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L’ULTIMA SORTITA DEL PREMIER

PIANO CASA

«In aula votino solo i capigruppo» Fini lo stoppa: «Idea insostenibile»

Tremonti: «Resterà l’ Iva ridotta sulle ristrutturazioni edilizie»

Ma avalla l’ipotesi di nomina al Colle

Dalla Ue via libera: sarà permanente a pagina 7

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della Basilicata

ED Anno8 - N. 64

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Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it

Mercoledì 11 marzo 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Un caso simile a Matera, da ventiquattro anni la battaglia di un genitore che ha scritto questa lettera

«Mia figlia come Eluana» Anche qui un padre in prima fila: «Ma io non ho mai pensato di ucciderla» di TOMMASO GIUSTO

ari Giudici che avete decretato legalmente la terribile, lentissima morte per fame e per sete di una indifesa ed innocua portatrice di handicap grave. Cari “medici” esecutori della infamante sentenza di morte, ma non avevate studiato per curare, prevenire, ridonare la salute, la vita, la speranza? E mi rivolgo anche a Lei, Signor Presidente della Repubblica italiana. Io credevo che Lei contasse, che potesse decidere, intervenire e porre fine ad uno scandalo che getta fango e discredito sul popolo italiano, anche se in tanti ci siamo dissociati gridando la nostra giusta rabbia ed indignazione. Sono Tommaso Giusto e tutto ad un tratto, “grazie a voi”, ho capito di essere stato fino ad oggi un grande illuso e ve ne spiego il perché. Tutto ebbe inizio nell'anno 1985; io avevo 32 anni segue a pagina 10

C

Giustizia lucana

Imputazione Navazio coatta parentela per i Basilischi ingombrante Per le minacce a don Marcello Cozzi il gip ordina alla Procura di formulare le accuse

In aula il sindaco di Melfi testimone al processo dello zio accusato di omicidio a pagina 9

alle pagine 10 e 11 ORT NELLO SP

• CALCIO Il programma salvezza di De Canio

• MATERA Primo giorno di lavoro per Danza

• PROMOZIONE Due recuperi in chiave salvezza

L'unica norma che mi piace è quella di Bellini.

PANATTA E L’EVERSIONE DEL TENNIS LA SUA VITA IN UN FILM DI CALOPRESTI

Adriano Panatta tanti anni fa

di LUCIA SERINO

urono fantastici quegli anni. Non si erano mai visti tanti campi da tennis e lo sport elitario per eccellenza divenne F quanto di più popolare e aggregante potesse esserci tra le nuove generazioni. Spianavano terra rossa in ogni campagna, “Matchball” stampava migliaia e migliaia di copie, i ragazzi e le ragazze si avventuravano in corsi e corse pur di emulare un campione che ebbe il grande merito, oltre che di inorgoglire l'Italia, di spezzare la catena di una passione per ricchi. Adriano Panatta, figlio del custdoe del club ai Parioli, a metà degli anni Settanta ha rappresentato l'eversione della cultura e della pratica sportiva. Non più solo il calcio ma anche il tennis diventava di massa. Di notte l'Italia si svegliava per seguire in tv la Coppa Davis raccontata da Galeazzi e Oddo, lui Panatta era il campione che faceva sognare per le sue prodezze ma anche per la sua vita. Era l'ottavo re di Roma. segue a pagina 13

L’ultimo atto doloso provoca paura e danni alle famiglie di Palazzo Labella. Chiusa la banca Scuola e riforma

Potenza Le vecchie maestre “uniche” raccontano la scuola dei loro tempi

Ad Avigliano torna il mistero delle auto incendiate AVIGLIANO- Verso le due di notte un uomo con una tanica di benzina incendia una Bmw station wagon parcheggiata nelle adicenze della statua di Gianturco. Le fiamme altissime provocano lo sgombero delle famiglie. Danni alla linea telefonica. Alla stessa famiglia erano state già bruciate due auto. a pagina 23

SANT’ANGELO

a pagina 22

Andare in eremo come S. Francesco a pagina 24


2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo

Parigi, assalto al liceo: 12 feriti PARIGI – Una banda di una ventina di giovani con i volti coperti da passamontagna ha assaltato con spranghe di ferro, bastoni e coltelli un liceo della banlieue nord di Parigi, ferendo 12 persone, secondo un bilancio finale stabilito dalle autorità. La polizia ha fermato sei persone.

La Cassazione: «Solo multe per infrazioni dentro le strisce blu»

Limitato il potere dei “vigilini” Annullata una multa a un automobilista che aveva parcheggiato fuori dalle strisce

Russia, operazione trasparenza MOSCA – Scatta in Russia l’operazione massima trasparenza e lo stesso Dmitri Medvedev si impegna personalmente a rendere pubblica la sua dichiarazione dei redditi. Lo ha annunciato il presidente russo alla riunione del Consiglio anti-corruzione.

Mercoledì 11 marzo 2009

Strisce blu: parcheggi facili

ROMA – Stop a 'vigilini' ed 'ausiliari della sosta' con potere di fare multe a tutto campo nelle aree di parcheggio a pagamento. La battuta d’arresto alle contravvenzioni al 'Codice della strada' fatte da chi non è a tutti gli effetti un pubblico ufficiale ma solo il dipendente di una società privata, viene dalla Cassazione che, a Sezioni Unite. In particolare la Suprema Corte ha diminuito il 'potere di multa' ai dipendenti delle società che gestiscono i posteggi a pagamento su concessione dei Comuni. I 'vigilini' – hanno deciso le Sezioni

Roma, sui cortei nuove regole previsti 6 percorsi

NAPOLI – Parcheggiatori abusivi 'padroni' di intere piazze di Napoli: con controlli 24 ore su 24, tariffari, uffici e un fortissimo giro d’affari. I numeri parlano chiaro: poco prima delle nove, e in una sola piazza della città, ieri erano oltre 150 le auto affidate ad abusivi. Parcheggiatori che ieri, però, sono stati bloccati dai vigili urbani: 152 i fermati, 8.500 gli euro sequestrati, quale incasso della attività. Quattro giorni fa furono 112 gli abusivi fermati. Ieri un’altra operazione, nei più diversi quartieri: oramai è guerra aperta.

ROMA – Sei percorsi che attraverseranno il centro di Roma e sei piazze per sit-in e manifestazioni stanziali. Da oggi chi vorrà organizzare cortei o eventi nel cuore della Capitale dovrà attenersi al nuovo protocollo per la disciplina delle manifestazioni sottoscritto da Prefettura, Campidoglio, i partiti maggiori, sindacati confederali e Ugl. Manca invece la firma di Prc, Pdci e dei sindacati di base. «Siamo in presenza di un documento – ha spiegato il Prefetto di Roma – che non riguarda l’ordine pubblico ma risponde ad esigenze costituzionali.

I due però restano in carcere per altri reati. La Marca: «La giustizia funziona»

Caffarella, il Riesame scarcera Loyos e Racz

Nato, la Francia rientra PARIGI – Quarantatrè anni dopo quella porta «sbattuta» dal generale de Gaulle, che portò via il suo paese dalla Nato, il suo successore alla guida della Francia e della destra, Nicolas Sarkozy, fa dietrofront. Parigi rientra nell’Alleanza atlantica. Il capo dello stato ne parlerà oggi, il Parlamento voterà fra una settimana.

Unite – non possono fare le multe per ogni tipo di infrazione che si verifica nell’area di posteggio ma solo per le infrazioni commesse dentro le strisce blu. Per questo la Suprema Corte ha respinto un ricorso del Comune di Parma contro la decisione del Giudice di pace della città ducale che aveva stracciato la multa inflitta dagli 'ausiliari', per sosta vietata, a un guidatore, Mario P., colpevole di aver parcheggiato l’auto in un posteggio a pagamento mettendola in uno spazio non contrassegnato dalle strisce blu.

Parcheggiatori abusivi, Napoli dichiara guerra

La Scientifica alla Caffarella non ha fatto un buon lavoro

ROMA – Non sono gli stupratori della Caffarella, ma Alexandru Iszoitka Loyos e Karol Racz, romeni, restano in cella con altre accuse. La decisione del Tribunale del Riesame di Roma di annullare le ordinanze di custodia cautelare nei loro confronti per la violenza di San Valentino dunque cancella le certezze sull'identità degli aguzzini della ragazzina di 14 anni stuprata nel parco a Roma mentre era in compagnia del fidanzatino. Il riesame ha stabilito ieri che Loyos, il «biondino» di 20 anni, e Racz, l’uomo con la «faccia da pugile» di 36, non hanno nulla a che vedere con quel fattaccio. Ma per i due stranieri le porte del carcere di Regina Coeli rimangono chiuse. Per Racz era inevitabile perchè comunque detenuto anche per la vicenda della donna di 41 anni stuprata il 21 gennaio in via Andersen, a Primavalle. Ed inevitabile lo è diventato anche per Loyos visto che, pochi minuti dopo il deposito dell’ordinanza con la quale il Riesame annullava le misure restrittive per lo stupro di San Valentino, si è visto notificare una nuova ordinanza di custodia cautelare per calunnia e autocalunnia, reati che prevedono una condanna fino a dieci anni di reclusione. La Procura di Roma ha dunque ritenuto, una volta cadute le accuse di violenza sessuale e di rapina ai danni dei due fidanzatini aggrediti nel parco del quartiere Ap-

Alexandru Iszoitka Loyos

pio-Latino, che Loyos, nel confessare lo stupro, salvo poi ritrattare, abbia calunniato se stesso ed il connazionale Karol Racz, accusandolo pur sapendolo estraneo ai fatti. L’epilogo di questa vicenda, condita da colpi di scena a ripetizione, segna una sconfitta dell’impianto accusatorio di magistratura e squadra mobile, già pesantemente messo in discussione dall’esito dei test del dna eseguiti sui reperti. Risultati che hanno escluso qualsiasi attribuzione dei dna dei due romeni con i profili identificati dalla polizia scientifica. E proprio la prova genetica, per il tribunale del Riesame presieduto da Francesco Taurisano, ha finito per pesare più della prova generica rappresentata dal riconoscimento del «biondino» fatto dalla ragazzina, la confessione dello stesso Loyos ed il riconoscimento dei due ro-

Arrestata baby gang la zia faceva da autista BARI – La zia li aspettava in auto, con il motore acceso, pronta a fuggire. Il nipote sedicenne e l’amico diciassettenne, invece, compivano le rapine. Il primo per mantenere la famiglia, perchè ha il papà disoccupato e la mamma casalinga; l’altro per comprare abiti e scarpe per sè e per gli amici. L’ultima rapina l’hanno messa a segno lunedì sera, in una farmacia del Barese. Subito dopo il terzetto è stato arrestato dalla polizia che li ha denunciati per quattro rapine compiute nell’ultima settimana in diversi negozi. La squadra mobile della questura barese, diretta da Luigi Liguori, da tempo seguiva i movimenti della donna arrestata, Leonarda Silecchia, di 27 anni. I telefoni della ventisettenne erano stati intercettati d’urgenza su disposizione del pm Francesco Bretone, titolare dell’indagine sulla banda, ma il gip lunedì non ha convalidato il decreto e le ha fatte cessare. Dei due baby-rapinatori si occuperà ora il tribunale per i minorenni.

ilLotto Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia

meni da parte di un teste, un medico che si trovava nel parco il giorno di San Valentino. Sempre che i giudici non ritengano addirittura contraddittori gli elementi presentati dall’accusa. Saranno le motivazioni del Tribunale del Riesame anche a chiarire questo ultimo aspetto Gli accertamenti si spostano a questo punto sempre più in Romania dopo la scoperta che un detenuto nel carcere di Bucarest ha il cromosoma Y che coincide con quello isolato dalla polizia scientifica italiana sui reperti trovati nel parco della Caffarella. «Non posso che essere contento: non ce lo aspettavamo, ma ce lo auguravamo»: Così l’avvocato Lorenzo La Marca, difensore di Karol Racz, commenta la decisione del Tribunale del riesame. «Ho concluso la mia arringa ieri – ha aggiunto l’avvocato La Marca – affermando che la revoca della custodia cautelare era ed è un atto dovuto. Alla luce di questa decisione non possiamo fare altro che esprimere un apprezzamento e sostenere che il sistema giuridico e il codice penale funzionano». In merito all’esito negativo del test del Dna che ha pesato sulla decisione del Riesame, il penalista ha aggiunto: «evidentemente il collegio ne ha tenuto conto. Sono dell’opinione di abbandonare tutti i vecchi sistemi probatori come ad esempio i riconoscimenti fotografici in quanto fallaci». Francesco Tamburro Pasquale Faiella

estrazione del 10 marzo 2009

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ilSuperEnalotto

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Conc. n° 30

Montepremi 3.582.428,92 euro

33 - 57 - 63 - 65 - 78 - 88 numero jolly 55 punti 6 jackpot 27.737.630,66 punti 4 393,38 19,28 punti 5+1 - punti 3 punti 5 134.341,09 Num. Superstar 79


In Italia e nel Mondo 3

Mercoledì 11 marzo 2009

Il presidente del Copasir rivela la notizia al Senato a proposito del caso Genchi

Rutelli: «Il capo del Sismi intercettato per 20 mesi» L’esponente del Pd precisa che non c’erano «legami con l’indagine in Calabria»

Nicolò Pollari

ROMA – Le conversazioni telefoniche del generale Niccolò Pollari sono state individuate per venti mesi del suo mandato di capo del servizio segreto militare, insieme alla lista dei suoi interlocutori. Lo ha detto in Senato il presidente del Copasir Francesco Rutelli a proposito del caso Genchi, il consulente del pm De Magistris. «Attravesro i tabulati, che includevano queste informazioni, è stato verosimilmente tracciato – abbiamo acquisito elementi in questo senso – il percorso dei suoi sposta-

menti per lo stesso periodo di tempo, 10 marzo 2005 15 dicembre 2006», ha aggiunto Rutelli che ha precisato: «lo stesso è avvenuto per due stretti congiunti del generale Pollari». Per il presidente del Copasir «è certo che questa attività sia stata compiuta nella piena consapevolezza dell’identità delle persone di cui sono stati acquisiti i tabulati di traffico telefonico». Sull'acquisizione di dati «estremamente sensibili» che riguardano l’ex direttore del Sismi, Rutelli ha

sottolineato: «non è stato illustrato alcun legame fra questa attività invasiva e l’indagine giudiziaria, che come è noto riguardava presunte malversazioni e corruzioni relative a fondi comunitari e regionali in Calabria». In base ai dati acquisiti dal Copasir, inoltre, sono stati acquisiti i tabulati del traffico telefonico «di altre 17 utenze mobili e 11 utenze fisse utilizzate da appartenenti ai servizi, per i quali l'accertamento è stato parimenti invasivo». Daniela Navi

De Magistris: «Non escludo di candidarmi alle politiche» Il magistrato in una intervista a Davi «Non programmo nulla tutto può essere»

Luigi De Magistris

Il leader in esilio: «Vogliamo solo autonomia, sarebbe meglio per tutti»

ROMA – «Candidarmi in politica? Oggi come oggi non programmo più la mia vita»: lo dice l’ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, intervistato da Klaus Davi per il programma web Klauscondicio. «Mentre un anno fa avevo messo da parte opzioni diverse dalla magistratura – spiega – adesso non escludo di fare l'imprenditore agricolo o l’avvocato, l’intellettuale o lo scrittore o il politico». «La mia vita è cambiata enormemente – sottolinea De Magistris -. Io sono stato messo ingiustamente all’angolo, per non nuocere evidentemente».

Processo di pace a rischio

Ulster, ucciso un poliziotto Duro atto di accusa del Dalai Lama dall’India da un cecchino

«Tibet, la vita è un inferno» NEW DELHI – Il Tibet sotto amministrazione cinese è stato in questi ultimi 50 anni una sorta di «inferno sulla terra» che ha causato la morte di «centinaia di migliaia di persone», ma nonostante questo il Dalai Lama, massima autorità tibetana in esilio, ritiene che nei confronti di Pechino si debba insistere con l’arma politica del dialogo. Rivolgendosi da Dharamsala (India settentrionale), sede del governo tibetano in esilio, prima ad un gruppo di dignitari buddisti e poi a circa 10.000 persone convenute da ogni dove per ascoltarlo, il Dalai Lama ha usato parole di fuoco nei confronti dei diversi governi cinesi che nell’ultimo mezzo secolo hanno amministrato il Tibet. Con il suo tradizionale stile suadente il Premio Nobel per la Pace 1989, ha assicurato dal tempio buddista di Tsuglang Khang che «si è trattato di un epoca di sofferenze e di distruzione per il territorio ed il popolo del Tibet». Temendo possibili disordini, il governo cinese aveva nei giorni scorsi mobilitato ingenti forze dell’esercito e della polizia nelle province di Sichuan, Gansu e Oinghai impedendovi l'ingresso di stranieri e giornalisti ed effettuando anche numerosi arresti. Con una tempestività insolita per la diplomazia cinese, il ministero degli Esteri a Pechino ha reagito ieri a queste accuse sostenendo comunque di non avere intenzione di rispondere «alle bugie del Dalai Lama». Nello stesso tempo la Cina ha chiesto al Congresso degli Stati Uniti di non votare una risoluzione del deputato democratico Rush Holt che sollecita «il rico-

Il Dalai Lama ieri in udienza davanti al tempio di Tsuglang Khang a Dharamsala nel Nord dell’India

noscimento della disperazione del popolo tibetano» e invita ad «uno sforzo multilaterale per trovare una soluzione duratura e pacifica alla questione del Tibet». Una significativa risposta è giunta dalla presidente del Congresso, la democratica Nancy Pelosi che ha proposto ai colleghi di approvare il testo «all’unanimità». È entrato invece nel merito delle accuse del Dalai Lama il governatore cinese del Tibet, Qiangba Puncong, secondo cui «loro continuano a mentire sulla storia del genocidio tibetano; e la realtà è che la popolazione locale è passata da 1,2 milioni di

abitanti del 1959 ai 2,87 milioni attuali». Abile diplomatico e preoccupato di evitare fughe in avanti dei suoi adepti più determinati, il Dalai Lama ha affermato nel discorso ufficiale, quello distribuito dal governo in esilio alla stampa, che «noi tibetani ricerchiamo una legittima e sostanziale autonomia, un accordo che permetterebbe ai tibetani di vivere nell’ambito della Repubblica popolare cinese». «Dando spazio alle aspirazioni del popolo tibetano – ha insistito – la Cina potrà ottenere più facilmente la stabilità e l’unità. E da parte nostra noi non stiamo avanzando alcuna rivendicazione basata sulla storia». Il Dalai

Lama ha quindi ricordato l’Incontro Speciale dei tibetani del novembre 2008, in cui «la maggioranza dei tibetani ha decisamente appoggiato il proseguimento della politica della Via di Mezzo», ossia del dialogo con reciproche concessioni. «Speriamo il meglio ma siamo pronti al peggio», ha concluso, aggiungendo che «vi sono ragioni per sperare in una rapida soluzione della questione del Tibet. Ma ci dobbiamo comunque preparare in caso la lotta tibetana dovesse andare avanti a lungo» sempre migliorando «la penetrazione e la pratica dei metodi nonviolenti fra la popolazione tibetana». Maurizio Salvi

LONDRA – E ora la pace rischia davvero, in Ulster. Un agente di polizia, Stephen Paul Carroll, 48 anni, è stato ucciso a Craigavon, nella contea di Armagh. L’assassinio è stato rivendicato dalla Continuity Ira, una frazione scissionista irriducibile dell’Ira. Solo sabato notte, un commando della Real Ira, altro gruppo repubblicano contrario al processo di pace, aveva ucciso due militari del genio a Massereene, nella contea di Antrim. Lunedì sera, a Craigavon, Carroll ha risposto con la sua pattuglia a una telefonata giunta al 999 (il 113 britannico): una donna chiedeva aiuto dopo che una gang aveva sfasciato una finestra di casa sua in una zona residenziale. Giunti sul posto in un’auto senza le insegne della polizia, gli agenti stavano scendendo dalla vettura quando Carroll, 23 anni di servizio in polizia, è stato raggiunto alla nuca da uno dei due colpi sparati da qualcuno che era in agguato su una collinetta poco distante. È spirato poco dopo in ospedale. La polizia ha arrestato un 18enne in relazione con l’agguato, e chiede la collaborazione di tutti. «E' stato un attacco premeditato – ha detto Sir High Orde, capo della polizia dell’Ulster – daremo la caccia ai responsabili fino ai confini del mondo. Faremo giustizia e permetteremo al processo di pace di continuare». In un comunicato, la Continuity Ira, uno dei gruppi della galassia dissidente repubblicana, ha rivendicato l’assassinio dell’agente, affermando che «gli attacchi continueranno finchè continuerà il coinvolgimento britannico in Irlanda». Il premier britannico Gordon Brown ha ripetuto, come dopo l'attacco mortale alla caserma da parte della Real Ira, che «non ci sarà un ritorno al passato». «Si tratta – ha aggiunto – di assassini che cercano di snaturare, di far deragliare e di distruggere il processo politico che funziona per la gente dell’Irlanda del Nord... Non permetteremo mai (agli assassini) di distruggere o di minare il processo politico». «Sono disgustato dai tentativi dei terroristi di destabilizzare l’Irlanda del Nord», gli ha fatto eco il primo ministro del governo locale dell’Ulster, il protestante unionista Peter Robinson. Patrizio Nissirio

Trasportava coca, peschereccio diventerà la barca degli scugnizzi

Al D’Azeglio lavori utili al posto della sospensione

QUANDO è stato sequestrato dagli uomini della Guardia di Finanza, due anni fa nel mare della Puglia, trasportava 50 chili di cocaina: ma il suo destino non sarà quello di arrugginirsi nel porto leccese di San Cataldo. Il motopeschereccio 'Santa Rita', diventerà la 'barca degli scugnizzi' di Napoli, cuore di un progetto battezzato proprio 'Napolitano', in onore del Presidente della Repubblica. L’iniziativa è stata presentata al 40esimo Nautic Sud, il Salone Internazionale della nautica in corso di svolgimento in questi giorni tra la Mostra d’Oltremare e la 'marina' di Mergellina. La barca, un undici metri in

NIENTE più sospensione dalle lezioni, ma se la colpa non è grave lo studente indisciplinato torna a scuola anche il pomeriggio a fare lavori utili, come pulire il cortile interno alla scuola o riordinare i libri della biblioteca o aggiornare il catalogo informatico. A scegliere questa strada è il Liceo Classico Massimo D’Azeglio di Torino, storico istituto che annovera tra i suoi studenti Primo Levi, Giulio Einaudi, Norberto Bobbio, Cesare Pavese e Gianni Agnelli. Il Regolamento di disciplina prevede che le attività alternative alla sospensione vengano concordate tra il

Bésame, bésame mucho ottime condizioni sarà trasformata dai ragazzi, giovani apprendisti affascinati dall’antico mestiere dei maestri d’ascia. Una volta ormeggiata nella baia di Napoli la sua destinazione finale sarà quella di ospitare attività ludiche e sportive rivolte ai giovani più svantaggiati.

UNA volta forse si sarebbe detto che per poter reggere a questi ritmi ci vuole un fisico bestiale. Il tour de force in Messico di Carla Bruni, first lady di Francia, e di suo marito, il presidente Sarkozy, ha calamitato l'attenzione dei fotografi. Ad appena 24 ore dalla

pubblicazione delle immagini della visita della coppia nell'area archeologica delle piramidi a tener banco è la serata di gala con brindisi della bella Carla. Alcuni quotidiani (online e no) hanno titolato, non senza un pizzico di malizia, "Bésame, bésame mucho".

Dirigente scolastico, il ragazzo e la famiglia. «Finora abbiamo applicato queste sanzioni – spiega la vicepreside Cristina Forchino – soprattutto per i ritardi nell’ingresso scolastico, ma anche per la falsificazione della firma dei genitori».


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Mercoledì 11 marzo 2009

Il fatto del giorno: Obama: niente limiti alla ricerca sulle staminali «Fatti, non ideologia» l’ispirazione di Barack

Un principio religioso per giustificare la scelta

Ma il giovane presidente non tutela le piccole vite

dalla cronaca di Alessandra Farkas

dall’articolo di Flavio Pompetti

dal commento di Michele Aramini

[...] In una cerimonia alla Casa Bianca, davanti a deputati, scienziati, premi Nobel e celebrità quali l’attore Michael J. Fox, affetto dal Parkinson, il presidente Barack Obama ha firmato un ordine esecutivo che revoca i limiti ai finanziamenti federali alla ricerca sulle staminali embrionali, decisi dal suo predecessore e in vigore da ben otto anni. «Le scelte sulla ricerca scientifica devono essere basate sui fatti, non sull’ideologia», ha detto Obama, precisando che, «come persona di fede, penso che siamo chiamati a prenderci cura gli uni degli altri e a lavorare per alleviare le sofferenze umane». [...] Obama ha anche firmato un memorandum per delineare le linee guida dell’amministrazione in materia di rapporto fra scienza e politica. [...]

[...] Obama è entrato nel campo minato della definizione dell’inizio della vita che sta dietro il dibattito in materia, e lo ha fatto invocando un principio religioso parallelo a quello della difesa del nascituro: «La mia religione – ha detto – mi impone di fare tutto il possibile per salvare la vita umana in pericolo, e io penso che la decisione spetti agli esperti medici». Gli scienziati hanno un grande interesse per le cellule staminali, prelevate da embrioni che hanno pochi giorni di vita, perché sono una “tabula rasa” sulla quale pensano di poter sviluppare parte di organi umani che sostituiscano quelli malati: il tessuto muscolare del cuore danneggiato da un infarto, oppure il midollo spinale in via di deterioramento. [...]

[...] Il neo-presidente americano Obama ha firmato il ripristino del finanziamento federale alle ricerche sulle cellule staminali embrionali. Il suo predecessore Bush aveva limitato per giusti motivi morali le erogazioni di denaro pubblico richieste a gran voce dal cartello delle aziende biotech [...]. Dopo le dichiarazioni a favore di un allargamento delle maglie nella legislazione che autorizza l’aborto, questo nuovo fatto mostra con chiarezza che il giovane presidente americano appartiene a coloro che ritengono la vita nascente non meritevole di tutela. Il messaggio è inequivoco: se alcuni cittadini – nel caso dell’aborto – e talune aziende [...] hanno interesse a usare e sopprimere la piccola vita di embrioni e di feti, che si proceda. [...]

La migliore di ieri

Questione di dollari

Come quando Kennedy decise la missione lunare

Per l’Italia otto milioni

dall’articolo di Viviana Daloiso

dall’editoriale di Maurizio Molinari

dall’articolo di Carla Massi

Fondi. Ovvero, dollari. A ben vedere è tutto qui il nodo della clamorosa decisione del nuovo inquilino della Casa Bianca, [...] con un discorso tutto incentrato sull’alto valore della scienza e del progresso. Niente di più lontano dai reali interessi in gioco, su cui sarebbe facile farsi un’idea chiara dando una sbirciatina all’andamento dei titoli delle industrie biotech a Wall Street. Che [...] sono schizzati alle stelle dopo la conferenza stampa indetta alla Casa Bianca, con la prevedibile soddisfazione del mercato americano così colpito dalla crisi finanziaria in atto. [...]

Con la decisione di abolire i limiti al finanziamento pubblico della ricerca sulle cellule staminali Barack Obama si propone di fare della scienza un motore della ripresa economica, sottolinea di opporsi a limitazioni politiche della ricerca e conferma la sua fede religiosa in «bene comune» che va oltre qualsiasi dogma. Il legame fra scienza ed economia è descritto dai volti di coloro che circondavano il Presidente americano al momento della firma alla Casa Bianca dell’ordine esecutivo e del memorandum sull’integrità scientifica: il biologo molecolare Peter Agre, Nobel per la chimica, Patricia Bath, inventrice dell’uso del laser

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

Rai nel caos. De Bortoli rifiuta la Presidenza (“Guadagno già bene a dirigere il “Sole 24 Ore” chi me lo fa fare?”), mentre Petruccioli è bocciato dal Governo. Stanno provando con me, ma accetto solo per mi danno “carta bianca”, specie sui Tg. La notizia del week end riguarda ancora la chiesa cattolica. Stuprata dal patrigno e incinta di due gemelli, abortisce a nove anni e la Chiesa scomunica i medici. Sentenza inappellabile della Chiesa cattolica brasiliana. Il Vaticano: “La vita va sempre tutelata”. Mavaffanculo! In Usa niente limiti alla ricerca e fondi pubblici sulle staminali. Obama: “Ho fede cattolica ma penso che dobbiamo cercare di alleviare la sofferenze umane”: Reagisce duramente il Vaticano: “Aberrante, muoveremo le nostro pedine”. Mavaffanculo due. Berlusconi rimbrotta e smentisce Tremonti: “La situazione non è così grave. Ho stanziato altri nove miliardi”. In Europa 6 milioni di disoccupati, riviste ancora più in baso le stime per il 2010. Crollano le vendite della catena Carrefour. Spari-

rà il marchio “Dìperdì”, chiusi alcuni supermercati nel sud, centinaia di posti di lavoro tagliati. Meno 37% di vendite di veicoli commerciali in Italia a febbraio. Vogliono giustamente la parità sessuale i trans spagnoli, ma da ieri possono essere arruolati nel’esercito. Hanno tolto la postilla che impediva agli “uomini privi totalmente o parzialmente del pene” di poter entrare nelle forza armate. Usa disoccupazione record. A febbraio altri 700.00 americani hanno perso il lavoro. Niente “Telegatti” quest’anno a Mediaset. Clima pesante e sponsor in fuga. Salta pure L’Heineken Jammin Festival. Non ci sono soldi. Rete A/All Music (del gruppo Espresso/Repubblica) ha annunciato la cessazione delle “attività di produzione interne”. La decisione, motivata come “conseguenza dei risultati negativi registrati negli ultimi anni, aggravati dall’attuale crisi di mercato”, comporterà la chiusura degli studi di produzione; l’organico coinvolto è di 29 impiegati tecnici.

per togliere la cataratta, Robert Horowitz, biologo all’avanguardia nella ricerca sul cervello, Janet Rowley, la genetista che individuò nella traslocazione dei cromosomi la causa della leucemia, e Harold Varmus, Nobel per la medicina. Sono cinque nomi nei quali l’America rispecchia quella «capacità di inventare ciò che non possiamo immaginare» sulla quale Obama scommette per trasformare la scienza in un vettore di investimenti, ricchezza e posti di lavoro individuando nella ricerca delle risposte alle malattie incurabili la frontiera più avanzata del sapere umano. Proprio come fece John F. Kennedy quando scommise sulla corsa alla Luna. [...]

Giannelli sul Corriere

Otto milioni. Verranno impiegati per ricerche sulle cellule staminali adulte. Tanti, nel nostro paese, ne sono stati stanziati dopo il via libera della conferenza Stato-Regioni. [...] Un quarto dei fondi andrà a progetti che gli istituti condivideranno con laboratori americani. Un asse che, dopo la decisione di Obama, vedrà la collaborazione solo con i programmi sulle staminali adulte. Un bando, questo del Welfare, che ha già scatenato la polemica. «È discriminatorio e assurdo - attaccano i Radicali -. Daremo battaglia, parlamentare e giudiziaria contro l’atto illegale del ministro Sacconi». [...]

E il Vaticano ora ha paura di uno “Zapatero globale” dal commento di Massimo Franco

L’immagine di Barack Obama come una sorta di «Zapatero globale» viene tuttora rifiutata, in Vaticano. È considerata forzata, quasi caricaturale. Significherebbe ammettere che alla Casa Bianca siede un avversario culturale dell’ortodossia cattolica: un esponente di quel Partito democratico statunitense guardato da anni con diffidenza dalla Roma pontificia; e assimilato ad alcune forze della sinistra europea, come i socialisti del premier spagnolo Zapatero, appunto, accusate di fare avanzare l’odiato «relativismo etico». Ma dopo la decisione della Casa Bianca di non limitare più i finanziamenti alle

ricerche sulle cellule staminali, la divisione del lavoro fra vescovi americani e Santa Sede diventa più difficile. Finora, il tentativo è stato di affidare all’episcopato Usa il compito di criticare l’Amministrazione, mentre il Vaticano si riservava una posizione più defilata; e di distinguere fra il presidente ed i democratici. La tesi di partenza è che Obama ha vinto le elezioni soprattutto in quanto avversario di George W. Bush; ma non perché la maggioranza del Paese condivida l’agenda «liberal» (radicale nella versione europea) del suo partito. Si tratta di un’interpretazione che risponde ad un calcolo paziente: ottenere un distacco della Casa Bianca dal cuore duro ed estremista

La fotografia Roma, Benedetto XVI in visita al Campidoglio (Ansa)

dell’elettorato; e renderla trasversale. L’operazione nasce da una sintonia oggettiva su immigrazione, crisi economica e politica estera. Ma per il resto si sta rivelando meno facile del previsto. È vero che alcune assicurazioni sarebbero arrivate. Ad esempio, la nuova Amministrazione avrebbe garantito che il Congresso non affronterà il problema del Freedom of Choice Act, una legge che liberalizzerebbe l’aborto. E la cerchia dei consiglieri presidenziali sta esaminando almeno una decina di candidati alla carica di ambasciatore Usa presso la Santa Sede. Scelta difficile: il Vaticano ha già fatto sapere che darà il gradimento solo ad alcune condizioni. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

È inutile, quando c’è di mezzo la bioetica, è facile che il discorso finisca con lo sbilanciarsi. E se il discorso sull’interruzione di gravidanza è abbastanza storicizzato e chiaro per consentire a chiunque di prendere una posizione – giusta e sbagliata che sia – riconducibile a una pur minima conoscenza dell’argomento, su altre faccende come la fecondazione assistita o appunto le staminali, lo scontro fra poteri diventa per il lettore più astratto. Ma non per questo i toni si fanno meno accesi. Quando si parla di salute, purtroppo, si corre il rischio fra l’altro di creare illusioni fra la gente che soffre, purtroppo, il che non contribuisce a smorzare i toni di discorsi che dovrebbero avere prima di tutto un fondamento scientifico. Staminali o non, a finanziare la ricerca medica non si fa mai male. Ma negli Usa quanti potranno poi curarsi? Non tanti, credetelo.


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Mercoledì 11 marzo 2009

Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Attentati in Irlanda del Nord, si alza il livello di allarme Quel cliché da ignorare e Brown visita la caserma dell’attentato di sabato sulla “sinistra del no” dal reportage di Francesca Marretta

Il processo di pace in Irlanda del Nord è «incrollabile» ha dichiarato il Premier britannico Gordon Brown, durante la visita alla caserma di Massereene, ad Antrim, a nord ovest di Belfast, luogo dell’attentato rivendicato dalla Real Ira, uno dei gruppi dissidenti e scissionisti dell’Irish Republican Army, che sabato sera, ha ucciso due militari britannici del genio, Mark Quinsey e Patrick Azimkar di 23 e 21 anni, e ferito altre quattro persone. I dissidenti repubblicani hanno invece reso noto ieri che quello di sabato è solo il primo di una nuova ondata di attentati. Sono mesi che Real Ira e Provisonal Ira (altro gruppo dissidente repubblicano nordirlandese) tentano di portare a termine un’azione terroristica in grande stile. Per questo il livello della minaccia terroristica in Ulster è nei giorni scorsi passato da "sostanziale" a "severo". Nonostante questo i militari britannici sono stati colti di sorpresa dall’attentato. Nella

Fiori alla caserma inglese per le vittime dell’attentato

caserma di Massereene sabato sera i soldati del 38esimo Engeneering Regiment, pensavano solo al viaggio che di lì a poche li avrebbe portati ad Helmand in Afghanistan, per una missione considerata pericolosa. Avevano indosso le mimetiche con cui avrebbero preso l’aereo per la base afgana. Le consegne del sabato sera del Domino Pizza’s di Church Street, erano normale routine. Poco dopo le 21.30 ora locale, Anthony Watson, 19 an-

ni ed il suo collega polacco impiegato per le consegne dalla pizzeria, feriti nell’attentato, erano davanti alla prima barriera della caserma con i pacchetti fumanti. A questo punto sono entrati in azione gli uomini della Real Ira, aprendo il fuoco da un auto sui soldati e sui dipendenti di Domino Pizza’s, considerati "collaborazionisti", per poi finire le vittime con colpi esplosi a distanza ravvicinata. Un’esecuzione. In visita a Belfast, Bro-

dall’articolo di Pippo Russo

Il principio di specificità dello sport continua a essere menzionato nei discorsi pubblici dei dirigenti che rappresentano lo sport nazionale dei singoli Paesi europei, con un’insistenza tale da avere ormai strutturato una specifica retorica. E il refrain tanto più s’alimenta quanto più viene omesso lo sforzo d’indagarne i contenuti, o di chiarire cosa intendano davvero per “specificità” tutti quanti a essa fanno appello. Buon per costoro; i quali altrimenti andrebbero in crisi e non saprebbero far altro che appellarsi all’articolo 124 del Trattato dell’Unione europea. Perché, allo stato

I discorsi a Bruxelles e la retorica dello sport delle cose, la specificità alla quale si riferiscono è, nella migliore delle ipotesi, un’idea evanescente; o viceversa, nell’ipotesi peggiore, una confusa minestra concettuale. È il caso di partire da quest’ultimo aspetto per comprendere la suprema confusione che s’alimenta attorno alla questione. Una delle più diffuse (e azzardate) interpretazioni è

quella che vorrebbe fare della specificità uno strumento per procedere verso una sorta di “ri-nazionalizzazione” dello sport europeo. Individuato nell’elevata circolazione di atleti stranieri nei campionati nazionali il principale problema dello sport contemporaneo, si propone di mettere un argine a questo processo etichettandolo come “contrario al principio di specificità

wn ha incontrato, dopo la visita alla caserma teatro dell’attentato i leader dell’Irlanda del Nord. I colloqui hanno l’obiettivo di scongiurare che l’attentato, il più grave da dieci anni a questa parte, non cancelli i progressi raggiunti con il cosiddetto accordo di pace del Venerdì Santo, siglato tra cattolici e protestanti filobritannici nel 1998. Gerry Adams, capo [del] principale partito repubblicano del paese, di cui l’Ira fu braccio armato, ha definito «sbagliato e controproducente» l’attentato, sottolineando che è stato portato a termine da gente «che non ha sostegno nè un piano per l’Irlanda unita», senza tuttavia esprimere cordoglio o emozione per le vittime. Cosa che, ieri ha suscitato reazioni di stizza sulla stampa britannica. Se l’attacco è uno shock per la popolazione dell’Ulster, che per la stragrande maggioranza, circa il 90%, sostiene di averne avuto abbastanza della guerra civile [...] non si tratta, per i militari e gli agenti dei servizi segreti britannici, di un fatto inaspettato. [...]

dello sport”. E francamente non si vede dove stia il nesso. Il dettato dell’articolo 124 parla della necessità di “contribuire alla promozione dei profili europei dello sport, tenendo conto della specifica natura dello sport, delle sue strutture basate sull’attività volontaria e della sua funzione sociale ed educativa”. A ciò si aggiunge che “la dimensione europea va sviluppata anche nello sport, promuovendo l’imparzialità nelle competizioni sportive e la cooperazione tra gli organismi responsabili del settore sportivo, proteggendo l’integrità fisica e morale degli atleti e delle atlete, specialmente tra i più giovani”. [...]

dal corsivo di Michele Serra

Lo stuolo di portavoce del governo, nel rosario quotidiano dei telegiornali, spende spesso e volentieri la definizione "sinistra del no" [...]. Nel mazzo sfiorito di questi "no" seriali, che sarebbero la prova provata della sterilità intellettuale dell’opposizione, sono finite anche le dure critiche al cosiddetto "piano casa", che a una parte consistente dell’opinione pubblica appare come la deregulation della già sregolatissima cultura edilizia di uno dei Paesi più (mal) cementificati del mondo. Come altre formule "pop" della destra di governo, lo slogan "sinistra del no" è semplice e funzionale: attribuisce all’opposizione una sorta di malumore preconcetto; e al governo un’alacre attivismo. Peso morto da una parte, motore virtuoso dall’altra. Il cliché rientra nel "normale" fastidio che questa maggioranza coltiva nei confronti dell’opposizione e delle sue prerogative. Ma c’è, specie in un caso come questo, strutturale per il futuro di tutti, un’aggravante sostanziale. L’aggravante è questa: che il merito delle questioni scompare. [...] Un "no", isolato dal suo contesto, non ha senso. Ogni "no" (esattamente come ogni "sì") può essere giusto o sbagliato, motivato o pretestuoso, sciocco o intelligente, solo in misura della proposta o dell’evento che lo ha suscitato. Dire "sinistra del no" equivale a decontestualizzare ogni idea, ogni parola, nascondendola dietro un siparietto propagandistico uguale e contrario a quello assegnato al premier, ormai da quindici anni (tre piani quinquennali) sulla scena come fattivo e generoso artefice della rinascita nazionale. La scomparsa del merito, della dimensione concreta dei problemi, non è solo uno dei mor-

bi più velenosi e ottundenti della scena pubblica italiana. Sta diventando uno degli elementi fondanti dell’egemonia berlusconiana. L’aspetto psicologico, emotivo e dunque televisivo e spettacolare della politica ruba la scena alla discussione razionale. Un capo che sorride e ha nel cuore le sorti del popolo contro un’opposizione frustrata e invidiosa: questo è il plot che la gragnuola delle dichiarazioni da telegiornale, molti talk-show, molti titoli strillati hanno confezionato e consolidato. Quando si tratti, poi, di decidere se è giusto o ingiusto dare corso legale a centinaia di migliaia di piccoli abusi edilizi, favorire l’iniziativa privata magari a scapito di interessi collettivi nevralgici come l’integrità del paesaggio (quel che ne resta), ri-condonare di fatto l’attitudine anarchica che molti italiani scaricano sul territorio, allora ci si accorge che si deve risalire la china della caricatura propagandistica costruita in anni di sapiente semplificazione dei problemi. Se dico ancora "no", è costretta a chiedersi "la sinistra del no", faccio la solita figura del livido guastafeste? [...] E non sarà più simpatico dire "sì", in modo che il pubblico capisca che so variare il copione? Si noti come le precedenti domande non abbiano niente, ma proprio niente a che fare con la sostanza delle questioni politiche in generale, e con il "piano casa" nello specifico. Una delle poche frecce rimaste nell’arco dell’opposizione è proprio questa: azzerare questo ricatto psicologico, ignorare le freddure sulla "sinistra del no", procedere come se si vivesse e si facesse politica in una Paese in cui i "no" e i "sì" si pronunciano solo in rapporto a quanto accade, non in rapporto a quanto sta scritto in un copione mediatico scritto, per giunta, da altri.

De Bortoli: no alla Rai “Rimango al Sole 24 ore”

La ex hostess Alitalia eliminata anche La morte dalla “Fattoria”: il 75% vota contro di lei e gli spot

dall’articolo di Roberto Bianchin

dall’articolo di Chiara Maffioletti

dal corsivo di Michele Brambilla

Non è un momento fortunato per Daniela Martani. Le trionfali immagini in cui sventolava fiera il cappio per protestare contro la Cai, che subito l’avevano incoronata «pasionaria » dell’Alitalia oltre che agguerrito simbolo della lotta sindacale, sembrano ormai un lontano ricordo. In una manciata di settimane, la temeraria sfrontatezza della 35enne romana è stata sopraffatta dalla raffica di porte che le sono state bruscamente chiuse in faccia. Prima quelle dell’agognato Grande fratello, da cui la Martani aveva più o meno spontaneamente deciso di uscire, dopo 22 giorni, per salvaguardare il proprio posto di lavoro in Cai. Poco dopo la conferma che la sofferta decisione a nulla era valsa, con l’arrivo dell’impietosa lettera di licenziamento da parte dell’azienda. Infine, la beffa di un possibile «riscatto» televisivo. La Martani era entrata nel cast di La fattoria, reality di Canale 5, ed era così volata in Brasile. Domenica alle 21.34 è iniziata la prima puntata. Cinque minuti dopo la mezzanotte la Martani è stata eliminata. La tv dà, la tv toglie. Ma domenica sera, l’ex hostess Alitalia, ex concorrente del Grande fratello e ex volto della Fattoria sembrava proprio non crederci: «O

Come cambiano le cose. Fino a un po’ di tempo fa, se c’era un argomento tabù per eccellenza, questo era la morte. Non se ne parlava tra gente perbene, e nemmeno sui giornali, stando ai quali non muore mai nessuno: il tale si è spento, il tal altro ci ha lasciati, qualcuno scompare e qualcun altro dà l’addio. Ma quelle cinque maledette lettere - emme, o, erre, t, e - non le metteva mai in fila nessuno. Veramente anche adesso si fa fatica a esplicitare. A un certo punto abbiamo appreso, ad esempio, che Eluana era «finalmente libera» [...]. Però il tema del trapasso sta diventando sempre più presente, sui media. Sabato ad esempio, su Repubblica, c’era una bella (per dire) paginata in cui la parola «morte» era finalmente esorcizzata già nel titolo: «Morire in coppia nella clinica dell’eutanasia». Il servizio, da Londra, dava conto dell’ultima avventura di una coppia di sposi, entrambi malati di cancro all’intestino, che hanno deciso di farla finita con un viaggio in Svizzera. Alla clinica Dignitas hanno potuto ricevere il consueto cocktail di pentobarbital-natrium, un barbiturico che in pochi minuti, e senza dolore, interrompe le funzioni respiratoria e cardiaca. [...]

Troppi vincoli. Nessun vero potere decisionale. E il rischio concreto di trovarsi a fare semplicemente il passacarte di scelte decise altrove. Sono queste, fra il tecnico e il professionale, le motivazioni che hanno spinto Ferruccio De Bortoli al "gran rifiuto" della presidenza Rai. Una rinuncia che ha suscitato una ridda di supposizioni, alcune molto fantasiose, nel mondo politico come in quello giornalistico ed economico. Il direttore del Sole 24 Ore, che pure aveva dato la sua disponibilità ai due schieramenti di centrodestra e centrosinistra che avevano trovato un’intesa sul suo nome nel cosiddetto "patto della mimosa" tra Pd e Pdl, ha spiegato, a chi lo aveva proposto, che la sua decisione è maturata "dopo avere attentamente verificato, in seguito a una lettura e a un’analisi approfondita della legge Gasparri, che il presidente della Rai non ha in realtà alcun potere di decisione concreto". Quindi non può effettivamente incidere sulla vita e sulle scelte dell’azienda. Una situazione imbarazzante per un direttore di giornale che ha sempre messo la sua professione innanzi a tutto e il cui obiet-

tivo rimane ancora quello di "fare solo il giornalista". "Perciò ho capito - ha spiegato De Bortoli - che in questa condizione non avrei potuto fare bene il mio mestiere. Mi sarei ritrovato, in buona sostanza, a mettere il bollo su decisioni prese da altri". "Sì, forse avrei potuto rendermene conto anche prima, quando ho dato la mia disponibilità - ha aggiunto - ma comunque ho voluto approfondire la questione prima di accettare l’incarico. E le mie conclusioni sono che ho deciso di restare dove sono". Smorza le polemiche De Bortoli, che rifiuta come rifiutò, sei anni fa per "difficoltà tecniche e politiche", l’attuale direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli; e non raccoglie le interpretazioni di chi lega il suo rifiuto alle pretese ingerenze dei partiti che gli avrebbero già preparato organigrammi e "pizzini" piuttosto indigesti, che a lui sarebbe toccato solo di certificare. "Grande soddisfazione" per il fatto che De Bortoli rimanga al Sole 24 ore lo esprime invece il comitato di redazione del quotidiano, secondo il quale la crisi dell’editoria impone che la guida del giornale sia affidata "a una figura di elevate competenze editoriali" [...].

Daniela Martani

qualcuno mi ha fatto una macumba o non si capisce tutta questa sfiga». Sfortunata o antipatica? Dall’esito del televoto non dovrebbe esserci troppo imbarazzo nella scelta: mandata (dalla produzione) al televoto con l’attrice Giovanna Rei, la Martani è stata eliminata con il 75%. «Al Grande fratello non ho avuto la possibilità di farmi conoscere dal pubblico. Mi sarebbe piaciuto portare a termine almeno un’esperienza. Forse non è il mio momento per i reality». Questo l’amaro commento dell’aspirante showgirl [...]. A interpretare gli umori del pubblico ci ha pensato invece un altro discusso concorrente, Fabrizio Corona: «Sono stato il primo a fotografare questa ragazza con Giletti. Poi c’è stata la vicenda

Alitalia, poi il Grande fratello, e ancora l’Alitalia. Non capisco come mai ce la ritroviamo ancora qui. Deve dimenticare il mondo dello spettacolo. Cominci a lavorare seriamente [...]». E ancora: «L’opinione pubblica è attenta a queste cose. La Martani, in tutto il bailamme Alitalia, è venuta fuori solo perché era la più carina. Ha giocato male le sue carte [...]». Per nulla sorpreso anche l’amico Massimo Giletti: «Daniela ormai è un personaggio da tragedia greca. Credo che da una parte ci sia il sadismo del telespettatore che ama veder soffrire chi è predisposto a essere vittima e, dall’altra, il fatto che lei sia sembrata una voltagabbana: ha venduto l’anima allo spettacolo e il pubblico l’ha punita». [...]


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Mercoledì 11 marzo 2009

Il Cavaliere sempre più “preoccupato” delle lungaggini del Parlamento

I nodi della politica

«Voti solo il capogruppo» Proposta di Berlusconi, ma Fini lo stoppa: «Idea vecchia già caduta nel vuoto» | LE REAZIONI | | TESTAMENTO BIOLOGICO | Le opposizioni Passa il consenso attaccano il premier alle cure, ma il Pd «È una sparata» si divide: 3 astenuti di MILENA DI MAURO

ROMA – L'elenco delle divisioni tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, co-fondatori del Pdl, si allunga di una nuova voce. «Ad un certo momento bisognerà riconoscere il voto di un partito nel voto del solo capogruppo», butta là il premier, al solito impensierito da regolamenti non adeguati e dai tempi biblici necessari per approvare le leggi in Parlamento. «La proposta è già stata avanzata ed è caduta nel vuoto. Accadrà anche stavolta...», lo gela indispettito il presidente della Camera, ancora una volta schierato a difesa di centralità e dignità delle Camere. Ma intanto è un pò guastata la giornata di festa dell’inaugurazione a Montecitorio del nuovo voto anti-pianisti, motivo di vanto ed orgoglio per Fini. Il premier ed il suo ex vice, che di nuovo oggi si vedranno a pranzo per facilitare una comunicazione altrimenti non semplice, continuano a dire l'uno il contrario dell’altro sui temi più disparati: dalle intercettazioni al caso Englaro, dalla decretazione d’urgenza all’abuso del ricorso alla fiducia, dal diritto di voto per gli immigrati in regola alla bicamerale per le riforme, per citare solo alcune delle divergenze più recenti. Pensare che la giornata era iniziata con il viatico del leader della destra all’ipotesi di Berlusconi al Quirinale. «Certamente Berlusconi ha un appoggio personale e popolare per cui questa ipotesi non è affatto remota», argomentava Fini intervistato da 'El Pais', aggiungendo però di non sentirsi «il delfino» di nessuno. Quanto ad un suo futuro al Colle, il premier aveva preferito dribblare sull'apertura di Fini: «Non ho visto niente». Ma in Forza Italia l’uscita del presidente della Camera era parsa a più d’uno una sorta di autocandidatura del leader di An, forte del suo ruolo istituzionale di garanzia e del rapporto sempre migliore con l’opposizione (che infatti anche ieri lo ha elogiato per la risposta alle «pulsioni autoritarie» del Cavaliere).

Berlusconi, in attesa di sviluppi futuri, punta intanto a cambiare i regolamenti e annuncia la volontà di dimezzare il numero dei parlamentari, attraverso però una legge di iniziativa popolare. Ma soprattutto fa sobbalzare il Palazzo con l'idea del capogruppo che vota per tutti, mutuata dall’esperienza francese, dice il premier chiamando il ministro Franco Frattini ad una 'expertise' sulla materia. «Di fronte a regolamenti che sono ancora francamente non adeguati alle necessità di un governo e di una maggioranza di avere tempi certi e brevi di approvazione delle leggi – argomenta il Cavaliere – bisognerà che ad un certo momento si riconosca il voto di un partito nel voto del capogruppo. Chi invece non è d’accordo, vota contro o si astiene. Ma il capogruppo alzandosi e votando in commissione ed in Aula, rappresenta l’intero gruppo dei suoi deputati». Fini stoppa immediatamente l’ipotesi. E c'è chi subito fa notare che ancora una volta, per muoversi in tal senso andrebbe cambiata la Costituzione, che all’art. 67 lascia libero ogni parlamentare di esercitare le proprie funzioni «senza vincolo di mandato». Divergenze a parte, tra un paio di settimane Berlusconi salirà su un palco proprio con Fini per annunciare «la cosa più importante che lasceremo al Paese», il Pdl. «Lasceremo», dice il Cavaliere. Ma il plurale salta in vari passaggi successivi del suo discorso alla assemblea dei gruppi del Pdl. «Tra noi ci sarà grande e straordinaria compattezza – assicura il premier – il partito che nasce sarà il vero partito della gente, non sarà certo un partito di nomenklatura, non dovrà conoscere correnti, posizioni di potere, potentati. Si respirerà aria fresca e nuova. Io sono emozionato, intimamente sereno e felice, sarà una storica occasione di libertà, il 27 marzo nascerà una forza che segnerà la storia per i prossimi decenni». Fini, il co-fondatore, non viene nominato da Berlusconi neppure una volta.

di GIOVANNI INNAMORATI

di MANUELA CORRERA

ROMA – Tra indignazione e rassegnazione la reazione delle opposizioni alle dichiarazioni del premier Berlusconi secondo il quale si potrebbe far votare in Parlamento solo i capigruppo per tutti i deputati e senatori. La «sparata», come la definiscono in molti, è un modo «per distogliere ancora una volta l’attenzione dei media dalla crisi economica e nascondere il vuoto d’iniziative per arginare le difficoltà del Paese», hanno affermato Antonello Soro e Anna Finocchiaro. Parole di apprezzamento sono invece espresse al presidente della Camera Fini per il suo stop al capo della Pdl; con gli esponenti di An che, curiosamente, ridimensionano le critiche di Fini. «Non è al sistema democratico francese che guarda Berlusconi, ma a quello della Cina Popolare, dove il Parlamento è chiamato anno per anno solo a ratificare quanto deciso dal governo», ha detto il Capogruppo di Idv, Felice Belisario. E anche le altre critiche a Berlusconi paragonano il premier a regimi autoritari o a dittatori, come fa l’Udc Luca Volontè che lo mette in parallelo a Chavez, o Antonio Di Pietro, che lo paragona a Saddam Hussein. «Forse – aggiunge Volontè – si pensa che la democrazia di un Paese si possa ridurre alle cene di Arcore». Altri sottolineano l’incostituzionalità della proposta di far votare solo il capogruppo: Gianclaudio Bressa, vicecapogruppo del Pd lo fa ricorrendo all’ironia («si risparmierebbe con soli 7 o 8 deputati»), mentre Rocco Buttiglione ricorda l’articolo 67 della Costituzione, per il quale ogni singolo parlamentare rappresenta la nazione. Da parte del Pd c'è poi un’atteggiamento di rassegnazione nella convinzione che le esternazioni del premier hanno lo scopo di nascondere i temi della crisi, come la notizia dei 370.000 disoccupati in più, che apriva i siti Internet di informazione; ma anche di coprire le iniziative delle opposizioni su questi temi (ieri la richiesta di fare l’Election Day e destinare i 460 milioni risparmiati al comparto sicurezza). «Come un fiume carsico, ciclicamente riemergono le pulsioni autoritarie del presidente Berlusconi», hanno detto Anna Finocchiaro e Antonello Soro, alludendo alle volte precedenti in cui il premier lanciò questa o simili proposte. «Occorre che qualcuno, anche nella sua maggioranza, fermi Berlusconi – hanno concluso i due capigruppo».

ROMA – Sul testamento biologico la maggioranza 'apre' all’opposizione accogliendo un punto considerato dal Pd «dirimente», ovvero l’introduzione del principio del consenso informato nell’articolo 1 della legge. Con questa formulazione l'articolo 1 è infatti stato votato ed approvato oggi in commissione Sanità al Senato, Ma il Pd si è diviso: 3 gli astenuti (cui si aggiunge un voto di astensione dell’Idv) e 6 i voti contrari. Non si tratta di una «spaccatura», precisano dal Pd, ma per il relatore Raffaele Calabrò il voto evidenzia «almeno due anime» nel partito democratico. Risolto, sia pure con pareri diversi e malumori di alcuni (Ignazio Marino del Pd ha infatti parlato di «estrema rigidità del governo e del relatore») il punto relativo al consenso informato, oggi sarà la volta del nodo forse più spinoso del ddl, quello relativo alla nutrizione e idratazione artificiale. Nella prima mattinata si riunirà un comitato di confronto informale (con i capigruppo in commissione e il relatore) per preparare il terreno al dibattito; poi, i lavori in commissione. Un confronto che si preannuncia difficile, mentre i Radicali annunciano un’iniziativa ulteriore. Quella dei 'web-emendamenti' da parte dei cittadini: Chiunque voglia scrivere un suo emendamento al ddl Calabrò potrà farlo su internet, all’indirizzo www.lucacoscioni/senatoreperdueore, e gli emendamenti verranno poi presentati in aula. Nella riformulazione dell’art.1 del ddl approvata, a firma di vari senatori di entrambi gli schieramenti, si legge precisamente che la legge «garantisce che gli atti medici non possono prescindere dall’espressione del consenso informato, fermo il principio per cui la salute deve essere tutelata come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e che nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario, se non per disposizione di legge e con i limiti imposti dal rispetto della persona umana». Nel voto, il Pd si è diviso: hanno votato contro l’articolo 1 sei senatori e tre si sono astenuti (Gustavino, Bosone e la capogruppo in Commissione Dorina Bianchi). Si è astenuto anche il senatore Idv, Astore. La commissione ha dato il via libera anche all’articolo 4 del ddl che prevede tra l’altro come il «consenso al trattamento sanitario può essere sempre revocato, anche parzialmente».

Belisario «Pensa al modello cinese»

Marino «Troppo rigido il relatore»

Si lavora a una rosa, ma la decisione slitta alla settimana prossima

Rai, tramonta l’ipotesi Petruccioli Berlusconi esprime pubblicamente stima per l’attuale presidente, ma «vogliamo il cambiamento» di ELISABETTA STEFANELLI ROMA – Punto e a capo, della presidenza Rai se ne parla tra una settimana. O meglio, dopo che il premier Silvio Berlusconi ha definitivamente chiuso l’ipotesi che ci potesse essere un ripensamento nella maggioranza di governo sul nome di Claudio Petruccioli, ora la trattativa riparte. E il segretario del Pd Dario Franceschini avrebbe chiesto tempo per mettere a punto la rosa di nomi che gli è stata proposta come ipotesi dai capigruppo Pdl e che ha abbracciato. Anche il sottosegretario alle Comunicazioni, Paolo Romani, è convinto che sia «improbabile» uno sblocco in tempi rapidi del rinnovo del vertice Rai. Per sicurezza intanto l’assemblea dei

soci Rai prevista per ieri alle 16 è stata aggiornata a mercoledì 18 marzo alla stessa ora e così anche la commissione di Vigilanza, tempestivamente convocata dal presidente Sergio Zavoli per oggi e sconvocata ieri per il nulla di fatto. Uno slittamento che chiama alla mobilitazione l’Usigrai, sindacato che domani probabilmente annuncerà lo sciopero. In attesa che i Poli si accordino sul nome, le indiscrezioni parlavano di Marcello Sorgi e Francesco Paolo Casavola insieme al presidente uscente per la terna del Pd. Del resto quella di ieri è stata una giornata di nomi, di voci e di pubbliche dichiarazioni, chiusa dalle parole di Berlusconi. «Ci tengo a dire – ha spiegato il premier – che è molto grande la stima per Petruccioli ma anche che la nostra

decisione, in coerenza anche con quanto affermato dal leader del Pd, è stata quella di un rinnovamento e quindi, se vogliamo davvero rinnovare la Rai, credo che la nomina del presidente in carica vorrebbe dire continuità e dunque soltanto per questo che noi abbiamo detto che volevamo un cambiamento». «Sono grato della stima», replica secco Petruccioli che «da politico esperto» fa sapere che è consapevole di quando deve stare zitto. In realtà dopo il no del governo, reso pubblico lunedì sera dal Pd, ieri mattina si erano rincorse le dichiarazioni di stima da parte della maggioranza per il presidente uscente. «Per me Petruccioli andrebbe bene», aveva esordito Domenico Nania e anche Ignazio La Russa aveva affermato: «Si cerca un’intesa ma non ci sono veti su Petruccioli». Poi Pierferdinando Casini aveva chiesto al governo di riflettere «sul fatto che il rifiuto a dare il consenso a Petruccioli è immotivato e mi

L’ex direttore

auguro che si possa varare al più presto di Matrix questa soluzione, altrimenti bisognerà Mentana procedere per subordinate ma mi sembra che questo sia incomprensibile». Petruccioli è difeso da Paolo Gentiloni e Fabrizio Morri che considerano inaccettabile in veto su di lui, ma intanto sono in molti ad avanzare anche pubblicamente altri nomi come quello di Enrico Mentana.


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Mercoledì 11 marzo 2009

Casa/Il dibattito

Novità dall’Ecofin: l’Iva agevolata per l’edilizia diventa “eterna”

Verso una legge “cornice” Il Cdm di venerdì approverà gli “indirizzi”: le Regioni potranno dare regole più ferree di CHIARA SPAGNOLO VENERDI' scorso era una legge. Lunedì una legge quadro, ieri un decreto legge. L'abito con cui il Governo tenta di vestire il Piano casa che venerdì approderà in Consiglio dei ministri, cambia di giorno in giorno. Di certo c'è solo che il provvedimento si presenta come il tentativo da parte del Governo di affrontare la crisi ineluttabile di un settore che è stato trainante per l'economia italiana, l'edilizia, e contemporaneamente - di semplificare la vita dei cittadini, alle prese con le pastoie burocratiche che rendono difficili e lunghe le ristrutturazioni. E se inizialmente l'esecutivo Berlusconi era partito in quarta, ha poi rallentato in corsa, di fronte alla pioggia di critiche piovuta dalle Regioni, preoccupata dalla possibilità che il Piano potesse tradursi in un'eccessiva ingerenza del Governo sulle regole dei territori. A parte l'atteggiamento positivo di alcuni governatori, a partire da quello del Veneto Galan (la cui giunta ha approvato ieri il Piano casa, così come “suggerito” dal premier), quasi tutti i presidenti regionali hanno alzato le barricate. E a loro il presidente del Consiglio ha risposto fin da lunedì con ampie rassicurazioni, che ieri si sono tradotte in poche frasi, nell'ambito dell'intervento tenuto durante l'assemblea dei gruppi del Pdl a Roma. Il governo, secondo quanto ha riferito il premier, ha allo studio un provvedimento che interviene sulla normativa in materia per quanto riguarda la competenza statale. L'intervento non dovrebbe sovrapporsi all'autonomia delle Regioni, almeno non nelle dichiarazioni fatte ieri. I dubbi, però, sono tanti. Sull’autonomia degli enti e sulla possibilità che le nuove regole diano il via all’ennesima ondata di cementificazioni che seppelliranno il Belpaese. Una possibilità smentita da Berlusconi in persona: «Non c'è nessuna cementificazione perché ci si rivolge a tutte quelle famiglie italiane che abitano in una casa monofamiliare o bifamiliare e sono quasi il 50%». «Il 50% di famiglie - ha aggiunto che hanno avuto la casa bloccata tra pratiche burocratiche inenarrabili con i Comuni e che con una semplice lettera di inizio lavori al Comune e con un progetto firmato sotto la responsabilità di un professionista, un architetto o un ingegnere, potranno ampliare del 20% la propria casa sul proprio territorio di pertinenza e certamente faranno qualcosa che renderà più bella e più preziosa e di maggior va-

lore la propria casa, non credo che ci sia nessuno così sciocco da voler fare un qualcosa che diminuisca il valore della sua proprietà. «Quindi - ha continuato - questo è quello che dice questa legge cornice che noi approveremo venerdì in Consiglio dei ministri, ma che saranno le Regioni che dovranno fare propria». Naturalmente le singole regioni potranno fare delle leggi di contenimento maggiore perché quello del 20-30% è il limite massimo a cui si potrà arrivare e credo che questo metterà di nuovo in moto l'edilizia e siccome c'è un vecchio motto che dice quando l'edilizia va tutto segue, credo che questo sarà qualcosa di utile per l'economia». Nell'ambito dei provvedimenti per arginare la crisi del settore edilizia e il suo indotto, poi, è arrivata l'iva “eterna”. Ad annunciarla è stato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, al termine della riunione dell'Ecofin. «Dall'Ue abbiamo avuto la conferma della trasformazione da temporaneo a permanente del regime Iva agevolato per l'edilizia», ha spiegato il ministro, sottolineando come si tratti di «una buona dote fiscale per la nostra nuova politica edilizia ed abitativa».

L’ANCE

Edilizia, 250.000 posti a rischio si intervenga al più presto

Berlusconi durante l’assemblea dei gruppi del Pdl ieri a Roma

I VERDI

L’ARCHITETTO

Un regalo a palazzinari e speculatori nasceranno “eco-mostriciattoli”

Fuksas: no alla cementificazione si dia potere alle amministrazioni

«ASPETTIAMO ancora i dettagli, ma il piano casa annunciato da Berlusconi sembra essere un attacco definitivo per il già martoriato paesaggio e territorio. L'abbattimento delle regole e le deroghe ai piani regolatori non farà altro che favorire la crescita di tanti piccoli eco-mostriciattoli». Lo ha dichiarato la portavoce nazionale dei Verdi, Grazia Francescato. «Il rischio vero – ha aggiunto – è che dietro questo annuncio si nasconda un condono preventivo dalle dimensioni colossali per fare un grandissimo regalo agli speculatori ed ai signori del cemento». «Negli ultimi quindici anni, in Italia, sono spariti più di 3 milioni di ettari verdi sostituiti in gran parte dal cemento e dall’asfalto – ha concluso la Francescato -. Il governo Berlusconi spaccia per piano casa il tentativo di una cementificazione selvaggia che sarebbe il colpo di grazia a ciò che resta del Belpaese. Se davvero si vuole intervenire sul nostro patrimonio edilizio si promuova l’efficienza energetica e le rinnovabili nei nostri immobili che ad oggi producono circa un terzo dei nostri gas serra».

GIUSTO costruire in Italia nuove case, ma no al cemento selvaggio. L'architetto Massimiliano Fuksas – che ieri su Repubblica ha firmato insieme con Gae Aulenti e Vittorio Gregotti un appello contro 'licenze facili e permessi edilizi fai da tè – ribadisce la necessità di controllo da parte dello Stato. «Bisogna ridare potere e forza alle amministrazioni», sottolinea. Il progetto del governo per l’edilizia, spiega Fuksas, «lo dividerei in due parti: una parte ha più senso, è necessaria perchè ripropone una logica che è stata presente in Italia negli anni Cinquanta e Sessanta con la legge Fanfani per l'edilizia. L’altra parte è quella che io condivido meno sulla quale non sono d’accordo. La parte in cui si riduce il ruolo delle istituzioni ad assistere in un guazzabuglio terribile (...). Io non sono contro il fatto del fare – precisa l’architetto – sono contro il fatto di ridurre le istituzioni ad un qualche simulacro che assiste senza più poteri». Secondo Fuksas, bisogna fare un piano casa «che abbia una durata di almeno un decennio», per produrre «almeno 150 mila alloggi l’anno, cosa che avviene in quasi tutta Europa». E bisogna «ridare potere e forza alle amministrazioni».

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GLI INTERVENTI VARATI

«TEMIAMO che le Regioni ci mettano troppo tempo a recepire le linee del nuovo piano casa promosso dal Governo. Se non si interviene subito ci sono 250 mila posti a rischio nell’edilizia entro la prossima estate». È l'allarme lanciato dal presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, intervenuto a Napoli all’assemblea annuale di Ance Campania. «Non devono passare tanti mesi – ha ribadito Buzzetti -. Dallo scorso novembre sono già stati persi 50.000 posti nel settore, se non si fa qualcosa subito possono aumentare fino a 250 mila». L’Ance è favorevole ad un nuovo piano casa: «Finalmente è stata rimessa l’edilizia al centro delle politiche per rispondere alla crisi. E questo lo vediamo sia con il piano infrastrutturale che con questo nuovo piano casa. Naturalmente abbattimento e ricostruzione vanno benissimo con un premio di cubatura, come già avviene in Lombardia, cogliendo l’obiettivo del risparmio energetico come in tutti i paesi del mondo. L'unico problema è rappresentato dalle norme sugli aumenti di cubatura e le autorizzazioni sull'esistente del 20% in più». Alle preoccupazioni degli ambientalisti Buzzetti replica: «Prima di gridare allo scempio capiamo quali sono le norme, sapendo da oggi che saranno le regioni ad approvarle». Positivo ma con alcuni distinguo il commento di Confedilizia, che calcola che in Italia vi siano fra 700-800 mila immobili inabitabili perchè da ristrutturare. «Le misure del Governo - ha spiegato l’associazione - renderebbero più facile l'utilizzo di questi immobili per i casi in cui i proprietari siano intenzionati ad adibire gli stessi a loro abitazione». Confedilizia chiede che la maggioranza introduca per i contratti di locazione agevolati una cedolare secca del 18-20%».

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Dal Veneto di Galan il programma “apripista” di ROBERTO NARDI VENEZIA – In meno di un’ora il Veneto ha messo il suo sigillo di “apripista” nazionale sugli interventi a favore dell’edilizia. Tanto, infatti, è durata la riunione della giunta regionale guidata da Giancarlo Galan, che ha dato il via libera al disegno di legge per l’intervento «a sostegno del settore edilizio e per promuovere le tecniche di bioedilizia e l'utilizzo di fonti di

Tutto deciso con il premier «L’idea è stata sua»

energia alternative e rinnovabili». Un progetto di durata biennale, «a costo zero» per le casse pubbliche e che vuole garantire l’integrità dei centri storici e del paesaggio, contenuto in otto articoli che nasce sotto l'imprimatur dello stesso presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. «Ho concordato queste direttive – ha detto Galan – con il presidente Berlusconi. L’idea come sempre è stata sua». Nessun pericolo, quindi, che il prossimo consiglio dei ministri possa dare indicazioni diverse: «ho la ragionevole certezza – ha spiegato il presidente veneto – di non essere smentito». Il premier, ha

aggiunto Galan, è stato il vero ideatore e chi ha elaborato l’idea «sono stati l’assessore Renzo Marangon con i nostri uffici, io e Nicolò Ghedini». Da parte dello Stato, poi, potrà arrivare solo qualche direttiva «che sara rispettata», perchè la competenza in materia è delle Regioni. E il Veneto «in questo volta – ha detto con orgoglio Galan – è ampiamente davanti agli altri». Sul piano concreto, il progetto varato dalla giunta veneta prevede essenzialmente tre punti: l’ampliamento degli edifici residenziali sino al 20%; l’adeguamento degli standard qualitativi degli edifici costruiti prima del 1989; agevolazioni

fiscali da parte dei comuni. Per quanto riguarda gli ambiti di applicazione, i Comuni potranno escludere dai benefici di legge aree di particolare importanza sotto l’aspetto edilizio, paesaggistico o ambientale. La Legge non avrà valenza per le grandi strutture di vendita, nè sugli edifici abusivi e per quelli realizzati dopo il primo gennaio 2009. Per Galan, il disegno di legge «sarà un’occasione preziosa per i cittadini, cancellerà tantissime inutili norme burocratiche che hanno ostacolato la crescita e lo sviluppo, renderà più moderni i nostri comuni». «Il nostro – ha detto ancora – è un invito alla gente che tiene

i soldi sotto il materasso a fare qualcosa che fa bene al privato, perchè abbellisce le case e abbatte i capannoni, e alla collettività». Agli articoli 1 e 7, è stato ricordato, ci sono tutti quei vincoli che impediranno qualsiasi scempio «e questo tappa la bocca a tutti». A poter usufruire delle legge saranno soprattutto i proprietari di case singole, mentre «per chi abita in un condominio è più difficile pensare ad ampliamenti».

Interventi di durata biennale a costo zero


8 Primo piano

Mercoledì 11 marzo 2009

Lanciata la corsa alle candidature tra conferme, smentite e dichiarazioni “tattiche” Il giorno dopo il vertice del centrosinistra tutti smentiscono che Lacorazza e Santarsiero sono in pole

Politica lucana

Parola d’ordine: «Nulla è deciso» Radice polemico: «Non è vero che c’è una posizione unitaria» POTENZA - Il vertice del centrosinistra per l’individuazione dei candidati presidenti delle Province di Potenza e Matera e per il sindaco del capoluogo di regionale è stato archiviato. Non è stato deciso nulla di ufficiale. E anche se lo fosse la strategia politica ora è quella di stare attenti a compattare e non a dividere. In buona sostanza con il centrodestra che questa volta non è destinato al ruolo di vittima predesti-

nata “i panni sporchi - del centrosinistra lucano - si lavano in casa propria”. Ma è anche indiscutibile che il “litigioso” centrosinistra degli ultimi mesi non pùò certo essere diventato il contrario di se stesso in poche settimane. Il rischio di perdere però, è concreto questa volta. Non basterà compattare le varie maggioranze nei consigli come puntualmente avviene da un paio di anni almeno. Le alchimie non baste-

PARTITO DEMOCRATICO

vendicazioni. In ogni caso ieri, si è aperto il fronte delle “precisazioni” e dei distinguo sulle notizie di stampa. Il più netto è stato il segretario regionale dell’Idv, Michele Radice: «Leggere che la riunione del centro sinistra lucano si sia conclusa con una posizione condivisa e unitaria è cosa non veritiera e relega quanto espresso dai partiti ad una mera presa d'atto». «Per quanto riguarda le posizioni

LA SD E I VENDOLIANI

«Per i nomi ora è ancora presto» Piero Lacorazza, segretario Pd di basilicata, a margine del vertice dei partiti di maggioranza di lunedì scorso: «L’obiettivo è quello del rilancio del centrosinistra, lavorare per rinnovare un progetto di futuro per la regione, costruire una nuovo rapporto tra politica e società, anche accelerando sul processo di riforma di una governance che deve rendere protagonista il territorio, alleggerendo la programmazione dalla gestione, attraverso un più funzionale e virtuoso rapporto tra livelli istituzionali». Nessun riferimento ai nomi da parte del segretario democratico che sottolinea: «E’ stata una serena e positiva discussione con l’impegno comune e responsabile per valorizzare unità e pluralismo, indispensabile in Basilicata, come in Italia, non solo per contrastare le politiche inadeguate di Berlusconi, ma soprattutto per dare nuova speranza, in un momento di straordinaria crisi economica e sociale». Ovviamente per Lacoraz-

ranno al centrosinistra per “convincere” gli elettori il 7 giugno a riconfermare la fiducia. Per quest la via obbligata è la concertazione tra alleati senza che passi la sensazione che a decidere siano stati i big del Pd. Anche se alla fine almeno in due postazioni su tre saranno proprio due big democratici a guidare la carica elettorale. E Vito Santarsiero e Piero Lacorazza sono in testa tutti. Il resto è diplomazia e ri-

za il messaggio da lanciare (ed è una delle riserve sulla propria candidatura) è che non sia stato deciso nulla sui candidati: si candiderà solo a patto che sia il centrosinistra a chiedergli di candidarsi. Per questo lo stesso Lacorazza precisa: «Un punto di partenza importante è stato segnato anche sul metodo e sui criteri di selezioni dei candidati, per i quali nulla è stato deciso. Un primo passo che necessita di ulteriori riflessioni nei partiti, sui tavoli provinciali e della città di Potenza, per costruire non solo le migliori condizioni politiche e programmatiche ma anche di partecipazione, di condivisione e di protagonismo».

SOCIALISTI

Sì al codice etico europeo Per Sarubbi il Pd «deve per i futuri amministratori fare un passo indietro» «La riunione del tavolo regionale del centrosinistra si è svolta in un clima sufficientemente positivo. Si sono confrontate posizioni politiche e culturali diverse, ma tese a ricercare l’unità necessaria a rilanciare la coalizione per limitare le conseguenze negative della crisi mondiale sul già fragile tessuto economico e sociale della Basilicata, e per frenare una possibile ascesa del centrodestra lucano che peggiorerebbe le condizioni». E’quanto si legge in un documento della Sinistra democratica e Movimento per la Sinistra di Basilicata sul vertice che prosegue: «E’ inevitabile che soluzioni di candidature vengano veicolate, ma questa volta bisognerebbe prendere atto che il centrosinistra è ricomponibile solo se prevarrà un comune impegno di procedere ad una coalizione profondamente rinnovata». La Sd e i “vendoliani” si soffermano sulle questioni politiche e programmatiche più che parlare di uomini: «La Basilicata e i suoi cittadini più deboli attendono risposte concrete a problemi concreti, a partire dalla difesa del posto di lavoro». «In questo quadro la questione morale - prosegue la nota - diventa un elemento fondante di una nuova strategia del centrosinistra lucano perchè è questione democratica e nello stesso tempo di riforma della politica. Per questo riteniamo che la coalizione debba assumere il Codice etico europeo sui comportamenti degli amministratori pubblici a base dell’azione delle amministrazioni governate dal centrosinistra, e che non vengano candidate persone sottoposte a rinvio a giudizio per reati di mafia o per gravi reati nei confronti della pubblica amministrazione». Per quanto riguarda i candidati, questo quanto dichiarato dai due movimenti politici: «Uno sforzo comune per produrre l’unità deve basarsi sulla pari dignità tra tutte le forze politiche; pari dignità nei contenuti strategici e programmatici e nella valutazione e scelta delle candidature. In quest’ambito la sinistra, alla pari con i settori del centro della coalizione, può esprimere idee, contenuti e candidature».

Il consigliere : «Siamo al centro. Stiamo lavorando con Falotico, nessuna preclusione verso il Pdl»

Mastrosimone: «Liste pronte, andiamo soli» «ANDIAMO DA soli, abbiamo già le liste pronte e abbiamo un’ Alleanza di centro nella quale lavorare». Sono le parole del consigliere regionale Rosa Mastrosimone che allunga i tempi per la definizione delle alleanze, pesa le parole ma conferma le difficoltà con il centrosinistra, le aperture, solo possibili, verso il centrodestra e soprattutto la possibile intesa con Roberto Falotico che non sarà solo per le Provinciali ma probabilmente punterà ad un obiettivo più a lungo termine che porterà almeno alle Regionali 2010. «La confusione che c’è non ci permette di fare una scelta differente, abbiamo già pronte le liste» spiega Rosa Mastrosimone, «il silenzio di queste ore è una scelta voluta. Io sono sempre stata coerente, ho sempre rifiutato i trasformismi, ho costituito un partito e non mi pongo alcuna preclusione. Noto che nel centrosinistra c’è una grande confusione, manca una guida. Servirebbero delle scelte ed invece il partito di maggioranza relativa è aggrovigliato su sè stesso. Con il centrodestra», continua ancora la Mastrosimone, «non c’è stato alcun contatto, del resto la Pdl ancora non esiste. Non sarebbe possibile. Noi comunque siamo aperti a tutto compreso il centrodestra ma vogliamo fare delle scelte di lunga gittata». Non scelte dunque di medio termine ma programmi di prospettive che hanno

avanzate da tempo dall'Idv e ribadite ieri a scenari mutati - prosegue Radice - sono ben diverse e lontane da quanto affermato sulla stampa locale». Nulla di deciso quindi per Radice che aggiunge: «L'Idv si è riservata di approfondire le questioni sotto l'aspetto squisitamente politico e di assumere all'interno degli organi del proprio partito tutte le decisioni in merito». sal.san.

Rosa Mastrosimone e Roberto Falotico

nelle Regionali l’obiettivo definito e che vedono nel possibile incontro-accordo con Falotico un punto di sintesi che sembra essere molto vicino: «al momento stiamo lavorando per portare le nostre liste alle prossime Provinciali, i discorsi per le alleanze sono ancora prematuri. Certo credo ci sia una comunanza ed una convergenza molto evidente. Ma al momento non c’è alcuna intesa e se ci sarà non sarà solo per le Provinciali ma per un discorso più proiettato nel lungo periodo». Posizioni ed idee comuni che sembrano aver posto le basi per una strada insieme sottolineando le peculia-

rità che ci sono nelle due province di Potenza (Falotico) e Matera (Mastrosimone). Una cosa appare chiara, la permanenza al centro. Il rapporto incrinato e difficilmente sanabile con il Pd e la porta nient’affatto chiusa verso la Pdl. Poi c’è anche la presenza sicura con una lista a Potenza e Matera di Falotico e Mastrosimone. Da qui a qualche settimana il quadro politico e delle alleanze potrà apparire forse più chiaro, ma di certo questa vicinanza su una ipotesi di lavoro sempre più definita appare inequivocabile. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

«Come ha ammesso lo stesso Piero Lacorazza, dalla riunione del centrosinistra non è venuto alcun disco verde per la sua candidatura alla Provincia di Potenza o per altri candidati del Partito democratico perchè, almeno noi socialisti non siamo disponibili a fare le comparse di giochi già fatti». Lo ha detto il segretario regionale del Ps Rosario Sarubbi per il quale «sul piano del metodo relativo alla scelta collegiale dei futuri presidenti delle due province come del sindaco di Potenza è necessario fare altri passi in avanti per affermare il principio della pari dignità dei partiti della coalizione». I socialisti quindi “bloccano” le voci su una candidatura già decisa per Lacorazza. Sarubbi poi chiarisce: «Il Pd non può pensare di avere tre candidati su tre postazioni politico di pari livello e deve pertanto compiere un atto di umiltà che al tempo stesso

è anche un atto di responsabilità e di saggezza. Per il momento se dobbiamo giudicare le dichiarazioni non ci pare di cogliere dall'atteggiamento di Lacorazza alcuna forzatura, anzi gli diamo atto che ha voluto prendere le distanze da interpretazioni giornalistiche che non rispondono a verità». «I Socialisti - prosegue Rosario Sarubbi - sono per un rilancio della coalizione partendo dai nuovi programmi per arrivare alla scelta dei presidenti e del sindaco e non certo perchè il fiato del centrodestra si fa sempre più vicino al collo. Il rischio di un ribaltamento non può diventare motivo di scelte dettate più da timori irrazionali che da ragioni vere e proprie che per noi devono avere una chiara e netta matrice riformista». «Come sempre - ha concluso il segretario regionale socialista -deve prevalere il cuore che sta a sinistra».

La rivista Decanter presenta il quarto numero Decanter, la rivista trimestrale lucana “laboratorio della sinistra lucana”, oggi presenta il quarto numero al pubblico. L’appuntamento è a Potenza presso il Mediafor alle 17. Il tema è quello di copertina: “Crisi politica della Regione“. E’ previsto un dibattito. Introduce e coordina i lavori il direttore di Decanter (ex segretario regionale di Sd), Antonio Califano.

Interveng Introduce e coordina: Antonio Califano (direttore Decanter). Previsto l’intervento poi di Marina Buoncristiano (presidente Osservatorio diocesano sulle povertà), Piero Di Siena (presidente associazione per Il Rinnovamento della sinistra ), Paride Leporace (direttore il Quotidiano della Basilicata) e Giacomo Schettini (redazione di Alternative per il socialismo)

11 E NON 21 I FALOTICHIANI DI TITO La precisazione IL COMPONENTE della segretaria del comitato democratico titese, Vincenzo Quaranta ha dichiarato: La fuoriuscita dal Pd di Tito del segretario, di 10 componenti del Circolo e dei 2 componenti dell'assemblea Provinciale non ha colto di sorpresa i restanti componenti. Nei prossimi giorni sarà ampliata la segreteria di circolo e sarà eletto il nuovo coordinatore». Restano al loro posto 10 componenti e quindi non sono 21, ma 11 le defezioni.


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Mercoledì 11 marzo 2009

Giustizia lucana

Per le minacce a don Marcello Cozzi il gip ordina alla procura di formulare le accuse

Imputazione coatta per i basilischi Le parole di Cosentino, Martucci e Riviezzi hanno leso la reputazione del sacerdote POTENZA - Il giudice per le indagini preliminari Gerardina Romaniello ha ordinato al pubblico ministero di formulare «entro dieci giorni» l’imputazione coatta nei confronti di Riccardo Martucci, Saverio Riviezzi e Giovanni Luigi Cosentino per le minacce e le ingiurie rivolte a don Marcello Cozzi, coordinatore regionale dell’associazione Libera. I fatti sono avvenuti nel 2006. Nel palazzo di giustizia era in corso di un’udienza del processo ai basilischi. Don Marcello Cozzi aveva deciso di partecipare, accompagnato da una delegazione di Libera. In un momento di pausa, in un corridoio, i tre pregiudicati, indicati dalla procura antimafia come appartenenti al clan dei basilischi, si sono avvicinati al sacerdote e gli avrebbero detto di «pensare a fare il suo mestiere». E’ stato lo stesso sacerdote a raccontare tutto alla polizia: «Nel pronunciare le frasi - si legge nella deposizione - avevano un atteggiamento chiaramente ostile nei miei confronti. Successivamente, mentre scendevo le scale Cosentino (oggi collaboratore di giustizia. All’epoca era considerato il capo della famiglia dei basilischi ndr) pronunciava queste parole: “Mi vogliono far passare per boss, invece c’è chi ha l’anima più nera dell’abito che porta”». Sostiene il gip Romaniello: «I fatti venivano confermati da alcuni testimoni». Ma la procura non aveva ravvisato reati. Il sostituto procuratore Claudia De Luca, che da poco ha lasciato la procura di Potenza per quella di Napoli, aveva chiesto l’archiviazione. Il gip Romaniello invece ritiene «che le frasi pronunciate all’indirizzo di don Marcello Cozzi avevano un obiettivo collegamento con l’attività del sacerdote, nonché un’efficacia intimidatoria e un carattere denigratorio verso la sua persona, soprattutto per il suo notorio impegno antimafia, espletato nella duplice qualità di ministro di culto e di presidente del Cestrim e dell’associazione Libera, organismi entrambi con la finalità precipua di riscattare le popolazioni dalla schiavitù delle mafie. Va sottolineato sostiene il gip - come gli indagati, nel pronunciare quelle frasi, hanno dimostrato di conoscere bene l’attività di don Marcello: non tanto quella di sacerdote, quanto quella relativa al suo impegno antimafia». Per questo «non sono condivisibili - spiega il gip - le motivazioni poste alla base della richiesta di archiviazione. Né è condivisibile l’affermazione del pm secondo la quale la frase “C’è chi ha l’anima più nera dell’abito che porta” sia penalmente irrilevante rientrando nel diritto di ciascuno di criticare l’altrui comportamento. Si tratta invece - second il gip - di una frase che, in quanto tesa ad attribuire al sacerdote la malafede, evidentemente nelle sue iniziative pubbliche, di contrasto alla mafia, è lesiva del decoro e della reputazione di qualsiasi persona, ancor più di quella di un sacerdote che ha un ruolo pubblico in conseguenza del suo impegno civile». Resta ora da capire la procura come ha formulato il capo d’imputazione. f. a.

Il presidente di Libera spiega il perché dei manifesti diffusi dall’associazione

«C’è chi solo oggi ricorda particolari di casi di omicidi e scomparse» POTENZA - Sono affissi sui muri di Potenza e guardano i passanti dritto negli occhi. Non ci sono né nomi né date. Solo le foto delle persone scomparse. A spiegare il perché dei manifesti fatti affiggere dal coordinamento regionale dell’associazione Libera, basta una frase: «Quando varchi la linea del silenzio e raggiungi molti, è allora che fai paura al potere criminale». «E’ dello scrittore Roberto Saviano – spiega don Marcello Cozzi, referente di Libera Basilicata – e fotografa esattamente la realtà che stiamo vivendo». Si spieghi meglio Quando si toccano certe leve c’è chi, inevitabilmente, si arrabbia e si innervosisce. Da quando abbiamo incominciato a scendere nelle piazze, ad andare nelle scuole, nei teatri, nelle sale comunali e nelle parrocchie, abbiamo piano piano messo in moto una valanga. Per ora stanno cadendo solo piccole pietre ma prima o poi verrà giù la montagna del silenzio che finora ha oscurato la Basilicata Una regione nell’ombra? Più che nell’ombra, nell’oblio. La Basilicata è stata per troppo tempo vittima dell’oblio e della “dimenticanza”. Le nostre iniziative, come quest’ultima dei manifesti, mirano a risvegliare la memoria. I nostri incontri, il mio libro hanno fatto ricordare a tanta gente piccoli particolari che avevano sottovalutato o che non avevano denunciato per paura o più semplicemente per non avere noie.

Sta dicendo che chi ha letto il suo libro ha poi fatto delle denunce relative ai cosiddetti casi irrisolti della Basilicata? Proprio così. Rileggendo la ricostruzione di quanto accadde la sera in cui fu trovato morto l’imprenditore Domenico Di Lascio, per esempio, c’è chi ha ricordato particolari che prima aveva sottovalutato come la presenza di strani personaggi che gli dissero: «Anche se hai visto o sentito qualcosa, non è come immagini. E’ una cosa molto più grande. La verità va oltre la semplice criminalità». Altri esempi di “risvegli della memoria”? C’è chi piano piano sta facendo capire che ci sarebbe qualcosa da aggiungere anche sull’omicidio Gianfredi-Santarsiero e sulla sparizione di Elisa Claps. C’è addirittura chi mi ha raccontato una versione diversa di un omicidio di mafia avvenuto negli anni ’90, un caso che ha già una sentenza definitiva. Se quello che mi è stato riferito è vero, in carcere sta pagando la persona sbagliata, capisce l’importanza della memoria? Di quale avvenimento si è persa la memoria? Mi piacerebbe approfondire la storia del famoso don Pepe’, un noto appartenente alla ’ndrangheta calabrese introdotto a Potenza e che veniva qui a fare affari. Stiamo parlando degli anni Novanta, eppure il velo dell’oblio ha coperto questa storia come tante altre. Pensa che questi manifesti

Il manifesto di Libera

possano sollevare quel velo? I manifesti rappresentano un esercizio per la memoria. Un allenamento che non dovremmo mai interrompere perché da quando la gente ha cominciato a risvegliare la propria coscienza e a scendere in piazza al nostro fianco, in Basilicata è stato varcato un importante muro. Insieme, come tante formichine, abbiamo intrapreso una strada che ci porterà lontano. Ormai non si torna più indietro perché nulla è come prima. Una curiosità: ci sono tante frasi di personaggi anche più autorevoli di Saviano. Perché

Don Marcello Cozzi

ha scelto proprio un suo passaggio per dare voce a quelle otto persone raffigurate sui manifesti? Quella frase mi è rimasta impressa perché l’ho letta in un momento particolare. Avevo appena ricevuto quella lettera (don Cozzi si riferisce alla lettera di minacce contenente due proiettili indirizzata a lui lo scorso mese di novembre, ndr) e mi è capitato sotto mano un suo libro. Mi sono detto: è proprio vero, quando si varca la linea del silenzio e si raggiungono molti, è allora che si fa paura al potere criminale. f. a.

Omicidio Tartaglia Le verità del sindaco di Melfi

Navazio testimone in aula al processo dello zio Gerardo

Il sindaco di Melfi e a destra suo zio Gerardo Navazio (foto www.contrasto.it)

di LEO AMATO POTENZA - «In virtù dei vincoli di parentela che la legano all'imputato lei può anche astenersi dal deporre. Intende rispondere lo stesso?» Alfonso Ernesto Navazio, sindaco di Melfi, commissario straordinario del Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Potenza, è seduto in aula davanti alla Corte d’assise. Distinto, molto composto, sorridente come al solito, decide di rispondere. «Dovere di cittadino», dirà all’uscita dell’aula, tornando rapidamente ai suoi impegni istituzionali. Gerardo Nava-

zio è suo zio, su questo non ci piove, poi nient’altro: i rapporti con lui, in famiglia, si sarebbero raffreddati da moltissimo tempo. Su questo aspetto l’avvocato di parte civile, Maria Rita Di Ciommo, la pensa in maniera diversa, e a un certo punto tira fuori i tabulati con telefonate tra Gerardo Navazio e il padre di Alfonso, suo fratello, fino a due giorni prima del suo arresto. Un confronto è praticamente impossibile, dato che ieri mattina in udienza, nel Palazzo di giustizia di Potenza, Gerardo Navazio è il grande assente. Nel processo in cui è l’unico imputato

per l’omicidio di Mauro David Tartaglia, freddato il 16 giugno del 2007 con quattro colpi di pistola, era previsto anche il suo esame, ma Gerardo Navazio ha preferito non presentarsi, come in tutte le udienze dall’inizio del dibattimento. Alfonso, invece, è soltanto un testimone, tirato in mezzo dallo zio prima che ritrattasse la sua confessione, quando ha detto agli investigatori di aver sparato a Tartaglia perché subiva delle minacce da parte sua, cose di cui sarebbe andato in prima persona a riferire dal nipote, per poi cambiare versione cercando di discolparsi, e di dare tutta la colpa al

defunto Marco Ugo Cassotta, trucidato nemmeno un mese dopo. Fatto sta che il sindaco a questo punto ha già deciso di rispondere, e si è impegnato a dire la verità secondo la formula di rito. Il pm Giuliana Giuliano lo interroga. Ha raccolto le dichiarazioni rese da Gerardo Navazio subito dopo il suo arresto, dove a un certo punto si fa riferimento a un incontro nel maggio del 2006 tra Gerardo e Alfonso Navazio nel piazzale davanti al comune. Pm : «Gerardo Navazio le ha riferito di quelle minacce?». Navazio: «Non proprio in questi termini. Mi ha parlato di vari problemi perso-

nali che stava attraversando, senza farmi i nomi delle persone che lo minacciavano». Pm : «E lei cosa gli ha detto?» Navazio: «Gli ho detto di rivolgersi ai carabinieri». Pm: «A un capitano dei carabinieri?». Navazio: «No, a un maresciallo. Al maresciallo Cicorelli, che incontrai il giorno prima o il giorno dopo». Pm: «Per quale motivo?». Navazio: «Collaboriamo abitualmente con i carabinieri, ma in quell’occasione mi rappresentò l’esigenza di un trattamento sanitario obbligatorio per Gerardo Navazio». Si sa che generalmente una richiesta del genere viene presentata prima alla Asl che al sindaco, fatto sta che a distanza di un anno non se fa niente e Gerardo Navazio viene assunto a lavorare come guardiano nel centro commerciale. Poi la tragedia. E’ il turno dell’avvocato della famiglia di Tartaglia. Di Ciommo: «Allora ha raccomandato lei l’assunzione di Gerardo Navazio al centro commerciale?». Il sindaco: «Assolutamente no, mai in tutti questi anni di attività politica. Ho avuto notizia di questa cosa come lei, soltanto ultimamente attraverso alcuni articoli di stampa».


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Mercoledì 11 marzo 2009

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Mercoledì 11 marzo 2009

La richiesta del consigliere regionale Sergio Lapenna (Pdl)

Oltre Eluana

«Per chi è in stato vegetativo assistenza al Don Uva»

Tommaso Giusto di Matera ha stravolto la sua vita per accudire la figlia dall’85

CHI SI TROVA in stato vegetativo deve ottenere un’assistenza organizzata e costante: lo chiede Sergio Lapenna, consigliere regionale del Pdl. Lapenna, che è anche vicepresidente vicepresidente della quarta commissione, ha convocato la direzione sanitaria del Don Uva in merito all’ipotesi di creazione di una sezione dedicata all’assistenza dei malati in stato vegetativo (Sv) e dei pazienti in stato di minima coscienza (Smc) presso il centro del capoluogo. Dice il consigliere regionale: «Alla luce dell’esperienza maturata dal Don Uva e vista la difficoltà delle famiglie che assistono questo tipo di pazienti e considerando la presenza di una significativa domanda di accoglienza dei pazienti in stato vegetativo e in stato di minima coscienza sarebbe utile che il Don Uva si occupasse anche di questa tipologia di ammalati». «Oggi - prosegue - le persone affette da queste patologie hanno il dovere di ricevere una adeguata assistenza per aiutare le famiglie e per assicurare risposte efficaci ai problemi posti dall’incremento della cronicità e dalla necessità di convivere a lungo con la malattia. Fino ad oggi trop-

La speranza senza limiti di ROCCO PEZZANO A UN ESTREMO della questione c’è Beppino Englaro, padre che - per rispetto della volontà di sua figlia - è riuscito a concluderne l’esistenza, da lui considerata una gabbia; all’estremo opposto c’è Tommaso Giusto, 56 anni, che alla figlia malata ha dedicato l’intera sua vita, con l’intento di accudirla senza porsi limiti. In mezzo, fra i due, una diatriba fra le più accese della storia italiana. E, per una volta, non legata alla morbosità di casi di cronaca poco significativi, ma all’abisso di coscienza che si spalanca di fronte al confine fra vita e morte. Giusto ha considerato incredibili - in senso letterale: di cosa a cui non si può credere le scelte del padre di Eluana, le decisioni della magistratura, gli atti delle strutture sanitarie. E anche - lo scrive nella missiva che pubblichiamo qui sotto - quella che ha considerato inanità da parte del Capo dello Stato. A 32 anni Tommaso Giusto era portalettere. Aveva una bimba di 4 anni, bella («E in gamba», ricorda oggi) di nome Katia. La bambina si ammalò di leucemia. Per curarla, Giusto la portò da Matera a Bari. «E lì - spiega - le rovinarono il cervello con delle cure sbagliate». Oggi Katia non può stare in piedi ed è preda di crisi epilettiche che le tolgono il respiro. Ha 28 anni, e bisogna accudirla come si fa con un bimbo appena nato. Il caso di Katia Giusto è sicuramente diverso da quello di Eluana Englaro, e un tribunale nel suo caso non deciderebbe mai uno stop dell’ali-

mentazione. Ma la provocazione di Tommaso Giusto è quella di un padre che ha un’idea radicata: non si può decidere di far terminare la vita di un essere umano, figuriamoci di un figlio. La speranza in lui è sempre accesa. Anche se la scienza medica ha più volte alzato bandiera bianca: «Ho girato per tutta Italia. Tutti si sono arresi. Alla fine sono andato all’estero». Ospedali d’eccellenza fuori dai confini? «No risponde Giusto - A Lourdes e a Medjugorje, per chiedere la grazia. Tanto, mi avevano detto che per il suo caso i protocolli sono standard in tutto il mondo». Ma stare da una parte o dall’altra della barricata è solo una questione di fede? «Lei è mia figlia. Guai a chi me la tocca. Nemmeno le bestie si lasciano morire», dice d’un fiato Giusto. Per lui - che pure si dice credente e osservante come pochi - è una questione di umanità, non di religione. E se la figlia di Giusto si fosse ammalata più tardi? E se avesse detto al padre - come Englaro ha sempre sostenuto gli abbia detto sua figlia dopo una visita a un amico in coma “Papà, io così non voglio vivere, è meglio morire”? «Sarebbe stato uguale», assicura il papà di Katia. E’ facile immaginare che in questi casi si viene travolti dalla solidarietà, dall’amore di amici, parenti, vicini, preti eccetera. E invece - accusa Tommaso Giusto - con lui non è capitato: «Sul lavoro sono stato oggetto di trasferimenti, ho dovuto fare cause. Sono stato vittima di quelle che nei miei libri (ne ha scritti tre, ndr) ho definito umiliazioni e persecuzioni. E poi, intorno a

di LORENZO LUPO FORSE perché il tempo presente appare tra i più incerti della storia recente o forse, più semplicemente, perché la società insegue il mito della frivolezza, certo è che il nostro Paese sembra affogare nell'immensa, dilagante pozzanghera del trasformismo smemorato e impudico che, di tale dimensione, non sembra verificatosi mai nel passato della storia nazionale, nemmeno al crollo del regime fascista, quando poteva trovare obiettiva giustificazione. Nel passaggio, infatti, dal fascismo al post-fascismo, si è assistito all'esodo dei perdenti verso sponde sicure con repentini e, direi, comprensibili cambi di casacche e passaggi da un gagliardetto ad altri. Si trattava, allora, di una massa alla ricerca di protezione politica perché d'improvviso privata dal fez col fiocco nero e, perciò, bisognosa di sicurezza individuale, prima ancora che sociale. Sicurezza, cioè, non solo per l'incolumità fisica, ma anche per la sopravvi-

noi, a me, mia moglie e gli altri due figli, il deserto. Assoluto. All’inizio qualche parrocchia, poi più nulla. Stasera, parcheggiando, ho trovato come sempre difficoltà. E sì che ho chiesto più volte di lasciarmi parcheggiare vicino, per le esigenze di mia figlia. Ma più volte mi è stato detto: non puoi scaricare i problemi tuoi sul condominio». Una sola persona, dice Giusto, è stata vicina: Giulio

Giannantonio, giovane poliziotto che si spendeva per gli altri. E della cui figura parla l’ultimo libro di Giusto, “Il dono più grande”, che sarà presentato il 4 aprile. «Il ricavato a missionari», dice. Ieri è stata una giornata difficile: la crisi epilettica sembrava non finire mai. «Poi è passata - dice Tommaso Giusto - E torna come sempre la speranza». r.pezzano@luedi.it

ta per mia figlia, per il suo benessere, per tutelare la sua vita. Oggi, invece, ho scoperto che basterebbe rivolgersi ad un tribunale e poi ad una struttura consenziente e tutto sarebbe risolto in maniera legale e sbrigativa. Ma io l'ho saputo solo oggi! Chi mi ridarà i 24 anni “persi” fino ad oggi per donare amore, protezione, affetto a chi è totalmente indifesa? Anche mia moglie a volte, al culmine della sofferenza e della sopportazione ha gridato al Buon Dio di voler morire anche lei: bastano un tribunale ed una struttura condiscendente? Ma in quanti hanno detto la stessa cosa? Quanti malati gravi abbiamo nella nostra bella Italia? Tutti condannati a morte? In nome di Dio e di mia figlia e di tutti i malati gravi: dovevate salvare Eluana! Lei era anche figlia mia ! ! Come restare zitti ed insensibili? Si è condannato a morte ancora una volta Gesù che nell'ammalato è presente più che in qualsiasi persona. Duemila anni fa quando era immobilizzato sulla croce così come Eluana nel suo letto; a Lui offrirono da bere, a lei no! Il 3 febbraio 2009, mentre di notte si

provvedeva al trasferimento della povera martire Eluana nella casa di riposo per attuare la sua condanna a morte (vergognosa! ! ! ), il Vangelo del giorno, secondo Marco, parlava di Giairo che si rivolse a Gesù perché intervenisse per salvare la sua figliola in fin di vita e da Lui si sentì rispondere: << Lei non è morta ma dorme >> e presola per mano la diede a suo padre in piena salute, poi raccomandò di “darle da mangiare!”. Chi ha orecchi per intendere, intenda. Chi poteva intervenire per porre fine alla vergognosa ed atroce fine di Eluana, non è intervenuto! Chiudo questa mia facendo riferimento ad un altro passo del Vangelo, in cui Gesù afferma: «Ero malato e mi avete curato, assistito, amato, servito». Oggi qualcuno vorrebbe cambiare questa frase con. . . «... e mi avete ammazzato». Guai a chi si macchia di un simile delitto! L'ira e il giudizio di Dio incombono. Spero prevalgano la ragione e la fede. Solo Dio ha il potere di donare la vita e di riprenderla! Solo Dio ! ! ! Tommaso Giusto Matera

La battaglia dei cavalieri inesistenti Più che difesa della vita, si è assistito a un evento strumentalizzato tà, come sistema di finzioni ad immagini virtuali, al limite dell'irreale. Questo trasformismo che si manifesta come trasmigrazione non è soltanto di tipo politico-ideologico, (e ciò, per inciso, è riprovevole sempre e comunque, checché se ne dica), e non rappresenta soltanto la negazione dell'idea politica antecedente, ma giunge ad investire finanche la “cultura” personale che racchiude i “fondamenti dell'IO”, di ciascun IO soggetto a trasmigrazione, rappresentati dalle mille “convinzioni” quale sintesi estrema di vissuto, studi ed analisi che nella scala dei “valori” determinano le scelte di vita. Ed è proprio per questi riflessi sconvolgenti che, probabilmente, l'incertezza del tempo presente si coniuga col trasformismo dell'anima,

sposti alla gestione di una malattia così complessa. «Per la verità - aggiunge Lapenna - già oggi alcuni di questi pazienti vengono accolti presso il Don Uva, nonostante, vi sia una difficoltà oggettiva dovuta all’impossibilità di ricoverarli in una area apposita e nonostante il mancato riconoscimento

di una idonea tariffa per questo tipo di prestazioni. L’attivazione di questo tipo di struttura può dare accoglienza ai soggetti che attualmente si trovano presso le unità ospedaliere, rappresentando un notevole risparmio di risorse pubbliche, dando loro la giusta collocazione ai pazienti attualmente ospitati, con maggiori oneri, in strutture improprie». «A questo punto sarebbe utile in seno alla Quarta Commissione - sostiene il consigliere del Pdl - verificare la possibilità di attuare questo progetto al fine di consentire una accoglienza permanente di questo tipo di pazienti, riconoscendo una prestazione interamente sanitaria, contenendo o escludendo ogni forma di compartecipazione da parte dell’utenza, poichè attualmente per i ricoveri presso il Don Uva, dopo i primi 90 giorni, la retta per l’ospitalità è molto elevata. La proposta del Don Uva è in linea con le direttiva della Regione Basilicata per la definizione di un sistema integrato per l’erogazione dei servizi sanitari in favore di pazienti in stato vegetativo e dunque non esclude la possibilità che tale tipo di assistenza sia attivato anche presso le strutture private accreditate», conclude Lapenna.

Pensieri e parole La vicenda di Firenze e tutto ciò che ancora accade nel nome di Eluana

«Non ho mai pensato di ucciderla»

venza quotidiana. A distanza di tempo, credo si possa dire che il trasformismo post-fascista sia assimilabile ad un vero e proprio movimento di massa e, perciò, da considerare come trasformismo politico obbligatorio, senza alternative, con l'unica incertezza reale dell'incolumità individuale. Oggi, invece, non si tratta soltanto di trasformismo politico e di passaggi finanche funambolici da un raggruppamento all'altro, ma, ed è peggio, si tratta di un trasformismo che coinvolge la vita tutta intera ad ogni livello - etico-politico, morale-culturale, sociale-economico - in una incertezza senza fine, tanto da dare l'impressione di voler trascinare il pensiero medesimo in una sorta di vacuo minimalismo edonistico che si afferma, in contraddizione con la real-

po poco è stato fatto per questa classe di pazienti e per i loro familiari e la situazione dei malati e delle loro famiglie è ancora lontana da un approccio sistematico e corretto». Ed ecco perché secondo Lapenna è necessario un ulteriore incremento dei servizi e del sistema di supporto al Servizio sanitario, servizi predi-

Beppino Englaro mostra la foto della figlia Eluana

dalla prima

e mia figlia soltanto quattro e in quell'anno ebbe la disgrazia di ammalarsi di leucemia, per la quale fu curata ma con conseguenti danni cerebrali irreversibili; il risultato è che oggi mia figlia è portatrice di gravissimi handicap. Appresa la terribile sentenza mi rimboccai le maniche e, cambiando totalmente stile di vita, mi sono dedicato a lei: non più sport, pizzerie, cinema, feste. . .ma solo ricoveri da un ospedale all'altro d'Italia; settimane intere chiusi lei ed io in centri specialistici, lontani da tutto e da tutti. Delusioni, derisioni, persecuzioni, che durano ancora. La mia gioventù andata via per inseguire una speranza, per combattere l'handicap, per raggiungere un illusorio risultato. Sono passati, ad oggi, 24 anni e tra gli handicap che affliggono mia figlia, ce n'è uno che non le consente di stare in piedi da sola, pena il rischio per la propria vita. Ella conduce una vita vegetativa ed inconsapevole; bisogna vegliare su di lei quasi 24 ore al giorno. All'inizio di questa lettera mi sono definito “un grande illuso” perché credevo che fosse mio dovere combattere, sacrificarmi ostinatamente, dare la vi-

IL consigliere Sergio Lapenna

tale che ciò ch'era incrollabile, o sembrava, viene bruciato da un giorno all'altro sull'altare di un nuovo “credo”. E questo comporta, purtroppo, il mutamento delle “scelte di vita” che obbliga a dover rimodulare le convinzioni fino all'estrema conseguenza di modificare proprio i fondamenti dell'Io. Ci è toccato leggere sulla stampa e assistere in Tv, durante gli ultimi giorni di Eluana, a forsennate e inconcludenti bagarre ciarliere con i neo-fondamentalisti di ogni colore e fede impegnati come “cavalieri inesistenti” in una lotta disperata, all'ultimo duello. Sul problema, a parte che meglio sarebbe stata la neutralità della politica, si può considerare che più d'uno è scivolato nell'amnesia delle personali opinioni morali e culturali e nella dimenticanza di nor-

me e leggi, queste sì non cristiane, avverse a quei poveracci che cercano ospitalità e pietà solidale, mostrando con chiarezza una pura incoerenza, assunta a categoria morale. E' sembrata la strumentalizzazione di un evento, altro che difesa della vita! Il fatto è che, da quando i partiti politici tradizionali sono stati smantellati, amnesie e incoerenze si verificano in maniera progressiva e perversa, tanto che l'assunzione di una “casacca” sembra costringere a rinnegare convinzioni e culture per abbracciare e professare non più il programma di un partito, ma il “credo” mutevole e, a volte, capriccioso del “capo” padrone o carismatico o leader che assegna identità e finalità, indirizzo e strategia alla propria parte. Il trasformismo come trasmigrazione nel tempo presente si viene affermando, insomma, come se contemplasse l'obbligo di fatto della scelta di una nuova fede ideologica e di assumere lo stile di vita culturale da neo feticismo.

La cittadinanza della discordia LA VICENDA di Eluana Englaro sembra non smettere di creare dibattito, e più spesso scontro. Innanzitutto politico, ma anche fra cattolici e laici e all’interno della stessa chiesa. Tra gli avvenimenti di ieri: le reazioni alla cittadinanza data dalla città di Firenze a Beppino Englaro e le dichiarazioni di Fini. Eccone una rassegna. DA 10 ANNI PARALIZZATO, DAL PAPA IN JET- Da oltre dieci anni è completamente paralizzato, ma ha «una gran voglia di vivere»: ed è questo il messaggio che Gian Piero Steccato, 58enne di Piacenza, vuole portare al Papa. Lo farà oggi, nel corso dell’udienza generale a San Da sinistra, Betori e Guzzanti Pietro, dopo aver raggiunto Roma con un aereo C-27 dell’Aero- FREGA DI PAROLE BETORI nautica militare. Steccato (“no- «Chi se ne frega di quello che dime di battaglia” Capitan Unci- ce l’arcivescovo di Firenze». Lo no) è affetto da sindrome di Loc- ha detto l’attrice Sabina Guzzanked-in: ha una paralisi totale ti. Guzzanti che ha espresso la della muscolatura ai quattro ar- sua opinione, di fronte a 500 stuti, una paralisi di gran parte dei denti, intervenendo oggi ad un nervi cranici, non può esprimer- dibattito sulla laicità organizzasi verbalmente, ma è pienamen- to nel Chiostro di Santa Verdiana dal collettivo di architettura. te cosciente. Nei mesi scorsi, in una lettera, «Siamo tutti cittadini italiani – si era detto «molto colpito dalla ha proseguito la Guzzanti - e facdecisione di sospendere la nutri- ciamo parte dello Stato italiano, zione a Eluana», aggiungendo perchè dovremmo occuparci di che anche lui, quando era in sa- quello che dice la Chiesa?». lute, aveva detto che avrebbe GIOVANARDI, D'ACCORDO preferito morire piuttosto che vivere in certe condizioni, «ma CON BETORI - Il sottosegretaquando mi sono trovato “in trap- rio alla Presidenza del Consiglio pola” e non riuscivo a comunica- Carlo Giovanardi si dice «totalre, avrei voluto gridare “Fatemi mente d’accordo» con quanto sostenuto da Betori. «Emerge in vivere!”». maniera sempre più evidente – CITTADINANZA ENGLA- afferma – che la morte inflitta RO; BETORI: AFFRONTO A nel modo più crudele a Eluana FIRENZE «E’ questo allontana- rientra in uno spregiudicato e mento da Dio che può spiegare vergognoso disegno di strucome una città come la nostra, mentalizzazione ideologica di da sempre attestata sui fronti un dramma personale, sul quale dell’assistenza e del farsi carico ipocritamente più volte si era della persona umana, abbia po- chiesto un rispettoso silenzio». tuto ieri subire un’affronto che ROTONDI DIFENDE BETOne vorrebbe smentire la natura». Lo ha detto l’arcivescovo di RI - «E' ingiusta la critica del Pd Firenze Giuseppe Betori, ieri, in a Betori: il vescovo di Firenze un’omelia, parlando della citta- non ha travalicato il suo ruolo, dinanza onoraria a Beppino En- ma lo ha doverosamente interpretato». Lo dichiara il ministro glaro votata avantieri. Gianfranco Rotondi. S. GUZZANTI, CHI SE NE

Da sinistra in alto in senso orario: Crisafulli, Scalfaro, Fini, Giovanardi

B.CRAXI, GESTO GRANDE CIVILTA’ - «La cittadinanza onoraria è un gesto di grande civiltà, un riconoscimento verso la sua testimonianza in difesa della legalità e per la coraggiosa volontà di aprire gli occhi innanzi a casi drammatici come quello che lo ha visto protagonista e del quale la comunità nazionale ha dovuto prendere atto dell’esistenza». Lo afferma obo Craxi, dirigente nazionale del Partito socialista. UNA VIA PER ELUANA - A Udine una via è stata dedicata a Eluana Englaro, «una vita per la libertà». Il “Movimento per la libertà di scegliere” ha voluto cointitolare simbolicamente la via Sant'Agostino – sede udinese della casa di riposo “La Quiete”,. FINI: SBAGLIATO FARE LEGGE SOTTO ONDA EMOZIONE- «Fare una legge sul fine vita sotto l'onda dell’emozione è sbagliato». Così il presidente della Camera Gianfraco Fini, in un’intervista a “El Pais”. «La laicità delle istituzioni - spiega Fini - è un principio che non può essere messo in discussione. Se pensiamo all’ipotesi di uno stato confessionale, entriamo in un’ottica integralista incompatibile con la cultura europea. Questo non significa negare al-

la chiesa il suo magistero morale. Però sono due sfere distinte. Alcuni politici sembrano avere una scarsa considerazione del valore della laicità istituzionale. E alcuni vescovi hanno la tendenza ad andare al di là del magistero». Ma ha poi aggiunge che «Berlusconi ha già detto che verrà rispettata la libertà di coscienza di tutti». BIOTESTAMENTO, PD TOSCANA: URGE LEGGE FIRENZE - Un Pd compattissimo (al contrario di quello in Palazzo Vecchio che avantieri si è spaccato in consiglio comunale sulla cittadinanza onoraria a Beppino Englaro), ha votato ieri in consiglio regionale a favore di una risoluzione «sull'urgenza di una legge di disciplina del testamento biologico». I gruppi di sinistra si sono astenuti, il centrodestra ha votato contro. 17/3 COMITATO SCIENTIFICO UDINE - Sarà definito entro la prossima settimana il Comitato scientifico dell’associazione «per Eluana» che darà continuità all’impegno di Beppino Englaro per la libertà di autodeterminazione nel fine vita. Il Comitato scientifico sarà il cuore dell’associazione e sarà presentato dallo stesso Beppino Englaro martedì prossimo nella sala stampa del Senato.

SCALFARO: DIFFICILE CONDIVIDERE “ZUCCHETTI ROSSI”: «Il Capo dello Stato, verso l’attuale governo, non ha firmato il decreto legge che riguardava quei temi cruciali. Quello è stato un fatto di grande sofferenza, stare diciassette anni in quelle condizioni... Devo dire che quando ho sentito persone, qualcuno anche con lo “zucchetto rosso” in testa, proclamare sentenze che escono con una potenza unica, è molto difficile condividerle». Lo ha detto l’ex Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, rivolto agli studenti della Terza Università degli Studi di Roma, a proposito del ricorso al decreto d’urgenza. CRISAFULLI VISITA TOMBA ELUANA - Salvatore Crisafulli, l’uomo che si è svegliato dal coma dopo due anni, ha visitato la tomba di Eluana Englaro a Paluzza in Friuli, a un mese dalla morte. Lo si leggerà nel numero di oggi del settimanale Visto. Il fratello Pietro, prima della morte di Eluana, aveva accusato il padre Beppino di aver mentito sulle reali volontà della figlia. «La sua scomparsa – ha detto Salvatore, che vive su una sedia a rotelle – ha fatto aumentare la voglia di combattere che c'è in me».


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Mercoledì 11 marzo 2009

UNA CRISI SOLO PER POCHI

VIE BLU SERVE UN RAPPORTO

di FRANCO LENA

di FRANCO MATTIA*

QUANDO è in corso una crisi, il paese dovrebbe chiamare a raccolta, tutte le sue forze e tutti i suoi cittadini, a collaborare per superarla. Il Governo che ha le maggiori responsabilità, dovrebbe, riunire e consultare tutte le forze del paese, non escluderne nessuna, dovrebbe cercare di unire per fare fronte meglio alle difficoltà esistenti, non dividere come purtroppo sta avvenendo nei confronti dell'opposizione e di alcune organizzazioni sindacali. In questo momento delicato e difficile, c'è veramente bisogno delle idee ed energie di tutti, lasciando da parte gli interessi di particolari, ma guardare quelli generali del paese. C'è bisogno di una grande collaborazione di responsabilità, di trasparenza, per trovare tutti insieme, le strategie migliori, per fare fronte ai problemi, e per fare ripartire l'economia italiana e superare le difficoltà sociali. Le istituzioni a qualunque livello, sia nazionale che locale, rendersi più efficienti, sulla produttività ma anche sulla qualità dei servizi, eliminare gli sprechi, fare la propria parte per combattere l'evasione fiscale, una maggiore attenzione ai cittadini più bisognosi. Anche alle società e organizzazioni sportive, agli enti pubblici e privati, dalla Rai a Mediaset, alle aziende, darsi una calmata, e gestire gli stipendi con maggiore responsabilità. Per dirigenti, presentatori, allenatori, calciatori, conduttori di programmi televisivi, la crisi economica sicuramente non la sentono, con i loro stipendi d'oro, neanche per quei personaggi che hanno ville lussuose sparse per l'Italia. Non è possibile cari cittadini stare a guardare e stare zitti su queste cose, e in una crisi economica e sociale, seria come quella che stiamo vivendo in Italia, ci siano tanti allenatori, giocatori di calcio, piloti di automobili, di motocicletta, dirigenti, presentatori, personaggi dello spettacolo, che prendono fior di milioni di euro l'anno, poi ci siano lavoratori dipendenti, magari anche precari, che non arrivano a mille euro al mese di stipendio. Poi la cosa che mi fa veramente star male, vedere tantissimi pensionati che prendono dai 500 ai 600 euro, veramente da fame. Mi chiedo dove è la serietà, la responsabilità, la coscienza civile e sociale, del nostro Paese. Io dico che quando c'è in atto una crisi così seria, c'è bisogno della responsabilità e del contributo di tutti, proporzionata al proprio reddito. Siccome dicono gli esperti di economia che la crisi non è arrivata al suo massimo di gravità, direi che dobbiamo rimboccarci tutti le maniche. A partire dal Governo. Elaborare un piano straordinario; più stanziamenti per gli ammortizzatori sociali, disoccupazione, cassa integrazione, precariato, aumento delle pensioni e dei salari, aumentare le detrazioni fiscali, lotta seria all'evasione. Per dirigenti salari più contenuti, diminuzione delle tasse a partire dai ceti medi a quelli più in basso, maggior investimento nella sicurezza, sul territorio, sui posti di lavoro, sulle strade, investire di più anche nelle energie pulite alternative al petrolio, per la salvaguardia del ambiente. Per quanto riguarda le società sportive, aziende di ogni genere, diminuzione dei mega stipendi, per i giocatori, allenatori, presentatori, conduttori tv, dirigenti. Ora un invito: tutti insieme diamoci da fare, prendersi ognuno la propria responsabilità, da protagonisti non da spettatori, con proposte, idee, suggerimenti; se ci metteremo al servizio del Paese, con coscienza e responsabilità, contribuiremo sicuramente a superare la crisi, ma anche costruire una società più sicura, equa, solidale, giusta.

DISAGI NEVE, IL SALE MANCA MA NELLE ZUCCHE DURANTE la costruzione della famosa antenna Tetra in "Contrada Piani del Cardillo - Poggio Cavallo" la ditta appaltatrice nell'eseguire i lavori ha modificato la cunetta ai lati della strada comunale riempendola di terricio e pietre, creando in pratica uno scivolo per favorire l'ingresso dei mezzi. Il risultato di questa operazione è che l'acqua piovana non defluisce più ai bordi della strada che è in ripida discesa, ma si riversa sull'asfalto creando un fiume di fango e disagi inimmaginabili. La ditta è stata verbalmente e cortesemente pregata di ripristinare il tutto, ma evidentemente aspettano....di finire i lavori. E' stata fatta anche una segnalazione telefonica martedi 303.2009 alle ore 12,50, dando sempre le complete generalità personali, all'ufficio tecnico del comune di Potenza nella persona del geom. Santangelo chiedendo che provvedessero presso il cantiere dell'antenna a verificare lo stato delle cose. Mai Cassandra sarebbe stata più profetica!!! Vi lascio solo immaginare il manto stradale dopo lo scioglimento dell'ultima nevicata!!! Uno strato di ghiaccio pericolosissimo alto dieci centimetri per circa duecento metri. Si può solo pattinare! Macchine fuori strada e stamane il camion per l'approvvigionamento del gas non è riusciuto a percorrere la strada ed è tornato indietro. Ma è tanto difficile far funzionare in una città come questa le organizzazioni preposte alla tutela della cittadinanza??? E' molto semplice pensare a spargere un poco di sale sulle strade (sarebbe utile verificare anche quello della testa) a scopo preventivo quando sia il servizio meteorologico che la protezione civile allertano circa le possibili pertubazioni portatrici di neve e per finire con un pò di polemica, non è vero che è stato il sale (avevano detto che non c'era!) a creare le buche perchè esse erano già evidenti e documentate prima delle nevicate! Ma non si dovrebbe governare con la saggezza di un "buon padre di famiglia?". La solita cittadina amareggiata P. S. Sembrano punizioni per chi ha voluto scegliere di vivere semplicemente a contatto con la natura ed è il caso di continuare a gridarlo, a proprie spese!

IL “DIO” DELLE SPEDIZIONI UMANITARIE di ULDERICO NISTICO’ OBAMA invierà in Afghanistan altri 17.000 uomini; l'Italia, in proporzione, 250, 500; anche Germania, Spagna eccetera manderanno qualcosa. Con questi rinforzi, le truppe della coalizione cresceranno di numero e di potenza, divenendo sempre più imponenti e spettacolari, e continuando a perdere la guerra. Sono lì già da anni, e l'unico risultato è che i talebani, studenti islamici fuori corso con gli esami, ma secchionissimi nell'uso delle armi, controllano il Paese. E che fanno i nostri eroi, americani in testa? Se ne stanno mici mici negli attendamenti, evitando di mettere il naso fuori, prima che un taleb si eserciti non in matematica o afgano letterario, ma al tiro al bersaglio. Ogni tanto, a dire la verità, gli americani bombardano, e anche noi, dico noi italiani, abbiamo inviato quattro tornado da bombardamento. Direbbe, speranzoso, qualcuno: finalmente all'attacco! E di che? Mica ci sono industrie, strade, nodi ferroviari, o qualsiasi di quelle cose che, secondo la dottrina dell'italiano Douhet, vanno bombardate per fiaccare il nemico. Nemmeno il nemico c'è, è rintanato dove gli pare, e dove le bombe non arrivano. Il taleb, studente povero come nei romanzi dell'Ottocento, abituato a mangiare datteri, bere acqua di pozzo e non lavarsi mai; mentre il soldatone nuovayorkese fa sette docce al giorno, e beve molta bevanda patriottica. Così, più uomini manda Obama (ma non era pacifista, costui?), e più cresceranno le spese per materiali e uomini, e i reparti vanno cambiati spesso; e meno si arriverà ad una conclusione. Finché i vivaci studentelli non passeranno all'attacco e prenderanno Kabul, mal difesa dai soldatoni se non sono sotto la doc-

cia, e dai vigili di Karzai. Fantasie? Disfattismo? No, è già successo in Somalia. E c'è un solo peccato peggiore che scatenare una guerra, ed è perderla. I Romani antichi, popolo sostanzialmente divertaiolo e buongustaio, facevano la guerra quando era necessario; e, inviate legioni adeguate per numero e tipologia, esercitavano sul nemico la massima pressione per indurlo, se possibile, a diventare un “subiectus” cui “parcere”, un sottomesso da trattare bene, e che, quasi sempre, dopo un po' ringraziava i numi di essere governato da gente civile invece che da reucci alla stregua di Erode. Se no, “ferro ignique vastare”, che significava sterminio e incendio. Americani ed Europei non possono fare né l'una né l'altra cosa, imprigionati come sono nel politicamente corretto. Se avessero un Marte, lo chiamerebbero “dio delle spedizioni umanitarie”; e se usassero il gladio, “oggetto siderurgico appuntito”. Gli Italiani, poi, sono sì armati, ma “per difendersi”: un risultato che otterrebbero facilmente restando in caserma in patria, e ancora meglio non arruolandosi in una ferma che, dopo tutto, è volontaria. Anche i Romani “quando facevano il deserto lo dicevano pace”, e sapevano usare la parola di propaganda; il dramma degli Occidentali è che, a furia di far propaganda, ci credono loro stessi: come capitò a noi in Nassiriya. Perciò non possono fare la sola e semplice operazione risolutiva: individuare le zone dei taleb, sferrare attacchi brevi e definitivi, e, ripulita una, passare all'altra. O così, o la guerra durerà più di cent'anni, o fuggiremo: entrambi, due pessimi esiti.

LA REGIONE ha destinato un finanziamento per il 2008 di 13 milioni 100 mila euro per l’attuazione del “Progetto Vie Blu” che coinvolge 778 lavoratori (494 per la provincia di Potenza e 284 per la provincia di Matera) e i sindacati dei lavoratori interessati hanno promosso una nuova manifestazione di protesta a Potenza per sollecitare l’erogazione di indennità salariali derivanti dal passaggio contrattuale (da categoria commercio a quella idraulico-forestale), una sorta di conguaglio salariale che si attesterebbe intorno ai 3 mila euro pro-capite. Gli amministratori delle Province di Potenza e di Matera ‘scaricano’ sulla Regione ritardi nel trasferimento di fondi a chiusura del programma 2008 e per i primi mesi del 2009 e la prima annualità del Progetto si è ampiamente conclusa senza che sia stata diffusa una relazione per rendere noti i risultati conseguiti nella realizzazione degli interventi eseguiti per la salvaguardia dei corsi di acqua e a difesa delle aree fluviali minacciate da frane e smottamenti. Alla luce di ciò ho presentato un’interrogazione (ai sensi dell’art. 106 sulla stato di attuazione del “Progetto Vie Blu”) all’assessore all’Ambiente per sapere se non ritenga opportuno, di intesa con gli assessori all’Ambiente delle Province di Potenza e di Matera, ciascuno per la propria competenza territoriale, fornire un rapporto sul piano 2008 con il dettaglio degli interventi eseguiti e delle giornate lavorative realizzate, la distinzione dettagliata dei costi e delle spese oltre che per i lavoratori per i gruppi tecnici insediati negli Assessorati delle Province anche per consulenti ed esperti. Chiedo, altresì, di sapere come si intende metodologicamente procedere per il Piano 2009 anche in relazione al programma di interventi nel comparto idraulico-forestale previsti con il Por Basilicata 20072013. *consigliere regionale di Forza Italia verso il Pdl

SETTORE SUINICOLO, SERVONO INTERVENTI CONVOCAZIONE in tempi rapidi del Tavolo della filiera suinicola per dare risposte concrete agli allevatori che stanno vivendo una situazione estremamente difficile, con prezzi in discesa e costi in continuo aumento. E’ quanto ho chiesto al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia. Dopo l'estate, e a seguito del ‘Protocollo d'intesa della filiera suinicola’ firmato il 5 dicembre 2007, il Tavolo interprofessionale suinicolo, con l'importante impegno del ministero

delle Politiche agricole, alimentari e forestali, ha dato vita al ‘Piano di impegni esecutivi per il piano del ‘settore suinicolo’. Molti erano gli obiettivi contenuti nel Piano, ma finora l'unico realizzato, il Mercato Unico nazionale, vive un momento di preoccupante “difficoltà. Gli altri obiettivi del Piano erano: il modello condiviso della valutazione delle carcasse, la valorizzazione del Gran suino Padano, la programmazione produttiva, la risoluzione dei problemi della sanità animale e l’iden-

tificazione di origine della materia prima nazionale. Tali importanti obiettivi sono, purtroppo, per la maggior parte irrealizzati. Il ministro Zaia si era impegnato per alcune azioni di rilevante supporto agli allevatori suinicoli, quali, gli interventi per il credito attraverso una convenzione con Abi e la collaborazione di Ismea. A tutt'oggi nessun provvedimento è stato adottato in tal senso. Giuseppe Politi presidente della Cia


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Mercoledì 11 marzo 2009

IL FUTURO DEL TURISMO LOCALE

SPIRITO CRITICO... RIFORMA ISTITUZIONALE MA NEI LIMITI E COSTITUZIONALE

di PIERO SCUTARI* LA MANCANZA di successo nello sviluppo turistico della gran parte della Basilicata sino ad oggi è dovuto alla bassa qualità delle iniziative, nella quasi totale assenza di “rete”, nella bassa professionalità degli operatori e scarsa organizzazione dell’offerta turistica. Non a caso le poche iniziative che hanno scommesso sul “bello, buono, organizzato” supportate da un minimo di commercializzazione hanno ottenuto risultati positivi. Sino ad oggi la scarsa progettualità è stata influenzata più che altro da professionalità locali/provinciali (quasi esclusivamente geometri, ingegneri) con limitata competenza di turismo e con visione circoscritta al proprio paesello da un punto di vista dell’abitante locale. Le idee, troppe volte solo idee, sono state quindi tendenzialmente indirizzate ad opere di restauro, o urbanizzazione, o recupero della chiesetta locale e si sono così utilizzare le risorse economiche per monumenti o percorsi turistici o piccoli musei che non interesseranno a nessuno, fuori da qualunque logica di pacchetto turistico integrato. Lo sviluppo turistico non ricade “nell’aiutare” il velleitario “sogno di gloria” di qualunque località’ con un campanile (o una spiaggia). Se si vuole pensare a progettualità di successo è importante che il territorio capisca che sarà opportuno favorire solamente quelle iniziative e servizi capaci di attrarre, che abbiano qualità, che si integrino in pacchetti di organizzazione turistica. Bisogna condividere le progettualità private e dare spazio a quelle iniziative, che vogliono realizzare dei prodotti fruibili. Bisogna concentrarsi su poche cose che funzionino o che si sia in grado di far funzionare. Rincorrere tutti i desideri e piccoli sogni che non saranno mai in grado di diventare “prodotto” è sbagliato. La scommessa, la formula è molto semplice “Bello Buono Attraente e Organizzato”. Bisogna creare motivi per far mettere in viaggio, intervenire sui servizi e l’organizzazione del tempo libero, una delle grandi debolezze della Basilicata, “cosa faccio, come passo il tempo”; offrire una destinazione turistica vuol dire creare programmi per le vacanze, inventare e produrre una molteplicità’ di cose da fare. Bisogna creare strutture specializzate, ricercare, valorizzazione e mettere in risalto le diversità, il mercato cerca ciò che è fuori dall’ordinario. Bisogna lavorare sull’ospitalità, che deve diventare raffinata anche ai livelli più semplici, bisogna mettere in evidenza le atmosfere di altri tempi, bisogna specializzarsi per ottenere risultati più qualificati. Solo se si creano prodotti e mete privilegiate ci si può distinguere e diventare seducenti; ciò che è scontato o mediocre non da motivo per mettersi in viaggio. Il futuro della Basilicata turistica si gioca sulla “qualità totale”, questa non può essere limitata solo alle imprese, alle strutture, ai servizi, deve essere intesa quale variabile del “sistema di qualità totale” della vita associata in tutte le sue eccezioni, l’ambiente e il territorio. * Centro Studi Turistici Thalia

di NICOLA SAVINO “A PERSONE come …Nicola Savino, non replico. Io mi occupo di ricerca, faccio lo studioso”. Ecco, sul Quotidiano del 4 marzo, l'eleganza con la quale il rettore Tamburro esercita lo spirito critico, pur proclamandosi democratico e collocandosi nei cieli dell'Accademia! E che pur dovrebbe dar conto del danaro pubblico e di come funziona l'Unibas! Tanta eleganza significa dunque che sui problemi posti non si risponde perché chi scrive è persona indegna? O vale ad esercitare la furbizia della volpe con l'uva, di cui alla favola di Esopo? In verità, nella relazione inaugurale dell'anno accademico, si sparge “un po' di cenere sul capo”. Perciò è utile leggerla, sebbene taccia del Caso Colella e dei suoi eventuali intrecci con la “corruzione del «tengo famiglia»” e delle consulenze su Marinagri! Racconta invece della «barbarie che vive con noi», tirandosene fuori ovviamente solo lui, che si profonde in raffiche di «Io...Io», forse necessarie alla percezione di sé. Insomma, un Napoleone rafforzato! Dalla «conoscenza...di chi è aduso agli Studi scientifici»; dalla discendenza (da Galilei, Marsilio, persino Erasmo) da cui la genialità della frase di pag 2 della Relazione: «la condanna di ciò ch'è morale e non moralismo, è etica e non politica», (chiaro?); dalle più vaste relazioni internazionali (Erasmus ecc), dettagliate in lingua per far colpo. Insomma, un gigantesco Homo sapiens...napoleonicus, non a caso “su altro pianeta”. Tanto da non potersi occupare di convenzioni”, contratti con imprese, professionisti e giovani precari”, né dei piccoli incarichi …da cui vassallaggi e coperture, scambi ed intese. Insomma, un'opportunità sprecata nella

terra dei “barbari, dove non pochi sono barbari” (sic), quindi inclini …all'inchino! Perciò nessuna protesta per i disastri didattici ed i primati nella percentuale dei “fuoricorso” e delle fughe. La relazione, infine, confessa che l'incremento degl'iscritti dipende “..dall'apertura delle nuove facoltà” (non per la qualità-eccellenza) pretesa pur non essendoci soldi; che si sono promessi “concorsi (e) pensato di bandirli con il..finanziamento regionale”; che con questo si faranno anche i tre Centri di ricerca (per le sistemazioni successive alla pensione?); dell' iniquità della legge che blocca...le assunzioni. Da queste confessioni, si può dunque dedurre il disegno di forzarla, quella norma, giocando sul “fatto compiuto” attraverso il governo extra-moenia della famosa Commissione trilaterale? Di qui, una delle due: o i creduloni saranno accontentati e gli organigrammi confermati ,anche per dopo la pensione; oppure, se va male, la colpa sarà stata dell'ostruzionismo di chi - semplicemente - invita alla lealtà istituzionale. Del resto, cos'altro si può temere in una Terra in cui gli elargitori istituzionali persino plaudono all'ultimo arrivato che si proclama unico sponsor dei <servizi per i giovani> ?Altro pianeta, quello del groviglio d’interessi, delle forti benevolenze - connivenze, delle vaste incredibili…distrazioni da parte degli Organi preposti alla vigilanza! Se il pianeta è questo, non certo di studio e ricerca si tratta. In questo caso, per chi scrive senza meritare “riscontro”, la volpe di Esopo sarebbe di troppo lusso. Meglio il detto napoletano sul gatto che gode fingendo il pianto!

PANATTA E L’EVERSIONE DEL TENNIS

dalla prima A lui perdonavano sigarette e molteplici, intense relazioni. La Telecom si chiamava ancora Sip che divenne l'acronico di “Sei insuperabile Panatta” e i Nap, erano gli anni del terrorismo - sintetizzavano “Non arrenderti Panatta”. Nel 1976 il sogno: la conquista della agognata insalatiera. A questo mito vivente il regista Mimmo Calopresti dedica la sua prossima fatica cinematografica. Un film su Panatta aggiungerà fantasia a fantasia. Il regista passa dall'ultimo documentario sulla Thissen Krupp a una sceneggiatura che promette di indagare tutti gli aspetti della vita del campione. Perché Panatta iniziò, molto prima dei cal-

ciatori, a occupare copertine dei rotocalchi anche per i molteplici amori che gli attribuirono, ufficiali e clandestini. Tra le sue donne anche Loredana Bertè che poi sarebbe diventata moglie di uno degli acerimmi avversari del campione italiano, lo svedese Bjorn Borg, una cortina di glacialità che Panatta riuscì a rompere con le indimenticabili volè a rete. Ci saràun set anche in Cile dove l'Italia di Panatta,con Zugarelli, Bertolucci e Barazzuti, conquisterà, allora e mai più, la Coppa Davis. “Pinochet sanguinario, Panatta miliardario”: la contestazione sfiorò la vigilia della partenza ma, per fortuna, l'ostinazione della sfida superò i pregiudizi e l'Italia divenne campione. Lucia Serino

di FRANCESCO BOCHICCHIO BERLUSCONI è fermamente intenzionato ad una modifica istituzionale in senso Presidenziale, con la legittimazione popolare del Presidente della Repubblica, e con la mancanza di effettivi limiti alla sua azione: che poi ciò comporti un regime Presidenziale vero e proprio o invece un “Premierato” forte, con mancanza di strumenti di controllo politico in capo al Presidente della Repubblica (come nella modifica bocciata al referendum del 2006) poco importa, quello che conta è la sostanza, la legittimazione popolare del “leader” di maggioranza, senza possibilità di controllo del Parlamento e senza possibilità di modifiche della maggioranza, e con l'assenza di controlli politici effettivi. La discussione viene quindi incanalata sulla necessità di maggioranze stabili e quindi di fatto con un cedimento intellettuale strisciante verso la Repubblica Presidenziale, con gli unici argomenti contrari che vengono rinvenuti nell'immaturità politica italiana e nei pericoli per una democrazia effettiva di fronte ad un “leader” populista quale Berlusconi. Così si perpetra un atteggiamento solo difensivo nei confronti di Berlusconi e soprattutto si rinunzia a ragionare in termini di Istituzioni idonee a consentire l'efficienza e la democraticità in via stabile e duratura a prescindere da contingenze. In tale ottica, è indubitabile che la personalizzazione della lotta politica consente novità e dinamismi, come provato dall'iniziale successo di Mitterand e dallo straordinario successo di Obama, nonché pone i “leader”responsabili in condizione di assumere decisioni impopolari anche per la propria parte politica ma rispondenti all'interesse nazionale, come De Gaulle che decise il ritiro dall'Algeria contro la volontà della destra militarista: più in generale, il clientelismo sembra accedere inevitabilmente ad una democrazia parlamentare, che assume sempre più le caratteristiche della democrazia corporativa. D'altro canto, un regime personale comporta il rischio di uno scivolamento della democrazia verso forme plebiscitarie e di cesarismo, con il rapporto diretto tra “leader” e popolo che porta a rendere labili i limiti, come dimostrato addirittura dalla democrazia più matura e contraria a deviazioni autoritarie quale l'America, in cui non vi sono stati filtri contro l'assunzione della guerra illegittima contro l'Iraq, basata su prove del tutto false, e contro lo violazione dei diritti umani a Guantanamo: ma non solo, la personalizzazione porta ad aspettative a breve, come dimostrato dalla delusione in America per i mancati risultati di Obama, trascurando la complessità della crisi e la necessità di un'azione a medio termine. Più in generale, la grave crisi economica e internazionale in cui versa l'Occidente, anche a causa delle decisioni di Bush, assunte senza controlli e limiti, pone l'alternativa tra una politica basata sullo stato di eccezione e sulla compattezza del potere economico ed internazionale, con misure antiegualitarie ed antisociali in campo economico per rilanciare l'imprenditoria in maniera automatica, e con posizioni unilaterali in politica internazionale da un lato, e dall'altro una politica economica che inserisca l'imprenditoria in un sistema di armonia sociale ed una politica internazionale basata sul ripristino del diritto internazionale. Da un lato vi è una politica basata sulla decisione senza limiti, di natura personale

e rispondente allo stato di eccezione, dall'altro vi è la ricerca di un progetto a medio termine: la prima politica è fallita clamorosamente e quindi la democrazia parlamentare non personale è il sistema più rispondente alla democrazia occidentale. D'altro canto, la democrazia parlamentare è in crisi, in quanto , con la perdita di valore del fattore sociale e quindi del conflitto sociale, la natura particolare degli interessati rappresentati dai singoli parlamentari sfocia nel mero clientelismo: quindi la democrazia oscilla tra clientelismo, senza alcun indirizzo politico, e contrapposizione amico/nemico in relazione a situazioni eccezionali, con l'indirizzo politico ridotto a situazioni straordinarie, senza progettualità. La valorizzazione dell'indirizzo politico e quindi dei poteri della maggioranza e del suo “Premier” da un lato e degli strumenti di controllo dall'altro rappresenta il vero cuore della riforma costituzionale, da ancorare ad una democrazia parlamentare maggioritaria e garantista. In tale ottica, occorre porre le basi per una modifica elettorale che coniughi la rappresentanza di tutte le forze politiche significative, anche estreme , con la formazione di maggioranze stabili (c.d. sistema elettorale maggioritario “a doppio turno”): una volta scelta la maggioranza, il circuito Governo-Parlamento deve porre al centro l'indirizzo politico del Governo e del “Premier”, con i poteri in capo a questi di nominare e revocare i Ministri, nonché di porre in autonomia la questione di fiducia e decreti legge. Il vero responsabile dell'indirizzo politico deve essere il Governo con il suo “Premier”, mentre al Parlamento deve spettare sempre l'investitura del “Premier” con correlata sua sfiducia, sfiducia che a sua volta sia di natura costruttiva, con indicazione di altra maggioranza ed altro “Premier”, ovvero si risolva nell'indizione delle elezioni: il Parlamento, quale cerniera critica tra la volontà popolare e l'indirizzo politico, deve essere investito, anche mediante un Osservatorio , dei poteri di fornire ai cittadini costante trasparenza in ordine alle conseguenze economiche dei provvedimenti legislativi ed ai soggetti beneficiati (con indicazione specifica del “Premier” e degli esponenti di primo piano) e sfavoriti, nonché in ordine alle ragioni effettive del cambiamento di maggioranza e della sfiducia. Al Capo dello Stato devono essere mantenuti i poteri di garanzia costituzionale e politica: la Magistratura e le Autorità Amministrative indipendenti (Banca d'Italia, Consob, Anitrust) devono avere la più ampia autonomia rispetto al Governo ed al Parlamento, ed al Presidente della Repubblica devono spettare i poteri di coordinamento, in senso di metodo e di regolarità e non di merito, tra le Autorità. In tal modo, la sovranità viene scissa tra momento politico-decisionale, in capo al Parlamento-Governo, con il ruolo centrale del “Premier” ed il ruolo di ultima istanza del Parlamento atto ad impedire derive plebiscitarie , da un lato, e dall'altro momento formale di verifica del rispetto dei limiti (Autorità indipendenti e Capo dello Stato). La centralità dell'indirizzo politico, quale progettualità a medio termine, si coniuga con strumenti atti ad assicurare l'impossibilità di approcci autoritari e di concentrazione dei poteri. Di fronte ai tentativi autoritari di Berlusconi, occorre uscire da un'ottica meramente difensiva, per lanciare un ambizioso progetto alternativo, che ponga finalmente in difficoltà Berlusconi di fronte all'opinione pubblica. studiobochicchio@legalebochicchio.it

LA BANCA DEL SUD OPPORTUNITA’ O LIMITE? NON ESSENDO stato reso pubblico il disegno di legge che istituirebbe la Banca del sud, non è possibile esprimere un giudizio compiuto, a favore o contro l'annuncio del ministro dell'economia Tremonti. Da quello che la stampa ci ha dato, mi pare di poter dire che la proposta del ministro meriti attenzione e sostegno, non fosse altro perché mirerebbe a rafforzare i l tessuto bancario meridionale, nella speranza, però, che il nuovo istituto innovi del tutto mentalità e prassi nella erogazione del credito, e soprattutto nel sapersi rapportare con i clienti, in modo da incentivare davvero la crescita e lo sviluppo del mezzogiorno d'Italia. Se, invece, si trattasse di proporre una banca, come fu il Banco di Napoli o, peggio, fosse una trovata propagandistica del ministro, allora, ci sentiremmo di invitare il ministro a togliersi dalla testa un siffatto disegno che appesantirebbe la già precaria situazione economica del sud, o, peggio anco-

ra, ne alimenterebbe “quella lunga tradizione di assistenzialismo, corporativismo e interventismo pubblico discrezionale”, vecchio retaggio di una mentalità che vorremmo fosse lasciata alle spalle, per il bene del mezzogiorno. Insomma, vorremmo sperare in una banca che non ripetesse limiti e difetti del sistema bancario che, fatta qualche notevole eccezione, purtroppo conosciamo. Senza entrare nel merito dell'apprezzabile giudizio espresso, qualche giorno fa, in proposito dal presidente della Banca Mediterranea, l'ottimo presidente Iacobini, auguriamo che la Banca ipotizzata sia capace di dare sostegno alle famiglie più bisognose, e in pari tempo di rilanciare l'economia aprendo i finanziamenti all'agricoltura, all'artigianato, al turismo e a all'industria meridionale che segna il passo in questi giorni difficili, nella speranza che questi settori possano rilanciarsi, prima che tracollino del tutto. Saverio D’Amelio


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Italia / Mondo

I dati elaborati sulla base delle domande presentate all’Inps

Mercoledì 11 marzo 2009

Ripresa “rinviata” al 2010

globale in rosso Disoccupazione galoppante Pil Bce, possibili in due mesi persi 370.000 posti i tassi allo 0% di LUCIA MANCA

di DOMENICO CONTI

ROMA – Allarme occupazione in Italia. Dopo i dati sulla cassa integrazione di febbraio, che ha visto un incremento superiore al 553% in un anno, oggi nuova doccia fredda: tra gennaio e febbraio 370.561 lavoratori hanno perso il posto e hanno presentato la domanda all’Inps per ottenere l'indennità di disoccupazione, 116.983 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, pari ad un più 46,13%. La crisi economica, dunque, sta galoppando: le cifre «fanno paura», dice la Cgil, rilevando che la disoccupazione è “l'ultima spiaggia» e che sono dati «sottostimati, mancando quei lavoratori con un rapporto di lavoro più giovane che non hanno diritto a tale indennità». Di numeri ancora più allarmanti della cassa integrazione parla la Uil «perchè indicano la lacerazione del rapporto impresa-lavoratore». D’altronde proprio ieri la Ue ha sottolineato il rischio di sei milioni di disoccupati entro il 2010 in Europa. Rassicurazioni, comunque, vengono dal governo che, con il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, si dice pronto ad affrontare l’emergenza occupazione; mentre il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, pur non volendo commentare i dati Inps, afferma di considerare sufficienti i nove miliardi in più stanziati per gli ammortizzatori sociali. «Siamo pronti allocando risorse per l’ipotesi peggiore che speriamo non si determini», ha affermato Sacconi, sottolineando che si garantirà il reddito a chi perde il posto di lavoro sulla base delle regole attuali «estendendo la platea con qualche misura ulteriore». Ma la Cgil insiste nel chiedere un tavolo di confronto «dove si affronti – ha spiegato il segretario confederale, Susanna Camusso – come salvaguardare l’apparato produttivo attraverso una vera politica industriale»; per la Cisl, la crisi «è vera e va contrastata con decisione: sia sul versante degli ammortizzatori sociali sia con politiche di contrasto alla recessione economica, con una forte spinta agli investimenti», ha detto il segretario confederale, Giorgio Santini, mentre secondo il collega della Uil, Guglielmo Loy, vanno utilizzati tutti gli ammortizzatori per evitare che finisca il rapporto di lavoro. Una risposta del governo «forte e rapida» l’ha chiesta anche la leader dell’Ugl, Renata Polverini. Tornando ai dati Inps nello specifico, a

ROMA – La crisi si allarga sempre più e il 2009, da “annus horribilis” delle economie occidentali, diventa l'anno della crescita negativa su scala globale. E lo spettro di una deflazione spinge Lorenzo Bini Smaghi, esponente del comitato esecutivo della Banca centrale europea, a dire che occorre considerare l’ipotesi dei tassi allo 0% anche in Eurolandia, in contrasto con la posizione della Germania. L’allarme arriva dal direttore generale del Fondo monetario internazionale, Dominique StraussKahn: il mondo è «in una grande recessione» e possiamo scordarci lo 0,5% di crescita mondiale previsto dal Fmi ancora a gennaio. Al contrario, il Pil globale andrà sotto zero, e sarà «la peggiore performance che la maggior parte di noi abbia mai visto». La ripresa, attesa nel 2010, ci sarà solo se i piani di stimolo fiscale saranno veramente realizzati. A gettare dubbi sulla ripresa il prossimo anno non è solo l'ex esponente socialista francese. In un documento approdato oggi sul tavolo dei ministri europei dell’Ecofin è scritto che il 2009 sarà «un anno di recessione economica e di incertezza», quest’ultima destinata a persistere «in particolare per quanto riguarda le prospettive per il 2010». E Axel Weber, membro del consiglio direttivo dela Banca centrale europea, avverte: «per Eurolandia i tassi di crescita negativa potrebbero estendersi anche a parte del prossimo anno, al primo o al secondo trimestre del 2010».

gennaio le domande pervenute sono state 169.274 contro le 95.851 dello stesso mese del 2008. A febbraio sono salite a 201.287 contro le 157.727 dello stesso mese dell’anno precedente, con picchi per numero di domande arrivate nelle giornate del 5 (12.994), 9 (12.380) e 10 (12.644). A gennaio, invece, superano le 11 mila richieste ben otto giorni, il picco, in questo caso, si ha il 15 gennaio (11.653). Le richieste hanno riguardato non solo la disoccupazione ordinaria, ma anche quella a requisiti ridotti e speciale. Quella ordinaria spetta ai lavoratori licenziati, ma anche sospesi da aziende colpite da eventi temporanei, come la mancanza

di lavoro, di commesse, di ordini o per crisi di mercato. Per ottenerla bisogna essere assicurati all’ente da almeno due anni e avere almeno 52 contributi settimanali nel biennio precedente la data di cessazione del rapporto di lavoro. L'indennità con i requisiti ridotti spetta, invece, ai lavoratori che non hanno 52 contributi settimanali negli ultimi due anni, ma che nell’anno precedente hanno lavorato almeno 78 giornate. L’indennità speciale interessa l’edilizia ed è una prestazione riservata ai lavoratori del settore quando termina l'attività aziendale, c'è una riduzione di personale o un cantiere viene ultimato.

Prime adesioni ai Tremonti bond e sulle banche vigilano i prefetti ARRIVA la prima adesione delle banche ai Tremonti-bond mentre il governo mette a punto gli osservatori del credito affidati ai prefetti che avranno il compito di vigilare l’intero settore e oggi il premier Berlusconi incontrerà i principali banchieri. Intanto a Piazza Affari i titoli del settore bancario, dopo la debacle di lunedìi, hanno realizzato un forte recupero grazie anche a notizie incoraggianti dagli Usa. A rompere il ghiaccio sui Tremonti-bond fra gli

istituti di credito è stato il Banco Popolare che, più che la crisi, sconta gli effetti negativi della vicenda Italease e che ha prenotato 1,45 miliardi sul totale di 10-12 miliardi messi a disposizione dal governo. La mossa del Banco apre la strada agli altri istituti che nelle ultime settimane hanno espresso il loro interesse. Oltre ai due giganti Unicredit e IntesaSanpaolo, starebbero valutando una loro adesione anche Mps, Ubi, Bpm, Carige e Creval.

Insomma, la ripresa, che fino a qualche mese fa era attesa per la fine del 2009, si sta dimostrando «più lunga di quanto ci si aspettasse», come spiega lo stesso Weber. E la risposta delle autorità messa sul tavolo finora potrebbe rivelarsi insufficiente. È il caso delle politiche dell’amministrazione Obama, non abbastanza coraggiose secondo il premio Nobel per l’economia Paul Krugman. La rassicurazione è arrivata dal presidente della Fed, Ben Bernanke: la ripresa – ha detto – ci sarà, bisogna solo vedere con quale velocità. Sul fronte europeo, oggi è l’esponente della Bce Lorenzo Bini Smaghi a gettare il sasso nello stagno: «La Bce è pronta ad abbassare ancora i tassi, anche fino a zero», ma solo se l'economia di Eurolandia dovesse essere «minacciata da una deflazione», cioè un calo generalizzato e durevole dei prezzi, cosa che al momento non è. Solo un’ipotesi, che però stride con quanto ribadito oggi da Weber, presidente della Bundesbank e uno degli esponenti più influenti del consiglio direttivo della stessa Bce: «Per me il livello minimo dei tassi dovrebbe essere l'1%». A meno di una settimana dal taglio dei tassi all’1,5% da parte della Bce, deciso non all’unanimità come accaduto nelle riunioni precedenti ma a larga maggioranza, sembra dunque farsi strada un dibattito ai piani alti dell’Eurotower su quale linea tenere in caso d’emergenza. E sul tema delle misure non convenzionali, come l’acquisto di titoli sul mercato aumentando l'offerta di moneta, la Bce non ha ancora preso nessuna decisione.

Si allontanano i miglioramenti sperati per il 2009

Previsti ulteriori cali delle presenze straniere

Perde il Made in Italy

Si fanno meno viaggi e a febbraio diminuiscono gli occupati nel turismo

In affanno la corsa dei vini verso l’estero

di SABINA LICCI FEBBRAIO? Peggio di gennaio. Lo confermano i dati del monitoraggio mensile di Federalberghi che denunciano un calo del 10% delle presenze, contro il già pesante -7% di due mesi fa, con un differenziale del 3%. Continua quindi il trend negativo del settore turistico che, secondo il presidente di Federalberghi e ConfturismoConfcommercio, Bernabò Bocca, segna «un aggravamento della crisi che pesa come un macigno sulle imprese del settore turistico ricettivo». A poco sono serviti sia il periodi di carnevale che le settimane bianche in corso, perché il numero di camere alberghiere vendute è diminuito dell'11%. Quanto ai lavoratori nelle strutture ricettive, la perdita è stata del 6% rispetto al -4,5% di gennaio, di cui quasi -5% di contratti a tempo indeterminato (-3% di gennaio) e -9,5% di part time, percentuale rimasta invariata. Bocca ricorda come i prezzi degli alberghi a gennaio siano addirittura calati a fronte di un tasso di

inflazione del +1,6%, cosa che aggiunge perdita di fatturato alle imprese già falcidiate dal calo di turisti. «A questo punto -propone il presidente - occorre istituire un tavolo tecnico impresesindacati per definire strumenti indispensabili per frenare l'emorragia di lavoratori che comincia a profilarsi sempre più consistente». Forte preoccupazione per il 2009 viene anche da parte di Federviaggi-Confturismo: da Germania, Austria, Olanda, Belgio, Svizzera, Inghilterra, Scandinavia e Russia si prevede un calo del 18% delle disponibilità prenotate dai grandi tour operator; se confermato su tutte le tipologie di turismo anche non organizzate, il tendenziale sarebbe meno 4 milioni di stranieri a fine anno, dopo un calo del 20% dei pernottamenti e quasi 22% della spesa già registrato a gennaio e febbraio. Sulla domanda interna degli italiani Federviaggio-Confturismo evidenzia una riduzione di spesa dell'8% a gennaio 2009, trend consolidato anche a febbraio.

SEGNI di affanno nella corsa del vino Made in Italy verso i mercati esteri. Si è appena chiuso un anno difficile sul fronte delle vendite internazionali: arriva il segno meno per i volumi di export italiano, fermi a a 17,8 milioni di ettolitri, per una variazione negativa del 7%, secondo i dati diffusi oggi dall’Unione italiana Vini (Uiv). In leggera crescita invece i valori, saliti del 2% a 3,6 miliardi di euro. Mentre gli spumanti, afferma l’Uiv, archiviano l'ennesimo anno di grazia per le bollicine, con aumenti in volume del 15%, a 1,4 milioni di ettolitri, e valori su dell’11%, a poco meno di mezzo miliardo. Nelle scelte di acquisto, male il segmento dello sfuso, precipitato del 16% a volume, mentre l’imbottigliato contiene il calo a -4% per un fatturato stabile a 2,8 miliardi. In questo segmento, precisa l’Unione Vini, perdono appeal sia i vini da tavola (bianchi -4% e rossi 10%) sia i Doc-Docg (bianchi -4%, rossi -8%). È soprattutto l’Unione europea il mercato dove soffriamo di più.


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Mercoledì 11 marzo 2009

24 ore in Basilicata

I sindacati chiedono un incontro urgente a De Filippo per l’erogazione degli ammortizzatori sociali

Sos lavoro: appelli da Cgil, Cisl e Uil E sulla vicenda Argaip denunciano: «Troppo silenzio» POTENZA - Una lettera a tre firme che suona come una sorta di appello ai vertici della Regione. Oggetto: gli ammortizzatori sociali. Il destinatario è il presidente Vito De Filippo. Cgil, Cisl e Uil per mano dei loro segretari generali Antonio Pepe, Nino Falotico e Michele Delicio chiedono al presidente della Regione un incontro urgente «per definire l'utilizzo delle risorse per il sostegno al reddito dei lavoratori fuoriusciti dai processi produttivi». «L'incontro continua la lettera - si rende necessario ed urgente in particolare per l'erogazione degli ammortizzatori in deroga ai lavoratori e alle lavoratrici che hanno perso il lavoro già nel corso del 2008. Siamo convinti che a Lei non sfugge il grave momento attraversato dall'apparato produttivo della nostra Regione e delle gravissime conseguenti ricadute occupazionali e di reddito per i lavoratori. Pertanto, Le chiediamo di convocare tempestivamente l'incontro e nelle more disporre lo snellimento dei tempi delle procedure per l'eroga-

zione del sostegno al reddito per i lavoratori e le lavoratrici. Inoltre, sollecitiamo la convocazione dell'incontro sui servizi del Consorzio Industriale Asi di Potenza». Un appello sindacale per i lavoratori fuoriusciti dai processi produttivi. Un appello che non è l’unico. Ancora ieri i sindacati hanno sollecitato un altro intervento alla Regione: quello per la situazione Argaip. I lavoratori si riuniranno oggi al Park Hotel di Potenza per discuterne. Per i leader di Cgil, Cisl e Uil. «Il blocco minacciato a febbraio dalla società capogruppo del consorzio che gestisce le aree industriali del potentino per conto dell'Asi non sembra aver sortito effetti. La situazione finanziaria resta di massima allerta, con l'Argaip che vanta crediti dall'Asi per circa 5 milioni di euro, mentre si continuano a registrare ritardi nel pagamento degli stipendi. I 74 dipendenti dell'Argaip non hanno infatti ancora ricevuto le mensilità di gennaio e febbraio. Al momento anche la richiesta del sindacato rivolta al presiden-

FLAI CGIL In atto una campagna informativa LA Flai Cgil Basilicata è impegnata in una campagna informativa sui luoghi di lavoro, e nei comuni della Basilicata, «per coinvolgere i lavoratori e le lavoratrici e creare consapevolezza sui reali motivi della crisi e sulle modalità per uscirne con il minor danno possibile». «A Livello organizzativo - spiega il segretario provinciale di Potenza Vincenzo Esposito abbiamo in calendario oltre 50 assemblee che stiamo svolgendo nei comuni e sui luoghi di lavoro, in modo da raggiungere tutti i lavoratori e le lavoratrici. Gran parte di queste assemblee, oltre 40, riguardano i lavoratori forestali ed agricoli e circa una dozzina si occuperanno di informare i lavoratori impiegati nell'industria alimentare. Ad oggi - continua Esposito - si sono già tenuti circa il 40% degli incontri all'interno dei quali i lavoratori hanno avuto la possibilità di esprimersi sull'accordo separato, firmato il 22 gennaio dal Governo con Cisl, Uil e Confindustria. L'orientamento che registriamo nelle assemblee è contrario ai contenuti dell'accordo separato. Di converso, molti lavoratori dichiarano di essere d'accordo sulla piattaforma della Cgil, che riprende molti dei contenuti dell'accordo unitario in tema di rinnovi contrattuali e di sostegno al reddito».

te della giunta regionale De Filippo e all'assessore alle Attività produttive Straziuso affinché convocassero in tempi rapidi un incontro per sbloccare la situazione d'impasse è rimasta lettera morta». l leader di Cgil, Cisl e Uil, parlano di «silenzio sconcer-

tante da parte del governo regionale» e di «vicenda che sta assumendo toni grotteschi. La latitanza del massimo ente regionale - proseguono equivale ad una dichiarazione d'impotenza della politica dinanzi al groviglio burocratico che sta soffocan-

do il consorzio Argaip e la più generale riforma dei consorzi industriali. In una fase così critica per l'economia regionale giunta e consiglio non possono starsene con le mani in mano, ma devono intervenire con l'autorevolezza che gli attribuisce il mandato popolare per portare a compimento la riforma dei servizi industriali. In mancanza di un radicale riordino del settore i consorzi industriali sarebbero destinati al logoramento, con gravissime ripercussioni sulle aziende che operano o intendono operare in Basilicata». Cgil, Cisl e Uil hanno intanto reiterato la richiesta d'incontro al presidente De Filippo e all'assessore Straziuso per una rapida risoluzione della vicenda. Pepe, Falotico e Vaccaro sollecitano infine il commissario dell'Asi Potenza a presentare un piano industriale che «possa assicurare all'ente le linee di credito necessarie a garantire la continuità dei servizi alle imprese, il pagamento della mole debitoria pregressa e il pagamento puntuale delle spettanze».

Siglata un’intesa che mira a promuovere le produzioni tipiche

IN TELEVISIONE

Stretta di mano Regione - Unioncamere per far ripartire l’economia lucana

Matera, territorio d’eccellenza In onda sabato su Rai Uno

POTENZA - Una più stretta collaborazione tra Regione e Unioncamere per studi di carattere congiunturale, promozione del “made in Basilicata”, sostegno al mondo produttivo lucano. Sono le principali attività previste in accordo-quadro il cui schema è stato approvato oggi dalla Giunta regionale. «L’intesa – ha commentato il presidente della Regione, Vito De Filippo – va nella direzione di sviluppare importanti sinergie con il sistema camerale per lo sviluppo economico della Basilicata, continuando in una collaborazione che è stata proficua e costruttiva. Abbiamo ritenuto necessario far convergere le nostre azioni riconoscendo che i due Enti, ciascuno per le proprie competenze, possono lavorare per la valorizzazione delle produzioni tipiche e per migliorare l’offerta di servizi alle imprese sulla base di un’attenta e puntuale analisi economico-statistica». Diverse i campi di attività contenuti nell’accordo-quadro. Per quel che riguarda gli studi e le ricerche a carattere statistico, la Regione assicurerà il finanziamento degli studi a carattere congiunturale, strutturale e di settore sull’economia regionale elaborati da Unioncamere su richiesta della Regione. L’accordo sancisce anche la collaborazione in manifestazioni fieristiche in Italia e all’estero. Per queste attività la Regione mette a disposizione 700 mila euro per ogni annualità di riferimento. Altri rilevanti punti sono l’offerta di servizi di sistema alle imprese e la realizzazio-

ne di Grandi eventi o di attività all’estero. Previste, inoltre, l’attuazione di azioni congiunte in tema di finanza alle imprese, con l’obiettivo di proporre interventi innovativi e focalizzati, di ampliare la platea dei beneficiari e definire, dove è necessario, forme di premialità per specifici settori o determinate aree. Saranno siglate, infine, conven-

zioni con le Camere di commercio di Potenza e Matera per la tenuta dell’Albo Vigneti e dell’Albo Imprese artigiane. Per l’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Viti, «l’accordo-quadro è un risultato importante, che concentrerà le attività di promozione dell’agroalimentare lucano, evitando di disperdere risorse con im-

portanti ricadute per i territori cui i prodotti sono collegati». Soddisfatto anche l’assessore alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, per il quale l’intesa «può dare impulso allo sviluppo della competitività del sistema imprenditoriale lucano attraverso azioni volte a rendere più solido il tessuto produttivo».

Oggi attivo Uilm sul settore auto e da Bari la Fiom minaccia la piazza

«La Fiat deve dare risposte» MELFI - La crisi del settore auto, nonostante le buone notizie arrivate ultimamente per lo stabilimento Sata di Melfi, continua ad essere al centro del dibattito sindacale. La Uilm di Potenza ha convocato per questa mattina alle 10, presso il Centro Sociale di Rionero in Vulture , un attivo dei direttivi e delegati della Sata di Melfi e dell’ Indotto Acm proprio per dibattere sui problemi legati alla situazione della crisi dell’auto e delle contingenti situazioni di positività dell’area industriale di Melfi, anche in riferimento all’aumento dei volumi produttivi legati alla Grande Punto. All’attivo parteciperà anche il segretario provinciale della Uil Carmine Vaccaro. E intanto ieri nella vicina Bari la situazione e il futuro degli stabilimenti Fiat sono stati al centro del discorso del segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini (nella foto), intervenuto ad una iniziativa sindacale sul tema. «Stiamo facendo in tutta Italia un'operazione su un insieme del gruppo Fiat che non è solo auto, che è movimento terra, macchine agricole, e tutto ciò che ruota attorno al settore, perché la Fiat, oltre che annunci di cassa integrazione, non dice nulla

sulle prospettive» ha sottolineato Rinaldini. «Quindi - ha continuato - noi pensiamo anche di arrivare ad una manifestazione nazionale di tutto il comparto, dalla filiera agli stabilimenti Fiat, perché vogliamo “costringere” la Fiat a sedersi ad un tavolo a tre: Governo, Fiat e parti sociali, per ragionare sul futuro dei diversi stabilimenti e non soltanto, perché ci comunicano attraverso gli sms le settimane di cassa integrazione». Secondo Rinaldini, «le iniziative della Fiom in questo periodo «sono molto intense, penso alla manifestazione del 13 febbraio, certo che in una situazione di crisi tutto si complica, perchè rende anche per i lavoratori tutto più complicato, comprese le iniziative di sciopero». Gli incentivi del Governo, nel settore delle auto, «così come li hanno fatti tutti i Paesi, servono per due mesi, poi servono per alcuni prodotti: essenzialmente per la Panda, la 500 e la Grande Punto a metà. Sugli altri stabilimenti - ha spiegato - non ha alcun effetto, poi esiste una misura tampone che per i prossimi due mesi permetterà in alcune realtà di diminuire la cassa integrazione, ma non ha nulla a che vedere sul come uscire dalla crisi anche da parte della Fiat».

MATERA - Il consorzio materano di cooperative "La Città Essenziale" sarà protagonista nella puntata della trasmissione "Sette giorni" che andrà in onda sabato 14 marzo su Rai Uno. Il Settimanale di approfondimento politico-parlamentare, in onda alle ore 9,30, che si occupa dei temi più importanti in discussione al Senato e alla Camera sarà dedicata interamente ai territori di eccellenza italiani presentando due esempi, uno per il Nord Italia, "I calzaturieri del Brenta" e uno per il sud, il Consorzio “La Città Essenziale di Matera. La puntata in onda sabato dal titolo "Le Eccellenze: ricette, idee e progetti per rispondere alla crisi" è stata curata dal giornalista Maurizio Severino che racconteràdue delle realtà territoriali d'eccellenza, individuate dal Censis, e in grado di guidare la reazione alla crisi. Il servizio su Matera, che dura circa 25 minuti, è un viaggio attraverso alcuni dei progetti realizzati dal Consorzio "La Città Essenziale" in partnership con al-

tri soggetti imprenditoriali del territorio materano. Nel corso della puntata sarà presentato il progetto "La filiera della Serenità" pensato per offrire servizi utili alla famiglia per la conciliazione della vita domestica e della vita lavorativa; il progetto "Cuoricini Biancazzurri" della cooperativa sociale "Il Puzzle" che ha istituito la prima "Baby Oasi" in uno stadio italiano, una ludoteca per accogliere bambini, dai tre agli otto anni, e consentire alle famiglie di assistere con tranquillità alle partite. Attraverso interviste ai protagonisti dei progetti, Maurizio Severino spiega come si fronteggia la crisi anche con le attività in ambito sociale. Il servizio su Matera si conclude con la presentazione delle attività in ambito culturale e turistico che La Città Essenziale ha realizzato con il progetto “U'Mest” finalizzato all'inserimento lavorativo. Dopo essere andata in onda sulla prima rete Rai, la puntata sarà disponibile anche sul sito di www.raiparlamento.rai.it.


16 24 Ore in Basilicata

Mercoledì 11 marzo 2009

Sono stati rubati nelle piazzole di emergenza vicino Lauria

Il Sappe incalza la sua battaglia per il sovraffollamento carcerario

Furto di estintori sulla A3 «La risposta non è l’edilizia» POTENZA – L’autostrada Salerno - Reggio Calabria al centro delle cronache non solo per i continui ed infiniti lavori che ne interessano diversi tratti ma ora anche per dei furti avvenuti di estintori. La scorsa notte, infatti, ne sono stati sottratti due che erano stati installati nelle piazzole di emergenza di entrambe le carreggiate della galleria “Serra Rotonda”. La zona è quella che si trova nei pressi di Lauria nord, in provincia di Potenza. I ladri non sono stati ancora identificati. Il furto, denunciato dall’Anas (l’ente gestore del tratto stardale) a Lagonegro (Potenza), alla Polizia stradale, è stato scoperto da un addetto al controllo del tratto autostradale. L’Anas però ha già provveduto alla sotituzione. Con un comunicato, infatti, ha annunciato che i nuovi estintori che saranno installati in sostituzione di quelli rubati saranno «marchiati a fuoco» con il simbolo dell’azienda sia per renderli riconoscibili sia per rendere più difficile la loro vendita in caso di un nuovo furto.

Un tratto della A3 interessato dai lavori

POTENZA - Milletrecento detenuti in più rispetto alla fine del mese di gennaio per una popolazione detenuta complessiva che si avvicina rapidamente a quota 61mila unità. E’ questa l’attuale situazione nei 206 penitenziari italiani, che dai 59.060 detenuti presenti il 31 gennaio 2009 è passata alle 60.350 presenze del 28 febbraio 2009. Per quanto riguarda in particolare la Basilicata i dati dell’Ufficio per lo Sviluppo e la Gestione del Sistema Informativo Automatizzato, al 28 febbario di quest’anno fotografavano una situazione con un esubero totale di più di cento unità. A fronte di una capienza regolare di 439 detenuti, gli uomini e le donne presenti nelle tre carceri di Potenza, Matera e melfi sono 583. Esprime preoccupazione il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, la prima e più rappresentativa

Organizzazione di categoria dei Baschi Azzurri del Corpo. Donato Capece, segretario generale del Sappe spiega che: «Con una media costante di 1.000 ingressi al mese e in assenza di veri provvedimenti deflattivi, le carceri italiane rischiano di diventare roventi nei prossimi mesi estivi in cui potremmo arrivare ad avere oltre 65mila detenuti. Si tenga conto che la capienza regolamentare dei nostri penitenziari è di circa 43mila posti: averne oggi quasi 61mila vuol dire, soprattutto per i poliziotti penitenziari che lavorano nella prima linea delle sezioni detentive, condizioni di lavoro particolarmente stressanti e difficoltose, anche dal punto di vista della propria sicurezza individuale. Si tenga conto che gli organici del Corpo di Polizia Penitenziaria registrano carenze quantificate in ben oltre 5mila unità.

Questo dovrebbe far comprendere quali e quanti disagi quotidianamente affrontano le donne e gli uomini del Corpo, cui va la riconoscenza e la gratitudine non solo del Sindacato che rappresento ma, ne sono convinto, di tutta la Nazione». Capece giudica positivo che il Cipe abbia recentemente stanziato 200 milioni di euro per realizzare penitenziari che sostituiscano le strutture più vecchie e fatiscenti, ma la questione generale del sovraffollamento penitenziario non può trovare esclusiva risposta nello sviluppo dell'edilizia. Non solo per i tempi lunghi di esecuzione dei lavori, ma soprattutto per la carenza di risorse umane, specificamente Polizia penitenziaria e personale del Comparto ministeri, necessarie per la gestione delle nuove strutture: le attuali dotazioni organiche sono infatti già drammaticamente carenti.

Il presidente del Frecce Tricolore Club 120 denuncia mancanza di sicurezza sull’aviosuperficie

Grumento con le ali tarpate Il Pricolo sarà spostato. «Colpa della Comunità Montana» GRUMENTO NOVA - «Totale mancanza di interesse della Comunità Montana Alto Agri nei confronti dell’aviosuperficie di Grumento Nova». E’ questa la forte denuncia che arriva dal presidente, nonché legale rappresentante, del Frecce Tricolori Club 120, Alessandro Cavallo, una denuncia sollevata in accordo con tutti i membri del Consiglio direttivo. Una pista conosciuta quella di Grumento, da tre anni, infatti, viene organizzato qui il Memorial Pricolo 2009. Una manifestazione celebrata in ricordo del Generale Francesco e Peppino Pricolo (il primo dei quali pilota di dirigibile nonché figura importante dell'Aviazione Italiana nel corso del secondo Conflitto mondiale). «Come ogni anno, in questo periodo - racconta il presidente Cavallo - abbiamo iniziato a muoverci per organizzare l'evento 2009. Negli anni passati ai Memorial Pricolo hanno partecipato sia autorità dell'Aviazione militare come il Comandante della III^ regione aerea e delle scuole, così come il Capo di Stato Maggiore ed appassionati del volo. Abbiamo sempre offerto alle centinaia di persone che accorrevano all'evento uno splendido spettacolo grazie all'esibizione della Pattuglia Acrobatica Vega Ulm di Lecce. Il tutto è stato sempre documentato dalle testate giornalistiche locali». «Obiettivo del Club - spiga ancora - era sensibilizzare le istituzioni a promuovere la Val d'Agri puntanto sull'aviosuperficie di Grumento Nova, struttura tra l'altro, ben conosciuta da tutti gli aeroclub d'italia e dove c'è, da sempre, attività di volo». Ma c’è un però. «Purtroppo - dice Cavallo - questa attività di volo si svolge senza il rispetto delle più semplici norme di sicurezza a causa del totale disinteresse da parte della Comunità Montana Alto Agri, gestore dell'aviosuperficie, nei

Velivoli sulla pista

confronti della struttura». Un disinteresse che a detta del presidente ha radici lontane. «Precedentemente alla costituzione del Club - racconta ancora Cavallo - abbiamo sempre cercato di sensibilizzare il gestore affinché si adoperasse per adottare le minime necessarie misure di sicurezza per la struttura, cosa che però continua a non avvenire nonostante vengano spesso utilizzati fondi per

opere inutili per l'aviosuperficie». «Il problema - dice ancora il presidente del Club - è che chi dovrebbe gestire l'aviosuperficie di Grumento Nova non solo dovrebbe avere a cuore la sicurezza di chi abitualmente utilizza detta struttura ma dovrebbe far fronte ad obblighi giuridici che vengono del tutto disattesi». Quest'anno il Memorial Pricolo dovrà trasferirsi da Grumento Nova altro-

ve, in altra aviosuperificie. «Questo è possibile perché chi conosce il Club Frecce Tricolori 120 sa bene come siamo abituati a lavorare, in assoluta sicurezza sia per chi vola che per chi si avvicina a questo fantanstico mondo con le ali solo per curiosità e che poi ne resta affascinato». I numeri del 2008 per Cavallo parlano chiaro: erano presenti sulla pista di Grumento diciannove velivoli tra ultraleggeri e

certificati, un elicottero e più di 500 persone, bambini e adulti. Una manifestazione, dunque, che dà soddisfazione ai suoi organizzatori che non vorrebbero doverla spostare altrove. In sostanza però per Cavallo esiste una situazione di disinteresse nei confronti della struttura «che non può essere tollerata da chi, come noi, si impegna a proprie spese ad organizzare eventi di questo tipo

solo per l'amore per la Basilicata e per la passione per il volo». «Lo spostamento in altra aviosuperficie colpirà le centinaia di persone che ogni anno vi hanno partecipato e che su facebook si stanno mobilitando per difendere la loro passione e l'amore per la loro terra». Il Memorial 2009 comincerà comunque a Grumento il 27 giugno per spostarsi poi a Lecce. regione@luedi.it

ENIT-AGENZIA

EQUITALIA

Partecipa alla Mitt di Mosca

Predisposti i rimborsi

L’Enit-Agenzia parteciperà alla rassegna internazionale Mitt di Mosca, dal 18 al 21 marzo, con uno spazio espositivo nel quale saranno ospitate alcune regioni italiane: Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Campania, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto, comprese la Provincia Autonoma di Trento e la Provincia Regionale di Ragusa, per un totale di circa 300 operatori pubblici e privati. La Mitt, ricorda una nota dell’Enit, rimane la più importante fiera sul turismo della Federazione Russa e una delle cinque più grandi del Mondo, con grandi opportunità di contatti tra addetti ai lavori del settore. «Nella attuale fase di recessione economica mondiale, che non può non avere riflessi negativi sui flussi turistici, la manifestazione – viene ricordato – rappresenterà un momento di confronto tra domanda russa e offerta italiana utile a capire il trend del mercato per il 2009, dopo i notevoli incrementi dei flussi turistici russi verso l’Italia degli anni scorsi».

Equitalia ha provveduto a predisporre i modelli di rimborso, necessari per ottenere la restituzione dell’eccedenza di versamento. I modelli saranno inviati da Equitalia a casa dei cittadini che risultano destinatari del rimborso. Infatti, se il contribuente ha effettuato un pagamento per una somma superiore, di almeno 50 euro, a quella richiesta, l'agente pubblico della riscossione provvede a comunicare l'importo da rimborsare e le modalità per la sua restituzione. La richiesta di rimborso dovrà essere effettuata entro tre mesi dalla notifica della comunicazione, decorsi i quali, senza che l'avente diritto abbia richiesto la restituzione, le somme saranno riversate all'ente creditore. I moduli contengono il dettaglio degli importi spettanti relativi a cartelle/avvisi in cui si è evidenziato il versamento di somme in eccesso, un prospetto riepilogativo degli sportelli dell'agente pubblico della riscossione presso cui rivolgersi e i documenti da esibire. Il contribuente dovrà riportare, nei moduli che riceverà da Equitalia, il nome del titolare del rimborso e il suo codice fiscale, la somma spettante e le modalità che preferisce utilizzare per la restituzione delle somme. L'istanza potrà essere inviata all'agente della riscossione a mezzo fax. Il titolare del rimborso potrà ritirare personalmente la somma allo sportello o delegare un altro soggetto per il suo ritiro. L'autorizzazione al bonifico e quella alla delega possono essere scaricati dal sito www.equitaliaspa.it.


24 Ore in Basilicata 17

Mercoledì 11 marzo 2009

L’Ordine scrive al presidente della Giunta per l’attuazione del Psr

Etichettatura di origine per l’extra vergine

L’appello di agronomi e forestali per combattere la crisi del settore

Viti: «Essenziale per l’eccellenza dell’olio lucano»

POTENZA - Il presidente della Federazione Regionale degli Ordini dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Basilicata, Sandra Iacovone, ha inviato al presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo, all’assessore all’Agricoltura Vincenzo Viti e ai consiglieri regionali, un documento con le proprie osservazioni e proposte per l’attuazione del Piano di Sviluppo Rurale 2007 - 2013 e sulla difficile situazione del comparto agricolo regionale. Il documento, - spiega Iacovone - dopo avere analizzato la situazione dell’agricoltura lucana e evidenziato, ancora una volta, il netto ritardo nell’attuazione del Psr, illustra le proposte della Federazione. I punti centrali prevedono: il consolidamento della consultazione dei professionisti attraverso la costituzione di un tavolo tecnico; la consulenza aziendale; il rispetto e la valorizzazione delle professionalità all’interno degli enti pubblici; la qualità dei bandi di attuazione delle misure del Psr; il rispetto dei tempi di accoglimento delle istanze e di erogazione dei finan-

Il presidente Vito De Filippo

ziamenti; l’efficacia della spesa; il riordino degli enti; La Federazione Regionale – prosegue la nota - ritiene che i bandi del nuovo Psr debbano essere discussi da un tavolo tecnico formato dalle professionalità tecniche che operano in agricoltura. Ciò al fine di evitare quelle difficoltà che si sono verificate nel corso della scorsa programmazione. Il tavolo dovrà avere anche la funzione di osser-

vatorio per il monitoraggio dell’avanzamento dell’attuazione del Psr. In questo modo si riuscirebbe a perseguire anche gli obiettivi della valorizzazione delle professionalità che operano all’interno degli enti pubblici, l’aumento della qualità dei bandi di attuazione del Psr, nonché l’efficacia della spesa ed il rispetto dei tempi di accoglimento delle istanze e di erogazione dei finanziamenti.

In merito alla consulenza aziendale, - sottolinea Iacovone - il documento ribadisce che l’elemento centrale del sistema dovrà essere la figura del professionista agricolo, professionalità attestata, come sancito da numerose recenti sentenze della magistratura amministrativa, dall’iscrizione ad un albo professionale. Infine, la Federazione ha fatto propri gli emendamenti al disegno di legge regionale sul riordino degli enti che operano in agricoltura, presentati dall’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Matera nello scorso mese di ottobre. Il riordino degli enti – conclude Iacovone - dovrà semplificare il quadro dei soggetti, pubblici e privati, che operano in agricoltura, definendo con chiarezza i ruoli di ciascun soggetto ed evitando la costituzione di monopoli, nell’assistenza tecnica e nella consulenza aziendale, da parte di soggetti che operano con finanziamenti pubblici, consentendo ai professionisti di competere ad armi pari nell’erogazione di servizi alle imprese.

POTENZA - «L’approvazione da parte dell’Unione europea della legge sull’etichettatura di origine obbligatoria dell’olio extravergine di oliva, che andrà in vigore dal 1 luglio prossimo, sarà essenziale per la tutela dell’olio di eccellenza prodotto nel nostro Paese, nel quale rientra a pieno titolo quello lucano». E’ quanto dichiarato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, in merito alla recente approvazione del provvedimento fortemente sostenuto da tutte le parti istituzionali, politiche e sociali del panorama agricolo italiano. «In particolare – ha aggiunto Viti - vorrei ricordare l’impegno profuso dall’ex ministro delle Politiche agricole, Paolo De Castro, che nello scorso anno fece approvare il decreto in Italia, quello stesso poi ripreso in sede europea. Il nuovo provvedimento è un decisivo passo in avanti rispetto alla legge precedente del 2002 che prevedeva solo una indicazione facoltativa del luogo di origine, infatti esso impone l’obbligo di indicare l’origine degli oli extravergini e vergini e pertanto tutela dalle contraffazioni il Made in Italy e assicura il consumatore dalle frodi. La

Il 28 marzo la Regione aderirà alla manifestazione Earth Hour

La proposta Di Lorenzo

Fotovoltaico «Nei campi impianti più potenti»

Luci spente per un’ora De Filippo: «Lavoriamo per l’ambiente» POTENZA - La Regione Basilicata aderisce alla manifestazione Earth Hour “Un anno per il clima” in programma il prossimo 28 marzo. In particolare, tutte le luci interne ed esterne degli uffici del polo regionale di Potenza, in via Vincenzo Verrastro, verranno spente per un'ora, dalle 20.30 alle 21.30. Il presidente della Regione, Vito De Filippo, lo ha comunicato in una lettera inviata al presidente del Wwf Italia, Enzo Venini. «Stiamo inoltre valutando scrive De Filippo - quale potrà

essere la migliore e più efficace azione di informazione e coinvolgimento della cittadinanza, allo scopo di sottolineare l'importanza di un impegno collettivo e di ciascuno nella lotta al cambiamento climatico, in particolare nell'ambito dell'efficienza energetica». Nella lettera, infine, il presidente della Regione comunica al rappresentante dell'associazione ambientalista che la Basilicata «sta lavorando, in particolare, attraverso la neo costituita Società Energetica Lucana SpA, società a

capitale interamente regionale, ad un ambizioso progetto, che prevede la totale solarizzazione dei tetti di tutte le aziende sanitarie e ospedaliere della Basilicata al fine non solo di abbattere la relativa bolletta energetica, ma anche di dare un significativo segnale in termini di abbattimento delle emissioni in atmosfera». Earth Hour è un'iniziativa mondiale del Wwf contro il cambiamento climatico attraverso la quale singole persone, imprese e governi potranno compiere un'azione sim-

La sede del Consiglio regionale

bolica in favore del clima spegnendo, in contemporanea in tutto il mondo, dalle 20.30 alle 21.30 del 28 marzo 2009, le luci per un'ora per dimostrare il proprio supporto all'azione globale per la lotta contro i cambiamenti climatici. «Gli effetti dei cambiamenti causati dalle emissioni di

carbonio - afferma il Wwf rappresentano oggi la più grave minaccia per la vita sulla Terra. Solo cambiando l'attitudine generale del mondo verso l'uso di fonti di energia che comportano grandi quantità di emissioni possiamo alleviare questa minaccia».

LA PRECISAZIONE PUBBLICHIAMO qui di seguito alcune precisazioni del sindaco di Abriola, Antonio Pessolani, sull’articolo pubblicato domenica scorsa e dedicato agli impianti sciistici “Sellata Pierfaone”. Si precisa inoltre che per errore all’inizio dell’articolo era stato scritto Pignola al posto di Abriola. Ho letto con grande stupore e meraviglia l'articolo apparso sul “Quotidiano” del 9 marzo 2009 dal titolo “Sellata, figuraccia nel giorno perfetto” e devo però puntualizzare che dopo circa tre anni, soltanto in alcuni giorni di fine febbraio e nel fine settimana di marzo (tra il sette e l’otto), gli impianti hanno potuto davvero funzionare, certo non si può dire che il funzionamento è stato perfetto, ma la Montagna ha finalmente potuto respirare l'aria che da tempo aspettava (movimento turistico, sviluppo economico e sociale). Si precisa che seppure nell'ultimo periodo la neve non è mai stata sufficiente, gli impianti sciistici sono stati sempre aperti e funzionanti laddove la neve raggiungeva i limiti minimi per consentire la pratica sportiva. L'Amministrazione comunale ha programmato una serie di iniziative atte a elimi-

l sindaco difende il funzionamento degli impianti

Sellata in tempo di neve nare e/o ridurre i problemi del comprensorio turistico “Sellata Pierfaone” (in generale) e, delle Piste da scii (in particolare), al fine di consentire ai diversi turisti che si recano in detta località di trovare tutti i confort necessari a soddisfare le diverse esigenze. Basti pensare alla istituzione del presidio invernale dei Carabinieri e del Corpo Forestale dello Stato sulle Piste da sci; Fortemente voluto dall'attuale amministrazione, esso garantisce la presenza di un Carabiniere sciatore e di due Forestali che costantemente assicurano la pratica dello sci in condizioni di sicurezza. Inoltre la presenza, in particolare domenica 8 Marzo, del corpo dei Vigili Urbani di Abriola ha garantito il deflusso del traffico evitando ingorghi ed intralci alla viabilità. In una giornata bellissima quale quella del 8.03.2009, c'è stata una grande affluenza alle piste da sci e diversi sciatori si sono complimentati per come la stessa neve presente sulla pista era stata battuta e re-

nostra produzione regionale media annua di olio, attestata sulle 13mila tonnellate ciò porta la regione ad essere l’ottava produttrice di olio in Italia. Va detto che gli oli extravergini lucani sono passati dal 40% dei primi anni ’90, a circa l’85% della prima metà dell’ultimo decennio con una percentuale di olio confezionato in lattina e in bottiglia di circa il 25% di quello prodotto ed una quantità in crescita di imprenditori che commercializzano l’olio d’oliva con proprie etichette. Il nostro è un territorio vocato all’olivicoltura grazie alle peculiarità pedoclimatiche e alla presenza di importanti varietà autoctone, in grado di fornire prodotti di alta qualità e con spiccate caratteristiche di tipicità. In tale quadro l’olivicoltura lucana, anche per la sua naturale multifunzionalità, potrebbe far registrare un’elevata crescita economica e occupazionale, cosa non da poco in un periodo di crisi come quello attuale. Tutto ciò - ha concluso Viti - potrebbe avvenire se istituzioni e mondo agricolo, in una visione ampia e proficua, sapranno attuare correttamente le Misure contenute nel nuovo Psr e i Programmi per il miglioramento della qualità».

sa funzionante ed adatta per praticare questo sport, certo il botteghino non è idoneo a fronteggiare questa presenza massiccia oltretutto imprevista di turisti, ma risulta, al contrario, sin troppo ampia per i diversi giorni in cui per la mancanza di neve gli impianti sono stati chiusi!!. Da informazioni assunte sull'andamento di altre località turistiche rinomate del sud nella stessa giornata si sono avute le stesse difficoltà di attesa registrate sulle nostre piste. In alcune località addirittura gli impianti, per difficoltà tecniche dovute alla gestione, sono rimasti chiusi. Per quanto riguarda il funzionamento della pedana di risalita è opportuno precisare che la stessa non ha funzionato perché (a causa delle persistenti ed abbondanti piogge che da diversi mesi in particolare novembre e dicembre 2008 colpiscono il sud), si sono creati dei movimenti franosi che ne hanno impedito l'installazione

ed il funzionamento in condizioni di sicurezza. A mio modo di vedere la montagna costituisce il fiore all'occhiello e la vera occasione dello sviluppo locale, che di sicuro questa Amministrazione non si lascerà sfuggire in sinergia con altri Enti Locali e Comuni limitrofi, occorre però tempo e impegno, sicuramente sarà gradita la collaborazione degli organi di stampa che ben fanno ad evidenziare le lacune, le difficoltà del Comprensorio, ma occorrerebbe, però utilizzare toni meno forti rispetto a quelli usati nell'ultimo articolo che distrugge anziché costruire!!!! In ogni caso bene ha fatto l'autore dell'articolo ad evidenziare che anche in situazioni di difficoltà la Montagna riserva sempre qualche specialità quali i ravioli degustati al Ristorante “La Baita”, ma nel ringraziarLo per l'ottima pubblicità fatta, bisogna ricordarsi che esistono anche altri locali sia sulle Piste da Scii, che nel paese di Abriola capaci di soddisfare le diverse richieste dei visitatori che nel contempo potrebbero onorarci della loro presenza, anche nel Centro Storico della nostra Comunità. Il sindaco Ingegner Antonio Pessolani

POTENZA - La promozione dell’energia pulita passa anche per il settore agricolo. Il consigliere regionale del Popolo della Libertà, Pasquale Di Lorenzo, ha presentato ieri una proposta di legge con la quale «si intende apportare una modifica all’articolo 10 della legge regionale n. 31 del 2008 concernente il “Procedimento amministrativo semplificato per la realizzazione di impianti di cui all'art. 2, comma 1, lettera c) del Decreto legislativo 29 dicembre 2003 n. 387' che, al comma 3, lettera a. 5 stabilisce una limitazione qualora gli impianti vengano realizzati nelle aree agricole fino a 500 KW con una dimensione minima delle particelle asservite all'impianto di una superficie 6 volte quella radiante, rispetto alle aree industriali dove il limite è di 1 MW e non è richiesto nessun asseveramento». «Tale enunciazione - afferma il Di Lorenzo appare discriminante e lesiva del principio di libera concorrenza creando condizioni differenti tra imprese agricole ed industriali. La realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici su superfici agrarie, da parte di imprenditori agricoli rappresenta una legittima occasione di reddito che può estrinsecarsi, o con la esecuzione in proprio degli impianti, o con la cessione dell’autorizzazione e che non può trovare un limite in una disposizione tanto ingiusta quanto ingiustificata. Per queste ragioni la proposta di legge presentata mira a consentire anche alle aree agricole la realizzazione di impianti fotovoltaici di potenza fino a 1 MW».


18 24 Ore in Basilicata

Mercoledì 11 marzo 2009

Il presidente del parco del Pollino è stato eletto tra i vertici della Federazione. «Un riconoscimento che aiuterà»

Pappaterra nella Giunta di Federparchi POLLINO - Importante riconoscimento nazionale per Il presidente del Parco del Pollino. Domenico Pappaterra è stato, infatti, eletto nella Giunta esecutiva di Federparchi, la Federazione italiana dei parchi e delle Riserve naturali, fondata nel 1989. «Questo riconoscimento – ha dichiarato Pappaterra – sicuramente aiuta il Parco Nazionale del Pollino ad avere un ruolo ancora più centrale nelle politiche nazionali delle aree protette. Nel solco di un’impostazione che è ormai nota, occorrerà puntare da un lato sulla conservazione delle risorse e dall’altro sulla valorizzazione delle caratteristiche tipiche e durature di ciascuna area geografica». «Da oggi – continua Pappaterra – partirà una forte interlocuzione con il Ministro dell’Ambiente e con i Presidenti delle Regioni per favorire il rilancio delle aree protette e, soprattutto, per restituire efficienza e agilità ai parchi. A questo fine dovranno essere utilizzati in modo massiccio le possibilità offerte dall’attuazione dei principi contenuti nelle priorità del Quadro Strategico Nazionale per i fondi strutturali 2007-2013 e si dovranno applicare finalmente gli Accordi di Programma previsti. In questa direzione si muove anche l’Intesa istituzionale interregionale proposta dal Parco del Pollino». «Nei prossimi giorni – conclude Pappaterra – realizzeremo un calendario di impegni per incontrare il Ministro e la

Commissione Ambiente del Senato che sta svolgendo un’indagine conoscitiva sul sistema delle Aree protette italiane». Il Consiglio direttivo della Federparchi, ha nominato all'unanimità anche il nuovo presidente dell'associazione, Giampiero Sammuri, presidente del Parco regionale della Maremma. Sammuri sarà affiancato da tre vicepresidenti: Gian-

franco Giuliante (Parco nazionale della Majella), Antonello Zulberti (Parco naturale Adamello Brenta) e Salvatore Sanna (Area Marina Protetta di Capo Carbonara). Gli altri componenti dell'organismo sono, oltre a Domenico Pappaterra, Franco Bonanini (Parco nazionale delle Cinque Terre) e Sebastiano Romano (Area marina protetta del Plemmirio).

PREMIO GIORNALISTICO DEDICATO ALLE AREE VERDI LA Regione Toscana e la Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve naturali, nell'ambito della rassegna "Parco Libri – Festival dell'editoria ambientale", con la collaborazione del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli e della Fondazione Montanelli Bassi hanno indetto il Premio giornalistico internazionale “Il parco in prima pagina” edizione 2009, allo scopo di sostenere e qualificare la divulgazione, presso il pubblico più vasto, degli aspetti naturalistici, ambientali, sociali, culturali ed economici legati all'esistenza e al funzionamento di una vasta rete nazionale di Aree Naturali Protette, terrestri e marine. Il premio, collegato alla manifestazione "Parco Libri", dedicata alla comunicazione delle aree naturali protette, che si tiene a Pisa nella primavera di ogni anno, è destinato al riconoscimento di lavori giornalistici di professionisti che si siano segnalati tanto per l'assiduità nella frequentazione dei temi connessi con la gestione dei parchi e delle riserve naturali o dei loro sistemi nazionale e regionali, quanto per l'efficacia divulgativa dei temi stessi, anche riferiti ad una sola area protetta. Sono presi in considerazione, per la partecipazione a ciascuna Sezione, articoli o servizi pubblicati o diffusi entro il 31 dicembre 2008 e pervenuti, in duplice copia, alla segreteria del premio entro e non oltre il 31 marzo 2009. Il materiale televisivo dovrà pervenire su supporto video in formato vhs o betacam o dvd. La cerimonia di premiazione del premio si terrà in occasione della celebrazione della rassegna "Parco Libri", a Pisa, in programma dal 17 al 19 aprile 2009. Domenico Pappaterra

L’assessore commenta la nota diffusa lunedì scorso dall’Apt di Gianpiero Perri

Il «cortocircuito» di Autilio E sul Ddl turismo la Rosa bianca annuncia emendamenti POTENZA - L’assessore Autilio parla di «cortocircuito», ma è soddisfatto. La Rosa bianca annuncia emendamenti al progetto di riforma del sistema turistico regionale, «ma solo per arricchire il testo». «Riscontro con piacere che il direttore generale dell’Apt Gianpiero Perri, sia pure con qualche settimana di ritardo, abbia acquisito le risultanze della Quinta Conferenza Nazionale degli Assessori al Turismo e alla Cultura delle Regioni che si è svolta a Torino dal 26 febbraio scorso e che mi ha visto presiedere, in qualità di coordinatore della sesta Commissione “Beni ed Attività Culturali” della Conferenza delle Regioni, la seconda sessione dei lavori dedicata agli strumenti di Governo integrato del territorio per la cultura del turismo». Questo il commento dell’assessore alla Formazione, Lavoro, Cultura e Sport della Regione Basilicata, Antonio Autilio, alla nota diffusa lunedì dall’Apt nella quale «invierò gli atti della sessione – prosegue l’assessore – perché possano essere utili nell’attuale fase di discussione e di confronto del Piano Turistico regionale con l’auspicio che si superi il cortocircuito che si è verificato (anche in merito alla parte finanziaria da impegnare non concertata con il dipartimento formazione né con l’autorità di gestione Fse) sinora dovuto ad una completa assenza di relazioni non certamente dipendente dalla mia volontà. Tra le conclusioni operative dell’Assise di Torino – aggiunge Autilio voglio ricordare la ricerca di una sinergia sempre più stretta ed efficace tra istituzioni che a vario titolo si occupano di programmazione culturale e turistica ed operatori di settore, in una logica di stretta filiera per aiutare il turismo culturale a diventare impresa ed occupazione. Ancora, la riflessione ha riguardato l’esigenza condivisa da quasi tutti i miei colleghi, non solo delle Regioni ma

SULLA STAMPA

La Basilicata virtuale in copertina sul nuovo numero di Ottagono POTENZA - E’ dedicata a Lucania Lab, l’isola dell’Apt Basilicata su Second Life, la copertina di marzo di Ottagono, rivista nazionale di architettura. «E’ un altro riconoscimento importante - spiega una nota dell'Apt - per le complesse e articolate attività di sperimentazione sul web 2.0 promosse dal direttore generale dell’Apt Basilicata, Gianpiero Perri, che si avvale in questo campo della collaborazione di uno dei più brillanti esperti italiani, il quarantenne potentino Giuseppe Granieri, docente universitario, autore di saggi fondamentali come “La società digitale” e titolare di una rubrica tematica sul settimanale “L’Espresso”». La nuova isola del Lucania Lab su Second Life è divisa su due livelli: un primo livello, il Village, pensato come spazio residenziale. Al di sopra, una piattaforma a "petali" , ospita l’allestimento museografico che dovrà raccontare quanto suggerito dall’Apt Lucano. «Il pensiero che sta alla base del progetto,

In alto Autilio, qui sotto Flovilla

anche delle Province e dei Comuni, di unificare competenze e deleghe in materia di turismo e cultura superando l’attuale situazione di frammentazione che non aiuta certamente nell’azione di programmazione degli interventi tanto più in una fase di scarse risorse pubbliche da destinare alla promozione. E’ una riflessione – conclude l’assessore regionale - che tocca direttamente la nostra regione perché, come dimostrano le tante esperienze vissute negli ultimi tempi e da ultimo l’impostazione data alla presenza lucana alla Bit e adesso

nonchè la “lettura” dell’evento di Torino, la direzione dell’Apt è chiamata ad un sforzo maggiore di coordinamento degli interlocutori istituzionali, attenendosi tra l’altro a compiti specifici di natura tecnica che le sono stati affidati per legge». Il consigliere regionale della Rosa per la Basilicata, Antonio Flovilla, è intervenuto, durante un incontro presso la sezione del partito a Rionero, alla presenza dei quadri dirigenti del Vulture Melfese, sulla riforma del “Sistema turistico regionale”, annunciando, tra l’altro, la

presentazione di alcuni emendamenti al disegno di legge della Giunta regionale. Flovilla ha esordito affermando che «il Ddl sul turismo appare di particolare interesse per la sua capacità di disciplinare e meglio attrezzare il settore. Esso si inserisce in questo rinnovato quadro di accelerazione del processo riformista e premia lo sforzo programmatico delle forze politiche, fra queste la nostra, che credono nella necessità di modernizzare ed innvare il sistema socio economico regionale. Era sotto gli occhi di tutti – ha continuato Flovilla - come negli ultimi anni tale ambito fosse troppo chiuso in una visione pubblicista, poco aperto alle logiche del mercato, della qualità dell’offerta, alla competizione globale. Abbiamo gia osservato, valutando il provvedimento nelle sedi politiche, come la modernizzazione della visione strategica di quest’ambito fondamentale per lo sviluppo socio economico della Basilicata deve essere –

al di là delle funzioni abitative, sociali e museali, è rivolto ad una riflessione sull’innovazione, la tecnologia e la natura. - continua la nota Apt - L’isola, definita la sua "orografia", viene lavorata per mostrare questi temi. Le abitazioni, il villaggio esprimeranno un modo innovativo dell’abitare dove spazi pubblici e privati si incontrano in forme compenetranti derivate dalla "piegature" di folder. L’atmosfera generale che si respirerà sarà una idea della Lucania legata all’innovazione e non uno spazio dove l’iperrealismo nasconde le potenzialità del suo territorio dietro le sole forme tradizionali. Alla rappresentazione realistica si opporrà la realtà dell’esperienza evocativa. L’isola Lucana sarà un ponte tra il territorio e il web 2.0, tra il racconto di una regione e le persone desiderose di ascoltarlo e conoscerlo. Lucania Lab occupa un'area limitata (circa 2000 metri quadri) ed è la sede del laboratorio di ricerca».

per sua natura - meno soggetto possibile ad ogni forma di controllo da parte degli enti che presiedono il territorio. Ecco perché la nuova Agenzia di promozione territoriale (Apt) non dovrà – queste le ulteriori considerazione dell’esponente della Rosa lucana – e non potrà limitarsi ad una funzione burocratica di coordinamento degli enti territoriali e delle pro loco, quasi che il turismo si esaurisca in uno scambio di indirizzi programmatici e di autorizzazioni ed iscrizioni agli Albi regionali. Va accolta, invece, e senza reticenze, una visione strategica più ampia. La definizione di piani di medio lungo periodo. L’indizione periodica di conferenze di servizio. Un coinvolgimento maturo e diretto degli operatori privati (ricezione animazione – grandi eventi) e dei tour operator. Non può mancare una tipicizzazione delle vocazioni territoriali ed una diversa programmazione delle varie tipologie d’intervento e di settore (cinema – musica – teatro – pittura – architet-

tura, letteratura, storia, ecc.). In quest’ottica serve un collegamento più forte fra alcune discipline (ambiente, agricoltura, artigianato, formazione). Va cioè rafforzato – ha specificato Flovilla - il concetto di interdisciplinarietà, senza rinunciare però ad un luogo istituzionale e di governo ove fare sintesi ed assumere le decisioni. L’Agenzia dovrà essere il luogo di operatività non la postazione ove accentrare tutti i poteri. Il turismo, in ultima analisi, deve essere volano di promozione dei luoghi e dei prodotti. Senza dimenticare la specificità di ogni territorio, come per esempio l’area nord della Basilicata, ricca di storia, esperienze, vocazioni, luoghi e prodotti di assoluta eccellenza». Flovilla ha dichiarato, infine, che «la presentazione di una serie di emendamenti avrà lo scopo di arricchire il testo e di correggere alcune sbavature, nell’interesse di un processo di riforma che dovrà essere il più virtuoso ed equilibrato possibile».


Potenza Cell. 347.4046030

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Mercoledì 11 marzo 2009

Cell. 347.4046030

REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Acquedotto lucano

Giornata del glaucoma

Contrade di Potenza senz’acqua dalle 9 alle 15

Visite gratuite per gli over 35 anni

PER URGENTI lavori di riparazione di una perdita sulla condotta distributrice, oggi sarà sospesa l’acqua dalle 9 alle 15, nelle contrade Piani del Mattino, Costa della Gaveta, S. Antonio la Macchia, Baragiano, Macchia Romana (zona rurale).

DOMANI, in occasione della Giornata mondiale del Glaucoma, dalle 10 alle 17 in piazza Mario Pagano medici oculisti controlleranno gratuitamente la pressione oculare ai cittadini con più di 35 anni.

Ancora effetti di neve e pioggia: smottamenti e cedimenti in tutta la città

Quel che resta del maltempo Danni a un muro di via Livorno. Rischi a viale Dante PIOGGE, neve e temperature in picchiata. Sta diventando pesante il bilancio del maltempo che ha nuovamente colpito la città di Potenza negli ultimi giorni. Adesso sembra tornato il sereno, ma le conseguenze delle intemperie iniziano a farsi sentire. Momenti di apprensione questa notte per i residenti di via Livorno, a Parco Aurora per l'improvviso cedimento di un muro di contenimento. «Erano circa le due di notte e ho sentito un gran botto, simile a quello che si sente quando scoppia una caldaia - commenta un abitante del rione - Di corsa mi sono affacciato alla finestra e ho visto che invece si trattava del crollo di un muro. La nostra preoccupazione è quella che, se la frana continua il suo percorso, può danneggiare anche la strada. E' necessario intervenire subito». A causare il cedimento, appunto la neve e la pioggia di questi giorni che sono andate ad aggravare uno stato di rigonfiamento della terra già presente. Ad affermarlo sono stati i tecnici della protezione civile del Comune che, insieme ai Vigili del fuoco, sono intervenuti al momento del crollo e tuttora stanno verificando lo stato del fabbricato adiacente al “muro caduto” e della strada interessata. Ma non solo. Continuano le segnalazioni di disagi da quasi tutti i rioni del capoluogo. Molte strade sono diventate un mo-

La situazione in cui versa ora la strada in via Livorno, dopo il cedimento del muretto di contenimento. La seconda foto riguarda le scale in viale Dante (Mattiacci)

saico di buche, alcune anche piuttosto profonde. Gli abitanti, invece, di viale Dante, in seguito proprio al crollo del muro a Parco Aurora, si sono allarmati e hanno segnalato un'altra situazione “pericolante”. «La scalinata di viale Dante - affermano - rischia di fare la stessa fine. E' inagibile, ma nessuno fa niente e comunque tutti la usano». «La città e i potentini si legge in un comunicato dell'Osservatorio cittadino

di Potenza - sono stati "ostaggio" della neve per lunghissime ore. Evidentemente la lezione del 15 febbraio scorso non è servita a nulla perché, nonostante l'allarme meteo e le previsioni del tempo diffuse dalla Protezione Civile in anticipo, la macchina del Comune e dell'Acta è stata colta impreparata, con l'aggravante che, se il 15 febbraio scorso era domenica e la nevicata è stata improvvisa, questa volta

tutto avrebbe dovuto funzionare almeno in parte. Invece, in particolare nelle prime ore della giornata la percorribilità delle strade è stata a rischio e diversi automobilisti hanno avuto grosse difficoltà negli spostamenti. Spazzaneve e spargisale erano pochissimi e si sono mossi solo in tarda mattinata. Altro che città di servizi. Siamo la città che non è in grado di garantire una normale attività di riduzione dei disa-

gi per neve». Così come gli abitanti di rione Verderuolo denunciano la mancata rimozione della neve e del ghiaccio dai marciapiedi. «Siamo rimasti prigionieri per tre giorni - affermano gli abitanti. Meno male che ci ha pensato il sole a sciogliere la neve su scalinate e marciapiedi, dove, per altro, molte persone sono cadute e alcuni ci hanno rimesso anche un femore». Anna Maria Calabrese

Italtractor

I sindacati chiedono il rilancio dell’attività POTENZA - La crisi generale nessuno la nega, quella dell’azienda neanche: ma non ci si può solo lamentare, bisogna anche rilanciare lo stabilimento del capoluogo. E’ il messaggio di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil che, insieme alla rappresentanza sindacale di stabilimento, ha incontrato la direzione aziendale dell’Italtractor. Dicono i sindacalisti: «Il quadro che ci ha fornito l’azienda è di quelli che non lasciano sperare in un futuro sereno. Nel corso del 2009 prevedono una contrazione della produzione di circa il 50 per cento e si stanno determinando seri problemi di liquidità. Di fronte a questo quadro negativo dovuto alla crisi dei mercati finanziari invitiamo l’azienda a non limitarsi a denunciare semplicemente la crisi, ma di farvi fronte con forza e determinazione». Necessari investimenti sulla ricerca e l’innovazione tecnologica attraverso il coinvolgimento diretto dell’Università della Basilicata, grazie all’accordo sottoscritto in Regione Basilicata. Accuse anche sulla volontà dell’azienda di non rispettare gli accordi sul salario. «Stiamo ancora aspettando - aggiungono dai sindacati - un piano industriale credibile che tenga al centro lo stabilimento Italtractor di Potenza che, come è noto, è quello più importante e competitivo sia sul piano tecnologico che delle professionalità dei lavoratori. Invitiamo pertanto l’azienda a ripensare alle strategie per fronteggiare la crisi e chiederemo l’intervento del Governo su tutto il settore attraverso il coinvolgimento delle segreterie nazionali di Fim Fiom Uilm. Alla Regione chiediamo di monitorare costantemente la situazione di uno stabilimento che dà lavoro a 330 unità».

IL DOPO ARISA QUANDO Arisa ha vinto la sezione nuove proposte del festival di Sanremo, Rocco Spagnoletta, responsabile del gruppo “Arisa, orgoglio lucano al festival di Sanremo” di “Facebook”, commentò: «Pignola è una fucina straordinaria di talenti». Oltre all'apprezzamento per la compaesana, questa frase era anche auto celebrativa. Rocco è il leader della band pignolese “Musicamanovella” e non lo si può tacciare di immodestia visto il successo crescente della band. Ultimo traguardo raggiunto, la finale di “Arezzo wave”, manifestazione musicale che ha lanciato nomi come “Baustelle”, “Negrita”, “Bandabardò” e tutti i mi-

Basilicata, fucina di talenti musicali gliori gruppi del panorama rock indipendente italiano. «Le prime selezioni sono state fatte su pezzi inviati su cd alla fondazione Italia wave - spiega Rocco Su 36 gruppi in Basilicata ne sono stati scelti dieci che si contenderanno dal vivo il primo posto all'Italia wave festival di Livorno che si terrà in luglio». Già due anni fa i “Musicamanovella” arrivarono alla finale, ma poi non riuscirono a superare la fase di accesso al festival. Ci riprovano con due

canzoni, “Per un piastrellista”, musica e parole di Spagnoletta e “Groove a dispetto”, «un pezzo scritto riarrangiando vecchi detti popolari tipici dei litigi, con sonorità tra reggae e groove, completamente in dialetto pignolese». Le finali regionali avranno luogo a Potenza, al teatro “2 Torri” il 10 e 11 aprile prossimi. «Quest'anno - afferma Rocco - vogliamo essere l'altra faccia della musica di Pignola. Dopo Arisa a Sanremo, il massimo della

musica indipendente italiana». A prescindere dal successo del festival toscano, il gruppo ha comunque in cantiere diversi progetti. «Stiamo preparando anticipa - un mini concerto di venti minuti con tutte le nostre canzoni inedite e con uno spettacolo che esprime il divertimento e la gioia che proviamo nel suonare. In lavorazione, poi, il nostro primo cd di inediti che uscirà insieme ad un mio libro». Nel frattempo a Pignola si attende con ansia il ritorno di Arisa e i fans sperano in un concerto dei “Musicamanovella” insieme alla trionfatrice di Sanremo. Simona Brancati

Ricordando don Mimì

UNA TARGA nella chiesa della Trinità è stata scoperta per ricordare - a un anno dalla scomparsa - il parroco don Mimì Sabia. Nella foto di Mattiacci il vescovo Superbo durante la benedizione.


20 Potenza

Mercoledì 11 marzo 2009

ANTICA OSTERIA

A Vietri è arrivata l’estate tropicale...

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

0971-37592

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO

Formazione per i genitori

AMBROSIA

E’ FISSATO per il prossimo 14 marzo, nella Sala Riunioni del Consiglio regionale di Basilicata, il ciclo di seminari di studio e di aggiornamento “Dal conflitto alla sindrome di alienazione genitoriale”, a cura del Centro studi e formazione “Costellazione famiglia”. Questo il programma della giornata: dalle 9 alle 13 si parlerà di “Presa in carico e cura della famiglia e del minore in presenza di mobbing familiare e di sindrome da alienazione genitoriale. Dalle 14 alle 18 è prevista la presentazione e discussione di casi e lavori di gruppo. Il progetto si basa sulla consapevolezza della comunicazione come “arte del conflitto”, è un potente strumento non solo di prevenzione ma anche di gestione delle controversie, in quanto permette di agire sul conflitto, ma spostandolo su un piano simbolico; offre così la possibilità di decodificarlo, di analizzarlo, aprendo la porta a possibili processi di soluzione. All'interno delle dinamiche relazionali coniugali e familiari si verificano però pratiche, causate da una comunicazione disfunzionale, finalizzate alla delegittimazione di uno dei coniugi e alla estromissione di questo dai processi decisionali riguardanti la famiglia in genere e nello specifico i figli. Il mobbing familiare è una di queste frequenti pratiche di abuso psicologico lesivo della dignità personale che coinvolge maggiormente le famiglie separate e viene messo in pratica da parte del genitore affidatario nei confronti di quello non affidatario al fine di spezzare il legame genitoriale nei confronti dei figli. Attraverso approfondimenti teorici, lavori di gruppo, presentazione e supervisione di casi, somministrazione di test, si delineeranno gli strumenti clinici di valutazione e presa in carico del minore e della famiglia, al fine di comprenderne le dinamiche e di individuare il miglior intervento nelle specifiche circostanze.

AL NORD

0971-471312 0971-34501

LA PRIMULA

0971-58310 0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

LE ARCATE

0971-51465

MOZART

0971-441295

NINFE

0971-51465

LE ARCATE

0971-51465

PANE E PEPERONCINO

FARMACIE TURNO FESTIVO

TURNO NOTTURNO 11 MARZO Dente via Pretoria, 25 0971-21449 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-310310 0971-612564

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-44462765

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

0971-53176

SARRICCHIO

0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

C’ERA UNA VOLTA

0971-601217

“Il triangolo degli schiavi” “Il triangolo degli schiavi - I lavoratori clandestini in Italia”. Questo il titolo dello spettacolo di Ulderico Pesce che andrà in scena il prossimo 12 marzo, con sipario alle 21, al teatro Stabile. “Il Triangolo degli schiavi” è la storia di Ambrogio Morra, nato vicino Cerignola, in provincia di Foggia ed emigrato a Roma dove cerca di trovare un lavoro. Abita allo Scalo San Lorenzo, in una camera-veranda che si affaccia sulla tangenziale, dove, in cambio di un piccolo risparmio sull’affitto deve convivere e accudire circa 400 canarini che gli rendono la vita assai difficile. Ambrogio si sente come un profugo, isolato tra i canarini.

“Le verità nascoste” SI intitola “Le verità nascoste, il terrorismo rosso in Italia 1970 - 2007” il libro di Gianfranco Di Santo che verrà presentato il prossimo 13 marzo, alle 17.30, nel teatro Stabile. Gianfranco Di Santo, sostituto Commissario della Polizia di Stato, si è cimentato nel tentativo di porre in sequenza storica i fatti tragici che hanno insanguinato l’Italia negli ultimi quarant’anni. Le vittime ed i loro familiari alle quali Di Santo dedica il suo libro meritano quella verità che attendono da anni e che fino ad oggi non è stata ancora scritta. I proventi della vendita del libro saranno devoluti al Fondo assistenza orfani di poliziotti vittime del terrorismo. La prefazione del libro è di Giancarlo Caselli.

•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 The wrestler 17.30 - 19.45 - 22.15 Sala 2 Il curioso caso di Benjamin Button 18.15 - 21.30 Sala 3 I love shopping 18 - 20.10 - 22.20 Sala 4 La pantera rosa

•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •IL 12 MARZO Potenza, Biblioteca provinciale, ore 18 “ARTE E DISABILITA’” Proiezione del film “il ragazzo che nessuno voleva” •FINO AL 13 MARZO Potenza, Museo archeologico provinciale “RIFLESSIONI” Mostra di Donato Larotonda e Gaetano Ligrani

•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385

•IL 14 Marzo Potenza, Teatro Nuovo, ore 21 “IL TEATRO PER TUTTI ” Trio De Bonis in “Jazz concerto”

•Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284

•IL 16 MARZO Potenza, teatro Stabile, ore 18 “INCONTRO CON GLI SCRITTORI” Presentazione del libro “Risonanze” di Donato Martiello

•Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 Iago 17 - 19.10 - 21.20 Sala 6 Watchmen 17.30 - 21 Sala 7 Giulia non esce la sera 17 Ex 19.30 - 22 •DUE TORRI• Iago 19 - 21

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario dal lun. al ven. 8.30 - 19.15 Sabato 8.30 - 13.30 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 8.30 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Potenza 21

Mercoledì 11 marzo 2009

Domani in aula si riprende la discussione sull’ambito extraurbano

Comitato di quartiere del centro

L’analisi dei temi: traffico, sporcizia, ztl e sicurezza Uniti dell’Ulivo e il «dovere di trasparenza»

Il regolamento di conti COME qualche settimana fa, anche questa volta Uniti nell’ulivo sceglie di dettagliare le proprie ragioni in maniera pubblica e «in trasparenza». E’ prevista per oggi la conferenza stampa dei falotichiani del comune di Potenza. I cinque consiglieri comunali che alcune settimane fa, come l’ex assessore all’Agricoltura, Roberto Falotico, hanno detto addio al Pd per recuperare l’esperienza del 2005, questa volta hanno da precisare sul tema che sta tenendo banco da mesi a Palazzo di città e da alcuni giorni tra i banchi dell’assemblea comunale. Il capogruppo di Uniti nell’ulivo, Angelo Laieta, fin dalla prima seduta consiliare ha subito fatto proprio il tema della “trasparenza” chiedendo, su ciascuna delle osservazioni presentate dai privati al regolamento urbanistico (poco meno di 400) di dettagliarne i contenuti, a partire dalla lettura completa del testo. Quello che la maggioranza, soprattutto tra i vecchi colleghi del Pd, ha più volte inteso come un atto di ostruzionismo, è stato difeso strenuamente dai falotichiani in nome del «bene del cittadino, che deve poter essere sicuro e capire ciò che stiamo facendo». Uno dei “nodi” caldi su cui il gruppo di Laieta ha posto l’attenzione e aperto la discussione accesa è “l’ambito extraurbano”. Il regolamento urbanistico, infatti, ha diviso la città secondo un nuovo perimetro. Il punto secondo i falotichiani e anche secondo alcuni esponenti della minoranza - sta in quei diritti dei privati che

Sopra, Angelo Laieta

la perimetrazione ipotizzata dal Ru lede. L’esempio portato avanti, la tassa sugli immobili che numerosi cittadini delle zone rurali hanno pagato per anni in base alla categoria dei suoli edificabili. Ora, l’ambito periurbano, rende questi stessi suoli sotto tutela. «Che ne è dei diritti acquisiti? Che cosa ne è dei cittadini?». Ma non è tutto. Hanno sollevato dubbi sui contenuti tecnici del provvedimento, contestando anche diversi errori “formali” e quel clima di «chiusura» e attacco che si è creato non solo all’interno - aveva spiegato Laieta proprio nell’ultima seduta - dell’aula consiliare. Le contestazioni hanno fatto il paio con le repliche

della maggioranza e del Pd che da tempo difende il nuovo regolamento come il provvedimento che «cambierà in meglio - secondo una definizione più volta usata dal sindaco Santarsiero - il volto della città». E così, da giorni, in consiglio, va avanti una guerra di nervi tra le parti che si rinfacciano le modalità di portare avanti il dibattito. «Ma quale ostruzionismo. Qui si tratta del fare “figli e figliastri”, concedendo l’approvazione delle osservazioni ad alcuni cittadini, mentre altri, con richieste analoghe, si vedono negate tutte le osservazioni». Così oggi, in conferenza stampa ancora una volta promettono ulteriori spiegazioni di una posizione che è «solo in dife-

sa del cittadino». L’appuntamento è per stamattina, alle 12, presso al sala commissioni di Palazzo di città. Per le reazioni, probabilmente ci sarà da attendere meno di 24 ore, visto che domani l’assemblea comunale dovrà riprendere la discussione. In programma, un nuovo argomento “caldo”: l’ambito extraurbano. Ancora pagine e pagine di osservazioni, Ancora - c’è da attenderselo - un dibattito lungo e “battagliero”. Le amministrative, del resto, sono alle porte e il regolamento urbanistico è il provvedimento su cui il centrosinistra - almeno una sua parte - si gioca la partita più importante di tenuta politica. potenza@luedi.it

IL comitato di quartiere del centro storico della città si è riunito dopo l’elezione del direttivo. La prima assemblea si è tenuta sotto la presidenza di Marinella SantarsieriCocina (eletta presidente dello stesso organismo elettivo) ed è stata l’occasione per esaminare subito i problemi più importanti di cui hanno ragionato i componenti del comitato, con associati e privati cittadini, residenti nel vecchio centro cittadino. Dal corso del dibattito sono emersi quattro punti di maggiore rilevanza. Ecco allora che l’attenzione del comitato si è focalizzata su degrado del centro storico cittadino, «che viene sempre più violato senza alcun freno». L’assemblea ha poi discusso di videosorveglianza del centro storico e della necessità di un maggiore e rigoroso controllo dell’ordine pubblico. Ancora, «una verifica più rigorosa soprattutto

durante il fine settimana quando il centro sembra completamente abbandonato a se stesso, con numerosi fenomeni antigienici, anche per la scarsa presenza dei servizi pubblici». Non è tutto. Sollevata l’urgenza del «monitoraggio e della verifica dei permessi di parcheggio di tutta l’area della parte più antica della città, dove i controlli sono sempre meno efficienti». Non ultimo il problema del traffico cittadino «sempre più disordinato che andrebbe regolamentato con uno studio molto più approfondito, finalizzato alla chiusura al traffico del centro storico». La presidente del comitato di quartiere Santarsieri, ha già chiesto una serie di incontri alle autorità comunali, provinciali e regionali, e ai responsabili dell’ordine pubblico, per esaminare, nel dettaglio, le possibili urgenti soluzioni ai problemi evidenziati.

CRISI ECONOMICA

«Sbloccare le opere pubbliche» L’ISTITUZIONE di un tavolo permanente di confronto e monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche è l’idea lanciata dal presidente della Provincia di Potenza Sabino Altobello che, oggi, alle 11.00, nell’aula consiliare di piazza Mario Pagano, a Potenza, incontrerà le parti sociali per illustrare il rapporto sulle opere pubbliche di competenza dell’amministrazione provinciale. «Di fronte ai problemi sociali innescati dalla crisi economica, che colpisce imprese, lavoratori autonomi e mondo del lavoro, sbloccare le opere pubbliche incagliate e dare attuazione alla programmazione di investimenti nei settori dell’edilizia scolastica e della viabilità rappresenta un contributo che la Provincia può fornire per mitigare gli effetti della congiuntura e riavviare il processo produttivo».

SPUNTI VIRTUALI

L’appello antispeculazione firmato su Repubblica dai maestri IERI sera, l’appello, sul sito internet della Repubblica contava già 36132 firmatari (è vero, qualcuno non era reale e c’è chi ai dati anagrafici ha preferito sostituire sfottò del caso). Sotto il richiamo “Una legge contro il territorio”, fioccavano tra le pagine della versione on line del quotidiano diretto da Ezio Mauro, anche le firme di numerosi lucani, potentini in testa. L’appello a quel “sussulto popolare” contro la liberalizzazione dell’edilizia proposta, quanto meno annunciata, dal premier Berluconi, pubblicato sulla prima pagina della Repubblica ieri mattina e poi ripreso dall’on line, porta, in calce le firme di tre “grandi”, autorevoli esponenti del panorama dell’architettura internazionale: Massimo Fuksas, Vittorio Gregotti e Gae Aulenti. Così, anche l’architetto milanese, che negli anni ‘50 si impone nel recupero del valore architettonico marca l’opposizione all’idea di una “facilitazione eccessiva” nel proliferare delle volumetrie. Lo stesso architetto che ha a che fare con il progetto di riqualificazione di piazza Prefettura. Lo stesso progetto che si è attirato le critiche e le sollecitazioni di numerosi cittadini, non proprio “convinti” dei toni, dei materiali e dei colori scelti per la piazza centrale della città. E poi c’è quella fontana, che «con piazza Prefettura - hanno ribadito in molti - non c’entra proprio nulla». Quella fontana, dal progetto, è stata tolta, almeno secondo le ultime indiscrezioni. Come pure è stata diminuito il livellamento della pendenza del nuovo progetto (quan-

Aulenti contro la legge “scempio” E numerosi potentini sostengono Il testo

Tre architetti contro l’edilizia senza regole

La riqualificazione di piazza Prefettura e Gae Aulenti

te volte il pallone ci è rotolato giù, da bambini, per quei cubetti in pendenza all’ombra del palazzo del Governo?).

Ecco, allora, che ancora una volta è il web a fare incrociare i potentini con Gae Aulenti (sempre a distanza e in modo virtua-

LE LICENZE FACILI E I PERMESSI EDILIZI FAI DA TE DECRETANO LA FINE DELLE NOSTRE MALCONCE ISTITUZIONI. IL TERRITORIO, LA CITTÀ E L’ARCHITETTURA NON DIPENDONO DA UN’ANARCHIA PROGETTUALE CHE NON RISPETTA IL CONTESTO, AL CONTRARIO DIPENDONO DALLA CIVILTÀ E DALLE LEGGI DELLA COMUNITÀ. LA PROPOSTA DI LIBERALIZZAZIONE DELL’EDILIZIA, ANNUNCIATA DAL PRESIDENTE BERLUSCONI, RISCHIEREBBE DI COMPROMETTERE IN MANIERA DEFINITIVA IL TERRITORIO. ECCO PERCHÉ C’È BISOGNO DI UN SUSSULTO CIVILE DELLE COSCIENZE DI QUESTO PAESE. GAE AULENTI MASSIMILIANO FUKSAS VITTORIO GREGOTTI

le). prima le frequentazioni del sito del comune, nello spazio in cui è possibile, ancora oggi, commentare il progetto di ri-

qualificazione disegnato dall’architetto di fama internazionale. Poi ancora web, il sito della Repubblica, dove sono stati ancora una volta i potentini (numerosi come altri connazionali distribuiti lungo la penisola) a rincorrere Aulenti e co. Questa volta con unione di intenti. Boicottare la proposta di decreto legge che lascia spazio «all’anarchia progettuale». Il provvedimento previsto dal governo recita: “Intervento regionale a sostegno del settore edilizio e per promuovere l’utilizzo di fonti di energia alternativa”. Secondo le prime indiscrezioni e le notizie diffuse dalla stampa, lascia alle Regioni la possibilità di ampliare gli edifici esistenti del 20 per cento, di abbattere edifici per ricostruirli (con il 30 per cento di volumetria in più). E poi, niente più permesso di costruire e relativa trafila burocratica degli imprenditori costretti a recarsi negli uffici comunali. Basterà - se passa un’autocertificazione del progettista. Inoltre, i comuni posso autorizzare, anche «in deroga ai regolamenti e ai piani regolatori» l’ampliamento degli edifici esistenti nei limiti del 20 per cento del volume, se gli edifici sono destinati ad uso residenziale». Quando si dice la tempistica. Che a Potenza torna tra le aule consiliari di quella stessa piazza in riqualificazione. L’intreccio, anche un po’ reale, dello spazio fisico. Sovrasta il pavimento di cubetti in attesa della mano d’autore, l’aula in cui la politica cittadina, discute di volumi e permessi, regolamento urbanistico e piani attuativi.


22 Potenza La polemica sul riordino prosegue dopo l’approvazione. Intervengono anche Mollica (Fpc) e Uil

Mercoledì 11 marzo 2009

Piano scolastico, Altobello accusa «Le modifiche in Regione registrano una sfiducia istituzionale» CHE qualcosa non fosse piaciuto era chiaro già da un po’. ma oggi, la contestazione della Provincia al pino di dimensionamento scolastico si fa più che esplicita. Ecco che arriva la contestazione. Del resto, quello approvato in consiglio provinciale non è più - dopo el modifiche, le riunioni, le contestazioni di sindaci e di cittadini - il piano uscito dall’aula consiliare di piazza Prefettura. La Regione Basilicata, esattamente una settimana fa, a maggioranza (nel centro sinistra si sono distinti i voti di astensione dell’ex assessore alle Attività produttive, Vincenzo Folino, e del consigliere regionale socialista, Donato Salvatore), ha approvato il nuovo piano di dimensionamento scolastico. E la Provincia non ci sta. «La scelta di stravolgere il piano di dimensionamento scolastico approvato dal consiglio provinciale, con un provvedimento che l’assemblea regionale ha recentemente approvato, non può lasciare indifferente questa amministrazione che registra, con tale atto, tanto una sfiducia istituzionale nel suo operato quanto alcune incongruenze nel merito». La dura dichirazione arriva direttamente dal presidente dell’ente locale, Sabino Altobello, che ha convocato due giorni fa un tavolo tecnico e l’ufficio legale dell’ente «al fine di valutare eventuali presupposti per impugnare il provvedimento». Spiega come la «Provincia ha compiuto le sue scelte continua Altobello - rispet-

Sabino Altobello

tando le linee guida condivise e i numeri imposti dal ministero all’Istruzione e dal governo nazionale», mentre «oggi ci troviamo di fronte al cambiamento proprio di quella piattaforma che doveva rimanere un riferimento imprescindibile». ma non è tutto. la contestazione entra nel merito. «Un limite dell’atto regionale, inoltre prosegue Altobello - è da individuarsi anche nella scarsa visione a medio termine, facendo correre il rischio della chiusura di molte dirigenze da qui a qualche anno». E poi c’è «la mobilitazione di alcuni dei comuni per le scelte compiute che conferma la necessità di riaprire un tavolo vero di concertazione in cui non ci siano forme unilaterali di decisione». Sull’argomento, però, il dibattito va avanti il dibatti-

to. «Bisogna constatare che alcune amministrazioni - è il commento del consigliere regionale delle Federazione dei popolari di centro - avevano ragione nel prendere tale posizione, mentre per altre non si può di certo giungere alla stessa conclusione». Allora, «il rammarico maggiore – dichiara il consigliere – deriva dal prendere atto che, purtroppo, non vi è continuità e coerenza nel lavoro che si compie». Il riferimento è al «lavoro capillare» svolto dalla Quarta commissione consiliare, per cercando di soddisfare le richieste che pervenivano dalla singole amministrazioni, che «poi è stato stravolto in sede di approvazione». Ecco, allora, la domanda: «o il risultato ottenuto in Commissione non era soddisfacente, oppure lo stravolgimento è da imputare al mercimonio che alcu-

ni consiglieri hanno messo in atto». Questo tenuto conto «dell’atteggiamento dei consiglieri che, in commissione avevano presentato ed approvato degli emendamenti, e in consiglio ne hanno votato altri del tutto in contrasto con i precedenti». Poi, la richiesta. Mollica suggerisce di «rimettere tutto in campo e provare a recuperare il lavoro svolto». Anche il sindacato continua a discutere di scuola, anche se l’intervento della Uil guarda al “pericolo” del precariato in ambito scolastico. La sigla sindacale ha avviato un’iniziativa a sostegno del lavoro nelle scuole «per mantenere al lavoro i circa 28 mila precari che rischiano di non avere più un incarico». Il prossimo 26 marzo, una delegazione della Uil Scuola porterà al presidente De Filippo, all’assessore Autilio e al Prefetto, il prospetto complessivo di quanti, nelle scuole della regione, rischiano di non avere più un lavoro nel prossimo anno scolastico. «Rispetto alle modalità con le quali saranno strutturati i tagli dopo il Piano regionale di dimensionamento scolastico - spiega la Uil Scuola - non si può procedere con livelli predeterminati a tavolino». Del resto, «mancano ancora due atti normativi: il decreto interministeriale sugli organici e la direttiva sugli aspetti organizzativi e didattici. Nella scuola la percentuale di precari che rischia di perdere il posto di lavoro è pari al 15 per cento denuncia la Uil - del totale. potenza@luedi.it

PROVINCIA

Sì al bilancio di previsione

IL bilancio di previsione della Provincia di Potenza è stato approvato, nella seduta di ieri, a maggioranza dei presenti e con i voti contrari dei capigruppo Giuseppe Scelzo (Prc), Nicola Manfredelli (Lucania viva), Vincenzo Giuliano (Udc) e Gianni Rosa (An). Nella sua relazione, l’assessore al Bilancio Vito Summa ha spiegato che il bilancio di previsione 2009 è stato predisposto in modo da consentire l’attuazione compiuta delle singole politiche di settore già avviate e che devono fare i conti «con al costante riduzione dei trasferimenti centrali e con le spese sostenute per la stabilizzazione dei precari storici dell’ente (1,2 milioni di euro)». Ancora, politiche comunitarie e giovanili, la costituzione della Conferenza dei presidenti delle province del Mezzogiorno per l’attuazione della politica energetica europea, il progetto “Musicability” e il finanziamento di 88 interventi per l’impiantistica sportiva minore. Sono stati conclusi i 34 interventi di messa in sicurezza della prima fase, per un valore di oltre 22 milioni di euro. Nel settore dell’edilizia scolastica, sono stati completati gli interventi di adeguamento e si sono conclusi i lavori di costruzione delle centrali fotovoltaiche per cinque scuole, mentre è stata approntata la progettazione esecutiva dei 59 ulteriori impianti da realizzare in tutti gli edifici scolastici di proprietà pubblica. Dall’opposizione, sul bilancio sono arrivati forti segnali di perplessità. Manfredelli e Giuliano hanno sottolineato la mancanza di un bilancio sociale «che tenga presenti le ricadute sul tessuto collettivo». Secondo Rosa, «è un bilancio caratterizzato da fallimenti nei vari settori, considerato che ci sono interventi programmati nel 2005 e non ancora realizzati». Critico anche Scelzo (Prc), che ha proposto di rinviare la discussione. Nicola Acucella (Democratici con Di Pietro), pur votando a favore, ha sollecitato una anticipazione degli interventi per la creazione di un Museo vulcanologico. Raffaele Carretta (Pd) ha richiamato le «risposte concrete alle imprese, attraverso un piano della viabilità da 204 milioni di euro». Raffaele Soave (Pdci), sui «risultati raggiunti dall’ente» ha richiamato «l’utilità dell’ente intermedio, vicino alle persone, soprattutto le più bisognose».

Grembiulino e amarcord RIFORMA Gelmini sì, riforma Gelmini no. C’è chi la rifiuta o l’accoglie in toto e chi ne salva solo qualche aspetto. Abbiamo assistito alle manifestazioni di alunni e insegnanti, ascoltato la voce dei politici. È giunto il momento di dar risonanza a chi è già stato, in passato, maestro unico. È il caso di due amiche ed ex colleghe, Rosa La Torella e Iole Testa. Entrambe maestre in pensione da un po’, hanno trascorso gli utimi anni di lavoro presso la scuola elementare di rione Risorgimento. È da allora che non toccano l’argomento scuola. Gli ultimi avvenimenti hanno costretto, però, a rispolverare vecchi ricordi. Più che una costrizione, in verità, è stato un piacere. Un piacere dettato dalla passione e dalla serietà con cui hanno sempre affrontato l’insegnamento. «Io ho trascorso anni bellissimi nella scuola - dice Rosa -Tuttavia, non credo l’esperienza positiva sia dipesa dal fatto che fossi insegnante unica. Ritengo, infatti, che la specializzazione, sia una cosa positiva. Il modulo a più maestri dà maggiori possibilità ai bambini. Tra le tante, quella di socializzare e di crescere. In un certo senso, anche noi, all’epoca, abbiamo sperimentato una specie di insegnamento a più moduli. C’era l’insegnante di inglese, di religione, i tirocinanti, si creavano gruppi di lavoro per attività extrascolastiche, tutte occasioni di ulteriore crescita. Uniti in un intento comune: la preparazione dei bambini». L’indispensabile armonia tra gli insegnanti risulta essere l’unico punto a favore del ritorno al maestro unico. «Se questa venisse a mancare - commenta Iole - si ripercuoterebbe anche sull’apprendimento dei ragazzi. Augurandoci che ciò non succeda, anch’io ritengo che il modello di scuola attuale sia valido. Quando si è soli, parlo per la mia esperienza, è più difficile comunicare con i ragazzi e le loro famiglie. In più, bisogna

essere preparatissime in tutte le materie. Ricordo che studiavo anche al mare. Dalla terza classe in poi, l’impegno richiesto è maggiore» «Certamente - riprende Ro-

sa - il maestro unico era un punto di riferimento, ma la società attuale non consente questo ritorno, che risulterebbe antistorico. Per affrontare il bombarda-

mento mediatico cui i nostri giovani sono continuamente sottoposti, la specializzazione dei maestri per materie permetterebbe di raggiungere risultati migliori». «Inoltre - incalza Iole - darebbe la possibiltà al bambino di appoggiarsi all’uno se l’altro, per qualsiasi motivo, non fosse all’altezza del compito e adeguatamente preparato». Le responsabilità, poi, aumentano, quando nella classe ci sono disabili o bambini stranieri. Protagonista del primo caso, è stata Iole, la quale mette in evidenza l’importanza degli insegnati di sostegno, che nella riforma Gelmini, non sono certo previlegiati. «La presenza di bambini disabili nelle classi - dice - è importante perché educa alla diversità, ma dal punto di vista didattico richiede delle attenzioni particolari. Per questo è importante tutelare gli insegnanti di sostegno, figure indispensabili». Rosa, invece, ha vissuto l’esperienza di avere in classe degli stranieri, anche se per brevi periodi. Erano, per esempio, figli di genitori circensi. «Sarebbe impossibile pensare di gestire da soli classi con stranieri. La soluzione proposta dal governo, delle classi separate, è una vergogna». Ci sono, comunque, degli aspetti della riforma condivisi dalle maestre in questione. Il grembiule, come segno di uguaglianza sociale. L’importanza dei voti, esclusa quella per il voto in condotta. Perché quello che manca, ai bambini di oggi, è “l’idea della scuola”, definita da Iole come ordine, abitudine, regole, che vanno comunque date. Il problema non è il voto in condotta, il grembiule o il maestro unico. Il problema è culturale. In una società in cui il livello dei giovani si è abbassato moltissimo, il nocciolo della questione è la qualità piuttosto che la quantità. La domanda non è “quanti maestri?” o “quante ore?”. Piuttosto, quale cultura? Anna Martino


Mercoledì 11 marzo 2009

23 Avigliano Un uomo dà fuoco a una Bmw parcheggiata. Famiglie evacuate e telefoni interrotti

Paura e fiamme in piazza Gianturco Una telecamera potrebbe far luce sul responsabile AVIGLIANO – C’è una Bmw tra la filiale della banca popolare di Bari e il monumento a Emanuele Gianturco. Un uomo attraversa la piazza, ci va appositamente, probabilmente sa di trovarla là. Rompe il lunotto e gli dà fuoco. Passano attimi, le fiamme distruggono l’auto, si sprigionano e invadono l’ingresso della banca, si arrampicano su quattro piani del Palazzo Labella: un edificio che già nel 1976 conobbe un incendio che lo distrusse per metà. Le famiglie vengono evacuate. I carabinieri aiutano. Brucia anche la centralina della Telecom, salta la linea telefonica nell’intero quartiere. Forse qualcuno, prima, vede chi ha innescato l’inferno. Ci sarebbe un testimone. Soprattutto c’è la telecamera a circuito chiuso della banca che dirà di più in seguito. C’è una notizia di reato. Si procede d’ufficio, in questi casi, ma non ci sarebbero indagati. Di mezzo, tra la notte e il giorno, ci sarebbe stata anche una perquisizione. Sono le due della notte tra ieri e l’altro ieri. Pressappoco lo stesso orario che scandì un incendio precedente:

Fiamme a piazza Gianturco

sempre un’auto, sempre in piazza Gianturco, sempre, probabilmente, la stessa dinamica. Dalla piazza al corso dedicati al giurista il passo è brevissimo e anche l’arco di tempo che separa il penultimo episodio con il primo è breve. La prima vettura che

ha dato origine a questa drammatica e raccapricciante serie di incendi era davanti alla Società operaia di mutuo soccorso. Pochi anni fa andò a fuoco. Aveva l’impianto di alimentazione a Gpl. Il fragore fu enorme. I danni ad altre auto ed edifici gravi. Il filo rosso che lega la sequenza è da ricondurre, presumibilmente, alle vittime di questi episodi: tutte e tre le auto erano di proprietà o in uso della famiglia Sabino. Indagano gli investigatori per cercare elementi utili a scoprire chi e perché avrebbe dato fuoco alla Bmw station wagon incendiata in piazza Gianturco. E magari anche a quelle precedenti. Potrebbe essere particolarmente utile agli inquirenti visionare le immagini riprese dalla telecamera posizio-

nata davanti alla banca. Probabilmente già nelle prossime ore il magistrato disporrà, se lo riterrà opportuno, l’acquisizione dei filmati. Pare sia difficile risalire al movente che ha innescato la serie di incendi. Ad Avigliano nessuno si sbottona. Pare che lo stesso proprietario dell’auto non dica nulla. Ma il chiacchiericcio di paese si alimenta la mattina e smette la sera. Solo le indagini, che nel caso dell’incendio dell’altra notte si potranno avvalere di alcuni indizi, potranno svelare cosa c’è dietro la scia di auto in fiamme. Intanto, ieri mattina, già c’era chi contava i danni. Gli otto dipendenti della popolare di Bari erano in piazza. Borbottavano. «Succedono sempre le stesse cose e sempre alle stesse persone in questo paese», dicevano. Gli sportelli dell’istituto di credito rimarranno chiusi anche oggi. Questa notte è passata con la guardianìa davanti alla porta d’ingresso della banca bruciata, davanti alla quale, di sicuro, malfattori non potranno replicarsi. Gianni Sileo provinciapz@luedi.it

I Musicamanovella alla selezioni dell’Arezzo Wave

Dopo Arisa Pignola punta sulla musica indipendente PIGNOLA - Quando Arisa ha vinto la sezione nuove proposte del festival di Sanremo, Rocco Spagnoletta, responsabile del gruppo “Arisa, orgoglio lucano al festival di Sanremo” di “Facebook”, commentò: «Pignola è una fucina straordinaria di talenti». Oltre all’apprezzamento per la compaesana, questa frase era anche auto celebrativa. Rocco è il leader della band pignolese “Musicamanovella” e non lo si può tacciare di immodestia visto il successo crescente della band. Ultimo traguardo raggiunto, la finale di “Arezzo wave”, manifestazione

musicale che ha lanciato nomi come “Baustelle”, “Negrita”, “Bandabardò” e tutti i migliori gruppi del panorama rock indipendente italiano. «Le prime selezioni sono state fatte su pezzi inviati su cd alla fondazione Italia wave - spiega Rocco - Su 36 gruppi in Basilicata ne sono stati scelti dieci che si contenderanno dal vivo il primo posto all’Italia wave festival di Livorno che si terrà in luglio». Già due anni fa i “Musicamanovella” arrivarono alla finale, ma poi non riuscirono a superare la fase di accesso al festival. Ci riprovano con due canzoni,

“Per un piastrellista”, musica e parole di Spagnoletta e “Groove a dispetto”, «un pezzo scritto riarrangiando vecchi detti popolari tipici dei litigi, con sonorità tra reggae e groove, completamente in dialetto pignolese». Le finali regionali avranno luogo a Potenza, al teatro “2 Torri” il 10 e 11 aprile prossimi. «Quest’anno - afferma Rocco - vogliamo essere l’altra faccia della musica di Pignola. Dopo Arisa a Sanremo, il massimo della musica indipendente italiana». Simona Brancati

Avigliano Si ribalta una Panda finita fuori strada

A Pantani tragedia sfiorata a causa del ghiaccio L’auto ribaltata dopo l’incidente di Pantani

AVIGLIANO – Tre persone, un uomo e due donne, sono rimaste feriti in modo lieve in un incidente stradale nella frazione Pantani di Avigliano. All’alba di ieri padre, madre e figlia, passeggeri di una Fiat Panda uscita fuori strada a causa del manto stradale ghiacciato e finita nel letto della fiumara Braida, hanno rischiato grosso. L’auto che trasportava A.G., la giovane donna alla guida e i suoi genitori, D.G. e T.C., è sbandata lungo la discesa ripida che collega le frazioni Pantani di Sopra e Pantani di Sotto, finendo nel letto della fiumara, dopo aver compiuto un salto nel vuoto di almeno quattro metri. Una tragedia sfiorata, senza dubbio. Il caso ha voluto che la Panda si arrestasse a un tiro di schioppo dal flusso d’acqua, particolarmente carico in questa stagione, dopo essersi ribaltata tra l’impatto con gli argini e il letto della fiumara. La donna alla guida ha avuto la forza e la lucidità di avvisare il marito, accorso immediatamente sul posto per i primi interventi, in attesa dei medici del 118. A.G. è stata dimessa nel pomeriggio di ieri, mentre i genitori sono stati ricoverati, in osservazione. Comunque sarebbero fuori pericolo.Ma a guardare quel che resta dell’auto non sfugge il rischio che hanno corso i tre passeggeri, usciti di casa per un intervento medico al quale doveva sottoporsi l’uomo e finiti tutti e tre al pronto soccorso con varie contusioni. La rabbia di L.S., marito della donna alla guida dell’auto, è tanta, mentre i Vigili del Fuoco aspettano di tirare su l’auto. «Questa storia deve finire – si sfoga l’uomo Non è possibile che dobbiamo aspettare che accadano fatti brutti come questi perché qualcuno dal comune si degni di venire a spargere del sale sulla strada. Lo sanno tutti che siamo in una parte alta dove l’inverno solitamente la strada ghiaccia».Alcuni residenti colgono l’occasione per ricordare che quella strada così ripida si poteva evitare, allorquando si stava decidendo di costruire il ponte che collega la parte alta con quella bassa della frazione Pantani. Un ponte nato a valle, anziché a monte, che ha determinato forti pendenze e reso impercorribile, durante l’inverno, una strada vitale per l’area rurale alla periferia di Avigliano. gi.sil.

L’INTERVENTO DI recente, anche a mezzo stampa, il sindaco di Tito, Pasquale Scavone, parlando di piano strutturale metropolitano dell’hinterland potentino e di come il territorio di Tito si colloca all’interno di questo innovativo strumento di pianificazione, ha lanciato alcune richieste come quella di delocalizzare l’Ospedale San Carlo o lo Stadio Viviani dalla città di Potenza all’ex area interporto di Tito Scalo, motivando tale richiesta con la necessità di evitare altri progetti di delocalizzazione nella stessa area che, in questo caso, interesserebbero insediamenti industriali cosiddetti “pesanti”, facendo esplicito riferimento alla Ponteggi Dalmine ed alla Sider Potenza. Seppur condivisibile l’iniziativa del Sindaco Scavone tesa a preservare il territorio, recependo in tal senso evidentemente anche alcune considerazioni più volte mosse dalla minoranza in sede di dibattito

Psm, si pensi al protagonismo del territorio Le proposte del vicepresidente del Consiglio di Tito dopo le dichiarazioni del sindaco consiliare, è importante sottolineare che sin dalle prime fasi di redazione del Psm, il gruppo di minoranza ha invitato il sindaco e l’amministrazione comunale ad aprire una riflessione seria sull’argomento e quindi ragionare sulle dinamiche e sui processi di sviluppo che ancora oggi caratterizzano il territorio di Tito e, in particolare, l’area di Tito Scalo. Allora come adesso le questioni sono rimaste invariate e di elementi aggiuntivi nella stessa area , purtroppo, vi sono la chiusura di alcune aziende e il fallimento dell’interporto. E' quindi giunto il momento di iniziare parlare seriamente di protagonismo e di come si inquadra oggi il territorio di Tito

Scalo all’interno di una nuova dimensione territoriale? E’ innegabile e sotto gli occhi di tutti la posizione strategica e le straordinarie vocazioni di Tito Scalo nel contesto metropolitano del potentino ma va anche sottolineato come a queste si aggiunge una crescente residenzialità in un’area, etichettata come “quartiere dormitorio”, che necessita sempre più di infrastrutture e di servizi, anche per le famiglie, che possano stimolare l’integrazione e la coesione sociale tra i residenti evitando di generare disgregazione tra gli stessi, per cui molti residenti vivono il territorio solo per venirci a dormire. E’ bene ricordare che la

vocazione di Tito Scalo, inoltre - sito di interesse nazionale a causa dell’inquinamento e tutt’ora interessato da processi di bonifica -è da sempre camaleontica, spaziando negli anni dalle attività industriali, alle attività produttive, poi ancora alle attività commerciali e in ultimo, ascoltando i propositi del sindaco, in edilizia residenziale volendone fare una “via Pretoria metropolitana”. Da questo emerge, che fino ad oggi, vi è stata un’evidente mancanza di pianificazione di un’amministrazione di centro destra che governa ininterrottamente il paese da circa 14 anni. Il sindaco ha sottolineato “la grande accessibilità” dell’area con il raccordo au-

tostradale che la taglia in due rendendola particolarmente appetibile, ma riflettendo sulle questioni interne in tema di viabilità emergono delle evidenti lacune, sulle quali bisognerebbe intervenire con urgenza, come la bretella che collega la Tito-Brienza alla Potenza-Sicignano, ad oggi asse commerciale e nodo stradale pericolosissimo li' dove il PRG prevedeva (forse a ragione) una complanare e dicasi lo stesso per l’asse commerciale della vecchia statale nei pressi di c.da S. Loya dove ad oggi le disfunzioni e i disservizi non riguardano solo la viabilit_ ma anche le opere primarie di urbanizzazione. In un’ottica metropolitana, sarebbe opportuno pensare, per un territorio va-

sto e popoloso come il comune di Tito, in tema di mobilità dei cittadini ad un bus urbano che colleghi tra loro le diverse aree del paese, ed a organismi adeguati per la partecipazione popolare quali potrebbero essere i comitati di quartiere. Con i propositi messi in campo, il cammino intrapreso dal sindaco Scavone potrebbe essere quello giusto, ma a condizione che vi sia chiarezza di idee e voglia di pianificare in maniera seria e concreta un’area importante come quella di Tito Scalo, per troppo tempo lasciato in balia di altri. Nel concludere il protagonismo che rivendica il Sindaco Scavone, lo si potr_ avere solo investendo in maniera organica e capillare sul territorio e soprattutto sul suo capitale umano. Michele Iummati vice presidente del Consiglio Comunale


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A SANT’ANGELO LE FRATTE TURISMO SPIRITUALE

Sull’Appennino lucano seguendo l’esempio di vita di San Francesco SANT’ANGELO - A circa mille metri di altitudine, nel territorio di Sant’Angelo Le Fratte, in una affascinante spianata chiamata Campodivenere, dove appena vi abitano, in pianta stabile, circa 32 persone, operano, da 7 anni, e precisamente dal maggio 2001, gli eremi francescani. Ora sono in quattro e ospitano, nel periodo che va dal mese di maggio a quello di settembre di ogni anno, (si evitano i mesi invernali per i rigori atmosferici), persone che decidono di fare un’esperienza di vita unica e originale, seguendo l’esempio di San Francesco: restare solo, pregare, leggere la parola di Dio e condividerla con i frati o con altri presenti. Vite che si incontrano, vite che riflettono, dunque!

A guidare le persone in questa esperienza di carattere spirituale, due frati (ora è presente uno solo), padre Terenzio e padre Damiano, pronti ad accogliere chi avesse intenzione di fare una seria riflessione sulla sua vita e volesse mettere a punto il suo rapporto col Signore. Da quest’anno, gli eremi ospiteranno anche giovani coppie che volessero fare il punto sulla propria vita matrimoniale e sul proprio rapporto col Signore. La vita è autogestita, ognuno deve portarsi il necessario per vivere; ognuno gestisce la giornata a suo piacimento. Unico momento di vita collettiva è la riflessione sulla parola di Dio al vespro. A frequentare gli eremi - dice padre Damiano - sono soprattutto giovani e nell’arco dell’an-

no, passano circa 30 persone. I frati, però, non fanno solo vita contemplativa, ma si dedicano anche al sociale e alle opere di solidarietà sul territorio. «Peccato che dopo 7 anni - ci confida padre Damiano - ancora le parrocchie non hanno dato una valida collaborazione per diffondere la presenza degli eremi nella ragione e quindi facciamo fatica a far conoscere questa realtà sul territorio. Siamo però sicuri - continua il frate - che col tempo questa realtà accoglierà molte più persone di quanto non facesse oggi. A noi sembra che oggi l'uomo è alla ricerca di verità e di autenticità più di quanto a noi non sembri. Per chi ne volesse sapere di più occorre ribadire - dice padre Damiano - che l'eremo

Padre Damiano

francescano è un luogo di sosta e di ricarica per chi è stressato dal ritmo della vita di oggi; è un luogo di ascolto della parola di Dio; è un momento di verifica della propria vita e della propria missione, questo vale per laici, religiosi, sacerdoti, coppie di sposi in cerca di un rapporto più stretto con Dio». Campodivenere - conclude padre Damiano - è un luogo del-

l'Appennino lucano ove si possono trascorrere giornate serene per un futuro più sereno. «La fraternità francescana dell’eremo conclude - offre a tutti, poi, la possibilità di trascorrere una giornata di spiritualità per gruppi o per singole persone, nonché una direzione spirituale e un sorriso fraterno». Antonio Monaco

Un arrestato e due denunciati per un presunto raggiro da 200.000 euro per corsi di formazione

Truffa a Regione, manette a Baragiano Simulata l’esistenza di 12 persone e falsificati i documenti BARAGIANO - E’ stato fissato per il prossimo martedì il Riesame del trentunenne di Baragiano arrestato dalla Guardia di Finanza per una truffa da oltre 200 mila euro ai danni della Regione Basilicata e scoperta dalla Guardia di finanza di Potenza. Le indagini hanno preso il via dalle risultanze di una più ordinaria attività di controllo amministrativo e hanno consentito, la scorsa settimana ed in flagranza di reato, di trarre in arresto un 31enne originario di Ba-

ragiano mentre tentava di portare a termine il raggiro. Il disegno criminoso del truffatore, iniziato nel 2006, è stato condotto nell’ambito di un avviso pubblico per la concessione di finanziamenti per la frequenza dei corsi di alta formazione gestiti dalla Regione Basilicata. L’approfondimento delle indagini ha permesso di comprendere le ragioni di tali anomalie: l’ideatore della truffa ha simulato l’esistenza di dodici soggetti per ognuno dei quali è stato richiesto il

rimborso di consistenti contributi, il tutto attraverso la falsificazione di vari documenti di identità, certificati, tessere sanitarie, attestati per frequenze di corsi “master” ed altri. Alla luce di tali risultanze l’operazione eseguita dal personale della sezione di Pg della guardia di finanza della procura potentina, coordinata dal magistrato inquirente, ha ritenuto che i tre soggetti coinvolti tutti di Baragiano, di cui uno tratto in arresto, siano resi responsabili del

reato di «truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche». L’operazione di servizio condotta testimonia ulteriormente il ruolo di polizia economico-finanziaria svolto dal Corpo a tutela degli interessi finanziari dei pubblici bilanci, del mercato e dei leali operatori del settore e sono tuttora in corso ulteriori indagini, finalizzate alla quantificazione esatta della truffa ed al riscontro di altre eventuali ipotesi delittuose. Emilia Manco provinciapz@luedi.it

A Satriano il Pd dà lezioni d’inglese gratuite SATRIANO - La politica del Pd nel centro del Melandro va a braccetto con l’inglese. La sezione del Partito democratico di Satriano di Lucania allarga i propri “confini” dando il via ad un corso di lingua inglese. Completamente gratuito. Un’iniziativa singolare che vedrà la coordinatrice di circolo Rosa Mancinelli nelle vesti di insegnante. Così il Pd del paese dei murales e del Pietrafesa ha istituito un corso di lingua inglese gratuito per tutti i Satrianesi che hanno voglia di acquisire i concetti basilari di una delle lingue

più parlate al mondo. «Oggi l’inglese è la lingua franca per eccellenza - si legge in una nota del circolo - abbattendo la precedente supremazia del francese che a sua volta aveva sostituito l'italiano ed il latino a fini di comunicazione diplomatica e scientifica. È oggi anche strumento per la comunicazione fra etnie prive di connessioni culturali, scientifiche o politiche. Si calcola che i parlanti inglese come lingua madre (English as a native language) siano circa 350 milioni, i parlanti di English as a second

language, cioè accanto alla lingua nazionale o nativa, circa 300 milioni, i parlanti di English as a foreign language, cioè come una lingua appresa a scuola ma non in uso nel proprio paese, circa 100 milioni. Il numero di coloro che non usano l’inglese come lingua madre supera dunque quello di coloro che lo parlano dalla nascita”. Un'iniziativa di rilievo che nel centro del Melandro ha già coinvolti giovani e meno giovani. Angela Scelzo provinciapz@luedi.it

Satriano Più che positivo il bilancio del sindaco: «Ci confermiamo paese degli eventi artistici»

Nel Melandro carnevale con il botto SATRIANO - E’ tempo di bilanci per il “Carnevale della tradizione lucana”. Boom di presenze nel centro del Melandro. La kermesse carnevalesca satrianese sbanca e registra dati di partecipazione altamente positivi, tanto da far riflettere l’intera organizzazione per ricominciare già dal prossimo mese di Aprile a pensare all’edizione 2010. Un mix di suoni e colori per rivalutare le antiche tradizio-

ne col recupero delle maschere dell’Eremita, dell’Orso e della Quaresima, insieme alla forte valorizzazione dei prodotti tipici hanno costituiscono un abbinamento perfetto per ridare slancio ad un territorio che sempre più mette in campo azioni di promozione turistica. Giornalisti, fotografi, antropologi e operatori turistici, hanno seguito da vicino la due giorni del carnevale a Satriano, che insieme ai carne-

vali più “importanti” della Basilicata come Tricarico, Cirigliano e San Mauro Forte, che hanno costruito a rendere l’evento unico nel suo genere. Ma ecco che gli organizzatori ieri hanno presentato una stima delle presenze. “Centinaia sono stati i visitatori che hanno assalito il borgo del Melandro - si legge in una nota del sindaco Michele Miglionico- per assistere ad un insolita ed originale manifestazione del carnevale.

Hanno sfilato circa 200 figuranti, dal gruppo Folk di Brienza agli organettisti Satrianesi. Ed ancora le maschere della transumanza di Tricarico al caratteristico “funerale”del carnevale di Cirigliano ed in fine 60 figuranti del carnevale Satrianese». «Satriano con il carnevale oggi può davvero vantare il primato del paese dove l’ arte e lo spettacolo la fanno da padrone». an. sc.

Muro L’associazione indice le primarie per le elezioni a sindaco

Al comune si candidano cuori muresi MURO LUCANO - Le attività e le iniziative a Muro Lucano, da qualche tempo a questa parte, sono sempre più in fermento. A ravvivare la vita di Muro Lucano è senza dubbio un gruppo di ragazzi che a fine maggio del 2009 hanno creato su internet un blog, forum di discussione, sulle problematiche locali relative alla ridente realtà in cui ha sede la Comunità Montana del Marmo Platano. All’origine dell’iniziativa il gruppo era costituto solo da quattro persone, ora con le numerose, reali e concrete iniziative sono oltre venti le persone che fanno parte di Cuorimuresi, il nome con il quale è stata battezzata l’associazione costituita dalle stesse persone e che ha anche un sito internet: www.cuorimuresi.it. Su invito anche dei cittadini l’associazione murese mira a promuovere la costituzione di una lista per le prossime elezioni amministrative del 6 e 7 giugno 2008 per il rinnovo del consiglio comunale a Muro Lucano. A tal fine l’associazione Cuorimuresi per promuovere la partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale di Muro Lucano, contribuire ad operare scelte utili e condivise per il “bene comune” ha indetto le elezioni primarie per la designazione del candidato a Sindaco della lista omonima. Questo evento si terrà domenica 22 marzo 2009 dalle 9 alle 20. Potranno essere elettori della consultazione primaria tutti gli elettori del Comune di Muro Lucano, coloro che compiono 16 anni entro il 7 giugno 2009, gli stranieri comunitari e i cittadini di altri Paesi in possesso di permesso di soggiorno residenti nel territorio comunale e che dichiarino di sostenere alle

elezioni amministrative il candidato che otterrà il maggior numero di preferenze. Possono partecipare come candidati: i soci di Cuorimuresi in regola con quanto previsto dall'articolo 5 dello statuto sociale, e coloro che non hanno subito condanne penali e civili, non abbiamo ricoperto cariche politiche-istituzionali governative. Le proposte di candidatura devono pervenire al Collegio di Garanzia, appositamente istituito, entro le ore 19 di venerdì 13 marzo 2009. Il Collegio dei Garanti è composto da 5 persone, scelte fra i soci dell’associazione Cuorimuresi, più i referenti dei candidati. Il Collegio dei Garanti, entro lunedì 16 marzo 2009 alle ore 12 comunicherà i nomi dei candidati che parteciperanno alle elezioni primarie e prenderà in considerazione solo i ricorsi che perverranno entro le ore 18 di lunedì 16 marzo 2009. Notificati i candidati il presidente del Collegio dei Garanti aprirà la campagna elettorale che terminerà la mezzanotte del penultimo giorno che precedono le elezioni primarie. Per essere ammesso al voto l'elettore esibirà ad uno dei membri del seggio un documento di identità e se maggiorenne esibirà la tessera elettorale. L'elettore potrà esprimere un'unica preferenza tracciando una croce nella casella corrispondente al candidato prescelto. La scheda elettorale riporterà i nominativi dei candidati in ordine alfabetico. Il regolamento, unitamente a tutte le eventuali disposizioni emanate dal Collegio di Garanzia, è pubblicato in apposite sezioni dei siti web http://www.cuorimuresi.it e http://cuorimuresi.blogspot.com. Carmine Pepe


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MARATEA - In Regione si torna a parlare della ex lucana Calzature . Il programma per la reindustrializzazione del sito produttivo di Passo Colla è stato discusso ieri mattina a Potenza, in un incontro interlocutorio tra l'assessore alle Attività produttive Gennaro Straziuso, la Task force occupazione, i sindacati e il Comune di Maratea. Un punto positivo è stata la conferma della volontà da parte della Giunta regionale di mettere a disposizione le risorse finanziarie per poter procedere all'avviso pubblico. Un sospiro di sollievo dunque per gli operai che aspettavano la convocazione della Regione dalla scorsa primavera. Quindi sono state esaminate anche le questioni inerenti alla proroga

Maratea La Regione conferma la messa a disposizione delle risorse finanziarie

Spiragli positivi per l’ex Lucana calzature degli ammortizzatori sociali. Il rinnovo degli strumenti di sostegno ai lavoratori delle aziende in crisi è legato alle soluzioni che le Regioni hanno proposto al governo. Vista la difficile situazione in cui si trova il settore industriale, con numerose fabbriche che chiudono, diventa sempre più difficile per gli operai trovare un occupazione alternativa. Per questo, le Regioni, soprattutto quelle del sud, hanno chiesto al Governo una deroga per la richie-

sta di proroga di mobilità che non tenga conto dell'abbattimento del 10 per cento della platea lavorativa, così come previsto dalla Finanziaria. Alla riunione di ieri, seguirà un ulteriore incontro tecnico per definire concretamente gli aspetti relativi all'avviso pubblico e, successivamente, stipulare l'accordo di base previsto dal Disciplinare per la reindustrializzazione dei siti inattivi. Nel frattempo la Regione solleciterà nuovamente il Governo per la de-

roga alla richiesta di mobilità e deciderà anche il numero di unità lavorativa da immettere nel bando. Se 180, quanto le unità che hanno percepito la mobilità nel 2008, o 240 circa, quante erano quelle al momento del fallimento della ex Lucana. Nel caso in cui si opti per 240, bisognerà ancora decidere se integrare gli operai con quelli usciti dalla platea della ex Lucana o se con operai da altre aziende chiuse. Per le rappresentanze sindacali, hanno

partecipato all'incontro Gerardo Casaletto e Nicola Labanca della Femca-Cisl, Michele Sperduto della Filtea-Cigil e Amedeo Gerardi della Uilta-Uil. «Siamo soddisfatti per la sensibilità dimostrata dall'assessore Straziuso verso il Lagonegrese lontano dalle aree industriali della Basilicata» ha dichiarato Casaletto che poi ha invitato la Regione ad operare sulla scorta del bando sottoscritto per la ex Standartela, apportando modifiche utili per gli operai della ex Lucana; di non vanificare risorse per corsi di formazione che non porterebbero un ritorno occupazionale e di «non fare scelte che pregiudicherebbe l'interessamento di imprenditori al bando». Francesco Zaccara

Val D’Agri Rimane aperto il fronte dell’accordo Eni-Regione Claudia Koll a Moliterno

Forestali, riaprono i cantieri La donna vista della Comunità montana come dono VAL D'AGRI - Per la prossima settimana riapertura dei cantieri forestali della Comunità Montana Alto Agri, mentre ancora un nulla di fatto per l'approvazione della perizia Eni - fondi legati all'accordo Eni-Regione, per la compensazione dell'impatto ambientale dovuto all'estrazione petrolifera scaduti il 31 Dicembre 2008. La buona notizia è che nella prossima settimana, è prevista l'apertura dei cantieri forestali che «impegnerà circa 360 unità, per 20 giornate lavorative, derivanti da un finanziamento della Perizia Eni 2008 che la Comunità Montana Alto Agri ha voluto destinare all'apertura dei lavori del 2009, coincidenti tra l'altro con il periodo più utile per le operazioni silvocolturali». Notizia divulgata dallo stesso ente montano in una nota stampa con lo specificare che «si tratta ovviamente di risorse impegnate dall'Ente Montano a favore dei tanti braccianti Forestali per consentire l'avvio dei lavori e l'anticipazione di un congruo numero di giornate lavorative per il raggiungimento delle 151 giornate annuali». Quindi almeno per il 2009 la speranza per i forestali è che svanisca “l'incubo” di non poter raggiungere entro l'anno le 151 giornate e

Lavoratori forestali

di rientrare in una normale calendarizzazione dei lavori come richiamato spesso dai rappresentanti zonali della Flai - Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil che negli ultimi tempi hanno svolto diversi incontri in merito. Un impegno da parte della Comunità Montana in attesa anche dell'approvazione del piano triennale ed annuale di Forestazione da parte

delle Regione Basilicata ed anche della famosa perizia Eni. Perizia - viene ricordato nel comunicato - che «per l'area vale circa 1,9 Milioni di Euro» e che il 31 Dicembre 2008, è scaduta e si attende ancora la rinegoziazione dall'Assessorato Ambiente della Regione. Tale impegno da parte del nostro Ente Comunitario sottolinea il presidente An-

tonio Imperatrice - dimostra ancor di più come, in un momento così delicato per le Comunità montane in Basilicata che ad oggi non hanno nemmeno le risorse per formulare i propri bilanci preventivi per il 2009, si dimostri un grande senso di responsabilità e di solidarietà con i lavoratori forestali per assicurare loro il conseguimento delle 151 giornate lavorative e quindi un reddito sufficiente in un periodo di evidente crisi economica. Un particolare - aggiunge il presidente - plauso va fatto ai dipendenti della Comunità Montana Alto Agri che, nonostante lo stato di agitazione sindacale per il proprio disagio dovuto alla fase di transizione per la costituzione delle Comunità Locali che ad oggi li vede comunque esposti ad incertezza economica e professionale, hanno condiviso tale necessità e voluto essere solidali con i braccianti Forestali. Speriamo - conclude Imperatrice - che altrettanto tempismo sia adottato dalla Regione Basilicata per quanto attiene il piano triennale ed annuale di Forestazione ed ancor più il finanziamento della Perizia di Compensazione Ambientale dell'Eni». Angela Pepe provinciapz@luedi.it

MOLITERNO - “Chi dice donna dice dono”, il tema della conversazione tenuta presso il cine teatro Pino del centro valligiano. Un modo diverso per ricordare la festa della donna, con una relatrice d'eccezione, l'attrice Claudia Koll, per una manifestazione promossa ed organizzata dalla parrocchia Santa Maria Assunta. Due ore piene in cui l'attrice, ha appassionato i presenti con le sue parole di testimonianza della nuova vita che sta vivendo. Attrice di teatro, cinema e televisione, dopo un lungo percorso nel mondo dello spettacolo si è resa conto che le mancava qualcosa ed ha scelto, perciò, d'imprimere una nuova rotta alla sua vita. Otto anni fa l'incontro con il Signore, ha spiegato, che è avvenuto in un momento della sua vita di grande sofferenza, di buio spirituale, di scelte sbagliate. Un momento in cui si sentiva svuotata di qualsiasi amore e sentiva forte la mancanza di una famiglia e di figli propri. L'incontro con la fede e con Dio ha rappresentato, perciò, la fine di una solitudine che l'attanagliava e bloccava anche nel lavoro di attrice. Ha iniziato a svolgere volontariato e beneficenza in varie parti dell'Africa e dell'Italia senza, peraltro, abbandonare la sua carriera di attrice. Essere attrice, però, da questa nuova prospettiva

cristiana, a suo dire significa “non avere paura di essere se stessi, trovare un proprio stile di recitazione, non quindi secondo dei modelli,ma facendo un viaggio dentro di se, perché quando si è autentici nella ricerca di se stessi, non si può poi non ricercare anche Dio”. Ha scoperto, così, che accanto a Cristo la sua vita professionale può avere una fecondità che non avrebbe mai sospettato. Da allora l'attrice si è vista accompagnata dallo spirito del Signore, non solo per quello che riguardava la possibilità di una testimonianza dell'incontro con Lui stesso, ma soprattutto nel suo lavoro dove ha imparato a lasciarsi guidare dal Signore. Uno dei frutti della sua conversione al cristianesimo, inoltre, è il suo impegno nella Nuova Accademia dello Spettacolo Star Rose Academy con sede in Roma, che mira a formare professionalmente giovani artisti senza trascurare i profondi valori della vita. Claudia Koll ha poi presentato un filmato che testimonia l'attività dell'associazione “Le opere del Padre”, da lei stessa fondata. Associazione che, grazie al contributo volontario di tanti sostenitori, offre un aiuto concreto ai più deboli, soprattutto nel Burundi in Africa. Gerardo Tempone provinciapz@luedi.it

Chiaromonte Cafaro (Udc) scrive al sindaco dopo che una bambina si è fatta male

«Quelle catene sono pericolose» CHIAROMONTE - Una bambina si siede su una catena che aggancia delle grosse colonnine in cemento. Pochi istanti, è una delle colonnine cede al peso e per poco non gli rotola addosso. È rimasta miracolosamente illesa. Questa brutta disavventura, è la goccia che ha fatto traboccare il vaso, tanto da indurre al consigliere di minoranza Prospero Cafaro (Udc) di scrivere al Primo Cittadino: «Rimozione immediata, prima che succeda ancora». Stando al racconto dei testimoni presenti in Piazza Garibaldi, questa bambina, di quasi 8 anni, ignara del pericolo che stava correndo, si era seduta su questa catena, e, come tutti i bambini non ha resistito all'idea di muovere le gambe proprio come se fosse su un'altalena vera. Niente avrebbe fatto presagire al peggio. Pochi secondi e la colonnina cede al movimento della bambina, forse dovuto anche dalla leggera pendenza della Piazza, e rotola verso di

lei. Non si sa come, ma fortunatamente questa colonnina di forma tondeggiante, cambia traiettoria e gli cade di fianco, mancandola per poco. Momenti di panico tra i presenti alla scena, che accorrono in soccorso della bambina che per fortuna si alza senza riportare danni». Una brutta disavventura, che ancora una volta porta all'attenzione la pericolosità di questo sistema allestito dal comune esclusivamente per impedire di parcheggiare in quella zona della Piazza. «Come al solito, - spiegano i soccorritori della bambina - non bisogna sfiorare le disgrazie per dire si poteva evitare o bastava semplicemente toglierle. Queste catene sono un problema per tutti». Più di una persona è inciampata su quelle catene, per non parlare dei danni alle auto che i cittadini hanno riportato nell'effettuare manovre di retromarcia o di parcheggio. Senza divulgarci troppo

nel rammentare questi dispiacevoli avvenimenti, il problema al momento è concentrato sulla brutta disavventura capitata a questa bambina. Proprio su questo, il consigliere di minoranza Prospero Cafaro prende carta e penna, e lo invita esplicitamente «a rimuovere urgentemente pilastri e catene, proprio per evitare di nuovo incidenti di questo tipo. «Oltre a non essere a norma - continua la nota - queste colonnine sono inutili e pericolosieper tutti i cittadini. Da quando sono stati messi, stanno soltanto causando problemi, e quello che infastidisce di più i cittadini e i commercianti e proprio l'alzata di spalla del sindaco davanti a queste quotidiane lamentele, quando invece proprio lui dovrebbe garantire l'incolumità dei cittadini. Per questo - termina il consigliere dell'Udc - oltre ad avvisare personalmente il primo cittadino, mi sono sentito in dovere di trasmettere questa lettera

Le catene incriminate

anche alla Stazione dei Carabinieri di Chiaromonte, proprio per mettere fine a questi atti di prepotenza che fanno soltanto del male ai cittadini, non sicuramente a noi, come lui è convinto di fare. Purtroppo, è suo uso e costume alzare palizzate per creare dispetti alla nostra persona o all'appartenenza politica a cui apparteniamo. I bambini o gli anziani non dovrebbero pagare per le nostre azioni politiche o come in questo caso

per un abuso di potere, che sinceramente in questo caso potrebbe evitare di usare». Ora, a questa bambina resterà soltanto il ricordo di questa brutta esperienza, mentre ai commercianti gli sono rimaste ancora le catene. A distanza di 2 settimane dalla richiesta del consigliere Cafaro, infatti, le colonnine e le catene sono ancora in Piazza a causare disagi. Lucio Vitale provinciapz@luedi.it


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26 Lavello Il sindaco convoca un convegno per spiegare la questione

Dimensionamento scolastico Anche la città dauna dice di no LAVELLO - Si continua a parlare di dimensionamento scolastico all'indomani dell'ultimo atto consumatosi qualche giorno fa in Consiglio Regionale. A riaccendere i riflettori sulla questione ma soprattutto ad illustrare i temi principali del tanto chiacchierato argomento, proprio l'amministrazione comunale della cittadina dauna. In un convegno sarà proprio la giunta di centro destra guidata da Antonio Annale a parlare di dimensionamento scolastico e del futuro delle scuole lavellesi alla luce delle nuove direttive provenienti dalle amministrazioni centrali. Per la cronaca, Lavello, come altre cittadine lucane,

ha usufruito di una proroga che consente il mantenimento dello status quo e dell'attuale assesso delle scuole sul territorio. "La quarta commissione spiegava Antonio Annale all'indomani della discussione e approvazione in Consiglio Regionale - ha accolto le nostre istanze accordandoci, in deroga, la possibilità di conservare lo status quo" "Lavello - proseguiva il sindaco - non subirà cambiamenti conservando l'attuale organico scolastico. Entro un anno dovremo tuttavia metter mano alla materia valutando le indicazioni provenienti dalle direttive nazionali in materia ". A far sentire la loro voce, in un comunicato diffuso

nei giorni scorsi anche genitori, docenti e personale amministrativo ed ausiliario del secondo circolo scuola di Lavello. “Il dimensionamento scolastico - si legge nel comunicato - serve a raggruppare le scuole del nostro paese in organismi amministrativi con lo scopo di creare ambiti funzionali dell'offerta formativa” “A Lavello le cose non funzionano così” “Il dimensionamento scolastico - prosegue - delle nostre scuole materne, elementari e medie serve invece a salvaguardare modestissimi interessi privati contro la vera funzionalità della scuola; nei palazzi si studianosolo percorsi di contabilizzazione del nume-

ro degli alunni e senza nessuna giustificazione funzionale si propongono irrazionali soluzioni di spostamento di plessi fra direzioni didattiche e presidenze come mazzi di cicorie». «Il solo obiettivo - si legge nel comunicato - delle soluzioni fin qui proposte è quello di aludere il vero problema quello cioè di cercare assetti funzionali delle scuole in unità amministrative ( le famose presidenze o direzioni) capaci di rispondere in condizione di gestione dell'autonomia, a corrette esigenze programmatiche con un respiro capace di sviluppare una politica scolastica attenta alle caratteristiche ed alle reali esigenze della distribuzione della popolazione sul nostro ter-

La scuola elementare di Lavello

ritorio». «Nessun organo interno alla scuola - commentano genitori e docenti - è stato messo nella condizione di esprimere un doveroso punto di vista; la battaglia si è consumata al'interno

dei palazzi tra vertici più o meno interessati e politici privi della volontà di rappresentare con autorevolezza gli interessi della collettività». Daniele Masiello provinciapz@luedi.it

Genzano di Lucania Lo strano caso di un famigerato “Mister X”

Quando la campagna elettorale corre sul network di Facebook Uno scorcio di Genzano

GENZANO DI LUCANIA - L'esito delle elezioni provinciali, anche in questo piccolo paese (di una regione che non riuscirebbe a fare il “solletico” al contesto economicopolitico nazionale) con tutta probabilità, stavolta, dovrà fare i conti con facebook. Figuriamoci, allora, cosa potrà accadere, a livello globale, di qui a poco, nel campo della complessa dinamica della “macchina-democrazia”. Quando, infatti, si fosse attenti a cogliere anche i più impercetti-

bili mutamenti, nel momento stesso in cui questi scuotono appena il substrato della vita sociale, una considerazione si imporrebbe immediatamente al pensiero: in un futuro forse non troppo lontano, si desidererà uscire di casa quasi esclusivamente per mero bisogno di contatto fisico con la “realtà” o, paradossalmente, spinti dal desiderio di rimanere un po' “soli”. Poiché il resto della vita (decisioni, rapporti interpersonali, acquisti importanti, lavoro, studio,

avventure di qualsiasi tipo) la si consumerà di fronte ad un monitor, che prima o poi potrebbe arrivare ad essere interfacciato direttamente al cervello. Ma, lasciando da parte il flusso di ipotesi per il futuro, torno al nostro “piccolo mondo paesano” a suo modo esemplare; e, soprattutto, all'argomento di quest'articolo. Premetto che sono entrato nell' “universo virtuale” denominato “facebook” da circa un mese. Prima non ne avevo neanche sentito parlare; eppure l'intuito mi ha subito sussurrato che lì avrei scovato alcuni piccoli “sussulti” destinati, col tempo, a trasformarsi in terremoti. E così è stato, difatti. Uno di questi è appunto il “Collegio Genzano”: utente “collettivo”, che utilizza quale immagineprofilo una foto della Fontana Cavallina ed è costituito da un anonima compagine (dichiaratamente apolitica) di giovani interessati al bene del paese. Un gruppo il cui

portavoce si firma “Mister X” (nome ben azzeccato, essendo il tema di pertinenza quello delle elezioni) il quale ha messo su un forum volto a passare al vaglio le candidature (sempre egoisticamente “troppe”) che saranno a breve proposte per le prossime “provinciali”. Se ora, utilizzando solo matematica spicciola, si considera che i frequentatori genzanesi del network sono già un bel po', e che ognuno di loro potrebbe influenzare decine di persone, il calcolo presto è fatto: il “gioco” attivato su facebook si rivelerà, come ho già accennato, essere fondamentale per poter accedere ad una “poltrona” nelle stanze del capoluogo. Poiché - pensano in sintesi, quelli del “Collegio” - è ora che Genzano prenda a fare i conti con se stesso e con le proprie potenzialità latenti: posizione geografica favorevole, gioventù brillante ma inespressa, forza demografica

sempre sprecata etc. «Il gruppo inoltre - scrive Mister X - si prefigge di studiare attentamente le modalità operative di altri comuni, affini a Genzano, ove ad amministratori (forse solo più fortunati?) è riuscito di creare condizioni di benessere ed innovazione». Questi ragazzi, va precisato, intanto scrivono molto bene. E ciò è già sinonimo di pensiero pulito e coerente, qualità rara di questi tempi. Inoltre non accettano nel loro forum alcuna forma di propaganda politica, ma solo informazione e discussione costruttiva. Se infine si considera che la loro idea (del tutto casualmente posta in essere alla vigilia di queste elezioni) è frutto di una attenta ricerca “scientifica” nel campo della “psicologia sociale”, non serve altro per rendersi conto della spinta innovativa che può, anche a breve termine, riuscire a produrre. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it

INTERVENTO DEL NUOVO SEGRETARIO DEI POPOLARI UNITI

«Un nuovo corso per la politica di Barile» NELLA precisa volontà di non voler incorrere nel retorico, esprimo con mio sentito orgoglio e onore il più sincero ringraziamento alla segreteria regionale, rappresentata dall'onorevole Antonio Potenza e a chi sul posto, già da anni rappresenta questo partito, rivendicandone l'autonomia e proponendo di fatto una nuova politica fatta di nuove idee e nuove proposte, legate sempre a quei valori fondamentali che ci contraddistinguono. Oggi, per Barile, inizia un nuovo percorso, un percorso che sarebbe impossibile immaginare senza quell'amore, quella fiamma di passione che ci spinge da sempre per que-

sta comunità e per questo territorio in cui siamo nati e abbiamo la fortuna di viverci. Noi dei Popolari uniti siamo una formazione autonoma, che ha le sue radici nella storia più grande del popolarismo cattolico, rispettiamo le istituzioni e interpretiamo la politica come un servizio alla comunità ed al cittadino. Siamo un partito affermato alla regione, alla provincia, in svariati comuni e comunità montane della Basilicata e come già detto, da anni rappresentato nella nostra comunità dal consigliere, nonché ex assessore Donato Schirò. E' senza dubbio delicato ed impegnativo ma al contrario di molti a noi piace

dire e far sapere che i “Popolari uniti” sono un partito politico, pertanto è nostra prerogativa fondamentale fare politica, sapere che questa si può e si deve fare ovunque, nell'interesse della comunità. In questo paese purtroppo “fare politica” è diventato un “lavoro” machiavellico, molti, infatti, non sanno che Barile è tagliato fuori da tutto e che le vere risorse di cui gode sono abbandonate a se stesse e se non peggio sfruttate da altri. Per chi conosce le vicissitudini politiche locali, sa bene che lo “sfracello” che si è venuto a creare ai danni della cittadinanza è sfortunatamente una realtà tangibile, ma chi le co-

nosce, nei protagonisti e nei fatti, sa che la politica di questo partito è fondata su lealtà e coerenza, nel rispetto di chi per mezzo di un nostro grande diritto e dovere, ha la possibilità di scegliere chi dovrebbe gestire la “Cosa Pubblica”. Siamo un partito fondato su grandi valori, fatti di parole che spesso e di fatto servono a molti per riempirsi la bocca o occupare spazi in pseudo articoli di giornale. Sono onorato di poter ricoprire il ruolo di segretario qui a Barile, confermando con impegno e sintonia il patto federativo con “Basilicata popolare”, e, nel ringraziare nuovamente di cuore chi mi ha voluto a ricoprire questo

importante ruolo e che prendessi parte a questo grande progetto, concludo dicendo che: se c'è una cosa che noi Popolari uniti sappiamo fare molto bene è quella di ascoltare, di osservare e di farci sentire, quando le cose non ci vanno bene o non sono un bene per la collettività. Questo lo possiamo fare perché non ci mancano le risorse, la voglia e la determinazione. Vogliamo essere la voce di chi fino ad ora ha vissuto in una condizione di abominio, di chi ha voglia di proporre nuove idee e progetti, vogliamo essere… “Popolari Uniti” Simon Faregna Segretario “P. Uniti” Barile

Il neo segretario


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Danni anche alle autovetture parcheggiate. Nella città di Federico già ieri i primi rattoppi

L’eredità costosa del maltempo Buche e avallamenti in pieno centro a Rionero in Vulture RIONERO - Benvenuti a Rionero? A giudicare dalle disastrate condizioni stradali si potrebbe benissimo dire benvenuti nel terzo mondo. In tempi di crisi lo scenario che accoglie chi dalla superstrada Potenza Melfi si reca a Rionero è veramente desolante, post bellico. La strada è completamente ricoperta da crateri enormi. L'asfalto è a pezzi e quello che rimane si sgretola sotto il peso dei numerosi mezzi in transito su via Monte Grappa. Si tratta della principale porta d'accesso alla città percorsa in modo intenso sia di giorno che di notte da automobili e tir. Una situazione diventata gravosa per gli abitanti delle palazzine che si affacciano sulla strada. La famiglia Curto racconta delle quotidiane traversie che bisogna superare anche solo per uscire di casa. «Abbiamo dei bambini piccoli - dicono abbiamo paura anche ad uscire dal portone perché le pietre, i pezzi di asfalto schizzano sotto i pneumatici». Non a caso ci sono dei danni provocati dall'asfalto ridotto a pezzi. «Il vetro della nostra macchina è stato rotto - dicono i Curto - e non solo, anche il vetro del portone di casa. Ormai è insostenibile». Addirittura i residenti sono costretti a mettere dei pannelli davanti i portoni per evitare che i pezzi di asfalto possano provocare altri danni. «Questa strada è sempre stata rovinata - affermano anche quando era provinciale ma in queste condizioni pietose non ci eravamo mai trovati, roba da mettersi le mani nei capelli». I danni ai vetri sono stati documentati e corredati da supporti fotografici e dai pre-

MELFI

Il Comune sta già correndo ai ripari

Sopra via Roma. Danni anche a cose e persone dovuto alle pietre che schizzano su cose e persone. Nella foto un’auto con il vetro rotto e la “difesa” dei portoni. Sotto via Monte Grappa

ventivi per la valutazione dei costi. Solo per il vetro dell'auto ci vorranno sui 588 euro, soldi che verranno richiesti al comune con la denuncia che i Curto intendono fare. Le foto documentano lo stato di inagibilità in cui imperversava la strada durante la nevicata degli ultimi giorni. La neve ed i forte freddo, uniti al costante passaggio di veicoli anche a velocità sostenute

hanno provocato il cedimento dell'asfalto già provato dalle nevicate precedenti. Allo stato attuale le condizioni viarie sono a dir poco precarie. I veicoli, infatti, per non prendere le enormi buche sono costretti a spostarsi sui lati e passare proprio dinanzi i portoni delle abitazioni rischiando di investire i pedoni non essendoci un marciapiede. Basti pensare che la strada

ogni mattina è frequentata dagli studenti del liceo classico, dell'istituto d'arte e dell'asilo che si recano a scuola, e dai clienti dell'esercizio commerciale che si trova sulla strada. Sulle altre strade del paese la situazione migliora leggermente tranne per via Roma, la strada che da via Monte Grappa conduce all'ospedale passando per la stazione ferroviaria. Una delle vie più importanti di Rionero. Percorrendo la strada ci si trova davanti un vero e proprio percorso ad ostacoli. Le macchine che salgono si trovano in rotta di collisione con quelle che scendono per evitare le voragini che rischierebbero di rompere paraurti, sospensioni e pneumatici. L'appello va ora all'amministrazione comunale affinché ponga rimedio a tutto questo. Certo per riasfaltare, almeno, via Monte Grappa e via Roma occorrerà attendere la bella stagione quando sarà disponibile il catrame a caldo, ma per il momento i cittadini sperano in un intervento tempestivo anche con il catrame a freddo per tamponare la situazione. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it

MELFI - LA neve ed il cia sono enormi e numeroghiaccio di queste settima- se. Le auto sono costrette a ne hanno messo a dura pericolose gimcane tra veprova la tenuta delle strade ri e propri fossi spesso piedi Melfi. Via Monteverde, ni di acqua. Per chi entra Rocco Scotellaro ma anche in città da contrada Bicocle più centrali, via Sandro ca, in arrivo dalla vecchia Pertini e via Einaudi, strada che conduce a Caliall’incrocio con viale Aldo tri e Monteverde si impone Moro, hanno urgente biso- una velocità minima per gno di essere risistemate. evitare inconvenienti gravi. Sarebbe Il sale sparpertanto auso per sciospicabile un gliere neve e rapido inghiaccio ha tervento di letteralmenripristino te corroso il del manto manto strastradale andale che ogche nella zogi presenta na in quefossi di ogni stione, ordimensione. mai sempre Solitamente più densal’ufficio tecmente abitanico comuta dai tanti nale del pamelfitani lazzo di città che qui hanattende la fino trovato ne della cat- Via Scotellaro rattoppata casa. Anche tiva stagioin pieno cenne per intervenire in modo tale che il tro storico le strade non catrame possa meglio at- versano in condizioni del tecchire sull’asfalto, gra- tutto migliori. Proprio nei zie alle temperature più pressi della chiesa del Carmiti. In questi primi giorni mine, all’incrocio con via della seconda settimana di Nitti, i cubetti in porfido marzo, tuttavia, il sole è hanno ceduto alle abbontornato a splendere su tut- danti piogge e, sradicati, ta l’area del Vulture melfe- sono stati portati più a valse alto Bradano, dunque le. Una pericolosa buca si è occorre intervenire nel più aperta sotto la scalinata breve tempo possibile. In della chiesa ed un segnale effetti già ieri i primi ope- stradale avverte gli autorai del comunque sono in- mobilisti in transito del petervenuti in viale Aldo Mo- ricolo. Magari ci si potrà ro, una delle arterie crucia- sempre attendere l’ultimo li per lo smaltimento del colpo di coda di uno degli traffico cittadino. Si tratta inverni più freddi e lunghi del lungo rettilineo che gli degli ultimi decenni. D’alautomobilisti percorrono tro canto non si può lasciadopo aver lasciato la super re che le strade restino in strada, Potenza-Melfi per questo stato. Il sole e le raggiungere il popoloso temperature più miti di quartiere di Valleverde. I queste ultime ore considisagi in ogni caso sia av- gliano di intervenire rapivertono anche più in peri- damente. Ne va dell’incoluferia. In via Monteverde, mità di tutti. per esempio, le buche preVittorio Laviano senti sui due sensi di marprovinciapz@luedi.it

Rionero, il Pd al fianco dei lavoratori ex Vicenzi

Provinciali: trattative febbrili a Melfi

RIONERO - Il Circolo del Pd di Rionero è vicino agli operai della azienda Vicenzi di Atella che da alcuni mesi stanno vivendo una fase di grande incertezza dovuta alla decisione della proprietà di dimettere lo stabilimento lucano. Il Partito Democratico di Rionero in Vulture invita il Segretario regionale Piero Lacorazza, il quale già ha avuto modo idi incontrare una delegazione delle maestranze, «ad adottare - si legge in una nota - tutte le azioni possibili verso le istituzioni, le forze sociali, il Governo, affinché la vicenda possa approdare al più presto ad una soluzione che peraltro già si intravede. Infatti è stato già manifestato un concreto interesse da parte di un imprenditore del settore, ad acquisire lo stabilimento con il conseguente mantenimento dei livelli occupazionali. Siamo a conoscenza del tentativo di persuasione che la Regione sta già attuando verso la Vicenzi che però da notizie fornite dai dipendenti sembrerebbe intenzionata a smontare e dimettere le linee di lavorazione, ed auspichiamo che esso, assieme a tutti gli ulteriori sforzi che anche la politica può mettere in campo, porti ad una positiva soluzione del problema. A tal riguardo, - conclude il Circolo del PD di Rionero, si rende disponibile a fungere da punto di riferimento per eventuali incontri».

MELFI - Siamo entrati nella fase decisiva per la definizione delle candidature per le prossime provinciali. Per quanto concerne il collegio di Melfi al momento vi è una sola certezza. Francesco Pietrantuono è il candidato del Partito Socialista, l'unico raggruppamento capace di fare sintesi e di compattarsi attorno ad un nome. Nel Pd tutto è ancora in alto mare. La situazione legata a Roberto Falotico, al momento fuoriuscito dal partito, interessa da vicino la sezione melfitana. Alcuni sostengono che a breve possa esserci una visita in Basilicata del nuovo leader nazionale Franceschini, una volta amico politicamente dello stesso Falotico. Una venuta che servirebbe a trovare un accordo o per meglio dire una negoziazione. Due le ipotesi se venisse siglata una intesa. O la creazione di una lista civica collegata al Pd e soprattutto al candidato presidente, o la sistemazione di falotichiani in alcuni collegi. Nel caso specifico di Melfi Gianvito Corona. La sezio-

ne federiciana del partito democratico, trema comunque all'ipotesi di un accordo Franceschini - Falotico, che di fatto finirebbe per essere penalizzante. Ci sarebbero infatti in ogni caso, delle situazioni non facili da superare. Da un lato, due candidati che si scontrerebbero inevitabilmente, alimentando lotte intestine che avrebbero ripercussioni negative per la realizzazione di un progetto vincente, che mira alle regionali e soprattutto alle prossime comunali, dall'altro comunque votare ed accrescere una corrente, che in questi ultimi tempo di certo non si è dimostrata allineata allo stesso progetto. Nella riunione di direttivo dell'altra sera, questa preoccupazione è emersa chiaramente, anche se è ben chiaro il concetto che non può essere esclusivamente la sezione di Melfi ad opporsi eventualmente ad una intesa che reintegri Falotico. Ecco perché al momento nomi su possibili candidati non se ne fanno, anche se persone disponibili alla compe-

tizione di certo non mancano. Nel Pdl invece, Destino sembra aver ricevuto, positive rassicurazioni. Pagliuca lo candiderebbe, con l'intento di sdoganarlo dal ruolo di fido scudiero di Navazio, facendolo diventare uomo di partito. Se venisse eletto, cosa tutt'altro che improbabile, Destino ricevuto il dono tanto atteso, si svestirebbe della divisa di navaziano, aderendo a pieno titolo alla nuova creatura politica. Sarebbe una mossa ulteriore nel tentativo di isolare lo stesso Navazio che non nasconde in ogni intervista ed in ogni suo intervento, il suo essere uomo apartitico. Infine l'Udc che intravede a Melfi la concreta possibilità di esprimere un eletto. Si è deciso di puntare su un nome che il partito ritiene forte. Scelta ricaduta su Pizza o su Corbo. In considerazione che il primo ha altre mire l'orientamento sembra essere quello di puntare su Corbo che non disdegnerebbe questa soluzione. Emilio Fidanzio


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Mercoledì 11 marzo 2009

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Nova Siri

Pisticci

Comunali

Il caso politico

Laddomata sfida Favale alle Primarie di coalizione

Il vicesindaco caccia la consigliera Prezioso

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Resta l’obiettivo di mantenere vivo lo stabilimento nel territorio materano

Natuzzi faccia passo indietro L’assemblea dei lavoratori chiede un incontro all’azienda L’intervento

Verità e chiarezza sulla caccia e sugli accessi dei cacciatori di GIOVANNI GRIECO*

NON C’È stata alcuna soluzione definitiva ma la volontà di non mollare la presa e dire addio all’insediamento Natuzzi in provincia di Matera. E’ questo l’esito dell’assemblea dei lavoratori di Jesce 1 che ieri si sono riuniti per discutere della decisione di trasferimento e chiusura presa nei giorni scorsi dall’azienda. Al termine di un’assemblea, i lavoratori dello stabilimento Natuzzi salotti di Jesce 1 hanno ribadito la necessità che non vengano smembrati professionalità e organici della produzione «Le Collezioni», attiva proprio a Jesce 1, «che rappresenta un fattore di qualità e di punta dell’azienda». La decisione, che sarà ribadita nel corso di un incontro che le rappresentanze sindacali unitarie avranno domani con i dirigenti aziendali, segue alla comunicazione che la Natuzzi ha fatto il 5 marzo scorso di voler chiudere Jesce 1 e di trasferire le 180 maestranze nello stabilimento Jesce 2 in territorio di Santeramo in Colle (Bari). La decisione era stata motivata con l’abbattimento dei costi e con necessità gestionali. La speranza è quella di ottenere al più presto un incontro con l’azienda per ribadire le posizioni già

espresse dai sindacati e ribadite ieri nel corso dell’assemblea dei lavoratori. La Natuzzi che pare aver intrapreso la propria strada e che ha prodotto un pesante passo indietro per quanto riguarda gli stabilimenti sul territorio appulolucano, ha espresso ufficialmente qualche giorno fa l’intenzione di chiudere lo stabilimento Le Collezioni di Jesce 1 abbandonando così definitivamente il territorio materano. Un passo indietro pesante se si pensa che nel giro di tre anni andrebbero a scomparire i circa 900 lavoratori presenti sul territorio materano negli stabilimenti Natuzzi, l’azienda di Santeramo lascerebbe definitivamente, sotto il profilo produttivo questa provincia e si aprirebbe una vera e propria fuga. Limitata parzialmente dal permanere dello stabilimento di La Martella come riferimento logistico del gruppo ma non come sito produttivo. Uno stabilimento che finisce per occupare solamente una ottantina di lavoratori e che testimonia il pesante passo indietro deciso dall’azienda. In tutto questo bailamme continuano a non esserci segnali dalla Regione Basilicata e dall’assessore alle attività produttive Straziuso.

LA REAZIONE

Presunta violenza: giustizia è fatta Gli avvocati Edgardo D'Orsi, Annamaria Buccico e Salvatore Intoccia, in relazione al processo per una presunta violenza di gruppo per la quale finirono in carcere quattro giovani materani con un clamore mediatico transitato anche nei lavori del Consiglio Comunale hanno dichiarato, nella loro veste di difensori dei giovani: «La conclusione della vicenda, in ordine alla quale vennero espressi senza fondamento giudizi sommari di riprovazione e condanna, dimostra, in maniera eloquente, come sia indispensabile la corretta tutela dei diritti dei cittadini e come occorra aver fiducia nella giustizia, fisiologicamente vissuta e perseguita. Le indagini sono, infatti - proseguono nella nota i legali - pervenute a constatare come «quanto riferito e denunciato dalla vittima rimane primo di qualsivoglia riscontro, attesa la inattendibilità e non credibilità delle dichiarazioni in atti». Il Gip presso il Tribunale di Matera il 28 febbraio scorso ha disposto l'archiviazione conformandosi alla richiesta avanzata dal Pubblico ministero: se giustizia è fatta, resta l'amarezza per il facile ed inqualificabile “giustizialismo” che accompagna questi nostri giorni- concludono il legali dei quattro giovani che fu-

Operazione Ginestra

rono accusati di presunta violenza sessuali ai danni di una giovane materana le cui dichiarazioni sono state considerate prive di fondamento. Una storia che ha avuto una grande eco come viene confermato anche dagli avvocati e che invece ora viene archiviata definitivamente dopo la decisione del giudice per l’udienza preliminare che ha di fatto chiuso ogni pendenza. matera@luedi.it

Il consigliere provinciale "Mongelli" si interrogava al termine della stagione venatoria su quale beneficio la caccia avesse portato all'Ente Provincia e, di ciò, ne faceva, attraverso interrogazione, espressa richiesta al Presidente della Provincia. Vero balzello la richiesta “quali e quanti benefici della Caccia” poiché intende paragonare l'attività venatoria a qualcosa del come "vado, vedo e compro” o addirittura "vado, l'ammazzo e torno”. La cosa più grave è la confusione tra il contributo che versano i cacciatori di fuori regione all'Ambito di caccia con la tassa di concessione venatoria che versano i cacciatori residenti alla Regione Basilicata. In quanto poi agli Ungulati immessi "irregolarmente" sul territorio cacciabile; ciò non è assolutamente veritiero e, quindi, ci viene il dubbio se realmente l'esternatore conosca la specie richiamata. A questo punto è d'uopo chiedersi come un vero cacciatore possa infangare sia l'antica e nobile attività venatoria che quanti laboriosamente in un contesto sociale alquanto avverso all'esercizio della caccia, si prodigano volontariamente di mantenere la stessa caccia ad un livello di accettabilità sociale. L'A.T.C. "A" di Matera, nel periodo della stagione venatoria 1° ottobre / 3l gennaio, programma le presenze di cacciatori sul territorio agro silvo pastorale di propria competenza gestionale e, nel rispetto dell'indice MAF, (Ministero Agricoltura Foreste) rende flessibile l'accesso venatorio di cacciatori provenienti da altre regioni, circa 250/280 e non migliaia di cacciatori; tra l'altro, quanto anzidetto, è ben a conoscenza dello stesso consigliere provinciale Mongelli in quanto ha prestato lavoro par time a tempo determinato in seno alla Guardiania Interna dell'A.T.C. "A" di Matera negli anni venatori 2004, 2005, 2008. Orbene, il controllo a tutela della fauna, dell'ambiente e del territorio operato dalla Guardiania Interna dell'A.T.C. "A" è reso possibile grazie ai proventi derivanti dalle quote contributo versate dai cacciatori di fuori regione e oggi, addirittura, additati come "pseudocacciatori sparatori all'impazzata". Stranissimo che tutti questi problemi di cui si tratta, non sono mai emersi nelle riunioni che si svolgevano settimanalmente, ed in sua presenza e con la sua diretta partecipazione, presso la sede della Guardiania dell'A.T,C, "A" durante il suo periodo lavorativo remunerato proprio con i proventi rivenienti dai versamenti delle quote contributo dei cacciatori di fuori regione . Chissà se le ragioni vanno ricercate nell'assenza del "soggetto" dall'attuale gruppo dei volontari della Guardiania Interna (14 agenti). Tutto il resto è semplice poesia. *presidente Confavi Cpas di Basilicata


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Mercoledì 11 marzo 2009

«I sequestri dei Nas dei giorni scorsi dipendono anche dalla mancanza di requisiti»

«Le urbanizzazioni non ci spettano» L’assessore Rocco interviene sul caso dei certificati di agibilità OCCHIO ALLE TRUFFE

Risponde l’ufficio tecnico. La Cna: «Vicenda intollerabile»

«Rispettiamo le regole» L’assessore comunale Nicola Rocco

«DALLE notizie in possesso della pubblica amministrazione, i sequestri effettuati dai Nas nei giorni scorsi non sono stati eseguiti solo ed esclusivamente per il problema dell'agibilità». E' quanto afferma l'assessore comunale alle Attività Produttive, Affari Legali e Contenzioso Nicola Rocco, ribadendo che «Per legge, per l'occupazione di immobili in carenza del certificato di agibilità non è più prevista una sanzione amministrativa. L'unica sanzione amministrativa in relazione all'agibilità è per la mancata presentazione della domanda. Poi, se viene rigettata la domanda e viene occupato l'immobile senza il prescritto certificato di agibilità, ad oggi non c'è una norma nel nostro ordinamento giuridico che consente di applicare una sanzione amministrativa. Le contestazioni sono diverse perché in un caso sono stati eseguiti degli ampliamenti, in un altro quanto risultava nella pianta planimetrica allegata all'autorizzazione non corrispondeva alla situazione di fatto, quindi è stata data applicazione al decreto legislativo 193 del 2007, articolo 6, terzo comma che non c'entra nulla con l'agibilità». L'assessore Rocco precisa quindi che «Non si tratta ritardi della pubblica amministrazione. Il certificato di agibilità comporta non solo la perfetta rispondenza sotto il profilo sanitario ma anche sotto il profilo edilizio urbanistico. Se non vengono portate a termine le urbanizzazioni noi non possiamo fare niente se non minacciare quotidianamente le imprese di risolvere i contratti in danno, incamerare le fideiussoni. Insieme al sindaco - aggiunge l'assessore - qualche settimana fa, abbiamo convocato una riunione di tutti i lottizzanti, diffidandoli perentoriamente a portare a termine le urbanizzazioni. La colpa non è certamente dell'amministrazione perché ci stiamo battendo con ogni mezzo. Abbiamo minacciato anche di incamerare le polizze fideiussore ma se avessimo agito in questo modo avremmo creato un ulteriore danno ai cittadini. Avremmo infatti dovuto fare le gare di appalto e realizzarle come amministrazione con le ordinarie regole dell'evidenza pubblica le urbanizzazioni: significava ritardare di un anno e mezzo la definizione di questo programma costruttivo. Bisogna inoltre tener presente che queste convenzioni non sono state fatte sotto la nostra amministrazione, ma sono state ereditate da amministrazioni precedenti. Con il sindaco abbiamo fatto tutto il possibile - conclude l'assessore Rocco - tant'è vero che i lavori sono ripresi dopo due giorni dalla riunione e stanno andando avanti celermente. Una volta che saranno definite le urbanizzazioni potremo finalmente esaminare la questione relativa all'agibilità». Rossella Montemurro

«LE RICHIESTE per l'agibi- ria, della pescheria e del palità, redatte su moduli che nificio potrebbero esserci rilascia l'amministrazione anche altre violazioni. Nessuna lentezza burocomunale, vengono evase con regolarità. A patto che cratica né scarsa efficienza tutta la documentazione sia nell'evasione delle pratiche, esatta». Il geometra Porcari confermano dal palazzo di dell'Ufficio tecnico del Co- via La Malfa, ma al contrario mune conferma il rispetto il rispetto delle procedure delle procedure e rispedisce previste in questi casi. «Il tempo medio di rilascio al mittente le polemiche che attribuiscono alla lentezza del certificato, è di 30 giorni. burocratica la causa della Una delle principali difficolchiusura di alcuni esercizi tà - spiegano dall'ufficio tecnico del commerComune ciali in via però, è La Martelquella di la, a Matereperire ra. e inforL'iter mazioni prevede sugli ediche sia il tifici. Se si tolare deltratta di l'impresa costrua richiedezioni reare l'attelizzate stato e che, molti annel caso ci ni fa, si sia un ritratta di tardo da un'opeparte del Leo Montemurro della Cna razione Comune complinell'emettere il certificato di agibilità, cata». La chiusura di tre esercizi nel giro di 30 o 45 giorni al massimo, verrà rilasciato commerciali, avvenuta nei dal direttore dei lavori un at- giorni scorsi, ha aperto un dibattito pubblico sulla fartestato che lo sostituisce. Le richieste in attesa, con- raginosità burocratica e fermano dal Comune, sono sulla macchina amminicirca un centinaio ma il caso strativa del Comune di Maparticolare è quello dei lot- tera. Sul banco degli imputati, tizzanti che in zone come il centro direzionale e la zona le modalità con cui si ricono33, non avendo provveduto sce il certificato di agibilità alle urbanizzazioni, non alle imprese grazie al quale possono richiedere questo si può avviare l'attività. «Come al solito, si passa certificato. La mancanza dell'attesta- da un eccesso all'altro - spieto di agibilità, spiegano inol- ga Leonardo Montemurro, tre, è stata ormai depenaliz- segretario regionale della zata e dunque all'origine Cna che non assolve nessudella chiusura della pizze- no. La chiusura di alcuni

In consiglio provinciale si è parlato anche dei danni dei cacciatori agli agricoltori

L’Apea diventerà una multiservizi AD aprire il dibattito in Consiglio provinciale ieri l'interrogazione del consigliere di opposizione Cosimo Mongelli. Il consigliere di An, dopo avere sottolineato come i cacciatori di fuori regione, adottando comportamenti irresponsabili, finiscono per arrecare danni agli agricoltori locali, ha chiesto di avere chiarimenti circa il bilancio, e i relativi benefici, della stagione venatoria 2008-2009, auspicando un immediato ripopolamento del territorio provinciale di selvaggina (lepri e fagiani) e di fauna ittica. Dopo una pronta risposta dell'assessore al ramo, Nicola Buonanova, circa i proventi economici della stagione venatoria e l'impegno dell'Ente a ripopolare, attività in corso, la provincia di nuova fauna, ittica e venatoria, Mongelli ha dichiarato che si sarebbe aspettato: «Un bilancio che si fosse concentrato più che sui proventi economici, su benefici ambientali. Perché se è vero che i soldi sono importanti, è forse più necessario pensare a una politica che salvaguardi l'ambiente» I lavori sono proseguiti con l'interrogazione sottoscritta dai consiglieri del gruppo di An, Carmine Sabatino Casulli e Cosimo Mongelli, che hanno chiesto delucidazioni sui lavori di ricostruzione del ponte sul fiume Basento di Grottole. Non si è fatta attendere la risposta dell'assessore alle Infrastrutture e Vabilità Giuseppe Dalessandro, il quale ha dichiarato che «I lavori sono iniziati il 7 ottobre,

Il palazzo della Provincia

proprio per guadagnare tempo e venire presto a capo del problema, e si concluderanno, nonostante le precipitazioni copiose che hanno ostacolato il prosieguo della attività, quasi sicuramente il 30 agosto. Inoltre, per dare agio ai cittadini di Grottole e diminuire così il loro disagio, sono state realizzate per ben due volte delle passerelle che il cattivo tempo ha distrutto». Sulle modifiche allo statuto dell'Apea il dibattito è stato lungo e partecipato. L'assessore all'Ambiente Francesco La-

briola ha illustrato le modifiche apportate allo statuto dell'Agenzia: «Abbiamo ampliato le finalità dell'Agenzia principalmente rispetto alle competenze in attività ambientali di vigilanza e manutenzione, una modifica che porterà l'Apea a diventare una multiservizi e che permetterà di avviare il percorso amministrativo per risolvere il disagio dei 60 lavoratori rinvenienti dalla platea degli ex Lsu e stabilizzati prima con la ditta Cogein e successivamente con la Cosin. Dunque un vero e proprio braccio operativo della Provincia di Matera, che sarà dotata di personale idoneo (circa 400 unità) per i servizi di: manutenzione caldaie, progetto Vie Blu, manutenzione ambientale, gestione aree protette e politiche energetiche». Immediato il richiamo del consigliere Casulli: «Vorrei ricordare come a suo tempo noi, della minoranza, avevamo illustrato al consiglio la possibilità di ampliare le competenze dell'Apea, per consentirle un più ampio raggio di azione. Apprezzo che, anche se abbiamo dovuto attendere, le nostre indicazioni hanno trovato ascolto e lo Statuto è stato modificato». Lo Statuto modificato è stato così approvato all'unanimità. Ma il consigliere Dambrosio ha sottolineato come il suo voto favorevole debba essere interpretato come atto di solidarietà nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici. matera@luedi.it

In alto il Comune. In basso artigiani che protestano

esercizi commerciali per mancanza del certificato di agibilità «Non è tollerabile in un momento come questo, in cui l'economia segna il passo. Anziché sostenere nuove attività - aggiunge - il Comune chiede altri certificati. Per gli edifici recenti non è un procedimento difficile, diverso è invece il caso

di quelli costruiti 30 o 40 anni fa. Se questo è il sostegno che l'amministrazione comunale vuole dare alle imprese, allora non ci resta che piangere. Solo nelle ultime settimane ho dovuto seguire quattro imprese che dopo alcuni tentativi hanno preferito desistere». Antonella Ciervo

Più verde e servizi nel nuovo rione Lanera UN quartiere più attivo e con più spazi verdi per i bisogni delle famiglie e dei più piccoli. E' quanto concordato dall'Assessore Comunale all'Igiene e Ambiente Michele Casino e Padre Domenico Dabrescia, della parrocchia del Villaggio del Fanciullo, all'esito di un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi, alla presenza di un rappresentante dell'Associazione Cattolica, per discutere sulle attività e le problematiche che riguardano la parrocchia. Tra i temi trattati, si è discusso sulla possibilità di L’assessore Michele Casino aumentare le aree di verde nel rione Lanera (anche con il coinvolgimento dei giovani del quartiere), sistemare i marciapiedi disconnessi e migliorare la segnaletica. Padre Domenico si è quindi fatto portavoce dei parrocchiani in merito all'installazione di dissuasori di velocità e alla cura e gestione di un parco giochi per i bambini. L'Assessore Casino, nel ribadire la massima disponibilità dell'Amministrazione Comunale e del Sindaco a venire incontro alle esigenze dei parrocchiani, ha garantito un immediato intervento, per quanto di propria competenza, su tutte le questioni di immediata risoluzione (ad esempio il ripristino del fontanino di via Lanera), assicurando collaborazione per il miglioramento delle attività del Villaggio del Fanciullo e della qualità della vita nel quartiere. matera@luedi.it


30 Matera E’ quanto stabilito dopo il secondo incontro del Comitato tecnico per la realizzazione del Museo Mercoledì 11 marzo 2009

Una ricerca sugli antichi rioni L’obiettivo è recuperare la memoria storica dei Sassi SI è svolto a Roma nei giorni scorsi, nella sede del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), il secondo incontro del comitato tecnico per la realizzazione del Museo dei Sassi nominato dall'Amministrazione Comunale in attuazione dell'articolo 8 del “Protocollo d'intesa” stipulato dal Comune di Matera con la Fondazione Carical. Alla riunione hanno partecipato tutti i componenti del Comitato (i docenti Pietro Clemente dell'Università di Firenze, Roberto de Mattei dell'Università Europea di Roma, Ferdinando Mirizzi dell'Università della Basilicata, Joaquim Pais de Brito del Museo Nazionale Etnologico di Lisbona, Florence Pizzorni del Museo delle Civiltà d'Europa e del Mediterraneo di Marsiglia). Presenti anche l'ingegner Vito Labarile, membro di diritto del Cts nella sua qualità di project-manager, e l'architetto Giuseppe Gandi, dirigente dell'Ufficio Sassi del Comune di Matera, a cui spettano compiti di coordinamento nell'organizzazione dei lavori del Comitato. Nel corso dell'incontro sono state messe a punto questioni riguardanti le funzioni

Gli antichi rioni

del Cts nella prima fase del lavoro di ideazione e progettazione del Museo e le procedure da adottare ai fini della elaborazione delle linee guida utili per la redazione del piano industriale previsto dal Protocollo d'Intesa tra il Comune di Matera e la Fondazione Carical. Dopo ampia discussione si è convenuto sulla necessità che il comitato lavori a un documento che possa opportuna-

mente individuare il modello spaziale, i contenuti tematici e i percorsi espositivi, orientare le scelte della rappresentazione museografica, definire la missione del Museo. Sul piano dei principi, si è messo in evidenza come il Museo dovrà porsi con un ruolo guida sulla scena internazionale per quel che riguarda i temi della continuità dell'abitare in contesti e situazioni diversi da quelli segnati dal-

l'uso del cemento armato, proponendosi di leggere il passato in chiave di futuro e di rappresentare il lungo cammino dell'uomo lungo i processi della civilizzazione. E' stato inoltre sottolineato come sia necessaria una campagna di documentazione sulla memoria come tassello fondamentale nella costruzione di un patrimonio che ha proprio nella memoria il suo valore aggiunto rispetto ai siti rupestri diffusi in tutta Europa e nel Mediterraneo. Pertanto, il Cts ha auspicato l'avvio di una ricerca che porti alla costituzione di un grande archivio della memoria dei Sassi in grado di contribuire alla rilettura della storia della città e dei suoi abitanti nel dialogo con la storia più generale della modernità e con i grandi temi della contemporaneità. La riunione sì è conclusa con un richiamo alla necessità di fare del Museo dei Sassi una impresa partecipata e aperta, oltre che alle forme di turismo tradizionale, ai viaggi di scambio delle ricerche e delle esperienze conoscitive tra studiosi e studenti di varie parti del contesto europeo e mediterraneo. matera@luedi.it

La situazione critica che si sta registrando preoccupa l’assessore

Dalessandro: «Infrastrutture, ignorate dal Governo le esigenze del Materano» «L'ESULTANZA del centrodestra sulle risorse che il Governo ha destinato alle opere pubbliche da realizzarsi in Basilicata ci lascia interdetti». A dirlo è l'assessore alle Infrastrutture della Provincia di Matera, Giuseppe Dalessandro, che non ha mai risparmiato critiche al Governo per aver ignorato le esigenze infrastrutturali del Materano, argomento che proprio in queste ore è diventato, viste le decisioni del Cipe, di grandissima attualità. «Sembra ieri - ha detto l’assessore Giuseppe Dalessandro - quando l'allora ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, promise ai materani, in un suo intervento elettorale nel teatro Duni, la realizzazione della Matera - Gioia del Colle, il raddoppio della Matera - Basentana e la prosecuzione dei lavori lungo la linea ferroviaria Ferrandina -La Martella. Invece abbiamo dovuto attendere otto anni per scoprire che queste importanti opere sono un sogno rimasto nel cassetto, e che i parlamentari lucani del centrodestra hanno portato a casa un bottino molto magro». E' preoccupato Dalessandro per l'arretramento che si sta registrando nella nostra provincia anche sotto l'aspetto infrastrutturale, arretramento che ci isola ancora di più e che coincide con la grave crisi che ormai riguarda tutti. «Sapevamo - aggiunge l'assessore - che le risorse andavano centellinate. Ed è per questa ragione che la Provincia di Matera sollevò nei mesi scorsi il problema della realizzazione dell'ultimo tratto della Bradanica. Un mese fa è scaduto il

bando dell'Anas per selezionare le imprese interessate a realizzare il lotto della Bradanica detto “La Martella” per il quale la stazione appaltante dispone di risorse ragguardevoli. Noi sostenemmo che bastava adeguare la vecchia provinciale alle stesse caratteristiche tecniche della Bradanica evitando di costruire una nuova strada. Avremmo evitato un ennesimo danno ambientale e avremmo utilizzato i circa 80 milioni di euro con più oculatezza. Forse è il caso di ribadire che in tempi di vacche magre ci sembrava eccessivo spendere 80 milioni di euro per realizzare appena 11 chilometri di strada. Era quella l'occasione per destinare le economie realizzate sul conto della Bradanica per permettere di collegare Matera a Gioia del Colle». Per l'ammodernamento della Matera - Basentana, invece, da qualche giorno sottolinea Dalessandro l'Ente gestore ha ripreso a sprecare risorse facendo interventi che non risolveranno il problema. «Se così è, forse sarà il caso che la Provincia chieda di poter gestire in proprio quella strada. Probabilmente si riuscirà ad intervenire con più tempestività». matera@luedi.it

L’assessore alle Infrastrutture della Provincia Giuseppe Dalessandro

Accesso al credito Ente camerale al lavoro per un tavolo tecnico LE POSSIBILITA’ di collaborazione tra organismi che operano nel settore dell'accesso al credito sono state esaminate nel corso di un incontro che il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, ha avuto con i rappresentanti dei consorzi fidi "L'iniziativa Artigiana'', ''Artigianfidi'', '' Cofidi Basilicata'', '' Fidagri'' e '' Lucania Fidi''. Le parti (che hanno giudicato costruttivo l'incontro) hanno concordato di lavorare, attraverso l'istituzione di un tavolo tecnico, alla istituzione di un Consorzio fidi di secondo livello. Questo consentirebbe di avere sul territorio un soggetto unico di riferimento per l'ottenimento di migliori condizioni di accesso al credito. «L'avvio del confronto -ha detto il presidente della Camera di commercio Angelo Tortorelli - con i consorzi fidi rappresenta un momento costruttivo di confronto sui problemi dell'accesso al credito in una fase difficile per l'economia. Tutto questo consentirà in tempi e modi da concordare di mettere in campo strumenti per sostenere l'attività delle imprese». matera@luedi.it

Eletto il coordinamento provinciale

Mps pronto ad aprire il confronto con il Pd verso la lista unitaria Si è svolta a Matera l'assemblea del Movimento Politico per la Sinistra per l'elezione del Coordinamento Provinciale. Dopo l'intesa a livello nazionale fra l'Mps, Sinistra Democratica, Verdi e parte del Pdci per la costituzione di una lista unitaria della Sinistra per l'elezione del Parlamento Europeo, anche a livello locale si va completando il quadro per la definizione delle liste della Sinistra per le elezioni amministrative. In questa ottica il Coordinamento provinciale dell'Mps apre il confronto con i soggetti primari per la costituente della nuova Sinistra. Il nuovo soggetto della Sinistra avrà quindi il compito, fra l'altro, di aprire il confronto con il Partito Democratico per formare eventualmente la coalizione di centro-sinistra sulla base

di metodi e programmi condivisi; senza comunque escludere, ove dal confronto con il Pd non dovessero emergere determinanti segnali di rinnovamento e di discontinuità rispetto alle esperienze amministrative che si rinnoveranno nella prossima primavera, di presentarsi all'elettorato con una propria lista e un proprio programma. Questi i componenti del coordinamento provinciale Vincenzo Benefico, Massimo Margarita, Gregorio Giannini, Ferdinando Eustazio, Rosa Rivelli, Franco Di Donato, Francesco Donnola, Beppe Miseo, Michele Rondinone, Antonio De Giacomo, Francesco Cuccarese, Emmanuele Curti, Teresa Ambrico, Antonio Raucci, Rocco Rivelli, Francesco Rienzi, Giuseppe Dimilta, Giuseppe Palermo.

Non solo escursioni tra le attività dell’associazione in programma nei prossimi mesi

Falco Naumanni, Buono neopresidente SONO animati dalla passione e dalla curiosità nei confronti del territorio e, soprattutto, dal desiderio di scoprire camminando angoli incontaminati. Zone che possono essere vicinissime, come il Parco della Murgia, o possono varcare i confini nazionali, come i Monti Tatra in Slovacchia, meta dell'escursione di metà luglio. Sono state da poco rinnovate le cariche nell'associazione trekking Falco Naumanni (il neopresidente è Cosimo Buono subentrato a Donato Casamassima, vicepresidente, addetto stampa Pino Perrone, webmaster Angelo Duni, cassiere Antonio Valentino), ma è sempre lo stesso lo spirito che, dal 2001, contraddistingue, ad ogni nuo-

va escursione, gli ottanta soci. Nella frase "Camminare per conoscere, conoscere per amare, amare per tutelare" è racchiuso infatti il significato dell'escursionismo secondo “Falco Naumanni”. E non sono solo le escursioni a caratterizzare le attività del sodalizio materano: «Stiamo portando avanti un progetto che ci vede impegnati come associazione di volontariato onlus iscritta al Csv di Basilicata. - spiega il neopresidente Cosimo Buono -Siamo infatti l'associazione capofila del progetto “Tutti i chicchi del Melograno”, presentato nei giorni scorsi. L’esito si conoscerà a giugno». E' prevista, tra le altre cose, nel Cea del Parco Murgia, la realizzazione di una parete

attrezzata per l'attività di arrampicata: «L'idea è quella di fare qualcosa per la cittadinanza e i giovani, in modo particolare per avvicinarli sia al Parco Murgia sia alle nostre attività. - afferma Buono - Vorremmo allargare il calendario di eventi del Cea coinvolgendo sempre più i ragazzi». Già lo scorso anno, l'associazione Falco Naumanni si era impegnata nel progetto “Vivi il Parco” che ha permesso di realizzare un sentiero attrezzato e aule verdi nel Parco Murgia: in particolare, è stato predisposto un percorso che da Jazzo Gattini, andando fino a Jesce porta alla chiesa rupestre di San Falcione. Per informazioni, è possi-

Serra del Prete

bile visitare la sede di via Francesco D'Alessio, ogni martedì e venerdì dopo le 20. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it


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Basket I materani col fanalino di coda Barletta

Fondiaria, impegno da non fallire E’ IN PROGRAMMA domani alle 20,30 al PalaSassi di Matera il nuovo e importante turno del campionato under 17 eccellenza pugliese a cui partecipa la Fondiaria Pielle Matera. La formazione allenata da Luciano Cotrufo attende ora la visita del fanalino di coda Barletta con il dichiarato obiettivo di provare a portare a casa il successo pieno che rafforzerebbe il terzo posto in classifica e lascerebbe Matera in piena corsa per la qualificazione al turno successivo del campionato. Molto positivi sono stati fino ad ora i riscontri della formazione materana che ha ottenuto 11 vittorie, facendo valere spesso il fattore campo e riuscendo a mostrarsi all’altezza anche degli avversari più accreditati come negli obiettivi dichiarati del tecnico Luciano Cotrufo. Il secondo posto in classifica occupato in questo momento dal Corato dista infatti solamente due punti e lo scontro diretto con il Monopoli potrebbe consentire alla formazione lucana di recuperare del terreno prezioso in classifica e avvicinare così l’obiettivo stagionale. La Fondiaria Pielle conta di dar seguito e non cadere nel tranello di abbassare la guardia contro il Barletta. La posizione in classifica e l’unica vittoria all’attivo finora non possono certa-

L’under 17 eccellenza della Pielle La Fondiaria

mente incutere paura alla formazione materana ma non devono nemmeno creare l’illusione che raggiungere il risultato pieno per la squadra sarà molto facile. Infatti proprio queste sfide rischiano di nascondere delle difficoltà e di non consentire un approccio adeguato alla formazione che vanta i favori del pronostico. Saranno queste con ogni probabilità le maggiori difficoltà che Matera dovrà essere in grado di affrontare e superare nella maniera migliore, del resto i risultati ottenuti nell’ultimo periodo lasciano tutto

sommato tranquilli in casa biancazzurra sulle possibilità di portare a casa l’intera posta in palio. L’under 17 eccellenza rimane in questo momento assieme alla serie D il vero fiore all’occhiello nella stagione della Pielle Matera che continua anche a tenersi impegnati in tutti quanti i maggiori campionati regionali maschili e femminili con risultati positivi ed un’esperienza utile per le giovani formazioni in campo e per i relativi tecnici che sono quotidianamente impegnati in questo tipo di difficile e durissima avventura. p.quarto@luedi.it

Volley Under 14 provinciale Calcio a 5 Under 21 Concluso il torneo per i ragazzi di Andrisani

Time con Policoro per il riscatto

Bng Nigro proiettata sul play off Vittoria di misura con il centro sociale di Putignano

Il dirigente Incarbona

TERMINATO il campionato femminile under 18, con l'ottimo quarto posto delle ragazze allenate da Brunella Cristallo, continua l'attività della Time Volley Matera nell'under 14. La formazione della città dei Sassi, inserita nel girone A, martedì scorso ha giocato la terza gara di campionato. Le ragazze materane si sono confrontate con le concittadine del Pianeta Volley Matera perdendo con il risultato finale di tre set a zero (25-15; 25-12; 25-12). Ottima vittoria per il Pianeta Volley che ha conquistato il sesto punto stagionale, mentre ancora a secco la Time Volley che è ferma all'ultimo posto a zero punti insieme al Policoro ma con una partita in meno (c'è da recuperare proprio l'incontro della seconda giornata contro il se sterro jonico, ndr). Il prossimo appuntamento per le ragazze della città dei Sassi è in pro-

gramma lunedì 16 marzo contro la Gi.Elle Policoro per la gara di ritorno. Un campionato “anomalo” perché composto solamente da tre formazioni che tornano, dunque, ad incontrarsi nel giro di poche settimane. Contro il Policoro sarà una gara importante per la Time che si confronterà con una formazione abbordabile ed ancora a secco di punti. L'intenzione delle materane sarà di dimostrare che la sconfitta della scorsa giornata è stata solamente il frutto di un momento negativo e di cancellare, dunque, il passo falso della settimana scorsa per mettere in graduatoria i primi punti che porterebbero una ventata di ottimismo e di tranquillità. L'ultimo match della stagione regolare, invece, si giocherà martedì ventiquattro nuovamente con il Pianeta Volley Matera. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Il presidente Taratufolo e il tecnico Damiano Andrisani

PROVE di play-off per la Nigro Bng Deportivo Matera under 21. Contrapposti al Centro Sociale Giovanile, in quel di Putignano, i ragazzi allenati da mister Damiano Andrisani si sono imposti per 2-1, riuscendo a superare i padroni di casa con molta fatica. Infatti, per il Centro Sociale Giovanile la gara aveva un'importanza incomparabile con quella dei materani. Se da una parte la trasferta dei ragazzi del presidente Taratufolo era un modo per mettere minuti nelle gambe di chi è stato infortunato e cercare di amalgamare dei meccanismi che sfiorano ad una giornata dal termine del campionato la perfezione, dall'altro, invece, c'era una formazione bisognosa come non mai di punti utili per ottenere la certezza matematica di poter giocare i play-off per l'accesso alle fasi nazionali. Così, la gara ha permesso ai padroni di casa, per lunghi tratti, di credere al colpaccio. Ma i ragazzi allenati da Damiano Andrisani sono stati indomiti ed hanno fatto fino in fondo il loro dovere, schiantando i pugliesi con il più classico dei punteggi del gioco del cal-

cio, ma strano per il calcio a 5, di 2-1. Questo risultato permette ai materani di aggiudicarsi momentaneamente il secondo posto in classifica e, quindi, la possibilità di un accoppiamento per la fase successiva più “leggero”, ma nell'ultima giornata di campionato, la ventesima di ritorno, la squadra di Andrisani dovrà osservare il turno di riposo e la Pellegrino Sport potrà balzare nuovamente sul trono della vice capolista. Intanto il tecnico Andrisani, nel preparare le fasi finali di questo campionato, per poter raggiungere il sogno di partecipare alle fasi nazionali, avrà una settimana in più rispetto a tutte le altre compagini, potendo quindi mettere a punto in maniera molto minuziosa ogni dettaglio e, condizione fisica permettendo, sperando di poter fare più strada possibile nell'olimpo del calcio a cinque nazionale. Ma le soddisfazioni per la società presieduta da Nico Taratufolo non sono finite qui. Infatti, dopo aver ripreso il cammino del proprio campionato, gli under 18 della Nigro Bng Deportivo Matera, allenati da Giampiero Andrisa-

ni, sembrano non aver scordato le “usualità” del campionato, svolto in maniera finora perfetta da Fasano e compagni, che escluso l'unico e solo pareggio, hanno raccolto ben sei vittorie in sette gare, con grande merito per chi la squadra l'ha costruita, l'ha allenata e l'ha infine portata a questi ottimi livelli di maturità calcistica. Una grande soddisfazione per la società che oggi può farsi vanto di una squadra under 18 che ha raccolto 19 punti in sette gare, sui 21 disponibili, ha realizzato 67 reti subendone solamente 22 e che, nell'ultima giornata di campionato ha superato l'unica squadra che sinora si era dimostrata un ostacolo, il Fecip Pisticci, che al termine del girone d'andata, dopo aver fermato la corazzata materana, aveva gli stessi punti della Nigro Bng ed oggi, invece, deve contare con rammarico i sei punti di distacco che, oramai, separano le compagini. Continuando così la fase nazionale ha le porte spalancate per i ragazzi di Giampiero Andrisani. Francesco Calia matera@luedi.it


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TAXI MATERA 3332685173

Ilaria

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Seminario Siteb il 26 e il 27 Il Siteb – Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade, organizza, con il patrocinio dell’Api e della Regione Basilicata, un seminario tecnico dal titolo “Teoria, pratica e innovazioni nelle pavimentazioni stradali”, in programma a Matera nei giorni 26 e 27 marzo 2009. Il seminario, riservato a imprese, liberi professionisti e tecnici delle pubbliche amministrazioni, sarà tenuto da esperti e professionisti che illustreranno le tematiche relative ai materiali di base, alla sicurezza e ambiente, alla marcatura CE di aggregati e conglomerati, alle soluzioni innovative nelle pavimentazioni, alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e ad altri aspetti tecnici. Il programma prevede due giornate di formazione con la presenza di dirigenti del Siteb, di docenti universitari e di esperti tecnici e legali. Le iscrizioni devono essere effettuate entro il 16 marzo 2009.

Solo Show con Capossela LA stagione concertistica Matera in Musica 2008/2009 continua il prossimo 13 marzo, alle ore 21, con il concerto “L’artista errante”. Il palco del Teatro Duni di Matera ospiterà l’Orchestra della Magna Grecia e Vinicio Capossela, con il suo Solo show. “Il Solo Show - dichiara l’arista - trae la sua ispirazione non dal circo (palcoscenico di artisti, trapezisti, giocolieri) ma da quelle tende che, ai tempi del Barnum, gli venivano messe di fianco, e da quella posizione prendevano il nome». Biglietti in prevendita al teatro Duni.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Felice compleanno alla lucana più solare che abbia mai conosciuto. Tanti auguri da Giogiò.

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 PASSARELLI Via Annunziatella 76 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/332752 0835/262260 0835/336882 0835/331314

Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Imbriani al Centro Levi VENERDI’ prossimo alle 18 nel Centro Carlo Levi in piazzetta Pascoli, si svolgerà l’incontro “Tra retorica, poesia e rivoluzioni: l’idea d’Italia in Lomonaco, La Vista e Sole”. Relazionerà la professoressa Maria Teresa Imbriani. Imbriani, socio deputato della Deputazione di Storia Patria della Lucania, è dall’anno accademico 2002-2003 docente a contratto di Critica letteraria presso l’Università degli Studi della Basilicata. Dottore di Ricerca in Italianistica con particolare riferimento alla Letteratura meridionale dell’Università “Federico II” di Napoli, si è occupata di storia della critica letteraria, pubblicando per la collana dei “Carteggi D’Ancona” della Scuola Normale di Pisa, l’edizione del Carteggio D’Ancona-Torraca (Pisa 2003).

Franco Neri per Melarido MELARIDO '09 presenta Franco Neri sabato 21 marzo alle 21 al teatro Duni. Biglietti d'ingresso dello spettacolo: 20 euro per la galleria e 25 per la platea. Nel 2003 nasce "Franco, oh Franco!" ovvero come vivere felici al nord mangiando pane e melanzane; un calabrese integrato al nord: vita, vicissitudini e folklore. La presenza a "Zelig Circus" nel 2003 e nel 2004 rafforza la sua popolarità avvicinandolo ancora di più alla gente: egli continua a portare in tour il proprio spettacolo evidenziando quei risvolti della vita dove almeno una volta a tutti è successo qualcosa di simile. Per ulteriori informazioni su biglietti e abbonamenti e per prenotare il posto al teatro Duni è possibile contattare la Quadrum di Matera al n. 0835.334859 oppure al n. 3206338008 oppure il teatro Duni di Matera al numero 0835/331812.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.

•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

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•COMUNALE• Matera 0835-334116 The Wrestler 17,30 - 19,30 - 21,30 •KENNEDY• Matera 0835-310016 The Reader 17,15 - 19,30 - 21,45 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Verso l’Eden 17,30, 19,30, 21,30 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Katyn ore 17,30 e 19,30 Underworld: la ribellione dei Lycans ore 21,30

•CINETEATROANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Il curioso caso di Benjamin Button 19 - 21,45

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Questo piccolo grande amore 19-21,30

•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137

•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Iago 21

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•CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso


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Pisticci «Ero a colloquio con un cittadino, chiedo al sindaco Leone di trarre le dovute conclusioni»

Vicesindaco caccia consigliere Rosa Prezioso costretta a uscire dalla stanza della Delegazione PISTICCI - Rosa Prezioso è un consigliere comunale di Forza Italia, fedelissima del sindaco di Pisticci, Michele Leone. Tra l'altro alle Amministrative del 2007 è stata la più suffragata con 200 preferenze. Nonostante il successo elettorale, però, contrariamente alla regola non scritta che vuole i primi eletti dimissionari dal Consiglio per far ingresso nella giunta comunale, lei è rimasta al suo posto. Di certo è un consigliere “ingombrante”, una di quelle che non passa inosservata. Lo scorso venerdì 6 marzo, apprendiamo dal racconto che il consigliere in rosa degli azzurri, sarebbe accaduto, che il vice sindaco plenipotenziario, Domenico Lazazzera di An, dopo un alterco verbale abbia chiesto ed ottenuto alla seguace dell'amico-rivale, Michele Leone, di lasciare la sede della Delegazione municipale di Marconia. Prezioso non ci sta e scrive una lettera a tutti i consiglieri comunali per informarli dell'accaduto. Al contempo conclude la missiva: «Chiedendo al sindaco trarne le dovute conclusioni». Sembrerebbe una richiesta, nemmeno

Domenico Lazazzera

poi tanto sibillina, di defenestrare dalla giunta proprio l'autore dello “sgarbo”. Questo il suo racconto: «Mentre mi trovavo lo scorso sei marzo nella sala consiliare della delegazione di Marconia svolgendo la mia funzione istituzionale di consigliere comunale e cercando, quindi, di dare risposte alle istanze sollevate da un nostro concittadino, nella stanza irrompeva il signor Domenico Lazzazzera, assessore e vice-

sindaco seguito dall'assessore signor Lino Barbalinardo. Questi entrava senza bussare nella stanza e, contravvenendo alle più elementari regole di buona educazione, intimava al cittadino di andare immediatamente via. Non pago poi, mantenendo lo stesso atteggiamento, ordinava “pure alla sottoscritta di lasciare immediatamente la stanza, di consegnare le chiavi della stessa, anticipandomi che, tra l'altro, le chiavi sarebbero state immediatamente ritirate a tutti i consiglieri comunali”. Nel contempo, mi riferiva pure che la mia presenza nella delegazione era “inopportuna e ingombrante”. Ritengo che l'accaduto sia di una gravità assoluta, il comportamento di Lazzazzera è inqualificabile, sotto ogni profilo ma, soprattutto, è inaccattabile da un punto di vista istituzionale. Un consigliere comunale, va ricordato al vicesindaco, gradito o non gradito che sia, merita quantomeno rispetto per la funzione esercitata, funzione prevista dalla legge, delegata direttamente dai cittadini, alle cui istanze il consigliere è comunque te-

nuto a dare una qualche risposta. Di certo -ha continuato- come probabilmente ritiene Lazazzera, un consigliere comunale non può essere relegato a numero da utilizzare all'occorrenza e meno che mai, forse solo ad un proprio dipendente; senza dire che, anche in tale ultima ipotesi, non di meno anche ad un dipendente è dovuto assoluto rispetto. Questa missiva, pertanto, lungi da voler essere intesa come sfogo vittimistico del momento, vuole soprattutto stigmatizzare quanto, nello specifico, la funzione di unn consigliere comunale sia stata lesa. Coloro che dovrebbero essere il centro della proposizione politica, il collante propositivo e di controllo degli stessi cittadini sull'attività amministrativa, vengono, da alcuni, puntualmente degradati quantomeno a mero dato numerico. Tanto non è più tollerabile. Simili comportamenti, per la verità non isolati, devono cessare perchè, tra l'altro, minano quel rapporto di fiducia politica indispensabile per una buona amministrazione». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Valbasento Girasole: «Occorre procedere anche per le vie legali»

Esposti all’amianto, è scontro I sindacati denunciano la superficialità d’analisi dei casi VALBASENTO - Prosegue la battaglia della Fulc di Matera per il riconoscimento dei benefici previdenziali ai lavoratori esposti all’amianto in Valbasento. Come programmato, si è tenuto ieri l'incontro tra le organizzazioni sindacali di categoria Filcem Cgil, Femca Cisl, Uilcem Uil, Giuseppe Giannella in rappresentanza del Dipartimento Salute e Sicurezza della Cgil di Matera, Mario Murgia segretario dell'Aiea Valbasento , e la direzione Inail regionale e provinciale. I sindacati, pur apprezzando la disponibilità del direttore dell’ente di previdenza, Mianulli, a ricercare percorsi condivisi per facilitare il reperimento di documentazione compro-

vante l'esposizione significativa e decennale dei lavoratori della Valbasento alla fibra killer e preso atto della sostanziale collaborazione della Syndial a fornire elementi aggiuntivi alle pratiche in esame, non hanno potuto fare a meno di evidenziare che «una affrettata analisi da parte della parte tecnica dell'Inail non renda giustizia alle legittime attese di tanti lavoratori». Le organizzazioni sindacali, inoltre, hanno fatto riscontrare agli intercocutori palesi e inspiegabili dinieghi della Contarp a fronte di positivi chiarimenti della Syndial, la società titolata a rilasciare i curricula professionali dei lavoratori interessati. E', inoltre, stato evidenziato che la

Contarp già in altre occasioni ha preso delle colossali cantonate e che su una materia quale la salute dei lavoratori è necessario sempre un approccio di cautela nel negare un beneficio. «Ritengo -è la posizione espressa dal segretario organizzativo della Filcem Cgil Maurizio Girasole- che la vertenza debba prendere una piega prevalentemente di natura legale, pur non tralasciando la pratica sindacale di rivendicare delle risposte positive all'Inail, per quei casi dove riteniamo evidente il diritto, riservandoci di ricorrere nuovamente al Tavolo prefettizio, nel caso fosse necessario». provinciamt@luedi.it

Presunto furto di energia elettrica

Radio Laser sotto accusa PISTICCI - I vigili urbani del Comune di Pisticci hanno accertato che l'antenna dell'impianto di ripetizione di Radio Laser, insieme a quella di una società di vigilanza privata, sono allacciate all'utenza di fornitura elettrica municipale. Per queste ragioni, hanno segnalato il caso di presunto “furto di energia elettrica” alla Procura della Repubblica di Matera, affinché faccia luce sull'accaduto, accertando se effettivamente si sia consumato il reato. Il tutto è nato dal fatto che da accertamenti condotti dal Comune, a seguito di un sospetto, non sono risultate utenze di fornitura elettrica riconducibili ai proprietari delle due attività, allacciate sul tetto del palazzo del Tribunale (di proprietà del Comune di Pisticci) dove è ubicata la sala consiliare in quanto è dislocata da Palazzo Giannantonio, sede degli uffici. A quel punto, il primo cittadino di Pisticci, Michele Leone, ha chiesto ai vigili urbani di accertare come stessero realmente le cose. Gli agenti municipali, hanno, quindi, condotto una vera e propria indagine di Polizia amministrativa, appurando quanto sospettato. Di qui la relazione agli uffici comunali. A tal proposito la responsabile del settore amministrativo dell'ente, ha chiesto una volta preso atto della vicenda, all'omologo dell'Ufficio tecnico di far interrompere l'allacciamento alla rete elettrica comunale, interrompendo la fornitura. Cosa che, ad oggi, non è ancora avvenuta. La stessa ha chiesto, inoltre, di quantificare l'ammontare dei danni (os-

sia della corrente elettrica indebitamente sottratta, di cui il Comune si sarebbe fatto carico), che risalirebbero, nel caso della radio, dal 1993, anno in cui l'allora sindaco diede la concessione a installare l'antenna alla nota radio locale. Quest'ultima, a dire il vero, ha più volte trasmesso per anni la diretta dei consigli comunali. Ma questa è un'altra storia. Interpellato dal Quotidiano, il responsabile legale di Radio Laser, nonché titolare dell'omonima società, ha detto: «Non intendo rilasciare alcuna dichiarazione, domani (oggi per chi legge ndr) verrà il mio avvocato e mi regolerò di conseguenza». Radio Laser e la sua antenna-ripetitore (sempre la stessa), sono state interessate da un altro provvedimento risalente allo scorso lo scorso 11 dicembre, quando il dirigente dell'Ufficio legale del Comune di Pisticci, emise ordinanza di demolizione “per abusivismo edilizio” a carico della società Laser Media “entro novanta giorni”. Ultimatum che scade proprio oggi e al quale l'emittente si è opposta. pie.lu.

Incarico nazionale prestigioso per il presidente del Pisticci calcio

Panetta al voto della Lega dilettanti PISTICCI - Dopo la pausa forzata per neve, il campionato di Eccellenza lucana riprende regolarmente dal punto in cui era stato interrotto. Domenica prossima, pertanto, il Pisticci ospiterà l'Avigliano nella sfida che si sarebbe dovuta giocare tre giorni fa. Il big match con la Murese, di conseguenza, slitta di una settimana. «Ci sembra la decisione migliore -commenta il presidente Donato Panetta- perché il calendario rimane invariato e in questo momento del torneo è giusto che sia così, tanto più che il rischio era quello di disputare un turno infrasettimanale che non piaceva a nessuno, soprattutto in considerazione del fatto che il pubblico sarebbe stato penalizzato così come le squadre, poco

avvezze a giocare tre partite in pochi giorni». Intanto, il numero uno gialloble ha trascorso un week end nei palazzi romani del calcio, essendo stato eletto quale delegato assembleare regionale con diritto di voto per il rinnovo delle cariche nella Lega Nazionale Dilettanti. Le elezioni, per la cronaca, hanno riconfermato il presidente Tavecchio alla guida della Lnd. «Ho potuto onorare -spiega il presidente Panettauna carica che ho conseguito di recente a livello lucano e che ritengo importante, sia per i compiti che ci vengono affidati sia perché offre la possibilità di conoscere direttamente alla fonte le decisioni che riguardano il futuro del mondo del calcio dilettantistico in tutti i suoi aspetti:

in relazione alle società sportive, agli impianti ed al marketing. In questo modo è possibile operare con maggiore cognizione di causa e fare scelte più ponderate ed in sintonia con le indicazioni federali». Nel frattempo, il Pisticci ha ripreso regolarmente ad allenarsi presso il Comunale di Marconia. Con il gruppo si allena anche Langone, un attaccante lucano (di Aliano) che in gioventù ha potuto calcare per due volte addirittura i campi della serie A, con la maglia dell'Empoli. Quest'anno Langone ha militato nel Sapri, in Interregionale, fino a novembre. Il tentativo della società jonica, pertanto, è quello di ingaggiare Langone per queste ultime partite, così da dar maggiore consistenza al

Donato Panetta e Luigi Abete

gruppo a disposizione di mister Valente, nonché un contributo valido al reparto offensivo, orfano in piata stabile di pedine importanti. La trattativa è in fase avanzata, anche se per il mo-

mento non si può parlare di affare concluso. Novità a breve. «Langone si sta allenando con noi, ma per il momento non c'è nulla di concreto». Roberto D’Alessandro


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Grassano Bilancio positivo per il primo mese di lavoro dell’assessore Bochicchio

Il campo sportivo torna agibile GRASSANO - L'assessore alla Cultura e sport di Grassano, Nicola Bochicchio, (Pdl), una delle new entry del Magnante ter, traccia un primo bilancio del suo mandato, partendo dall'autorizzazione definitiva per l'agibilità del nuovo campo sportivo al pubblico. «Non è definitiva, invece, la soluzione per il palazzetto dello sport. -spiega l’assessore- Abbiamo un'autorizzazione provvisoria perché sono necessari alcuni lavori, ma già abbiamo stabilito con l'ufficio tecnico di cominciarli appena terminato il campionato in modo da trovarci pronti per la prossima stagione calcistica». Dunque per lo sport ci sono buo-

ne notizie a breve e a lungo termine sulla cultura Bochicchio non manca di confermare importanti progetti nell'immediato. «L'unificazione dei Parchi letterari, intitolati a Carlo Levi, di Grassano e Aliano (ne diemo notizia dettagliata in apertura di pagina ndr) ha spiegato Bochicchio- sancisce a mio avviso una nuova fase: il riconoscimento da parte di Ippolito Nievo di questa nuova alleanza allarga gli orizzonti prevedendo ricadute positive per il nostro comune. Uno dei tanti progetti del Parco Lerario è la riqualificazione della zona Cinti come percorso e luogo d'ispirazione Leviana che sarà pubblicizzato

in tutti i parchi d'Italia. Inoltre, la Fondazione “Ippolito Nievo”, attraverso la convenzione si è impegnata per la promozione della cultura con un ritorno in termini teatrali, cinematografici e tante iniziative di alto spessore culturale». Poi l'assessore passa alla mensa scolastica esprimendo soddisfazione non solo per la professionalità dimostrata dagli addetti ai lavori ma soprattutto per la qualità dei cibi che vengono preparati ai bambini della scuola dell'infanzia dell'istituto comprensivo “Ilvento”. «Oltre a verificarne di persona il funzionamento, ho avuto anche il parere della commissione diritto allo studio,

che nel monitorare il servizio ha potuto apprezzare come negli anni la mensa scolastica di Grassano non abbia risparmiato sui bambini, dando loro sempre il meglio». Riguardo all'ultima iniziativa messa in campo a livello cittadino: la sfilata del carnevale promossa da un gruppo di amici, ai quali l'assessore rivolge i suoi ringraziamenti per l'impegno, desidera che la manifestazione Bochicchio auspica che non resti un evento isolato ma venga promossa e migliorata allargando il comitato organizzatore anche all'amministrazione e ad altre realtà associative locali. Bochicchio chiude poi con una riflessione politica,

Nicola Bochicchio

«alle persone che hanno deciso di fare polemica sulla scelta fatta da me di aderire al progetto amministrativo prospettatomi dal sindaco Vito Magnante non è mia intenzione polemizzare, ma desidero esprimere un mio

pensiero: io mi sono messo in gioco e saranno gli altri a giudicare il mio operato ognuno è responsabile delle proprie azioni, deputo agli organi preposti giudicare chi sbaglia». Giovanni Spadafino

In progetto una attività di promozione culturale in sinergia tra i due comuni della Collina

I Parchi letterari uniscono le forze Intesa tra i Centri di Aliano e Grassano nel nome di Levi GRASSANO - Ricca di immagini, ricca di colori, ricca di spunti umani … ricca di vita la mostra dedicata alla figura di Stanislao Nievo “Storie di un viaggiatore” allestita a Grassano nella nuova sala al secondo piano del raffinato Palazzo Materi. Un viaggio alla ricerca di se stesso e degli altri, un'introspezione profonda che scava dentro l'umano per rivelare l'essenza dell'essere che si rivela in mille sfaccettature come lo stesso Nievo raccontava “non si deve necessariamente prendere un aereo, una nave o un treno per viaggiare ; il viaggio è presente nella testa di ogni individuo pensante”; un aneddoto che evidenzia ancor più quanto la dimensione del viaggio fosse insita nell'uomo Nievo viaggiatore documentarista, giornalista, fotografo, scrittore e regista. Il suo lungo viaggio comincia intorno ai venti anni quando comincia a girare l'Europa arrivando fino al Circolo Polare Artico pagandosi i viaggi adattandosi a fare i più disparati

La sigla dell’intesa tra i sindaci di Aliano e Grassano

mestirei : da mozzo a scaricatore di porto, da lavapiatti a raccoglitore di frutta fino a insegnante di italiano . Negli anni '50 il primo viaggio in Africa come membro di una spedizione scientifica , poi alla volta dell'Asia e via l'Antartide, l'Australia, il Giappone, La Nuova Guinea, gli Stati Uniti, la Cina, tutto documentato e raccontato con la passione e la meraviglia

IRSINA - A Irsina la “questione bretella”, ha scosso gli animi della politica. Dopo l'avvenuto passaggio dell’ormai famigerato tratto di strada sotto il controllo della Provincia, ha scatenato numerose reazioni nell'ambiente politico irsinese e provinciale. Sono, infatti, discordi le posizione che abbiamo raccolto e che di seguito vi proponiamo: Achille Furioso Sd : «In tutti i modi io credo annuncia Furioso- che bisogna tenere alta l'attenzione sulla questione della viabilità irsinese, soprattutto per i danni che le recenti piogge hanno causato. Quindi propongo di organizzare un momento di incontro pubblico, e se l'Amministrazione non lo farà, lo faremo noi come Provincia, in cui si andranno a convolgere, a seconda delle competenze, tutti i vari politici regionali, per metterli di fronte alla reale situazione. Con l'assessore provinciale alla viabilità Dalessandro -comunica Furioso- si confermava la grave difficoltà nel reperire risorse per rispon-

che hanno animato tutta la sua vita nell'affannosa ricerca del bello e del mistero che la natura e l'uomo regalano in ogni parte del mondo. Passeggiando tra le foto in mostra a Grassano si ritrova il Nievo amante degli animali, dei luoghi incontaminati, degli scorci insoliti , il Nievo alla ricerca del nuovo, del rischio , della scoperta e dell'insolito che non può che suscita-

re una meravigliosa curiosità. Ma quello che c'è a Grassano non è solo il Nievo fotografo e viaggiatore, per cui gli viene conferito nel 2003 il Premio Eugenio Montale per il giornalismo di viaggio, ma anche il Nievo regista, giornalista e scrittore; chi ha visitato in questi giorni la mostra la mostra si è anche fermato per vedere il film “ Mal d'Africa” da lui diretto nel 1966, un film denuncia sul potere e sulla crisi del Continente , sul reclutamento degli eserciti bambini e sull'affannosa ricerca della libertà. In “Storie di un viaggiatore” Nievo è ricordato anche scrittore con il racconto “Il prato in fondo al mare “ ( Premio Campiello e Premio Comisso nel 1975) in cui ricostruisce sotto forma di racconto inchiesta la fine misteriosa, nel 1861, del prozio Ippolito Nievo scomparso nel naufragio del piroscafo Ercole , e con le i romanzi più famosi : Aldilà (2000), Gli ultimi cavalieri dell'Apocalisse (2004) , Canto di Pietra ( edizione ampliata del 2006). La mostra su Nievo, che

al sud ha fatto tappa solo a Cosenza e Grassano, è stata inaugurata alla presenza di ospiti illustri come Mariarosa Santiloni , segretario generale della Fondazione Ippolito Nievo e di Francesco Maria Proietti organizzatore dell'evento . L'evento culturale, che si è chiuso nei giorni scorsi, ha rappresentato anche l'occasione per la sigla della convenzione unica tra i Parchi letterari intitolati a Carlo Levi di Grassano e Aliano , «un importante obiettivo -spiega il presidente dell’associazione “Crassanum” (gestore del Parco letterario grassanese), Alberto Garambone- a cui si è giunti dopo un lungo percorso, durato circa sette anni, che ha visto protagonisti i soggetti gestori e i sindaci delle due realtà , un percorso fatto di momenti di incontro ma anche di momenti di scontro di vedute sull'opportunità o meno di coordinarsi ricercando un punto di incontro e di programmazione delle attività culturali anche in sintonia con il progetto nazionale dei parchi letterari pro-

Irsina Pro e contro la provincializzazione dell’arteria al servizio della città

Il “caso bretella” infiamma la politica dere alle esigenze dei vari territori, compreso Irsina. Il problema è grande e certo non si risolve con la demagogia, o con gli slogan elettorali che si cercano di proclamare anche a mezzo stampa. Se Idv e/o Giacomo Silvano, in rappresentanza di un partito giustizialista, vorrebbe ingaggiare un tecnico di fiducia per scoprire se ci fossero responsabilità sui 500.000,00 euro spesi, bene è legittimato a farlo, anzi sono proprio curioso, come credo tutti i cittadini, di saperne di più. Se si fanno proposte -spiega Furioso- come quella di realizzare un'altra strada “Vini Mantegna” per intenderci, allora c'è veramente da preoccuparsi; non tanto per l'idea, ma per la proposta, di averla pubblicata con estrema agevolezza». Furioso pone in modo acce-

so diverse domande: «Quali vantaggi porterebbe alla viabilità e alla comunità irsinese e, soprattutto, conoscere i costi da sostenere per una proposta così ambiziosa. Dove si reperiscono i fondi per realizzare una nuova strada , ma chiedo: non sarebbe più opportuno sistemare quella esistente? Fare propaganda e facile -si infervora Furioso- trovare soluzioni è più complicato. Mi chiedo intanto cosa ne pensi il Pd irsinese e la Giunta comunale, come mai non sente l'esigenza, anche dopo la provincializzazione di affrontare il tema viabilità nel suo complesso. Infine, dove sono finiti i giovani consiglieri comunali che stranamente si dimenticano di sottolineare il grave problema delle strade di Irsina. Sd si pone l'obiettivo di conte-

stare -conclude Achille Furiosoin modo civile un'assenza molto sentita dai cittadini, è un distacco, che forse fa comodo a qualcuno, perché porta a non prendere decisioni». Sulla questione interviene anche il neo Addc con i suoi consiglieri comunali Michele Defilippis e Francesco Garzone dicono: «La provincializzazione tanto inseguita dall' attuale amministrazione locale che ha raggiunto finalmente un solo scopo, ossia, quello di togliersi un “dente malato”, per evitare ripetute critiche da parte della opposizione e dei cittadini che la percorrono. E’ vero che il passaggio sgrava il Comune da inevitabili opere di risanamento della bretella per il futuro, ma di certo non risolve i problemi di percorribilita' della strada. Infatti -

mosso proprio dalla Fondazione Nievo. Questa firma -ha continuato Garambone- rappresenterà, per tutti gli addetti ai lavori e non solo, un decisivo e forte momento di crescita delle nostre comunità di Grassano e Aliano». La convenzione tra i due comuni con la fondazione Nievo , controfirmata per la prima volta dai soggetti gestori permetterà un costruttivo coordinamento delle amministrazioni locali, consentendo così l'attivazione di eventi e attività culturali e sociali in ambito territoriale al fine di rappresentare le tematiche del romanzo “Cristo si è fermato a Eboli” . «I benefici per le due realtà -ha concluso Garambone-saranno reciproci e le due realtà potranno integrarsi e migliorarsi a vicenda offrendo così ai visitatori un ampio ventaglio di offerte non solo culturali, promuovendo l'immagine delle comunità e aprendo opportunità ai giovani che vorranno credere nella risorsa turismo». Cinzia Vizzuso provinciamt@luedi.it

contestano i due consiglieri- l'ennesimo intervento costato oltre 600.000 euro non sia servito a nulla, la strada è pressochè nelle stesse condizioni di precaria staticità: non esiste infatti ancora nessuna sicurezza per chi la percorre. I cittadini di irsina -continuanoconoscono da moltissimi anni la natura franosa di quel territorio. L'infelice scelta di quel percorso denunciano Defilippis e Garzonevoluta dall'allora amministrazione di sinistra, evidenzia come oggi alcuni sostenitori di quella sinistra, passati sotto altre spoglie politiche, si impegnino per la risoluzione del problema, orientando la risoluzione dello stesso verso un percorso alternativo magari il “tratturo di corato” (strada spezzaferri) suo iniziale e naturale percorso. Il problema purtroppo -concudono i due consiglieri- si presenta sempre piu' grave, la bretella va sistemata in ogni caso prima che non diventi la Salerno-Reggio Calabria di Irsina». Mimmo Donvito


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Bernalda Progetto dell’istituto comprensivo “Pitagora”

Tra i banchi con i carabinieri a lezione di sicurezza stradale BERNALDA - Tra i banchi di scuola per imparare la sicurezza stradale. Questo il percorso avviato dall'Istituto comprensivo Pitagora di Bernalda che, avvalendosi delle figure professionali nel campo della sicurezza sulla strada, hanno coinvolto i ragazzi, futuri motociclisti. Docenti d’eccezione che hanno insegnato il tema della legalità e del comportamento stradale. Durante la lezione di ieri, dove erano presenti i militari della stazione dei carabinieri di Bernalda, tra i futuri Valentino Rossi, vi era una grande attenzione e tanta voglia di apprendere. Questo a sottolineare il grande lavoro portato avanti sul territorio bernaldese dai militari dell’Armai: un'attività, la loro, che si proietta in una grande campagna di sen-

sibilizzazione all'uso del casco e del rispetto delle norme stradali. E proprio questo, ieri, è stato sottolineato durante le due ore in compagnia dei ragazzi. La stazione dei carabinieri di Bernalda ha dato un grande contributo a questo progetto che la scuola ha voluto fortemen-

te e che di fatto, a sentire la professoressa Nunzia Pisicchio, responsabile dei Corsi per il conseguimento del patentino, sarà un punto fermo per l’istituto. «Ogni anno - ha detto Pisicchio - facciamo richiesta per avere nella nostra scuola un corso per il conseguimento del patentino. In questo anno scolasti-

co - ha continuato la docente bernaldese - i corsi sono stati tre con un alto numero di partecipanti. Le iscrizioni, infatti, sono state circa 90, anche se solo 55 ragazzi hanno conseguito il patentino. Gli esami si effettueranno con gli ispettori della motorizzazione. Ogni corso comprende 20 ore suddivise tra la convivenza civile, le norme sul comportamento, la segnaletica stradale e l'educazione al rispetto della legalità. Con questo si vuole evidenziare che la scuola non è solo un luogo dove si va per studiare o per essere interrogati, ma rappresenta anche un momento di crescita che contribuisce alla formazione dei bravi cittadini. I ragazzi hanno vissuto questa iniziativa con grande interesse a cui si è aggiunto quello dei genitori.

A sinistra la lezione dei carabinieri, qui sopra quella del vigile urbano Mauro Mezzina

Speriamo che questi momenti - ha concluso la professoressa Pisicchio - diventino un punto fermo di quel pacchetto formativo che la scuola riesce a dare ai propri studenti». Parole che hanno trovato la giusta conferma nella lezione svolta dai carabinieri della stazione di Bernalda, dove sono emerse delle grandi basi per un progetto comune: il rispetto delle regole e l'amicizia con chi porta la divisa. Due elementi che alla fine sono stati condivisi dai ragazzi che con un sorriso, e un lunghissimo applauso,

hanno salutato i carabinieri di Bernalda. I militari dell’Arma hanno parlato delle norme di sicurezza, del rispetto della vita e della cooperazione con i carabinieri che devono essere considerati amici a cui chiedere consigli. Un ringraziamento particolare, a conferma della stima riposta dalle Istituzioni e dai cittadini nell'Arma dei Carabinieri, chiamata ad insegnare ai più giovani il rispetto della legalità, è andato ai militari della stazione di Bernalda. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Policoro I ragazzi della scuola media Moro si preparano all’elezione

Prove per il Consiglio baby Gli studenti hanno incontrato l’Amministrazione comunale

Il consiglio comunale dei ragazzi e il sindaco Lopatriello

POLICORO - Nella sala del Consiglio comunale, ieri, i ragazzi della scuola media inferiore “Aldo Moro”, hanno incontrato l'Amministrazione comunale in attesa dell'elezione del Consi-

glio comunale dei ragazzi che avverrà prossimamente da parte degli stessi studenti della scuola jonica. Erano presenti oltre al sindaco Nicola Lopatriello, anche l'assessore ai Lavori

pubblici, Cosimo Ierone (Città nuova), l'assessore alle Pari Opportunità Luisa Lasaponara (Fi), il presidente del Consiglio comunale, Otello Marsano (Fi) e i consiglieri di maggioranza Cosi-

mo Simone (Udc) e Giuseppe Callà (An). Il primo cittadino ha illustrato quelli che sono i compiti di un sindaco in materia di sicurezza e ordine pubblico, rappresentanza di una città e programmazione dello sviluppo di una comunità; l'importante ruolo dei consiglieri comunali in una città che ha oltre 15.000 abitanti dove c'è l'incompatibilità tra assessore a consigliere: «In cui il primo -commenta Lopatriello- ha poteri esecutivi, mentre il secondo ha un ruolo più politico di indirizzo e controllo. Policoro ha sette assessori e venti consiglieri e il loro

numero dipende dagli abitanti residenti. Pertanto anche il Consiglio comunale dei ragazzi avrà venti rappresentanti». Inoltre ha invitato gli studenti ad essere protagonisti della vita civile e sociale di Policoro: «Perché voi rappresentate il futuro e dalla vostra crescita culturale dipendono le sorti della città», e in questo contesto ha preannunciato anche il coinvolgimento delle scuole nel cartellone delle manifestazioni culturali per il cinquantenario di autonomia comunale: «Senza i giovani spiega Lopatriello- e la loro partecipazione alla vita de-

mocratica, difficilmente si crea quel senso di comunità che noi stiamo piano piano cercando di inculcare con una serie di manifestazioni dall'alto contenuto formativo. Da qui la necessità che gli studenti, nel nuovo Consiglio comunale dei ragazzi, ci sottopongano i loro problemi e le loro esigenze e nello stesso tempo nel ricevere le dovute risposte capiscano cosa significhi amministrare la cosa pubblica con tutti i vincoli di legge cui siamo sottoposti e le difficoltà legate alle ristrettezze economiche e di bilancio cui devono fare i conti i Comuni». provinciamt@luedi.it

Tursi Evento storico, dopo diciotto anni è finalmente in dirittura d’arrivo

Approvato il Regolamento urbanistico TURSI - E' stato per certi versi un consiglio comunale storico, quello di sabato scorso convocato in sessione straordinaria dal presidente Filippo Palermo, perché nel corso della seduta è stato approvato il Regolamento urbanistico. Tra gli altri argomenti all'ordine del giorno approvati, il piano regolatore (controdeduzioni definitive alle Osservazioni al Regolamento Urbanistico - L.R. n. 23/99 cpprovazione); la vendita di alcuni terreni comunali, che si trovano nelle vicinanze del torrente Pescogrosso in rione Europa (alienazione aree appartenenti al patrimonio comunale. Autorizzazione alla procedura di vendita e compensazione relitto stradale. Nomina Responsabile procedimento); una dichiarazione di solidarietà alla Confederazione Italiana Agricoltori (Invito a sostenere l'azione della Cia per fronteggiare il contenimento dei costi di produzione nelle aziende agricole).

Per quanto riguarda il Regolamento urbanistico, dopo 18 anni che se ne parlava è arrivato in dirittura d'arrivo. Finalmente i cittadini che vogliono costruire, completare le loro abitazioni, fare delle sopraelevazioni, lo potranno fare. Prima solo manutenzione ordinaria. Lo strumento urbanistico, che è stato progettato e realizzato dall'ingegner Michele Micucci era stato presentato dettagliatamente dall'assessore Pietro Santamaria, prima della sua votazione in aula. Altra nota di rilievo è stata la dichiarazione in aula di Angelo Viviano, assessore all'agricoltura, che ha comunicato ai presenti di voler entrare a far parte del Partito Democratico e del gruppo degli altri consiglieri del Pd. Il regolamento urbanistico e la vendita dei terreni di proprietà comunale, sono stati approvati dal gruppo di maggioranza, mentre la minoranza si è astenuta.

Approvato all'unanimità invece, la solidarietà agli agricoltori. Durante le quattro ore di Consiglio, prima ci sono state le interrogazioni di Santino Calciano, consigliere di minoranza, alle quali il sindaco Antonio Guida ha risposto. Questi gli argomenti: problema dei rifiuti; chiarimenti sui rimborso spese agli assessori quando vanno in missione; il problema della messa in funzione del nuovo campo sportivo; un bus urbano che vada anche nel centro storico; il rimborso dei soldi pagati per le acque non depurate; i pannelli solari nel popoloso rione di Santi Quaranta; a che punto è l'appalto sui rifiuti; il problema degli usi civici; il problema dei rifiuti a Panevino, argomento venuto alla ribalta sui giornali circa un mese fa. Tra il pubblico erano presenti alcune signore di Panevino. Il sindaco ha inoltre comunicato che sono arrivate le offerte delle ditte

Il consiglio comunale di Tursi

che si occuperanno della raccolta differenziata porta a porta e a breve saranno esaminate. I consiglieri di minoranza hanno annunciato che il loro gettone

di presenza nei consigli comunali sarà devoluto ad un orfanotrofio di Matera. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it


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Annuncio dell’assessore Franco Labriola per la spesa dei fondi di compensazione del nucleare

La Farmer Market si farà a Rotondella ROTONDELLA - La compensazione della Provincia spiegata ai rotondellesi. E' venuto per questo l'assessore provinciale all'Ambiente, Franco Labriola: per chiarire alla popolazione locale come la Provincia di Matera ha intenzione di spendere la sua parte di fondi (2,8 milioni, la stessa somma destinata al comune di Rotondella) stanziati dal Cipe come compensazione per la presenza del centro Itrec di Trisaia. E ha annunciato che la Farmer Market già programmata dalla provincia con quei fondi sarà realizzata proprio sul territorio di Rotondella. Si tratta, in concreto, di una particolare forma di mercato in cui i produttori agricoli possono vendere direttamente la loro merce al consumatore finale senza passaggi intermediari e quindi a prezzi notevolmen-

te più bassi. L'assessore si è, inoltre, misurato con le polemiche seguite alla presentazione del piano spese. Prima tra tutte la critica di Cosimo Latronico, senatore del Pdl, che aveva parlato di una “eccessiva polverizzazione dei fondi”. Accusa rimandata al mittente da Labriola, che, attraverso una nota stampa, aveva consigliato al senatore “di guardare altrove”. Questo “altrove”, secondo il consigliere comunale Pd, Enzo Francomano, che ha introdotto l'incontro, potrebbe essere proprio il comune di Rotondella, dove «i fondi sarebbero stati dispersi in mille rivoli, facendo perdere al territorio una grande occasione di sviluppo. E' mancata una vera programmazione». Quella programmazione verso cui la Provincia, al contrario, avrebbe posto più attenzione, investen-

do sui due grandi comparti territoriali, agricoltura e ambiente, con occhio particolare alle ricadute sul turismo. Ne ha parlato nel dettaglio Labriola, che ha chiarito la logica di compartecipazione con cui ha concepito l'uso dei fondi. «Io l'ho detto subito: questi 2,8 milioni non sono sufficienti per il nostro piano e dobbiamo raddoppiarlo per raggiungere obiettivi importanti coinvolgendo anche altri enti». Insomma, i 2,8 milioni come volano per un piano di sviluppo di più ampia portata. Esempio di questa logica compartecipativa, è proprio la Farmer Market. Per l'innovativo progetto la provincia ha stanziato 300mila euro, che si sommeranno ai 200 mila euro del Cosvel, ai 58mila del Comune (“troppo pochi” secondo Francomano) e ad eventuali altri fondi

che la Regione Basilicata potrebbe mettere a disposizione. L'assessore non si è sottratto, infine, alle sollecitazioni del pubblico. Sono intervenuti, tra gli altri, Roberto Giannantonio e Filomena Laguardia, rappresentanti delle associazioni di categoria Cia e Coldiretti. Tante le questioni emerse dalla platea, dall'importanza della formazione degli agricoltori, al dissesto delle strade rurali all'erosione del fiume Sinni, fino al problema dello straripamento dei canali. Labriola ha fatto cenno a diverse ipotesi di soluzione per i problemi richiamati, anche al di là dei fondi di compensazione. «Per lo straripamento dei canali, per esempio, potremmo far ricorso al progetto Vie Blu per il risanamento ambientale degli argini fluviali». pi.su.

Caso Falcone, Latronico incontrerà Scotti ROTONDELLA - «Incontrerò nelle prossime ore il sottosegretario agli Esteri, Enzo Scotti, per chiedere un interessamento del governo nazionale sulle condizioni di vita nelle quali attualmente si trovano Angelo Falcone e Simone Nobili, arrestati in India due anni fa, mentre erano in vacanza, con l'accusa di essere in possesso di stupefacenti, in quanto le celle in India sono in condizioni assolutamente precarie, sovraffollate e in pessime condizioni igieniche e i due ragazzi patiscono evidenti difficoltà di comunicazione e di relazione con la polizia locale, e non riescono a comunicare con i familiari in Italia». Lo ha annunciato ieri il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, cofirmatario di una lettera inviata nei giorni scorsi dal senatore Guido Viceconte al ministro degli esteri, Franco Frattini. «Chiederò direttamente al sottosegretario Scotti di attivarsi, attraverso le autorità italiane in India, affinchè vengano rispettate le convenzioni internazionali in materia di difesa dei diritti umani e affinchè le condizioni e il trattamento dei prigionieri, all'interno del carcere di Nahan, nello Stato dell'Himachal Pradesh, siano conformi con gli obblighi internazionali per la difesa dei diritti umani. Infine, rinnoverò l'invito a lavorare nel più breve tempo possibile alla stipula di accordi bilaterali con l'India in materia di diritto penale e per il trasferimento dei detenuti in Italia». provinciamt@luedi.it

«Confrontiamoci per decidere chi dovrà competere con l’antagonista Santarcangelo»

Ora Laddomata sfida Favale “Insieme per Nova Siri” chiede le Primarie di coalizione NOVA SIRI - Michele Laddomata non ha perso tempo. Ad appena due giorni dal trionfo di Pasquale Favale alle Primarie di partito del Pd, il capogruppo di “Insieme Per Nova Siri” lancia la proposta delle “Primarie di coalizione”. Una nuova consultazione popolare che dovrebbe mettere di fronte proprio Favale e lo stesso Laddomata, per designare il candidato sindaco destinato a sfidare Pino Santarcangelo alle prossime Comunali. Una sfida che sarebbe aperta, eventualmente, anche alla partecipazione di altri gruppi o partiti che manifestassero la volontà di competere. «Se democrazia partecipata deve essere -ha detto Laddomata- che lo sia fino in fondo». Adesso la palla passa al Pd. Che dovrà dire sì o no alla proposta di coalizione lanciata dal capogruppo di Insieme per Nova Siri. E dovrà farlo in tempi brevi, anche per non compromettere la tempistica di una eventuale campagna elettorale di coalizione. «Questo è il nostro invito al Pd -ha dichiarato Laddomatachiediamo al segretario e al direttivo di decidere in tempi brevi se correre da soli oppure accettare un confronto di Primarie di coalizione con il nostro gruppo e altri partiti che manifestassero tale disponibilità». Della proposta di Insieme per Nova Siri sarà informata anche la popolazione attraverso un volantino che sarà diffuso in questi giorni. «Tentare di cam-

Michele Laddomata

biare le cose -recita il volantino- per dare risposte serie e immediate ai tantissimi problemi che affliggono il reale sviluppo turistico ed economico della nostra comunità, è un dovere al quale nessuno può sottrarsi. Il forte risultato elettorale di Insieme per Nova Siri e l'opposizione unita di questi anni, non possono che essere elementi di base per approdare ad una soluzione condivisa ed allargata». Poi un chiarimento sulla mancata partecipazione alle Primarie Pd dell'8 marzo: «Lo stop alle Primarie, si è reso necessario perché Insieme per Nova Siri ha sempre inteso partecipare a primarie di coa-

Foglio di via obbligatorio per due rom pericolosi SCANZANO JONICO - Due cittadini italiani di etnia rom, un uomo ed una donna rispettivamente di 26 e 24 anni, sono stati allontanati dal territorio di Scanzano Jonico con foglio di via obbligatorio del Questore e rimandati nei luoghi di residenza in provincia di Roma perché ritenuti pericolosi per l'ordine e la sicurezza pubblica. Nella mattinata di ieri sono stati infatti notati dagli agenti della Squadra Volanti del Commissariato di P.S. di Scanzano Jonico in servizio di controllo del territorio mentre si aggiravano con fare sospetto a ridosso delle bancarelle del mercato mensile che il 9 di ogni mese si tiene in via Morlino nella

città jonica. Fermati e sottoposti a controllo da parte degli agenti della Polizia di Stato, a loro carico sono emersi numerosi precedenti penali e di polizia per reati contro la persona ed il patrimonio, specialmente borseggi. Inoltre, a carico dell'uomo è risultato un provvedimento di divieto di ritorno nel Comune di Irsina emesso dal Questore di Matera il 10 maggio 2007. Notificati loro i provvedimenti della misura di prevenzione con divieto di far ritorno a Scanzano J. per tre anni, i due sono partiti ieri stesso. Entro 24 ore dalla notifica dovranno presentarsi all'autorità di P.S. del luogo di residenza. provinciamt@luedi.it

lizione, con partiti o gruppi che dovevano essere rappresentati nella competizione da un solo candidato, da qui l'esigenza di sgombrare il campo per eventuali primarie di partito. Insieme per Nova Siri, inoltre, esprime il massimo rispetto per lo strumento delle primarie, ma non può fare a meno di ribadire con forza la propria contrarietà al tardivo svolgimento delle primarie di partito, indispensabili per aprire un confronto su eventuali primarie di coalizione, senza alcuna prevaricazione delle singole identità e del gruppo di appartenenza. Se condividiamo questo -recita in conclusione il volantino- possiamo tranquillamente parlare di una forte “coalizione alternativa”, possiamo scrivere insieme le regole e quindi concludere questa scelta popolare per l'elezione del candidato sindaco, tramite primarie di coalizione, in cui tutti i partecipanti dovranno assumersi la responsabilità di sostenere il vincitore e, quindi, la coalizione. Troppo tempo è stato perso, ora servono subito condivisione, volontà e determinazione. Al Pd onori e oneri sulla scelta, a noi la libertà di decidere il percorso del nostro futuro». La sfida è lanciata. Saranno disposti ad accettarla il segretario Carlo Guida e il senatore Carlo Chiurazzi? E, soprattutto, sarà disposto Pasquale Favale a rimettersi in discussione? Pino Suriano

Marocchino clandestino di 34 anni scoperto alla stazione di Policoro Aveva ignorato l’ordine di espulsione POLICORO - I carabinieri della locale Compagnia, nell'ambito di uno specifico servizio, previsto dall'Operazione Odysseus e mirato al controllo degli stranieri presenti, hanno arrestato un extracomunitario irregolare. In particolare, i militari di Policoro, per altro già impegnati in altre attività di controllo del territorio, effettuate, soprattutto, nelle ore serali e notturne e nelle zone periferiche, hanno individuato l'uomo, mentre si aggirava nei pressi della Stazione ferroviaria in via Lido. Dopo averlo fermato, si è proceduto al controllo dell'extracomunitario, trovato privo di documenti e la cui

successiva identificazione è risultata particolarmente ardua. Infatti, solo a seguito di lunghe attività di verifica e con il contributo del sistema Afis, i carabinieri hanno dato un nome ed un'identità allo straniero. L'uomo, identificato è Rouchdi Nour Edine Mohamed, un 34 enne di nazionalità marocchina, che è risultato destinatario di un provvedimento di espulsione emesso dalla Questura di Pescara, il 4 dicembre del 2007. Pertanto, è stato arrestato per inottemperanza al predetto provvedimento e accompagnato in carcere a Matera. provinciamt@luedi.it

Al via il progetto di promozione

Cartina turistica di Montalbano MONTALBANO JONICO - tutte le notizie storiche su E' stata presentata lunedì Montalbano, unitamente alsera, nella sala consiliare le foto, in verità caratteristidel municipio di Montalba- che. La cartina, infatti, è no Jonico, la cartina turisti- suddivisa in più aree, dai ca della città di Francesco cenni storici, al percorso Lomonaco. La cartina è sta- storico religioso, a quello ta realizzata dalla società naturalistico, con particola“2P” di Massafra con il pa- re riguardo al bosco di Antrocinio dell'Amministra- driace e al geosito dei Calanzione e la collaborazione del- chi; importante anche il percorso gastrola Pro loco. nomico, fino All'iniziativa alle tradiziohanno contrini e manifebuito numestazioni porosi imprenpolari di magditori comgior rilievo. merciali ed Abbiamo cerartigiani del cato di dare posto. Alla più notizie manifestaziopossibili in ne di presenbreve spazio tazione hanper consentino preso parre a chi interte il sindaco, pella la cartiLeonardo na di avere Giordano, più notizie in che ha premodo chiaro e sentato il lasintetico. Con voro, il presi- Leonardo Giordano le foto sono dente della Pro loco, Domenico Grieco, state evidenziati: la torre l'assessore alle Attività pro- dell'orologio, le mura meduttive, Salvatore Gentile, e dievali, la chiesa Madre con un agente della società “2P”. particolare attenzione al Il presidente Mimì Greco ha Cappellone di San Maurizio, illustrato in cosa è consisti- alla statua lignea di San Nita la collaborazione offerta cola e al quadro di Mattia dalla Pro loco agli elaborato- Prete, inoltre, foto del bosco ri della cartina e, soprattut- e dei calanchi, un carrettino to, il contributo fattivo per con agrumi per la tipicità tutto ciò che concerne le no- dei nostri aranceti e la protizie storiche e topografiche cessione del Santo patrono. relative alla comunità joni- Nel dettaglio anche le due ca. «E' stato un lavoro inte- zone periferiche della città. ressante -ha rimarcato al Il lavoro sarà, nelle prossiQuotidiano Grieco- e soprat- me settimane presentato tutto utile considerato che agli alunni delle scuole eleMontalbano mancava di mentari». Il sindaco ha sussidi utili per la presenta- preannunciato che si stanzione delle peculiarità del no preparando anche due paese. Il nostro contributo è pannelli con la riproduzione stato quello di accompagna- della cartina e delle notizie re i redattori in tutto il per- di servizio. corso e soprattutto fornire Anna Carone


Sport

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Mercoledì 11 marzo 2009

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Champions League In casa dei campioni in carica cerca la qualificazione

All’Olimpico l’Arsenal

Roma incerottata con il dubbio Mou: «Battiamo la qualità del Manchester» anche di Totti

E’ la notte dell’Inter L'AVVERSARIO più forte per un tabù da sfatare. Negli ultimi due anni gli ottavi di Champions League sono stati amari per l’Inter, buttata fuori prima dal Valencia e poi dal Liverpool. Ora c'è il Manchester United campione d’Europa e del mondo, che già a San Siro ha messo paura ai nerazzurri, riusciti però a chiudere l’incontro con uno 0-0 che lascia più di uno spiraglio aperto. Stasera basterà anche un pareggio con gol a Zanetti e compagni per andare avanti ma anche questo non sembra facile. Josè Mourinho lo sa e non tanto, come dice lui stesso, per l’atmosfera che l’Inter troverà quanto per il livello dei Red Devils. «Ma io voglio trasmettere alla mia squadra il piacere di giocare questa partita, di potere eliminare il Manchester campione del mondo», le parole dello Special One, arruolato da Moratti proprio per riportare in bacheca quella coppa dalla grandi orecchie che manca dai tempi di Helenio Herrera. «In questo periodo, ho letto tante volte in Italia il dramma di un’Inter che si avvicina a questa sfida – commenta nella conferenza stampa della vigilia il tecnico di Setubal – No, non sarà questo il pensiero che trasmetterò ai miei giocatori. Ma, di certo, dirò loro che devono avere il piacere di giocare questa partita e che l’unico avversario che l'Inter dovrà battere sarà la

qualità del Manchester United». Mourinho e i suoi sanno bene che «scenderemo in campo in uno stadio molto caldo, che sarà una sfida difficile, ma noi non giocheremo contro l’atmosfera o contro la tradizione negativa dell’Inter in Champions League, no, il nostro unico avversario sarà la qualità del Manchester United, una qualità che noi possiamo controbattere con la nostra». Il tecnico nerazzurro

ha dalla sua i numeri, che lo vedono nettamente in vantaggio nei confronti diretti con Alex Ferguson (solo una vittoria per il manager scozzese), e il passato: alla guida del Porto, nell’anno in cui vinse la Champions, Mourinho eliminò lo United con un 1-1 all’Old Trafford dopo il pari senza reti in casa. E dalla partita di due settimane fa riparte lo Special One. «Anche noi siamo delusi per non aver segnato

un gol nella gara di andata, e così penso che sia deluso anche il Manchester United – spiega – ma lo 0-0 è un risultato che dà molto equilibrio alla partita. Io una volta ho superato un turno pareggiando 0-0 in casa e un’altra, con uno 0-0 interno, sono stato eliminato. Sarà una partita che potrà essere decisa da un dettaglio, uno di quelli che magari oggi neanche riesci a immaginare».

Alla Juve non basta un gran cuore JUVENTUS CHELSEA

2 2

JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon 6, Grygera 6, Mellberg 6, Chiellini 5, Molinaro 4, Marchisio 6.5, Tiago 6, Nedved sv (12' Salihamidzic 5.5), Iaquinta 7 (15' st Giovinco 6), Del Piero 6.5, Trezeguet 6 (32' st Amauri 6). (13 Manninger, 5 Zebina, 41 Ariaudo, 18 Poulsen). All.: Ranieri 5. CHELSEA (4-1-3-2): Cech 7, Bosingwa 6, Alex 6.5 (43' st Carvalho sv), Terry 5.5, A. Cole 6, Mikel 6.5, Ballack 5, Lampard 7, Essien 7 (20' st Belletti 6), Drogba 6, Anelka 5.5. (40 Hilario, 20 Deco, 21 Kalou, 15 Malouda, 42 Mancienne). All.: Hiddink 6. ARBITRO: Mallenco (Spagna) 7. RETI: 19' Iaquinta, 46' Essien, 27' st Del Piero su rigore, 37' st Drogba. NOTE Angoli: 5-1 per la Juventus. Recupero: 2' e 4'. Ammoniti: Chiellini, Drogba, Cole, Del Piero per gioco scorretto: Cech per mani fuori area. Chiellini espulso per doppia ammonizione al 25' st.

CICLISMO

Lo svizzero-lucano da battere alla Tirreno-Adriatico

Cancellara ci riprova di Adolfo Fantaccini La Tirreno-Adriatico 2009 ha deciso di rifarsi il trucco. Un maquillage in piena regola: niente partenza dal Lazio e nemmeno dalla Campania, quest’anno il gruppo si muoverà dalla Toscana, una delle patrie del ciclismo. La 44/a edizione della Corsa dei Due mari avrà come prologo la tappa di Cecina; per la prima volta nella storia la prima, vera corsa a tappe della stagione scatterà dalla Toscana per poi affrontare sette frazioni, con in mezzo una cronometro individuale spaccagambe. Le prime tre tappe si disputeranno in Toscana e saranno adatte ai velocisti: dopo il via da Cecina, la carovana si sposterà nella parte centro-occidentale della regione, con la Volterra-Marina di Carrara (12 marzo) e la Fucecchio-Santa Croce sull'Arno (13 marzo), quindi proseguirà tra l’Umbria e le Marche, dove si concluderà – come vuole la tradizione – sulle strade di San Benedetto del Tronto. La gara, promossa dalla Gazzetta dello Sport, prevede anche qualche salita interessante, come il 'murò di Montelupone, 2 km senza respiro

con pendenze tra il 18 e il 20 per cento, da ripetere due volte, che metteranno a dura prova anche i campioni più affermati. Saranno in tutto 9 i Gran premi della montagna e altrettanti i traguardi volanti. Per la campagna promozionale della corsa sono stati scelti Ivan Basso, Danilo Di Luca e Gilberto Simoni, vale a dire tre vincitori del Giro d’Italia, che saranno osservati speciali assieme al campione del mondo su strada in carica, Alessandro Ballan, reduce da un attacco febbrile. L’uomo da battere, ancora una volta, sarà tuttavia lo svizzero di origine lucana (i genitori sono di Atella, in provincia di Potenza) Fabian Cancellara, che trionfò nell’edizione dello scorso anno. Anche Filippo Pozzato potrebbe fare un figurone. La Tirreno-Adriatico è considerata da sempre il trampolino di lancio per la Milano-Sanremo, quest’anno in programma sabato 21 marzo, la prima grande classica in linea della stagione agonistica, ma può diventare anche un buon rodaggio per il Giro d’Italia di maggio. «Questa gara – è stato il commento

Il “lucano” Cancellara

del ct azzurro, Franco Ballerini, in passato tra i protagonisti della competizione – ha tutti gli ingredienti per farci assistere ad un grande evento di sport. Sicuramente avrà un vincitore degno: penso a Cancellara, che potrebbe bissare il successo dell’anno scorso, ma anche ad un rivale come Pozzato; anche Kloeden va tenuto d’occhio, così come Ivan Basso».

LA CONFERENZA stampa di Luciano Spalletti è più un elenco degli infortunati che non un prologo alla sfida di Champions con l’Arsenal che può decidere la stagione della Roma. «Un’analisi ben precisa non la possiamo fare – attacca il tecnico giallorosso – bisogna assolutamente aspettare domani (oggi, ndr) per avere maggiori indicazioni e di conseguenza non posso aiutarvi. Totti? Anche lui. Devo valutare bene e non solo quello che riguarda Francesco. Pizarro? Decidiamo tutto prima della partita». Non ha dubbi il tecnico giallorosso su quale sia l'importanza della gara: forse la più decisiva da quando siede sulla panchina. «E' sicuramente una passaggio fondamentale della stagione. Dal mio punto di vista ci arrivo carico al punto giusto perchè ho fiducia nei ragazzi. Quando i miei giocatori hanno disputato partite di questo livello hanno sempre dato la risposta che ci aspettavamo. Questo mi dà serenità. Poi in questi quattro anni di partite importantissime ne abbiamo giocate molte. E questa è una di quelle». Ora Spalletti sembra intenzionato a guardare al sodo piuttosto che all’estetica. «Non mi interessa più il fatto che la squadra giochi bene per fare risultato. Perchè poi vedo come gli altri fanno risultato e sento che con l’Udinese siamo stati fortunati. Io non la penso così. Abbiamo avuto cinque o sei occasioni pulitissime e nettissime. Per cui di avere entrambe le cose in una partita non mi interessa più, mi interessa fare come fanno un pò anche gli altri. Cioè andare dritto per dritto all’obiettivo e portare a casa il risultato». Spalletti non è d’accordo su chi vede le tre italiane spacciate. «L'articolo lo scrive una persona, per cui quello è il suo giudizio. Giochiamo la partita, poi sarà tutto più chiaro». Torna sull'allarme lanciato in Inghilterra per i tifosi londinesi che potrebbero essere aggrediti a Roma. «Lo sport in generale, non solo il calcio, è uno spettacolo e va vissuto come tale al di

là che ci sia una posta in palio importante. Queste due squadre sono arrivate a un confronto di questo livello e gli va dato atto, vivendolo nella maniera corretta. Da un mio punto di vista ci rimarrei male se dovesse accadere qualcosa determinato dai tifosi della Roma». Spalleti si concentra sui rivali. «Wenger l’ho conosciuto anche personalmente e mi sembra una persona capace. Sa doppiare questo ruolo di gestore di risorse, sotto l'aspetto dei messaggi da mandare è preciso e sa allenare bene la squadra in campo. Perchè si vede che la squadra ha un comportamento d’assieme». L'obiettivo è uno soltanto: passare il turno e andare avanti in Champions League. «La partita è sicuramente delicata, perchè l'avversario ha tecnica e grande dinamismo. Bisognerà saper scegliere i momenti. Si sa che una partita è fatta da scelte di squadra, dai momenti in cui attaccare o di sapere aspettare. L'importante stavolta non è giocar bene, ma fare risultato». All’altro capo del tavolo c'è Mirko Vucinic che non vede l'ora di giocarla questa sfida: «Partita molto importante - attacca il montenegrino – però cerco di non viverla più di tanto. Se ci penso troppo mi viene mal di testa. Non credo di essere il trascinatore perchè con l’Udinese se non mi aiutavano i compagni ad entrare in partita, nemmeno segnavo. Per domani non prometto niente, l’importante è che scendiamo in campo con la voglia di portare a casa un risultato positivo. La cosa più importante è passare il turno, a prescindere se segni nei primi dieci minuti o negli ultimi dieci. Dipende da come andrà la partita. Ma l’importante è passare il turno». ARSENAL Un guasto meccanico all’aereo che avrebbe dovuto portare l’Arsenal a Roma, ha costretto il club inglese a stravolgere i programmi in vista della partita dell’Olimpico, contro i giallorossi di Spalletti. I «gunners» sono stati costretti ad aspettare un altro aereo proveniente da Parigi. La squadra ha sostenuto la seduta di rifinitura, come previsto, a Londra.


38 Sport

Mercoledì 11 marzo 2009

Presentato ieri mattina ha diretto il primo allenamento nel pomeriggio a Calimera

Serie

A

De Canio: «Lecce credici» Scatta il piano salvezza del tecnico materano Milan, Kaka scalpita Galliani lo coccola

Luigi De Canio, cinquantaduenne allenantore materano alla guida del Lecce da due giorni

Gigi De Canio è stato presentato alla stampa nella tarda mattinata di ieri. Il nuovo tecnico giallorosso è stato piacevolmente colpito dalla nutrita presenza di giornalisti, interpretandola come un segnale positivo in un momento particolarmente delicato della stagione. "Il fatto che siate così numerosi ad accogliermi mi fa capire che tutto l'ambiente abbia ancora a cuore le sorti della squadra, sicuramente amata e seguita. Per me tutto questo rappresenta uno stimolo in più a far bene". Poi il nuovo allenatore giallorosso si sofferma sui motivi che l'hanno spinto ad accettare la guida tecnica del Lecce. "Oltre ad essere un uomo di calcio, mi ritengo un grande appassionato di questo sport. Lo seguo non solo per un fatto professionale ma soprattutto per amore e per passione. Da persona estremamente razionale e molto pragmatica, se ho deciso di accettare la proposta del Lecce è perchè Lecce è una bella città ed una realtà in cui ritengo che si possa fare calcio. Mi è capitato diverse volte di strappare un contratto perchè a me interessa un progetto, non

semplicemente sedere su una panchina qualsiasi. E' con grande piacere, pertanto, che ho deciso di venire qui a Lecce, anche in virtù di una dirigenza composta da persone perbene, cosa piuttosto rara nel calcio. Sono motivazioni molto importanti che mi hanno spinto ad accettare la guida tecnica di questo club malgrado la situazione di classifica non sia delle migliori. Del resto, sono stato chiamato qui per questa ragione. Nel corso della mia carriera, tuttavia, mi è capitato diverse volte di vivere momenti analoghi. Ho cominciato dal campionato di Promozione per poi cimentarmi in tutte le categorie: di gavetta, quindi, ne ho fatta tanta e ritengo di essermi meritato quel che ho raggiunto dal punto di vista professionale". Il compito che attende il nuovo tecnico del Lecce è piuttosto impegnativo anche perchè giunge nel Salento nell'ultima parte del campionato, quella decisiva. Ma le parole di Gigi De Canio sono improntate alla fiducia nei propri mezzi e in quelli della squadra che gli è stata appena affidata. "Si tratta di una sfida professionale come tante altre,

direi. E pertanto non va enfatizzata più di tanto. Il primo obiettivo da raggiungere sarà quello di costruire una forte unità di intenti e non solo all'interno della squadra e addetti ai lavori, ma che deve coinvolgere anche società, stampa e, naturalmente, i tifosi. Parlerò con tutti i calciatori a mia disposizione per capire quali siano le soluzioni più opportune da adottare per uscire da questo delicato momento. Occorre rafforzare la fiducia nei propri mezzi perchè il calciatore ha bisogno di certezze e l'aspetto psicologico non è secondario a quello tecnico, soprattutto in questa situazione. Comunque, ritengo che la squadra possa giocarsela con le dirette concorrenti e questi dettagli potranno risultare determinanti. Agire sulla testa dei giocatori è molto più importante di quanto non si pensi. Il calcio è principalmente un gioco e se il gioco si può realizzare attraverso un certo entusiasmo, allegria e serenità i giocatori possono esprimere anche qualità che non hanno perchè sono in condizione psico-fisica ottimale. Dobbiamo ritrovare certezze e fiducia perchè ogni partita

dovrà essere affrontata con la convinzione di poter vincere. Anche nelle gare sulla carta proibitive, nulla osta che il Lecce non riesca ad ottenere punti, ma bisogna crederci fino in fondo. Qualcuno crede che la quota salvezza sarà a 38 punti? Noi cercheremo di farne 39. Non siamo in una posizione idilliaca ma, ribadisco, abbiamo il dovere di crederci, lottando tutti insieme. La serie A coinvolge tutti ed è un bene comune che occorre preservare". Luigi De Canio ha diretto,ieri pomeriggio a Calimera, il suo primo allenamento alla guida dei giallorossi. L’allenatore si è intrattenuto con la squadra, prima di scendere in campo assieme al suo vice Paolo Pavese e al collaboratore tecnico Filippo Orlando. Assieme al preparatore dei portieri Franco Paleari e ai preparatori atletici Giovanni De Luca e Mirko Spedicato formano il nuovo staff tecnico. Non hanno partecipato alla seduta Giacomazzi e Papa Waigo che sono stati a riposo a causa di uno stato influenzale. Ha svolto lavoro differenziato in palestra Esposito per un risentimento muscolare accusato nella gara contro la Reggina.

Guai giudiziari superati grazie al patteggiamento e poi l’indulto

Gaucci è tornato, ma niente calcio «Farò il tifoso. Un osservatore esterno» di Alessandro Castellani ROMA-'Big Lucianò, che non è Moggi ma Gaucci, è tornato in Italia, ma non vuole rientrare nel calcio. Superati certi guai giudiziari (un’accusa di bancarotta fraudolenta, con pena patteggiata e coperta dall’indulto), ritiene comunque di aver pagato fin troppo, e che molti dei suoi guai siano nati per le denunce fatte ai tempi in cui era il padrone del Perugia, ed anche di Catania (poi ceduta a Pulvirenti) e Viterbese, con cui fece la storia quando prese Carolina Morace facendone la prima donna allenatrice di uomini. Tutto ciò è il passato, e Gaucci dopo aver lasciato Santo Domingo è di nuovo qui, «perchè da romano e da italiano era giusto che tornassi a casa. Ma dico subito che non voglio tornare anche nel mondo del calcio: continuerò a seguirlo da osservatore esterno». Si rassegnino quindi i tifosi di quelle società che speravano di risolvere i problemi sognando un Gaucci di nuovo dedito agli affari del pallone. «So che il mio nome è stato fatto a proposito del Torino – dice Gaucci – e mi hanno raccontato che a Latina, quando si è sparsa la voce che avrei comprato la squadra locale, la gente è scesa in piazza a festeggiare. Ma vo-

glio dire forte e chiaro che nel calcio non ci ritorno: ne ho passate di tutti i colori, ed ora che sono di nuovo in Italia voglio riposarmi e stare con i miei figli». Nel frattempo però c'è stata 'Calciopolì e sono cominciati i processi della giustizia ordinaria: Gaucci pensa che qualcosa sia cambiato rispetto ai suoi tempi? «La situazione è migliorata – commenta – perchè non ci sono più certe cose strane. Prima c'era una cupola, lo sappiamo tutti, io facevo da cane da guardia ma nessuno mi ascoltava. Anzi, quando ho detto certe cose mi hanno bastonato. Me l’hanno fatta pagare perchè ho tentato di ribellarmi». Ma ora ci sono o no gli 'aiutinì all’Inter? «C'è stato qualche aiuto da parte degli arbitri – risponde – ma in modo inconsapevole». «Piuttosto a Moratti dico una cosa – aggiunge -: io non avrei permesso ad un mio allenatore, che in Italia non ha ancora vinto niente, di parlare male delle altre squadre e dei suoi colleghi. Con me presidente Mourinho non avrebbe mai potuto dire certe cose: a che serve accusare gli altri?». Lui però, ai suoi tempi, l’ha fatto e tra i principali 'bersaglì delle sue frecciate dialettiche ci sono stati Franco

Carraro e Luciano Moggi: quest’ultimo in primo grado è stato condannato per la vicenda Gea, assieme al figlio Alessandro, mentre agli altri procuratori coinvolti non è successo niente. “La giustizia fa il suo corso – dice Gaucci – e va bene così, ma ciò che è successo non è stata una cosa da poco. La Giustizia ha alleggerito la mano pesante, altrimenti avrebbe dovuto cancellare tutto. I calciatori quando hanno fatto i loro interessi si dimenticano del resto e non ci fanno bella figura, ma anche se alcuni che stavano a Perugia in tribunale hanno dichiarato di non aver subito pressioni, è vero il contrario. Sicuramente certe pressioni ci sono state». E proprio di Perugia (“ma il più bel ricordo è stato lo scudetto vinto con la Roma nel 1983, al mio primo anno da vicepresidente») Gaucci sembra avere un pò di nostalgia. «Con me è stata una squadra ogni anno in crescita – dice l’ex patron del club umbro – invece adesso annaspa in terza serie e mi dispiace. Ma per fare bene ci vuole l’esperienza, e io avendo lavorato con gente come Viola e Liedholm ne avevo tanta. Se i miei perdevano li mandavo tutti una settimana in ritiro, invece adesso perdono e la sera vanno a ballare in discoteca».

CARNAGO-Ricardo Kakà è tornato a parlare: questa è la prima notizia. Il brasiliano si era «nascosto» dai media dopo quella fatidica telenovela di mercato tra Milan e Manchester City, finita bene per tutti i tifosi rossoneri. Ieri a Milanello, a margine della presentazione del progetto «Il Milan per la scuola», il talento brasiliano ha parlato finalmente del suo infortunio. Alla conferenza stampa di presentazione ha partecipato anche Adriano Galliani, che prima di dare la parola a Kakà, ha voluto fugare ogni dubbio sullo stop del brasiliano. «Il primo che pensa che Riccardino non abbia voglia di tornare a giocare, è fuori di melone – ha dichiarato Galliani -. Ricardo Kakà ha una voglia di tornare a giocare che è la stessa del Milan di riaverlo in campo. Kakà ha giocato più di un anno con il dolore al ginocchio ed è anche per questo che non esiste sostenere che non abbia voglia di tornare. Ci tengo a dirlo, perchè l’orgoglio di appartenenza e la volontà di Kakà, per il raggiungimento degli obiettivi del Milan, sono totali da parte sua». Parole chiare e ferme, che fanno capire come sia tanta la voglia del brasiliano di tornare in campo, e quanta sia la voglia del Milan di rivedere il giocatore più rappresentativo in campo. Un’assenza che sta pesando molto, anche se il brasiliano più di così non può fare. Lo stesso Kakà conferma quanto detto dall’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani. «Purtroppo ho avuto questo infortunio che è abbastanza raro fra i giocatori di calcio, non capita spesso. Io ho male in una zona particolare, l’articolazione di Lisfranc, dove passano tutti i tendini del piede. È una zona sulla quale si appoggia sempre il piede quando si sostengono i carichi di lavoro, ed è una zona che si infiamma». Ecco spiegati tutti i giorni di assenza: nessuna giallo dunque, ogni malelingue è stata prontamente smentita dal diretto interessato. Kakà ha anche spiegato

Ricardo Kaka

perchè non ha potuto allenarsi in questi giorni. «Tutte le volte che nei giorni scorsi appoggiavo il piede a terra, la parte si infiammava e il dolore era tale che non riuscivo a gestirlo». Una situazione non facile, che promette nulla di buono per il futuro: in casa Milan si parlava di un recupero miracoloso per Siena, ma a questo punto il suo rientro in campo slitta ulteriormente di qualche settimana. Ancelotti spera in un recupero per l’importante sfida del San Paolo contro il Napoli in programma domenica 22 marzo. Il brasiliano è abituato a convivere con infortuni difficili da gestire. «La gestione del dolore è qualcosa che conosco e che ho affrontato, come diceva il signor Galliani, per molto tempo con il ginocchio. Non appena riuscirò a gestire il dolore, tornerò a giocare anche se sentirò un pò di dolore. Fino alla scorsa settimana non sono riuscito, spero per le prossime partite di gestire di più e meglio il dolore». Lo spera anche Carlo Ancelotti che, tra infortuni veri, come quello di Kakà, e infortuni diplomatici, come quello di Emerson, è alla ricerca di un uomo in grado di trascinare il Milan al tanto agognato terzo posto. Domenica scorsa ci ha pensato Pippo Inzaghi a mettersi la squadra sulle spalle: per le prossime sfide, il tecnico emiliano spera di avere una mano anche dall’uomo sibolo, Ricardo Kakà.

Giudice, De Rossi out Il giudice sportivo ha squalificato per due giornate De Rossi (Roma), espulso nel corso della partita contro l’Udinese per aver rivolto «espressioni insultanti» all’arbitro. A De Rossi è stata anche inflitta un’ammenda di 1.000 euro. Il giudice sportivo ha inoltre squalificato per un turno Motta, Biava e Ferrari (Genoa), Carrozzieri (Palermo), Corini (Torino), Dainelli (Fiorentina), Galloppa (Siena) e Mexes (Roma). SERIE B, TRE TURNI AD ANTONAZZO (FROSINONE) In serie B, il giudice sportivo ha squalificato per tre giornate Antonazzo (Frosinone). Per un turno sono stati squalificati Conteh (Albinoleffe), Gessa (Grosseto), D’Aversa e Sacchetti (Mantova), Diaw (Avellino), Iunco (Salernitana), Paraschiv (Rimini) e Saudati (Empoli). Ammenda di 500 euro a Zanchi (Vicenza) e a Di Cecco (Avellino). Queste le ammende per le società: 4.000 euro al Vicenza, 2.500 euro al Bari, 2.000 euro alla Triestina, 750 euro all’Albinoleffe e al Pisa. Diffida e ammenda di 2.000 euro per l’allenatore del Bari Conte, diffida per il segretario generale del Livorno Alessandro Bini. Inibizione fino al 30 giugno 2009 e ammenda di 5.000 euro per il direttore sportivo del Parma, Andrea Berta, ammenda di 5.000 euro per il team manager del Parma Alessandro Melli e di 3.000 euro per il direttore dell’area tecnica del Vicenza Paolo Cristallini.


Sport 39

Mercoledì 11 marzo 2009

Seconda Gialloverdi senza Bachiocchi. Gabrieli al rientro

IL GIUDICE SPORTIVO

Melfi, rincorsa alla vittoria CON L'UNICA eccezione di Bacchiocchi, il Melfi si è ritrovato al Valerio per la ripresa della consueta attività lavorativa. Il centrocampista laziale, che ha accusato uno stiramento al flessore della gamba destra a causa di una scivolata sul finire della partita con il Manfredonia, dovrà restare indisponibile fino a dopo la sosta. Il suo rientro è previsto in occasione della gara in programma il 29 marzo a Cassino. Nel frattempo si è iniziata a preparare la sfida salvezza di domenica con il Val Di Sangro. Si tratta dell'ennesimo spareggio per i gialloverdi che avranno la fortuna di disputare tutti questi scontri verità tra le mura amiche. E' davanti al suo pubblico che il Melfi ha l'opportu-

nità di potersi costruire la sua salvezza. Da qui alla fine del torneo mancano cinque gare interne. Gli avversari corrispondono al nome di Val Di Sangro, Isola Liri, Noicattaro, Barletta ed Igea Virtus all'ultima giornata. Un pokerissimo di vittorie consentirebbe ai federiciani di raggiungere quota 43 punti, senza considerare le gare in trasferta. Sarebbe un traguardo più che rassicurante, calcolando che solitamente a quota 40 punti si ottiene la permanenza matematica. Dunque l'obiettivo prioritario è non fallire gli appuntamenti casalinghi, avvicinandosi velocemente alla quota sicurezza. "Sappiamo dell'importanza della gara di domenica - asserisce Gabrieli - e vogliamo assolutamente con-

quistare una vittoria che ci consenta di allungare sulla zona play-out. Abbiamo la grande occasione di giocare in casa tutti gli scontri diretti. Questo rappresenta un vantaggio a patto di giocare con la determinazione, la concentrazione e la grinta mostrata in questo girone di ritorno". Gela fa storia a sè. Troppe assenze importanti, Gabrieli una di queste, a cui sui deve aggiungere l'aspetto atletico derivante dal fatto che il Melfi in terra siciliana, disputava la terza gara in sette giorni. Lo scivolone al cospetto della seconda forza del torneo è già archiviato, come rimarca lo stesso Gabrieli: "Purtroppo non è andata bene. Dimentichiamo e pensiamo già al Val Di Sangro e

Nessun lucano fermato IL GIUDICE SPORTIVO della Lega Pro Pasquale Marino ha squalificato un giocatore in Prima Divisione, girone B e 6 in Seconda Divisione, girone C. In Prima Divisione, riguarda al recupero della gara PescaraReal Marcianise 1-1, è stato squalificato fra i giocatori Galizia (Real Marcianise). In Seconda Divisione per una giornata Zaminga (Catanzaro), Sensi e Fiorotto (Val di Sangro), Maraucci (Aversa), Corsale (Scafatese), Genesio (Vibonese).

Gabrieli in azione ad Aversa

soprattutto a come ottenere tre punti di rilevanza capitale per il nostro traguardo stagionale". Dunque tutti già sintonizzati sulla partita con la formazione abruzzese. Nel match di andata finì zero a zero. Nel frattempo allenamento regolare per Vincenzo Maisto che ha smal-

tito il leggero affaticamento. Palumbo in Sicilia non lo ha rischiato anche in quanto diffidato. Domenica tornerà al suo posto in cabina di regia, pronto a dettare i tempi della manovra gialloverde. Emilio Fidanzio sport@luedi.it

Prima Divisione Nolè e Di Bella pensano a un Potenza corsaro in Toscana

Pistoia, gara adatta a noi Lolaico con la febbre, ma potrebbe farcela RIPRESA degli allenamenti tra tanti sorrisi per il Potenza, che è rientrato al Viviani senza Mangiapane e Groppioni - in permesso per motivi di famiglia - e Peppe Lolaico alle prese con la febbre. Ma il morale è rimasto alto, ancora un prezioso strascico di quel successo contro il Crotone che sembra aver tracciato una riga divisoria tra la prima e la seconda parte della stagione rossoblu. Vittoria coincisa con il rientro tra gli undici di Fabrizio Di Bella, fattore decisivo per gli equilibri difensivi da qui alla fine. “Prima dell'infortunio avevo giocato solo il 22 dicembre a Benevento - ricorda il difensore romano - quindi è normale che devo recuperare al meglio il ritmo partita, anche se fisicamente sto bene”. Ancora una volta ad interrompere l'inerzia positiva per la squadra di Arleo è arrivata la sosta del campionato, lo stesso accadde dopo la vittoria del 25 gennaio con il Lanciano seguita purtroppo a distanza di quindici giorni dal ko di Arezzo. In vista di Pistoiese - Potenza però le sensazioni sembrano diverse. “Un Potenza come quello che ha battuto il Crotone non l'avevo mai visto - attacca Di Bella - siamo scesi in campo con a bava alla bocca, raddoppiavamo le marcature dappertutto, credo che la disfatta di Perugia ci abbia fatto

UNIONE STAMPA SPORTIVA La collega Agata nel consiglio nazionale LA COLLEGA Margherita Agata è stata eletta nel consiglio nazionale dell’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana), risultando la più votata tra i collaboratori. Ovvia la soddisfazione degli organismi di categoria. «Si tratta – hanno detto il presidente dell’Associazione della Stampa della Basilicata, Serafino Paternoster, e il presidente dell’Ussi Lucano, Antonio Massaro – di un prezioso riconoscimento all’Associazione lucana e all’impegno messo in campo in questi anni dalla collega Agata». Anche L’ordine dei giornalisti ne ha evidenziato le capacità professionali. Nolè in azione contro il Foggia

maturare definitivamente”. Il 20enne difensore, seguito quest'anno con grande attenzione dal Livorno che ne detiene la proprietà, conosce bene anche la squadra di Torricelli: “ho visto le sintesi delle partite con l'Arezzo e col Foggia, in entrambi i casi avrebbero meritato di vincere quindi sappiamo che non sono morti”. Analisi che ha il suo risvolto tattico: “sicuramente faranno loro la

partita, ma con l'innesto di Mangiapane abbiamo un grande valore aggiunto, gestiamo meglio il possesso, corriamo di meno e gli attaccanti arrivano in porta più facilmente per come li lancia negli spazi”. Il discorso coinvolge da diretto interessato Raffaele Nolè, visto in grande crescita proprio al cospetto dei calabresi ma alla ricerca di un gol che non arriva: “logico che mi

manca - confessa il potentino - ma non è il momento dei personalismi, il dato positivo è che sto un po' meglio nonostante non abbia ancora capito da cosa dipende il problema al ginocchio che mi porto avanti da quattro mesi”. La sua prestazione e quella di Vincenzino Sarno contro l'undici di Moriero hanno messo in luce un'altra costante: il Potenza gioca bene con-

tro le squadre non rinunciatarie. Raffaele conferma: “per caratteristiche rendiamo al meglio nelle partite a viso aperto, non solo per noi attaccanti ma perché abbiamo Lolaico che ha bisogno di spazi per dare il meglio sulla fascia; chi è venuto a chiudersi come la Paganese ci ha messo maggiormente in crisi, ma credo che a Pistoia la tipologia di partita si addice alla nostra mentalità”. Tanti sorrisi, dicevamo, che consentono di tornare su un episodio particolare, quello del litigio tra lo stesso Nolè e capitan Cuomo prima della disfatta di Perugia: “io e Gigi abbiamo lo stesso carattere sanguigno, è stata solo un’incomprensione come avviene anche nelle migliori famiglie, l’importante è aver superato il momento di tensione in cui anche i tifosi ci hanno innegabilmente dato la scossa, nonostante qualche episodio condannabile”. L’avvicinamento a Pistoia prosegue oggi con la doppia seduta mentre il test amichevole di domani verrà disputato contro la Berretti reduce dall’impresa di Benevento nel suo girone. Partenza per la Toscana venerdi’ mattina dopo l’allenamento. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

Eccellenza Nel recupero di Banzi, punti pesanti in chiave salvezza anche per i vulturini

La Murese si gioca tutto in dieci giorni CINQUECENTOQUARANTA minuti al termine del campionato. Banzi e Murene si affrontano in una gara di recupero di assoluto interesse per tutto il campionato. Occhi e orecchie puntati sul comunale dove la formazione ospite cerca il lasciapassare per continuare la sua corsa alla vetta e i locali disperati punti salvezza. A Banzi in questi giorni, soprattutto dopo il forzato addio di mister Juary, la parola retrocessione è quella più ricorrente. I numeri parlano chiaro, la vittoria manca ormai dal 9 novembre, 122 giorni, periodo in cui il team bantino ha raccolto solo due punti in 15 gare. La classifica di questo che è un campionato a parte, vede il Balvano in testa con 15 punti, la Vultur 14 e il Banzi con 13 punti, per la prima

volta nella stagione, in ultima posizione in classifica, che significherebbe retrocessione diretta. Nessun problema di formazione, per il direttore sportivo Nicola Annunziata, a cui la società ha affidato la guida tecnica, per la gara di oggi e quella ancora tra le mura amiche di domenica con il Tricarico, prima di prendere una decisione definitiva sul nome del nuovo tecnico. MURESE In 11 giorni la Murese si gioca tutto: a Banzi, domenica prossima a Policoro e poi la gara interna del 22 marzo con il Pisticci. È un vero e proprio tour de force quello al quale è chiamato l'undici di mister Lardo nel mese di Marzo. Tra la fase nazionale di Coppa Italia e il campionato, la Murese praticamente sarà chia-

mata a giocare ogni tre giorni. Lo scorso anno proprio la Murese con un karakiri a Matera, diede il via libera alla rimonta in classifica ad una squadra data da tutti gli addetti ai lavori come spacciata. All'andata vinse la Murese rimontando la rete iniziale di D'Asta, con le marcature di Iacullo G., D'Arca e Di Senso. La Murese a sentire i propri ragazzi è caricatissima e vuole vivere da protagonista fino in fondo questa magnifica stagione, e sa che da oggi in poi non può più sbagliare. Nella Murese non si registrano particolari assenze, se non quella da oltre un mese per infortunio del lezioso centrocampista Iacullo V. Prevista una buona cornice di pubblico, con rappresentanza ospite. La posizio-

ne in classifica e i numeri, condannano il Banzi, ma si sa che questi, applicati al gioco del calcio, spesso perdono le loro certezze. Banzi e Murene promettono gol e spettacolo. Arbitro Interregionale, assistenti Fantini e De Luca sezione di Moliterno. Giulio Carcuro ha collaborato Carmine Pepe

Una formazione della Murese

LE DESIGNAZIONI ARBITRALI In Eccellenza fischietti interregionali AVIGLIANO - ANGELO CRISTOFARO (domani ore 15) Arbitro : CAI - SCAMBI Assistenti DI LEO- PALLOTTA; BANZI - MURESE Arbitro: CAI - SCAMBI Assistenti FANTINI-DE LUCA; PESCOPAGANO - S. MONTALBANO Arbitro SANTORO di Potenza Assistenti LATTANZIO-BONAVOGLIA; LATRONICO GROTTOLE Arbitro - BURGI di Matera Assistenti RAGO -LAGROTTA


40 Sport

Mercoledì 11 marzo 2009

Fragasso: «Più di prima vicini alla squadra. Uniti si va lontano». Stasolla alla Juniores

Danza: «Impatto positivo» Matera, i problemi si chiamano Albano ai box Romaniello e Pioggia acciaccati

Francavilla già in clima derby FRANCAVILLA – Archiviato il pareggio interno con il Pomigliano, il Francavilla si tuffa in pieno clima derby. Infatti, la formazione allenata dal tecnico serbo Ranko Lazic, affronterà domenica prossima la formazione biancazzura in una gara tutta seguire. Entrambe la formazioni, sono alla ricerca dei tre punti. I materani, che faranno esordire in panchina il tecnico Franco Danza, subentrato a l’esonerato Foglia Manzillo, vogliono a tutti i costi regalare ai propri tifosi la vittoria, vista la brutta figura rimediata domenica scorsa, con il Sant’Antonio Abate. Gara che, il team biancazzurro ha perso a domicilio per 0-1. Dal canto suo, il Francavilla cerca il riscatto in trasferta che manca ormai dal lontano 28 settembre 2008, nella gara contro il Francavilla Fontana, vinta per 1-0. Un digiuno preoccupante per i sinnici, che non riescono a racimolare i tre punti da molto tempo. Sicuramente, provare a farlo in una gara dal sapore particolare quel’è un derby, avvalorerebbe ancora di più la prestazione del Francavilla. Di sicuro, non sarà cosa semplice battere i materani al “XXI Settembre – Franco Salerno”, che non vorranno di certo perdere altro terreno, per raggiungere l’obbiettivo play off. I sinnici, si apprestano ad affrontare una trasferta certamente non agevole, ma resta il dato di fatto che da questo derby bisogna uscirne indenni, per ripartire e prepararsi alle prossime nove giornate che mancano alla fine della stagione, con la convinzione di poter fare bene. Un invito a non perdere mai di vista, quella positività che ha portato la squadra a risultati importanti, viene da tutto l’ambiente rossoblu, che crede con convinzione alla salvezza anticipata. Però bisogna

Ranko Lazic

dire anche che, Del Prete e compagni, si trovano più vicini alla zona play off (cinque lunghezze) che a quella play out (sette lunghezze). Con i suoi trentatre punti, il Francavilla occupa la l’ottava posizione in classifica, con venticinque reti realizzate e ventotto subite. Un ruolino di marcia non certo entusiasmante, però neanche da buttar via, visto il buon rendimento casalingo, con sei risultati utili consecutivi ottenuti fino ad ora. Intanto, proseguono gli allenamenti da parte di tutto il gruppo, che si è ritrovato ieri presso il terreno di gioco del “Nunzio Fittipaldi”, per cominciare la preparazione settimanale. Da verificare le condizioni dei centrocampisti Pioggia, assente domenica per un problema alla caviglia e di Romaniello, uscito anzitempo nella gara contro il Pomigliano, per un risentimento muscolare. Entrambi, sono sotto le cure mediche dello staff sinnico, per cercare di recuperarli in vista di un derby molto importante. Claudio Sole

Le prime grane per Franco Danza si chiamano Diego Albano e Antonio La Fortezza. Due pedine importanti, ma non mancano le buone notizie come il rientro di Alberto Marsico ad allenarsi insieme al resto del gruppo. Ieri pomeriggio la dirigenza del Matera ha incontrato la squadra prima della seduta d’allenamento al Paip. «La squadra è consapevole-afferma il direttore generale del Matera, Giuseppe Fragasso-di quello che è successo. Anche noi non siamo contenti, ma saremo vicino alla squadra ancora più vicini di prima». Parlando con la squadra quale sensazione è emersa? «Positiva. Senza ombra di dubbio. Già da domenica i ragazzi si erano assunti la responsabilità di quanto è succeso contro il Sant’Antonio Abate. Vorrei precisare che siamo tutti responsabili dal primo all’ultimo elemento che ruota attorno al Matera. Dobbiamo remare tutti dalla stessa parte ancora più di prima dal magazziniere a chi stacca il biglietto o mette la palla in rete, media compresi». Fragasso chiama a raccolta tutto e tutti in vista di una partita importante e probabilmente decisiva per il futuro in termini play off. «Faccio mie le parole del capitano Martinelli quando afferma che questa squadra può giocarsela alla pari di tutte le altre componenti di questo girone. Gli incidenti di percorso non sono mancati, ma sono certo che torneremo nei binari al più presto». Chiaramente l’attenzione ora si sposta sugli infortunati e in particolare su Diego Albano costretto ad usare le stampelle per una botta al polpaccio. «Effettuerà l’ecografia e poi si potrà capire l’entità della botta rimediata. Ha un polpaccio gonfio». Nell’occasione di una rasoiata alle spalle da parte di un giocatore del Sant’Antonio da parte dell’arbitro non c’è stata sanzione, anzi il giallo è arrivato per Albano. «Marsico si è aggregato con il gruppo-conclude Fragasso-mentre i vari Lonardo, Conte e Branda hanno lavorato a parte». Soddisfatto anche Franco Danza. «Sono stato con i ragazzi almeno un’ora. Ho avuto una buona impressione. Certamente un po’ giù, ma non erano dei fenomeni prima e non sono diventati brocchi adesso. Nella vita calcistica ci sono alti e bassi, noi abbia-

Diego Albano, ancora ai box per una botta al polpaccio, e a fianco Giuseppe Fragasso

mo vissuto i secondi e ora c’è da invertire. Devono dimostrare a loro stessi di no essere quelli di domenica scorsa. Servono motivazioni ed equilibri. Ho visto un gruppo motivato. Anche Diego Albano si è detto disponibile a stringere i denti se ci sarà da farlo. Troppo importante Diego per noi e questi sono segnali confortanti». Non mancano i problemi a Franco Danza.

«Credo che anche Alberto non ce la farà a recuperare servono almeno una decina di giorni per riprendere il tono muscolare adeguato. A proposito della condizione fisica ho parlato con il preparatore atletico Cristian Parabita per capire quale fosse la situazione. Ho riocevuto la massima disponibilità anche da lui, come da tutti gli altri componenti». Perchè anche

Alessio Musco è rimasto al suo posto. Oltre al tecnico, non ci sono state altre novità in seno all’organizzazione tecnica del Matera. L’era Danza è cominciata e con il derby c’è subito un battesimo di fuoco. Intanto alla guida della squadra Juniores è stato promosso Francesco Stasolla che resta anche agli Allievi provinciali. Renato Carpentieri

La classifica degli altobradanici comincia a diventare molto pericolosa

Genzano, al D’Amuri niente scherzi GENZANO DI LUCANIA - Digerito il pareggio in domenica (2-2) in casa con la Turris, lo Sporting Genzano ha ripreso a lavorare in vista di domenica prossima, quando la compagine alto bradanica sarà impegnata nella difficile trasferta di Grottaglie. Dopo le polemiche post partita di domenica scorsa, quando il Presidente Donato Nei aveva avuto da ridere sia sulla squadra che sull'arbitraggio, il sodalizio lucano è chiamato ad un pronto riscatto in terra pugliese. Per i lucani non sono più ammessi passi falsi e i cinque punti da recuperare sul Bitonto non sono tantissimi. Resta, comunque, una situazione difficile in casa bianco rossa e ora bisogna lavorare per ritrovare fiducia, tranquillità e voglia di lottare sino alla fine. Domenica rientrerà sicuramente Rega, squalificato e indisponibi-

le contro la Turris, mentre le condizioni di Buonocore sono ancora tutte da verificare. Intanto, da segnalare i soli due cartellini gialli rimediati da Fiore e Riccio domenica scorsa e nessun cartellino rosso. Bacio Terracino, inoltre, uscito dopo i primi 45' di gioco domenica scorsa deve recuperare la miglior condizione, mentre chi ha fatto passi in avanti davvero positivi sono i tre attaccanti Impagliazzo, Murano e Compierchio. Tutti e tre sono andati a segno contro la Turris ma, ai primi due i gol sono stati convalidati mentre a Compierchio gli è stato negato un gol assolutamente regolare. Mister Pirone e tutti i ragazzi a sua disposizione dovranno reagire e andare a Grottaglie per portare a casa un risultato positivo. Le dichiarazioni di Mister Pirone e del Presidente Nei sono stati dei

rimproveri che dovranno servire per riportare in alto la squadra bianco rossa. Il cammino dei lucani verso la salvezza non è ancora finito e le potenzialità per recuperare punti importanti ci sono. L'attacco lucano si è finalmente sbloccato e la difesa sta trovando i giusti equilibri. Il centro campo con Rega è Buonocore, con Bacio Terracino e Riccio ha dimostrato di essere un vero è proprio muro e il numero uno Borrelli, dopo il blackout contro il Pianura, ha dato le giuste risposte contro la Turris. A Genzano le speranze di una salvezza diretta vanno affievolendosi ma si continua a credere nella squadra. I rinforzi arrivati nel mese di gennaio hanno rafforzato un gruppo che era in difficoltà e ora Mister Pirone ha a disposizione le giuste alternative in caso in defezione di qualche pedina importan-

Una formazione dello Sporting Genzano

te. Con nove gare da disputare, cinque in trasferta e quattro in casa, lo Sporting è chiamato ad una vera e propria prova di maturità

per raggiungere l'obiettivo che la società si è prefissata ormai da tempo. Rocco De Rosa


Sport 41

Mercoledì 11 marzo 2009

Il Comitato Lucano della Figc ridisegna il calendario di campionato

Si riparte dal turno sospeso Cancellato il turno infrasettimanale dell’1 aprile COME ANNUNCIATO nella nostra edizione di lunedì, il Comitato regionale della Figc, presieduto da Piero Rinaldi, ha deciso di far riprendere i campionati regionali di calcio da dove il maltempo aveva impedito la disputa delle giornate. Nessun recupero a data da destinarsi, come in un primo momento era sembrato fosse possibile, ma un semplice slittamento delle giornate, rispetto all’originaria data di disputa dei match, come prevista alla stesura di calendri. Ovviamente, il Comitato si è visto costretto a ridisegnare il calendario delle giornate modificando la stesura originaria. Quindi, tutti i campionati regionali di calcio ripartiranno dalla giornata che era in calendario domenica scorsa. La decisione è evidentemente figlia dell’esigenza di non creare vantaggi a nessuna squadra che, rispetto al turno precedente, avrebbe potuto nuovamente giocare a domicilio, ma soprattutto è conseguen-

ziale rispetto a un quadro già abbastanza fitto di recuperi ancora da disputare. Infatti, a cominciare da oggi e fino al 25 marzo, sono in programma altre 29 partite che metteranno a posto le classifiche di ogni singola competizione. Elenchiamo, per il momento, nelle tabelle qui a lato pubblicate e nello schema a fondo pagina, quali sono i match in programma nella giornata di domenica 15 (salvo alcuni anticipi di sabato 14 che qui di seguito indichiamo: FuturaSavoia in prima girone A, Genzano-Rapolla in seconda girone A, CancellaraCraco e Metanauto-La Fiasca in seconda girone B) che erano quelli già in calendario domenica scorsa. Parlavamo di un semplice scivolamento delle giornate, comunque legato a un’esigenza in particolare che vincola il Comitato regionale lucano, ossia quella di comunicare entro date stabilite i nomi delle squadre ammesse alle fasi nazionali per quanto concer-

ECCELLENZA

ne la seconda classificata del campionato di Eccellenza e le vincitrici dei tornei Juniores regionale, allievi e Giovanissimi regionali. Fatto sta che i due massimi campionati regionali, quelli di Eccellenza e Promozione, finiranno venerdì 1 maggio, al contrario di quanto era stato stabilito

CLASSIFICA

dai calendari in origine (19 aprile). La Prima categoria, invece, terminerà l’avventura domenica 3 maggio anzicchè il 26 aprile. Nessuna variazione per il campionato di Seconda Categoria (termina il 26 aprile). I tornei giovanili di Allievi e Giovanissimi finiranno invece il 17 maggio,

anzicchè il 10. Di fatto, era previsto un turno infrasettimanale per mercoledì 1 aprile, per i tornei di Eccellenza, Promozione e Prima. Questo impegno è stato cancellato, anche per rendere libera una data in caso di ulteriori rinvii di partite. Il campionato di Prima, in-

Seconda Categoria Giornata di recuperi

INTERESSATA LA MURESE

Il S. Cecilia ci prova

Inizia la fase di Coppa Italia

SONO QUATTRO i recuperi in programma: tre si disputeranno nell'odierno pomeriggio ed uno nella serata di domani. Le gare riguardano il girone B. C'è attesa nel capoluogo lucano per la super-sfida al vertice tra i “galletti” potentini del Potentia Santa Cecilia e la Metanauto Picerno. Il team ospite guidato da Ottati, infatti, dopo il roboante poker a Laurenzana, avrà la possibilità di agganciare il Cancellara di Cosentino in testa, a quota 51 punti. Ma non sarà così facile, perché di fronte ci sarà un Santa Cecilia che ha tutte le carte in regola per preservare il terzo gradino del podio e, soprattutto, è reduce da nove risultati utili consecutivi. I ragazzi di Macchia puntano alla decima gara di seguito senza rimediare ko. Si giocherà alle 15 a “Macchia Giocoli”. Allo stesso orario, ma sul “Comunale” di Accettura, la compagine materana farà gli onori di casa al Vietri che, grazie agli ottimi risultati conseguiti ultimamente, si è definitivamente tirato fuori dalle “sabbie mobili” della classifica. Il pronostico pende a favore dei padroni di casa, ma non c'è nulla di scontato. Il Craco, invece, cerca gli ultimi punti-salvezza per disputare un finale di stagione tranquillo. Sul proprio rettangolo di gioco scenderà un Grassano che vanta una lunghezza in più, in graduatoria, degli uomini allenati da D'Onofrio. Infine, domani il Laurenzana potrebbe mettere una seria ipoteca sulla permanenza in Seconda affrontando, a domicilio, il La Fiasca Oppido. Le due squadre, falcidiate da squalifiche ed infortuni, punteranno a conquistare la vittoria in palio. L'undici della Val Camastra di Cafarelli, nella precedente uscita casalinga serale, ha collezionato un insuccesso di misura contro l'Accettura. Il La Fiasca Oppido, invece, è all'ultima chiamata per evitare la retrocessione in Terza. Donato Pavese

fine, osserverà un turno di riposo il 19 aprile. Ultima annotazione sulle date di disputa dei play off e dei play out per Eccellenza e Promozione. Le gare si disputeranno mercoledì 6 maggio e domenica 10. La finale si giocherà la domenica successiva, il 17.

INIZIA QUESTO pomeriggio il triangolare nazionale di Coppa Italia per le squadre di Eccellenza. A Benevento si sfideranno Forza e Coraggio e Casarano. Sono queste le due compagini toccate in sorte alla Murese di Lardo (nella foto accanto) che, invece, inizierà la sua avventura mercoledì prossimo, 18 marzo. L'avversaria dei biancorossi lucani sarà determinata dall'esito dell'incontro di questo pomeriggio. Infatti, se dovessero vincere i padroni di casa di Benevento, la Murese andrà a Casarano a giocare il primo match il 18 marzo. Se il risultato finale sarà un pareggio o dovesse premiare gli ospiti leccesi, allora, ci sarà l'esordio in Basilicata con il Forza e Coraggio il giorno 18 e la trasferta in terra pugliese il mercoledì successivo.

LATRONICO-GROTTOLE PESCOPAGANO-MONTALBANO

PRIMA E SECONDAIN CAMPO DOMENICA 15 Prima Categoria Girone A Albatros-Pietragalla, Bln Pignola-P. 3 Fontane, Fst Rionero-Possidente, Futura Pz-Savoia, R. Montemilone-Abriola, Ruvo-Pantano, S. Cataldo-S. Angelo, S. Chirico N.-Barrata

Prima Categoria Girone B I.F.Valsinni-Pomarico, L. Rigamonti-I. Burgentia, MontescagliosoA. Tursi, Roccanova-Paternicum, S. Lagonegro-Bernalda, Satriano-Tramutolese, Sirinomercure-Rotondella, V. d`Agri-Salandra

Seconda Categoria Girone A A. Genzano-Rapolla, Casteldoria-Ginestracandida, F. ScaleraRuoti, Foggiano-Palazzo, Garnet R. Bella-S. Melfi, S. Nicola-Castelgrande, S.Fele-S. Giovanni

Seconda Categoria Girone B A. Balvano-A. Albano, Anzi-P. S. Cecilia, Cancellara-Craco, Grassano-S. Vietri, Marsico-Accettura G.C., Metanauto-La Fiasca, Tricarico-Laurenzana

Seconda Categoria Girone C Castellucio-V.R. Episcopia, F. Moliterno-S. M. d`Agri, F.lli CafaroSanseverinese, O. Maratea-Castelsaraceno, S.ChiaromonteR.Grumento, Sarconi-R. Agromonte, Trecchina-Nemus g

Solo per i 3 punti

Si gioca a Rapone

PARTITA delicatissima per la polisportiva Latronico terme che nel recupero di questo pomeriggio sarà obbligata a vincere per riavvicinarsi al treno dei play out lontano cinque lunghezze. Un campionato all'insegna dei rinvii per i sinnici che, dopo il match odierno, dovranno recuperare ancora un'altra gara, quella con il Varisius Matera, anch'esso impelagato nella terribile lotta per evitare i play out. Totaro e compagni non potranno più sbagliare e, dimenticando ormai tutte le assenze che, insieme ad un po' di sfortuna hanno caratterizzato un'annata non certo felice per i ragazzi di mister D'Imperio, dovranno pensare soltanto a vincere la gara e conquistare l'intera posta i palio. Di fronte ci sarà un Grottole che, seppur in una posizione tranquillissima della classifica attuale, non sarà certamente avversario facile che, già all'andata dimostrò tutto il suo valore. Non ci sono assenze per ciò che concerne la disciplinare, questa la notizia buona per mister D'Imperio, mentre tra gli ospiti c'è da registrare l'assenza di Allegretti, stoppato dal giudice sportivo. In questo “insolito” mercoledì di marzo il Latronico scende in campo in novanta minuti che potrebbero probabilmente valere un'intera stagione. “Servirà la grinta di tutti i ragazzi bianco-azzurri”, come spiega il presidente Iorio “crederci è d'obbligo e per tutti noi sarebbe una grossa soddisfazione raggiungere un importante risultato”. Fischio d'inizio fissato per le 15.00 quando al comunale servirà il calore di tutti coloro che credono ancora nell'obiettivo salvezza. Carlo Rossi

PESCOPAGANO- Si giocherà sul terreno di gioco della vicina Rapone il recupero della 7° giornata del campionato cadetto regionale tra il team ofantino del Pescopagano guidato dal trainer Toscano e la compagine jonica del Montalbano del coach Diazenna. La gara non si giocò, come da regolare calendario, in data 15/02/09 per via della ridondante coltre di neve che ricopriva il terreno di gioco del Comunale “Pascone “ di Pescopagano. Ad affrontarsi oggi, saranno due squadre con motivazioni dissimili, ma allo stesso tempo accomunate da un unico obiettivo: accaparrarsi l'intera posta in palio. Infatti, i giocatori locali giocheranno per i tre punti che, qualora conquistati, consentirebbero di raggiungere quota 28 pt in classifica generale e portare a più 6 il distacco dalla quint'ultima piazza, occupata attualmente dalla Santarcangiolese, che a questo punto si troverebbe coinvolta negli spareggi play-out. Di contro, gli ospiti jonici, in caso di vittoria al termine dei novanta minuti, si allontanerebbero ulteriormente dall'ultimo posto in classifica. L'ultima piazza è ora occupata dai termali del Latronico, battuti in settimana per due a zero nel recupero tra le ultime due del torneo. I locali vogliono portare a tre la striscia di risultati utili consecutivi, dopo il prezioso pareggio di Miglionico e la vittoria casalinga contro il Latronico. Non sarà certamente facile per gli uomini di Toscano avere la meglio sul team ospite, che appare rinnovato nell'organico, ma soprattutto nello spirito, visti i positivi risultati delle ultime gare. Dovrebbero essere tutti a disposizione gli atleti delle rispettive compagini, salvo defezioni dell'ultima ora. Gabrielo Lotano


42 Sport

Mercoledì 11 marzo 2009

Longobardi, lavoro differenziato

Si ferma Femminini

MATERA - Ripresa degli allenamento al gran completo per la Bawer dopo il rientro in sede dalla trasferta siciliana di Barcellona. Maggioni e compagni si sono ritrovati al PalaSassi per svolgere il consueto allenamento di scarico per iniziare la settimana preparatoria per la gara contro il Siena. «Per Francesco Longobardi - spiega il medico sociale dell’Olimpia Matera, il dottor Paolo Vizziello - c’è stato un lavoro differenziato in palestra, scelto per gestire al meglio il giocatore. Dalla trasferta isolana non ci sono stati, per fortuna, problemi rilevanti. Tutti gli altri ragazzi hanno partecipato regolarmente all’allenamento». L’umore, forse, non era dei migliori vista come è maturata la sconfitta: fatali contro il Barcellona sono stati gli ultimi secondi di gara. «Il rammarico è per come è maturata questa sconfitta», spiega Paolo Vizziello. «Per noi è davvero un anno sfortunato. Speriamo di riuscire a riscattarci domenica contro il Siena». a.mutasci@luedi.it

MORALE alle stelle, e non poteva essere altrimenti, per la Levoni che si è ritrovata ieri per la ripresa degli allenamenti in vista del match casalingo di domenica contro il Palestrina. La truppa di coach Gresta è tornata compatta al lavoro, con la sola eccezione di Christian Femminini: bloccato da un fastidio alla schiena che l’ha costretto a disertare la seduta tecnica pomeridiana. Per il resto nessun acciacco da segnalare nel dopo Firenze per Rato e compagni, che hanno così ricominciato di gran lena e con lo spirito dei giorni migliori a lavorare sul parquet del PalaPergola. Domenica a Potenza arriva un’avversaria in gran forma, contro cui i bianconeri di Gresta non vogliono fallire l’occasione per compiere un ulteriore passo nella direzione playoff, che a questo punto appaiono sempre più alla portata. «Occhio al Palestrina - ammonisce però l’assistent coach Sandro Lo Sardo -, che si annuncia come una delle squadre più in forma del torneo. Forte pure di un roster zeppo di gente eseperta e con trascorsi di serie A. Ci aspettiamo un match tosto, come del resto lo saranno praticamente tutti da qui a l termine della stagione». l.c.

Il medico sociale, Paolo Vizziello

Christian Femminini

Calcio a 5 B I materani tornano e ritrovano i tre punti con l’esordio di Pavone

Spazio Relax, dedica speciale Il successo di Gragnano per Nino Crapulli MATERA - Bel colpo quello dello Spazio Relax Matera. I ragazzi allenati da Michele Pavone hanno infatti violato il campo dell'Aequa Gragnano, una squadra che, prima di sabato scorso, in questa stagione non aveva mai perso di fronte al proprio pubblico. È sufficiente questo dato, assieme alla posizione di classifica della squadra campana, scivolata adesso in terza posizione, per dare la misura dell'impresa compiuta dallo Spazio Relax. “Avevamo promesso questa vittoria a Nino Crapulli - ci ha detto mister Pavone - e i ragazzi sono stati di parola. Ma, a parte ciò, è una vittoria che i miei giocatori debbono dedicare anche a sé stessi poiché hanno disputato una gara eccezionale, una prestazione che sicuramente è andata oltre le più rosee aspettative. Devo dire che non me lo aspettavo perché le due squadre avevano motivazioni ben diverse. Il Gragnano aveva bisogno di punti preziosi per l'inseguimento alla Licogest Vibo e anche per mantenere intatta la seconda posizione di classifica, mentre noi, con la salvezza ormai assicurata, dobbiamo soltanto onorare questa stagione e giocare al meglio

Calcio a 5 B Deportivo nuovamente terzo

Nigro Bng, è riuscita l’operazione riscatto I play off sono ancora alla portata

Nino Crapulli e accanto Michele Pavone

delle nostre possibilità con tutte le avversarie indistintamente. Insomma adesso vogliamo dimostrare di non essere inferiori a nessuno e toglierci qualche soddisfazione. Una citazione particolare, a parte i soliti Stigliano e Gasparetto la merita sicuramente Fabio Volpe, autore di una prova straordinaria ed autore di parate incredibili. Ma non voglio far torto a nessuno perché hanno giocato tutti bene: Nico Latorre che, nonostante gli infortuni e gli acciacchi,

ha lottato dall'inizio alla fine, Alberto Laccetti che non teme le differenze di età e che dunque, oltre che tecnicamente, è davvero forte anche mentalmente, Arribas, un autentico gladiatore, e tutti gli altri. Ho preso la gestione della squadra soltanto adesso, ma se avessero creduto prima nelle proprie non poche possibilità chissà, probabilmente il campionato sarebbe stato diverso per lo Spazio Relax. In fin dei conti la squadra dispone di sei o sette giocatori

all'altezza della situazione, giocatori in grado di fare la differenza. Adesso andiamo avanti alla giornata e pensiamo agli avversari di volta in volta. I prossimi saranno i siciliani della Mazarese, una squadra che può ancora puntare alla promozione. Prevedo dunque una bella gara con i loro protesi alla ricerca dei punti play off e, dall'altro lato, noi che possiamo giocare con grande serenità e tranquillità”. Annibale Sacco sport@luedi.it

Atletica I grassanesi vittoriosi dalla prova di Policoro

Il Marathon Club è campione master GRASSANO - Il Marthon club Grassano ha conquistato il titolo di campione regionale master cross 2009 lo scorso 8 marzo al parco della cicogna di Policoro. Dopo 16 anni di attività di atletica ininterrotta il Marathon club Grassano raggiunge questo traguardo prestigioso che ripaga l'impegno e la costanza dimostrata in questi anni dagli atleti di tutte le categorie che hanno garantito sempre la loro presenza a tutti gli appuntamenti nazionali ed internazionali. E come si dice se il buon giorno si vede dal mattino, per il club grassanese le speranze di un buon piazzamento sono state sancite già dalla prima prova che ha visto il team in testa contro un'agguerrita podistica Brienza. La squadra potentina è scesa in campo con uomini validi e ben preparata con l'intento di portare a casa un risultato positivo, ma gli atleti grassanesi hanno dimostrato di avere un marcia in più e hanno

Il Marathon Club Grassano

tutti contribuito al raggiungimento del titolo di campioni regionali. Il presidente onorario Antonio Marchetta si dice felicissimo di questo storico traguardo ed ha espresso i più vivi ringraziamenti nei confronti del presidente Angelo Raffaele Potenza che in qualità di corridore ha migliorato i

suoi tempi di circa 2 minuti piazzandosi al 4° posto assoluto dopo Collazzo, Divito e Francolino maratoneti con alte doti atletiche. La giornata non ha mancato nelle sorprese e quale modo migliore per una donna festeggiare la ricorrenza rosa se non salire sul podio per un primo posto, in effetti Isabella Linsalata nella categoria master femminile ha conquistato il titolo regionale individuale. Immancabile l'apporto dell'inossidabile Antonio Carbone nella categ. mm65, che ha preceduto di poco l'altro grassanese Matteo Liuzzi, a cui è stata data la targa e la maglia di campione regionale. E sull'onda dell'entusiasmo il Marathon club Grassano pensa già ai prossimi appuntamenti: il 22 marzo la maratona di Roma e il 5 aprile quella di Parigi, con la speranza di portare a casa qualche altro trofeo oltre alla partecipazione. Giovanni Spadafino sport@luedi.it

Il tecnico Angelo Bommino

MATERA - Riprende la rincorsa ai play off la Nigro BNG. In virtù dei tre punti ottenuti a spese dello Scafati, e grazie al capitombolo interno della diretta concorrente Aequa Gragnano per mano proprio dei concittadini dello Spazio Relax, i biancoazzurri di Bommino tornano a pieno titolo in corsa per la promozione agguantando la terza posizione di classifica in condominio con proprio con il Gragnano. La sconfitta interna della Mazarese, ad opera di un Siracusa autentica forza inespressa del campionato e che probabilmente ha letteralmente gettato al vento la stagione, e l'ennesima vittoria della capolista Licogest Vibo sull'ormai condannato Città di Cosenza, sembra abbiano circoscritto la lotta per la fase promozione a tre squadre dal momento che appare difficile che la battistrada possa perdere terreno, considerato il vantaggio di quattro punti sul Tremulini Reggio Calabria, e di sei punti sulla coppia composta proprio dalla Nigro BNG e dal Gragnano. Insomma una serie di risultati complessivamente favorevoli che, di fatto, hanno reso meno grave il rovescio subito ad Acerra ad opera del Club Deportivo Eden. Quella ottenuta sabato scorso contro lo Scafati, seppure

larga nel dato numerico, è stata sicuramente una vittoria faticosa, ottenuta contro una squadra ostinatamente racchiusa nella propria metà campo e protesa unicamente, e vanamente, a cercare l'occasione buona in contropiede. I materani sono stati bravi a non concedere neanche una occasione per ripartire e, alla fine, quando questi hanno cercato di alzare il baricentro del gioco, hanno inesorabilmente subito la maggiore cifra tecnica della Nigro BNG. Nel finale di partita i bianconeri di Scafati hanno pensato bene di sostituire il portiere titolare Amoroso, indiscutibilmente il migliore in campo ed autore di una serie impressionante di parate, per inserire il portiere di movimento. Una mossa davvero maldestra poiché la scarsa cifra tecnica dei campani ha permesso ai biancoazzurri di casa di rubare tre volte facilmente palla e di andare a segno altrettante volte andando così sul risultato di otto a uno. Soltanto nel minuto finale Rispoli e compagni hanno concesso un po' di spazio agli avversari i quali hanno reso meno pesante il passivo segnando due volte. In ultima analisi una vittoria, quella contro lo Scafati S.Maria, che riapre decisamente tutte le prospettive di play off. a.s.


Sport 43

Mercoledì 11 marzo 2009

B1 Donne La vittoria col Modica ha dato nuovo slancio alle biancorosse

La Lore Lei ha svoltato Carrozzo e compagne hanno ripreso a correre LA LORE LEI sembra davvero essere riuscita a buttarsi alle spalle il momento più buio, quantomeno in termini di risultati, della sua stagione. Il secco 3-0 rifilato al Modica sabato sera, frutto di una prestazione corale degna della squadra che tanto bene aveva fatto nella prima metà del campionato, ha chiarito - ove ce ne fosse ancora bisogno - che Carrozzo e compagne non hanno alcuna intenzione di mollare. Gli ultimi cinque punti consecutivi hanno consentito alla PM di recuperare posizioni in classifica (ora le potentine sono quinte), e visto e considerato che alle porte bussano gli scontri diretti (con Mercato San Severino e Soverato, inframezzati dalla sfida casalinga al Messina) che si annunciano decisivi, in un senso o nell'altro, per il discorso play-off, non si vede proprio il motivo per cui Mascaro, Pericolo e compagnia dovrebbero rinunciare a provarci. «Rientrare in gioco per il terzo posto appare obiettivamente problematico ammette coach Nino Gagliardi, rinfrancato dal secondo successo consecutivo della sua squadra -. Ma il discorso potrebbe cambiare, e parecchio, in caso di un nostro doppio successo sui campi di Mercato e Soverato». «In ogni caso - ci tiene comunque a sottolineare il tecnico barese -, l'importante per il mio gruppo sarà continuare a vivere alla giornata e restare tranquillo e concentrato su ogni singolo match. E poi alla fine dei giochi vedremo cosa saremo stati capaci di realizzare». «Per noi - chiude Gagliardi -, indipendentemente da come terminerà la stagione, questa sarà un'annata da ricordare e di cui fare tesoro: per la fondamentale esperienza accumulata e il ruolo di primo piano che abbiamo saputo a lungo recitare. Considerato, oltretutto, che i favori del pronostico ricadevano su altre squa-

dre». Tra le quali c'era di sicuro il Mercato San Severino, agganciato a quota 28 punti dalla PM dopo il diciottesimo turno (che lo ha visto affondare piuttosto malamente nel derby giocato a Pontecagnano) e peraltro prossimo avversario delle biancorosse potentine. A conferma che in questo livellatissimo torneo di B1 non si può dare nulla per scontato (come pure il Rossano, capace di sorprendere la capolista Lamezia, ha dimostrato). Un motivo in più, per la Lore Lei, per continuare a crederci fino in fondo, sperando e giocando per ottenere la migliore posizione in classifica dopo l’ultimo turno della stagione regolare. Luca Carlone sport@luedi.it

B2 Uomini Cinque i successi di fila

La Medical Center sfodera l’en plain

Nino Gagliardi, tecnico della Lore Lei

B2 Uomini La Sidel Lagonegro vuole dimenticare il ko col Vibo

C’è da interrompere la serie “no” LAGONEGRO - Si appresta a sconfiggere la striscia di risultati negativi la Sidel, che sabato disputerà un'altra gara casalinga. La compagine del Presidente Cosentino cercherà il riscatto nel prossimo turno contro la formazione siciliana del Pgs Domenico Savio, che ha una sola posizione in meno rispetto la Sidel. Non ci sono alternative, la Sidel nel sabato al Palasport dovrà mettere sotto il Messina e tornare al successo che manca da due giornate. Dopo la sconfitta contro il Vibo c'era amarezza tra l'ambiente della dirigenza Lagonegrese che vuole una reazione dai suoi uomini ultimamente poco incisivi. Lo scorso sabato davanti ad una formazione come il Vibo, sono apparsi demotivati e poco grintosi. Contro i calabresi , la squadra ha giocato ampiamente sotto le sue possibilità, ma un gruppo unito e che lavora tanto e bene, deve poter tradurre in punti il lavoro svolto in settimana. “Nel volley vince chi sbaglia di meno, è logico,-ha commentato il team manager Nicola Tortorella- ma a volte testa e cuore possono fare la differenza. Il Messina - continua Tortorellaè una squadra alla nostra portata,così come dimostra anche la classifica, ma che vorrà fare il suo gioco contro di noi, per portare a casa punti importanti. Quindi quella di sabato sarà una partita da prendere con le molle ma assolutamente da vincere, testa e cuore”. Devono metterci soprattutto queste

Nicola Tortorella

due qualità gli uomini di Stigliano per poter agganciare un risultato fondamentale per il proseguio del torneo. Siamo solo alla sesta giornata del girone di ritorno, ma altri passi falsi casalinghi non sono ammessi se si vuole risalire la classifica. Oltre questo sarà fondamentale migliorare la ricezione, la battuta ed evitare i tanti errori fin qui commessi. sport@luedi.it

Giorgio Draganov e accanto Gigi Zuccaro

E SONO cinque. Non conosce soste la marcia della Medical Center nel suo esemplare girone di ritorno, in cui i rossoblù potentini sono stati capaci di incamerare tutti e quindici i punti che avevano a disposizione. Stavolta, sul campo del PalaPergola, ci sono voluti quattro set per piegare la coriacea resistenza di un Volley Ball Stabia che ha confermato, a Potenza, di essere avversario tutt'altro che arrendevole in considerazione dell'assoluta necessità che aveva di marcare punti salvezza. Ma che alla lunga ha dovuto cedere il passo alla smisurata fame di successo di una Virtus che non voleva, né poteva, concedersi distrazioni. Tanto più in questa fase che precede, per Zuccaro e compagni, l'arrivo del momento più caldo della stagione: che vedrà la Medical Center incrociare, una dopo l'altra, tutte le sue più dirette rivali nei quartieri nobili del girone. Nei confronti delle quali, però, la squadra di coach Draganov per il momento continua a guadagnare spazio. Dopo i match del diciottesimo turno stagionale, difatti, a reggere il passo della Virtus è rimasto il solo Gela (sempre a +4 sui rossoblù), mentre per il resto tutte

le altre hanno perso terreno. A cominciare dal pur vittorioso Nicosia, che passando al tie-break a Catanzaro ha consentito ai potentini di allungare sui calabresi (staccati ora di sette lunghezze), vedendosi però al contempo avvicinare da Scalcione e soci di un altro punticino. Mentre l'altra compagine reggina, quel Catona nel cui palazzetto, sabato prossimo, sarà di scena proprio la squadra di Draganov, in seguito alla sorprendente sconfitta subita in cinque set sul campo del Molino di Sicilia ha visto salire a otto i punti di ritardo dal terzo posto dei lucani. Visto il quadro a dir poco incoraggiante, in casa Medical Center il morale non può che essere alle stelle. Come testimonia del resto, al di là del suo ruolo, anche Giorgio Draganov: «La fiducia, viste le ottime cose che stiamo facendo, e il fatto che le avversarie perdono terreno, è in continua ascesa - conferma il tecnico bulgaro -. E speriamo di saperne approfittare anche a Catona, visto che uscire con punti dal campo dei calabresi significherebbe compiere un deciso passo avanti, per noi, sulla strada di qualcosa di davvero importante». lu.ca.


44 Sport

Mercoledì 11 marzo 2009

B2 Donne A Sarno è arrivata una vittoria al tie-break. Sabato c’è l’Aversa

Time, arbitraggio indigesto Calculli: «Dal secondo set è cambiato tutto» UN PUNTO PERSO ma che non influisce più di tanto sul morale della squadra. Si tratta pur sempre di una vittoria per giunta in trasferta, su un campo insidioso come quello dall'Aito Sarno. La situazione di classifica rimane invariata con il Trani sempre prima in classifica, il secondo posto del Salerno con 8 e 2 punti di vantaggio sulla Time Volley. Allungano di un punto le batti strada, ma le ragazze di Galtieri sono sempre lì, ad inseguire senza mollare convinte di poter conquistare almeno la seconda posizione come ci conferma l'alzatrice Roberta Calculli. «Quella di Sabato sembrava una partita tranquilla dopo il primo set da noi dominata, ma che dal secondo set in poi abbiamo avuto un arbitraggio che ha complicato la nostra prestazione. Con dei fischi assurdi, delle invasioni a rete che non esistevano, miticolosi nel chiamare le doppie, che hanno anche condizionato la palleggiatrice Amati nelle alzate, in più anche la struttura e il freddo persistente ha fatto il

Roberta Calculli e accanto il tecnico Tommaso Galtieri

resto. Poi le ragazze del Sarno hanno difeso di tutto, Ristits e Vecerkova hanno tirato grandi bordate e loro brave a salvare, ma questa è una costante che troviamo spesso nei palazzetti. Chiunque incontra il Mate-

ra fa la gara della vita, perché vogliono mettersi in evidenza per poter giocare a Matera, dove la società è sana seria e con un prestigioso passato. Consideriamo che in ogni squadra incontrata c'è almeno una gioca-

trice che ha calcato il parquet del Palasassi. Comunque siamo contente lo stesso per la vittoria, giocando una buona gara. Durante la settimana lavoriamo tantissimo e i risultati si vedono. Il nostro obbiettivo è il se-

condo posto che in ottica play- off , si disputeranno le gare di sola andata e ritorno, con il terzo posto la situazione è più complicata». Siete consapevoli che non dovrete perdere nessuna gara, delle prossime quale

secondo te è la più pericolosa. «Noi nell'imminente abbiamo due incontri che sono alla nostra portata, in casa affronteremo sabato l'Aversa, e poi la trasferta di Montescaglioso, la gara che temo e quella di Benevento anche se ora siamo in ottima forma, dobbiamo recuperare al meglio la Russo poi si può fare affidamento su tutte. Noi siamo veramente compatte, ci interessa vincere anche a discapito del bel gioco perché non possiamo perdere terreno. Speriamo che sabato ci sia molto pubblico come sabato scorso, che ci darà quella carica e gli stimoli a dare di più, perché noi in campo diamo il massimo». Constatiamo che il grado di maturazione e di consapevolezza dei propri mezzi per le ragazze di Tommaso Galtieri è alto, questi segnali rassicureranno tutta la tifoseria che fino alla fine bisogna credere al raggiungimento di un grande traguardo. Se loro ci credono perché non crederci anche noi. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

B2 Donne «Squadra impeccabile a muro e in difesa» B2 Donne Montescaglioso un anno senza vittorie interne

Caliendo rende merito alla sua Giocoleria

Paola Felicetti e accanto il tecnico Nell Caliendo (foto Mattiacci)

ALTRO DERBY, altro successo. La Giocoleria ha confermato a Montescaglioso la sua tradizione favorevole di questa stagione negli scontri diretti con le corregionali, portando via dal complicato campo delle materane desiderose come non mai di piazzare un risultato di prestigio al cospetto delle blasonate cugine - tre punti che potrebbero lanciare in modo definitivo la compagine potentina verso la zona più tranquilla del girone. «Si è trattato, come ci aspettavamo, di una partita vera», ha spiegato nel post gara Nello Caliendo, sicuramente sollevato per il successo pieno ottenuto dalla sua squadra in terra montese. «La differenza di classifica non si è vista, e il Montescaglioso ci ha proposto difficoltà che le mie ragazze, però, sono state decisamente brave a fronteggiare. Specie quando, da inizio di terzo set in avanti, le nostre avversarie hanno dato fondo a tutte le loro risorse per cercare di rientrare in partita». In effetti il match, dopo due set condotti con buona autorità dall'Asci, sembrava potersi incamminare sui binari di una soluzione piut-

tosto rapida. La prima fase della sfida aveva difatti visto le biancazzurre disporre senza eccessivi problemi della formazione di coach Motola, anche in virtù del proficuo reinserimento nel sestetto titolare di Angelica Muscillo: ancora lontana dalla migliore condizione ma capace, al pari della compagna di reparto Taddei, di sporcare a più riprese gli attacchi di Piscopo, Falsarella e compagne. Propiziando in tal modo i micidiali contrattacchi di Felicetti (in serata di grazia) e Avena. «Abbiamo svolto alla perfezione il compito tattico preparato nei primi due parziali - spiega Caliendo -, tanto da non concedere spazio alle pur motivate montesi. A muro e in difesa la squadra è stata impeccabile, e solo in avvio di terzo set abbiamo pagato un calo di tensione che ha consentito loro di costruirsi un margine di cinque punti, non più ricucito. Ma con l'80 di esordio nella quarta frazione abbiamo rimesso a posto le cose, riuscendo così a fare nostri tre punti che ci permettono di tornare a sorridere, considerato il passo avanti compiuto in classifica». l.c.

La Piscopo non basta Planitalia alza bandiera bianca nel derby

Noemi Piscopo

MONTESCAGLIOSOLa Planitalia Montescaglioso, ancora una volta, esce sconfitta dalla gara che la vedeva padrona di casa: ultima squadra, in ordine di tempo, a lasciare il Palauditorium “Karol Wojtyla” con la quota di punti maggiore è la Giocoleria Potenza, brava a portarsi sul doppio vantaggio, a respingere il ritorno generoso delle montesi e a chiudere definitivamente i conti nel quarto gioco, conquistando tre punti che la fanno salire a quota 34. Ancora una volta in questa stagione, la squadra montese non è riuscita a vincere una gara casalinga, digiuno che ha raggiunto un an-

no di durata. Ha infatti avuto inizio il 9 marzo 2008, diciannovesima giornata del campionato 2007/2008 di serie B/2, quando la formazione lucana, a quel tempo allenata da Beppe Fanelli, superò in casa propria, per 3-1, il Grande Migliore Palermo. Da quella gara in poi si sono susseguite soltanto sconfitte. La Planitalia Montescaglioso, scesa in campo contro le potentine senza avere a disposizione Pina Di Fonzo, giocatrice di esperienza che avrebbe potuto fornire il suo importante contributo alla causa montese, nel confronto con una delle altre due squadre lucane non è riuscita a sfatare quello che è diventato un vero e proprio tabù. Alle ragazze montesi, allenate nelle ultime settimane da Egidio Motola, ancora una volta non è bastata la straordinaria prestazione della forte opposta Maria Noemi Piscopo, autrice, come avvenuto contro la Tekla Volley Scafati, di ben 30 punti, che non hanno però portato punti alla classifica delle montesi, ormai sempre più relegata in penultima posizione di classifica con soli 8 punti. Il confronto con la Giocoleria Potenza ha aperto la serie dei due impegni “derbistici” casalinghi che connoteranno il ruolino di marcia della Planitalia Montescaglioso: il 22 marzo prossimo sarà di scena a Montescaglioso la Time Volley Matera. Bisognerà però prima pensare all'Italgest Tuglie, da affrontare in trasferta sabato 14 marzo prossimo, con inizio fissato alle ore 19. La squadra salentina, in undicesima posizione, ha sinora conquistato 27 punti come la Menelao Nojaturi e viene dalla sconfitta interna, per 3-1 (19/25; 21/25; 25/19; 17/25) subita contro la Cofimar Battipaglia. Michele Marchitelli sport@luedi.it


Sport 45

Mercoledì 11 marzo 2009

Il presidente: «La mia priorità è il rapporto con la Regione Basilicata»

Tortorelli candidato unico Domani a Potenza le elezioni del Coni regionale IL COMITATO regionale di Basilicata del Coni (Comitato olimpico nazionale italiano) rinnova la carica di presidente per il nuovo quadriennio olimpico. Domani pomeriggio si svolgerà a Potenza l'elezione del presidente del Comitato regionale Coni di Basilicata. Unico candidato è Eustachio Tortorelli, presidente uscente che si presenta per il suo secondo mandato consecutivo. Le operazioni di voto si svolgeranno a Potenza nella sede regionale del Coni lucano di via Appia con inizio alle 16,00, in prima convocazione, ed alle 17, in seconda convocazione. Hanno diritto al voto n. 43 delegati in rappresentanza di Federazioni sportive nazionali, Discipline associate, Enti di promozione sportiva ed Associazioni benemerite. Queste le linee guida del programma che Tortorelli si accinge a presentare all’assemblea del Coni regionale. «La mia priorità sottolinea il candidato unico all’elezione di domani - ri-

Eustachio Tortorelli, presidente del Coni regionale

mane il rapporto con la Regione Basilicata. Che si deve rendere conto del fatto che l’unico interlocutore in fatto di sport deve rimanere il nostro organismo, al di là dei rapporti intessuti dal mondo istituzionale della Basilicata con le singole società. Il Coni deve rimanere la corsia preferenziale per il rapporto tra politica e

sport, e da parte nostra continueremo a rimarcare l’eventuale, prolungata carenza di attenzione in tal senso». «Un altro obiettivo a cui tengo in modo particolare prosegue Tortorelli - è il potenziamento della nostra presenza sul territorio, d’intesa con i comitati provinciali. E poi puntiamo con de-

cisione a far partire la Scuola regionale dello Sport, a conferma dell’impegno che ci deve contraddistinguere nel settore giovanile, assolutamente da valorizzare». Quindi un’analisi della situazione impianti. «Più che costruirne di nuovi, sarebbe auspicabile la riattivazione e l’adeguamento, di cui ci faremo promotori, di quelli esistenti», spiega Tortorelli. Che si sofferma poi sul settore scuola: «L’obiettivo deve essere il coinvolgimento più fattivo dei ragazzi delle ultime classi delle elementari e delle medie, per sollecitarli e coinvolgerli fin da quell’età alla sana pratica sportiva». Infine un cenno al Comitato provinciale di Matera, ancora sotto commissariamento. «Non possiamo continuare ad assistere a questa situazione, che non fa di certo onore alla nostra regione. Mi muoverò personalmente, anche riferendomi al Coni nazionale, per far sì che si riesca finalmente a sbloccare l’impasse a cui siamo giunti». l.c.

Volley C Il campionato è stato fermato

Rinviato il primo turno di play off e play out RINVIATA la prima giornata dei play off e dei play - out di volley di serie C maschile e femminile. Le gare si sarebbero dovute svolgere nello scorso week-end, ma le eccezionali precipitazioni nevose che hanno colpito la Basilicata, hanno costretto la federazione a far slittare l'inizio dei giochi alla settimana prossima. Nel campionato maschile, domenica 15 marzo, si incontreranno per i play - off la Pallavolo Matera che farà gli onori di casa alla Megacom Potenza e il Ceramiche Alberti Lauria che ospiterà il Callipo Maratea Sapri. Per quanto concerne i play - out, sabato prossimo si disputerà la gara tra la Pallavolo Moliterno e l'Edil Loperfido, mentre a Potenza il match tra la Global e la Co.Gil. Policoro. Nel campionato femminile, invece, la leader Bata Livi Potenza, domenica prossima, giocherà sul parquet amico

contro la Ricci Costruzioni Bernalda. Nel gruppo B, invece, la Ascas Volley Sapri, sabato quattordici marzo, attenderà la visita del Giardini e Ambiente Lavello. Nel girone unico dei play - out, invece, la Recs Esco Volley Group Matera farà gli onori di casa al Dvd Moda Bella, mentre la Tua Assicurazioni giocherà in casa contro il Marcone Muro Volley. Coach Claps potrà contare quindi su ulteriori sedute di allenamento per mettere a punto il miglior team possibile nella fase più delicata della stagione. Le potentine vanno avanti a testa bassa nella preparazione del match, decise a dare l'affondo e a chiudere la pratica play-out con il miglior risultato utile. L'ultima posizione in classifica del Muro non rende più semplici le cose. La squadra di Claps scenderà in campo con la consapevolezza che que-

Il tecnico della Tua, Davide Claps

sto scampolo di campionato può riservare ancora sorprese. Di certo il Muro non farà sconti, deciso ad approfittare di quest'ultima chance per dare un senso ad una stagione altrimenti da dimenticare. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Pallanuoto C Le potentine si sono ritrovate nel torneo di Cosenza

Primo derby alla Potenza Nuoto È QUASI tempo di esordio per le due formazioni lucane che saranno anche quest'anno protagoniste del campionato di serie C di pallanuoto maschile. Potenza Nuoto e Tritone Potenza scenderanno sabato prossimo in vasca (rispettivamente contro Cosenza, in casa, e Crotone, fuori) per rompere il ghiaccio con il torneo 2009, che si preannuncia interessante per le squadre del capoluogo: visto che alle spalle delle corazzate Cosenza, Taranto e Crotone i due team potentini sembrano avere le carte in regola per farsi valere, e battagliare ad armi pari con tutte le rivali - in particolare Valenzano, Bari e Nola - per una posizione tranquilla. Indicazioni utili per la stagione alle porte sono sicuramente arrivate, intanto, dal torneo amichevole organizzato a Cosenza nello scorso fine settimana e che ha dato la possibilità ai

Pasquale Miglionico

tecnici Pasquale Miglionico (della Potenza Nuoto) e Giorgio Pappalardo (del Tritone) di dare spazio a molti degli elementi del settore giovanile, solitamente meno impiegati nel corso dell'annata di serie C. Primo match della kermesse cosentina è stato, tra l'altro,

proprio il derby lucano, che ha visto la Potenza Nuoto prevalere con un risicato 32 sui cugini. Quindi i ragazzi di Miglionico si sono dovuti arrendere al cospetto del forte Crotone (1-7) e hanno chiuso alla terza giornata con la prevedibile sconfitta (16-3) subita dai padroni di casa del Cosenza Nuoto. Il Tritone invece dopo aver perso il derby ha tenuto validamente testa all'Auditore Crotone nel suo secondo incontro, spuntandola per 4-2, mentre ha poi dovuto alzare bandiera bianca al cospetto dei determinatissimi cosentini (vincitori della manifestazione), impostisi per 11-3. I risultati, comunque, passano in secondo piano rispetto alla buona riuscita dell'evento e alla importante occasione di maturazione offerta alle giovani leve del vivaio pallanotistico potentino. l.c.

Atletica Corse due mezze maratone

Doppio impegno per i ferrandinesi DOMENICA all'insegna delle grandi soddisfazioni per l'Asd Podistica Ferrandina, che partecipando a due mezze maratone ha raccolto riscontri cronometrici e numerici davvero importanti. Nella Half Marathon dei Tre Comuni, quella disputata in provincia di Lecce tra i paesi ospitanti di Seclì, Aradeo e Neviano, l'affiatato duo di podisti, Antonio Imperatore e Francesco Mangieri, ha disputato un'ottima gara. Infatti, il duo ha raggiunto il traguardo con risultati notevoli raggiungendo rispettivamente il 36esimo posto assoluto, conquistato da Imperatore con il tempo di 1 ora 24' e 07'' e un ottimo piazzamento tra i primi 100 classificati per Mangieri, sotto lo striscione del traguardo in 1 ora 31'21''. In totale hanno raggiunto l'arrivo nella mezza maratona leccese ben 580 atleti con Marsalì Redounane dell'Asd Podistica Tuglie a tagliare il traguardo per primo con il tempo di 1 ora 16'20''. Record per numero di partecipanti, invece, per la società aragonese nella gara di Potenza, dove al Memorial “Gigi Chiriaco” si sono presentati al via ben 19 podisti tesserati per la Podistica Ferrandina. Mai una società del centro del materano aveva presentato un numero così elevato di partecipanti ad una gara. Grande attesa per una gara dalla difficile connotazione, dovuta alle ripetute salite e discese presenti sul tracciato. Inoltre, il capoluogo di regione presentava una condizione metereologica avversa con un clima rigido dovuto alla neve. Comunque, Gaspare Ottomani e Antonio Zizzamia non hanno avuto grandi difficoltà nel fare le funzioni della lepre nel trainare dietro di lo-

Tommaso Romano

ro l'intero gruppo di atleti aragonesi. Nell'occasione inoltre, la Podistica Ferrandina ha presentato ai nastri di partenza due novi tesserati, Nicola Pasquino, recuperato da pochi mesi ed il dottor Rocco Belmonte, di San Mauro Forte, innesti aggregatisi al gruppo della squadra di Ferrandina solamente dall'inizio del 2009. grande clima di amicizia e stima reciproci a fine gara tra gli atleti ed i dirigenti della Podistica Ferrandina e gli organizzatori della kermesse, l'Associazione culturale Borgo Antico Portasalza, che in collaborazione con l'Avis Regionale di Basilicata ha voluto fortemente dedicare l'evento a Gigi Chiarico. I prossimi appuntamenti per la società aragonese sono tre e sono fissati tutti per il mese di marzo nelle 10 chilometri che si svolgeranno in terra pugliese per l'edizione 2009 del Corripuglia nei paesi di Putignano, Ginosa e Noci. Francesco Calia sport@luedi.it

Nuoto, l’Associazione Atleti Amatori ipoteca il successo negli assoluti MATERA - L'Associazione Atleti Amatori di Matera mette le mani sul trofeo regionale. Si è disputata domenica scorsa la seconda - delle tre giornate - del Campionato Regionale Invernale Assoluti, il campionato “decreterà la società migliore di questa prima parte della stagione” - dichiara il Presidente Antonio Pietracito. La classifica parziale “vede nettamente al comando l'Associazione Atleti Amatori - Matera con 748 punti, seguita le società Savigi di Satriano (541) e Invicta Nuoto di Potenza (235)”. La manifestazione, a cui partecipano 11 tra le migliori società regionali, è rivolta a tutti gli atleti di categoria ragazzi, juniores, cadetti e seniores “ma le batterie non sono divise per anno di nascita bensì con i tempi di qualificazione ottenuti nel campionato invernali” -afferma il tecnico Antonio Iacovone - “anche gli atleti più piccoli (gli esordienti “A”) possono partecipare ma solo se hanno ottenuto un tempo limite fissato da tabelle federali nazionali”. Nella giornata dedicata alla festa della donna, proprio le ragazze hanno regalato al numeroso pubblico presente nel “Palasassi” di Matera le emozioni più forti con protagoniste Antonella Fratusco ('93) e Marta Pizzolla ('97) su tutte per aver migliorato dei record regionali; nel dettaglio Fratusco nelle distanze dei 50rana e 400 misti fermando il cronometro rispettivamente in 35”50 e 5'29”50 mentre Pizzolla lima il limite sempre dei 400 misti per la categoria esordienti portandolo a 5'42”30.

“Con gli importanti risultati ottenuti in questa seconda giornata sono quasi certo che ci confermeremo la società regina di questa prima parte della stagione” - ha commentato a caldo il tecnico Nunzio Vivilecchia. Con gli atleti sempre protagonisti in tutte le gare, sono stati tanti i podi tutti “AAA” che hanno caratterizzato le premiazioni come per le distanze dei 50 e 200 stile libero con Giovanni Lapolla ('92) seguito dai compagni Francesco Martoccia ('92) e Davide Papapietro ('93), o per 200 dorso con ancora Lapolla che giunge prima dei compagni Vincenzo Mirgaldi ('94) ed Eustachio Maragno ('94) ed ancora nei 100 delfino con Martoccia che precede i compagni di squadra Papapietro e Guido Tortorelli ('93). Sempre tra i ragazzi si segnalano le buone performances di Giuseppe Ruscigno ('94), Pietro Zito ('95) e Arturo Lamacchia ('93). Altri importanti podi e piazzamenti sono stati ottenuti da Chiara ('95) ed Irene ('94) Debernardis; Silvia Maglione ('95), Annagrazia Fiore ('95) e Sabrina Venezia ('95) e Mimma Vena ('97). Il presidente ha concluso - “I ragazzi stanno dimostrando un grande entusiasmo e un forte spirito di squadra e credo che domenica prossima nella piscina comunale di Potenza conquisteremo la coppa regionale più prestigiosa e scopriremo quali atleti hanno ottenuto la qualificazione per i Campionati Nazionali”. Mari Anna Flumero sport@luedi.it


Cultura&Spettacoli Mercoledì 11 marzo 2009

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Tra canzoni e monologhi sul palco rivive il messaggio del Signor G

CARNET

“Libertà è partecipazione”

L’ “Album lucano” di Riccardi

Viaggio nella musica di Gaber allo Stabile tro, che insieme alla politica sempre di IRANNA DE MEO più soffre di questo disertare la vita POTENZA - “La libertà non è uno d'aggregazione, che nasce la voglia spazio libero, libertà è partecipazio- far rivivere un “poeta” del nostro ne”: inizia con le strofe della canzo- tempo, esaltato dopo la sua morte e ne “La libertà” di Giorgio Gaber lo già dimenticato dai teatri di tutt'Itaspettacolo portato in scena dalla lia». Così questi giovani attori porcompagnia teatrale Le Vignacce di tano in gira per l'Italia il signor G Canale Monterano (Roma). “Libertà che non smetterà mai di insegnarci è partecipazione - monologhi e can- che “libertà non è stare sopra un albero” ma lizoni di Giorbertà è incongio Gaber”: trare il nostro un viaggio atprossimo, traverso condividere le un'insieme di nostre paure, musica e tanle nostre dete parole, per bolezze, “parriscoprire i tecipare” alla messaggi, i vita sociale, tanti avverticulturale e menti e le tanpolitica del te sconfitte nostro paese. che Gaber, viUn paese che vendo le taptroppo spesso pe più buie e ci ha fatto verstrane della gognare di storia ha laessere uomisciato in ereni liberi, che dità. Sul palci ha insegnaco del teatro to ad avere “Stabile” la paura della coppia Gianni D'Addario Un momento dello spettacolo (foto Mattiacci) nostra libertà, che ci ha e Domenico Laddaga accompagnati dai musici- “gentilmente” invitato a chiuderci sti Gianluca Vecchio (chitarra), Si- in casa, a passare intere giornate mone Iraci (tastiere), Dario Iacovelli davanti ad un “rettangolo magico”. (basso), Daniele Sergio (batteria). La A parti cantate si sono alternati moregia è stata curata da Domenico nologhi o parti recitate a due voci. E Laddaga. Tra i brani che il pubblico sulla battuta «se continuiamo così ha potuto ascoltare durante una se- nessuno andrà a votare ….ci sarà un rata all'insegna dei ricordi e delle nubifragio universale» è scattato emozioni del passato “La libertà” l'applauso condiviso del pubblico. (1972, canzone), “Il pelo” (1971, mo- Divertente il gioco degli schieranologo), “La Strana Famiglia” menti politici con «Di Pietro che sta (1994, canzone), “La democrazia” su un tavolo a parte, Casini che sta (1996, monologo), “Io se fossi Dio” al centro», ma «cambiando l'ordine (1980, canzone) e tanti altri. «Un po' dei fattori, il prodotto non cambia. di anni fa scendere per le strade o Così si vive il disagio di non apparriunirsi nei teatri per discutere, tenere a niente». Poi un messaggio proporre, osservare - è scritto nelle finale: «Non insegnate ai bambini la note di regia - faceva parte della vita vostra morale. E' così stanca e maladi quasi ogni cittadino, rappresen- ta, potrebbe far male. Insegnate la tava la normalità. E' proprio parten- magia della vita». do dal nostro campo e dal suo, il teacultura@luedi.it

POTENZA - In scena la danza nel Teatro Nuovo del Centro di Drammaturgia Europeo con “Quadri 09” il nuovo lavoro coreografico di Ricky Bonavita docente presso l'accademia Nazionale di Danza di Roma- e della sua compagnia Excursus . Dopo il successo dello scorso anno con “Quadri 08”, questo spettacolo sembra accompagnare lo spettatore in un ideale viaggio nel tempo partendo da coreografie all'avanguardia che proiettano in un futuro robotico con i corpi che si muovono come ingranaggi di un macchinario alla riflessione sul concetto del tempo -attraverso un breve dialogo tra insegnante ad allievi-fino alla contemporaneità di coreografie su passi a due di intrecci amorosi accompagnati dalle note di Mina e Astor Piazzolla. La contaminazione dei codici della tecnica accademica con la dinamica di un personale linguaggio di movimento si esprime in una danza di immediata comunicativa dove convivono l'espressione gestuale con l'astrazione della linea, l'azione drammaturgica con l'uso dello spazio e del ritmo, il lirismo e la stilizzazione delle forme con la poetica e l'emozione dei contenuti.

LA RASSEGNA A Moliterno “Io provo a volare”

Omaggio a Modugno della Corte dei Miracoli di GERARDO TEMPONE MOLITERNO - Quinto appuntamento con il teatro, giovedì 12 marzo, nell'ambito della stagione teatrale 2008/2009 “Le valli del teatro”. L'associazione Corte dei Miracoli mette in scena “Io provo a volare”, per la regia di Gianfranco Berardi. Con questo lavoro Berardi, anche lui di origine pugliese, vuole omaggiare il grande Domenico Modugno, cantante, attore, cantautore ed artista dalla travolgente forza interpretativa. In particolare il Modugno un uomo semplice e forte, umile e duro, legato in modo indissolubile alle sue radici di uomo del sud, fermamente ancorato alla sua origine mai rinnegata neanche nel periodo in cui era all'apice del successo e dell'affermazione. Da tutto questo nasce il desiderio di Berardi di dedicare uno spettacolo a Domenico Modugno. Il forte desiderio di omaggiare l'emblema del cinema, del teatro e della musica popolare italiana, un mito ed un esempio da seguire che non passa mai di moda. Modugno, infatti, ha sempre cantato della sua Puglia, della sua terra, ha sempre ricordato la sua gente. Lungo il suo percorso artistico, il regista pugliese più volte si è trovato e fermato di fronte all'opera di Modugno come di fronte ad un grande patrimonio da cui attingere per i suoi lavori. Un patrimonio in cui, poesia e comicità, rappre-

TEATRO Emozioni sulle punte al Cde

Ricky fa danzare i “Quadri 09”

Un momento dello spettacolo

sentano gli ingredienti principali di questa ricetta che, attraverso un uso sui generis della luce, riesce a trasmettere allo spettatore atmosfere emotive, suggestioni e ricordi indimenticabili, risvegliando nel pubblico i sentimenti di cui Modugno si fece portavoce e simbolo. Uno spettacolo che è sì un'avventura profonda, ma che lo spettatore deve comunque vivere con leggerezza, in modo da sfruttare al massimo la possibilità di vivere un comune sogno di libertà, ad occhi chiusi e braccia spalancate, provando in un attimo a poter volare, così come Domenico Modugno potè fare. Sipario alle ore 21 presso il cine teatro Pino. cultura@luedi.it

Tra gli allievi della scuola diretta da Bonavita e Theodor Rawlyer, entrambi sulla scena, spicca Yari Molinari talento potentino trapiantato a Roma sin dalla primissima adolescenza che ha perfezionato vivacità e tecnica di danzatore esibita in due assoli di “Quadri 09”. Plausi generosi dal pubblico presente in sala composto per lo più da allievi delle scuole di danza lucane per i sei validissimi elementi della compagnia e per un repertorio che esplora formalismi astratti senza trascurare rapporti interpersonali e tematiche legate al mondo giovanile. La compagnia “Excursus” riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali protesa verso la creazione contemporanea e la multimedialità dialoga attraverso spettacoli, produzioni, ed eventi con un proprio pubblico, con i mass media e con numerose istituzioni pubbliche e private. Finora ha presentato quindici creazioni in più di trecento spettacoli con numerosi riconoscimenti in Svizzera, Europa ed Africa. Prossimo appuntamento con la rassegna del Cde sabato 14 marzo. Questa volta protagonista sarà la musica con il jazz del Trio De Bonis. cultura@luedi.it

MATERA - In un incontro pubblico che si terrà sabato 21 marzo, alle ore 18,30, nella sala convegni dell’hotel “Le Monacelle” (via Riscatto, 9/10 – Matera), sarà presentato il volume di Riccardo Riccardi “Album lucano – Famiglie, personaggi e immagini ritrovate”, edito da Antezza Tipografi. Ne discuteranno con l’autore Mario Spagnoletti, docente dell’Università degli studi di Bari, e la direttrice dell’Archivio di Stato di Matera Antonella Manupelli. Previsto un indirizzo di saluto del sindaco di Matera Nicola Buccico. Modererà i lavori il giornalista Pasquale Doria. Seguirà un breve intrattenimento musicale con la “Hot Jazz”. cultura@luedi.it

Un giovedì “Sui generis” al New Evoè POTENZA - Il giovedì potentino si conferma sempre più “SuigeneriS”. Qquesta volta protagonista i “Fratelli di Frederick” e Dj Leo ed una “live performance” strepitosa. La Federazione “Sui generis Potenza” organizza l'ennesimo giovedì targato “Suigeneris al New Evoè”, a partire dalle ore 21,30. Location la magica e suggestiva ambientazione del lounge bar del centro storico del capoluogo. Entertateinement? E' prevista una cena spettacolo, che vedrà l'esibizione dei Fratelli di Frederick e Dj Leo. Con una promozione da 5 euro che include panino e birra media alla spina. «La vostra sete di divertimento sarà garantita - comunica la direzione organizzativa della Federazione - dalla competenza dello staff del “New Evoè Lounge Bar”. Si ricorda inoltre che, come sempre, i tesserati Sui generis avranno particolari sconti per cocktail e bottiglie. L' ingresso è assolutamente gratuito». Per maggiori informazioni è possibile contattare la Federazione Sui generis Potenza presso lo spazio per le Associazioni, Piano Terra Facoltà di Agraria, Campus di Macchia Romana in Via dell'Ateneo Lucano. Maria A. Flumero cultura@luedi.it


Cultura e Spettacoli 47

Mercoledì 11 marzo 2009

Ornella Vanoni in tournée a Bari di BIAGIO TARASCO BARI - Ornella Vanoni in concerto domani, presso il Teatroteam di Bari, in via Giorgio La Pira, con il nuovo “Più di me Tour 2009”, tratto dall'ultimo album di duetti “Più di me”, in vendita dal 17 ottobre (Sony Bmg), già disco di platino con oltre centomila copie vendute. L'eccezionale tournée teatrale è stata organizzata da F&P Group. Una tournée che porterà la Signora della canzone italiana nei principali teatri della Penisola per ripercorre cinquanta anni di grandi ed indimenticabili successi. L'album “Più di me” contiene due brani inediti, “Solo un volo” con Eros Ramazzotti e “Amiche mai”con Mina, ed una serie

di eccezionali duetti realizzati sulle canzoni più significative del repertorio di Ornella Vanoni in collaborazione con grandi artisti del panorama musicale italiano. Fra questi vanno ricordati “Eternità” con i Pooh, “Una ragione in più” con Giusy Ferreri, “Più” e “Io so che ti amerò” con Jovanotti, “Domani è un altro giorno” con Claudio Baglioni, “La musica è finita” con Gianni Morandi, “Senza fine” con Lucio Dalla, “Senza paura” con Fiorella Mannoia e “L'appuntamento” con Carmen Consoli. L'inizio del concerto è alle ore 21 (Info: 0805210877). Il costo dei biglietti è di 38 euro (poltronissima), 30 euro (poltrona) e 22 euro (galleria) più diritti di prevendita. cultura@luedi.it

L’attore premiato dalla Provincia di Matera

Murgia re di Teatriamo di MARIA ANNA FLUMERO LA Provincia di Matera ha premiato Tiberio Murgia al termine della rassegna “Teatriamo. Primo festival del teatro emergente”. Promessa mantenuta nei confronti dell'attore sardo dall' assessore alla Cultura Giuseppe Digilio. Murgia, che ha 80 anni, ha girato molti film di successo come 'I Soliti Ignoti'. «Il premio a Murgia - ha spiegato Digilio - non poteva che venire da una città della Murgia, Matera, che in questo momento intende valorizzare le compagnie amatoriali». L' attore per motivi di salute non ha presenziato fisicamente alla cerimonia di premiazione, in esclusiva, al margine degli ultimi preparativi abbiamo intervistato per i lettori de “Il Quotidiano della Basilicata” l'attore e regista Marco Tornese il quale ci ha dichiarato «questo è in assoluto il primo riconoscimento alla carriera per Murgia, entro questa sera glielo consegno io. Lui è felice e mortificato per non essere presente, ma si è promesso che appena potrà vuole visitare Matera»..Tornese con Ulderico Pesce (nel-

le vesti di presidente), Donato Nubile dell'Accademia Campo Teatrale di Milano, Massimo Paolucci, Sara Donati, Giavanna Rossi, e Luigi Benevento ha costituito la giuria. Positivo il giudizio di Tornese sulle 13 compagnie materane. «Ottimo il livello - ha detto- E' sbagliato chiamarlo amatoriale, l'unica differenza è che loro non guadagnano. Un livello di impegno altissimo». I più giovani? «E’ bellissimo non vederli correre dietro ad una cultura fatta di modelli imposti». Anche Tornese ha iniziato e continua con il teatro. Tra i progetti futuri «uno spettacolo multimediale su Edoardo De Filippo con il debutto e Roma e un film thriller, “B-mine”». Aspettando “Ferribotte “ il gelosissimo e possessivo immigrato siciliano de “I soliti ignoti”, auguri anche alla compagnia materana che avrà ricevuto l'opera realizzata dall' artista Michele Schiavone, un corso con i docenti dell' accademia “Campo teatrale” di Milano (ad aprile nella città dei Sassi) e una rappresentazione inserita nel prossimo cartellone del teatro “Guanella” di Milano. cultura@luedi.it

L’evento Con George al “Cine Club De Sica”

Dal 12 al 16 marzo per la prima volta nella città dei Sassi

La “Revolution” del Weber Circus tra felini, acrobati e giocolieri di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - “Revolution”. Arriva per la prima volta a Matera e in Basilicata il più famoso circo tedesco, “Weber Circus”. La location che li ospiterà da martedì, 12 marzo fino a lunedì 16 sarà il borgo La Martella (nuova stazione ferroviaria) con uno spettacolo davvero entusiasmante. «Siamo stati per sei mesi in tournée ad Atene ed eravamo uno degli spettacoli che contornavano le olimpiadi - racconta Lory Weber, direttrice del grande circo - e per questo motivo siamo voluti tornare in Italia con questo fantastico show che sicuramente avrà successo». Già alla fine degli anni ottanta «nel nostro paese ci sono state alcune tournèe ufficiali dell'allora circo di Berlino, che sicuramente molti ricorderanno. Oggi a distanza di anni ecco tornare in Italia un nuovo grande spettacolo che sicuramente porterà una ventata di novità». Uno show, nuovo, diverso e dinamico. A dirigere questo complesso è Ektor Weber, famoso in tutto il mondo per essere uno degli ammaestratori di felini più bravo, sia nel preparare i suoi grandi gattoni che nel proporlo con tanta classe e dolcezza. Tra le sue esibizioni, rinomate quelle «davanti ai principi Ranieri a Monte Carlo». Ektor ama molto l' Italia «tanto da aver anche sposato una grande artista circense italiana, Loredana Vulcanelli. E oggi dopo anni di tournée in tutt'Europa finalmente il complesso si presenta al pubblico italiano in un ambiente ben curato. La struttura

e di nuova concezione e permette di gustare bene tutto lo show da ogni ordine di posto senza avere davanti i noiosissimi contropali. Quali i numeri dello spettacolo? Primo fra tutti un numero a grande altezza rappresentato da uno straordinario funambolo a grande altezza che a Francoforte ha fatto la traversata sospeso nel vuoto da un grattacielo all'altro creando molto interesse in tutto il mondo e facendo salire le sue quotazioni alle stelle si tratta di Alexander Allende. Si dice che il circo è equestre, spazio agli animali? Si parte dai pony dello Shetland, sei in tutto per passare alla grande cavalleria presentati con grande stile dalla Famiglia Weber. Durante la performance entreranno nella grande arena anche struzzi, zebre, lama e un grande ippopotamo. Ma Weber è conosciuto nel mondo per proporre animali feroci così ecco che si presenta in pista con delle splendide tigri reali del bengala per veri intenditori. Weber porterà in pista i felini con tanta dolcezza gli lascerà fare gli esercizi chiamando i gattoni soltanto per nome. In pista anche una grande promessa del circo mondiale? Sì, parliamo del giovane verticali sta Devin De Bianchi che a 14 anni è già un grande protagonista della pista, avendo già vinto il festival dei giovani artisti del circo a Parigi. Altre innovazioni? In esclusiva il quadro ispirato agli angeli volanti con una coreografia del Fantasma dell'Opera. Il tutto proposto con una serie di tessuti colorati

dal duo Phantomas, atleti che metteranno in evidenza a grande altezza i propri muscoli e in alcuni momenti rasenterà l'impossibile e al tempo stesso volerà quasi in un ambiente incantato da fiaba. Sempre con il naso all'insù per ammirare un quadro ispirato a “Fantasia” il grande film disneyano, in cui Sergey Valkiv metterà a durare prova i suoi muscoli mentre volerà a grande altezza in un coreografia in cui sembrerà di veder volare delle enormi farfalle, e ancora una simpatica chicca rappresentata dalla provocante Marchesa M che eseguirà un numero sexy e accattivante con le spade e coltelli di forte e impatto ed equilibrismo. E ancora da Berlino il duo Valkin che daranno prova del perfetto equilibrismo su rulli oscillanti a ritmo di scatenata dance music. Miss Desiré proveniente dalla scuola del circo di Torino, invece porterà in pista tanta classe e disinvoltura nel suo numero di acrobazie al cerchio aereo di verticali. Non mancheranno giocolieri, saltatori ed equilibristi. Uno spettacolo davvero originale allietato dalle riprese dei giovani e divertenti clown Eddie e Cirillo. Lo show vede le coreografie e la regia di Lory Weber dove protagoniste sono anche un gruppo di ballerine del Berlinen Show. Gli orari degli spettacoli? Feriali: alle ore 17,15 e 21,30, mentre la domenica: alle ore 16,30 e 19,30. E' possibile visitare il grande parco zoo? Si, dalle ore 10 alle ore 14. cultura@luedi.it

di MICHELE RIZZO RIONERO - La rassegna della XII Mostra Cinematografica di cinema d'autore, organizzata dal CineClub "Vittorio De Sica" di Rionero in Vulture, continua presso il cinema Vorrasi, ore 20,30, con la presentazione del film "Burn After Reading" (titolo italiano "A prova di spia"), diretto dai Fratelli Coen e interpretato da Georges Clooney, Brad Pitt e John Malkovich, che ha inaugurato l'ultima Mostra Cinematografica di Venezia. La pellicola racconta di Osborne Cox, un analista della Cia, che, da un giorno all’altro, viene allontanato dal suo incarico. Il motivo è che avrebbe dei seri problemi con l’alcool. Ma comincerà ad averli rimanendo a casa disoccupato e con una moglie che lo tradisce. E’ questo il punto di partenza di una storia che i fratelli Coen allestiscono come una parodia. «Joel e Ethan Coen sono gli autori di alcuni tra i capitoli più sintomatici del cinema contemporaneo – ha sottolineato il direttore artistico del CineClub De Sica, Armando Lostaglio – autori che hanno tradotto i loro sogni e i loro incubi in scintillanti ed originali forme cinematografiche. Lo scorso anno – continua – hanno vinto l’Oscar con “Non è un paese per vecchi” dal forte impatto emotivo, una storia alquanto intrigante e difficile da dipanare. In quest’ultimo lavoro – conclude il direttore artistico Lostaglio – i Fratelli pluripremiati del cinema americano si mettono in gioco mediante una spirale fra il grottesco e il bizzarro che prende di mira la società americana, afflitta da manie e contraddizioni». cultura@luedi.it


48 Cultura e Spettacoli

Mercoledì 11 marzo 2009

Torta di compleanno e auguri per il debutto nella fiction “Un posto al sole” di EMILIO FIDANZIO MELFI - E' stata una bella serata, gradevole e divertente, quella che si è svolta presso l'Aula consiliare del palazzo di città di Melfi. Soprattutto la comunità di Foggiano, frazione della città federiciana, si è stretta attorno, al suo Giuseppe Cristiano, protagonista del film di Gabriele Salvatores "Io non ho paura", girato nelle campagne di Melfi nel 2003. Una pellicola che ha riscosso un successo straordinario, candidato all'Oscar e premiato a festival importanti come Berlino e Venezia. Giuseppe ha raccontato queste sue meravigliose esperienze, nell'ambito di un incontro pubblico, fortemente voluto dai suoi compaseani, accontentati in questa richiesta dall'amministrazione comunale ed in particolare dall'attenta assessore alla Cultura Pina Carbone. Non soltanto vecchi e intramontabili trascorsi però, perché nel frattempo Giuseppe Cristiano, da ieri fresco diciannovenne, festeggiato adeguatamente, è risalito alla ribalta delle cronache per la nuova esperienza lavorativa che sta compiendo. Il giovane attore melfitano ha ricevuto una parte nella soap opera " Un posto al sole", quotidianamente in onda su Rai Tre in prima serata. Un ennesimo attestato di fiducia verso la bravura di questo ragazzo che sembra davvero lanciato verso una importante carriera. «Speriamo sia così asserisce, per nulla emozionato, al microfono, Giuseppe - Spero vivamente di riuscire a sfondare in questo mondo che per me rappresenta un sogno. Ogni tanto mi fermo a pensare su quanto il caso, la fatalità, possano risultare importanti nella vita di una persona. Io da piccolo sognavo di fare il calciatore, (difatti giocava nelle giovanili del Melfi), poi in maniera inaspettata è arrivato questo provino nel 2002. Grazie all' associazione dell'Albero di Minerva, mi sono proposto. Cercavano un ragazzo mediterraneo, carnagione ed occhi scuri. Mi

Melfi in festa per Giuseppe

hanno preso ed è stata la svolta della mia vita. Una esperienza indimenticabile a contatto con personaggi straordinari. Ed ora questa opportunità di " Un posto al sole", che mi auguro mi possa far conoscere anche alla platea televisiva». Per il momento Giuseppe è appena entrato in scena, svolgendo una piccola parte con un contratto semestrale. Fino a luglio prossimo. Ma il personaggio da lui interpretato, ha la possibilità di ritagliarsi uno spazio maggiore, molto dipenderà anche dalla sua abilità e dalle sue capacità. Nel frattempo, amici, familiari e parenti, hanno potuto ammirarlo in questo nuovo ambito professionale. Nell'aula consiliare infatti è stato montato uno schermo che ha permesso la visione della puntata, in cui Giuseppe ha recitato la parte del figlio di una famiglia in cui il padre, tradisce la moglie, insospettendo lo stesso figlio. Oggi Giuseppe è di nuovo a Napoli, sul set, dove sono ricominciate

Giuseppe Cristiano sopra con i genitori sotto con il sindaco Navazio e il consigliere Lamorte (foto Al. Zenti)

le riprese. Di certo non è facile conciliare tutti gli impegni e spostarsi continuamente. «Si è vero, per un ragazzo lucano non è semplice. Sono orgogliosissimo delle mie origini melfitane, ma è inevitabile affrontare sacrifici. Se voglio fare cinema, dovrò trasferirmi a Roma. E' lì che si svolge la vita cinematografica. Nel frattempo ci sono sempre gli studi da completare. Coniugare tutti gli impegni a volte è una impresa. Devo ringraziare la mia famiglia che mi asseconda e che mi consente di coltivare questo sogno». Genitori che erano presenti alla serata organizzata e che non hanno nascosto l'emozione e la gioia di ave-

re un figlio che sta dando inaspettate soddisfazioni. Uno stipendio importante, la notorietà, la visibilità. Tutti aspetti che vanno gestiti con oculatezza ed intelligenza. Stando all'impressione positiva ricavata dal colloquio avuto con Giuseppe, il pericolo di montarsi facilmente la testa, al momento sembra accantonato. Gli auguriamo di restare così. Fiero delle sue origini, motivato, attaccato ai valori della sua terra e della sua famiglia. Solamente in questo modo, quello che adesso è ancora un sogno, potrebbe trasformarsi in piacevole realtà. Tutta Melfi glielo augura di cuore. cultura@luedi.it

TEATRO CAMPOMAGGIORE - “I nipoti del sindaco” è la commedia che i ragazzi della locale Pro loco hanno interpretato in maniera magistrale. La pièce, una delle commedie napoletane più celebri di Eduardo Scarpetta, è stata messa in scena presso la palestra comunale. Ci fa enorme piacere - afferma Filomena Addesio, per l'occasione Jolanda, simpatica donna di servizio - che il numeroso pubblico intervenuto nelle due serate abbia apprezzato con soddisfazione e compiacimento il nostro lavoro. Abbiamo maturato l'idea di rappresentare questa commedia in primo luogo per spingere giovani e non solo all'intraprendenza, alla voglia di prendere parte alle tante iniziative della nostra associazione, con lo scopo di mantenere in un clima unito e vivace il nostro paese. La commedia racconta di un benestante sindaco Don Ciccio Sciosciammocca e dei suoi nipoti: Felice, un bravo ragazzo che studia diligentemente a Milano e Silvia, che, per seguire Rocco, suo innamorato segreto, è scappata dal collegio. Don Ciccio Sciosciammocca ha deciso di lasciare tutta la sua eredità a suo nipote Felice, il quale durante il viaggio per incontrare lo zio ha baciato casualmente una giovane, Nannina, ed è inse-

Applausi per “Il nipote del sindaco” della Pro loco di Campomaggiore

guito dal fratello di costei che vuole vendicarsi. Caro per lui fu questo bacio, infatti, nonostante mille peripezie e travestimenti si giocò metà dell'eredità. Una commedia esilarante - prosegue Filomena Addesio -

che ha visto i ragazzi della Pro Loco animare e far divertire il numeroso pubblico accorso. Questo ripaga i sacrifici compiuti per mettere in piedi tutta la fase organizzativa della recita, resa possibile grazie al

costante supporto dell'Amministrazione comunale. Anziani, giovani e bambini hanno riso a crepapelle vedendo i ragazzi dell'associazione cimentarsi e immedesimarsi a perfezione nei personaggi. Un grande ringraziamento - conclude Filomena Addesio - va rivolto a tutti i ragazzi della Pro Loco, nessuno escluso, per il gratuito lavoro e impegno che da alcuni anni sta riscuotendo sempre più apprezzamento. Un modo semplice e chiaro per regalare ogni tanto alla gente momenti di svago e spensieratezza. E' di questi tempi se ne avverte proprio il bisogno. Questo l'elenco degli attori: Salvatore Rago (Don Ciccio), Raffaella Rubino (Silvia), Antonio Placella (Felice), Donato Cafarelli (Don Raimondo), Francesco Zotta (Rocco), Filomena Addesio (Jolanda), Chiara Caprara (suor Arcangela), Carmen Rago (suor Mariuccia), Anna Maria Mastromarino ( vigile comunale), Francesca Benevento (Rosa), Alessio Paternoster (Carminuccio), Valentina Dianò (Michelina), Alessio Cafarelli (Pasquale), Paola Addesio (Paoletta), Lucia Di Trana (Lucia), Carmela Fanelli (Carmelina), Giovanni Santoro (Leopoldina). Regia di Giovanni Loguercio e Rosario Santoro. cultura@luedi.it


Spettacoli e televisione 49

Mercoledì 11 marzo 2009

IL REGISTA ROMANO PARLA DEL LIBRO DEL PADRE MARIO E RACCONTA LA SUA FAMIGLIA

Carlo Verdone: «Ho esordito grazie a un calcio» ROMA – Il debutto pubblico di Carlo Verdone come attore è avvenuto «a calci nel sedere» grazie alla madre. L’ha rivelato ieri in Campidoglio Luca Verdone, fratello di Carlo, durante la presentazione del libro “Cacciatore di immagini – lo storico del cinema collezionista di futurismo e non solo”, scritto dal padre Mario Verdone. «A metà degli anni '70, Carlo doveva recitare tutti i personaggi in un mio lavoro teatrale, il mondo di Rabe-

di PAOLO PETRONI ROMA – Un Massimo Ranieri in piena forma, pronto a festeggiare, l’8 aprile allo Smeraldo di Milano, le 300 repliche in due stagioni del suo recital Canto perchè non so nuotare e al lavoro, con Mauro Pagani, per un quarto Cd di classiche canzoni napoletane «in cui trovo il coraggio di cantare anche in modo particolare, divertente O sole mio», è quello che parla, in occasione dell’arrivo nelle sale, venerdì, del film di Maurizio Scaparro L'ultimo pulcinella, del suo rapporto con questa maschera. «Ricordo da piccolo il pulcinella alla Villa Comunale di Napoli, il burattino che prendeva un sacco di mazzate e mi faceva una gran pena, anche se alla fine era sempre vincente, proprio come sono sempre stati i napoletani», ricorda il cantanteattore, che la maschera di Pulcinella vestì la prima volta 23 anni fa. Fu anche allora su invito di Scaparro (“è doveroso tu lo faccia»), che aveva trovato un soggetto inedito di Rossellini e voleva adattarlo al teatro. Fu uno spettacolo di successo, che ha girato il mondo sino all’ultima recita in Spagna nel 2002. E quello stesso soggetto, molto riportato ai nostri giorni, in cui Pulcinella viaggia dalla periferia di Napoli alla balieue di Parigi, è alla base oggi del film. «Quella proposta mi fece paura. Più che pensare a quello della mia infanzia, pensavo ai Pulcinella di Petito, Petrolini, Eduardo, a un confronto impari. Cominciò così – racconta Ranieri, che ha in mano una bella e vecchia maschera di cuoio – la mia lunga lotta intestina lotta con questa maschera, fissa, impenetrabile, che devi solo cercare di far vivere e

lais, ma essendo un grande perfezionista aveva paura. Alla fine l’ha convinto mia madre a calci nel sedere», ha spiegato Luca Verdone. «E' proprio così», ha aggiunto Carlo, che ha spiegato di aver iniziato a imitare personaggi dentro la propria casa. «Casa nostra era un teatro, si rideva, si chiacchierava molto, c'è sempre stato un bel feeling. Io ho iniziato imitando mio padre ma soprattutto mia nonna e il suo particolare modo

di zoppicare – ha detto l’attore-regista -. Il mio scherzo più bello l’ho fatto 24 ore dopo la morte di mia nonna imitando il suo modo di camminare, a mezzanotte dentro casa». Il regista è attualmente impegnato nel suo nuovo film di cui inizierà le riprese il 20 aprile. La pellicola si intitolerà «Io, loro e Lara», nel cast accanto a lui c'è Laura Chiatti, e si fanno i nomi fra gli altri di Anna Bonaiuto, Angela Finocchiaro e Marco Giallini.

L’ATTORE PRESENTA IL FILM DIRETTO DA SCAPARRO SULLA MASCHERA NAPOLETANA

Ranieri: «Pulcinella è la mia rivoluzione» DOPO LE POLEMICHE SULLA PRESUNTA CENSURA RAI

Cinema e gay, il 17 marzo la versione integrale di “Brokeback”

Massimo Ranieri con la maschera di Pulcinella (foto Coccia)

che, per sua forza e fortuna nostra, continua a vivere. E finchè c'è lei, esiste anche un popolo che le sta dietro, una cultura, un’idea rivoluzionaria, per la volontà di resistere, con sfrontatezza e violenza verbale, ma anche comica ironia e mai volgarità». Parla poi di «nuovo imbarbarimento» della sua città: «I miei cari, il mio cuore è a Napoli, e ci torno più spesso che posso – con-

E X FACTOR RIALZA L’AUDIENCE

Fiorello impazza su “Skraiset” FIORELLO (quasi) a reti simo 2 aprile. «Non sono unificate. In un quarto d'o- qui per fare pubblicità alla ra lo showman ha unito tut- trasmissione — ha poi avti i network italiani. «E con vertito il comico — che poquesto abbiamo fatto Skrai- trete vedere col decoder, sto set», ha detto infatti trion- parlando naturalmente di fante Fiorello, quando du- Telepiù» e giù risate. E fa tre, dopo lo rante la scorspot dello sa puntata di stesso Fiorel"X Factor" su lo fatto su Raidue la reRaitre in un te si è collegacurioso interta con lui, dal vento a Blob, tendone di e quello di Mipiazzale Cloke Bongiorno dio a Roma sabato su Sky dove sta prenel prepartiparando il ta dell'anticisuo nuovo po di serie A, programma Torino-Juper Sky, ed è ventus («Diapparso Vacono che farà lerio Staffelli uno spettaco(Mediaset) Fiorello a X Factor lo 4 giorni alcon un Tapiro da consegnare allo sho- la settimana, ma questo rawman. «Lo sai che siamo su gazzo esagera!»). Risate Raidue?» ha chiesto Rosa- della Ventura e piccola imrio a Staffelli, mentre si pennata degli ascolti del tasentivano sullo sfondo le ri- lent show di Raidue, a cui sate di Simona Ventura e l’apparizione di Fiorello ha Mara Maionchi: lui, il «tapi- dato una boccata d’ossigeroforo», ha annunciato (o no nella solita disfatta conribadito) la data ufficiale tro il panzer Grande Frateld'inizio dello show: il pros- lo.

clude Ranieri – Bisogna restare, i giovani debbono resistere, se no è il disastro. Qualcuno deve rispondere a chi dice che la monnezza è un problema napoletano, mentre le monnezze sono tante, grandi e piccole, ma sparse per tutto il paese». E intanto ha deciso, con Scaparro, di devolvere ai lavoratori in lotta della Fiat di Pomigliano d’Arco l’incasso delle prime a Roma e Napoli.

ARRIVERÀ martedì 17 sato la Rai, spiegando che marzo in seconda serata su «una casualità» aveva impeRaidue la versione integrale dito la trasmissione della dei Segreti di Brokeback versione integrale del film, Mountain, il western gay di vincitore del Leone d’Oro a Venezia, di Ang Lee tre Oscar e sulla dramquattro matica pasGolden Glosione amobe. Viale rosa tra due Mazzini giovani coaveva infatwboy del ti chiesto alWyoming, la società ditrasmesso stributrice, l'8 dicembre la Bim, il viscorso pristo censuvo di alcune ra, per una scene di batrasmissioci tra i due ne senza protagonivincoli di sti (uno era orario. «Ci Heath Led- Una scena del film auguriamo ger, morto a gennaio del 2008). La mes- che si buttino via tutte le cassa in onda con i tagli aveva sette con le scene tagliate – causato proteste da parte commenta il presidente Ardel mondo omosessuale, cigay, Aurelio Mancuso – e dall’Arcigay al circolo Ma- che Raidue possa dare spario Mieli, e di alcune associa- zio, magari anche in prima zioni di consumatori. «Nes- serata, alle storie di persone suna censura», aveva preci- omosessuali».

BREVI DALLO SHOWBIZ LA FICTION SU MOANA

Bouryka sarà Baby Pozzi SI chiude il cast di «Moana», la fiction di Sky Cinema dedicato alla vita della più famosa e sfortunata diva del porno italiana. E arriva, ancora una volta dall’informatissimo sito cinemotore, l’ultima indiscrezione: sarà l’attrice russa Elena Bouryka ad interpretare la genovese Baby Pozzi sorella della più nota Moana e anch’essa pornostar. Il casting del film tv diretto da Cristiano Bortone vede già arruolati per il ruolo della protagonista Violante Placido, Giorgia Wurth che dovrà interpretare l’ungherese Cicciolina e il noto attore di teatro Fausto Paravidino che indosserà i panni di Riccardo Schicchi. Le riprese iniziarenna a Roma a fine marzo.

TERZO FILM DELLA SAGA

La dolce attesa di Gerini e Zampaglione

Zampaglione e Gerini

«SE fosse maschio lo chiameremo Pietro». Lo rivela Federico Zampaglione che per la prima volta insieme con la compagna Claudia Gerini parla del figlio che lei aspetta in un'intervista esclusiva pubblicata da Chi. L'attrice, dopo aver confermato di essere al terzo mese di gravidanza, racconta: «Maschio o femmina? Non sappiamo ancora. A mia figlia Rosa (nata nel 2004 dal matrimonio con Alessandro Enginoli, ndr), piacerebbe una sorellina».

Ela si sposa in chiesa con il bodyguard

Ela Weber

«MI sposerò in chiesa, perché sono molto credente. In passato sono sempre scappata davanti all'altare, ma Andrea è l'uomo giusto». Lo rivela Ela Weber lo rivela a Chi e annuncia che presto si sposerà con il suo nuovo compagno, Andrea Bonacci. «L'ho incontrato il giugno scorso al Gay Village di Roma, durante una manifestazione in cui lui era il capo della sicurezza e mi era stato assegnato come guardia del corpo», racconta la showgirl.

SFOGGIO DI LUSSI IN MESSICO

Drew regista Carla come per Twilight Maria Antonietta DREW Barrymore potrebbe dirigere il terzo episodio della saga Twilight. La star di Charliès Angeles ha confermato di essere stata contattata dalla produzione per sondare la sua disponibilità a riguardo. Il secondo episodio di Twilight dal titolo New Moon è previsto in uscita per la prossima estate mentre il terzo episodio, Eclipse, quello che potrebbe appunto essere diretto dall’attrice di E.T., da qualche tempo impegnata anche dietro la cinepresa, è previsto in uscita a Novembre 2009. Barrymore, a breve sugli schermi in Italia con il film La verità è che non gli piaci abbastanza, è ora impegnata nella post-produzione della commedia Whip It!

PERSONAGGI

NEL corso della loro visita in Messico Sarkozy e signora hanno soggiornato in un resort da 3500 euro a notte, e l'ex top model ha sfoggiato orecchini di diamanti. Ed è immediato sulla stampa francese il paragone tra Carla Bruni e la più celebre signora di Francia, la regina Maria Antonietta. Mentre la Francia, infatti, colpita dalla crisi arranca, i piccioncini si concedono questa vacanza extralusso, scatenando polemiche in tutta Europa. E i lettori francesi sui siti si scatenano: «Sarko e Carla somigliano a Luigi XVI e Maria Antonietta, non si rendono conto dei problemi che la gente deve affrontare ogni giorno per andare avanti».

D’Amico piace agli inglesi e quella gaffe...

Ilaria D’Amico

IN Gran Bretagna Ilaria D'Amico fa faville ed è considerata una delle più belle e affascinanti "sport girl" del piccolo schermo, dai giornalisti inglesi. Ad averla fatta conoscere al grande pubblico britannico è stata l'intervista a David Beckham. Sempre Ilaria è stata la protagonista di una gaffe "piccante" con una domanda imbarazzante all'attaccante del Milan, Pippo Inzaghi: «Chissà cos'ha lei tra le gambe, una saetta lo muove?».


50 Rubriche

Mercoledì 11 marzo 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Nel lavoro potete fare meglio di così: che aspettate ad impegnarvi davvero? Una vecchia amicizia sta evolvendo…

TORO 21/4 - 20/5

Periodo propizio per rafforzare la posizione professionale: tirate fuori dal cassetto un vecchio progetto. Ascoltate di più il vostro cuore.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Una felice intuizione può portarvi molto lontano nella vostra attività: pensateci. In amore cogliete l'attimo.

CANCRO 22/6 - 22/7

Nel lavoro perseguite con grinta e molta costanza i vostri obiettivi. In amore fate tesoro dell'esperienza.

LEONE 23/7 - 23/8

Nel lavoro puntate all'essenziale senza perdervi in tanti dettagli. Rischiate di perdervi in avventure sentimentali da poco.

VERGINE 24/8 - 22/9

Un grande realismo accompagnato da una grande spinta vitale vi aiuterà nel lavoro. Un amore altalenante e molto stressante.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Nel lavoro il vostro punto di forza è l'obiettività nei giudizi. In amore non correte dietro sogni irrealizzabili.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Malgrado il periodo sia condizionato da influssi discontinui nel lavoro farete passi avanti. In amore siete troppo prevenuti: rilassatevi.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Nel lavoro avete ancora molto da imparare: lo farete in fretta se sarete umili. Alti e bassi in amore.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Non drammatizzate i continui alti e bassi nella vostra attività: imponetevi l'ottimismo. In amore imparate ad ascoltare.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Nel lavoro potete guardare al futuro con fiducia e ottimismo: le prospettive sono buone. Momento eccitante in amore.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

LI bracciolo; gora TO = Libraccio logorato;

Focalizzate l'attenzione su un dettaglio trascurato fino ad oggi e nel lavoro le cose miglioreranno. Attenzione alle cotte.


Televisioni 51

Mercoledì 11 marzo 2009

PRIMA SERATA

20.30

SPORT

21.05

RUBRICA

RUBRICA

21.10

SHOW

21.10

21.10

FILM

14.30

CARTONI

21.10

ATTUALITÀ

Cristiano Ronaldo

Roberto Giacobbo

Federica Sciarelli

Maria De Filippi

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg 1 Turbo - di motori 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea verde Meteo verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.00 -VarietàScanzonatissima 06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -TelegiornaleTG 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.40 -Sit-comPiloti 15.00 -RubricaDiretta dalla Camera dei Deputati - Question Time 15.40 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -RubricaRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11

08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -TelegiornaleTG3 Agritre 12.45 -RubricaLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -SportTirreno - Adriatico - Ciclismo 16.15 -NewsGT Ragazzi 16.25 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.05 -TeleromanzoAgrodolce 20.25 -TeleromanzoUn posto al sole

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 09.55 -Real Tv Grande Fratello 10.00 -Telegiornale Tg 5 - Ore 10 10.05 -Attualità Mattino Cinque 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13.40 -Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvLa Fattoria 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.35 -NewsVie d'Italia 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 13:46 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.00 -FilmGiuramento con I. Di Benedetto, N. D'Angelo, M. Merola - regia di Alfonso Brescia (Ita) - 1982 16.50 -NewsTgcom - Attualità 16.55 -NewsVie d'Italia 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 18:56 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore

06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -ShowCiak Speciale 12:18 - RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 12:58 - Previsioni del tempoMeteo 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -TelefilmMalcom 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin Princess - Principessi gemelle 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmJeff & Leo - Gemelli detective 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film In nome di Dio con John Wayne, Harry Carey Jr., Jward Bond - regia di John Ford (USA) - 1948 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Sport Rai Sport - Calcio 22.45 -Rubrica Un Mercoledi' da Campioni 23.25 -Telegiornale Tg 1 23.30 -AttualitàPorta a Porta

20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -RubricaVoyager - Ai confini della conoscenza 23.05 -TelegiornaleTg 2 23.20 -RubricaRai Educational - La Storia Siamo Noi 00.20 -NewsMagazine sul 2

21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Rubrica Chi l'ha visto? 23.10 -Talk Show Parla con me

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show Amici

20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmMr. Crocodile Dundee con P. Hogan, L. Kozlowski - regia di Peter Faiman (Australia) - 1986 23.20 -FilmNessuna pietà con R. Gere, K. Basinger - regia di Richard Pearce (USA) - 1986

20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Telefilm C.S.I. - Scena del crimine 22.05 -Telefilm C.S.I. New York 23.05 -TelefilmThe Closer

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Attualità Exit: uscita di sicurezza

01.05 -TelegiornaleTg 1 01.45 -RubricaSottovoce 02.15 -RubricaRai Educational 02.50 -VideoframmentiSuperStar 03.20 -Film TvIl Maresciallo Rocca 3 05.00 -TelefilmZorro 05.20 -VideoframmentiHomo ridens

00.50 -RubricaTg Parlamento 01.00 -Real TvX Factor 01.30 -RubricaReparto corse - di motori 02.20 -TelefilmNebbie e delitti 2 04.00 -VideoframmentiScanzonatissima 04.10 -RubricaI nostri problemi 04.15 -RubricaNET.T.UN.O

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02.10 -DocumentiFuori orario 02.15 -AttualitàRai News 24 02:16 - TelegiornaleNews 02.50 -RubricaNext

00.00 -RubricaMatrix 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte

01.25 -TelegiornaleTG4 - Rassegna stampa 01.50 -FilmAnni 90 Parte II Con Christian De Sica, Massimo Boldi, Andrea Roncato, Nino Frassica, Carol Alt - regia di Enrico Oldoini - Italia 1993

23.55 -ShowChiambretti night Solo per numeri uno 01.45 -NewsStudio Sport 02.10 -TelegiornaleStudio Aperto 02.25 -MusicaleTalent 1 Player 03.05 -Serie TvI Soprano 04.10 -FilmFuga da Kayenta

23.35 -TelefilmSex & the city 00.05 -TelefilmLWord 00.55 -TelegiornaleTg La7 01.15 -RubricaMovie Flash 01.20 -AttualitàOtto e mezzo 02.00 -TelefilmAlla corte di Alice 03.00 -RubricaDue minuti un libro

Mr. Crocodile Dundee

I Simpson

Ilaria D’Amico

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 16.00

RETE 4

ORE 21.10

IN NOME DI DIO

GIURAMENTO

MR. CROCODILE DUNDEE

con J. Wayne, P. Armendariz, H. Carey jr. - regia di John Ford (Usa) - 1948

con M. Merola, N. D'Angelo - regia di Alfonso Brescia (Ita) - 1982

con P. Hogan, L. Kozlowski, J. Meillon regia di Peter Faiman (Usa) - 1986

In fuga attraverso il deserto dopo un colpo, alcuni fuorilegge si imbattono in una partoriente che, morendo, affida loro il neonato. I tre, divenuti i padrini, hanno promesso alla donna che si sarebbero occupati del piccolo. Infatti intraprendono un faticoso e interminabile viaggio attraverso il deserto per portare il piccolo in città. Due di loro moriranno durante il viaggio ma il terzo riuscirà...

Per scarsezza di mezzi, Don Salvatore e Concetta non possono sposarsi. Una zia d'America si offre di far operare a sue spese la madre cieca di Concetta, e le due donne partono per New York, insieme a Nino, fratello della ragazza. Dopo qualche tempo anche Don Salvatore si reca a New York, e trova Concetta sposata con un boss della malavita. Sarà Nino a risolvere la...

Sue, una giovane giornalista, arriva da New York per fare un reportage su un cacciatore di coccodrilli australiano ora proprietario di una agenzia specializzata in vacanze avventurose. La donna, dopo aver affrontato con il cacciatore i rischi della natura australiana, lo convince a seguirla a New York. Qui il nostro eroe finisce per diventare il beniamino di tutti...

RETE 4

ORE 23.20

RETE 4

ORE 1.50

ITALIA 1

ORE 4.10

NESSUNA PIETÀ

ANNI 90 PARTE II

FUGA DA KAYENTA

con R. Gere, K. Basinger, J. Krabbé regia di Richard Pearce (Usa) - 1986

Con Christian De Sica, Massimo Boldi, Andrea Roncato, Nino Frassica, Carol Alt - regia di Enrico Oldoini - Italia 1993

con A. Sabato jr, T. Leopardi, L. Castel, Frank - regia di Larry Ludman (Ita) 1991

Sei episodi con frequenti rimandi alla cronaca italiana: “Il pentito”, “V.I.P.”, “Don Buro”, “Luna di fiel”, “Scherzi da prete”, “Quando scappa scappa”. Una sestina becera e barzellettistica all'insegna del “vieni avanti, cretino!” al livello più basso del varietà televisivo di una rete privata. Caso più unico che raro di film a episodi scritto da una sola persona, il regista.

Il capo di una banda di malviventi dell'Arizona cerca di sequestrare una ragazza, ma viene ostacolato nei suoi propositi da un ingegnere minerario e da uno sceriffo federale...

Losado, un boss della droga di New Orleans, deve essere eliminato. All'appuntamento con il mandante però si reca Eddie, un poliziotto. Nel frattempo un amico di Eddie viene ucciso. Eddie allora parte alla volta di Baton Rouge per vendicarlo. Qui viene braccato dagli uomini di Losado, ma riesce a fuggire con la bella amante del boss ammanettata a sé. I due fuggono attraverso le paludi...

Il Grande Fratello domina la serata RAI UNO Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida Sui tuoi passi

ora 20.40 19.49 18.50 21.19

ascolto 7.528 6.862 5.056 4.797

RAI DUE X factor. Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra Ante-factor

21.16 13.32 19.39 21.04

3.361 2.342 2.217 2.058

RAI TRE Un posto al sole Agente 007 dalla Blob di tutto di piu' Agrodolce

20.35 21.07 19.58 20.13

3.032 2.224 2.183 1.679

CANALE 5 Striscia la notizia Grande fratello Beautiful Chi vuol essere

20.46 21.18 13.42 19.04

8.561 6.498 4.369 4.270

ITALIA 1 S.p.q.r. 2000 e 1/2 I simpson Mai dire grande La ruota della fortuna

21.12 14.34 24.30 20.27

2.882 2.427 2.216 2.164

RETE 4 Walker texas ranger Il comandante florent Tempesta d'amore Sessione pomeridiana

20.29 21.13 19.41 14.09

2.359 2.291 1.989 1.593



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