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LA PROPOSTA PD PIACE A BOSSI

L’INCHIESTA AUXILIUM A ROMA

Una tantum sui redditi alti dei ricchi Franceschini sconcerta gli avversari

Il prefetto Morcone indagato pronto a deporre dal pm

Contributo per i poveri. Pdl: «Idea folle»

Coinvolti Gianni Letta e Bertone a pagina 16

a pagina 6

della Basilicata

ED Anno 8 - N. 65

1,00

Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it

Giovedì 12 marzo 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Parla il commissario Asi di Potenza: interessi toccati, consulenze tagliate, scontri e retroscena

Navazio: «Sono assediato» E sulla politica giura: «Non mi candido, resto sindaco di Melfi fino al 2011» La Basilicata ai tempi dell’emergenza

Formazione, competitività, turismo Per restare a galla servono idee nuove Matera: si tirano le somme del progetto Lavoro&Sviluppo Alfonso Ernesto Navazio

POTENZA - «Mi sento al centro di un attacco. Non voglio credere che sia vittima di un vero e proprio complotto ma sento come se da più parti ci fosse il tentativo di ostacolarmi».E’ l’ìncipit di una lunga conversazione con il commissario Asi di Potenza nonchè sindaco di Melfi, Alfonso Ernesto Navazio.

Potenza: la Ccia pensa a migliorare la ricettività turistica e alla comunicazione Rionero: attivo della Uilm «Task force sul polo auto»

...di questi tempi

La storia del fotografo soppiantato prima dal digitale e ora dalla crisi «Sogno il giorno in cui tutti vorranno stampare»

Il convegno di Matera su Lavoro&Sviluppo

a pagina 12

TRASPORTI

LAVORO IN REGIONE

TURSI

Da giugno treni veloci per Salerno e Foggia

De Filippo “regala” l’asilo alle dipendenti

Il Consiglio di Stato: sì al commissariamento

a pagina 16

a pagina 18

a pagina 39

Lagonegro Raccomandava gli amici ai colleghi giudici Il Csm censura l’ex presidente del tribunale Barbieri Melfi In arrivo 4 uditori giudiziari

a cura di Rocco Pezzano

alle pagine 10 e 11

Arrivare a 113 anni solo per aspettare il 118.

Due fermi per estorsione a Brienza: vittima un commerciante che non si scoraggia e avverte l’Arma

«Prepara i soldi che torniamo»: ma trovano i carabinieri Venosa: Tentata estorsione a un gestore di videogiochi Arrestati Cassotta e Martucci alle pagine 28 e 31

alle pagine 16 e 31

alle pagine 24,25 e 26


2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo

Tibet, gli Usa approvano il sostegno WASHINGTON – La Camera dei rappresentanti degli Usa ha approvato una risoluzione a sostegno del Tibet, in occasione del 50° anniversario dell’insurrezione tibetana contro la presenza dei cinesi, che fu seguita dall’esilio del Dalai Lama.

Forse domani la Gelmini porta il provvedimento in Consiglio dei ministri

Scuola, la condotta determina i crediti Condizionerà i punteggi utili per borse di studio e acquisto di libri

Rinviato il lancio del Discovery WASHINGTON r – A Cape Canaveral un’imprevista perdita di idrogeno da uno dei serbatoi dello shuttle ha indotto i tecnici della Nasa rinviare a data da destinarsi il lancio notturno del Discovery previsto per le 21:20 ora locale (le 2:20 di questa notte).

Francia, valanga uccide 4 persone PARIGI – Quattro persone – tre studenti e una guida – sono morte e due sono rimaste ferite travolte da una valanga che si è distaccata ieri in Savoia, nel territorio del comune di Valmeinier, stazione sciistica delle Alpi francesi. Il gruppo impegnato in un’escursione era composto da sette studenti del liceo La Motte-Servolex, vicino a Chambery – fra i 17 e i 19 anni d’età – e da una guida. Le quattro persone morte – secondo la gendarmeria e il sito de Le Figaro – sono tre studenti e la guida. Altri due giovani sono rimasti feriti.

Giovedì 12 marzo 2009

Mariastella Gelmini

ROMA – La valutazione del comportamento concorre alla determinazione dei crediti scolastici e dei punteggi utili per beneficiare delle provvidenze in materia di diritto allo studio (borse di studio, agevolazioni per l'acquisto dei libri). È quanto prevede la bozza di regolamento concernente la valutazione degli alunni («coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia») messa a punto dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, che potrebbe essere portato in Consiglio

dei ministri già domani. Nel provvedimento (14 articoli), dopo aver ribadito che la valutazione dello studente «ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni», si stabilisce che la valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale – in sostanza il 5 in condotta – è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell’alunno al quale si possa attribuire la responsabilità delle violazioni previste dallo Statuto degli studenti.

Caffarella la Questura va avanti

Lampedusa nuovo sbarco di 300 persone

ROMA – La procura di Roma non rinnega il lavoro svolto nel quadro degli accertamenti sullo stupro della Caffarella. Il provvedimento di fermo per calunnia, autocalunnia e favoreggiamento emesso nei confronti di Alexandru Isztoika Loyos è una conseguenza – è stato detto ieri a piazzale Clodio - della presa d’atto della decisione del tribunale del riesame di annullare le due ordinzanze di custodia cautelare. L’inchiesta giudiziaria ora prosegue su due direttrici parallele.

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – La «tregua» è durata solo una settimana: un altro barcone con oltre 300 migranti, partito dalle coste libiche, è approdato la notte scorsa a Lampedusa. Gli extracomunitari, giunti direttamente in porto con un vecchio peschereccio di 15 metri, sono stati trasferiti nei due Centri di contrada Imbriacola e Capo Ponente. Il maxi sbarco ha messo nuovamente a dura prova le due strutture, insufficienti a contenere i quasi novecento ospiti.

Contro i magistrati di Milano avevano fatto ricorso sia Prodi sia Berlusconi

Abu Omar, segreto violato La Corte costituzionale accoglie i rilievi del Governo ROMA – Sul caso Abu Omar, l’ex imam di Milano sequestrato a Milano il 17 febbraio 2003, c'è stata violazione del segreto di Stato da parte dei magistrati di Milano che hanno indagato e rinviato a giudizio l’ex capo del Sismi Nicolò Pollari e altre 34 persone (di cui 26 agenti Cia). La Corte Costituzionale – secondo quanto appreso dall’Ansa – avrebbe così accolto (anche se solo in parte) i ricorsi presentati dai governi Prodi e Berlusconi, mentre avrebbe dichiarato inammissibile il contro-conflitto della procura di Milano e respinto quello del giudice del tribunale Oscar Magi dinanzi al quale il pro-

cesso è in corso. La Corte Costituzionale – ha successivamente confermato Palazzo della Consulta in una nota – ha accolto i due ricorsi promossi dal governo Prodi contro procura e Gip di Milano ed ha in parte annullato il decreto di rinvio a giudizio degli imputati. In particolare, la Consulta ha dichiarato che «non spettava alle autorità giudiziarie porre a fondamento, rispettivamente, della richiesta di rinvio a giudizio e del decreto che dispone il giudizio» di Pollari e degli altri imputati «i documenti acquisiti all’esito della perquisizione eseguita il 5 luglio 2006 (nell’ufficio di Via nazionale

gestito dall’ex funzionario del Sismi Pio Pompa, ndr) e successivamente inviati all’autorità giudiziaria, con parziali omissioni relative ai dati coperti dal segreto di Stato». Inoltre, non spettava ai magistrati porre a fondamento del rinvio a giudizio anche la «richiesta di svolgimento dell’incidente probatorio, e con essa sia l’ordinanza che lo ha disposto sia il relativo verbale di acquisizione della prova del 30 settembre 2006». Quindi, per tutte queste parti di cui i magistrati hanno violato il segreto di Stato la Corte Costituzionale ha «disposto l’annullamento nelle parti corrispondenti», mentre ha respinto la

richiesta del governo di annullare anche le intercettazioni telefoniche su alcune utenze del Sismi e la sollecitata censura su presunte pressioni compiute sugli indagati. Per quanto riguarda l’ultimo conflitto del governo Berlusconi contro il giudice Oscar Magi dinanzi al quale è in corso il processo, la Corte Costituzionale l’ha accolto «limitatamente all’ordinanza del 14 maggio 2008, ammissiva di determinate prove, respingendolo per il resto», vale a dire la parte in cui si lamentava che il giudizio fosse ripreso nonostante pendessero i conflitti dinanzi alla Consulta. Daniela Navi


In Italia e nel Mondo 3

Giovedì 12 marzo 2009

Stati Uniti-Cina, la Clinton e Jiechi: «Avanti col dialogo»

Manifestazione nella capitale dell’Ulster al solo suono delle cornamuse

Belfast, tutti in silenzio contro il terrore Corey: «I movimenti sindacali sono a favore della pace e vogliamo andare avanti»

La manifestazione di Belfast

BELFAST – Prima il suono delle cornamuse, poi un lungo silenzio, quindi lo scrosciare degli applausi. La gente di Belfast, sotto un cielo plumbeo gonfio di pioggia, si è ritrovata ieri davanti ai cancelli del municipio per manifestare contro l’ondata di violenza che nei giorni scorsi è costata la vita a due giovani soldati e a un agente di polizia. «Mettiamo fine a questa follia», titolava il Belfast Telegraph a caratteri cubitali. Un titolo azzeccato, visto che centinaia di persone hanno usato la copertina

del quotidiano a mò di striscione. In ballo, d’altra parte, c'è l’intero processo di pace. «Siamo fiduciosi: queste uccisioni non ci riporteranno ai 'disordini'», ha detto all’Ansa John Corey, presidente del Northern Ireland Committee Irish Congress of Trade Union. Ovvero l'artefice di questa manifestazione improvvisata. Poi, dall’alto di un furgone trasformato in palco, si è rivolto alla folla – almeno 5.000 persone, stando ai vigili del fuoco. «I movimenti sindacali – ha urlato Corey – sono sempre stati per la pa-

ce. Abbiamo organizzato questa breve dimostrazione così che con la vostra semplice presenza possiate offrire sostegno alle famiglie dei soldati e dell’agente di polizia così crudelmente uccisi. Oggi potete mostrare al mondo che la gente dell’Irlanda del Nord respinge categoricamente coloro che commettono questi atti criminali contro l’umanità. La gente dell’Irlanda del nord sostiene le istituzioni politiche e vuole che questo paese vada avanti, non indietro». Mattia Bagnoli

Basi più pragmatiche per un rapporto sempre più stretto tra i due Paesi

Yang Jiechi e Hillary Clinton

Era stato il generale De Gaulle a “sbattere la porta”

WASHINGTON – Un incontro ieri a Washington tra il segretario di stato americano Hillary Clinton e il suo collega cinese Yang Jiechi, il secondo in un mese, ha portato avanti il tentativo della nuova amministrazione Obama di rilanciare su basi più pragmatiche il dialogo tra Washington e Pechino nonostante il recente incidente tra le navi dei due paesi. Al termine del colloquio Hillary Clinton ha detto di avere concordato con Yanh che l’incidente navale «non deve ripetersi in futuro».

Baghdad

Tareq Aziz condannato a 15 anni Dopo 43 anni di autoesclusione la Francia svolta

Nato, Sarkozy: «Rientriamo»

PARIGI – «Mandiamo i nostri soldati sui campi di battaglia ma non possiamo dire una parola quando si prendono decisioni: chi può capire una posizione del genere?». Duro e deciso, il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha chiuso a modo suo 43 anni di autoesclusione della Francia dal comando integrato della Nato. Il generale Charles de Gaulle sbattè la porta, Sarkozy l’ha riaperta. Il capo dello stato ha pronunciato un discorso vigoroso ma politicamente accorto all’Ecole Militaire, attento a evitare invasioni di campo e lasciando al Parlamento, la settimana prossima, la decisione simbolica sul ritorno nella Nato. Ma ha proclamato con soddisfazione che «con il rientro nella Nato la Francia avrà pienamente il suo posto nei principali comandi». Il presidente ha ripercorso la storia collocando ogni atto dei suoi predecessori nella propria epoca, ma alla fine è sembrato non lasciare più un’ombra di giustificazione a una posizione a suo dire «insostenibile»: «E' arrivato il momento di non autoescludersi più», di smetterla di contribuire con uomini e finanze senza essere presenti nel comando integrato. «Nemmeno gli alleati comprendono questa posizione. E la nostra incapacità a farci carico alla luce del sole della nostra posizione nell’Alleanza getta un dubbio sui nostri obiettivi, col risultato che abbiamo un’Alleanza non abbastanza europea e un’Europa della Difesa che non va avanti come speravamo». È dall’agosto del 2007, tre mesi dopo il suo arrivo all’ Eliseo, che Sarkozy ha annunciato di voler sanare questa situazione che lascia la Francia fuori dai processi

Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, durante il discorso all’Ècole Militaire di Parigi

decisionali, pur se Parigi ha partecipato con uomini e mezzi a tutte le iniziative Nato, dal Kosovo all’Afghanistan. «Voglio infrangere questo tabù», disse allora e ha mantenuto quell'impegno nonostante un’opposizione interna della componente gollista del suo partito, l’Ump, per nulla trascurabile: «Non abbiamo alcun posto militare di responsabilità – ha insistito – non abbiamo una parola da poter dire quando gli Alleati definiscono obiettivi e mezzi militari per le operazioni a cui partecipiamo. E' arrivato il momento di porre fine a questa situazione, nell’interesse della Francia e dell’Europa». Per il capo dello stato, il ritorno della

Gelosia, spesso fondata parola di Elio Petroni ROMA – Si fa presto a dire che la gelosia è un sentimento eccessivo: non ci sono pazzi o visionari, nel 98% dei casi il geloso ha ragione, parola di un investigatore privato come Elio Petroni. Che spiega con professionalità in una strapiena sala della casa del Cinema di Roma: «la gelosia dei miei clienti termina non appena c'è la prova del tradimento, una prova che quasi nessuno vuole poi vedere». L’occasione è il Jealousy Day che si è tenuto ieri mattina in occasione dell’anteprima stampa di venti minuti del film di Roberto Faenza Il caso dell’infedele Klara,

che sarà nelle sale italiane il 27 marzo distribuito da Medusa. Al singolare evento è stata presentata anche una ricerca condotta da Jean Vigo Italia Srl. Un’inchiesta su giovani dai 16 ai 21 anni da cui risulta che ben il 65% degli intervistati è geloso.

Francia «rafforzerà l’indipendenza nazionale e il nostro allontanamento, proclamato ma non realizzato, limita l’indipendenza nazionale». Il potere dissuasivo nucleare rimarrà «indipendentè e Parigi manterrà «libertà d’apprezzamento» sull'invio delle sue truppe. Dura l’opposizione: per la leader socialista, Martine Aubry, «nulla giustifica» un rientro della Francia nel comando integrato Nato, «non c'è nè urgenza nè motivo fondamentale, se non un filo-atlantismo che diventa ideologia». Per il centrista Francois Bayrou (MoDem), la decisione annunciata da Sarkozy rappresenta «un’amputazione» per la Francia che nell’Alleanza

atlantica era finora «un alleato affidabile e fedele ma con una parte di libertà». Per molti deputati della maggioranza di governo – che saranno chiamati a votare per la fiducia alla compagine di Francois Fillon tra una settimana – c'è un rischio di conflitto tra chi si ritiene erede del gollismo e pensa a un «tradimento» con il rientro nella Nato, e chi parla di «ipocrisia» che con la svolta di Sarkozy viene sanata. I comunisti del Pcf, nettamente contrari, si battono per la convocazione di un referendum, i Verdi sostengono che rientrare nell’Alleanza «non serve a niente». Tullio Giannotti

BEIRUT/BAGHDAD – Dopo essere stato assolto in un procedimento giudiziario terminato appena due settimane fa, arriva la prima condanna per Tareq Aziz, ex braccio destro di Saddam Hussein: ieri gli sono stati inflitti 15 anni di prigione, al termine di un processo in cui sono state emesse anche due condanne a morte e un ergastolo. I condannati alla pena capitale sono due fratellastri dello stesso Saddam, Watban Ibrahim al Hassan, ex ministro degli interni, e Sebawi Ibrahim al Hassan, ex direttore dei servizi di sicurezza. L’ergastolo è stato invece inflitto all’ex segretario personale del dittatore, Abed Hamid Humud. Dallo stesso procedimento è arrivata anche una nuova sentenza per il famigerato Ali il Chimico, al secolo Ali Hassan al Majid: dopo tre condanne a morte, questa volta ha avuto 15 anni di carcere; mentre sei anni sono stati inflitti all’ex ministro delle finanze Ahmed Kudair. Issam Rashid Hwaish, ex governatore della banca centrale irachena, è stato assolto. Gli imputati condannati, ha detto il giudice Rauf Rashid Abdul Rahman, sono stati riconosciuti colpevoli a vario livello di aver favorito l’esecuzione di 42 commercianti messi a morte nel 1992, dopo un processo sommario in cui erano accusati di aver speculato sull'aumento dei prezzi causato dalle sanzioni imposte dall’Onu all’Iraq nel 1990 per l’invasione del Kuwait. Alla lettura della sentenza Tareq Aziz è rimasto impassibile, forse anche perchè per lui – che in occidente veniva definito «l'unico volto presentabile dell’Iraq» di Saddam, nonchè l’unico cristiano nella cerchia a stragrande maggioranza sunnita del dittatore – il percorso giudiziario è ancora lungo: dovrà apparire come imputato in almeno altri due processi. 'Otto di Picche' nel famoso mazzo di carte dei soldati Usa che ritraeva i maggiori ricercati del deposto regime, Aziz, già ministro degli esteri e vice premier, si consegnò subito alle forze multinazionali, nell’aprile 2003, non appena fu sancito ufficialmente il crollo della dittatura di Saddam Hussein. Da allora è sempre rimasto in un carcere, nonostante i molteplici appelli per la sua liberazione, motivati dalle precarie condizioni di salute. Stefano de Paolis

Sesso esplicito al teatro Savoia o Aosta? Gli ex reali dell’Opera di Madrid litigano per il piccolo Umberto «SEXO en la opera», «El Wagner mas porno», «Bacanal en el Teatro Real», annunciano, deliziati, a grandi titoli i quotidiani spagnoli di ieri. E infatti arriva alla fine di questa settimana sulla scena del Teatro Real di Madrid un Tannhauser più trasgressivo che mai, con scene che la stampa ha definito di «sesso esplicito». L’opera, rileva El Mundo, «inizia con una orgia tremenda in un bordello di lusso con scene di sesso esplicito», a illustrare la morale che Richard Wagner ha voluto iniettare nell’opera, quella dell’essenza dell’amore, e della lotta fra l'amore car-

nale e quello spirituale. «Tanto più è sexy e forte l’inizio, tanto più forte sarà la parte spirituale» spiega il direttore di scena Ian Judge. Questa produzione dell’ Opera di Los Angeles va in scena al Teatro Real nella regia di Jesu Lopez Cobos.

SAVOIA o Aosta? Chi ha diritto a fregiarsi del titolo di principe di Piemonte (un pò come principe delle Asturie in Spagna o principe di Galles in Gran Bretagna) e dunque ad essere l’erede, sia pure virtuale, al trono? Una querelle dinastica, fuori tempo massimo (a 63 anni dalla fine della monarchia), che torna oggi più prepotente che mai. Dopo l’annuncio di martedì del duca Amedeo d’Aosta-Savoia di conferire al nipotino appena nato Umberto (non è un caso gli sia stato dato il nome dell’ultimo sovrano d’Italia), il titolo di principe di Piemonte

che aveva il re di Maggio,è arrivata ieri, la replica dei principi Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto di Savoia che ammoniscono: «il duca d’Aosta non ha alcuna prerogativa che gli consenta di emanare titoli nobiliari».


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Giovedì 12 marzo 2009

Il fatto del giorno: Berlusconi vuol riformare le camere Dimezzare il parlamento Prima la notizia “cattiva” e votazione ai capigruppo e poi arriva quella buona

Fini rifiuta il principio ma la gente è con Silvio

dall’articolo di Adalberto Signore

dall’articolo di Angela Mauro

dall’articolo di Gianluigi Paragone

[...] Berlusconi si concentra sull’attività di governo, si concede qualche gag e - proprio nel giorno in cui a Montecitorio va in scena la prima votazione con le impronte digitali - torna a rilanciare la riduzione del numero dei parlamentari e una riforma dei regolamenti di Camera e Senato [...]. Sul primo fronte, il Cavaliere annuncia alla platea di deputati e senatori una «cattiva notizia». «Proporrò - dice - una legge popolare per dimezzare il numero di parlamentari». Sul secondo, [...] per snellire le procedure e adeguare i tempi del Parlamento all’attività di governo si dovrebbe «riconoscere il voto di un partito nel voto del capogruppo». «Ovviamente [...] chi non è d’accordo si presenta in Aula e si astiene oppure vota contro». [...]

«Dimezzerò il numero dei parlamentari per legge popolare. Questa è la cattiva notizia...». Gelo nella sala del Teatro Capranica, piena dei parlamentari del Pdl, Camera e Senato. È la giornata dell’incontro tra eletti e il leader Silvio Berlusconi [...]. Il gelo dice una "non novità", cioè che il dimezzamento del numero dei parlamentari non è gradito agli eletti [...], di conseguenza chissà quando e se ci sarà. Perciò la cattiva notizia non turba il clima di generale allegria che domina quando parla lui, "l’eletto numero uno". Anche perchè Berlusconi ne ha una buona, di notizia. E cioè che nella riforma dei regolamenti parlamentari che ha in mente non sarà più tanto necessario che gli eletti siano presenti in Parlamento. [...]

Quando Berlusconi dice di voler parlare alla gente è come se mettesse la freccia per superare il Palazzo e il Teatrino della politica. [...] E cosa c’è di più popolare che colpire al cuore la Casta? Nulla, infatti… «Presenteremo una proposta di legge di iniziativa popolare per dimezzare il numero dei parlamentari». [...] Berlusconi ha poi lanciato l’idea di far cadere sui capigruppo il peso di tutti i voti del gruppo stesso. In poche parole, il capogruppo vota per tutti, salvo ovviamente il diritto per chi non fosse d’accordo di esprimere un voto diverso. «La proposta non passerà», gli ha risposto il presidente della Camera Gianfranco Fini a stretto giro [...]. Ovviamente dalla parte di Fini stanno un mucchio di ragioni. Meno una, quella della gente comune [...].

La migliore di ieri

Un libro sul premier

Una proposta per evitare brutte sorprese in aula

Quell’idea non è nuova

dall’articolo di Elsa Muschella

dal commento di Michele Ainis

dall’articolo di Vincenzo La Manna

Se prodigio fu, fu di durata. Il «nuovo miracolo italiano», solennemente promesso nell’ormai siderale 1994, non riguardava né i posti di lavoro né l’abbattimento di tasse e comunisti ma era il Cavalier Silvio Berlusconi in persona: quindici anni ininterrotti da primo attore sulla scena politica di un’Italia che prima ha metabolizzato quella discesa in campo e poi non è stata più la stessa. Dopo Tendenza Veronica Maria Latella, direttrice di «A», resta nei paraggi e si concentra sul capofamiglia con il suo ultimo libro Come si conquista un Paese. I sei mesi in cui Berlusconi ha cambiato l’Italia. [...]

Se la fantasia costituisce la prima qualità degli uomini politici, il nostro presidente del Consiglio ne ha da vendere. Il Parlamento va a rilento? È appesantito da troppe votazioni? Le votazioni regalano talvolta brutte sorprese a chi ha il timone del governo? Bene, facciamo votare solo i capigruppo e non pensiamoci più. Ricetta semplice, e probabilmente quantomai efficace. Magari un poco ruvida, un po’ eccessiva per quel migliaio di anime rinchiuse nei palazzi delle due assemblee legislative, che passerebbero così dalla catena di montaggio delle leggi all’ozio più assoluto. Ma che importa, conta solo il risultato. Peccato che questo ri-

sultato sia impossibile. Peccato che s’infranga contro i principi che reggono la nostra democrazia costituzionale. Peccato che strida col buon senso. Anche perché questa soluzione suona ben più drastica del voto ponderato, in uso presso varie istituzioni. A cominciare dall’Unione europea, dove il voto di Germania, Italia, Francia e Regno Unito vale 29 punti, mentre un piccolo Stato come Malta pesa 3 punti appena. Ma in questo caso non c’è alcun esproprio del diritto di voto, non c’è un silenziatore alla voce dei più piccoli. Non c’è nemmeno una ferita al principio d’eguaglianza, perché tale principio - come stabilì Aristotele - s’applica agli eguali, non ai diseguali. [...]

Staino sull’Unità

Si vedranno a pranzo, come avviene ormai da alcune settimane. E nel vis-à-vis odierno, in agenda sempre a Montecitorio, Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini discuteranno pure della modifica dei regolamenti parlamentari. Intanto, però, il presidente della Camera frena sull’idea del premier, convinto che il voto del capogruppo debba valere, in Aula come in Commissione, per tutti i deputati o senatori che rappresenta. «La proposta era già stata avanzata in passato ed era caduta nel vuoto, accadrà anche questa volta», commenta a stretto giro la terza carica dello Stato, stuzzicata dai cronisti in Transatlantico. [...]

L’esordio delle impronte

L’alleanza obbligata e nervosa che serpeggia nel Pdl

dal servizio di Angelo Picariello

dal commento di Massimo Franco

Pianisti addio. Il nuovo voto elettronico con l’utilizzo delle impronte digitali (depositate per libera scelta dalla stragrande maggioranza dei deputati) fa il suo esordio alla Camera su una mozione a sostegno dei diritti del Tibet. Il presidente Gianfranco Fini, che ha voluto fortemente il nuovo sistema di voto, con una certa solennità ha spiegato la nuova procedura e in modo quasi didascalico ha illustrato come i deputati devono appoggiare il dito sul piccolo lettore per l’abilitazione al voto. Qualche problema tecnico da superare, e nei banchi del Pdl, a complicare le cose, ha anche fatto la sua comparsa una bandiera del Tibet, subito ritirata dai commessi. Alla fine l’esito del primo voto 'doc' è stato comunicato da Fini: «Presenti 541, votanti 538. Astenuti 3, maggioranza richiesta 270, favorevoli 538: la Camera approva». Sono in tutto 613 i deputati che hanno ritirato la nuova tessera per il voto elettronico alla Camera. [...]

Inesorabilmente e gelidamente uniti. Il partito unico del centrodestra nascerà; e con grandi ambizioni, in parte giustificate. Ma le tensioni fra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini accompagnano la vigilia come una stella fissa. Il presidente del Consiglio non fa nulla per nascondere che il Pdl sarà il «suo» partito: al punto che aprirà e chiuderà i lavori del congresso di fine marzo. Anzi, sembra quasi che i suoi avvertimenti contro correnti e nomenklature siano fatti apposta per irritare An, già spaventata dalla prospettiva di una confluenza appena camuffata. E Fini reagisce asserragliandosi nel ruo-

lo di presidente della Camera; sfidando il premier sulle riforme parlamentari; e candidandolo al Quirinale. Sono indizi di un’alleanza obbligata e insieme nervosa; e forse di una trattativa sugli equilibri interni del Pdl non ancora conclusa. Ma nel ruvido dialogo a distanza fra il capo del governo e la terza carica dello Stato si indovinano anche idee diverse sul futuro. Di fatto, vengono evocati argomenti-tabù come la successione a Berlusconi a Palazzo Chigi e quella a Giorgio Napolitano alla presidenza della Repubblica. Quando Fini risponde al quotidiano spagnolo El País che il premier al Quirinale è un’«ipotesi non remota» per «l’appoggio personale e popola-

La fotografia

Pillola indorata dall’articolo di Mario Prignano

«...E prometto che, proprio per testimoniare l’importanza dell’istituzione, d’ora in avanti il presidente del Consiglio sarà più presente in Parlamento». Silvio Berlusconi la pillola l’ha indorata. Ma a Gianfranco Fini non è andata giù lo stesso: troppo sfacciata, dal suo punto di vista, la proposta di introdurre una norma nei regolamenti di Camera e Senato che consenta ai capigruppo di votare al posto dei parlamentari, dietro apposita delega. Che poi il Cavaliere abbia anche invitato deputati e senatori ad «essere sempre comunque tutti presenti», assicurando che lui stesso ci sarà di più, non poteva proprio bastare, per il numero uno di Montecitorio. Nel giorno delle prime votazioni in Aula con le “minuzie”, l’avrà preso come un affronto personale. [...]

Parigi, settimana della moda: sfilata per lo stilista Junko Shimada (Ansa)

re» di cui «oggi» gode, lo candida tiepidamente. Ma Berlusconi fa finta di non averlo sentito; e parla di riforma delle Camere. Propone con disinvoltura che i capigruppo votino per tutti i parlamentari rappresentati: un’idea che, ricorda gelidamente Fini, «era già stata avanzata ed era caduta nel vuoto. Accadrà anche stavolta ». D’altronde, perfino la Lega interpreta l’uscita berlusconiana come una provocazione. La schermaglia, tuttavia, mostra un braccio di ferro non troppo larvato fra un premier proiettato verso la semplificazione del sistema; ed un Fini che vuole presentarsi come guardiano e custode delle prerogative del Parlamento. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Effettivamente per quei deputati che hanno una fabbrichetta da mandare avanti da qualche parte, o uno studio medico, o devono condurre un rotocalco in tv, insomma, dover venire a Roma per votare in aula è una bella scocciatura. E per quelli che hanno fatto le ore piccole al ristorante o in un night? Vi pare che si debbano incravattare per andare a Montecitorio? Suvvia... Meglio il silenzio/assenso proposto dal premier: poi chi proprio ha voglia di venire può farlo, intendiamoci. E il dibattito parlamentare? Ma che noia, chi gli va di ascoltare quei discorsi noiosi. La proposta non passerà, dice Fini, ma è indicativa di quanto la democrazia parlamentare sia giudicata da questo governo soprattutto una seccatura. E Montecitorio e Palazzo Madama? Quanti sprechi: facciamoci due hotel di lusso, per votare basterà una stanzetta.


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Giovedì 12 marzo 2009

Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Stupro della Caffarella, il Dna scagiona i due romeni ma il biondino e il pugile restano dentro per altri reati

Cemento sull’Italia c’è chi dovrebbe tacere

dall’inchiesta di Carlo Bonini

dall’articolo di Vittorio Sgarbi

I cittadini romeni Alexandru Loyos Isztoika e Karol Ractz, "il biondino" e "il pugile", non sono gli autori materiali della violenza sessuale nel Parco della Caffarella. Il tribunale del Riesame riconosce quale prova regina il test del Dna che già li aveva scagionati e annulla i provvedimenti di cattura con cui erano stati arrestati la mattina del 18 febbraio. Dovrebbero tornare liberi. Resteranno in carcere per ragioni diverse da quelle per cui vi erano entrati. Loyos, perché raggiunto un minuto dopo la notizia della libertà da un provvedimento di fermo firmato dal pm Vincenzo Barba per calunnia, autocalunnia e favoreggiamento personale. Racz, perché riconosciuto come uno dei suoi aggressori dalla vittima della violenza sessuale del Quartaccio e dunque "detenuto per altro reato". La storia potrebbe finire qui. Con un’ordinanza che, almeno a stare alla radicalità del suo dispositivo, sembra liberare i due romeni non solo

L’interrogatorio di Loyos

dalla responsabilità materiale dello scempio della Caffarella, ma anche dalla corona di indizi di colpevolezza per i quali, ancora lunedì, a titolo di "concorso morale nella violenza", la Procura aveva chiesto che venisse confermata la loro detenzione. E che, per altro, annuncia a carico di chi ha condotto l’indagine e ne ha gestito pubblicamente quello che ne era apparso il successo, un rapido processo dal senno di poi, con l’accusa di

aver barattato le ragioni dell’accertamento della verità con l’urgenza di sfamare quella fetta di opinione pubblica e di Parlamento a caccia di "facce da romeni". Eppure, è proprio da questa ordinanza che la storia sembra destinata a ricominciare. Il riconoscimento del peso decisivo della prova scientifica, rimette infatti in movimento tutte le tessere del mosaico. Sollecitando domande che, sin qui, non hanno ancora trovato rispo-

dall’editoriale di Franco Venturini

Nel giorno del cinquantesimo anniversario della rivolta di Lhasa la Camera dei Deputati ha espresso ieri un sì bipartisan alla mozione proposta dai Radicali per il rispetto dei diritti umani in Tibet. Il testo impegna il governo italiano, spesso timido in materia, a chiedere alla Cina garanzie di libero accesso nella regione e un dialogo costruttivo con il Dalai Lama «nella cornice della Costituzione cinese». Ma soprattutto, la mozione di Montecitorio riporta in primo piano, e non soltanto per l’Italia, quell’eterno dilemma tra sfera morale (la difesa dei diritti umani) e sfera politico-di-

Tibet e diritti umani è il momento di cambiare plomatica (la tutela degli interessi) che negli ultimi tempi è stato messo a dura prova. Prima Hillary Clinton va in Cina e «dimentica » la repressione del dissenso interno. Poi il Tribunale penale internazionale spicca un mandato d’arresto contro il presidente sudanese al-Bashir e si attira per questo un mare di critiche. E ora torna alla ribalta la questione del Tibet, nel silen-

zio, quasi generale, dei governi. Casi tra loro diversi, che tuttavia ripropongono lo stesso interrogativo: come deve comportarsi la comunità di valori chiamata Occidente davanti alla violazione sistematica dei suoi princìpi? Sventolare la bandiera della propria identità è un dirittodovere, oppure è un gesto autolesionista da anime belle?

sta. A cominciare da quella che ha precipitato l’indagine nell’angolo di cui oggi è prigioniera. E che torna ora ad essere centrale proprio nel momento in cui Loyos è chiamato a difendersi dalla nuova accusa di calunnia, autocalunnia e favoreggiamento. Perché Alexandru Loyos Isztoika confessa un crimine orrendo che sa di non aver commesso? La spiegazione che Loyos consegna al gip nel giorno in cui ritratta è concitata, ma essenziale. Nelle cinque ore che trascorrono tra il suo arrivo in Questura e l’inizio della sua confessione video-registrata - dice - almeno "quattro poliziotti romeni" lo tormentano di calci, schiaffi, pugni, costringendolo a mandare a memoria i dettagli di uno stupro che non ha commesso. Il gip non gli crede. Alcune circostanze - al di là delle relazioni di servizio della squadra mobile - lo smentiscono. Loyos [...] dimostra di conoscere dettagli di quanto accaduto nel Parco della Caffarella che in quel momento sono sconosciuti persino agli investigatori. [...]

Proprio dall’identità crediamo si debba partire. Sarkozy, che è abbastanza forte, ha ricevuto nei mesi scorsi il Dalai Lama e le minacce di rappresaglia cinesi si sono spente senza conseguenze. Barroso, che è più debole pur rappresentando in teoria tutta l’Europa, si è fatto dare una strigliata pubblica da Putin per aver sollevato perplessità su una Russia che non trova gli assassini della Politkovskaya e che sottopone Khodorkovsky a un secondo processo politico. Ma anche Putin non è andato oltre. E cosa avrebbero mai fatto i cinesi se la Clinton fosse rimasta fedele alla sua parte? Un comunicato e basta. [...]

Attila disse «salviamo l’Italia». In prima pagina della Repubblica [dell’altroieri] appariva un appello di tre architetti, tra i principali vandali del nostro tempo, che chiedono «un sussulto civile delle coscienze di questo Paese» contro «la proposta di liberalizzazione dell’edilizia, annunciata dal presidente Berlusconi». Firmano l’appello Gae Aulenti, Massimiliano Fuksas, Vittorio Gregotti: «Le licenze facili e i permessi edilizia fai da te decretano la fine delle nostre malconce istituzioni. Il territorio, la città e l’architettura non dipendono da un’anarchia progettuale che non rispetta il contesto, al contrario dipendono dalla civiltà e dalle leggi della comunità. La proposta di liberalizzazione dell’edilizia, annunciata dal presidente Berlusconi, rischierebbe di compromettere in maniera definitiva il territorio. Ecco perché c’è bisogno di un sussulto civile delle coscienze di questo Paese». E il sussulto viene da alcuni dei principali responsabili degli orrori che hanno sfigurato il volto delle nostre città e del paesaggio. Non si vorrebbe credere. Potrebbe sembrare una burla, probabilmente non lo è e certamente otterrà numerose firme di complici e non ingenui cittadini insieme a quelle di molti che amano il loro Paese e avvertono il pericolo reale. Perché, sia ben chiaro, la preoccupazione è lecita, ma ci vogliono veramente le facce toste dei tre architetti citati per mettersi a capo di una rivolta contro quella «anarchia progettuale che non rispetta il contesto» di cui proprio loro sono stati i principali protagonisti. Se l’Italia è devastata non lo è soltanto per l’abusivismo ma per quella associazione a delinquere di architetti che, spesso in virtù della loro

notorietà e delle benemerenze ottenute con la complicità di partiti o di consapevole amministrazione di centrosinistra o di raggirate amministrazioni di centrodestra che li hanno sostenuti, hanno sfigurato i centri storici e il paesaggio, adesso hanno il coraggio di firmare appelli. Dobbiamo ricordare che Gae Aulenti ha distrutto il disegno di piazza Cadorna a Milano con architetture che hanno sfregiato gli edifici ottocenteschi pre esistenti, deliberatamente; ha devastato il centro storico della bellissima città di Alcamo con pigne e sfere e corpi illuminanti come traversine ferroviarie disseminati nella piazza principale, senza alcun rispetto dell’armonia dei luoghi; che Fuksas ha inflitto il Palafuksas a Torino, una grottesca scatola scambiata per chiesa a Foligno, e immaginato un grattacielo come un sigaro nel golfo di Savona, con una allegra spudoratezza; che Gregotti ha circondato il Villaggio Pirelli alla Bicocca a Milano con una serie di ripetitive «scatole da scarpe» e ha costruito il quartiere Zen a Palermo dichiarando che mai ci sarebbe andato ad abitare per l’orrore che ne provava. E Fuksas ha dimenticato la cementificazione di Paliano sotto il castello Colonna con una serie di alloggi come forni crematori? O una serie di edifici per la cooperativa Ernica inflitti alla bella Anagni? O l’incredibile municipio della città di Cassino con le facciate (deliberatamente) sul punto di crollare [...]? E non ha risparmiato neanche Civita Castellana con le cappelle per il nuovo cimitero, giochi insensati per morti reali. Provate ad entrare nel nuovo padiglione dell’abbigliamento a Porta Palazzo a Torino per capire fino a che punto può arrivare la perversione dell’architetto indignato. [...]

La crisi dell’“Unità” dopo soli cinque mesi

La Juve fuori dalla Champions League Obama squadra forte, ma l’Europa chiede di più e la Lega

dall’articolo di Beatrice Macchia

dall’editoriale di Mario Sconcerti

dal commento di Maurizio Molinari

La differenza è stata minima, ma a favore del Chelsea. La Juventus è stata sfortunata, ha perso subito Ned ved ed è rimasta in 10 nel suo momento migliore per un’espulsione larga di Chiellini. Alla fine ha pagato il suo limite: segna poco, ha difficoltà a essere pericolosa. Il Chelsea ha fatto anche meno, due tiri di Drogba e uno di Lampard valgono in sostanza due gol, ma aveva il risultato dell’andata che gli dettava la partita. Si chiude dunque male il primo giorno della corsa contro le inglesi. Resta la sensazione di essere stati «truffati» ma non è chiaro dove. Non c’è un’ingiustizia netta nel risultato, solo un groviglio che poteva portare la partita da un’altra parte e non l’ha fatto. La Juve ha giocato meglio questa partita e avrebbe meritato di vincerla. Nel complesso il Chelsea ha avuto qualcosa in più. Ha vinto a Londra e ha raggiunto la Juve a Torino ogni volta che gli è servito. Ranieri ha cercato di colpire di sorpresa mettendo Trezeguet fisso, Iaquinta a girargli intorno e Del Piero a fare il trequartista, ruolo che giustamente lui disprezza da sempre. Sa di non saperlo fare. Ranieri ha cercato una sintesi audace facendo coprire a Del Piero i primi metri di gioco di

Ideato dall’unico senatore socialista di Capitol Hill, incluso nel pacchetto di stimoli per l’economia col tacito avallo di Obama e applicato in tempo record da Bank of America, l’emendamento «anti-H-1B» spinge le imprese statunitensi a non assumere stranieri. In singolare sintonia con il linguaggio protezionista del leader della Lega, Umberto Bossi, secondo il quale «nei posti di lavoro è giusto preferire gli italiani agli stranieri, anche se regolari». Gli «H1B» sono i visti grazie ai quali gli studenti stranieri usciti dalle università americane possono trovare lavoro negli Stati Uniti, coronando il sogno dell’integrazione in un Paese al quale hanno dedicato 2, 4 o anche 6 anni d’ininterrotta fatica sui libri e sui computer. Ogni anno vengono assegnati circa 65 mila visti «H1B» ma questi posti di lavoro, in tempi di recessione, fanno gola ai cittadini americani e per invocare il legame privilegiato fra nazionalità e occupazione si è mosso Bernie Sanders, il senatore indipendente del Vermont che si definisce «socialista» rifiutando di essere contato fra i democratici di Obama perché li considera troppo moderati. [...]

L’«ultimissima» va presa con le molle. Anche chi la racconta, ti mette in guardia: e ti dice che è solo una «voce». Non verificata, molto vaga, messa in giro dall’amministrazione. A cui probabilmente conviene farla circolare. Comunque sia - pur fra mille dubbi e perplessità - nella tesissima assemblea di ieri all’Unità, gli «ottimisti» sono riusciti a vedere un barlume. Un filo di luce al termine del tunnel. In pillole: si dice che la forsennata ricerca di un partner che aiuti - o sostituisca - l’ex Governatore della Sardegna, Soru, a rimpinguare le esauste casse del quotidiano fondato da Gramsci abbia forse prodotto qualcosa. Ci sarebbe un imprenditore, insomma, disposto a mettere sul piatto un po’ di contanti. Il suo nome? Naturalmente è ultra top-secret. Un nome che è anche uno spiraglio? Forse è qualcosa di meno, visto che al sindacato nazionale non sono molto convinti che ci sia davvero questo nuovo partner. Così la situazione resta difficile, difficilissima. Perchè se si mettono da parte le «voci» e si rimane al concreto, alle cifre, alla drammatica trattativa che sta impegnando il comitato di redazione in queste ore, di spiragli non sembrano essercene molti. Anche l’altro giorno,

nell’ennesimo incontro informale fra l’amministratore delegato Saracino - Soru non può avere incarichi nell’azienda, glielo vieta la legge sarda sul conflitto d’interessi - e il sindacato, l’impresa ha confermato i suoi numeri. Dice che il «buco» s’è spaventosamente allargato fino ad arrivare a 7 milioni di euro e che c’è bisogno di una cura dimagrante draconiana. O quasi. Via tutti i giornalisti che con qualche «scivolo» e qualche sostegno pubblico possono andare in pensione. E via tutti i colleghi assunti a tempo. Ma neanche questo dovrebbe bastare. E allora, l’azienda chiede un ridimensionamento anche del corpo vivo dell’organico. Senza contare il taglio puro e semplice delle pagine e quindi delle rubriche, delle collaborazioni. Anche quelle di prestigio. Il tutto per abbassare il deficit e permettere così l’ingresso di nuovi soci. L’alternativa? L’azienda l’ha detto e ripetuto: o c’è l’accordo sui tagli o porta i libri in tribunale. Si va al fallimento, insomma. Soru, dunque, non ha più alcuna intenzione di mettere un euro nel progetto. Una «svolta» di 180° gradi, maturata in appena cinque mesi. Sì, perché tutto è cambiato in meno di due stagioni. Tutto sembrava diverso, appena a settembre. [...]

Iaquinta si dispera: il pari col Chelsea non basta

Mikel, regista avversario. Non è andata benissimo. La Juve nel primo tempo ha fatto un tiro in porta e ha segnato, merito di una straordinaria triangolazione tra Iaquinta e Trezeguet. Del Piero non è stato né centrocampista né attaccante. Qualcosa in più ha portato Giovinco nell’ultima mezz’ora. Oggi come oggi è forse l’unico capace di un dribbling. Il limite è questo ed è un limite strano per una squadra che ha attaccanti così importanti in Italia. Ma non ha più chi li accenda. Il Chelsea ha avuto la buona sorte di pareggiare all’ultimo minuto del primo tempo. Anche qui un tiro da fuori area, una deviazione sporca, Buffon che forse poteva fare di più. Sono i fuoriclasse che coprono le differenze in queste

partite. [...] Il finale è stato di un cattivo arbitro e di un gran gol del Chelsea nell’unica azione davvero verticale della partita. Il colpo è molto duro per la Juve ma sarebbe sbagliato allargare il significato di questa sconfitta. La Juventus è una squadra in crescita, si è migliorata ogni anno e ha lo spazio per poter migliorare ancora. Non è a livelli di eccellenza europea. Poche le individualità di forte presenza tecnica, di grande personalità. La delusione non deve però superare la realtà. La sorpresa sarebbe stata passare, non uscire contro il Chelsea. Aprire troppa discussione adesso significherebbe non aver capito la propria dimensione e continuare nell’errore invece che ripartire migliorandosi. [...]


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Giovedì 12 marzo 2009

I nodi della politica

L’idea trova il consenso di Bossi FI la boccia. Prc: «Elemosina di Stato»

«Tassare i redditi dei più ricchi» Franceschini propone un’imposta di solidarietà per raccogliere 500 milioni | PIANO CASA | di GIOVANNI INNAMORATI

ROMA – Togliere ai ricchi per dare ai poveri, per lo meno per il 2009, in attesa di una riforma organica: è semplice e antica la proposta lanciata oggi dal segretario del Pd Dario Franceschini, che chiede una «una tantum» del 2% sull'Irpef per quest’anno sui redditi oltre i 120.000 euro, in modo da trovare 500 milioni da destinare alla «povertà estrema». La proposta trova l’inaspettato sostegno di Umberto Bossi e di Pier Ferdinando Casini e la curiosa bocciatura del Prc, che va ad affiancarsi a quello della Pdl. E a chi gli dice di essersi spostato a sinistra, Franceschini nega, spiegando di ispirarsi a Giorgio La Pira. Franceschini, che in mattinata aveva criticato Berlusconi per il suo «finto ottimismo» messo in campo per «nascondere la crisi», ha avanzato la nuova proposta durante un incontro con le associazioni di volontariato, che avevano lanciato l’allarme sull'allargamento dell’indigenza al ceto medio. «Mettiamo nel 2009 – ha detto – 500 milioni per il volontariato e i comuni per contrastare la povertà estrema, per chi non ha nulla. Per finanziare questa iniziativa possiamo introdurre un contributo straordinario di due punti sull'Irpef dei redditi alti, da quelli dei parlamentari in su, e cioè di 120.000 euro. Chiediamo a circa 150-200mila persone con redditi alti, compresi i parlamentari, di farsi carico di chi non ce la fa». Con i 500 milioni raggranellati, per il segretario del Pd, «andrebbe rifinanziato il sostegno al Terzo settore previsto dalla legge quadro 328, nonché il Fondo sociale per i comuni che il governo ha tagliato di 300 milioni». Franceschini si è detto «consapevole» del fatto che si tratti «di una risposta parziale, in attesa di una riforma strutturale» dell’assistenza ai poveri, su cui il Pd sta lavorando a un ddl. «Ma non possiamo dire alla gente in attesa delle riforme cavatevela da soli». Scontato il plauso delle associazioni di volontariato, che avevano sottolineato il rischio di essere «travolte» dall’onda di richieste; e scontato l’appoggio dei dirigenti del Pd, come Pier Luigi Bersani, Livia Turco, Anna Finocchiaro, Antonello Soro o del governatore dell’Emilia Vasco Errani. Un plauso è giunto anche dal leader della Cgil, Guglielmo Epifani, che ha definito «giusta e convincente» la proposta di Franceschini. A smuovere le acque sul fronte del centrodestra ci ha pensato Bossi, che si è schierato con il segreta-

rio del Pd: «Questo può anche andare bene – ha detto – In un momento di crisi, chi ha di più è bene che contribuisca». E anche Casini ha definito «giusto» il «contributo di solidarietà». Il «placet» di Bossi ha entusiasmato vari esponenti del Pd, come Pierpaolo Baretta, Achille Passoni o Enrico Farinone, ma ha gelato il Pdl. Il sottosegretario al Tesoro Luigi Casero ha parlato di «demagogia», rivolto a Franceschini, e Maurizio Gasparri di «propaganda»; Daniele Capezzone ha detto che la proposta «spaventa le fasce più elevate» mentre serve «indurre chi sta meglio a spendere di più». Altri esponenti del Pdl, Come Maurizio Lupi o Raffaele Vignali, entrambi di Cl, accusano Franceschini di ispirarsi agli «slogan» delle “sinistra più retriva». «Io di sinistra? Mi viene da ridere - ha detto il cattolico Franceschini – io mi ispiro a Giorgio La Pira». Inaspettata come il sì di Bossi, arriva la bocciatura del segretario del Prc Paolo Ferrero, che definisce l’idea «elemosina di Stato». Domani alla Camera il governo dovrà rispondere ad un’altra proposta del Pd, quella sull'assegno di disoccupazione: verrà infatti votata la mozione che impegna il governo e istituirla con decreto.

Il segretario del Partito Democratico, Dario Franceschini

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A PRANZO CON IL PREMIER

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Fini frena sul voto ai capigruppo Di MARINA MARESCA ROMA - Il presidente della Camera Gianfranco Fini è tornato ieri sul voto delegato ai soli capigruppo parlamentari proposto da Berlusconi per sveltire l'iter delle leggi. Una nuova bocciatura, questa volta nella sede istituzionale della Camera dei deputati. «Fino a quando la Costituzione è quella vigente nessun deputato può essere delegato a votare per altri, e ciascun deputato dovrà votare soltanto per sé. Quando

«La Costituzione non prevede deleghe per i lavori dei deputati» e se la Costituzione sarà cambiata si vedrà», ha dichiarato Fini nell'aula di Montecitorio difendendo anche il nuovo sistema di voto con il riconoscimento delle impronte digitali per evitare i “pianisti”. Ieri infatti, alla prima votazione con la nuova procedura, sul decreto legge per l'election day, non sono mancate proteste e polemiche soprattutto da parte di deputati del Pdl. Il presidente della Camera ha sottolineato che la decisione di adottarla

non è frutto delle sua ostinazione ma che è stata assunta all'unanimità dall'ufficio di presidenza della Camera, quindi di tutti i gruppi politici. «Non ci sarà nessun ritorno indietro», ha avvertito. A pranzo poi Fini ha ospitato il presidente del Consiglio Berlusconi, per l'atteso incontro che doveva servire a frenare la guerra sotterranea tra i due, in corso da mesi, alla vigilia della nascita del Pdl. I due sono stati insieme per circa un'ora e qua-

ranta «in un clima cordiale e positivo», e hanno poi fatto sapere di non essere tornati sull'idea lanciata da Berlusconi che il voto possa essere espresso a nome di una forza politica esclusivamente dal capogruppo. Il premier e Fini avrebbero invece convenuto sull'opportunità di rivedere le regole che, a giudizio di entrambi, rendono inadeguato il funzionamento complessivo del sistema parlamentare. L'opposizione, insorta subito contro le regole vagheggiate da Berlusconi, considera l'uscita del premier un segnale del profondo disprezzo verso il parlamento.

La Lega ipotizza l’ingresso del consigliere anziano Rositani. Usigrai in sciopero il 31 marzo

Rai, trattativa senza accordo sulla presidenza I POLI continuano una trattativa faticosa per il presidente Rai, mentre l’Usigrai annuncia uno sciopero per il 31 marzo. Ma la Lega chiede di fare anche adottando la linea di far entrare in carica il consigliere più anziano nominato dalla Vigilanza in Cda. «Tutto sarà pubblico e trasparente». Il segretario del Pd Dario Franceschini, dopo lo stop del governo alla proposta di un nuovo mandato Claudio Petruccioli spiega di non aver fatto «nessuna rosa», come gli era stato chiesto dai capigruppo della maggioranza. «Purtroppo una legge sbagliata, che noi abbiamo ostacolato, ci impone che il presidente della Rai sia votato con i voti di maggioranza e opposizione, e quindi – conclude – sono costretto ad una trattativa anche faticosa».

Antonio Di Pietro invita il Pd a superare l’ipocrisia spartitoria rispetto alla Rai. «In passato il Pd – ha detto – ha accettato il ricatto della lottizzazione e ora se ne lamenta». Il nuovo rinvio incassa la bocciatura del sindacato dei giornalisti Rai che annuncia uno sciopero per il 31 marzo, giusto a nove mesi dalla scadenza del mandato del vertice di Viale Mazzini. Nove mesi di gestazione per un nuovo vertice che non c'è, una «situazione insostenibile» spiega il segretario Carlo Verna. Anche il presidente dell’Adrai, associazione dei dirigenti Rai, Stanislao Argenti, condivide la preoccupazione e chiede come fa il sindacato una legge con procedure di nomina che impediscano il legame con la politica annunciando iniziative di mobilitazio-

ne. Per il presidente Fnsi Roberto Natale «serve un presidente di garanzia anche perché l’informazione continui a fare il suo dovere e raccontare liberamente la realtà italiana». Per sbloccare il nodo è necessario che il Pd presenti una rosa di nomi, secondo il sottosegretario alle comunica-

Guglielmo Rositani, consigliere della Vigilanza

zioni, Paolo Romani. «A mio avviso – ha detto – se ci si blocca su un solo nome, come è successo con Orlando (per la presidenza della Vigilanza, ndr), non si fa nessun passo avanti». Un invito a fare presto viene anche dalla Lega: «non possiamo indugiare oltre» dice Davide Caparini secondo il quale «è fondamentale che la prossima assemblea dei soci di mercoledì 18, indichi due nomi anche se non ci sarà un accordo tra le forze politiche». A suo avviso «sarebbe possibile percorrere la strada già intrapresa nel 2005, quando Curzi, prima di lasciare il posto a Petruccioli, per tre mesi, è stato anche presidente». Consigliere che in questo caso sarebbe Guglielmo Rositani, il più anziano tra i sette già nominati dalla Vigilanza.

Il Governo accelera per le norme sull’edilizia di PAOLO TAVELLA IL GOVERNO, sotto la diretta supervisione di Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti, sta cercando di mettere a punto il piano casa che domani dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri. Una sorta di testo base da sottoporre alle Regioni cui spetterà in concreto la realizzazione. L'argomento è stato al centro di un incontro a Palazzo Grazioli tra il premier e il ministro dell'Economia Giulion Tremonti, in cui si è parlato anche di grandi infrastrutture, a partire dal Ponte sullo Stretto. Nell'agenda economica di Berlusconi ieri c'è stato spazio anche per una cena a Villa Madama con i vertici di banche e assicurazioni, ma anche di altri settori economici. Nel menù dei colloqui, il nodo creditizio, l'impegno da parte delle banche a tenere aperti i rubinetti del credito nei confronti del sistema, specie delle piccole e medie imprese. Ad ascoltare le raccomandazioni di Berlusconi e Tremonti ieri sera c'era una vasta rappresentanza del settore dal presidente dell'Abi Faissola a Corrado Passera e Enrico Salza rispettivamente amministratore delegato e presidente del Consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, ad Alessandro Profumo amministratore delegato di Unicredit, a Ennio Doris presidente di Banca Mediolanum, Giuseppe Mussari presidente di Monte dei Paschi di Siena, Alberto Nagel amministratore delegato di Mediobanca, Luigi Abete presidente Bnl. La questione casa ha invece tenuto banco in un vertice a Palazzo Grazioli dal quale sono emersi alcuni dettagli in più. In particolare ci saranno sconti sulle tasse da pagare per ottenere il permesso di ristrutturazione, mentre verrà semplificata la possibilità di abbattere vecchi edifici in cattive condizioni da sostituire con costruzioni più rispettose di norme ambientali e dal maggior decoro. Il testo base sarà sottoposto alle Regioni e il Governo ha già incassato la disponibilità di massima di Veneto, Sardegna e Lombardia. Ci sarà poi un ambito nazionale in cui si punterà a modificare il Testo unico dell'edilizia e il Codice dei beni culturali e del paesaggio. Le mosse del Governo sono osservate con la massima cautela dalla Lega dopo le perplessità espresse da Umberto Bossi.


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Giovedì 12 marzo 2009

La tragedia in una scuola di Winneden Vittime studenti, insegnanti e passanti

Strage in Germania

Furia omicida di un ex alunno Un ragazzo di 17 anni uccide 15 persone in una giornata da incubo. Poi si suicida di ROBERTO CARACCIOLO BERLINO – La Germania è sotto choc. Il Paese ha vissuto una giornata da incubo: un ex alunno di una scuola media superiore nel sud-ovest del Paese ha aperto il fuoco su studenti e insegnanti poi, fuggendo, ha colpito a morte un passante e, alla fine, prima di togliersi la vita durante uno sparatoria con la polizia, ha ucciso altre due persone davanti a un supermercato. Il bilancio di questa lunga scia di sangue è di 16 morti, incluso l’autore del massacro. È stato il più grande massacro che la Germania abbia mai visto dall’aprile del 2002, quando nella cittadina di Erfurt nell’est, un altro ex alunno fece irruzione in una scuola e uccise 17 persone prima di togliersi la vita. La storia, quindi, si è ripetuta, e probabilmente ci vorranno anni prima che il Paese possa dimenticare. L’autore della strage di ieri si chiamava Tim Kretschmer, aveva 17 anni e aveva studiato nella scuola che ha preso d’ assalto ieri mattina alle 9:30, la AlbertvilleRealschule di Winnenden, una cittadina di 27.600 abitanti vicino a Stoccarda, nel Baden-Wuerttemberg. Le motivazioni non si conoscono, ma il ragazzo s'era preparato con cura alla carneficina: aveva indossato un’uniforme da combattimento nera, forse ispirandosi a un videogioco, ipotizzano i media tedeschi. La famiglia aveva in casa un vero arsenale: 18 armi da fuoco regolarmente registrate. Non è chiaro se abbia usato una di queste

umane e ferito e traumatizzato molte altre», ha detto. E il Segretario generale del Consiglio d’Europà, Terry Davis, si è detto «scioccato» dalla notizia: «Non comprendo – ha detto – cosa possa guidare un essere umano a commettere un atto del genere, ma so che dobbiamo fare qualcosa per evitare che possa ripetersi in futuro». Il ragazzo è entrato nella scuola e ha aperto il fuoco, lasciando a terra nove studenti e tre insegnanti. Poi si è dato alla fuga e quando era già fuori dall’edificio ha ucciso il primo passante. Immediata la reazione delle forze dell’ordine che hanno messo in campo circa mille agenti per le ricerche. Gli elicotteri della polizia si sono levati in volo. Le autorità regionali hanno chiuso le altre tre scuole della città ordinando a tutti, allievi e professori, di non uscire dagli edifici. Due cordoni di posti di blocco hanno chiuso Winnenden in una morsa. La fuga del ragazzo è proseguita in auto, sull'autostrada verso Stoccarda, a bordo di una monovolume Volkswagen con a bordo un ostaggio e con cui ha anche forzato un posto di blocco. Abbandonata la vettura e l’ostaggio, l’omicida, seguito da decine di auto della polizia e controllato a vista dagli elicotteri, è arrivato davanti a un supermercato, dove si è completata la tragedia. Ma durante la sparatoria con la polizia ha ucciso altre due persone, prima di togliersi la vita. Dalle 9:30 alle 12:15. La città di Wennenden, a 20 chilometri da Stoccarda, ha dunque vissuto tre

L’ingresso della scuola Albertville di Winneden, vicino a Stoccarda

ma, secondo l’agenzia di stampa tedesca Dpa, l’arma della carneficina era una pistola Beretta. Il raptus omicida si è scatenato a poche ore dalla strage di Alabama e le prime parole di cordoglio sono arrivate dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel. «E' inimmaginabile che nel giro di pochi secondi siano stati uccisi studenti e insegnanti, è un crimine orribile», ha

detto la leader della Grande Coalizione. La Merkel ha inoltre espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime: «Questo è un giorno di lutto per l'intera Germania», ha detto. Anche il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, ha espresso le sue condoglianze: «Siamo inorriditi e rattristati per la insensata violenza che falciato tante vite

ore di panico dopo che il 17enne ha fatto irruzione nella scuola dove si era diplomato e ucciso 16 persone. Ecco una cronologia della strage, stando alle prime ricostruzioni della polizia: - 09:30: Tim Kretschmer, vestito con una tuta mimetica nera e armato di una pistola semi-automatica, entra nel liceo tecnico Albertville Realschule e apre il fuoco sugli studenti. - 09:33: La polizia riceve una chiamata di emergenza e invia due pattuglie. Al loro arrivo, gli agenti trovano i corpi di nove ragazzi tra i 14 e i 15 anni. - 09:40: Kretschmer riesce ad allontanarsi a piedi. Si rifugia in un ospedale psichiatrico poco distante dalla scuola. Lì uccide un impiegato. Poi prende in ostaggio un automobilista e si fa portare nella vicina città di Wendlingen, a circa 30 chilometri. La polizia inizia la caccia all’uomo con centinaio di agenti dei reparti speciali. - 12:15: Scontro a fuoco nel parcheggio di un centro commerciale tra il giovane e la polizia. Due passanti vengono uccisi. Ferito nella sparatoria, Kretschmer si uccide. Intanto si fa strada l’ipotesi che Tim Kretschmer mirasse in particolare alle ragazze. Lo hanno riferito le autorità tedesche, stando a media online. «E' strano che siano donne la gran parte delle vittime», ha detto in conferenza stampa il ministro dell’Interno del BadenWuerttemberg, Heribert Rech. «Potrebbe trattarsi di una coincidenza», ha aggiunto Rech, che ha tuttavia specificato: «Altre sette studentesse sono tra i feriti».

Tutto iniziò a Columbine, simbolo di questa violenza

Una lunga scia di sangue Numerosi i massacri avvenuti negli Usa, due anche in Finlandia di MICHAEL SPROVIERO QUELLA di ieri è la quarta strage in una scuola in Germania negli ultimi anni. Altri due massacri tra le mura scolastiche sono avvenuti in Finlandia. E numerosi sono quelli avvenuti negli Stati Uniti tra cui il bagno di sangue che è rimasto il simbolo di questa terribile forma di violenza urbana, avvenuto a Colombine e rappresentato dal celebre film-documentario di Michael Moore. Ecco i precedenti: 20 APR 1999 – USA: Due giovani armati di pistole e di bombe fatte in casa aprono il fuoco nella loro ex scuola, il liceo di Columbine in Colorado. Muoiono 12 studenti ed un professore. I due si suicidano. 8 GIU 2001 – GIAPPONE: Uno squilibrato uccide 8 bambini a coltellate in una scuola di Tokyo. 19 FEB 2002 – GERMANIA: A Eching, vicino a Monaco, un simpatizzante neonazista di 22 anni irrompe nei locali della ditta per la quale aveva lavorato e uccide due persone, poi va a Freising, nell’istituto professionale che aveva frequentato per qualche anno, uccide il direttore della scuola e ferisce altre due persone. Il giovane quindi si

nero, irrompe in classe lanciando una bottiglia incendiaria e sparando ai compagni. Perdono la visuicida. ta 9 studenti e un 26 APR 2002 – GERMAprofessore. Il giorNIA: In un liceo di Erfurt, no prima aveva un ex allievo di 19 anni pubblicato su Youespulso dalla scuola spara Tube un video che La disperazione dei familiari. Nella fotina contro tutti gli insegnanti lo ritraeva mentre sotto, una delle vittime che incontra sul suo cammisparava colpi di pino uccidendone 13. Si suiciscuola in Germania. Sette stola. da dopo aver ammazzato an11 MAR 2009 – GERMA- anni fa a Erfurt, storica citche un agente e due studenNIA: È di 16 morti il bilancio tadina medievale nel centro tesse. finale dell’assalto all’istitu- della Turingia, i morti furo2 LUG 2003 – GERMAto tecnico di Winnenden no 18, uno in meno di quelli NIA: Uno studente di 16 ancompiuto da un ex studente di oggi, ma anche allora a ni apre il fuoco durante una di appena 17 anni, diploma- provocare il bagno di sanlezione. Riesce solo a ferire gue fu un ex studente. Ed ex to nel 2008. un insegnante, poi si ucciIl massacro di Winnenden studenti erano anche quelli de. è la quarta strage in una entrati in azione nel 1999 26 NOV 2004 – CINA: Otnel liceo americano di Columbine, nome che è divenuto sinonimo di follia omiTATI NITI cida. Il 26 aprile 2002 a Erfurt, Robert Steinhaeuser Alabama uccise 14 professori, due una delle studentesse, un poliziotto e vittime se stesso nel liceo dedicato a Johann Gutenberg. Diciotto polizia è finora riuscita ad accertare è questo: di LUCIANO CLERICO vite recise per vendicarsi di Michael McLendon, che secondo il suo ultimo essere stato espulso dalla WASHINGTON – Per gli investigatori datore di lavoro era «un capo reparto affidabiscuola. Quel giorno Steidell’Alabama restano inspiegabili le ragioni le e che piaceva a tutti», aveva compilato una nhaeuser, 19 anni, si preche hanno portato Michael McLendon, un po- lista di persone da uccidere. Gente che, a suo sentò nella sua ex scuola veliziotto mancato di 28 anni, a uccidere la ma- dire, gli «aveva fatto del male», come ha rifestito di nero e con una madre, i due nonni, due zii, due cugini e altre tre rito il procuratore distrettuale Gary McAlischera sul viso, armato di persone prima di suicidarsi. In tutto «undici ley. Inoltre, l'uomo anni fa aveva provato a faun fucile e di una pistola. In morti senza un perchè», come ha commenta- re il poliziotto, ma non era riuscito a passare quel momento l’edificio to Clay King, sindaco di Samson, una delle l’esame per entrare nella scuola di polizia delospitava circa 700 persone, tre cittadine in cui l’uomo ha portato a termi- la Samson Police Department. La polizia ha fra studenti e docenti. Colpì scoperto che pochi giorni fa McLendon aveva ne la sua personalissima strage. tutti i professori incontrati Si tratta del più grave fatto di sangue mai deciso di lasciare volontariamente la Kelly sul suo cammino: 14 i corpi avvenuto in Alabama per quanto riguarda Foods, una ditta alimentare di Elba, in Alabatrovati nei corridoi e nelle casi di questo tipo. L’unico elemento che la ma, nella quale lavorava da due anni. toilette del liceo. to adolescenti restano uccisi e quattro sono feriti nel dormitorio di un liceo a Ruzhou in Cina. 21 MAR 2005 – USA: Cinque studenti e quattro adulti muoiono sotto i colpi di un adolescente di 16 anni che attacca una scuola e poi si suicida a Red Lake, nel Minnesota. 3 OTT 2006 – USA: La follia omicida si scatena in una scuola amish di Nickels Mine in Pennsylvania: un maniaco molestatore si barrica nella scuola, uccide cinque bambine, ne ferisce gravemente sei e poi si suicida. 16 APR 2007 – USA: Lo studente coreano Cho Seung-Hui prima uccide due compagni, poi registra

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su un cd-rom un 'testamentò che invia alla Nbc, poi fa strage nel campus della Virginia Tech. In totale le vittime sono 33. 7 NOV 2007 – FINLANDIA: In un liceo di Tuusula, un ragazzo di 18 anni estrae una pistola durante la lezione e uccide otto persone. Poi si suicida sparandosi in testa. 14 FEB 2008 – USA: Un giovane apre il fuoco nel campus di una università dell’Illinois: fa 5 morti e una quindicina di feriti prima di suicidarsi. 23 SET 2008 – FINLANDIA: In un istituto professionale di Kauhajoki, uno studente di 22 anni, con passamontagna e vestito di

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Ancora misteriosi i motivi della follia in Alabama


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Giovedì 12 marzo 2009

Tra note, incontri e dibattiti

Politica Lucana

Primo piano 9

Giovedì 12 marzo 2009

la sinistra propone idee e critica l’attuale centrosinistra

Le sfide dei post comunisti lucani

L’INTERVENTO

IL CONVEGNO

«Rilanciare Rifondazione comunista, costruire l'unità della sinistra e l'opposizione politica e sociale in Basilicata». Cirigliano del Prc regionale chiede conto delle rappresentanze del proprio partito al vertice di maggioranza di lunedì scorso

Presentazione di Decanter quattro sulla crisi alla Regione e sulla recessione del sistema produttivo lucano. Prospettati scenari di povertà drammatici nella città di Potenza e in tutta la Basilicata. Per Schettini è allarme contaminazioni economia - criminalità di SALVATORE SANTORO

«Leggo su alcuni quotidiani lucani che lunedì scorso sarebbe cominciato il confronto tra i segretari dei partiti che comporranno l'alleanza di centrosinistra alle prossime elezioni amministrative di giugno, e che nonostante qualche distinguo da parte di qualche segretario regionale c'è un “cauto” gradimento per la riconferma a sindaco di Potenza di Vito Santarsiero e per la possibile candidatura a presidente della Provincia di Potenza del segretario regionale del Pd, Piero Lacorazza (dal il Quotidiano del 10 marzo 2009). Il fatto che alcuni partiti organicamente collocati nel “centrosinistra” si siano incontrati e abbiano – seppur con alcuni distinguo – trovato una “cauta” convergenza sui futuri papabili candidati alla presidenza della futura giunta provinciale di Potenza e alla futura poltrona di sindaco della Città di Potenza, è un fatto normale e legittimo. Quello che potrebbe destare stupore – e lo desta – è il fatto che all'incontro abbia partecipato un rappresentante del Partito della Rifondazione Comunista e che questi abbia potuto “cautamente convergere” sulle ipotesi di candidatura di cui sopra. Innanzitutto perchè il compagno Ottavio Frammartino, autorevole e stimatissimo segretario della federazione materana del Prc, non aveva alcuna delega a “cautamente convergere” sulle elezioni provinciali e cittadine di Potenza; poi perchè l'argomento “alleanze” in vista delle future elezioni provinciali e cittadine di Potenza non è stato ancora mai affrontato nelle istanze del partito stesso. Detto questo, proviamo ad articolare un ragionamento che potrà servire a chiarire alcuni punti, e lo facciamo partendo da quanto lo stesso Congresso ha stabilito: “Rilanciare Rifondazione comunista, dal basso e a sinistra!”. Rilanciare Rifondazione comunista ricollocando la propria azione nelle pieghe e nelle piaghe di una società che, in questi anni di neoliberismo sfrenato, ha conosciuto un sempre più drammatico livellamento verso il basso; una società fatta di lavoratrici e lavoratori, di precari, di migranti, di giovani , di donne e di pensionati che hanno conosciuto un vertiginoso peggioramento delle proprie condizioni materiali di vita. Tutto questo significa provare a dare nuova rappresentanza politica a quei bisogni che – in questi anni di transizione e di sempre maggiore separatezza della politica, delle istituzione e dei governi – non hanno trovato rappresentanza e risposte. Abbiamo la necessità e l'urgenza di tornare a rappresentare coloro che in questi anni hanno sostenuto costi immani, e a cui oggi si chiede ancora una volta di pagare. Rappresentarli non dall'alto, ma dall'interno di essi, invertendo la rotta di una democrazia mutilata ed escludente. È urgente rites-

sere la rete tra i diversi soggetti sociali, ricostruendo l'opposizione alle politiche neoliberiste che stanno alla base di questa crisi economica e finanziaria che ha mandanti ed esecutori. Oggi siamo posti di fronte alla necessità di scelte chiare che ineriscono innanzitutto al modello che si intende proporre e perseguire per uscire – da sinistra – dalla transizione e dalla crisi. Un lavoro di lunga lena che non può essere affrontato e risolto nelle grigie stanze di un potere - o di una sua rappresentazione – tanto inutile quanto dannoso. Una simile uscita non è proponibile all'interno delle riunioni di un ceto politico percepito sempre più immobile e sempre più separato, e che sottopone la discussione sui programma a quella sui nomi. Ripartire dalla società, dalle sue pieghe e dalle sue piaghe perchè è solo dall'interno di essa che possono maturare le risposte efficace ai bisogni emersi e che emergeranno. Provare a ricostruire quelle reti dell'alternativa politica e sociale che, qualche anno fa, attraverso il movimento dei movimenti, lanciò la parola d'ordine di un altro mondo possibile in cui democrazia sostanziale e diritti diventavano aspetti inscindibili dell'agire collettivo. Senza esodi dalla politica, come potrebbe obiettare qualcuno, ma consapevoli della necessità di una sua profonda autoriforma, volta alla sottrazione di essa dall'autoreferenzialità in cui si è trincerata. Abbiamo la necesità di inaugurare una nuova stagione di partecipazione e di lotta, proponendo il tema dell'opposizione come tema dell'alternativa che scardina il sistema dei trasversalismi: questo soprattutto in un Mezzogiorno che negli anni ha conosciuto una sempre maggiore convergenza tra apparati politici ed apparati economico-finanziari. Un’opposizione ai metodi e alla sostanza, e che passa anche attraverso una opposizione ai protagonisti della stagione che quei metodi e quella sostanza ha prodotto. Un’opposizione che prova però anche a costruire unità: una unità reale misurata dall'agire politico concreto e che, nel segno dell'alternativa, si sottrae al gioco delle unità formali, come avvenuto con l'infausta esperienza della sinistra arcobaleno. Per questo il Partito della Rifondazione comunista apre la sfida della costruzione di un percorso unitario che partendo dalle realtà politiche e sociali presenti nel nostro territorio, poni il tema dell'alternativa al modello proposto ed imposto. Un’unità che si misuri sulla propria alterità di sistema e che individua nella “questione morale” un tema non più rimandabile; che individua nel lavoro e nei suoi protagonisti un valore non sottoponibile all'egoismo del capitale e dei suoi profitti; che individua nell'allar-

gamento dei diritti e della loro esigibilità un terreno di determinazione; che costruisce intorno al tema dell'ambiente e del suo futuro una questione non più negoziabile al ribasso, come accaduto con il petrolio o con la questione delle acque; che individua nella multiculturalità e nella multietnicità un valore aggiunto non più declinabile con il tema della sicurezza; che individui nella partecipazione diffusa una uscita dalle secche e dai restringimenti che caratterizzano oggi questa sorta di democrazia malata. Rilanciare oggi l'unità di tutte quelle forze che credono nell'attualità e nella necessità del cambiamento e della trasformazione rappresenta per Rifondazione comunista uno dei cardini del proprio rilancio, consapevoli della nostra non sufficienza, ma convinti anche di una non rinviabilità del tema dell'altro mondo possibile che oggi decliniamo come tema di un'altra provincia possibile e di un'altra città necessaria!». Ciccio Cirigliano (Comitato Regionale di Basilicata del Prc)

La bacheca dei politici DIGILIO SU CANDIDATURE

LAPENNA SULLA CRISI

«La polemica che esponenti del Pd stanno alimentando sulle nuove adesioni di sindaci ed amministratori locali al Pdl non mi appassiona perché somiglia alla tradizionale “lite tra comari” . Essa è anche un nuovo segnale di nervosismo e di debolezza da parte di chi pensa di poter richiudere il recinto dopo che i buoi sono già scappati». E’ quanto afferma il senatore lucano del Pdl e segretario regionale di Alleanza nazionale, Egidio Digilio in riferimento alle parole del capogruppo del Pd in consiglio regionale, Erminio Restaino che a sua volta rispondeva al deputato del Pdl, Vincenzo Taddei. E sulla questione il senatore Digilio prosegue: «La questione nel Pdl è politicamente più seria: da una parte, anche amministratori locali sinora nel centrosinistra hanno perso ogni speranza di cambiamento e non vogliono lasciarsi invischiare dall’esplosione dei gruppi dirigenti del Pd che non ha vie di uscita; dall’altra, la proposta e la strategia del Pdl diventano sempre più convincenti non solo nella società ma anche nella classe dirigente. Per queste ragioni e ancor più dopo le non tanto velate minacce di ritorsione contro chi sta per abbandonare il centrosinistra, o l’ignobile tentativo di gettare fango su di essi». «Le porte del Pdl – continua Egidio Digilio – sono aperte a quanti mettono a disposizione la propria esperienza e il proprio impegno e si pongono a servizio del nuovo soggetto politico del centrodestra. Al gruppo dirigente del Pdl spetta il delicato compito di dosare le forze “vecchie” e nuove e mettere in campo le migliori squadre di candidati».

Sergio Lapenna sulla crisi economico industriale lucana: «Sta assumendo dimensioni drammatiche e sempre più famiglie vivono sulla soglia della povertà». Il consigliere regionale di FI in particolare ricorda: «Le ultime rilevazioni statistiche dipingono una Basilicata sull’orlo del baratro, tracciando un quadro impietoso che coinvolge indistintamente tutti i settori produttivi. E’ pur vero che non bisogna coinvolgere indiscriminatamente un’intera comunità, ma è altrettanto vero che la crisi dell’economia sta attraversando pesantemente la nostra regione». «Senza voler fare sterili polemiche - aggiunge Lapenna - è pur vero che dal ‘95 in poi nella politica regionale è mancata completamente una seria attività di programmazione, prima, e di verifica e controllo, poi, sui risultati raggiunti, tant’è che oggi la nostra regione è quella maggiormente penalizzata nel Mezzogiorno. La politica scellerata, portata avanti dal governo di centrosinistra fino ad oggi, è stata quella di amministrare senza una programmazione economica e finanziaria, ma con provvedimenti tampone, puntualmente valutati negativamente dalla Corte dei Conti. Mancano, inoltre un Piano energetico ed un nuovo Piano sanitario, indispensabili per il nostro territorio». «È necessaria oggi più che mai – conclude Lapenna l’applicazione di una politica riformista e riformatrice mirata soprattutto all’accelerazione ed alla semplificazione degli interventi. Non più assistenzialismo che ha prodotto i danni economico - sociali sotto gli occhi di tutti, ma un processo di programmazione esaustivo, che aiuti concretamente le famiglie in difficoltà, con una serie di interventi utili, ma soprattutto tempestivi».

ROSA SULL’OPERATO DI ALTOBELLO «La conferma della candidatura del segretario regionale del Pd Piero Lacorazza alle prossime elezioni quale candidato presidente del centrosinistra alla Provincia di Potenza non poteva che animare il dibattito nell’ultimo Consiglio Provinciale tenutosi il 10 marzo scorso e convocato per approvare il Bilancio previsionale del 2009 e la relazione programmatica 2009 - 11». Queste le parole del capogruppo consiliare di An, alla Provincia di

Potenza, Gianni Rosa che aggiunge: «Le motivazioni che hanno determinato la mancata ricandidatura di Altobello, che ha animato le cronache degli ultimi giorni con le tante prese di posizione in suo favore da parte di illustri esponenti del centrosinistra, sono. Una prima ipotesi è riconducibile alla bocciatura del suo operato, insoddisfacente rispetto alle tante problematiche presenti, cui la sua presidenza in questi anni non ha saputo dare ri-

sposte concrete». «Viceversa - prosegue Rosa - potrebbe ascriversi alla circostanza che la poltrona di presidente della Provincia, nell’ambito del centrosinistra, non è altro che “merce di scambio” per facilitare la riconciliazione delle varie anime oggi in subbuglio». «O ancora peggio – conclude Rosa - semplicemente uno strumento per facilitare la collocazione di prestigiosi disoccupati».

Pittella da Bruxelles

«Ora sono necessari gli eurobond»

POTENZA - L’idea è quella di dire “qualcosa di sinistra”. Il progetto è quello della rivista. Decanter, trimestrale lucano. Non un semplice contenitore di articoli, analisi e inchieste ma piuttosto un “laboratorio della sinistra lucana”. Così come scritto in testata di rivista. E più di qualcosa di sinistra è stata detta ieri, presso il Mediafor di Potenza, alla presentazione del quarto numero di Decanter. «Un pretesto quello della presentazione» ha confessato Califano «per riprendere, avviare, continuare la discussione la riflessione sulla crisi politica alla Regione». Continuare la riflessione dunque, proprio dal titolo di Decanter di questo trimestre: “I duellanti. Partito democratico in frantumi e la Regione affonda”. Ma in definitiva il convegno è parso il tentativo di “intellettuali” ed ex leader e dirigenti di partiti della sinistra lucana di ragionare sulla crisi per proporre idee e proposte per il rilancio della stessa sinistra, oggi extra parlamentare. E sull’essere “fuori dai partiti” ha insistito l’ex senatore “diessino”, Piero Di Siena (oggi presidente dell’associazione per il Rinnovamento della sinistra): «Non è un caso che oggi a questo tavolo stanno seduti oltre a me Giacomo Schettini e Antonio Califano». «Tre ex dirigenti di partito, fino a pochi mesi fa, che oggi non hanno un partito. E il sintomo di un modello politico in cui c’è un attacco antidemocratico». Prima sono intervenuti, oltre al direttore di Decanter, Califano (ex segretario regionale di Sinistra democratica), Marina Buoncristiano, presidente Osservatorio diocesiano sulle povertà, Giacomo Schettini membro della redazione della rivista di Fausto Bertinotti “Alternative per il socialismo” ed ex segretario del Prc di Basilicata e il direttore de “il Quotidiano

Gianni Pittella

Questo l’intervento sulla crisi internazionale che il capogruppo della delegazione italiana nel Pse a Bruxelles ha fatto al Parlamento europeo: «E’ stato un errore sottovalutare inizialmente, soprattutto da parte della Commissione europea, la portata della crisi ed è un errore ripetersi in vertici che producono dichiarazioni di principio a cui non seguono decisioni unitarie e concrete». «L’opinione pubblica - ha proseguito l’europarlamentare lucano - è stordita e fiaccata da una tempesta che non cessa e attende dall'Europa una risposta forte, decisa e coraggiosa. Se mancassimo a quest'appuntamento dissolveremmo le nostre prospettive e rinunceremmo ai nostri doveri e i nostri cittadini ci volterebbero le spalle». Per Gianni Pittella inoltre il Parlamento eruropeo «è chiamato a colmare un vuoto, a introdurre lo strumento degli “eurobond”, ripetutamente richiesto dal collega Mario Mauro, dal sottoscritto e da quasi duecento deputati europei, e capace, forse l'unico, di raccogliere le risorse finanziarie che il nostro bilancio esangue non ha per finanziare le risposte alla crisi: le infrastrutture transeuropee, le energie pulite, la ricerca e la banda larga, la lotta alla povertà, gli Erasmus per i giovani». L’eurodeputato Pittella ha concluso: «Il grande maestro Jacques Delors ci ha indicato la strada, perseguiamola con coraggio!».

Al centro DI Siena, Buoncristiano e Califano, a lato Schettini (f.Andrea Mattiacci)

della Basilicata”, Paride Leporace. E i vari interventi hanno mixato la crisi regionale della politica con la grave recessione del sistema produttivo e industriale della Basilicata. Sulla povertà delle famiglie lucane ha aperto Marina Buoncristiano che ha “fotografato” la povertà della famiglie lucane. Tanti i poveri lucani. Il presidente dell’Osservatorio diocesianno ha ricordato i numeri dell’Istat e quelli degli studi condotti dallo stesso osservatorio. 1253 le famiglie povere solo nella città di Potenza, di cui 250 nel solo quartiere di Bucaletto. Dati impietosi quelli elencati da Marina Buoncristiano che non ha lesinato critiche agli amministratori locali ponendo domande: «Hanno deciso di rassegnarsi alla povertà?». Povertà e crisi gravissima che hanno offerto l’assist a Giacomo Schettini: «Non è una crisi congiunturale. E’ una crisi globale che se non viene fermata ora può diventare disastrosa». Schettini non ha fatto sconti. Anzi ha lanciato l’allarme: «Manca liquidità alle banche, agli imprenditori e ai sistemi economici. Solo la criminalità in questo momento ha a disposizione liquidità economiche. E’ grande il rischio che ci possano essere contaminazioni». E Schettini ha aggiunto: «Dobbiamo vigilare che questo non

accada altrimenti usciremo dalla crisi con un’economia criminalizzata». Ma l’ex segretario del Prc, dopo aver chiesto alla politica di dotarsi di nuovi strumenti per uscire dalla recessione, ha attaccato il centrosinistra lucano: «Il primo centrosinistra, quello del 62’ era un’altra cosa ora è finito. Non c’è paragone tra la qualità di quel progetto politico e i protagonisti di allora con i “miserabili” dei giorni nostri». Applauso dalla platea. Schettini ha poi chiuso amaro sulla sinistra: «In Italia abbiamo avuto per qualità il più grande partito comunista del mondo. Non so come abbiamo fatto a finire in questo modo?». Leporace ha invece, descritto la propria esperienza giornalista in Basilicata e ha descritto il panorama lucano dell’informazione. Tornando a Piero Di Siena durante il proprio intervento ha anche raccontato un episodio relativo all’ex assessore regionale alle Attività produttive, Vincenzo Folino. Così ha parlato Di Siena: «Eravamo io e Califano e ci siamo incontrati casualmente con Folino. Io gli ho rimproverato della crisi anche in riferimento al mio articolo sulla moralità che c’è su questo numero di Decanter. E lui mi ha risposto: “Non dimenticarti che anche tu sei uno dei responsabili”». s.santoro@luedi.it

LA RIFLESSIONE CI VUOLE una programmazione turistica unica e non frammentata in troppi rivoli: sono le conclusioni a cui si è giunti due sere fa, nella sala A del consiglio regionale all’incontro/dibattito del Pdci di Basilicata. Tema, proprio il Piano turistico regionale. Ha introdotto e coordinato i lavori il vicepresidente del consiglio regionale Giacomo Nardiello; la relazione è stata del segretario provinciale di Potenza, Franco Castelgrande; è intervenuto l'assessore regionale al ramo Gennaro Staziuso; ha concluso i lavori Pino Sgobio della direzione nazionale Pdci. Nardiello ha spiegato che l'appuntamento serviva a fare sia delle considerazioni sul documento elaborato dall'Apt e approvato dalla giunta regionale, ma soprattutto per avanzare proposte concrete. «Per quanto riguarda le aree interne - ha aggiunto - credo sia importante puntare sulla necessità di un testo unico sullo sviluppo turistico, che rappresenti la cornice unica di tutte le norme che riguardano lo sviluppo turistico dando certezze agli

Incontro del Pdci sul tema, partecipa Sgobio

Le proposte dei Comunisti sul Piano turistico operatori e rendendo maggiormente realizzabile l'Asse III del Programma Operativo “Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia rurale”, prevedendo, ad esempio, azioni come le agevolazioni per le società costituite prevalentemente da giovani tra i 18 e i 35 anni non più residenti in Basilicata, ma nati nella Basilicata, per invogliarli a investire nella Regione; forme di sostegno sia agli operatori che ai cittadini per la realizzazione di interventi di riqualificazione in modo da recuperare i caratteri costruttivi nei centri storici, l'uso della pietra, come accade ad esempio, in Abruzzo, o in Piemonte». E sulla promozione: «Sarebbe opportuno istituire uno schema per mini documentari della durata di 5 minuti da mandare in onda sulle tv nazionali ogni mese, coinvolgendo l'Enit e il sottosegretario della presidenza del Consiglio dei ministri con de-

lega al turismo!. Il segretario del Pdci della Provincia di Potenza, F. Castelgrande, ha evidenziato: «Il Ptr ha luci ed ombre nella stesura generale che risente di molte parti “strettamente teoriche” che necessitano eventualmente di qualche aggiornamento. E’ necessario puntare di più sulla comunicazione per incidere sulla creazione di mini spot o documentari turistici per lanciare l'idea di Basilicata quale “giardino segreto”. Sarebbe opportuno investire sulle reti TV nazionali con mini documentari della durata di 5 minuti ogni mese. E' necessario investire l'Enit o il sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega al turismo ad istituire un format per tali spot. Tale sistema potrebbe estendersi anche a livello Europeo». Giovanni Samela della Segreteria provinciale del Pdci ha riportato le sue riflessioni in merito al Pia-

no: «Si sofferma molto sulla situazione attuale, fa l'analisi dei dati e riporta passaggi di documenti di programmazione nazionale e comunitaria. Con riferimento alla Basilicata viene condotta un'analisi parziale, vengono riportati molti documenti e articoli di stampa ma, per esempio, non mi è parso di vedere il dato dell'Istat che dimostra in maniera inequivocabile la perdita di turisti che vengono in Basilicata al di fuori del periodo “balneare”». «Le conclusioni diSgobio - si legge nella nota hanno evidenziato la grande e importante volontà di questa regione di impegnarsi, in momenti come questi di grave crisi, a mettere in campo azioni per il futuro. Però è necessario ha detto Sgobio pensare al piano per il turismo come unico strumento di programmazione del territorio e non a diversi turismi». Sono intervenuti al dibattito anche il segretario di Italia dei valori Michele Radice, il coordinatore di Sd Carlo Petrone, i consiglieri regionali Restaino, Salierno e Simonetti e il presidente dei Lucani all'estero Pietro Simonetti.


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Giovedì 12 marzo 2009

La proposta dei metalmeccanici della Uil nell’attivo dei delegati a Rionero

Economia lucana

Una task force per l’Auto

Sono 383 i progetti realizzati 107 i contratti a tempo indeterminato 77 a termine, 28 le collaborazioni

Fiat e indotto: «Non bisogna abbassare la guardia»

Obiettivo occupazione Presentati a Matera i risultati del progetto Lavoro e Sviluppo per l’inserimento degli svantaggiati L’INTERVENTO

«Non possiamo permetterci di continuare a sbagliare» Il progetto “Lavoro & Sviluppo”, è un’iniziativa che si muove all’interno dei progetti di mobilità geografica per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, che mira alla specializzazione delle competenze da utilizzare in realtà produttive dell’area meridionale. Un progetto di sicuro interesse che ha prodotto risultati interessanti e che ha visto Confindustria Basilicata proporsi come “ponte naturale” tra il sistema delle imprese e quello dei destinatari dei tirocini formativi, residenti nelle aree Obiettivo 1. Particolarmente interessante, in questo progetto “Lavoro & Sviluppo”, è stata la organizzazione dei tirocini, articolati in: tirocini locali, tirocini in mobilità, interventi di alta formazione locali, interventi di alta formazione in mobilità, fase in loco dei percorsi di alta formazione in mobilità, percorsi per lo sviluppo delle competenze. Ciò risponde, infatti, ad una esigenza primaria per alcune aziende che operano ingenti investimenti per l’avviamento di processi produttivi altamente specializzati e ad alto contenuto tecnologico e che, per questa stessa ragione, meritano un supporto nella implementazione della formazione delle risorse impiegate. È un dato questo da tenere in debita considerazione nella programmazione delle risorse economiche e degli interventi tesi a favorire l’incontro tra domande e offerta di lavoro. Ciò rafforza, infatti, una convinzione consolidata dalle esperienze, che evidenzia la necessità di legare la programmazione degli interventi formativi rispetto alla antropizzazione industriale del territorio di riferimento e rispetto alle aziende che intendono investire sul territorio. Troppo spesso, infatti, abbiamo assistito, negli anni, ad interventi formativi lontani rispetto alle necessità delle aziende.

Ora non possiamo più permetterci di continuare a sbagliare. Per questa ragione, Confindustria Basilicata ribadisce la più ampia disponibilità di nel fornire il proprio contributo di idee in questa direzione, possibilmente in fase di ideazione e programmazione degli interventi formativi e non già, come purtroppo è accaduto, a “cose fatte”. L’impresa rappresenta il cuore dello sviluppo economico e sociale di un territorio e, per questa ragione, vive con piena consapevolezza la responsabilità di tale compito, con un occhio di particolare riguardo verso quelle situazioni difficili dove si sono verificate emorragie di forza lavoro dal ciclo produttivo. A tal proposito, sarebbe utile mettere a punto strumenti operativi per la ricollocazione di questa forza lavoro, attraverso una efficace reindustrializzazione del tessuto produttivo. Alcuni di questi strumenti, in passato, si sono rivelati interessanti, come la legge per l’apprendistato del 2006, che si è rivelato, purtroppo, di difficile attuazione perché sono mancate le risorse per avviare l’offerta pubblica formativa. In vista della programmazione POR 2007-2013 appare quanto mai necessario, pertanto, poter contare su un testo completo e articolato che abbia come obiettivo prioritario quello di sostenere la competitività delle aziende, in questo momento particolarmente complesso. È chiaro, infatti, che solo un sistema socioeconomico che possa contare su imprese competitive è in grado di assicurare, quale logica conseguenza, posti di lavoro qualificati, grazie anche al prezioso sostegno di un processo formativo efficace, che concili la formazione teorica con quella “on the job”. E’ questo l’auspicio che esprime Confindustria Basilicata. Giuseppe Moramarco presidente vicario Confindustria

SI TIRANO le somme per il progetto “Lavoro &Sviluppo”, i cui risultati per questo primo quadriennio di applicazione sono stati resi noti nella mattinata di ieri in un convegno svoltosi presso la Mediateca provinciale di Matera. Obiettivo del programma è quello di sviluppare le competenze e la competitività dimostrando come lo sviluppo del capitale umano, effettuato sulla base dei fabbisogni delle imprese, contribuisce alla crescita delle stesse diventando un reale fattore di sviluppo per il sistema imprenditoriale del Mezzogiorno. Il progetto, nato alla fine del 2004, è frutto di un accordo tra il ministero del Lavoro, il ministero dello Sviluppo Economico, Italia Lavoro, l’istituto per la Promozione industriale il tutto in stretto accordo con le Regioni che hanno lavorato in sintonia ed hanno favorito il coinvolgimento dei centri per l'impie-

go. «Questo convegno ha l’obiettivo di offrire un rendiconto di quanto svolto con questo progetto che ha dimostrato che solo con una buona sinergia tra istituzioni ed imprese si possono fare passi in avanti - ha dichiarato l’assessore provinciale, Pasquina Bona -Si tratta di azioni concrete di politiche attive di lavoro in cui le forze, le energie e la programmazione sono condivise e danno segnali positivi a tutti il sistema imprenditoriale». Lavoro&Sviluppo, infatti, è un programma che mira ad agevolare e promuovere l’inserimento nel mondo del lavoro da parte dei disoccupati e di lavoratori svantaggiati della Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia attraverso uno strumento altamente flessibile, quale la formazione, da svolgersi direttamente presso le imprese obiettivo finanziate dalla legge 488/92 che hanno così l’opportunità

di reperire in loco le figure professionali richieste, non solo, ma grazie alle ulteriori implementazioni e sviluppi avutisi durante il quadriennio si è acquisito anche un valore aggiunto ovvero la possibilità di realizzare tirocini presso aziende accoglienti ovvero quelle del centro-nord e dell'Unione Europea per un totale di oltre 4800 percorsi formativi attivati in 1318 aziende di cui 830 agevolate e 479 accoglienti. Il progetto, inoltre, ha coinvolto 6400 soggetti svantaggiati dei quali più di mille con alte qualifiche. Anche i dati regionali risultano incoraggianti con 383 interventi realizzati risoltisi con 107 contratti lavorati a tempo indeterminato, 77 a tempo determinato, 28 a progetto e 6 apprendistati in relazione a 30 giovani assunti nella Provincia di Matera e ben 250 nella Provincia di Potenza .«Il fine ultimo del pro-

getto è quello di creare un sistema di servizi rivolto a target specifici in relazione alla domanda di lavoro di modo che gli interventi alle imprese siano costantemente coordinati alla formazione delle figure professionali richieste- ha dichiarato Domenico Bova, responsabile del progetto in rappresentanza del Ministero -Questo, dunque, ci ha permesso di concentrarci su un'area privilegiata che lavora solo sul sistema della domanda investendo sul capitale umano ma anche superando le difficoltà che si riscontrano nel cercare di capire il fabbisogno di professionalità delle imprese. In questo modo, dunque, siamo giunti a risultati ottimali che analizzeremo per capire quali saranno le strategie future da mettere ancora in atto per una migliore evoluzione del programma». Milena Scalcione

Presentati i risultati dell’indagine condotta dalla camera di Commercio di Potenza

Indentikit del settore turistico lucano POTENZA - Quali i punti di forza, le debolezze e gli spazi di miglioramento dei servizi al turismo in Basilicata? La risposta nel resoconto dell’indagine commissionata dalla Camera di commercio di Potenza all’Isnart (istituto nazionale ricerche turistiche) dal titolo “Identikit, bisogni e opportunità di sviluppo delle imprese turistiche in provincia di Potenza”. Lo studio, edito dall’osservatorio turistico della città, è atto a monitorare l’offerta turistica presente e verificare le esigenze espresse dalle imprese locali in prospettiva futura, attraverso il coinvolgimento di un campione significativo di operatori. Partiamo dall’identikit. Il tessuto imprenditoriale del settore è formato da imprese di piccole dimensioni. L’attività è radicata nelle risorse primarie del territorio, come quelle agroalimentari e naturalistiche, che le imprese hanno saputo valorizzare tanto da farne gli elementi chiave del proprio successo. Valgano come esempio, tra tutti, i prodotti enogastronomici, considerati consolidati, cioè i più importanti per il successo della propria azienda. È, invece, in “via di sviluppo” il turismo culturale mentre il tallone d'Achille risulta essere l'offerta dei ser-

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vizi e la promozione. Giungiamo, così, al discorso sui bisogni e le opportunità. Le azienda hanno bisogno di adeguarsi a quei prodotti che destano maggiori preoccupazioni. Come? Specializzando la gamma dei servizi e attivando delle politiche di promozione sul territorio nazionale e all'estero, in modo da suscitare l'interesse della domanda turistica. Valore strategico, assumono, dunque, l’aggiornamento sul mercato e la formazione degli stessi imprenditori. Precisa il presidente della Cciaa (Camera di commercio industria, artigianato, agricoltura) potentina, Pasquale Lamorte: «Le istanze delle imprese guardano alla specializzazione e all'innovazione dell’offerta, così come all’aggiornamento sul mercato e alla formazione degli stessi imprenditori, che rappresentano dei fattori fondamentali per una crescita coerente e duratura delle singole imprese e del territorio nel suo complesso. Le aziende del comparto, inoltre- continua- sembrano chiedere un maggiore rapporto con le istituzioni centrali. Ritengo che queste ultime prestino una poca adeguata attenzione alle esigenze del settore turistico, il che si tradurrebbe in una carenza di investimenti e di or-

ganizzazione. È da queste considerazioni - conclude - che dovremmo partire». L’indagine ipotizza, in effetti, uno scenario che punti sull’innovazione dei prodotti e degli strumenti di promo-commercializzazione e di comunicazione. Sebbene, infatti, solo il 47 per cento delle imprese abbia pianificato particolari strategie orientate alla vendita, è positivo il dato che riguarda le tipologie coinvolte: dagli alberghi, ristoranti e agriturismi, agli stabilimenti balneari e le agenzie di viaggio. La comunicazione si basa soprattutto sull'uso delle nuove tecnologie per interagire con i clienti. Tuttavia, questo è più quantitativo che qualitativo. Ovviamente, il forte limite, è rappresentato dagli alti costi delle strutture. Ostacolo principale allo sviluppo, infatti, è proprio la carenza di capitali da investire. Poco più di quattro imprese su dieci prevedono di investire nel prossimo anno. Viene richiesto, agli organi centrali, sostegno: nelle strategie promozionali, di commercializzazione e di comunicazione. L'indagine si conclude, infine, con una “fotografia” delle imprese turistiche dal punto di vista dell'”ospitalità”. Anna Martino

Il convegno a Matera

RIONERO - Creare una task force regionale sul polo dell’auto. Questo l’obiettivo lanciato ieri a Rionero nel corso dell’attivo dei direttivi e delegati Uilm della Sata di Melfi e dell’indotto Acm. Una cabina di regia che faccia il punto sulla situazione attuale e valuti le prospettive future che non appaiono affatto rosee. Lo stabilimento di Melfi sembra in un momento di lieve ripresa grazie agli eco incentivi delle auto gpl e a metano molto apprezzate soprattutto all’estero, ma non bisogna abbassare la guardia. «Il presidente De Filippo deve avere un po’ più di coraggio nel cercare di focalizzare l’attenzione su questo settore che potrebbe avere gravi ripercussioni alla fine del 2009 e inizio 2010», dice il segretario provinciale Uil Carmine Vaccaro, che esprime tutte le sue preoccupazioni sui futuri scenari che si avranno con l’inizio del prossimo anno. «A fine 2009 potremmo trovare un mercato dell’auto sostanzialmente diverso, inoltre, Fiat sta continuando a dire da più tempo che la produzione italiana, attual-

mente compresa in cinque stabilimenti, si può ridurre a tre. Io mi chiedo quale sarà il futuro di Melfi». Nonostante la ripresa, l’unica vettura del segmento B in produzione a San Nicola è ancora la Grande Punto che pur nelle sue versioni eco compatibili resta un’automobile alla fine del suo ciclo produttivo, mentre tutte le nuove linee vengono realizzate all’estero e del tanto sperato nuovo modello non c’è traccia per i lavoratori lucani. Nel settore automobilistico lucano l’indotto Fiat resta maggiormente a rischio, con i grossi cali di volumi produttivi e di liquidità. «Il problema oggi non è dare un sussidio alla disoccupazione, occorre investire sul lavoro per far rimanere i lavoratori nelle fabbriche - spiega Vaccaro che prosegue - bisogna aiutarsi a vicenda, creando una unità di crisi dell’auto dove tutti responsabilmente facciano il proprio mestiere dando una mano alla risoluzione dei problemi». Qualche fabbrica dell’indotto, inoltre, potrebbe fare nuovamente ricorso all’ammortizzatore sociale, e que-

sta volta tratterebbe di cassa integrazione straordinaria. «L’indotto è un anello debole perché non c’è stata una diversificazione dei processi produttivi, si è vissuto di solo Fiat». Sulla decisione della Fiom di indire un referendum sulla riforma dell’assetto contrattuale firmata da Cgil, Cisl e Uil parla il segretario provinciale Uilm Vincenzo Tortorelli. «La decisione della Fiom è illegittima, riteniamo che chi non firma gli accordi non può fare i referendum». «Abbiamo convocato un calendario fitto di assemblee - annuncia - per noi è molto importante la riforma contrattuale, un risultato positivo per i lavoratori». Per quanto riguarda, poi, i malumori espressi dai lavoratori sul contratto integrativo afferma Tortorelli «noi facciamo parte del gruppo Fiat, chiederemo all’azienda soprattutto per quanto riguarda Melfi di mantenere le nostre richieste economiche anche trovando soluzioni territoriali, ma è una decisione che dipende da tavoli nazionali!. Lucia Nardiello

Al Park hotel assemblea di lavoratori e sindacati

Argaip, «ora la Regione trovi una soluzione» POTENZA - I lavoratori dicono «non ce la facciamo più», i sindacati aggiungono «è una vergogna». La vertenza Argaip rischia di esplodere e non solo per i due mesi di stipendi arretrati. E’ che le speranze di un futuro più dignitoso si fanno sempre più fumose. Sono passati due mesi da quando forza lavoro e rappresentanti sindacali avevano chiesto con forza un incontro alla Regione Basilicata. Due mesi di silenzio. Poi, ieri, dopo la lunga assemblea che i lavoratori hanno convocato con le organizzazioni sindacali al Park hotel di Potenza, sembra che qualcosa si sia mossa. Sembra che la Regione li abbia finalmente convocati per l’inizio della prossima settimana. Tra qualche settimana scadrà il contratto che lega i lavoratori dell’Argaip al Consorzio industriale di Potenza. Un rapporto lavorativo che fino a questo momento ha mostrato tutti i limiti di un sistema che non ha funzionato. Le difficoltà economiche dell’Asi hanno finito per pesare come un macigno sulla testa delle circa settanta unità che garantiscono la gestione dei servizi di depurazione vari nella

Due momenti dell’assemblea dei lavoratori Argaip (foto Mattiacci)

aree industriali che fanno capo al Consorzio di Potenza. Una eventuale riforma dei consorzi industriali mette anche in discussione futuro, ruoli e funzioni di questi lavoratori. Due le proposte avanzate fino a questo momento. La possibilità che venga eliminata la mediazione della società Argaip, facendo passare le circa 70 unità alle dirette dipendenze del Consorzio, che in questo caso dovrebbe avere autorizzazione dalla Re-

gione a un ampliamento del personale. Oppure, la costituzione, all’interno di Acquedotto lucano, di un ramo che sia destinato a questo tipo di attività. Proposte che da mesi sono in discussione. E che in questi giorni arriveranno anche sul tavolo dell’assessore Gennaro Straziuso. A lui spetterà nei prossimi giorni definire le linee per lo sviluppo della questione.

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CRONACHEdallaCRISI

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Giuseppe sogna uno sviluppo di carta LA CRISI non è solo Lehman Brothers e Fmi, Fiat, cassintegrazioni di massa, licenziamenti a grappoli e grandi crac. Ci sono mille piccole storie che raccontano la crisi esattamente come quelle grandi. Piccole storie ma non storie piccole. Innanzitutto perché la dignità di una persona è importante quanto la sorte di un’azienda. E in secondo luogo, perché attraverso queste storie si possono leggere i cambiamenti di abitudini e tendenze della società. Ecco la prima storia. Di una lunga serie. Le “Cronache dalla Crisi”. di ROCCO PEZZANO POTENZA - Il sogno di Giuseppe Di Tommaso sembra un film. Tutte le persone che si riversano nei laboratori fotografici, consegnano un dischetto di plastica argentata e chiedono: stampatemi queste quattro o cinquemila foto. Giuseppe (nella foto a destra) è fotografo. Ha rilevato da tre anni un negozio da un collega meno giovane. Era già esperto del settore. Ha attraversato due periodi-chiave. Il primo è stato la rivoluzione del digitale. «E lì la carta ha perso valore - dice Oggi ci teniamo le immagini sulla memoria di un pc o su una chiavetta Usb, ce le spediamo via e-mail. E si sviluppa poco e niente». I rullini si ammonticchiano negli espositori ma, a parte qualche amatore, non servono più a nessuno. L’artigiano Giuseppe non si limita a (cercare di) vendere apparecchi fotografici, macchinette usa e getta, rullini, gadget e cornici. Realizza anche servizi per cerimonie. Non c’è matrimonio in Basilicata che non abbia il suo bravo fotografo al seguito, vero regista di cerimonia che chiede agli sposi di posizionarsi in posa plastica, inseguirsi fra i rami di una pineta, baciarsi su una spiaggia al tramonto. E poi ci sono comunioni, battesimi et similia. Ma anche in questo caso

la crisi affonda il suo morso. «Diciamo che a volte il prezzo lo fa il cliente», spiega Di Tommaso. E poi, un tempo era un florilegio di foto incorniciate, gigantografie, poster eccetera. Oggi non pochi scelgono l’album. E basta. A Natale si spende qualcosa in più, per fare regali. Ma tutto finisce là. I problemi sono tanti: gli acquisti di macchine fotografiche, ad esempio, oggi avviene sempre più spesso nelle grandi catene commerciali. O su internet. Senza intermediari, i prezzi calano e la concorrenza è imbattibile. «Io invece ho i fornitori», conferma Giuseppe. Ed ecco che arriviamo al suo sogno. Che parte da un assunto: la gente non stampa più le foto, e continua a stiparle nei propri archivi digitali. Questi magazzini immateriali si gonfiano, si saturano di immagini di ogni tipo. «E alla fine, un giorno, si dovranno stampare», sospira Giuseppe. Qualcuno si ricorda le “stampe in un’ora”, queste macchine costosissime che ingoiavano negativi e sputavano foto a ritmi industriali? All’epoca in soffitta finirono le bacinelle con gli acidi e le mollette per lo sviluppo. Quelle macchine oramai ferme, nel sogno di Giuseppe, riprendono a macinare immagini. Tutti sognano di svilupparsi. Giuseppe di sviluppare.

CRONACHE SINDACALI

Ugl: Melfi non sia come Pomigliano «Mentre in tutto il Paese assistiamo ad una profonda crisi economica, produttiva, occupazionale e sociale, si registra in questo periodo un aumento della produzione della Fiat Punto alla Sata di Melfi che rappresenta un segnale positivo per il nostro territorio e per i lavoratori». E’ quanto afferma il segretario regionale della Ugl di Basilicata, Giovanni Tancredi, per il quale «l’aumento della produzione nel settore automotive comporta anche una maggiore vigilanza da parte del sindacato e degli organismi previsti dagli accordi

aziendali e nazionali», affinché tale situazione rappresenti il segnale inequivocabile di una ripresa dei livelli produttivi. Per Tancredi occorre non alimentare in questo particolare momento frizioni e contrasti che probabilmente servono per provocare inevitabilmente trasferimenti di produzione in altri stabilimenti. «Il sindacato, quello responsabile, deve evitare tutto ciò e scongiurare che Melfi sia comparata agli stabilimenti di Termini Imerese e Pomigliano. Il trasferimento di 140 la-

voratori da Pomigliano a Melfi rientra nella strategia aziendale tesa a trasferire 340 unità lavorative e pur esprimendo totale ed incondizionata solidarietà ai lavoratori trasferiti, la Ugl auspica che i futuri rientri vedano interessati i lavoratori locali che nel recente passato sono stati espulsi dal mondo produttivo». Su questo obiettivo Tancredi chiede che «anche la Regione faccia la sua parte e che insieme al sindacato rivendichi alla Fiat le giuste attenzioni al nostro territorio ed ai lavoratori che si trovano senza lavoro».

Fiom, Rinaldini a incontro dei delegati MELFI - Si stanno svolgendo le assemblee informative, organizzate dalla Fiom Cgildi Basilicata nelle aziende Fiat, Ergom, Comer Tgs, Lasme della zona industriale di San Nicola di Melfi, alle quali ha partecipano il segretario regionale della Cgil Antonio Pepe ed il segretario Fiom Basilicata Giuseppe Cillis. «Si registra una larga partecipazione dei lavoratori - dice la nota stampa inviato dal sindacato - che dimostrano grandissima attenzione verso l’attività di informazione della Cgil sul contenuto dell’accordo separato, firmato da Cisl, Uil, Confindustria e Governo. L’attività di informazione della Cgil è considerato dai lavoratori una decisa prova di democrazia. Inoltre gli stessi lavoratori hanno sottolineato il comporta-

mento di chi, pur avendo firmato l’accordo, ormai a distanza di ben due mesi, non ha ancora messo in campo nessuna attività conoscitiva dei suoi contenuti. La Cgil e la Fiom di Basilicata segnalano la presenza di Gianni Rinaldini, segretario nazionale della categoria dei metalmeccanici, oggi, dalle ore 10, presso la sede regionale Cgil di Via Bertazzoni, dove si terrà un incontro con i delegati per fare il punto della situazione sulla Fiat e sulle iniziative di mobilitazione che precederanno la manifestazione nazionale in programma il 4 aprile a Roma, nel quale si ribadirà che l’Italia è un paese che non vuole tornare indietro ma vuole guardare al futuro in maniera serena e consapevole. regione@luedi.it


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Il sindaco di Melfi si racconta e assicura: «Non mi candido, resto al mio posto».

Protagonisti lucani

«Mi sento sotto attacco» Le preoccupazioni del commissario Navazio: «Qualcuno prova a ostacolarmi» di MARIATERESA LABANCA

Il commissario Asi e sindaco di Melfi, Alfonso Ernesto Navazio

mi ronza spesso per la testa è questo: chi e perché? Non credo che si tratti di un attacco unilaterale. Credo, piuttosto, che sia il frutto dell’azione di più persone nel tentativo di non farmi emergere, di complicare il mio cammino. Non ho manie di grandezza. E’ semplicemente l’idea che mi sono fatto in questi mesi, osservando quello che mi stava succedendo intorno». Ma chi vorrebbe mettere il bastone tra la ruote al sindaco eletto nella fila del Pdl e nominato commissario dell’Asi dal Pd, tanto corteggiato dal centrosinistra quanto più “oggetto” delle gelosie del centrodestra? E se c’è un messaggio da interpretare a chi è rivolto, al sindaco di Melfi o al commissario Asi? Navazio se n’è fatto un’idea. Ma prima precisa che prendere in mano le redini del Consorzio allo sbando non è stato facile. Di certo si è trattato di un incarico molto più impegnativo da sostenere rispetto a quello di primo cittadino. «So che bene che negli anni passati intorno all’Asi si sono concentrate “le attenzioni” di questa e quella parte politica. E allora oggi mi chiedo: cosa ho toccato, quali interessi veri ho messo in discussione?». Quali potrebbero essere stati gli atti di Navazio ad infastidire? La questione Lucandocks, la riscossione dei crediti o forse quell’“azione moralizzatrice”

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che ha caratterizzato la sua gestione fin dal primo giorno del suo insediamento, come il “ridimensionato”, a esempio, degli incentivi alla progettazione o la revoca dei compensi per i membri delle commissioni di gara. Insomma, lo “scomodo” Navazio ha stretto la cinghia, a partire dei suoi. Dal canto suo, dice: «Sono stato sempre disponibile con tutti, ho accettato l’incarico che mi è stato affidato dalla giunta De Filippo con una retribuzione inferiore a quanto previsto, e a quella di chi mi ha preceduto. Ho rinunciato all’autista e alla pianificazione delle aree industriali di Tito, lasciandola ai rispettivi comuni, per evitare accavallamenti nelle competenze. Le mie delibere non hanno mai avuto parere contrario da parte di alcuno. Mentre mi si accusa di cose che francamente non capisco». Un esempio per tutti: la riscossione dei crediti nei confronti del Comune di Potenza e di Acquedotto lucano. Il dimissionario ragionier Tramutola rimprovera Navazio di aver rinunciato a crediti importanti che l’Asi vantava nei confronti di due enti. E a sostegno di questi suggerimenti che il presidente del collegio dei revisori rimprovera a Navazio di non aver seguito, ci sarebbero dei verbali inviati anche alla giunta regionale. Premettendo che in otto mesi i crediti da riscuotere sono passati da

IL COMMENTO

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La soddisfazione del presidente Massaro

A Viggiano l’Asi vende due lotti VIGGIANO - E’ in controtendenza l’area industriale di Viggiano, forse grazie al petrolio. Qui l’Asi di Potenza ha assegnato due lotti per la localizzazione di piccole attività produttive. «Cosa ancor più positiva - è il commento dello Csail Baislicata, Filippo Massaro - perché non solo, come sottolinea l’Asi di Potenza, “in controtendenza” rispetto alla grave crisi industriale, che registra la chiusura di fabbriche e non certo nuove aperture, ma perché dimostra che la Val d’Agri vuole liberarsi della “maledizione del monopolio petrolio”. «E’, dunque, un incoraggiamento ad imprenditori e piccoli operatori economici a credere nelle potenzialità di sviluppo della Val d’Agri, a prescindere dalle attività di petrolio, per la sua collocazione baricentrica, le risorse naturali e quelle umane esistenti. E per questo - aggiunge Massaro - il Po Val d’Agri invece di disperdersi in mille rivoli deve concentrare le risorse disponibili a sostegno di idee progettuali ed iniziative di auto imprenditoria specie giovanile. Tanti piccoli opifici, anche con soli 5-10 unità di lavoro, possono costruire una rete di imprese».

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16.647.024 eruo a 4.992.558 il sindaco di Melfi replica, facendo notare una contraddizione. «Quei verbali - spiega - sono stati presentati mesi dopo rispetto agli accordi raggiunti con i due enti, ampiamente pubblicizzati, di cui Tramutola era sicuramente a conoscenza. Nei documenti venivano fatte osservazioni rispetto a trattative concluse da tempo». Poi entra nel merito della questione: «Nelle trattative con il Comune di Potenza e Al sono venuto a conoscenza di debiti che a sua volta il Consorzio aveva contratto con i due enti». Caso emblematico quello del comune di Potenza: «La lettera con la quale l’ente rivendicava i propri crediti nei confronti dell’Asi non è mai pervenuta al Consorzio. C’è da desumere che qualcuno al Comune non ha fatto il suo dovere, o che qualcun altro non abbia voluto che il debito dell’Asi fosse noto». Insomma, se errori e responsabilità ci sono stati risalgono agli anni passati. Ma nei verbali del Collegio ci sono anche segnalazioni relative ad adempimenti fiscali a partire dal mese di giugno 2008, che sarebbero stati assolti «grazie all'intervento, gratuito, della consulente esterna, pur in presenza di convenzione scaduta e non più rinnovata». Navazio precisa che «i documenti succitati erano stati richiesti in vigenza del suo incarico». E che quella convenzio-

L’INTERVENTO

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Annuncia azioni tutela per le parole di Tramutola

Simonetti: «Indispensabile riforma del Consorzio» POTENZA - La rapida definizione del disegno di legge di riforma dei Consorzi Asi viene sollecitata ancora una volta dal capogruppo del Prc in Consiglio regionale Emilia Simonetti, che in una nota ricorda «il termine fissato dal Consiglio regionale con l’apposito ordine del giorno approvato (60 giorni)». «Abbiamo già indicato le nostre proposte per ottenere una strumentazione adeguata alle esigenze dei lavoratori e delle imprese», afferma ancora Simonetti che in riferimento alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione del bando per la nomina del nuovo presidente del Collegio dei sindaci revisori del Consorzio Asi di Potenza, ed «a fronte delle gravi dichiarazioni dell’ex presidente del Collegio, nonché delle gravi dichiarazioni verbalizzate dello stesso Collegio nei confronti del commissario dell’Asi e sull’operato della Giunta, nonché sulle prerogative dei consiglieri regionali», annuncia che provvederà «a definire con gli organismi competenti le azioni di tutela».

POTENZA - Lo abbiamo incontrato al termine di una giornata densa di impegni e molto particolare: in mattinata un’udienza in Tribunale per quella che egli stesso definisce una “parentela scomoda”. Nel pomeriggio di corsa dal notaio per la vendita di un lotto Asi, trattativa che andava avanti dal 2004. Poi, in viaggio verso la sua città, il tempo di racHA DETTO cogliere le idee rispetto alle incombenze amministrative che lo aspettano in municipio. «Non voglio credePer chiudere la re che sia vittima di giornata in famiun vero e proprio glia, dove avrà trocomplotto ma sento come se da più parti vato finalmente il tempo per festegci fosse il tentativo giare il suo cindi ostacolarmi» quantunesimo compleanno. Ma Alfonso Ernesto «Non credo che si Navazio, ingegnetratti di un attacco re di formazione, unilaterale. Credo, ex insegnante di piuttosto, che sia il professione, sinfrutto dell’azione di daco di Melfi, compiù persone nel ten- missario del Contativo di non farmi sorzio industriale emergere, di com- di Potenza, e presiplicare il mio cammi- dente del comitato della no. Non ho manie di onorario grandezza. E’ sem- Fondazione “Inteplicemente l’idea resse Uomo”, e che mi sono fatto in chissà quanto alquesti mesi, osser- tro, non sembra afvando quello che mi fatto spaventato stava succedendo dal carico di lavoro. Tutt’altro. intorno». «Metto a disposizione con profonda convinzione il mio alla «So che bene che contributo negli anni passati in- causa civile e sociatorno all’Asi si sono le». Il suo punto di concentrate “le at- forza? Semplice«Potrei tenzioni” di questa e mente: quella parte politica. smettere di fare poE allora oggi mi litica anche domachiedo: cosa ho toc- ni mattina senza cato, quali interessi rimpianti». Ma da veri ho messo in di- mesi il commissario Navazio dice di scussione?». non lavorare più con la stessa tranquillità: «Mi sento al centro di un attacco. Non voglio credere che sia vittima di un vero e proprio complotto ma sento come se da più parti ci fosse il tentativo di ostacolarmi». E quando lo dice non si riferisce solo al pesante atto intimidatorio di cui è stato vittima poco meno di un mese fa, quando una busta con proiettili di pistola è stata ritrovata nel bagno del Comune della città federiciana, con una lettera di minacce indirizzata al sindaco. Dieci anni fa Navazio era stato già al centro di un episodio di questo tipo, quando sulla sua macchina vennero ritrovate alcune cartucce. «Allora - racconta il primo cittadino -in consiglio comunale ero il signor “no”, controllavo e invitavo a guardare sempre meglio le delibere. Ora però è diverso. «E’ come se volessero tirarmi in ballo in tutte le situazioni più disdicevoli». Le indagini sulle presunte infiltrazioni mafiose per il rilascio delle licenze commerciali nella città di Melfi, il pignoramento dei beni del Consorzio industriale proprio nel giorno i cui il commissario Asi era riusciuto a rintracciare i fondi per pagare gli stipendi ai lavoratori del depuratore in stato di agitazione, la “chiusura” del sistema bancario che lo stesso Navazio ha definito «eticamente scorretto» e, infine, le accuse pubbliche di Rocco Tramutola, ragioniere, che da poco si è dimesso dalla carica di presidente del collegio dei revisori del Consorzio Asi. «Da Potenza a Melfi, e viceversa, il pensiero che

ne non era stata rinnovata alla professionista in questione «per l’evidente conflitto». Guardacaso, infatti, la «ragioniera lavorava e lavora nello stesso studio del presidente del Collegio, Rocco Tramutola». Il commissario preferisce ricordare, invece, che mentre prima l’Asi pagava l’acqua ad Acquedotto lucano a 1,20 euro a metro cubo, per rivenderla agli associati a 0,92, ora invece il costo è sceso a 0,65, gua- HA DETTO dagnando così 27 centesimi. Ma l’ingegnere non si scoraggia «Quei verbali del facilmente. «Vo- Collegio sono stati glio continuare a presentati mesi dopo impegnarmi e da- rispetto agli accordi re una speranza: raggiunti con i due che si può cambia- enti, ampiamente re anche in una re- pubblicizzati, di cui gione forse un po' Tramutola era sicutroppo dorotea co- ramente a conome la Basilicata». scenza. Ma gli impegni Nei documenti venielettorali, per ora, vano fatte osservasceglie di metterli zioni rispetto a trattada parte. «Non ho tive concluse da temintenzione di can- po» didarmi - assicura, rispondendo a chi prova a tirarlo da queste e quell’altra parte - Ho rifiutato «Sono stato sempre anche la proposta disponibile con tutti, che il centrosini- ho accettato l’incaristra mi aveva fatto co che mi è stato afl'anno scorso per le fidato dalla giunta De politiche. Voglio Filippo con una retrifare il sindaco del- buzione inferiore a la mia città fino al quanto previsto, e a 2011. Poi, mi pre- quella di chi mi ha senterò ancora alle preceduto. comunali per so- Ho rinunciato all’autistenere il nuovo sta e alla pianificacandidato sindaco zione delle aree ine continuare il la- dustriali di Tito, lavoro portato avan- sciandola ai rispettivi ti in questi anni». comuni, per evitare E che Melfi sia la accavallamenti nelle grande passione di competenze. Le mie Navazio lo si capi- delibere non hanno sce bene da come mai avuto parere ne parla. Con fer- contrario da parte di vore racconta alcuno» l’esperienza iniziata nel 2001, con il salto da socialista al centrodestra, e il cambiamento che la sua giunta ha saputo imprimere alla città federiciana. «Abbiamo sentito il consenso dei concittadini crescere intorno a noi». Tanto che il secondo mandato viene sostenuto dal 66 per cento dei votanti. E coglie questa occasione per ribadire un concetto: «Melfi non è una città di mafia. E' un centro dove la gente vive tranquilla, dove le signore camminano per strada senza paura, dove gli imprenditori trovano i loro spazi, dove bar e locali sono pieni. Dove, se qualche fatto violento pure c’è stato, è più riconducibile alla tenuta dei singoli che a una sistema. Non siamo sotto le grinfie di nessuno». I nemici, se ci sono, sono evidentemente altrove. Ma Navazio - che definisce il suo percorso come quello di un giovane rivoluzionario che arriva a mezza età nelle vesti di un social democratico, che considera i suoi dischi come oggetti sacri, che è pazzo di Jimi Hendrix (entrato a pieno titolo tra i suoi idoli di gioventù) e legge Kerouac - assicura: «Ho ancora voglia di continuare a dare». E chissà che i continui “tentativi di seduzione” non sortiscano alla fine i loro effetti, visto che, se proprio lo si deve dire, un sogno nel cassetto il sindaco commissario ce lo avrebbe: «Tra le tentazioni ci sarebbe il Senato - dice - che mi ha sempre affascinato perché ha l’aspetto di una bomboniera». m.labanca@luedi.it


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Italia / Mondo

Economia

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Entro fine mese nasceranno gli Osservatori in tutte le regioni

Saranno dismesse quote di Ansaldo

I prefetti “guardiani” del credito contro lo strapotere delle banche

Finmeccanica si attrezza per la crisi Cessioni nel civile

di MASSIMO NESTICÒ ROMA – I prefetti diventano “guardiani del credito”, vigilando sulle erogazioni delle banche a imprese e famiglie in modo che non ci siano restrizioni. Gli Osservatori sul credito, da istituire entro fine mese in tutti i capoluoghi di regione, sono stati illustrati dai ministri dell’Interno, Roberto Maroni, e dell’Economia, Giulio Tremonti, ai 103 prefetti convocati al Viminale per l’occasione. «Abbiamo chiesto ai prefetti – ha spiegato Maroni – di assumere un ruolo proattivo per raccogliere le segnalazioni provenienti dal mondo delle imprese e dalle famiglie in merito a eventuali restrizioni del credito, e intervenire nei confronti delle banche per trovare soluzioni». Da parte dei prefetti, ha riferito il ministro, «c'è stata un’accoglienza molto positiva nei confronti di questa iniziativa, che è stata interpretata come l’assunzione di un ruolo di responsabilità, per garantire che il mondo delle imprese non soffra di riduzioni ingiustificate del credito».

La banca, ha sottolineato Maroni, «rimane comunque titolare della valutazione del credito: i prefetti non possono imporre, ma fare un intervento di persuasione laddove ravvisino criticità». «L’esigenza di tutela del mondo produttivo in un momento così particolare – ha aggiunto – viene prima di qualsiasi esigenza». Da parte sua Tremonti ha ricordato l’articolo 47 della Costituzione, secondo cui «la Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Il risparmio e il credito sono beni costituzionali e mai come in questo momento l’articolo 47 è di attualità. La Repubblica controlla il credito e i prefetti potranno farlo nel modo migliore». Se anche gli Osservatori costassero, ha rilevato «sarebbero soldi ben spesi. Se c'è un’area dove investire è questa. Il problema non è quanto costa, ma quanto grande è il problema che si deve risolvere». Il monitoraggio mira dunque a individuare tempestivamente eventuali criticità nel

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mercato del credito a imprese e a famiglie. Gli Osservatori regionali non si limiteranno a raccogliere dati statistici, ma saranno luoghi di risoluzione di controversie e vigilanza su specifiche criticità che emergono a livello locale sulla base di istanze presentate dalle imprese. Il prefetto raccoglierà in maniera riservata i reclami della clientela che si vede danneggiata nelle condizioni di erogazione del credito. Scriverà quindi alle banche inviando le pratiche di competenza e suggerendo un’istruttoria. La banca fornirà una risposta al cliente informandone il prefetto. Successivamente, questi invierà un rapporto all’Osservatorio nazionale costituito presso il ministero dell’Economia con i dati sui flussi di finanziamento e le principali criticità locali, nonché eventuali proposte elaborate per meglio favorire il finanziamento dell’economia locale.

Per scoprire i problemi per le imprese e le famiglie

IL MONITO DELL’UE

Barroso: «Misure poco coraggiose, bisogna fare di più per aiutare le aziende»

di STEFANIA DE FRANCESCO

Fondo sovrano e prestiti garantiti

LONDRA – La crisi finanziaria globale impone anche a Finmeccanica, finora in espansione sui mercati mondiali, misure per cautelarsi da potenziali rischi. Se dagli Usa il presidente Obama potrebbe confermare il programma del Marine One (elicottero presidenziale) per gli ulteriori 18-19 velivoli con la stessa configurazione degli attuali cinque elicotteri in via di consegna, contenendo il budget a 4 miliardi di dollari (Finmeccanica partecipa al 30%), il management di Finmeccanica «tiene la barra dritta» per mantenere la stabilità. Calcola i rischi nei vari Paesi in cui il gruppo investe, si prepara ad alcune dismissioni nel settore civile entro l’anno per ottenere dai 500 milioni al miliardo di euro, senza però rinunciare ad investimenti, che saranno selettivi anche se contenuti per non ridurre la capacità tecnica del gruppo. Per il 2009-2011 sono previsti 3,5 miliardi. Per le attività civili, il 2009 potrebbe portare delle novità. La cessione di una quota per Ansaldo Energia piuttosto della quotazione in Borsa, visto che il mercato non è pronto, ha detto Pansa, mentre per Ansaldo Sts si potrebbero aprire le porte di acquisizioni, invece in Ansaldo Breda (treni) potrebbero entrare nuovi azionisti: «fermo restando, però, l'impegno di Finmeccanica. Non c'è disperazione finanziaria, ma cerchiamo una soluzione per stabilizzare l'azienda e confermare il pareggio», ha aggiunto il direttore finanziario, auspicando l’apertura delle gare per nuovi treni delle Ferrovie.

PER AFFRONTARE la crisi finora l'Europa ha fatto poco, e troppo tardi. Occorre cambiare registro anche mettendo in campo nuovi strumenti, come un fondo sovrano europeo, prestiti garantiti congiuntamente dai Paesi di Eurolandia, maggiori sostegni per chi resta senza lavoro. Il Parlamento europeo ha fatto sentire oggi la sua voce davanti all’incalzare della recessione, approvando una risoluzione sul piano anti-crisi messo a punto dall’Ue in vista del vertice europeo che, alla fine della prossima settimana, sarà chiamato a prendere importanti decisioni per far fronte a una situazione economico-sociale sempre più critica. Il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, intervenendo al dibattito che ha preceduto il voto dell’ assemblea di Strasburgo, ha ricono-

sciuto che è arrivato il momento di «cambiare marcia», ovvero di velocizzare l’adozione degli interventi destinati a sbloccare il flusso del credito, a fronteggiare l’emergenza disoccupazione, a fissare nuove regole per i mercati finanziari. E uno dei suoi vice, il responsabile dell’Industria, Guenter Verheugen, ha ammesso che la crisi «è stata sottovalutata». Andando anche oltre. «Mi dispiace contraddire il presidente dell’eurogruppo, Jean Claude Juncker – ha detto Verheugen – ma al momento non si può dire che quanto fatto finora è sufficiente». Il vicepresidente dell’esecutivo comunitario ha poi lanciato un nuovo allarme. A fronte del persistere del blocco dei prestiti da parte delle banche, «il fabbisogno delle piccole e medie imprese, nel secondo semestre dell’anno, non potrà essere soddisfatto. Una situazione

molto grave». Anche perchè l'attività della Bei è già ai limiti delle sue possibilità. Il Parlamento europeo ha quindi messo nero su bianco le richieste rivolte ai 27, bollando come «poco coraggiose» e «intempestive» le decisioni finora assunte. Bocciato con 340 no a fronte di 302 sì l’emendamento del Pse che parlava esplicitamente di eurobbligazioni, la questione degli eurobond è però rientrata nella risoluzione grazie all’approvazione di altre modifiche proposte al testo e approvate dall’assemblea. In particolare quelle che invitano i membri dell’Eurozona a esaminare la possibilità di raccogliere fondi offrendo una garanzia congiunta e chiedono «urgentemente» alle istituzioni Ue di valutare i vantaggi che deriverebbero, in termini di minor servizio del debito, dall’istituzione di un fondo sovrano europeo.

Per Cai bisogna ridimensionare Linate

In controtendenza

Alitalia guarda all’Oriente Ma è ancora scontro sul ruolo di Malpensa

Zegna sfida i “cali” e apre a Tokyo un megastore

di PAOLO RUBINO ROMA – Per stringere nuove alleanze commerciali Alitalia guarda alle grandi compagnie dell’Oriente. Mentre è ancora scontro sul ruolo dell’aeroporto di Malpensa. Il presidente della nuova Alitalia, Roberto Colaninno, è ad Hanoi in Vietnam, dove sta sondando l’interesse di grandi compagnie aeree del far east per una partnership. Interessi «concreti» raccolti dal ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, durante una missione in Vietnam ed ora al centro di un confronto diretto tra le compagnie. E dal Vietnam, dove è in viaggio anche per il gruppo Piaggio che sta per iniziare la produzione della Vespa, Colaninno replica al presidente della Sea, la società di gestione degli aeroporti milanesi, Giuseppe Bonomi, che ieri ha legato più a Lufthansa che ad Alitalia le prospettive di sviluppo per lo scalo lombardo. «Comprendo la necessità del signor Bonomi di raggiungere accordi per salvare Malpensa dalle gravi difficoltà in cui si trova e non mi sor-

prende che agiti lo spauracchio di Lufthansa nel pieno di una delicata trattativa con Alitalia. Ma - dice Colaninno – non vorrei che Malpensa corresse lo stesso rischio che correva Alitalia: essere svenduta ad una compagnia straniera». Nelle prossime settimane i vertici della nuova Alitalia incontreranno il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ed il presidente della Sea Bonomi, per sciogliere le riserve sull'aeroporto di Malpensa in competizione con Fiumicino per il ruolo di perno delle rotte a lungo raggio. Il nodo resta quello del futuro di Linate per la difficoltà di sostenere i costi di una duplicazione dei voli per l’area di Milano. Per Alitalia se si vuole far crescere Malpensa va alleggerito Linate, dedicandolo alla navetta Milano-Roma. «Alitalia è pronta ad impegnarsi per il rilascio di Malpensa in una stretta logica di mercato e di razionalizzazione della logistica aeroportuale», ribadisce Colaninno. Il confronto «non è ancora chiuso», dice il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni

LA CRISI economica globale colpisce le società del fashion mondiale, mettendo sotto pressione profitti e fatturato, e rimescolando strategie e mercati di riferimento. «È davvero dura», spiega senza mezzi Ermenegildo Zegna, a capo dell’omonimo gruppo di Biella presente in 86 Paesi, con 525 punti vendita. A Tokyo per inaugurare il nuovo mega-store di cinque piani e di 700 metri quadri complessivi, l’ad di uno degli esempi del Made in Italy ammette il carattere singolare dell’iniziativa, nel momento in cui in Giappone, e non solo, si assottigliano i consumi per la crisi. La scelta di Zegna è in netta controtendenza se si considera che a dicembre, Louis Vuitton ha rinunciato al megastore di Ginza, il salotto della moda di Tokyo, che avrebbe rivaleggiato per grandezza con la sede di Parigi. Gli stessi spazi, in base a quanto emerso a sorpresa la scorsa settimana, saranno occupati da Gap, gruppo della moda Usa di largo consumo.


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Giovedì 12 marzo 2009

SULLA LIBERTA’ DEL CORPO

LE GRANDI OPERE E IL PIL

di TERESA BENINCASA

di VITTORIO RENZI LA CONDIZIONE di Eluana non apparteneva più da molti anni al concetto di vita. Sono stata battezzata nel nome di Cristo anch'io e credo che la vita vada difesa nella sua dignità. Ma non è- non può essere- la funzione degli organi “il principio”. Le esorbitanti posizioni che il governo ha espresso sulla vicenda Englaro disattendono un credo che non si distingue per connotazione politica, ma ha radici in una concezione non organicistica dell'individuo. Seneca pensava che affinché una vita sia utile alle virtù bisogna poter disporre di sè, della parte migliore di sè, cioè della propria ragione. Del pensiero. Uno stato è liberale in quanto garantisce non già la libertà del corpo ma quella del pensiero e della sua possibilità di esprimersi. Da qui la consapevolezza che la libertà per essere realizzata concretamente non può non essere declinata al plurale: le libertà. La scelta del padre di Eluana, di opporsi alla tirannia della cura di un corpo non più sanabile, per tutelare la dignità della figlia ha un valore di libertà e di civiltà umana che non possiamo trascurare. Anche alla luce del dibattito politico. Se è forte per qualità, una forza politica non ha bisogno di esprimersi per ottenere il sostegno dello Stato Vaticano. Dovrebbe guardare ai cittadini per i quali è chiamata a governare dietro giuramento sulla Carta Costituzionale. Invece, una volta salpata, la bussola della Pdl sembra orientata al conformismo cattolico. E ogni questione che riguarda la vita umana, la scienza e la politica viene, piuttosto che discussa, proposta come un tabù. E neppure gli intellettuali che Berlusconi è riuscito a fagocitare balbettano un dissenso che sia di veduta laica semmai ancticlericale. Al centro dell'interesse della politica non ci sono più gli uomini e le donne. Ma gli strumenti del potere: i partiti, le coalizioni, le intese, le alleanze. Quanto l'esempio di Englaro conta per tutti noi, è difficile da dire. La Chiesa - tutt'altro che distratta - ha colto il segnale: la vita appartenesse agli uomini “che Dio ha creato a sua immagine e somiglianza”. L'eretismo di Englaro sta nel rifiuto che vi sia una autorità ad avere potere sulla vita di ciascuno. Perché ciascuno ha potere sulla propria vita. E' un'idea che ha radici liberali. Per Gaetano Salvemini era irrinunciabile che ogni uomo fosse il timone del vascello della propria vita. A questo scopo sarebbero legittimate ad agire le leggi: per garantire agli uomini e alle donne le libertà fondamentali. Il Papa nei giorni scorsi in Campidoglio ha riconosciuto che viviamo in un'epoca piena di religioni e chiese. Ma la lectio dell'umanità dice che la pace si raggiunge nel rispetto della pluralità e dalla capacità di fare dialogare le libertà senza supremazia. Che sarebbe un errore. E aggiungiamo che sarebbe trascurare l'esperienza accumulata dal tempo e dagli avvenimenti. Quando riguardano gli altri siamo sempre più bravi a riconoscere e accusare: è colpa della religione se i mussulmani maltrattano le donne, se si fanno esplodere, se limitano la loro libertà, etc. Gli errori degli uomini della Chiesa del nostro tempo sono altrettanto evidenti. Essi dovrebbero evangelizzare e convertire. Ma sulla vicenda personale e dolorosa di Eluana hanno prodotto la radicalizzazione delle posizioni esistenti: evangelizzazione zero. Starà capitando anche a noi di ridurre il ruolo della religione a quel fondamentalismo e invadenza sui diritti costituzionali dell'invidividuo? Proviamo a riflettere. La Chiesa sta attraversano un periodo difficile da un quinquennio almeno. E' giusto che essa esprima la sua posizione. E gli “altri”? La croce di Cristo invece che essere usata per accogliere la pietà, in mano ai predicatori della vita e della giustizia viene usata per perseguire interessi di parte- vedi le dichiarazioni di Roberto Formigoni- e assodare posizioni di potere. E' tutto questo un segno di forza o di fragilità? Nella vicenda Englaro il credo cattolico è stato usato per esporre un risentimento per l'umanità dolente. Con il risultato di incriminare la condotta di un padre che ha difeso il diritto alla dignità della vita della figlia. La chiamata alle armi da parte delle associazioni e da alcuni protagonisti della scienza politica è fuori luogo in una vicenda così penosa e tragica. Ora che Eluana è stata liberata dal corpo che la schiavizzava, il sentimento cattolico scaglia parole di fuoco e contro Englaro si è aperta una lapidazione collettiva. Quanta ipocrisia. Il disorientamento è serio. Serve essere cristiani, magari cattolici anche, ma prima di tutto liberali, e ascoltare i padri con il monito che essi non sono i nostri “padroni”, ma le nostre guide. Il dogmatismo dei nostri tempi -o la vita o la morte- senza capire e discernere cosa appartiene all'una o all'altra categoria- ostacola la libertà del pensiero a cercare qualcosa di nuovo. Dovremmo tutti imparare dalle api che, errando qua e là, scelgono i fiori adatti al miele, evitando quelli inadatti, preoccupandosi della qualità, del contenuto delle opere affidate dalla natura. Il Signor Englaro intraprendendo la sua battaglia alla luce del diritto ha consegnato a noi tutti la virtù di affrontare con civiltà i nostri dubbi. Per via dello stile scintillante di sentenziare e per il suo procedere costellato di metafore e rapide contrapposizioni, il parlare di pochi può catturare il pensiero di molti. Per questo è vitale che sulla vicenda la stampa, quella liberale almeno, ponga interrogativi invece di sciorinare sentenze. Molti hanno accusato Englaro di una certa freddezza perché, quando Eluana gettò meccanicamente l'ultimo respiro, egli non volle essere nella stessa stanza. Ha saputo separarsi anche dal corpo della persona più cara e andarsene per la sua strada senza voltarsi indietro. Neppure nella chiesa ha voluto partecipare. Schiavo della sua ragione soltanto, ad Englaro è impensabile che questi scismi non gli sono costati un terribile sforzo. Si era imposto di essere distaccato da quel corpo a lui caro per conservare l'esatta misura di tutto e tenere sotto controllo anche i propri sentimenti, emozioni, reazioni. E' uno di quegli uomini che riesce a sottomettere la sua volontà alla ragione e in questo affermare la libertà di essere se stesso libero dai giudizi degli altri. Beppe Englaro ha saputo essere duro, primo di tutto con se stesso. Perché la sua scelta era qualcosa di più che una scelta sua; il suo comportamento è lo specchio della sua coscienza. Anzi, credo che sia lo specchio di tutta la nostra generazione.

IL PRINCIPIO DELLA DIFFERENZA DI GENERE di LUIGI DI LENA Ho vissuto di riflesso le problematiche femminili con rispetto e senza mai farmi coinvolgere nella logica della parità, consapevole della impossibilità che costituisse rivendicazione femminile, convinto che fosse piuttosto abito mentale utile e finalizzato ad educare le coscienze per smantellare vincoli e ostacoli ingiustamente radicati di posizionamento sociale, negati dai reali ruoli centrali svolti dalla donna nella famiglia, nel lavoro, nella comunità al di là di falsi e inveterati stereotipi. Intervengo perché una donna , costantemente presente nel giorno dell'otto marzo, ha deciso di richiudersi in una intima riflessione sulla fragilità della vita sociale femminile, al momento, pervasa da accadimenti in grado di rendere scarsamente attrattivi e affascinanti temi per cui ci si è battute con orgoglio, generosa passione, convinto impegno. L'emancipazione della donna sembra impattare e immeschinire nella debole cultura sociale, nel senso civico immiserito riscontrabili negli atteggiamenti maschili prevaricanti e tesi a violare il corpo femminile, oggetto volutamente strumentale su cui scaricare incompiute psicologiche e pulsioni squallide. Offendere la donna nella propria dignità è palese manifestazione di un rito enfatizzante la sua subalternità e la sua subordinazione in ragione di un privilegio, quasi un diritto ancestrale, privo di fondamento razionale, naturale e morale. In simile contesto reputo necessario ricordare che questa donna, oggi silente, per prima ha colto intellettualmente l'esigenza di superare il preconcetto mentale e culturale della differenza di sesso e di affermare il principio della differenza di genere, profondamente diversa e antitetica. La società non può scomporsi su un aspetto meramente marcatamente genetico e fisicamente differente. Non deve per questo accettare e far

proprio l'assunto di predominanza sulla donna, relegandola in posizioni sociali non altrimenti giustificabili e giustificati. La parità si misura con il metro della realtà. L'opportunità è inconfutabile e indiscutibile, se si è differenti unicamente per genere. Lo ha sostenuto con l'umiltà semplice della verità, che non si ammanta di elucubrazioni e circonvoluzioni cerebrali, felicissima della condivisione partecipata di altre donne per la sua tesi e del seguito dato dalle istituzioni a vari livelli attuato con una politica di genere inficiante la logica strettamente corporea. Vorrei, nel mio piccolo, contribuire a ridar fiato, voce, sostegno a queste donne impegnate nella difesa di genere, perché ora più che mai non si attenui il loro agire operoso nella vita quotidiana per riaffermare valori non desueti, il loro desiderio di rendere consapevoli e preparate le nuove generazioni femminili al fine di evitare di divenire oggetto di gratuita violenza in una società spesso sorda e cieca, poco attenta nel proporre modelli educativi adeguati. L'informazione consapevole è lo strumento educativo di acculturamento reciproco e di dissuasione dall'uso distorto di convinzioni di comodo e di ostentata forza. Non l'ho mai fatto. Oggi sento di dover porgere gli auguri alle donne, a tutte le donne. Chapeau a quante sono o saranno impegnate nella battaglia di eguaglianza di genere. Tanto di cappello specialmente a questa piccola grande donna che ha scelto il silenzio, affinchè in lei ritorni la voglia, il vigore, la tenacia per continuare nella sua azione volta ad affermare il ruolo fondamentale della donna nella società evoluta, specie quando il surreale sociale di qualunque colore ed etnia ostenta i muscoli per mortificare la dignità femminile .

IL PRESIDENTE del Consiglio Berlusconi minimizza sulla situazione economica mondiale, bacchetta duramente i suoi ministri sugli allarmismi, se la prende con giornali e tv, e suggerisce che per uscire dalla crisi sono necessarie anche le grandi opere pubbliche. Nell'occasione, mentre tutta la realtà del mondo del lavoro è scossa dal profondo, non si intravede alcuna significativa pianificazione legislativa per i lavoratori, ma solo maldestre e penalizzanti rattoppature in tema pensioni e pericolose restrizioni al potere contrattuale dei sindacati, mentre a quanto pare la formula vincente per uscire dalla crisi è, da un lato liberalizzare selvaggiamente le regole edilizie, e dall'altro ogni occasione è buona per rispolverare il glorioso cavallo di battaglia dello spot elettorale, ovvero Ponte di Messina in primis e grandi opere, pubblicizzate oggi come ricetta per vincere la crisi economica, e per cui è stato stanziato un apposito fondo che ammonta a quasi 18 milioni di euro. Mi chiedo: come potranno mai le opere colossali, risanare il Pil e sbloccare l'economia, quando da sempre sono invece fonte di incremento del debito pubblico?

IL PIANO PIDUISTA DI SILVIO BERLUSCONI ci sa proprio fare con la comunicazione: sta attuando il piano della Loggia P2 e la maggioranza degli italiani non se ne rende conto, oppure non lo considera un pericolo! Molti hanno sprecato tempo, almeno a mio avviso, a chiedersi se Berlusconi appartenesse o no alla Propaganda Due. A me non interessa. Ho impiegato quello stesso tempo a leggere il testo del cosiddetto piano di rinascita democratica e ho constatato quanto concreto sia. Che importa se Berlusconi abbia fatto parte della Loggia P2 oppure no? Chiarito che il programma piduista tramava contro lo Stato (questo disse il Parlamento) e che siano identici agli obiettivi della loggia massonica molti provvedimenti berlusconiani, allora è lecito dire che anche questi tramino contro lo Stato. Se gli amici di Tizio fanno una cosa contro lo Stato, e Caio fa la stessa cosa pur non essendo amico di Tizio, non è forse Caio colpevole quanto gli amici di Tizio? Carlo Adami


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Giovedì 12 marzo 2009

OPERAI SCUOLA GUERRA RIFORME TRA POVERTA’ NEGATIVE di LORENZO ZOLFO SONO in molti a sostenere, nei piccoli centri del Vulture, che la Fiat di Melfi, facendo arrivare lavoratori da altre aziende fuori Regione, toglie il lavoro ai cosiddetti interinali, i precari del posto. Nello stabilimento di San Nicola di melfi lavorano dallo scorso 2 marzo circa 340 lavoratori provenienti dalla Fiat di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli. Sono in tanti, i precari che non si sono visti rinnovare il proprio contratto di lavoro, per far posto ai già collaudati lavoratori della Fiat di Pomigliano D'Arco. Da ricordare che i precari, quelli che lavorano senza un contratto a tempo indeterminato, sono tanti e sempre a disposizione per qualsiasi turno di lavoro. Anzi, spesso per sopperire alle necessità aziendali, vanno ben oltre la soglia del proprio turno. Ma i sindacati a questo proposito cosa fanno? Le conquiste sindacali votate dai lavoratori di questi ultimi anni sugli orari, sui turni sull'aumento del premio certo e uguale per tutti i lavoratori rischiano di essere sostituite con decisioni unilaterali della Direzione aziendale che riporterebbero le condizioni dei lavoratori indietro di 10 anni, come sostenuto dalla Fiom Cgil ed i delegati Fiom della Fiat Sata, nei giorni scorsi in un incontro tenutosi a Rionero, e sono contrari a questo disegno previsto dall'accordo separato e messo in campo dalla Direzione Fiat Sata di Melfi ed invitano la Direzione aziendale a fermare le scelte unilaterali. Al di là delle professionalità espresse dai lavoratori esterni provenienti da altre aziende Fiat, con l'arrivo di 340 lavoratori dalla Fiat di Pomigliano, non è giusto che un lavoratore del posto, anche se precario, debba far posto a questo lavoratore di un'altra Regione. Inoltre, sembra che il costo di un lavoratore esterno che lavora a San Nicola di Melfi, in questo caso quello di Pomigliano, costa all'azienda quanto due lavoratori del posto! Qui non si tratta di essere solidali, ma di salvaguardare il posto di un lucano, che altrimenti emigrerebbe!

POSTE, IL SINDACATO DEVE ASSUMERSI LE SUE RESPONSABILITA’

di SAVERIO D’AMELIO

LE MODIFICHE, recentemente apportate dalla regione Basilicata al Piano di ridimensionamento scolastico, sono inaccettabili, perché sono il segno di mentalità verticistica, tanto più grave, perché espressa da partiti di centro sinistra che, almeno a parole, si dicono rispettosi del pluralismo democratico. A quale pluralismo, se, nei fatti, la regione non tiene conto delle scelte operate dalle amministrazioni provinciali di Potenza e Matera? Conseguentemente, la Regione approva un piano che non rispetta affatto la realtà territoriale, né tantomeno, la difesa dell'assetto scolastico. A ragione il presidente della Provincia di Potenza Altobello, nel protestare contro la decisione della regione che condanna con parole chiare e condivisibili: “La scelta di stravolgere il piano di dimensionamento scolastico approvato dal consiglio provinciale - dice il presidente Altobello - non può lasciare indifferente quest'amministrazione che registra tanto la sfiducia istituzionale nel suo operato, quanto alcune incongruenze nel merito”. Con amarezza che la stessa chiarezza e determinazione nel condannare la revisione regionale non ho registrato nel dibattito di ieri, in seno al consiglio provinciale di Matera, da parte della maggioranza, infatti, si è voluto far passare come “provvisoria” la scelta regionale, così evidenziando se non completa sudditanza alla regione, quantomeno un inspiegabile complesso d'inferiorità da parte di questa maggioranza consigliare, quasi sempre sorda alle sollecitazioni di noi della minoranza.

di ANTONIO PALERMO* SONO stato in dubbio, confesso, se fosse stato politicamente (tatticamente) opportuno, in questo momento di lotta, porre agli onori della riflessione sul “caso Poste in Basilicata” qualche considerazione che può apparire fastidiosamente dissonante, fuori dal coro, con il rischio di qualche ricaduta negativa sul fronte della compattezza dei vari interlocutori che compongono il cartello rivendicativo contro Poste Italiane. La manifestazione dell'8 marzo è stata l'ennesima prova della capacità di mobilitazione delle popolazioni lucane, rappresentate egregiamente da tutti i sindaci lucani e dalla loro associazione che li rappresenta (l'ANCI), quando si vogliono porre in discussione valori identitari costitutivi della qualità del vivere. Il documento finale di sintesi approvato da tutti al termine dell'assemblea, istruito dal Presidente dell'Associazione dei comuni della regione, Vito Santarsiero, non si limita alla sola, giusta, protesta ma contiene elementi e proposte molto innovative (non è necessario parlare sempre e solo male dei politici!) su cui vale la pena di porre riflessioni a tutto campo: o ipotesi di decentramento dei poteri di Poste in Basilicata; o ipotesi di un ruolo di Poste Basilicata in funzione di istituto bancario per il Mezzogiorno; o ipotesi di nuovi modelli relazionali tra Amministrazioni comunali e Poste, basate sulla reciprocità di interessi ( convenzioni, patti, protocolli), a vantaggio dei territori lucani e dello sviluppo aziendale. Si tratta di proposte serie, nuove, di innegabile interesse generale, che dimostrano come sia possibile elaborare idee innovative partendo dal basso, cioè dai bisogni delle comunità. Mi sono sempre chiesto, con il rischio di apparire banale: ma le imprese non nascono per la produzione di beni e servizi che rispondono, in primo luogo, ai bisogni veri della gente? delle comunità? Per innalzare il livello qualitativo del vivere? Quello che chiamiamo ricchezza è riconducibile al solo concetto del massimo aumento di produzione di beni di consumo e dei conseguenti profitti delle imprese, anche quando esse non contribuiscono affatto ad innalzare i livelli economici, culturali, sociali, della società? L'impresa non è mai avulsa dal contesto in cui opera ma deve rendergli conto; creare coesione sociale e non disgregazione! E' da questo che si misura il grado di “civiltà” di una società. Pare ovvio come tali paradigmi assumano maggiore importanza in Aziende erogatrici di servizi a rete: parliamo di beni primari indispensabili, universali! Ma non voglio dilungarmi su argomenti che necessiterebbero, proprio in un momento di crisi dei modelli di sviluppo, di grandi e vaste riflessioni, comunque, da non delegare solo al cosiddetto ceto politico. Mi interessa qui, evidenziare, riflettere, gettare uno squarcio su una par-

te degli attori fondamentali della vertenza Poste che mi riguardano, come rappresentante sindacale, più da vicino: i lavoratori delle Poste e i loro rappresentanti sindacali. La manifestazione ha avuto una partecipazione immensa per essere stata organizzata nel giro di pochi giorni e fatta ricadere nel giorno di domenica: c'erano forse più di 600 persone! Ma la composizione dei partecipanti non ha visto, come ci si sarebbe dovuto attendere, un grande afflusso di lavoratori delle Poste e nemmeno un grande impegno di tutto il movimento sindacale; spicca, in particolare, qualche assenza, e il blandissimo apporto del più grande sindacato delle Poste: la Cisl. Perché? Si tenga conto che la sindacalizzazione delle Poste è fra le più alte, con oltre l'80% degli iscritti con ben 6 sindacati presenti, dove la Cgil ne rappresenta una parte piuttosto piccola con circa un 10% e la Cisl, credo, vicina al 40%. Ma a questa vasta rappresentanza sindacale, come mai non corrisponde un'altrettanta capacità politica tale da impedire alle Poste di disporre a suo assoluto piacimento di lavoratori e cittadini? Troppo facile cavalcare la tigre della protesta senza assumersi le relative responsabilità. Le cose non nascono per caso. E non è stato un colpo di sole della Dirigenza di Poste a determinare la risibile chiusura a giorni alterni di 8 uffici o la soppressione del turno pomeridiano di Matera 4 (scelta da cui l'Azienda non ricava che pochi spiccioli mentre, paradossalmente, rifiuta 150.000 euri di rinnovo di convenzione della Provincia di Potenza: Stranezze della vita!) o la sistematica riduzione degli addetti al recapito. Bisognerebbe risalire a qualche tempo fa, quando l'Azienda ha attuato in Basilicata i suoi piani riorganizzativi (a mio parere inefficienti, diseconomici e mal gestiti, come il recapito) ricevendo l'avallo di alcune OO.SS. di categoria. Forse, in quei momenti sono prevalse più le logiche di “tutela” e protezioni dei singoli che quelle di salva-

a cura di VITO CARELLA Vivo in un piccolo condominio composto da sei unità immobiliari e amministrato da uno dei condomini. Vorrei sapere se ci sono norme particolari sulle modalità di convocare l'assemblea. L'amministratore, infatti, per convocare l'assemblea si limita a esporre un cartello sulla bacheca che si trova nell'androne al piano terra del fabbricato? Caterina D. In tema di condominio degli edifici, come ha ribadito ancora di recente la Cassazione, non é previsto alcun obbligo di forma per l'avviso di convocazione dell'assemblea, sicché la comunicazione può essere fatta anche oralmente, in base al principio della libertà delle forme, salvo che il regolamento non prescriva particolari modalità di notifica dell'avviso. Una prescrizione imposta dalla legge è di carattere temporale: la convocazione deve esser fatta almeno cinque giorni prima della data fissata per l'assemblea (salvo il termine più ampio stabilito dal regola-

guardia degli interessi generali di una comunità, di tutti i lavoratori e di un servizio efficiente, con l'aggravante di creare sprechi e sperequazioni tra risorse impiegate e territorio. Forse si spiega anche così la discrepanza tra alto numero di iscritti e il basso numero di partecipanti! Si è creata, in qualche caso, una sorta di “ingenua” complicità, tra Azienda e rappresentanza sindacale, di cui oggi si pagano una parte delle conseguenze di quelle scelte. Nell'incontro dell'8 marzo, si è accennato diverse volte alla possibilità di inasprire la lotta anche attraverso l'ipotesi di una proclamazione dello sciopero generale della categoria, come accadde nel 2005, quando le organizzazioni sindacali raggiunsero un risultato di adesione di oltre l'80%. Ma da allora ad oggi le cose sono molto cambiate, e quell'azione conflittuale compatta, soprattutto, delle tre confederazioni sindacali di Cgil Cisl e Uil, basata su rivendicazioni precise di politiche di sviluppo, trasparenza, tutele dei diritti, si è appannata, se non stravolta! Non credo sia qui il caso di addentrarci nell'analisi e i motivi di un arretramento su questi fronti; ma è legittimo riflettere anche sul fatto che, il passaggio di ex dirigenti nazionali della Cisl ai massimi vertici del management di Poste Italiane, abbia potuto costituire, in qualche caso, una sorta di timore riverenziale tale da rendere meno incisiva l'azione di quel sindacato? Dico questo non per amor di polemica o di divisione (non ce ne sarebbe affatto bisogno in momenti del genere!) ma per affermare che la risoluzione del “caso Poste di Basilicata” passa anche da una nuova assunzione di responsabilità politica delle OO.SS. che separi nettamente e rompa quelle tendenze consociative che alla fine presentano il conto salato da far pagare alle popolazioni lucane e agli stessi lavoratori! Alle poste serve un sindacato di alto profilo e forse questa è l'occasione da cui ripartire. p.s. Nel mio intervento dell'8 di marzo, per motivi di tempo, non ho potuto sottoporre alla cortese disponibile attenzione dell'On. Senatore Vincenzo Taddei, che ringrazio, anticipatamente, per l'impegno a contattare sulle vicenda Poste il Sottosegretario Paolo Romani, una mia ulteriore riflessione che riguarda il risparmio postale in Basilicata. Da notizie in mio possesso, risulterebbe che l'ammontare del risparmio in Basilicata è tra i più consistenti nell'area Sud1 e forse in Italia; percentualmente, s'intende! Com'è noto tali risparmi fluiscono per una buona parte verso La Cassa Depositi e Prestiti. Domanda: ma quanta parte dei risparmi dei cittadini di Basilicata viene poi reimpiegata per opere pubbliche del nostro territorio? Questo solo per essere certi che al danno degli uffici chiusi non si aggiunga la beffa della rapina dei risparmi! *segretario generale Slc Cgil Basilicata

RISPOSTE CIVILI

Ogni giovedì le risposte dell’avvocato alle domande dei lettori

I DILEMMI DELL’ESSERE CONDOMINI mento condominiale). Altra prescrizione legale riguarda il contenuto: poiché per la validità delle deliberazioni si richiede che tutti i partecipanti siano stati preventivamente informati dell'oggetto della discussione e della deliberazione è necessario che a ciascun condomino siano comunicati, oltre al giorno, al luogo, e all'ora dell'assemblea condominiale, le materie oggetto di discussione, sia pure in modo non analitico e minuzioso, ma tale da far comprendere i termini essenziali delle stesse e consentire agli aventi diritto le conseguenti determinazioni. Tuttavia, un'ulteriore prescrizione è dettata da necessità processuali: per provare, in un'eventuale controversia, l'esistenza dell'avviso e la tempestività dello stesso, è ormai prassi ricorrere ad una co-

municazione scritta, inviata tramite il servizio postale (meglio ancora con una raccomandata con ricevuta di ritorno). Nella scorsa assemblea del mio condominio, dopo avere esaurito gli argomenti all'ordine del giorno, si è deliberato su un argomento che nell'ordine non era stato indicato. Poiché mi sembra che non si possa fare, l'ho fatto notare, ma l'amministratore mi ha detto che si poteva perché rientrava nella voce “varie ed eventuali”. E' corretto o l'assemblea ha commesso un illecito? Ernesto G. L'avviso di convocazione dell'assemblea deve contenere l'indicazione dell'elenco degli argomenti da discutere, per consentire ai condo-

mini di “partecipare con cognizione di causa alla relativa deliberazione” (così la Cassazione). Nella prassi è frequente l'aggiunta a questo elenco della clausola di stile “varie ed eventuali” che, tuttavia, evidentemente non risponde alla ragione stessa dell'ordine del giorno che è proprio quella di garantire ai condomini di partecipare all'assemblea pienamente informati. Così, la giurisprudenza ritiene invalida la deliberazione dell'assemblea condominiale adottata su un oggetto non inserito nell'ordine del giorno. Tra le “varie ed eventuali” dovrebbero potersi includere solo comunicazioni non oggetto di deliberazione e, in genere, questioni delle quali discutere in vista di una successiva deliberazione in una futura assem-

blea. Tuttavia, secondo talune sentenze, si può deliberare in merito a un argomento inserito tra le “varie ed eventuali” quando detto argomento abbia ad oggetto materie rientranti nell'ordinaria amministrazione. Dunque, nel caso del lettore, occorrerebbe sapere se la delibera ha avuto ad oggetto materie di ordinaria o di straordinaria amministrazione. Nel secondo caso, la delibera è annullabile. Particolare attenzione, però, va data ai termini entro i quali impugnare, a pena di decadenza: il codice prevede un limite massimo di trenta giorni che decorrono dalla delibera nel caso in cui ad impugnare sia il condomino presente all'assemblea e dissenziente, dalla comunicazione nel caso in cui, invece, ad impugnare sia il condomino assente. Tuttavia, qualora il lettore non abbia fatto risultare a verbale il suo dissenso alla deliberazione, non potrà impugnare detta delibera. La sussistenza del consenso, infatti, fa venir meno i motivi di annullabilità.


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Giovedì 12 marzo 2009

24 ore in Basilicata

Pace fatta tra Regione e Trenitalia: in arrivo il Minuetto Potenza - Foggia e un nuovo contratto di servizio

Trasporti, novità di primavera E a Potenza verrà istituita la fermata del polo universitario POTENZA - E’ tregua tra la Regione e Trenitalia. Dopo i toni accesi dei mesi scorsi dettati dalla paura che venissero soppressi alcuni treni regionali a causa della mancanza di risorse e la difficoltà di sottoscrivere il contratto di servizio per il triennio 2008-2010, ora le armi sembrano esser state deposte. Ieri, infatti, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Opere pubbliche e Mobilità, Innocenzo Loguercio, è uscito «soddisfatto» dall’incontro avuto con i dirigenti nazionali di Trenitalia, Laguzzi e Scattone, responsabili della Divisione Passeggeri regionale, e con l’ingegnere Iavarone, dirigente Trasporto regionale per la Basilicata. Un incontro convocato per affrontare le problematiche inerenti il rinnovo del parco veicolare, il miglioramento dei servizi e la sottoscrizione dell’agognato contratto di servizio. Tre le rassicurazioni uscite dall’incontro: la consegna entro aprile 2009 del nuovo treno “Minuetto” diesel che si aspettava da dicembre; l’imminente aggiudicazione dei servizi di pulizia nelle stazioni da utilizzare sui servizi regionali e la disponibilità alla sottoscrizione di un contratto di servizio per il triennio 2008-2010, disponibilità arriva-

ta a seguito delle risorse integrative stanziate dall’art. 25 della legge n.2 del 2009 e che porterà verosimilmente alla firma del contratto entro il prossimo aprile. Un contratto di servizio che «è il risultato di una battaglia condotta per indurre il Governo a prevedere le risorse necessarie per il trasporto regionale» sottolinea Loguercio. Un contratto triennale che vale più o meno 30 milioni di euro l’anno. In sostanza rassicurazioni su questioni sospese da tempo. Il “Minuetto”, che verrà utilizzato sulla tratta ferroviaria Potenza - Foggia fa parte di un’intesa che era stata firmata nel 2007 e che prevedeva l’arrivo del treno alla fine del 2008, però «per questioni tecniche», dice Loguercio, il treno arriverà alla fine di aprile e da giugno sarà possibile raggiungere Foggia in meno di due ore. Il treno, infatti, arriverà nel capoluogo dauno facendo pochissime fermate intermedie. Altro punto che ha smussato le asperità tra l’assessorato regionale e Trenitalia è l’aver fatto rientrare la Basilicata nel primo megalotto di regioni per le quali sono in corso di aggiudicazione i nuovi servizi di pulizia nelle stazioni.

Il treno “Minuetto”

Ma le novità non finisco qui. «Finalmente siamo sulla buona strada – ha affermato l’assessore Loguercio - perché saranno migliorati i collegamenti tra i centri della Regione Basilicata ed i principali poli di livello nazionale della rete ferroviaria di Trenitalia, infatti da giugno con il nuovo orario saranno effettuate corse con treni “veloci” sia sulla relazione Metaponto – Potenza verso Salerno e Napoli che consenti-

ranno di fruire dell’alta velocità per Roma e Milano, sia sulla relazione Potenza-Foggia in coincidenza con i principali treni nazionali lungo la direttrice linea adriatica». «Inoltre- ha concluso Loguercio - è prossima l’istituzione della fermata presso il polo universitario di Potenza per alleviare i disagi alla popolazione studentesca». Il Comune, infatti, sembra aver risolto il problema legato all’esproprio di una parte del

terreno ed entro la fine di marzo dovrebbe essere pronta la passerella per la fermata. «Trenitalia inoltre - viene spiegato in una nota - ha espresso piena disponibilità ed ha assecondato le richieste della Regione Basilicata, esprimendo apprezzamento e forte interesse nel recepire la volontà della Regione ad investire i fondi di cui al comma 1. dell’art. 25 della L.2/2009, pari a circa 20 milioni di euro per il rinnovo del parco rotabile ferroviario». Una cifra che verrà probabilmente utilizzata per l’acquisto di altri quattro “Minuetto”. Tutto questo sul versante Potentino. Su quello Materano, invece, nota dolente dei trasporti regionali, Loguercio spiega che la Regione si sta attrezzando per consentire i collegamenti da Metaponto a Potenza anche dopo le 8 di sera, oggi orario off limits. In sostanza dalle 9 in poi verrà istituita una linea sostitutiva su gomma. E Matera? «Da tempo con le Fal sono in corso le trattative per la linea Matera - Altamura - Bari ed è in animo nostro e della Provincia arricchire il collegamento su gomma Ferrandina - Matera - Bari». Manuela Boggia

CENTRI DI PERMANENZA

Inchiesta trasferita a Roma e Bari per competenza territoriale

Auxilium, prefetto indagato a disposizione del magistrato ROMA - I servizi di ristorazione nei 49 centri provvisori per gli immigrati sono stati affidati mediante trattativa privata: gli investigatori sospettano irregolarità nei servizi di mensa attribuiti alla società Auxilium, collegata alla cooperativa di ristorazione «La Cascina». L’indagine giudiziaria ha avuto origine dalla verifica di presunte irregolarità nella proroga del servizio di ristorazione all’ospedale San Carlo di Potenza. In base a quanto emerso da intercettazioni telefoniche ed ambientali, l'attenzione della polizia e dei carabinieri si è spostata all’affidamento del servizio di ristorazione prima al centro provvisorio di accoglienza per immigrati di Policoro e

poi ad analoghi centri ubicati in diverse regioni. Il pm Woodcock ha trattenuto la parte dell’inchiesta di propria competenza, mentre ha trasferito a Roma e a Bari quelle relative a presunti reati commessi nella capitale e nel capoluogo pugliese. Un supplemento di rapporto giudiziario è stato depositato nei giorni scorsi alla procura di Roma dai carabinieri del comando tutela ambiente e dalla squadra mobile della Questura di Potenza. L’indagine – avviata alcuni mesi fa dal pm di Potenza Henry John Woodcock – è stata trasmessa nello scorso novembre alla magistratura romana; coinvolge, da quanto si è appreso, alcuni alti dirigenti in servizio al ministero

dell’Interno, tra i quali il responsabile del dipartimento immigrazione Mario Morcone. «Vista la delicatezza della materia – ha detto Morcone - mi sono messo a disposizione». Proprio al Viminale, gli investigatori hanno acquisito alcuni mesi fa vari documenti ritenuti utili alle indagini. Agli atti - come svelato a dicembre dal Quotidiano - sono allegate numerose intercettazioni telefoniche. Tra queste, i colloqui di alcuni indagati con l’ex ministro della giustizia Clemente Mastella ed il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone e i tentativi di alcune persone coinvolte nell’inchiesta di contattare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta.

La pagina del Quotidiano del 13 dicembre scorso che svelava la rete di rapporti dei fratelli Chiorazzo. Tra questi c’erano proprio Bertone, Mastella e Letta

Provvedimento disciplinare per l’ex presidente del tribunale di Lagonegro

Barbieri “censurato” dal Csm

Il tribunale di Lagonegro. In alto il pm John Woodckok

ROMA – Ricorreva al «sistema delle segnalazioni e delle raccomandazioni» in soccorso di «amici e conoscenti» coinvolti in procedimenti giudiziari penali o parti in causa in processi civili. E «sfruttando» il fatto di ricoprire l’incarico di direttore generale dei magistrati presso il ministero della Giustizia contattava colleghi, cancellieri e alti ufficiali dell’Arma dei carabinieri «per acquisire indebitamente notizie riguardanti diversi processi». Per questo Vincenzo Barbieri, attualmente procuratore di Avezzano e ex presidente del Tribunale di Lagonegro, è stato condannato dalla sezione disciplinare del Csm alla sanzione della censura (sentenza 28 del 2009,

estensore Mario Fresa). Secondo il tribunale delle toghe con il suo intervento Barbieri cercava di «incidere in qualche modo, proprio in forza della sua particolare posizione, sull'ordinario iter delle procedure decisionali»; in realtà, non c'è riuscito nei sei episodi che gli sono stati contestati, ma nonostante questo rassicurava in diverse occasioni i suoi interlocutori telefonici sul suo «attivo interessamento». Proprio in considerazione del fatto che non ci sono stati «effetti giudiziari favorevoli» per i soggetti da segnalati da Barbieri, la sezione disciplinare pur affermando la responsabilità del magistrato, gli ha inflitto la sanzio-

ne “minima”, quella della censura. Tutto partito da un’indagine del pm di Potenza John Woodckok. A “incastrare” Barbieri erano state intercettazioni telefoniche autorizzate nell’ambito del procedimento penale inizialmente a carico di Vittorio Emanuele di Savoia e in cui poi era rimasto coinvolto (ma la vicenda si è chiusa con l'archiviazione) lo stesso direttore generale di via Arenula. Tra gli amici per i quali Vincenzo Barbieri era intervenuto, anche un influente prelato lucano da anni alla Curia di Roma, monsignor Francesco Camaldo, la cui posizione venne poi archiviata.


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Giovedì 12 marzo 2009

La Confederazione lancia la proposta di convocare gli Stati Generali dell’Agricoltura per superare la crisi

La Cia lucana in prima linea per mobilitare il Sud POTENZA - Dopo la grande manifestazione che si è svolta sabato scorso a Scanzano Jonico, il mondo agricolo lucano non si ferma, vuole continuare ad essere protagonista della nuova fase di mobilitazione degli agricoltori del Sud. La Cia-Confederazione Italiana Agricoltori lancia la proposta della convocazione a breve degli “Stati Generali dell'Agricoltura Lucana”. «Non pensiamo - precisa il presidente regionale della Cia Donato Distefano - alla solita Conferenza anche se a medio termine sarà pure necessario promuovere una Conferenza Regionale sull'Agricoltura che aggiorni la strategia del Governo Regionale, quanto piuttosto, per ora, ad un momento snello di confronto sulle azioni prioritarie da mettere in campo, con conclusioni estremamente operative e assumibili in un crono-programma di impegni che la Giunta Regionale può assumere». Due, a parere della Confederazione Italiana Agricoltori, le questioni più urgenti: una legge regionale per la competitività del sistema agro-alimentare, proprio come è accaduto con il sistema industria-

le attraverso il recente disegno di legge della Giunta che però esclude il mondo agricolo; la definizione dei Piani di Settore in modo da dare risposte dirette ai singoli comparti agricoli. Quanto invece al Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali, al decreto quote latte, e agli oneri contributivi, la partita - sottolinea ancora il presidente Distefano - resta ancora aperta. Per la Cia, i nodi non sono del tutto sciolti e occorre trovare al più presto adeguate soluzioni per dare risposte concrete ai produttori agricoli che continuano a vivere una situazione d'emergenza, sempre più alle prese con crescenti costi e con prezzi sui campi in caduta libera. Il mancato rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per le assicurazioni agevolate per le calamità naturali e per le avversità atmosferiche -sottolinea la Cia- mette a rischio la copertura assicurativa delle imprese. Una misura questa indispensabile proprio per il suo carattere strutturale, poiché consente alle aziende agricole di affrontare in modo sereno e duraturo le sfide del mercato.

D'altra parte, i programmi di lavoro delle imprese agricole, senza la certezza della copertura del Fondo di solidarietà, saranno nei prossimi mesi -avverte la Cia- messi in crisi e ciò provocherà un'ulteriore espulsione dal mercato di imprese (solo nel 2008 hanno chiuso i battenti oltre 20 mila aziende agricole) e l'incremento di ulteriori livelli di disoccupazione. Per quanto riguarda il decreto sulle quote latte, la Cia ribadisce la massima attenzione per l'iter parlamentare che si è aperto alla Camera dopo l'approvazione da parte del Senato. In particolare, il Fondo per i produttori di latte che hanno investito per incrementare la propria produzione deve essere aumentato nella dotazione finanziaria. Per quanto concerne, invece, la proroga al 31 dicembre 2009 delle agevolazioni previdenziali nei territori montani e nelle zone svantaggiate, che erano in scadenza al prossimo 31 marzo, è un risultato -sostiene la Cia - positivo, ma non è una soluzione definitiva, che, quindi, va trovata in tempi rapidi.

Il presidente Cia lucana, Donato Distefano

E', inoltre, indispensabile -rileva la Ciache vengano predisposte misure di carattere straordinario per dare un deciso taglio ai pesanti costi produttivi, agendo, soprattutto, attraverso la leva fiscale.

Potenza Ancora una volta in piazza i lavoratori ex Sma: reclamano stipendi e impieghi

Futuro nero per le Vie Blu Dalle istituzioni nessuna certezza sui tempi di ripresa POTENZA - Di nuovo c'era solo lo scenario, quello della sede della Provincia in piazza delle Regioni, ma le motivazioni della protesta sono rimaste le stesse. Spettanze non retribuite e cantieri che non partono; così ai lavoratori impegnati nel progetto “Vie Blu”, 500 nella sola provincia di Potenza, ieri mattina è toccato ritornare a manifestare. «Sono 12 anni che va avanti in questo modo - dice Giovanna Pesce di Rivello - la nostra dignità viene continuamente calpestata». «Siamo stufi e stanchi di scendere continuamente in piazza per rivendicare un nostro diritto», le fa eco Lucia Morante di Tolve. All'amministrazione provinciale, che su incarico dalla Regione Basilicata, si occupa della gestione del progetto, il compito di fornire risposte. «Rivendichiamo il conguaglio delle spettanze sugli inquadramenti dei lavoratori relativi al 2008 - ha spiegato Antonio Lapadula della Flai Cisl - e che, in tempi brevi, si dia avvio alla seconda fase del progetto per mettere i lavoratori in condizione di espletare le loro 151 giornate lavorative». «Siamo qui per focalizzare l'attenzione di Regione e Provincia sulle problematiche sia gestionali che amministrative che hanno interessato il progetto Vie Blu nello scorso anno - ha aggiunto Vincenzo Esposito, della Flai Cgil - ma soprattutto per chiedere una data certa di apertura dei cantieri». Per Gerardo Nardiello della Uil: «E' assurdo che l'amministrazione provinciale non abbia provveduto a mettere in campo soluzioni per retribuire questi lavoratori che sono senza un soldo dagli inizi di gennaio». Risposte che ieri non sono tardate ad arrivare. «Saremo pronti a retribuire rimborsi e conguagli sulle spettanze del 2008 appena dalla Regione Basilicata arriveranno i fondi necessari», ha dichiarato alla delegazione di sindacalisti e lavoratori ricevuti in mattinata l'assessore Egidio Iacobuzio. A tardare retri-

Forze dell’ordine e lavoratori in protesta davanti alla sede della Provincia di Potenza

Arbea Dal Gup i 57 imputati per la truffa alla Ue

«Dopo trent’anni di onorata carriera vogliamo l’assoluzione»

(f. Mattiacci)

buzioni e inizio dei lavori c'è però una variante al progetto del 2008 che va necessariamente rendicontata alla Regione. «Senza tale operazione la Regione non potrà erogarci quei dei fondi necessari per pagare i conguagli ai lavoratori, né tanto meno partire con il nuovo progetto relativo al 2009. L'amministrazione provinciale di Potenza, contrariamente a quanto accaduto a quella di Matera, non può anticipare questo denaro. Va però specificato che abbiamo provveduto a presentare a dicembre la prima varian-

te». Tortuoso è stato però il suo percorso; per ben quattro volte la Regione l'ha restituita al mittente, anche se, precisa l'assessore «una nuova variante sarà a breve sottoposta nuovamente all'attenzione dell'ente, probabilmente già entro oggi (ieri ndr )». Nessuna certezza neppure sulla data di apertura dei cantieri. «Per elaborare il progetto del 2009 i tecnici della regione necessitano di rendicontare tutte le varianti finali - ha continuato l'assessore - considerando però che il progetto di quest'anno si configura

come una prosecuzione del primo; la fase progettuale dovrebbe concludersi presto; L'amministrazione provinciale dal canto suo si impegnerà per approvarlo nel più breve tempo possibile». L'ultima parola spetterà ora alla Regione ed all'assessore Santochirico al quale i rappresentanti di categoria chiederanno di mettere all'ordine del giorno del vertice previsto per martedì sulla forestazione, anche la questione dei lavoratori del progetto “Vie Blu”. Anna Musacchio regione@luedi.it

POTENZA - È iniziata ieri mattina l'udienza preliminare davanti al giudice Luigi Barrella nel processo per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dell'Unione Europea contro 57 persone tra cui imprenditori, funzionari, e impiegati dell'Agenzia regionale della Basilicata per le erogazioni in agricoltura (Arbea). Un appello lunghissimo, e una folla di avvocati nell'aula al secondo piano del Palazzo di giustizia di Potenza, solo per fissare in tre diverse date il calendario per lo svolgimento dell'udienza che dovrebbe terminare il prossimo 8 luglio. Pochi gli imputati presenti, e quasi nessuno disposto a rilasciare commenti. «Questa storia non può finire con una sentenza per prescrizione. Arrivati a questo punto, dopo trent'anni di onorata carriera, vogliamo la piena assoluzione e il ristoro dei danni anche d'immagine che abbiamo subito da quando è esploso questo fantomatico “caso Arbea”».

IN FIERA

SULLA STAMPA

A SCUOLA

Presentata Orizzonti Lucani - Italialleva

Censimento razze asinine

Il latte arriva sui banchi

MILANO - Alla Bit di Milano, nell’ambito della manifestazione “Certicibit”, è stata presentata dalle Apa (Associazione provinciale allevatori) di Matera e di Potenza l’iniziativa “Orizzonti Lucani-Italialleva”, marchio che individua prodotti zootecnici di qualità riconducibili alla Basilicata. Attualmente hanno aderito ai marchi oltre 35 strutture di trasformazione coinvolgendo più di 150 allevatori lucani che propongono un paniere costituito da prodotti lattiero caseari quali mozzarella, caciocavallo Dpo, caciocavallo di Podolica, mozzarella di bufala, formaggio pecorino Dop Canestrato di Moliterno, pecorino di Filiano Dop, oltre a tanti altri formaggi tipici lucani, salumi quali, soppressata, salame, prosciutto, capicolli, pancetta, pancetta di gola e altri, carne di agnello Lucano, carne di Podolica (razza bovina presente in Basilicata, Puglia e Calabria). Alla presentazione dell’esperienza “Orizzonti Lucani” sono intervenuti Angelo Marella dell’Associazione Provinciale Allevatori di Matera, il presidente del Gal Bradanica Leonardo Braico, il vicepresidente del consorzio Doc Matera Francesco Paolo Battifarano e il presidente della Provincia di Matera Carmine Nigro. Al termine della manifestazione è stata organizzata una degustazione di un vasto assortimento di prodotti a marchio, dai formaggi ai salumi, tutti accompagnati da vini lucani, molto apprezzati dal pubblico.

MATERA - Sono 897 gli asini in Basilicata, 780 in provincia di Potenza e 117 in quella di Matera. Il dato, che fa riferimento al quinto censimento dell’Agricoltura, è contenuto in un servizio pubblicato sull'ultimo numero della rivista «Agrifoglio» dell’Agenzia lucana per lo sviluppo e l'innovazione. Le aziende allevatrici di asini sono 750 e si trovano soprattutto in provincia di Potenza e nelle zone montane. La localizzazione comunale indica la presenza di allevamenti in ben 93 centri su 131. Il servizio, curato da esperti dell’Università degli Studi della Basilicata, mette in evidenza l’importanza di tutelare e valorizzare le razze asinine inserendo progetti nei programmi di sviluppo rurale regionale, anche in relazione alla valenza che allevamenti e conduttori hanno nel presidio e nel governo del territorio delle aree collinari e montane.

POTENZA - – Il marchio di qualità del latte italiano Itala compie due anni e festeggia con la realizzazione di un progetto educativo per le scuole dal titolo “A scuola con Itala”. L’iniziativa è stata avviata nelle regioni dove sono presenti le aziende aderenti al marchio Itala, tra cui anche la Basilicata. Le altre sono: Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Campania e Puglia. Presto il progetto si svilupperà su tutto il territorio nazionale. A lanciare l’iniziativa è stato il presidente di Unalat, Ernesto Folli, in occasione dell’assemblea annuale dell’organizzazione. L’obiettivo di “a scuola con Itala” è quello di promuovere un consumo consapevole dei prodotti lattiero-caseari tra i più piccoli. Il progetto, infatti, è rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado e prevede l’apprendimento del concetto di qualità attraverso il portale Italaweb.it e con visite guidate nelle 19 fattorie del latte, che daranno modo ai ragazzi di vivere una giornata a stretto contatto con la natura e di osservare dal vivo ciò che hanno appreso in aula.


18 24 Ore in Basilicata La Regione presenta il Piano triennale di azioni positive per il triennio 2008/2010

Giovedì 12 marzo 2009

Il lavoro dalla parte delle donne In programma asili aziendali e corsi di reinserimento POTENZA - E' donna il quaranta per cento dei dipendenti che lavorano all'interno della Giunta regionale. E a loro si rivolge il Piano triennale di azioni positive 2008/2010, per rimuovere quei pregiudizi che a volte creano difficoltà nell'ambiente di lavoro e per promuovere le Pari Opportunità. I primi passi muoveranno verso l'apertura di asili aziendali in modo da agevolare il lavoro della donna nella pubblica amministrazione, quindi l'organizzazione di indagini conoscitive con strumenti adeguati che consentano di individuare eventuali casi di discriminazione, e, ancora, la possibilità di conciliare i tempi della vita professionale con quella familiare. Già approvato, il Piano della Giunta regionale è stato presentato alla stampa ieri mattina, nella Sala Verrastro del Palazzo di Via Anzio. E' «uno strumento ambizioso che si pone una serie di obiettivi formativo-culturali sulla condizione della donna nella pubblica amministrazione, attraverso misure concrete» ha esordito il presidente della Regione, Vito De Filippo, fiducioso che il modello possa essere mutuato da altri enti locali. Per il governatore il progetto è anche: «Un atto propedeutico alla definizione del nuovo assetto programmatico regionale». Tra le altre azioni previste: l'avvio di corsi di formazione e reinserimento per dipendenti che si siano dovute assentare dal lavoro per un lungo periodo e l'introduzione di un criterio di flessibilità nell'utilizzazione del periodo di maternità obbligatorio. Tutte iniziative ha ripreso De Filippo - «utili a migliorare la condizione del lavoro femminile e ad equilibrare il rapporto uomo/donna nell'ottica di parità e di una reale possibilità di carriera». Svolgerà un ruolo di monitoraggio, raccogliendo pareri e dando suggerimenti, l'Ufficio della Consigliera di Parità. E proprio Maria Anna Fanelli, ricordando «l'intensa attività avviata sul territorio regionale perché gli Enti locali, ma anche le aziende private, adottassero Piani di

Due momenti dell’incontro A destra il presidente De Filippo (f. Mattiacci)

Liliana Guarino

Evento delle Consigliere di parità oggi a Potenza

Azioni Positive», ha sottolineato che è «il superamento degli stereotipi culturali una delle prime azioni di intervento che questo progetto si prefigge». «Il tutto con il solo fine di favorire una cultura di genere e far sì - ha proseguito che la presenza femminile si collochi anche a livelli deci-

sionali». Quindi, ha ricordato che il Piano Triennale della Giunta regionale è in linea con la Carta Europea per la Parità nella vita locale, elaborata dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa. A supporto dell'intero provvedimento si è pensato, poi, all'istituzione di un Os-

servatorio sull'occupazione femminile con gli obiettivi «di rafforzare le reti istituzionali che si occupano del lavoro delle donne, raccogliere dati quantitativi e qualitativi sul lavoro femminile, elaborare riflessioni ed approfondimenti che potranno essere utili ai decisori politici» - ha spiegato Maria Rosalba Di Tolla, dell'Ufficio di Parità. Da qualche giorno, l'Autorità dei diritti e delle pari opportunità, organismo che rientra nella Giunta regionale, e in passato guidato da Cecilia Salvia, scomparsa lo scorso ottobre, ha una nuova presidente: Nunzia Caiazzo. «Abbiamo il compito di vigilare sui fondi strutturali» - ha spiegato. E perché non si verifichino «casi di discriminazione nei confronti della donna - ha detto - noi monitoriamo, ad esempio, i bandi di concorso». Angela Pino

Volontariato, pubblicati due bandi RINNOVO del Comitato di gestione del fondo speciale per il volontariato: questo l’oggetto dei due bandi pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata n. 12 del 10 marzo 2009 . Il primo bando riguarda la nomina di quattro rappresentanti delle organizzazioni di volontariato maggiormente presenti nel territorio che siano iscritte nell’apposito registro regionale. Invece il secondo riguarda la designa-

Progetto: aiuto ai giovani laureati

Mamme e figli per il lavoro sollecitano la Regione a mantenere gli impegni UN’INIZIATIVA per chiedere alla Regione di mantenere gli impegni, quella dell’associazione “Mammeefigli perillavoro”. Il gruppo ha inviato ieri al presidente della giunta regionale lucana una lettera accompagnata da una delibera del consiglio regionale della Calabria, unitamente al programma di stage, già in svolgimento dal settembre 2008, in quella Regione ed anche in altre. Spiegano dall’associazione in un comunicato: «Il progetto di erogazione biennale di voucher, destinato ai migliori giovani laureati della Regione - scrive l'associazione - ha il pregio di premiare i più meritevoli della Regione in tutti i settori disciplinari e, nel contempo, di fornire una formazione costante in collaborazione con l'Università degli Studi della Basilicata di alta valenza culturale e non, come spesso accade, solo di tipo assistenziale. Si ricorda che il Consiglio Regionale nell'ambito dell'approvazione della Legge Finanziaria all'art. 44 ha previsto, all'unanimità, la messa a punto di un progetto similare delegando la Giunta Regionale, sentita la Commissione

Consiliare, alla definizione dell'apposito procedimento amministrativo. Si ricorda, altresì, che lo stesso Consiglio Regionale aveva approvato precedentemente, sempre all'unanimità, un ordine del giorno che impegnava la Giunta a realizzare il progetto di cui sopra, a partire dal primo gennaio 2009; come si vede ci sono tutte le condizioni giuridiche, politiche e finanziarie per dare risposte ai giovani diplomati e laureati lucani». «L'iniziativa - aggiungono - tende a sollecitare l'attuazione degli impegni presi dalla giunta e dal consiglio regionale in un momento di particolare difficoltà nel mondo del lavoro e per la crisi finanziaria». «I provvedimenti, se adottati rapidamente, e ci sono tutte le condizioni giuridiche, finanziarie e politiche per farlo - concludono - possono contribuire a dare risposte a circa mille unità che così potrebbero svolgere attività di formazione di lavoro nell'ambito della Pubblica Amministrazione dove persistono grandi carenze di organico a seguito dei prepensionamenti e in attesa dei prossimi concorsi e soluzioni per il precariato».

zione di un componente in rappresentanza della Regione. I bandi, i modelli per le proposte di candidatura e le dichiarazioni sono disponibili all’indirizzo internet www.consiglio.basilicata.it/bandi/bandi.asp. Le proposte di candidatura devono essere acquisite al protocollo del consiglio regionale entro le 13 del 9 aprile prossimo.

Poche donne nelle istituzioni Iniziativa per cambiare il trend POTENZA - “Più donne in politica più politica per le donne”: questo lo slogan dell’incontro in programma oggi alle ore 15.30 presso la Sala Inguscio dell' Assessorato Sicurezza e Solidarietà sociale in via Vincenzo Verrastro. L’iniziativa è stata organizzata dalla Rete delle consigliere di parità della regione Basilicata e dalla Rete delle consigliere di parità della regione Puglia. A spiegare nei dettagli il senso della manifestazione Antonietta Giacoia e Liliana Guarino, Consigliere di parità della Provincia di Potenza, e Maria Anna Fanelli, Consigliera di parità della Regione Basilicata. Prevista la presenza della Presidente e della Segretaria della Lobby Europea delle donne sezione Italia, oltre che di numerose ed autorevoli esponenti dell' associazionismo femminile, della politica, del sindacato e delle istituzioni. Il posto ed il ruolo delle donne nella società lucana: un tema molto sentito in Basilicata che la Rete delle Consigliere di Parità della regione Basilicata vuole porre al centro del dibattito alla vigilia delle prossime elezioni amministrative ed europee, raccogliendo tutte le energie femminili presenti sul territorio, vogliono. Dicono le consigliere: «I numeri della presenza femminile all' interno delle Istituzioni parlano da soli. Al Comune di Potenza vi è una sola consigliera comunale su 41 consiglieri comunali, nessun assessore donna, una consigliera provinciale su 32 consiglieri alla Provincia di Potenza, nessun assessore donna, 3 consigliere regionali su 30 consiglieri alla Regione Basilicata, nessun assessore donna, al Comune di Matera, una consigliera comunale su 40 Consiglieri, un Assessore donna su otto, alla Provincia di Matera 2 consigliere provinciali su 24 consiglieri, un solo assessore donna. Nella provincia di Potenza vi sono 100 comuni solo 6 donne sono Sindaco, nella provincia di Matera vi sono 31 comuni nessuna donna sindaco. Sono dati che fanno rabbrividire, non è una metafora dire che le donne lucane in politica sono delle mosche bianche». L’obiettivo è dunque «Costruire anche in Basilicata una grande lobby di donne per scalfire il muro di cristallo, che formalmente pare non ci sia ma che c'è nei fatti, come dimostrano i numeri, fare sistema e avviare alleanze tra generazioni, tra regioni, tra organismi, tra territori».

Cominciato il congresso di base degli iscritti al sindacato

La Cisl elegge i nuovi vertici dell’azienda San Carlo POTENZA - Oltre 400 iscritti alla Cisl eleggeranno i Componenti il direttivo dell’azienda ospedaliera San Carlo e i delegati al terzo congresso regionale. Avantieri si è tenuta nell’Auditorium un’assemblea che la Cisl, in un comunicato stampa, descrive “partecipatissima”. Sono così cominciate le fasi del Congresso di Base degli iscritti alla Cisl nell'azienda che comprende l'Ospedale di Potenza e il Presidio Ospedaliero di Pescopagano. Erano presenti all'Assemblea il segretario regionale del Comparto Sanità Pasquale Locantore, il segretario generale della Funzione Pubblica Giovanni Sarli e il segretario generale della Cisl di Basilicata, Nino Falotico. C’erano anche i massimi dirigenti dell'azienda ospedaliera, Giovanni De Costanzo, Agostino Pennacchia e Antonio Pedota. I lavori sono stati introdotti dal segretario aziendale, Angelo Telesca, il quale ha posto in evidenza «l'impegno costante - è scritto nella nota - della Cisl,

sempre al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori del “San Carlo”». Pasquale Locantore ha richiamato «l'orgoglio - continuano di appartenenza alla Cisl, primo sindacato al San Carlo e a livello Regionale, che fa sempre le scelte giuste a favore dei lavoratori e dei cittadini. Siamo anche impegnati a sostenere la Riforma sanitaria regionale che vede assegnata una funzione assai importante all'ospedale “San Carlo”». «Il direttore generale De Costanzo - si legge ancora nel comunicato - ha espresso parole di riconoscimento per il ruolo del sindacato,soggetto importante all'interno dell'Azienda. Tra i suoi impegni, è stato ribadito quello per creare il benessere organizzato tra i lavoratori, chiamati ad un ruolo difficile, ma di grande importanza per l'utenza». «Il segretario generale Giovanni Sarli - proseguono i portavoce Cisl - ha elogiato e ringraziato la dirigenza aziendale della Cisl, al San Carlo e a Pescopaga-

no, che dimostra grande impegno e capacità nell'azione sindacale. Per la Cisl, il fatto di essere, di gran lunga, il primo sindacato significa anche avere una grande responsabilità che viene sempre tenuta in ampia considerazione. Sempre Sarli ha rimarcato l'azione della Cisl, a livello Nazionale, che è impegnata ai tavoli delle trattative per rinnovare i contratti in tempi brevi, in modo da portare soldi in busta paga ai lavoratori. Gli operatori della Sanità sono pronti alle nuove sfide, ma occorre meglio considerarli e valorizzarli, attraverso la formazione continua e il riconoscimento di incentivazioni di carattere economico». Nino Falotico, nel terminare i lavori, ha evidenziato il «grande ruolo sociale - è la conclusione dei lavoratori della Sanità, i quali, con grande abnegazione ed umanità, curano le persone. A Voi il ringraziamento, ha detto Falotico, da parte dei cittadini lucani per ciò che fate e per ciò che saprete fare, sempre meglio».


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Giovedì 12 marzo 2009

Regione e cinque comuni firmano convenzioni per il recupero di spazi laboratorio

Ripresa economica

Giovani, un patto da 4 milioni

Unioncamere plaude all’intesa con Regione

Obiettivi: aiutare la creatività, contrastare il disagio POTENZA - Sono Tito, Rionero in Vulture, Matera, Pisticci e San Paolo Albanese i comuni che ieri hanno sottoscritto con la Regione il cosiddetto “Patto con i Giovani”, una serie di convenzioni che prevedono interventi di recupero di spazi laboratorio per la creatività. La previsione è che gli spazi potranno aprire tra la primavera/estate 2009 e l'estate 2010. Un progetto finanziato con fondi Fas (fondi aree sottosviluppate) per un valore complessivo di 4.3 milioni di euro. «Si tratta di mettere a valore e completare immobili su cui sono stati già realizzati investimenti pubblici spiega la Regione - quali il Centro Polifunzionale di Tito, l'ex macello comunale di Rionero in Vulture, la Casa Cava nei Sassi di Matera, l'Area verde attrezzata a Marconia di Pisticci ed il Centro per l'artigianato del Pollino in Val Sarmento. Gli spazi assicureranno l'incontro e l'ibridazione di più discipline creative, e si caratterizzeranno per essere collegati in rete fra loro e per offrire un'ampia gamma di servizi per la creatività. Il carattere di pluridisciplinarietà - necessario per garantire una maggiore sostenibilità ed attrattività e per soddisfare un'utenza più ampia - non escluderà che ciascun Centro abbia una identità e specializzazione ben caratterizzate in linea con le vocazioni delle differenti aree territoriali. Si profila così una rete di centri, che prevedono di far reagire i luoghi antichissimi della Lucania con le nuove tecnologie digitali applicate alle arti, di lavorare in quell'area di confine con il disagio sociale e psichico, raccontare il territorio partendo dalle sue

Uno dei momenti della firma (f. Mattiacci)

tradizioni popolari, con operazioni di marketing territoriale che combinano tradizione e innovazione, di investire sulla rete di rapporti con i migranti lucani, alcuni dei quali famosi artisti, per generare prodotti culturali e stimoli per fare altri prodotti culturali e per creare mercato, di reinventare il futuro lavorando con l'arte contemporanea». L'identificazione degli spazi e la definizione del

tire dai “contenuti per arrivare ai contenitori”, per evitare di pervenire a delle scatole prive di contenuto o a dei contenitori che si aprono e si chiudono nel giro di poco tempo per mancanza di una sostenibilità o di una progettualità. L'accento è stato messo quindi non solo sui mattoni/contenitori ma anche sulle idee ed attività da realizzare, sui cervelli - cioè sulle reti di creativi in gra-

L’altro punto di vista

Potenza (Dc): «Ma le occasioni di lavoro dove sono?» «BEN vengano le iniziative per promuovere la creatività giovanile che attraverso il Patto con i Giovani, la Regione Basilicata – confesso di aver scoperto solo ora - in questa legislatura ha assunto come priorità. Ben venga l’ “ibridazione di più discipline creative” ma quali sono le occasioni di lavoro per i giovani?». E’ questo l’interrogativo che si pone il segretario regionale della Dc, Giuseppe Potenza, commentando la firma di ieri delle cinque convenzioni Regione-Comuni per i laboratori della creatività, nell’ambito del progetto denominato “Visioni urba-

Disponibilità regionali che integrano quelle statali

Comunità Montane in arrivo i fondi 2009 Serviranno a garantire il mantenimento POTENZA - Novità in arrivo sul fronte Comunità Montane. «La Regione Basilicata sta provvedendo al riparto dei fondi regionali messi a disposizione per il sostentamento delle Comunità montane per l’anno 2009» a comunicarlo è la Regione stessa in una nota diffusa ieri. Si tratta nello specifico di fondi regionali che vanno ad integrare i residui trasferimenti statali attribuiti alle Comunità montane lucane per il 2009, dopo i forti tagli al fondo ad esse destinato previsti dalle ultime leggi finanziarie dello Stato. «I fondi - spiega ancora una nota regionale - serviranno a garantire il mantenimento delle Comunità montane, che nel resto del Paese ancora oggi non conoscono il loro destino alle prese con la ristrettezze imposte dallo Stato, e a sostenere la nascita delle Comunità locali, caso unico in Italia, che, a partire dal 1 luglio 2009, ne prenderanno il posto con nuove e più importanti competen-

modello organizzativo è uno degli esiti del progetto sperimentale, denominato “Visioni Urbane”, avviato circa 1 anno fa congiuntamente al Ministero dello Sviluppo Economico, che ha coinvolto e messo in rete una comunità di circa 70 imprese ed associazioni lucane operanti nel settore della creatività. «La “ratio” che ha guidato Visioni Urbane - mette ancora in evidenza la Regione - è stata quella di par-

do di animare tali spazi- e sulle condizioni perché tali spazi potessero essere economicamente sostenibili . Visioni Urbane - lavorando anche tramite un blog di progetto- ha conseguito altresì un fondamentale risultato immateriale: nella gestione del progetto, infatti, i creativi lucani sono riusciti a percepirsi come una comunità, piuttosto che come soggetti autoreferenziali; e la Pubblica Amministrazione è riuscita a rappresentare sé stessa come un partner credibile e rispettabile, con il quale la scena creativa lucana potesse collaborare». Contestualmente all'avvio dei lavori di ristrutturazione, la Regione farà partire azioni di accompagnamento per la pianificazione di attività da realizzare negli spazi laboratorio di elevata attrattività e sostenibili sotto un profilo economico e finanziario, con il ricorso ad un consiglio di esperti di profilo internazionale ed attraverso una piattaforma digitale.

ze. Si avvia così la nuova fase della governance sub regionale, fortemente voluta dal governatore Vito De Filippo, in un’ottica di maggiore efficienza, efficacia ed economicità della stessa». «Lo stanziamento dei fondi - mettono ancora in evidenza da via Anzio - testimonia l’attenzione del governo regionale verso i territori montani garantendo non solo un presente sereno alle Comunità montane ed ai loro lavoratori ma, con la Legge regionale numero 11/08 istitutiva delle Comunità Locali, con un intervento di più ampia portata e di ben diverso impegno di quanto da questo disposto dal legislatore statale in relazione alla razionalizzazione delle Comunità montane, si fa garante del futuro della montagna lucana e conferisce nuova forza e vitalità agli enti di rappresentanza dei territori e nuove prospettive di crescita e sviluppo professionale ai suoi lavoratori».

ne”. «Scopriamo – afferma ancora Giuseppe Potenza - che le convenzioni di oggi costano 4,3 milioni di euro per un nobile obiettivo che è quello di mettere a disposizione dei giovani immobili-contenitori inutilizzati solo che non possono diventare la priorità. La priorità come sanno bene i giovani lucani costretti a tentare la fortuna fuori regione è il lavoro, la possibilità di mettere a frutto la preparazione scolastica, universitaria, specialistica con tutti i sacrifici che ha comportato per le famiglie».

Giuseppe Potenza

POTENZA - Martedì la firma dell’accordo-quadro, tra la Giunta regionale e Unioncamere, una firma che prevede una più stretta collaborazione per portare avanti studi di carattere congiunturale, promozione del “made in Basilicata”, sostegno al mondo produttivo lucano. «L’auspicio di realizzare sinergie comuni, concordando azioni che favoriscano lo sviluppo economico della regione secondo il principio della sussidiarietà, ha trovato finalmente uno sbocco positivo, al termine di un periodo in cui le temporanee difficoltà di dialogo tra gli Enti hanno evidentemente sovrastato le volontà istituzionali – commenta il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte -. Vorrei sottolineare che il governo del territorio, lo sviluppo delle sue potenzialità e la piena valorizzazione delle autonomie costituiscono aspetti fondamentali dell’attività della Regione e rappresentano, al contempo, valide opportunità di raccordo con il ruolo istituzionale delle Camere di Commercio lucane e di Unioncamere Basilicata. Grazie all’accordo potremo lavorare per valorizzare le produzioni lucane, offrire servizi di sistema qualificati alle imprese, proseguire nel lavoro di analisi economico-statistica necessaria a monitorare l’economia regionale nel suo complesso e scandagliare l’andamento dei singoli comparti, al fine di mettere a disposizione strumenti di conoscenza utili alla messa in atto di politiche sempre più mirate rispetto ai fabbisogni del sistema economico e produttivo». «In questa direzione – conclude – la logica negoziale, la capacità degli attori istituzionali ed economici locali di procedere per accordi e di condividere strategie e scelte programmatiche rappresenterà, oltre che un consolidamento del ruolo delle Camere di Commercio, un punto di forza per il sistema delle imprese».

Occupazione Parte dalla Provincia di Potenza un programma di inserimento

Match, un progetto per disabili L’idea si ispira ai principi della Convenzione Onu POTENZA - A distanza di soli due giorni dalla ratifica della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità da parte del Parlamento italiano, avvenuta lo scorso 24 febbraio, la Provincia di Potenza può vantare il primato di aver per prima dato attuazione ai principi fondamentali della Convenzione. Ha infatti sottoscritto un protocollo d’intesa con il quale è stato dato l’avvio del progetto “Match”, un progetto finalizzato all’inserimento lavorativo di persone con disabilità gestito dal Servizio di Inclusione Sociale dell’Apof-il. «La convenzione Onu a cui si ispireranno le iniziative promosse dal progetto Match –riferisce Vincenza Ferrarese Presidente della FISH Basilicata – afferma il principio della non discriminazione poiché le persone con disabilità sono persone discriminate ed in quanto tali subiscono continuamente una violazione dei propri diritti umani». «La discriminazione - si legge ancora in una nota - è una violenza non fisica e non diretta, ma che limita il raggiungimento delle pari op-

portunità: è un trattamento diseguale senza una giustificazione. È quindi una condizione che va combattuta con il rafforzamento della persona

con disabilità, motivo per il quale le azioni del progetto Match saranno improntate alla metodologia dell’empowerment. La non discrimina-

zione si attua attraverso l’inclusione che implica la possibilità di poter accedere e svolgere le attività al pari degli altri, sia in ambito fisico ma anche in quello culturale e sociale: accesso di tutti ai diritti umani per tutti. La Convenzione, diventata oramai legge dello Stato, impone agli Stati membri che tutte le iniziative che vengono messe in campo nei vari contesti siano sottoposte al vincolo di inclusione delle persone con disabilità. Attraverso la politica del main streaming il principio della non discriminazione deve diventare pervasivo».

Sul Bur bando promozione turistica POTENZA - Sarà pubblicato il 16 marzo sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata e sul sito www.basilicatanet.it il bando per il sostegno alle attività di promozione e commercializzazione della offerta turistica regionale attuate direttamente dagli operatori turistici re-

gionali consorziati tra loro. Si tratta di uno degli strumenti di promozione turistica già avviato da alcuni anni e la cui validità è riconosciuta anche dal Piano Turistico regionale. «L'efficacia dimostrata - spiega l'assessore regionale alle Attività produttive, Gennaro Straziuso - ne

suggerisce il mantenimento anche per il biennio in corso, per quanto aggiornato ed innovato». La dotazione finanziaria proposta per il biennio è di 500 mila euro secondo una stima fatta di concerto con le strutture Apt, che hanno anche condiviso l'impianto del bando.


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Giovedì 12 marzo 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

L’Intervento

EMERGENZE MANCA UN PIANO

Una strada a scorrimento veloce: paura per i pedoni e inquinamento

di VINCENZO BELMONTE* LA FRANA in via Livorno, la scalinata di viale Dante a rischio cedimento, come le numerosissime buche lungo le principali strade cittadine sono certamente la conseguenza delle nevicate e delle avversità atmosferiche degli ultimi giorni, ma anche i segni della mancanza di un piano di pronta emergenza per interventi che richiedono tempestività ed efficienza, altrimenti non sono più validi. Bisogna stare molto attenti a evitare le buche, specie in via del Gallitello, viale Verrastro, rione S. Maria, Macchia Romana se non si vogliono procurare danni seri all'auto. E poiché l'assessore alla viabilità esclude la possibilità del rifacimento del manto stradale perchè costa troppo e perché potrebbero verificarsi nuovi eventi calamitosi, consigliamo agli automobilisti potentini di iscriversi a corsi di guida per competizioni di rally, altrimenti i danni sono inevitabili. Tra l'altro, come ben sanno i potentini che sono in causa con il Comune per danni subiti dalla propria auto prima di avere i risarcimenti ci vogliono anni. E’ necessario un monitoraggio geologico molto scrupoloso da estendere in più parti della città, non dimenticando le frane che si sono verificate negli ultimi due-tre anni, in viale Dante, in via Vescovado, per non parlare delle contrade come Bosco Piccolo. Il rischio geologico non va sottovalutato e ci auguriamo che in fase di definizione del Regolamento Urbanistico, a parte le parcelle pagate ai geologi e gli studi acquisiti anche in questo caso a spese del Comune, sia stato tenuto in debita considerazione prima della definizione di nuovi comparti di edilizia residenziale e quindi di autorizzare nuove cementificazioni. *Osservatorio cittadino

I residenti in via Cavour denunciano i pericoli

I DISAGI

Sicurezza e posti i grandi assenti AFFACCIANDOSI dal balcone di un palazzo di via Cavour, a Potenza, il panorama è, letteralmente,“mozzafiato”. Si può contemplare, infatti, un enorme edificio in ristrutturazione (è l’area dove si ergeva l’ex fornace Ierace), futuro centro commerciale, respirando una inquinatissima aria di montagna a causa della strada a scorrimento veloce che costeggia i palazzi. L'edificio, disturba i residenti della zona oltre il panorama. Pare, infatti, secondo quanto affermato dai primi, che il cantiere crei problemi, sia per il rumore e la polvere che per il parcheggio, già di per sé scarso. Salvatore Sanchirico, uno degli abitanti del quartiere, denunciando la situazione, dice: «Posti per le nostre automobili non ce ne sono. Il più delle volte siamo costretti a parcheggiare vicino la Chiesa di Santa Maria e fare un bel po' di strada a piedi per arrivare a casa. È pesante, soprattutto se si hanno le buste della spesa. Non ne parliamo, poi, quando è cattivo tempo, piove o nevica». Interviene, a questo punto, il giovane L. S., il quale spiega perché il cantiere riduca ulteriormente lo spazio per le proprie automobili. «Il punto - dice - è che gli operai lasciano comunque il loro furgone e le loro auto, qui, sotto casa nostra. Io credo abbiano abbastanza spazio a disposizione al cantiere». I cittadini propongono, come soluzione, la realizzazione di parcheggi autorizzati solo per i

residenti. Un cartello o anche solo delle strisce, a terra, che delimitino il tratto di strada riservato a questo. Perché, purtroppo, per come sono ubicati i palazzi, si tratta proprio di un pezzo di strada. Lo sanno bene gli stessi residenti, più volte multati perché accusati di avere occupato la carreggiata di via Santa Caterina, perpendicolare a via Cavour. Oltre il danno la beffa, dunque. Era stata proposta, allora, la creazione di parcheggi ad ore. Soluzione, per molti, inadatta per il numero di automobili che sostano nella zona, tra il cantiere e gli inquilini delle palazzine vicine. Il problema dei parcheggi è stato, tra l'altro, lo spunto per evidenziare altri disagi. Via Cavour è molto trafficata, dannosa sia per lo smog che per l'alta velocità dei veicoli che vi transitano. Racconta Sanchirico che un'anziana, una volta, mentre camminava è stata urtata da un'auto che le ha fatto volare le buste della spesa. La donna era dovuta scendere un attimo dal marciapiede perché aveva incontrato, lungo il percorso, dei raccoglitori di rifiuti «che sono diventati pedoni ormai, più che bidoni», ironizza Sanchirico. «Questa volta è andata bene - continua - ma prima o poi succederà una tragedia e solo allora, verranno presi provvedimenti. Avevo fatto richiesta dei dossi per ridurre l'alta velocità, ma mi sono stati negati». Anna Martino

Un’anziana donna è stata urtata da un’auto che le ha fatto volare tutte le buste della spesa

Le auto parcheggiate da un lato e dall’altro della stradina proprio di fronte al cantiere dell’ex Fornace Ierace. In alto Salvatore Sanchirico (Mattiacci)

LA COMMEMORAZIONE

L’affettuoso ricordo del parroco della chiesa della Trinità a un anno dalla morte LA POLEMICA

Don Mimì, un curato che amò i giovani A UN ANNO dalla scomparsa di Don Mimì Sabia, si sono svolte martedì scorso, nella Chiesa della Trinità di Potenza, le celebrazioni in memoria di questa importante figura di prete ed educatore, a cura della Parrocchia della Trinità e del Centro culturale “Newman”. Prima, la messa in ricordo del sacerdote, officiata dal vescovo Superbo, a seguire lo scoprimento di una lapide a ricordo del sacerdote e la presentazione di un volume dal titolo “Don Mimì. Diario di un curato di città”, curato dal Centro Newman e coordinato da Vittorio Sabia. Don Mimì Sabia, parroco dal 1963 della Trinità, e successore di Mons. Vincenzo d'Elia, che affiancò come viceparroco per 16 anni, “ereditò” da quest'ultimo l'indirizzo di apertura cattolica verso l'associazionismo giovanile e le esigenze culturali del territorio. Già nel 1903

D'Elia fondò il Circolo culturale “Scienza e fede”, che darà poi vita al Circolo culturale di Azione cattolica. Sulla scia del suo importante predecessore, Don Mimì ospiterà in Parrocchia il Centro culturale “Dionigi Lauria” e successivamente fonderà, nel 1969, il Circolo culturale Newman, di cui Tonino Boccia e Giampaolo D'Andrea, presenti alla cerimonia, furono due importanti esponenti. Molte le testimonianze raccolte nel testo, che contiene oltre 130 foto, omelie, ricordi e spezzoni di vita su e di Don Mimì. A ricordarne la figura, martedì scorso, don Ambrogio Atakpa, attuale amministratore parrocchiale della Chiesa della Trinità, Rocco Galasso Presidente del Centro Newman, il Vicario don Vito Telesca, lo storico Giampaolo D'Andrea e il senatore a vita Emilio Colombo. Parrocchia come luogo di

accoglienza e di apertura verso nuove espressioni di fede, è stato il fil rouge del servizio sacerdotale di Don Mimì, l'impegno di un sacerdote dallo spessore spirituale e culturale notevole, che seppe avere numerosi interessi sociali e civili, accanto a quelli ecclesiali, e molte intuizioni che hanno precorso i tempi, come il particolare

rapporto con i media, avendo rivestivo anche l'incarico diocesano della Comunicazione sociale. Figura poliedrica, Don Mimì Sabia ebbe anche una grande sensibilità poetica, come si evince dal suo diario, ricco di annotazioni e riferimenti minuti, ma anche di riflessioni dal profondo taglio lirico. Grazia Pastore

Cos’è la santità? NEL primo anniversario dell'arrivo nella Patria celeste del caro sacerdote Sabia, la parrocchia ha fatto bene a ricordarlo alla città. Ma non poteva mancare qualche nota stonata. Marcantonio Tommaso, preso dall'euforia ha gridato più volte “presto beato per poi farlo subito santo”. Chiariamo una cosa: con il battesimo siamo diventati santi, figli di Dio e dobbiamo vivere questa Santità secondo la vocazione a cui siamo chiamati. Quando terminiamo la nostra vita la Santa Madre Chiesa nel ricordare nella Eucaristia i defunti dice questa stupenda preghiera “Mostra loro la luce del tuo volto”, ma proclamare poi un suo figlio degno di venerazione la Chiesa ha i suoi tempi perché non è un mercato da fiera dove ognuno può comprare quello che vuole. La Chiesa di Potenza da anni ha chiuso la prima fase per la venerazione di mons. Bertazzoni così come Tricarico per mons. Delle Nocche. Queste cose Marcantonio non le conosce. Aspettiamo da secoli che il Beato Bonaventura sia proclamato santo. Ma quello che è più grave Marcantonio è sceso nel pettegolezzo più basso che esiste, che lo degrada a menestrello inqualificabile: “anche se qualche confratello meschinello si frena per la solita umana gelosia e pregiudizievole invidia”. Signor Marcantonio: sutor non ultra crepidam… sii più rispettoso dei sacerdoti della diocesi che fanno onore alla Chiesa di Gesù. Che ne sa lei dei sacerdoti? Sii più umile che è la cosa più bella. don Vito Forlenza Penitenziere Cattedrale


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Giovedì 12 marzo 2009

IL CONCORSO

Al “Bica” premiata l’Acta

Accanto la conferenza (Mattiacci). Sopra Potenza dall’alto

«Voteremo sì se daranno seguito alle proposte» IL REGOLAMENTO urbanistico, «serve davvero alla città». Solo che, così com'è e «secondo il dibattito senza contraddittorio» che lo sta portando avanti, non va. Allora, Uniti nell'ulivo rilancia. Perché se da un lato sottolinea ancora una volta l'esigenza di «trasparenza nei confronti del cittadino», spiegando quella “puntigliosità” usata in assemblea, dall'altro sfida la maggioranza con un'apertura. «Già da domani (oggi per chi legge, ndr) - ha spiegato il capogruppo dei falotichiani, Angelo Laieta - in consiglio comunale faremo alcune proposte rispetto alle osservazioni che i privati hanno fatto al regolamento urbanistico. Se saranno accolte, potremmo anche consegnare un voto finale positivo sul provvedimento», altrimenti bocciato. Così, i cinque consiglieri che, come l'ex assessore regionale all'Agricoltura, Roberto Falotico, hanno deciso di abbandonare i democratici recuperando l'esperienza del 2005, in una conferenza stampa, nel palazzo comunale, ieri mattina, hanno spiegato «l'atteggiamento» mantenuto in aula e che nella maggioranza è stato più volte tacciato di ostruzionismo. Vanno con ordine. Tecnico e politico. Ciò che non riescono a capire, è quel «criterio di disparità che porta ad accettare alcu-

Regolamento urbanistico: le ragioni di Uniti nell’Ulivo

«Noi “puntigliosi”? Solo un’esigenza di trasparenza» ne osservazioni e altre no». Ovvero, «ci sono cittadini che hanno avanzato richieste su zone contigue. Perché risposte diverse?». A monte, il problema della perimetrazione cittadina che il Ru divide in ambito urbano, per le aree “interne”, periurbano ed extraurbano, per le vecchie aree rurali. «Il confine andava tracciato in maniera circolare - prosegue Laieta - invece si è dato vita a un disegno schizofrenico, fatto di penisole, insenature e scogliere». Pensa, nel dettaglio, a quei cittadini che, proprietari di suoli, per anni hanno pagato l'Ici, la tassa sugli immobili, in virtù di un indice edificatorio del terreno. Oggi, «finiti in ambito perturbano, quei suoli sono in zona di protezione». Il caso chiamato ad esempio, quello di contrada Canale, in ambito periurbano: «Pascon Grande, pochi metri più in là, finisce, invece, in zona urbana, senza contare che è prevista una strada

del vecchio piano regolatore che avrebbe potuto fungere da indicatore per il perimetro». La precisazione “d'obbligo” spetta a Rocco Continolo che nella terza commissione consiliare, ha «contribuito» - anche prima del passaggio politico - a realizzare il provvedimento, con richiamo alle accuse che dal Pd sono giunte sul “cambio” di atteggiamento. «Non rinnego nulla di quel lavoro - dice - Ho dato in commissione un voto d'astensione perché credo che sia ancora migliorabile». Hanno incontrato i cittadini, ne incontreranno altri. «Altro che ostruzionismo, è questione - ripetono da giorni, man mano che si va avanti con il dibattito sulle 372 osservazioni al Ru - di trasparenza. Vanno lette, una per una, perché tutti possano capire». E se ci si impiega qualche seduta in più, «basta che il cittadino sia tutelato - spiega Teodosio Ciriello - E' la pri-

ma volta che un provvedimento tanto importante viene sviscerato a fondo». Altrimenti, «perchè ci avrebbero eletti? Il nostro ruolo - aggiunge Paolo Galante - è anche di garanzia». Poi la riserva procedurale. «Alcune osservazioni presentate dagli uffici comunali potrebbero - dice Vito Mitro - se approvate, stravolgere il regolamento adottato dal consiglio, senza che i cittadini abbiano conoscenza dei contenuti, tanto da dover tornare in adozione, per nuove osservazioni». Snocciolano insieme alcuni esempi. «C'è la possibilità di chiudere i porticati degli edifici per ricavarne nuova volumetria, a patto che il 25 per cento sia destinato a scopi sociali. Nobile l'obiettivo, ma i cittadini si ritroverebbero a posteriori l'obbligo di cessione, senza aver potuto avanzare contestazioni». Ancora, «contrada Varco d'Izzo è stata destinata a zona rurale nonostante abbia ormai

sviluppato una chiara vocazione commerciale». E «perché si rimandano le scelte delle zone rurali al piano strutturale metropolitano? Andava fatto prima. E se le previsioni non coincidessero? Poi la legge regionale sul Ru, dice che i diritti acquisiti vanno salvaguardati». La modifica di alcuni criteri secondo la “razionalizzazione” delle scelte, potrebbe essere la risposta che attendono all'apertura lanciata. Poi, c'è la questione politica. «Non è che il nostro atteggiamento è il frutto di rancori politici. Dal Pd siamo andati vai con serenità e ci sentiamo ancora in questa maggioranza». Solo che alla stessa maggioranza, soprattutto agli ex colleghi di partito, contestano «un'eccessiva chiusura nel dibattito che crea - conclude Lieta - legittimi sospetti che dovrebbero allarmare visto che l'assemblea è il luogo deputato al dialogo e alla democrazia». Sara Lorusso

Le regole contro la crisi della Provincia di Potenza POTENZA - Recessione economica? Dalla Provincia di Potenza arriva una ricetta anti-crisi. Sabino Altobello, presidente dell'ente locale intermedio tra il Comune e la Regione, ha deciso di giocare la carta delle opere pubbliche e, nella mattinata di ieri, Provincia di Potenza, parti sociali e rappresentanti del mondo dell'impresa e del lavoro hanno concordato la sottoscrizione di un'intesa per istituire un tavolo permanente di confronto e monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche. Con quali compiti? «Da un lato - ha commentato Altobello - quello di verificare e rendere trasparente l'uso delle risorse nei vari settori di intervento e dall'altro quello di fare pressioni sulle altre amministrazioni per creare sinergie utili a “disincagliare” le opere pubbliche rimaste bloccate, a rendere più snelli i procedimenti e a te-

nere sotto controllo il parametro temporale». Per il presidente della Provincia del capoluogo lucano la vera risposta all'attuale crisi economica che riversa i suoi preoccupanti effetti sull'impresa, sul mondo del lavoro e sulle famiglie è nella capacità di “fare sistema”: «Oggi è più che mai evidente la necessità di uno sforzo comune da realizzare mediante la costruzione di un'alleanza di tutte le parti interessati. Con questa crisi, infatti, è tutto il sistema nel suo complesso a doversi rimettere in discussione e in azione, in uno spirito di corresponsabilità. Diventa necessario attuare politiche di sostegno e di investimento, confermando e incrementando tutti gli impegni sugli investimenti infrastrutturali». «Nonostante gli attuali sterili dibattiti sull'utilità degli enti intermedi - ha sottolineato Altobel-

LA VERTENZA

Apof-il, i sindacati ci saranno POTENZA - Ci saranno lo stesso le rappresentanze di Cgil, Cisl, Uil all’incontro di domani promosso dalla Direzione di Apof-il con la presenza del Presidente della Provincia di Potenza. «Anche se non investite né invitate», si lamentano i sindcati. «Nello stigmatizzare il tentativo di delegittimare le Rsu della Provincia - si legge nella nota - i sindacati e i lavoratori di Apof-il confermano la loro assoluta contrarietà alla trasformazione in S.p.a. a meno che non vengano garantiti la realizzazione di un unico dipartimento Orientamento, formazione, lavoro e il ruolo ordinario».

LA CAMPAGNA «L'ora giusta per rompere le scatole» dell’Acta (Azienda comunale per la tutela ambientale) di Potenza ha vinto il primo premio del concorso “Bica» (Biennale internazionale della comunicazione ambientale) promosso da Federambiente. Nelle motivazioni del premio - che è stato consegnato ieri a Roma, presso la Casa dell’Architettura - Acquario romano - è scritto che «la giuria, composta da esperti e tecnici del settore, ha premiato l’Acta per la fantasiosa e spiritosa metafora e per la chiarezza e l’efficacia con cui è stato reso il messaggio». La campagna, dedicata alla raccolta differenziata della carta e del cartone, «è stata declinata attraverso affissioni, spot, gadget e nuovi media. È stata affiancata anche da azioni di comunicazione con le utenze commerciali per la corretta differenziazione degli imballaggi e il rispetto degli orari di conferimento. L’azienda ha ideato un vero e proprio kit della campagna a forma di scatola di cartone che è stato consegnato agli utenti».

Manfredelli (Lucania Viva)

Proposte per abbassare due addizionali

I sindacalisti dopo l’incontro in Provincia (Mattiacci)

lo - la Provincia di Potenza può fornire un utile contributo per riavviare il processo produttivo». A conferma di questi tesi, lo stesso presidente ha illustrato ai presenti il rapporto sulle opere pubbliche dell'amministrazione provinciale. Nel settore della viabilità e dell'edilizia scolastica (competenze principali dell'Ente), la Provincia ha realizzato, sta realizzando e realizzerà nell'immediato futuro opere per circa 254 milioni di euro (23 milioni di euro per opere già ultimate, 122 milioni di euro per opere in corso di realizzazione e 108 milioni di euro per opere con copertura finanziaria da avviare nell'immediato), con un totale di 323.383 giornate lavorative e un'incidenza della manodopera di circa il 20 per cento sul totale delle risorse. Numeri che rendono l'idea di quanto le opere pubbliche siano vitali per l'economia del territorio. Dunque, sostenere questo settore non è, quindi, solo necessario per realizzare le infrastrut-

ture utili allo sviluppo, ma anche per creare lavoro, «senza incidere troppo sulla spesa pubblica ha sottolineato Altobello. Il peso delle province, infatti, a livello nazionale è meno del 2 per cento e in Basilicata meno del 5 per cento. Ma quali sono le opere pronte e cantierabili nel breve tempo? I lavori di ammodernamento e messa in sicurezza del quarto tronco della Sp “Venosina”, il completamento della strada di collegamento tra la “Forenza Ss 658 - Potenza - Melfi” e circa 70 pannelli fotovoltaici sui tetti delle scuole della provincia. La prossima riunione del tavolo sarà convocata nell'arco di 10 giorni, ma intanto Sabino Altobello, raccogliendo anche le istanze dei diversi interlocutori presenti alla prima riunione del nuovo organismo, invierà una nota alla Regione per chiedere la convocazione di un tavolo più ampio tra parti sociali ed enti locali sul tema delle opere pubbliche. Anna Maria Calabrese

Nicola Manfredelli

BASTA con le parole, è ora di aiutare davvero i lucani con fatti concreti. Il consigliere provinciale Nicola Manfredelli (Lucania Viva) ha presentato due emendamenti ad hoc al bilancio 2009 che prevedono interventi urgenti per favorire la ripresa ed il rilancio delle attività produttive e dei consumi delle famiglie. Il suo scopo è richiamare il governo provinciale ad adoperarsi per dare risposte concrete ed immediate ai cittadini lucani, nel corso della riunione del consiglio provinciale dedicata al bilancio di previsione 2009. Gli emendamenti prevedono la riduzione da 0,01136 euro a 0,00929 euro per ogni chilowattora dell’addizionale sull’energia elettrica e la riduzione dal 30% al 10% dell’addizionale sulla trascrizione al Pra in modo da equiparare l’aliquota della provincia di Potenza con quella applicata nella provincia di Matera. "Non è concepibile - specifica Manfredelli che sulle imprese e sui cittadini lucani debba gravare anche il massimo delle imposte addizionali».


22 Potenza

Giovedì 12 marzo 2009

ANTICA OSTERIA

La legalità rientra a scuola

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

0971-37592

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO

Formazione per i genitori

AMBROSIA

E’ FISSATO per il prossimo 14 marzo, nella Sala Riunioni del Consiglio regionale di Basilicata, il ciclo di seminari di studio e di aggiornamento “Dal conflitto alla sindrome di alienazione genitoriale”, a cura del Centro studi e formazione “Costellazione famiglia”. Questo il programma della giornata: dalle 9 alle 13 si parlerà di “Presa in carico e cura della famiglia e del minore in presenza di mobbing familiare e di sindrome da alienazione genitoriale. Dalle 14 alle 18 è prevista la presentazione e discussione di casi e lavori di gruppo. Il progetto si basa sulla consapevolezza della comunicazione come “arte del conflitto”, è un potente strumento non solo di prevenzione ma anche di gestione delle controversie, in quanto permette di agire sul conflitto, ma spostandolo su un piano simbolico; offre così la possibilità di decodificarlo, di analizzarlo, aprendo la porta a possibili processi di soluzione. All'interno delle dinamiche relazionali coniugali e familiari si verificano però pratiche, causate da una comunicazione disfunzionale, finalizzate alla delegittimazione di uno dei coniugi e alla estromissione di questo dai processi decisionali riguardanti la famiglia in genere e nello specifico i figli. Il mobbing familiare è una di queste frequenti pratiche di abuso psicologico lesivo della dignità personale che coinvolge maggiormente le famiglie separate e viene messo in pratica da parte del genitore affidatario nei confronti di quello non affidatario al fine di spezzare il legame genitoriale nei confronti dei figli. Attraverso approfondimenti teorici, lavori di gruppo, presentazione e supervisione di casi, somministrazione di test, si delineeranno gli strumenti clinici di valutazione e presa in carico del minore e della famiglia, al fine di comprenderne le dinamiche e di individuare il miglior intervento nelle specifiche circostanze.

AL NORD

0971-471312 0971-34501

LA PRIMULA

0971-58310 0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

LE ARCATE

0971-51465

MOZART

0971-441295

NINFE

0971-51465

LE ARCATE

0971-51465

PANE E PEPERONCINO

FARMACIE TURNO FESTIVO

TURNO NOTTURNO 12 MARZO Figliola via Pretoria, 285 0971-24945 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-310310 0971-612564

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-44462765

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

0971-53176

SARRICCHIO

0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

C’ERA UNA VOLTA

0971-601217

“Il triangolo degli schiavi” “Il triangolo degli schiavi - I lavoratori clandestini in Italia”. Questo il titolo dello spettacolo di Ulderico Pesce che andrà in scena stasera, con sipario alle 21, al teatro Stabile. “Il Triangolo degli schiavi” è la storia di Ambrogio Morra, nato vicino Cerignola, in provincia di Foggia ed emigrato a Roma dove cerca di trovare un lavoro. Abita allo Scalo San Lorenzo, in una camera-veranda che si affaccia sulla tangenziale, dove, in cambio di un piccolo risparmio sull’affitto deve convivere e accudire circa 400 canarini che gli rendono la vita assai difficile. Ambrogio si sente come un profugo, isolato tra i canarini.

“Le verità nascoste” SI intitola “Le verità nascoste, il terrorismo rosso in Italia 1970 - 2007” il libro di Gianfranco Di Santo che verrà presentato domani, alle 17.30, nel teatro Stabile. Gianfranco Di Santo, sostituto Commissario della Polizia di Stato, si è cimentato nel tentativo di porre in sequenza storica i fatti tragici che hanno insanguinato l’Italia negli ultimi quarant’anni. Le vittime ed i loro familiari alle quali Di Santo dedica il suo libro meritano quella verità che attendono da anni e che fino ad oggi non è stata ancora scritta. I proventi della vendita del libro saranno devoluti al Fondo assistenza orfani di poliziotti vittime del terrorismo. La prefazione del libro è di Giancarlo Caselli.

•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 The wrestler 17.30 - 19.45 - 22.15 Sala 2 Il curioso caso di Benjamin Button 18.15 - 21.30 Sala 3 I love shopping 18 - 20.10 - 22.20 Sala 4 La pantera rosa

•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •OGGI Potenza, Biblioteca provinciale, ore 18 “ARTE E DISABILITA’” Proiezione del film “il ragazzo che nessuno voleva” •FINO A DOMANI Potenza, Museo archeologico provinciale “RIFLESSIONI” Mostra di Donato Larotonda e Gaetano Ligrani

•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385

•IL 14 Marzo Potenza, Teatro Nuovo, ore 21 “IL TEATRO PER TUTTI ” Trio De Bonis in “Jazz concerto”

•Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284

•IL 16 MARZO Potenza, teatro Stabile, ore 18 “INCONTRO CON GLI SCRITTORI” Presentazione del libro “Risonanze” di Donato Martiello

•Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 Iago 17 - 19.10 - 21.20 Sala 6 Watchmen 17.30 - 21 Sala 7 Giulia non esce la sera 17 Ex 19.30 - 22 •DUE TORRI• Chiuso

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario dal lun. al ven. 8.30 - 19.15 Sabato 8.30 - 13.30 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 8.30 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Potenza 23

Giovedì 12 marzo 2009

Illustrato il concorso “Per crescere sicuri abbiamo diritto a...” dedicato a scuole di vario grado

Angeli in divisa per i più giovani Un documentario con Giannini contro la pedopornografia IL PROGETTO di sensibilizzazione degli alunni ai problemi sociali che la Polizia di Stato sta portando avanti presso le scuole di numerosi comuni della Regione è approdato anche alla scuola di primo grado F. Torraca di Potenza che ha ospitato gli agenti per illustrare il problema del bullismo. Ha introdotto l'incontro l'Ispettore Squiciarini che ha presentato al corpo scolastico e agli studenti il concorso “Per crescere sicuri abbiamo diritto a....”, appartenente al progetto “Il Poliziotto un amico in più” arrivato alla nona edizione. La Polizia, in collaborazione con il ministero dell'Istruzione e l'Unicef, ha bandito il concorso rivolgendosi a scuole dell'infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado con lo scopo di favorire lo sviluppo di una cultura della legalità, del rispetto dei diritti umani, della tolleranza, della solidarietà su cui si fonda la società civile. Inoltre nell'anno 2009 ricorre il ventennale dell'approvazione della Convenzione sui diritti dell'infanzia da parte delle Nazioni Unite per cui il progetto ha deciso di sottolineare l'importanza dei diritti riconosciuti ai minori cercando di stimolare i ragazzi a riflettere in maniera creativa. Tre le categorie: Arti figurative (disegni, fotografie..), Opere letterarie (testi di giornalismo, saggistica, poesia, pubblicità....), Tecniche multimediali (ricerche, realizzazioni teatrali...). I lavori prodotti, individuali o di gruppo, dovranno essere depositati nelle questure entro il 31 marzo. Una commissione, nominata e presieduta dal questore di ciascuna provincia e composta da un rappresentante del mondo scolastico, da un rappresentante provinciale dell'Unicef e da un medico/psicologo, selezionerà un lavoro per ciascuna categoria. Gli elaborati verranno inviati al Ministero dell'Interno dove una Commissione Centrale, presieduta dal direttore dell'Ufficio relazioni esterne e cerimoniale della segreteria del dipartimento della Pubblica sicurezza e composta da rappresentanti del ministero dell'Istruzione, dell'Unicef e della Direzione centrale di Sanità, da professionisti del settore della stampa e delle comunicazioni e da esperti delle arti grafiche e figurative selezionerà quelli ritenuti di maggiore interesse a livello nazionale. Gli alunni vincitori saran-

no premiati nel corso della Festa della polizia che si terrà nel mese di maggio. L'incontro con gli alunni della scuola media Torraca è proseguito con l'esposizione del progetto “Noi giovani quale impegno per la legalità”. L'assistente capo Tanzariello, con la collaborazione del Sovrintendente capo Telesca, ha parlato ai ragazzi del fenomeno del bullismo, dei problemi causati dall'alcool e dalle sostanze stupefacenti e delle insidie diffuse nel mondo elettronico. Tante le domande poste dagli alunni agli agenti a dimostrazione di una partecipazione attiva dei ragazzi ai problemi sociali. Tanto interesse ha destato il documentario proiettato nell'aula magna incentrato sul problema della pedopornografia online, realizzato dalla Polizia postale delle comunicazioni dello Stato. Nel video, il celebre attore

A sinistra la Questura di Potenza. Accanto alcuni dei ragazzi presenti all’incontro di ieri

Giancarlo Giannini veste i panni di un poliziotto che scopre e neutralizza un pedofilo che ha l'abitudine di adescare i ragazzini in chat spacciandosi per un loro coetaneo.

In seguito sono state proiettate delle diapositive con lo scopo di sensibilizzare e mettere in guardia gli studenti sulle azioni di bullismo individuali o collettive (come

si manifestano, cose da fare e da non fare, i danni che provoca il bullismo), sui problemi di alcol e droga (dipendenza, disturbi, incidenti) e sui pericoli della rete (pedofilia,

Presentata l’associazione Gli amici dell’Hospice “San Carlo”

anonimato). Infine sono stati forniti alcuni numeri telefonici di pronto intervento a cui rivolgersi in caso di necessità. Antonella Mariani

Giornata glaucoma

Oggi controlli Uno spazio per malati oncologici e per ospitare i parenti gratuiti

Un sostegno alla malattia

IERI mattina con una breve conferenza stampa l’associazionegli amicidell’Hospice “S. Carlo”hanno presentato a Potenza il primoincontroufficialeche èprevistoperil15 marzo presso l’auditorio della chiesa di Santa Cecilia. Ma cosa è un Hospice? Con questa semplice parola si indica la presenza presso diversi ospedali italiani diuna casa, destinata ad ospitare prevalentemente pazienti oncologici, in fase critica di malattia. Queste strutture a volte vengono ospitate in strutture separate dalle aziende ospedaliere, mentre nel capoluogo è stata realizzata all’interno dell’ospedale stesso. A Potenza questo progetto nasce nel 2006 ad opera di Marcello Ricciuti, primario nel S. Carlo. Il primo Hospice lucano nasce con dodici posti letto, tutti in stanze singole, dotate di un divano letto per ospitare parenti, ma soprattutto con ambienti comuni che sanno di casa privata, come una grande cucina e un grande salone dove guardare film e condividere serate e soprattutto tutte le pareti colorate da splendidi disegni. Al tavolo della conferenza stampa siedono il presidente dell’associazione, Salvatore Blasi, il coordinatore Raffaele Messina e Rocco Pecoraro, presidente dell’Amsi. La prima uscita ufficiale organizzata per il 15 marzosarà l’occasioneperpresentare atutti le attività intraprese e quelle che si realizzeranno, ma soprattutto un modo per tentare di aprire a tutte le associazioni di volontariato e ai semplici cittadini, una finestra sull’incredibile mondo che racchiude l’Hospice.

| A SEGUITO delle notizie di stampa diffuse sulla vicenda della truffa a danno della Regione, è opportuno mettere in evidenza che l’indagine giudiziaria è partita in data 23 ottobre 2008 a seguito di una tempestiva e puntuale segnalazione alla Procura della Repubblica, effettuata dal Dipartimento, nel corso delle ordinarie attività di controllo per la liquidazione di contributi per la frequenza di master espletati nell’anno 2006, ha rilevato incongruenze ed irregolarità in alcune pratiche amministrative. L’attività di controllo regionale per l’erogazione dei contributi ai master è basata prioritariamente su verifiche di tipo formale circa la correttezza e la completezza della documentazione, anche contabile, presentata dal cittadino, che autocertifica la propria identità ai sensi della legislazione vigente, assumendosi tutte le responsabilità civili e penali. La

Salvatore Blasi, Raffaele Messina e Rocco Pecoraro (Mattiacci)

Proprio Raffaele Messina presenta i caratteri più importanti di questa associazione. «Ricostruire un ambiente familiare, attraverso piccoli gesti quotidiani - così spiega ai giornalisti presenti - Preparare l’impasto di una pizza per la sera, realizzare un dolce per la domenica o semplicemente sorseggiare insieme un cioccolato caldo nel primo pomeriggio. Piccoli gesti che trasmettono attimi di serenità ai pazienti, rendendo le giornate più ricche di rapporti umani». Un’immensa risorsa quotidiana per i pazienti ma anche per i familiari. Un motivo di sorriso e di spensieratezzache può alleviare dolori fisici e psichici meglio di tanti farmaci. Il presidente Salvatore Blasi vuole sottolineare il ruolo incredibile svolto proprio dai giovani in questa associazione. «Oltre l’ot-

LA PRECISAZIONE

|

Truffa master: procedure corrette successiva riscossione del contributo richiede, inoltre, l’esibizione all’istituto di credito del documento di identità del percettore. Entro il periodo di programmazione a cui i contributi si riferiscono si effettuano, poi, ulteriori verifiche incrociate, a campione, finalizzate all’accertamento della effettiva frequenza ai master dichiarati presso gli organismi formatori. Detta attività che si svolge in tutte le forme consentite dalla legge, ha condotto il Dipartimento ad estendere il controllo anche i master erogati negli anni 2004 e 2005. La scoperta delle presunte attività illegali rientra nell’attuale azione amministrativa del Dipartimento che, con l’avvio della programmazione 2007 -2013, ha note-

tanta per cento dei trenta volontari che svolgono tutte le attività sono giovani. A dimostrazione del fatto che le nuove generazioni proprio in un ambito così difficile, dimostrano ampiamente di essere in possesso di grandi motivazioni». Che si tratti della pizza del sorriso, dell’ora delle coccole o del decoupage in hospice, a Natale come a Pasqua o a San Valentino, sono proprio i giovani ad essere sempre in prima fila. Esperienze a contatto diretto conla morte, mache avvicinanoe portano adapprezzare proprioper questola vita. Infine Rocco Pecoraro chiude rivolgendo un invito a tutte le associazioni di volontariato della città, affinché possano partecipare alla riunione del 15 marzo, dicendo appunto, “Creare una connessione tra le diverse esperienze nell’ambito del volontariato vuol dire arricchire il panorama di ognuno. Superare la logica del proprio orticello per rinnovare lo spirito di condivisione delle esperienze è la nuova strada da intraprendere”. Con i fondi raccolti attraverso diversi mezzi, verranno a breve organizzati dall’associazione dei corsi di formazione per dare la possibilità ai normali cittadini di svolgere il ruolo di volontari di base, mentre si terranno anche corsi specifici per la terapia del sorriso. Chiude l’opuscolo realizzato dagli amici dell’Hospice una frase presa da un bigliettino scritto da un paziente che dice : “La vita è amore, la ragione di viverla è l’amore. Un cortese sorriso non costa nulla, ma nell’esistenza della vita di chi lo riceve vale tanto”. Alessandro Galella

volmente rafforzato i dispositivi di controllo per la verifica della regolarità delle attività finanziate con risorse comunitarie, statali e regionali. In questo quadro si colloca, da un lato, la stretta collaborazione, siglata con un protocollo di intesa, con la Guardia di Finanza per un’azione congiunta di mezzi e strumenti volti alla prevenzione dei fenomeni di illegalità e, dall’altro, l’impegno del Dipartimento nella predisposizioni di procedure amministrative che, sin dall’inizio, intendono prevenire i rischi di attività illegali. Dalle indagini della Guardia di Finanza, scaturite dall’esposto del Dipartimento, sta emergendo che la persona indagata avrebbe contraffatto e alterato, abilmente, carte di identità e altri docu-

menti, presentati fraudolentemente a supporto delle richieste di contributi. E’ evidente che, in fattispecie criminose di questo genere, è compito specifico dell’autorità giudiziaria quello di accertare la commissione di reati, mentre è demandato alla amministrazione pubblica, che non può esercitare poteri investigativi, il compito di informare l’autorità giudiziaria – come è avvenuto in questo caso . Occorre in ultimo precisare che le attività di stringente controllo e le conseguenti segnalazioni alle autorità competenti di casi di irregolarità sono - oggi - una prassi consolidata del Dipartimento nell’ambito di una doverosa attività istituzionale e nell’esercizio dell’azione amministrativa orientata ad assicurare la massima correttezza e trasparenza. Antonio Autilio Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport

Un dottore

POTENZA - Oggi giornata del glaucoma, controlli gratis a Potenza. Controlli oculistici gratuiti in otto città italiane, il 12 marzo, con medici specialisti che misureranno la pressione oculare a tutti i cittadini con più di 35 anni in unità mobili oftalmiche con speciali camper attrezzati. L'iniziativa è organizzata dall'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-Iapb Italia onlus in occasione della Giornata mondiale del glaucoma 2009, in collaborazione, a livello locale, con l'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti. L'iniziativa toccherà Potenza ed altre città come Roma, Milano, Firenze, Catania, Brindisi, Biella e Novara. La misurazione gratuita del tono oculare, che richiede pochi minuti, avverrà con uno strumento chiamato “fonometro”. Si mira a prevenire il glaucoma, una malattia degli occhi che colpisce in Italia quasi un milione di persone, di cui circa la metà non ne è a conoscenza perchè non soffre di sintomi particolari. Il pericolo è che ci si renda conto dei danni al nervo ottico solo quando è già troppo tardi, serve una diagnosi precoce per preservare la salute oculare. La malattia colpisce, secondo i dati ufficiali dell'Oms, circa 55 milioni di persone, numero che è in aumento. Nell'ultima Giornata mondiale della vista, sono state effettuate numerose misurazioni del tono oculare. Emilia Manco


Speciale ragazzi 24 Ecco il terzo numero della rubrica dedicata agli studenti della Consulta provinciale di Potenza. Critiche e autocritica: la “solidità” delle scuole dipende anche da come si vivono.

Giovedì 12 marzo 2009

Voti e assenze, tra rete e sms

Studenti impegno e azione UN grave problema all’interno della nostra società è sicuramente quello della mancanza di informazione, o forse di coscienza, su molte delle tematiche civiche o attuali di maggiore spessore. Quello che mi meraviglia e che in un certo senso acuisce questo dato di fatto è che, oggi più che mai, possediamo e viviamo attorniati da grandi mezzi di comunicazione, uno per tutti è internet, che vengono sfruttati solo in parte, magari per gioco o per lavoro. Quello che voglio dire, per evitare altri inutili giri di parole, è che nonostante noi abbiamo un’informazione sempre più a portata di mano, non facciamo altro che allontanarci da essa, disertando dal nostro dovere di cittadini e dal nostro senso civico. Ritengo sia dunque necessario, arrivati al terzo numero di “Consultiamoci” che è un grande mezzo di informazione giovanile, sia per via della sua vicinanza agli studenti che per via della sua appartenenza stessa al mondo studentesco, fare informazione su quello che è la Consulta provinciale degli studenti, organismo che tra le altre cose ha ideato questa stessa rubrica. Le Consulta (Cps) è un organismo istituzionale di rappresentanza studentesca su base provinciale. È composta da due rappresentanti, con carica di durata biennale, eletti tra gli studenti, per ogni istituto superiore della Provincia che si riuniscono una volta al mese, dotandosi di un proprio regolamento (statuto). La Cps elegge, al suo interno, un presidente e si divide in commissioni tematiche, distribuite su scala territoriale. collaborano con la Consulta l’Usr (o l’Uso) ed il Miur che mettono a disposizione, rispettivamente, un docente referente e un ufficio per le consulte e per le attività degli studenti. I 103 presidenti delle consulte si riuniscono periodicamente (una volta ogni 2-3 mesi) in un consiglio nazionale(Cnp) dove hanno la possibilità di confrontarsi e

proporre idee e pareri, frutto del lavoro delle stesse commissioni del Cnp, direttamente al ministro dell’Istruzione e alle varie commissioni parlamentari, costituendo un vero e proprio Parlamento dei giovani con funzione consultiva del ministero. Sottolineo, inoltre, che le consulte sono l’unico organismo studentesco riconosciuto su scala nazionale in Italia, occupano perciò un ruolo importantissimo, quello di avviare i giovani alla vita da cittadini, abituandoli a meccanismi come quello dell’esercizio del voto e della fattiva partecipazione alla vita scolastica. Concludo citando quali sono le funzioni della Consulta, così come la legge recita: assicurare il più ampio confronto fra gli studenti di tutte le scuole superiori; o ottimizzare ed integrare in rete le attività extracurricolari; formulare proposte che superino la dimensione del singolo istituto; stipulare accordi con gli enti locali, la regione e le associazioni, le organizzazioni del mondo del lavoro; formulare proposte ed esprimere pareri all’Usr, agli enti locali competenti e agli organi collegiali territoriali; istituire uno sportello informativo per gli studenti, con particolare riferimento alle attività integrative, all’orientamento e all’attuazione dello statuto delle studentesse e degli studenti; progettare, organizzare e realizzare attività anche a carattere transnazionale; nominare 2 rappresentanti che rappresentino gli studenti all’interno dell’organo di garanzia regionale. Il mio invito è quello di prendere coscienza di quelli che sono i nostri diritti e doveri di studenti e di assolvere con impegno ed entusiasmo alla vita d’istituto, anche solo per non deludere quei molti giovani che durante le mobilitazioni studentesche degli anni ‘70 hanno impegnato la vita per consegnarci un modello di scuola dove gli studenti non fossero soltanto un oggetto. Piervincenzo Lapenna presidente Cps Potenza

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Speciale ragazzi

Giovedì 12 marzo 2009

ANCHE la scuola si è messa al passo coi tempi. Tra le novità della riforma Gelmini, che si è vista protagonista di numerose proteste in questo difficile anno scolastico, c’è l’avvicinamento della scuola alle famiglie e alla tecnologia. Circa un mese fa la Gelmini ha annunciato che entro un anno la maggioranza delle famiglie italiane potrà connettersi via internet per consultare la pagella scolastica dei propri figli e ottenere altre informazione sul loro andamento scolastico. Inoltre per i genitori che vorranno, la scuola potrà mandare un sms alle famiglie quando i loro figli non vanno a scuola. In Italia già molte scuole si stanno adeguando alle nuove indicazioni, e anche quelle di Potenza non fanno eccezione. La prima scuola, che ha addirittura anticipato le indicazioni della Gelmini, è il liceo classico “Orazio Flacco” che già da qualche anno ha creato un sito on-line in cui ogni famiglia, con una password personalizzata può accedere a una area privata in cui ci si ritrova davanti una scheda scolastica dell'alunno, con voti, assenze e scrutini, aggiornati quotidianamente. Sulla stessa linea d’onda è l’Istituto statale d’arte, dove ai genitori basta immettere una password sul sito della scuola per controllare ogni voto del figlio. Al liceo scientifico “Galilei”, ogni giorno vengono mandati sms ai genitori degli alunni assenti, ma solo per quelli delle classi prime. All’Istituto tecnico commerciale “Nitti”, al costo di 2 euro i genitori, facoltativamente, si iscrivono al servizio che gli permettere di ricevere una email, o un sms, se il proprio figlio non è seduto fra i banchi di scuola. Nelle altre scuola di Potenza invece la situazione è rimasta ancora invariata, gli alunni possono respirare tranquillamente e i genitori perdere giorni di lavoro pur di correre agli incontri scuola-famiglia. Lo scopo di questa proposta è quello di limitare la dispersione scolastica che raggiunge percentuali ancora molto alte ( 20-30 per cento) in tutta Italia, ampliando la comunicazione con le famiglie, che potranno sempre sapere se i loro figli sono a scuola, come si comportano e quanto studiano. Chiaramente noi studenti non siamo così entusiasti della proposta, sentendoci sempre di più sotto controllo, in un ambiente in cui passiamo metà del nostro tempo e che ha il compito di formarci ed educarci. Insomma, fra un po’ potremmo dire addio ai cari vecchi filoni, di certo moralmente sbagliati, ma che spesso ci hanno permesso di vivere esperienze insostituibili. Giusy Coronato Liceo “Galilei” Potenza

elezioni

sogni La nostra responsabilità ANALIZZANDO le carenze strutturali, possiamo dire che gran parte degli edifici scolastici italiani sono stati costruiti negli anni ’60 quindi, oltre a essere vecchi, risentono dell’uso di materiali e di criteri edili inadeguati che provocano la preoccupante diffusione dei cedimenti di solai o di controsoffitti con grave rischio per i studenti; migliaia di edifici scolastici insistono in zone a rischio sismico, quindi devono sottostare alla rigorosa normativa; i comuni e le province a secondo del grado d’istruzione delle scuole hanno il compito di pianificare la manutenzione ordinaria degli edifici. Alcune scuole, però, non attuano corsi sulla sicurezza, non fanno le prove di evacuazione, non fanno corsi di primo soccorso né di prevenzione incendi. Le statistiche rispetto agli incidenti sul lavoro nelle scuole sono preoccupanti. Negli ultimi anni sono stati denunciati all’Inail un gran numero d’incidenti. E in questa lista ci siamo anche noi studenti, molto spesso i primi a non avere rispetto per la scuola. Alcuni esempi: intasamento delle fogne a causa degli assorbenti gettati nel bagno e non negli appositi cestini, tagli nei tendoni delle palestre, estintori aperti, porte rotte. Un po più di coscienza non farebbe male. Noi ci viviamo tra quelle aule. Siamo noi quelli che ci passiamo sette ore al giorno. Contemporaneamente, la colpa non è solo nostra. E’ accaduto anche al nostro istituto. Lo scorso 5 marzo, nel plesso di via Anzio, sono crollati due cornicioni. Questo, fortunatamente, è accaduto all’esterno dell’edificio. (Anche se parlare di fortuna e sfortuna in questi casi è relativo). Le luci dei nostri laboratori si accendevano e si spegnevano a singhiozzo e inoltre la porta del bagno della palestra è rimasta bloccata per più di 15 minuti (ne sono stata io stessa te-

stimone, trovandomi dentro in quel momento). Subito dopo, è stata diffusa una circolare di “avviso di pericolo” che ci avvertiva di non sostare vicino ai muri esterni e interni e di camminare al centro dei corridoi. Come può accadere? Un giorno qualunque, per poi improvvisamente respirare questo clima di tale tensione, aspettando le autorità. La Provincia nel frattempo ha abbozzato i lavori di integrale rifacimento strutturale, impiantistico e funzionale del grande edificio potentino, sede della scuola dei talenti creativi lucani dagli anni Settanta. Le opere edilizie comprendono, tra l’altro, l’ampliamento delle fondazioni, l’inserimento di nuovi setti per interrompere le luci strutturali, il rifacimento di parte dei solai. E’ poi previsto l’adeguamento di tutti gli impianti alle norme vigenti, l’eliminazione delle barriere architettoniche e la sostituzione delle ampie vetrate di tamponamento esterno. E oltre alle attese magari di un nuovo crollo, noi studenti continuiamo a pagare il pregiudizio dei “corridoi”. Quante volte ci siamo sentiti dire che si fa niente”, che è “una scuola facile, frequentata da scansa-fatica”? Eppure solo noi che stiamo passando degli anni in quel dinamico monolite di cemento sappiamo quello che ci circonda, la voglia di fare e di disfare, il piacere di sentirsi artista, il piacere di fare ciò che si desidera, il piacere di creare, il piacere di fare Arte. Meglio, però, farlo, senza un clima di paura. E poi si sa che i “morti” fanno notizia, ma dopo pochi giorni “scompaiono”. Invece, i buchi nei muri, i cornicioni che cadono non scompaiono se non c’è qualcuno che li ripara. Chiediamo di salvaguardare la nostra pelle, visto che noi siamo già ipegnati a salvaguardare i nostri voti. Iris Marsico I.S.A. di Potenza

SPUNTO E RIFLESSIONE MA il nostro è davvero un mondo globalizzato? E soprattutto cosa intendiamo per globalizzazione? È un fenomeno che riguarda il costume e ogni tipo di nostro consumo oppure è un fenomeno che riguarda anche la cultura, l’economia e la società? Inizialmente, durante la rivoluzione industriale, il fenomeno interessò soprattutto i sistemi economici di Europa, Usa e Giappone, che iniziavano a sfruttare anche i nuovi mezzi di trasporto per fondare una nuova cultura economica, quella dello scambio, che fino a quel momento era restata totalmente sconosciuta. Successivamente, il fenomeno divenne ancora più forte grazie alla rivoluzione informatica, che ha permesso agli uomini di gran parte del mondo di dialogare in tempi brevissimi. Oggi le diverse società ricevono le stesse informazioni, guardano gli stessi programmi tv, ascoltano la stessa musica e vestono gli stessi abi-

Ciò che ci riguarda davvero A POCHI mesi dalle elezioni amministrative mi guardo intorno fra i miei coetanei e cerco di carpire un po’ furbescamente quali sono gli orientamenti predominanti. Destra, sinistra, parenti, genitori…chi voteranno i miei amici? Tuttavia il responso è dei più tragici: ero pronto infatti ad ascoltare teorie farraginose, del tipo “voto quello perché cosi mi ha detto mio padre”, mai e poi mai invece, mi sarei aspettato di constatare una tale disinformazione al riguardo. La stragrande maggioranza degli “intervistati” non era neanche a coall’Isa “non noscenza del cruciale avvenimento, i pochi informati sono comunque indecisi, e la restante parte, proprio non sa, tecnicamente, come si esercita il voto considerando che si dovrà esprimere la preferenza. Penso che sia proprio il caso di risvegliare un po’ di sano senso civico. Mi spiego meglio: il consiglio comunale è l’istituzione a noi piu’ vicina, l’unica con la quale possiamo avere un rapporto diretto. Per giunta attraverso la preferenza siamo noi che scegliamo, senza intermediari, i nostri rappresentanti. Se poi aggiungiamo il fatto che, quantitativamente, i giovani in questa città rappresentano circa un terzo del popolo elettore, ci rendiamo conto di quanto sia determinante la nostra scelta. Non ci sono scuse e attenuanti del caso: basta iniziare a leggere i quotidiani, seguire i telegiornali, anche navigare su internet potrebbe bastare, per i più pigri, se si vogliono conoscere i movimenti politici cittadini. Senza esitare prendiamoci gli spazi che ci appartengono, il nostro ruolo in questa società è quello dei protagonisti. Dimostriamolo. Fortunato Picerno Liceo “Flacco” Potenza

PAROLE A OCCHI APERTI Stanchezza, voglia di dormire... O, meglio, solo di sognare. Sì, perché in questi anni della nostra adolescenza non si fa altro che vivere, principalmente, di sogni. E così ci si ritrova a ricordare eventi mai esistiti, frasi mai dette e altre (purtroppo) mai ascoltate. Ma, in fondo, ci piace anche così. Ci piace creare un mondo, una rete, interamente basati su situazioni fittizie, ma che ci piacerebbe aver vissuto. Perché, in fondo, questa è forse l’unica vera sicurezza del mondo: sapere che nulla è ciò che è, e che tutto è come ci appare. Amicizie, amori, piccole sfide giornaliere o imprese titaniche: tutto si dissolve nell’alone di una soggettività emotiva e personale, ogni situazione della nostra vita non è come, effettivamente, si presenta, ma è basata solo sulle nostre percezioni. Arrivati a questo punto, scoperto che la realtà altro non è se non percezione, non è difficile attribuire ai sogni stessi il significato della realtà. I sogni, gli unici in cui ogni cosa è come dovrebbe essere, gli unici in cui il mondo funziona davvero, in cui diciamo ciò che vogliamo e osserviamo le altrui reazioni per come dovrebbero davvero presentarsi. L’unico mondo, insomma, da cui non vorremmo mai veramente allontanarci. E allora, perché non cominciare a vivere la realtà come sogno e i sogni come realtà? Ricordi? Fiorivano le viole... Buona notte, sognatori. francescomilione@gmail.com Liceo “Galilei” Potenza

CONTATTI

OPEN SOURCE, QUESTO SCONOSCIUTO ti. Il motore fondamentale di ogni importante fenomeno è, però, sempre economico. Difatti, il “rimpicciolimento” del pianeta ha permesso, ad esempio, il trasferimento di molti stabilimenti produttivi in regioni orientali, dove l’esistenza di regimi scarsamente democratici e, quindi, l’assenza di ogni tipo di diritto sindacale, hanno permesso alle multinazionali di poter approfittare di lavori in tempi più intensi e a meno salario. Alla base di tutto ciò c’è ancora una volta l’interesse economico dei più potenti, che non rinunciano a quei modelli di consumo, sostenibili soltanto attraverso lo sfruttamento da parte del mondo industrializzato di una forza-lavoro poco sindacalizzata e poco costosa. È inevitabile che, quindi, la prevaricazione di una società su un’altra, disegni la figura del “diverso” sui visi di coloro che hanno un costume e

un colore della pelle diversi dai nostri. Tanto è vero che dimostriamo giorno dopo giorno di non essere pronti alla “multietnicità”, il fenomeno che sta prendendo piede nella nostra società. Le nostre città non forniscono strutture adatte all’accoglimento degli immigrati e, spesso, sono i nostri atteggiamenti di paura e diffidenza nei confronti di queste persone a costruire una società intollerante e visibilmente non pronta al fenomeno “globalizzazione”. Altro esempio di questa “pseudo-globalizzazione”è dato dal totale disinteressamento da parte delle società che godono di diritti sociali, politici e civili nei confronti dei popoli che non possiedono e desiderano il rispetto dei diritti umani, valori che devono diventare patrimonio di tutti gli individui. Il passo più importante per un benessere “globale” ancora non è stato fatto. Giulia Picerno Liceo “Galilei” Potenza

IL ministro dell’Istruzione, nelle sue dichiarazioni, ha dato molta importanza all’informatica nelle scuole e soprattutto ha sottolineato come l’uso del computer sia ora importante come non mai. Questo strumento viene utilizzato, al giorno d’oggi, per diversi scopi: per produrre potenti calcolatori, costruire modelli tridimensionali il più possibile vicini alla nostra realtà, semplificare il lavoro di architetti, fisici, chimici e anche informatici e la lista non finisce qui. Tuttavia pochi sono gli studenti che conoscono nel profondo come funziona un computer e alcuni sono all’oscuro della realtà chiamata “open source”. Nel corso della storia ci sono stati programmatori che hanno deciso di creare “software gratuiti e liberi” ossia distribuiti senza alcun prezzo, software che non hanno segreti e

lasciano ai loro utenti tutta la libertà di condividerne le copie con altri, di modificarne la struttura o esaminarne il codice sorgente per comprenderne il funzionamento. A conoscere queste realtà sono davvero in pochi. Molti studenti, infatti, non conoscono neppure le adeguate alternative a Windows. La nostra scienza e la nostra tecnologia tendono alla libera disponibilità delle informazioni. Voleremmo su un aereo basato su una scienza segreta, i cui meccanismi sono accessibili solo dal produttore? E allora perchè ci affidiamo ad un programma per computer che contiene parti e algoritmi segreti? Esistono valide alternative gratuite e aperte ai prodotti Microsoft, prima tra tutte Linux. Questo sistema operativo ci dà un ambiente moderno, stabile, multiutente e multitasking. Ha una

potenza computazionale insuperata, portabilità e flessibilità. La scuola che non affronta l’argomento dell’open source nasconde agli studenti che centinaia di applicazioni specializzate costruite dai ricercatori in tutto il mondo (astronomia, information tecnology, fisica) si basano su Linux. Perché la scuola non informa che scienziati della Nasa stanno approntando un nuovo rover lunare chiamato K-10 che, come molti veicoli di esplorazione spaziale, è basato su Linux? Nei prossimi 15 anni, Linux continuerà a dominare nelle stanze server e si ritaglierà una fetta importante nel mercato del mondo mobile e oltre a essere usato nel nostro cellulare, arriverà su ogni dispositivo dotato di Cpu. Il ministro dell’Istruzione, quindi, dovrebbe cercare di impostare un nuovo

piano di studio, diverso da quello attuale, per lo studio della materia in modo da preparare, nel migliore dei modi, un ragazzo ad affrontare il proprio futuro. Se si parla tanto di “informatica” all’interno delle scuole e questa realtà non viene affrontata, come possiamo pensare che la scuola possa fornire agli studenti i mezzi migliori per affrontare un futuro? Come possiamo aprirci ad un rinnovamento se gli studenti, dopo anni di studio, non sanno usare il computer e non sono aggiornati su realtà così importanti? Il ministro dellIstruzione dovrebbe prestare maggiore attenzione a queste tematiche perché sono realtà che gli studenti devono conoscere per rendersi conto di vivere nell'era dell’informatica. Luca Mancino Liceo “Galilei” Potenza

TUTTI gli studenti delle scuole superiori della Provincia di Potenza avranno in queste pagine - l’appuntamento è mensile - uno spazio per raccontarsi e raccontare. Scuola, società, costume e diritti. Commenti, articoli, piccole inchieste, anche corredate di foto, devono essere inviati all’indirizzo presidente@cps-potenza.it o alla casella di posta s.lorusso@luedi.it. Ovviamente questo spazio degli studenti è aperto a chi, nell’ambiente scolastico e non, vuole interloquire con i ragazzi. Con solo una precisazione: non siate eccessivamente lunghe con le parole... Potremo pubblicare un maggiore numero di interventi.


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Speciale ragazzi

Giovedì 12 marzo 2009

Lo “sconvolgimento” economico tocca tutti Diritto allo studio e all’apprendimento Anche i presidi sanno entusiasmare LA mentalità di un preside che influenza tutto: l’ambiente scolastico, i professori, gli studenti e quindi il futuro di un territorio. Parliamo sempre di sviluppo e siamo arrivati a capire che molte volte l’evoluzione di un territorio, e quindi di una società, nasce sempre da qualcosa di nuovo, di diverso e in molti casi di irrazionale agli occhi dei più. Quante volte noi studenti, all’interno dei nostri istituti, escogitiamo qualcosa di diverso che può servire a noi giovani studenti per cambiare, ampliare e far evolvere la nostra mentalità in meglio? Grazie a una sana e reciproca complicità, si cerca sempre di estendere l’iniziativa all’intero istituto, naturalmente previa approvazione e appoggio del proprio preside. Alcune volte, il progetto viene fuori in un istante, ma altre dopo molto impegno. In seguito, viene proposto negli altri istituti superiori del capoluogo; naturalmente sono iniziative mirate a favorire la crescita socio-culturale della giovane popolazione potentina. Purtroppo, devo ammettere che ci sono presidi che “bocciano” ogni proposta perchè, a causa della loro mentalità tutt’altro che liberale, la ritengono «assurda», con l’effetto di scalfire sempre più la nostra volontà nel realizzare progetti per lo sviluppo socio-culturale della nostra nuova generazione. Nonostante le mille difficoltà, i nostri animi non si sono mai abbattuti e abbiamo reso realtà quasi tutti i nostri progetti. Un esempio, due anni fa, con altri compagni di scuola decidemmo di proporre alle scuole superiori della città un progetto particolarmente accattivante, denominato “Alternative lesson”: luogo indicato, la discoteca, dove lasciare che gli studenti si possano confrontare a ritmo di musica. Così la cultura viaggia su onde sonore mai ascoltate prima, la fantasia non finisce mai di proiettarsi al di fuori delle menti dei giovani potentini e di chi vuole costruirsi un mondo a propria misura, dj emergenti giovani musicisti e grandi artisti cercano di creare la giusta atmosfera per rendere la mattinata gradevole, divertente, creativa. Fortunatamente, una percentuale di presidi favorevoli alle nostre iniziative esiste. Infatti, riescono a immedesimarsi in noi studenti, a comprendere l’ambiente e a farlo migliorare con un ritmo esponenziale, il tutto senza alterare il rapporto studenti-professori e permettendo la crescita dei propri studenti per quello che sono, analizzando le loro proposte e discutendone insieme per ottenere un’ottima comprensione delle stesse. Grazie a questi mezzi, questi presidi, anzi “super-presidi”, riescono a far crescere le loro scuole come delle vere e proprie miniere d’oro. Concludo con una riflessione personale: sarebbe altamente costruttivo vedere i dirigenti scolastici più presenti nelle scuole, maggiormente attivi sui problemi sociali dei giovani lucani e più aperti al dialogo con i propri alunni. Fabio Dapoto Membro tutor Cps

Crisi e soluzioni UNO sconvolgimento di gigantesche dimensioni si è abbattuto sui mercati finanziari e sulle economie di tutto il mondo. Dapprima voci autorevoli ci informavano, già da alcuni anni, della crisi dell’economia e del credito americani, soprattutto di quei famosi mutui subprime che stavano gettando sul lastrico migliaia di famiglie. Poi abbiamo visto in tv gli impiegati della banca d’affari Lehman Brothers portarsi via dai propri uffici gli scatoloni contenenti gli effetti personali, licenziati dall’oggi al domani. Infine abbiamo assistito al crollo di Wall Street con l’indice Dow Jones in caduta libera. Per effetto della globalizzazione e della stretta connessione dei mercati finanziari di tutto il mondo, la crisi americana sta avendo ripercussioni sull’economia planetaria e già si teme un lungo periodo di recessione economica, che significa sacrifici, difficoltà economiche e insicurezza esistenziale per miliardi di persone. È possibile tuttavia che l’Italia riesca ad attutire, almeno in parte, gli effetti più negativi della crisi. Le nostre, infatti, non sono banche di investimento, ma banche commerciali, e hanno conservato una certa prudenza negli investimenti e nel concedere prestiti senza garanzie, rispetto all’aggressivo e innovativo mercato americano. Quello delle crisi finanziarie non è un fatto nuovo, ma un fenomeno che si ripete periodicamente nella storia del capitalismo. Non essendo l’economia una scienza esatta, ma una disciplina in cui si esprimono opinioni diverse e spesso opposte, ci sono per esempio esperti che sostengono che le crisi sono un fatto naturale nell’evoluzione del capitalismo. Si tratta di un argomento com-

Vignetta tratta dal sito www.mutuo-prestito.org

plesso le cui cause pur essendo molto dibattute non vengono, a mio parere, mai comprese appieno. Di certo le crisi finanziarie che si sono succedute nella storia un po’ si assomigliano tutte. C’è una tendenza all’indebitamento, ci sono individui che mettono in atto speculazioni, ci sono folle di persone che si fanno prendere dell’euforia di guadagni facili e che si rifiutano di guardare in faccia la realtà. Infine, quando tutto il sistema di strumenti finanziari messo in piedi si rivela carta straccia, esplode la crisi, come già avvenne nell’America del 1929, come si ripeté poi, solo per ricordare le crisi più recenti, con

gli junk bond (le “obbligazioni spazzatura”) ideati da Milkien, la bolla speculativa della new economy, lo scandalo Enron. Il mercato, da solo, si rivela ancora una volta una giungla, una specie di Far West. Occorrono allora regole chiare che tutelino i piccoli risparmiatori e le classi più povere. E vanno istituiti organismi di controllo, super partes, che si facciano garanti dei diritti dei più deboli finanziariamente e svolgano il ruolo di arbitri del mercato. Nel caso della crisi americana questi istituti c’erano, ma non hanno funzionato a dovere, per negligenze, responsabilità e conflitti di interesse che andrebbero meglio individuati

IL TESTO PRESENTATO AL MINISTERO ECCO il documento licenziato all’unanimità dalla commissio- Lo stralcio del documento della commissione Diritto allo studio ne Diritto allo studio in sede di Consiglio nazionale dei presidenti delle consulte, lo scorso 25 febbraio. In data 24 e 25 febbraio 2009 si è riunita, nell’ambito del Consiglio nazionale dei presidenti delle Consulte provinciali degli studenti, la commissione “Diritto allo studio”, che ha focalizzato l’attenzione sulla possibile bozza del disegno di legge “Definizione dei principi fondamentali, delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di diritto allo studio, ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettere m) e n), e terzo comma, della Costituzione, la quale - se approvata - sarebbe la prima legge in Italia che disciplina e tutela il diritto allo studio, con espliciti richiami alla Costituzione (in particolare agli articoli 33 e 34). Inoltre, la commissione ha elaborato proposte di integrazione delle agevolazioni che rientrano nella Carta “Io Studio”. (...) La commissione ha strutturato il proprio lavoro partendo dall’esame della bozza del disegno di legge, valutata positivamente nel suo complesso per il valore che assume - a 61 anni dall’entrata in vigore della Carta costituzionale nel panorama legislativo e della tutela dei diritti sociali italiani, e integrandola con proprie proposte di aggiunta. (...) La commissione ha altresì ribadito che lo Stato debba garantire ad ogni studente l’accesso a una cultura imparziale e non faziosa e che ogni studente venga valutato

I suggerimenti degli studenti La riunione del Cnp si è svolta a Palazzo Madama

esclusivamente per i suoi meriti da parte di un personale docente adeguatamente preparato e aggiornato. (...) Nello specifico la commissione ha accolto con favore la proposta del ministero dell’Istruzione volta alla diffusione dei libri di testo anche on-line così da ridurre i costi a carico degli studenti; sono state inoltre proposte agevolazioni fiscali - quali l’abolizione o la semiabolizione dell’Iva - per l’acquisto di tutti quei sussidi didattici oggigiorno fondamentali per il

percorso di formazione degli studenti. Tra questi, citiamo i computer e connessioni a Internet e tutti gli ausili multimediali per la didattica. Qualora la proposta non potesse essere accolta nella sua interezza si suggerisce almeno di garantirla per quei nuclei familiari che risultino tuttora sprovvisti di personal computer. Si è inoltre concentrata l’attenzione sul diritto a una scuola che sia anche aperta e offra pure negli orari postmeridiani possibilità di crescita, di incontro e di confronto

agli studenti. Inoltre, riteniamo fondamentale che le risorse destinate al programma nazionale “Scuole aperte” possano essere utilizzate per l'accesso ai laboratori informatici e per l’uso delle connessioni a Internet in orario pomeridiano. (...) Per quanto concerne i servizi alla persona, la commissione ha ritenuto che il diritto alla salute e alla sicurezza debba esser sempre garantito entro le mura scolastiche e debba rappresentare un elemento fondamentale dei principi generali a cui fa riferimento la normativa sul diritto allo studio. Nello specifico, si propone l’equiparazione tra studenti e lavoratori e l’applicazione della normativa sulla sicurezza non solo quando l’attività scolastica si svolge nei laboratori e in palestra, ma nel corso dell’intera attività scolastica curricolare. In materia di diritto alla salute, la commissione ha inoltre annotato che le istituzioni scolastiche devono obbligatoriamente provvedere alla dotazione di un’infermeria con personale adeguato che garantisca i primi soccorsi e l’assistenza sanitaria di base o, in alternativa, predisporre una convenzione che preveda uno specifico appoggio all’Azienda sanitaria locale. (...) Tra i suggerimenti emersi da porre all’attenzione del ministe-

e sanzionati. Soprattutto la crisi finanziaria odierna rappresenta un’opportunità per tutti noi di ripensare al nostro sistema di vita che tende al consumo sfrenato e sregolato, all’euforia ingiustificata di possedere e spendere sempre di più, all'indebitamento sconsiderato del “prendi subito, paga dopo”. Nella speranza che la crisi passi presto, spero che essa, contrastando la maniacalità produttiva e consumistica purtroppo assai presente nella nostra vita di tutti i giorni, possa davvero aiutarci a riflettere seriamente e a ritrovare noi stessi. Ivan Cirelli Liceo “Flacco” Potenza

ro dell’Istruzione e delle commissioni parlamentari competenti, c’è l’estensione dei vantaggi derivanti dall’uso della carta a un campo non soltanto di carattere culturale ma anche di interesse educativosociale. L’obiettivo è dare una concreta mano d'aiuto agli studenti - e di riflesso alle loro famiglie - nella vita quotidiana e tutelarli nella loro veste di consumatori. La commissione ha avanzato la proposta di completare quanto prima la bozza di bando già elaborata dal ministero dell’Istruzione, condividendola con le Camere di commercio per determinare dei limiti di natura etico-morali all’estensione delle agevolazioni offerte dalla Carta stessa attraverso un rapporto di collaborazione con Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Confagricoltori e altre associazioni di categoria, finalizzato all’individuazione dei requisiti di base a garanzia del rispetto della legalità e dell’ambiente. (...) Si auspica infine un attivo e proficuo coinvolgimento del ministero della Gioventù in relazione a quanto precedentemente proposto. Infine, abbiamo rilevato che nell’ambito della gestione finanziaria degli istituti scolastici, la voce relativa al pagamento della Tassa sullo smaltimento dei rifiuti risulta particolarmente onerosa. Pertanto, si propone la convocazione di un tavolo di lavoro Governo - ministero dell’Istruzione Consiglio nazionale consulte - Anci, al fine di individuare delle misure per l’eliminazione o la riduzione della tassa stessa.


Giovedì 12 marzo 2009

27 Avigliano La telecamera della Popolare di Bari potrebbe avere ripreso l’autore dell’incendio

I filmati all’esame dei carabinieri Verranno isolati tutti gli elementi utili alle indagini AVIGLIANO – L’automobile brucia e un disco fisso registra. Il rogo di piazza Gianturco, il terzo, è nelle immagini catturate da una telecamera, quella della filiale della Banca popolare di Bari. Gli investigatori ieri mattina le hanno acquisite. I reparti speciali dei carabinieri hanno provato già ad esaminarle in banca. Poi le hanno portate via, per ottenere riscontri più sofisticati. In queste ore le riguarderanno. Isoleranno eventuali particolari per cercare elementi utili alle indagini. Soprattuto cercheranno di identifica l’uomo che presumibilmente avrebbe dato fuoco, nella notte tra lunedì e martedì, a una Bmw parcheggiata tra il monumento a Emanuele Gianturco e la Popolare di Bari. Gli investigatori sono cauti: le immagini sono indizi, quindi non bisogna attendersi la soluzione del caso. Il comandante dei carabinieri della compagnia di Potenza, capitano Pantaleone Grimaldi, ridimensiona le aspettative delle ore immediatamente seguenti all'incendio. «Chi agisce in questi casi – dice - assume tutte le cautele: volto coperto, indumenti anonimi. Ma ciò non signi-

La telecamera della Popolare di Bari che ha registrato quanto accduto l’altra notte

fica che non abbia commesso errori. E su quelli bisognerà insistere». Il ventaglio delle ipotesi che avrebbero spinto gli incendiari (uno o più di uno?) a commettere il crimine è ampio. I carabinieri seguono tutte le piste. I dati raccolti a seguito dei due incendi precedenti, la vittima è la stessa dell’episodio dell’altra notte, possono essere d'aiuto, ma non determinanti. Non è detto che ci sia un filo conduttore tra il

primo e l'ultimo caso. Intanto i telefoni di decine di utenze alle spalle di piazza Gianturco sono ammutoliti. Tecnici e operai da ieri sono al lavoro per ripristinare la centralina distrutta dall'incendio. Non è migliore la sorte della filiale della banca popolare di Bari, dove per tutta la giornata di ieri si è lavorato per ripristinare l'ingresso agli uffici. Gianni Sileo potenza@luedi.it

Pietragalla, dopo il maltempo a pagare le spese è la statale 169 PIETRAGALLA - Gli effetti negativi del maltempo di questa prima fase del mese di marzo che fanno seguito alla difficili condizioni meteorologiche delle ultime settimane e degli ultimi mesi stanno emergendo in questi giorni. Sul vasto territorio pietragallese soprattutto nelle aree rurali la transitabilità di alcune arterie è condizionata fortemente da movimenti franosi che ne impediscono la sicurezza e la fruibilità degli agricoltori in particolare modo. Ma la stessa strada statale 169 nel tratto che va da Pietragalla alla frazione San Nicola di Pietragalla (in direzione Potenza) presenta anch'essa qualche problema, soprattutto nel tratto che attraversa l'area naturalistica denominata e conosciuta come “Bosco Grande”e che arriva fino alla periferia della località San Nicola di Pietragalla. In pratica avviene che dall'area posta in zone più elevate arri-

vano per effetto dello scioglimento delle nevi e del fluire delle acque piovane grandi quantitativi idrici che attraversano la carreggiata della statale 169. Ciò può provocare conseguenze per gli automobilisti che vi transitano in quanto gli pneumatici possono mancare di aderenza. Inoltre nelle ore notturne se le temperature diventano molto basse (e ciò si è verificato più volte in questi ultimi giorni) il pericolo diventa di conseguenza il ghiaccio. Una soluzione immediata da parte delle autorità competenti e preposte è quella di pulire la cunetta che si trova al lato della statale in modo tale da consentire alle acque di fluire secondo un percorso determinato senza allagare la carreggiata stradale e ridurre ogni forma di pericolo strettamente legata all'acqua. Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it


Giovedì 12 marzo 2009

28 Omicidio Sarli Confermata la sentenza di primo grado. Rigettato il ricorso della parte civile

Operazione della sezione volanti della Questura

Videtta assolti anche in appello

Commerciante denuncia tentata estorsione, due arresti

POTENZA - Assolti, «per non aver commesso il fatto». Non sono stati loro a uccidere Valentino Sarli, l'anziano agricoltore di Abriola ucciso nella sua campagna, in località Cerro Falcone. Vincenzo Videtta e i suoi due figli Pasquale e Carmelo sono stati assolti anche in Appello. Sono innocenti. In aula la procura generale aveva chiesto otto anni di carcere per ciascun imputato per omicidio preterintenzionale. Rigettato anche l'appello della parte civile, che è stata condannata al pagamento «delle spese cui ha dato cau-

sa». Aldo Morlino e Pietro Damiano Mazzoccoli sono gli avvocati degli imputati. In primo grado i Videtta erano difesi anche dall'avvocato Vito Druda, che aveva sposato una sorella degli imputati e che è deceduto giovanissimo qualche mese fa. Questa era la ricostruzione dell'accusa. Le due famiglie litigavano da tempo per gli sconfinamenti degli animali dei Videtta. Il 23 gennaio del 2003 c'è l'ultimo diverbio. A Cerro Falcone, quel giorno, Valentino Sarli era solo con i suoi assassini. Il processo a Vincenzo Videtta e ai suoi figli

Il palazzo di giustizia di Potenza

Carmelo e Pasquale è indiziario, ed è fondato su un solo assioma: Valentino Sarli è stato ucciso per gli sconfinamenti degli animali dei

Videtta e per i contrasti che da tempo esistevano tra le due famiglie. Manca però la confessione. Il 14 aprile 2003 è la data degli arresti. I carabinieri fanno irruzione nell'abitazione dei Videtta con un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. E proprio in carcere è cresciuta la mole di pagine di intercettazioni (oltre due mila pagine). Gli investigatori hanno ascoltato giorno e notte le discussioni dei Videtta che, però, ora risultano innocenti. E l'omicidio di Valentino Sarli è di nuovo un caso irrisolto. f. a.

BRIENZA - Cercano di estorcergli soldi, ma lui ha chiamato il 113 e gli agenti della sezione volanti della Questura di Potenza li arrestano in flagranza. I due, già noti alle forze dell’ordine, A. A. e G. L., sono accusati di tentata estorsione ai danni di un commerciante. Nel pomeriggio, dopo l’ennesimo tentativo di estorsione, la vittima ha chiamato la polizia e denunciato di aver subito pressioni psicologiche e minacce da parte dei due arrestati che si erano introdotti in casa sua e minacciandolo con un’arma da fuoco, poi rivelatasi una “scacciacani”, gli hanno chiesto il pizzo. Non era il primo episodio simile per il cittadino di Potenza che già in passato si era rivolto alle forze dell’ordine, denunciando di essere stato bloccato in auto e picchiato dai due malviventi che tentavano di indurlo al pagamento di somme di denaro. Gli agenti delle volanti hanno individuato subito i due indagati e li hanno portati nel carcere diPotenza.

Proseguono i lavori del ponte di Picerno. Tito-Brienza, nulla di fatto per il sesto lotto

Strade difficili nel Marmo Melandro Resta ancora chiusa la provinciale che collega con il Raccordo PICERNO - Ancora problemi alla viabilità nel Marmo Platano Melandro. La Sp 83 sembra proprio non prendere pace. Resta ancora chiusa la strada provinciale di collegamento della Sp 94 al raccordo autostradale Sicignano-Potenza sino al km 1+470. Dopo i movimenti franosi dello scorso fine settimana, in seguito alle copiose precipitazioni nevose, alcuni massi e del terriccio avevo invaso entrambi i sensi di marcia della bretella provocando gravi disagi alla circolazione. Immediata l'ordinanza di chiusura della Provincia di Potenza già dalle ore 17 di sabato scorso sino alle ore 18 del 16 marzo prossimo. In questo arco di tempo la ditta appaltatrice dei lavori, “Mastroberti Srl” di Sant'Angelo Le Fratte, provvederà alla «rimozione del materiale presente sulla carreggiata nonché alla sistemazione a monte della scarpata» a seguito di alcuni smottamenti che da sabato sera hanno interessato l'area. Un'ordinanza resa necessaria dalla «tipologia dell'intervento, dall'impossibilità di realizzare piste di transito alternative e per permettere che i lavori si svolgano in sicurezza sia per i lavoratori sia per gli utenti della strada».

Brienza Collaborazione fra Comune e associazioni

Accanto la sp83 chiusa al traffico dopo una frana. In basso lavori al bivio di Satriano

Ma ecco il percorso alternativo consigliato dalla Provincia. Per i veicoli che utilizzano lo svincolo di Picerno, uscita obbligatoria allo svincolo di Tito. Per i veicoli provenienti dalla Sp 83 “Picerno-Baragiano” direzione Potenza e Salerno, percorso obbligatorio invece sulla Sp ex Ss 94 del Valico di Pietra-

Un progetto per fermare la dispersione scolastica

stretta. La ditta Mastroberti appaltatrice dei lavori ha provveduto con celerità al «posizionamento dell'opportuna segnaletica nonché ad adottare tutti gli accorgimenti necessari per la sicurezza veicolare come prescritta dal nuovo Codice della Strada».

La viabilità secondaria è messa però a dura prova. Anche la “Visciglieta” che conduce a Balvano- Savoia di Lucania è chiusa al transito per gli autocarri superiori a 3,5 tonnellate. Procedono di buona lena invece i lavori sul Ponte di Picerno e quelli allo svincolo di Satriano di Lucania per l'adeguamento delle carreggiate al fine di agevolare il passaggio dei tir. Si registra ancora però un nulla di fatto per il VI lotto della Tito-Brienza. Da fonti ufficiali sembrerebbe che l’arteria che doveva collegare la Ss 598 con la statale 94 sarà cantierizzata tra giugno e settembre. Si spera solo che la tempistica questa volta sia rispettata. Angela Scelzo

BRIENZA - “Stop” alla dispersione scolastica. Dalla Città di Brienza prende il via un innovativo progetto della partnership Ciofs-Fp, Fondazione per il Sud, Comune di Brienza, e la cooperativa “Città in gioco”. “Occupiamoci di loro” è un'iniziativa per il recupero scolastico, l'educazione alla legalità e per la formazione dei giovani del Sud. «Stiamo realizzando interventi di accompagnamento allo studio - si legge in una nota della dirigente del Ciofs Maria Teresa Pellegrini - da articolare come supporto metodologico nello svolgimento dei compiti individuali. La finalità è la cura delle risorse umane, in particolare di adolescenti e giovani e dal loro incrocio con le possibili risorse presenti sul territorio». Ma qual è la situazione del sistema scolastico-formativo del Mezzogiorno? «E' di certo legata alla carenza di soluzioni strutturate - prosegue Pellegrini - dedicate all'individuazione di sistemi che favoriscono la permanenza e l'impiego sul

proprio territorio delle risorse umane. Un problema rilevante è costituito però dall'abbandono dei luoghi di origine. Studenti che, una volta completato il ciclo formativo, trovano soluzioni impiegatizie lontano dai luoghi di origine». Una «azione integrata di sistema che coinvolge quali destinatari diretti la popolazione giovanile e adolescenziale, integrando attività che contribuiscano alla formazione di utenza tra i 12 e i 15 anni». Le attività: accompagnamento allo studio, approfondimento dei saperi di base con metodologie attive e mirate, “l'Apolab: le lezioni sotto il planetario”, laboratori di giornalismo e scrittura creativa e di approfondimento dell'informatica e creazione di siti Web. Spazio al Laboratorio interattivo di lingua inglese e a quello sulla legalità con la creazione di spot pubblicitari. Previsto un project work per l'ideazione e la simulazione di uno spot o campagna sui temi della legalità. an. sce.

L’INTERVENTO SONO costretto a rivolgermi a voi perché a me sembra che ormai ci sia in atto una forma di ostruzionismo da parte di alcuni uffici regionali nei confronti del Comune di Laurenzana. Lo faccio non utilizzando la carta intestata del Comune perché credo che le istituzioni debbano essere rispettate, ovvero mantenute fuori dalle querelle politiche. Infatti, il ritardare alcuni atti significa per l'attuale amministrazione non poter completare i programmi e quindi è gioco facile poi per alcuni, nella prossima consultazione elettorale, dire che l'Amministrazione uscente non ha prodotto i risultati promessi.

La denuncia del sindaco di Laurenzana: ostruzionismo da parte della Regione

La tecnica dello “strancusciamiento” Si sta adottando un comportamento che un vecchio dirigente socialista di Laurenzana definì “Tecnica dello strancusciamiento”. Tale tecnica veniva posta in essere da vecchi amministratori, allorquando non si voleva approvare un atto dovuto nei confronti dei cittadini e consisteva nel chiedere un documento alla volta e nel tempo. E' ciò che in effetti sta accadendo al Comune di Laurenzana sia per ottenere l'approvazione del Regolamento Urbanistico sia per

il rilascio della dichiarazione di pubblica utilità per collegare la rete del gas metano, peraltro già realizzata, alla condotta Snam in territorio di Corleto Perticara. I Comuni di Anzi, Calvello e Laurenzana, hanno versato alla Snam ormai da oltre due anni, circa 500 mila euro per la realizzazione di 3 km di condotta adduttrice del gas metano. La Snam ha chiesto dall'estate scorsa, alla Regione, il rilascio della suddetta dichiarazione al fine di pro-

cedere agli espropri dei terreni su cui doveva passare la condotta adduttrice. Il mese di novembre si è concluso con una conferenza di servizio l'iter procedurale per tale dichiarazione. Da tale data la Regione non ha emesso l'atto danneggiando i comuni interessati per almeno due motivi; l'Eni sta sfruttando i soldi pubblici senza erogare il servizio; i cittadini di tali comuni non possono godere dei benefici del gas metano. Se a tutto ciò si aggiunge

che sottoterra giacciono inutilizzati 22 km di condotta che sono costati circa 3 milioni di euro, ben si comprende l'entità del danno complessivo. Superfluo a questo punto è raccontare l'assurda vicenda del Regolamento urbanistico attualmente fermo all'Autorità di Bacino che dopo aver avuto contatti e chiesta la relativa documentazione al geologo del Comune, all'atto della convocazione del Comitato per approvarlo, in virtù della tecnica sopra richiamata

“dello strancusciamiento”, ha tirato fuori dal cilindro, da dove solitamente i maghi tirano fuori i piccioni o i conigli, la richiesta di altri documenti intergativi. Allora poiché (nisciuno è fesso) chiediamo ai Consiglieri di buon senso e soprattutto a quelli dell'opposizione di verificare se è nelle loro potenzialità chiedere agli uffici regionali cosa sta accadendo in merito alle vicende sopra evidenziate. Con l'occasione ci auguriamo, poiché qualche altra volta è capitato, che l'ufficio stampa della Regione non ci censuri (così come a noi sembra), anche questo comunicato stampa. Rocco Martoccia sindaco di Laurenzana


GiovedĂŹ 12 marzo 2009

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Villa d’Agri Cinquantadue gli interventi da realizzare

Latronico L’accusa è:procurato allarme

In arrivo 6 milioni di euro per la sicurezza scolastica

Aumento dei tumori Identificato l’autore dei manifesti

VILLA D’AGRI - Una sicurezza scolastica sotto la lente d'ingrandimento, speso il 46,78 per cento di quanto programmato. Tanti gli interventi previsti e tra questi una sezione apposita del Programma operativo Val D'agri, definita “Edilizia scolasticaâ€?. Sei milioni di euro per favorire “l'adeguamento e il potenziamento delle strutture scolastiche nel loro complesso, nonchĂŠ potenziare le infrastrutture tecnologiche e dei servizi di sostegno al sistema dell'istruzione regionale al fine di potenziare l'attuale offerta di edilizia scolasticaâ€?. Cinquantadue interventi da realizzarsi nei comuni ricadenti nel territorio interessato dalle estrazioni petrolifere, e approvati da un piano per l'edilizia scolastica, per le opere di messa in sicurezza statica ed adeguamento sismico delle scuole medie inferiori e superiori, avviato in via definitiva dopo l'approvazione da parte del Comitato di coordinamento e monitoraggio. Un importo individuato secondo due parametri di riferimento, detti indici di dimensione,la popolazione studentesca e il fenomeno demografico (inteso come popolazione residente. Primi riscontri che attestano un risultato positivo rispetto allo scorso rapporto di moni-

Spinoso, corsi di formazione all’Istituto comprensivo SPINOSO - Scadono il prossimo trenta marzo i termini per presentare domanda di partecipazione ai corsi di formazione attivati dal locale Istituto comprensivo. Questo, per il tramite del Centro territoriale permanente per l'educazione degli adulti, intende organizzare diversi corsi di formazione nei comuni del comprensorio. In particolare un corso di â€?Agricolturaâ€? da effettuarsi a Villa d'Agri; un corso di “ingleseâ€? da effettuarsi a Sant'Arcangelo ed Armento. Quattro, invece, i corsi previsti nel comune di Moliterno: “Educazione alla sostenibilitĂ â€?, Ritocco fotografico e montaggio videoâ€?, Ricamo ed uncinettoâ€? e “taglio e cucitoâ€?. Un corso su “L'arte gentile della pittura e dell'uncinettoâ€? a Sarconi e, infine, un corso toraggio ma che, d'altra parte, sottolineano il lavoro che deve ancora essere realizzato. Secondo il report, presentato dalla struttura di progetto lo scorso marzo 2008, al 31 dicembre 2007 le risorse spese dai singoli comuni ammontano a 1.662.591 Euro, pari al 27,7% delle risorse programmate e ammesse a finanziamento dal programma. Nuovi passi in avanti con i primi 6 mesi del 2008,

di “Laboratorio creativoâ€? a Viggiano. L’attivazione dei corsi è comunque subordinata all'iscrizione di almeno quindici adulti. Avranno durata di circa due mesi per circa trenta ore cadauno e sono rivolti a soggetti che abbisogno di riqualificare le proprie conoscenze in materia ed adeguarle, in funzione di un inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Oppure, se occupati, in relazione al lavoro svolto sentono la necessitĂ di acquisire conoscenze sulle nuove tecnologie e sulle lingue, nonchĂŠ di migliorare la qualitĂ della loro vita oltre ad una promozione della socialitĂ . I moduli per la domanda sono disponibili presso la segreteria dell’Istituto a Spinoso e a Sarconi. Gerardo Tempone provinciapz@luedi.it

in base a quanto presentato dal rapporto di monitoraggio, l'edilizia scolastica avanza conquistando il 30, 9%, una variazione non elevata ma che tenderĂ solo ad aumentare con il concludersi dell'anno. Al termine del 2008, l'edilizia giunge alle soglie della metĂ di quanto a lei assegnato e programmato. Secondo le prime stime l'area si attesta al 46, 78% mentre si continua a lavora-

re per assicurare una maggiore sicurezza alle scuole. Diversi i lavori che ancora devono essere avviati dai comuni, diversi quelli che stanno muovendo i primi passi, ma questo sarĂ obiettivo di un'analisi piĂš dettagliata tra i territori interessati per meglio comprendere il panorama dell'edilizia scolastica. Francesca Gresia provinciapz@luedi.it

LATRONICO - Tra dicembre del 2008 e lo scorso mese di gennaio in paese cominciano ad apparire strani manifesti. Manifesti, che vengono affissi in piĂš punti del paese, su cui qualcuno ha scritto che nel comune di Latronico sono in aumento, tra la popolazione, le malattie tumorali. Manifesti che hanno procurato non poche preoccupazioni tra i cittadini che immediatamente si sono rivolti

all’autoritĂ giudiziaria. Dopo un paio di mesi di indagine i carabinieri della compagnia di Lagonegro e quelli di Latronico sono risaliti all’autore dei manifesti e lo hanno denunciato alla Procura della Repubblica. La persona è accusata di procurato allarme visto che sui manifesti si leggeva che la popolazione del comune di Latronico era tra quelle maggiormente colpite da malattie tumorali.

Episcopia Biagio Costanzo e la politica del partito democratico

Una veduta dall’alto di Episcopia

ÂŤI socialisti succubi del PdÂť La riflessione del sindaco EPISCOPIA - Il socialismo lucano troppo succube di un Pd in agonia politica. “Amara constatazione quella che, per un giovane socialista lucano, ancora non sia tempo di avere una casa unica degna di questo nome nella propria terra ma come continuare a muoversi tra le minicorrenti socialiste di Basilicata?â€?. Questa è la riflessione politica del sindaco di Episcopia, Biagio Costanzo, membro della direzione dello Sdi di Basilicata che aggiunge ÂŤdopo anni di tentativi di sintesi, di riunioni con singoli esponenti o tronconi dei socialisti, il tutto reso sempre oltremodo difficile dalla latente posizione di sottomissione politica assunta da parti del socialismo lucano nei confronti del partito democratico, ci si è resi conto, di come le possi-

bilitĂ in casa socialista siano, allo stato attuale, ridotte al lumicino. Nessun rimprovero o colpa possa muoversi ai dirigenti, da quelli regionali ai locali, con i quali il rapporto è stato buono e resterĂ taleÂť. Tuttavia la testarda convinzione di voler dominare su un piccolo partito, ÂŤanche a costo di frantumarlo in piĂš sottogruppi piccolissimi - continua Biagio Costanzo rimarcata piĂš volte a tutti i protagonisti, anche in riunioni pubbliche, è divenuta oramai un ostacolo insormontabile ad ogni seria prospettiva politica futura. E' plausibile, nel 2009, che un sindaco democraticamente eletto, debba continuare ad essere osteggiato selvaggiamente dalla crema del Pd lucano, solamente perchè “figlio di un partito minoreâ€? seppur di centro-sinistra, perchĂŠ non pupil-

lo dei “maggiorentiâ€? zonali, interessati piĂš alle loro “filiere personaliâ€? di area, che al buon andamento delle amministrazioni locali?Âť. ÂŤQuesto strappo - conclude Biagio Costanzo - pur doloroso, dalla linea attuale del Ps lucano, qualunque essa attualmente sia, si rende oramai necessario ed è in questa ottica che, assieme a tanti amici di Episcopia e dell'area Lagonegrese, studieremo, nei prossimi mesi, nuove strategie, che siano buone e virtuose per l'area sud della Basilicata, possibilmente alternative alle attuali, con le quali cercare di sovvertire l'andazzo pesante e pedante della gestione partitica attuale. Senza rancore nei confronti di tuttiÂť. Emilia Manco provinciapz@luedi.it

Operazione “Fly fishâ€? Controlli anche a Maratea MARATEA - Anche la guardia costiera di Maratea è stata impegnata nell'operazione nazionale di controllo alla filiera della pesca denominata “Fly Fishâ€?. Dal pesce topo, al bianchetto dell’indopacifico, questi alcuni dei prodotti ittici esteri oggetto della maxi operazione di polizia giudiziaria denominata “Fly Fishâ€?, terminata dal personale delle Capitanerie di porto - Guardia costiera su tutti i punti di importazione nazionale del pescato e nei grossi centri di distribuzione. Sono stati effettuati controlli in pescherie, magazzini di stoccaggio e scali portuali. Un impegno, questa prima operazione del 2009, cha ha visto in cinque giorni coinvolti 2.222 uomini e donne dei 291 Comandi terri-

toriali costieri. Nei 7.789 controlli effettuati, sono stati sequestrati oltre 63.000 chilogrammi di prodotto ittico, tra cui circa 7.000 chilogrammi di novellame, prodotto ittico sottomisura e di cui è vietata la commercializzazione, proveniente dall'area indopacifica, destinato al mercato italiano, ove può essere facilmente spacciato per il piĂš pregiato novellame di sardina, nonchè 1200 chilogrammi di pesce topo, rara specie dell'atlantico settentrionale, proveniente dai mari del nord, venduto come “cuoricini di merluzzoâ€?, specie ancora priva di “denominazione commercialeâ€? che ne consente la distribuzione sul mercato. e.m. provinciapz@luedi.it

Quattro le persone denunciate

Detenzione illegale di armi QUATTRO persone sono state denunciate tra Rivello e Rotonda dai carabinieri delle locali stazioni, perchÊ trovate in possesso di armi detenute illegalmente. Gli uomini dell’Arma hanno sequestrato un fucile, sette cartucce e un coltello di genere proibito. Tutte armi possedute ma mai regolarmente denunciate alle autorità competenti.

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Ginestra Il bosco comunale potrebbe diventare una risorsa su cui investire

Si punta al turismo verde Trecentoventuno ettari che a oggi creano solo problemi GINESTRA - Una delle risorse del Comune di Ginestra è il bosco comunale, un patrimonio boschivo di 321 ettari, situato in località “Morto”, a circa 6 chilometri dal paese, sulla strada provinciale 8, che da Ripacandida conduce a Forenza. E’ in progetto da parte del Comune, d’intesa con quelli di Ripacandida e Forenza, comuni confinanti col bosco di Ginestra, creare un turismo verde attraverso l’ospitalità, la bellezza dei paesaggi boschivi e antropici con la realizzazione di itinerari escursionistici tematici, strumenti utilissimi che rispondono bene alla sempre più incessante richiesta di materiale accessibile da parte dei fruitori del turismo verde. In questi ultimi anni, nonostante il piano di assestamento forestale (Fas) valido dal 2004 al 2013, per il centro arbereshe, questo patrimonio naturale non sta diventando una risorsa. Nella giornata di ieri è stato effettuato un sopralluogo dai tecnici e dal comandante di polizia municipale del Comune per una ricognizione sullo stato boschivo.

Lavello, a breve 21 alloggi di edilizia residenziale LAVELLO - Sono state approvate dalla terza commissione regionale le due delibere che consentiranno la costruzione di 21 alloggi nel comune di Lavello. Lo ha reso noto il presidente della commissione Francesco Mollica. «La domanda abitativa - afferma Mollica - rappresenta sull'intero territorio un’esigenza che richiede risposte adeguate in tempi brevi; se poi, come nel caso in questione, si tratta di 21 alloggi da costruire sotto forma di edilizia residenziale pubblica, la Regione deve assolutamente ridurre i tempi per la concessione dei finanziamenti». Nelle delibere sono previsti finanziamenti regionali per un importo totale di circa 455.000 euro che permetteranno alla cooperativa edilizia Domus di realizzare due complessi edilizi rispettivamente di 9 e 12 alloggi nel comune di Lavello. «L'analisi fatta in Commissione - prosegue il presidente - mirava ad accertare sia la sussistenza dei requisiti richiesti dalla cooperativa, sia la sussistenza dei requisiti soggettivi dei soci della cooperativa stessa. Una volta accertata la fondatezza degli stessi, è sembrato ovvio provvedere all'approvazione delle delibere». Operai forestali al lavoro

Per raggiungere il posto, hanno dovuto allungare il percorso a causa di una frana che impedisce di giungere per la vicinissima strada provinciale 8. Il piano di assestamento forestale è un piano di ge-

stione del bosco che serve al Comune per assegnare al taglio ogni anno una superficie di bosco pari a circa 25 ettari. Questo bosco viene appaltato dall’ente per ricavare entrate al Comune.

I braccianti della forestale ogni anno trascorrono buona parte delle loro giornate lavorative nel bosco comunale per una pulizia del sottobosco ed il rifacimento e la realizzazione di staccionate. Ma dal 2004 a oggi a Gine-

stra non si riesce ad incassare, vuoi per problemi tecnici, vuoi per contenziosi con l'impresa appaltatrice, non si vede un euro. Il bosco comunale da risorsa, sta diventando un problema per il centro arbe-

reshe. Per risolvere questi contenziosi, sicuramente, passeranno degli anni, e, quindi tutto quanto programmato nei bilanci annuali del Comune slitterà di pari passo. Nel passato con gli appalti veniva consegnato ad ogni famiglia residente nel Comune un congruo quantitativo di legna a prezzo agevolato. Questo, naturalmente, scoraggiava anche eventuali atti di furto e di contrabbando del materiale legnoso, che in questo ultimo periodo è in grande aumento. Infatti nel deposito del Comune sono in giacenza diversi quintali di materiale legnoso, sequestrati in parte dal Comando forestale di Ripacandida, tagliati abusivamente da cittadini della zona. Ci si augura che le imprese e i tecnici del settore, ognuno per la loro parte, operino con giudizio e coscienza onde evitare danni all'ambiente, nonché alle casse comunali del piccolo centro arbereshe. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it

Montemilone Dibattito in occasione della “Giornata mondiale della donna”

Tra salute e prevenzione Il sindaco: «A oggi manca una vera parità con l’uomo» MONTEMILONE - Utilizzare la “Festa della donna” come occasione per discutere e trovare risposte ai problemi del mondo femminile. Con questo obiettivo amministrazione comunale e biblioteca di Montemilone hanno organizzato la “Giornata internazionale della donna”. Momento centrale della manifestazione il convegno sulla “Salute e sulla prevenzione delle malattie prettamente femminili”, tenutosi nei locali della scuola media statale . Ad ispirare i lavori della serata il concetto di salute, intesa non solo come assenza di malattia, ma come Benessere psico-fisico, che richiede attenzione all'interazione tra fattori diversi, psicologici-cul-

turali-sociali-fisici, che hanno ricadute dirette sulla condizione femminile. Lungo questa direzione si sono mossi gli interventi dei vari relatori. In particolare è stata più volte sottolineata l'esigenza di realizzare interventi, tra loro coordinati e integrati, in grado di valorizzare le risorse messe a disposizione di più agenzie e di orientarle verso obiettivi condivisi. E’ stato così riconosciuta la validità del modello organizzativo che vede Comune-Asl-Scuola-Associazioni interagire nell'ambito di programmi concordati con strategie condivise. In apertura di convegno l'asses-

sore alle politiche sociali, Maddalena Zezza ha illustrato gli interventi sociali assicurati dall'Amministrazione comunale a favore della famiglia e, in particolare della donna. Temi e problematiche specifiche sono state affrontate dagli esperti dell'ex-Asl 1 di Venosa. Educazione alla sessualità, gravidanza, contraccezione, parto e post parto sono i principali temi trattati da Giuseppe Padula, ginecologo, direttore dell'Unità operativa di “Ostetricia-ginecologia” dell'ospedale di Melfi. Allatamento, obesità, svilupo, crescita, servizi e prestazioni garantite dalle strutture sanitarie sono stati i temi affrontati dalla

Forenza, un ordine del giorno incentrato sulla “crisi economica” FORENZA - Proposto dal gruppo consiliare di minoranza “Primavera forenzese” un ordine del giorno su: “Crisi economica. Preoccupazione perdita posti di lavoro e cassaintegrazione. Solidarietà ai lavoratori e alle famiglie”. La proposta inviata al sindaco di Forenza e ai consiglieri comunali, è stata anche portata all'attenzione delle forze sindacali del paese. «Il nostro territorio e la nostra comunità - ha riferito il capogruppo di “Primavera forenzese” Biagio Santoianni - già vittime di una crisi sistemica e strutturale, sono ulteriormente colpite dal grave momento di crisi che sta attraversando l’economia mondiale. La situazione sia dal punto di vista economico che sociale è molto criti-

ca». E così le conseguenze, per i lavoratori e le loro famiglie, «sono così gravi, da creare tensioni che potrebbero gettare nella disperazione molte persone». L’esponente del partito di minoranza ha anche sottolineato come «le piccole e medie imprese locali vivano lunghi periodi di senza lavoro e sono, il più delle volte, costrette a licenziare». In una simile situazione hanno anche molto da lamentarsi anche i lavoratori monoreddito della Sata e dell'indotto, che seppur protetti dagli ammortizzatori sociali, vedono ridursi notevolmente il loro stipendio dai lunghi periodi di cassaintegrazione». «Per questo, ritengo - ha pro-

seguito Santoianni - dovere del consiglio comunale, oltre all'invio della propria solidarietà ai lavoratori e alle famiglie, farsi portavoce presso le istituzioni, a tutti i livelli, affinché si attivino, con ogni mezzo, a mettere in campo tutti gli strumenti utili a salvare quanti più posti di lavoro possibili ed a difendere la capacità di spesa delle famiglie; la stessa amministrazione comunale dovrà necessariamente prendere dei provvedimenti in tal senso». «Noi del gruppo consiliare “Primavera Forenzese” - conclude Santoianni - ci impegniamo, fin da subito, ad avvallare tutto ciò che sarà deciso, per aiutare coloro che si trovano in una situazione di difficoltà causata dalla crisi economica».

dottoressa Ornella Soligno, pediatra, direttore del dipartimento “Materno-infantile” dell'ex-Asl 1 di Venosa. Gli stimoli forniti nel corso della riunione hanno dato vita a un dibattito molto partecipato da parte soprattutto delle donne presenti, che hanno avuto la possibilità di porre quesiti, sciogliere dubbi e chiedere delucidazioni sulle problematiche trattate. A trarre le conclusioni dei lavori del convegno il sindaco di Montemilone, Gennaro Mennuti, che ha ricordato anche le vicende storiche che hanno portato alla istituzione della “Giornata internazionale della donna”. «Il contributo fornito dagli

Il sindaco di Montemilone

esperti e il dibattito che si è successivamente sviluppato dimostra la validità della iniziativa che abbiamo assunto - ha evidenziato il sindaco Mennuti - Fino a quando ci saranno episodi di violenza, abusi, stupri non si potrà assolutamente parlare di parità uomo-donna». Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it

A Lavello don Mazzi incontra gli studenti LAVELLO - Sarà don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, il protagonista del terzo appuntamento de “La vita tra le righe”, l'iniziativa della Provincia di Potenza (Ufficio per le Politiche giovanili e comunitarie) rivolta agli studenti lucani, che ha come obiettivo la promozione della lettura tra gli adolescenti e il confronto con autori di fama nazionale. Oggi, due gli incontri previsti a Lavello. Il primo in programma alle 11, con gli studenti del Liceo classico “Quinto Orazio Flacco” della città dauna, dell'Istituto tecnico commerciale “Solimene” e dell'Istituto tecnico Agrario, nell'aula magna delle tre scuole, alla presenza del presidente della Provincia di Potenza Sabino Altobello. L’altro alle 17, nel centro sociale “M. Di Gilio”, don Antonio Mazzi incontrerà la cittadinanza.

Interverranno il sindaco di Lavello Antonio Annale e il presidente Altobello. (r.a.) Il fondatore della comunità Exodus presenterà il suo libro ''A come amore, Z come zizzania. Un nuovo alfabeto per comunicare in famiglia”, in cui il sacerdote propone tante piccole riflessioni su temi diversi. «Abbattiamo la Torre di Babele e torniamo a usare un solo alfabeto, che ci faccia sentire fratelli e figli di un unico Dio». È l'invito di don Antonio Mazzi, che nel libro propone tante piccole riflessioni su temi diversi. Dall’Adolescenza, vista come una fase straordinaria e ricca di potenzialità, alla Guerra, che è dimostrazione di debolezza, perché la vera forza sta nella mitezza. Dall'omosessualità, troppo spesso giudicata e condannata, alla Zizzania, che nella logica del Vangelo può diventare grano.


Giovedì 12 marzo 2009

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MELFI - Il teatro Ruggiero II di Melfi riapre al cinema. Questa è sicuramente una notizia. Positiva, chiariamolo subito, ma che inevitabilmente va catalogata sotto la didascalia “meglio tardi che mai”. «Solo gli sciocchi non cambiano mai idea» esordisce così, emulando il pensiero manzoniano, il sindaco Ernesto Navazio alla presentazione di ritorno al cinema, prove di cinema, voglia di cinema, la rassegna organizzata dall’amministrazione comunale che ha l’intento di soddisfare una chiara esigenza emersa in questi anni. Un bisogno della collettività venuto fuori in questi anni di oblio cinematografico a Melfi, in cui si sono succeduti dibattiti, interventi, conve-

Dopo l’iniziale parere negativo ora il sindaco Navazio ha cambiato idea

Dopo anni Melfi ha il suo cinema gni, pensieri e parole su di un tema molto sentito e fino ad oggi trascurato e sottovalutato. «Non si tratta ne di un ravvedimento e ne di un ripensamento» si affretta a precisare il primo cittadino di Melfi, dimenticando che tutta la polemica avvenuta in questi anni scaturisce da una sua perentoria dichiarazione con cui decideva di chiudere definitivamente le porte al cinema: «Il teatro Ruggiero non sarà mai cinema», frase forte ripetuta anche ieri. Si trascura il fatto storico che la struttura ha ad sempre avuto la duplice

veste, cinema - teatro. «Questioni di possibilità ed opportunità», rimarca sempre Navazio, sottolineando iter burocratici da superare e deroghe da ottenere. L’impressione è che le sollecitazioni ricevute da alcuni suoi più stretti collaboratori, sull’argomento maggiormente lungimiranti, lo abbiano portato a rivedere la sua scelta originaria. Un bene per l’intera collettività. Perché a Melfi erano tre anni che non si facevano proiezioni cinematografiche e rassegne. Un vuoto adesso colmato anche in virtù di una programmazione che con-

sentirà ai melfitani di poter assistere a pellicole interessanti, quasi tutte di prima visione. Dunque è bene formulare un invito alla cittadinanza affinché colga l’occasione di recarsi al Ruggiero per un evento culturale che è comunque rilevante. «Questo è un esperimento, una prova, ribadisce sempre Navazio. Se sortirà effetti positivi, potrebbe essere riproposta anche il prossimo autunno, tenendo presente che c'è anche il contenitore del centro Nitti disponibile, con una sala cinematografica di circa 100 posti». Nel frattempo che si

sblocchi la situazione legata all’acquisizione del vecchio cinema Enal, o che qualche privato ritenga opportuno investire su questo fronte, riteniamo che aprire a tutti il teatro Ruggiero, sia una cosa estremamente positiva, anche perché finora non sono state poche le accuse di aver creato uno spazio esclusivo per pochi eletti. Da rimarcare che la stessa amministrazione ha ribadito la necessità futura di trovare dei gestori dei vari contenitori culturali presenti in città, anche perché relativamente al teatro si è finora andati

avanti con fondi propri. Quattro anni a costi decisamente sostenuti. «Insieme a Francesco Pietrantuono - sostiene il capogruppo socialista Valvano, intervenuto più volte sulla vicenda cinema abbiamo sottolineato immediatamente all'inizio del mandato l'importanza di avere il cinema in città. Purtroppo le sollecitazioni reiterate, più di due anni fa, si sono fino ad oggi rivelate inutili. Ci siamo convinti che le richieste dell'opposizione venissero bocciate per principio, per questo, ad un certo punto abbiamo deciso di non parlare più di cinema. Forse abbiamo avuto ragione. Sarebbe, però, davvero una delusione per i cittadini non poter disporre del cinema anche dopo il periodo elettorale». Emilio Fidanzio

Operazione antimafia a Melfi e Venosa per una tentata estorsione ai danni di un imprenditore

Chiede il pizzo per aiutare Martucci Polizia e carabinieri notificano un nuovo arresto a Cassotta MELFI - Con Antonio Tancredi aveva già avuto problemi. Era finito in carcere proprio per le sue denunce. E ora pretendeva un vitalizio. Riccardo Martucci, 58 anni, di Venosa, ritenuto dagli investigatori «capo dell’omonimo clan» legato ai Basilischi, voleva dieci mila euro. Quella che gli investigatori della sezione criminalità organizzata della squadra mobile di Potenza e i carabinieri di Venosa chiamano «tentata estorsione» viene avanzata da Massimo Aldo Cassotta, 36 anni, fratello del boss ucciso Marco Ugo. Ferma Tancredi, grossista di Venosa di videogiochi e videopoker, sale nella sua auto e gli dice che «la stella» che aveva mandato in galera con le sue denunce voleva essere aiutata. «Un piccolo aiuto»: dieci mila euro. Non c’era bisogno di dimostrazioni di forza, né di minacce. «La stella», secondo gli investigatori è Martucci. E, secondo la procura antimafia, «la tentata estorsione è aggravata dal metodo mafioso». Ieri mattina il gip del Tribunale di Potenza Luigi Barrella ha emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere. Una per Martucci, già detenuto per estorsione. E una per Cassotta, detenuto per l’omicidio di Giancarlo Tetta. La procura antimafia - titolare dell’inchiesta è il sostituto procuratore antimafia Francesco Basentini - negli

Tribunale di Melfi

Il ministro Alfano invia quattro uditori giudiziari

Il palazzo di giustizia di Potenza In alto a sinistra Massimo Aldo Cassotta e a destra Riccardo Martucci

atti che ha predisposto per chiedere gli arresti descrive il clima che si respira a Venosa. Nelle informative compaiono più volte le parole «assoggettamento» e «omertà». Martucci compare anche nell'ultima relazione della Direzione nazionale antimafia. «Tra i personaggi di spicco - scrivevano i magistrati della superprocura - vi è Riccardo Martucci che, attraverso una rete di fidi

collaboratori, è ritenuto capace di monopolizzare il fenomeno delle estorsioni in danno di imprese operanti nell'agro di Venosa. Lo stesso è stato destinatario di un'informazione di garanzia emessa il 13 ottobre del 2006 dalla Dda di Potenza. Analogo provvedimento ha raggiunto anche il sindaco ed altri componenti della Giunta comunale di Venosa, ritenuti responsabili di

abuso d'ufficio in concorso per aver assegnato al Martucci un appartamento privato, originariamente destinato a cittadini indigenti, facendo ricadere sull'amministrazione comunale l'onere del pagamento del canone mensile». Ora i due sono in carcere, in attesa dell'interrogatorio del gip che, sembra, è previsto per domani mattina. fab. ame.

MELFI - Un organico di 10 magistrati, 5 attualmente in servizio, e 4 da giugno, quando diventerà effettivo l’ennesimo trasferimento di sede. L’ordine degli avvocati di Melfi ha lanciato l’allarme circa dieci mesi fa: così il Tribunale di Melfi non può funzionare. Ieri, da Roma, la soluzione tanto attesa: il ministro della giustizia Alfano ha deciso l’assegnazione al Tribunale di Melfi di 4 nuovi uditori giudiziari, come si chiamano i vincitori del concorso per l'accesso alla magistratura ordinaria prima della nomina a magistrato di tribunale. Entreranno in servizio a settembre, quindi ancora per qualche mese difficilmente le udienze potranno svolgersi regolarmente, anche perché lo stesso giudice non può decidere della stessa causa in fasi diverse del medesimo procedimento, ma il problema di lì in poi dovrebbe gradualmente rientrare. I giovani magistrati che entreranno nel Tribunale di Melfi sono tutti uomini: Giulio Argento, Fabrizio Finamore, Emilio Nimio, e Amerigo Palma. Quest’ultimo, si dice, di lon-

tane origini lucane. Sponsor politico dell’istanza degli avvocati del Foro di Melfi nell’ufficio del Capo di gabinetto del ministro, il senatore Cosimo Latronico del Popolo delle libertà, che ha espresso tutta la sua soddisfazione in un comunicato diffuso in giornata dalle agenzie di stampa: «Si tratta di un chiaro segnale del ministero della volontà di mantenere in vita un Tribunale che è situato in un territorio di confine e in un area che vive il rischio incombente di infiltrazioni criminali». «Un presidio culturale», gli ha fatto eco il presidente dell'Ordine degli avvocati di Melfi Gerardo Di Ciommo, rilanciando il tema anche a proposito del destino del Tribunale di Lagonegro: «Non si può pensare di portare le cause di tutta l'area sud della Basilicata a Potenza. Occorrono ancora due ore di viaggio da Terranova o da Senise fino al capoluogo e la geografia di quelle aree di montagna non può essere trascurata quando si prendono decisioni del genere». Leo Amato

A Banzi gara podistica per atleti di tutta Italia BANZI - L’ “Asd Genzano on the road”, per voce di Gabriele Mazzoccoli, rivela il motivo principale per il quale è ricaduta su Banzi la scelta del luogo in cui organizzare la “6 ore dei Templari-Memorial Vito Frangione”, gara podistica che, il prossimo 18 aprile, richiamerà gente da tutt’Italia. «Oltre alle bellezze naturali e all'importanza del sito archeologico - dichiara Mazzoccoli - si sono rivelate di fondamentale importanza l’apertura mentale e la lungimiranza del sindaco Nicola Vertone, il quale crede davvero nelle ripercussioni positive (sia sul breve che sul lungo periodo) che l’appuntamento annuale con questa gara

può avere su tutto il territorio dell'Alto Bradano». «Le attività culturali, sportive e ricreative - aggiunge lo stesso Vertone - sono essenziali per il “decollo” di una regione come la nostra, poiché contribuiscono sia allo sviluppo economico che alla valorizzazione del territorio. Dunque considero la “6 Ore dei Templari” come “la ciliegina sulla torta” di questi miei cinque anni di lavoro orientato a far conoscere la nostra realtà fuori dai ristretti confini del paese e della regione». Per quanto riguarda la sua idea di “sviluppo”, infine, Nicola Vertone è categorico: «Non occorre essere una grande città o fare

grandi investimenti per ottenere buoni risultati sul versante turistico, poiché la valorizzazione del territorio può avvenire anche attraverso l'utilizzo di manifestazioni a carattere sportivo, quando siano del livello di quella che l' “ASD Genzano” ci ha proposto». Gara che, anticipano, oltre alla partecipazione della campionessa Giovanna Zapitelli, è prevista quella di Lorenzo Gazzellone, primo classificato nei “Campionati mondiali disabili 2008”. «Gazzellone - spiega con entusiasmo Mazzoccoli - è tesserato con “L'Aprocis runners team”, ed è un atleta non vedente che, assieme all'amico e compagno di gare

Antonio Di Manno, ha corso ben trenta maratone, affrontando persino i percorsi impervi dell' “Ecomaratona dei Marsi” e della “Roma no Limits di Anguillara”: il tutto con l'entusiasmo dell'appassionato e con una determinazione di ferro. Qualità che fanno passare in secondo piano il suo handicap e che dimostrano come chiunque, conoscendo se stesso, i propri limiti, ma anche le proprie potenzialità, possa in ogni caso riuscire a far emergere l'energia e la forza necessarie per tagliare i più importanti traguardi della Vita». Gianrocco Guerriero Il sindaco di Banzi provinciapz@luedi.it


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Giovedì 12 marzo 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Tursi

Marconia

Cade l’Amministrazione Guida

Istituto Agrario

Sentenza definitiva del Consiglio di Stato

Cinquant’anni di storia Celebrazioni e incontri

a pag. 39

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Rappresentati i settori delle imprese, turismo, industria, commercio e artigianato

E nacque l’era Tortorelli La Camera di commercio elegge la giunta e avvia il nuovo programma L’Intervento

Chiusura alle auto di piazza Duomo «Anche io sono un agitatore» DI CARMINE AMOROSO *

IL Consiglio della Camera di Commercio di Matera ha eletto ieri la nuova Giunta camerale. Ne fanno parte 7 consiglieri. Sono Domenico Loponte (servizi alle imprese), Alfredo Ricci (turismo), Nunzio Olivieri e Francesco Santantonio (industria), Giovanni Schiuma (commercio), Rosa Gentile (artigianato), Donato Scavone (cooperazione). Il nuovo esecutivo camerale si è messo subito al lavoro. Tortorelli ha anche illustrato il programma, concordato con il Consiglio camerale, che intende portare avanti durante il mandato. Il documento è articolato in sette punti e prevede l'avvio di iniziative nei settori agroalimentare, artigianato, industria, commercio, turismo, scuola e formazione, credito e risorse, attività progettuali, infrastrutture, incentivi alle imprese e progetti del fondo perequativo. «Lavoreremo -ha detto il Presidente Tortorelliaffinché la Camera di commercio torni a essere la 'Casa degli imprendito- Angelo Tortorelli ri' e, in questa direzione, organizzeremo sistemi di ascolto e di coinvolgimento degli imprenditori, anche recuperando un protagonismo attivo nei confronti delle amministrazioni pubbliche. Un impegno comune e attento verso il territorio in presenza di una fase difficile dell'economia locale. E' nostro dovere agire per l'inserimento della nostra provincia nel processo di ripresa che, certamente,

dovrà avviarsi». Alla nuova giunta si è giunti dopo un percorso particolarmente difficile che ha visto l’insediamento del consiglio camerale da cui erano assenti i rappresentanti del settore agricolo e di Confindustria. Nei giorni scorsi, in un confronto a distanza, il presidente della Camera di Commercio, Angelo Tortorelli e il presidente di Coldiretti Basilicata Piergiorgio Quarto avevano confermato l’avvio di un percorso che potrebbe portare nei prossimi tempi ad un “recupero” di questo comparto all’interno della Camera di Commercio. «Sono dispiaciuto — aveva detto Tortorelli apprendendo la notizia dell’assenza degli agricoltori dalla riunione dell’assemblea per l’elezione della giunta camerale - ho la coscienza a posto e prendo atto della loro posizione con dispiacere perchè speravo di poter contare sulla loro presenza». Dagli agricoltori, invece, era giunta la conferma che le posizioni erano ancora lontane. «Non saremo presenti all’assemblea - avevano detto - Siamo in attesa, valutando i differenti aspetti che ci consentano di trovare un punto di incontro». Il varo della nuova giunta aprirà, dunque, una fase di attività operativa che si concentrerà su differenti aspetti delle categorie che rappresentano il tessuto produttivo del territorio. matera@luedi.it

CLICK SULLA CITTA’

Multe alle auto Accordo concluso tra Adiconsum e Sisas SONO centinaia gli atti di citazione per presunti parcheggi non pagati che i cittadini stanno ricevendo dalla Sisas, che fino a poco tempo fa ha gestito la sosta a pagamento nella città di Matera. Gli avvisi dinanzi all'ufficio del Giudice di Pace si riferiscono al periodo compreso tra il 2001 al 2004. A tutela degli automobilisti “ morosi”, l'Adiconsum ( Associazione Difesa Consumatori e Ambiente), ha sottoscritto con la Sisas una convenzione per la risoluzione bonaria della controversia che prevede, a fronte delle eccessive spese riconosciute dai Giudici di Pace, costi ridotti per la soluzione dei contenziosi. Secondo questo accordo, il cittadino che ha ricevuto la citazione deve corrispondere, fino a cinque ticket, pari a 25 euro di spese legali e altri 20 per ogni tagliando non pagato. «La quasi totalità delle sentenze emesse fino ad oggi dai Giudici di Pace - afferma Marina Festa segretaria provinciale - hanno sempre visto soccombenti gli automobilisti che sono stati condannati, non solo, al pagamento dell'importo riportato nell'atto di citazione ma anche a una maggiorazione di spese indefinite e al pagamento delle spese di giudizio. Con questo accordo - prosegue Festa - siamo ancora una volta al fianco degli automobilisti molto spesso vessati e che come in questo caso hanno serie difficoltà a reperire vecchi tagliandi di parchimetro». Un servizio che potrebbe giovare a tanti automobilisti colti di sorpresa dall'arrivo di ingiunzioni di pagamento passate nel dimenticatoio. Michelangelo Ferrara

DOMENICA la stampa locale dedicava intere pagine alla mobilitazione dei residenti di piazza Duomo/ Civita a proposito della pedonalizzazione della stessa. In uno degli articoli, veniva riportata una dichiarazione dell'Assessore ai Sassi e vice sindaco Acito, discutibile e interessante in quanto, finalmente, ha svelato quale è la sua volontà in merito. Tali dichiarazioni hanno sollecitato in me la necessità di intervenire non per polemizzare, ma per fare chiarezza, su una questione che rischia di creare inutili tensioni nei cittadini, come se, in questo periodo, di crisi non avessimo già abbastanza di problemi. E' il caso di ricordare ad Acito che il comitato dei residenti del quartiere della Civita, di cui io sono un promotore, costituitosi nel 2004, dall'estate dello stesso anno, è impegnato nel confronto con l'amministrazione comunale per l'attuazione del Piano del Traffico, per la parte che compete la regolamentazione del centro storico. Già allora, il comitato mise a punto una serie di proposte per la limitazione del traffico e della sosta all'interno del Centro Storico, per dare corso finalmente a quanto previsto dal Primo Programma Biennale, che noi naturalmente abbiamo letto ed approfondito, approvato nel 1988 dall'ex sindaco Acito. Queste in sintesi erano le proposte: il rispetto delle zone a traffico limitato già esistente dal 2001, anche nelle ore notturne, in tutto il Centro Storico, Civita e Sassi compreso; autorizzazione (un pass olografico antifalsificazione) al transito 0-24 residenti e automezzi aziendali; individuazione, all'interno della cinta del centro storico, di micro - parcheggi destinati a soggetti autorizzati (un pass), residenti, invalidi, mezzi di soccorso, carico e scarico mezzi aziendali; in alternativa al pass di autorizzazione nei micro parcheggi, pass gratuiti incentivanti per stalli blu all'interno o esterno il centro storico e nei parcheggi silos pubblici; bus navetta ecologici come strasporto pubblico. Queste ed altre proposte, che in altre realtà risultano normali, sono state oggetto di moltissimi articoli cui, opportunamente, la stampa locale ha sempre dato spazio. La posizione del comitato, che come avrà potuto notare il vice sindaco, è sostenuta dalla stragrande maggioranza dei residenti (basta leggere le firme allegate nell'ultima comunicazione inviata al sindaco del 29 gennaio 2009). Dispiace, e fa rabbia, leggere le dichiarazioni del vice sindaco quando afferma che vi sono molti residenti che invocano la pedonalizzazione della piazza, una dozzina circa, a fronte di una minoranza sobillata dall' “agitatore di popolo”. segue a pag. 35


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Giovedì 12 marzo 2009

Il presidente: «Contro le polemiche bisognerebbe approvare i Piani presentati dalle due Province»

Sinistra Europea bacchetta Nigro «Ha evitato la discussione sul dimensionamento scolastico» SECONDO il consigliere provinciale Vincenzo D'Ambrosio (Sinistra Europea) «il presidente della Provincia di Matera Carmine Nigro e “i suoi” se la sono dati a gambe quando durante il Consiglio provinciale di martedì scorso c'era da discutere su alcuni punti tra cui il dimensionamento scolastico». A parere dell'esponente della sinistra «sono argomenti scomodi, meglio evitare la discussione diretta». Ed ancora: «Giova ricordare che in sede di approvazione del piano di dimensionamento scolastico, circa un mese fa, il Consiglio dopo un'ampia e approfondita discussione attraverso un emendamento assolutamente trasversale, modificò sostanzialmente il piano proposto dalla Giunta che penalizzava fortemente i territori. In questo caso si chiedeva con un ordine del giorno (proposto da una dozzina di consiglieri) che la Regione Basilicata tenesse conto del piano approvato dal Consiglio Provinciale di Matera e non, come accaduto nell'ultimo Consiglio Regionale occupatosi dell'argomento, della bozza elaborata dalla Giunta e monca appunto dell'emendamento che ne invertiva di fatto la direzione politica. Ma Nigro e i suoi si dile-

Una seduta del consiglio provinciale della città dei Sassi

guano con la testa china mentre le opposizioni e tre volenterosi della maggioranza approvano il punto». La proposta dell'ordine del giorno relativo al piano di dimensionamento scolastico, presentato dal capogruppo di Sinistra democratica, Antonio Santochirico, ha impegnato il presidente Nigro e la giunta ad adoperarsi affinché la Regione rispetti il contenuto del Piano così come approvato in Consiglio provinciale. «Proprio adesso- ha spiegato Santochirico - che su proposta di Fierro verrà istituita una Commissione di alto lignaggio per ridefinire il Piano di dimensionamento scolastico nel

triennio 2009-2012, dove saranno tagliate ulteriori 17 direzioni (quando già se ne sono perse 15), ritengo ancora più attuale la questione del dimensionamento scolastico». Il consigliere di Forza Italia (Pdl), Saverio Ciccimarra ha espresso grosso rammarico per l'assenza dell'assessore Pasquina Bona, presente fino a poco tempo prima, alla quale aveva rivolto richieste di chiarimento. «Una assenza, a cui si sono uniti tutti i rappresentanti del PD e dei Popolari Uniti, che ritengo davvero poco opportuna. Un comportamento che giudico inadeguato e ingiustificato». Il piano di dimensiona-

mento scolastico approvato dalla giunta regionale lo scorso 17 febbraio sta innescando polemiche in tutta le regione. Proprio non ci stanno i sindaci e le direzioni scolastiche dei comuni più piccoli a vedere le proprie scuole smembrate e annesse a plessi magari troppo lontani. A questo proposito è intervenuto il presidente della Provincia di Matera Carmine Nigro. «Ribadisco - ha sottolineato il presidente Nigro quanto dichiarato durante l'audizione in Regione a cui ho partecipato insieme all'assessore alla Scuola Pasquina Bona, nella Quarta Commissione consiliare. L'unico modo per sedare le polemiche e scongiurare il pericolo di un inasprimento delle stesse, che produrrebbe come unico risultato forti disagi per le nostre comunità, è di approvare i Piani di Dimensionamento Scolastico così come presentati dalle due Province. Poiché solo quei Piani fotografano compiutamente le esigenze dei nostri territori, essendo frutto di una consapevole e dibattuta analisi dei bisogni e delle realtà territoriali e scolastiche, affrontate da sindacati, amministratori locali e dirigenti scolastici». provinciamt@luedi.it

Via Bari, quattro abitazioni svaligiate dai ladri FURTI in pieno giorno e tutti nella stessa strada. Due giorni fa ad essere presi di mira quattro appartamenti di uno stabile in via Bari alla periferia nord della città. I malfattori sono penetrati in pieno giorno nelle abitazioni e nel giro di qualche ora hanno razziato quanto più possibile prima di fuggire a gambe levate. I ladri, sicuramente professionisti del furto e con ogni probabilità zingari, sono riusciti a mettere a segno i furti durante il giorno senza preoccuparsi del probabile arrivo dei proprietari usciti per il disbrigo di faccende quotidiane. Amara sorpresa al loro rientro per i “padroni di casa” che hanno trovato tutto a soqquadro e che non hanno potuto far altro che allertare le forze dell'ordine. Sul posto è intervenuto il personale della squadra volanti della questura di Matera che hanno provveduto unitamente ai colleghi della scientifica alla rilevazione delle impronte digitali e altri indizi che possano portare all' identificazione dei ladri. Con ogni probabilità gli autori dei furti hanno minuziosamente studiato

Panoramica di Matera

le abitudini delle vittime derubate. Negli ultimi tempi si è registrata una recrudescenza dei furti in appartamento nel capoluogo nonostante i numerosi arresti delle forze dell'ordine segno dell'attenzione e del controllo del territorio teso a debellare il fenomeno criminale. Di grande aiuto risulta la collaborazione fornita dai cittadini, sempre auspicabile. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it


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Giovedì 12 marzo 2009

a cura di Videouno TAXI MATERA 3332685173

Uno sguardo sul mondo

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Jazz Nostrum domenica DOMENICA alle Botteghe alle 21,30 si rinnova l'appuntamento con il Jazz Nostrum, una vera e propria reunion dei gruppi e dei musicisti che ogni anno viene organizzata dall'Onyx Jazz club. Ospite d'eccezione sarà Achille Succi, ai sassofoni e clarinetti. La “speciale jam session” comprende anche Cosimo Maragno, Tonino Dambrosio, Pippo Bianco, Giovanni Scasciamacchia e tanti altri jazzisti che, come ogni anno animeranno il Jazz Nostrum. Achille Succi, nato a Modena nel 1971, è uno dei talenti più interessanti nel panorama dei musicisti italiani emergenti. Autodidatta, ha studiato tra l'altro al "Berklee College" di Boston, e a "Siena Jazz", dove oggi è docente. HLa collaborato con Dave Liebman, George Russell, Kenny Wheeler, Steve Coleman, Ernst Reijseger, Carla Bley, Louis Sclavis, Bruno Tommaso, la New Jungle Orchestra di Pierre Dørge, l'Italian Instabile Orchestra etc., suonando in varie nazioni come Francia, Repubblica Slovacca, Svizzera, Belgio, Germania, Slovenia, Danimarca, Israele, Tunisia, Brasile, Australia e Stati Uniti.

Solo Show con Capossela LA stagione concertistica Matera in Musica 2008/2009 continua domani alle ore 21, con il concerto “L’artista errante”. Il palco del Teatro Duni di Matera ospiterà l’Orchestra della Magna Grecia e Vinicio Capossela, con il suo Solo show. «Il Solo Show - dichiara l’arista - trae la sua ispirazione non dal circo (palcoscenico di artisti, trapezisti, giocolieri) ma da quelle tende che, ai tempi del Barnum, gli venivano messe di fianco, e da quella posizione prendevano il nome». Biglietti in prevendita al teatro Duni.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 UVA MOTTA C. Via Gravina 40 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/264331 0835/262260 0835/336882 0835/331314

Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Imbriani al Centro Levi DOMANI alle 18 nel Centro Carlo Levi in piazzetta Pascoli, si svolgerà l’incontro “Tra retorica, poesia e rivoluzioni: l’idea d’Italia in Lomonaco, La Vista e Sole”. Relazionerà la professoressa Maria Teresa Imbriani. Imbriani, socio deputato della Deputazione di Storia Patria della Lucania, è dall’anno accademico 2002-2003 docente a contratto di Critica letteraria presso l’Università degli Studi della Basilicata. Dottore di Ricerca in Italianistica con particolare riferimento alla Letteratura meridionale dell’Università “Federico II” di Napoli, si è occupata di storia della critica letteraria, pubblicando per la collana dei “Carteggi D’Ancona” della Scuola Normale di Pisa, l’edizione del Carteggio D’Ancona-Torraca (Pisa 2003).

Melarido con Franco Neri MELARIDO '09 presenta Franco Neri sabato 21 marzo alle 21 al teatro Duni. Biglietti d'ingresso dello spettacolo: 20 euro per la galleria e 25 per la platea. Nel 2003 nasce "Franco, oh Franco!" ovvero come vivere felici al nord mangiando pane e melanzane; un calabrese integrato al nord: vita, vicissitudini e folklore. La presenza a "Zelig Circus" nel 2003 e nel 2004 rafforza la sua popolarità avvicinandolo ancora di più alla gente: egli continua a portare in tour il proprio spettacolo evidenziando quei risvolti della vita dove almeno una volta a tutti è successo qualcosa di simile. Per ulteriori informazioni su biglietti e abbonamenti e per prenotare il posto al teatro Duni è possibile contattare la Quadrum di Matera al n. 0835.334859 oppure al n. 3206338008 oppure il teatro Duni di Matera al numero 0835/331812.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.

•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

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•COMUNALE• Matera 0835-334116 Appaloosa 17,30 - 19,35 - 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Riposo settimanale •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Verso l’Eden 17,30, 19,30, 21,30 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Katyn ore 17,30 e 19,30 Underworld: la ribellione dei Lycans ore 21,30 •CINE TEATRO ANDRISANI•

Montescaglioso 0835208046 Il curioso caso di Benjamin Button 19 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Riposo settimanale •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Riposo settimanale •CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137


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Giovedì 12 marzo 2009

Rifondazione comunista insorge: «Garantisca i posti dei 1200 cassintegrati»

Natuzzi conferma: «Operai in Puglia» I dirigenti della Natuzzi, nel corso di un incontro con le rappresentanze sindacali unitarie dello stabilimento Jesce 1 di Matera, hanno confermato la decisione di trasferire organici e produzioni nello stabilimento Jesce 2, nel territorio di Santeramo in colle (Bari). I rappresentanti aziendali hanno ribadito le problematiche legate all’abbattimento dei costi e le necessità gestionali. La Natuzzi, da quanto si è appreso, ha assicurato che non ci saranno

smembramenti degli organici e che sarà confermata attenzione verso le produzioni di salotti «Le Collezioni», ritenute dai lavoratori fattore di qualità e di punta . Le parti hanno concordato di rivedersi nei prossimi giorni per verbalizzare gli impegni assunti nell’incontro di ieri. Sulla vicenda si sono espressi anche i Comitati regionali della Basilicata e della Puglia di Rifondazione comunista che in una nota congiunta, hanno espresso «profonda preoccu-

pazione per la chiusura dello stabilimento Collezioni-Jesce 1 da parte della Natuzzi». «Tale decisione – è scritto nel comunicato – non è assolutamente condivisibile in quanto, oltre a penalizzare nuovamente il territorio materano, giunge a pochi mesi dalla scadenza della Cigs in deroga. L’azienda deve spiegare come intende reinserire in produzione gli attuali 1.200 cassintegrati in virtù della riorganizzazione che si appresta a realizzare». Rifon-

dazione comunista, «tramite i suoi consiglieri regionali», chiederà «alle amministrazioni di Puglia e Basilicata di adottare tutti gli strumenti necessari a garanzia dei livelli occupazionali del comparto del mobile imbottito». Il Prc ha espresso «solidarietà ai lavoratori che hanno proclamato lo stato d’agitazione e a coloro che sono stati collocati in Cigs a zero ore dopo aver contribuito, per anni, alla prosperità della stessa azienda». matera@luedi.it

Matera capitale della cultura in consiglio sì all’unanimità IL consiglio comunale di Matera ha approvato in serata all’unanimità la proposta di candidare la città a «Capitale europea della cultura» nel 2019. L’ordine del giorno era stato presentato già nella precedente seduta del consiglio, che era stata rinviata per mancanza del numero legale. Il provvedimento, illustrato ai consiglieri presenti dal sindaco, Emilio Nicola Buccico, prevede la

presentazione di un progetto fondato sulla cooperazione culturale. La proposta dovrà contenere impegni e iniziative su manifestazioni, eventi culturali, valorizzazione del patrimonio storico, architettonico e urbano o legate all’accoglienza di cittadini europei o di promozione del dialogo tra le culture europee e di altri Paesi. matera@luedi.it

La denuncia di Donato Casamassima, vicepresidente dell’associazione “Falco Naumanni”

Bomba ecologica nella Gravina Gli scarichi inquinati vengono bevuti dal bestiame ARIA nauseabonda, acqua invasa dalla schiuma e condotte della fogna che versano liquami nel torrente Gravina. E' questo il quadro che attende i turisti che visiteranno i Sassi di Matera ed il Parco della Murgia nel periodo pasquale. Basta affacciarsi dal rione Casalnuovo, nel Sasso Caveoso, per scoprire che la vecchia condotta della fogna è rotta. Donato Casamassima, vicepresidente dell'associazione Falco Naumani, non nasconde le sue preoccupazioni. «Il depuratore di Altamura non funziona da tempo - ha affermato - e l'acqua inquinata del torrente Gravina è bevuta dalle mucche che pascolano nella zona. Dal latte prodotto da quelle mucche vengono prodotti formaggi che poi arrivano sulle tavole dei consumatori. Ma fra le conseguenze dell'inquinamento vi è anche una notevole diminuzione della presenza di flora e uccelli acquatici. Inoltre - aggiunge l'acqua della Gravina, che contiene i liquami scaricati dalla conduttura rotta situata nei pressi di Santa Barbara, confluisce nel Bradano e nello Jonio. Insomma, Matera è diventata una fogna a cielo aperto, altro che patrimonio dell'Unesco. A seguito di una denuncia, i vigili del fuoco hanno effettuato dei prelievi su ordine della Forestale, che sono stati trasmessi all'Arpab, ma finora non è cambiato

Tieri Monteleone ispettrice onoraria del Comitato nazionale femminile della Cri

La schiuma inquinata nel torrente Gravina

nulla». A salvaguardia dei torrenti Gravina e Jesce, nei mesi scorsi le associazioni Falco Naumani, Legambiente e Terrigenae di Altamura hanno promosso una raccolta di firme. Sono stati oltre mille i cittadini lucani e pugliesi che si sono rivolti al sindaco di Matera, all'assessore all'ambiente della Regione Basilicata e al presidente della Provincia di Matera, sottoscrivendo la petizione per chiedere di intervenire e porre rimedi concreti all'inquinamento dei torrenti. «La partecipazione dell'associazione altamurana - dice Casamassima - testimonia la sensibilità alla problematica anche da parte di molti cittadini pugliesi. Perché, se è vero che lo scempio ambientale è par-

ticolarmente evidente nel tratto dello Jesce, e quindi della Gravina più a valle, è pur vero che lo Jesce scorre anche in territorio di Altamura, da cui proviene. Però abbiamo l'impressione che si stia parlando troppo e perdendo tempo prezioso. Gli enti locali ci rassicurano che si stanno muovendo, ma non vediamo ancora alcun miglioramento. La Regione ha fatto alcuni prelievi e analisi ma i risultati non sono stati resi noti, nonostante la legge lo imponga». Nel frattempo la Commissione europea ha comunicato all'Italia che il mancato adeguamento alla norma sul trattamento delle acque reflue interessa 15 regioni, compresa la Basilicata. Biagio Tarasco

Gabriella Tieri Monteleone, moglie del pre- missario Antonella Scarpa, che ha illustrato fetto di Matera, è la nuova ispettrice onoraria le attività e i programmi della sezione locale del Comitato Nazionale Femminile della Cro- di Matera; è seguito l'intervento del commisce Rossa. Il conferimento le è stato assegnato sario provinciale Cnf Rosa Giuffrida, che ha dal commissario regionale Lilia Lomartire parlato del corso formativo/informativo per Villone durante una cerimonia alla presenza le socie, che avrà luogo il 21 marzo a Policoro del commissario del comitato regionale della e Tursi e il 4 aprile a Matera e Montescaglioso. Il Movimento della Croce Cri Fernando Mascariello, del Rossa opera nel campo dell'aiucommissario del comitato proto umanitario sulla base dei vinciale della Cri Domenico Tasette principi fondamentali cofuni, del commissario provinmuni, contraddistinguendosi ciale Cnf Rosa Giuffrida e del da altre associazioni per l'acommissario della sezione lospetto dell'universalità e delcale Cnf Antonella Scarpa. La l'internazionalità. Di questo ha signora Tieri Monteleone ha parlato il commissario del codato la sua piena disponibilità mitato provinciale della Cri Donell'organizzare manifestaziomenico Tafuni, che ha evidenni che possano permettere alla ziato come siano aumentate le Croce Rossa di raccogliere fonrichieste di aiuto e di assistendi. «Io e mio marito - ha detto la za da parte di persone che vivomoglie del prefetto - abbiamo no situazioni drammatiche. voluto che l'apertura del nuovo Dello stesso parere il commisanno sociale della Croce Rossa sario del comitato regionale avvenisse in prefettura, che sadella Cri Fernando Mascarielrà a disposizione dei soci della lo, secondo il quale si rende neCroce Rossa, non avendo una sede adeguata per poter svol- Gabriella Tieri Monteleone cessaria una stretta collaborazione fra i comitati della Cri afgere al meglio le attività. Mi adopererò insieme con tutte le socie del comi- finché si organizzino iniziative umanitarie. tato nazionale femminile affinché si possano A concludere la serie di interventi è stata Liorganizzare manifestazioni di solidarietà. lia Lomartire Villone, commissario regionaMatera mi ha accolto molto bene e il mio inse- le Cnf, che ha evidenziato come sia necessarimento in questa bellissima città è stato otti- rio aprire nuovi centri della Cri nella nostra male. La sede della prefettura, poi, è posizio- provincia. «Attraverso le attività - ha detto- il nata in un posto meraviglioso, ricco di storia commissario regionale - bisogna dare prova e sempre pieno di gente; è una città che meri- dell'impegno della Croce Rossa nell'assiterebbe che i turisti permanessero in questo stenza e nel soccorso a favore dei più vulnerabili». luogo incantevole un po' più di tempo». Ad introdurre la cerimonia è stata il comMariangela Lisanti

Segue da pag.32

Se davvero crede che le cose stanno in questo modo, che i residenti della Civita, la stragrande maggioranza, abbiano l'anello al naso, si sbaglia. Da oggi in poi, se vuole, consideri anche me un “agitatore di popolo”. Detto questo, finalmente il vicesindaco tira fuori la sua proposta di regolamentazione che fino ad oggi nessuno di noi conosceva ( e in qualche modo ammette l'esistenza di questa famosa proposta di delibera di giunta, sempre smentita dal palazzo di città) . Egli ha parlato di pedonalizzazione di piazza Duomo, di individuazione di n. 2 stalli per il carico e scarico e due per invalidi (e visto che siamo circa 400 residenti, faremo la fila per caricare e scaricare). Ha aggiunto inoltre che i residenti potranno parcheggiare, nelle vicine (si fa per dire, pensate a chi abita a Salita e Recinto Castelvecchio, a San Nicola, a via Muro a via San Giacomo o San Potito) aree di San Francesco e via Scotellaro (da condividere con i residenti che insistono nell'ambito Zona “C ” di via delle Beccherie, via del Corso, Piazza ed Arco del Sedile, via Pennino, Gradoni Municipio, vico Giumella, via San Francesco e via

«Anche io sono un agitatore» Scotellaro). Per un totale di 35 stalli + 3 per gli invalidi, riservati ai residenti, gli stessi previsti dall'attuale regolamento nelle sole ore di ZTL (Feriali 20,30-23,00 e Festivi : 16,00-23,00) e nelle altre ore dove parcheggiare? A pagamento? Circa l'ottenimento di forme di agevolazioni, di convenzioni con i parcheggi pubblici riportati nell'articolo, solo propaganda ingannevole ed aria fritta. Infatti mentre a centro pagina dell' opuscolo diffuso dall'A.C. “ a Piedi in centro”, è pubblicizzato che apposite intese con i gestori dei parcheggi del centro storico, garantiranno sconti ai residenti, ma nella Delibera di Giunta Comunale del 5 Novembre 2007, Verbale N.340 contenente il regolamento - sperimentale delle ZTL del Centro Storico, in vigore dal 19 Gennaio 2008 non c'è menzione, e nessuno dei residenti ha mai avuto agevolazioni di nessun genere. Un anno di sperimentazione è già passato e sarebbe opportuno

Prosegue la querelle fra residenti della Civita e il Comune

tirare le somme, porre aggiustamenti e rimedi ai tanti disagi provocati ai cittadini e invece silenzio, e silenziosamente si intende prendere provvedimenti piu' restrittivi a danno dei residenti per rendere la loro vita quotidiana ancora più difficile. Bene farebbe L'amministrazione comunale a

convocare un incontro pubblico alla presenza degli organi di stampa per portare a conoscenza di tutti i cittadini, progetti organici e soluzioni che si vogliono perseguire con razionalità, equilibrio per non danneggiare alcuna delle parti e delle funzioni interessate(residenti, esercenti, arti-

giani e/o di attività turistiche con l'obbiettivo unitario di assicurare qualità ed ordine della fruizione degli spazi pubblici delle zone antiche della città bilanciando pesi e limitazioni in funzione degli obbiettivi di interessi generali da seguire, ma senza iniziative avventate che possano incidere negativamente sulle funzioni (quella residenziale innanzi tutto), che a quel processo danno vita. Credo che il vice sindaco stia sottovalutando due questioni che ritengo fondamentali e che a dire il vero anche lo stesso Acito riteneva fondamentale, la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini. Infatti in uno dei tanti “Blog” aperti in campagna elettorale nel marzo del 2007, il candidato sindaco Acito scriveva “Un buon Amministratore deve saper "ascoltare" … non solo enunciare le sue visioni". E in merito alla Zona a Transito limitato nei Sassi affermava “... occorre operare per rendere meno conveniente l'uso della macchina e quindi far scegliere di non utilizzarla”. Mi pare evidente che il nostro vice sindaco abbia cambiato profondamente opinione. Carmine Amoroso residente di piazza Duomo


36 Basket Impegni pieni per la capolista che si prepara a due gare in Toscana e uno a Rimini

Giovedì 12 marzo 2009

Rvm, con la testa alla capolista Nel torneo under 15 eccellenza fa visita al temibile Lecce E' PER oggi l'impegno più arduo della Rvm Service Matera. Nella quarta giornata del girone di ritorno del campionato under 15 eccellenza a Lecce contro la capolista New Basket 99 Lecce, squadra allestita e in grado di recitare un ruolo di primo piano nei ceoncentramenti nazionali e che tra le sue fila annovera numerosi ragazzi facenti parte del settore squadre nazionali. Insomma il peggiore ostacolo che Matera possa in questo momento trovare sulla sua strada, ma anche per questo e per mettere alla prova lo stato di crescita e la voglia di superarsi del giovane gruppo materano che la sfida acquista i contorni del match di cartello e comunque è un banco Rvm under 15 di prova molto atteso per la giovanissima truppa materana bisognosa di esperienze di alto livello e che concede qualcosa sotto questo profilo e sotto quello atletico all'avversario pugliese. La Virtus ha la fiducia ed il morale alto perchè viene dall'importante successo interno contro il fanalino di coda San Severo. Un risultato che ha garantito alla Virtus il settimo posto in classifica e tanta voglia di fare bene e raggiungere i play off, obbiettivo che la società materana si era prefissato ad inizio stagione e che attualmente resta ampiamente alla portata. E contro il Lecce ci potrebbe essere anche l'occasione per togliersi una grande soddisfazione tenendo testa il più a lungo possibile all'accreditato avversario. Intanto la società materana sta preparando la stagione primaverile ed estiva con una serie di impegni ed appuntamenti che la riempiono di competizione e di entusiasmo, a vari livelli, per i giovani portacolori della Virtus. Nei prossimi mesi di aprile e maggio la società materana infatti sarà impegnata in numerosi tornei di basket e minibasket in tutta Italia, si inizierà con la par-

Bene la Virtus nel campionato under 13

tecipazione di una rappesentativa 97-98 a Potenza in occasione delle final four di Coppa Italia di C dilettanti, poi sempre con il minibasket la squadra 98 sarà impegnata a Castelnuovo in Garfagnana (Firenze) nel torneo internazionale della Garfagnana. Negli stessi giorni, dal 30 aprile al 2 maggio, la squadra under 13 sarà impegnata nel prestigiosissimo torneo di Rimini intitolato alla memoria di uno dei più grandi allenatori italiani "Memorial Papini", torneo al quale partecipano i più prestigiosi settori giovanili italiani, la Virtus è chiamata nel Papini a confermare il grandioso secondo posto dello scorso anno. Con la squadra under 14 la Virtus sarà impegnata a fine maggio a Siena ospite della NCH Virtus Siena nel torneo internazionale di basket Memorial Simone Damiani, e qui i ragazzi materani si confronteranno oltre che con Montepaschi ed Nch anche con squadre provenienti da Croazia e Slovenia. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

SEMPRE più prima la Virtus Matera nel campionato under 13. Continuano ad arrivare ottime novità dai giovanissimi giocatori materani allenati da Antonio Conterosito che non conosce sosta e si toglie piccole e grandi soddisfazioni mostrando una serie di invidiabili risultati che danno morale per i prossimi appuntamenti in un campionato interessante che i giovanissimi materani stanno sostenendo a livello provinciale. L'ultimo successo consolida la classifica e consente di guarda con rinnovato entusiasmo anche al futuro. Vittoria nella prima giornata del girone di ritorno per la Virtus Matera che in una gara molto bella ed a tratti abbastanza equilibrata riesce ad avere la meglio sui cugini della Pielle Matera. Ottima la partita tra i materani di Miriello che con ben 22 punti è il top scorer del match, seguito da Stano autore di 13 punti, nella Virtus da segnalare le ottime prove di Perrone e Quarta. Ora a giocarsi il primato nella prima fase e la finale regionale contro la vincente del girone della provincia di Potenza saranno entrambe le squadre della Virtus che dunque possono puntare tranquillamente anche al massimo risultato regionale nonostante le differenze e la forza dell'avversario potentino che uscirà vincitore nell'altra provincia. p.quarto@luedi.it

VIRTUSMATERA PIELLE MATERA 37

53

VIRTUS MATERA: Stano 13, Cifarelli, Chiarito 4, Perrone 4, Quarta 4, Franco, Taratufolo1, Adorisio, De Blasiis, Miriello 22, Manzo, Rondinone. All. Conterosito. PIELLE MATERA: Di Marzio 2, Paparcone 4, Tomaselli 2,D´Agostino 7, Cuscianna 2, Misano 4, Loschiavo, Ruggeri 2, Altezza 2, Roberti, Marchitelli 12. All. Cotrufo. PARZIALI: 18 - 8; 33 - 24; 51 - 29; 53 - 37. ARBITRO: Di Lecce di Matera

Miriello

Under 14 Volley Group

Calcio a 5 Under 21 Durante la partita la capolista è stata messa in difficoltà

Vince il Pianeta Ko l’Erre Volley

I ragazzi della Spazio Relax battuti dalla Sport Five Putignano

VINCE il Pianeta, perde l'Erre Volley. Sono andate a corrente alternata le due squadre appartenenti al consorzio materano, Volley Group, che partecipano al campionato regionale under 14 femminile. La scorsa settimana, il Pianeta Volley impegnato nel girone A, ha giocato la terza giornata d'andata contro la Time Volley Matera. Il risultato finale ha sorriso alle ragazze del presidente Tulliani che hanno battuto le concittadine con il punteggio di tre set a zero. E' stata una gara senza storia, con un Pianeta Volley stratosferico che ha lasciato poco spazio alle avversarie. Materane sempre in partita e pungenti in tutti e tre i set; il primo è stato vinto con il punteggio di venticinque a quindici, il secondo e il terzo per venticinque a dodici. Grazie a questa vittoria, il Pianeta Volley ha messo in graduatoria il sesto punto e questa sera si appresta ad incontrare la Crai Policoro per la prima giornata di ritorno. La gara si giocherà alle ore 19 presso il palazzetto dello sport di contrada Montesano a Montalbano Jonico. Nel girone B, mercoledì scorso, l'Erre Volley è stata battuta in casa dal Tre Canelli Tricarico con il risultato finale di tre set ad uno. Le pallavoliste allenate da Rina Cristallo sono

Colpo grosso mancato IL TABELLINO SPAZIO RELAX - SPORT FIVE PUTIGNANO 3-5 SPAZIO RELAX MATERA:Laviola, Cifarelli, Laccetti, Fontana, Nicoletti, Di Lecce, Galtieri. All. Gasparetto SPORT FIVE PUTIGNANO: Pagliarulo, Console, de Pinto, D'Ecclesiis, Mignozzi, Da Silva, Genchi, Sportelli, Fiume, Giaculli, Dalena, Campanella. All. Monopoli RETI: 8' pt Laccetti, 10' pt Di Lecce, 15' pt Laviola, 19' pt e 12' st Da Silva, 19'58" pt D'Ecclesiis, 9' st Fiume, 19' st Mignozzi ARBITRO: Ziri di Barletta (Cronometrista Paolicelli di Bernalda)ù NOTE: ammonito Laviola della Spazio Relax

Pianeta Volley under 14

state in partita solamente nel primo gioco, chiuso a loro favore con il punteggio di ventisei a ventiquattro. Passato in svantaggio, il Tricarico ha prontamente reagito portando a casa il secondo set, chiuso per venticinque a quindici. Nel terzo parziale (perso dalle ragazze della città dei Sassi per 25 a 23, ndr) solo tanta sfortuna ha impedito alla Erre Volley di ripassare in vantaggio; sotto di un set il sestetto materano è calato e il Tricarico non ha avuto problemi nel chiudere il quarto set (2514) e la gara. L'Erre Volley Group resta fermo al secondo posto con tre punti ed è pronto al prossimo match, valevole per la seconda di ritorno, contro il Grassano Volley. La gara si disputerà domani alle 18.30. All'andata il match terminò tre ad uno a favore delle ragazze allenate da Rina Cristallo. Lorenzo Tortorelli matera@luedi.it

Giovanni Di Lecce

NON RIESCE il colpo grosso alla Spazio Relax under 21 contro la capolista Sport Five Putignano. I ragazzi di mister Gasparetto, infatti, nonostante la grande voglia e l'iniziale vantaggio di 3-0 ottenuto grazie ad una prima parte di gara eccezionale, si fanno rimontare finendo per perdere. Dimostrazione di grande forza per i primi della classe, che ancora una volta hanno saputo dimostrare la completezza della propria rosa, con ragazzi in grado in ogni momento di fare la differenza, il brasiliano Da Silva su tutti, giocatore di alto livello e da altri palcoscenici. Per i padroni di casa, invece, molte assenze che stanno caratterizzando questa parte finale di stagione e soli sette elementi a disposizione dell'allenatore italo brasiliano, Anderson Gasparetto, che ha perso per diversi motivi ed in sequenza Mele, Duni, Ximenes, Di Simine e Giannandrea. Ma nonostante questi problemi tecnico, squadra e staff societario hanno continuato ad andare aventi e

ottenere diverse soddisfazioni, riuscendo anche questa settimana a mettere in difficoltà la capolista. Inizialmente la gara ha visto i padroni di casa partire fortissimo, con Laccetti in rete dopo 8'. La formazione allenata da Gasparetto è in grandissimo spolvero e trova gli sbocchi giusti alla propria manovra, mettendo in grande difficoltà gli ospiti più accreditati. Passano solamente altri due minuti e Di Lecce colpisce per il raddoppio della Spazio Relax. Gli attacchi dei padroni di casa non si esauriscono, mentre gli ospiti non riescono a reagire ed a sfruttare il sovrannumero. Laviola, con una delle sue ormai proverbiali conclusioni dalla distanza supera per la terza volta Pagliarulo, e la gara sul 3-0 sembra ormai essere sulla strada giusta. Purtroppo, nel finale di tempo alcuni abbagli del direttore di gara permettono agli ospiti di sfruttare al meglio le occasioni concesse e non

direttamente create dalla squadra di mister Monopoli. Secondi difficili per i padroni di casa che incassano le due reti che chiudono la prima frazione al 19' con Da Silva e, dopo soli 58'' con D'Ecclesiis. Ripresa meno incoraggiante della prima frazione, con i padroni di casa logicamente molto stanchi e con due soli cambi tra i giocatori di movimento, che pian piano iniziano a sentire la stanchezza nelle gambe. Così, gli ospiti iniziano ad avere vita facile andando a segno con Fiume al 9' per il pareggio, che resiste sino a tre minuti più tardi, quando Da Silva, con la sua personale doppietta porta per la prima volta in questa gara lo Sport Five Putignano in vantaggio. Nel finale, purtroppo, i ragazzi di Gasparetto non hanno molte energie residue ed invece di pervenire al pareggio, nonostante alcune possibilità avute, subiscono la rete del definitivo 3-5 di Mignozzi. Francesco Calia matera@luedi.it


Giovedì 12 marzo 2009

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Esperti e storici a confronto sulla gloriosa storia formativa di una scuola radicata nel territorio

Cinquant’anni di Istituto agrario Convegni e celebrazioni per l’Itas di Marconia di Pisticci MARCONIA DI PISTICCI L'attuale Istituto d'Istruzione secondaria superiore “Giuseppe Cerabona”, tecnico agrario statale di Marconia, compie cinquant'anni e per l'occasione il corpo docenti si è attivato con una serie d'iniziative a partire da domani. Si tratta di tre giornate di studio e di divulgazione storico-scientifico-documentale, che si completeranno nel prossimo anno scolastico. Nella giornata inaugurale, organizzata per domani mattina alle 9, si discuterà di territorio ed agricoltura. Sono previsti i saluti del dirigente Itas, Salvatore Carone; del sindaco di Pisticci, Michele Leone, e del presidente della Provincia, Carmine Nigro. Gli interventi, invece, sono affidati al direttore del museo di Metaponto, Antonio De Siena (“Metaponto al tempo della magna Grecia”), al giornalista Nicola

L’Itas di Marconia di Pisticci e un’antica masseria lucana

Buccolo (“Vita quotidiana sotto il barone Berlingieri”), al professor Giuseppe Coniglio (“Feudalesimo e latifondo”), al professor Berardino D'Angella (“Lotte contadine ed occupazioni delle terre”), all'onorevole Nicola Cataldo (“Costituzione e riforma fondiaria”). Per le conclusioni inter-

Sul caso delle intercettazioni

Processo Medusa il punto di Cataldo PISTICCI - Processo “Medusa” per un presunto traffico di droga nell’area del pisticcese: sulle intercettazioni l’avvocato della difesa, Nicola Cataldo, precisa in una nota che «l'eccezione avanzata dalla difesa alla udienza precedente era fondata, se ha portato alta dichiarazione di inutilizzabilità. E tanto, anche se il Tribunale non ha posto a disposizione della difesa tutti gli atti (decreti autorizzativi, decreti esecutivi del pm) perché, come è risultato in udienza , il giudice Onorati -spiega Cataldoha tenuto per sè, ovviamente al fine di studiarli, privando la difesa del diritto di interloquire ulteriormente. E la decisione

di non far interloquire ancora la difesa è sbagliata, anche perché non si era riservato di decidere fuori udienza, ma aveva rinviato alla udienza del 9 marzo, anche perché il pm doveva replicare alle osservazioni della difesa (altri difensori), e ovviamente ciò non poteva che avvenire in udienza. L'eccezione di nullità e quindi di inutilizzabilità delle interecettazioni -prosegue l’avvocato pisticcese riferendosi alla cronaca processuale del Quotidiano- è stata avanzata solo dal sottoscritto, e non da altri difensori come erroneamente indicato nell’articolo». provinciamt@luedi.it

verrà l'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, (“Problemi attuali e prospettive dell'agricoltura”). «Il cinquantenario dell'istituzione dell'Itas -spiegano gli stessi docenti- rappresenta una ricor¬renza meritoria e fondamentale per la crescita culturale, so-

ciale ed economica del territorio metapontino. Mezzo secolo di impegno teso a favorire la formazione, ad elevare il grado di istruzione di diverse generazioni che hanno trovato dignitoso sbocco nel mondo del lavoro e realizzazione professionale in diversi settori. Un ruolo sicuramente

“social-popolare” così come si conviene a una istituzione pubblica, che affonda le proprie radici in un area dalle grandi e moderne trasformazioni agricole, industriali ed urbane. In questo contesto ha voluto e saputo essere punto di riferimento della tradizione e delle innovazioni,

valorizzando risorse umane e mezzi nell'interesse generale del territorio». Gli appuntamenti sono tutti aperti al pubblico, finalizzati alla crescita culturale ed al confronto tra cittadini e soggetti pubblici e privati. Gli incontri si svolgeranno nell'auditorium dell'istituto a Marconia, con la prospettiva di ripercorrere la storia dell'Itas, far conoscere il suo operato e discutere delle tematiche più strettamente correlate allo specifico campo d'insegnamento del tecnico agrario, che rappresenta da sempre un punto di riferimento per il territorio essendo inserito in un contesto ideale per la diffusione di questo tipo di formazione, pratica e finalizzata a essere applicata ad una realtà che punta da sempre sull'agricoltura viste le peculiarità del Metapontino. Roberto D’Alessandro provinciamt@luedi.it

Incontro con il direttore generale Gaudiano sul futuro della struttura

«Tinchi sia un polo d’eccellenza» La richiesta all’Asm del Comitato per l’ospedale TINCHI DI PISTICCI - Lunedì scorso (9 marzo) il Comitato per la difesa dell'ospedale “Angelina Lodico” di Tinchi di Pisticci si è incontrato, nei giorni scorsi, con il Direttore generale dell'Azienda sanitaria del Materano, Vito Gaudiano, insieme al sindaco di Pisticci, Michele Leone. Al Direttore generale è stata ribadita la necessità di «fare del presidio ospedaliero di Tinchi -si legge in una nota del Comitato- un Polo di eccellenza per diverse specialità, tenendo conto delle risorse professionali e delle prestazioni erogate, così come richiesto anche dal consiglio comunale di Pisticci con delibera del 29 novembre 2008 approvata all'unanimità. La richiesta di un nuovo Piano strutturale per Tinchi è stata ampiamente illustrata anche alla luce delle ingenti risorse che sono state utilizzate negli anni scorsi per adeguamenti e varie ristrutturazioni e giustificata dal notevole tasso di operati-

L’ospedale di Tinchi

vità che , come riscontrato nel Piano sanitario Regionale 1997/1999 risulta addirittura superiore a quella di altri ospedali della provincia (34,32%

contro il 31,60% di Matera e del 26,49% di Policoro)». Il Comitato ha anche ribadito la necessità del potenziamento dei servizi attualmente erogati dall'ospedale di Tinchi anche allo scopo di contenere la migrazione sanitaria verso altre regioni. Il dottor Gaudiano ha dichiarato la disponibilità a tenere costantemente informati il sindaco di Pisticci e lo stesso Comitato sui futuri sviluppi che riguardano la struttura ospedaliera di Tinchi. Il Comitato si è riservato di valutare costantemente le future decisioni della direzione dell'Asm di Matera augurandosi di «non trovarsi nella condizione di procedere ad altre forme di lotta e di mobilitazione della numerosa utenza della vasta zona interessata». Il Comitato ha dichiarato di voler «rimane sempre vigile e attento, informerà la cittadinanza di ogni eventuale novità». provinciamt@luedi.it

Montescaglioso Ultimo libro molto apprezzato anche nella terra del Sol Levante

Successo “orientale” per Dichio MONTESCAGLIOSO - Il professor Francesco Luciano Dichio è autore del libro “La formazione umana. Ricerca sociale e valori della vita dai diversamente abili ai carismatici agli eccellenti”. L'autore, di Montescaglioso, è laureato in Pedagogia ad indirizzo filosofico con tesi di laurea in psicologia ed è da pochi anni in pensione. Nel corso della sua quarantennale carriera ha insegnato nella scuola superiore di II grado (per 24 anni di ruolo) e per 18 nella Scuola elementare. Ha svolto la sua opera tra Torino e le province di Ta-

ranto e Matera. Notevole anche il curriculum delle attività svolte: è stato insegnante di sostegno, ha diretto diversi corsi di Cultura magistrale autorizzati dal Ministero della Pubblica Istruzione ed è stato per dieci anni componente del Comitato italiano Giochi infantili, oltre che di commissioni per gli esami di Stato, per i concorsi ordinari e abilitanti in Filosofia, pedagogia e psicologia. L'opera, edita da Edizioni Pugliesi (2009, Martina Franca, Taranto) nella Collana letteratura giovanile, ha avuto inizio già nel 1992, con dispense che

negli anni sono state aggiornate sino all'uscita editoriale ufficiale. Attualmente sono già state vendute 1.500 copie e l'opera sta riscuotendo un notevole successo; è già stata richiesta da scuole superiori. Una conferma dell'apprezzamento di questo lavoro giunge dalla posizione, nell'indice di gradimento delle opere edite dalla stessa casa editrice e dalla richiesta, proveniente dal Giappone, di inviare nel Paese del Sol Levante 1000 copie tradotte. L'autore ha voluto riassumere i contenuti della sua opera sottolineando

come nella ricerca contenuta si voglia alimentare: “lo sviluppo delle capacità di saper svolgere determinate attività della vita umana con competenze, abilità, creatività, passione, talento e, soprattutto, con onestà, secondo i principi etici di ogni religione, prendendo come modello privilegiato, la religione cattolica”. La proposta letteraria del professor Dichio muove principalmente tra cultura umana e divina, tra istanze della ragione e quelle della fede, «in un mondo ricco di stimoli, di insidie, di personalità eccellenti e, nello stesso tem-

Montescaglioso

po, di valori esistenziali, che procurano gioia e il gusto di vivere». Una grande soddisfazio-

ne per lo scrittore di origini montesi. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it


Giovedì 12 marzo 2009

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San Mauro Forte Personale Ata dell’Istituto comprensivo contro il ridimensionamento

Scuola smembrata, strappo al territorio SAN MAURO FORTE - La razionalizzazione del sistema scolastico regionale non ha soddisfatto proprio tutti. A protestare, con una nota diffusa ieri, è il personale Ata dell’Istituto comprensivo di San Mauro Forte-Garaguso, letteralmente smembrato. «Il Piano di ridimensionamento scolastico -si legge in una nota- dopo uno stucchevole balletto di decisioni altalenanti e sempre puntualmente contraddette dagli stessi autori del Piano, è stato approvato dal consiglio regionale di Basilicata, ma ha fortemente penalizzato l'Istituto comprensivo di San Mauro Forte, che stato, così, smembrato in due: la

scuola di San Mauro accorpata a Salandra, quella di Garaguso ad Accettura». Una decisione non proprio opportuna, secondo gli scriventi, e fuori da ogni logica, perché ciò ha creato due “micro” istituti comprensivi, che sicuramente non reggeranno alla spietata forza dei numeri (almeno 500 alunni). Il prossimo anno queste due istituzioni scolastiche subiranno un'ulteriore aggregazione e nuovi rimescolamenti, che sanciranno un destino insicuro e dai contorni incerti. Eppure sarebbe stato naturale, mantenendo l'unità dell'Istituto di San Mauro, la costituzione di un nuovo Istituto comprensivo

con Accettura, che avrebbe valorizzato non solo l'identità culturale e territoriale di questa parte della Collina materana, ma avrebbe fatto risaltare la lunga e proficua esperienza organizzativa e didattica delle scuole di San Mauro e Garaguso. Infatti, queste due scuole hanno operato per molti anni in modo unitario e hanno saputo offrire agli alunni e alle loro famiglie offerte formative e culturali, largamente apprezzate e condivise, perché calate in realtà comuni e omogenee. Non ci avrebbero, pertanto, appassionato, né certamente diviso, le ancestrali contese di campanile circa la indicazione della

sede della direzione, ma avremmo apprezzato la volontà decisionale di chi, finalmente, teneva in grande considerazione questa parte di territorio, che soffre lo spopolamento continuo della popolazione attiva per mancanza di sviluppo e, soprattutto, di infrastrutture. Ancora una volta, quindi, sono prevalse le logiche di piccoli e grandi interessi politici, che hanno fatto perdere l'occasione di invertire la tendenza negativa e contribuire a determinare un effettivo riscatto non solo economico ma anche culturale. Di fronte a questa insensibilità a salvaguardare la realtà di queste nostre terre, neglette

Un’aula scolastica

e abbandonate proprio dai nostri eletti, manifestiamo una profonda delusione ed esprimiamo il nostro disap-

punto con le parole di un grande poeta: “Tantaerie animis praefectis irae?”». provinciamt@luedi.it

Stigliano «Un buon presidio sanitario serve anche ad arginare lo spopolamento»

Riprende la battaglia per l’ospedale Oggi incontro del Comitato civico con i vertici dell’Asm STIGLIANO - «Interventi decisi e decisivi affinché il territorio montano sia salvaguardato, attraverso azioni volte a garantire la tutela della salute in un'area depressa, isolata e abbandonata. E' questo quanto abbiamo chiesto con forza in una lettera inviata al direttore generale dell'Azienda sanitaria materana, Vito Gaudiano. In quella lettera abbiamo anche sollecitato un incontro al dg dell'Asm, durante il quale approfondire queste tematiche, che si terrà, grazie all'interessamento del sindaco di Stigliano, Leonardo Digilio, e ai componenti del consiglio e della commissione, nella giornata di oggi presso la sede dell'Asm a Matera». Giuseppe Mariano, presidente del comitato civico “Pro Montagna Materana”, lancia il suo appello ai vertici dell'Azienda sanitaria materana perché siano messe in atto tutte quelle strategie operative ispirate ai principi di equità, solidarietà e giustizia economica e sociale e che tendano ad adeguare i livelli delle prestazioni sanitarie agli standard più diffusi anche

Giuseppe Mariano del Comitato civico per l’ospedale

nelle aree più isolate, come appunto quella della montagna materana. Un appello che il sodalizio già da tempo rivolge al mondo della politica e degli operatori sanitari, e

che individua nel lavoro sinergico e per obiettivi condivisi il proprio strumento principale di azione. Solo con simili metodologie di intervento, sono convinti i componenti del comitato civico, è possibi-

le in modo credibile trasformare in azioni concrete le idee di sviluppo, tradurre in strategie operative le dichiarazioni ed i progetti. «Il principio ispiratore dell'azione su tematiche tanto importanti dichiara Giuseppe Mariano- deve essere per forza quello della condivisione e deve tendere al miglioramento di tutti quei fattori che influiscono sulla salute collettiva. Il nostro territorio soffre per la sua conformazione orografica che contribuisce al suo isolamento. Tutta questa serie di cause determinano le condizioni di instabilità economica e sociale in cui ci troviamo e, a seguire, la debolezza imprenditoriale derivante dalle vicende demografiche che determinano uno scarso ricambio generazionale, oltre che un generale abbandono del territorio. Ma il deciso processo di spopolamento -continua il presidente del sodalizio- è anche figlio di politiche poco attente, se non di vera diserzione. E in tale quadro non si è sottratto il settore sanitario. Dal 2002 al 2006 il saldo migratorio del Distretto di Stigliano ha evi-

Grassano Militari nei luoghi pubblici per consegnare il decalogo antitruffa

Mano tesa dei carabinieri agli anziani GRASSANO - Anziani soli e indifesi, troppo spesso vittime di truffe e raggiri da parte di gente senza scrupoli. Ma come difendersi? Come comportarsi e soprattutto a chi rivolgersi in caso ci si senta vittime di un tentativo di truffa? Lo hanno spiegato ieri i carabinieri della stazione di Grassano nel corso di una giornata di sensibilizzazione dedicata agli anziani e alle persone sole, per spiegare i comportamenti da tenere per evitare di essere raggirarti. Già dalle prime ore del mattino gli uomini della locale stazione, sotto la guida del comandante, il maresciallo Giovanni Giacomobello, e coadiuvati da una pattuglia proveniente dalla stazione di Pisticci, hanno girato per le strade del paese avvicinando gli anziani e consegnando loro un volantino contente un vademecum su come difendersi dalle truffe. Gli uomini dell'Arma hanno spiegato agli anziani le truffe più frequenti recandosi proprio nei luoghi solitamente più affollati da anziani: negli studi dei medici di base, nel centro storico del paese (dove è alta la densità di popolazione anziana ), davanti alle chiese dopo le messe del mattino e del pomeriggio e nelle piazze del paese dove

gli anziani passano il tempo a chiacchierare . Alla luce dei fatti di cronaca degli ultimi mesi che hanno visto coinvolti, in diversi paesi della provincia, molti anziani vittime di furti e raggiri da parte di persone che con una scusa sono riuscite ad introdursi nelle abitazioni, la Compagnia provin-

ciale dei carabinieri di Matera ha deciso di promuovere la diffusione di piccole regole che possono essere d'aiuto al fine di evitare di cadere nella “vergognosa” trappola. Ecco alcune delle semplici regole per evitare le truffe: “Diffidare di persone sconosciute in particolar modo di donne con atteggiamento compiacente; non aprire la porta di casa, se non si è certi dell'identità di chi chiede di entrare; avvertire, se presente, un familiare; se soli, telefonare, in caso di dubbio ai numeri di emergenza; evitare di consegnare somme di denaro, in quanto società ed enti pubblici non inviano, mai, propri dipendenti per la riscossione del denaro; se possibile, farsi accreditare su un conto corrente, le somme percepite a titolo di pensione; diffidare di qualsiasi offerta, specie se eccessivamente conveniente e se operata porta a porta; non firmare, mai, contratti non chiari e consultare, sempre persone di fiducia, familiari o forze dell'ordine; nel caso uno sconosciuto sia riuscito ad entrare in casa, cercare di allontanarlo, con calma, avvisando telefonicamente il 112 o 113”. Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it

denziato numeri doppi rispetto al saldo naturale, 20 volte superiore a quello del distretto di Policoro e 8 volte rispetto a quello di Pisticci. Dallo stesso 2002 le politiche regionali e aziendali volte al contenimento della spesa sanitaria, anche attraverso l'eliminazione di strutture “doppione”, hanno determinato, per il solo Distretto di Stigliano, la soppressione dei reparti di ginecologia, pediatria, ortopedia, nonché una forte riduzione delle attività chirurgiche, delle attività di radiologia con un quasi contestuale avvio dei reparti di Lungodegenza ed Hospice. Capiamo che ci sono delle scelte di riorganizzazione -conclude Marianoma non si può perpetuarle senza tenere in debito conto i loro effetti sul territorio ed i suoi assetti, considerando una molteplicità di aspetti. Ecco perché ribadiamo la necessità di condividere i processi decisionali. Su questo ci spenderemo e di questo ci faremo portavoci anche nel prossimo incontro con il direttore Gaudiano». Rocco Olita provinciamt@luedi.it

Ordigno bellico in un podere di Irsina IRSINA - Sorpresa in località “Piani” di Irsina, dove un agricoltore ha rinvenuto nel suo podere un ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale. L'ordigno, probabilmente, è emerso dal terreno durante la fase di aratura. Si tratterebbe di un proiettile anticarro delle dimensioni di diciassette centimetri per otto. I carabinieri, allertati dall'agricoltore, sono arrivati subito sul posto, e preso in consegna il reperto bellico, transennando subito l'area circostante. Ora si attende l'intervento degli artificieri del Nucleo operativo di Salerno, per la definitiva messa in sicurezza dell'ordigno. Questo ritrovamen-

to non risulta l'unico ritrovato nell'agro di Irsina, già altre volte si sono verificati ritrovamenti simili. Si tratta infatti, quasi sempre di proiettili che i militari usavano per la difesa delle postazioni. Ciononostante, gli ordigni ritrovati, non provocano quasi mai, grossi problemi di sicurezza per l'incolumità della popolazione. Anche se la notizia desta sempre molta attenzione, soprattutto nella popolazione, anziana, che si lascia prendere in lunghe dibattiti, che vanno a rievocare il loro passato. Irsina infatti all'epoca, ospitava una base militare. Mimmo Donvito


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Tursi Confermato lo scioglimento dell’assise comunale deciso nel marzo 2008 dal prefetto

Ora il sindaco Guida deve lasciare Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso dei dimissionari TURSI - L'ombra del commissario prefettizio aleggia intorno il municipio di Tursi. Infatti, a un anno di distanza dalle dimissioni i nove consiglieri comunali di Tursi, Giuseppe Modarelli, Rosa Sarubbi, Salvatore Mario Ragazzo, Angelo Castronuovo, Salvatore Cosma, Antonio Caldararo, Salvatore Caputo, Antonio Lauria e Annibale Santagata, hanno raggiunto il risultato tenacemente perseguito. E' quanto è emerso dalla pronuncia del Consiglio di Stato, riunitosi martedì scorso e la cui pubblicazione è avvenuta ieri. L'Avvocatura Generale dello Stato, infatti, ha difeso la legittimità dell'operato dell'allora Prefetto di Matera, Carlo Fanara, che aveva sospeso il consiglio comunale nominando un commissario, attese le intervenute dimissioni della maggioranza dei consiglieri in carica. La vicenda inizia con le dimissioni presentate il 6 marzo 2008 da nove consiglieri comunali, ma ritenute

Da sinistra, Ignazio Lagrotta e Giuseppe Panio

non idonee perché non autenticate dal segretario comunale, Elisa Bianco. I nove dimissionari, però, avevano proceduto il 14 marzo 2008 alla conferma delle dimissioni già protocollate, con atto autenticato nelle forme di legge, sanando la precedente irregolarità. Il Consiglio di Stato, pertanto, conferma le sue recentissime pronunce e accoglie le

tesi degli avvocati dei dimissionari professor Aldo Loiodice, professor Ignazio Lagrotta e Giuseppe Panio e riforma la sentenza del Tar, che aveva mantenuto in vita il sindaco Guida e la sua giunta: Natale Vallone, Francesco De Simone, Angelo Viviano, Pietro Santamaria, Tommaso Tauro e Filippo Palermo (presidente del Con-

siglio comunale), compreso l'assessore alla Cultura, Francesco Marra, che però non aveva inteso firmare il ricorso contro la decisione prefettizia. Ora non resta che attendere. Non appena la decisione dei giudici romani sarà trasmessa alla prefettura di Matera, si determinerà l'immediata sospensione del consiglio comunale e il commissario prefettizio verrà reintrodotto nelle funzioni in attesa del definitivo scioglimento. E' il caso di dirlo: c'è voluto un anno, ma i dimissionari possono finalmente festeggiare. In sostanza torna in vita il provvedimento del prefetto di Matera che sospende il consiglio e nomina il commissario in attesa del decreto di scioglimento. Il Consiglio di Stato, massimo grado della magistratura amministrativa, e quindi inappellabile, ha specificato che «il vizio delle prime dimissioni è stato sanato con le seconde dimissioni», e che comunque la surroga di Santagata (presupposto fon-

damentale per poter arrivare a nove consiglieri) non era legittima. Non mancano i primi commenti: «Sono grata ai nostri avvocati ed ai giudici romani -ha detto al Quotidiano Rosa Sarubbi- che hanno ristabilito la legalità. Rimane, però, un altro giudizio politico che riguarda il sindaco sfiduciato: ora è tutto nelle sue mani; se non si dimette subito, prima della nomina del commissario prefettizio, sarà la causa di 15 mesi di commissariamento e ciò certamente non porterà giovamento sia al già dilaniato Pd locale e provinciale e sia al popolo tursitano. Pertanto, l'avvenire dipende non più da una commissione giudicatrice, ma dalle dimissioni del sindaco e dalle elezioni democratiche del popolo sovrano a giugno 2009». Soddisfatto anche Antonio Lauria: «La volontà democratica -ha detto- ha finalmente avuto giustizia. Fare il sindaco in quelle condizioni non è edificante». Pierantonio Lutrelli

Nas chiudono un deposito di frutta BERNALDA - Nell'ambito dei consueti controlli volti a verificare le condizioni igienico sanitarie delle strutture commerciali adibite alla vendita di alimenti, i carabinieri del Nas di Potenza e quelli del posto hanno effettuato un'ispezione all'interno di un deposito per la vendita all'ingrosso di prodotti ortofrutticoli. I militari hanno constatato gravi carenze igienicosanitarie. In particolare, è stata rilevata la presenza di ragnatele, umidità, pavimentazione non a norma e pareti con evidenti intonaci scrostati. Al termine del servizio, la struttura è stata chiusa. provinciamt@luedi.it

Metaponto

Tursi Previsto l’avvio immediato di corsi per la sicurezza e la patente europea del computer

Minorenne con la droga negli slip

L’Istituto tecnico punta sul lavoro

METAPONTO - La Polizia ferroviaria di Metaponto ha sorpreso un giovane minorenne che viaggiava sul treno in possesso di stupefacenti. Saliti a bordo del treno Icn 786 Milano-Crotone per svolgere il consueto servizio di prevenzione, gli agenti operanti hanno controllato il giovane che aveva destato sospetti per il suo comportamento circospetto. Il giovane 17enne residente a Policoro, abilmente aveva occultato negli indumenti intimi grammi 4,1 di eroina. Il giovane è stato denunciato a piede libero presso il tribunale dei minorenni di Potenza. provinciamt@luedi.it

TURSI - E’ stato siglato ieri, un importante protocollo di intesa per consolidare il rapporto tra imprese edili e scuola. Coinvolge l'Istituto tecnico commerciale e tecnici del turismo “Manlio Capitolo” di Tursi e le organizzazioni materane (che non perseguono finalità lucrative) in rappresentanza del settore delle costruzioni: il Comitato Paritetico Territoriale Antinfortunistico e l'Ente scuola edile di Matera. Entrambi gli organismi sono costituiti da AnceConfindustria e Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil. Nella mattinata, presso la sede della scuola in via Santi Quaranta, si sono incontrati i responsabili dei diversi enti delegati a sottoscrivere i reciproci impegni collaborativi per gli studenti in materia di educazione e formazione professionalizzante e, al contempo, programmare una serie di iniziative mirate nello specifico settore delle costruzioni proprio

Intesa tra l’Itcg “Manlio Capitolo” e le organizzazioni materane per i futuri geometri. Un particolare riguardo è rivolto alle problematiche della sicurezza nei luoghi di lavoro e dell'utilizzo della tecnologia informatica, al fine di consolidare, ampliare e stimolare conoscenze adeguate alla complessità sociale del mondo del lavoro in continua e rapida trasformazione, concretamente finalizzate alla realizzazione di corsi di formazione per gli alunni. Hanno firmato il presidente, Raimondo Coretti, e il vice-presidente, Cosimo D. Paolicelli, dell'Esema, con Vincenzo Stigliano e Michele Andriulli, rispettivamente presidente e vicepresidente del Cpt, e il collaboratore del Dirigente scolastico, professor Giorgio Pasquale. Il documento impegna le parti a creare nuove opportunità di educazione e formazione integrata che accompagni lo studente dalla fase di rafforzamento delle conoscenze e competenze possedute a quella dell'acquisizione delle compe-

tenze richieste dal mercato del lavoro. Inoltre, i presidenti degli enti materani e il dirigente scolastico nomineranno propri rappresentanti e/o delegati, i quali avranno il compito di condurre le iniziative programmate e di coordinarne il loro lavoro comune. Intanto, con la collaborazione del responsabile della formazione del Cpt di Matera, Enzo Carafa, e della funzione strumentale scolastica, Anna Costanza, sarà attivato il corso relativo alla sicurezza sul lavoro, strutturato nel doppio modulo normativo e tecnico, e rivolto agli studenti delle classi quinte A e B geometri. Nella funzione di docenteesperto in sicurezza Corrado Urgo, ispettore Inail, con l'obiettivo di fare acquisire ai corsisti consapevolezza di comportamenti lavorativi sicuri e conoscenza dei rischi. A richiesta mirata della scuola tursitana, l'Ente scuola edile di Matera attiverà per gli alunni anche corsi di topografia,

autocad di base, primus, Ecdl. «Tanto avviene nell'ottica di una scuola che cambia e di una domanda sempre crescente di personale qualificato. -ha spiegato il dirigente scolastico Giuseppe Sole- L'Itcgt promuove così rapporti costruttivi e strategici tra il sistema imprenditoriale e quello scolastico e della formazione, con l'obiettivo di sviluppare azioni sinergiche intese a creare figure professionali più qualificate, consapevoli e responsabili del proprio ruolo aziendale». A tal fine, con l'intento di fornire strumenti concreti di conoscenze del futuro ambito lavorativo proposti da esperti del settore, hanno trovato favorevole riscontro da parte degli enti indicati le fattive sollecitazioni dei docenti della scuola incaricati di funzioni strumentali: Concetta Mormando, Aida Graziano, Maria Falcone, Francesco Viggiani, Anna Costanza. provinciamt@luedi.it

Presentato il libro del movimento dedicato al cronista del Quotidiano Antonio Rosamondo

“Cittadini Attivi” protagonisti a Roma ROMA - «Abbiamo saputo che ci sono persone a Bernalda, che quando devono chiamare il Comune per segnalare guasti o disservizi, dicono di far parte dei “Cittadini Attivi” e, quasi immediatamente, il problema che le assillava viene risolto, come per magia». Ha l'aria soddisfatta, Donato Fuina , imprenditore e cittadino attivo per antonomasia, quando racconta quest'aneddoto. E lo fa a 482,5 chilometri di distanza dal mitico corso Umberto e a pochi passi dalle autentiche, sordidissime stanze del potere capitolino. Siamo a Roma, una sera di febbraio e siamo, per puro caso, in via Basento. I Cittadi-

ni Attivi di Bernalda presentano il loro libro, anzi, il libro di Antonio Forcillo che del gruppo è attento diarista nonché puntuale addetto stampa. Una sorta di Navarro-Valls, il cui Papa di riferimento è Antonio Tamburrano, filosofo e ideologo di quest'Antipolitica tutta magnogreca. “E fu antipolitica”, il titolo del prezioso volume, edito da Il Filo. E con Forcillo e Tamburrano ci sono pure Fuina, braccio pragmatico del movimento e il tenace Salvatore Marciuliano. Un quartetto di tutto rispetto che ha destato clamori pure nella distratta capitale. Il pubblico si è interessato molto alle mirabolanti av-

venture di questi supereroi moderni, incredibili a dirsi, ancor più incredibili da raccontarsi. Gustoso volume che procede, incessante, esplicitando storie più o meno curiose, più o meno deliranti. Storie di quotidiana sopravvivenza. Coi Cittadini Attivi c'è pure il giovanissimo Gallotta. Cittadino Apprendista, che pare invogliato più dalla gita nell'Urbe che da altro. «Il nostro movimento si rivolge principalmente agli adulti» spiega Fuina. Che, poi, rincara la dose esplicitando la sua idea circa la necessità che sia la generazione dei cinquantenni a cambiare le cose «Perché non ha mai avuto la chance che si

meritava». E' fucina di idee creative, la compagnia. Con uno spiccato senso critico. Pronti in ogni momento, a raccontare quest'avventura nei panni di difensori civici motivati da una destabilizzazione costante del sistema. «Senza schierarci, ma rimanendo neutrali» precisa Forcillo. Preannunciando filo da torcere a chiunque conquisti poltrone ambite. Questi guru nostrani dell'antipolitica paiono abituati a lottare per la credibilità, divenendo, così, esempio di capacità d'azione, specie per il nostro sud. Nessuno, infatti, gli avrebbe dato un centesimo, quando cominciarono a protestare, anni or sono, contro

I Cittadini Attivi a Roma

le onde elettromagnetiche. Poi venne la visibilità mediatica, il clamore, i successi. Facili, forse, al tempo della demagogia e delle promesse fatte tanto per. Di sicuro, sofferti. Amabilmente raccontati, sul Quotidiano, dal compianto Antonio Rosamondo, al quale il volume di Forcillo è dedicato.

L'illustre cronista bernaldese s'innamorò di questi folli girondini della Valbasento e ne narrò le gesta, ma lo fece restando critico. Perché lo spirito stesso dell'iniziativa non avrebbe mai permesso un'adesione incondizionata e sciocca. Damiano Laterza provinciamt@luedi.it


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Policoro Il commissario cittadino Udc, Simone, pronto a sensibilizzare i parlamentari

Su Marinagri interviene anche l’opposizione POLICORO - Si muove anche l'opposizione a perorare la causa di Marinagri. Il commissario cittadino dell'Udc, Cosimo Simone, dopo la richiesta di un incontro urgente del sindaco, Nicola Lopatriello, al ministro di Grazia e Giustizia, Angelino Alfano, si è detto pronto a sensibilizzare anche i parlamentari dell'Udc (Unione democratica di centro), forza politica di opposizione al Parlamento nazionale e di governo comunale nella città jonica, affinché i nuovi magistrati della procura della Repubblica presso il tribunale di Catanzaro possano più serenamente riesaminare gli atti che hanno portato il 17 aprile scorso al seque-

stro preventivo della struttura turistica: «Su questi temi che stanno a cuore della comunità -commenta il consigliere comunale- non ci sono steccati di coalizione che tengano. Sono temi talmente importanti per il futuro nostro e di chi ha deciso di vivere qui, che dobbiamo tutti insieme fare uno sforzo culturale e lavorare nell'interesse di imprese e lavoratori che in questi mesi si sono trovati di punto in bianco senza un lavoro o con uno precario. Tuttavia l'operato della magistratura, potere autonomo, va rispettato e la politica non deve interferire proprio per il principio della separazione dei poteri che

caratterizza uno Stato civile e moderno. Però come partito, e anche singolarmente, sono d'accordo con la presa di posizione del sindaco Lopatriello su una rivisitazione del faldone di inchiesta, a bocce ferme, che ha portato al sequestro, che dovrebbero intraprendere i nuovi magistrati. Ricordo anche a chi ha la memoria corta che già nel 2007 c'era stato un sequestro cautelare, e subito dopo il dissequestro da parte degli stessi magistrati che nel 2008 hanno provveduto a bloccare per la seconda volta la costruzione della cittadella sul mare. Da qui nascono le mie perplessità e chiederò anche ai parla-

mentari eletti nell'Udc di dare forza all'iniziativa di Lopatriello nella speranza che una volta per tutte si faccia chiarezza giudiziaria sulla liceità dell'intervento». E a tal proposito Lopatriello ha già sollecitato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, e il capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri, di chiedere al Ministro Alfano di utilizzare i poteri che la legge gli attribuisce per cercare di far riesaminare l'inchiesta anche alla luce delle ultime dichiarazioni del neo Pm che ha sostituito De Magistris, sulla legittimità di parte dell'investimento: «In questa battaglia a favore della verità chiamo in causa anche la

I cantieri del villaggio “Marinagri a Policoro

Regione Basilicata -osserva Lopatriello-, la quale si è sempre espressa a favore dello sviluppo turistico sia politicamente che con atti di sua competenza su Marinagri. Dunque coerenza vuole che anche la Regione faccia

sentire la propria voce a favore di Marinagri, delle imprese, delle maestranze e di tutti i cittadini che vedono ancora oggi nel turismo la risorsa principale di sviluppo della fascia jonica». provinciamt@luedi.it

Policoro Interrogazione del consigliere Labriola dopo la richiesta di 500.000 euro per l’opera prestata

I condoni rischiano di costare salato Il consulente Saladino ha lavorato senza convenzione POLICORO - Scoppia il caso dell'ingegner Saladino. E' quanto si evince dalle tre interrogazioni a risposta scritta e orale fatte pervenire al sindaco, Nicola Lopatriello, dal consigliere comunale di opposizione del Pd, Franco Labriola. La prima riguarda l'istruttoria delle pratiche di condono edilizio. «Da notizie acquisite presso gli uffici comunali -ha scritto l'esponente della minoranza- risulta che i contratti stipulati con l'ingegner Saladino, per l'istruttoria delle pratiche di condono edilizio, sono scaduti alla data del 15 settembre 2007 e che ad oggi, non risultano risolti i rapporti instaurati con il professionista. Ciò potrebbe portare il professionista ad aprire un contenzioso, nel quale l'Amministrazione comunale risulterebbe soccombente, avendo nel frattempo beneficiato di prestazione professionale, pur in mancanza di regolare contratto e perciò ascrivibili a debiti fuori bilancio». A tal proposito Labriola ha chiesto al sindaco di «sapere se, nel frattempo sono intervenuti nuovi rapporti contrattuali e se sì, di che natura». E, inoltre, «di sapere se il professionista ha provveduto a consegnare tutte le pratiche in suo possesso all'Ufficio tecnico e come intende l'Amministrazione garantire il servizio nel futuro». La seconda interrogazione riguarda proprio la richiesta fatta pervenire da Saladino al Comune, attraverso il suo legale, per l'importo di 440.000 euro per le spese di fitto dei locali adibiti

Franco Labriola

all'istruttoria delle pratiche di condono. «Dalla lettura dei contratti stipulati -ha evidenziato Labriola- risulta che l'incarico affidato al professionista non prevedeva rimborsi spese di fitto. Chiedo, pertanto, di sapere se, nel frattempo sono intervenuti nuovi rapporti contrattuali e se sì, di che natura». La terza interrogazione è incentrata, invece, sull'incarico per piani attuativi. «Risulta allo scrivente che il contratto stipulato dall'ingegner Saladino, per la redazione dei “Piani attuativi” prevedeva un compenso di 70.000 euro. Som-

me -ha continuato Labriola- già liquidate al professionista. Nel frattempo, intervenute le nuove norme sismiche, nel marzo 2004, il dirigente dell'Ufficio tecnico , ingegner Viceconte a riscontro di nuova proposta del professionista, per adeguamento dei piani, dichiarava la disponibilità dell'Amministrazione comunale, previa presentazione di nuova offerta. Offerta - ha tenuto ad evidenziare - mai formulata dal tecnico e che però, non impediva allo stesso di consegnare all'Amministrazione comunale i piani adeguati alle nuove norme sismiche. In data 11 aprile 2008, con nota del legale di fiducia dell'ingegner Saladino, veniva richiesto all'Amministrazione comunale il pagamento di 500.000 euro circa, per la nuova prestazione, mai contrattualizzata». Fatta questa premessa il consigliere ha chiesto al sindaco di sapere, «se l'amministrazione comunale ha affidato con regolare incarico, l'adeguamento dei Piani attuativi all'ingegner Saladino e se i Piani, consegnati dallo stesso Saladino, sono stati utilizzati dall'amministrazione comunale o se sono stati restituiti al professionista, in mancanza di un regolare affidamento, segnalando che ciò potrebbe configurarsi come un ulteriore debito fuori bilancio a seguito di azione legale». Si spera per le casse comunali che le richieste non diventino debiti fuori bilancio. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Policoro Si recupera domenica dopo il rinvio per le avverse condizioni meteo

Aspettando il derby jonico MONTALBANO - Il rischio neve e il conseguente rinvio del turno domenicale di campionato ha fatto saltare il derby jonico con l'A. Scanzano. E così lo Sporting ha ancora in bocca il dolce sapore del successo nel recupero contro il fanalino di coda Latronico. Una gara di estrema importanza, che potrebbe risultare determinante per decidere il destino delle due compagini impegnate nella lotta per la permanenza in Promozione, che vede attualmente lo Sporting favorito per il suo vantaggio acquisito di cinque punti. Il successo, il secondo al 'Puccio Dellorusso' di questa stagione, incassato con il classico punteggio di 2 a 0 potrebbe far pensare ad una gara senza storia, a tre punti guadagnati senza fatica e senza patemi.

In verità così non è stato. Il team di mister Diazenna si è complicata la vita, rimanendo in inferiorità numerica per l'ingenuità di Sgargi, fattosi espellere come un pivello per doppia ammonizione. E così nel secondo tempo è stata la compagine di D'Imperio a prevaricare, arrivando vicinissima al pareggio a cinque minuti dalla fine, quando Bellino, il numero uno jonico, è stato graziato dal palo, che ha fermato le speranze dei termali di riacciuffare il risultato di parità. Il gol in pieno recupero di Sergi, appena entrato, ha soltanto sancito la vittoria e punito oltre misura i volenterosi ospiti. Anche questa volta Diazenna ha rischiato più del dovuto per portare a casa i tre punti. Lo schieramento messo in campo

non ha convinto: la stessa tifoseria sugli spalti ha fatto sentire la sua voce, mostrando tutto il suo stupore e la disapprovazione per le decisioni del tecnico di tenere in panchina uomini eccellenti come Sergi, Stucci e De Francesco. E al tempo stesso lo schieramento mandato sul terreno di gioco non offriva una buona prova di sé, producendo trame velleitarie, un gioco ad 'andamento lento', con poche idee e tanta confusione. Troppi elementi appaiono come pesci fuor d'acqua nelle posizioni e nelle funzioni loro assegnate in campo dal tecnico, non sono convinti di essere impiegati al meglio. E i risultati sul piano del gioco si vedono. Il mister ha di che lavorare e soprattutto riflettere. Antonio Romano

Policoro Si escludono cause dolose

Chiosco di piante e fiori distrutto dalle fiamme Danni per 80.000 euro

Il chiosco dopo l’incendio

POLICORO - Un pauroso incendio è divampato all'improvviso nella serata di martedì scorso. Infatti erano le 23,15 circa di una serata surreale per tranquillità quando in via Salerno, proprio sul marciapiede antistante l'ingresso l'ospedale civile “Karol Woytjla” del centro jonico, dov'è ubicato un chiosco per la vendita di fiori e piante, per cause ancora da accertare ha preso fuoco. In pochi secondi le fiamme hanno raggiunto l'altezza di almeno dieci metri gettando nel panico i residenti della via e la stessa guardia giurata che si trovava nel gabbiotto dell'ospedale. I primi ad accorrere sul luogo dell'incendio sono stati i Vigili del Fuoco di Policoro, guidati dal caposquadra Antonio Castellucci, i quali hanno impiegato due autobotti di acqua per domare le fiamme. L'intervento è durato quasi due ore. A supportare il lavoro dei vigili del fuoco una gazzella della locale compagnia dei Carabinieri e poi anche gli agenti di pubblica sicurezza del Commissariato di Scanzano Jonico. Il vigilante della società “Tigerpol” di Policoro, di servizio martedì sera all'ospedale, non avrebbe visto nessun

movimento strano poco prima dello scoppio dell'incendio e pertanto la prima ipotesi è che si sia trattato di un cortocircuito interno il chiosco, probabilmente del quadro elettrico o di una stufa lasciata accesa per acclimatare le piante in questo scorcio di rigido inverno policorese. Lo stesso Castellucci poco prima di rientrare in caserma, dall'alto della sua esperienza in incendi e interventi di salvataggio vari che egli stesso ha stimato in 6000 nel solo 2008, dice: «Non penso che si sia trattato di incendio doloso… se così fosse si sentirebbe l'odore della benzina per terra dove invece non c'è nulla». Infatti inizialmente la dinamica dell'incendio aveva fatto temere un atto delinquenziale poiché le fiamme si erano propagate intorno la struttura ma, sia i carabinieri della locale compagnia sia gli stessi vigili del fuoco sostengono che le cause siano accidentali. Fatto sta che il chiosco martedì sera era totalmente distrutto con un danno complessivo, tra struttura, piante e fiori che si agirebbe introno agli 80 mila euro. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it


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Giovedì 12 marzo 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Champions League Amauri rialza la Juve dopo l’eliminazione per mano del Chelsea. Nedved: non è frattura

«Dispiaciuti, ma non molliamo» Blanc parla alla squadra che punta a Coppa e campionato JUVE FERITA e dispiaciuta, ma anche caricata a mille e consapevole di aver dato tutto quello che poteva ieri sera. I bianconeri sono fuori dalla Champions League, passa il Chelsea, ma la Vecchia Signora ha altri grandi obiettivi da inseguire. C'è tanto rammarico sì, ma anche tanta voglia di ripartire. In campionato, i sette punti di distacco dall’Inter lasciano aperti i discorsi, considerando lo scontro diretto in programma a Torino a metà a aprile. In Coppa Italia, la finale è ancora alla portata dopo il 2-1 subito in casa della Lazio la settimana scorsa. Il 22 aprile la semifinale di ritorno e la Juve può ribaltare il risultato. Ci crede Amauri, in campo solo negli ultimi 10 minuti della gara con il Chelsea. «Ci restano due competizioni, non abbiamo intenzione di mollare niente». Ha dichiarato il brasiliano il giorno dopo il 2-2 con il Chelsea. «Ci dispiace molto per l’eliminazione, ma ieri abbiamo davvero fatto una grande partita – continua Amauri -. Non dimentichiamoci che di fronte avevamo un Chelsea che lo scorso anno ha perso la coppa per un calcio di rigore e noi siamo stati all’altezza». Nel Chelsea decisivo Drogba, un giocatore che spesso è stato accostato ad Amauri. «In queste due partite ha dimostrato di essere un attaccante eccezionale – conclude l’attaccante bianconero -. Io voglio migliorare ancora e spero di poter arrivare presto al suo livello». BLANC Il giorno dopo l'eliminazione in Champions c'era anche l’amministratore delegato Jean Claude Blanc all’allenamento della Juventus. L’ad bianco-

A Mourinho non riesce il miracolo Champions

L’Inter saluta la coppa MANCHESTER INTER

MANCHESTER UTD (4-4-2): Van der Sar 6.5; O'Shea 5, Ferdinand 6, Vidic 6.5, Evra 6; C.Ronaldo 6.5, Carrick 5, Scholes 6 (25'st Anderson 6), Giggs 6.5; Rooney 6 (39'st Park sv), Berbatov 5. In panchina: Foster, Fletcher, Evans, Gibson, Tevez. Allenatore: Ferguson 6.5. INTER (4-3-1-2): J.Cesar 7; Maicon 6, Cordoba 6, Samuel 5.5, Santon 6; Vieira 5 (1'st Muntari 6), Cambiasso 6.5, Zanetti 6; Stankovic 6.5 (14'st Adriano 6); Balotelli 5 (25'st Figo 6), Ibrahimovic 5.5. In panchina: Toldo, Rivas, Maxwell, Cruz. Allenatore: Mourinho 5.5. ARBITRO: Stark (Ger) 6. RETI: 4'pt Vidic, 4'st C.Ronaldo. NOTE: serata buona, terreno in ottime condizioni, spettatori 76.212 (3.500 i tifosi nerazzurri), angoli 3-3. In tribuna Blatter e Capello. Ammoniti Samuel, Rooney. Recupero: 0'; 2'.

Parla il capitano rossonero Ranieri si congratula con Drogba

nero si è intrattenuto alcuni minuti nello spogliatoio con la squadra prima di accomodarsi a bordo campo per seguire l'allenamento. È stata una seduta defaticante senza Trezeguet, Giovinco e Del Piero, rimasti in palestra, e soprattutto senza Nedved che ieri sera, contro il Chelsea, è uscito al 12/mo di gioco dopo aver rimediato un brutto colpo all’ultima costa sinistra. Fortunatamente per il ceco, gli esami non hanno evidenziato alcuna frattura ma le condizioni del giocatore verranno valutate di giorno in giorno. Semplice corsa ed esercizi con la palla per tutti, prima di lasciare tutto il campo a Camoranesi e De Ceglie che dopo alcune settimane

Coppa Uefa: in campo l’Udinese, unica italiana ANCORA in 16 in corsa verso Istanbul, con poche big e tanti outsider. La Coppa Uefa si avvia oggi (ore 20.45) verso l’ultima fase, con l’andata degli ottavi che vedrà una sola squadra italiana ancora in tabellone, l’Udine- Marino se. Dopo le eliminazioni di Sampdoria, Fiorentina e soprattutto Milan, alla vigilia tra i grandi favoriti per il successo finale, resta la formazione di Marino a difendere i colori di un calcio lontano anni luce dai tempi in cui la minore delle competizioni europee era un feudo nostrano. Le finali tutte italiane,

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da Inter-Roma a Juve-Fiorentina, passando per Parma-Juve e Inter-Lazio, tanto per citarne qualcuna, sono ormai un lontanissimo ricordo e dando un’occhiata a chi è rimasto ancora in corsa spicca la massiccia presenza di formazioni dell’ex Urss. E ai friulani è toccata la più forte, lo Zenit San Pietroburgo retrocesso dalla Champions e campione uscente. L’Udinese può però affidarsi alla cabala: in quattro gare contro le squadre di Serie A, lo Zenit non ha mai vinto e Advocaat ha perso tre gare su tre in Italia.

sono finalmente tornati a lavorare sul rettangolo verde dove Iaquinta, Tiago, Buffon, Mellberg e Marchisio nel frattempo erano rimasti a parlare con Ranieri, probabilmente per analizzare ancora l’impegno di ieri sera contro il Chelsea. Ancora programma defaticante per Zanetti, affiancato oggi da Legrottaglie. A far visita alla Juve, in una giornata un pò nera, anche quattro campioni del nuoto: Randall Bal, Milorad Cavic, Kim Vandenberg e Evgeny Korotishkin che, con il loro allenatore Andrea Di Nino, hanno incontrato e scambiato quattro chiacchiere con Del Piero, Giovinco, Iaquinta, Tiago e Salihamidzic.

ALLENATORI Ulivieri ancora presidente FIRENZE – Renzo Ulivieri è stato confermato, per acclamazione, alla presidenza dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio (Aiac). L’assemblea generale si è svolta a Coverciano e, oltre alla conferma di Ulivieri alla presidenza, sono stati rinnovati gli organi sociali per il quadriennio 2009/2012. Entrano a far parte del Consiglio direttivo, tra gli altri, il tecnico del Milan, Carlo Ancelotti, e l’allenatore della Roma, Luciano Spalletti.

Maldini chiede continuità al Milan «ABBIAMO voltato pagina dopo le vittorie e dobbiamo farlo soprattutto dopo le sconfitte». Sono passate due settimane, ma l’eliminazione del Milan dalla coppa Uefa «resta pesante da digerire» per Paolo Maldini, che ora esorta i compagni a «non pensare tanto al passato e cercare di guardare al futuro che ci vede con una buona posizione in classifica». Il terzo posto è diventato un pò più stabile grazie alla vittoria con l’Atalanta ma, visto il cammino discontinuo della squadra, ai microfoni di Milan Channel il capitano rossonero avverte che «da qui a fine stagione bisogna mantenere continuità di rendimento, senza differenze tra le gare a San Siro e quelle in trasferta». Dopo diverso tempo, il Milan ha una settimana senza impegni. “Questo è un grande vantaggio. Adesso possiamo allenarci bene e affrontare le due trasferte che ci attendono, entrambe delicate per diversi motivi –spiega Maldini -: il Siena è una squadra che in casa ha messo in difficoltà praticamente tutte le avversarie e il Napoli con il cambio di allenatore ridiventa molto pericolosa». Forse più che gli avversari, la vera preoccupazione di Carlo Ancelotti sono le tante assenze con cui rischia di fare i conti anche domenica: Seedorf e Beckham potrebbero farcela, mentre è più difficile il recupero di Ronaldinho e Kakà.

Presentato il nuovo tecnico degli azzurri che giudica ottimo il lavoro di Reja

Donadoni: «Napoli, piazza stimolante» UNA CHIACCHIERATA con Reja per rendersi conto delle difficoltà del Napoli. Questo il primo obiettivo di Roberto Donadoni, nuovo tecnico azzurro. «Ho avuto modo di sentire Edy, siamo d’accordo che ci risentiremo dopo la conferenza stampa, parlerò con lui che si è dimostrato, per le poche parole che ci siamo scambiate, un’ottima persona – ha spiegato l’ex ct della Nazionale -. I risultati che ha ottenuto il Napoli in questi anni dimostrano che ha avuto una grandissima valenza e importanza per questa squadra. Dopo che avrò parlato con lui e avendo un contatto umano e diretto con i giocatori mi renderò conto delle difficoltà della squadra». Donadoni ritiene che proprio per questo sia

presto per parlare di nuovi moduli: «intanto non credo sia il caso di stravolgere tutto, quando le cose sono difficili e complicate bisogna avere l’intelligenza di non cambiare tutto rischiando di creare ancora più difficoltà». Il primo ostacolo sarà la Reggina ("una partita dura»), ma ci sarà tempo per conoscere la squadra e capire dove può arrivare. «Non dobbiamo parlare d’Europa, non ha senso, dobbiamo affrontare una gara dopo l’altra per cercare di ottenere il massimo che si può. Può essere facile e comodo parlare di obiettivi, ma tra il dire e il fare c'è di mezzo tantissimo». «Essere in una piazza come Napoli è molto stimolante per chiunque –continua Donadoni -, è il quarto bacino

d’utenza in Italia a livello di tifoseria, questo è significativo ed importante, il Napoli ha passato momenti fantastici, ma anche difficili, tutti insieme dobbiamo cercare di costruire qualcosa di importante. È chiaro che l’ambizione mia, della squadra e della società è fare il meglio possibile, ma questo non vuol dire Uefa o Champions League, vuol dire lavorare al meglio e non trascurare nulla per cercare di tirare fuori il massimo da ognuno di noi». Piazza stimolante quella napoletana, ma anche esigente, Donadoni sa come gestire certe tensioni. «Le pressioni sono ovunque, ho fatto per due anni il ct e ho vissuto in un contesto dove c'erano grandi pressioni, bisogna tradurle in positività,

se si subiscono e si diventa succubi, allora è tutto più complicato. La società non mi ha chiesto particolari obiettivi, io sono qui per lavorare e far sì che il Napoli arrivi il più in alto possibile».


42 Sport

Giovedì 12 marzo 2009

Prima Test al Viviani contro la formazione Berretti: prove generali

Potenza, testa a Pistoia Lolaico influenzato mette in apprensione Arleo IL CONTO lla rovescia per una delle partite più importanti della stagione può dirsi iniziato. Con la doppia seduta di ieri e un lavoro decisamente pesante, il Potenza ha caricato nuove energie adatte ad af-

frontare la Pistoiese in trasferta con il piglio giusto. Le prove generali saranno effettuate questo pomeriggio nel test consueto del giovedì che vedrà come sparring partner dei rossoblù la formazione Berretti.

Arleo era orientato a confermare lo stesso undici che ha battuto il Crotone, ma il persistente stato influenzale patito da Peppe Lolaico (anche ieri non si è allenato) mettono in apprensione l’allenatore.

Come si sa, infatti, Dei salterà ancora per squalifica la trasferta toscana, il potentino purosangue contro i calabresi è stato adattato (con splendidi risultati, ovviamente) a destra, ma a questo punto, carico di antibiotici e senza alle-

Seconda Palumbo testa il Melfi per la Val di Sangro e il patron scuote l’ambiente

Maglione: «In casa la nostra permanenza» DOPPIA seduta lavorativa per il Melfi, svolta come di consueto presso il centro Cedas di San Nicola. Al mattino lavoro prevalentemente fisico con Palumbo ed il suo staff che hanno fatto svolgere delle esercitazioni tese a migliorare la tenuta atletica della squadra in previsione del rush finale di campionato. Nel pomeriggio il tecnico si è invece soffermato sul lavoro tattico, provando alternativamente i vari reparti. Assente il solo Bacchiocchi che ha verificato del suo stiramento. La situazione non è particolarmente grave, anche se il centrocampista laziale non potrà risultare tra i disponibili per il match di domenica prossima contro il Val di Sangro. Bacchiocchi sfrutterà la sosta di domenica 22 per recuperare al meglio e presentarsi in ottime condizioni per la ripresa del torneo, allorquando il Melfi si recherà a far visita al Cassino. Nel frattempo tutto l'ambiente gialloverde è concentrato nella preparazione della gara con il Val di Sangro: “Si tratta di una partita estremamente delicata - sottolinea il presidente Peppino Maglione La Val di Sangro è un avversario in salute che mira a salvarsi evitando i play out. E' il nostro stesso obiettivo che noi intendiamo raggiungere al più presto

Peppino Maglione

sfruttando al meglio le partite casalinghe. Per questa ragione domenica mi aspetto una prova determinata e gagliarda. Dobbiamo cercare di ottenere i 3 pun-

ti che ci consentirebbero un ulteriore passo avanti in classifica e che di fatto ci faccia dimenticare lo scivolone in casa del Gela”. Questo pomeriggio sempre presso il campo di proprietà della Sata, il tecnico Palumbo inizierà a provare la formazione da opporre alla Val di Sangro. Recuperato Maisto e considerando gli scontati rientri di Gabrieli e De Angelis, il trainer venosino può contare su tutto l'organico a sua disposizione eccezion fatta per Bacchiocchi. Scontato l'utilizzo del 4-4-2, è presumibile che sugli esterni Palumbo proponga sia Gilfone che Tufano, sulla carta i laterali maggiormente offensivi della formazione federiciana. Nell'ottica di una partita da vincere, in cui è il Melfi a dover fare la partita, rivestono importanza capitale le corsie laterali, e la spinta che il Melfi saprà garantire. Negli scontri diretti in questo girone di ritorno il Melfi ha dimostrato di possedere una marcia in più rispetto agli avversari. Una situazione che va assolutamente ribadita anche domenica prossima, quando si potrebbe mettere un altro tassello fondamentale verso il raggiungimento del traguardo salvezza. Emilio Fidanzio

namenti, mette in dubbio la sua presenza. Siamo certi che, vista la generosità e l’attaccamento ai colori sociali, Lolaico quantomeno una prova la sosterrà, ma deve anche essere considerato che il Potenza si allontanerà dalla Basilicata fin da domani, per cui possibilità di vederlo all’opera non ce ne saranno molte. Fatto sta che già nel pomeriggio con le prove generali, un abbozzo di Potenza potrà certamente vedersi. Orientativamente Arleo confermerà il modulo antiCrotone, con un 4-1-4-1 assai duttile tatticamente e che può consentire anche rapide trasformazioni in corso d’opera. Certo, solo se Lolaico dovesse dare forfait, Arleo potrà pensare a uno schieramento diverso, ma l’idea dell’allenatore è quella (finalmente) di poter schierare la stessa formazione per due gare di seguito. L’organico si impreziosirà, comunque, anche del ritorno di Matteo Berretti, che si ag-

gregherà direttamente a Pistoia, nella sede del ritiro domani sera. Sarà, presumibilmente, nei 18. Sul fronte toscano, invece, si parla di una squadra molto carica e che si schiererà con un 4-4-2 abbastanza prevedibile. Torricelli rimette dentro Musawa, tenuto prudenzialmente a riposo contro l’Arezzo perchè diffidato e in odore di squalifica. Ricordiamo, infatti, che se quella di domenica è gara fondamentale per il Potenza, per i toscani rappresenta il primo di due impegni di fila interni (l’altro è proprio con la Juve Stabia, immediatamente lì vicina) che potrebbero far disegnare una nuova classifica e nuove ambizioni di play out. Circostanza, questa, che il Potenza vorrebbe scongiurare fin da subito, avendo a disposizione due risultati su tre (o anche una sconfitta per 1-0, avendo vinto all’andata 2-0) per non essere ultima in classifica. Alfonso Pecoraro

STRISCIONI IN CITTA’ I potentini si stanno mobilitano per Pistoia. Saranno molti gli studenti fuori sede che raggiungeranno la Toscana

La forza dei numeri salva il Melfi In Prima bagarre play out a 41 punti IL SITO internet de l’Italia del calcio è una preziosissima fonte in tema di statistiche e di numeri dei campionati di terza serie. Attraverso l’attenta lettura dei dati numerici, che in fin dei conti determinano gli andamenti della stagione, si può facilmente analizzare il cammino delle protagoniste del campionato di Prima e Seconda Divisione, azzardando anche un pronostico su chi si qualificherà ai play off e chi andrà ai play out, ma anche su chi vincerà il campionato. Ricordiamo che parte domenica, almeno per la Prima Divisione, la volata finale, dal momento che da qui al 17 maggio non ci saranno più interruzioni di nessuna specie. Per la Seconda, al contrario, il turno di riposo è in programma domenica 22 marzo, poi le ultime otto giornate. Nelle tabelle estrapolate dal sito giornalistico emergono dati inconfutabili sul rendimento della protagoniste. Proviamo ad azzardare qualche pronostico relativamente alla volata finale, in testa e in coda, se il rendimento delle squadre do-

vesse restare analogo a quello attuale. Nella zona alta della classifica il quadro è abbastanza delineato, con il Gallipoli che ha tre punti di vantaggio sul Crotone e un numero di gare in casa e fuori analogo (5 e 5). Semmai potrebbe pagare qualcosina il Benevento che deve giocare 6 volte in trasferta, dove finora ha totalizzato 11 punti in altrettante gare. Molto più alta, la migliore del campionato, la media di punti interni (2.66 a partita). Per questo i sanniti potrebbero chiudere a quota 59. Non dovrebbero essere raggiunti dalle squadre oggi a 41 punti, Arezzo e Cavese, nonostante i toscani abbiano da giocare 6 volte in casa (la media punti è 2.18) e 4 fuori (1.30) potrebbero statisticamente più facilmente chiudere a 58 che a 59. Va da sè che il Foggia, oggi sesto con quattro punti in meno dell’Arezzo, dovrebbe provare a fare la corsa sulla Cavese che, stando alla logica dei numeri espressi finora dovrebbe chiudere a 57 o 58. Il campionato sarà del Gallipoli, con questo passo, a una quota superiore ai 65, men-

tre il Crotone può chiudere al massimo a 64. Ripetiamo, consideriamo le “andature” medie finora riscontrate, quando in palio comunque ci sono ancora 30 punti per tutte. In zona rossa tutte le squadre hanno da disputare 5 gare in casa e 5 fuori, tranne il Taranto che va 6 volte in trasferta e il Sorrento, che gioca sei volte in casa. La proiezione numerica indica la Pistoiese come ultima della classe anche tra dieci gare, specie quando gioca in casa (anche se le prossime due avversarie sono Potenza e Juve Stabia). I toscani non dovrebbero totalizzare più di 7 punti. Quota che il Potenza può superare tranquillamente attestandosi tra i 9 e i 10 punti, proprio come la Juve Stabia. Diventa tutto più difficile per scoprire come si comporrà ancora il lotto delle candidate ai play out. Rispetto a questa media Sorrento, Marcianise e Pescara potrebbero chiudere a 41, il Taranto a 40, il Foligno a 39 e la Paganese a 38. Visto il grande equilibrio e lo stato di forma di qualcuna di queste formazioni, non è improbabile ipotizzare un’ammucchiata tra i 39 e i 41 punti che non potrebbero bastare, per la classifica degli scontri diretti, a evitare i play out. SECONDA DIVISIONE Per il primo posto discorso praticamente chiuso a favore del Cosenza a cui basterà sfruttare i cinque turni interni per chiudere al primo posto. Ge-

la, Catanzaro, vantantando rispettivamente 11 e 10 punti di vantaggio sulla sesta sono praticamente certi della disputa dei play off. Al massimo si contenderanno la migliore posizione possibile. Andria, Pescina e Cassino si disputeranno gli altri due posti, con una quota numerica che attualmente favorisce i pugliesi e gli abruzzesi che potrebbero fare 14 punti a testa, mentre il Cassino (che deve rimontare) orientativamente dovrebbe fare 13 punti. Il discorso che interessa più da vicino il Melfi è, ovviamente, quello della salvezza. I federiciani pagano il rendimento scadente del girone di andata (solo 12 punti), ma sono partiti con il piede giusto in questo girone di ritorno. La proiezione numerica mette il Melfi in condizione di fare non meno di 10 punti. A quota 38 i gialloverdi potrebbero dirsi salvi, dal momento che la proiezione dell’Aversa e della Val di Sangro porta a 35, quella dell’Isola Liri a 33 e quella del Manfredonia (unica squadra a giocare solo quattro volte ancora in casa, mentre tutte le altre cinque) al massimo a 30. Ripetiamo, quindi, si tratta esclusivamente di proiezioni numeriche, smentibili dai fatti che consentirebbero a ciascuna squadra in gioco di totalizzare ancora 27 punti, dovendosi disputare, appunto, 9 giornate di campionato.


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Giovedì 12 marzo 2009

Danza: «Se devo rischiare di perdere Diego a lungo preferisco tenerlo fermo»

Matera, il derby nel vivo Oggi test col Forza Matera: sede da decidere COMUNICATO TIFOSI Nonostante sia giunto solo ieri mattina in redazione, ovvero il giorno dopo degli altri organi di stampa, pubblichiamo il comunicato della Vecchia Guardia nello spirito di una linea di dare voce alla gente, scalfita non certo per scelta di chi riceve e pubblica comunque il comunicato ma da chi ci, probabilmente, dimenticati involontariamente. «Dopo l'ennesima delusione stagionale, maturata domenica nella gara casalinga contro il Sant'Antonio Abate, e il susseguente esonero del Mister Foglia Manzillo, apprendiamo oggi dai mezzi d'informazione il terzo cambio stagionale alla guida del nostro amato F.C. Matera. Una nuova discutibile scelta societaria è stata presa, scelta che, come accaduto in altre occasioni, non ci trova pienamente d'accordo. La famosa “scossa” all'ambiente, auspicata dalla Gradinata, era necessaria anche per togliere i residui alibi ad un gruppo di atleti che, spesso, nel corso di questa stagione, non ha pienamente onorato la gloriosa maglia che indossa, toccando forse il punto più basso nella gara di domenica. Quello che, però, ci stupisce è la cosiddetta “scelta interna” di affidare la squadra al Mister Danza. In particolare non riusciamo a capire come possano conciliarsi le ambizioni societarie palesate in più di un'occasione (obiettivo minimo 5° posto per i playoff ed eventuale ripescaggio), gli ingenti sforzi economici sostenuti dalla proprietà (non ultimo il rafforzamento della rosa con l'acquisto del giocatore Magliocco) con la scelta di un tecnico che, pur essendo interno all'ambiente del F.C., non sembra presentare le caratteristiche e l'esperienza necessarie per dare concreta realizzazione alle speranze e agli obiettivi comuni. Consideriamo dunque, ancora una volta, la scelta compiuta frutto di scarsa esperienza e conoscenza della categoria in cui il Matera si trova oltre che di un operato poco attento da parte della società e spesso contraddittorio.Nonostante questi dubbi legittimi, la Vecchia Guardia 1978 conferma il suo totale ed incondizionato sostegno alla squadra, in casa così come in trasferta, e riconosce gli sforzi e i meriti della proprietà per aver cercato di riportare il Matera ai fasti del passato e nelle categorie a cui dovrebbe appartenere. Forse sbagliamo, ma sbagliare è umano, Perseverare è diabolico». *Vecchia Guardia 1978

In ospedale a Siena

L’abbraccio di augurio a Davide Buono

Davide Buono

Forza Davide. La tua parata più importante non puoi fallirla. Davide Buono, portiere ventitreenne che ha vestito la maglia del Matera per due stagioni, è in coma all’ospedale di Siena. «Sto chiamando a tutti coloro che hanno voluto bene a Davide-parla già al passato remoto Giovanni Buono, papà di davide ed ex vice presidente del Matera-poi la voce si interrompe. Davide sta male. E’ in coma. Solo le preghiere di chi l’ha voluto bene possono fare qualcosa». tanti gli amici nella città dei Sassi a voler bene a un condensato di vitalità e forza che dovranno evitare un gol chiamato arrendersi. r.carpentieri@luedi.it

Una chance importante. Franco Danza la sta affrontando a trecentosessanta gradi e senza guardare a cosa accade intorno a lui. Terza scommessa in panchina? Forse tra i tre tecnici che si sono seduti sulla panchina del Matera Franco Danza è quello che più conosce l’ambiente e i calciatori. Soluzione interna motivata da queste considerazioni? Probabilmente solo in parte. Perchè a questo punto della stagione non era facile trovare un tecnico esperto e capace di questo girone H, senza dubbi il più difficile dei novi in serie D. In giro c’è davvero poco o nulla e se c’è un tecnico ancora libero è ovvio che c’è da chiedersi perchè non ha ancora trovato squadra. Carriera di Franco Danza che sembra ricalcare quella di Geretto del Monopoli che allenava il Massafra in Eccellenza pugliese e ora è portato a spalla nel centro neroverde. Il calcio è strano. Forse anche per questo resta il gioco più affascinante del Bel Paese. Comunque Danza l’avventura la sta vivendo a trecentosessanta gradi e con motivazioni da vendere. Ieri pomeriggio al campo della zona Paip grande applicazione da parte di tutti i calciatori a disposizione. «Se sono bravi loro lo sono pure io. Ho parlato chiaro e diretto ai ragazzi e devo ammettere che c’è una situazione che reputo molto positiva. I ragazzi si sono messi a disposizione e credo ce la giocheremo alla grande. Conosco bene Matera, perchè ci ho giocato ed anche a livelli professionistici. I tifosi vogliono vedere la ma-

IL GIUDICE SPORTIVO La Fortezza, un turno Il Giudice Sportivo, Notaio Francesco Riccio, assistito dal rappresentante dell’A.I.A., Prof. Antonio Sauro e dal responsabile di segreteria Sig. Marco Ferrari, nella seduta del 10 marzo 2009, haadottato le decisioni : 600,00 PIANURAPer avere, al termine della gara, due persone non identificate nè iscritte in distinta,una delle quali qualificatasi presidente della società, dopo essere entrate sul terreno di gioco, rivolto all'Arbitro espressioni gravemente offensive e minacciose. In alto Chisena e Albano in azione contro l’Angri, a sinistra Antonio La Fortezza fermato dal giudice sportivo per un turno e salterà il derby col Francavilla

glia sudata. Anche io. L’ho detto ai ragazzi e sono convinto che si riscatteranno alla grande dalla prestazione inqualificabile di domenica scorsa. Non sto guardando nulla se non la squadra e la partita di domenica. Parleranno i fatti e questi li possono fare solo i calciatori. Io posso spronarli, stimolarli ma è chiaro che loro fanno l’allena-

tore e non viceversa». Contro il Francavilla resta in dubbio Diego Albano che anche ieri non si è allenato. «E’ una situazoine da valutare bene. Diego è importante. Fondamentale. Ma non ho intenzione di rischiare di perderlo a lungo. Se sta bene gioca, ma non devono esserci rischi. Valuteremo nei prossimi giorni. Albano si è dichiarato dispo-

Francavilla, sono tre gli ex biancazzurri FRANCAVILLA – La formazione allenata da mister Lazic, continua nella sua preparazione in vista del derby in programma domenica prossima allo stadio “XXI Settembre – Franco Salerno” di Matera. Una gara che si preannuncia molto combattuta, con due squadre desiderose di ottenere dei punti importanti. Del Prete e compagni, dovranno sicuramente evitare di commettere errori, per non compromettere la propria posizione di classifica, che li vede a metà tra la zona play off e play out. Il Matera del nuovo tecnico Franco Danza invece, dovrà dimenticare la sconfitta subita domenica scorsa contro il Sant’Antonio Abate, davanti ai propri sostenitori, cercando di ripartire nuovamente alla rincorsa dei play off. Il Francavilla intanto, ieri, ha sostenuto la sessione di allenamenti, presso lo stadio “Nunzio Fittipaldi”, con la consueta parte atletica curata dal preparatore Pasquale Natale, composta da numerosi esercizi fisici e poi, la parte riguardante la tattica e i movimenti in campo da parte dei giocatori, curata naturalmente dal tecnico serbo Ranko Lazic e dal suo vice Salvatore Marino, quest’ultimo anche impegnato nella preparazione dei portieri. Intanto, buone notizie giungono dall’infermeria rossoblu, dove i due giocatori alle

Del Prete e il portiere Masi

prese con problemi muscolari, hanno ripreso, seppur gradualmente a lavorare con il gruppo e si tratta dei centrocampisti Fabio Pioggia e Nicola Romaniello. Naturalmente, per entrambi va elogiato il lavoro svolto dal fisioterapista Angelo Loperfido e dal medico sociale Giuseppe La Rocca. Ricordiamo che la gara di andata, venne vinta dai sinnici, con il risultato di due reti a zero, grazie alle marcature di Mele e Del Prete. E in quella circostanza, al termine del match, la società biancazzurra rese ufficiale l’esonero del tecnico Corino. La gara, sarà anche l’occasione per vedere in

campo da avversario, un ex di lusso come Antonio Chisena, che ha vestito per due anni la maglia francavillese e all’andata non fu in campo per squalifica. Oltre a Chisena anche Campo e Zangla hanno vestito la magia del Matera. In casa biancazzurra, assente per squalifica il centrocampista La Fortezza, ed in forte dubbio l’attaccante Albano, uscito malconcio dal rettangolo di gioco domenica scorsa. Per il Francavilla non ci sono state brutte notizie dal giudice sportivo e certamente per Lazic recuperare gli acciaccati è fondamentale. Claudio Sole

Due Gare Latartara Francesco (Ars Et Labor Grottaglie) Mazzella Daniel (Ischia Isolaverde).

Una Gara La Fortezza Antonio (Matera) Manzi Rosario (Pianura) Pastore Pietro (Bacoli Sibillaflegrea Arl Anglani Antonio (Francavilla Calcio) Paglialunga Andrea (Francavilla Calcio Itri Alessandro (S.Antonio Abate)

nibile, lo ringrazio e mi inorgoglisce questa cosa. Ma è chiaro che lo staff medico dovrà dire la sua». Oggi amichevole contro il Forza Matera di Liuzzi. Il campo dove disputare il test infrasettimanale sarà deciso in mattinata a seconda delle condizioni climatiche. Stadio di via Sicilia, La Martella o Paip. Renato Carpentieri

La salvezza senza i play off resta possibile ma difficile

Genzano, a questo punto è lecito guardare anche dietro GENZANO DI LUCANIA - Sporting Genzano concentrato al Grottaglie. La difficile trasferta in terra pugliese potrebbe rilanciare i bianco rossi in classifica ma potrebbe anche porre fine ai sogni di salvezza diretta. Dopo il pareggio di domenica, sono diventati cinque i punti di distacco dal Bitonto, ma i genzanesi farebbero bene anche a vedersi le spalle. Le ultime tre della classe, Gelbison Cilento-S. Antonio- Venafro, hanno vinto domenica è hanno accorciato la classifica. Domenica scorsa lo Sporting ha dovuto fare i conti con squalifiche, infortuni e decisioni arbitrali quanto meno discutibili. Rega, rientrerà domenica prossima dopo il turno di squalifica, mentre per Buonocore e Bacio Terracino si valuterà giorno per giorno le loro condizioni. Il primo con problemi fisici che lo hanno costretto a saltare la sfida con la Turris, il secondo in campo solo per i primi 45' di gioco domenica e uscito anch'esso per problemi di natura fisica. Mister Pirone ritorna sulla gara e sul deludente pareggio contro i campani: “Domenica non abbiamo fatto una grandissima gara ma meritavamo di più. Dopo i primi quarantacinque minuti eravamo sul punteggio di uno a uno e ho dovuto sostituire Bacio Terracino perché mi ha detto che non se la sentiva di continuare. Ho inserito Salbini, un altro under, sperando che avrebbe aiutato la squadra. Poi, voglio ricordare le pesanti assenze di Rega e Buonocore che hanno dimostrato di essere fondamentali per noi.” Intanto a Genzano, i ragazzi lucani continuano la preparazione in vista delle prossime giornate di campionato. Si continua a lavorare a testa bassa e dopo le polemiche del post partita di domenica scorsa il sodalizio del Presidente Donato Nei, è chiamato ad una vera e propria prova di carattere per raggiungere il Bitonto. La lotta alla salvezza si fa sempre più serrata e lo Sporting Genzano è pronto per un finale di stagione infuocato che lo vedrà lottare sino all'ultima giornata per portare a casa la salvezza. La situazione non è delle migliori e per lo Sporting Genzano si sta facendo sempre più dura. I prossimi avversari dei lucani sono reduci da due pareggi consecutivi con Brindisi, in trasferta, e con il Pianura in casa. Per la compagine alto bradanica non sarà facile portare a casa punti importati in quel di Grottaglie ma i genzanesi faranno di tutto per allungare sulle inseguitrici e riportarsi a ridosso delle squadre che attualmente la precedono in classifica. Per lo Sporting Genzano si preannuncia una trasferta davvero delicata dove sarà importantissimo non commettere errori mettendo in campo il massimo impegno. Rocco De Rosa


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Giovedì 12 marzo 2009

Eccellenza Impresa dei vulturini che battono la Murese e lasciano l’ultimo posto

Banzi aiuta il Pisticci Vigliotti annuncia la conferma di Annunziata Recupero ad Avigliano

L’Oppido ci prova TOCCA questo pomeriggio all’Angelo Cristofaro Oppido cercare di avvicinare la capolista Pisticci e riappropriarsi della seconda posizione in classifica, persa qualche settimana addietro. Gli uomini di Manniello rendono visita all’Aviglia (fischio d’avvio alle ore 15) in quella che può essere definita una sorta di rimpatriata di ex. Villano, Vaccaro, Santagata, Volturno sono coloro i quali hanno cambiato casacca l’anno scorso, ma della gara non sarà quest’ultimo per via di una squalifica. In compenso, nella rosa a disposizione di Manniello farà rientro Santagata. Dopo il risultato di Banzi, è cresciuto l’entusiasmo nella tifoseria biancoverde che si annuncia numerosa nell’impianto di contrada Cefalo. La gara, comunque, resta aperta perchè l’avigliano vuole riagganciare il treno play off.

BANZI MURESE

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BANZI: Policano, Finizio, Iovine, Mastrodomenico, D'Asta, Foti, Amitrano, Capogrosso, Bavaro F. (80' Di Matteo), Forino, Di Stadio. All.: Annunziata. MURESE: Scaldaferri, Innocenti, Ferracane, Gerbasio, Lotano, Cella, Antoni ( 82' D'Arca), Zaccardo (70' Ponte), Dutra, Di Senso, Cardillo F. (82' Carlucci). All.: Lardo. ARBITRO: Coloccino di Avellino (Fantini -De Luca) RETI: 30' Foti, 35' Di Senso, 60' Di Stadio (rig.) NOTE: Ammoniti: 55' Foti, 85' Di Matteo (Banzi), 75' Antoni (Murene). Espulso: al 60' Gerbasio per fallo da ultimo uomo BANZI Lo avevamo detto in sede di presentazione: la classifica e i numeri penalizzano il Banzi, ma si sa che questi elementi applicati al gioco del calcio spesso perdono le loro certezze. Ha vinto meritatamente il Banzi al termine di un incontro emozionante, com-

COPPA ITALIA

ECCELLENZA

Il 18 a Muro arriva Benevento E’ INIZIATO ieri il triangolare della Coppa Italia Nazionale che mette di fronte le vincenti delle manifestazioni regionali. Il Casarano ha battuto con un netto 2-0 in trasferta il Forza e Coraggio Benevento. Sarà dunque quest’ultima squadra l’ospite della Murese mercoledì prossimo, 18 marzo. Una settimana più tardi toccherà agli uomini di Lardo recarsi in trasferta a Casarano per l’ultima partita che decreterà chi passa al turno successivo della competizione nazionale.

battuto sin dalle prime battute. Esordio in panchina per il direttore sportivo Nicola Annunziata nella nuova veste di allenatore: un vero e proprio capolavoro tattico, squadra perfetta in ogni reparto, predominio sulle corsie esterne, al centro Caporosso e Di Stadio onnipresenti, assoluti protagonisti del match. Parte subito forte la formazione bantina, che conduce il gioco riversandosi

nella metà campo ospite. Al 28', al primo acuto, Forino in dribbling dalla distanza lascia partire un gran bolide, Scaldaferri si supera deviando la palla in angolo. Al 30' la Murese capitola: Finizio recupera palla sulla trequarti, lungo spiovente in area e Foti di testa deposita la palla in rete. Il Banzi sembra amministrare la gara ma la 35' lungo rinvio difensivo Policano e D'Asta pasticciano incre-

Promozione Flebili speranze di salvezza. Buon Grottole

Il palo frena il Latronico LATRONICO GROTTOLE

0 0

LATRONICO: Propato, Pansardi, Totaro, Messuti, Di Gregorio(60'Forastiere), Grisolia, Cantisani(45'Viola), Lattuga, Genovese (70'Lorito), Bruno, Cavallo. A disp. Iacovelli, La Banca, Protano. All. D'Imperio. GROTTOLE: Zaccaro, Traparano, Amodio, Buono (78' Puntillo), D'Alessandro, Allegretti, Alfarano (65'Di Pede), Paladino, Maramarco, Scarnato, Prisco. A disp. Di Brizio, Iacovino, Biscaglia, De Giacomo. All. D'Ascanio. ARBITRO: Burgi (Matera, Rago e La Grotta. NOTE: Ammoniti: Forastiere, Grisolia, Bruno, Messuti, Propato (L), Traparano (G). RESTA solo un lumicino di speranza play out per il Latronico che non va oltre lo 0-0 con il Grottole, avversario per nulla rinunciatario che fino al termine si è giocato l'intera posta in palio. Buona e sfortunata la prima frazione di gioco per i locali che provano a rendersi pericolosi prima con Messuti e poi con Cavallo. L'occasione più grossa però per i termali capita sulla testa di Bruno, ma la sfera, deviata da un incerto Zaccaro, si stampa sulla faccia interna

del palo. Alla ripresa delle ostilità gli uomini di D'Ascanio in pochi minuti hanno due nitide occasioni per passare, prima con Scarnato, il cui tiro dall'interno dell'area termina fuori di un niente e poi con Maramarco sul quale è bravo Propato in uscita. Il Latronico risponde con un colpo di testa al lato di Bruno mentre al 58' è ancora Propato a deviare su un tiro di Scarnato. Il Latronico cerca i tre punti con Cavallo il quale dalla distanza lascia partire un bolide rasoterra che lambisce il palo e si spegne al lato e, l'ultima occasione per “recuperare” l'intera posta in palio capita sui piedi di Forastiere il cui buon tiro è sventato in tuffo da Zaccaro, bravo a chiudere lo specchio della porta. Non succede altro, con le due compagini che non riescono a prevalere una sull'altra. Un punto che non soddisfa nessuna delle contendenti, con i locali che non fanno il salto in avanti in classifica sperato e con gli ospiti, probabilmente già salvi, che non danno più di tanto linfa alla loro classifica. Domenica i sinnici saranno attesi dal terribile match interno con il Policoro e poi dal secondo recupero con il Varisius; la speranza è ancora viva, ma bisognerà combattere e costruire qualcosa in più. Carlo Rossi

DOMANDE ENTRO IL 16 APRILE Allenatori, al via il corso di base L'A.I.A.C. -Gruppo Regionale Basilicata- organizza il corso per l'abilitazione ad Allenatori di Base - Uefa B che si terrà a Potenza dal 04/05/2009 al 07/06/2009. Le domande, per la partecipazione al Corso, dovranno pervenire entro e non oltre il 16/04 presso la Segreteria Nazionale A.I.A.C. Le stesse potranno essere scaricate dal sito nazionale dell'A.I.A.C. (www.aiac.it o www.assoallenatori.it o www.settoretecnico.figc.it) oppure recandosi personalmente all'A.I.A.C. Regionale sita a Potenza in Viale Marconi, 301 - Tel. 0971.58696.

CLASSIFICA

dibilmente, Di Senso si ritrova la palla sui piedi e realizza la rete del pareggio. Al 40' per il Banzi la palla filtra in area ma Capogrosso da pochi passi manda la sfera in alto. Il primo tempo si chiude tra gli applausi del pubblico incredulo della grande prestazione. Il Banzi reggerà nella ripresa? La conferma arriva sin dalle prime battute, i ragazzi di Annunziata non abbandonano l'atteggia-

Promozione Punti d’oro

Vicinanza-Gonnella Per il Pescopagano salvezza a un passo PESCOPAGANO 2 MONTALBANO 0 PESCOPAGANO: Altera, Perillo, Nittoli (28'st Miele), Tavarone, Califano, Roselli (8'st Lotano), Capasso, Lanza A., Gonnella, Pelosi (28'st Zelante), Vicinanza. A disp.: Cristiano, Tringaniello, Lamorte. All: Toscano. MONTALBANO: Bellino, Sergi R .(17'st Cipriano F.), Stucci, Sergi S., Gorgoglione, De Carne, Bisignano, Malvasi (5' st Duca), Galeazzo, Cipriano, Nuzzi. A disp.: Buonfiglio, Duca, Cipriano F., Laragione. All.: Diazenna. ARBITRO: Santoro di Potenza (Lattanzio-Bonavoglia). RETI: 32'st Vicinanza, 46'st Gonnella.

Seconda, tre recuperi

mento assunto nella prima parte di gioco. Al 60' splendida percussione di Fiorino, palla in profondità per Bavaro, l'attaccante bantino viene atterrato da Gerbasio e per l'arbitro è rigore ed espulsione. Sul dischetto va Di Stadio che realizza la rete del vantaggio. Il Banzi comincia a credere nel miracolo, la Murese sorpresa e incredula non riesce ad impensierire la retroguardia locale. Il Banzi arretra ma si difende con ordine, gli unici pericoli vengono da lunghi lanci e da calci da fermo. Al 91' spettacolare contropiede del Banzi: Di Matteo libera Amitrano sulla destra, palla al centro dove l'accorrente Forino di testa colpisce la traversa. Cinque lunghi interminabili minuti si chiudono con l'urlo liberatorio del Comunale di Banzi. Al termine della gara trionfo per il nuovo allenatore del Banzi Nicola Annunziata. Un entusiasta presidente Vigliotti dichiara: “la più bella partita dell'anno, i meriti vanno ascritti ad Annunziata. Annuncio ufficialmente che sarà lui il nuovo allenatore del Banzi”. Giulio Carcuro

RAPONE- Tre punti di platino per il Pescopagano di Toscano, che con l'importantissima vittoria contro il Montalbano si allontana ulteriormente dalla zona play-out. Il risultato finale poteva sicuramente essere molto più rotondo se solo i terminali offensivi di casa avessero capitalizzato i grappoli di palle gol creati dalla propria squadra. Gli ospiti jonici si sono limitati a difendere, schierati tutti dietro la linea della palla a protezione dell'estremo Bellino. Il terreno di gioco reso pesantissimo prima da un'improvvisa nevicata e poi dalla pioggia battente, non favoriva il gioco palla a terra dei locali che faticavano a giocare di prima intenzione. Al 9'pt Vicinanza metteva i brividi a Bellino, ma il suo perfido diagonale andava ad impattare sul palo. Al 24'pt un affondo di

Roselli creava seri grattacapi a Bellino che si rifugiava in angolo. Dopo dieci minuti era Nittoli, in proiezione offensiva, a sfiorare la rete del vantaggio con un destro deviato in angolo da Bellino. Nella ripresa il forcing dei locali si faceva sempre più minaccioso ed insistente. Al 10'st Vicinanza da buona posizione calciava alto sulla traversa. Al 18'st un'incomprensione tra Califano e Altera favoriva la conclusione dalla distanza di Galezzo, che per poco non inquadrava la porta. Scampato il pericolo i locali continuavano a menare le danze ed andavano vicino alla rete del vantaggio al 22' st con una forte conclusione di Pelosi ed al 24'st con la traversa colpita da un indemoniato Vicinanza. Tre minuti dopo da una conclusione errata di Vicinanza nasceva il contropiede degli ospiti, che andavano al tiro con Galeazzo, che da buona posizione calciava a lato. Al 32'st arrivava la rete del meritato vantaggio grazie al diagonale radente di Vicinanza, che terminava la sua corsa all'angolino basso alla sinistra del portiere. Al 35'st Capasso superava gli avversari come birilli, ma giunto davanti al portiere si lasciava anticipare da un difensore. Al 41'st uno scatenatissimo Vicinanza veniva atterrato in area di rigore. Penalty sacrosanto calciato incredibilmente sopra la traversa dal bomber Gonnella. Prima della fine del match Capasso e Gonnella sprecavano altre due nitide occasioni fino al 46'st quando lo stesso Gonnella realizzava in tap-in la rete del raddoppio, dopo un azione solitaria del solito Vicinanza. Gabriele Lotano


Sport 45

Giovedì 12 marzo 2009

Calcio a 7

Fantalega A Mt In coda solo il Torino riesce a mettere fieno in cascina

In vetta nulla di nuovo Vincono tutte e quattro le squadre di vertice MATERA - Pronostici rispettati nella settima di ritorno per il fanta campionato di serie A. Vincono tutte quante le prime della classe, mentre in coda soltanto il Torino, grazie alla vittoria sul Cagliari, cerca di dare nuovo ossigeno alla propria classifica. I granata, infatti, hanno agganciato il Genoa a quota 22 e intravedono a quattro lunghezze la Lazio, una distanza non impossibile a questo punto della stagione. Primo tempo da assegnare senz'altro ai piemontesi i quali sono andati al riposo sul doppio vantaggio grazie alle reti di Carmine Ramaglia e Vito Cancelliere. Fiammata nella ripresa con un finale pirotecnico contrassegnato dalle marcature dei sardi Giuseppe Maino al 41', Claudio Cutecchia al 42' e Giuseppe Arpino al 43', e del granata Giuseppe Sanchirico al 40' e al 43'. Vincono facile, invece le battistrada Fiorentina e Milan. Le due fuori classe hanno di fatti regolato con l'identico risultato di sette a due rispettivamente la Reggina e la Sampdoria. Tre doppiette per i rossoneri ad opera di Donato Cristalli, Angelo Andrulli e Cosimo Iacovone cui si è aggiunta, nel finale, la rete di Giovanni Ruggieri, mentre per i blu cerchiati hanno cercato di controbattere Cosimo Dell'Acqua nel primo tempo e Giovanni Di Pede nella ripresa. Nell'altra gara, invece, una tripletta per il viola Ahmeti Bledar e una doppietta per i toscani Daniele Rillo ed Emanuele Colucci, e per l'amaranto Michele Tricarico. Straripante invece il Chievo che impone ben tredici reti al fanalino di coda Atalanta. Risultato in cassaforte già nel primo tempo con un parziale di cinque a zero in virtù delle marcature di Luca Carlucci, Angelo Santochirico, Daniele Duni, Massimo Tataranni e Giovanni Cellura. Nella ripresa le altre otto reti messe a segno in maniera quasi sistematica da Angelo Rubino, Tataranni e Duni, altre due volte a segno, Santochirico, Antonio Ambrosecchia e, infine, ancora Carlucci. Per i neroazzuri, invece, in

Domenico Amodio e a fianco Simone Bitetti

gol Francesco Lamacchia, Luigi Petrozza e Giovanni Pisciotta. Si diverte anche la quarta forza del campionato Inter. I ragazzi di Daniele Pizzolla hanno infatti strapazzato la Roma con un altrettanto eloquente dodici a tre. Sugli scu-

di il bomber Simone Bitetti con ben sei centri all'attivo, bene anche Stefano Orsi, tre volte in gol, e Gerardo Mauriello, doppietta, mentre Eustachio Santarsia ha messo a segno una sola rete. Per i giallorossi, invece, sono finiti sul tabellino dei marcatori

Ciro Chietera, Cosimo Rubino e Giovanni Andrulli. Rallenta la propria marcia l'Udinese, bloccato sul risultato di parità dal sempre insidioso ed imprevedibile Lecce. A pesare sul risultato, però, un clamoroso fallo di mani in piena area di rigore del bian-

conero Tommaso Cristalli, un penalty che, se assegnato, avrebbe potuto dare una svolta alla gara. Attorno al 18' minuto, sul risultato di tre a uno per i pugliesi, un pallone destinato in fondo al sacco viene intercettato dal difensore friulano lanciatosi a volo d'angelo sulla sfera: rigore ed espulsione secondo regolamento. L'arbitro non vede e, un minuto dopo la rete di Angelo Sacco ha riaperto di fatto la partita. Gli altri gol sono messi a segno dai leccesi Vittorio Tataranni, una quaterna per lui, e Michele Mancino, e dai bianconeri Luciano Di Cuia, tripletta, e Luigi Annicchiarico. Settima sconfitta consecutiva per la Juventus, una crisi che sembra davvero irreversibile. A beneficiare dei tre punti, questa volta, un Napoli in netta ripresa. Tutte nel primo tempo le marcature partenopee siglate tre volte da Emanuele Tralli e due volte da Emanuele Fraccalvieri, mentre la rete della bandiera bianconera soltanto al quarto d'ora della ripresa per merito di Eustachio Rubino. Sale in sesta posizione il Siena che, grazie alla vittoria ottenuta sul Genoa, supera proprio la Juventus. La gara

è stata abbastanza equilibrata e soltanto nel finale i toscani sono riusciti a prevalere sui rossoblu liguri. Marcatori della gara, per il Siena, Saverio Appio, due gol, Angelo Di Cuia, Paolo Adorisio Lelio Camassa e Pietro Innella, per il Genoa due centri per Roberto Zimmari e Francesco Tubazio, e uno per Angelo Andrisani. Scala la classifica anche il Palermo, vittorioso su un Catania che ha pagato a caro prezzo l'assenza tra i pali del portiere titolare. Una doppietta per il rosanero Giuseppe Cuscianna e per il rossoblu Pasquale Montemurro, e una sola rete per i palermitani Domenico Cuscianna, Francesco Annese, Domenico Amodio, e per il catanese Emanuele Marcosano. Sconfitta, infine, per la Lazio che vede avvicinarsi pericolosamente il gruppone di coda. A beneficiarne il Bologna che, per contro, accede ad una posizione di classifica più tranquilla. Soltanto tre re reti della gara, due delle quali messe a segno dai bolognesi Pasquale Clemente e Vincenzo Tricarico, ed una siglata invece dal capitolino Tommaso Tota. Annibale Sacco

Fantalega B Resiste al vertice il Bari trascinato da un incontenibile Conte

Anche qui comanda i biancorossi MATERA - Termina sul nulla di fatto il big match tra il Frosinone e il Parma. Un pareggio che, tutto sommato accontenta più gli emiliani i quali, avendo due gare da recuperare, in caso di altrettante affermazioni si porterebbero a soli due punti proprio dai ciociari. Ma ancora più contenti sono stati sicuramente i giocatori del Grosseto. I toscani, infatti, grazie alla vittoria ottenuta sull'Avellino si sono portati ad una sola lunghezza dal Frosinone rimettendo così in discussione l'ultimo posto a disposizione per il salto di categoria. Una parabola discendente quella dei gialloblu laziali i quali dovranno reagire alla svelta se vogliono davvero difendere la quarta posizione di classifca dagli assalti del Grosseto, del Parma e anche del Vicenza

che, vittorioso sul Pisa e pur distanziata di sei lunghezze ha anch'essa a disposizione una gara di recupero per ridurre sensibilmente le distanze. Nel frattempo continua imperterrita la marcia trionfale del Bari e del Modena, vittoriose rispettivamente su Livorno ed Empoli, mentre non molla la presa la Triestina che, dal canto proprio, ha regolato seppure con qualche affanno, un'ottima Salernitana. Prosegue l'ottimo momento del Treviso, che questa volta ha imposto un netto sei a uno al Cittadella, mentre salgono le quotazioni anche del Piacenza che si è imposto ancor più nettamente, otto a uno il risultato finale, al Rimini. Allunga la striscia positiva il Mantova, a spese di un Ascoli sempre più relegato nella bassissima

classifica assieme all'Empoli e al Pisa, mentre assapora una boccata d'ossigeno l'Ancona che è riuscito, seppure con il minimo scarto, ad avere la meglio sul Brescia. Vince infine l'Albinoleffe a spese di un Sassuolo che comunque lascia intravedere buoni segnali di progresso. Per quello che riguarda i marcatori della giornata la palma di bomber della giornata è da assegnare a Daniele Conte del Bari e a Luciano Andrisani e Valerio Riccardi del Modena i quali hanno messo a segno una bella quaterna di reti, seguono con tre centri i piacentini Vito Chimenti e Agostino Adorisio, Pasquale Cifarelli del Vicenza e Rosario Divano dell'Ascoli. Con due reti ciascuno, invece, i vicentini Claudio Fiore e Michele De Marsico, i trevigiani Antonio Moli-

Vito Chimenti del Piacenza

terni e Domenico Bruno, il barese Mauro Matera, il piacentino Claudio D'Aria e, infine, i modenesi Eustachio Andrisani e Giovanni Panzetta. a.s. sport@luedi.it


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Giovedì 12 marzo 2009

Via a un mese caldo

Femminini ai box

Quattro partite al termine della regular season del campionato di serie A Dilettanti e si tratta di altrettante finali per l'Olimpia basket Matera che sta stringendo i tempi per arrivare al meglio e sfruttare il calendario di questa fase decisiva e delicata della stagione. L'Olimpia si sta preparando al match di domenica prossima con Siena avendo messo in archivio le tossine della gara di domenica scorsa contro Barcellona quando malgrado un super recupero non è riuscita a realizzare il primo colpo esterno della stagione, rinunciando anche per il momento a quel vero e proprio salto di qualità di cui anche la classifica della formazione materana continua ad avere estremo bisogno.Ieri nella doppia seduta di allenamento a cui gli atleti sono stati sottoposti non ci sono stati particolari problemi con il capitano Francesco Longobardi che ha ripreso insieme ai compagni il proprio posto in squadra, pochi dubbi sulla formazione di domenica, grande la necessità di prepararsi al meglio alla sfida con la terza forza del campionato che sembra però costretta a dover rinunciare all'apporto di un Tomasiello condizionato da un fastidioso e non semplice infortunio.Ad arbitrare la gara di domenica saranno i signori Gaudino di Nocera e Bramante di Verona.

ANCHE nel corso della seduta di allenamento di ieri pomeriggio nella Levoni Potenza non si è allenato Christian Femminini. Il cestista infatti soffre di una contrattura alla schiena e non ha lavorato con i compagni di squadra al Pala Pergola. L'atleta dovrebbe essere disponibile domenica nel corso della partita contro il Palestrina. I giocatori della Levoni oltre ad allenarsi e preparare schemi in vista del confronto con il complesso laziale hanno festeggiato il coach Luigi Gresta che ha compiuto trentotto anni, omaggiando i suoi atleti con dolci e torta. L'evento cade a fagiolo, visto l'ottimo rendimento della squadra potentina nel corso delle ultime uscite di campionato. Il resto della squadra è in perfette condizioni e oggi svolgerà due sedute di allenamento, una di mattina e la seconda nel pomeriggio. Non sono previste amichevoli in questa settimana. Coach Luigi Gresta non intende correre rischi e punta senza mezzi termini a migliorare ancora la classifica battendo il Palestrina al Pala Pergola. f.menonna@luedi.it

Longobardi

Femminini

C dilettanti Ora i potentini guardano alla gara di sabato col Siracusa

Corporelle, morale alto L’affermazione a Rosarno ha ridato serenità ATMOSFERA serena in casa Centre Corporelle Potenza dopo la netta e convincente prestazione fornita dai biancocelesti a Rosarno. Il 111 a 92 ha restituito quella fiducia persa dopo la sconfitta subita contro il Ragusa al Pala Pergola. L'ambiente tira un sospiro di sollievo e guarda alla partitissima di sabato pomeriggio contro il Siracusa con rinnovato entusiasmo e determinazione. Il gruppo di Dino De Angelis, ancora in silenzio stampa è sereno, consapevole di poter giocare le proprie carte contro ogni avversario. Il tonificante successo di Rosarno consente alla Centre Corporelle Potenza di puntare ancora al vertice, nonostante il confronto di sabato rappresenti più di una tappa chiave per i destini del quintetto di De Angelis. Alcuni uomini domenica scorsa hanno ripreso ad essere pimpanti e volitivi, su tutti Marco Pellegrini, autentico mattatore della partita con trentasei punti che hanno fatto la differenza nel corso dei quaranta

La Corporelle Potenza in azione

minuti di gara. I giocatori continuano a mantenere il silenzio stampa, imposto dalla società del presidente Antonio Colangelo. Il quintetto potentino prepara minuziosamente la sfida di campionato prevista per sabato con il dichiarato intento di vincere la gara. Niente scherzi dunque in casa Centre Corporelle Potenza e tanta vo-

glia di scaldare i muscoli in palestra sono le chiavi di lettura del momento in seno al complesso biancoceleste. Una ripresa forte e decisa, un vero e proprio trampolino di lancio per le ambizioni della squadra potentina, il successo di Rosarno ha dunque rilanciato il morale del team lucano.

A parlare dello splendido successo ottenuto a Rosarno è il diesse Enrico Torlo che ha dichiarato: “La squadra sta bene, ha ritrovato motivazioni dopo la sconfitta di domenica scorsa. La fiducia è ritornata nel gruppo, il confronto di Rosarno è stato una verifica importante per le nostre ambizioni”. Torlo va avanti nella sua digressione e ammette: “Ora giochiamo le nostre carte, andiamo a braccetto con il Ragusa, vedremo fino alla fine le nostre ambizioni. L'amichevole di Bernalda in programma domani ( oggi ndr ) potrà darci altre indicazioni sul piano squisitamente tecnico”. Il diesse biancoceleste è fiducioso anche in virtù del recupero di uomini chiave del roster: “Le condizioni di Dimitriu sono in netto miglioramento. Anche Castellitto ha recuperato i suoi acciacchi. Sono dell'avviso che quando la squadra si esprime sui livelli a lei noti non ha rivali. La forza del gruppo ci consente di superare ogni affanno”. sport@luedi.it

C 2 Poule retrocessione La mini serie positiva di tre vittorie è stata interrotta

Lucos Montescaglioso, Casapulla amara MONTESCAGLIOSO- Sul campo della Renauto 2000 di Casapulla (CE) si interrompe la mini serie positiva di tre vittorie consecutive da parte della Lucos Ingest Montescaglioso. La squadra montese allenata dal tecnico Michele Di Gioia era reduce dalla vittoria casalinga, sull'Associazione Pallacanestro Cercola (Napoli), con il risultato di 77 a 65, ottenuta nel recupero della prima giornata di ritorno del Girone Retrocessione, partita giocata solo venerdì scorso. La gara si era conclusa intorno alla mezzanotte e, a distanza di meno di 48 ore, i cestisti montesi, dopo aver affrontato il viaggio per raggiungere Casapulla, sono stati chiamati ad un nuovo impegnativo confronto. La squadra di Montescaglioso, sconfitta con un distacco di 17 punti, evidentemente non è riuscita a recuperare dalla fatica della gara precedente e, di conseguenza, a ripetere la vittoria fuori casa conquistata a Casalnuovo di Napoli, sul terreno di gioco del Basket Pellicano. Sul campo dei casertani, vecchia conoscenza dei montesi avendoli affrontati anche nella prima fase di stagione, la Lucos Ingest Montescaglioso non è andata oltre la sconfitta per 78 a 61, ri-

Michele Di Gioia, coach Lucos

sultato negativo per i montesi che si era verificato anche nella precedente visita, nella terza giornata della prima fase, quando aveva ceduto ai casertani per 75-68. Su un totale di quattro sfide tra montesi e casapullini, il bilancio è a favore dei campani, che si sono aggiudicati tre partite, “lasciando” ai montesi solo la vittoria, per 97 a 62, nell'andata del Girone Retrocessione. Non c'è però tempo per recriminare: la buona posizione di classifica (con 10 punti i monte-

si si trovano lontani dalle zone pericolose) può essere migliorata superando, sabato 14 marzo prossimo, alle 19, presso il PalaWojtyla, il Sant'Antimo, a sua volta già affrontato tre volte in questa stagione dalla Lucos Ingest. Nel confronto conduce per due vittorie ad una la squadra di Montescaglioso; entrambe le affermazioni sono state ottenute nella prima fase, mentre all'andata si sono imposti i campani per 103 a 68. Michele Marchitelli

C2 promozione uomini

Senise, i margini di risalita ci sono

Il Ctr Senise in azione

SENISE-Un dato, al di là di ogni altra considerazione, risalta preponderante nella valutazione della squadra: il Ctr La Cascina Senise, non ha il ritmo dei quattro canonici tempi che si giocani in ogni gara. Come altro giustificare il crollo che avviene puntuale e che mette a nudo i tanti problemi della formazione lucana. Se fino ad un certo punto infatti,si erano presentati problemi relativi alla formazione da mettere in campo,viste le tante assenze,anche pesanti che si accavallavano di partita in partita, questa volta non ci sono scuse da accampare assolutamente. Ed anche se una sconfitta ci può stare benissimo sul campo della capolista Giugliano, brucia invece la modalità di come è maturata durante appunto i quattro tempi. Con una amnesia che a volte è all’inizio,a volte in mezzo,a volte alla fine e che fa perdere tutto quanto di buono si era realizzato nel frattempo.Gli uomini di Lanzano,avevano le qualità per potersi imporre,ma vedersi agevolare l’incombenza da strafalcioni è stato piuttosto facile poi raccogliere gli avanzi.Ne è venuto fuori un grande baker con ben trentatre punti segnati ed anche i compagni hanno avuto vita facile. Per i senisesi,Bravissimi Durante,Palazzo; buoni Marin e Manzotti e Albanese,per le realizzazioni, ma sicuramen-

te avrebbero potuto fare di più.Come detto,manca l’affondo e manca di conseguenza la precisione sotto le place e la determinazione da lontano.Caratteristiche che potrebbero da sole cambiare il corso di una gara e dunque consentire al Ctr di raddrizzare la classifica. Il campionato non è ancora terminato e ci sono ancora ampi margini di risalita. Ma a condizioni davvero rigidissime. Che passano proprio dalla tenuta dei quattro tempi e dalla maggior precisione sotto i canestri.A Massimo Festa l’onere di tentare il recupero mentale dei suoi giocatori e dei risultati.Anche perché,le due gare casalinghe consecutive giocate nelle giornate passate,avevano ridato smalto e continuità al gruppo.Che comunque non può demoralizzarsi per aver perso contro la capolista e sul terreno avverso,ma da questo,trarre le giuste considerazioni per rimettere a posto ogni cosa e ripartire alla grande così come afferma il presidente Mario Totaro:” la sconfitta ci può stare contro la capolista,ma ora dobbiamo solo pensare alla prossima gara,perché non abbiamo tempo per fermarci.Ci sono in ballo,ancora tanti punti utili che potrebbero salvarci la stagione e dunque il nostro scopo è quello di conquistarne il massimo possibile”. Gianni Costantino


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Giovedì 12 marzo 2009

Atletica L’atleta bernaldese della Scotellaro Matera continua a collezionare successi

D’Ascanio, un altro podio in Svizzera BERNALDA - Ruggiero D'Ascanio non smette di stupire. Dopo l'ottimo 2008 il corridore bernaldese apre col botto questo 2009 che, a sentire il giovane atleta, potrebbe essere il suo trampolino per il salto di categoria. L'ottimo risultato tecnico di cui parliamo è stato conseguito durante il 7° Gran Premio Città di Lugano. Ruggiero D'Ascanio, tesserato per la Polisportiva Rocco Scotellaro di Matera, infatti, nella mattinata di domenica, nel corso del 7° Gran Premio Città di Lugano, manifestazione internazionale su strada, svoltasi appunto a Lugano (Svizzera) è giunto decimo sulla prova dei venti chilometri di marcia su strada. Venti lunghissimi chilometri che lo hanno visto al traguardo con

il tempo di 1h 28' 51', e questi numeri ricordano il suo record personale dell'anno scorso, infatti D'Ascanio è andato vicino a frantumare il suo personale, e solo per 4" non ci è riuscito. Ed ecco che le parole di “Trampolino” e “apre col botto questo 2009” trovano la giusta conferma; una prova quella di Lugano che da i migliori auspici al corridore per il 2009. Ricordiamo, per gli appassionati di questa nobile disciplina che, Ruggiero è reduce da una stagione invernale difficile piena di acciacchi vari che di fatto non gli hanno permesso di allenarsi al meglio. Il giovane atleta jonico ha esordito in questo 2009, con una straordinaria prova frutta tutto di carattere e determinazione. Con un lotto

di partenti, oltre 160, di livello mondiale ed olimpico, tra questi Russi, Bielorussi, Francesi, Cechi, Spagnoli e tanti connazionali di grande livello; quindi, quella di Lugano ha visto al via corridori di oltre venti Nazioni. “Ho condotto una gara perfetta dice un raggiante D'ascanio in un percorso suggestivo che si è articolato lungo il meraviglioso lago di Lugano. Sono partito con in mente la voglia di fare bene - ha continuato il giovane corridore bernaldese - percorrendo i primi dieci chilometri con un ritmo tranquillo. Questi primi 10.000 metri, appunto, li ho portati a termine con il passaggio di 45' in 22° posizione. Subito dopo metà gara ho iniziato a far carburare il mio fisico, ma soprattutto

la mia enorme voglia di cominciare bene il 2009. Infatti, ho aumentato il ritmo chilometro dopo chilometro e questo mi ha permesso di superare, uno dopo l'altro chi mi era davanti. Al termine della gara sono giunto 10°, un ottimo risultato soprattutto se si considera lo spessore tecnico degli avversari e un inizio 2009 poco felice per il mio fisico. Non nascondo la mia soddisfazione, in quanto con questo gara sono rinato, anzi mi sono ripreso quello che era mio: il mondo della marcia. Come più volte evidenziato, ho passato davvero un inverno difficile con molti giorni di riposo forzato e dubbi sul mio stato di salute; ma ora, felice di questo risultato, ringrazio con il cuore il mio allenatore Mario De Be-

D’Ascanio sul traguardo di Lugano

nedictis, il massoterapista Carmelo Ditaranto e soprattutto la FIDAL Basilicata e la federazione Svizzera per avermi invitato per la terza volta a questo prestigioso appuntamento sportivo. Ora mi aspetta la prima prova del Gran Prix Nazionale di mar-

cia, evento che si disputerà domenica a Bergamo, qui conclude un galvanizzato D'Ascanio - voglio ben figurare e dapprima confermare il terzo posto nella classifica finale fatto nel 2008 e poi chissà migliorare”. Fabio Sirago

Hockey A1 play off Per la squadra di Massari c’è da recuperare Luca Nicoletti

Raro Matera, test probante Contro il Sarzana servirà molto più dell’orgoglio MATERA - E' iniziata una nuova settimana di lavoro per la Raro Pattinomania. Lavoro intenso per il tecnico Massari e per i pattinatori materani che si preparano al prossimo impegno interno contro il forte Sarzana. Il morale del gruppo non è certo dei migliori dopo le cinque sconfitte subite nelle altrettante gare valevoli per la poule promozione. Ultimo in ordine di tempo, è stato il ko rimediato a Montebello dove i ragazzi della città dei Sassi sono stati superati per sette a quattro. Rispetto alle gare precedenti, la formazione materana non ha potuto esprimere il massimo di se per via delle tante assenze, di peso, che hanno costretto mister Massari a schierare, in terra vicentina, una formazione inedita. Oltre al forfait di Luca Nicoletti, infortunatosi ad un braccio dopo la gara contro il Thiene, hanno saltato la trasferta di Montebello il capitano biancazzurro, Michele Barbano fermo per una pubalgia e il portiere Picca. Inoltre sia Cellura che Gaudia-

Luca Nicoletti

no hanno giocato pur non essendo al top della condizione fisica. Un insieme di infortuni che, uniti alla sfortuna, stanno condizionando non poco il cammino della Pattinomania in una seconda fase che appare alquanto stregata. Certo che l'obiettivo della società è stato am-

piamente raggiunto; la salvezza ormai è un risultato chiuso in cassaforte da tempo, però, qualche vittoria nella poule promozione non farebbe male maggiormente se ottenuta con una delle altre cinque formazioni tutte allestite per puntare alla serie superiore, e dunque prestigiosa.

La Raro, sabato prossimo, ritornerà a giocare sulla pista di via dei Sanniti e sul proprio cammino incontrerà un Sarzana galvanizzato dal primo posto solitario con dieci punti. Non sarà una gara facile, come d'altronde tutte le altre, però nei materani serpeggia quella voglia di riscatto, quella voglia di cancellare lo zero dalla classifica che stona con quanto di buono prodotto durante la regular season. Il match di campionato contro i liguri dovrà insegnare (nessuno mai dimenticherà la spettacolare vittoria della quindicesima giornata contro il Sarzana), quando grande fu la forza del gruppo e la determinazione di capitan Barbano e compagni che riuscirono a ribaltare a pochi secondi dalla fine del match, una gara infuocata, sicuramente una delle più belle disputate in questa stagione sportiva. Si dovrà ripartire proprio da quel trionfo per costruire qualcosa di buono anche sabato prossimo. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Atletica La gara internazionale di Roma ha visto anche delle presenze femminili

La “Marathon” sorride agli irsinesi “Marathon” (km 21,097 ) la gara disputata dagli irsinesi: Masiello, Trabace, Silvestri ed Amenta è stata vinta dal Keniota, Keitany Elijah tempo d’arrivo 1:00:59 Kenia. Partecipanti alla manifestazione 10.000, con una forte presenza di donne, la gara internazionale di Roma è la mezza maratona più partecipata d’Italia . Con partenza da Roma, dal palalottomatica l’arrivo è ad Ostia (lungo mare). Continua dunque, la buona tradizione degli irsinesi nella disciplina della corsa podistica, tanti sono gli atleti che a Irsina frequentano questo sport, anche se negli anni l’atletica si è rinfoltita di molto, con la presenza femminile. Una passione quella degli irsinesi che spesso viene premiata anche sul campo. Così gli arrivi degli atleti di Irsina all’arrivo su diecimila partecipanti : Silvestri Luigi tempo d’arrivo 1:29:13,classifica generale1151, Trabace Giuseppe tempo d’arrivo 1:19:09,classifica generale 201, Masiello Innocenzo tempo d’arrivo 1:28:40,classifica generale 1061, Amenta Giuseppe tempo d’arrivo1:35:25,classifica generale 2165. Abbiamo chiesto agli atleti qualche considerazione sulla gara : «La competizione è sempre molto emozionante – dice Masiello - anche se il nostro spirito è quello di atleti che corrono con il solo obiettivo

Un momento della gara ed a destra i 4 irsinesi che hanno partecipato alla kermesse

di divertirsi insieme agli altri atleti, intendo dire – ribadisce masiello, che non ci sono fini particolari. La corsa fa scattare – conclude Masiello – degli stimoli importanti che sfociano nella solidarietà e nell’altruismo, le motivazioni sono tante, si incontra tanta gente, e poi non c’è agonismo, tutti si aiutano e si confortano durante la lunga e faticosa marcia al traguardo». Anche Silvestri aggiunge qualcosa : «Sono anni che corro e mi sembra solo ie-

ri quando ho iniziato – afferma Silvestri – oltre ai benefici che la corsa, che questa disciplina offre, della corsa mi piace il risvolto sociale. Lo stare insieme agli altri, alla fine la cosa che importa di più: è iniziare e finire la gara, i tempi alla fine sono relativi. Noi –conclude Silvestri –non partecipiamo con spirito agonistico, lo facciamo per il gusto di correre e stare insieme agli altri e approfittare per conoscere e scoprire le nostre belle città». Mimmo Donvito.

Basket B1 donne

Basilia, voglia di chiudere bene

La Basilia Codra Mediterranea in azione

CONFORTATA dallo splendido successo di Catania di domenica scorsa la Basilia Codra Mediterranea Potenza punta a chiudere in bellezza la seconda fase del campionato di serie B/1 contro il Pozzuoli nel match in programma sabato sera al Pala Pergola con inizio alle 20:30. Le atlete di Marilia Sanza hanno risposto positivamente alle sollecitazioni del proprio allenatore, fornendo in terra catanese un rendimento eccellente per dinamismo tattico e impronta alla gara. Tutto questo grazie anche al contributo sempre crescente di Stefania D'Arenzo che sta pian piano ritrovando forma e consistenza fisica. Il lungo a disposizione di Marilia Sanza è in condizioni fisiche sempre migliori. D'Arenzo potrebbe rappresentare in questo periodo un punto di riferimento ulteriore per le atlete biancocelesti. Va detto però che tutta la squadra ha fornito un rendimento eccellente, figlio legittimo della ritrovata compattezza e della qualità degli schemi che vede in Filograsso e Valisena, due giocatrici cardine dei meccanismi di gioco collettivi della Basilia. Tutte le componenti devono sviluppare nuove alchimie, evitando di cadere nel rendimento discontinuo fatto registrare nel corso del campionato. Dunque contro il Pozzuoli la Basilia Codra Mediterranea Potenza sarà chia-

mata ad un nuovo esame, nel tentativo di migliorare quanto di buono fatto vedere contro il Catania. Ne è convinto anche il presidente Niccolò Martellotta che ha parlato del periodo di forma attraversato dalle sue giocatrici affermando: “Attendiamo con fiducia la partita di sabato con il Pozzuoli, possiamo chiudere bene la seconda fase. Il gruppo è galvanizzato dalla vittoria di Catania, ora dovrà dare prova contro Pozzuoli di essere tornato ai livelli di guardia”. Il patron biancoceleste parla della terza fase sostenendo: “Dobbiamo prepararci ad un finale di campionato difficile. Le nostre ragazze dovranno preparare amabilmente la fase conclusiva del campionato. Sono convinto che le nostre atlete hanno tutte le motivazioni per chiudere in bellezza la terza fase del torneo”. Martellotta va avanti nella sua disamina e afferma: “Marilia Sanza è apparsa soddisfatta, ora dobbiamo continuare nel trend positivo. A Catania abbiamo migliorato il nostro gioco. Le nostre potenzialità sono intatte”. E intanto la squadra ha ripreso proprio ieri gli allenamenti, dopo che Sanza ha concesso un giorno di riposo alla sua compagine. Migliorano le condizioni di Francesca Rubino, che sta pian piano riprendendo contatto con il parquet. f.menonna@luedi.it


48 Sport

Giovedì 12 marzo 2009

Pallanuoto Corroborante per il morale il pareggio ottenuto a Napoli

Basilicata, torna il sereno Silipo: «Carichi e determinati per Catania» IL PAREGGIO ottenuto nell'ultimo turno di campionato con il Napoli ha parzialmente risollevato il morale in casa Basilicata Nuoto 2000 Potenza. Dopo il ko patito sette giorni prima a Palermo, per gli uomini di Francesco Silipo era importante dimostrare di poter essere ancora competitivi ai massimi livelli. E in tal senso la prova offerta sabato sera nella vasca di “casa” della Felice Scandone ha dato risposte piuttosto incoraggianti. Certo, il settebello lucano avrebbe preferito cogliere l'intera posta in palio contro i forti partenopei, evenienza nemmeno troppo lontana dalle sue possibilità in considerazione delle buone occasioni avute e non concretizzate nel finale di gara. «Peccato per non aver colto l'attimo in quegli ultimi minuti, in cui i ragazzi hanno dato l'impressione di essere più in palla dei napoletani», conferma nella sua analisi del match mister Silipo. «Un paio di buone opportunità le abbiamo avute, ma in ogni caso il pari è un risul-

Il coach potentino Silipo

tato soddisfacente, visto che come ci attendevamo la sfida è stata lottata, difficile ed equilibrata. E poi non posso che ritenermi appagato da quello che la squadra ha fatto vedere sabato, e per la ottima condizione complessiva messa in mostra. Che ci dà importanti

garanzie anche e soprattutto per il futuro». L'opportunità per riprovarci, al cospetto di un altro dei top team del girone, la Basilicata Nuoto l'avrà già sabato prossimo, quando si recherà a Catania per far visita alla Muri Antichi. «Quello siciliano è, come il

Napoli, un complesso costruito per vincere il campionato - spiega Silipo -. Ma andremo lì carichi e determinati, giocandoci tutte le carte a nostra disposizione per tentare il colpaccio. Consapevoli che in ogni caso, anche se non dovesse andare bene, le possibilità per risalire con decisione la classifica nella seconda parte di stagione saranno ancora molte». Per intanto, i biancoverdi potentini continuano a macinare allenamenti e amichevoli in vista della sfida di Catania, a cui però arriveranno senza lo squalificato Ialeggio, appiedato per un turno dal giudice sportivo. Dopo i test sostenuti (martedì e mercoledì) contro Sporting Club e Rari Nantes, questa sera Fortarezza e compagni avranno la possibilità di rifinire ulteriormente schemi e intesa al cospetto del Pomigliano. Dopo di che la mente sarà tutta rivolta all'ultima trasferta siciliana del loro girone di andata. Luca Carlone sport@luedi.it

Pallanuoto B donne Potentine pronte a recitare un ruolo da protagoniste

Invicta, colpo al giro di boa Chiuso nel migliore dei modi l’andata con il Cosenza SI E' CHIUSO nel migliore dei modi il girone di andata della Libertas Invicta. Il colpo piazzato dal setterosa potentino, domenica scorsa, sull'accreditato Cosenza ha dato nuova linfa alle ambizioni della compagine lucana di recitare un ruolo di prestigio nel prosieguo di questo campionato di serie B: in cui, dopo le prime sette giornate, l'obiettivo salvezza appare decisamente alla portata. «Sarebbe sufficiente un altro successo per considerarci al riparo da sorprese», conferma mister Vincenzo Ostuni analizzando la situazione di classifica della sua squadra. «Per intanto però, arrivati al giro di boa di metà stagione, ci godiamo i dodici punti raggiunti con il meritato successo sul Cosenza. Gara in cui questo gruppo, anche in considerazione dell'assenza di due pedine importanti, ha dato un'ulteriore dimostrazione di

compattezza». Il riferimento di Ostuni va alle defezioni di De Robertis e Canosa, che si pensava avrebbero potuto incidere in modo rilevante sulla prestazione delle rossoblù. Scese invece in vasca con la giusta cattiveria, e capaci di brillare anche con le seconde linee. «A conferma che il nostro team sta crescendo sotto ogni punto di vista, e in tutti i suoi elementi, rispetto al passato», sottolinea Ostuni. Che fa notare: «Forse con un pizzico di convinzione in più saremmo potuti essere anche vicini alla vetta, ma per intanto ci godiamo la posizione di tutta tranquillità e pensiamo a lavorare con la solita umiltà in vista dei prossimi impegni». Primo dei quali, domenica 22 marzo, vedrà la Libertas di scena a Salerno in un derby tradizionalmente piuttosto acceso. l.c.

Basket Under 15

Timberwolves ko ad Avellino

Gianfranco Pace

SCONFITTA esterna per la Timberwolves Potenza nella quarta giornata di ritorno del campionato under 15 d'Eccellenza maschile di basket. I potentini, allenati da Gianfranco Pace sono usciti con le pive nel sacco dalla trasferta di Avellino con il punteggio di 67 a 57. La compagine di Pace non è riuscita nell'impresa di bissare il successo conquistato a Potenza, quando i lupacchiotti non diedero scampo alla compagine avellinese, sconfitta per 98 a 39. Il team potentino è stato comunque bravo a tenere testa ai campani che hanno messo in campo tutta l'esperienza necessaria a fare risultato. L'Air Avellino è stato più lesto nel finale di gara ad amministrare il gioco nelle fasi coincitate dell'incontro. La compagine irpina ha anche allungato il passo con venti punti di scarto. I lupacchiotti potentini

sono stati bravi a recuperare il gap portandosi anche a - 5 poi la pesante situazione falli ha inciso sul rendimento generale del quintetto di Gianfranco Pace rendendo la vita difficile alla squadra potentina. La Timberwolves nel finale ha cercato la disperata impresa, ma i tentativi di Chiriaco e compagni sono andati a cozzare contro la muraglia difensiva messa in piedi dal complesso avellinese che ha potuto amministrare la fase finale del match. Il ko patito dal quintetto di Pace ad Avellino non ridimensiona affatto le strategie della compagine potentina in questo avvincente campionato e, anzi consentirà al team lucano di poter preparare al meglio il match interno in programma domenica 15 marzo contro l'Arechi Salerno, valevole per il quinto turno di ritorno del campionato under 15 d'Eccellenza. f.menonna@luedi.it

Ostuni

Dama Molte assenze per le qualificazioni a Frosinone di maggio

Calcio a 5 Fallito l’accesso alle finali nazionali

Senise, la neve marchia le gare Silenziosi Potentini a testa alta SENISE -Ancora selezioni rigide, per la dama regionale, in vista delle qualificazioni che porteranno alla Ventunesima edizione delle finali nazionali che si disputeranno a Frascati dal 15 al 17 maggio prossimo. Questa volta,teatro della contesa l’aula mensa della scuola media di Senise, con tantissimi concorrenti mancanti all’appello. C’è stata infatti la neve a scongiurare il viaggio per i ragazzi di Lagopesole, Rionero, Brienza ecc. ma c’erano quelli di Castronuovo e di Tramutola a dare brio alle competizioni. Alla fine hanno vinto,per la scuola primaria di Senise: Chirilla, De Fina e De Donato della terza di rione Giardini e De Marco, De Lillo e Cirigliano del plesso centrale. Mentre per la scuola media di Castronuovo, podio per: Christian Durante, Paolo Conte e Morgana Ar-

Nella foto da sinistra il dirigente Lotito., Di Vito, S.,Scarpino, Paganoni, Pisciottani, Campagna, Faruolo, Silvano, D'Alessandro

Un momento delle gare

leo; ottimo risultato, lo hanno raggiunto anche i ragazzi della media di Senise con Ciancia, Denis Amendolara e Rocco Amendolara. Prossima tappa,sabato 21,con ospiti i ragazzi di

Stigliano, Accettura,Tramutola e Isis Senise. L’appuntamento,sarà destinato all’ammissione di diritto alla finale nazionale di Frascati. Gianni Costantino sport@luedi.it

Non è andata bene ai Silenziosi di Potenza l'esperienza torinese per le qualificazioni alla finalissima del Campionato Nazionale Silenziosi Fssi che si disputerà a fine mese sempre a Torino. La Gs Torinesi ha battuto i potentini con un netto 9-1. Supremazia assoluta da parte dei piemontesi che hanno giocato meglio e hanno anche saputo sfruttare un organico più ampio e una preparazione fisica migliore. La società lucana ha cercato di difendersi alla meglio per non subire un passivo più largo e il grande impegno messo in campo ha consentito ai potentini di uscire dal campo a testa alta. Solo sei i calciatori a disposizione, a differenza degli avversari, già più forti, che hanno potuto sostituire a rotazione tutti i calciatori, aven-

do la meglio dal punto di vista fisico. Per la cronaca ha suscitato grandi applausi il gol della bandiera dei Silenziosi segnato da Silvano. Alla fine la sportivissima squadra lucana si è congratulata con l'avversario degno della qualificazione, non disprezzando il risultato finale che li ha collocati al quinto posto in Italia su 18 squadre partecipanti al torneo. Ancora maggiore è la soddisfazione per il Gruppo sportivo dei Silenziosi che parteciperà alla prossima edizione della Coppa Italia Fssi. Al termine della gara di qualificazione di Torino, rituale e consueto “terzo tempo” in un ristorante del luogo e una splendida giornata trascorsa nel segno dei valori dello sport sano come sinonimo di aggregazione.


Sport 49

LOTTO&CONCORSI

Giovedì 12 marzo 2009

Centrati un terno, tre ambi e un estratto con le nostre previsioni

Genova e l’ultima decina di GIOIA GASPARINI ROMA – L’ultima estrazione ha visto la conferma in blocco dei primi tre ritardatari di ogni ruota. Fra i numeri più attesi sono usciti di scena il 57 quarto di Bari dopo 53 assenze, il 78 sesto di Napoli dopo 47 turni, il 6 decimo di Milano e il 79 nono della Nazionale dopo 41 mancati riscontri, il 66 e l’86 settimi di Firenze dopo 40 ritardi. Nessuna combinazione a valenza doppia. Il podio dei numeri più attesi è composto dal 9 di Napoli con 99 assenze, al secondo posto l’83 di Genova con 94 turni, al terzo posto il 70 di Palermo con 92 ritardi. Per quanto riguarda le combinazioni numeriche segnaliamo Cagliari, il terno della decina del 10 (12-17-18) a Roma. Ambi gemelli sono usciti a Firenze (66-88), Torino (1155) e Venezia (33-55). A Napoli, invece, è sortito l'ambo volta faccia 27-72. NAZIONALE. Avevamo consigliato con la cadenza 7 ed è uscito l’ambo 17-57. La figura 5 con la serie 14-2359-68-77 e la cadenza 1 con la serie 3141-61-71-81 dovrebbero mettersi in luce con qualche ambo. Previsione speciale 34-88 per estratto ed ambo. BARI. Avevamo previsto la figura 1 ed è uscito l’ambo 1-73. Per ambo segnaliamo la cadenza 7 con la serie 3757-67-77-87 e la figura 5 con la cinquina 14-32-50-77-86. Previsione speciale 2-23 per estratto ed ambo. CAGLIARI. La figura 8 è carente di risultati da 58 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 17-26-35-5389. Per ambo, invece, proponiamo la cadenza 7 con la serie 17-27-37-47-57. Previsione speciale 63-84 per estratto ed ambo. FIRENZE. Per ambo e terno prendete in considerazione la cadenza 1 con la serie 1-31-41-61-71 e la cifra 7 con la serie 7-47-67-75-77. Previsione speciale 7-65 per estratto ed ambo GENOVA. Vinto l’estratto con il 37 della previsione speciale. L’ultima decina è attesa con ambi e terni, combinateli nella serie 82-84-86-88-90. In alternativa, per i medesimi giochi, considerate la controfigura 5 con la serie 5-16-27-38-49. Previsione speciale 7-59 per estratto ed ambo. MILANO. Per ambo la controfigura 9 con la serie 9-20-42-64-75 e decina 41/50 con la serie 7-25-34-43-88. Previsione speciale 6-79 per estratto ed ambo NAPOLI. Avevamo proposto la cifra 7 ed è uscito il terno 27-72-78. Per ambo la cadenza 8 con la serie 18-4858-68-88 e la decina 40/49 con la cin-

SCACCHI

84 35 19 37 83 27 9 70 38 22 15

67 57 66 61 68 73 73 70 74 44 67

49 25 21 47 16 43 47 72 21 14 77

60 54 64 52 55 59 59 65 69 40 63

59 69 89 51 77 73 42 27 75 59 82

47 54 58 48 54 55 52 62 58 40 63

Pronostico concorso n. 31 (del 12/03/2009) 28 39 48 50 55 67 71 85 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 130 5 88 129 59 85 128 46 90 126 22 55 125 72 82 124 62 8 123 12 86 123 87 3 122 48 80 122 9

Ritardo 49 47 40 39 38 36 34 31 29 24

Gli ambi di Marzo

di PASQUALE GRANDE

ria Buccisano e Anna Simonetta, meritano di essere ricordati i componenti del qualificato staff che ha portato a buon fine la tappa di Locri: Pierpaolo e Marcello Rametta, Flavio D’Alessandro, Giovanni Carlo Liistro, Aldo Mazzuca e signora, e Ugo Prete, Presidente della locale A.S.D. “Città di Locri”. Non meno prezioso è stato il contributo esterno apportato dal Presidente del Comitato Scacchistico Calabrese, ing. Sandro Scalise, e dagli amici dell’A.S.D. “La Torre” di Roccella Jonica (RC), Domenico Cordì, Massimiliano Valotta e Delia Mercuri. Gradita visita alla manifestazione è stata quella del dott. Antonino Musolino, che nell’occasione ha annunciato la terza edizione del “Memorial Musolino”, dedicato a suo padre Paolo, forte e apprezzato maestro di scacchi. Il torneo è in programma a Bianco (RC) per il 1° e 2° agosto 2009. Di seguito riportiamo, per ciascun torneo, i nomi dei primi tre classificati e quelli degli altri qualificati per la finale in programma il 23

23 22 72 58 17 36 1 44 57 33 65

quina 40-42-47-48-49. Previsione spe- ambo e terno date fiducia alla serie 1535-45-65-75. In alternativa consideraciale 37-89 per estratto ed ambo. PALERMO. Per ambo non tralasciate te la controfigura 4 con la serie 15-26la figura 3 e la cadenza 7, ancorate 37-48-70. Previsione speciale 7-28 per qualche giocata alla serie 3-12-21-30- ambo e ambata. 66 e alla combinazione 27-47-67-77- TUTTE. Le terzine da giocare preva87. Previsione speciale 56-79 per lentemente per ambo: 21-38-41, 3-1054, 4-29-58, 7-16-71, 10-45-63. estratto ed ambo. ROMA. La controfigura del 10 non sviluppa giochi da 77 estrazioni, formate UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO ambi e terni nella serie 10-21-32-43-54. Per ambo segnaliamo la cadenza 0 con la combinazione 20-30-5060-70. Previsione spe- IL GIOCO dell’ambo secco è il più 34 - 56 ciale 39-53 per estrat- seguito dagli appasionati del gioto ed ambo. 11 - 77 co del Lotto. Nel “Magico” mondo TORINO. Avevamo dei 90 numeri esistono delle comconsigliato la caden- binazioni particolarmente “fortu70 - 20 za 5 ed è uscito lambo nate” abbinate ai vari mesi dell’an35-55. Per ambo la ca- no. Le coppie di ambi più uscite 10 - 53 denza 4 con la cinqui- nei vari mesi di Marzo, si possono na 14-44-54-74-84 e la giocare su tutte le ruote, o su ruota 16 - 11 controfigura 10 con la di preferenza per ambo e sorti suserie 10-21-43-54-65. periori. 54 - 3 Previsione speciale 60-83 per estratto ed Per informazioni e chiarimenti teMESE DI MARZO ambo. lefonare 348-8024342 da marteVENEZIA. Da 76 dì a sabato dalle 17 alle 18.30 o 39 - 33 estrazioni la cadenza 5 dopo le 21,30. Troverete le mie non sviluppa combitecniche su BancoLotto di marzo. 5-4 nazioni vincenti, per

Scacchitour, Locri fa il pienone RECORD di partecipazione alla seconda tappa di Scacchitour 2009, svoltasi a Locri (RC) sabato scorso. A darsi battaglia sulle lunghe file di scacchiere allestite nei locali della scuola media “Francesco Sorace Maresca” sono stati ben 203 giovani scacchisti. Non era mai accaduto nelle sei edizioni precedenti che una singola tappa registrasse un numero così alto di partecipanti. Lo straordinario risultato, accolto con grande soddisfazione dal nutrito gruppo di organizzatori, non è stata proprio una sorpresa, poiché, come si suol dire, era ormai dietro l’angolo, considerato che, in fatto di scacchi giovanili, è da oltre un quinquennio che la bella cittadina ionica continua a distinguersi, soprattutto con Scacchitour, della cui manifestazione è una fedelissima partecipante. Insieme al Dirigente Scolastico prof. Antonio La Rosa, che ha riconfermato di credere nel valore formativo degli scacchi e al referente del progetto scacchistico, prof. Bruno Chiricosta, coadiuvato dalle prof.sse Vale-

69 67 74 67 94 86 99 92 83 60 75

magio 2009 Filadelfia (VV). Open A (11 partecipanti) 1° Bruno Caridi; 2° Francesco Russo; 3° Marco Barbagiovanni; accedono in finale anche: Alex Ragozins, Emanuele Macrì, Marco Cataldo e Giuseppe Varacalli. Open B (159 partecipanti) 1° Anna Musolino 2° Antonio Musolino 3° Monica Aversa si qualificano anche: Giulia Gerace, Andrea Carabetta, Angelica Petrillo, Gianpiero Piscioneri, Domenico Sgambelluri, Diego Cuzzocrea, Vincenzo Filastro, Francesco Pizzinga, Mario Alì e Francesco Savo. Open C (33 partecipanti) 1° Maurizio Schirripa; 2° Pasquale Pollifrone; 3° Giovanni Puro; conquistano un posto per la finale anche: Andrea Muia, Angela Sgarlato, Ruggero Mollace e Giulia Galasso. Per problemi logistici, la terza tappa di Scacchitour in programma a Catanzaro per il 14 marzo è stata rimandata a data da destinarsi. L’appuntamento è quindi ad Aieta (CS) per il 21 marzo 2009.

NEWS

BRIDGE

Attenzione alle false lotterie

Il bridge entra nell’università

TERNI – Sono 5.400 i tagliandi di giochi a premio assimilabili a lotterie istantanee del tipo gratta e vinci sequestrati dalla Guardia di Finanza di Terni. In particolare 2500 di questi, riferiti a un gioco già sospeso dall’amministrazione dei Monopoli di Stato, da tempo dovevano essere stati ritirati dal commercio, i restanti 2900 riportavano invece caratteristiche di un gioco non consentito. Al momento, secondo quanto si evince dal sito dell’amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, sono in corso di validità 23 tipi di lotterie istantanee, istituite nel 1994, che pagano premi fino a un massimo di 2 mln di euro e che, nel solo mese di gennaio 2009, hanno prodotto una raccolta di giocate per 4.522,96 mln di euro (attinenti a tutte le tipologie di gioco e ripartiti per apparecchi 2.002,20 mln, bingo 147,48, pronostici a base ippica 193,37, a base sportiva 358,23, lotto 521,46, lotterie 925,32, superenalotto 231,21, giochi di abilità 231,21). Da ciò scaturisce, spiegano le Fiamme Gialle ternane, un interesse fortissimo a immettere in circolazione giochi a premio non autorizzati o a intervenire in maniera illecita su tutto il contesto dei giochi.

MARTEDI’ 10 Marzo presso l’Aula dei Convegni della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Tor Vergata a Roma è stato ufficialmente presentato il Corso di Bridge riservato agli studenti ed ai docenti della facoltà. Il Corso, che avrà la durata di 16 lezioni a cadenza settimanale, è promosso dall’Università in collaborazione con la FIGB e con il supporto della Angelini Farmaceutici ed avrà inizio l’8 maggio. Le lezioni saranno tenute dal prof. Toni Mortarotti codiuvato dall’Istruttore Federale Bernardo Biondo e si avvarranno anche di interventi monotematici dei nostri Campioni Olimpici, Mondiali ed Europei. La presentazione, che ha visto la partecipazione di una folta rappresentanza di studenti e docenti e l’intervento di vari giornalisti della TV e della carta stampata, è stata condotta dal prof. Ercole Bove, primo artefice dell'iniziativa, che ha introdotto il Pro Rettore prof. Agostino La Bella, il Preside di Facoltà prof. Vittorio Rocco e il Presidente Federale Gianarrigo Rona, che ne hanno illustrato le finalità. Significativo, gra-

di VITTORIO CATANZARO

tificante e benaugurante più di qualsiasi altro commento sulla riuscita della manifestazione è stato che alla domanda di interventi, rivolta in chiusura dal prof. Bove agli studenti, la risposta sia stata: “Come ci si iscrive?”. E’ auspicabile che l’iniziativa possa essere replicata in altre Università e possa diventare un importante strumento per l'incremento degli iscritti alla Federazione e per lo “svecchiamento” della base agonistica. Eletto nell’assemblea del 15 febbraio, il nuovo Comitato Regionale Calabro-Lucano. Questa la composizione: Presidente Gaetano Leonetti, vicepresidente Ferdinando Righini, consiglieri Cibarelli Teresa, Corigliano Emma, Sculli Maria Angela, Monaco M.Flavia, Giacobbe Maurizio. Tanto ci si aspetta da questo nuovo comitato e, in particolare, il recupero e la rivitalizzazione delle Associazioni di Lamezia Terme e Vibo Valentia, che da qualche anno non partecipano più all’attività regionale. Al nuovo comitato gli auguri miei e di tutti gli iscritti per una attività proficua e di qualità.


Cultura&Spettacoli Giovedì 12 marzo 2009

di ANNA MOLLICA POTENZA - Due anime a confronto, due modi di intendere la vita. Gaetano Ligrani e Donato Larotonda interpretano la realtà. La ricostruiscono secondo le loro convinzioni e la loro sensibilità. I sessantacinque dipinti in mostra presso il Museo Archeologico Provinciale di Potenza, sono l'esempio delle opposte vedute di un mondo su cui gli artisti hanno poggiato lo sguardo: le “Riflessioni” sull'universo della dualità e i riflessi della loro diversa filosofia. Nell'arte di Gaetano Ligrani impera il raziocinio. Linee curve, dritte e squadrate, definiscono una realtà geometrica in cui tutto è perfettamente definito, stabilito, certo. Ligrani dipinge il suo mondo di colori forti, chiari e decisi, fa in modo che tutte le tinte si distinguano nettamente dalle altre. Non c'è disordine in Natura, tutto è ordinatamente dato, nulla si confonde. Coerentemente a questo, anche l'uso del colore è ponderato. I blu, i bianchi, i neri, i gialli predominano nel suo firmamento, nella notte, nella metropoli, nelle composizioni geometriche. L'arancio, il viola, il rosso, il verde si accostano l'un l'altro per disegnare paesaggi, luoghi, albe, stagioni ed ancora composizioni geometriche. Ligrani plasma la sua realtà con acrilici su carta fatta a mano e su legno, uniti a stucchi, a juta, a stracci,

La mostra/1

“Riflessioni” su acquerello

Ligrani e Larotonda a confronto

polvere di tufo, smalti e tanti chiodi dorati, quest'ultimi le sue luci, le sue stelle. Con tale interpretazione è un po' come se egli volesse dare risalto all'ingegno umano per ciò che è riuscito a realizzare con il suo

intelletto. Ma vuole essere anche un modo con il quale Ligrani intende sottendere ad un architettura ancora più alta , più sublime, più perfetta: l'architettura della Natura sulla quale governano le ferree leggi della

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fisica e della matematica. L'oggettività pura dalla quale è impossibile prescindere e che l'uomo non può controllare. Nell'arte di Gaetano Larotonda impera, invece, il sentimento. I suoi dipinti sono un'esplosione di colori che si mischiano, si confondono, si sovrappongono per dare vita ad un universo di paesaggi, paesi e di Lune. La Vita umana, sottolinea Larotonda, è un intreccio tra realtà e sogni, richiami di un sentimentalismo che lega anima e intelletto in una continua interazione con una Natura bellissima nella quale operare, costruire, fare. L'uomo sa, infatti, come esaltare la Natura, sa che se usata bene, può trarre da essa cose magnifiche. Come il vino, per esempio, la raffinata bevanda da secoli amata dall'uomo, e che Larotonda fa ben risaltare con dipinti impressi anche su una botte. Ma l'agire umano non è, purtroppo, sempre virtuoso. L'artista, a tale proposito, raffigura nelle sue opere, anche la negligenza e l'imperizia dell'uomo quando, sentendosi padrone della Natura, la deturpa, la inquina. Acquerelli su carta applicati su acrilici, tela, legno e cartone telato, riproducono la meraviglia di un mondo da salvaguardare e da amare. La mostra “Riflessioni” è curata da Carmelita Brunetti ed è in esposizione fino a domani. cultura@luedi.it

La mostra/2 A Moliterno il “Diario ottuso” della poetessa Rosselli amica di Scotellaro

Parole e immagini per Amelia di MIMMO MASTRANGELO MOLITERNO - “La vita è un vuoto e va rispettato il suo vuoto”. L'attore Ulderico Pesce, accovacciato in un angolo della sua abitazione romana, legge queste parole nel finale del film “Diario Ottuso” dedicato al figura di Amelia Rosselli. Per la grande poetessa - figlia di Carlo e nipote di Nello, fondatori e anime di Giustizia e Libertà - il vuoto era un corrispettivo simbolico e non negativo, ma la sua fragilità fu investita da un tormento irresistibile che il 12 febbraio del 1996 la portarono a gettarsi giù dalla finestra della propria mansarda nei pressi di Piazza Navona a Roma. Amelia Rosselli era una creatura docile, ma fragile e angosciata. Di un'angoscia che l'aveva iniziata a far vacillare nella psiche da quella lontana morte di Rocco Scotellaro, il suo grande e giovanile amore che in “Cantilena per Rocco” (1953) lo riconosce nel “Cristo piccolino/ a cui mi inchino non crocefisso/ ma docilmente abbandonato…Mi sforzo sull'orlo della strada/ a pensarti senza vita/ Non è possibile/ chi l'ha inventata questa bugia..”. Dunque, una mostra omaggio su Amelia Rosselli di parole e immagini (quelle di “Diario Ottuso”) in cui si è cercato di portare alla luce la cifra colta, innovativa di una voce dove convivono le articolazioni della sottigliezza del significato, della vita vissuta e della visionarietà. Amelia Rosselli era timida e non amava parlare della sua poesia, ma quando lo faceva cercava di spiegare come si trat-

tasse del filtro per “salvare dallo spreco il flusso interiore del pensiero”. La poesia era la via per puntellare la sua spiritualità, per provocarla e, forse, proprio per questo provava a rifarsi a Virginia Wolf. Non è sempre facile entrare in confidenza coi versi della Rosselli, in quanto è un componimento che viene pestato, scosso, alienato, ma ci teneva che venisse notato che si era mossa sulla strada di un canzoniere che esprimesse un mondo anche morale e politico. Un mondo che è sembrato “mancare in molta poesia tornata al privato”. Nel circolare tracciato espositivo allestito nella Bibliomediateca Giacomo Racioppi la parola scritta si riversa e fraseggia con le immagini dello schermo (le sequenze più belle sono quando si vede la poetessa solitaria nei vicoli innevati di Rivello), ma in questo piccolo contenitore quello che ripercuote è il tema dominante della poesia della Rosselli, cioè - come ha sottolineato il poeta Giovanni Giudice - la lingua intesa come linguaggio, facoltà umana, mezzo di sperimentazione, portatrice di una coscienza triplice (culturale, linguistica, letteraria). Carlo Levi scrisse che “la poesia e degli imperatori, non si può essere poeti se non si è vinto”. Amelia Rosselli nell'accezione poetica è stata sicuramente una regina, ma nella vita perse perché quel vuoto necessario di cui sopra ad un certo punto divenne una voragine, un disadattamento non fronteggiato con le accorte difese. cultura@luedi.it

Libro AIlCesena

L’arte di Russo in 30 tele CESENA - A metà del XIX secolo gli artisti presero l'abitudine, soprattutto in Francia, di frequentare assiduamente i locali, come i caffè, dov'era possibile incontrarsi, scambiarsi delle idee, conoscere i principali esponenti del mondo della letteratura, del giornalismo e della critica. A Parigi, per gli Impressionisti, i caffè divennero le nuove accademie, luoghi di sfide e nuovo oggetto di rappresentazione pittorica. Seguendo quell'esempio il pittore bernaldese Edgard Russo ha organizzato una personale a Cesena presso le sale espositive della “Casa del Caffè” dal 14 febbraio al 7 marzo. Spicca ancora una volta nelle 30 tele della personale di Russo la natura lucana con i suoi colori caldi e i suoi paesaggi luminosi. È una pittura che si è evoluta negli anni, che non appare più come provinciale nei confronti dell'Impressionismo. Il “Tratto del fiume Basento”, le “Dolomiti lucane”, sanno raccontare le ore e le stagioni, allargando i confini di una realtà che non è soltanto ricca di memoria o malinconia. La Basi-

licata, il suo ambiente diventano un'isola ancora inviolata dall'inquinamento e dal degrado, un'isola bagnata da due mari dov'è ancora molto forte il contatto con la natura. La ricerca del pittore è tutta concentrata in questo abbandono poetico, sempre discreto e riservato, prezioso nei colori, di una tenerezza che fa riferimento alla magia dell'Infinito “indefinito” di Leopardi. La “topografia” pittorica di Russo dà un altro aspetto, grazie pure alla luce, alla sua visione poetica, rendendola un'esperienza ideale, in cui lo spazio e le esistenze quotidiane s'illuminano e si accendono di un desiderio intenso. Le immagini hanno così una durata che supera la materialità e le introduce nella sfera del sogno mito. Non è difficile, quindi capire perché il pubblico di Cesena, che ha apprezzato molto i quadri, si sia innamorato della luminosità, dei cieli azzurri puliti, del verde e dei campi lucani che ancora sanno di grano. g.p

IlCar Libro net Don Mazzi e “La vita tra le righe” LAVELLO - Terzo appuntamento de ''La vita tra le righe'', l'iniziativa della Provincia di Potenza (Ufficio per le Politiche giovanili e comunitarie) rivolta agli studenti lucani, che ha come obiettivo la promozione della lettura tra gli adolescenti e il confronto con autori di fama nazionale. Oggi sarà la volta di don Antonio Mazzi, autore del libro ''A come amore, Z come zizzania. Un nuovo alfabeto per comunicare in famiglia”, in cui il sacerdote propone tante piccole riflessioni su temi diversi. Due gli incontri previsti a Lavello. Il primo si svolgerà alle 11, con gli studenti del Liceo classico “Quinto Orazio Flacco” della città dauna, dell’Istituto tecnico commerciale “Solimene” e dell’Istituto tecnico Agrario, nell'aula magna delle tre scuole, alla presenza del presidente della Provincia di Potenza Sabino Altobello. Alle 17, poi, nel centro sociale “M. Di Gilio”, l’autore incontrerà la cittadinanza. Interverranno il sindaco di Lavello Antonio Annale e il presidente Altobello. cultura@luedi.it

Le Cantine del Notaio all’Osteria POTENZA - A tavola in compagnia di Gerardo Giuratrabocchetti, proprietario di “Cantine del notaio” di Rionero in Vulture. Questa sera, terzo appuntamento della rassegna enogastronomia “Vino e Cucina. Alla scoperta dei sapori della nostra terra” all’Antica Osteria Marconi. Sarà presentato il nuovo prodotto che presto sarà lanciato sui mercati: “Il Preliminare”. Si tratta di uno dei due bianchi dell’azienda (l’atro è “La Raccolta”). Tante le aspettative per la serata e le richieste giunte. Molta attenzione anche da parte degli operatori del settore. I vini, come sempre, saranno abbinati ai piatti preparati dalla maestria dello chef Franco Rizzuti e presentati agli ospiti da un ottimo comunicatore, quale Giuseppe Misuriello (proprietario del ristorante) che con Feliciano Roselli dell’enoteca “Cantina di Bacco” hanno pensato di organizzare questi eventi vulcanici. Proprio come il protagonista delle serate: sua maestà l’Aglianico. Iranna De Meo cultura@luedi.it


Cultura e Spettacoli 51

Giovedì 12 marzo 2009

LA RASSEGNA di IRANNA DE MEO POTENZA - Torna questa sera l'appuntamento con la stagione teatrale promossa dal comune di Potenza in collaborazione con Cose di musica e teatro. Per la sezione “Ri-Pensamenti” di scena “Il Triangolo degli schiavi”, di e con Ulderico Pesce. E' la storia di Ambrogio Morra, che lascia la Puglia per andare a Roma terra promessa, luogo adatto per sentirsi al centro del mondo. A San Lorenzo, dove andrà ad abitare, lo accoglie una rumorosa tangenziale, un maggiore dell'aeronautica che si fa pagare l'affitto al nero e 400 canarini che, condividendo con lui la stanza, gli permettono di ottenere uno sconto. Per dieci anni il protagonista tenta di sbarcare il lunario e dare un senso alla sua vita. Ambrogio si sente come un profugo, isolato tra i canarini.

CINEMA

Il triangolo degli schiavi in scena allo Stabile La nonna Incoronata lo convince a tornare a casa a fronteggiare il ritorno degli schiavi nella loro terra. Lei ha cominciato a fare quello che lo Stato italiano non fa: assistere i lavoratori clandestini sfruttati per la raccolta dei pomodori. La nonna sollecita il nipote a fare altrettanto e a raccontare e denunciare quanto succede: “i tanti polacchi e africani sfruttati e morti nelle campagne italiane”. Il nipote Ambrogio si convince a seguire la nonna in Puglia solo dopo aver avuto molte delusioni lavorative a Ro-

ma. Così, comincerà a dedicarsi alla vita dei lavoratori clandestini e inizierà a raccontare, le terribili cose che vede. Ulderico Pesce racconterà il dolore, la disperazione, lo sfruttamento e la morte. L'attore lucano penetra nella loro triste realtà fino a non comprenderne l'incapacità di reagire, la rassegnazione, chinare la testa per non perdere il posto, farsi picchiare facendosi esempio da non seguire per i mille altri immigrati che come loro hanno solo bisogno di pane per sopravvivere. L'artista restituisce con lacrime,

musica dal vivo, campanacci e video proiettati su un furgone bianco, storie e identità perdute di poveri cristi costretti a migrare e subire, abbassare la testa rischiando costantemente di sparire nel nulla. «Ho passato molto tempo con gli immigrati clandestini che d'estate affollano i campi di pomodoro in Puglia - spiega l'attore nelle note di regia. E' stata una delle esperienze più importanti della mia vita, ho assistito a scene terribili, non avevo mai visto maltrattare in quel modo uomini, donne e bambini. Non avevo mai visto vi-

vere 30 persone in una baracca di 30 metri quadrati senza acqua, senza elettricità e senza gas». Ambrogio si ritroverà presto impegnato in difesa dei diritti dei lavoratori clandestini e contro i padroni che, nel Sud dell'Italia come nel ricco Nord-est, li sfruttano in cambio di 2 euro all'ora. Ambrogio si trova a fare la stessa lotta che 50 anni prima aveva fatto sua nonna contro i latifondisti e a favore della distribuzione della terra ai braccianti. Ma questa volta c'è solo l'amarezza di una “lotta mancata” per l'acquisizione dei diritti, perché mentre i braccianti agricoli avevano un nome e un cognome, una patria, i nuovi braccianti clandestini sono senza identità, per non farsi identificare arrivano a bruciarsi i polpastrelli delle dita fino a diventare “uomini senza impronte”. cultura@luedi.it

A Tiberio Murgia assegnato il Premio alla carriera

Futura Compagnia SenzArte vince il festival “Teatriamo”

Viva il teatro emergente di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Vittoria per “Futura Compagnia SenzArte” di Montescaglioso. La compagnia dei giovani montesi, alla loro terza performance presso l'Auditorium “Gervasio” di Matera, sullo stesso palco, è stata proclamata vincitrice in assoluto di “Teatriamo. Il primo festival di teatro emergente” organizzato dalla Provincia di Matera. «Dopo tre nomination e nessun premio eravamo convinti di non aver vinto - ha dichiarato la regista e presidente Cinzia Suglia -abbiamo partecipato per divertimento e davvero non ce l'aspettavamo. Siamo molto felici ed emozionati!. I dodici artisti hanno rappresentato la pièce teatrale in tre atti “Provaci ancora Sam” di Woody Allen lo scorso 21 febbraio, il secondo appuntamento del cartellone. Talentuosi e perseveranti si sono esibiti di mattina dinnanzi ad una irrequieta platea di studenti di tre istituti cittadini. Una commedia brillante, un capolavoro che ha colpito nel segno. Personaggi: Giuliano Didio, Gianni Lomonaco, Domenico Maggiore, Annarita Didio, Angelica Didio, Chiara Didio, Lucrezia Racamato, Cristina Contuzzi e Lucrezia Racamato. Prima dei vincitori assoluti sono state premiate altre otto categorie. Per il “migliore allestimento scenico” due ex aequo: compagnia teatrale “Fratelli di latte” di Grassano (esibiti il 27 febbraio a Stigliano) e alla compagnia “Avis - Teatro Pomarico” (esibita il 28 febbraio a Calciano). Per il “migliore testo d'autore” al regista Rocco Truncellito della compagnia teatrale “Il Gafio” di Valsinni (esibiti il 24 febbraio a Ferrandina).

“Voglia di cinema” in otto appuntamenti

La premiazione di Teatriamo il primo festival di teatro emergente (foto Videouno)

Per il “migliore attore non protagonista” due ex aequo: Vincenzo Cerabona (della compagnia teatrale “Sipario Aragonese” di Ferrandina, esibiti il 21 febbraio a Matera)e Franco Burgi (della compagnia teatrale “Talia” di Matera, esibiti il 22 febbraio a Colobraro). Per la “migliore attrice non protagonista” altri due ex aequo: Rosanna Tremamunno (della compagnia teatrale “Sipario Aragonese” di Ferrandina) e Angela Pietricola (della compagnia teatrale “Skenè” di matera, esibita il 26 febbraio a Tricarico). “Premio del pubblico” alla compagnia “Crypta Folk” di Grottole (esibita il 1^ marzo a Matera, concludendo il cartellone). Per il “migliore attore protagonista” due ex aequo a due maestri storici del teatro materano: Lello Chiaccio di “Skenè” e Antonio Montemurro di “Talia”. “Migliore attrice protagonista” a Rosa Asmundo della compagnia “Senza Teatro” di Ferrandina (esibiti il 25 febbraio a Montescaglioso). In conclusione, salto sul palco dalla gioia per la categoria “migliore re-

gia” per il premiato, il neo regista Marco Bileddo della compagnia “Stiamo stretti” (esibiti il 28 febbraio a Matera), al loro debutto. Infine il premio alla carriera per l'attore Tiberio Murgia, assente per motivi di salute, che è stato consegnato al regista e giurato Marco Tornese. Murgia in collegamento telefonico ha detto: «Sono commosso, grazie. Io sono arrivato ormai al tramonto della mia carriera, grazie di cuore». Sul palco hanno presenziato tutti i componenti della giuria (il presidente Ulderico Pesce, Marco Tornese Donato Nubile, Massimo Paolucci, Sara Donati, Giovanna Rossi, e Luigi Benevento) e il presidente della Provincia Carmine Nigro, l' assessore alla cultura Giuseppe Digilio, il dirigente Saverio Petruzzellis e il coordinatore Dario Carmentano. L’assessore Digilio ha annunciato per il prossimo futuro «il primo festival della musica di intrattenimento dedicato a gruppi locali da tre, con presidente Claudio Cecchetto». cultura@luedi.it

MELFI - Prove di Cinema. Voglia di cinema. Si chiama così la rassegna cinematografica che l'amministrazione comunale di Melfi ha organizzato e messo in piedi. Otto film in cartellone, a cui bisogna aggiungere tre pellicole per bambini che saranno proiettate presso il Teatro Ruggiero II, già in passato cinema e teatro. Si parte domenica per finire l’11 maggio. Tutti i film saranno proiettati esclusivamente la domenica ed il lunedì. Due le proiezioni giornaliere. La prima alle 18, la seconda alle 20,30. Per quanto riguarda le tre pellicole per bambini, In viaggio con Pippo, Space Chimps e Madagascar 2, unica proiezione alle 10,30 della domenica. Non sono previsti abbonamenti. Funzionerà il botteghino consueto per una capienza massima di 149 posti. Le proiezioni saranno effettuate tramite pellicola, per garantire una visione quanto migliore possibile. E' stata stipulata una convenzione con il cinema Cicolella di Foggia che garantirà il servizio. Costo del biglietto 5 euro per gli otto film in cartellone, solamente due euro per la programmazione riservata ai bambini. Un esperimento questo che val la pena sottolineare. «Abbiamo inteso creare questo spazio, ha sottolineato il Sindaco Ernesto Navazio, per aprire questo contenitore culturale ai più piccoli ed abituarli ad una forma culturale importante come il cinema». Un esperimento che se troverà riscontri positivi, potrà essere ripetuto anche in futuro, magari coinvolgendo gli istituti scolastici cittadini. Scelti in cartellone film di prima visione o quasi. Domenica prossima la rassegna scatta con Sette anime che dopo il successo di Alla Ricerca della Felicità, ripropone il binomio Gabriele

Il sindaco Navazio presenta la rassegna (foto Al. Zenti)

Muccino in regia e Will Smith attore protagonista. Il 22 ed il 23, la commedia romantica e divertente, Ex, con un cast italiano di eccezione e la regia di Fausto Brizzi, quello di Notte Prima degli esami oggi. Ci sarà da stare in poltrona oltre tre ore, poi, per Australia, in programmazione il 5 ed il 6 aprile, film candidato all'Oscar con Nicole Kidman e Hugh Jachman. Domenica 12 e lunedì 13 è il turno di Il bambino con il Pigiama a righe, film drammatico sull'Olocausto, Gli spettatori melfitani avranno anche il piacere di poter assistere al capolavoro pluri premiato agli ultimi Oscar. Si tratta di The Milionaire, un film veramente da non perdere in programmazione il 19 ed il 20 Aprile. Brad Pitt ed il Curioso caso di Benjamin Button, invece in programmazione domenica 26 Aprile ed il giorno successivo. A maggio altri due film che chiudono la rassegna. Revolutionary road con Di Caprio il 3 ed il 4, ed Italians con Verdone , Scamarcio e Castellitto il 10 e l'11. Questi invece gli appuntamenti per i più piccoli. Domenica 5 aprile, In viaggio con Pippo. Domenica 26 aprile Space Chimps ed il 3 maggio Madagascar 2. Emilio Fidanzio cultura@luedi.it

Western e emozioni con Cinergia

Renèe Zelwegger

MATERA - Come trascorrere il giovedì sera nei Sassi? L'associazione di cultura cinematografica “Cinergia” propone la pellicola “Appaloosa”. Un film di 116 minuti, genere western americano drammatico sotto la regia di Ed Harris in collaborazione con Robert Knott. Il lavoro cinematografico è basato sull' omonimo romanzo del 2005 di Robert Parker ed è stato presentato in Italia al Festival Internazionale del Film di Roma 2008 nella sezione proiezioni speciali e in anteprima mondiale al Festival internazionale del film di Toronto. La pellicola è stata distribuita nelle sale italiane il 16 gennaio scorso. La trama? Ambientato nel 1882 nei territori del New Mexico, “Appaloosa” racconta la storia dello sceriffo Virgil Cole (Harris) e del suo vice Everett Hitch (Mortensen), che si sono fatti la fama di pacificatori nelle città senza legge sorte in quelle terre selvagge. Nella piccola comunità di minatori di Appaloosa, uno spietato e potente ranchero, Randall Bragg (Irons), ha permesso alla sua banda di fuorilegge di spadroneggiare in tutta la città. Dopo l'assassinio a sangue freddo dello sceriffo di Appaloosa, Cole and Hitch vengono incaricati di assicurare il colpevole alla giustizia. Mentre impongono la loro autorità usando in parti uguali fermezza e pistole, Cole e Hitch conoscono la bella nuova arrivata Allison French (Zellweger), i cui modi anticonformisti mettono a rischio il loro lavoro e l'amicizia che li lega da anni. Appaloosa, nome di una razza equina e di una città del New Mexico, sembra avere tutti gli ingredienti per un western classico, compresa la regia di campi medi e lunghissimi, di primi piani e montaggio compassato. E invece Harris regala elementi e citazioni (Leone ed Eastwood, ma anche e soprattutto Hawks e Ford) per sovvertire il genere, in cui gli uomini veri non si prendono mai sul serio e in cui i cattivi (Jeremy Irons, villain gigione) non sono destinati alla sconfitta. Il cast? Renée Zellweger, Viggo Mortensen, Ed Harris, Robert Knott, Jeremy Irons, Luce Rains, Tom Bower, Timothy V. Murphy, Ariadna Gil, Girard Swan, Bob L. Harris, Cerris Morgan-Moyer, Gabriel Marantz, Corby Griesenbeck Come consuetudine l' appuntamento del “Cine Club del giovedì” si rinnova presso il Cinema Comunale materano in Piazza Vittorio Veneto. Gli orari dei tre spettacoli sono: 17.30, 19.35, 21.40. Il costo del biglietto è pari a 3,50 euro. m.a.flum


52 Cultura e Spettacoli GINESTRA - Ritorna in libreria Daniele Biacchessi, giornalista di Radio24 Il Sole-24 Ore. Questa volta lo fa con un libro dedicato ai giornalisti italiani morti per raccontare i conflitti dimenticati. «Passione reporter», in uscita per Chiarelettere il 19 marzo, sarà presentato in anteprima nazionale a Ginestra il 21 marzo, presso la Sala consiliare, con inizio alle 20. La presentazione avverrà sotto forma di spettacolo di teatro civile. Biacchessi, infatti, oltre ad essere vicecaporedattore di Radio24, è anche un apprezzato scrittore e autore teatrale, intento a portare in scena le storie del giornalismo d'inchiesta. La presentazione di «Passione reporter» (il libro contiene la prefazione del direttore del Sole-24 Ore Ferruccio De Bortoli) è a cura del Comune di Ginestra, nell'ambito del “Premio Raffaele Ciriello”, e dell'associazione di promozione sociale LucaniaMente. Uno dei protagonisti di «Passione reporter» è proprio Raffaele Ciriello, originario del borgo vulturino, ucciso a Ramallah nel marzo del 2002. Il volume contiene un'intervista del giornalista lucano Gennaro Grimolizzi al padre di Raffaele, Giuseppe Ciriello. Oltre che sul fotoreporter, Biacchessi si sofferma sulle storie di Ilaria Alpi, Mariagrazia Cutuli, Antonio Russo ed Enzo Baldoni. «La presentazione del libro di Biacchessi - afferma Fabrizio Caputo, sindaco di Ginestra - ci riempie d'orgoglio. Il giornalista di Radio24 ha voluto che la prima presentazione avvenisse nel mio comune essendo a conoscenza del lavoro per mantenere vivo il ricordo di Raffaele Ciriello. Inoltre, occorre ricordare che un nostro corregionale, Gennaro Grimolizzi, ha dato un contributo al volume, con un'intervista a Giuseppe Ciriello. Ci impegneremo sempre a fondo per ricordare al meglio il sacrificio di Raffaele con iniziative culturali di portata nazionale ed internazionale». «Il mio libro - commenta Daniele Biacchessi - raccoglie storie di giornalisti italiani che, in luoghi diversi del mondo hanno raccontato tanti e diversi conflitti armati. È un tributo a quei professionisti che si sono battuti per un'informazione senza filtri, che sono morti per un'informazione non inquinata dal potere, che hanno considerato il giornalismo come un'autentica vocazione».

Giovedì 12 marzo 2009

IL LIBRO

“Le verità nascoste” di Di Santo

«Un omaggio doveroso a Raffaele Ciriello»

“Passione reporter” in anteprima a Ginestra PROFILO D’AUTORE DANIELE BIACCHESSI, giornalista e scrittore. Vicecaporedattore di Radio24-Il Sole-24 Ore. Premio Cronista 2004 e 2005 per il programma "Giallo e nero". Collabora con il mensile "Mucchio Selvaggio". Dal 1975, ha lavorato e collaborato con numerose testate: Radio Rai (Noi in Lombardia, Domenica con noi, Blue note), Radio Popolare, Radio Regione, Radio Lombardia, Telemilano 2, Telenova, Rete A, Antenna3, Unità, Avvenimenti, Europeo. Ha pubblicato diciotto libri d'inchiesta. Tra questi "La fabbrica dei profumi" (Baldini&Castoldi,1995), "Fausto e Iaio" (Baldini&Castoldi, 1996), "Il delitto D'Antona" (Mursia, 2001), " "Punto Condor. Ustica, il processo

Come per gli altri lavori editoriali (si pensi a «Il Paese della vergogna», sempre edito da Chiarelettere, dieci mila copie vendute), anche «Passione re-

Ustica" (Pendragon,2002), "L'ultima bicicletta, il delitto Biagi" (Mursia, 2003), "Cile 11 settembre 1973" (Franco Angeli, 2003), "Walter Tobagi. Morte di un giornalista." (Baldini Castoldi Dalai, 2005), "Una stella a cinque punte. Le inchieste D'Antona e Biagi" (Baldini Castoldi Dalai, 2007), "Il paese della vergogna" (Chiarelettere, 2007), "Passione reporter" (Chiarelettere, 2009). Biacchessi è autore, regista e interprete di teatro narrativo civile. Ha portato in scena "La storia e la memoria" (2004) , "Fausto e Iaio, la speranza muore a 18 anni" (2005), "Storie d'Italia. I diari" (2006). In forma di solo reading ha scritto "Luigi Tenco, morte di un cantautore". cultura@luedi.it

porter», dopo Ginestra, sarà portato in tour in tutta Italia sotto forma di spettacolo di teatro civile. «Farò un reading - evidenzia l'autore - che sfoce-

rà in una traduzione teatrale delle oltre duecento pagine del libro». «L'associazione LucaniaMente - dice il presidente Gaetano Chiarito - è lieta

di inaugurare le sue attività nel ricordo di Raffaele Ciriello, un lucano che ha fatto dell'impegno civile la propria missione di vita». cultura@luedi.it

POTENZA - Sarà presentato domani, alle ore 17.30, al Teatro Stabile il libro di Gianfranco Di Santo, sostituto Commissario della Polizia di Stato, “Le verità nascoste, il terrorismo rosso in Italia 1970-2007”. «Leggendo il libro di Di Santo -scrive Gian Carlo Caselli nella prefazione- riaffiorano alla mia mente riflessioni maturate quando, giudice istruttore a Torino, dovevo istituzionalmente occuparmi di Brigate rosse e Prima linea. Il libro -continua- è soprattutto ed in ogni caso utile come antidoto contro quella patologia che talora ci affligge: una perdita di memoria che sconfina nell'amnesia, con conseguente pericolo di sottovalutazione dei rischi che si corrono quando si occulta il passato, in particolare un passato terribile e spietato come sono stati gli anni di piombo». Gianfranco Di Santo si è cimentato nel tentativo di porre in sequenza storica i fatti tragici che hanno insanguinato l'Italia negli ultimi quarant'anni. Le vittime ed i loro familiari alle quali Di Santo dedica il suo libro meritano quella verità che attendono da anni e che fino ad oggi non è stata ancora scritta. I proventi della vendita del libro saranno devoluti al Fondo assistenza orfani di poliziotti vittime del terrorismo. Alla presentazione del libro saranno presenti: Vito Santarsiero, sindaco di Potenza, Sabino Altobello presidente della Provincia di Potenza, Romolo Panico questore di Potenza Luigi Riccio - Prefetto di Potenza, Vito De Filippo presidente della Regione Basilicata, Antonio Capitella avvocato parte civile nel processo Moro, Giovanni Pellegrino presidente della Provincia di Lecce, già Presidente della Commissione Bicamerale d'inchiesta sul terrorismo e stragi. Introduce e modera Oreste Lo Pomo presidente dell’Ordine Giornalisti di Basilicata. cultura@luedi.it

La libertà secondo don Cozzi di CARMINE PEPE MURO LUCANO - Dopo il successo di tre mesi fa riscosso con la “Prima Edizione della Festa del Pane” che ha avuto un buon seguito di partecipazioni, sia da parte degli studenti e sia da parte dei cittadini del Marmo Platano, l'associazione culturale Cuorimuresi è sempre in fermento. Ancora una volta l'associazione del ridente paese in cui ha sede la comunità montana del Marmo Platano vuole contribuire a dare una serata di convivialità e di riflessione a propri concittadini. E lo scenario della carovana di Cuorimuresi è sempre la suggestiva e accogliente Sala Roma di Via Roma.

Stasera, a partire dalle ore 19, prenderà vita un dibattito, a cui seguirà la relativa proiezione di un trailer. Il tema della serata è stato battezzato: “La libertà della conoscenza. Per una democratica partecipazione alla vita sociale e culturale del paese. Sfatando i luoghi comuni che inducono alla rassegnazione e alla omertà, nel trionfo del male”. Alla manifestazione parteciperà don Marcello Cozzi, presidente nazionale del Centro studi e Ricerche sulle Realtà Meridionali e referente per la Basilicata di Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie). Il programma prevede l'introduzione e la relazione del presidente di Cuori-

A sinistra l’associazione Cuorimuresi, in alto don Cozzi

muresi il dottor Alberto Iuzzolino, i saluti delle autorità, e la proiezione del trailer del video “Libera nos a malo”. Cuorimuresi con questo evento vuole portare le at-

tenzioni e il dibattito su questioni molto delicate e che diventano di grande attualità quando ci toccano in prima persona o anche indirettamente. A sentire il presidente di

Cuorimuresi, Alberto Iuzzolino, questa è una grande e importante occasione che viene dalla presenza di Don Marcello Cozzi a Muro Lucano, per trattare un argomento molto importan-

te: la comunicazione e la conoscenza. La conoscenza è sinonimo di accesso all'informazione, ed è il supplizio dell'omertà. cultura@luedi.it


Spettacoli e televisione 53

Giovedì 12 marzo 2009

DOPO ANNI DI FICTION, LA PRODUZIONE DI LUNGOMETRAGGI. SARÀ UNA CENERENTOLA MODERNA

Mediaset “gira” il primo film. Ed è in Hd COLOGNO MONZESE (MILANO) E' una favola moderna, con una Cenerentola degli anni 2000, il primo film Mediaset girato negli studi televisivi di Cinelandia, e in alta definizione. Dopo anni di fiction (gli investimenti nel settore sono passati dai 153 milioni di euro nel 2002 ai 237 del 2008), il Gruppo è pronto per produrre in proprio anche i film, puntando sulle nuove tecnologie, come l’Hd. Presentato ieri a Cologno Monzese, da Giancarlo Scheri, direttore Fiction Mediaset, il film si intitola 'Non smettere di sognare'. Presente anche quasi tutto il cast, nel quale spicca la protagonista, Alessandra Mastronardi, l’Eva della famiglia dei Cesaroni, fiction giunta alla terza serie e in onda attualmente su Canale 5. «Producendo in proprio favoriamo la crescita di nuovi talenti e valorizziamo quei bravi attori che proprio grazie alle nostre fiction sono diventati personaggi di primo piano», ha spiegato Scheri. L’uso delle nuove tecnologie consente inoltre ROMA - E’ la gelosia, la follia e l’ossessione che si porta dietro e distrugge tutto la protagonista del film “Il caso dell’infedele Klara”, con Laura Chiatti e Claudio Santamaria, che Roberto Faenza ha tratto dall'onomimo romanzo di Michael Viewegh (edito in Italia da Instar Libri) e che sarà nelle sale il prossimo 27 marzo. La presentazione all astampa del film diventa tuttavia subito l’occasione ideale per parlare di lei, appunto, la gelosia, tema eternamente attuale. Alla Casa del cinema di Roma si parte dalla visione delle sequenze clou del film: a Praga, il musicista italiano Luca (Santamaria) si innamora della studentessa Klara (Chiatti, che si esibisce con il compagno in una scena di nudo molto spinta), ma trasforma la loro relazione in un inferno. Soprattutto da quando ingaggia un investigatore privato (Iain Glen) un po' detective un po' filosofo. «Shakespeare, citato anche nella pellicola, diceva che la gelosia è un mostro dagli occhi verdi che si beffa della carne di cui si nutre - spiega Faenza - io credo invece che faccia parte dell'amore, che non sia negativa. Così ho fatto un film anche un po' leggero: guardando la cosa da una certa distanza, e con una certa ironia. Un po' alla Bunuel. Altrimenti, se non si gioca con emozioni come questa, rischiamo di farci male». Laura e Claudio ne approfittano per fare outing: non la pensano affatto come il loro regista e dicono entrambi di essere molto gelosi nella vita. «La gelosia è una malattia di cui non è mai stata trovata la cura, porta all'autodistruzione. C'è chi nasce sapendola gestire, in altri è come un verme che risucchia tutto, che si nutre di te». Legata all’ex tronista Francesco Arca, l'attrice confessa di

dei risparmi sui costi di produzione. Risparmi che, a lungo andare, potrebbero raggiungere il 20%. Oltre a consentire di realizzare prodotti di alta qualità, ha aggiunto Scheri, spendibili su tutte le piattaforme senza costi di trasformazione. Il film è in produzione da alcune settimane. Gli esterni sono tra Genova e Milano. Il set interno è stato allestito negli studi di Cologno Monzese. Protagonista è Stella (Alessandra Mastronardi), che abita con la sorella a Genova insieme ad un patrigno burbero e dedito all’alcol. Per mantenersi lavora al porto e di sera come cubista, ma da sempre sogna di diventare ballerina. Una speranza che si interrompe quando muore la madre e non può più frequentare la Scuola di ballo di Milano. Ma un’audizione la riporterà proprio nel capoluogo lombardo, dove troverà nuove opportunità. «Sto facendo di tutto per abbassare un pò il mio accento romano – ha detto Alessandra – Così come ho studiato ballo

Massimo Boldi sarà tra i protagonisti del film e vestirà i panni di se stesso

anche otto ore al giorno». Nella vicenda c'è anche la cattiva (Alessia, interpretata da Benedetta Valanzano), una coetanea ambiziosa e cinica. Così come non mancherà la storia d’amore. Il protagonista

maschile è Lorenzo (Roberto Farnesi), nel ruolo del produttore che darà una possibilità a Stella. Nel cast anche Massimo Boldi, nel ruolo di se stesso, la ballerina Oriella Dorella e Pamela Prati.

PRESENTATO “IL CASO DELL’INFEDELE KLARA” DI ROBERTO FAENZA

Chiatti e Santamaria pazzi di gelosia sullo schermo ma anche nella vita

PERSONAGGI

Vasco Rossi canterà al concerto del Primo Maggio

ROMA - Vasco Rossi canterà al concertone del Primo Maggio, e sarà la sua unica esibizione dell'anno per quello che è diventato il più importante appuntamento live della musica italiana. Dunque Roma diventerà il luogo di una giornata speciale, ovvero dell'unico evento in grado di contrastare l'invasione delle rockstar internazionali che a giugno e luglio sbarcheranno negli stadi del nostro paese.

Cicciolina contro Sky per il film su Moana

ECCO ANGELINA “SPIA” SUL SET DI «SALT»

Jolie bionda e scalza

ANGELINA Jolie, bionda e a piedi nudi a Washington sul set di «Salt», il film di Phillip Noyce in cui interpreta l'agente della Cia Evelyn Salt. Parte "rubata" a Tom Cruise.

ROMA - «Sky non mi ha interpellato. Io non sono morta e avrebbero almeno dovuto chiedermi di poter usare il mio nome». La polemica è di Ilona Staller, in arte Cicciolina. L’ex pornostar afferma poi: «L'unica cosa che spero è che Sky diventi un po' più matura, nel senso che capisca che dovrebbe trattare. A me la notizia del film è arrivata da Google e questo mi dispiace».

Laura Chiatti e Claudio Santamaria in una scena del film

essere appunto «molto gelosa, non potrei vivere con qualcuno che non lo è per niente: mi sembrerebbe una mancanza di desiderio. Sono stata fidanzata con un ragazzo per sette anni negli ultimi due non ero più gelosa: era finita». Diverso il percorso con Claudio Santamaria, compagno e padre felice. «Ancora fino a stamattina, in un'intervista, ho detto di non essere geloso - racconta - ma non è vero: fondamentalmente,

sono gelosissimo. Anche degli amici. Ma credo alla forza del pensiero, alla conoscenza di sé, alla capacità di dominare i nostri istinti, di farci in qualche modo amicizia. Un percorso difficile, che ho imparato a fare. Cercando non di cancellare certe immagini sgradevoli (la tua donna a letto con un altro) ma di accettarle. Il mio personaggio, invece, non ha alcuna ironia. Quanto a me, con una donna gelosa non potrei convivere: mi spingerebbe al tradimen-

to». Ma, al di là delle esperienze personali, ci sono le statistiche. Come l'indagine sul tema compiuta su un campione di giovanissimi tra 16 e i 21 anni, illustrata dal direttore di Riza psicosomatica Raffaele Morelli: «Il 60% delle donne - rivela, rifacendosi al tema del film - ha ammesso di aver interrotto una relazione per la gelosia di lui». Il 63,5% degli intervistati dichiara tranquillamente di provarla; il 40% ammette di

spiare i telefonini del partner; il 22% di controllare i loro profili sui social network. E poi ci sono anche altri dati: meno scientifici, basati sull'esperienza. Li fornisce l'investigatore privato Elio Petroni: «In tanti - spiega - ordinano un'indagine, ma poi non hanno il coraggio di venire a prendere il fascicolo coi risultati. Nel 98% dei casi, comunque, i sospetti si rivelano fondati. E nel 90% nascono da come il parter usa il cellulare».

Marco Carta «“Amici” mi ha fatto vincere Sanremo»

POLEMICA DOC

Ennio Morricone: «Oggi tante canzoni ripetitive» MILANO - «Fra 200 anni si ascolterà la buona musica per il cinema non più applicata all’immagine ed essa sarà finalmente liberata da questo ghetto in cui molti la tengono». Con queste parole Ennio Morricone, uno dei più grandi compositori italiani, ha spiegato quali generi, a suo parere, sopravviveranno al tempo aggiungendo che «tante componenti della musica d’oggi, come quella che va a Sanremo, o la musica etnica, non credo saranno

molto importanti storicamente». Autore di famose colonne sonore, come quelle per i film di Sergio Leone, Morricone ha inaugurato ieri un ciclo di incontri organizzati a Milano dalla Fondazione Arnoldo Pomodoro dal titolo 'Pensare la musica con...'. Il maestro ha raccontato alcuni aneddoti della sua carriera, insignita nel 2007 di un premio Oscar, e ha ascoltato alcune rie-

laborazioni dei suoi brani eseguite dagli studenti del Conservatorio Giuseppe Verdi. «E' importante che i giovani si dedichino allo studio della musica – ha detto – perchè anche le composizioni più semplici devono essere riconosciute come tali. Oggi c'è un mare di musica orecchiabile ormai consumata, prendiamo Sanremo: quest’anno hanno vinto tre canzoni graziose, ma si ripetono sempre molto».

«LE critiche ricevute fanno ormai parte del passato e, alla fine, 'Amici' mi è servito a Sanremo». Lo ha detto Marco Carta, spiegando come dal programma della De Filippi si è «portato al Festival un grande pubblico, che mi ha votato tanto e, di conseguenza, mi ha fatto vincere. Quindi è stato tutto positivO». Il futuro? Il cantante sardo ha un desiderio: «Avere successo all’estero per me è un grande sogno». Ennio Morricone


54 Rubriche

Giovedì 12 marzo 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Nel lavoro potete fare meglio di così: che aspettate ad impegnarvi davvero? Una vecchia amicizia sta evolvendo…

TORO 21/4 - 20/5

Periodo propizio per rafforzare la posizione professionale: tirate fuori dal cassetto un vecchio progetto. Ascoltate di più il vostro cuore.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Una felice intuizione può portarvi molto lontano nella vostra attività: pensateci. In amore cogliete l'attimo.

CANCRO 22/6 - 22/7

Nel lavoro perseguite con grinta e molta costanza i vostri obiettivi. In amore fate tesoro dell'esperienza.

LEONE 23/7 - 23/8

Nel lavoro puntate all'essenziale senza perdervi in tanti dettagli. Rischiate di perdervi in avventure sentimentali da poco.

VERGINE 24/8 - 22/9

Un grande realismo accompagnato da una grande spinta vitale vi aiuterà nel lavoro. Un amore altalenante e molto stressante.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Nel lavoro il vostro punto di forza è l'obiettività nei giudizi. In amore non correte dietro sogni irrealizzabili.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Malgrado il periodo sia condizionato da influssi discontinui nel lavoro farete passi avanti. In amore siete troppo prevenuti: rilassatevi.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Nel lavoro avete ancora molto da imparare: lo farete in fretta se sarete umili. Alti e bassi in amore.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Non drammatizzate i continui alti e bassi nella vostra attività: imponetevi l'ottimismo. In amore imparate ad ascoltare.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Nel lavoro potete guardare al futuro con fiducia e ottimismo: le prospettive sono buone. Momento eccitante in amore.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

a RR identica NTI = Arridenti canti;

Focalizzate l'attenzione su un dettaglio trascurato fino ad oggi e nel lavoro le cose miglioreranno. Attenzione alle cotte.


Televisioni 55

Giovedì 12 marzo 2009

PRIMA SERATA

16.15

ATTUALITÀ

21.05

ATTUALITÀ

RUBRICA

17.50

SHOW

21.10

23.20

FILM

FILM

21.10

23.40

TELEFILM

Lamberto Sposini

Michele Santoro

Geo&geo

Belen Rodriguez

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 08.55 -RubricaIl Cercasapori 09.00 -CartoniHarry e i dinosauri nel magico secchiello blu 09.25 -SportSci alpino: Coppa del Mondo - Sci alpino 10.45 -TelegiornaleTg 2 Notizie 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

08.00 -AttualitàRai News 24 Morning News 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -SportSci alpino: Coppa del Mondo - Sci alpino 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -SportTirreno - Adriatico - Ciclismo 16.15 -NewsGT Ragazzi 16.25 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 09.55 -Real Tv Grande Fratello 10.00 -Telegiornale Tg 5 - Ore 10 10.05 -Attualità Mattino Cinque 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13.40 -Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvLa Fattoria 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 13:46 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 16.00 -Film La lunga estate calda con Paul Newman, Anthony Franciosa, Orson Welles, Joanne Woodward, Angela Lansbury - regia di Martin Ritt (USA) - 1958 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore

06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniI cavalieri dello zodiaco - I capitoli di Hades - Inferno 8 14.05 -CartoniOne piece tutti all'arrembaggio 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -TelefilmMalcom 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin princess - Principesse gemelle 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 18:58 - Previsioni del tempoMeteo 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmJeff & Leo - Gemelli detective 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmMemphis Belle con Mattehw Modine, Eric Stoltz, John Lithgow - regia di Michael Caton Jones (USA, GB, Giappone) - 1990 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Butta la luna 2 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -AttualitàPorta a Porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Attualità Annozero 23.20 -Telegiornale Tg 2

20.35 -TeleromanzoUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmFlightplan - Mistero in volo con Jodie Foster, Peter Sarsgaard, Sean Bean - regia di Robert Schwentke (USA) - 2005 22.45 -TelefilmDay Break

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show Scherzi a parte

20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -Soap OperaTempesta d'amore 23.20 -FilmParla con lei con Javier Cámara, Dario Grandinetti, Leonor Watling, Geraldine Chaplin - regia di Pedro Almodóvar (Spagna) - 2001

20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -Film Blood Diamond - Diamanti di sangue con Djimon Hounsou, Leonardo Di Caprio, Jennifer Connelly - regia di Edward Zwick (USA) - 2007

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Telefilm Crossing Jordan

00.55 -TelegiornaleTg 1 01.40 -RubricaSottovoce 02.10 -RubricaFuoriclasse canale Scuola-Lavoro 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -Film TvIl Maresciallo Rocca 2 04.50 -RubricaStella del Sud

23.35 -VarietàPalco e Retropalco 01.10 -RubricaTg Parlamento 01.20 -Real TvX Factor 01.50 -RubricaAlmanacco 02.10 -RubricaTg 2 Costume e società 02.25 -TelefilmLa stagione dei delitti 03.00 -RubricaInconscio e Magia

23.35 -ShowParla con me 00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaE-Cubo 01.40 -RubricaLa musica di Raitre 02.15 -RubricaFuori orario 02.20 -RubricaRainotte

23.40 -RubricaTerra 00.45 -RubricaNonsolomoda - Globish News 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 01:59 - Previsioni del tempoMeteo 5 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici

01.35 -NewsTg 4 - Rassegna stampa 02.00 -ShowStasera a teatro 02.05 -MusicaleClip Parade 9 - Music Line '09 02.45 -FilmIl sindacalista 04.30 -RubricaPeste e corna e gocce di storia

23.45 -ShowChiambretti night Solo per numeri uno 01.45 -NewsStudio Sport 02.10 -TelegiornaleStudio Aperto 02.25 -MusicaleTalent 1 Player 03.05 -Serie TvI Soprano 04.10 -FilmBuffy l'ammazzavampiri

23.40 -TelefilmSex & the city 00.10 -TelefilmLWord 01.00 -RubricaMovie Flash 01.05 -TelegiornaleTg La7 01.05 -AttualitàOtto e mezzo 01.25 -RubricaMovie Flash 01.30 -AttualitàOtto e mezzo

Parla con lei

Blood Diamond Diamanti di sangue

Sex and the city

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 16.00

MEMPHIS BELLE

LA LUNGA ESTATE CALDA

con M. Modine, E. Stoltz - regia di M. Caton-Jones (Usa/G.B./Giap) - 1990

con P. Newman, O. Welles, J. Woodward - regia di Martin Ritt (Usa) - 1958

Nel maggio 1943, da una base aerea in Inghilterra, si leva in volo per la sua venticinquesima missione un bombardiere B-17, battezzato con il nome di "Memphis Belle". La fortezza volante è condotta da un equipaggio di nove componenti: aviatori dai caratteri e dagli ideali personali non proprio omogenei. La missione risulta durissima, sia per le cattive condizioni atmosferiche, sia per...

Ben è un un piantagrane, che cambia più spesso lavoro che camicia, un vagabondo con la faccia da schiaffi. La fama di piromane lo segue anche quando va a lavorare da Willy. Questi è il padrone di tutto: delle terre, degli uomini, delle bestie e anche della sua famiglia che comanda dispoticamente. Tra Ben e Willy si stabilisce una sorta d'intesa: sono loro due i più forti del gruppo...

RAI 3

ORE 21.10

FLIGHTPLAN MISTERO IN VOLO con J. Foster, P. Sarsgaard, S. Bean regia di Robert Schwentke (Usa) 2005 Berlino. Kyle Pratt, ingegnere astronautico da poco rimasta vedova, sta tornando negli Stati Uniti con la figlia Julia. Durante il volo la piccola sparisce, ma le ricerche a bordo non danno risultati e, quel che è peggio, nessuno ricorda di averla vista...

RETE 4

ORE 23.20

ITALIA 1

ORE 21.10

BLOOD DIAMOND - DIAMANTI DI SANGUE con L. DiCaprio, D. Hounsou - regia di Edward Zwick (Usa) - 2007 Sierra Leone, anni '90: Danny Archer, un ex mercenario dello Zimbabwe, e Solomon, un pescatore di Mende, si mettono alla ricerca di un raro diamante rosa. La giornalista Maddy entra in contatto con Archer per un'inchiesta sui "diamanti insanguinati", e tutti e tre si imbarcano in un pericoloso viaggio attraverso il territorio controllato dai ribelli...

RETE 4

ORE 2.45

PARLA CON LEI

IL SINDACALISTA

con J. Cámara, D. Grandinetti, L. Watling, G. Chaplin - regia di Pedro Almodóvar (Spa) - 2001

con L. Buzzanca, I. Biagini, D. Boschero, R. Montagnani - regia di Luciano Salce (Ita) - 1972

Strani scherzi del destino. Marco e Benigno, due spettatori della pièce teatrale Café Muller si sfiorano con gli occhi, coinvolti nella stessa commozione. Si ritrovano qualche mese dopo nella clinica dove Benigno lavora come infermiere. Marco è lì per accudire la fidanzata in coma...

Un emigrato siciliano si ribella al padrone e diventa leader sindacale. Ottiene così notevoli migliorie delle condizioni di lavoro, ma è tutto inutile: il padrone, nel frattempo, ha venduto la fabbrica...

Striscia la notizia la vince sui pacchi di Affari tuoi RAI UNO Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida Incredibile!

ora 20.41 19.49 18.51 21.16

ascolto 6.733 6.558 5.093 3.189

RAI DUE Senza traccia Senza traccia Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra

21.47 21.04 13.32 19.40

2.994 2.676 2.315 2.286

RAI TRE Ballaro' Un posto al sole Blob di tutto di piu' Agrodolce

21.11 20.38 19.59 20.16

3.957 2.978 2.051 1.742

CANALE 5 Striscia la notizia Ris 5 delitti Beautiful Chi vuol essere

20.47 21.17 13.42 19.04

6.852 5.182 4.373 4.310

ITALIA 1 Buona la prima! Buona la prima! Mai dire grande I simpson

21.09 21.34 22.19 14.31

2.659 2.582 2.231 2.128

RETE 4 Walker texas ranger Stranamore Tempesta d'amore Tempesta d'amore

20.28 21.12 19.39 18.42

2.367 2.183 1.989 1.623



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