagli EvilLive si potrebbe riassumere nella dicitura "Gothic Death

cati, ma che insieme vogliono coniugare l'amore per il buon cibo e vino, all'approfondimento culturale su tematiche di grande pregnanza. Il Tour rappresenta un momento particolarissimo di convivialità, proponendo anche la riflessione sui temi sociali, suggeriti dal criminologo Gennaro Imperatore, ospite fisso della manifestazione e da tanti altri personaggi di spessore, quale il meteorologo Gaetano Brindisi che nelle serate del Tour cura una seguitissima rubrica “Fulmini e saette”. Sponsor della manifestazione materana è la Cooperativa Le Contrade, con i loro prodotti di coltivazione biologica. «Orgoglio di questa manifestazione - tiene a sottolineare Carmen Cafaro - è la

La giuria del Tour del Gusto

sensibilità dimostrata da tutti gli sponsor del Tour del Gusto, tutti giovani abitanti del territorio lucano, i quali credono nell'importante messaggio promozionale, veicolato attraverso le cene spettacolo che si svolgeranno su tutto il territo-

In prima serata fino a domenica il concorso Bravograzie

Comici da Pignola a Sky di EMILIA MANCO

Metal". Ovvero un sound decisamente potente e massiccio, ma levigato da melodie sensuali ed accattivanti tipiche del Gothic Metal. Il gruppo è formato da ragazzi che da sempre coltivano la passione per il genere metal, dando vita a brani tecnicamente ineccepibili, suonati con grinta e partecipazione. L'inizio del concerto è alle ore 21. Il costo del biglietto è di 3,5 euro. bia.tar.

Revival disco dance sulla pista dello Ziggurath di BIAGIO TARASCO MATERA - Francesco Di Stefano, alias Mr Frank, il dj ferrandinese premiato più volte in competizioni nazionali, sabato sera sarà alla consolle dello Ziggurat club per una notte speciale da vivere con tutti i successi che hanno caratterizzato la musica degli ultimi decenni, a partire dagli anni Settanta fino ai giorni nostri. E' stato in particolare sulla musica degli anni Ottanta che Mr Frank ha formato la sua esperienza di maestro della consolle, confermata negli anni successivi. Quello di sabato è il quarto appuntamento intitolato “Dance classic” della discoteca materana per questa nuova stagione. Un appuntamento quindicinale che ha riportato lo storico locale Ziggurat, situato nel cuore del centro storico di Matera, ai successi della migliore stagione degli scorsi anni. Un successo confermato dalla sempre maggiore affluenza di pubblico, che ha dimostrato di apprezzare la formula vincente dovuta alla curata selezione musicale da parte di Mr Frank, il quale riesce a spaziare con grande sicurezza, considerata la sua esperienza, tra i vari successi degli anni '70, '80 e '90 che hanno animato il mondo della discoteca. Nella parte iniziale della serata la consolle sarà affidata al dj materano Bruno Nizza. In passatolo lo Ziggurath rappresentava un punto di forte richiamo ed all'avanguardia nel panorama delle discoteche italiane. Negli anni Ottanta e Novanta erano tantissimi i giovani che raggiungevano Matera dalla Calabria e dalla Puglia per ballare sulle piste dello storico locale della città dei Sassi, da sempre caratterizzato per il suo ambiente confortevole, il servizio eccellente ed una particolare attenzione per la migliore musica. cultura@luedi.it

rio. Appuntamento, quindi, a Matera, stasera, 27 febbraio 2009, alla gran cena spettacolo, le cui prenotazioni possono essere effettuate al numero di telefono cellulare 331.2650991. cultura@luedi.it

PIGNOLA - Champions League della comicità. In prima serata oggi, domani e domenica 1 marzo 2009 andrà in onda su Sky Vivo la XVI edizione di Bravograzie, la prestigiosa gara tra comici emergenti che ha tenuto a battesimo autentici principi della risata come Luciana Littizzetto, Enrico Bertolino, Dado, Fabio De Luigi, Ficarra & Picone, Leonardo Manera, Franco Neri, Max Pisu. Nella regale cornice del Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria condotta dalla bellissima Elenoire Casalegno alla presenza delle più alte autorità dell'amministrazione comunale di Reggio Calabria e di un pubblico inaspettatamente partecipe, questa vera e propria Champions league della comicità andrà in onda in prima serata su Sky Vivo oggi, domani con le semifinali e il 1 marzo con la finalissima che decreterà il vincitore dell'edizione 2009. Testimonial della premiazione, effettuata con la consegna ai vincitori dell'ambita coppa dedicata a Ettore Petrolini per mano dell'assessore al Turismo e Spettacolo Sidari, il campione nazionale di nuoto Leonardo Tumiotto, applaudito reduce dal successo de L'isola dei Famosi. Ker-

messe ideata dai fratelli Vincenzo e Claudio Calì titolari della Promoval, Bravograzie è l'appuntamento conclusivo con i vincitori dei più rinomati festival italiani della risata quali, ad esempio il Festival Facce Ridens di Roma, il Vado Al Massimo di Pignola in provincia di Potenza, il Festival La Lisca di Imperia, il Festival delle Arti di Bologna, il Premio Massimo Troisi di San Giorgio a Cremano, il Premio Melarido di Cassano D'Adda, il Ridi Ridi Babbione di Gravina di Puglia, il Bellaria Comix Festival, il Festival Crepapelle di Cagliari, il Valsugana Cabaret di Levico Terme, il Festival Avanti il Prossimo di San Giovanni Teatini in provincia di Chieti e ancora il Kettiridi di Avignana. Un anno di selezioni severissime per i fratelli Calì, il cui risultato è stato infine decretato dal pubblico, elemento importantissimo ai fini della gara che, nel corso delle due semifinali, ha visto esibirsi ben 16 comici, tra singoli e gruppi, tra i quali ha scelto i migliori quattro delle due serate e ha eletto nel corso della serata conclusiva un solo vincitore. Chi? Non perdete l'appuntamento con Bravograzie su Sky Vivo e lo scoprirete. cultura@luedi.it

Il batterista chiude la prima rassegna presso la Cantina Bisceglia di Lavello

Tra jazz e aglianico con Roberto Gatto LAVELLO - Chiusura d'atmosfera, domani sera, al Vulcano Wines Jazz Club presso Cantina Bisceglia in Contrada Finocchiaro a Lavello, per la prima rassegna jazz che ha ospitato nomi di altissimo livello raccogliendo consensi di pubblico e critica. Di scena Roberto Gatto Quartet, una formazione tra le più accreditate del panorama italiano, guidata dall'artista romano che è considerato in assoluto uno dei più interessanti batteristi e compositori in Europa e nel Mondo. Gli spettatori, immersi in uno scenario altamente suggestivo, tra vigneti e scavi archeologici di gran pregio, potranno degustare dell'ottimo Aglianico del Vulture sulle note di un quartetto che si propone di stupire grazie all'incessante ricerca timbrica e alla perfetta tecnica espressiva, unite al tipico calore dei musicisti mediterranei. L'ingresso è alle ore 21, il concerto inizia alle 21.30; dalle 23.30 l'after jazz.

Roberto Gatto

I posti ai tavoli vanno obbligatoriamente prenotati telefonando allo 0972 88543 - 0972 88409 (interno 48), 346-0006990. Tutti i dettagli sul sito Internet www.vulcanowines.com Roberto Gatto ha debuttato nel 1975 con il Trio di Roma, composto da Danilo Rea ed Enzo Pietropaoli, suonando nel corso della sua carrie-

ra in tutta Europa e nel resto del mondo con i suoi gruppi ed insieme ad artisti internazionali. Come leader ha all'attivo sette album: Notes, Ask, Luna, Jungle Three, Improvvisi, L'avventura, 7#. Da anni si dedica anche alla composizione di musiche da film realizzando, insieme a Maurizio Giammarco, la colonna sonora di “Nudo di

donna” per la regia di Nino Manfredi, ed insieme a Battista Lena quelle di “Mignon è partita” di Francesca Archibugi vincitore di cinque David di Donatello, di “Verso sera” e “Il grande cocomero” della stessa Archibugi. Nel 1992 viene eletto miglior batterista italiano dalla rivista “Percussioni”. cultura@luedi.it


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Cultura e Spettacoli

Venerdì 27 febbraio 2009

Il ricordo di un’amica d’infanzia

«Adorava scrivere poesie» TRA I NUMEROSI ragazzi in piazza per la diretta, c'è Maria Santarsiero, amica d'infanzia di Rosalba e sua compagna di classe alle superiori. Il legame tra le due era indissolubile, erano sempre insieme sin da piccole. Maria ricorda con tenerezza e gioia gli anni della fanciullezza e dell'adolescenza con la sua eccentrica amica. «Rosalba è una ragazza molto particolare - esordisce Maria - lo è sempre stata». Era severa con se stessa, sempre in cerca di conferme e molto selettiva nello scegliere le amicizie. Molti non la capivano e i più facevano fatica a starle dietro». «Tra noi - continua - c'è sempre stato un feeling particolare. Siamo nate lo stesso anno nello stesso mese a tre giorni di distanza, lei il 20, io il 23 agosto». La sua vena artistica si è manifestata da subito, così come il suo carattere estroverso. «Era estremamente vivace -

Maria Santarsiero

prosegue - non riusciva a stare ferma, un vero ciclone. E poi ironica, mi ricordo che ridevamo tantissimo. A scuola le pesava stare seduta tante ore e ogni scusa era buona per andare in bagno

a cantare. Lì ci raggiungevano altre ragazze per ascoltarla». Pare, infatti, che Rosalba cantasse sempre, in ogni momento della giornata ma che la bella voce non fosse la sua unica dote artistica. «Oltre a cantare -racconta l'amica- Rosalba disegnava e soprattutto scriveva. Adorava scrivere poesie. I diari di noi compagne di classe erano pieni dei suoi versi e quando qualcuna doveva scrivere un biglietto, magari ad un ragazzo, ricorreva a lei per le frasi e i messaggi più romantici e ad effetto». Altra peculiarità, la passione per il look e la cura del corpo che l'ha poi portata al mestiere di estetista. «Si prendeva cura di noi amiche -conclude Maria- ci truccava e ci dava consigli su come vestirci. Se la sera dovevamo andare ad una festa, iniziavamo dal primo pomeriggio a scegliere l'abito più adatto alle diverse occasioni». si. bra.

IL BLOGGER

«Sono sicuro: non sarà un fuoco di paglia» MIMMO Torchia non ha mai conosciuto Rosalba ma ha iniziato a sostenerla in quanto pignolese appena appresa la notizia della sua partecipazione al festival di Sanremo. E' il fondatore del blog “della 127 gialla” sul quale sono pubblicate le foto di Arisa, articoli e video di “Youtube”. Attraverso la rete Mimmo ha avviato una vera e propria campagna pro Arisa, invitando tutti i pignolesi e i lucani, anche quelli fuori regione, a votarla nelle serate sanremesi. Sul suo profilo di “facebook” anche un divertentissimo video in cui Rosalba si presta ad una insolita intervista rispondendo in dialetto e nella quale spiega che il suo è un mix di pignolese, potentino e aviglianese, zona di origine della madre. Mimmo è fiero

della sua compaesana e fermamente convinto che non si tratterà di una meteora. «Non sarà un fuoco di paglia - asserisce - è decisa e tenace. Andrà avanti e ne sentiremo parlare a lungo perchè ha talento, basta ascoltare i brani del suo cd per capirlo». s. b.

L’occhio dell’Italia sulla Pignola di Arisa di SIMONA BRANCATI PIGNOLA - Pignola comincia a beneficiare del successo di Rosalba Pippa, in arte Arisa. Diretta tv ieri mattina nel corso della trasmissione “Cominciamo bene”. Le telecamere di Rai tre in piazza Vittorio Emanuele, la più antica e caratteristica del paese. Il primo collegamento con Fabrizio Frizzi e Elsa Di Gati in studio è previsto per le 10.15, ma i preparativi fervono già dalla prima mattina. La regista concorda con la troupe e l'inviato Giuseppe Binetti, i tempi e le posizioni per le inquadrature. In un angolo un monitor sintonizzato sulla trasmissione in onda. Circa un centinaio le persone presenti. Ci sono i rappresentanti dell'amministrazione, delle forze dell'ordine, della scuola e delle associazioni. Molti i pignolesi intervenuti per testimoniare il giubilo e l'orgoglio della comunità per il suc-

cesso meritato di una ragazza caparbia e talentuosa e per gioire insieme ai familiari della giovane vincitrice di Sanremo. Una famiglia caratterizzata dalla semplicità e dalla genuinità, unita e serena. Intanto la piazza comincia a riempirsi, i bambini sono emozionatissimi, vivaci e partecipativi, sventolano fogli con le foto di Arisa. L'atmosfera è festosa, l'orgoglio e il campanilismo, peculiarità dei pignolesi, raggiungono con questo momento di notorietà le più alte vette. Per una realtà che sta puntando molto sul turismo si tratta di un'occasione d'oro. Il primo collegamento è soltanto di due minuti. Appena da studio danno la linea all'inviato, la banda del paese si incammina intonando “Sincerità”. Binetti saluta presentando Pignola come paese famoso per i suoi oltre cento portali in pietra ed esalta la semplicità e la determinazione di Rosalba, doti che caratterizzano il popolo lucano. In attesa della seconda finestra all'interno della trasmis-

sione, ci si prepara al momento clou, le interviste ai genitori di Rosalba, alle sorelle e agli insegnanti. Mamma Assunta e papà Antonio in prima fila con le altre due figlie Isabella e Sabrina, subito dietro il sindaco e le forze dell'ordine accanto al gonfalone del comune. Comprensibilmente emozionati i genitori parlano di Rosalba, del suo carattere e della scelta del tutto autonoma del look con cui presentarsi sul palco dell'Ariston. A seguire le interviste al maestro di canto di Rosalba e al dirigente scolastico di Pignola che mostra alle telecamere l'attestato di licenza media della ragazza. Il documento riporta il parere degli insegnanti che la indirizzavano nel proseguire gli

studi prediligendo l'indirizzo artistico. Purtroppo i tempi televisivi sono rigidi e non c'è tempo per il terzo collegamento previsto. Mentre gli operatori di riprese smontano le attrezzature, alcuni ragazzi restano in piazza e abbiamo la possibilità di sentirne il parere sul successo della compaesana. Unanime il giudizio di positività. «Quello di Rosalba - afferma Paolo Santarsiero - rappresenta un esempio e una lezione per tutti i giovani. Ha dimostrato che quando ci si prefigge un obiettivo, con l'impegno lo si raggiunge. Esporta poi un'immagine positiva dei lucani i cui valori fondanti si trovano nei legami con la famiglia e gli amici».


Spettacoli & televisione

Venerdì 27 febbraio 2009

ARRIVA IN ITALIA LA VERSIONE CINEMATOGRAFICA DELLA SAGA CHICK-LIT DI SOPHIE KINSELLA

PERSONAGGI

Confessioni di una malata di shopping di MARCO RIZZUTI ROMA - Anziana donna, malata di shopping muore, sepolta dai suoi acquisti. Così titolavano le agenzie di tutto il mondo, per uno strano fatto di cronaca, accaduto in Inghilterra, all'inizio del 2009. Per fortuna, non è quello che succede a Rebecca Bloomwood, buffa protagonista di questo “Confessions of a Shopaholic” (“Confessioni di una malata di shopping”, appunto), pellicola che, in contemporanea con le sfilate di Milano Moda Donna, è arrivata ieri nelle sale italiane con il tito-

lo più evocativo e romantico di “I love shopping”, distribuita dalla Disney e prodotta dal mago dei blockbuster made in Usa, Jerry Bruckheimer, mente della saga dei “Pirati dei Caraibi”e della serie tv americana “CSI”. Il film è tratto dai romanzi best sellers, in Italia per Mondadori, “I love shopping” e “I love shopping a New York” della londinese Madeleine Wickham, meglio nota con lo pseudonimo di Sophie Kinsella, che, all'inizio del 2000, riporta così in auge quel genere letterario, variazione del romanzo rosa, in chiave umo-

ristica e post-femminista, emerso in Inghilterra e negli Stati Uniti negli anni '90: il cosiddetto “chick lit”, indirizzato a donne giovani, single e in carriera. La Rebecca cinematografica è la rossa Isla Fisher, compagna nella vita del dissacrante comico inglese Sacha Baron Coen, meglio conosciuto come il Borat cinematografico. L'attrice incarna alla perfezione la mania ossessiva per le vetrine e i negozi newyorkesi di cui Rebecca è vittima consapevole; attratta dalla malìa di manichini parlanti; “guru dei saldi” impe-

gnata a smanettare con decine di carte di credito, ma con la (poca) voglia di guarire, frequentando un circolo di “shoppinghisti anonimi”; e alla conquista del suo sogno: scivere per la rivista di moda “Alette” della boss Kristin Scott Thomas, con accento francese, in stile Meryl Streep de “Il Diavolo veste Prada”. Il credo di Rebecca è “un uomo non potrà mai darti l'amore che può darti un negozio”. E, in un tripudio di griffe, con grande spazio alle eccellenze della moda italiana, da Gucci a Prada, da Ferragamo a Miu Miu, Rebecca arriverà ad un

Il seno c’era perché Belen l’ha ritoccato?

Isla Fisher in “I love shopping”

bivio per la sua vita. Morale della favola: di shopping, come per ogni altro tipo di dipendenza, anche d'amore, si può "morire", ma soprattutto si può guarire.

L’ATTRICE A ROMA PER PRESENTARE LA COMMEDIA NERA DI GUTTENTAG

“Live!” Eva Mendes contro i reality estremi di FRANCESCO GALLO ROMA – Sei concorrenti, cinque milioni di dollari e un solo proiettile, quello che ucciderà in diretta tv uno di loro: è il menù di un reality show estremo che la rampante Katy Courbet (Eva Mendes) proporrà alla sua rete (Abn) per stravincere la battaglia degli ascolti. “Live! Ascolti record al primo colpo”, film scritto e diretto da Bill Guttentag (premio Oscar per i cortometraggidocumentari 'Twin Towers' e You don't have to die), è stato presentato ieri a Roma dalla star cubano-americana, una splendida Mendes in vestitino rosa antico. E in conferenza stampa arriva anche una piccola polemica. Tra le mille proposte pensate dallo staff di Katy Courbet per un nuovo accattivante reality si parla anche di tv italiana, e in modo non proprio edificante: «Potremmo mettere in questo reality – dice un’autrice tv nel film – delle ragazze con il seno di fuori un pò come si fa nella tv italiana, anche se andreb-

Due immagini di Eva Mendes a Roma

Ela: «La chirurgia plastica Nel Medico in famiglia 6 è diventata un’ossessione» nuovo amore per Scarpati di ALESSANDRA MAGLIARO DUE, tre, quattro volte: il ritocco del ritocco nella chirurgia estetica impazza e cresce a livello esponenziale così come le richieste di danni. «Nel mondo dello spettacolo – dice all’Ansa la show girl Ela Weber – rifarsi è diventata un’ossessione. La plastica in tv mette in moto una reazione a catena: vedo colleghe più grandi di me e che dimostrano 10-15 anni di meno. A noi donne, soprattutto dello spettacolo, non è permesso di invecchiare. Mi arrangio con il botulino, ma non so quanto resisterò». Eppure la Weber di operazioni ne ha fatte ben quattro, tutte per il seno. «Avevo 18 anni, lavoravo da 3, di misura avevo una prima, volai a New York dal miglior chirurgo estetico e chiesi una terza. Ora a forza di fare cambi protesi e cancellazione di cicatrici sono arrivata a quattro interventi e una quarta di reggiseno». Ela Weber racconta la sua esperienza ma è tra le poche, nello showbiz si fa ma non si dice e se i media lo dimo-

Ela Weber

strano con foto prima e dopo l’ammissione non è automatica. Eppure le statistiche parlano di un +40% negli ultimi 5 anni di ritocco del ritocco e, come ammette Niccolò Scuderi, direttore della cattedra di chirurgia plastica alla Sapienza di Roma, «l'assicurazione per i chirurghi plastici, che in Usa è la più cara, anche in Italia sta diventando costosissima proprio a causa dell’aumento delle richieste danni».

ROMA – Francesca Cavallin, l’attrice di Vivere che abbiamo visto in fiction come Coco Chanel e dal prossimo 1 marzo nel Puccini di Giorgio Capitani, sarà la nuova compagna di Giulio Scarpati in un 'Medico in famiglia 6', che si sta girando a Cinecittà e vede il ritorno, a dieci anni dal primo ciak, dell’attore nel ruolo di Lele Martini e di Ugo Dighero in quello dello zio Giulio. «Nel Medico in famiglia 6, che finiremo di girare a luglio, sarò la nuova compagna di Giulio Scarpati (Lele Martini). Interpreto – racconta la Cavallin, a margine della conferenza stampa di presentazione della fiction di Raiuno Puccini – la sorella di Ugo Dighero e non voglio venire dall’Olanda in Italia. Sono però costretta a farlo da un fratello che ne combina di tutti i colori. Mi troverò in mano la cioccolateria e alla fine scoprirò una passione per la cioccolata e il lavoro di famiglia». In realtà, sottolinea la Cavallin, «Scarpati è conteso fra me e una giovane dottoressa che si chiama Fanny (Caterina Misasi) e in un primo tempo, per questo motivo, vorrei tornare in Olanda» ma alla fine, sem-

Francesca Cavallin

bra di capire, che sarà lei ad avere la meglio sulla sua rivale. La Cavallin lo scorso dicembre ha finito di girare anche “Sant'Agostino” della Lux Vide con Alessandro Preziosi e la regia di Christian Duguay che dovrebbe arrivare su Raiuno a Pasqua, in cui è, racconta, «l'imperatrice Giustina della corte dell’impero romano, che all’epoca aveva sede a Milano. Con questo ruolo qualcuno finalmente – dice – mi ha fatto fare la cattiva».

53

bero un pò sfumate». Il film, che arriverà in Italia il 6 marzo distribuito da Moviemax in circa 140 copie, mette comunque in scena un reality estremo nel quale i sei concorrenti saranno alle prese con il gioco più crudele di tutti: la roulette russa. Solo uno di loro morirà in diretta; per gli altri concorrenti, i sopravvissuti alla difficile prova della pistola, cinque milioni di dollari ciascuno. Ma durante il film, che in qualche modo cavalca un ipotetico palinsesto del futuro, sono anche altre le proposte per programmi tv ai confini della realtà. C'è chi propone un reality sul suicidio assistito («vince chi muore prima dopo il distacco dalla macchine»), chi immagina un reality “spermodromo”, ovvero una corsa di spermatozoi verso la fecondazione. In “Live!” Katy esprime in mode semplice la fascinazione sempiterna della morte declinata nell’epoca della tv: «Pensateci, dal Colosseo romano, dove c'erano solo posti in piedi, alle folle parigine che venivano a vedere la ghigliottina, gli uomini sono sempre stati affascinati dalla morte e, cosa più importante, dal fatto di assistere alla morte». «Ho fatto questo film provocatorio anche in qualità di produttrice – ha spiegato ieri Eva Mendes a Roma – per far riflettere su quello che sta succedendo in tv». E non si può dire, secondo la Mendes, che il film sia troppo lontano dalla realtà: «C'è ad esempio il caso di Jade Goody, ex del Grande Fratello inglese malata di cancro, che ha appena venduto i diritti tv del suo matrimonio». L'attrice, che si dichiara felice per l’elezione di Obama, ammette con franchezza di non sapere chi sia Simona Ventura («non ne ho la più pallida idea», dice), di cui sarà ospite domenica a “Quelli che il calcio” su Raidue. «Non sono venuta comunque qui a fare la predica sulla tv – dice la Mendes -. Anche perchè è difficile capire chi è il colpevole tra chi la fa, chi la produce e chi la vede». Problemi con il Vaticano per questo film? «Lasciamo perdere il Vaticano», dice sorridendo la Mendes, che nel 2008 è stata protagonista di una pubblicità per un profumo in cui compariva senza veli, tanto da essere censurata negli Usa. «L'Italia è uno dei miei paesi preferiti e vorrei poterci tornare».

Belen Rodriguez

«RIVOLEVO le mie tette, il mio décolleté non mi piaceva più": così Belen Rodriguez aveva spiegato la decisione di rifarsi il seno. La showgirl argentina aveva raccontato di aver perso otto chili e, con quelli, parte delle sue curve, perciò si era decisa a intervenire per "ripristinare" la situazione originale. Ora, però, grazie all'archivio di Vanity Fair, compaiono le foto della bella soubrette prima del chirurgo, che mostra un “davanzale” di assoluto rispetto. Forme tutt'altro che scarse. Era davvero necessaria un'operazione con un fisico simile?

Rihanna, botte per il figlio non voluto

Rihanna

NONOSTANTE le botte incassate dal fidanzato Chis Brown, la popstar Rihanna non lo denuncerà, perché la cantante aspetta un figlio dal suo aggressore. E secondo i media statunitensi all'origine dello scontro tra Rihanna e Chris non ci sarebbero state le attenzioni eccessive riservate da lui ad alcune invitate di un party per-Grammy, ma proprio il pargolo in arrivo. Brown le avrebbe chiesto di abortire e al rifiuto di lei, avrebbe scatenato la sua furia.

Lady Pavarotti assessore in biondo

Nicoletta Mantovani

NICOLETTA Mantovani, la vedova di Luciano Pavarotti, “fa le prove” da assessore alla cultura improvvisando un tour delle realtà culturali bolognesi, con un nuovo look e caschetto platino. Indicata dal candidato sindaco del centro sinistra Flavio Delbono come possibile nuovo assessore alle attività culturali in caso di vittoria, Nicoletta si è dichiarata totalmente a favore del candidato: «Mi piacerebbe, ma non farei drammi se non accadesse».


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Rubriche

Venerdì 27 febbraio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Vi attende un periodo di lavoro impegnativo e faticoso, ma anche molto proficuo: tenete duro. Favorite le nuove conquiste sentimentali.

TORO 21/4 - 20/5

Ridiscutete le collaborazioni che avete in corso per strappare qualche miglioramento. In amore non abbiate fretta.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Nel lavoro pensate ad iniziate qualcosa di nuovo con entusiasmo e determinazione. Un amore quasi inafferrabile.

CANCRO 22/6 - 22/7

La situazione nell'ambiente in cui svolgete la vostra attività è ancora confusa: s'impone una certa prudenza. Fortuna in amore.

LEONE 23/7 - 23/8

Nella vostra attività dovrete prendere a breve decisioni importanti, ma con la dovuta riflessione. Tensione latente in amore.

VERGINE 24/8 - 22/9

Le idee migliori vi vengono proprio quando la situazione nel lavoro è più difficile. In amore fate un esame di coscienza.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Siete straordinariamente attivi e pieni di idee: nell'ambiente di lavoro le vostre quotazioni salgono. Splendido amore, da difendere.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Siete molto preparati e abili: nella professione arriverete dove volete e nel modo che volete. In amore le cose non vanno troppo bene.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Usate la diplomazia per evitare contrasti con preziosi collaboratori. In amore vi fate troppe domande.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Nel lavoro è in arrivo una grande occasione da afferrare al volo: vigilate. In amore vi sentite ingiustamente trascurati.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Non preoccupatevi troppo per i contrattempi: nel lavoro seguite la vostra strada. Cercate di capire cosa non funziona con il partner.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS: conta DI noci N; Q,U antenne = Contadino cinquantenne;

Concentratevi sulla vostra attività: la situazione è delicata e va gestita con grande abilità. Le questioni affettive vanno risolte, non rinviate.


Televisioni

RUBRICA

PRIMA SERATA

23.20

19.35

TELEFILM

RUBRICA

21.10

SERIETV

21.10

Venerdì 27 febbraio 2009

21.10

FILM

21.10

SHOW

21.10

55

RUBRICA

Gianni Riotta

Squadra speciale cobra 11

Andrea Vianello

I Cesaroni

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.05 -RubricaCaro amore caro, scene da un matrimonio 06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.15 -RubricaTGR Montagne 09.45 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.45 -RubricaTg2 Si, Viaggiare 13.55 -SportSci Nordico: Campionati Mondiali 15.00 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11

08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -NewsTg 3 Cifre in chiaro 12.45 -RubricaLe storie - Diario italiano 12.55 -SportSci Nordico: Mondiali 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Jungle 16.00 -NewsGT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 16.50 -RubricaFarò strada 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 09.55 -Real Tv Grande Fratello 10.00 -Telegiornale Tg 5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.05 -Real TvGrande Fratello 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -Real TvGrande Fratello 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -Soap OperaSaint Tropez - Musica e motori 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.05 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.30 -Soap OperaSentieri 16.00 -Film L'olio di Lorenzo con Nick Nolte, Susan Saradon regia di George Miller (Usa) - 1992 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap Opera Tempesta d'amore

06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 10.20 -Sit ComE alla fine arriva mamma 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -Sit ComDrake & Josh 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin Princess 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmJeff & Leo - Gemelli detective 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Serie Tv Jack Frost 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.20 -Rubrica Atlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -Serie Tv JAG 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Show Ciak...si canta 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -RubricaTV 7

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm E.R. Medici in prima linea 22.40 -Telefilm Medical Investigation 23.25 -TelegiornaleTg 2

20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Rubrica Mi manda Raitre

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Serie Tv I Cesaroni 23.30 -Attualità Matrix

20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -Film L'ultima alba con B. Willis, M. Bellucci - regia di Antoine Fuqua (USA) - 2003 21.55 -NewsTgcom - Attualità 21:58 - Previsioni del tempoMeteo

20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Show Le Iene Show 23.00 -Show Le Iene.it 23.15 -TelefilmGossip girl

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Rubrica Niente di personale

00.20 -RubricaL'appuntamento scrittori in TV 00.50 -TelegiornaleTg 1 01.30 -RubricaSottovoce 02.00 -RubricaRai Educational Rewind la Tv a grande richiesta 02.35 -RubricaRainotte

23.40 -ShowMalpensa Italia 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -Real TvX Factor 02.10 -RubricaTg 2 Costume e società 02.25 -Film TvUn posto tranquillo 2 02.55 -RubricaCronaca nera, bianca e rosa

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaEconomix 01.40 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 01.50 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste

01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina

23.45 -FilmJarhead con J. Gyllenhaal, J. Foxx - regia di Sam Mendes (USA) - 2006 00.30 -NewsTgcom - Attualità 00:33 - Previsioni del tempoMeteo 01.25 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.30 -FilmMagnificat

00.05 -ShowSaturday Night Live 01.15 -ShowPoker1mania 02.15 -NewsStudio Sport 02.40 -TelegiornaleStudio Aperto 02.55 -MusicaleTalent 1 Player 03.30 -Serie TvI Soprano 04.30 -FilmL'insegnante al mare con...

00.00 -SportRugby: 6 Nazioni - Rugby 01.10 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaLa 25° ora Il Cinema espanso 01.30 -RubricaMovie Flash 01.35 -RubricaLa 25° ora 04.00 -TelefilmAlla corte di Alice

L’ultima alba

Ilary Blasi

Antonello Piroso

leTrame

RETE 4

ORE 16.00

CANALE 5

ORE 21.10

RETE 4

ORE 21.10

L’OLIO DI LORENZO

I CESARONI

L’ULTIMA ALBA

con N. Nolte, S. Sarandon, P. Ustinov regia di George Miller (Usa) - 1992

con C. Amendola, E. S. Ricci - regia di Francesco Vicario (Ita) - 2008

con B. Willis, M. Bellucci, C. Hauser, E. Walker - regia di Antoine Fuqua (Usa) 2003

Il piccolo Lorenzo è un bimbo di 5 anni, vivace e dall'intelligenza precoce. Contrae una malattia rarissima che causa una progressiva e innarrestabile degenerazione cerebrale. Suo padre è un economista, la madre una glottologa; nessuno dei due ha dunque titoli per smentire i medici quando essi formulano una tragica prognosi che non concede più di due anni di vita a Lorenzo...

Nell’ep. “Su la testa”, Marco sta per avere la sua grande occasione:partecipare ad uno show tv con Pippo Baudo. Claudio Cecchetto cerca ospiti per il programma e invita i Cugini di campagna. All’ultimo momento, il cantante del gruppo litiga con gli altri e se ne va. Nell’ep. “Il seme dell’amicizia”, Lucia offre la sua amicizia a Germana Barilon e si propone per curarle i bonsai...

RETE 4

ORE 23.45

RETE 4

ORE 2.30

JARHEAD

MAGNIFICAT

con J. Gyllenhaal, P. Sarsgaard, S. MacDonald, J. Foxx - regia di Sam Mendes (Usa) - 2006

con L. Diberti, A. Ninchi, M. Bellinzoni regia di Pupi Avati (Ita) - 1993

Swofford, detto Swoff, si è arruolato come suo padre e suo nonno prima di lui. Quando scoppia la prima Guerra del Golfo, si ritrova a far parte dell'operazione Desert Storm. Con in spalla un fucile da cecchino e uno zaino da 45 chili, attraversa i torridi deserti mediorientali con l'incubo dei soldati iracheni, che si dice siano appostati ovunque...

Durante la Settimana Santa, nel decimo secolo. Esecuzioni di condanne a morte; la favorita di un re che spera in un figlio maschio; una ragazzina monacata in cambio di una macina; un re libertino in attesa della morte, attorniato dai suoi bastardi; un monaco che registra i defunti ma che muore ignorato da tutti; due sposini spiati nell'intimità. Intanto, si susseguono i riti della Passione...

A.K. Waters, comandante di una squadra speciale della marina americana, viene mandato in missione nella giungla nigeriana per portare in salvo la dottoressa Lena Kendricks. La donna è disposta a lasciare il paese solo a condizione che vengano portati via anche i settanta rifugiati che sono con lei...

ITALIA 1

ORE 4.30

L’INSEGNANTE AL MARE CON TUTTA LA CLASSE con L. Banfi, A. Vitali, A. Rizzoli - regia di M. Massimo Tarantini (Ita) - 1980 Mario, figlio di uno speculatore edile, è stato rimandato a settembre. Il padre decide di chiamare un'insegnante: lo scopo ufficiale è quello delle ripetizioni, quello segreto è invece il desiderio di avere un'avventura con lei. Tutti insieme si recano al mare. Le tresche non filano però secondo i desideri del lubrico genitore...

“Amici” fa meglio della Champions RAI UNO Calcio coppa dei L'eredita' L'eredita' la sfida Champions league

ora 20.45 19.49 18.50 20.36

ascolto 7.648 6.862 4.935 4.846

RAI DUE Voyager ai confini Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra Tg2-medicina 33

21.10 13.32 19.38 13.54

2.598 2.458 2.019 1.650

RAI TRE Un posto al sole Un caso per due Un caso per due Blob di tutto di piu'

20.35 21.09 22.08 19.59

2.802 2.362 2.266 2.037

CANALE 5 Striscia la notizia Amici di maria de Chi vuol essere Beautiful

20.45 21.13 19.04 13.41

7.470 5.837 4.559 4.317

ITALIA 1 Csi:ny I simpson La ruota della fortuna Dragon ball what's my

21.10 14.29 20.29 13.39

3.242 2.575 2.281 2.063

RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Sessione pomeridiana Tempesta d'amore

20.28 19.40 14.10 18.43

2.601 1.912 1.694 1.672



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