RAI
PAPA IN CAMPIDOGLIO
PIANO CASA POTENZA
De Bortoli rifiuta la presidenza «Resto un giornalista»
«Roma multietnica Legalità ma senza discriminazioni»
I fondi del premier e i dubbi del Pd su Bucaletto
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alle pagine 6 e 21
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della Basilicata
ED Anno 8 - N. 63
1,00
Martedì 10 marzo 2009
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Verso le elezioni. Riunione dei segretari del centrosinistra sulle candidature Sì al rinnovamento generazionale, fiducia a Santarsiero, distinguo su Nigro
Lacorazza: disco verde
Le truppe di Falotico abbandonano il Pd. Ma Pace prende tempo Sanità
Il valzer delle nomine Marra e Cugno ritornano ai vertici dell’Asl di Potenza a pagina 9
alle pagine 10 e 11
Aato-Consorzio Bonifica
Bradano-Metaponto Convenzione da 870mila euro
Disse:«Mi hanno stuprata giocando alla playstation» Ma i giudici non le credono Il caso fece molto scalpore: ma ieri sono stati tutti assolti i presunti bruti della quindicenne
Direttori amministrativo e sanitario
Il segretario Pd Pietro Lacorazza
Matera
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Il personaggio Chi furbo fosse fesso si faccia.
Tramutoli e il gioco delle parole Un poeta con il gusto della battuta
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ORT NELLO SP
Ventitre interventi dei vigili del fuoco. Preallarme rientrato per l’innalzamento del livello del Basento
SERIE A
Frane, tegole e alberi caduti: i regali della neve
A Lecce il materano De Canio Franco Danza traghetterà i biancoazzurri
POTENZA - Ventitre interventi dei vigili del fuoco: sono stati impegnati su molti fronti i caschi rossi per arginare gli effetti delle conseguenze della neve. Tra frane, tegole e alberi caduti la giornata è stata movimentata in città e provincia. Preallarme, poi rientrato, per il livello del Basento. a pagina 22
BASKET A dil
Vertenza Mahle
Levoni, momento magico
Azienda incontentabile Rifiutato il piano della Regione
MATERA
a pagina 16
2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo
Martedì 10 marzo 2009
Si tratta di un medico che faceva jogging alla Caffarella
Facchinetti preso a Barcellona
Un teste incastra Racz e Isztoika
MADRID – La polizia spagnola ha arrestato vicino a Barcellona Ettore Facchinetti, 60 anni, un esponente della 'ndrangheta calabrese accusato di avere organizzato un traffico di cocaina fra Italia e Spagna: lo hanno indicato all’Ansa fonti della polizia nazionale a Barcellona. L’uomo è stato arrestato a Caldes de Mont-Bui. Contro di lui era stato emesso un mandato di cattura europeo dal tribunale di Reggio Calabria, hanno detto le fonti, precisando che Facchinetti conduceva in Spagna una vita «normale».
Il professionista era stato sentito per un furto di cellulari Oggi il Riesame decide
Brown: «La pace andrà avanti» LONDRA – Il primo ministro britannico Gordon Brown è volato a Belfast per visitare la caserma di Massereene, poco fuori città, dove domenica un commando degli estremisti repubblicani della Real Ira ha ucciso due militari del genio, Mark Quinsey e Patrick Azimkar, e ferito altre quattro persone. Ma accanto all’omaggio alle vittime, che avevano 23 e 21 anni, Brown ha visto i principali leader politici dell’Ulster per essere certo che il processo di pace non subisca contraccolpi e per stroncare sul nascere possibili rappresaglie da parte di elementi unionisti protestanti. Il premier ha ripetuto che «il processo politico non può essere scosso», e ha incontrato il generale George Norton, comandante delle truppe britanniche in Irlanda del Nord, il quale ha parlato di «attacco spietato e cinico». I terroristi hanno sparato oltre 60 colpi quando un furgoncino che recapitava pizze è arrivato davanti al cancello della base.
Karol Racz
ROMA – Nell’inchiesta sullo stupro di San Valentino nel parco della Caffarella a Roma spunta un testimone. E' un medico che il pomeriggio in cui veniva violentata la ragazzina di 14 anni faceva jogging nel parco e proprio lì vide i due rumeni. Di questo testimone si è parlato ieri all’udienza del Tribunale del riesame che si è riservato entro oggi la decisione sulle richieste di revoca delle ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti di Alexandru Isztoika Loyos e Karol Racz, i due rumeni detenuti per i
fatti del 14 febbraio scorso. Il medico, sentito dai carabinieri nell’ambito di un’inchiesta del pm Tiziana Cugini sul furto e sulla rapina di telefoni cellulari avvenuti il giorno di San Valentino alla Caffarella, dichiarò di essersi imbattuto in due soggetti, uno biondino e l’altro di carnagione scura, che lo avevano infastidito poichè si erano seduti sui suoi attrezzi ginnici. Alora Loyos e Racz non erano ancora stati identificati. Tra i particolari segnalati l’assenza dei denti incisivi superiori da parte di quello scuro di carnagione.
Pazienti morti Rifiuti, 13 arresti maxitruffa e impianto chiuso scoperta a Napoli a Colleferro NAPOLI – Alcune ricette erano intestate a pazienti morti tre anni prima e venivano emesse dagli stessi dottori che ne avevano certificato la morte. In tutto sono oltre 40 i medici di famiglia del Napoletano coinvolti in una maxi truffa da decine di migliaia di euro ai danni del Servizio sanitario nazionale. La frode è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Napoli nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Procura partenopea per il controllo della spesa sanitaria.
ROMA – Materassi, pneumatici e residui metallici. E ancora: rifiuti speciali, spesso provenienti dalla Campania in modo «clandestino». Nei termovalorizzatori di Colleferro, in provincia di Roma, secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Noe che ieri mattina all’alba li hanno posti sotto sequestro, passava di tutto e in barba a qualsiasi normativa sullo smaltimento. Tredici le persone finite ai domiciliari per traffico illecito di rifiuti e violazione dei limiti delle emissioni ambientali.
Torino. La tragedia per un furto d’auto. L’aggressore era seguito dai servizi sociali
Padre e figlia accoltellati Morto l’uomo, mentre la ragazza, 16 anni, è in ospedale TORINO – Li ha aggrediti a coltellate con una violenza inaudita. Uno, due, tre fendenti, fino a farli stramazzare al suolo. Tragedia della follia, ieri pomeriggio a Torino: nell’aggressione ha perso la vita Lorenzo Bollati, 47 anni, mentre la figlia di 16 anni, Giorgia, è rimasta gravemente ferita. Un dramma senza motivo apparente, forse l'epilogo assurdo di un banale furto d’auto frutto di un raptus di follia: l’aggressore, Antonio Olivieri, di 43 anni, era infatti seguito dai servizi psichiatrici. L’aggressione si è consumata dopo le 13 in via Monterosa, di fronte al numero civico 147, dove la famiglia Bollati risiede da un paio d’anni. Lorenzo Bollati era andato a prendere a scuola la figlia. Il tempo di accostare la Fiat Panda rossa
I rilievi della polizia sul luogo della folle aggressione
sulla destra ed è scoppiato l’inferno. «Abbiamo sentito le urla e siamo subito corsi in strada», è il racconto di due infermieri dell’ospedale San Giovanni Bosco, che si trova a pochi metri dal luogo del delitto. «L'uomo era già morto, riverso sul cofano della sua
auto – aggiungono – mentre la ragazza era a terra con il corpo straziato dalle coltellate». L’aggressore era già scappato, inseguito da un’agente donna della polizia municipale che era nella zona. Pochi metri di corsa e l’uomo, grazie all’aiuto di un ca-
rabiniere in borghese che non era in servizio, è stato arrestato. Addosso aveva ancora i vestiti insanguinati, mentre si era disfatto del coltello della mattanza. «Volevo rubargli la macchina», è stata la prima giustificazione che l’arrestato ha fornito ai vigili urbani. Una versione che, vista la violenza dell’aggressione, non ha convinto gli investigatori. Dalle indagini, condotte anche dalla squadra mobile della Questura, sono emersi particolari agghiaccianti: in cura ai servizi psichiatrici dell’ospedale Martini, ieri mattina Olivieri si era recato dai carabinieri della stazione Barriera di Torino, il quartiere dove si è consumata la tragedia. «Aiutatemi, sono perseguitato e ho paura», ha detto ai militari dell’Arma. Che, dopo averlo calmato, gli han-
no sequestrato un coltello e lo hanno fatto portare in ambulanza all’ospedale San Giovanni Bosco. Nel tragitto dalla caserma all’ospedale era tranquillo e quando è arrivato al pronto soccorso è stato registrato come codice verde. Sulle braccia aveva alcuni tagli, che si era inferto da solo, ma i medici non sono riusciti a medicarlo. Quando è stato il proprio turno, Olivieri era sparito nel nulla. Nessuno poteva immaginare che, al di là della recinzione dell’ospedale, stesse distruggendo una famiglia. «Quell'uomo dovrebbe fare la stessa fine», è la rabbia di Laura, che piange la morte del marito e prega perchè la figlia si salvi. La giovane ha subito un intervento di oltre tre ore, ed è in prognosi riservata. Alessandro Galavotti
In Italia e nel Mondo 3
Martedì 10 marzo 2009
Siria, Assad rilancia sulla pace in Palestina
Erano stati protagonisti delle proteste di piazza del 25 febbraio scorso
Tibet, arrestati cento monaci di An Tuo La loro sorte non si conosce Fermati e rilasciati due giornalisti italiani
SVOLTA SULLE STAMINALI
Monaci tibetani protestano
PECHINO - Non si conosce la loro sorte, dove sono stati portati, come vengono trattati. Le uniche conferme è che le manifestazioni in nome del separatismo ci sono state e che le retate dei militari cinesi hanno portato in carcere ameno 109 monaci del monastero di An Tuo protagonisti delle proteste in piazza in occasione del Capodanno tibetano del 25 febbraio scorso. Saranno sottoposti a "rieducazione religiosa". È l'ennesimo segnale di quanto la repressione in Tibet abbia raggiunto i livelli toccati nel decennio della rivoluzione
culturale della fine degli anni Sessanta e di quanto si stiano intensificando le misure straordinarie di Pechino per scongiurare altri disordini anti-cinesi. La notizia degli arresti è stata riferita da alcuni religiosi a due giornalisti italiani (Beniamino Natale dell'Ansa e Gabriele Barbati di SkyTg24), i quali appena usciti dal monastero dove hanno raccolte le testimonianze dirette di chi è scampato agli arresti, sono stati prelevati dalla polizia e rilasciato solo dopo tre ore di interrogatorio senza che venis-
sero date spiegazioni del fermo. In questo clima di paura la provincia cinese di Qinghai è sotto assedio. La mobilitazione decretata dal governo è totale, gli informatori sono ovunque, la polizia è pronta ad intervenire in qualsiasi momento e dopo le proteste di piazza avvenute ieri davanti alla prefettura di Golog non si esclude per oggi una nuova drammatica escalation di violenza, in concomitanza con il cinquantesimo anniversario della rivolta tibetana conclusa con la fuga in India del Dalai Lama. Roberto Lotti
È la prima volta che il presidente siriano parla di accordo con Israele
Il presidente siriano Assad
BEIRUT – Mentre la Siria sembra uscire dal lungo e sofferto isolamento internazionale, il suo presidente Bashar al-Assad rilancia la possibilità di una 'pace globale' con Israele, che preveda anche la risoluzione della questione palestinese, e invita gli stessi negoziatori palestinesi a seguire la linea diplomatica di Damasco. A due giorni dalla sua missione ufficiale in Arabia Saudita, Assad ha per la prima volta espresso il desiderio di lanciare un’iniziativa diplomatica siriana, 'coordinata' con una eventuale palestinese, per un accordo.
La Chiesa di Roma si scaglia contro il presidente Usa
Obama toglie i limiti «Alleviamo le sofferenze» WASHINGTON – La scienza deve basarsi «sui fatti, non sull'ideologia», non può essere frenata dalla politica e chi ha responsabilità di governo deve fare scelte che aiutino ad «alleviare le sofferenze umane»: è il messaggio con cui Barack Obama ha accompagnato la decisione di cancellare, con un tratto di penna, i limiti che George W. Bush aveva imposto alla ricerca sulle cellule staminali embrionali. L’attesa mossa di Obama ha suscitato l’immediata reazione del Vaticano e della Conferenza dei vescovi americani, segnalando l'apertura di una possibile crisi tra Santa Sede e Casa Bianca. L'Osservatore Romano ha ribadito che l’embrione «è un soggetto nel suo significato ontologico» e che è sul rispetto della «dignità personale estesa a tutte le fasi dell’esistenza» che si basa «una reale democrazia». I vescovi, per bocca del cardinale di Filadelfia Justin Rigali, hanno definito la scelta «una triste vittoria della politica sulla scienza e l’etica». «E' un’azione moralmente sbagliata – ha detto Rigali – perchè incoraggia la distruzione di vite umane innocenti, trattando essere umani vulnerabili come meri prodotti da coltivare». In una cerimonia nella East Room della Casa Bianca, alla presenza di un gran numero di scienziati e attivisti, il presidente degli Stati Uniti ha firmato due documenti. Il primo è un ordine esecutivo che dà 120 giorni al National Institutes of Health, l’agenzia federale che guida la
ricerca scientifica americana, per definire nuove linee guida con cui verranno distribuiti i fondi pubblici per la ricerca sulle staminali. Il secondo è un memorandum che chiede ai consulenti scientifici della Casa Bianca di mettere a punto, sempre in quattro mesi, regole per «proteggere la libertà della ricerca scientifica» ed impedire che politica e ideologia la condizionino. Negli otto anni dell’amministrazione Bush, ha detto Obama, il governo «ha imposto quella che io ritengo una falsa scelta tra solida scienza e valori morali». Nel caso delle staminali, ha spiegato, «le due cose non sono inconsistenti: come persona di
fede, credo che siamo chiamati a prenderci cura l’uno dell’altro e a lavorare per alleviare la sofferenza umana. Credo che ci sia stata data la capacità e la volontà per perseguire la ricerca, e l’umanità e la coscienza per farlo in modo responsabile». Obama ha tra l’altro ribadito il 'nò alla clonazione per fini riproduttivi e ha promesso che verrà dedicata attenzione anche alle ricerche promettenti sulle staminali adulte. Ad applaudire, alla Casa Bianca, c'era tra gli altri l’attore Michael J. Fox, affetto dal Parkinson («E' un giorno nuovo») e c'erano i familiari degli attori scomparsi Christopher e Dana Reeve: è proprio alla memoria
Il presidente Usa, Barack Obama mentre firma la legge sulle staminali
dell’ex 'Superman' del grande schermo e alla moglie che Obama ha dedicato la scelta. Un plauso è arrivato anche da Nancy Reagan, la vedova del presidente repubblicano morto dopo 10 anni di lotta contro l’Alzheimer. Ma con la propria svolta Obama ha preso una posizione
Ecco le restrizioni alla ricerca in Europa BRUXELLES – In Europa, il finanziamento delle ricerche sulle cellule staminali embrionali umane deve rispettare il quadro etico previsto nel settimo Programma quadro di ricerca europeo. In questo ambito tre settori vengono esclusi espressamente dal finanziamento Ue: le attività finalizzate alla clonazione umana a fini riproduttivi; quelle che mirano a modificare il patrimonio genetico dell’uomo che potrebbero rendere quelle modifiche ereditarie; e quelle attività volte alla creazione di embrioni umani esclusivamente a fini di
ricerca o per produrre cellule staminali, anche con il trasferimento di nuclei di cellule somatiche. Il quadro etico in vigore in
Europa precisa anche che non sarà finanziata alcuna attività che risulti vietata in tutti gli Stati membri e non saranno finanziate in uno Stato membro attività proibite in quel Paese. Nell’Ue inoltre, i progetti che prevedono l’utilizzo di cellule staminali embrionali umane devono superare una valutazione scientifica, quindi un esame etico europeo, nazionale o locale, quindi il via libera del Comitato di regolamentazione degli Stati membri senza il quale i progetti non beneficeranno dei finanziamenti europei.
netta su un tema su cui l’America è divisa, ben sapendo di offrire tra l’altro al mondo conservatore e ai repubblicani in crisi d’ora in poi un possibile spunto per riorganizzarsi. La Casa Bianca non ha scelto stavolta mezze misure per accompagnare la firma dei documenti, come era invece avvenuto a gennaio quando Obama aveva evitato cerimonie per cancellare la 'Mexico City Policy' di Bush sui finanziamenti legati all’aborto. Il presidente ha invece approfittato dell’occasione per dure accuse all’amministrazione precedente, per la sua incapacità di «ascoltare la scienza, soprattutto quando è scomoda». E i repubblicani non hanno tardato a farsi sentire. «Il presidente - ha detto il loro leader alla Camera, John Boehner – ha cancellato protezioni importanti per la vita innocente, dividendo ulteriormente la nazione in un momento in cui abbiamo bisogno di una più grande unità per affrontare le sfide». L'embrione renderà così d’ora in poi ancora più difficile per Obama trovare consensi bipartisan su scelte come quelle legate alla crisi economica. Marco Bardazzi
Bufera per Eurovision per un brano “made” in Urss
Venduta per un dollaro una casa di 80 metri quadri
IL concorso musicale 'Eurovision', una sorta di Sanremo europea in programma a Mosca il 16 maggio, rischia di far esplodere nuovi conflitti e contraddizioni dell’ ex Urss: dopo le polemiche legate alla canzone georgiana che gioca con il nome del premier russo Putin («we dont't wanna put in»), ora nel mirino c'è 'Mamo', la canzone che rappresenterà il Paese ospite (la Russia, appunto), cantata per metà nella sua lingua madre da una ragazza di origine ucraina, con musica di un georgiano e parole di un estone. Un brano ben poco
UN dollaro per una casa di quasi 80 metri quadrati con due stanze da letto: succede a Detroit, in Michigan, forse la città americana più colpita dalla crisi. Come racconta il sito web della Abc, la casa è stato acquistata ad una banca da un agente immobiliare, Ian Mason, dopo un pignoramento. L’istituto finanziario spendeva ogni mese migliaia di dollari in tasse e spese di condominio: meglio quindi regalarla o quasi. Non è affatto un caso isolato: circa 40mila case sono vuote a Motor City (il nomignolo della città di Gm) e il prezzo medio di una casa è di 7mila dollari circa. A titolo di paragone, una Saturn
Le spose in vendita di Mogila russo e molto 'made' nell’ex Urss, per di più ancorato ad ex repubbliche sovietiche con cui Mosca ha rapporti tesi: Kiev, Tbilisi, Tallin. «E' un buffetto sul naso del Cremlino», commenta un deputato estone, Marco Mikhelson.
VILLAGGIO di Mogila, Bulgaria. La comunità gitana dei Tinker organizza, in occasione della festività di San Teodoro, il mercato delle spose. Abiti colorati, grandi orecchini d'oro e trucco, le giovani dai quindici anni in su vengono presentate dai genitori ai futu-
ri mariti che acquisteranno la più bella ad un prezzo che si aggira sulle migliaia di euro. Si tratta, è ovvio, di una festa tradizionale che può sembrare offensiva e "barbara" a tutti coloro che non ne convidono le origini culturali, ma che è praticata in molte parti del mondo.
Astra, una delle auto meno care sul mercato, costa 16.495 dollari. Sul New York Times, lo scrittore Toby Barlow, che da Brooklyn ha traslocato a Detroit, racconta di avere pagato 100mila dollari per una eccezionale casa nel quartiere di Lafayette Park.
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Martedì 10 marzo 2009
Il fatto del giorno: piano casa, il no di Franceschini Aprire uno spiraglio e non rifiutare soluzioni
Il jukebox del leader Pd L’opposizione boccia parte con la solita musica solo loro sono scontenti
dall’editoriale di Paolo Savona
dall’editoriale di Francesco Cramer
dal commento di Paolo Zappitelli
In un dibattito eccessivamente sbilanciato su crescenti allarmismi e pressanti richieste di assistenza per lenire i costi sociali della crisi la proposta di agire sulle opere pubbliche e sull’attività edilizia ci appare un segnale positivo [...]. Respingere tutto questo perché si sostiene che produrranno solo abusi e danni ambientali significa credere ancora che si esca dalla crisi a parole o affidandosi a un tardivo traino del mercato internazionale. Questo non intende essere un invito al lassismo legale, ma a fissare buone regole per riaprire uno spiraglio nel futuro dell’economia e dell’occupazione nazionale [...]. Potremmo restarne delusi, ma [...] dobbiamo avere fiducia nel controllo esercitato dagli organi delegati e dalla pubblica opinione [...].
«No, no, no». Il governo annuncia un piano-casa per far ripartire l’edilizia segando pastoie e burocrazie? In fondo il settore zoppica e potrebbe far da volano all’intera economia. Ma dal jukebox dell’opposizione parte la solita musica. Non il ballo del mattone ma il disco rotto del «no, no, no». «Si apre una nuova stagione di cementificazione dell’Italia», si è subito spolmonato il leader del Pd Franceschini, sposando la comoda linea politica del bastian contrario.Dall’energia alla giustizia, dalla scuola alle grandi opere, dall’Alitalia alla sicurezza, la sinistra ha sempre la carta pronta da gettare sul tavolo, il suo particolare jolly: il niet [...]. Su tutti i grandi temi dall’opposizione arriva sempre e comunque un rifiuto [...].
Ancora un no Anzi due. Il Pd ha cambiato segretario ma non ha cambiato faccia. Né il modo di confrontarsi con la maggioranza. Così Dario Franceschini [...] ha bocciato la proposta del governo sul rilancio dell’edilizia. E, non contento, ha detto di no anche all’accordo con la Francia sulle centrali nucleari. [...]. Il piano per la casa, ha attaccato Franceschini, «è bocciato» perché si tratta «di una cementificazione dell’Italia» e per di più anche «campata sulla luna». «In Italia — ha ammesso il segretario del Pd — c’è assoluto bisogno di grandi infrastrutture, soprattutto nel Mezzogiorno, e dunque un piano per le infrastrutture va bene, ma non si può raccontare agli italiani che è una risposta alla crisi». [...]
La migliore di ieri
Un tentativo Il villaggio spregiudicato nobilissimo governato da Berlusconi
E la licenza non c’è più
dal commento di Antonio Polito
dall’editoriale di Giovanni Maria Bellu
dall’articolo di EugenioBruno
[...] Franceschini sta facendo il suo onesto lavoro. Innanzitutto sta tornando «back to basic»: la sinistra si occupa innanzitutto della condizione di vita della gente. Veltroni abbaiava alla luna, disegnava grandi progetti, sognava un’Italia che non c’è. Si perdeva dietro a questioni morali e costituzionali che portavano solo voti a Di Pietro. Franceschini, almeno, parla di soldi, assegni, benzina alle auto della polizia [...]. Ma noi vorremmo aggiungere un’altra ragione che ci spinge a dar credito al tentativo di Franceschini [...]. E la ragione è che l’Italia, proprio nella crisi, ha bisogno di un’opposizione che morda. [...]
Se è vero che il successo politico di Berlusconi è stato in buona parte determinato dall’aver dato dignità di valore ad alcuni dei peggiori difetti del nostro carattere nazionale, l’annuncio del «piano casa» segna un’accelerazione formidabile del loro sdoganamento. Sembrano passati secoli, invece è meno di un anno, dai giorni della campagna elettorale quando il centrodestra era ancora obbligato ad assicurare di aver messo da parte la politica dei condoni. Qua siamo ben oltre: la sanatoria è preventiva. Autorizza a fare legalmente quanto, illegalmente, è stato fatto in oc-
casione delle sanatorie «normali». Basti ricordare che nella fase preparatoria del primo dei condoni edilizi berlusconiani furono costruiti 83.000 edifici abusivi, 25.000 in più di quanti ne erano stati costruiti l’anno prima. La «cementificazione dell’Italia» denunciata da Franceschini è più di un rischio. Se il progetto andrà avanti nei termini in cui è stato annunciato, è una certezza. La novità allarmante è che Berlusconi questo rischio e questa certezza ritiene di poterseli prendere: considera il paese «pronto». Agisce, con la consueta spregiudicatezza, sulle parti più molli e fragili della nostra debole considerazione della cosa pubblica. [...]
Giannelli sul Corriere
Effetti di stimolo «straordinari» sul settore edile e nessun rischio di abuso. Sono le due peculiarità che il premier Silvio Berlusconi attribuisce al piano sugli immobili messo in cantiere dal Governo, sulla base delle proposte avanzate dalle Regioni Veneto e Sardegna, e destinato ad aumentare del 20% la volumetria degli edifici esistenti oppure ad abbattere e ricostruire, con dimensioni più ampie [...], palazzi con oltre 20 anni di vita alle spalle. Venerdì il varo, come confermato dallo stesso presidente del Consiglio che vuole avviare il prima possibile il confronto con i governatori.[...]
La Stampa
Il cemento è di chi nega
Bersani: “Il governo fa propaganda, noi proposte”
dall’editoriale di Mario Giordano
dall’intervista di Federico Geremicca
Non vogliono le case, non vogliono il ponte, non vogliono le strade. Temono la «cementificazione», come dice il leader del Pd Franceschini, sguardo da iena dentro occhi da boyscout, che adesso ha scoperto il nuovo look del maglioncino. La cementificazione? Ma quale cementificazione? Da anni l’unico cemento che soffoca questo Paese è quello dei no: no alla Tav, no alle discariche, no alle centrali, no ai rigassificatori. No ai cantieri. No alle riforme. No al cambiamento. La cementificazione che fa davvero paura è quella delle idee, sono gli encefali a presa lenta, le meningi asfaltate. È questo il cemento che ha bloccato l’Italia. È questo il cemento da cui ci dobbiamo salvare. Avete notato? Il governo non ha fatto in tempo ad annunciare l’esistenza di un piano per la casa e, ancor prima di conoscerlo nei dettagli, è partita la guerra del no. [...]
Dritto e schietto, perfino più del solito: «Ma lasci stare... è soltanto propaganda. Che Franceschini sia diventato un signor no, è argomento buono - forse per i loro comizi. Noi non diciamo solo no: avanziamo proposte alternative, come si è visto negli ultimi giorni». Pierluigi Bersani cita l’ultimo esempio: il piano casa. «Il governo propone una via che può scardinare l’Italia. Bene, noi non diciamo solo no: aggiungiamo che è meglio puntare su una sorta di tridente, di cui magari le dirò...».
E infatti, poi parleremo del tridente: prima, però, è ovvio chiedere a Bersani un parere sui passi d’avvio di Franceschini. «Io dico: bene. Dobbiamo riconoscergli dei meriti [...]. Dietro la sua elezione non ci sono patti segreti. Nessuno gli ha detto “ti facciamo segretario, ma alle primarie non devi candidarti”. Deciderà Dario cosa fare: e se vorrà candidarsi, nessuno potrà impedirglielo». Interessante... ma lei vorrà partire dal tridente, no? «Con l’aria che tira, magari interessa più del futuro leader del Pd... Se il punto - col piano casa - è attivare il settore costruzioni ed edilizia, faccio una con-
La fotografia
Quelle case della libertà dall’editoriale di Vittorio Feltri
Cambiano le crisi, ma la ricetta è sempre la stessa: costruire, costruire, costruire. Su case, giù miseria. Esattamente il contrario del verbo dei verdi. Nel secondo dopoguerra fu così: gli italiani avevano le pezze al sedere, e i democristiani puntarono sull’edilizia, specialmente popolare. Si crearono le premesse del famoso boom che negli anni Cinquanta e Sessanta portò la liretta all’Oscar e una folata di benessere. Berlusconi, che ha fatto i primi soldi con il mattone, torna al primo amore e propone un grande piano per l’edilizia che si regge su finanziamenti importanti e su una violenta sburocratizzazione del settore, oggi soffocato da carte, timbri, lungaggini esasperanti. Stavolta non possiamo criticare il premier [...].
Guatemala, un’indigena Maya partecipa alla marcia per i diritti delle donne (Ansa)
troproposta: attiviamo una sorta di tridente. Primo: [...] apriamo mille cantieri locali per manutenzione di scuole, strade, sovrappassi, rotonde, qualunque cosa ci sia da fare e che possa partire in sei mesi. Secondo: le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni. Potenziamole. Il governo le aveva stoppate e le ha comunque complicate, ma sono la prova che si può attivare l’edilizia senza stravolgere le regole. Terzo: fare finalmente il piano casa pubblico. Questo governo ha bloccato soldi che avevano stanziato Prodi e Di Pietro, assieme alle Regioni [...]». La sesta colonna di Francesco Zardo
Non è che basta dire una cosa giusta per comportarsi da vero leader dell’opposizione. Però dire la cosa giusta quando quegli altri fanno la cosa sbagliata è perlomeno un buon inizio. Perché questa storia che dalla crisi si esce con le grandi opere o aggiungendo due vani alla casa sembra davvero la sortita di uno che, nella durezza dei tempi che viviamo, sta pensando ad altro o agli affari suoi. Una cementificazione del Paese è stata sufficiente, grazie, troppo pochi di noi si riconoscono nell’Italia delle palazzine, figurarsi chi si identifica nell’Italia delle villette. Il popolo non ha pane e qualcuno gli dice, ma per davvero, "che mangino le brioche". Il brutto è che c’è chi, stordito dalle tv, una risposta così la prende sul serio e se ne va tutto contento. Franceschini comincia con un no: meglio che niente.
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Martedì 10 marzo 2009
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Il patto della mimosa: De Bortoli candidato alla Rai e la direzione del Tg1 è contesa tra Orfeo e Belpietro
Sinistra antiproibizionista il divieto dal doppio volto
dall’articolo di Claudio Tito e Goffredo De Marchis
dal commento di Ernesto Galli della Loggia
"De Bortoli è un nome inattaccabile, all’altezza di Zavoli". Dario Franceschini l’ha proposto a metà della scorsa settimana a Gianni Letta. Venerdì, in un incontro a quattr’occhi, ha avuto una prima risposta positiva. Poi ieri pomeriggio i due si sono sentiti di nuovo al telefono per il via libero definitivo. Silvio Berlusconi ha cancellato le ultime ombre. Quelle sui suoi vecchi rapporti con l’attuale direttore del Sole e prossimo presidente della Rai: l’addio al Corriere della Sera nel 2003 dettato secondo alcune voci dalla conflittualità con il Cavaliere e lo sfogo pubblico di Berlusconi all’assemblea di Confindustria a Vicenza, alla vigila delle elezioni del 2006. "Il tempo cancella molte cose - ha spiegato Berlusconi ai collaboratori che gli ricordavano il passato - . E io non porto rancore". Su queste basi è nato una sorta di "patto della mimosa" siglato per l’appunto nella te-
Ferruccio De Bortoli, direttore del Sole 24 Ore
lefonata di ieri tra Franceschini e Letta. Il segretario del Pd ha sparigliato i giochi precedenti, ha cancellato da subito l’ipotesi di una conferma di Claudio Petruccioli d’accordo con il centrodestra, ha sbarrato la strada all’accordo stretto da Walter Veltroni per Pietro Calabrese (gradito invece al Pdl). Per portare all’approdo la trattativa, ha dovuto trovare un nome veramente nuovo e difficilmente discutibile. Non era
l’unico ma è sempre stato in cima alla lista del leader democratico. Altri candidati sono stati in campo, da Giuliano Amato ad Andrea Manzella, ma De Bortoli ha sempre avuto la priorità. Franceschini lo ha sondato nei giorni scorsi, lo ha chiamato più volte e, ottenuto il "sì", ha puntato tutto su di lui. Oggi il segretario del Pd e Letta torneranno a incontrarsi come previsto, segno che alla vigilia dell’assemblea degli
dall’articolo di Aldo Fontanarosa
L’ultima lite tra maggioranza e opposizione, sul ring del Senato, nasce dal "Commissario Rocca", da "Montalbano" e soprattutto dalla pubblicità che potrebbe comparire presto nelle loro trame. Un round decisivo di questa lite si combatterà questo mercoledì. Quando il centrodestra dirà il primo convinto sì a una forma pubblicitaria già sperimentata nel cinema, ma finora vietata nei programmi e nelle fiction della tv come "Montalbano" e le altre. Gli esperti la chiamano product placement e consiste nel buttare lì - nel pieno di una scena - un
Arriva lo spot nascosto televisione in rivoluzione prodotto e soprattutto la sua marca. Da anni, i film americani sono pieni di marche in bella evidenza [...]. Ora questa tecnica pubblicitaria sta per entrare nella televisione, nelle sue fiction, nel Grande Fratello e perfino nei programmi sportivi. Merito del voto dei senatori di maggioranza, questo mercoledì. Ma il centrosinistra è arrabbiato, anche per-
ché rischiano l’invasione di marchi e marche le trasmissioni tv per gli adolescenti, ambite dai pubblicitari. Mercoledì, al Senato, arriverà in aula la Legge Comunitaria [...]. In realtà, l’Italia non sarebbe obbligata a fare propria questa regola europea. L’Europa dice che l’Italia può attuarla se crede, ma può anche ignorarla. E il centrosinistra chiede ap-
azionisti Rai di domani tutti i dettagli vanno curati. Ma si può dire che sul vertice di Viale Mazzini è andata in onda la prima intesa tra il premier e il capo dell’opposizione, in un momento di forte conflittualità del confronto tra gli schieramenti. La scelta di De Bortoli sembra a questo punto poco contestabile dentro il Partito democratico, dove i sostenitori di una conferma di Petruccioli non mancano (dagli ex ds a Paolo Gentiloni). E ha superato, pur con qualche resistenza, anche la prova del Pdl. Franceschini ha spiegato il suo percorso a Letta: "Per la presidenza della Rai cerchiamo di trovare insieme un candidato a prova di bomba come Sergio Zavoli, che sia in grado di superare le tensioni. Per noi è De Bortoli, non c’è un nome migliore. E se non va bene sappiate che un altro ve lo votate da soli". Ma Berlusconi e il direttore del Sole negli ultimi tempi hanno ricucito, dimenticato le vecchie ruggini, e il Cavaliere ha riconosciuto in De Bortoli "un punto di equilibrio adeguato". [...]
punto di ignorare il product placement televisivo per evitare che altra pubblicità si trasferisca alle emittenti tv e ai produttori di programmi per la tv, a discapito dei giornali. I senatori della maggioranza la pensano in modo contrario e diranno di sì senza tanto pensarci su. Il centrosinistra avanza allora un’altra richiesta. Se proprio bisogna approvare il product placement televisivo, che almeno lo si vieti in tutte le trasmissioni per minori. La maggioranza, invece, si aggrappa alla lettera della norma europea ed è disponibile a vietare la pioggia dei marchi solo nelle trasmissioni per bambini. [...]
Il popolo di sinistra, come si sa, ama la Costituzione della Repubblica, s’identifica con essa e si considera impegnato a difenderla contro tutti i suoi veri o supposti nemici. Ne sa qualcosa chi a suo tempo ne ritardò l’applicazione di alcune parti (come la Democrazia cristiana negli Anni 50 e 60), o chi, come Craxi, pensò alla possibilità di rivederne certe norme riguardanti l’organizzazione dei poteri. Ancor di più, infine, ne sa qualcosa Silvio Berlusconi che nella sua azione di governo si muove spesso nella disattenzione alle regole della Carta, desidera esplicitamente cambiarne non poche e, con ancora maggiore evidenza, nutre un totale disinteresse per quelli che si chiamano «i valori» della Costituzione, il suo «spirito». Valori e spirito che invece, come dicevo, stanno molto a cuore all’opinione di sinistra, specialmente su questo terreno acerrima nemica del presidente del Consiglio.Alla quale opinione di sinistra, però, oggi come oggi sembrano stare a cuore — anzi: sempre più a cuore — anche altri orizzonti ideologici, altri principi, forse non proprio collimanti con quelli contenuti nella Costituzione. Una Costituzione che certo non può definirsi «sovietica », come l’ha definita il premier, ma che altrettanto sicuramente ha una forte impronta statalista. Nel senso se non altro che affida alla Repubblica (cioè alla legislazione, dunque al potere pubblico e all’amministrazione, cioè allo Stato: e a chi altri se no?) la «tutela», la «promozione », l’«aiuto» o la «protezione» (tutti termini rinvenibili nel suo testo) a riguardo di una lunga serie di ambiti: dalla cultura alla piccola e media impresa, dalla famiglia alla maternità e infanzia, dal lavo-
ro alle bonifiche, al risparmio, alla cooperazione, alle pari opportunità. In pratica quasi tutta la vita sociale.La domanda che inevitabilmente si pone è la seguente: come altro possono esprimersi tutte queste forme di interessamento positivo dello Stato previste, anzi prescritte dalla Costituzione, se non anche attraverso dei divieti, delle proibizioni? Una sfera pubblica che intende tutelare, promuovere, proteggere, non può che essere una sfera pubblica che insieme sanziona tutti quei comportamenti che vanno nel senso contrario all’obiettivo prefisso. Se voglio tutelare la famiglia dovrò per forza cercare di impedire tutto ciò che a mio avviso le nuoce, se voglio proteggere il lavoro, il risparmio o le bonifiche dovrò per forza fare delle leggi che indichino che cosa in ognuno di questi ambiti è vietato. A spese perciò, inevitabilmente, della possibilità per chiunque di agire in tali ambiti come più gli aggrada. A spese, diciamo pure, della sua libertà. Insomma, la protezione sociale cara alla democrazia, e la libertà individuale stella polare del liberalismo, non sono fatte proprio per andare sempre e comunque d’accordo. Come del resto hanno sempre saputo tanto i democratici che i liberali veri. Nell’Italia di oggi, invece, il popolo di sinistra sembra averlo dimenticato. Come in passato esso intende difendere fino in fondo la Costituzione, ne agita polemicamente i valori, e in particolare i valori sociali, contro il Cavaliere, ma rispetto al passato è intervenuto nelle sue file un mutamento significativo. A sinistra infatti sono sempre più coloro che allo stesso tempo rivendicano un tipo di libertà individuale dai contorni illimitati, pronta tendenzialmente a vedere in ogni limite e in ogni regola un’ingerenza illegittima dello Stato.[...]
Sport: tra le righe, sopra le righe Nuoto, un nuovo record Pellegrini batte se stessa
Calcio, bollettino medico di giocatori alla conquista dell’Europa in stampelle
Superpippo supermario
dalla cronaca di Giulia Zonca
dall’articolo di Claudio De Carli
dal servizio di Piero Mei
Il primo record umano di Federica Pellegrini arriva dentro la vasca di un banale campionato italiano, non si erano mai visti primati mondiali in questa competizione perché nessuno aveva avuto bisogno di spingere tanto dentro acque amiche. A casa, a Riccione, dove il titolo dei 200 metri è in pratica già assegnato, suo di diritto. È la distanza che preferisce e che già comanda con l’oro olimpico e con il tempo migliore, fatto a Pechino, 1’54"82 e che ieri ha abbassato di 53 centesimi: 1’54"47. Oltre se stessa fino a sdoppiarsi e ammettere: «Esiste la Federica macchina che vedete dentro la piscina e la Federica che avete conosciuto l’altro giorno, quando me ne sono andata dalla partenza dei 400 metri, la Federica umana». Ed è la stessa ragazza che davanti al primo successo, giusto un argento, sempre sui 200, ai Giochi del 2004, era seccata perché voleva il primo posto. Fino a qualche mese fa avrebbe preso la parola umana come un insulto perché lei è quella che si allena come un uomo, è quella che pretende soprattutto da sé, è quella che decide ogni dettaglio e a 20 anni non ha paura di comandare. Anzi, «ho già vissuto tre vite» è una frase che ripete spesso negli ultimi tempi in cui la vita cambia da un giorno all’altro: dal panico per la sola idea di tuffarsi a un record del mondo. È una vincente e per questo riesce a reggere l’urto: ha preso un oro dopo una batosta, è emersa da un’ondata di paura con un tempo da ricordare e sta con l’ex fidanzato della sua peggior nemica, Laure Manaudou, una che non nuota più, stesa dall’ansia, dallo stress, dalla noia, da tutto quello che Pellegrini mastica e sputa. Ora sa che può essere travolta, sensazione ignota perché un conto è perdere una gara, anche male, quando tutti aspettano te, come è successo nei 400 metri delle Olimpiadi e un altro è rischiare di affogare. In più i ricordi si mescolano e la brutta giornata a Pechino si salda con quella orribile di Genova. Quest’inverno è dovuta uscire dalla piscina perché le mancava il respiro, colpa di una leggera forma d’asma, ma è difficile separare gli incubi, sono informi e irrazionali. Meglio una divisione netta, la Federica umana a cui lasciare persino spazio all’improvviso e la macchina.
Costole incrinate, caviglie distorte, ginocchia gonfie, piedi rotti, gomiti traumatizzati, muscoli a pezzi, tendini infiammati. Veramente ognuno avrebbe una diagnosi più dotta, per esempio lesione miotendinea prossimale al retto femorale della gamba destra e lesione al legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro, pacchetto unico per spiegare che Nicolas Burdisso sta davanti al tv color per almeno due mesi. E con lui saltano l’Europa un’altra dozzina di colleghi di Inter, Juve e Roma, tutti felici di non esserci nel momento cruciale della stagione. La Juventus, in campo martedì contro il Chelsea, da recuperare lo 0-1 dello Stamford Bridge, ha comunicato che Sissoko si è rotto un piede [...]. Gira la voce che Mohamed Sissoko si portasse dietro il dolore da quell’incidente del 4 febbraio in coppa Italia con il Napoli [...]. Fermo almeno due mesi. Vanno aggiunti: Marchionni, affaticamento muscolare, il lungodegente Cristiano Zanetti e i due con le costole rotte, Ca-
Mario Balotelli poppava ancora latte quando Superpippo segnava il suo primo gol da professionista: correva l’anno 1991 e Filippo Inzaghi, che adesso di anni ne ha 36, il doppio di Supermario, correva anche lui. Sempre sul filo del fuorigioco, di qua o di là era tutto lavoro per la moviola: ora è arrivato a quota 298 con i tre di ieri. Se n’è andato da san Siro con il pallone sottobraccio, felice come un bambino che abbia fatto lo stesso alla scuola calcio o sulla spiaggia d’estate: la tripletta. Una volta, durante Francia’98, quando sembrava che la Roma zemaniana lo volesse, Inzaghi confidò: ci verrei di corsa, con Zeman di gol ne faccio 70 a campionato. Possibile. Ne fa anche con il Milan quando gioca, anche con la squadra che, recitava uno striscione, “eri il Milan dei sogni, ora sei il circo Togni”. «Mi piaceva il circo, ci andavo da bambino» ha confessato Adriano Galliani passandosi una mano sulla testa alla ricerca di un capello che non c’era. Per Inzaghi il sogno continua: è a quota 300 ha detto nel personale “I have a dream”. [...]
Il centrocampista della Juventus Marco Marchionni
moranesi e De Ceglie. Il bollettino medico della Roma è molto più pesante, ieri mattina l’ultimo colpo in allenamento con un titolo suggestivo: «Non c’è pace per Cicinho». Il brasiliano ha subìto un trauma distorsivo al ginocchio destro, lo stesso operato due anni fa a Madrid. La società ha fatto sapere che oggi verranno effettuati gli accertamenti. Prognosi di almeno due o tre mesi, in sostanza stagione finita. La Roma gioca mercoledì all’Olimpico contro l’Arsenal, andata 0-1, sicuramente assenti Perrotta, lesione muscolare, e Cassetti, lesione al
bicipite femorale [...]. Per Montella hanno evidenziato un trauma distrattivo al gomito sinistro. Poi ci sarebbe il piccolo particolare di Francesco Totti, il ginocchio si gonfia inspiegabilmente al giovedì, a volte nell’immediata vigilia del match. Una bizzarria. Si potrebbe spiegarla con uno stress da evento se non fosse che il capitano, carico di medaglie e placche, è troppo importante per la Roma. Solo un accenno per Aquilani: probabilmente non ce la fa. Si è distorto una caviglia in allenamento il 12 febbraio e si trascina il dolore da allora. [...]
6 Primo piano
Piano casa
Martedì 10 marzo 2009
Gli sviluppi possibili della proposta del governo per scongiurare la crisi delle costruzioni
Così cresceranno i volumi Si potranno “rottamare” le vecchie abitazioni. Spazio alla bioedilizia ROMA - Chiudere il terrazzo o sopraelevare il soffitto dell’ultimo piano per ricavare una stanzetta in più. Una richiesta che oggi si scontra con regole condominiali e norme del codice civile e che nella maggior parte dei casi finisce per essere rigettata. Ma che potrebbe diventare possibile con il Piano per l’edilizia annunciato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e che approderà già venerdì al Consiglio dei ministri. Il piano, secondo quanto trapelato fino ad ora, permetterà di aumentare del 20 per cento le cubature dei fabbricati e «rottamare» le abitazioni realizzate prima del 1989, abbattendole e ricostruendole con dimensioni incrementate del 30 per cento (che potranno salire al 35 per cento se si fa ricorso alle tecniche di bioedilizia o di energie rinnovabili). Questi ampliamenti, ha detto il sottosegretario alle Infrastrutture con delega alle politiche abitative Mario Mantovani, saranno possibili anche all’interno di un condominio, previo però il via libera dell’assemblea condominiale. Una novità che avrebbe un impatto rilevante, considerato che gli appartamenti costituiscono una buona fetta del patrimonio immobiliare italiano e per essi l’aumento di cubatura si scontra con una normativa civile e condominiale che non lo permette. Dal censimento del 2001 risulta che le abitazioni in edifici ad uso abitativo sono complessivamente 27.268.880 (i soli edifici ad uso abitativo sono 11.226.595), di cui il 25,3 per cento (6.902.088) sono edifici con un’unica abitazione, presumibilmente case singo-
L’intervento di Sergio Lapenna (Pdl)
«Dal Piano del presidente forte spinta per il settore»
Silvio Berlusconi
le, il 16,7 per cento sono edifici bifamiliari (4.560.856), mentre gli edifici con più di 3 abitazioni sono il restante 57,9 per cento. Anche la «rottamazione» degli edifici costruiti oltre 20 anni potrebbe interessare molte abitazioni: secondo i dati dell’Uppi, le case che rientrano in questa fascia sono una percentuale intorno al 50-70 per cento a livello nazionale, e del 70 per cento solo nelle grandi città. Ecco cosa è possibile fare oggi per ampliare la propria abitazione e cosa potrebbe cambiare con il Piano per l’edilizia, sulle cui linee sta lavorando il Governo: APPARTAMENTO IN CONDOMINIO Oggi è possibile modificare parti della propria proprietà, purchè queste opere non ledano i diritti degli altri condomini, creino problemi di tipo strutturale o estetico:
a regolare la materia è il Codice civile, che (art. 1122) consente opere che «non rechino danno alle parti comuni dell’edificio»; vieta (art. 1120) le “innovazioni che possano recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che rendano talune parti comuni dell’edificio inservibili all’uso o al godimento anche di un solo condomino»; non consente (art. 1127) la sopraelevazione «se le condizioni statiche dell’edificio non la consentono» o se ne «pregiudica l'aspetto architettonico». Con le nuove norme allo studio, sarà possibile ampliare la cubatura dell’appartamento del 20%, previo il via libera da parte del condominio. Non ci sono al momento dettagli sulle aree che potranno essere coinvolte dall’ampliamento. CASA
SINGOLA – In un’abitazione monofamiliare già oggi è possibile, previo l’ottenimento del permesso di costruzione, alzare l’edificio di un piano, senza limiti di cubatura, e anche aggiungere una parte in orizzontale, sempre che non sussistano norme precise sull'edificabilità del terreno. Con le nuove misure allo studio si potrà accrescere del 20 per cento il volume dell’immobile o di una sua parte anche realizzando un manufatto aggiuntivo purchè di carattere accessorio. Per le case costruite prima del 1989 e che non siano sottoposte a vincoli architettonici, sarà possibile abbattere e ricostruire l'edificio anche su un’area diversa e con una cubatura più ampia del 30 per cento o del 35 per cento se si farà ricorso alla bioedilizia o all’utilizzo di energie rinnovabili.
POTENZA - «Il nuovo Piano casa annunciato dal presidente Silvio Berlusconi produrrà una forte spinta per rilanciare il settore edile, semplificando le procedure e senza nessun rischio di abuso». E’ quanto dichiara il consigliere regionale Sergio Lapenna (Fi-Pdl). «Il Piano - sottolinea Lapenna - è destinato ad aumentare del 20 per cento la volumetria degli edifici esistenti oppure ad abbattere e ricostruire, con dimensioni più ampie, con il dovuto adeguamento eco-compatibile per i palazzi costruiti più di 20 anni fa. Decisivo, a tal proposito, sarà il ruolo di Regioni e degli Enti locali che saranno i maggiori fruitori. Inoltre, il piano prevede oltre al rilancio dell’economia del settore anche uno snellimento delle procedure autorizzative che sono quelle che ostacolano maggiormente l’iter per la realizzazione di una costruzione. I Comuni, da parte loro, avranno il compito di autorizzare gli interventi dei privati e di fissare gli eventuali limiti. Quanto al pericolo di perpetrare veri e propri abusi edilizi, il presidente del Consiglio ha garantito che quello che si farà è in aderenza e in continuazione di case esistenti, quindi nelle zone
L’Ance Basilicata sulla crisi dell’edilizia
che sono previste dal piano regolatore e con una vidimazione sotto responsabilità dei progettisti. Questa nuova politica – secondo l’esponente del centrodestra lucano Sergio Lapenna - potrebbe risollevare, in particolare, le sorti della nostra città, incentivando anche il piccolo costruttore privato, sviluppando il piano campagne e mirando a interventi per una politica di sostegno efficace per consentire a tutti i cittadini di poter acquistare una casa. Non dimentichiamo – aggiunge il consigliere regionale del Popolo delle libertà Sergio Lapenna - che Potenza è una delle città più care, sia per ciò che concerne gli affitti che l’acquisto delle case. Il tutto perché non si è mai attivata una seria politica della casa, dato che, come ha più volte rilevato l’Osservatorio del Mercato Immobiliare confrontando i prezzi di acquisto di un immobile in diverse città italiane, i costi degli immobili a Potenza sono più vicini a quelli di Roma. Infatti – continua Lapenna- anche con l’approvazione del nuovo regolamento urbanistico il problema del caro casa nella nostra città rimane. È necessario aprire quanto prima un dibattito sulla politica della casa».
Le critiche del senatore Belisario
«Protocollo da proporre «Nuovo tentativo al governo nazionale» di aggirare le regole» POTENZA - «Profondo apprezzamento» è stato espresso dal presidente Ance Basilicata, Vincenzo Stigliano, per il protocollo di intesa siglato da Ance (Associazione nazionale costruttori edili) con altre Associazioni imprenditoriali e le Organizzazioni sindacali della filiera delle costruzioni, nel quale sono state condivise le proposte di intervento da mettere in campo per contrastare la gravissima crisi recessiva che investe il comparto edile. «Gli sforzi dell’Ance – ha detto il presidente dell’associazione dei costruttori edili di Basilicata Vincenzo Stigliano – hanno prodotto un piano unitario di azioni da proporre al governo e alle Istituzioni, col duplice obiettivo di evitare il collasso e valorizzarne la funzione anticiclica e consentire una più rapida uscita del Paese e del Mezzogiorno dalla attuale crisi, cogliendo obiettivi di ammodernamento e riqualificazione delle infrastrutture del territorio e delle città». Nel documento sottoscritto dalle associazioni si chiedono urgenti ed efficaci interventi dello Stato «per garantire – ha aggiunto il presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili di Basilicata Vincenzo Stigliano - in tempi rapidi adeguati investimenti finalizzati al recupero del grave ritardo infrastrutturale e abitativo del Paese, favorire la qualità del lavoro, delle imprese e del loro prodotto, adeguare il sistema degli ammortizzatori sociali alle specificità del settore, prevedere semplificazioni procedurali per accelerare gli iter di autorizzazione e di realizzazione delle opere, dare precise garanzie sul rispetto dei tempi di pagamento per i lavori eseguiti e garantire il credito alle famiglie e alle imprese».
Il senatore dipietrista Felice Belisario
POTENZA - «Il progetto di Berlusconi con il piano casa non è quello di ridurre la burocrazia. In realtà è un altro tentativo di aggirare le regole». Lo sostiene il presidente dell’Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, per il quale «l’edilizia è senza dubbio il principale settore trainante dell’economia, ma va incentivata rispettando la legalità». «Bisogna puntare sull'edilizia pubblica – dice l’esponente dell’Idv – mentre per quella privata è necessario stabilire norme certe e prevedere maggiori controlli contro gli abusi. Non vorremmo che, con la scusa di ampliamenti e ricostruzioni, eliminando le licenze edilizie, venisse data ai soliti palazzinari mano libera per cementificare l’Italia, senza alcun rispetto per l’ambiente e l’assetto del territorio». «Berlusconi può fare i suoi spot come crede, ma poi ha il dovere di rispettare le competenze dei vari livelli istituzionali, a partire dai Comuni e dagli altri enti pubblici. Come Italia dei Valori – conclude Belisario –vigileremo attentamente perchè questo provvedimento non si risolva nel solito regalo ai furbetti del quartierino».
Primo piano 7
Martedì 10 marzo 2009
La partita Rai
Gianni Letta e Dario Franceschini ora debbono cercare una nuova intesa
De Bortoli rifiuta la presidenza Il direttore del Sole 24 Ore: «Resto dove sono, farò soltanto il giornalista» | MANOVRE | di MARINA MARESCA
ROMA - La rinuncia di Ferruccio De Bortoli riapre la partita Rai. Il direttore del Sole 24 ore che aveva dato la sua disponibilità alla nomina, ci ha ripensato e "dopo attenta riflessione" ha deciso di restare al suo attuale posto "a fare solo il giornalista". Ha annunciato lui stesso in una nota il rifiuto della poltrona di Viale Mazzini ringraziando Dario Franceschini e Gianni Letta per avergli offerto di presiedere la Rai, azienda patrimonio del paese, "un incarico di grande prestigio". Ricomincia così la ricerca di un presidente "di garanzia" per la tv pubblica mentre c'è chi si interroga sul no a sorpresa di Ferruccio De Bortoli, secondo alcuni determinato dal dover subire organici già preparati e lottizzati dai partiti. "Per Ferruccio De Bortoli avevamo dato il nostro benestare invece lui ci ha ripensato", ha commentato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che alla domanda se ci sia già un nuovo candidato per la presidenza Rai ha risposto: "No, ce lo devono dare i signori della sinistra". Alle dichiarazioni del premier è seguita la replica del segretario del Pd Dario Franceschini. "Pensavo che la legge imponesse la ricerca faticosa di un nome condiviso tra maggioranza e opposizione, richiedendo i due terzi della commissione di Vigilanza per eleggere il presidente della Rai. Se invece Berlusconi intende dire che accetterà qualsiasi nome dall'opposizione, ho molte idee in proposito", ha detto il leader dei democratici. In mattinata Franceschini aveva già rivisto Gianni Letta che lo aveva raggiunto presso la sede del Pd a Sant'Andrea delle Fratte per uan ventina di minuti. I due hanno preso atto del fallimento del "patto della mimosa" per la rinuncia del giornalista. Ma avrebbero concordato sulla necessità di stringere i tempi in modo da mettere in grado al più presto l'assemblea degli azionisti Rai di indicare sia il nuovo presidente sia il nome dell'ottavo componente del Cda. Il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto ritiene possibile trovare una nuova intesa entro un paio di giorni. Il Partito democratico è "dispiaciuto per la decisione di Fer-
ruccio De Bortoli " di rinunciare alla sua nomina a presidente della Rai, che sarebbe stata "una buona soluzione", e "sta discutendo" sul futuro, ha affermato il responsabile dell'aria Economia del partito, Pierluigi Bersani. "Può un giornalista indipendente come De Bortoli accettare il ruolo di presidente della Rai?", si è chiesto il senatore dell'Italia dei Valori Francesco Pancho Pardi. "Che autorità potrebbe avere un presidente super partes di fronte a un Cda e a nuovi quadri che hanno come riferimento solo i partiti che li hanno scelti?", ha aggiunto criticando la legge Gasparri. Paolo Gentiloni, Pd, ha ricordato che la legge impone un accordo a maggioranza e opposizione sul presidente ma subito dopo l'opposizione "andrà per la sua strada" Il no del direttore del Sole 24 ore non è il primo ricevuto dalla politica per questo ruolo. Nel 2003 fu nominato Paolo Mieli che accettò con riserva e poi rifiutò per "difficoltà tecnico-politiche". Recentemente ha rifiutato anche l'ex premier Giuliano Amato che alla tv ha preferito la presidenza della Treccani.
Ferruccio De Bortoli. Nella fotina in basso, Claudio Petruccioli
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TOTONOMINE
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Dal governo “no” a Petruccioli ROMA - Dopo il rifiuto di Ferruccio De Bortoli prende quota l'ipotesi di una riconferma di Claudio Petruccioli, anche se il governo fa sapere che non è gradito. Il presidente uscente, che prima guidava la commissione di Vigilanza, venne scelto all'unanimità nell'estate del 2005, e, anche se il Pd è diviso sul suo nome, potrebbe tornare a essere una soluzione per Viale Mazzini. "Di fronte al no di De Bortoli mi sembra che quanto meno una riflessione sul
Zavoli chiede di decidere in tempi brevi, ma il Pd è diviso nome di Petruccioli ora ci debba essere, la nomina di Petruccioli fu una nomina altrettanto condivisa, dunque visto che c'é ci si dica per quel motivo eventualmente non lo si vuole", ha detto ieri sera Enzo Carra, Pd, favorevole a una riconferma di Petruccioli. La mancanza di un'intesa sul presidente ritarda il valzer delle nomine che dovrebbe ridisegnare la tv pubblica prima delle elezioni europee. Sergio Zavoli ha convocato la
Commissione di Vigilanza Rai per questa sera con all'ordine del giorno il voto di gradimento al presidente della Rai indicato dal Ministero dell'Economia. L'accordo tra maggioranza e opposizione potrebbe arrivare tra oggi e domani. Oggi è anche prevista l'assemblea degli azionisti di Viale Mazzini che però potrebbe rimanere aperta in attesa di una indicazione del presidente. Zavoli, dopo nove mesi con il Cda scaduto, e tante polemiche in parlamento
e nel paese, ha sollecitato ieri una decisione in tempi brevi. Alcune delle nomine previste rimangono però le stesse chiunque sia il prescelto per la poltrona di presidente della Rai. Mauro Masi dovrebbe sostituire Cappon alla direzione generale. Per la direzione del Tg1 si fanno i nomi di Maurizio Belpietro e di Mauro Mazza. Potrebbe tornare Clemente Mimun ed esordire alla guida di un Tg Rai il direttore del Mattino Mario Orfei. All'opposizione resterebbe Raitre ma alla direzione del Tg3 al posto di Di Bella potrebbe andare Antonio Caprarica.
L’idea del presidente di “garanzia” venne nel 2003 a Casini e Pera
Gli ultimi anni fra bocciature e secchi “altolà” di ELISABETTA STEFANELLI ROMA – Il 'no' pronunciato ieri da Ferruccio De Bortoli alla pubblica proposta di diventare il futuro presidente della Rai non è il primo gran rifiuto ricevuto dalla politica per questo ruolo. Rifiuti, più o meno ufficiali, e bocciature sul filo di lana si sono succeduti negli ultimi anni, ovvero da quando la figura del presidente Rai è diventata di 'garanzia'. L’idea era stata in principio di Pierferdinando Casini e Marcello Pera, allora presidenti della Camera e del Senato: nominare un superpresidente Rai di garanzia affidando la scelta all’opposizione. Era il marzo del 2003 e la legge allora stabiliva che fossero loro a scegliere il Cda, presidente compreso, ma Pera e Casini chiesero all’allora opposizione, l'Ulivo, di
indicare un nome. Ebbero una rosa: Fabiano Fabiani, Paolo Mieli e Umberto Eco. Nominarono Mieli che però accettò «con riserva». Era il 7 marzo e dopo cinque giorni di polemiche e scontri, in cui comparvero persino scritte antisemite alla sede Rai di Milano, Mieli rifiutò. Nella lettera ai presidenti delle Camere attribuì il suo gesto a «difficoltà tecnico-politiche». Il 13 marzo alle 19.15 arrivò l’annuncio che Pera e Casini avevano scelto Lucia Annunziata. Poi il 6 maggio del 2004 il Parlamento varò la legge di riforma, la Gasparri. La nuova norma istituzionalizza il fatto che il presidente Rai sia appunto di garanzia. Se infatti formalmente l’indicazione viene dal Ministero dell’Economia, il presidente, per entrare in carica, deve avere il via libera bipartisan del voto con due
terzi della Commissione di Vigilanza. Cosa che presuppone a monte un accordo tra maggioranza e opposizione. All’inizio di maggio del 2004 Lucia Annunziata si dimise dopo 14 mesi, in segno di protesta e solo dopo un anno senza presidente e con lo stesso Cda, l’intero vertice venne rinno-
L’ex presidente della Camera Casini
vato. È il maggio del 2005 e il ruolo di presidente nel frattempo venne assunto dal consigliere anziano, Francesco Alberoni. La vicenda verrà segnata da una doppia bocciatura a cose quasi fatte. Il 31 maggio 2005 la candidatura di Andrea Monorchio, avanzata dal Ministero del Tesoro, venne bocciata. Poi, nonostante Prodi avesse già manifestato «l'opposizione netta» sul nome di Giulio Malgara, il presidente dell’Upa venne indicato comunque dal Tesoro il 6 luglio. Malgara rifiutò il 12, prima del voto in Commissione di Vigilanza. Diventò poi presidente all’unanimità l’allora presidente della Commissione di Vigilanza, Claudio Petruccioli, che ancora è presidente Rai e del quale si parlava come candidato già prima di Monorchio e se ne parla ancora oggi, dopo il rifiuto di De Bortoli.
Troppi paletti per le persone serie di STEFANO ROMITA SI FISSANO le condizioni. Generalmente lo si fa. E, con tutta certezza, lo avrà fatto anche Ferruccio De Bortoli. Per dare la propria disponibilità a ricoprire un ruolo più di prestigio che di reale potere decisionale, come è quello del presidente della Rai, una persona seria e autorevole fissa dei paletti. La politica oggi, come ieri, i paletti li abbatte in scioltezza, come uno sciatore ubriaco. E infatti per la poltrona televisiva in discussione serve uno 'slalomista', un campione del Gigante abile con le racchette, più che un giornalista indipendente ancora sulla cresta dell'onda e al timone di una forte testata giornalistica come il Sole 24ore. Chiaramente dispiace a tutti che l'ex direttore del 'Corriere della Sera' ora alla guida del quotidiano di Confindustria, abbia gettato la spugna. Ma avrebbe potuto fare molto di più di Lucia Annunziata nel 2004? E siamo sicuri che l'avergli sventolato sotto il naso la possibile Direzione Generale di Mauro Masi e ben quattro vicedirettori generali forti nell'azienda tra i quali Guido Paglia, Giancarlo Leone, Antonio Marano e Lorenza Lei non abbiano minimamente influito sul ripensamento? Per spostarsi di poltrona e cambiare lavoro in tempi di crisi, di mutamenti generali, e alla vigilia di elezioni amministrative ed europee che si preannunciano tese e nervose, e per la metà dello stipendio che si è abituati a vedersi accreditare in banca ci vuole del folto pelo sullo stomaco. De Bortoli ne ha un po'. Ma certo non se ne vuol far crescere più di tanto. E poi la sua carriera da direttore non è certo finita. E il 'Corriere della Sera' non ha certo molti possibili sostituti all'altezza della corazzata di via Solferino in caso Paolo Mieli non dovesse più dirigerlo. Fin qui la questione De Bortoli. Che magari potrebbe anche ritornare d'attualità con un colpo di teatro. Le vie italiane, si sa, sono infinite. E dopo il caso Villari alla vigilanza Rai, non ci si può stupire più di nulla. Ma è il patto tra Dario Franceschini e Gianni Letta, chiamato della mimosa perché raggiunto l'8 marzo, che ha mostrato i suoi limiti. Limiti politici. La Rai è terra dove la politica ha seminato male.
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Martedì 10 marzo 2009
Il Papa in Campidoglio
«Non discriminare gli immigrati ma rispettare la legalità»
«Roma sia una città multietnica» Il sindaco Alemanno: «Giornata storica». Ratzinger confessa: «Ormai un po’ romano anch’io»
Il Papa e il sindaco Alemanno osservano i Fori Imperiali
di LUCA MASOTTO ROMA - Accoglienza, integrazione, impegno contro la discriminazione. Ma soprattutto un senso profondo dell'ospitalità da tenere sempre vivo e rinnovare in nome e in rispetto della legalità e delle regole della convivenza. Tra blindatissime misure di sicurezza che hanno paralizzato la Capitale per l'intera mattinata (con buona pace degli automobilisti), la storica visita in Campidoglio di Papa Ratzinger, undici anni dopo Giovanni Paolo II, si è condensata nell'accorato appello che il Santo Padre ha rivolto alla città e alla sua popolazione spingendola a mostrare il suo volto di metropoli "multitenica e multireligiosa" in un momento storico in cui "l'integrazione è faticosa e complessa". Parole che si rivelano quanto mai calibrate sui recenti episodi di violenza (avvenuta a Roma ma non solo) "che manifestano la povertà spirituale di oggi". Presenziando alla seduta straordinaria del Consiglio comunale, dopo un complesso e fino all'ultimo segretissimo percorso per le vie della capitale (mobilitati 1000 agenti e 150 vigili urbani) Benedetto XVI davanti al sindaco Gianni Alemanno, ai consiglieri, tutti i membri della Giunta oltre al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il ministro delle politiche comunitarie Andrea Ronchi e il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ha rimarcato le radici della storia di Roma "plasmata dal diritto antico e dalla fede cristiana" e si è mostrato convinto che la città sarà in grado di "esigere da tutti il rispetto delle regole della convivenza e di respingere ogni forma di intolleranza". Chiudendo il suo intervento accennando all'attuale crisi economica ("Tutti si facciano carico delle esigenze dei più disa-
giati sentendosi partecipi di un'unica famiglia") il Papa tedesco si è poi rivolto ai cittadini (un centinaio circa) presenti nel piazzale del Campidoglio confessando di "sentirsi un po' romano vivendo a Roma da tanto tempo", parole risuonate familiari quando successore di Pietro era Papa Wojtyla. L'accoglienza non ha subito intoppi né è stata "disturbata" dalle contestazioni annunciate dal fronte laico dei radicali e dal giovani del Pdci. Non troppo nutrito comunque si è mostrato il piazzale del Campidoglio addobbato lungo la scalinata con i colori gialli e rossi della capitale. L'unico fuori programma è stato il colpo di vento che ha ripetutamente alzato al Papa affacciatosi al balconcino dello studio privato del sindaco - la mozzetta (la parte superiore dell'abito che poggia sulle spalle) coprendogli il capo e anche la visuale. "Qui si ritrovano la Roma civile e la Roma cristiana, non contrapposte, non alternative, ma unite insieme nel rispetto delle differenti competenze" ha detto Alemanno palando di giornata storica per la quale Roma come significato segno di riconoscenza ha deciso di realizzare un polo di accoglienza e di formazione dedicato agli adolescenti, in particolare quelli disagiati e in difficoltà e di intitolare questa iniziativa 'Centro Benedetto XVI'. "Roma vuol essere città dell'accoglienza - ha voluto rimarcare Alemanno accogliendo in Pontefice insieme alla consorte Isabella Rauti - perché molti sono i nuovi venuti che chiedono integrazione ma anche città della speranza dove, grazie allo sforzo di tutti, si riesca a superare la grave difficoltà del momento per assicurare ad ogni suo abitante creativa e pacifica convivenza".
Capitale blindata e bagno di folla per il Pontefice
Il discorso dal balcone del Campidoglio
La curiosità: il vento copre il volto di Ratzinger
Alemanno «Difenderemo il diritto di ogni fede» ROMA - Roma città universale che rivendica «il diritto per ogni uomo e per ogni donna, in ogni parte della terra», a coltivare le proprie credenze spirituali e religiose. E' l’ambizioso obiettivo che il sindaco Gianni Alemanno ha per la città e per perseguirlo ha deciso di dar vita a un «Osservatorio per la libertà religiosa». La visita del Papa Benedetto XVI, la prima sul colle capitolino, è stata la giusta occasione per annunciarlo. Un osservatorio, ha spiegato il sindaco nel suo discorso durante la seduta del Consiglio comunale straordinario, «dal quale si leverà un costante messaggio a difesa della libertà dei credenti nel mondo perchè cessi l’indifferenza e il silenzio sui tanti crimini che ancora purtroppo si compiono per motivi ideologici e di odio fondamentalista». Roma città di tolleranza e di accoglienza ma anche «operosa -l'ha descritta il sindaco che si trova ora ad affrontare gli effetti di una crisi economica globale, le sfide faticose dell’integrazione, il bisogno di sicurezza e di legalità, la ricerca di un’identità profonda e al tempo stesso proiettata verso il futuro». Una città che riconosce «le sue radici ma è proiettata verso il futuro». Dunque può anche essere maestra di libertà di culto e rispetto della fede altrui. «Roma è e vuole essere la città della vita, la città dell’accoglienza e della speranza», e per Alemanno città della vita vuol dire che ogni persona «ha diritto alla sua identità spirituale e alla sua integrità fisica» ed è necessario «sconfiggere ogni forma di violenza» senza pensare «di doversi fare giustizia da solo». Ma tolleranza per il sindaco è anche e soprattutto non «pretendere che la Chiesa non parli sui valori e le scelte sociali. La democrazia deve fare le sue scelte ma abbiamo bisogno dei valori di tutti».
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Martedì 10 marzo 2009
I nomi della Sanità
La scelta dei dirigenti era stata anticipata dal Quotidiano a gennaio
Ecco i direttori dell’Asp Marra e Cugno affiancheranno il manager Amendola nella gestione dell’Azienda sanitaria POTENZA - Le nomine fatte e comunicate ieri da Pasquale Amendola, direttore generale dell’Azienda sanitaria di Potenza, di Mario Marra e Giuseppe Nicolò Cugno, rispettivamente a direttore amministrativo e direttore sanitario, rappresenta la conferma di un disegno politico che si ripete ciclicamente in Basilicata, in parte preannunciato dal Quotidiano con un articolo pubblicato lo scorso 12 gennaio. Vi era scritto: «Giuseppe Cugno, che ha ricoperto il ruolo di direttore sanitario del San Carlo e dell’Asl 2 di Potenza, sarebbe nominato direttore sanitario dell’Asp» Di Marra s’immaginava invece un ritorno all’assessorato regionale alla sanità con l’incarico di direttore generale. Ma chi sono Marra e Cugno? Il primo incarico dirigenziale di punta, Marra lo ha ricoperto come direttore amministrativo dell’Asl 3 di Lagonegro. In seguito alla tornata successiva delle nomine ha ricoperto il ruolo di direttore generale dell’Assessorato alla sanità. Successivamente, sino a ieri, è rientrato all’Asl 3 di Lagonegro come direttore generale. Cugno ha iniziato la sua carriere ospedaliera al San Carlo di Potenza come medico di reparto. Dopo pochi mesi si è trasferito alla direzione sanitaria della stessa azienda. Pochi anni dopo ha avuto l’occasione di dirigere a Matera, per l’Asl 4, i servizi sanitari e vi si è trasferito. E’ ritornato a Potenza in seguito alla nomina di direttore sanitario della Asl 2 nella quale nel periodo di “vacatio” della direzione generale, a causa della sospensione dell’allora direttore generale, Salvatore Adduce, coinvolto nello scandalo dei centri di fisioterapia convenzionati, Cugno ha esercitato anche le funzioni di direttore generale. Alla tornata successiva delle nomine è stato indicato da Giorgio Tosolini, direttore generale del San Carlo, meteora della sanità lucana, come suo direttore sanitario. Mancano all’appello delle nomine dirigenziali della sanità i direttori amministrativi e sanitari del
L’Ospedale San Carlo di Potenza In basso il direttore amministrativo dell’Asp Mario Marra
Crob di Rionero e dell’Asl di Matera. E gli incontri politici proseguono serrati ai massimi livelli. Nessuna indiscrezione trapela, ma i più attenti analisti immaginano che Giuseppe Montagano, attualmente dirigente dell’assessorato alla sanità, medico anche lui, possa andare a fare il direttore sanitario dell’Asl materana. Edmondo Iannicelli, direttori generale dell’Asl 1, pare sia in
lizza per la nomina di direttore amministrativo del Crob. L’amico intimo di Rocco Maglietta, direttore del Crob di Rionero, Antonio Picerno, attuale direttore del laboratorio di analisi del San Carlo, sarebbe nominato direttore sanitario dell’ospedale di Rionero e sarebbe l’unica novità del “gotha” dirigenziale lucano. L’anonimo assoluto resta il direttore amministrativo dell’Asl matera-
Di Lascio: «Positivi gli ultimi quattro anni di gestione» «Con la riduzione delle Asl, il Governo De Filippo ha attuato un processo di riorganizzazione della sanità lucana tesa ad un rafforzamento dell’offerta dei servizi verso i bisogni di salute avanzati dai cittadini». E’ quanto afferma in una nota, il capogruppo del Pd alla Provincia di Potenza, Vito Di Lascio che aggiunge: «Presso l’ ex Asl 3 del Lagonegrese, grazie ai percorsi operativi e strategici attuati, nell’ultimo quadriennio, dall’ex direttore generale, Mario Marra, sono stati realizzati ambiziosi progetti di rilancio dei servizi sanitari, che hanno
| EGREGIO direttore, ultimamente sul suo giornale ho letto più volte di sanità ed in particolare di tumori. Si è parlato di medici, di luminari, di opportunità, di fare o meno alcune scelte. Poche volte però è stato puntato il dito sull’atteggiamento poco ortodosso di alcuni, anche stimati, professionisti. Mi rendo conto che l’argomento che voglio trattare è delicato e per non metterla in difficoltà non farò nomi e non riferirò di situazioni particolari, ma cercherò con queste poche righe di far capire alcune cose che fuori il mondo della sanità sono sconosciute, si sanno soltanto se ci si imbatte direttamente come paziente o suo familiare. Parlo di un sottobosco florido e sino ad oggi non sradicabile. Esistono dei medici “illustri” come è stato scritto spesso sul suo giornale che sono tra i più noti di alcune branche della medicina e grazie anche a loro, ma soprattutto ai molti pazienti morti nei diversi tentativi di mettere a punto terapie più efficaci, che oggi molte persone malate di tumori di ogni genere, sopravvivono molti più anni e molto più spesso di qualche hanno fa guariscono anche. Purtroppo questo non è accaduto per una mia cara amica che si è spenta pochi anni fa. Era affetta da una grave malattia tumorale molto, molto aggressiva. Malattia che in alcuni casi non da scampo. Durante i tentativi di raggiungere la guarigione (la chiamerò
LA LETTERA
na. Insomma un riassetto strutturale delle Asl lucane dato in affidamento al vecchio gruppo dirigenziale che ha dimostrato di essere nel suo complesso senza infamia e senza lode. Intanto i cinque direttori generali delle vecchie cinque Asl restano in carica con la funzione di commissario liquidatore, e non si sa per quanto tempo. Le liquidazioni delle aziende possono durare anche decenni, perché finché anche l’ultimo scampolo non viene definito l’Azienda non può essere chiusa. I due nominati, Marra e Cugno, già da ieri hanno preso in carico il loro ruolo e pare che già oggi sono operativi con una visita alla vecchia Asl di Venosa per programmi operativi. Questa fase della sanità lucana è davvero molto delicata per il riordino in avanzamento. I primi segnali si stanno avendo dai privati convenzionati con le vecchie Asl che lamentano di non ricevere i pagamenti arretrati. Si è discusso molto in questa transitorietà della necessità di ampliare i servizi sul territorio invece di ricoverare i cittadini spesso ingiustificatamente e con tempi lunghi oltre il necessario. Molti la ritengono la strada maestra. Gianfranco Gallo
contribuito a disegnare il quadro di una solida rete assistenziale, fortemente integrata tra ospedali e territorio. Questo patrimonio va valorizzato e trasferito all’interno della nuova organizzazione sanitaria, in un quadro di consolidamento del patto di fiducia che si è stabilito con la società lucana al fine di rendere maggiormente competitivi i territori, assicurando una buona coesione sociale e un’alta qualità dell’offerta sanitaria. Sono fiducioso – prosegue Di Lascio – nel lavoro e nell’impegno del direttore generale dell’Asp, Pasquale Amendola, che ritengo possa essere indirizzato, innanzitutto, nel garantire continuità e sviluppo alle tante iniziative intraprese dall’Asl del lagonegrese».
Preparare i volontari Abio onlus PER preparare i volontari ad accogliere i bambini ricoverati in ospedale e le loro famiglie, Abio (Associazione per il bambino In ospedale) Potenza onlus ha organizzato un corso di formazione. Il corso ha lo scopo di formare i volontari Abio che opereranno nella pediatria dell’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza. Comincerà mercoledì 11 marzo alle ore 15,30 (fino alle 18.30) presso l'auditorium dell’ospedale San Carlo e sarà composto di 5 lezioni: un incontro informativo; un incontro di selezione-autovalutazione; un incontro sugli aspetti igienico-sanitari-comportamentali; un incontro sull'importanza del gioco in ospedale; un seminario psico-motivazionale; 60 ore di tirocinio in ospedale. Abio Potenza si è costituita come sede autonoma il 4 gennaio 2009 per promuovere l'umanizzazione dell'ospedale. Abio Potenza aderisce alla fondazione Abio Italia onlus, presente in circa 60 strutture ospedaliere d'Italia e attiva da trenta anni in difesa dei diritti del bambino e dell'adolescente ospedalizzato. La sede di Abio Potenza ha incominciato il suo servizio come sede in tirocinio dipendente direttamente da Fondazione Abio Italia nel marzo 2007, presso il reparto di Pediatria dell'Ospedale San Carlo di Potenza.
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Medici illustri, la storia di Teresa Teresa, nome che non era il suo) “Teresa” si è recata spesso anche da un illustre professore romano, di fama mondiale. Presa dalla disperazione le ha provate tutte. L’appuntamento, fissatole dallo stesso reparto di un ospedale della Basilicata, presso il quale era in cura, per un consulto le era stato fissato per le 7 la mattina. Da Potenza si è recata a Roma, giunta nello studio del luminare ha trovato già più di qualche paziente in attesa. Il primo era li dalle 6. L’illustre professore faceva molte visite già prima di andare in ospedale la mattina. La visita di “Teresa” è durata qualche minuto, il tempo di vedere le carte, gli esami che le erano stati richiesti di portare, le è stato detto che nell’ospedale lucano dove era in cura stavano eseguendo tutto alla perfezione, l’invito a continuare le terapie e a farsi rivisitare da lui stesso dopo qualche mese. Poi “Teresa” è passata dalla segretaria che ha compilato una ricevuta di 600.000 £ (era il tempo delle lire). E avanti il prossimo. Lo stesso atteggiamento, raccontava “Teresa” che aveva raccolto le confidenze di altri malati, lo teneva un noto professionista Emiliano. Lui fortunatamente
Al via la formazione
riceveva il pomeriggio. La ricevuta era di 4/500.000 £ e ad alcuni consegnava un foglietto sul quale disegnava un percorso terapeutico con dei punti. Come uno schizzo fatto da un geometra. Naturalmente il commento del medico era che il reparto lucano di provenienza era preparato e che la terapia era quella giusta. Il sospetto che c’era un’intesa non scritta e nemmeno mai detta fra dei medici dell’ospedale lucano e gli “illustri” professori in discussione era per “Teresa” forte e anche altri pazienti, compresi i loro parenti, le confidavano di avere la stessa sensazione. In quelle condizioni fortemente precarie di salute si è disposti a subire tutto. L’importante è che la speranza non muoia. Loro sospettavano che c’era un sottile gioco di scambio di favori traducibile così: tu (grande luminare) mi consigli le terapie da eseguire ed io ti mando ogni tanto i pazienti a visita a pagamento. Tu però dici che io sono bravo. Se lo dici tu che sei un luminare la gente ci crederà. Il sospetto era che questo avveniva probabilmente per molti ospedali italiani. Da qui “Teresa” si spiegava tutta quella gente che faceva la fila alle 6 la mattina davanti allo
studio del luminare citato. Un’altra cosa che a “Teresa” sembrava strana era la gestione spinta dell’associazione che si occupava della sua malattia, alla quale la maggiorparte dei pazienti dava il suo impegno vedendo l’associazione di volontariato come uno strumento per trovare una soluzione alla propria condizione di malato a rischio. Loro venivano messi in prima fila a chiedere i soldi, probabilmente perché dire no al paziente è più difficile e poi loro s’impegnano e ci credono. Però poi le decisioni le prendeva chi doveva essere il controllato. Abitualmente da chi aveva responsabilità dei reparti di riferimento. “Teresa” sospettava anche che l’associazione è per lo più gestita in Italia dagli stessi operatori sanitari. Mi raccontava: il controllato faceva, o forse ancora fa, anche il controllore. La dimostrazione potrebbe essere che molti primari che si occupano di quella branca sono i consulenti scientifici di associazioni e quando vanno in pensione ricoprono nelle associazioni ruoli fondamentali sia sul territorio che in ambito nazionale. Insomma l’associazione appariva a “Teresa” come uno strumento con una ineguagliabile penetra-
zione sociale per la grave materia di cui si occupa, nelle mani dei medici, quasi sempre primari, invece che dei pazienti e delle loro famiglie. Farvi parte per i pazienti poteva significare avere in qualche modo corsie “preferenziali” nei reparti. Chi è a rischio di morire lo accetta il più delle volte. Chi lo fa pesare, i medici che gestiscono le associazione, lo fa consapevolmente, sospettava "Teresa". Questa lettera l’ho voluta scrivere in suo onore e dei tanti che come lei hanno visto strumentalizzare a fini economici e per mero arrivismo la loro malattia. Anche per dare seguito ad un suo desiderio irrealizzato; voler far conoscere esperienze e fatti subiti, che le hanno fatto disprezzare la sanità, per evitare che riaccadano. È dovuto a lei e ai tanti che la pensavano come “Teresa”. Il disdicevole atteggiamento che molti operatori, anche illustri, perpretano, forse perché presi da sensi di onnipotenza, inficia indelebilmente quanto di buono fanno per gli ammalati. Chissà quanti leggendo questa lettera si riconosceranno e magari hanno il timore di aggiungere altro dì cui sono a conoscenza? Comprensibilmente, chi è soggetto a queste malattie ha anche un grande senso del pudore nell'esporsi, come lo aveva Teresa. Questa è la verità che mi ha raccontato "Teresa" che merita rispetto; Chissà se oggi la realtà è diversa? lettera firmata
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Martedì 10 marzo 2009
Si è svolto il vertice del centrosinistra sui candidati
Politica lucana
Timido sì per Lacorazza
Lasciano il Partito democratico il presidente Petracca e 10 consiglieri del coordinamento cittadino di Tito
Gradimento per Santarsiero, dubbi su Nigro di SALVATORE SANTORO POTENZA - E’cominciato il confronto tra i segretari dei partiti che comporranno l’alleanza di centrosinistra alle prossime elezioni amministrative di giugno. Ieri mattina, infatti, c’è stato il primo vertice tra leader per la scelta dei candidati presidenti alle Province e al Comune di Potenza. C’è riservatezza e cautela ancora. Quello di ieri, infatti, è stato il primo incontro: ce ne saranno altri. In ogni caso la sensazione è che nonostante qualche distinguo (Idv in testa) da parte di qualche segretario regionale c’è un “cauto”gradimento per la riconferma a sindaco di Potenza di Vito Santarsiero e per la possibile candidatura a presidente della Provincia di Potenza del segretario regionale del Pd, Piero Lacorazza. Ma nessuno si pronuncia. «C’è da discutere ancora». E’ quanto trapela. E lo stesso Piero Lacorazza, secondo quanto hanno confidato alcuni dei pre-
L’addio delle truppe di Falotico POTENZA - Via dal Pd. Il gruppo dei “Falotichiani” - compreso il presidente Giuseppe Petrecca - che faceva parte del Comitato cittadino del Partito democratico di Tito ha consegnato le dimissioni. Molti di loro erano tra “gli autoconvocati” che si riunirono al Principe di Piemonte per criticare la dirigenza del Pd lucano “denunciando” un depauperamento dell’area cattolico democratica a favore del protagonismo ex diessino. Dopo la rottura definitiva di Roberto Falotico, inizia quindi l’esodo dei “fedelissimi” dell’assessore regionale all’Agricoltura. Questo il testo della lettera inviata al segretario regionale Piero Lacorazza e a quello provinciale, Ignazio Petrone dal presidente dimissionario, Giuseppe Petrecca: «Caro Segretario, Le scrivo, in qualità di coordinatore del circolo P di Tito, per presentarle le mie dimissioni dagli incarichi che ricopro. Nei mesi scorsi ho tentato di avviare un sano dibattito all'insegna delle regole democratiche e finalizzato a costruire un nuovo soggetto politico in grado di affrontare in maniera vincente l'appuntamento delle elezioni amministrative di giugno. Insieme con me presentano le loro dimissioni gli eletti nel Direttivo di Tito : Acerenza Gerardo; Di Lascio Elio; Iessi Annibale; Iuliano Pasqualina; Locantore Maura; La Cava Maria Rosaria; Panaino Pietro; Sabia Rossana; Salvatore Roberto;Sangiacomo Luciana. Inoltre lasciano la carica di eletti all'Assemblea Provinciale di Potenza Locantore Maura e Sabia Ciro.
Roberto Falotico
Tutti noi,infatti, abbiamo partecipato con slancio e vigore alle primarie del 14 ottobre, certi di condividere qualcosa che ci avrebbe portato alla fondazione di una nuova realtà politica, dove non ci sarebbe stato spazio per vecchie logiche di potere e di autoreferenzialità, ma un luogo di incontro tra varie anime riformiste con un solo ed imprescindibile obiettivo: riportare il cittadino al centro dell'interesse della politica. In questi mesi ci siamo resi conto che la costruzione di una forza plurale e condivisa è stata minata da un verticismo dominante, attento più ad un equilibrio di comodo e non aperto ad un dialogo multiculturale e propositivo. Ci siamo sentiti sempre ospiti non graditi in
un partito che con entusiasmo abbiamo collaborato a far nascere, un partito dove le regole valgono ad uso e consumo di chi deve applicarle, senza un criterio oggettivo. Tutto questo in noi ha creato un disagio che nei mesi è andato crescendo tanto che con grosso rammarico e dispiacere siamo costretti ad abbandonare il Pd, il partito che pensavamo nostro». Ventuno esponenti del Pd di Tito quindi, pronti a seguire Roberto Falotico nella prossima “avventura” elettorale. La notizia dell’abbandono, in ogni caso, non sorprende. Anzi. Secondo indiscrezioni anche in altri comitati cittadini e negli altri organi locali del Partito democratico i “falotichiani” si starebbero preparando a “consegnare” le tessere. Anche perchè il lavoro per la presentazione delle prossime liste elettorali si fa di giorno in giorno più febrile (in pagina i dettagli su quanto sta accadendo anche in provincia di Matera ndr) e Falotico sta preparando nei minimi dettagli la propria macchina “politica - elettorale”. All’appello delle dimissioni dal Pd, però mancano ancora i vertici della “squadra” di Falotico. Almeno ufficialmente infatti, fanno parte del Partito democratico di Basilicata, sia Aurelio Pace (in pole per essere il candidato alla Provincia di Potenza) e l’ex segretario dei giovani della Margherita e poi vicesegretario provinciale del Pd del Potentino, Carmine Lombardi. La sensazione però è che sia solo una questione formale; come per tutti gli altri. sal.san.
Digilio del Popolo delle libertà frena il “toto amministrative”
«Fanno davvero sorridere– afferma il deputato lucano del Pd, Salvatore Margiotta le manifestazioni di soddisfazione del centrodestra lucano in relazione alla recente delibera Cipe in materia di infrastrutture». Margiotta critica le scelte del governo Berlusconi e sottolinea: «Nessuna delle opere strategiche fissate nell’Intesa generale quadro tra governo e Regione Basilicata nel corso della precedente legislatura (in particolare la Bari - Matera, la Gioia del Colle - Matera, la Lauria - Candela, la Salerno - Potenza –Bari, la Murgia – Pollino), è riportata nell’elenco relativo alla delibera Cipe: nessuna di esse sarà dunque avviata entro il 2013. Insomma, il primo e qualificante atto del governo in materia infrastrutturale conferma la scarsissima attenzione nei confronti della Basilicata: ciò non stupisce il Pd lucano, che farà fino in fondo, dall’opposizione, la propria parte per invertire tale rotta». Di diverso avviso, invece, il senatore lucano del Pdl, Cosimo Latronico: «Per Margiotta la manovra del governo Berlusconi che mobilita circa 11 miliardi di euro per riprendere la costruzione di grandi opere nel Paese, molte delle quali nel Mezzogiorno, non e' sufficiente! Anzi non dovrebbe autorizzare il nostro compiacimento. Noi ribadiamo invece di essere compiaciuti perché, nonostante i pesanti limiti imposti dai saldi della finanza pubblica, peraltro ereditati, il governo sta compiendo scelte precise e coerenti come quelle di puntare su soldi veri per riaprire i cantieri fermi, anche per l'opera negativa del precedente governo Prodi, puntando su progetti immediatamente cantierabili e sugli ammortizzatori sociali per fronteggiare la crisi delle imprese ed aiutare le famiglie dei lavoratori che perdono l'occupazione».
«I congressi provinciali di Potenza e di Matera di An sono stati momenti di un confronto vero e di alto profilo politico tra dirigenti ed amministratori di partito a testimonianza che An in Basilicata, come in tutto il Paese, è pronta ad andare oltre la grande intuizione che è stata la “svolta di Fiuggi” per completarne il progetto, a partire dal ricambio della classe dirigente delle Province e dei Comuni lucani». E’ quanto sostiene il coordinatore regionale di An, e senatore del Pdl Egidio Digilio, esprimendo «larga soddisfazione» per lo svolgimento dei due congressi e per «la nuova voglia di destra ma anche di contaminazione che esprimono quanti danno il proprio contributo ideale e di valori alla costruzione del Pdl». Digilio aggiunge: «E’ vero, come in tanti nei congressi hanno ribadito: An e Fi hanno identità complementari ma non tutto ci unisce. Ciò che ci fa stare insieme e che ci porta a fonderci in un’unica grande forza politica di governo del Paese è una cornice di valori comuni. Per questo An non ha alcun timore di aderire al nuovo progetto politico che è quello di costruire il più grande partito europeo di centrodestra, con una lea-
questa direzione e questo, se fosse confermato, non troverebbe entusiasta Falotico che ha invece l’esigenza di mantenersi il più possibile le mani libere. Più fuori dagli schemi invece e sicuramente contro le scelte del Pdl è invece Angelo Tosto pronto a scendere in campo con le sue liste civiche come aveva già fatto nelle Comunali a Matera (lui sull’argomento ha abilmente glissato negando contatti di questo tipo). Lui però è fuori da qualsiasi inquadramento politico-partitico e dunque diventerebbe una mina vagante nello scenario regionale anche su questo Falotico sarà chiamato a riflettere e capire davvero qual’è la sponda giusta da trovare nella provincia di Matera. Quella sponda che potrebbe pesare al di là dell’immaginabile in caso di ballottaggio fino a fare la differenza come è stato per Acito alle
questo centrosinistra è arrivato il momento di fare le cose seriamente se si vuole sperare nella vittoria elettorale. Bisogna saper fare un passo indietro e anche un passo in avanti se necessario». Tornando al distinguo, Michele Radice avrebbe invece, sollevato la questione della discontinuità di partito. Per la discussione sulla riconferma di Santarsiero la questione è trasferita al tavolo dei coordinamenti del centrosinistra potentino. In alto mare la questione relativa invece, alla Provincia di Matera. Carmine Nigro insiste per la riconferma e anche nella riunione di ieri, Antonio Potenza non lo ha mandato a dire. La sensazione però è che il centrosinistra sia di di avviso diverso. Tutto è trasferitoinogni casoaragionamenti locali. Nigro dovrà convincere gli alleati del Materano: non sarà facile. Dal Pd, però c’è chi frena sulla possibile candidatura di Lacorazza. In una nota per la stampa, il
coordinamento cittadino di Banzi del Partito democratico ha scritto: «In merito alle indiscrezioni giornalistiche circa la possibile candidatura alla presidenza della provincia di Potenza del segretario regionale del Pd Piero Lacorazza, il direttivo del Circolo Pd di Banzi, all'unanimità,esprime forti perplessità e sconcerto per una scelta incomprensibile che segnerebbe il fallimento di un processo di rinnovamento del partito». «Abbiamo tutti affidato a Piero Lacorazza, poco più di un anno fa, con ampio consenso - prosegue la nota -la missione di costruire il Pd in Basilicata e di guidare un processo di rinnovamento della politica lucana, non a caso investendo su una figura giovane e confidando nelle sue qualità politiche. L'abbandono della segreteria per una postazione istituzionale apparirebbe oggi più legata ai destini personali di un gruppo dirigente che il frutto di una condivisa politica di rinnovamento». s.santoro@luedi.it
LA POLEMICA
«Prima di pensare a candidati Restaino a Taddei: «Il Pdl esterni riflettiamo sugli interni» fa l’accolita dei rancorosi» dership forte e con un preciso sistema di regole a garanzia del pluralismo politico e culturale al suo interno». Detto questo però, il senatore Digilio “frena”sulle prossime candidature degli esterni ai partiti originari: «E’ il caso di precisare che il dibattito tra noi e Fi sulla scelta dei gruppi dirigenti e dei candidati più autorevoli e con maggiori possibilità di successo rispetto a quelli che metterà in campo il centrosinistra è tuttora aperto. Non ci sono preclusioni per qualunque esponente di An come di Fi. Nei congressi abbiamo voluto ribadire due concetti: il coordinatore regionale del Pdl sarà il risultato di una riflessione incrociata tra i gruppi dirigenti nazionali e regionali; prima di pensare a candidature esterne al Pdl è indispensabile riflettere su quelle interne altrimenti si creerebbe una sorta di incomprensione tra i nostri elettori che vedrebbero nascere un nuovo partito ma con dirigenti messi in secondo piano nelle candidature più rilevanti. In proposito trovare una soluzione, sono certo, non sarà difficile». «Dai congressi – conclude Digilio – è dunque ripartito l’orgoglio della
Egidio Digilio
destra che non è più disposta a subire l’egemonia culturale del pensiero liberal e tecnocratico. Oggi la destra vince perché possiede strumenti migliori per leggere ed interprete la complessità sociale e le risposte ai problemi più drammatici della società».
POTENZA - Il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Erminio Restaino a muso duro nei confronti del deputato del Pdl, Vincenzo Taddei secondo cui alcuni sindaci del Pd starebbero passando al Pdl. Restaino attacca: «Non stupisce Taddei, quando auspica una sorta di accolita dei rancorosi per dare slancio al Pdl, tale da guadagnare l'ambita, ma mai raggiunta, meta del governo in Basilicata. Non sorprende, ancora una volta, che il centrodestra provi a fabbricare sul nulla un improbabile avvenire». «Avremmo salutato con favore - prosegue Restaino - un confronto maturo e responsabile su idee e programmi. Di questo avrebbe bisogno la Basilicata. Ma se il progetto del centrodestra in vista delle prossime elezioni è quello di raccogliere malumori e presunti scontenti a danno di una idea progettuale che nei fatti ci sfugge, nessuno se ne deve rallegrare. La Basilicata specie in un momento particolarmente
sfavorevole per l'economia nazionale e internazionale ha bisogno di timonieri capaci, che non navighino a vista, intraprendendo questa o quella rotta». Meglio il centrosinistra per Restaino che «a cospetto di un governo nazionale che fa degli annunci la sua unica regola, specie per il Mezzogiorno, è impegnato a dare risposte ai lucani sin da subito. A sostegno di questo lavoro parlano i tanti provvedimenti del governo regionale: i 23 milioni di euro in materia di energia, i 5 milioni all'università, i 20 milioni alle imprese per il sostegno all'accesso al credito, gli 8 milioni a sostegno della crisi e dei lavoratori fuoriusciti dai processi produttivi, i 15 milioni a sostegno dei piccoli comuni e i 18 milioni impegnati nel contrasto alla povertà e per sostenere le politiche sociali». Restaino chiude: «I lucani, sono certo bocceranno le presunte alternative costruite sul trasformismo e sulla transumanza».
L’ANALISI
Trattativa aperta con Mastrosimone abboccamento anche con Tosto co starebbe valutando sono rappresentati dalla consigliera regionale Rosa Mastrosimone e dall’imprenditore e leader delle civiche Angelo Tosto. Due scelte per certi versi agli antipodi che difficilmente lo stesso Falotico riuscirà a conciliare ma che possono rappresentare in questo momento due soluzioni fondamentali per dare consistenza e forza all’ex assessore e creare attorno a lui un vero e proprio progetto politico che possa poi in prospettiva Regionali portare ad una scelta di campo. Diverse però le soluzioni perchè nel caso della Mastrosimone si continua a vociferare (per la verità è giusto sottolineare che nei fatti queste voci che si rincorrono da mesi non hanno trovato conferme) di un passaggio a breve del consigliere regionale nelle fila della Pdl, anzi ci sarebbe una strada spianata in
senti, è stato moltoattento a non sbilanciarsi. Anzi sembrerebbe che abbia posto una serie di riserve. Ma il suo nome è sul taccuino, dal momento in cui l’attuale presidente della Provincia, Sabino Altobello, ha posto la rinuncia della sua riconferma legata a un «rinnovamento generazionale». E la questione generazionale sarebbestato ilmotivo del gradimento, più o meno generalizzato degli alleati. Ma la situazione è ben lungi dall’essere definitiva. All’incontro erano presenti: Antonio Potenza (Popolari uniti), Michele Radice (Idv), Domenico Sarubbi e Antonio Giansanti (Partito socialista), Giovanni Mussuto e Giuseppe Digilio (Verdi), Paolo Pesacane (Movimento per la sinistra), Ottavio Frammartino (Prc), Giovanni Soave (Pdci), Giannino Romaniello e Carlo Petrone (Sd) e Gianfranco Blasi (Rosa bianca). Per quanto riguarda i commenti, Giovanni Soave ha dichiarato: «E’ stato un incontro positivo. Ma è evidente che per
Visioni opposte: Margiotta attacca il governo, Latronico vede, invece, buoni segnali
Almeno una delle due sarà chiusa da Falotico prima delle elezioni
Resta più che mai aperto il gioco delle alleanze politiche in vista delle prossime elezioni amministrative provinciali. Matera e la sua provincia non fanno eccezione anche se una serie di alleanze potrebbero essere propedeutiche a scelte successive che avranno nelle Regionali del 2010 lo snodo politico fondamentale. Intanto però tiene banco il posizionamento del consigliere regionale ed ex assessore Roberto Falotico che se a Potenza può contare su una schiera di sostenitori e fare dunque una serie di scelte molto nette, a Matera invece deve cercare sponda tra gli insoddisfatti dell’uno e dell’altro schieramento che hanno in questo momento la necessità di competere con forza nella prossima competizione elettorale. In questo senso due punti di riferimenti appetibili che Faloti-
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Rosa Mastrosimone e Angelo Tosto
Comunali. Una battaglia per niente scontata ma da ponderare bene, con un’esigenza però che è anche un limite. Falotico deve pensare all’oggi ed anche al domani cioè alle Regionali del 2010. E’ per questo che probabilmente il dubbio sarà sciolto solo tra qualche giorno.
Dopo un’attenta riflessione. O Mastrosimone o Tosto saranno la sponda politica nel Materano. Quasi impossibile che si faccia un accordo a tre. Ma sono ore concitate e nulla può essere escluso. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
POTENZA - L’Udc regionale firma un documento politico sulla questione mediterranea. I tre consiglieri regionali, Agatino Mancusi, Vincenzo Ruggiero e Gaetano Fierro in una nota affermano: «L’Udc inquadra la risoluzione delle questioni socio - economiche del Mezzogiorno d’Italia in una più ampia dimensione politica che vede come riferimento centrale il Mediterraneo: una opportunità da cogliere per diversi aspetti». «Già in occasione della visita del segretario nazionale, Cesa, a Potenza - prosegue la nota a firma dei tre consiglieri regionali - la questione meridionale ha trovato, nell’ambito del convegno organizzato, ampio spazio di discussione. Sono state trattate le questioni dell’integrazione multirazziale e il dialogo con le altre civiltà mediterranee. Per questo siamo convinti che l’interculturalismo sia un destino inevitabile delle nostre terre e anche un’occasione di crescita per le nostre società». «La questione mediterranea riteniamo - si legge nella nota -che
I consiglieri regionali dell’Udc Mancusi, Fierro e Ruggiero sulla questione Mediterraneo
Mare nostrum: opportunità, no debolezza sia il nodo centrale della politica dei prossimi decenni. Per questo l’Udc di Basilicata richiama l’attenzione del governo nazionale su una serie di priorità politiche per lo sviluppo del Sud e dell’intera nazione». Questi i punti individuati da mancusi, Ruggiero e Fierro: «Infrastrutture, con la richiesta di un definitivo allineamento ai livelli nazionali di infrastrutturazione territoriale; lotta alla criminalità organizzata, con la richiesta di un rafforzamento dell’azione di presidio del territorio; inclusione e integrazione sociale, con la richiesta di un programma straordinario di politiche sociali, educative e di contrasto alla povertà; fondi destinati al Mezzogiorno, con una dura presa di posizione contro ogni iniziativa tesa a stornare ri-
sorse finanziarie originariamente destinate al Mezzogiorno, in particolare attraverso la riduzione del Fondo delle Aree sottoutilizzate, per interventi riguardanti le altre aree del Paese o l’intero territorio nazionale». E in questo contesto, «l’Unione di centro – continuano Fierro, Mancusi e Ruggiero - si impegna a cooperare nell’attuazione di queste priorità promuovendo scelte amministrative e iniziative legislative tendenti alla eliminazione degli sprechi e alla piena valorizzazione delle risorse del territorio. Un tema che è stato sottolineato con forza nella conferenza di Potenza è la questione Mediterraneo e con essa il ruolo che il Mezzogiorno dovrà svolgere a partire dal 1 gennaio 2010 nel “mare nostrum” con l’attuazione del Protocollo di Barcello-
na che prevede il libero scambio di persone e di merci. Il Mediterraneo è tornato ad essere il laboratorio d’Europa e dei paesi terzi». L’analisi socio - economica: «Tra i mutamenti - proseguono i 3 consiglieri - ci limitiamo a evidenziare la demografia e le migrazioni, processi questi che sono causa ed effetto dell’inevitabile incontro - scontro delle persone migranti e delle loro culture. La minaccia della cosiddetta bomba demografica, in forza dell’abnorme differenziale di crescita delle popolazioni tra le due rive, è un dato di fatto». Il documento dei rappresentanti consiliari dell’Udc prosegue: «Considerate le difficoltà politico - economiche operanti oggi in questo mare, bisogna puntare sul dialogo interculturale cui finora si è dato poca importanza per la reciproca
ignoranza e i pregiudizi. Oggi si parla di “confidence building measures” (costruzione di misure di fiducia ndr) : occorre realizzarle con la conoscenza e il dialogo tra culture e civiltà. Sono processi di apprendimento reciproco in tempi non brevi ma necessari, se si vuole creare un ecosistema di nuovi rapporti economici, politici e socioculturali nel Mediterraneo, per sapere come dialogare gli uni con gli altri e quindi accettarsi ed interagire nel rispetto delle proprie identità e valori». «In quest’ottica – concludono Gaetano Fierro, Agatino Mancusi e Vincenzo Ruggiero - il Mediterraneo può ripensare se stesso, riappropriarsi delle sue risorse umane e materiali, elaborare un paradigma interculturale, corroborato da una prassi interattiva tra persone e culture che tendono verso un progetto sociale di emancipazione e coabitazione democratica e di stato di diritto, verso un patto di nuova cittadinanza, memori del monito di E. Braudel: “Il Mediterraneo è ciò che ne fanno gli uomini”».
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IMMIGRATI E DRAMMA USURA
IL CROLLO DI UN’IDEA PRIVATA DEI CONTENUTI
di TOMMASO MARCANTONIO
di GIUSEPPE ROMEO
HA TANTO urlato per il problema usura don Marcello Cozzi che probabilmente ha perso anche l'ultimo filo di voce. Quella voce necessaria oggi per allertare le istituzioni, i politici e le autorità preposte per la erogazione del credito - anche se modesto - che viene negato oggi all'immigrato. Tutti conosciamo la situazione esplosiva attuale della crisi globale dell'industria, dell'economia e della finanza. Però, se tocca i normali cittadini che cercano di barcamenarsi alla men peggio, l'accesso al micro credito per gli immigrati è negato anche quando gli stessi non sono clandestini legalmente residenti e occupati stabilmente. Ed è vergognoso, deplorevole e deprecabile che si neghi l'erogazione di modesti finanziamenti, anche a tassi da strozzianaggio ben superiori al 20%, proprio da parte delle finanziarie. Quelle che pullulano a ogni piè sospinto in ogni angolo, il più remoto di questo capoluogo di regione e che spesso, si azzannano per acchiappare clienti con una pubblicità tanto fuorviante e ingannevole da far rizzare i capelli. Infatti spesso sui volantini, depositati in quantità industriale sui parabrezza delle auto, si legge in piccolo che praticherebbero tassi del 3,50% e poi marciano con il TAEG al 18,50%. E a nulla giova segnalare all'ex UIC - Ufficio Italiano Cambi - ora accentrato presso la Banca d'Italia, tale gravissima scorrettezza. Quindi, a parte i tassi, assicurano di erogare entro 48 ore con anticipo in contanti subito e, guarda l'ardire e la spudoratezza, concederebbero, a condizioni ordinarie, prestiti anche a protestati. Bisogna provare per credere in quanto se il richiedente, è stato iscritto al CRIF di Bologna o alla Centrale Rischi della Banca d'Italia, può solo sognare di ottenere un centesimo! L'argomento: L'usura “etnica” assedia l'immigrato trattato su Il Sole 24 ORE lunedì 23 febbraio, nel trattare le conseguenze della crisi, svolge un'ampia analisi sulla stretta del credito istituzionale. Viene posto in evidenza che le soluzioni si risolvono nell'ambito delle proprie comunità - come tra buoni amici - tentando di sostenersi con prestiti che, del tasso zero, restano un miraggio. L'ABI (Associazione Bancaria Italiana) risponde che bisogna offrire prodotti favorevoli e mirati. La verità è che gli immigrati, come i nostri antenati che si recavano all'estero con la valigia di cartone e la speranza di raggranellare qualche dollaro o sterlina o franchi svizzeri o tedeschi, hanno elevata capacità di risparmio. E le banche corteggiano questa filiera di immigrati per la raccolta e per i trasferimenti. Non risulta rispondente al vero quanto affermato dal responsabile retail Pier Paolo Tempestini di Unicredit e la dichiarazione di impegno assunta da Intesa San Paolo quanto ad iniziative finalizzate a finanziare l'avvio di imprese di immigrati. È materia vissuta da chi svolge attività di consulenza in materia finanziaria e riceve pressioni quotidiane. In conclusione - crisi o mica crisi - se già ai cittadini italiani e meridionali o a quelli più deboli in particolare, si negano erogazioni, immaginarsi se si elargiscono provviste agli immigrati. Una nota per il battagliero don Marcello Cozzi: che proponga nelle debite sedi la modifica della legge 108 relativa all'usura. Che venga riservato analogo trattamento agli immigrati e che, stante alle provvidenze del governo per le banche - la cui assoluta solidità è indiscutibile - vengano escluse dagli accordi le convenzioni per amministrare e gestire soldi pubblici ed escludere dai benefici di legge quegli istituti che non prevedano un plafond per i più deboli e gli immigrati. Questi ultimi o sono essere umani come noi o, se li discriminiamo, non dovremmo fruire delle loro necessarie e utili prestazioni.
GLI SPROLOQUI DEL CENTRODESTRA SENTITE questa notizia, è bellissima, non ve l'ha regalata nessun quotidiano, almeno nella sua enunciazione eclatante. Renato Schifani (sì proprio lui), il presidente della Camera dei Deputati, alla tre giorni degli stati generali del turismo culturale, che si è svolta la settimana scorsa a Torino, si è presentato con una proposta geniale. Udite-udite. Per risollevare le sorti del turismo culturale nel nostro Paese, secondo l'esimio Presidente si dovrebbero aprire più casinò. Con tutti il rispetto per i casinò e per la bella e garbata gente che vi gira intorno, francamente, il presidente Schifani ha sbagliato il tavolo dove lanciare la proposta. Forse aveva preparato il suo intervento per un simposio sulla cultura del profitto, che contempla anche gioco d'azzardo, slot machine, mafia e quanto affine, ma poverino, il Presidente si è ritrovato in un contesto in cui il suo spot ci azzeccava come i cavoli a merenda. Per la serie delle parole blaterate in sede non idonee, un altro campione politico del Pdl, il parlamentare lucano Vincenzo Taddei - uno che se prova a teorizzare espone il nulla e quando affronta i problemi (si fa per dire) dice cose stucchevoli - in un incontro organizzato dall'Anci di Basilicata su disfunzioni e ritardi che Poste Italiane sta creando in molti piccoli centri lucani, invece di porsi responsabilmente di fronte ad un problema fortemente sentito, ha preferito in un lampo sproloquiare sulla rete adsl. La quale, per carità, nell'era della tecnologia avanzata avrà tutta la sua importanza, ma che non c'entra niente con il disagio delle piccole comunità che non ricevano posta per settimane e settimane. Povera Italia e povera Basilicata se questa è la sua classe dirigente, è meglio girare la sguardo. Mimmo Mastrangelo
CI SONO momenti della storia nei quali le idee sono strumento di confronto e di lotta politica. Ed è questa la storia dei sistemi politici del Novecento europeo. Ci sono momenti nei quali le idee richiedono a chi le usa di superare formule burocratiche che ingessano i contenuti, di evitare la stasi delle menti, di impedire che si perdano di vista le ragioni e le aspettative di un nuovo elettorato, di avere il coraggio di superare i vecchi volti e dare alla novità il giusto spazio per crescere e affermarsi. La formula del Pd, per la sinistra italiana, doveva rappresentare un modello di partito “aperto”. Ovvero, una sorta di contenitore sburocratizzato da segreterie e leadership litigiose. Un contenitore che oltre a coagulare le idee e la cultura di una sinistra sopravvissuta alla fine della Guerra Fredda avrebbe dovuto offrire al Paese, in una logica bipolare reale e intellettualmente corretta, un riformismo socialdemocratico che l'Italia non ha mai avuto. Dalla socialdemocrazia del Psdi di Saragat - ben lontana dalla socialdemocrazia tedesca - imploso nella sua aderenza a formule ambigue di prossimità ad un centrosinistra svuotato nei contenuti dall'ambivalenza democristiana, superata l'edizione italiana dell'eurocomunismo di Berlinguer e altrettanto conclusasi con non pochi drammi la parentesi del socialismo decisionista craxiano, il Pd si è presentato con i limiti oggettivi di sempre: una sorta di rimaquillage della sinistra nella quale i democratici post-Pci si sono attribuiti la paternità di una transizione verso un riformismo mai chiarito, nei contenuti e nelle azioni da condurre. In questo ciò che è sopravvissuta è la politica del partito “chiuso”. Una logica neopartitocratrica - favorita anche dalla legge elettorale voluta senza troppi no anche da una parte della sinistra Ds per la quale ogni novità, ogni possibile tendenza di inserimento di idee non omologate alle segreterie delle correnti si è infranta nella corsa alla ricerca del successo senza cambiamenti delle leadership: troppe per un partito unico. La deriva del Pd, la sconfitta in Sardegna, sono in realtà due controsviluppi della stessa medaglia dove l'una è causa ed effetto dell'altra dal momento che è la struttura, la guida, e come sceglier-
la, del Pd che è in discussione. Oggi anime diverse si presentano nuovamente a far capolino nelle dinamiche di potere e sulle ceneri della débacle veltroniana. Quelle cattoliche ambiguamente alla ricerca di un compromesso ideologico, ma senza convinzione, deluse di aver perso la paternità dell'idea originaria conquistata dalla maggior esperienza dei Ds. Quelle laiche, socialiste - ma sarebbe meglio dire postcomuniste e, visti i risultati e i litigi, non sinceramente riformiste - che nel Pd hanno cercato solo di riproporre un senso di partito, di appartenenza, superando l'evidente caduta di consensi che i Ds stavano subendo. Una rivisitazione di immagine operata credendo che solo un'etichetta nuova avrebbe potuto conquistare l'elettore a prescindere dai contenuti e dalla credibilità dei leader. Di fronte a ciò, la sconfitta in Sardegna può anche rappresentare l'insuccesso di Veltroni o del suo candidato, ma non è solo questo; è anche la sconfitta di un partito nuovo solo nominalmente poiché strutturato partitocraticamente. Un partito nel quale società civile e libera intellettualità sono ritenuti solo strumentali alle necessità elettorali del momento e non valore aggiunto per il futuro se non omologate nella cultura del partito o rispondenti alle aspettative dei capi. La vera lezione, insom-
ma, è che la partitocrazia non è scomparsa con l'avvio dell'era del Pd e con la fine dei vari cespugli. Essa fa capolino nelle dinamiche interne al Pd ogni volta che è in gioco il potere nel partito dal momento che le strutture funzionano ancora mutuando assetti pseudosocietari con gerarchie, carriere e incarichi. Un sistema dialetticamente ingessato, una politica e una classe dirigente autoreferenziale, mentre al contrario, il Paese avrebbe necessità di superare la burocrazia del partito chiuso e favorire la prospettiva di “partiti aperti”. La prospettiva di partiti capaci di esistere nel momento del confronto, presentandosi con propri programmi e con uomini e donne migliori per realizzarli. Uomini e donne che non possono crescere solo “nel partito”, che devono mettersi in gioco in quell'Italia dell'impegno civile che aborrisce la politica di professione e che crede che sia solo uno strumento per servire un'idea, una comunità, il Paese senza rendite di posizione. Uomini e donne che devono avere riconosciuto quel valore aggiunto dato dal fare e non solo dal dire. Solo in questo modo la sconfitta in Sardegna potrebbe avere un significato non solo per il Pd, ma per il futuro del sistema politico di una società aperta, matura. Un modello nel quale sia il ricambio di uomini e di idee, sia l'accesso non precluso a chi non fa par-
te del club dovrebbero rappresentare i fattori essenziali del rinnovamento progressivo della vita politica del Paese. Un modello di democrazia dal basso e dalla società nel quale andrebbero ricercate le migliori soluzioni per affermare una responsabilità condivisa in chi opera per il cittadino, affidandone il futuro a chi si è impegnato nei diversi settori della vita. Un futuro che richiede, per affermare una novità, ben altro che una simpatia neoclintoniana per una dimensione postcomunista e postulivista. Quella dimensione di indipendenza politica dell'uomo dagli schemi di ieri che, nel gioco in Sardegna, ha sacrificato un presidente e un candidato per inseguire il solito cambiamento di poltrone nelle segreterie romane che non cambierà nulla, ancora per molto, in Italia. Una dimostrazione che, oltre il risultato, il successo politico, qualunque ne sia il colore in competizione, prescinde molto spesso dalla volontà di perseguirlo e riduce la regione, soprattutto se del nostro Sud, a vittima sacrificale senza dignità elettorale in un terreno da resa dei conti interno. Una resa dei conti giocata molto spesso sulla trasversalità delle intese, accettando anche la vittoria dell'avversario se questo è il prezzo per affermare un senso di potere interno che consolida le leadership di sempre, ma che non assicura ancora una volta limpidezza e lealtà nel confronto politico.
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ELETTROSMOG ALLARME CITTADINO di ANTONIO DANELLO
L’ELETTROSMOG resta un allarme per i cittadini e lo dovrebbe essere ancora di più per i nostri amministratori. L'ennesima discussione non si sa con quali punti fermi. L'Assessore Molinari ha annunciato che a breve (sic !!!) saranno convocati i gestori della telefonia mobile perchè forniscano indicazioni sulla ubicazione degli impianti esistenti sul territorio. Il Comune evidentemente non ha ancora una mappa dell'esistente con tutti i dati necessari. Questa affermazione lascia pensare che nostro territorio è stato invaso “liberamente” ed ogni gestore ha fatto come ha voluto. Da anni si parla di piano d'insediamento per i ripetitori perchè dovevano essere garantiti alcuni criteri di minima. L'elettrosmog non è un “fantasma”, un concetto esasperato d'inquinamento bensì una realtà i cui danni vanno meglio individuati. Certo non danno benessere! Anzi. La storia delle garanzie che deriva dall'attività dell'Arpab non funziona più. Un esempio per tutti. Di recente Le Ferriere, ha adottato un nuovo sistema di aspirazione e filtri, che come è stato detto garantisce meglio contro il pericolo dei fumi, delle particelle sottili. Tanti soldi spesi per questo meccanismo di sicurezza. Bene! Ma questo ci dice, in maniera inequivocabile, che il vecchio sistema non era (molto)... sicuro !!! Eppure i dati comunicati dall'Arpab sono stati sempre e comunque tranquillizzanti. Non si può credere che l'industria abbia sprecato risorse solo per una maggiore sicurezza. Non scherziamo sulla pelle dei cittadini, visto che alcune patologie sono in aumento. Gli impianti di Pian Cardillo e di Contrada Botte devono trovare più idonea collocazione in luoghi in cui non ci siano abitazioni. Non dobbiamo aspettare sempre la prova provocata quando si possono creare danni alle popolazioni; la scienza ci dice che alcuni dubbi sono più un timore. Non spetta a noi arricchire le casistiche per renderle più credibili. Lo stesso concetto vale per la centrale dell'Enel di via del Gallitello. Sono anni ed anni malgrado interventi della Regione, Difensore Civico, con indicazioni attentibili per una soluzione il Comune di Potenza è costretto a subire la prepotenza dell'Enel. Un Comune che non ha questa autorità dovrebbe portare ad una riflessione di tutte le forze politiche rappresentate in consiglio comunale. Se non si è in grado di intervenire, né su questo e né su altri aspetti inquinanti per rispetto dei cittadini occorre un (dignitoso) silenzio da parte degli Amministratori a partire da Molinari!!!! *Basilicata Civica
COSTITUZIONE PROFILI GIURIDICI FILOSOVIETICA DEL CASO ENGLARO di ANTONIO MONTANO TUTTE la Carte Costituzionali del Mondo recano una impronta decisiva e ineludibile, una specie di biglietto da visita rappresentato dal primo articolo (art.1). Anche il biglietto da visita della nostra Costituzione è solennemente enunciato dall'art.1 che così recita : “L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. Su tale articolo vi fu un violento scontro nella Assemblea Costituente, come era ovvio, tra i marxisti ligi agli ordini sovietici (Togliatti, Nenni ecc.) e i laici/liberali (Ugo La Malfa, Gaetano Martino) che si batterono sulla formula : “L'Italia è una Repubblica fondata sui diritti delle libertà e sui diritti del lavoro”, ma furono perdenti perché i cattolici si accordarono sulle garanzie promesse e mantenute nei confronti della Chiesa di Roma. Dunque la nostra Costituzione è sostanzialmente filosovietica (art.1) e formalmente vaticanista (art.7). Mettere a fondamento di uno Stato e di una Nazione il lavoro significa e presupporre l'assunzione di un obbligo che, se osservato, come avvenne nell'URSS, impone come necessità prodromica, l'annullamento della iniziativa privata e di ogni forma di libera attività in sostituzione delle quali lo Stato si fa padrone e mallevadore del lavoro, della produzione e distribuzione e degli stessi lavoratori che non hanno scampo se non di obbedire ciecamente a quanto per loro dispone lo Stato sia nell'imposizione del tipo di lavoro, sia nella retribuzione che nell'Unione Sovietica e negli Stati aderenti al blocco dell'URSS è stata sempre di fame. Del resto, agli italiani è noto lo spregiudicato statalismo della sinistra sia nelle istanze che nella prassi sinistrorsa di far discendere tutto dalle direttive statuali, ma soprattutto nel voler dirigere l'economia irizzando le industrie e le banche (è nota la sconcertante esperienza fallimentare di Prodi quale Presidente dell'IRI). Per raggiungere il fine di sovietizzare l'Italia con l'attuazione integrale dell'art.1 i costituenti marxisti hanno, nella stessa Carta, apprestato gli strumenti che richiedevano,peraltro, tempi verosimilmente lunghi durante i quali, da parte loro, avrebbero impostato un lavoro politico di sfiancamento e abbattimento dello Stato liberal/democratico mediante la capillare azione parlamentare necessaria a definirla trasformazione legislativa consona al socialismo reale. Ed è per questo che nella redazione della Carta si batterono con buona riuscita a orientarla in senso ideologico/precettivo, dando un potere spropositato al Parlamento e un potere debole, di facciata, formale con totale assenza decisionista preclusivo del fare e dell'agire all'Esecutivo (Governo). Quando Berlusconi parla di modifiche costituzionali, si riferisce all'abbattimento dei freni che intralciano gli intenti del Governo,appunto, nel fare e nell'agire e delle remore e dinieghi che il Parlamento interpone ai disegni e decisioni dell'Esecutivo, limitato o spoglio di poteri reali senza rendersi conto-il no-
stro Berlusconi- che, per i costituenti marxisti, al Parlamento veniva, soprattutto, affidato il compito di partorire, anche attraverso un tempo verosimilmente lungo, una legislazione finalizzata all'attuazione dell'art.1 della Carta, sicuri che Parlamenti ligi a maggioranze di Sinistra ce ne sarebbero stati come come ce ne sono stati a sufficienza, ma che hanno dovuto darsi una sospensiva all'affermazione del loro fine primario per effetto della caduta del Muro di Berlino e del fallimento della Unione Sovietica su cui la Sinistra italiana non ha riflettuto abbastanza per emendarsi e anche comprendere che non è solo il lavoro che identifica un popolo come principio fondante di una democrazia. Ci sono anche i disoccupati, gli invalidi, i pensionati che certamente non sono ex cittadini.E gli studenti ? Li dobbiamo chiamare futuri cittadini mentre il lavoratore a tempo determinato deve ritenersi un italiano con data di scadenza ? Anche noi italiani abbiamo un muro che è identico all'abbattuto muro di Berlino. Per gli italiani l'art.1 della Costituzione è un muro che bisogna abbattere; che deve cadere con i suoi connessi sostegni che mettono per davvero la Repubblica italiana in grave pericolo : la debolezza dell'Esecutivo simile a quello della Repubblica di Weimar il cui anemico vigore diede la stura al sorgere e all'edificazione del Nazismo. Sig.Presidente Berlusconi, non parli più di modifiche della Costituzione, ma la modifichi standosene zitto come hanno fatto le sinistre che l'hanno cambiata per ben quindici volte modificando quattordici articoli che hanno un elemento in comune : il sì del PCI, e del PDS e DS poi. L'ha cambiata,infine anche la Magistratura, quando ha surrettiziamente abrogato l'art.27 decidendo per la pena di morte di Eluana Englaro. Del resto la stessa Carta prevede abrogazioni e rifacimenti e gli stessi Costituenti ne erano coscienti come l'On.le Meuccio Ruini relatore del testo finale e Presidente della Commisiine che ebbe così a concludere : “Ma forse, sì, non taciamolo, Onorevoli colleghi, molta parte del popolo italiano avrebbe voluto dall'Assemblea Costituente qualcos'altro ancora. Si rendeva conto l'On.le Ruini che quella Carta non era destinata a mummificarsi. Stia calmo l'On.le Franceschini e non dia sceneggiate nei giuramenti a vuoto, impropi, non dovuti in quanto si è tenuti a giurare solo quando si riveste una carica istituzionale e non per ritorsione nei confronti di chi quella Costituzione la vuole modificare e migliorare. Berlusconi continui in questo nobile intento e la cambi sul serio e subito la nostra Costituzione a cominciare dall'art.1 e sappia che l'On.le Franceschini, durante la coabitazione con i Comunisti DS ne ha subito il contagio infettandosi in modo irreversibile e l'ha voluto dimostrare per farglielo ben sapere o ribadirlo ai suoi compagni di cordata marxista per meglio accreditarsi come tenace sostenitore non più dei catto/comunisti, ma dei comunisti puri e duri.
di FRANCESCO BOCHICCHIO BERLUSCONI non ha fatto in tempo, anche grazie al comportamento impeccabile del Capo dello Stato, ad approvare o comunque a far approvare un provvedimento legislativo che impedisse l'interruzione - decisa da un provvedimento della Corte di Cassazione non più impugnabile - del trattamento di alimentazione e di idratazione di Eluana , perché questa, in stato vegetativo da diciassette anni, è morta, in seguito all'interruzione, ponendo fine ad una straziante agonia. Ora, la legge riguarderà in via generale la problematica del testamento biologico, senza alcuna rilevanza “ad personam” e avrà quindi il suo “iter”: se emanata con i contenuti incostituzionali che si preannunciano, con forti limiti al testamento biologico ed alla volontà dell'interessato e della sua famiglia, il “referendum” sarà inevitabile. La problematica è rilevante e trascende la materia oggetto della legge stessa , in quanto si estende all'invasione, da parte della Chiesa Cattolica, dello spazio di libertà dei cittadini per imporre le proprie concezioni morali, in un'ottica profondamente illiberale. Non è singolare che la convergenza con la Chiesa Cattolica su questo terreno illiberale ed incostituzionale sia stata realizzata da Berlusconi, che pur si richiama (spesso impropriamente) al liberalismo, in quanto è un'alleanza strumentale ad un più ampio ed articolato attacco, da parte di Berlusconi, alla Costituzione per rimuovere ogni limite all'azione della maggioranza, per cui il consenso della Chiesa Cattolica si rivela essenziale per superare ogni ostacolo. Di fronte ad un disegno siffatto, che allo stato sembra legare la Chiesa Cattolica agli attuali equilibri politici di centro-destra, è comprensibile come i profili giuridici ed istituzionali vengano visti in chiave del tutto strumentale. In tale ottica, è comprensibile l'atteggiamento dell'orientamento liberale Pietro Ostellino e Sergio Romano su “Il Corriere della Sera”, anche con il parere favorevole di autorevoli Giudici - che si sta compattando per mostrare la legittimità - o comunque ridimensionare la illegittimità - del tentativo di Berlusconi: si vuol ridimensionare il profilo giuridico e comunque renderlo non univoco, per evidenziare l'opinabilità della materia e quindi l'insindacabilità della futura legge: la rilevanza politica di questa è tale che su “Il Sole 24 Ore” del 21 febbraio si è criticato il padre di Eluana perché si è espresso aspramente contro i contenuti prospettati della nuova legge, chissà perché si esprimono osservazioni, non di merito, ma di metodo, sullo svolgimento della libertà di manifestazione del pensiero di chi ha vissuto un siffatto calvario per diciassette anni - con la moglie vittima di non lievi ricadute di salute - , e che dovuto subire l'umiliazione di ricevere l'addebito, da autorevoli esponenti del Governo, della maggioranza, e della Chiesa Cattolica, di assassinio della figlia, nonché di aver considerato la figlia quale “scomodità”. Il ragionamento giuridico utilizzato è così articolato: il provvedimento giudiziario definitivo della Cassazione è stato assunto nell'ambito di un procedimento di “volontaria giurisdizione”, art. 737 e segg. c.p.c., che si caratterizza per la non necessità del contenzioso con altri soggetti e per la mancanza di giudicato dei provvedimenti addotti, vale a dire per la loro libera modificabilità e revocabilità in seguito alla modifica dei relativi presupposti o in relazione a circostanze non emerse nel corso del procedimento. Pertanto, non essendovi un provvedimento giudi-
ziario immutabile, il provvedimento legislativo cui pensava Berlusconi, pur con portata anche “ad personam”, non avrebbe invaso lo spazio della Magistratura. E' da replicare che è evidente la commistione di piani così realizzata: è vero che il provvedimento giudiziario in questione è modificabile e revocabile sulla base della modifica dei presupposti e di circostanze prima non emerse, ma ciò non toglie che lo stesso, che appartiene in pieno al campo giurisdizionale e non a quello amministrativo, non sia più impugnabile, in quanto la sua legittimità è stata statuita, senza possibilità di sindacato ulteriore, dalla Suprema Corte di Cassazione, sia pur sulla base dei presupposti in essere - quindi, pur modificabile o revocabile, è definitivo, come in maniera ineccepibile notato dal Capo dello Stato - . Ebbene, tali presupposti sono costituiti dallo stato vegetativo di Eluana , stato vegetativo che, sulla base di analisi mediche e scientifiche e quindi, sulla base di criteri di ragionevolezza, era irreversibile. Il provvedimento legislativo cui pensava Berlusconi sarebbe stato tale da intervenire proprio sulla dichiarazione di legittimità della Corte di Cassazione, dichiarazione non impugnabile, per renderla priva di effetto, in modo concretamente invasivo della funzione giurisdizionale: la modificabilità o revocabilità del provvedimento giudiziario sulla base della modificazione dei dati di fatto a base è pertanto del tutto irrilevante in quanto estranea alla dichiarazione della Corte di Cassazione ed all'intervento su di questa del provvedimento legislativo; inoltre, per completezza, la modificabilità o revocabilità del provvedimento giudiziario era solo teorica, in quanto i presupposti erano in realtà irreversibili. Non è superfluo sottolineare che la retroattività del provvedimento legislativo al caso Eluana sarebbe stato - e sarebbe tuttora per quanto riguarda tutti i casi in cui il consenso all'interruzione del trattamento è stato dato dall'interessato entrato in stato vegetativo prima dell'entrata in vigore dello stesso provvedimento legislativo - inoltre dubbia da un punto di vista costituzionale per lesione del diritto di libertà dell'interessato stesso. In definitiva, Berlusconi ha tentato di realizzare un gravissimo strappo istituzionale, per umiliare Magistratura e Capo dello Stato, in un'ottica di convergenza con la Chiesa Cattolica: ora che lo strappo è superato, la legge sul testamento biologico potrà essere emanata con il pieno rispetto delle regole; resteranno profili di costituzionalità per la sua applicazione retroattiva e per i suoi contenuti se tali da ledere pesantemente la decisione dell'interessato e, nei casi dubbi, dei suoi familiari; lo stato vegetativo è così lesivo dell'identità di un essere umano che la contraria volontà degli interessati e dei loro familiari stessi non deve incontrare limiti incisivi. Si rivela quindi inevitabile uno scontro referendario - posizioni “terziste”, come quelle pur finemente espresse da Angelo Panebianco su “Il Corriere della Sera” del 23 febbraio, sono pertanto del tutto inconferenti, in quanto si tratta di “terzietà” tra chi attacca e chi difende le libertà costituzionali; ci si augura fermamente che la Chiesa Cattolica mediti sull'evenienza di uno scontro con il mondo laico, scontro da condurre contando sulla convergenza, che non può non diventare alleanza organica, con chi è assolutamente incurante delle Istituzioni e della Costituzione. studiobochicchio@legalebochicchio.it
DISAGI PER LA NEVE QUALI LE CAUSE? di FRANCESCO MOLLICA* CON un’interrogazione urgente al presidente della giunta e all’assessore alle Infrastrutture, ho chiesto di conoscere le cause dei ritardi di intervento per fronteggiare la nevicata di venerdì scorso. Gli enormi disagi causati alla circolazione stradale da una nevicata preannunciata appaiono davvero inspiegabili, considerato appunto che il sistema meteo aveva previsto le precipitazioni nevose e che, conseguentemente, tutte le amministrazioni comunali, la Provincia, la Regione e l’Anas, erano state allertate e, quindi, dovevano farsi trovare pronte ad intervenire. I ritardi nell’intervento, appaiono ancora più incomprensibili se si valuta la bontà e l’efficienza del sistema di Protezione civile regionale e della Soup, nonché gli investimenti fatti dalla Regione nel settore. Infatti lo scorso novembre la regione ha provveduto a consegnare a 45 Comuni i mezzi antineve e di questi, ben più di una decina ricadono territorialmente
nell’area interessata dai disagi alla circolazione. Occorre, inoltre, considerare che molti automobilisti, in particolare sui tratti stradali Potenza - Melfi, Potenza - Sicignano e nella stessa Città di Potenza, hanno subito danni e che, come riportato dalla stampa, le associazioni dei consumatori stanno invitando gli stessi a chiederne il risarcimento. Tralasciando, seppure importante, l’incidenza economica che il risarcimento di tali danni potrebbe avere sulle amministrazioni e sugli enti coinvolti, bisogna considerare che ci sono stati cittadini, lavoratori che sono riusciti a rientrare a casa, con i mezzi pubblici, solo in tarda serata, ed è soprattutto a loro che bisogna spiegare i motivi ed offrire garanzie affinché le azioni e i piani di intervento programmati, in futuro funzionino al meglio”. *consigliere regionale del gruppo misto Federazione di Centro
14 Economia
Italia / Mondo
Martedì 10 marzo 2009
I ministri europei del Lavoro insistono su misure urgenti
L’ottimismo del premier Berlusconi
Allarme occupazione nell’Ue Bisogna allentare la stretta del credito
«La crisi è grave ma passerà L’Italia sta bene»
di UGO CALTAGIRONE
di PAOLO BARBIERI
BRUXELLES – Una «recessione senza precedenti che potrebbe causare altri 6 milioni di disoccupati entro il 2010» e produrre «gravi conseguenze sociali per le famiglie e le persone». È allarme rosso quello che arriva da Bruxelles dove si sono riuniti sia i ministri Ue del Lavoro, sia quelli di Eurolandia, per preparare il Consiglio dei capi di Stato e di governo dell’Ue della prossima settimana. L’impatto sociale di una crisi finanziaria ed economica sempre più acuta rischia dunque di essere molto più pesante del previsto senza un’azione più determinata da parte dei 27 dell’Ue. L’ultima previsione sulla perdita di posti di lavoro era stata fatta dalla Commissione Ue, che in gennaio parlava di 3,5 milioni di disoccupati in più nel 2009 nell’intera Unione europea. Ora si prende atto che la crisi «colpisce duramente» il mondo del lavoro, più di quanto si potesse immaginare appena due mesi fa, tanto da far temere altri 2,5 milioni di disoccupati nei prossimi 21 mesi. Per questo i ministri europei del lavoro nelle loro conclusioni insistono sulla necessità di «misure urgenti e mirate a stimolare l’occupazione e a prevenire e limitare la perdita di posti di lavoro», mentre i colleghi dell’Eurogruppo e dell’Ecofin valutano la possibilità di «misure supplementari» per rafforzare il piano europeo di rilancio dell’economia. La principale preoccupazione dei ministri finanziari dell’Ue è sempre la stessa: ripristinare il normale funzionamento del sistema bancario e, dunque, allentare la stretta del credito che sta soffocando l’economia reale, impedendo un normale flusso di prestiti a famiglie ed imprese. Solo così si potrà cominciare ad uscire dalla recessione. E l’impressione, oramai, è che i piani anticrisi fin qui varati per sostenere le banche e i settori industriali più in difficoltà non siano sufficienti. Anche perchè a inquietare sempre di più la Commissione Ue e i ministri dell’Eurogruppo, guidati dal premier lussemburghese Jean-Claude Juncker, è la situazione
VIMERCATE (MILANO) – La crisi è grave ma, come tutte quelle che ci sono state, passerà. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ne è convinto ed è anche certo che in Italia, a differenza di altri paesi, non si verificheranno situazioni di miseria. Come fa ormai da tempo, da quando cioè la crisi finanziaria ha aggredito l’economia reale, quindi le aziende, causando la perdita di molti posti di lavoro, anche all’inaugurazione del Cisco Businness Collaboration Center di Vimercate ha dispensato messaggi di fiducia sulla tenuta del Paese, a cominciare dal sistema delle banche, invitando imprenditori e dipendenti ad un comportamento più ottimista e, soprattutto, a non cambiare abitudini economiche e continuare a spendere. «La crisi – ha affermato Berlusconi – sembra particolarmente grave, ma la sua estensione nel tempo dipenderà dai nostri comportamenti. Non ci saranno situazioni di miseria, di così acuta crisi. Il governo è presente per sostenere i cittadini meno fortunati». Molti lavoratori sono in cassa integrazione, ma il governo – ha detto Berlusconi – ha messo a disposizione 9 miliardi di euro: «I dipendenti pubblici invece non hanno motivo di modificare le loro abitudini economiche. Il loro potere d’acquisto è aumentato grazie al decremento del petrolio che ha fatto diminuire i prezzi e all’incentivo sullo stipendio perchè il governo ha messo a loro di-
sposizione tre milioni di euro». Agli imprenditori, invece, ha raccomandato la ricetta appresa dalla signora Tatcher, la quale gli spiegò che per governare si devono leggere solo i giornali che parlano bene dell’azione del governo: «Non leggete i giornali – ha detto Berlusconi – che soprattutto nei titoli raccontano che tutto sta crollando. Le crisi ci sono sempre state ma poi finiscono. Questa crisi, che è molto grave, può avere una estensione minore nel tempo ma dipende dai nostri comportamenti». L’Italia, secondo Berlusconi, è molto più attrezzata a far fronte alla crisi perché le famiglie hanno il conto in banca in attivo, i mutui sono stati bloccati, l’87% degli italiani è proprietario di casa e la sanità è gratuita: «Il 10 ottobre dello scorso anno ho annunciato agli italiani che il governo non avrebbe fatto fallire le banche e così è stato». Anche perchè, a giudizio del presidente del Consiglio, il sistema bancario italiano è molto più solido rispetto a quello di altri paesi: «Non c'è banca che ha avuto bisogno del contributo dello Stato e per far sì che le banche possano continuare a fare il loro mestiere. Sono intervenuti gli altri Stati – ha detto Berlusconi - con cifre che sono andate soprattutto a salvare le banche. Noi abbiamo messo a disposizione 12 miliardi di euro che con i moltiplicatori significano 150 miliardi di liquidità a disposizione del sistema imprenditoriale. Non c'è Paese in cui i governi siano intervenuti così tempestivamente».
«Imprenditori non leggete i giornali»
di molte banche dell’est, che rischia non solo di mandare in bancarotta alcuni Paesi Ue dell’Europa centro orientale, ma anche di far saltare i bilanci di molte case madri in Eurolandia. Sull'emergenza occupazione è invece concentrato il messaggio dei ministri Ue del Lavoro, che invitano gli Stati membri ad “evitare misure che inducano al ritiro prematuro dalla vita lavorativa, come schemi di pensionamenti anticipati o limiti di età alle opportunità di formazione, in modo da mantenere e accrescere la partecipazione al mercato del lavoro». Inoltre – affermano nelle loro conclusioni – bisogna affrontare «la sostenibilità e l’adeguatezza dei sistemi pensionistici attraverso riforme appropriate», anche per «il raggiungimento di un tasso di occupazione dei lavoratori anziani pari al 50%». Di qui anche l’invito rivolto all’Italia di «innalzare l'età pensionabile, in particolare per
Entro il 2010 altri 6 milioni senza lavoro
le donne». Ma per il governo «serve più tempo»: «Abbiamo detto all’Ue che ogni decisione sulle pensioni sarà assunta solo dopo il necessario confronto, anche con le parti sociali», ha affermato il sottosegretario al lavoro Pasquale Viespoli a Bruxelles, sottolineando che «sulle pensioni bisogna evitare tensioni.In questa situazione di crisi e di generale incertezza – ha spiegato – non riteniamo opportuno creare ulteriore insicurezza». Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, incasserà intanto oggi dall’Eurogruppo e domani dall’Ecofin il via libera sia al programma di stabilità aggiornato, sia al piano di incentivi, definito «coerente» con le indicazioni europee. Con l'invito a «portare avanti con determinazione» il risanamento dei conti, soprattutto appena si comincerà a palesare la ripresa. L’Italia per l’Ue ha fatto quello che doveva fare in base ai suoi margini di manovra, resi stretti da una situazione di bilancio appesantita sopratutto dall’elevatissimo debito pubblico.
Bene gli utili 2008
Si può arrivare fino a 400 euro per rata
Cir, Micossi succede a De Benedetti alla presidenza
Effetto Bce sul denaro Calano i tassi medi mensili e le famiglie risparmiano
MILANO – Sarà il direttore generale di Assonime, Stefano Micossi, a raccogliere da Carlo De Benedetti il testimone alla presidenza di Cir. Mentre più a monte della catena di controllo alla presidenza Cofide andrà Francesco Guasti. Le due finanziarie quotate della famiglia De Benedetti hanno intanto chiuso il 2008 con utili in decisa crescita, pur con una frenata nei margini operativi, decidendo però di non distribuire dividendi per l’esercizio a puntello del patrimonio, vista la difficile crisi economica in atto. In gennaio Carlo De Benedetti annunciando di voler lasciare la guida delle società fondate (ma non l’Espresso), aveva spiegato che la scelta del successore sarebbe caduta su figure istituzionali. Micossi e Guasti saranno designati dalle prossime assemblee di bilancio di Cir e Cofide attese il 30 aprile, quando Carlo De Benedetti lascerà l’incarico. Cir ha segnato utili d’esercizio per 95,5 milioni di euro e in crescita del 15,6%, con ricavi per oltre 4,7 miliardi e in crescita del 12,2%.
di DOMENICO CONTI ROMA – Tassi medi sui mutui sotto il 5% e risparmi sulla rata fino a oltre 400 euro mensili. È l'effetto Bce, scattato dopo che le massicce iniezioni di liquidità da parte dell’Eurotower, unite al taglio dei tassi di riferimento che giovedì sono scesi al minimo record dell’1,5%, hanno provocato una caduta verticale dei tassi di mercato. Discesa che ormai è evidente anche sulle rate sui mutui, tipicamente all’Euribor trimestrale, il cui tasso medio, a gennaio, è sceso ai minimi dall’ottobre del 2006 secondo il supplemento al Bollettino statistico di Bankitalia, toccando sui nuovi prestiti il 4,78% dal 5,08% di dicembre. Certo, la crisi del credito si fa sentire anche in Italia: le sofferenze (i crediti che le banche non riescono a riscuotere da famiglie e imprese), sempre a gennaio, sono aumentate del 2,82% a 26,768 miliardi di euro dai 26,032 miliardi di fine 2008. Ma le decisioni prese dalla Banca centrale europea, che dallo scorso ottobre ha ta-
gliato i tassi di 2,75 punti percentuali, cominciano ad alleggerire anche nella Penisola la bolletta di chi si rivolge in banca per un prestito. Proprio in Italia, peraltro, il taglio dei tassi di Eurolandia all’1,5% deciso giovedì scorso dalla Bce ha portato a un costo del denaro che non era mai stato così basso. Chi vuole contrarre un mutuo in Italia, oggi, o chi deve pagarne uno erogato in passato, lo fa a condizioni molto più vantaggiose rispetto a pochi mesi fa. Secondo una simulazione di Mutui Online, considerando il tasso Euribor all’1,76% raggiunto la scorsa settimana, rispetto ai picchi di ottobre (quando lo stesso tasso viaggiava al 5,39%) c'è un risparmio che va dagli oltre 200 euro mensili sulla rata di un mutuo da 100.000 euro, fino ai 325 euro mensili per i mutui trentennali da 150.000 euro. Su un mutuo da 200.000 euro si arriva a un risparmio di 394 euro mensili se il finanziamento ha durata ventennale, fino ai 433 euro se di durata trentennale. E c'è ancora spazio di discesa.
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Martedì 10 marzo 2009
24 ore in Basilicata
In programma per il prossimo biennio un investimento da circa 12 milioni di euro
La Orogel punta su Policoro De Filippo: «Un importante segnale alle attese degli agricoltori» MATERA - Ammonta a circa 12 milioni di euro l'investimento che la cooperativa Arpor del gruppo Orogel metterà in campo per il prossimo biennio per potenziare lo stabilimento di Policoro. L’annuncio è arrivato ieri mattina dal presidente di Orogel Fresco, Giuseppe Maldini che ha incontratoMaurizio Tortolone, presidente della Arpor, e la presidente di Confcooperative Basilicata, Vilma Mazzocco, in una riunione con il presidente della Regione, Vito De Filippo, l'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, e l'assessore regionale alle Attività produttive, Gennaro Straziuso. Nata 25 anni fa, la Arpor di Cesena è costituita da circa 100 soci, fra cui anche diversi pugliesi e lucani. «Nello stabilimento lucano - ha detto Tortolone - nell'ultimo biennio abbiamo già effettuato un investimento di circa 5 milioni di euro per la produzione di semilavorato nel settore del surgelato. Con queste risorse abbiamo rafforzato la capacità produttiva del sito lucano assicu-
rando lavoro a tempo indeterminato a 15 dipendenti e l'occupazione di 150 lavoratori stagionali. Inoltre, fra un paio di settimane, sempre nello stabilimento di Policoro, verrà avviata la linea, per la produzione di spinaci, più moderna d'Europa». «Abbiamo deciso di puntare molto sulla nostra presenza in Basilicata ha aggiunto Maldini - perché abbiamo trovato una produzione agricola di qualità e un sistema cooperativo pronto ad accogliere le sfide del mercato». «In un momento di grave crisi economica in generale e, in particolare, nel settore agricolo, riteniamo che questo - ha detto Mazzocco - sia un investimento strategico non solo per la Arpor e la Orogel, ma anche e soprattutto per le imprese locali che a questo stabilimento possono conferire il loro prodotto fresco attraverso una programmazione concertata delle coltivazioni». Fra gli obiettivi del nuovo investimento di 12 milioni di euro c'è anche quello di arrivare al completamento dell'intero ciclo di
Lo stabilimento Orogel a Policoro
produzione nello stabilimento lucano con un consistente aumento delle giornate di lavoro. L'assessore all'agricoltura, Vincenzo Viti, ha annunciato che «il Dipartimento si sta adoperando per mettere a disposizione della Orogel, come di altre ini-
ziative imprenditoriali del genere, i residui finanziari della precedente programmazione comunitaria, anche attraverso l'istituzione di un tavolo interdipartimentale con il dipartimento regionale alle Attività produttive». «La Regione Basilicata
- ha detto poi il presidente De Filippo - certamente farà la sua parte nel raccogliere le opportunità che arrivano dal mondo imprenditoriale e dal mondo della cooperazione perché producano il massimo degli effetti positivi. Il nostro territorio, con particolare riferimento al Metapontino, ha grandi capacità produttive e una buona qualità dei suoi prodotti. Quello che è ancora debole riguarda l'ultimo tassello della filiera, vale a dire il loro posizionamento sui mercati nazionali ed internazionali. Crediamo che l'inserimento delle nostre imprese in una rete commerciale così solida e con un marchio così importante non potrà non rappresentare un importante segnale di risposta alle attese degli agricoltori lucani, in un momento di crisi internazionale così delicato e così complesso come quello che stiamo vivendo. Certamente - ha concluso De Filippo - individueremo gli strumenti migliori per accompagnare gli investimenti dei privati e rendere ancora più efficaci i loro progetti».
Solidarietà ai comuni da Distefano (Pd) e Nardiello (Pdci)
Poste Italiane in bilico Di Lascio». Secondo Distefano «è inconcepibile il recente atteggiamento di Poste Italiane che, diversamente da quanto fatto in precedenza, non ha inteso rinnovare la convenzione con la Provincia di Potenza che avrebbe portato nelle casse dell’Azienda risorse economiche tali da consentire di controbilanciare l’asserita (anche se tutta da provare) eventuale diseconomicità degli sportelli messi sotto accusa proprio sul piano del rapporto tra costi e ricavi». «Se fosse vera l’analisi economica sfavorevole - continua - portata a motivazione da parte delle Poste per l’attuale parziale chiusura degli uffici, ancora più incomprensibile risulterebbe il no alla convenzione con l’Amministrazione provinciale, visto che proprio per questa via negli anni scorsi si è riusciti a scongiurare quanto oggi sta accadendo. Non dovrebbe nemmeno essere del tutto ac-
cantonato – continua il consigliere - il significato di presidio sociale che gli uffici postali assumono nelle realtà in questione dove spesso rappresentano molto più che un semplice sportello, tanto più che Poste Italiane continua ad operare in un regime di sostanziale monopolio». «A tal proposito - conclude Distefano, se dovesse continuare a permanere l’attuale atteggiamento della dirigenza delle Poste, propongo all’Anci di Basilicata di farsi carico di un’azione esplorativa nei confronti di gestori del servizio alternativi a Poste Italiane onde verificare la possibilità di invertire esattamente i termini della questione: non più Poste Italiane che chiude gli uffici nei Comuni, ma i Comuni stessi (e non solo, ma anche la Regione, le Province, le Asl, le Comunità Locali) che danno il benservito a Poste Italiane spostando su altri gestori tutto ciò che riguarda i servizi in
ASSEMBLEE FIOM
CONSULTAZIONI CGIL
PETIZIONE TRASPORTI
Si parte oggi
Accordo separato
Pdl soddisfatto
«IN riferimento alla lettera spedita lo scorso 23 febbraio al segretario generale della Cisl Bonanni e Uil Angeletti, dove si chiedeva di indire le Assemblee con i lavoratori al fine di fare chiarezza sull’accordo separato e promuovere il referendum, non avendo ricevuto nessun riscontro - la Fiom Cgil di Basilicata in una nota riferisce che - “insieme ai delegati Fiom di fabbrica convoca le assemblee nei luoghi di lavoro e Indice il referendum a scrutinio segreto sulla riforma del modello contrattuale». A partire da oggi si terranno circa 100 assemblee sui luoghi di lavoro.
LA Funzione Pubblica Cgil di Basilicata sta svolgendo su tutto il territorio regionale assemblee sui posti di lavoro per consultare i lavoratori in merito all'accordo separato del 22 gennaio. Per favorire la più ampia consultazione dei lavoratori di tutti i comparti il sindacato ha convocato oltre 90 assemblee. «Una consultazione volta innanzitutto ad informare i lavoratori sui contenuti e sugli effetti dell'accordo e soprattutto per affermare il principio democratico e vincolante della partecipazione dei lavoratori alle scelte che intervengono direttamente sulle condizioni di vita e di lavoro».
«GRANDE soddisfazione» viene espressa dal consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo (gruppo misto – Pdl) e dagli altri promotori dell'iniziativa, «per il successo della petizione popolare con cui si chiede l'estensione dei benefici e degli sconti tariffari aerei e ferroviari per i materani ed i lucani». «Nella sola giornata di domenica sono state raccolte circa 650 firme al gazebo di piazza Vittorio Veneto che vanno ad aggiungersi alle 1000 già raccolte». La raccolta proseguirà nel prossimo weekend a Matera, Bernalda, Policoro, Montescaglioso, Miglionico e Grassano.
POTENZA - Dopo l’assemblea generale sul caso Poste in Basilicata convocata domenica nel centro sociale di Malvaccaro, ieri si sono susseguite le reazioni. Unanime la voce venuta fuori dall’incontro: gli uffici postali non si toccano. Una voce a cui si è unita quella del consigliere del Pd alla Provincia di Potenza Nunzio Distefano, che intervenendo sulla questione della riduzione dei giorni di apertura e della paventata chiusura totale degli uffici postali in alcuni comuni lucani, tra cui anche quelli delle frazioni di Lauria, in una nota ha espresso «piena solidarietà alle iniziative di lotta organizzate dall’Anci e culminate nella manifestazione di domenica scorsa al Centro Sociale di Malvaccaro, rispetto alla quale condivide in pieno le valutazioni e la preoccupazione degli amministratori locali ed in particolare quelle espresse dal vicesindaco di Lauria Domenico
esame». Sull’argomento è intervenuto anche il vicepresidente del consiglio regionale Giacomo Nardiello (Pdci) che in una nota ha sottolineato: «La manifestazione voluta dall’Anci per “inchiodare” i manager di Poste Italiane alle proprie responsabilità, deve segnare una svolta nella vertenza sui servizi postali in Basilicata e, pertanto, i parlamentari del Pdl non possono certo cavarsela con un impegno a ‘favorire’ un incontro con l’amministratore delegato della società postale quasi si trattasse di una concessione quella di ricevere un gruppo di sindaci». Per Nardiello «deve essere il Governo ad intervenire con decisione ed autorevolezza nei confronti di Poste Italiane perché innanzitutto rispetti l’affidamento statale dei delicati compiti a cui è da sempre preposta l’azienda». «I Comuni piccoli e grandi – aggiunge Nardiello – hanno fatto e stanno facen-
L’interno di un ufficio postale
do tutto il possibile come pure bisogna dare atto ai sindacati di categoria di tenere sempre viva la mobilitazione dei postelegrafonici. A pieno sostegno dell’Anci, sono certo che il Consiglio e la Giunta regionali produrranno un’ulteriore iniziativa politico-istituzionale di pressione nei confronti del Ministero alle Comunicazioni e del Governo. E’ certo che non si possono ulteriormente calpestare i diritti dei cittadini di frazioni di Bella, Lauria, Maratea e dei comuni
di Marsiconuovo, Filiano, Moliterno, solo per citare i casi più clamorosi di riduzione dei servizi. Oltre al duro colpo inferto all’utenza lucana e fatto ancora più odioso a quella anziana, di ceti sociali deboli e di coltivatori - allevatori di contrade rurali, c’è un risvolto occupazionale che non va sottovalutato: l’adeguamento dei servizi postali alle esigenze delle nostre comunità locali può produrre nuovi posti di lavoro stabile di cui abbiamo assoluto bisogno».
Un pacchetto di proposte da Fiarc - Confesercenti
Professionisti contro la crisi POTENZA - Una delegazione di agenti di commercio del Potentino ha partecipato all’Assemblea Nazionale della Fiarc, la Federazione degli agenti e rappresentanti di commercio aderente a Confesercenti, in cui si è chiesto di rivedere la legge 204 del 1986. «La profonda e grave crisi economica mondiale che stiamo attraversando – è stato sottolineato vede gli oltre 300.000 professionisti, gli agenti e rappresentanti di commercio, sottoposti a mutamenti pro-
fondi: la crisi economica, la crisi professionale a cui si lega una scarsa fiducia nella istituzioni e una sensazione, anche se è ormai diventata qualcosa di più di una semplice sensazione, che da troppo tempo gli agenti si sentono abbandonati al proprio destino». «Il nostro obiettivo – sottolineano i dirigenti della Fiarc-Confesercenti - è quello di avviare inoltre una riflessione sul rapporto tra l’agente e rappresentante di commercio e la tematiche fiscali».
16 24 Ore in Basilicata L’azienda boccia la proposta di Regione e sindacati e rilancia il “pacchetto Pittini” Martedì 10 marzo 2009
La Mahle se ne infischia I punti: salvi in 35. Mobilità e migrazione per tutti gli altri LA CHIUSURA di una fabbrica che ha operato nel tessuto locale per oltre trent’anni è sempre una grossa disgrazia, per i suoi dipendenti e per l’economia della città. Ma nel caso della vertenza Mahle le cose stanno ancora peggio. Il gruppo tedesco che nel giro di poche settimane ha annunciato di voler chiudere i battenti, lasciando a casa 106 unità, ora pretende anche di dettare le condizioni. Non è bastata l’umiliazione inflitta per aver portato via il lavoro a più di 100 famiglie, giustificando la scelta con motivazioni a dir poco “discutibili”. Non sono servite i messaggi dell’intera comunità, sono cadute nel vuoto le parole del vescovo e quelle del sindaco Santarsiero che per la causa si era speso in prima persona. La Mahle non ha orecchie per tali richieste ma ha tanto pugno da imporre le proprie condizioni. E a chi da tempo andava sostenendo che per il futuro dello stabilimento ci fosse già un progetto ben definito, le parole con le quali ieri l’azienda ha bocciato la proposta elaborata da sindacati e Regione Basilicata devono essere suonate come una conferma di quanto si vociferava: la Mahle non avrebbe lasciato nulla al caso, avendo già individuato l’imprenditore a cui vendere il “pacchetto”. Peccato che la soluzione lascia a casa due terzi dei lavoratori. Secondo i tedeschi, invece, «non è accoglibile» la proposta contenuta nel verbale d’incontro dello scorso 4 marzo, di mettere a bando lo stabilimento per la ricerca di un nuovo imprenditore che così avrebbe l’obbligo di assorbire almeno la metà più uno delle maestranze. La Mahle mette le motivazioni nero su bianco: «i tempi necessari alla ricerca di nuovi imprenditori mettono a serio repentaglio la possibilità rendere poi esigibile, in alternativa, il piano di ricollocazione già elaborato dall’azienda». Che, guarda caso, corrisponde a quello presentato tempo fa in Confindustria, da parte di un imprenditore, che in quella occasione preferiva rimanere anonimo, e che tutti oggi indicano nella Pittini, a Potenza già presente con
Lo stabilimento della Mahle
la Sider Potenza. Ora la Mahle pretenderebbe che la vertenza si chiudesse con pance vuote e bocche chiuse. Questa la proposta dei tedeschi: cassa integrazione straordinaria di 12 mesi per cessazione attività, finalizzata alla ricollocazione non meno di non meno di 35 unità, presso un nuovo soggetto imprenditoriale interessato. Per gestire gli esuberi l’azienda ha intenzione di far ricorso alla mobilità, per coloro che sono vicini alla pensione, e per chi «non si oppone a ulteriori forme di incentivazione economica». Per le circa 34 unità rimanenti l’azienda sarebbe disponibile a riassorbimento presso i propri stabilimenti e società controllate, sul resto del territorio. Proposta che non aveva soddisfatto i sindacati nel corso dell’incontro in Confindustria. «Questa semmai - ha precisato il segretario della Uil di Potenza, Carmine Vaccaro - dovrebbe essere l’ultima ipotesi da prendere in considerazione, in mancanza di altre proposte. Ma ora abbiamo l’obbligo di cercare soluzioni che salvino tutte le 106 unità». Percorso condiviso dai lavoratori che ieri avevano detto sì alla proposta della tarsk force regionale per l’Oc-
cupazione: immediata disponibilità dello stabilimento produttivo, bando di evidenza pubblica per la ricerca di un nuovo imprenditore per l’avvio della reindustrializzazione del sito, anche con fondi regionali. Ma, dopo aver liquidato la proposta dei cinesi che si erano fatti avanti per rilevare lo stabilimento, ora la Mahle torna a dire che quella prospettata dall’inizio è l’unica strada percorribile. «Si tratta comunque di una proposta concreta - ha dichiarato il segretario della Fim Cisl, Salvatore Troiano - che aspettiamo di valutare meglio». Netta, invece, la bocciatura della Fiom Cgil di Basilicata. «E’ sorprendente - ha detto il segretario regionale, Giuseppe Cillis come l’azienda a novembre scorso abbia firmato un accordo in cui offriva la propria disponibilità alla vendita e alla reindustrializzaizone del sito. Un atteggiamento oggi completamente ribaltato. E viene voglia di chiedere: a che gioco si sta giocando? E’ evidente che l’azienda se ne infischia». Ora si attende di conoscere quali saranno i risvolti della vertenza, in vista dell’incontro tra le parti già fissato per venerdì 13. Mariateresa Labanca
La proroga va avanti da quattro anni. «Limiti della gestione del personale»
Giunta regionale, le proposte di Fp Cgil: Si proceda con le posizioni organizzative POTENZA - «Dopo 4 anni di prorogatio delle posizioni organizzative e a distanza di oltre un mese dalla pubblicazione della delibera di Giunta Regionale 440 dell’8 aprile del 2009 di individuazione delle posizioni organizzative, ad oggi non vi è traccia alcuna dei bandi per il conseguente conferimento». Ad affermarlo in una nota è Angelo Summa, segretario generale della Fp Cgil Basilicata. «È una situazione senza precedenti - sottolinea il segretario Summa - siamo
ormai quasi alla scadenza della legislatura e si è ancora in una situazione di proroga che, di fatto, ha elevato a quasi 10 anni la durata delle posizioni organizzative a suo tempo conferite, in palese contrasto con quanto previsto dal Ccnl che ne stabilisce una durata massima di 5 anni». «I ritardi e le difficoltà nel rinnovare le posizioni organizzative alla loro scadenza naturale - sottolinea ancora il segretario generale della Funzione pubblica Cisl - evidenziano tutti i
Iniziativa del Wwf in contemporanea in tutto il mondo
Il 28 scocca l’Ora della Terra Otto comuni lucani al buio POTENZA - Il 28 marzo Earth Hour - l'Ora della Terra attraverserà 25 fusi orari diversi dalle coste del Pacifico ai paesi delle coste atlantiche, mirando a contagiare un miliardo di persone con il click di un interruttore per una grande ola mondiale di buio. La campagna partita solo 2 anni fa a Sydney è diventata un fenomeno globale grazie alla diffusione sul web e al coinvolgimento di migliaia di persone che partecipano sui principali social network chiedendo di aderire all'appuntamento del 28 marzo. «Il video che abbiamo prodotto per promuovere
la campagna è visto sul web ogni 20 secondi, mentre la parola Earth Hour viene citata ogni 7. E' un'onda di partecipazione che cresce di giorno in giorno e già vede coinvolte centinaia di migliaia di persone intente a scambiarsi on line sui principali social messaggi, foto, video» commenta Andy Readly, direttore esecutivo della campagna del wwf. In Basilicata hanno aderito l'Amministrazione Provinciale di Potenza, e i comuni di Potenza, Matera, Moliterno, Paterno di Lucania, Melfi, Roccanova, San Chirico Raparo, Policoro.
limiti della gestione del personale e, più complessivamente, dell’organizzazione del lavoro; limiti che sicuramente vengono da lontano e che appartengono ad una vecchia logica gestionale della dirigenza regionale. Purtroppo, nonostante le sollecitazioni e le denunce avanzate dalle organizzazioni sindacali, si continua a procedere – sottolinea con forza Summa - senza aver ben chiaro un progetto di riorganizzazione amministrativa per un modello organizzativo più
rispondente alle funzioni ed ai compiti attribuiti all’Ente, quanto mai necessario soprattutto in questa difficile fase di crisi che colpisce duramente la nostra regione». Pertanto per la Funzione pubblica della Cgil «occorre procedere con celerità conclude la nota del sindacato - approntando tutte le procedure necessarie al definitivo conferimento delle posizioni organizzative, dando così il giusto riconoscimento alle tante professionalità presenti nell’ente».
Matera Ammortizzatori in deroga 2009
I sindacati scrivono al prefetto: «Intervenga per i pagamenti» VALBASENTO - La mancanza degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2009. Questo l’oggetto della lettera che la Filcem Cgil, la Femca Cisl e la Uilcem Uil, per mano dei loro segretari, Maurizio Girasole, Andrea Latronico e Pasquale Piancazzi, hanno inviato al prefetto di Matera, Giovanni Francesco Monteleone, e per conoscenza al presidente della Regione, Vito De Filippo, all’assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Antonio Autilio e al Dipartimento Lavoro e Formazione della Regione. «Sottoponiamo alla sua sperimentata sensibilità la questione di circa 500 lavoratori della provincia di Matera espulsi negli anni passati dai cicli produttivi dell'area della Valbasento e che in attesa di una pur flebile speranza di un reimpiego sono assegnatari di un sostegno economico da parte dell'Inps, finanziato annualmente dal governo centrale» scrivono nella lettera le organizzazioni sindacali. «La platea interessata continuano - è composta da lavoratori per larga parte in proroga di mobilità che non percepiscono nessun sostegno al reddito da gennaio 2009 . Per l'anno 2009 il Governo Nazionale ha previsto una dotazione finanziaria per gli ammortizzatori sociali in deroga nel decreto anticrisi numero 185/2008 convertito con modificazioni in legge numero 2/2009 e che con apposito decreto del Ministero del Lavoro datato 20 febbraio 2009 ha previsto un’ anticipazione di 4 milioni di euro alla Regione Basilicata». «Abbiamo riscontrato si legge ancora nella lettera - che in altre Regioni si sono ratificati accordi con le parti sociali che danno il via libera alla fruibilità delle anticipazioni previste dal Ministero del Lavoro, pertanto chiediamo un suo autorevole intervento sul
presidente della Giunta e sull'assessore alla Formazione e Lavoro per velocizzare i percorsi autorizzativi di pagamento delle indennità sociali». Già la Filcem Cgil di Matera in una precedente nota aveva messo in evidenza come fosse inspiegabile «il ritardo che si sta accumulando sul tema degli ammortizzatori sociali in deroga, siamo al mese di marzo è ben 1500 lucani e le loro famiglie sono dall'inizio dell'anno senza assegno inps, perché non si procede all'attivazione delle proroghe. E' altrettanto vergognoso - sottolineava ancora la nota Filcem - che altre migliaia di lavoratori, e con loro le imprese di cui sono dipendenti, sono in attesa della possibilità di accesso alla cigs o alla mobilità in deroga. E pure sembrava sia nella finanziaria 2009, che nel decreto anticrisi 185/2008 convertito con modificazioni in legge 2/2009 di avere finalmente ottenuto come parti sociali e sindacali uno strumento per alleviare in tempi certi il disagio sociali di migliaia di lavoratori e lavoratrici lucani. E invece no, la burocrazia ci "soffoca" le responsabilità si rimpallano tra governo centrale e regione, ma quel che è certo che mentre il medico studia il paziente muore. E' in atto secondo me anche per i lucani espulsi dal lavoro una sorta di volontà di lasciare libertà di coscienza bipartisan se staccargli l'alimentazione o meno». «Da noi si continua a cincischiare - scrive ancora Maurizio Girasole Mi sembra giusto l'intervento dell'esponente del Pd Salvaore Russillo sul tema, ma una noce nel sacco non fa rumore. Parlamentari lucani se ci siete battete un colpo, bisongna essere buoni amministratori ma anche ottimi politici dell'opposizione: la prima Repubblica insegna e ne sentiamo la nostaglia».
E l’Adoc di Basilicata invita gli utenti a reclamare contro l’azienda di telefonia mobile
Wind, nuovi disservizi ad Avigliano AVIGLIANO - La Wind lascia nuovamente Avigliano senza copertura. E’ la denuncia dell’Adoc di Basilicata. A soli tre mesi di distanza, ci giungono nuove lamentele da parte dei cittadini aviglianesi, clienti Wind che da sabato sono rimasti senza linea per l’assenza completa della copertura da parte del gestore. Dopo aver contattato il servizio clienti della Wind abbiamo saputo che la riparazione del guasto è prevista per il prossimo 11 marzo. L’Adoc, intanto, invita tutti i clienti Wind che stanno subendo tale disservizio, a contattare il call center, al numero 155, per reclamare. Ricorda, inoltre, di annotare la data, l’ora della chiamata e il numero di pratica (se non viene dato bisogna richiederlo
espressamente), da utilizzare per un eventuale richiesta di risarcimento danni. Così come prevede la “carta servizi Wind”, la società si impegna “ad eliminare eventuali irregolarità funzionali del servizio entro il quarto giorno non festivo successivo a quello in cui è pervenuta la segnalazione (…). Nel caso in cui pervenga un numero considerevole di segnalazioni contemporaneamente, Wind provvede ad informare i Clienti sul conseguente aumento dei tempi necessari per l'intervento (…) Nel caso in cui Wind non osservi i predetti termini, il cliente ha diritto ad un indennizzo di entità commisurata, alla durata del disservizio ed ai volumi di traffico sviluppati, fino ad un mas-
simo di 5,16 euro per ogni giorno di ritardo». Si ricorda, inoltre, che qualora i termini per la riparazione del guasto non fossero rispettati l’Adoc rimane a disposizione di tutti coloro che intendono intraprendere azioni per il risarcimento dei danni subiti.
24 Ore in Basilicata 17
Martedì 10 marzo 2009
Sono cinque i prodotti inseriti nell’elitè dell’agroalimentare
Dop e Igp, Basilicata in Europa POTENZA - Dal Caciocavallo al pecorino di Filiano, dal fagiolo di Sarconi ai peperoni di Senise. A questi, dal mese scorso, si è aggiunto il pane di Matera, l'ultimo in ordine di tempo ad entrare nell' elitè agroalimentare italiana. Questi quindi i cinque prodotti lucani inseriti dall'Unione Europea tra quelli Dop ed Igp. L'aggiornamento, che tiene conto degli ultimi ingressi, è stato reso noto da Bruxelles nello scorso mese di febbraio. Complessivamente, per quanto riguarda i prodotti a Denominazione di Origine Protetta (Dop) e quelli ad Indicazione Geografica Protetta (Igp), con i nuovi ingressi l'Italia sale a quota 173. Il Belpaese precede la Francia (160), la Spagna (117) ed il Portogallo (114). Oltre alla Basilicata, aumentano i prodotti riconosciuti il Piemonte, con la Tinca Gobba Dorata dell'Altopiano di Poirino Dop; la Liguria, con le Acciughe salate del Mar Ligure Igp; il Veneto, con la Casatella Trevigiana Dop; la Campania, con il Cipollotto Nocerino Dop e il Marrone di
Roccadaspide Igp; la Calabria, con la Cipolla di Tropea Igp; la Sicilia, con il Salame Sant'Angelo Igp. In seguito ai nuovi riconoscimenti, Campania e Sicilia, con 16 specialità ciascuna, consolidano il proprio primato fra le regioni del Mezzogiorno; la Calabria, con undici, si avvicina alla Puglia che ne ha una di più; il Piemonte, con 16, si affianca a Campania e Sicilia al quinto posto, dopo Emilia Romagna (26), Veneto (24), Lombardia (21) e Toscana (19). Bene la Basilicata con cinque, mentre la Liguria resta fanalino di coda (tre) preceduta da Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia e Molise (quattro). Guardando al genere di prodotti che si fregiano dei marchi, ortofrutta e cereali salgono a 56 (13 Dop e 43 Igp), seguiti dall'olio extravergine d'oliva (37 Dop e una Igp), dai formaggi (35 Dop) e dai prodotti a base di carne (20 Dop e 12 Igp). Altri prodotti (miele, pane, aceto, spezie, aromi) sono rappresentati da otto Dop e quattro Igp. Giuseppe Pomarico regione@luedi.it
I prodotti lucani Igp e Dop
Bradano - Metaponto In campo un accordo da 870mila euro
Premiata alla IV Mostra Nazionale
Aato - Consorzio di Bonifica Firmata la convenzione
La bufala lucana protagonista in Campania
POTENZA - I presidenti dell'Aato (Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale), Angelo Nardozza, e del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto, Angelo Carriero, hanno firmato ieri una convenzione che regola il trasferimento delle somme dovute per l'utilizzo delle infrastrutture di bonifica. La convenzione ha effetto retroattivo, in quanto entra in vigore dal 1 gennaio 2008 e dura tre anni, con possibilità di proroga automatica. In particolare l'accordo definisce «i benefici che il Sistema idrico integrato ottiene dal mantenimento in efficienza dei canali consortili da parte dello stesso Consorzio», si legge in una nota della Regione, intendendo per beneficio «esclusivamente quello definito dalla legge 29 del 2006 come contributo di bonifica, riferito ai servizi di raccolta, collettamento e allontanamento delle acque meteoriche». Sarà costituito un gruppo di lavoro, di cui faranno parte i dirigenti generali dell'Ente gestore e del Consorzio e, a titolo di osservatori, rappresentanti dei Dipartimenti regionali all'Agricoltura e all'Ambiente, che interverrà ogni qual volta saranno registrate «variazioni dei parametri tecnici a base della definizione del contributo». Per l'attuazione della convenzione sono stati impegnati oltre 870 mila euro. L'Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale provvederà a pagare al Consorzio quanto dovuto in due tranche: entro il 30 maggio e il 30 settembre dell'anno successivo a quello di riferimento. Per l'assessore all'Agricoltura, Vincenzo Viti «si tratta di un adempimento che era stato sollecitato da tempo e che è stato possibile realizzare per la disponibilità del presidenti Nardozza e Carriero. Si rende così possibile una forma di cooperazione che tornerà fruttuosa per la “missione” alla quale Aato e Consorzio sono chiamati a servizio dell'economia irrigua della regione».
La sede del Consorzio di Bonifica
CORSO ALSIA
VINI A CONFRONTO
POTENZA - Un incontro tecnico per parlare dei “sistemi di lotta integrata e biologica”, sul “disorientamento e confusione sessuale per il controllo integrato e biologico dei lepidotteri dei fruttiferi”: è questo quanto organizzato dall'Agenzia Lucana di Sviluppo, l'Alsia, in collaborazione con l'Asd Pantanello e della Regione Basilicata, con il patrocinio del comune di Policoro. Si parlerà dei mezzi tecnici biologici per l'agricoltura integrata, la nuova frontiera del mercato dei fitofarmaci. La confusione ed il disorientamento sessuale possono rappresentare un valido strumento per la lotta ad importanti fitofagi delle drupacee (cydia molesta, cydia funebrana, anarsia lineatella) e della vite (cobesia botrana) e consentire la riduzione dell'uso degli insetticidi. Questi temi saranno approfonditi martedì alle 17 nella sala consiliare di Policoro. L'incontro si aprirà con i saluti del sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, che sarà seguito dall'assessore all'agricoltura, Saverio Carbone. Modererà Arturo Caponero, dell'Alsia. Interverranno Fabio Molinari della Cattolica di Piacenza, Giuseppe Rosa del Basf Agro, Francesco Savino (Cbc Europa), Bruno Sgarzi (Agrisense Ltd) e Michele Pizzi (Isagro Italia). Claudio Buono
ALTAMURA - I vini lucani incontrano la gastronomia della vicina Puglia per una serata all'insegna della tipicità. Si chiama “Divino bacco” la serata degustativa organizzata ad Altamura, presso il Ristorante “Memè” , giovedì 12 marzo alle ore 21 che vedrà protagoniste le specialita gastronomiche altamurane e pugliesi , abbinate a vini pregiati di Basilicata. Il menu della serata curato dallo chef Massimo Marvulli, vedrà la partecipazione di docenti dell'Istituto Alberghiero di Altamura, del Presidente dell'A.M.I.R.A. Basilicata, Giuseppe Magno, dell'amministratore della guida turistica ed enogastronomica Girovagando in Italia, Gaetano Vitelli. Aglianico, Lagarino di Dionisio, ed Essenza di Sambuco sono alcuni dei vini lucani che saranno proposti in abbinamento a specialità altamurane.
L’8 marzo “Donne in campo” con la Cia Imprenditrici in difesa della tipicità POTENZA - Tantissime le iniziative promosse in tutta Italia dall'Associazione Donne in Campo in occasione della festa dell'8 marzo. Oggi in agricoltura un'azienda su tre è condotta da un'imprenditrice. Difesa della biodiversità e valorizzazione dei prodotti tipici. “L'altra metà...della terra è tornata in piazza”, promossa dall'Associazione Donne in Campo della Cia-Confederazione italiana agricoltori in occasione della festa dell'8 marzo e «ha colto pienamente nel segno» si legge in una nota della Cia. La manifestazione «ha confermato che le imprenditrici agricole, portatrici di grandi valori e di un deciso impegno per la crescita socio-economica, sono un punto fermo e reali protagoniste». «Aspetti, questi, che durante le manifestazioni dell'8 marzo - afferma Donne in Campo Cia - sono emersi in maniera chiara, dimostrando che le agricoltrici rappresentano un elemento portante del set-
tore primario. Basti pensare che un'azienda agricola su tre è condotta da una donna. Non solo. Proprio l'imprenditoria femminile ha dimostrato di reagire meglio alla crisi economica. La mobilitazione di Donne in Campo ha, quindi, dimostrato la grande vitalità dell'impresa in “rosa”, ma anche il contributo che essa può dare alla crescita dell''agricoltura, alla difesa della sua biodiversità, della sua tipicità, del suo forte legame con il territorio. Lo stesso rapporto con il cittadini-consumatore evidenzia che la scelta dell'Associazione della Cia risulta quanto mai vincente». Manifestazioni si sono svolte in tutta Italia e anche a Potenza le imprenditrici agricole hanno incontrato, nei tanti mercati di prodotti tipici allestiti, i cittadini nella piazze italiane per dare il loro contributo allo sviluppo della società italiana in questo momento di crisi e per chiedere di difendere il prodotto italiano.
MATERA - E' stata la bufala lucana a conquistare i gradini più alti del podio della 4° Mostra Nazionale della bufala mediterranea italiana alla “Mostra d'Oltremare” che si è svolta qualche giorno fa a Napoli. Alla manifestazione, organizzata dall'Associazione nazionale allevatori della specie bufalina con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali hanno preso parte 110 soggetti iscritti al Libro geneaologico della specie bufalina proveniente da 11 province dislocate su tutto il territorio nazionale. Otto sono state le categorie in mostra e tra queste, i più premiati sono risultati essere i soggetti presentati dall'azienda Squicciarini Vincenzo di Irsina ( MT). L'azienda irsinese ha conquistato un 1° classificato nella 1° categoria (vitelle da 10 a 14 mesi) e campione assoluto delle manze, nonché vincitore del concorso per il miglior genotipo della categoria ed un 1° classificato anche nella categoria 6° (bufale in lattazione entro i 38 mesi) e campionessa della categoria con il miglior genotipo. Ma il risultato più eclatante l'ha ottenuto il soggetto, sempre dell'allevamento Squicciarini, che è risultato 1° nella categoria 7 ( bufale in lattazione da 38 a 50 mesi) nonché premiato come miglior mammella della Mostra e riserva assoluta della Mostra. L'allevamento delle bufala sta vivendo un momento di grande vitalità ed i suoi prodotti, in primis, la mozzarella vengono sempre più apprezzati dai consumatori e non solo da quelli locali. Ed i risultati, ottenuti in questa manife-
stazione, mettono in evidenza il buon livello raggiunto dagli allevamenti bufalini presenti in Basilicata. Un comparto, quello bufalino, di sicura forte espansione nella nostra regione e su cui si punta molto nel prossimo futuro. Attualmente in Basilicata sono presenti una decina di allevamenti bufalini, ubicati in territori con caratteristiche diverse tra di loro: dall'area del Metapontino all'area Bradanica nel materano, dal Vulture-Alto Bradano alla Val D'Agri nel potentino con la presenza di circa 3.000 capi di cui circa 2.000 iscritti al Libro Genealogico e sottoposti ai Controlli Funzionali. In tale ottica, è da guardare con estremo interesse alla possibilità di realizzare in Basilicata un'area di produzione della mozzarella tipica lucana che possa fregiarsi di un marchio di valorizzazione delle produzioni lucane. Ciò consentirebbe di ottenere un ulteriore valore aggiunto alla produzione. A tal proposito le Associazioni Provinciali Allevatori di Matera e di Potenza sono impegnate a fornire supporto tecnico agli allevamenti nonché a valorizzare le produzioni lucane provenienti dal circuito del sistema allevatori. L'obiettivo dell'Associazione è proprio quello di contribuire alla crescita del comparto bufalino, attraverso la realizzazione di un progetto innovativo pilota specifico per lo sviluppo e la diffusione di know-how in materia di Miglioramento Genetico, Identificazione del bestiame ed Innovazione tecnologica legata alla trasformazione dei prodotti caseari di origine bufalina. Anna Giammetta
18 24 Ore in Basilicata Approvata in I Commissione la proposta di Fierro (Udc)
Le idee della conferenza degli assessori del settore
SÏ all’osservatorio Vulture per proteggere l’ambiente
Turismo, cultura e natura formula contro la crisi Perri: La Basilicata è pronta
di legge, d’iniziativa dei consiglieri Di Sanza (Pd) e Pagliuca (Fi – Pdl), nella quale sono settate modifiche ed integrazioni alla legge regionale numero 11 del 14 luglio 2006 che riguarda la riforma e il riordino degli enti ed organismi sub regionali.
POTENZA - ÂŤTurismo e Cultura è un dello sviluppo turistico a macchia di binomio che può offrire un importan- leopardo, tra realtĂ mature come Rote contribuito a far uscire l'Italia dalla ma che perdono colpi e altre aree, come dilagante crisi che nei prossimi mesi il lago di Garda, che guadagnano posimorderĂ ancora di piĂš sull'onda del zioni significative. In questo contesto drammatico contesto internaziona- continua l’Apt - acquista maggior valore la performance leÂť. E' questa la concludella Basilicata che in sione, secondo quanto controtendenza con i riporta l’Apt lucana, dati nazionali (e sodella V conferenza naprattutto con quelli aszionale biennale degli sai peggiori del Mezzoassessori al Turismo e giorno: -18% di pernotalla Cultura che si è tamenti) ha visto nel svolta nei giorni scorsi 2008 la crescita di tutti a Torino mettendo a gli indicatori: struttuconfronto amministrare ricettive (+4.3%), potori locali, politici, masti letto (+0.5%), arrivi nager pubblici sul te(+3.95%), presenze ma: “Le cittĂ della cul(+0.30)Âť. ÂŤSulla centura. Territori, reti e intralitĂ del binomio tunovazione per la Socierismo & cultura - spietĂ della Conoscenzaâ€?. ga il direttore generale Esperti e addetti ai ladell'Apt, Gianpiero vori si sono soffermati Perri - per il rilancio tusui numerosi punti criristico della Basilicata tici del “sistema turisti- Michela Brambilla convergono le analisi co-culturaleâ€?. Un sedi mercato sviluppate a gnale di speranza viene dai dati sui consumi culturali: pur in supporto del Piano turistico regionapresenza di un'evidente crisi economi- leÂť. Sono 8 le regioni che spingono sulca, nel 2008, il settore ha segnato un ti- l'asse del mare (3 meridionali e le isole, mido ma incoraggiante +0.8%. Nega- le Marche, l'Emilia e la Liguria), tre su tiva la performance del turismo cultu- arte&cultura (Veneto, Toscana e Larale, che assicura un terzo dell'intero zio), tre sulla montagna (Piemonte, fatturato del settore con “una flessio- Val d'Aosta e Friuli), quattro sulla nane preoccupanteâ€? dopo anni di cresci- tura (Abruzzo, Umbria, Lombardia e ta costante, eppure meno pesante ri- Trentino). Da questa analisi trova forspetto ad altri “comparti produttivi e za il tema trainante della Basilicata codel commercioâ€?. In calo anche gli altri me il “giardino piĂš segreto d'Italiaâ€?, segmenti del comparto per un esito fi- per un posizionamento che combini nale di una perdita in un anno di 4 mi- gli assi attrattivi della natura, degli inliardi di fatturato e di 40mila posti di numerevoli giacimenti storici e cultulavoro, come ricordava il sottosegreta- rali. L'idea forza del Ptr è quindi di un rio Michela Brambilla alla Bit di Mila- posizionamento regionale unico, che no. ÂŤUn andamento negativo che è in punti all'abbinata cultura-natura sul realtĂ il prodotto di una cartografia concetto di “paesaggio culturaleâ€?.
POTENZA – NovitĂ per il futuro del Vulture sono arrivate ieri dalla prima commissione del Consiglio regionale della Basilicata. La Commissione, infatti, ha approvato ieri, all’unanimitĂ ,una proposta di legge, presentata da Gaetano Fierro (Udc), che prevede l’istituzione di un osservatorio scientifico regionale per la salvaguardia del patrimonio ambientale del Vulture. Ad annunciarlo è stato direttamente l’ufficio stampa del Consiglio, con una dichiarazione del presidente della commissione, Antonio Flovilla, secondo il quale la legge ÂŤpotrĂ meglio salvaguardare il prezioso patrimonio ambientale e paesaggistico che insiste sul territorio del VultureÂť. Prima del voto, lo stesso Gaetano Fierro e Nicola Pagliuca (Fi-Pdl) hanno presentato “emendamenti migliorativiâ€? al testo della legge. Anche altri però sono stati gli argomenti affrontati dalla prima commissione consiliare denominata Affari Istituzionali. Il presidente Antonio Flovilla ha audito le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil sulla proposta di legge, d’iniziativa popolare “Spazi di Confronto al femminileâ€?. Una proposta che ha l’obiettivo di ampliare il livello di partecipazione delle donne nella determinazione delle politiche di genere. Audizione anche sul dise-
gno di legge, d’iniziativa della Giunta regionale, che prevede “Misure volte a favorire qualitĂ ed efficienza dei sistemi professionali nella Regione Basilicataâ€?. In seguito, la I Commissione Consialiare ha anche approvato, all’unanimitĂ , la proposta
ACCOGLIENZA STRANIERI
Simonetti: ÂŤInterventi miratiÂť POTENZA - ÂŤI dati forniti dall'Apt di Basilicata sui flussi turistici nella regione dimostrano che c’è tutta una potenzialitĂ da sfruttare con una strumentazione e politiche adatte a superare alcune criticitĂ che da tempo permangono, anche se si registra qualche avanzamento. A noi interessa intercettare la domanda che viene dalle 16 nazioni dove la comunitĂ lucana e in generale italiana risiedonoÂť. Lo ha affermato il presidente della Commissione lucani nel mondo, Pietro Simonetti, il quale sottolinea che ÂŤle stesse richieste pervengono dagli stranieri. Servizi piĂš efficienti, costi ragionevoli e congrui, incentivi per il trasporto a partire da quello aereo. Nella conferenza triennale di Melfi abbiamo avanzato proposte in tal senso ed è iniziata l' attivitĂ degli sportelli Basilicata all'estero a partire da quelli in Argentina e in Uruguay. Nelle prossime settimane e, poi, nei mesi a seguire saranno istallati altri sportelli nei Paesi dove siamo presenti e in Italia per realizzare quella rete stabile di informazione e promozione necessaria per le attivitĂ ' turiste, commerciali, culturali e per l'esportazioneâ€?. “Tutto ciò – continua Simonetti - in momento difficile della situazione economica a livello nazionale e mondiale. Riteniamo che questa sia la strada per ottenere risultati concreti. Non bastano piĂš le fiere o saloni, occorre mobilitare le nostre comunitĂ all'estero che non aspettano altro per intervenire. Occorrono alcuni incentivi per il trasporto aereo. Abbiamo chiesto alla Giunta e a quanti si occupano di turismo e di cultura di aiutare la Commissione e la comunitĂ lucana all'estero e in Italia, adottando interventi mirati e innovativiÂť.
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MartedĂŹ 10 marzo 2009
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Potenza 19
Cell. 347.4046030
Martedì 10 marzo 2009
Cell. 347.4046030
REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Provincia e Regione si rimpallano le responsabilità sui pagamenti
Impianto in viale Marconi
Vie sempre meno blu
Scale mobili chiuse per guasto elettrico
Domani previsto sit in dei circa 500 dell’ex Sma SI PARTE dal sit - in di protesta, ma se non ci saranno rassicurazioni, si potrebbe arrivare alla mobilitazione generale. I circa 500 lavoratori del potentino impegnati nel progetto “vie Blu” hanno imboccato la strada dell'agitazione e domani, a partire dalle 10, saranno davanti alla sede del dipartimento provinciale all'Ambiente in piazza delle Regioni a Potenza, per chiedere a gran voce il conguaglio 2008 per le differenze salariali. Per capire di cosa si tratti è necessario fare un passo indietro, ripercorrendo un po’ la storia dei lavoratori ex Sma, con l'aiuto dei segretari dei sindacati di categoria. «Il progetto “Vie blu” spiega Antonio Lapadula segretario regionale FaiCisl - nasce da un accordo sottoscritto tra la Regione Basilicata e le Province di Potenza e Matera e punta a impiegare, per un periodo di 7 anni, i lavoratori ex Sma (494 per la provincia di Potenza e 284 per la provincia di Matera) nella realizzazione di interventi di rivalutazione e pulizia dei corsi d'acqua. In base all'accordo sottoscritto nel settembre del 2007 - continua Lapadula - i dipendenti, prima inquadrati con il contratto del commercio, dovevano essere assunti dalle Province con contratto idraulico - forestale. I lavoratori hanno avuto i dovuti inquadramenti professionali, ma non la differenza tra l'attuale trattamento contrattuale e quello percepito come dipendenti Sma (circa 3 mila euro per ogni dipendente)». La ragione di ciò risiede nel fatto che la Provincia di Potenza ha speso nel pagamento di stipendi e oneri contributivi agli stessi lavoratori tutti i soldi finora ricevuti dalla Regione Basilicata, ossia il 70% del finanziamento totale.
Uno dei tanti cortei di protesta dei lavoratori (allora Sma) davanti alla Regione Basilicata
«Poiché - spiega l'assessore provinciale all'Ambiente Domenico Iacobuzio - l'accordo non prevedeva
anticipazioni da parte delle Province, stiamo attendendo che la Regione completi l'approvazione della
variante che abbiamo effettuato ed eroghi la restante parte delle risorse finanziarie con cui potremo pa-
Sospeso il presidio Ata E’ STATO sospeso, ieri pomeriggio, il presidio a oltranza indetto sotto la Prefettura di Potenza dalla RdB - Cub, in contemporanea all’incontro tenutosi stamani al ministero dell’Istruzione per verificare la possibilità di far proseguire l’appalto della pulizia delle scuole su cui sono impegnati gli ex Lsu Ata. Mentre era in atto il presidio, è giunta comunicazione direttore generale del ministero, Di Costanzo, alla prefettura di Potenza che annunciava la conclusione positiva dell’incontro romano, con l’impegno del governo a reperire i fondi per assicurare la prosecuzione lavorativa sino a dicembre 2009. Inoltre, secondo le buone notizie arrivate, anche l’apertura di un tavolo tecnico per cercare una soluzione definitiva per i circa 14.000 lavoratori impegnati nelle scuole. Oggi, nell’incontro con i 4 consorzi gestori dei diversi appalti regionali, verrà chiesto il ritiro delle procedure di licenziamento. La RdB - Cub - in una nota - esprime il «proprio ringraziamento ai rappresentanti
locali del governo per l’impegno e la disponibilità dimostrata nel far presente, al ministero interessato, durante la trattativa in corso, l’enorme preoccupazione dei 188 lavoratori della provincia di Potenza davanti all’imminente licenziamento». Senza questo primo accordo, «sarebbero infatti partite il prossimo 15 marzo le lettere di licenziamento che avrebbero significato non solo per molti di loro la perdita dell’unica fonte di reddito familiare, ma anche il completo disconoscimento del servizio prestato presso le scuole da oltre 15 anni, prima come lsu, poi come dipendenti della ditta di pulizia Formula Servizi (ma con mansioni che a seguito di un accordo fatto sempre in Prefettura nel 2001, per i problemi legati alla mobilità regionale, sono riconducibili a quelle effettive di collaboratore scolastico)». La sigla spiega l’auspicio: «alle promesse seguano ora i fatti», mentre il sindacato continuerà «a battersi per l’internalizzazione del servizio e per una definitiva assunzione nei ruoli da collaboratore scolastico».
BREVI
gare le differenze salariali. Da parte nostra - conclude - i conteggi sono già pronti». Il sit - in di domani ha però anche un’altra motivazione: «vogliamo richiamare l'attenzione - spiega Vincenzo Esposito segretario regionale Flai Cgil sull'avvio dei cantieri e chiedere che i lavori partano il prima possibile per garantire agli interessati le 151 giornate lavorative programmate». La situazione - commenta Gerardo Nardiello, segretario della Uila Uil «sta diventando davvero imbarazzante per i lavoratori. Non ci si comporta in questo modo, rimpallandosi le responsabilità, come stanno facendo in questi giorni Provincia e Regione. Soprattutto non si possono trattare così lavoratori con contratti a termine e che hanno famiglie da mantenere. Non stiamo parlando di pochi soldi perché, per il lavoro svolto nel 2008, a queste persone spetterebbero all’incirca 3.000 euro a testa». Cifre importanti, soprattutto in questo momento di grave crisi economica: «faticano ad arrivare alla fine del mese - continua Nardiello - le persone che hanno un lavoro fisso con 13 o 14 mensilità, figuriamoci queste persone che di giornate lavorative ne fanno 151. A ciò si aggiunga che i soldi li prendono sempre almeno sei mesi dopo». Una vera odissea per i lavoratori ex Sma, in continua emergenza, nonostante le proposte e le iniziative. «Pensavamo di averli messi a sistema - conclude Nardiello - ma evidentemente così non è. Un peccato, perché il Piano è positivo, ci vuole solo un po’ di responsabilità in più. Anche nella progettazione futura: noi non sappiamo ancora nulla relativamente ai prossimi mesi». a. r.
LA causa della chiusura delle scale mobili che collegano viale Marconi con il centro storico è stato un guasto elettrico: si è rotto un pezzo dell’interruttore generale. La parte da sostituire è stata ordinata subito e si spera possa essere montata già nella mattinata di oggi. Dunque, per tutta la mattinata l’impianto resterà ancora chiuso. Dal comune assicurano il massimo impegno perchè il disagio della chiusura della scala mobile duri il minore tempo possibile.
Woodcock contro Gasparri
Trasmessi gli atti alla Consulta POTENZA - Il giudice monocratico della X sezione penale del Tribunale di Roma ha sollevato conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato (Giurisdizione ordinaria e Camera dei deputati) dinanzi alla Corte costituzionale, sospendendo il processo e trasmettendo gli atti alla Consulta, in merito al procedimento in cui è imputato per diffamazione il senatore Maurizio Gasparri, querelato dal pm Henry John Woodcock per alcune dichiarazioni rese a una trasmissione radiofonica, «Radio 3131» andata in onda l’8 febbraio del 2004. Era stato il legale di Woodcock, Bruno Larosa, a chiedere che la Corte costituzionale dichiarasse che non spettava alla Camera sindacare le opinioni espresse dall’allora onorevole Gasparri, nel corso della trasmissione, annullando la relativa delibera della Camera del dicembre 2008. Gasparri, durante l’intervista, si era detto «sereno» perchè «è stata spazzata via una farneticante accusa di un giudice irresponsabile di Potenza », con riferimento a una vecchia inchiesta che lo vedeva indagato.
IL RICORDO Ricorre oggi l’anniversario della morte di don Mimì Sabia, storico parrocco della chiesa della Trinità. Per ricordarlo, stasera, proprio nella chiesa della Trinità verrà scoperta una lapide a lui intitolata. Quello che pubblichiamo di seguito è il ricordo di una figura amata da molti. Gentilissimo Direttore, Il particolare invito per le 19 di oggi, per celebrare il ricordo del parroco don Mimì Sabia, a un anno dalla scomparsa nella parrocchia della SS. Trinità in Potenza, è segno della stima e dell'amore che l'intera autentica collettività potentina reca nel proprio cuore per questo eccezionale sacerdote. Certamente saranno eloquenti gli interventi del nuovo parroco subentrato, di mons. Vitantonio Telesca - quale vicario foraneo dell'illustre Rocco Galasso, presidente del centro J. H. Newman e dei senatori Giampaolo D'Andrea e di Emilio Colombo.
Don Mimì: quanto manca Sarà l'applicazione della lapide/targa di marmo che in latino (sarebbe stato preferibile la traduzione a fronte per l'analfabetismo dei tempi attuali) verrà affissa nel battistero della Chiesa a suggellare il ricordo perenne di questo sant'uomo, eccezionale giullare di Dio. Del quale parlare di “scomparsa” è riduttivo. Lo vedi, lo senti e ti sembra in mezzo a noi. Certo, fisicamente lo vorresti incontrare ancora sul sagrato della Chiesa mentre addobba con dovizia di fiori e luci l'ingresso sul fronte di via Pretoria per onorare il passaggio di una solenne processione. Lo vorresti incontrare per strada e dialogare del progresso dei giovani nella crescita culturale, civile e sociale, oppure della tenuta della
città quanto a solidarietà oppure per discutere delle anomalie che deprimono lo sviluppo dissennato del territorio. E poi vien voglia di cercarlo per confidare le proprie amarezze, il disagio, le ansie, le paure oppure la gioia di un avvenimento particolare per un evento che allieta la famiglia e gli individui. Mons. Don Mimì Sabia era sempre lì pronto a consolarti, a sostenerti per lodare Iddio dei risultati delle conquiste. Ma sentivi il bisogno di partecipare all'Eucarestia domenicale soprattutto per vivere intimamente la celebrazione della S. Messa e di trarre spunto per migliorare se stessi da quella profonda dottrina che trasmetteva don Mimì nel tessuto del cuore e della mente con energia divina ed
efficace coinvolgimento. Questa è vera conversione. Ora, dopo un anno è bello soffermarsi per contemplare e meditare le sue preclare virtù di uomo, di esempio fulgido di sacerdozio, di maestro perfetto per la guida spirituale di ciascuno di noi distaccato dai piaceri terreni. Con la speranza di vedere il prelato don Mimì Sabia presto agli onori degli altari perché venga subito riconosciuto beato e poi santo. Anche se da qualche confratello meschinello si frena per la solita umana gelosia e pregiudizievole invidia. Quello che don Mimì Sabia ha dato alla città, giovani e donne, uomini di cultura e semplici contadini delle storiche cuntane, adulti e bisognosi, è da ricercare nella statura culturale e nella for-
za di espressione del Vangelo che provoca l'Amore per l'Altissimo attraverso l'amore per il prossimo. Ed è sulle tracce disegnate dal brillante e mistico Mons. Don Mimì Sabia che ciascuno può aspirare di raggiungere il Paradiso se ci si è aggrappati e spellati alla roccia dell'Io sono la Via, la Verità e la Vita. Altro che anatemi e calunnie ed integralismo come stoltamente qualificò l'intervento il giornalista Michele Serra del Corriere della Sera quando quel 15 agosto - celebrazione dell'Assunzione in Cielo della Madonna Vergine Santissima - don Mimì dal pulpito ammonì le pulzelle e le mamme a non scoprire i loro pancini proprio nel rispetto di se stesse e dell'esempio della Mamma Celeste. Al Cielo rinnoviamo le nostre preghiere per questo santo Prete i cui insegnamenti rimarranno sempre scolpiti indelebili nel cuore di ogni uomo di buona volontà. Tommaso Marcantonio
20 Potenza
Martedì 10 marzo 2009
ANTICA OSTERIA
La festa della donna oltre l’otto marzo
MARCONI
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Auguri di buon compleanno alla cara Paola. E’ un piccolo modo per ringraziarti per la tua attenta e puntuale collaborazione.
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Matteo e Annache hanno finalmente coronato il loro sogno d’amore Dai figli
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PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO FESTIVO
TURNO NOTTURNO 10 MARZO Terotola via Nitti 0971-472839 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
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AL DRAGO
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LA TRATTORIA
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SARRICCHIO
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TRIMINIEDD
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C’ERA UNA VOLTA
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“Il triangolo degli schiavi” “Il triangolo degli schiavi - I lavoratori clandestini in Italia”. Questo il titolo dello spettacolo di Ulderico Pesce che andrà in scena il prossimo 12 marzo, con sipario alle 21, al teatro Stabile. “Il Triangolo degli schiavi” è la storia di Ambrogio Morra, nato vicino Cerignola, in provincia di Foggia ed emigrato a Roma dove cerca di trovare un lavoro. Abita allo Scalo San Lorenzo, in una camera-veranda che si affaccia sulla tangenziale, dove, in cambio di un piccolo risparmio sull’affitto deve convivere e accudire circa 400 canarini che gli rendono la vita assai difficile. Ambrogio si sente come un profugo, isolato tra i canarini.
“Le verità nascoste” SI intitola “Le verità nascoste, il terrorismo rosso in Italia 1970 - 2007” il libro di Gianfranco Di Santo che verrà presentato il prossimo 13 marzo, alle 17.30, nel teatro Stabile. Gianfranco Di Santo, sostituto Commissario della Polizia di Stato, si è cimentato nel tentativo di porre in sequenza storica i fatti tragici che hanno insanguinato l’Italia negli ultimi quarant’anni. Le vittime ed i loro familiari alle quali Di Santo dedica il suo libro meritano quella verità che attendono da anni e che fino ad oggi non è stata ancora scritta. I proventi della vendita del libro saranno devoluti al Fondo assistenza orfani di poliziotti vittime del terrorismo. La prefazione del libro è di Giancarlo Caselli.
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 The wrestler 17.30 - 19.45 - 22.15 Sala 2 Il curioso caso di Benjamin Button 18.15 - 21.30 Sala 3 I love shopping 18 - 20.10 - 22.20 Sala 4 La pantera rosa
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •IL 12 MARZO Potenza, Biblioteca provinciale, ore 18 “ARTE E DISABILITA’” Proiezione del film “il ragazzo che nessuno voleva” •FINO AL 13 MARZO Potenza, Museo archeologico provinciale “RIFLESSIONI” Mostra di Donato Larotonda e Gaetano Ligrani
•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385
•IL 14 Marzo Potenza, Teatro Nuovo, ore 21 “IL TEATRO PER TUTTI ” Trio De Bonis in “Jazz concerto”
•Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284
•IL 16 MARZO Potenza, teatro Stabile, ore 18 “INCONTRO CON GLI SCRITTORI” Presentazione del libro “Risonanze” di Donato Martiello
•Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 Iago 17 - 19.10 - 21.20 Sala 6 Watchmen 17.30 - 21 Sala 7 Giulia non esce la sera 17 Ex 19.30 - 22 •DUE TORRI• Iago 19 - 21
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario dal lun. al ven. 8.30 - 19.15 Sabato 8.30 - 13.30 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 8.30 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Potenza 21
Martedì 10 marzo 2009
Si riapre la polemica sui fondi destinati a Bucaletto nel 2007 dal piano del governo Prodi
Casa: ricadute sulla Cittadella? «Speriamo di riottenere i finanziamenti che ci erano stati tolti» LE ricadute locali del pianocasa annunciato dal governo Berlusconi sembrano aprire a scenari possibili, “tutti da verificare”. Secondo gli annunci, 550 milioni di euro distribuiti su tutto il territorio nazionale. E la cifra ritorna. Come la polemica. La storia è vecchia di alcuni mesi e tocca direttamente il capoluogo lucano. La legge 9 del 2007, approvata dal governo Prodi recitava “interventi per la riduzione del disagio abitativo per particolari categorie sociali”. Alla Basilicata spettavano 5,5 milioni di euro che «con un’opera di mediazione istituzionale - aveva detto il sindaco Santarsiero la Regione, anzicchè disperdere in mille rivoli con poco possibilità di incidenza reale, aveva destinato all’emergenza Bucaletto». Secondo i calcoli, «avremmo potuto costruire - spiega oggi l’assessore alla Cittadella, Roberto Mancino - un centinaio di alloggi», 46 abitazioni di edilizia popolare, più altri 54 programmati con fondi già esistenti all’Ater. Il condizionale arriva improvviso la scorsa estate quando l’amministrazione comunale spiega che quei soldi non ci sono più. Il governo Berlusconi appena entrato in carica - è l’accusa del centrosinistra - ha mantenuto le linee guida del piano, ma ha eliminato i fondi, lasciando a disposizione solo 30 milioni legati agli interventi già cantierizzati. Quello di Bucaletto, era arrivato in fase
Uno scorcio di Bucaletto
espropri. Che fare? Polemiche a parte (infiammano per diversi giorni la politica cittadina), la questione va avanti. «Alla fine, quei cento alloggi complessivi - spiegano Mancino e Satarsiero - saranno realizzati lo stesso», in via di realizzazione all’esterno della Cittadella (in modo da poter liberare i prefabbricati man mano che si costruisce, senza dover prima abbattere le case di legno per tirare su quelle in muratura). «Ma è chiaro che abbiamo dovuto sottrarre fondi ad altri progetti». Poco oltre, con sguardo su autostrada, stanno venendo su due torri: è un piano operativo di iniziativa mista. Un complesso, completamente privato è già in co-
struzione: il piano “abbina” la scuola e alcuni 34 alloggi di edilizia convenzionata. La seconda “torre” comprenderà alloggi dell’Ater. Oggi, «questo stanziamento annunciato dal premier spiega Santarsiero - ci fa sperare di poter avere indietro quel finanziamento, quella cifra che era stata stanziata e che era stata distorta». L’amministrazione spera in un “ripristino” del vecchio finanziamento per Bucaletto. Con un commento da paragone. Perchè «a fare un confronto con la cifra, oltre 17 miliardi di euro, stanziata per le opere pubbliche, i fondi messi a disposizione del problema casa sono irrisori, pari al 3 per cento. Già quando a stanziarli fu
il governo Prodi facemmo notare che, distribuiti su tutto il territorio nazionale, non erano certo sufficienti». Non si fa attendere la replica del centrodestra. E’ il senatore Cosimo Latronico a spiegare subito che «prima di giudicare bisognerebbe conoscere». Questo per richiamare «l’accordo da cui “nasce” il programma per contrastare l’emergenza casa del governo Berlusconi. Accordo - prosegue - che è stato, a quanto è dato di sapere, appoggiato in conferenza Stato-Regioni, dopo un iter che ha dovuto risolvere alcune “divergenze” tra i vari livelli istituzionali sulle competenze. Il che ci fa credere che anche la Basilicata si riconosca in questo provvedimento». Il senatore si dice ottimista: la Basilicata, in termini di risorse, non perderà nulla. Ma non bisogna fare confusione. «Quella di venerdì prossimo, è un’iniziativa diversa rispetto ai previsti 550 milioni di euro. Al vaglio del consiglio dei ministri, ci sarà un decreto sulle agevolazioni, alcune facilitazioni burocratiche, per velocizzare la realizzazioni di alloggi con l’aiuto delle imprese private. E poi il Parlamento avrà sempre la possibilità di valutare ed, eventualmente, modificare. La casa è un reale bisogno sociale. Nè è esente dalla crisi economica». Il punto, «è anche rendere effettivamente cantierizzabile ciò che si progetta di realizzare». s.lorusso@luedi.it
RICORSI STORICI
La provocazione del Prc E’ un consigliere comunale del Prc, Marcello Travaglini, durante una seduta consiliare del 25 luglio 2008, a suggerire in maniera provocatoria di “congelare” la delega assessorile a Bucaletto e di rimetterla in mano all’opposizione cittadina. Da poco, Berlusconi aveva vinto le elezioni politiche e da poco era arrivata la notizia che dei soldi per Bucaletto non c’era più traccia. «Sono rimasti “intoccati” solo 30 milioni di euro che il Governo ha lasciato ai progetti già appaltati. In città avevamo avviato le procedure di esproprio. Non siamo tra “i fortunati”». Il 4 luglio Santarsiero aveva inviato una nota al Consiglio dei ministri sul “caso”. La provocazione di Travaglini richiamava anche le responsabilità del centrodestra che proprio a Bucaletto aveva fatto incetta di voti: oltre 500 nel quartiere, contro i circa 50 tra sinistra e Pd. In poche ore si scatena un botta e risposta politico serrato, tra il centrosinistra che chiede la “restituzione” dei soldi e il centrodestra che spiega, invece, come quei fondi non fossero mai stati stanziati.
Norme restrittive SARA’che ancora tutto è da vedere, sarà che ancora le idee esposte dal premier Berlusconi non sono “chiare” nella concreta applicazione. Al momento si parla di “facilitazioni” burocratiche, di procedure snellite, di autocertificazione. E pensare che proprio uno dei punti su cui si ragiona nel consiglio comunale di Potenza, in pieno iter di discussione per l’approvazione del regolamento urbanistico, è la responsabilità “politica”dell’amministrazione nella costruzione di nuovi edifici. La Terza commissione consiliare, quella che ha licenziato il provvedimento, in sede di adozione ha presentato un emendamento (accolto) che obbliga al passaggio in consiglio tutti i progetti che prevedano un intervento superiore ai 500 metri quadrati.
22 Potenza
Martedì 10 marzo 2009
DISAGI CITTADINI
Sono 23 gli interventi dei Vigili del fuoco. Acqua alta per il Basento
Il maltempo continua a far guai LE CONSEGUENZE del maltempo degli ultimi giorni si sentono ancora tutte: pioggia e neve, infatti, continuano a creare problemi anche quando c’è il sole, come è successo nella giornata di ieri. Il terreno completamente bagnato, infatti, continua a franare e smottamenti si segnalano ormai in tutto il Potentino. Ultima solo in ordine di tempo una frana sulla ex sp 93, in territorio di Lagopesole. Un muretto di contenimento, infatti, ha ceduto nel tratto di strada tra Sarnelli e Lagopesole nel pomeriggio di ieri. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e gli uomini del Corpo forestale dello Stato. Per fortuna si tratta di una zona dove non ci sono abitazioni, quindi non si segnalano problemi più seri. Quel tratto di strada, però, rimarrà chiuso finchè non si riuscirà a liberare la corsia. La speranza è che si riesca a concludere l’intervento entro stamattina. Ma per i Vigili del fuoco di Po-
A destra il livello del fiume Basento dopo il rientrato allarme. A sinistra un intervento dei Vigili del fuoco (Foto Andrea Mattiacci)
tenza queste sono giornate davvero frenetiche. Solo ieri, infatti, sono stati effettuati ben 23 interventi: alberi caduti, tegole pericolanti, pali della Telecom tranciati. Tutta una serie di situazioni di pericolo che vengono co-
stantemente risolte grazie all’impegno e al lavoro dei Vigili del fuoco. Nel pomeriggio di ieri, intanto, stato di preallarme anche per il livello del fiume Basento a contrada Riofreddo. Il livello del fiu-
me, infatti, è arrivato a soli 10 centimetri dal limite massimo. Il timore che il fiume straripasse, quindi, ha spinto Vigili del fuoco e Protezione civile a monitorare con attenzione la situazione. Fortunatamente, però, intorno
alle 18.40, l’allarme è rientrato e il livello del fiume si è abbassato di 40 centimetri. A causare quest’ultimo problema, ovviamente, lo scioglimento della neve, caduta copiosa sul capoluogo di regione venerdì scorso.
Su quasi tutte le principali strade ci sono fossi e rattoppi
Automobilisti per un giorno cercando di scansare le buche DOPO l’ondata di maltempo che ha travolto l’intera regione, si iniziano a contare i danni. A farne le spese, i cittadini. Tra i tanti disagi, il primo segnalato dopo la bufera, riguarda le condizioni delle strade. “Rattoppi”, buche che il peso della neve ha trasformato in crateri. Una situazione inaccettabile soprattutto se il manto stradale ha poco più di qualche settimana, come il caso della nuova rotatoria di via del Gallitello. Tra quelle incriminate anche via Liguria, protagonista di lavori stradali per l'allaccio e la manutenzione dei servizi, asfaltata alla meno peggio a lavori conclusi. Le colpe, ovviamente, per i cittadini, sono dell'amministrazione comunale. Gli interventi vengono fatti, secondo alcuni, male e senza alcun controllo da parte degli organi tecnici preposti che dovrebbero tutelare la regolarità degli stessi. Abbiamo pensato, così, di metterci nei panni di un automobilista qualsiasi che sia costretto ad attraversare le suddette vie per raggiungere il centro storico. Partendo da Viale dell'Unicef, la situazione è disastrosa. Un chilometro di “voragini”. Le automobili devono fare
Alcune delle buche che è possibile trovare lungo le principali arterie cittadine
(foto Andrea Mattiacci)
lo slalom per non arrecare danni ai pneumatici. Una pavimentazione stradale quasi del tutto sfondata. Lo scempio è meno evidente a via Liguria e dintorni. I fossi sono stati piallati ma gli avvallamenti sono numerosi. Se questa è la condizione delle zone più trafficate della città, figuriamoci il resto. Proviamo, così, ad attraver-
sare qualche arteria interna. Via Sabbioneta, per esempio. Un patchwork di pezzi cuciti male. Da lì, ripartiamo per il più fastidioso ingorgo della città: via del Gallitello. Lo scenario, inaspettatamente, migliora. Tra una buca e un'altra, infatti, c’è un po' più di respiro. Attraversiamo il punto maggior-
Gli studenti dell’Istituto “Nitti” alla prova della multimedialità ANCHE quest’anno l’istituto tecnico “Saverio Nitti” di Potenza invita gli studenti a partecipare al concorso “Nitti web” arrivato alla sesta edizione, una competizione che prevede la realizzazione di un lavoro multimediale. Lo studente che si aggiudicherà il concorso rappresenterà, poi, l’istituto alle “Olimpiadi della multimedialità” che si svolgeranno, come ogni anno a Melfi. Sono previsti premi per i primi tre classificati. Per avere adeguate possibilità di organizzare l’iniziativa, che prevede l’utilizzo delle strutture informatiche della scuola, è necessario consocere il numero degli alunni interessati all’attività. Secondo quando previsto dal concorso possono partecipare gli studenti dell’istitu-
to che compileranno la scheda di partecipazione e la consegneranno entro oggi, pena l'esclusione. I temi del lavoro multimediale saranno comunicati lo stesso giorno della prova. La giuria sarà composta dal preside del “Nitti”, dai docenti del comitato promotore del concorso e da altri due dell'istituto. Secondo il preside Vincenzo Di Lucchio, «mettere in risalto questi giovani puo far emergere nuove professionalità e competenze che possono permettere un futuro diverso». Negli scorsi anni c’è stata già grande partecipazione non solo di ragazzi del triennio ma anche del biennio. La professoressa Mancusi si augura che tutti possano partecipare possano far fare bella figura al “Nitti” Sara Azzato potenza@luedi.it
mente danneggiato dal cattivo tempo: la rotatoria. Con stupore notiamo come gli operai si siano già rimessi all'opera. Il nodo stradale è stato quasi completamente ripulito. Ci avviciniamo, finalmente, alla tappa finale del percorso. Proseguendo per via Vaccaro, vecchie buche mal riempite ci accompagnano
per un lungo tratto. Giungiamo, così, traballanti, alla meta: il centro storico. Le cui strade sono antiche quanto i sanpietrini che le compongono. Tra via Beato Bonaventura, prima, e via Due Torri dopo, il ballo di San Vito non ci lascia. In determinati tratti sembra manchi addirittura il
terreno sotto i piedi, sotto le ruote, in questo caso. La neve è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I potentini hanno solo colto l’occasione per sottolineare, per l’ennesima volta, un disagio, perché peggio del maltempo è l'indifferenza. Anna Martino potenza@luedi.it
Travolta da un’automobile Donna in prognosi riservata AVIGLIANO – Era l’occasione buona per uscire con le amiche, una delle poche. E così è stato. Solo che il ritorno a casa di A.L., una donna di 68 anni di Avigliano, si è interrotto lungo la strada, all'imbocco di via delle Magnolie, dove è stata investita da un’auto, una Fiat Panda guidata da un giovane del posto, che l’ha travolta all’ingresso della cittadina all'altezza di un noto supermercato. La festa dell’otto marzo si è trasformata in tragedia per la sessantottenne, madre e moglie, che ora si trova in prognosi riservata all’ospedale San Carlo di Potenza. La donna aveva trascorso la serata in compagnia di alcune amiche in un ristorante del centro.
Tutto era trascorso per il meglio: l’allegria, la compagnia femminile a rimarcare un “rito” che si ripropone ogni anno, quello dell'otto marzo, e il rientro a casa tra le ultime battute. La compagnia si divide, alcune amiche si fermano all'altezza di via Risorgimento e lei, A.L., prosegue. All’altezza di via delle Magnolie la sessantottenne ha attraversato la strada per tornare a casa. Ma proprio in quel momento è arrivata la Fiat Panda che l’ha travolta e la ha fatta finire a terra. Sul posto sono giunti immediatamente i carabinieri e l’ ambulanza che l’ha portata al pronto soccorso. gi.si potenza@luedi.it
Martedì 10 marzo 2009
23 Pietragalla Iacovera spiega in un’intervista aspettative e punti di forza del piano metropolitano
Psm, opportunità da non perdere Bosco Grande e Parco urbano dei Palmenti da valorizzare PIETRAGALLA - Sul piano strutturale metropolitano, il progetto che coinvolge Potenza in qualità di capoluogo di regione e tutti i paesi che orbitano nel suo hinterland, è intervenuto anche il primo cittadino di Pietragalla, Rocco Iacovera, che ha esposto le proprie tesi, nell’intervista riportata di seguito: Cosa pensa del piano strutturale metropolitano nel suo complesso? Si tratta di un progetto che nasce da una grande intuizione del sindaco del capoluogo di regione, Vito Santarsiero, ed è una grande opportunità ed occasione che tutti insieme dobbiamo cogliere per una reale prospettiva unitaria di sviluppo del vasto territorio comprensoriale. Sicuramente si tratta di un’idea forte che va perseguita fino in fondo in tutti i suoi aspetti. C’è accordo e raccordo istituzionale con i sindaci degli altri comuni che gravitano nell’hinterland della città di Potenza ? Vi è, innanzitutto, la consapevolezza e l’interesse da parte di tutti sull’importanza strategica ed economica del piano strutturale metropolitano. Naturalmente vi sono dei problemi da superare con l’impegno di ciascuno di noi, ma siamo fermamente convinti che questa questa sfida
Il sindaco di Pietragalla, Rocco Iacovera
vada vinta per poter essere competitivi con altre realtà più forti e per evitare il progressivo depauperamento della nostra zona. Dal suo punto di vista quali sono le aspettative e le speranze concrete per Pietragalla che possono scaturire da questo piano? Vi sono certamente aspettative di grande sviluppo che vanno oltre quella che è la capacità e la forza di ogni singo-
lo territorio. Ma abbiamo la consapevolezza che vi è la necessità di un accordo che non penalizzi per l'ennesima volta le nostre piccole comunità e soprattutto il futuro dei nostri figli. Quale area del vasto ed eterogeneo territorio pietragallese lei desidera che venga valorizzato? Le proposte presentate toccano, in verità, le diverse tematiche ricadenti su tutto il
territorio comunale di Pietragalla, che è molto esteso e hanno per noi amministratori locali di Pietragalla lo stesso valore strategico. In tal senso si passa dalla valorizzazione dell'importante e strategico patrimonio archeologico di Monte Torretta alla valorizzazione del parco urbano dei Palmenti costituito da duecento grotte scavate nel tufo, strutture uniche nel proprio genere che ancora oggi in qualche caso sono utilizzate per la produzione del vino. C'è poi il necessario sviluppo dell'area naturalistica denominata “Bosco Grande” a circa cinque chilometri dal paese mediante attrezzature ricettive e sportive, al recupero della residenzialità ed alla rivalutazione del centro storico di Pietragalla e dell'asse sulla strada statale 658 (Potenza-Melfi), nonchè ad un migliore collegamento con il capoluogo di regione. Inoltre, l'intero territorio di Pietragalla per come è collocato geograficamente si presta alla funzione importante di cerniera tra i comuni dell'area dell'Alto Bradano (Acerenza e Oppido Lucano) e la città capoluogo di regione, non marginalizzando la funzione della diga di Acerenza da utilizzare come centro per gli sport d'acqua. Antonio Bevilacqua
Avigliano Si è riunito il coordinamento cittadino
Le donne del Pd lanciano la sfida: «Ripartire con più partecipazione» AVIGLIANO – La politica non è un affare per soli uomini. Le donne di Avigliano che fanno politica nel Pd hanno voluto rimarcare questo concetto. E in un certo senso ci sono riuscite a dimostrare che loro, con un documento denso di buoni propositi, le idee chiare ce l’hanno. Eccome. A sentire i propositi di “chiarezza e trasparenza” enunciati nell’assemblea pubblica dell’otto marzo e a veder sancire «le primarie come metodo per eleggere non solo i segretari ma anche i candidati al comune, alla provincia e alla regione», si capisce che le donne democratiche di Avigliano non ci stanno ai poteri precostituiti e vogliono ripartire dal basso per rilanciare «l’idea di riformismo di centrosinistra». Antonietta Lucia, del coordinamento cittadino, lo dice a chiare lettere: «Avigliano non è un piccolo paese della Basilicata e il Pd ha una maggioranza bulgara. Ci dovranno sentire anche ai livelli regionali». È chiaro il riferimento alle prossime elezioni e alle scelte dei candidati. È intuibile il riferimento a presunte intese di candidature tra maggiorenni del partito. Sono solo voci, ma ricorrenti, quelle che danno Angelo Vito Sabia nuovamente candidato alla Provincia e Vito Summa in lizza per la candidatura a sindaco di Avigliano. Nel dibattito di domenica sera si fanno solo i nomi dei personaggi dell’Antologia di Spoon River, recitata a fasi alterne dal coordinatore cittadino Nicola Pace, dalla poetessa Mara Sabia, dall’artista Anna Giordano, con sottofondo musicale di Pietro Santarsiero. Nomi di politici non se ne fanno. Ma Vito Summa, presente in sala, si smarca e invoca le primarie per le elezioni dei candidati «anche nei livelli istituzionali». Erano state le donne a incalzare un cambiamento di rotta. Si cominci a portare il partito nelle piazze, aveva esordito Donatina Coviello, e si torni a discutere nelle assemblee pub-
bliche, le aveva fatto eco Giulia Tolla. Intanto le donne del Pd suonavano la carica con Anna D’Andrea che annunciava l’insediamento della Conferenza territoriale permanente e con Lucia Rosaria Mecca che invocava “chiarezza e trasparenza” nelle scelte future. Tra gli uomini, gli interventi appassionati di Donato Coviello, Gerardo Co-
viello e Mimì Salvatore a saldare un ponte ideale tra vecchia e nuova classe dirigente. Tra le lamentele, quelle del segretario regionale della Fiamma Tricolore, Vincenzo Mancusi, che si chiedeva perché mai un partito che si definisce democratico togliesse la parola a un ospite. Gianni Sileo
Mancusi chiama “gatte nere” Mussolini e Santanché, e l’assemblea gli toglie la parola
«Non mi avete capito, il nostro è un partito aperto che dà piena fiducia» «ABBATTUTO» si è detto il segretario regionale della Fiamma tricolore, Movimento sociale di Basilicata, Vincenzo Mancusi, per quanto accaduto nel corso dell’assemblea delle donne del Pd, dove è stato “invitato” a interrompere il suo intervento. Ma cosa è successo che ha spinto le coordinatrici cittadine a zittire l’ospite? «All’assemblea - ha dichiarato Mancusi avevo partecipato con estremo piacere. Solo qualche settimana fa il segretario del Pd, Piero Lacorazza, era stato ospite al congresso del nostro partito. Ma evidentemente il mio intervento non è stato capito». In sintesi, il segretario regionale della Fiamma di Basilicata, per spiegare il suo punto di vista sulla partecipazione in politica da parte delle donne avrebbe fatto ricorso alla sua esperienza di partito. «Da noi le donne hanno trovato finestre e porte aperte, come dimostrano i due accordi del 2005 con la Mussolini e del 2008 con la Santanché». E fino a qui tutto regolare. Ma alla platea, evidentemente, non deve essere piaciuta la seconda parte del discorso in cui Mancusi ha aggiunto: «A giudicare dalla come stanno oggi le cose queste due figure femminili non ci hanno portato troppo lontano. Que-
sto perché le donne sono politicamente incostanti politicamente. Sono gatte nere che hanno fatto parecchi danni». Attenzione, però, precisa Mancusi. «Secondo me le donne che si sono alzate, abbandonando la sala, sono andate via non perchè non condividevano il mio discorso, ma perché, forse, venendo per lo più dalle campagne, non hanno compreso il mio italiano. Si aspettavano, forse, che parlassi in dialetto». E continua: «Non mi è stata data la possibilità di finire il discorso. Abbiamo piena fiducia nell’operato femminile. Ribadisco che la partecipazione delle donne al nostro partito è assicurata. Tanto che l’ultimo congresso provinciale ha eletto a segretario di Potenza una donna, Teresa De Fina. Inoltre, ho intenzione di presentare una lista per le prossime elezioni provinciali, composta almeno per l’80 per cento da donne. A loro voglio dare un’altra opportunità. E alle donne del Pd dico: se non trovate i giusti spazi all’interno della vostra forza politica, sappiate che il nostro partito è aperto. Anche perché siamo gli unici a garantire in tutte le nostre federazioni la presenza di una cucina e una stanza da letto».
L’INTERVENTO IL SINDACO DI TITO IGNORA L’OPPOSIZIONE Il Municipio di Tito
TITO - In ossequio alla legge Gelmini, anche a Tito si sono svolte le consultazioni con i genitori degli alunni dell’ultima classe delle due scuole materne, per effettuare la scelta del modello d’insegnamento da adottare per la prosecuzione del percorso formativo alle scuole elementari degli alunni. Ma il primo cittadino, geometra Scavone Pasquale, accompagnato dai soliti assessori, non si sa a cosa, è intervenuto nei due plessi scolastici presenti sul territorio arringando e minacciando i presenti con frasi del tipo “il tempo pieno serve per liberarvi dei bambini per più tempo”. Tali frasi ci sono state riportate da genitori indignati, sia per l’indebita ingerenza degli amministratori comunali in scelte non di loro competenza, sia per la mancanza di contraddittorio istituzionale. Come al solito quando si parla di scelte importanti , viene completamente ignorato il ruolo dell’opposizione che ancora rappresenta oltre il 49 per cento degli elettori, ma comunque la pensi il nostro sindaco, in ambedue i plessi scolastici, i genitori a maggioranza hanno optato per il tempo pieno. L’assoluta mancanza di sensibilità, sia istituzionale che per le libere scelte della cittadinanza , continua a denotare questa maggioranza, che passerà alla storia come l’amministrazione dell’apparenza, la sostanza è solo facoltati-
va non necessaria. La formazione culturale dei giovani deve essere al primo posto nei pensieri di ognuno di noi, tale formazione avviene principalmente sui banchi di scuole non in tante presunte e costose manifestazioni culturali, che per la nostra amministrazione hanno solo il sapore di una campagna elettorale continua. Se poi la preoccupazione per il nostro sindaco fosse che il tempo pieno provocherebbe un aumento delle tariffe per i servizi offerti , tale rincaro potrebbe essere restituito alle famiglie sotto forma di sussidio, risparmiando sulle tante inutili iniziative a cui ci hanno abituati, con la solita immancabile passerella di politici locali e non, e questo sarebbe dovuto essere argomento di discussione istituzionale in assemblea. Il nostro sindaco, che nelle amministrazioni precedenti ha svolto il ruolo di assessore alla cultura, come d’uso senza delega, si è mai chiesto il perché dell’emigrazione scolastica nel nostro comune, e quali ripercussioni sia sociali che economiche hanno avuto? Parliamo di poca integrazione dei nuovi residenti, di quartieri dormitorio, di attività che chiudono, ma se i giovanissimi socializzano altrove, altrove sposteranno amicizie, interessi e spese. Il capogruppo e i consiglieri del Pd di Tito
Pietragalla Folla e commozione per il rito funebre della donna
L’ultimo saluto alla madre di don Gaetano Statuto PIETRAGALLA - E’ stata officiata nel pomeriggio di ieri dal vescovo della diocesi di Acerenza, Giovanni Ricchiuti, la celebrazione religiosa per la scomparsa della mamma di don Gaetano Statuto, sacerdote della parrocchia di Pietragalla. La mamma di Don Gaetano è deceduta nella notte tra sabato e domenica. Il rito religioso, insieme al vescovo, è stato concelebrato il parrocco di Pietragalla, don Tonino Cardillo, mentre la chiesa madre di Pietragalla era piena, oltre che di tanti cittadini, anche di numerosi sacerdoti provenienti dalle parrocchie della diocesi e da quella di Potenza. an.be.
Martedì 10 marzo 2009
24 Sant’Angelo Vertice in Regione per fare il punto della situazione sull’ex StandardTela
La Draplane prende tempo L’ostacolo sarebbe la fideiussione da 12 milioni di euro SANT'ANGELO - Nella mattinata di ieri negli uffici delle Attività Produttive della Regione Basilicata, si è svolta una riunione per fare il punto della situazione sulla reindustrializzazione del sito ex StandardTela in modo da dare agli operai una possibilità concreta a ben sperare in una futura assunzione. Presenti all'incontro, Sperduto della Cgil, Casaletto della Cisl e Amedeo della Uil; in più, le RSU, il funzionario regionale addetto, l'amministratore delegato della Draplane Alberto Meoni, il consulente legale dell'azienda Di Luciano e il curatore bancario, Marco Mocenico. Nel corso dell’ultima riunione lo scorso 6 febbraio - si era deciso di darsi nuovamente appuntamento per verificare che la Draplane, l'azienda che dovrebbe subentrare alla StandardTela, potesse ottenere la fideiussione bancaria di 12 milioni di euro. Ieri, dunque, l'incontro. Il prossimo, il 7 aprile, per decidere in modo definitivo se andare avanti o riaprire i termini per un nuovo bando, e quindi aprire le porte ad eventuali nuovi imprenditori che volessero prelevare l'opificio della Zucchi. Mocenico, il referente bancario della Banca Profilo, l’istituto che dovrebbe firmare la fideiussione ha manifestato la
Un momento dell’incontro (f.M.)
necessità di allungare i tempi oltre il 7 aprile essendoci più banche che dovrebbero accollarsi l'onere dell'importo. Il funzionario regionale ha fatto notare che il bando è stato aperto nel marzo 2008, quindi c’è stato tutto il tempo necessario e comunque la Regione vorrebbe avere rapporti con un solo interlocutore e non con una filiera di banche. Ad ogni modo l'azienda sembra intenzionata ad andare avanti e la Regione, da parte sua, ha fatto notare che oltrepassato il termine del 7 aprile, si dimostrerà irremovibile nel dilazionare i tempi e che quin-
di se non ci saranno le garanzie necessarie, si riapriranno i termini per un nuovo bando. Questo anche perché ci sono nuovi imprenditori che sono interessati al sito della Zucchi. Anche i sindacati chiedono di rispettare gli impegni assunti durante la riunione del lo scorso 6 febbraio e sarebbero, in linea di massima, d'accordo nel non procrastinare più i tempi per poter dare inizio alla fase operativa. Il sindaco di Sant’Angelo, Angelo Ruggiero, anche se non presente alla riunione, ha dimostrato cauto ottimismo. «I dirigenti dell'azienda, Draplane, - dice - vengono, fanno con puntualità gli incontri, ci mettono la faccia, cercano di mantenere gli impegni, nonostante i momenti difficili e questo mi fa ben sperare». D’altra parte, quella di oggi era solo una riunione interlocutoria, «per verificare le condizioni e i tempi di fattibilità concreti da parte della Draplane. Quindi un incontro tecnico ma è giusto ormai, allo stato in cui siamo arrivati, non concedere più dilazioni». Gli operai in coro sperano che sia «la volta buona dopo tre anni estenuanti di trattative». Antonio Monaco potenza@luedi.it
Vietri «Basta con gli accordi sotto banco»
Vietri, i 3 consiglieri del “Paese” contestano l’amministrazione VIETRI - Di fronte ad una “Sala convegni”gremita in ogni ordine di posto, i consiglieri comunali Carmine Ferracano e Giovanni D'Andraia (dimissionari dall'amministrazione Pitta dalla fine del 2007) e l'ex presidente del consiglio Luigi Cirone (sfiduciato nell'ultimo consiglio comunale), hanno tenuto una pubblica assemblea sul tema “Vietri aspetta ancora il cambiamento”. I tre consiglieri, che dicono comunque di «non far parte dell’opposizione ma della maggioranza” nonostante i contrasti, hanno proiettato un video sulla lista civica “Il Paese”, dove i tre erano candidati e sono stati eletti. A dare il via la dibattito è stato l’ex assessore all'Ambiente, Carmine Ferracano che ha sottolineato il fatto che «abbiamo sbagliato compagni di viaggio perché quel vento nuovo che aspettavamo non è arrivato, le promesse elettorali non sono state mantenute e il programma elettorale è diventato carta straccia». Durante il suo intervento, Ferracano ha invitato la popolazione a pensare sull'attuale situa-
zione amministrativa vietrese. E poi ha sottolineato: «continua però il nostro impegno per l'attuazione del programma, anche se a Vietri non si riesce a cambiare mai». Secondo i tre consiglieri «Vietri è in uno stato di degrado ed arretramento mai visto prima». Dopo Ferracano, è intervenuto Luigi Cirone, ex presidente del consiglio che ha sottolineato «di aver svolto nel migliore dei modi il suo lavoro», condannando però la scelta dalla maggioranza di sfiduciarlo. I tre consiglieri con la serata organizzata hanno chiesto «che si cambi rotta, altrimenti sarà troppo tardi». Gli stessi hanno chiesto «il mantenimento delle promesse elettorali e l'attuazione del programma, almeno nelle cose più essenziali e fattibili». Dopo di loro, vari sono stati gli interventi di alcuni cittadini ed esponenti di varie sezioni politiche che hanno ammonito l’operato della pubblica amministrazione. Claudio Buono potenza@luedi.it
Brienza Obiettivo: favorire le politiche di inclusione
La maggioranza viene Pd, è nato il coordinamento “Donne democratiche” attaccata anche dall’Udc VIETRI DI POTENZA - Tiene banco a Vietri la questione politica e le polemiche sull’attuale amministrazione da parte di alcuni gruppi e sezioni politiche. Dopo gli interventi e i manifesti (a cui i vietresi ormai sono abituati) dei giorni scorsi, anche la sezione Udc di Vietri di Potenza, tramite un comunicato stampa, affisso anche con alcuni manifesti per le vie cittadine, ha attaccato duramente l’operato della maggioranza. «Ad oggi - si legge nella nota dell’Udc vietrese - i risultati di questa maggioranza sono inesistenti, un insieme di voti non sono serviti ad una seria azione amministrativa, le parti della lista “Il Paese” hanno finito per staccarsi e configgere». La sezione Udc si rivolge poi ai cittadini: «ci chiediamo e vi chiediamo se quest’amministrazione meriti ancora la nostra fiducia, se ci sia veramente l’intenzione di coinvolgere le forze politiche, gruppi ed associa-
zioni come sbandierato in campagna elettorale o la richiesta di collaborazione ed aiuto prima ante elezioni sia stata solamente una farsa». «Ci chiediamo se nella vita politica di questo paese debbano prevalere gli accordi sotto banco tra i soliti noti a danno della collettività, Vietri non ha bisogno di ciò». L’Udc locale sottolinea: «la nostra amarezza nel constatare la totale disfatta della maggioranza è ancora più grande in quando essendo stati scettici sulla qualità politica di alcuni dei suoi componenti, oggi siamo delusi anche dalle loro capacità umane, dalla presunzione e il saper risolvere un niente». L'intervento dell'Udc di Vietri di Potenza si chiude con la richiesta di «dialogo con tutte le persone serie e democratiche, che abbiano veramente a cuore il progresso e lo sviluppo della comunità e non con i mestierandi della politica». cl.bu. potenza@luedi.it
BRIENZA - Il Partito democratico burgentino si tinge di rosa. Nasce il coordinamento delle “donne democratiche”. “No” ad una politica degli slogan. “Si” alle politiche di genere. Al via un nuovo progetto per esaltare il «meglio della storia della democrazia». Un modo per liberare le risorse inespresse in un’ottica di rinnovamento. Si punta così a dar voce alle donne per vincere le nuove sfide della città di Brienza. Riflettori puntati nel corso di un incontro che si è svolto ieri sera nel circolo del Pd sull'impegno verso le politiche volte a favorire l'inserimento delle donne nel mercato del lavoro alla presenza del segretario cittadino, Antonietta Petrone. E' un «invito alle donne democratiche a trovarsi e a ritrovarsi».
Si va oltre con i meccanismi di conciliazione e di cooperazione tra donne e uomini per un impegno concreto contro la violenza sulle donne e l'affermazione di un criterio paritario di rappresentanza che costituiscono i presupposti di un partito democratico. Non si tralasciano le misure di flessibilità. Un lavoro che parte dal riconoscimento del ruolo fondamentale svolto fin qui dalle donne. Si comincia col segnalare le sottili ingiustizie, le discriminazioni quotidiane sino agli episodi di violenza che avvengono anche tra le mura domestiche. Il coordinamento donne del Pd di Brienza dà nuovi input per costruire un progetto che sostenga la parità di genere, che consenta una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita privata.
Muro lucano Il prossimo 12 marzo incontro con don Marcello Cozzi
Paolino e Dinapoli durante l’ultimo incontro organizzato dall’associazione
La libertà della conoscenza” MURO LUCANO - Dopo il successo di tre mesi fa riscosso con la “Prima edizione della festa del pane” che ha avuto un buon seguito di partecipazioni, sia da parte degli studenti e sia da parte dei cittadini del Marmo Platano, l’associazione culturale “Cuorimuesi” è sempre in fermento. Ancora una volta l'associazione del ridente paese in cui ha sede la comunità montana del Marmo Platano vuole contribuire a dare una serata di convivialità e di riflessione a propri concittadini. E lo scenario della carovana di “Cuorimuresi” è sempre la sug-
gestiva e accogliente Sala Roma di via Roma. Giovedì 12 marzo 2009 a partire dalle 19, prenderà vita un dibattito, con proiezione trailer. Il tema della serata è stato battezzato: “La libertà della conoscenza. Per una democratica partecipazione alla vita sociale e culturale del paese. Sfatando i luoghi comuni che inducono alla rassegnazione e alla omertà, nel trionfo del male”. Alla manifestazione parteciperà don Marcello Cozzi, presidente nazionale del “Centro studi e ricerche sulle realtà meridionali” e referente per la Basi-
licata di Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie). Il programma prevede l’introduzione e la relazione del presidente di “Cuorimuresi” il dottor Alberto Iuzzolino, i saluti delle autorità, e la proiezione del trailer “Libera nos a malo”. “Cuorimuresi” con questo evento vuole portare le attenzioni e il dibattito su questioni molto delicate e che diventano di grande attualità quando ci toccano in prima persona o anche indirettamente. A sentire il presidente di Cuorimuresi, Alberto Iuzzolino, questa è una grande e importante occasione che viene dalla
Si punta a favorire le politiche di inclusione e di pari opportunità. Un progetto che dà avvio a «nuove forme di cittadinanza attiva ed a nuovi spazi di partecipazione in cui si elabora un pensiero, un linguaggio e nuove forme dell'agire». Tante le prossime iniziative già in programma. Si procederà con “L’agorà delle esperienze delle donne” per lavorare sulla prevenzione e promuovere una cultura del riconoscimento della libertà reciproca e del reciproco rispetto tra uomini e donne. Si punta a dotare la “politica burgentina” di politiche concertate, dal trasporto pubblico e privato al commercio sino a promuovere varie iniziative sul territorio. Angela Scelzo potenza@luedi.it
presenza di don Marcello Cozzi a Muro Lucano, per trattare un argomento molto importante: la comunicazione e la conoscenza.
La conoscenza è sinonimo di accesso all'informazione, ed è il supplizio dell'omertà. Carmine Pepe potenza@luedi.it
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MARATEA - Novità sulla Casa di riposo Maria Consolatrice di Maratea. La struttura non chiude e nei prossimi giorni dovrebbero partire una serie di interventi per colmare le anomalie riscontrate il 28 gennaio scorso dall'ispezione dei Carabinieri del Nas e dei tecnici dell'Asl. Dal giorno dell'ispezione, che ha portato il Commissario prefettizio del Comune di Maratea ad emettere l'ordinanza di chiusura della struttura, previa una proroga di 30 giorni per lo sgombero, si sono susseguiti una serie di incontri e confronti per trovare una soluzione.
La struttura nel gennaio scorso era stata oggetto di un provvedimento del Comune
Casa di riposo di Maratea, al via i lavori Anche con la collaborazione dell'Asl si era pensato di spostare gli ospiti in un'ala dell'Ospedale di Maratea per il tempo necessario all'esecuzione dei lavori di adeguamento. L'ipotesi è stata poi scartata perché anche qui sarebbe stato necessario effettuare dei lavori. Così come è stata scartata quella di trasferire gli ospiti
della casa di riposo in altre strutture, quali alberghi ad esempio. La decisione finale è stata quella di iniziare i lavori senza sgomberare la struttura, e di spostare gli ospiti in altri spazi all'interno della struttura stessa. I lavori di somma urgenza per la prevenzione di incendi, come confermano dall'ammini-
strazione della casa di riposo, sono stati già appaltati con procedura negoziata. L'importo dell'appalto è di 142 mila euro circa. 89 mila euro circa per Compartimentazione e porte tagliafuoco, locale pompe e riserva idrica; 50mila circa per Impianti tecnologici. Il termine per l'ultimazione dei lavori è di 60 giorni. Una variante per l'Adegua-
mento della centrale termica, inoltre, spiegano sempre dall'amministrazione della struttura, è stata depositata e attende il parere dei Vigili del fuoco. Dopodiché partirà una seconda fase di lavori. «Fatti questi 2 adeguamenti dicono dalla casa di riposo Maria Consolatrice - Riusciremo ad avere le autorizzazioni che mancavano ed operare tranquillamente». Oggi la struttura, fondata nel 1965, ospita circa 70 anziani. Mentre ulteriori ricoveri sono stati bloccati in vista dei lavori. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it
Senise Per l’opera stanziata una somma di 450.000 euro
Villa D’Agri Soddisfatto il sindaco
Il ponte sul Serrapotamo sarà presto realizzato
Rete fognaria La procedura passa ad Acquedotto lucano
SENISE - Sarà realizzato il ponte che consentirà l’attraversamento del torrente Serrapotamo, a Senise. La notizia finora solo nell’aria, è stata resa ufficiale a seguito dell’approvazione e della pubblicazione della delibera n. 215 della giunta regionale di Basilicata. Si tratta di un intervento di quattrocentocinquantamila euro, inseriti nell’elenco degli interventi urgenti a seguito dell’emergenza dovuta a fenomeni atmosferici di notevole intensità nel periodo novembre gennaio scorsi. Come si ricorderà, c’era in costruzione sul torrente una passerella di fronte lo stretto di Ruscino, poi impedita dalla magistratura, a seguito di contestazioni sulle procedure di realizzazione. Ma intanto c’erano le lamentele di quanti, Pellaio in testa, cercavano da sempre un guado per recarsi ogni giorno in campagna. Dall’altro lato infatti, nelle contrade San Marco, Visciglio e Pantoni, ci sono tantissimi piccoli e grandi appezzamenti di terreni coltivati ad orti dove si produce con la tecnica tradizionale gran parte della rinomata verdura di Senise. I cittadini racccolsero circa cinquecento firme poi consegnate al sindaco Giu-
Un tratto della Serrapotina
seppe Castronuovo, il quale le trasferì a Vito De Filippo che, sensibile al problema, raccolse le istanze pressanti portate avanti dagli assessori comunali: Raffaele Palermo (ambiente) Margherita Ferrara (assetto del territorio, vice sindaco) e Luigi Viviano (agricoltura) che prospettarono al presidente la urgenza di dare una soluzione ad un proble-
ma che era precipitato durante le piogge ultime che avevano causato non pochi danni all’intero territorio. Problema che comunque veniva da lontano ed aveva fatto dannare non poco gli utenti che da quelle parti, possedeva un pezzo di terra. Come il Pellaio appunto, anziano storico contadino, contestatore per antonomasia, portatore delle
Sarconi, si costituisce il gruppo del Pdl SARCONI - Cambia la fisionomia politica del consiglio comunale di Sarconi. Nei giorni scorsi i consiglieri di minoranza Domenico La Banca e Vito Dalessandro, con una lettera inviata al Sindaco ed al Segretario Comunale, hanno comunicato la costituzione del gruppo politico consiliare PDL - Popolo della Libertà. Il consiglio comunale di Sarconi è stato eletto a seguito delle consultazioni elettorali del 28 maggio del 2006. Fu quella una consultazione “straordinaria” visto che si era votato solo nel giugno del 2004. L'amministrazione che ne uscì allora, però, era abbastanza variegata nei colori politici al punto che nel gennaio del 2006 il consiglio venne sciolto per mancanza del numero legale ed il comune commissariato. Infatti, quattro consiglieri di maggioranza di fede centrodestra, in uno con la minoranza consiliare, di centrosinistra, rassegnarono le dimissioni scrivendo la parola fine alla prima esperienza amministrativa del Sindaco Cesare Marte. Dopo solo cinque mesi di commissario, però, alle nuove consultazioni Marte si ripropone ed ha ancora la meglio sui nuovi av-
versari. Con la sua lista “Per il nostro paese” a connotazione civica, raccoglie ben 548 voti, a fronte dei solo 393 della lista avversaria “Verso un futuro migliore - avanti è la vita”, pure a connotazione civica, capeggiata da Domenico La Banca. Otto, più il Sindaco, i consiglieri assegnati alla maggioranza, mentre solo quattro quelli assegnati alla minoranza. Un'amministrazione che sembrava avviata ad andare d'amore e d'accordo visto che i quattro consiglieri di minoranza erano tutti di estrazione democristiana, mentre la maggioranza, nella seduta d'insediamento del consesso dichiarò la propria appartenenza al centro sinistra costituendo, di fatto, “L'UNIONE”. Successivamente, inoltre, la stessa minoranza consiliare dichiarò l'appartenenza alla Margherita Alle successive primarie del Partito Democratico, però, mentre la maggioranza consiliare aderisce compatta, per la minoranza si esprimono solo Latronico e Panzardi, con La Banca e Dalessandro che si tengono in disparte. Gerardo Tempone provinciapz@luedi.it
istanze dei diseredati, più volte amministratore municipale, unico rimasto dell’intera comunità di Senise a possedere un’asina con la quale si reca ogni mattina, verso le undici in campagna. Le sue battaglie per la realizzazione di questa passerella, sono antiche e risalgono agli anni Settanta. All’indomani cioè della cessazione da parte dell’amministrazione dell’epoca dell’uso di far tenere la fiera mercato del 10 settembre in contrada San Marco dal quale prendeva il nome. C’erano oggettive difficoltà a raggiungere l’altra sponda, soprattutto nei mesi invernali e dunque a cominciare da quello di settembre (c’erano ancora le stagioni tradizionali che regolavano il tempo) portatore di piogge. Da allora, si è sempre andati avanti con interventi precari e poco affidabili, veri e propri palliativi temporanei. Ora dunque la soluzione definitiva, salutata con grande soddisfazione da parte di tutti, soprattutto pensando che l’opera potrebbe essere realizzata in tempi rapidissimi, trattandosi di fondi per la somma urgenza. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it
VILLA D'AGRI - Finalmente alle fasi finali il progetto di sistemazione delle acque bianche e nere della frazione valligiana. Oggi all'ufficio appalti dell'Acquedotto Lucano. E' terminato l'iter procedurale - burocratico di un progetto che, da un po' di tempo, si erano perse le “tracce” . Fermo negli uffici dell'ente “Acquedotto Lucano” e “atteso” da anni dai cittadini di Villa d'Agri. Un servizio di sistemazione della rete fognaria che spunta in modo problematico durante i periodi di pioggia abbondante, creando non pochi disagi alla cittadina valdagrina. Infatti in occasione di piogge particolarmente intense, diverse sono stati gli allagamenti di scantinati, garage interrati, attività commerciali in panico, pozzetti delle fogne intasate, oltre all'impraticabilità della strada per la circolazione automobilistica e pedonale. Disagi divenuti abitudine di intollerabilità per la cittadinanza. Un caos particolarmente sentito quelle delle condotte di smaltimento che in occasione di acqua intensa, vanno in tilt. Una difficoltà per la comunità del centro dei servizi. E, finalmente, oggi, il progetto è agli uffici appalti e quindi si spera non più “stagnante” - è il
caso si dire - presso l'ente lucano di Potenza. L' opera dal costo di finanziamento di sette miliardi e 600 milioni delle vecchie lire ha subito diverse procedure. Rivista, aggiornata, portato a Roma , al vaglio di una commissione speciale. Redatta con la vecchia normativa, è giunto agli uffici di Acquedotto lucano, incompleto. Quindi da parte dell'ente vi è stato una procedura di aggiornamento alla normativa, una revisione delle spese per la maggiorazione di alcuni costi e la resa dell'esecutività. Numerosi sono state le sollecitazioni e i telegrammi da parte dell'amministrazione comunale all'ente lucano e numerosi anche i rinvii e gli stop per l'avvio ad una richiesta di una esigenza più che mai sentita da parte dei cittadini di Villa d'Agri. Soddisfazione giunte anche da parte del sindaco del paese, Michele Mazza che ha dichirato «finalmente è completato l'iter procedurale, il progetto è agli uffici appalti e a breve quindi partiranno anche i lavori. Una delle risoluzioni della crisi reale per l'economia - ha aggiunto il Primo cittadino - parte proprio dalla realizzazione di opere». Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Chiaromonte, si celebra la giornata del rene CHIAROMONTE - Cura la tua salute! Cura i tuoi reni. È questo il titolo della campagna promossa dagli operatori del reparto di Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale di Chiaromonte. Il 12 marzo 2009, infatti, è la “Giornata mondiale del rene”. Si stima che solo in Italia siano oltre 2 milioni le persone che soffrono di danni renali, eppure gli italiani non pensano molto alla salute dei propri reni. È importante precisare che questa giornata non è riservata a persone che già presentano patologie renali, ma il contrario. Tutto questo nasce, in quanto, negli ultimi due decenni il numero dei pazienti che iniziano la dialisi è raddoppiato, e continua ad aumentare soprattutto per le persone con oltre 65 anni d'età. Nel mondo 1 persona su 10 ha un problema renale. Molte persone, pur avendo un iniziale danno d'organo, ignorano di averlo poiché spesso, nel caso di nefropatia, i sintomi compaiono solo nelle fasi tardive della malattia. È quindi facilmente comprensibile come la precoce individuazione di anomalie urinarie o di elevati valori come la pressione alta, possa per-
mettere la prevenzione di malattie renali. Proprio tenere sotto controllo la pressione (a qualsiasi età), evitare il fumo, seguire una dieta corretta o svolgere attività fisica sono alcune delle buone regole per difendere i propri reni. Ecco nei dettagli come si svolgerà la giornata: «Allo scopo di incontrare il maggior numero di persone “sane” - spiega il Dottor Enrico Morano - saranno organizzati due punti di incontro con i pazienti. Il primo nell'atrio dell'Ospedale San Giovanni di Chiaromonte ed il secondo nei locali del Distretto Sanitario di Senise. In ciascuno di questi punti, dalle 8,30 alle 14,30 gli operatori del Servizio Nefrologia procederanno al controllo della pressione arteriosa, del peso del paziente con calcolo del BMI, della valutazione delle urine mediante sticks per test urinari. I pazienti, termina il Dottor Marano - saranno inoltre adeguatamente informati sulle malattie renali mediante colloqui con il personale medico e con la distribuzione d'opuscoli informativi dal titolo conoscere i Reni». Lucio Vitale
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Venosa Nella toilette del circolo privato i carabinieri hanno rinvenuto 10 dosi di eroina
Venosa Assemblea degli aderenti del partito
Deteneva droga nel bagno. Arrestato gestore
«Superare gli schieramenti politici» La Fdc propone una lista civica
tratto in arresto P.G., di ne - si spiega nella nota 37 anni, gestore, non- dei carabinieri -, già durante la deché titolacorsa settire dell'attimana, convità comtrollato dal merciale. personale L’accusa è della stadi detenzione di vezione ai finosa, era ni di spacstato secio. gnalato alAll’nterla questura no del badi potenza gno infatti quale abii militari tuale ritrodell’Arma Carabinieri a Venosa vo di prehanno ringiudicati venuto 10 provenienti dosi di eroina. Il club è stato sottoposto a se- anche dai comuni limitrofi, non risultati questro. «Il circolo in questio- iscritti quali soci. Per
VENOSA - La Federazione di Centro scalda i muscoli in vista della tornata elettorale del prossimo giugno. Si è riunito nei giorni scorsi l’assemblea degli aderenti di Venosa. L’assemblea ha dato mandato, in via del tutto eccezionale, per la complessità della situazione politica presente a Venosa, al segretario regionale Francesco Mollica di esperire trattative con tutti i gruppi Il leader della Fdc, Mollica che a Venosa si stanno proponendo per la guida di Palazzo Calvino. L’assemblea inoltre, forte della partecipata presenza, ha ritenuto di non derogare ad una presenza paritaria nell’ambito delle trattative proponendo anche la figura del candidato Sindaco da scegliere con gli eventuali alleati. Infine, ha delegato Mollica a costituire una forza civica superando gli schieramenti politici per poter rappresentare le esigenze e i problemi di Venosa.
VENOSA - Sigilli a un club privato della città di Orazio e in manette il titolare dell’esercizio. E’ questo il risultato di un’operazione dei carabinieri della compagni a Venosa durante l’ultimo fine settimana che aveva come obiettivo arginare il fenomeno dell'uso di sostanze stupefacenti e l'uso smodato di alcolici. Questa la ricostruzione dei fatti. Durante la notte tra domenica e lunedì a seguito di controlli effettuati all'interno di un circolo privato del posto, i carabinieri hanno
tale motivo e per altre violazioni amministrative, il gestore è stato perseguito amministrativamente con sanzioni di 8.000 euro». Nel corso del servizio di controllo del territorio, inoltre, i carabinieri del nucleo radiomobile hanno denunciato G.F., di 22 anni di Venosa in quanto sorpreso alla guida della propria autovettura in stato di ebbrezza alcolica. In ultimo ha tratto in arresto, invece, B.R., di 44 anni del luogo, già noto alle forze dell'ordine, poiché responsabile di furto aggravato.
Venosa La giunta della città di Orazio lamenta la bocciatura della proposta del Comune
«Un cambio di passo all’indietro» L’amministrazione contro il dimensionamento scolastico VENOSA - «Un cambio di passo c’è stato, ma all’indietro». Non usa mezze parole l’amministrazione comunale di Venosa che in una nota diffusa esprime tutta la sua contrarietà al piano di dimensionamento scolastico approvato nei giorni scorsi dalla Regione. «In linea con gli indirizzi, i criteri generali e i parametri dimensionali assunti dalla Regione Basilicata per determinare il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche - si spiega nel comunicato - il Comune di Venosa aveva fatto pervenire all'Assessore Autilio e alla quarta commissione una proposta frutto di un tavolo concertativo tra i rappresentanti istituzionali dei Comuni interessati (Venosa, Montemilone, Maschito, Forenza e Palazzo S. Gervasio)». La proposta fatta pervenire sui tavoli di via Anzio prevedeva «attraverso l'accorpamento di Montemilone e Venosa, la creazione di una direzione didattica e di due istituti comprensivi: tutti con un organico al di sopra dei 500 alunni e che avrebbe garantito la richiesta stabilità nel prossimo quinquennio». La nota dell’amministrazione, inoltre, porta a conoscenza del fatto che la «proposta, era stata fatta propria dalla quarta commissione, ma che con un colpo di mano dell'ultima ora nel Consiglio Regionale del 3 marzo scorso è stata emendata sottraendo Montemi-
La singolare storia di un salvataggio
Venosa, l’impegno dei volontari a difesa dei cani
Bambini a scuola
lone, coartando la volontà degli Amministratori di quel Comune e rinnegando palesemente i criteri assunti dalla Regione stessa». «Ora il dado è tratto» sentenzia amaramente l’amministrazione comunale guidata da Carmine Miranda Castelgrande «ed oltre al danno per Montemilone - continua - si è aggiunta la beffa per Venosa che vede in pericolo una dirigenza scolastica, l'en-
nesima istituzione (dopo il catasto, l'ufficio di collocamento la Sem, l’Asl)». «E' questa la nuova Governance? - si chiedono gli amministratori della città di Orazio - Spoliazione costante della periferia a favore del Capoluogo sempre più accentratore e Città-Regione? Speravamo in nuovo corso della politica regionale ma ci siamo sbagliati ancora una volta».
Venosa, le donne viste dalla Fidapa VENOSA - La festa della donna come occasione per riflettere sulla condizione femminile, mettere a fuoco i problemi da affrontare e proporre soluzioni realizzabili. Con questa filosofia la sez. Fidapa di Venosa ha portato nei saloni del castello Pirro del Balzo della cittadina oraziana la mostra fotografica “Con occhio di donna ” e ha acceso i riflettori su Alessandra Bisceglia, giovanissima giornalista lavellese, di origini venosine, recentemente e immaturamente scomparsa. Un argomento affrontato dalle 51 foto in mostra che sviluppano il tema de “la donna nel futuro oltre la tradizione”. «Abbiamo sollecitato le donne a parlare di sé attraverso la fotografia, descrivendo momenti della vita quotidiana tra famiglia e lavoro - ha sot-
tolineato Liliana Guarino, Consigliera di Parità della Provincia di Potenza -Significativa la foto vincitrice del concorso, che ritrae due donne anziane con le scarpette da ginnastica ai piedi e una bandierina in mano, che festeggiavano la Lituania in Europa. Le donne non hanno raggiunto ancora la piena parità - ha denunciato la Guarino - La raggiungeranno quando non si sentiranno più storie di violenza, abusi, stupri». Per dare una immagine vincente ai giovani, la mostra è stata dedicata ad Alessandra Biscaglia, simbolo di “donna oltre le tradizioni”. «Alessandra è una donna unica, un esempio per tutti -ha evidenziato Marirosa Orlando, presidente sez.Fdapa Venosa - Affetta fin dalla nascita da una malformazione vascolare
gravissima e rara, ha portato avanti la sua battaglia con determinazione, dignità, coraggio e costanza, superando quotidiani e fondamentali problemi e ostacoli di ogni genere Ha regalato sorrisi e parole di conforto non solo agli amici, ma a tutti coloro che si avvicinavano a lei per chiederle aiuto e sostegno». Alessandra diventa, così, simbolo dello sforzo che la donna deve fare per andare oltre le tradizioni, ma anche testimonianza concreta che la strada individuata per andare oltre lo steccato è percorribile. «Con la sua capacità di trasmettere serenità, Alessandra ci fa riflettere su quello che è la sapienza del cuore - ha aggiunto Grazia Bianco, Preside Università Lumsa-Roma - La forza sta dentro e bisogna stimolare questa piccola radice che è
dentro di noi e che si chiama vita». Una riflessione che investe anche gli amministratori chiamati a dare risposte ai cittadini. «La politica non riesce a sciogliere il nodo relativo al miglioramento della qualità della vita - ha riconosciuto Sabino Altobello, Presidente Provincia Potenza -Dobbiamo prendere esempio da alcune storie esemplari come quella di Alessandra E dobbiamo farlo in opposizione alla esasperazione della diversità, prendendo, appunto, come chiave di lettura la sapienza del cuore». Per mantenere vivi i messaggi lanciati da Alessandra nella sua breve vita è nata una Fondazione, che ha sede a Roma e affonda le radici in Basilicata, nel territorio del Vulture. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
VENOSA - Intende tutela- dendo aiuto. «Grazie alre i diritti e difendere la sa- l'intervento encomiabile lute dei cani randagi. Per di questi operatori è stato questo la Lega Nazionale possibile trarre in salvo il per la Difesa del Cane della malcapitato cagnolino cittadina oraziana si fa ca- sottolinea Liliana Ferrenti rico , in una struttura an- - In mancanza di questo cora provvisoria, della cu- soccorso, il cagnolino, con ra di 165 cani, e collabora una zampina fratturata, con il Servizi Veterinario infreddolito e affamato, si dell'ex Asl 1 di Venosa per sarebbe arreso alla sua sorte e acla sterilizzacucciatosi in zione delle un angolo si cagne (365 sarebbe lain cinque ansciato morini) e l'imre». Il tutto pianto l'imaccade nonopianto di mistante le norcrochips me contenuidentificativi te nella Leg(633 nello ge quadro stesso perionazionale do). A spinn°281/91 e gere gli adenella legge renti alla leregionale n° ga a impe6 del 1993, gnarsi in che discipliquesto settonano la tutere, la sensibila delle conlità e l'amore dizioni di viche nutrono I volontari con il cane ta degli aniverso gli ani- salvato mali d'affemali. Tanto da essere sempre pronti ad zione e promuovono la lointervenire, anche nelle si- ro protezione. «E' appena tuazioni più disparate e il caso di ricordare che soimprevedibili, per evitare, no state inasprite le pene limitare o lenire disagi e che riguardano le norme dolore. «Giorni fa un cuc- che tutelano gli animali ciolo di cane è finito chissà d'affezione - fa rilevare Licome e perché in un diru- liana Ferrenti - Infatti la po nel centro storico di Ve- legge 20 luglio 2004 nosa. I suoi guaiti sono n°189 art. 544 bis (uccisiostati sentiti dagli abitanti ne di animali ) prevede la della zona che si sono subi- reclusione da tre mesi a dito attivati a chiedere aiuto. ciotto mesi; l' art.544 ter ( - ci racconta Liliana Fer- maltrattamento di animarenti, responsabile venosi- li ) prevede la reclusione na della “Lega per la difesa da tre mesi ad un anno o del cane”- I nostri volonta- con la multa da 3.000 a ri, insieme alla polizia mu- 15.000 euro; l'art. 727 (abnicipale rendendosi subito bandono di animali) preconto della impossibilità vede l'arresto fino ad un di recuperare da soli il cuc- anno o l'ammenda da ciolo hanno allertato i Vi- 1.000 a 10.000 euro. Come gili del fuoco di Melfi che diceva Ghandi, il grado di sono intervenuti pronta- civilta' di una nazione si mente». Ed è stata una ga- deduce dal rispetto che esra di sensibilità e di solida- sa ha per i propri gli anirietà per prestare aiuto a mali». un animale che stava chieg. o.
Martedì 10 marzo 2009
27 Vulture Melfese Gli smottamenti degli ultimi giorni mettono in ginocchio un’intera zona
Effetto frana nel Vulture Diverse le zone impraticabili e a farne le spese i cittadini VISTO DA FUORI
delle strade e relative pertiVULTURE - Alcune strade nenze; all'apposizione e madel Vulture, ultimamente nutenzione della segnaletisono tornate alla ribalta per ca prescritta. lo stato di abbandono e di deSe vengono meno questi grado in cui versano e, soprovvedimenti, l'automobiprattutto, per alcune frane e lista vittima di incidente posmottamenti. L'ultimo trà inviare istanza/denunsmottamento è quello dello I RIFLETTORI erano tutti per la Gi- tampone - nella fattispecie della luce. cia all'Autorità Giudiziaria Anche contro quegli amminiscorso 8 marzo, che riguarnestra-Barile. Un'arteria che, gra- Provincia - perché risolvono il prochiedendo di accertare l'esida la strada provinciale n° 8 zie anche ai puntuali servizi de “Il blema nell'immediato e rimandan- stratori che ritenevano eccessivo stenza obiettiva di pericolo o l'interessamento del giornale per al km 13 che da RipacandiQuotidiano” è riuscita ad avere un do oltremodo la sua risoluzione. di insidie della strada, dovuLa “strada di nessuno” prima, la le arterie della zona. da conduce a Forenza. La “futuro” con l'interessamento delti a condotta colposa omissiLa situazione attuale è sotto gli strada è stata chiusa al trafla Regione. Spente le luci sulla provinciale n. 8 adesso; ma situava o commissiva dell'ente fico, per un cedimento della “strada di nessuno” se ne accendo- zioni non certo rosee si registrano occhi di tutti. E a poco bastano i proproprietario e l'eventuale anche sulla provinciale 48, per non clami politici alla vigilia delle elestrada che riguarda 20 meno altre sulla provinciale n. 8. nesso di causalità tra tale tri di lunghezza per 50 cm di Prima la voragine, poi la frana parlare poi di altre arterie del Vul- zioni. Secondo i cittadini che giorcondotta e danni subiti daprofondità e non si sa quandell’otto marzo scorso, una situa- ture melfese al limite della pratica- nalmente le percorrono, servirebgli utenti. bero interventi strutturati capaci do sarà riaperta al transito zione da stare poco allegri insom- bilità. A tal proposito si ricorda Sono tutte facce di una stessa me- di dare un futuro a queste strade degli autoveicoli. Su questa ma. Ma il discorso è un altro: basta che la sentenza nr. 5445 dache di moderno hanno solo il nome stessa strada, nello stesso un po' di maltempo che il terreno daglia. tata 14 marzo 2006 della III Facce che il “Quotidiano” si è sulle cartine. Come dargli torto? punto, un mese fa la Provincede. Sez. Civ. della Cassazione cia intervenne, ma l'interE a poco bastano gli interventi sempre impegnato a far venire alla gio. ros. “individua il generale obblivento non è stato adeguato. go della P.A. di predisporre Alcuni giorni prima, una tutte le cauvoragine si è tele necesaperta nella sarie atte ad stessa straevitare insida, al km 11, die esistenti provocando non solo disagi alla sulla sede popolazione stradale, di Ripacanma anche dida. Le caunelle banse sono state chine lateattribuite ad rali”; e che infiltrazioni la precedend'acqua. Ante sentenza che la pronr. 10654 vinciale n° datata 4 10 IV tronco giugno che da Gine2004 III Sez. stra porta a Civ. CassaVenosa, pur zione ha riinteressata tenuto la da miglioraP.A. obblimenti per gata “a far una spesa di si che il bene circa 240 demaniale mila euro, non presennon è che Il tratto franato l’otto marzo scorso della sp 8 La strada (non è un fiume come potrebbe sembrare) alle porte di Venosa ti per l'utengoda di…otte una situatima salute. zione di peNei giorni ricolo occulscorsi, duto, cioè non visibile e non rante le brevi nevicate, ma dando alla stessa che ai sen- ne e pulizia delle strade, del- prevedibile, che dia luogo al soprattutto per le piogge, al- ne l'accento sulla c.d. “pro- stisce queste strade. Ma il più delle volte preva- si dell'art. 14 del Codice del- le loro pertinenze ed arredo, c.d. trabocchetto o insidia cuni tratti di questa strada blematica viabilità”, la cui sono stati invasi da fanghi- risoluzione dovrebbe essere le l'inerzia dell'amministra- la Strada, gli Enti proprieta- nonché delle attrezzature, stradale”. zione deputata al migliora- ri delle strade provvedono: impianti e servizi; Al conun obiettivo primario per glia, detriti e da tanta acLorenzo Zolfo qua, che sembrava di viag- l'amministrazione che ge- mento delle strade, ricor- Alla manutenzione, gestio- trollo tecnico dell'efficienza provinciapz@luedi.it giare su un fiume in piena. Chi transitava sul ponte Lapilloso, lasciato Ginestra dopo circa 3 km, per niente inMonticchio CONTRADA BICOCCA A MELFI teressata da lavori di ammoFalsifica i bollettini dernamenti passava su un tratturo saponato. L'ultimo dei versamenti tratto di strada, di ingresso alla città di Venosa era un Denunciato un uomo fiume in piena, come mai non sono state rinforzate le Di questi lavori però al momento MELFI - Sembra essere davvero cunette? Ritornando sulla neanche l'ombra. giunta alla stretta finale, la vicenda strada Ginestra-Barile, inteLa scusa del cattivo tempo non relativa alla mancanza di gas metaressata tanti anni fa da lavoregge e per questa ragione lo stesso no, per circa 70 famiglie che risiedori di miglioramenti per una Sindaco Navazio, anch'egli stanco di no in contrada Bicocca a Melfi. cifra considerevole di circa continui tira e molla e ingiustificabiUna vicenda che si protrae da di2 miliardi e mezzo che il Mili questioni di principio, ha convocaverso tempo, onestamente troppo, e nistero delle Infrastrutture to di urgenza per mercoledì alle ore che ha avuto e ha tutt'ora, ripercusinviò, su sollecito dell'allora 13 e 15, una riunione in cui necessasioni estremamente negative su Sindaco Giuseppe Mecca di riamente si dovrà arrivare ad una questi poveri cittadini. Barile e che la Provincia di soluzione. Infatti gli inermi abitanti, sono coPotenza intervenne, possiaSaranno presenti, la Commissiostretti a far fronte ad elevate spese mo dire che presenta alcuni ne collaudo, l'Astor che è la ditta che economiche, decisamente più esose punti critici, come alcune ha costruito gli alloggi e che deve rispetto a quanto avrebbero pagato, curve, in prossimità di Gineprovvedere ai lavori, l'ufficio tecnico se serviti del metano, come dovrebbe stra, sempre bagnate e periRIONERO - Avrebbe falsie l'Assessore ai lavori pubblici del coaccadere regolarmente di questi colose per chi vi transita, ed ficato i bollettini dei versamune di Melfi, Franco Poppa. tempi. il ponte dell'Arcidiaconata, menti per esercitare la cacInsomma tutti gli attori della viSpese ampiamente quantificate, per niente sicura e senza cia. cenda. Non si può più transigere. comprensive anche della somma che durare a lungo. sufficienti fessure per la deCon questa accusa gli Il problema va definitivamente riGiorni fa il sindaco Ernesto Navadovrà servire per effettuare i prossiviazione dell'acqua piovana, agenti del Corpo forestale mi lavori previsti. Inoltre vi è sem- zio, aveva rassicurato tutti sul fatto solto e lo stesso Sindaco confida che durante le piogge ed i temdello Stato hanno denunpre un discorso legato alla sicurezza che, in breve tempo, sarebbero parti- lunedì prossimo partano ufficialporali, crea non pochi disaciato in stato di libertà alla che non può essere sottovalutato, ti i lavori per consentire l'allaccia- mente i lavori. gi agli automobilisti. Dumagistratura un uomo, Pazientemente i cittadini di concon i cittadini costretti a servirsi di mento alla tubatura principale. rante gli interventi di miaccusato di truffa e falsifi72 metri di distanza che sarebbe trada Bicocca, aspettano, sperando bombole, che pericolosamente venglioramenti, alcuni cittadicazione di documenti. gono custodite all'esterno delle abi- stata colmata con dei tubi a rotoli che sia stato l'ultimo inverno passani di Ginestra, invitarono Secondo la ricostruzione che avrebbero consentito l'emissio- to in queste condizioni e che finaltazioni, sui balconi. l'impresa esecutrice dei laoperata dagli agenti, l’uoD'altronde il carico per l'approvvi- ne a media pressione, così come ri- mente anche loro, possano usufruivori a migliorare il ponte mo è di Monticchio. gionamento di gas, avviene una vol- chiesto e così come conviene per ave- re di un servizio che nel 2009, non per la deviazione delle acque Nella circostanza, gli ta a settimana, massimo due, e d'in- re una erogazione continua che duri può più essere considerato un optiopiovane, ottenendo in camagenti forestali hanno severno, è normale effettuare un cari- tutto il giorno e che non metta a re- nal. bio i risultati di oggi. questrato tre fucili e molte co maggiore, per non restare senza pentaglio l'uso corretto delle calEmilio Fidanzio Il degrado di dette arterie munizioni e hanno rilevagas. Una odissea che non dovrebbe daie. provinciapz@luedi.it stradali - e più in generale to contravvenzioni a carico della rete viaria lucana - podi sei persone.
Quelle strade che sembrano mulattiere
Gas: verso la soluzione
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Martedì 10 marzo 2009
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Nova Siri
Policoro
Primarie del Pd
Droga
Le urne premiano Pasquale Favale
Alla guida sotto l’effetto di cocaina, arrestato
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Dopo nuove indagini sono emerse contraddizioni nel racconto della minorenne
Nessun abuso sulla quindicenne Dal gup Orlando quattro archiviazioni per l’operazione “Ginestra” Le critiche del Pd
Matera-Gioia Lo scippo del Governo di ESPEDITO MOLITERNI*
IL GUP di Matera, Vittoria Orlando, ha archiviato il procedimento a carico di quattro giovani, di età compresa tra i 21 e i 24, accusati di violenza sessuale continuata e di gruppo, sequestro di persona, lesioni e minacce nei confronti di una minorenne. Il gup ha accolto la richiesta di archiviazione presentata dal pm, Valeria Farina Valaori: l'archiviazione è motivata con la scarsa attendibilità delle dichiarazioni della parte lesa, confermate dalle ulteriori indagini e da quanto evidenziato dal Tribunale del riesame, che aveva annullato le ordinanze. Dopo l'operazione “Ginestra”, condotta il 12 ottobre 2007 dalla Squadra Mobile della Questura di Matera, per i fratelli furono disposti gli arresti domiciliari per aver materialmente abusato della minorenne. Obbligo quotidiano di firma, invece, per i due amici. Il 5 novembre 2007, i quattro indagati furono rimessi in libertà dal Tribunale del Riesame di Potenza. Le istanze erano state presentate dagli avvocati Emilio Nicola Buccico, Salvatore Intoccia e Edgardo D'Orsi. Sono state decisive le nuove indagini, le contraddizioni in cui è caduta la presunta vittima e le prove emerse a favore dei quattro giovani. E’ giunta così a termine, per due fratelli materani di 21 e
24 anni e per due loro amici di 21 e 22 anni una vicenda che li ha visti accusati di violenza sessuale di gruppo continuata, concorso in sequestro di persona e percosse. E' nel corso del Riesame che sono emerse alcune contraddizioni sul racconto fatto dalla vittima. In sostanza, da quanto è scaturito dalle nuove indagini compiute dalla Procura di Matera, il pm si convince che l'accusa non riuscirebbe a sostenere un dibattimento in aula. Ad esempio, i luoghi e gli orari indicati dalla ragazza nel momento in cui ha denunciato la violenza, vengono contraddetti dalle perizie sui tabulati. Sulla base delle telefonate effettuate dai ragazzi quella notte di agosto di due anni fa nella quale, secondo la minorenne si sarebbe consumata la violenza, dai tabulati risultavano in posti diversi. La vicenda destò molto scalpore nella città dei Sassi, perchè si parlò di un vero e proprio branco. Sulla base delle dichiarazioni rese dalla ragazzina, aveva accettato un passaggio in auto per tornare a casa dopo una festa di compleanno. I quattro, sempre secondo la minorenne, anzichè accompagnarla a casa l’avrebbero portata in un garage adibito a tavernetta nella quale l’avrebbero costretta a subire violenza. matera@luedi.it
LA STORIA
Due anni fa si parlò di “branco”
AVEVA raccontato agli inquirenti di essere stata trascinata fuori dall’auto e costretta ad entrare in una tavernetta, nella zona di Matera Sud, nella parte opposta rispetto alla sua casa, dove avrebbero dovuto riaccompagnarla. Aveva dichiarato di essere stata spogliata, palpeggiata e costretta a subire violenza in un’ambientazione surreale: mentre era oggetto di “attenzioni particolari” di due
dei ragazzi, i complici aspettavano il loro turno fumando e giocando alla play station. La ragazza, quella sera, si confidò con un cugino. Il giorno dopo, spinta dall’insistenza di una cugina, decise di sporgere denuncia in questura. Da qui, l’operazione “Ginestra”, affidata alla seconda sezione della Squadra Mobile “Reati contro la persona in danno di minori e reati sessuali”.
ANCORA una volta, Matera ed il suo territorio provinciale hanno subito un grave scippo da parte del Governo di centro destra. Lo stesso governo ha recentemente stanziato 17 miliardi di euro per rilanciare l'economia, finanziando in particolare la costruzione di reti stradali e ferroviarie; ma da questo programma di investimenti sono spariti il collegamento autostradale Matera- Gioia del Colle e la Murgia - Pollino nella quale si prevedeva il raddoppio della Matera - Ferrandina. Ancora uno scippo rispetto ad opere già previste dal precedente governo di centro sinistra, ancora un duro colpo alle legittime aspettative di crescita del nostro territorio. Il sistema dei trasporti in provincia di Matera ed in particolare nel suo capoluogo continua a presentare gravi carenze che non possiamo non indicare come una delle cause principali di una faticosa e lenta crescita economica. In particolare, dobbiamo osservare con rammarico che - laddove esistono fenomeni di sviluppo economico e situazioni di potenziale crescita - si riscontrano le maggiori insufficienze delle infrastrutture di trasporto. Basti pensare al METAPONTINO: per quel che riguarda l'agricoltura esistono risorse ancora tutte da valorizzare, essendo un'area capace di una produzione ortofrutticola elitaria per la presenza di superfici fertili ed irrigate. Nel settore del turismo non e' ancora possibile investire su quello di massa, non disponendo di efficienti e moderni collegamenti stradali e ferroviari. Agricoltura e turismo costituiscono i poli di sviluppo di quest' area della provincia di Matera: a questi settori occorre fornire infrastrutture di trasporto adeguate e moderne. E veniamo a MATERA : la città ha assoluto bisogno di valorizzare e promuovere le risorse culturali di cui dispone; Matera e' nelle condizioni di assumere un ruolo guida nella promozione e nella gestione della risorsa culturale ed ambientale anche a livello internazionale. L' isolamento potrebbe ridimensionare questo progetto. In questa sede e' superfluo dilungarsi sui Sassi; ma e' necessario osservare che la loro valorizzazione e' imprescindibile da un valido sistema di offerta turistica che non può non prevedere un sistema di collegamenti capaci di inserire Matera in un percorso turistico di facile approdo. segue pag. 30
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Martedì 10 marzo 2009
E’ la denuncia di Confesercenti che chiede una conferenza di servizi urgente al Comune
Mezza Matera senza agibilità I consiglieri delle civiche: «Non ci sono le urbanizzazioni» «C’È MEZZA Matera senza il certificato di agibilità, in teoria i Nas possono chiudere la gran parte delle attività commerciali cittadine. E’ per questo che abbiamo chiesto una conferenza di servizio per spiegare e parlare della questione con sindaco e assessori. Ma serve farlo subito, ci sono attività economiche in gioco». E’ durissimo il presidente di Confesercenti Gianni Schiuma nel commentare la chiusura di tre esercizi commerciali alla periferia della città operata dai Nas nei giorni scorsi per la mancanza del certificato di agibilità. «Negli ultimi trent’anni sono pochissimi gli esercizi commerciali ai quali il Comune di Matera ha dato il certificato di agibilità, in alcuni casi non sono state completate le opere di urbanizzazione ed in altri è stata data l’autorizzazione ad aprire questo tipo di esercizi. E’ per questo che abbiamo chiesto urgentemente una conferenza di servizi, la pizzeria in particolare ha perso due serate da tutto esaurito. Ci sono danni ingenti. Se non ci saranno risposte entro un paio di giorni con la convocazione immediata della conferenza di servizi chiederemo agli imprenditori di licenziare il personale. Non possiamo fare altri-
Gianni Schiuma e Pasquale Di Pede di Confesercenti Matera
menti». Schiuma fa anche capire che una simile situazione in alcuni locali della zona 33 ha alzato il velo su un problema che esiste da tempo e che potrebbe coinvolgere molto presto anche altre attività. «Vale per tutti, non solo per gli esercizi commerciali. Forse c’è qualcuno che in questo modo intende sollevare il problema. Certo questa situazione va affrontata dal sindaco e dagli assessori. Subito».
Della stessa opinione sono anche i consiglieri comunali delle civiche, Toto, Cinnella, Antezza e Perniola secondo i quali sarebbe opportuno, al fine di evitare che altre situazioni come quelle occorse negli ultimi giorni si possano ripetere, che l'Amministrazione Comunale intervenga direttamente incassando le polizze fidejussorie e realizzando le dovute opere di urbanizzazione. Non è giusto che i cittadini debbano essere sempre penalizzati per colpe non loro: «l'Ammi-
nistrazione ha l'obbligo di intervenire immediatamente per risolvere questi problemi, che vogliamo ricordare non riguardano solo la Zona 33 di via La Martella, ma anche il Centro Direzionale, l'Arco di via Gravina , la lottizzazione Granulari ( via Taranto, Via Mattei, Via Bari, via Cosenza, Via Brindisi) ed infine ancora la lottizzazione Acquarium. In questa fase di grande difficoltà economica per le imprese e le famiglie materane sarebbe opportuno, dal nostro punto di vista, che l'Amministrazione Comunale risolva una volta per tutte la questione al fine di evitare sanzioni e, cosa ancora più grave, la chiusura delle attività soprattutto per coloro che hanno investito i propri risparmi o hanno acceso dei mutui con le banche. Gli stessi che ancora oggi non possono produrre le certificazioni dovute e che vivono quotidianamente con la preoccupazione e la paura di dover chiudere la propria attività per un problema non dovuto alla mancanza dei requisiti richiesti di sicurezza , di igienicità o di licenza commerciale ma per l'assenza di un documento che pur volendo non possono ottenere essendo strettamente subordinato al rapporto tra le imprese costruttrici e l'Amministrazione».
L’assemblea Cgil ha sottolineato la difficile condizione nel lavoro e nella società
Di Palo pronto a darsi fuoco per aiutare i cani Non riesce più ad accudire i 153 cani che nel corso degli anni ha raccolto dalla strada e ha ospitato nel suo opificio: per questo minaccia di darsi fuoco davanti al palazzo di giustizia di Roma l’imprenditore altamurano Francesco Dipalo, di 47 anni. Dipalo, il 12 dicembre 2008, fece parlare di sè perchè scomparve per cinque giorni. Al rientro spiegò che lo aveva fatto per cercare un nuovo lavoro in Francia perchè si sentiva vittima «non solo del racket delle estorsioni ma anche di un sistema che non tutela chi denuncia i propri aguzzini». Nei giorni scorsi con fax inviati agli investigatori ha annunciato di aver intenzione di darsi fuoco per attirare l'attenzione pubblica sulle condizioni in cui versano i 153 cani che ospitai nel suo ex opificio di Matera. Per accudire gli animali spendeva ogni mese migliaia di euro, somma che la curatela fallimentare non sarebbe più in grado di sostenere.
BREVI CRONACA
Donne in piazza il 4 aprile
Consiglio comunale
Protesteranno contro l’assenza di misure da parte del Governo
PER LA MANCANZA del numero legale, il consiglio comunale di Matera è stato rinviato a mercoledì, 11 marzo, alle ore 17. Al momento dell’appello il presidente del consiglio, Romeo Sarra, ha constatato la presenza solo di 16 consiglieri e dunque il venir meno del numero legale per un assise che doveva affrontare argomenti interessanti ed importanti come la candidatura di Matera a capitale della cultura 2019 e poi ancora le questioni riguardanti il regolamento per le persone non autosufficienti. Elementi che non mancheranno di suscitare un fortissimo interesse tra i consiglieri comunali ed un ampio dibattito.
IN occasione della festa della donna la Cgil di Matera ha indetto un'assemblea per discutere e riflettere sulla condizione femminile nel mondo del lavoro e nella società in questo particolare periodo di crisi del nostro Paese. Il tema affrontato da Carmela La Padula, segretario della Funzione Pubblica Cgil Matera, Manuela Taratufolo, segretario generale Cgil Matera, Luigina De Santis, componente della presidenza Inca Nazionale e Maria Signorella, consiglio direttivo dello Spi, è stato "La crisi non tocchi le donne" . A presiedere l'assemblea è sta Carmela La Padula che ha evidenziato la necessità di una mobilitazione di tutte le donne nei confronti del governo, che mette in discussione alcuni diritti importanti conquistati, dopo tante battaglie. «E' necessario - ha dichiarato La Padula - che le donne mostrino determinazione e fermezza, battendosi per i diritti in ambito lavorativo e lottando insieme contro ogni forma di violenza». E' seguito l'intervento di Manuela Taratufolo che ha affrontato il tema della violenza, ponendo l'accento sulla mancanza di una normativa efficace a favore delle donne. «Uno dei primi atti di questo governo - ha detto il segretario generale della Cgil - è stato invece quello di finanziare la detassazione degli straordinari con i fondi stanziati per i centri Antiviolenza e per i progetti di tutela delle donne che hanno subito violenza. Inoltre, mi chiedo a che punto siamo nell'affermazione delle donne nella società civile e nel mondo del lavoro; in Italia il tasso di occupazione femminile risulta ancora tra i più bassi in Europa. La Cgil ritiene
Manca il numero legale
Convegno sul Lavoro
Modello di sviluppo SI TERRÀ a Matera, l’11 marzo 2009, dalle 9.30 alle 13.30, presso la Mediateca Provinciale, il convegno “Lavoro&Sviluppo”: un modello trasferibile, nel corso del quale saranno presentati i risultati e il modello del programma che ha offerto a disoccupati e cittadini svantaggiati delle Regioni del Mezzogiorno l’opportunità di partecipare a tirocini on the job, e alle imprese servizi per l’analisi del fabbisogno professionale, la selezione dei candidati e la costituzione di partenariati territoriali. Un momento del convegno promosso dalla Cgil dal titolo “La crisi non tocchi le donne”
insufficienti e inadeguate le misure anticrisi varate dal governo perché esse non sostengono le famiglie e i redditi e la condizione della donna nel lavoro diventa sempre più precaria. Per queste ed altre ragioni vi chiedo di scendere in piazza il 4 aprile a Roma unite per dire no alle politiche di un governo che non ha rispetto delle donne e che anzi sta tentando di emarginarle». Sul contratto collettivo, sui diritti dei pensionati e delle pensionate, sul precariato, sulla crisi e sulla violenza si sono soffermate anche Maria Signorella e Luigina De Santis. “«l maggior numero di atti di violenza - ha detto quest'ultima - avvengono all'interno delle famiglie; quindi, è necessario fare maggiore attenzione a quello che accade tra le mura domestiche, all'interno delle quali molto spesso le donne non sono al sicuro». Mariangela Lisanti matera@luedi.it
Sono arrivati già da una decina di giorni ed hanno riempito tetti e nidi
Con la primavera ecco i falchi grillai «Stanno arrivando. I primi cento balestrucci (Delichon urbica) sono già nella Gravina di Matera a lanciarsi secchi richiami, seguiranno nei giorni prossimi le rondini (Hirundo rustica) e poi i topini (Riparia riparia) e saranno le prime cacce aeree a limitare moschini e mosconi ronzanti». A Matera la prima coppia di coraggiosi grillai (Falco naumanni) è stata segnalata dal presidente di Legambiente Marcello Santantonio già il 28 febbraio e da quel giorno è un continuo arrivo e frenetica ricerca dei migliori tetti e nidi nei Sassi per la deposizione e cova dei prossimi pulcini.
In questi giorni di luminoso passaggio stagionale è spettacolare il corteggiamento della coppia di corvi imperiali (Corvus corax) sulla Murgecchia e lungo le coste di Murgia Timone. Legambiente augura agli amici migranti di ogni stagione e di ogni genere di poter sempre trovate ambienti e genti ospitali nei luoghi della loro vita; purtroppo la speculazione edilizia, l'avvelenamento dell'aria e dei campi, la intolleranza assieme alla arroganza ed alla superficialità riducono per molto tempo la possibilità di una vita degna e libera. matera@luedi.it
Rondini al riparo tra i tetti dei Sassi
30 Matera Il Comune pensa a una task force per preparare strumenti di defiscalizzazione per le imprese
Martedì 10 marzo 2009
«La Regione aggiunga 5 milioni» Zona Franca urbana. Non basta 1 milione 830 mila euro del Cipe UN momento di chiarezza che contribuisca ad evitare che i programmi restino solo parole scritte sull'acqua. Sono stati affidati agli interventi del presidente della Camera di Commercio e all'assessore comunale alle Attività produttive, Nicola Rocco i contenuti principali dell'incontro promosso ieri dalla Camera di Commercio sul tema “Zona Franca Urbana Matera Opportunità di rinascita” in collaborazione con l'associazione onlus Zfm - Zona Franca Matera presieduta da Gaetano Liantonio che ha ne illustrato gli obiettivi: «Vogliamo divulgare, informare e creare opportunità di coordinamento per una occasione come questa». «Il punto di snodo - ha sottolineato Rocco - sarà l'approvazione del Cipe e la copertura finanziaria che giungerà nel nostro territorio». A disposizione di Matera ci saranno 1.830.879,26 euro individuati utilizzando tre parametri differenti, a partire da una dotazione-base di 750 mila euro, in comune per tutte le città sede di Zona Franca urbana. Gli altri due criteri riguardano la dimensione demografica, che a Matera su una popolazione complessiva di 59.407 abitanti individuerebbe una percentuale del 29,5% di abitanti rientranti nell’ambito territoriale previsto. Per questo secondo criterio il Mise (Ministero per lo Sviluppo Economico) stanzia 1.028.384,73 euro. Il terzo elemento indicativo è quello legato al disagio socioeconomico che nel caso di Matera porta il livello della disoccupazione al 15,66%. «In questo contesto è necessario - aggiunge Rocco che la Regione faccia la sua parte, colmando il gap di risorse che ci riguarda, attraverso una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro per i primi 5 anni. Il Comune è impegnata ad individuare aree infracommerciali in cui concentrare programmi di defiscalizzazione per piccole e medie imprese. L’obiettivo è favorire lo sviluppo economico e sociale di aree urbane caratterizzate da disagio sociale. In questo senso è stato significativo l’apporto dell’Ufficio di Piano che ha messo a punto un progetto
Un momento del seminario che si è svolto ieri promosso dalla Camera di Commercio sulla zona franca urbana
coordinato. Bisogna abbandonare la logica delle gerarchie e impegnarsi tutti insieme fra istituzioni, enti e associazioni, attraverso il lavoro di una task force appositamente creata. La vera partita, inizierà - ha concluso Rocco - dopo la conclusione del procedimento ministeriale a Roma». Nei prossimi giorni, intanto, la Camera di Commercio promuoverà un incontro con gli altri enti camerali delle aree limitrofe
per giungere ad una definizione delle linee guida su cui muoversi. Lo conferma il presidente della Camera di Commercio, Angelo Tortorelli che aggiunge: «Non ci sarà rischio di speculazioni. Incontri come quello che abbiamo promosso voglio contribuire ad evitare luoghi comuni e fraintendimenti - spiega - Tutte le associazioni di categoria ci hanno segnalato aspetti legati a questo pericolo, ma rinnoviamo l’invito alla ri-
flessione. I nostri omologhi delle regioni vicine sono molto confusi. Per questa ragione riteniamo che un segnale forte agli imprenditori consenta di evitare di disinvestire o speculare. Da Roma, comunque, non giungono messaggi disperati, anzi. Nel frattempo, un incontro per fare il punto diventa necessaria per confrontare le reciproche esperienze». Antonella Ciervo matera@luedi.it
Pasquale Di Lorenzo «Bisogna fare presto» ORAMAI il Governo nazionale ha determinato la ripartizione dei fondi disponibili per le Zone franche urbane e lo scorso 5 marzo in una riunione del tavolo pre Cipe è stata determinata la somma di 1.830.879,26 di euro per la Zona franca urbana di Matera. Due i criteri seguiti per decidere la ripartizione dei fondi: la popolazione delle aree comprese nella zfu e il disagio economico che emerge nelle stesse zone. Bisognerà attendere la ratifica ufficiale del Cipe e, soprattutto, la circolare ministeriale che dovrà chiarire le modalità tecniche di avvio della normativa sulla zfu. E' evidente - scrive il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo in una nota - che tale somma non rappresenta una somma cospicua ma indubbiamente un' iniezione di fiducia nel sistema economico materano cosi duramente colpito dalla crisi .Ora attendiamo che anche il Governo regionale faccia la sua parte visto che il Consigli o regionale all' unanimità ha impegnato -su nostra iniziativa - la Giunta a stanziare una somma di pari importo a quella prevista dal Governo nazionale .Contare, così , su una somma di circa 4 milioni di euro sarebbe un inizio che permetterebbe l'estensione dei benefici della zfu a un numero maggiori di nuove iniziative. La Regione potrebbe direzionare il proprio intervento stabilendo una incentivazione in conto capitale , aggiuntivo ai benefici fiscali previsti dalla legislazione nazionale ,sulla scorta di interventi che altre Regioni come la Puglia hanno già adottato. Siamo fiduciosi e- prosegue Di Lorenzo - contiamo sul senso di responsabilità di tutti e soprattutto sulla necessità che occorra fare presto per cercare di dare un po’ di fiducia e di segnali concreti verso il mondo del lavoro e dell'impresa». matera@luedi.it
Tra le misure Irpef ridotta, esonero dai contributi per i dipendenti
Imprese più leggere La norma prevede detassazioni per i primi anni Le agevolazioni previste dalla Zona Franca Urbana prevedono una serie di misure. Il comma 341 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006 n. 296 indica precisamente: «Le piccole e micro imprese, come individuate dalla raccomandazione 2003/361/CE della commissione, del 6 maggio 2003, che iniziano nel periodo compreso tra l'1 gennaio 2008 e il 31 dicembre 2012, una nuova attività economica nelle zone franche urbane individuate secondo le modalità di cui al comma 342, possono fruire delle seguenti agevolazioni: esenzione dalle imposte sui redditi per i primi cinque periodi di imposta. Per i periodi di imposta successivi, l'esenzione è limitata, per i primi cinque al 60%, per il sesto e settimo al 40% e per l'ottavo e nono al
20%. L'esenzione di cui alla presente lettera spetta fino a concorrenza dell'importo di 100 mila euro del reddito derivante dall'attività svolta nella zona franca urbana, maggiorato, a decorrere dal periodo di imposta in corso all'1 gennaio 2009 e per ciascun periodo d'imposta, di un importo pari a 5000 euro, ragguagliato ad un anno, per ogni nuovo assunto a tempo indeterminato, residente all'interno del sistema locale di lavoro in cui ricadde la zona franca urbana; esenzione dall'imposta regionale sulle attività produttive, per i primi cinque periodi di imposta, fino a concorrenza di 300 mila euro, per ciascun periodo di imposta, del valore della produzione netta; esenzione dall'imposta comunale sugli immobili, a decorrere dal-
Matera-Gioia, lo scippo del Governo Segue da pag.28
Pertanto, un sistema organico di collegamenti può permettere alla Provincia di Matera e al suo capoluogo di superare i limiti e gli effetti di un atavico isolamento, consentendole di essere presente sui mercati e offrendosi al turismo nazionale ed internazionale. La soluzione dei problemi dei trasporti del materano va inquadrata quindi in una prospettiva che veda Matera assumere un ruolo regionale ed interregionale superando le attuali condizioni di perifericità e riconoscendo alla città una funzione di cerniera nel processo di sviluppo integrato che deve esserci tra Puglia e Basilicata. Per questi motivi l' allacciamento all'autostrada A14(e cioè con Gioia del Colle) e il raddoppio della Matera - Ferrandina nel-
l'ambito del progetto del collegamento stradale Murgia - Pollino rappresentano interventi urgenti ed inderogabili. Gli investimenti nelle infrastrutture di trasporto nella nostra Provincia non possono essere ulteriormente disattesi. Non possono più essere giustificati rinvii ed inerzie dei pubblici poteri centrali nella gestione della politica di sviluppo della nostra terra. In conclusione, quello che si chiede e' la pari dignità della Provincia di Matera; non e'una semplice rivendicazione campanilistica quella di chiedere il rispetto delle sue esigenze e delle sue necessità, ma si vuole rivendicare una giusta distribuzione degli interventi, delle risorse e della loro gestione. Espedito Moliterni *segretario cittadino del Partito Democratico
l'anno 2008 e fino all'anno 2012, per i soli immobili siti nelle zone franche urbane dalle stesse imprese posseduti e utilizzati per l'esercizio delle nuove attività economiche; d) esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente per i primi cinque anni di attività, nei limiti di un massimale di retribuzione definito con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, solo in caso di contratti a tempo indeterminato, o a tempo determinato di durata non inferiore a dodici mesi, e a condizione che almeno il 30% degli occupati risieda nel sistema locale di lavoro in cui ricade la zona franca urbana. Per gli anni successivi l'esonero è limitato per i primi cinque al 60%., per il sesto e settimo al 40% e
Un momento dell’incontro di ieri
per l'ottavo e nono al 20%. L'esonero di cui alla presente lettera spetta, alle medesime condizioni, anche ai titolari di reddito di lavoro autonomo che svolgono l'attività all'interno della zona franca urbana. a.c.
Chiesto di ratificare l’accordo sui fondi per gli ammortizzatori sociali
Sindacati contro il decreto anticrisi CON una nota inviata al prefetto di Matera, Francesco Monteleone, i segretari della provincia di Matera Maurizio Girasole (Filcem Cgil), Andrea Latronico (Femca Cisl) e Pasquale Piancazzi (Uilcem Uil) hanno chiesto di intervenire sulla Regione Basilicata affinchè venga ratificato l'accordo con le parti sociali per l’impiego di fondi da destinare all’applicazione degli «ammortizzatori sociali in deroga». Il provvedimento coinvolge in provincia di Matera 500 lavoratori in mobilità, che sono stati espulsi dal ciclo produttivo della Valbasento. La richiesta è la conseguenza del decreto anticrisi del Ministero del Lavoro del 20 febbraio scorso, che ha previsto un’anticipazione di quattro milioni di euro alla Basilicata. matera@luedi.it
I sindacati hanno scritto al Prefetto per chiedere la ratifica dell’accordo
31 Calcio Eccellenza Turno di stop per il maltempo. Anche l’Irsinese si rinforza con Venezia
Martedì 10 marzo 2009
Il Forza Matera pesca il jolly L’arrivo di Rino Ciardiello dà esperienza al team di Liuzzi MATERA - Con il suo arrivo il potenziale del Forza Matera è aumentato esponenzialmente. Stiamo parlando di Saverino, Rino per amici e per tutto gli sportivi lucani, Ciardiello. L’esperto trequartista dopo aver vestito in questa stagione la maglia del Picerno, è approdato alla corte di Liuzzi, facendo il suo esordio nella gara contro l’Avigliano vinta per 10. «Sono qui per dare il mio contributo alla salvezza confessa il materano doc possibilmente senza l’appendice dei play out. Vengo da un lungo periodo di inattività che è durato circa tre mesi, sono con i miei nuovi compagni da poco più di una settimana, ma mi sono già inserito alla perfezione in questo gruppo». Ciardiello torna a vestire la maglia di una squadra della sua città dopo aver indossato quella del Materasassi, per l’ultima volta nella stagione 2000/2001, nel campionato di Interregionale, con 27 presenze e due reti. Dopo quell’esperienza ha “girovagato” per la Basilicata facendo la fortuna di diverse società. «E’ molto bello tornare a giocare a Matera, quella che è la mia città natale anche se da alcuni anni non sono più qui. Spero di poter dare a questa squadra la mia esperienza e i consigli ai giovani che la compongono». Come il Forza Matera, an-
A sinistra il nuovo acquisto del Forza Matera, l’esperto Rino Cirdiello. A destra Daniele Cancelliere e in basso il giovane portiere della squadra di Francesco Liuzzi, Antonio Dimola (foto Videouno)
che il prossimo avversario della formazione del presidente Manuello ha pescato il jolly a mercato chiuso. Infatti nella scorsa settimana l’Irsinese di Enzo Patella ha tesserato l’ex Fc Matera, Angelo Venezia, anche lui materano doc. «Conosco benissimo Angelo - commenta Ciardiello - è un ottimo calciatore. L’Irsinese ha fatto un acquisto. Venezia può dare una mano all’Irsinese», proprio come può fare Ciardiello con il Forza Matera. Rino ha incrociato da avversario il Forza Matera, nel girone di andata con la maglia del Picerno, quando Di
Cecca e compagni si imposero con un perentorio 4-0. «In quel momento il mio Picerno era allo sbando. Il Forza Matera era più motivato e vinse la sfida. Adesso ho ritrovato una squadra cresciuta. Questo Forza Matera è un gruppo giovane e molto unito. Ha un allenatore bravo e, cosa più importante, ha ampi margini di miglioramento». Da Ciardiello ci si attende molto specie in fase realizzativa, l’ultimo passaggio e anche quel gol salvezza che servono tanto a Biondino e soci. «Mancano sei gare alla fine del campionato. Sono per
Prima Categoria Rigamonti non si ferma
noi quasi tutti scontri diretti: Irsinese, Atella Monticchio, Picerno, Ricigliano, Banzi e Ferrandina. La salvezza è ancora alla portata di mano. Sta a noi cercare di fare più punti possibile per tirarci fuori da questa situazione. I presupposti ci sono tutti, io ci credo». Intanto adesso c’è da pensare all’Irsinese, prossimo avversario del Forza Matera. Infatti il comitato regionale della Figc ha deciso di far slittare tutti i campionati di una giornata, quindi si riprende da dove si era interrotto. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Promozione Si prepara al match con la Santarcangiolese
Prove di Burgentia Varisius, sosta provvidenziale nel test col Pomarico Recupera Albano e Bellomo La sosta forzata ha permesso al- di una punta centrale, in attacla Rigamonti di disputare un co schiererò Nuzzolese con Niamichevole contro il Pomari- coletti. Dobbiamo a tutti i costi vinceco,per non spezzare il ritmo gare il prossimo match per cercara e cercare nuove soluzioni. La gara ha dato alcune indi- re ancora una volta di avvicicazioni utili per il prossimo in- narci per poi cercare di superacontro, mister Onofrio ha cer- re la squadra che ci precede, cato altre soluzioni dato che per trattasi della Tramutolese. Finla prossima partita dovrà fare a che la matematica non ci conmeno di alcuni acciaccati come danna tenteremo il tutto per Martulli e Latronico, dovendo tutto di evitare di finire ultimi fare a meno anche di Armaiuoli in classifica, se i ragazzi ci crederanno la corsa squalificato. non sarà proibitiva. La partita è finita Ancor più convin2 a 1 per il Pomarito lo sono dopo la co, ma la prestazioprova datami con ne offerta dai ragazl'amichevole, i razi della Rigamonti gazzi devono dare il ha soddisfatto piegiusto approccio alnamente mister la partita, un buon Onofrio con un risultato si può ottebuon periodo di posnere, anche perché sesso palla e qualci siamo avvalsi delche buona azione in la collaborazione di attacco pur non un professore che ci avendo un centrasta migliorando sul vanti puro. piano fisico e atleti«Un' amichevole co». che mi ha potuto far Dopo questa vensperimentare alcu- Roberto Armaiuoli tata di ottimismo di ne soluzioni importanti con lo spostamento in dife- mister Onofrio, non ci resta che sa da centrale di Grassani in aspettare la gara di domenica coppia con Masciandaro, e da mattina che vedrà contrapposti esterno ho provato Panessa, un ai materani l'Invicta Burgentia ragazzo che a inizio campiona- squadra che si è attestata a cento era stato messo da parte, ora tro classifica. Tutti gli sforzi della società lo sto recuperando e già la scorsa domenica ha esordito con dimostrano che si vuol proseme. Poi ha anche sistemato la guire anche il prossimo anno coppia centrale di centrocampo per attuare un progetto di ricon il duo Buongermino e Festa lancio, la speranza e anche che mi hanno dato delle garan- quella di poter avere l'aiuto di zie anche perché rispetto ad al- qualche sponsor per affrontare tri compagni sono un po' più i campionati con qualche trepidazione in meno visto gli sforzi tecnici. Da esterni ho utilizzato Ric- enormi che si stanno affrontanciardi e Cifarelli, l'unica caren- do in questo campionato. za che noi abbiamo dall'inizio Vincenzo Bochicchio del campionato è la mancanza matera@luedi.it
Campionati regionali sospesi per neve e niente calcio ancora una volta, lo stop forzato al Varisius permette di avere la possibilità di recuperare per la trasferta di Santarcangelo sicuramente due pedine fondamentali per lo scacchiere nero-verde, Bellomo e Albano, il secondo fermo ai box dalla gara vittoriosa di Vitalba. Sarà stata una combinazione ma da allora si sono registrate solo sconfitte per i materani, qualcuna prevedibile ma altre sicuramente da evitare vedi Moliterno e Grottole. Il Varisius, invece di dare seguito alla striscia positiva del girone di ritorno, culminata nella prima vittoria in trasferta, si è arrestato, entrando in un brutto tunnel dovuto più che altro a problemi di concentrazione e determinazione durante le gare. I ragazzi di mister Tucci hanno perso la giusta cattiveria sportiva, dopo aver subito la rete non hanno una reazione per recuperare il passivo, continuando così la strada della salvezza diventa ardua se non impossibile. Il torneo di Promozione è entrato nella fase finale, nelle ultime sei gare, ci si gioca una intera stagione, e ognuna di queste gare può essere considerata una finale in cui nulla è scontato e soprattutto nessuno ti regala punti. Nella prima parte del campionato la squadra di Matera ha avuto un andamento più o meno regolare nelle partite interne in cui ha lasciato pochi punti agli avversari, mentre disastroso in trasferta in cui ha collezionato solo sconfitte tranne che nella prima gara fuori sul campo del Real Irsina. Il reparto avanzato è quello che ha funzionato più o
Albano e Bellomo del Varisius Matera
meno bene, risultando uno dei più prolifici, e soprattutto il Varisius è riuscito a mandare a rete un po' tutti i suoi calciatori. La difesa è la nota veramente stonata, troppi gol subiti, quasi una media di due a partire e risultare la seconda peggior difesa, più di quaranta gol incassati è sintomo che c'è qualcosa fin ora non ha funzionato. Tre portieri alternati fin ora, ma sicuramente non è colpa loro, gli errori sono da ripartirsi anche con gli altri reparti, poco filtro a centrocampo e tanti momenti di amnesia ed errori costati fatali. C'è da tenere in con-
siderazione anche i tanti infortuni dei difensori, Albano che sicuramente è un valido elemento, è stato utilizzato in modo discontinuo per colpa dei problemi muscolari, Persia è fuori da tantissimo tempo, Bongermino e Caldaralo anch'essi hanno saltato qualche partita, e infine Parente gioca con una condizione fisica molto ma molto precaria. Questo potrebbe essere uno dei motivi delle sconfitte, ma sicuramente l'inesperienza di molti calciatori del campionato di Promozione è uno scotto da pagare. p.l.
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Martedì 10 marzo 2009
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Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Seminario Siteb il 26 e il 27 Il Siteb – Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade, organizza, con il patrocinio dell’Api e della Regione Basilicata, un seminario tecnico dal titolo “Teoria, pratica e innovazioni nelle pavimentazioni stradali”, in programma a Matera nei giorni 26 e 27 marzo 2009. Il seminario, riservato a imprese, liberi professionisti e tecnici delle pubbliche amministrazioni, sarà tenuto da esperti e professionisti che illustreranno le tematiche relative ai materiali di base, alla sicurezza e ambiente, alla marcatura CE di aggregati e conglomerati, alle soluzioni innovative nelle pavimentazioni, alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e ad altri aspetti tecnici. Il programma prevede due giornate di formazione con la presenza di dirigenti del Siteb, di docenti universitari e di esperti tecnici e legali. Le iscrizioni devono essere effettuate entro il 16 marzo 2009.
Solo Show con Capossela LA stagione concertistica Matera in Musica 2008/2009 continua il prossimo 13 Marzo, alle ore 21, con il concerto “L’artista errante”. Il palco del Teatro Duni di Matera ospiterà l’Orchestra della Magna Grecia e Vinicio Capossela, con il suo Solo show. “Il Solo Show - dichiara l’arista - trae la sua ispirazione non dal circo (palcoscenico di artisti, trapezisti, giocolieri) ma da quelle tende che, ai tempi del Barnum, gli venivano messe di fianco, e da quella posizione prendevano il nome». Biglietti in prevendita al teatro Duni.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Infiniti auguri dal tuo Vittorio e da tutti i suoi amici
SERVIZI SOCIALI
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 ROMEO Via Pasquale Vena 3/bis PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/333901 0835/262260 0835/336882 0835/331314
Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Imbriani al Centro Levi VENERDI’ prossimo alle 18 nel Centro Carlo Levi in piazzetta Pascoli, si svolgerà l’incontro “Tra retorica, poesia e rivoluzioni: l’idea d’Italia in Lomonaco, La Vista e Sole”. Relazionerà la professoressa Maria Teresa Imbriani. Imbriani, socio deputato della Deputazione di Storia Patria della Lucania, è dall’anno accademico 2002-2003 docente a contratto di Critica letteraria presso l’Università degli Studi della Basilicata. Dottore di Ricerca in Italianistica con particolare riferimento alla Letteratura meridionale dell’Università “Federico II” di Napoli, si è occupata di storia della critica letteraria, pubblicando per la collana dei “Carteggi D’Ancona” della Scuola Normale di Pisa, l’edizione del Carteggio D’Ancona-Torraca (Pisa 2003).
Vox Populi - Vox Dei “VOX Populi - Vox Dei” è il titolo della nuova performance multimediale che l'Ufficio Turismo della Regione Basilicata presenterà nell'evento Internazionale “Amore/Philos” che si terrà a Matera, tra aprile e maggio prossimi, nella splendida cornice della Chiesa di S. Nicola dei Greci, in collaborazione con il Circolo Culturale “La Scaletta”e con l'Ufficio della Consigliera Regionale di Parità. La performance ideata dal Mediafor, Centro multimediale regionale, sarà animata da più di trecento interviste, realizzate alla gente lucana nei complessi monumentali più significativi dei Comuni partecipanti al Progetto “Ospitalità nei Borghi”. A poche settimane dalla conclusione del progetto regionale integrato “Ospitalità nei borghi” si traccia un primo bilancio consuntivo. Un grande successo per l'evento multimediale definito l'Evento dell'Anno per l'impianto innovativo che ha coniugato tradizione e tecnologia.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072
IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.
•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
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•CINETEATROANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Il curioso caso di Benjamin Button 19 - 21,45
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Questo piccolo grande amore 19-21,30
•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Iago 21
•PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
•CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso
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Il giudice ha rigettato le eccezioni della difesa a proposito dei colloqui sui traffici di droga
Processo “Medusa”, intercettazioni valide PISTICCI - E' ripartito ieri, con la celebrazione della seconda udienza dinanzi al tribunale di Matera, in composizione collegiale, presieduta dal Giudice Attimonelli Petraglione, a latere Onorati e Scillitano, il processo “Medusa”, avviatosi il 26 gennaio scorso dopo 16 lunghi anni rispetto ai fatti contestati. Secondo l'accusa, tra gli anni 1992-93, un'organizzazione criminale ramificata tra Pisticci, l'area jonico-metapontina e il capoluogo di provincia, avrebbe allestito un'articolata rete di contatti dedita e finalizzata, prevalentemente, allo spaccio di sostanze stupe-
facenti nel territorio della provincia di Matera. Tra gli elementi di spicco del sodalizio, e sul banco degli imputati, Mario Calderola, ritenuto dagli inquirenti il promotore; Giuseppe Scarcia, attualmente collaboratore di giustizia; Giuseppe Gagliandro, imparentato con la famiglia Scarcia e tarantino di origine; Vincenzo Nieddu e Leonardo Piconese. Ma in totale sono 54 gli imputati ritenuti, a vario titolo, responsabili di associazione per delinquere, finalizzata al traffico e allo spaccio di ingenti quantità di sostanze stupefacenti. Nel corso
dell'udienza, il collegio ha rigettato tutte le eccezioni avanzate dai difensori di numerosi imputati, nel corso della precedente udienza, che chiedevano la nullità di alcuni atti di indagini e l'inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche, prolungatesi, secondo la difesa, oltre il tempo massimo stabilito dalla legge nel corso delle indagini preliminari, fatta eccezione per alcune di quest'ultime riguardanti Calderola che il collegio, su richiesta del difensore, l’avvocato Mazzoccoli, ha ritenuto inutilizzabili. Nella stessa udienza, il Giudice Attimonelli ha
emesso ordinanza di “non doversi procedere”, in ambito di processo riunito, nei confronti di quattro imputati di minore spessore responsabili di reati considerati in prevalenza“fine”, ovvero non strettamente collegabili agli obiettivi dell'associazione criminale. In conclusione, il giudice, che ha fissato la prossima udienza per il 30 marzo, ha manifestato la volontà di chiudere il processo entro l'anno in corso, chiedendo al pubblico ministero, Rosanna Defraia, che sostituiva il dottor Basentini della Direzione distrettuale antima-
Il tribunale di Matera
fia di Potenza, titolare dell'inchiesta, e alle altre parti in causa, la massima disponibilità per riuscire nell'intento. Considerati i tempi con i quali il proces-
so è finalmente iniziato, più che un intento, potrebbe risultare una vera impresa. Felice Macchia provinciamt@luedi.it
Ferrandina «Sulle questioni programmatiche si procede spediti, su quelle politiche si può discutere»
Ricchiuti cade dalle nuvole Il sindaco non si spiega lo strappo consumato dal Pd FERRANDINA - «Non capisco, in ogni caso sono pronto a trovare una soluzione». Così ha commentato il sindaco, Elio Ricchiuti, il ritiro del Pd dalla giunta. Una presa di posizione tanto forte, a sole 24 ore dalla discussione del bilancio di previsione in Giunta, il primo cittadino proprio non se l'aspettava. Il Pd conta due assessori su sei. E con deleghe “pesanti”: il vice sindaco e l'assessorato ad Ambiente, Bilancio e Tributi. «Ho appreso della decisione di uscire dall'esecutivo e garantire solo l'appoggio esterno alla maggioranza dal Quotidiano e dal comunicato diffuso domenica mattina. Sì aggiunge- nei giorni scorsi ho ricevuto una lettera del segretario cittadino, Paolo Schiavone, in cui mi venivano sottoposte una serie di questioni politico-programmatiche da affrontare, ma mi era stato assicurato sarebbero rimaste riservate. Sono sorpreso, mi ero promesso di sentire il segretario, subito dopo aver parlato con i due assessori e il consigliere Montefinese. Non c'era nulla che prefigurasse questo improvviso disimpegno da parte del Pd». Eppure i
Il municipio di Ferrandina e il sindaco Elio Ricchiuti
segnali di inquietudine all'interno del maggiore partito della coalizione in questi mesi non erano certo mancati. A più riprese il disagio a sostenere alcune scelte effettuate in totale autonomia dal primo cittadino è emerso con volantini, interventi sulla stampa, colloqui informali. «Se il problema sono le cose da fare -è la replica di Ricchiuti- nonostante le ristrettezze finanziarie, credo che a rispondere
siano i fatti: entro fine mese partono i parcheggi a pagamento e la raccolta differenziata, la lottizzazione Zambroglio sta procedendo speditamente, siamo pronti per l'assegnazione dei 22 alloggi in via Falcone, è stata espletata la gara per il completamento di corso Vittorio Emanuele, ci siamo assicurati il Centro internazionale di Alta formazione a Santa Chiara, 200mila euro di finanziamento dal
Credito sportivo per il campo di calcio, e molto altro ancora. Se, invece, in discussione è ancora l'assessore esterno Plati dico che, anche in questo caso, a parlare siano i fatti. Abbiamo un valido professionista a disposizione dell'Ente gratis. E' riuscito a fare gruppo nell'Ufficio tecnico e ad avviare a soluzione numerosi problemi. Se sostituzione ci deve essere, che mi venga indicato un nome altrettanto valido e di pari competenza. Diversamente significa castrarsi da soli e che non si fa il bene della comunità». Ricchiuti, insomma, nonostante l'aut aut, non perde l'ottimismo. «Sono sicuro che troveremo un'intesa». Ma il Pd questa volta non sembra disposto a compromessi. E che sia pronto ad andare fino in fondo lo ha dimostrato ieri sera. L'assessore Montefinese, infatti, ha disertato in partenza la Giunta, mentre il vicesindaco Adduci si è presentato solo per ribadire la sua astensione dai lavori, in linea con il partito. Con queste premesse la ricomposizione è tutt'altro che scontata. Margherita Agata
Montescaglioso Pronta a partire l’iniziativa “Cittadini d’Argento” del Mdc
Anziani sentinelle dei disservizi in città MONTESCAGLIOSO - Il Movimento per i Diritti del Cittadino (Mdc) ha reso noto che il prossimo 15 marzo, nella centrale piazza Roma, sarà presentata l'iniziativa “Cittadini d'Argento”, realizzata da Movimento Difesa del Cittadino e Movimento Consumatori con il finanziamento del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Lo stand, posto di fronte all'ufficio postale montese, sarà aperto dalle 9 alle 21. L'iniziativa parte dal presupposto che l'allungamento dell'età ha consentito la presenza di un ampio numero di persone con autonomia e stile di vita ancora dinamici, oltre che una certa ricchezza di stimoli. Allo scopo di utilizzare come meglio possibile tutta questa energia si è pensato di coinvolgere gli over 60, i quali, grazie alla loro esperienza personale e bagaglio culturale, possono dare il loro contributo nella vigilanza, denuncia e segnalazione delle problematiche che incido-
no sulla nostra quotidianità alle istituzioni preposte. Nel documento diffuso dal Mdc, infatti, si pone in rilievo come, «con sempre maggiore frequenza si riscontrano, anche nella nostra città, numerosi disservizi: cassonetti rotti, segnaletica stradale insufficiente, aiuole e giardini abbandonati o trascurati, panchine rotte, semafori non funzionanti, randagismo». Per tutti questi motivi si invitano tutti i cittadini con un'età superiore ai 60 anni di diventare Cittadini d'Argento, tramite l'adesione allo stesso progetto, mettendosi in comunicazione con l'associazione. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la sede montese del Movimento Difesa del Cittadino, in via Giuseppe Garibaldi n° 29, telefono/fax: 0835 201076, mentre per i contatti di posta elettronica l'indirizzo è: montescaglioso@mdc.it. mic.mar.
Montescaglioso
Incontri a tema di “Donna e Vita” MONTESCAGLIOSO L'associazione di solidarietà e cultura della Prevenzione “Donna e Vita, Nessuna resti sola”, la cui sede cittadina si trova in via Garibaldi 56, ha organizzato cinque appuntamenti, diversi tra loro, da tenersi a marzo. La serie di attività che intendono celebrare in maniera degna la giornata internazionale della donna, hanno avuto inizio venerdì 6, presso il Cine Teatro “Nicola Andrisani” di Montescaglioso diretto da Nunzio Nicola Disabato. E’ stato proiettato il film: “Il giardino dei limoni- Lemon tree”, diretto dall'israeliano Eran Riklis (che ha curato anche la sceneggiatura con Suha Arraf), pellicola in concorso nel 2008 al 58° Festival di Berlino nella sezione “Panorama Special” e vincitore del premio del pubblico. Si narra la storia di una vedova palestinese che vive in un villaggio della Cisgiordania, una storia che racconta il coraggio di una donna che lotta per la libertà ed esprime un forte messaggio di speranza. Il calendario delle iniziative prevedeva, sabato 7 marzo su: “Le donne nel teatro di Pirandello”, attività che sarà curata dall'associazione culturale montese “Futura Compagnia SenzArte”, nata come aspirante compagnia teatrale il 13 aprile 2007, la quale dal 9 giugno 2008 è poi diventata associazione. Si tratta di una conversazione spettacolo, curata da Lello Chiacchio, presidente del Centro di Cultura Teatrale Skené Teatro di Matera, presso il quale i membri dell'associazione montese hanno seguito un corso di dizione
ed interpretazione. Le voci narranti sono state quelle di Angelica e Chiara Didio, Cristina Contuzzi, Lidia Laterza e Lucrezia Racamato, tutte appartenenti a “Futura Compagnia SenzArte”. Sarà una notevole occasione per entrare in contatto con la grande opera dello scrittore e drammaturgo siciliano, vincitore nel 1934 del premio Nobel per la letteratura, maestro nel raccontare, in maniera del tutto originale e geniale, i contrasti fra la realtà e la finzione e l'incomunicabilità degli esseri umani. Domenica 8 marzo, si è svolto il pranzo di solidarietà per le donne del Mozambico. Gli ultimi due appuntamenti previsti saranno entrambi incontri-dibattito su tematiche relative alla figura della donna: venerdì 13 marzo, a partire dalle 20, presso la sede sociale di Via Garibaldi 56 (nei pressi di Piazza Roma), è in programma l'incontro - dibattito “Donne e immigrazione”; mentre il 23 marzo, alla stessa ora e sede, si discuterà de “La donna nella famiglia di oggi”. L'associazione montese, onlus presieduta dall'insegnante montese Vita Rossetti, ha tra i suoi obiettivi il miglioramento della vita e la sensibilizzazione e l'incentivazione della cultura della prevenzione. Nelle scorse settimane aveva ospitato il Galasso del Centro Oncologico di Rionero in Vulture. Il medico aveva illustrato ai presenti il valore del progetto “Diana”, uno studio multicentrico di prevenzione delle recidive del tumore al seno attraverso l'alimentazione e lo stile di vita. Michele Marchitelli
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Dibattito aperto sulle opportunità di aiuto concreto a chi soffre per malattie gravi
Per una “Tricarico solidale” Tavola rotonda organizzata dall’associazione “Claudia” TRICARICO - “Solidarietà, sì grazie”, è lo slogan con il quale l'associazione di volontariato soccorso ed assistenza “Claudia”, (in ricordo della bambina vissuta attaccata ad un respiratore fin dalla nascita, volata in cielo nel 2005, a soli sette anni), ha organizzato sabato sera scorso, un interessante Tavola rotonda sul tema generale della solidarietà e del volontariato. I lavori sono stati coordinati dalla giornalista Rai, Celeste Rago, che nell'introdurre l'argomento ha ricordato come la parola solidarietà ha significato solo se c'è senso di appartenenza a una comunità. Raffaella Battaglia, volontaria dell'associazione Claudia, ha voluto ricordare la gara di solidarietà che coinvolse numerose persone per dare una mano d'aiuto ai genitori della bambina, ricoverata in un'apposita stanza della propria abitazione. «Abbiamo bisogno di amare e di essere amati -ha esordito il vescovo di Tricarico Vincenzo Orofino- occorre globalizzare la solidarietà. Tale valore deve essere l'anima della nostra cittadina». I saluti dell'Amministrazione comunale sono stati portati dall'assessore alle Politiche sociali, Antonio Soldo, che ha sottolineato l'impegno per creare le condizioni affinché «nel nostro ambiente cresca la solidarietà». L'assessore ha anche elencato le numerose associazioni che lavorano sul territorio comunale, auspicando un coordinamento tra di loro. Del tema delicatissimo, ossia dell'impatto psicologico della malattia cronica e/o
Incontro con la segretaria Ferrara
La ricetta del Pd contro la crisi
L’incontro dell’associazione “Claudia” a Tricarico
oncologica, ha parlato la psicologa Rina Passarelli. L'esperta ha ripercorso il processo di percezione della malattia invalidante a seconda dell'età del paziente, nonché delle reazioni in ambito familiare e dello sconvolgimento del progetto di vita dei genitori per la malattia di un figlio. La sociologa Maria Bubbico, invece, ha affrontato il tema delle dimensioni sociali della solidarietà e del volontariato. «Viviamo in una società liquida, -ha stigmatizzato la Bubbico- senza consistenza , che si sgretola con facilità. In questo momento di instabilità e crisi, il volontariato contrappone “l'essere” all'apparire che contraddistingue la società
odierna». Costruire una Tricarico solidale, l'argomento è stato sviluppato con dovizia di dati e di osservazioni interessanti dall'architetto Mimmo Langerano, che a conclusione ha ricordato gli esempi di solidarietà e partecipazione popolare per il bene della collettività di cui nel secolo scorso hanno dato prova personaggi come il vescovo Raffaello Delle Nocche, don Pancrazio Toscano e Rocco Scotellaro. Egli ha proposto un forum di tutte le associazione che operano in campi diversi. A Mimmo Calbi, docente di Filosofia è stato affidato il difficile compito di una riflessione sul concetto di vita. «La vita dell'uomo contemporaneo -ha affer-
mato- è caratterizzata da una decisione costante e dalla condizione di mutare diverse stati d'animo molte volte al giorno». Si è intrattenuto, poi, sull'intrasferibilità della vita umana e dell'autonomia di decidere sulla propria vita garantita dalle costituzioni liberali di molti stati. Ha completato il dibattito l'intervento dell'avvocato Antonella Ficazzola, che ha approfondito gli aspetti giuridici della malattia cronica e oncologica. Ha illustrato la “Carta del malato oncologico”, il diritto di conoscere la diagnosi della sua malattia e di scegliere o di rifiutare la terapia. Michele Santangelo provinciamt@luedi.it
Salandra Forza Italia denuncia le lentezze del cantiere che blocca una strada
Lavori a singhiozzo per il ponte sul Basento SALANDRA - Il gruppo dirigente e il Commissario di FI di Salandra, rendendosi interpreti del disagio creatosi con l'interruzione della strada Salandra scalo-Grottole a causa demolizione e ricostruzione del ponte sul Basento, denunciano in una nota questo grave disservizio: «Con vero rammarico vogliamo, con la presente denuncia, attirare l'attenzione di tutti coloro che svolgono un ruolo sociale e di pubblica amministrazione, a cominciare dal presidente della Provincia di Matera quale direttamente interessato, all'assessore ai Lavori pubblici dell'Amministrazione Provinciale, al sindaco di Grottole, al sindaco di Salandra, al presidente della Regione Basilicata e a tutti i parlamentari regionali e nazionali. La questione è il ponte sul fiume Basento che collega Grottole allo Scalo Ferroviario di Salandra e alla Basentana, demolito completamente con un cantiere abbandonato per ragioni che, anche se ci fossero, non destano interesse ai cittadini utenti». Da qui la censura al modo di operare della Provincia e del Comune di Grottole che, «certamente di diritto -scrivono- è stato interpellato ed è stato oggetto di rilascio di autorizzazione. E' verosimile che le opere si devono fare in sostituzione di altre le quali, per nuove esigenze, non sono più idonee, però è inverosimile che viene interrotta la viabilità per un anno intero di una strada che collega una comunità all'altra. Forse non era possibile conservare quel ponte chiudendolo al traffico e tenerlo come mo-
I lavori sul Basento
mentaneo? Forse non era possibile costruirne un altro a fianco e transitare comunque su quello vecchio finché fosse pronto il nuovo ponte? Forse non era possibile dare la viabilità con un ponte provvisorio? Forse non era possibile non creare tante difficoltà a quei pochi cittadini delle nostre comunità che già a stento riescono a sbarcare il lunario (ci riferiamo alle poche attività commerciali che insistono a mò di scommessa nell'area industriale della Val Basento)? L'Amministrazione provinciale di Matera deve spiegare per quale ragione il cantiere è stato abbandonato senza nessuna sicurezza per la pubblica incolumità e qui un richiamo, ancora una volta, alla Provincia per il corpo di polizia appena istituito e la protezione civile dei paesi vicini che non vigilano sulla sicurezza del territorio». Per quanto ci compete, siamo
andati a fotografare il sito col tempo buono, di giorno feriale e in orario lavorativo; abbiamo trovato un cantiere in piena attività, con due o tre squadre di operai e un paio di mezzi pesanti che lavoravano. Interpellati i responsabili della ditta esecutrice, presenti in loco e molto disponibili, hanno affermato di aver lavorato da ottobre al 4 dicembre, giorno del Basento in piena. Causa il maltempo poi hanno lavorato per tutto il periodo che le buone giornate lo hanno permesso, confidando di finire i lavori per l'estate. Sui legittimi interrogativi, invece, posti da FI alle componenti politiche interessate, si è convinti che i destinatari cui compete saranno certamente ben lieti di dare altrettante legittime risposte alla comunità. Costantino Di Cunto provinciamt@luedi.it
IRSINA - Il Pd di Irsina, torna a discutere in un assemblea pubblica, nella locale sede del circolo cittadino. Maddalena Coletta, segretaria della sezione di Irsina, ha convocato gli organismi del partito in torno al tema: “La crisi economica-finanziaria e la situazione politica: le proposte e le iniziative del partito democratico”. All’incontro ha preso parte anche la segretaria provinciale del Pd, Anna Ferrara. Ha aperto i lavori Coletta, che ha sintetizzato una parte della sua relazione introduttiva: nella prima parte ha ripercorso un po' le tappe, che hanno visto il partito affrontare alcuni punti cruciali, soprattutto su questioni interne al partito, sfociate poi anche sull'azione amministrativa e successivamente risolti, grazie anche all'intervento della segretaria provinciale Ferrara. E’ prevalso, ha detto Coletta, quel senso di responsabilità che deve essere la base e la forza del nostro partito. «Il partito democratico segue con apprensione l'evolversi della situazione politica-finanziaria ed economica nel nostro paese ha esordito Coletta- e si preoccupa della crisi finanziaria esplosa nel 2007 negli Stati Uniti. Una crisi che ha iniziato a mordere imprese,l avoratori e famiglie che si scoprono sempre più esposte e prive di difese sia nell'aspettative del reddito che dei loro risparmi. Il governo Berlusconi -afferma Coletta- sta affrontando la recessione in atto nel paese con provvedimenti tampone. La detassazione degli straordinari, che avrebbe dovuto rilanciare i consumi, e la carta dei servizi che avrebbe dovuto sostenere le fasce più deboli, si sono rilevati dei paliativi». La lunga relazione della segretaria del Pd di Irsina, ha toccato numerosi argomenti, dai tagli operati dal governo alla scuola pubblica, università e alla ricerca, evitando qualsiasi confronto con le opposizioni. «Il governo ha paralizzato l'azione amministrativa dei comuni -spiega Coletta- escludendo l'aesenzione dell'Ici , principale fonte di autofinanziamento degli enti locali a tutte le prime case senza distinzioni di reddito tra i proprietari. Mentre il Governo Prodi aveva abolito l'Ici per la prima casa solo a coloro che entravano in una fascia di reddito basso». Tornando alle questioni locali, Maddalena Coletta ha detto: «Il circolo di Irsina continua a lavorare per un dibattito trasparente sul futuro del nostro paese, per favorire momenti di confronto tra circolo e cittadi-
Anna Rosa Ferrara
ni nella definizioni di programmi e della classe dirigente dedita all'azione amministrativa. Il corposo intervento si è concluso con l'esposizione di sei punti programmatici: 1) Ampliamento ammortizzatori sociali e sostegno al reddito compreso i precari e gli atipici 2) Riduzione delle tasse per lavoratori e pensionati. 3) Ripristino delle risorse per il sud, investimenti per il mezzogiorno. 4) Pagamento dei debiti pubblica amministrazione. 5) Sviluppo sostenibile. 6 ) Sostegno alle industrie per l'innovazione e l'occupazione». Il sindaco Domenico Amenta ha auspicato, «maggiore attenzione sulla crisi, e una maggiore ponderazione dei finanziamenti e gli aiuti finanziari che si vanno ad erogare, non ponendo l'interesse maggiore , solo ed esclusivamente alla grande impresa». Il segretario Della “Fillea Cgil di Basilicata, Angelo Vaccaro, iscritto al Pd di Irsina, ha individuato in quattro punti essenziali, la base di partenza per affrontare e lottare le questioni determinate da questa grave crisi: 1) Estendere gli ammortizzatori sociali a tutti i settori produttivi, grandi e piccoli. 2) Migliorare l'applicazione dei fondi per le aree sottosviluppate (Fas), purtroppo deprecati successivamente dall'azione del Cipe privilegiando le aree del Nord. 3 ) Investire nei settori anticlicli come quello dell'edilizia . Domenico Smaldone, oltre al tema, al centro dell'incontro, ha fondato il suo intervento, sul futuro del partito: «No al partito persona -precisa Smaldone- l'ho abbiamo voluto tutti, proprio per distinguerci dall'altra coalizione, che si identifica sostanzialmente solo nel suo leader, ma nei fatti da questo punto di vista, molto c'è da fare ancora anche al nostro interno. Quando il partito stabilisce una linea -conclude Smaldone - tutti devono seguirla e supportarla, altrimenti il partito non potrà mai decollare». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
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Policoro In auto i carabinieri hanno trovato anche 35 grammi di hashish
Alla guida sotto l’effetto di cocaina, arrestato POLICORO - Guidava sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e con una bustina di cocaina nella tasca dei pantaloni. In macchina, occultati ma non così bene da sfuggire alla perquisizione dei carabinieri, c'erano circa 35 grammi di hashish. E per il ventisettenne policorese Francesco Affuso, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, sono scattate le manette. Erano le 3,15 della notte tra domenica e lunedì quando una pattuglia della Radiomobile della Compagnia carabinieri di Policoro incrocia una Fiat Punto che, dalla stazione ferroviaria, si immette sulla via Lido, direzione centro città. La centrale operativa dei carabinieri ha impartito l'ordine, alle auto che pattugliano il territorio, di controllare, sistematicamente le zone periferiche. Alla vista della Fiat Punto, dopo l’inversione di marcia, scatta il controllo dei militari dell'Arma che identificano Affuso. E’ evidente lo stato di alterazione psico-fisica del ragazzo: i carabinieri si rendono immediatamente conto che il giovane stava guidando sotto l'effetto di stupefacenti. La conferma giunge dagli
esami clinici. Ad insospettire ulteriormente i militari è l'irrequietezza e l'insofferenza eccessive dimostrate dal ragazzo, un atteggiamento che li induce a perquisirlo. Nel corso della perquisizione, i carabinieri rinvengono nelle tasche dei pantaloni una bustina, chiusa con del nastro isolante nero, contenente della polvere bianca che risulterà cocaina. Le operazioni si estendono quindi all'automobile: nel cruscotto gli uomini dell'Arma trovano un pacchet-
to di sigarette, semi arrotolato, che custodisce un involucro, al cui interno vi è un “tocchetto” di hashish, circa 5 grammi. Contemporaneamente, nella tasca porta oggetti alle spalle del sedile passeggero, viene rinvenuto un altro involucro in cellophane, contenente, questa volta, un pezzo di hascisc, circa 30 grammi. La sostanza stupefacente viene sequestrata insieme ad una cospicua somma di denaro, ritenuta provento dello spaccio: infatti, il pezzo dello stupefacente più piccolo risulta palesemente essere stato staccato da quello più grande e i lembi combaciano. Anche la Fiat Punto viene posta sotto sequestro, non solo perché adibita al trasporto dello stupefacente, ma anche perché il giovane guidava sotto l'effetto della cocaina. Subito dopo, viene perquisita l'abitazione e nella cameretta di Affuso, sotto il materasso, i militari rinvengono un involucro di cellophane con all'interno una ventina di semi di canapa indiana. L'uomo è stato accompagnato nel carcere di Matera. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Corsi di italiano per immigrati SCANZANO JONICO - Si avviano domani, a Scanzano Jonico, i corsi di lingua italiana per immigrati organizzati dalla Regione Basilicata. I corsi, rivolti ad immigrati adulti di diversa nazionalità, si svolgeranno presso la sede della Pro loco che si è resa disponibile a ospitare le lezioni, su richiesta dello Sportello Immigrati del Comune di Scanzano. Salvatore Iacobellis Le lezioni di 40 ore si svolgeranno nel pomeriggio, in 10 lezioni di 4 ore l'una, e dureranno fino a fine maggio. Il Comune di Scanzano sostiene l'iniziativa attraverso la divulgazione e l'acquisizione delle domande dei cittadini che si rivolgono allo sportello immigrati. Ai corsi, tenuti da docenti dell'Ageforma di Matera, prenderanno parte 30 immigrati. «L'integrazione -sostiene l'assessore comunale alle Politiche sociali, Luigi Boccarelli- è una risorsa importante, per cui iniziative come questa non possono che favorire lo sviluppo complessivo del nostro territorio». L'attività dello Sportello immigrati di Scanzano afferisce al servizio sociale comunale coordinato da Bruno Francione. provinciamt@luedi.it
Pronto a protestare a Roma. La parlamentare Elisabetta Zamparutti andrà in carcere a trovare il giovane
La battaglia di Angelo è per tutti Giovanni Falcone rilancia il caso del figlio detenuto in India ROTONDELLA - Giovanni Falcone non combatte più solo per Angelo. A due anni dall'arresto del figlio, l'ex carabiniere rilancia la questione del gratuito patrocinio per tutti gli italiani detenuti all'estero. Il caso del 28 enne di Bobbio, arrestato in India il 9 marzo 2007 e condannato nell’agosto scorso a dieci anni di carcere, diventa così il viatico per una più ampia battaglia di interesse nazionale. La prenderà sul serio Antonio Disanza, consigliere regionale del Pd, che ha assicurato il proprio impegno per coinvolgere al più presto altre quattro regioni, oltre alla Basilicata, al fine di presentare una proposta di legge ad hoc (ndr. per la proposta serve il sostegno di almeno cinque regioni). Per sostenere le ragioni di Giovanni, nell'incontrodibattito tenutosi ieri a Rotondella, sono giunte anche altre autorità politiche. Prima tra tutte Elisabetta Zamparutti, parlamentare Pd in quota Radicali, che già da tempo aveva preso a cuore le battaglie di papà Giovanni. La
Giovanni Falcone
parlamentare ha annunciato che si recherà “Presto in India per visitare il giovane, insieme all'amico piacentino Simone Nobili. Sarà anche un'occasione utile - ha detto la rappresentante dei Radicali - per accertare l'effettiva condizione delle carceri indiane e fino a che punto siano tutelati i diritti umani». C'erano, inoltre, Carmine Nigro, presidente della giunta provinciale, e Nico-
la Marino, presidente del consiglio provinciale, che hanno ribadito il sostegno politico dell'ente alla causa di Giovanni, così come aveva fatto nell'introduzione anche Vito Agresti, sindaco di Rotondella. Non è mancato, come già accennato, l'apporto di Antonio Disanza, tra i primi ad avere sostenuto Giovanni subito dopo l'arresto. «Molto più concretamente di tanti altri - aveva detto al Quotidiano Falcone nelle scorse settimane - che hanno usato il caso per avere visibilità politica e poi mi hanno abbandonato alla mia sorte». All'incontro è intervenuto anche don Marcello Cozzi, presidente dell'associazione Libera, che ha richiamato in senso ampio il problema delle carceri e la loro inadeguatezza a garantire condizioni di vita umane: «Il caso di Angelo deve aiutarci a riflettere anche sullo stato in cui versano le carceri italiane». Chiari e semplici gli argomenti di Falcone, fondati sui principi essenziali di costituzionalità e uguaglianza dei diritti: se un
extracomunitario è arrestato in Italia ottiene un patrocinio legale e una serie di diritti legittimi, se un italiano viene arrestato in India tutto questo non accade. «Non chiediamo nessuna impunità - ha spiegato - semplicemente che venga riconosciuto a un cittadino italiano ciò che l'Italia garantisce agli altri». Proprio in merito a ciò, Giovanni si è riempito di sdegno, ricordando i tanti diritti non garantiti ai due arrestati (Angelo e il suo amico Simone Nobili), o ritardi con cui il personale diplomatico italiano in India ha visitato il figlio e ne ha seguito la vicenda. Le presenze di ieri hanno rianimato Falcone, che nei giorni scorsi si era detto molto amareggiato per l'impossibilità di sentire Angelo al telefono e, soprattutto, per il rischio di una condanna ancor più pesante: anche l'accusa, infatti, avrebbe presentato appello non ritenendosi soddisfatta della condanna a 10 anni. Un autentico fardello. Pino Suriano
Policoro Incontro di esperti all’azienda agricola “Pantanello”
Nuovi metodi contro i parassiti delle piante POLICORO - L'Alsia, azienda agricola di Pantanello, con il patrocinio del comune di Policoro, ha organizzato per oggi pomeriggio alle ore 17, un incontro tecnico sul tema: “Disorientamento e confusione sessuale- per il controllo integrato e biologico dei lepidotteri dei fruttiferi”. I lavori che si terranno nella sala consiliare comunale, saranno avviati dal sindaco, Nicolino Lopatriello e da Saverio Carbone, assessore all'Agricoltura del comune di Policoro. Moderatore dell'incontro è Arturo Caponero, del Servizio Difesa Integrata dell'Alsia. Interverranno: Fabio Molinari dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza; Giuseppe Rosa di Basf Italia; Francesco Savino di CBC Europa; Bruno Sgarzi di Agrisense LTD; Michele Pizzi
di Isagro Italia. «La crescente richiesta -si legge in una nota- di prodotti frutticoli con bassi o nulli residui di prodotti chimici e le normative europee sempre più attente all'impatto dell'agricoltura sull'ambiente, impongono l'adozione di nuove strategie di difesa fitosanitarie che integrano l'uso degli agrofarmaci di sintesi con tecniche di controllo biologico o integrato. Tra queste, la confusione e il disorientamento sessuale possono rappresentare anche nel Metapontino un valido strumento per la lotta a importanti fitofagi delle Drupacee (Cydia molesta, Cydia funebrana, Anarsia lineatella) e della Vite (Lobesia botrana) e consentire la riduzione dell'uso degli insetticidi». Anna Carone provinciamt@luedi.it
Bernalda Rc per Largo del Popolo
«Una piazza da difendere» BERNALDA - Avantaggia- za, non li ha solo Grieco, che to alza i toni dopo le parole contro tutta una città sostieespresse dall'assessore Ma- ne chi vuole ottusamente rio Grieco. Sul banco sem- stravolgerla, ma anche chi pre la questione di piazza la difende come il sottoscritdel Popolo a cui questa volta to che non può non ricordasi sono aggiunte le parole re come mio padre per maniche non sono proprio anda- festazioni passate, anche da te giù al rappresentante cit- questa piazza in difesa dei tadino di Rifondazione co- diritti dei lavoratori, ha munista che, da diversi scontato sette mesi, nel carcere di Trani; giorni ma angiorni quelli che prima, coche gli hanno me da lui sotimpedito di tolineato, vedermi alla protesta per nascita. Rile modifiche fletta l'assesdi piazza del sore Mario Popolo a BerGrieco di Bernalda. «Le nalda se con il mie parole suo comporha detto il setamento non gretario di contribuisce Rifondazioa oltraggiare ne- giungono l'operato di all'indomani chi era vicino di frasi dette al popolo, codall'assessome suo padre, re Mario e di chi ha Grieco, che combattuto non si posso- Il segretario di Rc Rocco su questa no condivide- Avantaggiato piazza per il re, anzi che il popolo non può proprio ac- popolo di Bernalda, che di cettarle. E se proprio si vo- fatto ne dà il nome. Rc non si gliono evidenziare le coinci- opporrebbe giammai all'abdenze storiche di piazza del bellimento della piazza, ma Popolo -ha continuato si oppone alla chiusura di Avantaggiato- l'assessore una strada storica, tra le Grieco dovrebbe approfon- prime strade di comunicadire un pò di più il tema e le zione con i paesi vicini; una ragioni che legano la piazza chiusura questa che creeal suo Popolo. Il sottoscritto rebbe solo disagi con costi sull'intera segretario cittadino di Rc, ingiustificati vorrebbe ricordargli che, collettività bernaldese. Quequella piazza è stata il teatro sta lotta -ha concluso Avandi tante lotte contadine e dei taggiato- è stata condotta grandi scioperi di forte con- sin da settembre scorso, e tenuto sociale così come ora per le ragioni esposte Rc di lo è per la protesta di un po- Bernalda è in piazza per dipolo sfinito da un'Ammini- fendere una causa che nesstrazione, dedita ormai da suno può smentire essere tempo, a problematiche effi- condivisa dalla stragrande mere, se non contro i cittadi- maggioranza dei cittadini». ni. I ricordi forti, sulla piazFabio Sirago
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Policoro La testimonianza di Claudia Koll ai fedeli della Chiesa Madre
Un modello di vita spesa per gli altri POLICORO - Lasciare il mondo dello spettacolo che dà popolarità e soldi, per dedicarsi agli emarginati, a chi soffre, può sembrare paradossale in una società edonistica e spesso più attratta dall'apparire che dall'essere. Ma è la forza della fede. Quel potere immateriale che quando ti passa davanti ti travolge e ti cambia radicalmente la vita. D'altronde se nella Sacra Scrittura c'è un passo che dice: gli ultimi saranno i primi, ci sarà pure un motivo. Ed è quello che ha “fulminato” otto anni fa l'ormai ex attrice Claudia Koll, e che ella stessa ha voluto raccontare: “Il mio incontro con Gesù”, domenica sera nella Chiesa Madre, alla presenza di centinaia e centinaia di persone, fedeli e non,
ospite dal parroco, don Carlo Ferrarotti. Da anni la Koll è ambasciatrice di fede che diffonde in qualunque zona della terra stando sempre al fianco degli “ultimi”. Se dovesse spiegare la fede ad un ateo come la spiegherebbe? «Con un sorriso…qualche giorno fa dovevo recarmi a un incontro come quello di stasera (domenica ndr) però la neve ha bloccato il traffico per sei ore…e anche in quella circostanza mi sono resa conto che con me c'era anche Dio. In tutte le circostanze della mia vita avverto la sua presenza». E' pentita di aver lasciato il mondo dello spettacolo? «No! E comunque se dovessi ricevere una telefonata per una parte in un film e
rappresentazione teatrale potrei anche accettarla poiché la “missione” di aiutare il prossimo si concilia anche con il lavoro di attrice. Però, la parte dev'essere in linea con il percorso spirituale che ho intrapreso». Quali sono state le figure chiave della sua vita? «Mia nonna. Nonostante fosse non vedente sin da piccola, mi teneva a bada con un filo che mi legava al suo polso e così mi teneva sotto controllo. E' stata lei la prima a farmi frequentare l'ambiente della Chiesa. Poi anche mia mamma: prima una trasfusione di sangue infetto e dopo molti anni una malattia che l'ha trasfigurata. Ma io vedevo che dal suo volto usciva una luce, era quella del Signore e del Padre No-
stro che prego da otto anni». Qual era il suo sogno da bambina? «Volevo fare l'attrice e fino a un certo punto della mia vita ci sono riuscita anche a buoni livelli. Mi sono resa conto che durante la mia vita da attrice c'era qualcosa in me che non andava, non mi sentivo a mio agio in quei panni e devo dire anche di aver sbagliato nel cercare di fare le cose sempre di testa mia, non ascoltando i consigli di chi mi voleva veramente bene. Poi mi sono ricreduta. Ho incontrato due ragazzi, in due momenti diversi, Ciro ed Elena, entrambi malati che mi hanno raccontato la loro esperienza. La fede aiuta anche loro». Insieme a suo padre ha un'associazione Onlus “Le
Claudia Koll
opere del Padre”, di cosa vi occupate? «Raccogliamo fondi per aiutare i deboli, gli indifesi. Siamo stati anche in Africa, nelle nazioni più povere, a testimoniare la fede, che in quegli Stati conoscono da pochi anni, e a dare un aiuto
concreto, con la costruzione di scuole e ospedali, grazie alla solidarietà di tante persone che contribuiscono a tenere in piedi l'associazione e a rendere il mondo più giusto». Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Nova Siri Ottimo risultato anche per Carmine Stigliano e Giuseppe Chiurazzi
Favale è il candidato sindaco del Pd Le urne delle Primarie hanno premiato l’avvocato 42enne NOVA SIRI - Un risultato in linea con le previsioni, ma con due dati decisamente negativi e due al di sopra delle aspettative. Questa la sintesi delle urne aperte per le Primarie a Nova Siri, che hanno formalizzato la candidatura a sindaco di Pasquale Favale. Lo hanno scelto i 1.387 elettori, che hanno partecipato alla competizione interna al Partito democratico, svoltasi sabato e domenica scorsa, votando nei due seggi costituiti alla marina e nel centro storico. Favale, 42 anni, avvocato libero professionista, è stato eletto per la prima volta in consiglio comunale nel 1999; già assessore nella Giunta Battafarano con delega alle Politiche sociali, riconfermato nel 2004, è stato consigliere di opposizione, membro del gruppo consiliare Dl-La Margherita e dal 14 ottobre 2007 membro del gruppo consiliare del Partito democratico. Una vittoria per certi versi prevedibile, non quanto quella forte, seppur non decisiva, di Carmine Stigliano, “il candidato del centro storico”, che ha conquistato con la sola benevolenza della comunità (senza particolari appoggi politici), un lusinghiero secondo posto, di cui il partito non potrà non tener conto in sede di elaborazione delle liste. Ottimo anche il risultato del giovane Giuseppe Chiurazzi , unico volto nuovo premiato dai votanti. Un pò deludenti, sotto il profilo delle aspettative, i risultati di Gino Battafarano, un’altra “promessa” del partito, non particolarmente apprezzato alle urne. E, nel giorno della festa della donna, l’unica candidatura in rosa, quelle della giovane Mariangela Matteo, non è stata premiata dai votanti, avendo totalizzato soli venti voti. Nessuna sorpresa, infine, per Mimmo Tufaro, che si è difeso bene anche nel centro storico. «Aver vinto le Primarie è una grande emozione -è il commento del candidato sindaco designato, Pasquale Favale- che comporta una grossa responsabilità. Si è trattato di una novità assoluta per
ALLOGGI POPOLARI A POLICORO
Ierone: «Siamo al lavoro Rc: «C’è fame di case»
Da sinistra, Pasquale Favale subito dopo lo spoglio e il senatore Carlo Chiurazzi al seggio
la nostra comunità; essa annuncia un cambiamento che si potrà ottenere lavorando tutti insieme ad idee e programmi. Nell'ascolto e nella condivisione vogliamo affrontare i bisogni dei cittadini novasiresi». Il candidato sindaco ha riportato 482 (290 Marina/192 centro storico) voti di preferenza; Carmine Stigliano 318 (135/183); Giuseppe Chiurazzi 223 (182/41); Gino Battafarano 194 (162/32); Domenico Tufaro 132 (105/27); Ma-
riangela Matteo 20 (19/1); schede bianche e nulle 18. «Il risultato delle primarie ha commentato il segretario cittadino Carlo Guida-è la risposta positiva che l'elettorato di Nova Siri ci ha dato, una risposta ampia e di gradimento verso un metodo trasparente e democratico, contro ogni scetticismo, ove sono tutti coinvolti direttamente e dove tutti possono concorrere democraticamente alle scelte importanti. Le Primarie non sono un'adesione a un
qualcosa, sono il primo passo per la costruzione di un progetto comune». «Noi novasiresi abbiamo dimostrato, in quest'occasione, di amare la chiarezza e la democrazia -ha dichiarato il senatore Carlo Chiurazziesprimendo la propria gratitudine ai sei candidati per il lavoro che hanno svolto, ora ci aspetta un importante traguardo riconquistare al centrosinistra l'amministrazione». Pierantonio Lutrelli
POLICORO - Giovedì scorso il dirigente del settore tecnico del Comune di Policoro, Felice Viceconte, si è recato dall'assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, in un incontro voluto dall'Api di Matera, con i Comuni interessati, sull'edilizia residenziale pubblica. E a tal proposito l'assessore comunale ai Lavori Pubblici, Cosimo Ierone (Città Nuova), rassicura tutti: «Le aree sulle quali sorgeranno 33 alloggi popolari sono state individuate. E precisamente: 21 case saranno costruite in via Puglia su un'area i cui terreni appartengono all'Alsia, la cui procedura di cessione è già in fase avanzata e una volta terminata saranno assegnati all'Ater (Azienda territoriale per l'edilizia residenziale); mentre gli altri 12 alloggi saranno costruiti dalla stessa Ater su terreni di proprietà comunale, nei pressi del centro giovanile Padre Minozzi». Dunque Ierone sgombra via ogni dubbio sollevato nei giorni scorsi da altre forze politiche sul problema casa dei ceti meno abbienti a Policoro, e precisa: «Governiamo questa città da meno di un anno, e in questi mesi ci siamo adoperati per sanare vecchie inadempienze della passata amministrazione di centrosinistra, tra cui anche quella delle 33 case popolari da costruire, il cui mandato è finito prima del termine naturale per un'implosione interna dell'Unione. Poi c'è stata la gestione commissariale, che si occupa solo dell'ordinario, e soltanto dopo la politica è ritornata a programmare lo sviluppo della città». provinciamt@luedi.it
POLICORO - «Desta preoccupazione la mancanza dell’assegnazione da parte dell’Amministrazione comunale di Policoro delle aree per la realizzazione di 21 alloggi popolari in città, e la lentezza con cui si sta procedendo alla realizzazione degli altri 41 alloggi previsti nel Contratto di quartiere II a fronte dei 34 che si stanno realizzando». A denunciarlo in una nota è il circolo cittadino “Martello” di Rifondazione comunista, che chiede al Comune, «senso di responsabilità al comune per una situazione difficile, dove il problema casa sta diventando anche da noi una emergenza sia per il caroaffitto -prosegue la nota- che per il caromutuo. Il circolo di Rc aveva gia posto all’attenzione del sindaco, la necessità di lavorare su una nuova pianificazione del territorio che prevedesse ulteriori disponibilità di aree da assegnare per l’edilizia Popolare , destinate a quelle fasce deboli sempre più colpiti dalla recessione economica (giovani coppie, precari e anziani). Ritenendo gli interventi previsti insufficienti abbiamo chiesto che l’amministrazione programmasse con una azione sinergica con regione e Ater altri 100 alloggi popolari in tre anni, in un momento di crisi che colpisce le famiglie. Tale iniziativa servirebbe anche a dare fiato all’industria dell’edilizia e ai lavoratori del settore oggi in crisi per il crollo del mercato immobiliare». provinciamt@luedi.it
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Il Lecce esonera Beretta e punta sul tecnico lucano, reduce dall’esperienza inglese
Matera festeggia De Canio in A Contratto biennale. E’ la settima panchina che salta GINO DE CANIO, materano purosangue, torna in sella su una panchina di Serie A, dopo l’esperienza inglese al Queens Park Rangers di Briatore ed Ecclestone, dove, arrivato a stagione in corso, ha chiuso la stagione al 14esimo posto nella seconda divisione inglese. Lo 0-0 interno del Lecce contro la Reggina è stato infatti fatale a Mario Berretta che è stato esonerato. Il patron Semeraro, dopo un breve colloquio con l’allena-
tore materano e con il ds Angelozzi, ha deciso così di tentare l’impresa della salvezza affidando la panchina del lecce al motivatissimo materano. De Canio sarà presentato oggi, alle 12.30 allo stadio di Lecce: dalle prime indiscrezioni sembra che il lucano abbia ricevuto un contratto biennale, per la chiusura di questa stagione e per la prossima. Infatti, De Canio non ha inteso accettare un ruolo da traghettatore anche se l’impresa della salvezza del Lecce dovesse essere vana. Con quella leccese sono sette le panchine di A a essere saltate. Il primo a perdere il posto è stato Stefano Colantuono, licenziato dal presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, già dopo la prima giornata di campionato e dopo il 3-1 incassato ad Udine. Fatale per l’ex allenatore dell’Atalanta anche l’eliminazione dalla Coppa Italia contro il Ravenna, squadra che milita nel campionato di 1^ Divisione. Al suo posto Zamparini ha chiamato Davide Ballardini. Dopo due mesi di tranquillità e senza esoneri, un «terremoto» nella decima giornata con gli esoneri di Daniele Arrigoni e Beppe Iachini. Il 3 novembre è stato il Bologna ad ufficializzare il licenziamento del proprio tecnico, sollevato dall’incarico dopo il pesante 5-1 incassato a Cagliari. Il Bologna, nelle prime dieci giornate di campionato, aveva raccolto 6 punti frutto di due vittorie e otto sconfitte. Al posto di Arrigoni la società ha chiamato Sinisa Mihajlovic, alla sua prima esperienza da allenatore anche se ha fatto il secondo di Roberto Mancini sulla panchina dell’Inter. Per il tecnico serbo nove risultati utili di fila dal suo arrivo prima della sconfitta contro il Milan.
LA CARRIERA DELL’ALLENATORE LUIGI De Canio nasce a Matera il 26 settembre 1957. La sua carriera da calciatore, nel ruolo di terzino, si svolge in gran parte tra serie C1 e C2 con alcune presenze in serie B nel Matera (esordio in serie B il 16 settembre 1979, Genoa-Matera), e con brevi esperienze anche nel Chieti e nel Livorno. La sua ultima stagione da calciatore nei professionisti è il 1987/88, nelle file della Pro Italia Galatina, quindi nel 1988/89 si trasferisce al Pisticci, squadra lucana militante nel campionato di Promozione, dove comincia la sua carriera da allenatore, inizialmente ricoprendo il doppio incarico di giocatore-allenatore, ottenendo la promozione in Interregionale (attuale serie D). Al primo anno in Interregionale (nel frattempo chiude con l'attività agonistica vestendo i soli panni di allenatore), il suo Pisticci conquista un prestigioso 3° posto in concomitanza con Cariatese e Juve Stabia. L'anno seguente fa ancora meglio, sfiorando la vittoria del campionato in un duello tutto lucano con il Matera, sua ex squadra. Il 1992-93 è la sua ultima stagione alla guida del Pisticci (nono posto nel girone L dell'Interregionale). Esordisce come allenatore nel calcio professionistico nel 1993 con il Savoia in serie C2, dove ottiene una promozione in serie C1 nella stagione successiva. Passa poi al Siena in C1 e di lì, sempre nella stessa categoria, al Carpi. Nel 1997 è ingaggiato dalla Lucchese, in serie B. Quindi è al Pescara, dove coglie un 5° posto nella serie cadetta, sfiorando per un soffio la promozione in serie A per un punto. L'esordio in Serie A arriva nel campionato 1999/00, con l'Udinese e a fine stagione sarà 8°. L'anno successivo viene esonerato a stagione in corso. Nel 2001 è ingaggiato dal Napoli in serie B, terminando la stagione al 5° posto. Nel 2002 subentra alla guida della Reggina a campionato di serie A in corso, ottenendo il 14° posto con relativa salvezza dopo lo spareggio con l'Atalanta. Nel 2003 è al Genoa in serie B, dove però viene esonerato clamorosamente all'inizio della stagione successiva, pochi giorni prima dell'inizio del campionato preferendogli Serse Cosmi; nel gennaio 2005 è chiamato al Siena in serie A al posto di Luigi Simoni. Conquista la salvezza con il 14° posto e dopo un'altra salvezza nel campionato successivo, lascia la squadra toscana. È ufficiale il suo ritorno in attività nella stagione 2007-2008, quando il 29 ottobre viene chiamato sulla panchina dei Queens Park Rangers F.C., club londinese di seconda divisione del campionato inglese la cui proprietà è stata rilevata dal manager di Formula 1 Flavio Briatore e dal patron del circus Bernie Ecclestone. Ha battuto la concorrenza di Francesco Guidolin e ha guidato la squadra al quattordicesimo posto finale, prima di abbandonare l'incarico in modo consensuale con il club, nel maggio 2008.
Sei punti aveva anche il Chievo (una vittoria, tre pareggi e sei sconfitte) quando è stato esonerato Beppe Iachini, il tecnico che aveva riportato i clivensi in serie A. Fatale, per lui, il pesante 3-0 incassato nella decima giornata al Barbera di Palermo. Al posto di Iachini Campedelli e il ds Sartori hanno scelto Domenico Di Carlo, una carriera discreta come ex calciatore, dal 2003 allenatore. Il tecnico di Cassino, classe 1964, ha cominciato alla guida del Mantova portando i virgiliani dalla C2 alla B. Quattro stagioni fantastiche per lui e per la squadra. Poi la chiamata del Parma, in serie A, ma la sua avven-
tura si è chiusa con l’esonero deciso da Ghirardi. È ripartito dal Chievo, dove ha ottenuto successi importanti con la squadra attualmente a due punti dalla salvezza. Dalla decima alla 15esima giornata per arrivare al quarto esonero stagionale, quello di Gianni De Biasi, licenziato dal presidente Cairo dopo la pesante sconfitta interna (1-4) con la Fiorentina e la contestazione dei tifosi nel postpartita. De Biasi in 15 partite ha raccolto 12 punti, frutto di 3 vittorie, 3 pareggi e 9 sconfitte. La squadra era terz'ultima in classifica in compagnia della Reggina e per risollevarla Cairo ha richiamato Walter Novelli-
no che ha debuttato con una netta sconfitta per 5-2 a Bologna. Il 55enne ex Sampdoria era stato ingaggiato dal Toro nell’estate dell’anno scorso, firmando un biennale. La sua avventura, però, si chiuse il 16 aprile scorso quando, con i granata in zona retrocessione, Cairo richiamò De Biasi, allora impegnato in Spagna con il Levante. Quindi il nuovo cambio della guardia, visto che Novellino nel giugno 2007 venne chiamato per sostituire lo stesso De Biasi che con quello dello scorso 8 dicembre è già al terzo esonero in granata. Il sedicesimo turno costa la panchina a Nevio Orlandi. Il presidente della Reggina, Lollo Foti, dopo averci pensato 24 ore, ha deciso di esonerare il tecnico che lo scorso marzo aveva chiamato dopo i licenziamenti di Ficcadenti e Ulivieri. Orlandi centra una splendida impresa salvando la squadra, si merita la riconferma, ma nei primi 16 turni di questo campionato raccoglie solo 12 punti, frutto di 3 vittorie, 3 pareggi e 9 sconfitte, l'ultima quella interna contro la Sampdoria. Foti decide di affidarsi a Giuseppe Pillon, tecnico classe '56 di Preganziol, ex allenatore, tra gli altri, di Genoa, Ascoli, Bari, Chievo e Treviso. L’ultima esperienza proprio a Treviso, con la sua terza avventura sulla panchina del club biancoceleste che si è chiusa quest’estate, prima del raduno, con la rescissione del contratto. A Reggio Calabria, però, Pillon trascorre poco più di un mese: quattro partite per lui con un bilancio di zero vittorie, un pareggio (all’esordio contro il Cagliari) e tre sconfitte (rispettivamente con Lazio, Siena e Chievo). E proprio il ko con i clivensi gli è fatale: con la Reggina all’ultimo posto solitario con 13 punti dopo 20 giornate, Foti decide un nuovo cambio, richiamando Orlandi che nelle sette partite di questa sua seconda stagione raccoglie sei pareggi e una sconfitta ma nessuna vittoria. Ora il turno di Beretta.
I bianconeri in emergenza perdono anche Legrottaglie. Ranieri: «Vogliamo restare sul palcoscenico»
Juve all’assalto del Chelsea: servono due gol TORINO «Stasera ci giochiamo la permanenza sul palcoscenico internazionale. Abbiamo fatto tanto per arrivarci e vogliamo restarci». Claudio Ranieri presenta l’attesa seconda sfida al Chelsea, nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League (ore 20.45). «La Juventus è la storia del calcio italiano ed europeo – aggiunge il tecnico bianconero in conferenza stampa – tutti i ragazzi che sono qui si sono calati in questa parte. Noi dobbiamo andare a ricercare qualcosa che vada oltre il massimo delle nostre possibilità. I ragazzi ce l’hanno e sono convinto che domani lo tireranno fuori. Alla lista degli infortunati si è aggiunto Legrottaglie – rivela Ranieri – avverte sempre il problema al ginocchio, ha fatto allenamento ma non si sente sicuro». Al suo posto giocherà Melberg, con Chiellini al centro, Grygera a destra e Molinaro a sinistra. In mezzo al campo Salihamidzic, Tiago, Poulsen o Mar-
chisio e Nedved, Del Piero e Trezeguet in attacco. Dal canto suo, il tecnico del Chelsea, Guus Hiddink, dice: «Se aspetti solamente, non fai la cosa giusta. Arrivare qui senza la volontà di fare gol sarebbe sbagliato, per cui cercheremo di attaccare e di segnare». STAMPA INGLESE «I Leoni d’Italia sono ora gattini senza denti». Si intitola così l’editoriale del «Times» che presenta le sfide di Champions League che vedranno Juventus, Roma e Inter chiamate all’impresa contro Chelsea, Arsenal e Manchester United. «A livello internazionale – scrive Patrick Barclay – gli italiani sono come leoni. Dategli una maglia azzurra e lotteranno come se l’onore della loro famiglia dipendesse da loro. Questo, in parte, spiega perchè sono i campioni del mondo e gli inglesi, nella loro disperata ricerca del segreto del successo del calcio italiano, hanno ingaggiato un tecnico italiano per la nazionale».
Legrottaglie
38 Sport
Martedì 10 marzo 2009
TOP 11
Il migliore allenatore è Toscano, ma pesano i voti del derby abruzzese
Val di Sangro padrone Unniemi e Franciel esaltano il Gela. Bravo Berardi UNA FUGA DI cinquanta metri e passa e ed altri due colpi di Simone Grillo. Il “fuggitivo” è Evan Cunzi, la sua corsa ha risolto l'intricata matassa di Cassino-Vigor Lamezia. Il cinque a due finale trae facilmente in inganno. Meno male che c'è il furetto Cunzi con il suo allungo decisivo: miracolo di Mennella e fuga in contropiede del napoletano per il decisivo 4-2. Il prezioso successo spalanca di nuovo le porte verso un playoff perso di mira negli utlimi mesi. Se ora è di nuovo nelle corde lo si deve anche a Simone Grillo ed alla sua doppietta. La settimana scorsa già aveva dato saggio delle sue qualità di cecchino: due reti, nel breve volgere di una manciata di minuti, che però non erano state sufficienti. È stato decisivo invece domenica quando, da solo, ha affossato il Pescina nel derby: esecuzione da manulae su calcio piazzato e freddezza indomita dal dischetto. La Val di Sangro piazza così un bel colpo, al pari del Cassino, per la sua classifica: raggiunge l'Aversa Normanna e si porta a meno tre dal Melfi sconfitto a Gela. E tenuto conto che il Catanzaro porta in dote l'undicesimo guizzo di Caputo per regolare il Monopoli, per il Cosenza non c'è un ulteriore allungo nonostante il successo esterno (di nuovo in rete Mortelliti) sul campo dell'Aversa Normanna, squadra che era in striscia positiva da cinque gior-
nate. Per la difesa dei pali torna in auge la freschezza atletica di Ameltonis. Il giovanotto s'è confermato elemento interessante anche nel derby: almeno due
interventi salva-risultato. La Val di Sangro s'è dimostrata cinica in attacco e decisa in difesa: suo miglior referente nel pacchetto arretrato s'è rivelato Sensi, giovane di belle speranze in do-
te a Petrelli. Ha quasi il doppio degli anni il suo collega di reparto Tangorra, sempre tra i migliori nella difesa del Barletta. Completano il reparto Pepe del Cassino (pendolare inesauribile) e Carbonaro della Scafatese. L'undici di Maurizi ha raccolto meno di ciò che avrebbe meritato sul campo dell'Andria. L'esterno sinistro s'è confermato un giovane interessante: gara impreziosita dal suo sigillo personale che aveva illuso la Scafatese. In mediana hanno dato vita ad un gustoso botta e risposta Berardi del Catanzaro e Unniemi del Gela. Entrambi in rete, rispettivamente contro Monopoli e Melfi, entrambi a pestarsi i piedi per la seconda piazza affannandosi dietro la capolista Cosenza. Qualche metro più avanti c'è poi un terzetto niente male alle spalle della punta. Comincia Grillo a destra con le due reti nel derby (sesta rete in sei gare nella Val di Sangro), mantiene il passo Caputo del Catanzaro con la sua singola, conclude il trittico Cunzi del Cassino, il “risolutore” dei guai offensivi della squadra. Quanta grazia, ma chi è il finalizzatore? Beh, certamente non può che essere Franciel del Gela: il suo pallonetto dai 35 metri ha alimentato l'amarcord della scorsa settimana dopo la perla di Mascara. Andrea Buonaiuto sport@luedi.it
IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA
Romano si fa perdonare MANFREDONIA. Perdono, perdono, perdono. Un attaccante ha un solo modo per redimersi: far gol. E Gaetano Romano, veterano bomber napoletano, c'è riuscito cancellando i musi lunghi di Manfredonia con un rigore. “Avevo l'obbligo di riscattarmi, di dimostrare alla gente che sono un professionista serio, non un mercenario come qualcuno aveva mugugnato dopo il derby col Barletta”. Era all'esordio Romano con la casacca biancoceleste e a quaranta secondi dal fischio d'inizio guadagnò il rosso diretto per una gomitata a Caracciolese: “Arrivò un pallone alto e da attaccante che ne prende parecchie di botte allargai il gomito per proteggermi colpendo in pieno Caracciolese. Fu un gesto involontario, nonvoluto. Quell'espulsione fu troppo severa, resta comunque la sanzione che ha condizionato quel derby e mi ha fatto saltare due partite”. Quindici giorni d'inferno per Romano: “A pagarne
le conseguenze sono stato soltanto io alla fine perché ho dovuto soffrire in silenzio e beccarmi anche qualche insulto di troppo. Ecco perché quando Napoli s'è procurato il rigore contro la Vibonese mi sono presentato sul dischetto senza esitazioni. Volevo far gol e tirar fuori tutta la rabbia accumulata in corpo”. Rabbia generata dai due turni di stop disciplinare, dall'impotenza irritante ed anche dal trattamento ricevuto in precedenza dall'Aversa Normanna, squadra con cui aveva firmato un biennale prima di rescindere a tre giorni dalla chiusura del mercato: “Non c'erano più i presupposti per continuare e mi fermo qui: meglio non aggiungere altro. Ho rinunciato a un biennale importante pur di ritrovare la serenità che avevo smarrito, mi hanno fatto sentire un peso”. Ne ha beneficiato il Manfredonia perché dopo la squalifica il bomber è tornato più forte di prima ed ha realizzato un gol di im-
LA SQUADRA DELLA SETTIMANA
Cassino 5 squilli da cinque trombettieri CASSINO. È calato il sette bello ai piedi del monte Cassino. Sette reti rifilate in casa alle ultime due avversarie, sette punti nelle ultime tre gare, tanti quanti ne aveva raccolti nelle precedenti dieci partite quando era piena crisi. Questa ora sembra passata sotto i colpi dei suoi referenti in attacco. Ora sì che Patania può brindare alla vittoria, e guardare di nuovo con fiducia all'alta classifica. Proprio questa era stata persa di vista per almeno tre mesi, giusto il tempo intercorso tra la prima e la penultima vittoria sotto la guida di Patania. Oltre 90 giorni senza vittoria, quasi una maledizione ai piedi dell'Abbazia. Ora tutto sembra essere tornato alla normalità, la squadra ha ritrovato se stessa, la sua vera identità; la stessa che ne aveva contraddistinto il brillante inizio di campionato. A quel tempo la squadra segnava, divertiva e vinceva, un mix producente, tanto che il tecnico Grossi, a quel tempo più in sella che mai, aveva ambizioni da primato. Il rovescio della medaglia nel mese di novembre: primi risultati negativi, prime incomprensioni, magari vecchie ruggini dopo un lungo sodalizio. Arrivò Patania, e fu subito vittoria, tuttavia isolata. Poi tre mesi di buio. Finalmente la luce da un paio di settimane a questa parte. Vittoria sull'Igea Virtus il 22 febbraio, comodo pareggio a Monopoli, cinquina secca ai danni della Vigor Lamezia.
La prima cinquina. Un pokerissimo che, in passato, aveva sfiorato in più di un'occasione. Quattro reti ricamate sulla pelle di Val di Sangro e Pescina nelle prime due uscite casalinghe della stagione. Domenica è toccato alla Vigor Lamezia stuzzicare l'antico appetito del Cassino. Cinque reti per cinque firme: Vianello, Morello e Mezgour nel primo tempo, Cunzi e Leccese nella ripresa. Ci voleva proprio, a Cassino non aspettavano altro. Aspettavano con ansia anche il ritorno di Cunzi: il furetto partenopeo era stato lontano dai campi per gli interi mesi di gennaio e febbraio per un fastidioso stiramento. Lo aspettava il pubblico, smaniava lui stesso. Cunzi è ritornato a respirare aria di campo a Monopoli: venti minuti e più per ritrovare il sorriso. S'è ripreso invece la gloria domenica scorsa. Fuga solitaria, ripartenza fulminea dopo un intervento mirabile di Ameltonis: 50 metri di corsa rincorrendo il suo settimo sigillo in campionato. Non segnava dal lontano 26 ottobre (uno a uno con l'Aversa Normanna). Lo ha fatto domenica entrando nella ripresa. Il giovanotto partenopeo è però ora in buona compagnia. Ci sono Morello e Mezgour, rinforzi di gennaio; gli stessi che hanno fato forma alle ultime due vittorie casalinghe. Può star tranquillo Patania: le giocate del Pescina sembrano scontate, intanto lui ha in mano il “settebello”,
portanza vitale: “Uno di quei gol che può cambiare il corso di una stagione. La vittoria con la Vibonese ci ha permesso di staccare ulteriormente il Lamezia e domenica ci presenteremo allo scontro diretto con un vantaggio notevole. Vincere significherebbe cancellare quasi matematicamente l'incubo della retrocessione diretta”. Il perdono l'ha ottenuto, ma ad uno come Gaetano Romano, abituato ad essere leader, non basta: “Spero sia soltanto la prima di una lunga serie di reti decisive”. Sul calendario l'attaccante napoletano s'è già segnato una data importante: 5 aprile del 2009. Sarà la domenica del ritorno ad Aversa - “Non ho nulla contro la tifoseria e la dirigenza, ma voglio dimostrare a qualcuno che ha sbagliato nei miei confronti” - l'occasione per farsi chiedere perdono, l'opportunità unica perché siano gli altri a redimersi. Filippo Zenna
Gaetano Romano
Sport 39
Martedì 10 marzo 2009
Prima Divisione Il patron del Potenza, Postiglione, dà la carica al gruppo
Pistoia come Benevento «Viviamo questa gara come uno spareggio»
Un raduno dell’Empoli Al Viviani a Muro Lucano si riprende IL NUOVO progetto di Scuola Calcio entrerà nel vivo nell'ultimo weekend a Muro Lucano. L'associazione Sportiva Dilettantistica Asi Marmo Platano Soccer, nata con l'obiettivo di aggregare e far partecipare tutte quelle categorie del settore giovanile che svolgono attività ufficiali, ospiterà un raduno con la partecipazione di uno dei settori giovanili più floridi del panorama calcistico nazionale. L'intento è sostenere le varie classi di età con la formazione di programmi di lavoro che puntano sull'informazione e sui moderni metodi di lavoro incanalando una serie di accordi con club professionistici. L'Associazione sportiva dilettantistica Asi Marmo Platano Soccer con sede in Muro Lucano, darà luogo, in collaborazione con l'Empoli Football Club SpA, ad un raduno per giovani calciatori riservato ai nati dal primo gennaio 1994 fino ai calciatori che hanno compiuto i 12 anni alla data del 28 marzo 2009. L'evento prenderà vita presso la struttura sportiva “RIGAMONTI” di contrada Pascone a Muro Lucano nella mattina del 29 marzo 2009 a partire dalle ore 10. La giornata lucana dedita al raduno dell'Empoli Calcio sarà coordinata da: Marcello Carli, Responsabile nazionale osservatori F.C. Empoli spa, Lorenzo D'Amato, responsabile osservatore area sud F.C. Empoli spa. In rappresentanza della scuola calcio murese parteciperanno: il presidente dell'Asi Marmo Platano Soccer Michele Mangone, il dirigente responsabile del raduno Gerardo Lamorte, e il tecnico responsabile del raduno Vito Pan-
Tranne Berretti tutti ok
“E’COME una finale play-off, vorrei si respirasse l’aria che ci ha accompagnato al trionfo di Benevento”. Chiaro più che mai l’approccio di Giuseppe Postiglione alla settimana in preparazione della partita di Pistoia, snodo decisivo per la stagione. “Primo step per programmare il futuro”, utilizzando proprio le parole del patron che tiene alta la concentrazione gettando acqua sul fuoco dell’entusiasmo derivante dal successo col Crotone. “Quella vittoria ci ha dato belle sensazioni, portate avanti anche nella settimana passata di allenamenti disturbata solo sul finale dal maltempo spiega il numero uno rossoblu - ma dobbiamo essere abili a sfruttare il vento in poppa senza staccare un attimo i piedi da terra”. Anche i rumors della tifoseria lasciano intendere l’importanza dell’appuntamento toscano: “vedo in città una buona mobilitazione, voglio già ringraziare i tanti appassionati che affronteranno le difficoltà del lungo viaggio pur di essere al nostro fianco, speriamo di poter dedicare loro un risultato importante”. Si preannuncia fra l’altro - dando anche un’occhiata ai ritrovi virtuali su internet - il solito ampio seguito di potentini fuori sede che accompagnano il Leone nelle trasferte del centro Italia. Il patron, classifica alla mano, fa anche il punto sui possibili scenari: “in teoria, ragionando a tavolino, è evidente che possono starci bene due risultati su tre, ma sin dal primo allenamento (oggi, ndr) proveremo a far entrare nella testa dei giocatori che l’unico obiettivo è la vittoria”. Anche per provare a scrivere un’altra storia: “è evidente che mettere la Pistoiese a meno sei azzererebbe il rischio di retro-
Il patron Postiglione
cessione diretta, a quel punto potremmo alzare l’asticella e puntare in primis alla Juve Stabia, se non più in alto”. Affermazione che si tira dietro un naturale pensiero ai premi che di questi tempi le società predispongono per incentivare il raggiungimento degli obiettivi finali: “logico che un eventuale successo a Pistoia ci indurrebbe a tentare il tutto per tutto, delle nove partite rimanenti cinque sarebbero da disputare al Viviani quindi la società non si tirerebbe indietro dal fissare un premio per la salvezza diretta”. Discorsi al momento da proporre soltanto sottovoce, per ovvie ragioni, soprattutto per non perdere di vista la tappa più immediata. Ma nemmeno è da sottovalutare la possibilità di giocare anco-
ra tutti gli scontri diretti contro le formazioni attestate in classifica a quota 28 e 29. NOTIZIARIO Oggi la truppa di Arleo riprende la preparazione al Viviani senza il solo Berretti, ancora a Cesenatico e pronto ad aggregarsi al gruppo venerdi direttamente nel ritiro toscano. Ricordiamo che mancherà anche Dei, squalificato e comunque non al top della condizione fisica. Il programma della settimana prevede doppia seduta domani, l’amichevole - presumibilmente con l’Avigliano - giovedi e la sola seduta mattutina venerdi, quando dopo pranzo si partirà già per Pistoia. Nel suo piccolo, una domenica che può cambiare la vita. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
Seconda Gela è un campo “nemico”. Resta il +3 sulla zona play out
Melfi, trasferta indigesta Pesanti le assenze di quattro big. Testa alla Val di Sangro Il presidente Mangone
tuosco. L'invito è stato rivolto a tutte le società lucane affiliate al settore giovanile e scolastico della Figc. I giovani calciatori che intendono partecipare al raduno dovranno produrre regolare richiesta di partecipazione consegnando all'organizzazione: la copia del certificato medico agonistico e nullaosta della società di appartenenza, pena l'esclusione. Le domande di partecipazione potranno essere inviate al numero di fax 0976.71270 o tramite mail info@asimarmoplatano.org entro e non oltre la data del 8 Marzo 2009, in caso di ulteriori informazioni è possibile contattare i responsabili organizzativi del raduno ai seguenti numeri: 3338930267 3336108459, oppure consultando il sito web dell'associazione www.asimarmoplatano.org Carmine Pepe
SE IL D'IPPOLITO di Lamezia, è un campo tradizionalmente favorevole, il Vincenzo Presti di Gela si è dimostrato ancora una volta indigesto ai colori gialloverdi. In terra siciliana è arrivata un'altra sconfitta, che ferma a sei i risultati utili consecutivi. Una sconfitta che non ridimensiona il Melfi, ma che costringe i federiciani d'ora in avanti ad occuparsi esclusivamente di salvezza. D'altronde rappresentava una chimera potersi occupare di altro, specie dopo un nefasto girone di andata. Gli ottimi risultati del girone di ritorno, hanno consentito di risollevarsi in maniera netta, tant'è che nonostante la sconfitta patita a Gela, sono rimasti tre i punti di lunghezza sulla zona play-out. Perdere in casa della seconda in classifica ci può stare e di certo nella circostanza le attenuanti per la compagine di Palumbo, non mancano. Oltre al tabù negativo da sfatare, nel calcio la cabala ha buoni ragioni di esistere, il Melfi che si è presentato in campo, era oggettivamente penalizzato dalle assenze. Quattro pedine impor-
Una formazione del Melfi
tanti del calibro di De Angelis, Gabrieli, Bacchiocchi e Maisto non hanno partecipato al match. Quest'ultimo, come avevamo segnalato in sede di vigilia, era apparso affaticato, e Palumbo ha preferito non rischiarlo, anche in quanto diffidato, per averlo a disposizione, nelle condizioni migliori, domenica prossima al Valerio contro il Val di Sangro. Onestamente la squadra ha risentito delle mancanze ed ancora di più della stanchezza fisica nel dover disputare la terza gara in sette giorni.
Dopo un buon avvio, il Melfi è infatti calato inesorabilmente alla distanza, consentendo agli avversari di prendere saldamente il pallino del gioco in mano. Il Gela, possiede già un organico molto forte, non riuscire ad opporre una valida resistenza atletica, vuol dire non avere possibilità di uscire indenni dalla sfida. Cosa che puntualmente è avvenuta. Ora si deve preparare bene la gara con la Val di Sangro, in questo momento una temibile concorrente diretta. Gli abruzzesi vengono dalla conqui-
sta da sei punti in tre partite, avendo superato in casa prima il Cosenza e poi il Pescina. In trasferta sconfitta di misura con l'Isola Liri. Inutile sottolineare come occorra il miglior Melfi per ottenere l'intera posta in palio. Obiettivo estremamente importante in ottica salvezza. Il Melfi, come più volte ribadito, deve costruirsi la sua permanenza tra i professionisti, tra le mura amiche, al cospetto di avversari alla portata e nel contesto di scontri salvezza che valgono doppio. Riteniamo che sia stato giusto, dare priorità alla sfida di domenica prossima anziché a quella di Gela, dove anche un Melfi al completo avrebbe sofferto. Ora domenica il Melfi non avrà squalificati e tranne Bacchiocchi potrà disporre di tutti gli uomini in rosa. Un dettaglio non trascurabile. Vincere domenica e portare la Val Di Sangro a più sei, vorrebbe significare fare un altro passo avanti fondamentale verso il traguardo salvezza. Aspettando con tranquillità che nell'ordine Isola Liri, Noicattaro, Barletta e Igea Virtus, vengano al Valerio. Emilio Fidanzio
40 Matera
Martedì 10 marzo 2009
La Nocerina perde a Venafro e in coda c’è super fermento
Tutto è pro-Brindisi di RENATO CARPENTIERI
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 18 SQUADRE La Nocerina cade sul campo del fanalino di coda Venafro e non riesce ad approfittare del pareggio interno del Brindisi contro il Grottaglie. Il campionato poteva riaprirsi per la lotta al primo posto, invece il pareggio interno contro un Grottaglie ridotto in dieci dall’inizio ripresa per l’espulsione di Latartara alla fine è un punto guadagnato per la squadra di Silva che dalla vittoria con i rossoneri è senza dubbi in crisi. L’assenza di Galetti e Moscelli non è roba da poco, ma le concorrenti non stanno meglio ed alla fine tutto gira per i brindisini. Un brutto segnale il flop dela formazione rossonera passata in vantaggio con De Pascale, ma i padroni di casa hanno pareggiano con Nardorillo. Nocerina nuovamente avanti con Palumbo ma De Simone prima e Caruso poi ribaltano il risultato. La lotta per le due retrocessioni è accesa e sono in ballo per ora tre formazioni a cui c’è da aggiungere la forte candidatura dell’Angri. Pari interno anche del Pianura che non oltre lo 0-0 con il Francavilla Fontana, mentre, la Sibilla rifila tre gol al Bitonto tutte nel primo tempo con Lepre ed una doppietta di Pastore. Bastano appena 4’ allˆIschia per avere la meglio sul Fasano con una rete di Saurino, mentre, il SantˆAntonio Abate espugna il campo del Matera. Pari esterno della Turris, 2-2 con il Genzano e vittoria del Gebison nel derby con l’Angri. La Turris prende un punto a Genzano ed è un punto conquistato senza Sullo in campo. Il Francavilla in Sinni impatta in casa col Pomigliano ed alla fine è un punto che muove la classifica e che è un buon antipasto per il derby di domenica a Mater.
ANGRI
Le dimissioni di Erra e un’altra sconfitta sono segnali negativi. BACOLI
Un tempo per liquidare il Bitonto e andare in zona play off. BRINDISI
Una frenata, ma alla fine il pari è un punto che avviucina alla C2. BITONTO
Non pervenuto, ma Ruisi ha molte giustificazioni per le varie assenze. FASANO
Si interrompe la serie positiva dei biancazzurri a Ischia.
FRANCAVILLA F. Un punto d’oro a Pianura per la squadra di Francioso FRANCAVILLA S.
Alla fine il pari col Pomigliano non sono due puntio persi. GELBISON
Non molla e inguaia l’Angri, ma le concorrenti rispondono GROTTAGLIE
In dieci frenare la capolista al Fanuzzi è impresa da copertina
4,5
MATERA
Una caduta inimagginabile alla vigilia. Tonfo e crisi NOCERINA
7,5
Perdere a Venafro non è certo un buon segnale . PIANURA
6
Frenata in casa e attaccanti in crisi da tropo tempo. POMIGLIANO
5
Altro punticino in Basilicata, vale grazie al Matera.
S.GENZANO
5
Un pareggio con recriminazioni ma i play out sono certi.
S. ANTONIO
6,5
L’impresa della giornata e ora pensa alla salvezza diretta
TURRIS
6
Ci può stare un altro punticino in chiave salvezza.
US. ISCHIA
7
Quotazioni play off in rialzo grazie al gol di Saurino.
VENAFRO
7
L’altra sorpresa del turno, e ora può ancora sperare
4 4,5 5,5 6 5,5 8 6 7 7,5
Angri, Erra si dimette e Criscuolo da diesse assume la guida tecnica DA DIESSE a tecnico. Succede ad Angri tra Sandro Erra e Enzo Criscuolo. La cosa mette fine a tante opinioni differenti e contrasti che ci sono tra le due figure. Basteranno motivazioni e polso di ferro a evitare che l’Angri retroceda direttamente? Un bel dubbio che verrà sciolto a breve. Comunque, Sandro Erra, a seguito della sconfitta subita dai grigiorossi a Vallo della Lucania, ha rassegnato le dimissioni. L’annuncio è arrivato con un telegrafico comunicato della società che ha ufficializzato il divorzio dal tecnico salernitano. Angri ed Erra si salutano con il tecnico che ha rimesso il mandato nelle mani della società decisa, a sua volta, di affidare la squadra ad Enzo Criscuolo che dopo aver ricoperto l’incarico di direttore sportivo e commissario straordinario della società doriana ora si eredita anche la guida tecnica. Una soluzione interna che consente alla compagine del cavallino rampante di puntare su un uomo in quotidiano contatto con la squadra e soprattutto non incide sul bilancio della società. Criscuolo si assume, dunque, la responsabilità di condurre l’Angri, probabilmente, sino al termine della stagione con l’unico obiettivo di garantire al gruppo angrese la permanenza nella massima categoria dei dilettanti. Il diesse grigiorosso è alla sua prima esperienza come allenatore di una squadra di calcio e facile ipotizzare che non ci siano alterazioni per quanto concerne l’assetto tattico, piuttosto, la presenza di Criscuolo può essere da sprono alla squadra finita in un tunnel che ha portato i grigiorossi nelle parti calde della graduatoria.
TOP E FLOP DELLA VENTICINQUESIMA GIORNATA
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Sport 41
Martedì 10 marzo 2009
FRANCO DANZA
Antonio Foglia Manzillo
Gigi Corino
TERZO allenatore della stagione proveniente dalla squadra Juniores con nove gare da disputare di cui cinque in casa e quattro lontano da “XX Settembre-Franco Salerno”.
IN sedici partite ha conquistato 19 punti con una media a partita di 1,18 a gara. Esce di scena alla vigilia della gara contro il Francavilla di Ranko Lazic
HA guidato il Matera dal ritiro di Sassocorvaro fino al derby con il Francavilla. Nove partite con 17 punti e una media di 1,88 a partita. Esonerato assieme al secondo Salvatore Marra.
Crisi Matera L’ex biancazzurro: «E’ la seconda volta, ma questa è totalmente diversa»
Danza: «Il progetto continua» La società affida la panchina al tecnico della Juniores SOLUZIONE interna per il successore del tecnico di Posillipo. «E' Franco Danza il successore di Antonio Foglia Manzillo. Il tecnico, già alla guida della compagine Juniores, ha a disposizione 9 giornate di campionato per cercare di far tornare al XXI Settembre Franco - Salerno il bel gioco e soprattutto per dare un deciso scossone all'ambiente. Ad ufficializzarlo è il Cda del sodalizio biancazzurro, riunitosi-recita il comunicato ufficiale della società- nel pomeriggio proprio per prendere questa importante e delicata decisione. Nelle prossime ore sarà reso noto il nome del tecnico che prenderà il posto di Danza sulla panchina della Juniores». Una nottata e una mattinata di ipotesi. Tanto è durato il solito e consueto totoallenatore. I nomi circolati non sono andati lontani da quelli di quando c’è stato l’esonero di Corino. Carmine Pugliese ex Melfi, già contattato dal Matera per il dopo Corino, sembrava un’ipotesi papabile visto che si poteva trattare di una soluzione anche biennale per il valore dell’allenatore in questione. Anche Gigi De Rosa ha avuto il suo momento importante perchè si tratta di un ex molto ben voluto dalla piazza, ma non è mancata pure la candidatura di Vito Chimenti che
Foglia Manzillo e Danza contro il Pomigliano in quello che sembra un passaggio di consegne ora avveratosi
potrebbe rientrare comunque nel progetto visto che manca l’allenatore della squadra Juniores per la quale c’è in corsa anche Ciccio D’Oriano, altra indimenticabile vecchia gloria biancazzurra, oppure Francesco Stasolla che è già un tecnico sul libro paga del Matera che guiderà la squadra biancazzurra al Torneo Gaetano Scirea. Mille ipotesi, anche fantasiose, in questo lasso di tempo di panchina vacante. C’è chi pensava al grande colpo (De Canio che ieri ha firmato a Lecce in A) e questo lascia intuire quale sia la dimensione distorta di certe situazioni. A nove turni dalla fine o si lasciava Foglia Man-
zillo oppure una soluzione interna, tanto alla fine è la squadra che comanda e quella non si può cambiare. Un nuovo azzeramento generale non guasta, visto che le responsabilità non erano solo del tecnico. Ora la squadra non ha più alibi. Dovranno essere nove finali per il neo tecnico del Matera, Franco Danza, alla sua seconda esperienza sulla panchina biancazurra dopo quella del 2003-04 nella quale subentrò proprio a Ciccio D’Oriano per poi essere sostituito da Galluzzo (a cui successe Tortelli con la retrocessione nei play out con la Battipagliese). «E’ vero. Nove finali. Il progetto della società va
avanti e non sono un traghettatore. Per la prima volta nella mia vita non me la sobno cercata. Con i miei ragazzi stavo ritrovandomi e attraversavo un periodo di serenità importante per me e la mia famiglia. Tutto diverso dall’altra esperienza avuta. Questa è una signora squadra. Tengo a sottolineare che non ero un brocco allora e non sono un fenomeno adesso e la differenza dovranno farla i ragazzi che vanno in campo. Conosco un po’ tutti, ma è chiaro che in maniera più superficiale. Sono molto dispiaciuto per il tecnico Antonio Foglia Manzillo con il quale ho avuto un ottimo rapporto. Comunque, è il nostro mondo, quello degli allenatori per intenderci. Non mi spaventa certamente il fatto di rimettermi in discussione per l’ennesima volta. Affronto questa avven tura con estrema serenità, perchè mi sembra una pagina della mia vita che sta arrivando come un segno del destino. Sono ottimista anche per questa ultima considerazione. Ci sono dei problemi relativi all’infortunio di Diego e la squalifica di La Fortezza, ma sono certo che la squadra saprà reagire e sopperire a queste difficoltà perchè conto di recuperare qualche giocatore importante». Renato Carpentieri
| LE REAZIONI DEI TIFOSI | «Ingaggiati due allenatori poco esperti» «Spettacolo indecoroso col Sant’Antonio» DOPO la sconfitta in casa domenica contro il Sant'Antonio Abate, e il successivo esonero del tecnico Antonio Foglia Manzillo, il morale dei tifosi materani è nuovamente basso e in giro si respira parecchia delusione. Proprio per le principali via della città, hanno rilasciato varie dichiarazioni e opinioni personali, appassionati e tifosi che la domenica pomeriggio seguono direttamente le sorti di questa squadra. I pareri sono pressoché indirizzati all'esonero del mister napoletano e alla prestazione dei biancazzurri veramente insufficiente contro la terzultima in classifica. “Ci hanno illuso anche quest'anno. Ci troviamo a vedere certi spettacoli indecorosi come quello contro il Sant'Antonio Abate. Arriverà il terzo allenatore e tutto questo è proprio mortificante”. Pareri sulla stessa lunghezza d'onda di quello appena riportato, ce ne sono stati abbastanza, come ad esempio: “Facciamo un passo avanti e tre indietro, come ieri. Hanno fatto tanta pubblicità in estate per avere poi questi spettacoli da una squadra fantasma. L'applauso bisogna farlo solo ai dirigenti che non hanno ancora chiuso baracca”. Poi c'è stato chi è entrato più nello specifico: “Inutile cac-
ciare Foglia Manzillo. Anche quando c'era ancora Corino la squadra in certe occasioni è stata spenta e non reattiva. Il problema è nella mentalità dei giocatori, che si credono sprecati per la serie D. I nuovi arrivati avevano portato nuovo entusiasmo, ma adesso si stanno facendo influenzare dal clima rilassato di tutti gli altri che ci sono da agosto”. C'è chi, invece, scarica maggiori colpe proprio sui due allenatori del Matera, ossia Corino e Foglia Manzillo: “Se la squadra fa queste partite indecenti è colpa di Foglia Manzillo, che è giovane e ha poco carattere. Corino, invece, il carattere lo trasmetteva ai ragazzi, ma purtroppo non aveva abbastanza esperienza per la categoria, quindi i risultati non erano eccellenti”. Ma, da alcune opinioni, emerge maggiormente la delusione e la rassegnazione dei materani: “Andrà a finire che non faremo neanche i playoff. Dobbiamo andare a Brindisi, a Nocera, a Bacoli e a Ischia, e se giocheranno come con il Sant'Antonio Abate, allora saranno sconfitte pesanti. Meglio se pensano già al prossimo anno e prendono un allenatore capace e esperto della serie D”. C'è chi, invece, è meno leggero: “Se questi sono i giocatori che dobbiamo
vedere, allora è meglio se ritirano la squadra, almeno si preparano per il prossimo campionato”. Alcuni materani fanno paragoni con il recente passato: “Sono trent'anni che vedo il Matera, e in alcune partite quest'anno ho visto delle cose vergognose come poche volte prima. Quando sette anni fa più o meno ci abbiamo provato di nuovo, andò pure meglio, perché almeno arrivammo ai play-off. Ormai è meglio se pensano al prossimo campionato; l'importante è che rimane Martinelli, che è l'unico attaccato a questa maglia”. Alcuni appassionati hanno voluto sottolineare la pazienza dei tifosi: “I tifosi sono maturi perché nonostante il campionato scadente, stanno facendo vedere che cosa vuol dire essere veramente innamorati della città. La società e i tifosi meritano un'altra categoria, e invece neanche questa volta non andremo in serie C”. Insomma, sicuramente da queste opinioni raccolte per strada, si esprime meglio il malumore, la delusione e l'amarezza dei tifosi e degli appassionati materani, per il rendimento e le altalenanti prestazioni di questa squadra in questo campionato. Pasquale Olivieri
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FOGLIA MANZILLO
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«Non credevo nell’esonero» MATERA - La sconfitta contro il Sant'Antonio Abate è costata cara al giovane tecnico campano, Antonio Foglia Manzillo, che a fine gara è stato esonerato dalla società materana. Un addio inaspettato per molti, compreso lo stesso tecnico napoletano. “La dirigenza non mi ha mai fatto mancare nulla ha spiegato Foglia Manzillo - e proprio perché mi sentivo tra amici, non ho mandato giù questo esonero. Sinceramente non me lo aspettavo, è stato un fulmine a ciel sereno”. A spingere il presidente Perniola a prendere questa decisione è stata la scialba prestazione sfoderata da capitan Martinelli e compagni contro un Sant'Antonio Abate venuto a Matera per conquistare punti utili ad allontanarsi dalla zona calda della classifica. Da un lato un Sant'Antonio determinato, e dall'altro un Matera molle ed irriconoscibile rispetto alla gara giocata la domenica prima contro la Turris. Ma quali sono le cause che portano il Matera ad essere poco costante? Perché i biancazzurri riescono a stupire e poi a deludere ? “La spiegazione è semplice: la serie D è un campionato molto livellato - ha continuato Foglia Manzillo - quindi tutte le gare sono insidiose. Se andiamo a vedere i risultati di domenica è presto detto: hanno vinto la terzultima, la penultima e l'ultima (il Venafro addirittura ha battuto la Nocerina che è seconda). Inoltre, il Sant'Antonio Abate incontrato avantieri, non è la stessa squadra dell'andata, probabilmente è allo stesso livello della Turris o forse anche più forte. Seguendo questa logica, potrei anche concepire la sconfitta. Quello che invece non ho digerito è stata la prestazione opaca; i ragazzi hanno giocato la più brutta gara interna da quando alleno il Matera.
Questo aspetto mi ha amareggiato più della sconfitta”. Ma qual è la causa di una prestazione insufficiente? “I ragazzi hanno risentito molto delle critiche dei tifosi, che hanno riposto grandi aspettative nella squadra, tanto da volere la vittoria in ogni partita io, invece, invito tutti a valutare bene gli organici delle squadre del girone H per capire che il pareggio a Pianura, non può essere interpretato come una mezza sconfitta. Inoltre, con tutti gli stravolgimenti che ci sono stati (per esempio il cambio della rosa per dodici ventiquattresimi), è stato già un miracolo aver raggiunto determinati risultati. La mia gestione, da gennaio a marzo, è stata più che sufficiente; in due mesi sono riuscito a fare più di quanto pronosticato e sono sicuro che se avessi finito la stagione, avrei portato il Matera al quinto posto e quindi in zona playoff. Stavamo lavorando bene, stavamo regalando un'anima alla squadra, peccato. Le troppe pressioni e le tante aspettative dei tifosi giustificano, secondo Foglia Manzillo, le migliori prestazioni sfoderate lontano da casa. “Il Matera, spesso, si è espresso meglio lontano dalle mura amiche che in casa. Domenica allo stadio c'era tanto pubblico e dopo cinque minuti alcuni pseudo tifosi hanno già ha iniziato a fischiare. Questa pressione ha massacrato il Matera”. Il tecnico campano chiude l'intervista facendo una considerazione sulla città dei Sassi e sul rapporto con la società. “A Matera sono stato benissimo, mi sono sentito a casa e con la società avevo instaurato un ottimo rapporto tanto da non immaginare mai un mio esonero”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
«Troppe aspettative alla fine schiacciano»
42 Sport
Martedì 10 marzo 2009
I numeri del girone H Il Brindisi frena ancora, ma la Nocerina non ne approfitta
Bacoli reginetta, Fasano cade a Ischia E' PROPRIO l'anno del Brindisi! La Nocerina si arrende di fronte all'ultima della classe. Il Sant'Antonio Abate “caccia” il Matera dalla zona playoff e il suo tecnico Foglia Manzillo. Angri: un disastro il 2009. Bacoli “reginetta” del girone di ritorno. Si è interrotto ad Ischia il momento sì del Fasano. Questi, in estrema sintesi i fatti salienti della venticinquesima giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare cinque vittorie, una sola esterna e quattro pareggi. I gol sono stati 18, di cui 12 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e 6 da quelle che hanno viaggiato. Complessivamente, nelle 225 partite sinora disputate, sono state realizzate 538 reti, contro le 568 della
scorsa stagione. Nella venticinquesima giornata del campionato 2007/08 le vittorie furono sette (3 in trasferta). I gol furono 27. Solo il Bacoli è riuscito a bissare il successo dell'andata contro l'avversario di turno, il Bitonto. Secondo pareggio consecutivo del Brindisi, ma la Nocerina si è fatta sorprendere dall'ultima della classe, subendo la quinta sconfitta esterna consecutiva. Tutte le “grandi” hanno giocato a favore della battistrada che vede sempre più vicina la Seconda Divisione. All'imprevisto stop della vice capolista si sono aggiunti i pareggi della terza e quarta classificata, per cui le distanze sono restate invariate, a nove turni dal termine. Nella giornata “dedicata alla donna” han-
no alzato la testa le ultime della classe, con i forse inutili successi del Cilento, che non vinceva dal 18 novembre 2008 (Cilento-Matera 3 a 2) e del Venafro e dell'importante colpaccio del Sant'Antonio Abate, che in trasferta non vinceva dal 14 settembre 2008. Sempre più in crisi l'Angri che non vince dal 14 dicembre 2008. Inoltre, la formazione campana, non solo è l'unica a non aver ancora vinto nel 2009, ma è anche quella che ha conquistato meno punti nel girone di ritorno, soltanto 3. Mentre, la “reginetta” del nuovo Anno è il Bacoli che contro il Bitonto ha ottenuto il settimo risultato utile di seguito (5 vittorie e 2 pareggi), risultando, tra l'altro, la formazione che
ha conquistato più punti (17) da quando è iniziato il ritorno. Seguono, con 13 punti, Brindisi, Fasano, Pianura e Sant'Antonio Abate. Tra le squadre lucane nessuna delle tre ha saputo fruttare il fattore campo. Il Matera, dopo la brillante prestazione di sette giorni prima a Torre del Greco, si è fatto sorprendere dalla terzultima in graduatoria, subendo la terza sconfitta casalinga. La compagine della città dei Sassi non prendeva gol al “XXI Settembre” dal 7 dicembre 2008 (Matera-Brindisi 0 a 2). Un po' meglio hanno fatto Francavilla in Sinni (pareggio dopo 5 vittoria interne di seguito) e Genzano, ma il pari sta stretto ad entrambi. Adolfo Sarra
Oggi ripresa degli allenamenti mentre prosegue il silenzio stampa
Francavilla, testa al derby Il pari con il Pomigliano passa in second’ordine FRANCAVILLA – Pareggio a reti inviolate nella gara casalinga contro i campani del Pomigliano per i sinnici di mister Lazic. A fine gara, silenzio stampa per tecnico e giocatori, per dare la giusta concentrazione in vista dei prossimi impegni. Una partita che alla vigilia, si preannunciava molto ostica per il Francavilla, infatti cosi è stato. Le due formazioni, si sono date battaglia sin dai primi minuti di gioco con l’intento di accaparrarsi i tre punti in palio. I padroni di casa, recriminano per un calcio di rigore negato dal guardalinee, dopo che il direttore di gara aveva concesso il penalty, per fallo di mano da parte di un giocatore avversario. In casa Pomigliano invece, si sperava di poter raccogliere qualcosa in più di un semplice pareggio. Adesso, per il Francavilla consueti allenamenti settimanali, in vista dell’impegno di domenica prossima, nel derby contro i corregionali del Matera. Una gara che, si preannuncia molto interessante, sia perché il Francavilla vuole dare una svolta ai risultati in trasferta e mai come adesso il derby sarebbe l’ideale per farlo, poi per-
ché il Matera con la sconfitta inaspettata subita davanti ai propri tifosi, ad opera del Sant’Antonio Abate, che è costata anche la panchina al tecnico Foglia Manzillo, dovrà rifarsi a tutti i costi. Quindi, un match dai numerosi risvolti, con due squadre che dovranno senza ombra di dubbio, dare uno scossone al proprio ambiente. In casa sinnica, il tecnico serbo Lazic, dovrà lavorare molto in questi giorni, con la giusta concentrazione da parte di tutti gli elementi. La gara contro il Pomigliano comunque, ha dato dei buoni segnali sotto l’aspetto della grinta e della voglia di fare, con la squadra che ha lottato fino ai minuti di recupero per guadagnare la vittoria. Merito va dato al tecnico Lazic, che nonostante avesse di fronte un avversario di alto livello, ha saputo arginare tatticamente gli avversari, sebbene avesse due defezioni importanti come Pioggia e Campo che ha giocato a mezzo servizio. Quest’ultimo entrato poi, anche in non buone condizioni, al posto dell’infortunato Romaniello, dopo solo venti minuti di gioco. Claudio Sole
In alto l’inizio della gara contro il Pomigliano al Fittipaldi, a lato le discussioni dopo l’annullamento del calcio di rigore concesso dall’arbitro e annullato dall’assistente e altre due immagini della gara (foto.www.lasiritide,it)
Ha brillato con la Turris il trio d’attacco Impagliazzo-Compierchio-Murano
Genzano, il pareggio non va giù GENZANO DI LUCANIA - Dopo il deludente pareggio interno (2-2) di domenica scorsa contro la Turris, lo Sporting Genzano ritorna a lavorare in vista di domenica prossima quando la squadra lucana andrà a far visita al Grottaglie. Il pareggio di domenica, però, non è andato per niente giù alla dirigenza e allo spogliatoio bianco rosso. Il rigore, quanto meno dubbio, concesso alla Turris e realizzato da Tortora, il gol regolare annullato a Compierchio, le sviste arbitrali hanno innervosito un po' tutti mettendo in evidenza e sottolineando ancora una volta come lo Sporting stia perdendo punti importati a causa di tutto questo. Lo sbotto e le reazioni a caldo prima del Presidente, Donato Nei, e poi del Mister, Claudio Pirone, sono state parole dure che, però, non avranno strascichi. Domenica lo Sporting ha meritato la vittoria
ma, come spesso è successo in questa stagione, esce a testa bassa con tanti rimpianti e ancor più recriminazioni. Ora, però, è essenziale ritrovare la serenità giusta per preparare al meglio la decisiva trasferta di Grottaglie. La squadra pugliese precede in classifica i lucani per soli due punti. La vittoria per i ragazzi di Mister Pirone sancirebbe il sorpasso. Intano, domenica scorsa da sottolineare la buona prova di Borrelli, che nonostante due gol al passivo ha dimostrato di aver superato la domenica nera di Pianura. Fiscina e Masturzo hanno protetto bene il numero uno bianco rosso, mentre Fiore e Autiero non hanno brillato per costanza e determinazione. A metà campo, nonostante le pesanti assenze di Rega (squalificato) e Buonocore (infortunato), Riccio e Papagni hanno dimostrato di essere essenzia-
li; Bacio Terracino, durato solo 45', ha fatto bene sbagliando, però, clamorosamente il gol del raddoppio; Pepe e Salbini hanno deluso le aspettative incappando in una giornata decisamente storta. Il trio d'attacco Impagliazzo-Compierchio-Murano ha finalmente rodato le ruote e la loro condizione potrebbe rappresentare il punto di forza in questa parte finale di campionato. A Genzano continuano le polemiche ma la squadra è già al lavoro per dimenticare quanto prima questa sfida e concentrarsi su questa parte finale di stagione che sta diventando sempre più calda con la classifica generale che muta ogni settimana. In nove gare, lo Sporting deve recuperare cinque punti al Bitonto, prima squadra attualmente salva, e per i lucani le possibilità di una rimonta ci sono tutte. Ora bisogna rim-
Impagliazzo con Compierchio
boccarsi le maniche e lavorare per uscire da questa delicata posizione in classifica e rilanciarsi in campionato; bisogna conquistare
il maggior numeri di punti possibili in queste ultime nove apparizioni. Rocco De Rosa
43 Sport Campionato Allievi Regionali - Decisiva una rete del giovane Tripaldi Martedì 10 Marzo 2009
Picerno, colpaccio a Rionero La Vultur perde in casa per mano dei Catalano-boys IL TABELLINO VULTUR RIONERO 0 PICERNO 81 1 VULTUR RIONERO: M. Cloroformio, Filidoro, T. Cloroformio, Lamorte, Brescia, Silvestri, Calice, Cassese, Di Lorenzo, Rosiello, Romaniello. In panchina: Tomasulo, Di Sabato, Di Pasquale. Allenatore: Schirò. PICERNO ’81: Bezsmertny, Tomasillo, Cerone, Fortunato, Giosa, Bernabei, Corrado, Viggiano, Tripaldi, Passavanti, Laurino. In panchina: Capece, Carella, Lettieri, Albano,Turturiello.Allenatore: Catalano. MARCATORE: 24’ pt Tripaldi.
RIONERO IN VULTURE Bagna con una sconfitta contro il Picerno, nella gara di recupero, il proprio esordio sulla panchina della Vultur il neo allenatore Domenico
Schirò che, coadiuvato dal dirigente Antonio Mazzucca, avrà il compito già dalle prossime partite, di far risalire la china all’undici bianconero dopo tre sconfitte consecutive. Il Picerno di Tonio Catalano, con una gara accorta, è stato lesto ad approfittare della giornata no dei rioneresi e
Allievi Regionali - Gli ionici sono ok
a portare a casa l’intera posta in palio. La gara, dopo una breve fase di studio iniziale, vede subito gli ospiti pericolosi al 7’ quando la difesa bianconera va in “bambola” e Viggiano ruba palla, s’invola verso la porta e calcia in rete, ma il portiere M. Cloroformio, pur con molte difficoltà, bloc-
ca in due tempi. Al 24’ altra madornale disattenzione della difesa bianconera e, questa volta, il Picerno la punisce con Tripaldi che batte da due passi il portiere Cloroformio(quest’ultimo tradito dallo strano rimbalzo della sfera in una pozzanghera presente davanti la sua porta). Al 31’ il
Picerno potrebbe raddoppiare ma Viggiano, a porta praticamente sguarnita, calcia fuori dallo specchio. Per poco, la vecchia legge del calcio che dice “gol mancato gol subito” potrebbe materializzarsi al 36’, quando il rionerese Cassese, con una bordata da 25 metri, colpisce in pieno la tra-
Campionato Giovanissimi Regionali - In gol va Vomero
Tris del Policoro 2000 La PGS conquista a Picerno contro l’AC Lauria tre punti pesantissimi IL TABELLINO POLICORO 2000 LAURIA
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POLICORO 2000: Labriola, De Giorgio, Francolino, Fagnano, Galotto, Morisco, Agresti, Maiellaro, Manolio, Scarci, Donadio. Allenatore: Finamore. AC LAURIA: Perciante, Olivieri, Pesce, Labanca, D’Imperio, Gugliotti, Reale, Cozzi, Ielpo, Lentini, Borrello. Allenatore: Pesce. MARCATORI: 9’ pt Agresti, 14’ pt Donadio, 25’ pt Ielpo, 10’ st Macculli. POLICORO - Al “Perriello” di Policoro si gioca il primo dei tre recuperi cui dovrà sottoporsi la squadra di Antonio Finamore. Da Lauria arriva una compagine decisa ad accaparrarsi punti per incrementare la propria classifica. Il Policoro 2000, invece cerca di invertire la rotta dei risultati negativi conseguiti nelle ultime gare. Il fondo di gioco risulta pesante per le abbondanti piogge cadute nella nottata. Dal fischio d’inizio, però i padroni di casa partono determinati ad imporre ritmo e possesso palla. Il Lauria accusa le accelerazioni del Policoro, arroccandosi al limite della propria area, nel tentativo di rispondere alla verve dei padroni di casa. Si assiste ad una partita divertente, con repentine accelerazioni sulle fasce. Proprio su di una di queste, al 9’ Scarci imbecca nella profondità Donadio, l’esterno di sinistra salta in velocità l’avversario diretto e mette dentro un traversone veloce; al centro area irrompe Agresti, esterno di fascia opposto, che spinge la sfera in re-
te. 1 - 0. Al 14’, manovra in fotocopia, questa volta Scarci verticalizza per Donadio, che entra in area e batte a rete. 2 - 0. La gara esprime la maggiore vitalità dei padroni di casa che affondano sulle due fasce, non riuscendo a capitalizzare la manovra per la bravura dei difensori ospiti, messi in campo con attenzione dal loro tecnico. Al 25’, come nella miglior tradizione, in risposta alle numerose occasioni da rete create dal Policoro 2000, il Lauria va in goal. E’ Lentini a lanciare in profondità Ielpo, che, complice un errore di posizionamento della linea difensiva di casa, si invola verso Labriola, superandolo in uscita. 2 - 1. Sarà però l’unico errore dei difensori di casa. Da questo momento si assiste ad un monologo dei padroni di casa, che sprecano numerose palle-goal. Per la cronaca, al 25’, Macculli trasforma un calcio di punizione da 30 metri per il definitivo 3 - 1. Da segnalare l’ottima prestazione dai centrocampisti di casa, Gianvito Maiellaro e Armando Fagnano, pronti a recuperare palla ed a reimpostare velocemente le ripartenze, ispirate da Alessandro Scarci e portate alla conclusione dagli attaccanti Giuseppe Donadio, Andrea Manolio e Gianluigi Agresti. Il tecnico del Policoro 2000, Antonio Finamore, dice: “Ho visto i ragazzi giocare da squadra. Ma non siamo ancora al massimo, anzi. Oggi abbiamo sfruttato la nostra condizione atletica, migliore di quella ospite. Nonostante l’ottimo lavoro di organizzazione tattica di mister Pesce. Noi di contro, dobbiamo ancora metabolizzare il lavoro fatto nelle ultime settimane. Mi aspetto di vederne i risultati non prima di quindici giorni. Comunque per ora affronteremo le gare al meglio delle nostre possibilità.”
PICERNO – Contro una diretta concorrente alla salvezza la formazione guidata da Antonello Condelli coglie una preziosa vittoria esterna in casa del Picerno di Nicola Petrullo, battuto con un punteggi di misura che vale alla PGS Don Bosco il ritorno alla vittoria e l’avanzamento in classifica superando il Santa Maria e tenendo dietro proprio il Picerno, presentatosi alla vigilia staccato di soli due punti. La cronaca. Dopo le prime fasi di studio, al 12’, il velocissimo Vomero, sfruttando un preciso colpo di testa di Pace, s’incunea in mezzo all’incerta difesa picernese e a tu per tu col portiere realizza il vantaggio ospite. Il Picerno ‘81 prova a scuotersi, ma la di-
Acierno (PGS Don Bosco)
fesa potentina, seppure con qualche indecisione di troppo, riesce comunque a tenere a distanza gli avversari. Al 25’ i padroni di casa protestano per la mancata assegnazione di un
calcio di rigore. Nella ripresa i ragazzi di mister Condelli abbassano il baricentro della squadra ma sono bravi a ripartire con veloci contropiedi dei vari Acierno, Vomero e del neoentrato Gramaccia. Il Picerno ‘81 dal canto suo cerca con il possesso palla di trovare qualche varco per insidiare l’estremo difensore ospite, senza però riuscirci se non con mischie o su calci piazzati. In definitiva si potrebbe dire che l’1 a 0 è, forse, tutto sommato giusto con i ragazzi della PGS Don Bosco bravi a portarsi in vantaggio e amministrare il vantaggio, mentre per il Picerno, vista la sterilità dei propri attaccanti, qualcosa andrebbe rivista proprio nella fase realizzativa”.
Campionato Nazionale Juniores - A Grottaglie si gioca 57’
Il Genzano va ko in trasferta IL TABELLINO GROTTAGLIE 3 SPORTING GENZANO 0 GROTTAGLIE: Cardetta, Spartano, Cantoro, Solidoro, Magione, Giosa, Montedoro, De Roma, Mesto, Quaranta, Monteleone. In panchina: Cardetta II, Giovine, Masella, Mannarecchia, Guocci, Garramone, Nuci. Allenatore: Pizzonia. SPORTING GENZANO: Castelgrande, Angiolillo, D. Cinna, Santangelo, M. Cilla, gargano, Giglio, Ricchiuti, Loguercio, Donatiello. Allenatore: Conversano. MARCATORI: 12’ pt Monteleone, 30’ pt Quaranta, 7’ st Giosa.
Terranova (Sporting Genzano)
GROTTAGLIE – Lo Sporting Genzano continua a soffrire di mal di trasferta e da Grottaglie la squadra di Modesto Conversano torna battuta dopo una gara in cui la formazione ospite si è presentata con soli dieci giocatori. Purtroppo la notizia negativa non è la perdita dell’incontro ma il ritiro al 12’ del secondo tempo dei giovani genzanesi che non “se la sono sentita di proseguire una parti-
ta già segnata”. Mister Conversano dice sulla questione che attanaglia da tempo la sua squadra: “Purtroppo abbiamo un organico che risente del fatto che ci sono quattro ragazzi che sabato non sono disposti a rinunciare alla scuola e quindi siamo costretti a schieraci in formazione oltre che rimaneggiata, numericamente inferiore agli avversari che sfruttando la loro superiorità numerica riescono a vincere senza grossi problemi. La situazione che si è creata ci sfavorisce ma non abbiamo intenzione di mollare e visto che mancano cinque partite alla fine, cercheremo di fare di tutto per agguantare qualche altro risultato positivo che serve a rendere merito a quei ragazzi che sia in casa che in trasferta danno sempre il massimo”.
versa,l a palla ritorna in campo, Di Lorenzo calcia a rete ma il portiere ospite Bezsmertny blocca. Nella ripresa la Vultur, pur giocando decisamente meglio, rischia grosso al 7’ quando una punizione dal vertice sinistro di Passavanti sembra destinata nel sette, ma l’attento Cloroformio con una parata plastica la devia in corner. La Vultur prova a pungere in avanti ed al 15’ Rosiello, lanciato a rete da Brescia, si presenta in area ma tarda nel calciare al momento giusto e, ormai chiuso da un avversario, prova comunque un pallonetto che il portiere blocca senza problemi. Per una ventina di minuti si assiste ad un pressing dei rioneresi alla ricerca del pari e, proprio questo asfissiante pressing, potrebbe concretizzarsi al 40’ quando Filidoro calcia a rete e un difensore ospite, seocndo i padroni di casa, tocca il pallone con il braccio; l’arbitro però è di tutt’altro parere e lascia correre, l’azione continua e Brescia dal limite dell’area lascia partire un gran tiro che il portiere blocca spegnendo ogni speranza di rimonta dei giovani rioneresi.
IL TABELLINO PICERNO 81 PGS DON BOSCO
0 1
PICERNO ’81: Marino, Sileo, Caiata, Scavone, Pinto, Forte, Russo, E. Capece, Pisciottani, Paciello, Cerbasi. In panchina: F. Capece, Ferrara, Fortunato, Souza, Faraone, Martiriggiano, Russo. Allenatore: Petrullo. PGS DON BOSCO: Picerno, Trillo, Vista, Nolè, Lo giudice, Sibillano, Vomero, Acierno, Pace, D. Mancusi, A. Mancusi. In panchina: Pietrafesa, G. Vaccaro, Licciardi, Zuddas, Santangelo, Gramaccia, Marra. Allenatore: Condelli. MARCATORE: 12’ pt Vomero.
CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009 Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali
Nome Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono
CAMPIONATO Provinciale
Regionale
Nazionale
CATEGORIA Juniores
Allievi
Giovanissimi REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, compilati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR). N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.
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Sport
Martedì 10 Marzo 2009
BERRETTI nazionale girone F RISULTATI 20ª giornata
LA CLASSIFICA
Real Marcianise – AndriaBat 2 - 1
Napoli 40 Gallipoli 39 Noicattaro 33 Aversa Normanna 32 Monopoli – Gallipoli 2-1 Monopoli 31 Aversa Normanna – Melfi 2 - 0 Real Marcianise 30 Taranto 29 Barletta – Napoli 1-1 AndriaBat 28 Manfredonia – Noicattaro 2 - 2 Barletta* 28 Manfredonia 21 Virtus Lanciano – Taranto 1 - 1 Foggia 21 Virtus Lanciano 20 Val Di Sangro* 14 Melfi 10 PROSSIMO TURNO: Noicattaro – Aversa Normanna; Andria Bat – Barletta; Napoli – Manfredonia; Foggia – Real Marcianise; Melfi – Taranto Monopoli – Val Di Sangro; Gallipoli – Virtus Lanciano *una partita in meno Val Di Sangro – Foggia
0-1
BERRETTI nazionale girone G RISULTATI 20ª giornata Crotone – Cavese
1-2
Catanzaro – Igea Virtus
2-4
JUNIORES nazionale girone M
LA CLASSIFICA
RISULTATI 21ª giornata
Benevento 45 Juve Stabia 41 Cavese** 37 Sorrento 32 Gela – Paganese 1-2 Vibonese 31 Benevento – Potenza 1-3 Cosenza 30 Catanzaro 28 Juve Stabia – Sorrento 1-1 Paganese 27 Scafatese – Vibonese 2-1 Igea Virtus 24 Scafatese* 22 Cosenza – Vigor Lamezia 6 - 2 Potenza** 20 Crotone 18 Gela 17 Vigor Lamezia 12 PROSSIMO TURNO: Gela – Benevento; Paganese – Catanzaro; Sorrento – Cosenza; Potenza – Crotone; Cavese – Juve Stabia; Vigor Lameza – Scafatese; Igea Virtus - Vibonese *un punto di penalizzazione **una partita in meno
Calcio Fasano – Brindisi
3-2
Bitonto – Francavilla
1–2
LA CLASSIFICA
Nocerina 56 S. Antonio Abate 42 Neapolis Mugnano 42 Ars Et Labor Grottaglie 37 Nocerina – Francavilla Calcio 2 - 0 Francavilla 35 Angri – Gelbison Cilentovallo 2 - 0 Matera 33 Francavilla Calcio 32 Turris – Matera 1-3 Brindisi 28 Calcio Fasano 27 N. Mugnano – S. Ant. Abate 1 - 0 Angri 27 Grottaglie – S. Genzano 3-0 Bitonto 17 Turris 17 Gelbison Cilentovallo 10 Sporting Genzano* 5 PROSSIMO TURNO: Nocerina – Angri; Brindisi – Grottaglie; Francavilla Calcio – Bitonto; Francavilla – Calcio Fasano; Matera – S. Antonio Abate; Gelbison – Neapolis Mugnano; Sporting Genzano – Turris *un punto di penalizzazione
CAMP. BERRETTI “G” - I gol sono di Nappello, Porcaro e D’Aguanno
Potenza, ecco l’impresa I ragazzi di Cammarota battono il Benevento capolista IL TABELLINO BENEVENTO POTENZA
1 3
BENEVENTO: Baican, Sodano, Poli, Agkiriba, Stillitano, Zullo, Cunno, Maddaloni, Simone, Luzzi, Puntoriere. In panchina: De Filippo, De Nigris, Di Lullo, Derisio, Vacca, Verrecchia, Pellicoro. Allenatore: Pileggi. POTENZA: Tesoniero, Sarubbo, Radu, Porcaro, Linzione, Palladino, Girelli, Fucci, Scavone, Nappello, D’Aguanno. In panchina: Castaldo, Ardolino, Nicastro, Cerbone, Giordano, Lasco, Michelino. Allenatore: Cammarota. MARCATORI: 25’ pt Nappello, 10’ st Porcaro, 47’ st D’Aguanno, 48’ st Vacca (rig.). BENEVENTO - Quando la notizia è circolata tra gli addetti ai lavori non è passata inosservata. Il Potenza compie l’impresa e tutti restano a bocca aperta. L’incredulità c’è soprattutto tra le fila del
Benevento con i primi della classe che pronti a festeggiare l’ennesima vittoria di un campionato esaltante, hanno chiuso meditando su una sconfitta che matura grazie alla superlativa prova di
tutto un Potenza che riesce a non sbagliare nulla. Forte della presenza di alcuni elementi della prima squadra (perfetti in questo big match), mister Cammarota schiera in campo una formazione
determinata a far risultato. Il Potenza imposta una gara attenta e per niente rinunciataria tanto che il pallone in porta per prima la mette la compagine di Rocco Cammarota: corre il 25’ e Umber-
Melfi, immeritata sconfitta NAPOLI – Il risultato premia l’Aversa Normanna ma il campo decreta come vincitore morale l’AS Melfi di mister Gino Mattei che anche in questa gara dà spazio ad alcuni ragazzi provenienti dalla categoria Allievi. In una sfida equilibrata meglio fanno i locali che al 25’ si portano in vantaggio: su angolo battuto da Turco colpo di testa di Crisci, arriva Salve e con la punta del piede anticipa i difensori e batte l’incolpevole Della Luna. Al 30’ la risposta dei giallo-verdi con Iorio che di testa colpisce la traversa. Al 40’ gran tiro dalla distanza di Mollica che esce di poco a lato. Nella ripresa entra nelle fila ospiti Votta, classe 1993, mettendosi subito in evidenza con un’azione personale conclusa con un tiro che sfiora il palo alla destra del portiere. Al 7’ su azione di contropiede i locali raddoppiano con Crisci. L’undici di Gino Mattei non ci sta e si riporta in avanti sfiorando il gol prima con Del Fonso e poi con Mattia Iorio. Da annotare per il Melfi l’esordio di Boccomino, classe 1993, un difensore centrale di buone prospettive.
IL TABELLINO AVERSA NORMANNA AS MELFI
2 0
AVERSA NORMANNA: Polise, De Stasio, Pariggiano, Gallo, Maraolo, Prisco, Fontana, Carannante, Salve, Crisci, Turco. In panchina: Di Ronza, Ruocco, Arena, Rambone, Federico, Ciotola, Barbato. Allenatore: Ambrosino. AS MELFI: Della Luna, Ricciardi, Petilli, Cappa, Fortunato, Martino, Iorio, Maiorino, Del Fonso, Mollica, Cappiello. In panchina: Dell’Anna, Carluccio, Santoro, Finiguerra, Votta Boccomino. Allenatore: Mattei. MARCATORI: 25’ pt Salve, 7’ st Crisci.
to Nappello, recuperata palla nella metà campo avversaria, se ne va palla al piede e dopo aver saltato un paio di difensore ed il portiere, Sarubbo (Potenza) deposita in rete il pallone che carica ulteriormente il Potenza che, poi, al 10’ della ripresa raddoppia direttamente da calcio d’angolo con Pasquale Porcaro. Increduli al fatto di trovarsi sotto di due gol, i ragazzi del Benevento provano a raddrizzare l’incontro, ma il Potenza non concede molto e al secondo minuto di recupero in una classica azione di contropiede Patric D’Aguanno, chiude il match. Inutile, infatti, il rigore trasformato da Vacca, che non scalfisce la gioia del Potenza che affida al proprio allenatore Rocco Cammarota, l’analisi di fine gara: “E’ la vittoria del Potenza come gruppo, inteso come dirigenti, staff tecnico e giocatori. Una gara perfetta dove non abbiamo rubato nulla e dove abbiamo meritato di vincere”.
Campionato Nazionale Juniores - Doppietta di Martemucci
Campionato Nazionale Juniores - Nicodemo fa il bis
FC Matera, un altro centro
Inarrestabile Francavilla
IL TABELLINO TURRIS FC MATERA
1 3
TURRIS: Schember, Iosso, Pannone, Galluccio, Verde, Rivieccio, Loasses, Letterese, Margotti, De Finizio, Punzo. In panchina: Albino, Panariello, Del Gaudio, Ascione, Granata, Bolognini, Balzano. Allenatore: Margotti. FC MATERA: Rondinone, Frangione, Giasi, Eletti, D’Aria, Perrone, Calciano, Bolettieri, Giglio, Cristofaro, Martemucci. In panchina: Giampetruzzi, Ripoli, Valicenti, Montemurro, Cappiello, Cerabona. Allenatore: Danza. MARCATORI: 16’ pt Rivieccio (aut.). 23’ pt e 14’ st Martemucci, 34’ st Granata. ERCOLANO – In casa della Turiis il Matera di Francesco danza cala un tris d’as-
si e porta a casa l’ennesima vittoria. La cronaca. Dopo i primi quindici minuti di studio, al primo affondo il Matera va in gol. E’ 16’; punizione dal limite dell’area di Giglio, che manda il pallone al centro area dove il numero 6 Rivieccio nel tentativo di mettere fuori, insacca alle spalle dell’incolpevole Schember. Il Matera continuare a pressare i padroni di casa e al 23’ arriva il raddoppio ad opera di Martemucci che riprende una corta respinta del portiere su tiro velenoso di Calciano. Ancora al 24’ è capitan Giglio che batte una punizione che lambisce il palo sinistro della porta difesa da Schember. Un minuto dopo i locali si rendono pericolosi con Punzo, il cui tiro è neutralizzato dall’ottimo Rondinone. Al 30’ su punizione di Cristofaro, svetta di testa Frangione che manda a lato di poco. Al 35’ su azione di contropiede Bolettieri impegna il portiere ad una difficile deviazione che trova pronto alla ribattuta Cristofaro che manca il bersaglio di pochissimo. Al 41’ Eletti da buona posizione manda il
pallone tra le braccia del portiere. Il primo tempo si chiude con i materani all’attacco con un tiro di Bolettieri che termina di poco fuori. La ripresa inizia con i campani in avanti e con Letterese che all’8’ dai sedici metri manda il pallone alto sulla traversa. Al 14’ è Martemucci che sfrutta l’errore di posizione della barriera e segna su calcio di punizione, il 3 – 0. Al 19’ Calciano, ricevuto il pallone da Cristofaro, effettua un pallonetto che termina di poco sulla traversa. I locali vanno in gol al 34’ con Granata che approfitta di un’errata tattica del fuorigioco per presentarsi da solo davanti a Rondinone e batterlo con un preciso tocco. I locali provano a riaprire il match sfiorando il raddoppio al 39’ con una conclusione di Letterese, il migliore dei suoi, a cui risponde in modo perfetto Rondinone. Il Matera, nel finale, ha la possibilità di segnare ancora ma un’azione di contropiede condotto da Bolettieri non è conclusa per pochissimo da Valicenti, anticipato dal portiere in uscita.
IL TABELLINO BITONTO FC FRANCAVILLA
1 2
BITONTO: Dattomo, Saracino, Terlizzi, Tedone, De Marinis, Gregoriano, Uva, Rutigliano, Misceo, Lopez, Garlassi. In panchina: Memoli, Carbonara, Pace, Cioce, Bonassia. Allenatore: Liddi. FC FRANCAVILLA: Bruno, V. Bellusci, Salamone, D’Agostino, Tropiano, Simeone, Taccogna, De Marco, Gesualdi, Nicodemo, Valentin. In panchina: R. Taccogna, Chiorazzo, Iorio, Guaragnone. Allenatore: De Benedictis. ARBITRO: Viola di Bari. MARCATORI: 44’ pt e 15’ st Nicodemo, 30’ st Bonassia. BITONTO - Al comunale "Città degli Ulivi" di Bitonto si sono affrontate due compagini che non si sono risparmiate a dare emozioni al numeroso pubblico presente. Buona la partenza dei pa-
Chiorazzo
droni di casa che al 10’ mancano il vantaggio con Lopez che spedisce il pallone di poco al lato della porta di Bruno. Pronta è la risposta degli ospiti con Bellusci che al 20’ lambisce il palo alla destra del bravo Dattomo. La gara non scade d’intensità e le azioni si ripetono numerose sia da una parte che dall’altra; il Francavilla si rende pericoloso con De Marco, D’Agostino e Nicodemo mentre il Bitonto reagisce in contropiede con Lopez, Garlassi, Uva e Misceo. La prima frazione di gioco sembra chiudersi a reti inviolate, invece al 44’ è Nicodemo a portare in vantaggio gli ospiti sfruttando un allungo di Taccogna e scatenando una ingiustificata reazione del pubblico e della panchina pugliese nei confronti del
direttore di gara, degli ospiti in campo e dei dirigenti lucani. All’inizio della seconda parte della gara si nota ancora una forte tensione e contestazione da parte del pubblico che si riflette sugli atleti in campo ma gli ospiti non si lasciano intimorire non reagendo al gioco pesante dei locali. I ragazzi di mister De Benedictis con molta determinazione si riversano nell’area avversaria mancando più volte la seconda rete con i vari Nicodemo, Gesualdi, Taccogna e Salamone. Gli sforzi profusi vengono premiati al 15’ quando ancora una volta è Pietro Nicodemo a non sbagliare beffando con un buon pallonetto il numero 1 Dattomo. Al 25’ altra opportunità per il Francavilla in seguito all’atterramento in area del neo entrato Chiorazzo ma l’arbitro lascia proseguire. I locali reagiscono e al 30’ con il nuovo entrato Bonassia accorciano le distanze. A questo punto il Francavilla cerca di mantenere il vantaggio riuscendo nello stesso tempo a portarsi più volte verso l’area avversaria impensierendo l’estremo difensore locale del Bitonto che da parte sua spinge per ottenere il pareggio ma è poi costretto ad arrendersi di fronte alla retroguardia lucana capitanata da Simeone che fa buona guardia.
Sport 45
Martedì 10 marzo 2009
Matteo Metz protagonista della vittoria della Levoni a Firenze (foto Andrea Mattiacci)
A Dilettanti Con questo poker di successi Potenza torna in zona play off
Gresta loda la Levoni Il coach: «Perfetti nell’approccio alla gara» IL SUCCESSO di Firenze, quarto consecutivo di una Levoni sempre più convincente, è valso alla compagine potentina un ulteriore passo avanti in zona playoff: nella quale ora i bianconeri di coach Gresta si sono insediati a pieno titolo, forti di una sesta posizione solitaria che non può che lasciare ben sperare per il prosieguo del loro campionato. Palombita e soci sul parquet del Mandela Forum sono stati praticamente perfetti nell'approcio al match, mettendo subito in chiaro la differenza di valori tecnici al cospetto di una squadra, quella del tecnico Puccetti, che dal canto suo era all'ultima spiaggia per cercare di abbandonare il fondo della classifica. I toscani, come in effetti hanno fatto nella seconda parte di gara, non potevano che buttarla sull'agonismo per mettere i bastoni tra le ruote ai lucani: protagonisti di un folgorante inizio di partita che li portava avanti anche di 15 lunghezze. «Abbiamo effettivamente cominciato come meglio non si poteva», spiega Luigi Gresta, raggiante per il poker di successi colto dalla sua squadra in Toscana. «L'unica preoccupazione della vigilia, al di là del buono stato di forma evidenziato dai nostri avversari, stava proprio nell'inizio della partita. Che volevamo assolutamente affrontare con il piglio giusto per evitare sorprese. Devo dire che in questo i ragazzi sono stati perfetti, mettendo fin dalle prime battute in campo un atteggiamento super. E dandomi così ulteriori segnali doc sulla qualità del lavoro che stiamo portando avanti, e sulla loro sempre crescente forza caratteriale e mentale». Sulla prova corale di grande spessore del suo team, Gresta non ha dubbi: «Mai come stavolta ognuno ha messo il suo mattone perché le cose prendessero la giusta piega. Ha cominciato Ruggeri nel primo quarto (inarrestabile l'ex Fortitudo sotto il canestro
Palombita e accanto coach Gresta nelle foto di Mattiacci
dei gigliati), l'ha seguito a ruota Palombita e poi anche Metz ci ha messo la firma, mentre dal punto di vista difensivo non posso che apprezzare il lavoro svolto da Sebastiano Grasso: una vera diga. Ma un po' tutti ci hanno messo l'anima, e ho davvero poco o
nulla da appuntare sulla prestazione dei miei uomini». Anche se, stimolato a cercare il pelo nell'uovo, il tecnico della Levoni ammette: «Nel finale di partita abbiamo in effetti sbagliato qualche libero di troppo, il che non ci ha permesso di chiudere anzi-
tempo i giochi. E anche sul +15 ci è probabilmente mancata la necessaria incisività e cattiveria per ammazzare una partita che doveva essere nostra con largo anticipo. Ma tutto sommato non possiamo proprio lamentarci per come è andata, e per aver por-
tato a casa due punti che ci danno uno slancio notevole verso l'obiettivo playoff». Per raggiungere il quale, a questo punto, diventa già quasi decisiva la sfida di domenica prossima al PalaPergola con il Palestrina (già regolata all'andata dai bianconeri po-
tentini). «Sarebbe davvero vitale battere un'altra avversaria diretta - conferma Gresta -, in quello che per noi si annuncia come l'ennesimo scontro diretto sulla strada degli spareggi promozione». Luca Carlone sport@luedi.it
B Donne Il tecnico della Basilia, Marilia Sanza, fa i conti dopo il blitz di Catani
«Meglio ritrovare il Battipaglia» CON IL 60-52 di Catania la Basilia Codra Mediterranea ha compiuto un altro, importante passo verso una posizione piuttosto soddisfacente al termine della poule promozione del torneo di B1 femminile. Da fine marzo cominceranno i play-off, e per le biancocelesti lucane, già matematicamente qualificate alla fase successiva, sarebbe auspicabile un piazzamento ancora migliore dell'attuale per evitare di trovarsi a battagliare con le avversarie più accreditate del girone. Anche se al proposito il parere di coach Marilia Sanza appare categorico: «Più che alla forza delle nostre prossime avversarie, vogliamo e dobbiamo pensare solo a noi stesse d'ora in avanti». «Una squadra vale l'altra a que-
sto punto - spiega il tecnico potentino -, anche se tutto sommato a me non dispiacerebbe ritrovare il Battipaglia, contro il quale abbiamo sempre fatto bene nelle precedenti occasioni e che ha dimostrato di soffrirci. I calcoli di classifica non ci interessano più di tanto, anche se è chiaro che ci teniamo a concludere bene questo raggruppamento e a salire il più in alto possibile». E l'occasione per prolungare il suo momento felice la Basilia l'avrà subito nel prossimo turno casalingo con il Pozzuoli, che essendo fuori dai giochi non dovrebbe arrivare al PalaPergola per giocarsi la partita della vita. Marcare i due punti contro il team campano consegnerebbe a Valisena e compagne la certezza di aver evitato l'ottavo posto (e di conseguenza lo spauracchio Ragusa), e
le potrebbe addirittura far issare fino alla sesta piazza. L'importante per la Codra da qui in poi, comunque, sarà più che altro ritrovare il morale e la fiducia nei propri mezzi: quelli che sembravano un po' essere venuti meno nell'ultimo periodo. In tal senso il successo sulla Rainbow Catania ha già fatto molto, anche perché giunto a coronamento di una prestazione corale di nuovo brillante e incisiva del gruppo biancoceleste. Come anche coach Sanza ha inteso rimarcare: «In terra siciliana siamo stati premiati dalla consistenza della prestazione di tutta la squadra. È vero che De Luca è stata autrice di una prova al di sopra della media, dando il là alla nostra partita di testa. Ma tutte le ragazze hanno saputo fornire il loro decisivo apporto per la vittoria sul
Marilia Sanza
campo del Catania. Un'avversaria che si è confermata ostica, e che abbiamo regolato al termine di una partita agonisticamente anche più dura di quello che ci potessimo aspettare». l.c.
46 Sport
Martedì 10 marzo 2009
A Dilettanti Maggioni: «La prova di Barcellona ci dà morale, peccato per il risultato»
Matera contento a metà Brucia la sconfitta siciliana ma resta il gran recupero Resta l’amarezza ma rimane il gran recupero. Molto di positivo ma ancora niente punti: è l’amara morale dell’ultima prova dell’Olimpia Matera che è tornata sconfitta all’ultimo secondo da Barcellona. «Abbiamo subito un ko che brucia perchè dopo aver recuperato parecchi punti speravamo in un finale diverso» racconta al “Quotidiano” Matteo Maggioni, «ma probabilmente abbiamo pagato il recupero che ci ha fatto arrivare affannosi in certi momenti della sfida e fatto sbagliar e alcune scelte che hanno potuto pesare sul risultato. Peccato perchè ci siamo andati molto vicino, ma si tratta comunque di una partita che ci dà un gran morale per il futuro. Anche perchè andare così vicino ad un successo su un campo difficile come è quello di Barcellona non è semplice per nessuno». Matera è andata molto vicina a raggiungere il risultato, fermata da un pizzico di sfortuna che nei momenti cruciali non sembra coincidere con le necessità della squadra ed anche probabilmente da alcuni errori che ci si porta dietro. Maggioni spiega: «purtroppo ci è mancata quella continuità necessaria che è una questione che ci portiamo dietro da tempo, anche a Barcellona siamo andati un po’ a sprazzi. Pensavamo di aver risolto questo problema ma è riemerso, fors’anche perchè fuori casa non abbiamo quella fiducia nei nostri mezzi che invece ci caratterizza negli ultimi match casalinghi. Anche il fatto di non essere riusciti ancora a vincere una partita fuori finisce per pesare». A questo punto però Matera deve lanciarsi nel rush finale che la deve accompagnare fino alla gara con il Ferentino. Quattro partite nelle quali c’è la necessità di dare il massimo ed ottenere magari anche il risultato pieno. Il prossimo avversario si chiama
Matteo Maggioni, accanto Francesco Ferrienti
Siena e non è certo una squadra da sottovalutare che già all’andata aveva creato non pochi problemi e mostrato forse uno dei peggiori Matera della stagione: «era quello un momento particolare nel quale stavamo cercando di assestarci dopo il cambio di
allenatore, adesso noi sappiamo che non sarà facile contro un avversario che è terzo in classifica e sta giocando un ottimo campionato. Ma in casa non possiamo permetterci di far passare nessuno dobbiamo vincere contro tutti». A far sorride-
La guardia Sottana
re in parte il Matera ci pensa il risultato del Molfetta che con un passo falso casalingo contro Palestrina mantiene immutate le distanze dal penultimo posto e lascia più che mai aperta la corsa dei materani nella griglia dei play off: «sappiamo di affrontare una se-
rie di gare decisive» racconta Maggioni, «quella di Molfetta sarà un vero e proprio spareggio per la salvezza e dovremo arrivarci al massimo cercando di sfruttare tutte le occasioni che si presentano e sperando anche che la fortuna sia più benevola nei
nostri confronti. Maggioni? Credo di aver superato quel calo di forma dovuto a più fattori, ora sto giocando con più continuità e sto dando il mio contributo cercando di essere pronto». Piero Quarto p.quarto@luedi.it
C Dilettanti Successo a Rosarno che in parte cancella il ko interno
Ecco la risposta della Corporelle MISSIONE compiuta d'autorità, a Rosarno, per la Centre Corporelle nella gara valida per il venticinquesimo turno del campionato maschile di serie C Dilettanti. I biancazzurri di coach Dino De Angelis domenica sera non hanno sofferto della benché minima incertezza o esitazione sul parquet dei calabresi, pur avendo dovuto far fronte a una settimana - quella successiva al ko interno con il Ragusa - sicuramente non semplice da gestire dal punto di vista psicologico. E culminata con il periodo di silenzio stampa deciso, evidentemente con l'intenzione di far calmare le acque, dalla società del presidente Antonio Colangelo. Sulla strada del recupero della migliore condizione, tecnica e mentale, la Corporelle ha però già dato garanzie piuttosto ampie con
la maiuscola prova di cui si è resa protagonista a Rosarno. Dove si è capito fin dai primi scampoli di gara che direzione avrebbe preso la sfida. Castellitto e compagni non hanno fallito l'approccio al match, imponendo nel primo e poi, ancor di più, nel secondo quarto la loro superiore cifra tecnica. Concretizzatasi con i 36 punti finali di Marco Pellegrini, seguito a ruota nello score personale da Marchese (23), Delli Carri (21) e Marino (20). A testimonianza di una prova complessiva di assoluto spessore di tutto il roster biancazzurro, premiata dalla notevole prolificità dei suoi terminali offensivi: bravi a non lasciarsi sfuggire l'occasione di mettere a frutto la buona vena, sia in difesa che nelle trame offensive, dell'intero gruppo allenato da De Angelis.
All'intervallo lungo, così, i potentini arrivavano sul già rassicurante 59-46 (dopo il +5 con cui avevano chiuso il primo quarto). Ulteriormente incrementato nel terzo periodo (87-69) e poi dilatato ancor più nel finale di una partita che a quel punto non aveva più molto da raccontare (111-92 al termine dei 40'). Due punti buoni per i lucani, quelli messi a segno in Calabria, per riprendere la marcia in classifica e dare un deciso colpo di spugna al ricordo della brutta battuta d'arresto casalinga conosciuta con il Ragusa. La riprova del fatto che la Corporelle sia davvero riuscita a buttarsi alle spalle quell'episodio, che rischia di inficiare la possibilità di Delli Carri e soci di agguantare la prima posizione del girone al termine della regular season, si avrà però piut-
Il tecnico Dino De Angelis
tosto presto: quando la De Angelis band tornerà sul campo del PalaPergola per l'altrettanto fondamentale incrocio (per la corsa ai primi tre posti) con il temibile Siracusa. lu.ca.
Sport 47
Martedì 10 marzo 2009
B Dilettanti La “Terme di Abano” si lecca le ferite dopo il ko interno col Foggia
Il paradosso del Bernalda Numeri super che si trasformano in una sconfitta BERNALDA - Costituiscono un mistero i numeri della sconfitta casalinga della Terme di Abano col Foggia. Sì perché, al di là della brutta gara disputata dai rossoblu e della vittoria sostanzialmente giusta per i rossoneri dauni, resta da chiarire come si possa perdere un match in cui i lucani hanno una valutazione finale complessiva di 100 (spaventoso il 45 di Faggiano!) e i pugliesi di 72 (il migliore Orlando con 27), i lucani hanno il 58% da due e i pugliesi il 50%, i lucani l'84% dalla lunetta e i pugliesi il 60%, i lucani 41 rimbalzi e i pugliesi 25. È vero che quasi sempre i misteri sono destinati a non essere chiariti (sennò che misteri sarebbero?), ma in questo caso una spiegazione c'è ed è contenuta in altri due dati numerici: da 3 i lucani hanno un misero 23% contro un ottimo 43% dei pugliesi (in assoluto 5 bombe messe a segno dagli ionici contro le 9 degli adriatici) e, soprattutto, i primi hanno perso per 25 volte la palla, contrariamente agli avversari che l'hanno buttata via solo 17 volte. E siccome tirare male dalla distanza e perdere così tanti palloni più degli avversari sono sintomi chiari di un inadeguato approccio nervoso e mentale, ecco una interpretazione, sia pure parziale, dello stop dei metapontini, interpretazione che è condivisa da uno dei protagonisti della sfida quale Filloy: “Abbiamo avuto un atteggiamento in difesa non dei migliori e non abbiamo saputo approfittare per due volte della possibilità di chiudere la partita; è dipeso dalla molta pressione che c'era su di noi perché, vincendo, saremmo stati quasi certamente nei playoff e questo, secondo me, ha finito per danneggiarci psicologicamente”. Il capitano Russo aggiunge all'analisi del compagno una spiegazione ulteriore: “Oltre ai tanti errori non abbiamo difeso bene per un impatto sbagliato al match, e su questo ha inciso il fatto che in settimana, a causa degli acciacchi, ci siamo allenati in sette senza la possibilità di provare al meglio gli schemi”. A fine gara gli applausi giustamente e sportivamente tributati dal PalaCampagna al team pugliese non si sono associati a manifestazioni di contestazione nei confronti dei giocatori di casa; una bel-
Il Bernalda in azione (foto Sirago)
la dimostrazione di maturità da parte della tifoseria rossoblu, anche di fronte ad una sconfitta che può essere letale per il prosieguo del torneo, un atteggiamento costruttivo favorito dalla constatazione che l'impegno e l'attaccamento alla maglia, almeno quelli, non sono di certo mancati come testimoniato dalle facce mortificate dei ragazzi di coach Brogialdi e dagli occhi umidi di alcuni di loro al rientro negli spogliatoi. La società chiede di fare quadrato intorno alla squadra confidando in un pronto riscatto e nella conquista di quei 4 punti che ancora mancano alla certezza della salvezza e dei playoff. Il cammino è irto, c'è la trasferta di domenica prossima in casa di un Catanzaro assetato di punti per evitare la retrocessione diretta e poi arriveranno al PalaCampagna i primi della classe del San Severo, ma i rossoblu hanno abituato i propri sostenitori ad imprese difficilissime, a volte apparentemente impossibili. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
D Sono solo due i punti di ritardo dalla Lepore
Levoni e Pielle Matera dimezzano il distacco SOLO una vittoria esterna nelle quattro partite disputate sabato scorso e valide per il diciottesimo turno (il settimo di ritorno) del campionato maschile di serie D regionale. Unica squadra capace di cogliere i due punti lontano dal campo di casa è stato il Ciumnera Potenza di Michele Montemurro, impostosi al Pala Gaudo di Rionero sull'Aics Varlotta. La formazione vulturina, guidata in panchina da Salvatore Brenna, non è riuscita a contraddire il pronostico della vigilia che la vedeva sfavorita. Restando così ferma a 10 punti in classifica, nella quale invece i potentini sono balzati a quota 20. A punire i rioneresi è stato soprattutto l'ispirato Fanelli L. (24 i suoi punti), affiancato in doppia cifra dai compagni Molinari, Cilumbriello e Meccariello. Per l'Aics Varlotta i migliori realizzatori sono risultati Falaguerra (16) e D'Angelo (15), che nulla però hanno potuto per evitare il 56-82 finale. Continuano a procedere a braccetto, alle spalle della capolista Vito Lepore (in questa giornata al palo per il turno di riposo), Levoni Potenza e Pielle Matera, entrambe vittoriose a domicilio. Compito a dir poco agevole quello della squadra del capoluogo di regione, nel match che la vedeva di scena alla “Vito Lepore” contro la Cestistica Bernalda, liquidata con un sonoro 11161. Tra i potentini di coach Donato Fiore cinque sono andati oltre i dieci punti, con il
top di realizzazioni toccato da Fiore (31) e Saponara (29); tra i materani invece si è difeso con onore il solo Lepenne, capace di arrivare a quota 24. Stesso copione, in casa, per la Pielle Matera che ha avuto però vita leggermente più complicata contro il fanalino di coda Melfi (76-49). La Climacenter di Luciano Cotrufo è comunque sempre stata abbondantemente in controllo del match, costruendosi un margine di tutta sicurezza con i canestri in serie di D'Er-
cole (18 alla fine i suoi punti) e dei vari Ambrico, Vignola e Troisi (pure loro in doppia cifra). Prezioso, infine, nelle posizioni di centro classifica il successo interno del Basket Zagaria Salandra sulla Virtus Matera. Merletto (23 punti) e Grassani (12) non sono bastati alla compagine di coach Conterosito per impensierire fino in fondo la squadra guidata da Dimonte, che ha avuto in Forcillo D. il suo uomo in più. l.c.
Saponara autentico trascinatore
Al Salandra il derby con la Virtus
LEVONI 111 BERNALDA 61
SALANDRA 68 VIRTUS MT 57
LEVONI POTENZA: Saponara 29, Pergola 9, Romano A., Larocca 10, Fiore 31, Statuto 12, Vaccaro 10, Romano S. 6, Palazzo 4. All. Donato Fiore. CESTISTICA TERME DI ABANO BERNALDA: Lepenne 24, Bortone 9, De Vivis, Rondinone, Lorito 5, Mianulli 5, Di Giorgio 10. All. Pino Busco. ARBITRI: Giugliano e Quaratino di Potenza.
BASKET ZAGARIA SALANDRA: Villano, Forcillo G., Angelastro 1, Forcillo D. 19, Di Leo 14, Rigironi, Tosti 12, De Marinis, Di Monte 4, Lauria 15. All. Dimonte. VIRTUS CO.RE.MA. MATERA: Vanzanelli, Merletto 23, Grassani 12, Palumbo, Buono 5, Martino 7, Sabino, Elettrico 3, Di Cuia 3, Zumino 1. All. Antonio Conterosito. ARBITRI: Conte di Potenza e Saracino di Tito.
Del Ciumnera l’unico successo lontano da casa RIONERO CIUMNERA
56 82
AICS PALLACANESTRO VARLOTTA RIONERO IN VULTURE: Colangelo 2, Cammarota 3, D'Angelo 15, Libutti, Grieco 7, Luotano 2, Russo 7, Falaguerra 16, Bencivenga, Mollica 3. All. Salvatore Brenna. CIUMNERA BASKET POTENZA: Fanelli D., Urciuoli 6, Auletta 6, Fanelli L. 24, Molinari 17, Meccariello 11, Tricarico, Cilumbriello 15, Galia 3. All. Michele Montemurro. ARBITRI: Bonifacio e Perniola di Potenza. Merletto della Virtus
E’ D’Ercole il giustiziere del Melfi PIELLE MT MELFI
76 49
CLIMACENTER DATACONTACT PIELLE MATERA: Ambrico 11, D'Ercole 18, Acito 1, Losito 6, Gaudiano R., Vignola 12, Troisi 12, Coretti 8, Losignore 4, Alba Ambrosecchia 4. All. Luciano Cotrufo. NEW OLIMPIA PALLACANESTRO MELFI: Navazio 5, Loconsolo 3, Casorelli 4, Sinigallia 4, Nigro 8, Martino 11, Gliaschera 3, Sibilani 6, Pugliese 2, Latocca 3. ARBITRI: Nicoletti e Ruggeri di Matera.
48 Sport
Martedì 10 marzo 2009
Atletica Bene anche il materano Pasquale Sabino che chiude sedicesimo
Il ruggito di Ruggero D’Ascanio decimo al Gran Premio Città di Lugano MATERA - D'ascanio super star in Svizzea. Ottimo risultato tecnico è stato conseguito questa mattina da Ruggero D'Ascanio tesserato per la Polisportiva Rocco Scotellaro Matera. Infatti nel corso del Settima Gran Premio Città di Lugano, manifestazione internazionale su strada, svoltasi a Lugano, in Svizzera, l'atleta bernaldese è giunto decimo sulla prova dei 20 km di marcia su strada, con il tempo di 1h28'43''. D'Ascanio reduce da una stagione invernale difficile piena di infortuni e di malanni vari che non gli hanno permesso di allenarsi al meglio, ha esordito in questo 2009, con una straordinaria prova frutta tutto di carettere e determinazione. Con un lotto di partenti, circa 160, di livello mondiale, tra russi, bielorussi, francesi, cechi, spagnoli, per un totale di 20 nazioni, D'Ascanio ha condotto una gara perfetta in un percorso suggestivo di km 2 che si è svilppato lungo il meraviglioso lago di Lugano. E partito sornione percorrendo i primi 10 km con un ritmo tranquillo, passaggio in 45' transitando in 22esima posizione; subito dopo
AUTOMOBILISMO Appello di Liuzzi
L’arrivo di Ruggero D’Ascanio
metà gara si è scatenato aumentando il ritmo chilometro dopo chilometro e riacciuffando man mano i suoi avversari che, complice una giornata di sole fantastica, cominciavano a cedere. Alla fine della gara D'Ascanio non nasconde la sua soddisfazione "con questa gara sono rinato; ho passato un inverno difficile con molti giorni di riposo forzato; ringrazio molto il mio allenatore Mario De Benedictis,
la mia Società e la Fidal Basilicata, per avermi dato questa opportunità. Ora mi aspetta domenica prossima la prima prova del gran prix nazionale di marcia in quel di Bergamo ove voglio ben figurare e confermare il terzo posto nella classifica finale». L'altro atleta materano Pasquale Sabino, tesserato per il GS Carabinieri è giunto 16esimo. a.mutasci@luedi.it
LIUZZI nei guai. Problemi economici rischiano di pregiudicare seriamente la partecipazione del pilota materano al prossimo campionato italiano rally 2009. “Sono costretto a dover pagare dei lavori eseguiti sulla mia vettura da gara, per il campionato 2007, da una ditta materana che invece di sponsorizzare la mia scudria ha chiesto il conto - ha spiegato Liuzzi. Ho sempre pensato che in cambio di un anno di pubblicità sulla mia macchina, questa ditta mi avrebbe reso gratuitamente l'assistenza tecnica, invece mi sbagliavo. Purtroppo, non solo non riesco a trovare sponsor, ora mi trovo a saldare alcune cifre economiche che non fanno altro che peggiorare la condizione economica del mio club; dopo il danno la beffa. A questo punto non mi resta che mettere all'asta la mia Peugeot 205 e abbandonare questo sport che tantissime delusioni mi sta dando”. Liuzzi conclude con un appello agli imprenditori della città dei Sassi. “Sperando che mi diano una mano e mi aiutino a risolvere questa situazione poco piacevole”.
Nuoto Suo il record regionale assoluto nei 100 farfalla
Primato per Martoccia MATERA - È materano il campione regionale degli Assoluti di Nuoto stile “100 metri farfalla”, si chiama Francesco Martoccia e ha 16 anni. Le gare si sono svolte domenica scorsa presso il Palasassi di Matera dove, con un tempo di 1 minuto 1 secondo e 17 centesimi, Martoccia ha battuto i suoi corregionali, segnando anche un secondo posto nella categoria “200 metri stile libero” e un altro secondo posto nei “50 metri stile libero”. I successi in gara segnano il ritorno del giovane materano dell'Associazione Atleti Amatori ad un elevato livello di competitività dopo l'infortunio al braccio che aveva rallentato la sua carriera nell'ultimo anno. Due domeniche fa la giovane promessa del nuoto materano aveva pri-
meggiato a Potenza, sempre nel Campionato Regionale Assoluto, arrivando nuovamente primo nella categoria “100 metri stile libero” con un tempo di 54 secondi e 80 centesimi. “I successi delle ultime gare -commenta Francesco Martoccia- mi stanno ripagando dei mesi di duro allenamento durante i quali ho dovuto recuperare il tempo perso per riprendermi dall'infortunio che ha rallentato le mie performance. La fase di ritorno dei Campionati regionali assoluti di nuoto rappresentano un banco di prova importante per puntare alle gare di livello nazionale dove intendo partecipare con la voglia di emergere”. Giovanni Martemucci sport@luedi.it
Francesco Martoccia
Ciclismo Podio a San Giusto
Viola, una volata da terzo posto
Il podio con Michele Viola
POTENZA - Domenica scorsa è iniziata ufficialmente la stagione agonistica su strada per gli atleti Juniores. Ai nastri di partenza un Michele Viola (Ambra Cavallini Vangi) che, nonostante al suo primo anno e a alla sua prima gara in questa categoria, ha centrato la terza posizione in volata alla 51esima Coppa Piero Mugnaioni di 78,4 km a San Giusto di Prato. I 107 atleti al via si sono impegnai in un circuito interamente pianeggiante da ripetere sedici volte. La forte andatura e l'assenza si asperità hanno favorito un arrivo a ranghi compatti con la volata finale che ha visto protagonista Simone Fruini (Iperfinish Pratese) che ha vinto davanti al siciliano Eugenio Guastella, suo compagno di squadra, e al lucano Michele Viola. La gara, vissuta tra rari tentativi di fughe da lontano e ritmo assolutamente sostenuto ha raccolto tanta gente ai bordi delle strade per applaudire i ragazzi in gara. Nel 2008 Viola gareggia-
va con la maglia del Team Castrocielo nella categoria Allievi. Nel consuntivo di fine anno il lucano è stato uno degli atleti più prolifici di categoria avendo inanellato vittorie e piazzamenti praticamente in ogni regione d'Italia. Il salto di categoria ha portato il cambiamento di squadra ma i risultati sono sempre gli stessi. I quasi ottanta km di domenica sono stati percorsi in 1h48'00”ad una media di 43.889 km/h. Media elevatissima per essere la prima gara di questo 2009. Viola, che ha voluto fortemente indossare la maglia della Ambra Cavallini Vangi, è uno degli atleti più promettenti in campo nazionale e benché la volata non fosse il suo punto più forte domenica scorsa ha messo in evidenza gli ottimi passi in avanti fatti in questi ultimi anni. Con questa prestazione il lucano si è subito consacrato come uno dei ragazzi sicuri protagonisti di questo nuovo anno ciclistico. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Pallanuoto D I ragazzi di Acquasanta vittoriosi in vasca a Putignano
L’Agenzia dello Sport torna al successo RITORNA alla vittoria l'Agenzia dello Sport dell'allenatore-giocatore Ivan Acquasanta. La squadra lucana, che disputa il campionato di promozione nel girone sud Italia, dopo un turno di riposo, torna al successo nell'ultima giornata del girone d'andata. I pallanuotisti di Acquasanta, infatti si sono imposti in quel di Putignano, contro la società locale del Nadir, chiudendo il match sul largo punteggio di 13 reti a 6. La partita è stata dominata interamente dai lucani, che hanno dato il massimo soprattutto nella prima metà dell'incontro, quando hanno messo tra se ed i padroni di casa ben sette reti di distacco senza, tra l'altro, subire nemmeno una rete. Il mattatore di giornata è stato Michele Scarciolla, che ha messo la palla alle spalle del portiere di casa in ben cinque occasioni. Lo hanno seguito i compagni di squadra Marco Silletti con tre realizzazioni, l'allenatore-giocatore Ivan Acquasanta con due reti e, con una rete a testa, Giuseppe Visceglia, Francesco Acquasanta e Lorenzo Popolizio. Attualmente, grazie anche a questa importante vittoria, la so-
Due fasi della gara della tra l’Agenzia dello Sport e il Putignano
cietà materana occupa la seconda posizione in classifica, utile per l'accesso alla fase successiva del campionato e, di conseguenza per il possibile approdo in serie C. I punti che separano i ragazzi di Acquasanta dalla diretta concorrente al terzo posto sono ben cinque, mentre soli tre punti vedono distante la capolista Maglie. Impor-
tante ricordare che, la prossima sfida, sarà giocata proprio contro i pugliesi che contendono il ruolo di regina del campionato ai materani. Il sogno dell'Agenzia dello Sport, vera e propria squadra rivelazione di questo campionato, prosegue senza intoppi, e potrebbe ben presto lasciar sperare i materani nel salto di qualità che sem-
brano meritarsi. Importantissima sarà la gara contro la Fimco Maglie che si disputerà nella piscina di casa, la Comunale di Marconia di Pisticci, per un incontro che si preannuncia avvincente e davvero divertente per chi vorrà seguire la squadra rivelazione della pallanuoto regionale nel match clou del girone sud del campionato promo-
zione di pallanuoto. Dopo questa gara la classifica parlerà più chiaro e dirà se l'Agenzia dello Sport può ambire al ruolo di leader di questo campionato o se si dovrà accontentare di lottare per la seconda posizione, comunque utile per i play-off promozione. Francesco Calia sport@luedi.it
Rubriche 49
LOTTO&CONCORSI
Martedì 10 marzo 2009
DAMA
Centrati tre ambi e due estratti con le nostre previsioni
Firenze “vede” la cadenza 1 ROMA – Il 49 (la carne) capolista di Torino, caduto dopo 85 ritardi, è stato il numero più vecchio scoperto nell'estrazione di sabato. Gli altri sono nell’ordine il 42 (il caffè) secondo di Genova dopo 73 turni, il 57 (lo storpio) quarto della Nazionale dopo 58 sorteggi negativi, il 59 (la gallina) quinto di Milano dopo 51 assenze, il 21 (la donna nuda) e il 4 (il maiale) sesto e settimo di Napoli dopo 47 e 46 ritardi, il 54 (il cappello) nono di Palermo dopo 41 sorteggi nulli, l’85 (le anime del purgatorio) ottavo di Cagliari e il 14 (l’ubriaco) ottavo di Roma entrambi dopo 40 ritardi. Non è mancato l’ambo bivalente: 8-59 è uscito sia a Milano che a Palermo. Il podio dei numeri più attesi è composto dal 9 (i figli) di Napoli da 98 estrazioni, al secondo posto l’83 (il maltempo) di Genova con 93 assenze, al terzo posto il 70 (il palazzo) di Palermo con 91 ritardi. Per quanto riguarda le combinazioni numeriche segnaliamo l’ambo gemello 11-77 e l’ambo complementare 19-71 a Bari, il terno di controfigura 3 (25-36-47) a Genova e (25-69-80) Venezia, il terno di figura 8 (8-53-62) a Milano e quello di figura 5 (14-23-59) a Roma, il terno di cadenza 9 (19-4969) a Torino. NAZIONALE. Centrato l’ambo 5564 che avevamo consigliato con la figura 1. La figura 5 con la serie 1423-59-68-77 e la cadenza 7 con la serie 37-47-67-77-87 dovrebbero mettersi in luce con qualche ambo. Previsione speciale 49-75 per estratto ed ambo. BARI. Da 83 estrazioni la figura 1 è priva di riscontri, ancorate ambi e terni alla serie 10-28-55-64-73. Per ambo segnaliamo la cadenza 7 con la serie 37-57-67-77-87. Previsione speciale 19-45 per estratto ed ambo. CAGLIARI. Vinto l’estratto con il 56 della previsione speciale. La figura 8 è carente di risultati da 57 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 17-26-35-53-89. Per ambo, invece, proponiamo la cadenza 7 con la serie 17-27-37-47-57. Previsione speciale 18-64 per estratto ed ambo. FIRENZE. Per ambo e terno prendete in considerazione la cadenza 1 con la serie 1-31-41-61-71 e la cifra 7 con la serie 7-47-67-75-77. Previsione speciale 12-46 per estratto ed ambo GENOVA. Vinto l’estratto con il 25 della previsione speciale. L’ultima decina è attesa con ambi e terni, combinateli nella serie 82-84-86-88-90. In alternativa, per i medesimi giochi, considerate la controfigura 5 con la
84 35 19 37 83 27 9 70 38 22 15 serie 5-16-27-38-49. Previsione speciale 12-37 per estratto ed ambo. MILANO. Per ambo la controfigura 9 con la serie 9-20-42-64-75 e decina 41/50 con la serie 7-25-34-43-88. Previsione speciale 9-16 per estratto ed ambo NAPOLI. Per ambo la cadenza 8 con la serie 18-48-58-68-88 e la cifra 7 con la cinquina 27-47-70-77-87. Previsione speciale 9-85 per estratto ed ambo. PALERMO. Per ambo non tralasciate la figura 3 e la cadenza 7, ancorate qualche giocata alla serie 3-12-21-3066 e alla combinazione 27-47-67-7787. Previsione speciale 48-73 per estratto ed ambo. ROMA. La controfigura del 10 non sviluppa giochi da 76 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 10-21-3243-54. Per ambo segnaliamo la cadenza 0 con la combinazione 20-30-50-6070. Previsione speciale 33-86 per estratto ed ambo. TORINO. La cadenza 5 per ambo e terno con la cinquina 15-45-55-75-85. La controfigura 10 dovrebbe presto sviluppare degli ambi, combinateli nella serie 10-21-43-54-65. Previsione speciale 46-73 per estratto ed ambo. VENEZIA. Da 75 estrazioni la cadenza 5 non sviluppa combinazioni vincenti, per ambo e terno date fiducia alla serie 15-35-45-65-75. In alternativa
68 66 73 66 93 85 98 91 82 59 74
23 22 72 58 17 36 1 44 57 33 65
66 56 65 60 67 72 72 69 73 43 66
49 25 21 47 16 43 47 72 21 14 77
46 53 57 47 53 54 51 61 57 39 62
Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 130 57 85 128 5 88 128 59 90 126 46 55 124 22 82 124 72 8 123 62 86 123 12 3 122 87 80 122 48
Ritardo 53 48 46 39 38 37 35 33 30 28
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 10 marzo 2009 Roma e Tutte 86, 83, 19, 37, 35, 21 Napoli, Firenze e Tutte 84, 81, 17, 35, 33, 19 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 12 marzo 2009 Roma e Tutte 88, 85, 21, 39, 37, 23 Napoli, Firenze e Tutte 86, 83, 19, 37, 35, 21
UNIDICI RUOTE
sto mese. Da segnalare, infine, che durante l’assemblea gli autori di questa opera hanno ricevuto i complimenti del dott. Michele Barbone, membro della Giunta Nazionale del Coni, rimasto impressionato dalla mole del lavoro presen-
Pronostico concorso n. 30 (del 10/03/2009) 8 19 28 50 51 70 73 84
PREVISIONI
La raccolta di cinquant’anni di Damasport (1959-2008) tato. Nel diagramma qui sotto è raffigurato un bel lavoro del maestro di problemistica Benito Castaldi (Palermo), in cui il bianco, con molti pezzi a centro damiera, riesce ad avere la meglio con una pregevole combinazione.
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
di MARIA D’AUTUNNO
Gli ambi di marzo IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Marzo, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese
Bianco muove e vince in 6 mosse
MESE DI MARZO 12 - 32 21 - 16 87 - 5 19 - 20 56 - 43 16 - 86 15 - 69 90 - 45
Soluzione: 18-13 11x18; 19-14 28x26; 14x23 4x11; 23-20 9x18; 20-16 6x13; 16x21 e bianco vince.
piccolo oggetto circolare, del diametro di pochi centimetri, sono contenute oltre trecento copie - dal numero uno al numero cinque del 2008 - del giornale ufficiale dei damisti, centinaia di pagine, migliaia di diagrammi e milioni di numeri. Nel corso della riunione è stata consegnata una copia del prezioso dvd a tutti i delegati assembleari presenti in rappresentanza di circoli, atleti e istruttori. Pertanto, ognuno può rivolgersi al proprio rappresentante di Circolo per ottenere una copia masterizzata del lavoro; da osservare come, dato l’esiguo numero di copie prodotte, non tutti i presenti hanno ricevuto la propria copia; quanto prima sarà provveduto all’invio di una copia ai circoli che non erano presenti durante l’assemblea di Roma. Anzi, per venire incontro a tutte le richieste, la Federazione italiana dama ha deciso di presentare un’altra versione del dvd che comprenda anche il numero sei del Damasport 2008, non ancora uscito al momento dell’assemblea, così da completare anche l’annata 2008; presumibilmente tutto sarà pronto entro que-
59 57 89 51 77 73 42 27 75 59 82
considerate la controfigura 4 con la serie 15-26-37-48-70. Previsione speciale 10-37 per ambo e ambata. TUTTE. Vinto a Bari l’ambo 19-77. Centrato a Torino l’ambo 19-49. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 10-24-54, 11-32-73, 22-3486, 19-51-80, 28-70-84.
di FRANCESCO SENATORE
IL PROGRESSO abbinato alla tecnologia consente di ridurre o annullare le distanze. Altre volte consente addirittura di ridurre al minimo gli spazi e gli ingombri. Pensate a una grande biblioteca, che si estende per centinaia di metri quadrati, indispensabili per contenere tra i labirinti di scaffali migliaia e migliaia di libri di ogni genere. Ora pensate a qualcosa di molto piccolo - più piccolo di un normale libro - come ad esempio un dvd capace di conservare nella propria memoria un’infinità di informazioni. A tutto questo unite lo sport del cervello è il gioco è fatto. E’ successo così che durante l’assemblea generale della Fid, svoltasi nel dicembre scorso a Roma presso l’hotel Central Park, è stato presentato a tutti i delegati presenti, il grande lavoro compiuto dal maestro Gianfranco Borghetti (padre del pluricampione italiano Michele) e dall’ingegnere Roberto De Franceschi: il dvd contenente la raccolta completa dei cinquanta anni (1959-2008) della rivista federale “DamaSport”. Per dare qualche numero, tanto per intenderci, in quel
59 53 63 51 54 58 58 64 68 39 62
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Cultura&Spettacoli 50
Martedì 10 marzo 2009
Ha otto anni e da grande sogna di fare il musicista e l’astronomo
CARNET
Daklen il virtuoso del piano
A Venosa tributo a Gaber
Da San Mauro alla ribalta nazionale sul Tg 1 sotto la guida del suo maestro, con di NUNZIO LONGO l'orchestra del Conservatorio nel SAN MAURO FORTE - Scoprire talen- “Concerto in la maggiore K 414” per ti musicali non è una favola, ma una pianoforte ed orchestra di Mozart. Il 27 ottobre scorso, si è esibito, con lieta novità proveniente dall'impegno di alcuni docenti del Conservatorio Preludio di Bach e Tarantella di Pro“Duni”di Matera, come Enzo De Filpo. kofev, alla trasmissione di Rai uno Contestualizzare l'attività al territo- “Festa Italiana”. Dopo ha inviato un rio è prerogativa del nuovo direttore, video sulla rete “You Tube” e mercoleSaverio Vizziello. Prima che i mezzi dì scorso, al telegiornale del TG1, è stato mandato della moderna in onda, nella tecnologia adrubrica “Picdormentino colo Talento”, l'intelligenza è un brano seleopportuno inzionato dalla tervenire con stessa rete. Da gli stimoli giuquel momento sti per indirizsono cominzare i bambini ciate a piovere ad interessi lorichieste di apro congeniali. parizioni in alDaklen Di tre trasmissioFato, nato a ni. Il 15 marzo San Mauro prossimo DaForte otto anni klen sarà di fa, frequenta, nuovo in telecon lodevoli rivisione. Il suo sultati, la tergenio versatiza elementare le lo rende cuad Altamura. rioso di conoSi è iscritto al scenze di stoConservatorio ria, geografia, di Matera ed Daklen Di Fato al pianoforte scienze ed ha suscitato interesse a livello nazionale, tanto da astronomia e per questo ha espresso il essere richiesto in alcune trasmissio- desiderio d'incontrare Piero ed Alberni televisive. Il gene della musica gli to Angela. «È stata una gioia inaspetproviene dal nonno paterno, maestro tata, non sapevamo di avere un talento di trombone, primo diplomato presso - confida la mamma Teresa Romano il Conservatorio materano. Ha comin- Daklen è un nome di fantasia. Spero ciato per gioco a suonare il pianoforte che questo sogno duri in eterno. Deve ed a sette anni è stato scoperto dal studiare, perché non ha ancora ragmaestro Enzo De Filpo. Dopo tre mesi giunto nessuna meta. Conduce una di lezioni, è stato lanciato, dallo stesso vita normale, gioca e si diverte come maestro, in un'esibizione, svolta ad tutti i bambini della sua età. Ha una Accettura, con la canzonetta di Mo- grande voglia di vivere, è intrattenitozart e la sonatina in sol di Beethoven. re e racconta barzellette a feste private In pochissimo tempo ha sviluppato un e sulla spiaggia». «Mi piace l'astronomia, da grande programma di tutto rispetto: Mozart, Bach, Beethoven e Prokofev. Ha vinto vorrei fare contemporaneamente il concorsi nazionali ed europei nell'e- musicista e l'astronomo. - afferma Dastate 2008. Nello stesso anno è entrato klen - Ho molti amici e vado alle feste di in Conservatorio, primo in graduato- compleanno. Sto studiando il Concerto N.12, Sonata e Fantasia di Mozart». ria con la votazione di dieci. In questi giorni si sta esercitando, cultura@luedi.it
MUSICA
Non solo classica MATERA - Bruna Scandiffio sassofono contralto e Annunziata Pisciotta pianoforte si sono esibite nel concerto, “Dalla musica colta alla musica d'intrattenimento”, presso la Sala Concerti di Arterìa. Loredana Paolicelli, docente di Musica d'Insieme presso il Conservatorio “Duni” di Matera, è direttrice di Arterìa. Bruna Scandiffio, nata a Matera nel 1984 e diplomata con lode in sassofono presso il Conservatorio di Matera, ha frequentato corsi di perfezionamento in Sassofono e in Musica argentina. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti, primi premi e borse di studio, in vari concorsi nazionali ed internazionali di musica da camera e solistici. Con il quartetto di sassofoni, “Vito Soranno”, ha inciso un cd “The Concert” di musiche classiche e moderne. Si è laureata presso la facoltà di Scienze della Formazione Primaria presso l'Università degli Studi della Basilicata. Attualmente frequenta il corso sull'integrazione scolastica degli alunni diversamente abili presso l'Università della Basilicata. È docente di sassofono presso l'associazione Arterìa. Annunziata Pisciotta, diplomata in pianoforte, si è laureata al Dams a Bologna. Si è classificata ai primi posti in numerosi concorsi nazionali ed internazionali. Ha conseguito, con il massimo dei voti, il diploma di Didattica della musica presso il Conservatorio “Piccinni” di Bari. Si è specializzata in metodologia e pratica dell'Orff-Schulwerk presso la Scuola popolare di Musica “Donna Olimpia” di Roma. Nel 2007 ha conseguito il diploma ac-
cademico in Discipline MusicaliMusica da Camera. Attualmente frequenta il biennio abilitante in Pianoforte ed è docente di educazione musicale presso la scuola media di Tursi. È direttore artistico del concorso nazionale di musica ”Gian Franco Lupo” giunto alla terza edizione. La serata è stata aperta con “Serenade italienne” e “Valse sentimentale”, brani tratti dalla “Suite Romantique” di Planel, originali per sassofono e pianoforte, orecchiabili e fruibili. Brani colti ed originali di Maurice scanditi in quattro tempi del “Tableaux de Provence”, hanno dato un tocco di cultura collegato a tecniche esecutive di un certo rilievo. Ragtime “Benthena” e “Elite syncopations”, di Joplin, variazioni di tempi e dinamiche, hanno segnato il termine di un trattenimento musicale avvincente. «Intendo specializzarmi nell'insegnamento di musica nella scuola elementare. - afferma Scandiffio - A 7 anni ho incominciato a studiare il sassofono. Ho suonato altre volte con Annunziata. La comune passione per la musica amalgama la nostra espressione artistica. Preferisco il genere ragtime per il brio ed il ritmo sincopato». «Il duo si caratterizza per originalità d'intrecci melodici. - asserisce Pisciotta - La struttura dialogata degli strumenti imprime una verve spumeggiante alle note. La melodia si armonizza con passaggi intrecciati tra i due strumenti. Il risultato di questa combinazione crea un suggestivo effetto orchestrale». nu.lon
CONCERTI AL MUSEO MATERA - Pittura e musica duettano insieme per festeggiare una ricorrenza, ormai consolidata, la festa della donna. I trentaquattro dipinti di Angelo Brando, esposti nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi e acquisiti di recente a patrimonio delle Stato per Palazzo Lieto di Maratea città natale dell'artista, hanno fatto da cornice al concerto, in prima assoluta, del noto compositore lucano Damiano D'Ambrosio. Presente il sindaco Nicola Buccico ai due concerti di musica da camera scritti dal maestro montese che vive a Roma ed insegna presso il conservatorio “Cherubini” di Firenze. I brani musicali, presentati da Saverio Vizziello direttore del Conservatorio “E. R. Duni”di Matera, sono stati eseguiti da Natalia Bonello (flauto), Antonio Di Marzio (violoncello) e Claudia Anna Scammacca (arpa). La sonata, “Colori d'Autunno” per violoncello e arpa composta nell'autunno scorso, fa parte delle composizioni delle quattro stagioni. L'intreccio natura e musica, contrariamente a quanto rivissuto nelle “Quattro Stagioni” di Vivaldi, suggerisce temperie psicologiche come Debussy. I quattro movimenti s'ispirano ai colori tipici dell'autunno: giallo espressivo con suoni essenziali, verde muschio con tempo veloce, arancione e terra di Siena veloce e vitale. La variabilità cro-
I Colori d’autunno di D’Ambrosio matica dei quattro colori viene semplificata da un linguaggio essenziale e rarefatto. La sonata “Sol Hirajoshi” per flauto e arpa, rievocazione dell'antica scala pentatonica orientale, è composta di tre movimenti Adagio, Leggero-Scherzando e RecitativoRondò con tonalità libera. «D'Ambrosio ha cominciato a studiare composizione presso il Conservatorio “E. R. Duni”di Matera sotto la guida del maestro Raffaele Gervasio, primo direttore del nostro Conservatorio - afferma Vizziello - Con lui si è diplomato in composizione, direzione di coro, canto corale e strumentazione per banda. D'ambrosio è presente nel teatro musicale italiano con composizioni orchestrali e cameristiche. Condivido con lui la passione per la musica, la nostra terra e la musica della nostra terra. Il festival Duni, che dirigo, ha presentato le musiche sinfoniche sui canti popolari materani».
«Il connubio musica-arte è un'idea nata da Michele Saponaro della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata. - asserisce D'Ambrosio - Sono lieto di essere qui stasera soprattutto per il contesto in cui avviene questa prima esecuzione di due sonate. La sonata “Colori d'autunno” è una mediazione tra il mio precedente linguaggio atonale e quello più fruibile e facile da ascoltare. È proseguimento della musica contemporanea e dei suoi linguaggi». «Tecnicamente è un pezzo molto difficile ed è necessaria una preparazione completa eseguire questi brani. - confida Di Marzio - Il compositore ricerca soluzioni melodiche insolite per la tecnica del violoncello. «Le sonorità dell'arpa sono intrecciate alle melodie degli strumenti solisti ed in alcuni punti risultano un ricamo. - riferisce Scammacca - D'Ambrosio usa bene
I protagonisti del concerto al museo
l'arpa ed ha scritto molto per questo strumento. L'armonia è virtuosistica, ricca e densa». «Sono diplomata al Conservatorio “E. R. Duni” di Matera e sono una flautista moderna, ho studiato anche flauto barocco. - riporta Bonello - Faccio concerti in tutta Italia, sono vincitrice di molti concorsi di musica da camera. La parte per flauto del concerto Sol Hirajoshi è impegnativo, complesso ed utilizza diverse tipologie di tecniche, vasta gamma di registro e potenzialità articolatorie dello strumento. Sono alternati passaggi di cantabilità». nu.lon
Laddaga in scena
di GIUSEPPE ORLANDO VENOSA - Appuntamento questa sera al teatro Lovaglio di Venosa con “Libertà è partecipazione”: un tributo a Giorgio Gaber della compagnia “Le Vignacce” di Roma. «Un insieme di musica e tante parole, per riscoprire i messaggi, i moniti, e le tante sconfitte che Gaber, vivendo le tappe più buie e strane della storia (dalla sconfitta dell'ideale politico alla rivoluzione sessuale, dalla corruzione delle istituzioni alla riconcettualizzazione della famiglia), ci ha lasciato in eredità sottolinea Antonello Condelli, dell'associazione . Cose di Teatro e Musica - Un viaggio all'interno di un animo che non ha più avuto la forza di volare “perché il sogno si è rattrappito”». Un bel tributo ad un grande del nostro tempo quale è stato Giorgio Gaber, ben orchestrato e messo in scena da due giovani attori, Gianni D'Addario e Domenico Laddaga, accompagnati da quattro bravissimi ed intensi musicisti: Gianluca Vecchio (chitarra), Simone Iraci (tastiere), Dario Iacovelli (basso), Daniele Sergio (Batteria). Lo spettacolo è inserito nel cartellone della stagione teatrale “Voglia di Teatro”, organizzata dall' Amministrazione comunale della cittadina oraziana in collaborazione con Cose di Teatro e Musica. Alle ore 21 il sipario. Un appuntamento da non perdere. cultura@luedi.it
Cultura e Spettacoli 51
Martedì 10 marzo 2009
Il giovane attore di Melfi dal film di Salvatores alla fiction di Rai 3
“Un posto al sole” per Giuseppe di MARGHERITA AGATA MELFI - Tutti lo ricordano come Michele, il piccolo protagonista di “Io non ho paura”. Ma da allora Giuseppe Cristiano è cresciuto ed è riuscito a conquistarsi il suo “Posto al sole”. Il giovane attore di Melfi, nato nel piccolo borgo di Foggiano nel ‘90 (ha compiuto proprio ieri 20 anni), dopo il grande successo ottenuto con il film girato da Gabriele Salvatores nel 2003 nelle campagne del Vulture e un piccolo ruolo in “Come Dio comanda”, l’ultima pellicola del regista, passa alla fiction. Giuseppe, infatti, sarà trai i protagonisti di un “Posto al sole” la fortunata serie in onda su Rai 3 che racconta storie, amori e intrighi di Palazzo Palladini e dei suoi inquilini. L’attore originario di Melfi sarà Emanuele Sassi, quasi a sottolinearne la “lucanità”. Per festeggiare, insieme ai sui vent’andi FRANCO LA REGINA POTENZA - Le Voci di Sally in conferenza stampa, per ringraziare quanti sostengono e continueranno a credere in questo progetto e per spiegare un modo nuovo di fare spettacolo, di erogare musica, che sia più “produttivo”. Ci prova a dare un senso concreto a questa iniziativa Francesco Scorza, che nelle Voci di Sally ha creduto molto prima degli altri. Del nuovo cd “Passaggi di tempo”, abbiamo già parlato, ci sembra però opportuno ricordare che in questa nuova raccolta al femminile delle composizioni di Fabrizio De Andrè, prodotto da Rossorancia RecordsFIMgroup, fanno parte canzoni famosissime, tutte molto belle, tutte di altissimo pregio: Anime Salve, Nelle fantasie dell'Amore, La Ballata dell'Amore Cieco, Giugno '73, Volta la Carta, La canzone dell'amore perduto, Dolcenera, Ritaglio di paradiso, Tre Madri, T'avrei ancora e Via del Campo. Tutto questo completa quel lavoro iniziato lo scorso anno con la pubblicazione del primo cd intitolato “Le Voci di Sally”. In entrambi i cd suonano “Le voci di Sally” con Iole alla voce. All'ultimo lavoro hanno collaborato anche Antonello Ruggiero (batteria) e Rocco Rita (nelle fasi di produzione e registrazione). La comunicazione che accompagna il nuovo cd si basa su un'opera pittorica di Marco Santoro (artista lucano che con grande generosità ha concesso l'uso di una sua “figura femminile”). Le voci di Sally nascono quasi per gioco nel 2006. Fin da subito risulta chiaro a tutti che l'idea dell'interpretazio-
“Incontro con il cinema d’autore” AVIGLIANO - Prosegue “Filmarci. Incontro con il cinema d’autore”, una rassegna attraverso la quale promuovere il cinema d’autore che troppo spesso non trova occasione di incontro con il pubblico. Dopo le prime due proiezioni la rassegna è giunta alla fase conclusiva con gli ultimi due appuntamenti: la proiezione del film “Le conseguenze dell’amore”, giovedì 12 marzo alle ore 20, e la proiezione del film “Gomorra”, giovedì 19 marzo alle ore 20. In occasione di quest’ultimo film è prevista la presenza di Giacomo Martini, critico cinematografico, che introdurrà il lungometraggio, e probabilmente quella di don Marcello Cozzi, responsabile Regione Basilicata di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. Le proiezioni si terranno ad Avigliano, presso la sala “Andrea Claps” della Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai di Avigliano, sita in corso Garibaldi 43.
ni, questo nuovo successo professionale il Comune di Melfi ha voluto dedicargli una serata speciale presso la sala Nitti- Bovet del Palazzo di città. Un incontro aperto alla stampa e ai cittadini per rendere il giusto merito a Giuseppe Cristiano che, cresciuto alla scuola di teatro dell’associazione culturale “L’Albero di Minerva” sin dal suo debutto ha conquistato il cuore degli spettatori, grazie al suo viso espressivo e alla sua freschezza interpretativa. All’uscita di “Io non ho paura” in America” Giuseppe aveva stravinto sui divi americani in un sondaggio di giurati, con l'84% delle preferenze. Numerosi i premi ottenuti: a Venezia ha ricevuto il "Diamante al Cinema", al Flaiano di Pescara ha conquistato il premio "Pegaso d'Oro". Adesso finalmente la televisione e la possibilità di una rinnovata popolarità in Un posto al sole. cultura@luedi.it
Giuseppe Cristiano oggi e sul set di “Io non ho paura”
La presentazione del cd tra musica e industria discografica
“Le voci di Sally” raddoppiano con “Passaggi di tempo”
La presentezione del cd Passaggi di tempo (foto Mattiacci)
ne al femminile di Faber rappresentavano un tesoro troppo prezioso per essere abbandonato alla casualità. Così a partire dal 2007 si decide di strutturare il progetto immaginando prima lo spettacolo teatrale (non solo un concerto ma un viaggio nel mondo femminile raccontato da De Andrè). E quindi il primo e il secondo cd in modo da lasciare una traccia discografica della reinterpretazione dell'ensemble. Una lettura musicale originale non solo nell'organico strumentale, ma
anche negli arrangiamenti e nell'interpretazione vocale. Il progetto si concretizza già lunedi prossimo in uno spettacolo al teatro Don Bosco, nel quale tutti questi elementi assumeranno una forza rinnovata. Una nuova veste per l'interpretazione dell'ensemble che ha già raccolto consensi dentro e fuori Regione. Una nota di pregio che accompagna il progetto è la presenza dei cd delle voci di Sally nello storico negozio - museo “Musica Tassio” in Via del campo a Genova. “Le voci di Sally”
merita di essere raccontata anche sotto un altro aspetto: quello imprenditoriale. Si tratta di un'iniziativa di successo che si sta affermando e che è strettamente radicata nella nostra Lucania. Un progetto che mette insieme capitale umano di grande valore (Iole e le sue musiciste) e con i pochi mezzi che la Basilicata offre a chi vuol fare impresa nel settore dello spettacolo e dunque della cultura si avvia oggi ad esportare in tutta Italia un prodotto che raccoglie consenso e che permette, nel concreto, la valorizzazione professionale degli artisti coinvolti e delle professionalità a confronto. Una sfida, chiaramente ancora alle prime fasi di un progetto ambizioso, che è collegata direttamente al concetto di rischio d'impresa. Fare impresa nel settore dello spettacolo è davvero difficile, tanto più nella nostra realtà territoriale. Tutto questo perchè il sistema culturale lucano (strutturato principalmente sull'associazionismo piuttosto che sull'impresa) è al 95% un sistema distributore di prodotti culturali. L'esperienza delle Voci di Sally (assieme a pochi altri riferimenti in Basilicata) esprime la possibilità di
Boom di visite per la tragicomica ricerca di lavoro di “Eccheccevò”
Messina conquista You Tube di FRANCESCA GRESIA NUOVO successo di “Eccheccevò” di Rocco Messina. Il video conquista il pubblico della rete, giungendo sulla prima pagina di You Tube, prendendo ben 1000 contatti nell'arco di una sola mattinata. Mentre si discute della crisi e dei problemi economici, la satira del mondo del lavoro, interpretata dallo stesso regista Rocco Messina, riceve consensi dal pubblico di You Tube: da chi si riconosce nel ruolo di Gennaro Coviello a chi è semplicemente divertito dalla narrazione semplice ma ben congeniata del video. Non un finale a sorpresa ma tanto realismo su quella che è la situazione lavorativa attuale. Apprezzata la regia e anche gli attori, che, nonostante i mezzi artigianali, permettono al pubblico di ridere ed allo stesso tempo riflettere. Un successo che si aggiunge agli altri che il video, registrato nel 2003, aveva conquistato negli anni, consegnando il regista lucano al pubblico e alle scene italiane. Dai primi premi conseguiti grazie al giovane disoccupato, Gennaro Coviel-
lo,protagonista del video che si presenta ad un colloquio di lavoro e per superarlo sarà costretto a superare prove quali apnea in acqua, resistenza alle frustate, combattimento di sumo, fino alla grande prova finale: un quiz difficilissimo con una funerea commissione esaminatrice, Rocco Messina fa derivare i suoi nuovi lavori. Come lo stesso regista commenta: «Questo è un premio che si aggiunge agli altri, sono contento perché non è semplice giungere sulla pagina di You Tube e non so come ciò sia successo. Scelgono loro e “Eccheccevò” è stato scelto. Una nuova soddisfazione per un lavoro che mi ha già dato tanto, permettendomi di avere visibilità». E aggiunge: «Ovviamente non mi stancherò mai di ringraziare tutte le persone che hanno partecipato alla realizzazione ma in particolar modo due di loro: Antonio Di Stefano che nel ruolo del severo esaminatore è stato assolutamente insuperabile e Vincenzo Buono che pur lavorando con pochissimi mezzi ha fatto un lavoro straordinario come direttore della fotografia e come montatore». cultura@luedi.it
un cambio di tendenza per il quale però è necessaria una presa di coscienza del settore pubblico che rappresenta il principale sostenitore delle iniziative culturali e dunque dell'industria della cultura. Proprio in questa fase di modifica della Legge Regionale in materia di cultura è importante sottolineare questi aspetti. Infine, l'iniziativa delle Voci di Sally acquisisce nuovo vigore nel 2009 in ricorrenza della scomparsa di De Andrè. Proprio l'11 gennaio a Potenza, sotto i portici di piazza prefettura, l'ensemble ha ricordato Fabrizio improvvisando un concerto. I passanti della domenica, quasi in rappresentanza della città tutta, si sono stretti attorno alle musiciste, e per un attimo è sembrato che Via del Campo si fosse trasferita idealmente a Potenza. Crediamo in questo progetto e con noi ci credono quelli che hanno “sponsorizzato” fin dall'inizio l'iniziativa, prima fra tutti Il sindaco di Potenza, Il Quotidiano di Basilicata, Dino Quaratino con la sua Associazione Cose di Teatro e Musica e le Radio Locali, prima fra tutte Potenza Uno Centrale. cultura@luedi.it
I vini lucani incontrano la Puglia ALTAMURA - I vini lucani incontrano la gastronomia della vicina Puglia per una serata all'insegna della tipicità. Si chiama “Divino bacco” la serata degustativa organizzata ad Altamura, presso il Ristorante “Memè” , giovedì 12 marzo, alle ore 21, che vedrà protagoniste le specialita gastronomiche altamurane e pugliesi , abbinate a vini pregiati di Basilicata. Il menù della serata sapientemente curato dallo chef Massimo Marvulli, vedrà la partecipazione di docenti dell'Istituto Alberghiero di Altamura, del Presidente dell'Amira Basilicata, Giuseppe Magno, dell'amministratore della guida turistica ed enogastronomica Girovagando in Italia, Gaetano Vitelli. Aglianico, Lagarino di Dionisio, ed Essenza di Sambuco sono alcuni dei vini lucani che saranno proposti in abbinamento a specialità altamurane come, pescespada o strascinate con scampi e rucola. Il costo della serata è di 30 euro. Per informazioni e prenotazioni: Ristorante Memè (via Giannelli, 20 Altamura).Tel.080 3140364. cultura@luedi.it
52 Cultura e Spettacoli Un passato glorioso sulla rivista Comix ha cominciato a giocare con le parole sui banchi di scuola
Martedì 10 marzo 2009
Tramutoli il poeta con il vizio della battuta di ANTONELLA GIACUMMO e GIULIO LAURENZI GIANCARLO Tramutoli è una personalità a Potenza. Poeta - ma non di quelli classici «che devono per forza annoiare» - pittore e artista nel senso più ampio del termine, si guadagna da vivere, però, lavorando dietro uno sportello di banca. «L'ideale - dice scherzando - perché essendo un asociale, dietro il mio sportello mi sento protetto. Come se fossi un panda nella sua riserva. Non devo parlare con i miei colleghi per forza, mentre posso fare battute alla bella ragazza che viene allo sportello o al signore distinto che mi chiede degli assegni circolari. E gli faccio fare anche una risata quando gli faccio notare che l'assegno è quadrato». Amico di Gaetano Cappelli - sono stato io a scrivere a D'Orrico suggerendogli chi era il Roth italiano - ha pubblicato diversi libri: “Lapsus”, “Uno che conta”, “La vasca da bagno”, “Versi pure, grazie”. Da un paio di anni collabora attivamente con “Il Quotidiano della Basilicata” e con il “Quotidiano della satira”. Una presenza, la tua, un po' anomala. Cosa ci fai tra i vignettisti? «Non è la prima volta, io ho un passato glorioso sulla rivista "Comix" al tempo in cui c'erano anche Bergonzoni, Rossi. Era il 1991. E' stata la prima cosa importante, anche se nessuno ne ha più memoria. Mi pubblicavano, a puntate, il "Dizionario dei luoghi ameni", che poi è diventato anche un libricino. Un'idea che piacque molto al direttore. Prima che diventasse di moda, nel lontano 1985, io iniziai a lavorare sulle parole. Prendevo una parola, la scomponevo e veniva fuori un'altra cosa. Ad esempio la parola "fango" per me diventa "tango ballato sotto la pioggia". Ho provato con qualche parola comune e poi ho visto che funzionava. Allora ho preso lo Zingarelli e ne ho fatto un vero e proprio dizionario. Dopo anni sono uscite cose simili, ma all'epoca era una cosa molto originale, in effetti. Ha fatto qualcosa di simile, anni dopo, anche Umberto Eco. Ma si trattava di cose molto colte, non c'erano parole popolari. La mia era una cosa più diretta, forse anche per questo piacque molto. Tra l'altro Comix mi ha anche pagato. Mi davano 100.000 lire a numero. E allora io ero doppiamente soddisfatto quando andavo ogni settimana in edicola a comprare questo giornale bellissimo, tutto colorato e con cui collaboravano tutti nomi grandi. Inoltre, mi ricordo, facevano una hit parade delle battute e le mie erano spesso tra le prime, avanti a cose di Bergonzoni, per esempio. E' stato davvero un bel battesimo. Stavo quasi per fare un libro con la Mondadori. Ma poi, come mi accade sempre, sono arrivato a un passo e non se ne è fatto più niente. Mi chiamò Ungarelli, ma poi incontrandomi capì che non ero Bergonzoni. Lei portava i comici da Costanzo, mi ha visto un po' imbranato...e non se ne è fatto più nulla. Però le mie battute, poi le ha ritrovate mio nipote sulle famose agende Comix». Giocare con le parole, scoprirne nuovi significati: punti a una rivoluzione del linguaggio? «Dalle parole può nascere un'idea nuova e più libera anche dalle scorie del nostro linguaggio comune. Con le parole si possono distruggere le regole sociali. Ripeto, è una cosa che ha fatto poi anche Umberto Eco, ma lui lo ha fatto con parole colte che sicuramente la maggior parte della gente ignora. Io lavoro sulle cose semplici, un po' come faceva Totò quando diceva "Parli come badi". Può sembrare una cosa stupida, ma non lo è perché nelle parole è come se ci fossero altri nascosti significati. Faccio un altro esempio: "temera-
In alto Giancarlo Tramutoli, bancario per professione poeta e umorista per passione. A sinistra sopra la copertina di uno dei suoi numerosi libri di poesia, in basso ancora l’autore. A destra una tela di Tramutoli che oltre al gusto della parola rivela anche una notevole sensibilità artistica
L’album
L’esordio in versi nel 1979 al Festival di Castelporziano rio". Per me in questa parola c'è un significato preciso: "evasore fiscale", ovvero "persona che teme il fisco". Dietro la parola ci sono un sacco di cose che nessuno vede, tranne me, perché ho questo virus. Ci vuole un po' di novità, un po' di sorpresa». Come e quando hai cominciato a "giocare con le parole"? «Una specie di chiamata. Quando ero più piccolo scrivevo sui diari per la compagnetta di scuola di cui mi ero innamorato. Lei non lo sapeva neppure perché io non mi dichiaravo. Ma sicuramente questo mi ha aiutato ad acquisire il metodo. Poi ho cominciato a mandare le prime cose alle riviste, ai quotidiani. Devo dire che forse anche il malessere è stato utile alla scrittura. Un ragazzo di 16 anni che è felice perché ha una paghetta e pure la fidanzata, non ha né il tempo né la voglia di scrivere. Lo spiegava bene Ammaniti qualche giorno fa sul Corriere: "se non avessi avuto questo malessere non avrei iniziato a scrivere. Oggi vedo questi miei coetanei tutti presi dalla play station". Ora i giovani hanno tutta una serie di sollecitazioni. Il malessere forse lo sfogano giocando ai videogiochi. E' il paradosso del Paese: più risorse meno creatività. Quando io ero ragazzo non avevo la paghetta, non avevo niente e dovevo inventarmi per forza qualcosa». Da questo punto di vista, quindi, la crisi degli ultimi mesi potrà essere un'opportunità? «Sicuramente. Non credo che quelli che perdono il posto di lavoro saranno d'accordo, ma dal punto di vista della creatività questa crisi è positiva. Oggi i giovani sono così pieni di superfluo che non sono più abituati a pensare. I miei nipoti mi dicono "zio, mi annoio" e vedono che io mi diverto. Il fatto è che non si impegnano più su qualcosa. E' vero comunque che più c'è benessere meno si pensa. Io non avevo tutte le cose che i ragazzi di oggi hanno e allora ho iniziato a scrivere. E poi, giocando con le parole, ho scoperto anche la mia vera natura. Ho scoperto che ci vuole ironia anche nella poesia, ho scoperto che si può sperimentare e scoprire. L'invenzione mi ha ispirato. Negli anni
ho affinato la tecnica, ho cominciato a scrivere e a mandare anche in giro i miei lavori. E molte cose sono state pubblicate e pagate pure». Ma quando hai deciso di scrivere per farti leggere dagli altri? «Il mio rito iniziatico lo ho avuto al Festival internazionale di Castel Porziano. Era il 1979 ed era stato organizzato questo raduno internazionale di poeti. C'erano tutti i grandi nomi. Ginsberg, Bukowski, tutti gli americani, Burroughs... Io come un invasato vado a Roma». Quanti anni avevi? «Nel 1979 avevo già i miei 23 anni. Nell'estate del '79 sono arrivato a Castelporziano facendo anche l'autostop di notte. Trovo gente strafatta, nuda sulla spiaggia. Ma lì c'era gente importante, Tondelli, Carefa. Avevano fatto la guida poetica italiana, dicevano: mandate testi. Io ho mandato testi. E mi hanno pubblicato quattro poesie». Quindi non erano giochi di parole, calembour... Erano proprio poesie? «Sì, allora scrivevo poesie. Poi mi è venuta questa vena ironica, comica». ...Ma nasci come poeta. «Sì. Poi ho scoperto una cosa semplicisissima. Quando ho inserito lo humour è diventata una cosa molto più mia, personale. Divertente. Così divertente che quando l'ho mandata in giro, mi ha risposto la Garzanti, dicendo: molto divertente, ma non abbiamo una collana di poesia umoristica. La poesia si legge, è divertente, non fa due palle, quindi non va bene». La poesia dev'essere triste... «Sì, quella canonica, accademica, piena di metafore e parole difficili. Quindi, quella volta mi pubblicano. Mi chiamano da Milano per una rivista che si chiama Open Art. E' dall'Ottanta che scrivo. Nel '89 col Corriere della Sera, mandando queste che già si chiamavano Lampadine, che erano più epigrammi e aforismi. Quando uscivo quattro, cinque volte al mese era praticamente un altro stipendio. E' andata avanti per tre anni. Poi il caporedattore, Paolo Di Stefano, decide di fare il romanziere
e se ne va. E mi abbandona. Ma in quei tre anni uscivano questi miei francobolli, sul Corriere, in alto nella pagina, con su scritto “Poesia di”, e ogni volta mi davano duecentocinquantamila lire. Nette. Ma non era solo per i soldi». E poi? «E poi il pezzo che mi fece Vassalli che mi consacrò. Io stavo aprendo la cassa, mi chiamano da Roma e mi leggono questo pezzo di Vassalli. Alla fine, però, quello che faccio è troppo divertente per essere preso dalle collane di poesie. Che io leggo, e capisco che lì c'è un editor che ha quell'idea di poesia, con quei canoni. A me invece, facendomi un grande complimento, mi avvicinano a Bergonzoni. Però io non faccio teatro, sto chiuso a casa mia. E quindi chi mi vede?». Forse bisogna aprire la porta di casa... «Ma ho sempre riscontri quando mando le mie cose. Racconto l'ultima: quando sto alla cassa sento sempre la radio. E seguo sempre Fahreneit sui libri (storico programma culturale in onda ogni giorno su Radio Tre, ndr). Mentre stanno discutendo, riesco a mandare una mail e me la leggono in diretta. E così il cliente davanti a me sente la radio mentre parlano del mio messaggio. Un'altra: l'altro giorno su Caterpillar (seguitissimo contenitore in onda quotidianamente su Radio Due, ndr) parlavano della loro iniziativa M'illumino di meno (un'idea dei conduttori: far spegnere le luci a tutt'Italia per alcune ore, ndr). I conduttori dicono che alcuni giornali non hanno dato la notizia, li hanno oscurati. Io scrivo e dico: ovvio che vi hanno oscurato, è il loro modo di partecipare a M'illumino di meno. La leggono. Poi me ne viene un'altra. Penso: ma come faranno a leggere al buio? Mi viene in mente l'alfabeto Morse, e scrivo: leggo al buio con l'alfabeto Morse la storia di Eva e della Mela. Mi risponde Sinibaldi, che è uno molto autorevole: geniale, ma non è leggibile alla radio. Mi ha detto proprio “geniale”, per una cosa che ho scritto in dieci secondi. Questo per dire che quando mi trovo, cerco sem-
pre di sparare in alto. E ho sempre dei risultati molto gratificanti». Perché hai deciso di chiamarle Lampadine? «Perché sono delle piccole illuminazioni. Come sulla copertina di aforismi che feci io, con un gruppo di lampadine, molto efficace. Ebbi l'ardire di mandarlo a Vassalli e a volte il miracolo succede». Tu sei uno che punta in alto, no? «Potrei fare la parte del finto modesto, ma è ovvio che tu devi credere alle cose che fai. In realtà, sono stupito di non aver pubblicato un libro con la Mondadori o con l'Einaudi. Le cose che faccio io non le fa molta gente in Italia, diciamolo. Per dire, ora è uscito un libro di poesie di Tonino Milite. E' l'uomo che ha cresciuto il figlio di Calabresi, ed è un pittore. Il libro è “Meteore”. Mi sono detto: vuoi vedere che la Mondadori si sta aprendo? Una cosa deludentissima. Il solito gabbiano che vola triste. Anche piacevole da leggere, ma ha pubblicato perché il figlio di Calabresi ha fatto un libro intitolato “Portare la notte più in là”. E' un verso di Milite. Sono cose contrattuali». A te piace proprio la scomposizione della parola. «Eh sì, se no dici sempre le stesse cose. Se metti un po' di humour puoi parlare pure della morte. Ti posso fare anche una poesia sul suicidio, con uno po' di autoironia, che è l'elemento che evita la retorica. Molti confrontano la felicità con la sincerità. Tu stai soffrendo e scrivi una poesia col cuore in mano. Mai farlo: ti esce una schifezza sicura. Perché suona retorica. Non mi arriva autentica. Tu stai a pezzi. Ma un po' di raffreddamento, di humour noir, e il messaggio arriva anche più potente». Vuoi cambiare le regole... «A me piace anche la poesia che commuove. La mia lamentazione diventa invece una macchina musicale. I miei lavori li tratto musicalmente, visivamente. La mia comicità viene dai cartoni animati. Nei cartoni di Wil Coyote, a cui accadono cose apocalittiche, c'è una lezione incredibile. Per me i Peanuts, sono stati importantissimi. Sono come dei classici per me. Lì impari le regole dell'umorismo. Nelle strisce dei Peanuts (la serie di Charles Schultz con protagonisti Charlie Brown, Linus, Snoopy, ndr) c'è tutto l'umorismo, anche amaro. Nei cartoni di Wile Coyote c'è un aspetto comico difficile da raggiungere, perché è questione di misura. Prendiamo la mia poesia su via Pretoria. Ho preso una poesia banale e ci ho messo dei segni di puntellamento, come dopo un terremoto. E' una poesia visiva. Ma faccio anche calembour, pura musica, puro divertimento. Prendiamo questo: “Chi furbo fosse fesso si taccia”. Se tu ti soffermi un attimo sul significato dietro il nonsense, vedi il senso profondo. Nei miei cazzeggiamenti...» ...C'è un messaggio? «Esatto. Queste cose le penso mentre cazzeggio. Mentre cammini, percepisci le parole. Il mio nemico naturale è la massima popolare. Quelli che parlano con i proverbi. Questi sono macchine automatiche, possono andare avanti per ore. L'unico lavoro che so fare bene è quello di mettere un intoppo nell'ingranaggio. Se sapete dirlo con parole vostre, va bene. Se no è meglio che si state zitti. C'erano questi due che scendevano e dicevano “chi tace acconsente”. A me è venuto fuori subito “Chi tace al call center”. Cioè, uno che verrà licenziato. Ma me ne vengono tante: “A tavola l'occasione fa l'uomo lardo”, non ladro. “A tavola non sei generoso, sei magnanimo”. La verità è che nelle parole c'è già un diverso significato, bisogna tirarlo fuori per rompere con gli schemi e ritrovare un linguaggio meno banale». a.giacummo@luedi.it giuliotratto@gmail.com
Spettacoli & televisione 53
Martedì 10 marzo 2009
CORONA E RIPA DI MEANA NELLA “CASTA” DEL REALITY IN ONDA DAL BRASILE
PERSONAGGI
La Martani fuori anche dalla Fattoria
Corona in Brasile e Belen si consola con lo shopping
PARTENZA col botto, ieri sera, per il reality di Canale 5 “La fattoria”: Daniela Martani, ex Gf, ex hostess Cai, è la prima eliminata. Fabrizio Corona, Marina Ripa di Meana e Linda Batista sono i “privilegiati della casta”. Tutti gli altri contadini, invece, alle prese con il lavoro più duro. Inzia il reality e arrivano subito le prime scintille: proprio Linda è insofferente nei confronti di Ciro, il giovane attore napoletano di Gomorra. «In aeroporto mi ha dato dell'ubriacona», dice lei. «Non è assolutamente vero», interviene subito il giovane. Ciro domanda: «Perché lo stai dicendo ora e non quando eravamo con tutto il gruppo?». «Io ti ho detto: mi raccomando a come parli», lo incalza Linda. «Lei si è raffreddata con me, per prendere confidenza le avevo anche chiesto una tradu-
zione». «Io sopporto troppo», esclama allora la concorrente e Paola Perego, in collegamento da Roma, le chiede ulteriori spiegazioni. «Lui ha sempre un atteggiamento invadente a cui non sono abituata. Io rispetto tutti e tu devi fare lo stesso». «Lui parla napoletano, lei brasiliano, non si capiscono», interviene l’inviata Mara che riporta i toni sul registro scanzonato del gioco. Dopo le 24 arriva la busta con il verdetto relativo alla prima eliminazione. Con il 75% dei voti a lasciare la Fattoria è la hostess Daniela Martani. La spunta Giovanna Rei. «Neanche dentro al Grande Fratello ho avuto la possibilità di farmi conoscere - commenta sconsolata la prima eliminata - Mi sarebbe piaciuto almeno portare a termine un'esperienza»
Belen con un amico Giovanna Rei e Daniela Martani
IL LIBRO “VENUTO AL MONDO” DIVENTERÀ PRESTO UN FILM
Castellitto-Mazzantini coppia da ciack di MAURETTA CAPUANO «VENUTO al mondo» arriva a teatro e poi, diventerà un film. Il romanzo di Margaret Mazzantini che ha già venduto dallo scorso novembre ad oggi, oltre trecentomila copie, sarà letto a teatro dalla stessa autrice insieme al compagno di una vita, l’attore Sergio Castellitto con cui è sposata da 25 anni. Il reading a due voci si concretizzerà in una piccola torunee. I brani sono stati scelti appositamente per raccontare in modo completo la vicenda narrata nel romanzo e rappresentano un punto di partenza per la sceneggiatura del film al quale lo stesso Castellitto, inizierà a lavorare entro l'anno. La lettura di «Venuto al Mondo» è andato in scena ierisera al Teatro Valle di Roma (dove l’attore e Margaret Mazzantini si sono conosciuti, complice «Tre sorelle» di Cechov che recitavano insieme) per poi proseguire a Milano, al Teatro Parenti (30 Marzo) e a Orvieto, al Mancinelli (il 3 aprile). «I brani del libro – ha detto Sergio Castel-
Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini, nel riquadro la copertina del libro
Nel sequel la sensualità morbosa di New Moon SI sono spenti da poco gli echi del successo di “Twilight” ed è già tempo di scoprire le prime novità sul sequel “New Moon”. Dalle prime indicazioni c’è da aspettarsi uno scatto in avanti sul fronte della tensione sessuale che permea la storia. Basta vedere il primo poster diffuso, con il bel Robert Pattinson, sguardo tenebroso e camicia aperta sul petto nudo. E nel cast ci sarà Dakota Fanning. Un tocco in più di morboso visto che la Fanning, quindici anni non ancora compiuti, non si è mai tirata indietro di fronte anche ai ruoli più difficili a scabrosi rispetto alla sua età. Basti pensare alla polemica che la vide coinvolta all’uscita di “Hounddog” dove, a dispetto dei suoi 12 anni, non si fece problemi a girare una scena di stupro, per molti un vero shock. In quanto a Robert Pattinson, non è ben chiaro se la locandina promozionale diffusa in Rete sia un originale o un abile lavoro di photoshop eseguito da qualche fan. Ma di sicuro ammiratori e ammiratrici dell'attore apprezzeranno questa “anticipa-
La locandina del film
zione“ dal secondo episodio tratto dalla saga di Stephanie Meyer. Le riprese del film inizieranno a Vancouver alla fine del mese. «Abbiamo appena ricevuto il copione - ha dichiarato Nikki Reed, che nel film interpreta Rosalie Hale poi gireremo il resto del film passo passo. Il regista Chris Weitz è fantastico». Se lo augurano anche gli appassionati che non vedono l’ora che la nuova luna compaia nei cinema di tutto il mondo.
Ufficiale il tour degli U2 un’unica tappa italiana E' ARRIVATA la conferma ufficiale: il «360' tour» degli U2 debutterà al Nou Camp Stadium di Barcellona il 30 giugno e farà tappa in 14 città in tutta Europa. UNICA TAPPA IN ITALIA - In Italia Bono e compagni arriveranno il 7 luglio per l'unica data nel nostro Paese. Teatro del live sarà lo stadio Meazza al quartiere San Siro di Milano. Le altre città europee toccate dal tour saranno Goteborg, Amsterdam, Parigi, Nizza, Dublino, Chorzow, Berlino, Gelsenkirchen, Londra, Sheffield e Glasgow, prima di concludere al Millennium Stadium di Cardiff il 22 agosto. Il tour europeo de3lla famosa band sarà seguito da date in Nord America, la prima delle quali sarà il 12 settembre al Soldier Field di Chicago. Willie Williams, produttore degli spettacoli degli U2 da ormai diversi anni, ha lavorato nuovamente con l'architetto Mark Fisher per creare l’innovativo design a 360 gradi che offre al pubblico
una visione perfetta. Il nuovo tour segna inoltre la prima tournee di stadi con una struttura così unica ed originale, già visibile sul sito ufficiale della band U2.com. «Gli U2 sono sempre stati al meglio quando circondati dal loro pubblico, e questo allestimento fa un enorme passo avanti – ha detto il manager degli U2, Paul McGuinness -. Con l'85 per cento dei biglietti a costo inferiore ai 95 euro, biglietti per il prato a 55 euro e almeno 10.000 biglietti per ciascuno stadio al prezzo di circa 30 euro, ci siamo impegnati molto affinchè i fan degli U2 possano acquistare un biglietto a buon prezzo ed assistere ad uno spettacolo con una visuale perfetta». Come vuole la loro tradizione, gli U2 daranno il benvenuto sul palco a diverse band di supporto, tra cui i Glasvegas, gli Elbow, i Kaiser Chiefs, gli Snow Patrol e i Black Eyed Peas. I biglietti per il concerto di Milano e quello di Goteborg verranno messi in vendita venerdì prossimo (il 13 marzo).
litto durante la conferenza stampa – rappresentano già una sorta di montaggio. L'intenzione di fare il film infatti, c'è a tutti gli effetti. Gli attori? No, non abbiamo contattato nessuno ancora. Io non reciterò, questo è certo. I personaggi del romanzo sono molto giovani. Io non posso interpretare Diego per esempio, perchè è un ragazzo. Del resto – ha spiegato Castellitto – il romanzo racconta una storia di giovani scapestrati, una generazione di ragazzi europei devastata. Penelope Cruz fra gli attori? Non lo so e comunque è venuta a cena con noi prima dell’Oscar». I brani che verranno letti rappesentano solo il 10% del romanzo che in origine, era di 1200 pagine e poi ridotto a circa 500. «Ci sono dei personaggi straordinari - ha sottolineato l’attore – che ruotano intorno ai pilastri fondamentali della vita: vita, morte, guerra, amore, maternità. “Venuto al mondo” è una sorta di atto d’amore di Margaret Mazzantini alle donne, come lo è tutta la sua letteratura. Questo libro racconta alcuni anni di storia d’Europa, ci sono tanti ricordi. Sarà un film, come dire, internazionale». Il libro racconta la storia di una coppia, del loro amore, della maternità voluta ma negata, cercata e ottenuta solo con un grande gesto d’amore che nasce sullo sfondo della guerra nell’ex Jugoslavia. «Un conflitto che avevano dietro casa – ha spiegato Mazzantini – e che abbiamo ignorato. Vedevamo le immagini della guerra in Bosnia dalla televisione ma erano molto più vicine a noi di quanto potevamo immaginare. Con Sergio abbiamo passato serate con le lacrime agli occhi, leggendo e rileggendo le pagine di un libro che mi ha molto coinvolto facendomi scrivere d’impeto, con disperazione». La Mazzantini si è ovviamente recata sui luoghi dove è ambientata la storia. Tre giorni per capire, guardare in faccia la gente, rendersi conto di quello che era successo. «Ci ha molto colpito un particolare – racconta Castellitto – : siamo abituati ad un certo tipo di Islam, quello fatto da persone con la carnagione più scura e invece, abbiamo visto entrare nelle moschee ragazzi biondi, con le efelidi, gli occhi chiari le maglie e le scarpe Adidas...un altro mondo ma sempre islamico. E forse, un pò troppo sottovalutato». Sarajevo poi, «è bellissima – spiega la scrittrice – è una sorta di Gerusalemme dell’Est».
QUANDO Fabrizio non c'è, Belen si consola... con un amico. Per nulla disperata dalla partenza del suo fidanzato alla volta del Brasile, dove sta partecipando al reality La Fattoria, la showgirl ne ha approfittato per fare un giro tra le vetrine di via della Spiga. Ad accompagnarla Gabriele Parpiglia, giornalista di Chi. Jeans attillatissimi, smalto nero, occhialoni da sole e sorriso smagliante, la Rodriguez ha fatto girare decine di uomini. Che sia solo shopping consolatorio che compensa la lontananza di Corona?
Michelle Hunziker bella più che mai si rilassa al mare
Michelle Hunziker
E' SEMPRE suo il lato B più bello della televisione. Michelle Hunziker a Varigotti per una giornata di mare con la figlia Aurora e gli amici è stata immortalata in tutto il suo splendore. Pantaloni della tuta bianchi, t-shirt bianca con una scritta rossa, piuttosto scollata, scarpe da ginnastica. Nonostante la giornata non fosse delle migliori a riscaldare il clima ci hanno pensato le bollenti curve della bella Michelle. In tuta da ginnastica bianca, Michelle mostra il suo fisico perfetto.
Costa e Linda è riscoppiato il grande amore
Costantino e Linda
«DOPO due mesi divisi, Costantino ha fatto di tutto pur di riconquistarmi e adesso ci amiamo più di prima, così posso concentrarmi serenamente sul mio lavoro di attrice». Linda Santaguida è serena e soddisfatta. A Di Più racconta del periodo buio che ha attraversato con il fidanzato Costantino Vitagliano, ma che finalmente ha superato alla grande: «Abbiamo avuto una crisi dolorosa, ma adesso siamo più uniti che mai».
54 Rubriche
Martedì 10 marzo 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Questo per voi è un mese di grandi opportunità e di ottimi affari. In amore dovrete combattere.
TORO 21/4 - 20/5
Dovrete rivedere i termini di una collaborazione che non vi dà più i risultati previsti. Sentimenti in crescita.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Se volete andare avanti nella professione dovete avere il coraggio di rischiare. Le cose in amore vanno alla grande.
CANCRO 22/6 - 22/7
Fate un po' di ordine nei vostri programmi di lavoro fissando delle priorità. Un amore travolgente vi coglierà alla sprovvista.
LEONE 23/7 - 23/8
Negli ultimi tempi i problemi di lavoro vi hanno insegnato parecchio: non dimenticatelo. In amore è tempo di bilanci.
VERGINE 24/8 - 22/9
Grazie ad un'amicizia influente potrete attaccare qualsiasi concorrenza nella professione. In amore fate autocritica.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Si presenterà un'ottima occasione per rilanciare nella vostra professione, ma ci vuole anche un po' di prudenza. In amore nulla è scontato.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Siete molto determinati e lungimiranti: nella professione le cose non possono che andare bene. L'amore vi dà una grande sicurezza.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Nel lavoro non fate ai superiori richieste che sapete più o meno impossibili. In amore un no non vi fermerà.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Nel lavoro un po' di ottimismo può solo migliorare le cose: sforzatevi di pensare positivo. In amore i compromessi sono sempre frustranti.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Nel lavoro state per giocare una grande partita e vi conviene sapere bene dove volete arrivare. Grande dolcezza in amore.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
baro nero SSO = Barone rosso;
Momenti di ansia e di tensione nel lavoro: sforzatevi di conservare la lucidità mentale. In amore restate con i piedi per terra.
Televisioni 55
Martedì 10 marzo 2009
SHOW
PRIMA SERATA
21.10
16.15
TALKSHOW
21.10
ATTUALITÀ
23.30
RUBRICA
21.10
SHOW
22.10
SHOW
20.30
ATTUALITÀ
Veronica Maya
Alda D’Eusanio
Giovanni Floris
Alessio Vinci
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.15 -DocumentarioDocumentario: Tesori in fondo al mare 06.40 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.45 -RubricaAgenzia ripara torti 06.50 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaTracy & Polpetta 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG3 Punto donna 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTG 3 Flash L.I.S. 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Jungle 16.00 -NewsGT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 09.55 -Real Tv Grande Fratello 10.00 -Telegiornale Tg 5 - Ore 10 10.05 -Attualità Mattino Cinque 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvLa Fattoria 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.35 -NewsVie d'Italia 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 13:46 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.00 -Soap OperaSentieri 16.35 -FilmTexas oltre il fiume con Dean Martin, Alain Delon, Rosemary Forsyth, Joey Bishop - regia di Michael Gordon (USA ) 1966 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.15 -TelefilmStill Standing 06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniI cavalieri dello zodiaco - I capitoli di Hades 14.05 -CartoniOne piece tutti all'arrembaggio 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -TelefilmMalcom 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin Princess - Principesse gemelle 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.05 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmJeff & Leo - Gemelli detective 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Il grande safari con Robert Mitchum, Elsa Martinelli, Jack Hawkins - regia di Phil Karlson (USA) - 1963 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Show Incredibile 23.15 -Telegiornale TG 1 23.20 -AttualitàPorta a Porta
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -TelefilmSenza traccia 22.40 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 23.25 -RubricaRai Sport Martedì Champions
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Attualità Ballarò 23.20 -Talk ShowParla con me
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Serie Tv RIS 5 - Delitti imperfetti 23.30 -Rubrica Matrix
20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.10 -Show Stranamore
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Sit Com Buona la prima 22.10 -Show Mai dire Grande Fratello Show
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Telefilm Relic Hunter
00.55 -TelegiornaleTg 1 01.35 -RubricaSottovoce 02.05 -RubricaRai Educational - Scritori Per Un Anno 02.40 -Film TvLa porta sul buio: Testimone oculare 03.40 -Prove tecniche di trasmissione
00.50 -TelegiornaleTg 2 01.05 -RubricaTg Parlamento 01.15 -Serie TvWeeds 01.35 -RubricaAlmanacco 01.40 -GiocoEstrazioni del Lotto 02.00 -RubricaTg 2 Costume e società 02.15 -TelefilmLa stagione dei delitti
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaRewind la tv a grande richiesta 01.40 -MusicalePrima della Prima 02.10 -AttualitàFuori orario 02.15 -AttualitàRai News 24
01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
23.55 -FilmL'ultimo appello con G. Hackman, C. O'Donnell, F. Dunaway - regia di James Foley (USA) - 1997 02.10 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.35 -FilmChi dice donna dice danno 04.25 -RubricaPeste e corna e gocce...
23.55 -ShowChiambretti night Solo per numeri uno 01.35 -NewsStudio Sport 02.00 -TelegiornaleStudio Aperto 02.15 -Reality ShowTalent 1 Player 02.55 -Serie TvI Soprano 04:07 - FilmIl dono del silenzio
23.45 -TelefilmSex & the city 00.15 -TelefilmLWord 01.05 -TelegiornaleTg La7 01.25 -RubricaMovie Flash 01.30 -AttualitàOtto e mezzo 02.10 -TelefilmAlla corte di Alice 03.10 -RubricaDue minuti un libro
Emanuela Folliero
Michele Foresta
Lilli Gruber
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 16.35
CANALE 5
ORE 21.10
IL GRANDE SAFARI
TEXAS OLTRE IL FIUME
RIS 5 - DELITTI IMPERFETTI
con R. Mitchum, E. Martinelli - regia di Phil Karlson (Usa) - 1963
con D. Martin, A. Delon, R. Forsyth - regia di Michael Gordon (Usa) - 1966
con L. Flaherty, U. Dighero - regia di Fabio Tagliavia, Cristian De Mattheis (Ita) - 2008
Per incarico di uno zoo tedesco Harry cattura in Malesia l'"Incantatrice", strano e rarissimo ibrido tra la tigre e il leopardo. Dopo averla portata in Germania, Abbott, un cacciatore suo rivale, frustrato per la superiorità di Harry anche in fatti sentimentali, per gelosia libera la belva. Si rende così necessaria una nuova battuta, questa volta tra i tetti e le case. Abbott finisce vittima...
Andrea, nobile spagnolo, è in Louisiana per sposare la bella Isabella; la provocazione di un ufficiale geloso dà il via a una rissa in cui l'ufficiale muore. Andrea ripara in Texas, dove fa da scorta a una carovana; dopo aver salvato una giovane indiana da un sacrificio umano, si trova a dover fronteggiare gli indiani inferociti, l'esercito degli Stati Uniti sulle sue tracce e Sam...
RETE 4
ORE 23.55
RETE 4
ORE 2.35
Nell’ep. “Animali assassini”, mentre proseguono le indagini per individuare il covo della setta, Veronica gambetta inizia anche a temere di essere aggredita da Adler. Nell’ep. “Melodramma”, la setta sfida i RIS inviando un filmato che mostra un’inseminazione artificiale. Ma nel video c’è la traccia che permette a Venturi di identificarne il covo...
ITALIA 1
ORE 4.07
L’ULTIMO APPELLO
CHI DICE DONNA DICE DANNO
IL DONO DEL SILENZIO
con G. Hackman, C. O'Donnell - regia di James Foley (Usa) - 1997
con J.-L. De Villalonga, G. Proietti - regia di Tonino Cervi (Ita/Fra) - 1976
con D. Carradine, P. L. Smith, B. Dourif - regia di Robert Martin (Usa) - 1989
Manca poco meno di un mese al giorno in cui Sam, detenuto nel braccio della morte del carcere di Parchman, Mississippi, verrà giustiziato per l'assassinio di due bambini uccisi con una bomba nel 1967. Mentre conta i giorni che lo separano dalla condanna, Sam, razzista convinto, riceve la visita di Adam, un giovane e inesperto avvocato. Il professionista tenta di salvare...
Cinque episodi. "Donne d'affari": trascurate dai mariti, Belle e Mimì aprono una casa di piacere. Loro si vendono, i mariti "acquistano". La "Signorina X", colpita da amnesia, si sbaglia su marito e figli. "La donna erotica": un'operaia si inventa sexy star, ma combina un disastro. "Papà e maman": Sonia e Gilbert, travestiti professionisti, hanno... un figlio...
Un boss di periferia e la sua "fidanzata" - un travestito, incallito fumatore di sigari - trovano un bambino sul sedile posteriore di un'auto rubata. Dopo essersi accollati la responsabilità di genitori, gli tagliano la lingua e lo allevano come un criminale a comando, costringendolo in gabbia come un animale. Quando il ragazzo selvaggio evade dalla sua prigione, non sa distinguere...
È record per Fabio Fazio e “Che tempo che fa” RAI UNO Affari tuoi Tgsport Premio regia televisiva Linea verde
ora 20.45 20.37 21.36 12.48
ascolto 5.807 5.065 4.495 4.076
RAI DUE Criminal minds Tg2-motori Novantesimo minuto Eat parade
21.45 13.24 18.23 13.36
3.024 2.993 2.596 2.273
RAI TRE Che tempo che fa Pres.che tempo che fa Blob di tutto di piu' Presa diretta
20.32 20.08 19.58 21.35
6.143 2.992 2.582 1.909
CANALE 5 Paperissima sprint Chi vuol essere La fattoria Amici di maria de
20.45 19.05 21.33 14.01
6.492 4.326 4.040 3.957
ITALIA 1 Colorado. Guida al campionato Colorado revolution American pie
21.27 13.03 21.19 19.32
3.324 2.203 1.857 1.748
RETE 4 Melaverde Colombo Siska Il pistolero
12.06 19.41 21.29 17.01
1.907 1.896 1.601 1.174