LA NUOVA LEGGE SUI CLANDESTINI
IL PIANO DI EDILIZIA ABITATIVA
Fini: «No ai medici che denunciano Le norme ledono i diritti umani»
Via libera al decreto del premier De Filippo: «Siamo soddisfatti»
«Berlusconi? Con lui ottimo rapporto»
Impegno del governo per 550 milioni a pagina 7
a pagina 6
della Basilicata
ED Anno 8 - N. 63
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Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
Venerdì 13 marzo 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Per la prima volta dall’omicidio dei genitori spiegano perché non si sono costituiti parte civile
Parlano i figli dei Gianfredi
Attacco a don Cozzi: «I processi non si celebrano nei convegni, di noi chi si preoccupa?» QUELLI CHE ANCORA SONO DI SINISTRA
Lavoro & vertenze in corso Rinaldini a Potenza pessimista sulla recessione
«La Sata non è al riparo»
di PARIDE LEPORACE Sono stato gentilmente invitato dalla redazione del quadrimestrale Decanter ad una discussione pubblica sui temi dell'attualità politica nazionale e regionale. Ho aderito con piacere intellettuale e con lo spirito giornalistico di comprendere le ansie e timori di una parte politica già estinta a livello parlamentare e che cerca di capire cosa è diventata. Decanter è rivista corsara, colta e simpaticamente barricadera. Con un immancabile contenuto retrò che sottilineo in valenza positiva. I protagonisti della discussione sono stati nomi illustri della sinistra lucana. L'ex parlamentare Piero Di Siena, un padre nobile dell'area politica come Giacomo Schettini, un agit prop di minoranza mai domo come Antonio Califano. Guarda caso esponenti che non militano più in nessun partito. Ostinati pensatori del cosa è possibile fare. segue a pagina 13
Atella: la Vicenzi lascia lo stabilimento agli operai L’auto dell’agguato dei Gianfredi e, nel riquadro, don Marcello Cozzi
a pagina 11
Potenza: la Mahle dice sì alla reindustrializzazione
MARINAGRI
Latronico scrive ad Alfano Il Prc tiene la posizione
Matera: iniziativa dei Lions per le povertà estreme
a pagina 15
GENZANO
Le bollette dell’acqua finiscono nella spazzatura
...di questi tempi
La storia di Enrico e del raggio blu Quando la crisi penalizza la tecnologia e il cinema d’autore
La Sata di Melfi
a pagina 24
alle pagine 8 e 9
a cura di Rocco Pezzano
Il governatore su temi scottanti: la concorrenza Crob-San carlo, le nomine dei dirigenti, l’emigrazione
Jazz di qualità Capossela e Di Vittorio da pagina 43
Capezzone Gasparri e Rotondi: non tre facce ma sei chiappe.
«Vi spiego la mia idea sulla sanità lucana» POTENZA - La concorrenza Crob-San Carlo, la nomina dei dirigenti, l’emigrazione sanitaria: il presidente della Regione, Vito De Filippo, a tutto campo sui temi che riguardano l’organizzazione e le prospettive della sanità della Regione. Temi scottanti ai quali il governatore non si è sottratto. a pagina 10 ORT NELLO SP
CONI BASILICATA
Eustachio Tortorelli rieletto presidente
2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo
Brasile, partorisce bimba di 11 anni SAN PAOLO – Una settimana dopo l’aborto della bambina di nove anni stuprata dal patrigno e le polemiche sulla scomunica della madre e dei medici, un’altra bambina brasiliana, questa di 11 anni, violentata anch’essa dal convivente della madre, ha dato alla luce ieri un bimbo di due chili e mezzo.
Usa: «Essenziali i diritti umani» WASHINGTON – Gli Stati Uniti considerano «essenziale» la difesa dei diritti umani. Lo ha detto il presidente americano Barack Obama nel colloquio avuto con il ministro degli Esteri cinese Yang Jiechi. Secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, Obama ha espresso a Yang l’auspicio che «vengano fatti progressi nel dialogo tra il governo cinese e i rappresentanti del Dalai Lama».
Elicottero in mare 17 dispersi OTTAWA – Un elicottero con 18 persone a bordo è precipitato nell’Oceano Atlantico intorno alla costa canadese vicino all’isola Newfoundland. Un primo bilancio parla di 17 dispersi. I soccorritori sono riusciti a portare in salvo una persona, già ricoverata in ospedale. L'elicottero trasportava personale della piattaforma petrolifera Hibernia.
Venerdì 13 marzo 2009
Avrebbe obbligato un ragazzo di 15 anni a prestazioni sessuali Premio Grinzane
Messina, medico abusa di un paziente L’uomo è stato arrestato e ora si trova ai domiciliari
I carabinieri eseguono l’arresto
MESSINA – Un medico di 32 anni, specializzando al Policlinico universitario di Messina, avrebbe abusato di un ragazzo di 15 anni che mercoledì mattina era andato in ospedale, insieme alla madre, per degli esami da compiere nell’unità operativa di Medicina nucleare. L’uomo è stato arrestato dalla polizia e ora si trova ai domiciliari. Il ragazzo si trovava da solo nella sala d’aspetto dell’ospedale, in attesa che gli fosse consegnato il referto. Una volta ricevuto il referto, madre e figlio stavano per andare via, ma lo spe-
cializzando ha chiesto loro di aspettarlo e si è offerto di accompagnarli fuori. Una volta in strada il medico ha fatto finta di aver dimenticato una parte del referto sulla scrivania del suo ufficio, e senza troppi giri di parole avrebbe chiesto al ragazzo di tornare indietro con lui, dicendo alla donna che avrebbero fatto presto e che non era il caso che anche lei tornasse indietro. Il quindicenne non è riuscito ad opporsi all’invito cortese del medico e l’ha seguito. Secondo il racconto del giovane, il medico avrebbe preteso da lui delle prestazioni sessuali.
I rabbini dal Papa arrestato Soria Gettato alle spalle era dall’avvocato un anno di tensioni
TORINO – E' stato arrestato nello studio del suo avvocato Giuliano Soria, il patron del premio letterario Grinzane Cavour, colpito da un ordine di custodia cautelare in un’inchiesta della procura di Torino. La Guardia di finanza gli ha anche messo sotto sequestro il suo appartamento nel centro storico della città. Soria era andato a trovare il penalista Roberto Piacentino, che da pochi giorni ne aveva assunto le difese dopo la rinuncia del legale precedente, Claudio Morra.
CITTA' DEL VATICANO – Nonostante le dure prove a cui sono state sottoposte negli ultimi mesi, le relazioni tra cattolici ed ebrei escono rafforzate dall’incontro tra il Papa e i rabbini israeliani di ieri. E, mentre in Israele fervono i preparativi per la visita di Benedetto XVI, a Roma si apprende che il Papa andrà alla sinagoga della Capitale in autunno. I rabbini israeliani giunti ieri in Vaticano si sono gettati alle spalle un anno di tensioni esasperate dalle dichiarazioni antisemite del vescovo lefebvriano Richard Williamson.
Impazza il totonomine, ma la trattativa sembra in una fase di stallo
Rai, spunta il nome di Riotta Adesione del Pdl e di An, ma Franceschini frena ROMA - Mancano ancora sei giorni all'assemblea dei soci che dovrà indicare il nuovo numero uno della Rai ma si allunga la lista dei candidati alla poltrona di Claudio Petruccioli. Ad entrare nel toto nomine è stato ieri il direttore del Tg1 Gianni Riotta sul quale sono subito piovuti gli apprezzamenti del Pdl e, in particolare, di An. Ma, almeno rimanendo alle dichiarazioni ufficiali, la candidatura Riotta è sembrata tenere solo per qualche ora. «Da qualche giorno leggiamo su giornali agen-
zie nomi di possibili presidenti della Rai - ha commentato Piero Martino, portavoce del segretario del Pd cui spetta l'indicazione del nuovo numero uno della tv pubblica - è un esercizio fastidioso frutto di ricostruzioni inventate o molto spesso anche interessate». Eppure sul direttore del Tg1 è arrivata subito la disponibilità del vice capogruppo del Pdl alla Camera Italo Bocchino (An), che ha sottolineato: «se la proposta dell'opposizione per la presidenza della Rai è Riotta sa-
rà facile trovare la necessaria convergenza». Sullo stesso tono il vice presidente del Senato Domenico Nania, sempre di An: «Riotta sarebbe un buon nome di qualità e non una seconda scelta». E ancora il ministro e leader della Dca Gianfranco Rotondi («magari fosse vera l'intesa sul nome di Riotta»), come anche Stefania Craxi («sarebbe l'uomo giusto»). Il direttore del Tg1 potrebbe anche rientrare nel 'valzer di poltrone' che si aprirà a viale Mazzini dopo
la scelta nel presidente, anche perché la direzione del Tg1 resta una delle più ambite dai partiti, a cominciare da Forza Italia; c'è pure un'attenzione particolare di An per la direzione di Raiuno o per quella del Tg1, cui potrebbe aspirare l'attuale direttore del Tg2 Mauro Mazza (candidatura che, secondo alcune ricostruzioni giornalistiche sarebbe stata caldeggiata dallo presidente della Camera Fini durante il pranzo dell'altro ieri a Montecitorio con Berlusconi). Ogni scelta, comunque,
sarà legata alla definizione dei nuovi organigrammi della tv di Stato, a cominciare dai vice direttori generali che secondo le indiscrezioni spetterebbero alla Lega (Antonio Marano) e, a seconda degli equilibri che si andranno a creare, a Forza Italia (Gianfranco Comanducci) e An (Guido Paglia). Ma la trattativa per il presidente Rai sembra in stallo dopo il rifiuto di Ferruccio De Bortoli e il no del premier alla riconferma di Claudio Petruccioli. Maria Eleonora Lestingi
In Italia e nel Mondo 3
Venerdì 13 marzo 2009
I tre astronauti dell’Iss hanno dovuto evacuare la stazione e rifugiarsi sulla Soyuz
Terrore nello Spazio, undici minuti da incubo Detriti spaziali a rischio collisione, poi tutto si è risolto. Rientrati a bordo gli astronauti
Il tunnel di salvataggio sull’Iss
WASHINGTON – Brivido nello spazio. Per una manciata di minuti l’incubo di una non cinematografica Odissea 2009 si è affacciato nella mente dei tre astronauti che alle 12:35 ora di Houston (le 17:35 in Italia) di ieri hanno lasciato la Stazione Spaziale Internazionale dopo aver ricevuto un ordine di evacuazione dal centro di controllo della Nasa. «Manovra anti-detriti, procedete verso il veicolo di salvataggio» ha ordinato la Nasa da Terra e i tre astronauti a bordo di ISS, due americani e un russo, si sono così trasfe-
riti a bordo della navicella Soyuz TMA-13. Ci sono rimasti una decina di minuti, fino a che l’allarme anti-detriti è passato. Se così non fosse stato, avrebbero effettuato un rientro d’emergenza a terra. La Nasa ha precisato che la manovra è stata decisa «per motivi precauzionali», perchè le eventualità che alcuni detriti spaziali potessero urtare la stazione erano «molto deboli». Nello stesso tempo, tuttavia, da terra non erano assolutamente certi che ISS non sarebbe stata urtata da quel piccolo detrito. Anzi: sapevano che se avesse colpito
la stazione avrebbe potuto provocare una fatale perdita di pressione all’aria della stazione. La Nasa ha precisato che il detrito in questione era un piccolo pezzo di motore di una vecchia navicella e che è passato a circa 5 chilometri dalla Stazione Spaziale. Non si è trattato, quindi, dei residui dei due satelliti, uno russo e uno americano, scontratisi in orbita un mese fa. L’incidente avvenne il 12 febbraio scorso a 805 chilometri in verticale sopra la Siberia, ed ebbe grande eco perchè non era mai avvenuto prima che due satelliti si scontrassero.
Iraq, lanciò le scarpe a Bush giornalista condannato a 3 anni Muntazar al Zaidi rischiava fino a 15 anni L’episodio si verificò a dicembre scorso
Il momento del “lancio”
Sequestrati a Safir Umra anche un sanitario francese e un’infermiera canadese
BEIRUT/BAGHDAD – E' stato condannato a tre anni di carcere Muntazar al Zaidi, il giornalista iracheno che il 14 dicembre lanciò le sue scarpe, mancandolo di poco, contro George W. Bush, che stava tenendo la sua ultima conferenza stampa a Baghdad da presidente degli Stati Uniti. Al Zaidi rischiava fino a 15 anni di reclusione, ma alla lettura della sentenza i suoi familiari e le poche persone ammesse in tribunale, tra drastiche misure di sicurezza, hanno reagito con rabbia. «E' una condanna motivata politicamente», ha affermato il fratello.
La strage in Germania
Winnenden l’annuncio Un commando ha prelevato un’équipe di Msf era su Internet
Darfur, rapito medico italiano ROMA – C'è anche un giovane medico italiano tra i tre operatori di 'Medici senza Frontiere' rapiti mercoledì sera nel Darfur. A 24 ore dal sequestro – avvenuto nel presidio sanitario di Safir Umra a 200 chilometri dalla capitale del Nord Dafur, El Fasher, ma reso noto solo ieri mattina – arriva la conferma della richiesta di un riscatto e dell’avvio dei negoziati che, secondo dichiarazioni rilasciate a media locali dal governatore del Nord Darfur, «stanno procedendo bene e potrebbero portare ad una veloce soluzione» della vicenda. Gli ostaggi – il medico italiano vicentino 34enne, Mauro d’Ascanio, il collega francese Raphael Meonier e l’infermiera canadese Laura Archer – «stanno bene e non hanno subito maltrattamenti. Sono vivi e si sta lavorando per liberali», hanno affermato fonti del governo sudanese, mentre dal mondo si rincorrono gli appelli per una veloce e positiva conclusione della vicenda. A cominciare da quello del segretario generale dell’Onu, Ban ki-Moon, alla «viva preoccupazione» espressa dal capo dello stato, Giorgio Napolitano. «Stiamo lavorando», ha assicurato anche il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, chiedendo il silenzio stampa sulla vicenda per non compromettere «l'attività che abbiamo messo in piedi per la liberazione». L’Unità di Crisi della Farnesina è intanto in contatto con la sezione italiana di Msf - oltre che con le strutture diplomatiche di Canada e Francia, paesi d’origine degli altri due ostaggi – e con la famiglia del medico italiano. E proprio i familiari di D’Asca-
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Mauro D’Ascanio, il medico italiano di Medici senza frontiere rapito in Darfur
nio, in serata, sottolineando di «essere preoccupati per Mauro», hanno chiesto il silenzio sulla vicenda. Silenzio che – ha ricordato anche Frattini – «ha già premiato» in episodi del passato. Dal Darfur, in serata, il governatore dell’area Nord, Osman Kebir, ha riferito di aver parlato con i rapitori e gli ostaggi al telefono. «I negoziati sono in corso, stanno procedendo bene e potrebbero portare ad una veloce liberazione degli ostaggi», ha riferito Kebir, aggiungendo che i sequestratori, che hanno chiesto un riscatto in danaro, non hanno intenzione di far del male agli ostaggi. Sullo sfondo
estrazione del 12 marzo 2009
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delle preoccupazioni c'è anche la presa di posizione del presidente sudanese, Omar el Bashir, che proprio nei giorni scorsi ha minacciato l’Occidente e espulso dal paese molte Ong, accusate – a suo avviso – di aver contribuito alla decisione del Cpi (la Corte penale internazionale dell’Aja) di emettere nei suoi confronti un un mandato di arresto per crimini di guerra e contro l’umanità. Le sezioni francese e olandese di Msf sono state espulse dalla regione sudanese la scorsa settimana insieme a un’altra decina di Ong: un ordine di espulsione che non aveva riguardato le sezioni belga, svizzera e spagnola di Msf.
Medici Senza Frontiere ieri comunque ha annunciato il ritiro del personale internazionale dalla regione. L’attacco alla sede della sezione belga di Msf a Sarif Umra, presidio sanitario composto da una equipe di 7 operatori (5 dei quali internazionali) è avvenuto mercoledì sera – erano circa le 18 ora italiana – da parte di un gruppo di uomini armati che oltre ai tre operatori internazionali hanno prelevato anche due membri dell’organizzazione di nazionalità sudanese, subito dopo rilasciati. Si tratterebbe del primo attacco di questo tipo ad un’organizzazione umanitaria. Marina Perna
BERLINO – A Berlino, le bandiere tedesche sul Bundestag sono a mezz'asta, come quelle di tutta la Germania. Il giorno dopo la strage di Winnenden, un Paese a lutto ricorda le vittime di una delle più grandi carneficine mai compiute in una scuola da un ex allievo. E si interroga sui motivi che potrebbero avere spinto Tim Kretschmer, 17 anni, a tanto odio nei confronti della società. E se la dinamica del massacro, costato la vita a 16 persone incluso il killer, è ora chiara agli inquirenti, ora polizia comincia ad avere anche un’immagine più precisa del suo autore. A cominciare dal fatto che Kretschmer, malato di depressione, era fondamentalmente stanco di vivere. Era solo e andava male a scuola. Il quadro l’ha tracciato Heribert Rech, ministro dell’ interno del Baden-Wuerttemberg. Poche ore prima di mettere in atto il suo piano spietato, alle 2:45 della notte tra martedì e mercoledì, s'è collegato a Internet affidando il suo messaggio funesto a una chat, rivolto a un suo amico, Bernd. «Merda, Bernd, non ne posso più, ne ho abbastanza di questa vita senza senso». Poi: «Dico davvero, Bernd: ho le armi e domattina presto andrò alla mia ex scuola e una volta per tutte li farò alla griglia. Segnatevi solo il nome del luogo: Winnenden». Probabilmente Bernd ha pensato a uno scherzo, poichè la risposta è stata un semplice «lol», espressione online per «tante risate». Ma Kretschmer faceva sul serio e, il giorno dopo, Bernd, ragazzo bavarese di 17 anni, ha raccontato l’ episodio al padre, il quale ha informato la polizia. Nessuno parla di depressione come causa del raptus, ma tra aprile e settembre 2008 Kretschmer è stato ricoverato in una clinica per curarsi. La terapia doveva proseguire quest’anno con sedute di ambulatorio, ma il ragazzo non si è mai presentato. I suoi rapporti con i coetanei, inoltre, non erano facili. Nella scuola privata di indirizzo tecnico che frequentava dopo aver lasciato la AlbertvilleRealschule lo scorso agosto, veniva soprannominato «perdente» dai suoi compagni e sembra che una ragazza lo avesse lasciato di recente. Secondo una ragazzina di 12 anni, Kretschmer era vittima del mobbing dei compagni. Roberto Caracciolo
Genova, il 54% sceglie la cremazione Nel 2050 la popolazione e molti le ceneri disperse nello Stretto mondiale sarà di 9 miliardi GENOVA – Affidare le proprie ceneri allo stretto di Messina, disperdendole precisamente al centro del braccio mare che separa la Calabria dalla Sicilia: è la richiesta più curiosa arrivata ai servizi funerari del Comune di Genova che, a un anno dall’entrata in vigore della legge che consente la dispersione e la conservazione domestica delle ceneri, testimonia il consolidamento di nuove scelte. Fra i cittadini genovesi, infatti, stanno prendendo campo nuovi comportamenti: nel 2007 la cremazione è stata scelta dal 54% degli utenti, superando il numero di chi ha chiesto l'inumazione e la tumulazione. Cresce intanto anche la pratica della dispersione e della conservazione domestica
dell’urna cineraria, chiesta rispettivamente da 50 e da 170 persone. Fra chi sceglie la dispersione dei propri resti il luogo più richiesto è il mare, in particolare al largo dell’insenatura di Boccadasse, seguito da luoghi di campagna che rivestivano particolare valore affettivo per il defunto.
UN anno fa l'economista britannico Paul Collier pubblicò una sorta di libroappello, "The last billion", sostenendo che l'Occidente avrebbe dovuto fare un ultimo, grande sforzo per aiutare l'ultimo miliardo di persone ancora in condizioni di vita veramente drammatiche. Ma questo miliardo di poverissimi, ammesso che solo di un miliardo si tratti, è destinato a triplicarsi rapidamente: infatti la popolazione dei Paesi in via di sviluppo, secondo le ultime stime Onu, passerà dagli attuali 5,6 miliardi a 7,9 miliardi entro il 2050. Sarà pertanto il Terzo Mondo, secondo le Nazioni Uni-
te, ad assorbire in misura preponderante la crescita della popolazione mondiale, destinata a passare dagli attuali 6,8 miliardi a 7 miliardi nel 2012 e a 9 nel 2050. Nei Paesi industrializzati le cifre cambieranno poco: si passerà dagli attuali 1,23 miliardi a 1,28.
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Venerdì 13 marzo 2009
Il fatto del giorno: Franceschini, una tantum ai ricchi per aiutare i poveri È arrivata la brillante idea Benestanti e parlamentari Berlusconi stronca il Pd distruggere chi non evade sostengano i nullatenenti “Ha la mania delle tasse” dall’articolo di Nicola Porro
dal servizio di Luisa Grion
dalla cronaca di Augusto Minzolini
Il segretario del Pd, Dario Franceschini, ha avuto un’idea brillante. [...] Tassiamo i ricchi [...]. Si tratta di una stupidaggine incredibile, ma piuttosto diffusa [...]. C’è un primo motivo pratico per cui la proposta non regge. E riguarda i numeri. In Italia solo 177mila contribuenti (su circa 41 milioni) dichiarano più di 125mila euro: lo 0,43 per cento delle dichiarazioni. Questi signori pagano già il 43 per cento di aliquota marginale. Troppo. [...] Aumentare le tasse su costoro, vorrebbe semplicemente dire che si colpisce proprio chi non evade. [...] Aumentare le imposte non fa inoltre bene all’economia. Può servire alla politica per trovare facile consenso quando il rialzo è mirato ad una specifica categoria ma danneggia le casse dello Stato. [...]
[...] L’idea di Franceschini taglia l’Italia in due, anzi in tre: per chi dichiara un reddito lordo inferiore ai 120-125 mila euro non cambia nulla; chi ne dichiara dai 120-125 in su vedrà invece passare la sua aliquota massima dal 43 al 45 per cento (solo per il 2009). Poi c’è la terza fascia, quella che evade e che così facendo la farà franca anche questa volta. Comunque sia [...] va precisato che il tetto dei 120-125 mila euro è stato studiato ad hoc per comprendere anche la categoria dei parlamentari e fare in modo che non ci possano essere sospetti di "casta" [...]. Va anche detto però che l’una tantum corrisponde, nella logica di chi l’ha proposta, all’esigenza di coprire una situazione di emergenza assoluta. [...]
L’incontro era stato fissato da tempo ma per Silvio Berlusconi ritrovarsi a cena nello scenario di Villa Madama con il Gotha delle banche italiane più qualche imprenditore è stata la tipica occasione da non perdere, quella che si presenta al momento giusto.[...] All’ultima sortita del Pd il premier ha dedicato solo poche battute in privato: proposta «demagogica», «hanno la mania delle tasse».Così la cena di ieri è servita al Premier per rilanciare la «moral suasion» e, contemporaneamente, per rassicurare i vertici delle banche su alcuni provvedimenti come quello che prevede l’uso dei prefetti per monitorare la concessione del credito a livello locale. Il Cavaliere non poteva sperare in un “parterre” migliore [...].
La migliore di ieri
Una sfida per la casta
Il Paese non sbanda nel redistribuire la crisi
Finalmente le proposte
dall’editoriale di Federico Geremicca
dal commento di Giuseppe De Rita
dall’editoriale di Peppino Caldarola
In fondo, si potrebbe assumere il commento di Umberto Bossi e finirla più o meno lì: «In un momento di crisi - ha riconosciuto il leader leghista - chi ha di più è giusto che contribuisca». [...] A parte il sostegno di Bossi (e dell’Udc di Casini), dal partito di Berlusconi e Fini non sono arrivati commenti significativi [...]. E motivi d’imbarazzo [...] evidentemente ce ne sono.[...] Possono i parlamentari dire di no ad un contributo straordinario a favore dei poverissimi [...]? In altre parole: può la «casta» [...] rifiutare di contribuire eccezionalmente ad alleviare le sofferenze di chi non ha nulla ma veramente nulla? [...]
Facendo null’altro che il proprio dovere, i mezzi di comunicazione dimassa ci informano quotidianamente di fallimenti di molto onorate aziende finanziarie, di nazionalizzazioni di banche e aziende operanti negli storici templi del mercato, di affannosi piani di risanamento da trilioni di dollari, di inesauribili crolli delle borse mondiali, di verticali cadute dei consumi e della produzione, di esponenziale crescita della disoccupazione e del precariato [...]. Eppure le preoccupazioni collettive non hanno quell’intensità drammatica che la tempesta mediatica ci impone quotidianamente.
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
- Il Comune di Roma, in occasione di una visita del Papa, ha regalato al Pontefice una tenuta di 13 ettari, con accluso casale rustico, appartenuta alla Banda della Magliana. Faccio presente che il Vaticano possiede ancora oggi circa il 40 dell’agro romano. Il Papa (o meglio la “Fondazione Raphael onlus”, diretta dall’amico di Alemanno Don Giovanni D’Ercole) ne farà un istituto di rieducazione di ragazzi disagiati, rom e italiani, per indirizzarli sulla retta via. Devo andarci anche io in visita. - Ieri è stato un giorno di stragi. Un ragazzo di 17 anni in Germania spara a insegnanti ed ex compagni e ne fa fuori 17. In Alabama va a caccia di parenti e ne ammazza 11. In Italia Berlusconi spara sulla democrazia ogni giorno da 15 anni. - Impennata dell’usura. Tra gennaio e febbraio si stima un aumento del 49%. - Berlusconi: “I banchieri aiutino le imprese”. Come hanno fatto sempre con lui? Allora siamo tutti a posto. - Il leader dell’opposizione, Franceschini, ne dice un'altra delle sue: “Maggiori tasse ai ricchi”. Che è cosa buona e giusta, specie in un momento di crisi come questo, ma visto che sono i ricchi a fare le leggi è pure demagogia. Come dire “riduciamo gli stipendi ai politici”, “leviamo le sovvenzioni ai giornali di partito”
etc etc. A proposito: Rifondazione si schiera contro l’idea (?!?). - Su Internet e a “Porta a Porta” il video dell’interrogatorio del biondino rumeno Loyos (quello della Caffarella). Ma il rispetto per le persone? Sempre l’idea di sbattere il mostro in prima pagina (risultato poi pure innocente)? - I medici pronti a ricorrere alla Corte Costituzionale. Non ci stanno ad essere obbligati a denunciare i clandestini che si fanno curare. - La Cassazione ha confermato che per blog e forum non valgono le regole di tutela della libertà di stampa in quanto “equiparabili a una bacheca”. Di conseguenza possono ordinare la rimozione di messaggi contrari al buon costume in qualsiasi momento. - Allarme della Fieg. Pubblicità sui giornali calata del 40%. - Venduti Bot per 12 miliardi e la richiesta era addirittura di 20. I risparmiatori spaventati si rifugiano nei titoli di Stato, ma gli interessi calano sempre di più. Sono al minimo storico dal 1980. - Unica data italiana di Vasco Rossi al 1 maggio a Roma. Gratis. - Allarme turismo a Roma. Nei primi due mesi del 2009 flessione del 10% negli alberghi. Calano paurosamente gli inglesi alle prese con la sterlina debole. Le guide turistiche sostengono di aver perso fino al 40%.
Colpa del fatto che tale tempesta è stata così emotivamente forte da creare altrettanto forti anticorpi di rimozione? O colpa di una popolazione che propende a galleggiare in attesa che passi la nottata? Le due ipotesi sono entrambe verosimili [...] ma occorre prendere atto che il modello di sviluppo italiano permette oggi una costante e diffusa «redistribuzione della crisi» [...]. Se il Paese quindi per ora non sbanda è perché ridistribuisce i problemi su più processi di responsabilizzazione. C’è solo da domandarsi quale futuro abbia questa redistribuzione policentrica della crisi, se cioè la sua funzione anticiclica possa resistere a lungo, ove la crisi si accentuasse e diventasse pesante. [...]
[...] Franceschini riesce a mettere al centro del dibattito politico non più la crisi del suo partito ma temi che parlano al Paese concreto. [...] Sembra di intravvedere una vera discontinuità dall’epoca veltroniana. [...] Nei primi passi della sua segreteria sembrava riprendere i toni catastrofisti del predecessore ma negli ultimi giorni sembra preferire la sfida politica sui problemi che riguardano quella parte del paese che rischia di pagare il prezzo più alto alla crisi. [...] Mette in conto che su questi temi ci debba essere un nuovo confronto con il governo. [...]
Giannelli sul Corriere
Non è una punizione: solidarietà per equilibrare dall’editoriale di Massimo Giannini
Obama può. Franceschini no. Il presidente Usa, al culmine di una crisi industriale e occupazionale che distrugge un milione di posti di lavoro ogni due mesi, può proporre al suo Paese "una storica riforma della sanità, che estenderà a tutti l’assistenza pubblica" finanziandola con "un aumento della tassazione per i più ricchi". Usa esattamente questa formula, il capo dei "democrats" americani: "I più ricchi". E il suo annuncio non desta scandalo. Nessuno si ribella, tacciandolo di bolscevismo. Al segretario dei democratici italiani, al contrario, questa "licen-
za" politico-culturale non è permessa. Il Pd non può proporre "un contributo straordinario di solidarietà, a carico dei redditi più alti compresi quelli dei parlamentari", per finanziare un sostegno da 500 milioni di euro "a vantaggio delle famiglie che versano in condizioni di povertà estreme". Usa esattamente questa formula, Franceschini: "redditi più alti". Ma la sua iniziativa fa subito scandalo. Vellica pulsioni strumentali: quelle del Pdl, che lo accusa di "comunismo". Innesca reazioni paradossali: quelle di Rifondazione, che grida all’"elemosina di Stato". L’idea di un "contributo di solidarietà" sui redditi superiori ai 120 mila
euro non nasce dentro il dissennato e autolesionista "brodo di coltura" che ai tempi del governo Prodi, alla vigilia di una Finanziaria che impose agli italiani un insostenibile "saio fiscale", generò la campagna ideologica e demagogica della sinistra radicale irresponsabilmente riassunta nello slogan "anche i ricchi piangano". Di quel clima tossico, di quelle surreali "scene da lotta di classe", per fortuna, oggi non c’è più traccia. Buona o cattiva che sia, fattibile o irrealizzabile che si dimostri, la proposta attuale non risponde a una logica "punitiva", ma alla più semplice etica redistributiva. [...]
La fotografia Alabama, un cartello per i sopravvissuti alla follia omicida di McLendon (Ansa)
La sesta colonna di Francesco Zardo
Nel suo, ci sia concesso, relativo grigiore, il signor Dario Franceschini segna un altro semplice punto nella lavagna delle semplici cose in grado di far respirare questo nostro Paese. Al di là del merito, elementare, della sua proposta sull’una tantum da far pagare ai ricchi, il numero uno del Pd rammenta che in Italia esistono i ricchi e i poveri: scontato? Manco per niente, visto che povertà e ricchezza sono categorie altrimenti occultate, censurate, nei discorsi di altre parti politiche e anche di buona parte del Pd. Anche Veltroni, per quanto ci è dato di rammentare, esorcizzava dal suo linguaggio queste semplici parole, ricchezza e povertà. Non siamo tutti uguali, e il "facciamo finta che tutto va ben" non funziona più, grazie di esserselo ricordato, Franceschini: andiamo avanti.
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Venerdì 13 marzo 2009
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage La campagna di Report contro la censura su internet In convento a fare politica anche Paesi democratici hanno misure preoccupanti le suore al tempo d’oggi dal servizio di Alessandro Oppes
Un tasto speciale, "ctrl", ovvero "control", riprodotto in maniera ossessiva su tutta la tastiera del computer. Reporter senza Frontiere presenta con questa immagine la nuova campagna contro la censura su Internet. Il "controllo" è quello totale e assoluto esercitato dai regimi dittatoriali sulle informazioni circolanti in rete. Ma, secondo quanto denuncia l’organizzazione internazionale per la difesa della libertà di stampa, anche alcuni paesi democratici hanno adottato misure preoccupanti. Per questo Rsf, oltre a denunciare le gravissime violazioni della libertà da parte dei dodici "nemici di Internet" (Arabia Saudita, Birmania, Cina, Corea del Nord, Cuba, Egitto, Iran, Uzbekistan, Siria, Tunisia, Turkmenistan e Vietnam), ha deciso di mettere "sotto vigilanza" altri undici governi, nel timore che gli abusi si possano estendere in altre aree del mondo. Le democrazie sotto osservazione sono quella australia-
Sono dodici i Paesi indicati come “nemici di internet”
na e la sud-coreana. Nel gennaio 2008, il Parlamento australiano ha esaminato un progetto di legge che esige che i provider di Internet creino sempre due collegamenti in ogni casa, uno per gli adulti e un altro per i bambini, entrambi sottomessi a un filtro rigido e segreto. Il progetto è considerato da Rsf come un grave attentato alla confidenzialità della corrispondenza privata, perché viene presentato in un momento in cui la
legislazione contro il terrorismo permette già a un’agenzia indipendente del governo di intercettare qualunque messaggio e-mail sospetto e di compiere indagini sugli internauti anche in assenza di un’autorizzazione giudiziaria. Anche in Corea del Sud, secondo Reporter senza Frontiere, sono state adottate misure "sproporzionate" per regolare l’acesso alla rete. Il 7 gennaio scorso è stato arre-
dall’editoriale di Giuseppe Anzani
Non sono stati loro. I due romeni catturati a tempo di record per l’infame stupro della Caffarella, i due mostri che un’opinione pubblica sgomenta e furibonda avrebbe voluto sepolti a vita in una galera, e per alcuni persino consegnati per qualche attimo alla vendetta sommaria del 'dateli a noi' piuttosto che protetti dalle sbarre, non hanno commesso lo stupro [...]. E adesso l’emozione si rovescia, dunque, se appena immaginiamo che cosa sarebbe stato di Alexandru Isztoika Loyos e Karol Racz appena pochi decenni fa, quando il test del Dna non esisteva. Cosa
Lo stupro della Caffarella e i mostri per troppa fretta sarebbe stato, in presenza di un riconoscimento da parte della vittima, e di una ' piena confessione' da parte del ragazzo ventenne, zeppa di particolari; e poi il peso del ' profilo romeno'. Abbiamo un bel contentarci di rifare il percorso degli atti di indagine e annotare che hanno rispettato le regole: denuncia, identikit, visione delle foto segnaletiche, riconoscimento in foto,
verifiche, arresto, interrogatorio, confessione videoregistrata, chiamata in correità, arresto, test del Dna. Il rispetto delle regole non dovrebbe mai neanche diventare un problema su cui si possano sollevare dubbi, ci mancherebbe. Ciò che fa problema è un’altra cosa: è che si può diventare mostri in tre giorni con un collage di indizi che finiscono per diventare schiac-
stato un blogger con l’accusa di aver messo in pericolo "gli scambi economici sui mercati", così come "la credibilità della nazione" con la pubblicazione di alcuni articoli su uno dei forum di dibattito più importanti del paese. Attualmente, denuncia l’organizzazione per la libertà di stampa, nel mondo ci sono 69 ciberdissidenti in carcere: in vetta alla lista nera, ancora una volta, la Cina, seguita da Vietnam e Iran. I dodici paesi indicati come "nemici di Internet" secondo Rsf hanno trasformato le loro reti in Intranet, impedendo agli internauti di accedere a quelle informazioni che i governi considerano "indesiderabili". [...] Accusate di aver collaborato spesso con i regimi censori [...] alcune delle grandi imprese globali di Internet hanno reagito con coraggio nei mesi scorsi: Google, Yahoo e Microsoft hanno aderito alla fine del 2008 ai principi del "Global Network Initiative", affermando pubblicamente la volontà di rispettare la libertà di espressione dei loro clienti in tutto il mondo. [...]
cianti e partorire certezze quando gli atti processuali di supporto (riconoscimento, confessione) li cementano, e invece il fatto non era vero. Come se ci fosse una polimorfa endogenesi fra gli elementi di colpa che si evocano a vicenda, che ci vorrebbe Kafka a descrivere. Siamo stati frettolosi. La giustizia ha rimediato. La giustizia è un mestiere umile, un mestiere paziente. È il mestiere che conosce le investigazioni febbrili in lotta col tempo, ma che non può avere sul collo il fiato di una opinione pubblica impaziente di avere tra le mani il mostro. E il suo metodo è costantemente quello del dubbio e del riscontro. [...]
dall’editoriale di Filippo De Giacomo
Nelle scorse settimane il dicastero della Santa Sede delegato alla vita consacrata ha ordinato un’inchiesta sociologica «sullo stile di vita delle comunità religiose femminili». In breve, Roma intende guardare nei conventi per capire di cosa vogliono occuparsi le suore della nostra epoca. La notizia è passata quasi inosservata e i pochi ad accorgersene l’hanno interpretata in chiave antiamericana. Dagli Anni Sessanta-Settanta infatti gli aggiornamenti delle congregazioni femminili a stelle e strisce hanno portato verso un’attività politica espressa con una forte e temuta attività di lobbing in favore dei diritti civili delle minoranze, degli emarginati, dei discriminati e delle vittime del monetarismo. I critici ritengono sia stato a causa delle suore se, da allora, il compatto cattolicesimo statunitense si sia frantumato in mille rivoli teorici, spesso al limite del folclore. Osservare monache di clausura partecipare a cortei in favore del riconoscimento dei diritti del movimento transgender potrebbe apparire, più che una scelta morale, una sorta di mimetizzazione ideologica più consona a un salotto di signore bene che a un’istituzione contemplativa. Ma, se la politica deve riaccendere la speranza di tutto un popolo, ognuno è libero di esprimere i propri valori. A febbraio, in un’intervista a un quotidiano italiano monsignor Betori, che all’epoca delle primarie del Partito democratico era ancora segretario generale della Cei, ha reiterato il suo «dispiacere» nell’aver visto tanti religiosi (erano soprattutto suore) il 14 ottobre 2007 partecipare alla nascita della nuova formazione politica. Una presenza che, nelle
riunioni programmatiche seguite alla prima mobilitazione, è continuata almeno fino al patto che ha legato Veltroni ai radicali. I preti non possono, anzi non devono fare politica né guidare associazioni sindacali; due attività vietate dal canone 287 paragrafo 2 del codice di diritto canonico ai soli chierici. Le suore non sono chierici, dunque... Il sospetto che l’inchiesta vaticana sulle nuove opzioni esistenziali e pastorali delle suore faccia finta di parlare americano, ma continui a pensare in italiano nasce da ciò che le nostre religiose dicono e fanno sin dagli inizi degli Anni Novanta. All’epoca, la presidente dell’Unione Superiore Maggiori Italiane aveva annunciato l’ingresso delle suore nella vita pubblica con progetti precisi, che consistevano nel collaborare alla formazione «delle giovani donne chiamate a fare politica e a svolgere funzioni pubbliche. E questo, a prescindere dagli schieramenti, per aiutarle a promuovere una cultura che coniughi la politica con l’etica». Nell’epoca di «mani pulite», l’allora presidente delle superiore italiane, madre Lilia Capretti, aggiunse una precisazione importante: «Ci siamo accorte che le donne in politica sono state le persone che hanno reso meglio. Inoltre, rispetto agli uomini, sono state meno coinvolte in situazioni di corruzione. Purtroppo il loro numero è esiguo perché con la mentalità maschilista che ha trionfato fino a oggi non sono state prese tanto in considerazione. Eppure nella donna ci sono capacità peculiari tipiche della natura femminile che potrebbero davvero aiutare a rigenerare la vita politica. Inoltre, non è amante del potere per il potere, come invece lo è l’uomo. Per le donne, fare politica è soprattutto un servizio». [...]
La terra promessa Italia si è trasformata in galera
Champions League, Roma sconfitta una grande speranza tradita dai rigori
I notiziari dell’auditel
dal reportage di Emanuele Crialese
dal commento di Piero Mei
dall’editoriale di Filippo Facci
Va fuori il sedicesimo rigore nella notte dell’Olimpico, e va fuori anche la Roma, l’ultima delle tre italiane tutte uscite dalla Champions. I rigori: l’Olimpico applaudiva, quelli che erano già nati quella volta, e quelli ne hanno sentito il racconto triste. I rigori, alla fine di 210 minuti per non parlare del recupero. E’ un’altra porta, questa: la Sud urla da lontano. Eduardo, e Doni para; Pizarro, e uno; Van Persie, e uno; Vucinic, e Almunia para; Walcott, e due; Baptista, e due; Nasri, e tre; Montella, e tre; Denilson, e quattro; Totti, e quattro; Touré, e cinque; Aquilani, e cinque; Sagna, e sei; Riise, e sei; Diaby, e sette; Tonetto, ed è fuori. Come la Roma, a testa alta sì, l’Olimpico applaude ancora e piange di nuovo. Anche Totti piange. Tutto era pari fra la Roma e l’Arsenal, restavano quei rigori alla fine di quella partita che i bambini che vanno alla scuola calcio questo sognano: una partita che sei Cesare o nessuno, che l’Olimpico è una bandiera sola fatta di migliaia di sciarpe e bandiere e le voci si sentono anche dall’aereo che sta planando su Roma; una partita che se sei Totti non puoi mancare, anche se il ginocchio è il
Medici senza frontiere ha presentato un rapporto sulla presenza di certe notizie sui nostri media. Un mese di colera nello Zimbabwe, con la fuga di centinaia di migliaia di persone sottoposte a ogni violenza, ha meritato 12 citazioni nei telegiornali Rai e Mediaset, mentre l'estate di Briatore ne ha ottenute 33: poi ci sono le altre stagioni. Un anno di guerra e siccità in Etiopia ha meritato 6 citazioni, Carla Bruni ne ha ottenute 208. Eccetera. Si potrebbe obiettare che lo sport e le previsioni del tempo hanno ancora più citazioni, ma sarebbe poco serio. Il problema non solo esiste, ma è il più importante che ormai riguardi l’informazione: i nostri telegiornali, che dovrebbero attenersi a fatti di pubblico interesse, stanno lasciando che a stabilire i confini di questo interesse sia solo il pubblico [...]. Mi chiedo se non sarebbe un bene vietare per legge, durante i telegiornali tra loro in concorrenza, le rilevazioni degli ascolti: dagli spot immediatamente precedenti ai successivi, così da non rilevare neanche il «traino» che un tg possa rivelarsi. È un'ottima idea. Non si farà mai.
Uno scoglio in mezzo al mare. Una strada lunga 13 chilometri che si estende da Levante a Ponente. Pietre e cespugli. Il mare cristallino. Le case da finire, sparse lungo il paesaggio brullo e ventoso. Un faro in mezzo al mare. Terra di confine. Porta d’Europa.Da quando me ne sono andato nel 2002 sembra che il cambiamento più lampante consista nella massiccia presenza di tutte le divise italiane. Dai militari, alla polizia, finanza, capitaneria e carabinieri. C’è confusione e agitazione. I pescatori non sono andati in mare a pescare e sono saliti in piazza a protestare, insieme agli altri isolani, contro la costruzione del nuovo centro detenzione, voluta dal governo, in applicazione della nuova legge che prevede la detenzione di tutti coloro che sbarcano sull’isola senza un documento di riconoscimento. Negli ultimi anni i nuovi arrivati venivano accolti, sfamati e quindi identificati nei centri preposti. Una volta identificati venivano invitati a lasciare il paese il prima possibile. Molti di loro rimanevano a lavorare, altri partivano verso la Francia, Belgio, Germania. Per qualche anno la situazione sembrava essere sotto controllo. Da qualche mese il go-
verno ha deciso di dare una dimostrazione di valore e di forza adottando una linea dura; tutti i nuovi arrivati dovranno essere detenuti fino a identificazione e rimpatrio o permesso di soggiorno o accettazione della domanda di asilo politico. Il ministero degli interni è rappresentato da un ministro leghista l’onorevole Maroni. La lega Nord è un partito politico giovane che ha come ideologia dominante la scissione dell’Italia del Nord dal resto del paese. La Lega Nord propone il federalismo, propone un nuovo nome per una parte del territorio del Nord Italia che vorrebbero, in futuro, chiamare ufficialmente «La Padania ». Sono uomini che danno un immagine determinata, sicura, ma decisamente dura nei confronti degli stranieri [...]. Il loro messaggio al paese è: saranno finalmente i leghisti a proteggere l’Italia dall’orda Straniera che ci minaccia e ci priva delle nostre libertà [...]. L’applicazione della nuova legge appena approvata deve essere la conseguente apertura di centri di detenzione (prigioni nel vecchio gergo). Quindi si procede a trasformare i centri adibiti all’accoglienza e alla identificazione dei nuovi arrivati, in centri di detenzione che però rimangono strutturalmente identici ai centri accoglienza. [...]
Francesco Totti lascia il campo dopo l’incontro con l’Arsenal
martire di centinaia di piedi avversari; non puoi mancarla nemmeno se sei Juan, e quattro minuti e mezzo dopo il fischio d’inizio senti qualcosa a una coscia, e sembra che ti faccia male il mondo intero. E allora Juan calcia con rabbia un pallone innocuo per la sua classe vero il fallo laterale, e esce dal campo. Baptista già si scalda, i medici hanno in mano l’acqua dei miracoli e Juan rientra. Altrettanti minuti e Juan è nell’area dell’Arsenal: è probabile che chiami la palla che sta arrivando, giacché Taddei se la fa passare tra le gambe. E Juan è là, colpisce e segna sotto la Sud e quando corre alla festa trova proprio Baptista che ancora si sta scaldando ed è l’abbraccio. Poi si arrenderà Juan a una
delle infinite sventure della Roma che da questo minuto (il 28: entra Baptista) giocherà con la coppia centrale Riise e Diamoutene, i titolari acciaccati, Panucci depennato: chi l’avrebbe detto mai, giorni fa? Là dietro Motta, idolo nuovo, fa il suo, ma più ancora fa là davanti: c’è un’azione ultrarapida che porta il corazziere Marco fin dentro l’area, spinto a ripetizione da Clichy: alla fine Motta cade in area. L’impressione di stadio è quella del rigore, tanto che Spalletti dirà subito: ma come si fa a non dare un rigore così? E aggiungerà una parolaccia. Come si fa? Se sei la Roma si fa, che spesso lo fanno anche se poi te ne graziano uno che conta molto meno. [...]
6 Primo piano
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Primo piano 7
Venerdì 13 marzo 2009
I nodi della politica Berlusconi, che verserebbe 2 milioni in più, boccia l’idea: «È un’elemosina»
Lo Stato guadagnerebbe 5 milioni di euro applicando la “tassa per i ricchi” proposta da Franceschini del ministro della Difesa Ignazio la Russa: a fronte di 576 mila euro dichiarati, dovrebbe contribuire con 11.400 euro. Sempre stando ai dati forniti lo scorso anno dalle Camere, sarebbero due i ministri che non sarebbero chiamati a versare la “robin tax” proposta dal leader del Pd: la responsabile dell’Istruzione Mariastella Gelmini, che aveva dichiarato “solo» 86.398 euro, e il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, fermo a uno striminzito imponibile di 29.529 euro. Molti dei big (Pier Ferdinando Casini, Antonio Di Pietro, Massimo D’Alema, Walter Veltroni) dovrebbero versare una media di 3mila euro ciascuno, che salirebbero a 4mila per i presidenti delle Camere Gianfranco Fini e Renato Schifani. Dall’autore della proposta, Franceschini, arriverebbero 3.800 euro. Consistente la fetta degli esentati: ben 254 parlamentari sfuggirebbero alla tassa sui ricchi avendo guadagnato meno di 120mila euro.
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DALLA CAMERA
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ROMA - La Camera ha bocciato la mozione presentata dal leader del Pd Dario Franceschini sull'istituzione dell'assegno mensile per chi perde il posto di lavoro. Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha spiegato che i sussidi di disoccupazione «sarebbero certamente positivi in una economia dinamica» ma, in una fa-
se come quella di oggi «diventano oggettivamente incentivi al licenziamento», anche al di là delle intenzioni di chi li propone. Franceschini ha difeso le sue proposte di assegno ai disoccupati e della “tassa sui ricchi” spiegando che si tratta di interventi di emergenza «in un momento in cui tutti, al di là del colore politico, devono offrire risposte subito». Il segretario del Pd ha respinto le accuse di demagogia ed ha chiesto risposte nel merito. «Dite sì o no - ha detto -a proposte che servono ad aiutare categorie più in emergenza di altre in attesa di definire misure strutturali». «Io vengo - ha continuato - da una terra nella quale, quando il Po stava per straripare, si mettevano pile di sacchi di sabbia per evitare che uscisse dall'argine e poi, passata l'emergenza, si lavorava a rinforzare gli argini». «C'è una differenza tra noi e voi - ha ribadito Franceschini nel suo intervento alla Camera noi pensiamo che nella crisi occorre sviluppare la solidarietà di una comunità. Voi pensate che nelle crisi qualcuno si salva
e qualcuno soccombe. Noi sappiamo che il paese si salva tutto o non si salva nessuno». Sacconi, respingendo a nome del governo le misure chieste dall'opposizione, ha rivendicato quelle che sta prendendo l'esecutivo. Infatti nella mozione Pdl-Lega approvata per alzata di mano c'è l'impegno ad andare avanti con i Tremonti bond, con l'accordo di febbraio con le Regioni ed anche quello di evitare di creare attraverso gli ammortizzatori sociali «un bacino di nuovi assistiti» e di scongiurare un livello insostenibile di spesa pubblica. Secondo il ministro Sacconi, comunque, la crisi sociale, conseguenza della crisi economica connessa con la crisi dei mercati finanziari sembra avere ancora effetti «molto contenuti» E chi «ha esasperato le previsioni negative sarà smentito dai dati Istat sull'ultimo trimestre secondo i quali l'occupazione si mantiene sopra i 23 milioni e il tasso di occupazione è sostanzialmente stabile, con una composizione leggermente mutata e un peggioramento nel Mezzogiorno». l'opposizione.
Il segretario del Pd, Dario Franceschini
Tante novità per il ddl sul federalismo fiscale di ALESSANDRA CHINI ROMA, 12 MAR – Da Reggio Calabria città metropolitana al rafforzamento dei poteri di controllo del Parlamento sui decreti attuativi, alla cancellazione della riserva di aliquota Irpef come fonte alle regioni per finanziare le spese essenziali: sono diverse le modifiche apportate al ddl sul federalismo fiscale durante l’esame delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, che si è concluso oggi. Ecco, in pillole, alcune delle novità più significative: ROMA CITTA' METROPOLITANA SOLO SE OK PROVINCIA: Per il via libera della costituzione di Roma come città metropolitana, di-
versamente da quanto previsto per le altre, servirà l’accordo tra il Comune e la Provincia della Capitale. VIA L’ALIQUOTA RISERVATA IRPEF: Via libera a due emendamenti del Pd, con parere favorevole di relatori e governo, che cancellano la riserva di aliquota Irpef tra le fonti che le regioni utilizzano per finanziare le spese essenziali, sostituita da compartecipazioni ai tributi erariali e, «in via prioritaria» al gettito Iva. LEA E LEP DEFINITI PER LEGGE STATALE: Con l’ok a un emendamento dei relatori i nuovi livelli essenziali di assistenza e delle prestazioni, necessari alla definizione di costi e fabbisogni standard, ven-
Immigrati, stop di Fini ai medici che denunciano «La salute viene prima»
Piano casa, tempi più lunghi parte l’esame preliminare di CHIARA SCALISE ROMA – Slitta il via libera al piano per l'edilizia: oggi infatti il Consiglio dei ministri avvierà solo l’esame preliminare. I tempi dunque sono destinati a allungarsi un po’ (almeno un’altra settimana) rispetto ai desideri del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Che pure non nasconde che avrebbe addirittura preferito utilizzare ancora una volta lo strumento del decreto legge: «Sarebbe stato più efficace – spiega il Cavaliere – visto che abbiamo un sondaggio che rivela che il 50% delle famiglie vive in un bilocale ed il 30% ha l’esigenza di dotarsi di una stanza in più». Il progetto resta quello di procedere con l’elaborazione di un testo base da proporre alle regioni interessate e parallelamente rivedere con un disegno di legge del governo la normativa statale in materia di edilizia (mettendo mano al Testo unico e al Codice per l’ambiente). «È sbagliato esprimere un giudizio negativo a prescindere – spiega il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto, replicando agli attacchi che sono arrivati da più fronti – il governo
si muoverà nel pieno rispetto delle norme costituzionali». Obiettivo che però risulta meno agile del previsto: l’allungamento dei tempi per l'ok al ddl sarebbe infatti causato, secondo quanto si apprende, proprio dalle difficoltà di armonizzare le norme con la Carta. Altro nodo è rappresentato dal rapporto con gli enti locali, che hanno espresso timori di fronte al rischio di essere scavalcati: «L'obiettivo del governo è procedere con una forma di collaborazione – afferma Fitto – che preveda una norma quadro che rispetti le competenze concorrenti e all’interno della quale le Regioni potranno utilizzare o meno questa opportunità, con una loro libera scelta». Passaggi che implicano che l’entrata a regime delle novità non sia a portata di mano: «Ecco perchè – osserva Berlusconi – quando si legge che c'è un pericolo di una dittatura io dico che è esattamente il contrario: perchè siamo qui e non possiamo fare nulla». «Abbiamo la consapevolezza – fa eco il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli – che bisogna trovare il modo di snellire le procedure perchè non è possibile che ci siano tempi biblici an-
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La commissione Bilancio della Camera apporta modifiche sostanziali dall’istruzione ai trasporti
Riflettori puntati sulle aree metropolitane e su un maggior controllo parlamentare
«Siamo soddisfatti»
Oggi il Consiglio dei ministri esamina il testo
Bocciata la proposta di assegni di disoccupazione di MARINA MARESCA
I distinguo e le bacchettate al premier
POTENZA - «E' stato accolto il lavoro messo a punto dalle Regioni ed è stato dato il via libera al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che stanzia la cifra iniziale di 200 milioni per il Piano di edilizia abitativa. Siamo soddisfatti». Così si è espresso, al termine della Conferenza Unificata, il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, sul parere favorevole dato dalla Conferenza stessa al Piano. «L'impegno del governo – ha sottolineato il governatore lucano è di integrare la cifra con altri fondi fino ad arrivare a 550 milioni di euro». Regioni e le Autonomie locali hanno anche chiesto che il percorso di elaborazione e approvazione della Carta delle autonomie locali sia lo stesso di quello del federalismo fiscale. «Dal momento che questo iter non è stato possibile per vari motivi – ha spiegato il presidente dell’Upi, l’Unione delle Province italiane, Fabio Melilli – oggi (ieri ndr) non abbiamo potuto accogliere la richiesta del ministro per gli Affari Regionali, Raffaele Fitto, di presentare i nostri emendamenti. Deciderà il Governo, domani (oggi ndr), se approvare il testo in Consiglio dei ministri e poi noi ne discuteremo. Non ci sono vie di mezzo, certo è stata persa una occasione: si poteva andare in Consiglio dei ministri con un testo condiviso». Sulla stessa linea il presidente De Filippo che al proposito ha sottolineato: «Chiediamo, sul tema, un meccanismo di confronto col Governo più puntuale».
Ecco il tesoretto dei parlamentari ROMA –Un assegno da più di cinque milioni di euro, firmato dalla «casta». A tanto ammonterebbe l’una tantum che i parlamentari sarebbero chiamati a versare alle casse dello Stato se fosse accolta la «tassa sui ricchi» proposta da Dario Franceschini. Una proposta che, fin da mercoledì, ha incontrato il favore della Lega di Bossi e dell’Udc di Casini, ma è stata sonoramente bocciata dal Pdl. A partire proprio dal premier Silvio Berlusconi, che - nel tardo pomeriggio di ieri - il quale ha tacciato la tassa sul reddito di Franceschini come «un’elemosina», aggiungendo che si tratta di «una ricetta sbagliata secondo la dottrina tradizionale dell'economia». Dunque, secondo il premier, l'imposta sui guadagni dai 120 mila euro in su non è efficace. Il punto, avverte, non è su «chi può dare o meno. Anzi, chi può dare già compie opere sociali e donazioni che vanno oltre il 2%: io non faccio sapere nulla, ma la mia famiglia è molto attiva e fa molto, ad esempio, nella costruzione di ospedali e orfanotrofi». A dispetto delle critiche del centrodestra, comunque, l’idea di aggravare la tassazione ai redditi dei più ricchi, ha riscosso molto successo nell’opinione pubblica, come dimostrano una serie di sondaggi che ieri sono stati avviati sui siti di molti quotidiani e su vari blog. In particolare, è stato calcolato quanto lo Stato riuscirebbe a guadagnare soltanto tassando i redditi dei parlamentari superiori a 120.000 euro. Le dichiarazioni dei redditi di deputati e senatori presentate ogni anno (gli ultimi dati disponibili si riferiscono al 2007, cioè alla passata legislatura, e riguardano i redditi percepiti nel 2006) mostrano che dal Parlamento arriverebbe un contributo di tutto rispetto per finanziare gli interventi a sostegno dei più deboli. Secondo quei dati, ci sono 698 parlamentari su 952 che nel 2007 avevano superato la soglia dei 120mila euro di imponibile, oltre la quale, secondo la proposta del segretario dei Democratici, dovrebbe scattare il prelievo. In totale, il reddito imponibile prodotto da questa sostanziosa fetta del Parlamento (oltre la metà è stata confermata nel mandato parlamentare anche per la legislatura in corso) ammontava a 259 milioni 916mila euro. A conti fatti, applicando la sovrattassa del 2% su questa cifra, si ottiene un “tesoretto” pari a 5 milioni 180mila euro (una cifra sufficiente a ricaricare per un mese 129.500 social card da 40 euro). Naturalmente, la parte del leone, tra i contribuenti del Palazzo, la farebbe il premier Silvio Berlusconi: con 139 milioni 245mila euro di imponibile, e sarebbe chiamato a versare all’Erario altri 2 milioni 780mila euro. Tra i ministri, il contributo più alto dovrebbe essere pagato proprio dal responsabile dell’Economia Giulio Tremonti: avendo guadagnato 1 milione 188mila euro, dovrebbe versare alla causa della ripresa economica un gruzzolo da 22mila euro. Altro contributo «pesante» quello
Parere favorevole dal presidente De Filippo
gono definiti con legge statale (mentre prima il testo lasciava intendere che potessero essere decisi con decreto attuativo della delega) e fino a nuove norme in materia, fanno fede quelli relativi all’assistenza e i lep già fissati per legge. SU ISTRUZIONE A REGIONI SOLO SPESE FUNZIONI AMMINISTRATIVE: Per quanto riguarda l’istruzione, in capo alle Regioni ci saranno solo «le spese per il funzionamento delle funzioni amministrative» e non l’intero comparto, come previsto da un emendamento dei relatori. RAFFORZAMENTO CONTROLLO PARLAMENTARE: Con l’ok a un emendamento del Pd, la presidenza della commissione bicamerale per il controllo dei decreti attuativi sarà di nomina dei presidenti di Camera e Senato. Inoltre, in caso di rilievi delle commissioni
competenti sui decreti attuativi il governo se non intende conformarsi deve renderne comunicazione davanti a entrambe le Camere. SERVIZIO MINIMO PER TRASPORTO PUBBLICO: Il trasporto pubblico locale non entra tra le funzioni essenziali, come chiesto dall’opposizione, ma viene comunque previsto un “livello di servizio minimo» in questo settore definito a livello nazionale. CLAUSOLA SALVAGUARDIA E FONDO REGIONI SUD: L’entrata a regime del federalismo fiscale non dovrà comportare nuovi oneri per la finanza pubblica. Il ddl prevede inoltre una clausola di salvaguardia per le regioni del sud per cui i futuri fondi perequativi non dovranno comprendere il fondo di 1,5 miliardi assegnato alle regioni del Mezzogiorno con una legge del '95.
di VALENTINA RONCATI
che per piccole modifiche». Nessun rischio, assicura inoltre l’Esecutivo, che le nuove regole si traducano in una cementificazione del Paese, così come denuncia il Pd. Alla vigilia della discussione in Parlamento del Piano Casa, Legambiente ha scritto al Presidente del Consiglio e ai presidenti delle Regioni per dire «Sì al rilancio dell’edilizia di qualità e agli interventi per l'efficienza energetica, no alle speculazioni e al cemento selvaggio». L’associazione annuncia un volantinaggio domani alle ore 10.30 nei pressi di palazzo Chigi. «Siamo pienamente convinti che il rilancio del settore edilizio possa svolgere un ruolo fondamentale per uscire dalla crisi, ma la riqualificazione edilizia, con demolizione e ricostruzione promossa attraverso premi in cubatura, se prevista al di fuori di piani regolatori e dei regolamenti rischia di coprire speculazioni», afferma Legambiente.
Le Regioni insistono sulla volontà di non essere scavalcate
ROMA – «Questa cosa non mi convince. Il medico ha il diritto di curare le persone non di guardare se è un clandestino o meno». Gianfranco Fini ribadisce le sue perplessità rispetto al pacchetto sicurezza attualmente all'esame di Montecitorio e già approvato dal Senato e prende posizione, in particolare, contro la norma che dà ai medici la possibilità di denunciare gli immigrati irregolari. Il presidente della Camera spiega che se il medico sarà costretto a denunciare il clandestino «si creerà un circuito di medicina alternativo». Altra cosa, aggiunge il presidente della Camera ospite della puntata di Porta a porta, «è il doveroso impegno delle istituzioni contro l'immigrazione clandestina». «Non dico che il clandestino andrà da uno sciamano, ma sicuramente si servirà di terapie parallele -osserva -Questa norma potrebbe portare dei rischi per la società, con il diffondersi di patologie contagiose», se un clandestino che ne è affetto non può presentarsi a un pronto soccorso. «Ragioniamo prima di dar vita a provvedimenti che possono ledere il diritto della persona. Nei confronti del clandestino bisogna ricordare che è sempre una persona umana. Il rispetto della dignità viene prima di qualsiasi connotazione. Prima è un uomo -, conclude Fini. -Se le norme ledono i diritti della persona sono immorali e ingiuste. Questo Gianfranco Fini non ha nulla a che vedere con la regolamentazione dell'immigrazione». Il presidente della Camera osserva che «la sicurezza è un bene primario. Mi preoccupa - aggiunge - il fatto che possa diventare un problema etnico, se si crea una sorta di pregiudizio nei confronti dell'altro questo è un momento molto brutto per l'Italia». Poi Fini parla del caso della Caffarella a Roma: «Lo stupro è sempre un'infamia, non ha nazionalità». Il presidente della Camera ribadisce il suo no «a etichette etniche, altrimenti oltre alla xenofobia, siamo al razzismo». «Ma - osserva Fini - se il dna scagiona i due romeni è vergognoso scandalizzarsi. Dobbiamo stare attenti a non dare vita a provvedimenti che possano portare a ledere i diritti umani. Ma non solo temi legati alla sicurezza, nella serata di Fini nel salotto di Porta a Porta, alla vigilia del congresso che scioglierà An e di
CONFERENZA STATO-REGIONI
quello fondativo del Pdl. Un Fini in abiti istituzionali, non rinuncia a mettere in fila tutto ciò che lo divide da Silvio Berlusconi, premier e leader del Pdl per l’oggi. Domani chissà. Tanto per sgombrare subito il campo dagli equivoci, Fini definisce «ridicola» la proposta di eleggere il Cavaliere presidente del Pdl a scrutinio segreto. «Non c'è un altro che si candida contro di lui», spiega. Escluso, però, il voto per acclamazione: «Berlusconi non ha bisogno di investiture e lui è il primo a saperlo». Andrà meglio, suggerisce Fini, il classico e democratico sistema di voto per alzata di mano: chi è a favore la alza e chi è contro no. «Stucchevole» è invece per il leader di An il dibattito sul suo ruolo futuro nel Pdl. «Io devo fare il presidente della Camera e questo basta e avanza. Se fossi stato preoccupato del mio ruolo mi sarei tenuta stretta An. Voglio fare ancora, ma non personalmente. Voglio fare il Pdl, perchè è un grande progetto per l’Italia dei prossimi 20, 30 anni». Questa è la sfida, sprona An Fini, invitando la destra a «lasciare la copertina di Linus di un partito identitario» per costruire una grande forza politica in grado di affrontare le sfide globali. Quanto alle divisioni con Berlusconi – sulle quali Bruno Vespa, Paolo Mieli e Ferruccio De Bortoli insistono da studio – Fini non le nega affatto. «Non è un mistero che con Berlusconi ci siano sensibilità diverse. Così come diversi sono i ruoli. Ciò non autorizza a parlare di scontro. Ma è noto che ogni volta che Berlusconi dice che il Parlamento è lento, la mia risposta arriva in tempo reale. Io faccio il presidente della Camera, lui fa il presidente del Consiglio». Questo è il punto sul quale Fini batte: reciproco rispetto istituzionale. E da presidenzialista d’antan, il presidente della Camera può permettersi di ricordare in diversi passaggi a Berlusconi che la centralità del Parlamento non si tocca. Il premier «giustamente» vuole che la maggioranza governi in tempi celeri. Benissimo dunque la riforma dei regolamenti parlamentari, ma Fini ha l’ambizione di farla nella cornice di più ampie riforme. «Per mettere il Parlamento in condizione di controllare –sottolinea –ed esercitare una grande funzione di indirizzo». Perciò, «i regolamenti parlamentari sono solo l'ultimo anello della catena» delle riforme da fare. ì
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In arrivo 500 milioni per l’edilizia popolare
ROMA – L'ultimo, decisivo passaggio per dare il via libera definitivo ai 550 milioni che serviranno a sovvenzionare il Piano nazionale di edilizia abitativa, è stato dato oggi da Regioni, Comuni e Governo, nel corso della conferenza unificata. Conferenza che ha ripreso i propri lavori dopo uno stop di alcune settimane (non si riuniva dal 5 febbraio scorso), dal momento che l’Anci, l’Associazione dei comuni italiani, ricevuta oggi dal premier Berlusconi e da alcuni ministri per discutere una serie di temi che da tempo aveva posto, ha deciso di ritornare a sedere al tavolo e riprendere il confronto. L’accordo raggiunto prevede che il governo finanzi in un primo momento il Piano con 200 milioni di euro e reintegri successivamente lo
quindi – prosegue Mantovano in una nota – sarà emanato il decreto che renderà immediatamente disponibili 200 milioni di euro per le Regioni e 150 per il Fondo immobiliare nazionale. A quest’ultimo fondo, che avrà la dotazione di almeno 1 miliardo di euro, parteciperanno e conferiranno risorse anche la Cassa depositi e prestiti e le Fondazioni bancarie. Il fondo servirà a finanziare iniziative sul territorio promosse dai Comuni e dai privati che avranno 6 mesi di tempo per proporre i progetti». Nulla di fatto invece per quanto riguarda i quattro disegni di legge sulla Carta delle autonomie locali e le città metropolitane: Regioni ed Autonomie chiedono un maggiore coinvolgimento sui testi che, probabilmente, domani saranno oggetto di una prima valutazione da parte del Cdm.
Lo Stato sovvenziona gli enti locali per gli interventi residenziali pubblici stesso fino ad arrivare alla cifra già concordata di 550 milioni di euro per l’avvio degli interventi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata. «Si mette un punto fermo – ha commentato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani – sul fatto che una seria programmazione nel settore casa deve essere improntata alla massima collaborazione fra Stato e Regioni. Non giovano dunque, in questo come in altri settori fondamentali per i cittadini, le iniziative unilaterali». È stato previsto anche un emendamento, come ha sottolineato Maria Rita Lorenzetti, coordinatrice per le Re-
gioni delle politiche per la casa, con cui viene reintrodotta l’intesa con le Regioni, e non il semplice sentito le Regioni. Per quanto riguarda invece la legge quadro a sostegno dell’edilizia che dovrebbe contenere norme sul rinnovo del patrimonio edilizio e sull'ampliamento degli edifici, «domani ne discuteremo in Consiglio dei ministri – ha spiegato il ministro per gli Affari Regionali, Raffaele Fitto – e valuteremo che provvedimento assumere. Non mi sento di anticipare contenuti. L’obiettivo del governo è procedere con una forma di collaborazione che prevede una norma quadro che rispetti le competenze
concorrenti e all’interno della quale le Regioni potranno utilizzare o meno questa opportunità, con una loro libera scelta. Poi torneremo con il testo in Conferenza per ascoltare il parere delle singole Regioni. È sbagliato esprimere un giudizio negativo a prescindere. Il governo – ha concluso – si muoverà nel pieno rispetto delle norme costituzionali». «Con l’approvazione da parte della Conferenza Unificata, il piano casa voluto dal governo Berlusconi entra in una fase decisiva e operativa» è il commento del sottosegretario alle Infrastrutture, Mario Mantovani. «A fine marzo il testo verrà approvato dal Cipe e
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FIAT
Lavoro & portafogli
Da Potenza Rinaldini torna a lanciare l’allarme «Il Governo convochi un tavolo a tre»
Iniziativa del Lions Club Matera: uno show per raccogliere fondi da destinare alla mensa dei poveri
POTENZA - «La situazione è grave». Sono queste le parole del segretario nazionale della Fiom, Gianni Rinaldini, ieri a Potenza, all’attivo dei delegati dei metalmeccanici Fiat e indotto, in vista della grande manifestazione generale del 4 aprile a Roma. «Siamo in presenza di una situazione di crisi devastante in tutto il paese e, del resto, il fatto che quando un settore come quello siderurgico va in cassa integrazione sta ad indicare che questa crisi, in forme più o meno accentuate, coinvolge tutti i settori». Rinaldini ha sottolineato inoltre che «la crisi del settore automobilistico si sentirà a breve e sarà molto preoccupante anche per la stessa Fiat con ripercussioni su tutti gli stabilimenti, non escluso quello di Melfi. In questo momento siamo in presenza di una ripresa produttiva data solamente dall’attuale aumento della domanda di auto legato agli eco-incentivi sulle auto a gpl e a metano che hanno portato la gente ad aspettare questo periodo di sconti per un acquisto. Ma l’effetto è temporaneo e serve a ridurre la cassa integrazione in alcuni stabilimenti per i prossimi due o tre mesi. Allo stato attuale i dirigenti torinesi non dicono nulla sul futuro, se non Marchionne, che si riassume in un “rischiamo la liquidità giorno per giorno” e che si traduce in grossi problemi per i fornitori». «Il nostro vincolo - continua - è il mantenimento di tutti gli stabilimenti e dell’occupazione. A partire da questo vincolo noi non escludiamo nessuna possibilità, nemmeno un possibile intervento dello Stato, come già avviene in Germania e Francia. Stiamo discutendo la possibilità di organizzare una manifestazione di tutto il settore dell’auto, compreso quello della componentistica, perché vogliamo un tavolo di trattativa a livello nazionale tra Governo, Fiat
Beneficenza a ritmo di tango |
CRONACHEdallaCRISI
Quel raggio blu che non riesce a partire di ROCCO PEZZANO POTENZA - Non è stata una transizione facile, quella dal vhs al dvd. Dalla vecchia videocassetta a nastro magnetico al dischetto di plastica argentata. Lo spiega Enrico Fasulo dietro il bancone. Lui lavora a Potenza nel settore del noleggio film. Il prossimo salto tecnologico è quello dal dvd al blu ray. Il “raggio blu” è un dischetto simile al dvd, ma che offre uno spettacolo ad alta definizione e può contenere più informazioni. Le case produttrici lo stanno spingendo. Ma acquistare film in blu ray vuol dire prendere il lettore dvd e metterlo in soffitta. «E di questi periodi - si chiede Fasulo - come si fa a chiedere a un appassionato che si è fatto una serie su dvd di prenderla e buttarla via, e di acquistare un nuovo lettore da 200 o 300 euro?». Ed ecco che la crisi - primo effetto sul settore - rallenta la diffusione di nuove tecnologie. Ma c’è altro. «Qui - racconta mentre gli schermi nel negozio passano i “prossimamente” dei nuovi film - abbiamo uno zoccolo duro di aficionados». Per loro cambia poco: il cinema lo adorano e farebbero follie per completare le proprie collezioni. «Sì - prosegue Fasulo - ma si tratta di un 4-5 % del totale. Poi ci sono gli altri, i clienti occasionali. Oggi noleggiano le grossissime novità e i casi cinematografici». Insomma, Indiana Jones continua ad andare via
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come il pane. «Esatto - conferma - oppure Gomorra, che è stato forse il film più gettonato negli ultimi tempi». Ma i film d’autore se li filano in pochi. La crisi penalizza il cinema impegnato. Secondo effetto. La catena di esercizi in cui lavora Enrico è la più grande del mondo. Le contromisure alla crisi - spiega, orgoglioso - sono state quelle di investire sulla pubblicità su grandi giornali, fare campagne più aggressive e diversificare le offerte. Questo significa che oggi più di ieri - e già ieri era una tendenza in crescita - i locali di noleggio dvd non danno solo film. Negli espositori si vedono patatine e salatini, ma anche gelati di fascia medio-alta, caramelle per intenditori e cioccolata estera. Nulla però rispetto all’avanzata dei videogame. I giochi per consolle sono il nuovo business. Terzo effetto. Gli avventori entrano non solo per tornare a casa e vedersi l’ultimo 007, ma anche per impugnare un joystick e pilotare una Ford Indigo a trecento all’ora inseguiti dalla polizia o uccidere degli Ma-39 Cerberus col lanciagranate. Non per nulla, l’età media dei clienti è scesa moltissimo. «Ed è per questo che non c’è un settore di film porno - evidenza Fasulo - I bambini fanno guadagnare di più». Chissà, magari cercando l’ultimo “sparatutto” qualche ragazzino s’innamorerà di un vecchio classico in bianco e nero. E dalla crisi nascerà qualcosa di buono.
di ROSSELLA MONTEMURRO MATERA - Una serata di beneficenza per sostenere la mensa dei poveri fondata tre anni fa, a Matera, nella parrocchia di Maria Santissima Annunziata del rione Piccianello. L'iniziativa è promossa dai Lions e prevede lo spettacolo “Il tango”, domani alle 19,30 nell'auditorium “Gervasio” del conservatorio. «Così come abbiamo fatto in passato - ha affermato l'avvocato Domenico Palombella, presidente del Lions Club Matera Città dei Sassi - i fondi raccolti saranno devoluti alla mensa dei poveri. Uno degli scopi del lionismo è l'attenzione al sociale con un contributo sia di idee sia materiale. E’ proprio sulla presa d'atto di una povertà crescente in città legata anche alla crisi che si sta registrando nel settore manifatturiero, che ab-
biamo promosso questa iniziativa». A occuparsene è l'area tematica “Etica” dei Lions, coordinata dalla professoressa Liliana Caruso. «Non ci poniamo in sostituzione delle isitituzioni ma con uno spirito collaborativo», ha precisato l'avvocato Palombella. Domani, sul palco dell'auditorium saliranno numerosi musicisti e una coppia di ballerini professionisti. La voce narrante sarà quella dell'avvocato Lucia Maffei. Nel programma di iniziative messe a punto dai Lions, rientrano anche borse di studio per giovani di famiglie indigenti. Quello delle nuove povertà, come ha affermato don Pierdomenico Di Candia, vicario della diocesi di Matera, è un fenomeno sempre più radicato: basti pensare che la mensa del rione Piccianello (a sostenerla è l'a-
«Gli effetti della crisi non risparmieranno lo stabilimento di Melfi» e Sindacato. La Fiat deve comunicare ai suoi dipendenti e non solo qual è il piano industriale dei vari stabilimenti». Il contenuto dell’accordo separato sulla struttura contrattuale, firmato da Cisl, Uil, Confindustria e Governo è stato definito dallo stesso Rinaldini «un fatto gravissimo, mai successo nel nostro paese neanche negli anni 50 quando vi era il massimo della divisione sindacale; è come se si decidessero in anticipo i futuri contratti senza che questi possano essere sottoposti al voto e alle decisioni dei lavoratori. In questo modo
viene espropriato agli stessi lavoratori il diritto di pronunciarsi sulle loro piattaforme e sui loro contratti». «La Cgil - prosegue il segretraio nazionale - dice no all'accordo separato perché di fatto programma una riduzione del potere d’acquisto dei lavoratori e dice no al rispetto di un accordo separato che assume le caratteristiche di una imposizione autoritaria». Lo stesso sindacato, come alternativa all’accordo «propone un referendum tra tutti i lavoratori; solo se la maggior parte sarà favorevole, noi saremo pronti a firmarlo». La manifestazione del 4 aprile, conclude Rinaldini, «avrà come oggetto la situazione di crisi e le richieste fatte dalla Cgil (sussidi di disoccupazione, ammortizzatori sociali) e allo tempo servirà per contrastare le operazioni che il governo ha effettuato e che sono tese ad escludere la Cgil dagli accordi». Antonella Mariani
Lo stabilimento Sata Fiat di San Nicola di Melfi
zione del volontariato e delle donazioni di privati) prepara in media 50 pasti al giorno, parte dei quali distribuiti a domicilio. «Una delle attività della parrocchia Maria Santissima Annunziata - ha detto don Pierdomenico - è costituita da una vera e propria “rete” di carità. E' già attivo un centro di ascolto, è frequentato da insospettibili, da gente che non pensavamo di incontrare. Sono persone spinte da varie necessità quelle che si rivolgono a noi, circa un centinaio di famiglie. Quello che sta sempre più emergendo è il disa-
gio familiare, sono situazioni di bisogno che spaziano dal bisogno alimentare alla richiesta di aiuto. Non manca la tossicodipendenza, fattore disgregante delle famiglie». «Il primo passo - ha aggiunto don Pierdomenico - è quello di ascoltare queste persone e, se necessario, indirizzarle verso centri specifici». L'anno prossimo, nel rione Cappuccini, sarà pronto il centro di accoglienza della Caritas per intervenire nelle diverse forme di disagio e di bisogno sociale. r.montemurro@luedi.it
Aste su internet Sorprendenti statistiche
Le donne sbarcano il lunario su Ebay Le lucane con i vestiti LE ASTE in internet stanno assicurando un reddito a molte donne in Italia. In particolare su Ebay, il sito più noto del settore. Le lucane - dicono le statistiche pubblicate dai responsabili dello stesso sito - si stanno dando molto da fare con i mobili da salotto. Ma la loro capacità di vendere on line spicca particolarmente nei settori degli accessori e dell’abbigliamento da uomo. Se è vero che la tecnologia è un ambito da sempre considerato prevalentemente maschile, sono sempre di più le donne in Italia che, spinte anche da un periodo economico difficile, trovano nella rete un mezzo per guadagnare e diventare vere e proprie imprenditrici. Nel nostro Paese sono già quasi 5.000 le donne che gestiscono un’attività di vendita su eBay.it. In particolare, le donne della Lombardia sono quelle che più di tutte hanno compreso le potenzialità della rete. Attualmente sono 688 le lombarde titolari di negozi su eBay.it, ma il numero è destinato a crescere ancora. Dopo Lombardia, le regioni con maggior numero di negozi a conduzione femminile sono Lazio, Campania e Piemonte. Tra gli oggetti con i quali le lombarde fanno più affari, ritroviamo indub-
Il segretario della Fiom, Gianni Rinaldini
Il noto “logo” di Ebay, il sito internet di aste elettroniche
biamente un riflesso delle eterne passioni femminili: gioielli e abbigliamento. Come a voler dire che per le donne in Lombardia fare affari è importante, ma senza dover rinunciare ai propri interessi. Per quanto riguarda i gioielli, le lombarde sono in competizione con i negozi gestiti dalle donne in Piemonte, Toscana, Emilia, Sardegna e Trentino. Mentre l’abbigliamento femminile è venduto anche nei negozi delle abruzzesi, liguri, campane, valdostane e friulane. In diverse regioni d’Italia le donne fanno affari anche vendendo proprio agli uomini. Sono soprattutto le regioni del centro e del sud quelle in cui le donne vendono in particolare prodotti maschili: come gli articoli per il calcio e militaria (ossia tutto ciò che è legato alla storia e alle attività dell’esercito nazionale e di quelli stranieri: mostrine, gradi, abbigliamento e copricapo, giberne e cinture, scarpe, biancheria, oggetti da bagno eccetera), gli accessori e l’abbigliamen-
to da uomo, gli articoli per la pesca e accessori e ricambi auto. Un’altra categoria venduta dalle imprenditrici in Lombardia sono i fumetti, in particolare quelli di Bonelli, che costituiscono la peculiarità dei negozi «rosa» in questa regione. Ed è una delle novità che destano maggior sorpresa: i fumetti da sempre sono “appannaggio” dei maschietti, come se le donne non li trovassero interessanti. La fauna che frequenta le fumetterie è per la stragrande maggioranza formata da uomini, al massimo con fidanzata al seguito che cerca di capire quale regalo fare al proprio ragazzo. I fumetti Bonelli poi - e in particolare quelli di Tex, che li rappresentanto da decenni - sono pensati per un pubblico prevalentemente maschile (con lodevoli eccezioni: Julia, ad esempio, e anche Dylan Dog, decisamente “unisex”). A meno che, non si tratta di donne che - per vendetta o semplicemente per fare spazio a casa - vendono su Ebay i fumetti del marito.
La Fiom di Basilicata invita a non modificare il modello organizzativo in Sata
No a cambio turni. Lavoro agli interinali «Nuovi straordinari uguale peggiori condizioni di vita» PIU’ che una semplice voce è un’indiscrezione sempre più insistente: sembra che la direzione della Fiat Sata di Melfi abbia intenzione di modificare l’assetto organizzativo delle turnazioni, per far fronte alla momentanea crescita degli ordini dovuti agli incentivi statali. E, ancora, di ricorrere ad ulteriori prestazioni straordinarie. Nulla di sicuro. Quel che è certo è che la rsu aziendale è stata convocata questa mattina dalla direzione aziendale. E molto probabilmente la comunicazione potrebbe riguardare proprio questi aspetti. Ma nel frattempo, ieri, la Fiom Cgil di Basilicata ha anticipato il proprio “no” a un’ipotesi di questo tipo, che per il sindacato guidato da Cillis rappresenterebbe «un peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro per i lavoratori». I delegati della Fiom che si sono incontrati ieri mattina - alla presenza del segretario nazionale Gianni Rinaldini, dei segretari Pepe e Cilli - hanno detto di non condividere questa linea, «adottata unilateralmente dall’azienda». «La Fiat Sata - ha dichiarato il segretario regionale, Giuseppe Cillis - pensa di cambiare il modello organizzativo. Mentre noi chiediamo la riassunzione dei precari licenziati». La riunione è servita per fare il punto sulle problematiche che la crisi finanziaria sta producendo sul settore industriale e in particolare sul settore auto, dal punto di vista occupazionale e produttivo nel sito di Melfi. E ad avanzare alcune propose. Tra cui il mantenimento dell’attuale modello organizzativo «che può al suo interno assicurare le produzioni richieste attraverso il bilanciamento delle produzioni su tutte
e 2 le linee di produzione ripristinando anche le “pause a scorrimento”. E, ancora la riassunzione dei 350 lavoratori interinali licenziati in Fiat e anche nell’Indotto, rispetto ai quali l’azienda aveva garantito l’impegno alla riassunzione al momento della ripresa produttiva. La Fiom ha ribadito la necessità di aprire il confronto richiesto dal sindacato, che deve coinvolgere il governo nazionale e regionale per
la definizione di un progetto industriale chiaro per il futuro, in vista del termine degli incentivi. E il sindacato dei metalmeccanici della Cgil ha chiesto anche al governatore lucano, Vito De Filippo, di sostenere questa causa, e di attivarsi con il governo nazionale, anche attraverso la conferenza Stato-Regioni, «affinché si arrivi alla convocazione di un tavolo di confronto che dia certezze occupazionali e produttive nel Paese anche attraverso il coinvolgimento diretto del ruolo pubblico dello Stato, così come già avviene in Germania e in Francia. ma.la. m.labanca@luedi.it
Il segretario della Fiom di Basilicata, Giuseppe Cillis
NELLA VALLE DI VITALBA
Buone notizie per i 150 lavoratori. E spunta un imprenditore lucano interessato all’azienda dolciaria
La Vicenzi lascia stabilimento e macchinari ATELLA - Buone notizie per i 150 lavoratori della Mr Day. Lo stabilimento di proprietà della Vicenzi nella Valle di Vitalba sarà finalmente messo a disposizione della Regione per l’avvio delle procedure che consentiranno una nuova vita industriale. La Vicenzi contattata telefonicamente dal dipartimento Attività Produttive della Regione sembra essere scesa a più miti pretese. Una decisione lungamente richiesta dai lavoratori che si sono impegnati con tutte le risorse. Si potrà finalmente procedere alla sottoscrizione di un accordo base tra Regione, azienda, parti sociali, e enti locali, per la reindustrializzazione del sito. Questo rappresenterà il primo passo del processo previsto dalla legge regionale numero 28 del 2007 per portare nuovamente in attività lo stabilimento. Prima della firma di qualsiasi accordo i lavoratori hanno sempre chiesto a gran voce che l’azienda dolciaria a seguito della cessazione di attività, avvenuta senza preavviso il 1 gennaio 2009, lasciasse il sito industriale così come l’aveva trovato, con tutti i macchinari necessari alla produzione. La richiesta compare anche nel verbale a seguito della riunione tenuta
martedì scorso congiuntamente da lavoratori e sindacati. Questa è una condizione imprescindibile per riavviare la reindustrializzazione. Infatti, senza tutti i mezzi per la realizzazione del prodotto finito le possibilità di trovare un nuovo imprenditore interessato all’acquisto sarebbero pari allo zero. Un capannone vuoto, un nuovo scheletro resterebbe vuoto a fare compagnia con tutti gli altri reperti di archeologia industriale presenti nella Valle di Vitalba. I 150 esprimono viva soddisfazione per la notizia data dal dipartimento Attività Produttive della Regione e per la convocazione presso gli uffici regionali prevista per giovedì 19 alle 12. Un passo in avanti nella direzione sperata da tutti i dipendenti. Un incontro che sarà anche preparatorio per quello del 20 alle ore 10 in Confindustria. Buone notizie, dunque, ma la guardia resta alta. «Sappiamo bene chi ci troviamo davanti», affermano i lavoratori riferendosi a Vicenzi «un individuo senza scrupoli che non ha mai rispettato la parola data». Intanto il presidio permanente davanti i cancelli della fabbrica rimane. Incuranti del maltempo i lavoratori si alternano. «Facciamo tre turni, not-
te compresa - dicono - è come andare a lavorare per difendere il nostro lavoro». Per fortuna la protezione civile ha messo un tendone a loro disposizione. «La battaglia non è ancora conclusa», lo sarà quando ci sarà la conferma inequivocabile “nero su bianco” che la Vicenzi lascia lo stabilimento. I lavoratori hanno iniziato il presidio quando, cessato il servizio di vigilanza nello stabilimento, il gruppo aveva iniziato lo smontaggio dei macchinari ed il trasporto. Ora l’azienda ha affermato di aver trasferito unicamente i macchinari «inseriti nell’elenco riportato nel verbale sottoscritto con le organizzazioni sindacali» ovvero quelli contenuti nell’allegato B dell’accordo del 19 gennaio firmato presso il ministero. Si tratta dei macchinari che la Vicenzi aveva condotto ad Atella nel corso della sua permanenza. Tutti gli impianti che invece l’azienda aveva già trovato nello stabilimento ex Parmalat devono rimanere al proprio posto. Buone notizie anche dal fronte imprenditori. Pare che oltre a Dorsogna ci sia un nuovo acquirente interessato allo stabilimento, un imprenditore lucano. Lucia Nardiello
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Salute
Il presidente della Giunta smentisce gli incontri “carbonari” per modificare gli assetti del settore
La sanità di De Filippo Il governatore su temi scottanti: la concorrenza Crob-S. Carlo, le nomine dei direttori di GIANFRANCO GALLO POTENZA – Il Presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, sollecitato, in questa breve intervista concessa al Quotidiano, ha finalmente chiarito alcuni passaggi politici della sanità lucana. Lo spunto è stato un articolo pubblicato dallo stesso Quotidiano nel quale veniva riportata una “frenetica” consultazione che lasciava immaginare un “particolare” riassetto della sanità voluto solo da alcuni dei massimi dirigenti lucani di fresca nomina. Secondo alcune fonti del Quotidiano, questi stavano in qualche modo tentando di “scavalcare” gli indirizzi regionali a favore delle loro aziende sanitarie e ospedaliere per scelte e investimenti. Le stesse fonti avevano tirato in ballo anche De Filippo come uno dei “protagonisti” della vicenda. Il presidente ha smentito inappellabilmente quelle circostanze e nella stessa occasione gli è stato chiesto di spiegare ai lettori alcuni punti cruciali di questa fase di riassetto della sanità lucana. Presidente, i promotori della petizione a favore della radioterapia al San Carlo di Potenza, in più occasioni le avrebbero voluto domandare se l’iniziativa che ha portato alla gara per l’acquisto della macchina per il San Carlo, in accoglimento anche della loro richiesta, annunciata dall’assessore alla Sanità Antonio Potenza, è da lei condivisa? «Pur se è un assessore a dare comunicazione e a essere in prima fila per una iniziativa, come quella della radioterapia al San Carlo, è sempre condivisa dalla
«I vertici dell’Irccs di Rionero devono portare l’istituto all’altezza del ruolo assegnatogli» Vito De Filippo
L’Irccs di Rionero in Vulture
giunta e dal suo Presidente. La Regione Basilicata in questi anni ha avuto una buona capacità programmatoria rispetto al rapporto costi benefici. Chiunque può verificare che un cittadino di una qualunque altra regione italiana paga la quota Irpef più alta che i corregionali. Ciò nonostante, non abbiamo chiuso ospedali e ridotto i servizi. Anzi, siamo avanti nella prevenzione con le campagne della mammella, del colon e del papilloma virus». A proposito di papilloma virus, ci sono tesi accreditate che sostengono che quelle vaccinazioni di massa non sono condivisibili. Le riserve si riferiscono ai costi, al tempo e al tipo di protezione che non è per tutti i virus. E si discute anche dell’esigenza di educazione sessuale per le giovani generazioni, lei cosa ne pensa? «Noi abbiamo scelto la strada che indica la comunità scientifica maggiormente riconosciuta. Ed è anche quella della protezione, anche se non completa
ma pur sempre una protezione. Probabilmente una maggiore informazione su questi temi è auspicabile per rendere coscienti i ragazzi sui costumi che conviene tenere in materia sessuale». Le nomine dei direttori delle aziende sanitarie e degli ospedali hanno destato qualche polemica sulla loro reale capacità di migliorare la sanità. Il Quotidiano l’ha anche definita “il valzer dei direttori” in riferimento al fatto che sono quasi sempre gli stessi che ruotano. Cosa risponde? «Abbiamo ricevuto una serie di domande corredate di curricula, fra queste abbiamo scelto quelli che possono garantire conoscenza del territorio ed esperienza. La nostra è stata una scelta che guarda al futuro col riassetto della sanità, riducendo le aziende sanitarie a due, partendo da persone che avevano già acquisito esperienza consolidata nella sanità lucana». La strada per raggiungere il traguardo delle due
| LE STRUTTURE sanitarie convenzionate non ricevono pagamenti (da parte delle vecchie Asl) da troppo tempo: il perché accada se lo chiede il consigliere regionale del gruppo di Forza Italia verso il Popolo delle libertà, Sergio Lapenna, che ha presentato ad hoc un’interrogazione urgente al presidente della giunta regionale. I pagamenti si riferiscono ovviamente alla fase di liquidazione delle Aziende sanitarie locali che oggi non esistono più. Spiega Lapenna: «La Regione Basilicata con la legge regionale numero 12 del 2008 ha proceduto al riassetto organizzativo e territoriale del Servizio sanitario regionale, con la messa in liquidazione delle vecchie Aziende sanitarie locali». «La giunta regionale - prosegue l’esponente del Pdl - ha nominato i Commissari liquidatori di ciascuna Azienda sanitaria locale per l’adozione degli atti ordinari e straordinari necessari per il trasferimento in capo alle
Asl è stata agevole e condivisa dai più? «Non è stato semplice, abbiamo dovuto convincere più di qualcuno che questo era il percorso più moderno da seguire per una regione piccola come la nostra». Il Crob-Irccs di Rionero è spesso nel ciclone mediatico; lo stesso Quotidiano ha smentito in alcuni casi i dati divulgati da quel centro sulle incidenze delle malattie tumorali e sulle liste d’attesa, cosa ne pensa? «Premesso che non conosco i dati di cui lei parla, posso dire comunque che la regione deve farsi promotrice di un ufficio di verifica e di messa in trasparenza dei dati che i vari enti regionali divulgano. E’ fondamentale che siano precisi per realizzare una corretta programmazione. Il nuovo management del Crob dovrà impegnarsi per rendere quell’istituto all’altezza del ruolo assegnatogli, sapendo che la verifica che farà il ministero ogni tre anni sarà severa». Restando in tema, come
LA DENUNCIA
giudica quella sorta di campagna acquisti di cui si sente parlare, che vorrebbe spostare stimati professionisti dal San Carlo al Crob a forza di stipendi più alti e di proposte di avanzamento di ruolo? «L’ospedale rionerese deve fare ricerca e cura. Per questo è necessario che si attrezzi coi mezzi adatti per dare seguito al suo mandato». Questo vale anche se si fanno doppioni di reparti non giustificati dal numero di utenti della regione? «Certamente no. L’istituzione di nuovi reparti o di attività sanitarie in genere, sono attuabili solo se l’utenza è tale da giustificarne l’avvio o il raddoppio. Se esistono realtà che già funzionano bene, devono essere percepite dagli uomini del Crob come una fonte di dati utili alla loro ricerca, alle quali chiedere e offrire collaborazione». Al San Carlo e al Crob esistono centri di alta specialità ematologica che svolgono attività sovrapponibili, a partire dall’au-
totrapianto di midollo per le leucemie e i linfomi. I pazienti che ne hanno bisogno sono circa 25/30 l’anno in tutta la regione e pare che questi numeri non li giustifichino entrambe. Come si risolve il problema secondo lei? «Vale la risposta che le ho dato prima. Deve valere la regola della collaborazione anche per sconfiggere la migrazione se esiste, e favorire l’arrivo di pazienti da altre regioni sprovviste di questi centri». Tornando ai dati, c’è una sorta di piccolo conflitto fra quelli divulgati pochi giorni fa dal Ceis dell’università Tor Vergata e quelli dell’Università Cattolica di Roma, sulla migrazione sanitaria della regione. La Cattolica ha riferito che la Basilicata è ancora fra quelle col maggior numero di residenti che vanno a curarsi oltre confine, lei come li commenta? «Bisogna far riferimento al trend della diminuzione della migrazione che c’è da anni in questa regione. L’abbiamo ridotta costantemente. Abbiamo ospedali che trattano utenza proveniente dalle altre regioni. Alcune attività sanitarie nella nostra regione purtroppo, dato l’esiguo numero degli utenti, non saranno mai giustificate e saremo costretti ad andare fuori». E se la Basilicata diventasse anche una “industria della salute” organizzandosi per accogliere utenti dalle regioni vicine che hanno grosse difficoltà a soddisfare le richieste? «Dobbiamo prima di tutto pensare a soddisfare le esigenze dei lucani. Poi, perché no. E’ un’attività che porterebbe molti posti di lavoro».
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Interrogazione di Lapenna (Fi per il Pdl)
«Strutture private non pagate La Regione provveda subito»
Dopo l’atto che istituì solo due Aziende
penna - molte strutture private convenzionate che rendono servizi diagnostici continuano ad erogare le loro prestazioni, senza ricevere i dovuti rimborsi, tant’è che alcune di esse non ricevono i pagamenti spettanti dal luglio 2008, poiché molte delle vecchie Asl sono in netto ritardo nell’erogazione dei rimborsi». «Se le Aziende sanitarie locali - commenta ancora Lapenna - in liquidazione non erogano quanto prima i compensi dovuti, le strutture convenzionate rischiano la sospensione dei servizi o, addirittura, la chiusura». Questa la domanda de consigliere regionale: quali sono le misure urgenti che la Regione Basilicata intende adottare per evitare che il “congelamento” dei pagamenti dovuti alle strutture convenzionate, nella fase liquidatoria, possa comportare il rischio di chiusura delle strutture stesse, «oramai - conclude - sull’orlo del collasso».
«I privati rischiano anche la chiusura»
Lapenna
Una delle Asl che non esistono più, quella di Venosa
nuove Asl dei rapporti di lavoro e dei contratti». Lapenna entra più nel dettaglio della questione: «Dal primo gennaio 2009 l’Azienda sanitaria locale di Potenza e l’Azienda
sanitaria locale di Matera devono subentrare nei procedimenti amministrativi in corso, nella titolarità delle strutture, nei rapporti di lavoro in essere ed in tutti i contratti e gli altri rap-
porti giuridici attivi e passivi esistenti alla data di entrata in funzione delle nuove Aziende e facenti capo alle Aziende preesistenti». «Attualmente - prosegue La-
Primo piano 11
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Criminalità lucana
Per la prima volta parlano Nicola, Angela e Vincenzo: nessuno si preoccupa di noi
Gianfredi: attacco a don Cozzi I figli della coppia uccisa difendono i genitori e respingono le iniziative del prete antimafia di FABIO AMENDOLARA POTENZA - Hanno perso i loro genitori in un agguato che gli investigatori chiamano «di stampo mafioso». Era il 29 aprile del 1997. Nicola, Vincenzo e Angela sono i figli di Pinuccio Gianfredi e Patrizia Santarsiero. Nicola e Vincenzo erano sul sedile posteriore della Bmw quando il commando ha scaricato i caricatori di una calibro 7.65 e di una lupara. Angela era a casa. E ha sentito il rimbombo dei colpi. Da quel giorno Nicola Vincenzo e Angela si sono chiusi nel silenzio. Non con gli investigatori, questo lo precisano. Ma in pubblico non hanno mai voluto parlare del loro dolore. Neanche quando qualcuno è stato accusato di essere il mandante dell'omicidio. Neanche quando ci sono stati gli arresti. E al processo, in corte d'assise a Salerno, hanno preferito non partecipare. Ci sono state le indagini. Poi le archiviazioni. Poi di nuovo indagini. Poi le assoluzioni. Ora sono stanchi. E quando nei giorni scorsi sono comparsi i manifesti di Libera si sono arrabbiati. Hanno chiesto di parlare con un cronista. «Per la prima volta». Vogliono «pubblicare dei chiarimenti», dicono. «Prima di tutto vogliamo sottolineare che il silenzio della famiglia, che qualcuno vuole far passare come omertoso, in realtà ha avuto lo scopo di proteggere i piccoli Nicola, Vincenzo e Angela, troppo provati dai tragici eventi dell'aprile del 1997». Parla Donato, un cugino. E' con lui che i tre sono cresciuti. Continua: «E sempre per proteggerli si è deciso di non costituirci parte civile nel processo che si è celebrato a Salerno nel mese di luglio del 2005. Anche questa decisione ha prestato il fianco a interpretazioni di comodo: Gianfredi era un mafioso e anche la famiglia mantiene un atteggiamento in stile mafioso. Non è così». La famiglia Gianfredi spiega: «Il compianto Pinuccio non è mai stato condannato né per associazione mafiosa, né per usura. La nostra spiegazione è semplice e non può essere equivocata: non ci si è voluti arricchire sul sangue dei nostri familiari, sarebbe stato come fare festa alle loro spalle». Ecco perché hanno deciso di non costituirsi parte civile al processo. Il racconto continua: «Dopo 12 anni di fallimenti, tra indagini sepolte, scaricabarile tra procure e tra forze di polizia, continuiamo ad apprendere dai giornali notizie di riaperture d'indagini, di nuove piste da seguire e di possibili ordinanze di custodia cautelare. Ma come è possibile che atti che dovrebbero essere segreti vengano puntualmente pubblicati dai maggiori quotidiani locali? Perché non si cercano i responsabili? O dobbiamo pensare che è una strategia precisa, ordita da qualcuno, al solo fine di continuare a creare confusione? E tutto questo senza il minimo rispetto per i familiari che hanno deciso di vivere nel silenzio il loro grande dolore». E ancora: «Da un po' di tempo a questa parte i processi vengono celebrati durante
convegni organizzati dall'associazione Libera o addirittura sui libri scritti da don Marcello Cozzi». Arrivano al dunque. Se la prendono con don Cozzi. «In questi giorni sono stati affissi sui muri di tutta la città dei manifesti riportanti foto di presunte vittime di mafia. Tra queste ci sono le foto di Giuseppe Gianfredi e Patrizia Santarsiero. Il signor don Marcello Cozzi ha provato mai a chiedere alla famiglia Gianfredi se poteva essere autorizzato a pubblicare così le foto dei loro familiari? O, come benefattore, a lui tutto è concesso? E poi, dal momento che i proventi dei suoi libri derivano anche da storie che riguardano la famiglia Gianfredi, perché non ha provato a chiedere a Nicola, Vincenzo e Angela, orfani ormai da 12 anni, come vivono e se hanno bisogno di un aiuto economico?».
PALERMO LA BOTTEGA DELLA LEGALITà Scaffali pieni di pasta, olio, vino. E al piano inferiore una sorta di libreria. Libri e prodotti alimentari legati da un unico tema, il contrasto alla mafia, in vendita da oggi, a Palermo, nella prima bottega della legalità della Sicilia. I ragazzi di Libera, associazione che, attraverso una rete di cooperative, da anni, promuove il commercio dei generi alimentari che vengono dalle terre che lo Stato ha sottratto ai ai boss, l’hanno chiamata «I sapori ed i saperi della legalità prodotti dalle terre confiscate alla mafia». Nemmeno la sede del nuovo negozio è casuale: l’immobile, che si trova in piazza Politeama, nel cuore della città, era dell’imprenditore mafioso Gianni Ienna. I giudici l’hanno confiscato e il Comune l’ha assegnato all’associazione. L’esperimento di Libera è già realtà a Roma, Torino, Pisa e Napoli. A Palermo il progetto ha il volto di una vera e propria bottega di generi alimentari, ma non solo. Nei locali, infatti, sono stati ricavati uno spazio destinato ad incontri e dibattiti ed anche una piccola libreria in cui sono esposti testi sulle mafie e magliette con disegni contro Cosa nostra. All’inaugurazione hanno partecipato don Luigi Ciotti, presidente di Libera, il sindaco di Palermo Diego Cammarata, il prefetto Giancarlo Trevisone, il questore Alessandro Marangoni, il comandante provinciale dell’Arma Teo Luzi e decine di studenti. Ciotti ha invitato tutti a «un impegno concreto» contro le cosche denunciando il rischio di «una mafia delle parole». “Tutti sono d’accordo nel condannare la criminalità – ha detto ma da qui a gesti reali c'è una enorme differenza». Per il sindaco Cammarata l’apertura della bottega della legalità è l’ulteriore «testimonianza che Palermo reagisce con forza alla mafia».
in basso Patrizia Santarsiero
In alto Pinuccio Gianfredi , a lato il luogo del delitto
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IL LIBRO COME CONTRIBUTO A LIBERA
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Un volume della giornalista Antonella
La lotta civile delle vittime della mafia Come ogni anno in concomitanza con il primo giorno di primavera l'associazione Libera organizza una grande mobilitazione in ricordo di tutte le vittime della criminalità organizzata. Quest'anno le manifestazioni nazionali si terranno il 19 marzo a Casal di Principe e il 21 a Napoli. di ANTONELLA MASCARI Ogni anno, da quattordici anni, l'associazione Libera fondata da don Luigi Ciotti nel 1995 organizza la giornata in ricordo di tutte le vittime delle mafie. Lo fa simbolicamente il 21 marzo, giorno di primavera, di rinascita. Una Giornata nazionale della memoria e dell'impegno che si svolge sempre in città diverse del Nord e del Sud, ogni volta con maggiore partecipazione. Quattro- centocinquanta familiari di vittime della criminalità organizzata hanno firmato un appello perché questa iniziativa venga istituzionalizzata. Sono i familiari che Libera è riuscita a riunire e che ogni anno si incontrano, si confrontano, raccontano come siano riusciti a trasformare il dolore privato che li ha segnati per sempre in testimonianza collettiva, in impegno per la legalità. Hanno lottato per l'equiparazione delle vittime di mafia alle vittime del terrorismo, perché tutti i familiari abbiano gli stessi diritti. Ci sono riusciti, anche se non del tutto. Molti di loro
La copertina del libro “Lotta civile”
La casa editrice Chiarelettere in sostegno dell'iniziativa ha mandato oggi in libreria il volume “Lotta civile” della giornalista e scrittrice Antonella Mascari che racconta dodice testimonianze di familiari di vittime delle mafie. Per gentile concessione pubblichiamo l'introduzione dell'autrice.
vanno nelle scuole o nelle carceri, ad esempio, a parlare di lotta alla mafia, del sacrifico dei loro cari uccisi. L'unico modo, dicono, per onorarli, perché non sia stata vana la loro morte, perché questo Paese in piena crisi morale possa cambiare davvero. È anche grazie alle loro testimonianze, all'attivismo di Libera in tutti questi anni nella società (la raccolta di firme promossa dall'associazione ha portato nel 1996 alla legge sull'uso sociale dei beni confiscati), che a Bari a marzo dell'anno scorso c'erano centomila persone e in maggioranza giovani, quei giovani che non si vedono quasi più nelle piazze. Ha scritto Pippo Fava: «A che serve essere vivi se non si ha il coraggio di lottare». Le storie e le testimonianze raccolte in questo libro sono soltanto di alcune vittime e di alcuni familiari, ma vogliono essere un tributo a tutti gli innocenti colpiti dalla criminalità organizzata e a tutti coloro che lottano in diverse realtà sociali contro le mafie. Per dare un senso a queste morti, perché non ce ne siano più e perché chi ha fatto una scelta di campo non resti mai solo. L'importanza dell'impegno civile e della memoria è racchiusa nel messaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, inviato l'anno scorso a don Luigi Ciotti, in occasione della manifestazione di Bari: «La memoria delle vittime di mafia richiama tutti noi al dovere e agli impegni da assolvere perché sia sempre e ovunque assicurato il rispetto dei diritti sanciti dalla nostra Costituzione [...] La Giornata della memoria e dell'impegno promossa a Bari da Libera e da Avviso Pubblico rappresenta un momento significativo di riflessione sui risultati raggiunti e sulle sfide ancora da affrontare e vincere nella lotta alla criminalità organizza- ta. Per la difesa dei valori di legalità e giustizia hanno sacrificato la loro vita centinaia di uomini e donne, rappresentanti delle forze dell'ordine, magistrati, sindacalisti e imprenditori, uomini di Chiesa, giornalisti e semplici cittadini. In
loro nome e con lo stesso impegno civile, di cui voglio ringraziarli, partecipano a questa giornata i familiari delle vittime e con loro tantissimi giovani italiani e di altri paesi europei». Le organizzazioni criminali occupano militarmente interi territori del Sud, è anche vero però che i loro affari li esportano al Nord e all'estero. Per questo la battaglia contro le mafie deve essere delle istituzioni e della società civile dell'intero Paese. Recentemente la Direzione nazionale antimafia ha osservato che la 'ndrangheta ha due capitali: una è Reggio Calabria e l'altra è Milano. Proprio a Milano fu ucciso trent'anni fa, l'11 luglio 1979, l'avvocato Giorgio Am- brosoli, l'«eroe borghese» raccontato da Corrado Stajano. Ambrosoli, nonostante le enormi pressioni e minacce, stava portando avanti da cinque anni il delicato compito di liquidatore della Banca Privata italiana di Michele Sindona, colluso con la mafia, condannato all'ergastolo come mandante dell'omicidio. Consapevole di andare incontro alla morte, l'avvocato scrisse una lettera alla moglie che è un esempio alto di senso dello Stato: «Anna carissima, [...] è indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l'incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un'occasione unica di far qualcosa per il Paese [...] Dovrai tu allevare i ragazzi e crescerli nel rispetto di quei valori nei quali noi abbiamo creduto [...] Abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi, verso la famiglia nel senso trascendente che io ho, verso il Paese, si chiami Italia o si chiami Europa [...]». Il profondo senso civico che esprimono le sue parole, l'attaccamento ai valori costituzionali, il convincimento che se non si recideranno i legami politico-economici non si potrà sconfiggere definitivamente mafia, 'ndrangheta e camorra, la ferita perenne per la scomparsa dei loro cari uccisi, sono il comune denominatore delle testimonianze (contenute nel libro ndr.)
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VOLTAGABBANA E POLTRONISTI: QUELLI CHE OGGI VANNO DI MODA
IL LAVORO NELL’AGENDA POLITICA
di LARA DALESSANDRI
di MICHELE NAPOLI* HA SCRITTO bene Antonio Caprioli, non intendo comunque entrare nelle polemiche interne ai partiti; di sicuro il nonno si rivolterebbe nella tomba se sapesse le notizie del mondo dei vivi. Lasciamo in pace i morti qualunque sia stato l'ideale politico. Altri tempi, altri valori, politici di elevata statura morale e intellettuale, che hanno sentito la politica come servizio, ideale di libertà e democrazia per cui hanno combattuto, sono stati esiliati, uccisi, imprigionati, confinati - ovvero mandati in vacanza Matteotti, i fratelli Rosselli, Gramsci, Amendola, Pertini, Altiero Spinelli, Levi, Pavese tanti ancora. Oggi vanno di moda i voltagabbana, i poltronisti, gli arrivisti, vecchi e giovani, ex e non, non si arrendono mai, in primo piano ovunque e ad ogni costo. La Casta con tutti i privilegi su cui hanno scritto Stella, Rizzo Nerva, Antonello Caporale. Non sono al servizio di chi li ha eletti, meglio dire costretti da una vergognosa legge elettorale, che pensano di bissare, destra e opposizione unite, alle europee, la politica è utile per acquisire diritti, incarichi, difendere interessi personali - quante leggi ad personam - un vero "familismo amorale"; quello di Banfield era la difesa contro la povertà. I cittadini devono pagare, portare voti, elemosinare diritti sanciti dalla Costituzione fino a quando non sarà stravolta o abolita. "Il ritorno del Principe" come ha scritto Roberto Scarpinato! Anche la Basilicata ha avuto e continua ad avere la sua Casta, che per anni ha raccontato la favola dell'isola felice; ora per merito di qualche giudice - come ai tempi di Mani Pulite - o di qualche giornalista serio, si scopre la cattiva politica, il malaffare, la criminalità. Giornalisti della stampa nazionale scendono per verificare; solo qualcuno, con maggiore spirito di osservazione e serietà, ha scritto fatti veri; altri, superficiali o deviati da pessimi consulenti, hanno parlato e riparlato di notizie note e stranote definite "misteri", è solo giustizia negata. Ben altri sono i misteri da svelare, chi ha provato è stato trasferito o cacciato. Da anni la regione è crocevia o cimitero di rifiuti tossici, Scanzano è stato un episodio nè è sicuro che non si riprovi; gli abitanti che vivono nella fascia e nell'entroterra ionica riferiscono di strani automezzi che passano notte e giorno; cosa si sa veramente dei bidoni di cui ha parlato il pentito calabrese o di quelli rinvenuti in agro di Pisticci? E’ silenzio assoluto. La nostra regione galleggia sul petrolio pochi i vantaggi per le popolazioni, molti per pochi, l'oleodotto porta l'oro nero a Taranto; il governo regionale aveva concesso sconti sulle bollette del gas, il Cavaliere ha detto "no": I fumi dell'Italsider si avvicinano all'area materana, in Val d'Agri c'è inquinamento nei campi, le organizzazioni ambientaliste protestano, nonostante si cerchi di evitare la partecipazione popolare, aumenta il malconento ed è chiara la situazione. Il decreto della Prestigiacomo, fallita l'industrializzazione e la reindustrializzazione in Val Basento, ci rifilerà i rifiuti del gas russo; non deciderà più la Giunta regionale sui permessi per le trivellazioni, spetterà al Governo. Il territorio diventerà una gruviera, le cave di Terzo Cavone fanno sempre gola, si fanno cattivi pensieri per una centrale nucleare; beffa tra le beffe la Sorim ha chiesto i danni senza avere mai estratto salgemma. La presenza ultratrentennale della Trisaia, dove ci sono ancora fusti di scorie radioattive, regalo americano, avrebbe imposto ad una classe politica avveduta di controllare bene quanto accadeva, tutto è stato fatto con il silenzio assenso dei controllori nostrani, salvo a marciare a protesta iniziata. Speriamo che i lucani si scrollino di dosso la rassegnazione atavica, altrimenti rimarranno i rifiuti, la gruviera e l'inquinamento.
UN BILANCIO POCO SOCIALE di VINCENZO GIULIANO* NONOSTANTE l’impegno assunto dal presidente Altobello con la relazione previsionale e programmatica ad inizio della consiliatura, in questi anni non è stato dato riscontro neanche al tanto decantato “bilancio sociale annuale”, che doveva costituire il momento di verifica “dell’interlocuzione democratica permanente e della sua efficacia. Il bilancio sociale doveva servire a verificare quanto si era inciso: sulla disoccupazione e inoccupazione, specie quella delle fasce giovanili di diplomati e laureati; sulla divaricazione che si aggrava sempre più tra aree forti ed aree deboli, tra centri urbani e piccoli comuni, tra zone di pianura e territori montani; sulla crisi delle attività nelle piccole e medie imprese e nell’artigianato; sulla sottodotazione infrastrutturale del territorio, che continua ad ostacolare le comunicazioni interne e a perpetuare l’isolamento provinciale nei confronti dei grandi sistemi di comunicazione (terra, aria, acqua). Poiché il risultato su queste emergenze è peggiorato, ecco perché la giunta di sinistra non ha potuto predisporre un bilancio sociale neanche alla conclusione del suo mandato. E intanto si continua ancora a promettere un futuro migliore non partendo dall’analisi della realtà sociale ed economica presente nella Provincia. Si tratta di una consapevole scelta verso l’oblio per le questioni scomode, che tanti anni di governo di centro sinistra hanno solo aggravato. *capogruppo Udc Provincia di Potenza
CIAMPI E PRODI TORNANO A PARLARE di EMANUELE VERNAVA’ NELLA GUERRA delle parole, anche senza senso, (tipo, più o meno, “ il centrosinistra non ha argomenti contro Berlusconi, è solo capace di dire no e d'insultare”, incredibile!) una parola distesa mi viene dalla lettura dell'editoriale del Messaggero del 7 marzo di Carlo Azeglio Ciampi e dal dialogo di Prodi con Fabio Cavalera sul Corriere della sera del 6 marzo c.a. Mi è sembrato, soprattutto il riapparire di Prodi, consentitemi il riferimento, il ritorno di “ chi per lungo silenzio parea fioco”. Carlo Azeglio Ciampi, seguendo le informazioni dei mass-media, diffuse “Con la cadenza delle previsioni meteorologiche”, riassume così la lettura della crisi economico-finanziaria che ha investito il mondo: la crisi sta colpendo l'economia reale, cioè la produzione, i consumi, gli investimenti; gli effetti della crisi di queste “grandezze macroeconomiche” è il calo costante della produttività delle imprese, determinata a sua volta dal calo degli acquisti da parte dei cittadini incerti sul futuro dell'occupazione, del reddito, del risparmio. A questo meccanismo “perverso” bisogna guardare con “lucido realismo, senza indulgere” a facili ottimismi o a deprimenti pessimismi. L'Italia può contare su alcune caratteristiche economiche della sua società, che l'avvantaggiano rispetto ad altri Paesi: la capacità di risparmio che “non ha paragoni al mondo, un minore indebitamento privato e la storica vitalità di un tessuto diffuso di piccole e medie imprese”. Elementi di debolezza, invece, secondo Ciampi, sono: “una economia che non cresce come le altre quando le altre crescono; che segna risultati peggiori quando la congiuntura internazionale volge al ribasso”. Tra le cause, o elementi di debolezza, Prodi individua l'indebitamento pubblico: “L'Italia è schiacciata”, riassume il Giornalista, “dal debito causato dalle «follie degli anni Ottanta»: settanta miliardi di euro da pagare ogni dodici mesi per interessi”. Io mi fermerei un momento su quest'affermazione, perché il centrodestra, con la sua polemica per la polemica, con la tecnica delle suasoriae e delle controversiae, rinfaccia al centrosinistra di oggi, la responsabilità di questo debito. Si conta sempre, in politica in particola-
re, sulla memoria corta dei più. L'accusa da parte di chi è più forte diventa verità. Ma, mi fermo qui. Prodi, dalla prestigiosa Taylor Institution di Oxford, i cui studenti e professori italiani lo hanno voluto per formulargli delle domande sulla crisi finanziaria mondiale e soprattutto su quella italiana, osserva subito che dopo la scomparsa delle cellule e delle attività delle parrocchie, e, io aggiungerei, l'arrivo della politica “rampante” e “fattiva”, meno “chiacchiere” e più fatti, è scomparsa la classe politica che aiutava chi era più debole. Per Prodi “il sistema Italia è uscito meno ammaccato”, riassume sempre Cavalera, “dal terremoto finanziario. Sia per ingenuo e sano provincialismo, sia per la lungimiranza delle banche, che hanno evitato di concedere mutui senza adeguate coperture...”. Alla domanda di uno studente se si può migliorare l'Italia, Prodi risponde: “Non ascoltate chi urla, la storia offrirà presto l'occasione”. Fosse vero, con tutta la stima che ho di Prodi! Ormai la frittata è fatta, sarà difficile tornare a riprendere la strada difficile e lunga del riformismo serio. Di economia non m'intendo, anche perché sul piano sociologico la mia professione m'imponeva obiettivi diversi da quelli economici, anche a livello personale. Ma secondo me andrebbero ripresi Marx e Keynes, sovrapponendoli stereoscopicamente, probabilmente verrebbero fuori delle indicazioni utili ad uscire dal dramma che il mondo sta vivendo. Se Berlusconi avesse lanciato l'idea del mattone per rimettere in moto la nostra economia, consentendo non di aggiungere una o due stanze a chi ha la villa, ma liberando, dalla pratica tecnico-amministrativa per costruirsi un pollaio o una casa di cinquanta metri quadrati, il pensionato, l'artigiano non troppo fortunato nelle commesse, lo stipendiato che cerca di arrotondare con qualche iniziativa, nel tomolo di terra avuto in eredità, sicuramente sarebbe andato a “vedere” dove si annida il bisogno di ricominciare. Ma ascoltare, prima di fare leggi e dare disposizioni , non è da tutti a livello istituzionale, proprio come nella vita privata, dove azzeccare qualcosa d'importante, molto spesso è come fare tredici al totocalcio. evernava@msn.com
I PROBLEMI legati al mondo del lavoro devono essere al primo posto nell’agenda della programmazione politica delle istituzioni regionali. Occorre produrre ogni sforzo per indirizzare tutte le risorse necessarie al fine di ridare ossigeno al comparto produttivo lucano. Il fabbisogno economico stimato per coprire gli ammortizzatori sociali in Basilicata, pari a 51 milioni di euro e quasi raddoppiato rispetto alle necessità dell’anno precedente, dà ancora più risalto alla situazione drammatica che migliaia di lavoratori stanno vivendo. Se la Natuzzi ha deciso di chiudere lo stabilimento di Matera e spostare l’attività in Puglia, dando un ulteriore scossone al comparto del mobile imbottito già in crisi a causa dell’avvento dei mercati dell’Est, è perché si continua a non credere nelle potenzialità della nostra regione, preferendo altri siti a quello lucano, apparentemente più convenienti perché inseriti in un tessuto economico più saldo che consente di poter utilizzare maggiori e migliori infrastrutture. Se a più di dieci anni dalla chiusura dello stabilimento della ‘Lucania Calzature’, si discute ancora in Regione sulle garanzie da offrire ai lavoratori, con la prosecuzione degli ammortizzatori sociali ed immaginando un nuovo bando per la reindustrializzazione del sito, appare evidente come la crisi economica viaggia di pari passo con una crisi di idee e di capacità politica della nostra classe dirigente. Per affrontare seriamente i problemi dell’occupazione bisogna rendersi conto, una volta per tutte, che la regione Basilicata ha la impellente necessità di migliorare le proprie infrastrutture e che deve essere pronta ad attivare nuovi capitali di investimento per avviare nuove produzioni anche alternative all’auto e al mobile. Tutti gli osservatori economici indicano il 2010 come l’anno del lento recupero dell’economia che dovrebbe finalmente rialzare la testa. E’ importante reggere il contraccolpo che si preannuncia in questi mesi, con una ulteriore perdita di posti di lavoro che darà un ulteriore sussulto alla nostra Regione i cui vertici politici sono del tutto incapaci di affrontare l’emergenza. Le forze di sinistra sono impegnate ad affrontare il problema legato all’appropriazione del ‘pacco istituzionale’ senza minimamente immaginare, non avendo a riguardo nessuna idea, a come riempirlo visto che adottano una politica che bada esclusivamente alla forma e non ai contenuti”. *consigliere gruppo misto “La Destra”
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UN PIANO DALLE MILLE POLEMICHE
QUELLI CHE ANCORA TRA FAMILISMO SONO DI SINISTRA E COMPETITIVITA’
di NUNZIATA MARZANO*
di PARIDE LEPORACE dalla prima
IL PIANO di dimensionamento scolastico, recentemente approvato dal Consiglio Regionale, sembra aver eretto, ingiustificatamente, un muro del pianto. Da qualche giorno gli interventi sul tema si sprecano a confermare che la campagna elettorale si è avviata sotto i peggiori auspici. Tutti si stanno cimentando nell’arte dell’esternazione. Scrive il personale scolastico e i sindaci, scrivono coloro che non si ritengono soddisfatti e scrivono anche coloro i cui desideri risultano esauditi dall’approvazione del piano. Abbiamo letto gli interventi di chi il Piano lo conosce bene, ma abbiamo letto anche le critiche di chi non lo conosce affatto. Insomma, è talmente elevata la confusione che si rischia di perdere di vista gli obiettivi. Gli obiettivi erano quelli di disegnare un nuovo assetto scolastico nella regione. Frutto, questo, di una riforma voluta dal governo Berlusconi e da noi duramente contestata. Le numerose interlocuzioni con le autorità scolastiche e con il personale, con gli amministratori e i sindacati hanno prodotto un documento ampiamente condiviso che la giunta ha approvato e che il consiglio ha ratificato, seppure con qualche distinguo. Per questo appaiono incomprensibili le polemiche suscitate ed inopportuno l’ordine del giorno presentato da alcune forze politiche. Un ordine del giorno finalizzato ad accentuare la confusione ed a contestare un provvedimento regionale che, almeno per la Provincia di Matera, ne ha condiviso l’impostazione. Sostenere oggi che il Piano regionale ha disatteso le indicazioni dei territori, è ingeneroso e fuorviante. Ancor più per il fatto che nella proposta licenziata dalla giunta regionale, in una delle aggregazioni ipotizzate era stato individuato San Mauro Forte, come sede del Distretto. Quale ignota strategia ha indotto coloro che sono stati auditi dalla commissione, e che ora pretendevano di imporre un ordine del giorno, a giocarsi questa opportunità? Occorre senso di responsabilità nel decidere il destino dei cittadini e le aggregazioni scolastiche non possono essere il risultato di un gradimento personale o di una più o meno velata simpatia politica per questo o per l’altro comune. Tantomeno si poteva disegnare un assetto scolastico nell’ottica di futuri sconvolgimenti infrastrutturali o di catastrofici scenari demografici. Ritengo che si sia avuta grande considerazione per i problemi di ognuno ma, nel raccogliere le indicazioni della riforma Gelmini, si è tenuto conto delle aree svantaggiate, delle omogeneità territoriali e anche delle prospettive di sviluppo, auspicabile, per ogni territorio. *consigliera provinciale di Matera del Partito democratico
Lucide parole per decodificare e leggere una situazione sfavorevole. In Basilicata analizzata come capolinea definitivo dell'esperienza di centrosinistra. Padre di un trasformismo quotidiano che anche in questa regione del Sud ha finito per confondere definitivamente l'identikit genetico dell'appartenenza politica. Alla cronaca dell'incontro abbiamo già dedicato spazio. Vorrei tentare qualche riflessione utile ai nostri lettori di qualunque orientamento politico abbiano nelle loro teste. Sono profondamente convinto che la crisi economica globale sia saldata ad una crisi politica locale tra le più vistose degli ultimi anni. I gruppi dirigenti del centrosinistra sono impegnati in larga parte in una logorante guerra di posizione tutta tesa a salvaguardare poltrone e casematte del dominio. Incapaci di prevedere prima la crisi economica la affrontano al piccolo trotto. In chiave tattica sono stati capaci di raggiungere una tregua armata elettorale. Poi si vedrà. Decanter sostiene tesi simili. Anche sulla questione morale condivido la tenuta politica non giustizialista a differenza del dipietrismo avanzante che pesca nelle secche della sinistra. Ma questo non basta. Se non si dialoga con settori avanzati del centrosinistra i marxisti del XXI secolo rischiano di essere delle anime morte gogoliane. Vincenzo Folino è uno dei pochi dell'establishment che pone un problema di opinione pubblica. Paradossalmente Di Siena e Fo-
lino da posizioni diverse polemizzano pubblicamente sulla fase attuale riproducendo tare e responsabilità comuni del vecchio gruppo dirigente comunista lucano. La sinistra diffusa forse dovrebbe dialogare con chi ha prospettive simili e abiti mentali non dico uguali ma tagliati quantomeno dalla stesso sarto. Osservo che c'è un solo dirigente nazionale di rilievo che si pone fatica intellettuale e azione politiche alla questione meridionale. Si chiama Massimo D'Alema. Ieri ha rilasciato due interviste molto simili a due quotidiani generalisti del Mezzogiorno. “Baffino” dichiara che il governo nasce lontano dal Sud, vede il piano casa come legalizzazione dell'abusivismo, propone aree detassate e credito d'imposta, dialoga ma pone paletti sulla Banca del Mezzogiorno, continua a guardare con attenzione i movimenti autonomistici meridionali ancorati a destra. Con il vento che spira si possono ignorare da sinistra tali questioni mosse dall'area dalemiana che in Basilicata pur se afflitta da tare di potere ha il suo considerevole peso di schieramento? Ignorare tali questioni confinerebbe la sinistra su posizioni minoritarie e mohicane. Aprendo la strada ad un paradosso per uomini come Di Siena e Schettini che dopo anni di materialismo scientifico dovrebbero far proprie le belle parole di una vecchia canzone di Leo Ferrè che recitava: “Non sono l'un per cento, ma credetemi esistono, stretti l'uno con l'altro, e se in loro non credi, li puoi sbattere in terra, ma sono sempre in piedi. Sono gli anarchici”.
SCUOLA, LE CAUSE DELLA VIOLENZA E’ L’ENNESIMO telegiornale a sconvolgermi, le immagini raccapriccianti turbano in pochi istanti il senso di serenità cui il mio animo anela. Sono adolescenti di un Istituto di Istruzione Superiore, siamo a Milano, in una “ Scuola Modello ”! In dieci o dodici, approfittando della momentanea assenza dell'insegnante, cercano prima di dar fuoco alla lavagna, poi, come se non bastasse, rivolgono le fiamme degli accendini al simbolo sacro della cristianità, il crocifisso, ma… rammaricati perché il legno non brucia, saccheggiano l'aula, registrano tutto quanto con il telefonino e con youtube il gioco è fatto. Azioni che ci interrogano, che ci fanno pensare, che ci lasciano interdetti. Da cosa nasce tanta violenza, dove è finito il senso del dovere, dell'amore per l'altro, del rispetto, che prima di ogni cosa ci hanno insegnato? Generazioni passate, politica diversa, modelli di vita superati, presunto boom economico. Se mi guardo intorno la mia prima riflessione va alla manipolazione mediatica che, messi da parte cartoni animati “inno alla vita”, ha dato spazio alla “televisione spazzatura” che dai cartoni ai reality ha impostato modelli di vi-
ta facili, linguaggi deturpanti, violenza inaudita come “normalità” in nome del potere, dell'apparire e del successo simultaneo. E cosa dire delle promozioni pubblicitarie da lavaggio cerebrale? I Borboni in tempi lontanissimi pensavano che governare un popolo di ignoranti fosse più semplice che trovarsi di fronte persone intelligenti ed erudite ma, dall'ignoranza alla violenza che cosa è cambiato? Alcide De Gasperi, poco più di mezzo secolo fa, con un intervento prestigioso si impegnava a risanare le sorti di un paese, l'Italia, che usciva devastato dal secondo conflitto mondiale ma forse, di quell'aiuto economico, non ne è stato fatto buon uso fino in fondo. Il successivo boom economico, specie tra gli anni '80 e '90, ha fortemente modificato le profonde radici sociali e culturali degli italiani. L'America l'ha fatta da padrone con i suoi modelli advancé, è stata vetrina succulenta da ammirare ed emulare. Ed ecco modificarsi stili di vita, atteggiamenti, sentimenti. Non sempre, però, il benessere è sinonimo di serenità, anzi, è dal benessere che nasce maggior senso di malessere. Genitori affannati nel ritmo forsennato del lavoro quoti-
di MAURO ARMANDO TITA CARISSIMO direttore, il convegno Luiss Regione Confindustria e altri "Generare, Selezionare e Cambiare la nuova classe dirigente " ha prodotto una vasta eco nell'opinione pubblica più sensibile e più critica. Quell'opinione pubblica che non si riconosce nei partiti ma, al contrario, è tanto propositiva. Un'opinione pubblica che non perde occasione di manifestarsi sulle pagine della "Tribuna e Commenti" del Quotidiano. E' una grande platea che si espande a macchia d'olio, che si indigna e pretende rispetto e diritti. Un opinione pubblica che cresce a dismisura nell'indifferenza delle Istituzioni. Francesco Giavazzi nel suo editoriale del 29 ottobre scorso pubblicato sul Corriere della Sera invitava l'allora segretario del Pd Veltroni a farsi ospitare dalle piccole imprese di successo per comprendere che cosa significhino in concreto talento, eccellenza, merito, concorrenza... Che cosa vuol dire "decidere e rischiare" in Basilicata? Su questo argomento abbiamo sicuramente diritti di primogenitura. La nostra "Agenda" ,quella che si è caratterizzata , con vari approfondimenti sulle migrazioni giovanili, sui piccoli Comuni, sulle diseconomie ecc, ha sicuramente trattato , più di tutto, il tema del "familismo". E' un caso... che il Quotidiano, il 27 ottobre scorso, approfondendo il tema delle Giunte rosse degli anni settanta e delle meravigliose esperienze dei Comitati Popolari Unitari, parlasse di unità e di concreti esempi di "democrazia diretta". Eugenio Scalfari si chiedeva qualche mese fa come mai la politica italiana funzioni così male, come mai sia così difficile fare riforme che ridiano forza al paese. I politici , nonostante la "piazza", si allontanano dalla gente e creano una sorta di fortino ormai inespugnabile. E' inutile denunciare l'elevato costo della casta. Ma, all'amico Franco De Vincentiis rispondo che è certamente non inutile approfondire il tema del "Civis Marginalis", quello che "meno sa e meno vuole sapere". E' difficile avere ancora un'idea dell'interesse generale, lo hanno confermato gli atti e i fatti politici di questi bollenti ultimi mesi. Uno dei grandi mali del Mezzogiorno e della nostra regione, in particolare, è senza alcun dubbio, ancora oggi, "il familismo". Le franchigie per i soliti noti sono "a vita". A tal proposito che fine ha fatto la direttiva europea n. 36/05 sul mercato delle professioni? Era un primo timido passo verso la fine delle corporazioni e degli Ordini professionali. Non sono bastate le denunce dell'Espresso e di Report e del quotidiano. Non erano bastate le ricerche e le denunce di Banfield e dei sociologi americani negli anni '50. E' giusto che i figli d'arte non vengano emarginati. Ma, la cronaca di questi ultimi mesi, ci fa tanto riflettere. Non è pensabile che nei gangli del potere lucano vi siano interi "pacchetti familiari". Provate a chiedere ai politici medici, vecchi e nuovi, se i loro figli sono fuori dalle "strutture apicali" dei nostri ospedali? E un caso o è “tremendamente ingiusto” che vi siano figli d'arte, così spudoratamente privilegiati, dalla "culla alla tomba". A tal proposito, Rousseau sosteneva che l'uomo è buono per natura, e che la sua corruzione comincia con la differenziazione della società e con il razionale perseguimento dell'interesse particolaristico. Dove sono finite le dichiarazioni del centro sinistra "che una politica seria di governo si misura su una indubbia "missione rigeneratrice". Una "missione" in grado di perequare tante distorsioni e tante disgustose e non più tollerabili ingiustizie. Doveva essere la prima mission di un governo di centro sinistra che si rispetti. Lo diciamo da sempre che siamo stanchi di assistere, pavidamente, a una realtà, dove non vi sono che presenze di "middlescents o figli d'arte", nei "gangli di potere" o negli "spicchi" della società lucana e meridionale che conta...Tutti bravi? Tutti "immessi" negli stessi "posti al sole" con le stesse mansioni paterne? Che strane coincidenze? Un pullulare di "discendenze" che condiziona
diano o genitori disperati per un lavoro che non c'è e sempre più si rende necessario. Figli sempre più soli bombardati da immagini nocive e di forte presa; figli ribelli che magari attraverso atteggiamenti estremi chiedono soltanto aiuto; chiusure esagerate che rendono l'uomo costantemente solo, nonostante gli sfarzi e le luci che lo circondano; senso di vuoto e di squallore che ha preso il posto dell'amore!
enormemente il gracile sistema economico meridionale e lucano, in particolare. Chi sono i figli d'arte e i privilegiati in Basilicata? Lo ribadiamo per l'ennesima volta fino alla noia... con la speranza che qualcosa cambi per davvero. Sono una "categoria sociale" che si va affermando sempre più ... ben protetta da quei padri che hanno investito tutta la loro vita nella politica, nelle professioni, nell'economia "garantita", e ora si accingono a passare il testimone ai figli. Abbiamo assistito per anni a ricambi generazionali nella politica e nell'economia come a "fatti " di natura obbligata e quindi del tutto scontati. Da padre in figlio, da zio a nipote, da fratello maggiore a fratello minore e via discorrendo, con la buona pace di tutti. Tutti abbiamo accettato, quasi come un destino, l'avvicendarsi di questo immane "traffico" di familismo amorale. Fa scalpore il cinismo e la rassegnazione di tanti giovani studenti universitari. Aver per tanti anni finanziato con la 488 una " fragile economia informale" e un "localismo economico garantito" ha creato una sorta di "blocco" che si è protratto per diversi anni, fino ai giorni nostri, senza aver creato alcun serio "effetto moltiplicatore". Siamo vissuti e stiamo vivendo con serie contraddizioni di mercato che vedono la Fiat "guidare" l'intera economia e il "PIL" lucano. Un PIL che fa leva sulle esportazioni della grande industria e che ha poco da spartire con il nostro "localismo" produttivo e con le nostre piccole e medie realtà industriali ed artigianali. Non siamo mai riusciti a imporre il nostro tessuto connettivo e produttivo. Il Presidente Martorano deve rispondere su questo "PIL drogato" e sull'assoluta mancanza di "indotto" lucano nelle aree della "Grande Industria". Oggi, più di prima; Giavazzi ci insegna che "piccolo è bello", a condizione che prevalga talento, concorrenza e ricerca continua. L'ultimo SOS lanciato da tanti giovani lucani delusi e rassegnati, va in questa direzione. Abbiamo tralasciato una seria politica sui nostri prodotti di nicchia, che si sono sempre più sfaldati nel "mercato globale". Ora nutriamo una residua speranza sulla "rifondazione della nostra economia basata sulla PMI", con un vero sistema di trasporti, di telecomunicazioni e di ricerca". Dobbiamo supportare una nuova economia di consumi non più voluttuari e fare leva su veri imprenditori che orientino i loro prodotti verso nuovi mercati e concorrenza. Solo questa nuova "metodologia" potrà far uscire definitivamente la Regione dalle annose questioni dell'intervento a pioggia e potrà superare familismi e corporazioni sempre in agguato. Un mercato siffatto, "aperto, protagonista e vincente" potrà creare vera innovazione di processo e di prodotto e vera ricerca , uscendo definitivamente da un mercato precario e poco garantito per il futuro. Per fare questo occorre investire sui nuovi manager e sulle nuove professioni in grado di: 1) imporre alla politica di fare un passo indietro e di aumentare concretamente un nuovo "tasso" di riformismo; 2) consentire ai grandi patrimoni di investire in Basilicata sulle nuove professioni; 3) invertire definitivamente la marcia dell' intreccio "familistico". E' uno degli aspetti fondamentali e fondanti sui quali si misurerà la nuova classe politica del P.D. e di governo lucana nel prossimo futuro. Riusciremo in questo intento, se, all'interno delle imprese e della società lucana, sarà avvertita l'esigenza di promuovere una nuova stagione di offerte economiche con imprese capaci di inserirsi concretamente nel mercato globale e capaci, soprattutto, di dare un taglio definitivo alla ricerca spasmodica di "incentivi a pioggia" e al "familismo amorale dei middlescents" ricercando e ritrovando..., finalmente: "Competitività, Meritocrazia e, soprattutto, diritti". Diritti ormai perduti e non più ritrovati... da tempo immemmore. Mauro.Armando.Tita@alice.it
La vita ha avuto da sempre alti e bassi; Giacomo Leopardi, nella Ginestra, sosteneva che per sconfiggere il pessimismo umano bisognava unirsi tutti e guardare in faccia la realtà. Giovanni verga pensava che gli uomini sono “i vinti della vita”; Luigi Pirandello credeva che” la vita fosse così ingorda in se stessa da non lasciarsi mai assaporare….”. In realtà credo che oltre alle difficoltà quotidiane, l'eccessivo materialismo
abbia preso il posto di valori cardine per i quali sono state fatte dure lotte. Ma tornare indietro per riprendere quel gusto “ passato” della vita sarà possibile? Emulare esempi controcorrente di altruismo, amore e sincerità sarebbe poi così noioso? Sinceramente non credo perché scopro ogni giorno che oltre “noi” c'è l'altro… Costantina Gliubizzi *Scuola Media di Balvano
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Venerdì 13 marzo 2009
24 ore in Basilicata
Potenza L’azienda ha dato il via libera: Cigs per due anni e reindustrializzazione del sito
Mahle, prima i fischi poi l’accordo Straziuso: «Si sono ribaltate le condizioni di partenza» POTENZA - E' stata una lunga trattativa, durante la quale i momenti di tensione non sono certo mancati, ma alla fine la buona notizia è arrivata: la Mahle ha detto sì alla reindustrializzazione del sito produttivo di Potenza. Ieri in Regione l'ultima puntata di una contrattazione snervante che ha prodotto questi risultati: l'azienda, che qualche mese fa aveva annunciato la chiusura dello stabilimento, inoltrerà al ministero del Lavoro istanza per il riconoscimento della cassa integrazione straordinaria per cessata attività per le 106 unità lavorative, sulla base di un piano biennale di gestione delle eccedenze di personale. L'intervento potrebbe decorrere già dal 23 marzo prossimo, per un periodo di 24 mesi. La sospensione dei lavoratori sarà a zero ore e un gruppo continuerà l'attività limitatamente alle necessità del magazzino, alla messa in sicurezza degli impianti, nonché alle esigenze amministrative connesse con la chiusura dello stabilimento. «E' stata una giornata molto complessa -ha commentato l'assessore Straziuso - che ha fatto registrare il ribaltamento delle condizioni di partenza grazie all'impegno ed alla volontà di giungere ad una soluzione da parte di tutte le parti interessate». E pensare che la mattinata era iniziata sotto il peggiore degli auspici. Contraddistinta da un solo punto d'accordo: quella tenuto fino a questo momento dalla Mahle, ex Mondial Piston, è stato un atteggiamento scorretto. Un coro di fischi, ieri mattina, aveva accolto i vertici aziendali italiani e tedeschi che si sono presentati nel diparti-
Lavoratori in protesta davanti alla Regione
mento Attività produttive della Regione Basilicata per incontrare l'assessore Gennaro Straziuso e le organizzazioni sindacali. Una lunga ed estenuate trattativa. Ma le 106 maestranze della fabbrica metalmeccanica che ha fatto la storia del tessuto produttivo della città di Potenza non erano state le uniche a stigmatizzare l'atteggiamento aziendale. Dopo le parole del presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello, ieri anche il consiglio comunale del capoluogo era tornato sulla vicenda, di cui era stato già protagonista il sindaco Santarsiero. I consiglieri comunali hanno approvato all'unanimità un ordine del giorno in cui si esprime
solidarietà ai lavoratori Mahle, e con il qualein cui si invita a reagire alle prepotenze della società. Il consiglio ha impegnato il primo cittadino, insieme alla Regione Basilicata e a tutti gli altri enti interessati, a mettere in campo tutte le azioni di carattere amministrativo finalizzate a bloccare e impedire lo smantellamento e la vendita del sito industriale. E, chiaramente, a favorirne la deindustrializzazione. Qualcuno ha parlato anche di agire tramite esproprio pur di bloccare “i progetti” del gruppo tedesco, che lo scorso lunedì ha rifiutato la proposta elaborata dalla Regione per l'attivazione di percorso di reindustrializzazione del sito industriale
con la salvaguardia dei livelli occupazionali. «Un fatto che non era mai successo prima - aveva commentato nella mattinata il presidente della task force regionale per l'Occupazione, Giannino Romaniello - Abbiamo messo su un piatto d'argento una soluzione dignitosa per tutti. E, invece, ci siamo sentiti sbattere la porta in faccia». Tutti aspetti delle vertenza che nella prima parte dell'incontro, ieri mattina, un sindacato non proprio unitario, ha sventolato in faccia ai rappresentanti della società, chiedendo di cambiare rotta. E' seguito un lungo un lungo confronto tra azienda e Regione, quest'ultima in veste di intermediario, i cui risultati sono stati poi presentati alle organizzazioni sindacali. E poi, finalmente l'accordo, con la soddisfazione di tutti. Nel verbale siglato ieri dalle parti il piano di gestione degli esuberi prevede pure l'attivazione della mobilità nell'ambito della cassa integrazione guadagni straordinaria biennale, per quei lavoratori che entro il termine massimo di permanenza negli ammortizzatori sociali si colleghino al trattamento di pensione. Si prevede inoltre la gestione, per il primo anno di cassa integrazione di almeno 31 unità. E, per chi fosse interessato, l'azienda valuterà sia il trasferimento volontario in altri stabilimenti del gruppo, sia eventuali forme di incentivazioni individuali. Al termine della cassa integrazione guadagni straordinaria, per i lavoratori che non saranno stati ancora diversamente ricollocati, è prevista la mobilità. Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it
I ricordi di un pensionato
«Quello che succede mi sembra impossibile» E’ in pensione da poco più di anno. Il brutto film di cui ora sono protagonisti i suoi colleghi lo vede scorrere davanti agli occhi e quasi non ci crede. Per 37 anni alla ex Mondial Piston, oggi Mahle, fabbrica di Pistoni per auto, questo pensionato che ieri ha voluto accompagnare gli ex colleghi al tavolo delle trattative, ha dato tutto. «Non ci credo che sia successo tutto questo, in così poco tempo. Di crisi del mercato ne abbiamo viste, ma tutto era solo passeggero. La nostra era una fabbrica forte, dove si lavorava bene, e che tutti ci invidiavano. Nel resto d’Italia il gruppo non aveva un altro stabilimento così funzionale come il nostro. Ecco perché quello che sta accadendo a me sembra impossibile. E sono profondamente dispiaciuto per i miei colleghi». Perché, seppure un percorso di reindustrializzazione ora c’è, la chiusura di una fabbrica storica di Potenza, come quella della ex Mondial Piston, rimane una ferita per tutti. m. t.
«Serve un tavolo unico»
Ventidue esuberi a Camastra Cisal FederEnergia: «E’ inaccettabile»
Corpo Forestale Il 19 precari in sit-in
POTENZA - «La “vertenza” dei lavoratori impegnati nel Progetto Vie Blu, che va risolta rapidamente per gli aspetti contrattuali accogliendo le richieste di operai e sindacati per l’affermazione innanzitutto di un diritto salariale, è l’occasione per una pausa di riflessione e di approfondimento sul complesso delle questioni che riguardano gli operai forestali lucani». A sostenerlo è il vice presidente del Consiglio regionale, Giacomo Nardiello, per il quale «intanto diventa urgente chiarire se ci sono ritardi da parte della Regione, come lamentano amministratori provinciali di Potenza, nel trasferimento dei finanziamenti dovuti». «Ai lavoratori – afferma Nardiello – non si può accreditare un’immagine di “scaricabarile” di responsabilità tra Enti su un problema che riguarda 700 operai che hanno riposto ogni speranza di futuro occupazionale nelle attività idraulico-forestali. Se, quindi, ci sono ritardi da parte degli uffici competenti, provinciali e regionali, vanno superati rapidamente, verificando anche i compensi già attribuiti e da attribuire ai rispettivi gruppi di lavoro, formati come è noto da dipendenti dei due enti. Il salvataggio del posto di lavoro dopo l’esperienza della Sma – a parere dell’esponente del Pdci – deve essere completato con una serie di passaggi e di interventi tenuto conto delle sette annualità previste con il Por Basilicata 2007-2013 sino ad ipotizzare soluzioni che vadano
POTENZA - «Acquedotto Pugliese Potabilizzazione ha comunicato alla segreteria regionale Cisal FederEnergia che in tutta la controllata da A.Q.P. Spa vi è un esubero di ventidue unità, e la cosa più sconcertante è che di queste ventidue unità ben undici riguardano il solo Impianto del Camastra situato nel comune di Potenza». Ad affermarlo in una nota è il segretario regionale della Cisal FederEnergia, Antonio Guarnieri. «Quello che pare strano a questa Organizzazione Sindacale è che nel 2002, quando A.Q.P. Spa ha assunto i lavoratori di una ditta privata per gestire in prima persona gli impianti di Puglia e Basilicata ha assorbito tutta la forza lavoro interessata e ad oggi dopo sette anni di gestione la stessa Società non ha fatto altre assunzioni tali da far giustificare oggi un ridimensionamento degli stessi addetti. Così come in fase di passaggio dei lavoratori da A.Q.P. Spa ad Acquedotto Lucano Spa la stessa società manteneva nei propri organici dipendenti della Spa che di fatto sarebbero dovuti transitare nel nuovo soggetto gestore Lucano». Guarnieri ricorda ancora
che «nell’accordo siglato nel 2004 tra Regione Basilicata Regione Puglia A.L. Spa e A.Q.P. Spa si prevedeva la creazione di una nuova Società di gestione per gli Impianti di Depurazione Lucani fatta e resa operativa da una joint venture tra A.Q.P. e A.L. Altro elemento di forte disagio tra i lavoratori Lucani di A.Q.P. Pot. Dell’impianto del Camastra in odore di eventuale mobilità è il sapere che Acquedotto Pugliese solo alcuni mesi fa ha incrementato il proprio organico di 400 unità rivenienti dalla nuova gestione diretta degli impianti di depurazione, prima gestite da ditte private». La Cisal Federenergia ritiene pertanto «inaccettabile la proposta di riorganizzazione da parte Aziendale da cui verrebbero fuori ventidue esuberi chiedendo innanzitutto che tra tutti gli impianti di potabilizzazione della società vi sia omogeneità dell’utilizzo delle risorse umane, che si tenesse presente che a oggi l’impianto di sollevamento del Camastra non è ancora dotato di telecontrollo e che se incoraggino il più possibile forme di accompagnamento alla pensione per il personale prossimo alla stessa».
POTENZA - Manifestazioni alle porte nel settore forestale. Si è svolto nei giorni scorsi lo sciopero nazionale dei lavoratori degli Uffici Territoriali per la Biodiversità dipendenti del Corpo Forestale dello Stato, uno sciopero indetto a causa del mancato rinnovo del Protocollo Aggiuntivo a cui si aggiunge l’incertezza per il futuro dei lavoratori a tempo determinato, per i quali si sta individuando una soluzione parziale per il solo 2009. In Basilicata il problema di questi lavoratori con contratto otd, (precari), desta molta preoccupazione. La Fai Cisl, la Flai Cgil e la Uila Uil, nel condividere le strategie messe in campo dalle strutture sindacali nazionali, dopo aver incontrato i lavoratori, hanno deciso che per il giorno 19 marzo terranno un sit-in di protesta sotto gli uffici utb di Potenza, in via Mazzini, a sostegno della vertenza nazionale. I sindacati chiederanno di incontrare i responsabili per sapere se, l’amministrazione lucana si è dotata di progetti di previsione tesi alla riassunzione dei tanti lavoratori, mentre dal fronte nazionale si attendono con ansia notizie in merito all’incontro già fissato per il 17 marzo tra ministero dell’Agricoltura, dell’Economia e della Funzione Pubblica, dove si dovrebbero individuare soluzioni più concrete e rasserenanti. Le tre organizzazioni sindacali invitano nel contempo «i dirigenti dell’ufficio utb di Basilicata, ad adoperarsi insieme a noi per trovare soluzioni ad un centinaio di lavoratori che da anni vivono nella precarietà più assoluta».
La richiesta di Nardiello (Pdci) per Vie blu e forestali
Giacomo Nardiello
al di là del 2013. Ritengo però doveroso nei confronti delle altre migliaia di lavoratori forestali che, puntualmente, ogni anno ripropongono il problema delle 151 giornate l’anno che si affronti ad uno stesso tavolo la “vertenza Vie Blu” con il programma di forestazione per verificare le possibilità finanziarie di estendere le giornate lavorative a tutti, a partire dal 2009». «Non può sfuggire – continua Nardiello – che si tratta di lavoratori precari con salari che non consentono di mantenere la famiglia in maniera decorosa. Un altro aspetto da affrontare è quello riferito al turn over per consentire ad alcune centinaia di operai di sostituire quanti vanno in pensione ed alcune decine di giovani laureati di mettere a disposizione la propria professionalità».
Il sindacato contro la riorganizzazione di Acquedotto Pugliese
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Venerdì 13 marzo 2009
Toghe lucane/Marinagri Latronico (Pdl) scrive al ministro Alfano
Presentato il nuovo consiglio regionale
I geologi lucani alzano la voce: Frammartino replica: «Chiedere giustizia» «Linfa alla categoria»
«Famiglie in difficoltà» POLICORO - «Confermando piena fiducia nel lavoro della Magistratura e auspicando una rapida definizione dei procedimenti pendenti, le chiedo di assumere, nei limiti delle sue competenze, ogni utile iniziativa affinché a pagare le conseguenze di questa sconcertante vicenda non siano le imprese e le centinaia di famiglie coinvolte, loro malgrado, nonché l'economia della Basilicata». Lo ha chiesto il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, in una lettera al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, a proposito del villaggio turistico Marinagri di Policoro, sequestrato il 17 aprile 2008 nell'ambito dell'inchiesta sulle “Toghe lucane”, coordinata dalla Procura di Catanzaro. «I provvedimenti giudiziari ha spiegato il parlamentare - hanno comportato l'arresto dei lavori e hanno impedito l'avvio delle attività del centro turistico, con gravi danni e ripercussioni economiche e occupazionali sulle imprese che collaborano alla realizzazione del progetto e che in esso hanno investito ingenti risorse. Il blocco dei cantieri ha aperto una grave crisi sui livelli occupazionali, le imprese e le possibilità di sviluppo di un intero territorio. Nella realizzazione del progetto sono impegnate 47 imprese, con mille lavoratori, oggi - ha concluso Latronico - sull'orlo del tracollo finanziario». Non si è fatta attendere la replica del segretario provinciale del Prc di Matera, Ottavio Frammartino, in merito agli ultimi sviluppi della vicenda Marinagri. «E' sconcertante - ha detto al Quotidiano l'esponente comunista - che il senatore Latronico, in rappresentanza del popolo lucano, invece di chiedere processi veloci al ministro della Giustizia affinché si faccia luce sulla verità dell'intera vicenda Marinagri, faccia il coro insie-
L’area di Marinagri
me al “tifoso” Nicola Lopatriello, sindaco di Policoro, tra l'altro coinvolto nell'inchiesta con gravi indizi di accusa a suo carico, in un'operazione di intimidazione mediatica contro la magistratura ed in particolare contro il pm di Catanzaro. Noto che si continua a far leva sul ricatto occupazionale, una storia ormai vecchia, utilizzata più volte in Basilicata per consumare e giustificare operazioni affaristiche che sono servite solo ad arricchire i pochi furbi ed ad impoverire il popolo lucano, vedi petrolio, industrializzazione in Valbasen-
E il Prc di Matera compra uno spazio sul giornale
Loquacità inopportune e silenzi ingiustificati LA Federazione Provinciale PRC di Matera interviene con forza nel dibattito creatosi intorno alla questione del villaggio Marinagri e per farlo ha deciso di compare uno spazio sul Quotidiano. La nota in cui da un lato si additano come “inopportuni” gli interventi degli ultimi giorni sul tema e dall’altro si invita chi non lo ha fatto ad intervenire, sarà pubblicata sul giornale di lunedì.
Stamane a Potenza vertice con i dirigenti
Emergenza agricoltura Coldiretti incontra Viti Al centro la salvaguardia del settore POTENZA - Il definitivo avvio dei bandi per l’utilizzo dei fondi previsti nel Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013, la costruzione di uno strumento legislativo per il sostegno al credito nel settore agricolo, la valutazione e ristoro dei danni da calamità naturali, l’applicazione della legge regionale a sostegno delle assicurazioni in agricoltura, la salvaguardia e valorizzazione dei prodotti agroalimentari di Basilicata, insieme alle tante questioni ancora non risolte per il comparto agricolo lucano saranno gli argomenti che i quadri dirigenti della Coldiretti affronteranno con il neo assessore all’agricoltura di Basilicata, Vincenzo Viti (nella foto). L’incontro è in programma per questa mattina alle 10 presso il Park Hotel di
to, ricostruzione post terremoto e villaggi turistici ex Cit Holding di Scanzano. Tra l'altro - ha continuato Frammartino - nel caso specifico di Marinagri non si tratterebbe nemmeno di mille unità occupazionali, ma molte meno. Perché a questa politica sporca piace giocare sulla speranza delle persone al fine di motivare gli affari. Si attiverà - si è chiesto l'esponente politico il senatore Latronico per tutelare gli interessi della collettività in merito alla proprietà di trenta ettari di terreno della Regione Basilicata, attribuiti illegittima-
mente a Marinagri? Si attiverà ancora Latronico per quell'area dove su 150 ettari doveva sorgere un'industria di inscatolamento di pesce che non è mai stata realizzata (ed anche allora si ventilava che avrebbe creato posti di lavoro, ma in realtà non ne ha creato neanche uno) che per legge devono tornare ai legittimi proprietari, ossia il popolo lucano? Noi di Rifondazione comunista, abbiamo a cuore gli interessi della collettività, abbiamo sempre detto che Marinagri ha la disponibilità per pagare i propri creditori, visto che spende diverse risorse in campagne pubblicitarie. Noi - ha concluso ci battiamo perché l'iter giudiziario sia veloce, che il valore dei beni della collettività vengano pagati per il loro reale prezzo di mercato così come prevede la legge e vengano utilizzati per alleviare le sofferenze dei disoccupati, dei precari ed i cassaintegrati. Se Marinagri non è in grado di far fronte a ciò che è dovuto al popolo lucano, lo Stato confiscasse i beni». regione@luedi.it
Potenza. «E’ fondamentale riprendere un percorso di forte concertazione sulle tematiche agricole così come si sta già realizzando sulla riforma degli Enti strumentali regionali – ha precisato Rocco Battaglino, presidente Coldiretti Basilicata – perché ci sono diverse questioni irrisolte. Vi è una forte aspettativa da parte delle imprese che in avvio della nuova campagna agraria ed in un momento di gravi difficoltà di mercato si aspettano dai livelli istituzionali concretezza e risposte efficienti particolarmente sul fronte della programmazione della spesa dei fondi comunitari». Durante l’incontro l’organizzazione di categoria illustrerà anche quali proposte su cui sta lavorando per superare la crisi.
Il segretario provinciale Ottavio Frammartino
POTENZA - Dopo alcuni mesi di commissariamento si è insediato, mercoledì scorso, il nuovo Consiglio dei geologi di Basilicata. Nove membri diretti dal presidente Raffaele Nardone che, accompagnato dal suo vice Raffaele Carbone ha tenuto, ieri mattina nella sede potentina dell’Ordine (in via Zara 114), il primo incontro con la stampa. «Il rinnovato Consiglio – ha sottolineato Nardone nel corso dell’incontro con i giornalisti – si pone l’obiettivo di rilanciare la figura professionale del geologo in modo da renderla interlocutore credibile, sia per le istituzioni che per le altre categorie professionali. Intende inoltre – ha aggiunto il nuovo presidente – rendere capillare, nell’interesse della comunità, la presenza dei geologi lungo l’intero territorio regionale». Dichiarazioni di intento necessarie, è emerso nel corso dell’incontro, dal momento cha la categoria dei geologi, forte in Basilicata di circa 400 unità, pare ormai essere identificata in regione come quella «dei tecnici che intervengono a disastro avvenuto e non, invece, come una figura chiave nella conoscenza territoriale. Necessaria ai fini della prevenzione e gestione del territorio e delle sue risorse». Proprio in quest’ottica “equivoca” andrebbe interpretata, secondo i vertici dell’Ordine, «l’esclusione intollerabile dai bandi, per 137 figure richieste dall’ente Regione, di geologi nonostante – ha sottolineato Nardone – l’ufficio geologico regionale sia ampiamente sotto organico». Polemico l’intervento dei vertici dell’Ordine anche a proposito dell’Università della Basilicata dove, è emerso, «ci si preoccupa di moltiplicare le facoltà a totale discapito di quelle già esistenti». La facoltà di Scienze geologiche, ha denunciato Nardone a que-
Raffaele Nardone (f. M)
st’ultimo proposito, «pur essendo legata a doppio filo con il territorio lucano (detentore del primato di ben 116 centri abitati sottoposti a dissesti più o meno gravi ndr) non è ancora stata dotata del biennio specialistico, con ricadute negative sull’intera comunità regionale oltre che sull’aumento dell’emigrazione universitaria». «L’università della Basilicata - ha concluso Nardone – ha bisogno di un corso di laurea in scienze geologiche all’avanguardia. Un corso in grado di misurarsi con le emergenze del territorio e di formare geologi in grado di gestire specificità territoriali quali le estrazioni petrolifere, le problematiche dell’acqua e delle dighe, le energie alternative». Proprio per restituire dignità alla professione e per porre rimedio alle sviste istituzionali che hanno caratterizzato l’operato di Università ed Enti pubblici rispetto alla categoria dei geologi, ha concluso Nardone, «opereremo nei mesi a venire. Il primo passo – ha anticipato in proposito il presidente - sarà la richiesta di un incontro con il presidente della Giunta De Filippo». Michele Russomanno
L’iniziativa della Regione è riservata a Comuni e Consorzi di bonifica
Bando da quasi 5 milioni di euro per le infrastrutture agricole POTENZA - Una migliore funzionalità e qualità delle infrastrutture a servizio delle aree produttive agricole. E’ questo l’obiettivo del bando approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Viti. Destinatari dell’avviso i Consorzi di bonifica e i Comuni. Le risorse messe in campo ammontano complessivamente a 4.800.000 euro, delle quali 3.300.000 a valere sui fondi Por e 1.500.000 rivenienti dal bilancio regionale. «L’esistenza di una rete infrastrutturale adeguata e rispettosa delle esigenze produttive del comparto – spiega Viti – rappresenta una condizione essenziale perché il mondo agricolo possa cogliere le opportunità che la nuova programmazione regionale potrà offrire per l’avvio di iniziative di investimento, per la nascita di nuove imprese e per l’organizzazione stessa delle filiere. Le recenti vicende meteorologiche, inoltre, hanno fatto riemergere le debolezze del sistema infrastrutturale agricolo con pesanti
conseguenze per i nostri imprenditori che hanno visto compromessi i raccolti stagionali. La manutenzione straordinaria delle opere di
bonifica e il potenziamento della viabilità rurale contribuiranno – ha concluso l’assessore - a risolvere le criticità e a facilitare i collega-
menti all’interno del territorio regionale, mitigando le sperequazioni economicosociali». Per le opere di bonifica i Consorzi potranno disporre di 1.100.000 euro, con un’attenzione maggiore per il Consorzio di Bradano e Metaponto in ragione dei considerevoli danni subiti dalle reti in seguito alle violente piogge degli scorsi mesi. I Comuni, invece, potranno presentare progetti per la viabilità rurale, il cui costo complessivo non dovrà superare i 100 mila euro e non essere inferiore a 70 mila euro.
Cisl Fp plaude ai fondi per le Comunità Montane POTENZA - La Cisl Funzione Pubblica di Basilicata in una nota ha espresso «soddisfazione per la decisione della Giunta regionale di mettere a disposizione delle Comunità Montane le risorse economiche per approvare i bilanci, e, quindi, garantire gli stipendi ai lavoratori». Le no-
stre continue sollecitazioni – sostiene il segretario Sarli da diversi mesi hanno prodotto gli effetti sperati. E’ necessario seguire con grande attenzione, e responsabilità di tutti, il percorso di avvicinamento alla scadenza del 30 giugno prossimo, data di subentro delle Comunità Lo-
cali. La sfida per l’innovazione della Governance regionale non può essere messa in discussione dalle disattenzioni delle Istituzioni, che pure vi sono state. La Cisl Funzione Pubblica vigilerà prosegue Sarli - affinché si proceda positivamente, superando la precarietà.
16 24 Ore in Basilicata Mariani punta il dito alla mancanza di mezzi di comunicazione e alla precarietĂ dei collegamenti VenerdĂŹ 13 marzo 2009
Turismo, opportunità e criticità E sul piano regionale Fierro e Mollica aprono ai privati POTENZA - La Basilicata è la regione d’Italia piÚ isolata. Senza aeroporto, collegamenti ferroviari precari e perennemente in attesa di quelli viari mai ultimati nonchÊ al limite della sicurezza. Parole dure che vengono da Gerardo Mariani, il presidente di Basilicata Turismo. La Regione – aggiunge Mariani - si accinge a proporre un Piano per il turismo. Ma senza mezzi di comunicazione e con le precarie strade lucane cosa possiamo offrire ai turisti? Forse i nostri amministratori non notano il problema, in quanto ben serviti da auto blu. Un problema minimo per alcuni. Non di certo per i lucani. Disagi, caos e percorsi stradali sempre piÚ intesi come dei veri labirinti per gli automobilisti. E’ quanto sta accadendo tra Balvano e Vietri. Da mesi lo svincolo è chiuso. Non dobbiamo assolutamente convincerci di poter convivere sempre con le inefficienze. Non è piÚ tollerabile la situazione sulla Sp 83, peraltro con una segnale-
I Sassi di Matera, una delle attrazioni turistiche della regione
tica poco chiara che confonde solo gli automobilisti. Dopo la frana nei giorni scorsi c’è un vero caos su quel tratto piÚ volte già segnalato dai cittadini alle istituzioni responsabili. La Regione con atto deliberativo ha investito la Pro-
vincia con un Piano di Interventi pari al 20 per cento delle somme globali del Piano di ViabilitĂ . Ma nel Marmo Platano di questo piano non si vedono tracce. Ma che ruolo conclude Mariani - hanno gli amministratori provincia-
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li?Âť. Temi, quello del turismo e dei collegamenti viari che, proprio in vista della presentazione del piano regionale, sono al centro del dibattito politico degli ultimi giorni. Eâ&#x20AC;&#x2122; di questo che si è parlato mercoledĂŹ in III Commissione Consiliare. Lâ&#x20AC;&#x2122;Udc ha presentato una serie di proposte sulla base di osservazioni mirate. ÂŤLa prima che ci viene da fare sottolinea Gaetano Fierro in una nota - è che, nellâ&#x20AC;&#x2122;ambito delle audizioni avviate dalla Commissione, è stato fatto un ragionamento tra istituzioni di carattere pubblico: Regione - Consiglio regionale Azienda di Promozione Territoriale. Il privato, che è il terminale di questa operazione, si ritiene che vada recuperato e coinvolto a livello di concertazione. Riteniamo che senza il ruolo della parte privata lo sviluppo del turismo sia limitato e che, alla fine, prevalga l'assistenzialismo e la caduta delle politiche promozionali dallâ&#x20AC;&#x2122;alto. Va invertita la tendenza: meno pubblico piĂš pri-
vato in materia di sviluppo turistico. Meno regionalismo piĂš decentramento. Il cattivo esempio che si è dato per il ridimensionamento scolastico va debellato. La nostra tesi parte da considerazioni di fondo diverse, ritenendo che lâ&#x20AC;&#x2122;opportunitĂ che ci offre il turismo sia unâ&#x20AC;&#x2122;occasione culturale da cogliere in pieno, in quanto â&#x20AC;&#x201C; ha concluso Fierro â&#x20AC;&#x201C; scopre posti e territori nuovi di unâ&#x20AC;&#x2122;area del Sud, ritenuta impropriamente marginaleÂť. Lo stesso presidente della Commissione, Francesco Mollica, ha sottolineato che ÂŤnellâ&#x20AC;&#x2122;ottica di concertazione e di confronto che deve caratterizzare le fasi propedeutiche allâ&#x20AC;&#x2122;approvazione di atti importanti, come il Piano Turistico Regionale, non si può prescindere dal coinvolgimento di tutti gli attori interessatiÂť. ÂŤPer questo motivo spiega - giĂ nella precedente seduta della Commissione si era stabilito di procedere allo svolgimento delle audizioni
delle parti private, direttamente coinvolte nel settore turistico. Lo stesso Piano Turistico regionale pone alla base della individuazione e del compimento delle azioni dirette a rilanciare lo sviluppo del Turismo della nostra Regione, la necessitĂ di creare un sistema di relazioni piĂš avanzate tra i diversi attori della promozione, soggetti pubblici ma, appunto, anche privatiÂť. Proprio per cercare di coinvolgere il maggior numero di soggetti nella realizzazione delle azioni di sviluppo del turismo, è stato presentato dallo stesso presidente, un emendamento diretto a riconoscere al sistema camerale lucano un ruolo in tutte le attivitĂ di promozione e di cooperazione. ÂŤLa speranza â&#x20AC;&#x201C; ha concluso Mollica - è che le sinergie messe in campo e le attenzioni riposte nello svolgimento di ogni attivitĂ utile ad ottenere un Piano Turistico il piĂš completo possibile, non vengano rese nulle da improvvisi colpi di spugnaÂť.
Si Viaggiare in Basilicata...
In libreria la Guida Verde DAL 18 marzo arrivano in libreria le nuove Guide Verdi di Touring Editore. La classica collana, però, si presenta questâ&#x20AC;&#x2122;anno in una nuova veste: due volumi in uno e aggiornamento annuale delle informazioni pratiche. Tre le regioni italiane presentate dalle nuove pubblicazioni: Umbria, Lazio e Basilicata. Alla Lucania è dedicata una guida di 208 pagine piĂš un libretto di informazioni pratiche raccolte in 64 pagine. Il prezzo: 22 euro. La guida descrive uno per uno i luoghi piĂš suggestivi della regione offrendo al turista lâ&#x20AC;&#x2122;opportunitĂ di costruire percorsi personali sulla base di indicazioni interessanti e dettagliate.
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Oltre i confini
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Nella Capitale un incontro organizzato dai lucani a Roma
Colombo racconta la Costituzione ROMA - Auditorium dell'Unicef. Una fredda mattina di fine febbraio. Si argomenta de â&#x20AC;&#x153;La Costituzione repubblicana tra memoria e futuroâ&#x20AC;?. Sembrerebbe retorico, di questi tempi, ma non lo è. PerchĂŠ l'evento conclude le celebrazioni per i sessant'anni della Carta. Celebrazioni succedutesi lungo tutto il 2008. Celebrazioni di quella stessa Carta che l'Amato Premier, complice la sua osannata ossessione per la televendita, vorrebbe trasformare in Carta Scottex. Magari igienica soft. Ad impedirglielo, almeno a parole, ci sono due lucani d'acciaio: Emilio Colombo e Gianpaolo D'Andrea. Due, che definire democristiani sarebbe riduttivo. Due â&#x20AC;&#x153;storiciâ&#x20AC;? nel senso â&#x20AC;&#x153;storicoâ&#x20AC;? della parola. Col Senatore a Vita Colombo che, tra l'altro, contribuĂŹ a redigere il documento fondamentale del nostro vivere democratico in un'epoca fortemente ideologizzata dalla contesa tra la mostruosa deriva comunista e la panacea illusoria del protettorato americanvaticano. Come noto, prevalse la seconda tendenza, pur con le dovute concessioni all'indefesso predalemiano Togliatti. Le stesse concessio-
Emilio Colombo e Ronald Reagan nella Sala Ovale in unâ&#x20AC;&#x2122;immagine degli anni â&#x20AC;&#x2DC;80
ni â&#x20AC;&#x153;di sinistraâ&#x20AC;? che sono a rischio estinzione. Oggi. Che si discute di una Costituzione sempre in discussione, ma che mai nessuno è riuscito a cambiare (almeno formalmente). La stessa Costituzione che, come si auspicò il primo presidente della Repubblica Enrico De Nicola, avrebbe assicurato alle generazioni future ÂŤun regime di sana e forte democrazia nella quale i diritti dei cittadini e i poteri dello Stato siano ugualmente garantitiÂť. Utopia? Sarcasmo? Delirio? ChissĂ . Nel frattempo, l'incontro capitolino - organizzato dall'Associazione dei Lucani a Roma - Circolo culturale Giustino Fortunato, dĂ modo di constatare che una delle piĂš belle realtĂ emerse in que-
sto sessantesimo anniversario-quasi-funerale della proclamazione della Costituzione è stata l'adesione degli studenti al progetto ministeriale di conoscenza del prezioso nonchĂŠ - forse arcaicheggiante Documento, prima che si trasformi in Docu-fiction di produzione Mediasex e Istituto Duce. Tra le scuole premiate, per fortuna, c'è pure la â&#x20AC;&#x153;Isabella Morraâ&#x20AC;? di Matera che riceve una targa per la preziositĂ del proprio intervento nonchĂŠ come scuola simbolo dei sessanta Istituti coinvolti. Risposta entusiastica, insomma, per questa iniziativa denominata "I ragazzi e le libertĂ ". In questa nostra Repubblica che è Casa delle libertĂ . Damiano Laterza
24 Ore in Basilicata 17
Venerdì 13 marzo 2009
Udienza contro la sospensione delle attività in Basilicata
Banco Napoli - Fondazione Riconfermata la nomina
Martedì Riesame per la Total Mitidieri alla vicepresidenza POTENZA – E' stata fissata per la prossima settimana, martedì 17 marzo, l’udienza del Tribunale del Riesame di Potenza che dovrà decidere sul ricorso presentato dagli avvocati della Total, la compagnia petrolifera francese che opera anche in Italia. Il ricorso è stato presentato contro la decisione del giudice per le indagini preliminari di Potenza, Rocco Pavese, di sospendere per un anno le attività della società petrolifera in Basilicata. Lo scorso 16 febbraio Rocco Pavese ha applicato la misura cautelare (sulla base di una legge statale del 2001) su richiesta del pubblico ministero del capoluogo lucano, Henry John Woodcock, nell’ambito dell’inchiesta su presunte tangenti per l’estrazione del greggio. La Total è titolare, in Basilicata, della concessione denominata “Gorgoglione”, che riguarda anche la costruzione di un centro oli, i cui lavori di realizzazione sono cominciati lo scorso mese di novembre, nell’ambito del progetto “Tempa rossa”. Tema rossa è uno dei più grandi giacimenti della regione Basilicata che, secondo le previsioni della Total, dovrebbe andare in produzione nel 2012.
POTENZA - L'ex presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Egidio Nicola Mitidieri, è stato riconfermato alla vicepresidenza dell'Istituto Banco di NapoliFondazione, che finanzia il Premio Letterario Basilicata, organizzato dal Circolo culturale "Silvio Spaventa Filippi", il Circolo "La Scaletta" di Matera e partecipa alle Fondazioni "Emanuele Gianturco" e "Leonardo Sinisgalli". «La fiducia che mi è stata rinnovata - ha commentato Mitidieri - m'inorgoglisce, ma mi carica anche di una grande responsabilità, soprattutto per il tempo amaro e difficile che sta vivendo il Mezzogiorno, colpito da una crisi economica violenta e globale che riduce il campo d'intervento pubblico destinato a cultura, iniziativa d'impresa, assistenza e ricerca scientifica». «Per questa ragione, adesso più che mai - ha continuato Mitidieri - l'Istituto Banco di Napoli-Fondazione, intende rimanere fedele alla sua mission storica ed istituzionale, stando vicino alle esigenze di solidarietà e di bisogno sociale per rafforzare i valori di cittadinanza attiva e sostenendo - ha concluso - le vocazioni d'arte, d'impresa e di cultura dei territori per un disegno di futuro maggiormente orientato ai loro diritti di sviluppo».
Estrazioni petrolifere
Egidio Nicola Mitidieri
A Potenza il convegno delle consigliere di parità appulo-lucane In discussione gli incarichi 2008
Le donne si mettono in rete per “contare” in politica POTENZA - «Più donne in politica e più politica per le donne uguale meno discriminazioni e più democrazia». Questo lo slogan del convegno promosso dalla rete delle consigliere di parità della Regione Basilicata e della Regione Puglia. Una rete di donne che ha sollecitato un dibattito per elaborare una piattaforma comune sulle riforme elettorali. Al centro del dibattito, il posto ed il ruolo delle donne in Italia e, in particolare, nella società lucana, alla vigilia delle prossime elezioni sia amministrative che europee e la campagna lanciata di recente dall' Udi (Unione donne in Italia), dal titolo: «50 e 50 ovunque si decide», per ottenere la parità numerica di donne e uomini in politica e nelle istituzioni, come previsto dall'articolo 51 della Costituzione Italiana (Tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge). «Le donne - ha affermato Maria Anna Fanelli, Consigliera di parità della Regione Basilicata - sono ampiamente sottorappresentate nelle sfere decisionali. Occorre fare rete tra donne e nelle istituzioni per individuare strumenti e misure efficaci per il loro inserimento nella politica e diventa importante costituire anche in Basilicata una grande lobby di donne per scalfire questo “muro di cristallo” che impedisce di fatto la parità di genere, al fine di migliorare il funzionamento e la qualità dei nostri sistemi politici». I numeri della presenza femminile all'interno delle istituzioni parlano da soli. Nel capoluogo di regione, al Comune è presente una sola consigliera comunale su un totale di 41 e nessun assessore donna, alla Provincia una consigliera provinciale su 32 e nessun assessore donna, mentre alla Regione 3 consigliere su 30 e ancora nessun assessore donna. Situazione analoga a Matera: al Comune una consigliera su 40 e un assessore donna su 8, mentre alla Provincia
Il tavolo delle relatrici (foto: Andrea Mattiacci)
2 consigliere su 24 e un solo assessore donna. Nella provincia di Potenza 100 comuni e solo 6 donne Sindaco, nella provincia di Matera 31 comuni e nessuna donna Sindaco. «Dati che fanno rabbrividire - ha sottolineato Rosalba Di Tolla, consigliera di parità supplente della Regione Basilicata - e che fanno dire che le donne lucane in politica sono mosche bianche. Questa situazione non è più sostenibile.
Forse, è arrivato il momento di domandarsi se non ci sia qualcosa da rivedere nell'attuale assetto istituzionale e nelle pratiche della democrazia italiana». «In questi ultimi anni, stiamo assistendo ad una vera e propria crisi istituzionale - ha affermato Alba Dini, presidente Italia della lobby europea delle donne. Occorre un nuovo ruolo per la società civile organizzata nella costruzione di una nuova de-
mocrazia. Parità in democrazia vuol dire salvaguardare la dignità della persona, vuol dire rendere il nostro sistema politico più giusto ed esercitare il potere con responsabilità e nell'interesse del bene comune». Perché la quantità, anche da sola, col tempo, sposta equilibri, cambia agende, impone modalità differenti. Anna Maria Calabrese regione@luedi.it
LEFEBVRE/I VESCOVI SCRIVONO AL PAPA
CONFINDUSTRIA
«Gesto di misericordia»
La Luiss incontra gli studenti
POTENZA - Dopo la presa di posizione di Papa Benedetto XVI sul caso del vescovo lefebvreriano Williamson, i vescovi lucani, nella giornata di ieri, hanno spedito un telegramma al Pontefice per esprimere «con sincera gratitudine paterne le parole chiarificatrici circa discreto gesto di misericordia verso Vescovi Ordinati da Arcivescovo Lefebvre». I prelati lucani, hanno espresso verso la persona di papa Ratzinger «grande ammirazione per lo splendido esempio di meravigliosa sensibilità pastorale e assicurano sempre filiale e fiduciosa obbedienza» promettendo «assidua preghiera per Successore di Pietro e il ministero petrino».
POTENZA - La Luiss, Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli, si presenta agli studenti lucani che si apprestano a scegliere la facoltà universitaria. Due gli appuntamenti fissati: il 17 marzo alle 11.30, a Matera, presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Commerciale “Loperfido”; il 18 marzo, alle 09.30, a Potenza, nell’Aula Magna del II Liceo Scientifico “Pasolini” di Potenza. «Confindustria pone grande attenzione ai processi formativi scolastici, in quanto rappresentano un investimento per la crescita sociale ed economica del nostro Paese». È quanto ha dichiarato Attilio Martorano, presidente di Confindustria Basilicata e componente del CdA della Luiss, l’ente promotore della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma. «La Luiss, in virtù del legame simbiotico con Confindustria, vive da vicino le dinamiche evolutive dell’impresa e, pertanto, è in grado di adeguare costantemente l’offerta formativa universitaria in base alle sollecitazioni esterne». «La sfida odierna per le aziende è quella di saper leggere il cambiamento e, possibilmente, di anticiparlo».
Basilicata Soccorso Tisci (An) interroga sull’organigramma POTENZA – Il presidente del gruppo regionale di Alleanza nazionale, Antonio Tisci, ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore alla Salute riguardante l’organigramma di Basilicata Soccorso. «Con determine dirigenziali n. 25 e 26 del 20 dicembre 2008 – premette Tisci - il direttore di Basilicata Soccorso ha inteso istituire n. 2 Coordinamenti e n. 2 Posizioni Organizzative per il personale infermieristico assegnato a Basilicata Soccorso e, contestualmente, approvare il bando di selezione interna per l’attivazione e il conferimento dei suddetti incarichi». «Pur essendo previsti – sottolinea l’esponente di An - già nella Delibera di Giunta regionale n. 1713 del 2006, si è inteso attivare tali incarichi solamente nel dicembre 2008, ovvero ben tre anni dopo che le stesse organizzazioni sindacali, considerando tali posizioni finalizzate al miglioramento degli standard qualitativi dei servizi offerti, nonché alla gestione ottimale delle risorse umane, strumentali e strutturali del Ssr dell’Emergenza/Urgenza, avevano provveduto a sollecitarne l’istituzione assieme ai coordinamenti riguardanti le Postazioni Territoriali di Soccorso dislocate sul territorio». Tisci ricorda, altresì, che «l’ indennità di funzione prevista per singola unità, ammonta a 7000,00 euro annui per le posizioni organizzative e 1549,32 per i coordinamenti, per un costo complessivo sul triennio 2009/2011 di 42000,00 euro per le sole posizioni organizzative e che il conferimento degli incarichi sarà disposto a seguito di selezione interna da parte del direttore di Basilicata Soccorso, il cui mandato, con l’istituzione a far data dal primo gennaio 2009 del Dires, è passato in prorogatio al fine di effettuare l’ordinaria direzione dell’organismo e non già la straordinarietà della istituzione di incarichi e della indizione di concorsi». Tutto ciò premesso, il consigliere regionale Tisci interroga l’assessore competente per materia al fine di sapere: «quali siano
Un’ambulanza del 118
stati i motivi per i quali si è reso impossibile l’istituzione degli incarichi nel 2006 come previsto dalla Dgr 1713 dello stesso anno e cosa abbia determinato la sostituzione delle precedenti determinazioni a firma del dirigente di Basilicata Soccorso n. 19 e 20 del 03 novembre 2008». Tisci chiede, anche, di sapere: «se la Regione Basilicata, in quanto Ente controllore dell’ Organismo Basilicata Soccorso ex articolo 5 della legge regionale n. 21 del 1999, abbia autorizzato, e nel caso affermativo si richiede copia degli atti, l’indizione dei concorsi richiamati in narrativa, ovvero se gli stessi siano stati banditi senza alcuna preventiva autorizzazione e se non ritenga inopportuno che, essendo il conferimento di incarichi di Posizione organizzativa e di Coordinamento un atto sostanzialmente basato sulla fiducia e alla luce della scadenza del mandato del Dirigente dell’Organismo regionale BS, l’istituzione e l’attribuzione di incarichi ‘triennali’ sia effettuata da chi dovrebbe limitarsi a svolgere funzioni di ordinaria amministrazione consentendo che i concorsi vengano espletati dal direttore entrante del neonato Dires, come buona norma e garbo istituzionale prevedono».
Potenza Venerdì 13 marzo 2009
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Il seminario
Il circolo
Il convegno
La Camera di Commercio di Potenza organizza, per il 18 e 19 marzo, il seminario “I finanziamenti per la ricerca e l'innovazione”.
E’ nato il primo circolo di lettura nella libreria Cocco. Presidente è Francesca Sassano, vide Alessandra Camodeca. L’iscrizione è gratuita.
“Il Federalismo fiscale responsabile e solidale: la sfida per il sud”: è questo il titolo di un convegno che si terrà stasera alle 19.30 al Grande Albergo.
Sindacati, Asi e imprenditore a confronto con Straziuso sulla vertenza
In tutto 5.400 faggiani
Argaip, la Regione s’impegna
Fauna Ogni Atc verrà ripopolata
Entro martedì la definizione degli aiuti POTENZA - La situazione è al contempo drammatica e complicata. Da una parte ci sono i lavoratori dell’Argaip, la società che gestisce i servizi nelle aree industriali del potentino per conto dell’Asi di Potenza, che, insieme a quelli del depuratore, da mesi non ricevono gli stipendi; dall’altra un Consorzio industriale commissariato che naviga in cattivissime acque, alle prese con un pesante debito storico; e, al centro, un imprenditore, il lucano Giuzio, a cui fanno capo i lavoratori del depuratore e, in parte, anche quelli dell’Argaip, che vanta un credito nei confronti dell’Asi di 5 milioni di euro, e che non riesce a pagare i suoi dipendenti. Tutti e tre, ieri, a confronto, davanti all’assessore alle Attività produttive, Gennaro Straziuso. Le organizzazioni sindacali fanno presente la difficile situazione in cui versano i lavoratori in questione. Condizione peggiorata per le unità Argaip, circa 80, di cui è in discussione, per la prossima scadenza del contratto con il Consorzio, anche il futuro occupazionale. Dal canto suo il commissario Asi, Alfonso
L’assessore annuncia la costituzione di un tavolo permanente per la riforma dei Consorzi Ernesto Navazio, da tempo sta rappresentando alla Regione le sue difficoltà: i soldi non ci sono; e quando si riesce a racimolare qualcosa serva a coprire le emergenze o poco più. Nonostante gli sforzi non si riesce ad andare troppo lontano. Con una consapevolezza condivisa da tutti: serve una svolta. La riforma dei Consorzi industriali non è più rimandabile. L’assessore Straziuso assicura che un percorso in questa direzione si sta elaborando, con la costituzione di un tavolo permanente ad hoc. Ma c’è bisogno ancora di tempo. Questi lavoratori, invece, di tempo a disposizione ne hanno poco. Ecco perché i sindacati hanno chiesto alla Regione un aiuto per alleviare il peso della mancata retribuzione delle mensilità arretrate. E di trovare uno strumento per rendere strutturali i pagamenti, e conferire loro una certa regolarità.
Straziuso ha assicurato che porterà la questione all’attenzione della giunta regionale. Dal canto suo, l’imprenditore Giuzio, comprendendo la situazione di estrema difficoltà, si è detto disponibile a trovare una soluzione per il pagamento delle mensilità dei lavoratori Argaip. Ma questi ultimi rivendicano il definitivo chiarimento su quello che accadrà nei mesi prossimi. Insieme ai lavoratori del depuratore assicurano l’erogazione servizi fondamentali per il buon funzionamento delle aree industriali. Basti pensare che un loro eventuale sciopero, ripetuto per più di qualche giorno, potrebbe mettere a rischio di fabbriche come la Fiat. Eppure, ormai da temo, vivono nella più totale precarietà, facendo parte di un sistema che somiglia più a un cane che si morde la coda. L’assessore regionale alle Attività produttive ha aggiornato l’incontro a martedì prossimo, dopo che la giunta si sarà espressa sulla situazione. Nel frattempo per tutti i lavoratori delle aree industriali rimane l’emergenza. ma.la. m.labanca@luedi.it
La protesta dei lavoratori Argaip
RIPARTIRA’ il ripopolamento faunistico da parte della Provincia. L'immissione della selvaggina - 5.400 esemplari di faggiani - si articolerà in tre fasi, in stretta collaborazione con i tre Ambiti territoriali di caccia (Atc) e interesserà tutto il territorio della Provincia di Potenza Nel prossimo weekend, il ripopolamento interesserà il territorio del Vulture- Melfese e Alto Bradano, compreso nel territorio dell'Atc 1, e vedrà l'immissione di 1.800 fagiani. Lo stesso numero di capi il 17 e il 19 marzo sarà immesso nel territorio del potentino di competenza dell'Atc 2. L'ultima settimana di marzo, invece, sarà interessato il territorio della Val d’AgriSenisese Lagonegrese.
Il Partito socialista guarda alle prossime amministrative ASSEMBLEA per gli iscritti del Partito socialista di Potenza, chiamati a raccolta dal segretario provinciale Donato Cutro. All’ordine del giorno la situazione politico amministrativa del Comune di Potenza e la ormai prossima consultazione elettorale. Il dibattito è stato incentrato sui problemi che riguardano il capoluogo, anche sulla scorta delle relazioni che hanno tenuto il consigliere comunale Felice Scarano e il componente del consiglio d’amministrazione dell'Acta Giuseppe Catale.
Dibattito che ha fatto emergere «le tante perplessità sull’attività amministrativa del sindaco Santarsiero che ha dimostrato molti limiti su questioni di notevole portata, dal mancato funzionamento dell'inceneritore, alla mancata riorganizzazione della polizia municipale, all'apertura del ponte attrezzato». Per il Partito socialista è «necessario un confronto politico che metta a punto un programma condiviso, che abbia al centro il futuro della città e non il destino politico del singolo individuo».
SABATO E DOMENICA PROSSIMA
UN PROBLEMA IN MENO
Le “Uova della solidarietà Ant”
Scale mobili, risolto dopo 4 giorni il guasto I potentini tirano un sospiro di sollievo POCO prima delle 16.30 di ieri le scale mobili tra viale Marconi e piazza XVIII Agosto a Potenza sono ritornate in funzione dopo qualche giorno di inattività forzata. A causare lo stop dell'impianto, e i conseguenti disagi per gli utenti, un interruttore ad alta tensione con ben 15 anni di “onorata carriera” che lo scorso lunedì ha improvvisamente deciso di fermarsi per sempre. A sostituirlo ne è arrivato, dalla vicina Bari, uno nuovo di zecca che, montato mercoledì pomeriggio e sottoposto a verifica nella giornata di ieri, ha ridonato la corrente alla struttura. Un bel sospiro di sollievo, dunque, sia per i tecnici comuna-
li, che hanno avuto la conferma dell'assenza di altri guasti, sia per gli habituè del collegamento meccanizzato a cui è stata restituita la possibilità di spostamenti agevoli e veloci. Possibilità che, stando ai numeri forniti dal dirigente comunale Giuseppe Lisi, colgono in parecchi nel capoluogo lucano. Dalle festività natalizie ad oggi, periodo in cui l’amministrazione comunale ha deciso di rendere gratuito il servizio, «le scale mobili - afferma - hanno fatto registrare più di 4.000 passaggi al giorno». Una cifra di tutto rispetto che lascerebbe supporre un cambiamento nelle abitudini dei potentini. Una ulteriore prova a sostegno
di tale ipotesi la offrono i dati sulle utenze della seconda scala mobile cittadina, quella che collega via Armellini a via due Torri. Dalla data di inaugurazione, lo scorso 22 dicembre, sono state circa 5.000 le persone che ogni Una delle rampe della scale mobili (f.Mattiacci) giorno hanno utilizzato l'opera. Del resto che gli im- gli anziani alle commesse è stato pianti meccanizzati siano ormai un coro di lamentele, anche perdiventati indispensabili per gli ché con la penuria di parcheggi spostamenti è apparso chiaro an- raggiungere il centro senza le che dai tanti disagi che hanno scale mobili è davvero arduo. contraddistinto questi giorni. Roberta Senese Dagli impiegati agli studenti, dapotenza@luedi.it
SABATO e domani prossimo tornano le “Uova di Pasqua della solidarietà Ant”. La due giorni è solo l’apice della campagna che da metà marzo a metà aprile vedrà l'offerta di migliaia di Uova di Pasqua, distribuite grazie al prezioso lavoro dei volontari della Fondazione Ant, in tutte le principali piazze e sagrati delle chiese del distretto di Potenza. I fondi raccolti andranno a sostegno degli Ospedali domiciliari oncologici, gli Odo-Ant, della ricerca scientifica e della prevenzione. «La Fondazione Ant Italia onlus finanzia la propria attività principalmente attraverso la raccolta dei fondi autonoma, grazie alle migliaia di cittadini sensibili al problema - afferma Giovanni Imbrogno, delegato Ant di Potenza - e la campagna “Uova di Pasqua della Solidarietà Ant” resta un modo concreto per sostenere il nostro progetto - Eubiosia - un progetto di Vita» E’ dal 2001 che l'Ant si occupa di assistere a domicilio gratuitamente i sofferenti di tumore in fase critica: a Potenza e in parte della provincia. Sino a oggi ha curato e assistito oltre 2.000 persone, comprese le loro famiglie, 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana, con tre medici, due infermieri e una psicologa.
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Venerdì 13 marzo 2009
Squadre dei vigili del fuoco e di Acquedotto Lucano al lavoro fino a tarda notte
L’acqua invade il centro storico La condotta principale perde in più punti: allagato il consiglio POTENZA - Come se un folletto armato di piccone si fosse divertito a bucherellare la condotta principale del centro storico, ieri pomeriggio l’acqua ha cominciato a uscire a fiotti nel borgo. In discesa San Gerardo, in piazza Sedile e in via Orazio Flacco è cominciata a sgorgare a forte pressione . A piazza Sedile si sono allagati gli scantinati della sede del consiglio comunale: lavoro per i vigili del fuoco, che hanno dovuto calare una pompa nella tromba dell’ascensore, spingervi dentro l’acqua e aspirare. Lavoro per i tecnici di Acquedotto Lucano, segugi a caccia delle perdite. Alcune sono state individuate. «In discesa San Gerardo - spiega a tarda sera Mario Sanchirico di Al - ce n’erano tre o quattro. E lì abbiamo dovuto togliere l’acqua». Esclude però che i rubinetti possano restare a secco in altre zone del centro. La pressione è stata fatta scendere da 12 a 8 atmosfere. Comunque quaranta litri al secondo. La ricerca delle perdite - con ricognizioni agli organi di manovra contenuti nel “partitore” di Portasalza - sono andate di pari passo con la ricer-
I vigili del fuoco al lavoro nella sede del consiglio comunale e la perdita d’acqua che ha invaso gli scantinati dell’edificio istituzionale
ca delle cause di ciò che è accaduto. «Ancora non sappiamo i motivi che hanno provocato le perdite», dice Sanchirico, mentre dà disposizioni e si
sporge su un tombino all’interno del quale forse si troverà una risposta. «Non andremo a casa finché non sarà tutto normalizzato», assicura Sanchirico.
Il traffico intanto è stato deviato: piazza Sedile è ingombra di mezzi di Al e dei vigili del fuoco e l’acqua sgorga gorgogliando da un punto fra i cubetti di porfido, pro-
prio accanto al Municipio. Le auto che vengono da via Due Torri proseguono verso piazza Prefettura. Intanto, nel ventre dell’edificio del consiglio - dove le due
guardie giurate si sono date da fare per aiutare - in un secchio si riversa una cascatella d’acqua. Non sarà una notte facile. Nè breve. ro. pe.
La Provincia ha anticipato quattro mesi di stipendio per i dipendenti
Prosegue il dibattito in consiglio comunale
Le “prospettive” dell’Apofil Il sindacato non cede sulla spa
Regolamento urbanistico tra perimetri e dubbi osservazioni e risposte
DA un lato il sindacato che continua a “tuonare”contro la trasformazione in spa dell’agenzia speciale. Dall’altro il presidente della Provincia, Sabino Altobello, che ieri, ha spiegato come «non ci sia stata nessuna volontà di scavalcare i sindacati. In discussione - nell’incontro convocato per oggi con il personale - invece, la questione tutt’altro che risolta delle anticipazioni cui l’agenzia è costretta a far fronte, trovandosi ancora in assenza dei dovuti trasferimenti». Il personale di Apofil è stato “trasferito” alla Provincia dalla vecchia società Apof spa (ancora in liquidazione), con la legge 33 del 2003 dalla Regione che si è assunta l’onere del “costo” del personale (grazie al Fondo sociale europeo). Ma, da quattro mesi, l’anticipazione provinciale non viene “rimborsata”. E i bilanci dell’ente pubblico non sono certo “ampi”. DIVENTARE SPA Chiarito l’argomento dell’incontro, anche le recenti note giunte dai sindacati lasciano aperta la discussione sulla trasformazione in spa dell’agenzia Apofil. Le rsu aziendali, con numerosi dipendenti che hanno sottoscritto una lettera aperta, suggeriscono, invece, la creazione di un dipartimento unico di orientamento, formazione e lavoro. Inoltre chiedono di «uscire dall’ambiguità e chiarire le posizioni lavorative del personale precario, senza continuare tenerlo con contratti interinali». RAMMARICO Sindacato e dipendenti ripercorrono da mesi la storia della formazione lucana. Avevano già affidato a una lettera, la scorsa estate, le riflessioni di un percorso, di una «battaglia che aveva visto unito tutto il centrosinistra», quando il settore fu “pubblicizzato”. All’epoca gli enti privati confluirono prima nell’Apof spa
(messa in liquidazione). Poi, l’avvio di due agenzie provinciali, Apofil per Potenza, Ageforma per Matera. «L’istituzione delle due agenzie provinciali di formazione era il risultato di una battaglia politica che - si leggeva nella lettera della scorsa estate - sosteneva un principio tanto semplice quanto di ineguagliabile importanza: i servizi di orientamento, di mediazione e inclusione sociale non possono che avere una natura pubblica perché pubblico è l’interesse che tutelano». Così, dalla scorsa estate, parte lo scontro tra le sigle sindacali e l’ente. PASSAGGI Oggi la questione è ferma in commissione consiliare della Provincia, sottoposta a un confronto anche aspro. L’ipotesi prevista dall’amministrazione pubblica è quella di una fusione per incorporazione di Apof spa in Apofil. «Così, grazie al trasferimento dei beni che oggi sono in comodato - ha più volte spiegato Altobello - ci sarebbe un risparmio notevole sulle tasse da pagare all’erario per la liquidazione». LE OPZIONI Quando si inizia a ragionare della trasformazione, partono gli studi sulle possibilità da mettere in atto. C’è bisogno - si spiega - di snellire l’organizzazione oltre che dare seguito agli indirizzi del governo centrale su un risparmio dei costi “politici”. Una spa permette di eliminare il consiglio di amministrazione e sostituirlo con un amministratore unico. In aiuto arriva il testo unico degli enti locali che dà la possibilità alle aziende di trasformare con un atto unilaterale del pubblico le aziende speciali in società per capitali. L’ente pubblico che avvia la trasformazione può restarne azionista unico per un periodo non superiore ai due anni dalla trasformazione. Ma la Consulta dichiara l’incostituzionalità di quell’articolo del Testo
unico per un intervento troppo “invasivo” dello Stato sulla forma organizzativa da attribuire alla disciplina. I TIMORI Ecco che sorgono timori e paure di lavoratori e sindacato. Perché la trasformazione in spa, e il rischio di un’eventuale apertura al privato, potrebbe mettere a rischio l’affidamento dei servizi in house, ovvero senza gara, con l’affidamento diretto (le pubbliche amministrazioni, quando realizzano alcune attività di propria competenza attraverso organismi propri, e dunque pubblici, non ricorrono all’offerta esterna del mercato, pur rispettando il “rigore” obbligatorio per una pubblica amministrazione). Oggi l’Apofil può avvalersene perché un ente pubblico totalmente. IN HOUSE Tra le altre ipotesi sviluppate durante l'estate, la fusione per incorporazione (ovvero, una società per azioni assorbe altre che sono in estinzione). Nel frattempo i dipendenti e il sindacato si allarmano. Spiegano che lo stesso affidamento in house è una deroga ai principi comunitari della concorrenza, a rischio anche secondo le ultime direttive del governo che - dicono - sembrano guardare a una sempre maggiore apertura nei confronti del mercato privato. Richiamano spesso anche una riunione dello scorso giugno con Regione e in cui, da viale Verrastro, è arrivato l’invito a non apportare modifiche agli Statuti delle aziende speciali per l’eventuale rischio di perdita delle condizioni di organismo in house. CORTE DEI CONTI Poi, una valutazione negativa arriva dalla Corte dei conti che richiama la legge regionale con cui sono state istituite Apofil e Ageforma: si rileva «l’intenzione del legislatore regionale di costituire, per l’istruzione e la formazione
professionale, organismi di diritto pubblico denominati agenzie, come enti strumentali della Provincia per l’esercizio di determinante attività». Con quella norma è stato istituito un modello «omogeneo» tra le due Province con la chiara «intenzione del legislatore regionale di costituire per l’istruzione e la formazione professionale organismi di diritto pubblico». Allora, dice il parere della Corte, «esula per tanto dalla competenza provinciale la definizione della predetta funzione e, quindi, non può ritenersi possibile, allo stato della normativa vigente, che ogni Provincia possa procedere in modo autonomo». Resta un parere. L’ENTE RASSICURA La Provincia chiede anche un parere all’esperto avvocato Terracciano. I timori i su una diminuzione degli affidamenti diretti all’Apofil in caso di una trasformazione in spa sembrano venir meno. In fondo, in sede di comitato di sorveglianza, lo scorso 18 marzo 2008, per l’attuazione del Por 2007-13, la Regione Basilicata ha individuato le province di Potenza e Matera quali organismi intermedi preposti allo svolgimento di mansioni in ordine all'attuazione del programma operativo. E lo stesso programma operativo del fondo sociale europeo dice che le Province possono avvalersi di soggetti interamente pubblici anche strutturati come società o altre forme di diritto privato avente il carattere di strutture in house. PREVENZIONE Con le norme sempre più restrittive della comunità europea, però, allora, arriva il suggerimento di prevedere già nello statuto della futura spa, in modo esplicito, l’impossibilità di allargare a soggetti privati la composizione societaria. In attesa di ulteriore dibattito sul tema. Sara Lorusso
VA avanti la discussione sul regolamento urbanistico in consiglio comunale. L’assemblea è concentrata sulle ex zone rurali che il Regolamento urbanistico ha riperimetrato. Uniti nell’ulivo che con il capogruppo Angelo Laieta ha più volte fatto notare che sarebbe stato il caso di tracciare il perimetro in senso circolare, in modo da non creare disparità. Non basta che il presidente della Terza commissione, Angelo Rinaldi, spieghi che «non si tratta di disparità», nel caso di alcune osservazioni con risposta diversa. E’ che «anche per le destinazioni di interesse pubblico lo strumento urbanistico detta norme generali. Siamo comunque nell’ambito di una norma transitoria, constatato come sarà sempre il Piano strutturale che dovrà defi-
nire tutti gli aspetti con puntualità». Ecco l’altro punto. E poi, dall’opposizione puntualizzerà il consigliere Luciano Petrullo (An): «Non si possono rinviare le lecite aspettative di un cittadino all’approvazione di un psm, del quale neanche i consiglieri hanno idea “precisa”». Le risposte da dare ai privati seguono «una precisa responsabilità politica - fa eco Nino Garramone (FI) - con lo sforzo di accontentare il cittadino». Sarà Marcello Travaglini (Prc) a spiegare che l’osservazione «si accetta se è tecnica, altrimenti si cadrebbe in discriminazioni». Tanto per fare un esempio: anche ad accettare il criterio del perimetro tracciato con un cerchio, «come si evita la disparità dello scegliere un raggio piuttosto che un altro?».
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Venerdì 13 marzo 2009
ANTICA OSTERIA
In fila per salire sul camper
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
Formazione per i genitori
AMBROSIA
E’ FISSATO per domani, nella Sala Riunioni del Consiglio regionale di Basilicata, il ciclo di seminari di studio e di aggiornamento “Dal conflitto alla sindrome di alienazione genitoriale”, a cura del Centro studi e formazione “Costellazione famiglia”. Questo il programma della giornata: dalle 9 alle 13 si parlerà di “Presa in carico e cura della famiglia e del minore in presenza di mobbing familiare e di sindrome da alienazione genitoriale. Dalle 14 alle 18 è prevista la presentazione e discussione di casi e lavori di gruppo. Il progetto si basa sulla consapevolezza della comunicazione come “arte del conflitto”, è un potente strumento non solo di prevenzione ma anche di gestione delle controversie, in quanto permette di agire sul conflitto, ma spostandolo su un piano simbolico; offre così la possibilità di decodificarlo, di analizzarlo, aprendo la porta a possibili processi di soluzione. All'interno delle dinamiche relazionali coniugali e familiari si verificano però pratiche, causate da una comunicazione disfunzionale, finalizzate alla delegittimazione di uno dei coniugi e alla estromissione di questo dai processi decisionali riguardanti la famiglia in genere e nello specifico i figli. Il mobbing familiare è una di queste frequenti pratiche di abuso psicologico lesivo della dignità personale che coinvolge maggiormente le famiglie separate e viene messo in pratica da parte del genitore affidatario nei confronti di quello non affidatario al fine di spezzare il legame genitoriale nei confronti dei figli. Attraverso approfondimenti teorici, lavori di gruppo, presentazione e supervisione di casi, somministrazione di test, si delineeranno gli strumenti clinici di valutazione e presa in carico del minore e della famiglia, al fine di comprenderne le dinamiche e di individuare il miglior intervento nelle specifiche circostanze.
AL NORD
0971-471312 0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310 0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
0971-441295
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO FESTIVO
TURNO NOTTURNO 13 MARZO Peluso via Vaccaro, 326 0971-54517 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-310310 0971-612564
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
C’ERA UNA VOLTA
0971-601217
“Lezioni americane” IL 21 e il 22 marzo, al teatro Don Bosco, con sipario alle 21, Giorgio Albertazzi porterà in scena le “Lezioni americane” di Italo Calvino, cinque conferenze scritte nel 1985 dallo scrittore torinese per le "Charles Eliot Norton Poetry Lectures" della Harvard University. Ora, queste conferenze prendono forma teatrale attraverso l'interpretazione di uno dei più grandi attori italiani: Giorgio Albertazzi. Sarà lui il conferenziere, colui che ci guiderà con le parole di Italo Calvino in un vertiginoso viaggio nella letteratura mondiale alla ricerca delle motivazioni che stanno dietro ognuno di quei valori. Lo spettacolo si concentra sulla prima conferenza, nella quale si incrociano e si fondono poesia e teatro.
“Le verità nascoste” SI intitola “Le verità nascoste, il terrorismo rosso in Italia 1970 - 2007” il libro di Gianfranco Di Santo che verrà presentato oggi, alle 17.30, nel teatro Stabile. Gianfranco Di Santo, sostituto Commissario della Polizia di Stato, si è cimentato nel tentativo di porre in sequenza storica i fatti tragici che hanno insanguinato l’Italia negli ultimi quarant’anni. Le vittime ed i loro familiari alle quali Di Santo dedica il suo libro meritano quella verità che attendono da anni e che fino ad oggi non è stata ancora scritta. I proventi della vendita del libro saranno devoluti al Fondo assistenza orfani di poliziotti vittime del terrorismo. La prefazione del libro è di Giancarlo Caselli.
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 La matassa 18 - 20.15 - 22.30 Sala 2 Iago 17 I love shopping 19 - 21 Sala 3 The wrestler 17.45 - 20 - 22.10
Sala 4 La pantera rosa 2 16.30 Il curioso caso di Benjamin Button 18.15 - 21.30 Sala 5 Gran Torino 17 - 19.30 - 22 Sala 6 Due partite 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 7 Watchmen 18 - 21 •DUE TORRI• La matassa 19 - 21
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •FINO A OGGI Potenza, Museo archeologico provinciale “RIFLESSIONI” Mostra di Donato Larotonda e Gaetano Ligrani •DOMANI Potenza, Teatro Nuovo, ore 21 “IL TEATRO PER TUTTI ” Trio De Bonis in “Jazz concerto” •IL 16 MARZO Potenza, Conservatorio, ore 19.30 “STAGIONE CONCERTISTICA 2009” Salotto ottocentesco con il Trio Giuliani
•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico
•IL 16 MARZO Potenza, teatro Stabile, ore 18 “INCONTRO CON GLI SCRITTORI” Presentazione del libro “Risonanze” di Donato Martiello
199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario dal lun. al ven. 8.30 - 19.15 Sabato 8.30 - 13.30 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 8.30 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Potenza 21
Venerdì 13 marzo 2009
Vertice romano per il futuro della caserma Lucania FATTI E PERSONE Rientrano le dimissioni del direttore dell’Acta
E l’azienda conquista il premio Bica per la campagna di comunicazione
DOPO una lunga mediazione condotta dall’amministrazione, sono rientrate le dimissioni del direttore generale dell’Acta, Rocco Robilotta, che alcuni giorni fa aveva rimesso il proprio mandato al cda dell’azienda. Subito si era diffusa la preoccupazione del sindacato. la Uil, in particolare, aveva stigmatizzato il “clima” che aveva portato Robilotta (nominato in attesa di portare a termine il concorso per la nomina definitiva) al gesto. ROMA - Dall’Acta, un’altra buona notizia. Si è svolta nella capitale, nella casa dell’Architettura, mercoledì, la quinta edizione di Bica (Biennale internazionale della comunicazione ambientale), una delle più importanti iniziative a livello internazionale per analizzare il ruolo attuale e gli scenari futuri della comunicazione ambientale, nel rapporto fra i servizi di pubblica utilità ed il cittadino utente. Tra i progetti premiati, la
campagna di comunicazione “Scopri l’ora giusta per rompere le scatole”, presentato dall’Acta di Potenza, promossa per le utenze commerciali: ha guadagnato il primo premio assoluto per la migliore campagna di comunicazione ambientale. Il presidente dell’azienda, Federico Mazzaro, e il responsabile della comunicazione aziendale Vincenzo Fierro, hanno ritirato il premio. Mazzaro ha sottolineato come «l’Acta, a sempre è impegnata nel delicato e importante compito di tutela e salvaguardia dell'ambiente, raccoglie con grande soddisfazione questo riconoscimento che rispecchia a pieno la sua mission: gestire le diverse fasi del ciclo dei rifiuti e promuovere presso tutti i cittadini comportamenti ecologici e rispettosi dell’ambiente». Il premio è stato consegnato da Fabio de Lillo, assessore all’Ambiente del comune di Roma e dal presidente di Federambiente, Daniele Fortini.
Novantunesimo, si pensa a un trasloco a Piani del mattino COME promesso, si è tenuto ieri, a Roma, l'incontro tra il sindaco di Potenza Vito Santarsiero, il senatore Egidio Digilio e il Sottocapo di Stato maggiore dell'esercito generale, Gibellino. Ordine del giorno: le sorti del Novantunesimo battaglione di Potenza. Sorti che preoccupano gli otto lavoratori addetti alle pulizie, che rischiano il licenziamento e l’intera cittadinanza. Come più volte ribadito, la presenza dell'esercito rappresenta, per il capoluogo, sia una risorsa che una sicurezza in materia di protezione civile. Ricordiamo che la mobilitazione della caserma lucana, rientra nel piano di riorganizzazione dell'esercito in seguito al passaggio dalla leva obbligatoria al modello di esercito professionale. Durante la riunione in questione, preso atto di ciò, sindaco e senatore hanno chiesto allo stato maggiore dell'esercito di favorire, presso la Caserma, la presenza di una struttura d'eccellenza. Presa in considerazione la richiesta, Gibillini ha evidenziato le problematiche da affrontare: considerevole riduzione del personale dell'esercito (ridotto di circa due terzi), le caratteristiche della caserma, la necessità di una ristrutturazione per una destinazione d'uso diversa da quella attuale. Tutto ciò, richiederebbe, in primo luogo, una ricollocazione fisica della caserma. Torna, così, il fantasma di “Piani del mattino”. Pare, infatti, che quest'area fosse stata indicata co-
L’ingresso della caserma Lucania
me prossima sede del battaglione ristrutturato, già in passato. Il sindaco ha comunicato
che la nuova struttura dell'esercito potrebbe fruire proprio della piattaforma regionale della Protezione
Fanelli (Npsi) “critica” l’edilizia scolastica SONO in totale 15 i progetti previsti dalla Provincia di Potenza per l’edilizia scolastica, con un finanziamento complessivo di circa 70 milioni di euro: tra questi, la quota maggiore di risorse (50 milioni di euro) è stata destinata alla realizzazione della “Cittadella dei saperi” di Potenza. La maggior parte dei finanziamenti, nel Potentino, sarà utilizzata per lavori di realizzazione delle strutture. «Non capisco perché quando Berlusconi annuncia il “Piano casa”, con evidenti e consistenti ricadute anche in Basilicata in termini di sviluppo e di nuova occupazione, dal centrosinistra parte il solito coro di polemiche e di attacchi considerandoli “annunci elettorali” e quando invece a farlo è il presidente della Provincia di Potenza diventa un motivo di soddisfazione». E’ quanto ha affermato il segretario regionale del Npsi, Michele Fanelli, per il quale «l’atteggiamento degli esponenti potentini del centrosinistra rasenta l’irresponsabilità perché nessuno spiega le ragioni dei ritardi nello spendere i finanziamenti assegnati da anni».
civile prevista in località Piani del mattino. In più, fa sapere, che la città di Potenza, grazie al nuovo regolamento urbanistico, potrà mettere a disposizione suoli per cooperative o edilizia dedicata ai militari in servizio. Nulla però, è stato definitivamente deciso. Il sindaco, infatti, dovrà mandare allo Stato maggiore una nota di dettaglio in merito. Nei prossimi giorni, inoltre, promuoverà un incontro con i parlamentari lucani e il presidente della giunta regionale per una comune valutazione della vicenda. Intanto, il senatore Digilio, ha garantito che si farà carico di informare il ministro La Russa della vicenda. Ai lavoratori e a tutti i cittadini, non resta altro che incrociare le dita. an.ma. potenza@luedi.it
Grembiulino e amarcord GREMBIULI per tutti, voto in condotta, maestro unico. Questa è la riforma Gelmini. Un ritorno al passato. Tra auspici e scongiuri, abbiamo chiesto cosa significherebbe essere maestro unico, oggi, a chi, tempo fa, ha avuto l'opportunità di esserlo: Nicola Martino. Nella sua lunga carriera scolastica è stato insegnante dei così detti “corsi popolari” per adulti, delle pluriclassi di campagna, maestro unico, maestro di modulo. Dall'incarico ventennale nel consiglio scolastico provinciale, ai vari incarichi sindacali, Nicola è stato uno che ha combattuto per la scuola sia dentro che fuori le aule. Tuttavia, in questo caso, il suo commento è puramente didattico ed educativo. Nonostante in pensione già da un po', la sua potremmo definirla una formazione permanente e continua. Testimone, la sua biblioteca privata piena di libri di sociologia, psicologia e psicopedagogia. Quando il mio sguardo si posa su di essa, commenta soddisfatto: «Questo è niente. Sai quanti altri ne ho in soffitta?». Inizia, così, la nostra chiacchierata. Centro di questo “trattato pedagogico” è il bambino, soggetto da rispettare nella propria individualità. Racconta la sua esperienza partendo da lontano: «Rispecchiando le richieste psicopedagogiche e sociali del tempo, la scuola aveva un unico scopo: formare il minimo indispensabile. Per cui, compito del maestro, era insegnare a leggere, scrivere e far di conto. Erano gli anni 50, quando in Basilicata esistevano forti sacche di analfabetismo. Con lo sviluppo economico, sono cambiate le esigenze della società e con esse l'insegnamento, che doveva conformarsi alla nuova civiltà tecnologica. Il maestro unico non bastava più». Arriviamo così, al modello della scuola elementare a modulo. «L'insegnamentocontinua Martino-non era più rivolto all'intera scolaresca, ma a ciascun compo-
Sopra alcuni maestri in una foto ricordo degli anni Sessanta. Accanto scolari del maestro Nicola Martino. Si tratta di una foto degli anni Cinquanta e i ragazzi frequentavano una scuola in campagna
nente della stessa. Dal punto di vista della formazione del docente, questo significava maggiore specializzazione. Il solo diploma da maestro non era più sufficiente». Era già tramontata, quindi, la figura del maestro unico, rispetto ad una società più evoluta. «Ecco perché -spiega- chi insegna oggi al livello elementare, deve avere l'esatta conoscenza del retroterra culturale di ciascun bambino per portarlo alla realizzazione della propria personalità. Per raggiungere questo scopo, occorrono figure specializzate per ogni disciplina. Se prima non bastava il diploma, per insegnare, adesso potremmo addirittura dire che non basti la laurea!». Il cambiamento sociale, quindi, si ripercuoterebbe direttamente sul modello scolastico. Infatti, continua: « Oggi, in piena globalizzazione, le classi sono composte da bambini che vengono da ogni angolo di mondo, oltre che da diversamente abili e figli di genitori separati. Il lavoro in equipe, dunque, risulta essere una necessità. Ecco perché il maestro unico, sebbene pregno di significati affettivi, morali e sociali, è datato. Prima eri un punto di riferimento per gli alunni. Diventavi padre, zio, uno di famiglia. Il rapporto con i ragazzi, anche se severo e distante per certi aspetti, permetteva questa identificazione. Adesso non è più possibile. Innanzitutto, un modello del genere non favorirebbe l'amore per la scuola ma provocherebbe il fenomeno contrario e in secondo luogo, come precedentemente sottolineato, non sarebbe conforme alla varietà di soggetti presenti nella classe». Il maestro Martino conclude: «Onore e merito al maestro unico, finché operava con affetto, gradualità e comprensione senza eccedere in permissivismi di maniera, ma non possiamo far finta che il tempo non sia passato». Anna Martino
Venerdì 13 marzo 2009
22 I loculi ritornano nel piano delle opere pubbliche ma Lorusso attacca: «Solo annunci. Basta prese in giro»
Cimitero di Possidente: il fantasma Il progetto risale a più di 30 anni fa ma senza risultati AVIGLIANO – Si potrebbe fare facilmente ironia sul cimitero di Possidente. Per esempio si potrebbe dire che è una storia fantasma o morta prima di cominciare, giacché di loculi, nella frazione di Avigliano, se ne parla da oltre trent’anni e non se n’è visto mai uno. Da un certo punto di vista sarebbe meglio dire: per fortuna. Ma la morte, a Possidente come in ogni altra parte del mondo, si sa, non si arresta di fronte a niente, tanto meno davanti a un cimitero mai nato. E così, alla vigilia dell’adozione (fine marzo) del piano triennale delle opere pubbliche 2009-2011 in cui trova menzione il cimitero di Possidente, questa storia la ricorda il consigliere comunale Vito Lorusso (Insieme per Avigliano), il quale prende carta e penna e riscrive tutti i passaggi che hanno caratterizzato un progetto pensato già “durante il boom economico”, tra gli anni Sessanta e Settanta, e che avrebbe dovuto essere al servizio delle frazioni Possidente, Torretta, Canarra, Bufolaria e Paoladoce. Lo ricorda perché ci vede una presa in giro per i tanti cittadini che nel 1999 furono chiamati «a versare una quota di 300.000 lire per ogni loculo al fine di verificare realmente la volontà della popola-
Cimitero
zione di dotarsi della struttura». Alla chiamata dell’allora assessore ai Lavori pubblici, Domenico Tripaldi (dal 2001 sindaco di Avigliano) risposero in tanti. Ricorda Lorusso: «A tale richiesta aderirono circa 300 persone le quali versarono il dovuto e che attendono ancora oggi la realizzazione del cimitero o almeno la restituzione delle somme con i dovuti interessi». Il famoso conto vecchio. Ma al danno si aggiunge la beffa. È certo di questo l’esponente dell’opposizione perché parla un “rito” che si ripete da ormai vent’anni. A un certo momento, però, la ma-
tassa sembrava sbrogliarsi: gli annunci si sarebbero potuti tramutare in fatti. L’amministrazione guidata da Franco Mancusi trova i fondi. «Il discorso sembrava potersi rendere concreto», ricorda Lorusso. Infatti, fu deliberata la costruzione del cimitero. Furono anche appaltati i lavori. «Poi tutto si bloccò». Da allora è cominciata la tiritera. «Da quegli anni – racconta il consigliere comunale del centrodestra - quasi tutte le amministrazioni che si sono succedute alla guida del nostro Comune inserivano puntualmente nei bilanci previsionali la costruzione
Scavone: «Scelta a completo supporto delle famiglie»
Arriva il tempo pieno nella scuola di Tito TITO - Novità interessanti sul fronte della scuola. E’ in arrivo il tempo pieno nella città di Tito. L’amministrazione Scavone ha incontrato nei giorni scorsi il consiglio di istituto e le famiglie titesi per discutere della questione. Dopo aver sondato gli umori alla fine si è optato per le 40 ore settimanali di lezione. In realtà il tempo pieno è stato preferito dalla gran parte dei genitori. Ora però il sindaco Pasquale Scavone, dopo aver dato la disponibilità dell’ente, attente solo che sia approvato solo dall’Ufficio scolastico Provinciale. Una novità di certo di non poco conto per la città di Tito. «La volontà di ampliare l’offerta scolastica del tempo pieno spiega il sindaco Scavone - nella nostra comunità è un segno di collaborazione sinergica tra l’amministrazione, il consiglio di istituto e le famiglie. Si apre di fatto una fase di maggior collegamento tra tutti gli attori coinvolti con un nuovo modo di inten-
dere la scuola nel suo insieme. Malgrado i collegamenti viari, le difficoltà legate alle infrastrutture e la inevitabile lievitazione dei costi che in parte andranno a ricadere sulle famiglie, si è ritenuto doveroso aderire all’istituzione del tempo pieno. Un sistema educativo - formativo è efficace quando riesce a rispondere ed integrare i diversi bisogni dei soggetti coinvolti. Le istituzioni hanno il dovere di garantire, fin dalla scuola primaria, il diritto di apprendimento, sperimentazione e di confronto nonché di investire anche sulla scuola primaria a tempo pieno. Una scelta a completo supporto delle famiglie nell’azione educativa dei figli che facilita anche entrambi i genitori nell’accesso al mondo del lavoro. Le esigenze dell’istituto scolastico comprensivo - conclude Scavone - sono un punto cardine della nostra azione amministrativa». Angela Scelzo
Corso sulla sicurezza al comprensivo di Avigliano AVIGLIANO - Presso l’i s t i t uto comprensivo di Avigliano si e' svolto un incontro con docenti, personale Ata e genitori sulla cultura della sicurezza negli edifici scolastici, a cura dell'ingegnere Pasquale Costante, nominato dal direttore generale franco inglese. Costante ha posto l’accento su tante problematiche che attanagliano il mondo del lavoro e della scuola. A lui abbiamo chiesto perché è importante fare formazione? «Perché ci rifacciamo all’articolo 18 della legge 626
che tutela i lavoratori e i luoghi di lavoro - risponde - Sono sempre più preoccupanti i dati sulle morti bianche che minacciano la tranquillità dei lavoratori e delle aziende. Siamo di fronte - continua a una vera e propria mancanza di cultura della sicurezza, molti infortuni avvengono in ambienti di lavoro, per mancanza di controlli, e mancanza di formazione adeguata». «La sicurezza - conclude appartiene a tutti inidistintamente. Obbligo è aggiornarsi sempre e comunque. Sara Azzato provinciapz@luedi.it
del cimitero di Possidente al punto che, nel 1996, fu costituito un comitato di cittadini per sollecitare l’amministrazione alla realizzazione del cimitero». E ancora oggi «a questo rito non si è sottratta l’attuale giunta Tripaldi che, come tutte le altre, ha continuato a inserire nel bilancio di previsione la costruzione del cimitero, dando per imminente l’avvio dei lavori. Come ormai da consuetudine consolidata, le promesse non vengono mantenute e cosi è accaduto che nel Consiglio del 29 novembre 2008 con all’ordine del giorno l’assestamento generale del bilancio è stato cancellato sia lo stanziamento di 1.500.000,00 euro per la realizzazione del cimitero di Possidente sia la somma di 2.000.000,00 euro per l’ampliamento di quello di Lagopesole, inseriti entrambi nel bilancio di previsione 2008. A questo punto una domanda sorge spontanea: qual è la reale intenzione dell’Amministrazione? Sarebbe più giusto e corretto dire se si vuole costruire o no il cimitero invece di continuare la farsa e a prendere in giro una comunità su una problematica molto sentita quale la costruzione del cimitero a Possidente». gi.sil. provinciapz@luedi.it
Giovani democratici
Tripaldi soddisfatto per l’elezione di Summa AVIGLIANO - Il sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi, ha espresso grande soddisfazione per l’elezione «dell’amico Angelo Summa alla carica di segretario provinciale dei giovani democratici di Potenza». L’elezione di Summa, giovane docente di lettere negli istituti superiori proveniente dall’associazionismo cattolico, «oltre a rappresentare un ulteriore riconoscimento per la persona costituisce anche motivo di orgoglio per la classe dirigente del Partito democratico di Avigliano per aver saputo coinvolgere giovani capaci ed autorevoli nella costruzione del nuovo partito».
Avigliano
Neve, il Pdl presenta il conto di un piano «che non ha funzionato»
La neve ai piedi della statua di Gianturco
AVIGLIANO - «I pochi fortunati a conoscenza del piano neve hanno pensato bene di dormire sonni tranquilli, tanto ad Avigliano, ogni dettaglio era sotto controllo, come nei loro desideri. Previste rapidità di intervento ed efficienza di uomini e di mezzi. Al loro risveglio ogni cosa era miracolosamente al proprio posto poiché l’elemento più importante, la buona sorte nei sogni non fallisce mai». Il commento ironico degli esponenti del coordinamento cittadino del Pdl di Avigliano, si riferisce al modo in cui l’amministrazione Tripaldi ha gestito gli effetti derivanti dall’evento nevoso che ha caratterizzato lo scorso fine settimana, tra l’altro, in piena continuità del modo di agire di sempre. «Le strade principali del centro urbano e delle contrade - scrivono in una nota stampa - non hanno visto per tempo i mezzi spartineve e spargi sale del Comune, sembra che nel piano neve le migliori attrezzature di cui attualmente dispone l’amministrazione siano il sole, la pioggia e la buona sorte». A parte l’ironia e la pur comprensibile scarsità di mezzi finanziari, ci si chiede perché non si è pensato per tempo a come agire in caso di neve. Le precipitazioni nevose ad Avigliano non sono certo una novità di quest’anno. «Tutto ciò accade - continua il coordina-
mento - perché chi amministra Avigliano spera sempre che i problemi si risolvano da soli. È naturale per noi del Pdl pensare che ogni anno l’inverno ad Avigliano porterà la neve, siamo pur sempre una comunità in montagna. Pertanto, è necessario, come fa la formica di una famosa favola, programmare le cose in tempo utile, ma evidentemente quello che è giusto per noi e per tutti gli aviglianesi non lo è per questa Amministrazione». Il discorso sconfina nel campo delle responsabilità politiche in quanto la neve rimasta per strada, tra l’altro, «è stata causa di ostacolo al normale corso delle attività ed ha reso problematico il soccorso di una persona anziana che andava ricoverata con urgenza. Gli operatori del 118, sabato - spiegano - quando le condizioni del tempo era già migliorate, per accedere all’abitazione dell’anziana hanno dovuto chiamare il Comune per sgombrare la neve ancora presente lungo un’arteria principale». Inoltre, la neve, «ancora oggi è presente nelle strade sotto forma di grossi cumuli, rimasti li per “rinfrescare” la memoria degli amministratori, ha aggravato la situazione della pavimentazione di Corso Gianturco e di Corso Garibaldi, carente da anni di una vera manutenzione, oggi ridotta ad un vero e proprio colabrodo».
Pietragalla Si è costituito il comitato per le attività in onore del santo patrono
Partono i preparativi per festeggiare San Teodosio PIETRAGALLA - E’ pienamente operativo già da alcuni giorni il comitato per i festeggiamenti in onore del protettore di Pietragalla, San Teodosio, previsti per il prossimo 10 maggio. Sembra un data ancora molto lontana ma in realtà mancano soltanto due mesi per mettere a punto la programmazione civile delle varie manifestazioni che caratterizzeranno l’evento, con tanti tasselli da mettere a punto con il passare del tempo. Il comitato è costituito in prevalenza da un gruppo consistente di ragazzi e di ragazze affiancato da un nucleo formato da alcuni adulti in modo tale che entusiasmo e razionalità permettano la creazione di un mixage organizzativo di tutto rilievo. La sede della
struttura organizzativa è stata ubicata al numero civico 95 di Via Vittorio Emanuele III° che è il corso di Pietragalla a più alta densità pedonale e veicolare in modo tale che ogni cittadino possa contribuire liberamente ed in piena coscienza con un proprio sostentamento economico. La parte religiosa dei festeggiamenti come sempre avviene è organizzata dalla parrocchia di Pietragalla guidata da don Tonino Cardillo, mentre l’aspetto civile, ovviamente ricade sull’impegno di questo comitato il quale, in base al budget economico effettuerà le proprie scelte basate sia sullo spettacolo che sulle tradizioni locali. Ma per la festa del protettore di quest’anno c’è un’importante novità legata
all’intitolazione dell’area posta dinanzi all’entrata principale della chiesa madre che dallo scorso 8 dicembre 2008 dal punto di vista della toponomastica è denominata "Piazzale San Teodosio", un segno concreto e reale di devozione e di rispetto per la figura del santo e per ciò che rappresenta per l'intera comunità religiosa e civile pietragallese. Antonio Bevilacqua
Venerdì 13 marzo 2009
23 Oppido L’amministrazione comunale ha deciso l’aumento del servizio mensa alla scuola elementare
Il pasto dei bimbi è più caro Genitori sul piede di guerra. Incontro il prossimo 17 marzo OPPIDO LUCANO - Piccola rivoluzione alla mensa della scuola elementare di Oppido lucano. Per motivi di bilancio, l'amministrazione comunale del piccolo centro dell'Alto Bradano, ha deliberato in consiglio l’aumento dei buoni pasto per i piccoli studenti. L’aumento di dieci euro (da 40 a 50) per il primo figlio alle elementari e di venti euro (da 20 a 40) per il secondo ha suscitato scompiglio e proteste di numerose mamme. Da sottolineare che, comunque, per i terzi figli resta il pasto gratis. Dopo queste proteste è stata decisa una riunione tra famiglie, dirigenti scolastici e amministrazione comunale per martedì diciassette marzo alle 15 presso la palestra della scuola elementare. Tanti i punti da chiarire soprattutto alle mamme dei bambini che non sono ancora convinte di questo aumento. L’incontro, servirà anche all'amministrazione per mettere in evidenza il perché di questo aumento e su che base è stato deciso di portare a cinquanta euro il prezzo mensile dei buoni pasto. Intanto, nei giorni scorsi, alcune mamme hanno deciso di non far mangiare i pro-
Vietri, senso unico a corso Garibaldi Risolti tutti gli altri problemi
Una mensa scolastica
pri figli in mensa andando a prenderli all'ora di pranzo e riportandoli nel primo pomeriggio al ricominciare delle lezioni pomeridiane. Altre mamme, invece, nonostante il rincaro e la volontà di portare i propri figli a pranzare a casa, hanno desistito accettando le condizioni. Martedì, quindi, la riunione servirà a capire meglio la situazione, mettendo al corrente delle famiglie tutte le condizioni e specificando tutti i punti del provvedimento. I presenti, infi-
ne, potranno chiedere ulteriori spiegazioni sia al sindaco di Oppido Lucano, Rocco Pappalardo, che al preside dell'Istituto comprensivo Francesco Giannone, Franesco Biscione, rivolgendo loro domande e chiarimenti in merito. Per questi ultimi due mesi e mezzo di mensa, i genitori dovranno accollarsi questo rincaro che comunque resta minimo se confrontato al vero costo di un buono pasto. Rocco De Rosa potenza@luedi.it
VIETRI DI POTENZA - E’ l'unico tratto so, che si collega ad un'altra strada) si di strada del territorio vietrese in cui vi- incrociava con il traffico a senso unico ge il senso unico: si tratta di corso Ga- in discesa. E così alcuni cittadini della zona hanribaldi, che collega la zona centrale del paese (da piazza San Gerardo) a varie no pensato bene di segnalare e denunciare il fatto al coabitazione per poi arrimando della Polizia vare alla zona della colocale di Vietri, sotsiddetta “Taverna”. tolineando «la periIstituito nel dicemcolosità dell'intersebre del 2007 per sopzione stradale». perire ad alcuni proE riguardo a ciò, il blemi (impossibilità di comando della Politransito a doppio senzia locale ha reso noso, incolonnamenti e to, con ordinanza strada stretta). del quattro marzo, Ma dopo l'istituziol'istituzione della sene del senso unico, sognaletica orizzontano usciti fuori altri le e verticale con lo problemi, legati alla stop e l'obbligo di sicurezza del traffico a dare precedenza senso unico. Però, sulla strada comuquesti problemi, ora nale di corso Garisembrano finalmente baldi. sistemati, per la sicu- Una veduta di corso Garibaldi A renderlo noto il rezza dei tantissimi comandante della cittadini che abitano nella zona. Infatti, il senso unico in di- Polizia locale di Vietri, il tenente Lorenscesa da piazza San Gerardo fino a via zo Renna, che ha accolto la segnalazioGrassi Belli, si intersecava con un'altra ne dei cittadini scongiurando eventuali danni. strada di pochi metri, in salita. E qui c'erano problemi. Infatti questa Claudio Buono piccola salita (purtroppo a doppio senpotenza@luedi.it
Laurenzana Dura condanna del consigliere Mollica
Allacciamento alla rete del metano La Regione rallenta l’iter del Comune LAURENZANA - «E’ inaccettabile». Così il consigliere regionale della Federazione di centro, Francesco Mollica, ha giudicato il ritardo della Regione nel rilasciare la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera che il Comune di Laurenzana deve realizzare per il collegamento alla rete del gas metano. Un danno arrecato all'intera comunità, non solo di Laurenzana, ma dell'intero comprensorio del Camastra, «sia perché fino ad oggi la stessa ha dovuto comunque versare alla Snam una somma per la costruzione della condotta, sia perché i cittadini di questo comune, unitamente a quelli degli altri comuni non metanizzati, non possono usufruire dei benefici del gas me-
tano». E così che «ogni ritardo della pubblica amministrazione» finisce con il ripercuotersi sui cittadini. L’esponente politico regionale ha tenuto a sottolineare come «il lavoro degli Uffici regionali, denunciato dal sindaco, lascerebbe seri dubbi sul rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento che, costituzionalmente, devono essere assicurati dall'amministrazione nello svolgimento delle proprie funzioni». Infatti nel caso di specie «bisogna ha spiegato Mollica - contrastare tale fenomeno e fare in modo che l’amministrazione regionale sia da supporto e non da ostacolo alla crescita ed allo sviluppo delle comunità locali. E' neces-
sario far conoscere i motivi di tali ritardi, altrimenti inspiegabili, ed individuarne le eventuali responsabilità». Per l’esponente politico regionale «occorre attivarsi immediatamente per superare tali ritardi e compiere tutti gli atti necessari e dovuti affinché tutte le amministrazioni locali possano portare a termine la realizzazione di importanti progetti, quali appunto la metanizzazione e l'adozione del regolamento urbanistico». Per Mollica «il bene delle comunità non può e non deve essere legato a colori politici, in quanto dovrebbe essere il fine perseguito da tutti coloro che svolgono il proprio ruolo all'interno della pubblica amministrazione».
Balvano Mariani sulla chiusura dello svincolo
Strada provinciale 83 «A causa della frana disagi per gli automobilisti» BALVANO - Sono mesi che è chiuso lo svincolo tra Balvano e Vietri. Si tratta dell’ennesimo disagio stradale che non fa che confermare il fatto che «la Basilicata è la regione d’Italia più isolata. Senza aeroporto, collegamenti ferroviari precari e perennemente in attesa di quelli viari mai ultimati nonché al limite della sicurezza”. Così Gerardo Mariani, presidente di Basilicata Turismo, in vista del “Piano per il turismo” che la Regione si accinge a proporre. «Ma - questo l’interrogativo di Mariani - senza mezzi di
comunicazione e con le precarie strade lucane cosa possiamo offrire ai turisti? Forse i nostri amministratori non notano il problema, in quanto ben serviti da auto blu» ma i disagi non sfuggono ai cittadini. Per Mariani, insomma, «non è più tollerabile la situazione della provinciale 83» a causa della frana dei giorni scorsi. La Regione «ha investito la Provincia con un Piano di interventi pari al 20 per cento del Piano di Viabilità. Ma nel Marmo Platano di questo piano non si vedono tracce».
Il docente universitario si è aggiudicato il premio “Città di Bella”
Il libro di Natalini conquista gli studenti BELLA - Sandro Natalini si è aggiudicato il premio nazionale di letteratura per ragazzi “Città di Bella” per la sezione scienze. Questa sezione è una novità di quest’anno che il dirigente scolastico Mario Coviello, il responsabile della biblioteca Mario Priore e il direttore del premio Livio Sossi hanno fortemente voluto perché le indagini Ocse sui livelli di conoscenza delle scienze degli studenti italiani denunciano che in matematica e scienze l'Italia è agli ultimi posti a livello europeo. E per due giorni Sandro Natalini è stato ospite dell’Istituto comprensivo non solo per ritirare il premio ma anche per incontrare i giovani lettori che lo hanno premiato. Durante la due giorni Natalini ha divertito i ragazzi e i docenti
con i suoi laboratori durante i quali ha sperimentato originali tecniche illustrative di storie inventate dai ragazzi. Il vincitore del premio, inoltre ha parlato del significato del Mito. «Il mito antico - ha spiegato - costituisce un’aspetto fondante della cultura occidentale. Nel mito si fondono il valore catartico della favola e del teatro, in esso si esprime quella necessità di trasmettere valori religiosi, sociali e politici. Il mondo delle immagini ha dato da sempre vera vita al mito che si è trasmesso nel tempo, grazie all'immediatezza e all’accessibilità delle immagini». L’istituto comprensivo di Bella e le 15 scuole in rete per il premio e il torneo di lettura sono convinti che se l’approccio alle discipline scientifiche avviene in maniera ludica, con l'uso delle immagi-
ni e attraverso storie accattivanti, si possono ottenere buoni risultati. I libri di argomento scientifico che hanno partecipato al premio, oltre 50 delle più importanti case editrici italiane, sono stati prima selezionati dalla giuria degli adulti e poi letti e giudicati da 167 alunni dagli otto agli undici anni delle terze, quarte e quinte elementari di Avigliano, Vietri, Savoia, Perolla, San Cataldo e Bella nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2009. Sono stati i 167 alunni a decretare la vittoria di “E’ nato prima l'uovo o il dinosauro”, edito da Fatatrac, di Sandro Natalini, docente presso l'Università di Urbino di tecniche grafiche Oltre il libro vincitore del premio “Città di Bella” sono usciti anche “Due gatti e un cane” e “Il
La copertina del volume che si è aggiudicato il premio
nido del cuculo” L'enigma che il libro vincitore presenta è vecchio come il mondo: è nato prima l'uovo o…..? Enigma ancora più curioso «se a risolverlo è proprio una gallina, ma non una qualsiasi: la gallina Marisa si è laureata all'università Polloni di Milano, e sarà lei a raccontare al piccolo lettore di forme di vita primordiale, di di-
nosauri di ogni forma e colore. La gallina Marisa è l'insegnante che ogni bambino vorrebbe avere: non annoia mai, e annaffia tutti i suoi racconti con fantasia e curiosità, sempre a metà tra il divertimento e il sapere scientifico. L'incontro con scrittori e artisti del nostro tempo è un'occasione di crescita per i ragazzi e i docenti.
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LAVELLO - Si torna a parlare di aree Pip e aree Pals. Tema di moda di questi tempi anche in considerazione dei notevoli problemi legati alla mancata realizzazione delle opere di urbanizzazione in alcune zone alla periferia di Lavello in cui si sono insediate attività commerciali. Disagi, proteste ma soprattutto lungaggini burocratiche e dispendio di danaro pubblico sembrano essere all'ordine del giorno. Nella dilagante querelle arriva anche un convegno chiarificatore organizzato nei giorni scorsi dal Popolo della Libertà in materia di regolamenti relativi alle aree Pip e Pals. Alla tavola rotonda hanno preso parte tra gli altri Luigi Salierno, consigliere comunale di maggioranza, Domenico Gisondi , assessore ai lavori pubblici , Antonello Catarinella, assessore alla finanze, Antonino Captano,
Lavello L’impegno dell’amministrazione comunale sulle aree Pip e Pals
«Nuovo regolamento in tempi rapidi» vive sindaco ed assessore allo sport e Antonio Buldo, assessore all'agricoltura. «Noi - ha detto Antonello Catarinella - siamo vicini alle istanze dei cittadini e un primo segnale seppure consapevole che è poca cosa è stata l' approvazione del nuovo regolamento Tarsu approvato nel dicembre scorso con il contributo propositivo del Pd e della Primavera Lavellesi. L' impegno della amministrazione sarà quello di approvare un nuovo regolamento in tempi rapidi che sia il frutto di una concertazione con gli operatori del settore». Presenti anche gli operatori del settore quali il presidente del Cna, della Confe-
sercenti e numerosi imprenditori locali. Voce unanime: plauso all'iniziativa ma necessità stringente di approvare un regolamento snello privo di fronzoli più liberista e meno vincolato a norme e leggine che aumentano la burocrazia per l'imprenditore. A margine non si fa attendere, a riflettori spenti, anche l'intervento della Primavera Lavellese con l'esponente consigliere comunale Alfonso Fuggetta, imprenditore , da sempre particolarmente attento ai problemi legati alle precarie condizioni di “salute” delle aree di insediamento artigianale sorte alla periferia del centro abitato . «Il tanto pubbliciz-
zato tema del giorno- fa sapere Fuggetta - ovvero la modifica del regolamento delle aree produttive, ha messo a nudo tutta l'incongruenza dell'attuale amministrazione. Questa maggioranza costruita con il solo scopo di vincere le elezioni, frutto di una innaturale alleanza tra socialisti di sinistra e Pdl, con un gruppetto di non meglio identificati centristi a dare man forte ai primi, alla prima occasione, al primo provvedimento degno di nota, dopo circa un anno di normale quanto banale amministrazione, si è impantanata». «Il Pdl , sollecitata da una associazione di categoria - commenta Fuggetta - in-
dice un convegno sulla liberalizzazione delle aree P ip e Pals nel quale trova ampio consenso tra gli imprenditori, le associazioni, la stessa opposizione, critico invece nell'occasione, con un intervento poco convincente, l'assessore al ramo, l'architetto Bagnoli (socialista)». «Queste - sottolinea - sono le stranezze della politica, una proposta che trova tante convergenze, incontra l'ostacolo di una forza politica minoritaria che, ironia della sorte, è maggioranza nella maggioranza». «Il Pdl, dal canto suo, continua ad elemosinare l'approvazione dei socialisti per un po' di liberalizzazione, attraverso imbarazzanti
dichiarazioni e con molta circospezione e delicatezza, per non urtarne la suscettibilità». «Che cosa c'è dietro? Francamente è difficile decifrare un simile atteggiamento da parte del sindaco Annale e dei suoi, sicuramente c'è tanta incomprensione e tanto pregiudizio da parte di chi pensa che quant'anche la politica non serva a fare favori a qualcuno, debba servire a non fare presunti favori a qualcun'altro, sorvolando invece sull'interesse generale. Allora ecco la conservazione di regole, quelle del regolamento Pip e Pals ormai anacronistiche e inutili in un momento così difficile per l'economia e le imprese, regole che soffocano gli imprenditori negando loro condizioni migliori e negando alla collettività una speranza di sviluppo». Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
Genzano di Lucania Acquedotto Lucano avrebbe presentato una denuncia contro la “Olimpo”
Bollette finite nella spazzatura Una società privata doveva provvedere al loro recapito GENZANO DI LUCANIA - Tante “bollette dell'acqua”, anziché essere consegnate, sono finite nella spazzatura. Responsabile del misfatto è una società privata, la “Olimpo”, verso la quale è in corso una denuncia da parte dell'Acquedotto Lucano che non ha responsabilità di sorta in merito a quanto accaduto. Questi, nei dettagli, i fatti. Ci spiega un impiegato dell'ufficio di Genzano (al quale fanno capo i 7 centri dell'Alto Bradano) che l'Ente per cui lavora affida il compito della riscossione degli importi dovuti dagli utenti all' “Equitalia”. E quest'ultima società è solita, dopo aver stampato gli appositi bollettini di conto corrente col proprio marchio, servirsi delle Poste Italiane per la distribuzione. Ma l'ultima volta, a quanto pare, c'è stato un piccolo cambiamento: circa metà L’ufficio di Genzano delle buste intestate sono state passate alla società di cui sopra, dal nome altisonante che evoca il “monte degli dei”. Ma, purtroppo, da quelle mani poco affidabili (proprio come lo era il vizioso luogo della mitologia greca) le missive sono finite
dritte dritte all'immondezzaio. Questo perchè, presumibilmente, alcuni ragazzi incaricati alla distribuzione, dopo aver intascato il compenso, hanno ritenuto di poter sbrigare la faccenda nella maniera più semplice e veloce possibile, alla faccia del senso di responsabilità e d'ogni barlume d'etica. Così, da alcuni giorni a questa parte, è iniziato il via vai di gente presso l'ufficio dell'AL, ove è possibile venire in possesso di una copia della bolletta mai ricevuta, stampata al momento. Un disagio notevole soprattutto per chi, venendo da fuori, si ritrova a dover investire in tempo, denaro e pazienza. Ci si chiede, a questo punto: chi risarcirà stavolta l'utente, sempre ultimo anello della catena? E si spera che, quanto meno, nei prossimi conteggi non vengano calcolati interessi per gli inevitabili ritardi dei pagamenti. Perché questo equivarrebbe davvero a sfondare ogni limite di sopportazione. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it
LA VITA TRA LE RIGHE
Don Mazzi parla agli studenti di Lavello LAVELLO - Tappa lavellese per l'iniziativa La vita tra le righe promossa della Provincia di Potenza. Ospite: don Mazzi. Una profonda scuola di vita, quella del sacerdote, rivolta a quelli che ha chiamato i protagonisti della “primavera della vita”, i giovani. Dal ruolo della donna nella società a quello dei genitori all'interno del contesto familiare, dal ruolo di “quell'ospite inquietante”, la Tv ed il computer, nella vita di tutti alla scoperta della nuova stagione della vita degli uomini, l'adolescenza. d. m.
E’ Roccaldo Osanna
Nuova Venosa fa conoscere il candidato
Il Comune di Venosa
VENOSA - L’election day è sempre più imminente. Nella città venosina si susseguono riunioni più o meno alla luce del sole per scegliere i candidati da presentare all’elezione del nuovo consiglio comunale e quindi del sindaco. I primi a scendere in campo e a giocare a carte scoperte una lista civica: Nuova Venosa. Una sigla che negli ultimi tempi ha tenuto alto il dibattito politico soprattutto sul famigerato regolamento urbanistica. Il candidato alla poltrona di sindaco è Roccaldo Osanna, medico cardiologo presso l’ospedale San Carlo del capoluogo lucano. Domani, in una conferenza stampa prevista per le 10 nell’Hotel “Orazio” presenterà il suo programma. La sua coalizione ancora non è definita. Rumors parlano di alcuni forzisti, le aderenti ad “Azzurro donna” e alcuni di Alleanza nazionale. Di certo Roccaldo Osanna è stato uno dei fondatori di Forza Italia ed è presumibile vista la sua candidatura, che il partito di Berlusconi concorrerà diviso per l’elezione del sindaco. g. r.
L’educazione stradale vista dai bambini venosini VENOSA - Da qualche giorno 25 bambini girano per le strade di Venosa con la “mini-patente” rilasciata loro dai vigili urbani della cittadina oraziana. A conclusione del Progetto "Educazione stradale", sono stati, infatti, consegnati presso l'Istituto dei Padri Trinitari, attestati di partecipazione agli alunni iscritti all'ultimo anno della Scuola dell'Infanzia "Piani dell'Annunziata" di Venosa. L'iniziativa è stata realizzata a conclusione del progetto, elaborato dall'Amministrazione comunale d'intesa con la Direzione della Scuola, finalizzato a I bambini fornire ai bambini conoscenze sulla educazione stradale. Attraverso una serie di incontri i vigili urbani, Antonio Monteverde e Marianna Siviglia, hanno cercato di sensibilizzare la popolazione scolastica sui rischi che si incontrano sulla strada e di far acquisire comportamenti corretti ai bambini in gado di evitare gli incidenti stradali. «La scuola rappresenta, infatti, il contesto più idoneo per realizzare un accurato piano di strategie di prevenzione, informazione e sensibilizzazione - ci dicono Suor Filippina Casino, Direttrice della Scuola dell'Infazia "Piani dell'Annunziata, e Suor Lucia Provinzano - Un piano capace di avviare un processo di responsabilizzazione nei confronti delle regole e di modificare atteggiamenti e comportamenti errati». Un
progetto che dimostra la scelta di aprirsi all'esterno fatta dalla Scuola dell'Infazia "Piani dell'Annunziata”, che in questo modo ha fornito agli alunni strumenti concreti per orientarsi sul territorio. «L'iniziativa che abbiamo assunto d'intesa con il corpo docente e con i genitori degli alunni di questa scuola- ha sottolineato Carmine Miranda Castelgrande -concorre alla formazione dei futuri cittadini della nostra comunità». Nel mirino dei vigili-docenti non solo i bambini: «Gli incontri dovevano sensibilizzare i futuri utilizzatori di macchine e motocicli.- ha evidenziato Donato Averbene, Comandante della Polizia Municipale - Abbiamo cercato di rendere più responsabili anche gli adulti, invitando i bambini a vigilare sull'uso della cintura di sicurezza da parte dei genitori». Una scuola aperta al territorio e alle esigenze dei genitori, ritenuti i primi maestri-educatori dei propri figli. Ilcalendario delle attività prevede, infatti, la Festa dell'accoglienza, accompagnata da una celebrazione eucaristica ad inizio anno scolastico; un ritiro spirituale in prossimità del Natale e della Pasqua; incontri mensili sul rapporto genitori figli con Michele Dinardo, psicologo; corsi per i bambini su tematiche specifiche con Cerasole Anna Maria, psicologa. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
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Ma rimane la frattura con una parte della compagine politica Ieri spettacolo a Melfi
Partito democratico di Melfi In ricordo Sonnessa incassa la fiducia di Aldo Moro MELFI - Nell'ambito dell'ultimo direttivo tenutosi, il segretario del partito democratico di Melfi, Luigi Simonetti, ha ottenuto il rinnovo di fiducia da parte dell'intero organigramma della sezione federiciana. Non si tratta di un aspetto e di una questione secondaria, in considerazione che lo stesso Simonetti, era stato messo in discussione da una piccola parte del partito melfitano. Componente che non era presente allo stesso direttivo, nonostante fosse stata regolarmente invitata. Di questo gruppo fanno parte anche i due auto sospesi del partito, Guerrieri e Sonnessa, che in quanto tali non hanno diritto a partecipare attivamente. "Andiamo avanti e continuiamo a radicare e rafforzare la fiducia verso il Partito Democratico, sottolinea lo stesso Simonetti. Tra la gente e nel tessuto vivo della società". È stata dunque questa la conclusione della direzione cittadina del PD di Melfi, che ha analizzato e discusso l'attuale fase e ha riconsegnato al Coordinatore e al Gruppo Consiliare del PD il compito di continuare nell'azione politica, per marcare sempre più il profilo propositivo e l'idea di società del Partito Democratico, " Fermo restando che rimaniamo aperti al contributo di tutti coloro che lealmente vogliono rendere forte il PD", non manca di rimarcare lo stesso Simonetti, che come aveva già fatto in passato non chiude le porte ai MELFI - Nel piccolo centro del Vulture è ancora vivo il ricordo del fotoreporter lucano, Raffaele Ciriello originario di Ginestra, ucciso il 13 marzo del 2002 a Ramallah, in Palestina, nel valoroso esercizio della sua professione. A 7 anni dalla sua morte, l'Amministrazione Comunale in collaborazione con l'associazione di promozione sociale LucaniaMente, nell'ambito del Premio Fotografico “Raffaele Ciriello”, il prossimo 21 marzo presenterà nella sala consiliare del Comune il libro del giornalista-scrittore Daniele Biacchessi: “Passione Reporter”. Un libro dedicato ai fotoreporter italiani uccisi mentre raccontavano le atrocità della guerra. Passione Reporter è una trasposizione teatrale dell'omonimo libro edito da Chiarelettere. La prefazione di questo libro è di Ferruccio De Bortoli, direttore del Sole 24 ore: “Raffaele Ciriello, Ilaria Alpi, Miran
La riunione del Pd con Minniti del 10 febbraio scorso
dissidenti, cercando un coinvolgimento quanto più ampio possibile. "E importante continuare lungo questa strada, per arrivare pronti alla tornata elettorale della primavera prossima". Sottolinea sempre il segretario cittadino, al lavoro per l'individuazione di un candidato per le provinciali. " Stiamo lavorando ribadisce Simonetti. Il nostro obiettivo è proporre un candidato forte che risulti espressione di un consenso il più ampio possibile e che possa portare risultati im-
portanti". Inutile insistere troppo sui nomi, nel Pd la situazione è in continua evoluzione e solamente a fine mese si potrà avere un quadro maggiormente esaustivo. Nel frattempo il prossimo 27 marzo, Melfi sarà teatro di un incontro con l'On Raffaele Cananzi ( già Presidente Nazionale dell'Azione Cattolica). Sarà l'occasione per riflettere sull'attuale crisi economica e sullo stato sociale del nostro Paese, e per confrontarsi con il mondo dell'associazionismo cattolico che in questa fase, di incertezza e di grave complessità, è decisivo per la difesa degli ultimi e per l'affermazione di una società più giusta e coesa, dinamica ma solidale. Discuterne a Melfi sarà utile anche per il contesto cittadino, attraversato come tutte le realtà industriali da crisi aziendali e dei processi produttivi in cui i lavoratori, sia quelli stabili che quelli precari, rischiano di rimanere soli, con scarse prospettive per il futuro e abbandonati a se stessi. "La politica ha il compito di rispondere ai bisogni e agli interessi della società, conclude Simonetti, ed il PD vuole fare proprio questo, anche a Melfi dove l'azione dell'Amministrazione Comunale è appannata e il dibattito pubblico sembra avvitato sul pettegolezzo e molto poco interessato al grave momento". Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it
La comunità ricorda il fotoreporter
Sette anni fa moriva Raffaele Ciriello Hrovatin, Maria Grazia Cutuli, Antonio Russo, Enzo Baldoni non sono stati reporter che hanno lavorato dal fronte, ma hanno raccontato storie che stanno dietro gli orrori della guerra, anche se la frontiera che separa il conflitto della vita di tutti i giorni è sempre più sottile”. Daniele Biacchessi è vice caporedattore di Radio 24 Il Sole-24 ore. Uno dei protagonisti di questo libro è proprio Raffaele Ciriello, che proprio oggi 13 marzo di 7 anni, testimone scomodo di verità, venne ucciso da piombo israeliano, in terra palestinese. Il volume contiene una inter-
vista del giornalista lucano di Barile, Gennaro Grimolizzi al padre di Raffaele, dott. Giuseppe Ciriello, subito dopo la morte del fotoreporter di Ginestra. Raffaele Ciriello era un chirurgo plastico, ma bisogno di miti, di eroi, di visioni reali, ha scelto la carriera di fotoreporter perché voleva condividere le ansie e le sofferenze di tanti popoli alla deriva o in rivolta, la sua volontà di libertà e di giustizia, il suo impegno morale. Aveva gli occhi azzurri, voleva vedere l'inferno e l'ha visto, infine. La comunità arbereshe è soddisfatta di questa iniziativa alla me-
moria di Raffaelle Ciriello, che a sette anni dal suo barbaro assassino, lo si ricorda ancora in Basilicata. Per non dimenticarlo, Ginestra, ogni anno, indice un concorso fotografico alla sua memoria, nel quale partecipano scuole ed amatori della fotografia, con foto significative, che richiamano la pace, la fratellanza e la solidarietà. A. Raffaelle Ciriello trascorse, durante il periodo estivo, buona parte della sua infanzia e adolescenza a Ginestra, presso zii che abitano ancora adesso, nella piazza centrale del paese intitolata a lui. Girava, già allora, con una macchina fotografica riprendendo processioni, volti di anziani, sguardi di bambini, scorci del paese. Queste foto, custodite dalla moglie, furono apprezzate da tutto il paese, il giorno dell'inaugurazione della piazza A. Raffaele Ciriello. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
MELFI - Si è chiusa ieri a Melfi la stagione 20082009 del teatro ragazzi che l’assessorato alla cultura offre ogni anno agli studenti della città. Presso il teatro, Ruggiero II è andato in scena lo spettacolo della compagnia “Bonacreanza” dedicato al rapimento e l’uccisione di Aldo Moro. Roma via Caetani, 55 è un lavoro scritto ed interpretato da Lucilla Falcone che contiene filmati, musica e le famose lettere che lo statista italiano scrisse nei giorni della sua prigionia. La giovane attrice di Lavello interpreta tre personaggi, la figlia di Aldo Moro, una studentessa degli anni Settanta, lei stessa all’età di cinque anni, tanti quanti ne aveva all’epoca di quel tragico rapimento che segnò la storia della nazione. Il personaggio della figlia racconta quanto sia stato difficile la vita senza un padre al fianco. La studentessa ricorda come apprese la notizia del rapimento e spiega tutto quanto accadde nella società italiana, disorientata dal rapimento dei brigatisti. La bambina di cinque anni, infine, rammenta vagamente lo stupore per quei comunicati così strani delle Brigate Rosse. «Crediamo molto in questo lavoro – spiega l’autrice, Lucilla Falcone – perché proviamo a stimolare la curiosità degli studenti di oggi che, degli anni Settanta, hanno poche conoscenze. Riteniamo importante che un personaggio come Aldo Moro possa in un certo senso rivivere come uomo e come politico». Accompagnano l’interpretazione di Lucilla Falcone quattro ottimi musicisti di jazz che, nascosti dietro un velo sul palcoscenico, offrono spunti di grande eleganza allo spettacolo. Gli studenti di Melfi hanno apprezzato la messa in scena. «Temevo un racconto noioso – conferma lo studente dell’Ipssar, Antonio Casorelli – ma riascoltare le musiche di quel tempo, rivedere i filmati è stato interes-
Aldo Moro
sante». Portare la scuola a teatro non è sempre impresa facile. Da tre anni, vi riesce con ottimi risultati l’assessore alla cultura del comune di Melfi. «Il mio è un bilancio positivo – commenta l’assessore, Pina Carbone – considerata l’ottima risposta avuta dalle scuole. Intendo abituare i ragazzi al teatro ma anche abituarli su temi che poi diventano oggetto di studio dei loro programmi. Ecco perché abbiamo aperto la stagione con un musical sulla storia dei Promessi Sposi. Abbiamo poi inserito in cartellone uno spettacolo sul mondo di Giacomo Leopardi. Oggi lo spettacolo sul grande statista, Aldo Moro a trenta anni dalla sua morte». Il teatro Ruggiero II pieno e ordinatamente riempito dagli studenti di Melfi è stato il segnale più confortante dell’indice di gradimento registrato tra i ragazzi. Tutti sono rimasti al proprio posto fino alla fine della rappresentazione che ha coinvolto ed appassionato i giovani delle locali scuole superiori. Il silenzio in platea durante l’interpretazione degli attori e dei musicisti sul palcoscenico ed i calorosi applausi finali hanno sancito il grande successo di Roma via Caetani, 56. Ieri a Melfi la memoria di Aldo Moro è stata onorata con grande rispetto delle generazioni più giovani. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it
LA POLEMICA
«Navazio e la solitudine dell’ala destra» In questo momento lo trovo poco opportuno ed è gioco facile. Non mi è mai piaciuto giocare partite facili. Lo faccio solo per amor di cronaca. Tutti sanno della mia polemica con il sindaco Navazio sull'utilizzo del Teatro Ruggiero. Tutti sanno della mia idea di aprire subito la struttura a proiezioni cinematografiche. Tutti sanno del diniego e della diversità di vedute del sindaco che, invece di rispondere alle gravi responsabilità che lui stesso ha per una ristrutturazione devastante, ha seguitato a nascondere il problema continuando a dire, senza mai circostanzia-
re la sua idea, che il teatro Ruggiero doveva rimanere uno spazio in cui effettuare solo spettacoli teatrali. Ora cambia idea o forse no, ed io cerco di comprendere le sue dichiarazioni riportate dai quotidiani. “Solo gli sciocchi non cambiano mai idea”, quindi penso, ce l'ha fatta a capire, ci è arrivato. Ha cambiato idea. Seconda dichiarazione fatta dopo pochi minuti:“ Il teatro Ruggiero non diventerà mai un cine-teatro” e qui mi perdo. Porca miseria non ho capito bene,non ha cambiato idea. Il sillogismo è facile. In effetti
era anche partito bene con la citazione manzoniana ma poi si è perso per strada. Tutti si aspettavano la solita responsabilità regionale. La burocrazia regionale. La colpa a De Filippo. Ai comunisti. A chi gli impedisce di realizzare le sue grandi idee. Ai privati che non hanno il coraggio di investire nella edilizia dello spettacolo. Al calo degli spettatori nella sua rassegna teatrale sempre più disorganica. Alla gente di Melfi che non capisce, ai giornalisti che non capiscono, le banche non capiscono, i ragionieri non capiscono. Alle leggi comuniste che non glielo per-
mettono. Nessuno più capisce il nostro Sindaco. Dice solo che il Teatro Ruggiero non diventerà mai un cine-teatro nel giorno in cui organizza una squallida rassegna cinematografica di film commerciali. Cosa c'è da capire. In teatro si chiama “ teatro dell'assurdo” come quando in Aspettando Godot i due protagonisti dicono: “andiamo, si andiamo” e restano fermi. Fermi come siamo tutti noi in una città “freneticamente immobile” per dirla alla Flaiano. Si tratta solo di teatro dell'assurdo. E nasce un moto di tenerezza per un uomo che ha dato tanto per la città e che
non sa come uscire di scena. E in questa solitudine infinita mi viene in mente quella dell'ala destra abbandonato su una fascia mentre i giochi si fanno altrove. Ad aspettare il lancio di una palla che non arriva da nessuna parte. O almeno una “palla sporca” è arrivata dalla sinistra. Poi è finita fuori. Insomma, il sindaco è solo. Cade un velo di tenerezza sulla città. Anche l'opposizione non inveisce. E io non lo farò. Michele Francese Regista
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Sono settantaquattro i dipendenti della ditta tedesca che sono in cassa integrazione
Viggiano: in crisi anche l’Elbe In Val DAgri sono diverse le società che boccheggiano VIGGIANO - In cassa integrazione 74 dipendenti della Elbe Sud Italia, azienda tedesca produttrice di “alberi di trasmissione con dentature sofisticate.” La crisi economica si fa sentire e si fa sentire pesantemente nell'area industriale del comune valligiano. Una crisi reale. Non più a parole ma a fatti. Un quadro generale preoccupante che investe indistintamente diversi settori produttivi. Dalle “ultime”: quelle che hanno interessato l'azienda Vibac con le 37 unità in mobilità del reparto di metalizzazione, alla Spalberg Production operante nel settore del tessile (da diversi mesi i lavoratori sono in agitazione per le spettanze non pagate), fino ad accusare pesantemente il colpo, una delle aziende meglio strutturate come l'Elbe Sud Italia che dal 2 Febbraio scorso ha messo in cassa integrazione ordinaria, settantaquattro dei dipendenti assunti a tempo indeterminato. Radici lontane solide quelle della Elbe. Nata nel 1988 come DBM e acquisita poi dal gruppo tedesco nel 1993. Rinomata in tutta il mondo come costruttore di veicoli, impianti e macchinari che puntano sugli alberi cardanici Elbe più di 750.000 pezzi vengono costruiti ogni anno e provvedono alla trasmissione del moto - ha puntato sempre al processo di modernizzazione, innovazione tecnologica - attingendo a risorse economiche dalla Legge 488 - e provvedendo all'automatizzazione del processo produttivo. Ma, nonostante, l'evoluzione tecnologica e innovativa, l'effetto domino della crisi è stata inevitabile. Le primi voci preoccupanti, infatti, erano iniziate a circolare già nell'autunno
LA STORIA
L’azienda investe in zona all’indomani del sisma VIGGIANO - GRUMENTO NOVA - La storia della Elbe Italia Sud ebbe inizio nel periodo post terremoto del 1980, quello che sconvolse la Basilicata con il suo carico di morti e distruzione.. Periodo in cui il governo italiano per agevolare la ricostruzione aiutò la Basilicata con sussidi generosi, anche a favore dello sviluppo economico. “Così molte aziende - si legge nel giornale aziendale del gruppo Elbe - dell'Italia settentrionale iniziarono ad investire nella Basilicata. Una di queste fu proprio la Dbm di Mandello del Lario, produttrice di doppi giunti e alberi cardanici, che desiderava ampliare la propria produzione e decise quindi di fondare uno stabilimento” nel territorio grumentino, area industriale di Viggiano. Il progetto prevedeva la costruzione di uno stabilimento per 49 addetti entro gli inizi degli anni '90, ma l'andamento economico non rese possibile gli obiettivi prefissi anzi si rivelò peggiore. Con il mercato in crisi, la società di allora cercò un possibile acquirente per la piccola impresa, le cui dimensioni nel 1993, con 24 collaboratori, raggiungeva appena la metà di quanto programmato. Fu così che nel maggio scorso, fino a raggiungere, poi, la situazione critica all'inizio dell'anno, con un calo a picco delle commesse. Calo legato in maniera diretta alla crisi economica che ha investito l'America come maggiore cliente dell'azienda. E per tamponare la situazione di emergenza che l'azienda ha disposto dal 2 febbraio in cas-
Lagonegro Il sindacato denuncia: «Continuano le inadempienze»
Cantieri sulla Sa-Rc, la ditta Ferrara non si presenta all’incontro LAGONEGRO - Continuano le inadempienze sui cantieri dell'A3 della Salerno - Reggio Calabria. Non si rispetta il protocollo di intesa firmato nei giorni scorsi tra le parti sindacali, la Sis e l' Icet e continua «la mancanza di sicurezza, orario di lavoro oltre il limite della degenza umana (arrivato a 16 ore)». Inoltre per la terza volta la ditta Ferrara non si è presenta all'incontro di ieri pomeriggio convocato dalle Organizzazioni Sindacali per discutere delle problematiche legate al cantiere. Assente anche il responsabile della Sis (il consorzio di imprese italo - spagnole). La denuncia arriva nuovamente dalla Fillea, Filca e Feneal che ieri dovevano incontrare alcune ditte per parlare
delle continue e inadempienze sui cantieri, ma meno di cinque minuti dall'incontro, le Organizzazioni Sindacali apprendono che la Ferrara non c'era e neanche il responsabile della Sis, il geometra D'Agostino. Comportamenti scorretti per le Organizzazioni Sindacali che hanno chiesto con urgenza un incontro agli Uffici provinciali del lavoro. Nel frattempo niente è rispettato: «si firmano gli accordi e non si rispettano - spiegano i sindacati - da parte delle aziende, la sicurezza continuano a non esistere, nessuna verifica da parte di Asl e ispettori del lavoro e nessuna sorveglianza da parte della Sis, il tutto a discapito dei lavoratori e della loro vita». an. pe.
sa integrazione ordinaria a rotazione per le prime 13 settimane, le 74 unità lavorative. Diversi sono stati gli incontri tra la parte sindacale e quella aziendale per delineare un confronto sulla situazione. «Si sono svolti incontri quindicinali - ha spiegato la Rsu della Fiom - Cgil, Amedeo Dorsi - l'azienda è stata dispo-
nibile a confrontarsi e discutere, infatti, il prossimo giovedì, 19 Marzo, ci sarà nuovamente un incontro. Ad oggi comunque l'azienda non sa quali scenari possono aprirsi e ne fare previsioni di bilanci futuri. Io penso - ha commentato Dorsi - che fino all'estate problemi di chiusura e riduzione del personale non c'è ne
dovrebbero essere. Negli incontri precedenti - spiega il sindacalista - abbiamo chiesto che non venga messo in campo nessuna smobilitazione e delocalizzazione di macchinari. L'azienda ha preso l'impegno e lo sta rispettando. La fiducia che vogliamo porre ha detto - è al mercato americano e alla ripresa stessa del-
del 1993 la Elbe rilevò l'azienda capovolgendone nel positivo la propria sorte, riavviando la produzione. Un anno e mezzo dopo fu conquistato il primo importante cliente: ClarkHurth, produttore di assali e trasmissioni meccaniche, con sede ad Arco, sul lago di Garda. Il primo obiettivo era stato raggiunto. Il lavoro continuava ad aumentare e l'azienda poteva investire in nuova manodopera. Ben presto ci furono più di 50 collaboratori, impegnati nella produzione di doppi giunti. Dal 1998 l'azienda investendo in tecnologia e innovazione, produce gli alberi ruota solari per tutte le affiliate del gruppo Elbe. Dal 2001 l'azienda porta il nome di Elbe Italia Sud e continua a produrre soprattutto alberi di trasmissione con dentature sofisticate. Insieme alla consorella Elbe Italia di Abbadia, la Elbe Italia Sud copre l'intero mercato italiano e nel settore dei doppi giunti cardanici questo è il mercato più importante in Europa. Fra i suoi clienti annovera, oltre a quelle italiane anche società internazionali come la Dana, ZF di Passau ed la JCB, produttore inglese di macchine da costruzione. a. p. l'edilizia e infrastrutture. Il problema - ha continuato Dorsi - di fondo che il governo ne approfitta per comprimere i diritti dei lavoratori. La preoccupazione c'è . La speranza - ha aggiunto - è quando ci saranno i segnali di ripresa, ci sarà anche il nostro». Angela Pepe provinciapz@luedi.it
L’operazione è stata condotta dagli agenti della Guardia di finanza
Villa D’Agri, sequestrati poker illegali VILLA D'AGRI - Individuati e sequestrati dieci apparecchi elettronici illegali presso una sala bowling a Villa d'Agri dalla guardia di finanza. È questo il bilancio dell'intervento condotto nella giornata di mercoledì scorso dai militari della tributaria di Potenza nel corso di servizi a contrasto del gioco d'azzardo realizzato mediante apparecchi e congegni da intrattenimento. L'attività di controllo del territorio ha permesso ai militari di individuare una nota sala bowling di Villa d'Agri “Favola bowling” al cui interno il gestore deteneva otto apparecchi elettronici del tipo slot machine privi del nulla osta e del collegamento alla rete telematica, in totale violazione alle leggi previste e disciplinate dal testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza. Inoltre le fiamme gialle hanno accertato anche la presenza di ulteriori due apparecchi elet-
Guardia di finanza
tronici aventi una doppia scheda, che da comunissimo gioco del “tetris” diventava gioco simile a quello delle slot machine. Per il responsabile dell'esercizio pubblico, P.S. 53enne, oltre al sequestro amministrativo dei videogiochi, sono scattate anche le
sanzioni che partono da un minimo di 2.000 euro per ogni apparecchio nonché la segnalazione all'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. “Favola bowling” era già stata oggetto di controllo, nei mesi scorsi, dagli stessi militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Potenza ed in quella circostanza è stata accertata la presenza di ulteriori 18 apparecchi elettronici detenuti in violazione del Tulps. Prosegue attenta l'attività delle fiamme gialle potentine a tutela dei consumatori nel settore del gioco e degli apparecchi da intrattenimento perché il fenomeno del gioco a mezzo di slot machine continua ad essere oggetto di una costante attenzione in relazione agli aspetti di sempre maggiore pericolosità del particolare settore del gioco. Emilia Manco provinciapz@luedi.it
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Venerdì 13 marzo 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
San Mauro
Pisticci
Scuola smembrata
Riqualificazione dello Scalo
Il sindaco Diluca scrive a Berlusconi
Strage di eucalipti Era proprio necessario?
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a pag. 32
Buccico: «Via ad un progetto per sostenerla», crescono contatti e consensi
Matera 2019, idea condivisa L’europarlamentare Pittella: «E’ una sfida che ci deve interessare tutti» E’ PARTITA anche sotto un profilo istituzionale la rincorsa di Matera a diventare città della cultura nel 2019. Una candidatura che trova proprio nelle ultime ore l’unanime condivisione del Consiglio comunale pronto a mettere in pratica le sinergie e le procedure utili al conseguimento di tale obiettivo ma lo conferma anche l’europarlamentare del Pd Gianni Pittella parlando di «una sfida di tutti noi» e impegnandosi a sostenere questa prospettive direttamente nelle sedi deputate del Parlamento europeo di Bruxelles. Ma continua su più livelli la condivisione del progetto con un gruppo Matera 2019 che su facebook è arrivato a 896 iscritti e continua a incuriosire ed interessare. Funziona oramai da tempo anche il sito internet e si moltiplicano le occasioni di confronto, le discussioni e i progetti su tutti i portali che seguono questo tipo di impegno. In consiglio comunale l’altra sera è stata accolta la proposta del sindaco Emilio Nicola Buccico e della Giunta di predisporre un valido progetto per proiettare la città dei Sassi in una dimensione europea. «La città di Matera attende che venga lanciata questa sfida, che l'Amministrazione Comunale è pronta a sostenere e portare avanti attraverso un programma di iniziative e attività culturali rappresentative della nostra storia e delle nostre antichissime tradizioni - ha detto il Sindaco . In questo progetto saranno coinvolte tutte le forze cittadine, dalle associazioni ai cittadini, che, con la propria partecipazione e le proprie idee, potranno accompagnare l'Amministrazione in un percorso che mira alla valorizzazione e allo sviluppo del territorio e delle sue politiche culturali”. Il fascicolo di candidatura riguarderà
un progetto culturale europeo rispondente ad un tema specifico di dimensione europea, fondato a titolo principale sulla cooperazione culturale, e verrà presentato, quattro anni prima dell'inizio della manifestazione, dallo Stato Italiano alla Commissione Europea; quest'ultima costituirà una giuria, che dovrà redigere una relazione su tutte le candidature presentate. Dopo la raccomandazione della Commissione, e alla luce del parere del Parla-
mento Europeo e della relazione della giuria, il Consiglio sceglierà la “città europea della cultura». Sulla stessa lunghezza d’onda anche la posizione dell’europarlamentare Pittella che spiega in una nota: «La sfida del 2019 lanciata dal Sindaco di Matera e sostenuta da tutte le forze politiche cittadine rappresenta una sfida che deve interessare tutti noi. La Basilicata, regione dal respiro fortemente europeo, attraverso la sua classe
dirigente si impegni per sostenere quest'iniziativa che rappresenta un traguardo importante per tutta la comunità lucana. Il mio impegno da subito, sarà quello di rappresentare a Bruxelles il progetto di Matera capitale europea della cultura e di lavorare affinchè si possa raggiungere questo ambizioso obiettivo che può rilanciare, da protagonista, il ruolo della Basilicata nel contesto meridionale ed europeo».
28 Matera Marino Trizio critica la trasformazione dell’area verde con la gittata di altro cemento
Venerdì 13 marzo 2009
Un no ai parcheggi al Castello Nel Parco una striscia tra Sant’Anna e il Campus che fa discutere AREA verde “nutrita” con colate di cemento. E' la solita storia tutta materana, dove sembra che l'unica attività vitale sia quella di costruire in ogni angolo. Questa volta la zona interessata è l'area tra via Lanera e via Castello, dove è in programma la realizzazione di un parcheggio. Eppure nel 2002 il consiglio comunale, all'unanimità, deliberò di destinare a Campus universitario tutta l'area dell'ex ospedale, con il recupero delle zone verdi adiacenti, integrando tale intervento con il recupero del parco del Castello. “In questo recupero -ricorda Marino Trizio di Città Plurale- era compresa anche la striscia di terreno tra l'Istituto Sant'Anna e il Campus. Un'area cerniera che per i soliti cosiddetti disguidi tecnici era rimasta fuori dal progetto di riqualificazione del parco del Castello. Infatti, proprio su quell'area la precedente Amministrazione concesse poi una licenza edilizia per la realizzazione di una struttura sanitaria privata, con annessi appartamenti per il personale. Una licenza che fu bloccata e annullata grazie all'intervento delle associazioni e della cittadinanza attiva”. Alcune settimane fa la giunta comunale, nell'approvare la rimodulazione dei finanziamenti ex legge 64/86, ha però deciso di destinare 3 milioni di euro per la realizzazione di un nuovo parcheggio nell'area tra Sant'Anna e il Campus universitario. “Tutto questo -ha detto Trizio- è in contrasto con quanto previsto dal Piano regolatore. Classico esempio che, pur cambiando gli amministratori, la musica stenta a cambiare. Invece di completare l'intervento di riqualificazione in corso sull'area del Castello, facendo rientrare l'area di via Lanera, si decide un'ulteriore cementificazione che andrà a deturpare il recupero del Parco. L'attuale giunta comunale ha deciso di intervenire sulle ultime aree verdi previste dal Piano regolatore, prendendo inoltre una decisione in contrasto con tutti gli strumenti urbanistici in corso di definizione. E' questa la cultura urbanistica del centrodestra? A cosa serve -ha aggiunto Trizio- convocare grandi architetti, come è avvenuto per piazza Visitazione, se poi si fanno scelte dequalificanti per un'area di grande pregio per la città? Considerata la disponibilità
Azione Giovani in piazza 600 firme antiisolamento
L’area di Lanera nei pressi del vecchio Ospedale
dei fondi, si sarebbe potuto pensare all'area dell'ex Giardino Porcari, su cui si discute da anni. Si afferma che la decisione presa è per il bene della città e che migliorerà l'accesso ai Sassi. Noi abbiamo un diverso concetto del termine “bene”. Per noi il bene di una città significa riqualificazio-
ne, rispetto e valorizzazione dei luoghi, qualità delle scelte urbanistiche, qualità della vita e cura dell'ambiente e del paesaggio e non l'ulteriore abbraccio mortale del cemento di un'area destinata a verde. La giunta ha annullato ogni forma di confronto preventivo e di partecipazione
Progetto di grafica e innovazione
Fino al 19 le domande per gli impianti visivi per raggiungere i Sassi GRAFICA E innovazione per raggiungere con facilità i rioni Sassi e promuovere le attività del sistema camerale. Sono gli obiettivi del bando di concorso denominato “ Progettazione, grafica, realizzazione e posizionamento di impianti visivi indicativi e dei percorsi, per il raggiungimento dei rioni Sassi e promozionali del sistema camerale'', che la Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura di Matera, d'intesa con il Comune di Matera, ha indetto attraverso la propria Azienda Speciale CESP.«L'iniziativa -ha detto il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli - è finalizzata a dotare l'ente camerale di un sistema di identità visiva che rafforzi il dialogo tra il territorio urbano e le attività produttive, valorizzando ulteriormente gli antichi Rioni di tufo, location delle opere da realizzare». Le modalità di partecipazione al concorso possono essere rilevate consultando il bando sui sito del CESP , www.cesp.it o contattando l'Azienda speciale presso la sede della Camera di Commercio, in via Lucana. Le domande vanno presentate entro il 19 marzo 2009 presso l' Azienda Speciale della Camera di Commercio di Matera, Via Lucana 82 - 75100 Matera entro le ore 12 del giorno 19 marzo 2009.
democratica. I cittadini materani non vanno trattati come sudditi senza la possibilità di diritto di parola. Chiediamo perciò al sindaco di ritirare la decisione sul parcheggio di via Lanera e gli chiediamo anche un incontro per affrontare i problemi della città”. Biagio Tarasco
C’ERA anche Azione Giovani ha attivamente partecipato, in Piazza Vittorio Veneto, alla raccolta firme “No all’isolamento” indetta dal consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo e supportata, unitamente alla suddetta AG, anche dai giovani di Forza Italia, dall'UGL e dai Consiglieri Comunali delle liste civiche. Una scelta condivisa per dare una risposta contro l’isolamento che vive ormai da molto tempo la regione e la provincia di Matera in particolare. Grande è stata la partecipazione della popolazione materana che, toccata su una nota dolente quale quella del disagio dei trasporti, ha dimostrato fervido e vivo interesse. Più di 600 le firme raccolte nella sola giornata di domenica, ma il numero è sicuramente destinato a raggiungere soglie ben più alte. «Questo perché i lucani sono stufi di promesse al limite dell'utopia, quali le tanto agognate Ferrovie dello Stato nella Città dei Sassi, e hanno volto la loro attenzione a problemi di più immediata e reale attuazione: l'abbattimento dei costi per i trasporti aerei e ferroviari per gli abitanti della Basilicata». Ecco spiegato il grande entusiasmo con cui Azione Giovani Matera ha deciso di aderire alla proposta del Consigliere Regionale della PDL Pasquale Di Lorenzo, dimostrando ancora una volta, nonostante la giovanissima età dei suoi componenti, l'interessamento incondizionato e assoluto a quelli che sono i problemi che più toccano la realtà locale, nella speranza di poter far partire un assolo che si trasformi in coro e arrivi a “smuovere” chi ha la possibilità di rendere reali queste aspettative di giusto miglioramento per la vita della comunità materana e non solo.
Nominato ieri sera quasi all’unanimità
Commissione Igiene nuovo presidente Giovanni Vizziello IL CONSIGLIERE Comunale Giovanni Vizziello è il nuovo presidente della Commissione Consiliare Igiene Urbana e Ambiente. Il conferimento dell'incarico è avvenuto ieri pomeriggio nel corso della riunione della Commissione stessa, con voto unanime espresso da tutti i componenti. Vizziello sostituisce Domenico Genchi, che il mese scorso aveva rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico con una lettera in cui spiegava le proprie esitazioni a continuare nel percorso politico intrapreso. «Sono onorato per l'inca-
rico conferitomi da tutti i colleghi consiglieri - ha dichiarato il dottor Giovanni Vizziello. Avvertiamo la necessità di riprendere al più presto i lavori della Commissione, che in qualche modo hanno subito un rallentamento e che naturalmente necessitano di un nuovo impulso per la risoluzione dei numerosi problemi che riguardano il territorio comunale. Con l'assessore al ramo Michele Casino, con il quale sono anche legato da un rapporto di amicizia, la collaborazione continuerà e sarà totale su tutte le tematiche volte al miglioramen-
Giammichele Vizziello
to della qualità della vita cittadina». Il lavoro per il neo presidente non mancherà visti le tante questioni urgenti che interessano il settore e che dovranno essere affrontate nelle prossime settimane.
SPUNTI LA GESTIONE dei rifiuti a Matera è stata, da sempre, uno dei grossi problemi dell’Amministrazione comunale. Senza alcun dubbio l’attuale situazione è conseguenza diretta del pressapochismo, superficialità ed insipienza politica del centrosinistra. L’avvenuto sequestro della discarica di 2 settori chiusi dal Noe Carabinieri –nel dicembre scorso- ha peggiorato le cose: gli inquirenti li hanno giudicati esausti da tempo; in tutto questo –nonostante le rassicurazioni dell’ex assessore Montemurro- il V° settore risulta ancora completamente inutilizzato! L’impianto esistente sarebbe degno di indagine giudiziaria: costato 20miliardi ed inutilizzato visto che i rifiuti arrivano indifferenziati. Ha ragione Buccico quando definisce “irriguardoso il 6-7% dell’attuale differenziata”: ma che si è fatto in questi 2 anni? In questo caos dei rifiuti, si è costretti a stoccare i rifiuti a Pomarico ormai da 3 mesi,
I tanti rischi della gestione dei rifiuti spendendo circa 240.000 al mese!! E il V° settore? Nell’attesa delle autorizzazioni da Regione e Provincia, si scopre che la nuova vasca è stata realizzata per la differenziata in maniera difforme dal progetto (?); ci si è accorti che serviva una variante; la si è fatta suddividendo il V° settore in 4 parti, la Regione ha dato l’ok per l’impatto ambientale, si attende ora l’autorizzazione al collaudo, dopo la consegna in Regione delle integrazioni richieste; si attende il sì del dipartimento ambiente e poi 30 giorni per i lavori. La verità è che sulla discarica si rischia il dissesto finanziario. E, nel frattempo, un ennesimo episodio di incendio… Forse non avevano tutti i torti i residenti del borgo La Martella a protestare chiedendo interventi risolutivi. In tutto questo si riuscirà nella
raccolta rifiuti porta a porta? Il bando da 3milioni per la differenziata e la pulizia di suolo pubblico vedrà il nuovo gestore entro il prossimo aprile, come promesso dall’assessore Casino? Questo succede nel capoluogo di provincia dove si parla anche di compostiere domestiche (da assegnare con bando); altrove invece, a Montescaglioso, la differenziata –senza inutili e ripetute promessediventa realtà: è iniziato il servizio di raccolta “porta a porta” e sono stati rimossi definitivamente i vecchi cassonetti dell’immondizia. In pochi mesi raggiunta la soglia del 65%. E la differenziata a Marsico Nuovo ha raggiunto il 57%! Sempre Casino ha detto che entro il 2009 si arriverà al 50% della raccolta... Vedremo. Mentre si parla di differenziata,
nuovo bando, raccolta “porta a porta”, la città appare sempre sporca: la zona Paip 2 vive giornalmente sommersa tra i rifiuti ingombranti, i cumuli di materiale si trovano anche a pochi passi dalla sede cittadina dell’Arpab; la sporcizia e i rifiuti sono sempre sulla strada (via delle Tamerici e via Vena trasformate in discariche a cielo aperto); non si fa a tempo a ripulire dai rifiuti via dell’Industria che poco dopo tutto torna come prima! E’ vergognoso come non si intervenga elevando pesanti sanzioni ai cittadini e commercianti sporcaccioni, di cui è piena la città. E in questo clik sulla sporcizia in città, neppure i Sassi si salvano: il degrado abita anche qui. Sarà sufficiente avviare –come annunciato- il piano di bonifica dei rifiuti? A proposito dell’Arpab: final-
mente ha avviato controlli dell’aria, grazie all’intervento del difensore civico regionale Aprea. Sul cementificio, però, l’Arpab non ha dato nessuna risposta sulla qualità dell’aria nei pressi dello stabilimento sulla Murgia! Ma come funziona questo Ente? E ciò mentre le associazioni hanno raccolto oltre 1.000 sottoscrizioni per l’evidente ed insostenibile inquinamento del torrente Jesce, inserito dal Fai nell’elenco delle brutture d’Italia. A minacciare il corso d’acqua è la quantità dei liquami scaricata nel torrente, senza nessuna forma di depurazione: già 10 anni fa fu finanziato un progetto di disinquinamento del torrente, mai visti i risultati, però! A detta di Legambiente mentre Matera depura circa l’80% delle acque, Altamura non fa nulla... Anche qui miliardi di sprechi, con un depuratore mai andato in funzione. Meglio il Gabibbo o la magistratura?
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Tante le arterie cittadine che necessitano di interventi risolutivi e non di rattoppi
Buche e dissesti sulle strade Auto e moto in difficoltà, molte le denunce per incidenti Se siete per strada con la macchina o con la moto e vi trovate di fronte un guado, come quelli che si vedono nelle strade di campagna non sorprendetevi. In molte strade di Matera si sono aperti veri e propri crateri, con grave pericolo soprattutto per i motociclisti che possono anche rischiare disastrose cadute. In queste ultime settimane sono state numerose le denuncie dei motociclisti, ma anche degli automobilisti, contro il Comune di Matera, per incidenti causati dal manto stradale dissestato e pieno di buche che, quando va bene, deforma o spacca i cerchi di auto e moto, mentre, quando va male, qualche centauro finisce a terra. Domenica scorsa, in mattinata una pattuglia dei vigili urbani si è dovuta fermare per oltre due ore in viale Italia per presidiare “un buco”. La pattuglia è intervenuta nei pressi dell'incrocio con via dei Normanni a lampeggianti accesi per evitare che nessuno piombasse in quella voragine, dopo la segnalazione di diversi automobilisti incappati nel pericoloso buco. Il problema è di vecchia data. A Matera le strade malconce sono davvero tante per un totale di decine e decine di chilometri di asfalto da rifare. E il Comune fatica a
Tiene banco il caso dei locali chiusi in città
Confesercenti sulle agibilità Intervenga il consiglio comunale
La buca in via Maiorana e i rattoppi in viale Nazioni Unite
trovare le risorse per sistemarle. Via Olivetti, via Maiorana, via degli Aragonesi, viale delle nazioni Unite, via Casalnuovo (ingresso Sassi), via La Martella, la circonvallazione, le vie del Paip, sono solo alcune delle strade piene di buche profonde che necessiterebbero di interventi di bitumazione e non di rattoppi. In questo modo si eviterebbero i risarcimenti che giornalmente arrivano all'ufficio Economato del Comune di Matera dagli utenti della strada. Secondo una recente indagine della rivista Motociclismo le richieste di risarcimento danni vanno in
media dai 60 ai 2-3.000 euro per danni all'auto. Fino ai diecimila euro e più in caso di gravi lesioni fisiche, che di solito riguardano i motociclisti. Come succede in altri comuni d'Italia anche l'Amministrazione comunale di Matera si dovrebbe dotare di un “Reparto-Strade” impegnato nel monitoraggio costante e nel ripristino di marciapiedi e carreggiate. In qualche caso alle squadre di manutenzione ordinaria si affianca il Nucleo Intervento Rapido per la notte, i giorni festivi e i casi d'emergenzae. Sarebbe stato utile per quanto accaduto domenica scorsa in viale Italia, tanto per citare
il caso più recente. Manca anche un numero dedicato della Polizia municipale al quale inoltrare le segnalazioni di insidie stradali in modo che il servizio diventi metodico e la segnalazione non rimanga inascoltata. Da segnalare che quando piove e nei giorni successivi aumentano in modo esponenziale gli incidenti dovuti alle insidie del manto stradale specie se esso è già in condizioni precarie come è documentato dalle immagini. E con le piogge insistenti delle ultime settimane c'è da prevedere una valanga di risarcimenti. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
I guai sembrano non finire mai! In questi giorni stiamo assistendo impotenti alla psicosi collettiva scaturita dalla richiesta dei certificati di agibilità dei locali ad uso commerciale a seguito di alcuni controlli effettuati presso le stesse. La Confesercenti durante un seminario di presentazione sulle nuove direttive regionali riguardanti le richieste igienico sanitarie per i locali commerciali e produttivi avvenuto nell'ottobre 2007 presso le ASL di Matera, fece osservare alla nutrita platea che nella città di Matera le certificazioni di agibilità preoccupavano, da sempre, i tecnici e i professionisti. «La risposta alla questione, in quella sede, arrivò dicendo che gli Uffici preposti avrebbero trovato una qualche certificazione sostitutiva che avrebbe permesso la prosecuzione delle attività esistenti e l'avvio delle nuove. Dobbiamo affermare che purtroppo così non è stato. Infatti da alcuni giorni alcune attività hanno avuto il fermo am-
ministrativo, altre rischiano la stessa fine, le nuove attività rischiano di aprire in autocertificazione e chiudere dopo alcuni giorni. E' chiaro che a noi sta a cuore principalmente l'economia di questa Città che dopo la chiusura delle industrie del mobile imbottito rischia la chiusura di molti laboratori ed attività commerciali. Come Associazione abbiamo chiesto immediatamente all'Amministrazione Comunale di convocare una conferenza di servizi sulla questione, un po' quello che ci era stato promesso dopo la nostra riflessione nel seminario di ottobre 2007, senza ricevere alcuna risposta. Nel frattempo le attività oggetto delle verifiche continuano a rimanere chiuse. A questo punto auspichiamo una presa di coscienza dell'intero Consiglio Comunale, il solo che può esprimersi sovrano su questa questione; ma il tutto deve avvenire nel più breve tempo possibile perché la Città non merita questo ulteriore atto di ferocia burocratica».
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TAXI MATERA 3332685173
Chiara e Aurora
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Jazz Nostrum domenica DOMENICA alle Botteghe alle 21,30 si rinnova l'appuntamento con il Jazz Nostrum, una vera e propria reunion dei gruppi e dei musicisti che ogni anno viene organizzata dall'Onyx Jazz club. Ospite d'eccezione sarà Achille Succi, ai sassofoni e clarinetti. La “speciale jam session” comprende anche Cosimo Maragno, Tonino Dambrosio, Pippo Bianco, Giovanni Scasciamacchia e tanti altri jazzisti che, come ogni anno animeranno il Jazz Nostrum. Achille Succi, nato a Modena nel 1971, è uno dei talenti più interessanti nel panorama dei musicisti italiani emergenti. Autodidatta, ha studiato tra l'altro al "Berklee College" di Boston, e a "Siena Jazz", dove oggi è docente. HLa collaborato con Dave Liebman, George Russell, Kenny Wheeler, Steve Coleman, Ernst Reijseger, Carla Bley, Louis Sclavis, Bruno Tommaso, la New Jungle Orchestra di Pierre Dørge, l'Italian Instabile Orchestra etc., suonando in varie nazioni come Francia, Repubblica Slovacca, Svizzera, Belgio, Germania, Slovenia, Danimarca, Israele, Tunisia, Brasile, Australia e Stati Uniti.
Solo Show con Capossela LA stagione concertistica Matera in Musica 2008/2009 continua oggi alle ore 21, con il concerto “L’artista errante”. Il palco del Teatro Duni di Matera ospiterà l’Orchestra della Magna Grecia e Vinicio Capossela, con il suo Solo show. «Il Solo Show - dichiara l’arista - trae la sua ispirazione non dal circo (palcoscenico di artisti, trapezisti, giocolieri) ma da quelle tende che, ai tempi del Barnum, gli venivano messe di fianco, e da quella posizione prendevano il nome». Biglietti in prevendita al teatro Duni.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). Alle dolcissime gemelline Chiara ed Aurora Guida una valanga di baci ed auguri per il loro primo compleanno dal nonni Gianni e Giuseppina, dagli zii e dalla mamma Caterina ed il papà Emiliano.
SERVIZI SOCIALI
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 VEZZOSO Via Lucana 289 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/310004 0835/262260 0835/336882 0835/331314
Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
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Imbriani al Centro Levi OGGI alle 18 nel Centro Carlo Levi in piazzetta Pascoli, si svolgerà l’incontro “Tra retorica, poesia e rivoluzioni: l’idea d’Italia in Lomonaco, La Vista e Sole”. Relazionerà la professoressa Maria Teresa Imbriani. Imbriani, socio deputato della Deputazione di Storia Patria della Lucania, è dall’anno accademico 2002-2003 docente a contratto di Critica letteraria presso l’Università degli Studi della Basilicata. Dottore di Ricerca in Italianistica con particolare riferimento alla Letteratura meridionale dell’Università “Federico II” di Napoli, si è occupata di storia della critica letteraria, pubblicando per la collana dei “Carteggi D’Ancona” della Scuola Normale di Pisa, l’edizione del Carteggio D’Ancona-Torraca (Pisa 2003).
Melarido con Franco Neri MELARIDO '09 presenta Franco Neri sabato 21 marzo alle 21 al teatro Duni. Biglietti d'ingresso dello spettacolo: 20 euro per la galleria e 25 per la platea. Nel 2003 nasce "Franco, oh Franco!" ovvero come vivere felici al nord mangiando pane e melanzane; un calabrese integrato al nord: vita, vicissitudini e folklore. La presenza a "Zelig Circus" nel 2003 e nel 2004 rafforza la sua popolarità avvicinandolo ancora di più alla gente: egli continua a portare in tour il proprio spettacolo evidenziando quei risvolti della vita dove almeno una volta a tutti è successo qualcosa di simile. Per ulteriori informazioni su biglietti e abbonamenti e per prenotare il posto al teatro Duni è possibile contattare la Quadrum di Matera al n. 0835.334859 oppure al n. 3206338008 oppure il teatro Duni di Matera al numero 0835/331812.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072
IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.
•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Due partite 18 - 19,45 - 21,40
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•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 I love shopping 19 - 21,30
•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Verso l’Eden 17,30, 19,30, 21,30 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Katyn ore 17,30 e 19,30 Underworld: la ribellione dei Lycans ore 21,30
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Riposo settimanale •CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
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Intanto la prossima settimana dovrebbe insediarsi il nuovo Comitato del distretto dei salotti
Sulle banche intervenga il Prefetto «Serve l’aiuto alle imprese per non affossare il settore» E’ il rapporto con le banche il grande scoglio da superare per le imprese e quelle del mobile imbottito non fanno eccezione. A disegnare i contorni di una convivenza difficile è Angelo Calculli componente del Comitato di distretto che la prossima settimana si riunirà per la prima volta per eleggere alla presidenza l’imprenditore ed ex assessore Tito Di Maggio che proprio sul rapporto con le banche e sugli spazi di accesso al credito dovrà lavorare e molto. «Continua imperterrita, l'azione devastante e destabilizzante operata dalle banche nei confronti delle imprese del settore del mobile imbottito: nonostante gli allarmi lanciati in conseguenza di gravi fatti avvenuti nelle scorse settimane non vi è alcun segnale di timoroso ravvedimento; anzi la barriera si alza più forte operando un grosso freno nello sviluppo e nella ripresa del settore duramente colpito dalla crisi dei consumi e delle valute. Una operazione di “fioretto”che vede le banche assurgere a entità dotata di un potere gestito in modo assolutamente arbitrario e, soprattutto, fortemente in controtendenza rispetto alle disposizioni della Banca d'Italia e, ancor più, alle indicazioni del governo che più volte si è appellato ad un sostegno finanziario indispensabile per la ripresa. Non è un accanimento verso il sistema banca, è soltanto una presa d'atto: nel nostro territorio e
Angelo Calculli
nel nostro settore non vi è alcuna volontà da parte delle istituzioni finanziarie a credere in un possibile recupero e ripresa» sostiene Calculli. «Se analizziamo quanto accaduto in questa settimana ci rendiamo conto di essere davvero arrivati al capolinea: dovremo scendere tutti. Ci vediamo costretti a dover combattere ora contro un arbitrio che ha dell'assurdo e che non trova alcuna giustificazione
nè logica nè industriale; le banche pur in presenza di regolarità di rapporti e puntualità nei pagamenti verso i fornitori “cassano” le ricevute bancarie che le aziende, pur dotate di castelletto chiedono di poter anticipare sottraendo cosi alle stesse la linfa finanziaria che serve per poter mantenere in vita le produzioni. Prescindendo dall'azzeramento dei fidi e dalle richieste di rientro, che in questo periodo abbon-
dano e che comunque dovrebbero essere oggetto di motivata ragione, si è ora passati da esprimere illegittimamente ed arbitrariamente pareri sulla solvibilità delle transazioni commerciali tra clienti e fornitori che non trovano alcuna spiegazione se non nella cecità e miopia finanziaria che, purtroppo, è tipica del nostro territorio dove banca significa solo “raccolta” o “impiego ipergarantito”. Le banche oggi sono responsabili del futuro del nostro territorio, del futuro del nostro settore e dei risvolti negativi che potranno derivare dall'atteggiamento di chiusura perpetrato. Credo sia il caso, con la necessaria collaborazione delle associazioni di categoria, tutte, di avviare una manifestazione seria, corposa e coinvolgente che possa consentire al Prefetto di Matera di intervenire nuovamente sulla questione ma in modo assolutamente determinante e chiarificatore affinchè la posizione delle banche verso il settore del mobile imbottito emerga chiara e trasparente e non sia velata all''ombra dell'indiscriminato ed immotivato arbitrio. Vogliamo sapere con estrema chiarezza se le imprese, piccole medie e grandi, possono contare sul sostegno, seppure minimo, del sistema finanziario locale o se da parte del sistema stesso si vuole tirare i remi in barca, a scapito di quello che nella storia le imprese hanno generato per le banche stesse».
Provincia, un sistema informatico per la gestione delle pratiche ambientali LA Provincia di Matera avvierà entro il mese di maggio un sistema informatico per la gestione delle pratiche ambientali (SIAM). Il progetto che riguarda il settore Ambiente, è utilizzato da altre Province italiane ed è prodotto da una società emiliana. I dipendenti della Provincia nel settore Ambiente, hanno iniziato la formazione specifica che durerà fino alla fine di aprile. Ogni dipendente avrà un accesso personalizzato, a seconda delle pratiche di cui si dovrà occupare. Il sistema costruito per funzionare via web, potrà funzionare anche in hosting (rete interna della Provincia di Matera). Grazie a SIAM ci si potrà rendere conto della situazione delle pratiche, del loro iter autorizzativi, ecc. «Il sistema - dichiara l'assessore provinciale all'Ambiente, Franco Labriola consentirà alla Provincia di Matera di avere un controllo ed una gestione delle pratiche ambientali puntuale ed immediata. Attraverso il Centro servizi territoriale della Provincia, contiamo di trasferire questa esperienza innovativa a tutti i comuni della Provincia, in continuità con le politiche di eccellenza messe in campo in questi anni. Questa attività conclude l'assessore - rientra tra gli interventi in tema di innovazione tecnologica della Pubblica Amministrazione locale».
In onda tutte le domeniche «E’ stato affrettato il giudizio espresso due anni fa dai consiglieri dell’opposizione»
Su Trm i diritti dei consumatori
Il consigliere Nicoletti sull’esito dell’operazione “Ginestra”
SARA’ trasmesso anche in Basilicata, su Trm (ogni domenica alle 19,50, in replica lunedì alle 18 e martedì alle 17), “SalvaDiritti”, il nuovo programma televisivo dedicato ai diritti dei consumatori. “SalvaDiritti” va in onda, per dieci puntate a cadenza settimanale, sul canale 844 Sky di Puglia Channel e su un circuito di tv locali del Sud Italia. Ogni puntata, della durata di 25 minuti, si articola in news, approfondimenti, sondaggi e commenti dell'avvocato in studio. Utenze domestiche, prestiti, banche dati pregiudizievoli, mobilità, mutui, carte di credito, vacanze, acquisti a rate e insidie del web sono solo alcune delle piccole e grandi questioni di ogni giorno che saranno affrontate in “SalvaDiritti” con consigli pratici, suggerimenti, proposte di rimedi e scappatoie. La trasmissione è collegata al sito www.salvadiritti.it, sul quale è possibile rivedere il programma, consultare gli approfondimenti a cura della redazione, scaricare la modulistica e entrare in contatto con la redazione, partecipando ai forum e alle riunioni di redazione trasmesse in streaming. “SalvaDiritti” è una produzione Infosei. La conduzione è affidata alla giornalista Barbara Masulli. Servizi e rubriche a cura della redazione coordinata dalla giornalista Valeria Blanco. In studio, l'avvocato Massimo Melpignano, esperto in diritti dei consumatori, è a capo dello staff
«LA violenza sessuale non ha bisogno di presentazioni; è espressamente condannata dalla legge, e costituisce un crimine contro la persona offesa; come tutte le forme di violenza perpetrate, come in questo caso, a danno di minori, donne, anziani e soggetti ipovalidi, va sempre ed unanimemente condannata». Sono le parole del consigliere comunale, nonché presidente della Commissione Politiche Sociali del Comune di Matera, Emanuele Nicoletti. Nicoletti è intervenuto in merito all'archiviazione dell'operazione “Ginestra”, il caso di violenza di gruppo, avvenuto nell'agosto 2007, nel quale quattro giovani di età compresa tra i 21 e 24 anni furono accusati di violenza di gruppo e sequestro di persona a carico di una minorenne. «Non è un caso che alcuni giorni fa, il Consiglio dei Ministri abbia approvato il nuovo decreto legge anti-stupro, - ha affermato Nicoletti - contenente importanti novità per le donne vittime di abusi sessuali (l'obbligatorietà della custodia cautelare in carcere e la conseguente esclusione dagli arresti domiciliari per i delitti di prostituzione minorile, pornografia minorile, turismo sessuale, violenza…), a seguito delle tristi vicende riportate sulle cronache giornalistiche. Sebbene sia necessario mettere in atto ogni misura finalizzata a tutelare soggetti esposti a tali crimini e a reprimere qualsivoglia condotta violenta con pene severe e certe,
Barbara Masulli
legale. La regia è di Gunther Pariboni, con esperienze in Rai e alla Cnn. Nel corso della prima puntata di domenica prossima, Renata Villa, responsabile Enel delle relazioni con le associazioni dei consumatori, affronterà alcuni problemi relativi alle bollette dell'energia elettrica e del gas. Da oggi è possibile risolverli anche senza ricorrere al giudice. Grazie a un accordo con 16 associazioni dei consumatori, Enel è la prima azienda energetica in Europa ad aver avviato una procedura di conciliazione on-line sui reclami. Nel corso della stessa puntata si parlerà anche del pericolo di finire nelle banche dati dei cattivi pagatori, di crisi economica e dei bonus del Governo.
«Tutelare la dignità dei cittadini»
Il consigliere Emanuele Nicoletti
non può passare inosservato quanto accaduto nella città di Matera nella vicenda dei quattro ragazzi accusati di violenza sessuale nell'agosto 2007. Un mancato approfondimento di questa storia, passata in sordina e non più con il clamore di un tempo, costituirebbe un fatto parimenti grave nei confronti di chi viene descritto talora come “mostro”, talaltra come “innocente sino a prova contraria”. Il provvedimento di archiviazione espresso dalla Procura - continua Nicoletti - pone fine a un iter giudiziario che ha destato non poca risonanza nella città dei Sassi, sia dal punto di vista mediatico che politico; non sorprende la vicenda di cittadini già
processati e condannati dalla “piazza” ma successivamente assolti dalla magistratura. Vicende analoghe come quella accaduta nella scuola di Rignano Flaminio ne sono un esempio. Il mio intervento, pertanto, non ha il compito di moralizzare l'opinione pubblica ma di offrire un momento di riflessione a coloro i quali, operando nell'amministrazione della città, si impegnano a conseguire il benessere della stessa tutelando la dignità di tutti i cittadini; il bene della collettività come fine, quindi, e non come mezzo. Mi riferisco ad alcuni consiglieri di opposizione che, dimentichi di un ruolo istituzionale che implica rispetto dell'autonomia e
dell'operato della magistratura, si fecero allora promotori della richiesta di costituzione del Comune di Matera a parte civile per la vicenda ora archiviata. In qualità di presidente della Commissione Politiche Sociali del Comune di Matera, ritengo sia stato affrettato il giudizio espresso all'epoca dai colleghi di opposizione che, a seguito di quanto accaduto, proposero tra i lavori della Commissione stessa la discussione specifica del caso poi tramutata in Consiglio Comunale in un ordine del giorno generico avente ad oggetto la condanna della violenza. Se è vero, come dicevano gli antichi romani, che la verità è figlia del tempo, è altrettanto certo che sarebbe stata più decorosa l'osservanza di una condotta equilibrata da parte di chi per primo rappresenta gli organismi istituzionali; sarebbe stato opportuno evitare quanto più possibile condotte demagogiche finalizzate a cavalcare, come paladini di un giustizialismo d'altri tempi, il clamore suscitato. Nonostante siano lontani i tempi della “caccia alle streghe” e dell'oscurantismo della ragione, non è mai troppo remota l'ipotesi di un loro ritorno. Pertanto ribadendo la mia assoluta condanna di stupri e violenze, esprimo la mia piena solidarietà ai protagonisti di questa vicenda infelice, invitando alcuni egregi colleghi consiglieri ad archiviare, assieme al caso, atteggiamenti oscurantistici per i quali non sono previsti rinvii a giudizio». matera@luedi.it
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Decapitati anche gli storici eucalipti, polmone verde del rione a due passi dalla Valbasento
Strage di alberi a Pisticci Scalo Non piace il progetto di taglio al tappeto del Comune PISTICCI SCALO - «Può capitare di passare da Pisticci Scalo e pensare di essere in un lembo di foresta amazzonica saccheggiata da tagliatori di legname. Certo lo sfoltimento e la manutenzione del verde sono assolutamente importanti per la sicurezza degli abitanti e la difesa di un inestimabile patrimonio pubblico». Lo ha detto al Quotidiano, Salvatore Russillo, residente nel borgo industriale. «Credo ci siano modi e modi di declinare il termine “manutenzione” del verde -ha voluto sottolineare- e credo sia stato declinato in maniera assolutamente sbagliata. Vorrei, infatti, chiedere al sindaco, a cui ho inviato una lettera, (e per conoscenza anche al Prefetto di Matera e al Comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato di Matera) quali sono stati i criteri adottati per il taglio degli eucalipto all'interno del quartiere residenziale di Pisticci Scalo. Forse si poteva adottare il taglio di una parte degli alberi per quest'anno e programmare per l'anno prossimo un altro intervento, si poteva, forse, iniziare da quelli più pericolosi per poi passare ad una manutenzione maggiormente ordinaria nell'ambito di una programmazione più normale. Invece no. Si è tagliato tutto ad altezza, certo, regolare, ci mancherebbe altro, ma quello che mi chiedo è se chi ha responsabilità di governo del Comune ha pensato alle conseguenze di questo taglio con l'approssimarsi dell'estate. Invito il sindaco e la sua giunta -ha continuato provocatoriamente Russillo- a venire a trascorrere a Pisticci Scalo la prossima estate, da giugno, anzi, da fine maggio, fino a settembre inoltrato, dalle 11 del mattino alle 19 di sera, tutti i giorni, e recarsi a fare la spesa, a farsi una passeggiata, a svolgere la normale attività quotidia-
Marconia Sarà Centro per la creatività Gli eucalipti tagliati al rione di Pisticci scalo. Un taglio regolare e pianificato, che, come denunciano i residenti, ha privato l’area di un vitale polmone verde, considerata la vicinanza con l’area industriale della Valbasento. Il Comune difende il suo operato
na. Gli alberi sono stati e sono una salvezza in un luogo come il quartiere, in prossimità di un sito industriale e di un territorio caratterizzato soprattutto in estate dalle elevatissime temperature. Gli alberi costituiscono un polmone indispensabile. Ma questo deve essere sembrato un dettaglio agli amministratori. Così come un detta-
glio devono essere sembrati i due alberi di pino tagliati a raso da terra proprio all'ingresso del quartiere all'incrocio tra via cavalier Vena, via Pomarico, via della Stazione e viale Mattei. Alberi per il cui taglio chiediamo una giustificazione, anche perché esiste una normativa specifica proprio per la tutela degli alberi di pino.
Ma passiamo avanti, sarebbe anche interessante conoscere quali sono stati i guadagni che il Comune ha ricavato dal taglio di tutti gli alberi effettuato a Pisticci Scalo e chiedere che quanto finito nelle casse comunali possa essere utilizzato per Pisticci Scalo, per arredo urbano, per incremento della sicurezza, o comunque per progetti su cui la cittadinanza della frazione possa essere chiamata a pronunciarsi. Per il momento invece -ha concluso- di tutto questo nemmeno l'ombra proprio quella che ci è stata sottratta dall'abbattimento degli alberi”. Interpellato telefonicamente, il sindaco di Pisticci, Michele Leone ha così replicato: «Stiamo facendo opera di manutenzione straordinaria e la ricomposizione del verde, cosa mai fatta in passato. Tutta l'operazione, inoltre, è stata supervisionata dal Corpo forestazione dello Stato e da esperti di silvicoltura». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Montescaglioso Pd polemico sulla gestione del sindaco Venezia Auto in fiamme
«Scuola, decisioni a senso unico» MONTESCAGLIOSO - Il Partito democratico di Montescaglioso torna a far sentire la sua voce in merito al dimensionamento scolastico. In un comunicato diffuso alla stampa presso la sede montese del Pd, si rende nota la decisione, assunta nei giorni scorsi, dal consiglio regionale: nel Piano predisposto è stata approvata, per le scuole di Montescaglioso la proroga di un anno dell'assetto attuale, che prevede due istituti e due Direzioni, mentre il sindaco di Montescaglioso, Mario Venezia, avrebbe sottoscritto l'impegno di rivederlo entro i prossimi dodici mesi. A margine di questa comunicazione, il Pd fa riferimento ad una «incapacità dell’Amministrazione comunale a salvaguardare gli interessi della comunità». Secondo il Partito democratico montese si è giunti a questa soluzione dopo alcuni cambiamenti di idea, negli ultimi mesi, da parte degli amministratori comunali di maggioranza. A tal proposito si ricorda che dapprima è stata richiesta una deroga condizionata; poi si è cercato di istituire un solo Istituto; in seguito è stata avanzata la proposta di creare due istituti comprensivi, per terminare con la richiesta di una deroga. Si sottolinea come tutti questi passaggi siano av-
Montescaglioso
venuti senza la convocazione di un consiglio comunale, nel quale si potessero confrontare le posizioni esposte da parti in causa, dirigenti, docenti e famiglie interessate. Da parte del Pd si chiede di convocare una seduta consiliare aperta e coinvolgere le scuole, i docenti e le famiglie, in modo da «ridisegnare il profilo dei nostri istituti in maniera consapevole e nell'esclusivo interesse della comunità». Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
nella notte a Pomarico POMARICO - In fiamme un'utilitaria nella zona edificio di Pomarico. Nella notte fra mercoledì e giovedì, Antonio Dimuccio ha trovato la sua automobile mangiata dalle fiamme. I resti dell'autovettura non presentano tracce che porterebbero al dolo dell'episodio; inoltre, neppure nell'abitacolo della stessa sono stati ritrovati segnali che potrebbero condurre verso l'ipotesi della mano esterna. Dunque, molto probabilmente, almeno secondo le indiscrezioni raccolte comunque da fonti ufficiali, dovrebbe essere stato un corto circuito a far partire l'incendio. La parte più danneggiata dell'automobile è quella anteriore. Paura a parte, danni a persone o ad altre cose non ce ne sono stati. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
Verde attrezzato Parte il restyling
Marconia di Pisticci
PISTICCI - Il complesso del verde pubblico attrezzato di Marconia sarà finalmente riqualificato e, soprattutto, avrà una destinazione specifica. A differenza che nel passato, quando la struttura è stata prima realizzata e poi riparata in seguito alle scorribande di vandali che l'hanno resa inservibile, salvo essere nuovamente lasciata al suo destino e reiteratamente distrutta, questa volta c'è un progetto finalizzato alla sua assegnazione. L'immobile del verde attrezzato assieme all'intera area saranno, infatti, destinati a Centro per la creatività in seguito alla sottoscrizione, avvenuta mercoledì scorso, tra il Comune di Pisticci e la Regione Basilicata, di una convenzione che investe il Comune del ruolo di soggetto attuatore dell'intervento di recupero e rifunzionalizzazione del complesso con l'obiettivo di destinarlo a Centro per la creatività per un costo complessivo di 650mila euro a carico delle risorse dell'Accordo di Programma Quadro “Lavoro e politiche sociali”. L'intervento contribuisce alla creazione di una rete regionale di Centri per la creatività volti a rafforzare il potenziale competitivo in termini di mercato e apporto all'economia locale, sfruttare le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale, consolidare le reti di cooperazione internazionale ed educare e formare i giovani alle nuove professioni. Oltre a Pisticci, infatti, hanno beneficiato di convenzioni del tutto simili, in quanto tutte finalizzate al completamento di immobili su cui sono già stati realizzati interventi pubblici, altri quattro Comuni lucani, i cui spazi candidati a progetto, una volta recuperati, assicureranno l'incontro di diverse discipline creative e risulteranno collegati fra loro in rete. Per il recupero del Ver-
de attrezzato di Marconia si stima che i lavori dureranno circa un anno. Il sindaco di Pisticci, Michele Leone, che ha apposto la sua firma sulla Convenzione a fianco di quella del presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, ha espresso grande soddisfazione per questo intervento che consentirà il definitivo rilancio di un complesso finora abbandonato a se stesso e privo di concrete prospettive di utilizzo. «La Convezione sottoscritta tra il Comune di Pisticci e la Regione Basilicata -ha detto il sindaco- va a dare impulso a un progetto molto importante, in quanto consente di recuperare e inserire nel nostro circuito urbano uno spazio ed una struttura attualmente abbandonati e fatiscenti. In questo modo si vanno a perseguire tre aspetti, tutti di grande rilevanza per la nostra attività amministrativa. Innanzitutto viene attuato un progetto molto interessante nell'ambito del “Patto con i Giovani”, che apre spazi nuovi per la creatività e consente di mettere in rete, sulla base di un percorso condiviso, diverse esperienze e realtà urbane. Il progetto, inoltre, ci consente di recuperare l'area del Verde pubblico attrezzato di Marconia, finora priva di una specifica destinazione ed abbandonata all'incuria, tanto da essere oggetto di ripetuti atti vandalici che attualmente l'hanno resa inutilizzabile e profondamente degradata. Questa soluzione ci permette, infine, di portare avanti il nostro programma in tempi soddisfacenti e rappresenta un altro esempio di come questa Amministrazione sia in grado di rispondere alle critiche, spesso gratuite e fuorvianti, con i fatti e le opere anziché con i proclami». provinciamt@luedi.it
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San Mauro Forte «E’ una scelta fatta senza tener conto delle esigenze reali del territorio»
«Rivogliamo la dirigenza scolastica» Lettera di protesta del sindaco Diluca a Berlusconi e alla Gelmini SAN MAURO FORTE - San Mauro Forte perderà la dirigenza scolastica in seguito al Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche varato lo scorso 3 marzo. A protestare per la insana scelta oltre al corpo docenti e al personale Ata (circa cinquanta) anche l'Amministrazione comunale di San Mauro Forte che ha inviato una lettera di protesta al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al ministro della Pubblica Istruzione, Maria Stella Gelmini, all'ufficio scolastico Regionale di Potenza ed a tutti i parlamentari lucani. «Siamo convinti -si legge nella nota- che la soppressione della dirigenza scolastica del nostro paese, sia frutto unicamente di una scelta poco oggettiva e forse punitiva per la connotazione politica della nostra Amministrazione Comunale di centrodestra». Scelta fatta senza tener
San Mauro Forte
conto sia delle esigenze reali del territorio e sia soprattutto degli accordi provinciali predisposti in precedenza con decisioni che rispondono, dunque, solamente a ra-
gioni politiche. Inoltre, continua Diluca, il nuovo Piano di Dimensionamento prevede, tra l'altro, la concessione di deroga a scuole che nel prece-
dente provvedimento erano state aggregate ad altre istituzioni con motivazioni quanto meno pretestuose, quali ad esempio un ipotetico aumento della popolazione scolastica nei prossimi anni basata su un'altrettanta ipotetica immigrazione di extracomunitari. Le reali motivazioni presentate invece dal Comune di San Mauro Forte, erano così forti da far sì che si deliberasse (nel gennaio 2009) per il mantenimento, in deroga, della direzione didattica in loco. Per questo non si comprende come mai all'improvviso la scuola di San Mauro Forte è stata aggregata all'Istituto comprensivo di Salandra. Queste le accuse e gli interrogativi che il sindaco, Francesco Diluca, muove nei confronti del Consiglio Regionale della Basilicata. Un favoritismo nei confronti delle amministrazioni “politicamente vicine” e la
penalizzazione di quelle di compagine politicamente opposta. In considerazione di tale scenario, l'amministrazione comunale di San Mauro Forte chiede dunque al governo regionale, che tra le tante deroghe concesse venga inserita anche quella di San Mauro Forte o quantomeno, in ultima analisi, anche solo la presenza degli Uffici di Segreteria affidando la dirigenza scolastica in reggenza o a scavalco ad un dirigente di un Istituto vicino. Adesso si attendono risposte. Intanto le preoccupazioni in merito alle disposizioni in materia di istruzione, erano state già espresse con una raccomandata al presidente della Provincia, Carmine Nigro, ed all'assessore alla Pubblica Istruzione, Pasquina Bona, qualche giorno prima della gelida conclusione, adducendo numerevoli motivazioni. «Non si può privare della
Dirigenza Scolastica una comunità di per sé già penalizzata dalla geomorfologia in quanto la sua presenza è certamente sinonimo di maggiore efficienza di incisività socio- culturale nella popolazione e di orientamento e stimolo per gli alunni», scriveva il primo cittadino Diluca. Inoltre, dal 2003 l'Amministrazione Comunale ha investito nella sicurezza e nell'ammodernamento dell'edificio scolastico circa cinquecentomila euro grazie ai quali la scuola può vantare un'ampia palestra attrezzata, l'installazione di un ascensore per i soggetti diversamente abili, un efficiente impianto cucina per assicurare il servizio mensa, ampi spazi di pertinenza adibiti a parcheggio ed è ancora in via di costruzione un campo esterno polivalente per calcetto e pallavolo ed una pista esterna per l'atletica leggera. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it
Grassano Incontro sul tema “Tra crisi, sviluppo e alleanze”
Si è rivolto al sottosegretario dell’Economia
L’appello dei Popolari Uniti per avvicinare i giovani alla politica
Agenzia delle entrate Latronico a sostegno della sezione di Stigliano
GRASSANO - Si è tenuto nei giorni scorsi nella biblioteca comunale di Grassano “Lorusso” un'incontro promosso dai Popolari Uniti sul tema “Tra crisi, sviluppo e alleanze per le elezioni provinciali e comunali del 2009”. Presenti i dirigenti del partito , ad aprire i lavori Mario Dileo segretario cittadino che ha esposto a grandi linee le idee e le azioni che il partito dei Popolari Uniti di Grassano metterà in campo nei prossimi mesi. Dileo ha spiegato che è necessario, per poter iniziare un percorso di rinnovamento, istituire una scuola di politica che avvicini soprattutto i giovani perché solo con una buona preparazione di base si possono conseguire risultati, l'approssimazione non porta lontano. L'appello del segretario cittadino dunque rivolto ai più giovani è stato quello di farsi avanti e non delegare sempre agli altri, vincendo la timidezza e avvicinandosi ai partiti. Presenti all'incontro il presidente della provincia Carmine Nigro, i consiglieri provinciali Vincenzo Di Pierro, Giovanni Bonelli,
Nicola Tauro, Sante Pantano, i coordinatori provinciali Mario Morea, Giuseppe Filippo, Dino Montesano e a concludere i lavori l'onorevole Antonio Potenza. L'intento della riunione del partito è stato quello di fare un'analisi dell'operato dell'amministrazione provinciale ma soprattutto iniziare un dialogo politico che vedrà i Popolari Uniti protagonisti nella prossima competizione elettorale. Dopo l’introduzione del presidente Nigro e il saluto dei dirigenti, il consigliere Giovanni Bonelli ha messo in evidenza l'anomala situazione amministrativa di Grassano riferendosi al «comportamento scorretto del sindaco Magnante e del Pd per l'estromissione dei Popolari Uniti dal governo locale stravolgendo in questo modo il risultato elettorale e dimostrando così l'accanimento alla persona e non ai programmi». L'onorevole Potenza ha concluso soffermandosi sulla lealtà, sulla trasparenza e sul buon operato di tutti i componenti del partito, meriti che secondo lui non possono passare inosser-
vati ed in secondo piano. In uno scenario di confusione che vede attualmente coinvolti un po' tutti i partiti regionali i Popolari Uniti, secondo Potenza, stanno dimostrando di essere una forza coesa e coerente con gli impegni presi e programmati. In virtù di queste ragioni , sempre secondo Potenza, i Popolari Uniti ritengono di dover scendere in campo per farsi portavoce e risolutori delle problematiche dell'intera collettività, compito che ogni buon politico deve assolvere con assoluta onestà. Degno di nota un intervento, giunto nel corso della manifestazione, del Comitato grassanese “La Bradanica un diritto di tutti” che ha chiesto al presidente Nigro quando i lavoratori della Fiat Sata Melfi potranno usufruire della nuova strada per raggiungere il posto di lavoro in tempi più brevi. Il presidente Nigro ha rassicurato il comitato spiegando che nei prossimi giorni è previsto un incontro per definire la questione. Giovanni Spadafino
«HO chiesto personalmente all'onorevole Daniele Folgora sottosegretario dell'Economia e Finanze di dare ascolto alle richieste del sindaco di Stigliano sul mantenimento dell'organico attuale della sezione distaccata dell'Agenzia delle entrate, per garantire il livello di funzionalità della stessa che serve otto comuni (Accettura, Aliano, Cirigliano, Garaguso, Gorgoglione, San Mauro Forte, e Oliveto Lucano) tutti situati in un'area interna e svantaggiata, e con un'utenza composta per la maggior parte da persone anziane». Lo ha annunciato il se-
natore del Partito delle libertà, Cosimo Latronico, che ha inviato una lettera all'onorevole Daniele Folgora sottosegretario dell'Economia e Finanze. «Ho immediatamente risposto all'appello del sindaco di Stigliano che chiedeva ai parlamentari lucani di intervenire presso le sedi competenti - afferma il senatore Latronico - affinchè l'ufficio dell'Agenzia delle Entrate di Stigliano continui la sua attività sul territorio con lo stato occupazionale preesistente, garantendo i servizi negli stessi gironi ed orari forniti precedentemente». provinciamt@luedi.it
Grottole Molte occasioni da rete per la squadra di D’Ascanio
Solo un pareggio contro il Latronico GROTTOLE - Nel recupero infrasettimanale di mercoledì, la squadra di D'Ascanio non è andata oltre un pareggio contro un discreto ma tenace Latronico. Nella tana dei sinnici, infatti, i biancazzurri hanno creato davvero tante occasioni da rete senza, però, riuscire a fare centro; la gara è terminata a reti inviolate. Il terreno di gioco pesante per la copiosa pioggia caduta negli ultimi giorni, poi, non era per niente favorevole per le qualità tecniche di Paladino e compagni. Scarnato si è mostrato ancora in gran spolvero creando diverse occasioni da rete non sfruttate ottimamente dall'altrettanto attivo, ma poco cinico, Moramarco. Dopo pochi
minuti Prisco si rendeva minaccioso sulla sinistra senza, però, riuscire a sfondare per vie centrali. Le grandi occasioni si hanno alla mezz'ora e partono tutte da sinistra dove Prisco fa ciò che vuole: al 25' l'arbitro, su segnalazione del guardialinee annulla un gol al Grottole per presunto fuorigioco di Prisco nel momento dell'assist a Moramarco; al 28' l'esterno di centrocampo crossava un traversone nella zona di Scarnato che, da buona posizione calciava alto. Passano solo due minuti e lo stesso Prisco veniva atterrato in area dal centrale avversario che era in netto ritardo ma il direttore di gara non concedeva incredibilmente il penalty. Allo sca-
dere del primo tempo il copione si ripete: Moramarco va via in contropiede, l'estremo difensore avversario lo atterra a limite dell'aria ma il fallo è contro i grottolesi. Nella ripresa il Latronico prova più volte a sfondare per vie laterali ma i due giovani terzini del grottole non si lasciano intimorire creando un muro. Dopo un quarto d'ora il Grottole tentava diverse volte di passare in vantaggio: Paladino e Scarnato creano, Moramarco e Prisco sfiorano la rete ma il campo pesante favoriva sicuramente i difensori. In seguito ci provavano lo stesso Scarnato e Puntillo da fuori area ma il portiere si rifugiava in angolo. Sugli sviluppi ancora il
Angelo De Vito, presidente del Grottole
portiere salvava sulla linea sul tiro di Allegretti. L'ultima azione, tuttavia, è del Latronico che tenta il colpaccio in contropie-
de, ma Zaccaro risponde presente al tiro dell'attaccante avversario. Carlo Amodio
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Danni alle colture arboree in fase di maturazione finale
Tursi Sarà affidato ai giovani
Grandinata devastante nell’area di Bernalda
Punto ludico Al via il bando per la gestione
BERNALDA - Piove sul bagnato, anzi grandina sull'economia metapontina. Nel tardo pomeriggio di mercoledì la grandine ha fatto registrare la sua presenza su quasi tutto il territorio metapontino. Quindi, dopo le alluvioni, il forte vento, i violenti temporali, gli straripamenti dei fiumi Bradano e Basento e le due forti mareggiate degli scorsi mesi, ora a dire “presente” in questa lunga lista nera di eventi, si naturali, ma fortemente penalizzanti per l'economia agricola del metapontino, sono stati i chicchi di grandine che sono caduti per circa trenta minuti sul territorio bernaldese. Preoccupazione per questo nuovo fenomeno che fino ad ora mancava all'appello in questo 2009? Ebbene sì, almeno per quanto abbiamo potuto apprendere dagli agricoltori e dalle varie organizzazioni di produttori ortofrutticoli. All'indomani dell'evento atmosferico, non si è parlato già di danni, bensì di appesantimento di una situazione già precaria nel mondo agricolo. Una grandinata, quella di mercoledì,
Gli effetti della grandinata a Bernalda
che giunge li proprio dove i primi alberi da frutta iniziavano a fiorire, ma non solo, in quanto, come sottolineato dal presidente della “Esedra” (Organizzazione dei Produttori del Metapontino), Franco Musillo, il fenomeno atmosferico si è abbattuto anche sulle tante culture che sono in fase di raccolta in questi giorni. Quindi, ai danni si aggiungeranno anche quelli di questo tempo pazzerello di mercoledì che ha portato la grandine. «Tra qual-
che settimana -ha detto il presidente della Op Esedra- potremo quantificare i danni, in quanto gli effetti per il proseguo dello sviluppo vegetativo delle colture, lo si può verificare a distanza di qualche giorno della grandinata. Comunque, il dato da sottolineare -continua Musillo- è l'ulteriore schiaffo all'economia metapontina con danni, quelli provocati dalla grandine, che si vanno a sommare a quelli già registrati dagli eccessi di pioggia dei mesi
scorsi, con un conseguente incremento di costi aggiuntivi che i produttori ortofrutticoli dovranno sostenere per garantire la sanità del prodotto. Anche se l'impatto della grandine è stato ammortizzato, almeno in parte, dalla pioggia che mercoledì è caduta insieme ai chicchi di ghiaccio. Inoltre, l'effetto dei danni della grandine è stato, in un certo senso, limitato in quanto la maggior parte degli alberi da frutta non è ancora fiorito; ma con questo ha concluso il presidente della Op Esedra- non voglio dire che i danni non ci sono stati». Alle parole del presidente della Op Esedra si sono aggiunte anche quelle degli agricoltori, i quali hanno evidenziato come questo 2009, rispetto agli anni scorsi, sia stato fortemente penalizzante per il mondo agricolo. Un anno, questo, che per i suoi primi due mesi, di certo non ci pone come la terra baciata del sole, visto che la pioggia e questi eventi eccezionali non vogliono lasciare la nostra bella terra. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Un video per promuovere le iscrizioni
Bernalda, liceo “Parisi” in vetrina su Youtube BERNALDA - Nell'anno che celebra il Futurismo, gli studenti del liceo scientifico “Parisi” di Bernalda hanno avuto spirito e inventiva pubblicitaria, proprio come fece Filippo Tommaso Marinetti, fondatore e figura di spicco del movimento artistico e letterario d'avanguardia del primo Novecento. La pubblicità è, come comprese Marinetti, prima di tutto autopubblicità, un'esibizione che mette in gioco le idee e coinvolge lo spettatore, invitandolo a reagire. Sembra proprio essere questa l'idea alla base del filmato di presentazione del liceo bernaldese, pubblicato qualche giorno fa su “Youtube”, il sito internet, tra i leader dei video on line. Il liceo scientifico di via Anacreonte è nato come sezione staccata di quello policorese nel 1969 e, come si legge sul suo sito internet, «si vanta di essere la prima
scuola secondaria di secondo grado di Bernalda». Il video, di quasi sei minuti, si apre con la foto dell'ingresso della scuola, per poi passare alle immagini dei laboratori (informatica, fisica, disegno tecnico), dell'aula video e della palestra nel PalaGalilei. Non possono mancare le assemblee degli studenti, i progetti scolastici, i viaggi d'istruzione e alcune personalità ospiti del Liceo negli anni (Maria Romana De Gasperi, Maria Fida Moro, Lech Walesa, Maria Falcone, Sarah Maestri, Marco Lopomo e Gherardo Colombo). Il breve filmato si chiude con l'invito: “Vieni anche tu! Iscriviti per costruire il tuo futuro! Aspettiamo anche te!”. La musica di sottofondo è il brano “Tallulah” dei Sonata Arctica. Il liceo scientifico bernaldese dà una formazione teorico-culturale basata prevalentemente sulle discipline uma-
Il liceo “Parisi” di Bernalda
nistiche, approfondendo gli argomenti di carattere scientifico. Agli iscritti, come si può leggere nel Pof (Piano dell'Offerta Formativa), viene offerta la possibilità di scelta tra un corso normale e due corsi sperimentali nel biennio. La sperimentazione si basa sulla doppia lingua straniera (inglese e francese), sul Piano nazionale d'Informatica e sull'insegnamento della fisica sin dal primo anno. Gianpaolo Palazzo provinciamt@luedi.it
TURSI - Sono stati presentati nei giorni scorsi, dall'assessore alle Politiche sociali, Tommaso Tauro, i due progetti “Concorso di idee per la gestione dei Punti ludici nel comune di Tursi” e costituzione del “Centro di aggregazione giovanile”. Nella sala c'erano il sindaco Antonio Guida, Liliana Santamaria responsabile dell'Ufficio socio culturale del comune, la psicologa Anna Borghese, psicologa ed i rappresentanti della: Protezione civile “La Torre”; associazione “Tribalarte”; il “Gruppo municipale dei volontari della protezione civile”; le due associazioni dei pensionati: “Antheas” e “Centro Sociale Anziani”; la Croce Rossa al femminile. Il Punto ludico di Tursi sarà affidato a una delle associazioni che avranno presentato il progetto, che sarà giudicato idoneo da una apposita commissione. Interesserà i bambini da fino ai 14 anni e sarà aperto due o tre volte alla settimana. Ci saranno locali messi a disposizione del comune. Poi l'assessore Tauro ha parlato della costituzione del coordinamento tecnico per la costituzione del Centro di aggregazione giovanile, che interesserà gli adolescenti dai 14 ai 20 anni. Saranno individuati quattro giovani
Tursi Otto marzo celebrato con i dipinti di Giovanni Matarrese
Una mostra tutta dedicata alla donna TURSI - Si è svolta a Tursi, dal due all'otto marzo, una mostra dei dipinti di Giovanni Matarrese, presso la sede tursitana della Cgil. Sono stati realizzati in occasione della Festa della donna. Quadri che rappresentano la donna in modo onirico. Molti dipinti rappresentano donne stilizzate, circondate dalle lune. C’era un’opera che rappresenta la Crocifissione, con tre donne che stanno ai piedi della croce (un omaggio a Guido Reni, pittore bolognese del '600 ed al Masaccio pittore del '400, come ci dice l'autore). Particolarmente belli anche i quadri che rappresentano i tipici paesaggi lucani, con i loro calanchi. Sono un omaggio alla Ma-
gna Grecia. Altri sono stati ispirati dai quadri di Mario Marconato, un pittore veneto vissuto prima a Tursi in Rabatana, poi a Scanzano, negli anni ‘80. C'è anche un quadro che rappresenta la piazza di Roccanova, un paese del potentino. Quello a cui l'autore ci tiene di più è la creazione di Eva, un omaggio al classicismo settecentesco del pittore svizzero Fùssli. Mattarrese ha partecipato nel 2006 a una estemporanea di pittura in occasione della festa della Madonna di Anglona ed alla relativa mostra di pittura. Egli è un grande appasionato di storia della pittura, di opere d'arte ed un innamorato del convento di Santa
Maria dell'Orsoleo che si trova a Sant'Arcangelo, dove lui vive e lavora, essendo impiegato nella Comunità Montana Medio Agri. Matarrese è quasi uno storico delle chiese, dei conventi e delle opere d'arte della nostra Lucania. Le tele su cui dipinge i suoi quadri, sono ricavate dai sacchi di iuta. Egli è nato a Stigliano nel 1951, ha esposto in varie città ed ha partecipato anche a numerosi premi e concorsi d'arte, come il Premio Primavera organizzato dal Centro d'Arte e Cultura “La Pleiade” di Milano, conseguendo la prima menzione di merito. Esprime con la pittura sentimenti e sensazioni
che sanno di antico, visto che è profondamente legato alla propria terra. Si considera allievo di Pietro Benevento, pittore lucano vissuto fino al 1993. Ha lavorato con lui fin dal 1980. Come dice Giuseppe Cudemo nella presentazione di queste opere, la pittura di Matarrese desta a chi guarda i suoi dipinti, ricordi lontani di un tempo perduto, visioni ancestrali che esistono solo nella memoria, amore per la sua terra troppo a lungo dimenticata. La mostra ha avuto il patrocinio dell'assessorato alla cultura della provincia di Potenza. sal.mar. provinciamt@luedi.it
La mostra di Matarrese a Tursi
che faranno un corso di formazione per costituire un Centro giovanile nei paesi facenti parte dell'ambito del Basso Sinni: Colobraro, Nova Siri, Policoro, Rotondella, San Giorgio Lucano, Scanzano, Tursi e Valsinni. Il corso di formazione sarà gestito dagli operatori del Csv (Centro dei servizi del volontariato) che ha sede a Matera. Pare sia stata raggiunta una intesa con le associazioni di volontariato, che presenteranno i quattro nominativi candidati al corso di formazione. I progetti per la gestione del Punto ludico dovranno pervenire all'ufficio del protocollo del comune di Tursi entro e non oltre le ore 13 del 23 marzo 2009. Il comune di Policoro che è capoarea minori convocherà per l'aggiudicazione del servizio, il gruppo di Coordinamento Tecnico dell'Area del Basso Sinni, che esaminerà i progetti presentati e poi conferirà l'incarico. Gli uffici di servizio sociale dei comuni di competenza effettueranno le verifiche periodiche. La durata della gestione del servizio del Punto ludico è di un anno, con la possibilità di rinnovo per ulteriori due anni. Prossima riunione organizzativa tra circa una settimana. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
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Il presidente Garofalo: «Ora è di vitale importanza la sinergia con Regione e Apt»
«Lavoriamo al marchio Basilicata» “Lucania Turismo doc” pronta per i mercati internazionali POLICORO - Sono pronti a esordire nelle prossime fiere internazionali, i partner dell'associazione “Lucania Turismo doc”, costituita recentemente da un nutrito gruppo di operatori turistici. Il sodalizio raggruppa la variegata offerta turisticoricettiva della regione, lavorando su quell'idea vincente di “brand” (marchio) d'area, che ha già prodotto ottimi frutti nella vicina Puglia e si sta rafforzando in Sicilia. Un progetto di sinergia che nasce dal privato, ma ha un indispensabile bisogno di appoggio istituzionale, Regione Basilicata in primis, attraverso il braccio operativo costituito dall'Agenzia di promozione turistica, diretta da Giampiero Perri. Proprio il manager dell'Apt ha già aperto una sorta di partenariato istituzionale con l'associazione di operatori turistici, che nasce nell'area jonica
Francesco Garofalo
da un'idea dell'imprenditore Francesco Garofalo, ma ambisce a rafforzarsi in tutte le zone turistiche regionali, senza prescindere dall'esclusiva offerta dei relais nell'entroterra. L'associazione, presieduta da Garofalo (vicepresidente Giovanni Matarazzo), attualmente è in grado di sviluppare un volume d'affari di circa 18 milioni di euro, con
500 posti occupazionali fra stagionali e fissi, e una disponibilità di 6.300 posti letto, tra villaggi turistici, hotel, relais, Circoli nautici e persino un Circolo di golf a Metaponto. I promotori sono fortemente interessati anche ad avere un ruolo nella Società “Lucana Fly” che gestirà la “ Pista Mattei” di Pisticci Scalo, per poter contribuire allo sviluppo di un’azione di marketing promozionale, attrarre compagnie aeree charter e low cost in Basilicata, mettendo a disposizione la propria esperienza e i contatti di tour operator nazionali e internazionali. «Ci sono tutte le anime di un'offerta turistica integrata -ci spiega Garofalocompresi i tour enogastronomici». Ricetta vincente già rodata da Garofalo con i tour di “Welcome Lucania”. Nel 2010, con le prossime fiere, la nuova associazione lucana sarà pronta a pre-
sentarsi dignitosamente sui mercati internazionali. Intanto, i numeri di tutto rispetto del sodalizio sono stati presentati ufficialmente alla Regione, con il presidente De Filippo e l'assessore Straziuso, «territorialmente opereremo da Metaponto all'entroterra del Pollino, attraverso il consorzio “Monti Lucani incoming”. -spiega ancora Garofalo- Vogliamo essere un riferimento per la politica in relazione alle esigenze del settore turistico, abbiamo già un ottimo rapporto di collaborazione con Perri e l'Apt; il nostro obiettivo è fare partnership con il pubblico, perché si deve viaggiare in parallelo, soprattutto nelle iniziative a carattere promozionale, in cui la Regione può darci un grosso aiuto». Per il 2008 la Basilicata ha fatto segnare solo dati in controtendenza; il settore turistico sta tenendo nonostante la crisi,
Policoro Iniziativa di Comune e polizia
sone che, purtroppo, non ci sono più aumenti. Abbiamo iniziato nello scorso dicembre con l'intitolazione di una strada cittadina “Viale Angeli della Strada”, prima ancora con la nascita dell'omonima associazione da cui prende il nome la nuova via. Però i tragici eventi, l'ultimo in ordine cronologico quello che ha visto la prematura scomparsa dei coniugi Dente sulla Ss 106 la scorsa settimana, ci impone l'obbligo morale di essere ancora più incisivi. Pertanto, grazie al prezioso contributo delle forze dell'ordine e in particolare degli agenti della Polizia stradale che ogni giorno controllano e cercano di prevenire sia incidenti che reati, di concerto, abbiamo deciso, di organizzare una settimana sulla sicurezza stradale e sulla legalità per sensibilizzare tutti, soprattutto i giovani, alla cultura della prevenzione, al rispetto della vita umana, il bene più importante di ogni persona e della legge, con convegni e proiezione di documentari». Alla fine dell'incontro è stato diramato il calendario de-
Policoro
gli appuntamenti a partire dalle 8.30: Il 23 marzo incontro con le scuole elementari “Milani” e “Papa Giovanni Paolo II”; il 24 marzo, scuola media “Aldo Moro”; il 25 marzo, l’istituto scolastico superiore professionale Ipsia “Pitagora”; il 26 marzo istituto scolastico superiore liceo scientifico “Fermi”. Inoltre, il 23 marzo, con inizio alle 18, è in programma un convegno, nella sala consiliare “Nicola Montesano”, sempre sulla sicurezza stradale dove saranno invitate anche le famiglie. provinciamt@luedi.it
POLICORO - Il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, ha conferito cinque incarichi ad altrettanti consiglieri comunali della maggioranza, che diventano consiglieri delegati. Alla nomina di Pasquale Suriano (Città Nuova) alla sicurezza urbana e alla Polizia municipale della scorsa settimana, si sono aggiunte quelle di: Giuseppe Ferrara (Casa dei moderati) alla gestione e riorganizzazione del patrimonio; Luigi Spano (Città Nuova) ai rapporti con le associazioni culturali; Livia Lauria (An) Contenzioso e Antonio Galante (Città Nuova) alle strategie finanziarie. «Con il sistema elettorale a doppio turno -spiega Lopatriello- la legge prevede l'incompatibilità tra assessore e consigliere comunale. Il ruolo di quest'ultimo è di fondamentale importanza nelle scelte politiche amministrative dei 12 consiglieri di maggioranza, i quali hanno il delicato compito di decidere l'indirizzo politico al quale poi la Giunta esecutiva si deve necessariamente uniformare. Da qui la scelta di “settorializzare” le competenze di alcuni consiglieri comunali, in base al proprio curriculum professionale, in modo tale da dare maggiore impulso all'attività amministrativa finalizzata ad attuare il programma elettorale con il quale ci siamo presentati agli elettori con un rapporto anche più sinergico con i rispettivi assessori, i quali hanno deleghe ampie e necessitano pertanto di collaboratori nella programmazione e attuazione delle linee di governo cittadino».
Standing ovation per la musica coinvolgente soprano Silvia Barletta e il basso Giuseppe Ranoia, direttore artistico, altresì, dell'intera manifestazione; inoltre, l'orchestra della Siritide formata da ventiquattro professori provenienti prevalentemente dal Metapontino e, mirabilmente, diretta dal giovane maestro Giovanni Farina. Nelle seconda parte della serata è stato presentato un saggio rielaborativo del corso che gli artisti hanno frequentato durante l'estate e che portava il titolo: “Il canto dal palcoscenico alla strada”, organizzato nell'ambito del bando regionale “Band&Cori”. Il corso è stato ideato dal cantante lirico di Montalbano, Giuseppe Ranoia e ha visto la partecipazione di validi e stimati docenti
SCANZANO JONICO - Il Comune di Scanzano Jonico ha pubblicato il bando per la riqualificazione di piazza Aldo Moro e delle aree attigue. L'importo dei lavori è fissato in oltre 778mila euro. Il tempo di esecuzione dei lavori è fissato in 180 giorni. Le domande vanno presentate entro il prossimo 19 marzo. Si tratta di un progetto di riqualificazione urbana particolarmente importante per avviare il programma di interventi utili anche alla promozione dell’immagine della cittadina jonica. provinciamt@luedi.it
Lopatriello delega quattro consiglieri
Montalbano J. Grande successo della manifestazione “Dalla strada al palcoscenico”
MONTALBANO JONICO - E' stato un successo, sabato sera, a Montalbano Jonico, la manifestazione intitolata “Dalla strada al palcoscenico”, un concerto lirico sinfonico che, se da un lato, ha concluso un progetto di ampia portata realizzato durante la scorsa estate dalla Pro loco di Montalbano e finanziato con fondi europei; dall'altro apre, forse, una strada a nuovi scenari che possono avere per protagonisti artisti di varia estrazione e competenza. Tantissima la partecipazione del pubblico che ripetutamente ha espresso il proprio gradimento sostenendo gli artisti con vere e proprie ovazioni. La prima parte della serata ha visto l'esibizione di artisti professionisti, fra i quali il sempre più
Restyling Aldo Moro C’è il bando
Policoro Integreranno gli assessori
Una settimana intera per la sicurezza stradale POLICORO - L'Amministrazione comunale di Policoro ha indetto a partire dal prossimo 23 marzo, e fino al 28 dello stesso mese, una settimana interamente dedicata alla sicurezza stradale. A tal proposito il sindaco, Nicola Lopatriello, nella mattinata di martedì ha incontrato presso la sala consiliare del Palazzo di città il dirigente regionale della Polizia Stradale, dottor Spinelli, quello provinciale, dottor Sardone, quello del Commissariato di Pubblica sicurezza di Scanzano Jonico e gli agenti di pubblica sicurezza del Distaccamento della Polizia Stradale di Policoro. Insieme a loro, durante l'incontro, c'erano anche i docenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado, in rappresentanza degli istituti scolastici pubblici presenti nel territorio comunale. «Policoro -ha commentato il sindaco Lopatriello- ha pagato un altissimo tributo in termini di vite umane. Vogliamo assolutamente sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della sicurezza stradale per evitare che l'elenco di per-
che a breve termine potrebbe creare problemi sugli arrivi dall'estero. Un dato negativo a cui si potrebbe sopperire, per la Basilicata, con gli arrivi costanti dalle regioni limitrofe, Puglia in primis. «Oggi è indispensabile creare un brand Basilicata, che può nascere solo grazie all'integrazione pubblico-privato. La Basilicata deve saper valorizzare il suo contenitore turistico completo, stando attenti alla gestione della pulizia e dell'ordine di spiagge e pinete, per esempio, in cui Comuni e Province hanno un ruolo primario. Un ruolo importante in questo è quello dell'Apt, che rappresenta il trait d'union tra la politica e chi sta sul campo; diversamente non avrebbe neppure senso parlare di un'Agenzia turistica senza un minimo di autonomia operativa». Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
quali: Piero Naviglio, Sergio Monterisi, Nicola Scardicchio, Mariano Bauduin. Durante la serata, patrocinata dal comune di Montalbano Jonico, non è venuto meno il principio della solidarietà, sono stati, infatti, raccolti fondi da destinare alle associazioni di volontariato sociale che, da anni, operano in Montalbano e precisamente: Aido (Associazione italiana donatori di organi), Avis (Associazione italiana volontari sangue), Fidas e Admo (Associazione donazioni di midolo osseo). Ha presentato la kermesse, la giornalista del Tg Norba, Francesca Rodolfo, anche lei figlia diletta della comunità jonica. Anna Carone provinciamt@luedi.it
L’esibizione di un’orchestra
Sport 36
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Champions league Il Liverpool umilia il Real Madrid
Coppa Uefa Partita d’andata
L’Italia si lecca le ferite dopo il cappotto inglese
L’Udinese tiene alto il tricolore piegando lo Zenit
Game, set, match. La Champions League per l'Italia si chiude mestamente negli ottavi, con un secco 3-0 a favore del calcio inglese nel triplice confronto con le formazioni di Sua Maestà. Un 'cappottò temuto dopo le partite d’andata e diventato concreto nonostante le prove d’orgoglio fornite da quelle che erano le ultime tre rappresentanti della serie A nella massima competizione europea. La Juventus, senza i vari Camoranesi, Sissoko e Legrottaglie e priva di Nedved dopo pochi minuti, era riuscita a pareggiare i conti con il Chelsea salvo subire la rete del pari a fine primo tempo, dopo un 'regalò dell’arbitro che era passato sopra il gol fantasma di Drogba. I bianconeri sono poi rimasti in dieci, hanno trovato la rete del nuovo vantaggio ma gli sforzi quasi epici di Del Piero e compagni non sono bastati a superare i nuovi Blues di Hiddink e del ritrovato Drogba, a segno due volte tra andata e ritorno. La rimonta era quasi riuscita alla Roma, caduta solo ai rigori contro l'Arsenal. In piena emergenza (fuori De Rossi e Mexes, Juan costretto a uscire dopo il gol, Totti e altri in non perfette condizioni), i giallorossi hanno tenuto testa ai giovani Gunners, mancando però quel colpo del ko che non ha evitato loro la lotteria dei rigori dove gli errori di Vucinic (maldestro) e Tonetto hanno regalato la qualificazione alla banda Wenger. Nemmeno la corazzata Inter ha fatto meglio. Con due risultati su tre a disposizione, i nerazzurri hanno subito la
Il rigore sbagliato da Vucinic
doccia fredda del vantaggio di Vidic, poi la sfortuna (traversa di Ibrahimovic e palo di Adriano) e il cinismo e la classe del Manchester United hanno fatto il resto, mettendo fine all’avventura europea dei campioni d’Italia agli ottavi per il terzo anno di fila. Rispetto all’andata si è vista un’altra Inter ma al di là del fatto che tutte e tre le formazioni italiane hanno pagato gli errori commessi nel primo round, il divario dalle inglesi resta evidente. E non è forse solo una questione di soldi, quanto di come si spendono (il Manchester United ha investito molto su Ronaldo e Rooney quand’erano ancora giovanissimi, l’Arsenal ha fatto dei talenti in erba la sua politica), problema al quale biso-
gnerebbe aggiungere una riflessione sulla preparazione: nessuna delle quattro inglesi ha avuto gli stessi problemi di infortuni pur avendo cominciato a giocare due settimane prima e senza aver effettuato alcuna sosta nel periodo di Natale. Per chiudere il discorso sullo strapotere inglese, ai quarti c'è pure il Liverpool, che dopo aver espugnato il «Bernabeu» ha umiliato ad Anfield il Real Madrid con un sonoro 4-0, con Torres e Gerrard mattatori e perla finale di Andrea Dossena. Ottavi di Champions ancora una volta fatali per il Real ma anche per l’altra squadra madrilena, l’Atletico, a cui non è riuscita l’impresa di vincere al «Dragao». Zero a zero sul campo del Porto che grazie al 2-2 del
«Calderon» prosegue la sua avventura europea, unica portoghese ancora in corsa. L’altra, infatti, lo Sporting, ha fatto forse la peggiore figura di tutta Europa: 0-5 interno dell’andata, la formazione di Bento è riuscita nel difficile compito di farsi travolgere 7-1 all’Allianz Arena da un Bayern Monaco senza Toni e Ribery. Bundesliga e coppa di Germania sono state fin qui avare di soddisfazioni per la formazione di Klinsmann che però in Europa potrebbe dire la sua. E la sua la dirà certamente il Barcellona, che torna prepotentemente a candidarsi per la vittoria finale dopo la brillante vittoria sul Lione. Dopo l’1-1 dello «Stade Gerland», i blaugrana travolgono Benzema e compagni con un roboante 5-2, con Henry (doppietta), Messi ed Etòo che chiudono partita e qualificazione già nel primo tempo. Avanti anche il Villarreal, che dopo il mezzo passo falso del «Madrigal» (1-1) riesce a imporsi nella bolgia di Atene, interrompendo i sogni di gloria del Panathinaikos.
UDINESE ZENIT
2 0
L'Udinese si aggiudica per 2-0 l’andata degli ottavi di finale di Coppa Uefa, battendo al Friuli lo Zenit San Pietroburgo. L’undici di Pasquale Marino (espulso nella ripresa) domina il primo tempo, crea tante occasioni anche nella ripresa ma solo a 5' dallo scadere riesce a passare con Quagliarella. Poi, in pieno recupero c'è il rigore trasformato da Di Natale. «E' stata una bella partita- dice l’attaccante bianconero -. Noi siamo stati bravi a giocarcela fino alla fine. Pepe ha messo una bella palla per Quaglirella che ha fatto gol, poi c'è stato il rigore che io ho trasformato. Una vittoria meritata perchè siamo stati i migliori in campo». Un 2-0 che giovedì prossimo potrebbe bastare per dare una storica qualificazione ai quarti di Coppa Uefa eliminando i campioni di carica. «Il 2-0 è un grande vantaggio anche se sappiamno che lì troveremo una bolgia. Ma noi andremo a giocarcela».
Gestione stadi da variare «Il calcio italiano rischia il baratro: le tre eliminazioni in Champions League sono un segnale, senza la gestione degli stadi non potremo più competere con i club inglesi e spagnoli». Lo ha detto l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani «la principale ragione della crisi di risultati in Champions è economica. Le squadre inglesi grazie soprattutto agli stadi hanno ricavi nettamente superiori dei nostri, l’Inghilterra e la Spagna ci stanno nettamente superando e questo è un grave problema. Se non avremo anche noi gli stadi non competeremo più ai massimi livelli europei».
PALERMO-LECCE
Caserta: «Stiamo assimilando gli schemi del nuovo tecnico, ma il tempo a nostra disposizione è poco»
De Canio e compagni a caccia di exploit al Barbera LECCE-«La trasferta che ci attende è particolarmente impegnativa, soprattutto perchè giunge dopo una serie di gare senza vittoria, in una precaria situazione di classifica e dopo un cambio di allenatore». Fabio Caserta presenta così il match contro il Palermo di Ballardini, in programma domenica. «Nonostante il valore della formazione avversaria, andremo a Palermo per dare il massimo – confida il calciatore del club salentino, ex di turno – il nuovo tecnico De Canio sta cercando di farci capire quali sono i suoi metodi di lavoro e anche per questo dobbiamo lavorare più di prima per assimilare quello che ci richiede il nuovo tecnico. Purtroppo il tempo a nostra disposizione è ormai ristretto ed occorre fare in fretta. Ci aspettiamo un Palermo che vuol far bene davanti al proprio pubblico dopo la pesante sconfitta casalinga nel derby, ma ha già dato segni di ripresa andando a vincere a Firenze e domenica cercheranno di riscattarsi anche davanti al proprio pubblico – prosegue Caserta – ma a noi tutto questo non deve interessare. Dobbiamo pensare a noi stessi e cercare di andare a disputare questa partita con lo spirito giusto, non solo a parole ma con i fatti. La mia esperienza a Palermo la ricordo con piacere, anche perchè mi ha dato la possibilità di giocare a livello europeo. Mi sento di frequente con i miei ex compagni di
ZAMBROTTA: «MILAN TRA LE TRE IN CLASSIFICA» «Ho giocato quasi tutte le partite tranne qualche amichevole. È un dato importante per me, vuol dire che il nostro allenatore ci tiene ad avermi in campo e io, di conseguenza, sono contento di esserci per poter dare il mio contributo alla squadra». Gianluca Zambrotta fa il punto sul suo rendimento. «Sapevo che qui avrei trovato un gruppo eccezionale e l’ho trovato – spiega il difensore rossonero – molti dei miei nuovi compagni di quest’anno già li conoscevo, molti di loro sono italiani e avevo già avuto modo di costruire un rapporto in Nazionale. Poi io sono di Como, qui vicino, per cui ho avuto zero problemi di ambientamento. Al Milan mi sono subito sentito a casa e questo è stato positivo e importante». Zambrotta esprime il proprio pensiero sul finale di campionato: «Ci stiamo preparando bene, abbiamo avuto una settimana libera per poter lavorare. Il nostro obiettivo resta piazzarci fra le prime tre squadre del campionato e in quest’ottica la gara contro il Siena di Giampaolo è una tappa importante, un campo difficile. Quest’anno abbiamo avuto meno difficoltà in casa rispetto alle gare in trasferta, a San Siro abbiamo fatto molti più punti». squadra, ma in questa settimana non ho sentito nessuno. Sono contento di giocare nel Lecce e il mio pensiero è solo quello di ottenere la salvezza». «In passato, non mi sono mai trovato in questa situazione di classifica ma ho spesso lottato per la permanenza – spiega Caserta sugli obiettivi dela squadra pugliese – ricordo che a Catania l'abbiamo ottenuta all’ultima partita di campionato e firmerei subito per riuscire a fare altrettanto quest’anno con il Lecce. Vorrei, infine,
ringraziare il tecnico Beretta per quanto ha fatto per noi. Dispiace che abbia pagato lui per responsabilità non solo sue ma, come spesso accade, il primo a farne le spese è proprio l’allenatore. Tutti noi dobbiamo fare un esame di coscienza, perchè le colpe sono di tutti. Per questo dobbiamo lavorare ancor più che in passato». QUI PALERMO- «Sono state lacrime vere, sincere per una sconfitta pesante e difficile da digerire». Lo ha detto il centrocampista del Palermo Giovanni
Tedesco, nel corso della conferenza stampa al Tenente Onorato di Boccadifalco. Tedesco torna a commentare le sue lacrime finali dopo il pesante ko nel derby con il Catania. «La gente di Palermo difficilmente scorderà quella partita. Alla fine poteva essere facile scappare, ma siamo rimasti in campo, con le nostre responsabilità, prendendoci fischi ed altro. Questo significa che siamo un gruppo vero e forte. Siamo andati in ritiro e poi a Firenze abbiamo dimostrato con umiltà di tenere alla maglia – spiega il calciatore palermitano – rialzandoci e vincendo. Non sarà facile cancellare il derby. Sono un giocatore del Palermo, ma anche tifoso e così comprendo lo stato d’animo dei tifosi. Detto questo, la gente di Palermo, speciale, bella e fantastica, non deve abbandonarci, perchè non si può scordare quello che abbiamo fatto in passato sia sul campo che nei nostri comportamenti ed è per questo che domenica contro il Lecce mi aspetto una risposta da 'palermitanì, anche se abbiamo perso la partita più sentita dai tifosi rosanero». Parlando del futuro della squadra rosanero, Tedesco sembra volersi sbilanciare: «Non vorrei sembrare presuntuoso, ma credo che questa squadra possa vincere tutte le partite che restano prima della conclusione della stagione. Sono fiducioso rispetto agli altri anni al piazzamento in Uefa».
Il tecnico Marino
Kuzmanovic carica i viola per la capolista FIRENZE– La sfida alla capolista per riscattare la sconfitta interna con il Palermo e ripartire. Questo l’obiettivo della Fiorentina di Cesare Prandelli che domenica sera affronterà l’Inter di Mourinho a San Siro e che ieri, davanti a circa 2.000 tifosi, ha affrontato in amichevole la Lastrigiana. I viola si sono imposti per 12-0. Nel primo tempo tripletta di Gilardino e i gol di Montolivo, Kuzmanovic, Mutu e Felipe Melo. Nella ripresa doppietta di Bonazzoli e reti di Jovetic, Gobbi e Pasqual. A parte il gol, nell’amichevole di oggi, protagonista di una buona prestazione (per lui anche il gol) Zdravko Kuzmanovic. «Sto bene fisicamente, ho recuperato e questa settimana mi sono allenato senza problemi. Ho avuto un piccolo fastidio che mi ha tenuto fuori e così purtroppo non ho potuto essere di supporto alla squadra in questo periodo. Adesso però si riparte, Prandelli è stato chiaro e noi lo siamo stati con lui». Così il centrocampista viola ha spiegato, il momento suo e quello della squadra viola che adesso ha un solo obiettivo: la qualificazione alla prossima Champions League. «In questo momento il Milan – spiega il difensore della Fiorentina – terzo in classifica, ha un paio di punti di distacco e noi siamo sopra di una lunghezza dal Genoa che segue al quinto posto. Mancano ancora tante gare alla fine della stagione e vogliamo mantenere l’attuale posizione di classifica». Domenica la sfida in casa dell’Inter. «Andremo a Milano per cercare di 'fare malè al team di Mourinho, servirà sicuramente una grande partita e bisognerà giocare con il cuore.
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Prima La disponibilità del difensore condiziona le scelte di Arleo
Potenza, Lolaico in dubbio Si va verso un modulo più prudente L’intenzione era quella di confermare gli stessi undici che hanno steso il Crotone. Ma l’attacco influenzale che ha colpito Lolaico ha scombussolato i piani di Arleo. Per cui il tecnico che spera, in ogni caso di recuperare il forte difensore, si è cautelato ed ha pensato ad un’altra soluzione. Provata ieri contro la squadra Berretti e che prevede una difesa a tre con Cuomo, Di Bella e Patarini, Volpe e Sabatino come esterni, Suppa, Cammarota e Mangiapane centrali e il duo di attacco formato da Cantoro e Cozzolino, quest’ultimo costretto ad uscire per motivi precauzionali per una botta.Se ce la dovesse fare Lolaico, allora fiducia alla squadra ammirata contro il Crotone. In panchina si dovrebbe rivedere Matteo Berretti che da Cesenatico raggiungerà la squadra a Pistoia dopo avere svolto un paio di settimane di cure appropriate per debellare una fastidiosa pubalgia. sarà presente in Toscana nemmeno il difensore Dei che sconterà la seconda giornata di squalifica. Quella di Pistoia sarà una partita nella quale il Potenza potrà contare su due risultati. Con una maggiore cura, probabilmente, per un atteggiamento che deve mirare alla massima concentrazione ed attenzione nella propria metà campo per arginare e sterilizzare tutte le manovre offensive della compagine allenata da Torricelli. Senza per questo rinunciare a sfruttare gli spazi per tentare il colpaccio. Come è nella mentalità di Arleo: “Penso che queste sono partite che noi puntiamo a vincere, ma anche con sano realismo ci rendiamo conto che non possiamo permetterci di perdere. Il nostro obiettivo, come sto sostenendo da tempo, è quello di
Giuseppe Lolaico
DISCIPLINARE Pescara penalizzato QUESTA la nuova classifica del campionato di Prima Divisione, girone B, dopo la penalizzazione di tre punti che la Disciplinare ha inflitto al Pescara. CLASSIFICA: Gallipoli 48 punti; Crotone 45; Benevento 43; Cavese, Arezzo 41; Foggia 37; Perugia 32; Lanciano, Ternana 30; Real Marcianise, Taranto 29; Foligno, Sorrento 28; Paganese 27; Pescara 26; Juve Stabia 22; Potenza 19; Pistoiese 16. Juve Stabia 2 punti di penalità Potenza 3 punti di penalità Pescara 4 punti di penalità Lucas Cantoro
tenere sempre a debita distanza la Pistoiese e per questo motivo ho chiesto ai ragazzi una grande prestazione anche per i tanti tifosi che verranno da Potenza a sostenerci insieme agli altri che arriveranno un po' da tutta l'Italia”. Un Arleo molto sereno e
tranquillo che sa che dalla gara di domenica prossima si potrà decidere una buona parte dei destini del Potenza per riuscire ad ottenere la salvezza. Ma anche costretto, suo malgrado, ad apportare sostanziali cambiamenti nell'assetto tattico ed anche negli uomini
per affrontare gli uomini di Torricelli a causa dell'attacco influenzale che ha colpito Lolaico e che ne mette in dubbio la presenza in Toscana.” Lolaico partirà con noi con la speranza che questi tre giorni che ci separano da domenica possono restituirci il giocatore in una buona condizione ed in grado di scendere in campo. E' elemento molto importante del nostro scacchiere per cui in noi è sempre alta la speranza di poterlo utilizzare per l'apporto di esperienza e di qualità che ci può offrire. Anche perché il suo eventuale recupero ci potrebbe consentire di non mutare la formazione e l'assetto che tante soddisfazioni ci ha dato nei 90 minuti contro il Crotone.E' chiaro che non avendo la certezza assoluta di poter contare su Lolaico, abbiamo dovuto pensare ad altre soluzioni per presentare a Pistoia una squadra altrettanto affidabile. Tra l' altro potrà sembrare molto paradossale che l'assenza di un solo giocatore pos-
Seconda Col Val di Sangro solo Bacchiocchi out
Melfi pronto a rialzarsi CONSUETA partitella in famiglia per il Melfi che prepara la sfida al Val Di Sangro. Palumbo può contare su tutto l'organico a disposizione eccezion fatta per Bacchiocchi infortunato. Il centrocampista laziale sfrutterà la sosta di domenica prossima per recuperare e tornare tra i disponibili in vista dell'impegno in calendario il 29 marzo a Cassino. Ora però è il momento di pensare da un match chiave in ottica salvezza come quello di domenica prossima. Battere il Val Di sangro vorrebbe significare compiere un passo forse decisivo verso la conquista della salvezza. Un traguardo che appare alla portata dei gialloverdi che hanno la ghiotta opportunità di potersi giocare questi scontri salvezza in casa davanti al proprio pubblico. Un indubbio vantaggio. L'obiettivo è quindi quello di sfruttare il fattore campo e per questa ragione è presumibile che Palumbo allestisca un undici capace di fare la partita e mettere in difficoltà l'avversario attraverso il gioco. Al momento sembra esserci un solo dubbio per la composizione della formazione iniziale. Riguarda il ruolo di laterale sinistro. Nella sgambata in famiglia, Palumbo ha provato, sia Frasca che Gilfone. Il primo ha meno capacità sul breve, ma è più insidioso nei traversoni e nella battute dei calci piazzati. Il secondo ha maggiore sprint e capacità offensive. Nel contesto di una gara da vincere, sia Frasca che Gilfone nutrono ottime chance di partire titolari. Il ballottaggio ha comunque motivo di resistere fino a poche ore prima della gara. Palum-
Merini para sotto la protezione della difesa
bo infatti tiene tutti sulla corda ben consapevole che spesso chi parte dalla panchina può risultare ugualmente determinante. D'altronde il tecnico in queste ultime settimane ha ricevuto risposte positive anche da chi ha giocato meno, Frasca e Petagine gli esempi migliori. Per quanto concerne il modulo tattico da adottare, nessun dubbio, sarà 4-4-2. Tra le mura amiche contro una diretta concorrente, il tecnico gialloverde non rinuncia alle due punte che tanto bene hanno fatto finora. De Angelis e Merini formano un binomio completo ed affine che si integra bene. Ancora a loro toccherà tramutare in gol la mole
di gioco espressa dal resto della squadra. Un compito svolto a pieno titolo ed egregiamente fino a questo momento con i due in grado di realizzare diciotto reti insieme. Un bottino cospicuo che entrambi voglio rimpinguare contro il Val Di Sangro, avversario da non sottovalutare ma decisamente alla portata dei federiciani. C'è poi un precedente che grida ancora vendetta. Si tratta del 5 a 0 clamoroso subito l'anno scorso in Abruzzo. Nei due precedenti casalinghi invece, sempre vittorioso il Melfi per uno a zero, due anni fa e per due a uno la stagione scorsa. Emilio Fidanzio
La tifoseria gialloverde al Valerio
sa causare uno stravolgimento di assetto ed uomini. Purtroppo è proprio la verità perchè, non dobbiamo dimenticare, per questa gara cosi importante dobbiamo rinunciare anche allo squalificato Dei che per caratteristiche , qualità ed esperienza poteva essere l'alter ego di Lolaico. Per cui sarebbe molto pericoloso inventarsi altre soluzioni in difesa che si potrebbero rivelare dannose. Per questo l'unica soluzione, se non riusciremo a recuperare Lolaico, è quella di schierare la difesa a tre e di predisporre una linea di centrocampo più folta. Ripeto mancano ancora tre giorni e quindi non mi fascio la testa per cui la speranza di avere disponibile il difensore rimane sempre viva”. E' chiaro che per mandarlo in campo Arleo dovrà avere la certezza che il giocatore indebolito dagli antibiotici assunti nei giorni scorsi, sia in grado di poter dare il suo solito contributo alla squadra. Almeno per gran parte del match. Altrimenti non rischierà e punterà sul modulo provato ieri nel test contro la formazione Berretti. Anche perché per arginare la Pistoiese occorrono giocatori in salute ed in grado di lottare strenuamente su ogni pallone. “ La Pistoiese di Torricelli delle ultime due giornate è una squadra completamente diversa da quella della gestione precedente. E che avrebbe meritato di vincere sia a Foggia che contro l'Arezzo. Dispone di giocatori importanti e dotati tecnicamente e sembra più determinata e concentrata. Per questo noi dobbiamo fare una gara perfetta per uscire con un risultato positivo”. La partenza per la toscana è prevista per oggi dopo l’allenamento, i rossoblu si fermeranno a Pescia dove domani mattina sosterranno l’ultimo allenamento. Rocco Sabatella
38 Sport
Venerdì 13 marzo 2009
Buone notizie solo da Ancora e Chisena nel test col Forza Matera di ieri
Matera, infermeria piena Armento e Naglieri si sommano ai vari degenti Romaniello e Pioggia al rientro
Francavilla, due recuperi per Lazic
Il Francavilla impegnato ad Angri
FRANCAVILLA – Si avvicina la tanto attesa gara che, vedrà due formazioni battersi fino alla fine per aggiudicarsi un derby molto sentito. Matera e Francavilla, voglio mettere in campo tutta la loro bravura e voglia di fare, per aggiudicarsi l’intera posta in palio. La classifica attuale dice che, le due formazioni sono divise da soli tre punti, biancazzurri a trentasei, sinnici a trentatre. La loro posizione fa si che, la gara si giochi sin dalle prime battute con tutta la grinta e la determinazione necessaria per permettere alle due squadre di ottenere il massimo dei risultati. In casa Francavilla intanto, gli allenamenti proseguono senza soste con la determinazione da parte di tutto il gruppo di recarsi domenica prossima a Matera, cercando di fare il colpaccio ai danni dei biancazzurri. Il gruppo, interamente a lavoro, si è ritrovato presso lo stadio “Nunzio Fittipaldi”, per proseguire la sessione di allenamenti. Recuperati i centrocampisti Romaniello e Pioggia, tutti appaiono molto concentrati e con la grinta giusta affinché, si faccia una bella figura e soprat-
tutto, ritornare a casa con dei punti in tasca. La vittoria in trasferta, manca in casa Francavilla, da molto tempo, niente di meno dal ventotto settembre, gara valida per la quarta giornata di andata con il Francavilla Fontana, vinta con il risultato di 0-1 dai sinnici. Ormai è chiaro che l’undici di Lazic, lontano dalle mura amiche, ha delle grosse difficoltà ad esprimere tutto il proprio potenziale. Ed è per questo che nel derby serve il miglior Francavilla della stagione per domare la rabbia agonistica dei ragazzi di mister Franco Danza, al suo esordio in panchina. La sfida entra nel vivo, con i tifosi sinnici scalpitanti a seguire i propri beniamini allo stadio “XXI Settembre – Franco Salerno”, cosa che hanno già fatto capire domenica scorsa quanto sugli spalti del “Fittipaldi” gridavano a gran voce: “Matera stiamo arrivando”. I biancazzurri dal canto loro, cercheranno di smaltire la bruciante sconfitta subita nella gara casalinga contro il Sant’Antonio Abate. Quindi, ci sarà da scommettere che si assisterà ad una gara davvero entusiasmante. Claudio Sole
Un’amichevole con molte assenze. Infermeria piena e per Franco Danza cominciano i grattacapi. Ieri pomeriggio test a borgo La Martella tra Matera e Forza Matera che ha visto i biancazzurri schierarsi con Cilumbriello tra i pali, De Santo e Naglieri esterni di difesa e Armento e D’Arienzo centrali. Malagnino e Cerabona a centrocampo con Porzio e Ancora esterni. In avanti Cifarelli e Chisena. Fermi in maniera precauzionale il capitano Pasquale Martinelli e Gennaro Acampora. Albano era presente, ma non si è allenato. Nella ripresa spazio a tutti gli altri compreso Magliocco. E’ uscito malconcio ad una spalla Nicola Armento nella ripresa, ma dovrebbe essere recuperabile. In sostanza sarà lo staff medico a fare la formazione, o meglio a dare le alternative al tecnico in vista di una gara importante e delicata come quella di domenica contro il Francavilla. Particolarmente attivo l’ex Antonio Chisena che, insieme ad Ancora, hanno fatto vedere le cose migliori in avanti. Il Forza Matera di Liuzzi era privo di Emanuele Di Cecca ma poteva utilizzare Rino Ciardiello, da poco arrivato in organico. Cuardiello si è mosso bene e questo è senza dubbi motivo di sorriso per Francesco Liuzzi in vista del rush finale che vale la permanenza in Eccellenza. A segno Cifarelli ed Ancora nel primo tempo, poi nella ripresa spazio alle cosiddette seconde linee e il risultato ha assunto un senso relativo. I problemi ci sono, ma è chiaro che Danza conta di recuperare qualche acciaccato visto che ai box ci sono almeno undici calciatori. Lonardo, Conte, Marsico, Albano e La Fortezza sono un’ossatura portante di qualsiasi squadra di serie D. Inoltre, Roberto Magliocco ha giocato un tempo ieri ma ha da smaltire molto e nelle gambe non ha più di una ventina di minuti. Di certo c’è che la squadra che scenderà in campo venderà cara la pelle, in quanto c’è voglia di cancellare la brutta prestazione di domenica scorsa. Senza dubbi c’è da migliorare in fretta la condizione fisica, perchè la forza nelle gambe della squadra è tanta ma non c’è brillantezza ed è chiaro che non aiuta allenarsi sui campi senza erba. Alla Martella il campo è duro e senza dubbi qualche giocatore ha preferito non
Cristian Ancora e a destra Pasquale Naglieri
rischiare, come per esempio Martinelli rimasto in panchina. Presenti il presidente Perniola e il vice Cinnella, ma anche il neo allenatore della Juniores, Francesco Stasolla, che ha potuto vedere all’opera molti dei suoi ragazzi impegnati contro avversari di caratura superiore. Renato Carpentieri
TURRIS-ISCHIA Trasferta vietata agli isolani SI preannuncia un derby intenso, la goliardia animata da tifoserie blasonate, storicamente rivali. Niente trasferta per gli isolani infatti, così ha disposto l’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive. Un derby che rappresenta in ogni caso per i ragazzi di La Cava un’autentica occasione di rilancio: una di quelle, insomma, da cogliersi
L’esterno di centrocampo ha smaltito la squalifica e a Grottaglie ci sarà
Sporting Genzano, Rega al rientro GENZANO DI LUCANIA - Ancora due giorni per lo Sporting Genzano prima di affrontare il Grottaglie in terra di Puglia. I bianco rossi genzanesi non hanno ancora digerito i due punti persi per strada contro la Turris e arrivano a questo appuntamento carichi e motivati. Per la squadra di mister Pirone non ci sono più alibi, serve la vittoria per continuare ad inseguire la salvezza e distanziare nuovamente il Sant'Antonio Abate che si è pericolosamente rifatto sotto. Per il sodalizio lucano non sarà facile fare punti in quel di Grottaglie ma lo Sporting di questa stagione ha insegnato che il carattere viene fuori soprattutto lontano dal manto erboso del Comunale di Genzano e quando i punti servono per uscire da una situazione troppo delicata. A Genzano non c'è quell'aria di ottimismo che aleg-
giava sino a qualche settimana fa. I cinque punti di distacco dal Bitonto, il pareggio interno contro la Turris, le vittorie di Venafro, Gelbison Cilento e Sant'Antonio A., ottenute domenica scorsa, hanno raffreddato le speranze di molti tifosi. Nonostante questo, mancano ancora nove gare al termine della stagione, quattro delle quali saranno in casa contro il Francavilla Fontana, l'Angri, il Pomigliano e alla penultima di campionato l'Ischia. Un cammino non proprio semplice per la compagine alto bradanica che dovrà dare il cento per cento in tutte le sfide da qui sino alla fine. Per domenica il rientro di Rega è ormai sicuro mentre Buonocore e Bacio Terracino continuano il loro lavoro per cercare di essere a disposizione. Discrete anche le condizioni di Murano che domenica
ha ricevuto un forte colpo al costato e quindi per lui probabile partenza dalla panchina lasciando così a Compierchio e Impagliazzo l'onere di un attacco che ormai si è ripreso definitivamente. Proprio Impagliazzo, domenica scorsa, ha centrato la sua prima rete con la maglia bianco rossa facendo sognare i numerosi tifosi accorsi alla stadio. Borrelli tra i pali sembra aver ritrovato fiducia mentre i due centrali Fiscina e Masturzo guideranno una difesa che ultimamente è stata troppo disattenda concedendo gol e occasioni agli avversari. Fiore, invece, dovrebbe partire dalla panchina lasciando il posto a Trifone. Tutti i ragazzi sono concentrati alla prossima gara con la consapevolezza di non poter più sbagliare per portare a casa la salvezza. Il
Compierchio dello Sporting Genzano
tempo per recuperare c'è ancora ma da ora in avanti è vietato sbagliare. Con un solo punto conquistato nelle ultime tre apparizioni, allo
Sporting serve la vittoria per ridare morale, fiducia e sorriso allo spogliatoio, alla dirigenza e a tutta la tifoseria genzanese. Rocco De Rosa
Sport 39
Venerdì 13 marzo 2009
Eccellenza A segno per l’Angelo Cristofaro nella ripresa Leone e Santagata
Avigliano, è disco rosso Prevedibile sconfitta con l’Oppido nel recupero ECCELLENZA
AVIGLIANO 0 A.CRISTOFARO 2 AVIGLIANO : Vaccaro R., Magliarella, Carlucci D., De Mita, Muzzillo; Verrastro, Santopietro, Camelia (1’ s.t. Darwish), Coviello (8’ s.t. Fiorino); Damiano, Petilli. Non entrati Chianese, Carlucci W., Potenza, Tornillo, Grieco. All. Filadelfia. A.C.OPPIDO : Di Corato, Provenzale R., Santagata, Giganti Ger., Manniello Dom.; Leone A., Vaccaro M., Astudillo, Leone G. (44’ s.t. Provenzale C.), Montenegro, Volpe (16’ s.t. Gioiello). Non entrati Cirillo, Manniello V., Pappalardo R., Giganti Gius., Manniello F.. All. Manniello Don. ARBITRO : Scarica di Castellammare di Stabia (guardalinee Di Leo e Pallotta). RETI : 20’ s.t. Leone G., 27’ s.t. Santagata. NOTE : pomeriggio grigio, freddo e ventoso, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti Muzzillo, Santopietro (A), Giganti Ger., Manniello Dom e Astudillo (O). Calci d’angolo 9-5 per l’Oppido. AVIGLIANO – Oppido, alla distanza, e il campionato resta aperto. Rilancia la sfida al Pisticci e ne rimane ultimo avversario. Vince e avalla il successo sul lungo termine, dopo un primo tempo di una bruttezza indicibile, in una ripresa in cui sa colpire al momento giusto. Così, se fin quasi alla metà della ripresa lo
CLASSIFICA
L’Angelo Cristofaro di Oppido Lucano
squallido 0-0 fin lì maturato sembrava logico, tutto il resto ha tolto ogni discussione alla legittimità del risultato. Oppido senza Volturno, squalificato, e Villano. Donato Manniello propone così Rocco Provenzale, Santagata e Gerardo Giganti nel settore difensivo che ha, sulla sinistra, un Domenico Manniello che va spesso a dar manforte al reparto centrale, dove poco si vede Astudillo, molto di più Antonello Leone che dà vitalità al gioco bianco verde, supportato da Vaccaro e da Giampiero Leone. In avanti, accanto a Montenegro, il sostegno è Volpe. Filadelfia non ha lo squalificato Di Pietro e, a centrocampo, accanto ai centrali Santopietro e Camelia punta su Verrastro (a destra) e Coviello (a sinistra). Dietro, sono Magliarella e un
Muzzillo in gran giornata a operare sulle fasce, Donato Coviello affianca De Mita in mezzo. In avanti c’è Petilli, con Damiano arretrato. Si parte e Muzzillo è lanciato da Coviello in area sulla sinistra, sul cross rasoterra non c’è nessuno. Solo illusione, per una partita che si spegne subito. L’Oppido manovra, ma senza velocità e con poche idee; l’Avigliano è bravo a coprirsi, molto meno a proporsi in avanti. Il tempo è Petilli che va sul fondo in piena area e salta Santagata, ma sul servizio all’ indietro non trova nessun compagno, e un tiro di Montenegro sull’esterno della rete. L’Avigliano riparte senza Camelia, infortunato. Il centrocampo ne risentirà, ma l’inizio sembra promettente, Darwish crossa da destra, Petilli
non ci arriva di un niente Rischia di fare il pasticcio Rocco Provenzale: sbaglia un rinvio, la palla s’impenna e torna indietro, proprio sul piede di Petilli, che tenta un improbabile deviazione di piatto sinistro, su cui Di Corato è attento, come poco dopo sul bolide da lontano di Santopietro. Ma la storia è già cambiata. Pri-
mo sentore la fuga di Montenegro che di fronte a Ruggiero Vaccaro manda alto; poi ancora Montenegro, di testa, scheggia la traversa. Infine, la svolta definitiva, Giampiero Leone (in fuorigioco?) parte in contropiede e, nonostante il tentativo di Muzzillo, con un pallonetto mette den-
tro. Poi l’Avigliano perde palla a centrocampo, l’altro Leone se ne va sulla sinistra e crossa, Santagata è pronto e chiude la gara. L’Avigliano è il colpo di testa di De Mita con la palla che balla vicino alla porta, ma poche idee e muscoli imballati. E l’Oppido può giocare sul velluto. Giancarlo Tedeschi
Seconda categoria Santa Cecilia rischia prima il pari e poi il raddoppio
Potentia, decide Brancaccio La Metanauto Picerno esce a testa alta dal confronto POTENTIA S. C. 1 METANAUTO 0 POTENTIA S. CECILIA: Donadio, Iovino, Sannazzaro, Marino (Labella), Palese F. (Alfano), Libonati , Brancaccio (Gonnella), Cuminiello, Palese R., Marcodoppido, Morlino A.A disp: Morlino D., Coviello, De Bonis, Colucci. All: Macchia C. METANAUTO: Salvia, Capece D., Mitidieri, Bochicchio, Capece R., Marcantonio, Casale, Curcio D., Croce (Ottati), Rossi, Sabia. A disp: Caggiano, Guma, Colangelo, Venetucci. All: Ottati A. ARBITRO: Muscio Vittorio di Potenza RETI: 18' Brancaccio NOTE: Ammoniti: Palese R., Marino (PSC). Salvia (ML).Espulsi: Venetucci (ML) POTENZA- Esce a testa alta La Metanauto Lucana sconfitta in casa del Santa Cecilia nel recupero della 18ª giornata, che rafforza il terzo posto in classifica. Grande prestazione degli uomini di Macchia, schierati in campo con il 3-5-2 a ribattere il 4-4-2 impostato da Ottati, entrato al 63' al posto di Croce. L'avvio è degli ospiti che battono due calci di punizione: la prima si perde al lato della porta del Potentia, la seconda calciata da Sabia, è
Le fatiscenti panchine del campo di Macchia Giocoli, in alto la Metanauto e sotto il Santa Cecilia
deviata in angolo da Donadio. 12' Il Potentia in contropiede ottiene un calcio d'angolo battuto da Brancaccio con nulla di fatto. 17' Bochicchio del Metanauto ferma fuori area Palese R., la punizione calciata da Brancaccio per la girata di testa dello stesso Palese R. è deviata sul palo da Salvia con i difensori che allontano la
sfera dall'area di rigore. 18' sempre Palese R. serve sulla sinistra Brancaccio, l'ala si presenta davanti a Salvia trafiggendolo di precisione. 20' ancora Brancaccio per Marcodoppido, lanciato a rete. La sua conclusione si perde alta sulla traversa. Marino fa lo stesso con un tiro da 25 metri.
Reagisce il Metanauto con Bochicchio, Casale, Curcio, Sabia e Rossi che la 28' cerca la via del goal, ma Donadio mette in angolo. Sannazzaro e Iovino salvano su Rossi e Sabia. L'incontro si infiamma è non sfugge al controllo dell'arbitro. I ventidue sembrano non risentire dell'improvvisa grandinata abbattutasi sul
finire del primo tempo che ha reso il terreno pesante e scivoloso per tutto l'arco dell'incontro. Al rientro le schermaglie continuano con il Potentia concentrato a gestire il vantaggio e le sostituzioni effettuate ad imbrigliare il gioco avversario. L'impiego di Ottati non è bastato per poter riagguantare il risultato. Lo
stesso ha impegnato più volte Donadio. (che abbandona al 90' per una distorsione al polso sinistro). 75' Palese R. servito alla perfezione da Morlino A. entra in area, si avventura in uno dribbling confusionario, è perde l'occasione del raddoppio. Leonardo Martino sport@uedi.it
40 Sport
Venerdì 13 marzo 2009
A Dilettanti Dopo il poker di successi la Levoni si prepara per il Palestrina
«Gresta ha dato sicurezza» Cerverizzo giudica positivamente l’avvento del coach QUATTRO successi consecutivi, il morale a mille, la voglia matta di affrontare il Palestrina anche in mattinata. Sono questi gli ingredienti del momento in casa Levoni Potenza dopo la vittoria di domenica scorsa a Firenze che ha fatto lievitare la classifica degli atleti di Luigi Gresta. I potentini sono ormai ad un passo dallo storico traguardo dei play off nella terza serie, evento davvero di prestigio per la società di Francesco Petrullo che ha creduto fermamente nel progetto portato avanti a luglio mettendo a punto ogni dettaglio tecnico, operativo e gestionale. La squadra sta rispondendo a pieno alle prerogative della dirigenza e del tecnico marchigiano esprimendo finalmente un basket effervescente e efficace che sta dando pian piano i suoi frutti. Il “miracolo” Levoni sembra ormai un dato di fatto, tutte le componenti stanno interagendo a pieno, anche il pubblico sembra aver ritrovato d'incanto l'amore per la squadra capitanata da Antonino Rato. Le prestazioni recenti di Giancarlo Palombita e compagni sono state davvero importanti, i successi racimolati contro Matera, Sant'Antimo, Molfetta e Firenze hanno galvanizzato l'ambiente. Ovviamente tutti devono rimanere con i piedi per terra e puntare a superare domenica il difficile scoglio chiamato Palestrina, formazione vittoriosa a Molfetta dopo una vera e propria battaglia agonistica. I laziali guidati in panca da Steffè hanno in roster elementi duttili, davvero bravi sul piano dinamico. I nomi di Spigaglia, Morri, Alessandri, Gagliardo e Simeoni, incutono timore in tutte le formazioni. La Levoni ieri ha svolto due sedute di allenamento, ancora convalescente Femminini, il resto del gruppo ha lavorato con lena e determinazione. Il complesso potentino non ha intenzio-
La grinta di Gresta e accanto il diesse Cerverizzo (Mattiacci)
ne di abbassare la guardia. Tutto sembra girare intorno all'uomo del momento, il coach Luigi Gresta. In casa potentina è il direttore sportivo Salvatore Cerverizzo ad analizzare il mo-
mento di forma attraversato dai lupacchiotti affermando: “Nei momenti peggiori non mi abbatto mai, non fa parte del mio carattere, non faccio mai drammi, neppure nelle situazio-
ni positive mi esalto. Bisogna guardare a tutte le cose con realismo”. Cerverizzo parla di altri aspetti: “Il cambio di allenatore è stato molto importante, ci ha dato tranquillità e nuove
certezze, Gresta ha messo sicurezza alla squadra. I play off ora sono ad un passo. Palestrina? E' un ostacolo difficile, ha vinto domenica a Molfetta confermando le sue credenziali. Il campionato continua a dimostrarsi difficile e complicato”. Altri sono i propositi di Cerverizzo che afferma: “In questo momento il pubblico è il nostro sesto uomo in campo. Dobbiamo far tesoro dell'aiuto dei nostri tifosi che ci seguono ora anche in trasferta come accaduto del resto a Firenze. I tifosi hanno capito gli sforzi della società, di questo ne sono convinto”. E proprio della società Cerverizzo parla apertamente: “Il mio sogno di disputare i play-off si sta pian piano avverando. E' questa la soddisfazione più bella. Sono contento, gli altri obiettivi vanno raggiunti con risorse economiche e finanziarie differenti”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
C DILETTANTI Rinviata a giovedì 26 la gara tra Corporelle e Siracusa LA GARA tra la Centre Corporelle Potenza e il Prativerdi Siracusa, valevole per il campionato di serie C Dilettanti che era in programma domani pomeriggio al Pala Pergola con inizio alle 18 è stata spostata a giovedì 26 marzo dalla Federazione Italiana Pallacanestro. Il match clou in calendario per domani dunque non si giocherà. La società del presidente Antonio Colangelo ha intanto sciolto il silenzio stampa che ha visto protagonisti i giocatori. Tutti gli atleti di Dino De Angelis da oggi torneranno a disposizione degli addetti ai lavori per interviste e dichiarazioni ufficiali.
B Dilettanti Catanzaro, San Severo, Sarno e Massafra per conquistare quattro punti
Bernalda, parte l’operazione play off BERNALDA - Catanzaro, S. Severo, Sarno e Massafra: sono nell'ordine gli ostacoli che la Terme di Abano affronterà negli ultimi quattro turni di regular season (calabresi e campani fuori casa, i pugliesi al PalaCampagna), per raccogliere almeno i quattro punti necessari a garantirsi i play off e, quindi, automaticamente la salvezza. Concentrarsi allora su questi impegni mettendo da parte mugugni e lamentele dopo la inopinata sconfitta interna col Foggia? La pensa proprio così l'esperto e carismatico Damiano Faggiano: “Siamo al crocevia del campionato e noi lo attraversiamo in un momento sicuramente non felice; se volessimo fare la storia di questa stagione fino ad ora potremmo dire che siamo partiti malino, poi il lavoro in allenamento e il fatto di esserci conosciuti meglio ha fatto venir fuori le qualità del gruppo e dei singoli che ci hanno permesso di vivere una buona fase centrale del torneo. Da qualche domenica c'è stata una involuzione e
nessuno di noi, a cominciare dal sottoscritto, vuole cercare alibi sui singoli episodi o sulle singole partite, però coloro che ci seguono quotidianamente, cioè lo zoccolo duro della tifoseria che voglio ringraziare in modo particolare per l'attaccamento, sanno bene con quanta dedizione e sacrificio ci siamo sempre preparati. Ma adesso è giunto il momento di mettere da parte tutto il passato, quello positivo e quello negativo, e guardare ai restanti impegni della prima fase avendo come imperativo categorico di concentrarci solo ed esclusivamente su di essi”. L'incoraggiamento è rivolto ovviamente ai compagni di squadra…: “No, è rivolto a tutti, perché rimango fedele a quanto ho sostenuto dal primo giorno in cui ho messo piede a Bernalda, e cioè che o si naviga tutti nella stessa direzione, giocatori, tecnici, società, tifosi ed informazione, o non si va da nessuna parte”. Però analizzare gli sbagli può essere utile per evitare di ripeterli nel futuro: “È vero, e
proprio per questo tutte le responsabilità degli errori commessi me le assumo io che sono (purtroppo!) il più grande, cominciando per esempio dal fare il mea culpa per aver perso la pazienza in più di una occasione: quindi prendetevela tutti con me, così lasciamo in pace i miei compagni molti dei quali sono ancora tanto giovani e sentono troppo la pressione nervosa di un campionato così difficile”. Poi Faggiano si congeda con una promessa impegnativa che è piuttosto inusuale a questo livello: “Io sto vivendo una stagione bellissima non solo per i miei numeri nelle top ten ma anche per l'ambiente straordinario che mi ha accolto come non mai e nel quale mi trovo molto bene, ed ai tifosi posso solo dire che, visto che il mio contratto scade all'incirca tra un mese, se tutto va bene ed il campionato finisce come tutti ci auguriamo io sono già da ora pronto, dirigenza volendo ovviamente, a firmare per il prossimo anno”. I sostenitori rossoblu saranno
Damiano Faggiano in azione
felici di una tale dichiarazione d'amore per la Cestistica, ma, come dice lo stesso giocatore, per il momento l'unico pensiero devono essere i quattro match finali. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Sport 41
Venerdì 13 marzo 2009
A Dilettanti Il tecnico toscano Billeri vede un’Olimpia in grande crescita
Matera sempre più pericolosa Siena sarà senza il suo faro, capitan Tomasiello «E’ una squadra che ha trovato equilibri, in grossa crescita e che ha sfiorato il risultato a Barcellona. Un Matera che sta giocando tutti i match alla pari e che ci renderà durissima la vita». E’ il coach della Virtus Siena Marcello Billeri a presentare per il “Quotidiano” la sfida che tra un paio di giorni vedrà di fronte la terza forza del campionato ed un Matera che occupa la penultima posizione in classifica. Billeri però esita a parlare di testacoda: «è chiaro che ci sono obiettivi diversi, è un dato di fatto. Noi da parte nostra cerchiamo di vivere alla giornata e di giocare una buona pallacanestro. L’obiettivo è quello di difendere se possibile questo terzo posto che ci siamo conquistati. Matera è avversario che sta giocando bene e non regala niente a nessuno, viene inoltre da una prova eccellente». La Virtus Siena scenderà domenica sul parquet del PalaSassi senza il suo faro e capitano Gianluca Tomasiello ancora fermo ai box dopo un brutto infortunio alla caviglia che lo ha in qualche modo condizionato: «purtroppo è fermo dal 28 dicembre e sta pian piano provando a recuperare, contiamo di riaverlo in campo per i play off. Purtroppo infortuni come questo in un campionato duro e difficile come la A Dilettanti possono capitare. Stiamo cercando di stringere il più possibile le maglie e di sopperire a quest’assenza anche se
Marcello Billeri, tecnico del Siena
si tratta del play titolare e forse del giocatore più importante della squadra». Nonostante quest’assenza comunque Siena non ha visto pregiudicato il proprio rendimento ed è rimasta in alto in classifica, Billeri conta di fare la partita anche a Matera conoscendo quali sono le prerogative della formazione lucana: «hanno delle caratteristiche ben chiare, sono dei grandi attaccanti e degli eccellenti tiratori, una squadra pericolosa in attacco e che ha acquisito anche consistenza in difesa». I lunghi del Siena hanno le caratteristiche per rendere dura la vita sotto i tabelloni
ai giocatori materani ma Billeri è prudente: «dobbiamo continuare a giocare con il dovuto equilibrio tra interni ed esterni. Certo cercheremo di dare la palla ai nostri lunghi quando possibile ma senza esagerare. Comunque Matera sotto i tabelloni ha giocatori che si fanno rispettare come Giuliani e Ferrienti per cui dovemo stare molto attenti e fare la nostra partita preoccupandoci di essere concentrati in tutte le fasi della gara». Per chiudere abbiamo chiesto a Billeri un giudizio in prospettiva play out sull’Olimpia e il tecnico senese ha risposto chiaramente: «sono convinto che Matera abbia una qualità di giocatori decisamente superiore rispetto a quella di tante altre squadre, ha un buon quintetto, una buona panchina ed è coperta in tutti i ruoli. La salvezza credo che possa essere conquistata, se continueranno con queste prestazioni, già al primo turno di play out». Un auspicio che farà sicuramente piacere nello staff biancazzurro ma che ora non deve deconcentrare dall’obiettivo più immediato ossia il successo contro Siena e la scalata al terzultimo posto in classifica. Traguardi a cui Matera non può rinunciare per arrivare in una buona posizione nella lotteria del play out. Traguardi che passano inevitabilmente dal successo contro Siena. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Tiro a volo Ad aprile riapre la stagione agonistica
Battista riparte da Roseto
Spartavo Battista
CONTINUA ad allenarsi, ha tanta voglia di fare bene, appare molto motivato. Il riferimento va a Spartaco Battista, campione lucano di tiro a volo, specialità Fossa Olimpica che sta preparando minuziosamente la sua stagione sui campi di tiro di Eboli, in provincia di Salerno. Il tiratore di Tito Scalo continua a provare nella speranza di vedere nuovamente coronati gli sforzi di una stagione intera. Battista, tesserato per il Corpo Forestale dello Stato ha tanta fame di successi anche se intende volare basso, come nel suo carattere. L'esponente del Corpo Forestale dello Stato in questo periodo sta incentivando la sua preparazione anche sul piano fisico e atletico. L'atleta di Tito Scalo anche in questa stagione promette battaglia e tanto sacrificio negli allenamenti, segno tangibile di una smania continua di mettersi in mostra che anima il campione di Tito. Tanti allenamenti e tanta programmazione, in queste settimane condite dal varo dei calendari diramati dalla Fitav (Federazione Italiana Tiro a Volo) nazionale che ha programmato per tempo le gare agonistiche della nuova stagione. Il primo appunta-
mento in programma è previsto per il 4/5 aprile a Roseto degli Abruzzi, nel corso della prima prova nazionale Fitav, il secondo appuntamento è in programma il 17 e 18 maggio a Todi per la gara assoluta Fitav, la terza gara è in programma a Monselice, in provincia di Ravenna il 4/5 luglio. A settembre sono previsti i campionati italiani a Bergamo, mentre il Corpo Forestale dello Stato ha confermato la sua presenza al Grand'Europa Perazzi. Nel corso del 2009 la società sportiva del Corpo Forestale dello Stato non sarà impegnata per scelta nei tornei interforze e diminuirà la sua mole di appuntamenti agonistici, nel segno tangibile della programmazione attenta posta in essere dai vertici del corpo militare in questione. Oltre agli impegni sopra citati Battista sarà in gara nei campionati Italiani di Società e nella Coppa dei Campioni di Società. Programmazione attenta, tanta determinazione e quella voglia sempre innata di sparare per vincere, sono questi gli ingredienti di punta della stagione 2009 di Spartaco Battista. f.menonna@luedi.it
Moto Il materano vincitore nella Superstok 1000
Oliva primo a Vallelunga SI AGGIUDICA la gara della categoria Superstok 1000 Giuseppe Oliva del Matera Racing Club. La gara, denominata Bridgestone Champions Challenge 2009, ha avuto luogo domenica scorsa sulla pista dell'autodromo Vallelunga di Roma ed è stato il primo appuntamento della stagione 2009. Il pilota materano, in sella ad una Suzuki 1000, in seconda posizione della griglia di partenza, è riuscito alla partenza a guadagnare la testa della competizione per poi conservare la leadership fino al traguardo. La gara si è sviluppata su una distanza di 52 chilometri ed ha visto partire ventidue concorrenti. Alla fine sono stati soltanto in tredici a superare il traguardo dell'arrivo, ma la cosa più im-
Oliva e il suo team
portante è alla testa del gruppo di corridori c'era l'esperto Giuseppe Oliva il quale ha fatto anche segnare anche il miglior tempo del giro con un ottimo 1 minuto 47 secondi e 6 centesimi. Una bella soddisfazione per il giovane club materano presieduto da Giuseppe Battilomo che, alla prima uscita stagionale, ha arricchito la
propria bacheca con un prestigioso trofeo. Il prossimo appuntamento è per il 24 maggio a Perugia sulla pista dell'autodromo di Magione, mentre il club parteciperà anche al Campionato Italiano Kawasaki 600 questa volta con il giovane pilota Ashley Carlucci. Annibale Sacco sport@luedi.it
La Codra Mediterranea si gioca il sesto posto di DONATELLO VIGGIANO GIANCARLO Palombita si è rivelato buon profeta: alla vigilia del derby con Matera, la guardia triestina aveva pronosticato una striscia di cinque partite abbordabili per la sua squadra, chiamata domenica a superare l'ultimo di questi cinque ostacoli. Al Pala Pergola una Levoni reduce da quattro vittorie consecutive, riceve infatti la visita del Palestrina, neopromossa in A dilettanti, ma addirittura già quinta in classifica dopo 22 giornate. I prenestini hanno 24 punti, due in più della Levoni e vengono da ben sei vittorie nelle ultime sette partite, che ne fanno, probabilmente assieme a Levoni e Latina, la formazione più in forma del momento. Nell'ultimo turno, Morri e compagni hanno sbancato il temibile campo di Molfetta e una vittoria a Potenza consentirebbe di tenere accesa la speranza di agganciare addirittura il quarto posto. Dal canto suo, forte del buon momento che sta vivendo e anche del 71-63 della partita dell'andata, la Levoni sa che una vittoria varrebbe il quinto posto in classifica ed il 2-0 contro i laziali nello scontro diretto: una quasi certezza dei playoff quando mancheranno solo tre giornate al termine della stagione regolare. Fallito per un soffio e per l'ennesima volta il primo successo esterno, torna al PalaSassi la Bawer Matera, che attende la Consum.It Siena. I toscani, ormai non più sorpresa ma autentica realtà della A dilettanti, con 28 punti in classifica sono la terza forza del girone e cercano in Basilicata una vittoria che terrebbe ancora a distanza l'immediata inse-
guitrice Osimo. Nella squadra di coach Billeri, già vittoriosa sei volte lontano dal PalaSclavo, attenzione a Casadei (17.7), ma anche ad un gruppo che fa del mix tra esperienza e gioventù il suo punto di forza, mentre per la Bawer potrebbe essere una delle ultime occasioni, in attesa dello scontro diretto in programma fra 15 giorni, di insidiare la terz'ultima piazza del Molfetta. In B dilettanti di certo non vive un buon momento la Abano Terme Bernalda, in striscia aperta di tre sconfitte consecutive, compresa l'ultima, sanguinosa, in casa contro il Foggia. Fermi a quota 22, i lucani sono stati agganciati in sesta posizione anche dal Massafra e ora il vantaggio sul nono posto è ridotto a soli due punti ,con l'aggravante dello 0-2 sia contro Pozzuoli che contro Foggia, “riabilitata” alla lotta playoff proprio dalla vittoria del Pala Campagna. Domenica, Carpineti e soci fanno visita al fanalino di coda Catanzaro, in un Pala Giovino “violato” già 5 volte in stagione. In B d'eccellenza femminile si chiude la poule promozione. Dopo la bella vittoria di Catania, la Codra Basilia, già certa dei playoff, ha la ghiotta chance di migliorare ulteriormente la sua posizione in griglia: Laura Gambardella e compagne, vincendo contro un Pozzuoli ormai salvo e fuori dai giochi, conquisterebbero la sesta posizione, che, verosimilmente vedrebbe “accoppiate”, al primo turno, le lucane con il Battipaglia. I precedenti farebbero ben sperare, con le lucane vittoriose nettamente al PalaZauli e sconfitte a Potenza solo di misura. sport@luedi.it
Pesca Sportiva, domenica a Pietragalla la prima gara per il club “Alto Bradano” PIETRAGALLA - E' in programma per domenica il primo appuntamento di quest'anno con la disciplina della pesca sportiva sul territorio comunale pietragallese. Risulta organizzato dalla sezione comunale di Pietragalla dell'associazione pesca sportiva Alto Bradano affiliata dal primo gennaio 2009 alla federazione italiana pesca sportiva ed attività subacquee. In realtà l'esordio delle attività era stato fissato, secondo il calendario stilato dall'associazione, per domenica 22 febbraio ma le avverse condizioni meteorologiche di quel fine settimana durante il quale ci fu una intensa nevicata indussero gli organizzatori a rinviare la gara. Per domenica 15 marzo è prevista quindi la gara di pesca intersociale alla trota presso il campo di gara ubicato lungo il Torrente Rosso in agro di Pietragalla ed essa si svolgerà dalle ore 8.00 alle ore 12.00 mentre un ora circa prima dell'inizio della gara ci sarà l'abbinamento del settore in cui svolgerà la propria attvità ciascun pescatore. Le iscrizioni alla manifestazione sportiva si chiudono nel corso della giornata di giovedì 12
marzo mentre al termine della gara di domenica si svolgerà la premiazione dei vincitori a Pietragalla. Antonio Bevilacqua sport@luedi.it
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Venerdì 13 marzo 2009
Il presidente regionale: «Adesso sarà fondamentale il gioco di squadra»
Coni, confermato Tortorelli Trenta giorni di tempo per costituire la giunta Nuoto, la “Old Friends” protagonista a Battipaglia GRANDI risultati sono giunti da Battipaglia per gli atleti lucani dell'Associazione Sportiva Old Friends di Picerno nel corso della seconda prova interregionale Campania-Basilicata di nuoto pinnato. La società picernese infatti durante la manifestazione, organizzata dalla Fipsas ha ottenuto cinque medaglie d'oro a dimostrazione dell'eccellente lavoro svolto in piscina dagli atleti lucani. Le medaglie d'oro rappresentano il frutto di tanti sacrifici fatti in questi anni dalla società lucana in un settore particolarmente atipico ma terribilmente in crescita sul piano strutturale e tecnico. La società picernese infatti ha confermato la bontà del suo vivaio esprimendo una cifra tecnica elevata. Le soddisfazioni per la società del patron Antonio Curcio sono giunte da Chiara Faruolo, classe 99 categoria esordienti, prima nei duecento e nei cinquanta metri disputati di seguito senza riposo. La seconda soddisfazione è giunta da Carlo Potenza, esordienti B, vittorioso prima sui 200 e successivamente sui 100 metri. Primo posto e tempo record è stato ottenuto da Claudio Tancredi che ha vinto la gara riguardante gli atleti nati nel 2001 con il tempo realizzando un riscontro cronometrico eccellente da campionati italiani esordienti. Una bella giornata quella di Battipaglia che testimonia la voglia di migliorarsi degli atleti dell'Old Friends Nuoto di Picerno e del suo indomabile patron Antonio Curcio. I vertici societari del Melandro puntano a confermare quanto di buono fatto vedere nella gara di Battipaglia nel prossimo appuntamento fissato per il 19 aprile alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale nel corso della terza prova del campionato interregionale Campania-Basilicata. f.menonna@luedi.it
IN VIRTÙ delle 34 preferenze ricevute (in seconda convocazione) nell'assemblea ordinaria elettiva indetta, ieri pomeriggio presso la sede di via Appia, dal Coni regionale di Basilicata, Eustachio Tortorelli è stato riconfermato presidente del Comitato regionale del massimo organismo sportivo italiano. «Vi ringrazio per la fiducia che avete ancora una volta dimostrato di riporre in me», ha detto a caldo, riferendosi ai delegati intervenuti (in rappresentanza di Federazioni nazionali, Discipline associate, Enti di promozione sportiva e Associazioni benemerite), il neoeletto numero uno del Coni di Basilicata. Il quale si presentava come candidato unico alla sua successione, e che in seguito all'atto formale della rielezione resterà al comando del Coni lucano per un altro quadriennio olimpico, quello 2009-2012. «La più immediata raccomandazione che mi sento di farvi - ha proseguito Tortorelli - è di non lasciar-
Tortorelli ancora alla guida del Coni Regionale
mi solo. Come siamo abituati a dire nel gergo sportivo, sarà fondamentale fare squadra per riuscire nel compito che ci attende: così chiedo fin d'ora il vostro più attivo contributo nel lavoro di ogni giorno, con cui ci proponiamo di favorire lo sviluppo dello sport lucano secondo i principi tradi-
Ciclismo Circa cento i partecipanti al “Cyclo Planet”
Tursi, vince Colonna All’altamurano il memorial Di Sanza TURSI - Colonna vince il trofeo ciclistico "Cyclo Planet - Memorial Nicola Di Sanza”. Era stata organizzata dall'Asd Bici Club di Policoro. Circa un centinaio i partecipanti. Sono arrivati anche dalla Puglia e dalla Calabria. C'erano i giudici di gara, i carabinieri, i vigili e le delle due associazioni di protezione civile tursitane, la Croce D'Oro di Policoro e le macchine di servizio dell'autosalone Stalfieri. Il pubblico ha seguito per un'ora e mezza la kermesse. Ha vinto a braccia alzate Paolo Colonna della società Leonessa di Puglia, secondo è stato Vito Buono e terzo classificato Tommaso Elettrico della stessa squadra del vincitore. La linea del traguardo era su via Roma, di fronte alla farmacia. I ciclisti, prima hanno sfilato correndo piano per via Roma, via Olanda, viale Sant'Anna, incrocio del semaforo lampeggiante, hanno disceso lungo la strada che costeggia il canale e qui e' iniziata la corsa vera e propria. Arrivati a Pontemasone, sono ritornati per la strada vecchia, fino ad arrivare all'incrocio del semaforo e ridiscendere per la strada nuova. Il circuito di sei km da percorrere dieci volte. E' la prima gara della stagione 2009. Sotto il semaforo dell'incrocio, una ragazzina, segnalava i giri da fare, mentre un'altra teneva in mano una campana, che avrebbe suonato per avvisare i concorrenti che quello era l'ultimo giro. Dopo l'arrivo degli ultimi corridori in bici, i giudici di gara, sono entrati nella stanza della sede della protezione civile comunale ed hanno stilato le classifiche per categoria. Salvatore D'Amelio di Policoro il concorrente più anziano. Tra i ciclisti anche un tursitano: Vincenzo Agata iscritto nella Bici Club. C'era anche una concorrente donna: Mirella Pisani tesserata con la società Ciclo Team Val Noce di Rivello. A fine gara Serafino Di Sanza il patron della manifestazione ha ringraziato l'amministrazione comunale, i vigili urbani, i carabinieri, il medico del giro, le due protezioni civili e gli sponsor. Poi ha premiato i vincitori ed i primi tre classificati per ogni categoria. Nella categoria Sport Master (18 29 anni), ha vinto: Vito Buono. Categoria M1( 30 - 35 anni): Gaetano Colletta della Bici Club di Policoro. M2(35 - 40): Angelo Prospato della società Penisola Sorrentina. M3 (40 -45): Domenico Ranù della Bici Club Policoro. M4 (40 - 45): Pasquale Marino della Bici Club di Policoro. M5 (45 - 50): Fran-
co Rinaldi della Baser infissi di Matera. M6 (50 -55): Tommaso Barbaro di Matera. M7 (55 - 60): Salvatore D'Amelio della Bici club di Policoro. Direttori di gara sono stati: Egidio Viggiano e Antonio Casella. Salvatore Martire sport@luedi.it
Una fase della gara e al premiazione di Colonna. In alto sempre il vincitore
zionalmente cari all'ente che rappresento». A questo punto, ci sono trenta giorni di tempo per la nomina della Giunta regionale. Con l'insediamento della quale si potrà definitivamente avviare la macchina organizzativa del Coni regionale. Chiamato a risolvere diverse, spinose questioni, affron-
tate punto per punto da Tortorelli nel suo intervento di presentazione del programma. A cominciare dal rapporto del Coni con il mondo istituzionale: pressante, ancora una volta, è stato l'invito rivolto dal presidente nei confronti della Regione Basilicata (rappresentata al tavolo dei relatori da Antonio Autilio, assessore alla formazione, lavoro, cultura e sport) affinché individui una corsia preferenziale con il Coni nelle fondamentali relazioni tra politica e sport. Quindi, altro delicato punto in calendario, la necessità di far decollare la Scuola regionale dello sport, che dovrebbe trovare la sua sede definitiva nel comune di Fardella. Massima attenzione anche per gli impianti sportivi della Basilicata, oltre che per il rilancio del settore scuola. E grande impegno per superare lo stato di commissariamento del Comitato provinciale Coni di Matera. Luca Carlone sport@luedi.it
Appuntamento a lunedì al cinema Comunale
La Provincia di Matera premia il mondo dello sport con una serata di Gala LO SPORT materano si appresta a vivere una giornata indimenticabile. Sul palco del Cinema Comunale di Matera, infatti, lunedì 16 con inizio alle ore 18 si terrà il primo “Galà sportivo della Provincia materana”, dove vecchie glorie dello sport del territorio materano premieranno gli atleti in attività che, con la loro presenza sui palcoscenici più importanti a livello nazionale nel mondo dello sport, rendono omaggio e lustro al territorio, al quale appartiene la loro maternità, quotidianamente. Questo evento è stato promosso dal Presidente della Provincia Carmine Nigro e dall'Assessore provinciale alla Cultura, Sport e Politiche Sociali, Giuseppe Digilio. I protagonisti, come detto in precedenza, saranno donne e uomini che hanno segnato il percorso spesso esaltante dello sport del materano, contribuendo con il loro impegno e la loro passione a dare del territorio lucano l'immagine di una realtà al passo con il resto del Paese. Questi uomini e queste donne, alcuni in piena attività ed altri che vivono nel ricordo di splendidi successi, saranno i protagonisti del primo galà dello sport. “Il nostro obiettivo - hanno sottolineato all'unisono Carmine Nigro e Giuseppe Digilio - è dare testimonianza della qualità sportiva ma soprattutto umana dei nostri giovani e meno giovani attraverso un lungo percorso fatto di tanti successi spesso dimenticati. A tutti questi vogliamo far arrivare il grazie della comunità materana per aver dato lustro alla propria terra”. Saranno premiati con targhe e medaglie a ricordo della serata i calciatori dell'Atalanta Gianvito Plasmati e Simone Zaza, il tecnico della formazione inglese dei
Queens Park Ranger Paolo Pavese, l'arbitro di calcio Lorenzo Lupo, la nazionale azzurra di marcia Lidia Mongellied il campione italiano e primatista juniores dei 400 ostacoli Eusebio Haliti. Anche il mondo delle due ruote (a motore e non) sarà toccato con le premiazioni ai motociclisti Gianluca Vizziello e Domenico Colucci e del ciclista Domenico Pozzovivo; previsti ricordi della serata anche per il nuotatore Antonio Luca D'Alema, per lo schermitore Vito Manno e per la ginnasta Adriana Crisci. A completare il lungo elenco dei premiati saranno i campioni del mondo di kick boxing Biagio Tralli e di fitnees e cultura fisica Aldo Dell'Aglio, il paralimpico Rocco Emilio Frisenda ed i portacolori della scuola materana di karate Giuseppe Zaccaro e Alessandra Petragallo. A premiare la nutrita pattuglia di giovani campioni, con Nigro e Digilio, ci saranno cinque vecchie glorie dello sport materano, che hanno contraddistinto indubbiamento lo sport cittadino degli anni passati come il campione del mondo 1982 di calcio, Franco Selvaggi, l'attuale allenatore del Lecce Calcio, Luigi De Canio sulla panchina dei salentini da pochi giorni, il coach di basket Roberto Miriello, il tecnico di atletica leggera Angelo Di Chio e Anna Maria Marasi, indimenticata capitano e protagonista della grande stagione della pallavolo materana degli anni Novanta, quando la formazione del Latte Rugiada vinse un po' tutto in campo nazionale, europeo ed internazionale. La serata di sport e musica sarà presentata da Mauro Pulpito e allietata dall'orchestra di fiati “Terre Lucane”. Francesco Calia sport@luedi.it
Venerdì 13 marzo 2009
cultura@luedi.it
Con Achille nel “Jazz nostrum”
inSommario Tiziana Ghiglioni in concerto a pag. 44
Capossela è “Solo show” a pag. 46
Inseguendo “Pane e Libertà” a pag. 47 ll servizio pag. 45
Che
tempo farà a cura di Giuseppe Pomarico
Oggi
Domani
Domenica
Residui addensamenti in mattinata sulla costa jonica ma in successivo rapido miglioramento. Sul resto della Basilicata cielo sereno o poco nuvoloso. Tempo stabile anche tra il pomeriggio e la sera con innocue nuvole pomeridiane in prossimità dell'Appennino. Temperature minime in diminuzione, massime stazionarie; venti settentrionali in attenuazione, mari mossi.
Bel tempo per l'intera giornata. Possibile qualche locale foschia nelle primissime ore del mattino. Poche nuvole pomeridiane lungo l'Appennino e sul Vulture. Serata senza nubi sull'intero territorio. Temperature minime stazionarie, massime in leggero aumento ed in linea con le medie stagionali; venti deboli o moderati settentrionali, mari ancora generalmente mossi.
Poco nuvoloso in mattinata su tutta la Basilicata, con qualche nube stratiforme in arrivo sul settore tirrenico. Tra il pomeriggio e la sera parziale aumento della nuvolosità su Lagonegrese, Val d'Agri e Potentino ma senza precipitazioni. Temperature in aumento, sia nei valori minimi che in quelli massimi, venti in rotazione ad Ovest/Sudovest, mari mossi.
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la RIBALTA
Weekend
Seminario - concerto della cantante e del suo quartetto a Potenza
A lezione di jazz da Tiziana POTENZA - Torna in Basilicata Tiziana Ghiglioni, la più grande cantante jazz italiana. Ad ospitare questo straordinario evento, sarà l'associazionemusicale “Santa Cecilia”, in collaborazione con l'Accademia musicale lucana, con un incontro - seminario in programma oggi, alle ore 16, presso l'Auditorium della Parrocchia “Santa Cecilia”, in Rione “Poggio tre Galli”, a Potenza. L'artista terrà il seminario con musicisti di grande rilievo: Daniele Cavallanti (tenor sax), Gianni Lenoci (piano), Tiziano Tononi (drums). Per informazioni circa il Seminario contattare il numero 3479768810. Seguirà alle ore 21.30 il concerto di “Tiziana Ghiglioni Jazz Quartet”, imperdibile per tutti gli amanti del jazz, presso la Vineria “Sottapera”, nel centro storico di Potenza (Via del Popolo n. 115). Il quartetto vede la presenza del pianista pugliese Gianni Lenoci, di Daniele Cavallanti e Tiziano Tononi, leaders, gli ultimi due, della storica band Nexus e membri della celebrata Italian Instabile Orchestra, nonchè vecchi amici e collaboratori della cantante. Con questa Tiziana Ghiglioni formazione la storica jazz vocalist italiana, con oltre venticinque anni di carriera, presenta un repertorio dedicato alla musica di Mal Waldron e Thelonious Monk. Per assistere al concerto, è necessario prenotarsi, chiamando al numero 347.9768810 o scrivendo all'indirizzo e-mail feedback@tragittisonori.com. Tiziana Ghiglioni inizia nel 1979 l'attività artistica frequentando i seminari del pianista - composi-
Le Voci di Sally in tour con le donne di Faber di GERARDO TEMPONE
MOLITERNO - Farà tappa anche nel centro valligiano il tour lucano del gruppo tutto al femminile “Le voci di Sally”. Sabato, infatti, nell'ambito dei festeggiamenti per il cinquantesimo della nascita del locale Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri, le giovani musiciste lucane terranno un concerto nel cine teatro Pino. Sarà certamente un gradito ritorno per il pubblico valligiano che già lo scorso anno, nell'ambito della rassegna teatrale “Le valli del Teatro”, applaudirono a Le voci di Sally scena aperta l'esibizione di Iole Cerminara e le sue colleghe. Donne che cantano storie di donne. Iole Cerminara (voce), Marina Lorusso (chitarra), Paola Romano (violino), Marien Abreu (violoncello), Agnese Bonomo (clarinetto) e Raffaella Bonomo (fagotto), portano in scena storie di donne, soprattutto quelle protagoniste in gran parte delle canzoni di Fabrizio De Andrè. “Storie senza tempo che parlano di persone senza storie, antologia di vinti, dove l'essenza della persona conta più delle azioni e del loro passato”. Questo è De Andrè.
Ossia colui che nelle sue canzoni ha dato voce e fatto emergere gli sconfitti, gli indesiderati e gli emarginati. E le “Voci di Sally” si propongono come la loro voce. Voci di donne che cantano soprattutto del loro amore. Voci che cantano di una realtà che le tiene al margine. Voci di figure che, con malinconica dolcezza o con ritmo serrato, trasmettono il dramma di un amore che non conosce scale gerarchiche e di una morte, che abbracciandosi ad esso, ne sublima le anime in estrema dignità. Con il tour di quest'anno “Le voci di Sally” presentano il loro nuovo CD, composto sempre di canzoni del cantautore genovese. Da “Anime salve” a “Verranno a chiederti del nostro amore”, da “Giugno 73” a “Volta la carta”, da “Dolcenera” a “La canzone dell'amore perduto” e per finire con “Via del Campo”, “Tre madri” e “T'avrei ancora”. Uno spettacolo che trova sempre terreno fertile tra gli innumerevoli estimatori di De Andrè e non solo, ai quali non sarà difficile metabolizzarne le “poesie”, in questo caso però, viste e cantate dalle stesse protagoniste, le donne, per una storia, manco a dirlo, tutta al femminile. Appuntamento alle ore 21 al cine teatro Pino. cultura@luedi.it
tore - arrangiatore Giorgio Gaslini. Tante le collaborazioni eccellenti: Mal Waldron, Steve Lacy, Paul Bley, Lee Konitz, Enrico Rava, Paolo Fresu, Giorgio Gaslini, solo per citarne alcuni. Tra le sue registrazioni, "Sonb" del 1992 si classifica al II posto del Referendum dei critici Top Jazz indetto da Musica Jazz. Nel dicembre 1993, al termine di un lungo tour dedicato alle canzoni di Luigi Tenco, registra - in quartetto con Petrin, Fresu, Trovesi - il CD "Tiziana Ghiglioni canta Luigi Tenco". Nel 1994 vince la Targa Tenco. Tra il 1994 e il 1997 compie tournée in Germania, Francia e recentemente in Argentina dove incide anche alcuni brani di un CD con musicisti sudamericani. Attualmente presenta un programma dedicato alle musiche di Duke Ellington e un progetto con brani di Lucio Battisti. Nel 2005 riceve il premio Iseo insieme a Walter Veltroni. Sta preparando un progetto sul repertorio di Ella Fitzgerald. Ha ottenuto la prima cattedra del corso di Laurea in Jazz presso il Conservatorio di Taranto dove ha insegnato per 4 anni. Ha insegnato “Canto Jazz” per 5 anni alla Civica Musicale di Milano fino al 2008. Fino al 2007 ha insegnato anche al Conservatorio Verdi di Milano sempre per il Corso di laurea in Jazz. Attualmente svolge attività didattica presso il Conservatorio Venezze di Rovigo ed è docente di Canto Jazz presso la CEMM di Milano. cultura@luedi.it
Irio de Paula apre Culturée Chitarristiche
MATERA - Torna per il secondo anno consecutivo l’appuntamento con le sei corde nella città dei Sssi. Si terrà a Matera, sabato alle ore 10.30, presso la Libreria Mondadori, in via del Corso a Matera, la conferenza stampa di presentazione della Seconda Edizione di Culturée Chitarristiche, il Festival chitarristico della città dei Sassi. Cinque appuntamenti con la letteratura chitarristica, declinata quest'anno in ambito internazionale, con efficaci concessioni a generi che vanno dalla wordl music al jazz. Il primo concerto si terrà domenica 15 marzo, alle ore 20.30 presso l'Auditorium del Conservatorio di Matera. L'appuntamento è con il "signore dei Caraibi", Irio de Paula, considerato il padre artistico dai chitarristi di tutto il mondo. Il programma dell'inziativa, che si articola in cinque appuntamenti, dal 15 marzo fino al 4 di aprile, sarà presentato nei dettagli alla stampa nel corso della conferenza di domani. cultura@luedi.it
Sabato notte dance con il re della consolle
Sanchez star del Cromie di BIAGIO TARASCO
CASTELLANETA - Imperdibile serata sabato al Cromie di Castellaneta Marina, dove in consolle sarà protagonista Roger Sanchez, uno dei padri e dei più grandi dj's nel panorama internazionale. Cresciuto artisticamente all'interno della Strictly Rhythm, l'etichetta discografica che negli anni '90 è riuscita ad imporsi come la più importante house-label d'Oltreoceano, Roger Sanchez è uno dei più attivi remixer/dj della scena house. Nato a New York da genitori di origini dominicane, dimostra sin da bambino la sua grande predisposizione per la musica e l'arte. Non a caso si iscrive alla Manhattan's School of Art & Design, dove incontra numerosi artisti dell'allora imperante scena hip hop e della break-dance. E' in questa cornice che Sanchez inizia a muovere i primi passi come dj. Memorabili le sue session al Tunnel, storico locale del nightlife newyorkese. Un impegno, quello sul versante musicale, che comunque non gli impedisce di studiare architettura al prestigioso Pratt Institute. Conclusi gli studi nel 1987, decide di dedicarsi alla musica a tempo pieno, suonando nei più noti locali della Big Apple. Nel 1989 la svolta: Roger Sanchez viene contattato da
Roger Sanchez
Gladys Pizarro della Strictly Rhythm Records per alcune produzioni discografiche. L'anno dopo, sempre per la label americana, il dj dà alle stampe il suo primo singolo, "Luy Dancin". Esperto conoscitore dell'universo house, Sanchez distilla l'underground groove dell'house sound newyorkese, intrecciandolo con ritmi garage ed influenze trance e techno di marca europea. Nel 1994 Sanchez pubblica "Sumba Lumba", un disco dalle inconfondibili sonorità latin-dub-house. L'anno dopo è la volta di "Livin 4 the Underground" (co-
me Roger S.) e "Release Yo Self" (come Transatlantic Soul)". Nel 1997 forma il super gruppo Sanchez/Junior Vasquez/Dj Sneak che pubblica l'album "Back". Nel 1998 Sanchez realizza "S-Man Classics", una collection comprendente i suoi migliori remixes e produzioni. I campi di interesse dell'artista americano sono ormai vastissimi e nel 1999 fonda la Narcosis Records, etichetta specializzata in drum'n'bass e hip hop. Per la major Virgin, sempre nel 1999, esce la raccolta "Maximum House and Garage". Dopo i successi di Release Yourself Ibiza 2002 e Release Yourself 2003, Volume 3, 4, 5 è finalmente la volta di Release Yourself Vol. 6, un doppio cd che alterna grandi produzioni a remix davvero cool, celebrando ancora una volta l'omonimo format radiofonico. Nella pista centrale del Cromie insieme a Roger Sanchez saranno protagonisti i dj's Mr Frank, Guido Balzanelli e Roby Caggiano coadiuvati in voce da Nico P. Nel Fra Noi Privèe invece le sonorità saranno quelle di Alex Pisconti, Silvo Carrano, Tony Loco, Battieu con le voci di Piernicola Cianciotta e Maba. Nel Don Giò Housemotion saranno di scena invece i resident Skizzo, Sayan, Tomy P con la voce di Maurillo. cultura@luedi.it
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Achille Succi apre la rassegna con una jam session nel Sasso Barisano
Ritorno al “Jazz nostrum” di BIAGIO TARASCO
MATERA - Riprendono ad echeggiare anche quest'anno le note jazz nella città dei Sassi. Per domenica 15 marzo l'Onyx Jazz Club ha organizzato nel ristorante “Le Botteghe”, nel Sasso Barisano, una jam session che vedrà la partecipazione di Achille Succi, ai sassofoni e clarinetti, e di alcuni musicisti materani, quali Cosimo Maragno, Tonino Dambrosio, Pippo Bianco, Giovanni Scasciamacchia. L'appuntamento, che rientra nell'ambito dell'ottava edizione del “Jazz nostrum”, avrà inizio alle ore 21,30. Lo spirito dal Jazz Nostrum è quello di coinvolgere musicisti locali intorno a musicisti importanti, come appunto Achille Succi, classe 1971, uno dei talenti più interessanti nel panorama dei musicisti italiani emergenti. Autodidatta, Succi ha studiato tra l'altro al "Berklee College" di Boston, e a "Siena Jazz", dove oggi è docente. La collaborato con Dave Liebman, George Russell, Kenny Wheeler, Steve Coleman, Ernst Reijseger, Carla Bley, Louis Sclavis, Bruno Tommaso, la New Jungle Orchestra di Pierre Dørge, l'Italian Instabile Orchestra, suonando in varie nazioni come Francia, Repubblica Slovacca, Svizzera, Belgio, Germania, Slovenia, Danimarca, Israele, Tunisia, Brasile, Australia e Stati Uniti. Solista estremamente dotato e generoso, dall'estro melodico e vertiginosamente virtuosistico, manifestato anche nella composizione, a suo agio sia in contesti più marcatamente jazzistici che in territori più aperti, Achille Succi è da considerarsi tra le promesse più inte-
Nelle foto alcune esibizione della passata edizione di Jazz nostrum
ressanti del panorama nazionale. Attualmente fa parte di formazioni come Belcanto di Ettore Fiora-
vanti, Gramelot Ensemble di Simone Guiducci, Caos Ensemble di Alfredo Impullitti, Nexus, Eleven
di Franco D'Andrea, della Proxima Centauri Orchestra di Giorgio Gaslini, e più recentemente della Dolmen Orchestra di Nicola Pisani. Il concerto jazz di domenica, tuttavia, per ora è l'unica data certa degli appuntamenti con la musica internazionale organizzati a Matera da oltre vent'anni dall'Onyx Jazz Club. Il Comune di Matera e la Regione Basilicata non hanno ancora assicurato, come nelle passate stagioni, la disponibilità di finanziamenti. “Siamo comunque fiduciosi - ha detto Gigi Esposito, presidente dell'Onyx - che la situazione possa sbloccarsi in tempo. Non conosciamo le strategie sui finanziamenti che adotteranno gli enti locali, ma speriamo in notizie positive. Quello di domenica è l'unico appuntamento musicale certo per il 2009. L'Onyx ha presentato al Comune e alla Regione il programma per il Jazziamoci, che dovrebbe portare a Matera star internazionali. Ma senza la certezza dei finanziamenti non possiamo partire”. Nel frattempo l'associazione ha programmato le passeggiate dell'Onyx, che si terranno fino a giugno. “Si tratta - ha spiegato Esposito - di un'iniziativa già collaudata negli anni passati e che continua a riscuotere successo, come dimostrano le numerose adesioni. Con le passeggiate promuoviamo la conoscenza del nostro territorio e la cultura del rispetto dell'ambiente. Sono sempre di più i turisti che decidono di venire a Matera per seguire un concerto jazz organizzato dall'Onyx e, contemporaneamente, partecipare a una delle nostre passeggiate”. cultura@luedi.it
L’ISABELLA DI CIRILLO di EMILIA MANCO VALSINNI - Sabato a Valsinni presentazione del libro “Isabella Morra, le ragioni di una tragedia”. La ProLoco di Valsinni con il patrocinio del Consiglio regionale della Basilicata, il Consiglio regionale Parità, il Comune di Valsinni e l'Associazione dimore storiche - sezione Basilicata, organizza la presentazione del libro “Isabella Morra le ragioni di una tragedia” di Antonio Cirillo. L'evento avrà inizio alle ore 17. Ad ospitarlo sarà il Castello di Favale Valsinni con i saluti di Rocco Truncellito, presidente della locale Pro loco Valsinni, Gennaro Olivieri sindaco di Valsinni, Anna Maria Fanelli consigliera regionale di Parità Marchese, Annibale Berlingieri presidente Adsi sezione Basilicata. Le relazioni saranno a cura di Giorgio Delia e Piera Chierico mentre gli interventi saranno di Antonio Cirillo, autore e presidente del Tribunale di Lagonegro, Vincenzo Labanca editore e le conclusioni di Prospero De Franchi, presidente del consiglio regionale della Basilicata. cultura@luedi.it
Prosegue la rassegna di musica d’autore del venerdì al Noir Cafè di Rionero Il trio De Bonis in concerto a Potenza Andrea Celeste ospite di Blue Voice’s di LORENZO ZOLFO
Il trio De Bonis in concerto
di EMILIA MANCO
POTENZA - Domani sera, alle ore 21, a Potenza presso il Teatro Nuovo - Seminario Maggiore, Contrada Macchia Giocoli il Trio De Bonis in “Jazz Concerto”. L'evento Trio De Bonis in Jazz Concerto con Stefano De Bonis, pianoforte, Antonio Borghini, contrabbasso, Cristiano Calcagnile, batteria, percussioni, musicista singolare, raffinato e muscolare al tempo stesso. Stefano De Bonis opera un'efficace sintesi tra sensibilità armonica e virtuosismo strumentale, diventando un artista introspettivo ed avventuroso, riflessivo ed estroverso, lirico ed ironico. Nel 2007 nasce il suo trio col quale intende rappresentare organicamente il proprio mondo poetico e il proprio lavoro compositivo
influenzato dal jazz afroamericano e dalle tradizioni popolari brasiliane, dalla canzone francese e dall'avanspettacolo italiano. Si avvale della fantasia coloristica e propulsiva di due tra i migliori musicisti delle ultime generazioni, il contrabbassista Antonio Borghini ed il percussionista Cristiano Calcagnile, entrambi milanesi impegnati in prestigiose collaborazioni, da Anthony Braxton a David Murray, Fabrizio Puglisi, Gianluca Petrella, Han Bennink, Sean Bergin, Tristan Honsinger, Zu, William Parker, Stefano Bollani, Elliott Sharp, Mark Feldman, Rova, Giorgio Gaslini etc..Il concerto presenta composizioni originali, più alcuni brani tratti dal repertorio jazzistico sudamericano e italiano. cultura@luedi.t
RIONERO - Stasera al Noir Cafè altro grande appuntamento con la ormai nota e famosa rassegna “Blue Voices”, giunta alla ottava edizione e organizzata dall'associazione culturale Mister Grant. Ospite della serata è Andrea Celeste, che direttamente da Genova, approderà Al Noir Café per esibirsi in una performance jazz - soul - pop accompagnata dal famoso gruppo lucano Mr. Grant's Band composto da Antonio Cutolo alla chitarra, Emidio Cutolo al pianoforte, Sergio Leopardi ai sassofoni , Sal Genovese al Basso, Gegé De Filippis alla ritmica. Presenterà la serata il regista Gianpiero Francese con un omaggio all'artista De Andre'. Insomma, dice l'addetto stampa Antonella Verrastro: “tutto sembra preludere ad un'altra grande serata all'insegna della buona musica e del sano divertimento per un pubblico eccezionale come quello del Noir Cafe'”. Andrea Celeste nasce a Pontedera il 31 Agosto 1986. A soli 11 anni inizia ad esibirsi in pubblico ed intraprende gli studi di canto classico e pianoforte sotto la guida del M. Vittorio Scali. Il suo talento la porta a collaborare, ancora adolescente, con numerosi personaggi del panorama Gospel nazionale ed internazionale tra cui il St. Jacob's Gospel Choir diretto dal M. Massimo Bracci, i Joyful Angels
Andrea Celeste
diretti dal M. Vijay Pierallini, e la cantante statunitense Cheryl P o r t e r, con i quali si esibisce in numerosi festival e concerti. Nel 2002 vince una borsa di studio per il seminario internazionale Gospel in Castelbrando e condivide il palco con Mario Biondi e con Cheryl Porter. La stessa Cheryl Porter
che, nel 2007 chiede ad Andrea Celeste di entrare a far parte del gruppo Vox Box, il progetto di cui Cheryl è produttrice, che debutta al fianco di Gianni Morandi durante il suo concerto a Bologna. Instancabile professionista, Andrea Celeste prosegue gli studi per perfezionare la sua tecnica vocale parteci-
pando, inoltre, a numerosi corsi di approfondimento con maestri quali: Terron Brooks, Ashley Davis, Huntley Brown, Michael e Regina Winans. Parallelamente la sua carriera la vede impegnata in studio di registrazione, dove presta la sua voce a diversi progetti di gospel, R&B, soul e jazz, e in iniziative di spicco partecipando, ad esempio, a tre edizioni del Milano Gospel Festival (da cui viene tratto un dvd distribuito in tutta Italia da “Il Giornale”). A Luglio 2007 inizia la realizzazione del suo primo album. Sotto l'egida di Philology e la produzione di Roberto Vigo, My Reflection è l'attesissimo esordio di questa giovane artista che compone le musiche ed i testi dei brani affidati poi a musicisti del calibro di Gianluca Tagliazucchi (piano), Dino Cerruti (contrabbasso), Rodolfo Cervetto (batteria). Molti ed importanti i nomi degli ospiti di cui questo album può vantare la collaborazione: Roberto Izzo, Stefano Cabrera, Filippo Gambetta, Marco Moro, Massimo Currò,un impareggiabile Dado Moroni, co-autore, insieme ad Andrea Celeste, del brano"Real", Riccardo Fioravanti, Enzo Zirilli, Pietro Leveratto e Andrea Pozza. Il risultato è un Jazz vestito di velluto che si orna della voce di questa splendida cantautrice e della sua capacità nel dosare, con rara eleganza, toni suadenti e un'insospettata potenza. cultura@luedi.it
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Venerdì 13 marzo 2009
Weekend
Capossela l’artista errante in concerto al Duni
MUSICA
E’ “Solo show” sulle note di Vinicio di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - “Solo show” e buona musica per il venerdì sera materano. Vinicio Capossela sarà in concerto nella città sei Sassi. La stagione concertistica “Matera in Musica 2008/2009” prosegue con la sua rassegna questa sera, alle ore 21, con il concerto “L'artista errante” presso il Teatro Duni di Matera. Il geniale cantautore, polistrumentista italiano creativo e poeta sensibile, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo solcherà, finalmente, il palco materano. Un talento emerso e lanciato grazie alla perspicacia di Francesco Guccini. La tappa lucana è promossa dall' Orchestra della Magna Grecia in collaborazione con il “Festiva Duni” di Matera e il Coro della Polifonica Mate-
rana "Pierluigi da Palestrina". L' artista dichiara: “Il Solo show trae la sua ispirazione non dal circo (palcoscenico di artisti, trapezisti, giocolieri), ma da quelle tende che, ai tempi del Barnum, gli venivano messe di fianco, e da quella posizione prendevano il nome». E ancora: «Solo show, si chiama, perché si affronta da soli, tenendosi stretti, sia sul palco che in platea. E perché è “solo show”, soltanto spettacolo, entertainment, come farsi un giro in ottovolante e sospendere l'incredulità. Sospendere l'accanimento dell'impiego del tempo. Una tregua con la vita, per farci assaltare dall'interno, da noi stessi, nel momento in cui chiudiamo gli occhi». «Per motivi logistici, il cantante sarà accompagna-
A tutto house con Troy Pierce
to solo dalla sua band, quindi senza l'Orchestra della Magna|» fanno sapere gli organizzatori della rassegna. Conosciamo meglio Capossela. Nato in Germania (Hannover, 14 dicembre 1965), da genitori di origine irpina, torna poco dopo in Italia con la famiglia. Cresce artisticamente nei circuiti underground dell'EmiliaRomagna, fino ad essere notato e lanciato da uno dei massimi esponenti contemporanei della musica d'autore, Guccini. Vive da quasi 20 anni a Milano. Il nuovo millennio lo avvicina molto alla sua terra d'origine, l'Irpinia, e questo amore reciproco con la gente del luogo si concretizza con la cittadinanza onoraria del comune di Calitri. Debitore nella sua visionarietà poetica verso gran parte della letteratura del Novecento, Capossela ha anche
Vinicio Capossela
scritto anche un libro, “Non si muore tutte le mattine”. Quali i componenti della sua band? Christopher Wonder (il mago de Human Pignata), Jessica Love - The Elastic Lady (mangiafuoco, bersaglio del lanciatore di coltelli), Glauco Zuppiroli contrabbasso e ukulele, Zeno De Rossi batteria e grancassa da banda, Vincenzo
Vasi vibrafono, marimba, Mauro Ottolini trombone, Achille Succi saxofono e Alessandro Stefana chitarra. “Matera in Musica” proseguirà il il 19 marzo presso l'auditorium “Gervasio” di Matera con il concerto “La stravaganza del violoncello”. cultura@luedi.it
Risate Xxl con la comicità di Antonio Riscetti
Osservazioni alla finestra
di GIOVANNI MARTEMUCCI SABATO al Divinae Follie è ancora una volta il momento di Moogfest, progetto di musica elettronica ed electro-house che sta riscuotendo un grande consenso di pubblico. Il Divinae Follie ospita un altro dei pezzi da novanta della “Minus record”, il dj Produttore Troy Pierce. Troy nasce in Indiana. Il suo debutto discografico da solista avviene con Restore, album che unisce al minimalismo una sensibilità melodica ed influenze che vanno dall'acid house al techno-pop anni '80. Troy ha assorbito lo stile techno che proliferava nella zona in quegli anni. Nel 2001 conosce Magda che gli presenta Marc Houle , tra l'altro già ospite del Moogfest. Tra i tre nasce una ottima intesa, tanto che nel 2003 debuttano con il progetto "Run Stop/Restore". Troy si trasferisce a Berlino, individuando nella Germania una ottima cornice per la scena techno-mi-
nimale. E’ uno dei principali talenti dell'etichetta discografica di Richie Hawtin, la Minus. Dopo le continue uscite su Minus ma anche su Underline, col suo pseudonimo Louderbach, Troy ha fatto parte dello spettacolo per il Decennale della Minus, Contakt, che lo ha portato in tutto il mondo con uno spettacolo a dir poco rivoluzionario. cultura@luedi.it
“Visioni divine” al Target Club di BIAGIO TARASCO BARI - Unica data nel Sud Italia per i Vision Divine, che saranno stasera presso il Target Club di Bari in via Fanelli 234, per un concerto organizzato dalla Vivo Management. I Vision Divine, affermatissimo vessillo del power metal italiano capitanato da Olaf Thorsen, presenterà l'album “9 Degrees West Of The Moon”. C'è molta attesa attorno a questo grande evento, atteso anche dagli appassionati lucani. Intanto, negli ultimi mesi in casa Vision Divine sono successi importantissimi e decisivi avvenimenti. Tra i più importanti certamente è il ritorno di Fabio Lione dietro il microfono che, vista l'ormai esasperante situazione di “stand-by” dei Rhapsody Of Fire e la conseguente possibilità di dedicare tempo ad altri progetti, si è dimostrato più che entusiasta di tornare al suo posto dopo la lunga, ma apprezzatissima, parentesi di Michele Luppi. La band proprio di recente ha dato alla luce il suo settimo studio album “9 Degrees West of the moon”, che si è subito lanciato prepotentemente nel mercato discografico mondiale. Il nuovo album ha stupito anche i più scettici che vedevano nel ritorno di Lione una sorta di “azione commerciale”. Infatti, a pochi giorni dalla sua uscita “9 Degrees West of the moon” è gia stato da molti consacrato quale “miglior album in assoluto dei Vision Divine” e in taluni casi anche come “miglior disco di power metal italiano di sempre”. L'inizio del concerto è alle ore 21. Il costo del biglietto è di dieci euro. Info: 3336599784. cultura@luedi.it
MATERA - “Osservazioni alla finestra”. La comicità napoletana in trasferta nella città dei Sassi. Appuntamento questa sera presso il club “Xxl” di Matera - in via La Martella 57/59 - per l'ormai canonico appuntamento quindicinale dedicato al cabaret. Si inizia alle ore 22. L' artista protagonista di qusto venerdì sera è Antonio Riscetti. Il talentuoso cabarettista dichiara: «di professione attore comico - cabarettista e sono anche autore dei miei i testi. Ho iniziato a fare cabaret nel luglio 1999, dopo aver lasciato quella teatrale perché ho sentito il bisogno di parlare dei “pensieri miei». Ho partecipato a vari festival nazionali vincendone quattro (Modena, San Marino, Roma e Bellaria) più il Premio Critica (e questo mi gratifica molto) al Festival di Grottammare nell' agosto 2007 diretto da Pepi Morgia». Questa sera si preannunciano momenti esilaranti di grasse risate, infatti, come spiega lo stesso Riscetti: «quello che più mi piace fare è la satira di costume, rivolgendo particolare attenzione,più che alle parole, agli atteggiamenti
delle persone, in quanto penso che questi consentono vedere, capire e quindi smascherare il loro vero carattere». “Osservazioni alla finestra”. Di cosa tratta lo spettacolo? «E' un testo che si arricchisce e si aggiorna continuamente. Lo spettacolo è un inno alla vita che incoraggia le persone a convincersi che questo, alla fine, è il migliore dei mondi possibile (anche perchè è l'unico)». Gli argomenti trattati sono: la privacy, il nostro rapporto con i libri, la comunicazione, l'informazione, la crisi dei quarantenni, il nostro atteggiamento nei confronti della tv e la difesa di quest'ultima, gli aspetti positivi del traffico, il problema rifiuti e soprattutto i viaggi; il personaggio in questione è scettico soprattutto nei confronti di ciò che ci si aspetta da un viaggio. Riscetti ha avuto anche esperienze radiofoniche imponenti con network nazionali e ad aprile debutta come attore nell' ultimo film di Paolo Sorrentino, “Il Divo”. Per prenotazioni contattare la Direzione artistica del Club al numero 340.0541179. cultura@luedi.it
Marsalis & quartet da gustare GIOIA DEL COLLE - Concerto del Jason Marsalis Italian Quartet domenica presso il jazz pub Uéffilo di Gioia del Colle, in provincia di Bari. Il celebre vibrafonista statunitense Jason Marsalis sarà accompagnato da Antonello Vannucchi al pianoforte, Giorgio Rosciglione al contrabbasso e Andrea Roventini alla batteria. I quattro musicisti si esibiranno con una serie di composizioni originali di Marsalis, oltre ad alcune rivisitazioni di standard della tradizione jazz. Jason Marsalis è da considerarsi indubbiamente uno dei musicisti più interessanti sulla scena odierna. Compositore di eccezionale talento, grande vibrafonista e batterista, vanta collaborazioni di massimo livello quali David Morgan, Bill Summers, Marcus Roberts, John Ellis. Ha inoltre vinto il premio come musicista dell'anno 2000 indetto da "Off Beat", nota rivista di New Orleans. Nato a New Orleans nel 1977, è il più giovane esponente della celeberrima famiglia di musicisti (è figlio di Ellis e fratello di Wynton e
Jason Marsalis
Branford). Già a 7 anni suona nella band del padre e rapidamente diventa un musicista navigato. Studia percussione classica alla Loyola University di New Orleans e si esibisce con leggende del jazz come Joe Henderson e Lionel Hampton. Questo non gli impedisce di rimanere molto attivo a New Orleans, dove collabora con formazioni assai diverse,
come Casa Samba (musica brasiliana) e Neslort (jazz fusion). È inoltre il co-fondatore del fortunato gruppo di latin jazz Los Hombres Calientes. Nella sua carriera ha registrato, fra gli altri, con la Lincoln Center Jazz Orchestra e con Marcus Printup. Ha inoltre inciso vari album, il più recente dei quali è Music Update, uscito nel 2008. Il disco "A
jazz celebration", inciso con il padre Ellis e gli altri due fratelli, è stato recensito come uno dei migliori dischi della Rouder Records. L'appuntamento sarà arricchito dalla degustazione di prodotti tipici. Doppio set ore 20.30 e 22.30. Info e prevendite: 339/8613434 - 080/3430946. Food and Music: 25 euro. bia.tar
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Fascio e martello Antichi lucani Viva mister Volare Podolica che gusto Lettere d’autore
"Fascio e martello: viaggio nella citta' del duce". Oggi, a Matera, alle ore 16.30 presso Palazzo Lanfranchi la presentazione del libro di Antonio Pennacchi. E’ il terzo incontro dei seminari sulla città della Facoltà di Architettura di Matera. Seguirà il dibattito introdotto dall' intervento di Angela Colonna . Modera Antonio Conte. m.a.flum
Tornano “I Venerdì Culturali di Presenza Lucana” dedicati all’archeologia. Oggi il tema sarà “Le antiche genti della costa jonica lucana, dalla nascita dell’agricoltura allo sviluppo della prima metallurgia”. Relatore dell’incontro sarà l’archeologo Antonio Affuso, Interverrà il presidente di Archeoclub Siritide Pietro Antonio Cirigliano.
Dopo Moliterno in replica, alle 21, nel Centro Polifunzionale di San Brancato "Io provo a volare!" della Compagnia Corte dei Miracoli per la regia di Gianfranco Berardi, uno spettacolo teatrale e musicale dedicato a Domenico Modugno. Una rappresentazione originale e coinvolgente per omaggiare l'emblema del cinema, del teatro e della musica popolare italiana.
“La Podolica mille anni che sono qui” è il titolo del libro di Rocco Giorgio, che sarà presentato sabato a partire dalle 10,30, nel salone della Biblioteca nazionale a Potenza. Sono previsti gli interventi di Franco Sabia, Augusto Calbi, Ettore Bove. La serata si concluderà con un monologo scritto da Antonio Distefano, interpretato da Agata Di Deco.
Appuntamento sabato, alle 18.30, nella Sala dell'arco di Palazzo di Città. La quarta edizione della rassegna Lettere d’Autore incontri con gli scrittori propone il nuovo mensile di cultura "La Grande Lucania". Tra i partecipanti al dibattito, il giornalista Oreste Lo Pomo, il poeta scrittore Franco Tilena, Mariano Iacobellis, caporedattore del mensile.
La Cgil presenta in anteprima il film sul sindacalista
Sulle tracce di Di Vittorio sognando “Pane e libertà” Alcune comparse del film “Pane e libertà” sul sindacalista Di Vittorio che la Cgil presenta in anteprima domani a Potenza
POTENZA - Sarà presentato domani, in anteprima per la Basilicata, il film “Pane e libertà” che ricostruisce la vicenda umana e pubblica del sindacalista Giuseppe Di Vittorio. La miniserie, per iniziativa della Cgil, Camera del lavoro territoriale, sarà proiettata domani alle 9,30 al Grande Albergo – Corso XVIII agosto a Potenza. La presentazione sarà affidata a Nicola Allegretti, segretario provinciale della Cgil di Potenza. Interverranno, inoltre, Antonello Faretta, regista e direttore artistico del Potenza “International Film Festival”, Oreste Lo Pomo, presidente
dell’Ordine dei giornalisti di Basilicata, Alessandro Fundone dell’Archivio audiovisivo della Cgil di Potenza e Antonio Pepe, segretario generale della Cgil di Basilicata. Protagonista del film che sarà proposto domenica e lunedì su Rai uno è Pierfrancesco Favino. La miniserie racconta la vita del padre del sindacalismo italiano: Giuseppe Di Vittorio. Da povero contadino analfabeta di Cerignola, Di Vittorio aveva un grande sogno, ossia che i diritti di tutti i lavoratori fossero rispettati. E, dalla Puglia, Di Vittorio è diventato un uomo importante in politica. «Sono contento che persone
come Gianfranco Fini e Nichi Vendola abbiano capito questo film - ha detto durante la conferenza stampa di presentazione di “Pane e libertà” il produttore Carlo Degli Esposti - persone di destra e di sinistra hanno lo stesso sudore e gli stessi problemi. Non è un personaggio “di qualcuno”, rappresenta tutti». La miniserie è stata presentata in anteprima alla Camera ed poi in Puglia, terra di origine del sindacalista. «Per me la Puglia rappresenta da un lato un crocevia di popoli, viandanti, pellegrini, marinai e dall’altro la terra che ha inventato la dignità del lavoro - ha spiegato Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia - Di Vittorio in questo è stato un ottimo interprete, oggetto di religiosità laica e popolare. Chi è pugliese è cresciuto sui racconti su Di Vittorio. I nostri padri ce lo raccontavano. Da terra aspra e miserabile s’è costruita una parabola molto bella: quella di non togliersi la coppola davanti al padrone. Questo è un gesto di autonomia intellettuale, non di sfregio o di odio. La differenza rispetto al
Pierfrancesco Favino nei panni di Giuseppe Di Vittorio
passato è che ora i braccianti poveri hanno spesso la pelle nera ed è difficile garantire loro gli stessi diritti». Il film è una coproduzione Rai Fiction - Palomar Endemol ed è stato realizzato anche grazie alla collaborazione di Regione Puglia e Apulia Film Commission. Le musiche sono state composte, orchestrate e dirette da Ennio Morricone. «A me interessano i caratteri e le anime più che raccontare la storia - ha commentato il
regista Alberto Negrin - e quella di Peppino era una grandissima anima. Per questo la fiction per me è un western: perchè racconta un’avventura. Gli scontri che lui affronta sono assoluti, totali. Il nemico che combatte è per la vita o per la morte. E la storia di Peppino è di questo tipo: sin dall’inizio lui mette in gioco tutto». Il film è stato girato tra Gravina e Altamura cultura@luedi.it
NEI DINTORNI
Il folk rock del Pan del Diavolo ACQUAVIVA - Concerto della band Il Pan del Diavolo sabato 14 marzo presso la sede dell'associazione culturale Urlo di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari. Il Pan del Diavolo è un duo folk'n'roll palermitano formato da Pietro Alessandro Alosi (voce, chitarra e grancassa) e Gianluca Bartolo (chitarra). La band presenterà i nuovi brani tratti dall'omonimo Ep d'esordio uscito quattro mesi fa, e darà vita ad uno spettacolo che si ispira al patrimonio musicale del cantautorato nostrano, con arrangiamenti che smontano gli standard pop-rock melodici.
Il gruppo non utilizza, infatti, strumenti come il basso, la batteria e le tastiere, mantenendo invece lo scheletro della canzone con un'impronta a tratti folk a tratti rockabilly, creando così una combinazione assolutamente originale. Il primo tour de Il Pan del Diavolo proseguirà fino a metà maggio e attraverserà i maggiori capoluoghi italiani: Roma, Milano, Firenze, Bologna, Bari ed altri. Sviluppatosi intorno alle idee cantautoriali di Pietro Alessandro Alosi, l'Ep “Il Pan del Diavolo” sta riscuotendo un grande successo. Il duo Pan del Diavolo nasce nel 2006 da
un'idea di Pietro Alessandro Alosi. Nel 2007 la band é stata incluso nel progetto RocketPa Sound Connection, compilation con la quale si poneva all'attenzione nazionale il talento dei musicisti siciliani, “traghettando” il loro percorso artistico al di fuori dei confini dell'Isola. Nel 2008 vince le selezioni di Italia Wave Love Festival e suona nel main stage della manifestazione a Livorno. Ad agosto vince il concorso "Avanti il prossimo" e suona sul prestigioso palco del Ypsigrock. Poco dopo è invitato al Pollino Music Festival per aprire a Gogol Bordello e
Waines. Nel settembre 2008 Il Pan del Diavolo entra in studio con un mucchio di canzoni che entrano a far parte della prima uscita discografica della band, un Ep prodotto da 800A Records in collaborazione con Malintenti Dischi e distribuito sul territorio nazionale da Jestrai. Opening act dei concerti de Il Pan del Diavolo sarà la musica e la poesia obliqua del cantautore siciliano Oratio, che presenterà il suo nuovo lavoro “Ora ti ho”. L'inizio del concerto è alle ore 22. Info: 3204424268. Biagio Tarasco cultura@luedi.it
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il TREND
Weekend Venerdì 13 marzo 2009
E’ l’accessorio più di tendenza del momento Da vista o da sole, l’importante è che siano vivaci
Occhiali “anticrisi” puntano sul colore
di GIULIA FRESCA appena calato il sipario sulla Mostra internazionale di Ottica, Optometria, Oftalmologia (Mido) svoltasi negli spazi di Rho-Fiera Milano e, nonostante la crisi, questo settore si colloca tra quelli che affronta meglio la situazione economica attraverso la ricerca di soluzioni sempre nuove ed iniziative, che di anno in anno ne confermano la dinamicità. Sicuramente l’occhiale è moda, ma non è solo quello. L’occhiale da vista è anche uno strumento correttivo, che magari un tempo molti preferivano non indossare e che, invece, oggi è diventato anche un accessorio indispensabile per costruirsi un look. Il settore dunque ha deciso di porre l’accento anche sulla salute oculare senza tralasciare l’effetto tendenza. Nel 2009 è soprattutto il colore a dettare moda: i dettagli cromatici e la scelta di materiali sempre più tecnologici creano un mix perfetto, un gioco di contrasti ideale per un look da spiriti liberi. Le montature in acetato si trasformano in accessori-complici per il buonumore, le scelte di tono sono grintose ma sempre senza eccessi, per dare vita a una moda visionaria sì, ma anche libera e gioiosa. Le tinte forti, infatti, sono smorzate da proposte più soft in toni più tenui. Si passa così dal blu di YSL, al rosso acceso di GF Ferrè a forme squadrate glitterate, più aggressive, per Westwood fino al multicolore sfumato, al camouflage, al pois. Naturalmente non manca il nero, simbolo di eleganza per eccellenza nell’eyewear nei modelli da sole e negli acetati da vista, sempre più di moda e sempre più oversize in ogni occasione, per lui e per lei. Ma la grande novità 2009 è il grande revival anni ’50 con il ritorno alla forma a farfalla. Da sole, ma soprattutto da vista, è l’emblema delle “belle sì, ma niente eccessi”, per un look tenero, ma con malizia. Ma c’e’ di più: farfalle in metallo impreziosite da luccicanti strass si posano sulle aste degli occhiali da sole dalla linea ampia in iniettato e dalle sagome reamless in metallo. Una rosa rende particolari gli occhiali da sole
È
più romantici e glamour: le nuove mascherine seducono, infatti, con leggeri petali in metallo traforato, cosparsi di luccicanti punti di luce. Anche per l’uomo la collezione segue un’ispirazione vintage e propone occhiali da sole e montature da vista in uno stile anni Cinquanta. Sottili e raffinati dettagli in metallo sono visibili nella parte iniziale delle aste e ai lati delle lenti, in evidenza su tonalità classiche. Nel clima di celebrazioni del Futurismo in Europa ritornano le forme geometriche per occhiali che stanno in bilico tra l’opera d’arte e moda: nascono così le linee di JF Rey ispirate all’architettura. Insomma per tutti i gusti e soprattutto per tutte “le viste”.
Pillole di bellezza Come sconfiggere i cuscinetti delle braccia AVETE presente quell’antiestetico cuscinetto di grasso che nel corso degli anni si è accumulato sulla parte posteriore delle vostre braccia? Si tratta di uno dei problemi più sentiti dalle ragazze quando iniziano a superare i 30, e anche uno dei più difficili da risolvere. Quello dello “spot reduction” ovvero la riduzione del grasso in zone mirate del corpo - è più un mito che altro. Quindi qualsiasi area “critica” del nostro corpo va affrontata in maniera “globale”. Sembra che stiamo parlando di geopolitica e invece parliamo di cuscinetti di grasso. I due problemi che vanno risolti in questo caso sono: riduzione del grasso (tra la pelle e il muscolo) e tonificazione del muscolo sottostante (il muscolo tricipite appunto). Il grasso lo ridurrete con un regime alimentare corretto e bilanciato. Una dieta insomma, affiancata ad una attività fisica aerobica regolare. Per attività fisica aerobica si intende una mezz’ora di camminata veloce, o step, o cyclette, almeno tre volte alla settimana. Il muscolo verrà tonificato attraverso dei semplici esercizi con i manubri.
Casa dolce casa A “far luce” i personaggi più amati dai bambini
Lampade allegre e “animate” I RAGAZZI di oggi (e sempre più spesso anche i bambini) amano creare la propria stanzetta a loro immagine e somiglianza. Arredandola con quello che a loro piace maggiormente. Così, è diventata una moda avere scrivanie colorate, pareti con disegni e altri oggetti d’arredamento allegri e “animati”. Certamente è a questo che Decofun deve tutto il suo successo. Parliamo del marchio che ha prodotto la nuova collezione di lampade che faranno la gioia dei piu’ piccoli e degli adolescenti, che potranno avere degli oggetti di design dei sogni. Tutto merito dei protagonisti che compaiono su questi oggetti, perfetti per la camera da letto dei piu’
giovani di casa. “The Light Collection” e’ la nuova collezione di lampade di Decofun, specialista nell’arredo e nella decorazione della camera dei bambi, che vuole far diventare questa stanza il luogo ideale dove crescere, assecondando i propri sogni e desiderando i propri eroi. Un’ampia gamma di lampade molto divertenti, che si ispirano proprio ai personaggi che loro amano di piu’. Da Hannah Montana a High School Musical, passando per Winnie The Pooh e Mickey Mouse, senza dimenticare Tweety e le Principesse, ma nemmeno Spiderman e Cars. al. s.
I più cool La home collection di lusso di Versace
Illuminazioni a led lineari e raffinate
VERSACE ci presenta la sua nuova collezione per la casa. Il brand di moda non ci veste soltanto, regalandoci abiti e accessori da sfoggiare con grande stile e classe. Adesso permette di arredare la propria abitazione con lo stesso stile: grazie alla “Versace Home Collection”. Sul sito versacehome.it si possono comprare tutti i prodotti della collezione Home: qui si potrà trovare una selezione di prodotti in edizione limitata, per rendere la vostra abitazione molto chic e glamour. Disponibile la nuova collezione di tazzine da caffe’, in porcellana e decorate a mano. E cosa dire dei cuscini, dai disegni molto eleganti? Le tazzine hanno un costo che varia da 95 a 170 euro, mentre i cuscini costano “solo” 740 euro.
IN controtendenza con cio’ che accade nel mercato mondiale, c’è chi sfida il quotidiano, mostrando, con l’apporto del design e delle nuove tecnologie, oggetti come “Solar Module”, “Mood” e “Mad”, le nuove collezioni di lampade di ceramica, con fonte luce a led, presentate in anteprima ad Euroluce 2009. Affrontando il futuro che cambia, con nuove modalita’ di illuminazione, la lampada “Solar Module” è una piastrella ceramica con cella fotoelettrica e con modulo illuminante incorporati. Il fronte e il retro sono simmetrici e intercambiabili. Design lineare e molto leggero, che nascondono lampade a led in un vuoto apparente. O circolari, da tavolo e asimmetriche. Veri oggetti scultorei, davvero molto raffinati.
Competizione vista da lui questione di proporzioni OGNI tanto è giusto dare voce al sesso… forte (!). Ed è per questo che voglio riportarvi un ragionamento che mi ha fatto il mio amico Cisco. Il tema: la competitività tra uomo e donna. «Fondamentalmente apparteniamo alla razza umana. In quanto dotati di “ragione” ci facciamo i trip mentali sulla competitività sessuale. In tutte le razze animali esiste la competizione: il leone che ha più capacità ottiene le leonesse (mi spiega Cisco in versione Piero Angela ndr)... Un uomo si sente a disagio nella maggior parte dei casi se la donna guadagna di più (il denaro simboleggia la "potenza" quindi la "predominanza"). Un uomo è "psicologicamente" distrutto se la donna lo lascia per qualcuno più ricco o "dotato" (definiamolo
sindrome della “macchina”più grossa!). Un uomo è "distrutto" se la donna non lo "aiuta" in casi di defaillance in un rapporto (inizia a farsi trip mentali sul perchè non lo ha supportato). Molti uomini hanno timore di "amare" o "esternare" i sentimenti per paura di essere definiti “gai”. Perché quando una donna trova un uomo che la ascolta o che sa dar lei consigli spesso lo scambia per “gaio” o lo considera un amicone. Anche la donna cerca la predominanza... E allora considera debole questo tipo di uomo. Ciò spiega perchè molte donne sono attratte dall’idraulico piuttosto che dal camionista (gli uomini rudi per eccellenza) o comunque dagli “str…”» (bip ndr). Caro Cisco: vinca il migliore. Ps. Conosci mica un idraulico? (Vitamina)
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Idee e Società
Venerdì 13 marzo 2009
LA MOSTRA di NICOLETTA CASTAGNI ROMA – Un primo assaggio è esposto nel spiazzo davanti all’ingresso di Villa Madama. La Ferrari F430 Spider, fiammeggiante come la Ducati ultimo modello, la mitica Isetta, microvettura del 1953, la Vespa 150, fino alla Lambretta Innocenti con tanto di sidecar, fanno bella mostra quale nucleo iniziale della Collezione Farnesina Design, la raccolta che racconterà, nella sede del ministero degli Esteri e in giro per il mondo, la «nuova arte del Made in Italy». A definirla così è il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, che insieme al padrone di casa, il ministro degli Esteri Franco Frattini e a quello dei Beni culturali Sandro Bondi, ha presentato l’iniziativa, frutto della sinergia tra i tre dicasteri al fine di favorire l’internazionalizzazione di uno dei settori d’eccellenza della creatività e dell’economia del paese. «Tra impresa, cultura e politica estera ci deve essere una grandissima intesa», ha detto
Il design italiano alla Farnesina e nel mondo Dalla Ferrari F430 Spider alla Lambretta Innocenti Frattini, sottolineando che la collezione non è destinata solo all’esposizione nei sette spazi individuati nel grande edificio razionalista. Oltre che alla Farnesina, i capolavori del design italiano toccheranno in mostre itineranti gli istituti di cultura, le ambasciate e i consolati. Per rappresentare in modo esaustivo questo comparto strategico, è stato istituito un Comitato scientifico presieduto da Sergio Pininfarina, che coordinerà l’iniziativa. E, già al lavoro, ha messo a punto un progetto che identifica 15 categorie, nelle quali possono essere ricondotte tutte le numerose espressioni del design moderno: dal design dell’abitare a quello per l’ambiente, dal design per la mobilità alla moda e all’arredo, fino al design per il lavoro, la luce e il colore. Dunque «tre ministeri – ha aggiun-
Un classico del made in Italy: la Ferrari F430
to Frattini – che mettono a fattor comune la propria forza e l’energia, ma è necessaria anche la collaborazione dei protagonisti del sistema italiano dell’impresa». Il successo dell’iniziativa, ha aggiunto il
ministro degli Esteri, non dipenderà dal Governo, ma dalla capacità di coinvolgimento dell’impresa e della società civile. Del resto, ha detto Scajola «il Made in Italy non è una denominazione di origine, il che
sarebbe una limitazione, bensì è la nuova arte, un’arte in se stessa, certificazione del grande prodotto del genio italiano». «Il design è il vertice della creatività italiana, sintesi tra la genialità dell’artista, le capacità dell’artigiano a quelle dell’impresa», ha proseguito il ministro Bondi che ha annunciato la ricostituzione del Consiglio Nazionale del Design, per la cui presidenza ha individuato il nome di Adolfo Guzzini, “uno degli imprenditori italiani più importanti del settore». “Questa forte collaborazione per sviluppare, sostenere, promuovere il design nazionale nel mondo è la strada giusta da intraprendere per lo sviluppo economico del paese», ha aggiunto il ministro, il quale però ha precisato che «investire nel design vuol dire puntare all’arte contemporanea sapendo che la sua sorgente è quella del passato». «Il nostro dovere – ha concluso – è valorizzare gli immensi giacimenti culturali del paese, dai quali nasce il segno contemporaneo, la cui massima espressione di modernità è proprio il design».
Il restauro
CINEMA
Parigi. L’edificio svelerà i tesori nascosti da tempo
La crisi secondo i registi
Gran Palais tirato a nuovo di FLORENCE CIOMEI PARIGI – A due passi dagli Champs-Elysees, il Grand Palais di Parigi sotto la sua immensa navata di vetro svela nuovi tesori nascosti da tempo. Il Salone d’Onore, nascosto dietro un muro da oltre sessant'anni, sconosciuto ai non addetti ai lavori, trasformato e deturpato nel corso degli anni, sarà restaurato e aperto al pubblico nel gennaio 2010. I lavori, per un budget complessivo di 40 milioni di euro, che comprendono anche il restauro di un’altra galleria, più piccola, di una loggia dalla bellezza classica e di rotonde, oltre che la costruzione di servizi per i clienti, sono iniziati oggi con un gesto simbolico. Quel muro, su cui dava la bella scalinata in ferro, fino ad ora senza sbocco, che si trova al centro della navata, è stato abbattuto a colpi di martello in presenza del presidente del Grand Palais, Yves Saint-Geours, e dei giornalisti. Oggi si vede poco del lavoro che l’architetto Albert Louvet aveva portato a termine nel 1900, se non il prezioso soffitto a cassoni di vetro (a 17 metri di altezza) e gli stucchi dai sobri rilievi. Pensata come sala per concerti, la galleria di 1.200 metri quadrati (lunga 60 metri e larga 20) ha ospitato la mostra di pittura all’Esposizione universale del 1900, è stata trasformata in palestra durante la Prima Guerra mondiale fino ad essere «murata» nel '48. Oggi questo spazio immenso è soffocato da squallidi prefabbricati costruiti negli anni 60 e utilizzati come uffici. Un grosso modellino di centrale nucleare, installato dall’adiacente Palais de la Decouverte, troneggia al centro. Cavi che pen-
Una veduta del famoso Grand Palais di Parigi, uno dei posti più prestigiosi al mondo
dono, oggetti abbandonati, buchi nel pavimento: tutto è da rifare. Il Salone non solo sarà tirato a lucido, la vetrata ripulita, valorizzati gli stucchi, posato il parquet al suolo, trattate le pareti in policromia, ma otto porte saranno anche aperte per dare l'accesso diretto alla navata e un’opera pittorica sarà realizzata intorno alla sua porta monumentale. «Non ci possiamo permettere la mediocrità al Grand Palais» ha sottoli-
neato Saint-Geours che ha presentato ieri il progetto. A giugno partirà anche il restauro dell’ala sud-est dell’immenso monumento (stimato 300 milioni di euro) con l'apertura di nuovi spazi entro la fine dell’anno: le Rotonde Alexandre III e de la Reine, la Loggia con i suoi fregi e colonne nel peristilio sud e la «Galerie des 12 metres», sobria nei decori e anche questa con il soffitto a vetri, a cui si potrà accedere dai balconi della navata.
La 57ª edizione ruota intorno a storie di crimini
Premio Bancarella 2009 la scelta nel segno del Giallo di SALVATORE LUSSU MILANO – Ci sono il classico investigatore antieroe e un criminale che si muove come un’ombra lungo 500 pagine di puro thrilling, due gangster story all’italiana e un’indagine corale nella provincia toscana. Mai come in questa 57ª edizione il Premio Bancarella si è colorato di tutte le sfumature del giallo, con ben cinque dei sei libri finalisti che ruotano intorno a storie di crimine, rapine, omicidi. I romanzi che si contenderanno il riconoscimento attribuito ogni anno dai librai sono stati annunciati ieri a Milano da Giuseppe Benelli, presidente della Fondazione Città del Libro che organizza il premio, affiancato per l’occasione dal sindaco del capoluogo lombardo Letizia Moratti. «Oltre al successo commerciale del genere giallo – dice Benelli – dal punto di vista letterario l’Italia sta recuperando uno spazio che prima era occupato solo dai maestri anglosassoni e francesi, e lo fa con esiti originali, radicando le storie nei nostri paesaggi». Troviamo così l’investigatore napoletano Gennaro Di Palma, protagonista del
romanzo 'Il testimonè di Gaetano Amato, scrittore-attore noto tra l’altro per la sua partecipazione al serial tv 'La Squadra'. Il suo personaggio – «uno sfigato totale» lo chiama lui – con i suoi tic dialettali e la sua passione culinaria può affiancarsi idealmente ad altri protagonisti del noir mediterraneo, dal siculo Montalbano di Camilleri
al marsigliese Fabio Montale di Jean-Claude Izzo. Ma ci sono anche la cricca di senili avventori del BarLume, al centro de 'Il gioco delle tre carte' di Marco Malvaldi, investigatori per hobby tra una briscola e l’altra, e lo scenario di 'Sette uomini d’oro' di Lorenzo Licalzi, provincia ligure da cui fuggire sognando un colpo milionario. E poi ancora 'Il suggeritore' di Donato Carrisi, una lotta tra la squadra speciale del criminologo Goran Gavila e un nemico in grado di assumere molte sembianze, e 'Willy Melodia' di Alfio Caruso, che racconta di gangster e mafia attraverso le vicende di un giovane pianista siciliano catapultato nell’America anni '30. Ultimo libro in gara, l’unico senza indagini e malviventi, è 'Gli effetti secondari dei sogni' della francese Delphine De Vigan, una storia di amicizia tra due adolescenti, ciascuna a suo modo sola. Il nome del vincitore si saprà la sera del 19 luglio a Pontremoli (Massa Carrara) dove, come ogni anno, avverrà lo spoglio pubblico dei voti, inviati da tutta Italia da una giuria di circa 200 titolari di librerie e bancarelle.
di FRANCESCO GALLO ROMA – Tempo di crisi. E c'è anche chi al cinema la racconta, come può, mettendo sotto la lente di ingrandimento banche e multinazionali. Ci sono le banche monstre di The International del regista tedesco Tom Tykwer, già passato al Festival di Berlino come film d’apertura, e due gruppi industriali invece impegnati in una guerra senza esclusioni di colpi in Duplicity di Tony Gilroy. Le banche sono davvero dei mostri? A sentire Tykwer si direbbe di sì «E' un film che racconta la cruda realtà», dice più volte a Berlino. Ma poi più avanti corregge il tiro: «certo non vale per tutte le banche, ma molte sono proprio come le ho descritte in questo lavoro e comunque questa è la filosofia che governa oggi il mondo e su cui passa la nostra vita». Il film prodotto da Usa-Germania e che arriva in Italia distribuito da Sony il 20 marzo, è un action-thriller su una multinazionale del crimine che finanzia terrorismi e guerre e che fa appunto capo a una Banca (la IBBC). Girato a Babelsberg, Berlino, New York, Istanbul e Milano ha come protagonista un agente dell’Interpol non poco idealista e buono, Louis Salinger (Clive Owen) che insieme all’assistente del procuratore distrettuale di Manhattan (Naomi Watts) cerca di portare giustizia nelle attivitàillegali finanziarie. Su tutte quelle degli armamenti: «Se controlli i debiti di guerra, tu controlli il mondo», dice a un certo punto un perfido finanziere nel film. E a Milano (tra Pirellone e Piazza Duca d’Aosta) sono dedicati ben venti minuti del film che vedono protagonista Luca Barbareschi nei panni di un imprenditore (Umberto Calvini) che, guarda caso, sta scendendo in politica («è uno che aspira a diventare presidente del consiglio», così viene presentato a Salinger).
50 Rubriche
Venerdì 13 marzo 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Circostanze esterne impreviste e propizie vi faranno fare un passo avanti nella carriera. In amore vi fate troppe domande.
TORO 21/4 - 20/5
Una felice intuizione vi porterà verso la realizzazione di un progetto di lavoro straordinario. In amore non temete confronti.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Preparatevi ad affrontare dure battaglie per arrivare dove volete nella professione. Sentimenti da riscoprire.
CANCRO 22/6 - 22/7
Se solo vi impegnaste a fondo potreste fare un eccellente lavoro: cosa aspettate ancora? Non siete più sicuri dei vostri sentimenti.
LEONE 23/7 - 23/8
Nel lavoro è un periodo di forte agitazione per voi: prima di prendere iniziative cercate di rilassarvi. In amore non abbiate fretta.
VERGINE 24/8 - 22/9
Il momento è difficile nel lavoro e questo dovrebbe spingervi alla prudenza: attenzione ai colpi di testa. Amore sempre più intenso.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
State per raggiungere il primo obiettivo professionale: non rallentate l'impegno proprio ora. Gelosia da tenere a freno.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Non è proprio il momento di lanciarsi in iniziative professionali onerose. Un'avventura sentimentale potrebbe avere un prezzo alto.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Informazioni di prima mano vi consentiranno di muovervi negli affari con una certa disinvoltura. Cuore in subbuglio.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Non c'è niente di sbagliato nel vostro progetto di lavoro, ma i superiori giudicano inadatto il momento. Un amore con la a maiuscola.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Avete messo un altro piccolo tassello al vostro progetto professionale: potete essere soddisfatti. Un amore altalenante.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
SA croce; NA colo = Sacro Cenacolo.
Negli affari vi state muovendo con una eccessiva disinvoltura: attenzione agli imprevisti. In amore fate tesoro dell'esperienza.
Televisioni 51
Venerdì 13 marzo 2009
SHOW
PRIMA SERATA
21.10
11.10
TALKSHOW
RUBRICA
21.10
13.40
SOAPOPERA
21.10
FILM
21.10
SHOW
21.10
RUBRICA
Pupo
Milo Infante
Andrea Vianello
Katherine Kelly Lang
Firewall Accesso negato
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 08.55 -SportSci alpino: Coppa del Mondo - Sci alpino 09.55 -SportSci alpino: Coppa del Mondo - Sci alpino 10.45 -TelegiornaleTg2 Notizie 11.10 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg2 Si, Viaggiare 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 11.25 -SportSci alpino: Coppa del Mondo - Sci alpino 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -SportSci alpino: Coppa del Mondo - Sci alpino 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -SportRai Sport Ciclismo: Tirreno - Adriatico - Ciclismo 16.15 -NewsGT Ragazzi 16.25 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 09.55 -Real Tv Grande Fratello 10.00 -Telegiornale Tg 5 - Ore 10 10.05 -Attualità Mattino Cinque 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13.40 -Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvLa Fattoria 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmUltime dal cielo 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.05 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.35 -Soap OperaSentieri 15.50 -Film Assassinio sull'Orient Express con Sean Connery, Jacqueline Bisset, Lauren Bacall, Anthony Perkins, Albert Finney - regia di Sidney Lumet (GB) - 1974 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -ShowCiak Speciale 12:18 - RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 12:58 - Previsioni del tempoMeteo 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.35 -FilmSognando la California con Massimo Boldi, Nino frassica, Antonello Fassari - regia di Carlo vanzina (Italia) - 1992 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -Telegiornale Tg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmJeff & Leo - Gemelli detective 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -SportSuperbike Round 2 Superpole - Motociclismo 14.00 -Serie Tv Jack Frost 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Rubrica Atlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Show I raccomandati 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -RubricaTV 7
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm E.R. Medici in prima linea 22.40 -Telefilm Medical Investigation 23.25 -TelegiornaleTg 2
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Rubrica Mi manda Raitre 23.10 -ShowParla con me
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Serie Tv I Cesaroni 23.30 -Attualità Matrix
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmFirewall - Accesso negato con H. Ford, P. Bettany - regia di Richard Loncraine (USA) - 2005 23.20 -FilmIn the Cut con M. Ryan - regia di Jane Campion (USA, Australia) - 2003
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Show Le Iene Show 23.00 -Show Le Iene.it 23.15 -TelefilmGossip girl
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Rubrica Niente di personale
00.20 -RubricaL'appuntamento scrittori in TV 00.50 -TelegiornaleTg 1 01.30 -RubricaSottovoce 02.00 -RubricaRai Educational Un mondo a colori 02.35 -RubricaRainotte
23.40 -ShowMalpensa Italia 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -Real TvX Factor 02.10 -RubricaTg 2 Costume e società 02.25 -TelefilmLa stagione dei delitti 02.55 -VideoframmentiCercando cercando
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaEconomix 01.40 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 01.50 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste
01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
01.35 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.00 -FilmDisperatamente l'estate scorsa con P. Pitagora - regia di Silvio Amadio (Ita) - 1970 03.25 -RubricaPeste e corna e gocce... 03.30 -TelefilmBlue Murder
00.05 -ShowSaturday Night Live 01.15 -ShowPoker1mania 02.15 -NewsStudio Sport 02.40 -TelegiornaleStudio Aperto 02.55 -MusicaleTalent 1 Player 03.30 -Serie TvI Soprano 04.30 -FilmLa liceale nella classe dei...
00.00 -RubricaV-ictory 01.05 -TelegiornaleTg La7 01.25 -RubricaMovie Flash 01.30 -RubricaLa 25° ora - Il cinema espanso 03.30 -AttualitàOtto e mezzo 04.10 -TelefilmAlla corte di Alice
ITALIA 1
ORE 16.35
Le Iene Show
Antonello Piroso
leTrame
RETE 4
ORE 15.50
RETE 4
ORE 21.10
ASSASSINIO SULL’ORIENT EXPRESS
SOGNANDO LA CALIFORNIA
FIREWALL - ACCESSO NEGATO
con A. Finney, I. Bergman, L. Bacall regia di Sidney Lumet (G.B.) - 1974
con M. Boldi, N. Frassica, A. Fassari, B. Derek - regia di Carlo Vanzina (Ita) 1992
con H. Ford, P. Bettany, V. Madsen, M. L. Rajskub - regia di Richard Loncraine (Usa) - 2005
Un nuovo e intricato caso impegna l'investigatore Poirot: sul prestigioso e leggendario convoglio ParigiIstanbul, frequentato da una serie di personaggi quanto mai svariati e compositi, si scopre un cadavere. E sono davvero in molti ad avere dei buoni motivi per rallegrarsene, il che non aiuta certo il puntiglioso segugio belga a far luce sulla vicenda...
Giovanni, Lorenzo, Tonino e Silvio festeggiano i quindici anni dalla laurea. Decidono di partire alla volta della California nella speranza di incontrare ragazze disponibili. Appena arrivati restano senza soldi e carte di credito. I quattro si mettono on the road, ma le avventure che si ripromettevano restano nella fantasia...
Jack Stanfield, uno specialista di sistemi informatici, responsabile della sicurezza informatica di una grande banca, viene ricattato da un delinquente che, dopo averlo pedinato per un anno, tiene in ostaggio la sua famiglia. Per liberare i suoi cari dovrà riuscire a penetrare il sistema che lui stesso ha messo in piedi, in una vera gara contro il tempo...
RETE 4
ORE 23.20
IN THE CUT con M. Ryan, M. Ruffalo, J. J. Leigh, N. Damici, S. Gardner - regia di Jane Campion (Usa/Australia) - 2003 Frannie, un'insospettabile insegnante di letteratura dalla doppia vita, avvia una relazione col detective Malloy, che indaga su un serial killer. Gli efferati omicidi sono avvenuti nel quartiere in cui abita la donna e il primo cadavere viene ritrovato proprio nel suo giardino...
RETE 4
ORE 2.00
ITALIA 1
ORE 4.30
DISPERATAMENTE L’ESTATE SCORSA
LA LICEALE NELLA CLASSE DEI RIPETENTI
con P. Pitagora, N. Segurini - regia di Silvio Amadio (Ita) - 1970
con G. Guida, A. Vitali, L. Banfi, G. D'Angelo - regia di Mariano Laurenti (Ita) - 1978
Lisa, una vedova in vacanza con il figlio, conosce Alessandro e si innamora. L'uomo è in realtà un ex agente della Germania comunista fuggito da Berlino e inseguito da alcuni ex colleghi. La storia d'amore tra Lisa e Alessandro rischia di trasformarsi in un gioco molto pericoloso, sullo sfondo della Guerra Fredda...
Angela studia nello stesso liceo in cui insegna suo padre. E' una bella ragazza e nonostante il suo fidanzato Tonino non sia proprio un adone, lei insiste nell'essergli fedele. Ma quando scopre di essere stata tradita ripetutamente, decide di vendicarsi concedendosi a Carlo, innamorato di lei da una vita...
La Champions batte tutti RAI UNO Calcio coppa dei L'eredita' L'eredita' la sfida Champions league
ora 20.46 19.49 18.52 20.33
ascolto 7.569 6.800 5.152 4.826
RAI DUE Squadra speciale cobra Voyager ai confini Tg2-costume e societa' Tg2-medicina 33
19.40 21.10 13.32 13.54
2.219 2.171 2.140 1.776
RAI TRE Un posto al sole Chi l'ha visto ? Blob di tutto di piu' Agrodolce
20.37 21.10 19.59 20.16
3.210 2.315 1.907 1.783
CANALE 5 Striscia la notizia Amici di maria de Cento vetrine Beautiful
20.47 21.15 14.12 13.42
6.437 5.260 4.102 4.091
ITALIA 1 Csi:crime scene Csi:ny La ruota della fortuna I simpson
21.11 22.09 20.29 14.28
2.970 2.578 2.417 2.149
RETE 4 Walker texas ranger Mr.crocodile dundee Tempesta d'amore Sessione pomeridiana
20.29 21.14 19.47 14.10
2.489 2.480 2.073 1.560