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Domenica 1 marzo 2009
Brevi dal mondo
«Williamson deve stare zitto» CITTA' DEL VATICANO -
Consiglio: è meglio per tutti se il vescovo Richard Williamson sparisce per un bel pò dalla circolazione e si fa dimenticare. Minaccia: se tornerà a negare la Shoah, sarà espulso dalla Fraternità di San Pio X. Ad esprimere questi concetti è il superiore della comunità lefebvriana, monsignor Bernard Fellay. Sin dall’inizio del caso Williamson, la Fraternità di San Pio X aveva preso le distanze dal negazionismo del confratello, anche con un comunicato ufficiale, rilanciato dal Vaticano. Il superiore lefebvriano torna ad imporgli il silenzio. «Se tace, se resta nell’angolo, sarebbe veramente meglio per tutti. Mi auguro che sparisca dalla vita pubblica per un bel pezzo».
Netanyahu stoppa le trattative GERUSALEMME - Il premier incaricato israeliano, il conservatore Benyamin Netanyahu, ha abbandonato le trattative con la leader di Kadima Livni. Lo ha annunciato una portavoce. La decisione, presa venerdì al termine di una seconda sessione di trattative per formare un nuovo governo di coalizione, aumenta di fatto le possibilita' che il partito di Netanyahu, il Likud, decida di formare un governo con i partiti di estrema destra.
Un milione di euro per Auschwitz
BERLINO - La Germania offrira' un milione di euro per l'ammodernamento e la gestione dell'ex-campo di sterminio nazista di AuschwitzBirkenau. Lo ha indicato un portavoce del ministero degli Esteri tedesco. Lunedi' scorso il ministero degli esteri polacco si era appellato ai dicasteri dei Paesi dell'Unione europea affinche' sostengano un fondo speciale che dovrebbe raccogliere 120 milioni di euro per la gestione del sito, che si trova nel sud della Polonia.
Le braccia di Michelle diventano un caso WASHINGTON - Sono soprattutto le lunghe braccia nude e palestrate a catturare l'attenzione nella prima foto ufficiale della first lady, scattata nella Blue Room della Casa Bianca. Le braccia super tornite di Michelle sono gia' diventate un caso nazionale. E sempre piu' spesso gli istruttori in palestra si sentono chiedere dalle signore come ottenere le 'braccia Obama'.
In Italia e nel Mondo Alto Adige, sole e valanghe: morti Centri sociali, altissima tensione due escursionisti, ferito un automobilista e scontri a Milano e Bergamo BOLZANO - Un sabato di splendido sole, con temperature sopra le medie stagionali, ha provocato la caduta di slavine sui monti dell'Alto Adige, con un bilancio pesante: due escursionisti sono morti nella vallata laterale della Venosta, in Val Martello un automobilista è rimasto ferito, fortunatamente in modo non grave. Nella Valle di Braies uno sciatore tedesco, travolto da una valanga, è stato soccorso da una unità cinofila che si stava esercitando. Una vittima anche in Tirolo. Il primo incidente a quota tremila metri nella vallata laterale della Venosta, nella zona del Meranese. I due, altoatesini, stavano compiendo un'escursione sulla neve ai piedi di alcuni ghiacciai, quando sono stati travolti
I soccorsi in alta montagna
da una grossa slavina. In Tirolo, in Austria un tedesco è stato travolto ed ucciso da una valanga. E ancora nel Tirolo una valanga si è abbattuta su una strada, travolgendo due auto. Le persone a bordo si sono salvate.
MILANO - Alta tensione in pieno centro a Bergamo tra la polizia e alcune decine di manifestanti di estrema sinistra al termine di un pomeriggio molto teso per via dell'inaugurazione della sede provinciale di Forza Nuova. Alcune decine di manifestanti, dopo che il corteo in via Quarenghi è stato sciolto, si sono sparpagliati nelle vie centrali della città in mezzo a un traffico caotico. Giovani manifestanti di sinistra sono stati rincorsi a piedi tra le macchine da poliziotti e carabinieri. Alcuni manifestanti sono stati presi a manganellate e trattenuti. I circa 400 simpatizzanti di estrema destra avevano invece lasciato la città. A Milano, in contemporanea, era in corso il corteo nazionale dei centri
La polizia a Milano
sociali. Un presidio ha mandato in tilt la circolazione sulla circonvallazione esterna della città: i manifestanti sono rimasti in attesa di notizie sulla sorte degli esponenti fermati a Bergamo.
Vittime due donne e un uomo a Roma e Bergamo
Stuprano filmando una 14enne
Depressione, liti e dissidi: tre drammi familiari in poche ore
Bimbo di 8 anni violentato un arresto a Nola
ROMA - Vite familiari ancora nel segno del dramma. L’escalation della violenza ha toccato i suoi punti più alti in due casi a Roma e uno a Bergamo, due dei quali provocati dalla depressione e da una separazione in corso. E, come accade sempre più spesso, è la figura femminile ad essere oggetto di atti di violenza che finiscono nel sangue. PROTAGONISTE TUTTE AL FEMMINILE - Scene drammatiche che però possono avere anche protagonisti tutti al femminile, com'è accaduto questa mattina in un’abitazione a Nerola, a pochi chilometri dalla Capitale, dove una donna di 54 anni ha sparato un colpo di pistola contro la figlia venticinquenne che le dormiva accanto e poi si è tolta la vita con la stessa arma (di proprietà del marito e regolarmente denunciata). La figlia, ricoverata all’ospedale di Monterotondo, è scampata alla morte, presentando solo alcune fratture provocate dal proiettile che in maniera del tutto fortuita non ha leso organi vitali. Stando a una prima ricostruzione del Nucleo investigativo dei carabinieri di Ostia, la mamma avrebbe sofferto di crisi depressive e sarebbe stata in cura presso il Cim di Roma. LA TRAGEDIA DI CURNO, NEL BERGAMASCO - Epilogo mortale anche a Curno, nei pressi di Bergamo, dove questa notte un uomo di 74 anni, A. L., da anni sofferente di crisi depressive, ha prima ferito la mo-
NAPOLI - Ancora un caso di violenza su minori nel Napoletano. Questa volta la vittima è un bimbo romeno di otto anni, violentato davanti alla sorellina poco più grande che si prendeva cura di lui. I carabinieri di Cicciano hanno fermato Aniello Gradito, 28 anni, con l'accusa di aver compiuto, il 23 febbraio scorso, atti sessuali violenti sul bimbo. L'uomo, originario di San Gennaro Vesuviano e senza una occupazione stabile, è stato trasferito nel carcere di Poggioreale. Il fatto è avvenuto in un contesto di degrado. I genitori dei due bambini, venditori ambulanti, lasciavano per intere giornate i figli nel cortile condominiale di uno stabile a Cicciano, dove si erano trasferiti da tempo, affidati alla cura dei vicini. Approfittando della lontananza degli adulti, il ventottenne ha abusato più volte del bimbo e forse anche di altri. Cicciano è purtroppo una località dove è ancora vivo il ricordo della vicenda del piccolo Silvestro Delle Cave che subì violenze da tre uomini che furono arrestati qualche giorno dopo la sua scomparsa avvenuta 12 anni fa. Il cadavere del piccolo Silvestro, che oggi avrebbe 21 anni, fu trovato dopo 8 anni. La procura di Nola si è occupata anche dell'arresto di tre uomini accusati di aver violentato, in gruppo, una ragazzina di 14 anni, tra ottobre e novembre del 2007. I carabinieri di san Sebastiano al Vesuvio hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare, due ai domiciliari e una in carcere: ai domiciliari sono finiti Salvatore Mariniello e Aniello Iengo, in carcere Mauro Cirullo, tutti di Massa di Somma: sono accusati di aver attirato la ragazzina in una località di campagna per costringerla a subire le violenze. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, coordinati dalla procura di Nola, uno degli indagati accompagnava la minorenne con la propria moto in una località distante dal centro abitato, dove sarebbero state consumate le violenze. Scene riprese anche da un telefono cellulare per minacciare la vittima: se avesse parlato quelle immagini sarebbero finite su internet. Alle violenze avrebbero preso parte anche altre persone, anch’esse indagate.
Una volante della polizia
glie con un grosso coltello da cucina e poi si è suicidato lanciandosi dalla finestra della sua abitazione. Il dramma, hanno spiegato gli inquirenti, è scoppiato intorno alle tre di notte, quando, nel corso di una lite familiare, il pensionato, in preda a un raptus, ha colpito con un coltello la moglie alla testa. Subito dopo l’uomo è salito al piano superiore della casa, da dove si è lanciato nel vuoto, morendo all’istante. Fortunatamente la donna, I. F. di 67 anni, ha riportato ferite non gravi, tanto che è riuscita a fuggire, trovando scampo a casa di un fratello che vive a poca distanza dalla sua abitazione. Da qui è stata portata in ospedale, dove i medici le hanno applicato alcuni punti di sutura. Da quanto emerso, pare che già in passato l’uomo, che pure si era sottopo-
sto a cure psichiatriche, avesse tentato in più di un’occasione il suicidio. PASSA CON L’AUTO SUL CORPO DELLA MOGLIE - Infine, ancora a Roma un uomo di 57 anni, G. F., originario della Calabria, nel corso di una lite in strada con la moglie, che aveva avviato un causa di separazione, l’ha prima spintonata e poi, salito in macchina, una vecchia Fiat Tipo, ha accesso il motore e l’ha investita. A questo punto, vedendo che la donna era ancora viva, ha inserito la retromarcia investendola di nuovo. L’uomo è stato arrestato dagli agenti di una Volante della Polizia per tentato omicidio. La donna è stata ricoverata al Policlinico Gemelli con 30 giorni di prognosi per fratture e contusioni varie. Lorenzo Bianchis
Padova, scontro fra ronde e no global Superenalotto, nessun “6” né “5+1” Immigrati contro le casacche di An ilLotto estrazione del 28 febbraio 2009
PADOVA - Sono volati schiaffi venerdì sera a Padova tra no global e leghisti. Esponenti dei due gruppi si sono confrontati fisicamente sulla questione delle ronde, con la polizia che è dovuta intervenire per difendere i 'rondisti'. Il tutto mentre un gruppo di immigrati, fiaccole in mano, invocava pace e tolleranza nel quartiere della Stanga. Critico il sindaco Flavio Zanonato. Minimizza il questore di Padova, Luigi Savina, che fornisce i dati sulla criminalità: "In calo del 20%". Tutto è accaduto poco prima delle 21. I militanti del centro sociale Pedro, intenti a portare avanti, come da cinque anni a questa parte, l'"operazione Siberia", ovvero la distribuzione di coperte e vestiti ai senzatetto, si sono imbattuti nel gruppo di leghisti, di ronda per difendere i quartieri dalla criminalità. E' volato qualche insulto, poi i due gruppi - in tutto una ventina di persone - sono venuti alle mani. "Si sono presi un paio di schiaf-
fi - ha detto Max Gallob, portavoce del centro sociale - noi stavamo tranquillamente distribuendo le coperte quando abbiamo incrociato quegli energumeni". Diversa la versione di Mariella Mazzetto, consigliere comunale della Lega, insieme al segretario cittadino del Carroccio Leandro Comacchio: "Hanno cominciato a offenderci, volevano avvicinarsi, ci hanno spintonato ma alla fine è intervenuta la polizia". Proprio venerdì, sulla questione ronde è arrivata la protesta del sindacato autonomo di polizia. Attimi di tensione anche nel quartiere della Stanga, dove un gruppo di immigrati, poco più di una decina, intendeva fare una fiaccolata con rumeni e marocchini. Il consigliere regionale Raffaele Zanon e il consigliere comunale Gabriele Zanon, entrambi di An, volevano prendere parte al corteo con una casacca marchiata "Destra veneta, Alleanza nazionale". Ma due ragazze straniere hanno preteso che le casacche venissero tolte.
ROMA - Nessun punto “6” e nessun “5+1” al concorso di ieri sera del Superenalotto, per l’esattezza il numero 26. I vincitori con 5 punti sono 15, ciascuno dei quali incassa 45.664,13 euro. Il jackpot per il 6 per il prossimo concorso sale a 24.200.000,00 euro.
Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
14 26 11 82 74 69 56 65 6 68 6
26 68 83 76 38 81 45 20 33 10 19
ilSuperEnalotto
10 9 13 1 47 50 75 64 35 3 38
19 51 47 60 19 33 81 63 53 79 18
54 90 39 33 75 28 23 26 41 13 30
Conc. n° 26
Montepremi 4.566.412,38 euro
6 - 26 - 56 - 65 - 69 - 82 numero jolly 19 punti 6 jackpot 23.014.727,99 punti 4 305,65 16,65 punti 5+1 - punti 3 punti 5 45.664,13 Num. Superstar 14
In Italia e nel Mondo
Domenica 1 marzo 2009
Rasserenato il clima tra maggioranza e opposizione, anche se restano le divisioni
Biotestamento, Schifani: «Niente calende greche» E D’Alema: «La libertà di coscienza è un valore fondamentale»
Renato Schifani
ROMA - La proposta del presidente del Senato di non forzare i tempi della discussione in Senato del ddl sul testamento biologico, con l’assicurazione che non si punta ad un rinvio «alle calende greche», ha rasserenato il clima tra maggioranza e opposizione, anche se restano le divisioni. Peraltro, la vicenda della denuncia di Beppino Englaro per omicidio volontario, con una contestuale denuncia al ministro Sacconi «per violenza privata aggravata», ha creato più che altro imbarazzo e ha avuto l’effetto di smorzare i toni dopo le polemiche a calor bianco dei giorni scorsi. Nei partiti,
comunque, rimangono posizioni individuali di dissenso, anche se il Pdl ostenta compattezza mentre nel Pd Ignazio Marino rinnova le sue critiche al testo della maggioranza. E la radicale Emma Bonino torna ad accusare di integralismo i cattolici come Dorina Bianchi e i teodem. «Se occorrerà qualche altra settimana la daremo, ma il nostro punto di riferimento – ha garantito Schifani –non è certo la scadenza delle elezioni europee. Non ci sarà un differimento alle calende greche». «L'indicazione di Schifani – ha commentato Fabrizio Cicchitto - è un segno di saggezza
ed è auspicabile che si arrivi a delle intese». Sulla stessa posizione Pier Ferdinando Casini. Per il capogruppo Pdl alla Camera queste «intese» si possono realizzare partendo dalle proposte di Francesco Rutelli. Proposte di «minoranza», rivendicate dall’ex leader della Margherita, ospite dei radicali a Chianciano: «porto avanti a schiena dritta le mie proposte senza rinunciare mai all’ ambizione che diventino di maggioranza», ha sottolineato. In casa Pd, intanto, Massimo D’Alema ha sostenuto che «la libertà di coscienza è un valore fondamentale» precisando, però,
che «i democratici devono dire da che parte stanno sui grandi temi», per una esigenza di chiarezza. Ma il tentativo di circoscrivere le posizioni diverse nel Pd non ha evitato uno scontro tra la radicale Emma Bonino e Dorina Bianchi: la prima eletta al Senato nelle liste dei democratici; la seconda, capogruppo del Pd, sempre a Palazzo Madama, in commissione sanità. L'esponente radicale ha dato della «integralista islamica» alla Bianchi che, di rimando, l’ha definita «talebana laica». La senatrice cattolica ha difeso la «libertà di coscienza» sostenendo che «la posizione
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prevalente» nel partito consente di avere una posizione differente. Intanto, un altro cattolico di peso, il senatore, e medico chirurgo, Ignazio Marino, ha rinnovato i suoi attacchi al testo del Pdl sostenendo la sua «inapplicabilità». Tutto questo è stato commentato dal ministro Sacconi con un: «nel Partito della libertà, a differenza del Pd, c'è una posizione largamente unitaria». Mentre il ministro Rotondi ha invitato tutti a «non alimentare crociate» e a «non cadere nella logica degli opposti estremismi». Sul caso Englaro, il ministro Bondi ha detto che l’dea della denuncia «è poco civile e per niente cristiana», il portavoce di Fi Daniele Capezzone l’ha definita «sbagliata e pericolosa» mentre Casini ha parlato di «vicenda triste». Corrado Sessa
Il presidente Usa difende il suo piano economico
Wall Street, la sfida di Obama «Le lobby non mi fermano» WHASHINGTON - Barack Obama difende a spada tratta il suo piano economico che «non passerà facilmente» perchè «rappresenta una minaccia allo status quo di Washington». Una chiara sfida alle lobby dell’industria Usa e ai repubblicani che hanno già fatto sapere di essere pronti a votargli contro e a non accettare i suoi provvedimenti. Obama ha parlato ieri dalla stanza ovale, nel suo consueto video-messaggio del sabato agli americani: «Questo è il cambiamento che ho promesso sin da quando mi sono candidato alla presidenza – ha spiegato – è il cambiamento che gli americani hanno votato a novembre e proprio questo rappresenta il bilancio che questa settimana ho presentato al Congresso». «Io so che questi provvedimenti – ha detto Obama – non andranno d’accordo con gli interessi dei lobbisti che hanno investito sulla vecchia maniera di fare affari e io so che si stanno preparando alla lotta. Il mio messaggio a loro è questo: anche io». «So – ha proseguito - che l’industria assicurativa non amerà l’idea di dover diventare più competitiva per continuare a offrire la copertura medica». «So anche – ha aggiunto – che le banche e i grandi creditori agli studenti non ameranno lo stop agli enormi sussidi a loro accordati, ma così abbiamo salvato circa 50 miliardi di dollari per rendere i college più finanziariamente accessibili». Allo stesso modo, ha detto Obama, «le compagnie petrolifere non ameranno l'interruzione delle facilitazioni fiscali per 30 miliardi di dollari, ma è così che possiamo permettere all’economia delle energie rinnovabili di
Barack Obama
creare nuovi progetti e posti di lavoro». Obama ha quindi ribadito le promesse fatte in campagna elettorale, un mix «che permetterà di tagliare le tasse del 95% agli americani che lavorano», «di eliminare gli aiuti fiscali a chi guadagna oltre 250mila dollari l’anno e alle corporazioni che portano oltreoceano i nostri posti di lavoro. E' questo che farà questo bilancio». «Mi rendo conto – ha quindi concluso Obama – che far passare questo provvedimento non sarà facile perchè rappresenta un reale e incredibile cambiamento nonchè una minaccia allo status quo di Washington». Ma, ha aggiunto Barack, «io lavoro per gli
americani e non sono venuto qui per fare le stesse cose che sono già state fatte». Questo cambiamento «farà crescere la nostra economia, allargare la nostra classe media e mantenere vivo il sogno americano per tutti gli uomini e le donne che hanno creduto in questo viaggio nel momento in cui è iniziato». Parole che non hanno messo paura ai repubblicani. Il sogno americano «è gia svanito» e Barack Obama ha intenzione di trasformare gli Stati Uniti in un Paese «socialista» ha affermato nel suo messaggio settimanale il senatore del North Carolina, Richard Burr. «Come possiamo vedere – ha aggiunto – il sogno americano è finito». Anche John Boethnet, leader repubblicano alla Camera dei Rappresentanti, aveva attaccato il presidente Usa. «Le proposte di Obama sostengono di aumentare le tasse ai redditi alti e ridistribuirli per coprire le spese della sanità, dell’educazione, dei problemi sociali» aveva affermato. Tra i punti più controversi del piano presentato al Congresso l’incremento delle tasse solo a partire da redditi oltre i 250mila dollari. La 'finanziaria' di Obama, complessivamente di circa 4000 miliardi di dollari, inoltre prevede una ripresa a partire dal 2010 (dovrebbe essere un +3,2%). Crescerà il deficit: nel 2009 sarà di 1750 miliardi (più del 12% del Pil e cifra record dal 1945), ma Obama promette di dimezzarlo entro il 2012. I fondi sottratti ai 'ricchì si tradurranno in circa 635 miliardi di spesa – in dieci anni – destinati a ristrutturare la sanità pubblica per garantire una minima copertura a qui 46 milioni di cittadini americani che oggi non possono permettersela.
Roberto Colaninno
Alitalia, Colaninno: «Non vendiamo e anzi noi puntiamo a crescere» ROMA - La cordata di imprenditori italiani che ha accettato la sfida di Alitalia non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro, ma anzi punta a crescere sui mercati internazionali. A rassicurare i lavoratori è lo stesso presidente della nuova Alitalia, Roberto Colaninno, che ha illustrato le prospettive per il futuro della compagnia in occasione della prima convention con dirigenti e impiegati, svoltasi ieri a Fiumicino. Chiusi all’interno di un hangar che fino a poco tempo fa era adibito a verniciatura, attività ora esternalizzata, i vertici della compagnia hanno illustrato il piano di rilancio e gli obiettivi, mentre fuori dalla struttura, presidiata da forze di polizia e carabinieri, alcuni rappresentanti sindacali, lavoratori in cassaintegrazione e membri del Partito democratico protestavano con fischi e bandiere sindacali contro la scelta di organizzare un incontro in un momento così particolare (e in un hangar che fino a poco tempo fa ospitava un’attività ora esternalizzata) e per denunciare la
situazione drammatica di migliaia di ex dipendenti Alitalia (secondo il segretario regionale del Pd Roberto Morassut, tra i 10 e i 15 mila posti di lavoro 'bruciati'). All’interno, tuttavia, il clima era sereno –hanno raccontato alcuni lavoratori al termine dell’incontro –anche se si sentivano le urla e i fischi dall’esterno, e i discorsi del presidente Colaninno e dell’amministratore delegato Rocco Sabelli sono stati accolti da alcuni applausi. «Non c'è alcuna intenzione di vendere», ha assicurato Colaninno, citando un antico detto contadino mantovano: «Vendere è parte del piangere». Le intenzioni degli azionisti italiani, ha aggiunto, sono «esattamente opposte»: una volta risanata la compagnia, si punterà sulla crescita anche «sul mercato internazionale», per passare da preda a cacciatore. Sabelli ha definito il piano «impegnativo, complesso ma realistico» e ha messo in chiaro che il management è «libero da ogni pressione e influenza». «Basta con il taglio dei costi, bisogna aumentare i ricavi», ha aggiunto.
Internet diventa superveloce 1.000 miliardi di bit al secondo
I cibi afrodisiaci non esistono a decidere è soltanto la mente
COPENAGHEN - Le comunicazioni Internet si preparano a diventare velocissime: per la prima volta é stata sfondata la cosiddetta "soglia del terabit", la possibilità di trasmettere dati alla velocità di 1.000 miliardi di bit al secondo. Il record, riferisce la radio nazionale danese, è stato battuto dai ricercatori dell' Istituto di Fotonica del Politecnico, a Lyngby. La velocità che adesso è possibile raggiungere corrisponde a quella con cui si può riuscire a scaricare 80 film al secondo su un dvd, oppure a realizzare in un secondo tutte le comunicazioni telefoniche europee.
ROMA - Dopo le ostriche, la pizzagra (un po' pizza, un po' Viagra): i cibi erotici sono cambiati ma i miti sono gli stessi e almeno un italiano su due continua a crederci. Ma ora vengono sfatati dalla scienza. "La mente è il primo e vero afrodisiaco", osserva l'endocrinologa Katherine Esposito, della Seconda Università di Napoli, nel convegno congiunto tra la Società italiana di fisiopatologia della riproduzione (Sifr) e la Società italiana di andrologia e medicina (Siam) in corso ad Abano
Atterraggio di “pancia” "Abbiamo battuto ogni record mondiale" ha detto il responsabile della ricerca, Leif Katsuo Oxenl we, ribadendo l'importanza dei risultati ottenuti nel momento in cui la comunicazione via internet sta crescendo del 60% ogni anno.
TIMISOARA (ROMANIA) Grande paura a bordo di un aereo che ha dovuto compiere un atterraggio di emergenza, per fortuna senza danni, a Timisoara, in Romania. L’apparecchio è della compagnia romena Carpat Air con 51 persone a bor-
do. L'aereo, proveniente da Chisinau in Moldova, ha avuto un problema al carrello, per cui è stato costretto ad atterrare sulla pancia (come si può vedere im questa eccezionale immagine), dopo che la pista era stata inondata di schiuma ignifuga.
Terme. Il segreto è in un mix di sensi, perché "indipendentemente dal singolo alimento o cibo, la seduzione a tavola utilizza ben più che un singolo senso", osserva Esposito.
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Domenica 1 marzo 2009
Il fatto del giorno: Usa, crolla il Pil La Stampa
La fiducia nelle borse La Casa Bianca si prende L’unica strada in Italia il 36 per cento di Citigroup passa per gli imprenditori non è stata ristabilita dall’articolo di Francesco Semprini
dal commento di Piero Ostellino
dall’editoriale di Paolo Savona
Il governo americano corre in soccorso di Citigroup e promette di rafforzare la partecipazione nel capitale della banca sino a una quota del 36%. L’annuncio giunge al termine di una maratona negoziale che ha visto impegnati i vertici del gruppo guidati dal neopresidente Richard Parsons, e la task force della Casa Bianca diretta dal segretario al Tesoro, Tim Geithner, assieme al consigliere economico, Larry Summers. Wall Street tuttavia boccia il progetto «CitiGov» e sui mercati il titolo perde il 38,62%. L’intervento del Tesoro, il terzo dopo la doppia iniezione di capitali per complessivi 45 miliardi di dollari immessi in cambio di azioni privilegiate, prevede la conversione di 25 miliardi di dollari in titoli ordinari [...].
Per l’Italia, il solo modo di uscire dalla crisi è cogliere le opportunità che essa offre. Sulla già incombente crisi strutturale — per carenze e ritardi di innovazione di processo e di prodotto — si è innestata quella finanziaria. Il nostro sistema creditizio — che pure regge meglio di altri — è in sofferenza per gli effetti globali della crisi. Ma le banche non concedono crediti non solo perché carenti di liquidità, ma anche a causa delle debolezze del mondo della produzione. Non si fidano. Temono un calo dei consumi e l’insolvenza delle aziende debitrici. Che fare, allora? «Aggredire la crisi», invece di affidarsi alla carità di Stato. Chi [...] la può risolvere, non è la politica [...]. Sono gli imprenditori. [...]
Nonostante la crisi economica in corso sia stata analizzata nelle sue origini e nei suoi sviluppi, essa aleggia ancora su noi come un Ufo, un oggetto straniero non identificabile, capace di suscitare solo paure. Gli strumenti attivati per tamponarla e quelli che le autorità si prefiggono di attivare per sanarla non sono stati capaci di ristabilire la fiducia nelle Borse valori, nei consumatori e negli investitori. Non sembra essere un problema di prevalente carenza di domanda aggregata, come sostengono i keynesiani, perché neanche la promessa di portare il deficit pubblico americano al 12,5% e la promessa di una manovra reflattiva cinese pari al 18% per Pil in due anni riassorbe la sfiducia nel futuro. [...]
La migliore di ieri
Stangata sui cenoni
È stato il venerdì nero dell’economia reale
Non cedere al panico
dal corsivo di Mauro Suttora
dal commento di Federico Rampini
dal commento di Giorgio Ferrari
Avete presente quei cenoni che si vedono spesso nei film americani, con i tavoli rotondi da dieci posti nei saloni degli alberghi, gli uomini in smoking, le signore in abito lungo e qualcuno che parla dal podio? Sono i charity gala, feste di beneficenza che negli Stati Uniti compensano il basso livello di welfare pubblico (e di tasse). Si va lì per gli scopi più vari [...] e si contribuisce sia pagando il posto a tavola [...], sia partecipando a un’asta. Ora Obama dà una bella stangata a tutto questo mondo di filantropia: la charity sarà deducibile dalle tasse, ma con un limite massimo del 28%. [...]
[...] È difficile ritrovare nella memoria una giornata così densa di segnali tutti negativi da ogni angolo del pianeta. Il Pil americano è caduto del 6,2% (quasi il doppio rispetto alle stime iniziali), i consumi delle famiglie Usa sono in ritirata del 4,3% insieme alla frana dei prezzi delle case. In Giappone le esportazioni sono falcidiate del 45% e la produzione industriale del 10%. L’India, uno degli ultimi giganti asiatici con il segno più davanti al Pil, vede dimezzarsi la sua crescita. Sul fronte delle aziende: 30 miliardi di dollari di perdite alla General Motors, 16.000 licenziamenti alla Sony. E alle porte
di casa nostra i sinistri scricchiolìi di bancarotta sovrana che minacciano i più giovani Stati membri dell’Unione, nell’Europa dell’Est. Volendo trovare ad ogni costo un chiodo a cui aggrapparsi per attenuare l’ansia, si può osservare che la pesante revisione al ribasso del Pil americano ci descrive un evento che ormai è già alle nostre spalle. I dati sul Pil sono uno specchietto retrovisore sul recente passato (l’ultimo trimestre del 2008), non ci insegnano nulla di nuovo sul presente né tantomeno sul futuro. Si può anche ricordare che per ritrovare una caduta del Pil americano così accentuata non occorre evocare la Grande Depressione degli anni Trenta. [...]
Giannelli sul Corriere
A scorrere i dati disaggregati dell’economia mondiale verrebbe solo da mettersi le mani nei capelli. [...] Tuttavia, nonostante questo impressionante bollettino della salute economica del mondo, abbiamo concreti indizi per rinunciare al catastrofismo cui si sarebbe tentati di abbandonarsi. La ragione principale sta nelle risorse delle singole nazioni. [...] L’Italia – a cagione della sua propensione al risparmio, al relativo provincialismo del suo sistema bancario e al basso rischio che i suoi imprenditori amano correre – vivrà al massimo un paio d’anni di stagnazione e poi si riprenderà. [...]
I bilanci restano opachi
La reazione europea deve evitare il protezionismo
dall’articolo di Valeria Novellini
dal commento di Alberto Quadrio Curzio
«Heart Full of Lies: a True Story of Desire and Death» è il titolo originale di un libro della scrittrice americana Ann Rule in cui si racconta la storia vera di Liysa Ann DeWitt, che giunse all’omicidio del terzo marito a causa dello smodato desiderio di possedere sempre più denaro e proprietà immobiliari. Ma se una persona come Liysa DeWitt può avere «un cuore pieno di bugie», un’istituzione finanziaria invece può – e spesso si trova ad avere – un bilancio pieno di «asset tossici». Il «piano Obama» per sostenere il settore immobiliare statunitense messo in ginocchio dai mutui subrime e la reazione a catena che ne è seguita, è stato recentemente implementato con un credito d’imposta di 8.000 $ per chi acquisterà una casa nel 2009 (è la prima volta che negli USA viene concesso un incentivo fiscale sull’acquisto di abitazioni), e del resto un ulteriore boom dei pignoramenti immobiliari potrebbe avere gravi ripercussioni [...].
Speriamo che la Ue non subisca, nel fronteggiare la crisi, una deriva protezionista e statalista contraria ai suoi principi fondativi. Situazioni gravi possono richiedere misure radicali, ma queste vanno ricercate tra quelle innovative. Perché è dal nuovo che può discendere anche la fiducia, com’è stato nel caso dell’euro. Perciò riteniamo che Eurolandia (Uem) dovrebbe essere completata con un potente strumento di politica economica: l’emissione di titoli di debito pubblico — a suo tempo proposti da Jacques Delors, ripresi da Giulio Tremonti e più di recente da Romano Prodi—che servirebbero a
La Stampa
Dimensioni spaventose dall’articolo di Domenico Siniscalco
L’economia degli Stati Uniti ha registrato una forte contrazione nel quarto trimestre del 2008, con il prodotto interno lordo che è caduto del 6,2 per cento su base annua. I consumi, in particolare, hanno segnato la frenata più brusca degli ultimi trent’anni. Di fronte all’aggravarsi della situazione, l’amministrazione Obama, nell’arco di un mese, ha varato tre iniziative complementari: una serie di misure per evitare il pignoramento degli immobili ai mutuatari morosi; un piano di salvataggi bancari di notevoli dimensioni; una manovra di sostegno all’economia, che già quest’anno porterà il disavanzo federale intorno al 10 per cento del Pil, nonostante gli aumenti delle tasse. La dimensione di questi interventi è imponente e la crescita del deficit spaventa [...].
finanziare spesa pubblica europea anticrisi e pro-crescita. Anche noi da qualche anno avanziamo questa tesi-proposta, cercando di darle una concretezza che nel seguito decliniamo in tre modalità attuative. Il nostro presupposto è che la UE a ventisette Paesi ha meccanismi decisionali troppo complessi, ancor più in tempo di crisi e di euroscetticismo dei vari Paesi dell’Allargamento. Al contrario la Uem ha l’euro, ha un Pil pari al 71% di quello della Ue-27, può ricorrere alle cooperazioni rafforzate previste dai Trattati per rilanciare la propria identità politica ed economica. Il Pil della Uem è di circa 8.800 miliardi di euro e il 64% dello stes-
La fotografia Indonesia, una performance di danza moderna (Ansa)
so è prodotto da Francia, Germania, Italia che con l’aggiunta della Spagna raggiungono il 77% di tale Pil. Questi Paesi sono anche fortemente interrelati sul piano bancario, industriale e commerciale, hanno un notevole risparmio, possono rafforzare la loro integrazione con effetti di scala notevoli. Veniamo allora al problema del rafforzamento della Uem con la creazione di un Fondo di Euro-Sviluppo (Fes) [...]. Il settore dell’auto, per esempio, potrebbe beneficiare di una ristrutturazione su scala europea. Tali operazioni potrebbero avvenire con sottoscrizione di azioni o di titoli come i «Tremonti bond» che sono una interessante soluzione. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
La crisi economica ci sta dando occasione per darci tutti una regolata sui nostri investimenti, e mette in evidenza una serie di contraddizioni del sistema debitorio che non abbiamo mai visto nella loro deformità. Sono dei numeri a metterci in crisi, a generare guadagni e perdite, a dare e togliere fiducia, a determinare poi, alla fine, la vita delle persone, quando si parla di economia reale. Quindi un -6,2% svelato e riferito al prodotto interno lordo americano acciglia tutti. Mah. Le borse reagiscono in maniera isterica e di questi tempi sono più tranquilli quelli che non si sono fatti quotare o non hanno investito in borsa. Perché tengono sott’occhio i loro affari, invece di voler guadagnare su una cartiera in Messico. È l’occhio del padrone che ingrassa il cavallo, si diceva un tempo. Sarà meglio tenerlo presente.
Domenica 1 marzo 2009
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Frattini annuncia: “Andrò a Teheran entro marzo” E sarebbe una svolta nella politica estera del Pdl
Berlusconi avverte tutti “Attenti a Franceschini”
dall’analisi di Vincenzo Nigro
dal servizio di Aldo Cazzullo
Franco Frattini annuncia da Washington, la "capitale" dell’impero, la svolta della politica estera del Pdl. "Andrò a Teheran entro marzo, voglio invitare l’Iran a partecipare alla riunione del G8 di Trieste sulla stabilizzazione dell’Afghanistan". Come previsto da giorni, l’annuncio è arrivato dopo l’incontro con Hillary Clinton. In un primo momento il viaggio a Teheran era stato previsto prima della missione a Washington, ma poi ha prevalso l’idea di avere una consultazione con l’amministrazione Obama prima di incontrare a Teheran il ministro Mottaki e il negoziatore nucleare Jalili. "Io sono tra quelli che crede che l’Italia debba avere ancora una sua politica estera non sottoposta ad autorizzazioni preventive di nessuno", dice con un filo di ironia un bravo diplomatico che ha partecipato all’elaborazione della svolta, "ma anche in diplomazia esistono la buona educazione, il realismo politico e anche la
Frattini con Hillary Clinton
semplice cautela: era meglio spiegare con chiarezza a Washington quali fossero le nostre idee". Le ragioni della svolta. Ma appunto, quali sono le idee italiane, quelle del governo Berlusconi, dietro una svolta del genere? E perché questa decisa da Frattini e approvata dal premier è effettivamente una "svolta"? Da mesi, da anni, l’Iran è nel mirino della comunità internazionale per il suo pro-
getto nucleare. Tre risoluzioni delle Nazioni Unite hanno imposto sanzioni politiche ed economiche progressive per convincere Teheran a negoziare sul programma nucleare che per anni era stato sviluppato in segreto. L’Onu crede che quel programma sia stato messo in piedi in segreto proprio appunto per arrivare alla bomba nucleare. Teheran invece rivendica il suo legittimo diritto a costruire un
dall’editoriale di Nicola Forcignanò
Nell’indifferenza più totale, si sta consumando un torto gravissimo nei confronti di un popolo che di torti ne ha già subiti tanti. E l’Italia, in questo volgare attacco a Israele, ha l’antipatico e imperdonabile ruolo di protagonista. Il fatto, da raccontare, è presto detto: quest’anno si disputano i Giochi del Mediterraneo (una specie di mini Olimpiade, riservata ai Paesi che s’affacciano, appunto, sul mar Mediterraneo) e, nemmeno questa volta, gli atleti dello Stato di Israele sono stati ammessi per non dispiacere ai Paesi arabi iscritti
Giochi del Mediterraneo non si escluda Israele alla manifestazione. A rendere il fatto ancora più insopportabile - per noi - è che sarà proprio l’Italia il palcoscenico di questi Giochi. Inutile dire: qual è il problema, se mai vi hanno partecipato. Per chi ci vorrà giudicare benevolmente, l’accusa sarà di non aver saputo tenere la schiena ben dritta davanti alle pressioni delle nazioni musulmane. Per quanti, invece,
vorranno criticarci duramente, l’accusa sarà di aver discriminato un Paese nostro alleato. Per quelli che non conoscono mezze misure, sarà fin troppo facile parlare di razzismo serpeggiante nei confronti del popolo israeliano. Comunque vada, l’Italia rischia più che seriamente di rovinare i rapporti con Gerusalemme. E allo stesso tempo, anche
programma nucleare a scopi civili, e soprattutto non accetta limitazioni alla sua sovranità, politica tecnologica ed energetica. Le sanzioni Onu e soprattutto il patto tra Stati Uniti ed Europa hanno congelato le relazioni con la Repubblica islamica: un ministro degli Esteri europeo di primo livello non mette piede a Teheran da anni. Ecco dunque il carattere di una svolta: nessuna legge lo impedisce, ma la visita di Frattini a Teheran rompe questo accordo politico tra gli occidentali, la Russia e la Cina. Applicare sanzioni senza deciderle. Perché la svolta? Le ragioni sono molte, concorrenti e convergenti. Da anni una forte corrente diplomatica all’interno della Farnesina ritiene che sia improduttivo il tipo di strategia negoziale scelto dal gruppo degli EU3 (Gran Bretagna, Francia e Germania), dagli Usa e poi dal Consiglio di Sicurezza. Mettere l’Iran di fronte al fatto compiuto di sanzioni progressivamente crescenti non farà cambiare idea al regime [...]
con il governo palestinese. Già, perché, nel tentativo di trovare una soluzione «democristiana» alla vicenda, a qualcuno è venuta la balzana idea di invitare insieme con gli israeliani anche i palestinesi. Al di là dell’ignoranza geopolitica, la Palestina non è ancora uno Stato (tant’è che mai ha partecipato a una manifestazione sportiva con la propria nazionale), c’è la scarsa conoscenza della situazione diplomatica di quella parte del mondo: i Paesi arabi si servono dei palestinesi per fronteggiare Israele, ma non li stimano per nulla e sempre si sono opposti alla nascita di uno Stato palestinese. [...]
Avrà pur «fatto fuori» otto rivali, e il «Signor nove» sarà pure un «reggente», un «vice disastro» come l’hanno definito i suoi stessi compagni di partito. Ma c’è un motivo se Silvio Berlusconi ha invitato i dirigenti del Pdl a non sottovalutare Dario Franceschini: «Non sottovalutatelo, in tv funziona». Il Cavaliere ha iniziato a studiare il segretario del Pd come un allenatore studia gli avversari prima di una sfida: ne ha fatto testare le potenzialità, ha analizzato le sue prime uscite pubbliche, e soprattutto l’ha osservato in televisione. Non è che il premier nutra dubbi sull’esito dello scontro elettorale di giugno, le vittorie alle Europee e alle Amministrative non sono in discussione, «non ci sfuggiranno, perché la crisi del Pd è profonda. Lì dentro c’è gente abituata solo a vivere di rendita con i voti del territorio. E quei voti si vanno esaurendo». Nonostante queste certezze, Berlusconi ha deciso di adottare con Franceschini gli stessi metodi che l’hanno portato a competere con gli altri otto rivali. La prova tv è stato il primo step, perché il modo in cui un politico si propone davanti alle telecamere rappresenta per il premier un discrimine. E a suo avviso il «Signor nove» funziona «con quella faccia da bravo ragazzo »: «Eppoi è meno moscio di Veltroni ». Nei test demoscopici ha poi letto quanto già intuiva, e cioè che il capo del Pd sconta un basso livello di notorietà. Ma paradossalmente la sua debolezza è al momento la sua forza, perché nell’opinione pubblica la scarsa conoscenza del leader democratico viene interpretata (per ora) come un segnale di novità, di ricambio genera-
zionale. È da vedere se Franceschini riuscirà a consolidarsi e ad affermarsi. Le prime mosse sono state «scolastiche», il Pdl infatti aveva messo nel conto che si sarebbe presentato brandendo la bandiera dell’antiberlusconismo. Invece il giuramento sulla Costituzione è stato ritenuto un gesto a suo modo innovativo, un’operazione di marketing politico per acquisire notorietà e farsi riconoscere dal suo mondo di riferimento. In questo senso, e fatte le debite proporzioni, per il popolo di centrosinistra il «giuramento di Ferrara» vale quel che valse il contratto degli italiani di Berlusconi per l’elettorato di centrodestra. Per questo il Cavaliere lo tiene sotto osservazione, sapendo che i dati dei sondaggi vanno interpretati, che i numeri possono riflettere verità contrapposte. Per esempio, il «Signor nove» piace alla gente che potenzialmente potrebbe votare per il centrosinistra, ma non piace alla gente di sinistra, se è vero che più del 50% dei democratici provenienti dal Pci-Pds-Ds preferirebbe un post comunista al suo posto. Ma Franceschini è l’antidoto alla scissione del Pd, infatti il Cavaliere ritiene «altamente improbabile» l’addio di Francesco Rutelli e l’esodo degli ex Popolari verso altri lidi: «Se ne andrà qualcuno, ma saranno piccoli spezzoni». Dunque il nuovo segretario è considerato un collante. Per quanto «reggente», la sua elezione è vista da Franco Marini - almeno così hanno raccontato al premier - «come quella che portò Bettino Craxi alla guida del Psi»: al Midas doveva essere di passaggio, poi non se ne andò più. Berlusconi ha ascoltato, ma pare che sentendo il nome dell’ex premier e suo grande amico sia sobbalzato. [...]
Le indagini su Englaro definite “atto dovuto”
Valentina Vezzali, tra scherma e danza “Grazie alla tv ora mi sento più donna”
Scioperi oppure no
dal commento di Adriano Sofri
dall’intervista di Maria Teresa Veneziani
dal corsivo di Filippo Facci
«Qua mi pettinano, mi truccano, sono molto più curata e sono persino diventata vanitosa. In questo momento mi sento bellissima». Valentina Vezzali è l’unica donna rimasta in gara tra i nomi famosi di Ballando con le stelle. [...] Un miracolo, o quasi, per chi l’ha vista la prima volta in pista. Mai nessuna così goffa a Ballando. «Un disastro con i piedi, la coordinazione» decreta la giuria. Ma il pubblico l’ha poi «salvata» regolarmente con il televoto. Fino a un tango impeccabile, da 10 e lode. Non c’è da stupirsene: Valentina è una donna vincente. Con 62 successi internazionali, è l’atleta italiana che vanta più vittorie dopo Valentino Rossi (97). L’ultima l’altro giorno a Lipsia in Coppa del Mondo, mentre Ballando era in pausa per Sanremo. Valentina, che cosa non s’aspettava? «Che il ballo fosse così difficile. La scherma mi riesce particolarmente bene, pensavo che in quattro e quattr’otto avrei imparato a ballare. Invece all’inizio non riuscivo nemmeno a muovermi». Perché è tanto difficile? «Per ballare devi tirare fuori la femminilità. Sono molto timida ed è stato difficile va-
Uno sciopero dovrebbe servire a far pesare sul datore di lavoro delle richieste che i lavoratori ritengano irrinunciabili, e nondimeno a sensibilizzare l’opinione pubblica circa la legittimità di queste richieste. Uno sciopero è il modo ultimativo di condizionare i datori di lavoro che altrimenti hanno sempre il coltello dalla parte del manico, perché li si colpisce in quella produttività che proprio i lavoratori permettono loro. Tutti d’accordo? [...] Nell’ordine: agli amministratori gliene frega davvero qualcosa? Non molto, perché viene sospesa un’attività che non ha finalità di lucro: i bilanci sono quasi sempre in perdita. I cittadini vengono sensibilizzati, cioè gliene frega qualcosa? Solo in negativo: parte accetta gli scioperi con noto fatalismo [...] e parte si limita a odiare profondamente chi sciopera. Ancora: i cittadini, indifferenti o inferociti, hanno mediamente compreso le ragioni dello sciopero? Figurarsi [...]. Infine: gliene frega qualcosa almeno ai politici? Sulla carta sì, perché c’è malcontento, ma nella pratica sanno che la colpa non andrà direttamente a loro. Ergo: così come sono, o com’erano, quelli dei trasporti non sono scioperi. Hanno, avevano, un altro nome.
Il signor E. indagato per omicidio volontario. Che cosa avete provato, prima ancora che pensato, sentendo la notizia? Vediamo. Il giorno prima era stata la volta delle fotografie scattate nella stanza di Eluana. Sequestrate la mattina da una procura, dissequestrate la sera dalla procura superiore, e pratica chiusa. Questione di un giovedì qualunque. Venerdì: il signor E. in associazione - in combutta, diciamo - con altre 13 (tredici) persone, medici e infermieri, è inquisito per omicidio volontario aggravatissimo. Scrivo prima di sapere che cosa stia per portare la sera di venerdì, e poi la mattina di sabato. Bisogna pure che ogni giorno abbia la sua pena. Però, superato il primo inevitabile moto di insofferenza e indignazione - le avete provate, no? - la domanda diventa: si può prendere sul serio tutto ciò? Non risponderò, e passerò al secondo punto, l’atto dovuto. Insieme alla notizia dell’apertura dell’indagine, infatti, come succede sempre più spesso, la Procura udinese si è premurata di aggiungere che si trattava di un "atto dovuto". Prescindendo dalla competenza in
diritto e procedure, che non appartiene alla maggioranza di noi, si può interrogarsi sul significato comune, non specialistico, delle parole "atto dovuto". Vuol dire che non se ne può fare a meno. Per qualche ragione misteriosa, la magistratura inquirente non può fare a meno di una torbida assurdità come l’imputazione di una realizzata volontà omicida a quelle quattordici persone, dietro le quali sta oltretutto una sequela impressionante di pronunciamenti della stessa magistratura giudicante. Associazioni e cittadini dotati di nome e cognome hanno ritenuto di avanzare denunce per omicidio volontario aggravato: e questo basta a costringere la magistratura a prendere sul serio un’assurdità oltraggiosa? La giustizia ha qualcosa da guadagnare da una simile accezione dell’atto per lei dovuto? Perché l’atto dovuto abbia una minima parvenza di dignità bisogna che l’addebito abbia almeno una minima possibilità di mostrarsi fondato. Questo ci riporta alla casella di cui sopra, cioè alla domanda se sia possibile immaginare anche solo per un momento la condanna di quelle quattordici persone per omicidio volontario aggravato. È possibile? [...]
Valentina Vezzali dopo l’oro conquistato a Pechino
lorizzare ciò che ti tieni nascosto da sempre in un angolino. Non avevo mai ballato. Anche in discoteca da ragazza restavo in un angolo». Fabio Canino, uno dei giurati, insinua che la regia le vuole bene«perché riesce a far sembrare bellissima anche lei...». Lei come si vede? «Adesso comincio a piacermi, e devo dire grazie al ballo. Sono una donna molto determinata. Da 28 ho puntato tutto sulla scherma; poi sono arrivati mio marito e mio figlio. Non avevo mai pensato di tirar fuori bellezza ed eleganza ». Suo marito le raccomanda di essere come nell’intimità. Che tipo è? «Io mi sento dolce e romantica».
Mai sexy? «Quando ballo con Samuel difficilmente riesco a tirar fuori questo aspetto. Ma credo che pubblico e giuria abbiano notato i progressi e l’impegno che ci metto». E con Samuel Peron, il suo maestro, c’è stata sintonia immediata? «La scherma è uno sport individuale, sei da solo di fronte all’avversario. Il ballo invece è un lavoro di coppia. Lui mi punzecchia, mi chiama pappamolle». Avrebbe potuto innamorarsi di lui? «È più giovane di me (26 anni ndr). Abbiamo un bellissimo rapporto, ma dal punto di vista sentimentale non lo prendo in considerazione: sono sposata...». [...]
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Primo piano
Domenica 1 marzo 2009
Primo piano Un momento della marcia per il lavoro organizzata dalla Cgil Piemonte contro la crisi ieri a Torino Assenti Cisl e Uil
La crisi economica Il presidente del Senato sposa la battaglia dell’Mpa sulle risorse per le aree sottosviluppate
Domenica 1 marzo 2009
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AGITAZIONE NEI TRASPORTI
Scioperi, Sacconi esclude l’estensione ad altri comparti
Schifani a tutela del Sud «Il federalismo? Va bene, ma sia solidale» E sui fondi Fas, «devono restare al Meridione» di FRANCESCO BONGARRÀ ROMA – I fondi Fas, quelli per le aree sottosviluppate, non si toccano: sono destinati al Sud «e lì devono rimanere». Parola del presidente del Senato Renato Schifani (nella foto), che al congresso dell’Mpa sostanzialmente sposa la battaglia combattuta in questi mesi in Parlamento anche dalla formazione di Raffaele Lombardo contro l’uso di quei fondi da parte del governo per finanziare opere in altre parti del Paese. E nella seconda giornata delle assise dell’Mpa a farla da padrone resta il federalismo: che per Schifani deve essere «solidale» e che, ammonisce Massimo D’Alema, se fatto male «può essere dannoso». Fra gli applausi dei delegati, Schifani scandisce bene le parole sostenendo che i fondi Fas «non devono essere spostati su altre aree più forti del Paese con la motivazione del loro mancato tempestivo utilizzo. Quei fondi sono destinati al Mezzogiorno e lì devono rimanere; utilizzati e spesi per sviluppo, infrastrutture e crescita». Diversamente, «la voce del presidente del Senato si farà sentire perchè
quelle risorse non vadano altrove». Le fibrillazioni tra Schifani e Lombardo, che avevano messo a dura prova la stabilità del governo regionale siciliano, sembrano acqua passata. Dal palco il presidente del Senato riconosce la bontà delle battaglie combattute dal governatore siciliano: da quella per il Ponte dello Stretto (i cui cantieri, annuncia, apriranno presto), a quella per lasciare in Si-
cilia il gettito delle imposte prodotte nell’Isola, fino a quella per il casinò. E, ribadendo l’inammissibilità di un’Italia a due velocità, Schifani sottolinea che «il federalismo fiscale dovrà offrire giuste risposte al malessere del Nord ma non potrà trascurare le giuste aspettative del Mezzogiorno». L'appello al Paese è a «guardare allo sviluppo del Sud con grande senso di responsabilità». Perchè, sostiene,“non può esserci cresci-
ta dell’Italia se verranno lasciate indietro alcune aree del Paese». E perchè il Sud è «un’opportunità per l’intera Nazione» con le sue risorse da valorizzare, le sue “operosità ed intelligenze». Il riferimento è alla fuga dei cervelli: «Non è più accettabile: dobbiamo batterci – sottolinea il presidente del Senato – perchè le nostre intelligenze arricchiscano la terra che li ha formati ed istruiti. Il Sud ha
L’ALLARME
Cgia di Mestre: «Le banche stringono il rubinetto alle imprese» VENEZIA – DElla crisi economica risentono un po’ tutti i settori. L’allarme stavolta lo lanciano i piccoli imprenditori. Giro di vite sul credito alle imprese da parte delle banche italiane. A sostenerlo è l'ufficio studi degli Artigiani della Cgia di Mestre che rileva come a soffrire di più sono le micro realtà produttive, in particolare del Sud. L’indagine è frutto dell’elaborazione dei dati relativi ai prestiti erogati dagli istituti di credito, mese per mese, alle aziende e alle famiglie tra il 2007 e il 2008. A novembre 2008 la crescita di prestiti concessi dalle banche è stata del +7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, contro il +11,1% di settembre rispetto allo stesso mese del 2007 e del +13% rilevato in febbraio ri-
spetto a 12 mesi prima. Più le realtà produttive sono piccole – per la Cgia – più le percentuali di crescita dei prestiti dal 2007 al 2008 diminuiscono. Così accade che per le aziende che contano dai cinque ai 20 addetti la variazione di prestiti del mese di febbraio 2008 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente è stata del 7%, mentre a settembre è scesa a quota 6% e a novembre al 2,5%. Ma la situazione di crisi – a giudizio della Cgia – diventa ancor più visibile con le microimprese (meno di cinque addetti). A novembre 2008 la contrazione dei prestiti erogati alle aziende di minore entità è stata del -1,3% rispetto al 2007.
bisogno di loro, e loro hanno bisogno di rimanere nelle loro terre che amano». Sul ddl Calderoli spara Massimo D’Alema, che pure rivendica a “paternità» del federalismo in Italia. «Non è la medicina che cura tutti i mali, e se lo facciamo male potrebbe persino aggravare i mali del Paese, come in parte sta già avvenendo», sostiene l’ex premier che manifesta dubbi sul ddl Calderoli. “E' – dice sarcastico – una legge bellissima: promette più soldi al nord e al sud e taglia le tasse per tutti. Manca solo che preveda che resteremo tutti sempre giovani...». Di fatto, “il federalismo determinerà un aumento della spesa pubblica corrente e della burocrazia. O la si accompagna – rileva D’Alema – ad una radicale riforma della pubblica amministrazione evitando che le Regioni si trasformino in ministati, applicando l’effettivo principio di sussidiarietà, o si finirà con il rendere la vita delle persone più difficile» . Da qui l’appello all’Mpa per una «solidarietà ed un dialogo tra meridionali» in Parlamento. «Qualche volta, sia pure da sponde opposte, guardiamoci negli occhi prima di votare certe norme: perchè forse è venuto il momento di far pesare i diritti e le speranze della parte grande dell’Italia che rappresentiamo», dice tra gli applausi della platea. Le assise dell’Mpa si concludono oggi, con la replica di Raffaele Lombardo che viaggia verso una scontata riconferma alla guida del movimento.
Il segretario del Pd sfida Berlusconi a Bari
Franceschini: «Un assegno a chi perde il posto» di MARINA MARESCA ROMA - Il nuovo segretario del Partito Democratico fa il propositivo e sfida Berlusconi sulla crisi economica. Un assegno di disoccupazione per tutti quelli che perdono il posto di lavoro è la proposta del segretario del Pd Dario Franceschini per fronteggiare gli effetti della crisi economica. Il leader del Pd l'ha lanciata a Bari, sfidando il governo. "Berlusconi porti il provvedimento in aula, se vuole presenti pure un decreto legge, visto che ne ha già fatti tanti, e noi lo sosterremo", ha dichiarato. A Roma il responsabile Welfare del Pd Enrico Letta ha poi spiegato che un assegno di disoccupazione universale rappresenterebbe "il superamento dell'attuale asimmetria che nel nostro mercato del lavoro dà garanzie piene a chi ha il contratto a tempo indeterminato a non dà nulla ai tanti lavoratori parasubordinati". Ed ha replicato al ministro della Funzione pubblica Renato
Brunetta, che rivendicava l'efficacia degli interventi del governo. "La proposta lanciata da Franceschini", ha sottolineato, "è il centro di una moderna risposta alla crisi. Con gli 8 miliardi trattati tra Stato e Regioni chiediamo che sia fatta, oggi, non dopo la crisi, la riforma degli ammortizzatori sociali". Franceschini ha respinto le accuse del centrodestra. "Io", ha detto, "non so cosa sia l'antiberlusconismo, è il governo che sceglie la politica dell'annuncio e anche quando si è riformisti o moderati la voce va alzata quando va alzata". Il segretario del Pd ha attaccato il governo anche per la scelta di non abbinare il referendum elettorale alle europee e alle regionali del 7 giugno. "In un momento di crisi non c'è alcuna buona ragione per spendere 400 milioni di euro". Poi ha cercato di spronare il suo partito, invitando ancora una volta a superare "l'insopportabile litigiosità interna". "Manca pochissimo alle elezioni europee e amministrative", ha sottoli-
neato, "e non possiamo perdere tempo perché sono in gioco molte cose, compreso anche il futuro della democrazia italiana". "Si vada in tv e sui giornali per fare proposte e criticare il governo", ha chiesto, "ma non a mettere in piazza i nostri problemi, quelli li risolviamo in casa". Massimo D'Alema sembra intanto raccogliere gli inviti del segretario all'unità e ad evitare polemiche per affrontare le imminenti campagne elettorali. Il Pd deve avere "profilo forte" e saper dire "da che parte sta", anche se la libertà di coscienza è un valore fondamentale, ha detto nell'intervento alla conferenza programmatica del Pd di Napoli. "In questi mesi abbiamo presentato un profilo sbiadito", ha osservato il presidente della Fondazione Italianieuropei, ma, ha aggiunto che, con l'elezione a segretario di Franceschini "la crisi del partito è chiusa". Una svolta possibile "anche grazie alla scelta limpida di Walter Veltroni, e con lui non ci sono state beghe personali ma una discussione politica".
di MARIA ELEONORA LESTINGI ROMA - La modifica del diritto di sciopero continua ad infiammare il dibattito politico. Ma il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, in merito all'ipotesi della numero uno di Confindustria Emma Marcegaglia di allargare la riforma ad altre categorie, ha assicurato che l'ipotesi non è tra i progetti del governo. "Tale possibilità - ha dichiarato il ministro a margine di un convegno sulle malattie rare - non è in previsione con atti legislativi. Lo possono fare solo le parti tra di loro nella contrattazione collettiva, ma - ha concluso - in forma libera e volontaria". Sacconi non ha escluso, poi, un accordo anche con la Cgil che non ha approvato la nuova regolamentazione degli scioperi nei trasporti, mentre il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, parlando ad un convegno organizzato dal Pdl ad Arezzo, ha lanciato il guanto della sfida al segretario della Cgil: "sfido Epifani a guardarmi negli occhi, tu socialista demartiniano, io socialista lombardiano: tu non mi dai dell'antilavoratori! Io sono sempre stato dalla parte dei lavoratori. Fatti tu un esame di coscienza se sei sempre stato dalla loro parte". Brunetta ha quindi sostenuto che "su 60 milioni di italiani, 59 condividono il no-
I Ventisette a consulto per trovare una soluzione. Almunia difende l’allargamento a Est
In 70.000 per difendere il diritto al lavoro e al contratto. Assenti Cisl e Uil
E l’Ue si divide sulla recessione
E la Cgil scende in piazza a Torino
di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Si stringono i tempi delle misure straordinarie perché la crisi è globale, acuta e prolungata. Coordinati dal numero uno della Commissione, Josè Manuel Barroso, e dal presidente di turno, il ceco Mirek Topolek, i ministri delle Finanze e i leader dell'Ue, riuniti oggi a Bruxelles, faranno il punto sulla strategia per sostenere la crescita, l'occupazione e rafforzare il settore finanziario. Ma dovranno anche pronunciarsi sugli aiuti a favore dell'Est europeo dopo il prestito congiunto da 25 miliardi di euro varato due giorni fa da un pool di organismi internazionali (Banca Mondiale, Bei e Berd). Il fatto è che la recessione mon-
diale si è aggravata e i mercati sono ancora in balia delle turbolenze come conferma l'ultimo venerdì nero in cui Wall Street e l'Europa hanno registrato perdite del 2-3%. Così i Ventisette considerano una priorità stringere norme e controlli del circuito finanziario. Contestualmente gli stimoli alla ripresa (a partire dai piani auto) e gli aiuti al sistema bancario dovranno essere coordinati per scongiurare il rischio dei protezionismi. Quanto alla gestione degli asset a rischio delle banche si conferma la necessità di un approccio in grado di garantire la massima trasparenza e il rispetto delle regole sulla concorrenza. Le formule individuate prevedono il ricorso ad una bad bank, alle assicurazioni
sulle perdite o un misto dei due sistemi. L'obiettivo è ristabilire la fiducia, far ripartire il flusso del credito e con esso l'economia. L'altra questione sul tavolo riguarda i nuovi aiuti alle banche e alle industrie dell'Europa orientale messe in ginocchio dal crollo degli investimenti esteri, da valute troppo deboli e da mutui e prestiti diventati ingestibili. Una richiesta in questo senso arriverà dai leader di Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Estonia, Lituania e Lettonia che si riuniranno in mattinata prima del vertice. Per ora restano incerte sia le cifre - dai 40 ai 100 miliardi di euro secondo le stime - sia la formula
degli interventi (dal piano di stabilizzazione per l'area proposto dall'Austria a prestiti e finanziamenti mirati a singoli Stati). Sull'entità e tempi del sostegno l'Ue rischia di dividersi. Francia, Germania, Italia e Regno Unito frenano dopo aver raddoppiato la dote del Fondo Monetario Internazionale a 500 miliardi di euro. Inevitabilmente riparte il coro di critiche all'allargamento europeo che viene difeso dal commissario agli Affari Economici, Joaquim Almunia: "Non permetteremo alla crisi di oscurare questo innegabile successo". E il responsabile del dossier, Olli Rehn, rincara: "Non diventerà il capro espiatorio dei problemi economici".
Joaquim Almunia
TORINO – Sono stati 70.000 i lavoratori, pensionati e studenti che hanno partecipato a Torino alla marcia per il lavoro e la difesa del contratto. È il dato della Cgil, che parla di «manifestazione imponente». Assenti Cisl e Uil che hanno accusato la confederazione guidata da Guglielmo Epifani di avere organizzato «una iniziativa a forte connotazione politica». Il corteo, aperto dallo striscione «Contro la crisi una soluzione c'è: lavoro e contratto», è partito da piazza Vittorio Veneto e ha sfilato fino a piazza Castello. Hanno partecipato i lavoratori di aziende in crisi, come la Indesit, la Olimpias (Benetton), la Zegna Baruffa, la De Agostini. Numerosi gli esponenti politici presenti, tra i quali il segretario nazionale di Rifondazio-
ne, Paolo Ferrero, che ha distribuito il pane al prezzo di un euro al chilo, i parlamentari del Pd, Cesare Damiano, Stefano Esposito, Magda Negri e Antonio Boccuzzi. «Sono oltre 200.000 – ha ricordato il segretario generale della Cgil Piemonte, Vincenzo Scudiere – i lavoratori piemontesi coinvolti dalla crisi in pochi mesi, lo stesso numero di posti di lavoro che si sono persi in dieci anni tra il 1980 e il 1990». «Avremmo voluto che Cisl e Uil fossero qui con noi – ha sottolineato Agostino Megale della segreteria confederale Cgil – mentre in questa crisi governo e Confindustria hanno scelto la divisione sindacale. Noi non avremmo mai fatto un accordo senza Cisl e Uil, un accordo sbagliato che fa perdere
potere d’acquisto ai lavoratori e riduce salario». «Oggi a Torino hanno sfilato i lavoratori che sentono la crisi – ha affermato il segretario generale della Fiom torinese, Giorgio Airaudo – E' un problema per Cisl e Uil che non sono qua e che dovrebbero ascoltare di più i lavoratori. Da parte della Cgil è stata una prova di forza non indifferente». "Al centro di questa iniziativa ha sottolineato ancora Megale - c'è il lavoro, la difesa dell'occupazione e le azioni che chiediamo al governo contro la crisi", ma c'è anche la protesta contro il "ddl delega che altera e modifica il diritto costituzionale allo sciopero. Noi come Cgil, insieme agli altri sindacati confederali, siamo contro gli scioperi corporativi che procurano di-
sagi ai cittadini, ma questo non può voler dire procedere modificando il diritto costituzionale come il diritto di sciopero". La Cgil era in piazza da sola, una condizione sottolineata dal segretario regionale Vincenzo Scudiere: "le altre organizzazioni sindacali stanno assecondando il disegno del governo che tenta di isolare la Cgil". L'Idv, con il Pdci e Prc, è invece scesa in piazza a Torino insieme alla Cgil e Antonio Di Pietro ha puntato il dito contro il governo: "invece di affrontare l'evidente crisi economica, limita i diritti dei lavoratori e toglie le tutele ottenute dopo anni e anni di lotte. Noi siamo pronti a portare avanti, senza se e senza ma, una battaglia di democrazia".
stro ddl sugli scioperi nei trasporti". Secondo l'ex premier Massimo D'Alema, però, la legge delega è "confusa e pasticciata". Parlando con i giornalisti a Napoli, D'Alema ha riconosciuto che "effettivamente c'era bisogno di migliorare la normativa degli scioperi nei servizi pubblici essenziali e di rafforzare la tutela degli utenti", però "la legge delega del governo è uno strumento improprio e secondo molti giuristi presenta profili di incostituzionalità". Pronta la risposta del ministro per l'Attuazione del programma Gianfranco Rotondi: "non c'è nessuna confusione e nessun pasticcio sulla norma del governo. Piuttosto è vero il contrario, e tutto è migliorabile". Duro invece il presidente del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri : "il Pd e D'Alema si preoccupino dello sciopero permanente degli elettori nei lori confronti piuttosto che criticare le sagge proposte del governo". Secondo il presidente del Senato Renato Schifani, "regolamentare il diritto di sciopero è un fatto di saggezza politicoistituzionale". Per il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini la riforma degli scioperi "è giusta, perché bisogna pensare anche agli utenti: non sono cittadini di serie B".
Partecipanti alla marcia della Cgil
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Domenica 1 marzo 2009
Politica lucana A Potenza la Fiamma tricolore di Mancusi celebra i congressi congiunti di Matera e Potenza
Buccico apre alle alleanze Romagnoli: «Bene la provocazione su Benito e Rachele» di SALVATORE SANTORO
Romualdo Coviello critica e scuote la Direzione del Pd
POTENZA - Un congresso provinciale congiunto di Matera e Potenza che sembra più un coordinamento nazionale; quello della Fiamma tricolore che si è svolto ieri presso il Grande Albergo di Potenza. A presiedere i lavori congressuali infatti, il segretario nazionale ed europarlamentare Luca Romagnoli, al suo fianco il vice nazionale, Roberto Bevilacqua e il segretario amministrativo nazionale, Gennaro Gargiulo. Tre big nazionali del partito nato dalle ceneri dell’Msi per celebrare l’elezione all’unanimità del segretario della Provincia di Potenza e di quello di Matera. Alla fine del dibattito sono stati eletti, Teresa De Fina, 36 anni, avvocatessa per il Potentino e Domenico Fittipaldi, editore di 36 del Materano. Al tavolo dei relatori hanno preso posto il coordinatore regionale, Vincenzo Mancusi e il presidente del comitato centrale, Rocco Tauro. Al centro dell’attenzione politica però, si è posto Emilio Nicola Buccico di “An verso il Pdl”. Il sindaco di Matera, giunto al congresso come ospite (era atteso anche il sindaco potentino del Pd, Vito Santarsiero) è stato accolto con tutti gli onori. E dal palco dopo essersi scusato nuovamente con i potentini per la vicenda degli “insulti” di alcuni ultras materani alla “Ricotta” ha lanciato aperture elettorali alla Fiamma tricolore. Il senatore Buccico dopo aver ricordato l’alleanza vincente nelle scorse comunali di Matera (in cui lo stesso sindaco era sostenuto da un cartello di partiti tra cui la Fiamma) ha auspicato lo stesso per le elezioni amministrative di giugno «per riuscire a chiudere la stagione di 50 anni della Democrazia cristiana e dei suoi successori al governo della Basilicata». Non sono mancati gli applausi al senatore che ha anche fatto un resoconto storico della destra italiani degli ultimi decenni. Per concludere Buccico ha anche sottolineato sul costituendo Pdl: «Spero non si facciamo troppo calcoli matematici perchè i partiti nascono in maniera diversa». Per la cronaca: a portare i saluti al segretario Romagnoli e alla congresso c’è stata una brevissima visita del segretario regionale del Pd, Piero Lacorazza. In ogni caso sui temi politici strettamente legati alla Fiamma Tricolore e alle prossime elezioni, Romagnoli ha detto: «Questa volta non ci potrà essere il ricorso al voto utile ma noi confidiamo nel voto di identità perchè spero che chi è missino e vedrà disciolta ogni ombra di quella che è stata Alleanza nazionale che si scioglierà il 20 marzo per la nascità del Pdl si ricordi della Fiamma tricolore nel momento del voto». E sulle prospettive di un partito che con lo sbarramento al 4 per cento alle europee rischia di non confermare la propria presenza a Bruxelles, il segretario nazionale non si lascia prendere dallo scoramento ma rilancia: «Io credo che un partito come il nostro le prospettive ce le abbia sempre finchè ci sarà bisogno di difendere
Pace e guerra in cerca di candidati
Boccia e Restaino in streaming sul sito del Pd di Basilicata
Un momento del congresso (f.Mattiacci)
la libertà degli individui e un senso di giustizia che spesso è negato nel nostro Paese. Noi non abbiamo potere a nessun livello e non abbiamo amministrato ma ci siamo sforzati di farci interpreti delle tante giustizie negate e di portare avanti le piccole esigenze dei deboli». Poi però, il chiarimento politico: «Lo sbarramento alle europee non ha senso, l’unica cosa che aveva senso sarebbe stato quello delle liste bloccate perchè il lavoro da europarlamentare è molto tecnico. Invece hanno messo lo sbarramento che impedisce ai piccoli di partecipare e di contro hanno inserito le preferenze che fa dell’Italia uno dei pochissimi Paesi dell’Europa dove ciò accade». Al fianco Di Romagnoli c’è Vincenzo Mancusi: si parla dell’iniziativa premio a chi
chiama i figli con il nome di Rachele o Benito. Il segretario nazionale chiarisce: «Io sono fiero che se ne sia parlato molto perchè noi nei programmi del nostro partito abbiamo avuto sempre sostenuto la natalità per combattere la diminuizione demografica. E’ una scommessa per la vita. Abbiamo predicato questo principio per tanti anni senza che nessuno se ne occupasse e poi nel momento in cui il nostro Vincenzo Mancusi ha fatto questa provocazione abbiamo avuto la possibilità di spiegare che lo abbiamo fatto per sottolineare il fenomeno dello spopolamento di cui nessuno si occupa». «Purtroppo - conclude Luca Romagnoli - in questo Paese bisogna fare delle provocazioni per catturare l’attenzione su problemi importanti».
UNA direzione regionale del Pd in cui non si è giocato di fioretto. In diretta sul web ieri si è svolta la riunione della Direzione del Partito democratico di Basilicata. Ha aperto il segretario Piero Lacorazza. La sua relazione in linea con i concetti espressi in sede di Conferenza dei segretari che si è svolta in settimana a Roma con il nuovo leader nazionale di partito, Dario Franceschini. Lacorazza infatti ha insistito su un Pd che si sforza di posizionarsi sui problemi dei cittadini, «c’è un Pd che parla alla società con la conferenza economica e sul welfare. Abbiamo bisogno di un Pd che costruisca iniziative sulla inadeguatezza del governo nazionale. Dobbiamo stare dentro la crisi delle famiglie e delle imprese. Dobbiamo parlare di più il linguaggio del lavoro, di chi non lo ha, di chi rischia di perderlo, che è precario». Poi i temi in vista delle elezioni per «un Pd unito e per un’alleanza larga e plurale». Lacorazza ha anche dichiarato: «Le Primarie, sulle quali concordo, non possono essere contro i partiti alleati». Non sono mancati gli attacchi al centrodestra da parte del segretario lucano: «Il Pdl si è presentato per quindici anni con un gruppo dirigente che ha perso, quello stesso gruppo dirigente che chiedeva elezioni subito». E ancora si è chiesto pubblicamente Lacorazza: «Oggi governano il Paese; cosa stanno facendo per la Basilicata?». Questo all’inizio. Poi ci sono stati gli interventi. E non sono mancati attacchi e scontri.
L’ex parlamentare Dc, Romualdo Coviello non ha fatto sconti al Pd e alle scelte dei dirigenti regionali. L’uscita dal partito di Falotico su tutto. Pronte le reazioni. L’ex assessore regionale, Vincenzo Folino ha richiamato alla necessità di rispettare le regole e poi ha sottolineato: «Il nostro modo di governare viene gestito sempre più come gestione e come potere e non come governo. E’ un problema». Folino ha poi avvertito: «La crisi economica e sociale porta le persone a votare verso destra e questo arriva quando il centrosinistra lucano si è un po' appannato». Ma le voci contro sono proseguite. E Romualdo Coviello è stato il più “nominato” nonostante abbia poi abbandonato la Direzione a metà. Polemico anche il presidente della Comunità montana del Vuluture Tonio Bufano che ha chiesto il ricorso alle primarie per far scegliere i cittadini. E’ intervenuto anche il deputato Salvatore Margiotta che ha ricordato il motivo della riunione: «Oggi non decidiamo sui nomi da candidare. E’ una tappa di avvicinamento ma ce ne sarà un’altra, spero a breve per decidere e iniziare l’attacco». Margiotta prima delle conclusioni, sempre in riferimento a Romualdo Coviello ha ricordato le postazioni regionali appannaggio degli ex Dc o Popolari per motivare le ragioni di un Pd «non in mano agli ex diessini». Per il capogruppo in consiglio regionale, Erminio Restaino: «Non si pùò pensare che la causa di tutti problemi sia il Pd».
L’INTERVENTO
Valuzzi: una polemica sbagliata dalla prima Quanto è stato detto per la nomina di Valluzzi deteriora, senza ragione, relazioni politiche, personali e umane, portando l'attenzione su questioni che in modo autonomo riguardano gli assetti interni di altra forza politica, propriamente il Pd. Credo che invece, sia necessario concentrarsi nel tentativo di ritrovare tra le diverse componenti socialiste una prova d'appello, uno sforzo di volontà, ma pure un ragionamento politico che tenti di superare impacci e resistenze personali per ridare respiro e fare avanzare i principi e la pratica di una moderna forza riformatrice. Neanche l'ultimo incontro con la segreteria nazionale del Ps è riuscito a far superare la diaspora per l'atteggiamento deleterio di chi non riesce a comprendere il valore del progetto politico, perché animato da spirito di rivalsa e dalla preoccupazione di salvaguardare interessi e privilegi ristretti. Chi pensa, di far
nascere in Basilicata, il nuovo Ps sulla base di una spartizione scientifica, a tavolino, dei consiglieri comunali, di quelli provinciali e regionali, degli incarichi e delle postazioni di sotto governo, prima ancora di misurarne la forza elettorale e l'incisività del ruolo politico, si espone semplicemente al ridicolo. Dobbiamo pensare, invece, al Ps come a una sorta di condensatore di idee, di progetti, una raccolta di proponimenti e di persone che realmente, nel solco di una fertile tradizione, pongano all'ordine del giorno la sfida di far convergere e offrire le migliori energie, oggi disponibili, per aprire nuovi scenari di sviluppo in questa regione. Per fare ciò occorre sospingere e arricchire la riflessione politica fino a comprendere il travaglio e la novità dell'intensa e radicale autocritica di Veltroni, fino a intravedere gli spiragli di un ripensamento, o comunque il rapido susseguirsi di decisioni e di assetti innovativi con l'elezione del nuovo segreta-
rio. Consapevoli, che un ritrovato protagonismo politico e culturale dell'area socialista non può che trovare giovamento da un rilancio e da una chiarificazione interna al Pd, che superi le incertezze e le mancate scelte: dal campo europeo a quello della politica interna, alimentando la costruzione di un vero, nuovo e credibile progetto riformista, con il necessario apporto di alleanze e di più ampi contributi. Vorrei dire all' ex vicepresidente della giunta regionale, il quale ha ripreso un bellissimo articolo di La Spina, che una grande forza, vocata alle riforme, capace di mandare in “soffitta le culture e le esperienze politiche dei partiti che hanno dominato la scena politica del secolo scorso”, non può nascere come rosa nel deserto. La credibilità del Pd in Basilicata può nascere solo dalla discontinuità, da un'autocritica profonda, fino alle radici, di chi ha agito per snaturare i valori e l'idea stessa del
nuovo partito, privilegiando compromessi e mediazioni di bassa lega e sfigurando una qualità tipica del riformismo italiano: quella di costruire programmi, abilità tecniche e professionali e buone prassi amministrative. Chi ha ispirato, ed è stato abile a costruire questa nuova scuola, che non serve per guardare al futuro, sa anche che non ci sono uomini buoni per ogni cosa, magari lesti per cambiare i panni sulla scena, un tempo angeli dell'avvenire, un altro tetragoni difensori dell'ordine precedente. Occorre una profonda immersione nel “genius loci”,nella ricchezza delle comunità locali per aprire le porte ai tanti esclusi da una selezione vorticosa che ha interrotto la raccolta di contributi diversi e fecondi, chiamati in campo nella stagione dell'Ulivo. Vito Gruosso (ex deputato e attuale componente Direzione nazionale Ps)
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Inchiesta a Melfi Mentre gli imprenditori sono in guerra tra di loro per le licenze i boss cercano di entrare nel business
La mala nel distretto del commercio Guardiania, appalti e riciclaggio. L’Antimafia apre tre fascicoli di FABIO AMENDOLARA MELFI - Le chiamano «grandi strutture di vendita» o «grandi centri commerciali». In genere hanno più di 2.500 metri quadri di esposizione, ampi parcheggi e, all’interno, un grosso supermercato. A Melfi ci hanno provato cinque società, ma l’autorizzazione era una. E così, assegnata la concessione, gli altri imprenditori si sono dovuti accontentare. Hanno ottenuto licenze solo per strutture di vendita medie. E anche per quelle alcuni hanno dovuto «fare la guerra», conferma un imprenditore al Quotidiano. Una guerra a colpi di carta bollata. Decine di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato per espropri, concessioni edilizie e autorizzazioni commerciali. Un grosso imprenditore calabrese sembra che di strutture medie ne voglia costruire due. Una a fianco all’altra. Ma c’è stata anche una guerra diversa. Forse. All’interno della mala. Perché gli interessi che ruotano attorno a quelle strutture sono tanti. Anche negli ambienti della criminalità organizzata. C’era chi effettuava la sorveglianza notturna ai cantieri. In gergo la chiamano «guardiania». E a Melfi, in uno dei centri commerciali, la gestivano quelli del clan Cassotta. Lì era impiegato Gerardo Navazio. Ora è in carcere, accusato di omicidio. C’era chi i cantieri li gestiva. Chi si occupava dei lavori. Chi pensava al pizzo. E, forse, chi era interessato al riciclaggio. E’ quello che stanno cercando di capire gli investigatori. La procura antimafia ha aperto tre fascicoli, ognuno porta un nome che lo caratterizza: «Cover, Fox e Pajero». Indagare sulle attività commerciali per accertare ipotesi di riciclaggio di denaro sporco non è semplice. Spesso le attività commerciali aprono e chiudono nell’arco di pochissimo tempo e sono gestite da personaggi insospettabili e incensurati che non hanno ombre nel loro passato. Altre volte i nomi sono già noti. Nel corso delle indagini, condotte dalla Sezione criminalità organizzata della Squadra mobile di Potenza, sono emersi i tentativi di un boss di entrare «negli appalti». Secondo gli investigatori «voleva subentrare» a un pregiudicato del clan opposto. Poi il boss è stato arrestato e l’affare, forse, è saltato. Ma nel corso dell’attività di intercettazione la procura antimafia ha raccolto «interessanti elementi in ordine ad alcune concessioni edilizie rilasciate dal sindaco Alfonso Ernesto Navazio» a un geometra che «ottenuta l’autorizzazione amministrativa per realizzare un supermercato - si legge in un’informativa che il Quotidiano ha potuto vedere in esclusiva - ha venduto il terreno ad alcuni calabresi». A telefono ne parlano Massimo e Antonio. Uno di loro è consigliere comunale. Antonio: «Non ho capito perché questi scemi fanno così». Massimo: «Per-
Il palazzo di giustizia di Potenza. Al quarto piano hanno sede gli uffici della procura distrettuale antimafia
ché sono agiati a Forza Italia... perché non tengono il fegato loro, perché tengono troppe mani in pasto, nelle cose, nei servizi... gare. Hai capito? Quel... quello si è frecato parecchie vongole...». Antonio: «Ma ora?». Massimo: «Parecchie, pa-
recchie... ma pure ora... lo sai che ha venduto il terreno sulla superstrada?». Antonio: «A chi l’ha venduto?». Massimo: «Il sindaco gli ha fatto avere la concessione per il supermercato... ora se lo sono comperato?». Antonio: «Sì...». Massimo:
«No, è così Tonino». Antonio: «Se lo sono comprato i calabresi». Antonio: «Quelli sono quelli che hanno fatto ricorso a noi... hanno fatto ricorso al Tar e l’hanno... cioè ci hanno fatto spendere cento mila euro... lo sai cosa può fare quello che l’ha
comprato? Solo l’albergo. Hanno fatto anche il Consiglio di Stato, abbiamo speso 60 mila euro per fare il... al Comune, perché quello è il Comune... perché poi è il Comune che si doveva... non lo abbiamo nemmeno fatto spendere al Comune... e
hanno perso anche la...». Massimo: «quello, poi, la concessione, hanno dato la villa, un altro quell’incarico là della villetta avanti a te... e quello lo vogliono tenere sotto pressione al sindaco, perché ogni volta che poi vanno lì... mi serve la fontanella... e quello piglia e gliela dà, secondo loro. E usano questi scemi per fare casino... Quello mi ha chiamato oggi, alle due e mezza...». Antonio: «Chi?». Massimo: «Il sindaco. Che lo ha chiamato il padre a lui, che è al mare. Mi ha chiamato e ha detto com’è il fatto di questo articolo qua? E... l’ho spiegato. Hai capito... sempre le solite cose. Domani andiamo alla radio... io e Cristina». Antonio: «Che radio è?». Massimo: «...facciamo un altro intervento... a favore di quei ciuoti». Scrivono gli investigatori: «Dall’esame della conversazione sono emersi ulteriori riferimenti all’attività amministrativa». Secondo gli investigatori vanno approfonditi aspetti che potrebbero avere «natura intimidatoria». Resta da capire «chi vuole tenere sotto pressione il sindaco» e perché? f.amendolara@luedi.it
Il sindaco Navazio rivendica i risultati del polo degli ipermercati
«Da quando ho liberalizzato le concessioni, Rionero ha chiuso» di LEO AMATO MELFI - Un albergo o un piccolo “centro commerciale”, anche se propriamente bisognerebbe parlare di una “media struttura commerciale”, che differenza fa? Che differenza fa in una cittadina di 17 mila abitanti che ha già una “grande struttura commerciale” e due di “medie” dimensioni? Quanti hanno già investito nel distretto commerciale di Melfi si dichiarano pronti a dimostrare la provenienza dei capitali utilizzati, affrontano con fatica la crisi dei consumi e malignano. Il sindaco Ernesto Navazio risponde. «Lì vicino alla superstrada costruiscono in una zona turistico commerciale e per quel tipo di aree non sono escluse completamente le attività commerciali». Ma il fatto è che il progetto prevedrebbe due medie strutture commerciali, che sommate fanno una grande struttura, e occorrerebbe anche una variante al piano per realizzare le necessarie infrastrutture. «Questi sono gli artifici soliti dei progettisti, noi poco tempo fa abbiamo rinnovato quel permesso per costruire, ma non è arrivata ancora alcuna proposta in merito alla variante. Abbiamo dato la concessione edilizia qualche anno fa e so che ultimamente hanno presentato un progetto di completamento all’interno del quale è prevista una media struttura e altri locali di tipo commerciale. Credo che dovrebbe esserci un negozio sportivo e qualcosa sulla ristorazione, ma siccome
abbiamo abolito la commissione edilizia da tempo ora i progetti vanno per frammenti». Sembrerebbe che il progetto coinvolga personaggi discutibili. «Se fa riferimento a quelle persone, già all’epoca gli organi inquirenti ci chiesero notizie e noi rispondemmo come sto facendo adesso. Certo, è un ulteriore struttura a carattere commerciale, ma nel 2001 decidemmo di liberalizzare questo tipo di concessioni e adesso la nostra area si sta trasformando». Il settore è in crisi, si cercano compratori, e c’è ancora qualcuno che ha voglia di costruire. «Questa è la polemica tra quelli che vedono queste iniziative come operazioni immobiliari più che commerciali». Ma è un sospetto legittimo. «La questione ci preoccupa, e spero che qualcuno controlli meglio. Il nostro territorio è già lacerato da molte situazioni, immaginare di introdurre elementi addirittura da fuori è davvero preoccupante. Noi ci
muoviamo nell’ottica di favorire tutte le iniziative che portino occupazione, ma diciamo anche di no quando ci si muove al di là del limite imposto dalle leggi». Questa è una regione seminata di sarcofagi vuoti che ricordano altre epoche di grandi promesse di sviluppo industriale ed economico. «Come commissario Asi ho visto che anche su Potenza c’è molto attivismo sul commercio. A Tito ultimamente abbiamo rilasciato
una grossa licenza commerciale, come a Policoro. Parliamo di edifici grandi dieci volte quello che c’è a Melfi, chiaramente con un bacino di riferimento di utenza molto diversa. Noi abbiamo detto che tutte le zone che possono sostenere questo tipo di attività vanno bene, nell’ottica di rendere la città più baricentrica, anche grazie all’appetibilità di un flusso turistico costante durante l’anno». E con questa crisi? «Negli ultimi mesi c’è stata una contrazione ma non un calo eccessivo. Per quello che ho potuto vedere io Melfi è diventata davvero baricentrica rispetto alle popolazioni della zona: Rionero si sposta, il versante campano, Calitri, Monteverde, invidiano questa offerta. Fino agli anni ’70-’80 la vicina cittadina di Rionero era il commercio per eccellenza nell’area, oggi Rionero da questo punto di vista si è impoverita completamente».
10 Economia Italia / Mondo Le stime di Nomisma Energia. Risparmio complessivo di 104 euro all’anno a famiglia Domenica 1 marzo 2009
Tariffe, verso un forte calo di gas e luce Da aprile ribassi dell’8,1% per il metano e del 3,1 per l’elettricità ROMA - In arrivo forti risparmi per le bollette di luce e gas: complice il forte calo del prezzo del petrolio, dal primo aprile prossimo, le tariffe dovrebbero registrare un ribasso dell'8,1 per il metano e del 3,1% per l'elettricità. E' quanto prevede Nomisma Energia stimando un risparmio complessivo di 104 euro all'anno a famiglia. Se le stime saranno confermate dall'aggiornamento trimestrale - atteso dall'Authority per l'energia entro marzo - per il gas la minor spesa sarà di circa 90 euro l'anno a famiglia mentre per la luce si attesterà a 14,6 euro. L'ultima parola sull'andamento delle bollette elettriche per il prossimo trimestre aprile-giugno spetta comunque all'Authority per l'energia che, entro fine marzo, dovrà rendere noto l'aggiornamento. Dal primo aprile prossimo e per il secondo trimestre 2009 - spiega Davide Tabarelli, esperto tariffario di Nomisma Energia - le tariffe elettriche sono attese registrare un calo del 3,1%. Una riduzione che, per una famiglia tipo con 225 chilowattora consumati in un mese ed una potenza impegnata di 3 chilowatt, si tradurrebbe - sottolinea - in una minor spesa annua di 14,6 euro su base annua con il costo del chilowattora in calo di 0,5 cent a 16,6 centesimi. IL FRONTE DEL GAS - Sul fronte del gas, invece, l'attesa diminuzione è molto più consistente e si aggira sull' 8,1% per cento. Vale a dire un risparmio del costo del metro cubo che, per la stessa famiglia tipo (con consumi pari a 1.400 metri cubi di metano
Alle prese con le bollette di gas e luce
l'anno) si tradurrebbe, sempre su base annua, in 89,7 euro. Un metro cubo di metano costerà cioè 6,4 centesimi in meno, a 72,9 cent. La spesa complessiva degli italiani per le bollette della luce e del gas potrebbe così scendere di ben 104,3 euro su base annua rispetto ai livelli attuali, spiega Tabarelli. Il calo si andrebbe ad aggiungere a quello, seppur più limitato, già scattato nel primo trimestre 2009 quando - dopo 5 trimestri di forti aumenti le tariffe sono tornate a calare, spinte dal ripiegamento delle quotazioni dell'oro nero. Per quanto riguarda l'elettricità - spiega Tabarelli - le
stime si basano sull'andamento dei prezzi di Borsa e dei costi per l'acquisto del gas, principale fonte per la produzione elettrica, mentre per il metano le previsioni sono elaborate in base agli «automatismi tariffari legati a greggio e prodotti petroliferi». «Le stime riguardano gran parte del periodo di riferimento per il prossimo aggiornamento dell'Authority», aggiunge l'esperto sottolineando che gli attesi risparmi risentono fortemente dell'andamento delle quotazioni del greggio. Gli aggiornamenti trimestrali si basano infatti - ricorda infine l'esperto - sulle medie dell'andamen-
Per l’elettricità le stime si basano sui dati di Borsa
BORSA
metano. Con un risparmio di 104,3 euro a famiglia, su base annua. Una flessione, quella preannunciata dalle stime di Nomisma Energia, che se fosse confermata dall'Authority per l'Energia, vedrebbe la spesa delle famiglie registrare, solo dal primo gennaio scorso, un calo di 140 euro l'anno rispetto alle tariffe in vigore a fine 2008. La flessione prevista per il prossimo trimestre si andrebbe ad aggiungere infatti al calo de 5,1% per l'elettricità e dell' 1% per il gas, scattato dal primo gennaio scorso che aveva
portato ad un risparmio di 36 euro a famiglia l'anno. Gli italiani, alle prese con la crisi, potranno contare così su un consistente risparmio. E dimenticare, per ora, un anno il 2008 - scandito da vere e proprie stangate sul fronte della spesa per luce e gas. Sulla scia delle fiammate del greggio i costi energetici iniziarono a correre a fine 2007, mettendo a segno, trimestre dopo trimestre, un rincaro complessivo che nel solo 2008 ha pesato sui bilanci delle famiglie per oltre 220 euro su base annua.
CONSULENZA FISCALE
a cura di MASSIMO PRUDENTE
a cura di PASQUALINO PONTESI Dottore commercialista
Mercati in rosso a febbraio IL MESE di febbraio si chiude con un'altra settimana negativa per i mercati azionari internazionali che sono arrivati a segnare nuovi minimi. Dopo una settimana chiusa con ribassi a 2 cifre ci si attendeva quantomeno un rimbalzo, avvenuto in parte Giovedì, ma che ha avuto vita breve a dimostrazione della scarsa convinzione degli acquirenti. Le Borse sono rimaste in ostaggio delle notizie che continuano ad arrivare dall'opposta sponda dell'Atlantico. In Usa il Dow Jones , dopo la peggiore performance di sempre in gennaio, chiude un altro mese da dimenticare (-11.72%) , l'S&P 500 è sui minimi di 12 anni registrando il secondo peggior risultato mensile dal 1933 (-10.99%) nonche' il sesto mese in rosso consecutivo mentre il Nasdaq ha ceduto il 6.68% in febbraio, il calo piu' marcato dal 2001. I numeri “spaventosi” elencati sui mercati si riscontrano anche nell'economia reale con dati Macro che fotografano un pauroso rallentamento delle economie in tutto il mondo: ultimo il dato di venerdì sul Pil Usa che registrata nell'ultimo trimestre un calo del 6.2% (era da un quarto di secolo che il Pil non registrava un calo di tali dimensioni). Non molto diversa la situazione dei mercati europei con la borsa tedesca che da inizio anno ha perso il 20.09%, quella francese del 16% e il Footse di Londra del 13.62%. Secondo mese dell'anno negativo anche per Piazza Affari: il Mibtel ha perso a febbraio il 12.09%, il 17.02% nelle prime 41 sedute del 2009. Ancora più pesante il bilancio delle Blue Chips con l'S&P/Mib che a Febbraio è arretrato del 14.79% e da inizio anno del 21.47%. L'S&P/Mib è arrivato a toccare nuovi minimi in area 15.000 punti, chiudendo
to delle materie prime dei 6 mesi precedenti per l'elettricità e sui nove mesi antecedenti per quanto riguarda, invece, le tariffe del gas. Nel prossimo trimestre le bollette inizieranno così a risentire del calo delle quotazioni internazionali del petrolio negli ultimi mesi: calo che ha visto il prezzo del barile scendere dal picco storico di quasi 150 dollari dell'estate scorsa ai circa 44 dollari attuali. UNA LUNGA CORSA - Le bollette della luce e del gas calano, E non di poco. Dopo una lunga corsa, durata oltre un anno, che aveva portato - sulla scia del caro greggio - i prezzi alle stelle, le tariffe elettriche e del metano sono attese registrare anche per il prossimo trimestre aprilegiugno un forte ribasso: 3,1% per la luce, -8,1% per il
l'ottava poco al di sopra di questo livello, a quota 15.282 punti, con un ribasso del 2,44%, complice la correzione registrata nell'ultima sessione. Durante l'ultima settimana l'indice si è mosso, dunque, all'interno dell'intervallo compreso tra i 15.000 e i 16.000 punti, con un potenziale doppio massimo in area 15.700 e un triplo minimo in area 15.000 punti. La tenuta di questo livello è fondamentale per scongiurare lo sviluppo di una nuova gamba ribassista. A questo punto l'evoluzione del mercato dipenderà, esclusivamente, da quale di queste due aree avrà la meglio, e se a vincere sarà il doppio massimo allora si dovranno mettere in conto nuove flessioni con possibili obiettivi in area 14.000 punti nell'immediato. Se al contrario, l'area dei 15.000 punti riuscirà a contenere le pressioni ribassiste e a riportare denaro, allora gli acquisti dovrebbero spingere i corsi oltre soglia 15.750/16.000 punti, con possibile approdo in area 16.500/17.000 almeno in prima battuta. Evidentemente siamo di fronte a una crisi senza precedenti che obbliga gli investitori a una grande prudenza nella consapevolezza che andare a comprare sulla debolezza dei mercati è un rischio grandissimo in un'ottica di breve termine, in quanto nel corso dell'anno potremmo assistere a nuovi minimi anche distanti dai livelli attuali. In sostanza, è consigliabile acquistare e accumulare azioni su questi livelli con l'ottica di medio-lungo periodo, riuscendo con non molta difficoltà a trovare prezzi a sconto del 60-70%, rispetto ad un anno fa, di ottime aziende, tenendo ben presente che l'inversione di tendenza non è ancora alle porte e che il trend primario è fortemente negativo.
Novità in “pillole” dal Fisco VERSIONE pocket per il modello Unico con quattro facciate e ventiquattro di istruzioni. La versione mini dell'Unico presenta righi ampliati nella dimensione ma ridotti nel numero per facilitarne la compilazione. Ai dati anagrafici, ad esempio, per i quali in Unico ordinario è prevista una intera pagina, la versione ridotta riserva un solo rigo. Gli utilizzatori del modello saranno soprattutto lavoratori dipendenti, pensionati e possessori di terreni e fabbricati. Iva ridotta E' stata prorogata fino al 2011 la possibilità di applicare l'aliquota Iva del 10%, in luogo di quella ordinaria del 20%, alle prestazioni di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia realizzati su fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata. Sono però previste alcune limitazioni per gli interventi che prevedono l'installazione dei cosiddetti beni “significativi” quali ascensori e montacarichi, infissi esterni e interni, caldaie, videocitofoni, condizionatori, sanitari e rubinetteria da bagno e impianti di
sicurezza. In questo per verificare la possibilità di beneficiare dell'Iva al 10% bisogna applicare le seguenti regole: se il valore dei beni significativi non supera il 50% del costo dell'intero intervento l'Iva del 10% spetta su tutta la spesa se, invece, il costo dei beni significativi supera la metà della spesa totale l'Iva al 10% si applica alla manodopera e alla spesa sostenuta per i beni significativi ma fino alla concorrenza del costo del lavoro, mentre sulla restante parte è dovuta l'aliquota del 20%. Sono escluse dal beneficio le prestazioni di servizi rese in subappalto alla ditta che segue i lavori e quelle di natura professionale come progettazione, consulenza ecc. Sono infine escluse le cessioni di beni forniti da un soggetto diverso da quello che segue i lavori e quelle di beni acquistati direttamente dal committente. Ici Una coppia di contribuenti abitava in due immobili distinti catastalmente ma di fatto utilizzati come unico appartamento e aveva sempre versato l'Ici su entrambi gli immobili con l'aliquota agevolata per l'abitazione principale. Il Comune do-
ve sono ubicati i due appartamenti aveva invece contestato tale comportamento, affermando che per usufruire dell'aliquota agevolata e della relativa detrazione spettante all'abitazione principale per entrambi gli immobili occorreva avere effettuato una variazione catastale che li accorpasse in unica unità immobiliare. La Cassazione con la sentenza n. 25902 del 29/10/2008 ha dato invece ragione ai due coniugi affermando che quello che conta ai fini dell'agevolazione è la destinazione attribuita ai due immobili dai contribuenti. L'interessante sentenza potrebbe in futuro essere estesa in tema di esenzione Ici per l'abitazione principale. Evasione fiscale Al via la procedura informatica dei Comuni per segnalare al Fisco i probabili casi di evasione fiscale. Le segnalazioni degli enti municipali si concentreranno sul settore immobiliare, commercio e libere professioni. Saranno inoltre incrociati dati riguardanti contratti di gas, energia elettrica, canoni di locazioni e denunce di successione con quelli già in possesso degli enti.
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24 ore in Basilicata
Sata L’ad Fiat risponde ad una lettera che De Filippo gli aveva inviato all’inizio dell’anno, in piena crisi
Melfi vale, lo dice Marchionne E la Uilm sollecita il ritorno dello stabilimento alla centralità MELFI - La strada intrapresa con il Campus di Melfi potrà essere un fattore importante per velocizzare la ripresa economica delle aziende della Basilicata che si faranno parte attiva di questa iniziativa. Una prospettiva incoraggiante che viene fuori dalla risposta dell’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ad una lettera che il presidente della Regione, Vito De Filippo, gli aveva inviato tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio 2009. Un momento particolarmente delicato per l’economia sia lucana, sia italiana in genere. Nella lettera, infatti, De Filippo richiamava la sensibilità dell’azienda torinese sulla necessità di consentire un futuro durevole ai settori produttivi di questo territorio. La risposta dell’ad Fiat è arrivata dopo pochi giorni, a metà febbraio, un momento in cui ancora non si sapeva che trecento operai di Pomigliano sarebbero stati temporaneamente trasferiti a Melfi e soprattutto ancora non si sapeva che sarebbe stata annullata la settimana di cassa integrazione prevista per inizio marzo alla Sata di Melfi, tantomeno si sapeva che nello stabilimento ci sarebbero stati tre sabato di straordinari. Dunque le buone notizie per il futuro della principale azienda lucana ancora non erano arrivate, a maggior ragione l’incoraggiante risposta di Marchionne sarebbe stata, in quel momento, ancora più incoraggiante per tutto il tessuto produttivo. Invece la Regione ha deciso di divulgare la notizia solo ieri. E’ per questo che né la lettera di De Filippo né la successiva risposta di Marchionne tengono conto degli sviluppi che si sono registrati negli ultimi giorni. De Filippo aveva scritto riferito a Marchionne che gli uffici della Regione e di Fiat Group, «consapevoli che solo un livello di eccellenza nella ricerca potrà consentire un futuro durevole ai nostri settori produttivi, stanno lavorando per migliorare ancora i contenuti del protocollo d’intesa che sancisce la mutua responsabilità della Regione e di Fiat a progettare iniziative dirette a consolidare un futuro competi-
Il presidente Vito De Filippo
tivo. Tuttavia, mentre insieme progettiamo il futuro, gli effetti della drammatica e profondissima crisi economica internazionale si ripercuotono anche sul tessuto produttivo della Basilicata, obbligando spesso a dolorose riduzioni di organico e di attività nel settore industriale». Gli uffici della Regione hanno fatto anche sapere che il presidente aveva allegato alla lettera una scheda contingente ed esemplificativa degli impatti sulle aziende che lavorano nell’indotto, con lo scopo di sensibilizzare il Gruppo Fiat «ad una forma di solidarietà sociale e territoriale verso la Basilicata, rilevando che “la sensibilità potrebbe manifestarsi con un’azione di moral suasion verso i diversi livelli di fornitori del Gruppo, affinché nelle loro scelte, con la necessaria completezza di visione, non esclusivamente finanziaria, considerino l’opportunità di conti-
L’ad Fiat Sergio Marchionne
nuare a rivolgersi ad aziende che permettano a loro volta di far operare stabilimenti insediati in Basilicata, ciò anche in considerazione che il settore dell’automotive è tra le principali polarità su cui si concentreranno le politiche regionali in materia di innovazione». Marchionne ha risposto alla sollecitazione di De Filippo sottolineando che «l’attenzione e la sensibilità che richiama nella Sua cortese lettera sono anche le nostre. Conosco e apprezzo la Sua disponibilità a rivedere e migliorare i contenuti del nostro recente accordo per il Campus di Melfi. Grazie a questa apertura, il Comitato di Coordinamento Fiat-Regione ha già sviluppato un documento integrativo che ci permetterà di rafforzare la missione del Centro in modo da supportare concretamente le imprese di fronte alle sfide del World Class Manufacturing. Purtroppo – aggiunge l’amministratore dele-
gato Fiat – come evidenziato nella Sua lettera, la profonda crisi che sta colpendo l’economia reale in questo periodo sta generando un calo molto forte della domanda, che ci costringe a decisioni e azioni talvolta dolorose per il nostro Gruppo, che inevitabilmente si ripercuotono in modo consistente sull’indotto. Sono consapevole del fatto che moltissime imprese in questo momento stanno soffrendo gli impatti della crisi economica. Quello che Le posso garantire è che stiamo facendo tutto il possibile per difendere e sostenere non solo i nostri prodotti, ma anche il vasto tessuto imprenditoriale che ruota attorno alla Fiat. Allo stesso tempo – conclude Marchionne – siamo confidenti che la strada intrapresa con il Campus possa essere un fattore importante per velocizzare la ripresa economica delle aziende della regione che si faranno parte attiva di questa iniziativa».
E la ripresa economica di cui parla Marchionne, contestualizzata alle notizie degli ultimi giorni, passa anche per l’annunciata mobilità tra gli stabilimenti con il distacco temporaneo fino al 30 aprile di 340 lavoratori, provenienti dallo stabilimento di Pomigliano. «E’ la risposta fisiologica ad un momento di difficoltà che vive il settore-. commenta la Uilm lucana - Bisogna aiutarsi tra gli stabilimenti per superare la crisi in attesa di avere un quadro più chiaro sulla ripresa del mercato dell'auto. Avremmo tutti voluto che questo aumento di produzione coincidesse con l'incremento di nuovi posti di lavoro in Basilicata, ma ciò non avrebbe consentito di praticare la solidarietà ai lavoratori di Pomigliano il cui posto di lavoro è a rischio. In questo momento, Melfi, pur nel pieno di una grave crisi generalizzata, vive un momento positivo ed è giusto che il sindacato ha firmato l'intesa con la Fiat». Un intesa che rafforza, secondo la Uilm, la scelta di un sindacato responsabile che è quella di accompagnare questa fase di crescita dei volumi produttivi anche per far recuperare ai lavoratori quote di salario che si sono perse nel corso del 2008 a causa di un continuo ricorso alla Cassa Integrazione. La posizione della Uilm, inoltre, di condividere scelte responsabili è quella che più ci consentirà di attestare lo stabilimento lucano tra le unità produttive più preparate a raccogliere la sfida della crescita produttiva. «Melfi deve tornare alla centralità di un tempo - sottolinea ancora la Uilm - Quello che è indubbio, infine, è che, malgrado le difficoltà a capire dove va il mercato dell'auto e quando saremo fuori dalla recessione, occorre definire già da oggi le future allocazioni produttive e consentire a Melfi di lavorare a pieno regime, cioè su 1500 vetture di produzione giornaliere. Solo così potremo consolidare ed accrescere l'occupazione e tutelare il salario dei lavoratori del polo dell'auto di Melfi». m.boggia@luedi.it
Inaugurato a Potenza il nuovo anno tributario
Le Commissioni tirano le somme Risolte più di 600 controversie POTENZA – In Basilicata, tra l’1 luglio 2007 e il 30 giugno 2008, le tre sezioni della Commissione tributaria regionale hanno svolto complessivamente 64 udienze, definendo 614 controversie: delle decisioni prese, 303 sono state favorevoli ai contribuenti, 229 agli uffici e 82 sono state decisioni di rito. Sono questi alcuni dei dati illustrati ieri mattina, a Potenza, dal presidente della Commissione tributaria regionale della Basilicata, Nicolino Pellettieri, nel corso della cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario 2009. Le pendenze per il periodo considerato sono 830, in diminuzione rispetto all’anno precedente (1.454). Per quanto riguarda le due Commissioni provinciali, quella di Potenza ha
deciso su 1.258 controversie (836 quella di Matera): complessivamente le decisioni assunte da tutti e tre gli organismi sono state 2.708, con «un modesto decremento rispetto al precedente periodo», ha detto Pellettieri, evidenziando però che «si tratta di un risultato nel complesso più che positivo, avuto riguardo alla carente situazione generale degli organici dei magistrati in servizio». Il presidente della Commissione regionale, infine, ribadendo la «necessità di potenziare la lotta all’evasione fiscale», ha spiegato che da alcuni articoli ed emendamenti, del “cosiddetto decreto anticrisi del Governo», «presentati dalla maggioranza e alcuni anche dall’opposizione, parrebbe profilarsi il rischio di un abbassamento della guardia su questo fronte».
Agenti di commercio a via Anzio POTENZA - Una raccolta di firme rientrante nella giornata nazionale Enasarco, tanta programmazione, impegni seri e al passo con le strategie europee. E' stato questo il senso dell'incontro svoltosi ieri mattina presso la Sala A del Consiglio Regionale di Basilicata. Dalle 10 alle 13 i responsabili lucani, sostenuti dal presidente dell'Ali (Associazione Lucana Imprenditori ) Luciano Antonio Capriglione hanno fatto il punto della situazione sui temi della categoria. Presenti alla giornata di riflessione potentina oltre al presidente Ali Capriglione, il vice presidente nazionale Federagenti, Giuseppe Coppola, il presidente provinciale di Matera, Maurilio Imperiale e il massimo responsabile provinciale di Taranto Piero Matino. Una categoria, quella degli agenti di commercio che rivendica maggiori spazi e nuove istanze programmatiche. Tutto questo facendo leva sull'aiuto sempre fondamentale dell'Inps (Istituto Nazionale Previdenza Sociale). Il miglioramento delle politiche legate all'amministrazione, un coinvolgimento diretto delle istituzioni politiche e una
concertazione più ampia rappresentano le chiavi di lettura del progetto di Federagenti-Enasarco sul territorio regionale e nazionale. Tematiche calde e scottanti, quelle esaminate ieri mattina nella sala A del Consiglio Regionale di Basilicata. Federagenti è un'associazione sindacale costituitasi il 20 settembre 1990, che vanta sessanta sedi operative su tutto il territorio nazionale e circa 30000 iscritti tra gli agenti, i rappresentanti, gli intermediari del commercio ed è stata riconosciuta come maggiormente rappresentativa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. La Federagenti che aderisce alla Cisal, la più grande confederazione autonoma italiana, aderente al CESI (Confederazione Europea Sindacati Indipendenti ), ed è finanziata dagli accordi economici collettivi che regolano il rapporto di agenzia. L'azione sindacale, promossa anche nella giornata di ieri appare continua ed attenta ai principali problemi della categoria che conta 450000 tra agenti in attività e pensionati e che ha mostrato di apprezzare tali battaglie anche durante i convegni organizzati,
peraltro numerosi a livello territoriale, trovando ampia diffusione grazie al periodico mensile, il più diffuso nel settore con una tiratura di duecentomila copie, spedite in allegato con il quotidiano ItaliaOggi. Tutti i giovedì la Federagenti ha riservato sempre su ItaliaOggi una pagina propria di informazione relativa ai problemi della categoria. Tre le proposte elaborate grazie a battaglie intraprese da Federagenti. Si tratta della modifica dello statuto di Enasarco, per cambiare i criteri di rappresentatività par la composizione del Cda della fondazione, la richiesta di unificare i contributi Inps/Enasarco per gli agenti di commercio, la proposta di aumentare al 100% la deducibilità dei costi sostenuti per l'acquisto di autovettura e telefono cellulare, beni strumentali all'attività di agente e rappresentante. Politiche e battaglie sindacali intraprese con la ferma determinazione di migliorare il know-how degli agenti di commercio che chiedono spazi migliori e una maggiore efficienza organizzativa. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
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24 Ore in Basilicata
Domenica 1 marzo 2009
Petrolio Per il sindacato la richiesta del presidente è una strada per favorire l’occupazione
Terremoto Magnitudo 2.8 della scala Richter
Raddoppio delle royalties, la Uil sostiene De Filippo
Lieve scossa al confine col Salernitano
l’altro, una risposta intelligente all’imminente riforma del federalismo fiscale che tante apprensioni sta determinando nelle regioni del Mezzogiorno, ma che per la Basilicata, grazie alle risorse energetiche, potrebbe rappresentare una grande opportunità. Ma il necessario e doveroso intervento del Governo su questa materia non può far venir meno le responsabilità della Comunità e del Governo Regionale nel promuovere una politica energetica capace di sfruttare adeguatamente questa risorsa e di puntare sull’energia rinnovabile a partire dal fotovoltaico. La Sel è nata proprio con l’obiettivo di produrre e vendere energia e metterla a disposizione del sistema produttivo della Basilicata. Quanto al nucleare rimangono tutte le perplessità legate allo smaltimento di questi rifiuti e, anche su questo punto condividiamo la posizione del nostro Governatore secondo cui la “Basilicata ha già dato” come la vicenda di Scanzano ha ampiamente dimostrato. Al fine di fare il punto dell’Accordo di Programma della Val d’Agri e di approfondire queste nuove problematiche energetiche, la Uil e la Uilcem intendono organizzare una giornata di studio sulle politiche energetiche in Basilicata, presumibilmente nella terza decade di marzo».
POTENZA - Una scossa di terremoto di magnitudo 2.8 della scala Richter è stata registrata ieri pomeriggio alle 16:24 e 50 secondi nel Vallo di Diano, al confine tra le province di Salerno e Potenza. L'ipocentro (punto di rottura nel sottosuolo) è stato localizzato a 6.2 chilometri di profondità. L'epicentro (punto superficiale sulla verticale dell'ipocentro) è stato localizzato nell'area compresa tra la Valle del Melandro ed il Vallo di Diano, tra i comuni di Brienza, Sant'Angelo Le Fratte, Satriano, Sasso di Castalda, Savoia di Lucania, Vietri in provincia di Potenza; Atena Lucana, Polla, Sala Consilina, Teggiano in provincia di Salerno. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni alle persone o alle cose. Il sisma si è verificato in un'area indicata nella Classificazione Sismica Nazionale come “Zona 1”, cioè a più alto rischio di pericolosità. Il 20 febbraio scorso un altro terremoto di magnitudo 1.6, con ipocentro a 4.9 chilometri, aveva interessato il settore sismico Monte AlpiSirino, all'interno del Parco del Pollino. Anche allora, nonostante la superficialità dell'evento, nessuna segnalazione di danni alle persone o alle cose. Giuseppe Pomarico
POTENZA - «Al momento la Regione Basilicata è la maggiore produttrice di energia del Paese e, con l’avvio anche dell’attività estrattiva della Total, lo sarà ancora di più nei prossimi anni. Tuttavia, questo enorme patrimonio che mette a disposizione della Comunità Nazionale non riesce a dare una risposta ai problemi dello sviluppo della Regione e alla crescita dell’occupazione». Lo affermano, in un comunicato, i sindacati Uil e Uilcem. «Al contrario, la devastante crisi economica e finanziaria, scatenatasi a livello planetario, penalizza la Basilicata in modo addirittura superiore alle altre regioni con un arretramento del Pil, con la crescita della disoccupazione e con il drammatico incremento del tasso di povertà. In Val d’Agri - continuano i sindacati - l’intero Accordo di Programma, collegato alle attività estrattive dell’Eni, non è all’altezza delle aspettative in termini di ricadute economiche positive per il territorio, anzi la gran parte dei lavoratori che operano nell’Indotto soffrono rapporti di lavoro precario, mentre nello stesso Centro Oli di Viggiano la manodopera lucana, a malapena, supera il 40 per cento. Perciò, la Uil condivide la richiesta del presidente De Filippo al Governo e alle compagnie petrolifere di un raddoppio delle royalties che può essere, tra
Estrazioni di petrolio
Estrazioni A Villa d’Agri il sit - in di protesta del comitato
Incontro tra cittadini e istituzioni
No Oil lancia sei proposte per salvaguardare il territorio
Corleto reagisce al blocco di Tempa Rossa
VILLA D'AGRI - «Portare a conoscenza della popolazione la situazione petrolio. Tenere alta l'attenzione su un territorio come quello della Val d'Agri, interessato dalle massicce, nei fatti incontrollate, estrazioni di idrocarburi e dalle tante criticità finora rimaste senza risposte». Così il Comitato No Oil ieri mattina ha fatto tappa nel centro valligiano. Un sit - in in piazza Zecchettin non affollato, per lanciare le «sei proposte - come ha dichiarato il portavoce, Miko Somma - connesse strettamente a quella che è la nostra petizione lanciata l'estate scorsa, calibrate meglio su una serie di necessità che sono venute fuori anche dal dispiegarsi di quello che è stato il dibattito politico di questi giorni». Proposte che il No Oil lancia in maniera inequivoca sia rispetto alla politica e sia rispetto alle compagnie petrolifere. Il perché? «Crediamo che in Basilicata - commenta il portavoce - parlare di politica e parlare di compagnie, significa parlare di due lati della stessa medaglia. Cioè di un coacervo di poteri forti e di sovrastrutture che hanno in qualche modo reso possibile la creazione di un sistema di consenso e di silenzio assoluto sul tema dell'estrazione petrolifera». La necessità, quindi, è quella di fare «un’ attività puntuale dell'informazione e spiegare alla popolazione che cos'è la situazione petrolio». In che modo? Proseguendo con gli incontri paese per paese non solo in Val d'Agri ma anche in altre zone della Basilicata. Ma non solo il Comitato lancia anche la partecipazione a una lista per le provinciali per un messaggio chiaro «di una forza politica che deve essere da stimolo all'intera società politica. Un movimento che in qualche modo stimoli la capacità all'interno della politica di considerare i vincoli ambientali come principi ispiratori di ogni forma di sviluppo». Ad appoggiare il Comitato No Oil nel cammino intrapreso anche il wwf Basilicata, presente alla manifestazione con alcuni delegati e il presidente, Vito Mazzilli che ha dichiarato «noi ci ritroviamo in tutte le proposte che ha lanciato il No Oil e che sono innanzitutto di limitare il feno-
Lo striscione esposto da No Oil durante il sit in
meno a quelle che può essere la Valle dell'Agri. Non abbiamo la forza di cacciarli - riferito all'Eni - perché li cacceremmo volentieri . Stiamo facendo una battaglia da 10 anni. Dobbiamo stabilire soltanto dei proventi maggiori da queste attività. Il nostro obiettivo è la difesa della valorizzazione dell'ambiente e del Parco». Ed in tema di salute e aumento di tumori in Val d'Agri, la delegata Ant (Associazione Nazionale Tumori) della Valle, Rita Simonetti, presente all'iniziativa, risponde al presidente De Filippo, riferendo
che «in Val d'Agri di tumore, purtroppo, si muore. Basta rivolgersi ai medici curanti del territorio per sapere. In particolare ad essere colpiti sono i giovani .E non solo ad essere colpiti alcuni operai dell'indotto Eni. Basta chiedere quanti sono i dipendenti del centro Oli ad essere deceduti negli ultimi anni». Sei le proposte che lancia il Comitato No Oil dalla piazza del centro valdagrino: moratoria immediata sulle estrazioni in corso fino all'effettiva entrata in funzione dei sistemi di monitoraggio ambien-
tale; sospensione tecnica delle attività del Centro Oli di Viggiano per consentire ad enti terzi tutte le verifiche tecniche atte a rassicurare la popolazione sulla non pericolosità dell'impianto per la pubblica incolumità e per la verifica dell'esistenza e della diffusione presso le popolazioni stesse dei piani di sicurezza ed evacuazioni in caso di gravi incidenti; cancellazione immediata di tutti i permessi ed istanze di ricerca e coltivazione di idrocarburi nella regione Basilicata per non alterare le destinazioni del territorio che ricordiamo essere la popolazione e non i governi a dover stabilire; adozione di misure legislative atte a preservare definitivamente il territorio regionale delle estrazioni di idrocarburi; aumento delle royalties del 7% fissato dal Dl 625/96 al 25% minimo con l'adozione di sistemi di certificazione pubblica e partecipata della quantità estratte ed adozione di uno strumento di concertazione sulle quantità estraibili al fine di non sottomettere più le esigenze di tutela del territorio e della salute alle aspettative economiche dei soggetti partecipanti alle estrazioni e indagini reali sui danni alla salute, all'ambiente, al tessuto economico ed alle vocazioni del territorio. Angela Pepe
CORLETO PERTICARA Un incontro a più voci si è tenuto a Corleto Perticara, nella serata di venerdì scorso, per discutere sulla situazione-petrolio all'indomani delle ultime vicende giudiziarie che hanno comportato il blocco dei lavori nell'area di “Tempa Rossa”. Al meeting sono intervenuti gli amministratori locali di Corleto e Guardia Perticara (Pietro Paolo Montano e Massimo Caporeale), l'ex sindaco di Corleto Perticara, ora consigliere provinciale, Rosaria Vicino, rappresentanti della scuola, associazioni e cittadini comuni. La speranza che il petrolio porti sviluppo all'intera area del Sauro sta svanendo del tutto e, con rammarico, c'è il rischio che molti giovani del posto cerchino lavoro altrove. La delusione è grande per i numerosi ragazzi che hanno partecipato al bando di concorso per la selezione dei futuri operatori di produzione della Total. Ora c'è il rischio che essi facciano le valigie e vadano altrove in cerca di lavoro. Il consigliere provinciale Rosaria Vicino ha proposto l'istituzione di un comitato cittadino che solleciti il Prefetto ad accelerare i tempi della giustizia.
All'incontro è intervenuto anche il comitato civico “L'Eco del Sauro” di Corleto Perticara che non è rimasto indifferente al problema-petrolio. Anzi, l'associazione corletana da anni si batte per la difesa del territorio saurino e delle popolazioni residenti. Il presidente del comitato “L'Eco del Sauro”, Franca Muto ha parlato di speranze infrante. «Con il blocco dei lavori - ha affermato - a pagare sarà proprio la povera gente che vedrà appeso ad un filo, lungo un anno, il proprio futuro. Confidiamo - ha dichiarato Franca Muto - che tutto si possa risolvere nel migliore dei modi ed in tempi brevi, perché vogliamo restare nella nostra terra». Ma bisogna guardare avanti. E' stato questo il messaggio che è emerso durante il dibattito. Oltre al capitolopetrolio si è discusso anche della questione-viabilità. Da decenni, ormai, questo territorio dell'entroterra lucano è sprovvisto di un'adeguata viabilità. E per uscire dall'isolamento occorrerà, al più presto, completare arterie viarie che, nel corso degli anni, sono rimaste vere e proprie “cattedrali nel deserto”. Donato Pavese
La federazione dei Giovani Socialisti interviene sul futuro piano energetico della Basilicata
«Evitiamo una regione di cittadini solidali» di RAFFAELE TANTONE* LA crisi economica rappresenta una grande opportunità di cambiamento per il sistema economico mondiale, soprattutto per i sistemi economici che non si sono mai evoluti come quello lucano. Per fare ciò è necessario rimuovere le cause dello sviluppo mancato, prima fra queste l' invadenza del settore pubblico che produce politiche regolatorie dei settori economici non finalizzate allo sviluppo virtuoso del sistema economico lucano. Prendendo ad esempio il piano energetico regionale, sono anni che nella nostra regione attendiamo di sfruttare la possibilità di sviluppo
offerte dall' implementazione sostenibile del settore energetico. Sono anni che attendiamo indicazioni circa il futuro energetico della Basilicata, ed invece assistiamo a continui rinvii e dubbi, che non appaiono giustificati da nessun dibattito pubblico circa le diverse visioni dello futuro energetico della Basilicata. Tutto rimane sotto traccia, segreto, come nel caso dell'ultima legge finanziaria regionale, dove si è data la possibilità di creare impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, per dimensioni che, a seconda delle fonti di produzione, arrivano sino ad un Megawatt. Tale tipo di produzione si rivolge per la maggior parte (ma non esclu-
sivamente) agli agricoltori, dai qualisi pretende che siano informati circa le modalità di presentazione dei progetti, nonostante l'iniziativa non sia stata affatto resa pubblica. Ciò ha scatenanato un turbinio di improvvisati mediatori, che contattano gli agricoltori millantando promesse di guadagno, che nel silenzio generale dei media e della classe politica, rischiano di generare più truffe che occasioni di sviluppo. Sopratutto per la generale crisi degli agricoltori, ai quali, nella maggior parte dei casi senza alcuna spiegazione degna di un Paese civile, facciamo attendere anni, prima che possano ricevere l'erogazione dei contributi agricoli.
Si spera che non siano questi i metodi per generare lo sviluppo della Basilicata, visto che somigliano tanto a quelli del petrolio e delle grandi fabbricucce che hanno contraddistinto il nostro sviluppo negli ultimi 50 anni. Non paiono questi i metodi da applicare, a meno che non si voglia una regione di cittadini solidali, che dipendono in tutto e per tutto dalle rendite erogate dall'arrogante Pantalone pubblico. Per questo i giovani socialisti si faranno promotori di un chiaro e serio dibattito pubblico sul futuro Piano energetico regionale, che eviti l'arbitrio e la rendita del regolatore. *coordinatore Regionale Federazione dei Giovani Socialisti
24 Ore in Basilicata Riordino, in una missiva il disagio delle aziende POTENZA –Sanità Futura, l’associazione di categoria delle strutture sanitarie lucane, ha scritto ieri una “disperata lettera” al dirigente generale del dipartimento Salute della Regione Basilicata. Oltre al direttore il contenuto della missiva si mette anche a conoscenza del presidente della Giunta regionale Vito De Filippo, dell’assessore alla Sanità Antonio Potenza e di tutti i consiglieri regionali. All’interno della missiva (pubblicata qui a fianco) l'associazione chiede interventi per modificare la situazione, definita «semplicemente inaccettabile», determinata dalla revisione
delle aziende sanitarie. Secondo il presidente di Sanità futura, Giuseppe Demarzio, parte delle aziende non più operative dalla fine dello scorso anno «si ritrovano in crisi di cassa e non potrebbero pagare le prestazioni già erogate dalle strutture accreditate fino a quella data. Dall’altro lato, le nuove aziende, proprio perchè sgravate da questi costi immediatamente precedenti – ha spiegato il presidente Demarzio – hanno un eccesso di liquidità che però giuridicamente non può essere utilizzato per onorare i debiti pregressi del sistema sanitario pubblico».
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LA LETTERA Egregio direttore, dopo aver segnalato innumerevoli volte alla sua attenzione il mancato pagamento delle prestazioni sanitarie erogate dai centri accreditati, siamo al punto di rottura. Le abbiamo chiesto, per iscritto ed in varie occasioni, una soluzione senza ricevere uno straccio di risposta. A questo punto lo consideriamo semplicemente inaccettabile. Stanno avvenendo cose drammaticamente “strane” in Italia ma, aldilà delle facili considerazioni, resta il dato della realtà, quella che fa strage di ogni parvenza di diritto, quella che sta per realizzare un vero e proprio mattatoio di strutture sanitarie e di posti di lavoro. Il passaggio dalle vecchie alle nuove Asl più che un ponte sembra aver realizzato un fossato il cui fondo è la morte per indifferenza.
Tutto questo è semplicemente inaccettabile. Ci sono strutture che, come truppe al fronte, stanno continuando ad erogare prestazioni aspettando le risorse che in alcuni casi non arrivano ormai da luglio 2008, e la sensazione di non curanza e di freddezza è insostenibile. In un momento in cui l'incertezza sul futuro ha ceduto il posto allo sconforto, quel che abbiamo chiesto è una soluzione possibile. Abbiamo chiesto che la scelta operata dalla nostra Regione di cessare le vecchie Asl al 31/12/2008 non si traduca nella cessazione delle strutture accreditate dal Ssn, che quindi il “congelamento” dei pagamenti relativi alla vecchia gestione in fase liquidatoria potesse giustificare per lo meno la rimessa immediata da parte delle nuove Aziende.
Pare assurdo e grottesco il fatto che il sistema, per un errore di coordinazione nel passaggio, si limiti ad osservare impassibile le gestioni liquidatorie in crisi di cassa e le nuove Aziende che, pur avendo un eccesso di disponibilità, non forniscono risorse alle proprie strutture ormai sull'orlo del collasso. Riteniamo ora, che la questione assuma una rilevanza tale non più confinabile a materia di paradossale disguido burocratico ma meriti invece l'attenzione dell'opinione pubblica e soprattutto l'interesse e la responsabilità dei massimi organi regionali. Tenteremo ancora una volta di sensibilizzare, informare e dare trasparenza effettiva alle questioni che nella nostra sanità non sopportano più la superficialità e l'indifferenza.
De Filippo incontra i tre direttori generali. De Costanzo e Potenza non ne sanno niente
Vertice Sanità ma senza vertici E intanto Pittella (Pd) punta a una svolta per il futuro del Crob POTENZA - Un incontro che a molti addetti ai lavori fa venire il sospetto strategia della corporazione medica dei direttori generali. Una strategia che, se esiste, preoccupa tanti. E’ ancora la sanità al centro della bagarre. Si è saputo che nei to un incontro tra il presidente Vito De Filippo e i rettori generali, Rocco Maglietta, Pasquale Amendola e Vito Gaudiano. Incontro saputo nulla Giovanni De Costanzo, del San Carlo, che telefonicamente ha confermato di non essere stato invitato e che il dinamento del tavolo di concertazione dei quattro direttori è in carico all’assessore alla Sanità, Antonio Potenza, che a sua volta ha riferito di non esserne a conoscenza. Ha affermato che se l’incontro c’è stato, avranno discusso della nomina dei direttori sanitari e amministrativi mancanti. Gli è stato chiesto se questa prassi è istituzionalmente corretta e perché secondo lui De Costanzo non è stato invitato-a quanto si sa non è la prima volta - «È un incontro di partito – dice Potenza – De Costanzo il suo direttore sanitario lo ha già nominato. E intanto sempre in tema sanitario, il presidente della commissione regionale della sanità lucana, lo Pittella, dopo aver visitato il Crob di Rionero e aver scambiato pareri con i responsabili, è più che mai convinto che la politica deve accelerare e coordinare il tavolo della programmazione regionale. Per il Crob-Irccs immagina un ruolo integrato e funzionale anche con le altre regioni meridionali con l’aiuto di Bruxelles. Ritiene che i fondi per far camminare sui binari della destinazione programmata per il Crob-Irccs si possono chiedere anche all’Europa. Insomma Pittella sostiene che l’ospedale di Rionero deve avere una svolta: «Bisogna voltare pagina – ha detto Pittella- rendendo operativo il più presto possibile l’istituto di ricerca, magari specializzandolo in qualche branca della medicina oncologica». Poi chiarisce quale deve essere il ruolo di centro di riferimento oncologico «È
Giovanni De Costanzo
di una
giorni scorsi c’è stadi-
del quale non ha
coor-
strutturalmente impossibile che il Crob di Rionero riesca a soddisfare il bisogno di cure oncologiche di tutti i lucani e non sarebbe cor-
retto e auspicabile – ma Pittella – Al Crob devono impegnarsi a utilizzare tutte le competenze per coordinare l’attività onco-
logica regionale scegliendo i protocolli terapeutici di qualità e assumendosi anche la responsabilità di controllo.
Garantendo uguali trattamenti in tutta la regione». Poi descrive cosa ha visto e quale impegno ha preso coi responsabili del Crob «L’Hospice è finito ma non funzionante. Il mio primo impegno tornato negli uffici regionali, è stato di verificare dove era l’inceppo burocratico che non l’ha fatto partire. Mi auguro che al più presto possa accogliere le persone che ne hanno bisogno». Gli viene fatto notare che l’Hospice da solo non può soddisfare la domanda «Tutto il territorio lucano – dice Pittella - deve poter usufruire delle attività di quelle istituzioni che hanno maturato l’esperienza adeguata a rapportarsi coi pazienti oncologici che vivono a casa la malattia nella fase acuta e le loro famiglie». Poi l’argomento si sposta sulla politica «Il Crob deve iniziare a dare conto alle istituzioni – sostiene Pittel-
la – Deve far sapere quali tività mette in campo e la politica deve creare gli strumenti per avere il quadro chiaro, soprattutto in termini di qualità; Il mio impegno in questa direzione è assicurato». Poi parla del riassetto delle Asl «Il riparto dei fondi per le Asl a me pare insufficiente. La loro ristrutturazione è un’occasione anche per il consuntivo che può aiutare a indirizzare gli investimenti capendo se quelli del passato sono stati corretti. Così si possono immaginare i riparti futuri dei fondi». E poi Pittella torna sul tavolo di coordinamento dei direttori del San Carlo, del Crob e delle Asl: «L’assessore alla Sanità su mandato della politica deve imporre ai direttori generali stanafferdard di qualità condivisi e frutto del tavolo di coordinamento». Gianfranco Gallo regione@luedi.it
DIBATTITO SULLA RADIOTERAPIA
Botta e risposta sulla contesa tra San Carlo e Crob «Sono ancora troppo forti gli interessi politici» di ANTONIO DANELLO* POTENZA - La discussione sul riordino della sanità lucana con l'ipotesi di una possibile unità di radioterapia al San Carlo, dopo le 2 + 1 a Rionero sembrava avesse imboccato la strada di un confronto serio e costruttivo. L'intervento dell'ex senatore Di Siena fa riemergere invece una modalità vecchia di discussione del problema. Una sorta di diatriba tra i “sostenitori” del Crob da lanciare ed i “prevaricatori” del San Carlo, pigliatutto. Riemerge al di là delle parole quella “idea” di alcuni secondo la quale per far decollare il Crob bisogna bloccare qualsiasi ipotesi di sviluppo del San Carlo. Ora il Crob, grazie al pressing di alcuni politici ha anche il titolo di istituto di ricerca; per realizzare, in maniera più compiuta, questa condizione vi sono molte difficoltà. Questa è la realtà. L'augurio è che possa raggiungere l'obbiettivo assegnato. Il senatore Di Siena non affronta, invece, le responsabilità vere, di ieri e di oggi, che hanno impedito in un tempo così lungo, dopo tanti finanziamenti e sprechi, al Crob di Rione-
ro di raggiungere un'operatività completa, con qualità e numeri adeMarcelguati. Presidenti di regione, assessori alla sanità in tutti questi anni hanno avuto grandi responsabiltà, un periodo lunghissimo, dove ancora una volta la politica regionale non ha saputo sviluppare un modello sanitario adeguato per una piccola regione di 600 mila abitanti. A fronte di questa amnesia di storia politica ed amministrativa regionale rispolvera, invece, Di Siena una sua vecchia “ossessione” e s'inventa un'interconnessia che è una evidente forzatura. Le elities sanitarie, emanazione spesso, della borghesia urbana, formatasi al San Carlo di Potenza, sarebbero nell'immaginario dell'ex senatore causa di tutte le difficoltà del Crob di Rionero. Una sorta di trama politico - sociale, come altre storie. Ancora una volta mancano alcuni elementi importanti all'analisi del problema. Questa presunta lobby dei medici legati a diverso titolo al San Carlo non ha mai avuto alcun potere decisionale nelle scelte regionali a partire dalla sanità. Per quanto mi risulta debbo dire che questa categoria
ha anche molte benemeranze e non si è mai chiusa alle novità tecnicoscentifiche; accusarla poi di provincialismo, a mio parere, mi sembra ingiusto. Peccato, però, che Di Siena non fa cenno al fatto che grazie alle spinte campanilistiche, vezzeggiate, assecondate dalla politica la Basilicata oggi si ritrova 17 ospedali. Nel Vulure Melfese, nel giro di pochi Km addirittura tre ospedali Venosa, Rionero, Melfi, che presentano più di qualche problema che andrebbe affrontato e risolto. Altro che provincialismo !! La verità è che interessi elettorali, senza differenza di colore politico, sono stati e sono ancora forti e determinano decisioni, spesso, in contrasto non solo con una corretta programmazione ma anche con un minimo buon senso. A dimostrazione il fatto che nessun politico, ai diversi livelli sa dare indicazione da dove e come cominciare a riorganizzare la sanità ospedaliera. Eppure, sappiamo tutti che l'attuale sistema ospedaliero crea problemi di diverso genere ai cittadini, malgrado i 17 ospedali, CROB compreso. Le liste di attesa lunghe sono una
Il Crob di Rionero
delle testimonianze, giorno in più, giorni in meno !!!!! Quella oncologica, inoltre, essendo una delle patologie preminenti ed in crescita non può essere monopolio di un solo ospedale di quello più piccolo in particolare. Quando si parla del CROB viene in mente un'altra situazione che presenta alcune anologie, l'Agrobios. Dopo anni ed anni che c'è stato detto e magnificato che tutto andava bene è arrivata l'emergenza sopravvivenza, per salvaguardare inanzitutto i posti di lavoro. Nei giorni scorsi si è sentito riparlare per l'Agrobios, ancora una volta, di disfunzioni di ruolo di compiti, di ricerca, di rilancio, insomma di ulteriori altri consistenti finanziamenti. Lascio alle persone di buon senso ogni commento anche se provinciale. *Basilicata civica - Tutela per i diritti
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Domenica 1 marzo 2009
IL MONDO POLITICO E’ UN CARNEVALE
NO A SEPARAZIONI E DIVORZI NEGLI STUDI DEI NOTAI
di ANGELO LUCANO LAROTONDA segue dalla prima ho incrociato parecchi politici regionali. Toh!, ho pensato, chissà se fanno passare il conto del ristorante come “spesa di rappresentanza” della Regione, noncurante, quest’ultima, dell’accusa mossale dalla Corte dei Conti locale di essere spendacciona. Tali politici avevano non il viso ma le mani mascherate. Le mani. Con guanti eleganti e di colori diversi. Però prevaleva il colore grigio perla. Il dato curioso è stato che essi non li hanno mai sfilati per stringere mani a destra e a sinistra. Li hanno sfilati per mangiare il primo piatto, lauto. Finito il quale li hanno reinfilati. Secondo piatto, lauto, secondo sfilare di guanti. Finito il quale li hanno infilati di nuovo. Terzo piatto, lauto, (Dio, che ingordigia!), terzo sfilare di guanti. Che strano rito carnescialesco! Noto che le loro mani sono bianche. Anzi, bianchissime! Mi viene allora in mente che in molti villaggi dell’Asia gli uomini portano i guanti quando c’è il sole. Ritengono che l'abbronzatura delle mani possa ridurre l'intensità del piacere lubrico del toccare. Tale piacere va invece accresciuto e perciò gli uomini espongono le mani al chiaro della luna. E quando una donna sta per prendere marito, prima ancora di informarsi se lui è un buon lavoratore, un buon padre, un sobrio beone, chiede in giro notizie sul colore delle sue mani!….Bah! Non credo che questi signori di qui si siano infilati i guanti per tale motivo. Hanno la certezza di essere lucanamente galli cedroni! Forse, ipotizzo dubbioso, il biancore delle loro mani potrebbe derivare dall'esposizione, in modo diretto o riflesso, al chiaro dei raggi argentei degli euro. Chissà. Sono mani che né il sole-Corte dei Conti, né il sole-Woodcok riescono a scurire e a ridurre così l'intensità del loro piacere lubrico del toccare danaro pubblico. Ma è Carnevale, pensiamo positivo! Uno di loro mi stringe la mano protetta da un guanto bianco come petali di margherita. Me la lascia profumata: di Chanel 5 pour homme! Un profumo classico ma sorpassato. Già: questo è un politico “d'antàn” (di una volta/che non torna più, come dice questo vocabolo di francese medievale), con pensieri e azioni d'antàn per far rimanere tutto fermo in Basilicata, come ai bei tempi d'antàn. Un gruppo di Consiglieri della passata formazione campanara emana dai guanti l'evanescente profumo di “Allure”, anch’esso di Chanel. Stupendo: “allure” in francese ha più significati: essere di bell’aspetto/procedere a velocità sostenuta/prendere una brutta piega. Ritorno con l'attenzione ai miei commensali (qualcuno dei quali ha il piacere dei guanti) e, per ridere racconto loro che nella Spagna del Cinquecento venivano conciati vari tipi di guanti: con olio di gelsomino e ambra; con olio di cedro e chiodi garofano; con olio di mandorle e grani di muschio e via dicendo. Ciascun uomo sceglieva i guanti con l’uno o l’altro profumo in rapporto al tipo d’amplesso che intendeva avere con l’amata, la quale capiva subito le intenzioni del partner proprio dal profumo dei suoi guanti. I miei amici ridono ed io mi invento una notizia (capita spesso a chi scrive). Racconto che tre anni fa l'assessore alla Formazione, nell'ambito della retorica sul rilancio dell’artigianato lucano, fece approvare dalla Giunta regionale una delibera per istituire un Corso per Guantai. Il voto fu unanime perché tutti pensarono che si trattasse del solito corso inutile. Inaspettatamente però ci fu un gran numero d'iscrizioni. Erano tutte di giovani laureati, innocenti e disoccupati di lungo corso. Siccome la Regione da qualche tempo ama agire con trasparenza, nel bando emanato chiese di allegare ai documenti di rito la rituale lettera di raccomandazione. L’ammissione al Corso avvenne sulla base del peso politico del “segnalatore”. Il Corso partì. I guanti furono prodotti e on verità anche ben rifiniti per essere figli di un corso di formazione regionale. Come i giovani corsisti avevano previsto, la richiesta fu grande. Un gran numero di paia fu acquistato da molti della classe dirigente locale, da imprenditori, da avvocati & Co. I quali, vista la disponibilità sottomessa dei giovani artigiani, chiesero di conciare le pelli non soltanto con le essenze odorose usate in Spagna e anche con altre parigine, come ad esempio “Adventure” di Davidoff, “Attidude” di Armani, “Euforia” di Kalvin Klein, “Ipnosi” di Lancome, “Boss”. Il motivo non fu detto ma i giovani conciatori capirono che la profumazione richiesta non doveva servire per preannunciare all'amata chissà quali promesse, ma soltanto e semplicemente per mascherare l’intenso piacere lubrico del profumo di cemento, del profumo di petrolio, del profumo di farmaceutici, del profumo di concimi agricoli …e via dicendo. Perdonami Carnevale se ti ho offeso paragonandoti a “loro”. E’ che dentro di me ho il magone di non poter essere simile ad Apuleio, Plutarco, Pitagora, ma di essere soltanto un povero qualunquista. www.angelolucano.blogspot.com P.S. - Quella sera ho incrociato anche il giovane segretario regionale del Pd: indossava guanti candidi e generosamente profumati dell'eau de toilette “Miracle” di Lancome. Potenza della fede che tutto alimenta, che tutto rinnova!
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ERRORE
Bravo Baricco Basta soldi al teatro in coma. Meglio darli alla Tv e alla scuola
| Per un errore tipografico sulla prima pagina di ieri è saltato l’ultimo rigo della lampadina. Ce ne scusiamo con i lettori e con l’autore
DIFFICOLTÀ E PERPLESSITÀ DEL TESTAMENTO BIOLOGICO di ALBERTO VIRGILIO LA discussione in corso tra le forze politiche sul progetto di disciplinare con legge il trattamento sanitario da adottare per i pazienti affetti da infermità gravi e irreversibili dimostra quanto sia delicato e complesso questo argomento, il quale comporta spunti di riflessioni di carattere giuridico, religioso, umano e sociale. La opportunità di agire in questa materia con la massima cautela è stata infatti avvertita da alcuni parlamentari di entrambi gli schieramenti di maggiore consistenza, con la richiesta di un congruo rinvio del dibattito al fine di contemperare le diverse concezioni che sono state al riguardo enunciate, anche in sedi diverse dalle assemblee legislative. Il cosiddetto testamento biologico si propone di predisporre un orientamento uniforme per tutti i casi di malattie senza speranza di guarigione e neppure di miglioramento, attribuendo in tali situazioni efficacia decisiva alla volontà degli stessi infermi, ovvero - in loro vece (qualora non siano in condizioni di manifestarla ) - alla volontà degli stretti congiunti e d’accordo con i medici curanti. Ma sotto tale profilo non mancano difficoltà e perplessità . Esse riguardano anzitutto la verifica circa l’autenticità delle dichiarazioni rese dai pazienti, anche in periodo anteriore all’insorgere della malattia, nonchè la valutazione della loro consapevolezza di esprimere la definitiva volontà in un certo senso, rendendosi adeguatamente conto delle relative conseguenze. Anche se le dichiarazioni risultino in forma scritta e sicuramente autentica , sorge comunque il problema di verificare se esse corrispondano alle situazioni di fatto, dal punto di vista patologico, a quelle previste e indicate dai pazienti. Un tale delicatissimo giudizio non può che essere affidato alla sapienza e alla coscienza dei sanitari, ai quali incombe inoltre il dovere professionale di stabilire se la malattia non consenta nessuna speranza di vita e se le sofferenze dell’infermo siano destinate a persistere nel tempo, con la conseguenza di procrastinarle in una vita unicamente vegetativa mediante quegli strumenti di terapia noti con l’espressione “accanimento terapeutico”. In siffatte condizioni, interrompere ogni
cura può essere la soluzione migliore per sottrarre “pietatis causa” l’infermo ad ulteriori inutili sofferenze. A tale conclusione si perviene sulla base dell’asserita esistenza , in taluni gravi casi, del diritto a morire , di cui ogni individuo viene considerato titolare nelle forme previste dall’ordinamento giuridico. A questa impostazione del tema si contrappone il principio secondo cui la vita è un dono di Dio , sottratto come tale alla disponibilità dell’uomo in qualsiasi condizioni si trovi. Il contemperamento tra queste diverse esigenze non è facile, per cui è auspicabile che un tema tanto delicato venga discusso non soltanto nell’ambito puramente scientific , ma tenendo conto anche in sede politica di tutte le opinioni che siano fondate su argomenti umani , religiosi , etici e sociali. Una disciplina di carattere giuridico dovrebbe essere perciò rivolta a stabilire con grande rigore i casi estremi in cui sia consentito legalmente e moralmente il ricorso alla sospensione di ogni cura, senza tuttavia aprire l’adito alla vera e propria eutanasia. Come è noto, questa consiste nel provocare la morte dell’infermo , mediante azione od omissione, al solo scopo di troncare la sua esistenza, ma senza tutte le condizioni sopra esposte che valgano a a giustificare umanamente e pietosamente un tale intervento , anche se effettuato per ottemperare alla volontà dell'infermo. Per ottenere un tale risultato il Parlamento deve muoversi con grande ponderazione , al fine di sottrarre alle iniziative individuali la decisione di agire in un modo o nell'altro nelle situazioni che comportino responsabilità di ogni genere. Di fronte a un problema di tale estrema delicatezza , bisogna confidare soprattutto nella professionalità , nello scrupolo e nel senso umanitario dei medici curanti, i quali sono i soli in grado di suggerire ai familiari le soluzioni più aderenti ai casi concreti , che possono presentare di volta in volta aspetti diversi e imprevedibili in linea di massima con il solo supporto di una normativa applicabile a tutti i casi. Ora il dibattito è ancora aperto , per cui è auspicabile che di tutti gli aspetti avanti elencati la saggezza del legislatore tenga il dovuto conto.
LA PROPOSTA dell’Eurispes di procedere a separazioni e divorzi negli studi dei notai è considerata, dall’associazione matrimonialisti italiani, del tutto sganciata dalla realtà e dalla conoscenza delle problematiche del diritto di famiglia. In merito il presidente nazionale dell’Ami, avvocato Gian Ettore Gassani dice: «Ipotizzare di togliere alla giurisdizione le procedure familiari significa non aver capito nulla delle immense difficoltà che incontrano i tecnici del diritto a gestire la fase patologica del matrimonio. La gran parte delle separazioni e dei divorzi è consensuale soprattutto per la capacità di molti avvocati di mediare e ridurre il conflitto tra i coniugi nonché per l’intervento di mediatori familiari, psicologi, assistenti sociali, sociologi, psichiatri infantili. In ogni caso, gli accordi delle separazioni consensuali non sono soltanto il frutto di un libero consenso delle parti ma anche quello di un vaglio successivo del tribunale, che potrebbe non ratificarli. L’Eurispes non considera che una significativa parte delle separazioni consensuali successivamente alla loro definizione si trasforma in vere e proprie battaglie legali per la modifica degli accordi precedenti. Non è immaginabile cosa potrebbe accadere nel caso di un fallimento successivo di una separazione consensuale stipulata dinanzi al notaio. Ipotizzare di gestire in un lussuoso salotto notarile vicende drammatiche e pericolose come quelle legate al diritto di famiglia, bisognevoli di professionalità diverse, significa solo voler conferire inconsciamente una sorta di “regalo” alla prestigiosa categoria professionale dei notai, che non ne ha certamente bisogno. Nondimeno va considerato che i notai non hanno alcuna esperienza in materia di diritto familiare e che, comunque, un matrimonio non può essere risolto come se fosse un contratto qualsiasi. Vi sono questioni legate ai minori, talmente complesse, che possono essere gestite da pochi studi legali in Italia». Infine, l’avvocato Gassani auspica che l’Eurispes possa studiare una proposta per attribuire agli avvocati buona parte delle competenze dei notai. La ragione di tale richiesta deriverebbe dalla possibilità di aumentare la concorrenza e far risparmiare ai cittadini molti soldi per pagare le parcelle per i vari trasferimenti di proprietà. www.avvocatiefamiglia.org
Potenza Domenica 1 marzo 2009
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Mentre chiude l’ultima mostra del mandato in corso, Santarsiero annuncia le proprie priorità
«Non desidero ricandidarmi» Dal Pd «necessario» al sogno «di un’esperienza legislativa» LO ESPLICITA in un luogo che gli è sempre stato “congeniale” e che, paradossalmente, gli ha anche creato parecchi problemi, in quella Galleria civica sede delle accuse di un eccessiva spesa culturale. No, la ricandidatura, «non è nei miei desideri». Ovvero, se dipendesse da Santarsiero, ci sarebbero altre priorità. E step personali e politici diversi. Lo specifica proprio durante la conferenza stampa di chiusura della mostra “l’Enigma del vero”, che, come le iniziative precedenti del settore, è stata croce e delizia del sindaco “bulgaro”, passato alla storia per quel 74 per cento e passa con cui, al primo turno, è diventato sindaco, unico caso in Italia, alle amministrative del 2004. E lui, che della cultura in città ha fatto - tra le polemiche sulle priorità del capoluogo - vanto e punto fermo perchè «serve a una città», spiega che «a chi sarà il prossimo sindaco di Potenza consiglierò di ripartire dai grandi numeri registrati nel settore della cultura negli ultimi cinque anni». Il che un po’ vuol dire portare lo sguardo avanti, magari sperare. O forse no. «Un momento - spiega quando entra nel dettaglio - questo non vuol dire che i giochi sono chiusi». Richiama il suo partito, quella forza Democratica «a cui spetta l’ultima parola in un momento di condivisione». Quel Pd che «ringrazio per avermi dato la possibilità di fare questa esperienza». Quel Pd che «considero essenziale, insieme alla coalizione di centrosinistra, come unica garanzia di sviluppo della città». Passato e futuro. Eppure il presente non sembra poi così definito. Anche perchè la sua amministrazione deve ancora fare i conti «con il provvedimento più importante degli ultimi anni, quello che disegna la città di domani». Da domani, il consiglio comunale dovrà tornare a dibattere del Regolamento urbanistico, in un’aula che negli ultimi giorni è stata animata da polemiche e toni alti, botta e risposta, nervi a dura prova. «La maggioranza non è mai andata sotto, ciascuna delle osservazioni finora esaminate (meno della metà delle 380 arrivate sul provvedimento adottato lo scorso 17 marzo, ndr) è sempre stata approvata
Il bilancio «positivo» della cultura OGGI chiude i battenti la mostra potentina “L’enigma del vero”, inaugurata lo scorso 14 novembre presso la Galleria civica di Potenza dall’amministrazione comunale sotto la supervisione della dottoressa Laura Gavioli. Dopo tre mesi d’esposizione delle opere e in vista della scadenza del mandato, il sindaco Vito Santarsiero fa “il punto della situazione” analizzando l’attenzione che ha suscitato la rassegna sul realismo italiano e cogliendo l’occasione per esporre le fasi della sua «politica culturale». Che sia piaciuto o no, l’amministrazione Santarsiero ha investito molto nella cultura considerandola «elemento imprescindibile per la crescita della comunità». Il progetto culturale realizzato in questi 5 anni si è sviluppato secondo le 2 direttrici della ricerca della memoria storica attraverso il recupero dell’identità locale e dell’attuazione di vari “momenti-confronto culturali” in occasione dell’apertura di 7 esposizioni potentine: la prima imperniata sulle opere degli artisti Colacicchi e Martinelli, la seconda “Visionari primitivi ec-
centrici”, la terza mostra del pittore contemporaneo Zotti, la quarta “Trame mediterrane” e la triade costruita sul filone artistico e stilistico del Realismo con le esposizioni “Realidad: realismo spagnolo” approdata dopo Potenza nei musei di Budapest, ”Verità e Bellezza: Realismo russo” sbarcata a Riga, e l’ultima “L’enigma del vero: percorsi di Realismo in Italia”. Queste rassegne artistiche hanno totalizzato un numero di presenze pari a 60.000. Tra i tanti visitatori regionali ed extraregionali il sindaco ricorda i licei classici di Salerno e Bari e il critico d’arte Vittorio Sgarbi. Il primo cittadino di Potenza ricorda la riapertura del teatro Stabile, l’inaugurazione di Palazzo Loffredo e della stesa Galleria e le attività organizzate in occasione del Bicentenario con la pubblicazione di vari volumi. Tutte occasioni che dimostrano, a suo dire, «l’assenza di marginalità territoriale in ottemperanza di un solido progetto culturale». Mariantonietta Risola
Crescita economica e demografica POTENZA in controtendenza. Almeno rispetto ai dati che l’Istat ha diffuso alcuni giorni fa sulla crisi economica e sulla diminuzione demografica nel Sud. L’amministrazione mette sul banco alcuni dati forniti dagli uffici comunali. Non accadeva da anni: il capoluogo «inverte il trend demografico e in un anno incrementa la popolazione di oltre 500 abitanti riportandosi oltre le 69.000 unità». Il commercio su area privata «negli ultimi anni si è caratterizzato per una forte dinamicità con una crescita costante degli esercizi censiti, passati dai 1647 del 2004 ai 1818 del 2008». Inoltre, «i negozi tradizionali non sono stati, come si lamenta altrove, fagocitati dalla media e grande distribuzione. Anche il comparto del commercio al dettaglio evidenzia un saldo positivo di 129 unità negli ultimi quattro anni». Cresciute diverse attività: edili, imprese di pulizia, toilettatura per cani, manutentori di software, attività di autotrasporto, laboratori di produzione alimentare, pizzerie per asporto. La crescita è di 1.285 aziende esistenti, pari a un più 22 per cento negli ultimi quattro anni. o meno secondo le indicazioni della commissione e della maggioranza». E’ da qui che parte la rassicurazione sulla presenza dei numeri. Quanto ci tiene - e quanto
si gioca in termini di forza politica - a quel regolamento urbanistico è chiaro anche nella tempistica. Più volte aveva spiegato di aver concordato con il partito di
sciogliere definitivamente il nodo della candidatura dopo l’approvazione del Ru. «Per adesso sono concentrato su quello». Allora, quella risposta consegnata durante la conferenza stampa, nelle parole, sembra quasi ammorbidirsi, raccogliere i toni dell’auspicio personale. C’è da aspettare e valutare. Pochi mesi fa, durante la conferenza stampa di fine anno, aveva ribadito di essere a disposizione del partito, con un solo rammarico per i cinque anni trascorsi: «non aver potuto aiutare tutti quelli che chiedevano aiuto. Sono stati cinque anni straordinari, intensi, con obiettivi importanti», tra opere appaltate per 120 milioni, la cultura e «un nuovo protagonismo cittadino, in cui abbiamo tracciato la strada per un futuro migliore». Lo ripete nello stesso giorno in cui alcuni dati consegnati dagli uffici comunali, a dispetto del recente quadro nazionale dell’Istat, mostrano una Potenza in “crescita”, «con il reddito medio più alto in Regione sia per contribuente con 17.000 euro, sia per abitante con 11.353 euro», un quadro «ai primi posti nel Mezzogiorno». Anche se, va detto, contemporaneamente, come nel resto del Paese, sono aumentate anche le situazioni di povertà. La città che a questo punto lascerebbe, «credo potrebbe tranquillamente essere affidata a qualunque candidatura valida». E poi, «credo che sia legittimo aspirare a un periodo di riflessione in attesa di essere di nuovo utile a questo territorio». Verso la Regione, magari, come da tempo si vocifera? «E’ vero che l’esperienza di legislatore, in consiglio, mi è mancata». Prima presidente della Provincia, poi sindaco del capoluogo. «Per chiunque faccia politica, un’as-
semblea di quel tipo, è una meta ambita». Ancora in tema di voci, ne circola una che prospetta un “cambio” tra lui e l’assessore regionale alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, in pole per Palazzo di città, con Santarsiero da esterno a viale Verrastro. «Straziuso è una persona autorevole. Quanto a me, non mi aspetta nessuna poltrona. Finita l’esperienza da sindaco, non aspiro a nessuna carica d’attesa». Eppure, lo scenario non è definitivamente chiuso. Continua il confronto con il partito, «con serenità». Sara Lorusso
NON SOLO ELEZIONI
Il movimento di associazioni e cittadini progetta nei rioni il capoluogo “alternativo”
«Anche un altro Serpentone è possibile» SI è tenuta ieri, presso una delle sale della parrocchia di rione Cocuzzo, a Potenza, una nuova assemblea del movimento cittadino “Un’altra città è possibile”. L’incontro nasce dall’esigenza di una rappresentanza degli abitanti del quartiere di coinvolgere tutti i cittadini in un confronto aperto alla discussione, per affrontare liberamente i problemi del rione. Persone di tutte le età, giovani e anziani, partecipano attivamente al dibattito con un unico obiettivo: cambiare la città. Che poi è lo slogan dello stesso movimento cittadino cui rione Cocuzzo si è rivolto per
far sentire la propria voce. Infatti, Angela Bolivo, membro attivo di “Un’altra città è possibile” nell’introdurre il tema dell’incontro ribadisce i caratteri essenziali dell’assemblea che definisce «libera e aperta. È necessario -continua - assumersi le proprie responsabilità di fronte a questa “depressione imperante”, soprattutto in vista delle prossime elezioni. Per cui, è necessario continuare su un doppio binario, sia elettorale che del dibattito». E dal dibattito emerge, innanzitutto, tra gli orrori del quartiere, la questione della “nave”, in-
gombrante struttura in cemento, nata originariamente come parco. La “nave”, proclamano in molti, è solo la “ciliegina sulla torta” di un quartiere che ha tanti altri problemi da risolvere. Come l’assenza di centri di aggregazione laici per ragazzi e anziani costretti a ritrovarsi, a volte, alla fermata dell’autobus. Oppure, la difficoltà di raggiungere i centri nevralgici della città, l’ospedale per esempio, con linee urbane adeguate. Altra nota dolente, dopo la “nave”, il ponte attrezzato che avrebbe dovuto collegare il rione direttamente al centro storico. Dalla viabi-
lità al famoso “curvone”, a cui tutti sono obbligati per raggiungere la zona, dai lavori mai conclusi per i marciapiedi il cui appalto risale al novembre 2007, alla richiesta da parte del comitato di quartiere di una sede idonea per incontrarsi. Chiamato in ballo, il comitato viene più volte accusato di non avere fatto abbastanza, di non essere riuscito a rappresentare adeguatamente il volere del resto degli abitanti di rione Cocuzzo. Ma come avrebbe potuto il comitato farsi anche solo ascoltare di fronte alla sordità delle istituzioni? «Più volte -
Un momento dell’incontro a Cocuzzo (foto Mattiacci)
spiega un membro del comitato Guglielmo Camardella - abbiamo chiesto al sindaco di sostituire la “nave” con un giardino o un terrazzo, un “belvedere” che dominasse la città. La risposta è stata: non ci sono soldi». L’auditorium
risponde solo con amari sorrisi. Nessuno dei presenti all’assemblea ha la soluzione in tasca. Sicuramente non mancano, però, tanta speranza e tanta volontà, perché “un’altra città è possibile”. Anna Martino
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Potenza La mamma di Sofia esprime la sua gioia in una breve lettera su Facebook
Domenica 1 marzo 2009
«Grazie a tutti voi, Siete fantastici» La storia della piccola ripresa anche dal “Corriere della Sera” “POTENZA, la piccola Sofia torna a casa”. Questo il titolo dell’articolo del “Corriere della Sera” dedicato alla decisione della Corte di Appello di Potenza che ha deciso che la piccola Sofia la bimba contesa dai genitori che lo scorso 11 gennaio fu sottratta alla madre e affidata a un istituto di suore - potesse tornare a vivere con la madre. Una storia che aveva portato a una mobilitazione generale tra i potentini. Mobilitazione culminata con una manifestazione, in piazza Prefettura, organizzata dai genitori dei compagni di scuola della piccola. Tanti i potentini che sia in piazza che su Facebook avevano firmato appelli e lettere, indirizzate al ministro della Giustizia Angiolino Alfano e al capo dello Stato, in cui denunciavano l’errore giudiziario, commesso dal Tribunale per i minori che aveva tolto la piccola alla mamma, e chiedevano: «Liberate Sofia». E proprio sul social net-
IL MESSAGGIO «Bentornata nel tuo mondo» BENTORNATA, Sofia. Bentornata tra le braccia di tua madre, tra le tue cose, nel tuo mondo. A volte ti capiterà di ricordare cose vissute in questa vacanza a sorpresa e magari ne avvertirai nuovamente le sensazioni, l'odore, il colore. Forse, ti chiederai il perché e saprai dare la tua risposta, ma vorrai anche che qualcuno te lo spieghi. Ciò che importa è che tu sia tornata a respirare l'affetto di cui è intrisa la tua vita, a vivere nuovamente la tua età. E, tutto sommato, sei un tantino fortunata perché sarai tra le più forti di tutte. Per te, la palestra della vita ha aperto i battenti anticipatamente e, se mai ti capiterà di perdere ancora una volta la tua casa, sarai già pronta e saprai come reagire. A qualsiasi età. Bentornata a casa. Lucia Pangaro potenza@luedi.it La manifestazione organizzata in piazza per Sofia (f.Mattiacci)
work la mamma della bambina - fondatrice del gruppo che aveva raccolto 1.500 sostenitori - ha pubblicato un ringraziamento. «Evviva Sofia è tornata a casa! Finalmente la giustizia ha trionfato. Sono stati
giorni terribili e senza il sostegno di tutti voi non ce l'avremmo fatta. Grazie grazie grazie siete stati fantastici. Grazie anche a tutti i giornalisti e tutte le redazioni che si sono interessati
della vicenda. Io e Sofia siamo di nuovo insieme... è bellissimo. Ancora grazie». Il lieto fine per la piccola contesa dai genitori lo ha sancito la sezione minori della Corte d’Appello di Po-
tenza, presieduta da Ettore Ferrara che ha accolto il reclamo della signora Marilena. Nella motivazione del provvedimento che conferma l’affidamento in esclusiva alla madre i magistrati hanno bocciano la consu-
lenza tecnica su cui si era basata la decisione del Tribunale per i minori, come «non affatto rassicurante e non del tutto convincente in ordine alla diagnosi formulata». Nel documento si legge anche che «l’attività dei consulenti si è svolta senza che la minore fosse adeguatamente rappresentata da un curatore speciale e pertanto senza un efficace contraddittorio», e che l’andamento «è stato sin dall’inizio poco rispettoso dei diritti dei consulenti di parte». Nelle 16 pagine i magistrati ripercorrono anche la storia della vicenda fino al rifiuto della bimba a seguire il padre che per averla si era presentato con la polizia. Ma, aggrappata alle braccia della madre, Sofia aveva avuto una crisi ed era finita in ospedale. Alla bambina i magistrati danno atto di apparire «matura ed intelligente più di quanto fosse legittimo attendersi alla sua età». al.g. a.giammaria@luedi.it
Il circolo Spaventa Filippi con Zonta International e Soroptimist
“Francesco di messer Pietro”: il libro raccontato dagli attori SI è intriso di alta letteratura il pomeriggio di quanti hanno partecipato alla presentazione del libro di Rachele Zaza Padula “Francesco di Messer Pietro di Bernardone” nella sala del Campanile a palazzo Loffredo a Potenza. L’insolita presentazione, perché scandita da una colorata alternanza di emozioni enunciate con performance di tre attori in costume d’epoca, è stata voluta ed organizzata dal circolo culturale “Silvio Spaventa Filippi”, dallo “Zonta International” e dalle “Soroptimist” che, eccezionalmente, avevano ospite anche la loro presidente vicaria nazionale, Savina Cinti Nardone. All’autrice, quindi, una targa congiunta dei promotori trasudante prevalentemente stima ed affetto. L’opera non è, infatti, di certo la prima della Padula e intende trasmettere un particolare
messaggio sociale. «Dalla personalità di Francesco, santo scomodo per tutti - ha detto l’autrice - ho inteso fare emergere il suo eroismo che lo rende vicinissimo all’umanità. Un aspetto nuovo anche in controtendenza con l’iconografia classica di cui ha bisogno il nostro tempo». E la modernità del messaggio di San Francesco, interpretato in modo sentito dal giovane attore Giovanni Pelliccia, è stata rimarcata da tutti gli intervenuti. Un Francesco storicamente più vicino alla realtà , da viveur donnaiolo a santo, non frutto di un’illuminazione sulla via di Damasco, è stato detto, bensì frutto di una grande sofferenza per liberarsi dalle passioni e trovare l’amore di Dio. Particolare bellezza è stata poi riconosciuta ai cori in cui, si è detto, esplode non solo la luce e la forza della fede, ma una tradu-
zione moderna del Cantico delle Creature. Formidabile anche il riemergere profondamente umano del rapporto con la madre, interpretato dalla bravissima Isabella Urbano, in contrasto naturalmente con quello ben più duro del padre di Francesco, impersonato da Luca Morelli. Rimarcato dalla presidente dello Zonta di Potenza, Dina Russiello Sansone, il ruolo dei club service in termini di servizio alla società «e il nostro - sono le sue parole ha scelto di fare service in primis alle sue socie». L’iniziativa ha avuto il patrocinio di Città Cultura e della Provincia di Potenza per una serata di buona cultura che ha lanciato un messaggio preciso: «Se un uomo non è disposto a rischiare per le proprie idee o valgono poco le idee o vale poco quell’uomo». Lucia Pangaro
Due momenti della presentazione
(foto Andrea Mattiacci)
L’INTERVENTO VI scrivo ancora una volta in considerazione delle tristi condizioni socio-economiche in cui vive tanta povera gente in questa città. Come ben sapete da sempre mi occupo di queste tematiche, tante le battaglie combattute in difesa di tanti poveri cristi che come me non hanno nè un presente, nè un futuro, riceviamo da sempre pedate nel sedere e schiaffi in faccia e non solo morali da politici e signorotti vari, ma in particolare, siamo trattati come bestie dall'amministrazione Comunale di Potenza, guidata dal "signor" sindaco Vito Santarsiero (che evito di definire per non essere volgare) , e dall'assessore ai Servizi Sociali Francesco Casella ( da me definito il nulla fatto persona ), che hanno fatto di tutto, ma proprio di tutto per farsi odiare, anche se, in questa amministrazione Comunale in tanti si sono distinti per la totale incapacità personale e politica di risolvere
«I poveri di Potenza sono sempre più poveri ma l’amministrazione non fa nulla» anche i più elementari problemi della gente. Sinceramente non ho mai nascosto il disprezzo che provo per queste persone e per il loro vergognoso modo di amministrare e fare politica. Però, al sindaco Santarsiero, e all'assessore Casella vanno assegnati gli Oscar della vergogna, in cinque anni di questa amministrazione comunale, abbiamo patito da loro le peggiori umiliazioni, ci fanno campare come bestie in un contesto di amici e compari, dove per far valere anche i tuoi diritti devi essere raccomandato. Per fortuna cari potentini anche questa gogna sta per finire, tra poco andranno via, ma nonostante ciò, hanno approvato ancora una inutile stronzata sui poveri, continuando a sper-
perare denaro pubblico, mi riferisco alla delibera n.75 del 16 febbraio scorso, in particolare, la sperimentazione di tirocini di quattro mesi pratico-formativi da destinare con un bando pubblico a 15 cittadini utenti del servizio inclusione sociale dell'anno 2008, destinando l'iperbolica
somma di euro 35.000,00, quando per la cultura ( sfizio personale di questo sindaco ) sono stati spesi milioni di euro. Ma al di là dell'esiguità dei soldi messi a disposizione e dal fatto che viene promosso guarda caso a pochi mesi dalle elezioni comunali, vi spiego il perchè questo progetto è
inutile: in primis, le persone destinatarie di ciò sono quasi tutte adulte, con una famiglia sulle spalle, in quattro mesi cosa possono imparare, un mestiere ?, non credo proprio, se poi l'intento è quello di dare un contributo economico e basta, era più semplice darglielo direttamente, si sarebbe evitata tutta questa farsa del bando pubblico, e di tirare in ballo altre inutili istituzioni come il Centro per l'Impiego, e l'Ufficio Penale Esterno, a tal proposito essendo disoccupato ed un ex detenuto conosco bene queste realtà. Era meglio destinare questi soldi per qualcosa di veramente costruttivo e duraturo, in particolare faccio presente che con l'associazione ADAEQUO da me presie-
duta stiamo realizzando una mensa sociale che consentirà di fornire un servizio di ristorazione ai bisognosi e dare lavoro con una cooperativa a tempo indeterminato a una decina di disoccupati, abbiamo acquistato l'attrezzatura per la cucina e quant’altro necessario, manca solo un locale adeguato, ma nonostante le mie tante richieste a tal fine, questa amministrazione comunale ha fatto finta di niente, forse perchè ho sempre criticato e preso a pesci in faccia sui media e non solo questo sindaco e questa vergognosa amministrazione?. Concludendo, mi rivolgo ai tanti disperati di Potenza, dicendo di avere ancora un pò di pazienza, so bene in che condizioni state, e come si campa con poco o niente, non fatevi prendere dallo sconforto e dalla disperazione, come ho già scritto in altre occasioni; "c'è sempre una soluzione a tutto". Giovanni Saluzzi
Potenza 17 Lotta ad alcol e droga: straordinario dispiegamento di forze dell’Arma nell’hinterland potentino Domenica 1 marzo 2009
Vasta operazione dei carabinieri Arresto a Pignola e denunce. Multe a chi guida e usa il telefono E’ STATA una giornata straordinaria di controllo del territorio, quella di ieri, da parte dei carabinieri di Potenza dall’alba di oggi è in atto nella città di potenza, guidati dal capitano Pantaleone Grimaldi. Il territorio del potentino e dei comuni di Pignola, Tito e Avigliano, è stato setacciato da 100 uomini dell’arma, quattro unità del nucleo cinofili di Tito, specializzate nella ricerca di sostanze stupefacenti ed esplosivi ed un elicottero del sesto elinucleo di Bari. Lotta al traffico e al consumo di sostanze stupefacenti nonché dell’abuso di sostanze alcoliche. Numerosi posti di blocco sul vasto territorio oggetto di controlli, mentre l’elicottero dei carabinieri ha sorvolato l’area interessata. La vasta operazione dei militari dell’Arma ha portato all’arresto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (ai sensi dell’articolo 73 d.p.r. 309 del 1990), di un trentasettenne di Pignola. Blitz nel suo casolare dove sono stati rinvenuti due panetti di hashish del peso complessivo di 94 grammi. Durante i controlli alla circolazione stradale, attuati nei punti nevralgici del territorio compreso nella giurisdizione della compagnia carabinieri di
I mezzi con i quali sono stati eseguiti i controlli
Potenza, quattro persone sono state denunciate (per la violazione dell’articolo 186 del codice della strada) in quanto colti alla guida di autoveicoli con un tasso alcolemico superiore a quello consentito. Nel caso più grave è stato riscontrato un tasso di 2,5 grammi di alcool per litro di sangue. In questo caso, è prevista l’applicazione dell’ipotesi sanzionatoria più grave. L’autoveicolo, cioè, se di proprietà viene sottoposto al sequestro preventivo per la successiva confisca. Una persona è
stata denunciata per guida in stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di sostanza stupefacenti Il soggetto è stato condotto presso il pronto soccorso dell'ospedale dove, dagli accertamenti ematici, è emerso che aveva fatto uso di un mix di sostanze stupefacenti: cocaina ed eroina. Un trentaseienne di Potenza, T. G., invece, è stato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale perché sorpreso alla guida di un
autoveicolo pur avendo la patente ritirata. Quattro ragazzi sono stati segnalati alla Prefettura di Potenza, perché a seguito di perquisizioni personali e veicolari effettuate anche avvalendosi delle unità cinofile, sono state rinvenute delle sostanze stupefacenti per uso personale. Complessivamente sono state sottoposte a sequestro 1,5 grammi di hashish e 0,4 grammi di eroina contenuta in involucri di plastica trasparente. Numerosi sono stati i controlli alla circolazione stradale, 500 i veicoli controllati, 50 infrazioni al codice della strada contestate. In particolare numerose sono state le violazioni dell’articolo 173, effettuate da chi parla al telefono mentre sta guidando. E a tal proposito i carabinieri ricordano che l’uso del telefonino, senza impianti viva voce, mentre si è alla guida dei veicoli, è sanzionabile non solo quando è effettuato al solo fine della conversazione, bensì per qualsiasi altra operazione che comporti distrazione e l’impegno delle mani, come ad esempio la consultazione della rubrica telefonica o la lettura di un messaggio così come stabilito anche dalla Corte di cassazione (sentenza n.13776 del 27.05.2008).
Vincenzo Iacovino è il presidente
Poggio Tre Gralli, eletti i membri del comitato VINCENZO Iacovino è stato eletto all’unanimità presidente del Comitato di Quartiere Poggio Tre Galli. Vice presidente è Maria Grazia Acanfora e segretario Giovanni Garaguso. L’elezione è avvenuta venerdì in occasione dell’insediamento ufficiale dell’organismo del quartiere. Iacovino ha innanzitutto ringraziato i cittadini di Poggio Tre Galli che hanno dato una buona prova di partecipazione democratica alle elezioni del Comitato ed ha annunciato, proprio con l’obiettivo di non disperdere la partecipazione ed anzi di valorizzarla, riunioni periodiche su problemi specifici del quartiere attivando un’informazione costante sulle iniziative assunte dall’organismo. Sul piano del metodo di lavoro, il presidente ha riferito che l’Ufficio di presidenza del Comitato sarà affiancato, di volta in volta, da componenti dell’organismo ed esperti di specifiche problematiche per mettere in campo il massimo delle competenze personali, professionali e civi-
li ed assolvere nel migliore dei modi al mandato ricevuto. Tra le priorità da affrontare nella prima fase, Iacovino ha indicato la messa in sicurezza delle strade che attraversano il quartiere per garantire l’incolumità dei pedoni e degli automobilisti. In proposito è stata segnalata la necessità di “superare il pericolo” rappresentato per i pedoni dall’angolo di immissione sulla via ex Anzio (oggi viale Verrastro) dallo slargo della farmacia-edicola giornali. Per ridurre il peso del traffico degli autobus extraurbani – ha detto il presidente – sarebbe sufficiente limitare l’attraversamento del quartiere con fermata per l’arrivo e la partenza degli studenti fuori sede di fronte alla Regione. Infine, sono state annunciate azioni di solidarietà con gli altri quartieri: è indispensabile – ha affermato Iacovino – che prevalga una visione di insieme delle problematiche della città riconoscendo priorità ed urgenze specie di fronte alla disponibilità di fondi sempre più limitati.
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Potenza
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ANTICA OSTERIA
A ciascuno la sua poltrona
MARCONI
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AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
“Magna grecia” in concerto
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
SI concluderà questa sera, alle 19.30, nell' auditorium “G. Da Venosa” il mini-tour dell’orchestra della Magna Grecia, affiancata da Ubi Banca Carime, insieme alla pianista Ilia Kim ed al “suo” direttore Piero Romano. L’appuntamento di questa sera sarà l’occasione per ascoltare una delle pagine sinfoniche più ispirate di Grieg, che compose le musiche per il dramma Peer Gynt con una partitura musicale di tale bellezza che incominciò a vivere indipendentemente dal dramma. Alcune delle suite di Grieg, spesso sono state impiegate nel cinema e nella pubblicità. Sarà la volta del compositore Franck con le “variazioni sinfoniche per pianoforte e orchestra” composte nel 1885 che, anche smembrate nella loro struttura mantengono aspetti di imprevedibilità e di libera virtuosistica fantasia che metteranno ancor più in luce le doti della pianista Ilia Kim, debutto nel 1994 alla Carnegie Hall di New-York e poi una intensa attività concertistica: Corea, Germania, Stati-Uniti, Austria, Francia, Svezia, Finlandia, Olanda, Romania, Croazia, Polonia, Portogallo, Messico, Brasile, Italia, Cina. Nell'Ottobre del 2001 ha preso parte a Catania con Andrea Bocelli e Sandro De Palma, sotto la direzione di Donato Renzetti, alla prima esecuzione assoluta di “malinconia, ninfa gentile” per canto, due pianoforti concertanti e orchestra d'archi di Azio Corghi; nel luglio del 2002 ha effettuato la prima esecuzione assoluta del “Virginal Dream” di Giovanni Sollima. La serata proseguirà con il “Concerto n. 2 in fa maggiore per pianoforte e orchestra Op. 102” di Shostakovich, dedicato al figlio Maxim, anch'egli pianista, per il suo diciannovesimo compleanno. Infine, la “Serenata” del compositore britannico Arnold, morto nel 2006, direttore dagli anni '40 della BBC Radio Symphony Orchestra. Ha scritto per il cinema oltre 90 partiture originali ed ha composto per balletti, scene, opere. L'Orchestra della Magna Grecia, come sempre affiancata da Ubi Banca Carime, sarà diretta dal “suo” direttore artistico, Piero Romano, vincitore di diversi concorsi nazionali ed internazionali, si è esibito sia come pianista che come direttore in tan_tissime città italiane ed in Austria, Nord America (Carnegie Hall-New York), Sud America, Spagna (Audito_rium Nazionale-Madrid) , Belgio, Francia ( Comédie Française-Parigi), Svizzera, Albania, Messico (Palacio de Bellas Artes-Ciudad de Mexico), Venezuela, Grecia (Megaron-Atene), Portogallo.
Da “Giovedì a giovedì” SI intitola da “giovedì a giovedì” lo spettacolo con Marco Marzocca che andrà in scena domani sera, con sipario alle 21, al teatro Don Bosco di Potenza. Uno spettacolo, o forse un gioco, ove l’attore riesce a fare convivere -non senza imbarazzanti equivoci- i migliori personaggi presentati a Zelig, trasmissione ove Marco Marzocca ha consolidato la propria presenza e fama. Partecipano allo spettacolo, in un rinnovatissimo repertorio, il Notaio (reso celebre dalla collaborazione con Corrado Guzzanti) ed il domestico filippino Ariel (che in TV abbiamo visto in casa Panicucci e Bisio). Ma non finisce qui... Altre sorprese sono in arrivo, e il grande comico non perde occasioni per prendere di mira, in maniera ironica e scanzonata, i tic, le manie e le contraddizioni di noi italiani. La regia dello spettacolo di Marzocca e di Federico Andreotti.
0971-58310
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NINFE
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PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO FESTIVO Diamante via Pretoria, 165 0971-22532 Marchesiello corso Garibaldi, 92 0971-21179 TURNO NOTTURNO 1 MARZO Marchesiello corso Garibaldi, 92 0971-21179 PRONTO SOCCORSO Guardia medica
Polizia San carlo
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AL DRAGO
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TOURIST
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LA TRATTORIA
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
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SARRICCHIO
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TRIMINIEDD
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C’ERA UNA VOLTA
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•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •OGGI Potenza, Auditorium “G. da Venosa” “STAGIONE CONCERTISTICA” 2009 Il solista e l’orchestra
•Adiconsum
•DOMANI Potenza, Ridotto dello Stabile, ore 18 “LETTERE D’AUTORE” Presentazione del libro “Saisir le présent” di Hamza Zirem
•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308
•IL 6 MARZO Potenza, Grande Albergo, ore 16 “LA CLASSE DIRIGENTE” Il rapporto 2008 della LUISS
0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390
•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico
•IL 7 MARZO Potenza, Teatro Nuovo, ore 21 “IL TEATRO PER TUTTI” Compagnia Excursus in “Quadri 09”
199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Ex 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Iago 17.10 - 19.20 - 22.30 Sala 3 Giulia non esce la sera 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 4 The Reader 17.30 - 20 - 20.30
Sala 5 Il curioso caso di Benjamin Button 18.15 21.30 Sala 6 I love shopping 18 - 20.10 - 22.20 Sala 7 La leggenda di cuore... 16.30 Questo piccolo grande... 16.3019 - 21.30 •DUE TORRI• Iago 19 - 21
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
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Il sindaco Scavone: «Non vogliamo più fabbriche ma una cittadella di servizi»
Tito Scalo, «non saremo vassalli» E intanto nasce qui il più grande impianto natatorio in regione TITO - Un centinaio di insediamenti produttivi tutt’ora in funzione, tra i quali anche qualche realtà d’eccellenza, tanti siti dimessi e abbandonati, e una neo nata area servizi commerciali in via di decollo. Ma a far discutere ora è il futuro, e non solo quello prossimo, di quest’area. «La zona industriale di Tito - dice il sindaco del comune alle porte di Potenza, Pasquale Scavone - all’interno dell’area metropolitana avrà la centralità di via Pretoria». Bisognerà tenere conto di questo nel piano che metterà insieme la programmazione dell’urbanistica del capoluogo di Regione e degli otto comuni dell’hinterland». Strategica, ambita e soprattutto oggetto di interessi vari e contrastanti. Ancora di più ora che il progetto ventennale dell’interporto è fallito definitivamente, e in vista della rinegoziazione dei 70 ettari privati che erano stati destinati nel Prg dell’Asi di Potenza alla sua realizzazione. Due milioni circa di metri cubi di area indirizzata a servizi territoriali, la cui destinazione d’uso, ora, ritorna in discussione. Il primo cittadino di Tito, nel corso dei confronti con gli 8 colleghi dell’area metropolitana, sul suo futuro ha espresso una posizione chiara: «Non vogliamo che questi lotti vengano destinati a nuovi insediamenti produttivi». «Non si pensi di poter utilizzare quest’area come luogo di delocalizzazione di stabilimenti che non possono più continuare ad esistere nei centri urbani. Non si pensi di portare qui a Tito fabbriche coma la Sider. E’ ora di puntare su un modello di sviluppo differente». Il Comune di Tito non accetterà «soluzioni preconfezionate e decise in stanze chiuse da pochi intimi». E ancora: «Non siamo i vassalli di nessuno». E al sindaco di Pignola, Ignazio Petrone, che dopo questa presa di posizione
Una parte della zona industriale di Tito su cui si trova l’ente fiera di Basilicata Il sindaco di Tito, Pasquale Scavone e al lato la mappa dei nove comuni che costituiscono l’area metropolitana di Potenza
aveva invitato a seguire un modello di sviluppo consono alla vocazione dell’area, oggi Scavone risponde: «l’area industriale di Tito è pronta per scelte strategiche che puntino soprattutto sull’erogazione di servizi». Da qui la proposta: quella di una cittadella dei servizi, appunto. Che porti a Tito Scalo lo stadio Viviani, a esempio, o un polo scolastico che raccolga tutti gli istituti del capoluogo, o ancora l’ospedale o la facoltà di Medicina. Non esiste una proposta unica, insomma.
Quel che conta è essere pronti a scommettere su uno sviluppo differente da quello esclusivamente industriale. «Il passato recente è la più nitida testimonianza dei limiti di un modello di crescita di questo tipo». E non solo perché Tito Scalo, con le i suoi circa 1500 residente, va considerata anch’essa come zona urbanistica. Su un terreno così profondamente segnato dall’inquinamento provocato dalla ex Liquichimica, o ancora della Daramic, bisogna tener conto di equili-
brio ambientale che rischia di saltare. Resta ferma la necessità di proteggere le produzioni di eccellenza. «Ma ora bisogna pensare a qualcosa di differente». Ma l’importante ora è sbloccare uno sviluppo rimasto in stand by per troppo tempo. «La storia della bonifica della zona ex Liquichimica - dice il primo cittadino di Tito - è una vergogna per tutti». Al numero due, nell’ “elenco dei disonori” citati dal primo cittadino, l’ente Fiera di Basilicata, «di cui
si discute ormai da anni, senza risultati. A distanza di tempo la struttura è ancora carente di parametri fondamentali di funzionalità». Anche la proposta di trasferire il polo fieristico sui suoli bonificati della ex Liquichima non è mai andata oltre il livello delle buone intenzioni. Le priorità sono allora riqualificazione dell’esistente, bonifica e salvataggio del “patrimonio immobiliare” esistente. «Senza dimenticare - aggiunge Scavone - che se i nostri imprenditori paga-
no l’acqua più cara che a Bari, se le bollette energetiche non sono vantaggiose e se la connessione a Internet è un terno al lotto bisogna in primo luogo puntare servizi più efficienti». E qui si apre un altro capitolo che Scavone definisce «doloroso». «La riforma dei Consorzi agrari doveva essere già una realtà. Tre anni fa, l’allora assessore alle Attività produttive assicurava che nel giro di un anno avrebbe portato questo processo a termine. Ne sono passati altri due, la riforma rimane nel cassetto. E questo negli anni ha causato una sovrapposizione di competenze con l’Asi che non ci hanno certo agevolato». Le amministrative sono prossime, anche a Tito. E qualcuno ha voluto insinuare il dubbio: solo campagna elettorale nelle prese di posizione di Scavone, vicino la termine del suo primo mandato? «A questi - continua - rispondo che mi auguro proprio che questa campagna elettorale sappia mettere al centro della discussione politica temi così importanti. La verità è che la politica deve tornare a parlare di programmazione strategica, che vada oltre le scadenze immediate». Ma nel frattempo il sindaco Scavone, insieme alla sua amministrazione, ha un’importante novità da tirare fuori dal cilindro: è stata rilasciata la concessione edilizia relativa alla realizzazione del più grande impianto natatorio della regione. Sarà un privato a realizzare, proprio a Tito Scalo, il progetto che, c’è da scommettere, significherà molto non solo per Tito ma per tutto l’hinterland. Basti pensare che, attualmente, i giocatori della squadra di pallanuoto potentina non saranno più costretti a spostarsi a Napoli per allenarsi o disputare le proprie partite. Per dirla con le parole di Scavone: «Questo è l’esempio di sviluppo che ci piace». Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it
La Regione Basilicata ha convocato un incontro con i sindacati
Aias, sciopero sospeso Ma rimane lo stato di agitazione senza gli stipendi ALLA fine la Regione li ha convocati. Così, i lavoratori dell’Aias che da quattro mesi non ricevono stipendi a causa delle inadempienze di Potenza, di Muro Lucano e dell’ex Asl 5, hanno deciso di revocare lo sciopero programmato per domani. Si tratta solo di una sospensione momentanea, mentre viene mantenuto lo stato di agitazione. Lo hanno reso noto con un comunicato stampa, i rappresentanti sindacali di categoria di Cgil Fp, Cisl Fps e Uil Fpl. Hanno specificato che, a seguito «delle forti pressioni sindacali», il direttore generale del di-
partimento Salute della Regione Basilicata ha convocato una riunione domani. E’ prevista anche la presenza degli enti debitori nei confronti dell’Aias di Potenza, il Comune di Muro Lucano, il Comune di Potenza e l’ex ASL n. 5 di Montalbano. «Nell’incontro - hanno dichiarato i rappresentanti sindacali nella nota - dovrà essere ricercata la soluzione alla grave situazione che vivono i lavoratori, da 4 mesi senza stipendio». I sindacati aggiungono che «se non saranno adottati provvedimenti risolutivi in tempi brevi, anche per dare certezze per il futuro della struttura di riabilita-
zione, riprenderà la protesta, che vede insieme i lavoratori e i genitori dei pazienti assistiti dall’Aias di Potenza». Lo scorso venerdì il comitato genitori dell’Aias si era riunito, insieme all’associazione onlus “Dopo di noi” per cercare di risolvere la difficile situazione che da tempo ostacola il normale svolgimento delle attività dell’Aias, una struttura così importante per i bambini diversamente abili e le loro famiglie. E proprio i genitori avevano denunciato il pericolo di possibili speculazioni sulla pelle dei propri figli. La speranza è che domani in Regione si possa trovare una so-
luzione ai problemi dell’Aias, che risolva l’emergenza dei pagamenti delle mensilità arretrate dei dipendenti e che sia in grado
di guardare anche oltre, evitando che il problema possa riproporsi tra qualche mese. provinciapz@luedi.it
Domenica 1 marzo 2009
20 Pescopagano Il portalettere del paese è in malattia: la posta viene consegnata, se va bene, scaduta
Se il postino suona di rado La mobilitazione: denunce, petizione e due manifestazioni PESCOPAGANO - “Il postino suona sempre due volte”. Per i cittadini di Pescopagano, che da circa due mesi non vedono recapitarsi la corrispondenza a casa, rimane solo il titolo di un romanzo dello scrittore-giornalista statunitense, James Cain. Il motivo della mancata consegna della posta direttamente ai destinatari è dovuto all’assenza del portalettere titolare, che è temporaneamente impossibilitato a svolgere il servizio perché in malattia. Nonostante la carenza di personale, Poste italiane ha cercato di fronteggiare il disagio mettendo a disposizione del locale ufficio postale, a giorni alterni e per due ore, un postino che deve occuparsi dello smistamento della corrispondenza e del recapito di documenti importanti. Domani la postina di Castelgrande sarà a Pescopagano per ottemperare alle urgenze. Certo così non si può andare avanti. Bisogna trovare una soluzione stabile. E proprio su questo fronte si sono mossi i pescopaganesi.
L’ufficio postale di Pescopagano
C’è chi si è preoccupato di sottoscrivere una petizione popolare chiedendo ai vertici di Poste italiane di «ripristinare la classe superiore dell’ufficio postale di Pescopagano, di dotarlo del personale necessario all’espletamento di un servizio qualitativo ed efficiente, di assumere ogni provvedimento necessario a sbloccare le
attuali situazioni di difficoltà e di assicurare almeno la consegna della posta con continuità e tempestività»; e invitando l’amministrazione comunale di Pescopagano, la Provincia di Potenza, la Regione Basilicata e tutti coloro che ricoprono ruoli pubblici e politici di «assumere ogni utile iniziativa per rimuovere simili incon-
venienti e costringere Poste italiane a ripristinare servizi degni di un paese civile». C’è chi, invece, si è recato direttamente dai carabinieri per contestare l’interruzione di un pubblico servizio. «Un simile disservizio hanno sostenuto i firmatari della querela, Giacomo Bruno e Giuseppe Araneo - ha creato un malcontento generale nella popolazione nonché un danno economico dovuto al mancato o ritardato pagamento delle bollette in scadenza, per questo motivo vogliamo denunciare i responsabili». Anche il comune di Pescopagano si è mobilitato sollecitando gli uffici di competenza a trovare una soluzione nell’immediato. Inoltre, i cittadini di Pescopagano preannunciano una manifestazione popolare di protesta, al termine della raccolta firme (al momento ne sono state raccolte circa duecento), che si terrà prima in paese e subito dopo a Potenza davanti la sede provinciale di Poste italiane. Maura Pinto
Corleto La Provincia consegna dei premi ai ragazzi vincitori del concorso
Accorpamento a Ruoti? Iscrivono i figli altrove BELLA - L’annuncio arriva con una breve nota, senza commenti. Eppure il contenuto della comunicazione di Mario Coviello, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Bella, sottolinea ancora una volta il clima di proteste, malcontento e disagi che il riordino scolastico provoca nel territorio provinciale. Nel comune di Bella - e non solo - sono scoppiati dopo l’approvazione della delibera della Giunta regionale sul riordino (secondo il calcolo della demografia scolastica e delle direzioni). Secondo quel provvedimento, il plesso di San Cataldo, una frazione del paese, viene trasferito all’istituto comprensivo di Ruoti. «Si comunica che, alla
data odierna - spiega il preside - nessuno dei genitori dei 47 alunni di San Cataldo che devono frequentare per il prossimo anno scolastico la scuola primaria ha iscritto il proprio figlio a scuola». Il motivo? E’ sempre il dirigente a spiegarlo. «I genitori - scrive - in segno di protesta per la decisione della Giunta regionale che ha trasferito il plesso di San Cataldo all’Istituto comprensivo di Ruoti hanno dichiarato che intendono iscrivere i loro figli presso le scuole primarie di Avigliano se la loro scuola non rimane con l’Istituto coomprensivo di Bella, garantendo tra l’altro, in questo modo, la continuità didattica per i loro figli».
PREMIATI E MOTIVAZIONI
Cinque borse di studio sul Risorgimento «per una storia “passata” da valorizzare» ESISTE un forte legame tra la figura di Giuseppe Garibaldi, il Risorgimento italiano e il comune di Corleto Perticara. È, infatti, dalla piazza di questo piccolo centro che partì l’insurrezione lucana, anticipando lo sbarco dei garibaldini in Calabria. Per questo motivo la Provincia di Potenza, che su iniziativa della IV commissione consiliare ha istituito 5 borse di studio sul tema “La Basilicata e l’Unità d’Italia nel bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi”, ha scelto Corleto per la cerimonia di premiazione, svoltasi ieri mattina nell’aula consiliare del municipio. Una vera e propria festa, per ricordare e celebrare il risorgimento lucano e i valori di cui fu espressione. «È una delle tante iniziative - ha sottolineato Rosaria Vicino, presidente della IV commissione consiliare - che l’amministrazione provinciale di Potenza realizza sul territorio per far conoscere alle nuove generazioni la storia della nostra terra, esaltando nel contempo il protagonismo dei territori. Nel promuovere iniziative culturali su personaggi ed eventi del Risorgimento Italiano la Provincia ha ribadito il vicepresidente del consiglio provinciale, Michele De Stefano - intende testimoniare come il passato possa rappresentare un legame ideale capace di riaffermare sempre la libertà, l’indipen-
VIETRI DI POTENZA Ennesima chiusura, ieri mattina, per il raccordo autostradale SicignanoPotenza. Il tratto interessato alla chiusura, avvenuta poco dopo le otto fino alle tredici circa, è stato quello dei due svincoli vietresi, dallo svincolo del raccordo autostradale Vietri-Balvano sino a quello successivo VietriSan Vito, in direzione Salerno. E così, per oltre cinque ore, il traffico, intenso, ma comunque so-
denza e la pacifica convivenza fra i popoli». Per il presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello, «il concorso rappresenta la sintesi della propria filosofia di governo, caratterizzata dalla precisa volontà di creare sinergie tra il mondo della scuola, e dunque del sapere, e il territorio inteso non come semplice entità geografica, ma come luogo di identità, persone, storie. Abbiamo voluto richiamare - ha concluso - l’attenzione dei più giovani sui personaggi del risorgimento perché si tratta di un periodo storico fondamentale per la nostra storia, sebbene
poco valorizzato, durante il quale si affermano i valori fondanti della democrazia che hanno trovato attuazione con la Costituzione. Non a caso la Provincia di Potenza ha donato a tutti i partecipanti al concorso una Costituzione realizzata dal Poligrafo dello Stato. La cerimonia di consegna delle borse di studio è stata arricchita da momenti musicali, con il coro dell’Istituto tecnico industriale “Einstein” e dell’Istituto comprensivo di Corleto, e dai contributi del giornalista Rocco Brancati, autore di servizi di approfondimento sul risorgimento lucano proiettati prima della premiazione.
Vietri Raccordo Potenza-Sicignano chiuso per alcune ore
L’Anas disegna la segnaletica Pochi disagi per la deviazione stenuto, è stato deviato dall’Anas per lo svincolo Vietri-Balvano per poi farlo influire sulla strada statale 94 che collega il raccordo SicignanoPotenza al centro abitato di Vietri di Potenza. E da qui, proprio dal centro abitato, il traffico veicolare, dopo diversi chilo-
metri di strada a doppio senso e curve impietose, ha potuto raggiungere l’entrata in autostrada allo svincolo di Buccino, in Campania. Motivo della chiusura è stato l’intervento dell’Anas, che ieri mattina ha dovuto “disegnare” la segnaletica sul
tratto di strada compreso nei svincoli vietresi, dove il traffico corre a doppio senso a causa di lavori sull’altra corsia in direzione Potenza. Il traffico per le vie del paese, poco dopo le dieci, è cominciato ad essere molto intenso. Non ci sono stati comunque problemi nel centro vietrese, nonostante la massiccia presenza di camion che hanno creato qualche coda di troppo. Claudio Buono
Da sinistra, in senso orario, Quaratino, Magaldi, Dragosa, Lofiego. Altobello consegna il premio di Bruno ritirato dal padre
CINQUE le borse di studio assegnate dalla Provincia di Potenza nell’ambito del concorso “La Basilicata e l’Unità d'Italia nel bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi”. Il primo premio è andato ad Antonio Quaratino (Liceo scientifico statale annesso al Convitto nazionale “S.Rosa” di Potenza) «per aver ricostruito e letto, anche con alcune considerazioni critiche, in un interessante testo supportato da alcuni significativi riferimenti storiografici e documentari, fondamentali aspetti e momenti del percorso risorgimentale lucano». Secondo classificato Gerardo Magaldi (liceo classico statale “G.Pascoli” di Viggiano) che «in un saggio breve dal titolo “Aspettando Garibaldi. Il sogno infranto dei contadini lucani” ha ricostruito momenti e aspetti significativi del Risorgimento lucano, facendo leva su alcuni solidi punti di riferimento storiografici». A Erika Dagrosa (Istituto tecnico commerciale “L.da Vinci” di Potenza) è andato il terzo premio «per aver condotto in modo ordinato un'attenta disamina del periodo storico, realizzando un'interessante appendice documentaria». Antonella Lofiego (Istituto tecnico commerciale e per geometri “D’Alessandro” di Lagonegro), a cui è andato il quarto premio, ha invece «focalizzato l’attenzione del potenziale lettore su aspetti di particolare trascinamento dell’impresa garibaldina con un efficace articolo di cronaca». Il quinto premio è andato, infine, a Luana Bruno (Liceo Classico “Q. Orazio Flacco” di Lavello) “che con l'elaborato “I Mille e una notte: 18 agosto 1860” ha richiamato ruolo e riflessi dell'iniziativa garibaldina rapportandoli, con opportuni riferimenti, al contesto risorgimentale di Basilicata”. La giuria, presieduta dal docente universitario Antonio Lerra e costituita dalle docenti Anna De Stefano e Michela Napolitano, ha ritenuto inoltre meritevoli di segnalazione gli elaborati di Mariano Minnelli (Istituto Tecnico Industriale “A. Einstein” di Corleto Perticara), Mauro Goglia e Alessandra Lancellotti (Istituto Tecnico Commerciale “L. da Vinci” di Potenza), Francesca Manzolillo e Paola Bruzzese (Ipaa di Lagonegro).
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Genzano di Lucania Piazza Margherita, parla il vicesindaco Rocco Iacovera
«La zona mercato pronta entro luglio» GENZANO DI LUCANIA Il vicesindaco Rocco Iacovera, nei giorni scorsi, ci ha chiesto di accompagnarlo in Piazza Margherita per prendere visione dei lavori ivi iniziati da appena due giorni. Erano presenti l'architetto Biagio Alianelli (responsabile tecnico del progetto, per la cui realizzazione si è avvalso della collaborazione dell'ing. Vito Gigante e del geologo Giuseppe Cardacino) ed il sig. Erriquez, titolare dell'impresa che si è aggiudicata i lavori. «Il nuovo “mercato” coperto dovrebbe essere pronto entro la fine di lu-
glio» ci ha assicurato Alianelli, mentre una pala meccanica stava scavando le fondamenta, assenti nella vecchia struttura già abbattuta da tempo per evidenti motivi di sicurezza. L'importo disponibile è di 180mila euro, e la nuova “tettoia” avrà un che di futuristico, con colonne portanti disposte esclusivamente lungo il perimetro. Iacovera ha tenuto inoltre a precisare che «sono già stati affidati (alla ditta Laganara, di Melfi) i lavori per la riqualificazione dell'area limitrofa alla chiesa Maria SS. Delle
Grazie, in C.so Vittorio Emanuele II, «per i quali siamo riusciti ad ottenere un finanziamento di 550mila euro - ha affermato - e che restituiranno un aspetto solenne ad una delle zone più tipiche del nostro paese». Progettisti di quest'altra opera sono gli architetti Lucia Gargano e Vito Carcuro. «Si stanno inoltre espletando le procedure di gara per l'adeguamento alle norme di sicurezza della Scuola Media “Papa Angelo Roncalli” - ha precisato il vicesindaco -, mentre è in fase finale di progettazione la sistemazione definitiva del campo sporti-
vo». Infine, dopo il giro effettuato in giro per il paese, Iacovera ha voluto concludere con un ringraziamento particolare indirizzato pubblicamente al responsabile dell'Ufficio Tecnico comunale, l'ing. Gaetano Pepe, «poiché - ha detto - è soprattutto grazie al suo impegno e alla sua determinazione che l'Amministrazione ha potuto rinnovare l'aspetto di Genzano cercando di caratterizzarne in maniera significativa i luoghi “storici”: quei luoghi che, fra l'altro, fungono da caposaldo per l'identità comunitaria». gia. gue.
La zona mercato di Genzano
«Nella nostra regione si usano due pesi e due misure». A Genzano l’impegno dei socialisti
Dimensionamento: è lotta A Banzi i genitori degli alunni pronti a occupare la scuola BANZI - A seguito di un'assemblea tenutasi giovedì, ci perviene un comunicato stampa anche dai genitori dei ragazzi bantini i quali, secondo le ultime disposizioni regionali (quelle del 17 febbraio scorso), dovrebbero sobbarcarsi quotidianamente quasi 60 Km (fra andata e ritorno) su strade di pessima qualità. Solo per poter far proprio quello che pareva essere divenuto uno fra i diritti più indiscutibili nella nostra società democratica ed evoluta: l'istruzione. E che invece si può ben dire che cominci di fatto a vacillare, nel momento in cui, la scuola dell'obbligo, vada a generare innegabili disagi ad una fetta più o meno consistente di popolazione. «L'impressione scrivono i genitori - è che nella nostra regione si usino spesso e volentieri due pesi e due misure. Come appunto in questo “piano di dimensionamento scolastico” grazie al quale vengono palesemente salvaguardati gli inte- Una scuola ressi di “alcuni” senza tener conto di quelli dei “molti”; e soprattutto vengono ignorati “piccoli” dettagli: i ragazzi, noi genitori, i docenti, i piccoli paesi, la civiltà del Diritto, l'omogeneità e l'organicità del territorio, la viabilità, le relazioni politiche amministrative». Ciò che il comitato appena formatosi propone alla Regione, dunque (minacciando forme di protesta civili ma incisive, qualora la richiesta fosse disattesa e si continuassero ad ignorare le problematiche emerse), è di fare un ra-
gionevole passo indietro, ed in questo ha l'appoggio dei sindaci Vertone e Cancellara, degli insegnanti e di tutte le forze politiche e sindacali dell'area. «Signori Consiglieri Regionali - concludono i firmatari del comunicato - abbiate almeno il “pudore” di applicare quello che il dettato Costituzionale prevede: ovvero che “la legge è uguale per tutti”. E voi che più di altri siete tenuti a mantenere alto questo principio, fatelo, per favore. Vi chiediamo un sussulto di etica. Non ci stanchiamo di ripetere che tra Banzi ed Acerenza esistono innumerevoli difficoltà di mobilità e di accesso viario, senza contare che i territori in questione non sono neanche confinanti». Quindi, da domani ci dicono - prenderanno il via fattive forme di protesta che per ora prevedono l'occupazione, anche notturna, delle aule, senza con ciò precludere il prosieguo delle attività didattiche. Da Genzano, invece, i socialisti, tramite il segretario Gerardo Ceruzzi, fanno sapere di essersi prodigati per inserire all'ordine del giorno dell'ultimo Consiglio Comunale la “questione dimensionamento” e di aver mobilitato il loro consigliere regionale (Donato Salvatore), il quale ha immediatamente emendato a favore del rientro di Banzi nel Comprensivo di Genzano. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it
Impiantistica a Lavello, interviene Capuano LAVELLO - Dopo l'intervento dei consiglieri di minoranza del Partito Democratico sulla questione dell'impiantistica sportiva, non si fa attendere la puntualizzazione del vice sindaco assessore allo sport, Antonino Capuano. Precisazioni che smentiscono in parte alcune affermazioni degli esponenti del Partito Democratico sull'argomento e che metteno in luce le attività dell'amministrazione Annale in favore dello sport. «Voglio precisare - fa sapere Capuano che nel giugno del 2008 è stata si deliberata la somma di 30.000 euro ma non accreditata come in maniera inesatta è stato riportato nell'articolo pubblicato». «La somma in questione - precisa l'assessore allo sport della cittadina dauna è stata accreditata solo a fine dicembre e, prontamente, con l'ufficio e il sindaco abbiamo convocato le due parrocchie e il rappresentante della provincia per concordare il passaggio delle somme alle parrocchie». «Per quanto riguarda invece il campetto di sant'Anna,- prosegue Capuano il campo alle spalle dell'Istituto Agrario e i due campetti da tennis, è stato approvato l'esecutivo e a breve sarà pubblicato il bando esattamente come è stato fatto il 16 febbraio scorso per lo stadio comunale F. Pisicchio, che dopo decenni di promesse finalmente sarà dato in appalto». «Tutto ciò - sottolinea il vice sindaco -
Genzano di Lucania Presentata l’ultima fatica letteraria di Andrea Cilla
Presentato il libro “I sentieri della memoria” GENZANO - Petrarca, nel De remediis utriusque fortunae, raffigura la rocca della memoria come il rifugio ove preservarsi dagli attacchi della fortuna, colta nelle due facce, tanto la buona quanto la cattiva sorte. È quella stessa ruota della fortuna che gestisce la vita di Andrea Cilla - protagonista de “I sentieri della memoria”- ora innalzandolo attraverso la luce degli affetti famigliari e il profumo della sua terra, ora abbassandolo attraverso la luce sinistra delle spietate leggi che governano il mercato del lavoro. In un excursus esistenziale, Andrea muove i suoi passi nella terra lucana di 60 anni fa, animato da Michele, suo figlio, “redivivo Manzoni”, che dà
voce ai pensieri di un umile contadino. L'itinerario di formazione di Andrea si compie in Belgio, ove nei panni di minatore, scopre la civiltà industriale, ma l'illusione viene contraddetta dagli estenuanti ritmi dei lavoratori sottoterra e dal sopraggiungere della mano ineludibile del fato, che ha un nome “silicosi” e che decima i minatori. “I sentieri della memoria” sono stati presentati dall'Assessore alla Cultura, Antonella Occhionero e dal sindaco di Genzano, prof. Rocco Cancellara, coadiuvati da vari interlocutori. Gianrocco Guerriero, giornalista e scrittore, ha condiviso le emozioni con l'autore, svelandoci il segreto esistenziale: per essere felici
bisogna che si instauri una tensione. C'è l'estremo dell'esistenza portato avanti da Andrea a da quelli della sua generazione, che lo vede elemosinare la farina dal mugnaio, facendo affiorare il bisogno e la necessità prima dell'appagamento, e l'altro estremo, portato avanti dalla nostra generazione, in chiave ribaltata, con l'appagamento prima del bisogno. Da qui scaturisce la crisi. Andrea Guerriero, docente presso il Liceo Scientifico E. Majorana, ha invocato la dea greca della memoria, Mnemosyne, garante del concetto di verità in un mondo non ancora segnato dalla scrittura, che deve aver guidato Andrea, sorretto dal figlio Michele, sui
sentieri tortuosi del suo cammino esistenziale.Il Presidente della Provincia, Sabino Altobello, ha evidenziato nel quadro dell'emigrazione il divario tra due generazioni, una che cinquant'anni fa fuggiva da una situazione di cruda miseria per acquistare una dignità umana attraverso il duro lavoro, e un'altra che oggigiorno fugge, ma sopraffatta da desideri sproporzionati, non trova appagamento neanche con il duro lavoro. Occorre - ha concluso il presidente della Provicia - modulare il flusso delle emigrazioni, sempre più accompagnate dalla delinquenza, attraverso la lente della ragionevolezza. Angela Menchise provinciapz@luedi.it
grazie solo ed esclusivamente all'impegno della giunta Annale». 1Invito - conclude - i due consiglieri del Partito Democratico, Pia Tummolo e Emanuela Di Palma, a seguire con maggiore attenzione le attività della giunta Annale, visto e considerato che si tratta di atti pubblici ai quali possono accedere in qualsiasi momento evitando così di fare solo ed esclusivamente demagogia , altro che attenta analisi» «La stessa demagogia - commenta l'assessore Capuano - che esattamente, altri colleghi di partito, fanno attraverso manifesti ( pagati con soldi dei contribuenti Lucani) e cartelloni pubblicitari che annunciavano imminenti opere che puntualmente appena passata la campagna elettorale sono rimastie solo ed eslusivamente promesse». Si riaccende così di tanto in tanto il dibtattito politico tra le forze politiche locali in campo sempre l'un contro l'altra armate. Qualche avvisaglia da entrambe le parti su argomenti che purtroppo si trascinano di amministrazione in amministrazione in attesa di una definitiva soluzione. Si accendono i riflettori su questioni vecchie e nuove ma purtroppo l'oblio non tarda nuovamente a sopraggiungere. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
Domenica in maschera tra carri e costumi lavellesi LAVELLO - Sfilate di carri allegorici e sfoggio di costumi carnevaleschi compreso il domino, tipica maschera lavellese quest'oggi a partire dalle ore 15 da piazza Matteotti frastuoneranno la comunità lavellese per chiudere il ciclo delle festività di Carnevale con il prologo della Pentolaccia. “Il carnevale lavellese - ha detto l'assessore alla cultura locale, Franco Finiguerra - si può fregiare di un'antica tradizione popolare che affonda le sue radici in un passato lontano, secondo cui per trascorrere la ricorrenza in allegria si invitano parenti, amici e conoscenti, mettendo a disposizione la stanza più grande ed accogliente della casa (il cosiddetto festino) per ricevere i
gruppi mascherati che, girando fra le numerose feste casalinghe, chiedono di effettuare danze tipiche con i partecipanti alle stesse”. La nomea delle feste carnascialesche lavellesi è da sempre stato un vanto della comunità e il periodo di festa in antico non trovava soltanto il sabato disponibile a questo “sacro rituale” ma anche il giovedì. La festa della pentolaccia che si celebra la domenica dopo martedì grasso e le ceneri consacra questa festività del Carnevale. Il processo, la condanna e il rogo di un pupazzo simbolo del Carnevale chiuderà anche con una premiazione di maschere tradizionali. Giuseppe Catarinella provinciapz@luedi.it
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Melfi Ieri la conferenza stampa del candidato socialista della città federiciana
Provinciali: si presenta Pietrantuono MELFI - Rinnovamento e tradizione. Questo è lo slogan coniato dal Partito Socialista di Melfi per le prossime consultazioni elettorali che riguarderanno il rinnovamento del consiglio provinciale. Francesco Pietrantuono, è stato nominato all'unanimità candidato del partito nel collegio federiciano. Dovrà cercare di ripetere l'exploit di cinque anni fa, quando fu eletto Alfonso Salvatore, Assessore in carica ed unico vincente a Melfi delle scorse provinciali. Per Pietrantuono, appartenente ad una storica
famiglia socialista, un eredità pesante, nel contesto di una sorta di passaggio di testimone, ben consapevole che ripetersi è sempre più difficile. Ma stando alla numerosa e variegata, ( davvero tanti i giovani ed i volti femminili presenti), platea intervenuta alla presentazione, l'impresa non sembra poi così complicata. " Ci occorrono all'incirca 10001200, voti, sottolinea proprio l'Assessore Salvatore, socialista da mezzo secolo. Questo partito a Melfi è stato dato per spacciato, tante volte in passato, ma ha sem-
pre dimostrato il contrario. Contiamo di riuscirci anche questa volta, puntando anche sull'elettorato di Pd e Pdl, dove si annidano diversi scontenti e dove ancora vi sono lotte interne per stabilire chi sia il candidato". Questo è l'obiettivo del Partito Socialista che già in passato ha saputo cogliere questi aspetti, trasformandoli in positivo, e che è volutamente partito in anticipo, rispetto agli altri, proprio per mostrare una compattezza che al momento, gli altri non hanno. «Intendo proseguire il buon lavoro
svolto dal mio predecessore, asserisce Pietrantuono, in particolare su di un tema importante come quello della formazione. Ringrazio il direttivo, che ha deciso di puntare su di un giovane come me, con l'intento di proporre idee nuove ed innovative. C'è bisogno di rinnovamento, non dimenticando quanto di buono fatto in passato. Abbiamo idee, progetti e valori, che vogliamo portare avanti puntando soprattutto sui giovani e su chi in questo momento non guarda alla politica, deluso da aspetta-
Salvatore e Pietrantuono
tive e attese vane. Ci attende una sfida complicata, ma siamo uniti e pronti dare il nostro contributo, convinti
di saper ottenere un altro buon risultato». Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it
La Provincia prende tempo. Intanto si attende il consiglio comunale aperto di domani
Ginestra-Barile: soluzione lontana Il tavolo istituzionale era stato proposto dal Comune arbereshe LA COMMISSIONE provinciale alla Viabilità della provincia di Potenza, lo scorso 27 febbraio, si è riunito per decidere il futuro della strada Ginestra-Barile, una strada ad intenso traffico veicolare, a tutt'oggi, senza un proprietario. E' stata indetta, nei prossimi giorni (chissà quando) una riunione Istituzionale alla presenza di tutte le autorità regionali, dal Prefetto, al presidente della Giunta Regionale. Questa decisione ha sorpreso chi si attendeva la risoluzione del problema, vale a dire gli utenti della strada e gli amministratori dei comuni di Barile, Ginestra e Venosa. In quanto, proprio il Comune di Ginestra ha indetto per il prossimo 2 marzo un incontro Istituzionale nel quale sono stati invitate tutte le autorità istituzionali regionali. Della strada Ginestra-Barile, importante arteria di collegamento dell'area nord della Basilicata, con un flusso veicolare maggiore di altre strade provinciali e nazionali, si continuerà ancora a parlare. Una strada costruita negli anni '70 dall'ente di Irrigazione e mai affidata ad altro Ente. La sua competenza in caso di emergenza ( neve, ghiaccio, frane, allagamen-
Un incidente sulla “Strada di nessuno” di qualche settimana fa
ti), anche se molte volte non viene attivata, è della Provincia di Potenza, in base ad un accordo fatto in Prefettura nel 2004, alla presenza dell'allora Prefetto di Potenza dott. Luciano Mauriello e presidente della Provincia Vito Santarsiero e gli ex amministratori comunali di Ginestra, il Sindaco Giuseppe Pepice, gli assessori Laluce e Labriola e l'ex occasione di una frana che interessò l'in-
tera carreggiata della strada, dopo che l'ex Sindaco di Ginestra, Pepice, ordinò la chiusura al transito della strada. I Comuni di Barile, Ginestra e Venosa, nei scorsi scorsi, hanno più volte sollecitato la Provincia ad impegnarsi a prendere questa strada e, sembra, che non abbiano nemmeno ottenuto una risposta in merito. il sindaco di Ginestra, Fabrizio Caputo, si augura che dal
Cm Vulture, Mecca difende Bufano NON si placano le polemiche sulla crisi in atto alla Comunità Montana del Vulture, dopo le dimissioni dell'intera Giunta, che ha lasciato da solo il Presidente Tonio Bufano. Ad intervenire sull’ atto di dimissioni degli assessori, componenti la giunta, è il segretario del Pd di Barile, l'ex Sindaco dott. Giuseppe Mecca. «Premetto e preciso - spiega in una nota che sento la necessità di scrivere non come segretario locale del Pd, ma certamente come aderente al partito. La delicata vicenda della C.M. mi induce ad esternare alcune personali e contenute considerazioni. Il lavoro fin qui compiuto dal Presidente,dalla Giunta e dalla Maggioranza,ha evidenziato una attenta e proficua politica per tutta la nostra area,con riscontri obiettivi e stimolando inoltre,utili confronti e dibattiti. E' in funzione di questi ultimi aspetti,che non riesco a trovare la condivisione per giustificare,o quantomeno comprendere,la crisi in atto. Ribadendo infine la mia profonda solidarietà al Presidente e
Tonio Bufano presidente della Comunità montana del Vulture
a tutti i componenti della Giunta e del Consiglio, chiedo Loro di soddisfare con dialogo democratico,sereno,ma sincero,le vere motivazioni che hanno indotto l'Ente a vivere questo non felice momento;augurandomi di avere un riscontro che possa far comprendere,ed in particolare agli aderenti del Ps, cosa realmente "bolla in pentola"?! l. z.
consiglio comunale aperto del prossimo 2 marzo, la Provincia assuma gli impegni stabiliti nel 2004 relativi alla messa in sicurezza delle zone più critiche e che la Regione, se necessario, trasferisca ulteriori risorse per garantire questi interventi. Il sindaco Caputo ribadisce: «la Ginestra-Barile ai sensi della normativa è una strada di carattere provinciale ed il legittimo gestore è la Provincia. In
nessun modo i Comuni di Ginestra e Barile possono provvedere alla manutenzione di una strada di circa 6 km con una alta densità di traffico (decisamente pià alta di decine di strade provinciali, attualmente, gestite dalla Provincia). Recentemente i Comuni di Ginestra e Barile hanno approvato in Consiglio una ulteriore richiesta di provincializzazione della Ginestra-Barile senza avere nessuna risposta». Il primo cittadino di Venosa Carmine Castelgrande, nella giornata di venerdì 23 gennaio, ha inviato una lettera al Prefetto di Potenza e al Presidente della Provincia Altobello per un intervento sulla famosa “strada di nessuno” Ginestra-Barile. Ecco il contenuto della missiva: «La drammatica situazione della strada “Ginestra - Barile”, sulla quale negli ultimi tempi si sono verificati numerosi incidenti stradali a causa delle precarie condizioni della stessa, priva dei requisiti minimi per la transitabilità in sicurezza, impone l'apertura di un tavolo istituzionale presso la Prefettura di Potenza tra le Amministrazioni interessate per valutare le necessarie azioni da mettere in campo per l'arteria allo stato
di proprietà dell'Ente Irrigazione. Poichè la Ginestra Barile allo stato è il collegamento più breve tra la città di Venosa ed il capoluogo di Regione (con innesto sulla Candela -Potenza) ed è ad alta densità di traffico, urge uno sforzo istituzionale e politico per mettere in sicurezza il tracciato dell'arteria con le opere del caso ( guard rail , segnaletica orizzontale e verticale, pulizia delle cunette, barriere rumorose ecc.). Sono sicuro che ognuno degli Enti ed Autorità in indirizzo, insieme al Comune che rappresento, vorrà profondere ogni sforzo ed impegno teso alla soluzione del problema, superando nell'interesse dei nostri amministrati le pastoie burocratiche che impediscono allo stato interventi diretti sulla strada, al fine di garantire l'incolumità di tanti cittadini che utilizzano l'arteria per raggiungere i nostri Comuni». L'ex Sindaco di Barile, Giuseppe Mecca ha sempre sostenuto che è il caso di far intervenire la Magistratura. La migliore decisione è chiudere la strada al transito per mancanza di un...proprietario!!! Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Dimensionamento: Rionero dice “no” RIONERO - L'amministrazione comunale di Rionero in Vulture non condivide il nuovo piano di dimensionamento scolastico approvato dalla Giunta regionale. Un piano che penalizzerebbe fortemente gli istituti di istruzione primaria e secondaria presenti in paese. Le numerose sezioni della scuola elementare “Catenacci Rubino” saranno infatti accorpate alle classi della scuola media “Michele Granata”. «Questa nuova situazione, scollata e distante dalla realtà, crea solo frammentazione, confusione e disagio per studenti e personale, rompe equilibri ampiamente consolidati e in più non risponde a nessuna logica di buon funzionamento e ancor meno a logiche di contenimento della spesa» dice il vicesindaco di Rionero Vito D'Angelo. Eppure i numeri ci sono, infatti solo il primo ciclo di istruzione ha 1400 alunni dunque i sue istituti potrebbero rimanere separati così come allo stato attuale «al fine di evitare che - aggiunge il vicesindaco - a seguito di operazioni machiavelliche o alchimie numeriche, si creassero disagi e malfunzionamenti vista la difficoltà di operare nel-
l'immediato un riequilibrio tra la direzione didattica e la scuola media per le caratteristiche dei contenitori in cui svolgono le attività didattiche». L'amministrazione rionerese ha dei seri dubbi sulla scelta regionale. «Ci chiediamo come mai è stato modificato il Piano di dimensionamento scolastico frutto del lavoro attivamente partecipato di rappresentanze istituzionali del territorio, dirigenti scolastici e forze sociali e si pianifica improvvisamente, all'insaputa dei più, in base a logiche che inficiano come nel caso specifico l'assetto ottimale del Servizio Scolastico attuale che soddisfa pienamente le esigenze dell'utenza sia dal punto di vista organizzativo che qualitativo». Poi le richieste. «Chiediamo che venga modificata la previsione prevista per Scuola Elementare e Scuola Media di Rionero e che consenta a questa Amministrazione, a partire dall'anno scolastico 2010 - 2011, di meglio organizzare le strutture al fine di offrire le condizioni logistiche necessarie a soddisfare le esigenze sia dal punto di vista organizzativo che qualitativo». lu. na.
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Senise Il sindacato rilancia il ruolo strategico di tutto il comprensorio
Forestali, la Cgil scende in campo SENISE - “Ci dica chi di dovere, cosa significa un Paese normale”. Non usa mezzi termini il segretario generale della Cgil di Basilicata, Antonio Pepe sulla vicenda della presunta centrale a biomassa che si vorrebbe realizzare a Teana. Per Pepe infatti, l’equivoco di fondo, che si trtascina oramia da troppo tempo, genera dubbi e paure per le popolazioni che chiedono tutela. Ed il sindacato, per questo esiste ed è pronto a farsene carico. C’era l’incontro dibattito presso la sede della comunità montana, sul contratto idraulico forestale e la segretaria di zona
della Flai Cgil, Pina De Donato, aveva aperto con una pesante relazione con la quale aveva chiesto quale funzione degli addetti al settore forestale regionale; un esercito di oltre seimila persone che può diventare più che produttivo, se solo si guarda alle azioni di tutela ambientale come risorsa e dunque come servizio anche sociale e non come gravoso e nullaltro per l’economia pubblica. Una inversione di tendenza a trecentosessanta gradi, invocata ad alta voce dalla responsabile. Raccolta poi da Paolo Fanti dell’università della basilicata e da Domeni-
co Totaro, commissario dell’ente parco della Valdagri-Lagonegrese, il quale rilanciava sulla chiarezza dei fondi rinvenienti dall’accordo puglia basilicata (si parla di circa 22 milioni di euro all’anno dal 2004, oltre ai trentacinque ancora in serbo ed ancora da spendere). E mentre il commissario dell’Ente irrigazione, Saverio Riccardi, rassicurava sul rilancio dell’Ente a tutti i livelli, compreso l’incremento della occupazione nei prossimi mesi, l’assessore regionale all’ambiente Vincenzo Santochirico, cercava di spegnere le contestazioni sulla
centrale di Teana e sull’abuso del petrolio (che oltretutto non porterebbe le stesse royalties di altre regioni del Nord-si dice infatti, che man mano che si scende lo stivale, scendono anche le cifre) e sulla richiesta della segretaria De Donato, di aumentare almeno a cinquantuno le giornate lavorative dei braccianti di questa parte della regione che dunque potrebbero diventare poliziotti ecologici, assicurava l’impegno per una stabilizzazione entro il 2013. Rispondendo così anche al sindaco di Senise, Giuseppe Castronuovo, che invocava maggior attenzione sul
L’incontro organizzato dalla Cgil
territorio da parte delle istituzioni. Nel chiudere i lavori, il segretario Pepe, rilanciava il ruolo fondamentale del sindacato ed in modo particolare della Cgil, per portare
avanti alcune tematiche di fondamentale importanza per questo territorio, che chiede e deve avere massima tutela perché debole. gia. cos.
Teana Dibattito a più voci organizzato dal comitato locale “Vediamoci chiaro”
«Da centrale a inceneritore» Ferdinando Laghi non ha dubbi sulla destinazione del sito SENISE - Quella che si vuole realizzare a Teana non è assolutamente una centrale a Biomassa ma un semplice inceneritore. Non ha dubbi il dottor Ferdinando Laghi, primario dell’ospedale di Castrovillari, nonché componente l’associazione “Il riccio” e dell’Isde (organizzazione mondiale). Il medico è venuto apposta su invito del comitato “Vediamoci chiaro” di Teana, per esporre le tesi supportate scientificamente, e dunque non frutto solo di teorie personali. Dal dibattito è uscito un quadro a tinte piuttosto fosche che porta senza alcun dubbio alla possibilità di infiltrazioni di ecomafia nella nostra regione. La verità dei fatti è tutto in un progetto che non c’è ed in carte assolutamente senza valore come ha poi affermato l’ingegnere Prospero Provenzano. Laghi aveva iniziato, recuperando l’ipotesi della scomparsa dell’Impero romano, fatta risalire al saturnismo; dall’abuso di piombo del pentolame utilizzato correntemente in cucina. Una sorta di avvelenamento lento ma inarrestabile. Per il primario, era solo un modo per far capire che l’avvelenamento al quale sono sottoposte le popolazioni che convivono con inceneritori di varia natura, è causa di decessi che superano quelli degli incidenti stradali. La diossina e tutte le altre sostanze, come cromo, piombo, cadmio ecc, non fanno certo bene alla salute e dunque sono da tenere lontane. Anche perché, esiste una vera e propria filiera dell’avvelenamento di queste sostanze, se è vero com’è vero che in un orso polare hanno trovato tracce di Ddt. Non solo, l’inquinamento ha un costo sociale enorme, mentre aria pulita significa tutela della salute, tutela ambientale e sicurezza sociale in assoluto. E poi, secondo le stime portate da Giuseppe Guarino presidente dell’Apcfgl, le ipotesi della costruzione nella nostra regione di inceneritori a Teana, Rotonda, Ferrandina, Potenza e Melfi, sarebbero dimensionati per una popo-
MERCURE Uil: «Maggiore attenzione» MERCURE - Maggiore attenzione alla centrale Enel della Valle del Mercure. La Uil Calabria, unitamente alla Uilcem regionale ed a quella nazionale, reclamano a gran voce un maggiore interesse della classe politica verso le centrali Enel tra cui quella del Mercure ubicata nel territorio calabro-lucano. “Bisogna assolutamente costringere l'Enel a dichiarare cosa vuole fare di questo sito. Per il Mercure sappiamo bene quali difficoltà stia incontrando, dopo aver investito un bel pò di quattrini”. E' quanto ha affermato Augusto Pascucci, segretario Generale della Uilcem nazionale nell'incontro tenutosi a Rossano dal direttivo provinciale Uilcem, alla presenza dei massimi vertici di categoria e confederali. “Non è assolutamente possibile, ne sopportabile che queste due realtà produttive di Rossano e del Mercure, che tanto hanno contribuito alla crescita sociale e civile dei rispettivi territori, restino così miseramente dimenticate ed avversate dai nostri politici ha tuonato nel suo intervento Roberto Castagna. Il rispetto dell'ambiente lo abbiamo a cuore tutti, ma non si può essere contrari ad una centrale a biomasse come quella del Mercure”. Inoltre nei giorni scorsi è avvenuto il cambio della guardia ai vertici del Wwf Calabria, in seguito alle elezioni dello scorso gennaio e. m.
lazione di circa quattro milioni di abitanti. Ed ecco il dubbio atroce che si materializza nella gente accorsa alla conferenza tenutasi nella sala Agorà della canonica di Senise;presente cittadini, amministratori, i sindaci di Senise e Calvera, esperti del settore, tecnici. Perché mai costruire inceneritori per quattro milioni di abitanti se siamo ancora meno di seicentomila. I numeri del progettista direbbero che l’obiettivo vero sono i certificati Verdi dei fondi europei;visto che ad un costo presunto di circa 22 milioni e mezzo di euro per la realizzazione dell’inceneritore di Teana, ne riceveranno dall’europa 33, 181 milioni di euro. Ma la gente non ci stà ed annuncia altre forme di lotta, anche perché, ammette la presidente del comitato: «finora nessun politico, ci ha degnato di risposte di alcun genere, non rispondendo neppure alle tante sollecitazioni». Eppure si parla di una porzione del territorio regionale, ad alto pregio ambientale, che non chiede assolutamente nulla;neppure il posto di lavoro per i giovani che se ne sono andati lontano, come i padri e come i nonni. Il dottor Laghi, apprezza la determinazione delle popolazioni e degli amministratori locali, per iniziare il percorso alterna-
tivo che porta per aree piuttosto piccole ed omogenee, alla raccolta differenziata che oltretutto duplicherebbe anche le aspettative occupazionali, oltre alla produzione di compost vendibile. Così come già sperimentato in altre aree. Invitando dunque gli amministratori a provare ad inver-
tire la tendenza;pur se il sindaco di Senise, faceva rilevare che in regione non ci sono piattaforme per lo smaltimento di rifiuti particolari come materassi ecc e che il piano predisposto dalla provincia di Potenza obbliga il suo comune a servirsi della discarica controllata di S. Arcangelo, dove, fanno sapere in questi giorni, il prezzo per il conferimento è salito da 123 euro a 165 euro a tonnellata. Con un aggravio incredibile per il comune che sarà poi, probabilmente costretto a scaricarlo sui cittadini. Ma non ci sono piattaforme, perché solamente in questo modo si scoraggiano vie alternative. Un motivo in più per cercare tutela e chiedere lumi a chi di dovere per dimenticare di aver pensato ad una lucania disponibile ad accogliere i rifiuti(buoni e cattivi) di regioni limitrofe, che fanno pur sempre sospettare sulla trasparenza delle azioni. Ma che emergono poi, quando è oramai troppo tardi e le popolazioni praticamente estinte. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it
Lagonegro, si ricordano le ferrovie dimenticate LAGONEGRO - Domenica 1 marzo è la seconda edizione nazionale delle ferrovie dimenticate. L’occasione non poteva non suggerire la “Sicignano-Lagonegro” e “LagonegroSpezzano”. Co.Mo.Do. organizza la seconda edizione con iniziative ed eventi sparsi in tutta Italia. Co.Mo.Do. è una confederazione di Associazioni che si occupano di mobilità alternativa, tempo libero e attività outdoor a cui aderisce anche Federparchi, con l'obiettivo di promuovere una rete nazionale di mobilità dolce. Co.Mo.Do. ritiene che questo patrimonio deve essere riutilizzato nel modo e nella misura più efficace e funzionale possibile. Quest'anno la giornata si ispirerà a Ferrovie e Paesaggio, come chiaro riferimento alla Campagna nazionale “I Paesaggi Sensibili di ItaliaNostra”. Escursioni a piedi lungo l'itinerario escursionistico e ludico sportivo della tratta ferroviaria Spezzano-Lanonegro. L'itinerario si snoda lungo le pendici calcaree del Parco nazionale del Pollino, partendo dall'altipiano di Campotenese a circa 1100 m e potrà essere fruito anche in mountain bike ed a cavallo. Il percorso non è particolarmente impegnativo e non prevede difficoltà particolari. Il secondo itinerario comprende la Sicignano-Lagonegro “temporaneamente chiusa all'esercizio. em. ma.
Lauria, taglio del nastro per la casa famiglia
Il taglio del nastro della struttura
LAURIA - E' stata inaugurata, nella giornata di ieri, a Lauria, alla presenza del presidente della Regione Vito De Filippo la Casa Famiglia per i disabili, una struttura destinata ad accogliere i disabili gravi che restano privi, anche temporaneamente di un supporto familiare. Il servizio è stato realizzato con finanziamenti regionali e comunali ed è già operativo. Fondamentali per il risultato l'impegno degli operatori sociali e delle associazioni, in particolare dell'associazione Angelo Custode presieduta da Emidio Lamboglia che ha avuto l'idea e che è stato incaricato dal Comune di Lauria anche della gestione attraverso la cooperativa Angelicum. Sostanziale anche l'impegno della Chiesa attraverso i parroci di Lauria e del vescovo monsignor Francesco Nolè presente alla cerimonia. Alle ore dieci, presso la Chiesa annessa al Convento dell'Immacolata è stata celebrata una messa di ringraziamento presieduta dal vescovo e concelebrata dal parroco di San Nicola don Vincenzo Iacovino. Al termine della cerimonia religiosa Emidio Lamboglia, a nome dell'associazione, ha ringraziato, con la consegna di attestati di benemerenze, quanti a vario titolo hanno contribuito con opere e offerte alla realizzazione dell'inizia-
tiva. Per ora sono otto i posti letto già operativi inseriti all'interno di un'ala ristrutturata dello storico Convento di San Bernardino. Presenti alla cerimonia di inaugurazione autorità locali e regionali, civili e militari. Tra gli altri Antonio Potenza, assessore alla sanità, i consiglieri provinciali Vito Rossi e Nunzio Di Stefano, il consigliere regionale Marcello Pittella, molti sindaci del territorio, quello di Lauria Antonio Pisani, di Viggianello Domenico Anastasio, di Episcopia Biagio Costanzo, di Lagonegro Domenico Mitidieri, di Chiaromonte Luigi Viola. Presenti all'incontro anche il nuovo direttore generale dell' Azienda sanitaria di Potenza Pasquale Amendola accompagnato dal dotto Mario Marra. «Con molta sincerità - ha detto il presidente Vito de Filippo - devo dire come amministratore che le cose che ti fanno ritornare più soddisfatti a casa sono proprio realizzazioni come queste. In un tempo difficile per la vita del nostro paese siamo contenti di non aver trascurato in questi anni le politiche sociali. Il Lagonegrese ha sempre manifestato una capacità anche creativa di fare integrazione sociosanitaria e la struttura realizzata oggi è una ulteriore conferma di questo». Pasquale Crecca provinciapz@luedi.it
Matera 24
Domenica 1 marzo 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Nova Siri
Policoro
Verso le Comunali
Vigili urbani sospesi
Il sindaco Santarcangelo si ripresenta ai cittadini
Il sindacato si ribella e chiede il reintegro
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A marzo imprenditori materani parteciperanno al progetto “Leonardo” a Dublino
Gli artigiani parlano turco I membri della Camera dei Mercanti di Smirne saranno a Matera in aprile L’anfora post moderna e lo stemma di Matera reinterpretati da Fortunato Depero
L’INTERNAZIONALIZZAZIONE passa dagli artigiani. Lo conferma l’incontro che si è svolto a Smirne, in Turchia, dal 24 al 27 febbraio e al quale ha partecipato una delegazione della Cna nazionale e di quella materana, rappresentata dal segretario regionale Leonardo Montemurro. Il meeting (promosso nell’ambito di un progetto europeo dell’Unione delle Camere degli artigiani e dei mercanti di Smirne sullo sviluppo del dialogo della società civile tra la Turchia e la Comunità europea) ha consentito il confronto fra la Cna e l’Unione delle Camere degli Artigiani e dei Mercanti di Smirne. «La fase centrale del progetto - spiega Leonardo Montemurro - infatti prevede tra il 15 e il 22 aprile, che due funzionari dell’Unione degli artigiani turca frequenteranno a Matera uno stage dedicato alle pubbliche relazioni con le istituzioni». Le altre regioni italiane svilupperanno la fase centrale del modulo su temi come la formazione professionale e la contabilità. «I nostri ospiti incontreranno esponenti di Comune, Regione e Camera di Commercio per comprendere gli strumenti e le metodologie legate alla comunicazione e alle pubbliche relazioni». Nel corso dei lavori ai
quali hanno partecipanti i rappresentanti della Cna, sono stati affrontati i temi più importanti di alcuni settori dell’artigianato tra cui quello dell’autoriparazione. « In particolare - spiega Montemurro - in Turchia si sono dimostrati molto interessati a materie come il controllo del gas di scarico e alle normative sulla certificazione. In questo senso la Cna nazionale si è fatta tramite per contatti con industrie italiane che producono impianti a gas, di cui siamo leader in Europa. Dal Materano forniremo, inoltre, contatti con la Brecav, che si occupa di componentistica elettrica e che esporta già all’estero con successo da tempo. La linea migliore da seguire - conclude Montemurro - è questa. Dall’8 all’11 marzo, infatti, nell’ambito dei percorsi di internazionalizzazione, parteciperemo al progetto Leonardo promosso a Dublino da un’istituzione semi-pubblica irlandese, dal consorzio Universus di Bari e da Cna Puglia e Basilicata. Si tratta di iniziative concentrate sulla mobilità tra lavoratori. Due imprese materane, L’Antico forno a legna di Perrone e il Caseificio Scocuzza di Montescaglioso aderiranno al progetto ed ora pianificheremo con gli irlandesi le attività». a.ciervo@luedi.it
IL FATTO DEL GIORNO
Fioroni racconta il brigatismo
AUTOBRIOGRAFIA e storia d’Italia. Passa attraverso la passione per una ragazza e quella per la politica, durante gli anni di piombo la trama del romanzo di Carlo Fioroni, “Belvedere Guerricchio” presentato ieri alle Monacelle dall’autore. Ispirato a fatti della cronaca italiana, all’epoca della lotta armata, che lo hanno coinvolto direttamente, il libro descrive intrecci che
passano dalla vita personale di un insegnante di cui è innamorata una sua allieva, al suo coinvolgimento nei movimenti di contestazione politica a cavallo fra gli anni ‘60 e ‘70. Roberto Guidi protagonista del romanzo è ispirato, ha spiegato l’autore, a Roberto Serafini brigatista amico di Fioroni, fu ucciso a Milano negli anni di piombo. matera@luedi.it
Eccolo, lo stemma di Matera reinterpretato da Fortunato Depero tra gli anni Venti e Trenta del rapidissimo Novecento. Una vera e propria chicca futurista. Che rischia di divenire il fiore all'occhiello della mostra “Cento anni di avanguardia: Marinetti e il Futurismo. L'apporto del Mezzogiorno al movimento”, evento che si è aperto venerdì al Musma - a cura dello storico Giuseppe Appella - e che delizierà gli appassionati d'arte (e non solo) fino al 30 aprile prossimo. Ma, perché Depero si cimentò graficamente col simbolo della remota Matera? «Il Governo dell'epoca gli chiese di ridisegnare gli stemmi di tutti i capoluoghi di provincia di allora - racconta il sindaco Buccico, appassionato bibliofilo nonché cultore della locale storia patria. Matera, dunque, in versione futurista - Fanterie rurali, poderoso, disciplinato esercito di combattenti» recita la retorica fascista abbinata alla portentosa immagine che in seguito servì da logo del Dopolavoro. Poi, dell'icona se ne persero le tracce. Mentre Matera compiva la sua rivoluzione degasperian-futurista, ergendosi a città e risorgendo dalle millenarie grotte sepolcrali nelle quali s'era auto-sprofondata per pura e narcisistica sopravvivenza. Quarant'anni fa non ci sarebbe stato spazio per tale, sovversiva, icona. Con la «M» di Matera sdoppiata. Con l'altra «M» che, curiosamente, ricorda le «M» di Mussolini. Quelle che ornavano - e ornano - qua e là, un'Italia che sta in piedi coi cimeli di un ventennio più progressista di quanto si creda (oggi e per l'avvenire - potrebbero essere riciclate come «M» di Mediaset). Oggi, che la Matera di Depero ritrova dignità grazie al centenario dell'avanguardia delle avanguardie - la quale fu, inutile negarlo, indubbiamente e irrimediabilmente, «fascista», ma in senso buono - ne rivive quella sua magica ruralità che finisce, poi, racchiusa in una sorta di anfora-ampolla di gusto postmoderno. Che è il contenitore della storia. Fortunata, Matera. (Più moderno di così, si muore.). Damiano Laterza
Matera 25 Iniziative e manifestazioni per far risaltare il patrimonio rurale e arginare lo spopolamento Domenica 1 marzo 2009
Piccoli comuni da valorizzare Gal e Acli Basilicata presentano “I percorsi dell’area bradanica” SONO 5800 i piccoli comuni in Italia con una popolazione inferiore a 5000 abitanti che rischiano di essere abbandonati. E' il problema dello spopolamento dei piccoli centri delle aree marginali di montagna e delle aree collinari, che si cerca di recuperare e valorizzare attraverso iniziative e manifestazioni che ne mettano in risalto il patrimonio rurale, ma senza dimenticare anche la storia e i prodotti tipici. E' importante, quindi, impegnarsi per lo sviluppo delle aree rurali, specialmente di quelle più soggette all'abbandono. E' stato questo uno dei temi del convegno “I percorsi dell'area bradanica: il patrimonio rurale e le tipicità locali”, organizzato dalle Acli Basilicata presso il Centro Congressi Palace Hotel di Matera. Dopo il saluto del presidente regionale Acliterra Emanuele Brescia, del sindaco Emilio Nicola Buccico e del presidente della Provincia di Matera Carmine Nigro, è seguito l'intervento di Leonardo Braico, presidente Gal Bradanica. «Abbiamo prodotto - ha detto Braico - numerosi progetti sulle risorse del nostro territorio, riscuotendo un grande successo, tanto che l'Unione Europa ha premiato i Gal per le attività che costantemente svolgono. Nel nostro piccolo abbiamo realizzato anche progetti pilota per incentivare l'agricoltura, settore importante della nostra terra, a cui anche i giovani dovrebbero avvicinarsi». Sono intervenuti Giulio Sarli del Cnr, Istituto di Genetica Vegetale di Bari sul tema “La biodiversità del territorio: azioni di tutela e valorizzazione”, Ignazio Garau, direttore Nazionale “Città del Bio” sul tema “Gli orientamenti dei consumatori per una salubre alimentazione” e Vittorio Marzi dell'Università di Bari sul tema “Le problematiche dello sviluppo rurale nelle aree interne”. Quest'ultimo ha evidenziato, a proposito dello spopolamento dei piccoli centri, la validità che invece possono avere i piccoli comuni dal punto di vista economico, grazie alle attività produttive che si sviluppano all'interno del borgo stesso. Hanno offerto un proprio contributo al convegno anche Pierpaolo Napoletano, della presidenza Nazionale
DENUNCIATO PER ACCATTONAGGIO NELL’AMBITO dei servizi di controllo del territorio finalizzati, tra l’altro, anche a contrastare e debellare una delle più antipatiche forme di sfruttamento dei minori, i militari della Compagnia di Matera hanno fermato nel centro città un rumeno di 23 anni che, suonando una fisarmonica, utilizzava due bambini di 8 e 6 anni nell’attività di accattonaggio. Si tratta di un intensa attività che negli ultimi giorni i militari hanno intensificato. L’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato previsto e punito dall’art. 671 del codice penale. Inoltre, considerato che il medesimo, pur essendo regolarmente presente in Italia ed anche in relazione al reato per il quale è stato denunciato, non ha dimostrato di avere una lecita fonte di sostentamento è stato segnalato alla Prefettura di competenza per le valutazioni in ordine all’eventuale espulsione dal territorio nazionale. Nel frattempo, quale misura di prevenzione finalizzata ad evitare che il reato venga nuovamente perpetrato nel centro materano, è stata altresì avanzata agli organi competenti una proposta per l’applicazione del foglio di via obbligatorio da Matera. I servizi continueranno, con la medesima intensità, anche nei giorni successivi. Il tavolo dei relatori (foto Videouno)
Acli, Michele Zannini, presidente Nazionale Acliterra, Roberto Oliva, segretario generale Acli. E' stato messo in evidenza che il l'agricoltura può dare un contributo formidabile allo sviluppo dell'economia e della società, concorrendo alla difesa ed alla valorizzazione
delle risorse territoriali ed ambientali. L'associazione professionale agricola Acliterra, fortemente impegnata sulle azioni di qualificazione ed innovazione del sistema produttivo dell'area Bradanica, ha realizzato un progetto di valorizzazione del di quest'area anche at-
traverso iniziative specifiche come la creazione di musei storico-naturalistici per la conservazione del patrimonio della biodiversità locale. Ha concluso la serie di interventi l'assessore regionale all'Agricoltura sviluppo rurale, economia montana Vincenzo Viti che
ha dichiarato: «Si apre un tempo nel quale bisogna ottimizzare le risorse e coordinare gli interventi; è importante mettere in rete i Gal della Basilicata, rendendo efficiente anche la macchina regionale». Presenti, tra gli altri, i senatori Maria Antezza, Filippo
Bubbico, Carlo Chiurazzi, Cosimo Latronico, i sindaci dell'area Bradanica, autorità regionali e provinciali ed esperti del settore. A conclusione del convegno i presenti hanno potuto degustare alcuni prodotti tipici. Mariangela Lisanti matera@luedi.it
E’ al lavoro l’assessorato all’Agricoltura della Regione
Verso un coordinamento della spesa per la promozione L'ASSESSORATO all’agricoltura della Regione Basilicata sta lavorando al coordinamento della spesa per la promozione in occasione di eventi e rassegne specializzate. Lo ha annunciato ieri, a Matera, l’assessore all’agricoltura, Vincenzo Viti, intervenuto nel corso del convegno «I percorsi dell’area Bradanica: il patrimonio rurale e le tipicità locali» promosso dal Gal Bradanica e da Acli Terra. «Il coordinamento della spesa che coinvolge l’Apt, le Camere di commercio e altri soggetti – ha aggiunto – serve per selezionare le occasioni migliori di partecipazione e promozione, a ottimizzare la spesa in base alle linee prioritarie di programmazione». Viti ha anche annunciato l'organizzazione a breve, nel Metapontino, di un convegno con il Ministro delle Politiche agricole e Fore-
stali, Luca Zaia, a sostegno dell’agricoltura biologica. «E' un settore importante - ha aggiunto Viti – dalle notevoli potenzialità. L’iniziativa avviata dal Gal Bradanica è interessante perchè mette insieme produzioni tipiche locali, offerte turistiche e culturali. E su questa opportunità – ha concluso Viti – l'assessorato coinvolgerà, in un confronto comune, tutti i gruppi di azione locale della Basilicata». Portare i servizi alle aziende dove sussiste un'agricoltura di rilievo, creare un Polo tecnologico di ricerca applicata che generi ricadute alle imprese del settore primario, approvare immediatamente in Giunta regionale i bandi previsti dal Psr (Piano di sviluppo rurale). Su questi tre punti si è articolata la relazione dell'assessore Viti.
Sul primo punto l'esponente del Governo regionale ha fatto presente che in linea con quanto si sta verificando a livello nazionale risulta sempre più necessario portare, da parte del pubblico, servizi e strumenti di amministrazione direttamente sui territori. «In tale quadro- ha asserito Vitiper quanto attiene al settore primario, in Basilicata esiste un'agricoltura di eccellenza nel Metapontino, che occorre seguire con maggiore attenzione, pertanto anche confortato dalle positive valutazioni espresse in dai parlamentari si sta lavorando con il dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, Pietro Quinto, al fine di spostare le tredici Misure contenute dall'Asse 1 del Psr negli Uffici regionali di Matera che occorre potenziare. In questa direzione si inserisce anche l'i-
L’assessore Vincenzo Viti
stituzione del Polo tecnologicoscientifico regionale che avrà come fulcro l'Agrobios. Relativamente alla riorganizzazione della Governance in agricoltura l'assessore Viti ha evidenziato che sono in corso incontri con i soggetti interessati.
Operazione Kyoto arrestato altro marocchino
Volontariato in prima linea con la Fidas
ALLE prime luci dell'alba di ieri, gli uomini della Squadra Mobile di Matera diretta dal Dott. Nicola Fucarino, in collaborazione con la Questura di Taranto,hanno catturato uno dei quattro cittadini marocchini ancora ricercati nell'ambito dell'operazione “Kyoto”, che ha portato al fermo di altre 15 persone, lo scorso 23 febbraio, specializzate nei furti di pannelli fotovoltaici. Si tratta di Lhoucine Labrisi alias Hussein, 36enne residente a Forlì, con regolare permesso di soggiorno e titolare di passaporto italiano, che nell'organizzazione aveva il ruolo di organizzatore nel sud-est della penisola. L'arresto è avvenuto a Taranto mentre Labrini scendeva da un treno proveniente da Genova, ignaro, dicono gli inquirenti, che nei suoi confronti pendeva un ordine di arresto internazionale, e che fosse diretto a Sava(TA), luogo in cui spesso era solito stanziare e dove sembra dovesse incontrare dei familiari per organizzare la difesa del fratello Lahcen, anche lui coinvolto nell'operazione “Kyoto”. Il GIP del Tribunale di Matera, Rosa Bia ha disposto, per Labrini, la traduzione presso la Casa Circondariale di Matera. Il capo della mobile materana, Fucarino fa sapere che l'arresto è stato reso possibile grazie ad un'attività investigativa condotta senza soluzione di continuità, e grazie all'impegno costante profuso dai suoi uomini. f.m.
IL volontariato in prima linea. Sulla base dei consensi riscossi dal volontariato e delle modalità con cui riesce ad interpretare i bisogni dei cittadini è stato organizzato il seminario teorico-pratico di primo soccorso dalla Fidas (Federazione Italiana Donatori del Sangue) di Matera in collaborazione con il 118 Basilicata Soccorso, per la prima volta in Regione, presso la Parrocchia Madre della Chiesa, sede della Caritas, a Serra Rifusa. Il corso di dieci ore, suddiviso in due sessioni, è stato frequentato da quaranta associati Fidas della nostra provincia. «In collaborazione con Basilicata Soccorso abbiamo organizzato questo primo evento per rafforzare la rete di solidarietà nel mondo del volontariato. - dichiara Francesco Salvatore, presidente Fidas Basilicata - Il sodalizio con le altre associazioni di volontariato sarà reso più pratico e parcellizzato in modo da entrare nei più pressanti bisogni delle popolazioni». «Abbiamo pensato di tenere il corso di
Si è svolto in città un seminario teorico pratico di primo soccorso in collaborazione con il 118
pronto soccorso con l'utilizzo di BLS (Body Life Saving) e defibrillatore, per i donatori della provincia di Matera. - afferma Paolo Ettorre dirigente regionale e referente eventi Fidas - Seguirà un'analoga iniziativa in provincia di Potenza. Nel corso di Matera quaranta giovani associati sono stati formati sui concetti basilari del primo soccorso. Siamo tremila gli iscritti nella nostra provincia e quattromila in Regione. Le donazioni in Regione, lo scorso anno, sono state duemila e seicento, con un incremento del venti per cento. Negli ultimi anni, sono state aperte nuove sezioni in provincia di Matera e Potenza. Un ringraziamento vivissimo a don Filippo Lombardi, parroco di questa Chiesa per aver messo a disposizione i locali». «Sono rianimatore e direttore di Basilicata Soccorso dal 2005. - asserisce il dottor Libero Mileti direttore di Basilicata Soccorso - Questa struttura, venuta alla luce in conseguenza alla legge regionale del 1999, è entrata in funzione nel 2004.
Prevede cinquantasette postazioni sul territorio regionale ed attualmente ne esistono trentacinque con circa cinquecento operatori del 118, tra medici, infermieri, centralinisti ed autisti. I mezzi a nostra disposizione sono un'autoambulanza, quasi per ogni comune, e due eliambulanze: a Matera e Potenza. I contatti giornalieri con il personale del 118 sono quattrocento, chiamate di ogni grado d'urgenza. Di queste molte si riferiscono a problemi di piccola entità, come richieste d'informazione sull'uso dei farmaci o sulla salute. L'utente si rivolge a noi soprattutto nei week end per l'inattività del medico di famiglia». «Mi sforzo a spiegare la defibrillazione, argomento difficile per un laico. confessa Pancrazio Dema operatore 118». «Sono autista del 118 ed istruttore della BLS per non medici. - dichiara Eduardo Iacovone operatore del 118 Non è solo il 118 che salva la gente, ma anche chi sta vicino al paziente». Nunzio Longo
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Domenica 1 marzo 2009
Matera TAXI MATERA 3332685173
Anna
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Professione docente SI svolgerà mercoledì prossimo dalle 17 alle 20 nel liceo scientifico “Dante Alighieri”il seminario di approfondimento rivolto ai docenti di ogni ordine e grado “Il momento valutativo e la professione docente” organizzato dal Cidi di Matera. Dopo i saluti di Osvaldo Carnovale (dirigente scolastico del liceo scientifico) e l’introduzione di Grazia Tantalo (segretaria Cidi Matera), sarà la volta della relazione di apertura di Mario Ambel (direttore della rivista “Insegnare”). Interverranno Emilio Lastrucci (facoltà di Scienze della formazione dell’università degli studi della Basilicata), Patrizia Di Franco (dirigente scolastico del primo circolo didattico di Matera) e Pancrazio Toscano (dirigente scolastico della scuola secondaria “Nicola Festa” di Matera). Il seminario sarà coordinato da Rosalba Matera (presidente del Cidi di Matera) e Daniela De Scisciolo (presidente del Cidi di Potenza). Ai partecipanti sarà rilasciato un attestato di partecipazione all’attività formativa.
Teatriamo nell’auditorium QUESTA sera alle 20,30 nell’auditorium Gervasio, per “Teatriamo”, primo Festival di Teatro Emergente della Provincia di Matera, salirà sul palco la Compagnia Crypta Folk di Grottole. Andrà in scena “V-less’ d-v-ntà na brigant’” di Enza Lacetera e Tania Marino. E’ una rappresentazione teatrale-musicale, liberamente ispirata alla vita di Francesca La Gamba, nata a Palmi nel 1768, brigantessa attiva nel decennio di occupazione francese (1806-1816) che rappresenta una delle prime signifi- cative figure femminili che hanno caratterizzato la storia del brigantaggio meridionale.
Sei fortunata che puoi contare un anno in più. Ti auguriamo che tu possa ancora contarne tanti ma tanti altri. Augurissimi per i tuoi 75 anni dai tuoi figli Serafino e Maria
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emergenza sanitaria
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Martedì il Ring Letterario "LA solitudine dei numeri primi" al centro del Ring Letterario il prossimo 4 marzo dalle 18,30 al Circolo culturale La Scaletta di Matera (Via Sette Dolori, 10 - Rioni Sassi). Il libro in discussione sarà: "La solitudine dei numeri primi" - Mondadori Editore . Il primo romanzo del fisico e scrittore Paolo Giordano, ha ricevuto i riconoscimenti letterari del Premio Strega e del Premio Campiello opera prima 2008. Romanzo di formazione, narra le vite parallele di Alice e Mattia attraverso le vicende spesso dolorose che ne segnano l'infanzia, l'adolescenza e l'età adulta. L'evento è organizzato dall'associazione Women's Fiction Festival e dal Circolo Culturale La Scaletta, in collaborazione con la Libreria dell'Arco.
Vox Populi - Vox Dei “VOX Populi - Vox Dei” è il titolo della nuova performance multimediale che l'Ufficio Turismo della Regione Basilicata presenterà nell'evento Internazionale “Amore/Philos” che si terrà a Matera, tra aprile e maggio prossimi, nella splendida cornice della Chiesa di S. Nicola dei Greci, in collaborazione con il Circolo Culturale “La Scaletta”e con l'Ufficio della Consigliera Regionale di Parità. La performance ideata dal Mediafor, Centro multimediale regionale, sarà animata da più di trecento interviste, realizzate alla gente lucana nei complessi monumentali più significativi dei Comuni partecipanti al Progetto “Ospitalità nei Borghi”. A poche settimane dalla conclusione del progetto regionale integrato “Ospitalità nei borghi” si traccia un primo bilancio consuntivo. Un grande successo per l'evento multimediale definito l'Evento dell'Anno per l'impianto innovativo che ha coniugato tradizione e tecnologia.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
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IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.
•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
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•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Questo piccolo grande amore 21
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Matera 27 Tina Santochirico: «La Regione è intervenuta in malo modo creando due istituti comprensivi» Domenica 1 marzo 2009
Il Cidi contro Gelmini e Autilio Il coordinamento insegnanti attacca le ultime scelte politiche SI muovono su due fronti: la contestata Riforma Gelmini e la discussa legge dei numeri del dimensionamento scolastico applicata dalla Regione Basilicata. Per risorgere, Il Cidi (Centro iniziativa democratica insegnanti) di Matera ha scelto la fase storica più difficile per la scuola italiana, costretta a tagli, accorpamenti, evoluzioni o meglio, come spiega Tina Santochirico (segretaria Cidi) «Una vera e propria controriforma che sta riguardando anche la fase della valutazione nella scuola dell'obbligo e che non si può risolvere, come sostiene il ministro Gelmini, sostituendo ai giudizi il voto numerico». La protesta, nata dalla mancata concertazione, coinvolge tutte le sedi del Cidi italiane e proseguirà con una iniziativa che riguarda i provvedimenti in tema di tempo-scuola. A passare ai raggi x del gruppo che riunisce una cinquantina di insegnanti di Matera e della provincia, sarà la legge in via di attuazione che impone scelte delicate in un settore, quale quello della scuola e della formazione delle giovani generazioni che, al contrario, richiederebbe strumenti di intervento più adeguato. E' mancata la fase della concertazione - aggiunge Rosalba Matera - presidente del Cidi Matera - e l'effet-
Tina Santochirico, Ornella Altamura e Grazia Tantalo
to grave si ripercuoterà sui giovani che vedranno provvedimenti che non curano la loro formazione. In una società in cui i valori della convivenza civile sono necessari, lo Stato decide che non è importante prendersi cura della scuola». I tagli interveranno sulle ore-cattedra. «Da 30 ore settimanali si passerà a 24 ore nelle scuole primarie prosegue - sarà dunque necessario intervenire con riduzioni sulle ore di italiano, matematica e delle discipline. Che scuola sarà se si accorceranno i tempi?» Nella scuola secondaria è prevista inoltre una riduzione da 33 a 29 ore eliminando due ore di italiano,
una di tecnica e lasciando l'ora di approfondimento inserita in un contesto non meglio chiarito. Il Cidi non risparmia bordate nemmeno alla Regione Basilicata, rea di aver stravolto i Piani delle due Province e di non aver osato di più, con misure per incentivare il tempo obbligato. «La Regione - sostiene Tina Santochirico - è intervenuta in malo modo creando due istituti comprensivi con soluzioni che, ad esempio, accorpano al scuola media Nicola Festa, alcune classi della scuola elementare della Martella e una scuola materna di Serra Venerdì».
Informazioni, link e un forum sul decreto Gelmini, intanto, sono disponibili sul sito cidimatera.explora-services.com. nell'ambito del quale il confronto è aperto più che mai. «E' uno spazio che contiene tutti gli elementi per poter approfondire questo tema. Puntiamo molto sulla dinamicità del sito creato dal webmaster Piero Lasalvia spiega Ornella Altamura, componente della segreteria - come dimostra lo spazio che collega alle sedi territoriali del Cidi. Un'analisi attenta e puntuale degli aspetti più contestati del Decreto Gelmini saranno, poi, al centro di un seminario in programma mercoledì 4 marzo alle 17 al liceo scientifico dante Alighieri dal titolo: “Le pagelle danno i numeri - il momento valutativo e la professione docente”. Spiega Tina Santochirico: «Secondo i dati del Ministero il 40% delle scuole del nord adotta moduli di tempo prolungato che, invece, nel caso del Mezzogiorno fa scendere la percentuale al 10%. Una prova ulteriore che l'Italia verrà divisa ancora una volta a metà. «La riduzione dell'orario impedisce la compresenza, ovvero l'utilizzo di insegnanti in contemporanea per programmi individualizzati». Antonella Ciervo matera@luedi.it
Buccico in Commissione «Contro questo Piano» DOMANI alle 15, il Sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico interverrà nel corso della seduta della Quarta Commissione Consiliare Permenente in Consiglio Regionale della Basilicata in relazione all'approvazione del Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche nella Regione Basilicata - anno scolastico 2009/10. Alla riunione prenderanno parte anche il Consigliere Comunale incaricato alla Pubblica Istruzione Silvana Bianculli e il funzionario comunale Egidio Pentasuglia, che nei giorni scorsi avevano incontrato i dirigenti scolastici materani, con cui è stata affrontata la problematica e valutato l'assetto globale che si intende dare alle scuole cittadine. Il Piano di dimensionamento scolastico è stato approvato dalla giunta regionale circa una decina di giorni prima ed ha riscosso numerose reazioni a diversi livelli. “Il Comune di Matera spiega il Sindaco - è impegnato in prima linea per
Il sindaco Buccico
garantire il corretto funzionamento delle attività didattiche cittadine e favorire il miglioramento di tutti i servizi scolastici; per questo ci opponiamo radicalmente a piani di dimensionamento che vadano a mutare l'apparato didattico, con conseguenze devastanti per i docenti, gli studenti e le famiglie. Faremo sentire la nostra voce in tal senso”.
SPUNTI
Lo decide l’associazione di quartiere
Protesta a La Martella Lettera al sindaco Buccico di Giovanni Caserta con idee e proposte i bimbi delle elementari «La città non ha più una piazza entrano un’ora dopo CONTINUA la mobilitazione contro il Piano di dimensionamento scolastico approvato dalla giunta regionale modificando le proposte portate avanti dal Consiglio provinciale. Un piano che ha avuto molte voci positive soprattutto nei paesi dell’interno e della Provincia ma che anche a Matera non è stato particolarmente apprezzato. E’ di ieri infatti la notizia che i genitori dei ragazzi che frequentano la scuola elementare del borgo La Martella ritarderanno di un’ora l’ingresso in aula dei propri figli al fine di protestare nei confronti di una decisione, quella della separazione dei due istituti del borgo e dell’accorpamento delle elementari alla Media Nicola Festa, che considerano inopportuno per le necessità dei propri figli. La decisione è stata presa ieri sera al termine di una riunione che ha visto partecipare i genitori, l’associazione La Martella presieduta da Antonio Montemurro ed esponenti politici e della scuola che si sono confrontati sulle scelte che sono state prese nell’ambito della giunta regionale. La richiesta è quella di ritornare alla proposta del Piano di dimensionamento approvato dalla Provincia. La protesta che sarà inscenata domani coincide-
Ora gli ipogei vengano coperti» di GIOVANNI CASERTA
Antonio Montemurro
rà poi con l’audizione prevista nel primo pomeriggio anche dei rappresentanti del Comune di Matera nella competente commissione regionale. «Noi intendiamo portare avanti questa proposta di ripristino del Piano provinciale, se l’audizione della commissione non darà i risultati sperati», spiega Antonio Montemurro consigliere provinciale e presidente dell’Associazione La Martella, «noi siamo pronti a continuare la nostra protesta ed anche ad andare a Potenza davanti alla sede del Consiglio regionale per manifestare la nostra opposizione alle scelte di disgregamento che vengono portate avanti sulla scuola in questo piano». p.quarto@luedi.it
LE distanze ideologiche fra noi esistenti non hanno mai turbato la lunga amicizia e il leale confronto sulle cose, ma anche su questioni storiche e culturali, sulle quali non di rado ci siamo trovati a discutere in pubblico, e non necessariamente con tesi diverse. Devo ora renderti merito (mi risparmio il “lei”, che sarebbe una inutile ipocrisia burocratica), per aver portato a termine una lontana aspirazione che attenti osservatori della città di Matera avevano segnalato da tempo. Finalmente la fontana ferdinandea torna nel suo storico sito, in piazza Vittorio Veneto. Promotore di una petizione pubblica fu, a suo tempo, il mio omonimo Nicola Caserta, che, nel maggio del 1993, raccolse ben 3.500 firme di materani. In quell'occasione ricordò come la fontana, voluta dal Sindaco Domenico Ridola e dedicata a Ferdinando II nel 1832, avesse dato acqua ai materani fino al 1927. Improvvidamente fu smontata nel 1949 per ragioni di traffico e abbandonata nell'atrio del vecchio Comune, finché, nel 1959, fu montata, altrettanto improvvidamente, al vertice della villa comunale, con cui non aveva alcun rapporto storico-ambientale. Io, allora, fui tra i sostenitori della petizione. Non solo. In un momento successivo riproposi la questione a non so più quale altra amministrazione, che mi rispose affermando che un nuovo trasferimento della fontana era tecnicamente impossibile, pena la frantumazione. Cosa che mi meravigliò non poco, avendo letto, a più riprese, che si spostano le piramidi e palazzi interi. Ora finalmente, l'operazione va in porto. Ma non basta. Credo che vadano compiute, per la nostra piazza - tradizionalmente detta “della Fontana” (e potrebbe essere la nuova denominazione), almeno altre tre o quattro operazioni.
Piazza Vittorio Veneto a Matera che ha subito nel tempo diversi interventi di modifica e dove sono ora in corsa lavori sia per la fontana ferdinandea sia per il recupero dei locali ipogei
1. La nostra città, dopo l'apertura degli ipogei, non ha più spazi adeguati, cioè non ha più una piazza. Le dirò, anzi, che mi preoccupano, in tal senso, i progetti di sistemazione di Piazza della Visitazione, che mi sembra possa o debba diventare, essa pure, area fabbricabile. Sta di fatto che qualcuno chiese e chiede, e io stessi chiesi e chiedo, la copertura degli ipogei, senza nulla togliere alla loro accessibilità, che non solo sarebbe più agevole, ma anche meglio controllata e utilizzata. Se ne garantirebbe, peraltro, e ancor meglio, la conservazione. Una volta recuperati gli spazi, diventerebbe improcrastinabile una risistemazione dignitosa e “gloriosa” dello storico Monumento ai Caduti, che, come scrissi pubblicamente al sindaco Minieri, in data 8 ottobre 1998, era stato indecorosamente “accantonato” e quasi “respinto” ai margini della piazza, come a voler dire che i morti del 1915-18 non contavano più. La sua collocazione naturale, invece, sarebbe il ritorno al posto attualmente occupato da una fontana, che fontana
non è, ma impropria vasca, collocata in un contesto storico che la respinge. 3. La vasca, di conseguenza, dovrebbe tornare nella villa comunale, a ridare d'estate, come un tempo, un po' di frescura ad anziani e bambini. 4. Il monumento al bracciante, infine, che finirebbe col trovarsi a ridosso del Monumento ai Caduti, dovrebbe trovare collocazione pertinente nell'ampio piazzale antistante al Comune, sede attuale, quale figura emblematica di quel mondo contadino che segnò la storia millenaria della città. Tu mi dirai che da Sant'Antonio (in questo caso, San Nicola) si chiede troppa grazia. Ma da noi le grazie impiegano decenni e decenni prima di arrivare. Qualcuna, come la ferrovia dello Stato, non arriva nemmeno dopo un secolo e più. C'è qualcuno che giura che di soldi ce ne sono troppi in giro. Basta saperli trovare (e prima ancora cercare). In ogni caso, essenziale è fare i progetti, candidarli al finanziamento, e, prima ancora, discutere l'idea. E se questa è razionale, perché non dovrebbe essere accettabile?
Domenica 1 marzo 2009
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Pomarico I firmatari suggeriscono di rivedere soprattutto la tassazione delle pertinenze
Petizione per ridurre l’Ici Presentata una richiesta di cento cittadini al sindaco POMARICO - Oltre cento firme di pomaricani per ridurre l’Ici. E' stata depositata il 25 febbraio, la petizione popolare tramite la quale viene richiesta dalla cittadinanza pomaricana la modifica del quarto periodo della lettera f dell'articolo 5 del Regolamento per l'applicazione dell'Imposta comunale sugli immobili e il recepimento del Decreto legge 93/2008; ovvero, in altri termini, si chiede al primo cittadino e all'Amministrazione comunale nonché a tutti i consiglieri comunali di rivedere alcuni punti del regolamento e quindi allargare la platea di coloro devono essere risultanti esenti dall'applicazione dell'Ici. “Con la presente petizione popolare -si legge in apertura del testo sottoscritto da 103 persone- noi cittadini pomaricani chiediamo alle S.V. di modificare nel più brevissimo tempo possibile e prima che si giunga alle prossime elezioni amministrative, isti-
Il municipio di Pomarico
tuendo un'apposita commissione, il quarto periodo della (…) avente per oggetto Particola disciplina dell'abitazione principale (…)”. In sostanza, i firmatari del documento vorrebbero che fosse drasticamente ritoccata la parte riguardante la tassazione delle pertinenze per l'abitazione principale. Attualmente, l'esenzione è prevista dove la distanza fra i due siti non va a superare i 20 metri. Ma i poma-
ricani che hanno sottoscritto la richiesta pensano si tratti quasi d'una beffa ulteriore, dove chi ha pertinenze che sono più lontane non solamente dovrebbero vedersela già con questo problema e alla fine devono pure pagare per la stessa ragione che li penalizza. “Le difficoltà oggettive a parte di noi cittadini -si legge infatti ancora dal testo della raccolta di firme- che abbiamo la pertinenza che dista oltre 20 metri dall'abi-
tazione principale non sono poco cosa rispetto al cittadino che la pertinenza ce l'ha sotto casa. Immaginate quando piove o nevica o fa freddo”. Quindi la proposta delle righe da sostituire con quelle attualmente prese in considerazione: “… Ai suddetti fini, per pertinenza si intende il garage o box o posto auto, la soffitta, la cantina o diverso locale che sia destinato in modo durevole a servizio dell'abitazione principale e sia ubicato nel Comune di residenza nel quale è sita l'abitazione principale”. E non finisce qui. Perché, inoltre, si arriva a sostenere il recepimento di una direttiva del Decreto legge 93/2008, grazie alla quale è prevista l'esenzione dell'Ici sulle abitazioni concesse in uso gratuito a parenti in linea diretta o collaterale, stabilendo il grado di parentela massimo che deve sussistere per l'omologazione. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
Irsina Sarà investito un milione di euro per bungalow e una piscina olimpionica
Il bosco esce dall’abbandono Partono i lavori alla struttura ricettiva di “Verrutoli” IRSINA - Cominceranno nei prossimi giorni a Irsina, i lavori di riqualificazione delle strutture ricettive e sportive ubicate nel bosco di Verrutoli. Lo ha reso noto il presidente della società “Verrutoli”, Carmine Ambrico, che investirà un milione di euro su immobili in stato di abbandono da anni. L'intervento prevede il riutilizzo della piscina semiolimpionica coperta, dotata di una tribuna con 200 posti, della foresteria dotata di quattro camere per complessivi 20 posti letto, di una pizzeria, dell'albergo con 18 camere e sala ristorante. Nel progetto, inoltre, sono previsti la realizzazione nel bosco di dieci bungalow e di percorsi per attività sportive all'aperto: «Il complesso -ha detto
Ambrico- sarà pronto entro l'autunno di quest'anno. Sarà una struttura ecosostenibile, che potrà utilizzare pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e acqua calda. L'autosufficienza è garantita anche dalla presenza di acqua sorgiva. Porteremo avanti anche un progetto di promozione del bosco di Verrutoli, legato alle risorse ambientali e alla pratica di diversi sport e alla vicinanza di Irsina ai comprensori lucano e pugliese». Un’iniziativa imprenditoriale di indubbio interesse, considerate le potenzialità di un’area verde particolarmente vocata al turismo ecosostenibile, come conferma la natura “rispettosa” dell’intervento. provinciamt@luedi.it
Montescaglioso Un grande successo
Attese onorate dal Carnevale MONTESCAGLIOSO - La Pro loco di Montescaglioso è stata protagonista del tradizionale carnevale, che ha raggiunto il suo culmine martedì scorso, giornata finale della manifestazione. Per strada e casa dopo casa, instancabilmente, le maschere hanno chiesto un obolo con la tipica frase “Ma dà nà cos cù Carnevalon?”(mi dai qualcosa per il Carnevalone ?”), cercando di racimolare il più possibile da consumare, alla fine, tutti insieme. Non manca mai qualche asinello e, come detto, tante campane, di tutti i tipi e suoni, che contribuiscono al clima di chiasso generale. Un altro momento della manifestazione è stata l'esposizione delle otto “Quaremme”. La manifestazione si svolge secondo la tradizione codificata da usanze tra le più antiche, con sfilate di gruppi spontanei di giovani in costume a ballare e carri in cartapesta. L'evento è organizzato dalle associazioni locali, da gruppi informali e dal Comune di Montescaglioso, mentre da quest'anno è stato creato un apposito Comitato Carnevale montese, coordinato da Tonino Oliva. Nella giornata del Martedì Grasso, che precede il giorno delle Ceneri, è possibile vedere Carnevalone e la Quaremma, che reca tra le sue braccia il Carnevalicchio. Il passaggio tra il martedì e il mercoledì è suggellato dai tradizionali 40 rintocchi del campanile della Chiesa Madre, che annunciano l'ingresso del periodo quaresimale. In que-
sto periodo, passando per corso della Repubblica, qualche metro prima dell'orologio è possibile assistere ad un antico spettacolo di tradizione locale: seguendo i dettami di una tradizione secolare, sono esposte, infilate in una canna tesa sulla strada, con gli estremi appoggiati alle finestre di due case dirimpettaie, un pupazzo vestito da donna, chiamata “A' Quaremm” e sette piccoli pupazzetti. L'edizione 2009 del Carnevale montese, giunta al mezzo secolo di vita, oltre ad avere un carattere di unicità nella zona, ha richiamato nelle tre giornate di svolgimento (15, 22, 24 febbraio) numerose presenze provenienti da altri centri, come notevole è stata anche la presenza di collegamenti sul web (monte.net) per seguire le fasi della manifestazione. Hanno sottolineato con la loro musica i dj locali Kecco Dj, Ravilo Dj, Flyjay e Konfucio Voice (prima serata); nella seconda si sono esibiti Nafoura e Clorophilla in tour con ospiti Mr Frank from Nafoura e Skizzo dj from Clorophilla, mentre la terza serata (martedì 24), dapprima ToMMy_Dj e Rocco Delicio dj, per lasciare poi la consolle a Gabry Ponte, un altro nome importante dopo che, l'edizione 2008, ha visto a Montescaglioso Gigi D'Agostino. Il dj torinese, ex degli Eiffel65, ha riproposto brani del suo repertorio come "La danza delle streghe" e "Figli Di Pitagora". Michele Marchitelli
SPUNTI Oggi, con la festa del “Petrusello”, si conclude la settimana tradizionale delle cerimonie ricordate anche da Carlo Levi
La storia curiosa delle maschere cornute ad Aliano ALIANO - Ad Aliano si giunge sempre seguendo la tortuosa strada fra i calanchi, arrivando quasi di sorpresa al nuovo ponte, diritto di fronte alla casa che fu di Carlo Levi. Come descriveva lo scrittore torinese nel suo “Cristo si è fermato a Eboli”, ad Aliano è arrivato il Carnevale “inaspettato e anacronistico”. Le variopinte maschere tradizionali hanno nuovamente invaso il paese, per percorrere la strada principale, accompagnate dalla musica della fisarmonica e del cupa cupa. Il Comune e la Pro loco di Aliano, il Parco Letterario “Carlo Levi”, con il patrocinio della Regione Basilicata e dell'Apt Basilicata hanno organizzato quest'anno il Carnevale, come ormai succede da qualche anno, mantenendo viva l'antica tradi-
zione la cui memoria si perde nella notte dei tempi. Levi chiamò le maschere contadine e la tradizione vuole cornute e colorate, secondo il gusto di chi le porta e le prepara durante i giorni che precedono la festa. Quest'anno le istituzioni locali hanno voluto che il Carnevale alianese recuperasse a pieno la sua antica forza con le sfilate in costume, accompagnate -domenica 22 e martedì 24- dalla degustazione di prodotti tipici, frizzue, rafanata e sauzizz e da musica folklorisitica. Nicola Toce, artista da anni legato alla promozione culturale del paese e artefice di un buon numero delle maschere presenti alla sfilata, ripercorre le tappe del processo di preparazione degli antichi costumi rimarcando l'aspetto apotropaico ed arcaico, legato a rituali che
trovano la loro origine nel mondo agricolo e della transumanza: “Il legame con il mondo pastorale e contadino è presente nel nostro costume con i campanelli, simbolo del gregge, con le maschere cornute, rappresentazione di esseri antropomorfi utili a scacciare il male e con la parchiale, una corda fatta anticamente con crine di cavallo, vacca o capra, intrecciata ed avvolta intorno al corpo alla maniera dei pastori.” Dei cappelloni, altro elemento indispensabile del costume maschile, ci parla Giuseppe Balzano, che ha partecipato alla loro preparazione: “Abbiamo preparato i cappelloni con le antiche tecniche, ricoprendo la struttura di canne, fatta con la carta spessa, come quella dei sacchi del cemento, con strisce di carta velina colorata”. Il ri-
sultato è una pesante struttura variopinta che con l'allegria dei colori alleggerisce ed accompagna l'espressione a volte minacciosa delle maschere. Come spiega il presidente della Pro Loco Don Pierino Dilenge, quest'anno le manifestazioni di Carnevale non si limitano alla sfilata pomeridiana ma il programma si è ampliato prolungandosi fino a sera. La sfilata di questo pomeriggio era integrata anche da un gruppo femminile con il costume tradizionale. Un'altra novità di quest'anno è stata la partecipazione dei bambini e le bambine delle scuole elementari per cui sono stati confezionati costumi da brigante e da pacchiana. Oltre agli alunni delle elementari sono stati coinvolti nella prepa-
razione delle giornate di festa anche ragazzi delle scuole medie e superiori, fatto che dimostra la volontà delle istituzioni promotrici di coinvolgere il maggior numero di persone al fine stimolare un rinnovato interesse per le usanze ed i costumi locali, sicura fonte di valorizzazione territoriale, tanto a livello economico come culturale. Attraverso i giovani, come ha affermato il sindaco, Antonio Colaiacovo, si vuole arrivare al coinvolgimento del maggior numero possibile di alianesi nelle attività non solo del Carnevale, ma delle numerose iniziative culturali che si proporranno d'ora in avanti. Oggi, alle ore 17, il Carnevale alianese si concluderà con la festa del “Petrusello” e una serata di liscio. Francesca Romana Uccella
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SCANZANO JONICO - Dopo l'istituzione di un comitato di coordinamento permanente tra organizzazioni professionali agricole e amministratori del Metapontino, ieri a Scanzano Jonico la Cia-Confederazione Italiana agricoltori ha tenuto una nuova assemblea, in preparazione della manifestazione interregionale (con l'adesione di Campania, Calabria, Puglia e Mlise) che si si svolgerà il 7 marzo a Scanzano Jonico, con la partecipazione del presidente nazionale della Cia Giuseppe Politi. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di rimettere al centro dell'Agenda politica regionale l'agricoltura del Metapontino con tutte le sue problematiche alla vigilia dell'avvio del Psr 2007-2013 e di rilanciare la “questione irrigua” nell'intero comprensorio del Sud. Ormai -è stato sostenuto nell'assemblea- è vera emergenza per l'agricoltura: un'impresa agricola su tre è a rischio (la “mortalità aziendale” e in media di 600 imprese agricole l'anno, 2mila ne-
Stilato un decalogo delle priorità, il 7 marzo la manifestazione
Cia pronta a scendere in piazza Obiettivo: Mettere l’agricoltura al centro dell’Agenda di governo gli ultimi anni); i bilanci aziendali sono sempre più “in rosso”; il calo di giornate lavorative dovrebbe attestarsi nel 2009 intorno alle 300mila con ripercussioni dirette sui braccianti e salariati agricoli (stagionali e non); i costi produttivi crescono in maniera preoccupante e con essi gli oneri contributivi e il “peso” asfissiante degli adempimenti burocratici. Non è più sostenibile vendere un quintale di grano a 16 euro quando i costi di produzione si attestano a circa 35 euro, non è immaginabile che un litro di latte, oggi, venga pagato a 30-33 centesimi a fronte di un costo di produzione di circa 55 centesimi. E lo stesso discorso vale per l'olio, per l'ortofrutta, per
la carne e per tutte le produzioni agricole. I motivi di questo possibile tracollo sono noti e dalla Cia più volte denunciati: costi produttivi sempre più pesanti; oneri contributivi e burocratici opprimenti; la proroga per la fiscalizzazione degli oneri sociali è ferma ancora al 31 marzo 2009; redditi falcidiati; prezzi sui campi in continua discesa; mancanza di finanziamenti per il Fondo nazionale di solidarietà per le calamità naturali; un decreto sulle quote latte inaccettabile; scarsissima attenzione da parte del Governo; pochi e fragili sostegni pubblici; una politica di sviluppo che si allontana in maniera inesorabile; un'agguerrita competitività a livello internaziona-
le. La Cia di Basilicata ha lanciato dal mese di novembre 2008 una fase di forte mobilitazione ed ha partecipato a Roma con una delegazione al recente sit-in davanti al Parlamento per richiamare il governo nazionale e regionale a un maggiore ascolto delle ragioni degli agricoltori e ha in programma oltre alla manifestazione del 7 marzo a Scanzano, entro la fine del mese una manifestazione regionale a Potenza. Le richieste della Cia sono chiare: 1. Proroga di tre anni (al 31/12/2011) degli sgravi contributivi in agricoltura (l'assenza di questo provvedimento comporta il raddoppio degli oneri sociali per la manodopera!); 2. Finanziamento del Fondo di solidarie-
tà nazionale per le calamità naturali; 3. Riduzione, anche con interventi di carattere fiscale, dei pesanti costi produttivi (accise zero sui carburanti per uso agricolo, Iva al 4% sui mezzi tecnici di produzione, Iva zero sugli investimenti effettuati dalle imprese agricole con le misure del Psr, ecc..); 4. Semplificazione amministrativa; 5. Immediato pagamento degli aiuti comunitari da parte di Arbea (Domanda Unica, Biologico, ritiro ventennale, forestazione...), superando inutili “triangolazioni” e le tante inefficienze e sprechi; 6. Approvazione della proposta di legge regionale sul riordino degli Enti a servizio dell'agricoltura tenendo conto delle positive indica-
zioni scaturite dal confronto istituzionale svolto; 7. Avvio rapido delle misure attivabili sul Psr 2007/2013 (primi insediamenti, misure agroambientali, servizi di consulenza, partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare, ecc..); 8. Immediato utilizzo dei “fondi liberati”, rivenienti dalla precedente programmazione regionale, indirizzandoli agli adeguamenti delle aziende ai vincoli imposti dalla “condizionalità”, a misure di ingegneria finanziaria al fine di agevolare l'accesso al credito (in particolare per le imprese che vorranno investire utilizzando la misura 121 del Psr 2007/2013), completamento delle opere irrigue ritenute strategiche, infrastrutturazione minore e innovazione tecnologica delle imprese agricole; 9. Approvazione della legge per tutela del “Made in Basilicata”; 10. La predisposizione di un Piano di investimenti che accompagni la strutturazione di un sano sistema agro-alimentare. provinciamt@luedi.it
L’assessore Dino Paradiso: «Ci saranno tante sorprese, dalle creazioni agli eventi tematici»
A Bernalda impazza il Carnevalone Città impegnata in una festa unica nel suo genere BERNALDA - E’ tutto pronto per il “Carnevale speciale” di Bernalda, ovvero il Carnevalone. L'assessorato alla Cultura e Spettacoli del Comune di Bernalda ha organizzato la seconda edizione, una festa unica nel suo genere, in quanto si celebra per motivi storici la prima domenica di Quaresima. Per questo, il Carnevalone è rappresentato da un fantoccio di paglia che precede il ricco corteo dei carri, delle bande musicali e delle scuole di ballo. Dietro di questo le “quaremme”, raffiguranti le domeniche che definiscono la quaresima, piangono il carnevalone salutandolo per l'ultima volta. Mentre a concludere l'appuntamento 2009 sarà un concerto musicale. «Questo evento per la città di Bernalda e per i suoi abitanti è un momento per sperare e per esorcizzare le paure». Queste le parole dell'assessore alla Cultura, Dino Paradiso, il quale parla dell'evento come unico sul territorio. «Nel mio mandato di assessore - ha detto Paradiso- ho cercato di risvegliare le vecchie tradizioni. Ecco -ha continuato il giovane rappresentante politico- questo è uno di quei momenti ai quali i nostri padri erano legati. Ed oggi, giunti alla seconda edizione, vogliamo portare ed ali-
Dino Paradiso
mentare sempre più questa tradizione così come stiamo facendo con le altre. Ritornando alla seconda edizione del Carnevalone bernaldese, volevo dire, e non troppo per non svelare tutte le sorprese, che, rispetto alla passata edizione, ci saranno più carri e delle sorprese che saranno svelate durante il corteo variopinto che partirà alle ore 16 da Largo San Donato per
poi concludersi in Piazza Plebiscito. Solo per dare qualche anticipazione: tra i carri sarà presente uno che porterà in scena l'università e il tema dell'istruzione per tutti; quello dell'associazione degli operatori turistici del Metapontino sul tema dell'erosione e quello sul tema del cinema che di fatto è collegato ai talenti presenti sul territorio, all'auditorium e al Cineforum, progetti che si stanno portando avanti a Bernalda. Ecco, il Carnevalone a Bernalda rappresenta un po’ l'animo delle persone e quindi, l'istruzione per i ragazzi, il cinema per i nostri talenti e l'erosione e la spiaggia per gli operatori e per i cittadini. Ora non voglio dire di più, in quanto svelerei tutto e toglierei il gusto della sorpresa. Solo un'altra cosa, ad aprire l'evento sarà una banda musicale che prima delle 16 percorrerà le strade cittadine per richiamare l'attenzione sull'evento, mentre a capo del corteo sarà una Street Band tipo New Orleans. Ecco -ha concluso Paradisoquesti sono alcuni dei numeri del Carnevalone bernaldese; un momento che io credo sarà apprezzato da tutti così come lo fu già nella passata edizione». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Rotondella Agresti: «In caso di accorpamento, vogliamo rimanere sede centrale»
Dimensionamento scolastico, no dal consiglio ROTONDELLA - l consiglio comunale di Rotondella ha bocciato senza remore il Piano dimensionamento scolastico approvato dalla Giunta regionale. In una seduta straordinaria e urgente le assisi comunali all'unanimità hanno manifestato una «netta e motivata opposizione ai contenuti della delibera regionale” in quanto giudicata -si legge in una nota stampa, firmata dal sindaco Vito Agresti- ingiustamente lesiva delle più che fondate ragioni che militano a favore della conservazione in Rotondella, in forza di una deroga normativamente prevista, della sede del già esistente Istituto Scolastico
Comprensivo Autonomo Giovanni XXIII». In via subordinata, e pur sempre all'unanimità, il consiglio comunale ha formulato proposte alternative, «in particolare privilegiando quella che contempla l'accorpamento dell'Istituto comprensivo dei Comuni di Valsinni, Colobraro e San Giorgio Lucano a Rotondella, con mantenimento della sede in quest'ultimo, quale “Comune avente maggiore popolazione scolastica”. In alternativa, si è poi richiesto, in quanto espressione di scelte comunque maggiormente rispondenti alle esigenze della collettività amministrata, l'accorpamento al II Circolo Didattico
di Policoro ovvero all'Istituto comprensivo di Tursi». Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale, Antonio Di Sanza (Pd), che si è detto «concorde con le richieste avanzate dalla comunità di Rotondella in merito al Piano di dimensionamento scolastico e fiduciosa che l'audizione in IV Commissione del sindaco, Vito Agresti -si legge in una nota di Di Sanza- aiuterà a chiarire la situazione e ad assumere una decisione, che pur vincolata dalla logica dei numeri, sia rispettosa delle peculiarità territoriali. Il voler mantenere la sede dell'Istituto scolastico comprensivo a Rotondella, anche nel processo di aggre-
gazione con gli altri Istituti comprensivi ricadenti nei comuni limitrofi, nasce dalla considerazione di quanto previsto dalla normativa in quanto “Comune avente maggiore popolazione scolastica”. E' l'unico, infatti, fra comuni più direttamente coinvolti nella decisione (Valsinni, Colobraro e San Giorgio), a presentare un trend positivo di nascite e di iscrizioni Scolastiche, è interessato da un considerevole fenomeno di immigrazione di cittadini stranieri insediati stabilmente e ad ospitare una sede di scuola secondaria dì secondo grado». provinciamt@luedi.it
Fidas a sostegno dell’Africa METAPONTO - C’è spazio anche per la solidarietà nel carnevale di Metaponto. Infatti, oggi, presso il Borgo, avrà luogo il “Carnevale Metapontino”, evento promosso dalla Fidas - Associazione donatori sangue Basilicata con il patrocinio dell'assessorato alla Cultura del Comune di Bernalda. L'iniziativa, annunciata per domenica scorsa, è stata rimandata a causa delle avverse condizioni climatiche che hanno riguardato l'intera regione. Resta invariato il programma che prevede alle ore 15.30, in piazza Giovanni XXIII, il raduno dei carri allegorici e dei gruppi mascherati. Dopo la sfilata, la kermesse proseguirà con l'animazione degli artisti di strada e del clown frà Bislacco, che, alle ore 17.45, si esibirà in divertenti gag, per la gioia e l'intrattenimento degli adulti e dei più piccoli, Nel corso della manifestazione saranno inoltre raccolti fondi a favore del Villaggio del fanciullo “Sant’Antonio” dei Padri Rogazionisti di Matera, struttura da decenni al servizio dei minori. Sarà, inoltre, possibile contribuire alla raccolta di cellulari usati per sostenere la Campagna promossa dal Magis (Movimento ed Azione dei Gesuiti Italiani per lo Sviluppo), finalizzata ad importanti iniziative in Africa, in particolare la realizzazione di cucine solari in Ciad e di un ospedale per bambini malati di Aids in Kenya. provinciamt@luedi.it
Metaponto, provocazione degli operatori turistici BERNALDA - “Festa, colori e tanta musica ma senza dimenticare Metaponto”. Queste le parole di Gianfranco Sortiero, presidente Leucippo e operatore turistico del metapontino. “Partecipiamo al carnevale bernaldese - ha detto il giovane rappresentante - con un carro che richiama l'attenzione sulla spiaggia jonica. Inoltre - ha continuato Sortiero - sia a Metaponto che a Bernalda avremo due gazebo per la raccolta firme sulla nostra bella spiaggia. Ecco, con questo voglio sottolineare il fatto che non dimentichiamo Metaponto e il suo carnevale, infatti, come associazione li porteremo in scena gli artisti di strada. Quindi saremo presenti su
tutto il territorio bernaldesemetapontino. Questo evento per noi è importante soprattutto perché vogliamo lanciare il messaggio a tutti sull'attesa che stiamo registrando da parte della Regione e degli Assessori che invitiamo ad illustrarci quello che si vuol fare a Metaponto. Ad oggi solo notizie e niente fatti! In via informale si è parlato di un incontro ma a tutt'oggi non si è fatto nulla. Il sole ci indica che l'estate è alle porte, quindi che fare? Il nostro carro si rifarà alla domanda: Senza spiaggia dove andremo a finire? E per sapere la risposta domenica basterà vedere il nostro lavoro durante il ricco corteo di maschere». fa.si.
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Policoro La Cgil Fp chiede al sindaco il ritiro della sospensione dal servizio
«Vigili vittime di altre inefficienze» POLICORO - Vigili urbani fannulloni? Macchè, solo vittime di un sistema inefficiente che non ha funzionato. Con questa motivazione, la Cgil Fp di Matera, chiede al sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, di ritirare subito il provvedimento di sospensione dal servizio di tre agenti, “colpevoli” di aver smontato prima dell’orario straordinario stabilito con un’ordinanza per consentire lo svolgimento della sfilata di Carnevale. «I fatti -si legge in una nota del sindacato- dicono che quegli Agenti di Polizia Municipale hanno adempiuto al loro servizio e orario di lavoro con abnegazione, tant'è che uno
degli agenti per non lasciare scoperto il servizio e in difficoltà gli altri colleghi, stante la necessità, ha comunque espletato il proprio orario di lavoro nonostante fosse febbricitante. Purtroppo, è accaduto che i responsabili dei servizi, non gli agenti, non hanno adempiuto all'ordinanza sindacale, nè si sono preoccupati di predisporre i servizi secondo i più elementari canoni d'organizzazione, il dettato contrattuale e il regolamento di polizia municipale del comune di Policoro. In fatti: A) L'ordinanza sindacale prevedeva la predisposizione della segnale-
tica stradale a cura dell'ufficio tecnico che non è stata fatto. Questa omissione è stata sopperita dagli agenti presenti, etichettati fannulloni, e quindi grazie alloro lavoro si è iniziata la manifestazione tenendo in sicurezza le strade interessate per tutto l'orario di lavoro che come disposto dal comandante della polizia municipale era 15/21; B) Il responsabile della polizia municipale ha disatteso il regolamento, il quale prevede l'orario di servizio fino alle ore 22 con orario di lavoro 16/22, disponendo nell'ordine di servizio il turno di lavoro 15/21, oltre a: 1 teneva
a riposo due agenti che quel giorno avrebbero potuto espletare il loro ordinario turno di lavoro in supporto alla manifestazione; 2 Non si adoperava affinché l'ufficio tecnico adempiesse a quanto ordinato dal sindaco, tant'è che detto lavoro è stato espletato dagli Agenti in servizio; 3 Ometteva di autorizzare formalmente gli agenti presenti a proseguire il turno di lavoro oltre l'ordinario nonostante la richiesta di quest'ultimi e l'obbligo contrattuale. Appare evidente -conclude il sindacato- che non sono stati gli agenti ad aver disatteso ad un obbligo, ma vi è
Il Municipio di Policoro
stata molta superficialità, disattenzione e imperizia da parte di chi per norma deve vigilare sull'organizzazione, sull'efficienza dei servizi nonché sulla tutela dei lavo-
ratori. Pertanto il sindaco e il dirigente del Primo settore del Comune sono invitati a rimuovere gli atti a carico degli agenti destinatari». provinciamt@luedi.it
Il motto è continuità e innovazione. Latronico: «Non facciamo la mascherata delle Primarie»
Santarcangelo ricompone la Civica Comunali, affollata presentazione ufficiale del sindaco uscente NOVA SIRI - La scelta del momento non è sembrata frutto del caso: quindici giorni dopo il lancio dei candidati alle Primarie del Pd, una settimana prima delle consultazioni per la scelta del candidato sindaco avversario. Nel bel mezzo, insomma, di un evento (le Primarie del Pd) che rischiava di monopolizzare l'attenzione elettorale su un'unica parte politica. Davvero troppo per non provare a “spezzare il ritmo” e rilanciare alla comunità la possibilità di un'alternativa. «Un'alternativa nella continuità», come l'ha definita uno degli intervenuti all'incontro pubblico organizzato ieri sera presso l'Hotel Imperiale dall'attuale gruppo di maggioranza “Impegno Popolare”. Accanto alla volontà di dare un segnale, c'era senz'altro anche quella di tastare il polso a una comunità che si confronta, per la prima volta, con un fenomeno come le Primarie, piuttosto anomalo nei piccoli comuni. E la risposta è sembrata positiva, almeno a giudicare dal pienone. E' stato un momento di incontro originale, quello pensato dal senatore del Pdl, Cosimo Latronico, e dal sindaco Giuseppe Santarcangelo (nella foto), gli unici due al tavolo dei relatori. La più prevedibile relazione sul “già fatto” e sui programmi per il futuro ha fatto spazio a una serie di testimonianze provenienti, per così dire, “dal basso”. Non hanno preso la parola i più attesi assessori della giunta, ma persone impegnate su più fronti nella società civile. «Perché vogliamo valorizzare quello che già c'è»,
ha detto il sindaco, introducendo i loro interventi. Ha parlato per prima la signora Stefanizzi, responsabile dell'associazione “Il Gabbiano”, impegnata con i portatori di disabilità: «L'amministrazione ci è sempre stata vicina». Poi Cosimo Pancaro, uno dei giovani che avevano inviato alla stampa un documento per essere più considerati sulla scena politica: «Vogliamo muoverci nel solco del buon lavoro già fatto. Ma questa volta vogliamo essere protagonisti, non semplici comprimari». A seguire Domenica Stigliano, esempio della “gioventù che sa inventarsi un lavoro”. E infatti lei, con un paio di amiche, ha messo su una cooperativa e valorizzato a livello turistico
una struttura storica come l'ostello del centro storico. E dopo la gioventù modello che “inventa il lavoro”, interviene anche chi il lavoro l'ha perso. E' il caso di Pasquale Andriulli, 43 anni, finito in mezzo alla strada dopo 22 anni di lavoro. E poi a ritmo veloce gli interventi di Giovanni Demarco, sui problemi della comunità centro storico, e i professionisti Giuseppe Darmento e Antonio Stigliano, che hanno rilanciato l'importanza di uno sguardo al futuro che guardi alle vocazioni della realtà territoriale. Persone con un minimo comune denominatore: quasi tutti potenziali volti nuovi che potrebbero rispondere alle istanze di rinnovamento lanciate dal Pd. Ha valorizzato i loro interventi la conclusione di Latronico: «Una vera amministrazione guarda al futuro senza false utopie, valorizzando quello che c'è. Noi apriamo porte e finestre perché non abbiamo territori da difendere». Poi la stoccata alle Primarie del Pd: «Non facciamo la mascherata di Sanremo, facendo sfilare i candidati come vallette. Siamo a Nova Siri, non in America. E vogliamo costruire con la gente nel solco della collaborazione, senza ricorrere a false e ipocrite competizioni». I presenti e gli assenti? Non c'era, o non è stato visto dallo scrivente, il leader di “Insieme per Nova Siri” Michele Laddomata. A Nova Siri la partita è entrata nel vivo. Pino Suriano provinciamt@luedi.it
Montalbano Leonardo Giordano respinge le accuse di Propati ed evidenzia le inadempienze
«Il Forum giovanile ha violato lo Statuto» MONTALBANO JONICO Continua la querelle fra Gabriele Propati e l'Amministrazione comunale di Montalbano Jonico sullo scioglimento del Forum giovanile permanente, e dopo l'intervento di Propati, nei giorni scorsi, il sindaco Leonardo Giordano, ha inteso chiarire, in una nota, i motivi che stanno alla base del provvedimento. «Si respinge -scrive Giordano- il tono poco corretto e alquanto tendenzioso della nota di Gabriele Propati circa lo scioglimento del Forum Giovanile. L'amministrazione comunale e il sottoscritto non hanno prodotto alcun atto scellerato, ma atti corretti sia sotto il profilo formale che sostanziale proprio per fermare i suoi atti da presidente del Forum Giovanile Permanente
che difettavano di questi requisiti formali e sostanziali. Vengo al punto: l'articolo 10 dello Statuto del Fgp prevede che i programmi di attività del forum (specie se finanziati dalla Legge Regionale 11/2000, articolo 5 comma 5) siano sottoposti al vaglio della Giunta esecutiva e dell'assemblea sia in sede preventiva che consuntiva. Per il 2007 e il 2008 (in sede preventiva anche per il 2009) non esiste alcun deliberato dell'assemblea in proposito. Il Forum Giovanile Permanente ggiunge il sindaco- è anche un sorta di palestra per i giovani che un domani guideranno le nostre istituzioni. Sarebbe immaginabile un amministratore di un ente locale che per due anni consecutivi non approva né il bilancio
di previsione, né il bilancio consuntivo? Non è questa una serie di gravi inadempienze? Se non lo sono queste, quali sarebbero? Si aggiunga poi che dal momento della costituzione del Forum (2006) non si è tenuta una sola assemblea di quelle che lo Statuto prevede come periodiche. Tutte queste inadempienze secondo l'articolo 7 dello Statuto del Forum vanno censurate con lo scioglimento e la ricostituzione dell'organismo. Il sottoscritto non ha mai sostenuto, come Propati afferma che ho sciolto il forum perché lui non è espressione della maggioranza. Ho sostenuto, invece, ed è perfettamente legittima come osservazione da parte dell'organo tutore del Forum, che è l'Am-
ministrazione comunale, che Propati era espressione di una certa maggioranza di rappresentanti di associazioni giovanili all'interno del Forum, non riesce più a raggiungere il numero legale nell'assemblea (vedi proprio il caso dell'ultimo tentativo di tenere un'assemblea) per cui non ha più la fiducia della maggioranza che lo ha eletto. Il già Presidente Propati -conclude Giordano- se si sente leso e ritiene che siano stati consumati atti illegittimi, anziché lasciarsi a comunicati mistificatori (questi sì lasciano il tempo che trovano) potrà impugnare questi atti al Tar Basilicata, del resto è studente di giurisprudenza e questo cose dovrebbe conoscerle meglio del sottoscritto». Anna Carone
Scanzano Nardiello denuncia
Furto e vandalismi al Campo Base SCANZANO JONICO - Sa- locale commissariato della rà per il luogo isolato, sarà Polizia di Stato. Sono molto per il fatto che resta incu- amareggiato per l'ultimo stodito, sarà anche che in ordine di tempo, pensi qualcuno a momenti ci che hanno buttato a terra prova gusto a “profanare” con una fune il palo che ci quello che a tutti gli effetti consentiva di reggere i fari è un luogo storico per di illuminazione di 450 Scanzano. Sta di fatto che il Watt, al sono fine di asporCampo Base di Terzo Cavo- tare questi ultimi. Un furto ne, da oltre cinque anni è scellerato, che ammonta al preso d'assalto da vandali e massimo a 300 euro. In ladri. A darne notizia al questi anni di presidenza Quotidiano, dopo i recenti siamo riusciti a portare la e reiterati episodi, è Donato nostra associazione all'attenzione Nardiello, mondiale. presidente Però l'amadell'associarezza oltre ai zione antinufurti subiti cleare “Scanha continuaZiamo le scoto Nardiellorie”, nata dalviene anche l'esperienza dal livello delle quindiistituzionaci giornate di le, dopo il Scanzano, 2003 si dovequando si va dare una lottò per far svolta, ma fare marcia non è succesindietro al so niente. Il governo Bergoverno di lusconi, che centrosinicon un decre- Donato Nardiello con il palo stra (2006 to aveva scel- dei faretti divelto 2008, ndr) to proprio quei luoghi per ubicarci il avrebbe dovuto individuaSito unico di stoccaggio re i malfattori che ispirarodelle scorie nucleari d'Ita- no quel decreto. Ma niente. lia. Il sodalizio presieduto Ma anche la Regione Basida Nardiello ha mantenuto licata -ha concluso- non è intatto quel posto, e nel esente da colpe. A sua volta corso di questi cinque anni per scongiurare altre sitrascorsi da allora, ha più tuazioni spiacevoli, avrebvolte organizzato iniziati- be dovuto approvare un ve mirate a non dimentica- piano energetico regionale re quanto accadde nel no- che non c'è ancora». Un duvembre del 2003 (ahimè ro monito, quello di Naroggi, alla luce delle ultime diello, 57 anni, sposato e voci che parlano di Scanza- padre di tre figli, muratore no quale luogo adatto per di professione, residente in la realizzazione di una cen- via Taranto, (non distante trale atomica, ce n'è pro- dal Campo Base) e con la prio bisogno). «Sono delu- passione per la sua terra so -ha detto l'uomo simbolo nella quale i suoi genitori della lotta antiscorie- ho giunsero da Ruoti per vedovuto dopo quattro episo- dersi assegnare il podere di spiacevoli sporgere de- frutto delle lotte contadine nuncia (lo scorso 24 feb- e della Riforma agraria. braio, ndr) contro ignoti al Pierantonio Lutrelli
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LA scuola del Fumetto della Basilicata, nel nome di Silvio Spaventa Filippi, può far vivere di “nuvole” tanti giovani». Lo scrive Lello Colangelo, padre presidente dell’associazione “Amici di Ypsilon” che su questo progetto spende le sue giornate e il suo impegno. Avigliano, centro della provincia potentina, ha tra i suoi meriti civili e storici, quello di aver dato i natali, l’1 settembre 1871, a Silvio Spaventa Filippi, primo direttore del Corriere dei Piccoli. Nacquero proprio tra le pagine di quella straordinaria pubblicazione le prime “nyvolette”, ovvero i magici contenitori di frasi, pensieri, idee che accompagnavano i magnifici fumetti. Un anno prima della sua nascita, come ricorda Colangelo «Il Comune di Avigliano istituiva una Scuola di disegno, unica in tutta la Basilicata», in preparazione di una scuola di arti e mestieri, e che affidò le lezioni al suo primo insegnante, Nicola Sardiello, originario di Francavilla Fontana. Un caso? certamente...ma che costa immaginare che niente accade per caso? La storia non sempre svela i suoi disegni. A chiare lettere». Il tempo, però, ha dato ragione alla caparbietà dell’uomo e così 129 anni dopo l’associazione “Amici di Ypsilon” avvia un cammino che vuole, con tutte le forze, trasformare le nuvolette di Spaventa Filippi in un’opportunità concreta per giovani lucani e in strumento di crescita ed istituzione la prima “scuola del fumetto”. Nel 1999, in occasione del 90mo anniversario della prima uscita del Cor-
riere dei Piccoli, i fumettisti di Ypsilon promuovono manifestazioni e iniziative per filastrocche in rima. Nel 2001, in collaborazione con l’Avis, ii fumetti vengono utilizzati per sensibilizzare l’opinione pubblica alla donazione del sangue con l’opuscolo “Appesa a una goccia” cui segue nello stesso annoo il convegno sul tema “Verso la scuola del fumetto in Basilicata” concluso con gli interventi di due autori lucani di fumetto: Giuseppe Palumbo e Bruno Brindisi. Il 2002 segna l’incontro degli Amici di Ypsilon con Dylan Dog. La prima nazionale del n.200 a colori viene organizzata proprio dall’associazione di Avigliano. La passione è la parola d’ordine che muove i barricaderos della matita e che oggi vanta esponenti emergenti come Giulio Giordano e Gianluca Lagrotta, autori dei fumetti del terzo e quarto volume della collana “Le letture di Ypsilon” dedicati a Giulio Stolfi e Emanuele Gianturco. Il futuro è già arrivato. E la scuola del Fumetto? a.cier.
In foto un disegno di Donato Valvano per un quadro plastico della Festa del 16 luglio 1946 . L’artigiano era stato alla Scuola di disegno
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La storia Michele Martino, l’ultimo sarto di Melfi di FRANCO CACCIATORE A Melfi un tempo il centro storico,quanto mai vivo, con uno sciamare di ragazzini che giocavano per le strade, era un intenso “cantiere” artigianale. Alle prime ore del mattino le antiche porte in legno delle tante botteghe si spalancavano, quasi lo sbadiglio del risveglio, e si avviava un febbrile lavoro, che a volte si protraeva sino a tarda sera.Così le fucine del fabbro, dal quale partiva il sordo rumore del martello battuto ritmicamente sull'incudine, le “barberie” che allo sforbicio univano il tipico odore di brillantina e ancora le botteghe dei calzolai con l'altro ritmico suono del martello sulle tomaie o dei falegnami dal quale provenivano rumori cadenzati e non assordanti come quello della sega, ovviamente non elettrica, o infine dei sarti con il battere del pesante ferro da stiro a carbone sui loro grandi tavoli ed il vocio dei lavoranti. Un mondo inesorabilmente scomparso. A farcelo rivivere è l'ultimo testimone di quell'epoca. Per dirla con un termine antico,“ 'u cusitore ” Michele Martino, 88 anni, divenuto con il tempo, il sarto della Melfi bene. Una storia davvero tutta da raccontare. L'inizio è quello di ragazzo di bottega presso uno dei bravi sarti di Melfi, Michele Cocolicchio, con compiti quasi simili a quelli di altre botteghe artigiane. Una delle principali occupazioni era l' andare a riempire l'orciuolo presso uno dei numerosi “fontanini” pubblici, mancando l'acqua corrente negli esercizi e non essendovi nemmeno la tanto diffusa acqua minerale dei nostri giorni. Poi apprendista con l'incarico, quasi sempre, di effettuare la “nchiamatura”, ovvero l'imbastitura. Ma a questa prima parte ne seguiranno altre difficili. A raccontarle è proprio lui. Ai suoi tempi ricorda - a Melfi esistevano ben trenta botteghe di sarti, una ventina di falegnami ed altrettanti di calzolai. Dopo un paio d'anni di apprendistato Martino, che nel frattempo aveva sposato Carmela Caprarella, si trasferisce in Sardegna, nella nascente città di Carbonia, presso alcuni zii, per essere rimasto nel frattempo orfano di padre e con l'onere di sostenere, oltre alla propria famiglia, i fratelli, alcuni ancora in tenera età. Anche qui la sua attività sarà quella di sarto e nel contempo segue un regolare corso di cucito serale. Ma la permanenza sarà breve per gli obblighi di leva. La guerra,lo terà lontano da casa per sette anni, durante i quali subirà la deportazione in Germania, nel lager “Breloh” di Dusseldorf. Ed anche qui non smette di adoperare ago e filo per rammendare stracci di vestiti che essi deportati indossavano, ma è anche utilizzato dai tedeschi per sistemare le divise. Alla sua partenza era già padre di una bimba, Anna, oggi insegnante di educazione musicale, mentre a breve sarebbe nato il secondogenito, Giuseppe, oggi consulente e che lo conoscerà già grande, all'età di tre anni, al suo fortunoso rientro a Melfi. Subito dopo la partenza per il Venezuela, dove si fermerà tre anni, svolgendo ancora la sua attività di sarto, in particolare per i suoi connazionali. Infine definitivo rientro a Melfi con apertura di una propria sartoria, situata nella centrale via Garibaldi, a due passi dalla cattedrale, con un decina di apprendisti e collaboratori, tra cui alcune donne, alle quali era affidato il lavoro di pantalonaie o addette alle asole. «La difficoltà era costituita ci dice Martino - dalla confezione della giacca, in particolare l'attaccatura delle maniche. Chi la indossava doveva muovere liberamente le braccia e non sentirsi in alcun modo costretto. Altro elemento basilare nella confezione era la stoffa». E qui tornano i ricordi. Generalmente era acquistata in una bottega che ha fatto epoca, quella di Giosuè Catapano. Un'autentica istituzione della città. In essa, ubicata all'inizio del-
l'antica via Selice, si respirava un'aria di nuovo, quell'odore tipico dei rotoli di stoffa ancora “'mbusumata”, ovvero con il bagno di appretto. Poi l'estrema cortesia e signorilità del negoziante, invalido di guerra e di particolare cultura, tanto da tenere spesso orazioni e conferenze. Egli appena impugnava le forbici per il taglio della stoffa prescelta pronunziava: “auguri”, e dopo averla avvolta con cura in una carta tipo imballaggio e legata con apposito nastrino, la consegnava al cliente, molto spesso alla cliente, accennando un inchino. Il negozio, forse per i prezzi contenuti e per il garbo del titolare, era chiamato “scialapopolo”, quasi a dire una delizia per la gente. Questo però avveniva per una clientela di portata normale, per quella di ceto più alto era lo stesso Martino a fornire la stoffa, accuratamente scelta in un apposito catalogo dei “Magazzini Riuniti” di Milano. E la stoffa poteva andare dalla pura lana, alla seta e finanche al tessuto di cachemire. Fin qui le confezioni erano solo per uomo. Ma il nostro Martino consultando e studiando cataloghi e riviste veste, e per la prima volta a Melfi, i panni di sarto per donna. Un compito, sino allora e per ovvi motivi, demandato solo a sarte che lavoravano in casa ed in modo molto riservato. Dopo qualche perplessità le “signore” di Melfi iniziano a frequentare la sartoria Martino. Con il tempo anche, e soprattutto, la Melfi bene al femminile fa a gara per farsi confezionare un abito dal nostro sarto, che conosce i suoi clienti uno per uno, loro pregi e difetti, così da riuscire a modellare il vestito per ognuno o ognuna. E le sue confezioni maschili o femminili si coniugano con gli eventi, le feste o il cambio stagione. Lavoro intenso per il Natale e la Pasqua o in occasione della festa di S. Antonio, che generalmente collimava
con il raccolto del grano e quindi la possibilità di spendere per la maggior parte dei cittadini, dediti all'agricoltura. Altra occasione quelle del carnevale e le sue feste, molte nei saloni della “Melfi in”.
Per il sarto Martino era un lavoro intenso e continuo che spesso, per qualche mese, lo impegnava per l'intera giornata ed oltre, prolungandosi, a volte, sino ad ora inoltrata della notte. Ed accanto a lui,
sempre instancabile, la moglie Carmela. Una delle migliori mie lavoranti, dice Martino, scherzando ma mostrando tutto l'affetto che lo lega ancora alla sua consorte. Dopo una quarantennale attività chiude bottega e va in pensione. Dunque un meritato riposo dopo tanto duro lavoro. In verità non sarà così. Martino rimette in piedi, si fa per dire, nello scantinato di casa la sua sartoria. Questa volta per tutti i suoi familiari. E così, ed ancora, giù vestiti da donna e da uomo. Il figlio Giuseppe con orgoglio, ci mostra i particolari del pantalone che indossa, annotando: “E' opera di mio padre”. Ed è lì che qualche anno fa lo sorprende un vero figlio d'arte Gerardo Nastri, originario di Eboli, dove la sua famiglia aveva una grande sartoria. La maestria di Martino lo incanta e così gli ordina modellini di ogni specie. In conclusione lo scantinato del nostro sarto diviene un laboratorio, dove tutto nasce come in una gara ad ostacoli, anche se in verità per lui ogni cosa è superata con estrema facilità. Giungiamo così agli anni 2007/2008, nei quali a Melfi si realizza, proprio grazie all'impegno di Nastri, il progetto di iniziativa comunitaria Equal, denominato M.A.N.O., con scambi culturali stranieri. Gli insegnanti degli antichi mestieri sono gli artigiani di un tempo e fra questi, come scriveranno le cronache, il “giovane” 85enne Michele Martino che ancora una volta mette in campo l'esperienza della sua “lunga e fiorente attività”, tale da trasmettere, con la perizia antica, ai giovani allievi tutta l'arte ed i segreti del mestiere di sarto. Una grande prova ed una grande soddisfazione. Oggi con una vena di tristezza aggiunge: “ “Oggi gli abiti non si confezionano più a mano”. Quasi un rimpianto per un tempo meno progredito, ma senza dubbio più a misura - è davvero il caso di dire d'uomo.
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Domenica 1 marzo 2009
Il ricordo Immagini e racconti dalle vacanze metapontine di Dario Bellezza
di ANDREA DI CONSOLI DA MOLTO tempo pensavo di farmi raccontare le “discese” estive in Basilicata di Dario Bellezza (1944-1996), principale poeta della “seconda scuola romana di poesia”. Di lui si continua a discutere gli aspetti più appariscenti e plateali (la “paternità” pasoliniana, l'omosessualità esibita e lamentosa, le polemiche sulle cure alternative dell'Aids, la tragica morte, raccontata molto bene da Maurizio Gregorini in “Morte di Bellezza”, ecc.), ma è sempre più necessario, a mio avviso, leggere e concentrarsi soprattutto sull'enorme canzoniere d'amore di Bellezza (tra armonia neogreca e dissonanze e invettive neolatine), sulla sua prosa, finanche romanzesca, e sulla proficua attività di elzevirista e di critico letterario. Dopo anni di estrema visibilità mediatica del poeta, è giunto il momento di concentrarsi sulle opere, che, nei prossimi anni, spero possano essere ristampate e sistematizzate. C'è però un aspetto della biografia del poeta romano che è poco conosciuta, e che vale la pena indagare. Per circa venticinque anni, infatti, Dario Bellezza ha trascorso le sue vacanze in Basilicata, come ci racconta il pittore Gaetano Dimatteo, che è stato suo amico dal 1971 fino alla morte: “Dario Bellezza voleva imitare Isabella Morra, voleva essere una Isabella Morra di Nova Siri. A Nova Siri lui si sentiva un re, una regina, ed era voglioso di imitare la storia di Isabella. E' venuto a Nova Siri per venticinque anni. La prima casa dove ha abitato è stata la mia. Poi ha abitato in Vico delle rose, quasi a inizio di paese. Poi ha abitato nel castello di Nova Siri. Lui ha rappresentato molto, per la Basilicata, però la Basilicata, secondo me, non gli ha dato gli onori che si danno agli scrittori di quella importanza. Quando ero alla provincia, feci intitolare una sala a Dario Bellezza, ma poi è arrivato un presi-
SALUTI DA NOVA SIRI
In senso orario: Crocetta, Dimatteo e Bellezza, Gaaetano Dimatteo, Dario Bellezza e Nino Brescia nel 1978 a Monopoli, Dario Bellezza e Gaetano Dimatteo in alcune immagini del 1988- Foto tratte dall’archivio di Gaetano Dimatteo
dente democristiano, e ha fatto togliere la targa dal Salone dei concerti. A Dario Bellezza piaceva molto il paesaggio lucano, e la non contaminazione dal cemento. Diceva che se la Basilicata fosse rimasta intatta, sarebbe diventata la più bella Regione d'Italia. Se vedesse la Basilicata di oggi, urlerebbe, specialmente per lo scempio che stanno facendo sulla costa metapontina. Ogni giorno lo portavo al
mare a Marina di Nova Siri, e poi, siccome gli piaceva molto il pesce, andavamo a mangiare da 'Ciccio il Cannitano'. Ho fatto molti viaggi, con Dario. Non solo abbiamo girato tutta la Basilicata, ma siamo anche andati in Calabria e in Sicilia. A Nova Siri, tra l'altro, ha scritto 'Turbamento', e poi ha scritto delle poesie di una bellezza sconvolgente. Gli ultimi anni prima di morire non è più venuto. Non è più apparso nel mo-
mento in cui si vedevano sulla faccia i primi segni dell'Aids. Dopo lo scandalo e le polemiche del Maurizio Costanzo Show, Nova Siri poteva solo salutarla attraverso me, e attraverso altri che venivano da queste parti”. Ci racconta qualcosa sull'amore per la Basilicata di Dario Bellezza anche Antonio Veneziani, poeta romano e icona gay della Capitale, che più volte lo ha accompagnato a Nova Siri per le va-
canze: “Dario era una persona che esteriormente sembrava abbastanza triste, invece era una persona divertente, anche con grande autoironia. Per cui andavamo a Nova Siri. Andavamo sia perché a lui piaceva il mare (a me un po' meno), e sia perché facevamo delle cose divertenti. C'erano dei ragazzi bellissimi, anche molto disponibili, che non avevano la puzza al naso che avevano i ragazzi del nord. Dario ave-
va una casa ai confini tra la Basilicata e la Calabria, dove ho passato più di un'estate, magari qualche giorno, poi ritornavo a Roma. Lui ci passava intere estati. Era la fine degli anni 70' e l'inizio degli anni '80, e lì ad esempio lui aveva un bellissimo rapporto con la gente. Ecco un'altra cosa che lui aveva e che io ho molto meno: lui aveva questa capacità di essere in grado di simpatizzare un po' con tutti, io invece sono sempre stato un po' più sobrio. Mi ricordo che si andava al mare, ci si alzava al mattino molto tardi, e ci si divertiva molto. C'erano questi ragazzi molto simpatici, senza troppi problemi, e senza le nevrosi cittadine. Diciamo che la Basilicata ci sembrava un Oriente vero, senza che ci fossero i ragazzi del Maghreb, ma come se fosse il vero Maghreb. Il mare era molto bello, molto pulito. Il rapporto tra Bellezza e la Basilicata è stato importante. Lui nuotava moltissimo, gli piaceva crogiolarsi, leggere un libro sotto il sole. A me il mare dopo un po' mi innervosisce. Lui invece no, stava lì per giorni, spaparanzato. Gli piaceva nuotare. Gli piaceva la sabbia, prendere il sole. Lui amava molto il pesce, e lì fra l'altro la cucina mi ricordo che era buonissima”. Visto che dai racconti di Dimatteo e di Veneziani emerge un rapporto appassionato e duraturo tra Dario Bellezza e la Basilicata, la domanda sorge spontanea: quando si deciderà di dedicare qualcosa alla memoria di questo grande poeta? Tra l'altro, dal racconto di Veneziani emerge una gioventù dell'epoca per niente complessata o bigotta. La Basilicata renda quindi omaggio alla fedeltà di Bellezza, questa volta senza targhe strappate per eccesso di zelo. Una cosa è certa, comunque: Dario Bellezza ha amato la Basilicata, e questo è un altro importante tassello di quel libro tutto da scrivere degli scrittori italiani, da Pavese a Bassani a Bevilacqua, che hanno amato la nostra terra.
Domenica 1 marzo 2009
La ristampa Per Einaudi “Altri miracoli” di Mariolina Venezia
la normalità dei gesti estremi Pubblicate nel 1998, queste storie secondo l’autrice materana «dopo la strage di Erba sono più attuali oggi che allora» UNA città che potrebbe essere ovunque, una persona che potrebbe essere chiunque di noi. Un insospettabile che improvvisamente, spesso senza consapevolezza, sorprende se stesso e gli altri con un gesto imprevisto. Azioni «non perseguibili penalmente, appena condannabili moralmente» che scatenano una serie di effetti collaterali, fino ad un epilogo quasi sempre tragico. Esce martedì prossimo ristampato da Einaudi “Altri miracoli”, la raccolta di racconti che Mariolina Venezia pubblicò nel 1998 con Theoria. Giulio Mozzi, scrittore, docente di scrittura creativa con un fiuto innato per i nuovi talenti, undici anni fa, quando lavorava proprio per la piccola casa editrice Theoria, fu stregato dai racconti dell'autrice materana, una raccolta rimasta un po' in sordina e che ora, dopo il successo di “Mille anni che sto qui”, vincitore del Premio Campiello nel 2007, assume tutto un altro significato: leggendo “Altri miracoli” è semplice riconoscere il caleidoscopio di personaggi che in un certo senso anticipano la fortunata saga familiare ambientata a Grottole. “Altri miracoli” è stato pubblicato quando gli scrittori cannibali e il genere pulp erano ancora sulla cresta dell'onda ma, paradossalmente, per le storie narrate rimane di stretta attualità. «Quasi quasi sono più attuali oggi, nella nostra società un pò impazzita, che allora. - spiega Mariolina Venezia - Per me questi racconti si ricollegano a “Mille anni che sto qui”, anche se sono molto diversi. E' come un progetto che ho svolto in due puntate, una per “Altri miracoli” e l'altra per “Mille anni che sto qui”. Mentre in quest'ultimo isolavo l'effetto che ha sulla vita di un individuo tutta una serie di relazioni che lo legano in verticale al suo passato, quindi a tutte le persone che fanno parte della sua vita risalendo nella sua genealogia, in “Altri miracoli” esploro in orizzontale gli effetti che hanno sulla vita di un individuo tutti i legami che ha con le
persone che vivono nello stesso spazio e nello stesso tempo». I racconti sono nati nel 1994: «Mi sembrava un periodo di crisi. - continua l’autrice - C'era il governo Berlusconi, lo percepivo come un momento di grande decadenza dell'Italia e di abbattimento morale. Era un periodo in cui, non so se ce n'erano particolarmente o ero io che venivo particolarmente colpita, emergevano casi di cronaca nera, c'erano tanti omicidi tutti per futili motivi, del tipo “il marito uccide la moglie a martellate perché non gli ha cucinato l'uovo fritto”. Cose che ti colpiscono e che nello stesso tempo ti fanno riflettere. Questi racconti ti fanno riflettere ancora di più dopo la strage di Erba. Credo che sia interessante capire il percorso che si fa per arrivare ad un gesto mostruoso. In realtà più che gesti mostruosi sono estremi, in un senso o nell'altro». E, secondo Marilina Venezia, dietro un gesto estremo c’è una rete nella quale tutti partecipiamo: leggendo storie estreme ed esemplari possiamo capire qual è la nostra società, di cosa è fatta: «In “Altri miracoli” parlo di alcune cose incredibili, strane: quello che mi interessava era valorizzare quelle piccole cose che sembrano innocue, quelle che ci fanno dire “ma che sarà mai” e che però messe tutte insieme producono il male del quale siamo partecipi. Proprio perchè siamo partecipi siamo anche in grado di modificare gli eventi. Dovremmo essere molto attenti a quello che facciamo nella nostra vita quotidiana». E, dopo aver letto “Altri miracoli”, questa frase può essere interpretata sia come una minaccia sia come un consiglio. r.montemurro@luedi.it
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Domenica 1 marzo 2009
Il personaggio - Giovanni Di Giura Febbraio 1799 Chiaromonte erige l’Albero della Libertà
alleRADICI ’ della LIBERTA di LUCIO VITALE INCASTONATO nella maestosa torre, annessa allo storico palazzo di famiglia dei baroni Di Giura, è visibile ancora oggi, nascosto leggermente tra i rami d'edera, un marmo bianco. Su di esso, è inciso il grande gesto rivoluzionario di uno dei suoi discendenti: “Qui patì il carcere Giovanni Di Giura per aver piantato l'albero della libertà nel 1799 - Il generoso ardimento fu esempio ai figli Giosuè, Giuseppe e Domenico che per amor di patria affrontarono l'ira del Borbone. A ricordo la famiglia pose. 1899”. La storia di quella lapide, oggi più che mai, ritorna prepotentemente di scena. Ricorre, infatti, in questi giorni la ricorrenza degli avvenimenti del 1799. Il 3 febbraio di 210 anni fa, in occasione della proclamazione della Repubblica Partenopea, anche i Chiaromontesi insorsero sotto la guida di Deodato Leo e di Giovanni Di Giura, piantando l'albero della libertà ed eleggendo una Municipalità democratica. Gli avvenimenti rivoluzionari di quei giorni erano legati al sogno di ripetere il grande movimento rivoluzionario francese, coltivato da un gruppo di grandi intellettuali, ma purtroppo ancora troppo estraneo per la mentalità di quella povera gente. Lo stesso Di Giura, nel 1796, mentre il giovane Napoleone Buonaparte, invade e conquista gradualmente la gran parte dei territori degli Stati italiani preunitari, tentò inutilmente di organizzare i contadini, ma dopo l'immediato entusiasmo iniziale si ritirò, aspettando il vento favorevole che avrebbe trasportato la scintilla rivoluzionaria decisiva. Non dovette aspettare molto. Nel febbraio del 1798 gli eserciti rivoluzionari invadono lo Stato Pontificio, provocando la fuga di Pio VI e instaurando la giacobina Repubblica Romana. Nel mese di novembre, Ferdinando, consapevole che ormai ai napoleonici mancava solo il Regno di Napoli per completare la conquista d'Italia, decide di muovere guerra ai francesi, anche allo scopo di liberare Roma e permettere il ritorno del Pontefice nel proprio Stato. Ferdinando l'8 dicembre 1798 emana un proclama a tutti i suoi sudditi, invitandoli ufficialmente a resistere in armi contro l'invasore. Mai proclama fu più seguito alla lettera. Migliaia, decine di migliaia di uomini, di ogni età e ceto, comprese donne ed anziani, presero le armi contro i francesi, combattendo per sei mesi strenuamente fino alla riconquista del Regno. I francesi a costo di gravi perdite riuscirono il 22 gennaio 1799 a conquistare Napoli. Nel frattempo, già dal 22 dicembre 1798 la Corte si era spostata a Palermo, e Ferdinando aveva lasciato Napoli in mano ad un consiglio di aristocratici e al Vicario Regio Pignatelli. Anche in Basilicata arrivò la notizia della fuga del re Ferdinando, e della regina Maria Carolina a Palermo e della rivolta dei "giacobini" rivoluzionari sostenuti dai francesi. Dopo Carbone, Lagonegro, Latronico, Lauria, Castelluccio e Rotonda, anche a Chiaromonte ci fu l'innal-
Decine di migliaia di uomini e donne presero le armi contro i francesi combattendo per sei mesi strenuamente fino alla riconquista
zamento dell'albero della libertà. Era il febbraio del 1799. Il mattino successivo per la contentezza, il popolo cominciò a festeggiare sotto l'albero. Si ballava, si cantava, si scherzava e si mangiava. Alcune persone attaccavano all'albero i loro simboli di libertà: sulla punta un cappello frigio. L'albero rimase sulla piazza per oltre un mese, mentre il paese, a seguito della divisione del territorio in Dipartimenti, veniva aggre-
gato a quello del Crati e in un secondo tempo a quello del Pollino. Verso la fine di gennaio, il Cardinale Fabrizio Ruffo dei Principi di Scilla, si presentò a Corte a Palermo con un audacissimo progetto: chiese al Re navi, uomini e soldi per attuare una spedizione militare di riconquista del Regno di Napoli con l'appoggio delle popolazioni che sicuramente non sarebbe mancato. Il progetto era talmente audace
da lasciare perplessi i Reali. Alla fine, date le insistenze del Ruffo e visto che in effetti un tentativo non avrebbe compromesso una situazione già estrema, Ferdinando cedette e concesse al Cardinale una sola nave con sette uomini, ma il titolo ufficiale di Vicario del Re per il Regno di Napoli. Ruffo si accontentò, sicuro che le popolazioni continentali lo avrebbero seguito. Il Cardinale non si sbagliava. Sbarcato nei suoi feudi in Cala-
bria, bastò far girare la voce delle intenzioni e del suo nuovo potere effettivo, che in poche settimane si ritrovò un esercito di decine di migliaia di volontari giunti da ogni parte del Regno per la causa borbonica, pronti a morire per cacciare i repubblicani giacobini. Il Cardinale Ruffo fondò così la "Armata Cristiana e Reale" in nome di Ferdinando IV, che nel giro di tre mesi giunse in trionfo a Napoli restaurando la monarchia borbonica il 13 giugno 1799, giorno di Sant'Antonio, protettore ufficiale dell'"Armata della Santa Fede". Il sogno di Chiaromonte svanì rapidamente, e fu travolto dai militari del Commissario Regio Filippo Antonio Durante, che operava da San Chirico Raparo. Il 4 marzo 1799, nel corso di una manifestazione sanfedista, la Municipalità repubblicana venne sciolta e l'albero della libertà abbattuto. Caduta la repubblica Napoletana il 19 giugno, imperversò la reazione. In Basilicata, fu costituita una speciale Giunta di Stato, affiancata da un “Visitatore Generale”, con il compito di restaurare l'ordine e punire i ribelli. Ed il “Visitatore”, il marchese della Valva, destinò per assessore a Chiaromonte e nei paesi limitrofi, il sig. D. Raffaello Buonfanti, che ebbe la facoltà di inquisire e giudicare sul posto le cause dei “rei di Stato”, con procedimenti militari e sommari (more belli et ad horas). A seguito delle sue indagini, furono adottati i seguenti provvedimenti: Giovanni Giura, dottore utroque jure, (in giurisprudenza) ebbe confiscati i beni per disposizione della Speciale Giunta e del Visitatore, e fu condannato al carcere che scontò nella torre del palazzo dei suoi successori. De Marco Filippo (negoziante), Grezzi Domenico Pasquale (dottore utroque jure), Deodato Leo (notaio) Rossi Lorenzo, Rossi Michele e De Maria Gioacchini (nato a Napoli, ma residente a Chiaromonte) furono inclusi nei “Notamento dei reati di Stato”, per essersi prestati per la piantagione dell'albero e per aver proclamato a favore dei Francesi e contro la Monarchia. Ferdinando e Carolina tornarono sul Trono di Napoli in trionfo e col pieno e completo consenso delle popolazioni che si erano battute spontaneamente per loro. Regnarono in pace fino al 1815, ma poi la tempesta napoleonica si abbatté nuovamente su di loro. Rimesso in libertà, Giovanni di Giura, divenne sindaco di Chiaromonte dal 1815 al 1816, e ricoprì la carica di giudice di pace supplente nel 1819. Morì a Chiaromonte il 22.10.1845. Sposò Maria Pollice, figlia di un costruttore di barche cannoniere e armamenti marinareschi a Napoli. Dalla loro unione nacquero 3 figli: Giosuè, Giuseppe e Domenico. Qui, la storia di questa famiglia, compie il suo corso. Giuseppe e Domenico furono dei grandi patrioti, e aderirono il primo ai “moti carbonari”, e il secondo, oltre che sacerdote, e poeta di gran pregio, aderì alla “Giovane Italia”. Sulle orme del padre, i due fratelli parteciparono ai moti del 1848, ma data la vastità dell'argomento, la storia per il momento termina qui, perché entrambi meritano un approfondimento a parte.
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Davide Monteleone Al fotografo potentino il premio World Press Photo di SARA LORUSSO LA VERITÀ, ti dice parlando al telefono con la tranquillità di chi è già pronto a una nuova partenza e sistema casa prima di chiuderla per un po', «è che questa professione l'ho scelta per caso». Forse per “convenienza”. Opportuna. Visto che per quel mestiere si è visto recapitare uno dei più importanti premi internazionali. Davide Monteleone, fotografo e vincitore, per la seconda volta, del World press photo, sezione “General News Stories” per il suo lavoro sull'Abkhazia. L'anno scorso si era aggiudicato il primo premio nella categoria “Spot New Stories”. Erano gli scatti in bianco e nero di un Libano sotto i bombardamenti di Israele nell'estate 2007. La disperazione è tutta nel bianco e nero, tra le bare in legno, probabilmente compensato, dei corpi martoriati e dei padri in lacrime. In bianco e nero anche quel racconto di ordinaria schiavitù tra i mattoni del Pakistan, nelle fabbriche dove lavorano milioni di persone, milioni di bambini. Il suo «cavallo di battaglia», però, resta l'Est in cui ritorna spesso. Da tanto si occupa di Russia, dell'ex Unione sovietica. Nel 2002 comincia il reportage che termina nel 2007 e si racchiude in un libro, “Dusha”, che in russo significa anima. Sarà che «l'Est, in particolare quella parte dell'Est mi piace molto». Oggi è impegnato in un nuovo progetto nel Caucaso. «Per adesso raccolgo delle storie», per il libro, «forse». Dal 2001 con l'agenzia Contrasto, classe 1974, a Potenza è nato. In Basilicata ha di- Immagini dal Libano in guerra che hanno vinto il premio Spot New Stories versi parenti, ma ci manca da un po'. «Ho iniziato a viaggiare fin da piccolissimo per il lavoro di mio padre», un direttore di banca. Quindici, sedici città in pochi anni, «il che ha tenuto in vita il mio spirito di vagabondaggio». Il primo vero lavoro, un servizio fotografico per D di La Repubblica, al seguito degli olimpionici del 2000. Ma aveva iniziato da poco, fine anni '90. «A volte capita. E poi serviva, per giustificare una vocazione di vita, per praticare quel tipo di quotidianità che mi piace». Ci aveva persino provato, qualche anno fa, a seguire un corso di laurea in ingegneria, «ma ho desistito subito e ho iniziato a viaggiare». Poi la scuola di design a Roma che «certo serve per la tecnica. Ma poi, soprattutto per il fotogiornalismo conta la pratica». E il tempo, che spesso è tra emergenza e urgenza. Ecco perché per le news, «quando succede qualcosa e devi correre, finisco per usare il bianco e nero. Il linguaggio del colore richiede certi ritmi di luce, non è controllabile con i tempi delle notizie». In bianco a nero anche i ritratti delle prime elezioni nel Pakistan di un anno fa, dopo l'assassinio di Benazir Bhutto. Di colore, che predilige, bagna i lavori che sceglie, quelli personali spesso su pellicola, medio formato. Colore per l'Abkazia, per la Russia, per l'India. Dietro ogni viaggio, sempre un lunga preparazione, un lungo periodo di ricerca. Finisce che paradossalmente è minore il tempo della permanenza e «lo scatto è quasi la cosa più semplice. Poi una volta lì, magari ti capita un'altra storia e rimani, o vai altrove». Mai con un episodio che valga raccontare più di un altro, «semplicemente è l'insieme del viaggiare che lascia il segno». La fotografia permette «un contatto approfondito con realtà diverse più di uno spettatore fugace o comune. Ogni volta quel contatto ti arricchisce di gioia o di malinconia, come quando scopri che ciascun luogo ha il proprio modo di percepire i problemi. Prendo questo». E porta a casa. Le foto sull’Abkazia che hanno fatto vincere a Monteleone il premio World Press Photo A Roma per diversi mesi, con una media di 180 giorni l'anno all'estero. Scelta, più per il miglior “primo libro” e il riconosci- voro che sento profondamente mio». Ancoche fuga, «perché se osservi sempre realtà mento al festival della fotografia di Roma. ra mostre, pubblicazioni, esposizioni. L'ediverse è più facile che ci si continui a stu- «No, non c'è nessun premio a cui tengo di lenco dei “maestri”, un po' punti fermi, mipire. A vedere sempre la stessa realtà si più», anche per non correre rischi di di- schia il classico di Cartier-Bresson al “concorre il rischio di non essere più colpiti da menticare qualcuno. Però è vero che in fon- temporaneo” di Paolo Pellegrin. E lui, fotonulla». Guerre, sociale, popolazioni, perso- do il World press è tra i più grandi ricono- grafa sempre, «con la testa sì, guardo e inne. Premi su premi, compresi, tanto per ri- scimenti del settore: il primo è un traguar- terpreto. Ma - puntualizza - non sono di manere al 2008, la menzione Bastianelli do, il secondo un riconoscimento «a un la- quelli che si portano la macchina anche in
BIANCO NERO edella vita vacanza». Il resto? «C'è poco tempo, la fotografia diventa un'ossessione». Resta il tempo per le letture, da Oblomov «ho tratto ispirazione per il viaggio in Russia. Leggo perchè aiuta me, come qualunque altro fotografo. La lettura aiuta a sviluppare il linguaggio narrativo». Punto. E sembra quasi semplice.
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Una rete per tempo e i biancazzurri vanno in zona Uefa
I bianconeri ritornano al successo
Lo show di Zarate (doppietta) lancia la Lazio con il Bologna
E’ Marchisio a risolvere Juventus-Napoli
LAZIO BOLOGNA
2 0
LAZIO (4-3-3): Muslera 6; De Silvestri 6, Siviglia 6, Cribari 6, Kolarov 6; Brocchi 6 (34' st Manfredini sv), Ledesma 6, Matuzalem 6 (29' st Dabo sv); Pandev 5.5 (24' st Rocchi 6.5), Zarate 7.5, Foggia 6.5. In panchina: Carrizo, Rozenhal, Radu, Mauri. Allenatore: Rossi 6. BOLOGNA (4-5-1): Antonioli 6; Belleri 6, Britos 6, Terzi 6, Lanna 6; Valiani 5.5 (1' st Mutarelli 6.5), Mudingayi 6 (35' st Coelho sv), Volpi 6, Mingazzini 6, Rodriguez 5 (1' st Marazzina); Di Vaio 5.5. In panchina: Colombo, Castellini, Amoroso, Zenoni. Allenatore: Mihajlovic 6. ARBITRO: Russo di Nola 6. RETI: 36' pt, 36' st Zarate. NOTE: Spettatori: 30 mila circa. Ammoniti: Terzi, Mingazzini, Cribari, Foggia, Belleri. Ang.: 5-5. Rec.: 0' pt; 5' st. ROMA .La Lazio raddoppia. Secondo successo consecutivo per i biancocelesti che dopo la vittoria di Lecce liquidano all’Olimpico il Bologna dei tanti ex. Decide una doppietta di Mauro Zarate, che riassapora il gusto del gol. Un successo tutt'altro che facile per i biancocelesti contro un buon Bologna che per lunghi tratti tiene il pallino del gioco pur non riescendo a concretizzare. La differenza l’ha fatta proprio
Zarate calcia a rete la punizione dell’1-0
Zarate, ben supportato comunque dai compagni di reparto. La Lazio mostra determinazione in avvio di partita andando al tiro dopo 1' con Foggia (sinistro altissimo) e al 3' con Brocchi dalla distanza (a lato). Il Bologna controlla e mostra di avere personalità. All’11' gran conclusione di Foggia da sinistra, Antonioli respinge male ma para in due tempi. Il Bologna si fa notare al 17' quando Muslera con un’uscita non troppo perfetta sulla trequarti anticipa Rodriguez. È però la Lazio, in particolare con Foggia e Zarate a creare problemi alla retroguardia rossoblù. Zarate al 24' ci prova con un destro a girare dal limite,
Antonioli non si lascia sorprendere e blocca a terra. Al 32' pericolosi i rossoblù: cross di Mingazzini dalla destra per Rodriguez che, completamente libero in area, schiaccia di testa mancando una favorevole occasione. Al 36' Lazio in vantaggio: magistrale esecuzione su punizione di Zarate che fa secco Antonioli, praticamente immobile, nono gol per l'argentino dopo un lungo digiuno (9 novembre, 3-0 al Siena). Il Bologna prova a reagire e Rodriguez raccoglie un pallone nell’area piccola ma la sua conclusione viene deviata da Cribari in angolo. E' la Lazio però a chiudere il tempo in avanti e a procurarsi altre occasioni con Kolarov
e l’inarrestabile Foggia. Doppia novità ad inizio ripresa per il Bologna con Marazzina e Mutarelli (l'ex col dente avvelenato) in campo al posto di Rodriguez e Valiani. Bologna in campo con uno spirito diverso e piuttosto combattivo, ma c'è un pò troppa frenesia che limita la lucidità. La Lazio ha più spazi in contropiede e al 14' Zarate fa tutto da solo sulla destra peccando un pò troppo di egoismo una volta entrato in area. Al 24' il primo cambio di Delio Rossi che inserisce Rocchi per Pandev; poco dopo (29')si fa male Matuzalem sostituito da Dabo e infine al 32' Manfredini al posto di Brocchi. Nel Bologna al 35' Coelho rileva Mudingayi. Al 36' arriva il raddoppio, ancora ad opera di Zarate che scambia con Rocchi e infila per la seconda volte Antonioli; decimo gol per Zarate. Al 39' grande accelerazione di Rocchi che cerca il palo destro, palla a lato di un soffio. Al 40' ancora Rocchi da buona posizione calcia a lato.
JUVENTUS NAPOLI
1 0
JUVENTUS (4-4-2): Buffon 6.5; Grygera 6, Legrottaglie 5.5 (28' st Mellberg 6), Chiellini 6.5, Molinaro 6.5; Marchionni 6, Poulsen 6.5, Marchisio 7, Giovinco 6 (18' st Salihamidzic 6); Trezeguet 6, Del Piero 6 (24' st Amauri 6). In panchina: Manninger, Tiago, Sissoko, Iaquinta. Allenatore: Ranieri 6. NAPOLI (3-5-2): Navarro 6.5; Santacroce 6, Cannavaro 5, Contini 6.5; Montervino 5.5 (1' st Datolo 6), Blasi 6, Hamsik 5.5, Pazienza 5.5 (33' st Russotto 6), Vitale 5 (33' st Aronica 6); Denis 5.5, Lavezzi 5.5 In panchina: Bucci, Rinaudo, Bogliacino, Maggio. Allenatore: Reja 5.5. ARBITRO: Ayroldi di Molfetta 6. RETI: 44' pt Marchisio. NOTE: Serata fredda, terreno in buone condizoni. Spettatori: 25.000 circa. Ammoniti: Legrottaglie, Chiellini. Angoli: 6-6. Recuperi: 0' pt e 4' st.
A, le gare e la classifica LE GARE DI OGGI: ATALANTA-CHIEVO: (Dondarini); CAGLIARI-TORINO: (Orsato); INTER-ROMA (20:30 Rizzoli); PALERMO-CATANIA: (Rosetti); REGGINA-FIORENTINA: (Bergonzi); SAMPDORIA-MILAN: (Rocchi); SIENA-GENOA: (Damato); UDINESE-LECCE: (Velotto). LA CLASSIFICA: Inter 59, Juve 50, Milan 48, Fiorentina 45, Genoa 44, Roma 43, Lazio 38, Cagliari 37, Atalanta e Palermo 36, Napoli 35, Udinese 31, Catania 30, Samp 29, Siena 27, Bologna 23, Torino 23, lecce 22, Chievo 20, Reggina 17
L’esultanza degli juventini
Giudice di porta Italia e Francia disponibili LE FEDERAZIONI di Francia e Italia si candidano per la sperimentazione dei giudici di porta. A renderlo noto, dopo il Meeting dell’International Football Association Board (Ifab), in programma a Newcastle, nella contea Nordirlandese di Down, è il segretatio generale della Fifa, Valcke. L’organismo deputato al governo e alla modifica delle Regole del Gioco del calcio ha dato il via libera per nuovi test sull'utilizzo di due arbitri supplementari posizionati sulla linea di porta. L’esperimento già testato dalla Fifa nelle gare di qualificazione agli Europei U.19, proseguirà ancora e sarà testato in una Lega professionistica con Francia e Italia che si sono dette interessate.
L’ANGOLO DELLA B
Pugliesi corsari a Mantova. Pari nel derby per Guidolin. Super Brescia. Salernitana ko in casa
Il Bari aggancia il Livorno, il Parma frena Palermo, 28 feb. – Il Bari espugna il «Martelli» di Mantova e aggancia il Livorno in testa alla classifica di serie B dopo il pareggio a reti inviolate di venerdì sera tra i labronici e l’Empoli. Bari che vince 2-0 grazie alle reti di Guberti e Parisi. Da registrare le espulsioni di Corona per i «virgiliani» e del tecnico Antonio Conte (proteste) per i pugliesi che inanellano la tredicesima vittoria stagionane e guardano con ottimismo verso la risalita in serie A. Il Parma sciupa l’aggancio al vetta. I ducali di Francesco Guidolin non vanno oltre 2-2 nel derby emiliano in casa del Modena. La squadra di Apolloni, ex di turno, sbloccava il punteggio al 6' con il bomber Bruno ma al 34' gli ospiti pareggiavano con un bolide dalla distanza firmato dal keniano Mariga. Prima del riposo nuovo vantaggio del Modena con il capitano Pinardi ma Cristiano Lucarelli, su rigore, chiudeva la frazione con il gol del definitivo 2-2. Successo esterno per il Brescia di Nedo Sonetti che espugna il «Matusa» di Frosinone con il punteggio di 3-0. Autentico protagonista del match l'attaccante delle «rondinelle» Caracciolo, autore di una dop-
I NUMERI DELLA SERIE CADETTA RISULTATI: ALBINOLEFFE-GROSSETO (dom.) ASCOLIAVELLINO 2-1 (10´ Sommese (as); 42´ Belingheri (as); 84´ Sforzini (av) FROSINONE-BRESCIA 0-3 (20´ Caracciolo; 74´ Okaka; 90´ rig. Caracciolo) LIVORNO-EMPOLI 0-0 MANTOVA-BARI 0-2 (29´ Guberti; 47´ Parisi) MODENA-PARMA 2-2 (6´ Bruno (Mod); 34´ Mariga; 42´ Pinardi (Mod); 44´ rig. Lucarelli C.) RIMINI-ANCONA 2-1 (10´ Soddimo (Anc); 40´ Cipriani; 52´ Basha) SALERNITANA-PIACENZA 0-1 (32´ Anaclerio) TREVISO-SASSUOLO 2-3 (6´ Poli; 20´ Pedrelli (Tre); 32´ Martinetti; 47´ Rea; 79´ Cafasso (Tre)) TRIESTINA-PISA 1-0 (3´ Della Rocca) VICENZA-CITTADELLA 1-1 (15´ Meggiorini (Cit); 54´ Sgrigna (Vic)) CLASSIFICA: Livorno 50; Bari 50; Parma 48; Sassuolo 48; Brescia 46; Triestina 45; Empoli 41; Grosseto 41; Vicenza 38; AlbinoLeffe 38; Ascoli 35; Rimini 35; Piacenza 34; Cittadella 33; Pisa 33; Ancona 32; Frosinone 32; Mantova 32; Salernitana 30; Modena 25; Avellino 24; Treviso 23 PROSSIMO TURNO: Ancona-Vicenza; Avellino-Mantova; Brescia-Rimini; Cittadella-Triestina; Empoli-Salernitana; Frosinone-Livorno; Grosseto-Ascoli; Parma-Treviso; Piacenza-Modena; Pisa-AlbinoLeffe; Sassuolo-Bari Conte, tecnico del Bari
pietta (un gol su calcio di rigore). Completa lo score a favore della squadra lombarda la rete dell’ex attaccante della Roma, Okaka. Colpo esterno per il Sassuolo che vince 3-2 al «Tenni» di treviso e si proietta al secondo posto in classifica, a due lunghezze dalla coppia Livorno-Bari. Gara ricca di emozioni a Trevi-
so con le reti di Poli, Martinetti e Rea per gli ospiti; di Pedrelli e Cafanno i gol dei veneti che hanno visto in panchina l’esordio (deludente) del nuovo tecnico Abel Balbo. Da segnalare il rigore parato dal portiere del Treviso Guardalben a Salvetti e sull'altro fronte il penalty fallito da Quadrini (palo).
L’Ascoli colleziona un’altra vittoria casalinga dall’arrivo di Franco Colomba. L’undici marchigiano, nonostante le assenze in attacco di Soncin e Bucchi, supera 2-1 l’Avellino. Vantaggio dei bianconeri al minuto 10 con Sommese, il raddoppio prima del riposo firmato da Belingheri. Nella ripresa gli irpini accorcia-
vano le distanze con Sforzini. Il Rimini non fallisce l’appuntamento con la vittoria davanti al proprio pubblico. La formazione romagnola guidata da Selighini vince 2-1 il match casalingo contro l'Ancona. Ospiti però avanti nel punteggio dopo soli dieci minuti con la rete di Soddimo. La rimonta del Rimini si conceretizzava con le reti di Cipriani e Basha. Ko interno per la Salernitana di Castori che all’Arechi cede di misura nel confronto con il Piacenza di Pioli (ex di turno). Decisiva la rete per i biancorossi firmata da Anaclerio al 32' della prima frazione di gioco. Il gol di Della Rocca consegna tre puni preziosi alla Triestina di maran che allo stadio «Rocco» liquida la pratica Pisa. Toscani in dieci uomini a sei minuti dal termine per l’espulsione di Viviani. Il Vicenza acciuffa il pareggio casalingo nel match del «Menti» contro il Cittadella. La rete di Sgrigna (poi espulso) al 9' della ripresa faceva seguito al vantaggio degli ospiti con Meggiorini (15'). Il turno ventotto del Campionato di seire B si completerà domani (calcio di inizio alle ore 20.45) con il posticipo di Bergamo. L’Albinoleffe di Armando Madonna (senza Coser, Offredi, Poloni e Cristiano) sono pronti a ricevere la visita del Grosseto (ospiti con la coppia d’attacco formata da Sansovini e Pichlmann).
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Sfida numero 17 E’ LA SFIDA numero diciassette tra Potenza e Crotone al Viviani, partite tutte disputate in serie C ad eccezione del 33 datato 1952-’53, quando il Monticchio Potenza militava in IV serie. Bilancio storico nettamente in favore dei rossoblu lucani che hanno vinto ben 10 volte, con quattro pareggi e due sole affermazioni calabresi. L’ultimo precedente è quello del 10 febbraio 2008, una delle migliori partite del Potenza di Arleo che surclassò nel gioco e nel punteggio i pitagorici guidati in panchina da Indiani - l’attuale tecnico del Foligno – con le reti di Berretti e De Florio. ARBITRO Al Viviani oggi fischierà Massimiliano De Benedictis, 31 enne barese al secondo anno di Can Pro. Nel 2007-‘08 ha diretto prevalentemente in C2, mentre nelle quattro gare di Prima Divisione che lo hanno visto protagonista quest’anno si è contraddistinto per una certa severità, testimoniata da un’espulsione a partita e tre rigori assegnati. Non ha precedenti con le due squadre. p.s.
Pasquale Arleo
Al Viviani arriva il Crotone: l’anno scorso fu una svolta per la salvezza
«La gara ideale per ripartire» Arleo: «Ci servono punti per lavorare tranquilli» IN REALTA’ qualche motivazione di fondo a questo Potenza-Crotone si trova eccome: con un risultato positivo, la squadra di Arleo potrebbe tuffarsi nelle due settimane di lavoro che precedono la sfida con la Pistoiese (ricordiamo che il giorno 8 marzo non si gioca, il prossimo impegno di campionato è fissato, quindi, per il 15), quella che potrebbe decidere una fetta di campionato, con l’adeguata tranquillità. Proprio quella che è mancata negli ultimi 15 giorni, tra infortuni, neve, batosta a Perugia e contestazione veemente, allenamenti blindati. «Fondamentalmente - però - resterebbero immutate le distanze dalla Pistoiese, indipendentemente dal loro impegno con l’Arezzo», dice Arleo introducendo i temi di una gara difficile assai. Raccontiamo tutto del Crotone in altra parte del giornale. Disegniamo una squadra che è meritatamente così in alto, nello stesso modo in cui conosciamo il valore di certi testacoda e delle motivazioni (o al contrario sottovalutazioni) che i protagonisti in campo potrebbero avere. L’anno scorso, lo scrivevamo ieri, dalla vittoria contro la squadra
Di Bella pronto al rientro
calabrese emersero le convinzioni del Potenza di potersi salvare. Oggi potrebbe accadere la stessissima cosa. Ma, soprattutto, potrebbe accadere che il Potenza si veda ricatapultato nell’effettiva dimensione che aveva preso nei primi giorni dell’era Arleo. Convinzioni, gioco, certezze e qualche buon risultato che, al contrario, oggi sono miseramente svaniti.
La partita va presa comunque con le molle: «Il Crotone è un’ottima squadra e il suo segreto è senza dubbio Moriero che sa farsi capire bene dai suoi giocatori e li fa giocare con una semplicità che è assai produttiva in termini di risultati, sa entrare nel cuore del suo spogliatoio e trarre il massimo anche nelle situazioni più difficili come era a Lanciano l’anno scorso. Non è un caso che in que-
sti due anni stia facendo assai bene», spiega Arleo. Ma più che sull’avversario, quotato, che il Potenza si ritroverà di fronte questo pomeriggio, lo sguardo dei rossoblù deve essere posato esclusivamente su se stessi: «In effetti ci serve una reazione per dimostrare ai nostri tifosi, ma prima di tutto a noi stessi, che la brutta partita di domenica è stata un episodio. E’ chiaro che anche il confronto con la squadra è stato proficuo e ho visto in tutti la voglia di non mollare. Le responsabilità ormai sono divise tra tutti». Qualche raffronto con l’anno scorso e con il momento storico che il Potenza sta vivendo è sempre possibile: Arleo ci spera. «Sarebbe l’ideale per dimostrare di essere vivi, per poterci proiettare verso Pistoia con il morale risollevato. L’anno scorso vincemmo una partita memorabile, condita anche da una prestazione ottima da parte di tutti. Prendemmo confidenza con le nostre possibilità di salvezza». Il Crotone è comunque diverso da quello passato, anche se proprio come allora Arleo ha studiato tutte le mosse dei calabresi consapevole di non potersi permettere nessun tipo di errore: «Abbiamo visto in che modo possono es-
sere vulnerabili, ma anche e soprattutto cosa dobbiamo evitare per non essere infilati. Il riferimento è a Morleo, che è assai temibile, ma anche alle geometrie di Pacciardi che, senza Galardo, rappresenta il termometro del loro gioco». In definitiva, però, gli undici calciatori che partiranno dal primo minuto sono già stati individuati. Al massimo potrebbe variare il modulo, anche per non dare certezze e punti di riferimento a Moriero che resta sempre un abile stratega. Insomma, la certezza è che il campionato del Potenza sia entrato nella fase calda: nei prossimi 180’ si potrebbe decidere molto. Meglio, questi 90’ rappresentano il viatico per la supersfida in Toscana con la Pistoiese, che concretamente resta il nemico pubblico numero uno. Poi ci sarà anche da guardarsi intorno, magari anche alla Juve Stabia che sarà il prossimo avversario al Viviani il 22 marzo. Sfide cruciali in un momento topico della stagione. Ormai il Potenza è arrivato al punto di non ritorno: non potrà sbagliare più nulla altrimenti la situazione potrebbe diventare irrecuperabile. Alfonso Pecoraro
Il portiere confermato. Si parte dal 4-2-3-1. Impegno fondamentale per Sarno
Fiducia a Groppioni e modulo variabile GLI INTERPRETI SONO quelli, il modulo è da definire. Magari anche a partita in corso. Per la sfida al Crotone di Moriero Arleo dovrà fare a meno dello squalificato Dei e di Matteo Berretti, impegnato a Cesenatico con la terapia riabilitativa. “Si è perso qualche giorno nel tentare di recuperarlo diversamente - ha spiegato il tecnico - ma la sua pubalgia è diventata sempre più acuta, contiamo di averlo con noi già a Pistoia, sono convinto che Matteo nello sprint finale ci darà un grande contributo come nella passata stagione”. A proposito del campionato scorso, potrebbe essere rispolverata una delle due mosse tattiche che si rivelarono utili per lo scac-
co matto al Crotone di Indiani. Il rientrante Fabrizio Di Bella con tutta probabilità giocherà davanti alla difesa per non far ragionare Pacciardi, il metronomo calabrese, elemento forte fisicamente che fa quantità e qualità. L'obiettivo è quello di spegnere la luce della manovra avversaria già in mediana, considerata anche l'assenza di Galardo che di solito giostra da regista offensivo sulla trequarti. Strategiche anche le modalità di utilizzo di Lolaico: l'anno scorso il potentino esegui' magistralmente la consegna di marcare Ghezzal fino a sotto la doccia, mentre oggi gli toccherà tornare sulla fascia destra per proteggere le
spalle a Vincenzino Sarno. Un duello decisivo infatti sarà quello tra il fantasista tascabile e Archimede Morleo, l'esterno sinistro del Crotone reduce da due reti nelle ultime due giornate e piuttosto offensivo per propensione. Il Sarno visto a Perugia, con un briciolo di concretezza in più, può far male davvero. A sinistra di conseguenza dovrebbe spostarsi Sabatino, con il recuperato Patarini e Gigi Cuomo coppia centrale. Di Bella e Cammarota in mezzo al campo proteggeranno le spalle ad una ricca trequarti composta da Nolè, Mangiapane e Sarno, trampolini di lancio per Cozzolino. L'esclusione di Cantoro, ultimamente assai opaco, è
motivata da Arleo anche in relazione alle caratteristiche della difesa ospite, molto solida anche fisicamente ma spesso in sofferenza nelle sfide in velocità contro attaccanti brevilinei. Non è superfluo sottolineare la presenza tra i pali di Groppioni dopo i disastri perugini: “stimo molto Tesoniero su cui il Potenza punterà l'anno prossimo svela il tecnico - ma Federico merita nuovamente fiducia, anche dopo una giornata negativa, per la continuità di rendimento mostrata fin'ora in tutto il campionato; in Umbria il punteggio ha superato i nostri reali demeriti e lui si è sentito in colpa sia nei confronti della società che dei compagni”. Ma il 4-2-3-1 di base fin
Sarno in azione a Perugia
qui illustrato verrà interpretato dai rossoblu in modo assai flessibile. Il Crotone gioca allo stesso modo, quindi potrebbe convenire a tratti non schierarsi a specchio per variare le soluzioni, soprattutto offensive. In fase di possesso infatti non sono da escludere sviluppi sul canovaccio di
un 3-4-3 mascherato, con Di Bella bloccato nella sua metà campo e Lolaico più alto. Per utilizzare parole di Arleo, “sarà un assetto tattico flessibile, ci muoveremo come si muove la palla”. Magari fino in porta. O è chiedere troppo? Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
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Sport
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TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA
Basso, non al top, va in panchina: al suo posto Triarico
Calabresi, tutti confermati È UN CROTONE incerottato quello che Moriero porterà al Viviani di Potenza per l'importante incontro della 24ma giornata. Una gara che, se dovesse finire in parità, scontenterebbe tutte e due le squadre. Per questo Moriero chiederà ai suoi ragazzi, e soprattutto ai sostituti degli assenti, di dare il massimo e superare questo importante momento. Il Crotone viene da una striscia positiva (vince da tre turni ma nelle ultime sette giornate ha collezionato sei vittorie e una sconfitta) invidiabile e in otto giornate ha collezionato ben 19 punti fino a portarlo a due punti dal primato. Ma Francesco Moriero non vuole sentire discorsi riguardanti la promozione, anzi. Dopo la gara di Benevento in casa rossoblu hanno festeggiato l'aritmetica salvezza e hanno timidamente abbozzato ad
un discorso sui playoff. Una serie di risultati buoni nonostante tutta una serie di problemi legati a infortuni. Anche per oggi Moriero dovrà fare a meno a pedine importanti della sua squadra a cominicare da Antonio Galardo che durante al sosta natalizia si è infortunato al ginoc-
chio e adesso aspetta ancora due domeniche per riprendere il suo posto in campo. Claudio Cafiero può dire di non aver mai giocato col Crotone. Infortunatosi in coppa Italia, aspetta desso l'ok dei medici per poter rientrare nel gruppo. Cosa che ha già fatto ma dovrà aspettare
ancora qualche settimana. Moriero ha convocato Anche Simone Basso, l'uomo con più estro in questo momento del Crotone. Gli è costato caro il gol messo a segno contro la Juve Stabia. L'uscita scomposta del portiere lo ha messo ko e per oggi il suo recupero appare difficilissimo. Si
è allenato a scartamento ridotto, ma l’indisponibilità ultima di Aurelio, che non figura nemmeno nella lista dei convocati, costringe il tecnico a portarlo nei 18 (nei quali sono ricompresi anche i due giovanissimi Parisi e Fioravanti) Giovedì si è fermato anche il giovane Orosz che ha ac-
cusato un problema muscolare. Mancherà anche Paponetti che salterà anche la gara interna col Foligno visto che il giudice gli ha inflitto due giornate. E per questa ragione figura tra i presenti in panchina anche il difensore Diniz, che mancava da parecchio tempo. FORMAZIONE Per quanto riguarda la formazione, diciamo pure che è fatta: difesa (Galeoto-PedottiScognamiglio-Morleo) e linea mediana (Carcuro-Pacciardi) sono confermate, proprio come il modulo caro a Moriero, il 4-2-3-1, Russo in attacco non ha rivali. Alle sue spalle figurano, quindi Petrilli e Caetano. Quest’ultimo andrà a sostituire a sinistra Basso (che va in panchina), Petrilli sarà il centrale e a destra agirà Triarico, con l’allenatore l’anno scorso a Lanciano.
Previsti numerosi tifosi
Moriero prudente anche per le sofferenze dell’andata
Ha fatto 19 punti in otto partite
«Non sottovalutiamoli»
SE PROPRIO va cercato un tallone di Achille in una squadra che veleggia nei primi posti di ogni classifica individuale, potremmo dire che i 23 gol subiti fanno del Crotone una squadra abbastanza perforabile. Il rovescio della medaglia, ovviamente in senso positivo, sono quei 35 gol realizzati (terzo miglior attacco). In tema di numeri, quindi, la squadra di Moriero è fenomenale, dal momento che anche lontano dallo Scida (dove ha fatto 31 punti ed è la squadra che viaggia meglio di tutte a domicilio) i rossoblù hanno preso 14 punti. Pareggia poco la squadra calabrese (solo tre ics con Paganese e Perugia fuori casa e Sorrento in casa) che detiene in generale il maggior numero di vittorie (14 assieme al Gallipoli). Ma è la striscia delle ultime gare che deve per forza di cose far credere che Galeoto e company vanno tenuti in grossa considerazione. Cinque vittorie (Pescara e Benevento in trasferta, Pistoiese, Cavese e Juve stabia a domicilio) nelle sei gare del girone di ritorno (battuta d’arresto del tutto inaspettata a Marcianise con il pesante 3-1 in rimonta subito dai casertani), che rendono cospicuo il bottino di punti nelle ultime otto gare. Sono 19 su 24: uno score che ha lanciato prepotentemente i pitagorici a ridosso del primato. Come dice Moriero a parte, in maniera assolutamente meritata. E dire che la campagna del mercato di gennaio ha, sulla carta, ridimensionato i piani dei calabresi. Poi, in verità, ne ha ridotto l’impatto economico, dal momento che chi è andato via (Rossi al Pergocrema, Maietta al Frosinone, Vicedomini alla Juvce Stabia, Espinal al Portogruaro e Borghetti alla Ternana) è stato sostituito a livello
CROTONE. La brillantezza del gioco, l'avanguardia delle idee, l'unione di un gruppo che non ha paura di esporsi, di tirarsi fuori dalle trincee ed affrontare le “guerre” con orgoglio e spavalderia pur di somigliare al proprio “comandante”. Si spiegano così i 45 punti del Crotone, si giustifica così una favola andata oltre gli incubi dei procedimenti penali che hanno coinvolto il numero uno della dirigenza, si materializza così il sogno d'inseguire il primato, di mettersi alla caccia della serie B diretta. Il Paradiso di Crotone è Francesco Moriero, deus ex machina di una squadra che non ha più limiti, che non conosce paure, che salta qualsiasi ostacolo riconoscendosi nel carattere forte e deciso del proprio allenatore: “È così che ci siamo messi alle spalle il periodo turbolento, conquistando risultati prestigiosi nonostante le difficoltà economiche della società. Bisogna anche dire - continua Moriero - che la dirigenza non ci ha mai lasciato soli ed è stata di un'onestà unica quando c'era da abbattere i costi per salvaguardare il futuro del sodalizio. A malincuore alcuni pezzi pregiati hanno dovuto svestire questa maglia, ma la bontà del progetto non è stata intaccata. Al contrario: nelle difficoltà questo gruppo si è fortificato, s'è stretto ancor di più intorno a me ed ha ottenuto risultati ancor più sorprendenti rispetto al girone d'andata”. Quindici punti nelle prime sei gare del ritorno, cinque vittorie pesantissime per diventare l'unica reale antagonista del Gallipoli: “Candidatura meritata - tiene a precisare Moriero - Se siamo secondi con appena tre punti di distacco rispetto alla vetta non è un semplice caso. La nostra classifica l'abbiamo costruita giocando un gran calcio, imponendo il nostro calcio offensivo ovunque, arrivando con la forza delle idee lì dove non potevamo arrivare con la qualità dei singoli. Ci sono
Tifosi del Crotone
qualitativo in maniera assai adeguata, con un netto taglio degli stipendi (Carcuro dal Treviso e Pedotti dalla Ternana sono i titolari in pianta stabile) Trova riscontro, quindi, quello che ha detto Moriero, ossia che non sempre ai nomi dei calciatori sono abbinati i risultati TIFOSI Saranno un centinaio i tifosi del Crotone presenti al Viviani. Nel punto vendita TicketOne autorizzato alla prevendita dei biglietti per la gara di oggi, fino a venerdì sera sono stati venduti una ottantina di tagliandi ma il titolare della tabaccheria ci ha confermato che nella giornata di sabato ci sarebbe stato il picco delle vendite. Un paio di pullman sono stati già allestiti e partiranno oggi in mattinata ma anche tante auto private si incammineranno alla volta di Potenza portando molti tifosi di fede rossoblu. D'altronde la vicinanza della trasferta e la relativa tranquillità della stessa (non ci sono mai stati attriti tra le due tifoserie e ci si augura che mai ce en saranno) fanno si che molti tifosi hanno potuto organizzare quasi una gita fuori porta.
Se siamo secondi non è certo per caso Giochiamo meglio delle altre avversarie squadre molto più attrezzate che sono costrette ad inseguirci, lo stesso Gallipoli che costa dieci volte il Crotone è avanti soltanto di tre punti. E sinceramente - confessa il tecnico dei pitagorici - nonostante il dislivello tecnico crediamo di poter competere fino alla fine. Nessuna squadra ci ha messo davvero sotto e nelle ultime tre giornate abbiamo battuto Cavese, Benevento e Juve Stabia, squadre dall'enorme tasso qualitativo. Probabilmente il nostro organico non ha le stesse risorse delle corazzate tirate
su per vincere il campionato, ma penso di poter affermare, senza possibilità di essere smentito, che nessuna squadra riesce ad esprimersi sugli stessi livelli del Crotone. Segnale chiaro che i grandi nomi hanno un'importanza sempre più relativa”. Ha una fiducia enorme nel suo gruppo Francesco Moriero e crede nel salto di categoria: “Chiaramente per mantenersi agganciati al Gallipoli è vietato sbagliare. Dalla nostra abbiamo il vantaggio di essere liberi da pressioni: non siamo noi quelli che devono vincere a
tutti i costi. Ma per alimentare il sogno c'è bisogno di continuità e vanno superati anche gli esami più ostici come quello di Potenza”. La sfida del Viviani un po' preoccupa Moriero: “Per tutta la settimana non ho fatto altro che invitare i miei ragazzi a non sottovalutare l'impegno, a non guardare alla classifica. Il Potenza è forte e poi ha un bisogno disperato di punti salvezza. E poi ancora ha dalla sua il fattore casalingo che spesso può essere determinante. C'è poi la bontà del gruppo lucano da tenere in considerazione: Cozzolino, Berretti, Sarno - tanto per citarne alcuni - sono in grado di risolvere le partite in qualsiasi momento. Inoltre la struttura tattica è molto solida, il Potenza è organizzato e pratico. All'andata facemmo una gran fatica e vincemmo soltanto in pieno recupero con un pizzico di fortuna”. Filippo Zenna Checco Moriero è al secondo anno di fila su una panchina di Prima Divisione. L’anno scorso era a Lanciano e con il Potenza ha un bilancio di due pareggi e una vittoria
Sport A Foligno un mezzo spareggio per la salvezza
Domenica 1 marzo 2009
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Gallipoli, insidie dal derby Si elegge la regina delle abruzzesi Benevento per il riscatto Benevento
IL PRONOSTICO
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Sorrento
Arbitro: LIOTTA di Lucca Assistenti: Schenone-Sirchia BENEVENTO. Nel derby contro il Sorrento SORRENTO. Nel lungo ritiro di Telese Teril Benevento ritrova Gianni Simonelli, con il me, il Sorrento spera di aver ritrovato la nequale lo scorso hanno ha trionfato nel tor- cessaria serenità per affrontare il derby di neo di C2, oltre agli ex Agnelli e Vanin. Soda Benevento, un test importante per il prosiedovrà fare a meno degli squalificati Catta- guo della stagione rossonera. Sul versante neo ed Ignoffo, oltre che di Palermo e Cejas, della Costiera, un ampio plotone di ex, con Siche partiranno dalla panchina, visto che per monelli sulla panchina sannita nella scorsa tutta la settimana sono stati fermi a casa del- primavera, quando vinse il campionato di C2 l'influenza. In difesa spazio ad Aquilanti e con Agnelli. Formazione: rimane l'alternatiFerraro, mentre a centrocampo via libera a va tra Angeli e Panarelli. Carcione e Statella. SORRENTO (3-5-2): Spadavecchia; DemarBENEVENTO (4-4-2): Mondini; Aquilanti, tis, Lo Monaco, Panarelli; Vanin, Nicodemo, Ferraro, Landaida, Colombini; Ciarcià, Car- Agnelli, Maiorano, Fialdini; Biancone, Ripa. cione, De Liguori, Statella; Clemente, Ca- A disp.: Casadei, Angeli, Minadeo, La Vista, staldo. A disp.: Corradino, Palermo, Cejas, Myrtaj, Arcidiacono, Giampaolo. All.: SimoCinelli, Imbriani, Bueno, Evacuo. All.: Soda. nelli.
Foligno
IL PRONOSTICO
1
Marcianise
Arbitro: PERISAN di Pordenone Assistenti: Perrone-Ricci FOLIGNO. Problemi d'abbondanza per Indiani. L'allenatore biancazzurro infatti potrà contare su tutti gli effettivi a propria disposizione eccezion fatta per Turchi (infortunato di lungo corso) e Bisello Ragno. Torna dopo un lungo stop il centrale difensivo Fiuzzi, che comunque dovrebbe sedersi in panchina. La novità potrebbe essere l'innesto sulla fascia di destra a centrocampo di Baldanzeddu. In avanti spazio al trio De Paula-Coresi-Cipolla. FOLIGNO (3-4-1-2): Conti, Gregori, Guastalvino, Pencelli, Baldanzeddu, Signori, Furiani, Petterini, De Paula, Cipolla, Coresi. A disp.: Palanca, Buscaroli, Fiuzzi, Mandorlini, Borgese, Cesaretti, Cotza. All.: Indiani
J. Stabia
MARCIANISE. Marcianise, reduce da due sconfitte consecutive e costretto a fare punti. Impresa non facile per le le assenze di Murolo, Di Napoli e Romano per squalifica e, quella probabile di Vanacore che ha problemi ad un ginocchio. Porpora, Ciano, Russo, Montanari e Della Ventura si candidano per sostituire gli assenti. Rientra Manco a destra e in attacco Galizia dovrebbe tornare a far coppia con Innocenti. REAL MARCIANISE (4-4-2): Fumagalli; Piscitelli, Filosa, Porpora, Russo; Manco, Montanari, Della Ventura, D'Ambrosio; Innocenti, Galizia. A disp.: Mezzacapo, Ciano, Vanacore, D'Apice, Compagnone, Poziello, Tedesco. All.: Fusi.
IL PRONOSTICO
1
Perugia
Arbitro: D’ALESIO di Forlì Assistenti: Russo-Drago CASOLA. Rifinitura nel quartier generale di Casola e prove generali per la sfida col Perugia che si giocherà sul neutro di Torre Annunziata. Non c'è D'Ambrosio, squalificato, ed a sinistra gioca Radi. Manca pure Biancolino, appiedato per un turno dal giudice sportivo, e la prima punta diventa Cristea. Rientrano da squalifica il portiere Brunner ed il duttile difensore Maury. Ballottaggio in mediana tra Ametrano e Vicedomini. JUVE STABIA (4-2-3-1): Brunner; Maury, Geraldi, Rinaldi, Radi; Ametrano, Stentardo; Capparella, Amore, Peluso; Cristea. A disp.: Della Corte, Gritti, Marino, Mineo, Vicedomini, Grieco, Gaeta. All.: Bonetti.
Taranto
PERUGIA. Il Perugia cerca i primi punti in trasferta del 2009. Pagliari continuerà a proporre il 4-3-3. Le scelte in difesa e a centrocampo sono obbligate per il tecnico marchigiano. Sono infatti assenti Raimondi, Barbagli, Cudini, Passiglia e Stamilla. Ecco allora la conferma di Zoppetti come centrale con Calori a sinistra. La differenza rispetto a sette giorni addietro è l'inserimento di Pagani sulla corsia sinistra della difesa. Confermato il tridente. PERUGIA (4-3-3): Benassi; Calori, Zoppetti, Accursi, Pagani; Pizzolla, Gatti, Mezavilla; Cutolo, Del Core, Mazzeo. A disp. De Marco, Fiorucci, Di Stani, Boldrini, De Giorgio, Ferrari, Maccan. All.: Pagliari.
IL PRONOSTICO
X
Ternana
Arbitro: BIETOLINI di Firenze Assistenti: Del Bianco-Veccia TARANTO. L'idea di Stringara è cambiare TERNI. Baldassarri può confermare la il modulo di quel tanto che basta per otte- formazione che ha battuto il Benevento nere un po' più di qualità. Così, per la gara sette giorni fa. L'unico dubbio riguarda contro la Ternana, il 3-4-3 diventa 3-4-1-2 Cardona che in settimana si è allenato pocon Miglietta tra le linee. Centrocampo co. Il pacchetto difensivo sarà composto, ancora da definire sul lato destro: Sosa quindi, da Del Grosso, Sartor, Tedeschi e sembra in vantaggio su Lolli. In difesa, in- Cardona.Il centrocampo giostrerà con vece, Di Bari è in vantaggio su Prosperi. Concas, Papini, Di Deo e Piccioni. Proprio Emergenza in attacco: Da Silva è squalifi- quest'ultimo ha vinto il ballottaggio con cato, Dionigi infortunato. Resta Catura- Morello, che partirà dalla panchina. Infine l'attacco, con Noviello e Perna. no. TARANTO (3-4-1-2) Nordi; Migliaccio, TERNANA (4-4-2): Visi; Del Grosso, SarPastore, Di Bari; Sosa, Lima, Spinelli, Mic- tor, Tedeschi, Cardona; Concas, Papini, Di co; Miglietta; Carrozza, Caturano. A disp.: Deo, Piccioni; Noviello, Perna. A disp. Barasso, Prosperi, Lolli, Marolda, Giorgi- Cunzi, Mauri, Di Dio, Morello, Burrai, Scappini, Tozzi Borsoi. All.: Baldassarri. no, Russo, Sciaudone. All.: Stringara
Cavese
IL PRONOSTICO
X
Paganese
Arbitro: GIACOMELLI di Trieste Assistenti: Parisse-Fuorucci CAVA DE' TIRRENI. Camplone “esagera”e PAGANI. Rientrano da squalifica Taccola e convoca addirittura ventitre calciatori: nel- Chiavaro restituendo ossigeno alla difesa, la lista ci finiscono perfino l'infortunato ma c'è emergenza a centrocampo: Caracciolo Bernardo ed il terzo portiere Sorriso. Manca deve scontare il secondo turno di stop disciAnaclerio squalificato ed in regia dovrebbe plinare e Berardi sarà fermo dopo aver ragandarci Scartozzi, favorito su Prevete. Recu- giunto le quattro ammonizioni (debutta pera Romeo, candidato numero uno per l'u- quindi Fiorentino). Capuano vuol tutelarsi nico posto dell'attacco. Ballottaggio Farina- ed avanza Imparato sulla linea dei centroLacrimini in difesa: se gioca il primo, Noce- campisti. Solito ballottaggio in attacco tra rino va a sinistra, se gioca il secondo allora il Fanasca e Lasagna accanto a Zarineh. capitano diventa centrale al fianco di Ischia. PAGANESE (3-5-2): Pantanelli; Chiavaro, CAVESE (4-3-2-1): Marruocco; Pierotti, Taccola, De Giosa; Imparato, Fiorentino, CaIschia, Farina, Nocerino; Alfano, Scartozzi, podaglio, Cucciniello, Esposito; Fanasca, ZaFavasuli; Aquino, Schetter; Romeo. A disp.: rineh. A disp.: Melillo, Astarita, Iraci, LegitPetrocco, Cipriani, Lacrimini, Prevete Ric- timo, Sodinha, Vitiello, Lasagna. All.: Cacio, Tarantino, Sorrentino. All.: Camplone. puano.
Gallipoli
IL PRONOSTICO
1
Foggia
Arbitro: CORLETTO di Castelfranco V. Assistenti: De Falco-Santangelo GALLIPOLI. Forte del doppio successo contro Perugia e Paganese, il Gallipoli si presenta con la veste tattica confermata del 4-3-3. Ritorna sulla corsia destra Cangi (squalificato Vastola). Rientrano il difensore Bonatti (dopo la squalifica) ed il centrocampista Cimarelli (dopo aver smaltito i problemi fisici). Mounard, ex da questa stagione, prova ad innescare l'attacco da 20 gol con Di Gennaro ed il neopapà Ginestra. GALLIPOLI (4-3-3): Rossi; Cangi, Molinari, Antonioli, Suriano; Russo, Esposito, Buzzegoli; Ginestra, Di Gennaro, Mounard. A disp.: Sciarrone, Bonatti, Cini, Cimarelli, Riccardo, Marzeglia, Sansone. All.: Giannini
Pistoiese
FOGGIA. Per la trasferta di Gallipoli passa praticamente l'intera stagione rossonera. Rientra Pecchia, ma il potenziale offensivo è praticamente azzerato per via della squalifica di Germinale e l'infortunio di Salgado. Tuttavia Novelli garantisce che il Foggia in questo momento si esprime meglio in trasferta, specie quando si trova di fronte agli ex (a Gallipoli ce ne sono tre: Giannini, Mounard e Cimarelli. FOGGIA (4-3-3): Bremec; Colombaretti, Lisuzzo, Zanetti, Posillipo; Pecchia, D'Amico, Velardi; Troianiello, Piccolo, Malongà. A disp.: Coscia, Burzigotti, Pezzella, De Rosa, Mancino, Agostinone,Mattioli. All.: Novelli.
IL PRONOSTICO
X
Arezzo
Arbitro: GAMBINI di Roma 1 Assistenti: Masuccio-Della Rocca PISTOIA. Diciannove convocati per il derby con l'Arezzo, ma formazione top secret. Torricelli, espulso domenica al suo esordio e squalificato per 2 turni, non sarà in panchina, rilevato da Antonio Niccolai figlio del popolare Comunardo, ex stopper di Cagliari e Nazionale - e non svela l'undici di partenza. Probabile che venga riconfermata la squadra che ha pareggiato a Foggia. PISTOIESE (4-4-2): Bindi; Di Berardino, Fiasconi, Ghinassi, Fautario; Breschi, Muwana, Guerri, Bellazzini; Artistico, Dal Rio. A disp.: Mareggini, Bartolucci, Cutrupi, Lanzillotta, Femiano, Cortese, Della Penna. All.: Niccolai
Lanciano
AREZZO. L'Arezzo riparte da Guido Ugolotti dopo l'esonero di Cari. Il neotecnico amaranto deve fare a meno dell'attaccante francese Baclet che, venerdì, in allenamento si è bloccato per un risentimento muscolare. Al suo posto giocherà o l'argentino Turienzo o il trequartista Lauria. L'altra novità potrebbe essere far i pali dove Paoletti contende a Botticella la maglia da titolare AREZZO (4-4-1-1): Paoletti; Ambrogioni, Terra, Fanucci, Grillo; Bondi, Beati, Matute, Croce; Lauria; Chianese. A disp.: Lancini, Conte, Pelagatti, Bricca, Doga, Togni, Turienzo. All.: Cari.
IL PRONOSTICO
2
Pescara
Arbitro: ZANICHELLI di Genova Assistenti: Izzo-Evangelista LANCIANO. Recuperato il terzino sini- PESCARA. Si rivede Bazzani, che partirà stro Mammarella, che in assenza di Vin- dalla panchina, ma verrà utilizzato da centi (indisponibile come Oshadogan e Galderisi a gara in corso per dare il camRomano) si candida, in alternativa a Dale- bio a Simon oppure per fare da spalla alno, per un posto da titolare. Ma dovrebbe l'argentino. Tutti a disposizione tranne essere Morabito a partire dal 1' sulla sini- De Sousa e Romito, che continuano il lavostra. El Kamch sostituirà in mediana lo ro differenziato per recuperare dai rispetsqualificato Cossu. Gli altri ex pescaresi in tivi infortuni, e lo squalificato Verratti. Il campo sono Tisci, Aridità, Turchi e Alfa- trequartista sarà Perrulli, tra i pali l'ex di turno Indiveri. geme. LANCIANO (4-2-3-1): Aridità; Musca, Bo- PESCARA (4-2-3-1): Indiveri; Camorani, lic, Erba, Morabito; Turchi, El Kamch, Ti- Pomante, Siniscalchi, Vitale; Coletti, sci, Margarita; Colussi, Alfageme. A disp.: Giordano; Felci, Perrulli, Zeytulaev; SiBordeanu, Bognar, Daleno, Mammarella, mon. A disp. Prisco, Diliso, Sembroni, Amenta, Pagliarini, Morante. All.: Paglia- Ferraresi, Stella, Bazzani, Laens. All. Galderisi. ri.
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Sport Sfida salvezza a Isola del Liri
Domenica 1 marzo 2009
La capolista è pronta per la fuga definitiva Per Catanzaro e Gela trasferte ostiche Cosenza
IL PRONOSTICO
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Noicattaro
Arbitro: LUPO di Matera Assistenti: Salvio-Auriemma COSENZA- Toscano (che non andrà in NOICATTARO. Due indisponibili per il panchina per la squalifica) farà a meno di Noicattaro. Si tratta di Deflorio e Pongo. Ambrosi e Morelli che si sono allenati a Di Muro è acciaccato (dolore al ginocchio) parte e dovrebbero tornare a disposizione ma sarà in panchina. Sciannimanico conla settimana prossima. Rientra Polani in fermerà l'undici titolare che ha vinto conun reparto offensivo privo di Galantucci, tro l'Isola Liri con Menolascina in cabina fermato per 2 turni dal giudice sportivo. di regia affiancato da Piccinni e De PascaPromosso Moschella al centro della dife- lis a centrocampo. In attacco Rana e Siclasa, Parisi verso la panchina. Conto Tv in- ri con Zotti esterno sinistro a loro supportanto ha acquisito i diritti per le trasferte to. dei rossoblu. NOICATTARO (4-4-2): Sassanelli; De COSENZA (4-4-2): Guizzetti; Bernardi, Giorgi, Lucioni, Lollini, Ingrosso; De PaMoschella, Braca, Chianello; Occhiuzzi, scalis, Piccinni, Menolascina, Zotti; SiclaBattisti, De Rose, Mortelliti; Danti, Pola- ri, Rana. A disp.: Cilli, Perrone, Mercurio, ni. A disp. Cosenza, Profeta, Musacco, Fa- Di Muro, Baldassarre, De Lorenzo, Coppobio, Catania, Parisi, Ramora All. Toscano la. All.: Sciannimanico.
Isola Liri
IL PRONOSTICO
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Vd Sangro
Arbitro: D’Iasio di Bari Assistenti: Paglione-Fortarezza ISOLA DEL LIRI. Una settimana vissuta pericolosamente: dopo il brutto ko di Noicattaro l'ambiente nella città della cascata si è fatto pesante. L'esacerbarsi degli animi ha portato i tifosi ad irrompere, giovedì pomeriggio, sul terreno nel “Nazareth-Mangoni”sul quale era in corso la sessione d'allenamento. Incontro che ha mantenuto toni pacati, con gli ultras che hanno voluto però esporre a voce le proprie ragioni a Giacalone e compagni. ISOLALIRI (4-5-1): Fiorini; Brunetti, Cagnale, Matrisciano, Bombara; La Cava, Giacalone, D'Alessandro, Buiktus, Luciani; Pignalosa. A disp.: Tomei, Dolcemascolo, Risi, Ranalli, D'Imporzano, Pignalosa, Cori. All. Zecchini
Monopoli
ATESSA. Petrelli con la rosa al completo e con il morale alle stelle dopo la vittoria sulla capolista Cosenza di domenica scorsa. A Isola Liri la Val di Sangro si gioca una fetta importante di salvezza, puntando forte sul match winner dell'ultima domenica, Max Memmo. A centrocampo, confermato il capitano Epifani con Mazzetto e uno tra Sireno e Campli ai lati. VAL DI SANGRO (4-3-3): Ameltonis; Del Grosso, Sensi, Paolacci, Mangoni; Mazzetto, Epifani, Campli; Grillo, Memmo, Paris. A disp.: Leacche, Curcio, Rogato, Carafa, Sireno, Perfetti, Alessandrì. All. Petrelli.
IL PRONOSTICO
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Cassino
Arbitro: PERETTI di Verona Assistenti: Scarano-Di Carlo MONOPOLI. Soliti ballottaggi per Geretto, in vista della gara con il Cassino. Il tecnico dovrà scogliere i dubbi riguardanti la corsia di sinistra: per il ruolo di terzino, Tinoco sembra in vantaggio su Mele, poco convincente nelle ultime due uscite; sulla mediana, invece, Carbonaro dovrebbe partire titolare a discapito di Loseto. Confermato in blocco il resto della squadra, con Gambuzza al posto dell'infortunato Turone e Balistreri - Ceccarelli in attacco. MONOPOLI (4-4-2): Saraò; Colella G., Thackray, Gambuzza, Tinoco; Santarelli, Minopoli, Bonfardino, Carbonaro; Balistreri, Ceccarelli. A disp.: D'Urso, Colella F., Mele, Gatto, Lorusso, Loseto, Szatmari. All.: Geretto.
Vibonese
CASSINO. Il Cassino, tornato alla vittoria dopo una lunghissima serie senza gloria durata oltre 3 mesi, riparte da Monopoli con ritrovate velleità. I lungodegenti Molinaro e Cunzi hanno ripreso ad allenarsi con il gruppo ma sembra che non siano ancora arruolabili per l'impegno pugliese. Guzzo squalificato, al suo posto scalpita Mucciarelli, con Bianchi che riprende il suo posto. CASSINO (4-4-2): Mennella; Pepe, Mucciarelli, Di Nunzio, Bianchi; Vianello, Giannone, Kone, Casoli; Mezgour, Morello. A disp.: Afeltra, Martinelli, Paschetta, Giannusa, Gemmiti, Bardeggia, Leccese. All.: Patania.
IL PRONOSTICO
X
Barletta
Arbitro: COCCIA di S. Benedetto d.t. Assistenti: Bisceglia-Maruccia VIBO V. Resta in dubbio fino all’ultimo il BARLETTA. Dopo il pari interno contro il centrocampista Pirrone, che ha lavorato a Monopoli, risultato obbligato per il Barletparte in settimana. In mezzo al campo ta a Vibo Valentia. I biancorossi scenderanno con il chiaro intento di conquistare rientra Polito dopo il turno di squalifica. Rispetto a domenica scorsa, quando l'intera posta in palio. Assente sicuro del Galfano optò per un folto centrocampo, do- match sarà l'esterno Ruiz. In forse l'acciacvrebbe tornare dal primo minuto Pasquale cato Caracciolese. Dopo i due turni di squaIadaresta, che contro l’Andria ha dato se- lifica, torna a far parte dell'undici titolare gnali di crescita. In difesa a sinistra la no- l'argentino Laviano. Resta a casa, invece, capitan Daleno, espulso domenica scorsa. vità di giornata con Santonocito titolare. VIBONESE (4-4-2): Amabile; Orefice, Ra- BARLETTA (4-4-2): Furlan; Mastroniconelucci, Bianciardi, Santonocito; Di Fran- la, Fabbro, Sabini, Tangorra; Merito, Salco, Ruscio, Di Mauro, Polito; Taua, Iadare- vagno, De Cecco, Ike; Omolade, Laviano. A sta. A disp.: Bastiera, Kulenthiran, Gene- disp.: Montagna, Rizzi, Iervolino, Toscasio, Bica Badan, Oudira, Sgambato, Melis no, Vignola, Majella, Caracciolese. All.: Sanderra. All.: Galfano
Igea V.
IL PRONOSTICO
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Aversa N.
Arbitro: MANNA di Isernia Assistenti: Belcastro-Longo BARCELLONA P.G. - Messe da parte le am- AVERSA. Dopo la vittoria contro il Pescibizioni play-off, l'Igea cerca punti salvezza na, per l'Aversa Normanna arriva il mocontro l'Aversa. Castellucci deve fare i conti mento di confermare quanto di buono fatancora con alcune defezioni importanti: to vedere tra le mura amiche. Sul campo mancano Matinella, squalificato, e Panarel- dell'Igea Virtus, la formazione di Sergio lo. In più giovedi si è fermato Agius per un deve fare punti per avvicinarsi alla zona problema al polpaccio. Il centrale maltese salvezza. Nessuna novità tra i convocati, dovrebbe comunque essere regolarmente in tutti disponibili, solo il giovane Prisco è campo. Se non dovesse farcela, Palma agi- stato lasciato a casa per aggregarsi alla rebbe da centrale con Alizzi, mentre a destra Berretti. giocherebbe Scopelliti. AVERSA (4-4-2): Castelli; Panini, MaIGEA V. (4-4-2): Di Masi; Palma, Agius, raucci, Di Girolamo, Pagano; Franzese, Alizzi, Russo; Scopelliti, Crimi, Di Toro, Marasco A., Zolfo, Sibilli; Perna, Marasco Condello; La Porta, Ricciardo. A disp.: Ro- G.. A disp.: Pettinari, Avolio, Cozzolino, mano, Marino, D'Anna, Giardina, Bongio- Chietti, Longo, Arini, Menichini. All.: Servanni, Di Miceli, Cocimano. All.: Castellucci gio.
Manfredonia
IL PRONOSTICO
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Gela
Arbitro: BARATTA di Salerno Assistenti: Morelli-Calò MANFREDONIA. C'è innanzi tutto da verificare il cambio dell'allenatore, Lorenzo Mancano al posto di D'Arrigo, una soluzione interna per scuotere animi e sopra tutto la classifica. Come pure il nuovo modulo (43-3), di Mancano, appunto, la nuova “arma” sulla quale si punta molto per uscire dall'attuale scomodissima posizione di classifica. Ma c'è il Gela, la terza forza del campionato e per il Manfredonia tradizionalmente un avversario non facile. MANFREDONIA (4-3-3): Pelagotti; Parisi, Bortel, Nossa, Serao; Cerchia, Napolitano, Sifonetti; Arigò, Marchano, Schettino. A disp.: Fortunato, Scarpitta, Macrì, Cinquepalmi, Bellucci, Vitiello, De Rita. All.: Mancano
Scafatese
GELA. Al Miramare per dare continuità al successo di domenica scorsa. Testa-coda da brividi a Manfredonia, dove il Gela cerca punti per mantenere viva la speranza di rimonta nei confronti del CosenzaAssenti gli infortunati Alessandrì e Nigro e lo squalificato Galuppi, rientrano Pasca, Gaeta e Pasquale Esposito. Questi ultimi due potrebbero trovare una maglia da titolare in una squadra che ha grandi motivazioni. GELA (4-4-1-1): Cecere; P.Esposito, D'Aiello, Fernandez, Ambrosecchia; Gaeta, Iannini, Marinucci Palermo, Unniemi; Schiavon; Franciel. A disp. Ferla, Romaggioli, G. Esposito, Giudice, Russo, Pasca, Staffolani. All.: Cosco.
IL PRONOSTICO
2
Catanzaro
Arbitro: MERCHIORI di Ferrara Assistenti: Ostuni-Volpe SCAFATI. Rientrano da squalifica Marini e Rapino e torna titolare dopo oltre tre mesi di recupero e riabilitazione l'esperto Terracciano (ultima gara a Cassino: 16 novembre 2008): cambia così per intero il blocco di difesa. Lagnena dovrebbe avanzare sulla linea dei centrocampisti dove troverà probabilmente spazio anche Corsale. Un mediano in più, una mezza punta in meno per questioni d'equilibrio. SCAFATESE (3-5-2): De Felice; Marini, Rapino, Terracciano; Lagnena, Basile, Marzocchi, Corsale, Carbonaro; Martone, Varriale. A disp.: Spicuzza, Correale, Baylon, Di Candilo, Izzo, D'Avanzo, De Luca. All.: Maurizi.
Lamezia
CATANZARO- Provenza può finalmente sorridere per le notizie dall’infermeria. Pienamente recuperati Berardi ed Armenise che dovrebbero essere regolarmente in campo, buone notizie anche da Corapi, pronto per la panchina a 5 mesi dalla rottura dei legamenti. Restano out il bomber Antonio Montella, Ciano (tornerà a disposizione tra sette giorni) e Max Caputo che deve scontare ancora una giornata di squalifica. CATANZARO (4-4-2): Mancinelli; Montella F., Di Meglio, Gimmelli, Armenise; Bruno, Berardi, Zaminga, Tomi; Falomi, Iannelli A disp.: Cristofaro, Corapi, Cardascio, Di Maio, Mangiacasale, Pippa, Benincasa All. Provenza
IL PRONOSTICO
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Andria
Arbitro: BOLANO di Livorno Assistenti: Roccasalvo-Antico LAMEZIA- Per Danilo Pierini pesante l’as- ANDRIA. Chiancone, al debutto, ripartirà senza del centrale difensivo Di Donato, dal 4-4-2 per plasmare una formazione con squalificato per 3 giornate. Probabile l’uti- più gioco e più finalizzazione. In particolare, lizzo di un 4-4-1-1, con l’inversione rispet- mini rivoluzione data dalle assenze per squato al solito degli esterni alti Riccobono e lifica ed infortuni tra cui Rebecchi e Iennaco Ciotti per farli convergere al centro e pro- a centrocampo e Mastrolilli in attacco. Quinvare il tiro. Fuori gli infortunati Manca di, cambio in difesa con Ceppitelli titolare al (ok tra un mese) e Ciminari, mentre Ra- posto del “punito” Sgarra in panchina, linea gatzu – a parte per tutta la settimana - è mediana con la coppia Ottobre-Cazzarò conpronto almeno per la panchina. fermata e Strambelli sulla sinistra, in attacV. LAMEZIA (4-4-1-1): Panico; Carraro, co spazio a Cavaliere ed il furetto Di Cosmo. Pascuccio, Filippi, Marinelli; Riccobono, ANDRIA (4-4-2): Spitoni; Goisis, Ceppitelli, Amita, Cacciaglia, Ciotti; Falco, Sergi. A Sportillo, Di Simone; Romito, Ottobre, Cazdisp: Forte, Sanso, Angotti, Ragatzu, zarò, Strambelli; Di Cosmo, Cavaliere. A diRondinelli, Cascone, Lopetrone All. Pieri- sp.: Amadio, Sgarra, Fruci, De Santis, Rizzi, ni Sy, Rescio. All.: Chiancone.
Sport 43 Inizia il “trittico gialloverde”: Pescina-Manfredonia-Val di Sangro in 7 giorni Domenica 1 marzo 2009
Il Melfi deve gestirsi Moretti: «Possiamo vincere con chiunque» La formazione
L’avversaria
Cambia il modulo
Un solo dubbio
Il portiere del Melfi, Russo
Marco Moretti
Palumbo
Arcamone
4-4-1-1. Questo è il modulo tattico che Palumbo adotterà contro il Pescina. Petagine ha svolto buoni allenamenti in settimana, è apparso tonico, ed ha convinto definitivamente il tecnico nell'adottare questo schieramento. Può sembrare un atteggiamento guardingo, ma la contemporanea presenza di Gilfone a sinistra, garantisce comunque un peso offensivo considerevole con De Angelis punta centrale. L'obiettivo è ripartire e far male al Pescina, palla a terra in velocità. Il campo di Avezzano, solitamente buono, appare adatto a brevilinei e gente rapida. Due caratteristiche che appartengono a Petagine e Gilfone, chiamati a fornire un contributo importante, per loro e per la squadra. Finora sono stati i due enigma di questa formazione. Gilfone a causa di continui intoppi e problemi fisici, Petagine per la difficoltà di trovare una collocazione nel 4-4-2 palumbiano ed anche per i continui tentennamenti relativi al suo rinnovo contrattuale. Ora che il mercato è finito, e i guai fisici alle spalle, è giunto il momento di mostrare la qualità in possesso, nel contesto di un match dove non si dovrà sbagliare nulla per uscire indenni. L'impossibilità di poter schierare Mitra, obbliga Palumbo a puntare ancora su Maisto e Bacchiocchi, due che a Lamezia nell'ultima trasferta, hanno mostrato di poter benissimo giocare in coppia. Frasca è stato mandato a fare gamba con la Berretti. Va in panchina, pronto a giocarsi un posto con il Manfredonia mercoledì, specie se Mitra non sarà recuperato. Fuori dagli undici anche Merini, bisognoso di rifiatare. La sua fisicità tornerà utile nel recupero contro il Manfredonia. A destra conferma per Tufano a centrocampo, così come confermato il pacchetto arretrato. Occhio ai diffidati. Sono in cinque a rischiare. Gabrieli, Gambi, Bacchiocchi, De Angelis e Sciannamè. e.f.
AVEZZANO. L'incipit motivazionale è chiaro e conciso: cancellare in fretta la pesante sconfitta patita la scorsa settimana sul campo dell'Aversa Normanna. Un obiettivo decisamente nelle corde di questo Pescina. Si gioca ad Avezzano contro il Melfi, compagine tra le più in forma del torneo, reduce da quattro vittorie di fila. Gli uomini di Perrone hanno l'obbligo di confermarsi nella griglia della play off e guardarsi le spalle dagli inseguitori. Il tecnico ha in mente di cambiare qualcosa rispetto a domenica scorsa. In particolare ha un dubbio: Laboragine-Rosamilia, a chi assegnare la maglia da titolare per la fascia destra? Il primo dei due sembra essere in vantaggio. Per il resto non dovrebbero esserci novità. Prandelli va in panchina come possibile alternativa a Bettini e Arcamone in attacco. A centrocampo, dubbio Giordano-Cruciani con il primo in vantaggio sul secondo, mentre sulla corsia di sinistra c'è Piva. In difesa consueta linea a quattro con Petitto e Blanchard centrali; Locatelli e Silvestri saranno invece gli esterni bassi. Il tecnico ha ancora il dente avvelenato per la sconfitta del turno scorso. Non ha dubbi, bisogna far valere il fattore campo per blindare l'obiettivo dei play-off: “Domenica scorsa abbiamo sbagliato partita, non abbiamo giocato da Pescina. Dobbiamo voltare pagina e riconquistare fiducia sul nostro campo per arrivare di slancio ai play off” Sulla strada del Pescina c'è il Melfi, avversario scorbutico, che vanta un ottimo periodo di forma ed è in corsa per il suo personalissimo obiettivo: “Il Melfi è in corsa per conquistare la salvezza e di certo non ci regalerà nulla, dovremo essere concentrati e cinici, per sfruttare ogni errore dei nostri avversari. È una buona squadra e viene da un ottimo periodo”. Orlando D'Angelo
CON LA SOLA defezione di Mitra, colpito da una ricaduta febbrile, si cerca di recuperarlo per mercoledì, il Melfi è in terra abruzzese per affrontare ad Avezzano il Pescina, squadra di alta classifica, composta da giocatori di qualità. Caratteristiche mostrate all'andata al Valerio, quando il Melfi dovette inchinarsi all'evidente superiorità avversaria. Da quella partita sembra però adesso passata un eternità. Il Pescina ha cambiato allenatore ed avuto spesso un andamento altalenante, ultima circostanza in ordine cronologico, la rovinosa caduta ad Aversa domenica scorsa. Ma è soprattutto il Melfi che ha cambiato volto, acquisendo esperienza e tasso tecnico, diventando una squadra vera in grado di tenere testa a chiunque. E' questa la forte consapevolezza che alimenta le speranze in casa gialloverde. Sentite il diesse Pietro Moretti: "Possiamo fare punti contro ogni squadra, compreso il Pescina. C'è la giochiamo senza timori, sapendo che loro sono forti, ma che anche noi possiamo dire la nostra". Non tragga in inganno questa dichiarazione. Non si tratta di spavalderia, ma di consapevolezza che il Melfi appare davvero altra cosa rispetto al disastroso girone di andata. Anche i
numeri non fanno paura. "Le statistiche sono fatte per essere smentite", rimarca lo stesso Moretti. Finora il Melfi non ha mia vinto al cospetto di una delle prime cinque del torneo, ottenendo quattro sconfitte ed un solo pari con l'Andria in ca-
sa. Contro il Pescina l'occasione di invertire questo trand, ben consapevoli che la classifica resta tutt'altro che rassicurante. La concorrenza non molla e nonostante le quattro affermazioni consecutive ottenute, i gialloverdi restano a ri-
LEGA PRO, IL PROGRAMMA: 24ª GIORNATA Prima Divisione Girone A Lecco-Monza Legnano-Pro Sesto Pergocrema-Cesena Pro Patria-Cremonese Ravenna-Verona Reggiana-Novara Sambenedettese-Portogruaro Spal-Lumezzane Venezia-Padova Classifica: Pro Patria e Cesena 41 punti; Reggiana 40; Spal 37; Novara 33; Pergocrema e Ravenna 32; Padova 31; Verona e Cremonese 30; Lumezzane 29; Pro Sesto 28; Monza e Portogruaro 27; Lecco 24; Legnano 23; Sambenedettese 21; Venezia 16. Venezia penalizzato di 4 punti.
Seconda Divisione Girone A Alghero-Carpenedolo Ivrea-Rodengo Saiano Mezzocorona-Varese (g. ieri 1-0) Montichiari-Itala San Marco Pavia-Olbia Pizzighettone-Canavese Pro Vercelli-Como Sambonifacese-Alto Adige Valenzana-Alessandria CLASSIFICA: Varese 42 punti; Olbia, Sambonifacese, Alessandria e Rodengo Saiano 39; Como 38; Canavese 35; Pavia 33; Ivrea 30; Mezzocorona e Itala San Marco 29; Valenzana 27; Montichiari e Carpenedolo 25; Pro Vercelli, Alto Adige e Pizzighettone 22; Alghero 20.
Seconda Divisione Girone B Carrarese-Bassano Celano-Giacomense Giulianova-Sangiustese Poggibonsi-Bellaria Prato-Cuoiopelli Rovigo-Cisco Roma San Marino-Gubbio Sangiovannese-Colligiana Viareggio-Figline (domani ore 20.45) Classifica: Figline 45 punti; Viareggio 42; Prato 40; Giulianova 33; Cisco Roma, Celano e Sangiustese 32; Gubbio 31; Bassano 30; Poggibonsi 29; Colligiana, Carrarese e Sangiovannese 28; San Marino 26; Bellaria, Cuoiopelli e Giacomense 25; Rovigo 16. Cisco Roma penalizzato di 1 punto.
dosso della zona play-out. C'è bisogno di punti anche contro le big del campionato, pronti poi a giocarsi il tutto per tutto nell'ambito degli scontri diretti che si giocheranno al Valerio. Si inizia mercoledì prossimo con il Manfredonia ed il pensiero di questo recupero, ha un po' condizionato le scelte di Palumbo. Ma è soprattutto mentalmente che il Melfi deve evitare pericolose distrazioni. Pensare ad una gara per volta. Questo il messaggio ripetuto in settimana. Gestire tre impegni in sette giorni non è affatto semplice, ma ora l'organico consente a Palumbo anche soluzioni diverse e possibilità di turnazione. L'anno scorso sempre ad Avezzano, finì zero a zero. Un risultato che andrebbe bene anche questa volta al Melfi, che però non vuole fare calcoli in partenza. “Ci vanno bene due risultati su tre, puntualizza Moretti, ma giocheremo per ottenere i tre punti. Il pareggio sarebbe una conseguenza. Ripeto ci attende un compito difficile, ma non impossibile. La squadra sta bene e vuole proseguire il periodo positivo". Periodo che dura come detto da quattro domeniche. Ultima sconfitta patita, l'11 gennaio scorso, due a zero a Scafati. Una prestazione in negativo ci si augura difficilmente ripetibile. Emilio Fidanzio
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Domenica 1 marzo 2009
Sport
Chisena potrebbe partire dalla panca
Una partita speciale anche per Foglia Manzillo ex del Savoia
Matera, bivio play off Una sconfitta pregiudicherebbe l’obiettivo Turris orfana di Tortora Gaglione: «Solo salvezza»
Tortora nell’esultanza della gara d’andata
IN PROSPETTIVA Matera, il presidente Rosario Gaglione prova a rilanciare i suoi chiamando a raccolta i tifosi. “Sarà dura, ne siamo perfettamente consapevoli, tanto più che dovremo rinunciare a Tortora, ma ce la giocheremo. Sarà necessario che ciascuno dia il meglio di sé per spuntarla, ed anche per questo confido in un considerevole apporto dei nostri tifosi. Mi auguro che ci sostengano in massa”. Non vuole sentir parlare di play- off, o comunque di ambizioni che travalichino la soglia salvezza. Sul punto il numero uno del sodalizio corallino è categorico. “Il quinto posto? Interessante, ma per noi esiste un solo obiettivo. La Turris deve salvarsi, e pretendo che sulla salvezza si concentrano tutte le nostre energie”. Ed ora la classifica dice che la Turris è di nuovo quinta, ma guai a parlare di play- off: questo il monito del presidente Rosario Gaglione. “La Turris deve salvarsi. Tutte le volte che l'abbiamo dimenticato ci siamo ritrovati a dover rimediare ad errori di sicuro evitabili, quindi è bene che nessuno si lasci distrarre da altro. Ora dobbiamo pensare solo al Matera, ma senza caricare la gara di
ulteriori contenuti rispetto alla classifica. Peccato si debba fare a meno di Tortora, che ho sempre ritenuto essenziale a questa squadra e che sta ora vivendo un momento di grazia. Mi auguro che la Turris possa contare sull'apporto di un pubblico numeroso e come al solito caloroso. Avremo bisogno di tutta la passione dei nostri tifosi per riuscire a superare quest'ennesimo ostacolo”. Oggi al Liguori arriva il Matera, la grande delusa del girone, in lotta con i corallini per entrare tra le prime cinque. Un match durissimo, ma ancora una volta la Turris avrà un avversario in più: lo stadio Liguori. La struttura è ormai fatiscente e il manto erboso dell'impianto di Torre del Greco è ormai inesistente. Proprio per questo, in città ci sono scritte sui muri, fatte dai tifosi, che vogliono uno stadio per la loro squadra. Il Liguori ha problemi strutturali che da anni non riescono ad essere risolti e, in caso di promozione in serie C, con le nuove norme antiviolenza, il Liguori non sarebbe adeguato ad un torneo di terza serie, categoria che una squadra come la Turris merita di disputare.
CHIODO scaccia chiodo. Ovvero la gara d’andata con la Turris che ha segnato l’inizio del calo del Matera e di Diego Albano. Un calcio di rigore parato da Romagnini e poi un gol del momentaneo vantaggio da parte dell’attaccante materano. L’ultimo dei nove mesi a segno finora. Era il 19 ottobre dell’anno scorso. Diciassette gare fa. Due prima dell’esonero di Corino e dell’arrivo di Foglia Manzillo. Momento di riflessione e di bilanci alla vigilia di quella che sembra l’ultima chance per non trasformare un campionato partito per recitare un ruolo da protagonista in un flop. L’organico nonostante le defezioni è competitivo, anzi c’è anche qualche cambio interessante che consente una diversa soluzione tattica all’allenatore di Posillipo. Grande movimento in settimana da parte dei tifosi del Matera che intendono essere l’undicesimo uomo in campo e sostenere la squadra in un bivio decisivo per il futuro. Infatti, in caso di sconfitta il Matera corre il rischio di essere superata da molte squadre e di andare a -5 dall’ultima posizione utile che vale i play off occupata proprio dai corallini torresi. Una gara speciale in tutti i sensi per il tecnico Antonio Foglia Manzillo che ha guidato il Savoia in passato e, per dirla come quelli di Torre del Greco e Torre Annunziata, è “stato dall’altra parte”. Nota la rivalità sportiva tra le due Torri, quindi partita dai toni particolari per Antonio Foglia Manzillo. L’unico ex in campo è Pasquale D’Arienzo che ha vestito la casacca corallina per due stagioni. Fondo di gioco non eccelso del Liguori di Torre del Greco, ma il Matera negli ultimi anni ha sempre ben figurato. Con Raimondi in panchina ci fu la vittoria del Matera (in gol Macari per la Turris, Frazzica e Marsico per il Matera) e dal torneo 2006-7 non ci sono altri precedenti perchè i campani sono stati inseriti nel girone I l’anno scorso. In casa biancazzurra le defezioni certe sono quelle di Lonardo, Marsico e Conte per infortunio mentre è Giglio l’unico squalificato assieme al massaggiatore Smaldone che sarà sostitui-
Il gol di Albano con la Turris, a sinistra il pubblico di Matera
to da Martino della Juniores). Tornano disponibile dopo aver scontata le squalifiche Cristiano Ancora, Alessio Musco e il team manager Bruno Loperfido. Il Matera giunge a questo appuntamento con l’esigenza di non perdere per le sconfit-
te rimediate nelle ultime due trasferte e il pareggio con il Pomigliano di domenica scorsa. In settimana i recuperi hanno visto il Francavilla Fontana raggiungere il Matera in classifica e i brindisini ricevono il Venafro dopo essersi caricati a mille
per la vittoria contro il Brindisi. Ischia e Bacoli sono impegnate in trasferta. Quello che sembra uno scenario apocalittico potrebbe trasformarsi in rilancio determinante in caso di vittoria a Torre del Greco, perchè il Matera scavalcherebbe i corallini e terrebbe botta, come si suol dire, alla pronosticabile vittoria del Francavilla Fontana e di altri assalti, tutto alla vigilia di due gare interne di fila che verrebbero affrontate con verve speciale. «Ci rendiamo conto pure noi che è un bivio da non fallire-aferma il difensore Nicola Armento-perchè eravamo partiti con altri obiettivi e anche noi calciatori subiremmo dei danni. Cercheremo di non spegnere questa fiammela, anzi di alimentarla». Molti tifosi a seguito della squadra, a cui chiedono grande concentrazione e di non bruciare questa ultima chance per i play off, ovvero la speranza. Renato Carpentieri
Sport 45 Lazic butta nella mischia La Neve dal primo minuto assieme a Di Senso Domenica 1 marzo 2009
Francavilla senza Campo Caviglia dolorante e salterà la gara di Fasano FRANCAVILLA – Il giorno della tanto attesa gara tra il Francavilla ed il Fasano è arrivato. L’undici guidato dal tecnico serbo Ranko Lazic, dovrà rinunciare al fantasista Giovanni Campo, ai box per una distorsione alla caviglia. Al suo posto, dovrebbe giocare il giovane La Neve. Sarà una gara da affrontare con il massimo impegno e la giusta determinazione, in modo tale da poter racimolare dei punti importanti anche lontano da casa. Il Fasano, dal canto suo, venderà cara la pelle per aggiudicarsi l’intera posta in palio, ma anche Del Prete e compagni non saranno da meno. Tutto il gruppo sta bene, gli allenamenti in settimana sono andati a dovere, ci sono le potenzialità per conquistare altri risultati importanti. Detto questo, non è che contro il Fasano di mister Maiuri sarà una passeggiata, anzi. La speranza è quella di proseguire in una striscia positiva in vista di un finale di stagione meno ansioso. La gara di andata, giocata ad Ottobre alla settima giornata al Fittipaldi, vide le due squadre dividersi la posta in palio, infatti il match terminò 1-1, per i rossoblù a segno il bomber Genny Del Prete. Tra le fila del Fasano, ci sarà un grande ex, il difensore centrale Fabrice Diallò, che ha indossato per due stagioni la maglia del Francavilla. Le due squadre, sono appaiate a trentadue punti in classifica, per cui al “Vito Curlo”,
Di Senso e sotto Campo
si daranno battaglia per superarsi. Se i rossoblu, dovessero uscire con dei punti, o magari conquistare addirittura la vittoria, allora sì che, il campionato diventerebbe diverso. In caso contrario, qualora non arrivassero risultati positivi, i sinnici finirebbero con il complicarsi nuo-
vamente la vita. Allo stadio «Vito Curlo» è atteso il pubblico delle grandi occasioni, vista anche la campagna di sensibilizzazione adottata dalla società fasanese nelle scuole, dal nome “Fasano nello Zaino” per avvicinare i giovani allo sport e senza nessun tipo di violenza. Per quanto ri-
guarda la formazione che scenderà in campo, non dovrebbero esserci grossi stravolgimenti da parte del tecnico Lazic. La gara sarà diretta dall’arbitro Paolo Formato di Benevento, coadiuvato dagli assistenti Maria Rosaria Speranza di Napoli ed Antonio Brilla di Ercolano. Fischio
Trasferta proibitiva in casa della vice capolista
Il Genzano ci prova GENZANO DI LUCANIA Ad una settimana dalla terribile trasferta di Pianura, lo Sporting Genzano oggi pomeriggio fa visita ad un'altra big del torneo, la Nocerina. I ragazzi di Mister Pirone arrivano a Nocera in un momento non proprio felice della stagione. Il girone di ritorno sta percorrendo le stesse tappe del girone di andata e i punti conquistati dopo queste prime giornate di ritorno parlano di uno Sporting che rispetto all'andata ha fatto un punto in meno. Serve la scossa giusta all'ambiente bianco rosso perché, continuare con questo passo significherebbe non restare in categoria. La classifica dice che lo Sporting occupa la quartultima piazza mentre la Nocerina è stabile e meritatamente seconda. Il pronostico pende tutto a favore dei padroni di casa che, oltre ad avere caratteristiche tecniche indubbiamente superiori, giocheranno con l'uomo in più in campo: i tifosi. Lo Sporting Genzano, però, ha sempre disputato grandi gare con avversari di grande taratura e quindi anche a Nocera la squadra lucana proverà a portare a casa il miglior risultato utile possibile. Mister Pirone deciderà
solo all'ultimo su chi mandare in campo in quel di Nocera: Borrelli, dovrebbe difendere la porta bianco rossa. La difesa, orfana di Masturzo e Fiore squalificati, dovrebbe presumibilmente esser composta da Autiero, Fischina, Trifone e Schiavone. Il centrocampo PapagniBuonocore-Bacio Terracino non si tocca mentre Rega sembra esser favorito su Riccio. In attacco il dubbio Compierchio-Murano, da affiancare all'ariete Impagliazzo, sarà svelato da Mister Pirone solo negli ultimi minuti prima del mach. La Nocerina, reduce dalla bella vittoria infrasettimanale contro il Pianura, si schiererà con il classico 4-4-2 e con gli uomini miglior per cercare di battere lo Sporting e continuare la ricorsa alla capolista Brindisi. Benché la classifica e le statistiche dicono che lo Sporting è spacciato e la Nocerina è la logica favorita del mach, l'incontro si fa interessante per quello che le squadre vogliono raggiungere. Se la Nocerina cercherà la vittoria per accorciare le distanze dalla vetta, lo Sporting Genzano cercherà di racimolare punti importanti per acciuffare la salvezza, lontana attualmente solo tre lunghezze. Mister Pirone assisterà
alla gara dalle tribune in virtù dell'espulsione rimediata sette giorni fa in quel di Pianura. I bianco rossi alto bradanici sono chiamati a rispondere sul campo non solo con il bel gioco
ma anche, e soprattutto, con i punti da conquistare. A Genzano, comunque, c'è la serenità giusta per riuscire ad ottenere la tanto desiderata salvezza. Rocco De Rosa
di inizio fissato per ore 14.30.Probabile formazione: De Blasio, Milella, Nicolao, Scarnato, Zangla, Romaniello, La Neve, Pioggia, Del Prete, Di Senso, Zagaria. A disp.: Masi, Marziale, Cocina, Di Sanza, D’Amico, Nano, De Palo. All. Lazic. Claudio Sole
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Sport
Domenica 1 marzo 2009
Il big match con i due sindaci sugli spalti
A Policoro le insidie per la capolista Pisticci POLICORO - Si giocherà al “Rocco Perriello” di Policoro la sfida di cartello della nona giornata di ritorno del campionato d'Eccellenza. La squadra di mister Labriola ospiterà la capolista Pisticci, in un derby jonico che si preannuncia evento ricco di emozioni e significati. A godere dello spettacolo, insieme alle tifoserie delle due squadre, ci saranno anche i sindaci di Pisticci, Michele Leone, e di Policoro, Nicola Lopatriello, ed è prevista la partecipazione del presidente della Figc di Basilicata, Piero Rinaldi. In campo la gara sarà particolarmente delicata, con i biancoazzurri alla ricerca di nuove conferme, dopo lo stop di domenica scorsa in casa del Ferrandina. D'altro canto la capolista,
MURESE-FERRANDINA
OPPIDO-IRSINESE
Valente del Pisticci
imbattuta dallo scorso 5 ottobre (3 - 1 in casa del Balvano), sicuramente non concederà spazi al Policoro ma punterà ad incamerare uno score utile per confermare il primato e allungare ulteriormente sulle inseguitrici. In questa settimana la
squadra di mister Labriola ha preparato accuratamente la gara, provando schemi e tattiche di gioco. A disposizione dovrebbe esserci tutta la rosa, ad esclusione degli under Cirrottola e Panetta, squalificati. L'obiettivo è bloccare lo squadrone gialloblè che, benché orfano di Mels e dell'indisponibile capitano Fortunato, avrà sicuramente in campo il nuovo acquisto Buononomo e i rientranti Guarino e Farinola. Guardando ai precedenti, la gara d'andata si è conclusa con un successo per il Pisticci, vittorioso in casa per 2 a 0. La scorsa stagione, nel campionato di Promozione (23 dicembre 2007), furono invece i policoresi ad aggiudicarsi in casa il derby jonico, con il risultato di 1 a 0. Eleonora Cesareo
VALDIANO-AZ PICERNO
Lardo non vuol mollare
Pesa il fattore campo
Obiettivo terzo posto
DOPO IL PARI interno di due settimane fa, condito da polemiche per le pessime condizioni del terreno di gioco, con il Ricigliano e la sosta forzata di domenica scorsa, i tifosi della Murese vogliono dalla loro squadra i tre punti per dare continuità al progetto di giocarsi il campionato fino alla fine del torneo. La squadra del presidente Remollino per la quarta volta in questa stagione affronterà il Ferrandina di Stigliano. Proprio con la squadra materana capitan Lotano e compagni dovettero faticare più del previsto per far proprio la gara e solo dopo la lotteria dei rigori conquistarono l'accesso alla finalissima di Coppa poi vinta a Potenza con il Valdiano. Anche in campionato la Murese ha dovuto faticare le sette camicie per fare bottino pieno sul difficile campo del Ferrandina. C'è voluto il miglior Scaldaferri per difendere le reti di Di Senso e di Iacullo maturate nel primo tempo. Ed oggi a Muro Lucano arriva un Ferrandina in grande forma e molto motivata. Dopo una partenza non certo entusiasmante, la squadra di Stigliano nelle ultime gare ha trovato la migliore quadratura di gioco che ha fruttato sette punti in tre giornate, vincendo a Banzi e in casa con il Policoro e fermando sul pari anche la capolista Pisticci. La Murese arriva all'appuntamento dopo un lungo riposo e con Lardo che ha fatto lavorare con intensità e concentrazione i suoi uomini. L’unico assente è il centrocampista Vincenzo Iacullo, infortunato. Mentre gli ospiti dovranno fare a meno dello squalificato Bosso. Carmine Pepe
OPPIDO LUCANO - Dopo quindici giorni lontana dai campi di gioco, l'Angelo Cristofaro scenderà in campo oggi pomeriggio alle quindici. Al Comunale di Oppido arriva un Irsinese a caccia di punti salvezza. Si preannuncia una partita divertente con due squadre pronte a dare tutto per portare a casa i tre punti. La classifica generale dice che l'Angelo Cristofaro è la netta favorita del mach in virtù dei quarantotto punti conquistati nell'arco della stagione. L'Irsinese, però, arriva ad Oppido con la voglia di bissare il successo ottenuto domenica scorsa tra le mura amiche contro il Balvano e continuare la lotta alla salvezza. L'Angelo Cristofaro, però, scenderà in campo con la ferrea convinzione di vincere per continuare l'inseguimento alla Murese e al Pisticci e per non essere agganciata dalla Ruggiero Valdiano. Mister Manniello, dopo la sosta causa neve, ritrova il Comunale di Oppido dove l'Angelo Cristofaro è davvero imbarazzante per costanza ed efficacia; in effetti sul sintetico oppidese l'A. Cristofaro ha raccolto otto vittorie, due pareggi e una sola sconfitta all'esordio di campionato contro la Murese. L'Irsinese, invece, fuori casa è un vero e proprio disastro con una vittoria all'attivo conquistata in quel di Tricarico, quattro pareggi e sei sconfitte. Benché il risultato sembra già scontato la gara tra Angelo Cristofaro e Irsinese vedrà affrontarsi due squadre che lottano per obiettivi diversi: la prima per un ipotetico aggancio al Pisticci, la seconda per uscire quanto prima dalla delicata sfida salvezza. Rocco De Rosa
AVVICINARE l'Angelo Cristofaro. Il Ruggiero Valdiano, nella nona giornata di ritorno, affronta al "Del Sole" di Marsico Nuovo l'Az Picerno (29 punti in 23 giornate). I rosa-nero - quarti a 45 punti - hanno ritrovato continuità di rendimento anche in trasferta, tant'è che la vittoria contro l'Atella Monticchio Vulture, conseguita senza cinque titolari in rosa, ha allungato a sette la striscia di incontri senza sconfitte. Tre delle ultime sette partite della stagione regolare saggeranno le qualità dell'undici valdianese: il calendario prevede il derby salernitano a Ricigliano, in programma la prossima domenica, la sfida play-off contro il Policoro (prevista alla terz'ultima giornata), infine la trasferta al "Rigamonti" di Muro Lucano contro l'undici di Lardo. La formazione del tecnico Di Mase, sconfitta al "Donato Curcio" dall'Azzurra Tricarico, sarà costretta a rinunciare a due dei suoi elementi più validi: a seguito della rissa scoppiata alla fine della partita di sette giorni fa, il giudice sportivo ha squalificato il portiere Perillo per otto giornate ed il mediano Valerio Lottino, al quale è stato imposto uno stop di cinque gare. I rosso-blu, vittoriosi in trasferta in due circostanze (contro il Banzi ed il Vultur), non hanno mai eccelso contro le grandi del campionato: l'Az ha sconfitto, all'esordio in campionato, soltanto il C.S. Pisticci ed ha imposto, nella partita d'andata, un pareggio (1-1) al Ruggiero Valdiano. Differita televisiva alle 22 su Italia2 (canale analogico, piattaforma satellitare Eurobird 9° e streaming video sul sito www.italia2tv.it). Carmine Marino
BALVANO-ATELLA M.
VULTUR-BANZI
F. MATERA-AVIGLIANO
TRICARICO-RICIGLIANO
Turturiello Ultima chiamata senza 4 titolari per la salvezza
Il tecnico Bartolo Filadelfia ha l’imbarazzo della scelta Liuzzi con gli uomini contati
Sfida aperta Pari vietato
SI AFFRONTANO oggi al comunale di Ricigliano, l' U.S. Balvano e l'Atella Monticchio, due compagini molto agguerrite. La squadra di casa ha voglia di rivincita dopo l'ennesimo risultato negativo ottenuto domenica scorsa nel quel di Irsina dove l'ex di turno, Petraglia, ha punito la sua ex squadra. I padroni di casa dovranno lavorare sodo per accumulare punti salvezza ed allontanarsi maggiormente dalla zona retrocessione, mentre gli ospiti reduci da una scomoda sconfitta, ottenuta domenica scorsa tra le mura amiche contro un'ottimo Ruggiero di Valdianocercheranno di tenersi a debita distanza dalla zona play-out. L'Atella Monticchio, dovrà fare a meno di due pedine fondamentali: Di Biase e Romaniello che potevano essere utili. I padroni di casa invece, dovranno fare a meno di ben quattro giocatori: Simone, Piegari, Iacullo e Turturiello Donato. Questi giocatori sarebbero stati davvero utili a mister Pio Giovanni Turturiello che dovrà inventarsi qualcosa per presentare una squadra competitiva. Le due formazioni quindi, si affronteranno a viso aperto e senza esclusioni di colpi, per agguantare i tre punti che a questo punto della stagione sono di vitale importanza per il proseguo del campionato. Ci si aspetta dalla compagine Balvanese una prova di carattere che possa sollevare il morale della squadra e dei tifosi. l.b.
MATERA - E’ una vigilia diametralmente opposta quella che stanno vivendo Forza Matera e Avigliano. In casa materana, Liuzzi deve fare i conti con una rosa ridotta all’osso dagli infortuni. Sull’altra sponda, invece, Filadelfia ha solo l’imbarazzo della scelta visto che ha anche recuperato Damiano e Petilli. Anzi potrebbe addirittura scegliere di non rischiare il centrale difensivo ex Atella Monticchio, De Mita, in vista del doppio delicato impegno futuro con Oppido e Pisticci. Tra gli uomini di casa sicuri assenti Antonello Farinola, ormai lungodegente per un problema muscolare alla coscia, Emanuele Di Cecca, che soffre per un ematoma al ginocchio che gli impedisce la mobilità anche nella vita quotidiana. Potrebbe farcela, invece, Lorenzo Cambio, che è alla prese con dei problemi al nervo sciatico, ma dovrebbe stringere i denti. Ma è proprio nei momenti di difficoltà che il Forza Matera ha fatto vedere di essere un gruppo unito. Le ultime due sconfitte contro Oppido e Pisticci hanno allontanato Biondino e compagni dalla quota tranquillità, ma hanno anche riconsegnato una squadra capace di mettere in difficoltà due delle più forti formazione dell’Eccellenza lucana, in due gare in trasferta. La salvezza della squadra di Liuzzi passa dalle sfide in casa e quindi, seppur in formazione rimaneggiata, contro l’Avigliano bisognerà cercare di vincere per continuare a sperare. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
BANDIRE il pareggio dal risultato finale. Questa la parola d'ordine per entrambe le compagini, le quali per continuare a tenere accesa la fiamma della speranza play - off devono obbligatoriamente centrare la vittoria. Il Ricigliano potrebbe approfittare della sfida tra Policoro e Pisticci per avvicinare il quinto posto degli ionici; i tricaricesi vincendo scavalcherebbero lo stesso Ricigliano. L'Azzurra è reduce dalla trasferta di Picerno, vinta tra la proteste degli avversari. Porfido e Chessa saranno assenti a causa della squalifica per aver raggiunto, rispettivamente, la quarta e l'ottava ammonizione. Due assenze pesanti in quanto il centrocampista, autore di tre gol nelle ultime due partite, è la vera mente del gioco; il difensore, sempre meno promessa e sempre più grande certezza e protagonista del campionato, è jolly di sicuro rendimento. A loro si aggiungerà Morgigno, colpito al volto da una testata al termine della partita ( e negli spogliatoi ) di domenica scorsa. Operatosi nei giorni scorsi al setto nasale ne avrà ancora almeno per una settimana. A parlarci dell'incontro è mister Abrescia:“Dobbiamo assolutamente vincere: ci servirebbe per chiudere il discorso play - out e per coltivare il sogno play - off. Il Policoro ha due partite difficilissime con Pisticci e Murese, se loro dovessero rallentare e noi conquistare i sei punti nelle prossime due gare il sogno potrebbe iniziare a materializzarsi. Affrontiamo un avversario che verrà qui per vincere pertanto giocheremo a viso aperto”. Paolo Paradiso
RIONERO - Vultur quasi all'ultima spiaggia. E' con questa spada di Damocle che i vulturini, dopo la pesante sconfitta di domenica scorsa, si accingeranno ad affrontare la partita in programma nel pomeriggio al comunale. Infatti i rioneresi , fanalino di coda, dovranno vedersela con i bantini del neo mister Juary, anch'essi alla ricerca di punti salvezza. Un incontro insidioso per gli uomini di mister Finamore che non possono prescindere dal conquistare l'intera posta in palio per continuare a sperare di entrare in zona play out. Gli ospiti, memori dell'ultimo successo, ottenuto proprio a spese dei rioneresi (ma quella era un'altra storia ed un altro undici) proveranno a fare il colpaccio per affossare ancor di più i padroni di casa, diretti concorrenti per la salvezza. Questa volta l'undici vulturino è diverso, si dice di altro spessore con gente di esperienza, ma che deve ancora dimostrare sul campo che è in grado di tirare la Vultur fuori dalla zona caldissima della classifica o meglio sarebbe doversi dire dalla zona retrocessione. Vultur - Banzi, un scontro spareggio per la salvezza , che il mister del C.S. Vultur dovrà seguire dalla tribuna dopo la squalificata fino al 10 marzo, arrivata all'indomani della partita di Ricigliano, insieme a quella comminata al giocatore Marco Lanotte per due giornate. Al comunale Corona sicuramente ci sarà grande pubblico per sostenere i propri beniamini, che, a partire da oggi, dovranno mettercela proprio tutta per risalire la china. Michele Rizzo
Sport
Domenica 1 marzo 2009
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MOLITERNO-LAGOPESOLE
VARISIUS-BORUSSIA PLEIADE
REAL IRSINA-MIGLIONICO
Ultime chance play off
Materani contro una big Rizzi ha delle defezioni
LA VITTORIA in trasferta sulla Santarcangiolese nell'ultimo turno ha ancora una volta riaperto a favore della Polisportiva uno spiraglio per riacciuffare la zona play-off. Miglionico e Scanzano sono 5 punti avanti, una distanza seppur lunga non impossibile da recuperare a 7 turni dalla chiusura del campionato. La gara di oggi con il Lagopesole per il team di Vignati è anche l'occasione per riscattare, oltre i punti sciupati ai fini della classifica, le due consecutive sconfitte subite in casa con Grottole e Borussia. La collocazione nelle zone basse e calde degli ospiti dovrebbe facilitare il compito di capitan Mastrangelo e dei suoi compagni, ma come con il Grottole, sulla carta è diverso dal campo. Nel libro dei ricordi è archiviato alla storia una vittoria in trasferta del Lagopesole per 2-0 nel campionato di prima categoria del 1962-63. Da parte sua il Moliterno annovera due affermazioni, la prima (sonante) per 5-0 nel torneo di eccellenza del 1995-96 e un 1-0 l'anno successivo nella serie inferiore. Ancora per la delizia degli amanti dei numeri da ricordare che nel campionato della passata stagione il Moliterno, in piena rimonta, alla 23esima piazzava 31 punti, sei in meno rispetto a quest'anno. E ciò la dice lunga per come la lotta agli spareggi play-off sia nella stagione in corso più agguerrita e incerta. Sugli undici rossoblu che scenderanno in campo sin dall'inizio non ci dovrebbero novità particolare, centrocampo ed attacco confermati e qualche dubbio indietro se utilizzare sulla fascia destra Fruguglietti o Abate che con la Santarcangiolese è andato anche in gol. Mimmo Mastrangelo
IL VARISIUS ritorna a giocare dopo la pausa forzata di Latronico, avversario di turno è lo squadrone di Policoro allenato da Pino Viola. La gara si presenta difficilissima per la formazione di Matera, dal risultato quasi scontato a favore degli avversari, ma la palla è tonda e qualche volta la dea bendata si potrebbe ricordare dei falchetti nero verdi. Il Borussia non potrà schierare Toscano e Buongiorno, due ottimi elementi assenti per squalifica, ma comunque scenderà in campo con una squadra molto temibile. In casa nero verde c'è la giusta considerazione degli avversari, c'è la concentrazione idonea per la gara di tale importanza, per il Varisius ottenere punti oggi significherebbe alimentare buone speranze di salvarsi senza passare dai play-out. Mister Tucci avrà la rosa quasi al completo, mancherà ancora Albano, Bellomo ad oggi è alle prese con i postumi di una influenza, ma sicuramente ci sarà per il delicato incontro. Il Varisius viene da un periodo non molto felice iniziato con la sconfitta casalinga con il Moliterno, mentre la squadra di Pino Viola è in piena rincorsa per raggiungere e scavalcare il Real Tolve, stati d'animo molto contrastanti tra le due compagini, ma con unico obbiettivo, ritrovarsi domenica sera con i punti conquistati. Mister Tucci si accontenterebbe anche del punticino, l'altro no per gli jonici è d'obbligo fare bottino pieno, ma l'ambiente materano è carico al punto giusto e prima o poi arriverà il risultato della svolta, si spera oggi... p.l.
Contro il Miglionico, passa la linea verde, per la formazione che scenderà in campo . A causa delle numerose defezioni, tra squalifiche e problemi fisici, mister Rizzi impiegherà i giovani del vivaio, per sostituire N.Potenza N.Savino e N.Amoruso. Abbiamo parlato con Rizzi della partita di oggi. «Con l’auspicio che il clima voglia concederci un po’ di tregua e regalarci un po’ di sole – dice Rizzi – penso che si potrà assistere ad una buona partita. Il Miglionico è formazione di rango, terza in classifica, e noi non ci piangeremo sicuramente addosso, a causa delle tante importanti assenze, poiché disponiamo di altrettanti sostituti che potranno cogliere l’occasione per farsi conoscere e mettere in mostra tutte le loro capacità. Mi auguro e spero, che domenica riusciamo a restituire al pubblico di fede gialloblu, il rientro di un nostro giocatore , “consentitemi l’aggettivo possessivo” perché Gagliardi, noi non riusciamo proprio a considerarlo di fuori. Per merito del suo storico trascorso ad Irsina, è per noi un irsinese come tutti gli altri. Gagliardi voglio ricordare – afferma Rizzi - lontano fino ad oggi dai campi da gioco, a causa di un brutto infortunio , dovrebbe fare il suo rientro questa partita, per disputare questa fase finale del campionato.Questo fine settimana e mercoledì prossimo con la partita di recupero contro il Lagopesole – conclude Giacomo Rizzi - abbiamo la possibilità di fare bene, speriamo che tutto vada per il verso giusto». Mimmo Donvito
Punti play off in palio al comunale del centro jonico
L’Atletico Scanzano di Calone all’assalto del gap col Viggiano SCANZANO JONICO – Oggi non sarà una gara facile. Con il Viggiano, terza in classifica, sarà necessaria una prova magistrale altrimenti la conquista dei tre punti per gli uomini di mister Franco Calone sarà dura. “E’ una partita difficile – ha ammesso senza retorica al Quotidiano l’allenatore dello Sporting Scanzano ma cercheremo di vincerla per accorciare la distanza in classifica che ci separa”. Infatti il Viggiano con 48 punti, precede proprio lo Scanzano che di punti ne ha 43. Il campionato di entrambe le compagini è stato, però, condotto pressoché alla pari. Ma negli ultimi due scontri diretti, dopo il pareggio in casa per 1-1 con il
GROTTOLE-SANTARCANGIOLESE
PESCOPAGANO-LATRONICO
Franco Calone
Borussia Policoro nel recupero infrasettimanale e la sconfitta di misura per 1-0 domenica scorsa contro la capolista Real Tolve, le avversarie dei quartieri alti, tra cui proprio il Viggiano, ne hanno approfittato.
VITALBA FILIANO-REAL TOLVE
La partita odierna rappresenta dunque, per i padroni di casa, l’occasione per ribadire la propria presenza nei quartieri alti della classifica e per mantenere viva quella speranza che si chiama promozione nel campionato di Eccellenza lucana. Per quanto attiene alla formazione, mister Calone, fatte salve le assenze ormai non più degne di cronaca (Lanzara e Carlomagno), potrà contare su tutto l’organico a disposizione, con il solito assortimento nel reparto offensivo, con Laviola pronto a subentrare in caso di bisogno, ad uno dei componenti titolari del tandem d’attacco: Montemurro e Benedetto, solitamente ben comportatisi in questa stagione, specialmente tra le mura amiche. Pierantonio Lutrelli
BELLA-S.MONTALBANO
Paladino out nel Grottole
Un pronostico quasi scontato
Un testacoda da brividi
In onda la sagra delle rivincite
GROTTOLE- Nella nona giornata di ritorno la squadra di mister D'Ascanio affronta sul proprio terreno di gioco la Santarcangiolese in una partita che si presenta al quanto ostica e, quindi, per niente scontata. I giallorossi di Santarcangelo occupano in classifica una posizione in meno dei grottolesi ma si trovano a ridosso della zona play-out e provengono oltre che da un pesante 0-3 casalingo subito dal Moliterno, da un periodo poco confortante. I biancazzurri, invece, provengono da un ottimo periodo e nonostante la sconfitta di misura di domenica scorsa a Policoro, cercherà, avendo 7 punti di vantaggio sulle squadre in lotta per non retrocedere, di mettere una seria ipoteca sulla salvezza e confermarsi squadra rivelazione di questo campionato.il tecnico del Grottole dovrà comunque fare a meno del suo faro di centrocampo Paladino che salterà la gara per squalifica; al suo posto potrebbero essere impigati sia Di Pede che Alfarano con il primo favorito per non apportare un ulteriore cambio dell'assetto tattico alla formazione. D'Ascanio ha preparato la partita soprattutto sul piano fisico in quanto nella scorsa gara la sua squadra ha peccato di lucidità specialmente nel secondo tempo.Il tecnico, inoltre, affida la formazione al trequartista Scarnato che, oltre ad essere uno degli umìomini più in forma , essendo l'ex di turno ha un motivo in più per fare bene.Anche Buono, che domenica scorsa era uscito in barella per una contusione, sembra pronto per giocare dal primo minuto. Carlo Amodio
VIETATO guadare la classifica in casa Pescopagano. Potrebbe essere interpretata male, infatti, questa gara se la formazione di mister Toscano se penserebbero un Latronico ormai condannato e fanalino di coda. La squadra di D’Imperio ha ben tre gare da recuperare e quindi ipoteticamente potrebbe vantare ben diciotto punti e non i nove attuali. L’obiettivo della formazione di D’Imperioo è di evitare quantomeno la retrocessione diretta e con la rinascita del Montalbano è iniziata una vera lotta a due. Il Pescopagano dal canto suo è in una posizione di classifica tranquilla e l’ottimo pareggio contro il Miglionico di domenica scorsa a La Martella è senza dubbi un segnale di vitalità notevole da interpretare come una tranquillità mentale che fa affrontare tutte le gare con la concentrazione adeguata. Gonnella e Vicinanza sono giocatori di categoria che particolarmente in casa fanno la differenza ed è un messaggio questo per il Latronico, squadra con l’acqua alla gola ma di ottimi tradizioni sportive. Il problema della squadra di D’Imperio è senza dubbi il gol, visto che finora ne ha messi a segno solamente nove, di cui uno solo lontano dal proprio campo. Ultimamente il Latronico sembra aver trovato qualche equilibrio, ma è chiaro che la gara è senza dubbi difficile perchè il Pescopagano ha in organico giocatori importanti e solo se non guarderà la classifica potrà vincere con facilità. r.carpentieri@luedi.it
TESTA-coda sul comunale di Filiano, con intenti opposti delle due compagini. Il Tolve per continuare la striscia positiva che dura da un paio di mesi (28 punti conquistati su 30), il Vitalba che dopo aver riposato domenica scorsa a causa del rinvio del derby federiciano con il Lagopesole, causa neve, cercherà di vendere cara la pelle per incamminarsi verso una salvezza meno tribolata dello scorso anno.Gli uomini di mister Camelia, devono vincere a tutti i costi per mantenere il vantaggio sul Borussia per affrontarlo poi nello scontro diretto con il vantaggio di due risultati su tre; gli uomini di La Capra, pur dovendo fare a meno di uomini importanti soprattutto in difesa (Mecca Donato Antonio, su tutti, vittima della disoccupazione regionale ed emigrato in quel di Milano per motivi di lavoro, a cui la società nel ringraziarlo gli augura tutto il bene possibile) con un assetto guardingo e sparagnino dovrà mettere a frutto tutta la esperienza dei suoi avanti, per cercare di portare a casa punti, contando anche su una certa tradizione favorevole nei confronti dei tolvesi. Sarà una partita speciale anche per l'ex Beneduce, che dopo due stagioni con i giallorossi, con l'arrivo di Camelia è stato dichiarato “inutile” alla causa, trovando casa a Filiano dopo una trattativa novembrina. Per il delicato incontro, per il quale si aspetta una giornata primaverile e il pubblico delle grandi occasioni, soprattutto ospite, è stato chiamato il sig. Rubino della sezione di Moliterno. Gianmarco Grieco
BELLA-Una partita dal sapore acre della rivincita. Una rivalsa per ambo le formazioni. Il Bella, in casa quest'oggi, ospiterà uno Sporting Montalbano penultimo in classifica e con la peggior difesa del campionato. Nuzzi e compagni, negli ultimi due incontri hanno dimostrato di poter risalire la china e insidiare le dirette concorrenti. Infatti, lo Sporting Montalbano, nelle ultime due gare casalinghe disputate, ha raccolto un pareggio e una vittoria. Ma gli uomini di mister Del Pino sono una brutta gatta da pelare. Il Bella, sentitosi defraudato dall'arbitraggio, quanto meno discutibile, durante la gara di Viggiano e ancor più risentito dell'ingiusto passivo, intende rifarsi proprio con i bianco- azzurri montalbanesi. Del Pino probabilmente metterà in campo sin dal primo minuto Remollino, ultimamente fuori dalla squadra in quanto dolorante alla schiena e dovrebbe schierare anche Mauro Ricigliano in attacco. In difesa è previsto il ritorno di Marco Ricigliano, che non ha preso parte al match con il Viggiano perché squalificato. Il Montalbano, con Montervino fermato da giudice sportivo, dovrebbe avvalersi dello stato di buona forma di Nuzzi, goleador indiscusso durante la partita contro il Real Irsina. I due team hanno qualcosa da dire a questo campionato. Lo Sporting Montalbano spera in una salvezza senza troppi patemi d'animo, mentre il Bella guarda ai playoff come una meta raggiungibile. Una giornata da “ lascia o raddoppia” si appresta a vivere la cittadina del Marmo Platano. Giovanni Petilli
48 Sport Seconda Categoria Due rinforzi pugliesi DUE PAREGGI NEGLI ANTICIPI Domenica 1 marzo 2009
Il Lentini Maratea crede nella promozione L’ORATORIO Lentini Maratea si regala due gioielli. Ad otto giornate dal termine la società tirrenica nel tardo pomeriggio di giovedì ha concluso le trattative dopo un lungo tira e molla con due giocatori pugliesi. Si trattano del centrocampista Vincenzo Saponieri classe 1983 e della mezzapunta Luigi Brescia classe 1986. Il primo è residente a Cassano alla Murge e il secondo è di Bari. Saponieri e Brescia hanno giocato quest’anno fino a metà dicembre a Valsinni in Prima Categoria, serie in cui avevano partecipato sporadicamente in quanto sono abituati in campionati di categoria superiore. Figuriamoci se adesso in Seconda Categoria non eleveranno il tasso tecnico della squadra marateota che li ha voluti a tutti i costi pur di vincere il campionato conteso con le valligiane Fortitudo Moliterno e Real Grumento. Dei due solo Saponieri ha una lunga militanza in Basilicata avendo vestito per alcune stagioni le divise di Pisticci, Viggiano, Armento, Santarcangiolese e Project Matera. Mentre Brescia già nel passato campionato iniziò a giocare nel Valsinni ma solo tre partite. Poi è stato ripreso quest’anno soltanto per la prima parte di stagione. Del resto l’ultima squadra in cui abbia
giocato nella sua Puglia è la Pro Gioia due anni fa. Al primo allenamento svolto tre giorni fa a Maratea i nuovi arrivati hanno subito destato un’ottima impressione agli addetti ai lavori e la società non ha avuto dubbi nel scegliere questi due elementi che apporteranno maggior sostegno dal punto di vista tecnico e tattico ai loro compagni. Fino al 29 marzo, giorno in cui si andrà a Grumento alla terzultima di campionato nella sfida verità, i tirrenici hanno il calendario più abbordabile delle altre. In sequenza Episcopia (questo pomeriggio in trasferta), Castelsaraceno (in casa ed anche se è uno scontro diretto gli avversari di turno soprattutto fuori dalle mura amiche stanno perdendo colpi), Agromonte (in esterna) e Nemus (in trasferta). Ovviamente in questo torneo nessuna squadra ti regala niente. I risultati a sorpresa non sono mai mancati. Però con i due rinforzi l’Oratorio Lentini Maratea è pronta all’assalto finale e già dall’incontro odierno vorrà con i nuovi innesti espugnare anche Episcopia. Le avversarie dei marateoti sono avvisate. Specialmente Fortitudo Moliterno e Real Grumento che lottano per il primato. Biagio Bianculli
IL BIG MATCH A ROTONDELLA
LE PRIME A DOMICILIO
IL LAURENZANA CI PROVA
MOLITERNO A CASTELLUCCIO
Sport 49 Terza categoria La squadra di Silvio Rossi era passata in vantaggio con Candolfi Domenica 1 marzo 2009
Rigore di Pirozzi ed è pari Trivigno raggiunto nel finale dal Poggio Tre Galli POGGIO3GALLI 1 TRIVIGNO 1 POGGIOTREGALLI: Pecchia, Taddonio, Bubbico, De Nicola, Nolè, Germino (Pace), Pirozzi, Giorgio, Tucci, Greco, Rita. All: Maglia Valerio. TRIVIGNO: Balsamo, Trivigno (Bolettino), Guarino M., Paccione, Padula, Lenge, Rotunno, Rossi (Marotta), Candolfi, Guarini F., Amico (D'Alessandro). A disp: Santangelo. All: Rossi Silvio. ARBITRO: Faraone Vincenzo di Ruoti RETI: 3' Candolfi. 82' Pirozzi (Rigore) NOTE : Ammoniti: Taddonio, Bubbico (PTG). Balsamo, Lenge, Guarini F. (TRI). POTENZA-Batte il Trivigno il calcio d'inizio presentandosi in area avversaria con due iniziative condotte sulla destra da Amico e Rotunno. La prima sfuma, la seconda si concretizza con il vantaggio al 3' per la girata in porta di Candolfi che sorprende Pecchia (nella foto) sulla sua destra. Reagisce il Poggio. Calcia due punizioni con Nolè, una per
Tucci che di testa mette alto sulla traversa, l'altra respinta dalla difesa. L'inaspettato svantaggio sbanda gli uomini di Maglia che si riversano maggiormente in attacco con Greco, Nolè e Giorgio impegnando Balsamo alla prima deviazione in angolo. 14' Candolfi recupera palla a centrocampo si intestardisce nello scarto non scambia con Rotunno, permettendo al capitano De Nicola di interrompere l'azione. Si riporta in attacco il Poggio con una rimessa laterale di Bubbico per Tucci e un passaggio di Pirozzi per Rita. Il veloce contropiede del Trivigno esalta al 21' Pecchia che dèvia in angolo la bordata di Guarini F. diretta sotto il sette
della porta per il sicuro raddoppio. Nel capovolgimento di fronte il PTG con Greco e Pirozzi non sorprendono l'estremo difensore aiutato anche dalla fortuna salvato dal palo colpito da quest'ultimo. 30' il tecnico Rossi opera spostamenti tattici al fine di chiudere la partita utilizzando in avanti Trivigno, e in retroguardia Rotunno consentendo al tiro Rossi (alto sulla traversa) avanzando a centrocampo Padula, Lenge, Guarini M. e lo stesso Trivigno con Candolfi che spreca il raddoppio. Si riparte con il Poggio. Rita sciupa due clamorose occasioni con Balsamo attento e le incursioni a sorpresa di Paccione per il Trivigno a dar man forte in attacco. Al 69' Balsamo para su Pirozzi. 72' Pecchia prima para una punizione di Guarini F., poi esce fuori area a salvare su D'Alessandro, e respinge una conclusione di Paccione. 82' Pirozzi e Balsamo si avventano alla conquista in area di un pallone. Il contatto tra i due porta al rigore che lo stesso Pirozzi trasforma per il definitivo pari. Leonardo Martino
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Sport
Domenica 1 marzo 2009
A Dilettanti Ferrienti: «Avversari sono un team che fa del gioco di squadra la sua forza»
Matera cerca la doppietta Seconda gara interna consecutiva con Sant’Antimo «E’ una squadra combattiva, che è capace di difendersi molto bene, che è coperta in tutte le zone del campo e fa del gioco corale la sua arma in più. Hanno molti uomini a disposizione ed a seconda delle partite sfruttano le caratteristiche migliori. Conosco bene coach Ponticiello, è bravissimo sotto il profilo motivazionale e sa preparare al meglio le sfide». A presentare quella con l’Igea Sant’Antimo di oggi è Francesco Ferrienti pivot dell’Olimpia Matera ed ex di turno per i suoi trascorsi due anni fa con la maglia della formazione campana che oggi scende al PalaSassi con l’obiettivo di riscattarsi dopo la sconfitta casalinga contro Potenza. Anche Matera ha però una necessità impellente e cioè quella di centrare la prima doppietta stagionale mettendo a segno la seconda vittoria consecutiva dopo quella contro il Palestrina di domenica scorsa. Anche Ferrienti sa però che la sfida dovrà essere diversa e per certi versi più difficili e lo spiega chiaramente: «speriamo di partire ancora forte e di acquisire un ottimo vantaggio, si tratta sempre di un aspetto positivo ma sappiamo anche che non sembra sarà possibile raggrenellare anche trenta punti per cui è bene che noi ci prepariamo ad una battaglia da giocare punto a punto. Del resto», insiste ancora Ferrienti, «le squadre che incontreremo e le partite che ci attendono saranno tutte difficili ed equilibrate, delle autentiche battaglie». Matera dovrà imparare a gestire al meglio i diversi momenti della partita soprattutto quelli nei quali la sfida può sembrare maggiormente sotto controllo o è stato raggiunto un piccolo vantaggio. E’ proprio in questi frangenti infatti che la squadra materana dovrà dimostrare di aver cambiato marcia ed acquisito la mentalità giusta per riuscire a portare a casa risultati positivi in questo finale di stagione. «Dovremo essere bravi a mantenere i nervi saldi in
tutte quante le situazioni, del resto anche Sant’Antimo ha qualche problema e noi proveremo a giocare sulle loro debolezze, magari riuscendo ad affrontare la zona che loro impostano in alcune situazioni. Sono poi una squadra particolare che va a rimbalzo con tutti e cinque i propri giocatori, un po’ come ha fatto Fossombrone. E’ per quello che servirà la massima attenzione anche sui piccoli. I tre lunghi? Sono una soluzione ma la decisione la prenderà chi di dovere» conclude Ferrienti che si mostra ottimista per il futuro e sentenzia: «noi dobbiamo guardare ad una partita alla volta e fare più punti possibile». Con Sant’Antimo c’è l’occasione per esaudire questo desiderio. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
L’AVVERSARIA
Il pivot della Bawer, Francesco Ferrienti
C2 Retocessione Accordo tra le società
Lucos, gara rinviata LUCOS CERCOLA
N.D.
MONTESCAGLIOSO - E’ stata rinviata a data da destinarsi la sfida tra la Lucos Ingest Montescaglioso e i campani del Cercola. Il tutto nel giro di poche ore con la collaborazione della società campana e dell’ufficio gare della Fip di Napoli. «Voglio ringraziare spiega il massimo dirigente materano, Santarcangelo - i dirigenti del Cercola che sono venuti incontro a questa nostra necessità sopraggiunta». Peccato, però, non aver potuto sfruttare il buon momento della formazione allenata da Michele Di Gioia che era reduce da due successi consecutivi e che sperava di inanellare il tris di vittorie. a.mutasci@luedi.it
Sopra Di Gioia e sotto Castellano
C2 Promozione, dubbio Durante per il Ctr Senise contro il Salerno SENISE - Prima di ritorno per i playoff promozione e Ctr, chiamato ancora una volta agli straordinari. Arriva al Palarotalupo, inizio ore 18, l'Arechi Salerno. Una compagine che ha segnato il percorso negativo del Ctr. Era la prima di andata e la gara terminò con un pesantissimo meno trenta a carico dei lucani. Una batosta mai subita fino a quel momento nella pur breve storia di questa squadra. Ma tant'è. Gli ospiti, gravitano comunque nei piani alti della classifica e le loro ambizioni di vittoria finale non sono oramai mistero. Arriva dunque una squadra caricata e con velleità sicuramente di vittoria. Dall'altro lato però, troverà un Senise finalmente rinfrancato e con tante motivazioni in più per dare una svolta al proprio campionato. Domenica scorsa, seppure a mezzo servizio, ha ripreso il suo posto, Lino Durante, che rappresenta la cerniera essenziale per il gioco della squadra. Attorno alla sua persona, giocano decisamente meglio tutti gli altri. A cominciare da Rocco Palazzo, che in altre occasioni ha rischiato di perdersi con inutili esercizi di fantasiosi numeri. Ma hanno sensibilmente fatto salire il rendimento an-
che Martin Manzotti, Gonzalo Marin e soprattutto Francesco Albanese che ha fatto la differenza. Per questa gara comunque contro l'Arechi, sembra ancora incerta la presenza di Durante; considerando soprattutto le difficoltà al pieno recupero del forte play lucano. Massimo Festa, coach della squadra, non dispera, ma ostenta cautela. L'idea è quella di continuare con le vittorie, dopo la prima, ma senza comunque rischiare più di tanto l'apporto del suo giocatore più forte. C'è Lagioia che scalpita e dunque anche un ulteriore impiego part time di Durante è da mettere in conto. Il campionato del Ctr, è cominciato domenica scorsa e c'è ancora tanta strada da percorrere. Per il presidente Mario Totaro infatti: “Cerchiamo di mantenere i piedi per terra; ogni gara, da questo momento in poi, rappresenta una finale non solo per noi, ma anche per le avversarie e dunque speriamo che la sfortuna si sia finalmente fermata di inseguirci a tutti i costi. Dobbiamo cercare di rientrare in ballo, questo il nostro obiettivo immediato”. Gianni Costantino sport@luedi.it
Sport 51 A Dilettanti Lo Sardo: «La difesa dovrà essere il nostro punto di forza» Domenica 1 marzo 2009
Levoni a caccia del tris La squadra di Gresta può svoltare definitivamente VA A caccia del tris vincente la Levoni Potenza nel confronto valido per il settimo turno di ritorno della serie A Dilettanti maschile di basket. Gli uomini di Luigi Gresta affrontano questo pomeriggio al Pala Pergola con inizio alle 18 il Centro Auto Ford Molfetta allenata da Sergio Carolillo. Partita da vincere per la squadra di Gresta che finalmente ha potuto svolgere una settimana di allenamento assai regolare. Il comportamento dei potentini nelle ultime partite è radicalmente modificato, la squadra lucana infatti vincendo il derby con la Bawer e sbancando il parquet di Sant'Antimo si è rimessa in carreggiata in vista dei play-off. Il confronto di questo pomeriggio assume grande importanza per gli atleti del presidente Francesco Petrullo, fortemente intenzionati a continuare nella striscia positiva. Certo non sarà facile avere la meglio dei pugliesi, nelle cui fila militano elementi di provato spessore. I nomi di Nanut, Malamov, Di Marcantonio e Maggi incutono timore in casa potentina. C'è da riscattare altresì la pesante battuta d'arresto rimediata nella gara d'andata, disputata al Palasport Poli di Molfetta, quando i pugliesi si imposero con il punteggio di 81 a 64. Il team pugliese vive un felice momento di forma, avendo vinto tre delle ultime quattro partite di campionato. Il confronto odierno sarà dunque un vero e proprio banco di prova per le ambizioni della squadra potentina, chiamata a dare continuità al buon momento di forma. Da un lato la difesa potentina, dall'altro la pericolosità offensiva dei pugliesi, il match potrebbe ricalcare quello vinto da Massimo Ruggeri e compagni contro il Matera. Gresta ha tutti gli atleti a sua disposizione, recuperato anche Palombita, il
L’AVVERSARIA
Coach Gresta della Levoni
coach marchigiano sorride e spera nel successo. La partita del Pala Pergola sarà diretta dai signori Cerbaucich di Trieste e Turbati di Livorno. Sandro Lo Sardo analizza le chiavi di lettura del match. L'assistent coach della
Sandro Lo Sardo
Levoni ha affermato: “Dobbiamo fare della difesa il nostro punto di forza. Con la forte e continua applicazione difensiva possiamo ottenere i due punti contro i pugliesi”. Il tecnico dei lupacchiotti si sofferma anche sulle condizioni fisiche della
squadra: “I nostri atleti stanno vivendo un buon periodo di forma. La squadra si è allenata bene in settimana, devo ammettere che siamo molto tranquilli”. Lo Sardo allunga il suo sguardo sul match: “Non dobbiamo sottovalutare i
pugliesi, saranno in campo due formazioni differenti, da un lato l'attacco dei baresi, dall'altro la nostra difesa e l'organizzazione di gioco. Veniamo da due successi consecutivi, abbiamo tutte le carte in regola per vincere anche contro il Centro
Auto Ford Molfetta”. L'ultimo consiglio di Lo Sardo ai giocatori è quasi un diktat: “Il controllo della partita, la gestione del match saranno fondamentali. Dobbiamo fare bene le nostre cose”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
C Dilettanti E’ Dimitriu il grande assente per De Angelis contro il Ragusa
Corporelle, Castellitto va almeno in panca BIG MATCH nel nono turno di ritorno del campionato maschile di serie C Dilettanti. Al Pala Pergola si affrontano alle 20 la Centre Corporelle Potenza e la Banca Agricola Ragusa. Prima contro seconda saranno le protagoniste della partitissima che vedrà sicuramente una degna cornice di pubblico. Il quintetto di Dino De Angelis recupera Mimmo Castellitto, destinato però a partite dalla panchina, ma è orfano di Nicolas Dimitriu ancora alle prese con la distorsione alla caviglia. Entrambe le formazioni hanno ottenuto successi preziosi nel turno infrasettimanale, la Corporelle ha sbancato d'imperio il parquet di Adrano, il Ragusa ha sconfitto nettamente il Porto Empedocle al Pala Padua di Ragusa. Il match promette spettacolo, le due formazioni saranno sicuramente prota-
Mimmo Castellitto rientra iniziando dalla panchina
goniste di quaranta minuti di basket atletico e agonisticamente eccellente. Da un lato la voglia degli atleti di De Angelis di confermarsi al vertice, dall'altro invece il desiderio degli iblei di agguantare la Corporelle in vetta. Due squadre, due destini uguali, quelli ovviamente relativi al primato. In casa ragusana è in forse D'Iapico, giocatore simbolo dei bancari siciliani. Tra gli atleti ragusani vanno temuti Salvatore Lissandrello, Alessandro Sorrentino, Marco Blanda e Andrea Tumino. Due tecnici esperti, quali sono Dino De Angelis e Giovanni Recupido daranno vita ad una vera e propria battaglia tattica, fatta di schemi, disegni geometrici sulle lavagnette e tanto agonismo. Il match serale sarà diretto dai signori Mastroberardino di Taranto e Rodia di Avellino. In casa bianco-
celeste è Simone Ginefra, play sempre attento alla gestione del gioco a parlare del match di questa sera: “Affrontiamo una signora squadra, la partita è delicata, temo la forza dei siciliani che potrebbero essere privi di D'Iapico. Bisogna fare attenzione ai ragusani, entrambe le squadre vengono da vittorie importanti negli ultimi giorni”. Simone Ginefra carica l'ambiente e afferma: “Dobbiamo fare nostra la partita per allungare il passo in classifica. Un successo ci consentirebbe di dare quattro punti di scarto al Ragusa e di preparare con grande serenità le prossime gare di campionato”. L'atleta di De Angelis parla del match: “Sono convinto che gli atleti di Recupido faranno di tutto per vendicare la sconfitta patita all'andata. Scenderanno in campo due squadre superlative e forte-
De Angelis della Corporelle
mente intenzionate a vendere cara la pelle”. Non ama parlare dei singoli ma ammette: “Mi auguro di non soffrire fino al termine della partita. Bisogna chiudere anzi tempo le ostilità”. sport@luedi.it
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Sport
Domenica 1 marzo 2009
Un momento della gara di andata al PalaCampagna tra Bernalda e Catania
B Dilettanti “Terme di Abano” senza Filloy (operato in settimana) e Albana
Bernalda, serve l’impresa Difficile trasferta a Catania per la Brogialdi-band BERNALDA - In una intervista sul web Costantino Condorelli, presidente della giovane Pallacanestro Catania, avversaria questa sera della Terme di Abano (PalaCus, ore 18, arbitri i bolognesi Saraceni e Dandi Dall'Orologio), ha illustrato in settimana strategie ed obiettivi della società, mettendo in mostra grande passione sportiva e fine saggezza da dirigente. Con il cognome che porta il patron rosso-azzurro non può non essere associato agli ottimi e rinomati torroncini che vengono prodotti proprio a Belpasso, comune dell'hinterland catanese, per cui verrebbe automatico pensare ad un'accoglienza al dolcetto per gli ionici di Lucania da parte degli ionici di Trinacria: manco per idea! Non ci riferiamo ovviamente alla scontata e immancabile ospitalità dei siciliani, bensì al furore agonistico che il team etneo spargerà sul parquet per assicurarsi una vittoria che continuerebbe a garantirgli il terzo posto in classifica, posizione impensabile ad inizio campionato per una società nata ex novo con l'acquisizione del titolo in estate. Del resto il roster messo a disposizione di coach Pippo Borzì non ha nulla da invidiare alle squadre più gettonate del girone, a partire dal play-guardia Trevisan per continuare con Marco Rolando che l'anno scorso era a Bernalda, e poi ancora l'altro regista Consoli, le tre guardie Saccà, Catotti e Valerio, le due ali De Gregori e Naso, per finire con la forte ala-pivot Reale arrivato a metà campionato. Nella gara del PalaCampagna brillarono Consoli, Trevisan, Rolando e De Gregori per gli etnei, mentre per i metapontini primeggiarono Faggiano, Rossi Pose, Filloy (la migliore valutazione del match con 25) e Russo top scorer dell'incontro con 23 punti. La vittoria dei ragazzi di Brogialdi fu determinata dalla supremazia nei due quarti terminali, il primo vinto 30/18 e l'ultimo 21/12,
Albana e a sinistra Filloy: i due assenti del Bernalda a Catania
mentre gli etnei si aggiudicarono il secondo 12/23 e il terzo 17/18, a dimostrazione di un sostanziale equilibrio complessivo tra le due squadre rotto in ognuno dei vari periodi dalle variabili tattiche e atletiche ora a favore dell'una ora dell'altra. Con
molta probabilità sarà così anche stasera e quindi per arrivare davanti agli avversari al suono della sirena finale occorreranno tutta la concentrazione e la grinta possibili. Sarà dura per il team lucano che oggettivamente si presenta alla sfida con tanti acciac-
chi e due assenze importanti quali quelle di Albana e Filloy (a proposito della vicenda di quest'ultimo registriamo la dichiarazione del diesse Montemurro: “Voglio ringraziare pubblicamente il dottor Asprella Libonati, che ha eseguito l'intervento pres-
so l'Ospedale di Matera, per la disponibilità e la professionalità mostrate a conferma di una qualità che spesso il servizio pubblico esprime ottimamente”). L'orgoglio offeso in quel d'Agrigento e il dover fare di necessità virtù sono molle che possono raddop-
piare le forze, sapendo che perdere non sarebbe un dramma (cercando però di accontentare i tifosi quando chiedono sconfitte onorevoli), e che in caso di vittoria i due punti sarebbero di platino puro. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
B Donne Tutto facile per le ragazze di Marilia Sanza contro il Palermo
La Codra Basilia torna a vincere BASILIA POTENZA 69 PALERMO 43
Dominici a 9:05 dell’ultimo quarto sul punteggio di 54 a 35 per la Basilia.
BASILIA CODRA MEDITERRANEA POTENZA: Aurigemma 10, Valisena 15, Gambardella 11, Filograsso, Dimonte, De Luca 9, D'Arenzo, Crovatto 4, Sanza, De Rosa 20. All. Marilia Sanza. TOYOTA MOTORS PALERMO: Iuliano 5, Pluchino, Dominici 15, Lo Giudice 2, Pagliaio, 10, Scozzari 7, Fucarino 2. All. Danilo Martinez. ARBITRI: Russo e Belfiore di Napoli. PARZIALI: 15-13, 35-26, 52-33, 69-43. NOTE: Spettatori una cinquantina. Nessuna giocatrice uscita per cinque falli, nessun antisportivo e tecnico fischiato. Infortunio alla
VINCE facile la Basilia Codra Mediterranea Potenza l'incontro valevole per l'ottavo turno della Poule Promozione del campionato femminile di serie B/1. La compagine di Marilia Sanza ieri pomeriggio ha superato al Pala Pergola di Contrada Rossellino il Toyota Motors Palermo con il punteggio di 69 a 43. Il successo consente alle lucane di accedere alla terza fase. La partita non è stata bella, inizialmente infatti il complesso potentino ha accusato cali di ritmo e mentali che hanno condizionato e non poco il rendimento in campo di Marika Aurigemma e compagne. Nella prima frazione di gioco, le siciliane si sono messe in luce per
l'aggressività e la voglia di fare, pur essendo giunte a Potenza in formazione rimaneggiata. Il complesso di Martinez ha dato filo da torcere alla Basilia sospinta da una De Rosa in grande spolvero e autrice di venti punti a fine gara. La Basilia Codra Mediterranea Potenza ha sciorinato il basket delle giornate migliori esibendo grinta, carattere e determinazione. Alla fine del secondo quarto Sanza ha impiegato la rientrante D'Arenzo salutata dagli applausi delle compagne di squadra. Nel terzo quarto il complesso potentino ha allungato il passo, piazzando il parziale decisivo di 16 a 0 e portandosi dal 36 a 33 al definitivo 52 a 33. Nel parziale decisivo la gara si è rivelata pura accade-
La De Rosa autrice di 20 punti
mia, le lucane hanno gestito il match grazie ai canestri mortiferi di De Rosa e per il Palermo non c'è stata trippa per gatti contro una Codra tornata pimpante e sicura di se. f.menonna@luedi.it
Sport
Domenica 1 marzo 2009
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B1 Donne Successo col Valenzano e sorpasso in classifica
Lore Lei, gioia al tie-break VALENZANO LORE LEI
2 3
17-25, 25-20, 22-25, 25-16, 9-15
PROFESSIONECASA VALENZANO: Cosentino, Lo Re, Michieletto, Milillo, Agola, Cesario, Gambini (L), Radogna, Tavolari, Agola, Picerno S., Arnone, Romano. All.: Zambetta. PM LORE LEI POTENZA: Fiore, Torrisi, Carrozzo, Pericolo, Mascaro, Sarcina, Ligrani (L), Pagano, Alexandrova, Frasca, Quintini, Santamaria. All.: Gagliardi. ARBITRI: Supino e Cantel-
Anna Pericolo
li. LA LORE LEI è tornata. Dopo il periodo più buio della sua stagione, la formazione potentina riesce finalmente a ritrovare il successo, e a muovere una classifica che sembrava proprio non volerne sapere di sbloccarsi. E, quel che più conta, lo fa violando un campo per nulla semplice come quello di Valenzano, a coronamento di una prestazione convincente e convinta fino in fondo da parte delle biancorosse di Nino Gagliardi. Brave a partire con il piede giusto, lasciando le pugliesi a 17 nel primo set, e poi capaci di
imporre il loro gioco anche di fronte al ritorno della formazione allenata da Zambetta. Il Valenzano difatti aveva risposto da par suo nella seconda frazione, in cui la Lore Lei non era riuscita a rispondere alla forza d’urto di Lo Re e socie. Ma il merito di Carrozzo e compagne era quello di restare agganciate, con la testa e il gioco, al match: facendo valere la loro ottima vena nel terzo parziale, in cui le due squadre combattevano colpo su colpo arrivando praticamente appaiate allo sprint decisivo. Lì la PM piazzava il colpo di reni che le consegnava il 2-1, e quanto meno
Un’azione difensiva della Lore Lei
la certezza dell’approdo al tie-break. Che si materializzava in effetti in virtù del 25-16 messo a segno dalle pugliesi nel quarto set, l’unico in cui si vedeva una Lore Lei in difficoltà e al di sotto dello standard di gioco fino a quel punto espresso.
Visto che al quinto e risolutivo parziale le lucane, trascinate dalla solita inarrestabile Pericolo, tornavano a dettare legge, chiudendo i conti e portando a casa due punti che rappresentano ossigeno puro. lu.ca.
B2 Donne Matera impiega quattro set per superare un arcigno Taranto
Il Time Volley soffre ma vince Solo un’incertezza non regala tre punti facili TIMEVOLLEY TARANTO
3 1
25-16, 25-23, 25-27, 25-22
TIMEVOLLEY: Ristits 17, Vecerkova 17, De Vita L, Russo ne, Romano J. 7, Di Blasi 8, Amati 4, Romano E. 10, Bonfiglio 5, Calculli ne. All. Galtieri TARANTO: Benefico 16, Certa 3, Corallo 4, Fiore ne, Mucci ne, Scaglioso 6, Zonca 17, Leone (L), Repice 8, Tinelli 5, Mastrandrea. All. Presta ARBITRI: Sgrò di Reggio Calabria e Cavalieri di Catanzaro NOTE: Battute vincente Matera 1, Sbagliate 7. Battute vincenti Taranto 5, sbagliate 7. Ilenia Di Blasi in battuta (foto Videouno)
VINCE con qualche sofferenza di troppo ma senza alcuna discussione la Time Volley Matera che supera per 3-1 il Taranto e prosegue la propria marcia nelle zone altissime della classifica. Ci vogliono quattro set per avere ragione delle joniche orgogliose e mai dome soprattutto nella terza frazione quando annullano un match point e riaprono la sfida costringendo Matera al quarto set. La Time in questo frangente è poco cinica e precisa e subisce la reazione avversaria. Ma si tratta solo di un attimo perchè il con-
trollo della sfida e l’accelerata decisiva rimettono la partita nella direzione del Matera che solo nel primo set ha il via libera e prende il largo. Nel resto della contesa si mantiene a strettissimo contatto di gomito con le avversarie ma pare controllare con maturità ed ha solo un momento di disattenzione sul finire di terza frazione. Un frangente che non cambia l’esito della sfida perchè il Time Volley subito reagisce in maniera brillante. L’avvio è a senso unico, Matera allunga con Ristits e
Vecerkova in evidenza e si porta subito sul 8-3. Controlla ed aumenta il vantaggio chiudendo in scioltezza il primo parziale sul 25-16. La partita sembra non avere storia ed essere decisamente a senso unico ma il Taranto non demorde, anzi risponde subito ai colpi delle materane. Dal secondo set si cambia musica, Matera conduce ma non fugge mai e quando ci prova sono le ospiti a rispondere immediatamente. L’equilibrio si vede subito, è 8-7 per Matera ma senza particolari acuti. Il Ti-
me prova ad allungare fino al 14-10 ma Taranto risponde colpo su colpo, l’equilibrio prosegue. Matera prova a scappare ma le joniche ribattono e si arriva sino al 2222 quando i punti della Bonfiglio, subentrata ad Emanuela Romano, e della stessa Ristits segnano il break decisivo e portano Matera a chiudere 25-23. Il terzo set vede Taranto provare ad allungare, è 3-8 al primo time out tecnico. Matera reagisce e si riporta 10-10 ma è la Scaglioso a riportare avanti 1316 le ospiti. L’equilibrio regna sovrano fino al 23-23. Qui Matera sciupa il colpo del ko sul 24-23 con una doppia fischiata alla Amati. Taranto reagisce e chiude 2725 al secondo set point. La partita si riapre ma la Time la tiene in pugno ampiamente conducendo subito sul 5-2 ma non c’è più la forza dell’avvio e dunque Matera non riesce a fuggire. Al secondo time out tecnico è 15-16 all’insegna del massimo equilibrio. Qui sono i punti di Jessica Romano e Di Blasi a scavare il solco e riportare il Time avanti. A questo punto le ragazzedi Galtieri gestiscono il vantaggio ed Emauela Romano può chiudere 25-22, regalando un successo non facile ma strameritato. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
B2 Uomini Sconfitta a Gela dopo una gara che ha vissuto di alti e bassi
Il Lagonegro resta a mani vuote GELA SIDELLAGONEGRO
3 0
25-21, 25-19, 25-18
EUROTEC GELA: Vitangeli, Montaruli, Barbaro, Di Grazia, Bocchieri, Massimiani, Lo Bello, Lombardo, Manuilov, Crino', Buracci. All Rifelli SIDEL INFISSI LAGONEGRO: Cimino, Ruggiero, Orlando, Imperio, Stigliano L., Luglio, Cantisani, Carlomagno. Vita, Riccio, Manzolillo. All. Stigliano ARBITRI: Giorgiani e Spinnicchia PARTITA con alti e bassi per entrambe le formazioni, nonostante il risultato, che vede primeggiare la quotata EurotecGela sul finale. Impegno difficile per la Sidel che ha ben figurato contro un'avversaria difficile. A Gela la compagine del presidente Cosentino ha giocato una buona partita nonostante le pesanti assenze del capitano Calabria e del libero Crusco, infortunatosi leggermente nei
Luglio della Sidel Lagonegro
giorni passati. A coprire queste due pedine fondamentali ci hanno pensato il centrale Luglio e il giovane Carlomagno che hanno dato il loro meglio. L'avvio della partita ha visto i siciliani entrare subito in gioco, come è proprio di una fuoriclasse che vuole a tutti i costi conquistare il primato in classifica. Il Gela si
è infatti dimostrato subito superiore nel servizio, ma poi i lagonegresi recuperando energie, costringono i siciliani a scambi che procedono di punto in punto fino alla fine del set. Aggiudicatosi il primo, il Gela non riappare nella miglior forma nel secondo set e la Sidel ne approfitta andando in vantaggio di 4 lunghezze, che poi si accorciano grazie all'ottimo recupero dei siciliani che chiudono anche il secondo set. Nel terzo tempo cambiano notevolmente gli equilibri e i lagonegresi dimostrano di non voler cedere subito agli avversari. Si procede infatti di punto in punto fino al 15 pari, ma poi con servizi precisi, il Gela chiude definitivamente il match aggiudicandosi tre punti importanti per il suo assalto alla vetta. “Il gioco ben espresso dai ragazzi della Sidel contro una delle pretendenti alla promozione in B1- ha commentato il dirigente accompagnatore Biagio Schettini- fa ben sperare per le prossime partite che affronteremo nella nostra corsa alla permanenza in B2”.
B2 Uomini Piegato il Catanzaro
Colpo da play off della Medical Center
Scalcione dopo un punto realizzato
CATANZARO MEDICAL CENTER
1 3
17-25, 22-25, 25-23, 17-25
STIRPARO CATANZARO: Ferraiuolo, Benenati, Romanò, Troka, Gaetano M., Farrelli, Palaia, De Rossi, Stirparo B. (L), Lazzaro, Virgolino, Gaetano L., Lardì, Stirparo F.. All.: Simone. MEDICAL CENTER POTENZA: Di Tommaso, Scalcione, Torsello, Zuccaro, De Rosa, Alamprese, Cavaccini (L), Bacca, Galante, Genoino, La Maida, Calabrese. All.: Draganov. ARBITRI: Molino e Bongiovanni. BELLA affermazione in quattro set, sul campo di Catanzaro, per la Medical Center Potenza. Zuccaro e compagni riescono nell’intento di cogliere i tre punti contro una possibile rivale in zona play-off, a questo punto ricacciata indietro di 10 punti. Una Stirparo che i rossoblù di Draganov mettevano fin dall’inizio del match in difficoltà grazie a una prestazione corale di alto profilo, con cui si portavano avanti di due set. Lì la prevedibile reazione dei calabresi rendeva il confronto incandescente:
nel terzo set la formazione di casa profondeva il massimo sforzo per rientrare in partita, riuscendo a beffare proprio nello sprint finale Scalcione e soci. Che però non pativano il contraccolpo psicologico, tornando a macinare il loro gioco in una quarta frazione caratterizzata da un po’ di nervosismo di troppo da parte dei catanzaresi. Che erano costretti a rinunciare a inizio set al loro palleggiatore Ferraiuolo, espulso dopo aver esagerato con l’entusiasmo (e probabilmente le provocazioni sotto rete) a conclusione del set vinto dalla Stirparo. «I ragazzi sono stati molto bravi a mantenere la giusta calma e concentrazione, non cadendo nella trappola degli avversari che volevano metterla sul piano dei nervi», ha spiegato il direttore generale virtussino Gennaro Barra. «La squadra è rimasta costantemente agganciata alla gara, fornendo un’ottima prestazione complessiva e uscendo dal campo con tre punti pesanti in chiave classifica. Quelli che ci volevano per arrivare al meglio alle ulteriori delicate sfide che il calendario d’ora in avanti ci proporrà». l.c.
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Sport Calcio a 5 B Ad Acerra il Deportivo Matera viene sommerso da nove reti
Domenica 1 marzo 2009
La Bng non è scesa in campo Sonora sconfitta nel giorno della consacrazione ACERRANA BNGNIGRO
9 1
Volley B2 Donne Pugliesi senza la Taurisano
Giocoleria, col Tuglie è un crocevia salvezza
ACERRANA: Cammisa, Florio, Castaldi, D'Anna, Paolillo, Palumbo, Fardello, Ononrevole, Aricchiello, Maggio, Difiore, Vitiello. All. Florio BNG NIGRO MATERA: Lepiscopia, gammariello, Martemucci, Caione, Rispoli, Miriello, Santos, Garcia, Ferrone, Cavalcante, Pereira, Lopopolo. All. Bommino ARBITRI: Scutti e Cecala di L'Aquila RETI: 7' 32'' p.t., 16' 48'' s.t. Paolillo, 10' 22'' p.t., 11' 42'' p.t., 15' 11'' s.t. Palumbo, 19' 51'' p.t. Rispoli, 5' 01’’ s.t., 10' 59'' s.t., 12' 16'' s.t., 14' 54'' s.t. Fardello. ACERRA - Si doveva ottenere a tutti i costi una vittoria. Alla fine è giunta una sonora sconfitta, sia come punteggio numerico 9 a 1, ma brucia molto il modo come è venuta. In campo una squadra che sembrava assente, già nel riscaldamento si notava un qualcosa di strano nei ragazzi di mister Bommino. Forse un presentimento che passava nella mente dei dirigenti, ma chi meglio di loro non conoscono i propri giocatori? E' grande la delusione, ora bisogna ricercare le motivazioni di questa modesta prestazione che ha il sapore di un approccio sbagliato alla gara. Squadra prevedibile, lenta imprecisa nei passaggio veramente la brutta copia di quella squadra che ha tanto fatto bene fino ad oggi. Forse gli avversari che devono lottare per non retrocedere avevano più motivazioni, metti anche che si è giocato all'aperto con il sole che poteva dare fastidio, ma questi sono dei piccoli fattori che di certo non possono essere determinanti per offrire una prestazione veramente deludente. La gara comincia da subito male, dopo la solita fase di studio si intravedono le difficoltà della BNG e al 7'32'' subiscono la prima rete di Paolillo. La reazione della Bng è pressochè nulla e si subisce la doppietta di Palumbo che porta a tre il vantaggio per i padroni di casa spezzando le gambe alla Bng. Al minuto 19'51'' Rispoli sorprende gli avversari segnando su punizione, riaperta la gara ma si va al riposo. Si spera che nella ripresa le cose cambino, ma è tutta un illusione. Nella ripresa ci si scontra con un Fardello scatenato che mette a segno un poker di reti, continua l'azione d'attacco dei
C’è da ritrovare la via del successo
Rispoli ieri a segno
Angelo Bommino
Il tecnico nello Caliendo (foto Videuno)
padroni di casa che vanno ancora in gol con Palumbo e Paolillo chiudendo definitivamente la gara con un risultato pesante nei confronti della Bng Nigro che fino a prima dell'inizio della gara il mister aveva solo l'imbaraz-
zo della scelta perché tutti presenti. A fine gara è rimasto l'imbarazzo della prestazione data senza carattere, concentrazione e forse la differenza di motivazioni ha favorito i padroni di casa. La sconfitta rimediata non in-
fluisce più di tanto sulla squadra e la classifica, ma come dichiara il presidente Taratufolo «Di questa gara ne dobbiamo fare tesoro per non incappare in altri errori come questo di oggi». vi.bo.
QUESTO è il momento. La Giocoleria deve tornare a correre sulla strada di una salvezza il più possibile tranquilla: per raggiungere la quale, però, non può concedersi d'ora in avanti ulteriori distrazioni. O buttare al vento, come le è capitato domenica scorsa al cospetto del Battipaglia, occasioni utili specie in casa - per marcare punti pesanti. Alla Caizzo, questo pomeriggio dalle 18, Avena e compagne ci riprovano contro l'Italgest Tuglie, avversaria in crisi (sette le sconfitte consecutive da cui vengono le leccesi, a picco dopo l'infortunio che ha messo fuori gioco il faro Ida Taurisano) ma che proprio per questo andrà presa con le molle. In un match da approcciare con ben altro atteggiamento tecnico e mentale, rispetto all'ultima uscita, da parte dalle biancazzurre potentine, pur costrette a rinunciare anche oggi ad Angelica Muscillo (i tempi di recupero della centrale di Genzano saranno valutati nel corso della prossima settimana). Ma al di là della formazione in campo, a fare la differenza sul fronte Asci,
quest'oggi come in futuro, potrebbe essere soprattutto lo spirito di squadra. Assolutamente da recuperare, dopo gli ottimi segnali della prima fase del girone di ritorno, per le ragazze di Nello Caliendo. Altrimenti destinate a soffrire, a cominciare dalla sfida con un Tuglie che dal canto suo potrebbe ricevere una decisa scossa dal cambio della guida tecnica: al posto del dimissionario Scanferlato, la società pugliese ha scelto coach Antonio Cavalera (nella scorsa stagione al timone della Medical Center in B2 maschile), chiamato a risollevare il morale prima che il gioco di Casalino e socie. «Al di là dell'assenza di Taurisano e del loro periodo difficile, ci aspettiamo un'avversaria piuttosto agguerrita», conferma alla vigilia coach Caliendo. «Siamo consci di essere giunti a un passaggio delicato per la nostra stagione, tanto più dopo il brutto ko rimediato col Battipaglia. Che però speriamo di esserci riusciti a buttare immediatamente alle spalle, come proveremo a dimostrare fin da stasera». Luca Carlone sport@luedi.it
Volley B2 Donne Il Montescaglioso di Motola nella tana del Sala Consilina
La Planitalia è alla prova del fuoco
La brasiliana del Montescaglioso, Regiane Falsarella
MONTESCAGLIOSO - Questa sera, alle 18, la Planitalia gioca sul campo della Puntotel Sala Consilina (Salerno), formazione che ha sinora conquistato 26 punti e vanta due lunghezze di vantaggio sull'Azzurra Molfetta e la Menelao Turi Bari, quint'ultime in classifica. Le salernitane, con la loro undicesima posizione in graduatoria, occupano l'ultima posizione utile per evitare la retrocessione, che è invece riservata alle ultime cinque formazioni (al momento, oltre alle due pugliesi, Centro Santulli Aversa (13), Planitalia (8) e il derelitto Lightining Ostuni (1). Nell'ultimo impegno di campionato prima di incontrare le montesi, la squadra di Sala Consilina, guidata in panchina dal tecnico Iannarella, ha espugnato, con il risultato in suo favore di 3-0 (18/25; 30/32; 16/25), il campo
del Tuglie (LE). All'andata la squadra campana, aveva espugnato, con lo stesso punteggio, anche il Palauditorium “Karol Wojtyla” montese per 3-0. La Planitalia viene dalla terza sconfitta stagionale interna maturata al tiebreak su un totale di diciotto partite perse. Dopo il Benevento alla quarta giornata e la Santulli Aversa alla tredicesima, anche la Tekla Volley Scafati è riuscita ad andar via da Montescaglioso con due punti, lasciandone solo una alla squadra di casa. L'ultima prestazione, in ordine di tempo, fornita dalla squadra di Montescaglioso l'ha vista soccombere dopo cinque set contro una formazione come lo Scafati che, grazie alla vittoria montese, sale a quota 40 punti, in quinta posizione in classifica da sola, a tre lunghezze dal Taranto e sette dalla Time Volley Ma-
tera. La squadra guidata dal tecnico montese Egidio Motola, ancora una volta a secco di vittorie casalinghe, ha recuperato per due volte lo svantaggio facendo sperare nei due punti, che sono invece andati alle ospiti. In ogni caso è stato interrotto il digiuno per quel che riguarda i punti conquistati, novità avvenuta dopo ben sei gare consecutive senza conquistarne alcuno. Da segnalare con lo Scafati la prestazione super di Noemi Piscopo (30 palle messe a terra), oltre che del capitano Daniela Cianflone (19) e della veterana Regiane Falsarella (12, visibilmente frenata da qualche acciacco), non sufficienti, in ogni caso, per raggiungere la vittoria interna, che manca da quasi un anno (09 marzo 2008). Michele Marchitelli sport@luedi.it
Sport 55 Pallanuoto B Uomini A segno solamente Magliotto e Fiorentino Domenica 1 marzo 2009
Rallenta la Basilicata Nuoto Passo falso a Palermo per i ragazzi di Silipo T. PALERMO BASILICATA
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TELIMAR PALERMO: Sansone, Greco, Milazzo, Sambito, Salemi, Scafidi, Mercadante, Calabrese, Mattarella, Galioto, Raimondo, Covello. All. Occhione. BASILICATA NUOTO 2000 POTENZA: Brigante, De Rosa, Renzuto, Maglitto, Bruschini, Fortarezza, Perillo, Fiorentino, Ialeggio, Di Palma, Campese, Scotti Galletta. All. Francesco Silipo. ARBITRO: Corelli di Roma. PARZIALI: 2-1, 3-2, 5-2, 72. RETI: Palermo: Sambito, Salemi, Calabrese, Mattarella, Galioto, 2 Raimondi. Potenza: Maglitto, Fiorentino. UN PASSO indietro. La Basilicata Nuoto 2000 Potenza esce sconfitta dalla Piscina di Palermo contro la Telimar Palermo con il punteggio di 7 a 2. Gara brutta e costellata da tanti errori, quella disputata ieri dai lucani che non hanno sfruttato le numerose occasioni di uomo in più per avere la meglio sulla squadra palermitana, cinica e spietata nel mettere a segno le reti del successo
Maglitto e accanto la Basilicata Nuoto 2000 Potenza in azione
con facilità. La gara ha vissuto sul filo dell'equilibrio per i primi due quarti, poi la squadra palermitana ha allungato il passo e per la Basilicata Nuoto 2000 Potenza è stata notte fonda contro il complesso di Occhione. La squadra di Francesco Silipo è stata sempre sotto nel punteg-
gio, a nulla sono valse le uniche reti di Fiorentino e Maglitto per arginare la vena offensiva del complesso peloritano. La Telimar ha avuto il merito di far breccia nella difesa, spesso distratta dei biancoverdi. La Telimar Palermo durante il terzo e quarto par-
ziale ha mostrato maggiore continuità e spirito di sacrificio al cospetto di una compagine, quella potentina che ha pian piano smarrito la vena del gol, perdendo progressivamente smalto anche nella gestione tecnica e agonistica della partita. L'allungo definitivo è giunto pro-
prio nel secondo e terzo quarto quando la Basilicata Nuoto 2000 Potenza ha praticamente mollato gli ormeggi favorendo il definitivo break dei palermitani che hanno avuto il merito di segnare i gol del successo con Raimondo e Galioto. Per la squadra di Francesco Silipo, orfana di
Volta è stato un passo indietro rispetto alle precedenti, brillanti esibizioni in campionato. Niente drammi ma va considerato il passaggio a vuoto di ieri pomeriggio in ottica futura. Da martedì sera tutti al lavoro per comprendere le ragioni del ko siciliano. f.menonna@luedi.it
Hockey A2 Fona castiga la Raro a quattro secondi dalla fine
Nuova beffa per la Pattinomania Il Thiene trova il successo in chiusura THIENE: Viero, Saccardo, Casarotto, Dalla Giustina, Belligio, Sperotto, Fona, Marchioretto, Cattelan. ARBITRO: Perrone di Bari. RETI: 14’ 08’’ pt Casarotto (T), 22’ 35’’ pt Xiloyannis M. (M), 17’ 37’’ st Casarotto (T), 20’ 42’’ st Vivilecchia (M), 24’ 56’’ st Fona (T). NOTE: espulso per due minuti: Sperotto per doppia amminizione (T).
Michele Xiloyannis
RAROMATERA THIENE
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PATTINOMANIA RARO MATERA: Picca, Barbano, Xiloyannis M., Matera, Gaudiano, Reho, Nicoletti L., Cellura, Vililecchia, Xiloyannis G. Allenatore Massari.
MATERA - Sfortunata Pattinomai. Dopo la beffa di Molfetta è arrivata anche quella con il Thiene. Una sconfitta maturata a soli quattro secondi dal suono della sirena dopo un’ottima gara disputata da capitan Barbano e compagni, brucia ancor di più. Mister Massari ha dovuto fare a Meno anche dell’attac-
cante Luca Nicoletti, per gran parte della partita, essendosi infortunato nelle prime battute del match. Al suo posto ha giocato il giovane Michele Xiloyannis che si è saputo ben disimpegnare, segnando anche il gol del primo pareggio, nonostante la difficoltà della partita vista la posta in palio. I biancazzurri materani partivano subito con il piede sull’acceleratore e al minuto 1’ e 50’’ infatti era Luca Nicoletti ad andare vicino al gol. Un minuto più tardi, Raro Matera ancora pungete con Barbano, ma Cattelan respingeva l’insidia. Al 6’ 34’’ si vedeva per la prima volta il Thiene dalle parti di Picca con Belligio che esaltava le doti del portiere materano. Tre minuti più tardi ancora il capitano della squadra della città dei Sassi provava di sbloccare il risul-
tato, ma l’estremo difensore vicentino era ancora una volta attento. Al 14’30’’ inaspettatamente arrivava il vantaggio del Thiene con Casarotto bravo ad infilare il pallino tra il palo e Picca. Prima del riposo, al 22’ 35’’ arrivava il pareggio materano con un bellissimo gol al volo di Xiloyannis, splendidamente servito da Michele Barbano. Nella ripresa la Pattinomania cercava subito di portarsi in vantaggio prima con un conclusione di Vivilecchia e poi con Cellura, entrambe fuori bersaglio. Al 3’ 30’’ Picca veniva chiamato in causa sul un bel tiro di Belligia, mentre quattro minuti dopo il team di Massari colpiva il palo con Barbano. Al 17’ 57’’ gli ospiti si riportavano in vantaggio con Casarotto che approfittava di un errore difensivo e bucava la rete
Roberto Vivilecchia
difesa da Picca. Al 20’ 40’’ l’arbitro Perrone di Bari assegnava un rigore alla Raro che veniva trasformato da Vivilecchia. Nelle battute finali altri due pali dei vicentini, preludio al gol della vittoria di Fona che arrivava a quattro secondi dalla fine. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Il venosino eletto nella neonata federazione italiana sportiva per disabili
Giorgio consigliere nazionale della Fisdir VENOSA - Nei giorni scorsi a Roma è stata ufficializzata la nascita della Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva, targata F.I.S.D.I.R. A far parte del direttivo nazionale di questa federazione c'è anche un lucano, Michele Giorgio di Venosa, direttore della piscina “Le Onde” di contrada Vignali, da anni impegnato nella promozione delle attività sportive per ragazzi disabili. La sua elezione è il frutto di una lunga carriera di dirigente sportivo, impegnato sia a livello nazionale che internazionale, che nel passato gli ha consentito di ricevere dal Coni la Stella d'Argento conferita quale dirigente, per meriti sportivi. La nascita di questo organismo sportivo è avvenuta a Roma lo scorso 22 febbraio. Ecco la cronaca di questa giornata. Dopo la relazione del candidato presidente Marco Borzacchini si so-
no avvicendati sul palco i vari candidati alla carica di consigliere federale. Poi si è passati alla votazioni, alla presidenza è stato eletto marco Borzacchini, al Consiglio Federale invece Gaspare Macelli con 98 voti, Luigi Bossi (75 voti), Michele Giorgio con 65 voti, Costanzo Mastrangelo (56 voti), Giorgio Zanmarchi (55 voti), Carlo Tiano (51 voti), e Alberto Carboni (42 voti). Un successo insperato, ma importante per Michele Giorgio che partiva con solo sei voti attribuiti alle associazioni lucane presenti nella Regione Basilicata. L'elezione a consigliere federale della F.I.S.D.I.R. di Michele Giorgio ha superato gli stretti confini della nostra Regione. L'assemblea ha, sicuramente, evidenziato, apprezzato e condiviso programmi ed intenzioni esposte
dal candidato lucano nella sua relazione. Quando un figlio diventa maggiorenne è giusto che cominci a camminare da solo” sono state le prime parole del presidente Borzacchini rivolte al consigliere federale Giorgio. Di ritorno da Roma, Michele Giorgio ha riferito: “Pronto a partire per una nuova avventura in una squadra con comprovate competenze - presieduta dall'ottimo Marco Borzacchini - con la consapevolezza e le motivazioni che derivano da un consenso ricevuto oltre ogni aspettativa e per il quale ringrazio tutti i dirigenti presenti all'assemblea. Saprò servire senza servirmi”. Il ciclo FISDIR comincia oggi, quindi, con questa presenza lucana di cui la Basilicata è orgogliosa. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it
Il direttore della piscina di Venosa “Le Onde”, Michele Giorgio
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Sport Rugby Si avvicina per gli azzurri il “Cucchiaio di legno” delle Sei Nazioni
Domenica 1 marzo 2009
L’Italia affonda in Scozia Ancora una sconfitta per il XV di Mallett SCOZIA ITALIA
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SCOZIA: Southwell (8’ s.t. Paterson); Danielli, M. Evans, Morrison (28’ s.t. De Luca), T. Evans; Godman (13’ p.t. Paterson), Blair (15’ s.t. Cusiter); Taylor, Barclay ( 17’ s.t. Gray), Strokosch; Kellock, White; Murray (25’ s.t. Jacobsen, 30’ s.t. Brown), Ford (13’ s.t. Hall), Jacobsen (24’ s.t. Dickinson). All. Hadden. ITALIA: Marcato (8’ s.t. Rubini); Mi. Bergamasco, G. Canale, Garcia (4’ p.t. Bacchetti), M. Pratichetti; McLean, Griffen ( 7’ s.t. Canavosio); Parisse, Ma. Bergamasco, Zanni; Bortolami (37’ s.t. Sole), Dellapè (18’ s.t. Del Fava); Castrogiovanni (19’ s.t. Nieto), Ghiraldini (19’ s.t. Sbaraglini), Perugini. All. Mallett. ARBITRO: Owens (Galles). MARCATORI: p.t. c.p. 5’ e 13’ Paterson, 22’ drop Parisse, 31’ c.p. Godman, 35’ m. Danielli tr. Godman; s.t. 15’ c.p. McLean, 23’ m. Gray tr. Paterson, 28’ c.p. Paterson. NOTE: spett. 51.309 circa, p.t. 16-3. Calci: Scozia 6/7 (Paterson 4/4, Godman 2/3), Italia 2/3 (Parisse 1/1 drop, Marcato 0/1, McLean 0/1). Uomo del match: Danielli. EDIMBURGO - Un altro passo indietro, più evidente dei ko con Inghilterra e (al Flaminio) Irlanda. L'Italrugby frana anche nel tempo degli highlanders, il Murrayfield, cadendo 26-6 sotto la spinta di una Scozia non certo imbattibile e vicinissma a quel XV che ci tolse d’un soffio la storica qualificazione ai quarti della Coppa del Mondo francese. Due le mete dei britannici (di Danielli e Gray, una per tempo) contro lo zero assoluto degli azzurri, che sporcano il referto solo con un drop di capitan Parisse (22'), l’ultimo ad arrendersi, e una punizione di McLean (15'st). Più che in altre occasioni l'Italia torna ad essere la 'cenerentolà del Torneo, vuoi per le tante assenze che la affliggono, vuoi per una conduzione tecnica, quella di Mallett, quantomeno discutibile. E in vista del match col Galles di sabato 14 marzo ci sarà da portare subito qualche modifica, nell’atteggiamento e nell’assetto, per non rimediare l'ennesima figuraccia. Il Murrayfield regala il solito, incredibile colpo d’occhio. Tradizione, cornamusa e azzurri che hanno tanta voglia di dimenticare i precedenti ko. Una 'mission' che risulta quasi subito impossibile, visto che gli errori di sempre non vengono cancellati: touche debole, mischia leggera e velocità che latita. Così, agli highlanders, non certo inarrivabili, basta svolgere il compitino per tenere a bada una partita sì intensa ma poco spettacolare. Dopo 4' Garcia esce dal campo come un pugile suonato (dentro Bocchetti) per un incontro ravvicinato con Godman, che a sua volta lascia spazio temporaneamente all’osannato Paterson, il kicker abituato a farci soffrire. Ed infatti centra l’acca al 5' e al 13', prima di riaccomodarsi in panca. L’Italia vive qui il suo momento migliore, che frutta però solo un bel drop di Parisse (22'), pochi se-
Gonzalo Canale e accanto il tecnico Mallett
condi dopo un’incursione di Zanni stoppata sul più bello. Gli azzurri hanno carattere ma la loro azione si ferma immancabilmente ai ventidue contro il muro scozzese. Godman fallisce un piazzato al 24' per poi
andare a segno, sempre dalla piazzola, al 31'. All’Italia riesce poco e allora è inevitabile la meta britannica al 35': ovale che esce pulito dalla touche per i padroni di casa, che innescano Danielli al centro, un
motorino che finisce la sua corsa proprio in mezzo ai pali. Trasforma Godman per il 16-3 con cui si chiude il parziale (al 39' Marcato fallisce d’un soffio la punizione da metà campo). Nella ripresa la musica non cam-
bia. La Scozia non brilla ma poco importa al cospetto di un’Italia che stenta a trovare spazi e convinzione. Esordi assoluto di Rubini e Sbaraglini e, in questo Sei Nazioni, di Canavosio, poco dopo una punizione di
Il dopo-gara il tecnico: «E’ questo il nostro livello»
Dondi salva Mallett EDIMBURGO - «Un esonero di Mallett? Non se ne parla nemmeno, faremo i conti a fine torneo». Il presidente della Fir Giancarlo Dondi esclude un cambio della guida tecnica dell’Italrugby, uscita sconfitta oggi in casa della Scozia nella terza giornata del Sei Nazioni dopo i ko con Inghilterra e Irlanda. «Siamo scesi in campo troppo nervosi – ha detto Dondi ai microfoni di La7 – contro una squadra che ha giocato bene, più forte nell’uomo contro uomo. Oggi gli scozzesi sembravano dei mostri, ci siamo difesi ed i ragazzi hanno dato tutto ma questi livelli bisogna dare qualcosa in più». Nonostante confermi Mallett, il numero uno della Fir non nasconde la delusione per un Sei Nazioni azzurro fin qui quasi fallimentare: «Siamo partiti male, speravamo in un torneo migliore. Ci manca la tranquillità: cercheremo di porci rimedio, di dare il massimo nelle ultime due partite (al Flaminio con Galles e Francia, ndr) che sembrano impossibili. Mallett è un tecnico d’esperienza e sa che si può risorgere anche da match impossibili: è uno dei nostri momenti più difficili, i ragazzi lo hanno capito e tutti insieme cercheremo di risollevare l’immagine della Nazionale». «Il rugby italiano è questo: si deve capire che il livello del campionato e dei nostri giocatori è inferiore rispetto alle altre squadre del Sei Nazioni». Nick Mallett non si assume la responsabilità della brutta sconfitta in Scozia, attribuendola invece all’arretratezza tecnica del movimento azzurro. «Parisse, Canale e Zanni hanno disputato una bella partita – ha detto il tecnico sudafricano ai microfoni di La7 – Abbiamo difeso bene e tenuto palla più degli scozzesi, però abbiamo problemi nell’uno contro uno, ci mancano giocatori veloci che facciano la differenza».
McLean (15') che serviva quantomeno a tener vivo l’incontro. Mallett prosegue nei cambi, si ripresenta la pioggia e l’Italia rischia seriamente di affondare come il Titanic. Perchè al 22' ecco la seconda marcatura scozzese di Gray in terza fase (Paterson trasforma) e, al 25', Dainelli va vicinissimo al bis personale (il gallese Owens, dopo l’analisi del Tmo, fa riprendere da touche). C'è poi la terza punizione di Paterson al 28' che fissa lo score sul 26-6: gli highlanders continuano a giocare, gli azzurri stringono i denti e, nel finale, 'rischianò anche di andare in meta con Mauro Bergamasco, ispirato da un colpo da maestro di Parisse. Troppo poco per salvare un’Italia ancora una volta insufficiente in ogni reparto, a volte anche presuntuosa nelle scelte (perchè trovare la touche e non calciare quando ce n'era la possibilità?), di certo fallimentare nella gestione di Nick Mallett, forse al capolinea sin dalla fine del Torneo. sport@luedi.it
Automobilismo
Liuzzi non ha sostegno
Salvatore Liuzzi
La prima meta degli scozzesi e sotto Parisse in touche
MATERA - Il 18 e 19 aprile Matera potrebbe ospitare la prima “Gimkane Città dei Sassi”. Se dal punto di vista organizzativo tutto appare pronto a gestire un evento che non ha precedenti nel capoluogo lucano (oltre 200 le adesioni da tutta Italia con al seguito un migliaio di gente facente parte dei vari team), una giornata che potrebbe richiamare un pubblico superiore a 10.000 spettatori, l'organizzatore, Salvatore Liuzzi, appare molto preoccupato sulla reale fattibilità della manifestazione a causa dell'assenza di sponsorizzazioni da parte del mondo imprenditoriale locale. “Nessuno materano sta condividendo il mio progetto, è davvero assurdo. Vorrei fare ancora un appello a tutti i concittadini che vogliono far crescere la nostra città, che vogliono dar lusto alle bellezze che essa offre affinché sposino e rendano fattibile il mio progetto. La manifestazione che sto organizzando, con tanti sacrifici, è per la città dei Sassi e un modo per ricordare tutti i ragazzi materani scomparsi tragicamente sulle strade”. l.t.
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Domenica 1 marzo12009 Domenica marzo 2009 cultura@ilquotidianodellabasilicata.it
Gusto e identitĂ
La Cucina La Cucina
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Da causa di pellagra agli odierni corn flakes Nei primi anni del '700, padre Francisco Ximenez , dell'ordine dei Domenicani, trascrisse il libro sacro del popolo Maya Quichè, “popol wujâ€? che letteralmente significa carta della comunitĂ . In questo testo, redatto con grafia occidentale nel 1550 in Guatemala, si racconta di come il loro Dio creò la razza umana. Una sorta di Bibbia Mayaâ€? di mais bianco e di mais giallo venne fatta la loro carne; di pasta di mais vennero fatte le braccia e le gambe dell'uomo. Soltanto pasta di mais compose la carne dei nostri padri, i quattro uomini che furono creatiâ€? racconta di come i progenitori Tepea, il creatore, e Gugumatz, il formatore, crearono gli uomini. Una bella storia che ci racconta l'uomo creato dal cibo, dall'alimento che poi continuerĂ a sfamarlo, a farlo vivere. La pianta chiamata "maizh", mais, fu introdotta in Europa all'inizio del XVI secolo. Importata insieme ai fagioli e ai pomodori, all'inizio usati come piante esotiche da ornamento o da giardino, presto si scoprĂŹ che se essiccata e macinata risultava decisamente migliore di gran parte delle granaglie europee. Nessuno, però, era a conoscenza delle precauzioni correttive adottate, per atavica esperienza, dagli indios d'America i quali nel confezionare le loro tortillas di mais, arricchite da vari ingredienti come salse, legumi, carne o formaggi usavano volutamente un'acqua molto calcarea che riusciva a fissare i pur scarsi aminoacidi precursori della vitamina PP - fonte Dr Riva- necessaria a rendere il cibo sufficientemente completo. In Italia la coltura giĂ fiorente a metĂ del Cinquecento, soppiantò rapidamente miglio e panico divenendo la base dell'alimentazione dei contadini. Di facile coltivazione e di semplice cottura, la polenta, divenne subito l'alimento principale delle popolazioni ed unico alimento della povera gente. L'esclusiva dieta a base di mais delle classi piĂš povere, divenne la causa del tragico dilagare, fino alla fine dell'Ottocento, della piĂš terribile malattia delle campagne italiane, la pellagra. I conquistatori Europei, come tutti i conquistatori, non fecero tesoro delle tradizioni e delle cultura dei popoli vinti e soggiogati, anzi tentarono, da subito annullare di fatto le loro abitudini sia sociali che alimentari, e quindi non fecero caso alla correlazione del cibo introdotto, il mais, con la tremenda malattia lentamente insinuatesi tra i ceti piĂš deboli, la piaga sociale della grande carestia. La relativa buona resistenza della pianta ne consentiva la coltivazione anche a quote medie rendendola preziosa per l'alimentazione. Un nobile di nome Odorico Piloni, attorno al 1590 importò i semi di mais, li fece seminare nelle sue terre diffondendo cosĂŹ la coltivazione negli anni successivi. Un altro nobile di nome Benedetto Miari , notando la precoce crescita delle pannocchie di mais, specialmente quella di tipo giallo, le privilegiò fra tutte le altre granaglie allocandole nei suoi vasti possedimenti, cosĂŹ da diffonderlo ancora piĂš velocemente. L'attaccamento dei contadini al granoturco, in quest' ultimo mezzo millennio, è diventato proverbiale e quasi mitico per l'identificazione del granoturco come risorsa primaria ed indispensabile per il sostentamento della propria famiglia, quasi ad identificare la coltivazione del mais e quindi della polenta con la qualitĂ della vita. In cucina, i chicchi della sulla spiga vengono consumati lessati o alla griglia. I chicchi sgranati e lessati possono
Tra i fornelli
Pannocchie lessate Per 4 persone: 8 pannocchie intere e fresche Foglie delle pannocchie lavate sale Procedimento: Metti un pentolone pieno d'acqua, alterni le foglie delle pannocchie alle pannocchie stesse. Sopra ogni strato di pannocchie ci metti il sale, e le ricopri con un altro strato di foglie. cottura 15 min
Pannocchie alla griglia
Per 4 persone: 8 pannocchie intere e fresche 80g di burro pepe bianco Sale Procedimento: prendete le pannocchie, togliete tutte le foglie e i filamenti verdi; fate fondere il burro in una casseruola, spalmatelo sulle pannocchie di mais e adagiatele sulla griglia; mettetele sotto il grill non ancora riscaldato e accendete, lasciando cuocere per almeno 20 minuti, aumentando man mano la temperatura e rigirandole piĂš volte; a cottura ultimata, toglietele dal forno, cospargetele con sale e pepe e servitele subito.
Popcorn zuccherati
Fate scaldare una padella sul fuoco, quindi mettetevi un cucchiaio d'olio e due di chicchi di mais, mescolate velocemente, coprite con un coperchio e lasciate cuocere a calore moderato per 4-5 minuti, scuotendo spesso il recipiente. Quando tutti i chicchi si saranno aperti (non sentirete piĂš il caratteristico scoppiettio), togliete la padella dal fuoco, trasferite i pop-corn in una terrina e, mentre sono ancora caldi, cospargeteli con zucchero a piacere. Preparate gli altri pop-corn allo stesso modo. Potete servirli subito, ancora caldi, o quando saranno freddi.
Popcorn al caramello e cioccolato 150 g di chicchi di mais 300 g di zucchero 1 cucchiaio di succo di limone essere serviti in insalata o come contorno. I chicchi schiacciati e tostati, corn flakes, si consumano inzuppati nel latte solitamente per la prima colazione. Quando sono soltanto tostati i chicchi "scoppiettano" dando luogo ad una pallina leggera, bianca e croccante di forma irregolare, il pop corn.. Dal germe si ottiene un olio che può essere usato come condimento a crudo, non risulta molto adatto per friggere considerato il basso livello di fumo. La farina di mais è utilizzata nella preparazione di diversi piatti , tra i quali il piÚ noto è la polenta, ma anche in alcuni tipi di pane e dolci. Dal mais inoltre si estrae l'amido, che viene poi usato per altre preparazioni alimentari. Il mais è usato anche nella fabbricazione di liquori e bevande, negli Stati Uniti si produce il Bourbon mentre in America Latina viene preparata la Chicha Morada.
Pillole 100 g di cioccolato fondente Olio di semi di mais procedimento Preparate uno sciroppo al caramello chiaro (160 gradi) con lo zucchero, sei cucchiai d'acqua e uno di succo di limone, quindi unitevi il cioccolato, fatto sciogliere a bagnomaria, e i pop-corn zuccherati caldi. Mescolate delicatamente con un cucchiaio di legno, in modo da amalgamare bene gli ingredienti, poi rovesciate il composto ottenuto su un piano di marmo (o su alcuni piatti) leggermente unto d'olio e stendetelo con una spatola pure unta. Quando il composto sarĂ sufficientemente tiepido da poter essere maneggiato senza scottarsi, afferratelo da un lato con le mani unte d'olio e tiratelo fino a quando avrĂ raggiunto lo spessore desiderato. Lasciate raffreddare completamente il croccante, poi riducetelo in pezzi picchiettandolo leggermente con il dorso di un cucchiaio. Potete conservare i pezzi di croccante in una scatola di latta, dopo averli avvolti, uno ad uno, in foglietti di carta oleata.
Quando si riferisce al mais in lingua italiana si utilizzano sinonimi diversi, tra i quali granturco o granoturco, sorgo, granone, frumentone, formentone, formentazzo, grano siciliano, melica. Quasi tutti derivati da dialetto locali o lingue minoritarie. L'infiorescenza femminile, che porta le cariossidi, si chiama correttamente spiga ma viene piÚ spesso impropriamente chiamata "pannocchia", mentre la pannocchia propriamente detta è l'infiorescenza maschile posta sulla cima del fusto (stocco) della pianta, che di contro viene talvolta chiamata impropriamente "spiga" per il suo aspetto.
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Domenica 1 marzo 2009
Arisamania
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A Roma con “Sincerità”
“Il Cavaliere scuro” di Andrisani
Il 3 marzo la presentazione dell’album alla Feltrinelli ROMA - Dopo la vittoria nella sezione “Proposte 2009” (oltre al Premio della critica e al premio radio tv) al Festival di Sanremo, Arisa (all’anagrafe Rosalba Pippa) presenta il suo nuovo album “Sincerità” (uscito il 20 febbraio per Warner Music) alle librerie Feltrinelli di Roma e Milano. Il primo appuntamento per i sempre più numerosi fans della giovane cantante di Pignola è il 3 marzo a Roma, alla Feltrinelli di via Appia Nuova 427 (inizio ore 18), mentre il 6 marzo sarà a Milano alla Feltrinelli di Piazza Piemonte (inizio ore 18.30). Il suo singolo è già al settimo posto dell'airplay radiofonico ed il simpati- Arisa co e coloratissimo video di Sincerità è nono nelle classifica di Trl su MTV. Ironia e positività sono il fil rouge che unisce le dieci tracce dell'album “Sincerità” (prodotto da Maurizio Filardo e Giuseppe Mangiaracina). «Ogni essere umano è l'artefice del proprio destino - racconta Arisa - Le avversità possono ferirci, ma non devono abbatterci: anche la vicenda più triste può essere vissuta come uno stimolo per ripartire alla ricerca di una nuova gioia». Nelle canzoni di Arisa c'è un lieto
di NUNZIO LONGO MATERA - L'Orchestra Ico della Magna Grecia e la pianista Ilia Kim dirette dal maestro Piero Romano, nell'ambito della manifestazione “Matera in Musica”, si sono esibite presso l'Auditorium “Gervasio” di Matera. Ilia Kim, artista coreana nata a Seoul, ha intrapreso lo studio del pianoforte all'età di quattro anni, a sei ha debuttato nel recital, nella sua città natale, Sae Jong Arts Centre ed ha meritato una borsa di studio da spendere all'estero. Nel 1994 si è diplomata, con il massimo dei voti, presso Hochschule der Künste di Berlino. Ha seguito corsi per concertisti al Mozarteum di Salisburgo, alla Hochschule für Musik und Theater di Hannover e all'Accademia Pianistica di Imola. Si è esibita, con notevole successo, in teatri di tutto il mondo. Da dieci anni risiede in Italia, suonando nelle maggiori città della nazione e nel 2001 si è esibita a Catania con Andrea Bocelli e Sandro De Palma, sotto la direzione di Donato Renzetti. Nel 2002, durante i Tiroler Festspiele in Erl, si è segnalata per la perfetta esecuzione del “Virginal Dream” di Giovanni Sollima. Il programma, presentato a
fine per tutti: per le donne tradite di “Abbi cura di te” e “Te lo volevo dire”, che reagiscono con orgoglio e nuova forza; per la donna in carriera di “L'uomo che non c'è”, che ha sacrificato la vita privata per il lavoro; per la bambina protagonista di “Piccola rosa”, per le persone con esagerata timidezza o scarsa autostima a cui è dedicata “Pensa così”. L'autore principale dei testi dell'album è Giuseppe Anastasi : i brani “Abbi cura di te” e “Te lo volevo dire” sono firmati anche da Marco Conidi; mentre Maurizio Filardo è coautore di “Piccola rosa”. Sul fronte musicale “Sincerità” è un disco con molteplici orizzonti sonori, fra cui gli echi R&B e reggae di “Abbi cura di te”, lo stile da geniale filastrocca alla Sergio Endrigo di “Pensa così”, le emozioni acustiche di “Piccola rosa”, le chitarre surf con cadenze jazz di “Te lo volevo dire”, la bossanova moderna e armonicamente ricca di “Com'è facile”, gli archi enfatici di “Buona notte”, fino all'impronta Anni 70/80 di “L'uomo che non c'è” «che richiama orgogliosamente Donatella Rettore e Raffaella Carrà». cultura@luedi.it
IL LIBRO Presentato “L’inganno delle apparenze”
Cascini veste Matera di giallo MATERA - Il commissario Rinaldi ritorna a investigare. Cascini cattura il pubblico con il suo secondo giallo ambientato a Matera. Si è svolta, alle Monacelle, la presentazione del romanzo L'inganno delle apparenze (Altrimedia Edizioni, 2009) del giovane scrittore materano Rocco Cascini. L'iniziativa, svoltasi in partnership con Monacelle Cultura e in collaborazione con la Libreria dell'Arco, ha permesso di scoprire aspetti inediti del giovane autore di Matera. Cascini, presentato dal direttore editoriale di Altrimedia, Nunzio Festa, è emozionato ma consapevole dei pregi della sua opera; e non si tira indietro neppure quando deve rispondere alla domande di lettori che cercano di saperne di più o deve spiegare alla giornalista Rossella Montemurro, com’è nato il commissario di Polizia Luca Rinaldi. Durante la manifestazione si arriva a capire persino che Cascini - già dai tempi dell'esordio con Guardie e ladri - ha utilizzato il giallo anche per ricordare alla gente i problemi dei quali Matera dovrebbe accorgersi. Infatti, fra gli elementi sui quali anche la Montemurro è entrata in contatto, oltre a valutazione sulle capacità dell'autore di tenere in piedi bene intreccio e struttura complessiva del giallo, la centralità della città dei Sassi sia come luogo d'ambientazione e ispirazione come pure quale presenza amata. Rocco Cascini, con L'inganno delle apparenze, dove non sfug-
girà a nessuno il dono alla Christie passato con lo spuntare del cianuro, porta sulla carta una serie di personaggi dentro cui arrivano pezzi dell’autore. “In diversi personaggi - ha detto per esempio l'autore - cerco di mettere cose che assomiglino a me”. Eppure, qualcosa di più c'è. “Qual è però il personaggio che ti somiglia maggiormente?”, chiede a un certo punto, ovviamente, Montemurro. La risposta arriva istantaneamente: “Il commissario Rinaldi”. Le investigazioni per le quali Luca Rinaldi, che torna dal viaggio in una terra nella quale vorrebbe di nuovo andare a riposarsi, trovano nella calma apparente della piccola Matera pane e vino, anzi whisky e sigarette, per i suoi denti volenterosi di fare giustizia. Ora, il giovane autore è pronto per cimentarsi con la terza prova letteraria. Quella che, passando per questa maturazione che si sta facendo notare, dovrà portare al salto di qualità. cultura@luedi.it
IL CONCERTO Applausi per l’esibizione con l’Ico
La magie di Ilia Kim virtuosa del pianoforte Matera, ha voluto esaltare l'accoppiata vincente pianista Ilia Kim e Orchestra della Magna Grecia con musiche di scena di Edvard Grieg, tratte da Peer Gynt: “Lamento di Ingrid”, rapimento di Ingrid e fuga in montagna da parte del vagabondo Peer; “Danza di Anitra”, figlia di un beduino, danza in onore di Peer; “La morte di Aase”, mamma di Peer, struggente per il distacco drammatico dal figlio e il “Il Mattino”, segno di speranza, con descrizione sonora dell'alba. Hanno seguito “Variazioni sinfoniche per pianoforte e orchestra” di César-Auguste Franck, temi esposti dal pianoforte e dall'orchestra con intenso intreccio melodico. “Concerto per pianoforte e orchestra” in fa maggiore N.2 op. 102 con i movimenti Allegro, Andante e Allegro di Shostakovich, scritto per una tournée con il figlio, dall'andamento fresco, complesso e divertente.
“Serenata” per piccola orchestra: Allegretto, Andante con moto e Allegro vivace di Arnold famoso compositore di colonne sonore e musica per divertimento. «È stato un piacere lavorare con questa pianista straordinaria, dotata di grande sensibilità e abilità tecnico-espressive - afferma Romano - Sono sud coreana ed ho studiato in Corea ed a Berlino in Germania - asserisce Kim - Mi sono perfezionata presso l'Accademia musicale di Imola. Sono stata invitata dal maestro Piero Romano a suonare in questa tournée interregionale. La carriera di pianista è difficile, perché, da molti anni, non ci sono opportunità lavorative, specie per la musica classica. Tanti anni fa, in Italia, lo 0,7% della popolazione frequentava concerti e comprava dischi; in Germania il 7,5%. Attualmente la situazione italiana è peggiora-
Ilia Kim
ta. Un'altra difficoltà è la stretta competizione tra pianisti. Bisogna cominciare precocemente a studiare lo strumento ed a suonare per entusiasmare il pubblico. Fin da piccola sono stata indirizzata dai miei genitori all'ascolto della musica classica e sacra ed allo studio serio ed assiduo». cultura@luedi.it
MATERA - Si chiama “Il Cavaliere scuro” l'ultimo film del regista e attore materano Antonio Andrisani. Il mese scorso sono terminate le riprese di quello che si preannuncia già come un altro successo del genio ironico e irriverente di Andrisani. Il trailer del film già ribattezzato Batman è già su internet. Girato come al solito a Matera, il film indaga comicamente sulla nostra realtà mostrandoci i paradossi di “Una città senza regole” come recita il sottotitolo. Se la comicità è garantita ci sarà sicuramente da riflettere, su diverse questioni che toccano anche il mondo del lavoro caratterizzato da imprenditori senza scrupoli. Il nuovo lavoro di Andrisani dovrebbe essere al cinema prima di Pasqua. gio.mar
A Sasso ”E’ tornato papà” SASSO DI CASTALDA Domenica, alle ore 21, sul palco del Teatro "Mariele Ventre" ritorna l'appuntamento con il cartellone della stagione 2009 le" Valli del Teatro" con la commedia "E' tornato papà" tratta da un antico canovaccio di Carlo Guarini. La storia, riscritta e reinventata da Gennaro Morrone, sfrondata da alcune pesantezze ed inattualità del testo antico, è ambientata all'epoca attuale. E' una storia comica che parla di sentimenti. I sentimenti, nella commedia (come nella vita), si confondono con gli interessi economici ma nel marasma generalenascono, alla fine, degli affetti sinceri provocati dagli equivoci, che portano due ragazzi a legarsi ad un quasi derelitto reduce come se questi fosse il padre che credevano morto, e a considerare alla stregua di un intruso colui che era effettivamente il vero padre, che ritorna dopo anni carico di soldi, tra l'indifferenza dei figli ma non della ex compagna abbandonata. Il linguaggio utilizzato è un napoletano, miscelato magistralmente ad un italiano simpaticamente storpiato. cultura@luedi.it
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di FRANCO LA REGINA A DISTANZA di quasi un anno, le Voci di Sally, ci deliziano. Per la seconda volta, brani noti e meno noti di Fabrizio De Andrè ci verranno offerti in una raccolta fortemente voluta da Jole e dalle sue compagne di Band. Il Cd in accoppiamento da martedì con “Il Quotidiano di Basilicata”, porta il titolo di “Passaggi di tempo”. L'etichetta è ancora quella di Rossoarancia Records - Fimgroup. Francesco Scorsa, che è praticamente il regista di tutta l'operazione, colui che ha fortemente creduto nelle capacità di queste ragazze, è anche addetto agli arrangiamenti, alla programmazione, alla tastiera e al pianoforte, con la partecipazione di Antonello Ruggero alla batteria. Una raccolta che è un vero e proprio capolavoro e che i critici giudicano un vero e proprio gioiello nel contesto nazionale fra quei gruppi che si ispirano
Cultura e Spettacoli
Il disco Da martedì con Il Quotidiano
Passaggi di tempo delle voci di Sally alla musica di De Andrè. Il cd si apre con Anime Salve, brano che ha dato il titolo al tredicesimo ed ultimo album del Genovese datato 1996. Il secondo brano è sublime, Nelle fantasie dell'amore, un preludio musicale sognante, sul ritmo semplice di un valzer. A seguire: Verranno a chiederti del nostro amore, profonda descrizione di un amore cinico e spietato. E ancora: Giugno
'73, storia che appartiene ad ognuno di noi, Volta la Carta, pezzo incredibile, inciso anche in collaborazione con la PFM, è un brano che scuote l'anima, che punta l'indice contro le ipocrisie della piccola borghesia. Nella canzone dell'amore perduto, si sente il magnifico arrangiamento di Francesco Scorsa, da gustare tutto d'un fiato. Dolcenera era presente anche nel primo
cd, in questo è reso ancora più travolgente da una ritmica intensa. Ritaglio di Paradiso, scrive Scorsa: Passione nella musica che introduce alla passione di tre madri che vedono morire se stesse con i propri figli. Tre Madri, in questo brano Jole Cerminara è magnifica, viene esaltata la potenza espressiva di un brano che commuove ed emoziona. Infine , due brani grandiosi; T'avrei ancora e Via del Campo bisogna solo ascoltarli. Le voci di Sally, iniziano nei prossimi giorni un tour tutto Lucano: mercoledi 4 marzo , gli studenti di ogni ordine e grado potranno ascoltare le Voci di Sally, presso il palazzetto dello sport grazie ad una iniziativa in collaborazione con la provincia di Potenza. Il 14 marzo si esibiranno al teatro Pino di Moliterno, il 16 marzo al Don Bosco di Potenza e infine il 31 dello stesso mese presso il teatro Ruggiero di Melfi. cultura@luedi.it
CABARET
Marco nei panni di Ariel sul palco del Comic POTENZA- Stasera sul palco del Teatro Don Bosco, ritorna il Comic Festival, la rassegna di comicità, che da quest'anno, va ricordato, fa parte del cartellone teatrale del comune capoluogo. In serata andrà in scena "Da Giovidì a Giovidì" con Marco Marzocca. La regia è di Federico Andreotti. Uno spettacolo, o forse un gioco, dove l'attore riesce a fare convivere -non senza imbarazzanti equivoci - i miglio- Marco Marzocca ri personaggi presentati a Zelig, trasmissione ogni aspirante artista, in cui Marco Marzocca nello studio di un proha consolidato la pro- duttore, in una giornata di audizioni dove si alpria presenza e fama. Partecipano allo spet- ternano dieci personagtacolo, in un rinnovatis- gi interpretati dal duo simo repertorio, il No- Paiella-Marzocca. “Da Giovidì a Giovidì” taio (reso celebre dalla collaborazione con Cor- propone il rapporto tra rado Guzzanti e Serena- teatro e cabaret, divisi Dandini) ed il domestico da un immaginario mufilippino Ariel (che in te- ro, la quarta parete. levisione abbiamo visto Quella quarta parete all’operain casa Pani- confine invalicabile per cucci e Bisio). Ma non fi- l'attore di teatro, ma nisce qui. Altre sorpre- barriera inesistente per se sono in arrivo, e il il cabarettista, incline grande comico non per- all'interazione, al rapde occasioni per prende- porto diretto, al contatre di mira, in maniera to con il proprio pubbliironica e scanzonata, i co. La vicenda, sviluppatic, le manie e le contraddizioni di noi italia- tasi tra battute e gag, ha un finale che sorprenni. Una pièce tra finzione de. Prima la ribellione di e realtà, con Marzocca un figlio che ha vissuto che all'inizio interpreta un complesso rapporto se stesso, e ambientata con il severo padre, poi nel mondo dello spetta- la chiusura con una batcolo, o meglio, nel luogo tuta di Marzocca che fa dove si decide se iniziare riflettere. o meno l'avventura di cultura@luedi.it
I PRIMI 50 ANNI IN MUSICA ALL’UEFFILO
LA RASSEGNA
A tutto jazz con Rava
Cinque serate di canzoni e note all’istituto Bruno
di BIAGIO TARASCO GIOIA DEL COLLE - Cinquanta anni di carriera per Enrico Rava da festeggiare al Ueffilo di Gioia del Colle, dove domenica il grande trombettista triestino si esibirà, in esclusiva per la Puglia e la Basilicata, con l'Enrico Rava New Quartet, formazione composta dal giovane e talentuoso Giovanni Guidi al pianoforte, dall'inconfondibile cavata di Piero Leveratto al contrabbasso e dall'inarrestabile drumming di Fabrizio Sferra alla batteria. L'evento, che prevede un esclusivo doppio set (ore 19,30 e ore 21,30) è stato organizzato in collaborazione con Jazzitalia. Enrico Rava è, senza dubbio, fra i più eleganti e creativi musicisti europei dall'innato senso melodico. Nato a Trieste nel 1939, nel corso della sua lunga carriera ha realizzato oltre settanta incisioni, di cui sedici a proprio nome. Avvicinatosi alla tromba nel 1957, grande ammiratore di Miles Davis e Chet Baker, comincia a suonare giovanissimo nei club torinesi. Nel 1963 conosce Gato Barbieri, al cui fianco due anni dopo incide la colonna sonora del film di Montaldo “Una bella grinta”. In quegli anni incontra Don Cherry, Mal Waldron e Steve Lacy, con il quale suona free jazz in quartetto tra Londra e Buenos Aires. Nel 1967 Rava è a New York ed entra in contatto con l'avanguardia free, tra cui Roswell Rudd, Marion Brown, Rashid Ali, Cecil Taylor, Carla Bley. Dopo una parentesi italiana, che lo vede esibirsi con vari musicisti e re-
gistrare a Roma con Lee Konitz e a Brema con Manfred Schoof, nel 1969 riparte per New York, dove rimarrà per otto anni. I primi tempi suona soprattutto con Rudd, Bill Dixon e la Jazz Composer's Orchestra di Carla Bley, sotto la cui direzione partecipa all'incisione di “Escalator over the hill”. A partire dal 1972, anno in cui pubblica “Il giro del giorno in 80 mondi”, il primo disco a suo nome, Rava dirige quartetti (sia nei club newyorkesi che in tournée in Europa e Argentina) quasi sempre privi di pianoforte. Le collaborazioni e le incisioni si susseguono, preziose e a ritmo serrato, al fianco di prestigiosi musicisti italiani, europei, americani. Tra questi John Abercrombie, Joe Henderson, Roswell Rudd, Cecil Taylor, Ray Anderson, Dollar Brand, Franco D'Andrea, Urbani, Miroslav Vitous, Daniel Humair, Paul Motian, John Taylor, Archie Shepp, Misha Mengelberg, Richard Galliano, Lee Konitz. Musicista rigoroso e strumentista raffinato, questo poeta della tromba è anche un sensibile ed abile compositore, amante del jazz ma capace di suonare nei più disparati contesti e di fondere nel suo personalissimo stile influenze musicali molteplici, dalla musica sudamericana al funk, al rock. L' appuntamento di Gioia del Colle sarà arricchito dalla degustazione di prodotti tipici, frutto della rinnovata offerta enogastronomica del Ueffilo. Food and music: 30 euro. Info e prevendite: 339/8613434, 080/3430946. cultura@luedi.it
di GIUSEPPE CATARINELLA LAVELLO - Hanno riscosso enorme successo le cinque serate di concerti organizzate dall'istituto musicale “Mario Bruno”. Presso l'auditorium del centro sociale “Michele Di Gilio”, ha aperto la rassegna patrocinata dall'amministrazione comunale, il duo Francesco Monaco al pianoforte ed Antonio Cariglia al sax. Si è spaziato da Maurice a Iturralde a Morricone a Piazzolla fino a Nino Rota. La seconda serata è stata dedicata al bel canto. Si sono esibiti il soprano Arcangela Sterpellone, il tenore Rino Risolo, entrambi melfitani, ed il tenore Pantaleo Metta di Cerignola, tutti accompagnati dalla pianista Milena Bruno. Il programma presentato ha interessato il repertorio classico, da Puccini a Donizetti. Si è passati poi alla canzone d'autore con brani come "Non ti scordar di me", "Rondine al nido", senza tralasciare la canzone napoletana, "Piscatore e Pusilleco" e "I' te vurria vasà", fino a giungere ad autori contemporanei quali Dalla con la sua "Caruso". Come finale brillante gli artisti hanno regalato alla compiaciuta platea una magnifica esecuzione della famosissima "Granada". Ma il climax della serata è stato raggiunto quando è stata eseguita la "Romanza per te", scritta qualche anno fa dal dottor Mario Bruno, brano che ha lasciato trasparire la grandezza d'animo di colui che fortemente ha creduto nella forza della vita e nell'immortalità che la musica può dare a ciascuno. Il terzo concerto è stato all'insegna della musica fusion, musica "nuova di incisione", poiché facente parte del cd, appena terminato, "Frammenti di viaggio" del pianista Pino Tafuto. Con lui altri tre artisti eccezionali: Italo Crudele al sax soprano, Antonio De Luise al basso e Vittorio Riva alla batteria. I quattro artisti di profonda umanità e semplicità sono passati con grande naturalezza dai palcoscenici della Rai o di Mediaset, all'auditorium "Di Gilio" solo spinti dalla grande passione per la musica e motivati dalla
consapevolezza di arricchire, musicalmente parlando, un pubblico attento e partecipe. La penultima serata ha visto l'esibizione di tre giovani promesse pianistiche lavellesi. Ad esibirsi per prima è stata Anita Tummolo che ha eseguito la Sonata op.2 n. 3 di Beethoven, la Consolation n. 2 di Liszt e "Come sei veramente" del contemporaneo Giovanni Allevi. A seguire Aida Tummolo ha interpretato cinque preludi di Chopin, tratti dall'op 28, con grande precisione e risolutezza, evidenziando lo stile compositivo dell'autore appartenente alla generazione di romantici. Ilaria Mannarelli ha interpretato l'Improvviso op.29 n.1 di Chopin e il Preludio "Le Campane di Mosca" di Rachmaninov. Le tre pianiste si sono inoltre esibite in brani a quattro mani, la Dan-
za Norvegese n.2 di Grieg e la Danza Ungherese n. 5 di Brahms, ed hanno concluso la serata con un Valzer a sei mani di Rachmaninov. A chiudere la serie dei concerti è toccato al pianista Domenico Sileo che ha presentato la sonata op. 109 di Beethoven. Nella seconda parte della serata il giovane pianista potentino ha eseguito il Carnaval op. 9 di Schumann, capolavoro costituito da una successione di 22 piccoli pezzi uniti da un motivo ricorrente. Infine è calato il sipario su questa rassegna, presentata da Angela Mancone, alla realizzazione della quale hanno contribuito anche l'architetto Angelo Bruno, che ne ha curato la grafica e la scenografia, lo studio fotografico Di Vietri, la fioreria Fiordiluna. cultura@luedi.it
Spettacoli & televisione Pace tra Rihanna e Chris
Luca era gay in videoclip
NON c'è voluto molto a far tornare insieme Rihanna e Chris Brown. I due vivrebbero già insieme a Miami in una delle residenze di Sean Diddy Combs, amico di entrambi, a tre settimane dall'aggressione che portò lei in ospedale e lui a costituirsi alla polizia. Chris, pentito e innamorato, le avrebbe regalato un bracciale di diamanti.
IL videoclip di 'Luca era gay', il brano di Povia arrivato secondo all’ultimo festival di Sanremo, è su Music Box, il canale interattivo di Sky. Il video è un progetto indipendente girato a Roma, la regia è di Marco Carlucci, nel cast ci sono Massimiliano Varrese e Rossella Infanti, già presenti sul palco a Sanremo con il cantante.
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Rispoli sfida “Amici” LUCIANO Rispoli lancia la sfida a Maria De Filippi e Simona Ventura con un nuovo spazio televisivo che lancerà nuovi talenti dello spettacolo. «Sarebbe troppo proporci come la risposta ad 'Amici e 'X Factor' – afferma Rispoli - però con il “Tappeto volante” ci siamo ritagliati una corsia preferenziale presso il pubblico della quale siamo fieri».
TRA CONFERME E NOVITÀ, LE DONNE GUIDANO REALITY, TALENT E PROGRAMMI D’INCHIESTA
La stagione tv è al femminile
Cinema
Il piccolo attore rifiuta l’intervista e il padre lo picchia in diretta
di ANGELA MAJOLI ROMA – Un nuovo talent show, Academy, affidato a Lucilla Agosti, a raccogliere l’eredità di X Factor su Raidue; ancora reality con La Fattoria su Canale 5; marchi consolidati come Report su Raitre e grandi titoli di fiction, tra i quali Pane e libertà, la miniserie di Raiuno dedicata allo storico sindacalista Giuseppe di Vittorio: dopo il festival di Sanremo riparte alla grande la primavera in tv. Raiuno Da venerdì 6 marzo torna lo show I raccomandati, quest’anno condotto da Pupo, che raccoglie il testimone da Carlo Conti al quale toccherà invece fare gli onori di casa con Daniele Piombi al Premio Regia Televisiva, domenica 8 marzo in diretta dal teatro Ariston di Sanremo. Lunedì 9 marzo arriva il film tv Sui tuoi passi, con Massimo Ghini, la storia di un padre italiano che arriva a Berlino per scoprire la verità sulla morte del figlio. Il 10 ecco invece Incredibile, il nuovo show in quattro puntate affidato a Veronica Maya: ogni sera sei concorrenti si sfidano a colpi di abilità fisiche, capacità intellettive, performance artistiche e il televoto decreta il vincitore. Novità in vista anche ad aprile: da sabato 4 torna Antonella Clerici, neo mamma della piccola Maelle, con Ti lascio una canzone, mentre da martedì 7 Caterina Balivo, sempre più lanciata nel prime time di Raiuno, conduce I sogni son desideri, l'ultimo rampollo della grande famiglia di Carramba. Sul fronte della fiction, se il giovedì prosegue la nuova serie di Butta la luna, c'è grande attesa per Pane e libertà, la miniserie dedicata a Di Vittorio, padre nobile del sindacato, diretta da Alberto Negrin e interpretata da Pierfrancesco Favino: andrà in onda con ogni probabilità domenica 15 e lunedì 16 marzo. Canale 5 Parte domenica 8 marzo la quarta edizione della Fattoria con Paola Perego. Tra i vip pronti a partire per Paraty, a sud di Rio de Janeiro, in Brasile, per tentare la faticosa vita dei contadini, ci sarebbero Lele Mora, Elenoire Casalegno, Maria Ripa di Meana, Fabrizio Corona, l’attore di Gomorra Ciro Petrone e forse anche Sara Varone e Daniela Martani, l’ex hostess Alitalia già inquilina del Grande Fratello. È atteso invece da sabato 11 aprile il nuovo show del Bagaglino, orfano di Oreste Lionello, in quattro puntate, mentre da fine aprile tornerà Lo show dei record, cinque appuntamenti condotti da Barbara D’Urso. Per la fiction, da fine
Sopra Lucilla Agosti; a destra Daria Bignardi in alto la giornalista Milena Gabanelli
marzo, probabilmente il martedì dopo la quinta serie dei Ris, arriva Squadra antimafia, action movie al femminile in sei puntate, prodotto dalla Taodue, con Simona Cavallari a capo del gruppo di poliziotti e Giulia Michelini nei panni della figlia di un mafioso. Raidue Venerdì 20 marzo in seconda serata debutta la new entry Daria Bignardi
con il suo nuovo talk show, che dovrebbe intitolarsi L’era glaciale. Ad aprile un’altra novità: Academy, talent show sulla danza condotto dalla Agosti (la rivelazione del Dopofestival a Sanremo 2008), in onda come appuntamento quotidiano in day time ma pronto alla promozione in prima serata. Raitre Dopo Presadiretta, in onda fino all’8 marzo, da
domenica 15 tornano le inchieste di Report, dodici puntate come sempre coordinate da Milena Gabanelli. Intanto dalla prossima settimana Chi l’ha visto? si sposta dal lunedì al mercoledì (andrà dunque in onda il 4 marzo) per fare spazio a un ciclo di film dedicati a James Bond. Dal 4 aprile il sabato in seconda serata torna anche Amore criminale, con Camila Raznovich.
NEW DELHI – Azharuddin, il piccolo attore del film Slumdog Millionaire, è stato picchiato dal padre perchè non voleva essere intervistato dalla televisione al suo ritorno da Los Angeles. Il tutto, è stato ripreso dalla televisione indiana. Il bambino è tornato giovedì nella sua casa della baraccopoli di Mumbai e da allora, da quando il film ha conquistato otto premi Oscar, vive sotto i riflettori. Venerdì sera Azharuddin era molto stanco, non aveva ancora smaltito il viaggio americano e voleva andare a dormire, nonostante i tanti giornalisti all’esterno della sua casa gli chiedessero interviste e saluti televisivi. Constatando il suo rifiuto, Ismail Usnay, il padre dell’attore di dieci anni, gli ha dato uno schiaffo dinanzi alle telecamere, obbligandolo ad andare a parlare ai giornalisti, ai quali il piccolo attore ha detto di essere stato cattivo con il padre il quale lo ama e vuole solo il suo bene. «Non volevo fargli male – ha detto alla stampa Mohmmad Ismail – ma lui deve cambiare atteggiamento, ha sbagliato». Il gesto del padre è stato
L’attore Azharuddin
giustificato non solo dallo stesso ragazzino, ma anche dalla madre del baby attore, Shamima, che ha parlato di «gesto non intenzionale». Azharuddin nel film di Danny Boyle trionfatore agli ultimi Oscar, ricopriva il ruolo del protagonista, Jamal, da piccolo. Insieme a Rubina Ali, altra bambina delle baraccopoli di Mumbai che ha recitato nei panni di Latika da piccola, ha partecipato, insieme agli altri indiani del cast, alla Notte degli Oscar a Los Angeles. Dopo le polemiche sulle miserrime paghe ricevute e dietro la pressione internazionale, la produzione ha assicurato ai baby attori migliori guadagni e soldi destinati allo studio.
Gossip NEW YORK – E' guerra a colpi di poker tra Paris Hilton e la playmate italiana, la napoletana Sarah Nile. Il motivo della contesa? Hugh Hefner, il patron di Playboy. Secondo il periodico online Metropolitan Post, l’ereditiera, appassionata di poker e amica del celebre editore, pare non abbia gradito la scelta dell’82enne di ricevere lezioni di poker dalla protagonista della prima copertina della nuova edizione italiana di Playboy, che avrebbe conosciuto in occasione della sua partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo. I ben informati rivelano che sarebbe già tutto pronto per le video lezioni di Texas Hold’em che Sarah Nile, affiancata dal campione italiano di Everest Poker Cristiano Blanco, recentemente sfidato da Hugh Hefner al Casinò di Sanremo, avrebbe preparato per Mr. Playboy. Saranno ben 10 i video che “sveleranno” al patron di Playboy tutti i
HEFNER PORTA AL CASINÒ SARAH NILE E HILTON NON GRADISCE LA “CONCORRENZA”
Poker con le playmate, Paris furiosa La playmate italiana Sarah Nile
trucchi del mestiere. Sarah Nile ha origini francesi e ha vissuto a Madrid. Ha iniziato la sua carriera come modella, ora è playmate. Non avrebbe gradito la scelta la bella Paris, nota ai tavoli verdi di Las Vegas
per aver perso nel casinò di famiglia una Bentley Continental GT in soli 30 secondi, scatenando così le ire dei genitori che le hanno proibito di mettere di nuovo piede nei casinò di tutta il continente a stelle e
strisce, sembra non abbia apprezzato la decisione dell’amico Hefner di avere al tavolo verde Sarah Nile e le altre bionde playmate. È noto ormai a tutti il feeling dell’ereditiera americana con i giocatori di poker e con il Texas Holdem, primo fra tutti gli scatti compromettenti con il campione internazionale Doyle Brunson. Ma perchè Hefner avrebbe intenzione di imparare i segreti del poker? Secondo i ben informati, sembra che il miliardario americano abbia notato in quest’ultimo periodo una particolare attenzione delle sue conigliette nei confronti dei giocatori di Texas Holdem. A confermarlo è proprio la bella playmate italiana che ha recentemente rivelato al quo-
tidiano romano Il Tempo: «I giocatori di poker sono freddi e sicuri di sè e hanno quella dose di furbizia che affascina le donne». Inoltre, Hefner, sarebbe stato invitato come ospite d’onore alle finali dell’Epec (Everest Poker European Cup) che si terranno a maggio in Sardegna dove avrebbe la possibilità di imparare i trucchi dei migliori giocatori europei per poter dimostrare alle sue conigliette di essere all’altezza dei giovani campioni di poker. Albergatori e ristoratori di Chia, in provincia di Cagliari sono già allertati, alla ricerca delle soluzioni più adatte per venire incontro alle sicuramente stravaganti richieste faraoniche del patron di Playboy e del suo harem di 40 conigliette. Secondo il Metropolitan Post, Hefner starebbe cercando un’intera baia, raggiungibile solo via yacht, di fine sabbia rosa, da allestire in stile hollywoodiano.
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Rubriche
Domenica 1 marzo 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Dopo un periodo nero state recuperando vitalità ed entusiasmo per il lavoro. Incontro con un Sagittario affascinante.
TORO 21/4 - 20/5
Nel lavoro i giochi non sono ancora fatti: vigilate per riuscire ad ottenere il più possibile. Cuore in subbuglio.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Finalmente vi sentite perfettamente padroni della situazione nella vostra attività. In amore non lasciate nulla di intentato.
CANCRO 22/6 - 22/7
Avete cominciato a lavorare ad un nuovo progetto di lavoro: non abbiate fretta. In amore avete fatto una mossa falsa.
LEONE 23/7 - 23/8
Nel lavoro la vostra strategia è giusta, ma il momento è delicato e non consente azzardi. In amore non avete rivali.
VERGINE 24/8 - 22/9
Non dovete buttarvi a capofitto in nuove esperienze di lavoro: dovete prima elaborare un piano. Un amore con la a maiuscola.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Dovrete avere la pazienza di aspettare il momento giusto per agire nel lavoro: sarete premiati. Attenti ad uno Scorpione combattivo.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Vi sta pian piano tornando l'entusiasmo per il lavoro: le cose andranno sicuramente meglio. In amore il momento è delicato.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Nel lavoro non fate distrarvi da questioni secondarie. In amore evitate che gli equivoci si ingigantiscano.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Nei prossimi giorni potrete parlare con un superiore e mettere le vostre carte in tavola. In amore evitate di essere oppressivi.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Rapporti professionali complicati vanno gestiti con grande diplomazia per dare buoni frutti. In amore dovete avere il coraggio di buttarvi.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
COnocchiero; Tonde = Conocchie rotonde;
Nel lavoro vi attendono incarichi determinanti per il futuro. In amore il partner ha bisogno di sentirsi libero: siete disposti ad accettare?
Televisioni
TALKSHOW
14.00
15.30
PRIMA SERATA
Massimo Giletti
SHOW
RUBRICA
15.55
TALKSHOW
16.30
Domenica 1 marzo 2009
22.40
Paola Perego
RUBRICA
FILM
19.00
ControCampo
16.00
Save the Last Dance
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TELEFILM
Simona Ventura
Licia Colò
MacGyver
06.00 -RubricaSettegiorni 06.30 -Rubrica Sabato & domenica 09.30 -Rubrica Stella del Sud 10.00 -Rubrica Linea Verde Orizzonti 10.30 -RubricaA sua immagine 10.55 -Religione Santa Messa 12.00 -ReligioneRecita dell'Angelus 12.20 -Rubrica Linea verde 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Talk Show Domenica In - L'Arena 15.15 -SPETTACOLO Domenica In...sieme 16.30 -Telegiornale Tg 1 L.I.S. 18.00 -Varietà Domenica In - 7 giorni 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -RubricaTg2 Sì Viaggiare 06.10 -RubricaL'avvocato risponde 06.15 -RubricaInconscio e magia 06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.05 -RubricaRagazzi c'è Voyager! 10.30 -RubricaCartoon Flakes Weekend 10.45 -RubricaArt Attack 11.30 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.25 -RubricaTg 2 Motori - di motori 13.35 -RubricaTg 2 Eat Parade - di musica 13.45 -VarietàQuelli che... aspettano 15.30 -ShowQuelli che il calcio e... 17.05 -RubricaStadio Sprint 18.00 -Telegiornale Tg 2 18.05 -Rubrica90° minuto 19.05 -RubricaNumero 1 19.25 -TelefilmSquadra Speciale Lipsia 20.20 -Sit ComPiloti
08.30 -CartoniTaratabong 09.00 -RubricaAia! 09.45 -FilmAmanti con M. Mastroianni, F. Dunaway regia di Vittorio De Sica (Ita) - 1968 11.15 -NewsTGR Buongiorno Europa 11.25 -SportSci alpino: C. del Mondo 11.45 -TelegiornaleTGR RegionEuropa 12.00 -NewsRai Sport Notizie 12.25 -RubricaTelecamere 12.55 -SportSci nordico: C. del Mondo 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -RubricaRai Sport 15.30 -SportMezza Maratona Roma Ostia - Atletica leggera 15.45 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.55 -RubricaAlle falde del Kilimangiaro 18.00 -GiocoPer un pugno di libri 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Rubrica Le frontiere dello spirito 09.40 -Telegiornale Tgcom 09.45 -Rotocalco Verissimo - Tutti i colori della cronaca 12.30 -Real Tv Grande Fratello 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Real Tv Grande Fratello 14.10 -Real Tv Amici 16.30 -Talk Show Questa Domenica 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
06.25 -TelegiornaleTG4 - rassegna stampa 06.35 -TelevenditaMediashopping 06.55 -RubricaSuper Partes 08.25 -MiniserieQuesta casa non e' un albergo 09.30 -DocumentarioSardegna 10.00 -ReligioneSanta Messa 11.00 -RubricaPianeta mare 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:32 - NewsVie d'Italia 12.10 -RubricaMelaverde 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.05 -RubricaDonnavventura 15.20 -Film Helen of Troy - Il destino di un amore con Con Sienna Guillory, Matthew Marsden, Rufus Sewell, John Rhys-Davies - regia di John Kent Harrison (USA/Malta/Grecia) 2003 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -TelefilmColombo
07.00 -RubricaSuper Partes 07.45 -Cartoni 10.55 -Sit ComRaven 11.25 -Sit ComWilly il principe di Bel Air 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 12:58 - Previsioni del tempoMeteo 13.00 -RubricaGuida al campionato 14.00 -MiniserieLa Freccia Nera - Quinta puntata 16.00 -Film Barbie principessa dell'isola perduta - regia di Greg Richardson (USA) - 2006 17.30 -TelefilmLizzie McGuire 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 18:58 - Previsioni del tempoMeteo 19.00 -Film Save the Last Dance con Julia Stiles, Sean Patrick Thomas, Terry Kinney, Fredro Starr regia di Thomas Carter (USA) 2001 19:57 - NewsTgcom - Attualità 20.00 -Previsioni del tempoMeteo
06.00 -SportSuperbike - Motociclismo 06.30 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus Week End 09.15 -RubricaOmnibus Life 10.05 -RubricaMovie Flash 10.10 -RubricaLa settimana 10.25 -RubricaMovie Flash 10.30 -Serie TvAlla conquista del West 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -RubricaAnni luce 14.00 -SportSuperbike Round 1 - Motociclismo 15.00 -SportSuperbike Round 1 - Motociclismo 16.00 -TelefilmMac Gyver 17.00 -RubricaMovie Flash 17.05 -Film PT 109 - Posto di combattimento con Cliff Robertson, Ty Hardin, James Gregory, Robert Blake - regia di Leslie H. Martinson (USA) 1963 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.35 -News Rai Tg Sport 20.40 -Gioco Affari tuoi 21.30 -MiniseriePuccini 23.25 -TelegiornaleTg 1 23.30 -AttualitàSpeciale Tg 1
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.00 -Telefilm NUMB3RS 21.50 -Telefilm Criminal Minds 22.35 -RubricaLa domenica sportiva
21.30 -Rubrica Presa diretta 23.20 -Telegiornale Tg 3 23.30 -Telegiornale Tg Regione
20.40 -Show Paperissima Sprint 21.30 -Serie Tv Dr. House - Medical Division 23.30 -Talk Show Maurizio Costanzo Show
21.30 -Telefilm Siska 22.40 -Rubrica Controcampo
21.30 -Show Colorado
20.30 -DocumentarioAustin Stevens. Fotografo per natura 21.30 -FilmIl cowboy con il velo da sposa con Maureen O'Hara, Hayley Mills - regia di David Swift (USA) - 1961 23.30 -NewsSport 7
00.30 -RubricaOltremoda 01.05 -TelegiornaleTg 1 01.25 -RubricaCinematografo 02.25 -RubricaCosì è la mia vita... Sottovoce 03.30 -FilmQuando arriva il giudice 05.00 -VideoframmentiSuperStar
01.00 -TelegiornaleTg 2 01.20 -RubricaSorgente di vita 01.50 -Reality ShowX Factor 02.30 -RubricaInconscio e Magia Psiche 03.15 -Film TvUn posto tranquillo 2 03.45 -VideoframmentiVideocomic
23.35 -RubricaTatami 00.35 -TelegiornaleTg 3 00.45 -RubricaTeleCamere 01.35 -RubricaAppuntamento al cinema 01.45 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste
01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -ShowPaperissima Sprint 03.05 -FilmAs You Like It - Come vi piace con B. D. Howard - regia di Kenneth Branagh (GB, USA) - 2006 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
00.55 -RubricaFuori campo 01.20 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.35 -FilmHedwig - La diva con qualcosa in più con J. C. Mitchell - regia di John Cameron Mitchell (USA ) - 2001 03.10 -FilmLady Barbara
00.00 -ShowLe Iene 01.45 -NewsStudio Sport 02.40 -FilmMillions con J. Nesbitt, D. Donovan - regia di Danny Boyle (GB, USA) - 2005 03:37 - NewsTgcom - Attualità 04.40 -TelefilmHighlander
23.35 -ReportageReality 00.30 -NewsSport 7 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaMovie Flash 01.25 -RubricaM.O.D.A. 02.00 -FilmIl Vangelo secondo Matteo 04.35 -AttualitàCNN News
leTrame
RAI 3
ORE 9.45
AMANTI con M. Mastroianni, F. Dunaway - regia di Vittorio De Sica (Ita) - 1968 Dopo un primo, casuale incontro in un aeroporto, l’ingegnere italiano Valerio, e una bella signora americana, Julie, si ritrovano e trascorrono insieme alcuni giorni in una villa di Cortina. Valerio ignora che la donna sta per morire a causa di un male incurabile. La rivelazione improvvisa gli giunge da un’amica di Julie, venuta a prenderla per indurla a farsi operare...
ITALIA 1
ORE 19.00
SAVE THE LAST DANCE con J. Stiles, S. P. Thomas, T. Kinney regia di Thomas Carter (Usa) - 2001 L'affettuosa madre di Sara è morta mentre correva in auto per non mancare al saggio di danza della figlia. Sara, devastata dai sensi di colpa, appende le scarpine al chiodo. Ma neanche a farlo apposta, quando si trasferisce a casa del padre, jazzista sballato, e comincia a frequentare la scuola del ghetto, conosce un ragazzo di colore che balla bene la break dance...
RETE 4
ORE 15.20
LA 7
ORE 17.05
HELEN OF TROY - IL DESTINO DI UN AMORE
PT 109 - POSTO DI COMBATTIMENTO
con S. Guillory - regia di John Kent Harrison (Usa/Malta/Gre) - 2003
con C. Robertson, T. Hardin - regia di Leslie H. Martinson (Usa) - 1963
Paride, figlio di Priamo ed Ecuba sovrani di Troia, deve decidere chi sia la dea più bella tra Era, Atena e Afrodite. La sua preferenza va a quest'ultima che gli promette in dono Elena, la donna più bella del mondo. Ma la donna è andata in sposa al re spartano Menelao che per riaverla scatena una guerra contro Troia...
Un certo J. F. Kennedy, guardiamarina di belle speranze, è imbarcato fra gli altri sul PT 109, un fragile silurante in azione nel Pacifico durante la guerra ‘40-45. Lanciato contro le poderose fortezze galleggianti della marina nipponica, il silurante dopo alcune azioni vittoriose ha la peggio: il giovane Kennedy, eroicamente, salva i superstiti...
LA 7
ORE 21.30
RETE 4
ORE 1.35
IL COWBOY CON IL VELO DA SPOSA
HEDWING - LA DIVA CON QUALCOSA IN PIU’
con M. O'Hara, H. Mills, B. Keith - regia di David Swift (Usa) - 1961
con J. C. Mitchell, M. Pitt, M. Shor - regia di John Cameron Mitchell (Usa) 2001
Due gemelle sono cresciute senza mai vedersi: una infatti vive col padre, l'altra con la madre, separati. Si incontrano per caso a un campeggio montano. Si azzuffano, poi simpatizzano e decidono di complottare perché i genitori ritornino insieme. Si scambiano così di famiglia scoprendo che il padre sta per risposarsi...
Hedwig and the Angry Inch racconta la storia di una "sconosciuta" cantante rock, Hedwig, alla ricerca della celebrità e dell'amore...
La prima serata è tutta dei Cesaroni RAI UNO Affari tuoi L'eredita' Ciak si canta speciale L'eredita' la sfida
ora 20.41 19.49 21.18 18.51
ascolto 6.854 6.582 5.715 4.948
RAI DUE Medici in prima linea Squadra speciale cobra Tg2-costume e societa' Tg2-si,viaggiare
21.02 19.42 13.31 13.47
2.403 2.198 2.036 1.566
RAI TRE Un posto al sole Mi manda raitre Blob di tutto di piu' Agrodolce
20.36 21.10 19.59 20.14
2.779 2.236 1.980 1.685
CANALE 5 Striscia la notizia I cesaroni Cento vetrine Beautiful
20.45 21.19 14.12 13.41
8.592 7.163 4.441 4.415
ITALIA 1 Le iene show I simpson La ruota della fortuna Le iene.it
21.11 14.27 20.28 22.59
2.674 2.609 2.275 2.229
RETE 4 Walker texas ranger L'ultima alba Tempesta d'amore Tempesta d'amore
20.29 21.14 19.41 18.41
2.630 2.208 2.162 1.682