PIANO CASA
PONTE SULLO STRETTO
Nuovo scontro politico Le Regioni contrarie
Dubbi e perplessità sulla grande opera
a pagina 5
a pagina 9
della Basilicata
ED Anno 8 - N. 68
1,00
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
Lunedì 9 marzo 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
MOBILITAZIONE GENERALE DA PARTE DELL’ANCI
In difesa di Poste e postini
Serie D
PUBBLICISERVIZI EPICCOLICOMUNI di ROCCO OLITA La democrazia è antieconomica. Lo è perché non deve sottostare per forza alle regole dell'utile e lo è perché tende ad affiancare all'obiettivo del vantaggio il metodo del giusto, mirando a non attestare al primo la supremazia sul secondo. Non si possono, quindi, imporre alla democrazia i dettami dell'efficacia e dell'efficienza a tutti i costi senza snaturarla. continua a pagina 15
alle pagine 6 e7
MATERA
Anziano compra Gratta e vinci Porta a casa centomila euro a pagina 22
IL LIBRO
Il commissario potentino che sconfisse le Br torinesi a pagina 8
SPORT
Matera ko: esonerato Foglia Manzillo SECONDA DIVISIONE
A Gela si ferma la corsa del Melfi • SERIE D Basket A Dilettanti Genzano, pareggio e proteste Francavilla, un punto • VOLLEY Alla Giocoleria il derby di Montescaglioso • BASKET B2 La Terme di Abano Levoni, poker sconfitta Bawer beffata dopo l’overtime
Silvana Arbia è il magistrato della procura generale del Tribunale internazionale della Corte dell’Aja
E’ di Senise il giudice che insegue Omar Al Bashir
a pagina 17
alle pagine 11,12 e 13
All'asilo “Erode” nessun rumore s'ode.
2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo
Lunedì 9 marzo 2009
Auto fuori strada a Isernia. Il guidatore era ubriaco
Pyonyang: guerra se ci fermate
Incidente, lei muore, lui arrestato
SEUL – La Corea del Nord ieri ha ammonito che reagirebbe con «mezzi militari» a qualsiasi tentativo di ostacolare la messa in orbita del satellite per le telecomunicazioni che Pyongyang ha preannunciato di essere sul punto di lanciare.
L’accusa è di omicidio Tornavano a casa dopo una serata in discoteca
«Il suo nome era Pedro Scotto» MADRID – Il vero nome del navigatore che scoprì l’America era Pedro Scotto, un genovese di origini scozzesi, e non Cristoforo Colombo: a sostenerlo è uno storico spagnolo, Alfonso Ensenat de Villalonga, che in un’intervista al giornale Abc ha messo in dubbio la teoria dominante secondo cui il navigatore era figlio di un tessitore genovese e anche quelle minoritarie che lo vogliono originario della Spagna, della Corsica o del Portogallo.
Israele, Barak «No a Netanyahu» GERUSALEMME – In Israele si profila un governo della sola destra, con l’alleanza tra il Likud e cinque formazioni laiche e confessionali. La conferma è arrivata dopo che il leader laburista, Ehud Barak, ha comunicato al premier incaricato, Bibi Netanyahu, che non intende avviare un negoziato per un esecutivo di larghe intese. Il motivo, ha spiegato, è l’appiattimento sulla destra del leader del Likud che ha «ceduto a tutte le richieste» del partito antiarabo Yisrael Beiteinu di Avigdor Lieberman, «a partire dalle nomine delle agenzie per la sicurezza».
I soccorsi sul luogo dell’incidente
ISERNIA – Stavano tornando verso Venafro (Isernia) dopo una serata trascorsa in discoteca in un paese vicino; ma lei a casa, a Ciorlano, centro della provincia di Caserta distante un’altra ventina di chilometri, non è mai arrivata. Sbalzata dall’auto fuori controllo che poi le è piombata addosso, è morta sul colpo. Lui, appena qualche graffio, è stato arrestato per omicidio, perchè dai test sarebbe emerso che guidava dopo aver assunto alcol e droga. Tutto è successo in un attimo, poco prima
dell’alba. Non un segno di frenata sull'asfalto della statale 85, nei pressi di Pozzilli (Isernia), dove ha trovato la morte Alessandra Minchella, 29 anni. Illeso il suo amico ventiseienne, F. G., alla guida di una Ford Fiesta: portato in ospedale sotto shock, una volta dimesso è tornato a casa, dove qualche ora dopo gli agenti della Polizia Stradale sono arrivati per notificargli il provvedimento di custodia cautelare, emesso dal sostituto procuratore della Repubblica di Isernia Alfredo Mattei. Miriana Sterpetti
Roma, investe una ragazza e scappa
Viterbo, aereo ultraleggero precipita: 1 morto
ROMA – Una ragazza di 21 anni, Irene Morabito, è stata investita nella notte tra venerdì e sabato a Roma intorno alle 3.30 da un’auto pirata sul Lungotevere all’altezza della Sinagoga, ma il conducente non si è fermato. La ragazza, che si trova in prognosi riservata all’ospedale San Camillo, stava tornando a casa dopo aver trascorso la serata con alcuni amici. I familiari di Irene hanno rivolto un appello affinchè eventuali testimoni dell’incidente collaborino con le forze dell’ordine per la identificazione del pirata della strada.
CAPRANICA (VITERBO) – Un aereo ultraleggero con due persone a bordo è precipitato poco prima delle 18 di ieri in località Cerasolo, nelle campagne di Capranica, in provincia di Viterbo. Uno degli occupanti, Massimo Cubatta, di 32 anni, residente a Capranica, è morto subito dopo essere stato estratto dai rottami del velivolo. Il secondo passeggero, Roberto Pollini, di 35 anni, anch’egli di Capranica, ferito gravemente, è stato trasportato a bordo di un’eliambulanza del 118 al Policlinico Gemelli di Roma.
Accordo sostanziale fra Pd e Pdl sul vertice dell’azienda
Rai, Ferruccio De Bortoli vicino alla presidenza ROMA – Sarebbe stato raggiunto un sostanziale accordo tra Pd e Pdl per affidare la prossima presidenza della Rai a Ferruccio De Bortoli. Lo sostiene un’anticipazione di Prima Comunicazione online, Muyconfidencial. Sul nome del direttore del Sole 24 Ore – sostiene Prima – ci sarebbe stato il via libera del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta in rappresentanza del Pdl e del segretario del Pd Dario Franceschini. Il nome del prossimo presidente Rai dovrebbe essere formalizzato martedì prossimo dal Ministero dell’Economia, in occasione dell’assemblea degli azionisti Rai fissata per il pomeriggio. Servirà poi il via libera definitivo della Commissione di Vigilanza Rai con voto a due terzi dei componenti. Di origini bellunesi, esordisce nella professione giornalistica nel 1973, come praticante, al Corriere dei ragazzi. Lavora successivamente per il Corriere di Informazione,
Corriere della sera, L'Europeo. Nel frattempo si laurea in Giurisprudenza alla Statale di Milano. Nel 1987 torna al Corriere della sera come caporedattore dell'economia. Nel 1993 Paolo Mieli lo promuove vicedirettore e nel 1997 assume la guida del primo quotidiano italiano. Firma il giornale per sei anni intensi, caratterizzati tra l'altro dalle morti di Indro Montanelli e Maria Grazia Cutuli. Durante la direzione gestisce le notizie relative agli attentati dell'11 settembre 2001, si reca a New York per chiedere alla scrittrice fiorentina Oriana Fallaci di tornare a scrivere articoli dopo undici anni di silenzio. Il 29 settembre 2001 esce sul Corriere l'articolo "La rabbia e l'orgoglio", a cui seguirà l'omonimo libro edito da Rizzoli. De Bortoli lascia il quotidiano di via Solferino il 29 maggio 2003, ufficialmente per ragioni private, ma in realtà per una questione di conflittualità con il presidente Silvio Berlu-
sconi, dopo le sue pressioni sulla direzione del giornale. Successivamente, assume l'incarico di amministratore delegato di Rcs Libri. Torna al giornalismo con la direzione del Sole 24 Ore, dove la sua nomina è fortemente voluta dal presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo. Il direttore del Sole 24 Ore, Ferruccio De Bortoli Durante la campagna elettorale 2006 è stato il moderatore del ranza e l’opposizione, non si trovò convegno biennale di Confindustria mai un nome che potesse sostituirlo tenutosi a Vicenza ospitando i due e Claudio Petruccioli ha continuato a aspiranti premier Romano Prodi e svolgere le sue mansioni di presidente di un consiglio di amministraSilvio Berlusconi. Se si troverà l’accordo, Ferruccio zione dilaniato da guerre intestine De Bortoli andrà a sostituire Claudio che hanno, di fatto, portato, all’imPetruccioli (ex Pci, Pds, Ds), attuale mobilità di strategie di sviluppo presidente del consiglio di ammini- dell’ente pubblico radiotelevisivo. Se strazione della Rai, nonostante sia l’ipotesi De Bortoli andrà in porto, fistato sfiduciato dalla Commissione nalmente la Rai potrà contare su di Vigilanza findal lontano 24 otto- una persona di grande compotenza bre 2007. Da allora, a causa della ed equilibrio. mancanza di accordo fra la maggioLetizia Bianco
In Italia e nel Mondo 3
Lunedì 9 marzo 2009
Il presidente Usa disponibile a dialogare con i talebani moderati afghani
Obama-Clinton, la politica della mano tesa Da Kabul risponde Hamid Karzai «È proprio quello che chiediamo»
Barack Obama e Hillary Clinton
WASHINGTON – Una settimana di aperture diplomatiche, culminata nell’offerta del presidente Barack Obama a individuare in Afghanistan elementi moderati dei talebani disponibili al dialogo, ha delineato la politica estera della 'mano tesa' con cui l’America cerca una svolta dopo l’epoca di George W. Bush. In accoppiata con una sempre più pragmatica Hillary Clinton, Obama ha mandato in questi giorni segnali di apertura in direzione di Iran, Afghanistan, Siria, Corea del Nord e Russia.
La coppia Obama-Clinton, forte anche della propria popolarità, sta ponendo le basi per definire nei primi 100 giorni della nuova amministrazione quale sarà l’approccio che Casa Bianca e Dipartimento di Stato intendono avere nei prossimi anni. Le dichiarazioni diplomatiche si accompagnano alle iniziative sul piano militare, come l’annuncio di ieri sulle prime tappe del programma di disimpegno di Obama in Iraq: entro sei mesi avverrà una prima riduzione di 12 mila militari. Nello stesso arco di tempo, è
previsto che comincino ad affluire in Afghanistan i 17.000 uomini di rinforzo che il presidente americano intende aggiungere ai 38.000 già presenti. La prudente apertura ai talebani, annunciata da Obama in un’intervista domenicale al New York Times, è uno dei passi più significativi in politica estera della nuova amministrazione. Il presidente afghano Hamid Karzai l’ha definita «un’ottima notizia», perchè questa è «da tempo la posizione del governo afghano». Michael Sproviero
Usa, entra in chiesa spara e uccide il parroco Feriti anche alcuni fedeli che ascoltavano la messa. L’assassino è stato catturato
La chiesa di Maryville
WASHINGTON – Il pastore di una chiesa battista negli Stati Uniti è morto ed alcune persone sono rimaste ferite in una sparatoria avvenuta durante un servizio religioso mattutino. L’autore del gesto è nelle mani della polizia. L’episodio è avvenuto poco prima delle 9:00 locali di ieri alla First Baptist Church di Maryville, in Illinois. Una persona che indossava una felpa con cappuccio, secondo testimoni oculari, è entrata in chiesa durante il servizio religioso e ha esploso tre colpi contro il pastore, sparando poi ad altri tra i presenti.
Base dell’esercito attaccata a colpi d’arma da fuoco. Partita la caccia all’uomo
Il caso Darfur
Ulster, due militari britannici uccisi tornano a Belfast i fantasmi del passato
El Bashir «Il Cpi è sotto i miei piedi»
LONDRA – I fantasmi di un passato di sangue tornano a scuotere l’Irlanda del Nord, che giorno dopo giorno tenta di costruire una difficile pace. Una base dell’esercito britannico è stata attaccata a colpi di arma da fuoco: sono rimasti uccisi due militari, e altre quattro persone sono rimaste ferite, di cui due in maniera grave. Nell’intera Ulster è partita una colossale caccia all’uomo per individuare i terroristi, che hanno sparato da un’auto. L’attacco, scattato alle 22:40 di sabato ora italiana, ha colpito la base di Massereene, nella contea di Antrim. Gli attentatori hanno sparato con armi automatiche quando il cancello della base, che ospita il 38° reggimento del Genio, era stato aperto per far entrare un furgoncino che doveva consegnare delle pizze. Due dei feriti sono i fattorini che stavano sul pulmino, più due militari che erano all’ingresso della caserma. Due degli attentatori si sono quindi avvicinati a due soldati del genio, poco più che ventenni, che giacevano a terra feriti, e li hanno finiti. I due uccisi sarebbero partiti a giorni per l’Afghanistan, dove avrebbero partecipato a progetti di ricostruzione di infrastrutture. Si tratta dei primi caduti tra le forze armate in Ulster dal 1997, quando un cecchino dell’Ira assassinò il militare Stephen Restorick. Un anno dopo venivano firmati gli accordi 'del Venerdì santo' che mettevano fine a 30 anni di violenze. Nel 2007 l’esercito ha smesso di pattugliare le strade dell’Ulster. Finora non vi sono state rivendicazioni, ma tutto sembra indicare si tratti di frange dissidenti di repubblicani,
L’ingresso della base di Massereene nella contea di Antrim nei pressi di Belfast
contrari a quella pacificazione che ha portato a un governo condiviso tra cattolici e protestanti a Belfast: proprio la settimana appena trascorsa, il capo della polizia dell’Ulster, Hugh Orde, aveva detto che la minaccia degli estremisti repubblicani era al suo massimo da un decennio, ed aveva richiesto l’intervento dell’intelligence militare per raccogliere informazioni su questi ambienti. «Ma non intendiamo riportare i soldati per le strade dell’Ulster», ha tenuto a sottolineare Orde. Un’auto rinvenuta a Randalstown, a poca distanza dal luogo dell’agguato, viene esaminata dalla scientifica, con il sospetto che sia stata usata dai ter-
Batteri dominatori perché “democratici” SONO sulla terra da molto tempo prima dell’uomo, i batteri, e qualcuno pensa che continueranno a dominare il pianeta anche dopo la scomparsa del genere umano. Il loro segreto? La democrazia. A questa singolare conclusione è giunto un gruppo di scienziati, milanesi e belgi, autore di uno studio pubblicato su Nature. È stato Joshua Lederberg, premio Nobel per le sue scoperte sulla genetica dei batteri, a dire che la velocità dell’ evoluzione dei microbi non ha paragoni con quella dei mammiferi, essendo anche un miliardo di volte maggiore e che «un anno nella vita dei batteri è pa-
ri all’intera durata dell’evoluzione dei mammiferi». La ragione di tutta questa efficienza sta nel fatto che la forma democratica dell’organizzazione delle comunità dei batteri «sembra essere la più adeguata a garantire la loro funzionalità, preservandoli dallo stress».
roristi. La condanna dell’attentato è stata unanime, anche da parte di leader unionisti e repubblicani in Ulster. Il primo ministro britannico Gordon Brown ha detto che questo attentato «vigliacco» non farà «deragliare» il processo di pace in Irlanda del Nord. «Nessun assassino potrà far deragliare un processo di pace che ha il sostegno della gente dell’Irlanda del Nord. Aumenteremo i nostri sforzi perchè il processo continui». Netta anche la condanna del presidente dello Sinn Fein, principale partito repubblicano dell’Ulster, Gerry Adams, per il quale «l'attacco della notte scorsa è un attacco al processo di pa-
ce. È sbagliato e controproducente». «I responsabili non hanno sostegno e non hanno una strategia per arrivare a un’Irlanda unita. La loro intenzione è riportare i soldati britannici nelle nostre strade. Vogliono distruggere il progresso fatto negli ultimi tempi e far precipitare di nuovo l'Irlanda nel conflitto», ha affermato Adams. Anche il vice premier dell’Ulster, Martin McGuinness, ex combattente dell’Esercito repubblicano irlandese (Ira) ha attaccato i terroristi: «Io ero con l’Ira durante il conflitto. Ma quella guerra è finita. Queste persone segnalano chiaramente di voler ricominciare quella guerra». Patrizio Nissirio
Il “re” di Las Vegas rischia la bancarotta SHELDON Adelson, il re dei casinò di Las Vegas, uno che fino a un anno fa si faceva chiamare Sheldon III: non per motivi dinastici, ma perché a fine 2007 Forbes l'aveva incoronato terzo uomo più ricco d'America, con un patrimonio personale di 27 miliardi di dollari, oggi è un uomo furioso e disperato: in poco più di un anno è passato da una ricchezza spropositata alla distruzione del 95 per cento del suo patrimonio. E ora rischia la bancarotta. Con l'impennata dei prezzi dei carburanti prima e con la crisi finanziaria poi, gli americani hanno ridotto i loro pellegrinaggi a Las Vegas. Un guaio dop-
pio per Adelson che non solo aveva costruito giganti come il "Palazzo" e il "Venetian" - 4000 suite e 19 ristoranti ormai difficilissimi da riempire, ma aveva inventato il business delle "convention" aziendali e delle fiere, come quella dell'elettronica che si tiene in gennaio.
EL FACHER (SUDAN) – Un’arringa infuocata davanti a una folla di sostenitori in delirio: il presidente sudanese Omar al Bashir, attorniato dalla sua gente, sfida la Corte penale internazionale (Cpi) che ha emesso nei suoi confronti un mandato di arresto per crimini di guerra. E sfida l’Occidente minacciando l’espulsione dei diplomatici, di tutte le Ong presenti sul territorio, delle forze Onu nel Paese che, dice, «hanno l’obbligo di rispettare le leggi locali». Il 4 marzo scorso la Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto contro el Bashir per crimini di guerra e contro l’umanità in Darfur. Da allora già 13 Ong sono state espulse. È stata la prima reazione del presidente sudanese, fino alla sua apparizione di ieri a El Facher, capitale del nord Darfur, con cui ha lanciato al mondo il suo guanto di sfida: «Abbiamo espulso le organizzazioni (non governative, ndr) perchè minacciavano la sicurezza del Sudan», ha urlato. «Espelleremo chiunque violi le leggi sudanesi, che si tratti di organizzazioni di volontari, missioni diplomatiche o forze di sicurezza», ha continuato davanti ad una folla acclamante. A migliaia i sostenitori di Bashir sono giunti in città, molti a dorso di cammelli, a bordo di furgoni, hanno sventolato bandiere e mostrato striscioni il sostegno del presidente sudanese. Nell’acceso comizio Bashir ha duramente respinto il mandato di cattura emesso della Cpi per i massacri avvenuti nella regione, elencando, per contro, una lista di atrocità commesse dall’Occidente e rimaste impunite: «Hanno ucciso milioni di indiani – ha detto – perchè non vengono processati per questo». Ha poi ribadito che non estraderà nessuno degli altri imputati sudanesi e ha anche respinto gli sforzi per una sospensione del mandato di cattura portati avanti da organizzazioni amiche, come l’Unione africana, chiedendo che il provvedimento sia annullato. «Siamo contro la sospensione della decisione – ha detto Bashir -. Devono cancellarla o scioglierla nell’acqua e bersela... La Corte penale internazionale e tutti i suoi membri e sostenitori sono sotto i miei piedi». Yassir Abdull Kareem
Chi è ottimista vive di più ora è provato scientificamente DICEVA il poeta Tonino Guerra che l'ottimismo è il profumo della vita, e a quanto pare un atteggiamento positivo nei confronti della realtà non solo la rende piacevole, ma anche più duratura. Secondo una ricerca statunitense, infatti, l'ottimismo aiuterebbe a vivere a lungo e in maniera salutare. Lo studio, compiuto su 100.000 donne e presentato in occasione dell'ultimo congresso annuale dell'American Psycosomatic Society, ha rivelato uno stretto legame tra uno stato d'animo brillante e propositivo e il rischio di ammalarsi di tumori, malattie cardiache o
morire prematuramente. Qualcosa di simile era già stato studiato e messo nero su bianco da Enrico Finzi, sociologo, giornalista e presidente di Astra Ricerche, che nel libro "Come siamo felici" ha illustrato l'arte di godersi la vita di cui sono maestri gli italiani.
4 Primo piano
Lunedì 9 marzo 2009
Donne e abusi Ancora poche denunce perché molti episodi avvengono in famiglia
Otto marzo mimose e orrore Le violenze sessuali non si fermano neanche il giorno della Festa della donna. Tre casi in diverse regioni di CHIARA SPAGNOLO DONNE VIOLENTATE. Anche nel giorno in cui avrebbero dovuto essere festeggiate. L'orrore degli stupri, in Italia, non si ferma più. Nemmeno in quest'otto marzo di fiori e parole, in cui la politica, per un giorno, è riuscita a mettere da parte le strumentalizzazioni e a condannare unanimemente le violenze sessuali. Il racconto della giornata di ieri è una specie di bollettino di guerra. Da Nord a Sud, storie di sesso imposto con la forza, di botte, insulti, dolore senza fine. Di uomini che si comportano come bestie e di donne che non riescono a difendersi. A Cosenza un albanese è stato arrestato perché per anni ha violentato la convivente e la figlia di 22 anni. La donna ha deciso di denunciarlo quando ha capito che anche la nipotina di 11 anni sarebbe diventata protagonista dello stesso incubo. A Milano un'albanese è stata sequestrata e stuprata da alcuni connazionali, che volevano obbligarla a prostituirsi. Ad Ischia una ragazzina di 13 anni è stata ripetutamente molestata dal fidanzato, che l'ha costretta ad inviargli foto erotiche. Andando indietro ai mesi scorsi non si trova giorno che non sia stato segnato da episodi vergognosi. La mappa dell'orrore tocca tutta la Penisola: ci sono nomi, di quartieri e di città, che sono entrati nell'immaginario collettivo per le tragedie che evocano. Guidonia, Caffarella, Primavalle, fanno venire in mente paura, violenza, grida disperate e inutili. E, spesso, colpevoli che non si trovano. E, a volte, giustizia che sbaglia direzione. Perché la strada da percorrere, per assicurare i responsabili di reati a sfondo sessuale alla giustizia è quasi sempre in salita. Le denunce continuano ad essere poche rispetto agli episodi di cui le donne sono loro malgrado protagoniste e questo perché, in realtà, un numero troppo grande di stupri avviene tra le mura domestiche e le vittime hanno maggiori remore a denunciarli. A dirlo sono i dati diffusi a fine febbraio dal ministero dell'Interno, secondo cui nel triennio 20062008, gli autori delle violenze sono stati italiani nel 60,9% dei casi, seguiti dai romeni (7,8%) e dai marocchini (6,3%). In cima alla classifica delle città in cui si è verificato il maggior numero di casi, c'è Milano, con 480 episodi registrati lo scorso anno, seguita da Roma e Bologna, dove sono avvenuti rispettivamente 317 e 139 episodi nel 2008. Rispetto a questi numeri spaventosi il ministro delle Pari opportunità, Mara Carfagna, ha sottolineato la necessità per le istituzioni di non creare allarmismi che possano essere dannosi per le stesse donne. «Anche solo un atto di violenza impone una risposta ferma e decisa delle istituzioni - ha detto la Carfagna - ed è quello che il governo ha fatto. Noi vogliamo che chi commette una violenza sconti la pena in carcere dal primo
all'ultimo giorno. Non si può avere nessuna pietà quando si tocca la dignità delle persone. La parola d'ordine è tolleranza zero». Parole ferme, che, tuttavia, stridono con una realtà che racconta, invece, di stupratori e pedofili che escono dal carcere con grande facilità e che, in troppe occasioni, commettono nuovi e più terribili reati. Anche in questo caso, purtroppo, le statistiche raccontano fin troppo bene cosa sta accadendo in Italia e come la giustizia non sempre fornisca risposte soddisfacenti alla richiesta di sicurezza delle donne. Sicurezza, a quanto pare, oggi in Italia è una parola grossa se riferita al “sesso debole”. Paura, invece, è la parola d'ordine. Terrore, in ogni momento della vita, anche nelle situazioni apparentemente più “normali”. Perché ogni istante, dimostra la cronaca di tutti i giorni, per ogni donna può trasformarsi in un incubo. La violen-
za sessuale, a quanto pare, sta diventando routine. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ieri l'ha definita una «piaga sociale», contro la quale - ha detto «bisogna mobilitare le coscienze». In fondo, pensare che una donna possa essere colpita proprio in quanto tale, con una forma di violenza che non trova corrispondenza in situazioni inverse, è solo un problema di coscienza. Di moralità che gli uomini dimostrano di non avere. Italiani o stranieri che siano. Di rispetto che manca e che, certo, nel nostro Paese non è stato coltivato nei decenni passati. Solo il fatto che fino al 1996 è rimasta in vigore la norma del Codice Rocco per cui la violenza sessuale era un reato contro la moralità pubblica e non contro la persona la dice lunga sulla valutazione sociale e giuridica che per anni è stata fatta degli stupri. E spiega anche molti degli orrori che accadono.
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LA VOCE DELLA POLITICA
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Fini: «Gli stupri piaga sociale» LA VIOLENZA sulle donne: è stato il leit motiv dell’otto marzo. E se sabato il capo dello Stato l'aveva già definita «infamia», invitando a non badare alla nazionalità di vittime e di carnefici, ieri il presidente della Camera, Gianfranco Fini , echeggiando quelle parole ha parlato di «piaga sociale», ammonendo però i media a non dare allo stupro una «connotazione etnica». Fulcro della festa è stata una grande manifestazione al teatro Brancaccio di Roma, iniziativa del Ministero per le pari opportunità e del Comune di Roma, alla quale hanno partecipato, oltre al presidente della Camera, anche i ministri Mara Carfagna e Giorgia Meloni, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, rappresentanti di associazioni femminili e numerosi esponenti del mondo dello spettacolo. No a connotazioni etniche degli stupri, dunque: «È giusto ha spiegato Fini - titolare “donna stuprata da romeno”, ma bisogna fare lo stesso quando a commettere la violenza è un italiano». E poi un ammonimento alla politica: «non possiamo concentrarci solo su nuove leggi - ha detto - non possiamo limitarci a una stretta repressiva, che pure è utile, ma occorre avere più attenzione per la violenza quotidiana e silenziosa, quella che avviene tra le mura domestiche». Quello che occorre, secondo la terza carica dello Stato, è «mobilitare le coscienze, senza distinzioni politiche». Un invito a «non creare allarmismi» è giunto dal ministro per le pari opportunità Carfagna, che ha citato i dati
Il presidente della Camera dice basta alla connotazione etnica di questi reati del Viminale che indicano un «decremento significativo» nell'ultimo anno delle violenze sulle donne. Un accenno anche agli interventi per le donne che lavorano: «il mio ministero si farà carico di un pacchetto di misure per le madri lavoratrici, affinché sia più facile conciliare i tempi di vita e di lavoro. Le donne sono al centro dei pensieri di questo governo». Di violenza sulle donne ha parlato anche il presidente del Senato, Renato Schifani, che l'ha definita «un fenomeno allarmante». Sulla necessità di «intervenire a livello culturale ed educare i ragazzi di oggi a essere uomini migliori domani» ha insistito invece
il ministro della gioventù, Meloni. Di Roma ha parlato Alemanno, che l'ha descritta come una città «ferita da troppi episodi di violenza sulle donne», annunciando che il Comune si costituirà parte civile in tutti i processi che riguardano reati contro le donne. Maurizio Costanzo, direttore del Brancaccio, ha insistito sulla necessità di «fare una campagna per insegnare la parola rispetto». Sugli spalti, uno striscione delle «mamme lavoratrici della Cai» che recitava: «Se la mamma mia va in volo, io la notte resto solo». Fuori dal teatro, le donne dei Cobas hanno distribuito
LA PREGHIERA DI PAPA BENEDETTO XVI Le donne siano rispettate nella loro dignità e valorizzate nelle loro infinite potenzialità IN OCCASIONE della festa dell'8 marzo, Papa Benedetto XVI (nella foto) ha detto di pregare per tutte le donne «perché siano sempre più rispettate nella loro dignità e valorizzate nelle loro positive potenzialità». «La data odierna - ha detto al termine dell'Angelus in piazza San Pietro - ci invita a riflettere sulla condizione della donna e a rinnovare l'impegno, perchè sempre e dovunque ogni donna possa vivere e manifestare in pienezza le proprie capacità ottenendo pieno rispetto per la sua dignità». Nel suo breve discorso, il Papa ha ricordato che «in tal senso si sono espressi il Concilio Vaticano II e il magistero pontificio, in particolare la Lettera apostolica «Mulieris dignitatem» di Giovanni Paolo II». «Più degli stessi documenti però - per il Pontefice - valgono le testimonianze dei Santi; e la nostra epoca ha avuto quella di Madre Teresa di Calcutta. Quante altre donne lavorano ogni giorno, nel nascondimento, per il bene dell'umanità e per il Regno di Dio».
volantini contro l'innalzamento dell'età pensionabile. Al Quirinale, dopo la cerimonia di ieri, oggi sono state più di 1.500 le donne che hanno varcato, gratuitamente, il portone per la visita dal «tunnel sensoriale» allestito nel porticato del Cortile d'onore. Particolarmente affollato di donne anche il concerto della domenica nella Cappella Paolina, a cui ha partecipato il capo dello Stato Giorgio Napolitano con la moglie Clio. Femminile anche la guardia d'onore della Presidenza della Repubblica, assicurato dalle donne soldato del Raggruppamento logistico centrale di stanza a Roma.
Primo piano 5
Lunedì 9 marzo 2009
I nodi della politica
L’IdV: «No alla deregulation selvaggia» Brunetta: «Il centrosinistra è ipocrita»
Piano casa, scoppia la bufera Il leader del Pd Franceschini attacca: «È una nuova cementificazione dell’Italia» di MARIA E. LESTINGI ROMA - Sul nuovo piano per l'edilizia, che secondo il premier Silvio Berlusconi avrà «effetti formidabili», infuria la polemica politica. Ieri, nel corso di In mezz'ora su Raitre, il segretario del Pd Dario Franceschini lo ha bocciato senza mezzi termini definendolo «una cementificazione dell'Italia» e per di più anche «campata sulla luna» perché Berlusconi «parla di aggiungere due, tre stanze alle ville e dimostra così di non sapere come vivono gli italiani che stanno in condomini al terzo, o quarto piano, e dove aggiungono le stanze? sul pianerottolo?». Detto questo, «c'è assolutamente bisogno di far ripartire l'economia e le imprese, rimettere in moto gli artigiani, perché gli italiani non avendo soldi non spendono più - ha dichiarato il leader democratico - ma la proposta del governo è senz'altro uno sbaglio ed è un piano pericolosissimo» soprattutto in Italia perché «quello che ci rende unici nel mondo è il paesaggio, i nostri centri storici. Così, invece, si rovina il territorio: è come se un Paese arabo bruciasse il petrolio». Immediata la replica del portavoce del premier, Paolo Bonaiuti: «Eravamo sicuri che il segretario del Pd non avrebbe capito l'utilità del piano casa per il rilancio dell'economia. Ma che ripescasse le vecchie parole della sinistra del no, questo ci sembra un po' troppo anche per lui». Il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini non ha invece posto un veto a priori e ha spiegato di non essere «pregiudizialmente contrario al cosiddetto piano casa annunciato da Berlusconi, ma voglio capire bene di cosa si tratta. Voglio essere sicuro che non dia la stura a una cementificazione selvaggia e che non scateni una nuova ondata di abusivismo». Il leader dell'Udc ha annunciato che il suo partito studierà dettagliatamente il piano. Forza Italia, con il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro, ha mostrato apprezzamento per «la disponibilità manifestata dal presidente Casini», mentre il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta ha avvertito che il piano «sarà una bella sfida tra gli ipocriti e chi vuole governare veramente». Il premier, ha sottolineato il ministro, «dice aumentiamo la cubatura, lo facciamo secondo legge, lo facciamo per rimettere in moto l'economia, lo facciamo alla luce del sole. Non sopporto gli ipocriti che proibiscono tutto - ha aggiunto - e poi chiudono un occhio». Anche il ministro per l'Attuazione del programma Gianfranco Rotondi ha sostenuto il piano perché «la casa è la ricchezza dei poveri e, dunque, questa è una risposta sociale alle incertezze della crisi». Per il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto «governo e maggioranza stanno facendo di tutto per rimettere in moto il Paese, ma il centrosinistra, fino ad ora, ha detto 'no' a tutto». Secca la replica
di Giorgio Merlo del Pd: «Non è vero che diciamo solo 'no', ma si tratta di capire se ci troviamo di fronte all'ennesimo annuncio spot o a un progetto capace di far ripartire la macchina produttiva del Paese». Secondo il portavoce di FI Daniele Capezzone, però, «Franceschini, per l'ennesima volta, assume i panni del signor no, dell'oppositore pregiudiziale, del leader della sinistra del 'non fare'». Ma per Ermete Realacci, responsabile Ambiente del Pd, il piano "è una vera e propria proposta indecente" e Massimo Donadi, capogruppo dell'Idv alla Camera, ha avvertito: «per far ripartire l'economia non serve una deregulation selvaggia». Anche perché, ha sottolineato il leader di Prc Paolo Ferrero, «il piano non è altro che un condono preventivo e gratuito».
Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio del Ministri
AMMINISTRATIVE Grillo, megaraduno a Firenze FIRENZE - Oltre duemila persone provenienti da tutta Italia, tra le quali tanti giovani, hanno partecipato ieri a Firenze al primo raduno nazionale delle liste civiche vicine a Beppe Grillo che correranno alle elezioni amministrative del prossimo giugno. La convention, nel corso della quale sono stati lanciati i programmi di 13 movimenti cittadini che parteciperanno alla tornata elettorale nei comuni di Firenze, Bologna, Roma, Pescara, Torino, Perugia, Bergamo, Forlì, Nettuno, Spoleto, Pozzuoli e Fiumicino ha offerto al comico genovese l’occasione per presentare la «Carta di Firenze», documento che detterà le linee guida per l’azione politica delle liste a lui ispirate. Dodici i punti chiave: tra questi, ripubblicizzazione dell’acqua, espansione del verde urbano, lotta alla speculazione edilizia, internet gratis per tutti, politica di rifiuti zero. «Siamo l’unico virus che attraversa la nostra Italietta scomparsa: forse perderemo oggi, ma le nostre idee vinceranno in futuro»: così Grillo ha 'benedetto' le sue liste, prima di attaccare governo, partitocrazia e Colle.
Il commento del presidente della Regione Basilicata
De Filippo: «Fermamente contrario Proposta frutto di improvvisazione» «FERMA contrarietà» è stata espressa del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, al piano Casa annunciato dal governo. «Appare frutto di improvvisazione - ha detto il governatore lucano - e comunque così come segnalato faciliterebbe molto l’abusivismo e poco l’efficacia di un intervento concreto che solo le Regioni da tempo stanno attuando sui diversi territori regionali. Una seria politica abitativa non si concretizza disseminando volumetrie senza regole, ma prevedendo, come si appresta a fare la Regione Basilicata, norme di sistema che contrastano la speculazione includendo l’edilizia sociale tra le aree per stan-
dard». «Sulla materia dell’urbanistica - ha continuato De Filippo il governo appare colpevolmente latitante e si pone a traino di tante regioni che ormai da anni hanno legiferato dotandosi di riforme innovative. Perciò il governo farebbe meglio ad abbandonare la strada dei tagli ai trasferimenti alle regioni e agli enti locali, se realmente vuole sostenere il settore. In mancanza di adeguate risorse - ha concluso il presidente della Regione Basilicata - anche le politiche delle Regioni e degli enti locali in materia di edilizia pubblica e scolastica rischiano di essere del tutto evanescenti».
Il presidente della Regione De Filippo
“Attenzione” sulle misure messe a punto da Palazzo Chigi nel piano di azione per le politiche sociali 2008-2010
E l’Europa “fotografa” l’Italia in recessione che «resiste» ROMA - L'Italia se la cava anche se la crisi morde sempre di più. Aumenta la disoccupazione e la povertà. Ma la stretta creditizia non soffoca famiglie ed imprese come accade negli altri partner di Eurolandia. A fotografare il nostro Paese in equilibrio precario sulla recessione è il Rapporto congiunto sulla protezione e l'inclusione sociale della Commissione Europea che oggi sarà sul tavolo dei ministri Ue del lavoro ed il 19 e 20 marzo approderà al Consiglio dei capi di Stato e di governo dell'Ue. DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA - Le due facce della medaglia partono dal rallentamento dei prezzi che fa salire il potere d'acquisto per 13 milioni di lavoratori che hanno un'occupazione stabile. «Il rallentamento del-
Più disoccupazione e povertà. Ma la stretta creditizia non soffoca famiglie e imprese l'inflazione porta un certo sollievo alle famiglie a basso reddito - si legge nel testo - ma il rischio di perdita del lavoro e, in misura minore, la restrizione del credito ai consumatori, interesserà le condizioni di vita delle famiglie e dei singoli». RISCHIO OCCUPAZIONE - A preoccupare è invece il rischio occupazione contro cui sia la Confindustria sia i sindacati chiedono un intervento straordinario del governo. «A motivo dell'impatto della crisi sul mercato del lavoro non si prevede per il 2009 alcuna creazione netta di posti di lavoro - dicono a Bruxelles -. E si prevede che la disoccupazione raggiunga
l'8,2%». In tensione anche l'indice sulla povertà che fino al 2007 era al 20%. «L'incidenza della povertà - conclude il rapporto - è soprattutto concentrata nel Mezzogiorno e riguarda per lo più famiglie numerose, famiglie il cui capofamiglia è disoccupato e donne o uomini con bassi livelli di istruzione. In genere le donne sono maggiormente a rischio di povertà e il divario cresce con l'età». CONCLUSIONI INTERLOCUTORIE - Le conclusioni a cui giunge l'Ue sono interlocutorie. Sul fronte della protezione sociale «disoccupazione, alloggio e inclusione sociale sono oggetto di misure
cronicamente insufficienti». Ma c'è uno spiraglio. Le misure messe a punto da Palazzo Chigi nel piano di azione per le politiche sociali 2008-2010 «se adeguatamente attuate potrebbero ridurre la povertà e l'esclusione sociale». EMERGENZA CREDITO - L'altra emergenza in sede europea riguarda il credito. Domani l'Ecofin tornerà a discutere una stretta sulla regolazione dei mercati e sulla vigilanza. L'obiettivo è definire una lista nera dei Paesi che non cooperano. Ma Svizzera, Austria, Lussemburgo non ci stanno a salire sul banco degli imputati. Ieri i rispettivi ministri delle Finanze si sono incontrati per concordare una linea comune: difendere legittimi interessi finanziari non significa essere paradisi fiscali.
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Lunedì 9 marzo 2009
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Lunedì 9 marzo 2009
Servizi e disservizi «Se nessuno ci ascolterà non escludiamo di arrivare allo sciopero generale»
Il documento approvato Al termine dell'assemblea generale promossa dall’Anci Basilicata ha approvato un documento qui di seguito riportato:
Uniti contro Poste italiane
In alto alcuni dei politici in sala (si riconoscono Lovallo e Taddei) e in basso i cittadini
Gli amministratori chiedono un dirigente presente sul territorio di ANTONELLA GIACUMMO E’ PIENA la sala del centro sociale in cui è stata convocata l’assemblea generale sul caso Poste in Basilicata. Nonostante la domenica, molti cittadini dei diversi comuni interessati dai disservizi degli ultimi mesi, non hanno voluto perdere l’occasione di far capire all’azienda Poste italiane che «il vaso è colmo». Piano piano alla Basilicata «si sottrae qualcosa - dicono le persone in sala, mentre aspettano che inizi il dibattito pubblico - noi serviamo quando c’è da dare acqua o petrolio e poi quando serve qualcosa a noi fanno finta di non sentire». Sembrano tutti d’accordo: gli uffici postali non si toccano, rappresentano un diritto. «Non c’è da dibattere - dice Gennaro Straziuso, assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata - è il momento di essere intransigenti. Ci sono cose che non possono essere messe in discussione, nonostante i bilanci, al di là dei conti». Ma è un altro il punto su cui gli amministratori lucani sembrano essere intransigenti: la mancanza di un interlocutore sul territorio non può essere più tollerata. A dirlo più volte è il presidente lucano dell’Anci, Vito Santarsiero (che, simbolicamente, indossa la fascia del Comune di Bella, da dove tutto ha avuto inizio): «Le scelte vanno fatte con il territorio e quindi noi chiediamo un dirigente che sia in Basilicata. Siamo stanchi di vederci accorpati con la Puglia che ha problemi diversi dai nostri. Ci dicono che le cose vanno bene in media, ma la logica è che c’è chi mangia due polli e chi non ne mangia nessuno. Vogliamo una dirigenza autonoma, una società che comprenda i nostri problemi. Chiudere un ufficio postale significa bloccare il percorso di sviluppo». «In quattro anni - gli fa eco Antonio Palermo, segretario di categoria della Cgil - sono passati in Basilicata più di una decina di dirigenti, con il risultato che ognuno non sapeva da dove partire. Non è concepibile che le Poste utilizzino la Basilicata come parcheggio per i dirigenti per scopi che evidentemente non sono di gestione di un servi-
zio». C’è poi il problema costi. Poste italiane giustifica la decisione di chiudere a giorni alterni alcuni uffici affermando che le spese superano i ricavi. «Nessuno sottolinea commenta l’assessore di Bella Vito Leone che Poste italiane ha chiuso con 750 milioni di euro in attivo. Perché, allora, non denunciamo l’azienda per il disservizio causato?». «Li abbiamo sempre viziati troppo - gli fa eco Cataldo Sabato - gli abbiamo messo a disposizione i locali per gli uffici, gli abbiamo garantito sostegni economici (vedi la convenzione con la Provincia). Ora dovremmo essere noi a cacciarli». Quasi tutti, del resto, non credono alla motivazione economica e, per questo, ai parlamentari in sala si chiede una cosa precisa: i bilanci di tutti gli uffici lucani e di quelli toccati dal ridimensionamento in particolare. Vincenzo Taddei, senatore del Pdl, garantisce che incontrerà in tempi brevi il sottosegretario Paolo Romani per sottoporgli il problema. Salvatore Margiotta, deputato del Pd, sottolinea di aver già presentato un'interrogazione parlamentare, senza aver ricevuto risposta. «Martedì solleciterò in Aula la risposta del ministro Matteoli. Il Governo, che è parte della questione, e che tra l’altro nomina l’amministratore delegato delle Poste, deve assumersi, subito, le proprie responsabilità». E’ una strana azienda - questo emerge dal dibattito - Poste italiane: agisce come se fosse pubblica quando chiede, come se fosse privata quando deve dare. «Se vuole fare l’azienda di rete - dice nel suo intervento Antonio Melidoro, assessore al Comune di Nova Siri - Poste italiane deve capire che per l’ufficio di Milano è importante che l’ufficio di Bella sia aperto e funzionante correttamente. Perché anche a Milano interessa che a Bella consegnino le bollette dopo tre giorni. Chiediamo i bilanci, quindi, ma smettiamola di essere noi a darci da fare per aiutare Poste italiane a fare profitti». E l’unione dei piccoli “Davide” contro il gigante “Golia” sembra così fare meno paura. a.giacummo@luedi.it
A destra il tavolo con alcuni dei relatori presenti: Picerno, Santarsiero, Straziuso, Vita e Melidoro (Foto Andrea Mattiacci)
IL CASO
Il malessere dei lavoratori
«La Regione pensi ad Adsl e viabilità» DALL’UNICO rappresentante del governo, i presenti in sala si aspettavano delle risposte concrete. Ma Vincenzo Taddei, senatore di Forza Italia verso il Pdl, anche in questa sede ha voluto prendere le distanze dalla Regione (intesa come istituzione). La battaglia politica e lo scontro “destra - sinistra” non possono anche in questa sede - essere messe da parte. «Il governo farà la sua parte ha detto - ma lo stesso deve fare anche la Regione, offrendo le infrastrutture che servono per migliorare i servizi. In troppi comuni, per esempio, manca l’Adsl. Si tratta di una cosa che potrebbe velocizzare anche il lavoro degli uffici postali. Per non parlare poi delle condizioni in cui versa la viabilità regionale. Quindi noi faremo la nostra parte, ma anche la Regione deve mettersi nelle condizioni di superare
Chiediamo a Poste Italiane 1. di interrompere ogni decisione tendente a chiudere a giorni alterni uffici sul territorio o a ridurre il personale operante presso le strutture lucane; 2. ripristinare da subito il servizio quotidiano presso tutti gli uffici che dal primo gennaio sono stati interessati da chiusure parziali; 3. comunicare ufficialmente all'Anci, alla Regione Basilicata e all'Upi i dati di bilancio relativi alla gestione lucana del servizio; 4. favorire una autonoma gestione del servizio sul territorio lucano con una specifica dirigenza ad esso dedicato; 5. definire in tempi brevi un monitoraggio del servizio reale oggi offerto sul territorio anche attraverso una relazione formale con le Amministrazioni comunali. Chiediamo al Governo Nazionale 1. di aprire un confronto con le Istituzioni ed i Sindacati per una nuova stagione di Poste Italiane finalizzata a rafforzare il ruolo di servizio ai territori, soprattutto nel Sud, fino ad ipotizzare di realizzare attraverso Poste Italiane quell'azione che si intende affidare alla Banca per il Mezzogiorno. Gli Amministratori Si impegnano ad attivare ogni azione per rafforzare e diffondere i molteplici servizi offerti da Poste Italiane a cittadini e Amministrazioni locali.
C’ERANO anche i sindacati in prima fila per discutere del “Caso Poste in Basilicata”. In particolare i sindacalisti hanno messo in evidenza le condizioni dei lavoratori dell’Azienda. Ci sono anche dieci casi - in Italia e non in Basilicata, per fortuna - di incidenti sul lavoro. A soffrire particolarmente per questa situazione sono i portalettere: obbligati a fare turni più lunghi rispetto a quelli che dovrebbero fare, spesso si sentono investiti in prima persona dei disagi delle popolazioni in cui risiedono. «Non vogliamo fare la guerra sottolinea Domenico Luglio (Cisl) ma quando qualche anno fa arrivammo allo sciopero generale, l’amministratore delegato Sarmi fece un passo indietro e il dirigente locale fu sollevato». «Il territorio lucano non è quello della Lombardia - sottolinea Antonio Canosa (Uil) - e di questo si deve tener conto. L’efficienza del servizio, quindi, non significa solo
i limiti che abbiamo da anni. Oltre a chiedere, dobbiamo anche dare qualcosa come enti locali». Una posizione che i primi cittadini non hanno certo gradito. «Non è l’Adsl - ha detto Angela Latorraca, ricevendo su questo un caloroso applauso - il problema dei nostri comuni. Le Poste c’erano anche cento anni fa, quando l’Adsl non esisteva. Funzionavano allora, non funzionano ora». Critico su questo punto anche Salvatore Margiotta, deputato del Pd. «Se Taddei vuole parlare di questo con il sottosegretario e con il ministro - ha detto - forse è meglio che non lo incontri neppure. Le questioni sono altre. A Matteoli bisogna chiedere i bilanci che finora non sono stati dati, bisogna chiedere la revoca dei provvedimenti». Quando la politica non riesce a superare gli steccati...
avere i conti in ordine, ma anche tener bene in mente che le Poste svolgono anche un servizio sociale». Secondo Franco Cancellara (Ugl) «questo processo di arretramento è iniziato da parecchio tempo». Ma è un processo «che possiamo fermare tutti insieme, costrigendo l’Azienda a non parlare più soltanto in temini economici». Critico, invece, l’intervento di Emilia Lacanna (Sailp). Il timore, infatti, è che anche per le Poste possa ripetersi quanto successo con la Telecom. «C’erano 300 lavoratori allora - dice - e quasi tutti hanno dovuto lasciare la regione. Padri di famiglia che oggi lavorano a Napoli o Bari. C’è questo rischio anche per le Poste? Sinceramente da questo Governo c’è poco da aspettarsi». «Il caso - spiega Antonio Palermo (Cgil) - esiste dal 2005. Dopo una lunga battaglia conquistammo allora un Tavolo tecnico. Un
esempio positivo, siamo riusciti a risolvere tanti problemi grazie a quel Tavolo. Ma si è trattato di qualcosa che l’Azienda ha sempre subito e, quindi, appena ha potuto ci ha dato una bella legnata. Quello che noi vorremmo ribadire è che anche attraverso l’ufficio postale una comunità rinnova i suoi valori sociali. Il popolo della Basilicata chiede servizi, mentre così il terri-
torio lo impoveriamo. Se questa azienda è sana lo è grazie ai lavoratori che, in questi anni, hanno pagato i loro profitti perdendo diritti e sicurezza». E ora è il momento che qualcosa indietro venga loro data: «Chiediamo che venga fatta luce sui bilanci - conclude Palermo - perché secondo noi il Contratto di programma è stato violato».
I SINDACI Salvatore Santorsa
Domenico Vita
Leonardo Santarsiero
Angela Latorraca
Domenico Di Lascio
Alberto Muro
Rocco Cancellara
Antonio Lo Re
«E’ dal 2002 che combattiamo»
«Chiediamo responsabilità»
«Ci trattano davvero male»
«Senza servizi i centri muoiono»
«Chiedo scusa ai cittadini»
La paura dei più piccoli
«Presidi di civiltà»
«Non arretrare sui diritti»
QUESTA è un’altra battaglia nella lunga “guerra” con Poste Italiane. Il sindaco di Bella, Salvatore Santorsa, attacca Poste italiane chiedendo al presidente dell’Anci, Vito Santarsiero, se non sia il caso di far pagare l’azienda per il disservizio in Basilicata. «E’ dal 2002 che stiamo combattendo per contrade che, comunque, registrano più di 1.000 abitanti. Cosa succederà allora nei comuni con una popolazione inferiore? Io non credo che i nostri uffici siano inefficaci e in perdita, come sostiene Poste italiane per giustificare le sue operazioni. Abbiamo tentato tutte le strade, anche quella di sollecitare i cittadini a utilizzare di più i servizi postali. Ma abbiamo trovato un muro».
«E’ VERO che non dobbiamo sperperare, ma neppure ridurre i servizi». Domenico Vita (nella duplice veste di sindaco di Marsico nuovo e amministratore provinciale) si appella al senso di responsabilità dell’azienda. «Dal 2 febbraio a Marsico nuovo viene aperto un solo sportello e manca pure il postino. Le file diventano chilometriche ma anche i disagi per la corrispondenza sono enormi. Non è solo una questione di profitti, anche perché la Provincia in passato è intervenuta concretamente per salvare i servizi. Quindi la prima cosa da fare è verificare se effettivamente il problema è economico. I danni, comunque sono reali: si tratta del resto di interruzione di pubblico servizio».
«SIAMO stati avvisati all’ultimo momento del ridimensionamento, come se la cosa non gli interessasse». Il sindaco di Filiano, Leonardo Santarsiero, fa appello ai lucani perché si ribellino a chi li tratta «come mezzi uomini. Noi siamo un popolo con una sua dignità, con un suo valore, non possono continuare a trattarci come se non contassimo nulla. Io penso che quello che è iniziato nei nostri piccoli centri sia una specie di test per vedere fino a dove si può arrivare. Scalera (dove l’ufficio è aperto a giorni alterni tranne che nella prima settimana del mese, ndr.) è una frazione ma ha circa 1.000 abitanti. E i centri al di sotto di questa cifra? Abbiamo capito che questo è un disegno».
«DOBBIAMO restare uniti per vincere questa battaglia, divisi non andiamo da nessuna parte». Il sindaco di Moliterno, citando Italo Calvino, sottolinea l’importanza delle poste in quanto presidio per salvare una comunità, così come accade con la scuola e la sanità. «Da tre mesi non viene recapitata la posta in ben tre rioni di Moliterno. Non si tratta di poche persone a subire il disagio: oltre 1.500 residenti sono penalizzati. Quando abbiamo segnalato il problema siamo riusciti a ottenere solo un portalettere con un contratto di un mese. Il problema ovviamente non l’abbiamo risolto. Per questo dico di rimanere uniti: le Poste non ascoltano un sindaco, figuriamoci un cittadino».
IL VICESINDACO di Lauria, Domenico Di Lascio, prende la parola per scusarsi con i cittadini: «Chiediamo scusa, come amministratori locali, perché evidentemente non siamo riusciti a risolvere un problema concreto come quello dell’ufficio postale. Il compito di noi politici è quello di risolvere queste questioni, ma davanti a noi non c’è un interlocutore che abbia intenzione di ascoltarci. Il fatto è che se continuiamo così, rischiamo di diventare la periferia della periferia. E il nostro sospetto è che queste prime chiusure non siano che un assaggio di quello che Poste italiane vogliono fare al nostro territorio». Una paura condivisa e che mostra la sfiducia nei confronti dell’Azienda.
«QUANDO mi sono presentato all’incontro dell’Anci con le Poste mi è stato chiesto il motivo. Castelgrande, infatti, non è interessata dai tagli. Ma io mi sono detto: se le Poste intervengono in frazioni che hanno più di mille abitanti, cosa succederà nei comuni che sono al di sotto di quella cifra?». Per il sindaco di Castelgrande è questione di tempo, del resto i primi disservizi si sono già registrati. «La corrispondenza viene consegnata anche da noi con grande ritardo, questo perché un unico postino deve servire oltre a Pescopagano anche il nostro comune. Ci dicono sempre che la Basilicata è come un grande quartiere di Napoli, però le risorse del nostro territorio non le calcolano?».
«SIAMO tutti d’accordo che il fine di un’azienda è quello di fare utili, ma ci sono presidi di civiltà che non possono essere toccati». Il sindaco di Genzano di Lucania si appella anche alla Costituzione italiana e ai doveri di salvaguardare anche le piccole comunità. «Parliamo tanto di spopolamento e poi non ci rendiamo conto che presidi come l’ufficio postale, il medico e la scuola sono fondamentali. Perché un giovane dovrebbe rimanere in un posto dove mancano anche i servizi essenziali? Qui in Basilicata anche gli uffici che non chiudono - come il nostro creano problemi: i nostri cittadini devono fare due ore di fila ogni volta. Non vogliamo lo scontro, ma dialoghiamo».
LA SCUOLA, la sanità e le Poste sono i tre punti fermi che nessuno degli amministratori locali vuole venga toccato. «Si tratta di diritti fondamentali - sostiene il sindaco di Cancellara - e non bisogna arretrare proprio sui diritti fondamentali». Molti comuni - va sottolineato - non sono interessati personalmente dalle chiusure a giorni alterni previste da Poste italiane, ma i disagi vengono comunque avvertiti perché la riduzione di personale finisce per influire sulla generale gestione del servizio: file lunghissime e bollette consegnate con grande ritardo sono le più evidenti questioni sollevate. Per questo i sindaci sottolineano l’importanza del non arretrare sui diritti fondamentali.
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Lunedì 9 marzo 2009
Esperienze lucane
Il commissario potentino era a Torino quando fu smantellata la colonna Br
«Racconto per non dimenticare» Il libro di Gianfranco Di Santo dedicato alle famiglie delle vittime del terrorismo | L’APPUNTAMENTO | di SARA LORUSSO
POTENZA - «Ritengo che le vittime del terrorismo non siano ricordate doverosamente». E per questo, il sostituto commissario della Polizia di Stato, Gianfranco Di Santo, in servizio alla Questura di Potenza ha deciso di raccogliere in diverse pagine quella storia. “Le verità nascoste. Il terrorismo rosso in Italia 1970-2007”, il libro che sarà presentato venerdì 13 marzo a Potenza, è il risultato di un percorso fatto di ricerche, esperienza personale e domande su quella che Antonio Capitella (nel testo cura l’introduzione), avvocato potentino che ha rappresentato le parti civili nei processi Moro e 7 Aprile ha definito «l’anomalia tutta italiana», per la portata del fenomeno. Vuole arrivare alle vittime, Di Santo, vuole raccontare dei familiari che hanno perso qualcuno in quegli anni di «tragedia». Ma per farlo, ricostruisce con documenti, sentenze, lettere e un lungo excursus il terrorismo italiano, quegli interminabili 40 ani di sangue e stragi, «in alcuni casi quasi quotidiani». E’ il terrorismo rosso in Italia dal 1970 al 2007. Una storia che parte anche da più lontano, dai movimenti degli anni ‘60, mentre era uno studente di un liceo potentino. Anni di tecnologia in crescita e ideologie, l’autunno caldo e le proteste. Poi l’inizio del terrore, le inchieste, le stragi, i morti ammazzati, le logge massoniche e i servizi segreti deviati (l’excursus si conclude proprio con la pubblicazione di uno stralcio della relazione del comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza del 6 aprile 1995 in cui vengono riconosciute alcune deviazioni di esponenti di spicco dei servizi segreti italiani. E’ «per onorare - si legge tra le pagine del testo - tutte quelle persone oneste che compiendo quotidianamente il loro dovere garantiscono a tutti, anche a costo della loro vita, quelle libertà democratiche che sono alla base del vivere civile»). Da piazza Fontana e all’Italicus, D’Antona e Guido Rossa, fino alle operazioni più recenti “Tramonto” o “Rossodisera”, con cui le indagini della Digos di Potenza, coordinate dalla Dda del capoluogo lucano «hanno messo in luce il tentativo di infiltrazioni terroristiche all’interno delle organizzazioni sindacali». Una volta Gianni Agnelli spiegò che la vita di Torino, negli anni ‘70, terminava nelle case della gente comune, con il terrore di uscire la sera e il gesto automatico, nel primo mattino, dell’accendere la radio per scoprire chi fosse stato ucciso. Quel periodo Di Santo, se lo ricorda benissimo. Patrizio Peci aveva da poco iniziato a collaborare e il direttore dell’Ucigos (Ufficio centrale per le investigazioni generali e per le operazioni speciali) invia a Torino, dove un giovane magistrato Giancarlo Caselli (attualmente Procuratore capo della Repubblica presso il tribunale di Torino) aveva avviato una nuova indagine, una squadra di dieci uomini al comando di Umberto Improta, futuro prefetto di Napoli. Di Santo, giovane agente, è tra quegli uomini. Mesi di lavoro, appostamenti, intercettazioni. Tra le operazioni, quella che «ha smantellato le colonie piemontesi di Brigate Rosse e Prima linea». Oltre 70 arresti, compreso quello di uno dei capi storici di Pl, Roberto Sandalo. In «una città come Torino, la città che ha pagato con il maggiore numero di morti ammazzati per terrorismo». Allora, «sono anni che presto ser-
La presentazione SARA’ presentato venerdì 13 marzo prossimo alle ore 17.30 al teatro Gianfranco Stabile il libro di Gianfranco Di Di Santo Santo, “Le Verità Nascoste. Il terrorismo rosso in Italia 19702007”. «Leggendo il libro di Di Santo scrive Gian Carlo Caselli nella prefazione - riaffiorano alla mia mente riflessioni maturate quando, giudice istruttore a Torino, dovevo schi che si corrono quando si ocistituzionalmente occuparmi di culta il passato, in particolare un Brigate rosse e Prima linea. Il libro passato terribile e spietato come è soprattutto e in ogni caso utile sono stati gli anni di piombo». Alla presentazione del libro sacome antidoto contro quella patologia che talora ci affligge: una ranno presenti le autorità locali, perdita di memoria che sconfina l’avvocato Antonio Capitella e il senell’amnesia, con conseguente pe- natore Giovanni Pellegrino, presiricolo di sottovalutazione dei ri- dente della Provincia di Lecce. L’albero genealogico delle Br nel libro e, sotto, i funerali di Rossa
«Qualcosa si muove, ma non basta» «Non si usciva di casa, sempre in attesa di notizie terribili» La strage dell’Italicus
«Sapere farebbe bene al Paese» Capitella e il “clima” del processo Moro POTENZA - Quello con cui si apre la riflessione nell’introduzione del libro “Le verità nascoste” è un quadro complessivo, quel «consuntivo in termini di morti, feriti, attentati e danni materiali ai beni pubblici e privati. Nel ventennio che va dal 1969 al 1989, le vittime di attentati terroristici sono state 429, i terroristi morti in azione sono stati 63, i feriti 2.000 circa, gli attentati a persone e cose 14.615. I costi economici complessivamente sopportati dal Paese sono stati calcolati in 200.000 miliardi, pari a un miliardo e 200 milioni l’ora». Antonio Capitella, 56 anni, potentino. E’ uno degli avvocati che hanno seguito da vicino il processo Moro e 7 Aprile, rappresentando le parti civili costituite da familiari di vittime del terrorismo. Racconta di quando nell’aprile del 1982, «arrivò una 127 chiara, un’auto in corsa da cui alcune persone spararono una raffica di colpi contro la fila di avvocati e giornalisti che stavano per entrare nell’aula bunker». Ecco quel «clima surreale». All’interno delle aule, da un lato chi rifiutava la dialettica processuale secondo l’idea che «la rivoluzione non si processa», dall’altro lo «Stato che cercava di cogliere le responsabilità di quei fatti». All’esterno, ancora tanti colpevoli liberi. E poi i numeri. «Basti pensare che per
vizio nell’Ucigos e nella Digos spiega Di Santo - Ho solo deciso di mettere “a frutto” la mia esperienza». I proventi del libro andranno al Fondo di assistenza degli orfani delle vittime del terrorismo, istituito presso il ministero degli Interni. Sa bene che «è più che altro un piccolo segnale», quasi una provocazione per chi ancora oggi fa i conti con quelle tragedie. «E’ vero, ci sono i funerali di Stato, a volte, neanche sempre, una medaglia al valore. Ma dopo il primo momento di commemorazione, arriva l’oblio. C’è una legge, la numero 206 del 3 agosto del 2004 approvata proprio in “favore” delle vittime e dei familiari. Entrata in vigore cinque anni
fa, prevede alcuni sostegni previdenziali e pensionistici, eppure, ancora non si riesce ad applicarla completamente. I familiari - ne ha incontrati parecchi nel corso della carriera - si sentono soli e abbandonati». E adesso? «Credo che uno scenario come quello degli anni ‘70 non ha ragione di riproporsi, non ci sono quelle condizioni, è cambiata la politica, è cambiato lo spazio sociale. E’ anche più difficile per un gruppo eversivo creare attorno a sé consenso». Restano quelle “verità nascoste”, quelle responsabilità ancora non attribuite. E poi finisce «che la gente non ci pensa più. Magari si “risveglia” solo se accade qualcosa, un attentato, un fatto d
il Risorgimento ci sono state 7.000 vittime. Basta una semplice proporzione con gli oltre 400 morti per terrorismo». Capitella, nell’introduzione del libro cita, una proposta fatta dal senatore Giovanni Pellegrino nel libro “Segreto di Stato”, che ha a lungo presieduto la commissione bicamerale d’inchiesta sulle stragi: dare vita a una commissione per la verità e la giustizia, incaricata di raccogliere, con la garanzia di non punibilità, le dichiarazioni di tutti i protagonisti ancora in vita. «E’ chiaro che proposte simili hanno bisogni di tempo, si devono sedimentare». E’ altrettanto vero che «la qualità e la quantità del fenomeno terroristico italiano sono unici nel dramma». Resta sempre la paura «che definendolo un fenomeno politico e non criminale, se ne dia legittimazione a posteriori». Resta «il fatto che a 40 anni di distanza dalla strage di piazza Fontana ancora non sappiamo tutto». Con la consapevolezza che «la verità, in sede giudiziaria, non si ricostruirà più, non sarebbe più possibile. Eppure la verità farebbe al Paese». Nel frattempo è come se si fossero «tacitate le coscienze, come se il problema si fosse sopito, come se avessimo voltato pagina, ma senza diporre di una verità completa. Ci sono stragi ed eccidi di cui non conosciamo tutti i colpevoli». Va detto anche «che non siamo all’anno zero, molto è stato fatto». Serve fare di più. Il racconto, la memoria, è il primo passo.
sangue. Non è certo stato sconfitto il terrorismo, anche se con modalità diverse da allora». Alcuni segnali, sembrano farsi avanti. E’ del capo della Polizia, Antonio Manganelli, «l’idea di istituire un call-center, attivo da alcuni mesi, a cui i familiari delle vittime possono rivolgersi per dubbi, informazioni, un aiuto nelle pratiche. Ha inoltre potenziato il dipartimento di Pubblica sicurezza preposto all’assistenza delle vittime del dovere. Inoltre, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha mostrato grande sensibilità nel promuovere la giornata della Memoria», il 9 maggio, giorno dell’assassinio di Aldo Moro. «Ci sono vo-
luti 30 anni. Poi è bastata un legge, la 56 del 4 maggio 2007, composta di soli due articoli per cominciare quel cammino di abbandono dell’oblio». “Le verità nascoste” è un lungo percorso che si conclude - e non è un caso - con l’elenco delle vittime del terrorismo rosso. «La gente spesso conosce solo le vittime più illustri, ma hanno pagato con la vita altrettanti “illustri” sconosciuti, tra poliziotti, carabinieri, sindacalisti, giornalisti, cittadini comuni, operai. La loro vita deve appartenere alla memoria collettiva». Il libro, allora, termina con lo stesso impegno annunciato nell’ncipit. Semplicemente, «per non dimenticare».
Primo piano 9
Lunedì 9 marzo 2009
Grandi opere in arrivo
Il professor Ziparo «Problemi irrisolti» Ciucci: «Porterà 40.000 posti di lavoro»
Niente espropri senza il progetto Dopo il trionfalismo del governo sul ponte sullo Stretto i dubbi degli esperti di CHIARA SPAGNOLO HA l'ambizione di conquistare il record mondiale come ponte più lungo a campata unica. Per ora la mega-struttura sullo Stretto di Messina ha raggiunto senz'altro il primato di opera più discussa degli ultimi decenni. A distanza di poche ore dal trionfalistico annuncio del Governo, relativo allo stanziamento di 1,3 miliardi da parte del Cipe per l'avvio degli espropri dei terreni su cui dovranno poggiare i piloni, le polemiche si riaccendono furiose e si ripropongono i dubbi sulla fattibilità del “gigante”. A sconfessarlo per primo è stato, pochi mesi fa, il professore Remo Calzona - per anni componente della commissione Anas, coordinatore del comitato scientifico della Stretto di Messina - il quale, nel libro “La ricerca non ha fine” ha affermato senza mezzi termini che il ponte, così come è stato progettato, non starebbe in piedi, a causa del suo eccessivo peso e del fatto che i materiali potrebbero collassare, non essendoci prova della loro resistenza. Parole di fuoco, che hanno gettato un'ombra sinistra su uno dei cavalli di battaglia del centrodestra (“casualmente” ripescato a pochi giorni dall'apertura di un'ennesima campagna elettoraDAL CIPE le) e che, ieri, sono state utilizzate dal professor Alberto Ziparo come Soldi trampolino di lancio per l'esternazione di nuovi per le strade dubbi. Ziparo, docente dell'Udel Sud niversità di Firenze e coordinatore degli studi IL PACCHETTO da sull'impatto ambientale 16,6 miliardi stanziati del Ponte, ha citato Caldal Cipe di venerdì zona per riproporre inper le infrastrutture è terrogativi sulla fattibicomposto da 8.510 lità tecnica della strutmilioni di euro di contura, ricordando «gli irtributo pubblico e da risolti, enormi, proble8.090 di contributo mi di impatto ambientaprivato. Ai 16,6 mile, territoriale e paesagliardi va poi aggiunto gistico», nonché «le va1,2 miliardi per l'edililutazioni economico-fizia scolastica e carnanziarie assai negaticeraria. Tra gli stanve». Lo stesso docente ziamenti per il Mezha, inoltre, squarciato il zogiorno ci sono 150 velo su alcuni particolamilioni di euro per gli ri relativi all'iter di reaschemi idrici, 130 milizzazione, che smentilioni per le aree mescono in parte i toni tropolitane di Bari e trionfalistici con cui il Cagliari, il finanziaCipe ha annunciato l'avmento del terzo mevenuto finanziamento, galotto per la statale tralasciando di specifi106 Jonica per 537 care che quel miliardo e milioni di euro e la trecento milioni sbloccaVariante di Nova Siri, to venerdì, in realtà, è sempre sulla 106 per solo la punta dell'iceun importo di 34 miberg. E il via libera del lioni di euro. Comitato interministeriale è appena l'inizio di un cammino che si annuncia tortuoso. «Gli espropri di cui si parla nella delibera - afferma, infatti, Ziparo - non riguardano le opere del ponte, ma interventi, definiti collaterali o propedeutici, che in realtà interessano opere di sistemazione stradale e ferroviaria nei comuni di Villa San Giovanni e Messina, già decise e da realizzare a prescindere dal ponte». Secondo Ziparo, «gli espropri delle strutture relative al manufatto, infatti, non possono essere eseguiti prima dell'approvazione del progetto definitivo, che si presenta assai problematico». Di tutt'altro tenore, naturalmente, idee e convinzioni della Società Stretto di Messina, concessionaria della progettazione, che - alcuni mesi or sono - aveva tacciato come «infondati» i dubbi di Calzona, confermando di ritenere il progetto preliminare della struttura sospesa, a campata unica con pile in terraferma, «la soluzione definitiva di costruzione del Ponte sullo Stretto», sulla base di valutazioni di fattibilità tecnica, di impatto ambientale e di costi economici. A tali convinzioni, di carattere squisitamente tecnico, si sono aggiunte da venerdì le esaltazioni dell'opera, enfatizzate anche dal difficile momento per l'economia italiana, che hanno indicato il Ponte come la panacea ai mali dell'occupazione calabrese. Non è un caso che il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, proprio ieri - nel corso di un incontro pubbli-
Antonio Di Pietro
Una truffa far credere che partirà in sei mesi ANTONIO Di Pietro boccia il piano di finanziamento di infrastrutture del governo e definisce «una truffa colossale far credere che il ponte sullo stretto possa partire entro sei mesi». «Per dare occupazione i lavori delle infrastrutture dovrebbero partire domani mattina - ha spiegato il leader di Idv - è una truffa colossale far credere che il ponte sullo stretto possa partire entro sei mesi piuttosto che il terzo valico genova-Alessandria. In realtà il Cipe non ha approvato nessuna opera cantierabile in grado di dare lavoro immediato – ha proseguito Di Pietro – mentre sono state abbandonate tante opere già pronte per l’avvio dei lavori». «Come al solito – ha concluso Di Pietro – quelli che il governo Berlusconi ha messo non sono soldi veri, ma finti». co a Salerno - abbia tirato fuori dal cilindro la cifra magica, parlando delle 40.000 unità lavorative, che saranno impegnate dal 2010 per la costruzione della mega-struttura. Per Ciucci gli effetti della realizzazione del ponte sullo Stretto «ci saranno anche prima dell'apertura dei cantieri, perchè c'è già tutta una fase di progettazione che riguarda decine e centinaia di ingegneri». «C'è il problema
di soluzione delle interferenze sul territorio - ha affermato - che significa lavori, sondaggi, espropri. Non sarà con l'apertura dei cantieri che inizieranno le ricadute del ponte - ha aggiunto - ma già prima si avranno i segnali positivi di questo progetto che riparte dal punto in cui si è fermato tre anni fa». Pro e contro, dunque. Favorevoli e contrari. In un dibattito destinato a tra-
sformarsi in una telenovela, in cui confluiranno probabilmente tante parole ma poche verità. Per ora di certo, ma solo sulla carta, c’è quel miliardo e trecento milioni messi a disposizione dal Cipe. E il fatto che se ne spenderanno almeno sei per realizzare il ponte che permetterà ai treni di risparmiare due ore e alle auto appena una nel viaggio tra Calabria e Sicilia.
Necessario aggiornare i corrispettivi contrattuali: costo almeno 6 miliardi
Altre risorse da individuare In sostituzione dei fondi ex Fintecna, destinati ad altre opere IL RIAVVIO delle attività per il ponte sullo Stretto di Messina non richiederà l'indizione di una nuova gara per l'individuazione di un nuovo Contraente generale, rimanendo valido l'affidamento contrattualizzato nel marzo 2006. Analogamente restano giuridicamente validi gli altri contratti sopra descritti. Le attività più significative per il riavvio del progetto riguardano l'aggiornamento dei corrispettivi contrattuali, della Convenzione con il concedente Ministero delle Infrastrutture e del relativo piano finanziario. In particolare, dovranno essere individuate le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione, anche in sostituzione dei fondi ex Fintecna in precedenza destinati al Ponte e che con legge dell'ottobre del 2006 sono stati versati al bilancio dello Stato e finalizzati alla realizzazione di altre opere. L'obiettivo è di emettere l'ordine di inizio attività al Contraente Generale nei primi mesi del 2009, prevedendo l'apertura dei cantieri a metà del 2010. Il costo aggiornato del progetto può essere stimato in circa 6 miliardi di euro, a prezzi correnti. Il tempo di costruzione dall'apertura dei cantieri è di 5 anni e mezzo. L'apertura al traffico è stimabile ad inizio 2016. ASPETTI SOCIETARI: a partire dal 1. ottobre 2007 l'Anas è azionista di maggioranza della Società Stretto di Messina, concessionaria per la progettazione, realizzazione e gestione del Ponte sullo Stretto di Messina. In attuazione delle disposizioni della legge del 24 novembre 2006, n. 286, l'Anas possiede una quota pari all'81,8%, nell'ambito di una compagine azionaria che vede Rfi con il 13% e le Regioni Calabria e Siciliana ciascuna con una partecipazione pari al 2,6%. L'Anas è inoltre impegnata in opere propedeu-
tiche e funzionali alla realizzazione del Corridoio 1, del quale il Ponte sullo Stretto è parte fondamentale assieme all'accelerazione dei lavori sulla Salerno-Reggio Calabria, oltre alle fasi di realizzazione di tratti della ss106 Jonica e dei principali assi viari siciliani. I SOGGETTI SCELTI CON GARE INTERNAZIONALI: a completamento di quattro gare internazionali, avviate a partire dall'aprile del 2004, che hanno visto la partecipazione di oltre 60 aziende delle quali 20 estere, è stata strutturata una articolata organizzazione che prevede il coinvolgimento di altri soggetti. GENERAL CONTRACTOR: è il soggetto che realizza l'opera. Il General Contractor si assume il rischio tecnico della realizzazione, pertanto la gara ha rappresentato anche un esame approfondito del progetto preliminare del Ponte. Tutte le impostazioni progettuali, di ordine tecnico ed economico, sono state confermate. Il relativo contratto è stato firmato nel marzo 2006 con l'Associazione Temporanea di Imprese formata dalla
capogruppo mandataria Impregilo Spa e da altri soggetti (Sacyr S.A.,Spagna; Società Italiana Per Condotte D'Acqua Spa; Cooperativa Muratori & Cementisti-C.M.C. di Ravenna; Ishikawajima-Harima Heavy Industries CO Ltd., Giappone; A.C.I. S.c.p.a Consorzio Stabile). SOGGETTI INCARICATI DELLA PROGETTAZIONE: CowiA/S (Danimarca); Buckland & Taylor Ltd (Canada); Sund & Baelt A/S (Danimarca). PROJECT MANAGEMENT CONSULTANT: è il soggetto che svolge le attività di controllo e verifica della progettazione definitiva, esecutiva e della realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina e dei suoi collegamenti stradali e ferroviari. Il PMC ha l'obiettivo di verificare e monitorare tutte le variabili dei processi gestionali e delle tecniche progettuali, al fine di assicurare il rispetto degli standard di qualità, dei tempi e dei costi previsti per la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Il contratto è stato firmato nel gennaio 2006 con Parsons Transportation Group, Società statunitense leader mondiale nella progettazione e costruzione di ponti sospesi. MONITORE AMBIENTALE : è il soggetto che svolge per conto della Società Stretto di Messina l'attività di monitoraggio ambientale, territoriale e sociale per la fase ante operam, di costruzione e di esercizio (post operam) del Ponte sullo Stretto e dei suoi collegamenti stradali e ferroviari. Il relativo contratto è stato firmato ad aprile 2006 con il Raggruppamento Temporaneo di Imprese guidato da Fenice Spa. BROKER ASSICURATIVO: è il soggetto che svolge il servizio di consulenza e brokeraggio assicurativo. Contratto firmato con Marsh Spa ad aprile 2006.
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VARIBILE FINO A MERCOLEDI' POI BEL TEMPO Ampi spazi soleggiati lunedì mattina; qualche nube in serata sull'area bradanica. Poco nuvoloso martedì. Peggiora mercoledì con rovesci sparsi a metà giornata. Da giovedì a domenica tempo stabile e soleggiato, con temperature nella norma. “BERTHOLD”, il minimo depressionario responsabile del maltempo dei giorni scorsi, è entrato di diritto nella storia meteorologica italiana. Il vortice di bassa pressione proveniente dal Nord Atlantico è infatti transitato sulla Penisola facendo segnare valori di pressione molto bassi, come raramente avviene in Italia. Giovedì 5, il barometro ha registrato i 977 hPa (o millibar) a Bologna e Firenze, i 978 hPa a Milano e Verona, i 979 a Roma. In Basilicata i minimi di pressione sono stati raggiunti il giorno seguente: 981 hPa a Potenza, 980 hPa a Matera. Non si tratta di valori record, ma comunque sono cifre tipiche della Depressione d'Islanda, raramente registrare nel cuore del Mediterraneo. Bisogna infatti tornare indietro fino al Dicembre del 1976 per ritrovare minimi pressori altrettanto bassi. Anche allora una intensa perturbazione attraversò l'Italia fino a che, il giorno 2 Dicembre alle ore 12, la pressione raggiunse un valore di 975 hPa sul Centro Italia, arrivando fino a 968 hPa sul Nordest. C'è poco da aggiungere a quanto descritto dalle cronache sulla nevicata che ha interessato Potenza nella giornata di venerdì. Piuttosto, l'aspetto positivo della vicenda sta sia nel metro di neve fresca caduto oltre i 1400 metri in Appennino, sia nelle decine e decine di mm di accumulo registrati dai pluviometri sparsi per l'intera regione. Un dato su tutti: mercoledì 4 la stazione di Nemoli ha segnato un accumulo nelle ventiquattro ore di 113 mm. Quasi ovunque in questi primi otto giorni è caduta la stessa pioggia che cade mediamente nell'intero mese di marzo. La settimana appena cominciata sarà molto meno avvincente della precedente. Ancora per qualche giorno (fino a mercoledì) la Basilicata sarà interessata da correnti settentrionali che manterranno attive condizioni di variabilità. Un debole fronte diretto sui Balcani transiterà tra la sera di oggi e la mattinata di domani, dando vita ad un temporaneo aumento della nuvolosità soprattutto sul Vulture e settore bradanico ma con scarsi fenomeni. Più incisivo risulterà invece un secondo corpo nuvoloso sempre in discesa dal Nord Europa che mercoledì darà vita a rovesci sparsi un po' su tutto il territorio. Qualche fiocco di neve tornerà a cadere in Appennino ma solo oltre i 1200 metri. Da giovedì, complice l'arrivo da Ovest dell'alta pressione delle Azzorre, il tempo tenderà gradualmente a stabilizzarsi. Fino a domenica avremo quindi belle giornate di sole, con temperature in linea con le medie stagionali. Inverno finito quindi? Presto per dirlo. Grandi manovre sul Nord Europa potrebbero riportarci maltempo e freddo nell'ultima decade del mese. Vedremo. Lunedì: Mattinata soleggiata su tutta la Basilicata. Attenzione a locali foschie o banchi di nebbia. A metà giornata qualche nube comparirà sul Lagonegrese e la costa tirrenica ma senza conseguenze. Una nuvolosità un po' più compatta si presenterà invece in serata sul Vulture e lungo il Bradano con sporadiche deboli precipitazioni durante la notte. Temperature in aumento, venti occidentali. Martedì: Qualche addensamento nelle primissime ore del mattino su Materano e area jonica ma senza precipitazioni. Prevalentemente soleggiato altrove. Durante il giorno il cielo si manterrà poco nuvoloso, ma con nubi serali in arrivo sul settore tirrenico. Le temperature subiranno una lieve diminuzione, i venti ruoteranno in giornata da Maestrale a Libeccio, i mari saranno perlopiù mossi. Mercoledì: Nuvolosità irregolare in mattinata su tutta la Basilicata ma con precipitazioni scarse se non del tutto assenti. Tra il pomeriggio e la sera rapido peggioramento con piogge e rovesci soprattutto sul Vulture-Melfese, area bradanica e settore jonico. Possibile qualche fiocco di neve in Appennino oltre i 1200 metri. Temperature in diminuzione dalla sera, venti da NW e mari mossi. Giovedì: Ultime nubi in mattinata sul settore orientale e jonico della regione, ma in ulteriore rapido miglioramento. A metà giornata su tutta la Basilicata splenderà il sole. Il tempo resterà bello e stabile anche tra la sera e la notte. Farà piuttosto freddo al primo mattino per la presenza di correnti settentrionali, in giornata il clima si farà più mite. Sarà mosso il Tirreno, molto mosso lo Jonio. Venerdì: Da Ovest giungerà sull'Italia l'alta pressione delle Azzorre che garantirà anche in Basilicata un fine settimana bello e soleggiato. Comparirà qualche foschia nelle prime ore del mattino. Per il resto, come detto, cieli pressoché sgombri da nubi e ventilazione debole da settentrione. Temperature minime stazionarie, massime in lieve aumento; mari poco mossi. Sabato: L'alta pressione presente sulla regione riuscirà a far scivolare sui Balcani e la Grecia un fronte nuvoloso in arrivo dal Nord Europa. In Basilicata avremo solo un temporaneo aumento della ventilazione e qualche nube innocua tra la mattinata ed il primo pomeriggio sul Vulture e Materano. La temperatura sarà in lieve diminuzione, i venti moderati da Nordest, i mari generalmente mossi. Domenica: Bella giornata di sole su tutta la Basilicata. L'alta pressione garantirà infatti dal mattino a sera cieli sgombri da nubi su tutto il territorio. Attenzione alle foschie o ai locali banchi di nebbia nelle ore notturne. Le temperature minime si manterranno stazionarie su valori ancora bassi, le massime saranno in aumento ma in linea con le medie. Venti deboli settentrionali, mari poco mossi. Giuseppe Pomarico
Lunedì 9 marzo 2009
PER NON SBAGLIARE CON LA GARANZIA DEI PRODOTTI Poiché sono incessanti i reclami verbali, telefonici, epistolari o via email per controversie relative a prodotti difettosi che si guastano entro poco tempo, specialmente elettrodomestici, si forniscono alcune istruzioni di comportamento ai fini di una soddisfacente conclusione della vertenza. 1) Responsabile del guasto è soltanto il venditore, non il produttore, ai sensi del decreto legislativo n.206/2005, 2) Bisogna quindi conservare lo scontrino di acquisto, facendone fotocopia, poiché dopo tre mesi la scrittura tende a svanire. 3) Se il consumatore chiede fattura fornendone la partita IVA non ha più diritto alla garanzia europea prevista dal suddetto decreto legislativo, ma a quella più limitata prevista dagli articoli 1490 e seguenti del Codice civile. 4) Se il guasto si verifica o si scopre entro i primi 6 mesi dall'acquisto il consumatore non deve dimostrare che non è dovuto a cattivo uso del prodotto e la definizione della vertenza è facilitata. Il consumatore ha comunque 2 mesi di tempo per denunciare il
guasto al venditore. 5) La denuncia va fatta tramite raccomandata AR (senza busta, spillando una sola volta il bordo della lettera piegata in quattro), preceduta eventualmente da una telefonata o visita al negozio. Non denunciare il guasto esclusivamente per telefono al call center o al servizio customer. L'indirizzo del negozio sta sullo scontrino. 6) Copia della lettera deve essere inviata per conoscenza (ma non per raccomandata) all'Unione Nazionale Consumatori o al Comitato locale. 7) Se il guasto è lieve e riparabile rapidamente, il consumatore deve accettare la riparazione, in genere presso un centro di assistenza collegato. Se ci sono lungaggini o il guasto è complicato, il consumatore ha diritto alla sostituzione del prodotto. 8) Se il venditore rifiuta o ha una condotta dilatoria, informarne l'Unione Nazionale Consumatori, che provvederà a scrivere una lettera ai sensi dell'art.1454 del Codice civile minacciando un ricorso al Giudice di pace.
PIU' GARANZIE PER I RECLAMI DEGLI UTENTI Regole più stringenti per assicurare la massima tempestività nella gestione dei reclami e nella rettifica di ogni eventuale errore di fatturazione, prevedendo anche indennizzi automatici a favore dei consumatori in caso di violazione delle nuove norme. Sono alcune delle principali novità del Testo integrato della regolazione della qualità dei servizi di vendita emanato dall'Autorità per l'energia per migliorare le tutele dei consumatori di elettricità e gas naturale, nei diversi momenti del rapporto commerciale con il venditore di energia elettrica e di gas (reclami, fatturazioni, richieste di informazioni, etc). Il rimborso automatico è di 20 euro e scatta se il venditore non risponde entro 40 giorni dal reclamo del cliente o se l'errore di doppia fatturazione non viene rettificato entro 20 giorni dalla richiesta, oppure se la rettifica
della fatturazione non viene fatta entro 90 giorni dalla richiesta. il nuovo provvedimento è stato approvato al termine di una procedura di consultazione pubblica che ha consentito di recepire anche indicazioni delle Associazioni di consumatori e degli operatori del settore. Il nuovo testo integrato accorpa in modo organico la precedente regolazione sulla qua-
lità della vendita; ad esempio anche quella per i call center dei venditori che ha fissato obblighi di servizio riguardanti la semplicità del risponditore automatico, l'organo di apertura, la gratuità delle chiamate, l'informazione ai clienti, nonché precisi standard per il tempo medio di attesa, il livello di servizio e l'accessibilità.
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Lunedì 9 marzo 2009•
LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò TELEFONO E FAX: 0965 / 621036 e-mail: toniconc@libero.it RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI
Denunce Inps anche per telefono Semplificazione prevista da una nuova legge: ecco le norme di SERGIO D’ONOFRIO Assunzioni più facili per colf e badanti che possono essere iscritte all'Inps anche per telefono o via internet. A semplificare le cose ci ha pensato la legge 2/2009, che ha affidato all'ente di previdenza le pratiche che prima dovevano essere svolte presso i Centri per l'Impiego. Si tratta delle denunce che per legge vanno presentate al momento dell'assunzione o successivamente in caso di cessazione, trasformazione e proroga del rapporto di lavoro. LE NUOVE REGOLE Con la denuncia all'Inps il datore di lavoro assolve ad ogni obbligo anche nei confronti del Ministero del lavoro, dell'Inail e lo sportello unico della Prefettura per i lavoratori extracomunitari. Per quest'ultimi deve trattarsi di soggetti già in regola con il permesso di soggiorno. La comunicazione, oltre che con appositi moduli da presentare agli sportelli, può essere effettuata anche da casa per telefono, chiamando il contact center al n.803.164, o via internet tramite il sito www.inps.it. Le nuove modalità di trasmissione non modificano tuttavia i termini per la presentazione della denuncia. In caso di assunzione questa deve essere inviata entro le 24 ore del giorno precedente - anche se festivo - a quello di inizio del rapporto di lavoro ovvero entro 5 giorni dall'evento, nel caso in cui si sia verificata la cessazione o la trasformazione (es da tempo pieno a part time) del rapporto stesso. Per le denunce presentate per telefono o via internet farà fede la registrazione del luogo e dell'ora da parte dell'Inps, mentre per quelle inviate per posta si terrà conto della data di spedizione della raccomandata. Saranno comunque considerate efficaci a tutti gli effetti, senza rischio quindi di possibili sanzioni,
Recuperare la maternità
Sono nata il 3 ottobre 1950 ed ho lavorato fino a dicembre 1996 come colf in casa di un medico, che mi ha regolarmente assicurata. Da un estratto conto ho verificato che in tutto mi sono stati accreditati 18 anni e 10 mesi di contributi. Posso recuperare i 5 mesi di maternità al di fuori del rapporto di lavoro? Quando potrò chiedere la pensione di vecchiaia? I. TOMASCO - POTENZA La risposta alla prima domanda è positiva. Presenti la documentazione della sua maternità all'Inps per ottenere l'accredito dei relativi contributi figurativi. Per la seconda domanda occorre fare qualche precisazione. Oggi sono necessari 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia. Però, se lei ne ha fatti almeno 15 entro il 31 dicembre 1992. essi sono già sufficienti. Altrimenti, le consiglio di chiedere, se attualmente non sta lavorando, l'autorizzazione ai versamenti volontari, per quei pochi mesi che le mancano per raggiungere il traguardo a 60 anni.
Ho aderito al superbonus
Sono un lavoratore dipendente che ha aderito al superbonus, scaduto il 31 dicembre 2007. Ho continuato a lavorare successivamente con la stessa azienda. Desidererei sapere se da Gennaio 2008, per avere un supplemento di pensione, è necessario lavorare almeno 5 anni oppure se
Quanto costa l’Inps Piano contro nel 2009 i falsi invalidi Retribuzione oraria effettiva Contributo orario Con Cuaf Senza Cuaf A)Orario fino a 24 ore settimanali Fino a 7,17 1,33(0,32) 1,33(0,32) Da 7,17 a 8,75 1,5(0,36) 1,5(0,36) Oltre 8,75 1,83(0,44) 1,83(0,44) B)Orario oltre 24 ore settimanali Qualsiasi 0,97(0,23) 0,96(0,23) 1.Le cifre tra parentesi indicano la quota a carico della lavoratrice 2.Il contributo orario "senza Cuaf " si riferisce ai casi in cui la colf è coniuge parente o affine entro il terzo grado del datore di lavoro. le comunicazioni inviate dai datori di lavoro ai Centri per l'impiego nel periodo transitorio, vale a dire tra l'entrata in vigore delle nuove norme (29 gennaio) e l'emanazione delle disposizioni operative da parte dell'Inps (16 febbraio). CONTRIBUTI 2009 Dal 1° gennaio sono aumentati, per via dell'adeguamento Istat al costo della vita (+3,2%), anche gli importi del contributo orario per le diverse fasce di retribuzione imponibile. Rispetto allo scorso anno si è praticamente annullata, salvo che per i rapporti oltre le 24 ore settimanali, la differenza tra la generalità dei datori di lavoro e quelli che
esso è indipendente da ogni vincolo temporale. D. CALCIANI - FERRANDINA Per il supplemento di pensione, successivo al superbonus, non è necessario lavorare 5 anni. Infatti, la contribuzione in questione si colloca prima della decorrenza effettiva della pensione stessa e la dizione utilizzata dal Ministero”supplemento” si riferisce alle sole modalità di calcolo. Quei contributi daranno origine ad un'ulteriore quota di pensione, il cui importo diventa parte integrante della pensione maturata fino alla decorrenza iniziale del “bonus”, dando luogo ad un'unica prestazione per l'interessato. In sintesi, lei può lasciare il lavoro quando vuole ed avrà una pensione comprensiva di tutti i contributi versati.
Inpdap e gestione separata
Pensionato Inpdpa, ho 67 anni e una recente proposta per un nuovo contratto a progetto, da iniziare quanto prima. Percepisco attualmente una piccola pensione supplementare, quale co.co.co: potrò integrarla con i nuovi contributi che saranno versati nella
gestione separata? U. MACCHIA - BRIENZA Sì. Per i contributi versati successivamente alla decorrenza della pensione supplementare potrà chiedere un supplemento della stessa
Trattamento minimo
A settembre 2009 compirò 70 anni. Sono titolare di una pensione al trattamento minimo, quale ex bracciante agricola, così come mio marito, che di anni ne ha 68. Ritiene che da ottobre potrei ottenere l'integrazione al “milione” di vecchie lire? E. QUINTO - PISTICCI Dal 1° gennaio 2002, la legge finanziaria ha stabilito un incremento della maggiorazione sociale che garantisca un importo di pensione fino a 516,46 euro al mese per tredici mensilità. La maggiorazione è stata elevata per l'anno 2009 a 595 euro e spetta ai pensionati che si trovano nella stessa sua condizione, una volta compiuti i 70 anni. I limiti di reddito da non superare, per il 2009, sono di 7.730, 32 euro per le persone sole e di 13.047,97 complessive per le persone coniugate, come lei.
Via libera ai controlli per scovare i falsi invalidi. Quest'anno l'Inps farà 200 mila verifiche per accertare i requisiti sanitari e reddituali dei soggetti che percepiscono a vario titolo prestazioni di invalidità civile. Chi rientra nella rete dei controlli sarà convocato per una visita medica almeno 30 giorni prima dell'appuntamento. Fermo restando che se si trova nell'impossibilità di raggiungere il centro medico Inps, potrà chiedere la visita domicilio. Per accertare il diritto alle prestazioni saranno verificate,in collaborazione con l'Agenzia delle entrate, anche le condizioni di reddito per gli anni 2005, 2006 e 2007. Dai controlli sono esclusi gli ultrassessantacinquenni, titolari di assegno sociale, i portatori di menomazioni o patologie stabilizzate e i soggetti affetti da sindrome da talidomide.Per ora restano fuori dalle verifiche anche i minori di 18 anni, coloro che hanno più di 78 anni di età e gli invalidi residenti nella Valle d'Aosta e nelle province di Trento e Bolzano. non versano la quota per gli assegni familiari (Cuaf) in quanto solo legati a vincoli di parentela o affinità con il lavoratore. Il primo pagamento con le nuove tariffe va effettuato entro il 10 aprile per il trimestre gennaio - marzo 2009.
Contributi da versare
Tra pochi mesi compirò 40 anni di contributi e 58 anni di età. Ho, perciò, intenzione di chiedere la pensione di anzianità, appena si aprirà la mia finestra. Poiché da gennaio 2009 è stato abolito il divieto di cumulo, ho intenzione di rioccuparmi in un altro settore lavorativo, avendone la possibilità. A tal proposito, vorrei sapere se i contributi dovranno, per la mia attività, ancora essere versati. C. SALVATORE - POTENZA Per chi continua ancora a lavorare, dopo aver conseguito la pensione di anzianità, esiste l'obbligo di versare i contributi che, al compimento di 65 anni dell'interessato, danno diritto ad un supplemento di pensione. Va precisato che, al momento del pensionamento, il lavoratore deve cessare dal lavoro, salvo poi a riprenderlo, anche dopo una sola settimana di astensione.
Lavoratore a progetto
Da oltre quattro anni verso contributi come lavoratore a progetto. Vorrei sapere se tali versamenti sono utili per ot-
tenere dall'INPS l'indennità di disoccupazione, sia pure con requisiti ridotti. S. CAPPIELLO - MATERA La risposta è negativa. Ciò perché i contributi versati alla Gestione Separata dei parasubordinati non prevede una quota destinata all'assicurazione contro la disoccupazione.
Riscatto della laurea
Ho 35 anni e sono laureato da 7. Lavoro a tempo determinato con una buona retribuzione e quanto prima dovrei essere assunto a tempo indeterminato. Mi conviene riscattare i 5 anni di studi universitari? Grazie e complimenti al Quotidiano per l'iniziativa di natura previdenziale. E. COSENTINO - LAURIA La convenienza del riscatto della laurea è un fatto soggettivo, che richiede attenta valutazione di tanti elementi. Certamente, da gennaio 2008 è divenuto molto più conveniente, anche perché può essere pagato in 120 rate mensili senza interessi. Conviene presentare domanda prima possibile, perchè con l'aumento degli anni di età e delle retribuzioni, il costo diviene più pesante.
AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA - risponde Antonino NICOLO' PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI', DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965 / 818768 OPPURE INVIARE UN FAX ALLO 0965 /817686
Maternità e terzo figlio Assegni più alti L'adeguamento Istat al costo della vita porta qualche euro in più anche alle famiglie a basso reddito che usufruiscono delle prestazioni erogate dai comuni. Nel 2009 l'assegno di maternità sale da 294,21 a 309,11 euro al mese mentre quello per il terzo figlio passa da 124,89 a 128,89 euro. Con la stessa percentuale (3,2%) sono stati aggiornati anche i limiti di reddito per l'Ise (indicatore della situazione economica) che misura il tenore di vita delle famiglie che chiedono prestazioni e servizi sociali. NEO MAMME Per i figli nati nel 2009 le casalinghe e le donne disoccupate potranno contare complessivamente su una somma di 1.545,55 euro (309,11 per 5 mesi).In caso di parto plurimo (uno o più gemelli)l'importo di moltiplica per il numero dei figli. Quando ricorrono particolari condizioni (morte o grave malattia della madre o affidamento esclusivo), l'assegno può essere concesso al padre. Della prestazione possono usufruire anche le cittadine straniere provenienti da i paesi UE e quelle extracomunitarie se in possesso della carta di soggiorno. L'indennità spetta se la neo mamma non usufruisce di altre prestazioni di maternità e fa parte di una famiglia con un reddito Ise non superiore a 32.222,66 euro per il nucleo di base, costituito da tre persone. Se la famiglia è più numerosa, l'indice Ise sale in proporzione. Per ottenere il beneficio bisogna presentare una domanda al Comune di residenza entro sei mesi dalla nascita o dalla data di ingresso in famiglia del bambino in caso di adozione o affidamento. Il pagamento viene effettuato dall'Inps in unica soluzione entro 45 giorni dal momento in cui riceve dal comune i dati necessari. TERZO FIGLIO Le famiglie a basso reddito, con almeno tre figli minori, possono ottenere, in aggiunta all'assegno per il nucleo familiare, un'integrazione a carico del comune di residenza. Anche in questo caso il beneficio è legato alla situazione economica, attestata dalla certificazione Ise. Nel 2009 il nucleo di base (famiglia di 5 persone) ha diritto all'assegno integrativo di 128,89 euro al mese se il valore Ise non supera a 23.200,30 euro. Per i nuclei familiari con più di cinque componenti, di cui almeno tre sono figli minori, il valore dell'Ise è aumentato in proporzione. L'assegno viene concesso dal comune ma al pagamento provvede l'Inps in due rate semestrali posticipate.
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Lunedì 9 marzo 2009
PUBBLICI SERVIZI PER SALVARE I PICCOLI COMUNI
LE CATTIVE ABITUDINI POTENTINE
di ROCCO OLITA*
di LARA DALESSANDRI dalla prima Perché in democrazia si tende, o si dovrebbe, a non lasciare indietro nessuno, a cercare la mediazione per non penalizzare una parte piuttosto che un'altra, a non misurare i risultati solo in senso economico. Lo stesso procedimento decisionale, sotto il profilo tecnicoragionieristico, èun ingiustificato sprecodi tempoe risorse. Una dittatura, al contrario, è più immediata, efficace ed efficiente. “Sotto Mussolini”, si diceva, “i treni giungevano in orario”. Ma dato che il lavoro del politico non è solo quello del capostazione, perriprendere una genialebattuta diMassimo Troisi, gli svantaggi in quel sistema erano più dei vantaggi, e non sto qui a spiegarli. Il perché di questa lunga premessa è presto detto: per ricordare ciò che spesso si dimentica, ovvero che la democrazia è più complicata della ragioneria e che la buonapolitica nonsiesprimesolo neicontiinordine (cosadi cui, peraltro, non intendo sminuire l’importanza). La politica è previsione, è progetto: si ha un’idea e si perseguono degli obiettivi quando siprendono delle decisioni, quando,in politica, si fanno delle scelte. Certo, alcune condizioni e determinate situazioni limitano le possibilità di azione; ma la politica non procede mai per scelte obbligate, né può nascondersi dietro queste. In politica c’è sempre un’altra strada, altrimenti è la politica a non esserci. Un tecnico può operare sotto dettatura delle circostanze, un politico non dovrebbe mai; una scelta politica è sempre una scelta voluta, in ossequio ad un’idea, mai l’unica possibile. Ora, di grazia, qual è il progetto, la previsione, l’obiettivo prefissato e l’idea politica sottesa alla continua, inesorabile e progressiva soppressione dei servizi pubblici nei piccoli centri abitati? Qualcuno potrebbe rispondere: “ma quelle sono scelte dettate dalla logica dei numeri”. Questa, però, sarebbe una risposta fuorviante oltre che basata sul presupposto, di cui prima si diceva, che la scelta, in politica, possa essere obbligata. La risposta è fuorviante perché sposta l’attenzione sulle azioni, ma la domanda mirava a conoscere le idee politiche che le determinano. Cioè, quella risposta chiarisce il come, nonil perché.O meglio,dà contodell’atto amministrativo, nondel motivo politico.Dire chesi chiude unufficio pubblico perché il numero degli utenti è inferiore a 100, facciamo per ipotesi, non chiarisce il “perché” vero della chiusura. Di fatti, 100 non è mica unparametro “di Natura”: è stato fissato arbitrariamente, come si sarebbe potuto fissare 10 o 1.000. E poi, un solo parametro non descrive la realtà. Chiudere un ufficio in un piccolo comune per lo scarso numero di utenti senza dare il giusto peso ad altri fattori (distanza dall’ufficio più prossimo, difficoltà di collegamento, composizione della popolazione) non è poi tanto razionale come sembra. Spesso alcuni servizisono un baluardo controil definitivo “esaurirsi”dei piccoli centri: lo sonoper il dato economico ed occupazionale e per il mantenimento di un minimo di standard di qualità della vita. Ma lo sono anche per il valore simbolico di comunità ed identificazione che rivestono. Togliere una scuola, un ufficio pubblico, un presidio sanitario, oltre a tutto il resto, contribuisce anche a smantellare i simboli di una comunità e a disaggregarne il portato unitario. Quindi, procedere con le soppressioni senza essere in grado didisegnare percorsi alternativisignifica, neifatti, continuare a contribuire ad aggravare le cause del progressivo spopolamento dei piccoli comuni. Una sorta di circolo vizioso chesi autoalimenta:togliereserviziper ilsopravveniredello spopolamento, e contribuire, togliendo i servizi, allo spopolarsi dei comuni. E poi, infine, non è mica iniziato per la caduta di meteoriti o per il sopraggiungere di un’era glaciale il fenomeno dello spopolamento dei piccoli centri. Nasce da scelte ben precise, con responsabilità individuabili, che seguendo mirate idee e logiche di “sviluppo”hanno determinato la marginalizzazione ed il progressivo “esaurirsi”dei piccoli comuni. Insomma: “scelte politiche”hanno determinato l’avvio dello spopolamento ed altre “scelte”prese in ossequio a parametri individuati dalla “politica” contribuiscono ad accelerarne il decorso. Un danno ed una beffa contemporaneamente. Quindi, tornandoalla domandadi prima,qual èil progetto, la previsione, l’obiettivo prefissato e l’idea politica sottesa a tutto ciò? Una domanda legittima, a meno di non voler pensare che si è incautamente determinata una valanga ed ora se ne accelera il corso intervenendo senza avere una visione adeguata della situazione.
ELEZIONI, PDCI E PRC INTESA POSITIVA L’INTESA politica tra le segreterie Pdci e Prc per una lista comune in vista delle elezioni provinciali di Matera è un incoraggiamento a rafforzare ogni sforzo per costruire partendo dalla nostra realtà regionale il partito unico dei comunisti. Sono da evidenziare gli aspetti innovativi contenuti nell'intesa specie sul piano del metodo scelto per sollecitare, persino attraverso una consultazione referendaria, la più ampia partecipazione di iscritti, simpatizzanti, ed elettori dei due partiti comunisti. Anche l'apertura ai movimenti, alle organizzazioni della società civile, perché la lista rappresenti tutti i ceti sociali ed interpreti la voglia di riscatto della sinistra è un fatto importante perché inaugura un nuovo modo, non certo formale, di fare politica. Di fronte allo smarrimento, al disorientamento ed anche alla paura generata dal risultato elettorale la sinistra non cerca nuove dissoluzioni o rese dei conti, ma si aspetta dai comunisti una risposta immediata, funzionale alla ripresa della iniziativa nella nuova condizione di opposizione sociale. Giacomo Nardiello capogruppo del Pdci in Consiglio regionale
ABOLIRE I COSTI DELLA CASTA POLITICA di FRANCO DE VINCENZIS ORMAI il vaso è colmo. Si sta abbattendo sull'Italia il più grande ciclone economico che la storia ricordi. Si prevedono per i prossimi mesi oltre tre milioni di disoccupati. Lo Stato, con le casse vuote e con il debito più alto del mondo occidentale, non ce la farà mai a pagare per tutti gli assegni di disoccupazione. Per di più in Italia fanno ancora gola - dichiarazione di Draghi - i titoli degli Istituti di credito bancari (per quei pochi risparmiatori che ancora se lo possono permettere) e quindi lo Stato ha le sue belle difficoltà a rintracciare acquirenti per i propri titoli finanziando a debito le emergenze sociali. Si impone eticamente, in questo periodo di emergenza, l'abolizione dei costi della politica a tutti i livelli. Parlamentari, presidenti, assessori, consiglieri regionali, provinciali e comunali, sindaci, presidenti di “Enti inutili”, stornate i vostri compensi in un Fondo di perequazione sociale per intervenire nell'immediato e dare risposte alla moltitudine delusa e inferocita di disoccupati che sta per travolgervi !! Soprattutto voi del centro-destra, che potete attingere a risorse “padronali” molto più consistenti degli insignificanti (per il Padrone) emolumenti della politica, lasciate che altri, più bisognosi di voi, sopravvivano dividendo quel di più che un sistema di corruzione e di lobby clientelare vi permette di “guadagnare” (si pensi solo alla diaria giornaliera “rubata” grazie ai “pianisti” in Parlamento) ai danni dei cittadini !! Già, il Padrone. Berlusconi, mentre l'Italia è allo sbando, controlla l'umore degli italiani facendoli divertire con nani e ballerine. Intanto prepara leggi per far uscire fuori mercato pubblicitario la Rai (una rete senza pubblicità) e favorire così Mediaset che sta incrementando i suoi guadagni. Pino Corrias ha ipotizzato un contatore con cifre luminose per calcolare in tempo reale gli incrementi patrimoniali di Berlusconi mentre l'Italia va allo sfascio. “Sarà emozionante gioire tutti insieme, a dispetto dei corvi plananti sulle discariche della crisi (precari, disoccupati, artigiani, insegnanti, operai, pensionati, immigrati, persino clandestini) calcolando in tempo reale quanto oro si riversi ogni giorno nei saloni illuminati di Arcore & Bermuda, con quanta rapidità si riempiano i suoi forzieri di rubini, incenso e mirra, quante nuove ragazze affluiscano, rintracciate dalle scorte e poi restituite ai loro sogni, quante verdure, quante uova fresche, quanti sgravi fiscali allietino le sottrazioni dei suoi ragionieri collocati nel salone più bello, quello del Canaletto, e quanti buoni affari moltiplichi-
no le parcelle dei suoi avvocati, un giorno dopo l'altro, cogliendo quanto di meglio passi il libero mercato o l'alto destino del titolare, a Roma per gli affari immobiliari, a Parigi per quelli nucleari e poi a Palermo, a Mosca, a Tripoli, a conferma del suo leggendario fiuto coltivato dai tempi d'infanzia salesiana, quando commerciava in compiti già risolti, 50 lire cadauno, da vero (e intelligentissimo) birbante”. Se poi vogliamo continuare a farci del “bene” leggiamo cosa dice di Berlusconi anti-politico il tedesco “Die Welt” a firma di Thomas Schmid: “È l'incarnazione dell'opposto del classico imprenditore, che doveva essere parsimonioso, morigerato e che doveva vivere la propria esistenza in completa identificazione con il proprio prodotto, che fosse l'automobile, la macchina fotografica oppure la macchina per cucire. Berlusconi non vive per i propri prodotti ma per il proprio successo. L'importante non è il prodotto ma la confezione. L'essenziale non è una vita contenuta bensì il fuoco d'artificio di un mondo di prodotti che ha un solo primario compito: intrattenere e divertire. Berlusconi iniziò come imprenditore edile, che con “Milano 2_ fece costruire una città per una vita migliore: bel mondo nuovo - bello e terribile allo stesso tempo. La logica conseguenza della sua semplice idea era di fornire agli abitanti di queste città il proprio programma televisivo, bisogna fornire il divertimento alla gente. Se il suo partito ha appena vinto con un impressionante 52 per cento le elezioni regionali in Sardegna, ciò è un ulteriore indizio che gli italiani e le italiane realmente lo vogliono. E lo vogliono esattamente così come lui è: un fuoco fatuo, incrollabilmente ottimista, con una morale a doppio fondo. Alla gente piace che sia impermeabile a valori e profondità di pensiero quanto una cerata è impermeabile all'acqua. Così come la gente non deplora che prima delle elezioni lui faccia promesse enormi e miracolose e tenti di spacciarle in forma di contratto con la popolazione - e che subito dopo, di queste promesse non rimanga più nulla o quasi. Così è la vita, e sciocco è chi non vuole capirlo e accettarlo”. Con buona pace della sinistra e del Pd, l'Italia ha il suo condottiero, novello Gattamelata, in grado di riempire i vuoti di un'esistenza senza punti di riferimento. Ma il “divertimento” va bene (insegnavano i latini) quando c'è anche il pane. Fate ancora in tempo, voi politicanti, ad abolire le vostre prebende, prima che qualcuno si accorga che il sogno è finito!
A POTENZA il traffico è in perenne emergenza per le scelte sbagliate dei percorsi mai modificati contro ogni evidenza, per le strade vecchie e nuove non larghe, per buona parte a doppio senso, parcheggi abusivi e legali a destra e a sinistra persino in curva (via Vaccaro-ex ARDSU ), nessun semaforo, incroci "rizza capelli", assenza di vigili, presenti solo quando si trova una multa. La situazione si è aggravata con l'apertura di tanti cantieri, per il mancato rispetto e scarsa conoscenza della pessima segnaletica (il senso unico al varco di Gallitello può essere abolito, entrano tutti), mancano i controlli, automobilisti che guidano come vogliono, non rispettano niente e nessuno; le brutte abitudini di chi è al volante rendono obbligatorio raccomandarsi alla Provvidenza; file chilometriche a tutte le ore, i soliti furbi sorpassano da ogni lato e corrono alla Schumacher. Non meraviglia, se guidando in tal modo a Potenza, si mantengano comportamenti analoghi nelle grandi città, dove traffico, strade larghe, semafori, segnaletica impongono una guida corretta. Quanto accaduto a Roma alla Lancia del Presidente De Filippo conferma la regola. Presenti i vigili urbani, i testimoni, un tassista che ha definito la manovra da "roulette russa" e che seguiva l'auto, tutti concordi nel sostenere che l'incidente è stato provocato da una grave infrazione, gl'interessati sostengono di avere ragione. La Cristoforo Colombo, strada ad alto scorrimento veloce e a sensi obbligati, non permette di guidare senza regole o cambiare direzione a piacimento - nota abitudine potentina - per cui è stato inevitabile il grave scontro con la moto di un ventunenne, a cui è stata tagliata la strada e diagnosticate pesanti fratture. Il Presidente leggeva il giornale e il secondo passeggero....dormiva?
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Lunedì 9 marzo 2009
24 ore in Basilicata
La disorganizzazione rovina la domenica che gli sciatori attendevano da almeno tre anni
Sellata, figuraccia nel giorno perfetto Tante neve, sole e file interminabili. Delusi centinaia di turisti PIGNOLA - La giornata che da almeno tre anni i gestori degli impianti sciistici di Sellata aspettavano, ieri, è finalmente arrivata. Sui dieci potenziali chilometri di piste finalmente c’era tanta neve, oltre un metro nella parte più alta, una temperatura ideale e il sole che splendeva. Centinaia di turisti hanno così preso d’assalto la montagna di Pierfaone, tra i quali moltissimi provenienti dalla vicina Puglia. Nelle precedenti stagioni la neve non ha mai abbondato su questa montagna così vicina al capoluogo, creando notevoli disagi ai nuovi gestori degli impianti. Nonostante le splendide condizioni climatiche, purtroppo, tutto è andato nel peggiore dei modi. Un appuntamento così atteso, ha mostrato tutte le carenze di questa località, deludendo un pò tutti. Una incredibile fila all’unico botteghino ha costretto gli sciatori già dalle nove del mattino ad oltre un ora di fila solo per acquistare lo skipass. La stessa attesa si registrava per il noleggio degli sci, provocando subito enormi disagi a tutti gli avventori. La nuova struttura, ultimata soltanto da qualche anno, che funge da entrata alle piste, con gli intonaci già in incredibile stato di deperimento, è stata creata con grandi lacune organizzative. Un minuscolo botteghino, assolutamente non adatto a fronteggiare una richiesta di
Sulla neve di Sellata
centinaia di persone, così come il piccolo locale destinato al noleggio, danno automaticamente vita ad enormi disagi. Lo sci è certamente uno dei migliori richiami per il turismo extraregionale di tutta la zona che comprende i comuni di Pignola e Abriola. Ma le brutte sorprese purtroppo non terminano all’ingresso delle piste. Le file sono altrettanto lunghe anche ai due impianti di risalita. La prima, aggravata dal non funzionamento della pedana che è stata realizzata solo qualche anno fa, appositamente per le esigenze della
Margiotta (Pd) commenta il riparto fondi infrastrutture
«Delibera Cipe insoddisfacente Ridicolo il centrodestra lucano» PER Salvatore Margiotta, vicepresidente della commissione Lavori pubblici della Camera dei deputati, «fanno sorridere le manifestazioni di soddisfazione del centrodestra lucano in relazione alla recente delibera Cipe in materia di infrastrutture». «Se il riparto è negativo sul piano generale spiega - sulla SaRc è stanziato poco più di un miliardo di euro, contro i 2,6 miliardi di euro necessari, secondo quanto di recente affermato dallo stesso ministro Matteoli nel corso di un’audizione in commissione». Inoltre, per Margiotta il finanziamento per 1,3 miliardi di euro del Ponte sullo Stretto corrisponde ad una «scelta sbagliata»: «molto più utile sarebbe stato destinare gli stessi fondi per altre più urgenti e necessarie opere per il Mezzogiorno; l'annunziata stagione di deregulation in edilizia rischia di sottoporre il Paese ad un nuovo massiccio saccheggio - dal punto di vista della Basilicata è addirittura disastroso: ol-
tre alla riproposizione di vecchi finanziamenti assentiti già da tempo, la delibera non contiene alcuna opera per il territorio lucano. Nessuna delle opere strategiche fissate nell’“Intesa generale quadro” tra Governo e Regione Basilicata nel corso della precedente legislatura (in particolare la Bari - Matera, la Gioia del Colle - Matera, la Lauria - Candela, la Salerno Potenza -Bari, la Murgia - Pollino), è riportata nell'elenco relativo alla delibera Cipe: nessuna di esse sarà dunque avviata entro il 2013. Insomma, il primo e qualificante atto del Governo in materia infrastrutturale conferma la scarsissima attenzione nei confronti della Basilicata: ciò non stupisce il Pd lucano, che farà fino in fondo, dall'opposizione, la propria parte per invertire tale rotta». «Dovrebbe però sconsigliare - conclude il parlamentare lucano del Pd - espressioni di giubilo da parte dei rappresentatati della Pdl: almeno per evitare il ridicolo».
scuola di sci. Questo nastro negli anni passati sembrava infatti aver risolto almeno parzialmente il problema delle lunghe file al primo impianto di risalita. Stessa incredibile sorte, l’abbandono, è stata destinata a tutti gli impianti di Sasso di Castalda, ultimati da oltre un decennio e mai entrati in funzione. Anche il tanto sospirato collegamento tra i due versanti della stessa montagna, una grande speranza per tutti gli amanti dello sci alpino, finalmente realizzato con uno skilift nuovo di zecca, non ha ancora mai trasportato nean-
che uno sciatore. Il collegamento negli anni precedenti era stato messo in funzione con l’ausilio di una moto slitta che trainava gli sciatori. Non tutte le note sono però stonate, per fortuna a deliziare i turisti scontenti ci hanno pensato i due ristoranti limitrofi alle piste. La Baita in particolare, con i suoi incredibili ravioli, si è vista costretta ad un triplo turno per tentare di accontentare tutti. Sulle piste, infatti, non è presente nessun tipo di punto ristoro, anche il piccolo prefabbricato in legno ai piedi della seggiovia, che per qualche anno ha dato la possibilità ai clienti di mangiare sulle piste e di prendere un pò di sole, appare desolatamente chiuso. Per una stazione sciistica appenninica come quella di Sellata, appare ovviamente indispensabile un impianto di innevamento artificiale, che permetterebbe di prolungare la stagione almeno a tre o quattro mesi, rilanciando così tante possibilità di investimento. Basti pensare che sulle Alpi, con quote notevolmente più alte, non esiste più nessuna stazione sciistica che non sia dotata di innevamento artificiale da oltre quindici anni. Ad incantare i tanti turisti solo le splendide montagne e i paesaggi incantati con gli alberi carichi di neve. Un’altra buona occasione di lasciare un buon ricordo della nostra regione a tanti turisti persa, peccato. Alessandro Galella
Maltempo, Tisci: «Il piano neve è stato un fallimento»
Adiconsum: «Gli automobilisti si facciano risarcire dall’Anas» POTENZA - C’è ancora molta amarezza per il totale disastro degli interventi degli organi preposti alla sicurezza delle strade in occasione dell’abbondante nevicata dello scorso venerdì. L’Adiconsum Cisl di Basilicata ha espresso solidarietà ai numerosi automobilisti bloccati dalla neve sul raccordo autostradale Sicignano-Potenza. «Come spesso accade - dice la nota inviata dall’associaizone anche questa volta sono i cittadini a dover pagare i disservizi che, specialmente al Sud sono macroscopici, e non vi è alcuna certezza che non si ripetano più». E aggiunge: «Gli automobilisti bloccati sul precitato raccordo autostradale, a causa della neve, hanno diritto ad essere risarciti dall'Anas che ha precise responsabilità per i danni causati ai cittadini lasciati soli senza assistenza e informazioni». Adiconsum Cisl di Basilicata ha chiesto, infine, di concordare con l’Anas una carta dei servizi con precisi parametri di qualità, per mezzo dei quali l’automobilista ha diritto a forme di ri-
sarcimento, laddove questi non siano rispettati, così come già avviene per altri servizi (ferrovie, poste, etc.). A bocciare gli interventi di Anas e comune di Potenza anche il presidente del Gruppo regionale di Alleanza nazionale, Antonio Tisci: «Sembra del tutto evidente che le istituzioni preposte ad affrontare l’emergenza neve si siano trovate del tutto impreparate rispetto ai primi fiocchi di neve, peraltro abbondantemente preannunciati nei giorni passati». «Sia l’Anas, sia il Comune di Potenza – continua il consigliere - non sono stati assolutamente all’altezza della situazione che di certo non può essere considerata inaspettata ed imprevista, tenuto conto che Potenza è il capoluogo più alto d’Italia. Ogni anno in autunno ascoltiamo le dichiarazioni delle autorità politiche ed amministrative che illustrano con grande pomposità il piano neve e ogni anno dobbiamo registrare che all’arrivo della neve non si riesce neanche a garantire la corretta e completa pulizia della rete autostradale».
Presentata all’Orientale di Napoli la fatica letteraria di Paolo Albano
La Dc sulla povertà in Basilicata
sione che ha coinvolto rappresentati della pubblica amministrazione e delle istituzioni, imprenditori e rappresentanti del sindacato, docenti e studenti universitari, cittadini e tra questi soprattutto giovani. Albano, affascinante affabulatore dalla grande capacità comunicativa, ha introdotto i nodi tematici del proprio lavoro, dando il là agli interventi programmati. I relatori hanno messo in luce molteplici tematiche legate al tema dello sviluppo, dal ruolo della pubblica amministrazione fino alla necessità di un ripensamento etico- valoriale della nostra società, ed hanno sviluppato in particolare la questione delle possibilità di sviluppo nel Mezzogiorno d'Italia. Non sono mancate visioni critiche e analisi poco rosee dell'esistente, ma si è mantenuto, nel corso di tutti gli interventi, un tono propositivo, concentrato, soprattutto, ad individuare le possibili strategie da adottare e le azioni da mettere in campo per affrontare correttamente le sfide poste in essere dal nostro presente e prospettate per il futuro. Particolare attenzione è stata riservata al ruolo dei più giovani ed alle prospettive di impegno generazionale comune per un rinnovamento della pubblica amministrazione e proprio intorno a questi aspetti il confronto con il numeroso pubblico presente in sala è stato serrato. L'alternarsi degli interventi programmati con le questioni poste dal pubblico ha generato un gioco di rimandi e sollecitazioni che ha fortemente ed a lungo coinvolto tutti i presenti, determinando un interessante ed aperto dialogo tra le diverse parti in causa. La discussione si è quindi dimostrata particolarmente feconda. Luigia Melillo Corleto presidente centro Lifelong Learning Università di Napoli “L’Orientale”
«SE il 30 per cento dei minori in Basilicata vive in condizione di povertà e una famiglia su quattro nella nostra regione è in stato di difficoltà economica, come sottolineano il Cnel in un recente studio e l’Istat, la politica non può girare la testa dall’altra parte o magari tacitare la coscienza con il programma di Cittadinanza Solidale». E’ quanto sostiene il segretario regionale della Dc Giuseppe Potenza che ha partecipato all’incontro promosso a Potenza dalla Caritas e da Azione Cattolica sulla povertà. Secondo Potenza «va sottolineato innanzitutto che mentre nei partiti è scattata la corsa alla candidatura per le elezioni provinciali e comunali, la “lezione” che viene dal mondo cattolico ha un significato particolare perché “costringe” i partiti e le istituzioni a misurarsi sui problemi reali dei cittadini. Altro che manovre per alleanze che dovrebbero attrarre consensi e voti dei cattolici. La povertà - aggiunge - è raddoppiata in 10 anni anche nel capoluogo del benessere economico per il diffuso doppio stipendio a nucleo familiare, complice una crisi che fa ripiombare l'Italia nel buco nero del 1992 - 1993, ossia in piena crisi economica».
NAPOLI - Ripensare lo sviluppo a partire dai singoli e dai territori, rivitalizzare la collettività come soggetto attivo del processo democratico, ridare slancio alla progettualità riuscendo a gestire in modo consapevole il profondo processo di cambiamento in atto. Questi i temi centrali dell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi presso la sala conferenze del rettorato dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” in occasione della presentazione del libro di Paolo Albano, “Luoghi forzieri fantasmi. La classe dirigente e lo sviluppo im-probabile”, edizioni Guida 2008. Alla presenza dell’autore si è sviluppato, intorno alle problematiche affrontate nel testo, un vivace dibattito coordinato dal presidente dell'Aislo, Stefano Mollica, cui hanno preso parte l’assessore al Turismo della Regione Campania, Claudio Velardi, il capogruppo Pd alla Regione Campania, Pietro Ciarlo, l’imprenditore Enzo Giustino. E la sottoscritta Luigia Melillo Corleto, nella sua qualità di presidente del centro LifeLong Learning dell’Università degli Studi di Napoli “LOrientale” che ha fortemente voluto e promosso la lettura del testo tra i numerosi laureandi dell’Ateneo. Il testo ha, infatti, il pregio di avvicinare i giovani a temi complessi, di non facile lettura, presentandosi come un racconto che si dipana, attraverso il sapiente uso di registri stilistici e linguistici diversi, tra le maglie tracciate sul tema dello sviluppo, arricchendosi della preziosità di argute citazioni, e proponendosi, oltre che come ricca analisi dell'esistente, quale strumento propositivo per una mobilitazione democratica. L'incontro è cosi andato ben al di là della rituale presentazione di un libro, maturandosi, nel corso del suo svolgimento, quale serrato e vivace momento di confronto e rifles-
La politica non volti la testa
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Lunedì 9 marzo 2009
E’ nata a Senise il magistrato della procura generale del Tribunale internazionale
L’Aja, è lucano il giudice Arbia Si è parlato molto di lei per la condanna del presidente del Sudan SENISE - C’è sangue lucano che scorre nelle vene del giudice balzata agli onori della cronaca in questi giorni, per la condanna da parte del tribunale dell’Aja del presidente del Sudan, Omar Al Bashir. Silvana Arbia infatti, l’unica giudice italiano che risiede a pieno titolo nella procura generale del tribunale internazionale dell’Aja, è nata a Senise dove ha vissuto fino alla sua adolescenza. Successivamente si è trasferita a Venezia (dove poi l’ha raggiunta la sorella Amalia, mentre la mamma Giulia è morta a Senise pochi anni fa) per continuare gli studi e dove ha iniziato la sua carriera nella magistratura. Un percorso professionale brillante che inorgoglisce i suoi compaesani. Ma nelle sue biografie, riportate da giornali di primo livello nazionale, si continua a sbagliare, dicendo che è nata in Toscana, forse confondendo Siena con Senise. Per cui, meglio fare qualche precisazione. Silvana Arbia è stata ad Arusha in Tanzania - dove ha sede il Tribunale penale internazionale - dove ha ricoperto l’incarico di chief prosecution per nove anni, nominata per i crimini commessi in Ruanda e dallo scorso anno è passata all’Aja con un mandato di cinque anni, eletta a capo della Registry (una carica assai importante che non ha un vero corrispettivo in Italia),
Il giudice Arbia
uno dei quattro organi della Corte penale internazionale. Oltre alla organizzazione generale dei servizi giudiziari, si occupa anche della protezione di vittime e testimoni. Un bel da fare, dunque, per questa signora che ha scelto di vivere un rischio quotidiano, pur di stare a fianco delle persone diseredate che forse non han-
no neppure la speranza di una vita a misura d’uomo. Consigliera di Cassazione in Italia, il suo nome compare sempre quando si parla oramai di azioni e provvedimenti della Corte internazionale dell’Aja, istituita nel 2002, fondandosi su un trattato concordato da 106 Paesi dell’intero Globo, tra i quali non figurano Russia, Cina e Stati
Uniti. Il nome del giudice Arbia, è stato affiancato al processo dell’ex presidente serbo Karadzic, accusato di genocidio ed a quello del prete cattolico ruandese Athanase Seromba condannato in primo grado a quindici anni e poi rifugiatosi in Italia, in appello condannato all’ergastolo. Per questo, lo scorso anno, i riflettori furono puntati su di lei e sulla sua figura giuridica. Il suo nome infatti, compare anche in tantissime conferenze, dibattiti e lezioni di giurisprudenza, tenute in sedi e di fronte a platee di livello internazionale. Insomma, un giudice di cui l’Italia intera dev’essere orgogliosa. Il carattere deciso ed inflessibile lo si intravedeva fin da quando era ragazzina e usciva per passeggiare nelle strade di Senise. Aveva sofferto per la perdita prematura del papà Salvatore, e questo traspariva con evidenza. Amava ed ama tantissimo la sua comunità, tanto da esserne orgogliosa e per questo assai ricambiata; quando ha un momento libero, ritorna sempre a respirare l’aria della propria casa. L’ultima sortita, oramai da bellissima signora di un’eta non più giovane, seppure per pochissimi giorni,c’è stata a Natale, ma è poi dovuta rientrare per gli impegni che non le danno tregua, in quanto assai onerosi e di grandissimo prestigio. Gianni Costantino regione@luedi.it
Don Cozzi a Roma CI SARÀ anche don Marcello Cozzi, responsabile regionale di Libera Basilicata, alla terza edizione della settimana della legalità. Si tratta dell’iniziativa promossa dalla Presidenza della Regione Lazio, in collaborazione con Libera e fondazione Caponnetto, centro studi Enrico Maria Salerno, associazione Percorsi onlus e Gea formazione professionale onlus - quest’anno dedicata al tema “No Ecomafia”. Per sette giorni – da domani a sabato -, è previsto un denso programma di dibattiti e incontri, a diretto contatto con i protagonisti delle principali battaglie per la legalità. Il 14 marzo si svolgerà il convegno “Dalle periferie al centro della citta” a cui prenderanno parte Raffaele Sanzo, direttore generale Ufficio scolastico della regione Lazio, don Marcello Cozzi (Libera Basilicata), Licia Troisi, scrittrice, Laura Muscardin, regista e Thierno Thiam, attore. regione@luedi.it
Sanità Futura scrive ai consiglieri
L’INTERVENTO
Per un nuovo centrosinistra Il bisogno di una coalizione che tenga separati politica e affari LA CRISI continua a scuotere le grandi centrali della finanza e dell’economia: dopo il collasso delle banche d’affari, la crisi ha investito massicciamente la produzione industriale; le prospettive per il 2009 volgono al peggio. Stiamo vivendo la crisi di un sistema fondato su un capitalismo finanziario; sistema che vuole sopravvivere senza alcuna regola. Un capitalismo avido, perché malato. Entra in crisi un modello di sviluppo fondato sulla svalorizzazione e lo sfruttamento di due fondamentali fonti: il lavoro umano e le risorse ambientali. Non mettere insieme le questioni del lavoro e quelle delle fonti energetiche significa non comprendere a fondo la drammaticità della crisi. Non esiste più un libero mercato, ma l'economia le cui regole di volta in volta sono dettate dal variare dei rapporti di forza. La realtà oggi ci dice che 6000 persone nel mondo detengono la metà della ricchezza dell'umanità che è composta da 6 milirdi di individui. Gli interventi messi in campo dal Governo Italiano per fronteggiare questa crisi sono del tutto inadeguati perchè in questa fase di recessione il nostro Paese ha bisogno, ad ogni livello, di politiche pubbliche che orientino una diversa politica industriale e un diverso modello produttivo, per migliorare la qualità della vita delle persone e la coesione sociale. In questo contesto bene fa la Cgil ad opporsi sia all'ennesimo tentativo del Governo di ridimensiona-
Alla settimana della legalità
re il ruolo del sindacato e la libertà dei lavoratori, sia al progetto di modifica del sistema pensionistico pubblico. La pesante ricaduta sociale della crisi, soprattutto nel Mezzogiorno di cui la Basilicata è sicuramente un anello debole, impone anche alla politica e alle istituzioni locali una maggiore assunzione di responsabilità, al fine di estendere gli ammortizzatori sociali e individuare nuove risorse per il sostegno ai lavoratori, a partire da quelli precari, privi di ogni sostegno al reddito. Una situazione che dovrebbe suggerire una fase di qualificazione strategica e programmatica del centrosinistra lucano, delle sue scelte e pratiche di governo, dei suoi comportamenti. La programmazione regionale 2007/2013 deve necessariamente misurarsi con gli effetti della crisi mondiale, che richiede, all'interno di un maggior ruolo dell’Europa, un diverso protagonismo degli Stati nazionali ed trasformazione dei sistemi regionali. Di qui l'urgenza di ridefinire strategie e programmi per un nuovo centrosinistra, incardinati su qualità e innovazione, riduzione drastica dei costi della politica, accelerazione della riforma della filiera istituzionale. Non è più rinviabile la risposta alla società lucana di una nuova pratica politica che sappia offrire concrete soluzioni a nuovi bisogni, attraverso Istituzioni più vicine ai cittadini, ai lavoratori, alle imprese.
Un nuovo corso riformatore che necessita di una profonda revisione degli strumenti e delle regole. L’attuale organizzazione territoriale ed istituzionale non risponde adeguatamente alle esigenze di decentramento, partecipazione, trasparenza, snellimento burocratico che i processi economici e sociali moderni pongono a questa regione. I punti di una possibile agenda su cui riavviare un confronto nel centro sinistra potrebbero essere: riscrittura dello Statuto regionale; ridefinizione di nuove politiche industriali e del lavoro, nel concreto di questa crisi; riforma ed aggiornamento del sistema del welfare, sanità e diritti di cittadinanza; definizione del piano energetico regionale e delle nuove strategie di tutela ambientale; aggiornamento della rete del sistema scolastico, della formazione e sviluppo della ricerca. L'azione di governo del centrosinistra lucano non è stata all'altezza di queste problematiche. Con il passare degli anni ad una iniziale capacità di innovazione si è sostituita una pratica politica basata sull'esaltazione dei giochi di potere, della personalizzazione, della crescente perdita di autonomia della politica e delle amministrazioni nei confronti di settori dell'economia e dell'impresa. La Basilicata ha bisogno di un nuovo centrosinistra che scelga, con chiarezza, la strada dell'innovazione, della valorizzazione del lavoro e del territorio e, quindi, dello sviluppo di
qualità. Un nuovo centrosinistra in grado di esprimere una rinnovata classe dirigente e di amministratori pubblici capaci di riformare in profondità la politica. La questione morale altro non è che l'introduzione di precise regole di comportamento. La risposta alla questione morale va ricercata in un codice etico che comprenda e oltrepassi il raggio d'azione dei codici penale e civile, che tutti i cittadini sono tenuti a rispettare. Un codice etico che contempli la cessazione di ogni forma di occupazione dello stato, la netta separazione tra politica e affari e il contenimento drastico dei costi della politica. Quello che serve è la ripresa di una relazione leale, che esalti la pari dignità tra le forze politiche, riconoscendo che la centralità di un partito, proprio perché parte da una superiorità numerica, dovrebbe concretizzarsi nella capacità di offrire soluzioni unitarie e condivise con l'intera coalizione. Per questo le forti divergenze interne al Pd non possono rappresentare l’elemento da cui partire per verificare convergenze e scelte di candidature. Un nuovo percorso deve servire a liberare la politica da compiti non suoi (decidere manager, primari dirigenti ed altro), a tenere al riparo una coalizione dai destini individuali di ciascuno, a scegliere insieme i metodi di selezione dei candidati. Associazione Sinistra Democratica Basilicata
Una denuncia fuori dai cori POTENZA - Sanità futura lancia un appello all’intera politica regionale. L’associazione di categoria delle strutture sanitarie lucane ha inviato una lettera a tutti i consiglieri regionali. Si tratta di «una denuncia fuori dai cori autocelebrativi sul servizio sanitario regionale», come precisa la stessa associazione di categoria. E, allo stesso tempo, «una richiesta forte alla classe politica regionale di assumere scelte e responsabilità sull’attuale situazione della sanità lucana. Di seguito il contenuto della lettera inviata ai consiglieri regionali: Egregio dott. L’associazione a nome della quale le scrivo nasce circa 9 anni fa, da allora è cresciuta, oggi sfiora il 40% delle strutture accreditate private della nostra Regione. Pensando alle ragioni della nostra crescita numerica mi lasci dire, con un pizzico di ironia pirandelliana, che a ben vedere queste sono tutte ascrivibili al bisogno di tutela verso le istituzioni del servizio sanitario, Regione in testa. Preferiremmo di gran lunga essere meno rappresentativi in termini numerici se solo potessimo vivere in un servizio pubblico che offrisse comprensibilità delle regole e corretta amministrazione. Ci siamo domandati se non fosse necessario un supplemento di iniziativa da parte nostra per realizzare una migliore relazione con le istituzioni. Viviamo un’autentica confusione normativa in materia di autorizzazioni e accreditamenti che sfocia nella possibilità, riservata solo ad alcuni soggetti, di erogare prestazioni sanitarie senza essere in possesso né di autorizzazione né tanto me-
no di accreditamento. Ancora, i procedimenti di autorizzazione, per l'apertura di strutture che volessero erogare esclusivamente in via privata, sono in realtà bloccati per l'assenza di un'adeguata normativa. Per non parlare dell'assoluta inesistenza di previsione normativa inerente l'innovazione tecnologica. Ancora, l'assenza di consultazione per il varo di un nuovo Piano Sanitario Regionale. E mille altri dettagli che meriterebbero un’attenta riflessione della classe politica regionale. Bene, (si fa per dire), mi rendo perfettamente conto dell'impossibilità materiale a poter descrivere con il necessario dettaglio tutte le questioni nello spazio di una lettera. Il punto fondamentale per noi è conoscere la sua posizione sulla materia, avere la possibilità di ricevere il suo punto di vista, gradiremmo poter avere un confronto leale ed aperto con la sua persona premettendole, laddove fosse necessario, che la nostra associazione ovviamente non ha collocazioni partitiche né inutili pregiudizi ma piuttosto, è bramosa di verità, vorremmo poterci spiegare il perché del nostro malessere e vorremmo poter credere che il nostro Consiglio Regionale è composto di persone sensibili all'interesse generale. Le chiedo di rispondere a questa mia lettera se ne condivide la buona fede, non abbiamo intenzione di sottrarre tempo prezioso alla sua attività istituzionale, le chiediamo solo una risposta, anche solo per fax, le chiediamo considerazione non per problemi di parte ma per quelli che davvero appartengono all'ordine generale. Le chiedo un gesto di disponibilità istituzionale».
Potenza 18
Lunedì 9 marzo 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Le vincitrici del premio Scardaccione sono: Maria Dorina Auletta, Maria Gallitelli e Teresa Gullà Olivieri
Donne da esempio in ricordo di Ester Si sono contraddistinte per l’impegno sociale e civile MARIA Dorina Auletta, Maria Gallitelli e Teresa Gullà Olivieri sono le vincitrici della seconda edizione del “Premio Ester Scardaccione”, istituito dal Consiglio regionale per riconoscere il ruolo e l’impegno delle donne lucane che abbiano reso alto il prestigio nell’educazione, nel lavoro, nella cultura, nell’impegno civile e sociale, nella creatività e nell’arte sia a favore della condizione femminile e delle pari opportunità che della non discriminazione. I riconoscimenti sono stati assegnati ieri a Potenza nel corso di una cerimonia che ha avuto luogo nella sala Inguscio della Regione. Un premio speciale è stato inoltre attribuito alla memoria di Cecilia Salvia, dirigente della Regione Basilicata recentemente scomparsa. «Una donna – è scritto nella motivazione del premio – che ha sempre messo in campo forza, tenacia, grinta, qualità che le hanno permesso di condurre battaglie importanti. Nel suo lavoro e nel suo ruolo all’interno delle istituzioni Cecila Salvia non ha mai dimenticato gli ideali e i valori che l’avevano unita profondamente ad Ester con la quale aveva condiviso parte della sua vita relazionale e professionale». Tra i suoi interventi più significativi sono stati ricordati il forte sostegno all’imprenditoria femminile, il sostegno alla conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa, gli incentivi per le imprese impegnate in interventi per l’armonizzazione dei tempi di vita e lavoro, l’istituzione della «rete delle animatrici delle pari opportunità». Il presidente del Consiglio regionale, Prospero De Franchi, ha ricordato «con grande affetto e stima Cecilia Salvia, una donna attenta ai problemi della gente così come Ester Scardaccione. Due persone che hanno lasciato un segno che non si cancellerà mai perché la loro vita è stata dedicata agli altri». «Questa – ha aggiunto – è una giornata per il riscatto della donna, che il più delle volte diventa il bersaglio della società e invece è un vero e proprio pilastro della società». «Il ricordo di una donna per premiare altre donne è il modo più efficace per dare forza ad un costante impegno teso alla realizzazione della parità tra generi», ha detto la presidente della Commissione regionale per le pari opportunità, Antonietta Botta, aggiungendo che «il cammino verso la parità e la non discriminazione a volte sem-
Il bilancio delle iniziative promosse da Aism e Confartigianato per celebrare la giornata
Un 8 marzo di solidarietà e successi professionali POTENZA - Diverse le iniziative nel capoluogo di regione, ieri, per celebrare la giornata della donna. Il gruppo Donne Impresa della Confartigianato della Provincia di Potenza ha allestito uno stand informativo in piazza Duca della Verdura. Come ha evidenziato la presidente del gruppo, Loredana Venturini, l’iniziativa tende a far conoscere le attività delle donne artigiane, nell’ambito delle azioni finalizzate al miglioramento delle condizioni generali del lavoro delle donne imprenditrici. «Questo momento partecipativo e informativo - ha sottolineato - potrà essere l’occasione per evidenziare le difficoltà, le aspettative e i bisogni delle donne artigiane, attraverso scambio di idee, opinioni e proposte operative per possibili soluzioni». Ma quella di ieri è stata soprattutto una
giornata di solidarietà, grazie all’iniziativa dell’Aism, l’associazione italiana sclerosi multipla. Anche a Potenza, infatti, sono stati allestiti diversi banchetti, sabato e domenica, presso i quali era possibile acquistare la gardenia della speranza. Con i fondi raccolti con l’iniziativa verrà finanziato il progetto “Donne oltre la Sm”. E ieri è terminata anche la raccolta fondi tramite sms solidale, che era partita lo scorso 26 febbraio. L’Aism è l’unica organizzazione in Italia che interviene a 360 gradi sulla sclerosi multipla, per ¡promuovere e finanziare la ricerca scientifica sulla malattia; fornire servizi socio-sanitari alle persone con sclerosi multipla e alle loro famiglie; rappresentare e affermare i diritti dei 54.000 italiani colpiti dalla malattia.
Iniziative per l’8 marzo (A. Mattiacci)
bra segnare il passo e gli episodi di violenza contro le donne nell’ultimo periodo occupano spazi sui quotidiani con una frequenza impressionante. Il premio Scardaccione diventa così l’emblema della tenacia, della determinazione, della passione e del coraggio per tutte le donne che hanno smesso da tempo di commiserarsi e hanno deciso di guardare al futuro per raggiungere il traguardo delle pari opportunità». Maria Dorina Auletta, animatrice di varie associazioni di volontariato, «con i suoi sentimenti profondi ed umani – si legge nella motivazione - ha reso alto il prestigio delle donne lucane nell’impegno sociale e nel sostegno forte a favore della condizione femminile. La sua azione e la sua attività, improntate ad una forte coscienza civile e solidale, testimoniano il
costante impegno profuso a scopi umanitari ed al miglioramento della qualità della vita sociale della donna. Sempre con uno sguardo ed un’attenzione speciale alle famiglie ed alle casalinghe». Maria Gallitelli, project manager della società di ricerca Metapontum Agrobios, «donna di elevata sensibilità culturale e sociale, impegnata da tempo nel
campo delle azioni positive per il conseguimento delle pari opportunità sui luoghi di lavoro», è stata premiata anche perché ha promosso il progetto “Happy hour@work”, per il sostegno alla conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa, «realizzato con ottimi risultati nella sua azienda e riconosciuto meritevole del ‘bollino rosa’ dal ministero del lavoro e della pre-
A vincere la mezza maratona: Donato Becce e Francesca Oppido
Memorial “Gigi Chiriaco” POTENZA - Sono i valori dello sport che hanno tenuto insieme ieri gli atleti che hanno partecipato ieri alla mezza maratona “memorial Gigi Chiriaco”. Donato Becce, che era dato tra i favoriti della vigilia, si è classificato primo. Nella classifica maschile, al secondo posto si è classificato Michele Cassano, terzo Michele Di Gioia. Tra le donne, prima Francesca Oppido, seconda Agnese Panetta e terza Rosa Tribuzio. La gara, corda podistica su strada di 21, 970 chilometri, che si è svolta ieri mattina è stata organizzata dall’associazione culturale Borgo Antico di Portasalza, con la collaborazione, della Avis regionale della Basilicata, con il Patrocinio del Rotary international distretto 2120° Italia Club Potenza Ovest, del Coni, della Regione Basilicata, dell’Apt, della Provincia e dal Comune di Potenza. La cerimonia di premiazione si è svolta alle ore 12 e 30 in piazza Mario Pagano, dove sono stati consegnati i trofei ai vincitori delle due categorie. potenza@luedi.it
Scatti del memorial Gigi Chiriaco
videnza sociale». Teresa Gullà Olivieri, medico dell’azienda sanitaria di Matera, «ha condotto una volontaria e intensa campagna di informazione e di educazione sanitaria nelle scuole per aiutare le donne a superare le paure e lo scetticismo e per convincerle a sottoporsi alla vaccinazione contro il virus dell’Hpv, contribuendo in maniera determinante
al successo di una iniziativa che consentirà di ridurre, nella Regione Basilicata, la diffusione di un cancro che interessa esclusivamente la sfera femminile». Nel corso della serata l’attrice Luciana Micucci ha letto alcuni brani tratti dal libro “Ester Scardaccione – Tracce di un impegno”. E’ poi intervenuta la figlia di Ester Scardaccione, Cristiana Coviello.
Potenza 19
Lunedì 9 marzo 2009
ANTICA OSTERIA
Un uomo solo verso il traguardo
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
“Il triangolo degli schiavi”
AMBROSIA
“IL TRIANGOLO degli schiavi - I lavoratori clandestini in Italia”. Questo il titolo dello spettacolo di Ulderico Pesce che andrà in scena il prossimo 12 marzo, con sipario alle 21, al teatro Stabile. “Il Triangolo degli schiavi” è la storia di Ambrogio Morra, nato vicino Cerignola, in provincia di Foggia ed emigrato a Roma dove cerca di trovare un lavoro. Abita allo Scalo San Lorenzo, in una camera-veranda che si affaccia sulla tangenziale, dove, in cambio di un piccolo risparmio sull’affitto deve convivere e accudire circa 400 canarini che gli rendono la vita assai difficile. Ambrogio si sente come un profugo, isolato tra i canarini.
AL NORD
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310 0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
“Le verità nascoste” SI intitola “Le verità nascoste, il terrorismo rosso in Italia 1970 - 2007” il libro di Gianfranco Di Santo che verrà presentato il prossimo 13 marzo, alle 17.30, nel teatro Stabile. Gianfranco Di Santo, sostituto Commissario della Polizia di Stato, si è cimentato nel tentativo di porre in sequenza storica i fatti tragici che hanno insanguinato l’Italia negli ultimi quarant’anni. Le vittime ed i loro familiari alle quali Di Santo dedica il suo libro meritano quella verità che attendono da anni e che fino ad oggi non è stata ancora scritta. I proventi della vendita del libro saranno devoluti al Fondo assistenza orfani di poliziotti vittime del terrorismo. La prefazione del libro è di Giancarlo Caselli.
0971-471312
0971-441295
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO FESTIVO
TURNO NOTTURNO 9 MARZO Savino via Petrarca, 5 0971-25447 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-310310 0971-612564
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
C’ERA UNA VOLTA
0971-601217
Racconti di Rofrano UNA serata all’insegna dei racconti in dialetto potentino di Umberto Rofrano. La manifestazione si svolgerà oggi alle 18 a Potenza nella sede dell’Associazione Lucani e Democratici (via Genova). L’autore, cultore delle tradizioni potentine, leggerà i suoi ultimi racconti in vernacolo. Umberto Rofrano è nato a Potenza il 7 marzo 1940. Cultore appassionato delle tradizioni potentine, osserva, pensa e si diletta a scrivere nel dialetto del capoluogo storie di vita vissuta raccontate dagli anziani in campagna e vicino al focolare. Ha partecipato a vari concorsi de “Le cuntane” organizzati dall’associazione Lucania 2000 ed è risultato terzo al Primo Premio Culturale “Potenza storica”. La manifestazione in programma il 18 febbraio è stata spostata al 9 marzo a causa del maltempo.
Ricordando Giorgio Gaber “LIBERTA’ e partecipazione”. Questo il titolo dello spettacolo-tributo a Giorgio Gaber che andrà in scena oggi, alle 21, al teatro Stabile. In scena Gianni D’Addario e Domenico Landogna. Un insieme di musica e tante parole, per riscoprire i messaggi, i moniti, e le tante sconfitte che Gaber, vivendo le tappe più buie e strane della storia (dalla sconfitta dell’ideale politico alla rivoluzione sessuale, dalla corruzione delle istituzioni alla riconcettualizzazione della famiglia), ci ha lasciato in eredità. Un bel tributo a un grande del nostro tempo, ben orchestrato e messo in scena da due giovani attori, Gianni D'Addario e Domenico Laddaga, accompagnati da quattro bravissimi ed intensi musicisti: Gianluca Vecchio (chitarra), Simone Iraci (tastiere), Dario Iacovelli (basso), Daniele Sergio (Batteria).
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •OGGI Potenza, Ridotto del Teatro Stabile, ore 17.30 “LE VOCI DI SALLY” conferenza stampa di presentazione dello spettacolo che si terrà a Potenza 16 marzo prossimo presso il Teatro Don Bosco potentino
•Adiconsum
•IL 12 MARZO Potenza, Biblioteca provinciale, ore 18 “ARTE E DISABILITA’” Proiezione del film “il ragazzo che nessuno voleva”
•Consultorio via P.Petrone 0971-51520
•FINO AL 13 MARZO Potenza, Museo archeologico provinciale “RIFLESSIONI” Mostra di Donato Larotonda e Gaetano Ligrani
0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308
•Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 The wrestler 17.30 - 19.45 - 22.15 Sala 2 Il curioso caso di Benjamin Button 18.15 - 21.30 Sala 3 I love shopping 18 - 20.10 - 22.20 Sala 4 La pantera rosa
16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 Iago 17 - 19.10 - 21.20 Sala 6 Watchmen 17.30 - 21 Sala 7 Giulia non esce la sera 17 Ex 19.30 - 22 •DUE TORRI• Iago 19 - 21
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario dal lun. al ven. 8.30 - 19.15 Sabato 8.30 - 13.30 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 8.30 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
20 Potenza e provincia
Lunedì 9 marzo 2009
Lagonegro Droga sequestrata dalla GdF
Savoia Non è stato rinnovato il contratto a Gaetano Schiavone
Oltre 6.000 dosi di hashish pronte per il “mercato”
Divorzio a sorpresa con il Pit “Marmo-Platano
I panetti occultati nell’autovettura
SAVOIA - E’ un “divorzio” inaspettato che sta destando non poche perplessità per il mancato rinnovo del contratto del project manager Gaetano Schiavone, dopo le mai spiegate dimissioni del funzionario pubblico responsabile dell'unità di “Coordinamento e gestione” del Pit “Marmo Platano - Melandro”, Gerardo Setaro. Tutto ciò a pochi mesi dalla conclusione dell’accordo di programma Pit e alla vigilia degli appalti relativi a nuovi interventi, ideati e progettati proprio dallo stesso project manager. Tutti peraltro già finanziati. Non si sbottona sulla questione il project manager Schiavone. Con un «no comment» non lascia presagire nulla. Non è dato sapere quale sarà l'evoluzione e quali saranno le conseguenze dell’inaspettato “divorzio”. Una questione forse legata alle difficoltà degli enti a sostenere il costo del contratto del project manager? Sembrerebbe di no. «Ho accettato di lavorare per il Pit nonostante ricevessi un compenso annuo assai inferiore a quello di un dirigente pubblico con mie uguali funzioni - sottolinea Schiavone - amo profondamente questo territorio. Il costo del rinnovo del mio contratto non avrebbe gravato sui bilanci degli enti locali, prima perché esso già
LAGONEGRO - Oltre 6.000 le dosi che sarebbero state ricavate dai 2 chili di hashish sequestrati dalle Fiamme gialle di Lauria. I due magrebini Farah Mohamed 34 anni e Ahmed Omari di 32, entrambi originari del Marocco, erano stati scoperti, nel corso di un’operazione di controllo del territorio finalizzata proprio al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, in possesso di due chilogrammi di hashish abilmente occultati all'interno di un vano creato nel pannello anteriore destro della Volkswagen Golf sulla quale viaggiavano. I due giovani, a seguito della detenzione in carcere disposta dal gip del Tribunale di
Lagonegro, Roberto Notaro, sono tuttora detenuti presso la casa circondariale di Sala Consilina in attesa di giudizio. Nel frattempo la sostanza stupefacente di tipo hashish è stata analizzata dal laboratorio ed è risultata di ottima qualità, pronta per essere “tagliata”e dalla quale era possibile ricavare oltre 6.300 dosi da immettere sul mercato. Secondo le indagini effettuate, l'ingente quantitativo sequestrato ai due magrebini era destinato al consumo nelle cittadine del Lagonegrese e nella fascia tirrenica della provincia cosentina, a partire da Praia a Mare. Emilia Manco provinciapz@luedi.it
Palazzo S.Gervasio
S.Chirico R. Inaugurata una nuova associazione
Borsellino e Falcone raccontati da Ayala PALAZZO S. GERVASIO Sarà l’ex magistrato Giuseppe Ayala il protagonista del secondo incontro della rassegna “La vita tra le righe”, organizzata dalla Provincia e rivolta agli studenti lucani, che ha come obiettivo la promozione della lettura tra gli adolescenti e il confronto con autori di fama nazionale e internazionale. Oggi, alle 11, nell’aula magna dell’Itcg “D’Errico”, alla presenza del presidente della Provincia, Sabino Altobello, Giuseppe Ayala parlerà del suo libro “Chi ha paura muore ogni giorno”. Dopo l’incontro a Palazzo, alle 17, l’ex magistrato del pool antimafia di Palermo sarà anche a Banzi, nella biblioteca comunale. Nel volume Ayala ricostruisce gli anni del pool antimafia, il suo rapporto con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i giorni del maxiprocesso e il successivo isolamento che costò la vita ai suoi amici più cari. Sono passati quindici anni dalla terribile estate che, con i due attentati di Punta Raisi e di via d'Amelio, segnòil momento più drammatico della lotta contro la mafia in Sicilia. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino restano due simboli, non solo dell'antimafia, ma anche di uno Stato che, grazie a loro, seppe ritrovare una serietà e un’onestà senza compromessi. Ma per Giuseppe Ayala, che di entrambi fu grande amico, oltre che collega, i due magistrati siciliani sono anche il ricordo commosso di dieci anni di vita professionale e privata, e un rabbioso e mai sopito rimpianto.
Gaetano Schiavone
previsto e direttamente imputato sulle risorse finanziarie dei nuovi progetti da me redatti e già regolarmente finanziati, poi perché nelle casse dell'Unità di coordinamento Gestione del Pit esiste un sostanzioso “attivo”, derivante da economie di gestione da noi realizzate, capace di coprire tale costo almeno per i prossimi tre an-
Il turismo può ripartire dai “Garibaldini a cavallo” SAN CHIRICO RAPARO Una nuova possibilità di turismo sulla scia di Garibaldi e della sua energia. Inaugurata la sede provinciale dei “Garibaldini volontari a cavallo”, che vede il suo responsabile nel giovane Giuseppe Berardone. Con una tavola rotonda, tenutasi presso l’ex scuola media “Paladino”, si torna a discutere della salvaguardia ambientale ma anche della cultura perché come introduce l’assessore, Scala Raimonda: «E’ necessario riflettere sull'imprescindibilità della cultura con la natura, perché entrambe devono procedere a braccetto per la crescita del territorio». Una linea ampiamente condivisa da Anita Garibaldi che nel ripercorre il pensiero del suo antenato ha sottolineato: «Ha ragione l’assessore quando parla di unione che deve scaturire dalla cultura perché quando fu realizzata l'Italia unita, lo stesso Garibaldi continuava a ripetere che non era l'Italia che tanto avevano desiderato perché non era stata unita con la cultura. Se l'Italia fosse stata unita con la cultura, il problema meridionale non sarebbe esistito». E sulla scia di quel Garibaldi che «tanto amava la natura e che trovava la libertà nell’unione tra il cielo e il mare», nascono i garibaldini a cavallo, persone dedite al turismo equestre ma soprattutto alla salvaguardia della natura. Come spiegato da Mauro Testarella, presidente nazionale Engea: «Il turismo equestre può essere un'occasione di sviluppo, soprattutto per
ni. La realtà è che le innovazioni amministrative, soprattutto quando funzionano, costano poco e mettono in discussione ruoli, abitudini e privilegi di una certa parte degli apparati politicoburocratici (inutili, ma ancora forti), non sono a tutti gradite». Un modello quello del Pit Marmo Platano basato sulla
stretta cooperazione fra gli uffici tecnici di tutti i comuni dell'area e su un'intensa e diretta collaborazione con gli uffici regionali, Università e Soprintendenze. Ma non solo. Una “best practice” che ha attirato anche la stampa nazionale per gli alti livelli raggiunti in termini di economicità. «Uno staff fisso composto da due persone, oltre il project manager. Ed ancora una grande trasparenza, grazie agli appalti in diretta e ad una costante informazione sulle attività svolte, tramite sito web, servizi televisivi e pubblicazioni distribuite gratuitamente. Un Pit che, fino a pochi mesi fa, presentava il più avanzato stato procedurale e che era stato capace di liquidare i fornitori in tempi medi di 48 ore dalla richiesta». Un record dunque per la semplificazione procedurale ed efficienza amministrativa. Un ulteriore riconoscimento di tale successo era recentemente giunto anche dall'Università di Maastricht, nell'ambito di una recente ricerca condotta per conto della Commissione europea sui risultati della Progettazione territoriale integrata. Ora però il Pit Marmo Platano e l' “Ufficio Comune” degli enti dell'area sembrerebbero destinati a restare solo un bel ricordo. Angela Scelzo provinciapz@luedi.it
Marsico N. Una targa donata dal sindaco
Festa in Comune per i 100 anni di nonno Giovanni
Nonno Giovanni circondato dai familiari e dal sindaco
Un momento dell’inagurazione della sede dei “Garibaldini”
una regione come la Basilicata che è piena di naturalità ma anche di staticità. Da qui le ippovie certificate Engea per la qualità e la sicurezza». Ippovie che si legano alla presenza nell'area dei monaci basiliani e che certamente potrebbero ripercorrerne le tappe principali. E non sono mancati gli interventi del pubblico, in particolare da parte di Lucio Milano, da sempre dedito alla riscoperta del territorio con l'ausilio del cavallo e autore di un testo sulle Ippovie, che con un po’ di rammarico ha commentato: «E’ dal 1990 che continuiamo ad organizzare eventi, proprio mediante le Ippovie e sui Basiliani, sui quali sono stati realizzati 4 itinerari,
eventi che non hanno mai incontrato la disponibilità di fondi pubblici ma che hanno promosso il territorio. Oggi sembra che questi ci siano ma stiamo attenti al loro uso». A chiudere le parole del presidente della giunta regionale, Vito De Filippo: «In una regione che per prima espose la bandiera del tricolore e che appoggiò Garibaldi, forse le ippovie non risolveranno tutti i problemi che ci sono, ma con l'intesa istituzionale che l'amministrazione comunale ha sottoscritto per la valorizzazione dei monaci basiliani, si può provare a fare qualcosa per il territorio». Francesca Gresia provinciapz@luedi.it
MARSICO NUOVO - Grande festa nel Comune valligiano per il traguardo del secolo di vita raggiunto da nonno Giovanni Non ha perso la sua verve nonno Giovanni, nonostante, la veneranda età, gli acciacchi fisici, ama scherzare e fare “battute” come ha fatto ieri mattina durante la sua festa svoltasi nella sala conferenze del Comune, circondato dall'affetto di nipoti, pronipoti, amici, vicini e dell'amministrazione comunale con il sindaco, Domenico Vita, assessori e consiglieri. Classe 1909. Giovanni Maulella Barrese, per tutti “Giovanni di Mastro Alfonso”, per la professione calzolaio del proprio padre, ha trascorso una vita vissuta in un alternarsi di momenti difficili, di serenità, affetti, fede ed amicizia, affrontati con umiltà e saggezza. I suoi ricordi sono legati a periodi storici della prima e seconda guerra mondiale con un momento difficile quale la sua prigionia in
Germania. Grazie al suo carattere forte, energico e paziente, è stato il punto di riferimento per la famiglia, in un periodo “buio” dopo la perdita della moglie e di una delle due uniche figlie. Un nonno speciale per i nipoti che gli ha trasmesso “ la semplicità e l'umiltà per i valori della vita”. E' proprio per i suoi meriti e “alti valori” che all'incirca due anni fa ha ricevuto dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano l'onorificenza di “Cavaliere del lavoro”. Per l’occasione il sindaco Vita - al termine della celebrazione eucaristica officiata dal parroco del paese, Don Donato Ferrero - ha donato all'arzillo vecchietto un pergamena ricordo, sottolineandone, «oltre al grande contributo dato alla Patria, per la partecipazione alla II guerra mondiale, i valori esemplari e un modello di vita per tutti». Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Potenza e provincia 21
LunedĂŹ 9 marzo 2009
Ripacandida Frana il manto stradale sulla provinciale che porta a Rionero
Ex 93, chiusa per una settimana A Picerno molte vie chiuse per l’esondazione della fiumara PICERNO - Rimmarrà chiusa per una settimana la ex strada statale 93, ovvero la bretella di collegamento tra il raccordo autostradale Potenza-Sicignano degli Alburni e l’uscita per Picerno. A causa delle abbondanti nevicate di venerdÏ frane e smottamenti hanno interessato la ex
statale 94 a partire dal chilometro 3. Già da sabato tutti i veicoli in transito sono stati deviati o per la strada che porta a contrada Perolla di Satriano o per Balvano. L’allarme, per la situazione creatasi sulla ex statale 94, è scattato nel primo pomeriggio
di sabato quando un dipendente dell’Anas ha avvertito la sala operativa dell’ente nazionale per le strade. Sul posto sono subito intervenuti gli uomini della Protezione civile, i carabinieri e alcuni dipendenti della Provincia. Sono stati immediatamente rimossi alcuni massi ma ad ag-
gravare la situazione è intervenuta una seconda frana che ha mandato in tilt la circolazione stradale. Ieri mattina un sopralluogo da parte dei tecnici che, vista la situazione, hanno deciso di chiudere per una settimana la strada. an.sc. provinciapz@luedi.it
RIPACANDIDA
PICERNO
SI continua a parlare di nuovo di viabilitĂ e delle strade del Vulture. Dopo una settimana dell'apertura improvvisa di una voragine, a causa di infiltrazioni d'acqua, sulla strada provinciale 8, che ha evitato per fortuna una tragedia, dieci minuti prima è transitato un pullman di studenti proveniente da Rionero, sulla stessa strada, a due chilometri di distanza dalla voragine della scorsa settimana e dall'abitato di Ripacandida, precisamente al chilometro 13, in contrada “Difesaâ€?, si è verificato uno smottamento del manto stradale per una lunghezza di circa 20 metri ed una profonditĂ di mezzo metro, per cui si è resa necessaria la chiusura al transito degli automobilisti. Nella stesso punto, circa un mese fa, si è verificato uno smottamento del manto stradale e la Provincia è intervenuta nel giro di mezza giornata, ripristinando la viabilitĂ . La strada provinciale 8 nasce a Rionero in Vulture e termina a Palazzo San Gervasio, passando per i centri di Ripacandida e Forenza. Lo smottamento del manto stradale è avvenuto ieri notte, intorno alle 2 e la chiusura è stata fatta verso le 5. Per fortuna nessuno transitava, in considerazione del fatto che la frana è successa in un giorno festivo, a basso flusso veicolare. Verso le nove di ieri mattina sul posto giĂ si trovava il capo cantoniere della strada provinciale, Di Carlo, e i carabinieri di Ripacandida. Avvicinato il Di Carlo, della Provincia di Potenza, ha detto: ÂŤin questo tratto di strada, giĂ negli anni ‘50 ci furono i primi smottamenti di manto stradale. Un mese fa siamo intervenuti nello stesso punto per uno smottamento piĂš leggero, provvisoriamente, per permettere il transito ai veicoli. Le infiltrazioni di acqua e neve dei giorni
RESTA lo stato di allerta dopo le frane e gli smottamenti causati dall'eccessiva nevicata di venerdÏ. A preoccupare maggiormente è l’esondazione della fiumara di Picerno, che ha rottogli argini e con la sua forza ha portato via pezzi di terreno. Da sabato sera a lavoro tecnici, vigili urbani, carabinieri e uomini del corpo forestale. Diversi i tratti chiusi al traffico, ma le strade sono agibili - ha assicurato il sindaco Mario Salvia in giro suicantieri - e saranno in parte riaperte. Stiamo lavorando intensamente. La situazione è sotto controllo, anche se è grigia - ha aggiunto Salvia. Stiamo monitorando e abbiamo fatto dei piccoli interventi di messa in sicurezza e assicurato la viabilità . Una decina di giorni fa il dipartimento regionale alle Infrastrutture ha fatto pervenire al comune 192.000 euro per situazioni già segnalate. Ora siamo intervenuti con mezzi e soldi nostri - ha detto Salvia. Dopo vedremo. Ieri mattina è stata chiusa al traffico la strada che dal Convento porta al Pianello. In quella zona, già due anni fa, a causa delle abbandonati piogge, si verificò una frana e una parte della carreggiata rimase chiusa per mesi. L'intervento di consolidamento fatto l'anno scorso ha mantenuto - ha spiegato. La frana è partita da una decina di metri piÚ sopra dove è localizzata una forte presenza di acqua. A valle è sceso materiale di riporto. Le altre situazioni si sono verificate in località a San Donato, a strada Tarallo (bretella autostradale che conduce a contrada Cesine) dove una frana ha portato via metà carreggiata, a Bosco tre Case e strada delle Querce. Nel centro storico, in via Tasso, si è allagata una casa - ha continuato il sindaco nella conta delle emergenze e dei danni - L'acqua scendeva dai muri. La paura ora è per il cedimento di alcune case vecchie. Restiamo vigili sulla situazione della Fiumara - ha concluso il primo cittadino - che è il problema piÚ grosso. Per ora non si possono calcolare i danni, anche se da una prima ricognizione, si possono tirare le somme. Aspettiamo che si plachi la piena. Iranna De Meo provinciapz@luedi.it
Viggianello si mobilita per il comprensivo VIGGIANELLO - Il consiglio comunale contesta il provvedimento di ridimensionamento scolastico approvato dal consiglio regionale. Al termine di una seduta aperta è stato chiesto alla Regione che venga revocato il provvedimento nella parte che interessa l’Istituto comprensivo di Viggianello, in quanto illegittimo perchÊ in contrasto con la legislazione che disciplina la materia e non tiene conto dei criteri fissati dalle linee guida. In paese è stato costituito un comitato rappresentativo che ha chiesto di incontrare il presidente De Filippo, l'assessore alla Formazione e il presidente della quarta commissione Intanto è stato proclamato lo stato di agitazione dell’intera comunità e se il provvedimento non verrà ritirato l’amministrazione comunale farà ricorso al Tar.
Le immagini della frana
scorsi hanno fatto cedere la strada per mezzo metro, la frana comunque ha una profondità di almeno 15 metri. Invito gli automobilisti a rispettare la segnaletica ed il tempo necessario per risolvere il problema, augurandoci che le condizioni del tempo siano buone. Il capo cantoniere della Provincia non ha voluto dare tempi certi sulla riapertura della strada, ma siamo convinti che i tempi di ripristino della strada saranno lunghissimi. Il proprietario del terreno dove è franato il manto stradale, Vito Martino di Ripacandida è convinto che la Provincia non abbia fatto i lavori con accortezza. E’ transitato con la sua macchina verso mezzanotte di saba-
to su questa strada e non era franata. Ieri mattina anche lui si trovava sul posto, avvicinato ha riferito: il lavoro che la Provincia ha eseguito un mese fa, nello stesso posto, è stato inutile perchÊ la terra, che ha messo sopra lo smottamento, ha appesantito di piÚ la strada e le infiltrazioni d'acqua hanno fatto il resto, provocando il cedimento del manto stradale. La frana sta compromettendo il mio terreno, adiacente la strada. Se non si interviene in profondità con palificazioni o con briglie, per permettere un regolare drenaggio dell'acqua piovana e sorgiva, questa tratto di strada franerà ancora. Attualmente il terreno franato è compresso a causa del-
le piogge dei giorni scorsi, ma col bel tempo la strada franerà ancora di piÚ. PiÚ avanti, all'ingresso del bosco, nel passato c'è stata un'altra frana, la Provincia è intervenuta con briglie ed è stato tutto sistemato. A subire le conseguenza della chiusura di questa strada saranno gli autobus di linea in partenza da Forenza e diretti a Rionero e Melfi. Saranno costretti ad allungare di molto il percorso, passando per Venosa. Ma a pagarne le conseguenze saranno anche i numerosi agricoltori di Ripacandida, che non potranno raggiungere il proprio podere e gli amanti della corsa. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Marsico Nuovo, l’opposizione chiede la testa del sindaco MARSICO NUOVO - Il sindaco Domenico Vita nel mirino dei consiglieri comunali di opposizione contrari alle azioni dissennate portate avanti dal primo cittadino del comune valligiano Il sindaco Domenico Vita - si legge in una nota dei consiglieri di minoranza -pur di giustificare le proprie manchevolezze e la palese incapacità amministrativa, si affida sempre alla difficile situazione economica in cui versa il Comune, dimenticando di aver contribuito in prima persona, unitamente all'attuale maggioranza, a determinare questo sfascio finanziario. Gli esponenti politici dell’opposizione sostengono che le procedure di esproprio del post-terremoto, non portate a compimento nei modi previsti per legge, hanno provocato numerosi debiti fuori
bilancio e già diverse condanne per l'amministrazione comunale. Il problema, afferma la minoranza, non è solo quello di aver destinato i fondi, relativi all’affitto di un immobile comunale concesso all'Eni, per ripianare il bilancio corrente, ma nell’essere pienamente consapevoli che tale situazione si ripresenterà pari pari per il prossimo anno e di aver deliberatamente deciso di non intervenire in maniera strutturale per ridurre le spese dell'ente. Il sindaco Vita, sempre secondo i consiglieri comunali di minoranza, ha già anticipato che intende utilizzare le royalties, rivenienti dall'estrazione del petrolio, per chiudere in pareggio il bilancio del prossimo anno. Tutto questo è inaccettabile perchÊ non si può decidere di destinare in
questo modo una risorsa che dovrebbe produrre sviluppo e quindi servire a dare speranza e futuro al paeseÂť. Non solo. Nella nota è stato rimarcato come sia ÂŤinsopportabile destinare le somme per pagare i debiti contratti in passato da chi ha governato in maniera maldestra e dissennataÂť. Insomma ÂŤla filosofia dell'amministrazione Vita - prosegue la nota redatta dagli esponenti di opposizione - è quella del tirare a campare, tentare di chiudere la legislatura e “lasciareâ€? a chi verrĂ dopo la â€?patata bollenteâ€?Âť. Per i consiglieri di minoranza sarebbe quindi ÂŤbene e doveroso che il sindaco Vita assuma le proprie responsabilitĂ sul deficit finanziario creatosi e valuti l’opportunitĂ delle immediate dimissioniÂť.
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Matera Lunedì 9 marzo 2009
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Tra i numerosi clienti, l’uomo ha esultato dopo aver scoperto il dono della dea bendata
Gioca 5 euro ne prende 100 mila Gratta e Vinci fortunato per un anziano al bar Vogue UN Gratta e Vinci della serie “il Miliardario” da cinque euro per ottenere un futuro di ricchezza e benessere a portata di mano. E’ accaduto così ad un anziano giocatore che ieri mattina verso le 11 si è recato al bar Vogue in via Cicerone, nella zona nord di Matera. Come già accaduto altre volte, l’uomo ha scelto un biglietto del Gratta e Vinci e ha sperato. Impossibile immaginare se la dea Fortuna o il semplice destino abbiano contribuito a cambiare le sorti di una domenica come le altre. Di sicuro da oggi le prospettive dell’uomo avranno diverse ipotesi in ballo. Nel bar affollatissimo a quell’ora del giorno di festa, il risultato ha ottenuto un tale successo da non passare inosservato. Sul nome del fortunato, in questo caso, il mistero conta poco anche se un minimo di discrezione, in questo caso, è necessaria. Spiega il fratello del titolare del bar Vogue, Francesco Raucci: «E’ la prima vincita di questo tipo, nel nostro negozio. Per ora vendiamo solo i Gratta e Vinci, ma stiamo pensando di attrezzarci con un’area scommesse. Il massimo finora erano stati 10 mila euro. Rara, m a non impossibile, la mega vincita con il Gratta e Vinci. Era accaduto lo scorso anno, il 24 ottobre, ad uno sconosciuto che con un biglietto della serie “mega miliardario”, aveva portato a casa un milione di euro. Il tagliando acquistato nella tabaccheria Effepì dei f.lli Lisurici in via Dante, era costato solo 10 eu-
Bilancio delle attività del 2008 dell’associazione Amici del Borgo
Un impegno lungo un anno
L’interno del bar Vogue, nei pressi di via Gravina alle porte della città, dove ieri mattina verso le 11 è stato giocato il biglietto del Gratta e Vinci della serie “Il milionario”. Con una spesa iniziale di soli 5 euro un anziano ne ha vinti 100 mila
ro. La percentuale delle vincite milionarie, a Matera, resta dunque bassa ma non riduce il fenomeno che, in città, è particolarmente sviluppato. Un mese prima, nella stessa ricevitoria alle porte della città, erano stati vinti 500 mila euro con le stesse modalità. Forse il senso dell’incertezza nel futuro e la logica che porta a pensare: «O la va o la spacca» contribuiscono a motivare uomini e
donne (anche il gioco “rosa” sta registrando dati in crescita) a tentare la fortuna con una spesa minima e la speranza di un guadagno da sogno. Dal Gratta e Vinci al Superenalotto o al Lotto, numeri e scaramanzia si intrecciano in un mix che attrae sempre più anche i giocatori occasionali quelli che, poi, “rischiano” di ritrovarsi milionari da un giorno all’altro. E la vita, allora, cambia. Antonella Ciervo
Le insegnanti del II Circolo lamentano fondi scarsi per i progetti
Integrazione tra i banchi di scuola L'INTEGRAZIONE scolastica dei bambini immigrati richiede disponibilità economiche affinchè possano realizzarsi progetti mirati che si relazionano completamente con il percorso scolastico. Questo specialmente per quanto riguarda i bambini del sud-est asiatico, in genere più a disagio e in difficoltà a creare legami di amicizia rispetto ai loro coetanei nordafricani (marocchini, tunisini) e albanesi. Della stessa opinione alcune maestre della scuola elementare 2^circolo che nei giorni scorsi hanno presentato un progetto di integrazione dei bambini cinesi. «L'inserimento degli alunni cinesi nelle nostre classi - si legge nella nota - ha fatto nascere l'esigenza di una specifica progettazione mirata a fronteggiare le problematiche relative agli arrivi, anche ad anno scolastico inoltrato, di alunni stranieri completamente privi
Bambini cinesi a scuola
della conoscenza della lingua italiana. La nostra scuola utilizzando le poche risorse a disposizione ha potuto chiedere solo per 25 ore, l'intervento di una mediatrice culturale che ha affiancato l'opera delle insegnanti per favorire il processo di socializzazione ed integrazione degli alunni all'interno del gruppo classe e dell'intera realtà scolastica, aiutandoli ad esprimere il proprio pensiero, le
proprie conoscenze, il proprio disagio e a prevenire e gestire i conflitti. È però indispensabile continua la nota - promuovere l'apprendimento della lingua italiana e fornire agli insegnanti idonei strumenti utili a garantire una vera integrazione nel tempo e a poter affrontare tutte le tematiche relative all'integrazione sia degli alunni che delle rispettive famiglie, costituendo un gruppo permanente dall'inizio alla fine dell'anno scolastico. Per la realizzazione di specifici progetti di cui la scuola si fa promotrice, è necessario poter contare del supporto finanziario da parte di Enti territoriali quali Comune, Provincia, Regione - spiegano le insegnanti - perché una buona integrazione scolastica è il presupposto indispensabile per una più ampia integrazione sociale e territoriale”. Michelangelo Ferrara
NEI giorni scorsi l'associazione “Amici del borgo” ha indetto la prima assemblea annuale per fare un consuntivo delle attività del 2008 e per presentare le attività in cantiere per il 2009. Sono tante le attività realizzate lo scorso anno, che hanno portato tanta gente a guardare con interesse ed ammirazione all'associazione, presieduta da Pier Pasquale Pasqualicchio. Tra le più significative, sono state segnalate, la distribuzione degli alimenti ai più bisognosi, la pulizia del verde pubblico nel borgo “La Martella” e in alcune zone di Matera, il convegno sul tema “Alcool e droga”, il raduno scout, la marcia sulla pace, la consegna dell'uovo di Pasqua alla mensa dei poveri di don Giovanni Mele nel rione Piccianello, gare di mini basket, manifestazioni teatrali con il successo nella piazza del borgo della commedia “La Trasit”, rappresentata dalla compagnia “Il Sipario”. Sono queste le attività realizzate in un anno grazie alla determinazione di tutti i soci, che il presidente ha sempre elogiato per l'impegno costante e continuo. «Sono pienamente soddisfatto - ha detto Pasqualicchio - di come l'associazione sia riuscita a portare avanti iniziative importanti e significative, raggiungendo risultati positivi. Tra le attività programmate, importante è quella svolta dal gruppo della protezione civile, che ha fatto avvicinare tanti giovani all'associazione. Infatti, è nata “Lipambiente onlus unità cinofila di soccorso”, la cui attività ha suscitato e sta suscitando grande interesse ed entusiasmo». L'anno 2009 si è aperto con il tesseramento all'associazione e con alcune attività, quali la messa in sicurezza della scuola elementare e altri lavori di ripristino, la piantumazione dell'ulivo della pace davanti alla scuola elementare “Padre Giovanni Minozzi” e il concerto musicale “Il conservatorio nei borghi”. Quest'ultima iniziativa, promossa dal-
Il logo dell’associazione
l'associazione e dal Conservatorio “Duni” di Matera, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Matera e la Banca Popolare del Mezzogiorno, ha riscosso un grande successo. «La gente ha risposto positivamente alla manifestazione - ha proseguito Pasqualicchio apprezzando il repertorio di sinfonie dagli allievi del conservatorio. E' stata sicuramente un'occasione di crescita e di sviluppo per il borgo stesso, così come è accaduto grazie al successo riscontrato lo scorso anno con lo spettacolo in vernacolo materano “La Trasit”. Soddisfatto anche il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico, sempre presente alle iniziative dell'associazione, di cui apprezza l'impegno nell'organizzare eventi di cultura e momenti di aggregazione sociale. Non mancano anche eventi dedicati allo sport, tra cui il torneo di calcio a 5 di serie D, che gli “Amici del borgo” hanno vinto. Mariangela Lisanti matera@luedi.it
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Lunedì 9 marzo 2009
L’Aide promuove la presentazione del libro di Valentino Romano sulle brigantesse
Le drude diventate guerriere nella notte “FANTASMI nella notte”, cosi, Raffaele Nigro, definisce le donne del brigantaggio, nell'introduzione al libro di Valentino Romano, intitolato “Brigantesse”. Una definizione che tratteggia poeticamente l'idea della donna ed il suo ruolo durante il il cupo fenomeno rivoltoso. Ma di quale notte parla Nigro? A quale buio dell'esistenza femminile fa riferimento? Consapevolmente o inconsapevolmente, ci consegna l'interrogativo su quale sia l'angolo nell'ombra, dal quale le “donne di Valentino Romano” voglio-
no mostrare lo spettro della loro presenza. L'opprimente barbarie della lotta sociale post-unitaria o la frustrante condizione gregaria nel contesto familiare? O magari entrambe? L'autore, Valentino Romano presente, sabato pomeriggio, alla biblioteca provinciale di Matera per la presentazione del suo libro, ad opera di Aide (Associazione italiana donne europee), presieduta da Anna Selvaggi ne ha parlato partendo dallo stimolo che lo ha spinto a cercare, nei più disparati archivi del Mezzogiorno, storie di donne in
uno dei periodi più reazionari della Storia d'Italia. «La letteratura di genere, di quel periodo ci restituiva una figura di donna sostanzialmente druda, ossia sgualdrina. Identità, inverosimile e svilente della nostra cultura. Così ho ricercato su fonti più antiche, originali, su verbali delle forze dell'ordine per esempio, e da lì ne ho ricavato una nuova immagine». Dal lavoro certosino dello scrittore di origini pugliesi, fuoriescono tre distinte tipologie: la donna che partecipa attivamente alla macchia, alla vita ed alle azioni
della banda, la donna che coordina l'attività occupandosi di vestiario, notizie, collegamenti e la donna che semplicemente segue il suo uomo. «A me interessava continua Romano - evidenziare la presenza delle donne nelle vicende briganti senza esorcizzarle né criminalizzarle ma soltanto per comprenderle». Ed ecco che dallo stimolo autoriale si arriva anche al suo scopo, portato in dono al lettore come spunto di riflessione. Le brigantesse: donne che mentre si lanciano in azioni con persa speranza, forse ne stanno ac-
La lettura di alcuni brani del libro di Romano
quisendo un’altra, quella di un tratto in più nella storia della loro emancipazione. Emblematica la frase con-
clusiva dell'autore: «E’ come se mi venisssero incontro questi fantasmi nella notte». Francesco Giusto
Rotondella Manifesterà pure a Roma per ricordare anche gli altri 3000 italiani in carcere all’estero
Papà Giovanni non si arrende Oggi celebrerà il secondo anno di detenzione del figlio in India ROTONDELLA - E' triste, per Giovanni Falcone, il secondo “anniversario” di detenzione in India di suo figlio Angelo. Il 9 marzo 2007 il giovane veniva fermato per possesso di stupefacenti insieme all'amico Simone Nobili e condotto nella casa circondariale di Mandi, nella regione indiana Himacal Pradesh. E se il primo anniversario, pur triste, fu vissuto tra le speranze di una possibile assoluzione, quello di oggi porta con sé il fardello di una condanna a 10 anni, pronunciata nell'agosto scorso da un tribunale indiano. Una sentenza che pesa come un macigno, e che ha cambiato in modo devastante anche la forma dei rapporti tra il giovane e la sua famiglia. Nuovo carcere, nuove regole. «Con i condannati non si parla neppure al telefono - hanno spiegato all'incredulo papà Giovanni - Dal mese di ottobre - racconta - l'ho sentito una volta e solo grazie alla disponibilità di un poliziotto che gli ha fatto utilizzare il suo telefonino in occasione di una visita ospedaliera». C'è di più.
Da sin: Giovanni Falcone e Angelo, suo figlio, in un’immagine dal carcere di Mandi, in India dove è detenuto
«Secondo quanto mi è stato comunicato per e-mail - aggiunge - i contatti non sarebbero facili neppure all'ambasciata. Il tutto in palese violazione della Convenzione di Vienna "Relazioni Consolari" e di numerose altre Convenzioni e Leggi Internazionali». Sarà un 9 marzo triste e scoraggiato, per Giovanni Falcone, ma non inattivo. Il combattivo papà ha infatti organizzato, in colla-
borazione con l'amministrazione comunale di Rotondella, un incontro dibattito dal titolo “Una giornata per non dimenticare”. L'evento, proposto anche su Facebook da Franca Corradini, ha già raccolto circa 100 adesioni e i messaggi di solidarietà di alcune personalità politiche, tra cui l'assessore regionale Vincenzo Santochirico. L'incontro si terrà alle 15 nella sala consiliare di Rotondella e sarà incen-
Montescaglioso L’Mdc chiede ai 60enni di vigilare sui disservizi
trato sul tema “Applicazione dei diritti internazionali per i detenuti italiani all'esteri”. Il caso di Angelo Falcone, nell'ambito del dibattito, sarà spunto per allargare lo sguardo su una problematica che coinvolge tanti altri italiani detenuti all'estero. Giovanni Falcone, da qualche tempo, ha cominciato a guardare anche ai drammi degli altri, facendosi presente a tanti geni-
tori meno combattivi di lui. Assieme ad alcuni di loro, nelle prossime settimane, manifesterà a Roma davanti alle sedi istituzionali. La manifestazione era già programmata per lo scorso 11 febbraio, ma è stata rinviata a data da destinarsi. «Saremo lì a manifestare - ha annunciato Giovanni Falcone dal suo blog - a gridare la nostra sofferenza, a cercare aiuto e partecipa-
zione attiva da parte delle Istituzioni, affinché ci ascoltino e ci diano gli stessi (legittimi) diritti che noi diamo agli extracomunitari detenuti in Italia. Non chiediamo nulla di più e non vogliamo togliere nulla a nessuno. Non grideremo l'innocenza a tutti i costi, ma chiederemo che i fatti siano appurati con giustizia e che con giustizia sia portato avanti questo problema che, come da sempre grido, è un problema sociale nazionale. Sono circa 3000 i cittadini italiani detenuti nel mondo e 3000 le famiglie italiane che vivono nella disperazione totale e che non sanno quasi nulla dei propri familiari, che non hanno un semplice contatto telefonico e che, data la notevole distanza con i paesi di detenzione, non vedono i propri cari da anni. Ci saranno, insieme a me, altri familiari di detenuti con cui ho creato contatti». E sarà benvenuto anche chiunque vorrà condividere la loro causa, pur non essendo direttamente toccato negli affetti familiari. Fabio Sirago
Iniziativa delle associazioni culturali a favore dell’ospedale di Jabalya
Il futuro è dei cittadini d’argento Fondi per le vittime delle bombe MONTESCAGLIOSO - Il Movimento per i Diritti del Cittadino (MDC) ha reso noto che il prossimo 15 marzo, nella centrale Piazza Roma, sarà presentata l'iniziativa “Cittadini d'Argento”, realizzata da Movimento Difesa del Cittadino e Movimento Consumatori con il finanziamento del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Lo stand, posto di fronte all'Ufficio Postale montese, sarà aperto dalle 9 alle 21. L'iniziativa parte dal presupposto che l'allungamento dell'età ha consentito la presenza di un ampio numero di persone con autonomia e stile di vita ancora dinamici, oltre che una certa ricchezza di stimoli. Allo scopo di utilizzare come meglio possibile tutta questa energia si è pensato di coinvolgere gli over 60, i quali, grazie alla loro esperienza personale e bagaglio culturale, possono dare il loro contributo nella vigilanza, denuncia e segnalazione delle problematiche che incidono sulla nostra quotidianità alle istituzioni preposte. Nel documento diffuso dal Mdc, infatti, si pone in rilievo come, «Con sempre maggiore frequenza si riscontrano anche nella nostra città numerosi disservizi: cassonetti rotti, segnaletica stradale insufficiente, aiuole e giardini abbandonati o trascurati, panchine rotte, semafori non funzionanti, randagismo». Per
L’Mdc vede i 60enni come risorse
tutti questi motivi si invitano tutti i cittadini con un'età superiore ai 60 anni a diventare “Cittadini d'Argento”, tramite l'adesione allo stesso progetto, mettendosi in comunicazione con l'associazione. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la sede montese del Movimento Difesa del Cittadino, in via Giuseppe Garibaldi n° 29, telefono/fax: 0835 201076, mentre per i contatti di posta elettronica l'indirizzo è: montescaglioso@mdc.it. Michele Marchitelli
NELL'ambito di una serie di iniziative popolari che sono state promosse da alcune associazioni socioculturali, tra cui il Forum della Palestina, l'Anpi, l'associazione “Muretti a Secco”, l'Awmr - Association of Women of the Mediterranean Region e Cgil, anche il Collettivo Sinistri Pensieri di Matera ed il PdCI di Matera hanno aderito alla raccolta fondi organizzata per ristrutturare l'ospedale “Al Awda” di Jabalya, distrutto durante i 23 giorni di bombardamenti perpetrati dall'esercito israeliano nella Striscia di Gaza. A tale scopo si è tenuto venerdì 6 marzo 2009 alle ore 18,45 presso la Federazione Provinciale del Partito dei Comunisti Italiani di Matera, sita in via De Sariis 21, un incontro dibattito a cui hanno partecipato Maurizio Musolino, giornalista, scrittore, responsabile del dipartimento associazionismo movimenti e immigrazione del PdCI, Giovanni Soave, segretario regionale del Pdci, Giacomo Passavanti, segretario cittadino Pdci, Rossano Musillo, coordinatore provinciale Fgci. L'incontro che si è svolto, è servito per introdurre, chiarire ed analizzare gli argomenti affrontati nel dibattito tenutosi nei giorni scorsi presso la Camera del Lavoro di Gravina, al quale hanno parte-
Vittime dei bombardamenti a Gaza
cipato, oltre allo stesso Musolino, Ada Donno, presidente dell'Awmr, Luciana Gramegna della Segreteria Regionale della Cgil Puglia, Azmi Jarijawi, responsabile settore immigrazione Cgil di Bari, Bassam Saleh del Forum Palestina. b.t.
24 Matera
Lunedì 9 marzo 2009
TAXI MATERA 3332685173
Enzo
Emanuele
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Incontro su Zona Franca Alfine di promuovere la conoscenza, di verificare lo stato di attuazione di leggi e provvedimenti e le opportunità imprenditoriali legate alla realizzazione a Matera della Zona franca urbana (Zfm) la Camera commercio di Matera ha promosso insieme all’Associazione “ Zfm-Zona Franca Matera’’ un incontro per oggi, alle ore 10.00. presso la sala convegni dell’ Ente. Contributi al confronto e all’approfondimento verranno da rappresentanti delle associazioni pubbliche ( Comune di Matera, Regione Basilicata, Centro per l’impiego della Provincia, Agenzia per le Entrate, Inps), che saranno coinvolte nella gestione degli incentivi. Il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli, con il supporto dell’Ufficio Promozione, ha invitato e coinvolto nell’iniziativa associazioni di categoria, sindacati e ordini professionali. Matera,infatti, è l’unica zona franca individuata per la Basilicata e coinvolge una vasta area che comprende la zona Nord cittadina tra il rione San Giacomo e le aree produttive.
Nuove date Opera festival Il calendario della rassegna concertistica Città dei Sassi Opera Festival subisce due variazioni nella programmazione dovute ad esigenze artistiche. È stata spostata al 21 giugno 2009 e, dunque, in coda alla rassegna, la rappresentazione in programma il prossimo il 7 marzo che prevedeva la rappresentazione, in forma scenica dello spettacolo “Le Donne di Puccini”. Allo stesso modo, è stata spostata al 29 aprile 2009 la rappresentazione lirica dell’operina del Settecento «La Contadina Astuta» di Giovanni Battista Pergolesi, in programma l’11 aprile.
Tanti auguri di buon compleanno a “Bochiccioappapà”. Ti aspettiamo in redazione con la celebre pizza rustica e con la bottiglia di spumante da 1 euro. La berremo lo stesso alla tua salute!
Per il tuo compleanno i migliori auguri affinchè il tuo futuro sia allegro come tutto ciò che ti circonda. Un abbraccio anche a mamma Simona e papà Ciccio
SERVIZI SOCIALI
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 MOTTA UVA Via Nazionale 120 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/385632 0835/262260 0835/336882 0835/331314
Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
118
Annullato concerto Vanoni E’ stato annullato il concerto di Ornella Vanoni che avrebbe dovuto svolgersi stasera al teatro Duni. Per informazioni sul rimborso dei biglietti già acquistati contattare: Incongress di Francesca Lisbona Via Don Minzoni, 38 - 75100 Matera Tel. 0835 337220 Fax 0835 240198 Oppure teatro Duni tel. 0835 256954 oppure 0835 331812. La celebre interprete si sarebbe esibita per la prima volta nella città dei Sassi, in concomitanza con l’uscita del suo nuovo cd “Più di me”dove i migliori artisti italiani duettano con lei. Nella sua lunga carriera è riuscita a cimentarsi in generi diversi, dal jazz alla bossa nova, riuscendo a rendersi popolare grazie alla sua voce fortemente riconoscibile.
Vox Populi - Vox Dei “VOX Populi - Vox Dei” è il titolo della nuova performance multimediale che l'Ufficio Turismo della Regione Basilicata presenterà nell'evento Internazionale “Amore/Philos” che si terrà a Matera, tra aprile e maggio prossimi, nella splendida cornice della Chiesa di S. Nicola dei Greci, in collaborazione con il Circolo Culturale “La Scaletta”e con l'Ufficio della Consigliera Regionale di Parità. La performance ideata dal Mediafor, Centro multimediale regionale, sarà animata da più di trecento interviste, realizzate alla gente lucana nei complessi monumentali più significativi dei Comuni partecipanti al Progetto “Ospitalità nei Borghi”. A poche settimane dalla conclusione del progetto regionale integrato “Ospitalità nei borghi” si traccia un primo bilancio consuntivo. Un grande successo per l'evento multimediale definito l'Evento dell'Anno per l'impianto innovativo che ha coniugato tradizione e tecnologia.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072
IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.
•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 the Wrestler 17,30 - 19,30 - 21,30 •KENNEDY• Matera 0835-310016 the Reader 17,15 - 19,30 - 21,45 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Verso l’Eden 17,30, 19,30, 21,30 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Katyn ore 17,30 e 19,30 Underworld: la ribellione dei Lycans ore 21,30
•CINETEATROANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Questo piccolo grande amore 19,30 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Operazione Valchiria 19-21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Questo piccolo grande amore 21 •CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
Sport Lunedì 9 marzo 2009
25
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Matera che figura Paga il tecnico Seconda Divisione
Calcio regionale
Si ferma la serie utile del Melfi a Gela
Si riparte domenica
da pagina 29 a 35
Basket A Dilettanti
MANCA ANCORA il crisma dell’ufficialità, ma sembra pressocchè scontato che tutte le gare dello scorso fine settimana, non disputate per decisione del Comitato regionale Lucano della Figc, a causa delle abbondanti nevicate che hanno colpito il potentino, si giocheranno domenica prossima 15 marzo, senza alterare la regolare cadenza del calendario.
Nuoto
Record del mondo sui 200 sl per la Pellegrini
Volley
La Levoni cala il poker nella trasferta di Firenze Bawer, impresa sfiorata
Virtus, vittoria facile Derby a Montescaglioso Vince la Giocoleria
alle pagine 40 e 41
a pagina 44
RICCIONE– La prima volta di un primato mondiale nel corso dei Campionati Assoluti. È successo a Riccione nell’ultima giornata di gare dei Primaverili: Federica Pellegrini, campionessa olimpica e primatista mondiale, ha abbassato di 35centesimi il suo primato mondiale dei 200 stile libero (1.54.82 nuotato in batteria a Pechino il 13 agosto scorso) nuotando uno strepitoso 1.54.47 (passaggi 27.31, 56.05,1.25.63). Per l’azzurra, che in carriera ha conquistato nei 200 stile libero un oro ed un argento olimpico e un argento e un bronzo mondiali a Montreal 2005 e Melbourne 2007, si tratta del quarto primato del mondo. «Sono affezionata ai miei primati: questo però stupisce anche me, non pensavo di scendere così tanto sotto il record fatto alle Olimpiadi. Il tempo sorprende anche me»: Federica Pellegrini esprime gioia e serenità, dopo aver abbassato ulteriormente il limite mondiali. «Sto bene – ha detto l’azzurra – Questo tempo dimostra che l’allenamento e la preparazione sono giuste: qui c'era anche la mia famiglia, il 10 per cento di questo primato è merito loro».
26 Sport Serie A. Grida vendetta un colpo di testa di Corradi: palla allontanata quando sembrava già entrata Lunedì 9 marzo 2009
Reggina, altra occasione persa Tante azioni da gol create ma con il Lecce finisce 0-0 LECCE REGGINA
0 0
PAGELLE REGGINA PUGGIONI (7) – Un quarto d'ora nella ripresa per salvare il risultato in tre occasioni. Sempre puntuale e attento non si è lasciato sorprendere.
LECCE (3-5-2): Rosati; Schiavi, Fabiano, Esposito (36'st papadopulos); Papa Waigo (14'st Basta, Munari, Zanchetta, Vives (19'st Caserta), Giuliatto; Castillo, Tiribocchi. In panchina: Benussi, Angelo, Polenghi, Edinho. Allenatore: Beretta. REGGINA (3-5-2): Puggioni; Lanzaro, Valdez, Cirillo (19'st Krajcik); Sestu, Carmona, Cozza (40'st Di Gennaro), Barillà (32'st Cascione), Costa; Brienza, Corradi. In panchina: Marino, Alvarez, Adejo, Stuani. Allenatore: Orlandi. ARBITRO: Gava di Conegliano. Assistenti: Di Fiore e Franzi. Quarto uomo: Ayroldi. NOTE: giornata fredda e ventosa, terreno in buone condizioni, spettatori 8.000 circa. Ammoniti: Schiavi, Esposito, Carmona, Barillà, Cirillo, Valdez. Angoli: 4 a 3 per la Reggina. Recupero: 1'pt; 4'st. In panchina, assente il dott. Favasuli, per la Reggina, ha preso posto il dott. Calafiore, medico della squadra primavera. di RINO TEBALA LECCE - Reggina e Lecce si ostacolano a vicenda e rimangono inchiodate in fondo alla classifica. I problemi maggiori sono della squadra amaranto che non vincendo, è rimasta molto distanziata dalle dirette concorrenti, con possibilità di rimonta in forte ribasso. Il mancato successo della Reggina, però, pesa sulla coscienza dell'arbitro Gava e soprattutto del suo primo collaboratore Di Fiore che non hanno concesso un gol evidente a Corradi il cui pallonetto a portiere battuto, aveva già fatto varcare al pallone, la fatidica linea bianca prima dell'intervento di Schiavi. Un'altra 'occasione persa, un'altra opportunità per recriminare. Le Sviste arbitrali, quindi, sommati ad altri episodi negativi, hanno danneggiato sicuramente la Reggina che avrebbe meritato il vantaggio già nel primo tempo in virtù delle tre limpide occasioni da rete, due delle quali neutralizzate da Rosati con parate strepitose su Sestu e Barillà. In due gare, le ultime per non andare lontano, la squadra di Orlandi ha bruciato ben quattro punti, per gol e falli da rigore non visti, qualche legno e tante palle gol
LANZARO (6,5) – Arcigno e coriaceo in difesa ha lasciato pochi spazi agli avversari, promuovendo buone azioni in profondità sulla destra. VALDEZ (7) – Onnipresente per fermare gli avversari con tempestività ed anche in zona tiro nel finale, quando ha sfiorato il gol partita. CIRILLO (6,5) – Una buona partita la sua, condizionata nel secondo tempo da un leggero infortunio. Ha chiesto il cambio per non danneggiare la squadra. Dal 19'st KRAJCIK (6) – Vivace sulla fascia ha dato nuova linfa alla squadra, ma non è stato sempre preciso nei suoi assist). SESTU (7,5) – Un furetto imprendibile sia a destra, sia a sinistra, ha subito sfiorato il gol e creato buone opportunità per tutta la gara senza mai fermarsi. CARMONA (6) – Un po' meglio rispetto alla domenica precedente, ma inizialmente ha sbagliato molto. Più fluida la sua azione nel secondo tempo. COZZA (6,5) – Prima in mediana, subito dopo in posizione avanzata ha dato il suo contributo di qualità ma ha fallito una palla importante che in momenti più tranquilli avrebbe tramutato in gol. Dal 40' st DI GENNARO (sv). BARILLÀ (6,5) – Ha corso molto, lottato su ogni pallone e si è procurato anche una palla limpida per segnare. Rosati lo ha fermato. Dal 32'st CASCIONE (sv).
Brienza va al tiro ma la porta del Lecce sembra stregata
mandate alle ortiche. La Reggina, quindi, è stata frenata nuovamente da episodi discutibili ma avrebbe potuto essere anche più forte delle avversità deella giornata se i suoi uomini gol fossero stati più precisi e meno precipitosi in zona tiro, anche nella ripresa. Basti ricordare le opportunità capitate a Brienza, Cozza e Corradi in rapida successione nei minuti finali della gara per capire che, evidentemente, non è la stagione giusta e che lo spettro della serie B, speriamo da scongiurare, sembra un po' più vicino. Tatticamente le due squadre si sono equivalse, con la Reggina che ha schierato Cozza sulla linea mediana, quindi un po' più coperta. Il compito affidato da Nevio Orlandi ai suoi giocatori è stato quello di attendere il Lecce e colpirlo in contropiede con le giocate di Cozza che ha avviato l'azione e le puntate di Brienza e Sestu, pronti ad inserirsi per dialogare con Corradi in area avversaria. La Reggina, però, ha anche cambiato in corsa avanzando la posizione di Cozza e nel corso del primo tempo, pur rimanendo guardinga ha creato le migliori palle gol, ben tre,
senza mai rischiare. Stessa tattica nella ripresa, con un finale a quattro in difesa, ma con immutata potenzialità offensiva. CRONACA. Sestu su assist di Corradi, si ritrova solo davanti al portiere. Il pallonetto è ben deviatoi da Rosati in angolo. Il Lecce non graffia, i tiri di Zanchetta su punizione e Tiribocchi sono largamente fuori misura ed è la Reggina, invece, che segna al 20’ ma deve subire ancora una svista arbitrale. Pensavamo che le sviste potessero essere commesse solo sui falli da rigore e, invece, anche quando la palla è dentro la porta di mezzo metro nessuno vede. Brienza cade davanti a Rosati che respinge, Corrradi ribatte di testa, schiavi salva in acrobazia ma con la palla già dentro la porta. Arbitro e soprattutto il guardalinee fanno finta di non vedere. Il Lecce è pericoloso solo al 33’. Papa Waigo serve Castillo che tira da distanza ravvicinata, Puggioni para. Al 43’, Barillà riceve al limite da Cozza e tira. Rosati è ancora bravo a deviare. Nel secondo tempo la Reggina stringe i tempi e cerca con maggiore insistenza e determinazione il gol. Al 5’
Brienza va in fuga e arriva solo davanti al portiere sbagliando il colpo sotto per superare il portiere. Un minuto dopo, lo stesso Brienza servito da Corradi è fermato in angolo ed ancora al 7’, Brienza apre per Cozza che tutto solo tira clamorosamente alto sul portiere in uscita. Per 15 minuti, il Lecce ha cercato di forzare il ritmo creando una serie di palle goil. Ci ha pensato Puggioni a fermare Tiribocchi al 13’ e Zanchetta su punizione al 16’. Il portiere amaranto ha messo ancora i pugni al 21’ sul tiro dui Basta da fuori area, ripetendosi al ventinovesimo su Manari. La Reggina rialza la testa ed al 37’ Rosati ferma anche Brienza che tira in corsa. Un minuto dopo la clamorosa palla gol sprecata da Corradi tutto solo davanti al portiere ed al 41’ la sfortunata deviazione di testa di Valdez a due passi dalla porta. MOVIOLA. Visto e rivisto il colpo di testa di Corradi riporta alla prima impressione e cioè che il gol fosse abbastanza netto. Il ginocchio sinistro di Schiavi era in corrispondenza della linea bianca di porta e l'altro abbondantemente dentro.
COSTA (6,5) – Ha iniziato bene con le sue proiezioni offensive, poi è stato sacrificato in difesa nel secondo tempo con l'uscita di Cirillo. BRIENZA (7) – Ha disputato un partita di spessore, gli è mancato il gol. Anche lui si è ritrovato un Rosati super davanti ma anche lui ha fallito qualche palla gol. CORRADI (7) – Ha alternato buoni momenti ad altri in cui è apparso poco dinamico. Ha segnato un gol che non gli è stato convalidato. Ne ha fallito un altro molto clamoroso. r.t.
Quel coro stonato contro Foti LECCE - Tifosi amaranto delusi a Lecce per le numerose palle gol fallite e per le nuove indecisioni arbitrali. Anche allo stadio di 'Via del mare', però, il maggiore astio lo hanno provato anche per il presidente. Il coro imman-
cabile contro Lillo Foti ha un pò stonato, proprio perchè giunto durante i maggiori sforzi della squadra di centrare il risultato pieno. La Reggina ha subito mostrato i denti e ad ogni gol fallito, il coro ormai consueto, 'Lillo Foti è un pezzo di ....”, si è ripetuto un po' in contrasto con quello che era lo spirito della squadra in trasferta, protesa verso la ricerca del successo per rimettersi in corsa. Il coro, è vero, non era diretto ai giocatori, ma ha colpito anche loro probabilmente, in un momento così delicato del campionato in cui un successo pieno avrebbe rimesso in corsa la squadra. D'accordo che Lillo Foti abbia commesso tanti errori che nel suo intimo avrà con-
fessato a se stesso ed a qualche amico vicino, ma infierire durante una partita definita della svolta non ha aiutato certo a rimediare. In qualche momento della stagione bisogna anche essere comprensivi. Le mille ragioni che i tifosi amaranto possono accampare non trovano sempre giustificazione, almeno in questo momento. Ed anche se il principale artefice dell'attuale situazione in classifica è, per tutti, il massimo dirigente, ci sono dei momenti in cui bisogna anche concedere una tregua e lasciare lavorare la squadra per tentare in extremis, di salvare il salvabile. Nessuno può mai dire che anche quel pizzico di serenità in più avrebbe consentito a Corradi, Cozza e Brienza
che a turno hanno fallito ghiotte palle gol, di concludere le loro azioni in profondità e giocare con maggiore serenità. Contro il Napoli potrebbe essere troppo tardi un eventuale sostegno incondionato, ma bisogna provarci senza infierire ancora contro nessuno. Altrimenti anche arbitri e assistenti potrebbero trovare nella contestazione del pubblico verso i dirigenti, un valido alleato per non concedere gol regolari e rigori plateali. Tanto la contestazione (civile) non è più nei confronti dei direttori di gara di turno che continuano a sbagliare, ma sempre e soltanto per un presidente che merita, probabilmente, qualche critica, ma non il linciaggio morale. r.t.
Contrasto aereo tra Lanzaro e Tiribocchi
Sport 27
Lunedì 9 marzo 2009
Serie
A
Risultati e classifica Bologna-Sampdoria
3-0
Catania-Siena
0-3
46’ pt, 42’ st e 46’ st Di Vaio
10’ pt Maccarone; 25’ st Ghezzal 45’ st Jarolim
Chievo-Cagliari
1-1
Fiorentina-Palermo
0-2
28’ pt Jeda; 11’ st Makinwa 3’ st Simplicio, 11’ st Miccoli
Genoa-Inter
0-2
Lecce-Reggina
0-0
2’ pt Ibrahimovic; 16’ st Balotelli
Milan-Atalanta
3-0
Napoli-Lazio
0-2
7’ pt, 27’ st e 29’ st Inzaghi 12’ st Rocchi, 20’ st Rocchi
Roma-Udinese
1-1
Torino-Juventus
0-1
9’ st Felipe, 16’ st Vucinic 36’ st Chiellini
Prossimo turno
28ª giornata 15/03/2009 ore 15
Atalanta-Torino Cagliari-Genoa (14/03 ore 18) Inter-Fiorentina (ore 20,30) Juventus-Bologna (14/03 ore 20,30) Lazio-Chievo Palermo-Lecce Reggina-Napoli Sampdoria-Roma Siena-Milan Udinese-Catania
27ª giornata Marcatori
INTER JUVENTUS MILAN FIORENTINA GENOA ROMA LAZIO CAGLIARI PALERMO ATALANTA NAPOLI UDINESE CATANIA SAMPDORIA SIENA BOLOGNA CHIEVO TORINO LECCE REGGINA
63 56 51 46 45 45 41 39 39 36 35 35 33 32 31 26 24 24 23 19
27 19 6
2 49 21 13 9
4
0 21 11 14 10 2
2 28 10 28 +10
27 17 5
5 43 21 13 9
2
2 24 10 14 8
3
3 19 11 22 +3
27 15 6
6 46 27 14 11 2
1 26 7 13 4
4
5 20 20 19 -4
27 14 4
9 38 27 13 9
2
2 20 10 14 5
2
7 18 17 11 -7
27 12 9
6 36 27 13 8
4
1 25 12 14 4
5
5 11 15 9
-8
27 13 6
8 41 35 13 9
3
1 22 11 14 4
3
7 19 24 6
-8
27 12 5 10 39 37 14 6
4
4 17 15 13 6
1
6 22 22 2 -14
27 11 6 10 33 28 14 8
3
3 17 8 13 3
3
7 16 20 5 -16
27 12 3 12 34 35 13 9
0
4 23 19 14 3
3
8 11 16 -1 -14
27 11 3 13 31 31 14 9
1
4 22 11 13 2
2
9
27 10 5 12 32 32 14 8
3
3 22 14 13 2
2
9 10 18 0 -20
27 9
8 10 37 38 13 7
4
2 21 12 14 2
4
8 16 26 -1 -18
27 9
6 12 28 33 14 8
1
5 18 17 13 1
5
7 10 16 -5 -22
27 8
8 11 26 33 14 7
4
3 19 12 13 1
4
8
27 8
7 12 22 26 13 6
5
2 12 7 14 2
2 10 10 19 -4 -22
27 6
8 13 30 42 13 3
3
7 18 22 14 3
5
6 12 20 -12 -27
27 5
9 13 21 36 14 2
6
6 11 18 13 3
3
7 10 18 -15 -31
27 5
9 13 25 40 14 5
3
6 14 17 13 0
6
7 11 23 -15 -31
27 4 11 12 22 41 14 2
7
5 13 20 13 2
4
7
9 21 -19 -32
27 3 10 14 21 44 13 2
6
5 17 19 14 1
4
9
4 25 -23 -34
9 20 0 -19
7 21 -7 -23
19 RETI: Di Vaio (4 rig) (Bologna) 15 RETI: Gilardino (Fiorentina); Milito (5 rig) (Genoa); Ibrahimovic (Inter) 12 RETI: Amauri (Juventus); Pato (Milan); Di Natale (3 rig) (Udinese) 11 RETI: Mutu (2 rig) (Fiorentina); Kakà (4 rig) (Milan) 10 RETI: Floccari (Atalanta); Zarate (2 rig) (Lazio) 9 RETI: Acquafresca (2 rig), Jeda(Cagliari); Hamsik (2 rig) (Napoli); Miccoli (2 rig) (Palermo); Corradi (5 rig) (Reggina); Vucinic (Roma) 8 RETI: Mascara (2 rig) (Catania); Pandev, Rocchi (Lazio); Cavani (Palermo); Quagliarella (Udinese) 7 RETI: Doni (Atalanta); Sculli (Genoa); Del Piero (2 rig) (Juventus); Ronaldinho (2 rig) (Milan); Denis (Napoli); Simplicio (Palermo); Cassano (1 rig) (Sampdoria) 6 RETI: Castillo (Lecce); Lavezzi (Napoli); Julio Baptista, Totti (1 rig) (Roma); Pazzini (1 Fiorentina) (Sampdoria) 5 RETI: Paolucci (Catania); Stankovic (Inter); Tiribocchi (Lecce); Inzaghi (Milan); Bellucci (1 rig), Delvecchio (Sampdoria); Maccarone (1 rig) (Siena)
Inzaghi, Di Vaio e Rocchi: una domenica bestiale MILAN ATALANTA
3 0
MILAN (4-3-1-2): Abbiati 7; Bonera 6 (39’ st Antonini sv), Senderos 5, Maldini 5, Zambrotta 5; Flamini 6.5, Pirlo 5.5, Jankulovski 6.5; Beckham 7 (45’ st Viudez sv); Pato 5.5, Inzaghi 8 (35’ st Shevchenko sv). In panchina: Dida, Darmian, Emerson, Cardacio. Allenatore: Ancelotti 6 ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6; Garics 6, Talamonti 6.5, Bellini 6, Peluso 6; F.Pinto 6.5 (23’ st Defendi 6), Guarente 6 (15'’ t De Ascentis 6), Cigarini 6.5 (32’ st Parravicini 6), Valdes 6; Padoin 6; Plasmati 6. In panchina: Coppola, Pellegri-
CATANIA SIENA
0 3
CATANIA (4-1-3-2): Bizzarri 6.5; Potenza 5.5, Silvestre 6, Stovini 5, Capuano 5; Carboni 5.5 (28’ pt Martinez 5); Ledesma 5.5 (28’ st Tedesco sv), Biagianti 6, Baiocco 5 (28’ st Spinesi sv); Mascara 5.5, Paolucci 5 In panchina: Acerbis, Silvestri, Llama, Izco Allenatore: Zenga 5 SIENA (4-3-1-2): Curci 7; Zuniga 7, Portanova 6.5, Brandao 6.5, Del Grosso 6.5; Vergassola 7, Coppola 6 (8’ st Jarolim 6.5), Galloppa 6.5; Kharja 6.5; Maccarone 7 (42’ st Ficagna sv), Calaiò 5.5 (18’ st Ghezzal 7) In panchina:
no, Capelli, Cerci. Allenatore: Del Neri 6 ARBITRO: Orsato di Schio 6.5 MARCATORI: 7’ pt, 27’ st e 29’ st Inzaghi NOTE: terreno in mediocri condizioni, spettatori 45.000. In tribuna Trapattoni, Novellino e Casiraghi e Victoria Beckham. Striscioni di contestazione dei tifosi rossoneri contro la società. Ammoniti: Peluso, Bonera, Bellini, Jankulovski. Angoli: 7-1 per l’Atalanta. Recupero: 2’ pt, 0’ st. MILANO – Splendido tris di Inzaghi e il Milan. Intanto, c’è l’ufficilità: Beckham resta a Milano fino a giugno. Eleftheropoulos, Rossi, Codrea, Amoruso Allenatore: Giampaolo 7 ARBITRO: Peruzzo di Schio 6 MARCATORI: 10’ pt Maccarone; 25’ st Ghezzal, 45’ st Jarolim NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni, spettatori 20.000 circa. Ammoniti: Coppola, Galloppa, Calaiò. Angoli: 6-3 per il Catania. Recupero: 2’ pt; 3’ st. CATANIA – Com’è lontano il Catania che otto giorni fa sbancava Palermo con un poker secco. Ieri i rossazzurri hanno ceduto le armi all’ottimo Siena di Giampaolo.
NAPOLI LAZIO
0 2
NAPOLI (4-3-1-2): Navarro 6; Santacroce 6 (21’ st Maggio 6), Cannavaro 5.5, Contini 5.5, Aronica 6.5; Pazienza 6 (28'’st Russotto sv), Blasi 6, Bogliacino 6; Hamsik 6; Lavezzi 5.5, Zalayeta 6 (26’ st Denis 5) In panchina: Bucci, Rinaudo, Montervino, Pià. Allenatore: Reja 5 LAZIO (4-4-2): Muslera 7.5; Lichtsteiner 6, Siviglia 6, Cribari 6, Kolarov 6.5; Brocchi 6, Ledesma 6, Matuzalem 6 (26’ st De Silvestri 6), Foggia 6.5 (18’ st Mauri 6); Pandev 5.5, Zarate 6 (11’ st Rocchi 7.5). In panchina:
CHIEVO CAGLIARI
1 1
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6; Frey 6, Morero 6,5, Yepes 6, Scardina 5,5; Bentivoglio 6 (16’ st Langella 6), Marcolini 6,5 (24’ st Italiano 6), Pinzi 6; Colucci 5,5; Makinwa 6,5 (35’ st Esposito sv), Pellissier 6. In panchina: Squizzi, Sardo, Moro, Bogdani. Allenatore: Di Carlo 6 CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6,5; Pisano sv (21’ pt Bianco 6), Lopez 6, Canini 6, Agostini 6; Fini 6,5, Conti 6,5, Parola 5,5; Cossu 6 (28’ st Lazzari 6); Jeda 6,5, Matri 5,5 (35’ st Acquafresca sv). In panchina: Lupatelli,
Carrizo, Radu, Rozenhal, Manfredini. Allenatore: Rossi 7 ARBITRO: Saccani di Mantova 6 MARCATORI: 12’ st Rocchi, 20’ st Rocchi NOTE: Pomeriggio di sole, terreno in buone condizioni. Spettatoti: 35.000 circa. Ammoniti: Contini, Brocchi. Angoli: 6-3 per il Napoli. Recuperi: 1’ pt e 5’ st. NAPOLI – Azzurri sempre più in crisi. Ieri il Napoli ha conosciuto ancora una sconfitta casalinga ad opera della Lazio, trascinata da un super Rocchi, autore di una doppietta. A rischio la panchina di Reja. Astori, Biondini, Ragatzu. Allenatore: Allegri 6 ARBITRO: Pierpaoli di Firenze 6 MARCATORI: 28’ pt Jeda; 11’ st Makinwa NOTE: pomeriggio sereno, terreno in discrete condizioni, spettatori 10.000. Ammoniti: Yepes, Bentivoglio, Pinzi, Agostini, Italiano. Angoli: 7-3 per il Chievo. Recupero: 2’ pt, 5’ st. VERONA – Pari sostanzialmente giusto, anche se serve a poco soprattutto ai padroni di casa, quello di ieri tra Chievo e Cagliari. Ospiti in vantaggio con Jeda nel primo tempo. Makinwa pareggia a inizio ripresa.
BOLOGNA SAMPDORIA
3 0
BOLOGNA (4-5-1): Antonioli 6.5; C. Zenoni 6, Terzi 6, Britos 6, Lanna 6; Coelho 6 (15’ st Adailton 6), Mutarelli 5.5 (8’ st Amoroso 6.5), Volpi 6.5, Mudingayi 6, Bombardini 6.5 (40’ st Valiani sv); Di Vaio 8 In panchina: Colombo, Castellini, Mingazzini, Bernacci. Allenatore: Mihajlovic 6.5 SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi 6.5; Lucchini sv (18’ pt Raggi 5.5), Gastaldello 6 (19’ st Bellucci 5.5), Accardi 6; Stankevicius 5.5, Sammarco 6, Dessena 6, Ziegler 6 (38’ st Mustacchio
FIORENTINA PALERMO
0 2
FIORENTINA (4-3-1-2): Frey 6; Comotto 5, Gamberini 6, Dainelli 6, Pasqual 6; Donadel 5.5 (12’ st Bonazzoli 6), Felipe Melo 6, Montolivo 5; Jorgensen 6 (8’ st Semioli 5); Gilardino 6, Mutu 5.5. In panchina: Storari, Kroldrup, Jovetic, Zauri, Gobbi. Allenatore: Prandelli PALERMO (4-3-1-2): Amelia 6; Cassani 6.5, Carrozzieri 7, Bovo 6.5, Balzaretti 6.5; Nocerino 6.5, Liverani 6.5, Guana 6.5 (35’ st Tedesco sv); Simplicio 7; Cavani 6.5 (40’ st Succi sv), Miccoli 6.5 (15’ st Kjaer 6.5) In panchi-
sv), Pieri 5.5; Cassano 6, Pazzini 5.5. In panchina: Mirante, Ferri, Donati, Marilungo. Allenatore: Mazzarri 6 ARBITRO: Banti di Livorno 6.5 MARCATORI: 46’ pt, 42’ st e 46’ st Di Vaio NOTE: Pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Spettatori: 15mila circa. Ammoniti: Stankevicius. Angoli: 8-6. Recupero: 4’ pt e 4’ st. BOLOGNA – Di Vaio devastante e sempre più capocannoniere di serie A: la sua tripletta ha consentito al Bologna di superare una Samp in bambola. na: Ujkani, Savini, Morganella, Hernandez. Allenatore: Ballardini 6.5 ARBITRO: De Marco di Chiavari 6 MARCATORI: 3’ ST SIMPLICIO, 11’ ST MICCOLI NOTE: Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 35 mila circa. Ammoniti: Carrozzieri, Dainelli, Guana, Bovo. Angoli: 5-2 per la Fiorentina. Recupero: 0’ pt, 4’ st. FIRENZE – Ancora un ko inopinato per la Fiorentina di Prandelli. Il Palermo, da parte sua, riscatta la batosta subita dal Catania nel turno precedente. Simplicio e Miccoli i mattatori.
GLI ANTICIPI DI SABATO
GENOA INTER
0 2
GENOA (3-4-3): Rubinho 6; Biava 6.5, Ferrari 6, Bocchetti 6 (28’ st Mesto 6); Rossi 6, Juric 6, T.Motta 6.5, Criscito 6.5; Sculli 5 (21’ st Olivera 6), Milito 5.5, Jankovic 5.5 (11’ st Palladino 6). In panchina: Scarpi, Modesto, Papastathopoulos, Milanetto. Allenatore: Gasperini 6 INTER (4-3-1-2): J.Cesar 7; Maicon 6, Burdisso 6.5 (31’ pt Muntari 6), Materazzi 6 (16’ pt Cordoba 6), Santon 6;
Zanetti 6.5, Cambiasso 7, Stankovic 6; Figo 6 (27’ st Mancini 6); Ibrahimovic 6, Balotelli 6.5. In panchina: Toldo, Jimenez, Crespo, Adriano. Allenatore: Mourinho 7 ARBITRO: Morganti di Ascoli 6 MARCATORI: 2’ pt Ibrahimovic; 16’ st Balotelli NOTE: terreno in brutte condizioni, spettatori 30.000 circa. Angoli 5-2 per il Genoa. Ammoniti: Milito, Ibrahimovic, T. Motta, Biava, Ferrari, Balotelli, Mancini. Recuperi: 4’ pt e 3’ st.
TORINO JUVENTUS
0 1
TORINO (4-4-2): Sereni 7; Colombo 6, Natali 6, Dellafiore 6, Pisano 6; Abate 6.5, Corini 6.5 (30’ st Saumel sv), Dzemaili 6.5, Barone 6.5 (26’ st Gasbarroni sv); Rosina 6.5 (5’ st Ventola 6), Stellone 5.5. In panchina: Calderoni, Ogbonna, Rivalta, Bianchi. Allenatore: Novellino 6 JUVENTUS (4-4-2): Buffon 6; Zebina 6 (15’st Ariaudo 6), Mellberg 6, Chiellini 6.5, Molinaro 6; Salihamidzic
5.5, Poulsen 6 (39’ st Sissoko sv), Marchisio 6, Giovinco 6 (23’ st Nedved 6); Iaquinta 6.5, Amauri 5.5 In panchina: Manninger, Tiago, Trezeguet, Del Piero. Allenatore: Ranieri 6 ARBITRO: Farina di Novi Ligure 6 MARCATORI:36’st Chiellini NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 25 mila circa. Ammoniti: Marchisio, Corini, Pisano. Angoli: 7-2 per il Torino. Recupero: 0’ pt; 4’ st.
ROMA UDINESE
1 1
ROMA (4-2-3-1): Doni 5; Motta 6,5, Mexes 5,5, Panucci 6, Riise 5,5; De Rossi 4, Pizarro 5,5 (43’ pt Montella 5); Taddei 6, Brighi 6,5, Menez 5 (13’ st Vucinic 6,5); Baptista 5 (28’ st Cicinho sv). In panchina: Artur, Diamoutene, Juan, Tonetto. Allenatore: Spalletti 6 UDINESE (4-3-3): Handanovic 5,5; Coda 6, Pasquale 6, Zapata 5,5, Felipe 6,5; Inler 6,5, D’Agostino 6,
Asamoah 6,5; Floro Flores 6 (40’ st Quagliarella sv), Di Natale 6 (25’st Sanchez 5,5), Pepe 6. In panchina: Belardi, Sala, Zimling, Obodo, Isla. Allenatore: Marino 6 ARBITRO: Tagliavento di Terni 5 MARCATORI: 9’ st Felipe, 16’ st Vucinic NOTE: spettatori 40.000. Ammoniti: Di Natale, Mexes, Panucci, Pepe, De Rossi, Vucinic, D’Agostino, Sanchez. Espulso al 22’ st De Rossi per proteste. Angoli: 9-8 per la Roma. Recupero: 3’ pt, 5’ st.
28 Sport
Lunedì 9 marzo 2009
Risultati e classifica
24ª giornata Marcatori
GARA DI RECUPERO Pescara - Marcianise
1-1
15’pt Vanacore (M), 25’pt rig. Simon (P)
Prossimo turno
XXª giornata xx/xx/xx ore 15.00
Arezzo-Gallipoli Crotone-Foligno Juve Stabia-Cavese Paganese-Taranto Perugia-Ternana Pescara-Benevento Pistoiese-Potenza R. Marcianise-V. Lanciano Sorrento-Foggiaxxx
GALLIPOLI
48
24 14 6
4 41 23 12 9
3
0 29 11 12 5
3
4 12 12 18 -1
CROTONE
45
24 14 3
7 37 25 13 11 1
1 26 10 11 3
2
6 11 15 12 -5
BENEVENTO
43
24 12 7
5 35 23 13 10 2
1 23 8 11 2
5
4 12 15 12 -7
AREZZO
41
24 11 8
5 43 28 11 7
3
1 26 12 13 4
5
4 17 16 15 +2
CAVESE
41
24 11 8
5 28 19 12 7
5
0 18 8 12 4
3
5 10 11 9
-7
FOGGIA
37
24 9 10 5 28 26 11 7
4
0 16 7 13 2
6
5 12 19 2
-9
PERUGIA
32
24 8
9
8 23 19 13 4
7
2 13 7 11 4
2
5 10 12 4 -17
TERNANA
30
24 7
9
8 25 26 12 6
4
2 15 8 12 1
5
6 10 18 -1 -18
V. LANCIANO
30
24 9
3 12 30 34 12 7
1
4 19 11 12 2
2
8 11 23 -4 -19
R. MARCIANISE
29
24 6 11 7 18 20 12 6
4
2 12 6 12 0
7
5
6 14 -2 -22
PESCARA
29
24 7
9
8 26 30 12 7
3
2 18 9 12 0
6
6
8 21 -4 -18
TARANTO
29
24 8
5 11 22 29 13 5
4
4 15 10 11 3
1
7
7 19 -7 -18
SORRENTO
28
24 7
7 10 29 32 11 5
3
3 14 11 13 2
4
7 15 21 -3 -18
FOLIGNO
28
24 6 10 8 24 28 12 4
4
4 14 12 12 2
6
4 10 16 -4 -20
PAGANESE
27
24 7
6 11 17 27 12 5
4
3 13 12 12 2
2
8
JUVE STABIA
22
24 5
9 10 24 32 12 3
5
4 11 13 12 2
4
6 13 19 -8 -24
POTENZA
19
24 5
7 12 15 24 11 4
4
3 12 8 13 1
3
9
3 16 -9 -24
PISTOIESE
16
24 2 10 12 15 33 13 1
8
4 10 17 11 1
2
8
5 16 -18 -34
4 15 -10 -21
11 RETI: Clemente (Benevento); Di Gennaro (2) (Gallipoli) 10 RETI: Ginestra (Gallipoli) 9 RETI: Baclet (Arezzo); De Paula (Foligno); Mazzeo (Perugia); 8 RETI: Chianese (1) (Arezzo); Salgado (4) (Foggia); Simon (2) (Pescara) Dionigi (1) (Taranto) 7 RETI: Castaldo L. (Benevento); Bernardo (Cavese); Cipolla (Foligno); Biancolino (4) (J.Stabia); Innocenti (1) (R.Marcianise) 6 RETI: Russo e Basso (1) (Crotone); Coresi (2) (Foligno); Del Core (1) (Perugia); Myrtaj (1) (Sorrento) 5 RETI: Bondi e Martinetti (1) (Arezzo); Favasuli (3) (Cavese); Garminale (1) (Foggia); Russo (Gallipoli); Cozzolino (2) (Potenza); Biancone (Sorrento); Caturano (Taranto); Perna (1), Rigoni (2) e Scappini (Ternana); Morante (2) (V.Lanciano) 4 RETI: Lauria (1) e Terra (Arezzo); Sorrentino (Cavese); Caetano, Espinal e Pacciardi (Crotone); Capparella (J.Stabia); Zeytulaev (Pescara); Artistico (1) (Pistoiese); La Vista e Ripa (1) (Sorrento); Bolic, Margarita, Oshadogan e Tisci (1) (V.Lanciano) 3 RETI: Statella (Benevento); Aquino e Schetter (Cavese); Morleo e Paponetti (Crotone); Troianiello (Foggia); Cangi, Marzeglia e Mounard (Gallipoli); Lasagna (Paganese); Cutolo (Perugia); Felci (Pescara); Tedesco (1) (R.Marcianise); Agnelli, Fialdini e Giampaolo (Sorrento); Noviello (Ternana); Alfageme e Colussi (V.Lanciano)
Domani riprende la preparazione dei rossoblù: fondamentali le due prossime partite
Potenza pronto alla volata I segreti: ranghi completi e crescita fisica notevole MATTINATA di lavoro per il Potenza, ieri, nel chiuso della palestra del Viviani, dove il collaboratore di Pasquale Arleo, Andrea Santarsiero, preparatore atletico rossoblù, ha spremuto i calciatori per un lavoro conclusivo di una settimana intensa di fatica. Peccato che, ancora una volta, il maltempo ci abbia messo lo zampino, complicando non poco i piani di Arleo sul lavoro di richiamo, ma tutto sommato la benzina è stata inserita nel motore del Potenza che da domani pomeriggio potrà effettivamente concentrarsi sulla volata finale. Il programma di lavoro sarà quello di una settimana tipo, compresa un’amichevole giovedì contro l’Avigliano al Viviani, mentre la partenza è stata fissata per venerdì mattina, quando alla comitiva si aggregherà anche Matteo Berretti che avrà, nel frattempo, completato il lavoro di guarigione dalla pubalgia in quel di Cesenatico. E proprio questi due fattori, ossia il richiamo di preparazione e i ranghi finalmente completi, potranno essere un’arma in più a vantaggio del Potenza, specie nelle prime tre delle dieci giornate che restano fino al termine del campionato. Gli avversari nell’ordine si chiamano Pistoiese, Juve Stabia e Sorrento, con la prima e la terza da affrontare in trasferta. Tre scontri diretti perla zona play out che non possono assolutamente essere perduti da una squadra che è uscita con qualche convinzione in più dalla vittoriosa gara contro il Crotone. Le frasi di Arleo in questi giorni e la dichiarazione rilasciata alla stampa nella giornata di ieri la dicono lunga su quella che è la mo-
Pescara-pari: contestazione a Galderisi PESCARA REALMARCIANISE
1 1
PESCARA (4-2-3-1):Indiveri 6; Camorani 6, Pomante 6, Sembroni 6, Vitale 5; Coletti 5,5, Giordano 5,5; Felci 5,5 (1'st Bazzani 6), Perrulli 6,5 (29' st Iandoli sv), Zeytulaev 6 (20' st Stella 6); Simon. A disp. Prisco, Prizio, Pisciotta, Ferraresi. All. Galderisi. REAL MARCIANISE (4-4-2): Fumagalli 6; Piscitelli 6, Filosa 7, Murolo 6, Vanacore 7; Manco 6 (21' st Ciano 6), Romano 6, Di Napoli 6,5, Montanari 6; Innocenti 6, Galizia 6 (21' st Poziello 6). A disp. Mezzacapo, Della Ventura, Russo, D'Ambrosio, Tedesco. All. Fusi. ARBITRO: Manera di Castelfranco Veneto 6. MARCATORI: pt 15' Vanacore (M), 25'rig. Simon (P). NOTE: spettatori 1000 circa; Ammoniti: Perrulli, Giordano, Camorani, Galizia, Vanacore, Murolo, Bazzani. Angoli 5-2.. Rec.: pt 2'; st 4'. Peppe Lolaico in azione contro il Lanciano
tivazione che sosterrà il lavoro potentino di qui ai prossimi ventuno giorni: «Contro il Crotone abbiamo vinto una battaglia, non la guerra. Fin dalla gara di Pistoia, poi in casa con la Juve Stabia sappiamo di giocarci la vita. Ora il nostro pensiero deve essere rivolto alla trasferta toscana nella quale, con un risultato positivo saremo quasi certi di non arrivare più ultimi e questo potrebbe darci la spinta giusta per proseguire la volata. La speranza ora come ora è che almeno in questa settimana molto delicata per noi le condizioni del tempo ci diano una mano. Confidiamo infatti di poter lavorare assiduamente al Viviani, evitando l’erba sintetica o, peggio, spostamenti in città». In termini di calendario, ricordiamo, il Potenza affronterà fuori Pistoiese,
Sorrento, ternana, Foligno e Taranto. A domicilio, invece, ci saranno le sfide a Juve Stabia, Cavese, Marcianise, Pescara e Benevento. Ricordiamo che contro la Pistoiese, Arleo non avrà a disposizione Dei, che sconta il secondo dei due turni di squalifica rimediati per l’espulsione di Perugia, mentre per il resto, provando anche a mettersi alle spalle una sfortuna che di certo non l’ha abbandonato un attimo, Arleo conta di avere l’organico al completo. Durante l’ultima seduta di allenamento erano assenti, per permesso, soltanto Sabatino e Mangiapane: i due sono stati i migliori in campo nell’ultima gara con il Crotone e dalle loro prestazioni il Potenza può ripartire. Alfonso Pecoraro
LANCIANO L'occasione per staccare le rivali nella corsa alla salvezza diretta viene sfruttata solo in parte. Fusi in trasferta contro il Pescara, per il recupero della 22a giornata, saltata il 15 febbraio scorso a causa della neve, ha il compito di portare a casa punti in vista di un altro scontro diretto di vitale importanza, domenica prossima, in casa contro il Lanciano. La permanenza in Prima divisione dei casertani, insomma, passa per l'Abruzzo e si gioca in sette giorni. La prima tappa è superata abbastanza bene: l'1 a 1 conquistato ieri al Biondi è meritato e pesante. Il Real è al completo e punta su Romano a centrocampo al posto di D'Ambrosio. Gli adriatici rispondono con il baby Sembroni al centro della difesa per rimpiazzare lo squalificato Siniscalchi. Tutto confermato invece dalla trequarti in su: Bazzani parte dalla panchina e sulle corsie laterali giocano di nuovo dall'inizio Felci e Zeytulaev, con Perrulli trequartista. Non c'è Verratti, tornato con un problema muscolare dallo stage con l'Italia Under 17 della scorsa settimana. Galderisi sceglie quindi il solito centrocampo tutto muscoli per soffocare Di Napoli che prova ad impostare davanti alla sua difesa. Il primo quarto d'ora è infatti una partita a scacchi in cui le due squadre provano soprattutto a non
sbagliare le proprie mosse. A rompere l'equilibrio ci pensa allora prima Innocenti, che in spaccata prova a spingere in porta una ribattuta corta di Indiveri all'8'. Poi replica la squadra di casa con Felci al 10'. Ma il black out in casa pescarese lo fa scattare Vanacore al 15': una punizione dalla distanza viene calciata con l'esterno sinistro dal terzino casertano, trovando l'incrocio dei pali. Un gol da cineteca che manda nel pallone i biancazzurri. Un minuto dopo Manco dalla destra con un tiro a girare sfiora di nuovo l'incrocio. Fischi e brividi per il Pescara. Che però reagisce al 18' con Simon: l'argentino vince un duello con Piscitelli, scavalca con un cross morbido Fumagalli e serve Perrulli. Il piatto dell'ex vicentino però è ribattuto sulla linea da Filosa, bravissimo a scalare sulla diagonale. Al 21' ancora Filosa determinante nel chiudere il tiro a botta sicura di Simon. L'attaccante sudamericano è ispiratissimo ed è lui a firmare il pareggio, che matura al 25'. Zeytulaev a sinistra triangola con Perrulli e viene steso in piena area da Filosa, fino ad allora impeccabile. Rigore segnato con freddezza da Simon, all'ottavo gol stagionale. Si rovescia totalmente la gerarchia in campo. Dirige il Pescara, ma il Marcianise non è una semplice vittima predestinata. Al 40' i ragazzi di Fusi ci riprovano con Galizia, servito in profondità da Romano: destro troppo largo, ricacciato in angolo per sicurezza da Indiveri. Gli ultimi brividi del primo tempo però sono di marca abruzzese. Quello che fa girare la testa al portiere del Real arriva al 43': il cross arretrato dal fondo per il liberissimo Zeytulaev viene sprecato con un tiro sbilenco. Dopo aver speso tantissimo nella prima parte della gara, le due squadre rallentano il ritmo nella ripresa. Il Pescara prende pieno possesso del campo, ma fatica a costruire chiare occasioni pericolose, nonostante Bazzani in campo dall'inizio del tempo. Col passare dei minuti Fusi capisce che è il momento di gestire: fuori gli attaccanti esterni, dentro Poziello e il difensore Ciano. Con il nuovo schieramento, il Marcianise costruisce un possibile match ball con Romano e Di Napoli, il tiro dalla distanza del mediano esce di poco. Unica azione da segnalare di un secondo tempo da dimenticare per gli abruzzesi, che escono tra i fischi della curva e la contestazione a Galderisi. Orlando D'Angelo
Sport 29
Lunedì 9 marzo 2009
Risultati e classifica Andria-Scafatese
2-1
Aversa N.-Cosenza
0-2
25ª giornata Marcatori
33´ Carbonaro (S), 44´ Mastrolilli (A); 62´ (a) Terraciano (A) 53´ Danti, 71´ Mortelliti
Barletta-Isola Liri
2-0
Cassino-V. Lamezia
5-2
7´ Ike; 50´ Caracciolese
23´ Vianello (C), 30´ Morello (C), 38´ Mezgour (C), 42´ Riccobono (VL); 46´ Ragatzu (VL), 80´ Cunzi (C), 91´ Leccese (C)
Catanzaro-Monopoli
2-1
10´ Caputo (C); 71´ Carbonaro (M), 79´ Berardi (C)
Gela-Melfi
2-0
41´ Unniemi; 66´ Franciel
Manfredonia-Vibonese
1-0
Noicattaro-Igea V.
0-0
63´ (r) Romano
Val di Sangro-Pescina Vg 2-1 9´ e 42´ (r) Grillo (VdS); 76´ Bettini (P)
Prossimo turno
26ª giornata 15/03/09 ore 14.30
Aversa N.-Cassino Cosenza-Gela Igea V.-Vibonese Isola Liri-Andria Melfi-Val di Sangro Monopoli-Noicattaro Pescina Vg-Catanzaro Scafatese-Barletta V. Lamezia-Manfredonia
COSENZA
56
25 17 5
3 33 12 13 9
4
0 18 5 12 8
1
3 15 7 21 +5
GELA
49
25 13 10 2 30 14 12 6
5
1 15 7 13 7
5
1 15 7 16 0
CATANZARO
48
25 12 12 1 29 13 13 7
6
0 17 8 12 5
6
1 12 5 16 -3
ANDRIA
41
25 12 5
8 26 20 13 7
2
4 15 10 12 5
3
4 11 10 6 -10
PESCINA VG
38
25 9 11 5 28 23 12 4
7
1 10 6 13 5
4
4 18 17 5 -11
CASSINO
36
25 8 12 5 30 22 13 5
4
4 20 15 12 3
8
1 10 7
MONOPOLI
31
25 6 13 6 33 28 12 5
5
2 19 12 13 1
8
4 14 16 5 -18
BARLETTA
31
25 7 10 8 21 21 13 4
7
2 13 10 12 3
3
6
8 11 0 -20
NOICATTARO
31
25 7 10 8 19 21 13 6
4
3 12 7 12 1
6
5
7 14 -2 -20
VIBONESE
29
25 6 11 8 16 21 13 4
5
4 10 10 12 2
6
4
6 11 -5 -22
SCAFATESE
29
25 8
5 12 21 27 12 7
2
3 17 10 13 1
3
9
4 17 -6 -20
IGEA V.
28
25 5 13 7 20 21 13 4
6
3 11 8 12 1
7
4
9 13 -1 -23
MELFI
28
25 6 10 9 28 30 12 4
3
5 16 14 13 2
7
4 12 16 -2 -21
AVERSA N.
25
25 5 10 10 22 27 12 5
4
3 14 9 13 0
6
7
VAL DI SANGRO
25
25 5 10 10 20 31 12 5
7
0 10 4 13 0
3 10 10 27 -11 -24
ISOLA LIRI
24
25 4 12 9 18 25 12 4
6
2 14 9 13 0
6
7
4 16 -7 -25
MANFREDONIA
22
25 5
8 12 10 23 13 4
5
4
9
9 12 1
3
8
1 14 -13 -28
V. LAMEZIA
17
25 4
5 16 13 38 12 1
4
7
6 18 13 3
1
9
7 20 -25 -32
8 -15
8 18 -5 -24
14 RETI: Ceccarelli (1) (Monopoli) 11 RETI: De Angelis (4) (Melfi) Caputo (Catanzaro) 9 RETI: Pignalosa (I. Liri) 8 RETI: Franciel (4) (Gela); Arcamone (1) (Pescina) 7 RETI: Cavaliere (Andria); Merini (Melfi) 6 RETI: Cunzi (2) (Cassino); Montella A. (Catanzaro); La Porta (3) (Igea V.) Mastrolilli (1) (Vibonese); Grillo (Val di Sangro); 5 RETI: Perna (Aversa N.); Laviano (Barletta); Galantucci (1) e Mortelliti (Cosenza); Pasca (Gela); Balistreri (Monopoli); Varriale (2) (Scafatese); Alessandrì (1 rig) (Val di Sangro); 4 RETI: Menichini e Rebecchi (Andria); Romano (Aversa N.); Polani (Cosenza); Marinucci (Gela); Scopelliti (Igea V.); Santarelli (Monopoli); Rana (Noicattaro); Bettini (Pescina) Martone (Scafatese); Melis (1) (Vibonese); Ragatzu (1) (V.Lamezia) 3 RETI: Sibilli (1) (Aversa N.); Giannusa (Cassino); Di Maio e Iannelli (Catanzaro); Braca, Cantoro (1) e Catania (Cosenza); Bongiovanni (Igea V.); Minopoli (Monopoli); Siclari (Noicattaro); Cruciani, Di Pasquale e Zarineh (Pescina); De Luca (Scafatese); Memmo (Val di Sangro); Di Mauro (Vibonese);
I gialloverdi, aggressivi solo per 25’, battuti 2-0 con una rete per tempo di Unniemi e Franciel
La corsa del Melfi si ferma a Gela Pagato a livello fisico lo sforzo infrasettimanale GELA MELFI
2 0
GELA (4-4-1-1): Cecere 6; Galuppi 6, D'Aiello 6, Fernandez 6, Ambrosecchia 6 (35' st P. Esposito 6); Russo 6 (30' st Gaeta sv), Marinucci 6,5, Iannini 6, Unniemi 7; Schiavon 7; Franciel 8 (41' st Pasca sv). A disp.: Ferla, G. Esposito, Romaggioli, Staffolani. All.: Cosco 6,5. MELFI (4-4-2): Russo 5,5; Fumai 5,5, Rizzo 5,5, Castaldo 5,5, Gambi 6; Tufano 6 (37' st Sciannimè sv), Maio 6, Mitra 6, Giffone 5,5; Merini 5,5 (27'st Torre sv), Petagine 6,5 (15' st Frasca 5,5). A disp.: Merlano, Ferrato, Bizzarri, Maisto. All. Palumbo 6. ARBITRO: Carbone di Napoli. RETI: pt 42' pt Unniemi; st 21' Franciel. NOTE: Circa 2000 spettatori, con una cinquantina di tifosi del Melfi. Angoli 8-6 per il Gela. Ammoniti Unniemi (G), Rizzo (M), Maio (M), Castaldo (M). Recupero: pt 1'; 4'. GELA. Il Gela ha regolato il Melfi con un gol per tempo. I biancazzurri hanno sofferto i primi 25 minuti l'aggressività dei lucani. I gialloverdi si sono presentati al Presti con un biglietto da visita non indifferente. Forti di sei risultati utili consecutivi (16 punti conquistati con cinque vittorie e un pareggio) i giocatori di Giuseppe Palumbo hanno affrontato la partita a viso aperto, pagando però lo sforzo infrasettimanale. Il tecnico ospite ha dovuto rinunciare agli squalificati Gabrieli e De Angelis, con Maisto (affaticato o infortunato?) inaspettatamente in
panchina. A fine partita il dubbio rimane, perché mentre Palumbo dice di aver risparmiato il giocatore perché domenica c'è lo scontro diretto con la Val di Sangro, Maisto ha invece spiegato di essere infortunato. Dentro una squadra comunque equilibrata, con Petagine alle spalle di Merini, con Giffoni e Tufano con compiti sia difensivi che offensivi. In difesa lo squalificato Gabrieli è sostituito da Rizzo, mentre l'assenza di De Angelis si è fatta sentire in più di un'occasione. Nei biancazzurri di casa fuori i soliti lungodegenti Alessandrì e Nigro (il primo è vicino al rientro), con i due Esposito che partono dalla panchina. Cosco schiera a sorpresa Galuppi esterno basso con Ambrosecchia sulla corsia opposta. E' l'unica sorpresa della partita, considerata la buona prova di Pasquale Esposito la settimana prima. Cosco spiegherà poi che voleva una spinta maggiore sulle fasce laterali. Si comincia con un diagonale di Marinucci Palermo che sfiora il palo alla destra di Russo. Per rivedere un'azione di attacco dei biancazzurri bisogna attendere il 21', quando da una serpentina di Unniemi nasce una conclusione che il portiere lucano vede sfilare a pochi centimetri dal palo destro. L'esterno palermitano è in condizioni brillanti ed al 35' scalda i guantoni del portiere Russo con una sciabolata col piede preferito, il sinistro. La gara si sblocca al minuto 42', quando dal cross dalla destra di Russo il brasiliano Franciel inventa un taglio per Unniemi che scarta anche il portiere gialloverde e deposita nella
PAGELLE MELFI RUSSO (5,5) - Si era fatto apprezzare nel primo tempo per un difficile intervento sulla conclusione di Daniele Unniemi. Non ha colpe sulla prima rete, si è lasciato invece letteralmente sorprendere sulla palombella di Franciel da 35 metri. FUMAI (5,5) - Perde il confronto con Unniemi, l'autore del primo gol del Gela. In netta difficoltà nei confronti dell'avversario che lo supera spesso con disinvoltura. GAMBI (6) - Palumbo, l'allenatore del Melfi, gli affida la marcatura su Orazio Russo. L'ex giocatore del Catania è un cliente difficile, ma il terzino non demerita nel confronto con il più esperto avversario. MAIO ( 6) - Nella prima mezzora il centrocampo del Melfi non soffre la pressione del Gela. Cala nella ripresa. RIZZO (5,5) - Ha di fronte un attaccante di serie superiore come Rodrigo Franciel. Il giocatore brasiliano è in giornata di grazia: la sua palombella da 35 metri è il suo biglietto da visita personale. L'attaccante elude sempre l'intervento del difensore mandandolo fuori giri.
L’esultanza del Gela dopo il gol di Unniemi
rete sguarnita. Nel secondo tempo ci si attende la reazione degli ospiti, che però non arriverà. La squadra paga probabilmente le tre partite in otto giorni e il cambio di passo non c'è. Il Gela invece non abbassa il ritmo ed anzi cerca con insistenza il secondo gol. Schiavon ci prova da lontano, Russo si salva goffamente con il petto. Novanta secondi dopo Russo salta Gambi con una deliziosa veronica, ma la conclusione è sballata. Del Melfi nessuna notizia. Ed allora tocca al brasiliano Franciel ballare la samba. Cerca il gol con insistenza, è ispirato ed il piede sinistro è caldo. Prove del gol al 9', quando da un lancio del solito Schiavon, l'attaccante del Gela conclude forte ma sul primo palo: Russo si salva in angolo.
Dopo il tentativo di testa sugli sviluppi di un angolo di D'Aiello, ecco l'eurogol di Franciel. Il brasiliano imita Mascara in Palermo-Catania e con una palombella incredibile dai 35 metri scavalca Russo colpevolmente fuori dai pali. Dopo la standing ovation per Franciel c'è ancora il tempo per vedere l'unica conclusione in porta del Melfi. Il protagonista è Tufano, ma la mira è imprecisa. Troppo poco per pensare di fare punti al Gela, dove ben sei squadre c'erano già riuscite. Evidentemente dopo i sei risultati utili consecutivi la squadra si è un po’ accomodata, anche se il ko non deve far scoraggiare nessuno. Restano tre i punti di vantaggio sulla zona calda della classifica e il Melfi può agevolmente ripartire. Fabrizio Parisi
CASTALDO (5,5) - Dovrebbe aiutare il compagno di reparto, ma contro gli attaccanti del Gela non era facile riuscire a far quadrare la difesa. TUFANO (6) - L'esterno di centrocampo non disdegna le proiezioni in attacco. Prima a destra, poi a sinistra nel tentativo di scardinare la difesa del Gela. Ambrosecchia e Galuppi circoscrivono, però, l'azione dell'avversario. SCIANNAMÈ ( S.V.) MITRA (6) - Contrastare un avversario come Marinucci Palermo non è cosa facile. Il giocatore del Gela non molla mai le redini del centrocampo. MERINI (5,5) - Stretto nella morsa tra D'Aiello e Fernandez,.l'attaccante del Melfi non ha vita facile. Gira a vuoto, isolato in avanti. Contro la difesa biancazzurra ci vuole ben altro. TORRE ( S.V.) PETAGINE (6,5) - Il brevilineo attaccante del Melfi è l'unico ad avere le idee chiare. Corre e sgomita su tutto il fronte offensivo mettendoci tanto impegno, anche se le conclusioni in porta si contano con il contagocce. FRASCA (5,5) - Ha sui piedi l'occasione per riaprire la partita. Sbaglia un gol facile a pochi passi da Cecere, il portiere del Gela. GILFONE (5,5) - Prima a sinistra, poi a destra, sempre con scarsi risultati. Il giocatore non è incisivo in attacco con i suoi movimenti.
30 Sport
Lunedì 9 marzo 2009
Spoglaitoio Palumbo: con maggiore fortuna potevamo andare in vantaggio
«Una buona mezz’ora» Il difensore Rizzo: «Salvezza da costruire in casa» RENDIMENTO E CALENDARIO A FAVORE IL PASSO FALSO di Gela non deve assolutamente mortificare il Melfi di Palumbo che, nel girone di ritorno resta sempre la seconda migliore squadra per rendimento. Infatti, anche alla luce dei risultati maturati ieri, la compagine gialloverde si mantiene a stretto contatto con il Cosenza che vincerà a mani basse il campionato. Dall’11 gennaio, quando è ripreso il girone di ritorno, i calabresi hanno collezionato infatti 19 punti, il Melfi 16, il Catanzaro 15, il Gela e l’Andria 14. Un cammino che può far stare tranquilli anche in prospettiva calendario. I gialloverdi, infatti, a partire da domenica prossima, avranno una serie di scontri diretti fondamentali in otti-
ca permanenza senza incappare nella lotteria dei play out. Il giorno 15, infatti, al Valerio arriva la Val di Sangro. Una settimana di pausa e poi viaggio a Cassino. Ancora il 5 aprile Noicattaro in casa, il sabato di Pasqua (11 aprile) “gita” a Catanzaro, poi il volatone finale con Isola Liri in casa, Andria fuori, Barletta a domicilio, Cosenza fuori, Igea in Basilicata. Insomma un quadro adatto (tra rendimento e scontri diretti a domicilio) a stare tranquilli, nonostante il passo falso siciliano che ha fermato a sei risultati utili di fila la serie che ha consentito a De Angelis e soci di stazionare, oggi, fuori dalla zona play out con tre punti di vantaggio sulla quint’ultima.
GELA- Il Melfi cade a Gela. Una sconfitta, seppur indolore, dopo sei risultati utili consecutivi. L'allenatore della squadra lucana, Giuseppe Palumbo, anticipa in fatto di puntualità il tecnico del Gela, Vincenzo Cosco, concedendosi subito al taccuino dei cronisti. “Nella prima mezzora -esordisce il tecnico del Melfi- la squadra ha giocato bene avendo in mano le redini del gioco. Con un pizzico di fortuna in più, potevamo passare in vantaggio. La rete del Gela ha poi cambiato il volto della gara”. Palumbo gira e rigira il nastro della partita. Il Melfi tra squalifiche ed infortuni ha dovuto rinunciare ad alcuni giocatori importanti. “Non si possono giocare tre partite in sette giorni -ammette l'allenatore dei lucani-, qualche giocatore era affaticato. Non dobbiamo perdere di vista anche la partita di domenica prossima contro la Val di Sangro, gara fondamentale per il proseguo del nostro campionato”. Palumbo non disdegna un commento sul big match in programma tra sette giorni al “San Vito” tra il Cosenza e il Gela di Vincenzo Cosco. “Può succedere ancora di tutto -asserisce l'allenatore del Melfi-: se il Cosenza dovesse vincere, la lotta per il primo posto potrebbe considerarsi chiusa”. Visibilmente amareggiato il difensore centrale Marco Rizzo. “Peccato -dice il giocatore-, c'è andata male. Siamo partiti bene, il Gela era un pò contratto. La sconfitta arriva dopo sei risultati positivi. Occorre adesso pensare alla partita in programma fra sette giorni, la salvezza passa attraverso le vittorie in casa”. Il “Vincenzo Presti” di Gela non porta bene al centrocampista Vincenzo Maisto. “Ho perso la gara con la maglia del Cassino -ammette il giocatore- nei minuti finali della partita, oggi (ieri per chi legge) la sconfitta con il Melfi anche se non ho giocato per infortunio. Ci siamo schierati con una formazione rimaneggiata tra squalifiche e giocatori acciaccati. Ci siamo espressi bene nei primi trenta minuti. Con un pizzico di cinismo in più potevamo portarci in vantaggio. Nel secondo
Sopra Palumbo, in basso Cosco, a sinistra Maisto, che non ha giocato
Cosco onesto «All’inizio è stata una sofferenza» tempo il Melfi ha avuto la possibilità di riaprire la partita, peccato che Frasca ha sbagliato la conclusione. Il calcio è fatto di episodi, la partita avrebbe avuto sicuramente un'altra storia”. Il Gela conquista la terza vittoria consecutiva.
Terraciano condanna un’ottima Scafatese
L’Andria non si ferma più ANDRIA SCAFATESE
2 1
ANDRIA (4-4-2): Spitoni 5,5; Goisis 6,5, Sgarra 6, Sportillo 6, Di Simone 5,5; Romito 6, Cazzarò 5,5, Ottobre 6, Rebecchi 5,5 (27' st De Santis sv); Cavaliere 5, Mastrolilli 6 (32' st Strambelli sv). A disp.: Amadio, Ceppitelli, Fruci, Rizzi, Di Cosmo. All.: Chiancone 5,5. SCAFATESE (3-4-3): Spicuzza 5,5; Lagnena 6, Rapino 5,5, Terraciano 5; Baylon 6 (27' st Di Candilo sv), Marzocchi 6, Corsale 5,5, Carbonaro 6,5 (34' st Correale sv); D'Avanzo 6, De Luca 5,5 (19' st Martone 5,5), Variale 5. A disp.: Schettino, Bacilieri, Avallone, Orero. All.: Maurizi 6. ARBITRO: Pecorelli di Arezzo 5. RETI: pt 32' Carbonaro (S), 44' Mastrolilli (A); st 17' aut. Terraciano (A). NOTE: Gara giocata a porte chiuse. Ammoniti: Carbonaro, Rebecchi, Corsale, Ottobre, Baylon, D'Avanzo, Cazzarò, Spitoni e Romito. Angoli 4-4. Recupero: pt 1'; st 5'. ANDRIA Un autogol di Terraciano, su cross di Romito, condanna un'ottima Scafatese al cospetto di un'Andria cinica ed ancora alla ricerca del gioco. Tante motivazioni e tanto agonismo nell'ultima delle quattro sfide che i padroni di casa sono stati costretti a giocare a porte chiuse, con l'Andria a confermare un quarto posto appena conquistato e la formazione di Scafati alla ricerca di punti in esterna per allontanare i play-out. Ma i campani del tecnico Maurizi devono rinunciare a tre pedine importanti a partire dal
centrocampista Basile infortunato e che ne avrà per almeno tre settimane, oltrecchè al difensore Marini ed al portiere titolare De Felice entrambi per squalifica. In una situazione di emergenza il tecnico campano decide di partire con un 3-4-3, in grado di trasformarsi all'occorrenza in un 5-32 in fase difensiva, con ali molto mobili e propositive. Carbonaro a sinistra, su tutti, è una costante minaccia per la retroguardia andriese. Per l'Andria del neo-tecnico Chiancone, invece, solo imbarazzo della scelta e squadra praticamente al completo ad eccezione del centrocampista Iennaco. Ma il modulo non cambia e resta un 4-4-2 con ampie conferme e con il rientro dal primo minuto di Rebecchi e Mastrolilli. Ma la gara non offre grandi spunti e nonostante l'intraprendenza della Scafatese ed il bisogno di vittoria degli andriesi, l'inizio è in sordina. Il tema tattico di Maurizi è ben chiaro: coprire il campo bloccando le fasce, vere fonti di gioco per i padroni di casa. Ed, infatti, i primi ed unici pericoli per la porta di Spicuzza giungono proprio dalla fascia destra: dopo undici minuti l'Andria sfiora il vantaggio, grazie ad un tiro terminato fuori di Romito ben imbeccato da una bella giocata di Mastrolilli. Un giro di lancette ed è ancora Romito a sfiorare il gol: cross dalla sinistra di Rebecchi, palla che sfila tutta l'area di rigore ed intervento mancato da Terraciano che si fa sorprendere dall'arrivo dell'esterno andriese abile ad anticipare di testa il difensore con la palla che termina fuori di un soffio. E' un fuoco di paglia, l'Andria sparisce progressivamente dal campo lasciando
campo libero all'organizzazione di gioco campana; al 16' infatti, primo acuto della Scafatese con De Luca che raccoglie una palla vagante sui 20 metri e prova un conclusione secca ma a lato. Tre minuti più tardi è D'Avanzo a dare l'illusione del gol ospite grazie ad una conclusione bella ma finita sull'esterno della rete. La Scafatese continua nel suo gioco propositivo ed al 32' coglie il meritato vantaggio: Carbonaro, infatti, calcia al volo dall'angolo alto di sinistra dell'area di rigore dopo una sponda aerea e mette la sfera dove Spitoni non può arrivarci per un gol da cineteca. La rete ospite, tuttavia, scalda i motori andriesi che alzano il proprio baricentro senza creare troppi grattacapi alla Scafatese. Ma dal nulla, vien fuori il pareggio grazie alla prima marcatura con la casacca azzurra di Mastrolilli: al 44', infatti, il preciso lancio di Ottobre è raccolto in scivolata dal centravanti andriese abile a concludere rapidamente ed a sorprendere l'uscita disperata di Spicuzza. Nella ripresa il tema tattico resta identico e la Scafatese rischia di trovare dopo soli 4 minuti il vantaggio, grazie ad un pasticcio di Spitoni ancora poco sicuro in uscita. Il predominio territoriale è tutto di marca ospite con l'Andria di Chiancone abile a trovare il gol vittoria, su un'azione piuttosto fortuita di Romito conclusa con un cross deviato nella propria porta da Terraciano al 17'. Dalla mezz'ora in poi, l'Andria retrocede sulla linea difensiva e decide di controllare il risultato con la Scafatese incapace di scardinare l'attenta retroguardia di casa. Pasquale Massaro
“Nei primi venti minuti -spiega Vincenzo Cosco, l'allenatore del Gela, abbiamo sofferto la pressione, seppur sterile, degli avversari. Il gol di Unniemi ha cambiato il volto alla partita. Nel secondo tempo è arrivato l'eurogol di Franciel che di fatto ha chiuso la partita”.
RISULTATI DALLA LEGA PRO Coppa Italia: la finale è Sorrento-Cremonese SORRENTO e Cremonese sono le due finaliste di Coppa Italia di Lega Pro. Il Sorrento passa a Foggia per 2-1 e si guadagna la finale dopo il 2-2 dell’andata. Padroni di casa in vantaggio al 31' con Colomba, poi la rimonta del Sorrento grazie alla doppietta di Myrtaj al 47' e al 90'. Si chiude 1-1 il match tra Novara e Cremonese: Piraccini al 28' della ripresa aveva ristabilito la parità con i grigiorossi, vittoriosi all’andata; al 10' del secondo supplementare il gol qualificazione di Argilli.
Seconda Divisione Girone A: 25ª giornata Alessandria-Sambonifacese oggi Alto Adige-Ivrea 2-0 (sab) Canavese-Alghero 0-0 Carpenedolo-Pro Vercelli 0-2 Como-Pavia 1-0 Itala San Marco-Valenzana 3-0 Olbia-Mezzocorona 0-0 Rodengo SaianoMontichiari 1-1 Varese-Pizzighettone 1-1 CLASSIFICA: Olbia e Varese 43 punti; Sambonifacese, Alessandria e Como 42; Rodengo Saiano 41; Canavese 37; Pavia e Itala San Marco 33; Ivrea 31; Mezzocorona 30; Valenzana e Montichiari 27; Pro Vercelli 26; Carpenedolo e Alto Adige 25; Alghero e Pizzighettone 24. Alessandria e Sambonifacese una gara in meno. PROSSIMO TURNO (15 MARZO, 26/A GIORNATA): Alghero-Varese Ivrea-Canavese Mezzocorona-Itala San Marco Montichiari-Olbia Pavia-Alessandria Pizzighettone-Como Rodengo Saiano-Alto Adige Sambonifacese-Pro Vercelli Valenzana-Carpenedolo
Seconda Divisione Girone B: 25ª giornata Bassano-Viareggio 2-0 Bellaria-Carrarese 0-1 Cisco Roma-Celano 2-1 (sab) Colligiana-Prato 0-0 Cuoiopelli-Giulianova 1-1 Figline-San Marino 2-1 Giacomense-Rovigo 2-2 Gubbio-Poggibonsi 1-0 Sangiustese-Sangiovannese 0-0 CLASSIFICA: Figline 51 punti; Prato e Viareggio 42; Cisco Roma 38; Giulianova e Gubbio 37; Bassano 36; Celano e Sangiustese 33; Sangiovannese 32; Carrarese 31; Colligiana e Poggibonsi 29; Bellaria 28; Cuoiopelli e Giacomense 27; San Marino 26; Rovigo 17. Cisco Roma penalizzato di 1 punto. PROSSIMO TURNO (15 MARZO, 26/A GIORNATA: Carrarese-Figline Celano-Bellaria Cisco Roma-Bassano Giulianova-Colligiana Poggibonsi-Cuoiopelli Rovigo-Sangiustese San Marino-Giacomense Sangiovannese-Prato Viareggio-Gubbio
Sport 31
Lunedì 9 marzo 2009
2ª Divisione. Rossoblù vincono in trasferta con 500 supporter al seguito
Cosenza, due lampi nella ripresa Danti e Mortelliti rafforzano il primato sul Gela AVERSAN. COSENZA
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AVERSA (4-4-2): Castelli 5; Panini 6, Maraucci 6, Di Girolamo 6, Pagano 6; Franzese 5,5 (17' st G. Marasco 5), A. Marasco 6, Zolfo 6,5, Longo 6,5 (26' st Arini sv); Perna 6,5, Menichini 5 (6' st Sibilli 5,5). A disp.: Pettinari, Chirico, Avolio, Arini, Selvaggi. All.: Sergio 6. COSENZA (4-4-2): . Ambrosi 6,5; Bernardi 6, Parisi 6, Braca 6, Musacco 6; Danti 6,5 (43' st Profeta), Battisti 6, De Rose 6,5, Catania 6,5 (33' st Chianello sv); Mortelliti 6,5, Polani 6 (14' st Occhiuzzi 6,5). A disp.: Guizzetti, Moschella, Morelli, Ramora. All.: Toscano 6,5. ARBITRO: Nasca di Bari 5,5. RETI: 8' st Danti (C), 26' st Mortelliti (C). NOTE: 1800 spettatori di cui 500 circa provenienti da Cosenza. Ammoniti: Danti, Maraucci, Panini. Angoli 4-0 per l'Aversa. Recupero: pt 3'; st 4'. di MICHELE DOCIMO AVERSA. Sempre più su, sempre più primo, sempre più forte: il Cosenza vince con autorità ed orgoglio una gara difficilissima. L'atteggiamento gagliardo ed offensivo del Cosenza intimorisce subito l'Aversa. Non a caso i rossoblù impiegano appena cento secondi per rendersi pericoloso con Braca la cui punizione
a giro termina, però, tra le braccia di Castelli ben piazzato sulla propria linea di porta. La risposta dei padroni di casa non si fa attendere, ed al 6' arriva il diagonale di Franzese che termina di poco sopra la traversa. Al vigore iniziale segue una fase di stanca e di studio. Solo al quarto d'ora c'è un lieve sussulto granata con Longo che tenta di superare Ambrosi con un pallonetto che, tuttavia, non beffa la saracinesca rossoblù. Al 33', come un fulmine, la gara potrebbe cambiare con Danti che realizza la rete cosentina (annullata per dubbio fuorigioco). Sei minuti dopo l'occa-
sionissima capita sui piedi di Perna messo a tu per tu con il portiere Ambrosi da una svirgolata al limite dell'area calabrese da parte di Braca: il bomber dell'Aversa, però, calcia in maniera sbilenca e manda a lato. Passano otto minuti dall'inizio del secondo tempo e il Cosenza va in vantaggio con Danti che dal limite dell'area prova un tiro che, leggermente deviato da Di Girolamo, assume una strana traiettoria a palombella e s'infila all'incrocio dei pali dove Castelli non può arrivare. Toscano effettua il primo cambio della gara, proponendo Occhiuzzi in sostituzione di Polani per
potenziare ulteriormente il reparto nevralgico. I padroni di casa, colti dallo svantaggio, impiegano tempo a riorganizzarsi, mentre il Cosenza attende e poi riparte. Al 24' torna a farsi vedere l'Aversa con una punizione a giro di Pagano, dai venti metri. Passano solo due minuti ed il Cosenza afferma il proprio dominio con un raddoppio che vale oro: Occhiuzzi si accentra al limite dell'area e calcia dritto in porta, cogliendo la traversa. La sfera rientra in campo e Mortelliti trafiggendo Castelli sul palo più lontano. Primato meritato dell'imbattibile Cosenza.
Toscano: «Con loro stiamo costruendo la promozione»
«Dedicata ai nostri tifosi» AVERSA. Un successo che avvicina sempre di più il Cosenza al traguardo chiamato promozione. Giustificata, a fine gara, la soddisfazione dell'allenatore Mimmo Toscano, che ha trovato il tempo per una bella dedica. “Questa vittoria è dedicata al pubblico che è venuto fin qui per sostenerci - ha detto -. Non finiremo mai di ringraziare i nostri sostenitori, che ci stanno dando una grossa mano. Insieme, ci stiamo costruendo questo sogno”. Toscano ha poi commentato il match. “ Abbiamo giocato un primo tempo non male - ha commentato - ma la partita si è mantenuta equilibrata. Nel secondo, invece, siamo cresciuti e siamo riusciti a vincere questa difficilissima partita. Menomale, perchè per noi era psicologicamente importante uscire da questo campo con l'intero bottino. Dopo la sconfitta di Atessa, dovevamo per for-
za reagire e farlo nel migliore dei modi. Devo dire che tutta la squadra ha fatto un bel lavoro, ma mi sono piaciuti particolarmente Danti insieme ai due esterni”. La formazione di casa ha interpretato la gara come meglio potesse, creando qualche grattacapo alla capolista. “Menichini è stato il giocatore più pericoloso ha confermato Toscano - e ci ha creato diverse difficoltà. Poi il collega Sergio ha ritenuto opportuno sostituirlo e devo dire che, dopo l'uscita di scena del giocatore, siamo riusciti a metterci meglio in campo e a realizzare le due reti che ci hanno concesso di vincere la gara. Facendo entrare Occhiuzzi in campo, invece, noi abbiamo dato maggiore incisività alla squadra. Superare lo scoglio Aversa è stato importante ed ora ci godiamo con enorme soddisfazione questa importante vittoria».
PAGELLE COSENZA AMBROSI (6,5) - Nel primo tempo non viene quasi mai chiamato in causa. Nel secondo tempo è provvidenziale su un colpo di testa di Perna che avrebbe potuto riaprire la gara. BERNARDI (6) - Soffre le folate di Longo che riesce sempre a sfuggirgli nel primo tempo. Migliora nella ripresa. PARISI (6) -Lento nelle chiusure e in ritardo negli interventi, soprattutto nel primo tempo. Nella seconda metà cresce come tutto il Cosenza. BRACA (6) - Vale lo stesso discorso fatto per Parisi. Soffre il dinamismo di Menichini e Perna nel primo tempo. Nei secondi 45' prende bene le misure e sale di tono, guidando la linea di difesa. MUSACCO (6) - Un po' timido ed impacciato nel primo tempo. Ci mette un po' a carburare, ma nella ripresa si sovrappone con costanza. DANTI (6,5) -Nel primo tempo resta imbrigliato tra le maglie difensive aversane che lo tengono marcato stretto. Nel secondo tempo, però, gli bastano otto minuti per rifarsi e centrare il bersaglio del vantaggio casentino. Dal 43' st PROFETA - (SV) BATTISTI (6) - Trova qualche difficoltà iniziale di assestamento. Lavora costantemente con dedizione per cercare di far girare la squadra e ci riesce soprattutto quando l'Aversa cala. DE ROSE (6,5) - Temperamento agonistico e grande mole di gioco in un ruolo nevralgico del centrocampo dove si comporta con l'autorità di un veterano. CATANIA (6,5) - Primo tempo opaco, nella ripresa cresce e diventa più presente nel gioco. Si propone e diventa punto di riferimento indispensabile per la manovra. Dal 33' st CHIANELLO - (SV) MORTELLITI (6,5) - E' il più attivo tra quelli che stazionano avanti. Nella seconda frazione firma il gol del raddoppio. POLANI (6) -Lotta con ardore, cerca palloni ovunque, ma si divora un gol già fatto sul finire della prima frazione. Viene sacrificato dopo il vantaggio firmato da Danti. Dal 14' st OCCHIUZZI la sua entrata da più peso e profondità all'attacco. E' decisivo. m. d.
32 Sport 2ª Divisione. Caputo e Berardi i marcatori. Bene Corapi, Falomi fuori tempo
Lunedì 9 marzo 2009
Vittoria con troppi rischi Il Catanzaro batte il Monopoli che era riuscito a pareggiare CATANZARO MONOPOLI
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PAGELLE CATANZARO MANCINELLI (S.V): Inoperoso. Le conclusioni del Monopoli gli sfilano tutte a lato
CATANZARO (4-3- 2-1): Mancinelli; F. Montella, Gimmelli, Di Maio, Tomi; Berardi, Zaminga, Bruno (29' s.t. Diarrà); Caputo, Corapi (17' s.t. Cardascio), Falomi (29' s.t. Frisenda). IN PANCHINA: Parisi; De Franco, Benincasa, Iannelli. ALLENATORE: Nicola Provenza MONOPOLI (4-4- 2): Saraò; G. Colella, Gambuzza, Thackray, Tinoco (29' s.t. Mele); Santarelli (36' s.t. Loseto), Lorusso, Minopoli, Szatmari (36' s.t. Ceccarelli); Balestrieri, Carbonaro. IN PANCHINA: D'Urso, F. Colella, Bonfardino, Gatto. ALLENATORE: Geretto ARBITRO: Gavillucci di Latina (assistenti Di Lascio di Salerno e Signoriello di Napoli) MARCATORI: 11' p.t. Caputo (Cz); 26' s.t. Carbonaro (Mo); 34' s.t. Berardi (Cz). NOTE: Spettatori circa 2500 di cui una trentina provenienti da Monopoli. Angoli: 4- per il Catanzaro.Ammoniti: Zaminga (Cz); Lorusso (Mo); Cardascio (Cz); Gimmelli (Cz); Caputo (Cz). Recupero: p.t. 0'; s.t. 4' di ANTONIO CIAMPA CATANZARO - I tre punti conquistati contro i pugliesi sono stati meritati dai giallorossi ed il merito è da ascrivere alle scelte tecniche di Nicola Provenza che, con coraggio, non ha esitato a lanciare Corapi in campo fin dal primo minuto a quasi sei mesi dalla precedente apparizione abbinando le qualità dell'ex beneventano a quelle del solito Caputo e riproponendo un centrocampo a tre che, pur con qualche sfasatura, ha comunque permesso a Berardi di giostrare al meglio e firmare la seconda marcatura di stagione. Nell'esame dei meriti di giornata, non va però taciuto l'impatto avuto dal rientro di Caputo in squadra. Il fantasista napoletano è sempre più evidentemente l'ancora cui s'appigliano i compagni nelle azioni d'attacco e la sua as-
F. MONTELLA (6,5): Qualche imperfezione tecnica nel contesto di una prova tatticamente diligente condita da ottima gagliardia fisica GIMMELLI (6): Ha una evidente amnesia difensiva a metà primo tempo che per poco il Monopoli non capitalizza. Si riprende nella ripresa sfruttando la sua velocità nei recuperi DI MAIO (5,5): Passaggio a vuoto del centrale. Sbaglia numerosi appoggi per i compagni e regala l'occasione ai biancoverdi per piazzare Carbonaro solo davanti a Mancinelli TOMI (6,5): Prestazione simile al compagno sull'altra fascia. Grande determinazione e discreta applicazione difensiva al cospetto di Santarelli. BERARDI (7,5): Il migliore in campo, Riportato nel suo ruolo di incursore. ZAMINGA (6,5): Davanti alla difesa ringhia su tutti gli avversari anche se a volta si sfianca in un inopportuno lavoro di pressing solitario BRUNO (5,5): Dovrebbe essere, a sinistra, ciò che Berardi è a destra. In realtà quando tocca la palla lo fa solo per appoggiarla all'indietro senza cioè assumere alcuna iniziativa offensiva. (dal 29' s.t. Diarra s.v.) CAPUTO (7.5): Oggi si è avuta la riprova della dipendenza offensiva del Catanzaro da Caputo. Quasi tutte le palle passano da lui e spesso non tradisce. L’esultanza di Massimiliano Caputo dopo il primo gol del vantaggio giallorosso
senza determina senz'altro una netta involuzione del gioco offensivo del Catanzaro tanto che davvero non è un caso che le marcature portano in calce la sua firma (anche se la seconda per interposta persona). Il Monopoli dal suo canto, nonostante la buona partita disputata, deve arrendersi, oltre che di fronte che alle giocate di Caputo, anche all'evidenza di un paio di errori sia difensivi che offensivi che ne hanno inficiato l'ottenimento di un risultato positivo. L'inizio di gara, vede il Catanzaro schierarsi con il previsto albero di Natale che permette al duo formato da Caputo e Corapi di scambiarsi spesso palloni e posizione nel tentativo di mandare in bambola il dispositivo difensivo ospite. Purtroppo per i due appare da subito in giornata negativa Falomi che troppo spesso viene preso d'anticipo dalla coppia centrale biancoverde.
Dall'altro lato, Geretto opta per la linea giovane in attacco con la rinuncia al malandato Ceccarelli sostituito dal promettente Carbonaro davanti al solito dispositivo a quattro sia in difesa che in mezzo al campo. Si capisce subito che le fasce sono il lato debole degli ospiti con Caputo che nei primi minuti fa ammattire il tenero Tinoco tanto da guadagnare una punizione al 10' deviata dalla traversa. Subito dopo arriva la rete del vantaggio con Caputo che, dopo avere saltato il portoghese, converge verso il centro e fa partire una imprendibile parabola per Saraò. La reazione degli ospiti è nella corsa e nelle idee di Santarelli che prima, su punizione, spara di poco a lato e poi, dopo una mischia in area (nel corso della quale Gimmelli sembra sfiorare la palla con un braccio) spedisce sulla destra della porta di Mancinelli da pochi passi. Al 27' la combinazione tra
Il trainer giallorosso rimprovera l’ambiente, dai tifosi alla società
Caputo e Corapi porta il secondo a tu per tu con Sarò che in uscita bassa rintuzza il tiro a botta sicura del catanzarese mentre al 38' è Falomi che servito dal solito Caputo si vede ribattere il tiro da dentro l'area dal recupero di Gambuzza. La ripresa vede il Monopoli salire di tono fino a giungere al gol del pareggio con Minopoli che approfitta di un errato disimpegno di Di Maio e serve Carbonaro che è fulmineo e letale nel battere Mancinelli. Sembra finita ma i cambi di Provenza regalano nuova linfa all'attacco giallorosso che trova un grosso aiuto in una disattenzione difensiva del Monopoli che permette, a seguito di un fallo laterale, a Caputo di servire il montante Berardi che ha il tempo e lo spazio per stoppare in piena area ed in caduta mettere alle spalle di Saraò per il definitivo 2-1 che permette al Catanzaro di tenere il passo delle scatenate Cosenza e Gela.
CORAPI (6.5): Al rientro dopo cinque mesi. Spettacolare l'intesa tecnica con Caputo. Prende anche numerose iniziative in proprio. Potrà essere un rinforzo decisivo. (Dal 17' s.t. Cardascio (6): Contro i suoi ex compagni parte lentamente poi tenta di fare risalire la squadra in attacco FALOMI (5): La nota negativa di giornata. E' poco aiutato da un gioco che non esalta le sue caratteristiche ma tiene raramente il pallone ed è spesso anticipato. (dal 29' s.t. Frisenda (s.v): Pochi minuti ma fa in tempo a sfiorare la rete) a.c.
Pasquale Berardi autore del secondo gol (Ph Lino Chiefalo)
L’allenatore dei pugliesi, stizzito per il risultato, riconosce i punti deboli
Mister Provenza striglia tutti «Una difesa che fa acqua» di GIULIA ZAMPINA NON le manda certo a dire Nicola Provenza. Chiaro, preciso, pacato e puntuale anche nei rimproveri. Tirata d’orecchie che questa volta non è per i suoi giocatori, che pure hanno sofferto e fatto soffrire, ma per il così detto ambiente giallorosso (per la prima volta giornalisti esclusi). «In un’altra realtà - dice mister Provenza - i buoni risultati avrebbero portato tanta gente allo stadio. Chi sta intorno alla squadra avrebbe cercato di galvanizzare i ragazzi. E invece io cosa sento dire e cosa vedo? Musi lunghi e gente che guarda ai risultati degli altri, senza riuscire ad apprezzare ciò che con tanta caparbietà, volontà e anche umiltà o spogliatoio sta costruendo». Quelle di Nicola Provenza non sono stilettate ma veri e propri fendenti, sferrati con lucida consapevo-
lezza, non tanto per far male a qualcuno ma soltato per sottolineare che: «Non bisogna mai dimenticare da dove si arriva. Cosa c’era prima. E troppo spesso a Catanzaro questo si fa, si dimentica e si pretende». Sante parole direbbe qualcuno. Il gioco della memoria infatti troppo spesso è fatto di tante amnesie e utilizzato ada arte quando bisogna fare il confronto con tempi lontanissimi, consapevoli del fatto che non torneranno più. C’è chi si dimentica anche di aver fatto, un recentissimo passato, delle pretestuose battaglie (alla luce delle presenza sugli spalti bisogna chiamarle così) per avere uno stadio nuovo e fatto secondo regole vigenti. Ma ora la domanda sorge spontanea,per chi era questo stadio? Dove sono quei tifosi che dovevano riempirlo? La tifoseria organizzata, che troppo spesso si autocelebra (o sia utocompiange,
a seconda del lato da cui si guardano le cose) e poco si concentra sulla possibilità di attirare più gente possibile allo stadio, cosa ha fatto per questa società? Mister Provenza non troverà le risposte a queste domande, semplicemente perchè quella di Catanzaro è una piazza calcistica davvero strana. Vada per la sua strada così come sta facendo, a testa bassa e senza guardarsi intorno. E un rimprovero, soprattutto agli spalti dove siedono i tanti aspiranti allenatori, arriva anche da pasquale Berardi, autore della seconda rete del Catanzaro: «Io sono quì da un anno e mezzo e più o meno ho imparato a capire la piazza. Però credo che se in una gara, comunque giocata a un buon livello, la squadra attraversa qualche minuto di difficoltà, il pubblico non dovrebbe fischiare, ma forse in quel momento sostenere i giocatori di più»
VOLEVA vincere la gara mister Geretto, lo voleva a tutti i costi. E quale allenatore non lo vorrebbe. Ma il suo commento nel dopo partita è caustico forse oltre le reali potenzialità della sua squadra. Non nasconde l’amarezza per il risultato e stenta a fare un mea culpa anche se, incalzato deve pur ammetterlo: «La nostra difesa fa acqua e spesso questo è il risultato di tante gare giocate bene ma alla fine perse per episodi». E un episodio non va davvero giù all’allenatore dei pugliesi, un presunto rigore non concesso per fallo di Gimmelli: «Comunque - dice Geretto - noi abbiamo una squadra giovane per scelta e il nostro obiettivo, fin dall’inizio, è stato sempre quello di non allontanarci dal sest’ultimo posto per mantenere la categoria. Credo chesia un obiettivo alla nostra portata». g.z.
Il portiere del Monopoli mentre subisce il gol di Caputo
Sport 33
Lunedì 9 marzo 2009
2ª Divisione. Rossoblù spesso in avanti ma la squadra non va oltre la sufficienza
Un fallo di Ruscio vale la sconfitta La Vibonese perde su rigore contro il Manfredonia MANFREDONIA VIBONESE
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MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti 6; Serao 6, Parisi 6, Nossa 6, Patti 6; Arigò 6,5, Vitiello 6, Cerchia 6, Sifonetti 6 (30’ st Pirrone sv); Marchano 6 (15’ st Napoli 6), Romano 6 (39’ st Schettino sv). A disp. : Fortunato, Bortel, Scarpitta, Macrì. All.: D’Arrigo 6,5. VIBONESE (4-4-2): Amabile 6; Orefice 6 (24’ st Iadaresta sv), Ranellucci 6, Bianciardi 6, Santonocito 5 (11’ st Genesio 5); Marangon 6 (1’ st Sgambato 5), Polito 6, Ruscio 5, Di Mauro 6; Taua 6, Di Franco 6. A disp.: Bastiera, Kulenthiran, Oudira, Scozzese. All.: Galfano 5,5. ARBITRO: Doveri di Roma 6. RETE: st 18’ rig. Romano. NOTE: osservato un minuto di raccoglimento per ricordare la scomparsa di Giuseppe Scarano, ex giocatore del Manfredonia negli anni ’40 e ’50. Spettatori 816 per un incasso di euro 8.162. Ammoniti: Parisi, Santonocito, Ruscio e Genesio. Angoli 7-4 per il Manfredonia. Recupero: pt 4’; st 5’. di MICHELE GUERRA MANFREDONIA. La Vibonese inciampa nella seconda sconfitta consecutiva in trasferta, sul sintetico del “Miramare”. Una gara non bella, a tratti noiosa, caratterizzata dai numerosi falli commessi da entrambe le squadre e decisa da una rete di Gaetano Romano su rigore. Nonostante la sconfitta rimediata, gli uomini di Galfano mantengono i quattro punti di distacco dalla zona play-out. Una gara per nulla divertente, dunque, con scarse emozioni e poche occasioni da gol. I primi minuti di gioco sono appannaggio del Manfredonia, deciso a vendere cara la pelle pur di conquistare la salvezza diretta senza passare dalla lotteria dei play-out. La prima azione pericolosa, però, è di marca calabrese: al 7’ uno scambio non male tra Taua e Polito, mette in condizioni quest’ultimo di entrare in area ma, sul più bello, un provvidenziale tackle di Parisi non permette al giovane centrocampista calabrese di calciare verso la porta difesa da Pelagotti. Poi è di nuovo Manfredonia, ma le azioni a volte confuse dei padroni di casa non sortiscono gli effetti sperati. La Vibonese, al contrario, si rende pericolosa sui calci piazzati. Al 17’, Marchano serve Arigò in profondità, il quale effettua un cross basso che non trova nessun compagno a raccoglierlo consentendo ai difensori della Vibonese di allontanare la sfera. Al 25’ è Polito a provare la
Ruscio, il suo fallo è valso il rigore
conclusione, ma il suo tiro termina abbondantemente a lato alla sinistra di Pelagotti. Due minuti dopo, Sifonetti lancia Arigò in profondità, l’esterno bianco-celeste va giù in area tra Amabile e Santonocito invocando il rigore, ma l’arbitro fa cenno di proseguire. Al 29’, il solito Sifonetti lancia lungo Romano, il quale controlla e calcia a rete in maniera debole, Amabile respinge con i piedi, poi la difesa calabrese riesce rinviare lontano la sfera. Al 35’ ancora Manfredonia in avanti: una rimessa laterale battuta in maniera veloce da Arigò trova libero Cerchia che conclude a rete,
Amabile si salva ancora una volta con l’aiuto dei piedi. In chiusura di tempo Taua prova la conclusione dalla distanza con palla che termina a lato. La ripresa si apre con i padroni di casa alla disperata ricerca del vantaggio. Al 5’, Arigò agisce sulla corsia destra, fa fuori il diretto avversario e crossa al centro dove però Romano non è abile a controllare e permette alla difesa della Vibonese di respingere la sfera lontano dalla propria area. Nell’azione successiva, Di Franco semina il panico in area biancoceleste e poi calcia a rete, la sua conclusione però esce non di molto. Due minuti dopo è Parisi a provare il tiro, conclusione che carambola su Marchano, il quale controlla, con una finta si libera del diretto avversario e calcia a rete in maniera, però, troppo debole. Al 12’, Vibonese vicina al vantaggio: punizione sull’out mancino di Poilito, pericoloso colpo di testa di Patti che sfiora un clamoroso autogol, Pelagotti però è attento e blocca la sfortunata deviazione del compagno di squadra. Al 17’ il Manfredonia trova la rete del vantaggio, quella che poi risulterà decisiva: Napoli viene atterrato ingenuamente in area da Ruscio, l’arbitro indica immediatamente il dischetto. Dagli undici metri Romano spiazza Amabile e porta in vantaggio i padroni di casa. Inutile il forcing finale degli uomini di Galfano, che non riescono a trovare la rete del pareggio. Nessun passo avanti in classifica per la Vibonese in un proseguo di campionato che si fa sempre più difficile in un momento in cui la concentrazione deve essere altissima.
PAGELLE VIBONESE AMABILE 6: Neutralizza senza molto impegno le conclusioni di Romano e Cerchia. Nulla può sul rigore trasformato da Romano. OREFICE 6: Buona la sua partita. Nella ripresa viene sostituito da Iadaresta. RANELLUCCI 6: Gioca bene in coppia centrale col compagno di reparto Bianciardi, e nell’arco di tutta la partita risulta sempre attento e preciso. BIANCIARDI 6: Assieme al suo compagno di reparto svolge il suo compito senza grosse difficoltà facendo buona guardi su ogni pallone. SANTONOCITO 5: Gara nervosa quella disputata dal difensore calabrese. MARANGON 6: Inizia bene muovendosi con disinvoltura. Ad inizio ripresa mister Galfano lo sostituisce con Sgambato. POLITO 6: Gioca bene e si vede, riuscendo a stare in ogni azione della compagine calabrese. RUSCIO 5: Suo il fallo in area che puntualmente è stato punito dall’arbitro con la massima punizione. DI MAURO 6: A lungo andare risulta molto importante sotto l’aspetto tattico. TAUA 6: Si impegna al massimo, ma non riesce ad impensierire più di tanto la difesa bianco-celeste. DI FRANCO 6: Sufficientemente attivo nella prima frazione di gioco col passare dei munti di gioco si spegne. SGAMBATO 5: Gioca l’intera ripresa ma non contribuisce più di tanto. GENESIO 5: Subentra al nervoso Santonocito ma non offre il contributo sperato da mister Galfano. A IADARESTA SV: Non entra in partita.
Il tecnico della Vibonese riconosce l’errore del suo giocatore, ma si dice tranquillo per il futuro
Galfano: «Puniti per l’episodio nato da un’ingenuità» di ANTONIO GUERRA MANFREDONIA. Quando arriva in sala stampa, nonostante la sconfitta rimediata dai suoi ragazzi sul sintetico del “Miramare”, mister Galfano in volto appare sereno e tranquillo. Non ne fa un dramma ed è già pronto per la prossima gara che vedrà la Vibonese affrontare in trasferta l’Igea Virtus. « In questa gara - ha detto - siamo scesi in campo tranquilli. Non abbiamo giocato certo per il pari, ma siamo venuti a Manfredonia per giocare la nostra partita e i primi venti minuti di gioco lo dimostrano. Infatti, non abbiamo rischiato quasi nulla.
Abbiamo anche avuto due occasioni per passare in vantaggio, poi siamo andati in difficoltà in chiusura di primo tempo e il Manfredonia avrebbe meritato il vantaggio. Inoltre avevo anche due giocatori non al meglio della condizione. Nella ripresa - ha continua Galfano - siamo scesi in campo più determinati, poi l’episodio del rigore ha cambiato tutto, il Manfredonia ha sfruttato questo episodio al meglio e ha fatto sua la gara. Noi, tra l’altro, siamo rimasti anche in inferiorità numerica per l’infortunio capitato a Taua, non avevo più cambi e così i ragazzi hanno stretto i denti sino alla fine. Ha vinto il Manfredo-
nia, ma credo che alla fine il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto». Il tecnico ha commentato serenamente anche l’episodio del rigore. « Purtroppo - ha ammesso è stata una grossa ingenuità di un mio giocatore. Un episodio che ha fatto saltare tutti i piani, però ormai è andata così. Pazienza». Anche sul futuro, il tecnico si è espresso con il massimo equilibrio. « La classifica è cortissima - ha concluso Galfano - , fino al termine della stagione può accadere ancora tutto». Dopo il tecnico, a presentarsi in sala stampa è capitan Di Mauro. «E’ stata una gara equilibrata - ha commentato -, a tratti anche brut-
ta, con scarse emozioni e poche occasioni da gol. Poi l’episodio del rigore ha cambiato tutto e alla fine ritorniamo a casa a mani vuote. Se c’era il rigore? Sinceramente non lo so». La sconfitta di oggi non influirà troppo sul prosieguo del campionato, secondo Di Mauro. « Volevamo allungare il distacco sulle inseguitrici - ha concluso – che nonostante la sconfitta rimediata è rimasto invariato. Ormai è andata così, ora dobbiamo pensare alla prossima gara contro l’Igea Virus, cercheremo come sempre di prendere l’intera posta in palio per poter raggiungere quanto prima il traguardo della salvezza».
34 Sport 2ª Divisione. I biancoverdi si erano portati sul 3-2, ma gli sforzi non sono stati premiati
Lunedì 9 marzo 2009
La Vigor crolla e va a picco Pesante sconfitta per i lametini che a Cassino beccano 5 gol CASSINO VIGORLAMEZIA
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CASSINO (4-4-2): Mennella 7; Pepe 6,5, Guzzo 6,5, Di Nunzio 6,5, Martinelli 6,5; Vianello 7,5 (37’st Molinaro ng), Kone 7,5, Giannone 7,5, Casoli 6,5 (2’st Cunzi 8); Mezgour 7,5, Morello 7,5 (30’st Leccese 7). A disp.: Afeltra, Giannusa, Bianchi, Mucciarelli. All.: Patania 7,5. VIGOR LAMEZIA (4-3-3): Panico 5; Carraro 5 (28’st Sanso ng), Cascone 5,5, Ciminari 5, Marinelli 5,5; Ciotti 5,5, Lopetrone 6, Cacciaglia 5 (40’pt Amita 6); Riccobono 6, Sergi 5, Falco 5 (1’st Ragatzu 5,5). A disp.: Forte, Clasadonte, Angotti, Rondinelli. All.: Pierini 6. ARBITRO: Quartarone di Messina 6. MARCATORI: pt 23’ Vianello, 30’Morello, 38’Mezgour, 42’Riccobono (VL); 1’st Ragatzu (VL), 37’st Cunzi, 46’st Leccese. NOTE: Spettatori poco meno di 2.000, con nutrita rappresentanza femminile: la societ‡ azzurra ha infatti omaggiato il gentilsesso, nel giorno della festa della Donna, con l’ingresso gratuito. Ammoniti: Leccese (C); Ciminari (IV). Angoli 7-4 per il Cassino. Recupero: pt 3’; st 5’. CASSINO - Sconfitta pesantissima per la Vigor Lamezia quella ottenuta in terra laziale. Lo è sia in termini di punteggio sia in quelli ancor più vitali di graduatoria visto e considerato che la formazione di Pierini, a causa della contemporanea affermazione del Manfredonia sulla Vibonese, vede quel penultimo posto che vale i play-out allontanarsi di altri 3 punti. Ciononostante la squadra calabrese non ha dato l’impressione catastrofica che risultato e classifica invece vorrebbero: anzi, la formazione lameti-
na Ë riuscita addirittura a riportarsi tenacemente in partita dopo l’iniziale tris del Cassino, senza perÚ riuscire a sferrare l’attacco decisivo per riportare il punteggio in parita. Qualche brivido, invero, lo ha creato Sanso, con un bolide dalla distanza che ha impegnato Mennella a compiere un intervento decisivo (e che è valso al portiere il bel voto in pagella): sul corner susseguente, per, gli azzurri sono ripartiti velocissimamente in contropiede e il superlativo Evan Cunzi, dopo lunga fuga, ha infilato Panico proteso in disperata uscita mettendo il risultato nel congelatore. Tutta in questo minuto quella che sarebbe un efficace sintesi della storia del match. A dire la verità la prima palla dei novanta minuti la costruiscono gli ospiti: palla che danza lungamente nell’area di rigore az-
zurra, Riccobono si fa vedere in forma ma l’azione sfuma grazie ad una tempestiva uscita di Mennella. Sul rapido ribaltamento è Giannone a farsi vivo con un tirocross che Panico smanaccia con urgenza in angolo. Vianello non inquadra il bersaglio da posizione interessante. E’ solo una prova perchè al 23’l’ex attaccante del Milan da il “la” al festival del gol: batti e ribatti nell’area piccola lametina dopo un’azione di Mezgour, sul pallone arriva come un falco proprio il numero 7 azzurro che da distanza ravvicinata spara nell’angolino opposto. Morello si riscatta al 30’: gran recupero di Martinelli che lancia il contropiede, palla che dopo varie peripezie arriva a Giannone che alza il cucchiaio a Morello, che all’altezza del dischetto aggancia, controlla e colpisce con un tocco sotto che batte l’estremo lametino. Gli uomini di Pierini sono in
bambola e il Cassino allora cala il tris: veloce uno-due tra Mezgour e Vianello, a presentarsi in area solo soletto è il primo che trafigge comodamente uno sconsolato Panico. Prima del recupero, però, la Vigor reagisce con un guizzo di Riccobono, abile ad infilarsi tra un distratto Di Nunzio e Mennella. La ripresa che si apre con il ribaltone che non ti aspetti: Casoli lanciato da Giannone fallisce una ghiotta occasione. Panico rilancia subito e la sfera arriva a Riccobono, che parte lungo l’out di sinistra, si incunea in area e porge all’appena entrato Ragatzu il pallone che può riaprire il match. Ti aspetti la Vigor ma il comando lo mantiene un Cassino stavolta cinico. Morello sfiora il gol dopo un veloce batti e ribatti in area; Cunzi sigla un’azione personale prodigiosa ma viene probabilmente trattenuto al momento del tiro decisivo.
Sono cinque i punti che separano la squadra dalla zona play out
Pierini non vuole arrendersi di ALESSANDRO SALVETI CASSINO – Cinque è il numero che racchiude la giornata nera della Vigor Lamezia. Cinque, come i gol incassati da un Cassino apparso, anche con tutte le attenuanti che si vogliono, di un altro pianeta; cinque, come i punti che adesso dividono la formazione lametina da quei play-out che allo stato attuale delle cose appaiono l’unica possibilità di evitare la retrocessione. In entrambi i casi non è certo un numero che mette di buon umore mister Danilo Pierini: «Cinque reti sono troppe e commentarle non è facile. Sapevo che il Cassino che avrei trovato sarebbe stato questo, lo avevo studiato in cassetta e conoscevo la loro particolare forza a livello d’attacco. Siamo venuti qui per giocare la nostra partita e non certo per chiuderci, perché a lungo andare una squadra come loro prima o poi la
butta dentro. Loro erano in giornata ed hanno approfittato degli spazi, noi abbiamo avuto comunque la forza di rientrare in partita ed anzi la rete di Ragatzu avrebbe dovuto aprire le porte ad una seconda frazione di gioco con il livello morale a nostro favore. Invece il Cassino ha dimostrato di essere una grande squadra soprattutto non facendosi spaventare dalla nostra mezza rimonta: noi siamo stati capaci di creare una buona palla gol solo con Sanso, il portiere di casa è stato bravo, poi sul corner seguente ci hanno infilato in contropiede. Adesso dobbiamo ricaricarci: qualcosa di positivo da portar via da questa trasferta c’è, e parlo della reazione che abbiamo espresso; ci aspettano nove finali, lo sappiamo, lavoreremo con concentrazione e non permetteremo a nessuno di trattarci come l’ultima in classifica. Ce la giocheremo fino alla fine con il coltello fra i denti».
PAGELLE V. LAMEZIA PANICO (5) – Raccoglie cinque volte il pallone nel sacco. Non ha particolari responsabilità. Certamente la sua difesa non lo ha aiutato CARRARO 5: Esterno basso, con compiti di difesa, si oppone come può alle folate degli azzurri. (Dal 28’ st SANSO sv) CASCONE 5,5: Prova a contenere le insidie portate dal Cassino per vie centrali. Senza particolari demeriti riesce però ad evitare un passivo che poteva essere pi_ pesante; CIMINARI 5: Molto in ansia, difende alla meno peggio. Ha la grossa responsabilità di aver perso il contrasto a centrocampo da cui è scaturito il gol del quattro a due che ha di fatto concluso la contesa; MARINELLI 5,5: Qualcosa meglio dei compagni di reparto. CIOTTI 5,5: Poco incisivo e spesso preso in mezzo fra Kone e Casoli. LOPETRONE 6: Cerca di dare ordine alla manovra della Vigor Lamezia. Si fa apprezzare per qualche lancio in profondità. CACCIAGLIA 5: Facile preda dei centrocampisti del Cassino.(40’pt Amita 6): Esperto e combattivo, conferisce solidità al centrocampo); RICCOBONO 6: Il più vivace in fase offensiva. Segna il gol dopo un bel controllo volante SERGI 5: Lento e prevedibile non costituisce un pericolo per i centrali della squadra di casa. FALCO 5: La sua presenza non lascia particolari tracce sullo svolgimento della gara. Non rientra dagli spogliatoi per la ripresa. (1’st Ragatzu 5,5: Il primo pallone toccato vale il gol del due a tre che teoricamente riaccende le speranze lametine. Prova a farsi notare nella mezzora in cui la Vigor rientra in partita, ma senza brillare).
Sport 35
Lunedì 9 marzo 2009
Isola Liri a mani vuote e colpita all’avvio di ogni tempo
Barletta, che sprint BARLETTA ISOLA LIRI
2 0
BARLETTA (4-4-2): Furlan 6,5; Mastronicola 6, Tangorra 7, Rizzi 6, Fabbro; Merito 7, Salvagno 7,5, De Cecco 7, Ike7 (45' st Vignola sv); Majella 6 (36' st Ruiz sv), Caracciolese 6,5 (22' st Laviano 6). A disp.: Montagna, Pollidori, Iervolino, Toscano. All.: Sanderra 7. ISOLA LIRI (4-4-2): Fiorini 6; Risi 6, Sannibale 6, Cagnale 6,5, Brunetti 6 (23' st Bombara 5); Buitkus 5 (1' st Luciani 6), D'Imporzano 7, D'Alessandro 7, Ranalli 5,5 (19' st La Cava 6,5); Pignalosa 6, Cori 6,5. A disp.: Tomei, Barchiesi, Dolcemascolo, Esposito. All.: Bianchetti ARBITRO: Guida di Torre Annunziata 6. RETI: pt 7'Ike; st 7' Caracciolese. NOTE: spettatori 2000 circa. Ammoniti: Caracciolese, Brunetti, D'Imporzano. Angoli: 6-4 per il Barletta. Recupero: 1' pt, 5' st. BARLETTATorna a mani vuote da Barletta l'Isola Liri. I laziali non decollano mai ed escono sconfitti da un “Puttilli” che non perdona. Subito sotto, i rossoblù subiscono dopo appena 6 minuti il gol del vantaggio biancorosso,
L’esultanza dopo il gol di Ike. A destra Sanderra
siglato da Ike, perdono la testa e poco riescono a creare sino al termine dei primi 45 minuti di gioco. Nella ripresa, poco incisivi gli ospiti, mai pericolosi al cospetto di un Barletta che resta ordinato e ben messo in campo. Barletta che nel finale raddoppierà le marcature grazie al gol dell'ex Cisco Roma, Caracciolese ben ispirato dal solito Ike. In panchina, c'è ancora una volta Bianchet-
ti. Match scarno di spunti tecnici ed in cui si calcia in porta col contagocce. Soffre il gol dell'1-0 l'Isola Liri. I laziali perdono palla sulla linea mediana, ne approfitta Majella che crea scompiglio in area, servendo il ben appostato Ike. Per il centrocampista nigeriano, il gol, è pura formalità. La noia regna sovrana e si gioca prevalentemente a centrocam-
po. I rossoblù stentano ad imbastire la manovra, i biancorossi fanno possesso palla. Al 42' si torna a macchiare il taccuino con Ranalli che ci prova dal limite dell'area. Allo scadere è Caracciolese a tentare il sorpasso. Fuori misura la sua conclusione. Nella ripresa, gli uomini di Bianchetti appaiono più arrembanti ma è solo illusione. Al 5', il neo-entrato Luciani
suggerisce per l'accorrente Cori che spara a lato della porta difesa da Furlan. Dopo 6 giri di lancette il Barletta raddoppia i conti. Devastante Ike sulla corsia di destra, penetra in area, supera un paio di avversari e mette su un piatto d'argento un gol già fatto per Caracciolese. Barletta 2 Isola Liri 0. Al 13', si ripete Ike ma la difesa ospite fa buona guardia. Al 20', si rivede Caracciolese la cui conclusione è senza costrutto. Alla mezz'ora, nuovamente, all'attacco il Barletta. Laviano, in contropiede, trova dinanzi a sé l'attento Fiorini che respinge con lo scarpino sinistro il suo calcio di rigore in movimento. Al 33', La Cava cerca il lob dal limite ma la sua parabola sorvola la barra trasversale. Segue, il doppio tentativo Laviano-Ike, con il numero uno laziale, abile a sventare la minaccia, in entrambe le occasioni. In chiusura di tempo, bolide di La Cava, intervento plastico di Furlan. E se il Barletta, torna a riassaporare la prima colonna della classifica, allontanandosi dai play-off, l'Isola Liri, sprofonda in terzultima posizione, a -2 da un Manfredonia sempre più vicino. Francesco Zagaria
Noicattaro e Igea decidono di non farsi male
Uno scialbo pareggio NOICATTARO IGEAVIRTUS
0 0
NOICATTARO (4-3-3): Sassanelli 6; De Giorgi 6,5 (35' st Perrone), Allegrini 6, Lucioni 6, Mercurio 6; Piccinni 6, Menolascina 6, De Pascalis 5,5; Zotti 6, Rana 5,5 (28' st De Lorenzo 6), Siclari 5,5 (38' st Baldassarre). A disp.: Cilli, Pezzana, Piano, Coppola. All.: Sciannimanico 6. IGEA VIRTUS (4-4-2): Di Masi 6,5; Palma 6,5, Agius 6,5, Alizzi G. 6, Russo 6,5; Scopelliti 5,5, Matinella 5,5, Di Toro 5,5, Crimi 5,5; Ricciardo 5 (35 st Bongiovanni), La Porta 6 (46' st Condello). A disp.: Romano, Giardina, D'Anna, Criniti, Alizzi M. All.: Castellucci 6 ARBITRO: La Mura di Nocera Inferiore 6,5. NOTE: spettatori 400 circa. Ammoniti: De Giorgi, Crimi, La Porta. Angoli 5-3 per l'Igea Virtus. Recupero: pt 1'; st 5'. NOICATTARO E' finito con uno scialbo pareggio a reti inviolate la sfida salvezza tra Noicatttaro ed Igea Virtus, una partita condizionata dal terreno di gioco non in perfette condiuzioni e da un fastidioso vento di maestrale. Ma non solo. Le due squadre non hanno espresso il loro miglior calcio timorose forse di uscire sconfitte da questo scontro diretto molto delicato. Tutto sommato un buon punto per l'Igea che raggiunge quota ventotto alimentando un discreto margine nei confronti della zona playout. Atteggiamento guardingo dell'Igea Virtus sceso in campo con un classico 4-4-2 con una difesa bloccata a protezione del portiere Di Masi. A centrocampo Matinella e Di Toro hanno deluso in fase di impostazione della manovra offensiva tanto che le due punte, La Porta e Ricciardo, hanno fatto il possibile ma
hanno giocato davvero pochi palloni. In compenso ha risposto bene la difesa, comandata dal consolidato duetto Agius-Alizzi.Noicattaro schierato invece con il consueto 4-3-3 con De Pascalis non proprio a suo agio nel ruolo di interno di centrocampo. Poco brillanti Rana e Siclari che non sono riusciti a sfruttare le poche occasioni create dai loro compagni di squadra, un po' meglio Zotti che ha portato in dote qualità ed estro. Parte subito veloce il noicattaro che al 3' va vicino al vantaggio con Rana, lanciato da De Pascalis, ed anticipato di un soffio da Di Masi in uscita. All'8' da registre l'unico tiro in porta di tutti i novanta minuti di gioco dell'Igea Virtus con Scopelliti che ci prova dai 30 metri con il pallone che sorvola alto sulla traversa. Tutto qui, troppo poco per gli uomini di Castellucci ma evidentemente quanto basta ai fini della clas-
sifica. Al 15' ghiotta occasione da gol per i padroni di casa: Rana calcia a botta sicura ma Agius intervine e respinge salvando la sua porta. Al 19' occasionissima per i rossoneri di Sciannimanico: Zotti pennella per Siclari che solo in area da due passi colpisce al volo con il pallone che termina alto sulla traversa. La ripresa è monotona priva di spunti interessanti. Al 2' Siclari calcia sull'esterno della rete. Al 15' Matinella lancia Crimi ma la sua conclusione è ostacolata da Lucioni. È in linea di massima un monologo dei padroni di casa. Al 16' traversone perfetto a rientrare di De Giorgi ma Rana da due passi dalla linea di porta manda incredibilmente fuori. Noicattaro padrone del gioco e della metacampo ma con scarsi risultati, la manovra non è eccelsa e diventa inconcludente negli ultimi venti metri. L'Igea si difende con tutti si suoi effettivi conce-
dendo pochi spazi alle folate offensive nojane. Al 25' ci prova Zotti da calcio piazzato con il pallone che termina sul fondo. Al 44' Cross di De Pascalis per la testa di Lucioni che colpisce forte ma centrale e per il bravo Di Masi non ci sono problemi a difendere la sua porta. Al 47', in pieno recupero, Bongiovanni s'invola nella retroguardia dei padroni di casa, fa tutto bene ma manca l'assist decisivo per Crimi libero in area. Dopo ben 5 minuti di recupero giunge il triplice fischio finale. Noicattaro ed Igea aggiungono un altro preziosissimo tassello al mosaico chiamato salvezza. A questo punto del campionato la qualità del gioco conta fino ad un certo punto. Contano i risultati per raggiungere il prima possibile quota 40, punteggio che potrebbe significare salvezza diretta senza passare dalla terribile lotteria dei play-out. Antonio Lattanzio
Zotti, leader del Noicattaro
Doppietta dell’ex del Potenza. Il Pecina riduce le distanze con Bettini in una gara dalle mille emozioni
Super Grillo e la Val di Sangro fa suo il derby VALDISANGRO PESCINAVG
2 1
VAL DI SANGRO (4-2-3-1): Ameltonis 7; Del Grosso 6, Sensi 7, Paolacci 6, Mangoni 6; Sireno 6,5, Mazzetto 7; Grillo 7,5 (37' st Curcio sv), Campli 6, Fiorotto 6 (26' st Paris sv); Memmo sv (21' pt Perfetti 6,5). A disp.: Leacche, Rogato, Ruggiero, Alessandrì. All.: Petrelli 7. PESCINA VG (4-3-1-2): Bifulco 6; Locatelli 6, Miale 6,5, Blanchard 5 (1' st Pomponi 5 e dal 39' st Rosamilia sv), Piva 6; Cruciani 6,5, De Angelis 6, Pietrobattista 5 (4' st Laborragine 6); Berra 7; Bettini 6, Arcamone 6. A disp.: Merletti, Gentili, Silvestri, Censori. All.: Perrone 5,5. ARBITRO: Palazzino da Ciampino 6. RETI: pt 9' Grillo (V), 41' Grillo rig. (V); st 31' Bettini (P). NOTE: spettatori circa 1000. Ammoniti: Sensi, Pomponi, Fiorotto, Grillo. Angoli 7-2 per il Pesci-
na. Recuper: pt 0'; st 3'. ATESSA La Val di Sangro si aggiudica il derby contro i cugini del Pescina (2-1) in un match ricco di emozioni. Grande protagonista del match il sangrino Grillo, autore di una prova maiuscola e di una doppietta da applausi. La prima occasione della gara è per il Pescina che ci prova dopo 5' con gran tiro di Cruciani, Ameltonis si supera per due volte, soprattutto sulla ribattuta di Pietrobattista. La Val di Sangro non ci sta e subito ingrana il turbo. Passano pochi minuti ed arriva così il vantaggio dei padroni di casa. Al 9' Mazzetto si procura un calcio di punizione dal limite: sul punto di battuta va Grillo, specialista dichiarato, che realizza come solo lui sa fare. Al 15' tiro in diagonale di Piva, Ameltonis devia in angolo, confermandosi portiere giovane ma già brillante. Al 20' ammirevole schema su punizione dei ragazzi di Perrone: Berra tira, Ameltonis, attento come pochi, respinge con prontezza. Il tecnico Petrelli si gode il vantaggio ma anche le
prodezze del suo giovane portiere. Al 30' si fanno nuovamente vedere i padroni di casa con diagonale di Grillo che termina fuori di poco. Il gol del raddoppio è nell'aria ed arriva puntuale nell'arco di pochi giri di lancette. Al 41' Grillo si procura infatti il penalty che dal dischetto realizza con bravura e cinismo. Palla da una parte, Bifulco dall'altra. Val di Sangro in estasi. Nella ripresa tutti si attendono la reazione ospite che arriva ma in modo troppo soft. Al 13' Bettini si libera bene ma calcia altissimo mentre al 16' Fiorotto colpisce male un cross perfetto di Del Grosso. Al 20' Berra calcia alto, la sua panchina si dispera. La Valle accorcia le distanze però pochi minuti più tardi. Al 31' infatti il solito Berra inventa, Bettini solo davanti ad Ameltonis realizza. Perrone inizia a crederci, Petrelli inizia a pregare. Al 33' Del Grosso si immola su tiro di Laborragine mentre al 41' gran tiro in diagonale di Cruciani che colpisce il palo. E' l'ultimo brivido di un derby vero e spettacolare. Antonio Lenza
36 Sport
Lunedì 9 marzo 2009
Risultati e classifica Bacoli-Bitonto
3-0
Brindisi-Grottaglie
0-0
Francavilla-Pomigliano
0-0
29' Lepre, 32' e 41' Pastore
25ª giornata Marcatori
BRINDISI
56
25 17 6
2 47 16 13 11 2
0 31 8 12 6
4
2 16 8 31 +6
NOCERINA
48
25 16 0
9 39 31 13 11 0
2 26 16 12 5
0
7 13 15 8
3' e 18' st D'Elia (G), 34' st Chiariello (A), 40' st D'Angelo (G)
PIANURA
44
25 12 8
5 54 30 13 9
4
0 34 11 12 3
4
5 20 19 24 -7
Ischia-Fasano
1-0
POMIGLIANO
42
25 12 6
7 40 29 12 9
2
1 25 10 13 3
4
6 15 19 11 -7
Matera-S. Antonio A.
0-1
BACOLI
38
25 10 8
7 32 23 12 6
3
3 17 9 13 4
5
4 15 14 9 -11
Pianura-Francavilla F.
0-0
ISCHIA
38
25 10 8
7 28 23 12 7
4
1 16 5 13 3
4
6 12 18 5 -11
MATERA
36
25 10 6
9 30 23 12 5
4
3 11 7 13 5
2
6 19 16 7 -13
TURRIS
36
25 8 12 5 27 27 12 5
5
2 10 6 13 3
7
3 17 21 0 -13
FASANO
35
25 8 11 6 34 30 12 5
5
2 16 12 13 3
6
4 18 18 4 -14
FRANCAVILLA F.
35
25 8 11 6 28 26 13 5
6
2 18 16 12 3
5
4 10 10 2 -16
FRANCAVILLA
33
25 9
6 10 25 28 12 7
3
2 16 8 13 2
3
8
9 20 -3 -16
BITONTO
29
25 7
8 10 25 37 12 6
2
4 20 21 13 1
6
6
5 16 -12 -20
GROTTAGLIE
26
25 4 14 7 25 30 13 3
7
3 12 11 12 1
7
4 13 19 -5 -25
ANGRI
25
25 6
7 12 25 37 13 5
4
4 14 14 12 1
3
8 11 23 -12 -26
S. GENZANO
24
25 5
9 11 22 38 13 2
6
5 11 19 12 3
3
6 11 19 -16 -27
S. ANTONIO A.
22
25 4 10 11 13 33 12 2
6
4
8 14 13 2
4
7
5 19 -20 -27
GELBISON
18
25 3
9 13 27 41 13 3
6
4 21 21 12 0
3
9
6 20 -14 -33
VENAFRO
16
25 3
7 15 19 38 13 2
4
7 10 16 12 1
3
8
9 22 -19 -35
Gelbison-Angri
3-1
4' Saurino
5' st Cocuzza
S. Genzano-Turris
2-2
Venafro-Nocerina
3-1
10' Impagliazzo (S), 40' Famiano (T), 6' st Tortora (T), 24' Murano (S)
11' De Pascale (N), 15' Nardolillo (V), 17' Palumbo (N), 47' Caruso (V), 40' De Simone (V)
Prossimo turno
26ª giornata 15/03/09 ore 14.30
Angri-Venafro Bitonto-Pianura Fasano-Gelbison Francavilla F.-Nocerina Grottaglie-S. Genzano Matera-Francavilla Pomigliano-Brindisi S. Antonio A.-Bacoli Turris-Ischia
-3
19 reti: Galetti (Brindisi) 16 reti: Contino (1) (Pianura) 12 reti: Manzo (2) (Pianura) 11 reti: Albano (2) (Matera) 9 reti: Coquin (4) (Bacoli) 8 reti: Persia (2) (Bitonto); Moscelli (Brindisi); Del Prete (Francavilla); Galeandro (1) (Francavilla F.); D'Angelo (2) (Gelbison); Tortora (Turris) 7 reti: Pastore (1) (Bacoli) 6 reti: Formuso (Fasano); De Angelis (Grottaglie); Cavallaro (Nocerina); Ianniello (1) (Pianura); Alterio, Ausiello (1) (Pomigliano); Crisantemo (1) (Turris) 5 reti: Radicchio (1) (Angri); Infantino (1) (Bitonto); Milozzi (Fasano); D’Amblé (Grottaglie); Pabatunde (Nocerina); Gasparini (Pomigliano); Compierchio (S.Genzano) 4 reti: Della Femmina, Zerillo (Angri); Logrieco (Bitonto); Chiesa, Lenti (Brindisi); Pioggia (Francavilla); Santonicola (Gelbison); Piperissa (Grottaglie); Mattera (1), Saurino G. (Ischia); Ancora, Marsico (1) (Matera); Mangiapane, Palumbo (Nocerina); Manzi (Pianura); Verolino (2) (Pomigliano); Murano (S.Genzano) 3 reti: Galdi (Angri); Pastore (1) (Bacoli); Cordiano, Fiore (Brindisi); Di Matera, Esposito, Gentile (Fasano); Morleo, Sergi (1) (Francavilla F.); D'Elia (Gelbison); Camassa (Grottaglie); Bianco, Formidabile (1), Trofa (Ischia); De Pascale, Magliocco, Riolo (Nocerina); Del Sorbo (Pianura); Riccardi (S.Antonio); Patriciello (1) (Venafro)
Sant’Antonio Abate porta via tre punti meritati. Espulso La Fortezza, Albano esce per infortunio
Matera, Foglia Manzillo al capolinea Il gol di Cocuzza e una reazione inesistente esonerano il tecnico MATERA 0 SANT’ANTONIO 1 MATERA (4-4-2): Cilumbriello 6; De Santo 5,5, D'Arienzo 5,5, Martinelli 6, Naglieri 5,5; Montingelli 4,5, Acampora 5,5, La Fortezza 5, Malagnino 5 (25' st Porzio 5,5); Ancora 5,5 (1' st Chisena 5,5), Albano 5,5 (14' st Magliocco 5,5). A disp.: Mirabelli, Armento, Gisonna, Cerabona, All. Foglia Manzillo 5 SANT'ANTONIO ABATE (4-3-3): Corcione 6; Attanasio 6, Itri 6, Coccorullo 6, De Girolamo 6; Chierchia 6, Vitello 6 (25' st Esposito 6), Somma 6; Maffucci 6 (38' st Piemonte 6), Agnello 6, Cocuzza 7 (23' st De Biase 5,5) . A disp.: D'Auria, Catello Porzio, Velardi, Riccardi. All. Nastri 7 ARBITRO: Gargano di Roma 1 RETE: 5' st Cocuzza NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori circa 2000. Ammoniti: Cilumbriello, Martinelli, Ancora, Montingelli e Albano del Matera; Itri e Cocuzza del Sant'Antonio. Espulso al 34' st Lafortezza (M). Angoli 7-4 per il Matera. Recupero: 1' pt; 5' st. MATERA-San'Antonio fatale a Foglia Manzillo. Dura meno di un girone la gestione del tecnico di Posillipo, arrivato a Matera dopo il derby contro il Francavilla per sostituire l’esonerato Luigi Corino. Fatale a Foglia Manzillo l’alternanza delle prestazioni della sua squadra, bella e concreta a Torre del Greco e deludente in casa contro una squadra pericolante che avrebbe firmato per un pareggio prima della gara e che invece è l’unica a re-
criminare per altre occasioni fallite. Vittoria meritata del Sant’Antonio Abate, perchè anche nel computo delle occasioni da rete la squadra di Nastri ha avuto la meglio sul Matera. Gara decisa da un'ingenuità di Montingelli che nella propria tre quarti si è fatto rubare palla da Cocuzza che ha visto Cilumbriello fuori dai pali è l'ha beffato con un tiro potente e preciso. Latitante la reazione del Matera e questa è stata senza dubbi la condanna del tecnico, perchè nel giorno della consacrazione definitiva è arrivata la prestazione più deludente della gestione Foglia Manzillo. Contestazione e fschi da parte di tutto lo stadio ed anche a fine gara la cosa è continuata. Perchè le colpe sono senza dubbi dell’allenatore che è il primo responsabile, ma dei calciatori attenti e praticamente perfetti a Torre del Greco non possono trasformarsi in anatroccolo dopo sole sette giorni. LA GARA- Un ex per parte, Corcione tra i giallorossi e Acampora tra i biancazzuridi casa. Matera con la novità di Ancora a fianco di Albano con Chisena e Porzio in panchina, in un 4-4-2 rigido e a tratti ingessato; sull'altra sponda Nastri rinforza il centrocampo chiedendo ad Agnello di appoggiare l'azione i contenimento e proposizione. Inizia bene il Matera con un pressing asfissiante sui portatori di palla ma dura dieci minuti nei quali pruce due soli pericoli con Montingelli che per due volte punge ma non fa male. Il Sant'Antonio prende coraggio e comincia guadagnare metri e occasioni.
Prima olta dalle parti di Cilumbriello al 27' con Cocuzza; due minuti dopo èMaffucci a provarci senza successo dal limite. Il Matera soffre e dagli spalti c'è insofferenza e scontentezza per la prestazione opaca. Si scuote il Matera che crea su angolo al 33' una buona occasione con Montingelli che impegna a terra Concione. Tre minuti dopo buon pallone in area per Albano, uno dei pochi arrivati fino a quel momento, che calcia forte ma di poco alto sulla trasversale. Poi solo gioco a centrocampo senza più nulla da annotare sui taccuini fino alla fine della prima parte di gara. Inizio ripresa che vede il Matera in campo con Chisena al posto di Ancora. Il Sant'Antonio passa grazie ad un errore di Montingelli che perde palla a limite e Cocuzza pesca Cilumbriello fuori dai pali con un tiro potente a volo dall'alto in basso. La reazione dl Matera non c'è. Anzi è De Biase a sciupare la palla del 2-0. Per il Matera da registrare solo qualche protesta su fallo di mani in area non visto dall'arbitro e un colpo di testa di Cilumbriello, anche lui in avanti sull'angolo di Porzio, all'ultimo minuto di recupero che ha sfiora la traversa. Sarebbe stata una beffa per il Sant'Antonio che ha impostato bene il match e portato via tre punti meritati contro un Matera che non ha giocato da Matera nel giorno in cui c’era da festeggiare un’inversione di tendenza paventata con il blitz al Liguori e non continuata in casa. Ora c’è il derby contro il Francavilla e una settimana difficile con un tecnico nuovo. Renato Carpentieri
A sinistra il colpo di testa di Cilumbriello, la migliore occasione creata dal Matera nella seconda frazione di gara ieri
Sport 37
Lunedì 9 marzo 2009
Spogliatoio «Queste prestazioni allontanano solo la gente dallo stadio. Ora basta»
Perniola: «Squadra spenta» A breve arriverà il sostituto di Foglia Manzillo LA SCONFITTA interna contro il Sant'Antonio Abate è costata cara al tecnico Foglia Manzillo. A fine gara, infatti, il presidente Perniola ha comunicato alla stampa l'esonero del tecnico campano. “Abbiamo deciso di esonerare Foglia Manzillo perché siamo stanchi di vedere giocare il Matera a corrente alternata. Contro il Sant'Antonio Abate abbiamo visto un Matera spento, incapace di aggredire l'avversario, di creare gioco, di rendersi pericoloso per gli interi novanta minuti. Per questa ragione credo di non sbagliare ad affermare che quella contro i campani è stata la più brutta partita giocata quest'anno; i ragazzi sono arrivati sempre tardi sul pallone e non hanno mai costruito un'azione pericolosa. Forse i nostri atleti stanno troppo bene - ha continuato Perniola per questa ragione abbiamo deciso di cambiare terapia a partire proprio dall'esonero del tecnico. La società ha speso e continua a spendere ingenti denari per portare gente allo stadio, le prestazioni del Matera, invece, non fanno altro che allontanare i tifosi che attendono prestazioni spettacolari e invece tornano a casa annoiati e delusi; poi è scontato che contestino. In settimana ci sarà un confronto con i ragazzi, un chiarimento per capire cosa non va e per cercare di porre rimedio ad una situazione insostenibile. Nonostante i tanti sforzi, non abbiamo ancora capito quali possano essere le cause che portino il Matera ad alternare a prestazioni eccellenti altre scialbe, nulle. L'obiettivo della società resta sempre quello di centrare i play - off e proveremo a dare il massimo fino alla fine del campionato”. Chi sarà il sostituto di Foglia Manzillo? “Vedremo. Possibile una soluzione interna. Parlerò anche con i calciatori - ha concluso Perniola-perchè voglio capire alcune cose”. Il comunicato della società recita “Nei prossimi giorni verrà comunicato il nome del nuovo allenatore”. Quindi c’è da attendersi di tutto. Un po’ difficile che venga richiamato Corino, mentre la soluzione Danza al momento non trova conferme. Probabile che ci sia un nome nuovo. Il primo ad entrare in sala stampa è stato il tecnico campano, Nastri, galvanizzato da una vittoria sicuramente inaspettata alla vigilia
A destra la tifoseria biancazzurra tornata un buon numero allo stadio ieri e particolarmente deluso dalla prestazione ed ha reagito con fischi e contestazione al tecnico
PAGELLE MATERA CILUMBRIELLO ( 6) - Risultare l’uomo più pericoloso del Matera è forse l’emblema della prestazione generale dell’undici di Foglia Manzillo. Un colpo di testa pericoloso e una parata importante. Responsabilità sul gol di Cocuzza? Sicuramente molte meno di chi ha perso il pallone (90 e 10 il rapporto). DE SANTO (5,5) - Non ha spinto quasi mai, perchè impegnato in copertura. E’ chiaro che i giovani sentano più degli altri il peso delle responsabilità. D'ARIENZO (5,5) - Viene pressato come tutti i difensori del Matera. Nastri aveva preparato bene la gara. A sinistra l’azione del rigore negato che avrebbe potuto cambiare esito alla gara e forse anche al destino del tecnico
MARTINELLI (6) - L’ultimo e l’unico a non arrendersi. Si lancia in avanti e per poco non diventa decisivo, ma a volte l’impegno non basta quando ci vogliono idee e ieri il Matera è sembrato evanescente fino al punto di pensare di essere su “Scherzi a parte”. NAGLIERI (5,5) - Poche discese ma di buona intensità perchè impegnato a contenere, cosa che ha fatto anche abbastanza bene. MONTINGELLI (4,5) - Ha avuto due palloni per sbloccare il risultato nel primo tempo giocati malissimo, mentre sul gol è stato di una sbadataggine enorme. Quei palloni si calciano via se nelle gambe non c’è brillantezza e il Matera sembrava fermo. ACAMPORA (5,5) - Alla fine è rimasto l’unico baluardo in mezzo al campo. Non c’era il compagno Lafortezza ieri e ha sofferto parecchio. Forse ha sentito la gara da ex. LA FORTEZZA (5) - Brutto a vedersi e non per l’espulsione. Fa fatica come tutta la squadra che ha forza e non brillantezza, quindi bene sui campi pesanti e meno su quelli asciutti e ieri si è visto palese un passo inferiore MALAGNINO (5) - A volte quasi assente. Solo qualche incursione a inizio partita. Un’involuzione in negativo di un giocatore che faceva della caparbietà e grinta il suo piatto forte. Nato per lottare e non per costruire (25' ST PORZIO (5,5) - sulla stessa falsariga, doveva dare qualità ma non c’è riuscito);
ma che alla fine è risultata più che meritata per quanto fatto vedere dal Sant'Antonio Abate nei novanta minuti. “Abbiamo conquistato tre punti importantissimi per la salvezza ha spiegato il tecnico campano. E' stata una bella vittoria, ottenuta su un campo molto difficile e questo ha gratificato il lavoro svolto dalla mia squadra che ha sfiorato in diverse occasioni anche la rete del raddoppio. Siamo venuti a Matera proprio con l'intento di portare a casa i tre punti ed i miei ragazzi sono stati molto
bravi a non mollare ed a crederci fino alla fine. Il Matera, invece, ha fatto la sua onesta gara ma il Sant'Antonio Abate è stato più bravo a saper difendere e ripartire”.Primo gol stagionale, che vale tre punti di platino, per Salvatore Cocuzza, bravo a sorprendere Cilumbriello fuori dai pali ed a segnare una rete importantissima per la salvezza. “E' la seconda volta che incontro il Matera in questa stagione; qualche mese fa ci ho giocato contro quando ero a Angri. Sono molto contento
per il gol e per la vittoria, d'altronde non abbiamo rubato nulla, anzi credo che i tre punti siano più che meritati. Alla vigilia avremmo firmato anche per un pareggio”. Infine, a commentare la gara è stato anche l'ex di turno: l'estremo difensore campano, Corcione. “Il Matera mi ha maggiormente impressionato nella gara d'andata. C’era un rigore nel secondo tempo quando Itri ha toccato con la mano, in area di rigore, su colpo di testa di Martinelli” Lorenzo Tortorelli
ANCORA (5,5) - La carta a sorpresa non ha funzionato. Non vive un buon momento perchè non sente la fiducia nei suoi confronti e questo lo fa star male. (1' ST CHISENA (5,5) - Che altro doveva fare per meritarsi una maglia da titolare). ALBANO (5,5) - Lotta e sgomita. Subisce fallo e s’infortuna, ma l’arbitro lo ammoniosce perchè ha protestato. Forse troppo, come anche l’espulsione di La Fortezza e il rigore ignorato. (14' ST MAGLIOCCO (5,5) - Pochi palloni giocati. Da rivedere quando sta al meglio).
DAGLI ALTRI CAMPI BACOLI SIBILLA BITONTO
3 0
BACOLI SIBILLA FLEGREA (34-3): D’Antonio 6; Rainone 6.5, Esposito 6.5, Zinno 6.5; Manna 6.5 (9' st Marotta 6), Dinolfo 6.5, Giliberti 6.5, Criscuolo 6.5; Niola 6.5, Pastore 7.5 (34' st Bavero sv), Lepre 7 (29' st Barone 6). A disp.: Luongo, Zamparelli, Di Domenico, Affinito. All.: Somma (Carannante squal.). BITONTO (4-4-2): Lima 6; Romeo 6, Camasta F. 6, Modesto 6.5, Falanca 6 (1' st Lo Greco 6); Di Bitetto 6, De Santis 6.5, Caccavale 6 (11' st Casisa 6), Montefusco 6; Persia 6, Infantino 6 (1' st Di Giovinazzo 6). A disp.: Castelletti, Cantatore, Merafina, Nasca. All.: Ruisi. ARBITRO: Falzone di Palermo. MARCATORI: 29' pt Lepre, 32'pt e 41' pt Pastore. NOTE: spettatori 300 circa. Ammoniti: Pastore (BSF) e Infantino (B). Rec.: 1' pt; 3' st.
BRINDISI GROTTAGLIE
0 0
BRINDISI (4-3-1-2): Russo 6; Idda 6, Taurino 6, Trinchera 7, Tidei 6; Lenti 6 (31' st Pasqualini sv), Cordiano 5.5 (25' st Kettlun sv), Cangini 6; Fiore 6; Dos Santos 5.5, Chiesa 6 (1' st Pinamonte 5.5). A disp.: Vidoni, Bartolomucci, Corazzini, De Giorgi. All.: Silva. GROTTAGLIE (4-3-3): Di Leo 6; Di Quinzio 6, Camassa 6.5, Solidoro 6, Ianneo 6; Latartara 5.5, Marini 6, D’Amario 6; D’Amblè 6, De Angelis 5.5 (6' st Pinto 6), Piperissa 5.5 (20' st Carteni sv). A disp.: Vitale, Pirone, Pastano, Favret, Arcadio. All.: Orlando. ARBITRO: Lanza di Nichelino. NOTE: Espulso al 43' pt Latartara. Ammoniti Di Quinzio e Di Leo. Spettatori oltre 3 mila. Angoli 6-5 per il Brindisi. Rec.: 1'pt, 4'st.
GELBISON CILENTO 3 ANGRI 1 GELBISON C. (4-3-3): Visconti 6 (13' st La Mura 6); Ietto 7, Leccese 7, Gonzalez 7, Graziano 7; D’Angelo 7, Granozi 7, Pecora 7; Calendo 6.5 (21' st Capuozzo 6), D’Elia 7.5 (43' st Conte sv), Sica 7. A disp.: Ruocco, De Vita, Caputo, Santonicola. All.: Longo. ANGRI (4-4-1-1): De Rosa 5; Formisano 5, Cacace 5, Manzo 4.5 (25' st Galliano 5), De Sio 6; Amoroso 5 (18' st Picariello 6), Della Femina 6, Amarante 6, Somma 5 (25' st Vezzoli 5.5); Galdi 5; Zerillo 5. A disp.: Cortese, Lambiase, Fabbricatore, Bennato. All.: Erra. ARBITRO: sig. Verdenelli di Foligno. MARCATORI: 2' pt e 17' st D’Elia (G), 34' st Picariello (A), 41' st D’Angelo (G). NOTE: Ammoniti Ietto, D’Elia (G); Manzo (A); spettatori 250 circa. Angoli 2-1. Recuperi 1' pt, 5' st.
PIANURA FRANCAVILLAF
0 0
PIANURA (4-4-2): Pane 6.5; Carbonaro 6, Allocca 6.5, Palumbo 6, Letizia 6; Manzi 6, De Rosa 6 (32' st Scarpato sv), Ianniello 6 (35'st Mele sv), Del Sorbo 5.5; Manzo 6, Contino 5.5 (18'st Temponi 6). A disp.: Despucches, Rea, Napolitano, Castiglione. All.: Gargiulo. FRANCAVILLA FONTANA (4-33): Laghezza 6; Anglani 6, Gallù 6.5, Paglialunga 6.5, Gallo 6; Morleo 6.5, Travagliane 6.5, Nasca 6; D’Ambrosio 6 (31'st Novielli 5.5), Galeandro 6.5, Micieli 6 (40'st Malagnino sv). A disp.: Di Nunzio, Perrelli, Borromeo, Spinelli, Schirinzi. All.: Francioso. ARBITRO: Abisso di Palermo. NOTE: spettatori 500 circa. Ammoniti: Allocca (P), De Rosa (F), Temponi (P), Paglialunga (F), Anglani (F), Gallù (F), D’Ambrosio (F), Novielli (F). Angoli 5-2 per il Francavilla Fontana. Rec.: 2'pt; 5'st.
VENAFRO NOCERINA
3 2
VENAFRO (5-3-2): Izzo 6; Marzocchella 6.5, De Simone 7, Mele 7, Cianfarani 7, Cavola 7.5; Monticelli 7 (30' st Minauda sv), Ricamato 8, Caruso 8 (44' st Marziale sv); Nardolillo 8.5 (36' st De Renzis sv), Patriciello 6.5. A disp.: Vitiello, Gueye, Verde, Vitaglione. All.: Buccilli. NOCERINA (4-3-3)Galeano 5.5; Capezzuto 6, Bassi de Masi 6 (29' pt Polichetti 5), Serrapica 5, Giraldi 5.5; De Pascale 6 (24' st Capasso sv), Zappia 5, Cavallaro sv (29' pt Iossa 5); Palumbo 6, Cirilli 5, Riolo 5. A disp.: Terracciano; Apicella; Kaiser; D’Esposito. All.: Pastore. ARBITRO: Giacomozzi di Fermo. MARCATORI: 12' pt De Pascale (N), 16' pt Nardolillo (V), 19' pt Palumbo(N), 35' pt De Simone (V), 48' pt Caruso (V). NOTE: spettatori 300 circa. Ammoniti: Monticelli (V), Caruso (V), Serrapica (N, Cirilli (N). Angoli 3-3.
38 Sport
Lunedì 9 marzo 2009
Il Pomigliano esce indenne dal Fittipaldi, ma occasioni da entrambe le parti
Francavilla, rigore negato L’arbitro lo assegna, l’assistente lo fa annullare PAGELLE FRANCAVILLA MASI (6) - si comporta egregiamente, sorvegliando attentamente la propria porta. MILELLA (6,5) - sulla fascia destra, il giovane terzino napoletano, gioca delle buone palle per i propri compagni di squadra. GIOIA (6,5) - in coppia con Zangla, fa in pieno il suo dovere, controllando bene gli avversari. Sfortunato, nell’occasione del palo colpito su colpo di testa al 12’ della ripresa. ZANGLA (6,5) - dalle sue parti, vigila e anticipa gli avversari che gli capitano. Ancora una volta una gara di tutto rispetto. NICOLAO (6) - corre e sgomita con gli avversari. Buone alcune sue discese sulla fascia, nel finale di partita. DE PALO (5) - poco lucido e molto approssimativo, viene sostituito al 34’ della ripresa da Cocina. ROMANIELLO (6) - corre e si sacrifica in mezzo al campo. Al 19’ del primo tempo deve lasciare il terreno di gioco per un problema alla coscia destra. Al suo posto entra Campo. SCARNATO (6,5) - pressa e cerca di spezzare l’azione avversaria. Corre e regge bene il confronto con gli avversari. DI SENSO (6) - crea delle azioni importanti per i compagni. Viene spostato al centro della linea mediana con l’uscita di Romaniello. ZAGARIA (5) - schierato dal primo minuto a sostegno di Del Prete, cerca di recuperare delle palle interessanti, ma spesso lo fa in modo confusionario. DEL PRETE (6) - gli capita in più di una occasione di rendersi pericoloso dalle parti della porta avversaria, ma la fretta e l’imprecisione non gli consentono di mettere la palla in rete. CAMPO (5,5) - entra al posto di Romaniello, ma crea poco nella manovra della propria squadra. COCINA (SV) LAZIC (6) - Il tecnico serbo, cerca in tutti i modi di condurre in porto la vittoria, ma purtroppo raccoglie soltanto un pareggio, contro un avversario ostico.
FRANCAVILLA POMIGLIANO
0 0
FRANCAVILLA: Masi 6, Milella 6,5, Nicolao 6, Scarnato 6,5, Gioia 6,5, Zangla 6,5, De Palo 5 (al 34’ st Cocina sv), Di Senso 6, Del Prete 6, Romaniello 6 (al 19’pt Campo 6), Zagaria 5. A disp. De Blasio, Marziale, La Neve, Di Sanza, Lo Prete. All. Lazic 6. POMIGLIANO: Inserra 6, Scognamiglio 5,5, Porcaro 6, Gasparini 6,5, Pesce 5,5, De Rosa 6, Ventre 6,5 (44’ st Tarantino sv), Alleluzzo 6, Gomes 6,5, Ausiello 6, Alterio 6. A disp. Violante, Russo, Mauro, Scarlato, Cutolo, Iannini. All. in seconda Verriola 6. ARBITRO: Berti di Prato 6. NOTE: spettatori 400 circa. Terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Gasparini, Scarnato, Milella, Ventre, Gomes, Zagaria. Angoli 6-2 per il Pomigliano. Recuperi: pt 4’; st 3’+ 1’. FRANCAVILLA SUL SINNI – I sinnici raccolgono un punto, ma con tante recriminazioni, per le occasioni avute durante il match. La società, impone il silenzio stampa a fine gara, a tecnico e giocatori, per ritrovare la concentrazione necessaria da qui in avanti. Assente il centrocampista Pioggia, per infortunio e il fantasista Campo, parte dalla panchina. Ma veniamo alla cronaca della partita. Al 10’ la prima occasione per i sinnici, palla di Romaniello in area per l’attaccante Del Prete, che calcia sull’esterno della rete. Al 14’ ancora Romaniello, su calcio di punizione, impegna l’estremo difensore campano Inserra, che blocca la sfera senza problemi. Al 16’ il Pomigliano, prova la conclusione con Ventre, ma il suo tiro finisce a lato. Al 19’ il centrocampista Romaniello, lascia il campo per infortunio, al suo posto entra Giovanni Campo. Al 23’ i campani hanno l’occasione buona per passare in vantaggio, con il centrocampista Ventre, che su punizione serve Alterio, che tutto solo in area di rigore, colpisce di testa, spedendo la sfera alta sulla traversa. Al 31’ ancora pericolosi gli ospiti, che calciano a rete, ma in uscita il giovane Masi fa sua la sfera. In questa occasione, si infortuna al capo, riprendendo poi
Il parapiglia dopo il rigore negato al Francavilla (www.lasiritide.it)
la gara con una vistosa fasciatura alla testa. Il secondo tempo, vede i sinnici in avanti, prima con Zagaria e poi con Di Senso, ma in entrambi i casi, c’è poca
fortuna. I ragazzi di Verriola, si rendono pericolosi con Gomes, ma Masi ancora una volta, respinge la minaccia. Al 12’ l’occasione che
Spogliatoio Il presidente Cupparo punta il dito contro la decisione arbitrale sfavorevole
«Non abbiamo vinto per colpa di quella decisione» FRANCAVILLA – A fine gara, bocche cucite in casa Francavilla, a parlare è soltanto il massimo dirigente rossoblu, Franco Cupparo: «La decisione di fare il silenzio stampa dei giocatori e dell’allenatore – dice Cupparo – è stata presa in settimana dalla società, anche per dare uno scossone all’ambiente e di non far parlare nessuno, perché si devono concentrare». Il pareggio a reti inviolate contro il Pomigliano, la quarta forza del campionato è da considerarsi comunque un buon risultato, visto per come è maturato in tutti i novanta minuti di gioco. «Oggi (ieri per chi legge) la squadra – continua – ha giocato un buon calcio e poteva anche vincere, se non fosse stato per il guardalinee, che ha segnalato il fallo fuori area all’arbitro, molto probabilmente avremmo vinto la gara». Infatti, al 12’ della ripresa, il direttore di gara fischia un calcio di rigore per una fallo di mano da parte del difensore Pesce. Ma il guardalinee, chiama a se il direttore di gara Berti, segnalandoli che il fallo è avvenuto fuori dall’area di rigore. A questo punto, proteste da parte dei giocatori
Il presidente Franco Cupparo
sinnici con lo stupore del pubblico presente. «Abbiamo gettato al vento – dice – tre punti importantissimi, per colpa di un guardalinee che ha segnalato il fallo fuori area. E’ la prima volta che mi capita di vedere una cosa del genere, purtroppo capitano tutte a noi. Però siamo fiduciosi in base anche ai risultati delle altre squadre, quindi andiamo avanti tranquilli». Una gara contro i campa-
Il giovane portiere Masi
L’inizio gara e una fase della partita con il Pomigliano
ni, che è cominciata con una leggera supremazia dei locali, che hanno avuto subito delle buone occasioni. Ma nonostante tutto, gli ospiti hanno creato anche loro delle occasioni importanti. «Una gara che si poteva vincere o perdere – prosegue il presidente Cupparo – con un possesso di palla che ha visto il Pomigliano leggermente in vantaggio, però loro non hanno avuto delle grosse oc-
casioni per passare in vantaggio. Noi invece, abbiamo preso un palo con Gioia e ci è stato negato un calcio di rigore netto. Io sono tranquillo per i miei ragazzi e spero che continuino a giocare in questo modo. E poi dobbiamo dirlo, se c’era una squadra che doveva vincere, quella era il Francavilla». Un Cupparo quindi, fiducioso per la squadra e convinto di poter proseguire su questa strada. Di umori diversi invece, l’allenatore in seconda del Pomigliano, Verriola che, sostituiva lo squalificato Giovanni Bucaro. «Purtroppo – dice – usciamo da questo campo con un pareggio che ci sta molto stretto, perché credo che in campo si sia vista una sola squadra, il Pomigliano. Sono due partite che la dea bendata non ci assiste e all’ultimo potevamo anche perdere con loro che nell’unica occasione avuta, hanno colpito un palo. L’arbitro, aveva concesso un calcio di rigore praticamente inesistente, con il guardalinee bravo a segnalare il fallo fuori area». L’allenatore in seconda, abbastanza polemico con l’arbitro. c.s.
fa gridare allo scandalo i sinnici. Di Senso, serve una palla da fondo campo, con il difensore Pesce che colpisce la palla con la mano, l’arbitro si dirige verso il dischetto per concedere il rigore, ma richiamato dall’assistente, cambia idea e concede un calcio di punizione dal limite dell’area. E proprio su questo calcio piazzato, il difensore Gioia, colpisce di testa centrando il palo della porta avversaria. Al 30’, tiro cross da parte del terzino Milella, ma il portiere Inserra respinge con non pochi problemi la sfera. Nel finale, il Pomigliano tenta il tutto per tutto, con un cross di Alterio per la testa, di Alleluzzo, ma incredibilmente tutto solo, manda la palla al lato. Il Francavilla, risponde al 35’, con Del Prete, che raccoglie un cross di Milella e manda la palla a fin di palo. Claudio Sole sport@luedi.it
Ischia vittorioso grazie a Saurino ISCHIA FASANO
1 0
ISCHIA (4-4-2): Bighencomer 6.5; Nocerino 6.5, Di Meglio 6.5, Mattera 6.5, Accurso 6; Trofa 6.5 (35' st Monti sv), Ciurlia 6.5, Formica 6.5 (47' st Buono sv), Alvino 6.5; Saurino G. 7 (33' st Bianco sv), Mazzella 5. A disp.: Cozzolino, Sepe, Cristilli, Fermo. All.: Impagliazzo. FASANO (4-4-2): Corno 6.5; Ciccarelli 6 (32' st D’Arcante sv), Pisano 6, Cornacchia 6, Esposito 6; Dimatera 6, Salvestroni 6.5, Rufini 6, Ciuffreda 6.5 (1' st Sanna); Milozzi 6.5, Ianni 5.5 (1' st Schiavone 6). A disp.: Ullasci, Pistoia, Greco, Comandatore. All.: Maiuri. ARBITRO: Pingitore di Pisa. RETE: 4' pt Saurino G. NOTE: spettatori 400 circa di cui 100 ospiti. Espulso Mazzella (I) al 27' st per proteste. Ammoniti Alvino e Nocerino (I). Angoli 13-3 per l’Ischia. Rec.: 1' pt, 4' st. AVVIO folgorante dell'Ischia, in vantaggio già al 4' con Saurino, abile ad infilarsi per vie centrali ed a realizzare dopo aver dribblato Corno. Fasano quasi in balia dell'avversario, pericoloso con una serie di conclusioni, almeno quattro, nella prima mezzora di gioco. Primo tempo terminato sull'1-0 per i padroni di casa. In avvio di ripresa palo clamoroso di Milozzi da pochi passi. Dal 27' Ischia in dieci. Il Fasano spinge ma finisce 1-0.
Sport 39
Lunedì 9 marzo 2009
Apre Impagliazzo, la Turris ribalta il risultato con un rigore dubbio e Murano impatta
Genzano, pari e rimpianti Annullata a Compierchio la rete della vittoria PAGELLE GENZANO BORRELLI (7) - riscatta la brutta prestazione di Pianura con alcuni interventi davvero provvidenziali. Sui due gol non poteva fare niente. FIORE (5,5)-al rientro dopo la squalifica non mette in evidenza quanto di buono fatto vedere nella sua prima apparizione con la maglia bianco rossa. FISCINA (7)-come sempre il migliore dei suoi nel reparto difensivo. Lotta, protegge Borrelli, guida la difesa e si rende pericoloso in attacco quando è chiamato a colpire di testa da palle inattive. MASTURZO (6) - lotta con un leone ma in qualche occasione sbaglia il tempo e si fa superare dagli avversari. Anche lui, come Fiore, rientra dopo la squalifica. AUTIERO (5,5) - non brilla e sulla sua corsia gli avversari affondano con più facilità. Spaesato in alcune circostanze ma provvidenziale in altre. Gara troppo altalenante. BACIO TERRACINO (6,5)-la giovane età è dalla sua. Lotta per i primi 45' di gioco poi lascia il campo per Salbini. SALBINI (4) - gioca solo 30' ma sbaglia tutto (al 32' st Russo S.V.) PAPAGNI (7)-giocate esaltanti ma la condizione fisica non è delle migliori. Corre molto e ogni volta che ha la palla tra i piedi la difesa ospite trema. RICCIO (6) - primo tempo da gladiatore. Vince tutti i contrasti e lotta con tutte le sue forze. Cala nella ripresa concedendo troppi spazi agli avversari. PEPE (5) - incappa in una giornata decisamente no. Al 16' st al suo posto entra Murano. MURANO (7,5) - entra, segna e mette paura agli avversari. IMPAGLIAZZO (7,5) - finalmente di sblocca. Segna il gol del vantaggio facendo sognare i tifosi genzanesi. Finalmente ha ritrovato lo smalto dei giorni migliori. COMPIERCHIO (7) - Gioca bene, aiuta il centrocampo e gli viene ingiustamente annullato un gol. PIRONE (6,5) - mette in campo una squadra che imbriglia gli avversari non concedendo nulla. Inserisce Murano al momento giusto e il piccolo centravanti bianco rosso ringrazia regalando il pareggio allo Sporting.
GENZANO TURRIS
2 2
SPORTING GENZANO: Borrelli, Fiore, Fiscina, Masturzo, Autiero, Pepe (16'st Murano), Bacio Terracino (1'st Salbini 32'st Russo), Papagni, Riccio, Impagliazzo, Compierchio; A disp. Veneziano, Schiavone, Trifone, Carlino, Gargano; All. Pirone. TURRIS: Romagnini, Perna, Semplice, Visciano (26'st Varchetta), Follera, De Carlo, Coppola, Pepe, Qualano (12'st Stanzione), Famiano (35'st Crisantemo), Tortora; A disp. Mennella, Russo, De Gaetano e Borriello; All. La Cava. ARBITRO: Losito di Pesaro. RETI: 10' pt Impagliazzo, 44' pt Famiano, 5' st Tortora (rig.), 23' Murano NOTE: Condizioni climatiche buone, terreno in discrete condizioni dopo le nevicate, ammoniti al 23' pt Qualano, al 28' pt Riccio e al 39' pt Fiore. Angoli: uno per lo Sporting, sei per la Turris. Recupero 2'pt e 4'st. GENZANO DI LUCANIA - Al Comunale di Genzano finisce in parità la sfida tra Sporting e Turris. Il due a due finale non soddisfa per niente l'ambiente bianco rosso che dopo una partita vissuta con tanti alti e pochi bassi ha tanto da recriminare per le sviste arbitrali. La gara: lo Sporting parte subito con il piede sull'acceleratore ed infatti dopo 10' il sodalizio lucano passa in vantaggio grazie ad un bel gol da fuori area di Impagliazzo. La rete galvanizza i padroni di casa che continuano a giocare la palla e mettere in difficoltà gli avversari. Al 15' Tortora protesta vivacemente per un presunto fallo in area, ma Losito è bravo a non fischiare. Due minuti dopo Fiscina perde ingenuamente palla a metà campo, ma Visciano non approfitta e spedisce la sfera sopra la travesta. Al 20' ancora Turris, questa volta con Semplice, ma la sua conclusione si spegne sul fondo. Borrelli, dopo la sosta di domenica, dimostra di aver superato le difficoltà e, tra il 25' e il
Una formazione dello Sporting Genzano
35', neutralizza in più di un occasione Tortora e Famiano. Lo Sporting Genzano tiene bene le posizioni non concedendo niente agli avversari che sbattono ripetutamente contro il muro bianco rosso. Al 37' la Turris batte tre calci d'angolo uno dopo l'altro ma Borrelli e compagni fanno buona guardia difendendo alla grande. Al 40' Impagliazzo recupera un pallone a metà campo, scende sulla fascia e mette in mezzo una palla davvero invitante, ma Bacio Terracino svirgola malamente e la palla termina sul fondo. Passano 2' e Fiore lancia Impagliazzo che colpisce la palla di prima intenzione, ma il suo tiro non è preciso e si spegne sul fondo. Gol spagliato e gol subito: è la dura legge del calcio. Al 44' la difesa alto bradanica sbaglia tutto e Famiano mette la palla alle spalle dell'incolpevole Borrelli. Punteggio in parità e
squadre negli spogliatoi. Il rientro in campo non è dei migliori per la squadra lucana. Al 5' il direttore di gara Losito concede un rigore molto generoso agli ospiti. Fiore atterra l'avversario, ma la prima impressione era quella che il fallo (già dubbio di per se) fosse fuori area. Le proteste dei genzanesi non servono e dal dischetto Tortora non sbaglia: portiere da una parte, palla dall'altra. La reazione dei padroni di casa è veemente. Prima Impagliazzo, poi Compierchio, ma la palla non entra. Al quarto d'ora mister Pirone si gioca la carta Murano che al 23' riporta il punteggio in parità: Impagliazzo serve Papagni che di prima mette la palla in mezzo dove Fiscina stoppa e Murano tira a botta sicura. Lo Sporting, galvanizzato dal vantaggio e dal supporto dei tifosi, attacca nel tentativo di trovare la rete del vantaggio. Al
38' Murano mette paura a Romagnini direttamente da calcio piazzato ma il numero uno campano respinge con i pugni. Al 40' vivacissime proteste dello Sporting. Compierchio mette la sfera alle spalle di Romagnino ma la terna arbitrale annulla il gol per un fuorigioco inesistente. Compierchio e compagni protestano ma l'arbitro è irremovibile. I minuti finali del mach sono un monologo bianco rosso con i padroni di casa che provano a segnare la rete che garantirebbe i tre punti ma dopo 4' di recupero l’arbitro Losito di Pesaro manda tutti negli spogliatoi. Lo Sporting Genzano esce con tanto rammarico da questa delicata sfida. La rincorsa alla salvezza è sempre più dura e domenica trasferta a Grottaglie contro una diretta concorrente. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Spogliatoi Il presidente dei biancorrossi bacchetta anche i suoi per la poca determinazione
Nei non ci sta: «Il fuorigioco era inesistente» GENZANO - A termine della gara c'è rammarico, delusione e rabbia per i tre punti lasciati per strada. Critico con tutti, giocatori e terna arbitrale, il presidente Nei: “Gli obiettivi si raggiungono con la determinazione e con la grinta, cosa che oggi (ieri per chi legge) nella mia squadra non ho visto - esordisce Nei Gli unici che mi sono piaciuti sono stati Impagliazzo e Papagni che come sempre hanno dato tutto. Sul gol di Compierchio - conclude il presidente - dico che il fuorigioco era inesistente. Forse la posizione dov'ero mi ha ingannato ma non penso. Il rigore per loro credo sia stato generoso e, ripeto, secondo il mio punto di vista il gol di Compierchio era regolare”. Dopo lo sfogo del Presidente Nei, anche Mister Pirone critica non poco l'arbitraggio evidenziando i vari episodi della gara e ricordando uno spiacevole incidente di qualche anno fa al Comunale di Genzano: “Io dico che siamo stati dei polli - esordisce Pirone - Abbiamo segnato dopo pochi minuti di gioco e abbiamo gestito il vantaggio con tanta tranquillità non subendo praticamente nulla. Abbiamo regalato ai nostri av-
versati un gol allo scadere del primo tempo e questo ci ha penalizzato. Il rigore, in base a quello che mi hanno riferito, era inesistente e l'arbitro invece lo ha assegnato. Il gol di Compierchio - continua il Mister - era assolutamente regolare. Compierchio arrivava da dietro ed è impossibile annullare questi gol. C'è qualcosa che non va; ogni domenica ci sono episodi che ci tagliano le gambe e questo non è giusto. Io non volevo parlarne e sino ad oggi sono stato zitto ma ogni domenica è la stessa storia con gli arbitraggi. Sia in casa che in trasferta non c'è differenza. Forse a Genzano stanno facendo pagare ancora il lancio del tamburo di due anni fa”. Il discorso poi va alla partita: “Credo che meritavamo ampiamente di vincere continua Pirone - perché abbiamo creato più di qualche grattacapo alla loro difesa senza mai subire troppo in fase difensiva se non sugli sviluppi di calci d'angolo o di punizioni. Il primo tempo ci siamo distratti nei minuti finali e abbiamo regalato un gol, mentre nella seconda frazione di gioco siamo stati colpiti a freddo da quel rigore. Purtroppo devo dire che siamo bravi a parlare durante la set-
Compierchio con alle spalle Impagliazzo, accanto il patron Nei
timana e quando scendiamo in campo ci dimentichiamo tutto. Murano, invece, a differenza degli altri questa settimana ha lavorato, ha recuperato e oggi ha fatto bene. Non è facile uscire da questa situazione, come non è facile fare
punti nel girone di ritorno. Io, però, ho sempre detto che a maggio faremo i conti e tireremo le conclusioni. Dobbiamo lottare e questo lo sappiamo. Siamo in una zona di play-out come nel girone di andata. Non posso fare mira-
coli e poi, le gare come queste di oggi (ieri per chi legge) dovevamo vincerle, invece, ci ritroviamo a discutere sempre delle stesse cose”. Aria tesa e serenità che va svanendo. La situazione si fa difficile e per lo Sporting è du-
ra venire fuori da questa situazione. Mister Pirone e il presidente Nei restano, comunque, fiduciosi nella salvezza ma da ora in poi è vietato sbagliare soprattutto tra le mura amiche. r.d.r.
40 Sport
Lunedì 9 marzo 2009
A Dilettanti Tre quarti da dimenticare e poi un’eccezionale rimonta
Matera, resta il tabù esterno Fallito a fil di sirena il canestro del blitz a Barcellona BARCELLONA MATERA
83 81
LE PAGELLE CORVINO (4,5 ) - Partita nervosa e confusa per l'esperto play, che non riesce mai a contenere il pari ruolo Mariani, faticando ad entrare in partita
IGEA BARCELLONA: Evangelisti 7,Gizzi 13,Sereni 2,Gamal 27,Capitanelli 2,Mariani 10,Gullo 3, Rizzitiello 13, Coviello n.e.,Milone n.e. All.Sidoti BAWER MATERA: Corvino 6,Sottana 6,Gergati,Cortese 18,Ferrienti 19,Maggioni 8,Giuliani 6,Longobardi 18, Marcosano n.e.,Squeo n.e. All.Corà ARBITRI: Bartoli e Boninsegna PARZIALI: 29-16, 40-32,68-43, 83-81 NOTE: Rimbalzi: Igea 36(Sereni 9), Matera 22(Ferrienti 4) Assist: Igea 22(Mariani 7), Matera 15 (Gergati 5) Pubblico: 2000 circa SFORTUNATO epilogo in terra siciliana per la Bawer Matera, che perde per 83-81. La squadra materana giocando una eccelsa quarta frazione, hanno rimontato un gap di 20 punti e per poco non hanno avuto la meglio sull'Igea. I siciliani, privi del loro capitano Agostino Li Vecchi, fermo ai box per un virus intestinale, hanno impegnato ben poco il coriaceo Matera, presentatosi in Sicilia con la volontà di riuscire ad ottenere la prima vittoria in trasferta. Ma così non è andata, perché a due secondi dalla fine sull' 81 81 Rizzitiello, trovato nell'angolo da dall'italo-americano Gizzi, portava i padroni di casa sul +2. Dopo il timeout e con la tirannia del tempo contro, Longobardi non riusciva a trovare il tiro decisivo per la vittoria. Una partita che era cominciata malissimo per il team della “Città dei Sassi”, entrato moscio dentro il match con una zone-defense che non riusciva a limitare le sfuriate dall'arco di Gizzi e Gamal. Il solo Cortese teneva in corsa un'opaca Olimpia, prima di chiudere il primo quarto sul risultato di 29-16. Il secondo quarto, sistemati vari accorgimenti difensivi , ve-
SOTTANA (5,5) - Non è in serata nella sua specialità dalla lunga distanza. Inconsistenti i primi tre quarti, chiude la gara con 6 punti. GERGATI (6 ) - Non sarà un maestro in termini di punti, ma quando riesce a servire i compagni è un belvedere. Riesce a sopperire a Corvino con un'ottima visione di gioco CORTESE (7) - Si impone con grande autorità sia in difesa che in attacco. Limita gli esterni locali con grande intensità, riuscendo a ritagliarsi anche soluzioni offensive, non comuni a giocatori della sua età.
Il capitano del Matera, Francesco Longobardi
de Matera controbattere ai giochi sotto canestro di un ispirato Gamal con il capitano Longobardi che, servito a dovere nell'aria pitturata, riduce il gap sul punteggio,anche grazie al “miss-match” facendo ricorso all'esperienza e giocando sul piede perno (40-32 al ventesimo). Alla riprese delle ostilità ,Matera rientra sul parquet del Longano con poca voglia e cattiveria. Infatti i siciliani raggiungono il massimo vantaggio (52-32) intorno alla metà del tempino, grazie anche al nervosismo di Corvino (in serata no -5 di valutazione), che prima sbaglia dalla lunga due tentativi e poi prende un tecnico per proteste contro il duo arbitrale. E' qui che si crea il solco tra Matera e Barcellona, infatti Mariani e compagni non hanno fatica a giocare in scioltezza, men-
tre per l'Olimpia la paura di giocare prende il sopravvento (6348). Ma il quarto tempo sembra di vedere un'altra partita, perché i materani grazie alle straordinarie folate offensive di Cortese e Ferrienti e all'enorme mole difensiva di Longobardi e Giuliani riuscivano a ritornare in partita, limitando Barcellona in attacco, pressando gli esterni e contenendo i lunghi. Si arriva ai minuti finali in un crescendo di emozioni che determinano un susseguirsi di canestri, tipico da seconda fase. Purtroppo la fortuna, e questa è una costante delle trasferte dei materani, non ha aiutato la squadra lucana che, nonostante il clima caldo derivante dal tutto esaurito del palazzo, non sono riusciti ad avere la meglio sul Barcellona. Mario Garofalo sport@luedi.it
l’INTERVISTA
Brucia la sconfitta ma conforta il gran carattere
Longobardi: «Tanta sfortuna Meritavamo un premio» «DISPIACE e molto perchè la fortuna continua a non accompagnarci, eppure questa volta abbiamo fatto una grande rimonta e meritavamo di più». Il capitano dell’Olimpia basket Matera, Francesco Longobardi commenta con la dovuta amarezza il risultato finale con il quale si è usciti dal parquet di Barcellona al termine di una gara condotta, anche nettamente, dai padroni di casa nei primi tre quarti e poi ribaltata con un ultimo quarto eccezionale dalla formazione materana che si è portata anche sul 81-81 a pochi secondi dal termine. Il canestro di Rizzitiello ha alla fine fatto la differenza mentre Matera non è riuscito a sfruttare l’ultimo possesso con soli due secondi sul cronometro: «purtroppo in una rimessa da metà campo abbiamo provato l’ultimo tiro ma come mi sono liberato ho sentito un colpo sul braccio, l’arbitro in quel frangente non se l’è sentita di fischiare il fallo. E’ finita così e dispiace perchè meritavamo anche noi un pizzico di fortuna dopo essere riusciti a ribaltare la partita nell’ultimo quarto e recuperare venti punti. Ci resta», prosegue il capitano della formazione lucana, «il gran carattere messo in mostra che è il punto da cui dovremo provare a ripartire. Ci attendono a questo punto quattro finali vere e proprie, sapevamo che Barcellona era la partita più diffici-
le, ora con questi presupposti proviamo a centrare questo filotto. Abbiamo dimostrato di potercela fare, la speranza è solo quella che la fortuna giri dalla nostra parte nei momenti che contano di più». Conclude Longobardi che non nasconde neanche le difficoltà avute nella prima parte di gara con il Barcellona che è sembrato davvero inarrestabile ed il pivot Gamal che ha fatto il bello e cattivo tempo in ogni posizione del campo. Matera ha sofferto molto in difesa e soprattutto a rimbalzo le qualità degli avversari: «all’inizio abbiamo provato a limitarli con la zona ma hanno trovato tante conclusioni ed una mano davvero caldissima, ci abbiamo messo un po a prender e le dovute contromisure ma poi siamo stati bravissimi a recuperare su un campo difficilissimo come questo di Barcellona. Gamal? Ha fatto l’incredibile da ogni posizione, non solo sotto canestro ma anche da fuori trovando con precisione il canestro». Ora il pensiero va avanti, domenica c’è il Siena e Matera non può sbagliare deve trovare le chiavi giuste per dare continuità al proprio gioco e risalire in fretta la classifica. Un pizzico di fortuna almeno nei risultati dagli altri campi lascia aperta la porta ad un recupero in classifica. In vista della griglia play out. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Maggioni e in basso Ferrienti
FERRIENTI (7) - Durante l'arco di stagione ha giocato poco. Ma adesso si sta conquistando il suo spazio con professionalità. Presenza pregnante sotto canestro e grandi doti realizzative (20 di valutazione). MAGGIONI (5,5) - Non è quello delle ultime partite casalinghe. Non trova quasi mai il ritmo, ma quelle poche volte che tocca la palla non disdegna di personalità. GIULIANI (6 ) - L'esperienza c'è e si vede. Si rende protagonista anche lui nella rimonta dei materani. Forse andrebbe servito con più costanza. LONGOBARDI (6,5) - Un leone nell'aria pitturata. Fa di tutto per rendersi utile ai compagni sia in attacco che in difesa. Raccoglie 7 rimbalzi e mette a referto 18 punti, chiude con 22 in valutazione. SQUEO (SV) - Non trova il campo in una gara molto intensa, resta comunque soddisfatto dopo l’ultima uscita con la Nazionale MARCOSANO (SV) - Ancora panchina per il giovanissimo materano in
trasferta a Barcellona. Una bella soddisfazione per lui. CORÀ (6,5 ) - Parte male impostando la difesa della Bawer con una zona che agevole i tiri dall'arco di Gizzi e compagni. Mette intensità dentro al match, soprattutto nell'ultimo quarto, concedendo alla sua squadra i muscoli e i centimetri necessari per avere la meglio sotto canestro nel periodo di stasi siciliana
Sport 41
Lunedì 9 marzo 2009
A Dilettanti Ruggeri straordinario propizia il break che fa grande Potenza
Levoni, poker da play off Sbanca Firenze centrando il quarto successo di fila
In alto Ferrara, a sinistra Grasso e in basso Ruggeri, tre dei protagonisti del poker di successi della Levoni (foto Andrea Mattiacci)
FIRENZE LEVONI
81 86
LE PAGELLE
SMARTHOUSE FIRENZE: Verri 21, Cohen 20, Bertolini 4, Mercante 6, Romboli, Cortesi 9, Colombo 11, Bonsignori 2, Novi 8, Carlà ne. All.: Puccetti. LEVONI POTENZA: Chiarastella 15, Grasso 10, Ruggeri 23, Vetrone, Ferrara 6, Rato 6, Palombita 14, Santamaria ne, Metz 12, Femminini ne. All.: Gresta. ARBITRI: Riosa di Trieste e Sivieri di Vigarano Mainarda (FE). PARZIALI: 16-26, 35-49, 55-66 NOTE: Tiri liberi: Firenze 14/19, Potenza 27/39. Usciti per 5 falli: Cohen, Mercante, Cortesi. Spettatori: 200. FIRENZE -Successo di platino per la Levoni Potenza che passa a Firenze (81-86). Dopo tre quarti eccellenti, la squadra di Gresta fatica nell'ultimo dove Firenze riapre la partita, ma non riesce a completare la rimonta. Il successo del Mandela Forum innalza a +1 la media inglese della Levoni e porta i lucani in piena zona play off. Firenze va 4-0, tutto a firma Verri, poi è Max Ruggeri show. Il lungo riminese è protagonista di un primo quarto straordinario. In gancio, dalla media distanza, dalla lunga, Ruggeri fa semplicemente sempre canestro. La grande vena dell'ala potentina spiega l'allungo della Levoni, che recupera tanti palloni dagli scarichi di una Firenze distratta (9-18). Potenza non soffre nemmeno i due falli precoci di un evanescente Palombita. Ruggeri infatti è troppo per Bonsignori e Novi. Alla fine del primo quarto la Levoni è in controllo (16-26) e Ruggeri è già ampiamente in doppia cifra (16 punti con 22 di valutazione). La flessione di Potenza è dietro l'angolo appena Ruggeri rifiata. Verri infila cinque punti di fila e riporta la Smarthouse sul -3 (2730). Il rientro gigliato è però momentaneo, perché Gresta rimette in fretta in campo Palombita e Ruggeri, come conseguenza Potenza riallunga istantaneamente. Il pistolero da Trieste ha una delle sue fiammate micidiali, Ruggeri lo assiste ed è di nuovo +10 (28-38). Firenze sembra spaesata ed affonda ancora di più sotto i canestri di Rato e Metz. La Levoni chiude all'intervallo sul +14 (35-49) e non c'è molto da ridire. Nel terzo quarto Potenza mantiene il controllo sulla partita nonostante un gioco meno scintillante. Firenze ci prova con Verri, sempre molto ispirato, ma riesce due volte ad arrivare a -9 (55-64 l'ultima), senza però trovare mai le zampate giuste per riaprire definitivamente la partita. La Levoni sta avanti con la grinta di Chiarastella, ovunque specie a rimbalzo (55-66 al 30'). Nell'ultimo quarto ci si aspetta la reazione disperata di Firenze, che effettivamente prova a gettare il cuore ol-
Giancarlo Palombita
tre l'ostacolo. Aggrappata a Verri e Cohen la Smarthouse fa 6572. Potenza si fa prendere dalla paura di vincere e concede un ultimo quarto da ventisei punti. Anche qui però mancano i colpi importanti a Firenze. Cortesi
mette la tripla del 76-80; subito dopo però Palombita serve al bacio Grasso per un importantissimo gioco da tre punti (76-83 1'22''). Firenze prova a giocarsela fino alla fine, anche sugli errori dalla lunetta della Levoni. I regali
della coppia Bertolini-Romboli (inguardabile) spiana il rettilineo finale a Potenza che chiude in festa. I play off, di questo passo, per la Levoni sono dietro l'angolo. Niccolò Casalsoli sport@luedi.it
l’INTERVISTA
La guardia al settimo cielo racconta una vittoria che vale oro
Palombita: «Prova perfetta Match sempre sotto controllo» GIANCARLO Palombita riesce a stento a trattenere la sua gioia. Il quarto successo di fila della Levoni la lancia sempre più concretamente in zona play-off, e i 14 punti messi a segno a Firenze dalla guardia triestina (nonostante un leggero malore che a inizio partita lo costringeva a uscire temporaneamente dal campo) si sono fatti sentire e non poco nell’economia di una gara sostanzialmente dominata dai bianconeri di Luigi Gresta. «Abbiamo sempre tenuto il pieno controllo delle operazioni spiega Palombita -, fin dall’avvio di una partita che sapevamo essere di importanza capitale per il nostro cammino in questa stagione. La prova corale della squadra è stata di prim’ordine, tanto da consentirci di staccare la Mabo anche di 15 punti. Poi era immaginabile che loro le avrebbero tentate tutte per ritornare sotto, e in effetti nel finale di gara i toscani, mettendola anche sul piano dell’agonismo, hanno recuperato qualcosa». Non abbastanza però da creare seri grattacapi a un Potenza che non aveva proprio alcuna intenzione, ieri sera, di lasciarsi sfuggire la ghiotta occasione di tornare alla base con i due punti in tasca. «Era la vittoria che volevamo, e che con grande impegno e una prestazione al limite della perfezione siamo riusciti a ottenere», conferma la guardia bianconera. «Sapevamo di trovarci di fronte una squadra ostica e poco incline a lasciarci
strada, e che poi aveva dimostrato con le ultime prestazioni di essere in un buon momento. Al di là della classifica deficitaria. Ma per noi era troppo importante fare risultato al Mandela Forum, e lo spirito combattivo con cui siamo scesi sul parquet ci ha dato ragione. A dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, che il nostro è un gruppo capace di non mollare mai». Nemmeno il tempo di esultare per la gran prova di Firenze, però, che in casa Levoni l’obiettivo si sposta già sulla preparazione del delicato confronto interno di domenica (al PalaPergola) con il Palestrina. Che Palombita fa capire di attendere con grande trepidazione: «Quello di Firenze per noi deve essere solo il primo passo verso il traguardo play-off, per raggiungere il quale non potremo assolutamente ciccare la prossima partita. Abbiamo tutte le possibilità di continuare a dire la nostra in tal senso, a patto però di mantenere la stessa continuità di prestazioni e risultati dell’ultimo periodo. E senza soffermarci troppo sui risultati delle altre squadre, non tutti positivi per noi in questo turno. Dovremo solo fare affidamento su noi stessi e sull’appoggio dei nostri tifosi, dopo di che credo proprio che la strada verso un finale di stagione con i fiocchi possa essere in discesa». l.c.
CHIARASTELLA (7) - Gresta lo definisce il collante della squadra, quello che mette insieme i compagni con la sua intensità. Ha ragione, perché risulta decisivo con la sua voglia di arrivare su ogni pallone. Chiude con 15 punti, 7 rimbalzi e 19 di valutazione. GRASSO (7) - Vale un po' il discorso fatto sopra per Chiarastella. Non lo si nota molto, ma è preziosissimo in tutto quello che fa, specie in difesa dove è un mezzo tappabuchi. Nel finale piazza un gioco da tre punti decisivo per il successo della Levoni. Ha esperienza e carisma per aiutare nei play off Potenza. RUGGERI (7,5) - Non sbaglia un colpo nel primo quarto, dove arrivano 16 dei suoi 23 punti finali. Con il passare dei minuti Firenze gli prende un po' le misure e lui accusa un po' di stanchezza. Rimane comunque un grandissimo della categoria con tutto il suo repertorio offensivo. VETRONE (5) - Il peggiore di Potenza. Quanto entra per far rifiatare o Ruggeri o Chiarastella, Firenze rientra sistematicamente in partita. FERRARA (5,5) - Poco utilizzato da Gresta, che gli preferisce (a ragione) Metz. Tira fuori una partita iniziata benino, ma proseguita con diverse ombre. Può dare molto di più. RATO (6) - : Come i punti messi a segno in una partita senza grossi squilli. Soffre Verri, ma cerca di stringere i denti. PALOMBITA (6,5) - Merita una sufficienza ampia perché gioca con problemi intestinali che condizionano la sua pallacanestro sempre esplosiva. Ha problemi di falli dall'inizio, ma riesce comunque ad accendersi nel suo modo in un paio di circostanze. METZ (7,5) - Un giovane in rampa di lancio. Gioca una partita perfetta alternandosi nei ruoli di playmaker, guardia ed ala piccola. Mette due bombe pesantissime. Una sorpresa che, a questo punto della stagione, si è trasformata in una scommessa vinta dalla dirigenza della Levoni. GRESTA (7) - Quarta vittoria consecutiva, play off ad un passo. A Potenza sta facendo un grande lavoro: chapeau.
42 Sport
Lunedì 9 marzo 2009
B Dilettanti Perde in casa con Foggia dopo un supplementare e tanti errori
Bernalda, brutto e sciupone Buttata alle ortiche un’occasione d’oro per i play off BERNALDA FOGGIA
83 84
BERNALDA: Filloy 14, Carpineti 10, Gabrielli, Perrucci n.e., Di Giacomo 2, Azan 9, Albana n.e., Russo 22, Silvestrini 2, Faggiano 24. All. Brogialdi FOGGIA: Acito, Franzino 2, Zampogna 18, Viale 8, Sisto 14, Padalino 9, Alberti, Chirico 10, Orlando 23, Milani. All. De Florio ARBITRI: D'Orazio (TV) e Maniero (VE) PARZIALI: 23-20, 40-44, 5559, 74-74, 83-84 Il play Azan
LA TERME di Abano fa harakiri sul proprio campo di fronte ad un Foggia pimpante e motivato che alla fine ha meritato la vittoria sia per la tranquillità con cui ha gestito le (poche) situazioni ad esso sfavorevoli sia per la qualità del gioco messo in mostra. Eppure, nonostante tutto, i lucani hanno avuto nel finale un paio di occasioni per chiudere il match e per portare a casa due punti importantissimi. Ma anche in tali frangenti è mancata la condizione mentale giusta per gestire al meglio la palla. Il team ionico schiera un quintetto inedito con Azan a fare le veci di Filloy che siede in panchina con la speranza di non dover essere utilizzato; basta però l'andamento del primo quarto, chiuso sì a favore dei locali ma con sofferenza, per convincere coach Brogialdi a mandare
sul parquet l'argentino con tanto di maschera protettiva al 17'. Finora sono stati soprattutto un ottimo Azan ed un buon Carpineti a tenere a galla la barca rossoblu. Ma la difesa dei bernaldesi non è oggi nella migliore serata e lascia campo ad un incontenibile Zampogna, un Orlando in serata felice e il solito cuore rossonero Padalino, così che, nonostante gli sforzi, i lucani non riescono ad agguantare i rivali che mantengono il vantaggio di 4 punti fino al riposo lungo. Aria perplessa tra i tifosi nell'intervallo per la non qualità del gioco espresso dai propri beniamini e per la incapacità di imprimere alla gara i ritmi e le cadenze tattiche volute. Nel terzo parziale sembra aprirsi qualche spiraglio, Russo e Faggiano cominciano a dirigere le operazioni,
Filloy, generosissimo, non si risparmia neanche di fronte al pericolo per l'incolumità del suo volto, ma resta la difesa il punto debole per cui anche il terzo quarto si chiude sul +4 per i dauni. Gli ultimi 10' sono vietati ai deboli di cuore, i rossoblu non approfittano dell'uscita per falli di Viale nel terzo periodo e di Zampogna a 60'' dal termine con i foggiani avanti di uno (71-72), poi ci pensano Chirico e Faggiano a chiudere i tempi regolamentari sul 7474. Di solito nell'over time è la squadra di casa quella che parte a tutto gas, e invece lo sprint lo fanno gli ospiti prima col +3 e poi col +5; recupero dei bernaldesi che impattano e si portano avanti di uno, e quando tutto sembra girare a loro favore anche grazie ad una palla persa dal giovane materano Acito, una bomba di Orlando (sì, un pivot), lasciato colpevolmente solo a tirare, riporta avanti gli ospiti. I rossoblu dalla lunetta fanno 1/2 e si portano sul -1, recuperano palla e vanno al tiro ad 1'' dal termine, ma il braccio di Azan (uno dei migliori) non si allunga a sufficienza e il pallone muore a qualche centimetro dal canestro, tra la disperazione dei locali e dei loro sostenitori gelati dall'esito finale. Una sconfitta che complica terribilmente il cammino rossoblu verso i playoff, e c'è solo un modo per rimediare: vincere a Catanzaro. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Spogliatoio Parla il dirigente Troiano C2 Promozione Non riesce il blitz a Giugliano, sinnici poco continui
«Squadra nervosa Ora strada in salita» Il capitano Roberto Russo a canestro contro il Foggia
Nel comprensibile mutismo generale dei rossoblu è il dirigente Enzo Troiano il primo a prestarsi alle domande: «Questa è una squadra non tranquilla, scende in campo troppo nervosa e non riesce a gestire alcune situazioni decisive; la sconfitta fa diventare il nostro cammino più in salita perché ci aspettano due partite in casa contro due corazzate e due fuori casa contro squadre ostiche che, come tutte in questo campionato, non regalano niente a nessuno. Speriamo nel recupero totale di Filloy e Albana per avere di nuovo la squadra al completo per questo difficile finale di campionato”. Nino Paradiso, vice coach, spiega i motivi della sconfitta contro il Foggia maturata all’over time: «Abbiamo buttato al
vento la partita giocando malissimo soprattutto nell'over time proprio quando dovevamo essere calmi e fare più pressione sull'uomo con la palla anche se si tratta di un pivot come Orlando. Non c'è da processare nessuno in particolare, i nostri sono da considerare tutti colpevoli perché ha perso tutta la squadra; purtroppo non riusciamo a giocare come quando abbiamo vinto su campi proibitivi, siamo tornati ad essere una squadra normale, e con questo stato d'animo corriamo il rischio di non entrate nei playoff. Non è bello vedere una squadra giocare così davanti ai propri tifosi, ci vuole un bagno d'umiltà e tanto lavoro; d'ora in poi niente eroi ma normali giocatori che sanno giocare a basket». g.p.
Il Ctr Senise frena fuori casa
Qualche minuto di follia, nel terzo quarto, costa caro GIUGLIANO CTR SENISE
93 72
BASKET CLUB GIUGLIANO: Bonanno 12, Giugliotti 2, Zonda 9, D’Alterio 2, Caiazzo 6, Marra 10, Cusitore 15, Carbone, De Febbraio 4, Barker 33. All. lanzano CTR LA CASCINA SENISE: Sassano, Durante 21, Albanese 9, Genovese, Marin 11, Palazzo 16, Venuto 5, Addolorato ne, D’Aranno,Manzotti 10. All Festa ARBITRI: Troise e Maglio di Avellino PARZIALI: 23-18; 47-39; 69-48; 93-72 IL SENISE non passa a Giugliano. La formazione di coach Festa è tornata a mani vuote dalla trasferta in Campania. Contro il Giugliano, infatti, i potentini sono stati sconfitti per 93 a 72 dopo un match equilibrato nei primi due quarti e nell’ultimo. Nei primi due, infatti, il Senise ha saputo rispondere agli attacchi della capolista Giugliano con precisione, riuscendo a mantenersi sempre in partita. Nel terzo quarto, invece, c’è stato un vistoso calo del Senise che ha compromesso, probabilmente, la gara. «Il risultato finale forse è un pò troppo pesante - ha spiegato a fine gara il dirigente lucano, Totaro. Abbiamo giocato contro la capolista, forse meritavamo anche di perdere ma con un punteggio diverso. I ragazzi si sono compor-
tati bene nei primi due quarti, mentre nel terzo hanno giocato una brutta pallacanestro. Oltre ai tanti errori commessi dalla mia squadra, sicuramente da bocciare anche l’arbitraggio che non è stato all’altezza e che ci ha penalizzato non poco con alcune decisione davvero discutibili». Nel quarto ed ultimo gioco, il Senise è riuscito a ridimensionare lo svantaggio, ma a due minuti dalla fine un nuovo calo ha permesso ai padroni di casa di allungare e di chiudere la
gara a proprio favore anche grazie a qualche canestro fortunoso. «Ci ha punti la poca lucidità in alcuni frangenti di gara e l’impecisione al tiro - ha concluso il dirigente del Senise». In casa Cascina il migliore realizzatore è stato Durante con ventuno punti, seguito da Palazzo con sedici, Marin 11 e Manzotti con 10. Il prossimo impegno per il Senise è in programma il giorno 15 contro l’Agropoli. lo.to.
Lino Durante
C2 Retrocenssione, stop per la Lucos resiste solo tre quarti a Casapulla RENAUTO 2000 MONTESCAGLIOSO
78 61
RENAUTO 2000 CASAPULLA: Lombardi 9, Luongo 17, Ventura 15, D’Angelo 3, Castinelli, Fontanelli 24, Di Monaco, Salzillo ne, Cardillo 10, Sicignano. All. Merola LUCOS MONTESCAGLIOSO: Larocca 10, Malvasi 1, Visceglia 9, Resta D. 8, Castellano 19, Fortunato ne, Tralli ne, Resta 2, Ottaviano 11, Puntillo. All. Di Gioia ARBITRI: Maggio e Savarese di Napoli PARZIALI: 18-18; 31-38; 52-51; 78-61 BRUTTO stop per la Lucos Montescaglioso sul parquet del Renauto 2000 Casapulla. I cestisti materani sono stati sconfitti con il punteggio finale di 78 a 61 non riuscendo a bissare la vittoria di venerdì scorso contro il Cercola. Una gara, quella contro il Casapulla, che ha visto il quintetto montese sveglio e vigile nei primi due quarti, con la Lucos in vantaggio al termi-
ne della seconda frazione di sette punti. Nei successivi giochi, invece, i ragazzi allenati da coach Di Gioia sono calati, cedendo il passo al Casapulla che ne ha approfittato riuscendo a raccogliere una vittoria importante. «I ragazzi hanno retto molto bene nelle battute iniziali - ha spiegato il dirigente, Lino Santarcangelo. Poi hanno cominciato a sbagliare anche l’impossibile. Il terzo ed il quarto quarto hanno evidenziato un evidente calo di concentrazione; forse la squadra ha accusato un pò di stanchezza». Con questa vittoria, il Casapulla ha riscattato la pesante sconfitta subita all’andata a Montescaglioso con i montesi che chiusero la gara con ben trentacinque punti di vantaggio. Migliori per la Lucos sono stati Larocca che ha messo a segno dieci punti, Castellano diciannove e Visceglia nove. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Sport 43
Lunedì 9 marzo 2009
C Dilettanti Facile vittoria esterna dei potentini che dimenticano il ko con Ragusa
Corporelle, riscatto servito Super Pellegrini, 36 punti, fa secco Rosarno ROSARNO CORPORELLE
92 111
IAM ROSARNO: Iaria 24, Toselli 14, Trimarchi 12, Genco 23, Armillei 13, Crucitti 3, Muratore 3, Fedele ne, Lopresti ne. All. Santambrogio CORPORELLE POTENZA: Ginefra 5, Delli Carri 21, Marino 20, Pellegrini 36, Castellitto 2, Marchese 23, Armentano 4, Viggiano, Brucoli ne, Cataldi. All. De Angelis ARBITRI: Ardolino di Ciampino e Desideri di Viterbo PARZIALI: 25-30; 46-59; 69-87; 92-111 GRANDE vittoria della Corporelle Potenza in terra calabrese. I ragazzi allenati da coach De Angelis hanno battuto il Rosarno con il punteggio finale di 111 a 92 dopo una gara molto bella e tenuta sempre in pugno.. Gara condotta in tutti e quattro i quarti dal roster potentino che è stato bravo a contenere il gioco aggressivo degli avversari. Il più cinque alla fine del primo quarto è diventato più tredici al termine del secondo gioco. Il vantaggio è cresciuto anche nel
Delli Carri e Pellegrini protagonista del blitz della Corporelle
terzo parziale, terminato a favore della Corporelle sull’87 a 69 nonostante un accenno di recupero calabrese subito fermato dal Potenza che ha legittimato poi la vittoria finale, chiudendo l’ultimo parziale a più diciannove. Ottime le percentuali al tiro in casa Corporelle sia da due che da tre punti, ed ottima la prestazio-
ne di Pellegrini che ha chiuso il match con uno score di ben trentasei punti. In doppia cifra anche Delli Carri (21), Marino (20) e Marchese (23), mentre migliora la condizione di Castellitto che ha messo a segno due punti. Dopo la sconfitta interna subita con la diretta concorrente al primo posto, Ragusa, dunque, il
roster potentino ha ottenuto il riscatto bissando la vittoria ottenuta all’andata contro il Rosarno per 104-73. Probabilmente l’affermazione di ieri, rispetto a quella dell’andata, ha un sapore diverso per i ragazzi di De Angelis che hanno conquistato due punti importanti per la classifica ma soprattutto per il morale.
B Donne Gara d’avanguardia con pochi rischi
Blitz della Basilia Successo prezioso e meritato a Catania CATANIA BASILIA
52 60
RAINBOW CATANIA: Puglisi 9, Ferlito 2, Messina 3, Gambino 4, Cabibbo 2, Saporito, Felice 3, De Lucia ne, Chimenz 15, Fabbri 15. All. Greco. BASILIA CODRA MEDITERRANEA POTENZA: Aurigemma 8, Valisena, Gambardella 6, Filograsso 12, De Luca 12, D’Arenzo 2, Crovatto 7, Sanza ne, De Rosa 11, Rubino ne. All. Sanza. ARBITRI: Ferrara e Venga di Ragusa. PARZIALI: 14-13, 29-37, 40-45, 5260. NOTE: uscita per 5 falli Chimenz. Fallo tecnico fischiato a Marilia Sanza. SECONDO successo consecutivo e ritorno alla vittoria in trasferta per la Basilia Codra Mediterranea nel nono turno della poule promozione di serie
B1. Le ragazze di Marilia Sanza a Catania sono state praticamente perfette, nonostante abbiano dovuto fare a meno per tutta la sfida di Ada Valisena: che dopo un minuto di gara era costretta ad abbandonare la contesa a causa di un attacco di emicrania che aveva cominciato a dare le sue avvisaglie in fase di riscaldamento. De Luca (eccellente la sua prova in attacco), Filograsso (pure lei in doppia cifra) e compagne però non si facevano condizionare dall’intoppo, restando concentrate sul match e macinando il loro gioco migliore fin dall’avvio. Così, dopo un primo quarto equilibrato e che vedeva la Rainbow avanti con il minimo scarto, le potentine riuscivano a piazzare l’allungo deciso prima del ritorno negli spogliatoi per l’intervallo lungo. Dal terzo quarto in poi la partita proseguiva sui binari dell’agonismo che l’aveva fin lì caratterizzata, ma la Basilia aveva il grande merito di mantenere la calma e la lucidità necessa-
Dodici punti per Filograsso
rie per tenere sempre a debita distanza le catanesi, il cui tentativo di recupero non andava mai in porto. Vittoria pesante in chiave classifica quella ottenuta dalle biancocelesti lucane in terra di Sicilia, visto che a questo punto per loro le possibilità di aggancio al settimo o addirittura al sesto posto al termine della seconda fase appaiono buone. Luca Carlone sport@luedi.it
Hockey A2 Quinta sconfitta consecutiva a Montebello, Matera fermo ancora al palo
Play off stregato per la Pattinomania MONTEBELLO 7 RARO MATERA 4 LA QUINTA giornata non ha sorriso alla Raro Pattinomania Matera. Il quintetto della città dei Sassi è tornato da Montebello con la quinta sconfitta consecutiva; la gara è termina sette a quattro per i vicentini che hanno comunque faticato prima di portare a casa i tre punti. A Montebello, mister Massari ha dovuto fare i conti con le assenze di Michele Barbano, Luca Nicoletti e Gaetano Picca, schierando una formazione inedita che ha, comunque, ben figurato (Braia, Xiloyannis M, Nicoletti.G, Matera, Gaudiano, Reho, Cellura, Vivilecchia). In rete per i biancazzurri sono an-
Cellura a segno a Montebello
dati Gaetano Nicoletti, due volte Vivilecchia e poi Cellura. Per i vicentini, invece, tre volte Pasquale, due volte Barberi poi Marchesini e Carpinelli.
Con questa sconfitta, la Raro Matera resta ferma al palo con zero punti, mentre il Montebello sale in classifica a quota sette. Dopo il pareggio della scorsa giornata contro il Sarzana, continua la striscia positiva il Molfetta che sabato ha sconfitto tra le mura amiche il Correggio. La gara è terminata cinque a quattro a favore dei pugliesi grazie alle reti di Azzollini, doppietta di Vianna, Sinisi e Piscitelli. Per gli emiliani, invece, hanno segnato Jara, Farina e Pietro Papapietro che ha messo a segno una doppietta. Con quest'affermazione il Molfetta è salito al secondo posto con nove punti proprio in condominio con il Correggio. In testa alla graduatoria
è balzato il Sarzana che sabato ha vinto quattro a due sulla pista del Thiene. I gol dei padroni di casa sono stati di Marchioretto e Casarotto, mentre per i liguri hanno segnato due volte De Rinaldis e Sterpini. Non si è disputata la poule retrocessione che ha osservato un turno di riposo. La prossima settimana riprenderà con la terza giornata che prevede queste gare: l'Amatori Sporting Lodi A2 che ospiterà la capolista Sandrigo Hockey e il Follonica Hockey che farà gli onori di casa al United Symbol La Mela Modena in un match molto importante per entrambe che sono alla ricerca di punti salvezza. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Si è vista una Corporelle determinata e desiderosa di ritornare a portare a casa la vittoria, consapevole allo stesso tempo di incontrare un Rosarno arcigno, maggiormente sul parquet amico, e che ha come prerogativa un gioco veloce in contropiede che permette di mettere a segno sempre tanti punti. I ragazzi di De Angelis sono stati bravi proprio a contenere gli avversari e a non permettere loro di esprimere a pieno il gioco. E’ stata questa la carta vincente giocata in maniera perfetta dal tecnico potentino. Per la Corporelle inizia una nuova settimana di lavoro per preparare al meglio il prossimo incontro interno, valevole per la ventiseiesima giornata, con il Siracusa. Contro la formazione siciliana sarà un’altra battaglia da vincere per mantenere sempre salda la testa della classifica. Per questa ragione il gruppo dovrà lavorare sodo; sicuramente la vittoria con il Rosarno tornerà utile per il morale dei ragazzi che potranno allenarsi in un clima più disteso rispetto a quello respirato nelle ultime settimane l.t.
44 Sport
Lunedì 9 marzo 2009
Volley B2 Maschile Passaggio a vuoto nella seconda frazione, poi ottima Virtus
La Medical rimane terza Successo in quattro set contro Castellammare MEDICALCENTER VOLLEYSTABIA
3 1
25-18, 23-25, 25-17, 25-19
MEDICAL CENTER POTENZA: Zuccaro 20, Scalcione 6, La Rosa 13, Torsello 10, Alamprese, Galante 3, Di Tommaso 8, Genoino n.e., Bacca 3, Cavaccini (L), La Maida n.e., Caruso n.e. All. Draganov G. VOLLEY BALL STABIA NA: Ardenio 16, Bafumo, D’Auria 14, Filoso, Irto 1, Longobardi 2, Provenza (L), Ranieri 7, Renaudi 6, Rispoli 5, Sparandeo 1, Vacchiano. All. Longobardi R. ARBITRI: La Gioia di Taranto e Stefanelli di Bari NOTE: durata set: 24’, 29’, 26’, 27 per un totale di 1 ora e 50 minuti. Ammonito al 9’ del quarto set Longobardi dello Stabia. VITTORIA importante per la Medical Center Potenza che batte in casa il Castellammare di Stabia, consolidandosi al terzo posto e accorciando le distanze dalla prima in classifica. Nel primo set partono subito bene i padroni di casa che chiudono il primo time-out tecnico sul punteggio di 8-3, grazie
Medical Center in azione contro il Castellammare (Mattiacci)
agli attacchi vincenti di capitan Zuccaro e ai muri del palleggiatore Di Tommaso, autore di una prova di grande carattere (8 punti individuali). Lo Stabia prova a reagire con Ardenio e capitan Longobardi, ma la Medical Center continua spedita a macinare punti, con Torsello e La Rosa. Sul punteggio di 16-8, gli avversari hanno un rigurgito di orgoglio: D’Auria, Renaudi e Ardenio
(top scorer per i suoi) infilano ai potentini 5 punti di fila che però non bastano a rimettere in discussione la partita che si chiude per 2518. Il secondo set è il più combattuto. I campani sfoderano fin dalle prime battute grinta e determinazione e confondono i padroni di casa. Ardenio e Ranieri trascinano lo Stabia a chiudere il secondo time-out tecnico sul punteggio di 11-16. Di
Tommaso e Scalcione conquistano punti importanti e sul 17-22 Zuccaro (top scorer della gara con 20 punti) e Torsello provano a tenere a galla la squadra, ma alla fine ad avere la meglio sono gli ospiti che chiudono i conti per 23-25. Immediata arriva la reazione dei potentini nel terzo set. Ancora Di Tommaso a muro, Zuccaro e La Rosa trascinano la Medical Center a chiudere il primo time-out tecnico sul punteggio di 8-1. Gli avversari provano a reagire con i soliti D’Auria e Renaudi, ma nulla possono contro la superiorità tecnica dei padroni di casa. Da sottolineare l’ottima prestazione del giovane libero Domenico Cavaccini, autore di una prova di grande carattere. L’ultimo set vede ancora i potentini dominare sullo Stabia. Il secondo time-out tecnico si chiude sul punteggio di 16-10, grazie ad un ace di Zuccaro e alla buona prestazione del giovane Daniel Bacca e del centrale Galante. Gli avversari vanno in confusione e D’Auria regala l’ultimo punto ai padroni di casa che suggella il definitivo 25-19. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
Basket D, Pielle e Levoni più vicine alla Vito Lepore PRONOSTICI rispettati nel settimo turno di ritorno del campionato maschile di serie D regionale. In attesa del posticipo di questa sera, che dalle 20 vedrà di fronte Cus La Cartotecnica Potenza e Lucana Picerno 95, le gare giocate sabato hanno sicuramente confermato le attese della vigilia. Alla Palestra Vito Lepore tutto facile, come testimonia il 11161 finale, per la Levoni Potenza di Donato Fiore contro la Cestistica Bernalda. Gara sempre in assoluto controllo dei potentini, capaci di mettere sotto fin dalle prime battute il complesso allenato da coach Pasquale Busco. Piuttosto agevole anche il compito della Climacenter Pielle Matera, che a domicilio ha regolato per 7649 la New Olimpia Melfi, salendo come la Levoni (con cui condivide ancora il secondo posto) a quota
26 punti. Al Pala Montagnola di Salandra importante successo della formazione di casa sulla Co.Re.Ma. Virtus Matera, piegata 68-57. Risultato che ha consentito al Basket Zagaria di fare un ulteriore passo avanti in classifica, e agganciare provvisoriamente al quarto posto il Cus. Alle spalle del Salandra però non molla il Ciumnera Potenza di Michele Montemurro, corsaro al Pala Gaudo di Rionero in Vulture dove è passato sull'Aics Varlotta del tecnico Salvatore Brenna con uno squillante 8256. Salendo a quota 20 punti, e dando così ulteriore solidità alla sua sesta posizione in graduatoria. Ha riposato in questa giornata, come da calendario, la Cestistica Vito Lepore di coach Salvatore Della Monica, capolista del torneo. sport@luedi.it
B2 Donne Il team di Caliendo ha deciso il match in positivo nel quarto gioco
Giocoleria corsara nel derby Continua l’astinenza casalinga della Planitalia Montescaglioso PLANITALIA 1 GIOCOLERIA POTENZA 3 21-25; 19-25; 25-22; 19-25;
PLANITALIA MONTESCAGLIOSO: Tralli, Piscopo 30; Tuselli 6; Cianflone 12; Falsarella 8; Deleo 3; Tancredi 1, Timpanaro (L), Dasco n.e All. Motola GIOCOLERIA POTENZA: Felicetti 24, Avena 11, Di Lucchio 5, Santangelo (L), Taddei 7, Muscillo 11, Caramuto, Pontillo n.e., Lancellotti, Sinisi 5. All: Caliendo ARBITRI: Delvecchio di Foggia; Percoco di Bari NOTE: Battute vincenti: 43 Battute sbagliate: 6- 3. Tempi di gioco: 34’, 25’. 28’, 28’. Un ora e 44’. LA Planitalia Montescaglioso, ancora una volta in questa stagione, non riesce a vincere una gara casalinga, digiuno che dura da un anno. Nemmeno il confronto con un'altra squadra lucana ha portato fortuna alle ragazze allenate da Egidio Motola, alle quali non è bastata, ancora una volta, le generosa e produttiva prestazione di Noemi Piscopo, ben 30 punti che non hanno però portato punti alla classifica delle montesi, sempre al penultimo posto in classifica. Il confronto con la Giocoleria Potenza è stato il primo dei due derby che la Planitalia Montescaglioso giocherà in casa in questo mese di marzo. Il primo duello tutto lucano va alle ospiti di Potenza, le quali, nel giro di quasi due ore, sono state abili a portare via dal PalaWojtyla tre punti che consentono loro di raggiungere quota 34 in classifica, lasciando le montesi ad 8. Dopo il dop-
pio vantaggio delle rossoblu potentine, nel terzo set le montesi sono state brave a ridurre le distanze ma nel quarto, una partenza troppo brutta ha reso difficile il raggiungimento del pareggio e il conseguente tie-break, dove tutto, forse, sarebbe stato rimesso in discussione. Il primo gioco, come già successo nelle ultime prestazioni casalinghe della Planitalia, è all'insegna dell'equilibrio sino al pari 18; da quel momento in poi le ragazze di casa non riescono più a contenere gli attacchi delle avversarie e sono costrette allo svantaggio. Il secondo set ha fatto registrare una partenza lampo delle ospiti, allenate da Caliendo, portatesi dopo pochi scambi a + 6 dalle montesi (1-7), le quali, grazie ai precisi e
Pallanuoto Bel successo per l’Invicta BRILLANTE affermaziona casalinga, alla Piscina Michele Riviello di Parco Montereale, per la Libertas Invicta Potenza sul Cosenza nel settimo turno di campionato. Nonostante alcune pesanti assenze, il team allenato da Vincenzo Ostuni è stato protagonista di una gara eccellente, chiusa sul 10-7 (dopo il vantaggio di 8-4 all’intervallo) e complessivamente sempre condotta con buona autorità dalle motivate rossoblù di casa. Brave a imporre il loro gioco nei primi due quarti, e poi a serrare le fila in difesa nell’ultima parte di gara.
potenti attacchi di Paola Felicetti (alla fine autrice di 24 punti) e Aurora Avena e nonostante un ritorno delle montesi nella fase finale, hanno fatto loro anche la seconda frazione (19-25), raddoppiando il vantaggio. Il terzo set, a differenza dei precedenti due, ha visto la Planitalia più concreta e capace di portarsi e mantenere il vantaggio di almeno tre punti sulle potentine. La gara poteva assumere un altro volto nel quarto gioco: la Planitalia è però andata sotto di nove punti (110) e le potentine, nonostante il generoso ritorno finale delle montesi, apparse più vive atleticamente, hanno chiuso la gara sul 25-19 a loro favore. Michele Marchitelli sport@luedi.it
Paola Felicetti protagonista del derby
Spettacoli & televisione 45
Lunedì 9 marzo 2009
Duro colpo per la Campbell che già si era trasferita a casa del russo
Il magnate di Naomi è sposato VLADISLAV Doronin è sposato da 21 anni e ha una figlia di 12. Deve essere stato un bel colpo per Naomi Campbell, fidanzata da quasi un anno con il ricco magnate russo e che negli ultimi tempi non ha fatto mistero di volerlo portare all'altare. La moglie di Doronin, Ekaterina di 44 anni, ha finora mantenuto un dignitoso silenzio pensando si trattasse di una semplice scappatella del marito; ma ora che la Campbell si è insediata in una delle case di Vladislav, la donna ha deciso di uscire allo scoperto. Intimando alla Venere Nera di andarsene. L'ex top model, dal canto suo, è notoriamente una che non si lascia intimidire. Come finirà? Intanto alla faccia della silhouette da passerella, la Venere Nera avrebbe una nuova passione, quella per la buona cucina. Tanto da aver dato il benservito al suo pool di cuochi inglesi per mettersi lei stessa, con tanto di grembiule e cappello da chef, ai fornelli. Ad aiutarla sarebbe, secondo il sito gossip Vip Gossip IN una puntata della fiction Sex and the City, uno dei personaggi, Berger, per spiegare all’amica Miranda il perchè un potenziale fidanzato non si sia fermato a dormire da lei, accampando scuse, gli rivela: «La verità è che non gli piaci abbastanza». Da quella frase due fra gli sceneggiatori della nota serie televisiva, Greg Behrendt e Liz Tuccillo hanno tratto spunto per scrivere un’intera, divertente guida, dallo stesso titolo per difendersi dalle relazioni “sbagliate”, diventata un bestseller e ora un film, che esce il 20 marzo in sala distribuito da 01. La pellicola, diretta da Ken Kwapis, e interpretata da un cast decisamente composito formato da grandi attori come Ben Affleck, Ginnifer Goodwin Jennifer Aniston, Drew Barrymore, Bradley Cooper, Jennifer Connelly, Scarlett Johansson, Kris Kristofferson e Justin Long, ha debuttato con successo negli Usa, dove è da oltre un mese tra i cinque film più visti. Rispetto al libro (edito in Italia da Salani), che solo negli Stati Uniti ha venduto oltre due milioni di copie, indirizzato soprattutto alle donne, la versione cinematografica rimescola le carte, mostrando cinque donne e quattro uomini, in storie parallele, che non riescono a raccapezzarsi tra i segnali, le crisi e le disavventure in cui incappano quando escono con qualcuno, l’amore li colpisce o una storia sembra non funzionare più. «Ci sono uomini innamorati che vengono respinti, come ci sono donne innamorate che vengono respinte – spiega il regista nelle note di produzione-. Nel film sia gli uomini che
News, l’italiano Mattia Poggi, ventiquattrenne chef formato all’Alma, la Scuola internazionale di alta cucina di Gualtiero Marchesi a Colorno (Parma). Sembra che il nuovo hobby di Naomi nasca dalle frequentazioni con le amiche del suo fidanzato, il miliardario russo Vladislav Doronin, appartenenti alla nuova alta borghesia moscovita. Da poco tempo, infatti, la supermodella si è trasferita con il suo facoltoso compagno in una villa situata nel ricco sobborgo di Rublyovka, alle porte della capitale, con a portata di mano parrucchiere personale, bagno turco e personal trainer di Pilates nella palestra più ambita dagli oligarchi moscoviti. Il nome di Mattia Poggi, come giovane chef promettente, sarebbe venuto fuori proprio in occasione di una delle lezioni culinarie dedicate all’Italian style a tavola. A ciò va aggiunto che la Venere Nera lo avrebbe visto all’opera e ne avrebbe apprezzato ancor di più le
Naomi Campbell in vacanza a Saint Tropez
capacità, unite anche a una certa avvenenza fisica, guardando sul canale satellitare “Alice” la sua trasmissione televisiva «Mattia: detto, fatto», in occasione della sua ultima venuta in Italia, lo scorso dicembre,
per un’iniziativa benefica, e poi di nuovo qualche giorno fa, a Sankt Moritz, in Svizzera, dove è stata paparazzata mentre faceva shopping con il fidanzato immobiliarista durante una breve vacanza.
AUTORI GLI SCENEGGIATORI DEL TELEFILM SEX & THE CITY
In arrivo un film corale per “spiegare” l’amore
PERSONAGGI
La bella Belen nel prossimo cinepanettone
È UFFICIALE: Belen Rodriguez (in foto) sarà la protagonista del prossimo cinepanettone «Natale a Beverly Hills», prodotto da Aurelio De Laurentiis e diretto da Neri Parenti. Singolare la modalità dell’ingaggio della showgirl argentina. La prima proposta ufficiosa è arrivata direttamente sul suo cellulare con un semplice sms di complimenti che il produttore De Laurentiis le aveva spedito.
Nicola e Federica dopo il Gf9 «è vero amore»
Giusy Ferreri direttrice per un giorno di Mtv GIUSY Ferreri, l’artista rivelazione dell’anno, domani sarà per un giorno la direttrice del canale Mtv Hits (canale 704 di Sky). A partire dalle 08.00 del mattino fino a sera, il palinsesto del seguitissimo canale satellitare dedicato alle hits musicali sarà dunque «gestito» da Giusy che proporrà al pubblico le sue canzoni e i suoi artisti preferiti. In una giornata così particolare non poteva mancare un omaggio da parte di Mtv all’artista del giorno con verrà festeggiata con uno speciale, in onda alle ore 12.00 e in replica alle ore 15.00 e alle 20.00, che proporrà il bac-
kstage e il live Giusy Ferreri Live @ mtv.it, registrato il 25 febbraio in esclusiva per mtv.it. Tra i video in onda su Mtv Hits (canale 704 di Sky) alle 8.00 e alle 16.00 nel Totally Hits Giusy, quelli di Fabri Fibra, Killers, Amy McDonald, Coldplay e Tiziano Ferro, ma anche grandi classici come Cher, Patti Smith, Nirvana e David Bowie, raccolti nello spazio Totally Classic Giusy, in onda alle ore 9.00 e alle 13.00. Tra i principali programmi in onda nel Giusy Day scelti dall’artista ci saranno: alle ore 17.30 Storytellers con Carmen Consoli, alle ore 21.30 il live di Cristina Aguilera.
L’attore Ben Affleck
le donne sono ugualmente confusi, gli uomini commettono tanti errori quanti ne commettono le donne, è straordinariamente imparziale». Tra i protagonisti della storia c'è Gigi (Goodwin), che pensa solo al matrimonio e “punta” Conor (Kevin Connolly), non sapendo che l’uomo ha una cotta per la sua migliore amica, Anna (Scarlett Johansson), che si diverte a mandargli segnali con-
trastanti. Ci sono poi fra gli altri, Mary (Barrymore), a caccia di relazioni su internet; la coppia che non si decide a sposarsi, composta da Neil (Affleck) e Beth (Aniston) e quella sposata, Janine (Connelly) e Ben (Cooper), che sembra aver perso ogni stimolo. Su tutti, i consigli di Alex (Justin Long, che proprio durante le riprese del film, ha rotto, con la fidanzata e compa-
gna di set Drew Barrymore). Secondo le protagoniste, intervistate dall’edizione americana di Marie Claire, a confondere le donne sono soprattutto i luoghi comuni sui rapporti con gli uomini: «Così tante ragazze sono cresciute con favole come 'Se lui ti tratta male, vuol dire che gli piacì – dice Drew Barrymore – tutte cretinate, che hanno messo le donne sulla strada
sbagliata». Per Jennifer Aniston, la cosa più difficile è fidarsi di qualcuno: «La fiducia è qualcosa veramente difficile da accordare e guadagnarsi – spiega l’attrice Le persone sono spaventate dall’essere se stessi, dal non essere accettati dall’altro. Si teme che dicendo la verità l'altra persona corra via... E il fidarmi è qualcosa su cui lavoro molto anch’io».
DALLA Casa al casino. Nicola e Federica (in foto) non hanno dubbi. Il loro amore, nato sotto l’occhio delle telecamere al Grande Fratello, è un vero e proprio caos. Per questo va a gonfie vele. Lo dichiarano, una volta per tutte, al settimanale Visto. Da quando hanno abbandonato il reality non si sono separati un attimo. Alla faccia di chi diceva che la loro era solo una passione nata ad uso e consumo dei media.
Omar si consola con la pallavolista Francesca Piccinini
PREMIO TV 2009
Hunziker e Conti personaggi dell’anno È a Michelle Hunziker che va il Premio TV 2009 per Miglior Personaggio Femminile dell’Anno, mentre premio analogo al maschile è per Carlo Conti. La rivelazione televisiva del 2009 è stata Caterina Balivo. Sono questi alcuni dei vincitori che stasera saliranno sul palco dell’Ariston a Sanremo per i Premi TV 2009, assegnati dall’Accademia di Garanzia che in questa edizione è composta da Renzo Arbore, Ferruccio De Bortoli (Il Sole 24
Ore), Silvana Giacobini (Diva e Donna), Marisa Laurito, Gigi Vesigna (Famiglia Cristiana), Edoardo Vianello e dai giornalisti critici televisivi Donatella Aragozzini (Libero), Marida Caterini (Il Tempo) e Giampaolo Polesini (Messaggero Veneto). Sempre la giuria ha assegnato il Premio TV 2009 Miglior Fiction a Tutti pazzi per amore (Raiuno); il Premio TV 2009 Miglior Tg a Sky TG24; il Premio TV 2009 Straordinario Evento Televisivo dell’Anno al 59° Festival della
canzone italiana (Raiuno); il Premio TV 2009 Speciale televisivo dell’Anno a La Bibbia Giorno e Notte (Raiuno e Raiedu 2). Il Premio tv 2009, sarà il pubblico a casa a sceglierlo con il televoto tra i 10 PREMI TV: sarà così proclamato il Miglior Programma Televisivo dell’anno. Questi i dieci finalisti: 59° Festival della canzone italiana ; Zelig; I migliori anni; Striscia la notizia; X-Factor; Ballando con le stelle; Porta a Porta; Chiambretti Night Italia 1; Superquark; Le Iene.
ELENOIRE Casalegno e Francesca Piccinini (in foto) conquistano gli stessi uomini. Dopo aver avuto una figlia dalla Casalegno, dj Ringo si era fidanzato con la pallavolista. Ora Eleonoire è rimasta single, dopo la fine della sua storia d’amore con Omar Pedrini e c'è un nuovo intreccio con la sportiva. Già perché, tra il cantante e la Piccinini ci sarebbe del tenero. Michelle Hunziker
46 Rubriche
Lunedì 9 marzo 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Momento favorevole per migliorare la vostra posizione professionale: dovete approfittarne. In amore migliorano le prospettive.
TORO 21/4 - 20/5
Mostratevi più disponibili ad ascoltare anche il punto di vista dei vostri collaboratori. L'amore è dietro l'angolo.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Imparate ad ascoltare anche il punto di vista degli altri, soprattutto nel lavoro. Un amore quasi inafferrabile.
CANCRO 22/6 - 22/7
Nella professione si presenterà un'ottima occasione per recuperare il tempo perduto. In amore non perdetevi in stupide ripicche.
LEONE 23/7 - 23/8
Nella professione dopo un periodo nero è arrivata l'occasione della riscossa. In amore imparate ad ascoltare.
VERGINE 24/8 - 22/9
Nel lavoro sistemate prima questioni rimaste in sospeso e poi potrete dedicarvi ai nuovi progetti. Perfetta sintonia in amore.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Nel lavoro con l'impegno potrete raggiungere presto nuovi traguardi. Un amore romantico.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Nel lavoro le cose per voi possono migliorare anche se il campo d'azione è per ora ristretto. Un amore tormentato.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Nel lavoro è molto difficile ottenere tutto subito: andate per gradi. Una luce nuova nel vostro orizzonte sentimentale.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Nel lavoro arriverà l'occasione per mettere in evidenza le vostre qualità. Confusione nel campo sentimentale.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Le amicizie possono darvi un aiuto prezioso per accelerare la vostra carriera professionale. In amore fate sempre gli stessi errori.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
Po RT;odi M;B arco = Porto d’Imbarco
L'assenza momentanea di un collega vi fornirà maggiore visibilità: sappiate approfittarne. In amore l'orgoglio non porta da nessuna parte.
Televisioni 47
Lunedì 9 marzo 2009
23.20
21.05
ATTUALITÀ
PRIMA SERATA
Bruno Vespa
REALTV X Factor
FILM
21.10
21.10
REALITYSHOW
A 007 Dalla Russia con amore
Alessia Marcuzzi
20.30
TELEFILM
20.30
Chuck Norris
GIOCO
21.10
Enrico Papi
RUBRICA Gad Lerner
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.40 -RubricaAppuntamento al cinema 10.45 -Previsioni del tempoChe tempo fa 10.50 -EVENTO Vistia di Sua Santita' Benedetto XVI in Campidoglio - Religione 12.15 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -VideoframmentiVideocomic 06.15 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.25 -Real TvX Factor - La settimana 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.30 -RubricaSorgente di vita 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk Show Ricomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
08.00 -AttualitàRai News 24 Morning News 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -NewsTg 3 - Rai Sport Notizie 12.25 -RubricaTg 3 Shukran 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Jungle 16.00 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 09.55 -Real Tv Grande Fratello Pillole 10.00 -Telegiornale Tg 5 - Ore 10 10.05 -Attualità Mattino Cinque 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvLa Fattoria 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.35 -NewsVie d'Italia 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.25 -TelegiornaleTg 4 13:46 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 16.00 -Soap OperaSentieri 16.20 -Film Le stagioni del cuore con Sally Field, Danny Glover, John Malkovich, Ed Harris - regia di Robert Benton (USA) - 1984 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -ShowCiak Speciale - La matassa 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 12:58 - Previsioni del tempoMeteo 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -TelefilmMalcom 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin Princess - Principessi gemelle 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmJeff & Leo - Gemelli detective 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Il cucciolo con Gregory Peck, Jane Wyman, Claude Jarman jr - regia di Clarence Brown (USA) - 1946 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -GiocoAffari tuoi 21.10 -Film TvSui tuoi passi con Massimo Ghini, Bianca MariaD'Amato, Max Mazzotta - regia di Gianfranco Albano 23.10 -TelegiornaleTg 1 23.20 -AttualitàPorta a Porta
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Real Tv X Factor
20.35 -TeleromanzoUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmA 007 - Dalla Russia con amore con S. Connery, D. Bianchi - regia di Terence Young (GB) - 1963 23.15 -RubricaReplay
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Reality Show Grande Fratello
20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.10 -Telefilm Il comandante Florent 23.15 -Show Miss Padania
20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -FilmS.p.q.r. 2000 e 1/2 Anni Fa con M. Boldi, L. Nielsen, A. Falchi regia di Carlo Vanzina (Ita) - 1994 22:07 - NewsTgcom - Attualità 22.10 -Previsioni del tempoMeteo 23.10 -Real TvRTV - La tv della realtà
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Rubrica L'infedele 23.30 -Telefilm Sex & the city
00.55 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.35 -RubricaSottovoce 02.05 -DocumentiUn Mondo a colori 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -TelefilmHo sposato uno sbirro 04.50 -RubricaStella del Sud 05.20 -VideoframmentiHomo ridens
23.45 -TelegiornaleTg 2 00.00 -ShowScorie 01.55 -RubricaAlmanacco 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -TelefilmLa stagione dei delitti 03.00 -VideoframmentiCercando cercando
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaFuori orario 02.05 -RubricaPlatone e la tradizione orale 02.30 -RubricaInconscio e magia psiche
00.00 -TelefilmMissing 01.00 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.30 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.15 -Real TvAmici 03.10 -Reality ShowGrande Fratello 03.40 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
01.15 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.40 -NewsTV Moda 02.10 -RubricaVivere meglio 03.20 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 03.25 -TelefilmBlue Murder 04.15 -Soap OperaFebbre d'amore
00.00 -ShowMai dire Grande Fratello 00.55 -Real TvGrande fratello Live 01.55 -NewsStudio Sport 02.20 -TelegiornaleStudio Aperto 02.35 -MusicaleTalent 1 Player 03.15 -TelefilmI Soprano 04.05 -FilmNe parliamo lunedì
00.50 -RubricaMovie Flash 00.55 -AttualitàOtto e mezzo 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaMovie Flash 02.05 -RubricaL'intervista 02.35 -TelefilmAlla corte di Alice 03.35 -RubricaDue minuti un libro
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 16.20
RAI 1
ORE 21.10
IL CUCCIOLO
LE STAGIONI DEL CUORE
SUI TUOI PASSI
con G. Peck, J. Wyman, F. Tucker - regia di Clarence Brown (Usa) - 1946
con S. Field, L. Crouse, E. Harris - regia di Robert Benton (Usa) - 1984
con M. Ghini, J. Hain, F. Rossi - regia di Gianfranco Albano (Ita) - 2008
Una famiglia di pionieri vive in una fattoria nelle foreste della Florida. L'unico figlio è molto affezionato a un cucciolo di cervo che è il suo unico amico. Ma l'animale cresce e inizia a danneggiare le coltivazioni. La famiglia decide di abbatterlo e proprio al ragazzo tocca l'ingrato compito. Lo eseguirà dopo aver capito che è in gioco la sopravvivenza della famiglia e la prova farà di lui...
Nel 1935, quando lo sceriffo Royce Spalding viene ucciso in servizio, la sua giovane moglie, Edna, si trova improvvisamente nella necessità di provvedere a se stessa e a una vasta proprietà su cui gravano ancora dei debiti. Da ex casalinga superprotetta Edna si trasforma così in una donna matura e volitiva attraverso il lavoro, le lotte contro le avversità e la costruzione...
Il giovane Carlo Mancuso, proveniente dalla provincia di Milano, viene ucciso nel quartiere turco di Berlino. La famiglia del ragazzo è distrutta dal dolore: il padre Salvatore, ristoratore calabrese emigrato nel Nord Italia, non riesce a capacitarsi dell'accaduto e inizia un'indagine parallela .....
ITALIA 1
ORE 21.10
S.P.Q.R. 2000 E 1/2 ANNI FA
RAI 3
ORE 21.10
A 007 - DALLA RUSSIA CON AMORE
con M. Boldi, C. De Sica, L. Nielsen - regia di Carlo Vanzina (Ita) - 1994
con S. Connery, D. Bianchi - regia di Terence Young (G.B.) - 1963
Trasferitosi nell'Urbe dalla natìa Mediolanum il magistrato Servilio si scontra subito col senatore Cesare Attico, donnaiolo e corrotto. Tenterà a lungo e invano di incastrarlo per evasione fiscale, grazie anche alla testimonianza di Ottavia, ex amante di Attico. Verrà invece spedito in un'isoletta della Sicilia, dove già agisce una protomafia...
James Bond è a Istanbul per sottrarre ai russi il Lector, un decifratore universale ambìto anche dall’organizzazione criminale Spectre. Questa gli mette alle costole Tatiana, segretaria dell’ambasciata russa, ma la ragazza si innamora di lui. Di qui in poi, avventure e colpi di scena, si succedono senza sosta, finché...
ITALIA 1
ORE 4.05
NE PARLIAMO LUNEDÌ con A. Roncato, E. S. Ricci, S. Nardone, F. Scali - regia di Luciano Odorisio (Ita) - 1989 Nico e Alba gestiscono un motel nel quale però non si ferma nessuno. Ingaggiano allora Marcello, amante della donna, che, attraverso una radio locale, fa credere che vicino all'albergo siano sbarcati gli Ufo. Nel frattempo Nico viene creduto morto ad opera di alcuni killer che l'hanno scambiato per un altro...
La Corrida insidia Ballando con le stelle RAI UNO Affari tuoi Ballando con le stelle L'eredita' L'eredita' la sfida
ora 20.43 21.09 19.48 18.51
ascolto 5.694 5.685 5.666 4.181
RAI DUE Cold case-delitti Cold case-delitti Tg2-dribbling Rai sport-sabato sprint
21.03 21.48 13.28 22.39
2.403 2.281 2.040 1.692
RAI TRE Che tempo che fa Ulisse il piacere Blob di tutto di piu' Pres.che tempo che fa
20.33 21.33 19.57 20.09
2.428 2.208 1.821 1.720
CANALE 5 Striscia la notizia La corrida Grande fratello Chi vuol essere
20.46 21.10 13.38 19.04
5.189 5.017 3.832 3.747
ITALIA 1 Boog & elliot a caccia Il dottor dolittle Anni 90 parte ii Studio sport
21.05 19.33 14.13 13.06
2.615 2.454 2.032 1.904
RETE 4 Walker texas ranger Forum sessione Law & order:unita' Poirot
19.49 14.09 23.05 15.12
1.642 1.391 1.325 1.164