CRISI
Marcegalia «Non è una boutade mediatica»
LA DOMENICA della LUCANIA
Q
Maria Anna la tarantolata
Vivaldi secondo Tiziano Scarpa
Potentini a Londra come Albertone
Il patron di Zetema svela la cripta
Giustino-Del Zio la vera storia
Da pagina 13 a 19
a pagina 6
della Basilicata
ED Anno 8 - N. 31
1,00
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
Domenica 1 febbraio 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
POLITICA ed ELEZIONI
ildibattito PANE ELIBERTA’ APOTENZA di PARIDE LEPORACE a pagina 15
DIVITTORIO ELASINISTRA LUCANA
SPORT
Belisario il dipietrista «La coalizione è latitante»
CALCIO Rossoblù a Pistoia. Gialloverdi in casa
alle pagine 8 a 9
di EMILIA SIMONETTI a pagina 8
LAVERASFIDA DELPDL di FRANCO MATTIA a pagina 18
Per Potenza e Melfi spareggi salvezza
Santarsiero rompe con i falotichiani
•
CALCIO SERIE D
a pagina 23
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BASKET A DILETTANTI
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CALCIO A 5
INDIA
Parla Angelo Falcone «Volevo uccidermi in cella»
C’è il derby lucano A Matera il Francavilla Levoni, assalto play off La Bawer ospita Siena Spazio Relax Stigliano ne fa cinque
a pagina 7
il qualunquista di Angelo Lucano LAROTONDA
LE FORBICI POLITICHE SULLA CULTURA n passato ho fatto parte della Commissione centrale di censura cinematografica. Per quattro anni ho frequentato il cinema sotterraneo dell'allora Ministero dello Spettacolo. Il quale era appannaggio dei socialisti che avevano fatto approvare la Legge 800 sullo spettacolo Eravamo in cinque ma, di solito, Cecchi-Gori, padre, ed io contrastavamo il presidente (un magistrato) culturalmente gretto, chiuso ad ogni novità. Mi spiace dire che era nato a Pietragalla. Era una lotta per contendevamo alle sue forbici 10 cm. di pellicola! Rimase clamorosa - e finimmo anche sui giornali - la litigata per non fargli tagliare per intero la famosa scena “ del burro” di “Ultimo tango a Parigi” di Bertolucci. Ci riuscimmo.
I
continua a pagina 22
Domani dovranno lasciare i genitori separati in casa per essere trasferiti in un istituto di Matera
Due fratelli di Genzano come Sofia ANCORA minori che per le beghe dei genitori in rotta costringono la giustizia a mandarli in un istituto. La nuova drammatica vicenda si registra a Genzano di Lucania. Al Quotidiano l’ha raccontata l’avvocato Rocco Di Bono che difende le ragione del papà di due bambini di 13 e 9 anni che da domani saranno in istituto a pagina 28
Mi raccomando: Venerdì, pesce. Sabato, pizza. Domenica, cinema.
2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo
Genchi, due inchieste a Roma PALERMO - Sono due le inchieste che la procura della Repubblica di Roma ha avviato nei confronti del consulente Gioacchino Genchi, al quale i carabinieri del Ros hanno perquisito l’abitazione e l’ufficio di Palermo. La prima indagine in cui Genchi è indagato per abuso d’ufficio, riguarda la consulenza che ha svolto per conto del pm di Catanzaro Luigi De Magistris, nel quale, secondo il capo d’accusa formulato dai magistrati, avrebbe operato «in violazione delle disposizioni» che prevedono «la preventiva richiesta di autorizzazione alla camera di appartenenza per l'acquisizione di tabulati di comunicazioni di membri del Parlamento». La seconda inchiesta riguarda ipotetiche violazioni all’anagrafe tributaria, segnalata dall’Agenzia delle entrate il 5 marzo scorso alla procura di Roma
Cai, atterraggio d’emergenza ROMA - Un guasto al sistema di aereazione e il consenguente fumo in cabina ha costretto il pilota dell'Airbus 330 della compagnia ex Air One (ora Cai) ad un atterraggio di emergenza a Chicago. Sul volo Ap 629 diretto a Roma, erano imbarcati 240 passeggeri. Poco dopo il decollo, a tremila piedi di altezza, il guasto agli strumenti di pressurizzazione ha provocato un fumo denso.
Domenica 15 marzo 2009
Il premier interviene via telefono all’assemblea dei Riformatori Liberali di Benedetto Della Vedova
Berlusconi ai suoi “radicali”: «Libertà di coscienza nel Pdl» Il Partito delle Libertà che nascerà con il congresso «non sarà un partito di correnti»
Silvio Berlusconi
ROMA - Il Partito delle Libertà che nascerà a tutti gli effetti con il congresso che si terrà tra due settimane «non sarà un partito di correnti», pur se aperto a tutti. Parola del premier Silvio Berlusconi che interviene con una telefonata all’assemblea dei Riformatori Liberali di Benedetto Della Vedova che si sciolgono per confluire all’interno del Pdl. Parole che vanno probabilmente oltre il contesto nel quale sono state pronunciate e che possono essere lette anche in chiave di discussione interna alla maggioranza e di rapporto con il suo princi-
pale alleato, Gianfranco Fini. Al di là delle letture, comunque, l’idea del Cavaliere è che il nuovo partito (che «ora è al 43%» e punta a raggiungere il 51% dei consensi) sarà una forza aperta, che potrà avere «un dibattito interno che rifletta la molteplicità» degli elettori del centrodestra, che si riconosceranno sempre in maggior numero nel Pdl «visto come sta evolvendo l’opposizione». I TEMI ETICI - Il messaggio più diretto alla componente radicale del centrodestra, è quello però riguardante i temi eticamente sen-
sibili: «Su tutti i temi sensibili – assicura Berlusconi – il rispetto della libertà di coscienza sarà un principio intangibile del nostro movimento politico». E, in effetti, quello della bioetica (a partire anche da un sondaggio di Luigi Crespi che dà il 70% degli elettori del Pdl favorevoli al testamento biologico) è stato, insieme ai temi economici quello centrale all’assemblea dei Riformatori Liberali. In platea e sul palco, tra gli altri, si sono susseguiti Gaetano Quagliariello, Adolfo Urso, Antonio Martino o Peppino Calderisi. No a uno stato
«nazi-salutista», ha detto proprio parlando di questo l’ex ministro della Difesa Antonio Martino che in un applauditissimo intervento ha difeso le ragioni dell’istanza liberale in politica come in economia. «Quando qualcuno mi dice che vuole confluire nel Pdl –ha spiegato Martino – devo reprimere l’idea di defluire dal Pdl». Un partito che, a suo avviso, «somiglia al colbertismo, al fascismo, al socialismo, ma non è liberalismo». Che è quello, sottintende Martino, per cui è nato e per cui è nata anche Forza Italia.
Arrestato un immigrato regolare, colto sul fatto. La donna ricoverata in gravi condizioni
Firenze, aggressione a una cinquantenne senzatetto. Brutale violenza alla stazione FIRENZE - Stava dormendo nel suo solito giaciglio improvvisato, dentro la stazione Santa Maria Novella di Firenze, quando è arrivato un uomo che prima l'ha picchiata selvaggiamente, poi l'ha sbattuta a terra e infine l'ha violentata. Vittima dello stupro, avvenuto la notte tra venerdì e sabato intorno alle 3, è una senzatetto di 55 anni. Gli agenti della polizia ferroviaria, avvertiti da un addetto alle pulizie, sono intervenuti mentre la violenza era ancora in corso e hanno arrestando l'aggressore, un immigrato dominicano di 35 anni. UNA SCENA AGGHIACCIANTE - "In tanti anni di servizio non
avevo mai visto una scena del genere", ha detto uno dei quattro poliziotti accorsi per fermare lo stupro. Gli agenti hanno descritto l'aggressore come una furia: nonostante i loro richiami, fatti mentre si stavano avvicinando, l'immigrato continuava ad abusare della donna. L'arrestato, 35 anni, è regolare in Italia, incensurato e vive in provincia di Firenze, dove lavora per un'azienda di facchinaggio. La scorsa notte, agli agenti non è apparso né ubriaco, né sotto l'effetto di droghe. Per aggredire la donna, ha scavalcato un cancello della stazione, che di notte è chiu-
sa. Quando ha raggiunto la sua vittima, lei ha cercato di divincolarsi ed ha gridato. Le telecamere di sicurezza hanno ripreso il dominicano mentre, a cavalcioni sulla donna, prima di violentarla la colpiva con almeno 30 pugni, dopo averla gettata a terra. Gli agenti l'hanno trovata seminuda, con il volto tumefatto: l'aggressore le ha spaccato il setto nasale e tre denti. In ospedale le hanno riscontrato un trauma cranio facciale e lesioni multiple. Per guarire le serviranno due mesi. La vicenda ricorda quanto accaduto nel giugno del 2006, quando
un marocchino di 40 anni venne arrestato per aver violentato e picchiato una barbona di 57 anni in zona stazione: l'uomo era da poco uscito dal carcere. UNA DONNA MITE E RISERVATA - Gli agenti descrivono la vittima come una donna mite, una "vecchia conoscenza" di chi frequenta lo scalo ferroviario, schiva e riservata, che non ha mai dato problemi. Anche per questo a volte le viene permesso di dormire in stazione. Il dominicano, che era ben vestito e che avrebbe un aspetto inoffensivo, invece, non ha risposto alle domande degli agenti.
In Italia e nel Mondo 3
Domenica 15 marzo 2009
«Non ho paura dell’Italia. Quello che è successo è un mistero per me» Discovery, il lancio
La lettera di Amanda: «Sono confusa» PERUGIA - «Non ho paura dell'Italia. Non ho paura per qualcosa in particolare. Ho paura perché sono confusa. Quello che è successo è un mistero per me». È un passaggio della lettera scritta da Amanda Knox e indirizzata alla madre in occasione di un compito in classe assegnato dalla sua professoressa di italiano tre giorni dopo l'omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nel novembre 2007. Proprio l'insegnante è stata sentita in aula come testimone al processo. «Ciao mamma - scrive Amanda in un foglio di quadernone a righe - lo so
La missiva indirizzata alla madre letta ieri al processo sulla morte di Meredith
Amanda Knox
che tu arriverai a Perugia domani ma, ad ogni modo, voglio mandarti questa lettera. Non ho avuto il migliore dei fine settimana, ma siccome sono testimone non posso parlare con nessuno di cosa è successo in questi giorni». «Non ho una casa - racconta Amanda nella lettera - sto abitando con un amico vicino a casa mia, non posso assolutamente rientrare. Non ho i miei vestiti e tutte le mie cose. Ho solo quello che avevo nelle mani quando la polizia mi ha ordinato di uscire dalla mia casa, quando abbiamo trovato Meredith».
in programma sempre per oggi WASHINGTON - I tecnici della Nasa non sono ancora riusciti ad accertare per quale ragione mercoledì scorso si sia prodotta una perdita di idrogeno da uno dei serbatoi dello Shuttle, tuttavia restano intenzionati a programmare per le 19:43 di questa sera, ora locale, il lancio della navetta Discovery, rinviato mercoledì scorso. Il programma spaziale del 2009, per quanto concerne i lavori alla Stazione Spaziale Iss, è in ritardo di oltre un mese, a causa di un precedente rinvio del lancio.
Brasile, borto dopo lo stupro «Scomunica inopportuna» Monsignor Fisichella sulla decisione presa in merito alla vicenda di una bimba
Monsignor Rino Fisichella
CITTÀ DEL VATICANO - Prima di pensare alla scomunica di medici e familiari della bambina brasiliana che ha abortito due gemelli concepiti in seguito allo stupro da parte del patrigno, «era necessario e urgente salvaguardare la sua vita innocente». Monsignor Rino Fisichella esprime così perplessità sulla decisione dei vescovi brasiliani. Il presidente della Pontificia accademia per la Vita accusa il vescovo di Recife, sostenitore della scomunica, di avere espresso sulla vicenda «un giudizio che pesa come una mannaia».
La liberazione degli ostaggi. Frattini: «Sapevamo dove erano»
Darfur, nessun riscatto pagato D’Ascanio: «Ringraziamo tutti» KHARTOUM - "Grazie a tutti quelli che si sono adoperati per il nostro rilascio": queste le prime parole dopo la liberazione di Mauro D'Ascanio, il medico italiano sequestrato insieme ad altri tre colleghi di Medici Senza Frontiere nel nord del Darfur tre giorni fa. L'incubo per i quattro cooperanti è finito. Nelle prime immagini mostrate dalle televisioni, sono apparsi stanchi ma in buone condizioni. Dopo ore di tensione e annunci nel timore di nuove smentite sulla felice conclusione del sequestro, Medici Senza Frontiere ha confermato: stanno bene e sono salvi. Arrivati a Khartoum, ad accoglierli in aeroporto autorità sudanesi, responsabili di Msf e dell'ambasciata italiana in Sudan. Nessun riscatto è stato pagato, ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini. LIBERAZIONE ANNUNCIATA La liberazione era stata annunciata nel pomeriggio di ieri da fonti del governo sudanese, accolta con grande cautela. Per ore la Farnesina si è mostrata molto prudente: già venerdì il governo di Khartoum aveva detto che i quattro erano stati liberati, per poi smentire la propria informativa in serata. Ma le cose ieri sono andate diversamente e tutto si è concluso per il meglio. "Contatti con le autorità sudanesi e con i servizi di informazione hanno escluso categoricamente che sia stato pagato un riscatto", ha detto il ministro Frattini. A sbloccare la situazione, ha spiegato, è stato il fatto che "si è sempre saputo dove gli ostaggi si trovavano e ha pagato il fatto che, come per le nostre suore, queste persone erano medici e lavoravano per salvare vite umane". SODDISDFAZIONE - Grande soddisfazione è stata espressa da Medici Senza Frontiere: "Siamo estremamente sollevati del fatto che i nostri colleghi stiano bene e in buone condizioni", commenta Christopher
ilLotto Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
Osama Bin Laden in un video di repertorio
Nuovo messaggio audio del capo di Al Qaeda
Bin Laden: «I leader arabi sono complici di Israele» Tre degli ostaggi liberati, ultimo a destra il medico italiano Mauro D’Ascanio
Stokes, direttore generale di MSF Belgio. "Le loro famiglie sono state informate e sono felicissime. I nostri pensieri sono per ognuno dei nostri colleghi e per i loro familiari. Siamo estremamente contenti che questo incidente si sia risolto". Allo stesso tempo l'organizzazione condanna con fermezza il sequestro, "una grave violazione di tutto ciò per cui ci battiamo", e non può prevedere in che modo potrà continuare le attività di assistenza medica in Darfur, data l'escalation del rischio per il proprio personale. I PRIMI SEGNALI DI OTTIMISMO - Dopo la delusione di venerdì sera, ieri già in mattinata erano arrivati segnali di ottimismo. "E' questione di ore" aveva dichiarato Ali Youssef Ahmed, capo del protocollo del ministero degli Esteri sudanese. E la Farnesina aveva diffuso un comunicato in cui affermava di conti-
nuare a seguire attraverso l'Unità di crisi la vicenda del sequestro in Sudan, in contatto con l'Ambasciata a Khartoum e i responsabili di Msf, confermando le aperture del governo sudanese. Poche ore dopo, la notizia che tutti aspettavano: gli ostaggi sono finalmente liberi. A casa di Mauro D'Ascanio, a Vicenza, la famiglia è felice ma non ha ancora il coraggio di festeggiare. I fratelli e la mamma del medico, dopo la delusione di venerdì, hannp preferito inizialmente non fare ancora alcun commento. IL RAPIMENTO MERCOLEDI’ D'Ascanio, l'infermiera canadese Laura Archer, un coordinatore sanitario francese, Raphael Meonier, e il loro guardiano sudanese erano stati rapiti da un commando armato mercoledì sera a Saraf Umra, nella provincia sudanese del Darfur del Nord.
DUBAI - L'operazione militare 'Piombo Fuso' di Israele nella Striscia è stato un "fatto storico importante e doloroso" che ha provocato "un olocausto" a Gaza. A due mesi esatti dall'ultima apparizione, è tornato a farsi sentire Osama Bin Laden, numero uno di Al Qaeda, in un messaggio audio registrato trasmesso ieri dall'emittente Al Jazira. Il nastro, la cui autenticità non è stata ancora provata, contiene anche i soliti appelli alla lotta in Iraq e in Palestina e un attacco ai dirigenti arabi "che l'Occidente chiama 'moderati'". "Bisogna sostenere - ha esordito - i mujaheddin in Iraq affinché possano liberare la terra di Mesopotamia" e in seguito "lanciarsi verso la Giordania, dove ci sono i migliori e maggiori fronti". Quindi, in una fase successiva, "aprire i confini della Cisgiordania con la forza, per poter liberare tutta la Palesti-
Internet, torna a crescere il cosiddetto “spamming”
estrazione del 14 marzo 2009
17 10 78 15 68 51 46 65 75 57 29
42 86 25 79 1 64 84 20 31 68 38
ilSuperEnalotto
80 45 54 90 58 45 1 39 53 23 52
54 71 74 39 34 15 23 89 11 8 26
41 7 23 3 73 36 6 8 78 80 81
Conc. N.32
Montepremi 4.516.446,31 euro
10 - 15 - 46 - 51 - 65 - 75 numero jolly 29 punti 6 jackpot 30.047.415,80 punti 4 377,62 18,88 punti 5+1 - punti 3 punti 5 67.746,70 Num. Superstar 17
na". "Abbiamo il dovere - ha aggiunto - di sconfiggere la grande alleanza dei sionisti che rappresenta un serio pericolo per la Nazione araba e islamica: la strada verso al Aqsa (Gerusalemme) ha bisogno di comandanti sinceri". A questo proposito, ha spiegato, è necessario "preparare le liste degli ipocriti, di coloro che spingono gli altri al tradimento e dei loro mezzi di informazione". Il leader di al Qaida ha poi accusato alcuni leader arabi di complottare con l'occidente contro i musulmani: "È chiaro che alcuni dirigenti arabi sono stati complici dell'alleanza crociata e sionista contro il nostro popolo. Sono dirigenti che l'America definisce 'moderati'". Non ha citato i leader ma appare evidente il riferimento al presidente egiziano Hosni Mubarak e al re saudita Abdullah ben Abdul Aziz al Saud, maggiori alleati arabi degli Stati Uniti.
E’ un Sexy iPhone da brivido C’E’il programma che riesce a donare un sinuoso movimento ai seni di una donna fotografata, quello che trasforma lo schermo del telefono nella parete appannata di una doccia all'interno della quale si nasconde una donna nuda da scoprire tocco dopo tocco, quello che raccoglie immagini
di ragazze in bikini e quello che custodisce sul telefono una fidanzata avatar da corteggiare virtualmente. Insomma l'iPhone svela il suo lato hot con una serie di applicazioni dedicate al pubblico maschile. Le più piccanti sono state raccolte dal webzine Coed.
ROMA - E' in netta ripresa, dopo un periodo di relativa recessione negli ultimi mesi del 2008, la circolazione della posta elettronica indesiderata, ovvero lo "spamming". La percentuale, ora al 79%, era precipitata al 50% dopo l'11 novembre dello scorso anno, quando una delle principali società coinvolte nello spamming, la McColo di San Jose (California), era stata obbligata a cessare le attività on-line, dopo essere salita sul banco degli accusati anche per attività illegali come la diffusione di materiale pedopornografico. La nuova ripresa è probabilmente da collegare agli enormi guadagni
realizzabili con questa attività. Un team di ricercatori ha infatti calcolato che una sola campagna di spamming sui farmaci per disfunzioni sessuali, via Rete, può rendere fino a 7.000 dollari al giorno, con ricavi annuali che possono raggiungere anche i 3,5 milioni.
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Domenica 15 marzo 2009
Il fatto del giorno: banche, vigilanza all’Europa E scatta anche il piano per aiutare i disoccupati
Franceschini protegge l’autonomia di Bankitalia
Il premier si chiama fuori e il ministro rimane solo
dall’articolo di Antonio Signorini
dall’articolo di Marco Cremonesi
dall’articolo di Claudio Tito
Un nuovo piano da 250 milioni di euro per aiutare chi perde il lavoro. Assegni dei cassintegrati liquidati più in fretta, sussidi raddoppiati agli atipici, tra un lavoro e l’altro. Via libera a chi, senza lavoro e mentre percepisce il sussidio, trova un «lavoretto». Poi incentivi ai datori che riassumono chi ha perso il posto. Il tutto condito da un «appello alla responsabilità», pronunciato direttamente dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi e rivolto ai giovani che - spesso per colpa di corsi universitari che preparano a tutto tranne che a un impiego - non trovano una collocazione. In questo periodo, meglio che accettino quello che capita. Anche perché «nel dopo crisi [...] conterà nel curriculum [...] aver accettato anche un lavoro umile». [...]
«Ogni tanto Tremonti ha scatti di nervosismo. Però, attenzione: litighiamo pure tra maggioranza e opposizione, ma lasciamo fuori la Banca d’Italia. Nessuno ne tocchi l’autonomia e la libertà». Dario Franceschini, invitato alla tre giorni organizzata sul lago di Como da Confcommercio, gioca in trasferta: proprio l’altra sera, il sondaggista Nando Pagnoncelli ha spiegato ai vertici pd che commercianti, artigiani e casalinghe sono in Italia le categorie più scettiche sul nuovo partito. Eppure, il neosegretario riesce a strappare l’applauso: teorizzando la differenza («I collaboratori mi avevano scongiurato di non parlare di evasione fiscale [...]») tra «l’evasione per comprare ai figli i libri di scuola e quella per comperare la seconda barca». [...]
"Questa è una partita che sta giocando da solo. Io non intendo seguirlo". La guerra con la Banca d’Italia non gli piace. Silvio Berlusconi non ha alcuna intenzione di sposare gli affondi di Giulio Tremonti contro Mario Draghi. Lo scontro adesso si concentra sui compiti dei prefetti. Ma tra i due è solo l’ultima battaglia, che inizia a infastidire il presidente del consiglio. I rapporti tra il premier e il suo "genio" da qualche mese non sono più oliati come un tempo. L’ultima incomprensione si è consumata appena una settimana fa. Quando il titolare di Via XX Settembre parlò senza mezzi termini di un 2009 "peggiore" del 2008 ricevendo di buon mattino una sonora protesta dal capo del governo. [...]
La migliore di ieri
È soltanto una finta
L’operazione ricorda il socialismo sovietico
Un sentiero assai stretto
dal servizio di Gemma Contin
dal commento di Massimo Giannini
dall’articolo di Marco Ferrante
Ma è solo una finta, il beau geste, la recitazione della controversia sul credito, in nome della Carta Costituzionale, tirata fuori a proposito e a sproposito, nella parte che regola i rapporti economici, che all’articolo 47 recita: «La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito». Ci sono delle cose strane in questo governo. Da una parte Silvio Berlusconi un giorno sì e l’altro pure va all’attacco della Costituzione [...]. Dall’altra c’è il più importante ministro del suo governo [...] che invece tira in ballo la Carta [...].
Di fronte alle tante "zombie banks" che si aggirano sinistre per il mondo, sarebbe sbagliata una difesa d’ufficio del sistema creditizio. E in tempi di drammatico "credit crunch", resta drammaticamente vera la profezia di Mark Twain: un banchiere è un tizio che ti presta l’ombrello quando c’è il sole, e lo rivuole appena comincia a piovere. Ma l’operazione "prefetto di ferro" orchestrata dal ministro Tremonti per vigilare sui flussi di erogazione del credito da parte delle banche è una misura di stampo sovietico. Ricorda la Gosbank degli Anni ’20, che controllava per conto del Pcus il finanzia-
mento del Piano quinquennale. Nel consueto, assordante silenzio dei liberali alle vongole di casa nostra, fa dunque un fragoroso rumore la circolare del governatore Draghi, che avverte i nuovi "custodi" del Gosplan acquartierati a Via XX Settembre: la Banca d’Italia è disponibile a collaborare con i prefetti, ma secondo le leggi vigenti potrà fornire ai medesimi solo le informazioni territoriali e i dati aggregati sul credito, e non anche i numeri relativi ai fidi erogati dai singoli istituti. Ovvio, in un paese che ha a cuore il buon funzionamento del capitalismo liberale. Scandaloso, nell’unico paese in cui una destra pretende di governare con le regole del socialismo reale. [...]
Giannelli sul Corriere
[...] Di sicuro l’incertezza, i tempi lunghi, l’eccesso di dialettica non ha giovato a una situazione complicata di suo. Per quello che si sa, la situazione più difficile resta quella di Unicredit. Esposta nei paesi dell’est, più propensa delle altre all’uso dei derivati, sta effettuando una ricapitalizzazione sostanziale che potrebbe raggiungere quota dieci miliardi: aumento ufficiale da tre, l’utilizzo di quattro miliardi di utili, il ricorso ai Tremonti bond per uno e il negoziato con il governo austriaco per ottenere forse altri due miliardi. In questo quadro, il governo deve muoversi su un sentiero stretto [...].
Controllore in bicicletta
I conti fatti sul sussidio: sono 83 euro al mese
dall’articolo di Nino Sunseri
dal commento di Concita De Gregorio
Si sono tanto odiati. Giulio Tremonti e Mario Draghi non fanno più mistero della reciproca diffidenza. Il ministro ha deciso di attaccare il cuore dei poteri di Banca d’Italia. O almeno di quello che ne resta. «Fosse per me - dice Tremonti - darei tutta la vigilanza sulle banche alla Bce, altrimenti è come se il controllato viaggiasse in Ferrari e il controllore in bicicletta». Parole che hanno sapore di fiele per il governatore. La vigilanza sugli istituti di credito è l’ultima corazza a protezione dei poteri di Palazzo Koch. Le altre sono saltate come birilli. La nascita dell’euro ha tolto la sovranità sulla politica monetaria. La riforma di tre anni fa ha sottratto il diritto di intervenire nei matrimoni fra le banche (ora è un compito che spetta all’Antitrust). L’ultimo brandello di autorità è proprio la vigilanza sull’attività degli istituti di credito. Se venisse abbattuto anche questo pennone non resterebbe più nulla dell’antico dominio. [...]
Fate attenzione alle parole, poi passate ai numeri. Nei titoli dei tg la proposta del ministro Sacconi [...] è annunciata così: «Pacchetto di aiuti ai precari: raddoppiata l’indennità di disoccupazione per i cocopro ». Ma che bella notizia, vediamo meglio. Requisiti richiesti: aver guadagnato fra 5 e 11 mila euro nel 2008, avere tra 3 e 10 mesi di versamenti per la pensione, aver lavorato in un’azienda di un settore in crisi. Già, come si vede, è una piccola platea di precari: circa 10 mila su 800 mila, ha calcolato Lavoce.info. L’1,3 per cento del totale. Esclusi, tanto per fare esempi, i precari della pubblica ammi-
nistrazione e quelle migliaia di giovani costretti alla partita Iva pur di avere un ingaggio. Quelli, che diamine, sono liberi professionisti. Passiamo ai conti, adesso. Quanto spetterà a questi diecimila fortunatissimi? Una cifra una tantum pari al 20 per cento dell’ultimo stipendio. Non il 10: il 20. Da qui il giubilo per il raddoppio. E quanto è il 20 per cento dell’ultimo stipendio dei pochi eletti? Meno di mille euro. Se si divide per un anno sono 83 euro virgola 33 periodico al mese, 83 sontuosi euro, 2 euro e 76 al giorno. Non si può dire che siano i soldi per le sigarette perché fumare è un vizio. Non si può nemmeno fare la divisione, ammonisce il ministro, perché è una somma una tan-
La fotografia
Quei bond da ritirare dal servizio di Nicola Pini
«Invitiamo cortesemente le banche, tutte le banche, a passare a ritirare i Tremonti bond». Giuseppe Morandini, presidente della Piccola Industria di Confindustra, ieri ha mimato un annuncio stile grande magazzino, con tanto di avviso sonoro, per sottolineare il concetto: in questo momento di crisi, con la domanda dei mercati in ritirata e la necessità di ristrutturare i debiti e rimodulare i pagamenti, la «priorità numero uno» delle piccole imprese italiane è quello della liquidità .Per questo le banche devono dare ossigeno finanziario ai mercati e se hanno problemi a farlo approfittino dei bond garantiti dal governo, «li ritirino e li girino a noi che ne abbiamo bisogno». Morandini parlava al convegno «Pmi classe dirigente » organizzato dagli imprenditori a Palermo. [...]
Sudan, migrazione degli zebù (Ansa)
tum, non è detto che debba servire per un anno, magari in due-tre giorni una settimana al massimo il cocopro con quel gruzzoletto mette su una bella attività in proprio, apre un service, rileva un’impresa, chi può dirlo. È un incentivo alla fantasia italica. Chiaro adesso? Non solo. Il ministro prosegue: «I precari che ricevono il sussidio potranno anche accettare piccoli lavori». Lavoretti, lavori semplici e umili, sono anzi invitati a farlo. Dog sitter nei quartieri alti, falegnami a cottimo, lustrascarpe in galleria e pazienza se nel frattempo sono arrivati i cingalesi a fare gli sciuscià. Cosa vuoi che sia. Indietro gli ultimi, avanti i penultimi. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Niente da fare: chi nasce tondo non è che può morire quadrato, e allora fra le tante raccomandazioni anticrisi che vengono dal nostro governo rispunta quella, fatta a quei precari che precipitano nel nulla, di accettare i “lavoretti”. Capirete come se questa cosa non si sia fatta sempre: sull’onda delle cosiddette riforme, a questo punto, si potrebbe fare una giunta all’articolo uno della nostra Costituzione: l’Italia, una Repubblica basata sul lavoro: “e quando il lavoro non c’è sul lavoretto”, suvvia. E dire che non serve andare in Cina per rendersi conto che per davvero, da qualche parte, il lavoro è il bene primario di un Paese moderno; succede in Francia, in Germania, in Svizzera dove hanno capito da tempo che i “lavoretti” umiliano chi li fa, triturano lo Stato, alla fine impoveriscono tutti.
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Domenica 15 marzo 2009
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage La pace parte dal Bosforo, Obama sceglie la Turchia per fare il suo appello rivolto al mondo musulmano
La chiesa divisa in due e Ratzinger che resta solo
dall’articolo di Aldo Rizzo
dall’editoriale di Ernesto Galli Della Loggia
Si prepara la scelta del nuovo segretario generale della Nato e ci sono obiezioni della Turchia sul premier danese Anders Fog Rasmussen per non aver punito nel 2005 i responsabili delle vignette inutilmente offensive verso Maometto, che provocarono aspre reazioni nel mondo islamico. Le obiezioni non sembrano di tipo religioso, ma di opportunità politica, pensando ai molti contatti che il futuro capo della Nato dovrà avere con musulmani, specie riguardo a quell’Afghanistan che della Nato rappresenta oggi il problema più grave. E, in questa chiave, c’è qualche comprensione da parte americana, anche alla luce della strategia di Obama, volta a dividere il fronte talebano, cercando un dialogo con la sua parte più moderata e non legata a Al Qaeda. Verosimilmente, la questione sarà già stata risolta, proprio per una qualche inattaccabile intesa turcoamericana, in un senso o in un altro, quando il presiden-
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama
te degli Stati Uniti arriverà in Turchia, ai primi di aprile. Visita di cui il portavoce di Hillary Clinton (propiziatrice della missione) ha ribadito una ben più ampia importanza. Infatti Obama ha scelto la Turchia - storico membro della Nato, ma anche potenza regionale in proprio, nonché Paese islamico e democratico - per rivolgere da lì un appello all’universo musulmano per una stagione di dialogo, approfondendo un auspicio che
era già nel discorso d’«inaugurazione» del 20 gennaio. Ora, però, ci si può chiedere se la visita di Obama, oltre che un appello all’Islam e un omaggio alla Turchia, non sia anche, se non uno «schiaffo», un monito all’Unione europea che, pur con eccezioni, mostra di sottovalutare il ruolo di Ankara in una posizione geopolitica di decisivo rilievo e non fa molto, o nulla, per incoraggiare i suoi sforzi di rispon-
dal commento di Peppino Caldarola
Annozero ha annientato giovedì sera il Pd. Per tre ore è andata in onda una terribile requisitoria contro il maggior partito di opposizione e i suoi dirigenti. Chi è stato abituato a trasmissioni antiberlusconiane può pensare che questa volta Santoro abbia stabilito una sorta di reciprocità fra le due parti del Parlamento. [...] Il salto di qualità di giovedì sera è stata nell’esplicita intenzione del conduttore di annientare il Pd e di fare da traino a Di Pietro e a Beppe Grillo. La scaletta del programma era dettagliata. Apertura al solito comizio di Marco Tra-
Annozero contro il Pd e a favore di Di Pietro vaglio. In studio due giornalisti, Luca Telese e la direttora dell’Unità Concita De Gregorio, ai due lati due esponenti del Pd. Il primo aveva il volto stanco di Antonio Bassolino che ha passato la serata a discolparsi delle colpe della sua amministrazione. Il secondo era Matteo Renzi, giovane candidato sindaco di Firenze, uno dei volti nuovi del Pd, autore di una performance vera-
mente penosa. Sia Renzi sia Bassolino sono stati messi sulla graticola da servizi e collegamenti che segnalavano la stanchezza e l’irritazione della base del Pd, stretta fra la voglia di mandare tutto all’aria e l’invito al voto di astensione. In queste macerie, si ergeva da trionfatore, oltre ai soliti Santoro e Travaglio, la figura palingenetica di Beppe Grillo. Siamo persino arrivati al
dere in pieno ai criteri di ammissione alla struttura comunitaria. Da questo punto di vista, la situazione è la seguente. Alla vigilia di elezioni amministrative nazionali, che si terranno il 29 marzo, il governo islamico-moderato di Tayyip Erdogan può esibire, pur nella crisi mondiale, una buona tenuta dell’economia turca, che fa presa anche tra elettori tradizionalmente laici e nella stessa, cospicua, minoranza curda. Questa, a lungo osteggiata, ha ottenuto un canale tv nella propria lingua e il progetto d’una facoltà universitaria autonoma. È stato avviato un dialogo con i curdi iracheni, anche per isolare le correnti estremiste e terroristiche. Quanto all’altro tabù, ormai storico, della repressione degli armeni nella prima guerra mondiale, è stata appena pubblicata una ricerca che testimonia la «scomparsa» di circa un milione di persone. Il saggio è nelle librerie di Ankara e Istanbul, qualcosa d’impensabile, secondo l’autore (turco) Murat Bardakci. [...]
punto che il conduttore, quello principale, ha invitato le due vittime, Renzi e Bassolino, ad ascoltare con attenzione il successivo intervento di Beppe Grillo perché avrebbe contenuto delle dichiarazioni di grande valore politico. Suppongo che tutti si siano messi all’ascolto pensando o a uno scherzo di Santoro ovvero a una dichiarazione solenne da parte del comico. Invece per dieci minuti Grillo ci ha spiegato che dovremo passare la nostra vita chiusi in casa, rinunciando alla macchina e proponendo altre piacevolezze che generalmente vengono in mente ai dittatorelli quando sono in crisi di popolarità [...]
Per il suo carattere eccezionale e per le parole che contiene la lettera di Benedetto XVI ai vescovi cattolici dice molto di più delle personali ambasce di un Papa il quale, a proposito del caso Williamson, si è visto attaccato e insidiato anche dai suoi, e che vede, in generale, come anche nella Chiesa — nella stessa Curia, ha fatto capire il direttore dell’Osservatore romano — «ci si morde e ci si divora». La lettera e il suo contenuto tradiscono sentimenti di sconcerto e di disappunto che lasciano intravedere qualcosa di ben più importante, in realtà: e cioè una complessiva difficoltà di direzione che oggi grava sugli stessi vertici della Chiesa. Da molti sintomi sembra, in effetti, che stiano venendo al pettine alcune contraddizioni accumulatesi nell’ultimo mezzo secolo intorno al ruolo del papato via via che questo ha conosciuto una profonda trasformazione storica. Tale trasformazione ha avuto due aspetti principali con i quali la figura del Pontefice ha dovuto fare i conti: l’avvento della televisione e il Concilio. L’avvento della televisione ha voluto dire la virtuale trasformazione del Papa da capo della Chiesa di Roma in una figura della scena mondiale quotidianamente alle prese con l’opinione pubblica planetaria, per lo più non cattolica e neppure cristiana. Alle prese cioè con i media, che di tale opinione sono i servi-padroni. Giovanni XXIII, eletto alla fine degli Anni 50, cioè in coincidenza con la piena diffusione planetaria della Tv, è stato il primo Pontefice che ha potuto godere dell’indubbia opportunità offerta da questo cambiamento: diventare di fatto un leader etico-carismatico universale, in certo senso meta-religioso (il papa «buo-
no», quasi che i predecessori fossero «cattivi»: ma in certo senso così essi venivano fatti indirettamente apparire dalla potenza dei media, e di fatto così divenivano). Ma naturalmente questa intrinsichezza con l’opinione pubblica mondiale e con i media rappresenta per il Pontefice un vincolo non da poco. Specialmente perché è un vincolo che non ha sostanzialmente alcuna natura religiosa (neppure spirituale, forse), e però esso influenza non poco la popolarità del Papa nello stesso mondo cattolico, alle cui divergenze interne i media mondiali, tra l’altro, non mancano mai di offrirsi puntualmente come sponda interessata, quasi sempre, tra l’altro, definendo e enfatizzando quelle divergenze nel modo ideologicamente più banale. Il Papa rischia così di divenire prigioniero da un lato dell’obbligo del carisma, dell’obbligo di «venire bene» in tv, di avere una congrua propensione scenica, di essere «simpatico », dall’altro dell’obbligo del politicamente corretto da cui il conformismo mediatico fa dipendere di solito il proprio consenso. Insomma una specie di Dalai Lama con i paramenti pontificali. La seconda trasformazione gravida di tensioni l’ha arrecata, al ruolo istituzionale del papato, il Vaticano II. In pratica, infatti, il Concilio ha voluto dire la nascita dei partiti all’interno della Chiesa. Intendiamoci, nella Curia ci sono sempre stati dei «partiti»: ma nella Curia, appunto, ai vertici dell’organizzazione e con tutta la felpata cautela del caso, non tra i fedeli, non nell’universo cattolico in generale. Con il Vaticano II, e intorno ad esso, intorno ai suoi dettami e al suo «spirito », invece, questo universo cattolico si è diviso in due grandi tronconi: i cauti e i radicali. [...]
Scuola, le insufficienze che non è utile contare
Riccardo Muti parla della cena da Vespa Gli errori “C’era Berlusconi, ma niente politica” sulla Rai
dall’editoriale di Giorgio Israel
dall’articolo di Leonetta Bentivoglio
dal commento di Carlo Rognoni
Alla domanda sulla cena da Bruno Vespa, a cui ha partecipato l’altra sera con Berlusconi, Letta e Alemanno, Riccardo Muti replica un po’ ridendo un po’ sbuffando: "Da tempo sono amico di Vespa, e se m’invita a casa sua non chiedo chi saranno gli altri ospiti. È stato un incontro privato durante il quale non si è parlato di politica". In questi giorni il maestro è impegnato all’Opera di Roma, dov’è tornato, dopo i trionfi dell’Otello di tre mesi fa, per dirigere l’opera di Gluck Iphigénie en Aulide, regia di Yannis Kokkos ripresa in parte dell’edizione scaligera del 2002 (debutto il 17). Descrive questo capolavoro mitico e tragico, di rarissima esecuzione (a Roma non si faceva dal ’53), come "un grande fiume melodico già alle porte del mondo di Wagner". E da gluckiano sapiente ed esperto, spiega d’aver compiuto con l’orchestra e il coro della capitale un lavoro "tanto faticoso quanto interessante". In futuro promette di realizzare a Roma Idomeneo e Nabucco. Ma non si può evitare di sollecitarlo ancora su quella cena: non s’è sfiorato il tema di un eventuale commissariamento dell’Opera? Non
Gli errori sono come le ciliegie, uno tira l’altro. E sulla Rai di errori il Pd ne ha fatto una scorpacciata. Il primo sbaglio l’ha fatto Veltroni: per privilegiare la nomina di un consigliere amico, ha rinunciato a far politica. Il secondo errore è stato credere che basti scegliere nomi di prestigio, della cultura o del giornalismo, per dare l’immagine di un Pd che non lottizza, si apre alla società, è diverso dal centro destra. Il terzo errore, figlio dei primi due, l’ha fatto Franceschini. Con «il patto della mimosa», sottoscritto l’8 marzo con Gianni Letta, ha offerto a Ferruccio De Bortoli, il bravissimo direttore de Il Sole-24 Ore, la presidenza della Rai. Peccato che De Bortoli, non appena ha capito che cosa lo aspettava, abbia fatto marcia indietro. Mi sarei meravigliato del contrario! Franceschini - mi dicono - s’è molto arrabbiato per «il tradimento dell’ultima ora» di De Bortoli. Avrebbe fatto meglio ad arrabbiarsi con se stesso: solo chi non conosce «il mondo Rai dopo la Gasparri» può pensare che un bravo giornalista abituato alla libertà, alla responsabilità e all’autonomia professionale possa accettare un ruolo di grande prestigio ma di scarso potere. [...]
Nei giorni passati si è parlato di una “valanga” di 5 in condotta e di insufficienze nella scuola. Ma è proprio così? Per i 5 in condotta non abbiamo termini di paragone ma concordo con chi ha osservato che 35 mila discoli su due milioni e mezzo di studenti è un numero incredibilmente basso che non dimostra che la scuola è un paradiso, bensì che gli insegnanti non riescono a imporre la disciplina. Per quanto riguarda le insufficienze, pare che siano aumentate rispetto all’anno scorso. Ma si tratta di aumenti modesti, dell’ordine di un’unità percentuale o poco più, che dicono poco, sia in quanto indice di un aumento di rigore disciplinare degli insegnanti (che sarebbe cresciuto in misura irrilevante) che in termini di peggioramento del rendimento degli studenti: il fatto che le insufficienze nelle lingue straniere abbiano superato quelle in matematica soltanto perché entrambe hanno subito un’oscillazione di un’unità attorno a una percentuale del 60% è privo di significato. In conclusione, sono dati che non indicano alcuna apprezzabile crescita di rigore da parte degli insegnanti sia sul piano della condotta che su quello disciplinare e non
dicono nulla di decifrabile per quanto riguarda il rendimento degli studenti. Forse sarebbe il caso di affrontare la valutazione dello stato della scuola italiana al di fuori dell’ossessione per le cifre e per le percentuali. Magari fosse soltanto una mania nazionale, ereditata dal Duce che ne era talmente affetto da consultare continuamente statistiche e tabelle e mantenere un appuntamento fisso settimanale col presidente dell’Istat, Corrado Gini. Purtroppo è una mania dilagante. Viviamo nell’era della metrica. Tutto attorno a noi viene standardizzato, quantificato e misurato, osservano in un appello [...] i direttori delle maggiori riviste internazionali di storia della scienza. Per quanto riguarda un classico tema di misurazione, la valutazione della ricerca, le massime istituzioni internazionali competenti in numeri la International Mathematical Union, l’International Council of Industrial and Applied Mathematics e l’Institute of Mathematical Statistics hanno redatto un rapporto in cui criticano severamente l’uso e l’abuso dei dati. Nel rapporto si critica anche l’ingenua pretesa di ottenere con i numeri valutazioni semplici e oggettive: i numeri sembrano oggettivi ma la loro oggettività può essere illusoria. [...]
Riccardo Muti
s’è parlato del cambio ai vertici del teatro, già a più riprese ventilato dal sindaco? Berlusconi non s’è pronunciato sui tagli catastrofici alle sovvenzioni degli enti lirici? No: s’è conversato di tutt’altro, insiste Muti. Però le domande lo inducono a un discorso "per cui mi batto da quarant’anni: in Italia il problema culturale è grave. Si sta correndo il rischio di perdere la nostra identità, che un patrimonio vitale, il più prezioso. Non solo lo Stato non deve mettere in crisi le istituzioni che producono cultura, ma dovrebbe aprire nuovi teatri nelle regioni più penalizzate culturalmente". Muti è d’accordo con Baricco sulla necessità di una riforma radicale della scuo-
la e sull’esigenza "di un canale tivù che programmi davvero eventi culturali, senza nasconderli a notte fonda". Il che non significa che "lo Stato abbandoni i teatri d’opera e di prosa, che anzi vanno messi in condizione di operare bene e produrre di più". Afferma d’essere convinto che i giovani siano affamati di cultura autentica: "Non si può lasciarli in balia di una televisione scadente e demenziale". Il paese è così malato di qualunquismo, protesta Muti, che "al festival di Sanremo si sono messe insieme due orchestre, una cosiddetta "classica" e l’altra "moderna", per mescolare al pop la musica di Mozart, senza capire che per eseguirla non basta una vita".
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Domenica 15 marzo 2009
La crisi economica
A Horsham summit finanziario Draghi indica tre priorità per la fiducia
G20, sintonia tra Europa e Usa Ripudiati il protezionismo e i paradisi fiscali. Tremonti: «Il problema è l’export» di ANGELICA FOLONARI HORSHAM – Alla riunione del G20 le tensioni sembrano ricomporsi, sia quelle all’estero che quelle di matrice tutta italiana: tra Europa e Usa c'è una musica comune anche se il cammino per arrivare a un accordo su nuove misure e regole è ancora lungo. Sono queste le impressioni sull'incontro preparatorio del vertice di Londra del 2 aprile che hanno trovato concordi il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi. Seduti fianco a fianco in una conferenza stampa congiunta al termine della riunione internazionale a Horsham, nel West Sussex, i responsabili di Via Nazionale e Via XX Settembre hanno superato le tensioni sorte dopo i botta e risposta dei giorni scorsi a suon di prese di posizione sulla funzione dei prefetti nel monitoraggio del credito locale. Rilassati e d’accordo nel voler circoscrivere le discussioni con i giornalisti sui soli temi internazionali. Nessuno spazio per le questioni nazionali, dunque. ARMONIA UE-USA - Nonostante le premesse di tensioni tra Europa e Usa, «la grande armonia» è un tratto che ha caratterizzato anche le discussione dei 20 grandi del mondo, secondo quanto ha precisato Tremonti, che ha spiegato: «Con note diverse, ma c'è una musica comune» tra europei e americani. La posizione europea, dunque è uniforme: «Certo sono necessari gli stimoli – ha spiegato il ministro – ma senza perdere come riferimento la sostenibilità di lungo termine». Importante, secondo Tremonti, anche il fatto che sia «partito il motore di ricerca verso degli standard di regole e di principi, anche se non si sa quando questo finirà». «Il lavoro è lungo», gli ha fatto eco Draghi, secondo il quale tuttavia il prossimo vertice dei capi di Stato e di governo del G20 «non sarà la fine del percorso». Perchè, a suo parere, i processi internazionali «sono cose che richiedono tempo, si tratta di cambiare ordinamenti con cui conviviamo da molto tempo». Il vero problema della congiuntura mondiale, a questo punto, secondo Tremonti «si chiama export, che in tutto il mondo si è piantato», ha aggiunto: e, «senza export, non c'è stimolo che tenga». L’ANALISI DI BANKITALIA - Draghi ha spiegato che gran parte delle discussioni di ieri si sono incentrate sul problema della fiducia e sui passi necessari per ripristinarla. Tre le tappe fondamentali indicate dal governatore: la ricostruzione del sistema bancario, l’adozione di valori certi, uniformi e coerenti con regole comuni sugli asset tossici e poi l’adozione di politiche di bilancio per evitare la crescita della disoccupazione, affinchè questa non si traduca in un calo ulteriore della domanda. Si tratta tuttavia, ha avvertito, di «condizioni necessarie ma non sufficienti, perchè non c'è garanzia di successo». NIENTE PROTEZIONISMO - «Ci impegniamo a
combattere ogni forma di protezionismo», ribadisce il comunicato del G20, sulla stessa falsariga delle intenzioni espresse al G7 di febbraio. «Assicureremo il ripristino della crescita e della sostenibilità fiscale nel lungo termine», precisa ancora il documento. I grandi del mondo sottolineano poi che «l'espansione fiscale sta dando un sostegno vitale alla crescita e all’occupazione. L’azione comune rafforza l’impatto e - raccomanda il G20 – le misure eccezionali annunciate finora devono essere attuate senza ritardo». I Paesi, riuniti in Inghilterra, dichiarano anche la loro guerra ai paradisi fiscali: «Nel mondo non c'è posto per loro» ha detto il primo ministro britannico Gordon Brown in una conferenza stampa al termine di un incontro bilaterale con la cancelliera tedesca Angela Merkel.
Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e (in primo piano) il Governatore di Bankitalia Mario Draghi al vertice del G20
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LA SCHEDA
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La lista dei progetti divide i ministri
Possiedono il 90% del Pil mondiale UN POOL di paesi che insieme rappresentano il 90% del Pil mondiale, l’80% del commercio internazionale e i due terzi della popolazione: questo è il G20, l’organismo che è stato creato alla fine degli anni Novanta in seguito allo scatenarsi delle crisi finanziarie in Asia, America Latina e in Russia. I componenti del G20 sono i paesi del G8 (Stati Uniti, Canada, Giappone, Russia, Germania, Francia, Italia e Regno Unito) più una serie di paesi emergenti (Sudafrica, Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Cina, Corea del Sud, India, Indonesia, Messico e Turchia). Il ventesimo posto spetta invece all’Unione Europea, rappresentata dal paese cui via via spetta la presidenza (ORA la Repubblica Ceca). Ai lavori del G20 partecipano poi anche il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale. Il G20 è stato creato nel 1999 su iniziativa del G7 dopo le crisi finanziarie nelle diverse aree del mondo per dare vita a un consesso dove le principali potenze mondiali, tra cui anche i paesi emergenti, potessero lavorare insieme.
VERSO IL VERTICE UE
Serve un accordo per la ripartizione dei cinque miliardi di euro Il ministro spagnolo Solbes e (a sinistra) la collega francese Lagarde
di MARISA OSTOLANI BRUXELLES – I ministri degli Esteri della Ue cercheranno domani di spianare la strada ad un accordo sulla ripartizione dei fondi per 5 miliardi di euro che la
Commissione europea ha proposto ai 27 di destinare soprattutto a progetti di interesse energetico nell’ambito del pacchetto anti-crisi. La decisione finale spetta al Vertice Ue in programma giovedì e venerdì prossimi a Bruxelles, alla cui preparazione è dedicato questo Consiglio esteri, ma a tutt'oggi un’intesa sembra ancora lontana. La lista dei progetti a cui andrebbero i finanziamenti Ue trova la ferma opposizione di diversi Paesi, in particolare Spagna e Portogallo. Ma anche la Germania, secondo diverse fonti, continua ad avere riserve, insieme a Olanda, Danimarca, Cipro, Romania e Grecia. «Non ci sono elementi per poter raggiungere un accordo al Consiglio europeo della prossima settimana», riferiscono fonti europee. «E' il classico caso della coperta troppo corta: se si tira da una parte si scopre dall’altro». I negoziati proseguiranno fino all’ultimo istante. Insieme alla Francia, l’Italia è ora tra i paesi più soddisfatti. Nell’ultima bozza, che risale all’11
marzo scorso, i fondi previsti per piani energetici al Belpaese sono saliti a 450 milioni, rispetto ai 420 milioni “strappati” dopo un duro braccio di ferro tra Roma e Bruxelles, che nella prima versione aveva destinato all’Italia solo 220 milioni. Invariata la lista dei 5 progetti: il gasdotto Galsi (Algeria-Sardegna), il cui finanziamento sale da 100 a 120 milioni di euro; il cavo sottomarino tra Sicilia e Calabria (Sorgente-Rizziconi), il cui finanziamento passa da 100 a 110 milioni; il gasdotto Itgi (dall’Azerbaigian all’Italia attraverso Turchia e Grecia), al quale sono assegnati 100 milioni; l’interconnessione elettrica Italia-Malta (20 milioni); l'impianto di cattura e stoccaggio di Co2 a Porto Tolle (100). Nella bozza, la presidenza conferma i 5.000 milioni di euro come «cifra di riferimento», ma accoglie la richiesta tedesca di non utilizzare fondi non spesi dal bilancio agricolo comunitario 2008, puntando invece ai bilanci 2009 e 2010.
La numero uno di Confindustria: «Rischiamo di perdere i campioni del made in Italy: tacere significa tradire il Paese»
Sferzata della Marcegaglia: «Servono soldi veri» di MILA ONDER PALERMO – La crisi è tutt'altro che una «boutade mediatica», è «un’emergenza vera». E per questo va affrontata con «soldi veri». Non usa mezzi termini la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, per richiamare l'attenzione del governo e, in prima persona, del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Che risponde dando appuntamento alla presidente di Confindustria per un confronto martedì pomeriggio. Di fronte alla platea, riunita a Palermo, dei piccoli e medi imprenditori, i più colpiti dalla crisi, la presidente degli industriali vuole imporre chiarezza: «E' il momento di usare il linguaggio della verità. Bisogna usare la parola giusta: emergenza. Sono a rischio migliaia di piccole aziende. Rischiamo di perdere nei prossimi mesi i veri campioni del made in Italy». E questa,
Sollecitazioni al Governo. E Berlusconi reagisce fissando un vertice con gli industriali per martedì ribadisce con forza, «è una emergenza vera. Tacere – sottolinea – significherebbe tradire il Paese». La situazione è insomma grave. Eppure Confindustria è tra i pochi che crede ancora nella possibilità di una ripresa «a fine anno», ribadisce Marcegaglia che, nelle settimane scorse si è sentita anche appellare come «corvo» dal ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola. Perchè le previsioni positive si avverino è però imprescindibile agire in fretta e con stanziamenti «veri»: ora, dopo gli interventi a favore delle banche e dei lavoratori, tocca alle imprese, «senza perdere altro tempo». «Bene gli ammortizzatori sociali, bene l'aumento dell’indennità per i cocopro. Ma – sottolinea la leader
degli imprenditori – se migliaia di piccole imprese chiudono, i disoccupati potranno anche avere tutti l'assegno di disoccupazione ma poi non avranno dove tornare a lavorare». «E' venuto il momento di una risposta da parte sua, signor presidente. Adesso – sollecita – servono soldi veri». Gli industriali chiedono un fondo di garanzia per le pmi, l’avvio dei cantieri anche più piccoli e uno sgravio fiscale per «le imprese che fanno uno sforzo importante nel capitalizzare». Chiedono che la pubblica amministrazione paghi i debiti e che sia risolto il nodo del credito: «Non vogliamo vedere i conflitti istituzionali a cui assistiamo oggi, ma una grande collaborazione tra Bankitalia e governo, tra ban-
che e imprese», sottolinea dopo le polemiche degli ultimi giorni. Richieste appoggiate dal presidente del Senato, Renato Schifani, che invita il governo a varare un decreto per certificare i crediti delle imprese verso la pubblica amministrazione e chiede di «stipulare un patto di consultazione tra governo, istituzioni, enti locali, mondo delle imprese e delle banche per superare tutti insieme, attraverso la coesione sociale, questo momento difficile». E giudicate condivisibili dal ministro del lavoro, Sacconi. A Palermo, infine, inevitabile parlare di Ponte sullo Stretto: Confindustria ribadisce che non è l’unica opera su cui concentrarsi, perchè partirà tra 1-2 anni, servono anche quelle più piccole e immediate. Secco invece il parere di Schifani e del ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo: il Ponte, dicono, è un’opera «necessaria» e «strategica».
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Domenica 15 marzo 2009
Legge & giustizia
Il giovane di Rotondella era stato condannato a dieci anni per droga
Tutta la disperazione di Angelo Intervista di una giornalista freelance a Falcone, il lucano detenuto in India | LE CONFESSIONI | «Stavo pensando di farla finita, ora sto meglio» «Ho capito «Voglio sposarmi e vivere a Bobbio» di PINO SURIANO
ROTONDELLA - Faccia a faccia con Angelo Falcone. E' stata Maria Grazia Coggiola, giornalista free lance e collaboratrice dell'agenzia Apcom, la prima reporter italiana a varcare la soglia del carcere di Nahan, in India, dove il giovane di origini lucane dovrà scontare una pena di dieci anni per possesso e spaccio di sostanze stupefacenti. La cronista ha così potuto raccogliere per Apcom la sua più scottante dichiarazione dal giorno dell'arresto, avvenuto il 9 marzo 2007: “Avevo pensato di farla finita”. Un'idea che sarebbe balenata nella testa del giovane nell'autunno scorso, poche settimane dopo la pesantissima condanna-fardello, nel pieno di una malattia alle gambe (forse ai menischi) che lo affliggeva da alcune settimane e da cui sarebbe guarito solo da poco. «Ero disperato, non sapevo più cosa fare - ha detto Angelo - non riuscivo quasi a camminare, ero in uno stato di depressione, non riuscivo a parlare con la mia famiglia, avevo voglia di farla finita». Poi la ripresa, anche grazie all'aiuto di un amico, e oggi dice: «Sto meglio, non prendo più medicine e ho ricominciato a mangiare». Ma dal reportage emergono anche altri nuovi e interessanti aspetti della vicenda. Il primo conferma quanto già Giovanni Falcone, padre di Angelo, aveva avuto modo di denunciare, e cioè che l'ambasciata italiana in India sarebbe assente dal carcere dallo scorso ottobre e che ad Angelo sarebbe impossibile comunicare con l'esterno se non per lettera o per fax. E poi altri particolari rivelati dal giovane, come quello secondo cui nel carcere (che
«Tra le alte mura di cemento del carcere di Nahan, la speranza di Angelo é appesa all'appello presentata dalla difesa (ma anche dall'accusa che chiede una maggiorazione della pena). Non é ancora stata fissata una data per l'udienza. Dopo la condanna in primo grado a 10 anni di reclusione più una multa, la famiglia Falcone si é affidata a uno dei più famosi, ma anche costosi, studi legali di Nuova Delhi che di recente ha ottenuto l'assoluzione di quattro ragazzi italiani anche loro coinvolti in una storia di droga. «Da quando sono ritornato in forza ho ricominciato a scrivere e a disegnare», dice Angelo, che ha chiesto di poter stare in una cella a due letti che condivide
con l'amico. «A differenza di quello che si potrebbe immaginare per un Paese come l'India, è abbastanza pulito. Ogni giorno i materassi sono disinfettati, possiamo comprare e cucinare il nostro cibo e abbiamo una biblioteca». Alla fine dell'incontro, durato oltre i 20 minuti consentiti, aggiunge: «Quando torno in Italia voglio sposarmi e stare con la mia famiglia a Bobbio. La prigione mi ha fatto vedere le cose sotto una luce diversa. Non potrò fare la stessa vita di prima. Ho capito che molte cose, come le auto o vestiti firmati, sono insignificanti e mentre prima le cercavo ora penso proprio di poterne fare a meno».
Le celle indiane risultano molto pulite
Falcone al processo, sotto in cella, a centro pagina il cartello che indica il carcere
ospita 267 detenuti) non mancherebbe una certa igiene, contrariamente alla convenzione diffusa sulla scarsa pulizia delle carceri indiane. Infine, addirittura, un suo
ravvedimento sul vecchio stile di vita: «Ho capito che molte cose, come le auto o vestiti firmati, sono insignificanti e mentre prima le cercavo ora penso proprio di po-
| POCHI GIORNI fa Giovanni Falcone - padre di Angelo, il giovane di Rotondella detenuto in India da due anni insieme al piacentino Simone Nobili, con l'accusa di detenzione di 18 chilogrammi di hascisc - aveva incontrato uomini politici e amministratori per chiedere un accordo bilaterale che permetta il trasferimento in Italia del figlio e sostegno legale per le azioni intraprese. Arrestato il 9 marzo 2007, il 22 agosto 2008, Angelo Falcone, Simone Nobili e due presunti complici indiani sono stati condannati a dieci anni di reclusione. Da cinque mesi, Giovanni non sente il figlio, ma ha presentato appello contro la sentenza, scontata dai due italiani in un carcere in cui hanno già contratto malattie: «Anche l’accusa ha presentato appello -
terne fare a meno». Nel riquadro, parte del resoconto della visita dalle parole di Maria Grazia Coggiola, che già un anno fa aveva visitato Angelo nel carcere di
LA STORIA
che molte cose come auto o vestiti firmati sono insignificanti Penso proprio di poterne fare a meno»
Mandi, in cui era stato rinchiuso in fase di indagini preliminari. Il testo dell'intero reportage è consultabile sul blog della giornalista all’indirizzo
www.coggiolaarticoli.blogspot.com. C'è da augurarsi che questa nuova occasione possa arrivare presto. Pino Suriano
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Lo sfogo del padre
Situazione che riguarda circa tremila italiani
Striscione allo stadio di Matera il 3 febbraio
racconta Falcone - e temo che la condanna possa essere aggravata». L’uomo, che ha criticato i ri-
Veglia pro Angelo l’11 marzo, a destra il padre Giovanni
tardi con cui il personale diplomatico italiano in India ha visitato il figlio e ne ha seguito la vicenda, ha già fatto scioperi
della fame per chiedere al Governo di intervenire: «E' una situazione di sofferenza - ha aggiunto - che riguarda circa tre-
mila italiani detenuti in vari Paesi e alcuni sono in condizioni peggiori di quelle in cui si trovano mio figlio e Nobili».
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Domenica 15 marzo 2009
A tre mesi dalle elezioni
Politica lucana
L’Idv: no
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Domenica 15 marzo 2009
amministrative di giugno è già “febbre” per le urne
al ruolo di comprimari
LE SCELTE DEL PD MATERANO
CRITICHE AL PD
Anna Ferrara: «Teniamo unito il centrosinistra con una scelta condivisa poi l’assemblea provinciale deciderà se far accollare al partito il compito di indicare il candidato alla presidenza della Provincia di Matera». Nigro non incontra i favori di tutti i partiti della coalizione Piero Lacorazza non sarà presente all’assemblea di domani
«Potremmo anche correre da soli». Lo annuncia il capogruppo dipietrista al Senato Belisario che tuona: «Così si fa il gioco di Berlusconi e del centrodestra». L’italia dei valori “rompe” gli indugi e critica il centrosinistra che si sta costruendo per le amministrative. Radice insiste sulle candidature: «Se Lacorazza è buono per tutto, può fare anche il sindaco». di SALVATORE SANTORO
di PIERO QUARTO «Un nuovo patto per il centrosinistra con un’inversione di metodo, stiamo lavorando per una scelta condivisa che tenga tutta la coalizione all’interno di questo patto». E’ quanto sostiene il segretario provinciale del Pd Materano Anna Ferrara alla vigilia dell’assemblea provinciale del partito che si terrà domani pomeriggio all’Hotel San Domenico e subito dopo una riunione dei partiti del centrosinistra che cercano una soluzione comune per arrivare più compatti possibile all’appuntamento elettorale. L’esito dell’incontro di giovedì sera ha delineato un elemento incontrovertibile che allontana la possibilità di una ricandidatura del presidente uscente Carmine Nigro. La Ferrara infatti ha spiegato che «la priorità è arrivare ad una scelta che incontri il favore di tutti. Una ricandidatura di Nigro viene richiesta dai Popolari e trova il consenso dei Verdi ma vede i partiti dell’ala sinistra contrari. Noi sappiamo che Nigro è uomo di coalizione e riteniamo che comprenda come la priorità sta nell’esito della battaglia elettorale che dobbiamo vincere». Difficile la sintesi sulla candidatura del presidente in carica Nigro e con una serie di incognite su possibili soluzioni alternative che facciano riferimento ai partiti minori il pallino della situazione rimane in mano al Pd. Domani sarà il giorno in cui provare a prendere un’iniziativa che è in mano all’assemblea provinciale: «per noi sarà una prova di maturità perchè dobbiamo avere la forza di dimostrare di saper fare le scelte giuste. L’ufficio politico regionale si è già espresso su questa questione lasciando al provinciale la possibilità di scegliere» ha chiarito ancora la Ferrara. Insomma domani l’assemblea dovrà indicare la strada da percorrere e magari dare anche la disponibilità del Pd ad indicare un proprio candidato alla presidenza della Provincia di Matera, un candidato che risponda ai criteri di autorevolezza indicati dal segretario regionale Lacorazza. «Il Pd non si tira fuori e l’assemblea dovrà decidere se proporre una candidatura che faccia capo al Pd. E’ chiaro che poi la candidatura andrà discussa e condivisa con gli altri attraverso un metodo al quale non vogliamo assolutamente derogare». La presa di posizione dell’assemblea provinciale materana risulta dunque fondamentale per capire quali saranno le scelte per la Presidenza della Provincia di Matera. Se l’ipotesi Nigro appare molto lontana ed altre ipotesi autorevoli tra i partiti
minori sembrano contarsi sulle dita della mano, è chiaro che il ricorso ad un candidato del Pd appare sempre più possibile e probabile. Anche se su questo i giochi e gli equilibri complessivi di ordine regionale potrebbero avere un’influenza non di poco conto. Per capirci ci sarà anche da verificare se le tre principali candidature in campo potranno essere assegnate al Pd. Non secondario resta poi l’atteggiamento che alcuni dei cosiddetti partiti minori avranno nei confronti del Pd. Al tavolo dell’altra sera infatti mancava, ad esempio Rosa Mastrosimone: «mi ha spiegato che si è interrotto un discorso da Potenza e da lì deve ripartire, ma credo ci sia una disponibilità a discutere e trovare una strada comune» ha aggiunto ancora la Ferrara che avrà il suo da
POTENZA - «Dov’è l’alleanza di centrosinistra?». Lo domanda il capogruppo dell’Italia dei valori al Senato, Felice Belisario che esprime preoccupazione in prospettiva elettorale : «Di questo passo l’esito delle prossime amministrative non sarà brillante: il centrosinistra perderà colpi se il Pd non decide di cambiare passo e strategia». Non c’è da stare allegri per il centrosinistra, ma tant’è per il senatore Belisario che “vede” una coalizione «sempre più latitante». Italia dei valori e Partito democratico: matrimonio sempre “burrascoso”. E Il dipietrista sottolinea: «I nostri rapporti con il Pd rimangono difficili. L’Italia dei Valori viene considerata più un limone da spremere, solo un partito portatore di voti per i giochetti tutti interni al Pd, ma non ci viene riservata alcuna attenzione sul territorio e per questo in molte realtà ci presenteremo da soli». L’avvertimento o la sfida è lanciata: non è scontato dunque, che l’Idv presenti gli stessi candidati del Pd e del resto della coalizione alla prossime
fare a trovare una sintesi prima all’interno del Pd e poi con gli altri partiti della coalizione. Il candidato della Provincia di Matera dovrà uscire in tempi brevi, probabilmente entro la fine del mese. I tempi cominciano a stringere e qualche nodo già alla riunione di domani verrà chiarito. Di sicuro c’è che non vi parteciperà il segretario regionale Lacorazza che ha delegato all’assemblea provinciale ogni possibile scelta. Non solo sulla presidenza ma anche sulla possibilità di unire alla lista del Pd, una civica che si rivolga direttamente alla società civile e che provi a prendere ancora altri voti ed altro terreno da un punto di vista politico-elettorale. Domani se ne capirà di più anche se la strada per una soluzione definitiva appare ancora tutta in salita. p.quarto@luedi.it
Mattia a Tolve
elezioni per i presidenti delle due province e per i sindaci dei comuni in cui si vota. Potenza città compresa. Ma c’è di più. Belisario, a poco meno di tre mesi dalle amministrative, lancia l’allarme: «In questo modo alla fine si farà il gioco di Berlusconi e del centrodestra». Possibile quindi per il senatore Belisario la sconfitta del centrosinistra. Ma c’è tempo per rimediare, a patto che «il Pd se ne renda conto prima possibile e non ascolti il canto di alcune sirene centriste sempre più spesso alleate della maggioranza di centrodestra, ma condivida lo sforzo dell’Idv di costruire una coalizione davvero riformista mandando in soffitta vecchi metodi e facce impresentabili». Non è un lampo a ciel sereno. Le dichiarazioni di Belisario infatti, sono in linea con le parole che il segretario regionale dello stesso partito, Michele Radice ha detto in sede di vertice di maggioranza con tutti gli altri leader dei partiti che orbitano intorno alla coalizione di centrosinistra. E lo stesso Radice conferma al Quotidiano ribadendo: «Ci sono problemi. Non si può
Di Sanza replica all’intervista di Loguercio
L’INTERVENTO
Di Vittorio e la sinistra lucana Emilia Simonetti, prendendo spunto dall’editoriale de “il Quotidiano della Basilicata” sulla figura di Giuseppe Di Vittorio e sulla fiction Rai dedicata allo storico sindacalista della Ggil (di cui parliamo anche in copertina di “Q”) scrive: «Pane e libert”, il film dedicato a Giuseppe Di Vittorio, esce in un periodo buio per i lavoratori e per la sinistra e sicuramente anche per questa casualità ha una sua grande attualità che è poi quella del messaggio di Di Vittorio. Nel clou della crisi economica, con tante persone che hanno già perso o che rischiano di perdere il lavoro e i sindacati che hanno perduto l’unità e registrano un diffuso atteggiamento di delusione, la rievocazione, sia pure sceneggiata, dell’attività del dirigente sindacale di Cerignola, non è solo un fatto storico - culturale per non dimenticare mai le radici del movimento dei lavoratori italiani e in particolare meridionali. E’ fortemente attuale, nello sbandamento che coinvolge sindacato e sinistra, la sua scelta, “perché – diceva Di Vittorio - quando si muovono gli operai io sto istintivamente con loro, anche contro il parere del mio partito”. Come è fortemente attuale il «bene comune» che per il dirigente della Cgil era l’obiettivo della sua vita, inteso come il risultato di un conflitto sociale, nel quale erano i lavoratori a rappresentare l'interesse generale, spesso in contrasto con quello particolare della controparte. Questo
erano il «piano del lavoro» per contrastare la disoccupazione di massa del dopoguerra (e oggi ci sarebbe infinito bisogno di una sua versione moderna) o il progetto della Vetturetta (che la Fiat trasformerà più tardi nella sua 600): capacità di progettare, di creare, in piena autonomia. Come non leggere la straordinaria attualità del suo pensiero in questa fase di vita della gente del Sud: allora i braccianti si chiamavano cafoni, oggi i precari delle cento giornate di lavoro in forestazione; allora le condizioni di miseria a Cerignola, nel resto della campagna pugliese e non solo, portavano alle malattie e alla fame, oggi un nuovo esercito di poveri dalle campagne si è spostato in città; allora il sogno di diventare operaio Fiat e oggi il rischio di tornare da Mirafiori nel paese da cui si è partiti; allora le donne erano solo contadine oggi imprenditrici agricole con il problema di vendere i prodotti al prezzo giusto per il proprio reddito e per i consumatori. E sempre nel messaggio di Di Vittorio l’appello all'autonomia, coniugata attraverso le lotte dei lavoratori, rappresenta il filo conduttore della sua vita. L'autonomia è quella di cui hanno bisogno i braccianti di Cerignola, da cui Di Vittorio viene, per emanciparsi dalla fame e dalla servitù cui li costringe un feroce potere agrario. E' l'autonomia dal bisogno che serve loro per liberarsi culturalmente e diventare cittadini, per poter immaginare un mondo diverso, persino per conquistare il diritto di voto. Ma è anche
l'autonomia dai miti dell'interesse comune con il padrone e dalla storia pacificata che cancella le differenze in una indistinta comunità nazionale. E’ attuale l’impegno per il riscatto materiale e civile dei lavoratori intimamente legati a segnare una coerenza di fondo. In una vicenda che lo vede diventare presto protagonista delle lotte sociali e che lo consegnerà leader dei braccianti pugliesi prima, poi lucani che lo hanno direttamente conosciuto a loro fianco nella “lotta per la terra”, sino ai lavoratori di tutt’Italia. “Nessuno dovrà più morire per un pezzo di pane”, è la frase pronunciata da Giuseppe Di Vittorio che oggi continua ad essere un messaggio per chi nel sindacato, nelle istituzioni, nella sinistra condivide quei valori di solidarietà e riscatto della nostra gente. Ricostruire la credibilità della politica e l’utilità della sinistra è dunque il compito che abbiamo di fronte perché la nostra parola d’ordine centrale deve essere la stessa di Di Vittorio: nessuno nella crisi deve restare solo, nessuno che perde il posto deve rimanere senza un reddito. Per tutte queste ragioni i tentativi di “demolire” la figura di Di Vittorio – che nessuno vuole “santificare” - per continuare a colpire i valori della sinistra, con la speranza dopo aver fatto sparire i comunisti dal Parlamento di farli sparire dalla società, sono destinati miseramente a fallire». Emilia Simonetti (capogruppo Prc in consiglio regionale)
L’ANALISI «Con il trascorrere dei mesi, si fa sempre più confuso e complesso il quadro politico italiano. Così, mentre a sinistra, Franceschini, per meglio accreditarsi, s’inventa ogni giorno qualche nuova proposta che non saprei definire se qualunquistica o demagogica, fino a sognare il rientro nel PD di quella sinistra estrema, in quel che Sartori definisce un’alleanza “contro natura”, a destra, invece, è in atto uno strano gioco tra il presidente della Camera, Fini, e il presidente del Consiglio Berlusconi.
I giochi delle coalizioni Un gioco che vede Gianfranco Fini, inteso a smarcarsi o, quantomeno a distinguersi dal Premier, sulla bioetica (il caso Englaro), sulle leggi degli immigrati, definite discriminatorie, sul delicato tema della denuncia che i medici dovrebbero fare, quando gli extracomunitari si sottopongono a visita. Insomma, tutto fa pensare che il protagonismo di Fini apra un fronte interno al partito del Popo-
lo della libertà, proprio nel momento in cui An starebbe per convergere nel partito che Berlusconi s’inventò, una sera d’autunno, a Milano, improvvisando dal predellino della sua automobile. Passeggere schermaglie o qualcosa che preluda a un nuovo braccio di ferro? A me sembra che l'atteggiamento di Fini riassuma ed esprima la tensione, alquanto latente, ma che c’è, nella base di An, per
uno “scioglimento” che, per molti, non andrebbe fatto, malgrado i colonnelli spingano in quella direzione, preoccupati di conservarsi la poltrona di governo, più che a difendere identità e valori di un partito che viene da lontano. Se così fosse, non di “fusione” si tratterebbe, bensì di una “convergenza”, a tempo, in un contenitore più ampio, in attesa di qualche occasione che ne consenta la fuoriuscita, per ritrovarsi intorno alle idee di sempre». Saverio D’Amelio
«Se ha fatto bene, perchè cambiare Nigro?» Antonio Di Sanza
Il consigliere regionale del Partito democratico, Antonio Di Sanza interviene il giorno dopo l’intervista dell’assessore lucano alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio al Quotidiano della Basilicata. In particolare il consigliere Di Sanza si sofferma sulle parole di Loguercio a proposito delle candidature alle elezioni provinciali di Matera e sulla posizione elettorale dell’attuale presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro. Di Sanza in una nota scrive: «Se il presidente Nigro “ha fatto tanto e bene”, come sostiene Loquercio, perché escluderlo a priori da una riconferma?». «Il Partito democratico di Basilicata dichiara Antonio Di Sanza - ha la responsabilità di indicare, in accordo ed armonia con i suoi alleati, la possibile soluzione e la sintesi migliore per raccogliere le energie necessarie per sostenere e vincere la competizione elettorale di primavera e per ridare slancio sia allo stesso Partito democratico che all'alleanza di centrosinistra, anche in vista di appuntamenti futuri». «Ovviamente - prosegue il consigliere regionale Di Sanza - ciò non significa né che il candidato presidente debba essere necessariamente un iscritto al Partito de-
mocratico e né che debbano essere escluse riconferme in favore, tra l'altro, di forze alleate e di area moderata». Di Sanza prosegue ancora: «Unità e compattezza dovranno essere le priorità su cui il centro sinistra dovrà lavorare se si vuole concorrere alla vittoria ed il presidente Nigro è una risorsa proprio per quello che ha fatto e per la capacità di tenuta politica che ha rappresentato, una risorsa evidentemente da non escludere in maniera preconcetta sulla base, tra l'altro, di una presunta volontà innovatrice, astratta e di maniera, tutta da verificare». Di Sanza poi si sposta sulle dinamiche interne al proprio partito: «Il segretario provinciale del PD, Anna Ferrara ha avviato un proficuo lavoro di confronto tra le altre segreterie politiche al fine di individuare la migliore soluzione. Allo stesso modo, pur tutelando l'autonomia politica degli ambiti provinciali, le segreterie regionali non potranno sentirsi deresponsabilizzate in questo lavoro di sintesi tra le diverse componenti del centro sinistra lucano, ma anzi dovranno contribuirvi in modo fattivo, non trascurando che Matera e la sua Provincia partecipano agli equilibri generali da protagonisti».
far finta di nulla». E ancora spiega il segretario dipietrista: «Noi chiediamo che ci sia chiarezza e che entrino a far parte della coalizione quelle forze che realmente fanno parte del centrosinistra». Insomma è un no all’apertura «a quei soggetti che sono solo in cerca di consensi ma che non hanno una linea politica precisa». Non mancano anche gli attacchi diretti al Pd lucano: «Non è quel partito che credevano di realizzare», aggiunge Radice che prosegue: «Il Pd non è così forte come vogliono far credere e per questo non possono pretendere di determinare tutte le scelte calandole dall’alto». C’è stato anche un “siparietto” con il segretario regionale del Pd, Piero Lacorazza durante l’ultimo vertice sulle candidature. Radice non smentisce e racconta la sua versione: «Io ho semplicemente detto a Lacorazza che se è buono per far tutto può anche fare il sindaco di Potenza». «E’ stata presa per una provocazione - spiega Radice - ma non lo era. E’ già accaduto in altri posti». s.santoro@luedi.it
Ps: Sarubbi getta acqua sul fuoco Il segretario regionale del Partito socialista di Basilicata, Rosario Sarubbi, accogliendo una sollecitazione di Lello Di Gioia, rappresentante della Segreteria nazionale nel coordinamento regionale, ha convocato per mercoledì 18 marzo a Potenza la riunione del Comitato di coordinamento politico regionale del partito. E’quanto sostiene in una nota in cui si legge: «E’ mio compito, assolvendo al meglio l’incarico che ho ricevuto dal congresso regionale del partito di favorire ogni condizione per il rilancio dell’attività politica dei socialisti che, prima della mia segreteria, era ridotta a lumicino. Per questa ragione e tanto più a pochi mesi dalle consultazioni elettorali amministrative ed europee non sono consentiti atteggiamenti che di fatto ritardano l’azione politica del partito. Ci sono da preparare i programmi e le liste alla Provincia e al Comune di Potenza, come alla Provincia di Matera, ed è quello che intendo fare, superando situazioni che hanno registrato nel capoluogo per lungo tempo un’assenza di iniziativa politica se non un appiattimento sulle posizioni della giunta comunale e del nostro assessore. Inoltre evidenziare i limiti dell’attuale Amministrazione Comunale è solo e semplicemente raccogliere le osservazioni critiche diffuse tra i potentini senza rinchiudersi in una stanza di Palazzo Regionale dove le persiane sono chiuse». «E in questo quadro - prosegue Sarubbi - si inserisce l’impegno del segretario provinciale Donato Cutro teso non certo ad allontanare energie e disponibilità di militanti e iscritti ma al contrario di accrescerne le potenzialità e valorizzarle, portandole a sintesi nel partito socialista che è poi il nuovo soggetto politico che abbiamo costruito e che come tale ha bisogno della sua legittimazione anche ai tavoli di confronto con gli altri partiti del centrosinistra». Chiaro il tentativo di gettare acqua sul fuoco dopo l’ennesima polemica interna ai socialisti degli scorsi giorni con le parole dure di Donato Salvatore. «Quanto al confronto interno e tra le componenti del partito – conclude il segretario Sarubbi – deve continuare nelle sedi più opportune senza però scantonare attraverso toni che non hanno alcun senso e che anzi hanno solo l’effetto di produrre danni all’immagine del Ps e di disorientamento tra iscritti e simpatizzanti».
La vera sfida del Pdl di Franco Mattia * «Nell'ambito della costituzione del nuovo partito siamo fortemente impegnati a contribuire alla definizione del progetto. Nessuno vuole una sommatoria di voti, che non farebbe un progetto politico. Per questo alla vigilia dell'appuntamento congressuale sono ancora più importanti le occasioni, come questa di Tolve, per discutere i valori e i principi politici e amministrativi. La presenza nel Pdl dei Cattolici popolari di Giovanardi è un valore aggiunto e la ricerca della sintesi fra tutte le esperienze e componenti culturali del Pdl - da quelle cattoliche a quelle riformiste-socialiste a quelle liberali e della destra sociale - rappresenta la vera sfida che ci attende in Basilicata come in tutta Italia. La questione centrale è perciò quella che viene definita “dei valori”. Credo che non vada perso l'impianto dato dal presidente Silvio Berlusconi sul nuovo partito: raccogliere energie, consensi, voti, che abbiano connessione con una leadership forte e con un programma di governo che tenda a includere e non ad escludere, con l'obiettivo centrale di costruire un partito plurale e inclusivo e non identitario e chiuso, perchè in Europa i grandi partiti sono aperti, sino a raggiungere l'approdo finale al Ppe. Dunque, il nuovo partito del Popolo della libertà a cui guardiamo, in particolare con la nostra sensibilità riformista, deve essere laico e cristiano, perché diventi “portatore” di una dimensione della laicità capace di incorporare i fondamentali valori naturali che sono comuni alle grandi culture ideali del nostro Paese; “conservatore” di valori sociali, civili e umani e “modernizzatore” al tempo stesso di quelle politiche che rispondano ai bisogni della società; “liberale e solidale” perché competizione e solidarietà si riuniscono nelle politiche di investimento nel capitale umano; “popolare e riformista” perché possa aspirare a rappresentare il cuore interclassista della società sollecitando le migliori energie al continuo rinnovamento economico e sociale. E intorno a questa strategia è necessario chiamare a raccolta i cittadini lucani, le energie giovanili che credono in un futuro in regione, perché facciano con noi il percorso del cambiamento. L'esaltante fase costituente in Basilicata del partito del Popolo della libertà è strettamente intrecciata alla crisi politica del centrosinistra lucano e di conseguenza all'impegno di modernizzazione della regione che necessita, innanzitutto, di una nuova stagione di riformismo istituzionale e di governo locale per dare risposte ai problemi economici, produttivi ed occupazionali della fase d'emergenza sociale che si trascina da troppo tempo. Il centrosinistra dopo l'implosione interna al Pd non è in grado di garantire governabilità e soprattutto soluzione ai gravi problemi economici, produttivi, occupazionali e sociali. E' il Pdl a doversene fare carico in sintonia con il governo del Paese. La sfida che si presenta oggi al Pdl lucano è perciò ancora più impegnativa da noi ma non certamente impossibile, perché all'impegno del governo di superare i ritardi accumulati negli anni precedenti, di destinare risorse adeguate ad affrontare le note carenze infrastrutturali e le prospettive di crescita, deve far seguito, in sintonia con il clima nazionale di cambiamento, l'affermazione di una nuova classe dirigente amministrativa di Province e Comuni, liberandole dall'attuale “cappa assistenzialistica”. Va, pertanto, colta la nuova opportunità per allargare il dibattito all'intera società civile lucana chiamandola direttamente a contribuire al Progetto del Popolo della libertà di governo delle Province di potenza e di Matera, della Città di Potenza e di tanti Comuni nei quali si voterà a giugno, che è il nostro traguardo a breve termine». * (Vicepresidente regionale - Pdl)
del
consiglio
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Domenica 15 marzo 2009
24 ore in Basilicata
Troppi i punti di crisi tra Potenza e Sicignano: segnaletica, lavori e doppio senso
Un raccordo pieno di rischi Sette morti in un anno e mezzo, l’ultimo vicino a Balvano VIETRI DI POTENZA - Il 17 agosto di due anni fa un uomo di Agropoli morì dopo uno schianto con un'altra auto all'altezza dello svincolo di Vietri-San Vito, due mesi dopo, il 10 ottobre, una donna di Mercato San Severino è deceduta, in un incidente simile, ai confini regionali sul raccordo autostradale Sicignano-Potenza. Il 9 novembre scorso tre giovani cestisti e una storica dirigente della Eldo Juve Caserta di basket sono morti all'altezza di Buccino mentre andavano a Potenza. Venerdì sera, al primo svincolo di Vietri di Potenza sul raccordo, un'altra vittima dopo una fase di sorpasso in un tratto di strada a doppio senso di circolazione: sono sette i morti sul raccordo autostradale Sicignano-Potenza in poco più di un anno e mezzo, in quattro incidenti mortali. Tutte e sette le vittime sono campane. Cosa succede sul raccordo autostradale Sicignano-Potenza? Perché tutti questi incidenti, perlopiù mortali? Un tratto autostradale che non prende mai pace, tra incidenti, chiusure, lavori in corso, neve e circolazione ridotta a doppio senso in diversi tratti. E a pagare le conseguenze, oltre che gli automobilisti, sono anche le strade interne ed alternative, come la statale 94 vietrese, ormai “assediata” dal traffico. Ma ritornando agli incidenti avvenuti ultimamente
IL LUOGO DELL’INCIDENTE
sul raccordo, le cause possono essere tante, come la mancanza di segnaletica (alcuni automobilisti venerdì sera hanno detto che mancavano nel tratto dell'incidente i segnali di spartitraffico tra le due carreggiate fatti volare via da qualche camion incurante), oppure per mancanza di disciplina di alcuni automobilisti. Ma bisogna anche dire che sul raccordo, dal viadotto di Picerno a scendere, sono solo interruzioni e disagi. Infatti dopo il viadotto, dove si viaggia a senso unico alternato col semaforo, si contano altri disagi da pri-
ma dell'ingresso della galleria “Del Marmo”, verso Vietri di Potenza. Proprio qui c'è il restringimento della carreggiata ad una sola corsia, e il consegue allaccio per il doppio senso di circolazione per le direzioni di Potenza e Salerno, per qualche chilometro, tra i due svincoli di Vietri di Potenza. Tutto ciò a causa della chiusura, ormai da diversi mesi, delle due carreggiate in direzione Potenza. Non si conoscono le date di apertura delle due carreggiate, e non si sa nemmeno se i lavori sono iniziati. Claudio Buono
INIZIO DOPPIO SENSO - VIETRI
IL RACCORDO
Il senatore del Pdl elenca i nodi legati alla risorsa idrica
Acque agitate in Basilicata Digilio: tavolo al ministero
I lavori per il guasto alla rete idrica di giovedì a Potenza e Digilio (Mattiacci)
ACQUA CHE manca, che costa troppo, che favorisce una politica clientelare: troppi i nodi legati alla risorsa idrica della BAsilicata secondo Egidio Digilio, senatore del Pdl, che chiede un tavolo al ministero per le Infrastrutture. Dice Digilio: «Sulla gestione delle risorse idriche lucane non si può più scherzare: i guasti alla rete del centro storico di Potenza che lascia-
no cittadini e commercianti senz'acqua; undici lavoratori addetti all'impianto di potabilizzazione del Camastra che Acquedotto Pugliese considera in esubero; la nuova Acqua spa che continua a rappresentare un contenitore vuoto; l'Aato in guerra con i comuni, insomma ci sono tutte le condizioni perché il ministero alle Infrastrutture convochi un tavolo specifico con i par-
lamentari lucani, la Regione, i Comuni e la miriade di enti che si occupano di acqua per fare chiarezza su responsabilità e competenze. L'inadeguatezza della rete acquedottistica del capoluogo di regione non è una scoperta di oggi e richiede un programma straordinario di lavori che non si può più rinviare». «Accade così - aggiunge - che mentre i disagi e i disservizi si ripe-
tono il costo dei servizi idrico, di depurazione e fognatura, è ormai accertato, da noi è tra i più alti d'Italia. Vorrei usare, in proposito, come parametro, uno studio realizzato dall'associazione Cittadinanzaattiva in base al quale la spesa media complessiva di acqua e servizi di depurazione, nel 2007, in Basilicata è pari a 219 euro con un incremento tra il 2006 e il 2007 del 2,3% in più a cui si sommeranno i rincari previsti da quest'anno sino al 2010, con incrementi che al 2010 raggiungeranno, per alcuni profili tariffari, livelli di oltre il 20%». Ed ecco perché secondo Digilio diventa necessario che il ministero alle Infrastrutture convochi al tavolo di confronto istituzionale le Regioni Basilicata e Puglia per chiarire come la programmazione e gestione delle risorse idriche che, vede in campo ancora troppi enti inutili e con sovrapposizioni di ruoli (per tutti l'esempio dell'Aato Basilicata), garantisca efficienza, risparmio di spesa, cooperazione solidale e interessi delle comunità locali. «Non va sottovalutato - prosegue - che Acqua spa che dovrebbe sostituire l'Ente Irrigazione ha un
buco finanziario di 120 milioni di euro mentre vorrei ricordare il quadro della situazione attuale: il 40% di acqua “dispersa” in Basilicata a causa di condotte ed impianti colabrodo; una spesa media di bollette per le famiglie lucane di 200 euro l'anno; un sistema dei servizi idrici non completamente funzionante rispetto alla legge in vigore». E non finisce qui: «Oltre il 60% di affidamenti del servizio - specifica infatti il senatore - che va dai 12 ai 20 anni con, di fatto, la conservazione della situazione preesistente; sistema sfilacciato; mancanza di una banca dati. Ci sono tutti gli elementi per rivendicare un piano nazionale di tutela e salvaguardia di sorgenti ed invasi lucani, di adeguamento delle condotte e degli impianti e di modifica del sistema delle tariffe per garantire benefici e vantaggi diretti ai Comuni macrofornitori delle risorse idriche. Si tratta anche di sopprerire ai ritardi della Regione come è ampiamente dimostrato dai notevoli ritardi nell'attuazione del Programma Speciale Senise con la nomina di un commissario governativo».
24 Ore in Basilicata 11
Domenica 15 marzo 2009
Caso Scanzano Dossier Cia: elencati nuovi e vecchi reati che stanno interessando l’agricoltura
I campi della frontiera mafiosa Racket, abigeato, discariche abusive, intimidazioni LA MAFIA delle campagne sembra oramai un fenomeno accertato: la Confedederazione italiana agricoltori ne ha fatto oggetto di un dossier. Antonio Stasi, presidente del Distretto Metapontino della Cia, lo ricorda in occasione dell’ennesimo attentato, quello di due notti fa a Scanzano Jonico. Spiega Stasi: «Nel dossier nazionale della Cia, diffuso ad agosto scorso, abbiamo lanciato l'allarme: quattro agricoltori su dieci hanno subito gli effetti della criminalità organizzata. Più di cento reati al giorno nelle campagne, per un giro d'affari che arriva ormai a 10 miliardi di euro. Dopo quanto è accaduto a Scanzano Jonico riprendiamo la denuncia e l'iniziativa”». «Secondo il dossier della Cia - aggiunge - il fenomeno che prima si riscontrava solo al Sud, ora si sta espandendo in tutta Italia. Prima erano solo Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna le regioni in cui l'attività delle organizzazioni malavitose concentravano la loro azione ai danni dell'agricoltura, da alcuni anni a questa parte la malavita ha allargato il suo giro d'azione. Secondo il nostro rapporto al primo posto, per numero, fra i reati troviamo i furti di attrezzature e di mezzi agricoli». «Il racket - commenta Stasi - è il secondo reato (sempre per numeri di crimini commessi) che si registra. Segue l'abigeato (furto di bestiame, ndr) che è cresciuto in maniera preoccupante. Dai dati a disposizione, risulta che negli ultimi due anni più di 200.000 animali sono rubati dalla malavita per essere destinati alla macellazione clandestina. Anche i furti di prodotti agricoli non sono certo meno frequenti dell'abigea-
La confederazione organizza un sit-in a Montecitorio il 21 marzo
Coltivatori lucani a Roma
Il campo devastato a Scanzano Jonico
Libera si schiera con gli Zuccarella LIBERA, associazione contro tutte le mafie, guidata in Basilicata da don Marcello Cozzi, commenta con durezza ciò che è accaduto a Scanzano Jonico. Dicono da Libero: « A seguito dell'increscioso atto vandalico che ha distrutto circa 2 ettari di albicoccheto in Scanzano Jonico, nella notte tra giovedì e venerdì scorso, il coordinamento di Libera Basilicata manifesta solidarietà ai proprietari dell'azienda agricola Zuccarella, assicurando la sua attenzione ai fenomeni criminosi che nell'ultimo anno hanno colpito il Metapontino». «Nel rispetto delle attività di indagine degli organi competenti - si legge ancora nella nota - Libera si schiera al fianco di tutte le vittime della violenza per sostenere i cittadini nella lotta contro il racket e le estorsioni a scopo di usura che stanno affliggendo in specie i nostri imprenditori agricoli». to». Attenzione, Stasi non sta parlando di piccoli furti occasionali: «Siamo in presenza specifica - di massicce sottrazioni del prodotto (spesso direttamente dalla pianta), che prevede una scientifica, orga-
nizzata operazione di raccolta. Da non sottovalutare poi le rapine che in questi ultimi anni sono aumentate in maniera sensibile. Tra i reati si segnalano, inoltre, proprio quanto è accaduto a Scanzano Jonico, con il danneggiamento alle
LA MOBILITAZIONE degli agricoltori lucani va avanti. Il 21 marzo prossimo è previsto un sit-in davanti al Parlamento oltre alla la consegna della petizione per il ripristino della dotazione finanziaria sul Fondo di Solidarietà Nazionale per le calamità naturali. Lo fanno sapere dalla Cia, la stessa confederazione che rilancia l’allarme sulla mafia nelle campagne (nell’articolo qui a sinistra). «Auspichiamo - dicono dalla Cia - che l'inizio della primavera possa ossigenare tutte quelle menti offuscate che si ostinano a non comprendere che un paese senza agricoltura non ha un grande futuro». Dunque i tre obiettivi da raggiungere per la Cia sono questi: Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali, quote latte, costi contributivi e produttivi. «La Confederazione italiana agricoltori della Basilicata - si legge in un comunicato continua la sua battaglia affinché si trovino le soluzioni più valide per rispondere alle esigenze delle imprese agricole che continuano a vivere un momento di grande difficoltà. Nonostante l'agricoltura è l'unico settore che nel 2008 ha fatto segnare una crescita, i dati positivi sul valore aggiunto agricolo (più 2,4 per cento nello scorso anno), non sgombrano affatto il campo dai tanti problemi che oggi sono costretti ad affrontare le imprese agricole italiane». «Con la mobilitazione delle scorse settimane - si legge ancora nella nota - abbiamo ottenuto un parziale miglioramento sulla fiscalizzazione degli oneri contributivi per la manodopera (proroga al 31 dicembre prossimo) e alcune risposte, seppure insuf-
colture, un reato tipico dell'avvertimento mafioso verso chi si dimostra restio a cedere ai ricatti. Più distinti, i fenomeni di usura e il pascolo abusivo». Ma ci sono reati legati al lavoro, come il caporalato, che
Incontro a Marconia nella scuola dedicata al settore
Viti rilancia gli istituti agrari e illustra il Piano rurale GLI ISTITUTI agrari ultimamente conoscono un momento di rilancio: dopo l’evento a Lavello, un altro incontro in quello di Marconia di Pisticci due sere fa (dal titolo “Storia paesaggio agrario e rurale del Metapontino e prospettive del territorio”). Vi ha partecipato anche Vincenzo Viti, assessore regionale all’Agricoltura. Viti ha illustrato le opportunità per il settore primario lucano, sottolineando prima di tutto l’importanza degli Istituti agrari in Basilicata in quanto territorio altamente vocato all’agricoltura e settore che occorre rimettere al centro delle scelte politiche e di sviluppo. E proprio su questo punto Viti ha annunciato che è allo studio un progetto regionale di interconnessione che parte dall’agricoltura e dalle produzioni di qualità per collegarsi con il turismo e l’ambiente. Il progetto ha come scopo la connessione fra la Costa jonica e le aree interne di eccellenza dal punto di vista paesaggistico e culturale, fine ultimo lo sviluppo integrato del territorio. «L’assessore - aggiungono dalla Regione - ha quindi sottolineato come la globalizzazione dei mercati rende necessaria la formazione di nuove figure professionali polivalenti nell’ambito agricolo e ambientale sempre più flessibili e al passo con i tempi. In tale quadro il Dipartimento Agricoltura ha avviato da alcuni anni una collaborazione con gli Istituti Agrari del territorio. Passando alle opportunità offerte dal Psr (Piano di Sviluppo rurale) 20072013 l’esponente del Governo regionale ha fatto fatto presente che la Giunta regionale ha approvato nella scorsa
Lavori in agricoltura
seduta il Bando relativo alla Misura 114 sulla Consulenza aziendale». Spiega Viti: «Con il Psr è a disposizione un solido importo finanziario che complessivamente prevede 648 milioni di euro di partecipazione pubblica e 197 di sponda privata, per un ammontare complessivo di risorse pari a 845 milioni di euro. Il Piano è strutturato in quattro Assi prioritari: Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale per il quale è prevista la spesa pubblica per 172 milioni di euro; miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale per il quale sono previsti circa 350 milioni di euro; qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale con 65 milioni di euro; approccio leader per il quale so-
no a disposizione 39 milioni di euro». Viti ha anche sottolineato che altre opportunità contenute nel Psr riguardano l’agriturismo che in Basilicata è in crescita sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo. In merito alle opportunità offerte dal Psr ai giovani l’assessore ha rimarcato: «La realizzazione di tali investimenti può avvenire anche attraverso cosiddetti pacchetti che utilizzano varie misure in maniera trasversale. Il Pacchetto giovani intende sostenere il ricambio generazionale nel settore primario e proporre opportunità a giovani imprenditori con la realizzazione di un’idea progettuale che si sviluppa attraverso un preciso Piano aziendale», ha concluso.
ficienti, sul decreto quote latte. Molte sono, ancora, le risposte disattese ed è per questo che gli agricoltori italiani e lucani continuano l' azione di protesta». Ma è soprattutto uno il punto su cui l’associazione di categoria punta maggiormente nella mobilitazione degli agricoltori: il ripristino della copertura finanziaria del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali che, purtroppo, sempre più frequentemente colpiscono in maniera irreparabile le pregiate produzioni agricole che danno lustro al “Made in Italy” e “Made in Basilicata”». Ai vertici della Cia non piace quello che considerano «l'atteggiamento negativo del Governo rispetto ad uno strumento che la stessa Unione Europea ritiene fondamentale per sostenere il comparto agricolo che, già fortemente esposto alle crisi ed alle storture del mercato, sarebbe costretto ad accollarsi interamente i costi per far fronte ai condizionamenti negativi dovuti a calamità naturali ed eventi imprevedibili!. «Sull'argomento - aggiungono i portavoce - è necessario incalzare il governo ma è altrettanto utile coinvolgere i gruppi parlamentari e l'intero Parlamento, dunque la Cia ha promosso una raccolta di firme che, in Basilicata, ha visto ben 3.000 sottoscrittori nell'arco dell'ultima settimana (e che arriveranno a 5.000 nei prossimi 4 giorni) e che verranno consegnate al Presidente della Camera, al Presidente del Consiglio, ai ministri Zaia e Tremonti in occasione del sit-in che la Cia ha organizzato in piazza Montecitorio per il 21 marzo e a cui parteciperà una folta delegazione di agricoltori lucani».
Stasi definisce «odioso» commentando «lo sfruttamento, da parte della criminalità organizzata, soprattutto di extracomunitari, molti dei quali irregolari. Meno frequenti, ma presenti, sono i furti di centraline per l'irriga-
zione, soprattutto nelle regioni dove c'è il problema cronico della carenza d'acqua. Per le stesse ragioni, si verificano allacciamenti abusivi ed estrazione dell'acqua da pozzi non regolari». Infine, le discariche abusive.
Domani la presentazione
Rete Natura 2000 Quando l’ambiente genera valore SI CHIAMA Rete Natura 2000 Basilicata. E’ il programma della Regione Basilicata che prevede azioni di conservazione, recupero e valorizzazione ambientale. L'iniziativa si svolgerà domani a Potenza, alle ore 10 nella sala Inguscio della Regione. I lavori della manifestazione saranno conclusi dal vicepresidente della Giunta regionale, Vincenzo Santochirico. Vi renderà parte anche Sandro Pignatti, ordinario di Ecologia presso l'università “La Sapienza” di Roma. E’ prevista la presenza anche degli esperti chiamati dalla Regione a svolgere le attività di monitoraggio e di definizione delle misure per tutelare le risorse naturali, nonché dei rappresentanti dell’Accademia italiana di scienze forestali, del Centro di ricerca su biodiversità ed ecologia del paesaggio dell'università “La Sapienza”, dell’Istituto per l'ambiente marino costiero del Centro nazionale delle ricerche di Napoli, dell’Istituto di genetica vegetale del Cnr di Bari, del Consorzio nazionale per le scienze del mare (cui aderiscono 30 univer-
Scorcio del Pollino
sità italiane), dell’Enea, dell’Istituto nazionale della fauna selvatica, della Società botanica italiana, delle università di Bari, Pavia, Parma, della Calabria e della Basilicata, del Cnr di Tito e dell’Istituto nazionale di economia agraria. La presentazione della Rete natura 2000 della Basilicata potrà essere seguita anche in diretta sul portale internet basilicatanet.it. Spiegano i portavoce del massimo ente territoriale che «l'ambiente genera valore».
12 24 Ore in Basilicata Un articolo sul Messaggero
Domenica 15 marzo 2009
Potenza Incontro del Lions Club sul decentramento fiscale
Woodcock e Sciarelli “beccati” a Cipro De Filippo: sfida alla portata dei lucani
«Pronti al federalismo»
Woodcock e Sciarelli
E’ UN ARTICOLO da manuale del modello “dico-non dico” quello intitolato Woodcock e Sciarelli s’incontrano a... «Cipro», pubblicato ieri sul quotidiano Il Messaggero di Roma a pagina 35 e firmato da Aldo De Luca. Il cronista racconta, nella sua rubrica “Fuga di notizie”, di avere incontrato per caso il pm più famoso d’Italia a bordo di un vagone della metropolitana nella Capitale. Essendo un reporter, non ha resistito alla tentazione di vedere dove scendesse e con chi s’incontrasse. Il magistrato anglo-napoletano imbocca il portello
d’uscita alla fermata “Cipro-Musei Vaticani”. Ad attenderlo c’è Federica Sciarelli, conduttrice di Chi l’ha visto? e protagonista di un servizio fotografico che fece parlare alcuni mesi fa. All’epoca di fece del pettegolezzo su quella che venne definita “la strana coppia”. Il giornalista De Luca non dice mai, nemmeno allude. Ma ammicca con le parole. Ad esempio, scrive: «Valli a convincere gli irriducibili fan della love story Woodcock-Sciarelli, per loro l’incontro alla fermata Cipro verrà giudicato un ulteriore indizio di colpevolezza. E il terzo indizio è una prova, si dice».
Turni Sata, Vaccaro (Uil): non demonizzare
POTENZA - L'Associazione Lions Club “Potenza Duomo”, si è riunita nel Grande Albergo per sviluppare un incontrodibattito sul Federalismo Fiscale, una sfida per il Sud, con l'obiettivo di acquisire, e di far acquisire, secondo Angela Pia Belletteri che ha aperto i lavori, «il massimo di informazione e consapevolezza sulla materia per poter assumere una posizione di proposta utile e sostenibile». Anche quest'anno i Lions Club, che si riuniranno mensilmente, approfondiranno i punti cardine della politica nazionale e regionale al fine di ottenere una valutazione attenta e sistematica di tutte le problematiche. Continua Belletteri: «L'approvazione del disegno di legge sul federalismo Fiscale da parte del Senato in un clima di reale e proficua collaborazione dimostra quanto tutto il Paese avverta la reale necessità di una svolta radicale verso la responsabilizzazione delle classi dirigenti locali e il progressivo miglioramento della qualità della spesa». L'incontro è continuato con il botta e risposta tra il giornalista Erberto Stolfi e il presidente della Regione Vito De Filippo. Domande poste per capire quanto la Basilicata sia realmente in grado di sposare il federalismo nonostante le non positive statistiche e previsioni della Confcommerrcio e Svimez, “contro” il governo De Filippo. Le regioni più a rischio per la crisi finanziaria sono il Piemonte e la Basilicata secondo la Confcommercio. E allora, come se la caverà la Basilicata? Secondo il governatore, la Basilicata è pronta per il Federalismo infatti si sta lavorando per una riduzione degli sprechi, per la responsabilizzazione di chi amministra spiegando come le tasse si trasformano in servizi. «Non tutti sanno - continua il presidente - che sono state chiuse 14 comunità montane, 8 enti considerati inutili sono stati can-
Da sinistra, De Filippo e Berlusconi
cellati e che il settore turismo e rifiuti è stato completamente riformato». Insomma, nonostante le critiche e forse la cattiva informazione, sembra che la Basilicata abbia i conti in regola anche in materia sanitaria. L'obiettivo primario è garantire al Sud uno sviluppo organico e uguale a quello del nord, non più attraverso una politica statalista e assistenzialista ma attraverso la responsabilizzazione delle regioni con alle spalle uno stato che faccia da garante ai servizi essenziali ma consentendo alle regioni stesse di essere protagoniste del proprio sviluppo. Questo il pensiero “guida” sia del presidente della Regione che di Bellettieri. Garantire un sistema solido ed equilibrato significa equità dei servizi, questo il concetto ribadito più volte da De Filippo che intende anche mettere in chiaro, una volte per tutte, la scarsa autonomia della Regione per quanto riguarda la questione del petrolio che è
Lettera sulla diagnostica delle postazioni mobili
Sottoscritto un verbale ad hoc in Regione
Dubbi di Sanità Futura
Ammortizzatori sociali in deroga: più vicino l’accordo del rinnovo
La Fiat Sata di San Nicola di Melfi
Un dottore con stetoscopio
L'AUMENTO degli straordinari e la riorganizzazione del lavoro alla Sata di Melfi è questione di valutazioni, di punti di vista. Il sindacato diviso modifica l'approccio alla notizia. E' Carmine Vaccaro, segretario confederale della Uil a spiegare come «non sia il caso di demonizzare questa soluzione». Piuttosto, «è necessario governare questo momento positivo del mercato Fiat», che, grazie agli incentivi statali sulla rottamazione, ha aumentato la produzione e aggiunto un turno di straordinario ai due già previsti e annunciati in precedenza. «La crisi economica che stiamo vivendo - spiega Vaccaro - è incerta anche nelle sua durata. Questo momento positivo per la produzione dello stabilimento di Melfi, non vuol dire che tutto si sia risolto». Ecco perché, dice, «non è giusto demonizzare le soluzioni che si accompagnano al trend positivo». Nel dettaglio, i turni di straordinario. Con riferimento alla Fiom che, inve-
ce, ha fortemente criticato la decisione della casa, accusandola «aver imposto lo straordinario comandato». Il sindacato dei metalmeccanici della Cgil aveva proposto soluzioni diverse, come il richiamo al lavoro degli interinali lasciati a casa. Quello che, però, Vaccaro sottolinea è lo scenario futuro. «Nessuno può prevedere adesso se nei prossimi mesi dovesse tornare l'esigenza di ricorrere alla cassa integrazione. Allora, perché non pensare che questi turni in più permettono agli operai di poter aumentare temporaneamente il proprio salario, magari mettendo da parte alcune riserve economiche e scongiurando nuove fluttuazioni del mercato?». Quanto al mancato accordo sullo straordinario, «la Fiat ha semplicemente fatto ricorso al contratto nazionale». Non è «mai venuto meno il nostro impegno per i diritti dei lavoratori. E' solo una questione di equilibrio». E di prospettive.
fatto ben diverso rispetto al “Federalismo solidale” tra Puglia e Basilicata per quanto riguarda l'acqua. La responsabilità regionale, afferma il presidente, per quanto riguarda il petrolio, è al 7% e continua, «lo stato organizza e da concessioni e noi ci prendiamo la responsabilità come se fossimo noi i proprietari. Ogni volta che andiamo a fare benzina lo stato incassa il 30% delle accise, che sono appunto le risorse incassate dalla Stato». A conclusione di tutto, sembra proprio che la Basilicata sia pronta per questa grande sfida che a differenza della Lombardia, che proponeva un fondo perequativo orizzontale, ha ottenuto un fondo perequativo verticale basato sull'equità dei servizi e delle proposte. Aldo D'Andrea ha chiuso i lavori invitando ad eliminare il centralismo statale affinchè il cittadino venga educato verso il consumo e le sue responsabilità civili. Rossella Mancusi
L'ASSOCIAZIONE di categoria delle strutture sanitarie lucane Sanità Futura chiede chiarimenti per l'esercizio di attività sanitarie e l'accreditamento con il Servizio sanitario nazionale. Secondo l’associazione di categoria delle strutture sanitarie lucane, le postazioni mobili che erogano prestazioni di diagnostica per immagini direttamente ai pazienti, non sarebbero munite di autorizzazione regionale da parte del soggetto titolare che eroga il servizio. La denuncia è contenuta in una lettera che Sanità Futura ha inviato al dirigente generale del dipartimento Salute, sicurezza e solidarietà sociale, servizi alla persona e alla comunità, all'assessore regionale alla Salute, al presidente della giunta regionale e ai gruppi consiliari regionali, nella quale vengono rilevate alcune discrepanze tra quanto richiesto dalle leggi vigenti in materia di servizio sanitario e la reale attuazione delle stesse. In base al decreto legislativo 229/99 «l'esercizio di attività sanitarie per conto e a carico del Servizio sanitario nazionale sono subordinate, ri-
spettivamente, al rilascio dell'autorizzazione e dell'accreditamento istituzionale». Pertanto la realizzazione di strutture e l'esercizio di attività sanitarie e sociosanitarie sono subordinate ad autorizzazione. Anche le prestazioni sanitarie erogate direttamente ai cittadini con l'assistenza domiciliare integrata (Adi) devono avere le apposite autorizzazioni, se sono contrattualizzate con il servizio sanitario locale. Si legge in una nota: «L'associazione in diversi incontri svolti con il direttore generale del dipartimento salute, ha chiesto chiarimenti in merito all'esercizio di attività sanitarie da parte di soggetti non autorizzati». Dice il presidente di Sanità Futura, Giuseppe Demarzio: «La riforma del servizio sanitario passa attraverso procedimenti di garanzia che tutelano il diritto alla salute, pur rispondendo all'esigenza di ottimizzazione dello stesso. Le norme sulle autorizzazioni, sugli accreditamenti e sugli accordi contrattuali salvaguardano la qualità delle prestazioni erogate ai cittadini».
POTENZA - Più vicino il rinnovo degli ammortizzatori sociali in deroga. E' stato sottoscritto venerdì, a Potenza, tra le parti sociali, il verbale con cui si dà mandato all'assessore regionale alla Formazione e lavoro Antonio Autilio alla sottoscrizione del Protocollo istituzionale con il ministero del Lavoro. Un passaggio necessario per consentire alla Regione di ricevere le risorse destinate dalla finanziaria 2009 alla Basilicata per la gestione del personale delle aziende in crisi e avviare il riparto delle somme ai beneficiari. Ad attendere la proroga di mobilità e cassa integrazione straordinaria, scaduti ormai a dicembre dello scorso anno, sono oltre 1.500 lavoratori lucani. Tutti senza lavoro e da tre mesi anche senza reddito. Tra le richieste messe sul tappeto nell'intesa raggiunta da sindacati, associazioni datoriali e Regione, la deroga alla norma della Finanziaria che impone una riduzione della platea del 10% rispetto al 2008. Pena il mancato rinnovo della proroga per tutti. Uno scoglio insuperabile per effetto dei pochi pensionamenti e delle continue chiusure di aziende che continuano ad allungare la lista più che ad assottigliarla. Per la Basilicata una catastrofe sociale, considerato che la crisi che sta mettendo in ginocchio l'e-
conomia di mezza Europa qui spira più forte che altrove e immaginare una ricollocazione per centinaia di lavoratori è più che mai un miraggio. Si è ipotizzato, inoltre di inglobare nella platea 2009 tutti quei lavoratori espulsi dai cicli produttivi non destinatari di disoccupazione e di cassa integrazione straordinaria e a mobilità in regime ordinario della legge 223/91, oltre che il potenziamento delle politiche attive del lavoro messe in campo dalla Regione, anche «attraverso corsi di riqualificazione mirati al reimpiego di lavoratori coinvolti in specifici accordi sottoscritti in sede istituzionale». A tal fine le parti hanno dato mandato all'assessore Autilio di sostenere a livello centrale le esigenze dei lavoratori lucani interessati al Protocollo istituzionale con il Ministero del Lavoro e garantire la copertura finanziaria necessaria al rinnovo degli ammortizzatori sociali in deroga, anche in misura eccedente le somme stanziate. Per non allungare ulteriormente l'attesa dei lavoratori e delle loro famiglie, infine, si è fatta richiesta dell'avvio immediato della stipula di accordi, anche se in forma preliminare, per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga con le stesse modalità definite nell'Accordo quadro del 2008. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Portafoglio 13
Domenica 15 marzo 2009
I primi dati di Unioncamere sul 2009: al Sud la stretta al credito pesa di più
C’è l’ok di Passera
Anche Intesa sta per uscire I licenziamenti hanno colpito soprattutto il Nord allo scoperto
In tre mesi 89mila senza lavoro
ROMA – Una stima di 89mila dipendenti in meno nei primi tre mesi dell’anno nelle imprese italiane, dopo un difficile ultimo trimestre del 2008. Mentre pesa la stretta al credito. Effetti della crisi che emergono dall’ultima indagine trimestrale del centro studi di Unioncamere su un campione di oltre 3.200 imprese. Nel 2008 l’occupazione è diminuita dell’1% (111.100 posti di lavoro persi): a settembre era ancora in crescita, la crisi è arrivata a colpire l’occupazione negli ultimi tre mesi dell’anno, con una flessione confermata dalle stime sul primo trimestre 2009. «Si intensifica – rileva Unioncamere – la ristrutturazione delle imprese manifatturiere». «Al di là dei dati sull'incremento registrato della cassa integrazione guadagni, saranno 43.100 i posti di lavoro (a tempo indeterminato e determinato, esclusi i collaboratori a progetto e i lavoratori in somministrazione) persi dalle imprese manifatturiere italiane tra gennaio e marzo 2009». Una flessione che colpisce «non solo le industrie dei beni per la persona e per la casa (18mila in meno nel «sistema moda», nell’arredamento, nella ceramica, negli articoli sportivi) ma anche quelle della chimica (-14mila) e della lavorazione dei metalli (-10mila)». Più contenuto l’impatto nell’alimentare e nella meccanica, «dove nei primi tre mesi del 2009 dovrebbe verificarsi un parziale recupero delle perdite subite nel 2008» Mentre resta «negativo il bilancio trimestrale delle imprese edili (7.500 circa)». Meno intensa, «ma pur sempre consistente», la flessione nei servizi, con «una perdita di 17mila lavoratori nel commercio (nonostante la crescita occupazionale di ipermercati, supermercati e grandi magazzini), di
Un corteo in difesa del posto di lavoro
10mila nel credito, assicurazioni e servizi immobiliari, di quasi 8mila nei trasporti e nella logistica». Degli 88.700 posti di lavoro in
meno «il 70% si concentra nel Nord», parimenti divisi tra Nord Ovest e Nord Est. Seguono Sud e isole (-18.100) e Centro (-8.500). Pesa la stretta creditizia. Quanto
all’impatto della crisi sui rapporti tra aziende e banche, «il 31% delle imprese (che sale al 33,3% nel settore manifatturiero) segnala un peggioramento delle condizioni di credito nell’ultimo anno». Ha rilevato soprattutto un peggioramento «in primo luogo degli spread e, dunque, un costo del danaro più elevato (43,2% delle segnalazioni)». Ma anche un incremento delle garanzie richieste (33,7%), mentre il 20% dei problemi segnalati riguarda una limitazione nell’ammontare del credito erogabile. Le aziende del Mezzogiorno temono più delle altre un ulteriore aumento del costo del denaro (48% di quelle che indicano un peggioramento delle condizioni di accesso al credito), al Centro si avverte una maggiore richiesta di garanzie reali (44,7%), mentre al Nord le aziende soffrono in misura maggiore di limitazioni nell’entità del finanziamento richiesto (tra il 21% e il 23% circa).
Messaggi di consenso per i Tremonti bond
Patto Cisl antievasione: sì di Governo e Confcommercio di ALFONSO NERI e FABIO PEREGO CERNOBBIO (COMO) – Un patto sul fisco, quasi uno scambio: rivediamo gli studi di settore che poco vi piacciono, ma voi aiutate lo Stato nella lotta all’evasione fiscale. È la proposta lanciata dal segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni ai commercianti. E le risposte sono state subito positive, sia da Confcommercio sia dal Governo. Parlando a margine del Forum di tre giorni di Cernobbio, Bonanni ha invitato i commercianti a stringere un patto anti-evasione: «Noi li sosterremo nell’elaborazione di studi di settore più confacenti alle loro esigenze e loro ci devono appoggiare nella battaglia all’evasione e all’elusione fiscale, soprattutto nel ripristino della tracciabilità». Alla proposta del segretario generale della Cisl ri-
BORSA
ANCHE Intesa Sanpaolo, dopo il Banco Popolare, esce allo scoperto sui Tremonti Bond e annuncia la prossima adesione nel consiglio di gestione dell’istituto programmato per il 20 marzo prossimo. «Credo di sì, anche se continuano a presentarli come una specie di punizione», ha detto l’ad Corrado Passera. «Credo che i Tremonti bond – ha spiegato Passera – adesso siano un’operazione a condizione di mercato, quindi non a buon mercato, ma che possano contribuire a eliminare le distorsioni competitive che si sono create con moltissime banche che hanno avuto fortissimi supporti. E questo crea distorsione competitiva». L’operazione comunque non sembra entusiasmare il numero uno di Intesa SanPaolo: «Naturalmente, per quanto ci riguarda – sottolinea Passera – è uno strumento da utilizzare in questo momento di massima crisi e poi da restituire nel più breve tempo possibile». Il meccanismo dei Tremonti-bond permette infatti rimborsi anticipati senza penali nei primi quattro anni. Per Intesa Sanpaolo le ipotesi circolate sul mercato parlavano di circa 3 miliardi di euro, mentre il Banco Popolare aveva avanzato richiesta per 1,45 miliardi di euro. Gli altri grandi istituti accreditati sono Unicredit e Mps.
sponde «senz'altro di sì» il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli. «Perchè deve essere chiaro che l’evasione – spiega – è una patologia che taglia trasversalmente tutta l’economia e la società: occorre l’impegno di tutti per contrastarla e per ridurla. Controllo della spesa pubblica e recupero dell’evasione, è così che il Paese potrà giovarsi della riduzione della pressione fiscale», aggiunge Sangalli. A Cernobbio c'è anche il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che, dopo aver brevemente conversato in riva al Lago di Como sulla terrazza di Villa D’Este con Bonanni, dice «assolutamente sì» alla proposta di un patto anti-evasione. «Il presidente Berlusconi ha più volte detto – afferma Sacconi - che dobbiamo raggiungere risultati molto maggiori nella riduzione dell’evasione fiscale».
CONSULENZA FISCALE
a cura di MASSIMO PRUDENTE
a cura di PASQUALINO PONTESI Dottore commercialista
Mercati tra rimbalzo o ripresa IL primo trimestre del 2009 volge ormai al termine, ma sui mercati azionari internazionali non si sono ancora visti, neanche i lontananza, i segnali di una ripresa. Gli indici hanno continuato a perdere terreno, arrivando a segnare nuovi minimi, per poi tentare un rimbalzo proprio nell'ultima settimana. A questo punto bisognerà vedere se questo recupero riuscirà a trovare terreno fertile anche durante le prossime sessioni, o se piuttosto bisognerà prepararsi a nuove flessione. La questione di fondo è proprio quella relativa alla tempistica di una ripresa più convincente e duratura, che secondo alcuni potrebbe anche non tardare, qualora venisse confermata l'attesa di una ripartenza dell'economia globale a partire dal prossimo anno. Diverse sono ancora le incognite che andranno risolte e molto dipenderà da come evolverà la crisi del settore finanziario e soprattutto dal modo in cui quest'ultimo riuscirà progressivamente a riprendersi. Relativamente alle previsioni delle Borse per i prossimi sei mesi, si ritiene che i mercati azionari avvieranno una ripresa nel momento in cui gli investitori percepiranno un ritorno alla normalità del sistema finanziario. Inoltre, bisognerà attendere che prima venga scontata la recessione in atto che si profila più lunga e profonda del previsto. E le prospettive appaiono diverse anche in riferimento alle diverse aree geografiche, visto che l'Europa dovrebbe affrancarsi dalla crisi in ritardo rispetto agli Stati Uniti. I fund managers ricordano che nell'ultima riunione della Banca Centrale europea i tassi di interesse sono scesi al minimo storico, all'1,5%, ma la stessa BCE non ha escluso ulteriori riduzioni del costo del denaro per of-
frire un sostegno all'economia. Indicazioni che però non hanno aiutato i mercati, rimasti sotto pressione soprattutto per le cattive notizie dal mondo bancario, con un occhio di riguardo alle società maggiormente esposte all'est Europa. Le Borse del Vecchio Continente, anche in considerazione dei ribassi accusati fino ad ora, potrebbero riuscire a gestire meglio del previsto ulteriori revisioni degli utili societari. In considerazione di ciò è opinione diffusa che la volatilità continuerà a dominare la scena, con la possibilità di assistere a movimenti altalenanti, anche se si registra un pizzico di ottimismo in più rispetto al mese scorso. Maggiore fiducia c'è, invece, nella capacità di ripresa degli Stati Uniti che, dopo essere entrati prima in recessione, dovrebbero riuscire a tirarsene fuori in anticipo rispetto all'Europa. Innegabile il continuo peggioramento dell'economia giapponese che rallenta anche per la sua dipendenza dal commercio mondiale, motivo per cui è molto improbabile che la Borsa del Sol Levante possa riprendersi prima di quella americana e di quella europea. Sul fronte obbligazione, in Europa e in Gran Bretagna sono attesi tassi di interesse ancora in discesa, per cui i rendimenti dei bond si manterranno su livelli bassi ancora per qualche tempo. Una ripresa si potrà concretizzare nel momento in cui si risveglierà l'inflazione sulla scia delle politiche fiscali espansive adottate dai vari Governi. Il mercato ha voglia di ripartire, ma bisogna prestare molta attenzione, perché sono possibili ancora correzioni prima che il trend possa finalmente invertire la rotta in modo stabile.
Sono ancora diverse le incognite che andranno risolte
Unico 2009 in versione pocket VERSIONE mini per Unico Persone Fisiche 2009 con quattro facciate e ventiquattro di istruzioni. Il nuovo modello presenta righi ampliati nella dimensione ma ridotti nel numero per facilitarne la compilazione. Una ulteriore tappa nel percorso di semplificazione degli adempimenti portato avanti dall'Amministrazione finanziaria. Ai dati anagrafici per i quali in Unico ordinario è prevista una intera pagina, il modello ridotto riserva un solo rigo. Versione semplificata anche per il quadro RC dedicato ai redditi di lavoro dipendente e assimilati e RP, per oneri e spese, che include tutte le spese detraibili, con eccezione dei soli oneri con particolari complessità di calcolo. Chi può compilarlo Possono compilare e presentare l'Unico Mini 2009 i contribuenti non possessori di partita Iva residenti in Italia e che non abbiano variato il proprio domicilio fiscale dal primo novembre 2007 fino alla data di presentazione della dichiarazione. I redditi che trovano accoglienza nel modello sono terreni, fabbricati, lavoro dipendente e assimilati, pensione e redditi “diversi” derivanti
da attività commerciali e di lavoro autonomo non esercitati abitualmente. La possibilità di utilizzare Unico Mini è riservata non solo ai titolari degli stessi redditi che consentono l'impiego del modello 730 ma anche a chi non ha un sostituto d'imposta che effettui i rimborsi o le ritenute delle imposte risultanti dalla liquidazione del modello. E' il caso delle badanti, colf, baby sitter, giardinieri ecc. alle dipendenze di contribuenti privati. Questi ultimi, pur esercitando il ruolo di datori di datori di lavoro, non sono tenuti ad effettuare le ritenute sulle retribuzioni pagate. Ciò comporta che i lavoratori domestici, per versare le relative imposte, sono costretti a presentare la dichiarazione dei redditi e, non avendo un sostituto d'imposta, non possono farlo attraverso il modello 730, ma esclusivamente tramite Unico. Versamento Si applicano le stesse regole di Unico ordinario. Pertanto l'acconto Irpef per il 2009 è dovuto nella misura del 99% del suo ammontare solo se l'importo indicato nel rigo RN31 “Differenza” supera 51,65 euro. L'acconto così determinato deve essere versato
in unica soluzione entro il 30 novembre 2009 se l'importo dovuto è inferiore a 257,52 euro o in due rate, se l'importo è pari o superiore a 257,52 euro, di cui la prima rata, nella misura del 40%, entro il 16 giugno 2009, ovvero entro il 16 luglio 2009 con la maggiorazione dello 0,40%, e la seconda rata nella restante misura del 60% entro il 30 novembre 2009. I contribuenti possono tuttavia versare in rate mensili, entro il mese di novembre, le somme dovute a titolo di saldo e di acconto delle imposte, ad eccezione dell'acconto di novembre che deve essere versato in unica soluzione. Sugli importi rateizzati sono dovuti gli interessi nella misura del 6% annuo. Le somme a debito possono essere compensate con eventuali crediti vantati nei confronti dei diversi enti impositori quali Inps, Inail, Enpals, Stato ed enti locali. Presentazione Entro il 30 settembre 2009 se la presentazione viene effettuata in via telematica o dal 2 maggio 2009 al 30 giugno 2009 se la presentazione avviene in forma cartacea per il tramite di un ufficio postale per i soli contribuenti non obbligati all'invio online.
Agricoltura
14 •Domenica 15 marzo 2009
L’olio d’oliva in gara per conquistare l’Ercole Un ulivo secolare
di FRANCESCO LA REGINA
TUTTO E’ PRONTO per la Diciassettesima edizione dell'Ercole Olivario. I Migliori extravergini di oliva della Basilicata, concorreranno dal 23 al 28 marzo prossimo, per aggiudicarsi un posto di prestigio fra le migliori produzioni olearie di tutta la Penisola. Diverse le categorie in concorso, fruttato leggero, fruttato medio e fruttato intenso. Per ognuna delle categorie sono previste due distinte graduatorie, una per gli oli extravergini e una per quelli a Denominazione di Origine Protetta. A questi premi vanno aggiunti quelli relativi all'Amphora Olearia che va al prodotto con la migliore confezione e la menzione speciale destinata al miglior olio biologico. Dunque la più importante manifestazione nazionale che si terrà a Spoleto in Umbria, vedrà concorrere anche la Regione Basilicata, con tre aziende produttrici che stando a giudizi di esperti del settore hanno le carte in regola per aggiudicarsi posizioni di tutto prestigio. Ercole Oliario è una manifestazione nata nel 1994 alla quale hanno partecipato tantissime case produttrici Lucane che sono arrivate alla fase finale, ma che non sono mai salite sul podio. Umbria, Toscana, Sicilia, Puglia, Calabria, Sardegna hanno fatto in tutti questi anni incetta di premi, sarà l'anno buono per la Basilicata? Stando alle prime indicazioni, o me-
glio stando alle dichiarazioni di Alviero Moretti, presidente del Comitato di coordinamento del concorso, l'ultima campagna è stata caratterizzata da una produzione eccellente per tutte le regioni e tutte sembrano essersi attrezzate per recitare un ruolo di primissimo piano. Dunque anche la Basilicata parte con uguale probabilità di successo rispetto a tutte le altre regioni Italiane. Indiscrezioni parlano di un olio di eccellente qualità, auspichiamo naturalmente che dopo il successo canoro della nostra regione a San Remo, sia il 2009 anche l'anno buono per un premio di grandissimo spessore. Tre sono le aziende che prenderanno parte alla fase finale del concorso e tutte offrono garanzia di grandissima qualità: Candida Olearia Snc che partecipa alla categoria oli Dop, Frantoio Oleario dei fratelli Pace e Le Tre Colline che concorrono per agli extravergini. La Candida Olearia nasce nel 1989 come frantoio oleario offrendo anche il servizio di molitura delle olive ai produttori locali. Nel 1995 oltre alla semplice produzione di olio extravergine di oliva sfuso, l'azienda si è dotata di un impianto di condizionamento e confezionamento dell'olio in bottiglie di varia misura e in lattine iniziando a commercializzare il proprio olio con il marchio Gialloro. L'azienda è situata nel comune di Ripacandida e la parola d'ordine è produrre poco
ma di grande qualità. Il Marchio Gialloro si fregia del riconoscimento Dop del Vulture. Il Frantoio Oleario Pace controlla tutte le fasi della filiera produttiva con interventi finalizzati al miglioramento qualitativo dell'olio. Il primo comandamento dei Fratelli Pace è quello di seguire costantemente e in prima persona il contatto diretto con i produttori, attraverso i centri di raccolta. Gli olivicoltori vengono seguiti e muniti di ogni mezzo per svolgere il loro lavoro nelle migliori condizioni possibili al fine di conferire un prodotto di pregiatissimo livello. Un olio extravergine conosciuto e apprezzato in tutta Italia. Canio e Rocco Pace che vivono e lavorano a San Nicola di Pietragalla, sono anche sostenitori del progetto Master of Slow Food dove il gusto diventa il primo piacere del vivere quotidiano. Le Tre Colline: in questa azienda agricola di Pietragalla, l'olio di oliva è di categoria superiore e viene prodotto secondo una sapiente tecnica tradizionale trasmessa da padre in figlio. Già finalista all'Ercole Oliario del 2008, anche quest'anno la famiglia Telesca con malcelata speranza di raggiungere traguardi ancora più lusinghieri partecipa a Spoleto alla fase finale della XVII edizione.. Il prodotto che Le Tre Colline presentano è il risultato di olive spremute a freddo, frante con il sistema tradizionale delle mole in pietra. Vengono utilizzate le mi-
Le quotazioni Quotazioni della borsa merci telematica italiana Cereali Minori Orzo Leggero Naz. Orzo Secco Naz..
Partenza Emilia e R. Partenza Emilia e R.
Farina di frumento tenero Farina tipo 0 Arrivo
Campania
Euro Euro
122,00/tn n.q. 135,50/tn Euro 128,00
Euro
290,00/tn Euro 295,00
Grano Duro Fr. Duro B. Merc. Fr. Duro Fino Fr. Duro Fino Fr. Duro Fino
Partenza Umbria Arrivo Arrivo Partenza Toscana
Euro Emilia e R. Lazio Euro
218.00/tn Euro 237,00 Euro 243,00/tn n.q. Euro 235,00/tn n.q. 239,53/tn Euro 258,52
Grano Tenero Fr. T. Com. Pan Fr. T. Foraggero Fr. T. Pan. Sup.
Arrivo Lombardia Arrivo Lombardia Partenza Emilia e R.
Euro Euro Euro
157,00/tn Euro 159,00 145,00/tn n.q. 183,00/tn Euro 185,00
Granoturco Secco Mais Secco Naz. Mais Secco Naz. Mais Secco Naz.
Partenza Emilia e R. Partenza Lombardia Partenza Veneto
Euro Euro Euro
127,40/tn Euro 129,36 133,00/tn Euro 134,00 125,38/tn Euro 125,51
Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro . Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro
91,00/tn Euro 87,00 82,03/tn Euro 77,52 80,00/tn Euro 72,00 90,16/tn Euro 90,00 73,02/tn Euro 71,02 78,00/tn Euro 76,00 80,00/tn Euro 78,00 87,50/tn Euro 85,00 78,00/tn Euro 76,00 88,00/tn n.q. 87,11/tn Euro 85,33 73,00/tn Euro 71,00 82,75/tn Euro 80,75 84,00/tn Euro 82,00 88,00/tn Euro 87,33 88,00/tn Euro 86,00 87,75/tn Euro 86,00 87,00/tn Euro 86,00 77,00/tn Euro 75,02 75,00/tn Euro 77,00 84,00/tn Euro 82,00 89,92/tn Euro 89,16 94,00/tn n.q. 91,74/tn Euro 89,77 83,54/tn Euro 80,62 88,00/tn Euro 86,00
Sottoprodotti Macinazione Crusca Ten. Rinf. Arrivo Crusca Ten Rinf.. Partenza Crusca Ten. Rinf. Partenza Crusca Ten. Rinf. Arrivo Cruscame Duro Cub. Partenza Cruscame Duro Cub. Partenza Cruscame Duro Cub. Partenza Cruscame Duro Cub. Arrivo Cruscame Duro Cub. Partenza Cruscame Duro Cub. Partenza Cruscame Duro Cub. Arrivo Cruscame Duro Cub. Arrivo Cruscame Duro Cub. Partenza Cruscame Duro Cub. Partenza Cruscame Duro Cub. Arrivo Cruscame Ten. Cub. Arrivo Cruscame Ten. Cub. Arrivo Cruscame Ten. Cub. Arrivo Farinaccio Duro Rinf. Partenza Farinaccio Duro Rinf. Partenza Farinaccio Duro Rinf. Partenza Farinaccio Duro Rinf. Arrivo Farinaccio Duro Rinf. Partenza Farinaccio Duro Rinf. Arrivo Farinaccio Duro Rinf. Partenza Farinaccio Duro Rinf. Partenza Foraggi e Mangimi Farina Soja Est. Vino da Tavola n.q.
Emilia e R. Emilia e R. Lombardia Lombardia Basilicata Campania Emilia e R. Emilia e R. Lazio Lombardia Lombardia Puglia Toscana Umbria Veneto Emilia e R. Lombardia Veneto Basilicata Campania Emilia e R. Emilia e R. Friuli V.G. Lombardia Lombardia Umbria
Partenza Marche
Euro
307,00/tn n.q.
Vino Bianco 11.14
Partenza
Emilia e R.Euro 3,07/ettor.
Le quotazioni delle singole piazze si riferiscono ai diversi contratti conclusi nella settimana di riferimento e sono calcolate come media ponderata dei prezzi sulla quantità. BORSA MERCI FOGGIA SETTORE CEREALI QUOTAZIONI DEL 03/02/2009 Le quotazioni sono espresse in Euro per 1 tonnellata Ultima Quotaz. Min. - Max Grano Duro Fino c.p. 12,5% Grano Duro Buono Merc. Grano Duro Merc. Grano Tenero Fino Orzo Vestito - Nostrano Orzo Vestito - Distico Avena Imp. Max 4%
gliori varietà di olivo della zona con il giusto grado di maturazione. La raccolta delle olive avviene in maniera tradizionale e direttamente dalla pianta e la loro
210,00/213,00 200,00/203,00 197,00/200,00 165,00/170,00 110,00/113,00 115,00/118,00 155,00/160,00
macinazione viene effettuata nelle 24 ore. Il meglio della Basilicata in fatto di olio a Spoleto, tutte e tre in grado di recitare un ruolo di primissimo
Quotaz. Precedente Min. - Max 200,00/203,00 190,00/193,00 187,00/190,00 160,00/165,00 110,00/113,00 115,00/118,00 155,00/160,00
piano e chissà di portare anche la Lucania nella hit parade delle migliori produzioni Italiane, sarebbe davvero un successo di inestimabile valore.
15 Domenica 15 marzo 2009
QUALCHE tempo fa al porto di Gioia Tauro un manager delle risorse umane vieneinvitato apresenziare all'assembleadella Cgilche battezzai nuovi delegati sindacali. Sono giovani calabresi che hanno scelto di fare sindacato attivo in uno dei porti più importanti del Mediterraneo. Il managerviene invitatoaprenderela parola.Scegliedifare undiscorsoadeguato allacircostanza. Con tecnicaoratoria l'uomo dellacontroparte auguraaipresentidi avereunavitaeunacarrieradegna diPeppinoDiVittorio. I delegati sono attoniti. Il rappresentante nazionale comprende che quel nome non ha suscitato nulla in quei giovani e fa partire l'applauso seguito a comando da tutta la platea. E' comprensibile quindi che si sia creata una buona attesa per la visione su Raiuno della fiction “Pane e libertà”sulla figura dello straordinario e mitico sindacalista meridionale interpretato dal bravo attore Pierfrancesco Favino sotto la rodata regia di Alberto Negrin. La fiction è stata presentata al Quirinale, ma è stata ancora più significativa l'anteprima a Montecitorio voluta dal presidente Gianfranco Fini che davanti ad Epifani,Cofferati,Petruccioli eNichiVendola.L'exdelfino diAlmirantecon convinzione sempre più politicamente corretta ha esclamato: “La figura di Di Vittorio appartiene alla storia di tutti gli italiani”. Il resto della destra non si è fatta vedere a Montecitorio ma quello è un altro discorso. La Cgil giustamente ha cavalcato la situazione nel giusto sforzo di recuperare memoria e sapere nei confronti delle giovani generazioni. Anchein Basilicata,regioneche incontròdipersonail proletariosegretario dellaCgil, ieriè stataorganizzata un'anteprimadel filmnella suaversione ridotta di due ore. Sonoandatodi buonalenaalGrandeAlbergodi Potenzapervederein anteprima il lavoro di finzione televisiva. Una ghiotta occasione per anticipare ai lettori del Quotidiano quello che si vedrà stasera e domani. Opziono personalmente il pezzo divertendomi a confrontarmi con il vecchio mestiere della mia ormai passata stagione di cronista cinematografico. Perquestione ditemposperodi vederesubitolaproiezione esaltarmigli interventi. Ma non è più tempo di dibattiti uccisi da Fantozzi con la Potiomkin. Prima si parla, poi si vede. Il pubblico è interessato e partecipe. Non vedevo un gruppo di persone con tanti giornali sottobraccio da molto tempo. Non manca chi acquista ancora la mazzetta. Mi sembra un segno logico di legame con Di Vittorio che fece capire a molti come era importante studiare per riscattarsi. Penso a mio zio Carluccio, guardiano di pecore che ascoltava le lezioni della scuola elementare dalla finestre e che
sarà un valido quadro sindacale della Cgil nella Cassa di Risparmio di Calabria e Basilicata di Antoniozzi e Colombo, pagando caro il suo essere rosso venendo confinato in lontane lande della banca. Nicola Allegretti, segretario provinciale dice parole adeguate, non manca di essere all'altezza il presidente dei giornalisti Oreste Lo Pomo con richiami culturali azzeccati. Di gran livello l'intervento del giovane cinephile Antonello Faretta. Poi va al microfono il compagno Funtone che si è preso la briga di costituire l'Archivio audiovisivo della Cgil di Potenza grazie ad una passione straordinaria. Vorrebbe citare tutti i film che ha messo a disposizione. La platea sente sciorinare: “La classe operaia va in paradiso”; “Un uomo da bruciare”; Ottobre”, “I compagni” e tante pellicole di un sogno cinematografico lungo mezzo secolo che s'illusero dicambiare ilmondo con leimmagini. Paroleultime quelledel segretario regionale Antonio Pepe con sciarpa soffice rossa a prepararci alla visione. Il Dvd si avvia. Confesso che sono uno che si commuove. E' una storia personale antica. Nata da piccolo vedendo “L'ultima neve di primavera”, “Il dottor Zivago” e tante altre pellicole di genere diverse tra loro. Di Vittorio bambino che offre le scarpe per un “libro con tutte le parole del mondo”. Fanciulli guardiani di porci per un pezzo di pane e una goccio di olio. Violenze bestiali con quelle che oggi noi spesso infliggiamo a neri e rumeni. “Non si può morire per un pezzo di pane”. La recitazione non mi convince. Entra in scena Favino. Si vede un po' di “Novecento” bertoluccianoin versioneCapitanata. Scriveròdiretorica odi passione?Attingerò al New epic in contrasto con il rigore attualistico alla Ken Loach? Riscopro antichi ardori critici. Ma dopo un quarto d'ora l'immagine sbalza. Il film è inguardabile. Una mezza speranza di riprendere la proiezione, ma nulla da fare. Ci abbiamo provato è andata male. L'anteprima di Potenza della fiction sembra la metafora della sinistra lucana. Un provarci ma non riuscirci. Ai tempi di Di Vittorio l'efficienza di quel mondo fatto di struttura e sovrastruttura avrebbe garantito un compagno fare una prova perché tutto andasse nel segno giusto. La fiction la vedremo in televisione. Sotto il sole di Potenza penso che dovrò continuare a raccontare. ComeDi Vittorio raccontava dei contadini del secolo breve da un palco. Raccontare quella parola ancora attuale che significa: “Stato di autonomia essenzialmente sentito come diritto e come tale garantito da una precisa volontà e coscienza di ordine morale, sociale e politico”.
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Domenica 15 marzo 2009
il libro Stabat Mater
SIGNORA MADRE...
il capolavoro di Tiziano Scarpa di PIERLUIGI PEDRETTI Signora Madre, se vi scrivo anche dentro il pentagramma è perché non trovo altri fogli per voi, ma forse anche perché queste parole sono la melodia del mio pensiero che vi canta». Diciamolo subito: “Stabat mater” di Tiziano Scarpa è un romanzo emozionante, da leggere assolutamente. Un libro sul potere della musica e dei sentimenti, completamente diverso dai precedenti, insolito, ma nel solco del suo inconfondibile stile. La narrazione procede per frammenti, quasi a voler suggerire l'andamento delle composizioni musicali del '700: allegro, presto, adagio… «Questo libro è l'adagio di Tiziano», ha dichiarato recentemente Antonio Moresco. Sta anche in questa struttura creativa, tra letteratura e musica, il fascino dell'ultimo romanzo di Scarpa. Si avverte la passione dello scrittore veneziano e il suo tentativo di ristabilire anche letterariamente la verità sul suo concittadino Antonio Vivaldi, un musicista che va spogliato dalle esecuzioni “brillanti”, che lo rendono stucchevole, per restituirgli l'onore di una pensosa sonorità, cui tanto deve il grande Bach. La cornice storica è la Venezia del '700, ma il protagonista non è il prete rosso, è invece una ragazza sedicenne, Cecilia, musicista in uno dei diversi orfanotrofi della città. Per secoli i feti di aborti più o meno spontanei o i neonati indesiderati venivano abbandonati nei canali. Nel medioevo e fino alle soglie dell'età moderna si potevano vedere i loro corpicini galleggiare nelle acque, finchè un giorno un frate non decise di porvi rimedio costruendo un Ospitale - il primo dei sette che sorsero nella città lagunare - che accogliesse i bimbi senza madre. In uno di questi vive alcuni secoli dopo, appunto, la giovane Cecilia, che fa vita da reclusa e trascorre le giornate suonando il violino in un'orchestra tutta femminile, diretta, come si usava, da un prete compositore e concertatore. Le suore che accudiscono le bimbe l'hanno selezionata fin da piccola tra le tante a quel compito per le sue doti naturali. Ora che è già grande può dare lezioni anche alle più giovani, a cui trasmette in maniera insolita il suo anelito di libertà: «Adesso imitiamo il modo di gridare delle rondini (…) Forza rondinelle, garrite, garrite! Dai loro minuscoli violini hanno cominciato a ronzare i primi acuti, prima brevi, poi strida sempre più profonde, più strisciate». Lei, che ha sempre vissuto in quell'orfanotrofio, ha una grande sofferenza: non aver potuto conoscere la madre. Le indirizza così le sue parole scrivendole segretamente accorate e angosciate lettere. Spera di poterla ritrovare un giorno, come avviene ogni tanto a qualcuna delle altre ragazze che vengono riconosciute come figlie per dei segni dimezzati lasciati al momento dell'abbandono. Ce l'hanno anche per lei le suore un simbolo di riconoscimento? O deve confidare in qualcuno che decida di sceglierla un giorno come sposa per il proprio figlio? Trascorrono così i giorni, Don Giulio è ormai stanco, sono molti anni che svolge quel compito, i suoi lavori ne risentono, sono noiosi e ripetitivi. Tutto cambia quando arriva un giorno il nuovo sacerdote musicista, sembra una liberazione. O no? “ Stabat mater” è asciutto, avverso agli stereotipi, non sfiorato dalla oleografia: di Vivaldi non viene svelata l'identità, Venezia non è mai citata, figuriamoci la sua coreografica bellezza, le gondole diventano barche che navigano semplicemente sull'acqua, i belletti, le parrucche non sono mai descritti. Eppure l'autore è bravo ugualmente, per sottrazione, a farci avvertire l'intenso fascino della sua città. Il romanzo è tenebroso, triste, vi aleggia la morte (la figura di una “medusa”, la cui testa serpentina dialoga con Cecilia), ma la musica è forza incommensurabile, e così, poco alla volta, in un crescendo emotivo, la vita di Cecilia si apre alla speranza. Con pagine indimenticabili: l'insegnamento alle più piccole, il parto segreto a cui assiste Cecilia bambina, la rabbiosa speranza nel nuovo maestro, la scoperta del segno rivelatore. O il grande finale, che non si può svelare. Come memorabili sono anche le pagine più sottilmente erotiche: la scena in cui le orfane sono obbligate per la prima volta a scoprirsi i volti davanti al benefattore morente, oppure quando esse suonano dietro le grate della Chiesa, dove giungono gli uomini ad ascoltarle ed immaginarne le fattezze: «Noi siamo il suono puro, la voce staccata dal corpo. Noi siamo i loro sogni». Un grande romanzo.
Vivaldi, novità di Bonavista sulle origini lucane POMARICO - Ancora novità sulle origini lucane della famiglia Vivaldi. Lo studioso Antonio Bonavista torna a Venezia, muovendosi da Torino dove oggi lavora, per saperne ancoradi piùsull'alberogenealogico delgenioAntonio Vivaldi.«Dopoultime ricerched'archivio effettuate, - racconta il professor Bonavista su uno dei siti che parlano di Pomarico - riteniamo utile puntualizzare alcuni dati relativi alla famiglia materna di Antonio Lucio Vivaldi».Di CamillaCalicchio(1655-1728),madre diAntonio,sappiamoche erafigliadi Camillo e Joannetta Temporini, di Andrea. Camillo Calicchio, originario di Pomarico, era nato nel 1628. Suo padre si chiamava Giuseppe; era arrivato a Venezia nel 1650 e il 12 ottobre di quell'anno, nella parrocchia di Sant'Agnese, si era sposato con Zanetta Temporini , dalla quale, il 24 settembre 1651, nacque il primogenito Salvatore, battezzato il 2 ottobre successivo nella parrocchia di santa Maria Nova. «Appare importante evidenziare spiegaAntonio Bonavista- chenel librodei Matrimoniforensium, custoditopresso l'Archivio della Curia Patriarcale veneziana é annotato che, il 4 ottobre 1650, il Calicchio si presentò alla Curia con due testi per la prova del suo 'stato libero' : un compaesano e un sacerdote diFasano, don Francesco Gilialus».Nel registro sono unitidue importantissimi documenti : l'attestazione dello stato libero dello sposo rilasciata «dal sindaco ed eletti dell'università della terra di Pomarico» (2 maggio 1650), e l'attestazione delle avvenute pubblicazioni per il matrimonio da contrarre, nella chiesa matrice di Pomarico. nu.fe.
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Domenica 15 marzo 2009
Il reportage Il weekend di trenta turisti lucani nella capitale britannica
FUMOdi LONDRA di FRANCESCO MENONNA
LONDRA - Quando si dice la globalizzazione! Il riferimento va proprio alla capitale inglese. Londra, tempio del business, del divertimento, della vita sfarzosa mondana, accoglie i turisti con gli occhi e lo sguardo di chi storicamente ha fatto della colonizzazione il suo punto di riferimento. La City vive e fa vivere emozioni mai provate, nel segno tangibile di un confronto di idee e di valorizzazione delle risorse davvero incredibile. La capitale che ha dato i natali a Lady Diana è il punto focale, insieme a Parigi dell'economia, della finanza e del capitalismo europeo. Negozi sparsi dappertutto, marchi italiani, soprattutto nel settore nevralgico della moda, ristorazione a go gò rappresentano un punto di riferimento costante per chi vive nello sfarzo e nella moda il proprio habitat naturale. Un fine settimana nella capitale londinese può davvero rappresentare qualcosa di unico e raro sia dal punto di vista del relax che culturale. Due fattori che uniti tra di loro hanno visto protagonisti trenta turisti partiti dal capoluogo che hanno deciso di conoscersi e fare aggregazione proprio a Londra. Certo la City non è solo rose e fiori, forse alcune cose andrebbero migliorate, vedi la sicurezza alla guida degli automobilisti (abituati a guidare a destra da anni), dei conducenti dei bus che viaggiano come schegge impazzite nel traffico londinese. Ebbene visitare posti unici e rari della storia del mondo, vedo Buckingam Palace, Piccadilly, Quartiere Soho, British Museum, National Museum, il Big Ben, la Ruota Panoramica e i celeberrimi magazzini Harrods di proprietà di Dodi Al Fayet rappresenta un tuffo nel passato ma anche un punto d'incontro e di concreto interscambio culturale. Trenta turisti, quelli partiti dal capoluogo di regione in pullmann, prima in direzione di Napoli Capodichino e successivamente diretti con un Airbus all'Aereoporto di Stansted, con tanto entusiasmo e quel pizzico di nostalgia canaglia verso la propria terra. Ovviamente l'arte culinaria italiana ha fatto da scenario ad uno dei luoghi simbolo della storia, della tradizione e della finanza mondiale. Pannelli commerciali, tecnologicamente all'avanguardia, cavalli della Regina Elisabetta e tanta devozione verso gli inglesi morti a Bali, in Indonesia nel corso dei terribili attentati del 2002 non mancano davvero nella metropoli londinese di dieci milioni di abitanti, terza in Europa dopo Mosca e Istanbul. Una tappa dovuta, un abbraccio simbolico ad una cultura, quella anglosassone che ha spesso condizionato con la sua potenza e il suo marketing il mercato il
mondo. Per quattro giorni i turisti partiti da Potenza hanno vissuto le emozioni della City : hanno potuto ammirare i locali alla moda, i classici telefoni rossi, i palazzi imperiali e maestosi della capitale anglosassone. Alberghi di lusso, negozi, shopping hanno condito di suggestioni e passioni una gita piena di passioni, spesso vissute in una metropolitana tra le più moderne e sicure del mondo, visti i controlli a tappeto, le tantissime telecamere poste lungo il tragitto, e i biglietti rigorosamente color rosa strappati dagli addetti alla metropolitana e concessi ai milioni di turisti che frequentano Londra. Una metropoli immensa, sterminata, capace di attrarre il turista di tutti i generi che punta ad una vacanza diversa. La visita perimetrale a Buckingam Palace ha rappresentato forse il punto più intenso e suggestivo della tappa londinese. Quello che colpisce di Londra è la capacità di assorbire milioni e milioni di visitatori, grazie ad una meticolosa organizzazione, curata in tutti gli aspetti dai vigili urbani e dalle forze dell'ordine di sua maestà la regina Elisabetta. Il mondo, guarda Londra con gli occhi incantati, questo è il dato più importante. Un dato che rappresenta un punto di partenza per milioni e milioni di turisti che giornalmente assediano la mitica City. Una città abituata al grande calcio, tante le bandiere del Chelsea, dell'Arsenal, del Liverpool e del Manchester United sparse nei negozi e nei punti di ritrovo della capitale inglese. Turisti di stampo diverso, gli immancabili cinesi, i giapponesi, muniti di videocamere e macchine fotografiche, americani, arabi, russi, sudamericani, europei e ovviamente italiani. Lo shopping, i ristoranti londinesi hanno dunque un fascino tutto particolare. L'immancabile carne, le patate, le salse sulle patatine, gli hot dog, il bacon, servito in tutte le salse hanno arricchito, ed è il caso di dire, il palato e la passione gastronomiche dei turisti potentini. Un viaggio, splendido, conclusosi con la visita a Cover Garden e a Tover Bridge, ponte storico di Londra dove nei pressi è sito il palazzo che ha visto per tanti anni la residenza della Regina. I trenta turisti hanno lasciato la metropoli londinese con le lacrime agli occhi, lacrime che hanno bagnato il mitico Tamigi e reso meno amara l'immancabile pioggia britannica. f.menonna@luedi.it
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Musica e tradizioni Maria Anna Nolè, passione e storia popolare
di ALESSANDRA CASALETTO Passione e determinazione l'hanno portata lontano : sono trascorsi dieci anni e ancora oggi come allora, Maria Anna Nolè continua sempre con maggiore entusiasmo, tra studi, ricerche sul campo, seminari, spettacoli e insegnamento, a divulgare la musica tradizionale popolare della Basilicata e le danze del sud Italia . Un percorso iniziato quando da studentessa universitaria incontrò Mirko Rauso , antropologo ed etnomusicologo, che le chiese di partecipare come ballerina al gruppo di musica popolare “Ri-Morso” : percorso che le consentì in seguito di conoscere e collaborare con alcuni dei protagonisti più importanti della scena della musica etnica italiana: da Antonio Infantino agli Ethnos, da Agostino Gerardi a Eugenio Bennato , fino all'essere notata al festival “Etno Dance” dai Tarantolati di Tricarico, entrando così dal 2002 a far parte del gruppo come ballerina ufficiale e tamburellista. Il gruppo continua dal 1972 a proporre una rielaborazione di canti popolari tradizionali : canti di raccolta delle olive, canti carnevaleschi, filastrocche infantili stravolte ed esasperate, sono gli ingredienti che fanno dei Tarantolati un gruppo davvero unico e travolgente , che ancora oggi a ritmo di taranta fa ballare e coinvolge teatri e piazze sempre più numerosi. Seguendo dunque questa passione musicale, Maria Anna ha portato e porta avanti anche altri progetti collaterali , tra i quali ricordiamo gli “Arsumè” ( gruppo di musica popolare tradizionale tutto lucano, oggi non più attivo), l'associazione culturale “Iatrida”, impegnata da diversi anni nel riproporre le danze tradizionali attraverso l'uso di maschere, costumi tipici, suggestivi spettacoli di teatro danza, e i corsi di danza che tiene a Potenza presso la Scuola di danza “Mivida”. Grazie ad un curriculum di tutto rispetto che vanta tantissime esperienze lavorative in giro per l'Italia, Maria Anna continua comunque ad impegnarsi a trecentosessanta gradi nella
sua terra per tramandare e diffondere la conoscenza, attraverso la danza e la musica, di una parte dell'identità locale e della storia della sua regione. Il patrimonio culturale ed immateriale che le scorre nelle vene e che le è stato tramandato geneticamente - la sua bisnonna suonava il tamburellorivive in ogni attività che la vede protagonista. Ma a parte ciò, qui le difficoltà rimangono tante per gli artisti che, come lei, si impegnano nel campo della musica e della danza tradizionale: dai problemi logistici di varia natura che minano sempre la buona riuscita degli eventi fino al ruolo delle Istituzioni, che non sempre riconoscono la valenza e l'importanza della musica tradizionale, preferendo coinvolgere coloro i quali vengono da fuori. Il grande sogno di Maria Anna è quello di vedere riconosciuta la musica tradizionale lucana, in particolare la taranta, senza che venga confusa con la tarantella, e che si possa fondare su di essa un approccio diverso al concetto di musica tradizionale. Attraverso le note, i testi e la danza, rivivono le tradizioni, fondamentale ne è la loro conoscenza per capire meglio da dove veniamo e per poter essere liberi nel mondo, di portare dentro di noi, questo di pezzetto “lucanità” che ci appartiene. Grazie a Maria Anna che investe in questo frammento di identità e della quale riesce ad esserne ambasciatrice moderna, tra innovazione e continua ricerca stilistica.
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Domenica 15 marzo 2009
Il libro “La cripta del peccato originale a Matera”
di DAMIANO LATERZA «Arte segreta» ovvero «La cripta del peccato originale a Matera». E non siamo di fronte a un libro qualunque. A partire dall'editore - Giuseppe Barile da Montepeloso - noto per la smania di aggiungere, ogni volta, tasselli inediti di consapevolezza culturale per codesta landa da sempre ai margini della storia, fino al curatore della collana che il volume appena uscito inaugura - ossia Vittorio Sgarbi, testimonial innamorato di questo mondo ancora tutto da ottimizzare. L'autore, poi, è d'eccezione: Raffaello De Ruggieri. Nessuno, infatti, meglio del presidente di Zétema poteva guidarci in questo viaggio ai confini dell'estetica ignota. Dentro la dimenticata grotta delle meraviglie che egli stesso s'adoperò per rinvenire - oltre quarant'anni fa - impegnandosi, in seguito per farla restaurare (coi vituperati fondi dell'otto per mille) e ridarle l'antico splendore. «Antico», già. Mai termine fu più adatto. Perché, da quando «il pittore dei fiori di Matera» si dilettava in «Giudizi Universali», «Creazioni di luci» e «Trionfi di tenebre», sarebbero dovuti trascorrere ancora cinque secoli prima che Giotto, l'inventore della pittura moderna, nascesse. Matera, talmente arretrata che finisce sempre per anticipare tutte le tendenze. Salvo, poi, fermare il tempo per riconsegnare la sua arte al futuro. Come questo ciclo pittorico senza precedenti, fagocitato dalla civiltà pastorale che, forse, non si meritava tanta meraviglia: la «Cappella Sistina dell'arte rupestre» usata per secoli come ovile. E' uno scandalo? No. Perché fu questo che la preservò. Con la sacralità del lavoro che si coniuga alla sacralità di Dio, come nell'antica regola benedettina (e non solo negli attuali precetti calvinistofili dell'Opus Dei). E benedettino fu questo pittore sconosciuto capace di stupire anche noi del XXI secolo, desensibilizzati da orge continue di immagini. Abituati a considerare l'arte che conta come collocata altrove e non già negli impervi canyon murgiani. Dimenticando che nell'evo di mezzo quell'area si venne a trovare geopoliticamente (e culturalmente) posta in bilico tra Roma e Bisanzio, centri del mondo di allora. Contaminazioni ante-litteram. Tra la Catto-ortodossia e la latinità orientale. Con gli influssi della Maleventum leghista (cioè longobarda). Ovili sacri. Santi e Madonne di una bellezza pietrificante. De Ruggieri racconta questa incredibile storia ed è un ritorno all'ovile. Agli albori della cultura occidentale. Riscrivendo più d'una pagina. Editan-
Santi e Madonne di una bellezza pietrificante agli albori della cultura occidentale
do interi capitoli. Dentro un periodo complesso del quale tutto quello che si sa è sempre sul punto di essere smentito da una nuova scoperta, dall'entusiasmo della passione, dallo stupore della rappresentazione. Segreta. Oggi la cripta la si può visitare, in piccoli gruppi, prenotando, ma non sempre. O ci si può immergere nel volume del trio De Ruggieri/Sgarbi/Barile, per i quali andrebbe proposta l'istituzione di un registro del «Patrimonio Umano dell'Umanità»
by UNESCO. Perché la storia la fanno le persone, quando svelano i luoghi. Volume che arricchisce la scarna bibliografia sull'eccezionale sito e che va a far buona compagnia a «I Colori del Sacro», libro fotografico pubblicato cinque anni or sono dal puntuale Augusto Viggiano, che resta indispensabile testimonianza circa lo stato in cui gli affresci si trovavano, dopo millenni di incuria e prima del salvifico restauro. Restauro che, però, non ha risolto del tutto i problemi relativi alla salvaguardia del
luogo per i millenni a venire. Minacciato dall'umidità che l'invsao artificiale di San Giuliano diffonde, con l'inutile e incompleto binario morto della Matera-Ferrandina a fare da improbabile sfondo, con gli agenti inquinanti e i dissesti irdogeologici sempre in agguato. La grotta dei «centosanti», per ora, comunque è lì. Come fosse un errata corrige della storia dell'arte universale, nel quale, finalmente, il mondo rupestre materano è degno e strabiliante protagonista.
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La storia L’odio fra Floriano Del Zio e Giustino Fortunato fu solo leggenda
AMICI NEMICI di FRANCO CACCIATORE
Per completezza d'informazione è da riprendere quanto trattato in precedente servizio sulla figura di Floriano Del Zio, parlamentare nel 1865. E', purtroppo, opinione diffusa che fra Del Zio e Giustino Fortunato, che lo vinse nella tornata elettorale del 1880, ci fossero sentimenti di inimicizia, se non proprio di odio. Al contrario fra i due deputati vi furono autentici sentimenti di sincera e devota amicizia. Ma questo doveva apparire qualcosa da rasentare l'irreale, dato i non buoni rapporti che un tempo intercorrevano fra Melfi, patria di Del Zio, e Rionero di Fortunato. Qualcosa da ricordare le lotte fra guelfi e ghibellini. Pertanto l'inimicizia fra i due parlamentari era quasi obbligatoria. Ma ripercorriamo la storia con i documenti e non con la fantasia. Come detto il Collegio di Melfi, dopo 15 anni di attività parlamentare di Del Zio, elegge al suo posto Fortunato, in una combattuta campagna elettorale, conclusasi nel maggio del 1880, con il seguente risultato: al parlamentare di Melfi 404 voti a quello di Rionero 560. E' da ricordare che all'epoca il voto era precluso alle donne. E' ben ovvio che fra i due, al termine delle elezioni, calasse il gelo. Intanto Del Zio a breve, nel giugno dello stesso anno, sarà ancora eletto deputato per il Collegio di Tricarico, dopo le dimissioni di Francesco Crispi. Fra i due parlamentari proseguirà un'aria di indifferenza, sino a quando entrambi, nel gennaio del 1892, partecipano, a Potenza, alla cerimonia per la visita del Re, Vittorio Emanuele III. Ed è qui che avviene qualcosa che a raccontare sarà proprio Del Zio in una lettera, indirizzata al Senatore Silvio Spaventa, divenuta un suo vero testamento spirituale. La missiva è datata Roma l° febbraio 1892. Questo il testo:
Improvvisamente Sua Maestà, volgendomi la parola chiese: “Qual è il più giovane deputato di Basilicata?”. Memore che innanzi a'Sovrani si deve parlare con sovrana mente, non potendo la magnanimità deridersi; obliando d'un tratto che sino a quel punto non avevo dato un saluto né stretta la mano al nuovo collega, non ostante l'invito del mio benefattore Petrocelli, risposi commosso: “Maestà, è il qui presente onorevole Fortunato, che con le sue virtù ha supplito a' miei difetti”. Da quel giorno ho amato ed amo Giustino Fortunato come mio figlio spirituale in politica. Onde la supplico di accogliere una mia calda preghiera ed è di essergli utile nelle circostanze favorevoli. Io terrò come fatto a me stesso ogni bene, che vorrà e saprà fargli. E' meritevole, sotto tutti i riguardi del nostro affetto. Con mille anticipazione di gratitudine, mi dichiaro come sempre devotissimo
Floriano Del Zio. “ Illustre Senatore e mio buon amico nella rapida corsa fatta ieri attraverso le patrie tradizioni ho dimenticato di esporle il rovescio della medaglia, quando cadde il discorso sul Marchese Fortunato, Presidente del Consiglio di Ferdinando II. E' questo; e si riferisce alla scena avvenuta a Potenza. Vinto a Melfi, io mi trovavo per la prima volta deputato di Tricarico.
Improvvisamente Sua Maestà, volgendomi la parola chiese: “Qual è il più giovane deputato di Basilicata?”. Memore che innanzi a'Sovrani si deve parlare con sovrana mente, non potendo la magnanimità deridersi; obliando d'un tratto che sino a quel punto non avevo dato un saluto né stretta la mano al nuovo collega, non ostante l'invito del mio benefattore Petrocelli, risposi commosso: “Maestà, è il qui presente onorevole Fortunato, che con le sue vir-
Possa l’immacolato suo spirito alitare ognora benefico intorno a me e a tutti di mia e sua terra natale tù ha supplito a' miei difetti”. Da quel giorno ho amato ed amo Giustino Fortunato come mio figlio spirituale in politica. Onde la supplico di accogliere una mia calda preghiera ed è di essergli utile nelle circostanze favorevoli. Io terrò come fatto a me stesso ogni bene, che vorrà e saprà fargli. E' meritevole, sotto tutti i riguardi del nostro affetto. Con mille anticipazione di gratitudine, mi dichiaro come sempre devotissimo Floriano Del
Zio.” Da allora si stabilirà fra i due parlamentari un grande rapporto di amicizia e collaborazione. Però Fortunato resterà all'oscuro della lettera di Del Zio e quindi della sua elezione a“figlio spirituale”, sino al 31 dicembre 1911, quando il parlamentare di Melfi, quasi come dono per il nuovo anno, gliela invierà. La gioia e la commozione di Fortunato devono essere davvero tante, da non tenerla come un
qualcosa di riservato, ma da inviarla “a' comuni amici” in occasione del Capodanno, considerandola “atto di alto onore nei suoi riguardi”, da parte di “Don Floriano”, così da lui appellato, come segno di grande riverenza. Ma anche questo si saprà dopo. Del Zio muore il 1° febbraio 1914 a Roma. Fortunato, sottoposto ad un delicato intervento agli occhi, non parteciperà alle esequie. Non così alle onoranze funebri, tenute al Senato e alla Camera il 25 ed il
26 febbraio, dove interverrà anche se convalescente, come scriverà in una lettera di poche righe all'amico Ciasca: “Napoli, 2 marzo 1914. Caro Raffaele, sì, fui a Roma, soltanto per commemorare il povero Don Floriano: poche parole; ma efficaci, perché sincere.Le farò estrarre, aggiungendovi alcun che, che formerà un caro ricordo per gli amici. La prima copia sarà per te. Aff.mo G. Fortunato” Ebbene quel “alcun che”, che egli unisce alla sua orazione, è proprio la lettera nella quale Del Zio elegge Fortunato suo “figlio spirituale”. Un vero motivo di orgoglio,che lui tiene a far conoscere ulteriormente, attraverso una pubblicazione. Quanto alla sua orazione, che si riporta in parte, è un vero inno alla figura di Del Zio. Così esordisce: “Per la filiale devozione che io professai costante all'alta, gentile anima di Floriano Del Zio, dacché ebbi modo di avvicinare e di conoscere il compianto Uomo; per l'affetto più che paterno, che egli ebbe per me nella diuturna consuetudine di oltre trent'anni…consentite che,insieme col mio, io esprima l'unanime sentimento di cordoglio della comune terra nativa”. Ed ancora: “Se mai una vita ebbe intera, severa conformità di pensiero e di opera, uno e l'altra informati a quanto di più puro e di meno contingente, direi di meno personale è nello spirito umano, quella certamente fu la vita, per semplicità e modestia più unica che rara, di Floriano Del Zio”. Poi nell'orazione traccia la figura di Del Zio, “uno dei maggiori della scuola idealistica napoletana”, “commissario di Garibaldi”, “insegnante di filosofia” ed infine: “tra i più risoluti, ma, insieme, tra i più equanimi di parte democratica costituzionale della Camera, che lo ebbe assiduo e diligente, da tutti amatissimo, per sette legislature”. A seguire illustra il suo pensiero di studioso e parlamentare, sempre proteso alla sua terra e all'unità nazionale. Ed a chiudere: “Il 29 gennaio, da' suoi fratelli accorsi qui a Roma al suo capezzale, mi faceva scrivere che egli non temeva la morte, perché non aveva né pentimenti, né rimorsi. Possa l'immacolato suo spirito alitare ognora benefico intorno a me e a tutti di mia e sua terra natale, non mai immemori, io spero, che nessun rimprovero ci colpirebbe tanto acerbo quanto quello di non essere stati abbastanza degni di lui!”. A margine è da dire che Fortunato dedica la sua pubblicazione “La ferrovia da Foggia a Potenza”, edita nel 1884, a Floriano Del Zio e Michele Mancini. Nel testo ne esplicita quasi il motivo di tale sua dedica annotando, appunto, che il percorso di quella strada ferrata, attraverso il Melfese, è da attribuire all'intuito dell'ingegnere Michele Mancini, ma subito aggiunge che quel nome non deve essere “mai scompagnato” da quello dell'onorevole Floriano Del Zio. Infine i rapporti fra i due parlamentari sono ancor più evidenziati in occasione della nomina di Del Zio a senatore a vita, nel 1891, da parte del Ministro Nicotera. Ebbene all'accettazione, dopo il suo rifiuto, contribuì e non poco proprio Fortunato. Si desume dalle lettere, particolarmente affettuose, scritte con quell'usuale inchiostro verde, oggi alquanto sbiadito, da Napoli al fratello Ireneo, nelle quali preoccupato lo informa di un possibile “colpo a Roma”, con la diffusione di tendenziose notizie pubblicate dal “Pungolo” e dal “Corriere della Sera”(di cui allega le note giornalistiche),che cercavano di esasperare la situazione al fine di spingere Del Zio al rifiuto. Ma, alla notizia dell'accettazione, con soddisfazione, annota “vanamente”. Davvero una consolidata amicizia, tutta tesa ad operare in favore della “comune” terra natale. U n'amicizia che deve accomunare oggi come ieri i due parlamentari, in un atto di grande valenza e che colmi una grave lacuna: la mancanza di Giustino Fortunato nella toponomastica di Melfi, e di Floriano Del Zio, in quella di Rionero.
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PREGHIERA AL COMPIANTO DON MIMI’ SABIA
MARATEAFOGGIA DIMENTICATA
di TOMMASO MARCANTONIO
di NICOLA SAVINO PERDONAMI, caro don Mimì, se nel giorno anniversario ho espresso pubblicamente un pio e sentito desiderio - vero sogno della collettività potentina e lucana - di volerti vedere subito prima Beato e poi Santo secondo il vecchio adagio “Vox populi, Vox Dei”. Non essere dispiaciuto se la polemica pubblicata il giorno successivo su Il Quotidiano ha permesso di conoscere il personaggio di sotterranea - non certamente qualificabile - gelosia condita con tanta cattiveria. Che rivela la figura dell'autore. Dalla polemica abbiamo verificato nella circostanza che “discolpatio non petita est accusatio manifesta”. Monsignore Don Mimì il peggio di questa insensata sparata è che proviene (forse ne avevi già cognizione su questa Terra) proprio dall’incontrollabile cugino don Vito Forlenza. (Per chi non lo sapesse Mons. Sabia e Don Forlenza sono figli di due sorelle). È noto che con l'esternazione della polemica è stato esibito pubblicamente un carattere conservatore, livoroso, astioso e diffamatore. Non solo. Carissimo Don Mimì, è vero che - come dice il cardinale Bertone ci sono stonature nella Chiesa -ma l'anatema espresso su Il Quotidiano nei confronti di questo misero e umile fedele, è atto forse poco giustificabile con la senilità. Perché se è vero come recita una massima: “Non fare mai del bene, se non hai il coraggio e la forza di accettare l'ingratitudine”, è ancora più deleterio lo sterile attacco sulla stampa quando il caro Don Forlenza, non solo ha goduto della fraterna o filiale amicizia del suo ex amico e alunno Tommaso Marcantonio, ma sempre difeso per atti e fatti, circostanze nelle quali si è con leggerezza invischiato. E non di certo per “basso pettegolezzo”da lavanderia, prendendo a prestito una sua colorita espressione nella polemica, perché dimentica, è l'occasione per rammentargli la solidità del rapporto amicale che con questo atteggiamento ha bruscamente interrotto. È stato ministro sacerdotale del matrimonio cattolico dei coniugi Tommaso e Concettina, ha voluto battezzare i figli e celebrare le nozze della figlia Katia, quando il legame con la famiglia Forlenza era tale e con tanta solidità, nel rispetto reciproco, già attraverso i suoi santi genitori, con il fratello Tonino e la sua eccezionale martire, sorella Maria. A don Vito Forlenza è stato offerto il sostegno morale per un matrimonio civile di un nipote con una persona aderente a una setta buddista. Egli è stato difeso a spada tratta quando è stato accusato di aver provocato un suicidio. Lasciamo stare i bisticci per motivi educativi per la qual cosa è stato duramente rimproverato da alcuni genitori. Allora non c'erano i quotidiani locali! Quante volte poi ha espresso non solo giudizi molto avventati - chi non è dalla sua parte è contro di lui! - ma ha calunniato confratelli. Il clero potentino lo conosce bene e sa i motivi per la mancata nomina a parroco. Ha sofferto invidia, e lo ha rappresentato con puntigliosità, per le promozioni e i riconoscimenti pastorali di altri sacerdoti elevati al soglio vescovile. Più deleterio ancora, carissimo Don Mimì, è che si vantava di avere le amicizie tra quelle più importanti, pur chiacchierate per ipocrisie. Invece era amareggiato e sconcertato se, per la celebrazione della S. Messa a un defunto, la povera vedova corrispondeva solo quei pochi euro a disposizione. Ora, per concludere, eccellentissimo santo Don Mimì Sabia, vorrai illuminare la nostra gens che questo sfogo - effetto di una causa vile e inconsulta, per recriminazioni del tutto gratuite - non lede il rispetto, l'onore e la venerazione per i sacerdoti delle diocesi di Potenza, Marsiconuovo e Muro Lucano. Preghiamo insieme, in comunione, caro Don Mimì, perché il buon Dio rimedi a queste sbavature e faccia rinsavire noi terrestri che spesso sbandiamo per le classiche sataniche tentazioni. Soprattutto in questo periodo di Quaresima, elevando la richiesta di sincero perdono invocato da Gesù - messo sulla Croce - perché “non sanno quello che fanno”.
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LA POESIA
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L'assistenzialismo ci ha beffati: non un guizzo insolito o uno scatto d'orgoglio scuote la nostra indolenza. Di notte Inseguiamo il mistero di una stella sbarazzina di giorno ci scaldano freddi raggi di sole. Immersi in un torpore millenario -come scheletri dormientisopravviviamo nel nostro universo sbagliato. Giovanni Di Lena
LE FORBICI DELLA POLITICA SULLA CRESCITA CULTURALE di ANGELO LUCANO LAROTONDA dalla prima Lui ci mise a lungo il muso. Che dire? Era culturalmente chiuso. La Legge 800 all'artico 26 prevedeva una Commissione per “premiare”con contributi sostanziosi i film italiani di successo. Facevo parte anche di tale commissione e non esitai a manifestare l'assurdità di quest' articolo che arricchiva film già gratificati dal successo! Anche qui le litigate non mancavano. Mi chiamò il ministro - era Matteotti, figlio del famoso padre trucidato dai fascisti - e mi esortò, testuale, ad “ avere una maggiore visione politica” in commissione. Informai della cosa chi mi aveva messo là. Mi disse di “adeguarmi”. Mi dimisi. La legge prevedeva un'altra “Commissione per il finanziamento delle “opere prime” italiane”. Essa concedeva milioni di lire non per la qualità della proposta avanzata ma secondo il criterio dell'appartenenza politica del regista e del produttore richiedente. Tutti sapevamo che sarebbe venuto fuori un film pietoso, ma prevaleva “la maggiore visione politica”. Ho raccontato queste mie tre esperienze presso il Ministero dello Spettacolo per riflettere su che cosa avviene nella regione Basilicata. Esiste la legge regionale n. 22 per lo spettacolo. E' stata fatta tanti anni fa dall'assessore Pittella.. Partecipando ad una fase dell'elaborazione suggerii di introdurre alcuni criteri selettivi. Il socialista Pittella e il democristiano Boccia all'unisono risposero: “Non è politico fare ciò”. E infatti si sono visti i frutti della sua applicazione. Anche qui c'è stato (e c'è ancora) un articolo, il 26 per premiare alcune le associazioni culturali. Anche qui vale la considerazione di Matteotti (figlio)…. Intanto mi dicono, dall'interno dell' assessorato, che la nuova legge è un “pastrocchio”. Non so se sia vero. In attesa della sia approvazione ci consoliamo sapendo che dall'anno scorso c'è “Cultura in loco”, molto vicina, per spirito, alla commissione per le “opere prime” cinematografiche. In entrambi i casi l'idea è buona in se ma i criteri di assegnazione dei fondi pubblici sono fasulli. Anche qui i soldi del contribuente vengono buttati dalla finestra grazie ad una buona “visione politica”! Come mai l'assessore Autilio, cui tanto stanno a cuore i Valori, non imposta le sue “Culture in Loco” con criteri un tantino diversi da quelli esclusivamente politici? La domanda è ingenua, lo so. Ma perché non “censura” i progetti non culturalmente validi? La domanda è ingenua, lo so. Suggerirei intanto un criterio: sottoporre coloro che
presenteranno domanda per accedere ai fondi per la seconda edizione ad un esame scritto ed orale sulla conoscenza del territorio che intendono valorizzare con le iniziative. Mi creda, Assessore, molti verrebbero bocciati. Se poi sono giovani di cooperative o associazioni, glielo dico per esperienza professionale, la gran parte di essi la ignorano o quasi. Il mio suggerimento è ingenuo, lo so. Come le “opere prime” per il cinema , anche questi progetti se non sono sorretti da un'idea forte finiscono per bloccare per la crescita culturale e dell'identità regionale. Capisco che Lei deve amministrare con “visione politica” ma sicuramente non farà male se “pretenderà” progetti sostenibili sia dal punto di vista culturale che, 'in progress', di sviluppo economico del territorio. Lo so che esiste l'acronimo DOC (D'Origine Clientelare) ma se pure Lei, che stimo, continua ad utilizzarlo non fa che confermarlo tra i Valori assoluti di questa regione. . Infine, sapendo che evoluzione significa cambiamento, ad Autilio, come a tutti i suoi predecessori, ho fatto una proposta : “Perché non facciamo un bel convegno sull'”Economia della Cultura in Basilicata”? Pittella fu esplicito: “Professo', non è una buona proposta politica”. Poi il suo successore: “Eh, potrebbe creare qualche problema”. Poi l'altro ancora, in modo più articolato: “Non possiamo valutare la bontà di una manifestazione in base ai risultati che consegue”. E ancora l'altro, magistrato-assessore: si è limitato a sorridere. Poi Autilio: “Eh! Potrebbe essere interessante, ma…”. Lascia intendere che potrebbe esserci uno spiraglio, ma che è da valutare. Mi sono sempre affannato a spiegare che un incontro del genere con tutte le associazioni del territorio dovrebbe servire a meditare sulle “Politiche culturali” della Regione, sull'”Economia della creatività lucana”, sui “Consumi e l'occupazione”, sugli “Spettacoli dal vivo” ed altri argomenti, tutto finalizzato a far capire il “quanto”, il “perché”, il “come” vengono spesi i soldi pubblici e quali sono le ricadute. Alessandro Baricco ha recentemente tuonato dalle colonne di “La Repubblica” contro questa “ideologia”di far pagare la cultura tutta dallo Stato. La sinistra, dentro e fuori il Parlamento, gli ha alzato un muro contro. Non è una novità. Esisteva quando frequentavo il Ministero. Continua ad esserci anche in Basilicata. La prego, Autilio, gli assessori passano ma almeno Lei non sia come quel giudice di Pietragalla…. Angelo Lucano Larotonda www.angelolucano.blogspot.com
NEMMENO un euro per la Maratea-Foggia, ora Pecorone-Candela: nel Cipe è prevalsa la solita cordata della spesa improduttiva! Finanziate sia la Cecina-Civitavecchia (secondo La Stampa del 7/3 us, “vecchio pallino del ministro Mattioli per ragioni di collegio elettorale”); sia la San Vittore-Termoli, doppione della vicina A24 e della “nostra”, rispetto alla quale non solo è più lunga e costosa ma, orientata “a scender” verso il Gargano. Proprio per “rompere l'isolamento socioeconomico” della Basilicata, il 19/2/91, nell'Aula di Montecitorio, la mozione 6-00160 aveva ottenuto 371 voti su 404 . Azzerate ora la fatica di due anni (per la sola iscrizione all'ordine del giorno!) e la speranza nei vantaggi che ne sarebbero venuti. L'isolamento accentuerà lo spopolamento, questo il calo degli alunni e delle scuole. Viene perciò d'obbligo chiederci cosa facessero, in questi giorni decisivi, i “nostri” Rappresentanti. Quelli governativi, forse disinformati o distratti; quelli, ormai vecchi d'esperienza, che nel '91 vennero a Montecitorio per il plauso e la solidarietà del Consiglio regionale; e quelli che reggono (si fa per dire!) le Istituzioni territoriali. E' come se nessuno si fosse accorto di niente!! Infatti, nessuno ha fatto notare il peso energetico della regione e l'ubicazione di grandi gruppi industriali. Certo, non è facile sconfiggere “le ragioni del collegio elettorale..” di un Ministro! L'impresa nemmeno si tenta quando si fa “politica” al medesimo scopo, cioè per tenersi a galla! Necessiterebbe, infatti, di un'autorevolezza e di una credibilità che sono impossibili da acquisire quando si riduce il proprio ruolo a litigare per le poltrone. Niente impegno per lo sviluppo, e perciò nessuna possibilità di contrastare la “cordata della spesa improduttiva”, di cui, più o meno consapevolmente, si fa parte! Naturale che, mentre il Cipe giocava il “pallino”del Ministro, i nostri “periferici” si beccassero animosamente sull'assetto scolastico, cioè sugli effetti! E' infatti qui il nodo della debacle, la radice di questa e delle tante esclusioni, la causa prima dei mali del Paese: una cordata della spesa opportunisticoimproduttiva da sempre avversa alle priorità e cioè alla programmazione; di qui il massimo danno per il Sud. La Basilicata puntava a salvarsi come eccezione nel Sud (ed infatti venne la Fiat!) con una Dirigenza capace di programmare e di contrastare quell'infausta cordata. Fu il tempo del Primo centrosinistra, quello DC-PSI, avversato strenuissimamente dal PCI. Ora che siamo, invece, all'alternarsi tra lotte per le poltrone dove e come, una dirigenza che eviti l'inesorabile dissolversi, anno dopo anno?
Potenza 23
Domenica 15 marzo 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Un post di Petrullo (An) in rete lancia le dimissioni del sindaco che smentisce e rilancia contro gli ex Pd
Santarsiero rompe con i falotichiani «Non sarà mia la responsabilità di un “no” al regolamento» LA rottura del sindaco Santarsiero, e forse del Pd, con i “falotichiani”, almeno al comune di Potenza, è definitiva. Non si torna indietro. Non per adesso. Tutta “colpa” di quel regolamento urbanistico su cui i consiglieri, maggioranza e opposizione, si sono ripiegati da mesi. Quel regolamento urbanistico che è diventato punto di “merito” dell’amministrazione e che, di recente, si è trasformato nel terreno di una battaglia politica condotta a colpi di nervi. «Non sarà mia - assicura con toni duri - la responsabilità di non approvare il regolamento urbanistico. «Le vicende del Ru e le gravi forme di ostruzionismo in atto in consiglio comunale, camuffate da rispetto per la democrazia e chiaramente contro ogni interesse per la città, è vero che mi amareggiano moltissimo». Da un lato il sindaco e parte della maggioranza che ne porta avanti i contenuti perchè «necessario a migliorare il volto della città», pur in presenza di posizioni divergenti su singoli aspetti. Dall’altro l’opposizione che ha lavorato garantendo presenza e partecipazione, pur contestandone i contenuti politici. E poi c’è un terzo “polo”. Uniti nell’ulivo, il gruppo dei cinque consiglieri che, come l’ex assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Falotico, hanno abbandonato il Pd, «restando nella maggioranza», ma contestando nel merito quel provvedimento che più volte hanno accusato di essere “disegnato” ad arte. E loro, con l’apertura del dibattito consiliare, alcuni giorni fa, sulle osservazioni giunte da parte dei privati al Ru
Una seduta di consiglio comunale. In primo piano, Laieta, quando ancora occupava i banchi del Pd. In alto, Santarsiero
(adottato un anno fa e ora in fase di approvazione), hanno portato avanti quella che chiamano «una battaglia di trasparenza in favore del cittadino - ha detto più volte il capogruppo, Angelo Laieta non importa se ci si impiega un giorno in più». Posizione che hanno portato avanti chiedendo continuamente dettagli, la lettura completa delle osservazioni, chiedendo il numero legale in aula. «Ostruzionismo», hanno sintetizzato dal Pd, e anche da altre parti della maggioranza, prima solo nei corridoi. Fino a quando, due sedute fa, proprio il democratico Vito Lomonaco ha rotto “il silenzio” esplicitando il concetto. I falotichiani hanno replicato a suon di conferenza stampa: «ma quale ostruzionismo,
qui difendiamo gli interessi mal tutelati, i cittadini messi da parte e discriminati». Tutto questo mentre l’aula da giorni va a vanti per ore, con sedute interminabili e nervi a fior di pelle. Magari abbozzando, pur di portare a casa un risultato, quello migliore a seconda delle parti. Fino a ieri, quando il quadro si è cristallizzato. Forse neanche troppo involontariamente, ci ha pensato un consigliere dell’opposizione, Luciano Petrullo (capogruppo di An ed ex candidato sindaco per il centrodestra nel 2004) a dare il via. Ieri pomeriggio su Facebook ha lanciato la notizia di imminenti dimissioni da parte del sindaco Santarsiero, pronto - secondo le voci raccolte nei corridoi - a rimettere il proprio
mandato, ritirando il regolamento urbanistico. «Indignato e infastidito dall’ostruziosmo del gruppo di falotico e di qualche altro consigliere pare abbia deciso - era il messaggio postato - di gettare la spugna». Ci è voluto poco perchè il messaggio circolasse in rete e si aprisse lo scenario successivo. Per Santarsiero arriva, così, l’occasione di chiarire. La sera prima, durante la seduta di venerdì, il consiglio ha dato prova di nervi tesi. E il caso ha voluto che l’osservazione “miccia” sia stata proprio quella presentata dal fratello del sindaco (l’osservazione è stata bocciata a maggioranza, con il solo voto favorevole di Uniti nell’ulivo). Su quell’osservazione
Laieta aveva chiesto la lettura completa di due pareri geologici richiamati nel testo. Si arrende persino la pazienza del presidente del consiglio, Pietro Campagna che evoca il termine incriminato. Se ne scuserà subito, non voleva - spiega -accusare di ostruzionismo, ma l’assemblea non regge. Nel frattempo, anche la richiesta della verifica del numero legale da parte di Laieta. I numeri ci sono (Rocco Coviello, di An, per senso di «responsabilità» non abbandona l’aula). Quando opposizione e i falotichiani rientrano in assemblea, il clima è terribile, i toni alti, la accuse, vicendevoli, ripetute, più o meno, esplicitamente. Ecco che, nei corridoi, arriva lo sfogo di Santarsiero, l’indomani ripreso in rete. «Ho solo detto - ha precisato ieri - che mercoledì, in aula, spiegherà i motivi che ci hanno portato a tutto questo». Lui, ormai, non abbozza più. «La misura è colma, qui non c’entra la gente, non c’entrano i cittadini». Da giorni vanno avanti le sedute. Mancano
ancora molte pagine e diversi provvedimenti. E lo scioglimento dell’assemblea consiliare, in vista della scadenza del mandato, è alle porte. «Abbiamo i numeri», dice il sindaco, sapendo che una delle contestazioni “falotichiane” è proprio sulla presenza non costante dei democratici e della maggioranza. «Da giorni - aggiunge - abbiamo bloccato l’attività amministrativa. Le letture che stiamo facendo, i dettagli su cui siamo costretti a fermarci non sono utili alla città, si tratta di interessi di singoli, non stiamo così discutendo “del” regolamento urbanistico». Quanto alla notizia delle dimissioni ipotizzate, «per me è prioritario portare in approvazione uno strumento urbanistico decisivo per la città e per il suo futuro. Faremo ciò nella chiarezza, con determinazione, e utilizzando ogni strumento e ogni luogo affinchè i cittadini si interroghino sull’atteggiamento strumentale di coloro che, dopo aver partecipato a costruire il regolamento condividendolo fino ad ieri, oggi, per interessi poco comprensibili, operano contro il bene della città». Con riferimenti per nulla casuali. Sara Lorusso
INCIDENTE UN incidente, in cui è rimasto coinvolto un suv, ieri sera ha bloccato il traffico in rione San Rocco. Sono subito intervenute Forze dell’ordine e il 118, ma nessuna delle persone coinvolte ha riportato danni seri. La situazione è tornata alla normalità in poco.
CHE COSA ACCADE NEL CAPOLUOGO
La denuncia della Uil sul caro-retta di asili nidi e mense scolastiche
Parte un’iniziativa tra comune e Istituto per l’Agricoltura
«Esenzione per chi ha perso il lavoro»
Orti urbani e senza casa
DALLA Uil la denuncia: «il 13 per cento del budget familiare mensile netto, a Potenza, serve per pagare le rette nella scuola dell’infanzia e la mensa». Il sindacato spiega come la frequenza nell’anno scolastico in corso degli asili nido pubblici e per la mensa scolastica nelle scuole materne ed elementari, «pesa sulle tasche delle famiglie del capoluogo 395,47 euro mensili e 3.954,70 euro all’anno». Ovvero, una cifra pari al 12,8 per cento del budget familiare. La Uil scende nel dettaglio spiegando che per la frequenza dei nidi comunali, «si spendono in media, mensilmente, 305,47 euro». Per la mensa scolastica, invece, la spesa media mensile è di 90 euro. Così, Carmine Vaccaro, segretario confederale della Uil, commenta i dati della quinta indagine sui costi della scuola dell’infanzia nei 104 capoluoghi (i costi variano sensibilmente tra città e città, anche in relazione ai servizi offerti. Al primo posto Belluno con 565,40 euro mensili). «Non c’è solo un problema di costi - dice - Esiste anche un problema di accesso e di liste di attesa per i bambini. Infatti il capoluogo di regione è molto lontano dallo standard europeo che fissa al 33 per cento la frequenza dei bambini negli asili nido». Allora, «chiediamo al comune, che si
appresta a deliberare il bilancio, un gesto di responsabilità nel mettere in campo azioni concrete per la salvaguardia del potere di acquisto di chi perde il lavoro». Ovvero, «da un lato evitare incrementi delle tariffe dei servizi locali che sarebbero insopportabili per le tasche dei cittadini e, dall’altro, di prevedere la riduzione o l’esenzione delle rette degli asili nido e della refezione scolastica per quelle lavoratrici e lavoratori che sono in cassa integrazione o che hanno perso il posto di lavoro».
E’ STATO avviato dall’unità di direzione Ambiente del comune di Potenza e dall’Istituto per l’Agricoltura e l’artigianato (IPAA) “G. Fortunato” di Potenza, uno studio per la realizzazione di un sistema di orti urbani in città. Del resto, si tratta di un’iniziativa espressamente prevista dal “regolamento del verde urbano pubblico e privato”, che consentirà di recintare e rendere idonei alla coltivazione alcuni appezzamenti di terreno, che dovranno essere recintati e resi idonei alla coltivazione di ortaggi e fiori. I singoli lotti saranno assegnati ai cittadini, dopo un breve tirocinio formativo e con il pagamento di un simbolico canone annuo. L’intera procedura sarà sottoposta a bando di gara. «L’iniziativa spiega Massimo Molinari, assessore all’Ambiente - è l’effetto di un protocollo d’intesa stipulato nel dicembre scorso tra comune e Ipaa. Questa coltivazione si sta sempre più diffondendo soprattutto - spiegano numerose indagini - per il desiderio di “sapere cosa si mangia” e per lo stretto rapporto con la natura che l’attività consente. «Oggi - dice il sindaco Santarsiero nelle principali città italiane la coltivazione di orti urbani non è più considerata un’anomalia, quasi un elemento di degrado pae-
saggistico, o un simbolo di una condizione sociale inferiore, quasi che la città sia un luogo solo per parchi e giardini». Rinasce l’usanza degli “orti senza casa” in città. L’istituto “Fortunato” ha dato il via a veri e propri laboratori didattici che guarderanno ad alcuni quartieri urbani, per una proposta di individuazione da condividere con gli uffici comunali e con i cittadini. Sono state al momento indicate alcune zone di rione Lucania, di via Ionio, di Poggio Tre Galli, di Macchia Romana e di Malvaccaro.
24 Potenza
Domenica 15 marzo 2009
ANTICA OSTERIA
Manichini in carne e ossa IERI pomeriggio, in via Pretoria, show live, da dietro le vetrine. L’inaugurazione del nuovo punto Marlboro Classic ha stupito parecchi potentini che si sono radunati, tra una passeggiata e l’altra, davanti le vetrine del nuovo negozio. Niente manichini. Sotto le luci e dietro i vetri, a indossare i capi della nota marca di abbigliamento, si sono prestati modelli in carne e ossa. Ecco che lo spettacolo curioso per gli occhi dei passanti ha richiamato più di qualcuno. Con taglio del nastro, fuori dall’ordinario cittadino.
Teatro per ragazzi SI terrà lunedì prossimo 16 marzo alle ore 17 presso il Ridotto del Teatro Stabile a Potenza la conferenza di presentazione della prima rassegna di Teatro Ragazzi “Di fiaba in Fiaba” che prenderà il via il 30 marzo prossimo. L’iniziativa rientra nel programma predisposto dall’amministrazione comunale di Potenza per la stagione teatrale in collaborazione con l’associazione “Cose di teatro e Musica”. Nel corso della conferenza stampa si parlerà anche della Prima edizione del Festival nazionale Teatro Scuola Ragazzi “Giovanni De Blasiis” in programma dal 22 al 30 Maggio 2009 nel teatro comunale “Francesco Stabile” di piazza Mario Pagano, nel capoluogo.
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
0971-441295
“Lezioni americane”
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
IL 21 e il 22 marzo, al teatro Don Bosco, con sipario alle 21, Giorgio Albertazzi porterà in scena le “Lezioni americane” di Italo Calvino, cinque conferenze scritte nel 1985 dallo scrittore torinese per le “Charles Eliot Norton Poetry Lectures” della Harvard University. Ora, queste conferenze prendono forma teatrale attraverso l’interpretazione di uno dei più grandi attori italiani: Giorgio Albertazzi. Lo spettacolo si concentra sulla prima conferenza, nella quale si incrociano e si fondono poesia e teatro.
PANE
Le uova Ant per la solidarietà SABATO 21 e domenica 22 marzo, saranno le giornate nazionali e locali della campagna “Uova di Pasqua della Solidarietà Ant”. L’iniziativa parte dalla metà del mese di marzo e prosegue fino ad aprile, con l’offerta di migliaia di uova di Pasqua, distribuite grazie al prezioso lavoro dei volontari della fondazione Ant, in tutte le principali piazze e sagrati delle chiese del distretto di Potenza. I fondi raccolti saranno devoluti al sostegno degli Ospedali domiciliari oncologici, gli Odo-Ant, della ricerca scientifica e della prevenzione. «La fondazione Ant Italia onlus finanzia la propria attività principalmente attraverso la raccolta dei fondi autonoma, grazie alle migliaia di cittadini sensibili al problema - afferma Giovanni Imbrogno, delegato Ant di Potenza e la campagna “Uova di Pasqua della Solidarietà”resta un modo concreto per sostenere il nostro progetto “Eubiosia - un progetto di Vita”». Per informazioni sulle piazze dove saranno offerte le uova pasquali si può visitare il sito www.ant.it o chiamare l’ufficio promozione Ant allo 0971/442950.
Orchestra di piazza Vittorio ANCORA un nuovo appuntamento con la rassegna “Altrocinemapossibile”. Si terrà il 17 marzo alle ore 21, al Ridotto del teatro Stabile di Potenza, la proiezione del film “L’orchestra di piazza Vittorio”, il film di Agostino Ferrente, del 2006. “L’orchestra di piazza Vittorio” nasce nel 2002 da un’idea di Mario Tronco, tastierista della Piccola Orchestra Avion Travel, e del documentarista Agostino Ferrente: mettere insieme un collettivo musicale multietnico nel quartiere romano dell’Esquilino, quartiere multietnico per eccellenza, ricco di suoni e musicisti provenienti dai quattro angoli del mondo. Per cinque anni, Agostino Ferrente, pur nella difficoltà dei pochi mezzi a disposizione, segue il sogno di questa Orchestra e nel 2006 nasce il documentario, che restituisce le difficoltà e le emozioni di questo ambizioso progetto. Il film, presentato in numerosi festival internazionali, vince nel 2007 numerosi premi tra cui il Nastro d’Argento e il Globo d’Oro come migliore documentario.
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 La matassa 18 - 20.15 - 22.30 Sala 2 Iago 17 I love shopping 19 - 21 Sala 3 The wrestler 17.45 - 20 - 22.10 Sala 4 La pantera rosa 2 16.30
Il curioso caso di Benjamin Button 18.15 - 21.30 Sala 5 Gran Torino 17 - 19.30 - 22 Sala 6 Due partite 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 7 Watchmen 18 - 21 •DUE TORRI• La matassa 19 - 21
E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO FESTIVO 15 MARZO Perri piazza Matteotti, 12 0971-21148 Brienza piazza Europa, 12 0971-444822 TURNO NOTTURNO 15 MARZO Brienza piazza Europa, 12 0971-444822
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
0971-310310 0971-612564
0971-44462765
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0971-445470
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AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
C’ERA UNA VOLTA
0971-601217
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •OGGI Potenza, Teatro Stabile, ore 21 “E’ FENU’ LU TEATRINU” III Edizione Leon D’oro “Gigino Labella”
•Adiconsum
•OGGI Potenza, Auditorium, ore 19.30 SALOTTO OTTOCENTESCO 22esima Stagione concertistica
•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308
•IL 21 MARZO Potenza, Teatro Stabile, ore 19 MUSICAL “GREASE” Centro danza Maeva •DOMANI Potenza, teatro Stabile, ore 18 “INCONTRO CON GLI SCRITTORI” Presentazione del libro “Risonanze” di Donato Martiello
0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390
•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario dal lun. al ven. 8.30 - 19.15 Sabato 8.30 - 13.30 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 8.30 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Potenza 25
Domenica 15 marzo 2009
Assenze per malattia: la Gilda denuncia le discriminazioni per gli insegnanti
Azioni legali contro Brunetta FATTI E PERSONE La fantasiosa ipotesi del leghista Caparini
Potentini sfaticati non usano il viagra
Accanto il deputato leghista Caparini. Sopra una scatola della famosa “pillola blu”
RICORDATE La Lega Nord? Quelli, insomma, del “Noi ce l’abbiamo duro”? Dimenticate quello slogan, roba di altri tempi, di quando la Lega era “dura e pura”. Oggi, al tempo del parlamento e del doppiopetto, qualche crepa comincia a emergere, almeno stando alle ultime notizie. Sentite l’ultima. Secondo il deputato leghista Davide Caparini, presidente della Commissione bicamerale questioni generali, «il consumo di Viagra è almeno triplo nelle regioni dove la gente è abituata a lavorare, pagare, tacere». Come dire: al Sud non hanno pensieri, non lavorano dalla mattina alla sera, non devono preoccuparsi di pagare tasse, bollette e spese varie, quindi possono pensare a darsi “alla pazza gioia”. A differenza di questi poveri uomini del Nord, quelli che mandano avanti il Paese lavorando, pagando e pure tacendo. Veri martiri della causa sociale che - questa la grave conseguenza - finiscono per pagare anche tra le lenzuola. La seria analisi del deputato è stata esposta durante l’intervento agli stati generali della Lega bresciana. Caparini ha portato ad esempio le province di Brescia e Potenza. «Dal 1998 al 2005 - ha detto - in provincia di Brescia sono state consumate dalle 3 alle 4 mila pillole di Viagra ogni mille persone. Nello stesso periodo, nella provincia di Potenza, il consumo è stato di 991 pillole per il medesimo numero di persone». E ha quindi concluso: «A voi la riflessione se lavorare, pagare e tacere...», lasciando intendere che le energie profuse nel lavoro e la pressione fiscale riducono gli stimoli sessuali. Un’analisi che non fa una piega. O forse qualcuna di troppo... Antonella Giacummo a.giacummo@luedi.it
L’APPUNTAMENTO Gli amici dell’Hospice E’ PREVISTA oggi alle ore 16.30 presso l'Auditorium della Parrocchia Santa Cecilia di Potenza il Primo Incontro Ufficiale dell'Associazione Onlus Amici dell'Hospice San Carlo “Presentiamo il nostro sogno”, allo scopo di far conoscere attraverso racconti, video, riflessioni, testimonianze la vita dell'associazione all'interno del reparto. L'incontro è dedicato non solo ai membri dell'associazione, ma a tutti coloro che quotidianamente manifestano il desiderio di far parte della “famiglia” Hospice. Nel corso del pomeriggio, inoltre, verrà consegnato l'assegno, frutto del ricavato della cena sociale dell'Associazione Potentialmente Onlus, interamente devoluto agli Amici dell'Hospice. Un sogno, quindi, che è di molti. Interverranno i responsabili dell'Associazione, i responsabili del reparto, l'Associazione Amasi, l'Associazione Potentialmente Onlus, la coordinatrice volontari dell'Istituto Nazionale Tumori di Milano Paola Bignotti.
NON CI stanno gli insegnanti a tacere di fronte alle trattenute sul loro stipendio. Non ci stanno per un motivo: non è giusto pagare per le assenze causate dalle malattie, così come previsto dal decreto Brunetta. Per questo motivo, la Gilda (sindacato della scuola) ha annunciato l’avvio di azioni legali. «La Gilda - spiega Antimo Di Geronimo, coordinatore provinciale del sindacato ha sempre ritenuto intollerabile il principio secondo il quale chi si ammala deve pagare una specie di multa e in più deve rimanere chiuso in casa, come se si trattasse di un detenuto agli arresti domiciliari. Ma siccome per agire legalmente è necessario che si verifichi la lesione di un interesse, si è ritenuto di attendere che il danno si verificasse, per poi tutelare legittimamente gli interessati». Ora i tempi sono maturi, secondo Di Geronimo. E quindi gli interessati, se lo ritengono opportuno, possono rivolgersi alle sedi della Gilda per avviare le necessarie azioni legali. Il sindacato ritiene, in particolare, che «siano illegittimi “gli arresti domiciliari”, perchè limitano immotivatamente il diritto alla libertà personale dei lavoratori ammalati. Secondo i recenti orientamenti della giurisprudenza comunitaria, peraltro, è da considerarsi tempo di lavoro tutto quello che il dipendente mette a disposizione del datore di lavoro. Alla luce di ciò, e in seguito a un qualificato parere legale richiesto dalla Gilda, il sindacato in-
Un’insegnante nella sua classe
Anas, i costi dell’esternalizzazione I SINDACATI scendono in campo in difesa dei lavoratori dell’Anas, accusati - nei giorni scorsi - di non aver affrontato nella maniera giusta i disagi causati dalla neve. «Le polemiche - scrivono in una nota congiunta Cgil, Cisl, Uil, Sada, Ugl e Dirstat non riguardano i lavoratori dell’Anas che, pur non essendo interessati direttamente per l’attività del Piano neve, si sono adoperati con spirto di abnegazione e sacrificio personale, in supporto alle azioni di intervento specifiche che hanno sicuramente ridotto gli effetti negativi di un disservizio creato dall’assenza di impegno dell’impre-
vita tutti i docenti a presentare ricorso contro il decreto del ministro della Funzione pubblica, chiedendo che vengano pagate tutte le ore in più di lavoro passivo imposte con l'obbligo di reperibilità a casa». «Praticamente - ha spiegato il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio chiediamo che la libertà di
Palazzetto Coni Prezzo al ribasso NOVITA' di rilievo sono giunte nelle ultime ore in merito alla questione relativa al Palazzetto Coni di Parco Montereale. Il Coni infatti ha deciso di “ribassare” il prezzo di vendita e cessione del cespite che originariamente aveva un costo pari a duemilioni di euro e che attualmente è stato messo in vendita dal Coni per un importo pari a ottocentosettantamila euro. Una decisione importante e dalle grandi prospettive future per la struttura agonistica del capoluogo che ha ospitato per anni gare di pallacanestro, scherma, boxe, arti marziali e attività ludiche e ricreative. Il tutto grazie a una verifica fatta dai tecnici del Coni che hanno verificato lo stato dell'arte del Palazzetto Coni, in verità poco edificante, decidendo di abbassare il prezzo di vendita del cespite di Parco Montereale. Ora la palla passa al Comune di Potenza che dovrà definire tempi e modi di acquisto della struttura agonistica cittadina, ivi compresi i lavori di manutenzione straordinaria che ammontano a cinquecentomila euro, una spesa di non poco conto che potrebbe creare qualche “imbarazzo” nella Giunta Comunale del capoluogo. Le tante società che hanno utilizzato per più di trent'anni l'impianto sportivo di Montereale potrebbero avere la possibilità di ritornare a calcare i parquet e le pedane dello storico impianto agonistico cittadino, immerso
nel polmone verde di Parco Montereale e vero patrimonio storico della comunità sportiva di Potenza. Una struttura, quella di Montereale che potrebbe ben presto ritornare splendida e confortevole. Ora la decisione finale passa al Comune che nelle prossime settimane definirà i tempi e le valutazioni strutturali del Coni, in un periodo particolarmente intenso sia per le società agonistiche che della stessa municipalità cittadina. In questo senso è stato incessante il lavoro svolto dall'Assessore allo Sport del Comune di Potenza, Giuseppe Ginefra che ha lavorato meticolosamente per sollecitare prima e valutare successivamente le condizioni economiche e strutturali del cespite di Parco Montereale. L'esponente politico e istituzionale di Piazza Matteotti ha espresso il suo punto di vista in merito alla “questione Coni” affermando: “Spero la questione possa risolversi positivamente, vanno valutate le condizioni strutturali del plesso e altre situazioni. Sono convinto che la struttura anche per la sua posizione e il patrimonio storico possa ritornare ad essere un bel punto di riferimento per tutti gli sportivi del capoluogo di regione. Mi auguro che l'Amministrazione possa acquistare in tempi brevi l'immobile e dare risposte concrete ai cittadini e agli sportivi”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
sa aggiudicataria dell’appalto per il servizio sgombraneve sul raccordo SicignanoPotenza. Una organizzazione diversa e ampiamente collaudata avrebbe permesso di ottenere dei risultati sicuramente più rispondenti. A fronte delle innumerevoli richieste di personale di esercizio, sia in sede di contrattazione decentrata che in quella nazionale Anas, a oggi non si è colmata alcuna carenza seppur atavica, lasciando il compartimento privo di cantonieri e affidando a terzi il servizio “sgombraneve». I sindacati parlano di gestione confusa che penalizza utenti e lavoratori.
cui vengono privati i docenti venga retribuita, così come già avviene per altre categorie di lavoratori, ad esempio i medici e gli infermieri che sono disponibili anche fuori dall'orario di servizio in ospedale e per questo vengono remunerati. Il decreto Brunetta è fortemente discriminatorio nei confronti dei dipendenti
pubblici - ha concluso Di Meglio - e il nostro obiettivo è che i controlli sugli ammalati vengano fatti in fasce orarie accettabili, esattamente come avviene per i dipendenti privati». I docenti interessati, che lavorano in provincia di Potenza, possono fissare un appuntamento in una delle sedi Gilda di Potenza, Lauria e Senise.
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Inizia un “viaggio” tra le diverse categorie: cosa buttare e cosa salvare degli ultimi 5 anni
Il silenzio vince le elezioni Molto scarsa la voglia di parlare dell’amministrazione uscente IL “BUROCRATESE”, si sa, piace poco a chi per lavoro e per dovere si è dovuto sposare ai principi del pragmatismo. Il “dire contro” il “fare” e di mezzo solo il “non detto”. Così nessuna sorpresa se dopo un giro per negozi a chieder pareri ai commercianti sull'operato di giunta ormai alle ultime battute (ed eventuali suggerimenti da proporre a quanti si troveranno a dover occupare ad elezioni ultimate le poltrone del consiglio comunale) - il bottino si è ridotto a una valanga di “ no comment”, “preferirei non parlarne” e qualche, decisamente diplomatico “ora non ho proprio tempo”. In pochi, pochissimi si sono prestati, anche se per una manciata di minuti, a vestire i panni di giudici dell'amministrazione incontrando, però, non poche difficoltà a distinguere tra il parere di normali cittadini e quello di commercianti. E' questo il caso di Donatella Loscalzo del suo negozio di fiori ammette: «Il sindaco è stato l'unico che ha lavorato per la città dandole finalmente una smossa e mi dispiacerebbe se non dovesse essere più lui ad amministrare Potenza». Da lavorare, e tanto, ci sarebbe per l'intera categoria; aggiunge poi la signora Donatella: «qualcosa andrebbe fatta per chi ha dei
Da sinistra Donatella Loscalzo, Andrea Zirpo, Mimmo Brindisi e Anna Della Luna (Foto Andrea Mattiacci)
negozi nel centro storico e molte misure andrebbero riviste come quella di chiudere la zona al traffico». Lasciato il negozio della signora ed attraversata la strada ad offrirsi volontario è Andrea Zippo. Da Andrea nessuna parola buona su quanto fatto in questi anni da giunta e sindaco. «Non sono stato per niente contento spiega - è stato sprecato tanto denaro in strutture inutili ed impensabili come quella del ponte attrezzato o del Serpentone». Poi il parere da commerciante: «l'ammini-
strazione ha puntato ad agevolare alcune zone della città come quella del Gallitello. Gli esercizi commerciali lì situati ne hanno sicuramente guadagnato a discapito di altri compresi anche quelli che si trovano al centro storico». Poi le richieste. «Al prossimo sindaco - dice - chiederei di attivarsi per la nostra categoria, che al pari di altre risente della particolare situazione di crisi, magari con agevolazioni nei momenti difficili o delle agevolazioni sulle tasse comunali». Problemi questi che andrebbero
invece affrontati a livelli più alti, ammette Mimmo Brindisi che aggiunge: «crediti agevolati e sostegni economici non sono di competenza di una amministrazione comunale alla quale invece si potrebbero chiedere magari tasse più basse per gli esercizi commerciali. Anche la stessa attenzione alla manutenzione della città potrebbe incentivare il commercio di quelle attività che si trovano in aree meno centrali, penso per esempio ad un bel parco o ad una bella zona verde». Poco da chiedere all'ammini-
strazione anche per Anna della Luna che dice: «la flessibilità negli orari di apertura dei negozi ha permesso di poter organizzarsi come meglio si crede recuperando soprattutto anche quelle fasce di clienti che per lavoro sono costrette a concentrare gli acquisti in ore della giornata spesso scomode». Per la signora Anna c'è però sempre da migliorare: «I commercianti talvolta hanno anche bisogno di aiuti tenendo presente che, alla fin fin dei conti, sono titolari di piccole imprese. Problemi prettamen-
te economici interessano altri enti ma non il comune che però, dal canto, suo potrebbe impegnarsi valorizzando al meglio tutte le aree della città dal punto di vista estetico ma anche della comodità; manutenzione ma anche più parcheggi dove si può». Più concreto il discorso di Cesare Cammarota. «Il comune se in possesso di più risorse potrebbe ripartirle tra più tipologie di attività - spiega avendo un occhio per tutti vista anche la difficile situazione di crisi». Anna Musacchio
Si tratta di Alberto Iuzzolino, Gaetano Baldassarre e Filippo Scivoli
Le Primarie di “Cuorimuresi”: sono tre i candidati MURO LUCANO - Mancano solo sette giorni all'elezione primaria promossa dall'associazione Cuorimuresi per designare il candidato sindaco di una lista che concorrerà alle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale di Muro Lucano il 6 e 7 giugno 2009. L'associazione, al fine di promuovere la partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale di Muro Lucano, contribuire a operare scelte utili e condivise per il “bene comune”, due settimane fa con un manifesto pubblico affisso quasi d'ovunque e in tutte le attività ed esercizi commerciali di Muro Lucano, aveva indetto l'elezione primaria. All'invito di Cuorimuresi di promuovere una lista al di fuori dei soliti schemi convenzionali e dei partiti politici hanno fatto seguito diverse candidature. Le candidature sono state aperte a tutti cittadini, eccetto per le persone per le quali sussistano i motivi di inammissibilità alla carica di sindaco previsti dalle leggi vigenti, per le persone che abbiamo ricoperto cariche governative politiche-istituzionali (sindaco, assessori comunali, presidente del consiglio comunale, consigliere regionale, consigliere provinciale, assessori regionali, assessori provinciali, deputati al parlamento nazionale ed europeo), e i cittadini che abbiamo avuto condanne definitive, e che abbiano a proprio carico sentenze fallimentari. I Candidati che hanno risposto all'invito di Cuorimuresi e che partecipano alla elezione primaria per la designazione del candidato a Sindaco di una lista promossa da Cuorimuresi e che parteciperà alle elezioni am-
ministrative del 6 e 7 giugno 2009 sono: Baldassarre Gaetano 47 anni originario di San Severo di Foggia membro dell'Osservatorio della Regione Basilicata della Legalità Ambientale, Iuzzolino Alberto 34 anni lavoratore dipendete, laureato in Informatica presso l'Università degli studi di Basilicata a Potenza, Scivoli Filippo 50 anni maresciallo dei Carabinieri e studente della facoltà di Giurisprudenza di Perugia. La elezione primaria prenderà vita nella giornata di domenica 22 marzo 2009. Si potrà votare dalle 9 alle 20 presso un solo seggio elettorale: presso la sala consiliare del comune di Muro Lucano adiacente alla Piazza Don Minzoni. Possono partecipare alla consultazione tutti gli elettori del Comune di Muro Lucano, coloro che compiono 16 anni entro il 7 giugno 2009, gli stranieri comunita-
ri e i cittadini di altri Paesi in possesso di permesso di soggiorno residenti nel territorio comunale che dichiarino di sostenere alle elezioni amministrative il candidato che otterrà il maggior numero di preferenze. Nel momento del voto gli elettori devono esibire ad uno dei membri del seggio un documento di identità, compilare un modulo di partecipazione e di iscrizione all'associazione Cuorimuresi, dichiararsi elettori della Lista promossa da Cuorimuresi, versare un contributo di iscrizione all'Associazione Cuorimuresi e per la copertura delle spese organizzative delle primarie di 1 euro. A vigilare sulla elezione sarà il Collegio dei Garanti composto da: Cosimo Ponte, Confuorti Vincenzo, Di Gregorio Vincenzo, Paolino Rosanna, Cavallo Pietro (referente candidato Filippo Scivoli), Cardillo Vito (referente candidato
Liberali e Pdl TOLVE - Si terrà oggi, presso la sala Venezia, in via Roma, con inizio alle 17, un convegno dal titolo: “Il contributo dei Popolari Liberali alla costruzione del PDL”. I lavori saranno introdotti da Antonello Grignetti, coordinatore zonale dei Popolari Liberali di Carlo Giovanardi. Sono previsti, inoltre i contributi di Camillo Naborre, presidente regionale dei Popolari Liberali, e di Franco Mattia, vice presidente del Consiglio Regionale di Basilicata. Le conclusioni sono state affidate al senatore di Forza Italia verso il Pdl, Vincenzo Taddei.
Sopra Filippo Scivoli. Accanto Gaetano Baldassarre e Alberto Iuzzolino
Baldassarre Gaetano) e Pucillo Gianni (referente candidato Iuzzolino Alberto). Notificati i candidati il presidente del Collegio dei Garanti ha dato il via alla campagna elettorale che terminerà la mezzanotte di venerdì 20 marzo prossimo. Tutte le informazioni relative alla primaria e le eventua-
li disposizioni emanate dal Collegio di Garanzia, sono pubblicate in apposite sezioni dei siti web http://www.cuorimuresi.it e http://cuorimuresi.blogspot.com. Ulteriori informazioni possono essere richieste al recapito 3339202288. Carmine Pepe
Al via il corso di frutticoltura biologica POTENZA - Partirà domattina, dalle 9, il corso universitario sulla “frutticoltura biologica”, organizzato e curato dal Dipartimenti di Scienze dei sistemi colturali forestali e dell'ambiente della facoltà di Agraria dell'Università di Basilicata. A curare questo importante corso universitario, componenti della commissione, saranno i docenti Xiloyannis Cristos, Nuzzo Vitale, Dichio Bartolome e Maria Assunta Palese, con il presidente Giuseppe Celano. Nel corso sono incluse alcune esercitazioni e visite ad aziende “biologiche” con impianto di trasformazione e attività di compostaggio presso Campus Macchia Romana. Un programma molto vasto a variegato, dall'agricoltura biologica con aspetti statistici, normativi europei e nazionali fino alle associazioni di con-
trollo, con procedura di certificazione di processo e di prodotto. Si parlerà poi di “Agroecosistemi”, le generalità, omeostasi, biodiversità e il funzionamento dell'agroecosistema, a cui si aggiungeranno i sistemi protettivi naturali (aree rifugio e siepi). Il corso si baserà anche sulla qualità dei prodotti biologici con il confronto del sistema di produzione convenzionale,vocazionalità pedoclimatica (fattori climatici e pedologici, scelta della varietà e del portinnesto) Inoltre, i partecipanti si cimenteranno anche nella coltivazione biologica di olivo, vite, drupacee, pomacee, agrumi, kiwi e piccoli frutti. Il corso infine prevede lezioni frontali in aula, interventi di esperti del settore ed un esame finale. Claudio Buono
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Avigliano All’unanimità il consiglio comunale si pronuncia sugli screening di zona Frusci
Permesso Eni, chiesta chiarezza Sull’Ici, l’assemblea consiliare deciderà i nuovi valori AVIGLIANO – Alla fine hanno pacificato. Maggioranza e opposizione si sono trovate concordi sui due punti politici che avevano tenuto banco nelle settimane precedenti al consiglio comunale. L’altro ieri sera l’assemblea cittadina ha votato, all’unanimità, due deliberati in materia di sondaggi petroliferi e Ici. Il primo punto ha incassato un indirizzo politico, non una determinazione. A proposito dell’imposta sugli immmobili, invece, è stata presa la decisione di individuare i nuovi valori dei terreni fabbricabili, cosa che farà il consiglio e non più la giunta comunale. Il primo impegno riguarda i sondaggi per la ricerca di idrocarburi richiesti dall’Eni sul territorio comunale di Avigliano. Intorno a questo punto, nei mesi scorsi era scoppiato un “caso” nel quale era stato trascinato il sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi (Pd), accusato dagli am-
La sede del municipio e, a lato, la cartina dell’area “Frusci”
bientalisti di aver acconsentito al progetto Frusci attraverso il cosiddetto silenzio-assenso. Nei giorni seguenti, il caso fece scoppiare polemiche, tanto da portare l’opposizione di centrodestra a chiedere e ottenere, nel consiglio di venerdì, un impegno a perseguire con «chiarezza e trasparenza» soprattutto in quelle materie
di interesse fondamentale per la comunità: ambiente e paesaggio, in questo caso. In particolare, il consiglio con voto unanime ha chiesto alla Regione Basilicata massima chiarezza su tutti i passaggi che riguarderanno le operazioni di screening e tutte le fasi nelle quali si dispiegherà il permesso Eni. Nell’aggiornare il consi-
glio circa la fase ufficiale di screening che “non ancora è stata avviata”, Tripaldi ha ricordato che in seguito alla richiesta di parere dell’Eni il comune ha emesso una nota ufficiale nella quale ricordava all’ente nazionale idrocarburi e alla Regione l’insufficienza di elementi per poter fornire il parere ambientale richiesto. Tripaldi ha parlato di
«speculazioni elettorali» in questa vicenda, dal momento che le organizzazioni ambientaliste a capo della contestazione «si trovano in competizione per le prossime elezioni amministrative». Il centrodestra tuttavia ha biasimato il comportamento dell’amministrazione comunale «troppo distratta, che dimentica troppo spesso le cose» (Gianturco), quindi «non è ammissibile non essere a conoscenza di quelle che accade nel comune» (Tommaso Coviello). Il consigliere Lorusso (Insieme per Avigliano) ha invece denunciato il fatto che «capigruppo e consiglio comunale» erano completamente all’oscuro del progetto Frusci. «Non possiamo consentire - ha detto che argomenti così importanti vengano appresi dalla stampa e non dagli organismi preposti». Chiarezza e trasparenza sulle operazioni di screening è stato chiesto anche dai consiglieri di maggioranza, Leonardo Si-
leo e Francesco Coviello, entrambi della lista Uniti nell’Ulivo, ma espressione rispettivamente del Ps e dell’Udc. Voti unanimi ha ottenuto anche il deliberato in materia di accertamenti Ici sulle aree fabbricabili relativi all’anno 2003. Tutte le forze politiche, attraverso gli interventi dei consiglieri Gianturco, Francesco Coviello (colui che ha dato impulso alla vicenda degli accertamenti), Lorusso, Tommaso Coviello, Maio e Tripaldi, hanno concordato che il tributo è dovuto anche sulle aree fabbricabili, e che quindi nella prossima seduta consiliare si procederà a fissare il valore delle aree tenendo conto delle specificità esistenti nelle varie zone del territorio comunale. Per gli avvisi già emessi, invece, continua l’opera di revisione così come stabilito dalla delibera di giunta comunale del 22 gennaio e ribadito anche nel consiglio di ieri. Gianni Sileo
Pignola Il fagiolo rosso protagonista di uno speciale su Rai3
Promozione e sviluppo grazie al prodotto “tipico” PIGNOLA - Baciato dal sole ieri mattina il fagiolo rosso scritto di Pantano, protagonista del servizio del settimanale del Tg3 regionale che andrà in onda sabato prossimo alle 12.20. Per presentarlo al meglio, all’esterno dell’azienda “Ferretti”, allestito un tavolo con i piatti preparati dallo chef Rocco Giubileo dell’unione regionale cuochi lucani. Sapientemente cucinati e presentati, un zuppa vegetariana con fagioli, broccoli, cacio ricotta e peperoni cruschi; i classici cavatelli; tomacelli di maiale su crema di fagioli con olio e rosmarino e per finire, tortino di mandorle con marmellata di fagioli. «La buccia è così sottile - sostiene Giubileo - da permettere una rapida cottura, ma a fuoco lento, per evitare che si sfaldi. Il gusto delicato lo rende particolarmente versatile e gradito anche ai palati più esigenti o ai bambini che, solitamente, non sono amanti dei legumi». Ci dicono poi che il piatto della tradizione contadina era la zuppa di fagioli, patate e sedano. «Le caratteristiche organolettiche di questo prodotto - spiega Enza Rosa, agrotecnico dell’Alsia Panta-
no, azienda sperimentale dimostrativa - sono conferite dal terreno di medio impasto, dall’altitudine e dalla caratteristica principale della pianta che, essendo rampicante, presenta un frutto non a contatto diretto con l’umidità e i batteri presenti nel terreno. Questo fa si che i fagioli inizino ad asciugarsi già sulla pianta, riducendo i tempi di stagionatura successivi alla raccolta, ma rende necessaria una manodopera maggiore per la sistemazione delle canne su cui le piante si arrampicheranno e la successiva rimozione delle stesse per la raccolta». Tramite l’ateneo di Basilicata si sta ora effettuando la tipizzazione morfologica del seme. E’ necessario, infatti, che il prodotto sia omogeneo e che le tecniche colturali siano rispondenti al disciplinare di produzione fornito agli agricoltori dai tecnici dell’Alsia. La semina viene fatta tra aprile e maggio, la raccolta tra settembre e ottobre. La resa attualmente è di circa quaranta quintali per ettaro e se ne producono circa ottanta in totale. Per il momento sarà possibile soltanto una vendita diretta e la produzione si limita a un surplus familia-
re, ma si può ragionevolmente pensare di incrementarla fino a due o trecento quintali con l’obiettivo futuro di creare un punto di conferimento e di vendita. Bruno Albano, presidente della pro loco “Il Portale” di Pignola, parla di un prodotto di nicchia che deve diventare un attrattore per il territorio pignolese. Gerardo Ferretti, in qualità di presidente della comunità montana Alto Basento afferma: «Siamo sul crinale di confine tra discorso culturale e commerciale. Come comunità montana il nostro apporto è stato a monte. Siamo riusciti a dare linfa al presidio dell’Alsia che rischiava di chiudere i battenti, e lo abbiamo fatto sostenendo diverse linee di intervento. Sei le azioni finanziate, tra cui il progetto di recupero dei fagioli e degli antichi cereali. Ciò ha permesso la conversione di un’azienda con 140 ettari di terreni, per la gran parte irrigui, da zootecnica in agricola sperimentale dimostrativa. Sono poi stati bravi loro ad agganciarsi al territorio, avviando una serie di partenariati con enti e associazioni». Quando nacque l’idea di recuperare gli antichi semi e di valorizzarli, anche per dare nuovo impulso alla
L’allestimento per le riprese dello speciale televisivo sul fagiolo di Pantano
coltivazione nella piana di Pantano, era novembre 2008 ed è incredibile come in pochi mesi il progetto sia progredito. Dopo l’iscrizione del fagiolo rosso scritto pantanese nell’elenco dei prodotti tradizionali, si è proceduto alla creazione di un’associazione di produttori e ad una di agricoltori custo-
di. L’associazione è nata per indirizzare i coltivatori, seguendoli in un percorso di rilancio che attraverso l’occhio del fagiolo guarda ad un progresso colturale a cui possa fare seguito uno sviluppo di tipo culturale, turistico e occupazionale. Simona Brancati
Pietragalla L’ultima assemblea dell’Avis traccia il consuntivo delle attività e programma la stagione di solidarietà
Ogni anno crescono le donazioni di sangue PIETRAGALLA - Nella recente assemblea ordinaria annuale dell’Avis comunale di Pietragalla oltre all’approvazione dei bilancio consuntivo del 2008 e preventivo del 2009 è stato presentato anche il programma delle attività previste per il corrente anno che si affiancano alle donazioni di sangue previste con cadenza mensile. In tal senso nel corso dei prossimi mesi e in particolare durante la stagione estiva saranno organizzate varie attività: il teatro in piazza Maggio in dialetto pietragallese e in dialetto napoletano, l’autoraduno delle Fiat
500. Ancora, il centro estivo per bambine e bambini di scuola materna ed elementare (che nella prima edizione del 2008 ha avuto un rilevante successo
di partecipazione), la festa di Halloween (in autunno), il musical intitolato “Paulus”, il presepe vivente nel periodo natalizio e tutta una serie di gite a scopo artistico. Si tratta quindi di un programma variegato che si sviluppa in varie direzioni. Inoltre nel corso dell’assemblea si è ripercorso anche l’andamento delle donazioni a partire dal 1999 anno di fondazione della sezione di Pietragalla dell’associazione volontari italiani del sangue e fino al 2008. Il trend che si è sviluppato ha avuto un andamento assolutamente cre-
scente, partendo da un numero di 55 donazioni nel 1999, 67 nel 2000, 65 nel 2001, 103 nel 2002, 96 nel 2003, 90 nel 2004, 118 nel 2005, 129 nel 2006, 146 nel 2007 per raggiungere il massimo storico nel 2008 con 151 donazioni. Dunque si tratta di risultati assolutamente rilevanti per una comunità piccola come quella pietragallese che sta a indicare il grande senso di responsabilità e solidarietà verso i più bisognosi che caratterizza la gente del posto. Antonio Bevilacqua
BREVI Alcool e denunce Ancora c’è chi si mette alla guida con poca prudenza, per sè e per gli altri. A Vaglio di Basilicata, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Acerenza e quelli della locale stazione hanno denunciato quattro giovani che sono risultati positivi al test, che ha indicato un livello di alcool superiore ai tassi consentiti dalla legge. Come da procedura, ai quattro ragazzi sono state sequestrate le patenti per la guida.
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Conferenza stampa di Roccaldo Osanna candidato a sindaco della lista civica “Nuova Venosa”
«Rinnoviamo il modo di fare politica» VENOSA - E' iniziata ufficialmente nella cittadina oraziana la campagna elettorale. I primi a rompere indugi e tatticismi gli aderenti al Comitato cittadino “Nuova Venosa”. Si sono presentati ai nastri di partenza della gara, che mette in palio Palazzo Calvini, presentando nella sala convegni dell'Hotel Orazio di Venosa il candidato sindaco, i principi ispiratori del programma elettorale e le forze che sostengono la lista. Come si ricorderà tra gli obiettivi del Comitato cittadino, quelli di promuovere iniziative finalizzate a migliorare la qualità della vita, la tutela dei diritti dei cittadini e lo sviluppo civile, a stimolare e controllare l'operato delle istituzioni. «Ci siamo resi conto che per attuare il nostro progetto non è più sufficiente denunciare i problemi dei cittadini, ma occorre scendere in campo attivamente -
ha detto Biagio Bellusci, presidente del Comitato Occorre un rinnovamento totale nel modo di fare politica che faccia crescere la nostra splendida città economicamente e politicamente. Ci vogliono persone serie con idee innovative». Per interpretare le istanze di rinnovamento e cambiamento della comunità locale il Comitato cittadino ha individuato Roccaldo Osanna, dirigente medico della crdiologia emodinamica del S.Carlo di Potenza, per le sue qualità di «persona pura, semplice, seria e leale, forte di ideali, amata e stimata dalla gente comune». L'incontro con la stampa ha consentito al candidato sindaco di esporre le motivazioni che lo hanno indotto ad accettare l'invito e ad illustrare i principi ispiratori della sua attività nel breve medio-termine. «É nettamente percepibile nella nostra comunità (e
non solo) una richiesta forte di reale cambiamento delle modalità di gestire la Cosa pubblica. Molta parte dell'opinione pubblica chiede una svolta nel governo della città, chiede di modificare gli antichi “rituali” della politica - ha sottolineato Roccaldo Osanna, Siamo di fronte ad uno scollamento sostanziale tra i “palazzi” della politica e la società civile; quella politica mortificata dai bizantinismi, dai tatticismi, dalla autoreferenzialità che finisce inevitabilmente per allontanarsi dalle esigenze della gente e dai reali problemi e a questi non fornisce risposte adeguate». Il candidato sindaco ha messo sul tappeto i problemi che caratterizzano la crisi che la città vive: l'antico isolamento mai definitivamente risolto; la fuga di molti giovani; la perdita di servizi e strutture pubbliche; l'impoverimento del si-
stema economico e d'impresa, l'assenza di una articolata politica di investimento in cultura e per la valorizzazione del nostro patrimonio artistico ed archeologico. Problemi causati dalla mancanza di un progetto politico e di sviluppo di ampio respiro. Non mi appartiene la facile demagogia e la superficialità delle analisi ed in tal senso non intendo attribuire agli amministratori uscenti tutte le responsabilità, ma è indubbio che a Venosa, oggi, molti esprimono grande delusione nei confronti del loro operato. ha sottolineato Roccaldo Osanna - Perchè si possa cominciare a dare una risposta concreta ai problemi di Venosa non vi è che la strada del radicale cambiamento». Un cambiamento che passa attraverso il rinnovo della classe dirigente, che comprenda «uomini e don-
Osanna (a sinistra) e Bellusci
ne che nella vita hanno conquistato stima e rispetto, professionisti e lavoratori capaci ed onesti, persone in grado di aggregare e di guidare, di saper interpretare correttamente le norme e di rispettarle, dotati di coraggio nell'affrontare scelte anche impopolari nel breve periodo, ma vincenti nel futuro meno immediato». Sostengono il candidato-sindaco anche il “Azzurro Donne”, un gruppo di iscritti a “Forza Italia” un
gruppo di iscritto ad Alleanza Nazionale, il Comitato “Pro Ospedale Venosa”. 2Un progetto Molto curata anche la scenografia. A fare da colonna sonora alle immagini dell'immenso patrimonio artistico-monumentale di Venosa, che scorrevano in fondo alla sala, l'invito (dalla Turandot di Puccini) “Nessun dorma!” con il grido augurale finale “All'alba vincerò”. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
Genzano L’avvocato del padre spiega il caso. Per domani è previsto il trasferimento a Matera
«Trattate i ragazzi con umanità» La singolare storia di due bambini affidati a un istituto GENZANO DI LUCANIA - Domattina, due fratellini (rispettivamente 13 e 9 anni) verranno prelevati dalla loro famiglia ed accompagnati a Matera presso un centro di accoglienza. Si tratta dell' esecuzione di un decreto emesso dal Tribunale dei Minorenni di Potenza il quale, in data 16 gennaio 2009, «ordina l'immediato ricovero dei minori sopraccitati in idonea struttura a cura degli operatori sociali del Comune di Genzano di Lucania». La sentenza giunge dopo un'iniziale rifiuto (datato 27.06.08) dello stesso Tribunale alla richiesta di allontanamento da parte del Pmm, quest'ultima motivata da una «situazione di forte conflittualità della coppia genitoriale e dalla condizione di scarso accudimento di entrambi i minori i quali - si legge nel documento - risultano essere poco seguiti sia sotto il profilo materiale che scolastico». Al provvedimento si oppone fermamente Rocco Di Bono, avvocato al quale il padre dei bambi-
Una panoramica di Genzano di Lucania
ni si è affidato per cercare di evitare tale misura cautelativa estrema. Le motivazioni addotte dal legale nella richiesta di annullamento inoltrato alla Corte d'Appello del Capoluogo, sono supportate da argomentazioni
ferree che si ancorano a norme di validità internazionale: quelle della “Convenzione Europea per la Salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà Fondamentali”. Due, in particolare, i punti de-
boli del decreto che l'avvocato Di Bono porta all'attenzione del Giudice. Innanzitutto, l'ordinanza di allontanamento coatto dei due minori è priva di un “termine di durata”, e già questo è in evidente contrasto con la “Convenzione” (una sorta di meta-legislatura a salvaguardia dei diritti dell'uomo) secondo la quale «l'esperienza dimostra che laddove l'affidamento in Comunità si protragga nel tempo, molti minori rischierebbero di non riuscire più a recuperare una vita familiare al di fuori della stessa: di conseguenza, l'assenza di un limite temporale a siffatto affido non è in nessun caso giustificata». In secondo luogo, Di Bono contesta la mancata valutazione delle alternative possibili all'affidamento dei ragazzi (i quali, tra l'altro, dopo l'ordinanza non sono stati neanche ascoltati da chi di competenza) ad un Istituto. Propone invece (sempre attenendosi a precisi articoli legislativi) che «una soluzione di tipo endofami-
liare entro la cerchia di parenti estranei alle dinamiche conflittuali dei genitori venga presa in considerazione». Ciò tradotto in termini più alla portata di tutti, sta a significare che, ad esempio, alcuni zii di primo grado residenti in paese sarebbero ben lieti di prendersi cura dei due ed è assurdo negare loro a priori tale possibilità. «Ma a quanto pare - incalza l'avvocato nel raccontarci la vicenda negli uffici di preposti ci si limita a “leggere carte” con freddezza, dimenticando che si ha a che fare con ragazzi già molto provati, i quali andrebbero trattatati innanzitutto con umanità». Cosicché nel concludere, egli, contesta fermamente questo ostinarsi a voler procedere prima ancora che arrivi risposta della Corte d'Appello. Ed anticipa che domattina i Servizi sociali si troveranno di fronte ad un gesto di protesta eclatante da parte dei familiari dei due bambini. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it
Il primo cittadino: «E’ il tempo per pensare al progetto della casa della saluta»
Sanità a Lavello: l’appello di Annale LAVELLO - Si torna a parlare di sanità all'indomani del cambio della guardia e delle trasformazioni in seno alle aziende saniterie. Arriva da Lavello e dal primo cittadino Antonio Annale uno di primi segnali di presenza e di attenzione per le problematiche sanitarie locali. «Con la nomina dei direttori amministrativo e sanitario dell'Asp - fa sapere Antonio Annale in un comunicato -, a cui vanno i miei più sentiti auguri e un proficuo lavoro, si sono create tutte le condizioni per iniziare un nuovo percorso della sanità in Basilicata». «Mentre si discute se è giusto che il San Carlo di Potenza si doti della radiotera-
pia a scapito del Crob di Rionero, e noi sindaci dell'ex Asl 1 di Venosa attendiamo invano l'appuntamento chiesto all'Assessore Regionale alla Sanità a tal proposito, rimangono ancora aperti molti altri problemi». «Mi aspetto - ribadisce il primo cittadino .- al più presto che il Direttore Generale convochi la conferenza dei sindaci per ripartire da quanto già posto in essere dalla precedente assise della Asl 1 di Venosa, ad iniziare dal progetto a Lavello della“Casa della Salute”, così come deliberato a luglio del 2008 dalla conferenza dei sindaci del Vulture-Alto Bradano, e per affrontare nodi ancora aperti come la
riorganizzazione della medicina territoriale, la questione del 118, una nuova metodologia per l'analisi e la misurazione del fabbisogno di prestazioni specialistiche, riaprire il capitolo chiuso da molto tempo circa le convenzioni da parte dell'azienda e i laboratori privati di analisi per dare risposta al fabbisogno residuo non soddisfatto». «A tal proposito - commenta Annale - ricordo che a Lavello è presente un solo centro prelievo pubblico, che effettua circa 83.500 prestazioni annue, “sicuramente insufficienti a garantire la domanda che si orienta verso strutture esterne o extraregionali” fonte Re-
gione 2008». «La stessa Regione Basilicata dichiarava, nel gennaio del 2008, che vi è un limite della operatività del predetto centro prelievi che trasporta i campioni presso i laboratori dei presidi ospedalieri di Venosa e Melfi, i quali ultimi, per insufficienza di risorse umane, tecnologiche ed economiche, non possono incrementare la propria attività». «Ciò che emerge - conclude - invece dalla competente commissione aziendale, ex Asl 1, nel verbale del 1° dicembre 2005, e che il Comune di Lavello ha un fabbisogno annuo di circa 224.000 prestazioni di diagnostica di laboratorio, ben al di so-
La struttura dove dovrebbe nascere la “Casa salute” di Lavello
pra delle 83.500 che attualmente si effettuano». «Quindi ritengo che quanto sopra descritto rappresenta un'esigenza contingibile ed urgente di una comunità, di circa 14 mila
abitanti che aspetta risposte ormai da troppo tempo che non può più essere tenuta ai margini della sanità in Basilicata». Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
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RIONERO IN VULTURE RIONERO - In tempi di crisi una buona notizia arriva dalla cittadina di Rionero in Vulture. La banca Popolare del Mezzogiorno ha inaugurato nella mattinata di ieri la sua nuova sede. La strada è sempre la stessa, la frequentatissima via Galliano, solo pochi metri più in là. Uno spostamento significativo perché dettato dalla necessità di avere spazi più ampi, segno inequivocabile di crescita anche e soprattutto per la comunità cittadina e del Vulture. A dieci anni dal suo insediamento a Rionero i cambiamenti sono stati tanti. Prima come banca Popolare del Materano, oggi, dopo la fusione con la banca Popolare di Crotone come banca Popolare del Mezzogiorno e affiliata al noto gruppo bancario banca Popolare dell'Emilia Ro-
Banca popolare del Mezzogiorno di Rionero Una nuova sede nel segno della continuità Alcune immagini del taglio del nastro della Banca Popolare. A sinistra il sindaco Maruggi e Lupo. A destra i cittadini che hanno preso parte alla inaugurazione
magna. l'istituto conta circa 18.000 soci e quasi 200.000 clienti. «Questa apertura ha un forte valore simbolico ed è un grande momento di orgoglio» afferma il direttore generale Giampiero Maruggi nel discorso di inaugurazione. «Nel '99 quando aprimmo a Rionero eravamo
una banca di 20 sportelli, ci affacciavamo in punta di piedi in Regione. Aprire a Rionero non era un'impresa semplice. In questi anni abbiamo avuto invece la necessità di trasferirci in un posto più grande, è il segno di un successo territoriale». Un lavoro lungo e complesso che ha visto prota-
gonista anche il direttore di filiale Vincenzo Di Maio. «Abbiamo costruito mattone su mattone la nostra banca che ha sempre avuto al centro il cliente» prosegue Maruggi «la scommessa è quella di continuare mantenendo il nostro modello e magari incontrarci tra altri dieci anni per celebrare un nuo-
Rapolla Il sindaco Sonnessa parla del provvedimento
«Nuovi insedianti residenziali nel regolamento urbanistico» RAPOLLA - L'amministrazione comunale della cittadina dell’hinterland del Vulture, guidata dal sindaco Michele Sonnessa, sin dal suo insediamento avvenuto nel giugno 2007, è impegnata in un lavoro costante per definire il nuovo "regolamento urbanistico", mirato a delineare una realtà insediativa unica di centralità intercomunale. «Nel nuovo regolamento urbanistico - ha detto il sindaco Sonnessa - dal punto di vista insediativo, pur se l'orientamento generale è rivolto verso la riqualificazione della città esistente, si prevede un più adeguato dimensionamento e la localizzazione di nuovi insediamenti residenziali. I fabbisogni residenziali nuovi e pregressi - continua il primo cittadino - dovranno assestarsi all'interno di una crescita fisiologica, quindi non tanto riferiti ad un ipotetico fabbisogno, ma come concreta offerta ad una possibile domanda e di un’adeguata disponibilità a richie-
BARILE, PARLA DI TOLVE «A rischio l’approvazione del bilancio» «La grave crisi economico-finanziaria in cui versano gran parte dei comuni è dovuta a scelte inopportune del Governo centrale quali, l’inadeguata copertura del mancato gettito derivante dall’ abolizione dell'ici sulla prima casa, il taglio dei trasferimenti erariali e dei fondi destinati alle politiche sociali, la riduzione del fondo per gli investimenti”. Lo afferma in una nota l’assessore al Bilancio del Comune di Barile Francesco Di Tolve . «Oggi a pochi giorni dall’approvazione del bilancio di previsione la situazione appare quanto mai preoccupante e il rischio che molti comuni non lo adottino nei tempi previsti è quasi scontata. Ciò che desta maggiore preoccupazione – continua - è l’atteggiamento del Governo che senza alcuna comunicazione ufficiale taglia indiscriminatamente le spettanze del fondo ordinario»
ste già esistenti. Il modello di assetto urbanistico messo a punto – sostiene il sindaco Sonnessa – tenta di ricondurre uno spazio urbano “entro i confini” la cui forma insediativa scaturisce da una continua dialettica con il paesaggio ed i segni che il processo di stratificazione storica ha lasciato sul territorio, in buona sostanza il progetto del territorio e della città rispetta la qualità e la quantità con la conservazione dei pregi e
MELFI - Su iniziativa del consiglio dell’ordine degli avvocati del foro di Melfi, presso la sala consiliare del municipio, ieri si è discusso del nuovo codice del consumo. Al convegno hanno peso parte docenti e ricercatori universitari, giuristi. «Il codice del consumo – spiega il docente ordinario dell’Università di Camerino, Rocco Favale – fa parte di una rosa di codici chiamati di settore. Abbiamo per esempio il codice delle assicurazioni, sulla privacy. Tra gli altri, appunto, il codice del consumo che ha come scopo nella teoria la tutela del con-
l’eliminazione dei difetti presenti nella città esistente. Il modello che si propone – ha concluso il sindaco non vuole presentarsi con disegni alternativi alla città consolidata ma come completamento della stessa seguendo direttrici di sviluppo già tracciate sul territorio, il fine non è altro che il miglioramento dell’assetto urbano esistente». Il nuovo regolamento urbanistico che si sta approntando per Rapolla si propo-
ne di raggiungere i seguenti obiettivi: completare ed adeguare il sistema della viabilità urbana in funzione al nuovo assetto urbano; riqualificare e migliorare gli ingressi alla città, attraverso il criterio della gerarchizzazione visiva e funzionale degli assi (viale, percorsi pedonali, rotonde, percorsi ciclabili ecc.); recuperare, salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico artistico e monumentale; guidare il processo di riqualificazione, ristrutturazione e completamento nei tessuti di recente formazione; garantire l’attuazione delle previsioni urbanistiche residue, ricorrendo anche a forme di attuazione diretta. «Tutto quanto preannunciato – ha precisato il sindaco Sonnessa – rappresenta soltanto una prima sintesi necessaria ad individuare gli obiettivi principali ed una anticipazione degli elementi fondamentali costituenti la proposta progettuale». Michele Rizzo provinciapz@luedi.it
vo successo». «Alcuni clienti hanno espresso timore per l'espansione territoriale» spiega poi il vicepresidente della banca del Mezzogiorno Nicola Lupo «ho risposto loro citando le caratteristiche della nostra banca: elasticità, dinamismo e capacità di comprendere le esigenze della clientela». L'augu-
Operazione della Polizia
Ritrovato trattore rubato MELFI - Continua senza sosta l’opera di prevenzione del crimine da parte degli agenti del commissariato di Melfi diretti dal dirigente Mario Russo. Dalle prime luci dell'alba fino al tardo pomeriggio di venerdì 13 marzo, gli agenti di polizia della città di Federico II sono stati impegnati in una vasta attività di controllo del territorio tesa anche al rinvenimento di macchine agricole indebitamente asportate in località S.Nicola di Melfi. L'operazione, supportata da una pattuglia elitrasportata del reparto volo della Polizia di Stato di Bari e da tre equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine della Questura di Potenza, è stata diretta dal Dirigente del Commissariato di Melfi Mario Russo, ed ha interessato oltre la zona di S.Nicola parte del territorio della Murgia. L'iniziativa, inserita nel quadro dei servizi di controllo straordinari del territorio disposti dal Questore di Potenza Romolo Panico, si è conclusa con il rinvenimento di un trattore rubato in località S.Nicola di Melfi nel 2006 con relativa denuncia per il suo attuale possessore.
Arresto dei carabinieri
Sorpreso a passeggiare ma era ai domiciliari Passeggiava tra le vie di Rionero, incurante del fatto che era sotto il regime degli arresti domiciliari. Per questo i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Melfi e quelli della locale stazione hanno tratto in arresto un pregiudicato del posto per evasione. I militari dell’arma inoltre, hanno denunciato un 59enne per omessa denuncia di armi. Nella circostanza è stata sottoposta a sequestro una pistola beretta, detenuta illegalmente dall'uomo. A Vaglio Basilicata, i militari dell’arma del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di acerenza e quelli della locale stazione hanno denunciato quattro giovani per guida in stato di ebbrezza, procedendo al contestuale ritiro dei documenti di guida. Ad Acerenza e San Chirico Nuovo altre due persone, sono state denunciate, a vario titolo, per lesioni personali, minacce gravi e porto di oggetti atti ad offendere.
Melfi, “Codice del consumo” Confronto tra avvocati sumatore. Nella pratica questa tutela dipende dal consumatore stesso, ma anche dalla società e dall’apparato burocratico». I lavori sono stati seguiti dalla gran parte degli avvocati del foro di Melfi che hanno ottenuto quattro crediti formativi normalmente rilasciati al termine di questi
convegni. «Le principali modalità contrattuali inerenti i contratti dei consumatori – commenta la ricercatrice dell’Università del Molise, Maria Paola Mantovani – si riferiscono in particolare a tutta la fase preliminare all’atto di acquisto e alla fruizione dei beni e dei servizi dei
rio del sindaco di Rionero Antonio Placido è duplice. «Speriamo che sia un nuovo inizio per una comunità che voglia pensare alla crisi per riorganizzarsi ed uscirne in piedi e rafforzata. Questa banca è un tassello decisivo perché ciò possa realizzarsi, l'augurio che faccio a voi va anche a noi stessi». Una festa che ha visto partecipi tutte le personalità di rilievo della cittadina che hanno affollato la nuova sede, ampia e sobria. A ciò si è aggiunta la benedizione di padre Angelo dei trinitari di Venosa, poi tutti a bere succo d'arancia. I tarocchi non sono scelti a caso ma sono il motivo in più per festeggiare anche la recente acquisizione da parte del gruppo di altri 24 sportelli in Sicilia. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it
consumatori con riferimento a tutto il sistema cognitivo, al processo informativo, la fase pubblicitaria anche di natura ingannevole. Il fine è quello di cerare una disciplina di tutela che garantisca una sorta di riequilibrio delle posizioni di disparità contrattuali che il più delle volte colpiscono
proprio i consumatori». Gli organizzatori del convegno. «Quello trattato oggi è un argomento di formazione di assoluto interesse - conclude il presidente degli avvocati del foro di Melfi, Gerardo Di Ciommo – e che credo rappresenti prospettive future per l’attività professionali di ciascuno di noi. Se i consumatori ponessero effettiva attenzione a tutti i loro diritti, di cui non sempre sono a conoscenza, credo che davvero avrebbero modo di vivere meglio e gli avvocati potrebbero lavorare di più». Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it
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Il candidato: «Ho un sogno: attualizzare quelle potenzialità che la nostra città possiede»
La bottega del fare sbarca a Viggiano Amedeo Cicala scende in campo con una lista civica VIGGIANO - Mancano meno di tre mesi all'elezioni amministrative e nel comune viggianese, c'è chi discute ancora, cerca alleanze e candidati, e c'è chi senza ma e senza se, anticipa tutti e scende in campo con pronto già uomini, idee e programma: è la lista civica “Per la Rinascita di Viggiano”, guidata dal giovane candidato Sindaco, l'avvocato Amedeo Cicala. Forte della convinzione che «un effettivo rinnovamento della classe politica del nostro paese si potranno creare quelle prospettive di sviluppo tanto desiderate quanto puntualmente disattese nel corso degli ultimi decenni», il leader Cicala affronta la sfida con la discesa in campo di un gruppo completamente nuovo, con all'interno persone di differenti età e provenienze sociali. «Una squadra - dice - che abbia il solo obiettivo di riportare il cittadino a protagonista della vita pubblica della nostra Viggiano». La strada? “Quella della
Amedeo Cicala
bottega del fare - esorta Cicala - in cui ciascuno sarà essenziale alla realizzazione del grande sogno: attualizzare quelle potenzialità che la nostra cittadina possiede e che oggi rischiano di sfuggirci di mano, e questa volta per sempre». La spinta per la discesa in campo? «Tante le suggestioni - afferma - che ci hanno spinto a questo passo, un'immagine sopra tutte: è la triste scena dell'amico o
del parente costretto a lasciare Viggiano prima per lo studio e poi per il lavoro. Si abbandona Viggiano, le sue montagne e i suoi odori, si lasciano gli affetti ma il cuore è sempre qui, a quella terra amata che ci ha dato i natali. Se una politica miope ci ha portato a questo punto, una grande occasione ci consente di invertire la rotta: nessuna recriminazione nei confronti di ciò che non è stato e che avrebbe potuto essere,
ma un solo grande obiettivo: ripartire per rinascere!». Da dove? «Anzitutto - spiega il neo candidato a Sindaco - dai diritti primari di ciascun cittadino, prima di tutto il diritto al lavoro, frutto non di assistenzialismo fine a se stesso ma risultato di un grande progetto di sviluppo capace di saper guardare lontano nel tempo e nello spazio. Un diritto al lavoro basato - continua - non su progetti puntualmente stracciati al termine della solita campagna elettorale, ma frutto di una amministrazione capace di realizzare ciò che i cittadini concretamente si aspettano. Il cittadino - chiude Cicala al centro di un grande patto, un percorso che vede nel programma elettorale una prima tappa di un lungo cammino da fare insieme rivoluzionando il modo di concepire la cosa pubblica e la sua amministrazione. Un programma basato sulle reali esigenze del paese e dei suoi cittadini”. Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Moliterno, 50 le candeline per l’istituto “Della Gattina” MOLITERNO - “Cinquanta ma non li dimostra”. Così è stato detto nella cerimonia di presentazione dei festeggiamenti per i cinquant'anni di vita del locale Istituto Tecnico Commerciale per Geometri “Ferdinando Petruccelli della Gattina”. L'istituto, infatti, vide la luce nell'anno 1959 con allora il solo corso per Geometri quale sezione staccata di Potenza. Dopo qualche anno, però, fu istituito anche il corso Commerciale e successivamente ottenne la piena autonomia. Da allora, dapprima nei locali di Via Parco del Seggio e poi negli attuali più funzionali di Via Pietro Darago, l'istituto è stato sempre espressione del territorio, proponendosi quale scuola non solo del comune che la ospita ma di tutto il contesto territoriale della Valle dell'Agri. Difatti la metà degli alunni frequentanti proviene dai limitrofi paesi valligiani. Festeggiamen-
ti, quindi, che intendono coinvolgere l'intera comunità valligiana che ha dato all'istituto studenti, docenti, personale ed altro. Allo scopo è stata attivato un indirizzo di posta elettronica in cui, chi lo desidera, può inviare materiale attinente la vita dell'istituto, che siano immagini, racconti, aneddoti o quant'altro ritenuto d'interesse. Del materiale così raccolto saranno pubblicate le immagini ed i documenti quali pagelle, diplomi ed articoli di giornali che parlino dell'istituto, nonchè storie raccontate dai protagonisti. Nutrito e variegato il programma dei festeggiamenti. Prenderanno il via nella mattinata di sabato quattordici con la “Stracittadina del cinquantenario”, una passeggiata non competitiva a cui sono invitati a partecipare tutti coloro che hanno avuto contatti con l'istituto. Partendo dall'attuale sede della scuola, at-
traverserà quasi tutto il centro storico dell'abitato per concludersi nella centrale piazza De Biase. In serata, invece, nel cine teatro Pino concerto del gruppo tutto al femminile “Le Voci di Sally”. Il diciotto aprile, invece, sarà dedicato ad un convegno sullo scrittore moliternese Ferdinando Petruccelli della Gattina, a cui tra l'altro è intitolata la scuola. A seguire una tavola rotonda con la partecipazione dell'europarlamentare Gianni Pittella a tema “Giovani, formazione ed Europa”. Il momento conclusivo delle manifestazioni si avrà il prossimo ventitrè settembre, in occasione dell'inizio del nuovo anno scolastico, denominato “Diploma Day”. Sarà questo un giorno dedicato agli ex studenti, con l'istituzione di un premio da assegnare per particolari meriti in campo culturale o scientifico. Gerardo Tempone
Val D’Agri Parla il presidente del Csail, Massaro
Piano di sviluppo rurale «Così si depaupera il nostro territorio» VAL D’AGRI - «Stanno depauperando il nostro territorio. E’ quanto sostiene in una nota Filippo Massaro, presidente del Csail in merito alla «proposta dell’assessore all’Agricoltura Viti di “spostare” a Matera gli adempimenti delle cosiddette 13 Misure contenute nel Piano di Sviluppo Rurale non ci convince e comunque non risponde alle esigenze degli agricoltori delle aree più interne (Sauro) e tanto meno di quelli della Val d’Agri». «Senza voler alimentare campanilismi e contrapposizioni - continua Massaro - tra territori ma più semplicemente si tratta di prendere atto che l’assessore materano, forse preoccupato per le elezioni provinciali di Matera, è troppo concentrato, e lo ha detto esplicitamente ieri a Potenza nell’incontro promosso dalla Coldiretti, sui problemi del Metapontino. Tra l’altro dimenticando – dice Massaro – l’apporto che viene dalla Val d’Agri in termini di risorse idriche per le aziende metapontine che altrimenti sarebbero “assetate». Da qui la “provocazione” del Csail: «perché non potenziare gli uffici dell’Alsia (Azienda Agricola Sperimentale Divulgativa) che esistono a Villa d’Agri per trasferire sul territorio interessato ad una Misura del Psr uomini e strumenti adeguati? Non si può sottovalutare – continua Massaro – che l’agricotura valligiana come quella del Sauro è in uno stato di crisi profonda con decine e decine di aziende, tra le quali di produzione biologica e di allevamenti zoo-
Massaro
tecnici ad alta qualità del latte, che ogni anno chiudono. Se si vuole realmente dare una boccata d’ossigeno agli agricoltori delle aree interne che sono sull’orlo del fallimento per causa delle insensate e demagogiche politiche del governo regionale – a parere del Csail – non ci possono essere politiche agricole di serie A e di serie B e si devono sbloccare con assoluta priorità i bandi del Psr che dovevano essere pubblicati da gennaio. Abbiamo bisogno al pari degli agricoltori del Metapotino di un segnale di uguale attenzione. Infine, prendiamo in parola l’assessore Viti sull’impegno a verificare a breve se il direttore generale dell’Arbea Gabriele Di Mauro, che è col governatore De Filippo responsabile a pari merito (demerito) del totale fallimento degli agricoltori lucani, è nelle condizioni di assolvere alle sue funzioni o se per emettere i mandati di pagamento fa trascorrere altri anni». Massaro per queste motivazioni chiede: «le dimissioni del governatore lucano».
L’INTERVENTO
Cantieri sulla Sa-Rc: la posizione dell’ex Asl 3 E’ dell’ 11.03.2009 l’ennesimo controllo effettuato sul cantiere del tratto Lucano dell’Autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria. Tale intervento ispettivo, eseguito dal personale dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza, ex Asl n. 3 di Lagonegro, congiuntamente al personale civile e militare dell’Ispettorato del lavoro di Potenza, si è concluso con il sequestro di un cantiere, più una serie di prescrizioni cui seguiranno sanzioni, per il mancato rispetto delle norme antinfortunistiche sui luoghi di lavoro. Tale intervento, non si limita ad un singolo episodio messo in campo dalle istituzioni deputate al controllo sul citato tratto autostradale, atto a tutelare la salute dei lavoratori che giornal-
mente operano in uno dei tratti più “difficili” dell’A3, ma fa parte di un disegno molto ampio ormai collaudato che, settimanalmente, da diversi mesi, vede una stretta e puntuale collaborazione tra i servizi di Medicina del Lavoro e del Settore Impiantistico del Dipartimento di Prevenzione, dell’ambito territoriale ex Azienda Sanitaria Locale n°3 Lagonegro, dell’Ispettorato del Lavoro di Potenza e della fattiva collaborazione delle strutture territoriali dell’Arma dei Carabinieri. L’unica certezza è che l’attività di vigilanza viene da lontano e non è un’attività improvvisata o dettata da esigenze di risposta ad affrettate affermazioni reperite su giornali. Infatti, il fine di tali servizi, altro non è che la tu-
tela della legalità ed il rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori, senza clamori ed inutili fragori, tese ad esaltare l’espletamento di un’attività di prevenzione che non cerca titoli ed onori da parte dei mass-media. Limitarsi ad una scarna elencazione delle decine d’ispezioni effettuate negli ultimi mesi sul tratto Lucano dell’autostrada, sarebbe riduttivo per definire il lavoro realizzato da tali servizi di vigilanza. L’attività preventiva dell’ex Azienda Sanitaria Locale n° 3 di Lagonegro, non si è esaurita esclusivamente in atti di vigilanza, ma si è realizzata anche attraverso un importante azione di prevenzione attraverso l’elaborazione e la validazione di specifici programmi di sorve-
glianza sanitaria delle maestranze utilizzate e di partecipazione alla realizzazione del programma di monitoraggio ambientale per i lavori in sotterraneo, tutto ciò allo scopo della prevenzione delle malattie professionali. A tale riguardo si pone l’accento sulla realizzazione di specifiche convenzioni con il contraente generale dei lavori ed estesa anche ad altre aziende per prestazione diagnostiche specialistiche. Le problematiche e le infrazioni riscontrate dal personale ispettivo sui cantieri, permettono di affermare che il ripetersi dei controlli hanno contribuito alla salvaguardia e la tutela della salute dei tanti lavoratori impegnati in loco. Inoltre, è giusto sottolineare come tali interventi non si limitano ad
atti di pura repressione, ma vogliono garantire ed assicurare un’opera di prevenzione a servizio delle decine di ditte che operano sui cantieri, sempre tesi ad assicurare la tutela della salute e dell’incolumità dei lavoratori. Alla luce di quanto fatto sino ad oggi sul tratto lucano del cantiere autostradale, non si può che continuare sulla strada intrapresa al fine di assicurare una costante presenza del personale ispettivo, su tali luoghi di lavoro, per una maggiore e più pressante difesa del fine ultimo di tali attività: la salute dei lavoratori. Unità Operativa Medicina del Lavoro e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro
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Matera 32
Domenica 15 marzo 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Irsina
Metaponto
Gruppo Iris
Ripascimento della spiaggia
L’odissea dei lavoratori a Sassuolo
Pronti 2 milioni di euro
a pag. 37
a pag. 38
Sono 150 i lavoratori dell’azienda emiliana che segnala il passo di fronte alla crisi
Cassa ordinaria alla Comer Diminuiscono le commesse, produzione bloccata a La Martella L’equivoco sull’intitolazione
Via Cappelluti non è dedicata a don Gioacchino ma a Vincenzo di GIOVANNI CASERTA
E’ CADUTO anche uno degli ultimi baluardi industriali della provincia di Matera. Due giorni fa infatti la Comer industries Components di Matera ha annunciato la necessità di porre in cassa integrazione ordinaria un numero di lavoratori per 13 settimane per un massimo di 150 unità. L’azienda che opera nel settore della meccanica di precisione, ha comunicato alle rappresentanze sindacali aziendali e alle segreterie territoriali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil la necessità di attivare la cassa integrazione ordinaria, a causa della contrazione delle vendite sui mercati. Il provvedimento, operativo dal 6 aprile. L'azienda si è dichiarata disponibile a incontrare i sindacati, con il sostegno di Confindustria, il prossimo 24 marzo ed in quella sede saranno chiarite le scelte e le prospettive aziendali. La Comer ha un organico di 150 addetti ed è operativa dal 2006 nell’area industriale di La Martella. Produce tre categorie di prodotti: due destinate al settore agricolo e una per quello industriale. «E’ una notizia che non attendevamo anche se il momento delicato che vive complessivamente l’economia non ci lascia certo sor-
presi», spiega al “Quotidiano” Giuseppe Giannella della Fiom Cgil, «avevamo sentore di una situazione di contrazione che poteva portare anche a questo tipo di situazioni. Nell’incontro che ci sarà probabilmente il 24 verificheremo ciò che succede all’azienda e dunque le prospettive». La Comer a quanto pare aveva già lasciato intendere che i lavoratori a tempo determinato, circa una trentina, avevano ridotte possibilità di un rinnovo del rapporto ma non aveva lasciato intendere della necessità di un ricorso alla cigo. C’è da aggiungere però che il tutto rientra in una complessa situazione generale che aveva portato la Comer a ricorrere a questo tipo di provvedimento anche nelle altre realtà produttiva sparsa per il territorio nazionale a cominciare dalla casa madre di Reggiolo. Matera è dunque l’ultimo baluardo dell’azienda meccanica a cadere con il ricorso alla cassa integrazione: «purtroppo toccherà anche qui il provvedimento, ci auguriamo che sia ridotto nel tempo e non coinvolga tutti quanti i lavoratori. Aspettiamo il 24 per conoscere dall’azienda i particolari» conclude Giannella. p.quarto@luedi.it
IL FATTO DEL GIORNO
Controlli dei carabinieri, 2 arresti
DUE arresti e una denuncia nei giorni scorsi a Matera. E’ questo l’esito di una serie di controlli svolti dai carabinieri a Matera. Venerdì i carabinieri della Compagnia di Matera hanno arrestato due persone che, già agli arresti domiciliari presso una locale comunità terapeutica, sono stati quindi accompagnati in carcere. I due, Roberto Reddavide, ventiquattrenne di Cerignola (Foggia) e Angelo Viele, ventottenne di Bari, entrambi ai domiciliari perché precedentemente arre-
stati per rapina, sono stati arrestati in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse rispettivamente dai giudici di Rimini e Bari, che hanno ritenuto incompatibile il regime degli arresti domiciliari per i due. Gli stessi, infatti, più volte, avevano disatteso il programma terapeutico loro imposto. Dopo l’arresto, i due sono stati accompagnati in carcere. Sempre a Matera, un diciassettenne è stato segnalato per guida senza patente. provinciamt@luedi,it
Quasi tutti siamo o fummo convinti che via Cappelluti, una delle più belle vie della città, sorta tra il 1920 e il 1950, sia intitolata a don Gioacchino Cappelluti (18681931), imprenditore materano, che, venuto da Molfetta per la costruzione della tratta ferroviaria Calabro Lucana BariMatera, impiantò la prima industria di laterizi a Matera e, anzi, il primo opificio industriale dopo il pastificio Alvino, diventato, successivamente, Quinto e Manfredi. La comune convinzione che quella strada sia dedicata a “don Gioacchino” nasce dalla considerazione che essa, per un buon 50%, ha costruzioni in mattoni provenienti dalla fabbrica omonima. Questa, posta proprio al termine della strada, era preceduta dal bel villino Cappelluti, anch'esso in mattoni, che doveva costituire, negli anni 1920, l'estremo limite della città sulla via di Timmari. In realtà, l'intestatario non è don Gioacchino. Infatti, anche se non sostenuta da nessuna targa (tranne una, appena leggibile, trovata in un angolo di una palazzina, forse la prima costruita), la tradizione orale degli abitanti della via riporta, senza dubbio alcuno, che la strada fu intitolata a Vincenzo Cappelluti, figlio di don Gioacchino, che voleva in tutti i modi ricordarlo alla città e ai posteri. Nella indicazione della via, perciò, ove si decidesse di apporre nuove targhe, sarebbe bene aggiungere il nome Vincenzo. Né il cognome Cappelluti è esatto, o, per meglio dire, non è completo. Esso è quello rimasto nella memoria dei materani. Per amore della storia, perciò, bisognerebbe che, con apposizione di nuove targhe stradali, si cominci a riportare per intero il cognome della famiglia, che era, per la precisione, Cappelluti Altomare, forse un po' troppo lungo da ricordare e citare, ma non da scrivere una o due volte. Altomare, peraltro, più che Cappelluti, è cognome tipicamente molfettese. Si rispetterebbe la storia e la volontà di un padre. Ma c'è qualcosa in più, che darebbe valore etico e civile alla strada. Vincenzo Cappelluti Altomare non è un morto qualunque, né il semplice figlio di un benemerito industriale, che avrebbe voluto contribuire alla costruzione-ristrutturazione dell'ospedale di via San Biagio, purché a questo fosse stato dato, da qualche parte, il nome del figlio. Il caporale Vincenzo Cappelluti Altomare, infatti, nato a Molfetta il 1° ottobre1894, morì il 21 giugno 1916 sull'altipiano di Asiago, in Trentino, durante la prima guerra mondiale. Era, quindi, un eroe di guerra, della cui morte la famiglia venne a sapere con telegramma del comandante 138 Fanteria Scroza, facente parte della Brigata Barletta. SEGUE A PAG.35
34 Matera
Domenica 15 marzo 2009
TAXI MATERA 3332685173
Maria
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Jazz Nostrum questa sera QUESTA SERA alle Botteghe alle 21,30 si rinnova l'appuntamento con il Jazz Nostrum, una vera e propria reunion dei gruppi e dei musicisti che ogni anno viene organizzata dall'Onyx Jazz club. Ospite d'eccezione sarà Achille Succi, ai sassofoni e clarinetti. La “speciale jam session” comprende anche Cosimo Maragno, Tonino Dambrosio, Pippo Bianco, Giovanni Scasciamacchia e tanti altri jazzisti che, come ogni anno animeranno il Jazz Nostrum. Achille Succi, nato a Modena nel 1971, è uno dei talenti più interessanti nel panorama dei musicisti italiani emergenti. Autodidatta, ha studiato tra l'altro al "Berklee College" di Boston, e a "Siena Jazz", dove oggi è docente. HLa collaborato con Dave Liebman, George Russell, Kenny Wheeler, Steve Coleman, Ernst Reijseger, Carla Bley, Louis Sclavis, Bruno Tommaso, la New Jungle Orchestra di Pierre Dørge, l'Italian Instabile Orchestra etc., suonando in varie nazioni come Francia, Repubblica Slovacca, Svizzera, Belgio, Germania, Slovenia, Danimarca, Israele, Tunisia, Brasile, Australia e Stati Uniti.
Convegno su dislessia E’ previsto il 27 marzo alle 15 nell’aula magna della scuola Padre Minozzi, il convegno su “Esperienze di prevenzione e dislessia”. Si parlerà di metodologie di screening, del punto della ricerca, ,d ella ricaduta della sperimentazione sui processi di apprendimento. Si confronteranno psicologi, neuropsichiatri dell’età involutiva, logopedisti, sociologi e dirigenti degli uffici scolastici. I temi più importanti della ricerca ma soprattutto della prevenzione diventeranno elementi del dibattito all’interno del convegno.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). Tanti auguri a Maria Barenzano dalle Winx e Callascion!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
SERVIZI SOCIALI
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 MOTTA SILVIA Via Ridola 16 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/333341 0835/262260 0835/336882 0835/331314
Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Gran Gala dello sport GRAN Gala dello sport materano organizzato dalla Provincia domani nel cinema Comunale con inizio alle 18. Targhe e medaglie a ricordo della serata saranno consegnate ai calciatori dell'Atalanta Gianvito Plasmati e Simone Zaza, al tecnico della formazione inglese dei Queens Park Ranger Paolo Pavese, all'arbitro Lorenzo Lupo, alla nazionale azzurra di marcia Lidia Mongelli, al campione italiano e primatista juniores dei 400 ostacoli Eusebio Haliti. Saranno premiati anche Gianluca Vizziello e Domenico Colucci, Domenico Pozzovivo,Antonio Luca D'Alema, Vito Manno, Adriana Crisci, Biagio Tralli Aldo Dell'Aglio, Rocco Emilio Frisenda, Giuseppe Zaccaro e Alessandra Petragallo.
Melarido con Franco Neri MELARIDO '09 presenta Franco Neri sabato 21 marzo alle 21 al teatro Duni. Biglietti d'ingresso dello spettacolo: 20 euro per la galleria e 25 per la platea. Nel 2003 nasce "Franco, oh Franco!" ovvero come vivere felici al nord mangiando pane e melanzane; un calabrese integrato al nord: vita, vicissitudini e folklore. La presenza a "Zelig Circus" nel 2003 e nel 2004 rafforza la sua popolarità avvicinandolo ancora di più alla gente: egli continua a portare in tour il proprio spettacolo evidenziando quei risvolti della vita dove almeno una volta a tutti è successo qualcosa di simile. Per ulteriori informazioni su biglietti e abbonamenti e per prenotare il posto al teatro Duni è possibile contattare la Quadrum di Matera al n. 0835.334859 oppure al n. 3206338008 oppure il teatro Duni di Matera al numero 0835/331812.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072
IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.
•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
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•CINETEATROANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 La matassa 19,30 - 21,45
•KENNEDY• Matera 0835-310016 I love shopping 17,30-19,30-21,30
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 I love shopping 19 - 21,30
•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 La matassa 18,15 - 20 - 21,45
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro The wrestler 21
•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 La siciliana ribelle ore 18 Mar Nero ore 20 - 21,45
•CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
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Domenica 15 marzo 2009 LA Flc Cgil dà la parola alla scuola ed alla conoscenza attraverso uno sciopero generale nazionale indetto per il 18 marzo in cui, per la prima volta, scuola, università, ricerca e formazione professionale protesteranno unitamente contro la riforma del sistema d'istruzione avanzata dal Ministro Gelmini. L'annuncio della manifestazione è stato dato nella mattinata di ieri in una conferenza stampa svoltasi presso la sede della Cgil di Matera alla presenza del segretario Scuola, Eustachio Nicoletti che ha evidenziato come oltre alle rivendicazioni a livello nazionale è neces-
La Flc Cgil manifesterà davanti alla sede di Via Anzio, il prossimo 18 marzo
«La Regione eviti lo scempio della scuola» saria un'azione mirata dalla stessa Regione Basilicata, fino ad ora poco attenta e consapevole della disastrosa situazione in cui rischia di versare il sistema scolastico lucano. «Quello del 18 marzo è un appuntamento importante poiché non possiamo permettere che il governo faccia scempio del sistema scolastico- dichiara Nicoletti Manifesteremo per chiedere al governo nazionale orga-
nici stabili e funzionali al tempo scuola ed all'offerta formativa, difesa dell'occupazione e di fermare il disegno di legge Aprea che limita la libertà d'insegnamento ma chiederemo anche alla Regione Basilicata di risolvere i problemi legati alla territorialità e quindi di affrontare l'emergenza in cui versa il sistema scolastico regionale che, per il progressivo ed inarrestabile spopolamento, necessita di
interventi efficaci, immediati e di lungo periodo per garantire il diritto allo studio». La manifestazione, infatti, si svolgerà proprio davanti la sede potentina della Regione Basilicata alla quale il sindacato chiede l'elaborazione di un progetto organico e pluriennale in materia di istruzione e formazione per evitare di privare molti comuni regionali del servizio scolastico, di assu-
mersi l'onere politico di garantire i servizi necessari alla realizzazione del tempo pieno per evitare la perdita di circa 2000 posti di lavoro e garantire tempi certi per l'erogazione delle borse di studio. «Continuare a sottovalutare i problemi del nostro sistema scolastico, alla luce delle disposizioni governative è un atto di forte irresponsabilità - continua Nicoletti - poiché vi sono ben
150 punti di erogazione del servizio a rischio e 2000 persone che perderanno lavoro considerando anche che molto consistente sarà il taglio relativo ai collaboratori scolastici. Ecco perché tutta la cittadinanza è invitata a partecipare alla manifestazione che terrà in considerazione anche i problemi legati alle sorti del Conservatorio, dell'Università e di tutto il sistema di istruzione e formazione in generale». Allo sciopero hanno aderito anche alcune associazioni tra le quali il Cidi, Associazione Genitori, Associazione per la Sinistra, Cittadinanzattiva, Città Plurale. Milena Scalcione
Sul caso della Caffarella: «Non li difendiamo. In Romania sarebbero stati più severi»
«Non tutti siamo delinquenti» La storia di Josif e Ottilia Bacosca, rumeni che vivono a Matera Josif Bacosca ha lo sguardo di chi dalla vita si aspetta ancora molto. Ha 30 anni, fa il cartongessista, ma da quando è in Italia, è muratore. Lavora ogni giorno con ostinazione e umiltà, senza dimenticare che il Paese in cui vive non è certo Braz, la sua città natale in Romania che ha lasciato cinque anni fa, sperando nel sogno italiano, “Lavoro facile, denaro facile”. «E' stata una scelta sbagliata. In Italia sono arrivata prima io - racconta Ottilia, 30 anni, sua moglie - a Matera viveva già mia cognata. Poi mi ha raggiunta Josif». Quella speranza si è infranta al loro arrivo oltre frontiera. «Per due anni abbiamo vissuto con le tapparelle abbassate, con la paura che i carabinieri ci trovassero senza permesso di soggiorno e ci mandassero via. Ogni pattuglia, per strada, era come un colpo al cuore - raccontano ancora oggi, quando ci fermano, nonostante siamo in regola, ci manca il respiro». Oggi quel permesso è nelle loro mani. Regolare da tre anni. E grazie a quel permesso hanno potuto mettere al mondo un bambino che oggi ha 13 mesi e che presto porteranno in Romania per incontrare i nonni e i parenti. «Vorremmo tanto tornare in Romania - racconta Ottilia che lavora regolarmente come colf - ma la situazione adesso non è facile nemmeno lì. So che il Paese in cui crescerà mio figlio sarà l'Italia e quando sarà grande abbastanza gli racconterò che ha tanti amici e parenti anche in Romania. Intanto gli insegniamo l'italiano e il rumeno». Lo stupro della Caffarella, i rumeni arrestati, sono un'ombra che pesa sulla reputazione di tanti cittadini che onestamente vivono e lavorano in Italia. «Non li difendiamo. Ci arrabbiamo quando ci rendiamo conto che in Italia non pagano nel modo giusto. In Romania è diverso, la giustizia è più severa». Il razzismo, però, ancora oggi è dietro l'angolo. «Proprio poco tempo fa, volevamo affittare un appartamento, qui a Matera ma il proprietario appena ha saputo che eravamo rumeni racconta Josif - ci ha detto che non era disponibile perché abbiamo la reputazione di gente violenta e che non paga». Il destino, però, non è sempre avverso. «Quando cercavamo casa - prosegue Ottilia - un giorno, disperata, ho composto l'ultimo numero di telefono disponibile tra gli annunci su un giornale. Ho detto subito alla signora che mi ha risposto: se deve dirmi no, lo faccia subito. Sono straniera e cerco una casa». La risposta della donna all'altro capo del telefono, ha segnato il futuro della coppia. «Sono stata straniera anche io alcuni anni fa, in Germania, e ho dovuto dormire in macchina con mio marito per un anno perché nessuno affittava case agli italiani che erano considerati tutti mafiosi. La casa è vostra». Parla sempre a bassa voce, Josif e continua il racconto insieme a sua moglie. E' una parte della loro vita che li ha segnati, di cui a volte si sono vergognati di parlare anche con i loro genitori che li attendono in Romania.
Teoria ingegneristica in azienda
I nuovi manager usano dinamiche aziendali innovative
Josif e Ottilia Bacosca in un’immagine recente. Vivono in Italia da cinque anni
«Per un anno siamo stati divisi - ricorda Ottilia - io dormivo a casa della persona a cui facevo da badante e lui alla chiesa della Palomba. Poi, finalmente abbiamo trovato casa». La fame, le difficoltà fanno parte della loro difficile “eredità”. «Abbiamo mangiato per molto tempo grazie alla Caritas, ma oggi non voglio più quell'aiuto, è giusto che vada a qualcuno che ha più bisogno di me. Non potrei mai raccontare a mio figlio che la carrozzina che vede in vecchie foto, era un dono della Caritas. Quando ho detto ai miei genitori che ho mangiato in una mensa per poveri, non ci potevano credere». Il lavoro, quello regolare, è arrivato dopo un po'. «Un amico mi aveva detto che cercavano un muratore. Ho chiamato e il titolare mi ha detto che mi avrebbe tenuto in prova per un po'. Poi mi ha assunto». Ottilia, oggi fa la colf ma l'inizio non è stato facile nemmeno per lei. «Quando finivo di lavo-
rare, evitavo di farmi vedere in giro. Le altre rumene mi dicevano che le forze dell'ordine riconoscevano i rumeni dal modo in cui camminavano e si vestivano. Allora ho cominciato ad acquistare abiti a Matera, evitando di usare quelli che avevo portato con me dalla Romania e a cambiare il passo». Il cuore rimane sempre alla città Natale, ai luoghi che Osif e Ottilia hanno lasciato per un futuro migliore. «Non consiglierei mai ad amici o parenti di venire a vivere in Italia - aggiunge Ottilia - qui cambia tutto, la tua vita, quello che mangi, diventi un'altra persona. Il tempo libero? Lo trascorriamo a casa o a passeggio con il bambino». Si guardano sempre, Josif e Ottilia. Una coppia innamorata che ha sofferto insieme e che sa che il futuro non potrà mai essere di nuovo oscuro. Contro ogni luogo comune. Antonella Ciervo matera@luedi.it
ORONERO ALL’ESORDIO Il film di Coretti al Comunale In scena dal 3 aprile ESORDIRÀ il 3 aprile a Matera, al cinema «Comunale», il film Oronero, diretto dal regista materano Geo Coretti e prodotto da Bluvideo. Il lavoro sarà programmato per dieci giorni prima di essere proiettato in altre città. Per l’occasione saranno presenti attori e quanti hanno collaborato alla lavorazione del film, girato l’estate scorsa in diverse località del Materano. La pellicola ha una durata di cento minuti con musiche di Francesco Paolicelli. Protagonisti del film sono Maurizio Nicolosi, nei panni di un sacerdote “Don Cleto», Maria Pia Autorino investigatrice privata, e il materano Nando Irene nel ruolo del boss pugliese “Scannagatta». Il film ruota intorno al tema del petrolio, l’oro nero, ai luoghi di ritrovamento, ai problemi, agli interessi, alle aspettative che desta tra i singoli e per il territorio. Nel cast anche i materani Giancarlo Fontana e Uccio Mastrosabato, alle prese con una eredità (l'oro nero) che li porta al centro di situazioni paradossali ed esilaranti. Il film è il secondo progetto portato avanti dalla Blu Video dopo o “Il vaso di Pandora”, realizzato lo scorso anno. Come nel caso del precedente lavoro, anche questo film si pone due obiettivi fondamentali: incentivare la realizzazione di eventi filmici nel territorio lucano e valorizzarne le infinite bellezze.
IL workshop tenutosi ieri dal titolo “La vitalità di Impresa” offre una prospettiva differente rispetto alla quasi totalità degli approcci manageriali che affonda le proprie radici in una visione meccanicistica delle imprese. Il momento di formazione attiva organizzato da Bi3 e Summit, che ha visto l'intervento di Piero Villa e la partecipazione di oltre 90 imprenditori, suggerisce nuove linee gerarchiche all'interno dell'organizzazione aziendale basate sui fattori di vitalità dell'impresa. Tuttora l'essenza del management consiste nel trarre le idee dal vertice per farle poi realizzare dalla base. La mentalità dominante è di taglio ingegneristico, mentre per conseguire un risultato di portata superiore, occorre introdurre nelle organizzazioni aziendali un paradigma totalmente nuovo. Il nuovo paradigma, proposto durante il seminario di ieri all'Hilton esalta la virtù della ricerca di una sintesi degli opposti, partendo da un principio di complessità che tende a connettere ciò che era disgiunto. «Emerge quindi l'utilità di ri-
chiamare la massima attenzione sulla necessità di mobilitare nuove fonti di energia e di alimentare la tensione creativa che diviene uno dei mezzi chiave per l'autorigenerazione dell'azienda - come ha sottolineato Villa nel corso del suo intervento. «Solo in questo modo si riesce a fronteggiare un elemento di rottura all'interno del sistema azienda che con i mezzi tradizionali di approccio da parte del management porterebbe a risultati non efficaci». Lavorare sulla vitalità è un aspetto poco esplorato delle dinamiche aziendali ma che permette di esprimere il capitale intellettuale racchiuso nelle aziende e che può diventare una nuova leva per lo sviluppo del territorio. La crescita delle persone diventa quindi lo strumento da cui trarre positività verso il futuro e dunque per fronteggiare il cambiamento. L'incontro organizzato da Bi3 è stato anche un momento di condivisione di esperienze tra i vari imprenditori e dirigenti intervenuti. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
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Via Cappelluti è intitolata a Vincenzo Il telegramma fu trasmesso in data 9 luglio 1916, cioè con diciotto giorni di ritardo, al Comitato Assistenza Civile Altamura, con «vivissime condoglianze alla famiglia». Insieme con Vincenzo Cappelluti Altomare era stato colpito a morte, forse nella stessa circostanza, anche un suo compagno, anche lui altamurano, tale Nuzzi. Le due salme furono restituite alle famiglie solo sette anni dopo, il 21 ottobre 1923, un anno dopo la “fatidica” marcia su Roma, in clima di entusiastico nazionalismo. Alla cerimonia di consegna della salma di Vincenzo Cappelluti Altomare erano presenti operai di Matera, Montescaglioso, Miglionico e Pomarico, sicuramente dipendenti di don Gioacchino e della sua fabbrica, aperta nel 1922. Il discorso commemorativo fu tenuto ad Altamura dall'avvocato Francesco Mezzina, sposato con una sorella di Vincenzo, Tere-
sa, il cui figlio, Nicola, sarebbe stato rapito a Matera da misteriosi sequestratori e salvato dalle forze di polizia. Questo avveniva in Matera il primo marzo 1930. L'anno successivo, nel 1931, in data 28 ottobre, don Gioacchino moriva, forse di crepacuore, troppo sentendo su di sé la responsabilità del rapimento del nipote, a lui affidato, essendo i genitori separati. La salma del caporale Vincenzo Cappelluti Altomare, che, come disse l'avv. Francesco Mezzina, «alla rivincita del Trentino invaso votò la sua vita», è ora custodita nel cimitero di Matera, nella tomba di famiglia, dove il padre volle trasferirlo. Ci sono, insomma, troppi motivi perché tutta la città sappia e perché al caporale Vincenzo Cappelluti Altomare, morto all'età di 22 anni sull'altipiano di Asiago, sia reso quello che gli è dovuto e che il padre voleva per lui. Giovanni Caserta
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Pisticci Assegnato l’appalto per il rifacimento degli impianti
Un milione per acqua e fogna nel quartiere ex Anic PISTICCI - I lavori di miglioramento e rifacimento della rete idrica e fognaria del Quartiere residenziale ex Anic nell'abitato di Pisticci Scalo avranno inizio a breve. Venerdì scorso, infatti la ditta Nuzzaci di Matera ha vinto la gara d'appalto sulla base di un progetto predisposto da Acquedotto Lucano. L'opera è stata finanziata dal Comune di Pisticci, che ha provveduto a regolare i rapporti con Acquedotto Lucano attraverso apposita Convenzione, attingendo alle risorse rinvenienti dalla stipula dell'accordo del 2004 con la Snam finalizzato al trasferimento del quartiere residenziale nella proprietà del Comune ed al consequenziale miglioramento infrastrutturale dell'area abitativa. Degli oltre 3 milioni di eu-
ro a disposizione, il Comune di Pisticci ha impiegato circa 1 milione di euro per questo intervento dopo che altre risorse sono state già spese, sempre dall'attuale amministrazione, per la realizzazione del nuovo impianto di pubblica illuminazione e per la riqualificazione degli impianti sportivi, mentre i fondi residui verranno impiegati per il rifacimento dell'arredo urbano del Quartiere. Il sindaco di Pisticci, Michele Leone, che ha seguito direttamente tutti i passaggi finalizzati al conseguimento di questo importante obiettivo, si è detto profondamente soddisfatto al termine di questo decisivo passaggio che consente l'avvio vero e proprio dell'opera più importante tra quelle in cantiere al fine di riqualificare l'abitato di Pisticci Scalo.
«Con questo intervento ha detto il sindaco - si risolvono contestualmente una serie di problematiche attraverso un iter organizzativo complesso che ha richiesto grande impegno, ma che finalmente è giunto a conclusione. Si risolve alla radice, innanzitutto, il problema della gestione della rete idrica e fognaria che, in attuazione della legge Galli, passa direttamente all'Ato Acqua e ad Acquedotto Lucano liberando il Comune da incombenze ed oneri per i quali il nostro ente non è sufficientemente attrezzato né competente in termini di legge. Nello stesso tempo si vanno a risolvere tutti i rapporti con il Consorzio Industriale, attuale soggetto gestore delle reti per Pisticci Scalo, normalizzando una situazione
che adesso viene riportata alla normalità attraverso il trasferimento delle competenze, così come prevede la legge, ad Acquedotto Lucano. Con questo intervento si va ad impiegare una rilevante porzione dei trasferimenti operati dalla Snam al Comune di Pisticci nel 2004, dopo che altre somme sono state spese per la riqualificazione delle rete di pubblica illuminazione e degli impianti sportivi. Il quadro delle opere sarà completato con gli interventi sull'arredo urbano da prevedere contestualmente all'esecuzione dei lavori di miglioramento e rifacimento della rete idrica e fognaria». Un altro importante obiettivo viene così conseguito dall'Amministrazione Leone che in meno di due anni ha dato concretezza ad inter-
L’ex quartiere Anic in cui verrà ristrutturata la rete idrica
venti attesi da tempo e che la precedente Amministrazione, dopo aver concluso l'accordo con la Snam, non riuscì ad intraprendere. «Riteniamo - conclude Leone - che questi risultati, conseguiti attraverso un impegno costante che ci ha visti lavorare alla predisposizione di tutti i passaggi necessari ed alla soluzione di numerose difficoltà, rappresentino la risposta migliore verso tutti coloro che dubita-
no delle capacità di quest' amministrazione. Su Pisticci Scalo, infatti, stiamo procedendo speditamente al fine di realizzare tutte le opere previste in seguito all'accordo con la Snam del 2004. Abbiamo già impiegato buona parte delle risorse e completeremo gli interventi in cantiere, attuando così nel concreto quel processo di riqualificazione e rilancio del Quartiere residenziale». provinciamt@luedi.it
Oltre ai padroni di casa coinvolte anche Algeria, Marocco e Francia
Sinergia per la promozione Il Gal Bradanica coordina un progetto transnazionale
Turismo e sinergie con la Spagna alla base del progetto del Gal Bradanica
PISTICCI - Il Gal Bradanica promuove un nuovo progetto ed un importante partenariato transnazionale, che vede il Gal andaluso Comarca de Gaudix (Granada) come capofila ed il Gal Bradanica come coordinatore sia di importanti attività che della costituzione del definitivo partenariato. Al momento, oltre al Gal Bradanica, il partenariato è compo-
sto da 12 Gal spagnoli, tre francesi, dal Ministero del Territorio e dell'Ambiente (Algeria), dal Ministero del Territorio, dell'Acqua e della Protezione Ambientale (Marocco), dal Centro Unesco dell'Andalucía, dall'Associazione Hades (Francia), dall'Associazione Vaiven Paraíso (Spagna) e dal Parco della Murgia Materana. « L'obiettivo principale - spiega
il presidente Leonardo Braico sarà quello di attivare nei territori coinvolti, politiche di sviluppo in grado di promuovere un'offerta turistica integrata a forte vocazione territoriale. A Madrid - conclude Braico - il 20 marzo insieme a tutti i partner verranno programmate le diverse attività». Il progetto realizzato in collaborazione con il team di esperti
del Gal Bradanica, coordinati dal Direttore Nicola Raucci, con la progettazione di Giuseppe Lalinga ed il contributo tecnico scientifico di Franco Caputo, prevede un approccio sostenibile e responsabile per creare modelli di sviluppo capaci di migliorare la qualità della vita dei residenti e di aumentare progressivamente il numero dei visitatori. La redazione di manuali di manutenzione degli insediamenti e l'utilizzo delle nuove tecnologie per esaltare il patrimonio rupestre come tour virtuali tridimensionali, sperimentazione di mappe digitali tramite coordinate satellitari e della prima tv digitale “Troglo Web Tv”, saranno alcuni degli argomenti da discutere nel briefing di Madrid. «La finalità del progetto - dichiara Giuseppe Lalinga - sarà quella di creare, attraverso azioni di comunicazione e marke-
ting orientate al benchmarking, un'identità territoriale a forte vocazione turistica e culturale. L'immenso patrimonio rupestre dell'area Bradanica, inoltre, se adeguatamente veicolato all'esterno attraverso l'utilizzo di nuovi ed interattivi strumenti di comunicazione, sarà in grado di creare un efficace elemento di collegamento ed integrazione con l'offerta turistica di Matera». «La scelta di valorizzare il patrimonio rupestre e di promuoverlo a fini turistici - secondo Nicola Raucci direttore del Gal Bradanica - rientra pienamente nelle linee strategiche individuate nel Psl, in quanto nei sei comuni dell'area la cultura rupestre costituisce il principale tratto distintivo presente in maniera omogenea come risorsa storica, ambientale e paesaggistica». provinciamt@luedi.it
Miglionico Denuncia di Rifondazione comunista che chiede chiarimenti al Comune
Cani morti in città, giallo sulle cause MIGLIONICO - Rifondazione denuncia il ritrovamento di cani morti nelle strade di Miglionico. «Con grande amarezza - fanno sapere dal circolo miglionichese 'Berlinguer' - segnaliamo una serie di avvenimenti molto gravi e sconcertanti che, si spera, riescano a far leva sulla coscienza dei cittadini di Miglionico. Per l'ennesima volta - urlano indignati dal Prc - siamo venuti a conoscenza del ritrovamento, da parte degli addetti alla nettezza urbana, di alcuni cani morti per cause oscure durante la notte. Vista la frequenza con la quale questi avvenimenti si ripetono - spiegano infatti da Rifondazione - e considerato che ogni volta queste strane morti non coinvolgono il singolo animale, ma gruppi di cani durante la stessa nottata, noi siamo convinti che possa trattarsi di avvelenamento non accidentale. A questo punto viene spontaneo chiedersi come mai, viste le cause poco chiare di queste morti, l'amministrazione comunale, nell'indifferenza dell'opposizione, non abbia mostrato il benché minimo interesse nel far analizzare almeno uno dei corpi ritro-
Cani randagi
vati, per scongiurare il rischio che possa trattarsi di epidemie che mettano in pericolo la salute pubblica». Giustamente, infine, l'appello alla comunità. Per non trasformare in barbarie la rabbia che potremmo tutti quanti provare. «Noi speriamo vivamente che i nostri sospetti non siano fondati ma, nel caso in cui si trattasse di effettivo avvelenamento, rivolgiamo l'in-
vito, alle persone crudeli e ignoranti che hanno commesso questi gravi reati, a non sfogare la loro rabbia e cattiveria sugli animali così tanto odiati e disprezzati per chissà quale incomprensibile motivo, ma a rivolgersi a coloro che fino a oggi non hanno saputo e voluto trovare una soluzione definitiva al randagismo nel nostro paese ritenendolo un problema di poco conto». Dunque, alla fine, la stoccatina per l'Amministrazione comunale. «Invitiamo, pertanto, tutti i cittadini civili e onesti - con queste frasi termina il messaggio - a non coprirsi gli occhi e la bocca di fronte a questi avvenimenti, ma a denunciare alle autorità competenti gli eventuali colpevoli di questi atti. Noi, ovviamente, non ci limiteremo a un semplice volantino solo per mettere a tacere le nostre coscienze, ma ci impegneremo facendo tutto il possibile per tutelare questi poveri esseri indifesi. Nel frattempo aspettiamo e speriamo in una punizione esemplare per tutte queste persone spietate, cattive e insensibili». provinciamt@luedi.it
Cell. 347.4046030
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Nell’azienda emiliana che ha annunciato la chiusura rischiano il posto molti lavoratori di Irsina
Iris, l’odissea dei 750 dipendenti Il racconto dell’irsinese Santomauro, a Sassuolo da 40 anni IRSINA - Continua l'odissea Iris a Sassuolo per i 750 dipendenti, tra i quali figura una nutrita presenza di irsinesi. Ripercorriamo insieme ad Antonio Santomauro, consigliere comunale (gruppo An - Pdl) irsinese trapiantato a Sassuolo da circa quarant'anni (venti dei quali vissuti nella Iris ceramiche) le tappe della grave crisi che ha coinvolto tutte le maestranze del gruppo. «Nei primi giorni dell'anno dice Santomauro - mentre i dipendenti sono con le proprie famiglie per le festività di fine anno, l'Iris comunica senza tanti convenevoli la messa in liquidazone del gruppo. Sono coinvolti circa 750 dipendenti, quasi tutti presenti nei quattro plessi esistenti tra Fiorano Modenese e Sassuolo. Alla notizia - continua Santomauro - i lavoratori si sono subito organizzati con picchetti e blocchi davanti agli ingressi degli stabilimenti. Dalla contestazione, i dipendenti sono riusciti a coinvolgere tutti i comuni interessati per debellare la grave situazione di stallo venutasi a creare. Con il coinvolgimento dei politici, i lavoratori ottengono l'in-
Una delle manifestazioni dei dipendenti del gruppo Iris
contro con il Ministro del Lavoro Sacconi, che convoca in breve tempo la proprietà e ed i sindacati. Dopo alcuni incontri, i lavoratori ottengono la cassa integrazione straordinaria per 500 dipendenti, 50 prepensionamenti, rimangono i cancelli aperti solo
per 250 addetti che a rotazione si divideranno il lavoro dei prossimi mesi». Continuano, intanto, gli incontri tra l'azienda e il sindacato per giungere ad una soluzione idonea per tutti i 750 addetti del gruppo Iris di Sassuolo. Dal 27 marzo al 4 maggio pros-
simo, chiuderà la produzione degli stabilimenti di Sassuolo e Fiorano, resteranno attive solo le lavorazioni dell'area magazzino e spedizione delle merci. Antonio Santomauro sembra avere le idee piuttosto chiare sul futuro dell'azienda: «L’Iris - spiega Santomauro - ha da poco rimesso in piedi una linea di produzione nello stabilimento di Fiorano, altamente tecnologica. Per farla funzionare basta un terzo della forza lavoro rispetto a quanto ne serviva prima. Se si fanno due conti - conclude Santomauro - i duecentocinquanta che l'azienda vorrebbe tenere con sè, sarebbero più che sufficienti per il fabbisogno generale dei plessi Sassuolo - Fiorano ». Ma nell'Iris di Sassuolo, a parte Santomauro ci sono tanti altri irsinesi, alcuni già in pensione come Giuseppe Verrascina vice presidente del circolo “Fossetta Sant'Eufemia di Sassuolo, da poco in pensione dopo trentotto anni trascorsi nell’Iris. «Sono in pensione da pochi mesi - afferma Verrascina- e ho rivisto quelle immagini che non avrei mai più voluto vedere, almeno qui in Emilia: i blocchi con
i fuochi fuori dai cancelli della fabbrica. Le migliaia di persone trapiantate a Sassuolo e dintorni, quando sono partiti da Irsina per arrivare qui, lo hanno sempre fatto con la consapevolezza di un futuro sicuro. Ma anche a Sassuolo, nonostante sia sempre stata considerata un’isola felice, le cose sono cambiate, ed in peggio. Mi auguro - conclude Verrascina - che si trovino al più presto soluzioni alternative, questa che da sempre è stata considerata una rocca forte dell'occupazione non può arrendersi così». C'è chi, intant,o non la pensa come l'Irsi: il gruppo Marazzi, come preannunciato attraverso il suo presidente Filippo Marazzi di recente all'appuntamento con Cevisama in Spagna, rispnde alla grave crisi che ha colpito il settore della mattonella, con altrettanta determinazione, investendo di fatto in un piano industriale ben cinquanta milioni di euro, per la realizzazione di diciotto nuovi prodotti da realizzare esclusivamente negli stabilimenti di Sassuolo. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
Grassano Critico il consigliere comunale sulla nuova giunta Grassano Presentazione domani
Giacomo Mazzarella: «Contrario A Palazzo Materi al Governo trasversale tra Pd e ex An» il libro di don Cozzi GRASSANO - Giacomo Mazzarella (CDL) consigliere di opposizione in seno al consiglio comunale di Grassano fa un'analisi attraverso un comunicato stampa diffuso nei giorni scorsi del governo locale Magnante ter. «Rimango fermo sulla mia posizione di contrarietà al Governo trasversale tra Pd e ex Alleanza Nazionale. - afferma - Contesto il fatto che dalla nomina della nuova Giunta del 26 gennaio 2009 fino ad oggi non è stato convocato ancora un Consiglio Comunale per ufficializzare nuova squadra. Dalle notizie che quotidianamente leggiamo sugli organi di stampa, deduco che finalmente qualcosa si sta muovendo a livello amministrativo. L'ingresso in Giunta da parte di alcuni uomini del centrodestra pare abbia dato uno scossone alla paralisi amministrativa che durava ormai da due amministrazioni. Sembra che siano fuori da ogni discussione i meriti dei nuovi assessori di SAN MAURO FORTE - La Regione Basilicata aveva assegnato qualche mese fa al Comune di San Mauro Forte 12 “Buoni Sport” di un importo di 200 euro ciascuno, da erogare a soggetti svantaggiati. Constatato, però, che alla data di scadenza di presentazione delle istanze (il 13 dicembre 2008) non era arrivata neanche una domanda la Regione ha concesso una proroga del termine ultimo fino al 10 marzo, riaprendo di fatto le graduatorie. Anche con il prolungamento dei termini il risultato però non è cambiato di molto. Infatti all'ufficio protocollo
Giacomo Mazzarella
centrodestra che sono riusciti a sbloccare l'annosa situazione degli impianti sportivi, la realizzazione della sfilata di Carnevale, la sistemazione di alcune strade, lo sblocco di via Meridionale, la protrazione di un'ora in più di apertura per i locali pubblici e la soppressione della giornata di chiusura. Tutte queste azioni erano contemplate nel nostro
programma Amministrativo e se è vero quello che dicono, non posso che essere contento degli ultimi avvenimenti». E approfondendo Mazzarella evidenzia anche poca chiarezza del Pd sulla questione «il sindaco e gli assessori si autosospendono dal Pd e, come dichiarato da Magnante nel Consiglio del 21/01/2009, contestano la scarsa incidenza dello stesso Pd ai vari livelli istituzionali. Questa è la dimostrazione del fallimento di una intera classe dirigente che non ha saputo amministrare e che ha cercato aiuto nei loro nemici politici per cercare di essere funzionali. Alla luce di quanto detto se è vero che la Giunta non ha più colori (se non quelli dei due di centrodestra) in Consiglio, che è l'organo dove si stabilisce se un sindaco ha i numeri per andare avanti e dove sono rappresentate tutte le forze politiche del paese, ci sono ancora rappresentanti del Pd che continuano da una parte ad ap-
poggiare il sindaco, dall'altra a seguire la linea dura del proprio partito che non ha di certo appoggiato le scelte fatte da Magnante sulla nuova Giunta». Nel concludere Mazzarella chiede che si ritorni alle urne: «continuo ad auspicare nuove elezioni perché una coalizione come quella che sta amministrando Grassano deve essere eletta dal popolo e non scelta in barba all'elettorato e fatta attraverso accordi trasversali ed anomali. Questo vuole essere un monito agli elettori in vista delle prossime elezioni di Giugno . Non bisogna pensare che Grassano sia distante dal resto della Regione e della Nazione. Considerando il fallimento del Pd nel nostro Comune , questo non può che essere la cartina di tornasole della gestione politica delle forze di Centrosinistra nella nostra Regione. Sicuramente occorre cambiare e si deve cominciare dalla Provincia». Giovanni Spadafino
GRASSANO - Sarà presentato domani alle 17 a Palazzo Materi il libro di don Marcello Cozzi “Quando la mafia non esiste. Malaffare e affari della mala in Basilicata”. Dopo i saluti del sindaco Vito Magnante e dell'assessore alla Cultura del Comune di Grassano Nicola Bochicchio, interverranno don Marcello Cozzi (referente regionale di Libera Basilicata) e il pm Vincenzo Montemurro, sostituto procuratore di Salerno. L'incontro è moderato dal direttore del Quotidiano della Basilicata Paride Leporace. Don Cozzi fa riferimento ai tanti casi irrisolti che si sono verificati in Basilicata negli ultimi 25 anni. Dalla sparizione della studentessa potentina Elisa Claps, alla morte dei "fidanzatini di Policoro". Dall'omicidio dell'autotrasportatore De Mare all'uccisione dell'imprenditore Di Lascio. Il suo osservatorio privilegiato (è il referente regionale dell'associazione "Libera. Nomi e numeri contro le mafie”), e la sua esperienza decennale nel settore del disagio sociale in qualità di presidente di una onlus, gli hanno consentito di avere un quadro ampio della società lucana. Il prete antimafia continua ad essere invitato in tutta Italia a raccontare la realtà lucana. provinciamt@luedi.it
San Mauro Forte Nonostante la proroga, al Comune è pervenuta una sola domanda
Bando deserto per i Buoni Sport dell'Ente è arrivata una sola domanda. L'iniziativa fa riferimento al Programma regionale triennale per lo sviluppo dello sport valido per gli anni 2008/2010 e al Piano regionale annuale per lo sviluppo dello sport dell'anno 2008 in materia di «interventi per la promozione e il sostegno della pratica sportiva». I contributi potevano essere eroga-
ti a soggetti appartenenti a nuclei familiari che versano in condizione di disagio socio-economico. Scopo dell'iniziativa regionale era quello di avviare un processo di contrasto all'esclusione sociale di fasce di popolazione deboli del territorio lucano. Stando ai numeri delle domande pervenute viene da pensare che forse in Basilicata non ci sono soggetti in condi-
zioni svantaggiate? La situazione del comune di San Mauro non è isolata. In Basilicata, infatti, molti sono i comuni a cui la Regione ha assegnato un certo quantitativo di “Buoni per lo Sport” ma le domande pervenute sono comunque un numero esiguo. Un bando, quello dei contributi sportivi, che è diventato una sorta di spec-
chio perché ci offre la possibilità di leggere le reali condizioni in cui versano i piccoli centri. La carenza di strutture sportive, in primis, la causa principale della mancata partecipazione al bando. Spesso, in molti paesi, le famiglie sono costrette a sobbarcarsi chilometri di curve per accompagnare i propri figli presso una palestra più vicina. Un deter-
rente economico e logistico non indifferente. Naturalmente i più svantaggiati sono bambini ed anziani a cui spesso si prescrivono sedute di ginnastica riabilitativa. Ma l'altro dato che emerge da questo “bando deserto” è la mancanza di popolazione. Uno spopolamento sempre più massiccio che svuota i paesi di energie e risorse umane. L'auspicio, ora, è che questi fondi assegnati e non spesi possano essere riconvertiti, dal governo regionale, bene e meglio per i cittadini lucani. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it
Domenica 15 marzo 2009
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POLICORO - Su istanza del difensore di fiducia on. Avv. Nicola Cataldo, il Tribunale di Matera ha disposto la scarcerazione di Francesco Comisso Fiore, cognato del noto boss Salvatore Scarcia. L’uomo era detenuto da oltre tre anni perché imputato dei reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, nonché di detenzione e porto di armi e di estorsione, ed inoltre del reato di associazione per lo spaccio di sostanze stupefacenti. Le imputazioni riguardavano il processo legato all’operazione “Revival” che si sta celebrando a Matera, attualmente rinviato, per eseguire una perizia fonica disposta di ufficio dal Tribunale, il 23 aprile prossimo. Il 9 mar-
Era imputato di associazione a delinquere, detenzione e porto d’armi e estorsione
Revival, scarcerato Comisso Fiore zo il suo difensore, avv. Nicola Cataldo, aveva presentato un’articolata istanza (come scrive il Tribunale nel suo provvedimento), con cui chiedeva la remissione in libertà per scadenza dei termini di custodia cautelare per diversi reati e per l’art. 416 bis. L’avvocato ha chiesto, inoltre, la revoca dell'ordinanza custodiale per associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti perché venuti meno i gravi indizi di colpevolezza ed in subordine una misura meno grave, come gli arre-
sti domiciliari, per l'affievolimento del quadro indiziario. Il Tribunale ha deciso con una articolata e ben motivata ordinanza chiarendo che l'istanza di perenzione per il reato di associazione di stampo mafioso poteva essere accolta, perché mirava a far valere un interesse specifico, legato agli effetti favorevoli che deriverebbero da una posizione cautelarmente meno gravosa. E come testualmente scrive il Tribunale: "E’ questo, il caso di Comisso, rispetto al quale la perdurante effica-
cia del vincolo anche in riferimento al reato di cui all'art. 416 bis c.p., porterebbe con sé come espressamente dedotto nell'istanza in esame la presunzione legale di pericolosità sociale del prevenuto e la connessa, esclusiva adeguatezza della misura cautelare carceraria, ai sensi dell'art. 275 co.3 del codice di procedura penale... Ed, invece, la misura cautelare deve ritenersi ormai cessata con riferimento a quel reato così come anche rispetto alle ulteriori contestazioni di cui
agli art. 2,4,7 L. n 895/67 e 629 c.p., perchè se il termine secco è pari ad un anno, può essere solo raddoppiato ai sensi dell'art. 304 co. 6 c.pp., e vi possono essere aggiunti solo i periodi di sospensione dì cui all'art. 304 co. i lettera a) c.p.p., mentre non si conteggia la proroga sino a sei mesi prevista dall'art.303 co. / lettera b) n. 3 bis, stante l'espressa l'espressa esclusione contenuta nel comma 6 Cit. il termine massimo di fase risulta spirato alla data del 2 marzo 2009". Il Collegio ha quin-
di ritenuto che possono dirsi attenuate le esigenze preventive poste a base della misura stessa in considerazione delle seguenti circostanze: la notevole durata della custodia cautelare sin qui sofferta (più di tre anni) che è verosimile che abbia prodotto effetti persuasivi sul prevenuto: l'apprezzabile lasso di tempo trascorso rispetto alla commissione dei fatti reato: il ruolo non primario dai medesimo ricoperto nell'ambito della ipotizzata associazione finalizzata al traffico di stupe,facenti (non essendogli contestati singoli episodi di spaccio); la mancanza di precedenti specifici a suo carico; la fase oramai avanzata cui è giunto il dibattimento.
Nasce anche l’Osservatorio regionale sulle coste. Il sindaco chiede all’Apt una promozione ad hoc
Cura ricostituente per la costa Due milioni di euro per il ripascimento nel Metapontino METAPONTO - Pronti due milioni di euro per il ripascimento della spiaggia Metapontina. L'annuncio arriva direttamente dalla voce del primo cittadino bernaldese dopo l'incontro avuto con parte della Giunta Regionale lo scorso 6 marzo. Ed in una lettera indirizzata al Presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, all'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, all'assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, al direttore generale Dipartimento Ambiente, Viviana Cappiello, al direttore generale Dipartimento Infrastrutture, Giuseppe Esposito e all'Ufficio Difesa del Suolo, Donato Grieco del Dipartimento regionale Infrastrutture di Matera, il Sindaco di Bernalda parla appunto delle Opere di ripascimento per Metaponto Lido e dell'iter che porterà, attraverso la collaborazione dei tanti, a questo primo intervento sul territorio jonico ed alla salvaguardia delle attività balneari per questo 2009. Nella nota si parla della somma stanziata con delibera di G.R. n. 215 del 10/2/2009 con cui si assegnano 2 milioni per il ripascimento a Metaponto Lido e del successivo atto con cui si istituisce l'Osservatorio regionale sulle Coste. Un doppio successo per il territorio e per chi ri-
Una spiaggia del metapontino
corda le parole del sindaco che già annunciò il tutto durante l'incontro voluto dagli operatori turistici nella sala consiliare. «Si considera tale stanziamento - si legge nella lettera - come un primo intervento dell'opera necessaria a restituire la sabbia asportata dalle ultime mareggiate al litorale di Metaponto. Per il ripascimento - dice ancora Renna - di due milioni si evidenzia l'estrema necessità di completare l'intervento finanziato entro il 30 maggio 2009 al fine di consenti-
In auto sulla statale 106 con 5 grammi di eroina arrestato 19enne di Policoro POLICORO - Si erano recati nella città vecchia di Taranto per rifornirsi di droga da destinare allo spaccio, ma dopo essersi approvvigionati di un involucro contenenti cinque grammi di eroina sono stati bloccati dalla polizia. Giuseppe Aloisio, di 19 anni, è stato così arrestato mentre una ragazza che lo accompagnava a bordo di una Fiat Punto è stata denunciata in stato di libertà. Entrambi sono di Policoro. Aloisio era entrato in uno stabile di via Machiavelli per uscirvi poco dopo con la busta che ha consegnato alla ragazza. Subito dopo i due sono ripartiti dirigendosi verso la statale 106. I poliziotti della sezione “Falchi” hanno deciso di fermare la vettura e di fare una perquisizione. In una tasca del giubbotto della donna è stato trovato l'involucro con l'eroina in pietra. Sotto sequestro è finita anche la somma di 50 euro in possesso dei due, ritenuta provento dell'attività illecita. provincia@luedi.it
re le attività turistiche/balneari per l'estate. Questo presuppone che i tempi per i pareri di competenza e per l'espletamento dell'appalto siano immediati». Riteniamo che ciò sarebbe possibile invocando la situazione emergenziale che si è venuta a creare. Per il reperimento delle sabbie necessarie al ripascimento di Metaponto Lido si segnala che sono in corso i lavori di escavazione del canale di collegamento fra il mare (in destra della foce del fiume Basento) e le darsene del Porto degli Argonauti. Nell'autorizzazione concessa dalla Regione alla Società titolare del porto vi era una prescrizione/impegno che imponeva alla Società costruttrice il ripascimento, con le sabbie di escavazione, in destra (lato Pisticci) ed in sinistra (lato Metaponto) del Porto. Pertanto le sabbie accumulate nei pressi della foce del Basento ben si presterebbero ad essere utilizzate, a costo zero, per il ripascimento del Lido di Metaponto, giacché il ripascimento sul lato Pisticci è già stato realizzato nell'estate 2007 dalla Società Nettis Resort. Al fine di poter utilizzare tale opportunità è necessario intraprendere contatti con la Società Nettis Resort nella persona dell'ing. Antonio DeNicolò. Dall'esperienza vissuta in questi anni emerge la ne-
cessità di programmare opere di difesa a mare che attenuino gli effetti devastanti sulla battigia delle mareggiate di elevato carico energetico. La nascita dell'Osservatorio è un primo passo al fine di arrivare in tempi congrui a progettare le opere di difesa necessarie. Il fenomeno erosivo dei litorali - conclude Renna è dovuto a tanti fenomeni complessi, ma soprattutto al mancato apporto dei detriti dai fiumi per effetto degli sbarramenti (dighe e traverse) realizzati 40/50 anni or sono. Per questo motivo una compensazione ambientale non può prescindere dal ripascimento dei litorali da inserirsi, secondo il nostro parere, nella tariffa dell'acqua (ciclo integrato dell'acqua)». Una notizia che era nell'aria e che Renna ha sottolineato durante l'incontro con gli operatori. E a quanto già detto, proprio a supporto della frase che Renna disse: «Non ci fermiamo alle prime misure», è da sottolineare anche la richiesta che il primo cittadino fa direttamente all'Apt, ovvero di mettere in atto un idoneo battage pubblicitario che ponga in positivo l'immagine del Lido di Metaponto deteriorata dalle notizie sul disastro provocato dalle recenti mareggiate. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
I Cittadini Attivi e la democrazia BERNALDA - “La democrazia partecipativa elemento fondante di una nuova società”. Il tema del dibattito, organizzato dal comitato “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto, per questo pomeriggio alle 18 presso l'Azimut Cafè , non lascia spazio a dubbi. I “Cittadini Attivi” sono convinti che la politica, nell'accezione originaria della polis non può mai finire. I due relatori saranno Pietro Tamburrano, presidente dei “Cittadini Attivi” e Antonio Forcillo, autore del libro “E fu antiPOLITICA. Cronistoria di un percorso vero sulle vie della democrazia partecipativa”. Il volume si apre con la dedica: “In ricordo di Antonio Rosamondo indimenticabile giornalista e amico sincero”, poche e semplici parole per onorare il collega del Quotidiano, scomparso l'anno scorso. La serata si chiuderà con il conferimento della presidenza onoraria del comitato «all'eroica madre bernaldese in lotta per la giustizia Olimpia Fuina». La signora Fuina è la madre di Luca Orioli, trovato morto insieme alla fidanzata Marirosa Andreotta il 23 marzo 1988 a Policoro (Mt). Una vicenda rimasta un mistero dai contorni ancora oscuri. Il comitato bernaldese vuole riaffermare il primato della politica, ma di una politica rifondata, perché riassume il suo significato etimologico. g.p.
Verrà presentata stasera nella chiesa di S. Maria delle Grazie da Maria Paola Sgro
La santità di Charbel a Montalbano MONTALBANO - Sarà presentata, questa sera, dopo la messa vespertina, nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie dei borghi periferici di Montalbano Jonico la santità di Charbel, al secolo Youssef Makhlouf dell'ordine maronita libanese che visse fra il 1828 e il 1898. La patria di Charbel fu dunque il Libano: la Montagna Bianca, mistero e meta di tanti profeti; sono tante le lodi del Libano che si leggono, infatti, nella Sacra Scrittura. Sarà Maria Paola Sgro, insegnante di Lettere in pensione, responsabile per Montalbano della Fraternità Secolare Francescana e nota autrice di numerosi libri, a presentare ai fedeli montalbanesi la figura del santo eremita che, per molti versi, è ancora sconosciuto a tanti. A lui, Maria Paola, ha dedicato anche una preghiera, un inno di lode che sottolinea del
santo l'intima unione spirituale con Dio. Insieme a Maria Paola Sgro nella presentazione di San Charbel, anche Giusy Cirone e il cantautore lucano Antonio Labate che sarà accompagnato dal chitarrista montalbanese Carlo Bornè. Un particolare momento di fede della comunità ecclesiale montalbenese per il periodo quaresimale,
fortemente voluto dal parroco di Santa Maria delle Grazie, don Vincenzo Sozzo, quale stimolo alla ricerca della santità come vocazione precipua e naturale di ogni cristiano. La fama di santità di Charbel, uomo semplice che ha vissuto alla lettera la semplicità evangelica, già forte in vita, trovò piena conferma dopo la sua nascita al cielo, tanto che, già nel 1925, a soli ventisette anni dalla sua morte, avvenuta nella notte del Natale 1898, Papa Pio IX ne propose la beatificazione e canonizzazione, anche se fu Pio XII che, nel 1954, firmò il decreto; la beatificazione, in realtà, fu resa pubblica il 5 dicembre 1965 da papa Paolo VI, in concomitanza alla chiusura dei lavori del Concilio Vaticano II. E, sempre papa Paolo VI nel 1976, firmò anche il decreto di canonizzazione. Anna Carone
Ad aprile torneranno in mare
Caretta Caretta curate al Cras di Policoro POLICORO Resteranno a Policoro (Matera) fino ad aprile, presso il Centro recupero animali selvatici (Cras) del Wwf, in attesa di essere liberate in mare, i due esemplari di tartarughe «Caretta caretta», soccorse alla fine di febbraio nel golfo di Taranto. Le tartarughe sono state dimesse dalla Clinica della Facoltà di Veterinaria dell’Università di Bari, partner del Cras di Policoro, dove sono state sottoposte a esami clinici. I due esemplari sono solo gli ultimi degli ospiti del centro di recupero dell’Oasi di Policoro, che offre assistenza e cure mediche a tutti gli animali selvatici in difficoltà, con particolare attenzione alle «Caretta caretta», provenienti dall’arco jonico compreso tra Taranto e Corigliano Calabro. provinciamt@luedi.it
Sport 39
Domenica 15 marzo 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Vince allo scadere contro un ottimo Cagliari ed è quarto
4-1 a Bologna
Genoa verso la Champions Grande Del Piero con la rete di Olivera trascina la Juve CAGLIARI GENOA
0 1
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6.5; Matheu 6 (42' st Ragatzu sv), Canini 6, Lopez 6, Agostini 6; Fini 6.5, Conti 6, Biondini 6 (27' st Lazzari sv); Cossu 5.5; Jeda 6, Acquafresca 6 (21' st Matri 5.5). In panchina: Lupatelli, Astori, Bianco, Mancosu. Allenatore: Allegri 6. GENOA (3-4-3): Rubinho 6.5; Papastathopoulos 6, Bocchetti 6, Criscito 6; Rossi 6 (27' st Palladino sv), Juric 6.5, Milanetto 6, Mesto 6 (16' st Olivera 6.5); Sculli 6 (30' st Modesto sv), Milito 6, Jankovic 6. In panchina: Scarpi, Terigi, Parfait, El Shaarawy, Palladino. Allenatore: Gasperini 6. ARBITRO: Gervasoni di Mantova 5. RETI: 40' st Olivera NOTE: giornata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: Espulso: 39' pt Cossu per doppia ammonizione. Ammoniti: Milanetto, Cossu, Jankovic, Juric. Mesto, Olivera. Angoli: 7-1 per il Cagliari. Recupero: 0' pt; 5' st. CAGLIARI Quinto successo esterno stagionale del Genoa che passa a Cagliari e rivede la zona Champions. Una partita ben giocata da entrambe le squadre, a ritmi molto alti, decisa dal secondo gol stagionale di Ruben Olivera. Il Cagliari, in 10 già dalla parte finale del primo tempo per via dell’espulsione di Cossu, avrebbe meritato di più. L'episodio decisivo poteva arri-
Mesto del Genoa e Acquafresca del cagliari
vare dall’una e dall’altra parte ma la fortuna ha premiato la squadra di Gasperini. Comincia bene il Genoa che nonostante il pressing del Cagliari si propone con belle giocate e palla a terra. Al 9' la prima conclusione rasoterra di Mesto su assist di Milito, Marchetti blocca a terra senza problemi. Grande agonismo in campo, squadre impegnate su ogni pallone ma partita piuttosto equilibrata. Al 20' bella iniziativa di Jankovic che libera Milito al limite, l’attaccante manda però a lato. Dall’altra parte al 27' un pericoloso cross di Biondini dalla sinistra attraversa tutta l’area genoana ma nessuno riesce a intervenire sul pallone. Il ritmo è alto ma con il passare del tempo è il Ca-
gliari a prendere maggiormente l'iniziativa. Al 36' prima vera grande occasione dei primi 45': calcio di punizione di Fini dalla sinistra, colpo di testa di Lopez e palla che si stampa sul palo. Al 39' Cagliari in 10 per l’espulsione di Cossu per doppia ammonizione, il secondo giallo per un tocco su Juric è a dir poco esagerato. Il primo tempo si chiude senza ulteriori sussulti. Non ci sono cambi al ritorno delle due squadre in campo. Il Cagliari mostra generosità nonostamnte l'inferiorità numerica, mentre il Genoa fa girare bene il pallone. Al 14' cross di Criscito, sponda di testa in area di Mesto per Milito che manca pero l’aggancio. Risponde il Cagliari al 16' con un esterno
di Fini su punizione che finisce sull'esterno della rete. Primo cambio con Olivera che rileva Mesto al 16'. Al 18' ottima palla di Milito che smarca in area Jankovic, Marchetti è bravo a uscire tempestivamente. Al 20' Olivera va a segno ma il guardalinee aveva già sbandierato. Il Genoa si fa più incisivo e ancora pericoloso con un gran tiro di Sculli da fuori. Ancora cambi con Palladino per Rossi e Modesto per Sculli nel Genoa e Lazzari per Biondini nel Cagliari. Al 36' palla-gol per il Cagliari con Fini lanciato a rete verso Rubinho che tempestivamente gli respinge la conclusione. Al 39' è il Genoa che può chiudere il match a proprio favore, Milito si fa spazio in area cagliaritano e fa partite un tiro che si stampa sulla traversa. Il gol è nell’aria è arriva al 40': cross di Palladino dalla destra e colpo di testa vincente di Olivera che firma la sua seconda rete in campionato.
JUVE BOLOGNA
4 1
JUVENTUS (4-4-2): Buffon 6; Grygera 5, Mellberg 5.5, Chiellini 6, Molinaro 6; Salihamidzic 6.5, Tiago 5 (1' st Poulsen 6), Marchisio 6, Giovinco 7.5 (43' st Daud sv); Iaquinta 6, Del Piero 7 (46' st Immobile sv) In panchina: Chimenti, Zebina, Ariaudo, Esposito. Allenatore: Ranieri 6 BOLOGNA (4-5-1): Antonioli 6.5; Zenoni 5, Britos 7, Terzi 6, Lanna 6; Bombardini 6 (29' st Osvaldo 5.5), Mudingayi 5.5, Volpi 6, Mutarelli 6.5 (7' st Amoroso 5.5), Valiani 5.5 (17' st Adailton 5); Di Vaio 6.5. In panchina: Colombo, Castellini, Mingazzini, Marchini. ALLENATORE: Mihajlovic 5.5 ARBITRO: Damato di Barletta 6 RETI: 24' pt Mutarelli, 4' st Salihamidzic, 26' st Giovinco, 30' st Del Piero, 43' st Del Piero NOTE: Serata fredda,
Del Piero
Il match clou è nel posticipo 28/A GIORNATA ore 15: Atalanta-Torino: Saccani di Mantova (Rubino G.-Altomare, Pierpaoli). Inter-Fiorentina (20.30): Orsato di Schio (Rosi-Grilli, Mazzoleni). Lazio-Chievo: Girardi di San Donà di Piave (Comito-Giachero, Pinzani). Palermo-Lecce: Dondarini di Finale Emilia (De Luca-Alessandroni, Calvarese). Reggina-Napoli: Trefoloni di Siena (Foschetti-Tonolini, Baracani). Sampdoria-Roma: Rosetti di Torino
(Stefani-Faverani, Cavarretta). Siena-Milan: Ayroldi di Molfetta (Pirondini-Maggiani, Celi). Udinese-Catania: Valeri di Roma (Marzaloni-Conti, Peruzzo). LA CLASSIFICA: Inter 63, Juve 56, Milan 51, Genoa 48, Fiorentina 46, Roma 45, Lazio 41, Cagliari 39, Palermo 39, Atalanta 36, Napoli 35, Udinese 35, Catania 33, samp 32, Siena 31, Bologna 26, Chievo 24, Torino 24, Lecce 23, Reggina 19
L’ANGOLO DELLA B 30ª GIORNATA I risultati Ascoli - Piacenza 2-0 Bari - Avellino 3-0 Empoli - Parma 1-4 Livorno – Cittadella 1-1 Mantova – Sassuolo 1-1 Modena - Ancona 1-0 Rimini - Frosinone 0-0 Salernitana – Grosseto 2-0 Treviso – Pisa 0-2 Triestina – Brescia 1-2 Vicenza – Albinoleffe 0-3
La classifica Bari 56, Parma 52, Livorno 52, Brescia 49, Sassuolo 49, Triestina 48, Grosseto 44, Empoli 44, Albinoleffe 44, Pisa 39, Rimini 39, Vicenza 38, Ascoli 38, Piacenza 37, Ancona 35, Cittadella 34, Frosinone 34, Mantova 34, Salernitana 33, Modena 28, Avellino 25, Treviso 24
Prossimo turno, 17 marzo Albinoleffe – Triestina Ancona – Salernitana Brescia – Modena Cittadella – Ascoli Frosinone – Avellino Grosseto – Bari Parma – Mantova Piacenza – Treviso Pisa – Empoli Rimini – Livorno Sassuolo – Vicenza
Livorno fermato in casa. Colpaccio del Brescia. La Salernitana regola il Grosseto
Tris del Bari che allunga in vetta PALERMO- Il Livorno impatta con il Cittadella (ospiti in nove uomini per due espulsioni) e il Bari, con la netta vittoria sull'Avellino (3-0) allunga in vetta alla classifica di serie B. Adesso i pugliesi salgono a quota 56 punti, quattro lunghezze in più sulla coppia formata da Livorno e Parma e tegono a bada anche Sassuolo e Brescia, terze con 49 punti. Bari che conquista la quindicesima vittoria stagionale, frutto del tris di reti inflitte agli irpini di Campilongo. Le firme del successo per la squadra di Antonio Conte sono di Barreto (doppietta, uno su rigore) e Caputo. La squadra toscana di Leo Acori non sfrutta al meglio il turno casalingo e si ferma sull'1-1 nel match del «Picchi» contro il Cittadella. Labronici in vantaggio al minuto 37 con Perticone, il pareggio ospite nella ripresa con Gerardi (primo gol in campionato). Cittadella che ha chiuso, come detto, con due uomini in meno per le espulsioni rimediate da Teoldi e Volpe. Il Mantova pareggia sull'1-1 il match del «Martelli» contro il Sassuolo. I «virgiliani» di Mario Somma sbloccano il punteggio al minuto 22 con un bel gol dell’attaccante bomber Corona, nella ripresa al 5' il pareggio degli emiliano con Martinetti. Sassuolo che ha sfiorato il
BARI AVELLINO
3 0
BARI (4-4-2): Gillet 6,5; A.Masiello 6,5, Esposito 6,5, Stellini 6,5, Parisi 7; Lanzafame 6,5, De Vezze 6,5 Gazzi 7, Guberti 6,5 (20'st Kamata 6); Barreto 7,5 (31'st Galasso 6), Kutuzov 6 (25'st Caputo 6,5). In panchina: Santoni, Bianco, Ranocchia, Rivas. Allenatore: Conte 7. AVELLINO (4-2-3-1): Gragnaniello 6; Cosenza 5,5 (1'st Gazzola 5,5), Pecorari 5, Vasko 4,5, Mesbah 5,5; Di Cecco 5, De Martino 5; Pacilli 5,5 (13'st Aubameyang 5), De Zerbi 5,5, Koman 6 (18'st N'ze 5); Sforzini 5. In panchina: Padelli, Ghomsi, Pepe, Venitucci. Allenatore: Campilongo 5,5. ARBITRO: Brighi di Cesena 6 RETI: 2'pt (rigore) e 9'pt Barreto, 40'st Caputo. colpaccio nei minuti finali (palo di Noselli). Preziosa vittoria casalinga in chiave salvezza per il Modena di Apolloni: gli emiliani superano di misura l’Ancona grazie alla rete di Giampà al 25' della seconda frazione di gioco. Il Rimini manca l’undicesima vit-
toria in campionato con il deludente pareggio interno, a reti inviolate, contro il Frosinone. Punto prezioso, invece, per i ciociari di Braglia, ancora relegati nella zona pericolosa della classifica. La Salernitana sfrutta il fattore campo ed all’Arechi rifila due reti al Grosseto. Le reti nella ripresa: i campani di Castori a segno con Scarpa e Di Napoli, inutili i tentativi dei toscani di accorciare le distanze. Colpaccio esterno del Pisa che espugna il «Tenni» di Treviso. Ko interno per i veneti di Abel Balbo che cedono 2-0 ai pisani, bravi a concretizzare con le reti dell’ex Roma Alvarez e Viviani. Treviso che ha chiuso il match in dieci uomini per l’espulsione di Missoroli a tre minuti dal termine. Vince in trasferta anche il Brescia di Nedo Sonetti che prosegue la serie di risultati positivi: le «rondinelle» espugnano il «Rocco» di Trieste con le reti di Zambrella e capitan Caracciolo (undicesima rete stagionale per l’Airone). In mezzo il gol degli alabardati con Della Rocca. Si chiude con la vittoria esterna dell’Albinoleffe che senza particolari affanni porta via l’intera posta in palio dalla gara giocata al «Menti» di Vicenza. I biancorossi veneti di Gregucci incassano le reti di Laner (doppietta) e Madonna.
Barreto
40 Sport «Non parli più del Milan fino alla fine della stagione. Non ne vale la pena, non serve» Domenica 15 marzo 2009
Scintille Ancelotti-Mourinho Il nerazzurro: «Un tecnico non può perdere la dignità» MILANO– Un «consiglio» da Carlo Ancelotti a Josè Mourinho: «Non parli più del Milan fino alla fine della stagione. Non ne vale la pena, non serve». Il tecnico rossonero promette di fare lo stesso con il collega e con l'Inter. Finita la conferenza stampa del portoghese ad Appiano Gentile, comincia quella dell’allenatore del Milan a Milanello. Una frase sibillina di Mourinho prima di lasciare i giornalisti (“Un allenatore può perdere tutto, tranne la dignità professionale») viene interpretata come una dura risposta alle osservazioni di Ancelotti sul cammino dell’Inter in Champions. «Non so a cosa si riferisca – ribatte il tecnico rossonero -. Di Inter e Mourinho non parlerò più fino a fine stagione, come ho già detto. Gli do un consiglio: non parli più del Milan. Non ne vale la pena, non serve». Oggi a Siena Ancelotti recupererà Beckham, Kakà e Ronaldinho: i due brasiliani partiranno in panchina, l’inglese giocherà ancora da trequartista. I toscani hanno perso solo due gare in casa in questa stagione e hanno appena vinto a Catania. «La squadra è uscita dall’emergenza – dice Ancelotti – c'è la voglia di continuare a crescere. Mi aspetto una partita con un ritmo veloce. Stiamo lavorando sulla qualità del gioco, vogliamo giocare bene le undici partite che mancano». L'obiettivo è «incrementare il vantaggio al terzo posto e mettersi tran-
Ancelotti
quilli al più presto». Del futuro e di nuovi acquisti Ancelotti pensa che non abbia senso parlare prima dell’estate. Ma di una cosa è sicuro: il ciclo del Milan non è finito. «Questa squadra può continuare a fare cose straordinarie», dice. La condizione è che i giocatori, quelli giovani e quelli nuovi che verranno, «portino avanti i valori tecnici, la disciplina e il senso di appartenenzà» che caratterizzano il club secondo Ancelotti. Il tecnico rossonero è freddo sull'ipotesi di Tre-
zeguet al Milan (“Abbiamo Pato e puntiamo su Borriello») e su Fernando Torres rimasto al Liverpool dice: «Inzaghi ha fatto cinque gol in tre finali a 34 anni, auguro a Torres di fare lo stesso». Un omaggio al gruppo che ha vinto l’ultima Champions per l’Italia. “Ma noi abbiamo sempre affrontato le partite con gioia e felicità. Forse è questo il segreto», dice Ancelotti. Inter, Juventus e Roma, invece, fin qua hanno avuto «un eccesso di timore».
Disegno l’Inter futura Sarà rifondazione JOSÈ MOURINHO rifiuta i paragoni col passato ma nello stesso tempo sa che 'devè per forza scavare una differenza con la 'solita storià e mantenere salda la barra del timone. «Un allenatore – dice alla fine, proponendola come una sintesi prima di salutare, e precisando di voler rispondere così a una di quelle domande che aveva rifiutato in precedenza - può perdere tutto meno che la sua dignità professionale». Un messaggio. Forse per Ancelotti, forse in generale per uno o più dei suoi colleghi che hanno provato a dire cosa sarebbe servito per proseguire il cammino in Europa. «Se una squadra arriva all’Old Trafford e crea come noi –dice Mourinho –di solito vince. Ferguson ha parlato di fortuna e questo ha un significato». E anche i tifosi nerazzurri non possono non aver fatto differenza tra questa eliminazione e quelle col Villarreal, col Valencia e col Liverpool. «Erano frustrati e dispiaciuti più di noi, ma non hanno avuto un atteggiamento negativo verso la squadra e la società. È una circostanza che mi piace». Al ritorno, nello sguardo
dei giocatori Mourinho ha letto «la convinzione di quelli che vanno a vincere lo scudetto». Il numero 17, che, anche se è il quarto di fila, è importante «perchè pareggia i titoli del Milan». Certo l’Inter non è tornata sepolta (come il Real o lo Sporting), ma Mourinho sa che – ritocco o rivoluzione che sarà - «abbiamo bisogno di qualcosa in più». Ma niente rimpianti per quello che, eventualmente, non è stato fatto in estate. “Parliamo del futuro: io mi preparo, scrivo, studio, faccio la mia relazione su quella che è la mia visione del futuro, un lavoro che faccio da solo e che finirò a giugno. Ma quello che si legge sui giornali non esce dalla mia testa. Naturalmente Balotelli e Santon il prossimo anno saranno meglio di oggi». C'è poi un gruppo che Mourinho chiama «di grande stabilità», quello dei suoi titolari, una dozzina di giocatori, gente come Julio Cesar e Cambiasso fino a Ibrahimovic. E infine un piccolo gruppo di quelli «che non possono migliorare». E sarà qui che Mourinho chiederà che si incida per avere un’Inter più sua.
Rugby Sei Nazioni Il sogno sfuma a sette minuti dalla fine
Italia, un’occasione persa Al Flaminio vince il Galles ITALIA GALLES
15 20
ITALIA: Marcato (35' st. Orquera); Rubini Gi., Canale G., Bergamasco Mi. (33' st. Quartaroli), Pratichetti M.; McLean, Griffen (26' st. Canavosio); Parisse S. (cap), Bergamasco Ma., Zanni; Bortolami (24' st. Sole), Dellapè (10' st. Del Fava); Nieto (10' st. Castrogiovanni Mar.), Ghiraldini, Perugini S. Allenatore: Mallett GALLES: Byrne (29' st. Shanklin); Jones M., Roberts, Henson, Williams S.; Hook (35' st. Jones S.), Phillips; Powell, Jones D., Thomas J. (17' st. Jones R.); Jones A.W., Charteris (26' st. Davies); Thomas R. (17' st. Jenkins), Bennett (17' st. Rees), Yapp Allenatore: Gatland ARBITRO: Lewis (Irlanda) MARCATORI: p.t. 5' cp. Marcato (3-0); 26' m. Williams S. tr. Hook (3-7); 32' cp. Marcato (6-7); 35' cp. Marcato (9-7); s.t. 17' cp. Marcato (12-7); 18' cp. Hook (12-10); 24' cp. Hook (12-13); 30' cp. Marcato (15-13); 32' m. Shanklin tr. Hook (1520) NOTE: Stadio Flaminio esaurito, esordio in Nazionale per Roberto Quartaroli, primo membro dell’Accademia FIR «Ivan Francescato» a conquistare un cap. Man of the match: Sergio Parisse. ROMA Stavolta si può davvero parlare di occasione persa, più che di sconfitta onorevole. L’Italrugby resta ancora a secco di vittorie nel Sei Nazioni 2009 anche dopo la quarta giornata ma almeno c'è da elogiare una prestazione finalmente all’altezza. Gli azzurri di Mallett sono stati sconfitti al Flaminio di Roma dal Galles per 20-15 (7-9), al termine della
NELL’ALTRA GARA L’Irlanda a punteggio pieno EDIMBURGO L'Irlanda espugna il Murrayfield di Edimburgo, battendo nel quarto turno del 6 Nazioni i padroni di casa della Scozia 22-15. Grazie a questo successo la nazionale irlandese comanda a punteggio pieno e sabato prossimo al Millennium Stadium di Cadiff si giocherà contro i padroni di casa del Galles il titolo 2009 ed anche la possibilità di centrare il Grande Slam con cinque vittorie su cinque partite.
Squadra unita, tifosi felici Istantanee dal Flaminio, dove c’è stata una grande Italia
loro migliore partita in questo Torneo. Tutti su punizione di Marcato (5/5) i punti per l’Italia, mentre i britannici hanno firmato le uniche due mete dell’incontro, una per tempo, con Shane Williams e Shanklin. Parisse e compagni chiuderanno il 6 Nazioni sabato 21 marzo con la terza sfida casalinga con la Francia, ultima chance utile per evitare l’onta del cucchiaio di legno. Il pubblico è quello delle grandi occasioni, il sole è primaverile, sugli spalti c'è pure Tiziano Ferro: l’ideale per giocare a rugby. E per far capire che questa Italia può far parte dell’elite dell’ovale continentale. Gli azzurri mettono subito in campo ben altra grinta rispetto al passato recente, costringendo il Galles campione in carica ad arretrare e a soffrire il touche e meta. Il gioco è quasi sempre nelle mani del XV di Mallett,
che dopo 4' è subito in vantaggio con una punizione di Marcato, che durante la prima frazione proverà anche, senza la necessaria fortuna, due drop (al 15' e al 40'). I Dragoni Rossi mettono poche volte il naso nei ventidue azzurri, rimediando al 20' un piazzato che Hook (tra qualche fischio di troppo) non infila e trovando la meta, al 27', con Shane Williams, uno al quale l’Italia fa sempre l’effetto del mantello rosso per un toro. I britannici colpiscono al cuore nell’unica, vera azione costruita ed Hook, stavolta, non fallisce la trasformazione. Sotto 3-7, Parisse e compagni si rimboccano le maniche e lentamente rosicchiano il gap. Marcato è ancora infallibile dalla piazzola al 31' e al 36', ribaltando così lo score (9-7) in favore dell’Italrugby, che al 38' va vicinissima alla meta con
Rubini e Zanni, costringendo l’irlandese Lewis a ricorrere al Tmo per vederci più chiaro. La ripresa vede ancora gli italiani comandare le operazioni e toccare il vantaggio massimo (12-7) con la solita punizione di Marcato al 18'. Gli ospiti non si arrendono e restano in scia con Hook, che sigla due piazzati (20' e 25') che valgono al Galles il 13-12 prima che Marcato (e chi, sennò) faccia 5/5 dalla piazzola per il momentaneo 15-13 del 31'. Servirebbe una meta all’Italia coraggiosa e finalmente bella, invece arriva la seconda marcatura gallese con il neo entrato Tom Shanklin, che al 33' trafigge la difesa azzurra. Hook trasforma ed è il 20-15 finale, che non muta nonostante gli azzurri tentino il forcing negli ultimi istanti di gioco. (ITALPRESS). mc/red 14-Mar-09 17:55
ROMA «Ho visto una squadra unita ed un pubblico felice per la prestazione, c'è rammarico per la sconfitta e sicuramente abbiamo ancora molto lavoro davanti a noi, dobbiamo migliorare in attacco. Sono certo che la gente ci sarà vicina anche contro la Francia, sono orgoglioso dell’atteggiamento della squadra che, nonostante le difficoltà delle prime giornate, ha continuato a lavorare con grande impegno». «Abbiamo giocato una partita intelligente, simile sotto certi aspetti a quella di novembre contro l’Australia. Mai come oggi però i nostri trequarti hanno giocato per aiutare gli avanti nel proprio lavoro, il gioco al piede e la mediana sono stati positivi, abbiamo creato molte opportunità, non finalizzandole però al meglio» prosegue Mallett. «Non amo parlare dei singoli, ma Giulio Rubini ha dimostrato di essere un gioca-
tore intelligente, capace di leggere gli spazi, ed anche la prima linea ha messo in pratica molto efficacemente quanto allenato nel corso della settimana. Se devo sintetizzare il mio pensiero di oggi, scelgo due parole: orgoglio e delusione. Ripartiamo da qui per scendere in campo contro la Francia e portare a casa il risultato». Carlo Checchinato, manager Italia, poi, ragguaglia sulle condizioni di Paul Griffen, costretto ad uscire al 26' della ripresa (sostituito Canavosio, ndr): «Griffen ha riportato un colpo al costato». Felicissimo, infine, Roberto Quartaroli: «E' il coronamento di un sogno, un’emozione difficile da esprimere a parole. Da quando il pullman ci ha portato allo stadio tra la gente a quando ho fatto il mio ingresso in campo davanti a trentaduemila persone ho vissuto sensazioni incredibili»
Sport 41
Domenica 15 marzo 2009
NUMERI? SOLO AUTOSTRADE
A3, A30, A1, A11: 650 km. Diamo i numeri per questa maglia. E’ lo striscione che campeggia sull’inferriata del Viviani da qualche giorno e che ha attirato la curiosità dei passanti. Cabala, numeri al lotto, riti propizi? Esclusivamente i nomi di identificazione delle quattro autostrade da toccare per raggiungere Pistoia, distante da Potenza 650 km. Passione rossoblù che spingerà oggi, al Melani, non meno di 300 appassionati compresi i tanti studenti fuori sede, vicini allo stadio toscano dove è in palio una fetta di salvezza.
A Pistoia un mezzo spareggio per evitare la retrocessione diretta
Potenza, calcoli vietati I rossoblù hanno due risultati su tre a disposizione E' COME SE fosse un primo turno di play-out. Andata ad ottobre: Potenza Pistoiese 2-0, firme di Volpe e Cozzolino. Oggi il replay, meglio la definizione all'inglese. Perché per i toscani questa potrebbe essere una partita senza ritorno. Il Potenza ha a disposizione due risultati su tre: vincendo spedirebbe dritto in seconda divisione gli arancioni e strizzerebbe l'occhio - visto il calendario - a prospettive fin'ora inimmaginabili. Il pareggio manterrebbe le distanze invariate, con nove giornate (tante) ancora da disputare ma con un bel vantaggio derivante dall'andata: la Pistoiese, in virtù del bilancio degli scontri diretti, dovrebbe poi superare in classifica i rossoblu per accedere ai play-out. Cosa non facile, perché il Potenza giocherà altre cinque volte al Viviani, i toscani solo in quattro occasioni sul campo amico. Terza ipotesi, residuale: il Potenza può anche perdere di misura, 1-0. Arleo manterrebbe il muso della sua vettura davanti a quella di Torricelli, ma ci sarebbe da rabbrividire fino all'ultima curva. Impossibile negare che oggi al Marcello Melani chi scende in campo avrà in mente questa tabella. Logico atten-
Pasquale Arleo
dersi quindi una Pistoiese d'attacco, all'assalto, sin dal primo minuto. Torricelli con tutta probabilità andrà ben oltre il canonico “dover fare la partita”, l'avrà preparata alla grande, forte dell'approccio di chi ha vissuto tante notti di coppa. La Pistoiese parte per il 2-0, per vedere poi cosa riuscirà a raccogliere. Arleo lo sa bene, non teme il nemico, lo rispetta tantissimo: “potevano vincere sia a Foggia che contro l'Arezzo, andiamo ad affrontare una squadra viva più che mai”. Torricelli, che per un'intera carriera sul campo ha ritenuto il calcio una scienza semplice, fa 4-4-2 scolastico condito da tanta corsa e motivazioni. “Rispetto alle precedenti gestioni tecniche sono più pericolosi avanti - spiega il tecnico potentino - ma il contraltare è un'età media molto giovane, hanno tanta pressione addosso”. Occhio anche alle
individualità, che non mancano: “Bellazzini contro l'Arezzo è partito dalla panchina per non rischiare, essendo in diffida, è un esterno di grande livello tecnico micidiale nell'uno contro uno, abbiamo preso le opportune contromosse”. Il Potenza conosce bene chi si troverà davanti, i possibili punti deboli (vedi la poco rodata coppia difensiva centrale Fiasconi - Bartolucci) e gli aspetti da non sottovalutare. In settimana a Pistoia la Gazzetta dello Sport ha mandato fotografo e inviato per realizzare un servizio sulla favola di Torricelli. Scenario gli splendidi vivai Vannucci, storico sponsor della squadra. Dovrebbe essere pubblicato sabato 21 marzo sul settimanale Sportweek. Aspettando la primavera, le speranze dei toscani oggi può farle appassire il Potenza. Pietro Scognamiglio
Arleo: «Hanno pressione addosso Possiamo giocarcela»
La formazione Si va verso il 3-5-2
Lolaico prova stamattina Cantoro-Cozzolino in attacco ALLENARSI ieri mattina, nella splendida struttura di Pescia, deve essere stato a dir poco esaltante per la truppa potentina. Accoglienza dorata, campo in erba eccellente, impianto da ricordare. Il lavoro di Arleo per rifinire la preparazione in vista del match di oggi è scivolato via perfettamente. Il primo dilemma da sciogliere riguardava le condizioni di Peppe Lolaico. Il difensore, che è in ritiro, ha perso cinque chili in pochi giorni per via di un virus intestinale. E’ assai debilitato fisicamente, per cui Arleo prima di rischiarlo deve essere certo del suo pieno recupero di energie. Perchè dalle parti del settore destro della difesa ros-
soblù dovrebbe agire Bellazzini, che ha corsa e dinamismo e che deve essere contrastato efficacemente. Se stamattina Lolaico dirà sì, il Potenza si potrebbe schierare con un 4-4-2, altrimenti sarà in campo con il 3-5-2. Valutiamo quindi le due ipotesi, anche se non possiamo negare la possibilità che il Potenza, proprio in virtù dello schieramento più offensivo dei toscani, potrebbe ripresentarsi con sabatino a protezione della difesa, come accadde contro il Crotone nell’ultimo impegno di campionato. Groppioni difenderà i pali della porta potentina, protetto da Cuomo, Di Bella e Patarini. Quest’ultimo potrebbe slittare a sinistra nel
caso in cui sul versante opposto giocasse Lolaico. In mezzo al campo certi sono Cammarota e Suppa con sabatino che potrebbe orchestrare alle loro spalle, oppure sul versante mancino (con Volpe sul lato opposto) nella circostanza in cui Lolaico non ci fosse. A Mangiapane toccherà la cabina di regia e l’imbeccata per le punte che saranno due: Cantoro e Cozzolino. Questa scelta evidentementa ha una motivazione dicarattere fisico. Innanzitutto perchè Cantoro può colpire di testa anche in fase difensiva rispetto ai più mimngherlini Nolè e Sarno, poi perchè proprioin mezzo al campo, vista la prevedbile presenza di Mu-
Il Potenza schierato domenica 1 marzo al Viviani contro il Crotone. Oggi la squadra sarà leggermente differente
wana, Lanzillotta e Breschi, al Poenza servono centimetri e determinazione. Per cui, per far tornare Suppa tra i titolari occorreva liberare un posto. Sostanzialmente, però, crediamo che indipendentemente da chi scenderà sul rettangolo verde del Melani, il Potenza da vedere
all’opera dovrà essere per forza quello che ha vinto e meritato i consensi unanimi contro il Crotone. Attaccamento alla maglietta, raddoppi di marcatura, copertura del campo totale e grande spirito di sacrificio. Sono le armi che hanno consentito anche agli scettici di cambiare giudizio sulle
possibilità che ha il Potenza di evitare l’ultimo posto e che nell’odierno turno di campionato, devono essere confermate per cominciare un processo di continuità che deve portare i rossoblù a chiudere il campionato nella migliore posizione di classifica possibile. Alfonso Pecoraro
42 Sport
Domenica 15 marzo 2009
TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA
Qualche dubbio in mezzo al campo, per il resto scelte fatte
Bellazzini arma in più PISTOIA. Settimana di allenamenti a porte chiuse per la squadra allenata da Moreno Torricelli, da qualche tempo a questa parte anche con la bocca cucita (silenzio stampa imposto ai calciatori dalla dirigenza). Il momento è decisivo, ci si gioca l'intera stagione e la squadra ha bisogno di lavorare con tranquillità ed al riparo dai mugugni dell'ambinete. Il tecnico nasconde le carte alla vigilia di un match importantissimo (un solo risultato: la vittoria, meglio se con qualche gol di scarto), ma fa filtrare di voler mettere in campo una squadra più propositiva, con un atteggiamento più offensivo di quello adottato contro Foggia e Arezzo. Quella che si vedrà con i lucani sarà, dunque, una formazione con un Bellazzini più avanzato, a ridosso delle punte, rispetto al terzetto di centrocampisti. Sarà la mossa decisiva che invertirà il trend della compagine toscana? Difficile a dirlo. La Pistoiese vince poco, pochissimo, se possibile segna ancora di meno. Questo aspetto “traumatico”ha convinto il tecnico a rivedere la forma della squadra, nonostante i due positivi
pareggi che hanno “benedetto” il suo esordio. Dentro dunque una disposizione più offensiva per dare la caccia alla preda in fuga potentina. Ago della bilancia sarà l'esterno alto a sinistra Ballanzini. Il tecnico gli chiederà sovente di accen-
trare il suo raggio d'azione stringendo qualche metro dietro al teandem d'attacco (una rete a testa in una manciata di presenze) composto da Artistico e Dal Rio. In mediana per le vie centrali ci sono Muwana e Palermo; Breschi, nel caso
in cui Bellanzini dovesse fungere da trequartista, sarà invece chiamato ad un doppio lavoro per ricoprire il centrodestra. Nulla di nuovo in difesa, Fiasconi e Bartolucci agiranno a presidio della zona centrale mentre larghi sulle fasce ci
saranno Di Berardino e Fautario. Intanto gli ultrà, a poche ore dall'inizio della gara, stamane alle 11, insceneranno in Piazza Mazzini una manifestazione di protesta nei confronti dell'attuale proprietà, la famiglia di costruttori edili Braccialini, e in particolare del presidente Massimiliano Braccialini, reo, a loro avviso, di aver fatto entrare il sodalizio arancione, in A nel 1980/81 e per molte stagioni in serie B, in un tunnel strettissimo, senza apparente via di uscita, oltre che di aver polemizzato, a torto, con tutto e tutti (Comune in primis per i lavori allo stadio). Clima, quindi, agitato nel solitamente tranquillo ambiente pistoiese. Con Torricelli squalificato, infine, nuova opportunità di sedere in panchina per Antonio Niccolai, figlio del più conosciuto Comunardo, ex stopper di Cagliari e Nazionale azzurra a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Sarà la volta buona per brindare alla vittoria? Le bottiglie sono in fresco e l'ambiente è assetato. Ma cosa ne penserà l'”astemio” Potenza? Gianluca Barni
Era il 7 settembre con il Crotone
Torricelli chiede uno sforzo in più ai suoi
Da sei mesi non vince in casa
Dobbiamo fare la partita
PISTOIA. Quant'è lontana l'ultima vittoria in casa. Amara constatazione per quelli della Pistoiese. La squadra rappresenta, pericolosamente, il fanalino di coda della graduatoria della Prima divisione, un fanalino che illumina il baratro a corrente alternata. Ora c'è Torricelli a comandare l'illuminazione della squadra, e da due settimane a questa parte qualcosa sembra essere cambiato. Il fanalino mantiene una flebile luce accesa, come a voler dimostrare che la Pistoiese c'è ancora, non molla, vuole anzi giocarsi ancora le sue chance in tema di salvezza. Obiettivo possibile? Certamente sì, almeno a sentire le parole del giovane tecnico in sella da poche settimane: due punti in due gare, uno conquistato sul difficile campo di Foggia, l'altro estorto con destrezza all'Arezzo quarto in comando. Ma a quanto il prossimo squillo casalingo? A Pistoia giurano che è arrivato il momento di osare la giocata. Di fronte c'è il Potenza penultimo e l'occasione appare troppo ghiotta per poterla sprecare. La squadra di Arleo ha infatti giusto tre punti di vantaggio, come resistere alla tentazione? È tentato Torricelli come il resto della ciurma: insieme vogliono regalare al pubblico una prova di carattere a cui aggrapparsi. Sei mesi in bianco. Oltre centottanta giorni a digiuno di vittorie tra le mura amiche. Correva il mese di settembre, domenica 7, seconda giornata di campionato. Di fronte il Crotone di Moriero: brutta gatta da pelare all'albeggiare del torneo, attuale seconda forza del campionato. La Pistoiese confezionò l'intera posta in palio (uno
PISTOIA. Aut aut: o si vince o si retrocede. Non è così drastico Moreno Torricelli e diplomaticamente spiega che “in fondo ci sono altre nove partite da giocare dopo quella di domenica”, ma sa benissimo che col Potenza si gioca un'intera stagione e che un'eventuale sconfitta manderebbe gli arancioni ad un passo dal baratro della Seconda divisione. Aut aut: o si vince, o si ci rassegna. E per conquistare l'intera posta in palio bisogna dare di più, molto di più rispetto alla trasferta di Foggia ed al match casalingo con l'Arezzo, l'ultimo prima della sosta: “Vero è che abbiamo guadagnato due pareggi preziosissimi contro squadre d'alto rango, vero è che senza questo pizzico di continuità saremmo già con l'acqua alla gola, ma per battere il Potenza non è sufficiente confermare quanto di buono fatto negli ultimi due turni. Il motivo è semplice: sia il Foggia che l'Arezzo sono squadre votate alla fase offensiva e concedono opportunità per ripartire. Il contropiede ha funzionato discretamente, ma difficilmente la formazione di Arleo si presenterà qui a Pistoia con un atteggiamento spavaldo. Cercherà di chiudere gli spazi, di contenere e manovrare con grande organizzazione e disciplina tattica, avrà poi l'opportunità di giocare per due risultati perché anche con un pari conserverebbe tre punti di vantaggio. Insomma - Torricelli indica la strada per il successo dopo il lungo prologo - dovremo assumere un atteggiamento molto più autoritario, dovremo esser noi a fare la partita, senza paura, senza timori. Servirà tanta personalità per imporre il nostro gioco e soprattutto sarà necessario restare sereni anche se il risultato non si sblocca subito. Il grande problema è di origine mentale: l'organico che ho ereditato è molto giovane, ha vinto pochissimo ed al primo errore rischia di disunirsi. Ed invece bisogna invertire questo trend: l'er-
Bellazzini
a zero, a firma di Bartolucci), la sola in casa fino a questo punto, l'unica in totale fino all'ultima giornata del girone d'andata (Pistoiese corsara a Foligno). Il conto riconduce a soli due successi in ventiquattro gare di campionato, nessuno ha fatto peggio di lei. Sulla stessa lunghezza d'onda viaggia poi il dato del peggior attacco della categoria: solo quattordici reti all'attivo. Una semplice conseguenza di un reparto avanzato decisamente asfittico: appena due reti, una per Artistico, un'altra per Dal Rio, entrambi sopraggiunti nel mercato di gennaio. Certamente Torricelli dovrà lavorare per ovviare a queste carenze. Il tempo stringe e la salvezza si allontana. Non prima, però, della gara di questo pomeriggio, vero e proprio spartiacque per le ambizioni dei toscani. Il Potenza è la coda del treno a cui aggrapparsi, chissà che la Pistoiese abbia ancora la forza di stringere la presa, magari pensando anche alla Juve Stabia. Andrea Buonaiuto
Col Potenza non sarà uno spareggio Non è l’ultima spiaggia rore è fisiologico e non va drammatizzato, ciò che conta realmente è la voglia di far bene”. L'ex terzino della grande Juve non si riconosce particolari meriti nel riscatto orgoglioso della Pistoiese post-Polverino: “Ho portato soltanto cultura del lavoro e tanto entusiasmo. Se i risultati mi danno ragione è merito esclusivo di un gruppo fantastico: tutti mi seguono con grande attenzione e non mollano un istante la presa. Certo, bisogna ancora migliorare tanto, ma con questa intensità nell'applicazione c'è la pos-
sibilità di crescere in fretta ed evitare l'ultima posizione”. Ritorna sull'argomento Potenza l'allenatore dei toscani e, quasi a voler stemperare la tensione che anima il suo giovanissimo gruppo, ripete: “Non si tratta di uno spareggio salvezza. Dobbiamo assolutamente evitare di considerare questa partita come l'ultima spiaggia: è la prima di dieci finali importanti, ma non di certo l'ultima occasione utile per tenere accesa la fiamma della speranza. Se nella testa dei calciatori inizia a frullare l'idea che col Poten-
za c'è in palio l'intera stagione allora corriamo il rischio di fare brutte figure, lasciandoci divorare dalla tensione e dalla pressione di dover vincere a tutti i costi”. Vuole una Pistoiese serena Moreno Torricelli perché probabilmente la tranquillità è l'unica vera soluzione disponibile per ritornare al successo: gli arancioni non vincono in casa addirittura dalla seconda giornata e le difficoltà psicologiche sono fin troppo evidenti. “Ecco perché - ribadisce il tecnico voglio che la squadra non si disunisca, che giochi con coraggio e che non si deprima al primo errore. Faremmo così il gioco del Potenza, che è una squadra marpiona e qualitativamente discreta”. “Non ci giochiamo tutto”, è la chiusura diplomatica di Moreno Torricelli, che dentro di sé però sa benissimo che la sfida col Potenza è un vero e proprio bivio. Aut aut: o si vince o si retrocede. Filippo Zenna Moreno Torricelli è alla terza partita da allenatore della Pistoiese
Sport 43
Domenica 15 marzo 2009
Juve Stabia, con la Cavese rientra Ametrano
Il clou è nel posticipo Crotone contro Indiani Galderisi rischia il posto Derby umbro a Perugia Crotone
IL PRONOSTICO
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Foligno
Arbitro: GALLO di Barcellona P.g. Assistenti: Dioletta-Tozzi CROTONE. Moriero recupera Galardo che FOLIGNO. Solo tre assenti nel Foligno: però dovrebbe partire dalla panchina. In Turchi, Bisello Ragno e Ripa. Indiani ha difesa confermata la coppia centrale Pe- dunque solo l'imbarazzo della scelta. Tra i dotti-Scognamiglio, mentre dietro l'unica convocati torna dopo circa tre mesi anche punta, che sarà Russo, ci saranno Basso, Rafael Ribeiro Sciani, che dovrebbe andare Caetano e Petrilli. La sosta ha consentito in tribuna. Cambia il modulo: dal 3-4-3 ad ai calabresi di riprendere energie dopo il un più accorto 4-3-3. In difesa Buscaroli doko di Potenza. Tutti gli infortunati sono vrebbe spuntarla su Gregori, mentre a censtati recuperati anche se Cafiero e Orosz trocampo pronto l'esordio dal 1'per Borgenon faranno parte dei 18 a disposizione. se. In attacco confermatissimo il tridente CROTONE (4-2-3-1): Concetti; Galeoto, De Paula-Cipolla-Coresi. Scognamiglio, Pedotti, Morleo; Carcuro, FOLIGNO (4-3-3): Conti; Pencelli, GuastalPacciardi; Basso, Caetano, Petrilli; Russo. vino, Gregori, Petterini; Signori, Borgese, A disp.: Farelli, Figliomeni, Quondamat- Furiani; De Paula, Cipolla, Coresi. A disp.: teo, Aurelio, Galardo, Triarico, Diniz. All.: Palanca, Buscaroli, Lispi, Baldanzeddu, Moriero. Cotza, Mandorlini, Cesaretti. All.: Indiani.
Paganese
IL PRONOSTICO
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Taranto
Arbitro: PIZZI di Saronno Assistenti: Sani-Pedrini PAGANI. Recupera Bacchi, ma solo per la panchina. Incerto il modulo: Capuano potrebbe anche potenziare l'attacco con un rifinitore alle spalle delle due punte. Rientrano da squalifica Caracciolo e Berardi, ma manca Esposito, appiedato per un turno dal giudice sportivo. A sostituirlo dovrebbe esserci Imparato. Ballottaggio in prima linea tra Lasagna e Zarineh. PAGANESE (3-5-2): Pantanelli; Chiavaro, Taccola, De Giosa; Imparato, Cucciniello, Caracciolo, Berardi, Iraci; Fanasca, Zarineh. A disp.: Melillo, Astarita, Bacchi, Capodaglio, Legittimo, Sodinha, Lasagna. All.: Capuano.
Pescara
TARANTO. Stringara non ha voluto lasciare nulla al caso per preparare questa partita. Partenza anticipata per il ritiro (il Taranto è arrivato a Pagani venerdì) e tre amichevoli nella settimana di sosta per affinare il modulo e migliorare la tattica. Sarà 3-4-12, modulo quasi definitivo coniato dal tecnico rossoblù: Sciaudone sarà il trequartista, mentre in attacco Da Silva è in vantaggio su Caturano per il posto al fianco di Carrozza. Di Bari in difesa al posto di Migliaccio. TARANTO (3-4-1-2) Nordi; Migliaccio, Pastore, Di Bari; Sosa, Lima, Spinelli, Micco; Sciaudone; Carrozza, Da Silva. A disp.: Barasso, Cesareo, Lolli, Giorgino, Paolucci, Marolda, Caturano. All.:Stringara.
IL PRONOSTICO
2
Benevento
Arbitro: ZONNO di Bari Assistenti: Battista-Forcignanò PESCARA. Dopo una settimana di ritiro alla Borghesiana, la contestazione di domenica scorsa e lo shock per la penalizzazione di tre punti, Galderisi non può fallire . La novità riguarda l'attacco, dove rientra Bazzani. Si è però bloccato Simon, che non dovrebbe essere della partita. Con Simon fermo ai box, Zeytulaev a sinistra e Perrulli alle spalle di Bazzani. In difesa torna Siniscalchi. Se i biancazzurri non vincono, salta la panchina: pronti Brini e Carboni. PESCARA (4-2-3-1): Indiveri; Camorani, Pomante, Siniscalchi, Vitale; Coletti, Giordano; Felci, Zeytulaev, Perrulli; Bazzani. A disp.: Prisco, Sembroni, Pisciotta, Ferraresi, Iandoli, Stella,Leans. All.: Galderisi.
Sorrento
BENEVENTO. Contro il Pescara il Benevento vuole dare continuità al successo ottenuto quindici giorni fa nel derby contro il Sorrento. Soda può contare su tutta la rosa avendo recuperato anche il portiere Gori che torna dopo tre mesi di assenza. Il portiere di Taranto, però partirà dalla panchina, quindi conferma per Mondini. In difesa ci saranno Ferraro, Landaida, Ignoffo e Colombini. A centrocampo Cejas e De Liguori in regia. In avanti spazio a Clemente e Castaldo. BENEVENTO (4-4-2): Mondini; Ferraro, Landaida, Ignoffo, Colombini; Ciarcià, Cejas, De Liguori, Palermo; Clemente, Castaldo. A disp.: Gori, Cattaneo, Carcione, Cinelli, Statella, Bueno, Evacuo. All.: Soda.
IL PRONOSTICO
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Foggia
Arbitro: IRRATI di Pistoia Assistenti: Salvato-Genovese SORRENTO. Dalla coppa al campionato, da FOGGIA. Dopo la caduta casalinga contro il Foggia al Foggia. Dieci partite alla fine del Sorrento sono in molti a pensare che se lo campionato, più la doppia finale del torneo scivolone dovesse avere un seguito l'avventricolore contro la Cremonese: in dodici ap- tura di Novelli sulla panchina e quella di Fupuntamenti il Sorrento è chiamato a dare le sco alla direzione tecnica potrebbero essere risposte giuste per archiviare con soddisfa- considerate concluse. Tre le novità delle zione una stagione ancora tutta da decifra- convocazioni, la più lieta riguarda il ritorno re. Simonelli, conferma il 3-5-2: in difesa si di Salgado. Vittime dell'influenza Troianielaffida a Minadeo centrale, con Lo Monaco e lo e Velardi, in forse il recupero, e di ColomPanarelli esterni, a centrocampo in ballot- ba out per un risentimento al ginocchio. FOGGIA (4-3-3): Bremec; Colombaretti, Zataggio La Vista e Maiorano. SORRENTO (3-5-2): Spadavecchia; Lo Mo- netti, Lisuzzo, Pedrelli; Pecchia, Velardi, naco, Minadeo, Panarelli; Vanin, Agnelli, D'Amico; Troianiello, Mancino, Germinale. Nicodemo, Maiorano, Fialdini; Giampaolo, A disp.: Milan, Burzigotti, Posillipo, De RoMyrtaj. A disp.: Casadei, Iorio, La Vista, Gre- sa, Piccolo, Agostinone, Malonga. All.: Novelli. co, Biancone, Hodza, Ripa. All.: Simonelli.
J. Stabia
IL PRONOSTICO
X
Cavese
Arbitro: GALLIONE di Alessandria Assistenti: Caroti-Carmignani CASTELLAMMARE DI STABIA. Il Romeo CAVA DE' TIRRENI. Attacco scontato: non Menti riabbraccia la Juve Stabia dopo tre me- c'è Sorrentino, squalificato, e manca pure si di esilio forzato (causa lavori di rifacimen- Aquino (vittima di una contrattura al polto al manto in erba sintetica). Esordio-bis per paccio) ed in prima linea ci vanno Romeo, il tecnico Costantini, che rispolvera il 4-3-3: Bernardo e Schetter, match-winner contro Biancolino terminale d'attacco, Peluso (favo- Marcianise e Paganese e pronto a risolvere rito nel ballottaggio con Capparella) e Rastel- il terzo derby consecutivo. Camplone ritorli (l'ultima gara da titolare il 28 novembre del na a tre in mediana col rientro da squalifica 2008 a Foggia) gli esterni. Tra i pali debutta di Anaclerio. Soltanto tribuna per Frezza, Soviero. In mediana ritorna Ametrano. recuperato dopo la lunga riabilitazione. JUVE STABIA (4-3-3): Soviero; D'Ambro- CAVESE (4-3-2-1): Marruocco; Pierotti, sio, Geraldi, Maury, Radi; Ametrano, Vice- Ischia, Farina, Nocerino; Alfano, Anacledomini, Amore; Rastelli, Biancolino, Peluso. rio, Favasuli; Bernardo, Schetter; Romeo. A disp.: Della Corte, Marino, Rinaldi, Cappa- A disp.: Petrocco, Cipriani, Lacrimini, rella, Stentardo, Cristea, Grieco. All.: Co- Predko, Scartozzi, Prevete, Tarantino. All.: stantini. Camplone.
Perugia
IL PRONOSTICO
1
Ternana
Arbitro: NASCA di Bari Assistenti: Levato-Granella PERUGIA. Pagliari deve fare i conti con diversi infortunati. La difesa è praticamente fatta con solo quattro disponibili: Zoppetti e Accursi in mezzo, Calori va a sinistra e il rientrante Raimondi a destra. Anche a centrocampo non ci sono tante alternative. Pizzolla ha superato l'ultimo provino e sarà in campo. Gatti regista e Mezavilla mezzala sinistra. Tridente d'attacco confermato. Cutolo, Del Core e Mazzeo. PERUGIA (4-3-3): Benassi; Raimondi, Zoppetti, Accursi, Calori; Pizzolla, Gatti, Mezavilla; Cutolo, Del Core, Mazzeo. A disp.: De Marco, Fiorucci, Ubaldi, Boldrini, Giuliacci, Ferrari, De Giorgio. All.: Pagliari.
Marcianise
TERNIDiversi dubbi animano la vigilia di Baldassarri intento a risolvere tre ballottaggi che riguardano l'utilizzo dell'esterno destro Concas, del fantasista Rigoni e dell'attaccante Tozzi Borsoi. Stanti le assenze di Sartor, Papini e Noviello, è facile intuire come in casa rossoverde l'aria non sia serena. A centrocampo non ci sarà Papini e Concas non è al top. Baldassarri dovrebbe schierare Morello, Di Deo, Cardona e Piccioni. In avanti ballottaggio tra Scappini e Tozzi Borsoi. TERNANA (4-4-2): Visi; Del Grosso, Di Dio, Tedeschi, Bertoli; Morello, Di Deo, Cardona, Piccioni; Perna, Tozzi Borsoi. A disp. Cunzi, Ricca, Perney, Burrai, Concas, Scappini, Rigoni. All.: Baldassarri.
IL PRONOSTICO
1
Lanciano
Arbitro: TRENTALANGE di Nichelino Assistenti: Messina-Cannistrà MARCIANISE. Contro il Lanciano Fusi non potrà contare sull'attaccante Galizia, squalificato, e sul difensore Porpora alle prese con un'infiammazione al ginocchio operato. Lavoro differenziato anche per Romano e Russo: per il primo le chance di vederlo in campo sono scarse, per il secondo, invece, ci sono maggiori probabilità. Il pacchetto arretrato sarà quello di sette giorni fa così come quello avanzato dove Poziello sostituirà Galizia. REAL MARCIANISE (4-2-3-1): Fumagalli; Piscitelli, Filosa, Murolo, Vanacore; Di Napoli, D'Ambrosio; Manco, Montanari, Poziello; Innocenti. A disp.: Mezzacapo, Ciano, Russo, Della Ventura, Romano, Compagnone, Tedesco. All.: Fusi.
Arezzo
LANCIANO. A Marcianise, Pagliari continua a schierare la difesa senza Oshadogan, mentre a centrocampo deve rivedere qualcosa dopo il derby vinto contro il Pescara per la squalifica comminata ad Amenta, uno dei migliori nella sfida abruzzese del girone B di due settimane fa. Dovrebbe essere uno tra El Kamch e Tisci a prendere posto a sinistra. In attacco, “finto” tandem con Colussi e Margarita. LANCIANO (4-4-2): Aridità; Busca, Bolic, Daleno, Mammarella; Turchi, Cossu, El Kamch, Tisci; Margarita, Colussi. A disp. Bordeanu, Vincenti, Morabito, Erba, Romano, Alfageme, Morante. All.: Pagliari.
IL PRONOSTICO
DOMANI ORE 20.45
Gallipoli
44 Sport
Domenica 15 marzo 2009
La partita dell’ultima spiaggia per il Lamezia
Il clou è a Cosenza Catanzaro a Pescina per una sfida play off Scafatese, serve vincere Aversa
IL PRONOSTICO
1
Cassino
Arbitro: CORLETTO di Castelfranco Assistenti: Orlandi-Bruni AVERSA. Dopo la sconfitta casalinga con CASSINO. Trasferta campana per il Cassino il Cosenza, l'Aversa Normanna è impegna- di mister Enzo Patania, che dopo la sonante ta per la seconda gara consecutiva tra le cinquina rifilata alla Vigor Lamezia sarà di mura casalinghe. Priorità per Sergio sarà scena al “Rinascita” di Aversa. La squadra la ricerca del gol che penalizza fortemente azzurra ha lasciato il Lazio nel pomeriggio i granata. In difesa mancherà Maraucci, di ieri, dopo aver effettuato sul terreno del squalificato, il cui posto sarà rilevato da “Salveti” la rifinitura del sabato. Cunzi doAvolio. Per l'occasione, il presidente Spez- vrebbe aver superato Casoli nella corsa al zaferri ha disposto l'ingresso gratuito per posto da titolare lungo l'out di sinistra; è inriempire gli spalti del “Rinascita” sempre disponibile, invece, l'argentino Leccese. troppo vuoti negli ultimi tempi. CASSINO (4-4-2): Mennella; Pepe, Guzzo, AVERSA (4-3-3): Castelli; Panini, Avolio, Di Nunzio, Martinelli; Vianello, Kone, Di Girolamo, Pagano; Arini, Marasco A., Giannone, Cunzi; Morello, Mezgour. A diZolfo; Menichini, Perna, Marasco G.. A di- sp.: Afeltra, Mucciarelli, Bianchi, Giannusp.: Pettinari, Chirico, Cozzolino, Franze- sa, Molinaro, Casoli, Bardeggia. All.: Patase, Longo, Selvaggi, Sibilli. All.: Sergio. nia.
Igea V.
IL PRONOSTICO
1
Vibonese
Arbitro: LIOTTA di Lucca Assistenti: Russo-Roccasalvo BARCELLONA P.G. - L'Igea punta a vincere la sfida salvezza con la Vibonese per allungare sulla zona play-out. Rosa praticamente al completo e problemi di scelta per Castellucci. L'unica incognita è Panarello, tornato ad accusare dolori al costato e in forte dubbio. La sensazione è che resterà fuori, Castellucci deve decidere come sostituirlo. La settimana scorsa ha lanciato Russo, stavolta potrebbe adattare Scopelliti che lascerebbe così a Condello il posto a centrocampo. IGEA V. (4-4-2): Di Masi; Palma, Agius, Alizzi G., Scopelliti; Crimi, Matinella, Di Toro, Condello; La Porta, Ricciardo. A disp.: Romano, Russo, Giardina, Di Miceli, D'Anna, Bongiovanni, Cocimano. All.: Castellucci.
Monopoli
VIBO- Galfano ha dubbi sulle condizioni degli acciaccati. Genesio non ci sarà per squalifica. Pirrone è in forte dubbio, al massimo entra nei 18. Non ci sarà Taua, che rientrerà nel derby. Melis, invece, rimasto a riposo a Manfredonia, ci sarà, anche se non è escluso che Galfano lo faccia partire dalla panchina. Appare scontato il modulo ad albero di Natale, con Polito e uno tra Melis e Di Franco, a ridosso dell'unica punta Iadaresta. VIBONESE (4-3-2-1): Amabile; Sgambato, Ranelucci, Orefice, Bica Badan; Marangon, Ruscio, Di Mauro; Polito, Di Franco; Iadaresta. A disp.: Bastiera, Kulenthiran, Oudira, Bianciardi, Melis, Scozzese, Santonocito. All.: Galfano
IL PRONOSTICO
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Noicattaro
Arbitro: ZANICHELLI di Genova Assistenti: Belcastro-Bagnato MONOPOLI: Per il derby contro il Noicattaro, Geretto ha a disposizione l'intera rosa eccezion fatta per l'attaccante Lacarra. Tra i pali ci sarà Saraò, con Giovanni Colella e Tinoco favoriti su Francesco Colella e Mele per i ruoli di terzini; al centro della difesa, invece, Thackray e Turone sono in ballottaggio per una maglia da titolare al fianco di Gambuzza. Sulla mediana, Bonfardino tornerà a fare coppia con Minopoli. In attacco, il capocannoniere Ceccarelli al fianco di Balistreri. MONOPOLI (4-4-2): Saraò; Colella G., Turone, Gambuzza, Tinoco; Santarelli, Minopoli, Bonfardino, Carbonaro; Ceccarelli, Balistreri. A disp.: D'Urso, Thackray, Colella F., Mele, Lorusso, Loseto, Szatmari. All.: Geretto.
Scafatese
NOICATTARO. Nel derby contro il Monopoli, Sciannimanico in attacco dovrà rinunciare a Rana bloccato da un dolore alla schiena. Lo sostituirà uno tra Baldassarre e l'ex Paganese De Lorenzo. Favorito quest'ultimo. Fermo ai box Colluto mentre Perrone è disponibile. In difesa non ci sarà l'infortunato Di Muro ma rientrano, dopo aver scontato un turno di squalifica, Ingrosso e Lollini. NOICATTARO (4-3-3): Sassanelli; De Giorgi, Lucioni, Lollini, Ingrosso; De Pascalis, Menolascina, Piccinni; Zotti, De Lorenzo, Siclari. A disp.: Cilli, Allegrini, Mercurio, Piano, Coppola, Baldassarre, Ladogana. All.: Sciannimanico.
IL PRONOSTICO
1
Barletta
Arbitro: MASSA di Imperia Assistenti: Costanzo-Cucchiarini SCAFATI. Il modulo resta invariato (3-4- BARLETTA. Il team di Sanderra cerca cer3), ma in ogni reparto ci saranno varia- tezze a Scafati. Dopo il 2-0 del “Puttilli” al zioni rispetto alla trasferta di Andria. cospetto dell'Isola Liri, i biancorossi, proTornano dalla squalifica il portiere De seguono la propria marcia d'avvicinamenFelice ed il centrale Marini, Lagnena ri- to alla salvezza. L'intento resta quello di torna sulla linea dei centrocampisti; in evitare i play-out, conservando la categomezzo al campo Avallone sostituisce ria senza troppi patemi d'animo. Non sarà Corsale; in attacco Martone parte titola- del match l'infortunato Omolade. Di ritorre e di conseguenza De Luca si accomoda no dalla squalifica sia Daleno che Sabini. in panchina. Prima chiamata per il portiere brasiliano SCAFATESE (3-4-3): De Felice; Marini, Rodrigo. Rapino, Terracciano; Lagnena, Marzoc- BARLETTA (4-4-2): Furlan; Mastronicochi, Avallone, Carbonaro; D'Avanzo, la, Fabbro, Sabini, Tangorra; Merito, SalMartone, Varriale. A disp.: Spicuzza, vagno, Daleno, Ike; Caracciolese, Laviano. Correale, Baylon, Bacilieri, Di Candilo, A disp.: Rodrigo, Rizzi, Toscano, De Cecco, Izzo, De Luca. All.: Maurizi. Ruiz, Vignola, Majella. All.: Sanderra.
Cosenza
IL PRONOSTICO
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Gela
Arbitro: GIANCOLA di Vasto Assistenti: Ciampa-Evangelista COSENZA- Difficile recuperi Moschella, GELA. Per la super sfida di Cosenza il tecche non ha forzato effettuando solo eser- nico Cosco si affida al nuovo modulo tattico cizi in palestra. Toscano mantiene vivi i con una sola punta, Franciel, e Schiavon ballottaggi tra Chianello e Musacco e tra trequartista. schieramento che ha consenDanti e Catania. Se dovesse giocare l’ex tito ai siciliani di battere nettamente il Melandriese, Mortelliti giostrerebbe al fian- fi sette giorni fa. co di Polani, altrimenti rimarrebbe a siniSciolte le ultime riserve. Non ci sono instra. Occhiuzzi rimane favorito per la fortunati (tranne Alessandrì che forse ancorsia di destra. Tre i bus di sostenitori drà in tribuna) e squalificati. Da Gela partisiciliani in arrivo. ranno circa 300 tifosi con pullman e auto. COSENZA (4-4-2): Ambrosi; Bernardi, GELA (4-4-1-1): Cecere; P.Esposito, FerParisi, Braca, Musacco; Occhiuzzi, Batti- nandez, D'Aiello, G. Esposito; Russo, Iansti, De Rose, Catania; Mortelliti, Polani. nini, Marinucci, Unniemi; Schiavon; A disp. Guizzetti, Profeta, Fabio, Ramo- Franciel. A disp.: Ferla, Nigro, Galuppi, ra, Moschella, Chianello, Danti All. To- Ambrosecchia, Gaeta, Pasca, Staffolani. scano All.: Cosco.
Isola Liri
IL PRONOSTICO
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Andria
Arbitro: PAPARAZZO di Catanzaro Assistenti: Occhinegro-Ernetti ISOLA DEL LIRI. Impegno ad alto quoziente di difficoltà per l'Isola Liri: al Nazareth è in arrivo l'Andria. La squadra di Zecchini ha effettuato l'ultima seduta di allenamento proprio sul terreno amico. Il tecnico di Forlimpopoli dovrà fare a meno di Bombara, Brunetti e di D'Alessandro. Rispetto alla sfortunata sfida di Barletta sono invece disponibili Matrisciano, Mollo e Giacalone, che hanno esaurito la squalifica loro comminata dal giudice sportivo. ISOLA LIRI (4-4-2): Fiorini; Risi, Sannibale, Matrisciano, Dolcemascolo; Mollo, Giacalone, D'Imporzano, La Cava; Pignalosa, Cori. A disp.: Tomei, Cagnale, Ranalli, Barchiesi, Buiktus, Tortori, Luciani.
Pescina
ANDRIA. Chiancone riproporrà anche contro i laziali un 4-4-2 già collaudato. Difesa immutata seppur con 4/5 in diffida compreso il portiere Spitoni; centrocampo invariato con la conferma del tandem centrale Ottobre-Cazzarò con poche possibilità di riveder in campo De Santis in attesa del pieno recupero di Iennaco ancora alle prese con problemi fisici. Rebecchi e Romito sulle fasce assisteranno il tandem offensivo Mastrolilli-Cavaliere. ANDRIA (4-4-2): Spitoni; Goisis, Sgarra, Sportillo, Di Simone; Romito, Ottobre, Cazzarò, Rebecchi; Mastrolilli, Cavaliere. A disp.: Amadio, Ceppitelli, Fruci, De Santis, Rizzi, Strambelli, Di Cosmo. All.: Chiancone.
IL PRONOSTICO
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Catanzaro
Arbitro: RUINI di R. Emilia Assistenti: Auriemma-Salvo AVEZZANO. Perrone ritrova Petitto al centro della difesa e Giordano sulla linea mediana. Due innesti importanti per dimenticare lo scivolone del derby abruzzese e tornare a vincere sul campo amico, che però tanto amico non è, visto che finora i biancoverdi hanno raccolto più punti fuori casa che non al “Dei Marsi”. Contro il Catanzaro la Valle dovrà difendere un quinto posto che non è più tanto blindato. VALLE DEL GIOVENCO (4-3-1-2): Bifulco; Locatelli, Miale, Petitto, Piva; Cruciani, De Angelis, Giordano; Laboragine; Bettini, Arcamone. A disp.: Merletti, Gentili, Pomponi, Silvestri, Censori, Rosamilia, Berra. All.: Perrone.
V Lamezia
CATANZARO- Al centro dell'attacco giallorosso, sin dal primo minuto, è sicuro il rientro di Rino Frisenda. A supportarlo, il rientrante Ciccio Corapi e Max Caputo. In forte dubbio la presenza di Tomi, restano a casa anche Zaminga (squalificato) e Antonio Montella (infortunato). La partita che si disputa allo stadio dei Marsi di Avezzano è visibile su Conto Tv in pay per view al prezzo di cinque euro. CATANZARO (4-3-3): Mancinelli; Montella F., Di Maio, Gimmelli, Armenise; Bruno, Berardi, Zaminga; Caputo, Frisenda, Corapi. A disp.: Cristofaro, Cardascio, Mangiacasale, Benincasa, Tomi, Iannelli, Falomi All. Provenza
IL PRONOSTICO
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Manfredonia
Arbitro: COCCIA di S. BENEDETTO dt Assistenti: Raparelli-Iannilli LAMEZIA- Sono tornati il difensore Ca- MANFREDONIA. In casa del Manfredonia, scone e il centrocampista Cacciaglia. piove sul bagnato. Durante la rifinitura si è Niente da fare invece per l’attaccante Fal- infortunato il difensore Serao ed ora il quaco che salterà la gara, mentre c’è qualche dro generale al tecnico D'Arrigo appare possibilità di vedere in panchina Pascuc- davvero preoccupante fino al punto che lo cio. A parte gli squalificati Filippi e Di Do- stesso è stato costretto a convocare d'urnato e il convalescente Manca. Pierini ha genza Napolitano. A dirla in breve, quella qualche dubbio sulle scelte in mezzo al piovuta addosso al Manfredonia è la classicampo: ballottaggio tra Cacciaglia e Ami- ca tegola che non aiuta a migliorare la sita al fianco di Lopetrone. In avanti staffet- tuazione generale di per se preoccupante. ta Ragatzu – Angotti. MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti; ScarV. LAMEZIA (4-4-2): Panico; Carraro, Ci- pitta, Parisi, Nossa, Patti; Arigò, Cerchia, minari, Cascone, Marinelli; Ciotti, Amita, Pirrone, Sifonetti; Marchano, Napoli. A diLopetrone, Riccobono; Ragatzu, Sergi. A sp.: Fortunato, Napolitano, Macrì, Vitiello, disp: Forte, Sanso, Rondinelli, Cacciaglia, Cinquepalmi, Schettino, Bortel. All.: D'ArAngotti, Pascuccio All. Pierini rigo
Sport 45
Domenica 15 marzo 2009
Il Melfi ospita la Val di Sangro: deve capitalizzare il turno interno
Uno scontro salvezza Il tecnico: «Stiamo attenti alla loro partenza» La formazione
L’avversaria
Palumbo scelte fatte
Simone Grillo ha già segnato ai gialloverdi
Maisto in azione contro il Manfredonia
Il Melfi schierato contro il Manfredonia
Frasca
Petrelli
4-4-2 E FORMAZIONE praticamente fatta .Già prima della rifinitura Palumbo aveva le idee chiare e pochi dubbi in merito. Frasca vince il ballottaggio con Gilfone e viene schierato a sinistra in qualità di esterno di centrocampo. Un ruolo che ha svolto spesso in passato, anche con buoni risultati, senza dimenticare che proprio Palumbo lo ha fatto agire talvolta anche da interno. Frasca resta comunque sostanzialmente un cursore di fascia capace anche di scodellare interessanti palloni in mezzo, compreso su calcio piazzato. Questa, una delle ragioni che lo hanno fatto preferire a Gilfone nella scelta dell'undici titolare, senza tralasciare il fatto che quest'ultimo è stato assente nell'allenamento di martedì, un giorno a cui Palumbo dedica sempre molta importanza. Gilfone resta comunque una risorsa di questa squadra in grado di apportare un contributo sostanzioso anche a partita in corso. Per il resto tutto scontato. L'assenza di Bacchiocchi facilita anche la composizione della cerniera della zona mediana. Giocano Mitra e Maisto, due che comunque si sono conquistati i galloni sul campo, a suon di prestazioni convincenti. Rispetto all'impegno di Gela di sette giorni fa, va in campo la formazione migliore, quella che offre maggiori garanzie. Gabrieli si risistema al centro, pronto a formare con Castaldo una coppia di sicuro affidamento. Fumai e Gambi, in crescita presiederanno le corsie laterali, con Tufano sulla corsia opposta di Frasca a centrocampo. In avanti solito binomio. De Angelis e Merini ritornano a giocare insieme dopo che il capitano è stato appiedato per un turno dal giudice sportivo. Inutile sottolineare l'importanza della loro presenza. Il compito di segnare toccherà principalmente ad entrambi, un peso che i due hanno dimostrato di reggere con bravura ed abilità. La salvezza del Melfi passa inesorabilmente dalla loro capacità realizzativa. e.f.
ATESSA. Tra le mura amiche funziona meravigliosamente la Val di Sangro del nuovo corso Petrelli: ha battuto la capolista Cosenza ed anche il coriaceo Pescina risalendo la corrente per tornare a sperare nella salvezza diretta. Ma per tagliare un traguardo che fino a qualche mese fa sembrava impossibile c'è bisogno di invertire la rotta in trasferta, di dare continuità agli ottimi risultati casalinghi, di schiodarsi da quell'imbarazzante zero nella casella delle vittorie fuori casa. Nel rendimento esterno la Val di Sangro ha fatto peggio di chiunque altro: ha incassato appena tre punti ed ha subito un numero incredibilmente alto di reti. Ben ventisette delle trentuno reti al passivo la formazione abruzzese le ha subite lontano dal “Montemarcone”: sintomo chiaro di quanto sia diversa la Val di Sangro formato trasferta. Per “tradire” i numeri e dare una svolta effettiva alla stagione, Giuseppe Petrelli si affida ad un potente tridente e scommette tantissimo sul talento di Simone Grillo, quattro gol nelle ultime due giornate, sei in totale con la maglia della Val di Sangro. Il funambolico esterno d'attacco che ha già risolto la sfida col Pescina è in forma smagliante ed è ancor più motivato dall'incrocio col Melfi: “Per me è una sorta di derby avendo vestito la maglia del Potenza. Tra l'altro ho anche una buona tradizione coi gialloverdi ai quali già feci gol proprio ai tempi del Potenza. Spero di ripetermi e di risultare ancora una volta decisivo per la Val di Sangro. Siamo in un ottimo momento e non dobbiamo fermarci. Un risultato lontano da casa ci farebbe compiere un bel salto in classifica, quindi non sprechiamo l'opportunità che abbiamo davanti”. Con Grillo a supporto di Memmo e Fiorotto si accomoderanno in panchina tanto l'ariete Alessandrì quanto l'ex di turno Paris. Torna capitan Epifani a centrocampo e viene sacrificato Mazzetto. Confermato il blocco difensivo di domenica scorsa. Dino Di Riso
SCONTRO SALVEZZA al Valerio. Il Melfi affronta una Val di Sangro distante appena tre lunghezza e più che mai diretta concorrente dei gialloverdi nella lotta per non retrocedere. Nemmeno a dirlo, un solo risultato a disposizione per i federiciani che devono conquistare l'intera posta in palio nella continua rincorsa al traguardo stagionale. Vincere vorrebbe significare allontanarsi in maniera forse determinante e decisiva dalle zone basse, con la possibilità di agganciare altre compagini e soprattutto mettere gli abruzzesi a sei punti di distanza. Potrebbe essere un divario incolmabile ad otto turni dalla fine del torneo. " E' una gara delicata e molto importante sottolinea l'allenatore Palumbo, che per tutta la settimana ha cercato di caricare i giocatori, facendogli capire quanto sia rilevante questa sfida. Sappiamo che in questo campionato non esistono gare semplice tantomeno questa con un avversario ostico che ultimamente ha ottenuto risultati brillanti. Inoltre siamo consapevoli che negli scontri diretti i punti valgono doppio e quindi non dobbiamo fallire questi appuntamenti. Ottenere i tre punti ci consentirebbe di compiere un allungo fondamentale in classifica". Dunque lecito attendersi un Melfi carico che vada alla ricerca del suc-
cesso senza lasciare però spazio al contropiede avversario. "Loro, prosegue Palumbo, sono una squadra che sa partire bene. Noi dovremo essere bravi a fare la nostra partita senza sbilanciarsi e favorire la loro ripartenza". Finora il Melfi è
stato molto abile negli scontri diretti. Nel girone di ritorno, eccezion fatta per l'infausta prestazione di Scafati, autentica giornata nera, ha sempre disputato ottime partite contro dirette concorrenti. I tifosi sperano che la Val di Sangro venga
IL PROGRAMMA DELLA LEGA PRO Prima Divisione Girone A 25ª giornata Pro Sesto-Cesena (0-2 giocata ieri), Portogruaro-Spal, RavennaLecco, Verona-Reggiana, Cremonese-Pergocrema, LumezzaneVenezia, Monza-Legnano, Novara-Pro Patria, Padova-Sambenedettese CLASSIFICA: Cesena 44, Pro Patria 42; Reggiana 41; Spal 37; Ravenna e Pergocrema 35; Novara e Padova 34; Lumezzane 32; Cremonese 31; Verona 30; Monza, Pro Sesto e Portogruaro 28; Legnano 26; Lecco 25; Samb 22; Venezia (-4) 16.
Seconda Divisione Girone A: 26ª giornata Alghero-Varese Ivrea-Canavese Mezzocorona-Itala San Marco (0-2 giocata ieri ) Montichiari-Olbia Pavia-Alessandria Pizzighettone-Como Rodengo Saiano-Alto Adige Sambonifacese-Pro Vercelli Valenzana-Carpenedolo CLASSIFICA: Olbia, Varese, Sambonifacese e Alessandria 43 punti; Como 42; Rodengo Saiano 41; Canavese 37; Itala San Marco 36; Pavia 33 Ivrea 31; Mezzocorona 30; Valenzana e Montichiari 27; Pro Vercelli 26; Carpenedolo e Alto Adige 25; Alghero e Pizzighettone 24. Alessandria e Sambonifacese una gara in meno.
Seconda Divisione Girone B: 26ª giornata Carrarese-Figline Celano-Bellaria Cisco Roma-Bassano (1-1 giocata ieri ) Giulianova-Colligiana Poggibonsi-Cuoiopelli Rovigo-Sangiustese San Marino-Giacomense Sangiovannese-Prato Viareggio-Gubbio CLASSIFICA: Figline 51 punti; Prato e Viareggio 42; Cisco Roma 39; Giulianova, Bassano e Gubbio 37; Celano e Sangiustese 33; Sangiovannese 32; Carrarese 31; Colligiana e Poggibonsi 29; Bellaria 28; Cuoiopelli e Giacomense 27; San Marino 26; Rovigo 17. Cisco Roma penalizzato di 1 punto.
superata così come fatto in precedenza con Aversa, Lamezia, Manfredonia e Vibonese. Un cammino notevole che rimarca la capacità di fare proprie le partite che valgono tanto. Merito di un gruppo di giocatori di valore e di spessore che intende mettersi alle spalle la negativa prova di Gela. Troppe assenze hanno condizionato quel Melfi, che liberato dai tanti impegni ravvicinati, ha potuto preparare al meglio questa partita con la Val di Sangro. In terra siciliana si è inevitabilmente patito il calo atletico derivante dall'affrontare tre impegni in una settimana, troppi per una squadra non abituata a questi ritmi. Ora senza recuperi di mezzo, Palumbo ha ripreso il consueto lavoro ed i tifosi sperano oggi di rivedere all'opera la squadra assai brillante che resta seconda per rendimento e punti, in questo girone di ritorno. E proprio l'aiuto dei tifosi potrebbe risultare fondamentale per avere ragione della compagine abruzzese che certamente si gioca a Melfi una fetta importante del suo discorso relativo alla permanenza in questo torneo. Il risultato è però nelle mani del Melfi. Se la squadra saprà essere tonica, pratica e determinata, anche la Val di Sangro si dovrà inchinare alla legge degli scontri diretti che sta esaltando De Angelis e compagni. Emilio Fidanzio
46 Sport
Domenica 15 marzo 2009
Due gli ex tra i sinnici e Chisena dall’altra parte Romaniello e Pioggia in dubbio
Un Francavilla caricato a mille FRANCAVILLA – Il giorno del tanto atteso derby è arrivato. Le due formazioni, Matera e Francavilla, si sfideranno questo pomeriggio, allo stadio “XXI Settembre – Franco Salerno” con fischio di inizio alle ore 14.30, per un match che si annuncia molto combattuto agonisticamente. In settimana intensi allenamenti per la formazione sinnica, che spera di poter fare ritorno a casa con un risultato positivo. La gara di andata ricordiamolo, terminò con la vittoria dei ragazzi di mister Ranko Lazic, per due reti a zero. In quella occasione, al fischio finale, la società biancazzurra decise di esonerare dall’incarico di allenatore Luigi Corino. Questa volta però, a sedere in panchina non sarà colui che prese il posto dell’esonerato Corino, vale a dire Foglia Manzillo, ma il suo sostituto Franco Danza. Insomma un valzer di allenatori, che a Matera sperano porti la tanto attesa zona play off. In casa Francavilla invece, la trasferta materana, deve far dimenticare le ultime gare, sconfitta a Fasano e pareggio casalingo, nell’ultimo turno a reti inviolate contro i campani del Pomigliano. Facendo due calcoli, si evince che Del Prete e compagni in questo campionato hanno il loro miglior rendimento nei match casalinghi, a differenza delle gare in trasferta. Al “Nunzio Fittipaldi” i rossoblu, sono in serie positiva da sei turni, che hanno fruttato la bellezza di cinque vittorie ed un pareggio. Inoltre, tra le mura amiche la compagine francavillese ha ceduto due sole volte l’intera posta in palio, contro i campani della Nocerina ed i pugliesi del Bitonto. In trasferta invece, il rendi---mento non è per niente soddisfacente, visto che l’ultimo successo è stato conquistato a Francavilla Fontana, alla quarta giornata, con la rete che porta la firma del centrocampista Nicola Romaniello. Però i ragazzi di Lazic, vantano un buon primato per quanto riguarda le sfide nei derby quest’anno. Di fatto, su tre match disputati (Sporting Genzano andate e ritorno, Matera all’andata), altrettante vittorie. Ma in questi casi si sa, i
Derby lucano Magliocco dall’inizio la soluzione più papabile
Matera senza Albano Ranko Lazic
numeri non servono, se in campo non corri e non arrivi per primo sulla palla. La condizione del Francavilla, durante gli allenamenti settimanali, ha evidenziato che i ragazzi di mister Lazic, stanno bene dal punto di vista fisico. Unico problema, riguarda i due centrocampisti Nicola Romaniello e Fabio Pioggia, alle prese, il primo con un risentimento muscolare il secondo invece, con un problema alla caviglia. Per loro, si deciderà soltanto nelle ultime ore l’impiego in campo. Se così non fosse, pronti al loro posto valide alternative. Al Francavilla in sostanza, potrebbe bastare anche un pareggio in ottica salvezza diretta, ma c’è da giurare che nell’ambiente si pensa a fare bottino pieno, perché il fascino del derby ha un sapore particolare. I sinnici, hanno tutte le carte in regola, servirà una maggiore convinzione nei propri mezzi, ma soprattutto lucidità e precisione negli ultimi venti metri. Cosa che è venuta a mancare nelle ultime partite. Arbitra l'incontro il signor Alessio Bertasio di Verona, coadiuvato dai due assistenti Salvatore Stasi della sezione di Barletta ed Emanuele Prenna della sezione di Molfetta. Probabile formazione: De Blasio, Cocina, Zangla, Gioia, Nicolao, Milella, Scarnato, Di Senso, Campo, Del Prete, De Palo. A disp.: Masi, Marziale, Simeone, Pioggia, Romaniello, Zagaria, La Neve. All.: Lazic. Claudio Sole
APPELLO DI ULTRASINNI MATERA-FRANCAVILLA...Una partita importante?Sono tutte partite importanti, quando gioca il Francavilla!Quindi… Canta con noi: dal primo all’ultimo minuto, domenica e in tutte le partite del Francavilla, unisci la tua voce alle nostre e dai il tuo contributo perché i cori siano tanti, continui e potenti, sempre a sostegno della nostra squadra. Noi lo facciamo, lo faremo fino alla fine, fallo con noi.Colora la curva: porta sempre la sciarpa rossoblu, la tua bandiera, e alzale, sventolale, dacci una mano a coloraretutta la curva.L’unione fa la forza: vogliamo crescere, insieme, vogliamoche la nostra Curva sia davvero un grande cuore rossoblu chepulsa sempre, come ai vecchi tempi. Guarda la storia, segui il cuore e sarà davvero una Curva bellissima e unita. UN impegno di 90’: basta quello, ci vuole solo quello. Se tutti quanti tifiamo insieme, in tutte le partite, avremo una grande Curva. E’ facile, non ti costa nulla. Vuoi un tifo per il Francavilla all’altezza? Bene, diventane protagonista ! La Curva è anche Tua.
Un inizio pieno d’insidie per Danza Tegola Albano. L’attaccante non sarà della gara. Per Franco Danza debutto in salita, visto che in settimana non ha recuperato nessuno, anzi ha perso anche Nicola Armento che dovrà restare fermo almeno un mese per una lussazione alla spalla in uno scontro fortuito nell’amichevole di giovedì scorso a borgo La Martella. La gara della svolta per il Matera? Stando alla regola chiodo scaccia chiodo potrebbe essere sì. Infatti, all’andata con il derby in riva al Sinni cominciarono i problemi in casa biancazzurra a cominciare dall’esonero di Corino e l’espulsione di Albano per due giornate. Anche oggi salterà il derby il bomber biancazzurro che domenica ha rimediato una botta al polpaccio (ed anche l’ammonizione per proteste) che lo costrinse a uscire anzitempo. Non si fascia la testa Franco Danza. «Sono convinto che siano sempre loro a fare l’allenatore. Io conto relativamente. La squadra l’ho visto carica e ieri mattina c’è stato un buon allenamento di rifinitura. C’è stata anche un po’ di paura per Pasquale Naglieri, ma il ragazzo recupererà perchè è motivato ed ha sempre stretto i denti. Per quanto riguarda il resto della formazione, credo che non ci siano poi tante scelte da fare. Ho già in mente l’undici da mandare in campo. Per ottemperare all’assenza di Albano-conclude il tecnico di Castellaneta- ho convocato Simone Cristofaro. Un giocatore del 1993 che conosco bene per averlo tenuto con me alla Juniores. Confido nelle motivazioni e la spinta dei tifosi che saranno come sempre il dodicesimo uomo in campo». Gara speciale per l’ex Antonio Chisena (sull’altra sponda sono Zangla e Campo, guidato proprio da Danza nella sua esperienza a Matera) che all’andata saltò il match per squalifica. Un giocatore che da solo vale il prezzo del biglietto lo Stradivari di Matera, quindi è chiaro che tutto peserà su di lui oggi quando ci sarà da tentare di mettere il pallone alle spalle di Massimo De Blasio. Una gara che ha tutti i crismi per essere definita importante e non
Chisena con Diego Albano ed a fianco Roberto Magliocco
perchè sia un derby lucano (l’unico vero derby di Basilicata resta Matera-Potenza), ma solo per i contenuti che fanno parte di un match che serve ad entrambe per far muovere la classifica. Entrambe sono a secco di vittoria nell’ultima giornata, ma
con avversari di caratura diversa. Nel Matera gli unici dubbi in avanti sono relativi al’impiego di Magliocco dal primo minuto, vista l’indisponibilità di Albano, con qualche dubbio per Naglieri che, se assente, condizionerebbe di molto l’assetto in
termini di under. Danza ha fuori Marsico, Conte, Lonardo, La Fortezza, Albano e Armento. Una pattuglia di acciaccati notevole, ma è proprio nelle difficoltà che viene fuori il meglio in molti casi e Danza punta su questo. Renato Carpentieri
Un raggio di speranza per Buono Davide Buono rivede la luce. Per dirla metaforicamente: non piove più, il cielo resta plumbeo ma c’è un importante raggio di sole. «L’angiografia-afferma Giovanni Buono, papà di Davide ieri pomeriggio intorno alle 15-ha certificato la chiusura della vena cosiddetta ribelle. Resta intubato. Ringrazio tutti i materani, e sono veramente tanti ed anche i suoi ex colleghi e amici che non stanno facendo mancare testimonianze e preghiere». Davide Buono ora dovrà solo lottare, mentre dal punto di vista medico c’è da accertare se la rottura della vena, quindi l’aneurisma che l’ha investito lunedì scorso, abbia procurato lesioni e se c’è bisogno di intervenire per rimuovere eventuali grumi di sangue. Comunque il barometro della sua situazione non segna più tempesta. r.carpentieri@luedi.it
Sport 47
Domenica 15 marzo 2009
Claudio Pirone
A Grottaglie l’under del‘88 potrebbe essere già mandato in campo
Genzano, ecco Insauralde L’attaccante italoargentino è la novità per Pirone GENZANO DI LUCANIA - Tutto pronto ormai. Lo Sporting Genzano, oggi pomeriggio, farà visita al Grottaglie. La squadra alto bradanica arriva a questo scontro con tante motivazioni e un giovane in più: è Manuel Insaurralde, argentino classe '88. Il centravanti sudamericano ha finalmente avuto il permesso di indossare la casacca bianco rossa in una gara ufficiale e oggi potrebbe essere la sorpresa in campo. Mister Pirone dopo una settimana intesa e, finalmente, senza problemi atmosferici arriva a questa sfida con l'organico quasi al completo. Tutti a disposizione o quasi: gli unici ancora in dubbio sono Fiscina, uscito malconcio domenica scorsa, Bacio Terracino, ancora non al massimo della condizione e Murano, anche lui come Fiscina uscito con problemi fisici dalla gara contro la Turris. Tutti e tre, comunque, dovrebbero farcela e saranno a disposizione del Mister in questa delicata
Una formazione del Genzano
Pomigliano-Brindisi a porte aperte Scatta la diretta tv e giornata granata Pomigliano-Brindisi a porte aperte, accolto il ricorso della società granata. PomiglianoBrindisi a porte aperte, accolto il ricorso della società granata Il Pomigliano ha vinto parzialmente il reclamo presentato dopo la gara Pomigliano Sibilla Bacoli, dopo la quale il giudice sportivo squalificò il Gobbato per una giornata. Il ricorso alla Corte di Giustizia Federale ha ridotto la sanzione: “La C.G.F. in parziale accoglimento del ricorso come sopra proposto dall'A.S.D. Calcio Pomigliano di Pomigliano d'Arco (Napoli), ridetermina la sanzione inflitta alla società A.S.D. Calcio Pomigliano nella sola ammenda di 2.500,00 con diffida. Dispone restituirsi la tassa di reclamo”. Mentre sono state confermate le tre giornate di squalifica al tecnico Giovanni Bucaro. Dunque, porte aperte per la gara contro il Brindisi, in vista della quale la società granata ha indetto la giornata granata, pertanto saranno abolite tutte le entrate di favore e gli abbonamenti. La tribuna sarà destinata ai tifosi locali, mentre i distinti riservati agli ospiti. DIRETTA TV- Un altro pomeriggio da non perdere dedicato al calcio di serie D. Domenica 15 marzo 2009, STUDIO 100 SAT (CH 925 SKY) trasmetterà in diretta dallo stadio 'Gobbato' di Pomigliano (Na) l'incontro di calcio Pomigliano - Brindisi, match valevole per la ventiseiesima giornata del campionato di serie D, girone H. La telecronaca sarà
Silva del Brindisi
curata da Fabrizio Caianiello con la collaborazione di Gigi Paturzo. La partita sarà visibile in tutta Europa. Mercoledi 18 marzo (ALLE 17,15), invece, su STUDIO 100 SAT andrà in onda una nuova puntata di 'D CALCIO', la trasmissione nazionale dedicata al campionato interregionale con i servizi di tutte le gare del girone H. Con queste iniziative il gruppo STUDIO 100 si conferma sempre più punto di riferimento di questo affascinante ed avvincente torneo
sfida. Mister Pirone sorride anche per aver ritrovato il centrocampista Malito dopo due mesi di stop e il neo attaccante Insaurralde, ormai pronto all'esordio. Per Mister Pirone la formazione da mandare in campo oggi pomeriggio è praticamente fatta con Borrelli, ormai recuperato, a proteggere lo specchio della porta; in difesa Masturzo, Fiore e Autiero dovrebbero scendere in campo mentre Fiscina, come già detto non in perfette condizioni, potrebbe essere sostituito da Trifone; a centrocampo l'unico dubbio è quello di Bacio Terracino in ballottaggio con Riccio per un posto a fianco di Buonocore, Rega e Papagni, mentre in attacco l'unico sicuro del posto da titolare è Impagliazzo, il quale sarà affiancato da uno dei ragazzi terribili tra Murano, Compierchio e il già citato Insaurralde. Con un occhio alla classifica e un altro alla gara odierna, lo Sporting Genzano proverà a por-
tare a casa un risultato positivo in ottica salvezza. Se dopo il pareggio interno contro la Turris le speranze di rimonta al Bitonto sono diminuite, a Genzano si continua a credere nella salvezza. Sarà importante ritrovare la fiducia nei propri mezzi e cercare di dare il massimo nelle restanti nove gare da disputare. Far punti al “D'Amuri” di Grottaglie non sarà impresa facile ma lo Sporting Genzano ha dimostrato durante l'arco dell'intera stagione di essere più letale fuori casa che tra le mura amiche. Le speranze ci sono tutte e la voglia è quella di una squadra che crede ancora all'obiettivo prefissato ormai da tempo. Il sodalizio del Presidente Donato Nei, vivrà partita dopo partita come una finale, nel tentativo di far felici dirigenza e tifosi bianco rossi che seguono domenica per domenica la propria squadra. Rocco De Rosa
48 Sport
Domenica 15 marzo 2009
Arriva l’Avigliano, prima del big match
Pisticci, un obiettivo: non pensare alla Murese IL TURNO DI RIPOSO forzato ha consentito al Pisticci di rifiatare e tirarsi a lucido in vista della fase finale del campionato di Eccellenza lucana. Nel frattempo si sono giocati due recuperi importanti per i piani alti della classifica. La Murese ha perso inaspettatamente a Banzi, pur attendendo l'esito del suo reclamo, ed ha ceduto la seconda piazza all'A. Cristofaro, vittorioso ad Avigliano ed ora distante solo 4 punti dal Pisticci. In attesa del big match della prossima giornata, quando i gialloble andranno a Muro Lucano, il Pisticci ha il compito di non perdere terreno nel match casalingo con l'Avigliano, squadra di mezza classifica, in corsa per i play off (anche la sconfitta interna
ATELLA- AC OPPIDO
FERRANDINA- VULTUR RIONERO
nel turno infrasettimanale con la squadra di Oppido rovina un po' i piani di Filadelfia). I gialloble sono carichi al punto giusto dopo la grandissima prestazione offerta a Policoro ed in grado di fruttare tre punti di assoluto valore per la classifica. Una sorta di bonus che era difficile immaginare di ottenere a margine di un periodo opaco, dove la squadra sembrava essersi smarrita anche a causa di concomitanti defezioni di rilievo nell'undici titolare. Proprio nel momento più difficile, tuttavia, i ragazzi di Valente hanno saputo ritrovarsi, sfoderare una partita perfetta e tornare ad imporre la legge della capolista. Questa rinnovata consapevolezza nella propria for-
za gioca sicuramente a favore dei gialloble in vista degli ultimi turni e potrebbe addirittura risultare decisiva al fine di fare la differenza e mantenere il vantaggio in classifica. Le insidie, tuttavia, sono sempre dietro l'angolo e non potrebbe essere altrimenti in questo momento della stagione e soprattutto al cospetto di un campionato dove le distanze in vette sono risultate sempre minime. Per i gialloble, dunque, una prova da non sottovalutare, alla quale approcciarsi con la massima concentrazione perchè i granata lotteranno come sempre. Solo in seguito si potrà pensare alla trasferta di Muro Lucano. Roberto D’alessandro
POLICORO-MURESE
Punti pesanti per due
Rivoluzione tra i pali
Altra trappola per Lardo
ATELLA - Dopo la sosta forzata per neve di domenica scorsa, nel pomeriggio si ritorna sui campi di calcio per riprendere i campionati regionali là dove erano stati interrotti. Infatti quest'oggi per il campionato di calcio lucano di Eccellenza si gioca la 10^ giornata del girone di ritorno, in cui l'Atella Monticchio del presidente Donato Carriero dovrà vedersela con la Cristofaro di Oppido, che viaggia nelle sfere alte della classifica. Un turno per niente agevole per i ragazzi di mister Mecca contro un avversario che in settimana si è piazzata al secondo posto della classifica dopo aver superato in trasferta l'Avigliano nel recupero di giovedì scorso. E' quindi facilmente prevedibile che l'Oppido di certo non scenderà al comunale di Atella per fare sconti ai padroni di casa, impegnato com'è a tenere a bada il ritorno della Murese, che in settimana sarà impegnata nella gara interregionale di Coppa Italia di mercoledì prossimo. L'undici atellano, dopo la boccata di ossigeno presa per qualche settimana oltre la zona play out, è ripiombato in zona spareggio a causa delle ultime due consecutive sconfitte patite in casa con il Valdiano Lauria e in trasferta con il Balvano. Per la partita odierna i numeri sono decisamente favorevoli agli ospiti ma nel calcio ribaltare i pronostici è sempre possibile. E visto che nel calcio i miracoli sono possibili all'Atella tocca oggi farne uno per non essere risucchiato in basso o quanto meno per non distaccarsi dalla sest'ultima. Per l'occasione, come sempre, ad incitare l'undici atellano ci sarà il pubblico amico, che non farà mancare il proprio caloroso sostegno. Michele Rizzo
Il Ferrandina ricomincia dalla Vultur. Dopo il passo falso con la Murese per la squadra del presidente Capalbo si cambia pagina. «La pausa dovuta al maltempo - dice il tecnico Antonio Stigliano - è stata quanto mai provvidenziale. Ci ha consentito di apportare alcuni correttivi in corsa». Il riferimento è al difensore Pignataro, al centrocampista Bosso e al portiere De Vincenzo che, per decisione unanime della società, sono stati esclusi dall’organico. «Non hanno dimostrato serietà- è la versione dell’allenatore pertanto abbiamo ritenuto opportuno che le nostre strade si separassero». Tra i pali debutterà Carmelo Semprevivo, 20 anni appena ma un curriculum sportivo di assoluto prestigio. Il giovane portiere, infatti, per dieci anni ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile del Palermo per poi approdare al Trapani, in serie D. «Un bravo ragazzo, oltre che un bravissimo portiere- dice di lui Sitgliano - sicuramente il Ferrandina ci ha guadagnato». Nessun dubbio rispetto all’approccio all’incontro. «E’ una tappa fondamentale per centrare in anticipo la salvezza. Non ci sono calcoli da fare, ma giocare solo per la vittoria». Peccato che sull’altra panchina ci sia Emanuele Finamore, un altro ferrandinese doc, a cui è stato affidato il difficilissimo compito di salvare la Vultur dalla retrocessione diretta. «Noi non guardiamo all’avversario - afferma Stigliano- Il mio unico desiderio è far trovare nell’uovo di Pasqua del presidente e dei pochi tifosi rimasti la salvezza matematica». Margherita Agata m.agata@luedi.it
POLICORO - Nuova delicata sfida per il Policoro 2000 che, questo pomeriggio, davanti al pubblico amico del “Rocco Perriello”, affronterà la Murese, terza in classifica nel massimo campionato regionale. La gara, recupero della decima giornata di ritorno del torneo d'Eccellenza, si presenta particolarmente importante per entrambe le squadre. I ragazzi di mister Labriola, reduci dalla sconfitta casalinga nel derby jonico contro il Pisticci, daranno il massimo per fermare la terza forza del campionato e raccogliere punti preziosi in vista dei play - off, confermando la quinta piazza assoluta. Una vittoria darebbe infatti ai biancocelesti la possibilità di affrontare in tutta tranquillità le ultime battute del campionato, preparandosi mentalmente e fisicamente alla fase finale del torneo. Ma la squadra potentina sicuramente non resterà a guardare e vorrà cancellare la brutta sconfitta patita mercoledì scorso, nel recupero infrasettimanale contro il Banzi. Il 2 a 1 subito in campo contro la terzultima della classe (sull'esito della gara la Murese ha comunque preannunciato reclamo) ha fatto perdere alla Murese il secondo posto, riducendo di molto le possibilità di insediare la corazzata Pisticci in vista della volata per la vittoria finale. Ma non è detto che i ragazzi di mister Lardo non vogliano togliersi altre soddisfazioni, come ad esempio fermare in casa il Policoro. Il precedente dell'andata è a favore degli ospiti: lo scorso 16 novembre la Murese battà gli jonici per 3 a 2, in una gara avvincente e combattuta fino all'ultimo. Eleonora Cesareo
IRSINESE - F. MATERA
PICERNO-BALVANO
RICIGLIANO-VALDIANO
Una sfida Di Mase cerca Derby campano per evitare guai l’acuto salvezza in Basilicata GARA IMPORTANTISSIMA per l'Irsinese, che se la dovrà vedere contro un vigoroso Forza Matera. Solo due sono i punti che dividono le squadre, impegnante nella lotta per evitare i play out. L'Irsinese nelle ultime gare non ha demeritato, soprattutto sul piano del gioco. Ricordiamo che contro Valdiano e Oppido, fuori casa, la squadra rossonera era andata in vantaggio e condotto la gara fino ad un quarto d'ora dal termine, momento fatale per i ragazzi di Patella, che a quel punto, sempre a causa di banali errori, regalano la partita all'avversario, facendosi rimontare. «Dobbiamo mettercela tutta - tuona il ds Lolaico - dobbiamo scrollarci di dosso tutta questa paura che spesso ci fa commettere errori che ci condannano. In settimana -continua Lolaico - abbiamo lavorato bene. A metà settimana abbiamo svolto, seppure per una fase di allenamento, un’amichevole che definirei storica, con la Real Irsina. Un incontro interessante, per tutte e due le squadre, che ritengo vada ripetuto in seguito. Grande sportività da parte dei ragazzi in campo, ma quello che contava era il riscontro tecnico degli allenatori. Tornando alla sfida di oggi conclude - dobbiamo cercare di portare i punti necessari per continuare il nostro cammino, e raggiungere gli obiettivi prefissati, anche se sono più che convinto che questa squadra abbia tutte la carte per giocare a viso aperto contro chiunque». Mimmo Donvito
ARRIVATI ormai al rush finale, per il Picerno di mister Di Mase la partita odierna rappresenta un importante passo verso la salvezza. A quota 29 in classifica e con sette squadre ad inseguire, due vittorie in casa potrebbero tirar fuori Farenga e soci dalla bagarre salvezza. Al comunale ci sarà un rinfrancato Balvano dopo la vittoria di quindici giorni fa con l'Atella. Gli uomini di mister Turturiello penultimi in classifica, con un solo punto di vantaggio sul Rionero, faranno di tutto per non tornarsene a casa a mani vuote. Dell'incontro ce ne parla il giovane Notargiacomo, chiamato a sostituire lo squalificato Perillo: “Credo che questa partita sarà molto decisiva per il prosieguo del nostro obbiettivo, la salvezza, e allo stesso tempo sarà molto difficile e tirata, perché tutte e due le squadre lotteranno per i tre punti. Il Balvano è reduce da una vittoria casalinga, che ha dato più fiducia nei propri mezzi. Noi scenderemo in campo molto motivati e cercheremo di chiudere subito i conti, nel massimo rispetto dell'avversario. Ho già giocato due partite in trasferta -spiega Notargiacomo- ma credo che al comunale sarà un' esperienza diversa e soprattutto emozionante. Spero nel sostegno del pubblico, Perillo è un giocatore molto importante per la squadra, e lo ritengo tra i più forti di questa categoria nel suo ruolo, non sono ai suoi livelli, ma spero comunque di dare un contributo importante per la gara”. Leonida Russo
DOPO LA domenica di riposo forzato, riprende il Campionato. Tra le sfide in programma per la decima giornata di Eccellenza spicca il primo derby campano in Basilicata tra Ricigliano e Lauria. Entrambe le società,pur disputando il campionato lucano, hanno le sedi in Campania, ed è questa una curiosa nota, vista la rarità dell'evento. Il Ricigliano nello scorso turno ha commesso un mezzo passo falso nel pareggio a Tricarico, ma non può più perdere terreno se avesse intenzione di rimanere aggrappato al treno play-off, perché dando uno sguardo in classifica bisogna tener conto anche delle posizioni delle dirette concorrenti. Sogni più tranquilli per gli ospiti che hanno dalla loro ben 48 punti, esattamente dodici in più della squadra riciglianese, che comunque tra le mura amiche ha messo paura a chiunque. Mister Dente nella formazione antiLauria avrà a disposizione tutti i titolari e soprattutto molti juniores, che sono primi in classifica nel proprio campionato. La Ruggiero arriverà a Ricigliano, reduce dalla vittoria sul Picerno, con tutte le intenzioni per consolidare la propria posizione. Le attese della vigilia sono alte su entrambi i fronti. c.f. sport@luedi.it
BANZI-TRICARICO
Annunziata tenta il bis ABBANDONATO l'ultimo posto in classifica, che significherebbe retrocessione diretta, grazie alla splendida vittoria nel recupero di mercoledì con la Murese, il Banzi resta sul terreno amico dove troverà di fronte un avversario ormai storico, il Tricarico di mister Abbrescia. I materani arrivano a Banzi senza patemi di classifica, ma vogliosi di onorare al meglio il loro buon campionato. Dalle parti bantine, si punta al risultato pieno, per tenere a debita distanza le rivali Balvano e Vultur, in quello che viene ormai definito un campionato a tre la cui classifica vede ora il Banzi, con punti 16, Balvano 15, e Vultur 14. Quando mancano ormai cinque gare al termine. Sarà una lotta, che forse si deciderà all'ultima giornata. Passando alle probabili formazioni, nessun problema per mister Annunziata, ormai tecnico, a tutti gli effetti, Lobasso torna tra i pali, difesa, con Finizio e Jovine esterni, capitan Mastrodomenico e D'Asta, centrali. Centrocampo con Caporosso in interdizione, Fiorino e Amitrano sulle corsie esterne, Di Stadio dietro le due punte, Bavaro e Foti. Dal canto suo mister Abbrescia, dovrà fare a meno del suo miglior marcatore Bozzi (13 reti), fermato dal giudice sportivo, per il Banzi può essere la gara della svolta, il presidente Vigliotti chiama a raccolta il suo pubblico, la gara d'andata finì 4-1 per il Tricarico, ma quello era un altro Banzi. Giulio Carcuro
Sport 49
Domenica 15 marzo 2009
MONTALBANO- A. SCANZANO
LATRONICO-BORUSSIA PLEIADE
LAGOPESOLE-GROTTOLE
Un derby jonico
Quasi un testacoda
Materani in salute
ANCORA un insuccesso per il Montalbano nel turno di recupero infrasettimanale in quel di Pescopagano. Ancora una deludente prestazione dei biancoazzurri, e ancora una volta uno schieramento, quello mandato in campo, che ha suscitato più di una perplessità. Due gol sul groppone (e potevano essere molti di più) e a casa con le classiche pive nel sacco. Un'altra occasione sprecata per risalire la china e cercare di agganciare la terz'ultima postazione di classifica. E per fortuna degli jonici il Latronico da parte sua non ha saputo che rosicchiare soltanto un misero punticino, impattando con il Grottole. Il team di Diazenna ritorna dunque con i piedi per terra, non riuscendo a garantire un minimo di continuità di prestazioni e di risultati positivi. Ma è già tempo di guardare avanti e di pensare al derby che incombe. Arrivano al 'Puccio Dellorusso' i cugini dell'A. Scanzano. E non sarà indubbiamente facile fare punti contro i ragazzi di mister Calone, che puntano al colpaccio, per rimpinguare la loro già buona classifica e coltivare il sogno play off. Il team di Diazenna è chiamato ad una gara tutto cuore: il Latronico ha una gara in meno e sbagliare ancora potrebbe costare davvero caro. Tutti gli effettivi sono a disposizione, starà al tecnico fare le scelte migliori e impostare al meglio la gara sul piano tattico e mentale. Urgono i tre punti. Dovrebbero provarci: Bellino, Gorgoglione, Sergio, De Carne, Sergi S., Potenza, Bisignano, Stucci, Sergi R., Nuzzi, Duca. Antonio Romano
DOPO appena quattro giorni la polisportiva Latronico terme torna in campo al comunale per recuperare la gara interna, slittata come tutti i campionati regionali dilettanti domenica scorsa, con il Borussia Pleiade. Due situazioni completamente diverse tra le compagini questo pomeriggio in campo. I locali, ancora in cerca del primo successo interno, con il triste primato di fanalino di coda e con la necessità di fare risultato per dare un po' di linfa alla classifica e, quest'oggi troveranno di fronte una corazzata intenzionata seriamente a tenere testa alla prima della classe, vale a dire il Real Tolve. Gli ospiti, infatti, con solo tre punti di svantaggio sulla capolista, sono reduci dal successo esterno di Matera con il Varisius in un combattuto 2-1 che consente loro di mantenere un contatto diretto con il primo posto. I sinnici, reduci dalla sconfitta di Pescopagano e dal pareggio a reti bianche con il Grottole, vedono a quattro lunghezze, anche se con un turno in meno disputato, la meta dei play out da raggiungere. All'andata il Borussia si impose con il punteggio di 2-0, ma questo pomeriggio, con il match dall'apparente esito scontato, la grinta ed il fattore campo potrebbero dare una marcia in più ai ragazzi di mister D'Imperio che chiede “la concentrazione e la grinta giusta per novanta minuti senza pensare ai tanti punti di differenza in classifica che separano i due team”. Sarà una partita importante quella di oggi con Latronico e Borussia che scenderanno in campo con fischio d'inizio fissato per le 15.00 pronti a contendersi l'intera posta in palio. Carlo Rossi
A CINQUE giornate dal termine si complica notevolmente la posizione di classifica del Lagopesole, dopo le due sconfitte consecutive l'obiettivo della permanenza diretta, è un sogno per la compagine del presidente Lucia. Oggi sul terreno neutro di S.Angelo, i castellani affronteranno il Grottole e la possibilità di incamerare tre punti per un tenue lumicino di speranza, ci sono tutte, essendo i materani compagine alla portata della squadra di Stenta. Dopo le difficoltà avute in allenamento per le condizioni avverse metereologiche, il Lagopesole ha ripreso gli allenamenti in maniera regolare, mister Stenta ha tutti i suoi elementi a disposizione e spera nelle invenzioni di Antonello Gerardi, che dovrebbe essere l'uomo ispiratore del gol della compagine gialloblu. Il Grottole occupa una posizione di classifica tranquilla, verrà a giocarsi la gara con la consapevolezza che i castellani necessitano dei tre punti. Mal che vada, comunque, rimane per il Lagopesole la possibilità di sfruttare lo spareggio di maggio per la permanenza. Naturalmente i castellani, devono tener conto che l'ultimo posto in classifica, che comporta la retrocessione diretta è occupato dal Montalbano, una tranquillità relativa visto che i play-out rappresentano un terno al lotto.Il presidente Lucia rimane fiducioso per il futuro della squadra. f.v.
La capolista prova ad allungare sulle concorrenti
San Rocco, è match-clou tra Real Tolve e Moliterno TOLVE - Dove eravamo rimasti? Al Tolve che doveva incontrare in casa il Moliterno, ma un abbondante nevicata ha rimandato il tutto ad oggi pomeriggio. Tutto invariato quindi, con i padroni di casa che stanno gestendo il vantaggio di tre punti sul Borussia Pleiade in attesa dello scontro diretto in quel di Policoro che ha già messo in fermento la tifoseria locale. Il team di mister Camelia arriva all'impegno odierno con tutta la rosa a disposizione, compreso quel Catello Esposito , che è appena apparso sulla scena tolvese, per poi scomparire per una squalifica di tre giornate. La striscia positiva è di quelle da far tremare i polsi agli avversari: sette vittorie di file negli
MIGLIONICO-BELLA
VIGGIANO-VITALBA
Pino Camelia
ultimi due mesi. Si preannuncia una di quelle giornate che tutti i mister vorrebbero vivere: “Chi mandare in campo?”. C'è solo l'imbarazzo della scelta senza infortuni e
squalifiche a scombussolare i piani. Formazione tipo con Mazzacane e Greppo a chiudere a doppia mandata la difesa; Pietrafesa e Postiglione a comandare le operazioni e Benedetto e Ragone a scardinare la difesa avversaria. Di contro un Moliterno che con i suoi 38 punti in graduatoria è un avversario da prendere con le molle, ma proprio le altalenanti prestazioni degli ospiti inducono ad un certo ottimismo. Terreno del San Rocco che è tornato in condizioni ottimali. A dirigere l'incontro sarà il signor Capolupo di Matera assistito dai signori Delfino e Russo. Il fischio d'inizio è previsto per le ore 15:00. Gianluigi Armiento
PESCOPAGANO-REAL IRSINA
SANTARCANGIOLESE-VARISIUS
Per blindare In casa è una C’è da bissare il posto play off macchina da gol il recupero ok
Da troppo tempo senza punti
SEI le giornate al termine. Dopo aver tolto velleità di play-off, al Real Irsina e la domenica di riposo forzato per neve, al Miglionico di mister Paterino si presenta l'occasione per blindare la quarta posizione che attualmente occupa con 46 punti, +9 sul Bella. Con una vittoria sulla formazione capitanata dal veterano della categoria Donato Troiano, capitan Tataranni e compagni distanzierebbero ulteriormente una delle possibili rivali al piazzamento play-off. 13 Vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte lo score dei miglionichesi che in casa, si fa per dire, visto che giocano a La Martella,20 km da Miglionico, non sono riusciti ad avere lo stesso ruolino corsaro avuto in esterna. 5 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte lo score casalingo per un bottino di soli 19 punti sui 46 totali. La vittoria a La Martella manca dalla terza giornata quando gli uomini del Presidente Grande si imposero per 2 a 1 sul Lagopesole. La squadra che giunge da Bella con un accredito di 37 punti e la salvezza matematica già in tasca si giocherà a La Martella una delle ultime carte per poter dire qualcosa in questo campionato. L'unico risultato che potrebbe aprirle nuove prospettive in chiave play-off è la vittoria. 11 vittorie, 4 pareggi e 9 sconfitte. Questo lo score generale del Bella dal quale si evidenzia che quello in esterna è diametralmente opposto a quello miglionichese. In casa imbattibile mentre fuori casa con 6 sconfitte, 3 pareggi e 3 vittorie, Troiano e compagni sono riusciti a racimolare solo 12 punti su 37. Antonio Centonze
SANT'ARCANGELO- Una speranza che si sta trasformando in una chimera, e il peso dei play off diviene sempre più pesante per i dirigenti e per i tanti tifosi che non hanno mai abbandonato la squadra. Tante le attese per lo scontro diretto con il Varisius Matera, a pari merito con la Santarcangiolese seppure con una partita da recuperare. Match che i tifosi sperano possa interrompere questa ondata negativa che sta accompagnando la squadra da troppo tempo. Sono trascorsi quasi tre mesi dalla ripresa del campionato 2009 e la Santarcangiolese non è riuscita a conquistare neanche un punto, continuando a subire goal. Nessuna distinzione del gioco sul proprio campo, da sempre ottimo per aggiudicarsi la vittoria, o delle partite fuori casa, il risultato non è cambiato, solo sconfitte. Continua discesa della formazione che sembra non riuscire a ritrovare lo slancio che l'aveva accompagnata durante i primi mesi del campionato. Una partita che assume quindi una valenza doppia perché una vittoria potrebbe assicurare ai padroni di casa la possibilità di mantenere il passo proprio con il Varisius Matera, formazione che deve ancora recuperare un match. La classifica, infatti, si presenta piuttosto instabile dato che le concorrenti che lottano per la salvezza, quale il Vitalba Filiano o il Lagopesole, rispettivamente a soli due e 4 punti dalla Santarcangiolese, se la vedranno con il Viggiano e il Grottole sperando di accorciare le distanze in vista delle partite da recuperare. Francesca Gresia
VIGGIANO - Continuare ad ottenere punti. Soprattutto in casa dove si conferma rullo compressore e macchina da gol. Il Viggiano per non perdere contatti con le prime della classe deve assolutamente cogliere il successo interno nell'impegno odierno contro il Vitalba, impelagato nei bassifondi della classifica. Gli uomini di Villani devono sfruttare il calendario ed evitare cali di tensione. I play - off sono quasi certi. Manca soltanto la certezza aritmetica. Quel che conta però è racimolare punti partita dopo partita per capire dove si può arrivare. Più si è in alto di posizione è meglio per la graduatoria finale per i play - off. Il distacco dalla vetta è di sette punti. Un po' difficile recuperare questo gap ad un mese e mezzo dalla fine del campionato. Già si può insediare il secondo posto che dista solamente quattro punti. Però non si può dimenticare che il Viggiano con il Borussia Pleiade ha sempre uno scontro diretto da giocare in casa alla penultima giornata e quindi sarà importanti d'ora in avanti a non commettere passi falsi. Specialmente in trasferta dove la squadra di Villani non vince dal 30 novembre dell'anno passato contro il Grottole per 2-0. In questo turno saranno fondamentali le reti dei soliti Campisano (capocannoniere indiscusso del torneo) e Sanchirico per arginare la difesa filianese. Viggiano senza problemi di formazione, mentre il Vitalba non potrà disporre dello squalificato Panariello. b.b.
DOPO l'importantissima vittoria nel recupero infrasettimanale contro il Montalbano, la compagine cara al Presidente Laurenziello, attende quest'oggi sul terreno amico del Comunale “Pascone” il team materano del Real Irsina che, dalle performance calcistiche esibite di recente, appare decisamente in grande spolvero. Gli uomini di Toscano, dopo la vittoria nel girone d'andata, vorrebbero riconfermare la splendida prestazione messa in mostra ad Irsina, per allontanarsi definitivamente dalla zona hot della classifica. Accaparrarsi tre punti oggi significherebbe per i rossoblu' toccare quota 31 pt in classifica generale, che considerando il contemporaneo scontro diretto tra Santarcangiolese e Varisius e il difficile calendario delle altre coinvolte nella lotta per non retrocedere, potenzialmente potrebbe tradursi in un grosso balzo verso la permanenza nella cadetteria lucana. Gli ospiti sono avversari assai temibili, che durante il mercato di riparazione si sono ulteriormente rafforzati, aggiungendo ad una rosa già di un certo spessore tecnico, altri elementi di indiscusso valore. Per Palo e soci sarà importante continuare a giocare sui livelli degli ultimi incontri, per continuare ad alimentare il sogno chiamato play-off. Il tecnico di casa Toscano dovrà fare a meno del forte difensore centrale Tavarone, appiedato per un turno dal giudice sportivo. Questa la probabile formazione del Pescopagano: Altera, Miele, Perillo, Califano, Nittoli, Lotano, Pelosi, Lanza, Capasso, Gonnella, Vicinanza. Gabriele Lotano
50 Sport Il Santa Cecilia fa visita al fanalino di coda
Domenica 15 marzo 2009
NELL’ANTICIPO, POKER DEL FUTURA
Potentia, da allungare la striscia positiva ALLUNGARE la striscia positiva di dieci risultati utili consecutivi. E’ ciò che dovrà fare il Potentia Santa Cecilia che dopo aver battuto nel recupero di mercoledì con un gol di Brancaccio la vicecapolista Metanauto Picerno sul terreno del “Macchia Giocoli”, andrà ad Anzi sul campo dell’ultima in classifica. Guai a prendere però sotto gamba la gara. L’Anzi di Pietrafesa ha insegnato nelle ultime giornate che non bisogna mai fidarsi nei risultati scontati. Il pareggio a reti inviolate a Craco conquistato dalla compagine della Val Calastra dimostra che ancora non vuole arrendersi e che alla salvezza ci crede. Il Potentia Santa Cecilia però per arrivare terza solitaria nel recupero del 25 marzo in una sorta di scontro diretto a Tricarico (quarto in classifica) dovrà mantenere un buon margine di vantaggio sui materani. Ragion per cui che la formazione del capoluogo non può lasciare punti per strada e se possibile espugnare Anzi anche se non sembra così semplice. Ogni partita ormai presenta delle insidie. Questa partita potrebbe essere decisiva per i galletti che sabato prossimo incontreranno tra le mura amiche la capolista Cancellara che non perde un colpo dal 12 ottobre 2008 (1-0 per la
Il Potentia Santa Cecilia
Metanauto Picerno). E proprio dalla gara di Cancellara del girone di andata che il Potentia Santa Cecilia non perde un incontro e perciò sarà bene per capitan Marcodoppido e compagni proseguire verso il binario giusto per procedere tranquilli fino al termine del torneo. Con la mentalità vincente e obiettivi programmati tutto si può. Il team di Macchia a questo punto è arbitro del proprio destino.
LAGONEGRO OSPITA IL BERNALDA
CASTELGRANDE A SAN NICOLA
LA METANAUTO PICERNO PROVA A RIALZARSI
S. MOLITERNO E MARATEA IMPEGNATE ENTRAMBE IN CASA
Sport 51
Domenica 15 marzo 2009
Terza categoria Ulliano, Galliano e Bochicchio gli altri marcatori del match
Botta e risposta ed è pari Filippi gela il San Giorgio nei minuti finali SANGIORGIO 2 CALCIOSERRA 2 SAN GIORGIO: Pace, Guglielmi S., Filippi G., Dragonetti G., Filippi D.( Guglielmi G.), Filippi Gio., D'Andrea R., Filippi M., Galliano ( Devito), Dragonetti, Filippi L.( D'Andra G.) A disp.: Guglielmi R., Secci, Guglielmi L., Guglielmi V. All. Guglielmi Angelo R. CALCIO SERRA : Sacco, Carlucci S., Gentile, Galasso, Rosati, Sabato L.( Sabato C.), Ferrara (Ciaglia), Lovallo, Colangelo (Bochicchio), Rinaldi, Ulliano. A disp.. Sileo, Claps, Carlucci V., All. Sabato Leonardo RETI. Al 25'Ulliano, 70' Galliano, 76' Bochicchio, 87'Filippi M. PAREGGIO raggiunto in extremis dal San Giorgio,che lascia l'amaro in bocca agli uomini di mister Leonardo Sabato che stavano per concretizzare il colpo gobbo. Gara a tratti piacevole con le due formazioni che hanno intenzione di conquistarsi la posta in palio. Sono i padroni di casa che si rendo-
no per primi pericolosi in ben tre occasioni che non vengono sfruttate a dovere grazie anche alle prodezze del bravo Sacco. A questo punto si scuotono gli uomini del Serra che cominciano a pressare i padroni di casa e al 25' un' azione partita in verticale, palla a Colangelo che tira, ma il suo tiro viene ribattuto dal portiere Pace sui piedi di Ulliano che in diagonale poggia in rete il provvisorio vantaggio. I padroni di casa non ci stanno e cercano di reagire creando occasioni che non impensieriscono gli ospiti. I veri pericoli arrivano solo da calci d'angolo ma l'attenta difesa del Calcio Serra ribatte efficacemente. La gara viene ben gestita dagli uomini di Sabato amministrando il vantaggio fino alla fine del primo tempo. Nella ripresa mister Guglielmi ha ripreso i suoi ragazzi e con un po' di grinta in più cominciano la pressione che si va a concretizzare al minuto 70' con una mischia e un batti e ribatti, la palla arriva a Galliano che in diagonale manda il pallone in rete per il pareggio. Mister Sabato con alcuni cambi
ha modificato l'assetto della squadra che risulta essere più pungente, infatti non sono passati che solo 6minuti dal pareggio che il vantaggio ritorna ancora nelle mani del Calcio Serra. Azione sulla destra d'attacco degli ospiti da parte di Ciglia, cross e palla che viene colpita di testa da Bochicchio che coglie il giusto spiraglio dove il portiere nulla può e 2 a 1 per il Calcio Serra. Una buona difesa per gli uomini di Sabato che non rischia più di tanto, il tempo trascorre veloce per chi deve recuperare, ma lento per chi è in vantaggio. Mancano tre minuti alla fine, gli ospiti certi del colpaccio calano un po' la tensione, una punizione fischiata al San Giorgio. Sulla battuta arriva Filippi M. che tira, ingenuamente la barriera si apre, la palla trova lo spazio per passare infilandosi nel sacco, consegnando il pareggio insperato ai padroni di casa. Alla fine si è assistiti ad una gara piacevole e corretta, il rammarico per il Calcio Serra di aver perso due punti importanti per risalire in classifica. vi. bo.
52 Sport
Domenica 15 marzo 2009
L’ala Matteo Maggioni sarà regolarmente in campo oggi
A Dilettanti Cortese: «Molto dipende da noi, è un’altra gara decisiva»
Matera, crocevia delicato Al PalaSassi arriva il Siena, terzo in classifica E’ il crocevia più delicato. A quattro giornate dal termine della regular season l’Olimpia basket Matera ospita alle 18 al PalaSassi il Siena nel match che può tenerlo saldamente ancorato nella rincorsa ad una posizione di prestigio nella griglia di play out. Con la doppia trasferta di Firenze e Molfetta alle porte Matera non può fallire il match contro la formazione di Billeri, terza forza del campionato ma priva anche al PalaSassi di uno dei suoi perni cioè il play Gianluca Tomasiello. Dall’altra parte Matera avrà l’intera rosa a disposizione compreso Matteo Maggioni che sembra aver smaltito il colpo rimediato in allenamento giovedì pomeriggio. Il riposo ha dato i suoi frutti e l’ala sarà regolarmente disponibile per il match di questo pomeriggio. Una sfida fondamentale per il prosieguo della stagione come conferma al “Quotidiano” Riccardo Cortese: «Siena è una squadra compatta e molto forte fisicamente, molto dipenderà da noi e dalle scelte che andremo a fare. Loro sono senza Tomasiello ma hanno recuperato Zambrini e non hanno pagato affatto queste assenze in termini di risultati» spiega ancora l’ala che è stata tra i migliori realizzatori nel match di domenica scorsa a Barcellona, «speriamo di ripeterci come prestazione anche se questa volta abbiamo bisogno di portare a casa il risultato pieno. A Barcellona abbiamo fatto un grandissimo ultimo quarto e ci è mancato solo un pizzico di fortuna per vincere la sfida. Non è da tutti fornire queste prestazioni su quel campo, ci manca ancora quel qualcosa in più che fa la differenza. Ma adesso non possiamo più permetterci di sbagliare, ogni gara diventa decisiva». L’avversario è squadra che sa giocare a pallacanestro e soprattutto gestire al meglio le diverse situazioni, atleticamente può
contare su un pacchetto di giocatori molto pericolosi. Su tutti De Min e Casadei che sono giocatori atletici e che sanno anche far canestro, ma anche sugli esterni uomini come Marcante, Zambrini e lo stesso Coornooh sono atleti da non sottovalutare che tengono alto lo standard tecnico di Siena. Matera dovrà cercare con ogni probabilità di imporre il proprio gioco e di alzare il più possibile i ritmi della sfida per non lasciare il sopravvento all’atletismo della compagine avversaria. «La difesa sarà fondamentale, è importante riuscire a limitarli in quel frangente, per quanto riguarda i ritmi alti, sono una delle nostre migliori caratteristiche che cercheremo di confermare». Piero Quarto p.quarto@luedi.it
L’AVVERSARIA
La guardia dell’Olimpia Matera, Riccardo Cortese
C2 Retrocessione Il Sant’Antimo passa a Montescaglioso
Lucos, primo ko interno LUCOS SANT’ANTIMO
63 69
LUCOS INGEST MONTESCAGLIOSO: Larocca 6, Visceglia 16, Resta D 12, Castellano 11, Fortuna P ne, Tralli ne, Resta G 2, Ottaviano 11, Caruso 5, Malvasi. Allenatore Michele Di Gioia. SANT’ANTIMO: Del Gaudio, Stella ne, Carrino 4, Senatore 21, Giordano, Loggia 4, Ruggiero 18, Somma 6, Festinese 16. Allenatore Persico ARBITRI: Ferrara e Ampollino di Avellino PARZIALI: 20-25, 39-35, 52-56, 63-69. NOTE: Fallo tecnico nel terzo quarto a Castellano. Nell’intervallo esibizione degli esordienti dell’Arcobaleno Basket Montescaglioso. MONTESCAGLIOSO - Prima sconfitta casalinga per la Lucos Ingest Montescaglioso in questa poule retrocessione. Ad imporre lo stop, il secondo consecutivo
dopo quello di Casapulla, è il Sant’Antimo che si è dimostrato più cinico e determinato nella fase calda della partita. La gara è stata sempre in equilibrio con dei mini break da entrambe le parti, sempre contenuti e recuperati. Nell’ultimo e decisivo quarto sono i tanti errori al tiro, anche dalla lunetta, dei ragazzi di Michele Di Gioia a dare spazio ai campani che sono così riusciti a portare a casa i due punti. Trascinatore del quintetto ospite, allenato da Persico, è Senatore, infallibile dalla lunga distanza. Bene anche nel Sant’Antimo Ruggieri autore di 18 punti. A margine della gara del,a gara va detto come la coppia arbitrale non era nella sua serata migliore. Qualche fischio di troppo contrario alla Lucos (tra cui alcuni sfondi davvero inventati) ha minato il tentativo di rimonta della di Montescaglioso. Il tutto in una partita corretta e giocata al meglio dalle due squadre. Michele Marchitelli sport@luedi.it
B Donne, la Basilia Potenza si sbarazza del Pozzuoli BASILIA POZZUOLI
59 50
BASILIA CODRA MEDITERRANEA POTENZA: Aurigemma 8, Valisena 10, Gambardella 8, Filograsso 8, Di Monte ne, De Luca, D’Arenzo 1, De Rosa 6, Crovatto 18, Sanza ne. Allenatrice Sanza. POZZUOLI: Margio R. 14, Corona, Marino ne, Margio C. 16, Falbo ne, Conte 8, Drago, Morgillo 2, Errico 1, Veca 9. Allenatore Maresca. ARBITRI: Malerba di Brindisi e D’Elia di Lecce. PARZIALI: 18-11, 26-27, 38-39, 59-50. POTENZA - Importante successo per la Basilia del tecnico Marilia Sanza in chiave play off. I due punti conquistati contro il Pozzuoli potrebbero spalancare le porte del sesto posto alla compagine potentina a seconda dei risultati provenienti dagli altri campi. Intanto è arrivata un’affermazione figlia di una prestazione attenta di Aurigemma e compagne. Parte subito bene la Basilia che nel primo quarto si porta in vantaggio anche di dieci punti, chiudendo poi il parziale sul 18-11.
Sonia Crovatto
Il secondo periodo vede il ritorno delle campane che recuperano il gap e vanno al riposo in vantaggio. Stessa musica nella terza frazione. Ma è nell’ultimo quarto che la Basilia, con l’ottima prova della Crovatto, mette la freccia e vince la sfida. l.c.
Sport 53
Domenica 15 marzo 2009
A Dilettanti Coach Gresta: «Attenti in difesa. Blocchiamo Alessandri»
Levoni, cinquina nel mirino Una vittoria a Palestrina garantirebbe i play off GARA dai mille contenuti tecnici e agonistici, quella in programma questo pomeriggio al Pala Pergola di Contrada Rossellino tra la Levoni Potenza e il Palestrina, valevole per il decimo turno di ritorno del campionato maschile di serie A Dilettanti di basket. La partita avrà inizio alle 18 e sarà arbitrata dai signori Tirozzi di Bologna e Morante di Livorno. Il clima è al settimo cielo, le ultime vittorie conseguite dalla Levoni hanno rimesso a nuovo l'ambiente. La squadra di Luigi Gresta punta al successo che in soldoni significherebbe sorpasso in classifica, visto il successo colto all'andata da Rato e compagni. La Levoni Potenza vista nel corso delle ultime gare appare garanzia di affidabilità e continuità di rendimento, dunque potrebbero esserci tutte le premesse in casa potentina per ottenere un risultato positivo. Ovviamente il Palestrina non va sottovalutato, gli uomini di punta del roster laziale sono Morri, Alessandri e Gagliardo, un trio capace di dare solidità al gioco dei laziali, coadiuvati da un giovane di grande talento come Benini. Gresta però può fare affidamento a tutti i suoi effettivi, visto il recupero di Femminini, costretto a lavorare a scartamento ridotto in settimana a causa di una contrattura. La gara tatticamente non sarà agevole, i laziali infatti confidano nel proprio talento per sperare nel successo. La Levoni, invece farà della solidità e della verve il suo punto di riferimento, uniti ad un dato che ha fatto lievitare l'interesse negli ultimi tempi, quello della continuità di gioco. Tutto l'ambiente appare conscio di non dover sprecare l'occasione in questa sfida, dunque i ragazzi di Gresta dovranno superare anche l'ostacolo laziale per ipotecare salvezza e puntare ad un piazzamento di prestigio nei play-off. Coach Luigi Gresta ha parlato della gara affer-
L’AVVERSARIA
Il coach Gresta
mando: “Affrontiamo una squadra piena zeppa di talenti, nel quintetto laziale le individualità non mancano affatto. I giocatori laziali hanno esperienza da vendere, molti hanno calcato i parquet della Legadue. Morri e Alessandri rap-
Giancarlo Palombita
presentano i punti di forza del quintetto romano, poi c'è Gagliardo che può dare filo da tocere a tutti. Ritengo però che uno dei giocatori di punta è Benino. Vincere contro il Palestrina significa ipotecare la salvezza e avere in mano
i play-off”. Coach Gresta si è soffermato sulle caratteristiche tattiche del confronto affermando: “Bisogna migliorare l'aspetto difensivo, in questo senso i nostri giocatori devono fare un passo avanti. Ho chiesto ai miei di fare attenzione ad
Alessandri”. Il tecnico della Levoni parla anche della lotta sotto le plance: “Temo molto Gagliardo, giocatore pericoloso in ogni circostanza. Dal canto nostro abbiamo il miglior lungo del campionato, Ruggeri mi da tanta sicurezza.
Anche Chiarastella sa rendersi utile. Sono convinto che faremo bene”. Oggi in mattinata ultima seduta di allenamento per i potentini che si “eserciteranno” al tiro. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
C2 Promozione Il Ctr La Cascina a caccia dei due punti contro l’Agropoli
Senise in corsa per la salvezza SENISE - C'è l'Agropoli sulla strada del Ctr La Cascina Senise; appuntamento ore 18, presso il Palarotalupo. Gli ospiti a quota dieci, sono in corsa per la prima piazza e dunque arriveranno con intenzioni velleitarie che metteranno a dura prova i giocatori allenati da mister Massimo Festa. Nei confronti della squadra allenata da mister Enzo Maria, c'è una sana competizione come nella tradizione delle formazioni di rango. Molto bello ed avvincente il triplice confronto di due anni fa, e comunque ogni confronto tra queste due formazioni è sempre stato di livello. Roba da vero basket in assoluto. Ancora di più, è diventato avvincente, dopo il passaggio nelle file senisesi di Gonzalo Marin, gigantesco argentino che riesce a fare la
I tifosi della Levoni Potenza (foto Andrea Mattiacci)
differenza allorquando è in forma. Un giocatore che ogni avversario vorrebbe evitare di incontrare. Alla gara d'andata della regoular season è legato l'infortunio che poi ha tenuto a lungo fuori Lino Durante e con lui, la serie nera per il Ctr. Dall'altro lato, il bravo D'Orta, se recupera dall'infortunio, l'argentino Riviero, il forte croato, i fratelli Di Mauro, Valentino;ma l'elenco è lungo, perché questo gruppo è stato pensato per la vittoria finale. Ed infatti la posizione finora occupata la pone in primissimo piano. Gli obiettivi contrastano però con il Senise che invece ha urgente necessità di togliersi dalla zona calda e dunque esigenza di sfruttare ogni occasione. In settimana gli allenamenti sono proseguiti a ritmo intenso e tutti sem-
brano aver risposto al meglio. Tranne Rocco Palazzo, che risente di un infortunio al retto femorale della coscia sinistra. Una botta che lo ha costretto a lavorare a ritmo ridotto e che lo tiene in ambasce. Se il colpo verrà assorbito, potremmo vederlo in campo, pur se a mezzo servizio. E siccome il suo apporto risulta fondamentale, tutti si auspicano il suo ingresso sul parquet. Palazzo infatti è eclettico e per questo beniamino, pur se contestato allorquando eccede in virtuosismi avventurosi che costano perdita del pallone e punti a sfavore. Il suo pubblico lo vuole “normale”, perché più forte ed efficace. Sulla gara, il presidente Mario Totaro: “Sappiamo di aver di fronte una bella squadra con la quale abbiamo avviato un sano confronto sul campo;ma abbiamo bisogno di
Francesco Albanese
allontanarci dalla zona calda e dunque speriamo di far nostra la gara ed avviare una nuova stagione. L'obiettivo infatti è quello di ritornare a dire la nostra”. Gianni Costantino sport@luedi.it
54 Sport
Domenica 15 marzo 2009
Filloy in azione
Basket B Dilettanti Brogliandi in ansia per le condizioni di Filloy, Albana e Silvetrini
Bernalda chiamata al blitz A Catanzaro servirà la migliore “Terme di Abano” BERNALDA - Previsione facilissima per la sfida odierna (ore 18, arbitri Vanoli di Varese e Pansecchi di Pavia) al PalaGiovino di Catanzaro tra la Terme di Abano e i locali di coach Tunno: vincerà la squadra che riuscirà a gestire meglio la spasmodica tensione che, affettabile come una nebbia padana, aleggerà sul parquet dell'impianto calabrese. Di fronte, infatti, si ritroveranno due team che, per motivi diversi, hanno in questo momento la necessità assoluta di incamerare due punti: i silani per non rischiare di restare relegati all'ultimo posto che significa retrocessione diretta, gli ionici per ritrovare lo sprint playoff dopo essersi complicati la vita con il passo falso di domenica scorsa. Drammatica la situazione dei giallorossi che, partiti in questo campionato con dichiarate ambizioni di alta classifica, si ritrovano in bilico sul baratro (e una sconfitta oggi sarebbe la spinta decisiva); tutto questo per un roster che meriterebbe altra posizione, con la eterna bandiera Cattani ('78) a dirigere le operazioni in cabina di regia in alternanza col giovane e promettente Caliò ('89), con un più che dignitoso back court composto da Savazzi (ex Lumezzane B1, '76), da Rath (ex B2 Cremona, '86), e dal confermato Ogliaro ('79), e con una minacciosa batteria di lunghi in cui risaltano l'ex Nba Shorter (198 cm., '68), De Monaco (ex B1 Matera, 205 cm., '76), Pozzi (ex B1 Omegna, 200 cm., '87) e Fiasco (ex B1 Porto Torres, 206 cm., '76). All'andata finì 90/72 per i rossoblu che disputarono una gara generosa ed un'ultima frazione eccellente, mettendo in mostra per la prima volta il neo acquisto Silvestrini che deliziò la platea con una prestazione semplicemente perfetta; con lui in doppia cifra anche Russo, Faggiano e Filloy ma bene anche Carpineti e Albana per un'ottima valutazione di squadra (104), mentre tra i
Silvestrini e accanto il coach Brogialdi in un time out
ragazzi del presidente Scrima si misero in evidenza Cattani, Rath, Shorter e De Monaco per una valutazione complessiva più modesta (72). Ma oggi pomeriggio, come dicevamo all'inizio, sarà tutt'altro match, intanto per la classifica e per la
situazione disperata dei calabresi, poi per le condizioni fisiche non perfette di diversi giocatori lucani; infatti Filloy, uomo insostituibile nelle geometrie tattiche di Brogialdi, è ancora limitato dai postumi della operazione al naso e dall'uso obbligato della
maschera protettiva, Albana è ancora al palo e il suo recupero si è procrastinato rispetto alle previsioni, ma, in particolare, rimangono un punto interrogativo le condizioni psico-fisiche (più “psico” che fisiche) di Silvestrini che risente molto a livello emoti-
vo (maledetta autocritica!) delle sue ultime non esaltanti performances. Potrà forse sembrare un tantino esagerato perché le gare le vince il gruppo, ma viene spontaneo affermare che oggi basterebbe che il bravo play riminese ripetesse la prova dell'andata al Pa-
laCampagna per moltiplicare le chances di vittoria della Cestistica, vittoria che sarebbe un autentico toccasana per i metapontini e ridurrebbe di molto il ricorso agli ansiolitici tra i tifosi rossoblu. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Tre gli atleti di Francavilla a Verbania dal 24 al 27
Verso i Giochi Studenteschi FRANCAVILLA – Si allenano con molto impegno, i tre giovani atleti che frequentano la scuola media, istituto comprensivo “Don Bosco”, di Francavilla in Sinni, in vista delle gare che rappresenteranno la Basilicata a livello nazionale ai giochi studenteschi, in programma dal 24 al 27 Marzo, a Verbania comune della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, situato sulla sponda piemontese del Lago Maggiore. I tre, Luca Placanico, Antonio Lo Frano e Denny Rossi, quest’ultimo campione in carica nella sezione giovanissimi provinciali, saranno i protagonisti di questo importante appuntamento. Ragazzi che per il loro continuo impegno e allenamenti, li vede ai primi posti in regione, per i piazzamenti conseguiti. E dire che, in una realtà come quella francavillese, dove la struttura sportiva della scuola, non è eccellente per
fare attività, ma nonostante tutto, si ottengono buoni risultati esportati anche fuori regione, con partecipazioni a manifestazioni di rilievo. I tre giovani atleti, hanno ottenuto buoni piazzamenti, alle regionali di Potenza del Febbraio scorso, con il primo posto di Luca Placanico, secondo per Denny Rossi e terzo Antonio Lo Frano. Stessi piazzamenti ottenuti alla corsa campestre di 2000 metri, disputati a Castelsaraceno ed alle provinciali di Potenza. Un merito per tutto questo, va dato alla professoressa di educazione fisica Eliana Ponzo di Latronico, che con grande passione e merito si dedica ai tre giovani, facendo eseguire accurati allenamenti. I tre atleti, sono tesserati con la società calcistica della F.lli Cafaro, squadra che milita nel campionato di seconda categoria. In molti nella cittadina in riva al Sinni, spera-
Luca Placanico, Antonio Lo Frano e Denny Rossi
no di poter rivedere in questi tre giovanissimi atleti, le gesta di due nomi valorosi che a Francavilla in Sinni apprezzano con particolare piacere, come il professore Nunzio Fittipaldi, a lui dedicato lo stadio di calcio francavillese e la maratoneta Maura Vice-
conte, con genitori di origini lucane. Infatti, il padre è nativo di Francavilla in Sinni e la madre di Chiaromonte. E naturalmente, nei giorni delle gare, tutti faranno il tifo per loro. Claudio Sole sport@luedi.it
Sport 55
Domenica 15 marzo 2009
Calcio a 5
B La Mazarese spaventa la formazione materana. Percorso netto per Pavone
Spazio Relax, Stigliano show Cinque gol del capitano che regalano il successo SPAZIO RELAX 6 MAZARESE 5 SPAZIO RELAX TEAM MATERA: Volpe, Sacco, Cifarelli, Laccetti, Di Lecce, Gasparetto, Nino Pavone, Arribas, Latorre, Stigliano, Laviola. Allenatore Michele Pavone. SPORTING MAZARESE: Cristaldi, Agatone, Leonardo, Bono I, Bono V, Medeiros, Napoli, Torcivia, Di Trapani, Castelli. Allenatore Cafieri. ARBITRI: Toiani di L’Aquila e Anzuini di Teramo. Cronometrista Perrucci di Matera. RETI: 2’ 46’’ pt Gasparetto, 13’ 55’’ pt Di Dio, 17’ 7’’ pt Napoli; 3’ 45’’ st Napoli, 5’ 17’’ st Stigliano, 6’ 45’’ st Stigliano, 9’ 45’’ st Di Trapani, 15’ 2’’ st Stigliano, 17’ 20’ st Di Trapani, 17’ 45’’ st Stigliano, 19’ 3’’ st Stigliano (rigore). NOTE: Ammoniti: Stigliano e Napoli. Allontanato dalla pamchina dello Spazio Relax Cancelliere. A 26’’ dalla fine della gara Laviola ha parato un tiro libero a Torcivia. MATERA - Giù il cappello, Osvaldo Stigliano ha dato spettacolo. Cinque reti, autentico trascinatore. E’ lui la vera anima dello Spazio Realax. A dispetto degli anni che passano lui è sempre lì, a portare per mano la sua squadra di cui è ormai una bandiera, un giocatore insostituibile. Contro la Mazarese, se mai ce ne fosse stato bisogno, è arrivata l’ennesima dimostrazione della sua classe. Cinque reti, una più bella dell’altra e una più imporaten dell’altra. Arriva così la vittoria in quello che era un vero e proprio scontro diretto. Così l’operazione aggancio è andata a buon fine. E dire che la partita sembrava poter essere facile per la squadra di Michele Pavone, al suo esordio tra le mura amiche nella veste di allenatore del Team Matera. Dopo poco più di due minuti Gasparetto sblocca il risultato, trasformando uno schema da calcio d’angolo, complice una deviazione della difesa siciliana. Al 7’ 20’’ la prima vera occasione degli ospiti porta la firma di Di Trapani che manda di poco fuori. Dopo
Osvaldo Stigliano grande protagonista con cinque marcature
Il giovane Laviola e accanto Gasparetto e il tecnico Michele Pavone
11’ e 12’’ Stigliano “scalda il piede” cogliendo la traversa con un colpo morbido a scavalcare Cristaldi. Il pari degli ospiti arriva dopo quasi 14’. Una rapida combinazione tra Di Trapani e Di Dio porta quest’ultimo alla conclusione che sorprende Volpe. Poi Latorre prova a riportare in vantaggio i materani, ma è la Mazarese a chiudere il tempo in van-
taggio grazie al tiro dalla distanza di Napoli. Ad inizio ripresa è ancora Napoli protagonista, questa volta nei panni di assist-man: Torcivia ringrazia e fa 3-1 in favore degli isolani. Da qui parte lo show di Stigliano: prima un colpo forte dalla distanza, poi un tiro a volo su rilancio lungo della difesa per ritrovare il pari. Al 10’ un errore di ap-
poggio di Arriba permette alla Mazarese di passare in vantaggio con il pallonetto di Di Trapani. Stigliano rimette le cose in equilibrio trasformando in gol un lancio di Gasparetto. Mazarese ancora in vantaggio quando mancano 2’ e 40’’: Napoli serve di tacco Di Trapani che appoggia in fondo al sacco. Pavone si gioca la carta del portiere di moviemnto in-
serendo Laviola e la mossa porta i suoi frutti: Stigliano fa 5-5 con un diagonale nell’angolino. Stigliano colpisce ancora un legno a 1’ 13’’ dalla fine. Quando manca un minuto alla sirena finale Arriba si fa perdonare dell’errore precedente procurandosi un calcio di rigore. Sul dischetto si porta capitano Stigliano che non sbaglia. E’ il 6-5 che deciderà la sfida in fa-
vore dello Spazio Realax, ma nei 57’ secondi che mancano al triplice fischio arbitrale, saranno ancora tante le emozioni che si susseguiranno. Quando mancano 26’’ alla fine Stigliano subisce fallo, ma per la coppia arbitrale, apparsa non proprio impeccabile, il fallo è stato commesso dal capitano materano. I ragazzi di Pavone avevano già raggiunto il limite dei cinque falli e quindi per la Mazarese si apre la possibilità del tiro libero. Se ne incarica Torcivia che però trova dinanzi a lui il muro eretto dal giovane Laviola che mette il sigillo sulla sua ottima, seppur breve, prestazione. Ma lo Sporting Mazarese prova il tutto per tutto utilizzando il portiere di movimento. La superiorità numerica crea qualche grattacapo alla difesa materana, ma il tempo è poco e la vittoria arriva come una manna dal cielo. Al triplice fischio la gioia è tanta. E per capitan Stigliano è tempo di standing ovation. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
B Si materializza nel finale il ko in casa del Siracusa. Verrove e Rodrigo non bastano
Nigro Bng, beffa a cinque secondi dalla fine SIRACUSA NIGRO BNG
Verrone autore di una doppietta
4 3
SIRACUSA: Alescio, Baldini, Pellegrino, Guarnier, De Grande, Barboza, Sotille, Ferreira, Da Silva, Bianchini, Bianca. All. Raciti NIGRO BNG MATERA: Lopopolo, Martemucci, Caione, Rispoli, Miriello, Vivilecchia, Garcia Rodrigo, Perrone, Cavalcante, Pereira, Tarasco. All. Bommino ARBITRI: Iuliano di Lamezia e Grimaldi di Vibo Valentia. Cronometrista Alibiò di Siracusa RETI: 3’20’’ pt Sotille (rig), 14’02’’ Barboza, 14’12’’ st Sotille (rig), 15’05’’ st Rodrigo, 18’26’’ e 18’ 46’’ st Verrone, 19’55’’ st Ferrei-
ra. SICILIA amara per la Nigro Bng Matera. La truppa allenata dal tecnico Bommino è stata sconfitta dal Siracusa con il risultato finale di quattro a tre a cinque secondi dal termine del match. Un risultato pensate per la formazione materana che meritava quanto meno un pareggio. Nonostante i buoni propositi, i materani passavano subito in svantaggio, al 3’20’’, con la rete siciliana di Sotille che realizzava un calcio di rigore per fallo commesso da Lopopolo. Il doppio vantaggio del Siracusa arrivava al 14’02’’ con Barboza; quattro minuti più tardi, invece, la Nigro aveva la ghiotta occa-
sione di accorciare le distanze con Alex Cavalcante, ma il tiro libero era facile preda di Alescio. Nella ripresa, la formazione della città dei Sassi, andava ancora una volta vicina alla rete sempre con Cavalcante, al 7’, ma il suo tiro si stampava sulla traversa. Gol sbagliato, gol subito: al 14’12’’, infatti, arrivava la terza rete per i siciliani ancora una volta con Sotille. Sul tre a zero per i siracusani e a cinque minuti dal termine della gara, mister Bommino schierava il portiere in moviento e la sua scelta risultava azzeccata: al 15’05’’, infatti, la Nigro siglava la rete del tre ad uno con Rodrigo, mentre
al 18’26’’ e al 18’46’’ Verrone, con una doppietta, riportava la gara in parità. Sul tre a tre, a cinque secondi dal termine dei giochi, arrivava la doccia fredda per i materani che ritornavano in svantaggio per via della rete di Ferreira che sfruttava un’uscita sbagliata di Lopopolo. A fine gara questo è stato il commento del presidente, Nico Taratufolo. «E’ stata una vera beffa. Questa sconfitta va a ridimensionare i nostri “sogni di gloria”. Ora, avendo ottenuto la salvezza, non ci resta che onorare al meglio le ultime quattro gare che restano fino alla fine del campionato». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
56 Sport B1 Donne Sconfitta in quattro set a Mercato San Severino
Domenica 15 marzo 2009
Lore Lei manca il tie break M.S.SEVERINO LORELEIPOTENZA
3 1
tuta e ricca di spunti interessanti. Le campane partono bene, poi la Pericolo e la Mascaro si svegliano e la gara diventa brillante e piena di ritmo. La squadra di Gagliardi per larghi tratti della partita riesce a tenere il passo delle scatenate rivali campane che si aggiudicano la prima frazione con merito grazie alle ottime individualità del roster di Romano. Meglio la Sepim Lorelei Potenza nel secondo set, guidato con autorità dalla compagine potentina, esaltata da Mascaro e Pericolo, sostenute da Alexandrova e Sarcina. Gagliardi dà la strigliata giusta alle sue atlete che rispondono positivamente alle sollecitazioni della panchina sfoderando ricezione perfetta e automatismi difensivi da squadra di rango. San Severino è
25-16, 18-25, 25-18, 26-24.
YINGLITALY M.S.SEVERINO: Stanga, Iannone, Spataro, Paolini, Porzio, Di Prisco, Castiello (L), Coppola, Manzo, Afeltra. All.: Romano. PM LORE LEI POTENZA: Fiore, Alexandrova, Carrozzo, Pericolo, Mascaro, Sarcina, Ligrani (L), Pagano, Frasca, Quintini, Santamaria. All.: Gagliardi. ARBITRI: Traversa e Colapietro. PARTITA avvincente a Mercato San Severino tra la compagine campana e la Sepim Lorelei Potenza che ha dovuto subire la sconfitta esterna al termine di una partita combat-
in bambola, la Sepim sembra tenere in pugno le redini dell'incontro e per le campane è notte fonda contro la squadra potentina, vittoriosa con merito del secondo set. Al ritorno in campo la musica cambia. Le salernitane sono più attente in difesa, servono meglio in battuta e per la squadra di Gagliardi incominciano ad esserci i grattacapi maggiori. Paolini e Spataro fanno vedere i sorci verdi alla compagine potentina che annaspa visibilmente. Il Mercato San Severino allunga il passo con autorità anche grazie al pubblico presente, nonostante le ultime notizie giunte dalla Campania riguardanti l'addio al coach Piscopo e di tre atlete della prima squadra. San Severino vince meritatamente il terzo set che vede la Lorelei in affan-
La Lore Lei Potenza sconfitta ieri fuori casa
no soprattutto sul piano del ritmo. Il quarto e decisivo set si gioca in una vera e propria bolgia. Le due compagini lottano gomito a gomito. Potenza cerca disperatamente di tenere testa al San Severino che grazie alle prodezze di Prisco e Paolini mette il turbo. La risposta delle lucane è immediata e conduce la squadra di Gagliardi a giocare le sue carte fino al termine. La freddezza delle padrone di casa, unita a qualche
svista arbitrale fanno il resto e per il Mercato San Severino è festa grande al termine della partita. Potenza recrimina per non aver tenuto il campo nel parziale decisivo, dovendo confrontarsi con una formazione alla portata di Alexandrova e compagne. Uno stop inatteso per le atlete di Gagliardi che dovranno rimboccarsi le maniche e dare tutto nel finale del campionato. f.menonna@luedi.it
B2 Donne Matera continua la corsa di vertice. Bene le baby Sarra e Guerricchio
Time Volley senza soffrire Tre punti facili con l’Aversa anche senza la Ristits TIMEVOLLEYMATERA AVERSA
3 0
25-14, 25-21, 25-11
TIME VOLLEY MATERA: Ristits n.e., Vecerkova 20, De Vita (L), Russo n.e., Romano J. 14, Di Blasi 3, Amati, Romano E. ), Buonfiglio 9, Calculli 1, Sarra 1, Guerricchio. All. Galtieri CENTRO SANTULLI AVERSA: Andreozzi 8, Cantelli 4, D'Aniallo 1, Gargiulo 4, Iorio 1, Mattiello n.e., Pelosi 3, Russo 7, Sigala n.e., Luisi, Ianniello (L). All. Laurenza ARBITRI: De Pascale di Bari e Chiriatti di Lecce NOTE: battute vincenti Matera 6, vincenti Aversa 1. Battute sbagliate Matera 6, sbagliate Aversa 6. Tempi di gioco 21', 24', 20' per un totale di 1 ora e 5 minuti MATERA - Con un secco tre a zero la Time Volley liquida l'Aversa continuando la sua marcia d'inseguimento del Salerno. Una gara che non destava particolari preoccupazioni per coach Galtieri, tranne per alcune giocatrici che hanno avuto dei piccoli problemi in settimana. Infatti nel sestetto iniziale si notano le assenze della Ristits che in settimana ha avuto dei problemi per un riacutizzarsi di un dolore alla spalla, saggiamente Galtieri la tiene in panchina vista l'avversaria di turno, ma con lei siede anche la
Ilenia Buonfiglio realizza nove punti contro Aversa
Vecerkova. Sestetto iniziale con De Vita libero, le gemelle Romano una schiacciatrice e l'altra centrale, Amati alzatrice, Di Blasi opposta e la schiacciatrice Buonfiglio. Il primo punto della gara viene messo a terra dalla Buonfiglio, le ragazze di casa mostrano sicurezza ma come al solito, una serie di errori al primo time out tecnico tengono in vantaggio l'Aversa 8 a 7, con 5 punti regalati dalla Time. Alla ripresa le ragazze cominciano a macinare gioco con un break di 5 punti consecutivi e al secondo time out
tecnico sono in vantaggio 16 a10. Ancora un break di 7 punti e in scioltezza vince il primo set sul punteggio di 25 a 14. Il secondo set comincia sempre con i regali delle ragazze di Galtieri tre punti regalati per errori di superficialità. Poi la solita ripresa e al primo tecnico punteggio sull'8 a 6 per Matera. Una reazione d'orgoglio dell'Aversa che si porta in vantaggio 13 a 10 con i punti di Cantelli, Iorio e un errore della Amati. Ancora due punti e la scossa arriva da coach Galtieri che rimprovera le ragazze, ed immedia-
tamente ottiene una serie di 5 punti andando al secondo time out tecnico in vantaggio 16 a 15. A questo punto si prendono un minimo vantaggio e Galtieri comincia a gestire le atlete mettendo in campo la materana Calculli al posto della brava Amati. Neanche il tempo di sistemarsi e l'Aversa mette giù due punti, ma Jessica Romano e Buonfiglio accompagnati da un errore delle ospiti portano il vantaggio in sicurezza, ma altri due errori della Time rilanciano Aversa sul 23 a 21. Una bella veloce tra Calculli e Vecerkova e una schiacciata della Buonfiglio mettono fine al secondo set. Il terzo set è solo una formalità per la Time , il primo punto lo ottiene la Cantelli per Aversa ma poi non c'è più storia, al primo tecnico vantaggio di 4 punti per la Time, il Matera fa un parziale di 8 a 2 arrivando al secondo tecnico sul 16 a 6, con la Vecerkova che ha alzato un muro invalicabile in più mette a segno due ace su battuta. La nota più lieta è la seconda presenza in questo campionato della Sarra che entra al posto della Vecerkova, e per la prima volta esordio della Guerricchio al posto della Buonfiglio. La straordinarietà dell'esordio e che le due atlete hanno 14 anni, la Sarra si prende anche la soddisfazione di siglare il punto finale. Vincenzo Bochicchio
B2 Maschile La Sidel batte facilmente Messina soffrendo solo nel terzo parziale
Il Lagonegro ritrova punti e sorriso SIDELLAGONEGRO MESSINA
3 0
25-19, 25-20, 26-24
SIDEL LAGONEGRO: Cimino, Ruggiero, Crusco, Orlando, Imperio, Calabria, Luglio, Cantisani, Carlomagno. Vita, Riccio, Manzolillo. All. Stigliano PGS SAVIO MESSINA: Bonsignore, Degli Esposti, Franco, Fabricio, Galli Mattia, Galli Andrea, Gitto Pino Santo, Russo, Schifilliti, Trifiletti, Frigione. All. Pirrottina. ARBITRI: Montanarelli e Minetti RISCATTO Sidel e non solo, quella degli uomini di Stigliano è stata una vera e propria prova di carattere di una squadra che vuole contare nel girone e continuare a fare il suo gioco così come è nelle sue possibilità. Contro il Messina c'è una Sidel rimaneggiata negli uomini e negli schemi, da Mister Stigliano, che rivede gli equilibri facendo entrare il giovane
lagonegrese Carlomagno,che dà subito una buona prova di sé, mentre inverte le posizioni di Cimino che inizia la partita come ricettore e secondo opposto, mentre Cantisani, a sua volta, si sposta in avanti giocando come primo opposto. Il primo set vede la Sidel subito in partita, che conquista il vantaggio 1-5 che poi prosegue sul 7-13. I siciliani recuperano ed il pareggio arriva sul 15-15 dovuto anche ad un breve calo di rendimento della Sidel. Capitan Calabria e i suoi si rifanno poi sul 17-23 e chiudono il set con una solita schiacciata di Cantisani, perfetto dall'inizio alla fine della partita. Nel secondo set i siciliani iniziano con un una marcia in più e si aggiudicano il primo tempo tecnico, seppur con un vantaggio esiguo. Si prosegue di punto in punto ma poi il sorpasso della Sidel non si fa attendere e il parziale per i lagonegresi è importante. Sul 19-14 Stigliano richiama i suoi che rientrano più agguerriti e mettono alle strette gli avversari che nulla possono alla precisione
dell'intera compagine casalinga in forte crescita. Il vantaggio sul piano tecnico della Sidel prosegue anche nel terzo set, con passaggi magistrali sotto rete che costringono gli ospiti a cedere su alcune palle. Dopo uno scambio entusiasmante la partita si scalda e arriva il pareggio del 12-12. Prima si va avanti di punto in punto ma poi Ruggiero e Cantisani salgono in cattedra e allungano sul 18-21. I messinesi annullano la palla match ai lagonegresi e il 24 pari rimette le sorti della partita agli ultimi due scambi, firmati Sidel che mette il sigillo sui tre punti. «I ragazzi hanno reagito bene- ha dichiarato Mister Stigliano a fine partitadimenticando l'ultima defaillance di sabato scorso contro il Vibo, ma anche il nuovo schieramento in campo ha funzionato. Su questo non erano sicuri sin dall'inizio, visto che lo provavamo in partita per la prima volta, ma i ragazzi da subito hanno dimostrato si poter giocare e soprattutto di farlo bene».
B2 Maschile Successo a Catona
Medical corsara in un finale caldo
Torsello vittima di uno spiacevole episodio a Catona
CATONA MEDICAL CENTER
1
25-23, 25-27, 21-25, 18-25
GRAPHIC NEON CATONA: Arena, Calabrò, Jefferson Caldeira, Pappalardo, Nikolov, Lefosse, Cuzzola, Surace, Giglio, Gurnari, Mafrici (L). All.: Grezio. MEDICAL CENTER POTENZA: Di Tommaso, Scalcione, Torsello, Zuccaro, La Rosa, Alamprese, Cavaccini (L), Bacca, Galante, Genoino, La Maida, Calabrese. All.: Draganov. ARBITRI: Caruso e Ferraloro. FINISCE nel peggiore dei modi la partita della Virtus Medical Center Potenza. La squadra potentina è stata aggredita da alcuni “pseudo” tifosi del Catona al termine della gara. Morale della favola Torsello esce dal campo e viene ferito alla coscia. Episodi davvero deprecabili che nulla hanno a che veder con lo sport vero e giocato. Immediato l’arrivo delle Forze dell’Ordine che scortano gli uomini di Draganov fino all’uscita di Catona. Sul campo vince meritatamente la compagine potentina, che soffre solo nel primo set ma impone i suoi ritmi alla c ompagine di casa grazie alla forza del gruppo e alla capacità di soffrire
di una formazione matura e brillante. Il sestetto di Draganov esce alla distanza e fa sua una partita difficile, intensa e ben giocata. Nel secondo set i potentini si esaltano e chiudono favorevolmente in testa la il set con le prodezze di Alamprese, Genoino e alla forza difensiva di un gruppo solido e affiatato. Catona non riesce a mantenersi in partita, sbaglia troppe occasioni in fase di costuzione di gioco e paga dazio anche nella terza frazione di gioco, forse la migliore dei potentini che grazie ad una ricezione impeccabile contengono i velleitari e forse troppo presuntuosi tentativi dei padroni di casa di mettere il naso avanti. La Virtus Medical Center allunga il passo anche nel corso del quarto set e per i padroni di casa non c’è trippa per gatti contro i forsennati attacchi di Genoino e compagni. Draganov azzecca tutte le mosse tattiche e per i padroni di casa sono dolori. La formazione potentina va a nozze contro la difesa molle e poco reattiva dei giocatori allenati da Grezio che finiscono la benzina e non riescono a mettere il naso avanti nel quarto set. Per i potentini tre punti d’oro su un campo difficile. Peccato davvero per il finale da far west che ha rovinato la partita. lu.ca.
Sport 57
Domenica 15 marzo 2009
Volley B2 Donne Caliendo ha preparato alla perfezione l’operazione sorpasso
Sarà una Giocoleria d’assalto Alla Caizzo arriva il Sarno che precede le potentine Volley Serie B2 Donne Planitalia altro ko a Tuglie TUGLIE PLANITALIA
3 0
25-23, 25-20,25-20
NULLA da fare anche a Tuglie per la Planitalia Montescaglioso che rimedia una nuova sconfitta e non riesce a dare un colpo di coda al suo campionato con un piccolo passo in avanti anche in classifica. Il primo set risulta il più equilibrato e combattuto con la formazione pugliese che si trova a soffrire e riesce ad imporsi solamente negli ultimissimi punti del set con un pizzico di freddezza in più rispetto alla formazione lucana che nei due tempi successivi ha cercato di ostacolare l’andamento delle padrone di casa ma non ha potuto
Il patron Vittorio Di Grazio
contrastarle fino in fondo. La Planitalia ha dovuto arrendersi ancora una volta, uscendo a testa alta ma sconfitta anche dal parquet pugliese del Tuglie.
PUNTI pesanti in ballo stasera, alla palestra Caizzo, nella sfida che la Giocoleria Potenza si gioca al cospetto dell'Aito Volley Sarno. Un successo pieno, oltre che per soffiare il settimo posto della classifica alla compagine salernitana, tornerebbe buono alle biancazzurre di Nello Caliendo anche per compiere un ulteriore passo avanti verso l'obiettivo salvezza. Sempre più vicina grazie al 3-1 portato via domenica scorsa da Montescaglioso, ma che a otto giornate dalla conclusione del campionato non può ancora dirsi scontata. Al cospetto del buon complesso allenato dal tecnico Loparco, l'Asci cercherà dunque di tornare a imporre la legge del campo di casa, dove - flop con il Battipaglia a parte - ha sempre dimostrato di saper dare il meglio di sé. Consapevole, però, di non poter prendere sottogamba un Sarno che può contare su un organico ricco di elementi di qualità. Sicu-
Nello Caliendo
ramente non riusciti a esprimersi con la necessaria continuità ai loro migliori livelli in questa stagione, condizionata da
Ciclismo Iniziativa della “Amici della Bici”
Bimbi in Bici a Matera PRIMA volta a Matera per il Bimbimbici, pedalata cittadina riservata ai piccoli cittadini sino agli 11 anni di età. Alla sua decima edizione a livello nazionale, la manifestazione promossa in tutta Italia dalla Fiab, Federazione Italiana Amici della Bici, sarà proposta in occasione del suo decimo anniversario anche nella città dei Sassi dal Gruppo Ciclistico Amici della Bici, presieduto da Antonio Manicone. L'iniziativa sarà proposta, come su tutto il territorio nazionale, domenica 10 maggio, in contemporanea con le altre 240 città ed oltre che hanno aderito alla manifestazione per quest'anno, tra le quali circa 50 capoluoghi di provincia. A Matera l'iniziativa godrà del patrocinio dell'Amministrazione Comunale e di quella Provinciale, nonché dell'Ufficio Scolastico Provinciale. “L'iniziativa -si legge nel comunicato diramato dal presidente del GC Amici della Bici di Matera, Antonio Manicone- ha il chiaro scopo di richiamare l'attenzione di tutti per una città più ciclabile, più a misura di tutti i cosiddetti 'utenti deboli' che, più di altri, subiscono quotidianamente i danni derivanti da inquinamento acustico e atmosferico, la marginalizzazione negli spostamenti e i pericoli costanti nel muoversi in città”. La pedalata cittadina vorrà essere un'occasione di festa per i bambini e per i genitori che vorranno accompagnarli in questa nuova ed entusiasmante iniziativa. A livello nazionale, la decima edizione del Bimbimbici gode dell' appoggio e del sostegno di Giovanni Mucciaccia, famoso attore teatrale e conduttore televisivo, conosciuto e amato soprattutto dai bambini per i programmi da lui condotti negli ultimi anni come “Disney Club” , “La Banda dello zecchino " e “Art Attack” e ultimamente anche per il suo spettacolo itinerante in tutta la penisola, “Laboratorio dal vivo”, che riprendendo l'esperienza del programma televisivo “Art Attack” è capace di coinvolgere folle di bimbi nella realizzazione di lavori manuali. Collegato alla giornata in bici, verrà riproposto, anche per questa decima edizione, il concorso nazionale di disegno, promosso in collaborazione con l'agenzia di comunicazione ambientale Achab Group, dal titolo “Vivi sano, Vai in bici:la salute all'insegna della bicicletta”, rivolto alle classi, che lavorando in gruppo potranno inventare rappresentazioni
qualche problema fisico di troppo. «Il team campano ha effettivamente avuto un cammino quasi parallelo rispetto al nostro - spiega il
direttore sportivo della Giocoleria, Rocco Santangelo -, avendo incontrato, per problemi di organico, qualche intoppo inatteso sulla strada dei risultati sperati». Con le difficoltà principali che, per Campolo e compagne, sono venute fuori soprattutto nella seconda parte del torneo. «Ora siamo praticamente appaiati in classifica - fa notare Santangelo -, ed è evidente che quella di oggi si presenta per entrambi i sestetti come l'occasione per fare un importante balzo in ottica salvezza. Di cui noi, per il fatto di giocare in casa ma non solo, pensiamo proprio di poter approfittare. Pur sapendo bene che dall'altra parte della rete troveremo atlete tecnicamente valide e fortemente motivate dal loro allenatore, che peraltro qui a Potenza vorrebbe sfatare il tabù che non lo ha mai visto vincere». Anche quando, lo scorso anno, era al comando della corazzata Orion Napoli. Luca Carlone sport@luedi.it
Pallanuoto B Uomini
La Basilicata cede a Catania MURI ANTICHI 9 BASILICATA N. 5 FAMILA MURI ANTICHI CATANIA: Graziano, Carchiolo, Caruso, Aloisi, Mirabile, Saviano, Scirè, Di Prima, Cassone, Bellitti, Alessi, Piazza G, Piazza S. All. Gulisano. BASILICATA NUOTO 2000 POTENZA: Brigante, De Rosa, Renzuto, Maglitto, Bruschini, Fortarezza, Perillo, Fiorentino, Ialeggio, Di Palma, Campese, Scotti Galletta. All. Francesco Silipo. ARBITRO: Barbera di Cosenza. PARZIALI: 3-2, 5-3, 8-3, 95. RETI: Catania: 4 Carchiolo, Mirabile, Scirè, 2 Cassone, Bellitti. Potenza: 2 Ialeggio, 3 Scotti Galletta.
legate all'uso della bicicletta come mezzo utile alla salute e al benessere fisico. Bimbimbici 2009 gode, inoltre, del patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, dell'Anci del Coni, della Fci, Federazione Ciclistica Italiana, dell'Associazione Città Slow, di Medici per l'Ambiente, Camina, ArciRagazzi, Upi (Unione Province Italiane), Euromobility, di Libertas, nonché della Federazione Italiana Medici Pediatri
che, nell'ambito del suo programma rivolto alla prevenzione e alla cura delle malattie pediatriche, rivolge una particolare attenzione a tutte quelle manifestazioni che privilegiano l'attività sportiva in ambito evolutivo. L'iniziativa è aperta a tutti coloro che vorranno trascorrere una giornata di sano sport e divertimento. Francesco Calia sport@luedi.it
PERDE a Catania la Basilicata Nuoto 2000 Potenza nella gara valida per il nono turno di andata del campionato maschile di serie B maschile. Parte male e finisce peggio la sfida disputata dai lucani ieri pomeriggio nel capoluogo siciliano. Il settebello di Francesco Silipo cede le armi al Muri Antichi, che al tirar delle somme ha meritato il successo casalingo. La gara è stata sempre in salita, gli uomini di Silipo non hanno avuto la possibilità di contenere gli assalti della compagine catanese, sospinta da un Carchiolo in giornata di grazia e autore di quattro realizzazioni. Nei primi due quarti gli atleti di Francesco Silipo hanno cercato in tutte le maniere di venire a capo della partita, ma la maggiore organizzazione di gioco e l'indubbia qualità tecnica dei siciliani ha fatto la differenza. Nel terzo quarto la gara ha preso la piega favorevo-
Il tecnico Silipo
le agli etnei, il match è diventato d'incanto caotico, nervoso e confuso. Ne ha fatto le spese il tecnico della Basilicata Nuoto 2000 Potenza, Francesco Silipo, espulso per proteste dall'arbitro Barbera di Cosenza che, stando agli umori complessivi avrebbe condizionato la gara con alcune decisioni discutibili. Nell'ultimo parziale i catanesi hanno retto l'urto della Basilicata Nuoto 2000 Potenza che non è riuscita a mantenersi in linea di galleggiamento, uscendo sconfitta dalla Piscina di Catania. Le reti di Cassone e Mirabile hanno tenuto a debita distanza i potentini. Per la compagine di Silipo si tratta di una brutta battuta d'arresto che potrebbe condizionare il cammino dei biancoverdi. Sabato prossimo il campionato osserva un turno di riposo, per la squadra del presidente Roberto Urgesi la pausa arriva in un momento molto importante della stagione e servirà a riflettere circa le cause del ko di Catania. f.menonna@luedi.it
58 Sport
Domenica 15 marzo 2009
Hockey A2 E’ di Vivilecchia la rete del momentaneo pari, ma non basta
Sarzana passa a Matera Resta ancora un play off stregato per la Raro Prova di caratura interregionale
Arcieri in gara alla palestra Caizzo
RAROMATERA SARZANA
1 2
PATTINOMANIA MATERA: Picca, Vivilecchia, Cellura, Gaudiano, Xiloyannis M, Barbano, Papapietro, Nicoletti, Xiloyannis G. All. Massari HOCKEY SARZANA: Gianassi, Di Donato, Ramirez, Vecoli, Rossi, Sterpini, Borsi, De Rinalds, Cuppari, Palagi. All. De Rinaldis. ARBITRO: Strppoli di Bari RETI: 16'30'' pt De Rinaldis, 5'43'' st Vivilecchia, 19' 57'' st Borsi MATERA - Ancora una sconfitta per la Pattinomania. Ieri sera, la formazione della città dei Sassi è stata battuta per due ad uno dalla capolista Sarzana. E' stata una gara bella, giocata intensamente da entrambe le formazioni che non si sono risparmiate per l'intero acro del match. Nonostante la condizione poco felice di alcuni atleti biancazzurri (nelle fila materane ha dato forfait Luca Nicoletti, capitan Barbano è stato impiegato solamente nella fase finale della gara, mentre Cel-
Vivilecchai della Raro Pattinomania Matera
lura e Picca hanno giocato non al top) i ragazzi allenati da mister Massari non hanno demeritato anche al cospetto della prima della classe che ha dimostrato ancora una volta di essere cinica e incisiva nei moneti topici del match. Iniziavano subito con il piede sull'acceleratore i liguri che colpivano al primo minuto un palo con Ramirez. Cinque minuti dopo, la Pattinomania si
rendeva pericolosa con Nino Nicoletti, il suo gran tiro veniva parato dal portiere ospite, mentre all'8' Vivilecchia pareggiava il numero dei legni: il suo forte tiro finiva sul palo alla destra di Gianassi. Al minuto 16'30'' il Sarzana passava in vantaggio con De Rinaldis che deviava sotto porta un tiro dalla distanza. Nel finale del primo tempo, la Raro andava vicino al pareggio in due
occasioni: prima era Michele Xiloyannis a rendersi pericoloso dalle parti di Gianassi, poi era Vivilecchia a colpire la traversa. Nella ripresa, partiva forte la Raro che ci provava con Gaudiano. Era il preludio del gol che arrivava al 5'43'' quando Vivilecchia siglava l'uno ad uno con un gran tiro dalla distanza che bucava la rete della porta difesa da Gianassi. Sull'uno ad uno l'intensità della gara aumentava con continui capovolgimenti di fronte. Prima Vivilecchia provava a regalare il vantaggio, poi dalla parte occosta era Sterpini a farsi respingere da Picca. Al 12'45'' il numero uno biancazzurro era strepitoso con un doppio intervento su Vecoli, mentre nulla poteva due minuti più tardi quando Borsi segnava la rete della vittoria. Per i materani, dunque, è arrivata la sesta sconfitta di fila ma ancora una volta i ragazzi di mister Massari hanno confermato di potersela giocare contro qualsiasi squadra anche con una formazione non al top della condizione fisica. Lorenzo Tortorelli sport@lueid.it
Ginnastica Campionato regionale maschile
IL TIRO a volo sbarca a Potenza e lo fa in grande stile grazie alla gara interregionale di specialità in programma oggi alla Palestra Emilio Caizzo di Rione Lucania. Tutto questo grazie all'organizzazione attenta degli Arcieri Lucani Potenza che ha deciso di programmare una manifestazione molto sentita negli ambienti del capoluogo. La gara vedrà impegnati cento atleti provenienti dalla Puglia, dalla Campania e ovviamente dalla Basilicata. La gara indoor 18 metri potrebbe far scaldare i cuori e le passioni dei tanti aficionados lucani del settore. L'evento avrà inizio alle 9:30 con la prima sessione di gara e alle 15:30 con quella conclusiva. Al termine sarà stilata la classifica generale. Per i colori lucani saranno impegnati Federico Demeo, Antonio Scuccimarra, Antonio De Stefano, Carmela Perla e Giuseppe Motta dell'Arcieri Lucania, Michele Travierso dell'Acquarium Potenza Antonio Ferrante e Marcello Silletti degli Arcieri Bernalda, Teresa Dadorante, Stefania Rapolla, Valeria Rapolla del Club Lavello. Una manifestazione che intende valorizzare la disciplina in questione, rafforzando l'intesa con il territorio lucano. Per il movimento del tiro a volo lucano si preannuncia una gara molto importante soprattutto per la crescita collettiva dello sport in questione. Gli organizzatori, con in testa Luciano Spera puntano ad avere una degna cornice di pubblico nell'impianto di Rione Lucania. sport@luedi.it
Oggi in pedana per la seconda prova MATERA - Seconda prova regionale di ginnastica artistica maschile, questa mattina alle 9,30 nel centro federale di ginnastica artistica situato in via Primo Maggio 27 (nella zona Paip 1) di Matera. La prova si suddividerà in due categorie a squadra: di serie C categoria allieve e serie B categoria Juniores e Seniores, quest'ultima valevole sia per il titolo di squadra campione regionale e sia per la qualificazione alla fase interregionale. L'interregionale si svolgerà nel mese il 28 marzo a Monopoli per la sezione ma-
schile serie B e nei primi di aprile per la serie C. In questa gara si misureranno bambini di età compresa tra gli 8 e 12 anni per la categoria allieve serie C e ragazzi dai 13 anni in su per la categoria Junior e Senior di serie B. Inoltre prenderanno parte tutte le società regionali regolarmente affiliate alla Fgi, Federazione Ginnastica d'Italia. La competizione di oggi sarà presieduta dal presidente regionale Fgi Lorenzo Cellamare e dal delegato provinciale Arcangelo Tavarilli. r.montemurro@luedi.it
Tennis A2 Presentata la nuova stagione dopo la retrocessione. Domenica in campo
Circolo Pisticci pronto a ripartire PISTICCI - Avrà inizio fra una settimana il campionato femminile a squadre di A2, categoria nella quale il Ct Pisticci ha fatto ritorno nello scorso dicembre dopo due stagioni in A1, l'ultima
delle quali si è conclusa con una retrocessione comunque onorevole (lo scorso dicembre ai play out), viste anche le difficoltà di reggere il confronto con circoli più facoltosi da parte di una picco-
la realtà sportiva come quella pisticcese. Alla conferenza di presentazione del campionato, tenutasi al Circolo Tennis Pisticci venerdì scorso, il presidente Michele Leone ha illustrato le novità e le aspettative della sua squadra in vista della nuova avventura ormai alle porte. Rispetto al team schierato in A1 non ci sono più Greta Arn e Romina Oprandi. Due tenniste che difficilmente era immaginabile poter tenere in seguito al salto negativo di categoria. “Ci dispiace soprattutto per la Arn - ha spiegato il presidente Leone - visto il grande contributo che ha saputo dare l'anno scorso, ma questioni economiche non ci consentono di ingaggiarla, anche se la Arn rimane libera fino al 30 giugno e potremmo riprenderla nel caso in cui ci riuscisse di tornare in A1”. Un risultato del genere, tuttavia, non sembra alla portata della squadra pisticcese che dovrà fare i conti con la serrata concorrenza di altri team meglio organizzati. “Ci sono tre squadre più forti di noi spiega Leone -. E se giocheranno con il migliore orga-
nico possibile sarà dura batterle”. Le favorite per i due posti promozione sono Gallarate e Mestre, con Reggio Emilia pronta a ritagliarsi un ruolo da outsider. Per Pisticci, dunque, si prospetta un campionato interlocutorio anche perché la sua organizzazione è risultata tutt'altro che facile anche alle luce della ristrettezza dei tempi intercorsi tra la retrocessione dello scorso dicembre e l'inizio del torneo di A2, solo pochi mesi dopo. Meglio, dunque, attendere tempi migliori in un contesto già poco florido sotto il profilo delle risorse, impoverito dalla crisi globale e svantaggiato dal punta geografico (basta considerare che la trasferta più vicina sarà a Livorno). Nel gruppo rimangono Giulia Meruzzi, Valeria Casillo, Maristella Parisi e Martina Gledacheva, la giovane bulgara già in squadra l'anno scorso, seppur senza aver mai giocato alcun match. Per lei, allenata dal coach Gianluca Palombini, che rimane alla guida tecnica del Circolo dopo la positiva esperienza dell'anno scorso, l'occasione di mostrare il suo talento visto che in A2
Il presidente Michele Leone
sarà la straniera di riferimento di Pisticci, destinata probabilmente a giocare tutte le partite. Le novità, infine, sono rappresentate dalla pisticcese Francesca Leone e dalla giovane brindisina Claudia Giovine, una diciottenne cugina della Pennetta che gli addetti ai lavori ritengono possa essere in grado di ripercorrere la carriera della forte tennista italiana. La squadra tipo, dunque, sarà formata da Giovine, Meruzzi e Gledacheva, con la Casillo prima scelta fra le escluse e le due pisticcesi pronte a dare il loro contributo in caso di necessità. “Abbiamo un squadra molto giovane - conclude il presidente Leone -, la cui età
media è di 23 anni. Si tratta di un gruppo che può solo crescere e che in A2 può far bene. Le caratteristiche delle nostre tenniste, inoltre, ci fanno sperare di avere a disposizione un doppio molto competitivo per la categoria. Può essere un' arma in più per far punti preziosi contro le nostre avversarie”. E bisognerà farne alla svelta perché la formula del torneo non consente di giocare in difesa. Non ci sono zone franche: chi non accede ai play off, gioca i play out. Il fattore campo risulterà probabilmente determinante ai fini della classifica, soprattutto per i circoli meno competitivi. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it
Cultura&Spettacoli Domenica 15 marzo 2009
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Carnet
Il festival
“Culturée chitarristiche” raddoppia e apre con De Paula
Cinque sere a sei corde di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - La “finestra delle sei corde live” materana persevera. Ritorna, per il secondo anno consecutivo, a partire da questa sera, fino al 5 aprile, alle ore 20.30 il festival Internazionale “Culturèe Chitarristiche” promosso e diretto dall' associazione materana “Culturèe”. «Tra le novità di spicco per questa edizione figura il carattere dell' internazionalizzazione, un taglio anche mediterraneo - ha dichiarato ieri durante l'incontro con la stampa il presidente e direttore generale Vincenzo Dottorini - la struttura organizzativa è stata davvero di alto spessore. Il direttivo organizzativo è stato riconfermato. Quest'anno ci fregiamo anche di un presidente onorario, il maestro materano Clemente Giusto e il direttore organizzativo Pasquale Di Pede. Ringraziamo gli sponsor istituzionali e commerciali per il sostegno che ci dimostrano». «La valenza culturale per questa edizione è rimarcata anche dal sostegno del Conservatorio di musica “Egidio Romualdo Duni” di Matera” - ha proseguito il direttore artistico Lindo Romano - questa sera appuntamento con il maestro Irio De Paula, definito il più affascinante dei chitarristi brasiliani. Si prosegue il 22 con il duo “Rea” di Luciano Damiani al mandolino e Michele Libraro alla chitarra classica. Successivamente, domenica 29 con “Manomanou-
che quartet”, dove si potranno ascoltare due chitarre acustiche, tra swing e folklore tzigano. Queste tre tappe, insieme all' ultima serata tanghera di domenica 5 aprile con Bachir Gareche (Algeria) “Voyage” avranno come location l' Auditorium di Piazza del Sedile. Start alle ore 20.30. Invece, la quarta serata, l' unica di sabato sera e ad ingresso libero si terrà alle ore 20 presso Palazzo Lanfranchi con Roberto Pugliese. In itinere sono previste tante altre novità per sottolineare l'interazione che noi auspichiamo con altre forme d'arte. Probabile anche rassegne estive per sostenere la word music». Dottorini ha concluso presso l' accogliente libreria Mondadori: «Siamo felici di iniziare». Ha raccontato una curiosità degna dell'epoca di internet: «inaspettatamente siamo stati contattati da molti artisti che sin dall'anno scorso volevano esibirsi nell'ambito del nostro festival, un segnale davvero importante per la città ma anche motivo d'orgoglio per noi tutti». Conosciamo meglio il virtuoso chitarrista De Paula che si esibisce questa sera, per la prima volta in Basilicata. A soli sei anni già suonava alla radio di Rio in una band con i fratelli, ha proseguito ininterrottamente suonando con i migliori musicisti del suo paese. Negli anni '70 ha concluso il tour europeo e dopo la partecipazione al “Festival Jazz” di Pescara ha deciso di stabilirsi in Italia.
Da allora è stato ospite dei principali programmi musicali italiani e si è esibito nei più prestigiosi teatri. E' bravissimo tanto sulla sei, sulle sette che sulla dodici corde ma anche con il cavaquinho (piccola chitarra brasiliana con quattro corde). L' ingresso per “Culturèe Chitarristiche” varia da un minimo di 8 a un massimo di 10 euro a serata. Per la prevendita rivolgersi preso la “Libreria Mondadori” di Matera in via del Corso. cultura@luedi.it
L’iniziativa Come apprendere “L’arte del cicerone” di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - "L' arte del cicerone". Nuove generazioni di guide turistiche apprendono. Il corso di base scade oggi ed è rivolto ad aspiranti guide turistiche e non solo. Il percorso di studio è organizzato a Matera dall'associazione dalla guida turistica materana Gea De Leonardis (abilitata della Regione Basilicata) ed è sostenuto dal collettivo materano “Egghia!”. L' associazione "Il Vagabondo" si occupa di promuovere la cultura del viaggio come turismo responsabile e sostenibile. Il turismo responsabile consiste in un viaggiare etico e consapevole che va incontro ai paesi di destinazione, alla gente, alla natura con rispetto e disponibilità. Il corso che si svolgerà nella città dei
Sassi sarà utile «per carpire i segreti di una buona guida - si legge in una nota diffusa dagli organizzatori - ci sono delle unità ma si darà più spazio alle tematiche che interessano maggiormente i partecipanti. Comunque gli argomenti saranno: accoglienza e introduzione al corso, diversi tipi di viaggio, diversi tipi di visita, diversi ruoli turistici, diverse guide possibili, diversi patentini, come organizzare un itinerario, come comportarsi durante una visita, l'organizzazione dei tempi e degli spostamenti ed una esercitazione pratica». Inizio mercoledì 18 marzo. Appuntamento presso la tisaneria "Pietra viva", via Fiorentini, 48/50 - Sasso Barisano alle ore 17.15. Per informazioni e costo contattare il recapito di posta elettronica: info@benvenutiamatera.it oppure il numero telefonico 347- 8656819 cultura@luedi.it
Il concorso di GERARDO TEMPONE VIGGIANO - “Conoscere Viggiano e la Valle dell'Agri”, il tema del concorso internazionale bandito dall'assessorato alla cultura del Comune. Giunto alla quarta edizione , il concorso è indetto nell'ambito delle iniziative tese alla conoscenza, approfondimento e divulgazione di aspetti significativi connessi a Viggiano ed alla Valle dell'Agri. Per Valle dell'Agri s'intendono i dodici comuni che fanno parte della comunità montana Alto Agri, ossia Marsiconuovo, Paterno, Tramutola, Marsicovetere, Grumento Nova, Sarconi, Moliterno, Spinoso, Montemurro, San Martino d'Agri, San Chirico Raparo e Viggiano. Il concorso è destinato a studenti, studiosi e professionisti, associazioni, enti ed istituti di ricerca sia italiani sia stranieri, ed è articolato in
Il bello di Viggiano e della Val d’Agri Un premio per tesi e progetti di ricerca due sezioni. La prima, sezione A, è riservata a tesi di laurea o di dottorato di ricerca discusse in Università italiane o straniere in data antecedente al 31 marzo 2009, nelle quali ci sia uno spiccato interesse nei confronti di Viggiano e della Val 'd'Agri. La seconda, sezione B, è riservata invece a Progetti di Ricerca, studi ed indagini aventi quale oggetto sempre Viggiano ed i paesi della Valle. Possono partecipar-
vi studenti, ricercatori, associazioni, centri di ricerca, cattedre universitarie, dipartimenti ed istituti di ricerca. Relativamente alla sezione A, da un'apposita commissione, saranno selezionate e premiate cinque Tesi di Laurea e di Dottorato di Ricerca il cui contenuto costituisca, per Viggiano e la Valle, un significativo, originale e critico incremento conoscitivo nei più svariati campi del sapere. Ovvero in
ambito umanistico, storico-artistico, storico-architettonico, economico, sociale, culturale e naturalistico. Agli autori dei lavori risultati vincitori verrà corrisposto un premio di mille euro ciascuno, oltre la pubblicazione dell'intera tesi o di parte di essa. Per la sezione B, invece, saranno selezionati e premiati cinque Progetti di ricerca indirizzati all'analisi di aspetti significativi relativi a Viggiano o ad altri paesi della valle. Ai responsabili dei progetti risultati vincitori, verrà corrisposto un premio di quattromila euro, oltre alla pubblicazione al momento dell'ultimazione della ricerca. Per questa sezione i lavori devono essere ultimati entro dodici mesi dalla pubblicazione della graduatoria. La scadenza per la partecipazione, ad entrambe le sezioni, è fissata al 31 luglio 2009. cultura@luedi.it
Il teatro per i più piccoli al Cde POTENZA - Ambiente e teatro, natura e cultura. Sono queste le chiavi di lettura dei laboratori teatrali tematici che prendono il via stamattina presso il Teatro Nuovo del Seminario Maggiore a Potenza, grazie al programma elaborato dal Cde diretto di Mariano Paturzo e presieduto da Nunzio Di Gregorio. Un laboratorio permanente, quello proposto domenicalmente ai bambini sui temi del territorio, della tutela ambientale e della cura del patrimonio in generale. I laboratori avranno luogo presso il Teatro Nuovo del Seminario Maggiore di Potenza da domani, con inizio alle 11 fino al 10 maggio e saranno interrotti soltanto il 5 e 12 aprile in occasione delle festività pasquali. Quattro le rassegne in programma, si tratta di "Difendiamo la natura per salvare le nostre città", "La gatta nel bosco", "Ciro, la mamma e la monnezza" e "L'albero dei desideri". L'ideazione è di Mariano Paturzo, gli attori sono Luciana Micucci, Rita Prota e Michele Villani, il trucco curato da Marilene Distefano, le scene e i costumi di Sonia Vitacca. Amministratrice è Antonella Favale,assistente Annaluce Ceraldi.
Iole Cerminara e le Voci di Sally in concerto
POTENZA - Domani sera presso il Teatro Don Bosco di Potenza, alle ore 20.30, si terrà lo spettacolo di "Iole & Le voci di Sally" Omaggio a Fabrizio De André. L'ensemble tutto "al femminile" (sono tutte giovani musiciste lucane) reinterpreta i brani di De Andrè, in uno spettacolo tra musica e teatro, in cui rivivono le figure femminili cantate dall'autore genovese. Lo spettacolo è inserito nella programmazione teatrale del Comune di Potenza. Il giornalista Franco La Regina introdurrà la manifestazione animando un breve dibattito con i rappresentanti delle istituzioni presenti sul tema "giovani e cultura in Basilicata". Maggiori informazioni sull'ensemble sul sito: www.levocidisally.it cultura@luedi.it
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Domenica 15 marzo 2009
NELLA PIÉCE “IL TRIANGOLO DEGLI SCHIAVI” IL DRAMMA DEGLI UOMINI SENZA IMPRONTE di ANNA MARIA CALABRESE POTENZA - Ambrogio lascia la Puglia per Roma, terra promessa, la capitale, luogo adatto per sentirsi al centro del mondo. A San Lorenzo lo accoglie una rumorosa tangenziale, un maggiore dell’aeronautica che si fa pagare l’affitto al nero e 400 canarini che, condividendo con lui la stanza, gli permettono di ottenere uno sconto. Per dieci anni Ambrogio tenta di sbarcare il lunario e dare un senso alla sua vita, finché la nonna lo convince a tornare a casa e a fronteggiare il ritorno degli schiavi nella loro terra. Questa, in sintesi la trama de “Il triangolo degli schiavi”, in scena al Teatro Stabile di Potenza. Ulderico Pesce con disarmante semplicità “mette il dito” nelle piaghe del bel paese, nel tentativo di portare luce là dove le ombre nascondono dolore, disperazione, sfruttamento e morte. Per un extracomunitario che rapina o stupra, ce ne sono mille che vengono sfruttati nei campi, piegati a lavori pesanti scarsamente retribuiti, alloggiati in baracche senza servizi e stipati in pochi metri quadrati che non gli permettono di sentirsi uomini. Il cantastorie prima di procedere con le sventure dei suoi protagonisti li disegna, con pochi particolari (le trecce, l’accento, un modo di porsi o un semplice ghigno), li rende vivi, fratelli, umani di cui seguire le difficili vicende e prendersi cura. Pesce condivide con loro pasti e racconti, emozioni e
Le vite clandestine di Ulderico
Ulderico Pesce
sogni, penetra nella loro triste realtà fino a non comprenderne l’incapacità di reagire, la rassegnazione, chinare la testa per non perdere il posto, farsi picchiare facendosi esempio da non seguire per i mille altri immigrati che come
loro hanno solo bisogno di pane per sopravvivere. L’attore non interpreta ma vive i passaggi più tristi, diciassette giorni in mezzo al mare senza acqua e con gran parte dei compagni morti, la segregazione nei Cpt, i caporali, la violenza, i
soprusi che raramente lasciano spazio alla condivisione, alla fusione delle diverse tradizioni, alla fratellanza che solo la sofferenza sa generare, alla lotta che non può unire chi non ha diritto ad una propria identità, chi è condannato
a lavorare nell’ombra. L’artista restituisce con lacrime, musica dal vivo, campanacci e video proiettati su un furgone bianco, storie e identità perdute di persone costrette a migrare e subire, abbassare la testa rischiando costantemente di sparire nel nulla. Ambrogio si convince a seguire la nonna in Puglia e comincia a dedicarsi alla vita dei lavoratori clandestini, raccontando le terribili cose che vede, trovandosi a fare la stessa lotta che 50 anni prima aveva fatto sua nonna Incoronata contro i latifondisti e a favore della distribuzione della terra ai braccianti, ma questa volta c’è solo l’amarezza di una “lotta mancata” per l’acquisizione dei diritti, perché mentre i braccianti agricoli occupatori di terra degli anni ’50 avevano un nome e un cognome, i nuovi braccianti clandestini sono senza identità, che per non farsi identificare arrivano a bruciarsi i polpastrelli delle dita fino a diventare “uomini senza impronte”. cultura@luedi.it
IL LIBRO SILINGARDI LA GUIDA DELL’ITINERARIO PER IMMAGINI
Viaggio virtuale alla scoperta dei Sassi di Matera e di Irsina di GIOVANNI MARTEMUCCI MATERA - È un viaggio virtuale e suggestivo in Lucania alla scoperta di Matera, con i suoi Sassi, e Irsina, città gemellata con Sassuolo. La proposta arriva dall'associazione Forum UTE per i prossimi mesi. Sarà infatti un itinerario per immagini, quello proposto nella serata di martedì prossimo 17 marzo, che si potrà godere restando a Sassuolo che conta una importante comunità di irsinesi. A fare da guida, per l'occasione, sarà lo storico dell'arte Luca Silingardi che racconterà dei Sassi di Matera, in passato considerati “vergogna d'Italia” e dal 1993 riconosciuti come Patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Gli antichi rioni chiamati Sassi, assieme con le cisterne ed i sistemi di raccolta delle acque, sono la caratteristica peculiare di Matera. Si tratta di originali ed antichi aggregati di case scavate nel tufo, a ridosso di un profondo burrone, la Gravina.
I Sassi di Matera
Per il suo suggestivo carattere paesaggistico, questa zona è stata spesso scelta come ambientazione di molti film. Uno per tutti, Cristo si è fermato a Eboli, diretto da Francesco Rosi e ispirato all'omonimo ro-
manzo di Carlo Levi. Un medley delle scene più famose girate a Matera sarà la proposta del martedì successivo, il 24 marzo, quando Calogero Venezia racconterà al pubblico come i Sassi di Matera e il cinema si
siano più volte incontrati. Francesco Genitoni e Claudio Ughetti, invece, accompagneranno i partecipanti in un itinerario letterario e musicale nella serata del 31 marzo. Ad Irsina sarà infine dedicata la serata del 7 aprile, quando Francesco Genitoni racconterà la storia dell'emigrazione di tanti irsinesi verso il nord Italia e in particolare a Sassuolo. Basti pensare che a seguito dell'emigrazione la popolazione irsinese è scesa dai circa 10.000 agli attuali neanche 6000 abitanti per rendersi conto della vastità del fenomeno. Tutte le conferenze si terranno in sala Biasin (via Rocca 22) alle ore 21 e con ingresso libero. Nel mese di maggio ci si sposterà invece presso il Circolo Fossetta (via Guicciardini 15), dove si terranno due eventi enogastronomici, entrambi nella giornata di sabato 16. Alle ore 19 lo chef Ilio Berselli svelerà tutti i segreti della cucina tradizionale lucana, mentre alle 20.30 è prevista la cena tipica, seguita da un momento musicale con Claudio Ughetti (fisarmonica) e Paolo del Carlo (contrabbasso). Da sabato 26 a martedì 29 settembre è infine il programma il viaggio vero e proprio che porterà i sassuolesi a Matera e a Irsina. cultura@luedi.it
A MATERA
Scarabocchi e fantasia in gara sul web
Scarabocchi Zen
MATERA - Al via il primo giveaway per "scarabocchiatori". Il concorso culturale è promosso dall'associazione “Genius loci” di Matera che «vi invita a....scarabocchiare - comunica la presidente Tina Festa. C'è tempo fino alla mezzanotte del prossimo 4 maggio. Dalla matita ad internet. Un vero scarabocchio cibernetico attraverso il link dell'associazione www.geniuslocimatera.blogspot.com. Spazio ala creatività, inespressa o repressa che sia. «Sai disegnare? O ritiene di essere uno "scarabocchiatore incompreso"? Qualunque sia la tua abilità nel disegno puoi partecipare. E' un concorso aperto a tutti». Ecco il regolamento: tutti coloro che vogliono prendere parte al giveaway devono lasciare un post (messaggio) nell' articolo dedicato al Giveaway (e solo a quello) presente sul sito dell'Associazione. Successivamente si dovrà inviare una mail con l'immagine del proprio scarabocchio, disegno o schizzo recante la propria firma (solo in jpg, a 72dpi ) al contatto e-mail geniuslocimatera@libero.it con oggetto "Giveaway scarabocchi". I vincitori come saranno selezionati? Verranno sorteggiati a caso tre messaggi, e verranno postate tutte le immagini ricevute e quelle dei vincitori entro il 7 maggio, giorno in cui saranno resi noti i tre vincitori. Cosa si vince? I premi consistono in materiale tecnico per realizzare altri lavori, dai cartoncini doppi e marcatori per realizzare gli scarabocchi zen, basi per le artist trading cards ed intrecci zen già realizzati ed in cornice. m.a.flum
La compagnia il Gafio in scena con “Il borghese gentiluomo” COLOBRARO - La compagnia “Il gafio” di Valsinni stasera in trasferta a Colobraro. Dopo la nomination per il “migliore testo d' autore” al regista Rocco Truncellito nell'ambito del I Festival di teatro emergente organizzato dalla Provincia di Matera, “Teatriamo” si prosegue con la tournée per la piéce “Il borghese gentiluomo”. Appuntamento alle 18.30 presso la palestra dell' Istituto della Scuola media via Lotta dei contadini - ingresso libero. La rappresentazione è liberamente tratta da Moliere, una commedia in due atti in versi e can-
ti. La durata dello spettacolo è di 120 minuti. Giordano, ricco commerciante, ha manie di nobiltà e si sforza di acquisire i gusti e gli atteggiamenti propri dei nobili. A tal fine, si circonda di maestri di ogni sorta, che fanno a gara nell'adularlo per ottenerne cospicui compensi. Egli è anche invaghito della marchesa Dorimene, cui fa la corte tramite la mediazione dello squattrinato conte Dorante, il quale essendo innamorato a sua volta della dama utilizza per suo conto i ricchi regali che il commerciante gli affida.
Intanto Giordano si oppone al matrimonio della figlia Lucilla con un giovane borghese, inseguendo il suo sogno di imparentarsi con una famiglia nobile, in tutto questo è contrastato dalla moglie. Ne nasce una serie di equivoci e di situazioni esilaranti. Alla fine tutto si risolverà grazie ad uno stratagemma, nel contesto di una “mascherata carnascialesca”, così come Molière, su incarico del Re, l' aveva concepita. Maria Anna Flumero cultura@luedi.it La compagnia il Gafio
Gusto e identità
Domenica 15 marzo 2009 cultura@luedi.it
La Cucina La Cucina
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L arossa luna di FEDERICO VALICENTI
Polenta?
Da noi è frascatola
Federico Valicenti, uno dei nomi più prestigiosi della cucina lucana, è proprietario del ristorante che dà il nome a questa rubrica, Luna Rossa, a Terranova di Pollino. Tel. 097393254 - 5
Contrariamente a quello che si pensa non è solo un alimento del Nord « Dammi polenta ed acqua: in tal modo, quanto a felicità, sarò un emulo dello stesso Zeus » (Epicuro, filosofo greco del IV-III a.C.) Il versare la farina di mais in una pentola di acqua calda salata e poi rimestare fino a che non diventi compatta, nel Nord Italia si chiama polenta, nel Sud Italia si chiama frascatala. Come sempre le due aree si distinguono ed arricchiscono il vasto mondo della gastronomia, anche se entrambe le ricette hanno l'origine comune. La parola farina deriva dal latino far, il cereale farro che veniva macinato in polvere e usato per preparare la puls, crema di farina macinata fine, da qui l'origine del nome romano pulta, trasformatosi nel tempo in polenta. La farina di farro era la base della dieta delle antiche popolazioni italiche, mentre i greci invece del farro usavano l'orzo. Troviamo un' infinità di ricette preparate con farinate o polente, aromatizzate di garum, semi di coriandolo, ruta, oppure addizionate con miele, pepe e altri condimenti negli scritti di Apicio e di Plinio, grandi gourmet dell'antica Roma. Non esisteva la pasta , le farinate o le polente rappresentavano il piatto principale delle mense romane con cui si sfamavano nobili e plebei, militi e schiavi. Quindi le polente, intese in senso più generico, ci nutrono da più di duemila anni, con il loro colore oro pennellano i quadri dei piatti, scrivono la storia gastronomica, senza data, ma interessante e ricca. La polenta “ Si pone a scaldare l'acqua, salandola. Quando avrà ben preso il bollore, si comincia a versar a pioggia, ben mescolando perché non si creino grumi, della farina di granoturco di grana piuttosto grossa e di ottima qualità. Si procederà a mescolare intensamente fino a che la polenta risulterà abbastanza densa. Si continua a cuocere, frequentemente rimestando, per una quarantina di minuti. Se il paiolo è ottimo, cioè di rame in spessore consistente, si vedrà la polenta staccarsi dal metallo”. Cosi si racconta della polenta nel Nord Italia. La polenta, nelle sue infinite variazioni, è patrimonio comune di ogni civiltà della terra come primaria e arcaica forma di sostentamento. Prima della scoperta della America e quindi dell'introduzione in Europa del mais, la polenta veniva prodotta esclusivamente con altri cereali, oltre ai già citati orzo e farro come la segale, il miglio, il grano saraceno e anche il frumento. Per molti secoli la polenta , che il Manzoni descrisse poeticamente come “ la piccola luna, in un gran cerchio di vapori”, con le sue farine di miglio, d'orzo, di farro, di spelta, di grano saraceno, saporitissime e nutrienti, fu di grande aiuto alla fragile economia contadina del Nord Italia, da qui anche l'apostrofare “ polentoni” rivolto alle popolazioni nordiche. La polenta nel Nord Italia è rimasto un piatto principe della gastronomia montanara, è un cibo straordinario e completo soprattutto quando vengono aggiunti condimenti come sugo di salsicce, di puntine di maiale oppure con formaggio grattugiato o d'alpeggio. Condimenti che la vecchia saggezza, unta di antica gastronomia, usava ed usa ancora realizzando piatti per buongustai. La frascatala “ In una pentola con acqua far cuocere delle verdure, appena cotte versare nella pentola la farina a pioggia mescolando continuamente per evitare che si formino grumi. Quando il tutto diventa come una crema, la frascatala è pronta” . Cosi si racconta della frascatala nel Sud Italia. La parola frascatala sembra che derivi dal francese, flasque, molle, flaccido. Oppure potrebbe derivare dal sostantivo frasca, ramoscello, con cui veniva raccolta la farina di mais, che veniva versata in acqua o brodo bollente, ottenendo una farinata semi liquida. Nei secoli ha avuto il compito di sopperire alla mancanza di altri generi alimentari. Quando carestie o scarsezze di raccolti, in-
Tra i fornelli Polenta al sugo di carni e cipolla Ingredienti: Pentola con triplo fondo e un coperchio. 500 g di farina di granoturco 1,5 l di acqua Sugo 250 gr di puntine di maiale 300 gr di salsicce fresche bucherellate di varie qualità 250 g di cipolle 1 lt di salsa di pomodoro 2 cucchiai di olio d'oliva 50 ml di vino rosso sale q.b. Preparazione: Soffriggete nell'olio la cipolla, dopo averla tritata finemente con le puntine di maiale e le salsicce. Fate dorare e aggiungete il vino rosso. Aggiustate di sale. Lasciate evaporare per alcuni minuti circa quindi aggiungete la sala di pomodoro. Fate cuocere per almeno 20 minuti In una pentola versate l'acqua e portare ad ebollizione. A poco a poco mescolando con un cucchiaio di legno, o con la frusta, versate la farina badando che non si formino grumi. Quando avrete raggiunto una consistenza cremosa, lasciate che la polenta riprenda il bollore, quindi copritela ed abbassate al minimo il fuoco. Lasciate la pentola sul fuoco al minimo a cuocere fin quando non si stacca dalle pareti della pentola. Nel caso la polenta risulti troppo soda aggiungete un poco di acqua. bollente. Ricordate comunque che più la polenta cuoce più risulta maggiormente digeribile. A cottura ultimata versate su un vassoio di legno di pero la polenta e condite con il sugo preparato.
Frascatala e fagioli ingredienti 500 kg di farina di mais 250 gr di fagioli borlotti 2 patate 1 cipolla grande bianca 6 acciughe salate 1 pezzo di lardo
verni più lunghi del previsto, portavano miseria nelle case e venivano a mancare generi di prima necessità, un pugno di farina di mais e dell'acqua calda non mancava mai, Si preparava con facilità, con brevi tempi di cottura in modo da rispondere tranquillamente ad eventuali esigenze di immediata disponibilità di cibo. Se la moglie del contadino non si poteva permettere di sottrarre tempo al lavoro nei campi per dedicarsi alla cucina, il compito di preparare con semplicità la frascatala veniva assolto dalla figlioletta che rimaneva a casa per accudire gli altri fratelli e gli animali che rappresentavano l'autosufficienza alimentare dei nuclei contadini. Tradizionalmente veniva preparata fluida e servita nella “ spasa”, un piatto di creta largo e concavo con bordi rialzati, intorno alla quale tutta la famiglia si sedeva per consumare il pasto. La cottura veniva effettuata nel tradizionale “cuaccavo ” , paiolo di rame, per circa 45 minuti durante i quali la frascatala viene continuamente mescolata con l'altrettanto tradizionale “rimininaturo”, il bastone di legno che ha la particolarità di essere particolarmente dritto e di terminare con una forma di paletta quadrata , caratteristica che permette di assolvere egregiamente alla funzione di sciogliere i grumi di farina. La frascatala ormai non è più in uso nella tavola del Sud
Pillole procedimento Mettere a bagno la sera prima i fagioli. Lavare e bollire le patate con la buccia, pelare e passare in uno schiacciapatate. Togliere i fagioli dall'acqua d'ammollo e passarli sotto l'acqua corrente In un paiolo pieno d'acqua mettere a cuocere i fagioli. Nel frattempo battere il pardo fino a ridurlo in poltiglia, versarlo in una padella e farlo soffriggere assieme alla cipolla tagliata a fettine, far imbiondire-. Lavare e diliscare le acciughe salate e spezzettarle, aggiungere a cottura ultimata allo sfritto di lardo e cipolla. Aggiustare di sale e togliere dal fuoco e incorporare alla purea di patate. A metà cottura dei fagioli aggiunge mano a mano la farina di granoturco mescolando alacremente e continuando come per la polenta tradizionale. Aggiungere in fase di cottura un cucchiaio alla volta del composto di lardo, cipolla, acciughe e patate . aggiustare di sale. Il composto, dopo un'ora circa, si staccherà dalle pareti del paiolo e sarà molto consistente.
Dromsat - polenta harberesheIngredienti: 1 kg di farina di granturco 1 cipolla piccola 1 spicchio d'aglio 1 lt di salsa di pomodoro olio extra vergine un mazzetto di origano procedimento: Versare su di una spianatoia la farina necessaria, si intinge di acqua il rametto di origano e si tocca la farina di granturco, con la farina raccolta dall'origano si formano delle palline da strofinare sulle mani bagnate. L'operazione va avanti fin quando non si consuma la farina sulla spianatoia. In una larga padella si fa soffriggere l'aglio e la cipolla quindi si versa la salsa e si fa cuocere per circa 15/20 minuti. A cottura ultimata si aggiunge un bicchiere di acqua e le palline di farina di mais, si mescola con un cucchiaio di legno mescolando in continuazione fino ad ottenere una polenta. Servite assieme a dei crostoni di pane arrostito.
Italia, anche se qualche municipalità sta riprendendone la tradizione facendola conoscere attraverso le sagre di paese per attirare curiosi e turisti..
Le farine si distinguono in: farina bramata, a grana grossa, per ottenere polente particolarmente saporite e gustose fiore di farina per polente pasticciate, morbide e delicate. fumetto di mais farina finissima adatta alla produzione di dolci e biscotti. Il rapporto tra la quantità di farina e d'acqua non è determinabile, in quanto variabile a seconda sia dalla qualità della farina che della consistenza voluta della polenta. Tenendo conto delle farine in commercio potremmo usare queste unità di misure: 300 g di farina ogni litro d'acqua per una polenta soda 250 g di farina ogni litro d'acqua per una polenta tendenzialmente morbida (consigliata) 200 g di farina ogni litro d'acqua per una polenta molto morbida. A Nemoli (PZ) si può assistere alla sagra della polenta, una tradizione antichissima che si svolge il giorno di Carnevale. Secondo una ricetta plurisecolare, condita con pancetta e la tradizionale salsiccia tagliata a punta di coltello, la polenta viene preparata in grossi calderoni di rame e distribuita gratuitamente a tutti con di fianco un pezzetto di salsiccia e uno di pancetta insieme all'ottimo vino locale.
62 Rubriche
Domenica 15 marzo 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Realizzare subito guadagni nella vostra professione non è un'impresa facile, ma non impossibile. Non trascurate chi vi ama.
TORO 21/4 - 20/5
Riuscirete a destreggiarvi perfettamente tra le insidie professionali: siete nati per combattere. L'amore è il vostro punto dolente.
GEMELLI 21/5 - 21/6
In questo periodo la vostra creatività nel lavoro verrà continuamente stimolata. In amore dovete voltare pagina.
CANCRO 22/6 - 22/7
Nessuno vi farà sconti: per andare avanti nella carriera dovrete rimboccarvi le maniche e impegnarvi a fondo. L'amore splende.
LEONE 23/7 - 23/8
Siete ambiziosi e nella vostra attività avete voglia di realizzare grandi cose, ma dovete avere un piano. Non fatevi travolgere dall'amore.
VERGINE 24/8 - 22/9
Siete molto esigenti con voi stessi, ma con le vostre qualità nel lavoro non potete accontentarvi. Un innamoramento quasi da film.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Felici intuizioni nel lavoro da realizzare facendo uno studio approfondito della situazione. In amore il vostro fascino farà un'altra vittima.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Vi conviene essere attenti e sfruttare al massimo il periodo fortunato nel lavoro. In amore per fare durare le cose dovete impegnarvi di più.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Siete capaci di grandi cose nel lavoro ma dovete stare con i piedi per terra. In amore non avete motivo di diffidare.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Siete alla vigilia di iniziative professionali forse decisive per il vostro futuro. L'amore bussa alla vostra porta.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Non siete tipi da arrendersi al primo ostacolo nel lavoro: non siete voi ad amare le sfide? Amore a prova di cinismo.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
mine S,T; R esca; L date = Minestre scaldate;
State per mettere a segno un colpo da maestri nella vostra attività professionale: avete tutti i motivi per essere ottimisti. Cuore in subbuglio.
Televisioni 63
Domenica 15 marzo 2009
18.00
VARIETÀ
15.30
PRIMA SERATA
Pippo Baudo
SHOW
RUBRICA
21.30
21.30
REALITYSHOW
19.35
TELEFILM
SHOW
21.15
Peter Falk
15.50
Colorado
SPORT
Simona Ventura
Milena Gabanelli
Paola Perego
6 Nazioni Rugby
06.00 -RubricaQuello Che 06.30 -Rubrica Sabato & domenica 09.30 -RubricaStella del Sud 10.00 -Rubrica Linea Verde Orizzonti 10.30 -RubricaA sua immagine 10.55 -Religione Santa Messa 12.00 -Religione Recita dell'Angelus 12.20 -Rubrica Linea verde 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Talk Show Domenica In - L'Arena 15.15 -SPETTACOLO Domenica In...sieme 16.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 18.00 -Varietà Domenica In - 7 giorniConduce Pippo Baudo 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.15 -RubricaInconscio e magia 06.45 -VarietàMattina in famiglia Conduce Adriana Volpe, Tiberio Timperi 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.05 -RubricaRagazzi c'è Voyager! 10.30 -RubricaCartoon Flakes Weekend 10.45 -RubricaArt Attack 11.30 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.25 -RubricaTg 2 Motori - di motori 13.35 -RubricaTg 2 Eat Parade - di musica 13.45 -VarietàQuelli che... aspettano 15.30 -ShowQuelli che il calcio e... 17.05 -RubricaStadio Sprint 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.05 -Rubrica90° minuto 19.05 -RubricaNumero 1 19.25 -TelefilmSquadra Speciale Lipsia 20.15 -Sit ComPiloti
08.30 -CartoniTaratabong 09.05 -RubricaAia! 09.40 -FilmGelosia con E. Crisa, A. Fersen - regia di Pietro Germi (Ita) - 1953 11.05 -RubricaAppuntamento al cinema 11.15 -NewsTGR Buongiorno Europa 11.45 -TelegiornaleTGR RegionEuropa 12.00 -NewsRai Sport Notizie 12.25 -RubricaTelecamere 12.55 -RubricaRacconti di vita 13.25 -RubricaPassepartout 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -RubricaIn 1/2 h. 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.10 -SportTirreno-Adriatico 16.10 -RubricaAlle falde del Kilimangiaro 18.00 -GiocoPer un pugno di libri 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Rubrica Le frontiere dello spirito 09.40 -Telegiornale Tgcom 09.45 -Show Ciak Speciale 09.50 -Rotocalco Verissimo - Tutti i colori della cronaca 12.30 -Real Tv Grande Fratello 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Real Tv La Fattoria 14.10 -Real Tv Amici 16.30 -Talk Show Questa Domenica 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
06.55 -TelegiornaleTG4 - rassegna stampa 07.25 -Miniserie Questa casa non e' un albergo 09.30 -DocumentarioCalabria 10.00 -ReligioneSanta Messa 11.00 -Rubrica Pianeta mare 11.30 -Telegiornale Tg 4 11:32 - NewsVie d'Italia 12.10 -RubricaMelaverde 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.05 -RubricaDonnavventura 15.30 -Film Patton, generale d'acciaio con George C. Scott, Karl Malden, Michael Bates, Stephen Young regia di Franklin J. Schaffner (USA) - 1970 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Telefilm Colombo
07.00 -TelefilmRobin Hood 07.45 -Cartoni 10.55 -Sit ComRaven 11.25 -Sit ComWilly il principe di Bel Air 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -RubricaGuida al campionato 14.00 -FilmAmici Ahrarara con Giustino Durano, Bruno Arena, Sonia Aquino, Gianni Ferreri, Max Cavallari - regia di Franco Amurri (Italia) - 2001 15.55 -RubricaCiak Speciale - La matassa 16.00 -FilmAsterix e la grande guerra - regia di Philippe Grimond (Francia) - 1989 17.30 -TelefilmLizzie McGuire 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 18:58 - Previsioni del tempoMeteo 19.00 -Sit ComTutto in famiglia 19.30 -FilmA Time for Dancing con Shiri Appleby, Larisa Oleynik, Peter Coyote - regia di Peter Gilbert (Usa) - 2001
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus Week End 09.15 -RubricaOmnibus Life 10.05 -RubricaMovie Flash 10.10 -RubricaLa settimana 10.25 -RubricaMovie Flash 10.30 -Serie TvAlla conquista del West 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -RubricaAnni luce 14.00 -Film Watussi - Vatussi con David Farrar, George Montgomery, Taina Elg - regia di Kurt Neumann (USA) - 1958 15.50 -SportRugby: 6 Nazioni - Rugby 18.00 -RubricaMovie Flash 18.05 -Film Le ali delle aquile con Maureen O'Hara, John Wayne, Ward Bond, Dan Dailey - regia di John Ford (USA) - 1957 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.35 -News Rai Tg Sport 20.40 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Miniserie Pane e liberta'
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.00 -Telefilm Numb3rs 21.50 -Telefilm Criminal Minds 22.35 -RubricaLa domenica sportiva
21.30 -Rubrica Report 22.30 -Telegiornale Tg 3 23.30 -Telegiornale Tg Regione
20.40 -Show Paperissima Sprint 21.30 -Reality Show La Fattoria 23.30 -ShowCiak Speciale 23.35 -Talk ShowMaurizio Costanzo Show
21.30 -Telefilm Siska 22.40 -Rubrica Controcampo
21.15 -Show Colorado
20.30 -RubricaChef per un giorno 21.30 -FilmAvenging Angelo - Vendicando Angelo con S. Stallone, M. Stowe, R. Bova, A. Quinn - regia di Martyn Burke (USA) - 2002 23.30 -NewsSport 7
23.35 -TelegiornaleTG 1 23.40 -TelegiornaleSpeciale Tg 1 00.40 -RubricaOltremoda 01.15 -TelegiornaleTg 1 Notte 01.35 -RubricaCinematografo 02.35 -RubricaCosì è la mia vita... Sottovoce
00.30 -TelegiornaleTg 2 00.50 -RubricaSorgente di vita 01.20 -Reality ShowX Factor - La settimana 02.30 -RubricaInconscio e Magia Psiche 03.30 -TelefilmLa stagione dei delitti
23.35 -RubricaTatami 00.35 -TelegiornaleTg 3 00.45 -RubricaTeleCamere 01.35 -RubricaAppuntamento al cinema 01.45 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste
01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -ShowPaperissima Sprint 03.05 -Film TvPadre Papa' con M. G. Cucinotta - regia di Sergio Martino (Ita) - 1996 04.05 -NewsTgcom 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
00.55 -RubricaFuori campo 01.20 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.35 -MusicaleLe canzoni di V. Rossi 02.50 -FilmWarlock il signore delle tenebre 04.30 -Soap OperaFebbre d'amore
00.00 -ShowLe Iene 01.45 -NewsStudio Sport 02.35 -FilmKing of New York con C. Walken, L. Fishburne - regia di Abel Ferrara (USA) - 1990 04.25 -TelefilmHighlander
23.35 -ReportageReality 00.35 -NewsSport 7 01.05 -TelegiornaleTg La7 01.25 -RubricaMovie Flash 01.30 -FilmIl tetto con G. Pallotta - regia di Vittorio De Sica (Ita) - 1956
leTrame
ITALIA 1
ORE 14.00
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 15.30
AMICI AHRARARA
VATUSSI
PATTON, GENERALE D’ACCIAIO
con M. Cavallari, B. Arena, G. Durano regia di Franco Amurri (Ita) - 2001
con G. Montgomery, T. Elg, D. Farrar regia di Kurt Neumann (Usa) - 1958
con G. C. Scott, K. Malden - regia di Franklin J. Schaffner (Usa) - 1970
Bruno e Max, due cervelloni senza successo, sono costretti, per vivere, ad annusare ascelle pelose e pannolini nella fabbrica di profumi e cosmetici dello zio Giannangelo. Il loro scopo è quello di farsi finanziare un progetto. Ma c’è un problema: lo zio ha un carattere talmente irascibile che i due non hanno mai avuto il coraggio di esporgli la loro pensata. Quando arriva la notizia che lo zio...
Harry si reca in Africa sulle tracce del padre morto durante una sfortunata spedizione alla ricerca delle favolose miniere di Re Salomone. Sul posto Harry incontra Rick, esperto cacciatore ed amico di suo padre. I due decidono di organizzare un safari e si inoltrano nella foresta. Dopo alcuni giorni di marcia scoprono i resti di una missione protestante. Nel corso della perlustrazione...
IIl generale Patton è un celebre stratega americano della Seconda Guerra Mondiale. Tra le sue campagne più famose (e vittoriose) la battaglia di Tunisia al comando della VII armata e lo sbarco in Sicilia. In ognuna di queste occasioni, Patton si dimostra militare fino in fondo all'anima, tanto appassionato per la guerra quanto inorridito dall'idea della pace...
LA 7
ORE 18.05
ITALIA 1
ORE 19.30
LE ALI DELLE AQUILE
A TIME FOR DANCING
con J. Wayne, M. O'Hara, D. Dayley, W. Bond - regia di John Ford (Usa) - 1957
con L. Oleynik, S. Appleby, P. Coyote regia di Peter Gilbert (Usa) - 2001
Nel 1919 Frank W. "Spig" Wead è un pilota aereo della Marina che sostiene l'importanza che avrà in futuro l'aviazione. La sua carriera è folgorante, cosa che però lo allontana dalla moglie e dalla vita familiare...
Sam, figlia unica, ha una visione piuttosto cupa della vita: pur essendo un'ottima ballerina, per tirare avanti è costretta a lavorare in un fast food dopo la scuola. Jules è invece una ragazza piena di vita il cui unico desiderio è finire il liceo per iscriversi alla Julliard e studiare danza. Le due sono migliori amiche da quando hanno sei anni. Ma il loro rapporto si incrina quando Jules...
LA 7
ORE 21.30
AVENGING ANGELO VENDICANDO ANGELO con S. Stallone, M. Stowe, R. Bova - regia di Martyn Burke (Usa) - 2002 La vita di Jennifer che vive nei quartieri bene di Los Angeles, viene scovolta il giorno in cui viene a sapere una sconvolgente notizia. Una notte uno sconosciuto ferito bussa alla sua porta per dirle che non è figlia di una coppia borghese, ma del famoso boss della mafia Angelo Alleghieri recentemente assassinato. Lo sconosciuto è Frankie...
Striscia la notizia fa da traino ai “Cesaroni” RAI UNO Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida I raccomandati
ora 20.41 19.49 18.51 21.16
ascolto 6.798 6.553 5.199 4.257
RAI DUE Tg2-costume e societa' Medici in prima linea Squadra speciale cobra Tg2-si,viaggiare
13.32 21.03 19.40 13.47
2.327 2.153 2.096 1.622
RAI TRE Un posto al sole Mi manda raitre Blob di tutto di piu' Agrodolce
20.35 21.09 19.58 20.14
2.808 2.146 1.934 1.544
CANALE 5 Striscia la notizia I cesaroni Beautiful Cento vetrine
20.46 21.18 13.41 14.11
7.958 7.144 4.298 4.156
ITALIA 1 Le iene show I simpson La ruota della fortuna Le iene.it.
21.11 14.35 20.28 22.57
3.015 2.205 2.108 2.051
RETE 4 Firewall-accesso negato Walker texas ranger Tempesta d'amore Sessione pomeridiana
21.13 20.29 19.38 14.09
2.915 2.388 1.870 1.543