PIANO CASA
AIUTI ALLE IMPRESE
Provvedimento pronto Si va verso il decreto
«Abbiamo dato soldi veri» Il premier attacca Marcegaglia
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della Basilicata
ED Anno 8 - N. 69
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
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Lunedì 16 marzo 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
SPORT
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Francavilla corsaro a Matera
Il Potenza di nuovo nei guai • SERIE D Un punto a Grottaglie fa felice lo Sporting Genzano A POTENZA
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Basket A Dilettanti
IL BAGAGLIO DELLA SINISTRA
La Flaei Cisl possibilista sull’ipotesi nucleare a pagina 10
• VOLLEY La Virtus denuncia «Aggrediti a Reggio Calabria»
Euforia lucana
Il Pisticci blinda la D di PIERO DI SIENA
aro direttore, nel suo editoriale di venerdì scorso mi sembra di comprendere che lei sostenga che una sinistra che non voglia ridursi a puro fatto di testimonianza debba porsi il problema di quale sia la sua politica delle alleanze e quali debbano essere i suoi interlocutori nell’ambito del centrosinistra. Avendo discusso insieme mercoledì scorso nel corso della presentazione potentina dell’ultimo
C
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Melfi salvezza vicina
A IRSINA
Una lite con la moglie fa scoprire in casa le piantine di cannabis a pagina 25
Il sindaco di Balvano chiede risposte dalla Provincia sulla sp 51, chiusa da un anno. Il futuro della Nerico-Muro
Il Marmo-Platano “ostaggio” della carente viabilità L’ASSESSORE Loguercio ha annunciato che sei milioni di euro saranno destinati alla messa in sicurezza di alcuni viadotti, ma per il momento la situazione viabilità presenta non pochi problemi. Viaggio tra gli svincoli chiusi e le opere che ancora aspettano di essere terminate.
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alle pagine 15, 16 e 17
Cinque secoli per precipitare da Leonardo a Sal da Vinci.
2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo
Miami, uccide e si suicida WASHINGTON – Un elettricista ha ucciso domenica notte a Miami la moglie che lo aveva abbandonato ed altre tre persone prima di tornare nel suo appartamento e suicidarsi. L’uomo ha fatto irruzione, con una pistola semi-automatica, nella abitazione di Little Havana dove la moglie stava celebrando un compleanno insieme ad una ventina di persone.
Yemen, attentato a sudcoreani SANA'A – Quattro turisti sud-coreani sono rimasti uccisi ieri da un’esplosione vicino alla storica città di Shibam, nel sud-est dello Yemen. Con loro è morto anche uno yemenita.
Darfur, mistero sui rapitori ROMA – Stanno bene e presto riabbracceranno i loro parenti, gli operatori umanitari rilasciati sabato in Darfur. Ma rimane il mistero sull'identità dei sequestratori e le ragioni del rapimento, che potrebbe essere legato al mandato di arresto contro il presidente sudanese El Bashir del tribunale dell’Aja. La pista dei banditi in cerca di soldi è stata smentita ufficialmente dal governo sudanese, dallo stesso Ministro degli esteri Franco Frattini, che sabato ha assicurato che non è stato pagato alcun riscatto.
Lunedì 16 marzo 2009
La maggior parte degli incidenti stradali nella notte o all’alba
La strage del sabato sera: 17 morti Dodici vittime sono ragazzi Nel Casertano l’incidente più grave
L’incidente di Maddaloni
ROMA – E' strage di giovani sulle strade del sabato sera. Sono 17 le vittime totali – 12 dei quali ragazzi o trentenni – degli incidenti stradali nella giornata di ieri. E la maggior parte degli scontri si è verificata nella notte o all’alba. Nel Casertano si sono registrati ben quattro morti – tutti giovani – in tre diversi scontri. Quello più grave a Maddaloni, dove nell’impatto tra due vetture sono morti un carabiniere di 30 anni ed un ragazzo di 19. A Sessa Aurunca, sulla statale domiziana, un altro scontro frontale
ha provocato la morte di un giovane di 22 anni, residente a Itri (Latina). A Lusciano, infine, è morto un ragazzo di 19 anni alla guida di una vettura che si è ribaltata. A Roma due ragazzi di 20 anni sono morti in uno scontro avvenuto all’alba sulla Salaria. I due erano a bordo di un’auto che, forse per l’eccessiva velocità, è uscita fuori strada e si è schiantata contro un albero. I due, entrambi di Monterotondo (Roma), subito soccorsi dal 118, sono però deceduti durante il trasporto in ospedale per le gravissime ferite riportate.
Alfano: «Fuori Lampedusa dalla Costituzione oltre 290 sbarchi sulle carceri» nelle ultime ore ROMA – «Siamo fuori dalla Costituzione riguardo al principio di umanità nell’esecuzione della pena»: usa parole pesanti il ministro della Giustizia Angelino Alfano per spiegare le difficoltà del sistema penitenziario, alle prese con un sovraffollamento che ha sforato la soglia dei 60 mila detenuti, 17 mila in più della capienza regolamentare. Il Guardasigilli ha affrontato il tema delle carceri a Riva del Garda al convegno Rete Italia e ha ribadito l’intenzione di costruire nuovi istituti per migliorare le condizioni di vita dei reclusi.
PALERMO – Quattro sbarchi delle ultime ore hanno portato nelle isole Pelagie oltre 290 persone e il sovraffollamento del centro di identificazione ed espulsione di Lampedusa ha indotto le autorità a disporre il loro trasferimento. Sono adesso 655 i clandestini che si trovano sistemati fra il centro di contrada Imbriacola e l’ex base militare Loran a Lampedusa. Ai 607 già presenti sabato si sono aggiunti quelli arrivati ieri. I 64 giunti sull’Isola dei Conigli e 35 dei 68 intercettati stamattina a due miglia dall’isola sono stati imbarcati sul traghetto.
Ragusa. Arrestato dai carabinieri l’uomo che li aveva in affido
Bimbo ucciso dai randagi Giuseppe, 10 anni, è stato aggredito da venti cani SCICLI (RAGUSA)–Era uscito di casa, approfittando della splendida giornata di sole, per fare una passeggiata sulla sua mountain bike verde, a Sampieri, frazione marinara di Scicli, nel Ragusano, quando è stato circondato, aggredito e azzannato al collo, alla testa e al torace da una ventina di cani randagi. I morsi del branco, disperso dall’arrivo dei carabinieri, non hanno lasciato scampo a Giuseppe, dieci anni, che è morto nell’ospedale Maggiore di Modica per le ferite riportare. Per la sua morte, se-
condo i carabinieri della compagnia di Modica, ci sarebbe un «colpevole indiretto»: Virgilio Giglio, di 62 anni, l’uomo che dalla locale procura aveva in affido il branco di randagi, e che è stato arrestato per concorso in omicidio colposo, omessa custodia, malversazione di animali e anche per resistenza a pubblico ufficiale. Sarebbe legato alla sua 'negligenza', sostiene l’accusa, a permettere le tre aggressioni commesse dal gruppo di randagi che aveva in custodia avvenute nel Ragusano.
Oltre al bambino morto il branco aveva aggredito poco prima altre due persone: un quarantenne, che stava facendo una passeggiata, medicato poi alla guardia medica di Ispica, e un bambino di nove anni, che è stato anche lui azzannato dal branco mentre giocava ma salvato dal pronto intervento di un passante. «L'ho visto aggredito dai cani – ricorda l’uomo che lo ha sottratto ai morsi del branco – e ho buttato contro gli animali dei piccoli massi». Rocco Pace
I carabinieri sul luogo dell’aggressione
In Italia e nel Mondo 3
Lunedì 16 marzo 2009
Oggi inizia in Commissione Esteri l’esame del Trattato. Se sarà approvato, agenti armati sui voli
Prum, con la ratifica gli sceriffi a bordo degli aerei ROMA – Se il Trattato di Prum (da oggi all’attenzione delle commissioni Giustizia e Affari Esteri di Montecitorio) dovesse ricevere il via libera anche dalla Camera, su ogni volo potranno esserci guardie armate in borghese. E questo, spiega il relatore della proposta di legge che ne consentirà la ratifica, Manlio Contento (Pdl), sarà anche in funzione anti-terrorismo. Le guardie armate potranno essere presenti sugli velivoli, non solo nel caso in cui si debbano fare dei rimpatri forzati di clandestini o stranieri incriminati, ma sempre. E gli agenti non avranno l’obbligo di indos-
Le forze dell’ordine straniere potranno continuare le azioni in territorio italiano
Manlio Contento
sare la divisa. Il Trattato, firmato il 27 maggio 2005, da Germania, Francia, Spagna, Austria, Belgio, Olanda e Lussemburgo consente infatti alle compagnie aeree di dotarsi di guardie armate a bordo degli aerei. In realtà, nel provvedimento, si dà anche la possibilità a forze dell’ordine straniere di continuare le proprie azioni di polizia in Italia senza dover chiedere particolari permessi o autorizzazioni. Se questa norma fosse diventata legge già anni addietro e se gli Stati Uniti avessero mai aderito a questo Trattato, probabilmente, si ipotizza nel centrosinistra, un caso Abu
Omar non sarebbe mai nato. Se l’azione di polizia è già cominciata in un altro Stato, infatti, si può benissimo concludere in Italia, magari con un arresto, senza che si debbano chiedere particolari via libera dalle autorità nostrane. La proposta di legge che ha come relatori Manlio Contento per la commissione Giustizia e Alessandro Maran (Pd) per quella Affari Esteri, è nota però per introdurre anche in Italia la Banca dati del Dna e per prevedere il prelievo forzoso di campioni biologici anche su persone che non siano accusati o imputati. Letizia Bianco Cabine passeggeri più sicure con gli sceriffi
Lascia gli arresti domiciliari a Lahore e inizia la “Lunga marcia”
Afghanistan
Fine settimana di sangue L’ex premier sfida il presidente Ali Zardari Sette le vittime
Pakistan, Sharif si ribella ISLAMABAD – La lotta per il potere in Pakistan ha registrato ieri un nuovo capitolo chiave con la decisione dell’ex premier Nawaz Sharif di sfidare apertamente il presidente Asif Ali Zardari rifiutando una offerta di dialogo e invitando di fatto i suoi sostenitori a costringerlo alle dimissioni. Le strade di Lahore, capoluogo della provincia del Punjab, hanno accolto ieri la 'Lunga Marcia' della giustizia verso Islamabad, una iniziativa mirante a permettere a giudici estromessi dall’ex presidente Pervez Musharraf di ritornare al loro posto ma trasformatasi in una camminata per facilitare il ritorno di Sharif ai vertici del paese. Quest’ultimo, affacciato trionfante al balcone della sua residenza nel quartiere Model Town, ha ribadito di non voler accettare gli arresti domiciliari imposti dal capo dello Stato e ha sostenuto che «la 'Lunga Marcia' deve continuare». Il due volte ex premier (19901993 e 1997-1999) ha quindi assicurato che il Pakistan «è divenuto uno Stato di polizia», per cui «è arrivata l’ora per tutti di uscire da casa e di accompagnare il paese verso il suo destino». Conscio del pericolo che questa operazione rappresenta, il presidente Zardari, che gode dell’appoggio statunitense, ha ordinato alla polizia di frenare in ogni modo i manifestanti che hanno ingaggiato per varie ore scontri con gli agenti. Lanci di pietre da una parte e uso di sfollagenti, gas lacrimogeni e proiettili di gomma dall’altra, hanno trasformato varie zone di Lahore (la piazza della Corte
La manifestazione a Lahore dopo l’annuncio di Sharif di voler marciare verso Islamabad
Suprema e la statale per Islamabad) in un campo di battaglia. Molti i feriti e molti gli arrestati, anche se meno delle centinaia dei giorni scorsi, fra le diverse migliaia di manifestanti appartenenti oltre che al Partito Lega musulmana-N (Plm-N) di Sharif, ai movimenti fondamentalisti Pakistan Tehrik-e-Insaf e Jamaat-e-Islami. A bordo di auto, camion e vecchi autobus i dimostranti sono riusciti a farsi largo fra il filo spinato e i container messi sulla strada dalla polizia e hanno proseguito il loro viaggio verso la capitale. Un anno fa il Plm-N ed il Partito del popolo pachistano (Ppp) di Zardari for-
marono una alleanza, rotta mesi dopo per divergenze sull'opportunità di reinsediare l’ex presidente della Corte suprema, Iftikhar Chaudhry. Il successore di Chaudhry, con la benedizione implicita di Zardari, ha dichiarato ineleggibili sia Sharif sia suo fratello minore, Shahbaz, autorizzando poi il capo dello Stato ad assumere il controllo diretto del governo del Punjab. Questa intricata situazione è stata resa ancora più allarmante dalla mossa del premier pachistano Yusuf Raza Gilani e del comandante dell’esercito generale Ahfaq Kayani di muoversi autonomamente per trar-
re profitto da un’eventuale degenerazione della crisi. Nelle ultime ore, a indebolire ulteriormente la posizione di Zardari è emerso che varie personalità governative sono passate all’opposizione, ingrossando le fila dei manifestanti della 'Lunga Marcià. I media pachistani hanno segnalato che fra i responsabili che hanno rinunciato al loro incarico vi sono il vice procuratore generale del Pakistan, Abdul Hai Gilani, l’ispettore generale della polizia del Punjab, Khalid Farouq e il Responsabile del coordinamento del distretto (Dco) di Lahore, Sajjad Bhutta. Maurizio Salvi
KABUL – Fine settimana di sangue tra i soldati occidentali impegnati in Afghanistan nella missione Nato. Sette gli uccisi in poco più di 24 ore, mentre a Kabul un’autobomba lanciata contro un convoglio delle forze internazionali ha fatto saltare in aria alcuni civili: due i morti, 14 i feriti. L’ultimo attentato anti-Nato, il più sanguinoso, è di ieri mattina: secondo quanto reso noto da fonti dell’Isaf, la missione dell’Alleanza Atlantica nel paese, quattro soldati americani sono stati uccisi nell’est dell’Afghanistan in un attacco rivendicato dai taleban. Un portavoce della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza ha detto che i quattro militari Usa sono morti nella provincia di Nangarhar nell’esplosione di un ordigno rudimentale che ha ucciso anche tre civili afghani. La maggior parte dei soldati stranieri stanziati in questa zona vicina alla frontiera con il Pakistan, sono americani. Ieri erano stati uccisi altri tre soldati della Nato, due britannici e un francese, durante operazioni di pattugliamento in zone di confine dell’Afghanistan. Londra non ha fornito dettagli sugli attentati in cui sono morti i suoi uomini, mentre una nota dello stato maggiore di Parigi ha riferito che il soldato francese era a bordo di un blindato che è stato colpito da un razzo anticarro nella valle di Alasay, a nord-est della capitale Kabul. Dall’inizio dell’anno sono 61 i soldati occidentali morti in Afghanistan. Le violenze degli insorti afghani sono raddoppiate di intensità negli ultimi due anni nonostante la presenza di 70.000 soldati stranieri. Secondo fonti concordanti, gli afghani ricevono sempre più spesso appoggio dai taleban del Pakistan. In particolare oggi ben otto camion che trasportavano rifornimenti per l’Isaf sono stati dati alle fiamme mentre ancora si trovavano in territorio pachistano, alla periferia di Peshawar, la principale città nel nord-ovest del Pachistan. Altri dieci camion sono stati danneggiati. La maggior parte dei rifornimenti (equipaggiamenti e viveri) destinati ai soldati della Nato e della coalizione internazionale a guida Usa arrivano in Afghanistan passando dal Pakistan, dove però hanno loro basi gruppi di taleban e combattenti di al Qaida.
Antrace, Cristoforo Colombo scagionato: non è il colpevole
Maldive, il primo Paese a impatto ecologico zero
CRISTOFORO Colombo non è colpevole di aver portato l’antrace (la malattia del carbonchio ematico) in America. A scagionarlo dall’accusa (molti scienziati pensavano che gli europei avessero introdotto alcune malattie dal Vecchio continente) ci pensa una nuova ricerca che potrebbe avere ripercussioni anche sugli studi relativi all’estinzione di molti mammiferi. Secondo la ricerca, riferisce Newscientist.com, i batteri della malattia sarebbero arrivati nelle Americhe migliaia di anni prima di Colombo, quando l’uomo della pietra attraversò a piedi lo stretto
LE Maldive si preparano ad una rivoluzione ecologista per diventare il primo Paese al mondo a impatto zero. Secondo quanto ha riportato ieri il domenicale britannico The Observer, Mohamed Nasheed, il presidente della piccola nazione nell’Oceano Indiano si è affidato a due esperti britannici sui cambiamenti climatici, Mark Lynas e Chris Goodall, che hanno studiato una serie di misure in grado di azzerare, o quasi, le emissioni di gas nocivi nell’arcipelago entro il 2020. Il piano include la costruzione di 155 turbine a vento, l'installazione di mezzo chilometro qua-
Maria, ragazza poster di Putin di Bering. I batteri dell’antrace sono molto resistenti e possono vivere per decenni nel suolo, finchè vengono inalati, per esempio, da un pascolo. A quel punto, si moltiplicano fino a uccidere l'animale e ritornare nel suolo in attesa della prossima vittima.
MARIA ha 24 anni, è bella, bionda e ora anche famosa. Maria Sergeyeva è la "ragazza-poster" di Vladimir Putin: milita nel movimento nazionalista russo, recentemente è stata intervistata dal corrispondente di Mosca del Times e la sua popolarità è in crescita an-
che su Internet. Il suo discorso a favore del presidente durante il raduno dei giovani ha fatto il giro della Russia: "Vinceremo la crisi, dobbiamo rilanciare la nostra industria, voglio comprarmi una Volga". Uno spot in piena regola per il governo.
drato di pannelli solari sui tetti delle abitazioni, e la realizzazione di una centrale a biomassa alimentata da gusci di noci di cocco. L’energia rinnovabile servirà ad alimentare non soltanto le case e le industrie ma anche le automobili e le imbarcazioni.
4 Primo piano
Lunedì 16 marzo 2009
I prefetti non faranno controlli sul credito ma li «coordineranno»
La crisi economica
«Abbiamo dato soldi verissimi» Berlusconi ribatte alla Marcegaglia e cerca di smorzare i toni della polemica | IL PROVVEDIMENTO | di ALFONSO NERI e FABIO PEREGO
CERNOBBIO (COMO) – Berlusconi sistema la linea, anche in economia: toni sfumati con Confindustria, cui ricorda comunque che i soldi stanziati «sono verissimi», «assoluta concordanza» con Confcommercio con la promessa che rivedrà gli studi di settore, piena intesa con Cisl e Uil. E anche il sistema bancario va tranquillizzato: i prefetti non faranno controlli sul credito, più blandamente li «coordineranno». Anche Maroni precisa che le prefetture non coordineranno il credito. «Il presidente del Consiglio non ha nessun potere. Ho solo – afferma Berlusconi al Forum di Confcommercio di Cernobbio – il potere di convincere gli altri e siccome sono costituzionalmente incapace di dare ordini, so solo chiedere le cose con cortesia. Metto in campo la mia personale autorevolezza, la mia capacità di farmi concavo se ho delle punte. Per esempio facciamo un nome a caso, Tremonti, – sorride Berlusconi – e di farmi convesso se c'è qualcuno che è un po’ distratto», dice parlando di fronte alla platea di imprenditori e manager, che attendeva anche il ministro dell’Economia, invece assente. E una qualche correzione di rotta il presidente del Consiglio sembra introdurla. «Mettiamoci nei panni delle banche: se devono dare una linea di credito – afferma Berlusconi – ci deve essere una possibilità vicina al 100% che chi riceve i soldi li restituisca». Poi ai giornalisti aggiunge: «Non sono i prefetti che vigileranno sul credito, faranno i coordinatori dei comitati di osservazione di cui faranno parte tutti i protagonisti del mondo del lavoro». Poco prima di sbarcare in elicottero a Villa D’Este sul Lago di Como, Berlusconi è intervenuto telefonicamente al convegno di Rete Italia, che si è svolto a Riva del Garda, e ha chiarito due cose su Confindustria. «Voglio dire a Emma
Marcegaglia che abbiamo dato soldi verissimi per sostenere interi settori industriali, come per esempio l’automobile». Da Cernobbio aggiunge che da Viale dell’Astronomia «non c'è stata alcuna strigliata, ma una forzatura sull'interpretazione di una frase. Ho già parlato con Emma e ci vediamo martedì pomeriggio». Più idilliaco il rapporto con Confcommercio: «consonanza assoluta tra le vostre richieste e le nostre intenzioni – dice Berlusconi al presidente Carlo Sangalli. «Non ci sono problemi, tu mi dici cosa devo fare e io lo faccio», scherza il premier. A partire dalla revisione degli studi di settore, sproporzionati secondo la Confcommercio, soprattutto in questo momento. “Certamente li rivedremo – afferma il premier tra gli applausi - è chiaro che sono cambiate le condizioni, questo è un imperativo categorico». Una sorta di scambio tra studi di settore e aiuto nella lotta all’evasione fiscale è stato proposto a Cernobbio dal segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, cui ha aderito anche il segretario della Uil, Luigi Angeletti. «L'evasione fiscale è un male di cui abbiamo il record in Europa e faremo tutto quello che possiamo perchè diminuisca», commenta Berlusconi, che ringrazia per «il forte e responsabile sostegno al governo» di Cisl e Uil. Commentando la proposta di aumentare l’aliquota Irpef per la fascia di reddito più alta, il premier ha invece detto che un intervento del genere «non farebbe altro che aumentare l’evasione fiscale, mentre è sicuro che bisogna diminuire la pressione sui redditi più bassi». Ma dalla Fiera di Milano il segretario del Pd, Dario Franceschini attacca: «L'Italia è l’unico Paese al mondo – dice – in cui il premier si preoccupa solo di nascondere la crisi o di negarla. Come può reagire una persona che non ha i soldi per fare la spesa e che si sente invece dire 'consumate’?».
Piano casa, verso il decreto Il pacchetto del governo sarà presentato venerdì in Consiglio dei ministri di PAOLA BARBETTI ROMA – E' pronto il pacchetto-casa e «venerdì pensiamo di portarlo al Consiglio dei ministri»: è lo stesso premier Silvio Berlusconi ad annunciarlo, da Cernobbio. Martedì o mercoledì il capo del governo ne parlerà con il presidente della Repubblica, anticipa ancora Berlusconi, e, sempre in settimana, dovrebbe essere in
programma un passaggio con le Regioni per incassare l’ok sul provvedimento. Le parole di Berlusconi, e in particolare l'intenzione di parlare del provvedimento con Napolitano prima del varo, sembrano accreditare la tesi che si tratterà di un decreto legge. Da un lato le grandi opere con il piano da 16,6 miliardi varato dal Cdm due settimane fa, dall’altro via libera alle 'piccolissime opere’, come è definito il piano-casa che il governo si appresta ad approvare: misure di semplificazione e deregulation a tre livelli in campo edilizio in grado di movimentare, nelle intenzioni, tra i 50 e i 60 miliardi di euro. Tre i differenti piani sui quali muove il pacchetto-casa: le modifiche al testo unico in materia edilizia; quelle apportate al Codice dei beni culturali (Codice Urbani) oltre a una legge-cornice che le Regioni dovranno via via adottare, essendo l'urbanistica materia di competenza regionale. VERANDA MA ANCHE DEPENDANCE – In sintesi, il pacchetto prevede la possibilità di ampliamento di abitazioni private nei limiti del 20% dei volumi esistenti, la cosiddetta veranda o la stanza in più. Fino al 20% in più anche per capannoni o edifici non residenziali. Ma nel caso non risulti «materialmente o giuridicamente possibile» la contiguità con l’edificio esi-
stente, semaforo verde per la costruzione di «un corpo edilizio separato, purchè accessorio», sempre entro il 20%: un garage separato quindi, o una dependance. Nel caso di più unità immobiliari, restano comunque in vigore le norme condominiali. I paletti temporali fisserebbero il termine per tutte le istanze al 31 dicembre 2010. ROTTAMAZIONE EDIFICI VECCHI – Prevista inoltre la 'rottamazionè degli edifici ante 1989 grazie a incentivi alla “sostituzione e rinnovamento del patrimonio edilizio esistente mediante demolizione e ricostruzione» di palazzi che abbiano bisogno di essere adeguati agli «odierni standard qualitativi, architettonici, energetici e di sicurezza». In tal caso i volumi potranno accrescersi del 30%, fino al 35% se si ricorre a tecniche di bioedilizia o risparmio energetico. Se si ricostruisce però in aree diverse da quelle originarie, sulle vecchie graverà vincolo di inedificabilità e vi potranno sorgere spazi di verde pubblico. SCONTI FISCALI – Consistenti gli sgravi fiscali in tutti i casi: il dovuto contributo di costruzione si riduce del 20%, fino al 60% se è prima casa del richiedente o parente stretto. Nella rottamazione dei vecchi edifici, 80% del versamento per la parte ampliata, del 20% per la parte ricostruita ed è comunque ridotto del 50% in caso di prima abitazione. Ulteriori sgravi poi in caso di tecniche di bioedilizia. SPARISCE PERMESSO, ARRIVA CERTIFICAZIONE Via libera poi allo sfoltimento burocratico: dovrebbe sparire il permesso di costruire, sostituito dalla certificazione di conformità: una dichiarazione giurata del progettista sulla conformità urbanistica e sanitaria dell’opera. Si amplia l’area di attività edilizia libera da qualsiasi dichiarazione, fino a comprendere opere interrate nei limiti del 20% del fabbricato.
Silvio Berlusconi ieri a Cernobbio
Il segretario del Pd all’attacco sul progetto della maggioranza per l’edilizia
Franceschini: «Proposta demagogica» Nuova sfida al premier sull’election day «Da lì si possono risparmiare 500 milioni» di MARIAELEONORA LESTINGI ROMA - Il segretario del Pd Dario Franceschini dà ragione alla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e rilancia l'election day perché, tra i "soldi veri" chiesti dal numero uno degli industriali al governo, ci sono anche quei 500 milioni che si risparmierebbero decidendo di votare in un'unica tornata elettorale per le europee e le amministrative. Lui stesso, prima dell'assemblea nazionale dei giovani democratici a Fieramilano, ha imbucato una cartolina destinata al premier incominciando la campagna a favore dell'election day. Ma Franceschini ha insistito soprattutto sulla crisi economica: "se le imprese falliscono - ha dichiarato - è un danno per l'economia e per i lavoratori. Il governo, per bocca del ministro Brunetta, ha già risposto alla Marcegaglia di avere già dato soldi veri ma in realtà per far votare gli elettori in due domeniche diverse loro buttano 500 milioni di soldi veri dalla finestra". Nel suo intervento davanti alla platea dei giovani democratici, Franceschini ha ri-
lanciato le proposte a sostegno dei più deboli: "In momenti di crisi chi governa ha il dovere di occuparsi prima di quelli che non ce la fanno - ha sottolineato - ci sono centinaia di migliaia di persone, fra cui molti giovani come voi che già erano svantaggiati e sono passati da un salario basso a zero. Per loro, abbiamo proposto l'assegno di disoccupazione al 60% dell'ultimo stipendio". Il provvedimento, che riguarderebbe chi ha perso il lavoro dal settembre 2008, "costerebbe 5 o 6 miliardi. Ci dicono che non ci sono dopo averli sprecati per Alitalia e per togliere l'Ici ai redditi più alti". Franceschini ha ricordato anche il secondo provvedimento proposto, un'addizionale del 2% di Irpef per i redditi superiori ai 120mila euro all'anno: "Sarebbe una delle due fonti di copertura dei sostegni per i nuovi poveri, l'altro è la reintroduzione immediata delle misure che il governo ha tolto sulla tracciabilità dei pagamenti, perché l'evasione fiscale è sempre un'azione che va contro la comunità in cui si vive, ma ora, in tempo di crisi, quando c'è gente che ha problemi di fame, l'evasione diventa un delitto contro la comunità".
Franceschini ha anche stigmatizzato l'ostentato ottimismo del governo: "la crisi viene presentata da tutti i capi di governo del mondo in tutta la sua realtà. È difficile capire perché l'Italia è l'unico Paese al mondo in cui il premier si preoccupa di nasconderla, chiedendo addirittura a gente che fa fatica ad arrivare a fine mese di spendere e consumare". Il segretario si è scagliato nuovamente contro il "demagogico" piano casa proposto dal premier ed è stato protagonista di un duello a distanza con Berlusconi. Il Cavaliere, intervenendo telefonicamente al convegno di Reteitalia, ha spiegato "siamo al 43% dei consensi e puntiamo ad arrivare al 51%". Lui ha replicato ironicamente: "non so perché sia così umile, io ho un sondaggio qua in tasca secondo il quale il suo partito è già al 51% e alle Europee può arrivare al 92%". Franceschini poi ha spronato i giovani del partito: si deve fare opposizione e far riavvicinare l'elettorato deluso "facendo di più rispetto a quello che non ha funzionato bene". Ha anche raccomandato di non dividersi "in base alla vicinanza a un capo o a un altro del partito, ma solo sulle idee: siate autonomi". I giovani devono alzare la voce "assieme a noi ogni volta che qualcuno cerca di toccare la Costituzione: la prima parte della Carta Costituzionale
non si tocca", ha sottolineato fra gli ap- Dario plausi, concedendo però che è necessario Franceschini dimezzare il numero dei parlamentari per ieri a Milano velocizzare il processo legislativo, "facendo legiferare una sola Camera". In vista delle elezioni europee, Franceschini ha poi sottolineato l'importanza dei temi internazionali: "la crisi ci ha fatto capire che la dimensione europea è quella del nostro futuro, voi, e ancora di più i vostri figli, siete europei e, fatti gli europei ora bisogna fare l'Europa".
Primo piano 5
Lunedì 16 marzo 2009
I nodi della politica
Ma se Idv voterà a favore e Udc contro il Pd non ha ancora sciolto la riserva
Federalismo, il testo torna in Aula Oggi il disegno di legge sarà in discussione alla Camera, molto modificato | TESTAMENTO BIOLOGICO AL SENATO | di ALESSANDRA CHINI
ROMA – Da oggi il federalismo fiscale sarà in discussione in Aula alla Camera. E il disegno di legge che è uscito dalle commissioni Bilancio e Finanze di Montecitorio si presenta molto modificato rispetto a quello approvato da Palazzo Madama, dove tornerà per la terza lettura. Molte delle limaal testo, una LA POLEMICA ture tra tutte la cancellazione dell’aliquota riservata Irpef Brunetta per le Regioni per le spese relative al«C’è già ma le funzioni essenziali, tra l’altro, è bastardo» hanno recepito richieste provenienti CERNOBBIO (COMO) – «Il federalismo dall’opposizione. Ma se l’Idv semlo abbiamo già, ma è bra poter conferun federalismo bamare il voto finale stardo, sprecone, favorevole in compiagnone». Lo affermissione e l’Udc doma il ministro della vrebbe orientarsi Funzione Pubblica, sul no, il Pd non ha Renato Brunetta. ancora sciolto la ri«Un bambino della serva su quello che Val D’Aosta – agsarà il suo atteggiunge Brunetta ingiamento in Aula. tervenendo al forum La decisione verdella Confcommerrà presa in una riucio in svolgimento a nione del gruppo Cernobbio (Como) – riceve dallo Stato cin- che si terrà marteque volte di più di uno dì e molto dipenderà dalla disponibidel vicino Piemonte. lità che il governo Cose simili accadomanifesterà sui nono per Trentino, Boldi che i Democrats zano e così via. Il sud ritengono ancora e la Sardegna hanno una situazione un po’ irrisolti. Tra gli altri la dea parte», ma questa finizione dei Lep (i sperequazione «non livelli essenziali è legata agli statuti delle prestazioni) e speciali, che definila riconduzione anscono solo i perimetri che delle spese 'non delle competenze, Lep' delle Regioni ma è legata alla daballa perequazione o benaggine, alla stuancora, più certezpidità, alla captatio ze sulla 'road map' benevolentiae dello del provvedimenStato centrale nei to. confronti dei governi E determinante regionali». sarà anche l’atteggiamento del governo sulla mozione a prima firma Franceschini che verrà discussa in Aula contestualmente al ddl, che punta a dare respiro ai Comuni chiedendo certezza sui rimborsi delle mancate entrate conseguenti alla cancellazione dell’Ici e lo sblocco di fondi per gli investimenti. Anche se non manca qualche 'mosca bianca’ che vorrebbe che il Pd votasse a favore del provve-
Berlusconi: «No all’eutanasia di Stato» di MANUELA CORRERA
dimento, la scelta si giocherà tra l’astensione e il no. Dal Pd, infatti, pur rilevando i passi in avanti compiuti sul testo, si sottolinea che diverse questioni restano comunque aperte. E d’altra parte, nella valutazione finale non potrà non entrare anche la linea politica dura che il nuovo segretario, Dario Franceschini, sta tenendo nei confronti della maggioranza. Nel frattempo il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, dovrà sciogliere un 'nodo’ importante, rimasto finora irrisolto nel testo: quello delle regioni a statuto speciale e degli strumenti per applicare anche a loro le norme contenute nel ddl. Oggi il ministro vedrà i rappresentanti delle autonomie speciali per provare a mettere a punto un emendamento su quel punto. «Se c'è una condivisione di tutti – avverte il ministro – bene, e ci sarà lo sblocco dei fondi pregressi, altrimenti mi scordo di avere la nonna altoatesina...». Ma il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, met-
te subito i paletti: «Sulla specialità non si cede». Intanto, sull’argomento interviene anche il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, secondo cui «il federalismo fiscale va completato presto e bene, avviando anche la riforma della spesa pubblica e di quella sociale». Lo afferma , aprendo la terza e ultima giornata del Forum sulle vie di uscita dalla crisi organizzato dall’associazione a Cernobbio (Como). Secondo i commercianti, il federalismo fiscale dovrebbe essere improntato sulla «responsabilità nell’esercizio dell’autonomia impositiva e dell’autonomia di spesa, sulla responsabilità in una perequazione tra territori 'fortì e territori 'debolì, non più fondata sulla meccanica registrazione dei livelli storici di spesa, ma sui costi standard per le prestazioni essenziali e, soprattutto, responsabilità nella cooperazione tra tutti i livelli istituzionali per contribuire al contenimento e alla riduzione della pressione fiscale complessiva».
ne vita irreversibile. Una posizione comunque molto distante dallo ROMA – A poche ore dal termine spirito che il Pd vorrebbe invece veper la presentazione degli emenda- dere espresso nella legge e che si menti al ddl sul testamento biolo- riassume tutto nell’emendamento gico per l’Aula del Senato, fissato depositato a firma dei senatori per oggi alle ore 15.00, il presiden- Ignazio Marino e Umberto Veronete del Consiglio Silvio Berlusconi si: nutrizione e idratazione, affertorna a puntare i riflettori sul tema ma l'emendamento, devono essere del fine vita riaffermando una po- oggetto delle Dat (l'attuale ddl afsizione netta: «Non saremo mai ferma il contrario). Ovvero: il sogd’accordo con chi crede nell’euta- getto deve poter scegliere liberanasia di Stato». Un richiamo ad mente se sottoporvisi o meno. Un confronto al quale il una posizione univoca Pdl, assicura il sottosenel Pdl, pur nella gagretario al Welfare Euranzia di quella libertà genia Roccella, si predi coscienza che sui tesenterà compatto. mi etici è condizione - DDL APPRODA IN imprescindibile. AULA: Oggi alle 15 Ferma la posizione scade il termine per la del premier: «Noi – ha presentazione degli detto – siamo per la viemendamenti per ta, siamo contro l’eutal’Aula del Senato, dove nasia e siamo convinti il ddl approderà il 18 che il vuoto normativo marzo. Il 18 e 19 marzo rispetto al tema del fiè prevista la discussione vita non può essere ne generale del provlasciato all’interpretavedimento, mentre da zione della magistramartedì 24 marzo tura, ma deve essere prenderanno il via le colmato da una legvotazioni in Aula. ge». Una legge, quella PDL COMPATTO: Il sulle Dichiarazioni Dorina Bianchi Pdl serra le fila. Nel anticipate di trattamento (Dat), che approderà all’Au- partito, afferma Roccella, «non c'è la di palazzo Madama il 18 marzo. incertezza di posizioni ed in Aula ci Il confronto si preannuncia serra- sarà compattezza rispetto ai punti to e sarà battaglia soprattutto sui fondamentali. Quando si parla di nodi più spinosi, a partire dalla fa- libertà di coscienza si dice qualcosa coltà del soggetto di decidere o me- di ovvio e che, trattandosi di temi no, nell’ambito delle Dat, sui trat- etici, va riconosciuta; non si tratta tamenti di nutrizione e idratazione però – sottolinea – di 'anarchia etiartificiale. Su questo punto le posi- cà, e questo perchè il Pdl ha una pozioni degli schieramenti restano sizione in merito definita e non granitiche ed il confronto avverrà 'prevalentè come per il Pd’'. È “ova 'colpi’ di emendamenti in Aula. E vio – incalza il relatore del ddl Rafproprio agli emendamenti, in en- faele Calabrò – che in Aula varrà la trambi i poli, si lavora febbrilmen- libertà di coscienza, ma il Pdl ha te in queste ore. Trovare una me- una linea definita ed alcuni princidiazione sarà molto difficile, anche pi, come il no all’apertura all’eutase nel Pdl spunta l’ipotesi di un nasia, sono alla base della coalizioemendamento che potrebbe preve- ne». Un centinaio, ha annunciato dere lo stop alla nutrizione e idra- la capogruppo Pd in commissione tazione in casi estremi, come la Sanità Dorina Bianchi, gli emencondizione di non assimilazione damenti che saranno presentati nel paziente in una situazione di fi- dai membri della commissione.
Berlusconi promette nuovamente la creazione di un dicastero da affidare alla Brambilla
«Turismo, entro un mese il ministero» An irritata: «No a decisioni prese dall’alto» La Russa: «Ne parleremo nelle sedi opportune» di LUCA MASOTTO ROMA - L'idea non è nuova ma il rinnovato annuncio del premier a rimettere in piedi il dicastero del Turismo ha sollevato una seppure velata irritazione da parte dei suoi alleati. "Il ministero verrà fatto nel giro di un mese" ha dichiarato il premier Silvio Berlusconi da Cernobbio facendo chiaramente intendere che sarà affidata al sottosegretario con delega Michela Vittoria Brambilla, la titolarità del futuro dicastero. "Sapete che ira di Dio è la signora, una che non molla" ha aggiunto con una punta di ironia il premier incalzato a più riprese proprio dalla deputata forzista sulla necessità di ripristinare il ministero. "È un'ulteriore conferma della volontà di questo Governo di dare finalmente vita ad
una politica nazionale del settore, realizzando quella 'programmazione di sistema' che altri Paesi hanno già da tempo attuato" è stata la reazione della Brambilla, che non ha nascosto la propria soddisfazione per la nuova apertura del premier. Parlando di "svolta", l'ex presidente degli imprenditori under-40 della Confcommercio che nel novembre del 2006 fondò i Circoli della Libertà, ne ha approfittato per snocciolare una serie di numeri palesando i rischi del settore se non si interviene in tempi rapidi. "Quattro miliardi di fatturato in meno nel 2008 e decremento dell'occupazione di circa 40 lavoratori. dal ministero arriverà la spinta per uscire dal trend negativo" ha aggiunto ricordando che nel 2010 saranno un miliardo i turisti in giro per il mondo.
Al di là delle divisioni sulla possibile efficacia del ministero (per la Fiavet è "indispensabile" mentre per Federturismo-Confindustria "non risolve i problemi"), la scelta del premier di allargare il numero dei dicasteri e di consegnare il ruolo di ministro alla Brambilla ha sollevato le resistenze di An, che ancora una volta si sente tenuto fuori dalla scelta delle nomine: "Mi sono sempre raccomandato: discutiamo di più, non facciamo cadere le decisioni dall'alto, ne parleremo in sedi opportune" ha sottolineato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa ricordando che il premier ha sempre detto di non volere aumentare il governo rispetto alla cifra attuale. "E c'é stato chi ha avuto da ridire sulla nomina di Brambilla. Ci sono anche altri, del resto, che aspirano ad una promozione: Urso, Castelli, Fazio... " è stata la frecciatina di La Russa pur smentendo che un nuovo ministro in quota Forza Italia possa rischiare di rialimentare le tensioni ("La verità è che ogni volta che le cose procedono, arriva una accelerazione
che rischia di creare problemi che spesso arrivano da strumentalizzazioni esterne"). Non è comunque escluso che la scelta di Brambilla possa diventare un caso all'interno della maggioranza. "Per lei una promozione può essere solo a ministro... a meno che - ha dichiarato La Russa con piglio ironico - non si pensi di nominarla vice-premier... Per gli altri tre una promozione può essere anche quella a viceministri".
Michela Vittoria Brambilla
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Lunedì 16 marzo 2009
LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò TELEFONO E FAX: 0965 / 621036 e-mail: toniconc@libero.it RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI
Reversibilità, più diritti per i figli inabili Precisazione dell’Inps sulle nuove regole di SERGIO D’ONOFRIO Roma (AGA) - Se svolgono un'attività lavorativa limitata con finalità terapeutiche i figli inabili maggiorenni non perdono la pensione di reversibilità. Le possibilità di cumulare l'assegno con un reddito di lavoro sono diventate più ampie, grazie ai nuovi criteri introdotti dalla legge 31/2008. Sull'argomento si è pronunciato anche l'Inps, che con la circolare n.15/2009 ha fatto il punto sulle condizioni che rendono possibile la convivenza dei due benefici. REQUISITI PER LA PENSIONE - Viene ricordato anzitutto che il figlio ha diritto alla pensione di reversibilità se al momento della morte del genitore risulta completamente inabile e a suo completo carico. Il primo requisito (inabilità assoluta al lavoro) viene soddisfatto anche se lo stato di grave invalidità è stato riconosciuto al figlio nel periodo che va dalla morte del genitore al compimento della maggiore età. Per quanto riguarda invece la prova che l'inabile era effettivamente a carico del genitore deceduto si rende necessaria una distinzione. Se all'epoca c'era convivenza non sorge alcun problema nel senso che il figlio maggiorenne inabile conserva il diritto alla pensione di reversibilità, purchè abbia redditi che non superano un certo tetto (14.667 euro nel 2008). Mentre se non c'era convivenza l'Inps ha l'obbligo di accertare, tenendo conto dei redditi di entrambi, che in effetti il genitore deceduto provvedeva in modo continuativo e in misura rilevante al mantenimento del figlio inabile. ATTIVITA' LAVORATIVA - La condizione di grave invalidità non esclude lo svolgimento di un'attività lavorativa. E laddove si rende possibile viene fortemente incoraggiata dalle leggi vigenti, in quanto concorre in modo determinate a realizzare l'integrazione sociale del portatore di handicap. In seguito alle modifiche introdotte dalla legge 31/2008, il diritto alla pensione di reversibilità non viene meno se l'inabile risulta occupato con un orario non superiore alle 25 ore
Riscatto della laurea
Ho 35 anni e sono laureato da 7. Lavoro a tempo determinato con una buona retribuzione e quanto prima dovrei essere assunto a tempo indeterminato. Mi conviene riscattare i 5 anni di studi universitari? Grazie e complimenti al Quotidiano per l'iniziativa di natura previdenziale. E. COSENTINO - LAURIA La convenienza del riscatto della laurea è un fatto soggettivo, che richiede attenta valutazione di tanti elementi. Certamente, da gennaio 2008 è divenuto molto più conveniente, anche perché può essere pagato in 120 rate mensili senza interessi. Conviene presentare domanda prima possibile, perchè con l'aumento degli anni di età e delle retribuzioni, il costo diviene più pesante.
Trattamento minimo
Mio padre, 72 anni, ha una pensione Enasarco di scarsa entità. Vorrei sapere se può essere integrata al trattamento minimo. V. LAURINO - TITO La risposta è positiva se si tratta di una pensione che ha decorrenza anteriore al 1° ottobre 1998. In tal caso i redditi non devono essere superiori a 2 volte il trattamento minimo annuo INPS (per il 2009, euro 11.913,20). Se la pensione ha decorrenza suc-
Fondi pensione: meno vincoli alla portabilità La possibilità per il lavoratore di passare da un fondo pensione all'altro è garantita dal cosiddetto diritto alla portabilità. Il decreto legislativo 252/ 2005 sulla previdenza integrativa pone tuttavia un paletto, visto che il trasferimento della posizione maturata è subordinato a una permanenza minima di due anni. Vediamo come opera di fatto questa limitazione e in quali casi può essere attenuata tenendo conto delle ultime indicazioni fornite dalla Covip(commissione di vigilanza sui fondi pensione ). CAMBIO DI ATTIVITA' - In questo caso il lavoratore non ha problemi di sorta in quanto può trasferire da subito, e senza alcun onere a suo carico, la propria posizione al fondo pensione previsto dal nuovo inquadramento. Così, se un metalmeccanico si rioccupa in un'azienda del settore chimico quanto è stato maturato fino a quel momento passerà dal Fondo Cometa al Fonchim. Può accadere che il cambio di attività comporti la perdita dei requisiti nel fondo dove il lavoratore era iscritto. In questo caso se non è stata riscattata integralmente la quota maturata si deve indicare al nuovo datore di lavoro la forma di previdenza complementare alla quale si vuole aderire. La scelta va effettuata entro sei mesi, trascorsi i quali il Tfr maturato dal giorno della nuova assunzione alla settimana presso le cooperative sociali, i laboratori protetti e le aziende che assumono attraverso il collocamento obbligatorio. È necessario però che l'attività svolta dall'inabile, in caso di attività svolta presso una cooperativa sociale, abbia una funzione terapeutica che dovrà essere attestata dai centri di riabilitazione o dai centri per l'impie-
cessiva alla data indicata, l'integrazione spetta solo sulla pensione INPS della gestione commercianti, con lo stesso limite di reddito. Si tiene conto di tutti i redditi, con esclusione di quelli della casa di abitazione e di arretrati soggetti a tassazione separata. Se il pensionato è coniugato, il limite di reddito sale a 23.826,40.
Quando andare in pensione?
Ho 55 anni e sono impiegato da molti anni in una ditta privata. Ho cominciato a lavorare nel marzo del 1976 ed i versamenti Inps sono in regola. Quando potrò andare in pensione? B. PONZIO - SENISE Allo stato attuale dovrà raggiungere i 40 anni di contributi. Oppure quota “97”, costituita da un'età minima di 61 anni e da 36 anni di contributi.
Preoccupazione per il futuro
Sono attualmente un lavoratore dipendente con comples-
sivi 35 anni e 31 settimane alla fine del 2008. Una parte dei contributi descritti sono stati versati, però, come lavoratore autonomo iscritto alla gestione separata Inps (da gennaio 1996 a novembre 2006). Sono nato il 18 dicembre del 1950. Quando potrò andare in pensione? Ho preoccupazione per il futuro e non vedo l'ora di assicurarmi un trattamento pensionistico. P. CATOGGIO MONTEMURRO Quando avrà accumulato complessivamente 40 anni di contributi, ricorrendo alla totalizzazione.
Lavoro in Argentina
Ho un fratello, trasferitosi nel 1998 in Argentina, per stare vicino alla figlia, sposatasi con un cittadino di quel Paese. Mi ha scritto chiedendo di informarmi su quanto segue: “Ho 15 anni di contributi italiani per lavoro agricolo e servizio militare. Da alcuni anni vivo in Argentina dove pago regolarmente i contributi per attività di lavoro di-
verrà destinato al fondo di categoria o in mancanza di questo al fondo complementare gestito dall'Inps(Fondinps). È esclusa la possibilità di mantenere il Tfr come liquidazione ,in quanto l'opzione fatta a suo tempo a favore della previdenza integrativa è irreversibile. DOPPIA POSIZIONE - Il limite minimo dei due anni( ridotto a un anno per Fondinps) resta se il lavoratore decide di trasferire la propria posizione a un fondo ritenuto più conveniente. Ciò non impedirà tuttavia allo stesso di aderire contemporaneamente a un fondo aperto sulla base di accordi collettivi aziendali. In questo caso però il trasferimento potrà riguardare solo i flussi contributivi futuri (quote del Tfr comprese) e non la posizione maturata in precedenza nel fondo negoziale, presso il quale il lavoratore potrà continuare ad essere iscritto. La Covip ha chiarito che lo sdoppiamento della posizione ( maturata e da maturare )non costituisce una deroga al limite dei due anni previsto dalla normativa vigente. Si riconosce tuttavia la possibilità di destinare i conferimenti futuri a una diversa forma di previdenza complementare. Fermo restando che questa potrà recepire quanto è stato maturato nel fondo negoziale originario solo dopo che sia trascorso il biennio di permanenza minima. go che hanno rilasciato il nulla osta per l'assunzione del disabile. L'Inps ha inoltre precisato che per le pensioni riconosciute in seguito a decessi dei genitori avvenuti prima del 31 dicembre 2007, l'inabile continuerà a percepire l'assegno anche se lavora per più di 25 ore alla settimana.
pendente. Mi conviene fare versamenti volontari in Italia per arrivare alla pensione "minima"? Come si calcolano i contributi versati all'estero?” B. FIORE - POTENZA Non può fare quanto espone. Ai fini del diritto alla pensione di vecchiaia (20 anni) valgono anche i contributi argentini.
misura del 15%. Inoltre suo fratello non dovrebbe essere titolare di pensione (quella di invalido civile e l'indennità di accompagnamento non vengono tenute in conto) ed infine, come lei dichiara, deve essere stato a carico del familiare deceduto. Mi pare che esistano, nel caso in esame, tutti i requisiti voluti dalla legge.
Invalido civile
Casalinga e assegno sociale
Ho un fratello invalido civile al 100% e percettore anche di un assegno di accompagnamento. Lo assiste una mia sorella vedova, ex insegnante pensionata INPDAP (pensione diretta e di reversibilità). Se, per ipotesi, venisse a mancare mia sorella, avrebbe diritto alla pensione di reversibilità, quale persona inabile ed a suo carico? B. F. - MATERA La risposta è positiva, ma con la presenza di alcune condizioni. La pensione ai superstiti può essere concessa ai fratelli in mancanza di coniuge, figli e genitori, nella
Mia moglie è sempre stata casalinga. Nel prossimo novembre 2009 compirà 65 anni. Avrà diritto all'assegno sociale dal dicembre successivo? Mi complimento per questa utile rubrica del QUOTIDIANO, G. BASSO - MELFI Perché sua moglie possa ottenere l'assegno sociale che, per il corrente anno 2009, è pari a 409,05 euro mensili, occorre che soddisfi i seguenti requisiti: a) almeno 65 anni di età; b) un reddito limitato, che per le persone sole è stato determinato in
AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA - risponde Antonino NICOLO' PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI', DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965 / 818768 OPPURE INVIARE UN FAX ALLO 0965 /817686
Indennità di malattia più alte per i collaboratori Adeguamento Istat al costo della vita anche per le indennità di malattia dei collaboratori .Con la circolare 36/2009 l'Inps comunica i nuovi valori e ricorda che ne possono beneficiare coloro che nei 12 mesi precedenti all'inizio della malattia hanno versato almeno 3 mesi di contributi alla gestione separata. L'indennità spetta per le degenze ospedaliere e i ricoveri in day hospital se si dimostra che la durata dei controlli non ha consentito lo svolgimento dell'attività lavorativa. Dal 2007 la copertura economica è garantita in misura ridotta anche per le malattie curabili in casa per le quali valgono le regole stabilite per i lavoratori dipendenti. Il certificato del medico curante va recapitato entro due giorni dal rilascio personalmente o a mezzo raccomandata sia al datore di lavoro che all'Inps. Chi non rispetta il termine senza un giustificato motivo perde l'indennità per le giornate di ritardo. Per consentire eventuali visite di controllo, i lavoratori ammalati dovranno essere reperibili presso il proprio domicilio alle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 tutti i giorni, compresi i festivi. I NUOVI IMPORTI Contributi versati Indennità giornaliera Negli ultimi 12 mesi* Degenza ospedaliera Malattia a domicilio Da 3 a 4 mesi 20,06 10,03 Da 5 a 8 mesi 30,08 15,08 Da 9 a 12 mesi 40,11 20,06 I 12 mesi si computano a ritroso partendo dalla data di inizio della malattia euro 5.317,65 e per le persone coniugate in euro 10.635,00.
La pensione per le donne
Quando si parla con amici o parenti di contribuzione minima per la pensione di vecchiaia delle donne, si indicano sempre 20 anni con 60 anni di età. Io ero rimasto all'informazione ricevuta anni fa per mia moglie: cioè, chi aveva superato i 15 anni al 31/12/92, riforma Amato se non erro, erano sufficienti i 15 anni. E' cambiato qualcosa in tal senso? Mi può rassicurare? Mia moglie è nata a settembre 1949. P. FERRARA - NUOVA SIRI Non si preoccupi per quello che sente dire. L'aumento del requisito contributivo minimo a 20 anni è attualmente in vigore ma non si applica a chi aveva già maturato i 15 anni alla data del 31 dicembre
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Lunedì 16 marzo 2009
PRIMA IL SOLE POI IL FREDDO E LA NEVE Nubi sparse lunedì, con spazi soleggiati ma anche qualche isolato e breve rovescio. Bel tempo martedì e mercoledì. Graduale peggioramento da giovedì pomeriggio. Da venerdì a domenica tempo freddo ed instabile. Sabato possibile neve oltre gli 800m. LE OSSERVAZIONI sui livelli di emissione globale di gas serra rendono sempre più probabili i peggiori scenari tra quelli ipotizzati dall'Onu. Queste in sintesi le conclusioni del Congresso Internazionale sul Cambiamento Climatico che si è svolto a Copenaghen dal 10 al 12 marzo e che ha visto il contributo di 1600 esperti provenienti da più di 70 Paesi. A due anni dall'ultimo rapporto, gli scienziati hanno prodotto un documento riassumibile in sei punti fondamentali. Nel primo si evidenzia un andamento tale da far ipotizzare un accresciuto rischio, per il futuro, di cambiamenti climatici bruschi e irreversibili. Inoltre, si sottolinea nel secondo, le società, soprattutto le più povere, si dimostrano molto vulnerabili alle variazioni del clima, anche dove queste abbiano livelli molto bassi. Quindi il terzo messaggio evidenzia la necessità di azioni di mitigazione rapide, intense, efficaci e coordinate a livello globale e regionale. I cambiamenti climatici, afferma il quarto messaggio, avranno (e hanno già oggi) effetti diversi in diverse aree del Pianeta e le strategie di adattamento e mitigazione ne dovranno necessariamente tener conto. Secondo gli scienziati, poi, gli strumenti per fronteggiare efficacemente il Global Warming ci sono già. Sono di carattere economico, tecnologico, comportamentale, gestionale, ma devono essere energicamente e ampiamente sostenuti per raggiungere lo scopo di decarbonizzare le economie. Il messaggio conclusivo sottolinea infine la necessità di ridurre l'inerzia e l'apatia dei sistemi socio-economici. Temperature leggermente superiori alla media in questi ultimi giorni. Anche la Basilicata infatti ha beneficiato di un vasto campo d'alta pressione esteso su tutta l'Europa Occidentale e che oggi posizionerà i suoi massimi tra la Normandia, il Benelux ed il Canale della Manica. 15 gradi ieri a Potenza, 16 a Matera. Punte di 18-19 gradi sono state raggiunte nel Senisese e Lavellese. Niente a che vedere certo con i 28 gradi fatti segnare a più riprese nello scorso weekend tra Spagna, Portogallo e Francia Occidentale. La prima parte della settimana non farà registrare particolari “scossoni”. Oggi, una modesta perturbazione in discesa dal Triveneto porterà qualche nuvola irregolare tra la mattinata ed il pomeriggio accompagnata da isolati e brevi rovesci. Poi, tra martedì e giovedì mattina, un promontorio anticiclonico garantirà tempo stabile e soleggiato. Dalla sera di giovedì e ancor più da venerdì, l'alta pressione ruoterà il suo asse verso la Scandinavia e la Russia Europea. Ciò permetterà a correnti freddi ed instabili di raggiungere l'Adriatico ed il Sud Italia. Tornerà il freddo quindi e, probabilmente, anche la neve a quote collinari. Seguire comunque gli aggiornamenti. Lunedì: Nuvole sparse in mattinata sulla Basilicata ma con ampi spazi soleggiati. Tra il pomeriggio e la prima parte della sera, però, sarà possibile qualche locale e breve precipitazione, anche carattere di rovescio. In serata si andrà poi verso un generale e definitivo miglioramento. Temperature stazionarie o in lieve diminuzione, venti moderati da Nord/Nordest, mari da poco mossi a mossi. Martedì: Bella giornata di sole su tutta la Basilicata. Un modesto promontorio d'alta pressione garantirà infatti dal mattino a sera cieli sgombri da nubi su tutto il territorio. Qualche addensamento nelle primissime ore del giorno solo sul Metapontino ma in rapido dissolvimento. Temperature minime in diminuzione, massime stazionarie; venti deboli settentrionali, mari sempre poco mossi. Mercoledì: Persisteranno condizioni di tempo stabile. La mattinata sarà soleggiata su tutta la Basilicata. Tra il pomeriggio e la sera qualche nube scivolerà lungo l'Appennino e sull'area del Vulture ma senza produrre fenomeni. Innocui addensamenti stratiformi compariranno in nottata sul Lagonegrese. Temperature in leggero aumento, venti deboli settentrionali, mari quasi calmi. Giovedì: Ampi spazi soleggiati in mattinata sull'intera regione. Dal pomeriggio graduale aumento della nuvolosità a partire dal Vulture e alto Bradano ma inizialmente senza fenomeni. In serata prime deboli precipitazioni sull'Appennino e sul settore orientale. Tempo asciutto fino a sera sul Tirreno e Pollino. Temperature in calo dal pomeriggio, venti settentrionali in rinforzo, mari mossi. Venerdì: Nuvolosità irregolare nella prima parte del giorno con fenomeni deboli solo sul settore orientale e sul Vulture. Nuvolosità parziale sul Metapontino e costa jonica con qualche spazio soleggiato. Tra il pomeriggio e la sera generale peggioramento con piogge sparse anche a carattere di rovescio. Deboli nevicate in montagna oltre i 1200 metri. Temperature in calo e venti di Grecale. Sabato: Sull'Adriatico e sulle regioni meridionali giungerà aria via via più fredda. Ciò andrà ad accentuare le condizioni di instabilità già presenti. Piogge e rovesci sparsi interesseranno tutta la Basilicata. La neve potrebbe cadere fino a quote collinari, già dai 600-800 metri in su. Temperature come detto in ulteriore diminuzione, venti sostenuti da Nordest e mari da mossi a molto mossi. Domenica: Ancora tempo variabile sulla Basilicata. Addensamenti irregolari potranno ancora dar vita a rovesci sparsi, più probabili sull'area bradanica, Vulture ed Appennino. Farà ancora freddo con la neve che potrà cadere oltre gli 800-1000 metri. Troppe ore mancano al prossimo fine settimana per cui sarà opportuno seguire gli aggiornamenti nello spazio “Weekend” del venerdì. Giuseppe Pomarico
FARMACI: FUNZIONA LA DISTRIBUZIONE DIRETTA? Nella sanità pubblica l'interesse degli utenti si persegue con il contenimento dei costi solo a condizione che tale risparmio non avvenga alle spalle dei cittadini. Enorme è la mole di reclami che giungono da tutta Italia circa le inefficienze della distribuzione diretta effettuata dalle AL per cui è estremamente urgente mobilitare l'opinione pubblica e soprattutto coloro che hanno responsabilità di Governo perchè si semplifichi l'esistenza di quei consumatori che, in quanto malati, appartengono a fasce particolarmente deboli della popolazione. Ecco le principali problematiche e aspettative percepite dal consumatore in merito alla distribuzione presso le DAL di farmaci, presidi medici e chirurgici, prodotti per patologie rare, materiale per diagnosi e cura del diabete.
-Occorre costruire una sinergia tra farmacie e sistema sanitario regionale che stabilisca percorsi certi e controllabili al fine di evitare un uso inappropriato del farmaco, che resta e deve rimanere un'opportunità per la salute del cittadino. -Semplificare il sistema di distribuzione di alcuni farmaci sperimentali, per una migliore fruibilità per i pazienti e risparmio in termini economici. -Tutelare clinicamente il paziente con la garanzia di continuità terapeutica ospedale-territorio. La convenienza non deve essere solo rappresentata dal risparmio per il Servizio Sanitario Regionale, ma deve essere valutata come sintesi tra contenimento dei costi e miglioramento del processo assistenziale, sia in termini di efficienza (leggasi anche fruibilità,
gradimento ed oneri per il paziente) sia in termini di qualità effettiva e percepita dal paziente stesso. Alcune regioni hanno definito accordi distributivi con le farmacie pubbliche e private territoriali, migliorando l'accessibilità dei pazienti ai farmaci in questione. In altre regioni, invece, è stata disposta la distribuzione diretta esclusivamente presso i presidi ospedalieri ed i distretti sanitari delle. In quest'ultimo caso, pur a fronte di risparmi sensibilmente maggiori, non solo si generano disagi significativi per i pazienti (che sono in prevalenza quelli affetti da patologie severe e invalidanti e rappresentano una parte particolarmente fragile della popolazione) ma si scaricano sugli stessi pazienti costi non trascurabili, sia diretti non sanitari (spese di trasporto, accompagnatori, etc.) sia indiretti (assenze dal lavoro, etc.).
ANTITRUST: BENE LE MULTE A TIM E VODAFONE
AMBIENTE: ARRESTO PER CHI LASCIA UN PEZZO DI PLASTICA SUL TERRENO
L' Autorità Antitrust ha deciso di multare Tim e Vodafon per pratiche commerciali scorrette. Questo è un importante segnale per la tutela dei diritti dei consumatori. I due maggiori operatori di telefonia mobile sono rei di aver modificato unilateralmente i piani tariffari di migliaia di utenti, senza fornire loro un'informazione corretta e trasparente. Casi come questi evidenziano la sempre maggiore necessità di uno strumento di azione risarcitola collettiva come la "class-action" che permetterebbe ai cittadini di difendersi dal potere troppo spesso incontrastato delle grandi. E' però necessario alzare il tetto delle sanzioni in relazione al fatturato delle aziende, altrimenti l'effetto deterrente della multa sarà praticamente nullo. Infatti, dato l'enorme guadagno che si cela dietro le pratiche commerciali scorrette, il rischio è che le multe " convengano" agli operatori sleali e che gli unici a rimetterci davvero siano gli utenti.
E' veramente inconcepibile che sia condannato a tre mesi di galera chi lascia un pezzo di plastica o di metallo sul terreno. E' quanto stabilisce l'ordinanza del Ministero della Salute, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 17 gennaio scorso. Un'enorme astrusità rispetto alle pene o sanzioni previste per reati ben più gravi. L'ordinanza punisce con l'art.650 del Codice penale "chiunque mette o abbandona esche avvelenate che possano nuocere all'incolumità delle persone, degli animali e dell'ambiente, compresi vetri, plastiche e metalli". L'ordinanza ha chiaramente lo scopo primario di proteggere la fauna dai bocconi avvelenati, ma presa alla lettera potrebbe sottoporre un qualunque cittadino all'arresto fino a tre mesi, previsto dall'art. 650 del Codice penale, per aver violato l'ordinanza stessa soltanto per aver lasciato sul terreno un pezzo di plastica o una lattina di bibita, che notoriamente non vengono mangiati dagli animali.
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Lunedì 16 marzo 2009
24 ore in Basilicata
I cittadini continuano a segnalare disagi nel Marmo Platano: un’area difficile da raggiungere
Quelle infrastrutture inesistenti I NODI DA SCIOGLIERE
In autunno i lavori per il consolidamento del ponte di Pietra Stretta
La strada provinciale 51
La Nerico - Muro Lucano
Lo svincolo di Muro Lucano
Ponte di Picerno
E' chiusa al transito da circa un anno e dei lavori nemmeno l'ombra. Si tratta dell'unica alternativa per imboccare l'A3 in caso di chiusura della Sp 94.
Tra cavilli burocratici e contenziosi la Nerico-Muro è attesa da un quarto di secolo, anche se priva degli svincoli muresi di accesso, quindi “impraticabile”.
Probabilmente già tra tre mesi sarà possibile usufruire della tratta “Muro-Baragiano”, ma si tratta di un beneficio di pochi chilometri.
Il più grosso disagio, non solo per l’area del Marmo Platano, è la situazione del Ponte di Picerno, ora aperto ma a senso unico alternato.
Sono i cittadini a segnalare i tanti disagi che vivono ogni giorno. La viabilità del Marmo-Platano, infatti, rappresenta un grosso problema peggiorato con la chiusura del Ponte di Picerno. Segnaletica inadeguata, strade chiuse, percorsi alternativi che costringono a giri spaventosi. E, ultimamente, anche il raccordo Sicignano - Potenza rappresenta un problema: venerdì l’ultimo fatale incidente. BALVANO - L'area del Marmo Platano “frenata” dal gap infrastrutturale. Il caso della “Nerico-Muro Baragiano” ne è un emblema. Viabilità in “caos” in una zona con non pochi problemi viari che, negli ultimi tempi, si ripercuotono su tutti i comuni dell'area. Dopo l'apertura a senso unico alterno del Ponte di Picerno, la frana sulla Sp 83 e la chiusura della Sp 51 tra Balvano e Vietri, il Marmo Platano sembra non prendere pace. Ma è la questione dello svincolo autostradale di accesso a Balvano, sul raccordo autostradale in direzione Potenza, a tener banco proprio in questi giorni. È di ieri l'annuncio dell'assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio: «i lavori per il consolidamento del Ponte di Pietra Stretta, all'altezza di Balvano sul raccordo autostradale Sicignano-Potenza, potrebbero partire in autunno». Sei milioni di euro è la somma destinata alla mes-
sa in sicurezza di alcuni viadotti lucani. Servirà in gran parte proprio al consolidamento del viadotto di “Pietra Stretta”, attualmente aperto al traffico, con una sola carreggiata in direzione Sicignano, con il doppio senso di circolazione. L'Anas dal canto suo si è impegnata a ultimare la progettazione dei lavori di consolidamento già entro il prossimo mese per avviare l'appalto a luglio. Probabilmente i lavori partiranno nel mese di ottobre. In un incontro promosso dall'Api (Associazione piccole e medi Imprese di Potenza) che si è tenuto sabato mattina alla presenza dell'assessore Loguercio, nonché dei primi cittadini di Balvano (Di Carlo) e Vietri (Pitta) si è discusso della questione “uscita di Balvano sullo svincolo autostradale in direzione Sicignano-Potenza”. In pratica la rampa di uscita attualmente non è facilmente visibile. Una situazione che disorienta quanti percorrono il tratto,
Accanto il punto del raccordo considerato a rischio
costretti poi a proseguire per Picerno sino alla rotatoria di Perolla per poi immettersi nuovamente in autostrada. Molti mezzi però imboccano l'uscita anche contromano. I primi cittadini di Balvano e Vietri hanno chiesto all'assessore Loguercio di «costruire una rampa di accesso a pochi metri prima. Un tratto che sarebbe utile a tutto il Marmo Platano». Nei prossimi giorni l'assessore Loguercio con il capo compartimento Anas della Basilicata Michele Franzese giungeranno sul posto per approntare soluzioni idonee in tempi celeri. Angela Scelzo
La grande incompiuta IL SUO completamento si aspetta dal 1980, da quando cioè, dopo il terremoto del 1980, lo Stato italiano decise che era ora di intervenire anche sulle infrastrutture. Le aree colpite dal sisma dovevano uscire - grazie alla legge 219 - dal loro stato di isolamento e dovevano svilupparsi. Nacque allora l’idea di quell’arteria viaria. Lunga circa 33 km la Nerico Baragiano fu affidata dal ministero alle Infra-
strutture all'Icla (un’associazione temporanea di impresa) per l'importo di 108 miliardi di lire. Solo nel 2003 si giunse alla nomina del Commissario ad acta con la conseguente suddivisione in lotti. “Ricostruzione e sviluppo” erano le due prerogative della legge 219. Oggi però l'obiettivo di risollevare i comuni del Marmo Platano dalla loro perifericità stenta a essere raggiunto. an. sc.
Sulla Sp 51 al momento nessun intervento è previsto. L’arteria viaria è chiusa già da un anno
A Balvano due contrade isolate e percorsi “scoraggianti”
Costantino Di Carlo
BALVANO - E' chiusa al transito da circa un anno e dei lavori sulla Sp 51 nemmeno l'ombra. Nessuna novità in arrivo per l'arteria che rappresenta l'unica alternativa per imboccare dal centro balvanese l'A3 in caso di chiusura della Sp 94, la strada a scorrimento veloce che collega Balvano a Baragiano. Da tempo a Balvano sono due le contrade isolate, località Tusciano e contrada Rotonda. C'è chi lamenta “percorsi farraginosi” quotidiani per raggiungere il proprio posto di lavoro. Penalizzate anche molte aziende agricole dall'area. Il primo cittadino Costantino Di
Carlo ha più volte sollecitato l'assessore provinciale alla viabilità Pasquale Robortella per accelerare l'iter dei lavori. Ma sino ad ora la Sp 51 sembrerebbe ancora nel dimenticatoio. Si spera però non per molto. «Dopo l'investimento post sisma in viabilità - ha detto Di Carlo - sono state dimenticate le arterie secondarie, le cosiddette ex provinciali. Oltre alle promesse dei lavori da iniziare immediatamente, da mesi nulla è stato fatto. È una situazione che Balvano stenta a sostenere se si aggiunge l'incompleta Nerico-Baragiano e la chiusura dello svincolo autostradale in direzione BalvanoPotenza. Balvano è un paese com-
pletamente isolato». Non usa mezzi termini il sindaco Di Carlo e va dritto al nocciolo della questione. «La Provincia comprende ben 100 comuni - prosegue - e mi auguro che non si vada a risanare solo situazioni in quei territori dove l'assessore di turno viene eletto. Forse si vuole misurare il limite di tollerabilità della comunità di Balvano. Intanto nei prossimi giorni chiederò un incontro col presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello per capire la questione e individuare anche la tempistica utile al fine di limare il più possibile i disagi per Balvano». ang. scel.
Muro Lucano Le attese e il futuro MURO LUCANO - La “Nerico-Muro-Baragiano” fa passi in avanti. O meglio, si arricchisce di qualche chilometro in più. Al via i lavori dello svincolo murese. Così l'area industriale di Baragiano e località San Domenico saranno ben presto collegate. Predisposto nei giorni scorsi anche il tracciato. Una boccata di ossigeno per Muro Lucano, ma non per i comuni limitrofi. Probabilmente già tra tre mesi sarà possibile usufruire della tratta “Muro-Baragiano”. Un vantaggio in pratica solo di pochi chilometri. Nel Marmo Platano si attende però ancora l'apertura dell'intero tratto “NericoMuro-Baragiano” realizzata da decenni e mai aperta al transito. Tra cavilli burocratici e contenziosi vari la Nerico-Muro è attesa da un quarto di secolo, anche se priva degli svincoli muresi di accesso. In sostanza “impraticabile”. Una notizia quella dell'avvio dei lavori di non poco conto per l'intero Marmo Platano. Anzi ben gradita dall'Ofanto al Basento sino all'area industriale di Baragiano. Ad eseguire i lavori è l'impresa “Troiano Sas” di Baragiano. A renderlo noto nei mesi scorsi il Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche per la Puglia e la Basilicata. Quattro i lotti: il primo tratto Nerico-Pescopagano lungo circa 5 km per un importo pari a 4 mln di euro. Poi il secondo lotto che parte dallo svincolo di Pescopagano sino a quello di Muro Lucano lungo circa 23 Km. Lavori appaltati per circa 9 mln di euro. Parte dallo svincolo di Castelgrande sino a quello di Muro Lucano il terzo lotto per un progetto pari a 21 mln di euro. Il quarto lotto invece da Baragiano a Muro per circa 2.200 mln di euro. Per il comitato di cittadini con il testa don Salvatore Dattero «la promessa sull'accesso murese è stata mantenuta, ora si spera che al più presto i cittadini del Marmo Platano usufruiranno dell'intera tratta». a. s.
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10 24 Ore in Basilicata Oggi congresso regionale a Potenza della Flaei Cisl. Forti i temi in discussione
Lunedì 16 marzo 2009
Uno spiraglio per il nucleare «Un’ipotesi che creerà tensioni ma su cui riflettere» POTENZA - «Il nostro futuro dovrà basarsi sul binomio energia e ambiente. Vogliamo oggi confrontarci con tutti i protagonisti coinvolti, istituzioni nazionali e locali, parti sociali e industrie, in un quadro di regole certe anche in termini di percorsi temporali possibili per consentire a chi ha il dovere dell'ultima istanza di decidere e di procedere alla realizzazione delle infrastrutture che servono al paese». Questo quanto si legge in un documento della Flaei Cisl che oggi riunisce i suoi quadri dirigenti a Potenza per celebrare il proprio congresso regionale. «Con il ricorso a tecnologie innovative c'è spazio per riflettere e immaginare un ritorno alla filiera nucleare anche se si è consapevoli che tale ipotesi creerà discussioni e tensioni attorno alla scelta dei siti». La Basilicata, una regione ricca di risorse energetiche che però, nonostante tutto non è in grado di produrre l'energia elettrica perché non potrebbe poi spostarla. La sua rete di trasmissione sconta infatti un deficit infrastrutturale. “Ripartiamo dall'energia” è il tema della giornata congressuale che si terrà a
Una centrale nucleare
partire dalle nove e trenta presso l'Hotel Vittoria a Potenza. I lavori serviranno anche per eleggere la nuova dirigenza regionale che governerà le sorti dell'organizzazione sindacale per i prossimi quattro anni. Dai risultati delle assemblee precongressuali sui posti di lavori giungono intanto segnali di rinnovamento generazionale: sono tanti i giovani che sono stati eletti nel ruolo di segretari delle sezioni aziendali sindacali. Oggi in Basilicata, regione
ricca di risorse - dichiara il segretario regionale uscente della Flaei Nicola Fiore - è più che mai attuale il tema dell'energia, un tema delicato per i riflessi sul tessuto produttivo economico e sociale dell'intero paese. La Flaei intende offrire ogni utile contributo di idee e di proposte a supporto della azioni concertative che la CISL saprà intraprendere per arginare i drammatici effetti della crisi e rilanciare lo sviluppo della nostra regione. L'incontro - continua
Nicola Fiore - è anche l'occasione per una compiuta riflessione sulle complesse problematiche che in questo periodo investono i lavoratori elettrici di Basilicata che sono fortemente preoccupati per recenti iniziative aziendali che potrebbero mettere in forse la stessa stabilità occupazionale». All'incontro parteciperanno Nino Falotico, segretario regionale Cisl e Carlo De Masi segretario nazionale della Flaei Cisl. p. c.
La cerimonia di premiazione a Muro Lucano, dove Mennonna vive
Un concorso per celebrare il vescovo più anziano del mondo MURO LUCANO - «Il Concorso d'Arte e il relativo catalogo dedicato a monsignor Antonio Mennonna, non solo si presenta come l'occasione che ci consente di celebrare una pregevole e illustre figuramemoria, vanto del territorio lucano e superbo collante per terre contigue come quelle pugliesi, ma ci dà l'ulteriore ed emozionante possibilità di conoscere molteplici e diversi talenti artistici». È l'inizio della prefazione di Giovanna Nicodemi, esperta in conservazione e valorizzazione dei Beni culturali, che ha così posto la firma sul catalogo che ha fatto da sfondo alla prima edizione del premio internazionale Mennonna che ha preso vita sabato all'Hotel Le Colline di Muro Lucano. Il testo distribuito agli oltre centocinquanta partecipanti provenienti da ogni parte della regione e dalle vicine Puglia e Campania, è stato ideato e progettato da Lucia Santoro e Marica Aquino. Artefice dell'evento è stato l'Ordine sovrano e Dinastico dei cavalieri di Nostra Signora Maria di Buenos Aries.
L'Ordine ha istituito il premio intitolato al vescovo vivente più anziano del mondo che ha attualmente 102 anni ed è di Muro Lucano. Il concorso ha avuto una copiosa partecipazione e ha visto numerosi artisti impegnati nei vai concorsi: pittura, arte fotografica, scultura e poesia. I lavori si sono ispirati, così come prevedevano i bandi: al Sacerdozio, alla Religione, alla Solidarietà e alla Pace. Al concorso, moderato dalla giovane presentatrice Angela Rendina, hanno potuto prendere parte tutti. La giuria, composta da Maria Picione De Luca, Angela Granata, Mariella Granata, Agata Carpiglia, Giovanna Nicodemi, Giovanna Alessia Aliano, Carmelo Currò, e Carmine Partini, ha avuto il suo bel da fare per determinare la classifica per tutte le categorie. La Cerimonia che ha visto tra l'altro la partecipazione del coordinatore dei baliaggi nazionali Cosimo Ponte, del Gran Balì della Lucania Michele Cersosimo, del rappresentante dell'Ordine Ospedaliero Salvatore Accardo, i cava-
lieri Cavallo Pietro e Scivoli Filippo, e lo scrittore Mario Mennonna, è stata allietata da un concerto di musica classica da parte di un trio proveniente dal Teatro San Carlo di Napoli composta: dal soprano Teresa Palumbo, dal pianista Salvatore Abeo e dal flautista Salvatore Sola. Per la sezione Fotografia il podio più alto è toccato a Valentini Emilia di Corigliano Calabro, al secondo posto Lasaponara Rocco Michele di Muro Lucano, e al terzo Genzano Francesco di Cancellara. Infine il premio della critica sempre per la sezione fotografia è stato consegnato a Cersosimo Michele di Sant'Arcangelo. Il primo posto del premio Pittura è andato a Vallefuoco Gennaro di Avellino, a seguire al secondo classificato Parisi Filippo di Muro Lucano, e al terzo Marchese Pino di Avellino. Per la sezione Scultura sono stati attribuiti due premi: il premio della critica a Di Muro Gerardo di Castelgrande e il premio speciale a Figliuolo Antonio di Picerno. Carmine Pepe
Le politiche future di sostegno ai pensionati POTENZA - Non è un “inventario dei sogni” ma sostanziale concretezza per dar senso al contesto socioeconomico nazionale e locale, sia in termini di analisi che di proposte: è questo il filo conduttore della relazione di base del segretario generale Federazione nazionale pensionati Cisl Basilicata, Vincenzo Pardi, in vista dell'ottavo congresso regionale in programma venerdi 20 marzo al Giubileo Hotel - Rifreddo di Pignola, inizio 9,30, con la partecipazione del segretario nazionale, Antonio Uda, e del segretario regionale Cisl, Nino Falotico. Vincenzo Pardi sottolinea, in primo luogo, la crisi in atto nel Paese, che ha risvolti di carattere finanziario, creditizio, economico, produttivo, occupazionale e sociale: «tutto ciò, rileva Pardi, impone, secondo noi, la strada di un ciclo economico fondato sulla domanda di beni e servizi atti a promuovere le capacità attive delle persone, oltre che a stabilire rapporti di sinergia e di scambio di reciproche utilità fra vecchie e nuove generazioni e tra le fasce forti della società che avanza. Pertanto, l'analisi economica che ha la connotazione di recessione produttiva e di crisi del sistema imprenditoriale, impone di cambiare gli indirizzi programmatici delle politiche economiche e il percorso degli interventi governativi». Dopo un esame a 360 gradi degli indicatori economici - tralasciando i complessi problemi della politica economica - il segretario generale pensionati Cisl, tiene a sottolineare «che il sindacato ha indicato le sue proposte incentrate in un mix tra la riproposizione finalizzata delle risorse disponibili e gli interventi delle grandi infrastrutture». La fotografia assolutamente reale della Basilicata fatta anche da fonti autorevoli della stampa nazionale, condannata all'implosione economica e sociale, se non riuscirà a impiantare, nei prossimi
dalla prima numero di Decanter, lei sa quanto io sia d’accordo con questa impostazione. Per ragioni generali e relative alla vita della nostra regione nessuna sinistra potrà rinascere senza che essa abbia nel suo bagaglio strategico un progetto di alleanze sociali e politiche. Naturalmente tutto ciò ha un senso se la sinistra saprà mettersi nelle condizioni di parlare a nome di qualcuno e quindi di rielaborare contemporaneamente una cultura politica nuova e autonoma da quella dominante e di ricostruire il suo radicamento nella società, riacquistando quel profilo di forza a vocazione popolare che le complesse vicende dell'ultimo ventennio hanno contribuito a farle perdere. Ciò che, tuttavia, non condivido del suo ragionamento è che in questa ricerca D'Alema e dalemiani siano nel Partito democratico una sorta di interlocutori privilegiati per la sinistra. So bene che non è solo una sua opinione e che essa si sta facen-
IL BAGAGLIO DELLA SINISTRA do strada anche sul piano nazionale, in particolare all'interno di quel Movimento per la sinistra a cui ha dato vita Nichi Vendola. Ma sinceramente penso che non basti qualche dichiarazione sull'abbandono del Mezzogiorno da parte del governo della destra e la partecipazione alle manifestazioni della Cgil - insomma, che si risponda con un quindicienno di ritardo all'invocazione di Moretti di “dire qualcosa di sinistra” - per giustificare una simile convinzione. Proprio nel Mezzogiorno D'Alema e i dalemiani nel corso degli ultimi venti anni hanno più di altri contribuito alla formazione di una sinistra di governo lungo una linea che ha sostituito il rapporto con il lavoro a quello con il sistema delle imprese, in un quadro di moderniz-
zazione della realtà meridionale in cui non si è disdegnato l'uso della leva clientelare come principale fattore di costruzione del consenso. Sono disposto a confrontarmi con tutti coloro che nel Partito democratico sono aperti a ristabilire quei rapporti a sinistra interrotti in nome della sciagurata autosufficienza veltroniana ma anche della ricerca di un asse preferenziale con l'Udc (a cui del resto i dalemiani mi sembrano particolarmente sensibili). Ma questo deve avvenire, a parer mio, nel quadro di una netta e esplicita discontinuità con il passato. Sono anche incline a discutere sul fatto se quelle scelte fossero inevitabili nella fase politica che si apriva ormai circa venti anni fa, senza troppo soffermarsi a distribuire
torti e ragioni per l'esperienza che abbiamo alle spalle. Si tratta, invece, di capire effettivamente che così non si può andare avanti, che la crisi drammatica che sta di fronte a noi impone un rapporto con il lavoro la sua difesa e la ricostituzione della sua dignità, che è finalmente ora che la politica democratica diventi, soprattutto in Basilicata, momento di costruzione dell'autonomia della società civile e non del suo asservimento (come mi capitava di chiedere nella mia ultima relazione congressuale da segretario regionale del Pci nel lontano 1986), che si torni infine a una vera politica riformatrice. Se questo non dovesse accadere (e sinceramente non ne vedo il segno nelle discussioni che stanno accompagnando la preparazione
anni, una strategia in grado di invertire la tendenza, a nulla approderà la propaganda del bonus metano (indicato come la panacea di tutti i mali), oltre al chiacchierato fondo regionale sulla “non autosufficienza”. Ciò, insieme a taluni disservizi sanitari - lesivi del diritto alla salute dei cittadini - precisa Pardi nel suo documento - «impongono di vigilare, nei centri come nelle periferie, tallonando gli amministratori locali, diventando parte attiva nei processi decisionali». Altri punti qualificanti dell'intervento del segretario Pardi, che tiene a ad evidenziare la latitanza della classe politica - una situazione questa stigmatizzata anche dall'Arcivescovo Metropolita di Potenza, mons. Agostino Superbo, nel recente convegno dei vescovi del Mezzogiorno sulla questione morale, e, altresì, la continuazione dell'impostazione programmatica Cisl su indirizzi prioritari e fondamentali: la vertenzialità, la formazione ed il proselitismo, il rapporto con gli enti della Cisl erogatori di servizi, a cominciare dall'INAS, “il Patronato con il quale la FNP è per una forte collaborazione anche nell'elaborazione di nuovi progetti di formazione e di proselitismo”. Di rilievo, altresì, il rapporto con il Patronato Caaf e l'Associazione di volontariato Anteas. Questi, in stretta sintesi, gli indicatori di massima dell'atteso convegno regionale dei pensionati Cisl, chiamato a dare risposte sul suo cammino fatto sino ad oggi, ma, soprattutto, a fornire puntuali indicazioni di una ulteriore crescita - sociale ed umana - degli anziani e dei pensionati che, nella Federazione regionale guidata da Vincenzo Pardi, possono trovare il riferimento costante alle loro rivendicazioni e diritti, ma, anche e soprattutto, momenti nuovi e diversi per la loro quotidianità. Pino Gentile
delle liste e delle candidature per le amministrative), se non si aprisse la stagione di quella “nuova coalizione democratica” che da tempo Decanter reclama, ci troveremmo di fronte a pure esercitazioni tattiche che l'opinione pubblica avrebbe ragione di ascrivere a vecchi vizi trasformistici. Se si dovesse fallire il problema non è quello che persone come me e Schettini siano restituite a una condizione di marginalità, a quella di quegli “anarchici” di cui canta Leo Ferré. Per me del resto si tratterebbe di una riconciliazione con un poeta e un cantore tra i più cari della mia gioventù. La questione invece è che tutto questo sarebbe il segnale che sul versante democratico, cioè di coloro che sono gli eredi della Repubblica e dei suoi valori, si stenta a trovare un'alternativa all'offensiva autoritaria che viene dalla destra. Ed è questo che deve seriamente allarmarci anche in Basilicata. Piero Di Siena
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Lunedì 16 marzo 2009
La primavera dei libri dei bimbi Tutte le novità editoriali alla Fiera di Bologna colerà in un susseguirsi di di CHIARA SPEGNI appuntamenti di grande interesse. QUALI le tendenze interna...Bolognaragazzi award, zionali per l'editoria per raUn premio all'eccellenza nogazzi? E le proposte più intevità anche per il bolognararessanti nel mondo dell'illugazzi award 2009 che, acstrazione? Quali i trend di canto alle tradizionali seziomercato? ni Sarà la fiera del libro per dedicate ai migliori proragazzi di Bologna a fornire getti grafico-editoriali di ficrisposte puntuali a queste tion, non fiction e new horidomande nel corso del più zons, istituirà la sezione importante evento interna(permanente) dedicata a opezionale dedicato all'editoria ra prima. la nuova categoria per ragazzi, in programma è dedicata alle opere di autori da lunedì 23 a giovedì 26 esordienti e intende valorizmarzo. zare il lavoro di ricerca e i Appuntamento d'eccellenprogetti più innovativi. il za per il mercato dei coyright premio è dedicato al prof. per ragazzi, la manifestazioGiovanni Lanzi, per oltre ne, che giunge quest'anno quaranta anni grafico della alla quarantaseiesima edifiera del libro per ragazzi ed zione. Fiera del libro per raessere riconoscimento e tegazzi è un mix unico sulla stimonianza del suo insostiscena internazionale di “tra- Visitatori alla Fiera. A destra la copertina dello Zoo delle storie tuibile contributo. dizione, esperienza e innova...e inoltre zione”; tre fattori che Bolognafiere de- dizione nel campo dell'illustrazione, come di consueto l'offerta espositiclina in un evento unico che ha svilup- del fumetto e del design, la Corea, con pato, parallelamente alla sezione la mostra “round, and round in a cir- va della fiera del libro per ragazzi si espositiva, una serie di iniziative foca- cle...” con un ricco programma di ini- completerà con le tradizionali inizializzate alle più innovative tendenze di ziative (in fiera e in città), parallele al- tive: centro agenti letterari, centro mercato e che si è accreditato come la mostra di illustrazioni, la parteci- traduttori (valido ausilio all'increpiattaforma di incontro (business e pazione della corea alla fiera del libro mento degli scambi internazionali e per ragazzi 2009 sarà l'occasione per alle conseguenti traduzioni) e tv film culturale) del settore. conoscere la letteratura, la storia e i & licensing rights centre (che proFra le iniziative 2009 costumi di un paese estremamente muove l'incontro fra il mondo del li...mostra degli illustratori bro, il mondo del licensing e quello Dal 1967 il cuore della fiera del libro ricco di cultura. Non solo business dunque ma an- delle produzioni televisive e cinemaper ragazzi è un grande palcoscenico per gli illustratori di tutto il mondo che, e soprattutto, accento sulla diver- tografiche). Da segnalare... che, attraverso la partecipazione alla sità culturale, fra gli obiettivi legati Tra le novità più significative ci piamostra hanno l'opportunità di met- alla partecipazione del paese ospite altersi in luce, su scala internazionale, la mostra degli illustratori che ogni ce segnalare la ripubblicazione del presso la più importante community anno consente di approfondire la co- primo libro di Gianni Rodari, uno dei noscenza di un nuovo paese. la parte- più belli, a cura delle edizioni Einaudi editoriale. cipazione della Corea è organizzata ragazzi: Le avventure di Cipollino in ...dedicato a Roberto Innocenti Vera “mostra nella mostra” lo spa- dalla Korean publishers association e una veste grafica molto gradevole e zio dedicato, nell'ambito della mostra sponsorizzata dal ministero della cul- adatta ai più piccoli. Per la fiera di Bologna Einaudi ne degli illlustratori 2009, a roberto in- tura, dello sport e del turismo della repubblicherà tre: oltre a le avventure di nocenti, vincitore del premio Hans pubblica di Corea. Cipollino illustrate da Manuela Santi...caffe' degli illustratori Christian Andersen 2008 che illustreSede ideale per incontrare gli illu- ni, lo Zoo delle storie (con i disegni di rà anche la copertina dell'annual stratori e gli autori, per discutere del- Fulvio Testa) e la passeggiata di un di2009. le novità del settore, per conoscere gli stratto illustrato da Letizia Geminia...round, and round in a circle L'appuntamento con il paese ospite editori e per confrontarsi su tutto ni, poi nel corso dell' anno, altri sei. della mostra degli illustratori, porte- quanto è “illustrazione”, il caffe' degli Gli albi vengono riediti tutti rigorosarà alla ribalta un paese dalla forte tra- illustratori anche quest'anno si arti- mente con nuove illustrazioni.
I Libri
Il Gioco
Seguendo le tracce di VALENTINA SCANGA PER giocare occorrono: carta, pennarelli e gessetti. Un adulto decide il percorso che dovranno fare le squadre e le prove che dovranno sostenere. Conviene tracciare un percorso dove il punto di partenza coincida con quello di arrivo. L'adulto percorre il tracciato prima di iniziare il gioco, per mettere i segnali che permettano ai giocatori di compierlo. Si formano due squadre. Queste partono ogni dieci minuti per compiere il percorso. Quando vedono un segnale che indica un messaggio, allora devono cercarlo per poter sostenere la prova corrispondente. I messaggi sono domande (“Come si chiama il monte più alto d’Italia?”). Le risposte dovranno essere consegnate all'adulto, per dimostrare che si è compiuto tutto il percorso.
L’iniziativa
DIVERTENTE
FANTASTICO
La ragazza “incubo” e il bambino cattivo
Il folletto Bambilla a spasso per Milano
JENNIFER Sgorbio è innamorata di Bernie Bridges. Ma lui scappa ogni volta che la vede. E la chiama la Ragazza Incubo. Ma Jennifer non ci fa caso. Chiama Bernie “alitino di miele” e gli schiocca grossi baci bavosi sulla faccia. Bleah! Che imbarazzo! Jennifer invita Berni e all'annuale Festa dei Nottambuli, ma Bernie ha ben altri progetti per la serata, di baci bavosi non se ne parla nemmeno! Perciò mette in atto un piano per liberarsi della Sgorbio: diventare il ragazzino più cattivo, ripugnante e vomitevole della Scuola Marcia. Ce la farà? Se non ce la farà, Bernie sa che gli toccheranno tanti baci. Scuola marcia-basta baci bavosi 6.50 Euro
BAMBILLA, il folletto di città vive a Milano nella Rotonda della Besana. Chi sono i suoi grandi amici? I bambini naturalmente. È per loro che usa i suoi poteri magici ogni volta che hanno bisogno del suo aiuto. Si può trasformare in chi vuole, e diventare addirittura trasparente per scoprire le trame più losche. E i bambini sono sempre pronti a dargli una mano perché sanno che Bambilla è sempre dalla loro parte, e non li abbandonerà mai. Un’amicizia fantastica tra un folletto e gli umani. Il folletto bambilla Mondadori 19 Euro
A Roma il primo cinema d’Italia ad avere una sala per l’allattamento
Biberon al posto dei popcorn A ROMA c'è una sala cinematografica dove le mamme possono vedere il film ed allattare i figli. È un’iniziativa, che si chiama Cinemamme, promossa dal Nuovo Cinema Aquila, una sala di periferia, che prevede l’allattamento dei bebè davanti al grande schermo. Le mamme in allattamento o i papà muniti di biberon potranno assistere fino al 24 aprile ad una proiezione di un film ogni venerdì mattina in piena tranquillità e a soli tre euro. Ieri mattina c’è stata la prima proiezione, con il docu-film “Il primo respiro”. C'erano una decina di mamme e un papà che allattavano. L'iniziativa è stata promossa dall’associazione di volontariato Città delle Mamme. Il cinema Aquila ha riaperto i battenti il 23 mag-
gio dello scorso anno nel Pigneto, un piccolo quartiere trendy di periferia. La sala era stata confiscata alla Banda della Magliana e negli anni ottanta vi si proiettavano film pornografici. Dell’iniziativa si parlerà oggi a Le colonne d’Ercole – programma di Radio2 con Armando Traverso e Federico Biagione – in onda alle 18.
E ancora, un ristorante in provincia di Pisa ha deciso di investire non più su pietanze seducenti ma su chi le serve, assumendo sexy cameriere. Infine il calciatore Andrea Vasa del Brera, che passa le sue giornate in un negozio a Milano – vivendo un suo personale reality – esposto al pubblico in puro stile Grande Fratello.
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Lunedì 16 marzo 2009
Senso dell’orientamento e luoghi misteriosi
Multimediale
Avventure in stretti labirinti, burroni e baratri oscuri WII
NINTENDO DS
“CHI LO AVREBBE MAI DETTO?” FIN dalle fasi iniziali di gioco vi renderete conto di trovarvi al cospetto di un titolo che in maniera inaspettata catturerà la vostra attenzione. L’azione partirà nel bel mezzo della storia, attraverso un tutorial ben sviluppato, portandovi subito allo scontro con un giaguaro di fuoco demoniaco. Di fronte a tale essere sentirete un “Chi lo avrebbe mai detto” pronunciato da Henry Pitfall, il protagonista dell'avventura, ed ecco che partirà un lungo flashback che dovrete necessariamente rivivere al fine di arrivare a scoprire il motivo di tale situazione sconcertante. Tutti gli eventi saranno raccontati tramite la voce fuori campo di Henry, ogni elemento ed ogni azione racchiuderanno una venatura ironica in grado di rendere piacevole la trama e lo svolgimento della stessa avventura. Il gameplay propone un approccio 3D non invasivo e legato a dinamiche piuttosto classiche che vi vedranno attraversare burroni e baratri di ogni sorta mediante la vostra abilità di utilizzare liane ed ogni altra cosa possa essere utile al momento giusto. Per districarvi nelle varie direzioni avrete a disposizione un'accurata mappa. Pitfall: the big adventure 69.90 Euro
LE STORIE DI LEGO BATMAN COSÌ iniziano tutte le storie raccontate in Lego Batman: i nemici del pipistrello si radunano per escogitare il piano perfetto che li porterà a diventare ricchissimi, controllare il mondo e altri malefici intrighi. Dopo aver superato questa prima fase, si arriva al momento di entrare in scena. La meccanica di gioco pesca a piene mani da Lego Star Wars e Lego Indiana Jones, con piccole differenze date più che altro dal contesto e non da una vera innovazione. Gli eroi dovranno superare i livelli collaborando tra di loro e sfruttando le particolari abilità di cui sono in possesso. Batman può usare il rampino per aggrapparsi alle sporgenze di ferro o per tirare giù dei ponti mobili. Robin dal canto suo può scivolare attraverso i condotti dell’aria, camminare in equilibrio su una fune o volteggiare sulle sbarre. Lego Batman 44.90 Euro
PS3
LA MAPPA DI BOMBERMAN IL MITO del piccolo Bomberman è rimasto intatto nonostante i numerosi anni di carriera che porta sulla spalle. Dopo molteplici edizioni apparse su tutte le piattaforme da gioco esistenti, finalmente il simpatico personaggio creato da Hudson sbarca su PS3 grazie a Bomberman Ultra. Questo nuovo capitolo altri non é che il classico Bomberman, solo che questa volta sarà caratterizzato dell'alta definizione e della possibilità, grazie al gioco online, di sfidare i propri amici in partite all’ultima esplosione. I vari livelli sono organizzati come labirinti e le mappe sono costellate da oggetti bonus e potenziamenti utili per le battaglie. E' un game semplice ma sempre alla moda e divertente. Bomberman ultra 59.99 Euro
Tv Satellitare
Dvd
Su Disney Channel dal lunedì al venerdì alle 12.45
Kuzco, un giovane imperatore di GIUSY DI BIASE “A SCUOLA con l'imperatore” è il titolo del cartone animato in onda su Dusney Channel, dal lunedì al venerdì alle 12.45. E’ una serie animata americana approdata in Italia nel 2006, la serie si basa sul film Disney “Le follie dell'imperatore”. Il protagonista del cartone animato è Kuzco, il giovane imperatore Atzeco, che nel film viene trasformato in un Lama dalla sua potente e cattiva consigliera Yzma. Condotto nelle giungla, l'unica possibilità per Kuzko per tornare a casa sarà quella di diventare amico Pacha, un contadino generoso che lo aiuterà a ritrovare la via perduta e scrollarsi di dosso tutta la sua superbia da imperatore. Nella serie animata Kuzco deve frequentare la scuola Kuzco Academy, da lui stesso fondata e finanziata, per poter diventare un Imperatore a tutti gli effetti. Kuzco però non ha ancora del tutto abbandonato i suoi tipici egoismi e capricci pertanto dovrà imparare il valore dell'umiltà abbandonando il suo lussuoso castello e andando a vivere presso la
famiglia del contadino Pacha. Qui troverà Chica, la moglie di Pacha, alle prese con i simpatici e vispi figli Tipo, Chaca e Cuti, che si divertiranno a fare dispetti a Kuzco combinandone di tutti i colori. I nuovi compagni di scuola di Kuzco saranno Squirrel Squeaking, Llama Herding, e la bella Malina della quale Kuzco si innamorerà perdutamente. Malina pur aiutando Kuzco ad inserirsi all'interno della classe, ha un debole per Kronk Pepikrankenitz, giovane bello e aitante, quanto terribilmente stupido. Kronk è anche il fedele aiutante della malvagia consigliera Yzma, che si è introdotta nella scuola sotto le sembianze del preside Amzy, al fine di ostacolare Kuzco nell'ottenere il diploma e diventare così imperatrice al suo posto. Alla fine di questo apprendistato Kuzco imparerà l'importanza dell'amicizia e dell'umiltà, per poter un giorno, capire le esigenze del popolo del quale dovrà rappresentare come Imperatore.
PER SOGNARE
Un dvd da vedere tra amiche
Una sirenetta in piscina CLAIRE ed Hailey, giovani amiche, trovano nella piscina del proprio residence qualcosa di inatteso: una sirena, trasportata dalla forte mareggiata della notte precedente. Si scoprirà che la zelante sirenetta, ribattezzata Aquamarine, è stata imprigionata dal padre in un incantesimo, a seguito del rifiuto della stessa a convolare a nozze programmate con un giovane tritone; se Aquamarine - di giorno umana, di notte sirena - riuscirà a far innamorare un umano la magia si dissolverà, e non sarà più costretta a sposarsi: sarà compito di Claire ed Hailey insegnarle le strategie della seduzione, alla conquista del gettonatissimo bagnino locale. Idealmente a metà tra Splash e La Sirenetta Disney, ma in pratica copia carbone sbiadita di ogni possibile luogo comune relativo alla materia sirene, Aquamarine si rivela una teen-comedy sesale ne pepe, adatta al più a uggiosi pomeriggi estivi Mediaset. Tendente all’inutile. g. d. b. Aquamarine 22.99 Euro
il Look
La moda di primavera “ai piedi” dei più piccoli SANDALETTI alla romana, piccole zeppe, colori forti, strass, e tanta vernice: questi i denominatori comuni delle calzature dei più piccoli, delle collezioni primavera-estate. Miss Blumarine ha proposto una collezione molto ampia e d’effetto, con sandaletti d’argento tempestati di strass, sandali di vernice fucsia con zeppa, jogging dall’aspetto elegante sempre in vernice, ballerine dai colori delicati. Equerry ha puntato principalmente su sandaletti alla romana, deliziose le classiche scarpine con cinturino per le più piccole, carine le ballerine trapuntate di vernice. Da Baby Ketty si sono visti molti sandali alla schiava, tutto sempre in vernice bianca, nera o lilla. Passando allo sportivo, Bikkembergs ha proposto un’ampia gamma di modelli, le classiche jogging rivisitate in diverse varianti, passando dalla fascia in strass, alla vernice, a colori molto d’effetto. Sempre gradevole la collezione Tommy Hilfiger, con le ballerine in tela identificative del marchio declinate nel bianco e nel rigato bianco/blu, carine anche le ballerine in vernice.
Generazione Hp 13
Lunedì 16 marzo 2009
Multimediale
Piraterie e imprese mozzafiato in varie modalità di gioco I protagonisti “vivranno” le storie viste nei film NINTENDO DS
PS2
Alla ricerca dei Signori dei Pirati
Le avventure di Asterix e Obelix
L'INTERO gioco si basa sulla ricerca dei Signori dei Pirati per la riunione del Conclave dei Pirati alla Città dei naufragi. Il motivo di questa ricerca è trovare rimedio allo sterminio dei pirati condotto da Davy Jones. Alla riunione bisognerà contrastare questo sterminio che potrebbe portare alla scomparsa definitiva della pirateria, e per fare ciò si eleggerà il Re dei Pirati, che deciderà il da farsi. Durante la ricerca, si combatteranno anche tre scontri navali: il primo con l'Olandese Volante, il secondo con il Kraken il terzo con l'Imperatrice di . Riuniti tutti i Signori dei Pirati, verrà eletto un re per combattere contro Lord Jones. I punti di forza del gioco sono la grafica e l'enorme quantità di personaggi e oggetti sbloccabili. Infatti, è impossibile sbloccare tutto finendo la modalità storia solamente una volta, viste le molte missioni secondarie e la necessità di giocare in modalità sfida per sbloccare alcuni personaggi. I personaggi del gioco sono resi in modo molto realistico rispetto alla realtà. Jak Sparrow muove esattamente come nel film. La modalità storia ripercorre gli eventi del secondo e terzo film. Pirati dei caraibi 74.90 Euro
LA trama del gioco si lega al film attraverso espedienti narrativi piuttosto curiosi, prendendo di peso la dissacrante ironia mostrata nelle tavole a fumetti e fissandola con la dinamicità della serie animata: il risultato è un videogioco visivamente molto vicino ai protagonisti conosciuti da tutti, questo non potrà che far piacere agli appassionati. Il giovane Alafolix si è invaghito della bella principessa greca Irina, la quale prenderà in sposo solo colui che riuscirà a vincere i giochi olimpici. Con sprezzante coraggio e voglia di prendersi le sue rivincite, chiede l'aiuto di Asterix e Obelix i quali non si tirano indietro accettando seduta stante la nuova sfida. Insieme decideranno così di trasferirsi in Grecia e proprio tu dovrai conquistare il cuore dell'amata Irina, contrastare la pazzia dominatrice di Brutus. Asterix ai giochi olimpici 39.90 Euro
PS3
La missione dell’uomo d’acciaio DOPO averlo visto morire nell'ultimo numero uscito un America, bisogna trovare un modo per ridare l'immortalità a uno dei supereroi più famosi nel mondo, stiamo parlando di Superman. In questo game l'uomo d'acciaio è pronto per vivere il pericolo sullo sfondo della classica storia d'amore. Il titolo ci catapulterà direttamente nell'avventura: senza troppi prenboli sceglieremo il costume da indossare per poi affrontare il primo dei sottolivelli che ci metterà alla guida dell'astronave spaziale, evitando meteoriti e cercando di raggiungere la terra prima dello scadere del tempo concesso. Dopo la narrazione della storia principale si partirà per il cuore della missione: salvare il mondo dai progetti del perfido Lutor. Superman return 29.90 euro
Tv Satellitare
Dvd
Dal lunedì al venerdì alle 7.40 e alle 19 su Cartoon network
La storia di Keroro di GIUSY DI BIASE KERORO è il titolo di un manga nato in Giappone, approdato in Italia come cartone animato nel 2006, in onda dal lunedì al venerdì alle 7.40 e nel fine settimana alle 19 su Cartoon network. Il protagonista principale di questa serie comica è il sergente Keroro, rana aliena giunta sulla terra insieme ad un plotone composto da altri quattro ranocchi: Tamama, Giroro, Kululu e Dororo; con lo scopo di conquistare la Terra. Insediatosi nel sotterraneo dell'abitazione della famiglia Hinata, composta da mamma Aki e dai due figli Fuyuki e Natsumi; Keroro si renderà conto che invadere il pianeta non è poi così facile. Tra un tentativo fallito e l'altro, il Sergente scoprirà che l'amicizia può esistere anche tra umani ed alieni. Guardiamo più da vicino il protagonista: originario di keron, keroro è il leader del plotone “grandi manovre”, divisione “invasioni spaziali”, che ha appunto il compito di conquistare, nel caso specifico il nostro pianeta. Il segno distintivo della simpatica rana militante è una stella stampata sul petto. Nonostante sia al comando di molti soldfati, Keroro si dimostra spesso pigro, preferisce usare il tempo per i suoi tanti hobby tra i quali quello per la lettura di fumetti. Il resto del plotone non rico-
nosce la sua autorità, persino la famiglia hinata non lo vede come una minaccia per la terra, tanto che il povero sergente viene spesso sfruttato per svolgere compiti di casa. La sua svogliatezza potrebbe derivare dal più basso grado di umidità del pianeta terrestre rispetto a quello di Keron. Quando si trova in ambienti umidi, infatti, Keroro sembra ricaricarsi e riuscire al meglio in ogni suo abbiettivo. A complicare ulteriormente i piani di conquista si aggiunge il fatto che la Kero sfera, la più potente tra le armi a disposizione del plotone, gli sia stata sequestrata e danneggiata da Fuyuki, il figlio minore della famiglia Hinata. Un altro equipaggiamento che ha il Plotone Keroro è l'Anti Barrier, dispositivo capace di rendersi invisibile agli umani che non hanno mai avuto a che fare con lui. Keroro, da bravo militare qual è, è solito terminare le sue frasi con l'espressione “signor si” e il suo verso gerogero. Ad affiancare il protagonista in questa missione ci sono: il soldato semplice Tamama: è il più giovane e meno esperto membro del Plotone, ha la coda ed è dotato di un'incredibile forza fisica. È di colore nero e il suo nome deriva da “otamajakushi”, parola giapponese che significa "girino", ma anche da “tamatama”, imprevedibile.
PER SOGNARE
Il dvd racconta la storia dei due robot
Wall-E e l’amata Eve WALL-E è la storia di un piccolo robot che dopo aver trascorso centinaia di anni solitari, sacendo ciò per cui era stato costruito: ripulire il pianeta terra dalla qualtità di fifiuti accumulati dagli esseri umani, trova un nuovo scopo per la sua vita. Un giorno, per caso, incontra una splendida e affusolata robot di nome Eve Eve. Wall-E si annamora perdutamente della bella robotina, i due balleranno, canteranno si divertiranno insieme fino al punto di non poter più fare a meno l'uno dell'altra. Proprio in nome di quest'amore i due protagonisti vivranno un'avventura che cambierà il destino del pianeta terra. Un’appassionante e tenera “amicizia” robotica, che appassionerà tutti i bambini. Un dvd poco conosciuto, ma divertente, esilarante e con note “tenere” che rapiranno i cuori dei più piccoli. Wall-E 12.90 g. d. b.
il Look
La piccola “Puj Tub” vasca innovativa IL DESIGN di prodotti per bambini ogni tanto crea oggetti davvero originali, a volte semplici ma in grado di migliorare in modo notevole la vita. E’ questo il caso di “Puj Tub”, un’innovativa vasca che semplifica molto le operazioni per il bagnetto, soprattutto nel caso di neonati e di bimbi di pochi mesi. La “Puj Tub”è perfetta per le neomamme che hanno bisogno di una mano quando tornano a casa dall’ospedale, proprio per rendere il bagnetto un momento facile e veloce, evitando di chinarsi sulla vasca e di bagnarsi dalla testa ai piedi. Il suo design rivoluzionario, infatti, permette di lavare il bimbo in qualunque lavandino. La vasca in realtà è un unico pezzo di plastica piatto che va modellato seguendo le pieghe in modo che crei una conca e poi appoggiato nel lavabo del bagno e riempito. I benefìci sono diversi: la mamma, anche inesperta, è facilitata nel suo compito e può stare in una posizione comoda, mentre il bambino viene cullato dolcemente e assume una posizione confortevole. “Puj Tub” è ideale per i bambini da 0 a 6 mesi.
14 Generazione Hp
Lunedì 16 marzo 2009
Boing festeggia i 50 anni di Barbie Appuntamento ogni domenica in tv di MICHELE MESSINA BARBIE, la bambola ideata da Ruth Handler, è apparsa per la prima volta nei negozi il 9 marzo 1959, vestita di un costume zebrato e con i capelli legati con una lunga coda. Solo nel primo anno di vita furono venduti ben 350.000 Barbie prodotti dalla Mattel. Oggi ogni secondo vengono vendute in tutto il mondo tre Barbie. Il canale satellitare Boing per festeggiare i 50 anni del primo giocattolo prodotto con una strategia di mercato, ha programmato per tutto il mese di marzo la trasmissione di ben quattro film, che vanno in onda la domenica pomeriggio alle ore 18.30. I festeggiamenti hanno avuto inizio l’8 marzo scorso con “Barbie e il castello di diamanti”, 79 minuti, in cui Barbie e Teresa hanno raccontato la favola
di due inseparabili amiche Liana e Alexa, che dividono tutto anche il loro amore per la musica, fino
Il Gioco
Il chicco di caffè alla panna di VALENTINA SCANGA IN questo gioco, più si è, più ci si divertirà. E tenete pronte le macchine fotografiche! Occorre una confezione di panna montata e tanti chicchi di caffè. Innanzi tutto, diamo il compito alla nostra mamma di preparare due piatti colmi di panna montata e dividiamo i giocatori in due squadre. Ogni giocatore, depositerà un chicco di caffè, all'interno del proprio piatto, affondando nella panna. Naturalmente, i chicchi, dovranno essere di numero uguale… Al via, i concorrenti, uno per volta, dovranno correre verso il piatto cercando di afferrare, tra i denti, il chicco, senza l'aiuto delle mani. Vince la squadra, che consegnerà più chicchi alla mamma. Buon divertimento…
quando ricevono un dono uno specchio magico e scoprono che al suo interno vive intrappolata una bambina. Devono compiere un viaggio pericoloso verso il Castello di Diamanti per liberarla. Questa domenica, sempre alle 18.30, va in onda “Il Diario di Barbie”, 70 minuti, in cui Barbie vive con le sue amiche Courtney, Tia e Raquelle momenti bellissimi, passando le giornate a scambiarsi le loro emozioni, consigli e riflettendo sulla vita di tutti i giorni. Il 22 marzo va in onda “Barbie principessa dell’Isola Perduta”, 86 minuti, nel quel Barbie interpreta la principessa Rosella, naufragata su un’isola deserta, qui viene cresciuta dal panda rosso Sagi, dal pavone Azul e dall’elefante Tika fino a quando un principe la riporta a casa. Qui scopre un piano segreto per usurpagli il trono. Il film è anche un musical in cui vengono cantate nove nuove canzoni. Infine, domenica 29 viene trasmesso “Barbie Mariposa”, 75 minuti, protagonista è la bella fatina alata Mariposa, amante della lettura e dei sogni, che vive nel mondo incantato protetto dalla Regina delle Luci Magiche. Un giorno la Regina viene avvelenata dalla strega malvagia, Henna. Allora il principe chiede a Mariposa e ai suoi amici di aiutarlo.
Il Diario di Barbie e sotto la bambola in versione “Mariposa”
I Libri
Film in uscita
Ponyo Sosuke e la cittadina in riva al mare “PONYO sulla scogliera” è il titolo del film che grandi e piccini potranno vedere al cinema da venerdì prossimo. Questa è la storia di una cittadina in riva al mare. Sosuke è un bambino di cinque anni che vive in cima a una scogliera affacciata sul Mare Interno. Un giorno, mentre sta giocando sulla spiaggia rocciosa sottostante, si accorge di una pesciolina rossa di nome Ponyo con la testa incastrata in un vasetto di marmellata. Sosuke la salva e la ripone in un secchio di plastica verde. Ponyo e Sosuke sono attratti l'uno dall'altra. Lui le dice: “Non ti preoccupare. Ti proteggerò io e mi prenderò cura di te”. Ponyo, però, è costretta dal padre Fujimoto, un tempo uomo ora invece stregone che abita le profondità del mare, a tornare nuovamente con lui negli abissi dell'oceano. “Voglio essere umana” -protesterà spesso Ponyo che, determinata a voler diventare una bambina e a ritornare da Sosuke, scapperà. Prima, però, versa nell'oceano l'Acqua della Vita, la preziosa riserva di elisir magico di Fujimoto. Il livello delle acque del mare si innalza e le sorelle di Ponyo si ritrovano trasformate in gigantesche onde di marea pesciformi, tanto alte da raggiungere la casa di Sosuke sulla scogliera. Il caos del mondo oceanico si riverserà sulla cittadina di Sosuke fino a farla sprofondare sotto i flutti... al. s.
Il Fumetto
PEDAGOGICO
EDUCATIVO
Amicizia e amore ai tempi della scuola
Un cavallo a farle compagnia
La magica musica delle Winx le fatine protagoniste anche dei fumetti
DOLCE, roseo ma anche brutale, aspro, violento e graffiante: ecco cos'è l'amore. Proprio come può esserlo anche l'amicizia. Katrin sta con Andreas, ma ama Adam. Frida ama Adam, ma lui è l'unico ragazzo della scuola che non la degna nemmeno di uno sguardo. Per Katrin e Frida, amiche per la pelle, fedeli e inseparabili, non sarà facile affrontare la terribile scelta che le aspetta. Ma la recita si avvicina e verrà stabilito chi interpreterà Romeo e Giulietta. Tra un susseguirsi di noiose lezioni di matematica e un appassionante progetto di recitazione in inglese, la vita precipita in una voragine di conflitti irrisolti, fatali incomprensioni e amori impossibili. Più innamorati di così 9 Euro
ELETTA, la nuova compagna di classe, è diffidente, sospettosa, chiude gli occhi quando sente gridare e resta in classe da sola durante l'intervallo: parlare con lei è difficile perfino per Valentina. A poco a poco, però, grazie all'ippoterapia, Eletta riesce ad aprirsi e a condividere il suo mondo con Valentina, un mondo fatto di solitudine e timori, che riesce ad affrontare solo quando sale in groppa al suo amato cavallo. E’ lì che Eletta riesce veramente ad essere se stessa e a dimenticare tutto ciò che, del mondo, la spaventa. Libro educativo che insegna anche l’amore per gli animali. Un cavallo per amico Piemme 8 Euro
BLOOM è una ragazzina che vive sulla Terra, nella città di Gardenia. Un giorno incontra Stella, le due ragazze diventano amiche. Ben presto Bloom scopre che Stella è la principessa del pianeta Solaria, la quale sta vivendo un momento di grave crisi. Grazie a questa amicizia Bloom scopre di avere dei poteri magici nascosti e decide di iscriversi alla scuola di Alfea, il migliore istituto di magia per le fate di tutti i reami. Ad Alfea Bloom e Stella insieme a tre loro amiche: Musa, Flora e Techna formano il Winx Club. Iginio Straffi è il creatore delle Winx, un cartone animato andato in onda, per la prima volta su Raidue il 28 gennaio 2004, giunto oggi alla terza serie. Nella seconda serie è inserita Aisha, la fata del vortix e le sei ragazze
diventano amiche di sei ragazzi: Brandon, Riven, Timmy, il principe Sky, Helia, Nabu, dei quali si innamorano le sei fatine. Le nemiche giurate delle giovanissime fate sono le Trix: Icy, Darcy e Stormy, tre studentesse di Torrenuvola. Oltre ai cartoni le Winx sono anche le protagoniste di una serie a fumetti, in cui le storie sono di-
verse da quelle della serie animata. Nel mese di marzo è uscito in edicola il Winx Club n. 59, euro 5,90, in cui viene svelato l’inizio e i segreti della quarta serie di cartoni animati in tv, regalando una nuova avventura delle Winx. Infatti nel fumetto del mese, Winx Band, viene annunciata una importante novità alla scuola di Alfea: un nuovo prof e una nuova materia. È il corso più divertente che si possa immaginare: infatti vi si studia musica. Così inizia lo show e anche i problemi di cuore per le fatine. Il numero 59 contiene anche i consigli della natura con Flora e della moda con Stella. In regalo anche la Radio Walkman con le cuffie delle Winx e un’intervista a Marco Carta, il vincitore del Festival di Sanremo 2009. (m. m.)
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GIUSTIZIA MINORILE IL NUOVO REGOLAMENTO NON PIACE ALL’AICS
FORASTIERE LA BASILICATA E LE ECOMAFIE
di FRANCESCO CAFARELLI IL COMITATO Regionale dell'Aics di Basilicata, che collabora con il Dipartimento della Giustizia Minorile operando all'interno dell'Istituto Penale Minorile e degli altri Servizi per i Minori con proprie figure specifiche, esprime preoccupazione per alcune modifiche inserite nella bozza del Nuovo "Regolamento di Organizzazione del Ministero della Giustizia" che introducono una nuova disciplina delle strutture della giustizia minorile a livello centrale e regionale. Premesso che si concorda sull'opportunità di rendere le strutture e i servizi della giustizia minorile burocraticamente più snelli e organizzativamente più funzionai, l'Aics dissente invece da operazioni ritenute anacronistiche e che appaiono come una semplificazione burocratica che non tiene conto dei buoni risultati finora conseguiti e disperde abilità e competenze acquisite sul campo. La nuova disciplina, infatti, determinando: che i Centri per la Giustizia Minorile siano gestiti dalle Direzioni Generali dell'Organizzazione Giudiziaria o dal Dipartimento per l'Amministrazione Penitenziaria, che i Centri siano unità interregionali e che, quindi, gli attuali Centri per la Giustizia Minorile siano soppressi, realizzerebbe di fatto un accentramento verticistico di competenze verso l'Amministrazione Centrale, distante fisicamente dalle realtà territoriali nelle quali attualmente queste strutture operano e lontana dalle situazioni locali variegate e complesse in cui i fenomeni di devianza minorile si verificano. Fenomeni che possono essere meglio letti e affrontati da strutture e servizi radicate sul territorio. Il decreto legislativo 25 luglio 2006, n.204 prevede il decentramento delle Competenze del Ministero della Giustizia; pertanto, l'Aics ritiene che, anche nell'ambito dei minori, si debba proseguire in tale decentramento potenziando le competenze dei Centri per la Giustizia Minorile e non ipotizzarne la soppressione o l'accorpamento ad altre strutture giudiziarie. Il Comitato Regionale deIl'Aics, condividendo anche la posizione dell’Associazione Italiana Magistrati Minori e Famiglia, sostiene la necessità di accelerare le riforme strutturali promesse che prevedono l'istituzione del Tribunale della Persona, dei Minori e della Famiglia (che ingloberà l'attuale Tribunale per i minorenni) e l'azione sinergica di più figure educative e di mediazione (familiare, penale, scolastica) intorno al minore del circuito penale considerando inoltre l'opportunità di implementare le strutture, i servizi e gli istituti giuridici che, puntando sul territorio come "risorsa", favoriscano la "giustizia di prossimità". Pertanto, l'Aics di Basilicata auspica che i Centri per la Giustizia Minorile, proprio per la loro peculiarità di propulsori delle politiche sociali volte alla protezione dei ragazzi entrati nel circuito penale e per la loro dimensione territoriale, continuino a svolgere le rilevanti funzioni, finora assolte, di promozione culturale e coordinamento delle risorse, attraverso l'attivazione di reti territoriali e di protocolli d'intesa interistituzionali con gli Enti locali e le Associazioni del volontariato sociale e del non profit e conservino la qualità di strutture specifiche altamente specializzate per la Giustizia Minorile la quale ha titolo a mantenere la sua attuale autonomia e la sua "differenza" dal sistema giudiziario generale. Presidente regionale Aics
LUCANIA: LA STORIA DA RISCOPRIRE VALLI, monti, pianure, torrenti e paesi arroccati su colli. Chiese, palazzi, castelli millenari e santuari antichissimi. Che storia! Che terra di fatiche e di gente forte! Io lucano mi faccio viaggiatore curioso in questa mia terra per scoprire le sue bellezze, i suoi angoli suggestivi e le sue tradizioni. Tutti i periodi dell'anno sono giusti per visitare e scoprire la Basilicata, dall'inverno all'estate. Le nostre antiche tradizioni sono uno scrigno di suggestioni. I riti del carnevale dai suonatori di campanacci di S. Mauro Forte alle maschere tradizionali di Tricarico, Satriano e Picerno con l'orso le quaresime il romito i riavuliedd, bisogna solo immergersi dentro le feste per passare momenti spensierati e allegri. Le feste patronali di santi e madonne per scoprire i nostri paesi con chiese e castelli. S. Rocco di Tolve, S. Luigi ad Aliano con i calanchi, S. Donato a Ripacandida a visitare il bel santuario tutto affrescato. Il santuario della Madonna di Anglona, antica basilica di una città scomparsa. La Madonna del Sacro Monte di Viaggiano, sopra il cielo ad osservare il mondo sotto il santuario del crocifisso nella mia città,Brienza, che custodisce una devozione di quasi 1000 anni. Le sagre come a Cancellara per S. Biagio e scoprire un centro storico suggestivo e vissuto con il castello che domina imponente. Le feste medievali di Marsico Nuovo e Brienza camminando nei vicoli antichi di questi borghi. I falò di S. Valentino ad Abriola che riscaldano i volti in notti fredde o i falò di S. Giuseppe a Brienza, il 19 marzo, antichi riti che ci portano alla primavera. La gara tra i rioni per il falò più bello tra suoni di organetto e gente allegra intorno al caldo fuoco. Una domenica di inizio estate dell'anno scorso sono stato nel Vulture-Melfese. I laghi di Monticchio con l'Abazzia di S. Michele, Melfi con il castello e il duomo, Venosa l'antica cittadina piena di suggestioni. Ho trovato gente aperta e disponibile ad ospitarmi e ad accogliermi, semplici guide che raccontavano l'amore per la propria terra. Voglio ringraziare questa gente che incontro che mi fa amare di più la mia Lucania. Scopriamo e amiamo prima la nostra Lucania. Per partire poi alla scoperta del mondo. Luigi Ferrarese Brienza
di MAURIZIO BOLOGNETTI*
Mobilità e flessibilità Il lavoro è ancora un diritto? di FRANCESCO BOCHICCHIO IL SECONDO dopoguerra, almeno, fino agli inizi del nuovo millennio, è stato caratterizzato per il valore centrale del diritto del lavoro dipendente , basato sulla tutela del lavoratore capillare e pregnante, in modo decisamente più accentuato di quanto previsto dal diritto civile per qualsiasi categoria di soggetto più debole nei rapporti contrattuali: la componente anticapitalista di tale tutela è stata alla fina assorbita in ambito riformista, con eccezioni marginali. Negli anni '90 ha avuto avvio un faticoso lavorio di decomposizione e demolizione che ha dato i propri frutti nel nuovo millennio: ciò anche sulla base delle suggestioni derivanti da alcune precedenti tendenze giurisprudenziali decisamente sbilanciate, con eccessi ed esagerazioni a favore del lavoratore. Senza poter dar conto di tutti passaggi, nella seconda metà anni '90 e nel primo decennio del secondo millennio si è operata la piena tutela della flessibilità, prevedendo, con misure legislative definite con la c.d. legge Biagi del 2003, la salvaguardia del lavoro autonomo e una serie di nuove figure e nuovi istituti, e soprattutto sferrando un attacco serrato e continuato all'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori in base a cui il licenziamento senza giusta causa o senza giustificato motivo è nullo, tranne che a carico dei dirigenti e dei lavoratori di imprese con pochi dipendenti; è questa la tutela reale del posto di lavoro, senza che sia sufficiente un risarcimento od un'indennità; si vuole quindi, con tale attacco, finora rimasto senza esito, arrivare alla piena libertà di licenziamento da parte dell'impresa. Recentemente, Pietro Ichino giurista di area di sinistra riformista (purtroppo destinatario di minacce non isolate delle “nuove Brigate Rosse”, il che, anche alla luce delle morti, per mano terrorista, dei “giuslavoristi” D'Antona e Biagi, introduce nel dibattito una variante agghiacciante), ha perfezionato - con il consenso di Veltroni e l'appoggio forte ed incisivo di Monti e Giavazzi - la sua proposta di abolizione dell'art. 18, sostituendo la tutela reale del posto del lavoro con una di natura indennitaria, con l'entità dell'indennità in aumento in funzione dell'anzianità di servizio, e con maggior rigore in caso di licenziamenti discriminatori : il tutto con ammortizzatori sociali a favore dei disoccupati e con un sistema, gestito da sindacati e imprenditori, atto a ricollocare i disoccupati. Ichino, per sottolineare che la sua posizione è l'unica realista di tutela dei lavoratori, ha posto in risalto tre distinti aspetti: in primo luogo, l'eccesso di tutela del posto del lavoro e di rigidità nei licenziamenti costringerebbe l'impresa a diminuire il costo del lavoro per compensare gli oneri di rigidità nel licenziamento; trattasi di argomento manifestamente infondato, in quanto l'affievolimento dei fattori di rigidità si è accompagnato ad un sempre maggiore deterioramento della situazione economica dei lavoratori, il cui potere di acquisto è sempre andato diminuendo. In effetti, l'indebolimen-
to della tutela normativa del lavoratore altera definitivamente i rapporti di forza tra le due parti e lo pone in condizioni di dipendenza assoluta rispetto all'imprenditore. In secondo luogo, Ichino evidenzia che l'imprenditore non ha alcun interesse a licenziare il lavoratore se non necessario: si trascura così che il problema si pone a livello individuale, con l'imprenditore oggettivamente interessato a licenziare i dipendenti meno giovani, dalla produttività minore; si creerebbe una profonda disgregazione sociale, in contrasto con l'esigenza, da tutti condivisa, di alzare l'età pensionabile. In terzo luogo, Ichino evidenzia che una tutela più rigorosa è necessaria per i licenziamenti discriminatori, vale a dire dettati da esigenze politiche, sindacali, razziali: si tratta di argomento del tutto privo di realismo, in quanto licenziamenti discriminatori sarebbero assistiti da motivazioni, anche prive di effettività, che a tutto farebbero riferimento tranne che a discriminazione: una volta eliminata la necessità della giusta causa e del giustificato motivato, la libertà di motivazione sarebbe certamente illimitata. I licenziamenti discriminatori non sono un'ipotesi di scuola: nell'ultima estate le Ferrovie dello Stato hanno licenziato un dipendente, tra l'altro anche rappresentante sindacale, “reo” di aver segnalato con foga presunte carenze in materia di sicurezza dei macchinari ed anche del materiale dei vagoni , imputando ad esse alcuni incidenti verificatisi. Senza prendere posizione sul caso di specie, spetta al lavoratore il pieno diritto di critica nei confronti dell'azienda e del suo vertice - e ciò in termini ancora più accentuati in capo ai rappresentanti sindacali - , con l'unico limite costituito dal divieto di diffusione di notizie false e di comportamenti diffamatori, limite che certamente non ricorre in presenza di opinioni. La direzione di marcia è chiara: si intende abolire l'anomalia (felice) del diritto del lavoro, trascurando così che il diritto del lavoro è strettamente legato al diritto dell'impresa e che la fine del primo porta a minare anche le basi del secondo, quale disciplina di un'entità distinta ed autonoma rispetto all'imprenditore: il deterioramento delle condizioni normative e economiche dei lavoratori crea una disaffezione dei lavoratori nei confronti dell'impresa, che così si risolve nel mero arbitrio dell'imprenditore. La mobilità dei lavoratori e la flessibilità dell'impresa sono valori fondamentali, soprattutto in un'economia globalizzata, ma non devono comportare la compressione dei diritti dei lavatori: l'istituto previsto da Ichino di gestione, a cura dei sindacati e delle imprese, della sorte dei disoccupati è meritevole di attenzione, ma solo quale condizione per il licenziamento e non da attivare solo dopo il licenziamento stesso. La salvaguardia del posto di lavoro e del potere d'acquisto dei lavoratori deve essere irrinunciabile, e conseguentemente il diritto del lavoro non deve essere “normalizzato”.
DESTA una qualche perplessità la denuncia a carico del consigliere comunale Vincenzo Forastiere per “procurato allarme”. A mio avviso, il consigliere Forastiere si è limitato a dar voce a quelle che, a torto o a ragione, sono preoccupazioni assai diffuse a Latronico e nell'intera regione, chiedendo agli organi competenti di effettuare delle verifiche. Forastiere si è interrogato su quella che, a torto o a ragione, è una percezione assai diffusa a Latronico: non pochi cittadini sono convinti che in questi anni ci sia stato un aumento delle malattie neoplastiche. Per fugare i tanti dubbi e timori di cui il Forastiere si è fatto interprete, sarebbe opportuno che le autorità competenti diffondessero i dati di cui dispongono sull'incidenza dei tumori a Latronico e nel Lagonegrese, consentendo a noi tutti di poter effettuare un'analisi comparativa. Ribadisco che il consigliere Forastiere, più che fomentare allarmismi, si è limitato a porre dei quesiti e si è fatto interprete di un malessere diffuso. I quesiti posti dal Forastiere andrebbero affrontati in pubblici dibattiti e non in un'aula di giustizia. Tempo fa ho partecipato, in quel di Ferrandina, ad un dibattito dal titolo “La Basilicata e le ecomafie”. In quel dibattito, un valente magistrato, il dr. Vincenzo Montemurro, affrontava la questione dello smaltimento illecito di rifiuti nocivi sul nostro territorio(intendo la regione). Al momento non risulta che il dr. Montemurro sia stato denunciato per procurato allarme. Io stesso, ripetutamente, nei mesi scorsi mi sono interrogato sull'inquinamento nella Val d'Agri. E visto che parliamo di “procurato allarme”, da due anni vado sostenendo che il villaggio Marinagri(posto sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Catanzaro) è ubicato in una zona a rischio inondazione. Temo che se la consuetudine di denunciare presunti “allarmismi” dovesse prendere piede, toccherà denunciare qualche migliaio di persone, molte delle quali, gioverà sottolinearlo, non nutrono alcuna fiducia nell'operato degli organismi addetti al monitoraggio ambientale. Basterebbe prendere dichiarazioni di organizzazioni ambientaliste, quali “No Oil”, “Ola”, “No Scorie”, per trovare centinaia di opportunità di denuncia. Concludo dicendo che la delicatezza del tema richiede che lo stesso venga affrontato con senso di responsabilità e serenità, senza suscitare ingiustificate paure, ma anche senza omissioni. La soluzione migliore, come sempre, sta nella diffusione della conoscenza. *Segretario regionale Radicali lucani
Potenza 19
Lunedì 16 marzo 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
L’associazione che opera nella struttura del San Carlo presenta obiettivi e attività, lanciando un appello
«L’hospice va istituzionalizzato» Un sorriso per i pazienti, la crescita per i volontari «NON preoccupiamoci di aggiungere più giorni alla vita, ma di dare più vita ai giorni». Delle parole di Cecily Saunders l’associazione “Amici dell’Hospice San Carlo Onlus” ha fatto un motto. E quel motto ha dato vita a un sogno che ha preso forma e voce lo scorso novembre e che ieri i volontari hanno voluto presentare ufficialmente nell’auditorium Santa Cecilia di Potenza. Un momento voluto «per ufficializzare la nascita dell’organizzazione che oggi è un soggetto legalmente riconosciuto, per mostrarne l’operato e progetti futuri - ha spiegato il presidente Salvatore Blasi - ma anche per chiedere alla Regione Basilicata di riconoscere l’istituzionalizzazione dello stesso Hospice che tuttora è privo di un organico stabile». Proprio all’equipe curante della struttura, che accoglie pazienti oncologici in fase critica di malattia, si somma il lavoro dei volontari; una trentina in tutto con un’età media che non supera neppure i trent’anni. «Gli amici dell’hospice aggiungono all’assistenza sanitaria un valido supporto emotivo - ha detto Raffaele Messina che coordina i volontari - al supporto si aggiungono poi le varie terapie che proponiamo ai pazienti come quella del sorriso, la clownterapia ma anche la terapia occupazionale. L’hospice non è solo un luogo di dolore, ma è anche un posto in cui vivere e regalare belle emozioni». Una funzione importantissima, quella svolta dai ragazzi dell’associazione, come spiga la stessa dottores-
Alcuni momenti della presentazione degli Amici dell’Hospice
(f. M.)
sa Antonella Carbone, uno dei medici dello staff della struttura. «I volontari sono una sorta di cerniera tra i medici e i malati con i loro familiari - ha detto - nell’hospice si riscopre il senso dell’umanità che è qualcosa di davvero importante che credo debba essere estesa a tutti i pazienti non solo a quelli che si trovano in uno stato terminale». Elogi all’operato dei volontari sono venuti anche da Paola Bignotti coordinatrice nazio-
nale dei volontari della Lilt e coordinatrice dell’Hospice di Milano: «E’ stato bello vedere quello che sono riusciti a fare in meno di un anno ha commentato - l’entusiasmo e le forti motivazioni di questi ragazzi è la cosa che più sorprende. E’ una realtà sicuramente diversa da quella nella quale opero; a Milano di volontari se ne trovano davvero pochi». Rocco è uno dei volontari più piccoli, ha 18 anni e le idee chiare: «Basta tante
volte solo un sorriso o la semplice nostra presenza per sentirsi in famiglia e alleviare qualche sofferenza», ha ammesso. Poi c’è Patrizia che ha iniziato per caso e «ora - dice - è come una droga». La buona volontà da sola non basta, aggiunge Rocco Pucciariello, uno dei volontari più “anziani” perché dice «serve anche tanta preparazione e formazione». E proprio per finanziare corsi di formazione per i volontari l’associazione Potenzialmente Onlus ha deciso di devolvere in favore degli “Amici dell’hospice” il ricavato delle loro attività. «Molti di noi hanno deciso di far parte di questa associazione - spiega Bianca, vice presidente dell’associazione Potenzialmente Onlus - e quest’anno abbiamo deciso di devolvere una somma a favore dei volontari dell’Hospice per finanziarne corsi di formazione, ma anche altre attività come per esempio quella della terapia del sorriso». Anna Musacchio
Pratiche e buone abitudini “NON solo fanulloni” è lo slogan scelto del ministro più discusso del governo Berlusconi, Renato Brunetta, delega alla Pubblica amministrazione, per raccontare i casi di efficenza e innovazione. Sul sito del ministero vengono aggiornate periodicamente le esperienze più significative. Nell’elenco, anche alcuni casi dell’ente locale potentino. Tra le buone pratiche del capoluogo, “La bella estate: più sole meno soli”, l’iniziativa dedicata alla terza e quarta età e messa in atto dal dipartimento dei Servizi sociali. Un progetto costruito su servizi, interventi, laboratori, messi a disposizione degli anziani nei mesi estivi: un modo per contrastare la solitudine fronteggiare l’emergenza caldo, tra soggiorni termali, tornei di giochi da tavola, visite guidate, spettacoli. E proprio i cittadini che hanno partecipato all’iniziativa, hanno contribuito alla costruzione di un “Archivio della memoria”, con il coinvolgimento di istituzioni, associazioni e mondo del volontariato. Il progetto è stato premiato come miglior progetto
per la prevenzione o per una risposta innovativa ai bisogni di fasce di popolazione o di categorie a rischio a Euro Pa 2007; inoltre ha ricevuto, tra i vari riconoscimenti, il premio nazionale migliore iniziativa socioculturale per la terza età, a Genova, febbraio 2006. C’è poi, tra le buone pratiche di “Non solo fannulloni”, l’esperienza di “Stato civile on line”. Questo progetto vuole migliorare la fruibilità dei servizi demografici, con l’organizzazione del settore Affari generali del comune di Potenza. Sul sito www.retetelematica.org (accessibile anche attraverso il sito istituzionale www.comune.potenza.it), i cittadini trovano informazioni utili per portare a termine le pratiche di interesse, con la possibilità di scaricare la modulistica e di colloquiare (attraverso un servizio di mail e un forum) direttamente con l’ufficio, da casa. Non c’è soltanto, però, la pratica burocratica. Servizio civile on line, infatti, aggiunge anche alcune notizie di pubblico interesse, consiglio
per gli acquisti e spazi personali per pubblicare la foto, magari in caso di nuove nascite, l’invio di auguri e la gestione autonoma da parte degli sposi di una pagina web dedicata. Il sondaggio realizzato sul gradimento ha mostrato, tra gli utenti, e secondo una scala di valori assegnabili, un giudizio positivo pari al 58 per cento, di cui il 39 si attesta sull’ottimo. Ma tra le iniziative individuate, oltre quelle “scremate” dal ministero, anche alcune autosegnalazioni. E’ il caso di “Senz@c@rt@”. Il progetto, ancora di un dipartimento, quello del Protocollo, del comune potentino, si preoccupa di “dematerializzare” la corrispondenza. Il manuale di gestione del Protocollo informatico dell’ente, in fase di adozione, prevede, così, di rinunciare alla carta per inviare e ricevere, archiviare e protocollare atti e documentazione. In attesa che il manuale diventi pratica quotidiana, l’ente ha avviato una sperimentazione che dovrebbe terminare alla fine di marzo, durante cui i dirigenti dotati di
CANDIDATO SINDACO
«Primarie per il Pdl» IN vista delle amministrative, il tema candidature si fa quotidiano. Dal coordinatore cittadino di An verso il Pdl, Luciano Petrullo, l’appello a scegliere il candidato sindaco con le primarie. «Anzichè studiare strategie in pochissimi nel chiuso di una stanza - dice Petrullo - sarebbe opportuno aprirsi alla base del Pdl, sempre in aumento, e chiedere il suo pensiero, offrendole una lista di nomi di candidati, invitando gli interessati a proporsi, e sfruttando, a piene mani, lo strumento più antico e più potente che sia mai esistito, la democrazia». «Quella democrazia cui facciamo troppo spesso a sproposito riferimento, e quella che di rado ci riesce di vivere pienamente. La città si sentirebbe onorata, e finalmente partecipe di un serio progetto per Potenza. Non fare le primarie e imporre un candidato, chiunque esso sia, costituirebbe una ennesima manifestazione della vecchia politica - prosegue -Il Pdl non può esimersi dal porsi all’avanguardia di una nuova maniera di amministrare, rifuggendo vecchie e logore logiche, buone ormai, pare, solo per la Basilicata e per il museo. Invito i vertici del costituendo Pdl a dare un serio e significativo segno di modernità. Perdere questa occasione farebbe male alla Basilicata, alla città di Potenza, alla democrazia».
INIZIATIVE
Conoscere i funghi DA oggi fino al 25 marzo, sarà possibile imparare a conoscere i funghi grazie ad alcuni corsi organizzati dall’associazione Bresadola e dall’assessorato all’Ambiente del comune di Potenza. Quattro le lezioni tematiche, che avranno luogo presso i locali della biblioteca provinciale. L’assessore all’Ambiente, Massimo Molinari, e il presidente dell’associazione Micologica di Potenza, Alberto Mazzarella, hanno deciso di dare impulso all’educazione micologica, come del resto previsto dalla legge regionale 43/2001. Un modo come tanti per far breccia nella cultura micologica, ma anche una passione tutta da… coltivare. I funghi, merce preziosa della cultura culinaria italiana e internazionale potranno essere conosciuti attraverso una serie di corsi organizzati in modo da favorire l’accesso agli stessi dirigenti e dipendenti del comune. Va detto che Molinari ha dato immediatamente il suo placet all’istituzione dei corsi. Mazzarella ha spiegato: «Abbiamo favorito l’iniziativa per consentire ai tanti lucani di andare comodamente a funghi. Tutto questo serve a conoscere meglio i funghi epigei. Associazioni nazionali e istituzioni hanno già avviato iniziative in tal senso. La mia associazione insieme al comune non ha perso tempo e ci siamo subito messi in moto». f.menonna@luedi.it
NON SOLO FANNULLONI
La vignetta su Brunetta di Giulio Laurenzi tra le più cliccate sul sito della Pubblica amministrazione
firma digitale dovranno utilizzare la posta elettronica per i flussi comunicativi intersettoriali, sia di carattere informativo che di natura giuridico-probatoria. Nel frattempo, sono stati dismessi i registri cartacei di protocollo interno come quelli di “carico/scarico”, sostituiti dall’obbligatorietà della “conferma di ricevimento”.
L’obiettivo del progetto è quello di ridurre i costi collegati al servizio di messaggeria, con minore acquisto di carta. Il che si aggiunge a un altro tipo di risparmio importante, quello ambientale. Buona pratica, allora, quella di un’abitudine a un nuovo modo di agire nella quotidianità. Con riflessi sul futuro. Vantaggio e consapevolezza.
20 Potenza
Lunedì 16 marzo 2009
ANTICA OSTERIA
Dal calcio una voce per la vita
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
Teatro per ragazzi SI terrà oggi, alle ore 17 presso il Ridotto del Teatro Stabile a Potenza, la conferenza di presentazione della prima rassegna di Teatro Ragazzi “Di fiaba in Fiaba” che prenderà il via il 30 marzo prossimo. L’iniziativa rientra nel programma predisposto dall’amministrazione comunale di Potenza per la stagione teatrale in collaborazione con l’associazione “Cose di teatro e Musica”. Nel corso della conferenza stampa si parlerà anche della Prima edizione del Festival nazionale Teatro Scuola Ragazzi “Giovanni De Blasiis” in programma dal 22 al 30 Maggio 2009 nel teatro comunale “Francesco Stabile” di piazza Mario Pagano, nel capoluogo.
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
Anche l’Associazione sportiva dilettantistica “Pantano” del campionato Giovanissimi in sostegno della vita
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
0971-441295
“Lezioni americane”
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
IL 21 e il 22 marzo, al teatro Don Bosco, con sipario alle 21, Giorgio Albertazzi porterà in scena le “Lezioni americane” di Italo Calvino, cinque conferenze scritte nel 1985 dallo scrittore torinese per le “Charles Eliot Norton Poetry Lectures” della Harvard University. Ora, queste conferenze prendono forma teatrale attraverso l’interpretazione di uno dei più grandi attori italiani: Giorgio Albertazzi. Lo spettacolo si concentra sulla prima conferenza, nella quale si incrociano e si fondono poesia e teatro.
PANE
Le uova Ant per la solidarietà SABATO 21 e domenica 22 marzo, saranno le giornate nazionali e locali della campagna “Uova di Pasqua della Solidarietà Ant”. L’iniziativa parte dalla metà del mese di marzo e prosegue fino ad aprile, con l’offerta di migliaia di uova di Pasqua, distribuite grazie al prezioso lavoro dei volontari della fondazione Ant, in tutte le principali piazze e sagrati delle chiese del distretto di Potenza. I fondi raccolti saranno devoluti al sostegno degli Ospedali domiciliari oncologici, gli Odo-Ant, della ricerca scientifica e della prevenzione. «La fondazione Ant Italia onlus finanzia la propria attività principalmente attraverso la raccolta dei fondi autonoma, grazie alle migliaia di cittadini sensibili al problema - afferma Giovanni Imbrogno, delegato Ant di Potenza e la campagna “Uova di Pasqua della Solidarietà”resta un modo concreto per sostenere il nostro progetto “Eubiosia - un progetto di Vita”». Per informazioni sulle piazze dove saranno offerte le uova pasquali si può visitare il sito www.ant.it o chiamare l’ufficio promozione Ant allo 0971/442950.
Orchestra di piazza Vittorio ANCORA un nuovo appuntamento con la rassegna “Altrocinemapossibile”. Si terrà il 17 marzo alle ore 21, al Ridotto del teatro Stabile di Potenza, la proiezione del film “L’orchestra di piazza Vittorio”, il film di Agostino Ferrente, del 2006. “L’orchestra di piazza Vittorio” nasce nel 2002 da un’idea di Mario Tronco, tastierista della Piccola Orchestra Avion Travel, e del documentarista Agostino Ferrente: mettere insieme un collettivo musicale multietnico nel quartiere romano dell’Esquilino, quartiere multietnico per eccellenza, ricco di suoni e musicisti provenienti dai quattro angoli del mondo. Per cinque anni, Agostino Ferrente, pur nella difficoltà dei pochi mezzi a disposizione, segue il sogno di questa Orchestra e nel 2006 nasce il documentario, che restituisce le difficoltà e le emozioni di questo ambizioso progetto. Il film, presentato in numerosi festival internazionali, vince nel 2007 numerosi premi tra cui il Nastro d’Argento e il Globo d’Oro come migliore documentario.
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 La matassa 18 - 20.15 - 22.30 Sala 2 Iago 17 I love shopping 19 - 21 Sala 3 The wrestler 17.45 - 20 - 22.10 Sala 4 La pantera rosa 2
16.30 Il curioso caso di Benjamin Button 18.15 - 21.30 Sala 5 Gran Torino 17 - 19.30 - 22 Sala 6 Due partite 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 7 Watchmen 18 - 21 •DUE TORRI• La matassa 19 - 21
E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO NOTTURNO 16 MARZO Diamante via Pretoria, 165 0971 - 22532
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Potenza e provincia 21
Lunedì 16 marzo 2009
E’ il primo nome ufficiale nella città dauna. Si susseguono gli incontri negli altri partiti
Provinciali, Pettorruso candidato La “Primavera dei Lucani” si presenta a Lavello LAVELLO - Primi fermenti elettorali primaverili nella cittadina dauna. Una latente ma persistente e continua attività di consultazioni, confronti ma soprattutto , di conti fatti a tavolino sta interessando ormai da qualche settimana le forze politiche lavellesi. Città natale dell'uscente presidente della provincia di Potenza , Sabino Altobello, non sembra, per il momento, paventarsi per lui, secondo le indiscrezioni e le persistenti voci circolanti anche a livello regionale, un bis. Poche le idee chiare ma soprattuto tanto riserbo e tentennamenti per quella che sarà, almeno per il Partito Democratico locale, una vera e propria prova del nove all'indomani della sonora sconfitta registrata in occasione delle amministrative della primavera scorsa. Tra le tante indiscrezioni e le voci di corridoio si fanno avanti piccole certezze che hanno il sapore, per la cittadina dauna, di veri e propri primati. Il portavoce della Primavera Lavellese Enzo Lamanna ed il consigliere comunale Alfonso Fuggetta annunciano la possibile candidature del capogruppo , candidato sindaco, Antonio Pettorruso. «Abbiamo - fanno sapere - tenuto una riunione cui hanno preso parte tutti i candidtati della lista Primavera Lavellese della scorsa tornata elettorale raggiungendo
Nota delle segreterie comunali
Collegio di Rapolla Il Pd avvia le consultazioni
Sopra Pettorruso e uno scorcio di Lavello
l'intesa di indicare Antonio Pettorruso come candidato alle elezioni provinciali prossime» «Siamo certi - aggiungono - che Pettorruso non si tirerà indietro e raccoglierà i frutti dell'ottimo lavoro svolto in questi mesi in seno al consiglio comunale” L'idea è quella di creare una nuova lista denominata Primavera dei Lucani con Pettorruso candidato presidente. Indiscrezioni parlano di affiliazioni di altre piccole forze politiche come Democrazia Cristiana e Udeur che nella prossima settimana dovrebbero indica-
re anche possibili candidati in corsa per il posto di consigliere provinciale. Stretto riserbo in casa del Popolo delle Libertà con Alleanza Nazionale e Forza Italia che non hanno ancora sciolto le loro riserve e che probabilmente, nel corso della prossima settimana, potranno fornire indicazioni maggiori sui nominativi e su eventuali apparentamenti. Poche certezze anche in casa del Partito Democratico sebbene inizino a circolare, seppur in maniera assai ufficiosa, alcuni nomi di papabili candidati alseggio di
consigliere provinciale. Particolarmente gettonato il nome del consigliere di minoranza, neo eletto, Principia Tummolo. Con lei anche altri nominativi, tra i consiglieri comunali eletti tra le liste del Pd, che tuttavia non trovano riscontro tra le voci di corridoio e le incalzanti indiscrezioni dei giorni scorsi. Ancora tutto in fieri dunque a Lavello, una città amante dei colpi di scena ma soprattutto eterna indecisa in fatto di candidature. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
VULTURE - Le segreterie politiche del Pd di Rapolla, Ripacandida, Ginestra e Maschito hanno avviato un’analisi interna in merito alle dichiarazioni rese nei giorni scorsi dal coordinatore cittadino del Pd di Barile, Giuseppe Mecca, che ha indicato in Antonio Murano il candidato ideale alle provinciali per il collegio di Rapolla. Per le segreterie, che hanno redatto un comunicato stampa congiunto, l’analisi della questione è: «più che mai necessaria ed attuale del progetto politico attorno al quale costruire e proporre la candidatura del delegato del Pd per le prossime provinciali del 7 giugno da parte del loro collegio di riferimento». Per questo motivo: «hanno inteso aggiornarsi a una nuova data per la disamina compiuta dell’argomento e per il vaglio critico di ulteriori proposte di candidature qualora ce ne fossero». Nella nota apparsa su “Il Quotidiano” nei giorni scorsi, Mecca aveva sponsorizzato il vice presidente della Comunità montana del Vulture, Murano perchè nel suo ruolo istituzionale: « ha operato e si è impegnato mettendo in atto sul nostro territorio una programmazione che è stata rivolta nell'unica direzione di voler rilanciare lo sviluppo e la crescita economica della nostra area».
Genzano di Lucania Soddisfatto il direttore Antonio Ciola La proposta del sindaco di Satriano
Sicurezza sui luoghi di lavoro «Istituire il premio L’Istituto agrario scende in campo Valli del teatro» GENZANO DI LUCANIA La sede distaccata di Genzano dell' Istituto Professionale per l'Agricoltura “Giustino Fortunato” (con sede a Potenza) continua a prodigarsi per preparare al meglio i propri alunni ad affrontare il loro futuro. Sotto tutti gli aspetti. L'ultima iniziativa, mirante a completare la formazione dei ragazzi delle quinte classi, ha avuto per tema quello della “sicurezza sul lavoro”. Il corso, in 4 moduli, è stato dispensato gratuitamente dall'Inail Basilicata a mezzo di due suoi funzionari: il dott. Nicola Giansanti e la dott.ssa Filomena Zaccagnino. «Ampio, lo spettro degli argomenti trattati - ci spiega il direttore della scuola, Antonio Ciola -: dalle nozioni più generali, inerenti i compiti e le funzioni dell'Inail nell'ambito del Welfere italiano, nonché l'evoluzione normativa della stessa, al trattamento dei più svariati infortuni e alla chiarificazione degli obblighi che regolano i rapporti fra dipendente e fruitore di manodopera». Ma affinché i giovani in procinto di essere “liberati” nel mondo del lavoro non si trovino impreparati per quel che concerne i propri diritti (e doveri), nel III e IV modulo si è discusso in particolar modo di “prevenzione” e di “sicurezza”, non trascurando nessuna delle forme in cui queste si declinano nella realtà aziendale di tutti i giorni. Compresi quegli aspetti invalidanti della salute fisica i quali fanno sentire le loro ripercussioni solo sul lungo periodo: come, ad esempio, la cattiva “ergonomia” della postazione di lavoro, la movimentazione manuale sbagliata dei carichi e lo stress da lavoro.
SATRIANO - Dalle rassegne teatrali “Valli del Teatro” al “Premio Valli del Teatro”. Una proposta resa nota alla stampa ieri dal sindaco del “Paese dei Murales e del Pietrafesa” Michele Miglionico. Ecco il leit motiv dell'iniziativa. «La tradizione ormai ultraventennale del Comune del Melandro, la qualità degli spettacoli - si legge in una nota- con attori di fama nazionale che negli anni hanno calcato le tavole dei nostri palcoscenici e l'ormai matura cultura teatrale sviluppata nelle nostre comunità, sono gli ingredienti giusti per istituire un prestigioso premio». «Questo premio - ha detto Michele Miglionico - darebbe ulteriore lustro allo già straordinario progetto teatrale nato e creato tre anni fa con i Sindaci di Sant'Arcangelo, Moliterno,
Villa D'Agri ed oggi anche Sasso di Castalda». Il teatro quale espressione di cultura ed aggregazione nei piccoli paesi lucani, gioca un ruolo di fondamentale importanza. È “un sipario aperto” in aree già fortemente provate dal problema lavoro e dallo spopolamento. «A breve presenterò l'evento in un incontro ufficiale con gli Amministratori dei comuni coinvolti - ha concluso Miglionico- alla presenza del Direttore Artistico Domenico De Rosa. Un'iniziativa che coinvolgerà tutti i Sindaci delle “Valli del Teatro” , il Presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo che già tre anni fa, ha tanto creduto in questo progetto, oggi diventato un vero evento pronto a coinvolgere prossimamente molti altri comuni». Angela Scelzo
Un momento della presentazione
Un bagaglio di nozioni, dunque, che va di fatto a completare il curriculum di questi ragazzi che nella scuola cercano una corsia di lancio privilegiata ed efficiente per evitare di dover zigzagare a tentoni in un labirinto lavorativo sempre più meccanizzato, competitivo, esigente e selettivo. Certo che questa sia la via giusta da seguire per far evolvere la scuola che dirige (dopo il grande slancio perpetrato negli anni passati dal suo predecessore Vito Lauria), il prof. Ciola, ci fa visitare la sala attrezzata che ospita i frequenti seminari; ed approfitta del nostro incontro per veicolare «un ringraziamento particolare al dott. Salvatore Riccardi (Direttore Generale dell'Inail Basilicata) ed uno all'Inail in generale per la sensibilità e la disponibilità dimostrate nei confronti dell'Istituto Agrario di Genzano». Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it
Venosa, arrivano gli studenti bulgari VENOSA - La seconda parte del progetto Comenius, che ha impegnato una scuola bulgara di Haskovo e il Liceo Classico Q.Orazio Flacco di Venosa, sta per prendere avvio. Nel maggio scorso, infatti, quattordici studenti del Liceo si erano già recati in Bulgaria assieme alla professoressa di Inglese Lucia Reggente, curatrice del progetto, ospiti di famiglie bulgare. Da oggi, quindi, il favore sarà ricambiato : una delegazione di studenti bulgari verrà ospitata nella città di Orazio dai loro omologhi italiani, con l'arrivo previsto nel piazzale De Bernardi intorno alle ore 15. Il gemellaggio durerà dieci giorni, precisamente dal 16 al 25 marzo, e farà conoscere a
questi ragazzi venuti dall'Est le mille sfaccettature della cultura italiana. Si prospetta per gli ospiti bulgari un programma ricco di manifestazioni ed escursioni alla ricerca delle genuine tradizioni della nostra terra. Essi sperimenteranno il sistema scolastico italiano e saranno alle prese con il nostro idioma, allo scopo di imparare la bellezza dell'Italia attraverso la sua lingua. Scopriranno, inoltre, le Perle che la nostra terra custodisce: visiteranno, infatti, il 18 marzo, per l'intera giornata,la splendida città di Matera, simbolo con i suoi “Sassi” della Basilicata nel mondo, ma anche la città di Venosa stessa, così carica di storia e cultura ( il 17 visita al Castel-
lo, Museo, Biblioteca; il 19 visita al sito archeologico e alla SS. Trinità; il 20 visita alle Catacombe). Questi ragazzi entreranno a conoscenza anche di alcune realtà presenti sul territorio, quali l'Amministrazione Comunale di Venosa ( 20 marzo) e l'Istituto dei Padri Trinitari (21 marzo). Il progetto culminerà con una grande manifestazione, che si svolgerà il 24 marzo al cineteatro Lovaglio alle ore 10:30, in cui verrà spiegato il senso di questo progetto: l'abbraccio tra popoli che unisce genti diverse e lontane e le rende tutte fratelli, ed è proprio quello che gli studenti del Liceo ed i loro colleghi bulgari hanno tentato di fare in questi anni di fervidi scambi. Gli studenti
I ragazzi di Venosa in Bulgaria con i loro colleghi
bulgari, infine, torneranno in patria nella notte tra il 24 e il 25 marzo. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
22 Potenza e provincia Trentasette anni spesi al servizio dei giovani di Spinoso
All’incontro Assenti le istituzioni
Cittadinanza onoraria al preside Dalessandri
Unione ciechi Prima tappa a Villa D’Agri
SPINOSO - “Un padre spirituale, un modello di riferimento, una traccia indelebile per la memoria e la storia di questa nostra comunità, che per questo si onora di essergli per sempre “debitrice”. E' sulla scia di queste considerazioni che l'amministrazione comunale di Spinoso ha conferito, durante un consiglio straordinario, la cittadinanza onoraria al preside Domenico Dalessandri, dirigente scolastico della scuola media per ben 37 anni dal 1971 al 2008. Oltre 1000 i ragazzi che si sono formate sotto i suoi insegnamenti, perché come dichiarato dalla stessa amministrazione «Ci sono persone che per intelligenza, per sensibilità, per dedizione professionale, riescono, più di altri, a lasciare un segno indelebile nella collettività in cui operano». Una rara competenza e tanta tenacia che hanno formato intere generazioni, profondendo nel suo “lavoro” di educatore, giorno dopo giorno, e con grande consapevolezza dell'importanza del proprio ruolo, uno sconfinato e sincero amore per la cultura e per l'istruzione. A queste sue doti, si lega una personalità umanamente affabile, che hanno permesso al preside di creare negli anni un legame forte con la collettività di Spinoso, all'insegna di un rispetto e di una stima, per infondere nei ragazzi gli ideali fondamentali e fondanti di una sana convivenza civile». Francesca Gresia
L’INTERVISTA La scuola un settore in continuo cambiamento, ne abbiamo parlato con il preside Dalessandri che per ben 37 anni ha diretto l'istituto di Spinoso. «Con Spinoso - sostiene - ho stretto un legame di amicizia umano e culturale, mi sono incardinato con la comunità. Una scelta effettuata per il carattere, l'umiltà e la disponibilità della gente. Negli anni ho assistito a trasformazioni istituzionali e culturali, ma continuando a trasmettere un sistema valoriale, e a far capo a quell'amicizia interpersonale che non fa che contagiare l'intera comunità». Il preside si sofferma sul momento che sta attraversando la scuola. «E’ un mondo complesso, i cambiamenti della società negli anni sono stati innumerevoli e purtroppo i cambiamenti nella scuola sono avvenuti con un ritardo sensibile. La scuola ha perso la guida, il timone e l'indirizzo della società. Ha perso il ruolo propulsore che dovrebbe portare ad una riflessione più pacata dei cambiamenti che interessano la società. Inoltre negli anni la scuola si è troppo politicizzata, si continua a dar voce all'uno o all'altro pedagogista, con una visione settoriale che impedisce spesso la visione del bene comune». E sul dimensionamento ha la sua idea. «Già in passato, in alcune realtà quali San Chirico o San Martino, mi chiedevo come potessero crescere i ragazzi che si ritrovavano in classi asfittiche, senza possibilità di relazione. Le pluriclasse sono di fatto un'ingiustizia sociale e qualora dovesse capitare ad un mio nipote sarei il primo ad accompagnarlo altrove. Per il maestro unico, le visioni sono diverse, anche se secondo il mio modesto parere ci dovrebbe essere gradualità nell'avere figure diversificate, perché per i primi due anni per il bambino forse è meglio avere poche figure a cui rivolgersi». E sul futuro non ha dubbi: «Bisognerebbe assicurare più stabilizzazione al personale docente ed aprire le scuole ad una maggiore responsabilizzazione collettiva, mediante gli organi collegiali, perché non si può pensare che il ragazzo studi con la televisione accesa. I ragazzi hanno tanti interessi ed è giusto che questi vengano coltivati ma bisogna recuperare un po' di rigore nello studio. Perché, spesso per assecondare le richieste dei genitori o dei ragazzi, ci si fa travolgere e si perde di vista l'alfabetizzazione culturale. Sarebbe un peccato originale “non Fare scuola” perché il tempo c'è e anche le risorse». fra. gre.
Episcopia, approvato il bilancio previsionale EPISCOPIA - Approvato il bilancio previsionale 2009 al Comune di Episcopia. Viva soddisfazione dell'Amministrazione comunale di Episcopia, per l'approvazione rapida in giunta del documento di bilancio previsionale 2009/2010, la relazione dell'assessore al bilancio Fittipaldi è stata precisa e, soprattutto, concreta ed è già a disposizione dei consiglieri per la seduta di fine mese. Nonostante i cospicui tagli operati per gli Enti locali, soprattutto ad opera del governo centrale, il pareggio di bilancio è stato ottenuto con minori spese - affari generali, polizia urbana - e maggiori entrate extratributarie, senza alienazione alcuna di beni comunali, non dimenticando che Episcopia è tra i pochi Comuni lucani in cui il sindaco ha rinunciato all'aspettativa retribuita ed i membri della Giunta ad ogni emolumento loro spettante, a favore del bilancio cittadino. “A fronte delle difficoltà di bilancio di tutti i centri dell'area - afferma il primo cittadino del centro sinnico, Biagio Costanzo - per far
Lunedì 16 marzo 2009
“quadrare i conti”, siamo riusciti persino ad aumentare gli stanziamenti per settori delicati dell'amministrazione, quali quello della raccolta dei rifiuti solidi urbani, con un progetto di incentivazione della differenziata finanziato dalla regione Basilicata per 20 mila euro , unito ad un maggiore esborso sulla quota generale della raccolta di circa il 10% già messo in bilancio; inoltre nel settore dei servizi sociali abbiamo incrementato corposamente gli importi precedenti, finanziando nuovi servizi per l'assistenza ai disabili e per il settore scolastico. Più impulso sarà dato, infine, al miglioramento del decoro urbano, degli spazi verdi anche rurali e dell'area cimiteriale. Speriamo - conclude il sindaco Costanzo - che per l'anno prossimo sia tutto più semplice, anche perchè confidiamo molto nella possibilità di autofinanziarci col varo del piano energetico regionale, avendo il nostro Comune un bel progetto per lo sfruttamento di un parco eolico in zona Pallareta. Dal punto di vista
Episcopia
occupazionale, riconfermati integralmente gli stanziamenti per i lavoratori socialmente utili e per tutti i convenzionati, ad ogni titolo impiegati ad Episcopia”. Emilia Manco provinciapz@luedi.it
Un momento dell’incontro
VILLA D'AGRI - La campagna di comunicazione “C'è chi vede per te” dedicata alla disabilità visiva promossa dall'associazione onlus “Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti”, sezione provinciale di Potenza insieme alla regione Basilicata, fa tappa per il suo primo incontro nel centro valligiano. Cinque gli incontri individuati dall'Uici per un progetto di informazione e sensibilizzazione sulla disabilità per un “ascolto e partecipazione” sul territorio lucano. Ma di partecipazione per l'incontro svoltosi sabato sera presso il Centro sociale di Villa d'Agri se ne vista proprio poca, a partire dai rappresentanti degli enti istituzionali - presente solo il Comune di Tramutola con i delegati Michele Di Marco e Antonietta Oriolo - ed in primis dai padroni di casa” (Comune di Marsicovetere) che, invano sono stati attesi dall'associazione per i saluti. “Maleducazione” - ha commentato chi era presente all'incontro. Ma non solo, gli inviti e i contatti erano partiti per tutti i 12 Comuni della Valle, organizzazioni varie nonché scuole, medici di famiglia, ottici, oculisti e singoli cittadini, insomma come recitava una nota fatta in precedenza dall'Uici - per “tutti i soggetti della Provincia di Potenza che per ragioni economiche, etiche e sociali, hanno l'interesse o il dovere della presa in carico del minorato della vista”.
Ma niente da fare, l'incontro ha suscitato l'interesse solo di poche perone che comunque hanno gradito e seguito con attenzione il progetto portato in campo dall'Uici con l'ausilio del presidente della prima commissione, Marcello Pittella. Ad illustrare nel dettaglio tutto ciò che rientra nella sfera del diritto del minorato della vista, partendo dal riconoscimento della disabilità visiva, la presidente Maria Boncristiano . Messaggi forti della campagna come “i tuoi occhi la chiave per guardare” al “il dovere di informare e il diritto di conoscere”. Obiettivo divulgare e informare sui servizi per l'integrazione del non vedente nel tessuto sociale dai “ benefici economici, pensioni e indennità, agevolazioni fiscali, istruzione e formazione, lavoro e scelte opportune per la realizzazione del futuro”. Molte le difficoltà per i non vedenti dalla carenza di informazioni, alla mobilità e al lavoro”. “Il problema - ha sottolineato la presidente dell'Uici - che il non vedente non è visto come una persona. Un concetto falso - ha aggiunto si valorizza molto l'uguaglianza e non la non differenza e non si comprende nella sua specificità”. L'incontro si è concluso con un momento musicale e creativo ad opera della corale polifonica “Oppidi Cantores”. Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Nadia Lisanti e il suo “Un attimo in più”
La donna vista dagli artisti A Melfi la mostra “Cecilia”
PICERNO - Si terrà oggi alle 18 presso l'Auditorium della Scuola media statale di Picerno, in via Aldo Moro, la presentazione del libro di poesie “Un attimo di più” di Nadia Lisanti. La giovane artista lucana scrive con la Holden di Baricco, forum scrivere - De Agostani, e ha partecipato con suoi componimenti a diverse raccolte di poesie distribuite a livello nazionale. Presiede il “reading” una firma autorevole dell'entourage culturale lucano, il professore Mario Santoro nato ad Avigliano è autore di romanzi e raccolte di poesie. La lettura delle poesie è affidata a Pio Baldinetti e Antonia Bruno dell'associazione culturale Stoà Teatro di Potenza. Sarà la chitarra di Renato Pezzano ad accompagnare musicalmente la lettura delle poesie, un binomio già sperimentato con successo alcune settimane fa in un noto locale di Potenza. Gli immancabili saluti avranno come protagonisti Mario Salvia, sindaco di Picerno, Annamaria Basso, dirigente scolastico e critico letterario, Lucia Antonietta Caivano, assessore alla cultura del Comune di Picerno e Antonio Autilio, assessore Dipartimento formazione lavoro cultura e sport della Regio-
MELFI - Sarà aperta fino al quattordici aprile prossimo la mostra, “Cecilia” ospitata presso il museo civico. Cinque artisti italiani, che vivono o lavorano in Basilicata, espongono opere pittoriche e materiale fotografico che hanno la donna quale tema centrale. Il curatore della mostra, promossa dal comune di Melfi in collaborazione con VisioniFuture, è Cataldo Collazzo. La collettiva è dedicata a Cecilia Salvia, dirigente della regione Basilicata, recentemente scomparsa. «Continuando sulla strada intrapresa nel 2007 – ha spiegato il sindaco Navazio a margine di una conferenza stampa convocata per l’occasione – l’amministrazione comunale inaugura la programmazione espositiva 2009 del museo civico di Palazzo Donadoni. Si tratta di una mostra, espressione di nuovi linguaggi che interpretano il mondo contemporaneo con un’ampiezza di orizzonti davvero affascinante, con una creatività fuori del comune, con una personalità priva di timori e filtri». Gli artisti presenti in mostra sono Antonietta Montemurro
Picerno Oggi la presentazione del libro della giovane artista lucana
La copertina del libro che verrà presentato stasera
ne Basilicata. “La poesia non è di chi la scrive ma di chi gli serve!”. Questa frase tratta dal film “Il Postino” di Massimo Troisi «riassume in sostanza la mia concezione della scrittura: è uno scambio, un confronto tra te e il mondo in cui si cristallizza la speranza di trasmettere un messaggio che arricchisca l'altro». È questa la visione che Nadia Lisanti ha della poesia. «In questa raccolta di odi ho immortalato il mio sentimento per la vita che è dono e mistero, meraviglia e amore, essenza ed esistenza, ragione e fol-
lia, solitudine e condivisione». Leggendo le sue parole si fluttua in straripamenti di sentimenti, si perde la bussola lasciandosi felicemente trasportare dalle onde delle emozioni che sprigionano. Per il suo futuro sogna di «tessere il filo d'Arianna nella tela di Penelope e raggiungere la vetta del Parnaso, smarrirsi in infiniti sensi e ritrovarsi danzando con le Muse nella trama di un classico d'autore: c'è qualcuno interessato a compiere con me questo viaggio?» Rocco Perrone provinciapz@luedi.it
che, nata ad Anzi, lavora a Potenza; Marcello Mante gazza, potentino che vive e lavora a Roma; Antonio Positino di Sant’Angelo le Fratte; Caterina Arcuri di Catanzaro; Marcello Samela che è nato in Francia ma vive e lavora ad Avigliano. «“Questa mostra cerca di creare nuove possibilità di pensiero – commenta il curatore, Cataldo Collazzo – di proporre nuove narrative e diversi modi di sentire attraverso il riordinamento dell’infinito caos di messaggi. Spero che in questa mostra ciascuno possa perdersi, fondersi e confondersi con i molteplici linguaggi contemporanei per poi ritrovare il proprio percorso e la propria identità rafforzata ed arricchita». La collettiva dedicata all’indimenticata dirigente regionale, Cecilia Salvia è visitabile dal martedì al sabato dalle 9 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30. La domenica dalle 9 alle 12.30. L’ingresso a Palazzo Donadoni, che resterà chiuso ogni lunedì, è libero, il catalogo reperibile in mostra. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it
Matera Lunedì 16 marzo 2009
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Sollecitato da Cittadinanzattiva non ha ancora ottenuto risposte nemmeno dall’Arpab
Sul cementificio pesa il silenzio Il difensore civico ha chiesto alla Regione di monitorare l’aria UNA cappa di fumo e di silenzio continua ad avvolgere il cementificio situato sulla Murgia materana, al confine di tre province. Lo scorso autunno Cittadinanzattiva aveva segnalato al difensore civico regionale, Catello Aprea, l'opportunità di sollecitare gli enti interessati ad adoperarsi per il monitoraggio dell'aria nei pressi del cementificio. La richiesta nasceva dalla necessità di trovare una spiegazione all'aria maleodorante che da tempo avvolge Matera in diversi periodi. Il difensore civico, accogliendo la richiesta, aveva invitato l'Arpab ad effettuare i dovuti rilievi, come richiesto da Cittadinanzattiva. Rilievi che non sono mai partiti e che hanno portato il difensore civico a sollecitare l'Arpab con una successiva comunicazione scritta nella quale spiegava che «Non avendo, a distanza di circa tre mesi, ricevuto alcun riscontro, non posso dar conto ai segnalanti ed ai cittadini interessati, che sollecitano una risposta, dell'esito dell'azione di questa difesa civica, ai sensi della Legge regionale numero 5 del 2007. La problematica - é riportato nella nota - oggetto anche di attenzione da parte della stampa, suscita apprensione nell'opinione pubblica, che mi sembra opportuno tranquillizzare, se del caso, con elementi certi di dati rilevati da codesta Agenzia e con la tempestività dovuta ad una questione che attiene alla salute dei cittadini».
I Lions per la mensa di Don Giovanni Mele
Le note del tango argentino diventano solidarietà e aiutano i meno fortunati
Il cementificio di Matera che si trova alle porte della città
Il difensore regionale chiedeva quindi all'Arpab «Informazioni circa le iniziative eventualmente adottate o programmate e/o, comunque, notiziarmi sull'argomento nei termini previsti dalla normativa vigente». Termini che non sarebbero stati rispettati, se il difensore civico si è visto costretto adesso a chiamare in causa gli amministratori regionali. Infatti, lo scorso 11 marzo il dottor Aprea ha inviato una nota al presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, all'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, e, per conoscenza, al direttore dell'Arpab, Vincenzo Sigillito, e a Cittadinanzattiva, comunicando di «Non aver avuto alcun riscontro alla nota inviata al diretto-
re dell'Arpab in data 29 ottobre 2008 e relativo sollecito datato 23 gennaio 2009, nonostante il richiamo al rispetto della norma in materia di difesa civica (Legge regionale numero 5 del 2007) e nonostante la risonanza che alla problematica hanno dato i mass media». Agli amministratori regionali è stato quindi chiesto di “voler adoperarsi affinché da parte dell'Arpab vengano date informazioni puntuali circa questioni attinenti alla salute dei cittadini”. Adesso la palla passa alla Regione che, con delibera numero 1278 del 6 agosto 2008, si è espressa a favore della “possibilità di realizzare impianti di cdr (combustibile derivato da rifiuti) da impiegare nelle
cementerie localizzate sul territorio regionale”. Sono 59 i cementifici presenti sul territorio italiano. A seguito del decreto legislativo 133 del 2005 vengono adesso definiti co-inceneritori e sono stati concessi ai loro forni gli stessi limiti di emissione degli inceneritori. Olii esausti, fanghi di depurazione e cdr sono quindi diventati combustibili alternativi per i cementifici, permettendo loro migliori guadagni. Per maggiori garanzie sulla salute dei cittadini si sollecitano però interventi dell'Arpab, che tuttavia tardano ad essere realizzati. In questo silenzio, si aspetta ora un segnale dalla Regione Basilicata chiamata in causa. Biagio Tarasco matera@luedi.it
SPUNTI L’associazione Casa Pound Italia propone una novità sui gettoni di presenza in consiglio comunale
Appello all’etica della politica locale GENTILE Sindaco Buccico, all'indomani della seduta del Consiglio Comunale di lunedi scorso, quando, stando alle cifre riportate dai giornali, circa una decina di consiglieri hanno lasciato l'Aula dopo l'appello, i sottoscritti, responsabili regionale e cittadino dell'associazione CasaPound Italia, hanno scelto di scriverLe per proporre una modifica del Regolamento del Consiglio Comunale che impedirebbe a qualche consigliere che probabilmente fraintende il significato della parola “eletto” di poter ulteriormente lucrare alle spalle dei cittadini che dice di rappresentare. Perchè se è comprensibile che uno, due e magari anche tre consiglieri siano presenti al momento dell'appello ma poi siano costretti, per cause di forza maggiore, a dover lasciare la seduta è invece sospetto che questo comportamento lo tengano “circa una decina”di persone nel corso della stessa adunanza. Tuttavia lo scopo di questa lettera non è quello di processare o giudicare i soggetti interessati, non è nostro compito e non ambiamo ad essere giudici di nessuno. Abbiamo però l'ambizione di risolvere i problemi della comunità in cui viviamo attraverso i mezzi che la partecipazione ci offre, e l'ardire di suggerire quelle che ai nostri oc-
chi sono le soluzioni migliori a tali problemi. Entriamo quindi nel dettaglio della nostra proposta. Come previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale (art.42) in caso di mancanza del numero legale nel corso di una seduta si può far luogo ad una “seduta di seconda convocazione” nella quale possono essere trattati esclusivamente i temi all'ordine del giorno della prima seduta. La nostra proposta è estremamente semplice: abolire il gettone di presenza per le sedute di seconda convocazione nel caso in cui, come lunedì scorso, all'appello della prima seduta erano presenti un numero sufficiente di consiglieri per svolgere l'adunanza. Questo avrebbe un doppio effetto: dissuaderebbe gli eventuali furbetti dal presentarsi all'appello per garantirsi il gettone di presenza per poi lasciare l'aula facendo venire meno il numero legale (effetto “educativo”); spingerebbe quei consiglieri che sanno di non poter presenziare all'intera seduta del Consiglio a non presentarsi nemmeno all'appello rinunciando quindi al gettone per una presenza che di fatto non c'è, il che permetterebbe un risparmio di quelle che lei ha, a ragione, definito “le già poche risorse del Comune” (effetto “economico”). Qualche gettone di presenza, po-
trà giustamente obiettare qualcuno, non è di certo un capitale in grado di mandare in dissesto le casse comunali, ma al di là dei discorsi sulla crisi che investe la città e di quanto certi comportamenti possano risultare offensivi agli occhi di quei cittadini che si spezzano la schiena per molto meno o, peggio ancora, di coloro che dopo anni di sacrifici ora affrontano il dramma della disoccupazione nel disinteresse di istituzioni, banche, sindacati e imprese, è l'aspetto etico da tener bene a mente e per chiarirlo facciamo affidamento alle parole pronunciate da un suo ex collega al Senato, l'attuale onorevole Marcello de Angelis, nel corso dell'incontro “il ritorno delle èlite”, nel maggio dello scorso anno: “Non si diventa onorevole perchè si è mandati a rappresentare il Popolo in Parlamento, ma siccome si è mandati in Parlamento a rappresentare il Popolo bisogna essere onorevoli, bisogna essere irreprensibili in ogni parola, in ogni atto, in ogni pensiero, perchè è questo che ti rende onorevole”. Nulla meglio di queste parole, pronunciate da un uomo di destra come Lei, può descrivere quello che una comunità si aspetta dai suoi rappresentanti. Giovanni Fontana - Res. Basilicata Stefano Dubla - Res. Matera
La chiesa di Piccianello che ospita le mensa per i poveri che fu fondata da Don Giovanni Mele
UNA musica, il tango, quella che ha avuto come primo palcoscenico la strada , come prime anime da consolare, i migranti, nella lontana Argentina del 1835. Ancora ad inseguire la sua missione, ancora a servizio dei disagiati, ora, che è musica d'elite e i teatri sontuosi, eleganti. Come nemesi storica o vocazione naturale, comunque veicolo di iniziative benefiche a sostegno dei meno abbienti. E' avvenuto sabato sera, su idea del “Lions club Matera città dei Sassi”, presso l'auditorium “Gervasio”. «Non siamo una conventicola, abbiamo anche una funzione sociale - sostiene, con orgoglio, il presidente, l'Avv. Domenico Palombella - ed è per questo che devolviamo l'intero incasso della serata alla mensa dei poveri “Don Giovanni Mele”. Un refettorio dove si distribuiscono circa 50 pasti al giorno e viene svolto un lavoro importante a favore dei portatori di handicap. “Un pensiero triste che si balla”, la definizione attribuita da Astor Piazzolla, è un’ epigrafe perfetta del tango. E tanti altri potrebbero essere gli aggettivi intorno ad un emozione, che andava a riempire l'assenza di una terra, di un amore, di una radice che non trovava pace e sistemazione se non in una espressione artistica che si avvinghiava intorno a legno, cuoio e madreperla: quelli i primi materiali delle rudimentali bandoneon. Il risultato? Struggente, malinconico, sensuale, che animava le feste
popolari nell'America latina tra creoli e migranti, lasciando libero arbitrio se ascoltarla o ballarla perché generosa per discendenza e bella, comunque. E quando ci si congiunge in ballo, non si può che essere voluttuosi, alternando movenze ben misurate a scatti d'impeto. Proprio come hanno fatti i bravissimi ballerini pugliesi, con corpi d'altri tempi, intervenendo ad interpretare i più bei pezzi di Piazzolla, suonati magistralmente dai fratelli Irsinesi Antonio e Nicola Ippolito. «Si direbbe che senza i crepuscoli e le notti di Buenos Aires non possa nascere un tango - dicevano Astor Piazzolla e Horacio Ferrer. Il tango prende dalla realtà, infatti, prende dal nulla, prende dalla natura, prende dal tutto assoluto che ci circonda, intinge dall'autentica malinconia disperata intrisa di balere, alcol, gelosia, tradimenti e povertà e sogni di sbarcare il lunario. Una povertà che corteggia col nulla, se non con “la luna di squallide periferie...spiegazioni di te stessa, teorie su di te”e cerca di corrompere con l'incertezza, il pericolo, la sconfitta così recitava Jorge Luis Borges, poeta argentino. E dal silenzio dei tanti paganti, ancora tanti applausi, come quelli che hanno chiuso la serata benefica, di sabato sera e che contribuiranno a donare nuova linfa alla mensa di Don Giovanni Mele. Francesco Giusto matera@luedi.it
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Lunedì 16 marzo 2009
TAXI MATERA 3332685173
Vito
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Incontro su Progetto Lidia Alle 17,30 alla Mediateca provinciale è previsto l’incontro sul mediocredito per le piccole e medie imprese e, in particolare sul progetto Lidia che sostiene piccole imprese. L’incontro si svolgerà in occasione della firma della convenzione fra la Caritas e la Banca Etica. Saranno presenti l’arcivescovo di Matera-Irsina, mons. salvatore Ligorio, un rappresentante di Banca Etica e don Mimmo Francavilla, direttore della Caritas di Andria.
Lectio Dantis dell’Unitep
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). Auguri per il cinquantesimo compleanno a Vito Mancini da parte della tua famiglia e gli amici, i quali ti ringraziano per la magnifica serata passata insieme.
Prosegue il progetto “Lectio Dantis” a cura dell’Unitep, università della terza età. Mercoledì 18 marzo alle 18 nella Biblioteca provinciale (II piano) il prof. Giovanni Caserta terrà una pubblica conferenza sul tema: “Luogo è in inferno detto Malebolge - viaggio Tra seduttori, adulatori e simoniaci”.
Convegno su dislessia E’ previsto il 27 marzo alle 15 nell’aula magna della scuola Padre Minozzi, il convegno su “Esperienze di prevenzione e dislessia”. Si parlerà di metodologie di screening, del punto della ricerca, ,d ella ricaduta della sperimentazione sui processi di apprendimento. Si confronteranno psicologi, neuropsichiatri dell’età involutiva, logopedisti, sociologi e dirigenti degli uffici scolastici. I temi più importanti della ricerca ma soprattutto della prevenzione diventeranno elementi del dibattito all’interno del convegno.
SERVIZI SOCIALI
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 D’ARIA CLAUDIO Via Xx Settembre 77 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/332282 0835/262260 0835/336882 0835/331314
Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Gran Gala dello sport GRAN Gala dello sport materano organizzato dalla Provincia oggi nel cinema Comunale con inizio alle 18. Targhe e medaglie a ricordo della serata saranno consegnate ai calciatori dell'Atalanta Gianvito Plasmati e Simone Zaza, al tecnico della formazione inglese dei Queens Park Ranger Paolo Pavese, all'arbitro Lorenzo Lupo, alla nazionale azzurra di marcia Lidia Mongelli, al campione italiano e primatista juniores dei 400 ostacoli Eusebio Haliti. Saranno premiati anche Gianluca Vizziello e Domenico Colucci, Domenico Pozzovivo,Antonio Luca D'Alema, Vito Manno, Adriana Crisci, Biagio Tralli Aldo Dell'Aglio, Rocco Emilio Frisenda, Giuseppe Zaccaro e Alessandra Petragallo.
Melarido con Franco Neri MELARIDO '09 presenta Franco Neri sabato 21 marzo alle 21 al teatro Duni. Biglietti d'ingresso dello spettacolo: 20 euro per la galleria e 25 per la platea. Nel 2003 nasce "Franco, oh Franco!" ovvero come vivere felici al nord mangiando pane e melanzane; un calabrese integrato al nord: vita, vicissitudini e folklore. La presenza a "Zelig Circus" nel 2003 e nel 2004 rafforza la sua popolarità avvicinandolo ancora di più alla gente: egli continua a portare in tour il proprio spettacolo evidenziando quei risvolti della vita dove almeno una volta a tutti è successo qualcosa di simile. Per ulteriori informazioni su biglietti e abbonamenti e per prenotare il posto al teatro Duni è possibile contattare la Quadrum di Matera al n. 0835.334859 oppure al n. 3206338008 oppure il teatro Duni di Matera al numero 0835/331812.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072
IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.
•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Due partite 18 - 19,45 - 21,40
•CINETEATROANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 La matassa 19,30 - 21,45
•KENNEDY• Matera 0835-310016 I love shopping 17,30-19,30-21,30
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 I love shopping 19 - 21,30
•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 La matassa 18,15 - 20 - 21,45
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro The wrestler 21
•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 La siciliana ribelle ore 18 Mar Nero ore 20 - 21,45
•CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
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Lunedì 16 marzo 2009
Irsina Il 33enne, macellaio, ne coltivava 55 nonostante le proteste della donna
Droga in casa, tradito dalla moglie Carabinieri chiamati per una lite, scoprono piantine di cannabis IRSINA - Ogni uomo lo sa: non è saggio far infuriare una donna. Peggio ancora se si tratta di una moglie. A farne le spese, questa volta è stato un macellaio di Irsina che per colpa delle liti con la moglie si è fatto cogliere con le mani nel sacco. Rivale della consorte è la cannabis indica. Il 33enne di Irsina, infatti, ne coltivava un bel po’ in casa provocando le proteste della moglie. Esaperata la donna, dopo l’ultimo litigio, ha pensato bene di rivolgersi ai carabinieri che sono giunti nell’abitazione dell’uomo (già sotto controllo da tempo) e hanno perquisito l’appartamento scoprendo e sequestrando 23 piantine, già abbastanza sviluppate e 55 germogli di cannabis indica di cui 50 già interrati per la coltivazione e cinque pronti per la semina. Le piantine scoperte nella speciale “serra” del macellaio, appartengono ad una varietà della canapa indiana che comprende anche la cannabis “americana”. Secondo alcune ricerche, non c'è ancora molto accordo nel mondo scientifico su come debba essere classificata la Cannabis. Una corrente di pensiero - si legge su alcuni siti internet - considera l'esistenza di una sola specie, la Cannabis sativa; altri preferiscono far rientrare nel genere canna-
L’onorevole Mantovano in visita nel Metapontino
Alcune piantine sequestrate
I carabinieri durante la perquisizione in casa del macellaio
bis due o tre specie, ed in particolare, oltre alla “cannabis sativa” anche la “cannabis indica” e la “ cannabis ruderalis” . Questo - si legge ancora sulla base di più o meno marcate differenze nel pattern di crescita, nell'aspetto, nella colorazione delle foglie, nella struttura delle cime, nel quantitativo e nella qualità della resina pro-
dotta ed in numerosi altri caratteri sistematici. In Italia si tende a classificare come “Cannabis sativa” la pianta dalla quale si ricava fibra, mentre per “Cannabis indica” s'intende la pianta in grado di produrre sostanze psicoattive. Spiegazioni scientifiche a parte, il macellaio- produttore è dunque finito in manette sia per maltrattamen-
ti in famiglia che per illecita coltivazione di sostanza stupefacente. L’operazione, che rientra nell’ambito dei controlli dei carabinieri del comando provinciale di Matera per contrastare lo spaccio, la detenzione e la coltivazione domestica di stupefacenti, è stata condotta dagli uomini della stazione di Irsina. a.ciervo@luedi.it
MONTALBANO - Oggi l'on.le Alfredo Mantovano, Sottosegretario agli Interni, sarà nel metapontino per un appuntamento istituzionale ed uno politico. A Montalbano Jonico sarà ricevuto al Municipio alle ore 17.00 e alla presenza del sindaco di Montalbano e dei consiglieri comunali della città jonica, del Prefetto di Matera e delle massime autorità militari visiterà il distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari aperto 18 mesi orsono nel comune di Francesco Lomonaco. Sarà l'occasione per fare un breve bilancio delle attività del Distaccamento e per consegnare attestati di merito a coloro che nel 2008, durante la stagione estiva, si sono prodigati per la vigilanza, la prevenzione antincendio e lo spegnimento. Alle ore 17.30 sarà all'Hotel Miceneo di Scanzano Jonico per un convegno sul tema "Futuro ed Identità della Destra nel Pdl" . Al convengo parteciperanno tutti i leader locali e regionali del Pdl, dal sindaco di Matera Buccico al sen. La-
L’on. Mantovano
tronico, dal sen.Digilio al sindaco di Montescaglioso Venezia, dall'Avv. Labriola, Presidente Provinciale di Alleanza Nazionale al consigliere regionale An Tisci, al sindaco di Tolve, Pepe. I lavori saranno moderati dal sindaco di Montalbano Jonico Leonardo Giordano. E' previsto il saluto del sindaco di Scanzano Jonico Salvatore Jacobellis. provinciamt@luedi.it
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Lunedì 16 marzo 2009
Bernalda Parla Antonio Trivisani: «I tuttologi mettono in difficoltà chi subisce le conseguenze»
Un piano delle coste per combattere l’erosione BERNALDA - Erosione che fare? Questa la domanda che Antonio Trivisani, architetto di grande esperienza sul territorio metapontino, si è posto da diversi anni e a cui i tanti non hanno saputo dare risposta e concretezza nei piani. «Gli interventi e le soluzioni salva costa - ha detto Trivisani si susseguono uno dopo l'altro e creano scompiglio nell'opinione pubblica che è alla ricerca di soluzioni capaci di porre rimedio a questo annoso problema. I tuttologi, con le loro esternazioni - ha continuato Trivisani - mettono in difficoltà chi di questo disastro ne subisce le immediate conseguenze. Gli operatori turistici, infatti, brancolano nel buio nel rincorrere ora questa ora quell'altra soluzione. Una certezza l'abbiamo, ed è quella che sono stati effettuati due interventi sperimentali di cui si conoscono i risultati, se-
condo quanto riportato dagli organi di stampa, ma non le analisi ed i dati che hanno portato ad affermare che si è tratto anche di scelte sbagliate sin dall'inizio. Se queste affermazioni risultassero veritiere è necessario porsi la domanda, perché gli interventi sono stati realizzati in presenza di queste certezze? La costa Metapontina è costituita da miliardi di granelli di sabbia e forse anche da altrettante ovvietà. Le cause dell'arretramento costiero sono state dette e ridette (deficit sedimentario). Si è perso, invece, tempo utile per ricercare quelle soluzioni che ora, a gran voce, tutti chiedono e non si è in grado di definire o mettere in atto. Abbiamo le quantità e le qualità di sedimenti necessari per intervenire? Abbiamo cave a terra capaci di soddisfare le nostre esigenze?I sedimenti (fanghi) giacenti
Montalbano In Commissione Bilancio
Crediti Inps in agricoltura l’assessore Devincenzis chiede udienza a Roma
nelle dighe, di cui si propone l'utilizzo, classificabili come rifiuti speciali, possono essere impiegati per il ripascimento senza invece diventare probabilmente ulteriori interventi effimeri e pseudopalliativi che possono ricadere in un mero smaltimento. Si è in grado, oggi, di determinarne le quantità e di assicurare che questi sedimenti siano compatibili con i nostri arenili? Sarebbe bello dare la stura alle nostre dighe e restituire al mare i sedimenti (fanghi) intrappolati, con quali costi? Con le emergenze idriche sempre più frequenti mi sembra questa soluzione poco fattibile. Sarebbe praticabile, da subito, invece - prosegue Trivisani - vietare il prelievo in alveo oppure in casi di officiosità prelevare il materiale per rilasciarlo più a valle. Da tempo immemorabile si parla di un Piano Inte-
grato della Costa Metapontina ad oggi si registrano, ancora, competenze attestate a più Dipartimenti Regionali con una gestione del fenomeno frammentata di cui non si conoscono i risultati. Regioni come l'Emilia Romagna, la Liguria e la Toscana dispongono, da qualche decennio, di un Piano Coste e staff scientifici di eccezionale valore tecnico che sono cresciuti in funzione delle sperimentazioni e dei lavori eseguiti. Penso che qualche volta le esperienze degli altri debbano aiutarci a comprendere i fenomeni nella loro complessità e trovare le conseguenti soluzioni. Quante opere marittime sono state realizzate sul nostro litorale? Con la gestione Statale il Genio Civile per le Opere Marittime era l'organo competente alla salvaguardia delle coste. La nostra Regione di quanti tec-
Antonio Trivisani
nici specializzati in questo campo è dotata? Quanti gli interventi fin qui finanziati, progettati ed eseguiti? Non è possibile più navigare a vista. Si ha la necessità di una Legge Regionale che regoli la materia, e attribuisca le responsabilità e le funzioni attestandole ad un unico organo decisionale.
Di Enti di ricerca che trattano questa materia l'Italia è piena. Perché non ricercare nelle esperienze altrui quelle soluzioni, anche di urgenza, che - conclude Trivisani - sono state con successo eseguite in altre parti d'Italia?» Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Policoro L’odissea di Domenico Fortunato, 82 anni, operato nel 2001
Errore in sala operatoria dopo otto anni attende giustizia Latronico: «Attentati nel Metapontino ancora senza colpevoli»
Enzo Devincenzis che ha chiesto di essere ascoltato in Commissione Bilancio e Agricoltura
MONTALBANO - Continuano le iniziative dell'assessore all'Agricoltura, nonché vicesindaco di Montalbano Jonico, Enzo Devincenzis che, nell'accogliere con soddisfazione la proroga della Legge 81 del 2006 relativa alle aliquote contributive in agricoltura, come un respiro in tempi di seria crisi economica con ripercussioni anche nell'ambito occupazionale, chiede al presidente della Commissione Bilancio del senato, Antonio Azzolini, al Presidente della Commissione Agricoltura, Paolo Scarpa Bonazza, e agli onorevoli lucani di Forza Italia, un ulteriore impegno anche per la riapertura dei termini per la ristrutturazione dei crediti Inps ex Scau pregressi, la cui soluzione era compresa nella stessa legge 81 in fase di prima approvazione che non venne promulgata dal Presidente della Repubblica dell'epoca. A tal fine, anche a nome dei sindaci del Metapontino, dell'arco jonico tarantino, delll'alto Ionio cosentino, della Piana del Sele, della Piana di Siracusa e Ragusa, ha chiesto un'audizione presso le commissioni competenti di Bilancio e Agricoltura. «La risoluzione- scrive Devincenzis- delle posizioni Inps ex Scau relative ai crediti pregressi, e fino al primo trimestre 2004, si rende quanto mai necessaria ed urgente
al fine di evitare ipoteche, pignoramenti e vendite all'asta dei beni agricoli da parte delle società di riscossione poiché le Banche Unicredit e Deutsche Bank, proprietarie dei crediti cartolarizzati, hanno messo a ruolo esattoriale quei crediti Inps non ristrutturati. Di qui la legittima preoccupazione di centinaia di migliaia di Aziende agricole che verrebbero impoverite dall'oggi al domani con la vendita dei propri terreni all'asta con conseguente danno all'economia familiare e con forti ripercussioni anche sul livello occupazionale. Inoltre- aggiunge Devincenzis le stesse aziende non hanno potuto accedere alla ristrutturazione proposta dalle banche sopra citate in quanto la stessa prevedeva delle polizze fideiussorie per la rateizzazione a cui le aziende non potevano accedere per il forte indebitamento. Di qui la necessità di trovare opportune forme di garanzia, magari attraverso Ismea o riacquistare dalle banche i crediti Inps cartolarizzati e cederli agli agricoltori allo stesso prezzo. Del resto il Decreto Legge n. 2 del 2006, studiato dal Presidente Azzolini, prevedeva una rateizzazione a 30 anni della quota parte capitale, esclusi gli oneri aggiuntivi». Anna Carone provinciamt@luedi.it
L’ospedale di Matera dove Domenico Fortunato fu operato nel 2001
POLICORO - Dalla mala sanità alla mala giustizia il passo è spesso breve con conseguenze immediate e a volte drammatiche sia sulla salute che su quello che i giuristi chiamano danno esistenziale e morale. Di contro per vedersi riconosciuto un sacrosanto diritto, patrimoniale e morale, bisogna aspettare l'anno del Signore. E chissà se Domenico Fortunato, in futuro, riuscirà a cantare vittoria dall'alto dei suoi 82 anni all'anagrafe. La sua è una vera e propria odissea, prima sanitaria e poi giudiziaria, che dura da otto anni. Dall'anno in cui fu costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico alla prostata presso il nosocomio di Matera. Fino al 2001 scoppiava di salute però gli acciacchi dell'età lo portarono nel reparto di Urologia dell'ospedale dei Sassi il 4 dicembre. Ad operarlo un' equipe di medici guidati dal Dott. Carriero, i quali lo dimisero dopo alcuni giorni. Tutto sembrava fosse andato per il verso giusto: un'intervento normale come se ne fanno tanti nei vari ospedali disseminati sul territorio nazionale. Il signor Fortunato nel frattempo era ritornato alle sue passioni di sempre, bicicletta e giardinaggio, solo che iniziò ad accusare qualche dolorino al basso ventre. Egli stesso pensò che fosse passeggero tanto da portarselo dietro per ben quattro anni, seppur a strappo. Quando però un giorno si accorse che il dolore era fitto e persistente dopo aver imbracciato il suo motozappa la preoccupazione, fino a quel momento remota, di una ricaduta della patologia si fece concreta tanto da parlarne anche in famiglia tra gli affetti più cari. Nessuno riusciva a spiegarsi i motivi di quei dolori che periodicamente ritornavano nel corpo di Fortunato, anche perché più volte dal-
l'ospedale di Policoro lo avevano tranquillizzato che si trattava di normali dolori legati all'età. Lui però non ha mai creduto a questa favola tanto che un giorno, ritornato per l'ennesima volta nell'ospedale civile di Policoro, siamo nel 2005, uno scrupoloso sanitario lo sottopose a radiografia: subocclusione intestinale, la diagnosi. Motivo? La foto della radiografia è ancora oggi limpida: i medici dell'ospedale di Matera si erano dimenticati una lama di bisturi di quattro centimetri nel suo corpo. La quale per quattro lunghi anni si era nascosta nei tessuti interni anatomici di Fortunato. Ennesimo e ultimo ricovero, questa volta a Policoro nel novembre del 2005, e tutto è filato liscio dopo l'estrazione della lama. Archiviato fortunatamente, di nome e di fatto, l'aspetto sanitario è iniziato il calvario giudiziario che dura dal 2006. Da quando cioè è iniziato il processo penale a carico dell'equipe di Carriero per lesioni personali gravi e colpose, articolo 590 del codice penale, ci spiega il legale Luigi De Capua, la causa presso il foro di Matera stenta ad entrare nel vivo per via di numerosi rinvii che sta subendo, l'ultimo proprio nei giorni scorsi. Per il risarcimento civile invece i tempi sarebbero bibilici: per un caso simile alla fine del processo furono accordati 5/6 mila euro al malcapitato, una cifra simbolica in base all'entità del danno esistenziale, secondo De Capua; invece per una signora che è caduta da un marciapiedi con cattiva manutenzione le è stato riconosciuto subito un risarcimento di 4800,00. Scherzi del destino? No del diritto! Quello che chiede tutto e subito quando deve avere e che si trasforma in rovescio quando deve dare. Gabriele Elia
Il sen. Cosimo Latronico
«CHIEDERÒ, in sede di commissione, un’attenzione particolare sui tanti attentati accaduti nel metapontino negli ultimi mesi, rimasti tutti, sinora, senza colpevoli». Lo ha annunciato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, componente della commissione antimafia ed esponente parlamentare lucano. «Porterò alla Commissione antimafia, di cui sono componente – aggiunge Latronico nella sua nota – un dossier che contenga gli ultimi episodi di cronaca, a cominciare dagli attentati avvenuti nel 2008 a Scanzano Ionico ai danni di alcuni magazzini ortofrutticoli, di un ipermercato e addirittura nei pressi di un villaggio turistico, per continuare poi con i danni arrecati a numerosi piccoli agricoltori di Scanzano e Policoro e, nel gennaio di quest’anno ad un’azienda di Rotondella, per finire poi con l’attacco di pochi giorni fa all’azienda agricola Zuccarella a Scanzano Ionico. Chiederò - conclude l’esponente lucano del Pdl nella nota diffusa in riferimento ai fatti dei giorni scorsi – un interessamento particolare della Commissione affinchè, con il prezioso supporto delle forze dell’ordine, si giunga presto all’individuazione dei responsabili di questi gravi episodi e si aumenti la vigilanza del territorio». provinciamt@luedi.it
Sport Lunedì 16 marzo 2009
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Francavilla corsaro Matera protesta Prima Divisione
Seconda Divisione
A Dilettanti
Potenza ko a Pistoia Tutti in punizione e fiducia ad Arleo
De Angelis fa 13 (gol) e il Melfi incassa il premio salvezza
Levoni e Bawer due successi fondamentali
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a pagina 56 e 57
Calcio regionale
Volley B2 donne
Volley B2 Uomini
Pisticci e Tolve prendono il largo
Giocoleria vincente Scavalcato il Sarno
La Virtus denuncia «Aggrediti a Reggio»
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28 Sport Serie A. L’illusione del vantaggio firmato da Corradi si spegne col pari di Lavezzi
Lunedì 16 marzo 2009
Reggina, un punto che non serve Pari contro il Napoli di Donadoni: amaranto sempre ultimi REGGINA NAPOLI
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REGGINA (3-5-2): Puggioni; Lanzaro, Valdes, Cirillo (25'st Krajcik); Sestu (41'st Stuani), Carmona, Cozza (34'st Di Gennaro), Barillà, Costa; Brienza; Corradi. In panchina: Marino, Adejo, Cascione, Ceravolo. Allenatore: Orlandi. NAPOLI (4-3-1-2): Navarro; Santacroce, Cannavaro, Contini, Aronica; Pazienza, Blasi, Bogliacino (34'ST Montervino); Hamsik; Lavezzi, Zalayeta (41'st Russotto). In panchina: Bucci, Rinaudo, Grava, Amodio, Denis. Allenatore: Donadoni. ARBITRO: Trefoloni di Siena. Assistenti: Foschetti e Tonolini. Quarto uomo: Baracani MARCATORI: 27'pt Corradi, 19'st Lavezzi NOTE: pomeriggio di sole, terreno in discrete condizioni, spettatori 10 mila circa. Ammoniti: Cirillo, Corradi, Bogliacino, Zalayeta, Aronica. Angoli: 6 a 3 per la Reggina. Recupero: 2'pt; 4'st. di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA - Avanza lo spettro della retrocessione. Nessuno si rassegna in casa amaranto, ma pareggiare in casa anche col Napoli suona quasi a condanna per la squadra di Nevio Orlandi che solo con un miracolo potrà riaprire il suo campionato. La Reggina non si schioda dalla posizione di coda, rimane sempre ultima e nonostante la giornata favorevole perde una ghiotta occasione per avvicinarsi alle dirette concorrenti, tutte sconfitte, tranne il Chievo. Difficile capire, miracoli a parte, appunto quali potranno essere le prossime occasioni propizie per risalire la classifica. Bisognerebbe vincerle tutte le prossime gare, e per la Reggina che ha fatto cilecca anche contro il modesto Napoli, il compito diventa, praticamente, impossibile. Una Reggina generosa, ma anche distratta e vittima di qualche disattenzione, dei propri giocatori e dell'arbitro. Basti pensare al gol del pareggio del Napoli ed agli episodi che lo hanno favorito per rendersi conto che la stagione è proprio da archiviare. Un fallo di
L’esultanza della Reggina dopo il vantaggio
Santacroce su Corradi è stato punito da Trefoloni come un fallo di Corradi. L'episodio è stato fatale perchè da quella punizione è nata l'azione del gol, con l'uscita un po' arruffona di Puggioni, trafitto da Lavezzi. Recriminare è anche tardi, la Reggina è già ben distaccata in classifica e sarebbe difficile anche darle ragione. Tatticamente, le due squadre si sono presentate con molte diversità. Il Napoli ha schierato quattro difensori per fare fronte al tridente amaranto, con Cozza che ha lasciato subito la mediana affiancandosi a Brienza e Corradi in attacco. I tre centrocampisti azzurri hanno coperto la difesa con Hamsik avanzato, pronto a spingere le due punte che i tre difensori amaranto hanno controllato nel primo tempo, con l'ottima copertura di Valdez. Squadre più equilibrate a centrocampo, quindi, con la Reggina che ha cercato maggiore consistenza nella parte centrale da dove sono partite le migliori azioni offensive, senza correre eccessivi rischi nel primo tempo, fino a perdere un po' la testa nella ripresa. APPROCCIO. La Reggina l'ha avuto migliore rispetto al Napoli anche se i tiri iniziali
sono apparsi abbastanza semplici da neutralizzare per Navarro che ha svolto un lavoro di ordinaria amministrazione. Ma quando la squadra di Orlandi ha aumentato il ritmo sono arrivati il gol ed i pericoli più seri per il portiere ospite. La Reggina ha cercato di mantenere alta la concentrazione ed il ritmo, ma ha dovuto fare i conti anche con la reazione del Napoli, soprattutto nel secondo tempo, chiamato a riscattare il lungo periodo buio con Reja da ieri sostituito da Donadoni. CRONACA. Il primo tiro al decimo è di Barillà che sfiora la traversa, ma c'è anche una deviazione in angolo. La partita va avanti fino al ventiquattresimo senza sussulti poi la Reggina ingrana la quarta. Lamenta un fallo su Corradi in area di Cannavaro al ventesimo e si scatena con Cozza. Il tiro del capitano che ignora Brienza al ventiquattresimo, è deviato in angolo. Due minuti dopo, il cross del fantasista trova pronto all'inserimento e all'appuntamento aereo, il difensore Valdez, anche questa volta è angolo causato dai riflessi pronti di Navarro. Al terzo tentativo, Cozza propizia il gol. Corradi si smarca bene in area e il capitano lo serve alla perfezione. Il tiro rasoterra supera Navarro e la
Allo scadere Stuani si divora il vantaggio
palla si deposita in fondo al sacco. Il gol è accolto con un boato della folla che comincia a soffrire sulla reazione del Napoli. Cross di Cannavaro al trentaquattresimo, braccio di Valdez, ma non volontario. Trefoloni a due passi, infatti, lascia correre. L'azione si capovolge e Barillà sfiora il palo. Al trentottesimo, Lavezzi invita alla deviazione di testa pazienza, Puggioni compie un bell'intervento e devia in angolo. La Reggina al quarantatreesimo, risponde con Sestu che va in fuga sulla destra. Sul cross, il Napoli si rifugia in angolo e finisce il primo tempo. La ripresa si apre con una punizione di Cozza al sesto che mira alto. La Reggina subisce l'iniziativa del Napoli che conclude solo con Lavezzi al quindicesimo. Sul tiro al volo di collo sinistro, la palla termina alta di poco. La Reggina è in panne ma Trefoloni ci mette del suo. capovolge una punizione di Santacroce su Corradi e da quel tiro piazzato nasce il lancio in area con papera della difesa amaranto. Puggioni rimedia per un attimo sui piedi di Zalayeta, poi non vede più la palla e Lavezzi lo beffa segnando a porta vuota. Reazione disordinata della Reggina. Sestu se ne va sulla sinistra e pesca in area Brienza, la cui bicicletta non riesce. La gara si esaurisce con un contropiede di Lavezzi fermato in angolo e l'ultima occasione d'oro della Reggina divorata da Stuani appena entrato in campo, su cross di Krajcik, con una girata di testa a lato. GOL. Azione da manuale in contropiede, col classico scatto breve, tocco preciso in area e conclusione rasoterra senza scampo per il portiere in uscita. Lo scatto breve ed il tocco pulito e preciso non poteva che provenire da piedi buoni, Cozza, che ha messo il pallone su un piatto d'argento a Corradi che questa volta non ha potuto sbagliare. MOVIOLA. Due episodi dubbi in aree diverse nel primo tempo. Corradi, al ventesimo, spizzica la maglia di Cannavaro che lo stende. Il fallo è netto, ma l'arbitro punisce il lieve fallo di Corradi e non concede il penalty. Al trentaquattresimo, Cannavaro effettua un cross in area valdez a due passi dall'azzurro colpisce involontariamente col braccio sinistro. Trefoloni lascia proseguire.
PAGELLE REGGINA PUGGIONI (5) – Che brutta uscita su Zalayeta in occasione del gol del pareggio del Napoli. Fino a quel momento era apparso abbastanza sicuro. LANZARO (6) – Ha lottato caparbiamente si ogni pallone. Nel secondo tempo ha sofferto anche lui insieme ai compagni, quando è mancata la migliore lucidità. VALDEZ (7) – Sicuramente il migliore in campo. E' arrivato su tutti i palloni con la testa e con i piedi, tamponando più di una situazione critica. CIRILLO (6) – Ha controllato la sua zona nel primo tempo con autorità. ha sofferto poco sui mobili attaccanti del Napoli. Dal 25'st KRAJICIK (6) – Tanto movimento e un invitante cross per la testa di Stuani nel finale). SESTU (6,5) – Una prestazione arcigna la sua, con tante iniziative sulla fascia e qualche incursione minacciosa. La sua vitalità, però, non è stata decisiva. Dal 41'st STUANI (sv) – Ha avuto la palla buona nel finale per riscattare la sua stagione, ma non l'ha sfruttata). CARMONA (5,5) – Gli è mancata la continuità di azione. Combattivo solo a tratti, è un po' scomparso dal centrocampo nel secondo tempo. COZZA (6,5) – Le ispirazioni migliori sono state le sue, come l'assist per il gol di Corradi. Quando ha perso la lucidità, la Reggina ha camminato a fari spenti. Dal 33'st DI GENNARO (6,5) – Ha dato l'anima nei pochi minuti che è stato in campo distribuendo palloni a destra e a manca, non tutti sfruttati a dovere). BARILLÀ (6) – Si è battuto col solito orgoglio, ma non è stato sufficiente per portare a casa l'attesa vittoria.. Ha alternato buoni numeri ad altri meno efficaci. COSTA (6) – Più dinamico nel primo tempo, con qualche spunto offensivo sulla fascia, apprezzabile. Più marcatore nella ripresa. BRIENZA (6) – Ha cercato il gol con insistenza, ma gli è mancato il guizzo vincente e un pò, anche lo sprint per bruciare il tempo agli avversari. CORRADI (6,5) – Si è smarcato bene in occasione del gol del momentaneo vantaggio, poi ha lottato molto e sofferto senza trovare altri spazi liberi. r. t.
E la curva chiama il cambio a Orlandi di ANDREA IACONO REGGIO CALABRIA - A metà campo uno striscione della Lega italiana lotta contro i tumori ricorda agli oltre diecimila spettatori del Granillo che si celebra la settimana nazionale per la prevenzione oncologica. Il settore riservato alla tifoseria ospite desolata-
mente vuoto ricorda invece che il Comitato di analisi per le manifestazioni sportive ha deciso di chiudere la curva ai supporter partenopei consentendo la vendita dei biglietti ai soli residenti in ambito regionale. Partita a rischio e niente trasferta per gli ultras azzurri. E il perché è subito servito dopo il fischio d'inizio di Trefoloni. “Odio Napoli” e “Noi non siamo napoletani”, i cori più gettonati dalla Sud. Tra le due tifoserie organizzate non corre buon sangue. Niente affatto. Dalla Sud e dalla Nord, gli striscioni più apprezzati sono quelli che ricordano con affetto e commozione Francesco Cuzzola, un amico della curva, scomparso la scorsa settimana stroncato da un infarto durante una partita di calcio. La partita è la solita illusione in salsa amaranto. Quando tutto sembra fatto per i tre punti della svol-
ta, arriva la doccia fredda. Dopo un primo tempo da sorci verdi per l'esordiente Donadoni, che smessi i panni dell'azzurro nazionale indossa quelli dell'azzurro partenopeo, un secondo tempo da incubo. Quarantacinque minuti regalati agli avversari che con mezzo tiro in porta, viziato da una carica sul portiere ma anche da una leggerezza di Cirillo (sì, ancora lui), interrompono un digiuno esterno che dura da molto tempo. Chi non interrompe il digiuno è invece la Reggina che continua a non vincere dal 23 novembre 2008. E il distacco dalla quart'ultima aumenta ancora. Peccato perché Corradi avrebbe voluto sicuramente festeggiare in tutt'altra maniera il record stagionale di gol in serie A (10 come con Lazio e Chievo). Ma avrà modo di rifarsi. Si spera. Peccato perché il Napoli non sem-
bra affatto irresistibile, lontano perente di quello ammirato a inizio stagione e che aveva demolito gli amaranto all'andata. La cura Donadoni sembra non dare ancora i suoi effetti e neanche le presenze in panchina del presidente Aurelio De Laurentiis e del direttore sportivo Pierpaolo Marino, riescono a incidere su testa e gambe dei giocatori campani. Dagli spalti i fischi sono tutti per l'ex di turno, Totò Aronica, reo di aver lasciato lo Stretto senza troppi tentennamenti. La Sud al 71’ prova a suonare la carica. Anzi, la sveglia alle orecchie di Nevio Orlandi, invitandolo calorosamente a mettere in campo Di Gennaro. Dopo 5 minuti il fantasista è già in piedi che smette la tuta. Entra sotto una pioggia di applausi che accompagna capitan Cozza in panchina. Ma l'inerzia della partita non cambia.
“Ciccio” Cozza in elevazione
Sport 29
Lunedì 16 marzo 2009
Serie
A
Risultati e classifica Atalanta-Torino
2-0
Cagliari-Genoa
0-1
Inter-Fiorentina
2-0
Juventus-Bologna
4-1
1’ e 27’ st Floccari 40’ st Olivera
11’ pt Ibrahimovic, 50’ st Ibrahimovic 24’ pt Mutarelli, 4’ st Salihamidzic 26’ st Giovinco, 30’ st e 43’ st Del Piero
Lazio-Chievo
0-3
Palermo-Lecce
5-2
27’ pt Bogdani, 28’ pt e 39’ st Pellissier 11’ pt e 14’ st Cavani (rigore) 18’ pt Simplicio, 17’ pt e 34’ pt Tiribocchi 41’ pt Miccoli, 11’ st Kjaer
Reggina-Napoli
1-1
Sampdoria-Roma
2-2
Siena-Milan
1-5
Udinese-Catania
1-1
27’ pt Corradi, 19’ st Lavezzi 7’ pt e 25’ st (rigore) Baptista 26’ pt e 43’ pt Pazzini 6’ pt Pirlo (rig.), 48’ pt Inzaghi, 10’ st Pato 17’ st Maccarone,27’ st Inzaghi, 33’ st Pato 25’ pt Mascara, 26’ st Quagliarella
Prossimo turno
29ª giornata 22/03/2009 ore 15
Bologna-Cagliari Catania-Lazio (21/03 ore 18) Chievo-Palermo Fiorentina-Siena Genoa-Udinese Inter-Reggina Lecce-Atalanta Napoli-Milan (ore 20,30) Roma-Juventus (21/03 ore 20,30) Torino-Sampdoria
28ª giornata Marcatori
INTER JUVENTUS MILAN GENOA FIORENTINA ROMA PALERMO LAZIO CAGLIARI ATALANTA NAPOLI UDINESE CATANIA SAMPDORIA SIENA CHIEVO BOLOGNA TORINO LECCE REGGINA
66 59 54 48 46 46 42 41 39 39 36 36 34 33 31 27 26 24 23 20
28 20 6
2 51 21 14 10 4
0 23 11 14 10 2
2 28 10 30 +10
28 18 5
5 47 22 14 10 2
2 28 11 14 8
3
3 19 11 25 +3
28 16 6
6 51 28 14 11 2
1 26 7 14 5
4
5 25 21 23 -2
28 13 9
6 37 27 13 8
4
1 25 12 15 5
5
5 12 15 10 -6
28 14 4 10 38 29 13 9
2
2 20 10 15 5
2
8 18 19 9
-8
28 13 7
3
1 22 11 15 4
4
7 21 26 6
-8
28 13 3 12 39 37 14 10 0
4 28 21 14 3
3
8 11 16 2 -14
28 12 5 11 39 40 15 6
4
5 17 18 13 6
1
6 22 22 -1 -17
28 11 6 11 33 29 15 8
3
4 17 9 13 3
3
7 16 20 4 -19
28 12 3 13 33 31 15 10 1
4 24 11 13 2
2
9
28 10 6 12 33 33 14 8
3
3 22 14 14 2
3
9 11 19 0 -20
28 9
9 10 38 39 14 7
5
2 22 13 14 2
4
8 16 26 -1 -20
28 9
7 12 29 34 14 8
1
5 18 17 14 1
6
7 11 17 -5 -22
28 8
9 11 28 35 15 7
5
3 21 14 13 1
4
8
28 8
7 13 23 31 14 6
5
3 13 12 14 2
2 10 10 19 -8 -25
28 6
9 13 24 36 14 2
6
6 11 18 14 4
3
7 13 18 -12 -29
28 6
8 14 31 46 13 3
3
7 18 22 15 3
5
7 13 24 -15 -28
28 5
9 14 25 42 14 5
3
6 14 17 14 0
6
8 11 25 -17 -32
28 4 11 13 24 46 14 2
7
5 13 20 14 2
4
8 11 26 -22 -33
28 3 11 14 22 45 14 2
7
5 18 20 14 1
4
9
8 43 37 13 9
9 20 2 -19
7 21 -7 -25
4 25 -23 -36
19 RETI: Di Vaio (4 rig) (Bologna) 17 RETI: Ibrahimovic (Inter) 15 RETI: Gilardino (Fiorentina); Milito (5 rig) (Genoa) 14 RETI: Pato (Milan) 12 RETI: Floccari (1 rig) (Atalanta); Mutu (2 rig) (Fiorentina); Amauri (Juventus); Di Natale (3 rig) (Udinese) 11 RETI: Kakà (4 rig) (Milan) 10 RETI: Zarate (2 rig) (Lazio); Cavani (1 rig), Miccoli (2 rig) (Palermo); Corradi (5 rig) (Reggina) 9 RETI: Acquafresca (2 rig), Jeda (Cagliari); Mascara (2 rig) (Catania); Del Piero (2 rig) (Juventus); Hamsik (2 rig) (Napoli); Vucinic (Roma); Quagliarella (Udinese) 8 RETI: Pandev, Rocchi (Lazio); Simplicio (Palermo); Julio Baptista (1 rig) (Roma); Pazzini (1 Fiorentina) (Sampdoria) 7 RETI: Doni (Atalanta); Sculli (Genoa); Tiribocchi (Lecce); Inzaghi, Ronaldinho (2 rig) (Milan); Denis, Lavezzi (Napoli); Cassano (1 rig) (Sampdoria) 6 RETI: Paolucci (Catania); Pellissier (1 rig) (Chievo); Castillo (Lecce); Totti (1 rig) (Roma); Maccarone (1 rig) (Siena) 5 RETI: Stankovic (Inter); Bellucci (1 rig), Delvecchio (Sampdoria) 4 RETI: Conti (Cagliari); Morimoto (Catania); Marcolini (2 rig) (Chievo); Montolivo (Fiorentina); Maicon, Balotelli (1 rig) (Inter); Iaquinta (1 rig), Nedved (Juventus); Seedorf (Milan); Maggio (Napoli); Bresciano (Palermo); Ghezzal (Siena); Amoruso (2 rig), Bianchi (1 rig) (Torino); D’Agostino (2 rig) (Udinese)
Mascara segna da centrocampo. Lazio ko in casa ATALANTA TORINO
2 0
ATALANTA (4-4-2): Consigli 6; Garics 5,5 (1'st Peluso 6), Capelli 6, Manfredini 6,5, Bellini 6; Valdes 6, Cigarini 6, Guarente 6,5, Padoin 6,5; Plasmati 5 (1'st Doni 6; 14'st Defendi 6), Floccari 7. In panchina: Colombi, Pellegrino, De Ascentis, Cerci. Allenatore: Del Neri 6,5. TORINO (4-4-2): Sereni 6; Rivalta 6, Natali 5,5, Dellafiore 5 (22'st Pisano 6), Rubin 6; Abate 6, Dzemaili 5,5, Barone 5,5, Zanetti 5 (15'st Gasbarroni 5,5); Ventola 5,5 (25'st Stellone sv), Bian-
SAMPDORIA ROMA
2 2
SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi 6.5; Campagnaro 6, Lucchini 6, Raggi 6; Stankevicius 5.5 (29'pt Padalino 6), Sammarco 6, Palombo 6, Franceschini 6 (37'st Bellucci sv), Pieri 6; Pazzini 6.5, Cassano 7. In panchina: Mirante, Da Costa, Dessena, Ziegler, Ferri. Allenatore: Mazzarri 6. ROMA (4-3-2-1): Doni 7; Motta 6, Diamoutene 5.5, Panucci 6, Riise 5.5; Brighi 6, Pizarro 6, Tonetto 6; Menez 6 (34'st Crescenzi sv), Baptista 6.5; Vucinic 6 (47'st Montella sv). In panchina: Artur, Loria,
UDINESE CATANIA
1 1
UDINESE (4-3-3): Belardi 4.5; Lukovic 6, Domizzi 6, Felipe 5.5, Isla 5.5; Asamoah 6.5, Inler 5.5, Obodo 6 (1' st D’Agostino 7); Sanchez 5.5 (22' st Quagliarella 7), Floro Flores 6, Pepe 4.5 (1' st Di Natale 7). In panchina: Koprivec, Zimling, Pasquale, Zapata. Allenatore: Marino 7. CATANIA (4-4-2): Bizzarri 6; Capuano 6, Stovini 5.5, Silvestre 5.5, Potenza 6; Tedesco 6 (40' st Llama sv), Biagianti 6.5, Ledesma 6.5, Izco 6; Mascara 7 (47' st Sciacca sv), Marti-
chi 6. In panchina: Calderoni, Colombo, Samuel, Diana. Allenatore: Novellino 5,5. ARBITRO: Saccani di Mantova 6. MARCATORI: 1' e 27'st Floccari. NOTE: pomeriggio non freddo, terreno in discrete condizioni, spettatori 10.000. Ammoniti: Capelli, Guarente, Doni, Gasbarroni, Barone. Angoli: 7-1 per il Torino. Recupero: 2', 3'. BERGAMO - Grazie a una doppietta del calabrese Floccari l’Atalanta stende un Torino sempre più in crisi e in piena lotta per non retrocedere. Brosco, Filipe, D’Alessandro. Allenatore: Spalletti 6. ARBITRO: Rosetti di Torino 5.5 MARCATORI: 7'pt e 25'st (rigore) Baptista, 26'pt e 43'pt Pazzini NOTE: Pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Spettatori: 22mila circa. Espulso al 17'st Motta per doppia ammonizione, al 26'st l’allenatore della Sampdoria Mazzarri per proteste. Ammoniti: Palombo, Diamoutene, Padalino, Lucchini, Pizarro. Angoli: 6-3. Recupero: 2'pt e 3'st. GENOVA - Pazzini e Baptista si inseguono. La Roma pareggia grazie al grande cuore. nez 5.5 (37' st Paolucci sv). In panchina: Kosicki, Silvestri, D’Amico, Spinesi. Allenatore: Zenga 6. ARBITRO: Valeri di Roma 6. MARCATORI: 25' pt Mascara, 26' st Quagliarella. NOTE: clima primaverile, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Capuano, Felipe e Asamoah. Angoli: 6-1. Recuperi: pt 1'; st 4'. UDINE - Mascara concede il bis: ancora una prodezza da centrocampo. Un gol pazzesco. Poi il pari dell’Udinese e le tante occasioni sciupate dalla squadra friulana.
LAZIO CHIEVO
0 3
LAZIO (4-4-2): Muslera 6; Lichtseiner 5.5, Siviglia 5, Cribari 4.5 (37' st Rozenhal sv), Kolarov 4; Brocchi 5.5 (1' st Mauri 5.5), Ledesma 5.5, Matuzalem 6, Foggia 6.5; Pandev 5 (1' st Rocchi 6), Zarate 5. In panchina: Carrizo, De Silvestri, Radu, Manfredini. Allenatore: Rossi 5 CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6.5; Frey 7, Morero 6.5, Yepes 6.5, Mantovani 6.5; Luciano 6 (28' st Colucci 6.5), Rigoni 6, Marcolini 6; Pinzi 6.5; Makinwa sv (20' pt Bogdani 7), Pellissier 7.5
INTER FIORENTINA
2 0
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 7; Maicon 6, Samuel 6.5, Chivu 6 (1’ st Figo 5.5), Santon 6; Zanetti 6, Cambiasso 6.5, Muntari 6; Stankovic 6 (40’ st Rivas sv); Ibrahimovic 7, Balotelli 5.5 (38' st Mancini sv). In panchina: Toldo, Maxwell, Adriano, Crespo. Allenatore: Mourinho 6 FIORENTINA (4-1-3-2): Frey 6; Comotto 6.5, Gamberini 6, Kroldrup 6, Vargas 6; Jorgensen 6.5 (36’ st Donadel sv); Kuzmanovic 5 (31’ st Jovetic sv), Felipe Melo 6, Montolivo 6 (40’ st Bonazzoli sv); Gilardino 6.5, Mutu 5. In pan-
(41' st Sardo sv) In panchina: Squizzi, Scardina, Italiano, Esposito. Allenatore: Di Carlo 7 ARBITRO: Girardi di San Donà di Piave 5.5 MARCATORI: 27' pt Bogdani, 28' pt Pellissier, 39' st Pellissier NOTE: Pomeriggio di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 30.000 circa. Al 20' st espulso Kolarov per gioco violento. Ammoniti: Morero, Luciano, Siviglia, Zarate, Yepes. Angoli: 8-1 per la Lazio. Recuperi: 3' pt e 3' st. ROMA - Clamorosa vittoria esterna del Chievo. Lazio contestata dai tifosi. china: Storari, Semioli, Zauri, Pasqual. Allenatore: Prandelli 6 ARBITRO: Orsato di Schio 6 MARCATORI: 11’ pt Ibrahimovic, 50’ st Ibrahimovic NOTE: Serata ventilata, terreno scivoloso. Spettatori: 51.535 per un incasso di 1.175.749,09 euro. Al 48' espulso Mourinho per proteste. Ammoniti: Balotelli, Samuel, Felipe Melo, Muntari, Santon, Julio Cesar. Angoli: 7-3 per la Fiorentina. Recuperi: 0' pt e 5' st. MILANO – Due gol di Ibra, che sale a quota 17 nella classifica cannonieri, regalano i tre punti all’Inter. Invariate le distanze dalla Juventus.
PALERMO LECCE
5 2
PALERMO (4-3-1-2): Amelia 6; Cassani 6, Kjaer 6.5, Bovo 6, Balzaretti 6.5; Migliaccio 6.5, Liverani 7, Nocerino 6.5 (36' st Tedesco sv); Simplicio 7; Miccoli 6.5 (20' st Savini 6), Cavani 7 (39' st Hernandez sv). In panchina: Ujkani, Cossentino, Morganella, Mchedlidze. Allenatore: Ballardini 6.5. LECCE (3-5-2): Rosati 4.5; Schiavi 5 (1' st Konan 5.5), Fabiano 4.5, Stendardo 5; Basta 4.5 (1' st Angelo), Munari 4.5, Edinho 5, Vives 5, Giuliatto 4.5; Tiribocchi 6.5, Castillo 5.5 (23' st Caserta 6).
SIENA MILAN
1 5
SIENA (4-3-1-2): Curci 5; Zuniga 6.5, Portanova 6, Brandao 6 (4'st Ficagna 6), Del Grosso 6.5; Vergassola 6.5, Codrea 6, Barusso 6 (9'st Ghezzal 6); Kharja 6; Calaiò 6 (25'st Amoruso 5), Maccarone 6.5 . In panchina: Eleftheropoulos, Rossi, Coppola, Frick. Allenatore: Giampaolo 6. MILAN (4-3-1-2): Abbiati 6 (11' pt Dida 6); Zambrotta 6.5, Maldini 6, Favalli 6, Jankulovski 6; Flamini 6, Pirlo 6.5 , Ambrosini 6 (1'st Kakà 6, 27'st Ronaldinho 5); Beckham 6.5; Pato 7, Inzaghi 8.
In panchina: Benussi, Polenghi, Zanchetta, Papa Waigo. Allenatore: De Canio 5. ARBITRO: Dondarini di Finale Emilia 6.5. MARCATORI: 11' pt, 14' st Cavani (rigore), 18' pt Simplicio, 17' pt, 34' pt Tiribocchi, 41' pt Miccoli, 11' st Kjaer. NOTE: Giornata si sole, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 20 mila circa. Ammoniti: Kjaer, Vives, Fabiano, Miccoli, Liverani, Konan. Angoli: 6-4 per il Lecce. Recupero: 1' pt; 0' st. PALERMO - Il Lecce dura un tempo. Il Palermo fa pokerissimo. In panchina: Senderos, Antonini, Emerson, Shevchenko. Allenatore: Ancelotti 6.5. ARBITRO: Ayroldi di Molfetta 6. MARCATORI: 6'pt Pirlo su rigore, 48'pt Inzaghi, 10'st Pato; 17'st Maccarone, 27'st Inzaghi, 33'st Pato. NOTE: giornata buona, terreno in discrete condizioni, spettatori 23.000, angoli 3-2 per il Siena. Ammoniti: Ambrosini (diffidato), Favalli. Recupero: 4'-4'. SIENA - Inzaghi fra 300 gol in serie A e il Milan vola. Doppietta anche per uno scatenato Pato. Un Milan decisamente ritrovato. Siena tramortito.
GLI ANTICIPI DI SABATO
JUVENTUS BOLOGNA
4 1
JUVENTUS (4-4-2): Buffon 6; Grygera 5, Mellberg 5.5, Chiellini 6, Molinaro 6; Salihamidzic 6.5, Tiago 5 (1' st Poulsen 6), Marchisio 6, Giovinco 7.5 (43' st Daud sv); Iaquinta 6, Del Piero 7 (46' st Immobile sv) In panchina: Chimenti, Zebina, Ariaudo, Esposito. Allenatore: Ranieri 6 BOLOGNA (4-5-1): Antonioli 6.5; Zenoni 5, Britos 7, Terzi 6, Lanna 6; Bombardini 6
(29' st Osvaldo 5.5), Mudingayi 5.5, Volpi 6, Mutarelli 6.5 (7' st Amoroso 5.5), Valiani 5.5 (17' st Adailton 5); Di Vaio 6.5. In panchina: Colombo, Castellini, Mingazzini, Marchini. Allenatore: Mihajlovic 5.5 ARBITRO: Damato di Barletta 6 RETI: 24' pt Mutarelli, 4' st Salihamidzic, 26' st Giovinco, 30' st Del Piero, 43' st Del Piero NOTE: ammoniti: Tiago, Mudingayi, Terzi, Zenoni. Angoli: 10-4 per la Juventus. Recuperi: 1' pt e 3' st.
CAGLIARI GENOA
0 1
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6.5; Matheu 6 (42' st Ragatzu sv), Canini 6, Lopez 6, Agostini 6; Fini 6.5, Conti 6, Biondini 6 (27' st Lazzari sv); Cossu 5.5; Jeda 6, Acquafresca 6 (21' st Matri 5.5). In panchina: Lupatelli, Astori, Bianco, Mancosu. Allenatore: Allegri 6. GENOA (3-4-3): Rubinho 6.5; Papastathopoulos 6, Bocchetti 6, Criscito 6; Rossi 6 (27' st Palladino
sv), Juric 6.5, Milanetto 6, Mesto 6 (16' st Olivera 6.5); Sculli 6 (30' st Modesto sv), Milito 6, Jankovic 6. In panchina: Scarpi, Terigi, Parfait, El Shaarawy, Palladino. Allenatore: Gasperini 6. ARBITRO: Gervasoni di Mantova 5. RETI: 40' st Olivera NOTE: spettatori: Espulso: 39' pt Cossu per doppia ammonizione. Ammoniti: Milanetto, Cossu, Jankovic, Juric. Mesto, Olivera. Angoli: 7-1 per il Cagliari. Recupero: 0' pt; 5' st.
30 Sport
Lunedì 16 marzo 2009
Risultati e classifica Arezzo-Gallipoli
Rinv.
Crotone-Foligno
4-2
25’ (r) Coresi (F), 27’ e 48’ Caetano (C), 36’ Basso (C), 41’ Petrilli (C), 69’ Cesaretti (F)
25ª giornata Marcatori
GALLIPOLI
48
24 14 6
4 41 23 12 9
3
0 29 11 12 5
3
4 12 12 18 -1
Juve Stabia-Cavese
0-1
CROTONE
48
25 15 3
7 41 27 14 12 1
1 30 12 11 3
2
6 11 15 14 -5
Paganese-Taranto
1-0
BENEVENTO
44
25 12 8
5 36 24 13 10 2
1 23 8 12 2
6
4 13 16 12 -7
Perugia-Ternana
0-0
CAVESE
44
25 12 8
5 29 19 12 7
5
0 18 8 13 5
3
5 11 11 10 -5
AREZZO
41
24 11 8
5 43 28 11 7
3
1 26 12 13 4
5
4 17 16 15 +2
FOGGIA
38
25 9 11 5 28 26 11 7
4
0 16 7 14 2
7
5 12 19 2
PERUGIA
33
25 8 10 8 23 19 14 4
8
2 13 7 11 4
2
5 10 12 4 -19
46’ Favasuli 75’ Zarineh
Pescara-Benevento
1-1
Pistoiese-Potenza
2-0
46’ pt Clemente (B), 58’ Vitale (P) 57’ Di Berardino, 90’ (r) Dal Rio
-9
R. MARCIANISE
32
25 7 11 7 20 21 13 7
4
2 14 7 12 0
7
5
7’ (r) Tisci (VL), 11’ Innocenti (RM), 57’ Ciano (RM)
TERNANA
31
25 7 10 8 25 26 12 6
4
2 15 8 13 1
6
6 10 18 -1 -18
Sorrento-Foggia
V. LANCIANO
30
25 9
3 13 31 36 12 7
1
4 19 11 13 2
2
9 12 25 -5 -20
PAGANESE
30
25 8
6 11 18 27 13 6
4
3 14 12 12 2
2
8
SORRENTO
29
25 7
8 10 29 32 12 5
4
3 14 11 13 2
4
7 15 21 -3 -20
TARANTO
29
25 8
5 12 22 30 13 5
4
4 15 10 12 3
1
8
FOLIGNO
28
25 6 10 9 26 32 12 4
4
4 14 12 13 2
6
5 12 20 -6 -21
PESCARA
27
25 7 10 8 27 31 13 7
4
2 19 10 12 0
6
6
JUVE STABIA
22
25 5
9 11 24 33 13 3
5
5 11 14 12 2
4
6 13 19 -9 -27
POTENZA
19
25 5
7 13 15 26 11 4
4
3 12 8 14 1
3 10 3 18 -11 -25
PISTOIESE
19
25 3 10 12 17 33 14 2
8
4 12 17 11 1
2
R. Marcianise-V. Lanciano 2-1
Prossimo turno
0-0
26ª giornata 22/03/09 ore 14.30
Benevento-Pistoiese Cavese-Sorrento Foggia-R. Marcianise Foligno-Arezzo Gallipoli-Pescara Potenza-Juve Stabia Taranto-Perugia Ternana-Crotone V. Lanciano-Paganese
8
6 14 -1 -22
4 15 -9 -21
7 20 -8 -19
8 21 -4 -20
5 16 -16 -34
12 RETI: Clemente (Benevento) 11 RETI: Di Gennaro (2) (Gallipoli) 10 RETI: Ginestra (Gallipoli) 9 RETI: Baclet (Arezzo); De Paula (Foligno); Mazzeo (Perugia); Simon (2) (Pescara) 8 RETI: Chianese (1) (Arezzo); Salgado (4) (Foggia); Innocenti (1) (R.Marcianise); Dionigi (1) (Taranto) 7 RETI: Castaldo L. (Benevento); Bernardo (Cavese); Basso (1) (Crotone); Cipolla e Coresi (3) (Foligno); Biancolino (4) (J.Stabia) 6 RETI: Favasuli (3) (Cavese); Caetano e Russo (Crotone); Del Core (1) (Perugia); Myrtaj (1) (Sorrento) 5 RETI: Bondi e Martinetti (1) (Arezzo); Garminale (1) (Foggia); Russo (Gallipoli); Cozzolino (2) (Potenza); Biancone (Sorrento); Caturano (Taranto); Perna (1), Rigoni (2) e Scappini (Ternana); Morante (2) (V.Lanciano) 4 RETI: Lauria (1) e Terra (Arezzo); Sorrentino (Cavese); Espinal e Pacciardi (Crotone); Capparella (J.Stabia); Zeytulaev (Pescara); Artistico (1) (Pistoiese); La Vista e Ripa (1) (Sorrento); Bolic, Margarita, Oshadogan e Tisci (1) (V.Lanciano) 3 RETI: Statella (Benevento); Aquino e Schetter (Cavese); Morleo e Paponetti (Crotone); Troianiello (Foggia); Cangi, Marzeglia e Mounard (Gallipoli); Lasagna (Paganese); Cutolo (Perugia); Felci (Pescara); Tedesco (1) (R.Marcianise); Agnelli, Fialdini e Giampaolo (Sorrento); Noviello (Ternana); Alfageme e Colussi (V.Lanciano)
Il pareggio di Vasto fa bene al Benevento, ma non frena la crisi del Pescara
Vitale risponde al solito Clemente Carboni in tribuna: è pronto a sostituire Galderisi PESCARA BENEVENTO
1 1
PESCARA (4-2-3-1): Indiveri 6; Camorani 6,5, Pomante 6, Siniscalchi 6, Vitale 6,5; Coletti 6, Giordano 5,5 (39' st Ferraresi sv); Stella 6 (12' st Felci 6), Perrulli 7, Zeytulaev 5,5 (23' st Laens sv); Bazzani 6. A disp.: Prisco, Prizio, Diliso, Pisciotta. All.: Galderisi 6. BENEVENTO (4-4-2): Mondini 6; Ferraro 6, Ignoffo 6, Landaida 6, Colombini 5,5; Ciarcià 6 (28' st Carcione sv), De Liguori 6, Cejas 6,5, Palermo 6 (35' st Evacuo sv); Castaldo 6,5, Clemente 7. A disp.: Gori, Cattaneo, Imbriani, Bueno, Cinelli. All.: Soda 6. ARBITRO: Zonno di Bari 5. RETI: pt 46' Clemente (B); st 14' Vitale (P), NOTE: spettatori 2500 (abbonati 269, trasferta vietata ai tifosi del Benevento). Espulso al 38' st Cavalletto, vice allenatore del Pescara. Ammoniti: Pomante, Palermo, Perrulli, De Liguori, Ferraro, Vitale. Angoli 7-3 per il Pescara. Recupero: 2' pt, 4' st. VASTO Pareggio che al Benevento fa bene, ma che non interrompe la crisi del Pescara, nonostante la grande volontà degli abruzzesi. L'1 a 1 finale non spegne la contestazione a Galderisi, al quale tocca un altro lunedì sulla graticola. L'esonero del tecnico potrebbe scattare nella giornata odierna. Soda lascia fuori dai diciotto l'ex di turno Aquilanti e ancora una volta tiene in panchina Evacuo. Confermatissima la coppia Clemente-Castaldo. Per Galderisi è l'ultima chiamata: un'eventuale sconfitta o anche un pareggio potrebbero costare la panchina al tecnico abruzzese. A
L’Arezzo ci prova nel posticipo
Lo splendido gol di Clemente del Benevento
complicare le cose ci s'è messa la penalizzazione assurda per il caso Fortunato e l'infortunio della vigilia all'argentino Simon. Al termine della settimana di ritiro romano alla Borghesiana, comunque, Nanu ha scelto: Bazzani torna tra i titolari e Felci siede in panchina per fare posto al più pimpante Stella. Il Pescara ha l'intensità giusta, ma non la lucidità dei tempi migliori. Bazzani non è mobile quanto Simon, Zeytulaev fatica a carburare a sinistra. Il meglio viene dalla catena destra, dove Camorani e Stella sembrano avere un passo superiore a Colombini e Palermo. E poi c'è Perrulli che galleggia tra le linee provando a mettere dentro qualche palla vellutata. Nonostante i difetti, la squadra di Galderisi riesce a tenere in pugno la partita schiacciando i sanniti nella loro metà campo. So-
da cerca soprattutto la palla alta per la sponda di Castaldo a Clemente. Quando ci riesce, la sua squadra fa paura: al 20' i centrali abruzzesi riescono all'ultimo momento a fermare il numero dieci giallorosso. Un minuto dopo l'altro fantasista, Perrulli, costringe alla grande parata Mondini con un rasoterra potente scagliato con la punta del piede destro. E' il momento più caldo, tecnicamente parlando, di una prima mezzora non entusiasmante. Dal punto di vista agonistico invece ci pensa un pessimo arbitraggio, quello del barese Zonno, ad accendere la gara. Al 33' per poco non si accende una rissa quando il direttore di gara ferma Camorani mentre crossa dal fondo per un fallo (che non c'è) su Colombini. La grandi emozioni del primo tempo, sul fronte campano, arrivano alla fine del
tempo. Il colpo di testa di Castaldo al 39' su lancio di Cejas e il tiro gran tiro da fuori di Clemente al 41' che consuma i guanti ad Indiveri, costretto al miracolo. Il gol è nell'aria quando la palla è indirizzata a Clemente: all'ultimo respiro l'attaccante trasforma in oro un cross tagliato da destra a sinistra di Ciarcià con una rovesciata da cineteca. L'Aragona di Vasto è senza parole. Ma la prodezza merita applausi da tutti gli amanti del gioco del calcio. Per il Pescara è una mazzata, Galderisi con un piede all'inferno e l'ipotesi Guido Carboni (in tribuna al pari di Galeone e Cuccureddu), favorito per la successione, che si fa sempre più concreta con il passare dei minuti. Il primo tentativo di rimontare arriva al 7' della ripresa con un assolo di Bazzani che soffia la palla a Landaida in area e dal fondo per
AREZZO-GALLIPOLI (ORE 20:45) AREZZO. Ugolotti prepara la sfida nel ritiro di Norcia. Il dubbio principale è legato a Beati: il regista amaranto è alle prese con problemi muscolari e la sua presenza è in dubbio. In caso di forfait spazio a Togni. In difesa Conte prende il posto dello squalificato Fanucci mentre fra i pali è ancora ballottaggio fra Botticella e Paoletti con il primo favorito. Dubbi anche in attacco dove c'è da fare i conti con l'assenza dello squalificato Chianese. Il centravanti dovrebbe essere Baclet con Lauria a supporto. AREZZO (4-4-1-1): Botticella; Ambrogioni, Terra, Fanucci, Grillo; Bondi, Beati, Matute, Croce; Lauria; Baclet. A disp.: Paoletti, Pelagatti, Bricca, Vigna, Cavagna, Longoni, Turienzo. All.: Ugolotti INDISPONIBILI: nessuno SQUALIFICATI: Doga, Fanucci, Chianese. GALLIPOLI. Dopo la seduta notturna di sabato, il Gallipoli ha sostenuto ieri al Bianco l'ultimo allenamento prima della partenza per la Toscana. Poi i giallorossi effettueranno la rifinitura in mattinata in vista del posticipo di questa sera contro l'Arezzo. Il tecnico Giannini registra le assenze sicure per infortunio di capitan Antonioli (lo sostituirà Bonatti in difesa). Questa mattina saranno valutate le condizioni degli acciaccati Cimarelli e Riccardo. E' difficile ipotizzare il modulo tattico del Gallipoli: 43-3 o 3-5-2. GALLIPOLI (4-3-3): Rossi; Cangi, Molinari, Bonatti, Suriano; Russo, Esposito, Buzzegoli; Ginestra, Di Gennaro, Mounard. A disp.: Sciarrone, Savino, Giacomini, Vastola, Zampa, Marzeglia, Sansone. All.: Giannini. INDISPONIBILI: Antonioli, Cini, Del Soldato. SQUALIFICATI: nessuno. ARBITRO: Doveri di Roma. ASSISTENTI: Marrazzo e Giallantini.
poco non beffa Mondini, aiutato anche da Ferraro nell'arginare l'attaccante biancazzurro. L'inerzia della partita non sembra comunque cambiare, fino a quando non esplode la bomba di Vitale. Qualche istante dopo l'ingresso di Felci per Stella a destra, lo scambio tra il neo entrato e Perrulli produce un assist rasoterra per il terzino sinistro pescarese che fa quasi crollare la porta di Mondini con una sassata
d'esterno. Pareggio meritato che infiamma lo stadio vastese. Il Benevento adesso annaspa e soffre vistosamente. Nanu inserisce un altro attaccante, Laens, e ci prova. Al 34' però Soda ha il match ball con De Liguori: piatto aereo che sfiora la traversa e lascia di ghiaccio la curva pescarese. Poi i giallorossi si accontentano, la benzina dei locali finisce, e il pari diventa realtà. Orlando D'Angelo
Sport 31
Lunedì 16 marzo 2009
Il Potenza sbaglia tutto perdendo 2-0 e azzerando il vantaggio sui toscani
Testa bassa pure a Pistoia Fatale un altro secondo tempo fallimentare PISTOIESE POTENZA
2 0
PISTOIESE (4-4-2): Bindi 6; Di Berardino 7, Fiasconi 6, Bartolucci 6, Fautario 6; Guerri 6 (39' st Cutrupi sv), Muwana 6,5, Femiano 6 (12' st Palermo 6), Bellazzini 6,5 (27' st Breschi 6); Artistico 6,5, Dal Rio 6. A disp.: Mareggini, Benedetti, Bianchini, Della Penna. All.: Niccolai 6,5. POTENZA (4-1-4-1): Groppioni 5,5; Lolaico 6, Cuomo 6, Di Bella 5.5, Patarini 5; Sabatino 6.5; Sarno 6 (21' st Berretti 5), Cammarota 6, Mangiapane 5, Nolè 5 (27' st Scardini sv); Cozzolino 5,5 (27' st Cantoro sv). A disp.: Tesoniero, Suppa, Porcaro, Volpe. All.: Arleo 5,5. ARBITRO: Barbiero di Vicenza 6. RETI: st 15' Di Berardino, 44' Dal Rio rig. NOTE: giornata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori 1.170 per un incasso di 12.199 euro. Espulso il presidente Pellegrino al 6' st per proteste. Ammoniti Fautario, Artistico, Palermo, Lolaico, Di Bella. Angoli 7-5 per la Pistoiese. Recupero: pt 0'; st 7'. PISTOIA. Il Potenza che non
Arleo a testa bassa esce dal campo. Sotto Di Berardino, autore del primo gol con la deviazione di Di Bella
t'aspetti, troppo molle persino evanescente specie nella ripresa; la Pistoiese che t'aspetti, leggerina nel primo tempo, vibrante e reattiva nella ripresa. E' finita con la squadra di Torricelli (che scontava il secondo turno di squalifica; in panchina si è seduto Antonio Niccolai) vittoriosa meritatamente 2-0. Pistoiese che, dunque, ha agguantato la formazione lucana in classifica, a quota 19 punti, e ha pareggiato il conto delle sfide dirette
(all'andata furono i lucani a imporsi con il medesimo punteggio, 2-0). E dire che la partita pareva essersi incanalata sui binari giusti per gli uomini allenati da Arleo. Potenza guardingo a controllare, Pistoiese con più possesso palla, ma sterile, terribilmente sterile, forse con nemmeno troppa foga agonistica. Con Dal Rio in giornata non brillantissima, sono Artistico e Bellazzini, tra i padroni di casa, a prender per mano i compagni
cercando il vantaggio. Al 5' e 8' sono Artistico e Femiano a provare a stuzzicare l'estremo difensore avversario: l'attaccante calcia di prima intenzione dopo aver ricevuto palla da Femiano, il centrocampista conclude senza fortuna. Al 18' è il Potenza a farsi vedere: Mangiapane su punizione impensierisce Bindi, che devia alla sua sinistra con un volo plastico. Al 21' Cammarota tenta dalla distanza: il destro a mezza altezza è mali-
gno, Bindi sfiora e manda la sfera a incocciare il palo alla sua sinistra. Al 25' cross di Fautario dalla sinistra, inzuccata di Dal Rio che si perde a lato. Sessanta secondi dopo è Mangiapane a tirare, ma senza spaventare alcuno. Al 34', infine, splendida mezza rovesciata di Artistico, che termina sopra la traversa, su traversone di Bellazzini dalla sinistra. A inizio secondo tempo, chi si attendeva qualche cambio tra gli arancioni, costretti ad attaccare e vincere per coltivare ancora speranze di salvezza, resta deluso. Undici identici all'avvio di partita. E subito è il Potenza a provare la sortita offensiva: Cozzolino si fa 50 metri di campo senza essere contrastato da alcuno, ma alla fine non trova il tocco vincente finendo col consegnare palla agli avversari. All'11' il solito Mangiapane calcia un corner velenoso, con Bindi che respinge: sugli sviluppi dell'azione è ancora Mangiapane a tentare, ma il portiere di casa fa buona guardia. Un minuto più tardi, Dal Rio trova Bellazzini nei sedici metri: il fantasista da sinistra, in diagonale, impegna severamente Groppioni alla deviazione in angolo. E' il preludio al vantaggio: la Pistoiese cresce, il Potenza pare alle corde. Al
quarto d'ora, scende Di Berardino sulla fascia destra: arrivato nei pressi della'area, crossa basso, il pallone è malauguratamente deviato da Di Bella alle spalle dell'incolpevole Groppioni. A questo punto, ci si aspetterebbe una reazione del Potenza, che manca clamorosamente. Al 22', infatti, dapprima Muwana batte forte dai 25 metri con Groppioni che respinge centralmente; sugli sviluppi dell'azione, Dal Rio si trova solo davanti all'estremo difensore, ma viene anticipato al momento di tirare, riprende palla Palermo che cade in area, ma l'arbitro lo ammonisce per simulazione. Al 44', ecco il 2-0 dei padroni di casa: Di Bella falcia Dal Rio venutosi a trovare un'altra volta solo davanti a Groppioni e Barbiero decreta il rigore, che lo stesso centravanti trasforma con una botta alla sinistra del portiere. Il maxi recupero vede il Potenza alla ricerca del golbandiera, importantissimo in ottica-play out: al 48' e 49' Mangiapane calcia due corner strepitosi, ma Bindi è bravo a dir di no. Finisce come non era nei pronostici del Potenza, che esce a testa bassa tra i fischi dei suoi numerosissimi supporter. Gianluca Barni
Oltre 300 i supporter al seguito. Toscani stupiti
La partita vinta dai tifosi ma l’amarezza è rossoblù dall’inviato P. SCOGNAMIGLIO Lo sgomento per più di trecento, la metà dei chilometri percorsi nella trasferta più lontana della stagione. Un abbozzo di contestazione (la solita, in primis contro il patron) ma strozzata in gola da un dispiacere immenso da smaltire nell’interminabile viaggio di ritorno. E presumibilmente a Potenza per tutta la settimana. La soddisfazione di aver lasciato stupiti i toscani che mai dalle loro parti avevano visto tanta gente da così lontano sostenere gli avversari. Tanti i sostenitori al seguito del Leone, ben attrezzati con bandiere e stendardi in abbondanza, piacevole novità degli ultimi tempi. Il ritrovo della carovana partita dal capoluogo era fissato alle sei del mattino, nel piazzale antistante il Viviani. Gli autogrill lungo il tragitto, affollati da gite scolastiche e di parrocchia, sono diventati festose tappe di una domenica che nessuno presagiva cosi’ nera. Il ristorante tipico toscano nelle immediate vicinanze dello stadio Melani ha deliziato i tanti avventori con al collo la sciarpa rossoblu, ma il gusto amaro di una prestazione senza mordente ha avvelenato il pomeriggio. Tanti, tantissimi gli studenti fuori sede: da Bologna, Roma, dalle vicine città universitarie toscane, persino da Verona. Un bagno d’amore che la squadra in campo non ha saputo contraccambiare. Poco condivisibile la scelta finale di non andare sotto la curva a ringraziare chi comunque ha dimostrato attaccamento alla maglia senza limiti e distanze.
A sinistra Potenza in attacco sotto la curva semivuota dei supporter della Pistoiese. In alto la massiccia presenza dei potentini, oltre 300, sulla curva dello stadio toscano
Non c’è che dire: tutti attendevano non uno spettacolo diverso, ma esclusivamente un risultato che potesse far stare tutti più tranquilli. Adesso che fare? domenica è in programma la madre di tutte le sfide calcistiche potentine: la gara con la Juve
Stabia, nella quale servirà sicuramente un incitamento ancora più forte di quello, encomiabile, di Pistoia. Forse solo con un’altra vittoria, con una prestazione tutta cuore e sostanza potranno essere smaltiti questi maledetti 1300 chilometri di amore.
GLI ARANCIONI PROTESTANO Un corteo contro il presidente PISTOIA Alcuni gruppi di tifosi della Pistoiese calcio ('Ultima guardia 1921' con l’adesione di 'Acp' e 'Vecchie brigatè) sono sfilati ieri in corteo a Pistoia per protestare contro il presidente della squadra arancione, Massimiliano Braccialini. Alla manifestazione, che si è svolta senza problemi, ha preso parte oltre un centinaio di persone che da piazza San Francesco ha poi percorso le vie del centro, scandendo slogan come 'vogliamo un presidentè, la C2 non la vogliamo ed esponendo striscioni. Il corteo si è poi sciolto di fronte allo stadio poco prima dell’inizio di Pistoiese-Potenza, sfida decisiva per evitare l'ultimo posto nel campionato di Prima divisione girone B della Lega Pro. Solo una parte dei partecipanti al corteo è entrata allo stadio per sostenere i propri colori.
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Lunedì 16 marzo 2009
Permessi ritirati, ma fiducia al tecnico e ai calciatori
Tutti in punizione I ROSSOBLU’ NON SONO ULTIMI NONOSTANTE IL pesante 2-0 patito a Pistoia, la classifica continua a “sorridere” al Potenza che non è ancora ultimo. Finisse oggi il campionato, infatti, i rossoblù accederebbero ai play out come penultima in classifica e in seconda scenderebbe la squadra di Torricelli. Questo perchè il regolamento afferma che, in caso di parità tra due squadre il primo criterio di determinazione della migliore posizione in graduatoria tra le due è, appunto, lo scontro diretto. Il 2-0 di ieri ha di fatto azzerato la situazione perchè il Potenza vinse con lo stesso punteggio all’andata. Per questo , il secondo criterio di valutazione è la differenza reti nello scontro diretto. In questo caso
ancora una volta il computo è in parità (per questo nei giorni scorsi scrivevamo di un Potenza che poteva perdere anche 1-0 mantenendo comunque il vantaggio rispetto ai toscani). Per tali ragioni, da questo momento in poi, nel caso in cui Potenza e Pistoiese dovessero mantenere lo stesso numero di punti, la classifica di merito sarà calcolata esclusivamente sulla differenza reti generale. Ad oggi i rossoblù mantengono il vantaggio perchè hanno segnato 16 gol (ironia della sorte, lo stesso numero di reti della Pistoiese), ma ne hanno subite 27, a fronte delle 30 dei toscani. Per questi 3 gol di vantaggio il Potenza è ancora penultimo.
se saranno presi anche altri provvedimenti, del tipo di un ritiro, ma la decisione assunta dallo staff dirigenziale potentino è di carattere assolutamente punitivo. La società, comunque, attraverso un comunicato stampa ha ricompattato il cerchio attorno alla squadra e all’allenatore: «C’è grande rammarico per la pesante sconfitta di Pistoia - dice il Potenza - una tegola che ci è piovuta in testa in maniera inaspettata specie dopo la brillante prova con il Crotone. Resta però intesa la massima fiducia che la dirigenza ripone nel gruppo dei calcia-
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JUVE STABIA (4-3-1-2): Soviero 4.5; Ametrano 6, Rinaldi 6,5, Geraldi 6, Radi 6; Vicedomini 6,5, Amore 6 (21' st Greco 5.5), Stentardo 6; Capparella 6; Biancolino 5,5, Rastelli 6,5 (21' st Peluso 5,5). A disp.: Della Corte, Marino, D'Ambrosio, Mineo, Cristea. All.: Costantini 6. CAVESE (4-3-2-1): Marruocco 7; Pienotti 6,5, Farina 6,5, Ischia 6,5, Nocerino 6,5; Alfano 6, Anaclerio 6, Favasuli 6; Bernardo 6, Schetter 6 (37' st Scartozzi sv); Romeo 6 (17' st Tarantino 6,5). A disp.: Petrocco, Lacrimini, Cipriani, Prevete, Predko. All.: Campione 6. ARBITRO: Gallione di Alessandria 5,5. RETE: st 1' Favasuli. NOTE: spettatori 2514 per un incasso di 21612 euro (gara vietata ai tifosi della Cavese). Espulso al 37' st Anaclerio per somma di ammonizioni. Ammoniti: Anaclerio, Amore, Stentardo, Radi, Alfano, Pierotti, Peluso. Angoli 4-3 per la Juve Stabia. Recupero: pt 2'; st 5'. CASTELLAMMARE DI STABIA. La Cavese cala il poker e, violando il Romeo Menti (alla riapertura dopo oltre due mesi di chiusura per interminabili lavori di ristrutturazione), conquista la quarta vittoria consecutiva approfittando dei mezzi passi falsi di Foggia e Perugia, diretti avversari degli aquilotti nella lotta per la conquista di un posto nei playoff. Accompagnati da quel pizzico di fortuna, che non fa mai male nell'arco di un campionato, gli uomini di mister Campione conquistano l'intera posta in lizza grazie alla clamorosa incertezza del nuovo portiere stabiese, Salvatore Soviero, al suo
tori e nel tecnico, chiamati prontamente a rialzarsi fin da domenica prossima». Il Potenza, in fin dei conti, vuole richiamare tutti alle proprie responsabilità, a cercare di comprendere il motivo che risiede dietro una prestazione assai deludente in una partita che poteva valere una stagione intera. A maggior ragione in considerazione del fatto che contro i toscani è scesa in campo la stesa squadra impiegata contro il Crotone, con risultati diametralmente opposti, non solo dal punto di vista numerico. E questo atteggiamento
assolutamente sbagliato non è passato inosservato neanche agli occhi di una tifoseria che ha risposto in maniera massiccia alle sollecitazioni di una partita tanto importante. Era palese lo sconforto nella voce e nelle argomentazioni di chi, interpellato telefonicamente, era di rientro da Pistoia. Ma in questo momento è necessario ricompattarsi per tentare l’impresa, a dir poco impossibile se le armi dovessero restare le stesse messe in campo a Pistoia. Alla società, assai vicina al gruppo, non rimane che usare il pugno di ferro. Alfonso Pecoraro
Dura reprimenda del presidente Pellegrino verso i rossoblù, impossibilitati a parlare
Che schifo e non sono d’accordo sui cambi PISTOIA. I due volti di Pistoiese - Potenza sono quelli del presidente Rosario Pellegrino e del vice allenatore arancione, Antonio Niccolai. Nero il primo, sereno il secondo, visto che la Pistoiese è tornata a vincere tra le mura amiche dopo oltre sei mesi (il successo mancava dal 7 settembre 2008, 1-0 al Crotone) e ha concluso con successo l'operazioneaggancio al Potenza, agguantato in classifica a quota 19 punti, pareggiando pure le sfide dirette con i lucani, che all'andata si erano imposti davanti al proprio pubblico con il medesimo punteggio. Pellegrino, oltre alla sconfitta, ha completato la pessima giornata dei lucani con l'espulsione personale. Presidente che cos'è accaduto? “Ho protestato sulla decisione arbitrale di invertire una rimessa laterale, ma non ho offeso alcuno. Visto che sono stato anch'io un direttore di gara, dico che prima di essere arbitri bisognerebbe essere uomini”. Poi spiega il motivo del silenzio imposto ai calciatori. “Non parlano per-
La smorfia di Rosario Pellegrino
JUVE STABIA CAVESE
TUTTI IN PUNIZIONE. Permessi ritirati. Ogni componente della rosa del Potenza è salito sul pullman in direzione Basilicata. “Se qualcuno aveva in mente di passare due giorni a casa a divertirsi ha detto il patron Postiglione - non potrà farlo perchè domani (oggi, per chi legge, ndr) c’è allenamento”. E così alle ore 14 di questo pomeriggio riprende la preparazione in vista di una gara che assolutamente non potrà essere sbagliata: quella contro la Juve Stabia, in programma domenica prossima. Allo stato attuale non si sa
ché sono in punizione. Considerato che le interviste sono un'occasione per loro di mettersi in mostra, beh stavolta, dopo una gara come questa, nella quale abbiamo fatto schifo, non avranno quest'opportunità. La squadra ha giocato soltanto il primo tempo, nel secondo evidentemente è rimasta a dormire negli spogliatoi. Che cosa è successo? Non lo so, non me lo so spiegare, so soltanto che non siamo rientrati in campo. Il nostro centrocampo, nella ripresa, non è esistito. Eppure nell'intervallo, come al solito, abbiamo catechizzato i giocatori, pareva che tutto fosse apposto. E poi anche le tre sostituzioni di Arleo non mi trovano per niente d'accordo”. Di Bella ha avuto una domenica terribile. “Sì, ma l'autorete è un episodio. Comunque, non sono eccessivamente preoccupato per il futuro. O meglio, diciamo così: se giocassimo sempre come contro il Crotone, direi che potremmo pensare di agguantare la salvezza senza passare dai play out, se invece faccia-
mo come oggi (ieri, ndr) beh, allora siamo da retrocessione diretta. La verità sta nel mezzo: e allora credo che verosimilmente disputeremo i play out. Intanto i giocatori sono in punizione, non avranno più permessi da qui al termine della stagione. Si beccheranno la contestazione dei nostri tifosi, a Potenza. Più di questo che possiamo fare? Intanto, è quasi un bene che la Pistoiese sia rientrata nel calderone. Mi spiego: almeno si batterà sino alla fine con tutti. E anche noi, già da domenica abbiamo una grossa chance: battere la Juve Stabia e rendere la situazione di classifica ancor più caotica”. “Questo successo _ spiega Niccolai _ vale doppio: tre punti pesanti e una spinta fortissima al morale del gruppo. I segnali positivi oltre che dal risultato sono arrivati dalla prestazione. Nel primo tempo è stata discreta, nella ripresa addirittura grande. Abbiamo più volte sfiorato il raddoppio, che alla fine abbiamo pure centrato. Gianluca Barni
Papera di Soviero e vince la Cavese
Un cross beffa le vespe
esordio stagionale tra i pali gialloblù dopo l'addio di Brunner. L'exnumero uno della Reggina battezza infatti fuori un cross di Favasuli partito dalla trequarti campo dopo appena un giro di lancette
dal ritorno dall'intervallo, al 1' della ripresa. Un lungo attimo di silenzio, poi 2-3 giocatori della Cavese cominciano ad abbracciarsi ed esultare, ma l'intero stadio, compreso arbi-
tro e calciatori, capisce solo con un pizzico di ritardo che la formazione metelliana è andata in gol, segnando di fatto la rete vittoria. I giocatori locali sembrano non crederci e protestano senza un motivo plausibile prima che il signor Gallione di Alessandria ordini la ripresa del gioco. La Cavese, orfana di Frezza e Aquino, scende in campo con un classico <albero di Natale>, un 43-2-1 piuttosto coperto ed attendo a chiudere i varchi piuttosto che osare in fase offensiva in una gara che, nelle fila dei gialloblù locali, vede l'applaudito ritorno in panchina di Maurizio Costantini, richiamato ad allenare la Juve Stabia dopo le buie parentesi di Morgia e Bonetti. La prima mezz'ora di gioco racconta di una partita equilibrata, con la Juve Stabia pronta a pungere. Al 3' e al 7' Amore e Biancolino ci provano da fuori area in maniera sterile. Al 15' sul piede del “pitone” arriva la palla buona, frutto del contropiede solitario di Rastelli, ma l'attaccante di Capodichino tira debolmente e Marruocco, il migliore in campo, devia in corner in uscita bassa. Al 38' la Cavese tira un sospiro di sollievo: Marruocco sbaglia l'uscita su Biancolino, la palla arriva sul piede di Vicedomini che non ci pensa su due volte, tiro di prima intenzione dai trenta metri che, a porta vuota, si stampa sul palo interno ed esce consentendo alla difesa di respingere
lontano. Al 45' su lancio lungo di Soviero, Biancolino è anticipato, ma Rastelli riesce ad andare al tiro al volo con conseguente parata facile per Marruocco. Poi Soviero, al 2' di recupero, è decisivo in uscita bassa sugli avanti aquilotti. Il secondo tempo inizia con quel gol involontario di Favasuli che rianima il match. La reazione dei padroni di casa è immediata. All'8' su rovesciata di Stentardo in area Marruocco opera il miracolo bloccando in due tempi. Al 18' azione prolungata della Juve Stabia: Radi si sovrappone a Stentardo e va al cross, Biancolino di testa indietro per Vicedomini, il cui tiro è ben parato dal solito estremo difensore cavese. Costantini cerca di cambiare qualcosa al 21' per rispondere all'ingresso di Tarantino per Romeo e successivo spostamento di Bernardo al centro dell'attacco della Cavese: entrano Peluso e Greco per Amore e Rastelli ma non serve a granché. Appena un minuto dopo, gran cross di Grieco per Biancolino, incornata debole dell'attaccante stabiese e parata facile di Marruocco. Al 36' altra azione manovrata per le vespe, che si conclude con il gran tiro di Vicedomini, palo esterno e palla fuori. Al 38' la Cavese resta in in inferiorità 10 per l'espulsione di Anaclerio, una evitabile doppia ammonizione che costringe a soffrire sino al termine i numerosi tifosi degli <aquilotti> presenti in tribuna nonostante il divieto di trasferta stabilito dall'Osservatorio. Dalla susseguente punizione arriva l'ultima palla-gol per la Juve Stabia. Capparella invece di crossare nell'area affollata serve fuori per Vicedomini che sfodera un gran destro incredibilmente parato ancora in calcio d'angolo da un Marruocco in vena di miracoli. Gianni De Rosa
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Lunedì 16 marzo 2009
Le pagelle Gran cuore di Lolaico. I cambi non incidono sulla partita
Sabatino il solo a reggere Spunti di Sarno. Male Nolè e Mangiapane GROPPIONI ( 5.5) - ordinaria amministrazione nel primo tempo, nella ripresa un buon intervento su conclusione di Bellazzini con la difesa che l'aveva lasciato scoperto. Poi l’incertezza sul gol del vantaggio pistoiese, cagionato anche da un tocco di Di Bella. Spiazzato senza colpe sul rigore di Dal Rio. LOLAICO ( 6) - recuperato in extremis, si fa ammonire dopo soli due minuti su uno sprint di Artistico, cartellino che gli farà saltare la Juve Stabia. Nel primo tempo arrivano tutti dalle sue parti i cross che mettono i brividi a Groppioni generando le conclusioni poco fuori dallo specchio di Dal Rio e Artistico. Ma ha un cuore grande cosi', non molla fino all'ultimo provando anche a spingere nonostante il debito di fiato. CUOMO ( 6) - nel primo tempo qualche incertezza sui tanti cross che piovono in mezzo, ma tiene sostanzialmente bene risentendo fisiologicamente delle carenze ai suoi fianchi. DI BELLA (5.5) - limita i danni con grande applicazione. Poi incappa nella deviazione fatale. Sul rigore prende anche la palla, qualche arbitro non avrebbe fischiato ma in ogni caso è difficile gridare allo scandalo. PATARINI (5) - nel primo tempo lo spauracchio Bellazzini, che svaria su tutta la trequarti, spesso gli va a sbattere addosso. Netto crollo nella ripresa: spesso fuori tempo e fuori posizione, troppe volte a destra la Pistoiese arriva fino in fondo, gol compreso. SABATINO (6,5) - Torricelli non avrà visto attentamente Potenza - Crotone, perché la piovra rossoblu non dà respiro a Bellazzini per vie centrali, costringendolo sistematicamente ad allargarsi. Il suo compito di interditore l'ha svolto più che bene, ma non può mettere pezze per tutti gli altri. SARNO ( 6) - al quarto d'ora del primo tempo fa mangiare polvere a Fautario che lo atterra e viene ammonito. Ci mette il giusto pepe con i suoi passettini e il controllo di palla di qualità superiore alla media. Sostituito per scarsa protezione di Lolaico. BERRETTI (5) - ha l'attenuante del rientro dall'infortunio, schierato da prima punta non incide minimamente. CAMMAROTA (6) - bravissimo a tenere bassa la staffilata che al 21' si stampa sul palo di Bindi. Forse sarebbe stata un'altra partita. Degno scudiero di Sabatino, chiude bene tutti gli spazi per le vie centrali. Il problema è che sugli esterni la Pistoiese fa sfracelli, ma non è colpa sua. MANGIAPANE ( 5) - al 18' del primo tempo sfodera la prima punizione delle sue, bravo il portiere sulla traiettoria mancina, insidiosa ma lenta. Perde superficialmente il pallone che innesca la discesa di Guerri, decisiva per il vantaggio arancione. Batte una serie infinita di angoli direttamente in porta: Bindi ci si abitua, i compagni si innervosiscono. NOLE' (5) - sempre un tocco di troppo che agevola i raddoppi di marcatura, nervoso e inconcludente. Contro il Crotone si era reso molto più utile anche in fase di non possesso. SCARDINI (SV) - si piazza sul centrodestra nell'inedito tridente della disperazione disegnato da Arleo, si fa notare solo per un paio di accelerazioni infruttuose. COZZOLINO ( 5,5) - subito in pressing sulla coppia centrale difensiva arancione, ma il primo tempo è anonimo. Esce dal tunnel caricato a mille e inizia la ripresa con una progressione di cinquanta metri palla al piede difettosa solo nel tiro. Niente di più. CANTORO (SV) - solo una sponda, entra per tirare in porta ma non la vede proprio. Non era un centravanti? Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
Sarno, uno dei migliori del Potenza
Potenza e Pistoiese prima del match al centro del campo
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Lunedì 16 marzo 2009
Segna Zarineh, ma il Taranto coglie due legni che graziano i campani
Capuano può esultare PAGANESE TARANTO
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PAGANESE (3-4-1-2) Melillo 6; Imparato 6, Taccola 6,5, Astarita 5,5; Iraci 5,5 (1' st Cucciniello 6,5), Berardi 6,5, Caracciolo 6,5, De Giosa 5,5 (6' st Chiavaro 6); Diogo 6; Fanasca 5 (1' st Zarineh 6,5), Lasagna 6. A disp.: Pantanelli, Legittimo, Capodaglio, Fiorentino. All.: Capuano 6. TARANTO (3-4-1-2) Nordi 5,5; Di Bari 5 (41' st Russo sv), Pastore 5,5, Prosperi 5,5; Sosa 6, Spinelli sv (28' pt Giorgino 6), Lima 5,5, Micco 6; Sciaudone 5 (23' st Caturano sv); Carrozza 6, Da Silva 5,5. A disp.: Barasso, Cesareo, Lolli, Marolda. All.: Stringara 6. ARBITRO Pizzi di Saronno 6. RETI st 19' Zarineh. NOTE spettatori 2000 circa. Angoli 10-3 per la Paganese. Ammoniti: Caracciolo, Diogo, Di Bari, Giorgino, Lima. Recupero: pt 2'; st 3'. PAGANI Legno pregiato. La Paganese benedice montante e traversa delle sue due porte ed azzanna il Taranto nella ripresa con il neo entrato Zarineh. Palo di Da Silva al 14' del primo tempo; incrocio dei pali di Carrozza all'11' della ripresa, da perderci la testa ma tutto il resto è noia. Continua dunque l'idiosincrasia verso le gare esterne. Questa volta
Zarineh festeggiato dopo il gol dell’1-0
però c'è la Paganese di mezzo ed il sorpasso è cosa fatta. Si specchiano in campo le due disposizioni. Due punte e mezza contro, terzetto in difesa e mediana dedita alla cucitura. Che sia il prologo ad una contesa dove le forze si annullano? Cerca di annullare il divario in classifica la Paganese: meno due, temperatura che non regge il passo del primo caldo dell'anno. Vorrebbe invece alimentarlo il Taranto, quanto meno mantenerlo inalterato. Condizione impossibile per una squadra matura in casa ma acerba in trasferta? Proprio no, vole-
re è potere e la volontà di Stringara è proporre un Taranto smaliziato, armonioso sulla trequarti, ficcante sulle corsie. Le defezioni ci sono e si sentono: Migliaccio è squalificato, Miglietta è out e Dionigi ancora fermo ai box. È dunque Di Bari a completare il trittico in difesa con Pastore e Prosperi mentre la mediana è tutto fosforo con Lima e Spinelli. Quanto basta per dare libero sfogo al brio di Micco sulla sinistra e cautelarsi sul lato opposto con Sosa. In avanti la “mezza figura” porta la faccia di Sciaudone, Carrozza e Da Silva sono i due perni su cui ruota l'intero
dispositivo. Il primo è mobile, l'atro fisso: meccanismo perfetto? Magari a corrente alternata. Il Taranto sta infatti sulle sue, rischia qualcosa sulle palle alte, morde in mediana con il brasiliano Lima, pronto a guardare in “cagnesco” il connazionale Diogo, con l'ausilio dello stesso Giorgino (subentrato a Spinelli) poco prima della mezz'ora. Non punge però in attacco, qui la corrente la propone Carrozza ma è il solo incaricato: al 15' si attiva però Da Silva che, su punizione di Micco, piazza un diagonale sul palo, tutto questo per l'incredulità di Sosa che, da due passi ed anche meno, manda maldestramente a lato. È dunque del Taranto la prima emozione. La prima è l'ultima per Stringara perché il suo Taranto è in versione mordi e fuggi, d'ora in avanti saranno i padroni di casa ad illuminare. Capuano può contare su Diogo sulla trequarti, in avanti ci sono Fanasca e Lasagna. Attacco leggero per la Paganese, mediana di ferro con Caracciolo e Berardi abili ad appoggiare la manovra. In difesa c'è il solito Taccola, pronto a giganteggiare anche in attacco: su un suo colpo di testa (sugli sviluppi di un angolo) si fa grande Nordi che alza sulla traversa. I padroni di casa vantano la supremazia sul territorio e pizzica sui calci piazzati. Dopo appena mezz'ora vanta già sette angoli battuti: Nordi si fa rispettare, qual-
che sparuta mischia ha fatto il resto. Un'occasione per parte, poco male per Stringara che benedice l'equilibrio ai punti della prima frazione. Non è dello stesso avviso Capuano che, fedele alla tradizione, effettua il doppio cambio a cavallo tra i due tempi. Dentro Zarineh e Cucciniello per Iraci e Fanasca. Dentro anche Chiavaro che rileva l'infortunato De Giosa. Il Taranto non cambia forma. La sostanza la garantisce Carrozza che prima scalda i motori con un destro debole dal limite (11') e poi calamita gli occhi dei presenti su una parabola irresistibile (16'): il suo destro a giro bacia lo spigolo della traversa ammutolendo il “Marcello Torre”. Proprio nulla faceva presagire all'errore di Nordi qualche minuto dopo. Cucciniello dalla destra mette al centro un innocuo cross a campanile, il portiere non è tempista nell'uscita e Zarineh di testa fa scivolare la sfera in rete. Lo svantaggio traumatizza il Taranto. Melillo di piede respinge le velleità di Sosa. Addirittura rischia di prendere il due a zero dopo un rimpallo su Pastore: Zarineh non sfrutta l'occasione ed a tu per tu con Nordi perde il confronto. La Paganese chiude sprecando: anche Lasagna da due passi getta alle ortiche un prezioso invito dalla sinistra. Tutto da rifare per il Taranto. Accidenti al legno pregiato. Andrea Buonaiuto
Perugia e Ternana disputano una gara anonima
Un derby grigio per due PERUGIA TERNANA
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PERUGIA (4-3-3): Benassi 6; Raimondi 5,5, Zoppetti 6,5, Accursi 7, Calori 5; Pizzolla 5 (6' st De Giorgio 5), Gatti 5,5, Mezavilla 6; Cutolo 6, Del Core 7 (40' st Ferrari sv), Mazzeo 6. A disp. De Marco, Boldrini, Fiorucci, Ubaldi, Giuliacci. All.: Pagliari 6. TERNANA (4-4-2): Visi 6; Del Grosso 6,5, Di Dio 6, Tedeschi 6,5, Bertoli 6; Morello 6 (41' st Concas sv), Di Deo 6,5, Cardona 6, Piccioni 6,5; Tozzi Borsoi 5,5 (32' st Scappini sv), Perna 5,5 (3' st Rigoni 6). A disp.: Cunzi, Ricca, Perney, Burray. All.: Baldassarri 6. ARBITRO: Nasca di Bari 6. NOTE: giornata di sole, terreno in ottime condizioni. Spettatori 4.500 (trasferta vietata ai tifosi della Ternana). Ammoniti: Di Dio, Cardona, Pizzolla, Tozzi Borsoi, Di Deo, Gatti, Del Grosso. Angoli 5-4 per il Perugia. Recupero: 3' pt, 5' st. PERUGIA. Perugia e Ternana disputano un derby anonimo, derby figlio della stagione grigia vissuta dalle due squadre. Ecco spiegato lo 0-0 del “Curi”, in una partita che vive di lampi ma che può ritenersi davvero brutta. Un'occasione grande per parte con un palo colpito dalla Ternana e un gol letteralmente mangiato da Cutolo. E' il derby degli assenti considerando che sia nel Perugia che nella Ternana sono davvero tanti i giocatori che non possono scendere in campo in quella che viene considerata la partita più importante del calcio umbro. Sartor e Papini sono i giocatori più rappresentativi a mancare
nelle fila dei ternani, Pagani e Passiglia tra i biancorossi. Pagliari conferma il tridente per il Perugia, Baldassarri il 4-4-2 ritrovando dopo diverso tempo Tozzi Borsoi. La partita non è bella, nervosa e poco incline allo spettacolo. La prima occasione da gol, ed è clamorosa, arriva al 16' ed è per gli ospiti. Dagli sviluppi di un corner Di Dio si ritrova una pallone tra i piedi a pochi metri dalla porta. Tiro di punta, palo pieno. E' solo un lampo. Perché la partita prosegue sui binari della noia. Tanti falli, azioni interrotte di continue dai fischi dell'arbitro e due squadre che tendono più a chiudere che a cercare il gioco. E' soprattutto la Ternana ad avere il pallino del gioco con i padroni di casa che non riescono a impostare il proprio gioco. Il
secondo tiro verso la porta da parte dei rossoverdi . Del Grosso lancia in verticale Tozzi Borsoi che ha spazio e tira. La sfera è alta. Nei primi 45 minuti si può segnalare un tiro timido di Cutolo per il Perugia ben controllato da Visi. Si chiude così il primo tempo. Una prima parte di gara brutta e con pochissime occasioni ed emozioni. Molto meglio la Ternana con il Perugia timido e molto timoroso. La ripresa pare cominciare sotto un'altra stella. Il gioco si velocizza e il Perugia crea qualcosa di più. Prima Visi anticipa in uscita Del Core, poi Cutolo ottimamente smarcato da Del Core si fa rubare palla all'ingresso in area e infine ancora Del Core riesce a liberarsi al limite dell'area, ha tutto lo specchio della porta davanti a sé ma incredibilmente spara largo.
Alla Reggiana rubano il pullman FIRENZE – La segreteria agonistica della Lega Pro è stata informata nel mattinata di ieri del furto del pullman noleggiato dalla Reggiana. La squadra emiliana stava passando la notte in un albergo nei pressi di Verona dove oggi giocherà contro l’Hellas per il girone A di Prima divisione. La scoperta del furto è stata fatta sempre in mattinata dall’autista dello pullman che era stato noleggiato dalla Reggiana presso una ditta privata. Nell’automezzo rubato c'era però anche tutto il materiale di gioco della squadra. Il fatto è stato subito denunciato, la Reggiana andrà in campo egualmente indossando un completo bianco reperito sul posto. La denuncia è stata sollecita, gli investigatori sono al lavoro, comunque non è in dubbio lo svolgimento della partita giacchè, secondo quanto risulta alla segreteria agonistica della Lega, la Reggiana non ha presentato nè presenterà richiesta di rinvio della partita di Verona.
La Ternana ci prova ancora con Tozzi Borsoi che non inquadra i pali con un tiro da posizione defilata. La ripresa ha più ritmo e il Perugia prova a rendersi più pericoloso. Baldassarri, a inizio secondo tempo deve rinunciare a Perna per infortunio e fa ritornare in campo Rigoni. Pagliari prova a cambiare le carte in tavola inserendo il più offensivo De Giorgio per Pizzolla. Ma dopo i primi venti minuti disputati di gran carriera, caldo e paura fanno abbassare i tempi. Anche se al 26' arriva l'occasione più nitida per il Perugia. Mezavilla recupera palla a centrocampo e serve Cutolo davanti a Visi, il diagonale è largo alla sinistra del portiere ternano. Poi non succede più nulla e si finisce tra i fischi del pubblico del “Curi”. Pasquale Sorrentino
Cutolo pressato da un calciatore ternano
35 1ª Divisione. Cateano (doppietta), Petrilli e Basso confezionano il poker ai danni degli umbri Sport
Lunedì 16 marzo 2009
Crotone, primo per un giorno Quattro gol al Foligno aspettando la sfida di stasera del Gallipoli CROTONE FOLIGNO
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CROTONE (4-2-3-1): Concetti 7; Galeoto 6,5, Diniz 6,5, Scognamiglio 6,5, Morleo 6,5; Pacciardi 6,5, Galardo 7; Petrilli 7 (dal 13’ s.t. Aurelio 6), Caetano 7,5 (dal 21’ s.t. Carcuro 6), Basso 7 (dal 44’ s.t. Figliomeni s.v.); Russo 6. In panchina: Farelli, Quondamatteo, Orosz, Pedotti. Allenatore: Moriero 7. FOLIGNO (4-3-3): Conti 5,5; Pencelli 5,5 (dal 40’ s.t. Baldanzeddu s.v.), Guastalvino 5, Buscarioli 5,5, Petterini 6; Borgese 5,5 (dal 30’ p.t. Mandorlini 5,5), Furiani 5 (dal 13’ s.t. Cesaretti 6), Signori 5,5; Coresi 6, Cipolla 6, De Paula 5,5. In panchina: Palanca, Cotza, Gregari, Lispi. Allenatore: Indiani 5,5. ARBITRO: Gallo Barcellona Pozzo di Gotto 6,5. MARCATORI: Coresi (F) al 21’ su rigore, Caetano (C) al 25’, Basso (C) al 36’, Petrilli (C) al 41’ p.t.; Caetano (C) al 3’, Cesaretti (F) al 31’ s.t. NOTE: spettatori paganti 2340 (abbonati 1193) per un incasso di euro 12424. Ammonito: Diniz, Cipolla, Buscaroli, Pacciardi. Angoli: 3-7.
Caetano esulta con Petrilli. Sotto Basso in azione
di LUIGI SAPORITO CROTONE - Quattro sberle al Foligno e il Crotone si siede al comando della graduatoria in attesa del posticipo di stasera tra l’Arezzo e il Gallipoli. Una vittoria limpida e solare che non fa una grinza checché ne dica l’ex tecnico Indiani. Una gara che il Crotone non doveva e non poteva assolutamente fallire se voleva respirare aria di primato per almeno 24 ore. E così è stato anche Moriero alla vigilia non si fidava molto degli avversari. Indiani si presenta con un inedito 4-3-3, visto che fino ieri aveva quasi sempre schierato il 3-4-3, segno che la forza d’impatto del Crotone non avrà fatto dormire il tecnico di Certaldo alla vigilia della gara. Non sapremo se la nottata appena trascorsa sarà stata tranquilla per Indiani che proprio a Crotone, dove aveva fallito la serie B (ma per le sue cervellotiche scelte e non per altro) non
voleva sfigurare. Impietoso il pubblico quando gli ha ricordato le sue scelte testarde nella passata stagione che probabilmente gli sono costate il rinnovo
del contratto. Ma torniamo alla partita. Gara tranquilla e di studio per 20 minuti. Nel Crotone si rivede Galardo (grande prova del crotone-
se) che si riprende il posto a danno di Carcuro. Diniz, al centro della difesa per Pedotti, aveva il compito di controllare Cipolla che con la maglia della Pistoiese aveva creato non pochi grattacapi alla difesa crotonese. Ma questa volta Cipolla ha avuto pane per i suoi denti anche se al primo affondo della gara è proprio il Foligno a passare. Si gioca il 21’ e Furiani di tacco smarca nel cuore dell’area Petterini che salta un avversario ma viene fermato irregolarmente da Pacciardi. L’arbitro assegna il rigore ma sbaglia nell’ammonire Diniz che nell’azione risulta estraneo. Coresi dal dischetto non sbaglia. A differenza di quanto successo a Potenza, il rigore accende l’ira calcistica del Crotone che nel giro di una ventina di minuti rifile una tripletta agli ospiti. Al 25’ Galeoto trova Caetano al limite dell’area con un pallone che il brasiliano controlla di petto, e scaraventa sotto la traversa per la standing ovation del pubblico. È il pomeriggio giusto, avrà pensato Basso, così che al 36’ una bella azione di Petrilli (sapientemente spostato a sinistra da Moriero) offre a basso un pallone che l’attaccante crotonese spara in porta con una bordata micidiale. Foligno in bambola al punto che anche Petrilli ne approfitta: al 40’ impegna Conti con un tiro in miagolane e sul susseguente angolo ci mette la testa per il 3-1. Si va negli spogliatoi con un Foligno tramortito che, pronti via, incassa anche la quarta rete. Galardo scodella in area un pallone sul quale Caetano incrocia con un perfetto colpo di testa. Il Crotone allenta la presa, abbassa la velocità, effettua qualche cambio, fa rifiatare qualche titolare e il Foligno cresce. Indiani inserisce la quarta punta ed è proprio Cesaretti che alla mezzora segan la rete del 4-2. Il seguito è un attacco sterile degli umbri sui quale il Crotone si difende con ordine e con un Concetti che sventa più di qualche azione complicata. Alla fine è festa per tutti mentre stasera tutti saranno incollati davanti alla tv per il posticipo tra Arezzo e Gallipoli.
La formazione titolare ieri del Crotone
PAGELLE CROTONE CONCETTI (7) - Incolpevole sui gol subiti ma decisivo in almeno tre occasioni nel finale di gara. Ottiene la fiducia della curva e lui la ripaga con una esultanza del tutto particolare. GALEOTO (6,5) - Vecchietto terribile che non vuole smettere di correre. Offre a Caetano il pallone buono per il pareggio. Offre esperienza a tutta la squadra e a tutta la difesa. DINIZ (6,5) - Positivo esordio casalingo contro un avversario difficile come Cipolla. Sbaglia pochissimo, quais niente. Elemento interessante da tenere sotto osservazione. SCOGNAMIGLIO (6,5) - Buona prova alla pari di Diniz. Attento e preciso soprattutto in acrobazia, dove quasi sempre vince la contesa. MORLEO (6,5) - Controlla la propria fascia ma non spinge come in altre occasioni visto che Indiani da quella parte mette elementi veloci e insidiosi. PACCIARDI (6,5) - Buona prova anche se macchiata dal cartellino giallo che gli farà saltare la gara di terni. Pressa e lotta al centrocampo come sempre. GALARDO (7) - Ottimo rientro dopo l’infortunio patito il 29 gennaio. A centrocampo fa la differenza e l’infortunio sembra davvero un lontano ricordo. PETRILLI (7) - Finalmente una prova super suggellata anche dal gol. La speranza per i tifosi del Crotone è che in questo finale di campionato Petrilli possa dare il giusto apporto. Dal 13’ s.t. AURELIO (6) - E’ lecito aspettarsi molto di più da un elemento tecnico come lui anche se la sua presenza è sempre uno spauracchio per tutti gli avversari). CAETANO (7,5) - Tanto di cappello al brasiliano che a gennaio doveva andare via. Segna un gol alla Kakà e raddoppia con un colpo di testa dalla precisione chirurgica. Dal 21’ s.t. CARCURO (6) - Moriero lo butta dentro per puntellare il centrocampo. Detto, fatto. BASSO (7) - Una spina nel fianco della difesa ospite che non riesce a fermarlo. Ci pensa Moriero a sostituirlo allo scadere. Dal 44’ s.t. FIGLIOMENI (sv). RUSSO (6) - Tiene alto il fronte d’attacco del Crotone anche se non si fa trovare mai nel cuore delle azioni pericolose. l.s.
Il tecnico si dice orgoglioso della prova dei suoi. Basso: «La lezione di Potenza c’è servita»
Moriero: «Un po’ me lo aspettavo»
Palla in rete per il gol di Petrilli
CROTONE - In sala stampa arriva per primo l’ex di turno Indiani che non nasconde la propria delusione anche se riconosce la forza del Crotone. “La classifica dice tutto: il Crotone lotta per la promozione e noi per la salvezza. Oggi abbiamo incontrato un Crotone decisamente forte, come me lo aspettavo anche se alla fine il risultato lo ritengo giusto ma non nel punteggio che ci penalizza eccessivamente”. Dall’ex allenatore del Crotone all’attuale tecnico della formazione pitagorica. Francesco Moriero invece si gode la vittoria e si godrà la partita in posticipo ma senza gufare contro gli avversari. “No. Non siamo abituati a fare cose del
genere. Noi siamo lì, meritiamo il posto che abbiamo e ci godiamo questo pomeriggio. Sono orgoglioso della prova dei ragazzi dopo la partita di Potenza e un po’ me lo aspettavo perché sapevo della voglia dei ragazzi di ritornare alla vittoria”. Moriero ha poi parole di elogio per i propri ragazzi che hanno disputato una gara super. “Abbiamo dimostrato di essere una grande squadra soprattutto quando abbiamo giocato la palla e imposto il nostro gioco. Poi abbiamo mollato un poco sul 4-1 ed è uscito il Foligno che si è dimostrato una squadra insidiosa ma onestamente in questa partita ho visto solo una squadra in campo e
quella era la mia”. In partenza Moriero ha schierato Diniz (all’esordio dal primo minuto) al posto di Pedotti. Ecco la motivazione. “Avevo bisogno di un centrale veloce e reattivo e poi ho visto in settimana che Diniz si è impegnato in maniera particolare e chi mi dimostra durante gli allenamenti di essere concentrato avrà la possibilità di giocare da titolare”. È stato il giorno del brasiliano Caetano Calil che con la doppietta al Foligno ha messo la gara in ghiacciaia. “Felicissimo per i due gol e per la prestazione ma l’importante era la vittoria. Poi ho segnato anche di testa. Bello, tutto molto bello. Ma in questa squa-
dra e con questo allenatore bisogna stare sempre pronti altrimenti non giochi. Io magari adesso sono meglio di qualche mese fa anche se con l’arrivo del caldo e dei campi leggeri posso e possiamo fare meglio”. In sala stampa fa capolino anche Simone Basso. “La lezione di Potenza ci è servita eccome. Dopo il rigore ci siamo riorganizzati e siamo tornati in partita. Credo che contro il Foligno non si può dire che ci sia stata gara. Noi - conclude il giocatore rossoblù abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti e così faremo. Siamo tutti concentrati e determinati e lo saremo fino alla fine”. l. s.
36 Sport
Lunedì 16 marzo 2009
I casertani vincono ancora con il ritorno al gol di Innocenti e Ciano
Marcianise sorprendente Per il Lanciano vantaggio effimero con Tisci REALMARCIANISE VIRTUSLANCIANO
2 1
REAL MARCIANISE (4-2-3-1): Fumagalli 6,5; Piscitelli 6,5, Filosa sv (7' pt Ciano 7,5), Murolo 6, Vanacore 6; Di Napoli 6,5, D'Ambrosio 6; Manco 7 (28' st Romano 6), Montanari 6,5, Poziello 6 (42' st Della Ventura sv); Innocenti 6,5. A disp.: Mezzacapo, Russo, Compagnone, Tedesco. All.: Fusi 7. VIRTUS LANCIANO (4-4-1-1): Aridità 6; Musca 6, Erba 6, Bolic 6, Daleno 6; Turchi 6 (14' st Alfagene 6,5), El Kanch 6,5 (40' st Morante sv), Tisci 6,5, Mammarella 6 (1'st Cossu 6); Margarita 6,5; Colussi 6. A disp.: Bordeanu, Bognar, Morabito, Pagliarini. All.: Pagliari 6. ARBITRO: Trentalange di Nichelino 5,5. RETI: pt 9' Tisci rig. (VL), 10' Innocenti (RM); st 12' Ciano (RM). NOTE: spettatori 1500 circa. Ammoniti: Murolo, Di Napoli, Piscitelli, Montanari, Bolic, El Kanch e Manco. Angoli 4-2 per il Real Marcianise. Recupero: pt 2'; st 3'. MARCIANISE. Continua a stupire la matricola Marcianise con una saldezza di nervi straordinaria ed un'organizzazione strepitosa: va sotto contro il coriaceo Lanciano di Pagliari, ma trova le risorse fisiche e
Pugno al cielo per Innocenti che torna al gol
mentali per impattare e poi ribaltare il risultato conquistando tre punti preziosissimi in ottica salvezza. LA CRONACA. Parte bene il Lanciano che si fa vedere dalle parti di Fumagalli già al 3' con un tiro di Colussi dalla distanza con il portiere gialloverde, colto di sorpresa, che devia in calcio d'angolo. Al 7' Fusi è costretto al primo cambio. Filosa, infortunato è costretto a lasciare il campo a Ciano che si posiziona sull'out di destra, e sarà poi il protagonista assoluto dell'incontro, mentre D'Ambrosio arretra sulla linea di-
fensiva a far coppia con Murolo. Che all'ottavo atterra in area Colussi: calcio di rigore ed ammonizione per il difensore. Sul dischetto va Tisci che spiazza Fumagalli. La gioia del Lanciano dura lo spazio di un minuto: al 10', infatti, Manco cerca e trova il neo entrato Ciano che si invola sulla destra ed opera un cross preciso al centro dell'area per il perfetto stacco di testa di Innocenti che realizza il pareggio. Gli ospiti accusano il colpo e al 31' vanno di nuovo in affanno: Innocenti apre ancora per Ciano, padrone della fascia destra, che arriva-
to al limite effettua un preciso cross raccolto questa volta da Manco la cui conclusione è neutralizzata da Aridità. Al 34' ancora Ciano protagonista: ruba il pallone a Erba al limite dell'area, due passi e tiro in porta che lambisce il palo alla destra di Aridità. Prima del riposo (45') Manco viene trattenuto ed atterrato in area da Erba ma l'arbitro non concede il penalty con il giocatore di casa che continua a protestare e si becca il cartellino giallo. Nella ripresa é ancora il Lanciano a partire spedito: al 5' Tisci si invola sulla destra, supera Vanacore ed effettua un cross al centro per Margarita, provvidenziale l'anticipo di Piscitelli. Al 10' ancora pericolo per il Real Marcianise: Tisci recupera palla e serve El Kanch che di prima cede la sfera a Margarita anticipato fallosamente da Piscitelli che viene ammonito. A sorpresa arriva il vantaggio dei padroni di casa. E' il 12' quando Poziello scende sulla desta e al limite pennella un cross per Innocenti che colpisce di testa: respinta corta di Aridità sulla linea di porta, interviene Ciano che in acrobazia ribadisce in rete. Il Lanciano non ci sta e tenta in qualche modo di reagire anche se bisogna attendere il 25' per annotare un'azione di marca rossonera. Colussi mette un pallone al centro, Margarita è in ritardo e il pallone attraversa lo specchio della porta senza che alcun giocatore
intervenga. Al 26' risponde il Real Marcianise con un cross dalla destra del solito Ciano che pesca bene Manco, preciso il colpo di testa del biondino di casa ed altrettanta miracolosa la risposta di Aridità che respinge in acrobazia. Un minuto più tardi si fanno nuovamente notare gli ospiti: discesa di Alfageme sulla destra, che mette al centro rasoterra, Fumagalli è bravo a bloccare in tuffo prima dell'intervento risolutore di Colussi. Risposta casalinga al 33': Romano entra in area e cede il pallone a Innocenti il cui tiro viene respinto in angolo dall'estremo difensore ospite. Il Lanciano vuole a tutti i costi recuperare il risultato e si butta a capofitto nella metà campo avversaria, anche se i padroni di si difendono con ordine e raziocinio. Al 38' il Real Marciansie è sbilanciato in attacco, ne approfitta Erba che con un passaggio dalle retrovie mette in movimento Alfageme anticipato in area da una rovesciata di Piscitelli prima della conclusione. Il Lanciano insiste, al 40' traversone dalla sinistra di Tisci per Alfageme che di testa serve Margarita che conclude al volo colpendo il montante esterno della porta di Fumagalli. Ultima occasione per gli ospiti al 44', prova la conclusione in area Morante ma Fumagalli non si fa sorprende e para senza difficoltà. Emanuele Corbelli
Pugliesi molto pericolosi. Spadavecchia bravo
Sorrento e Foggia non si fanno male SORRENTO FOGGIA
0 0
SORRENTO (3-5-2): Spadavecchia 7,5; Lo Monaco 6, Minadeo 6, Iorio 5,5; Vanin 6,5, Maiorano 6,5, Agnelli 6,5, Fialdini 5,5, Panarelli 6 (21' st Nicodemo 6); Giampaolo 6 (21' st Biancone 5), Myrtaj 5 (30' st Ripa 5). A disp.: Casadei, La Vista, Greco, Hodza. All.: Simonelli 6. FOGGIA (4-2-3-1): Bremec 6; Pedrelli 6, Lisuzzo 7, Zanetti 6,5, Colombaretti 6; De Rosa 6, D'Amico 6; Troianiello 5,5, Pecchia 6 (21' st Piccolo 6), Mancino 6 (44' st Velardi sv); Germinale 5,5 (39' st Malonga sv). A disp.: Milan, Burzigotti, Salgado, Agostinone. All.: Novelli 6. ARBITRO: Irrati di Pistoia 6. NOTE: spettatori 1.000 circa (304 paganti, 362 abbonati), incasso 7.427 euro. Gara vietata ai tifosi ospiti. Ammoniti: Germinale, Lo Monaco, Nicodemo, De Rosa. Angoli 4-3 per il Foggia. Recupero: pt 2'; st 4'. SORRENTO Equo pareggio nel remake di campionato tra Sorrento e Foggia, dopo
la sfida in Coppa Italia Pro. Il punteggio senza reti, tuttavia, non esalta in maniera adeguata la potenzialità delle due squadre, che dopo un primo tempo ravvivato a sprazzi, hanno disputato una ripresa molto intensa sotto il profilo dell'intensità tecnica ed agonistica, con continui capovolgimenti di fronte, durante i quali sia il Sorrento che il Foggia hanno più volte sfiorato la marcatura che poteva risultare decisiva. Privo di Angeli, Demartis e Arcidiacono, con Nicodemo disponibile part-time, Simonelli si affida a Panarelli e Iorio, affidando all'ex irpino l'out di sinistra del centrocampo ed al secondo la corsia difensiva sulla sinistra di Lo Monaco e Minadeo. In prima linea, coppia formata da Giampaolo e Myrtaj, con Biancone e Ripa in panchina. Novelli rilan-
cia in panchina Salgado e Malonga, con De Rosa per la prima volta dal primo minuto. In prima linea Germinale unico terminale, supportato dai trequartisti Troianiello, Pecchia e Mancino. Nella prima frazione di gioco il Sorrento si propone poco, ma ottiene la prima opportunità per cambiare volto alla partita: al 13' Myrtaj, lanciato da Maiorano, si presenta solo davanti a Bremec, ma conclude a lato. Il Foggia replica con buon gioco, ma una sola opportunità per passare: Mancino mette al centro dall'out sinistro, Pecchia prova il tiro in acrobazia che si spegne di un soffio a lato (30'). Nella ripresa il Foggia appare più determinato e per il Sorrento sale sugli scudi il portiere Spadavecchia: nella prima conclusione devia in angolo un colpo di testa di
Ripresa a ritmi abbastanza elevati
Mirtay fallisce una facile occasione da rete davanti a Bremec
Zanetti (3'), sul susseguente tiro dalla bandierina, è miracoloso nel ribattere un incornata di Germinale da due passi (4'). Scosso dal doppio pericolo il Sorrento prova a mettere la testa fuori dal guscio: lo fa al 9' quando Vanin, dopo un'azione innescata da Maiorano, non con-
cretizza un perfetto assist di Panarelli, destinando alle stelle un pallone che chiedeva solo di essere appoggiato in porta. Un superbo Spadavecchia si esalta ancora sul Troianiello (27'). Poi, nel finale il Sorrento recrimina per un presunto mani in area di Lisuzzo (44'). La par-
tita finisce con la delusione del pubblico di casa, ma non è soddisfatto neppure il Foggia, arcigno e combattivo che, complice uno Spadavecchia in stato di grazia, non è riuscito a concretizzare le potenzialità del suo gioco. Fabio Siniscalchi
LEGA PRO, I RISULTATI DI PRIMA E SECONDA DIVISIONE Prima Divisione Girone A 25ª giornata
Seconda Divisione Girone A 26ª giornata
Seconda Divisione Girone B 26ª giornata
Cremonese-Pergocrema 0-0 Lumezzane-Venezia 0-0 Monza-Legnano 2-0 Novara-Pro Patria 2-1 Padova-Sambenedettese 2-0 Portogruaro-Spal 2-0 Pro Sesto-Cesena 0-2 Ravenna-Lecco 2-0 Verona-Reggiana 2-1 CLASSIFICA: Cesena 44 punti; Pro Patria 42; Reggiana 41; Ravenna 38; Padova, Novara e Spal 37; Pergocrema 36; Verona e Lumezzane 33; Cremonese 32; Monza e Portogruaro 31; Pro Sesto 28; Legnano 26; Lecco 25; Sambenedettese 22; Venezia 17. Venezia penalizzato di 4 punti PROSSIMO TURNO (22 marzo, 26/a giornata, 9/a di ritorno): CesenaPadova Lecco-Verona Legnano-Cremonese Pergocrema-Portogruaro Pro Patria-Lumezzane Reggiana-Monza Sambenedettese-Ravenna Spal-Pro Sesto Venezia-Novara
Alghero-Varese 0-1 Ivrea-Canavese 3-1 Mezzocorona-Itala San Marco 0-2 Montichiari-Olbia 1-1 Pavia-Alessandria 1-1 Pizzighettone-Como 0-0 Rodengo Saiano-Alto Adige 1-0 Sambonifacese-Pro Vercelli 22 Valenzana-Carpenedolo 0-0 CLASSIFICA: Varese 46 punti; Rodengo Saiano, Sambonifacese, Alessandria e Olbia 44; Como 43; Canavese 37; Itala San Marco 36; Pavia e Ivrea 34; Mezzocorona 30; Valenzana e Montichiari 28; Pro Vercelli 27; Carpenedolo 26; Alto Adige e Pizzighettone 25; Alghero 24. PROSSIMO TURNO (29 marzo, 27/a giornata, 10/a di ritorno): Alghero-Pavia Alto Adige-Alessandria Canavese-Rodengo Saiano Carpenedolo-Mezzocorona Como-Sambonifacese Itala San Marco-Pizzighettone Pro Vercelli-Olbia Valenzana-Montichiari Varese-Ivrea
Carrarese-Figline 0-1 Celano-Bellaria 1-1 Cisco Roma-Bassano 1-1 (ieri) Giulianova-Colligiana 3-0 Poggibonsi-Cuoiopelli 1-0 Rovigo-Sangiustese 0-0 San Marino-Giacomense 1-1 Sangiovannese-Prato 0-0 Viareggio-Gubbio 1-1 CLASSIFICA: Figline 54 punti; Prato e Viareggio 43; Giulianova 40; Cisco Roma 39; Gubbio 38; Bassano 37; Celano e Sangiustese 34; Sangiovannese 33; Poggibonsi 32; Carrarese 31; Colligiana e Bellaria 29; Giacomense 28; Cuoiopelli e San Marino 27; Rovigo 18. Cisco Roma penalizzata di 1 punto PROSSIMO TURNO (29 marzo, 27/a giornata, 10/a di ritorno): Bassano-Rovigo Bellaria-Cisco Roma Colligiana-Viareggio Cuoiopelli-Celano Figline-Poggibonsi Giacomense-Sangiovannese Giulianova-Gubbio Prato-San Marino Sangiustese-Carrarese
Sport 37
Lunedì 16 marzo 2009
Risultati e classifica Aversa N.-Cassino
0-1
Cosenza-Gela
3-0
Igea V.-Vibonese
4-0
47´ Mezgour
11´ Polani; 52´ Danti; 74´ Battisti
26ª giornata Marcatori
COSENZA
59
26 18 5
47´ Crimi; 79´ (r) e 81´ Bongiovanni; 87´ Scopelliti
GELA
49
26 13 10 3 30 17 12 6
Isola Liri-Andria
0-1
CATANZARO
48
26 12 12 2 30 16 13 7
Melfi-Val di Sangro
1-0
ANDRIA
44
26 13 5
PESCINA VG
46´ pt Cavaliere 86´ De Angelis
Monopoli-Noicattaro
0-0
Pescina Vg-Catanzaro
3-1
Scafatese-Barletta
0-0
28´ Arcamone (P); 46´ pt Caputo (C); 88´ e 94´ Bettini
V. Lamezia-Manfredonia 1-1 43´ Marchano (M); 86´ Cacciaglia (VL)
Prossimo turno
27ª giornata 29/03/09 ore 15.00
Barletta-Igea V. Cassino-Melfi Catanzaro-Andria Gela-Aversa N. Manfredonia-Isola Liri Noicattaro-Pescina Vg Scafatese-Cosenza Val di Sangro-Monopoli Vibonese-V. Lamezia
3 36 12 14 10 4
0 21 5 12 8
1
3 15 7 24 +5
5
1 15 7 14 7
5
2 15 10 13 -1
6
0 17 8 13 5
6
2 13 8 14 -4
8 27 20 13 7
2
4 15 10 13 6
3
4 12 10 7
41
26 10 11 5 31 24 13 5
7
1 13 7 13 5
4
4 18 17 7 -11
CASSINO
39
26 9 12 5 31 22 13 5
4
4 20 15 13 4
8
1 11 7
MONOPOLI
32
26 6 14 6 33 28 13 5
6
2 19 12 13 1
8
4 14 16 5 -20
BARLETTA
32
26 7 11 8 21 21 13 4
7
2 13 10 13 3
4
6
8 11 0 -20
NOICATTARO
32
26 7 11 8 19 21 13 6
4
3 12 7 13 1
7
5
7 14 -2 -20
IGEA V.
31
26 6 13 7 24 21 14 5
6
3 15 8 12 1
7
4
9 13 3 -23
MELFI
31
26 7 10 9 29 30 13 5
3
5 17 14 13 2
7
4 12 16 -1 -21
SCAFATESE
30
26 8
6 12 21 27 13 7
3
3 17 10 13 1
3
9
4 17 -6 -22
VIBONESE
29
26 6 11 9 16 25 13 4
5
4 10 10 13 2
6
5
6 15 -9 -23
AVERSA N.
25
26 5 10 11 22 28 13 5
4
4 14 10 13 0
6
7
8 18 -6 -27
VAL DI SANGRO
25
26 5 10 11 20 32 12 5
7
0 10 4 14 0
3 11 10 28 -12 -25
ISOLA LIRI
24
26 4 12 10 18 26 13 4
6
3 14 10 13 0
6
7
4 16 -8 -28
MANFREDONIA
23
26 5
9 12 11 24 13 4
5
4
9
9 13 1
4
8
2 15 -13 -28
V. LAMEZIA
18
26 4
6 16 14 39 13 1
5
7
7 19 13 3
1
9
7 20 -25 -34
-8
9 -13
14 RETI: Ceccarelli (1) (Monopoli) 12 RETI: De Angelis (4) (Melfi); Caputo (Catanzaro) 9 RETI: Pignalosa (I. Liri); Arcamone (1) (Pescina) 8 RETI: Cavaliere (Andria); Franciel (4) (Gela) 7 RETI: Merini (Melfi) 6 RETI: Cunzi (2) (Cassino); Montella A. (Catanzaro); La Porta (3) (Igea V.); Bettini (Pescina); Mastrolilli (1) (Vibonese); Grillo (Val di Sangro) 5 RETI: Perna (Aversa N.); Laviano (Barletta); Galantucci (1), Mortelliti e Polani (Cosenza); Pasca (Gela); Bongiovanni (1) e Scopelliti (Igea V.); Balistreri (Monopoli); Varriale (2) (Scafatese); Alessandrì (1) (Val di Sangro) 4 RETI: Menichini e Rebecchi (Andria); Romano (Aversa N.); Marinucci (Gela); Santarelli (Monopoli); Rana (Noicattaro); Martone (Scafatese); Melis (1) (Vibonese); Ragatzu (1) (V.Lamezia)
I lupi travolgono il Gela con le reti di Polani, Danti e Battisti in un San Vito gremito
La festa degli 8.000 di Cosenza Dieci punti di vantaggio sulla seconda: manca poco alla Prima COSENZA GELA
3 0
COSENZA (4-2-3-1): Ambrosi, Bernardi, Chianello, De Rose, Braca, Parisi (30' Moschella), Danti, Battisti, Polani (16 st' Occhiuzzi, 43' st Musacco), Mortelliti, Catania. A disp: Guizzetti, Profeta, Musacco, Ramora, Galantucci. All. Toscano GELA (4-4-1-1): Cecere, Galluppi, D'Aiello, Fernandez, G. Esposito, Russo ( dal 27' Pasca), Marinucci Palermo, Iannini, Unniemi (dal 14 st Gaeta), Schiavon (1 st Staffolani), Franciel. A disp. Ferla, P.Esposito, Nigro, Ambrosecchia. All Cosco ARBITRO: Giancola di Vasto MARCATORI: 11' Polani, 7st' Danti, 30st' Battisti NOTE: Giornata primaverile, terreno in ottime condizioni. Spettatori 8000 circa dei quali 5676 paganti (quota 47500 euro) e 1920 abbonati. 228 tifosi da Gela. Espulso Danti per doppia ammonizione, Esposito per proteste, Toscano e Polani dalla panchina. Ammoniti: De Rose, G. Esposito, D'Aiello, Danti. Corner: 0-5 Recupero: 4'0' di ALESSANDRO RUSSO COSENZA - Tre a zero che non ammette repliche e inchini davanti alla capolista indiscussa del campionato che irride il Gela e ridimensiona forse definitivamente le sue ambizioni in campionato. Una sola squadra in campo, il Cosenza 1914 e un Gela vittima della giornata di grazia dei Lupi e della preparazione perfetta della gara da parte di Toscano. Danti è stato il grimaldel-
La tifoseria del Cosenza. A destra Danti in azione
lo tattico con il suo pressing asfissiante, che ha paralizzato i portatori di palla gelesi e aperto le danze per il successo. Ripartenze da manuale del calcio, come quella del vantaggio di Polani e poi la voglia a la determinazione di una squadra mai in difficoltà e autrice di giocate deliziose. Tanto che il San Vito ha sottolineato festeggiando come merita una simile esibizione. Dieci punti di vantaggio sul Gela sono il francobollo per l'annuncio della festa. Occhio a Mortelliti: un calciatore d'alta scuola che ha maramaldeggiato sugli avversari mettendo a segno giocate da biliardo e guadagnando applausi a scena aperta. SAN VITO IN SCENA Ottomila spettatori in un match di Seconda divisione
sono lo scenario giusto di chi è solo di passaggio. Così il Cosenza 1914 ha regalato una giornata di festa al suo pubblico che ha risposto presente all'appello del torneo, con una ola che ha ricordato le vittorie degli ultimi anni e boati da incorniciare. LA CRONACA - Pronti via il Cosenza fa subito capire che tipo di gara sarà. Sempre nella metà campo avversaria, a tenere il pallino del gioco. I siciliani provano con lanci lunghi e qualche verticalizzazione. Al primo tentativo fuori dal guscio i siciliani beccano una ripartenza che fa malissimo. Ambrosi recupera una sfera e serve per Mortelliti che parte come un furetto, supera la metà campo e serve Polani in progressione con un assist al bacio. Polani si incunea, e gira un tiro in porta. Siamo
al minuto numero 11 e il San Vito diventa una bolgia. I Lupi ci credono, ma dopo quattro minuti Battisti effettua un retropassaggio per Ambrosi che la prende con le mani contesta con tanto di ammonizione di Ciccio De Rose. Un calcio di punizione a due in area di rigore che Franciel calcia su Parisi. Al 26' Unniemi calcia una punizione per Franciel che di testa spreca. Parisi dopo due minuti esce per una botta al ginoccchio. In campo Moschella. De Rose diventa capitano. La gara è sempre nelle mani dei rossoblù con i siciliani a bladire uno sterile possesso palla. Al 34''' l'occasione ghiotta per il raddoppio la crea Polani che corre a semina gli avversari fino alla porta palla al piede, entra in area ma calcia al lato. Brividi da gol e
San Vito in visibilio. Moschella calibra punizione verso la porta, Battisti per poco si inserisce e sfiora la rete. A due minuti dal riposo 43' Mortelliti si esibisce irridendo gli avversari e salta come birilli Esposito e Fernandez. Pubblico in piedi in attesa del gol, ma solo davanti Cecere trova la pronta risposta del portiere siciliano. Se fosse stato gol, sarebbe stato un eurogol. Nella ripresa i Lupi attaccano verso la curva sud Donato Bergamini e al primo affondo il Cosenza segna il gol del raddoppio. Azione a giro che disegna il campo del Gala come fosse una groviera, Polani gira per Chianello che crossa in mezzo. Fernandez svirgola e Danti saetta in gol. Cinque minuti dopo Dantin(nho) furviene espulso per doppia ammonizione. Il
Gela prova a qualcosa inserendo Gaeta. Come ad Aversa Toscano sostituisce Polani con Occhiuzzi che dopo si infortunerà e lascerà il posto a Musacco. Si segnala un salvataggio di De Rose nell'area piccola, ma poco dopo arriva la sigla alla gara. Al minuto numero 75 Battisti completa la giornata di grazia e sigla il 3-0 dopo una punzione alla dinematite di Ivan Moschella da 40 metri. Finale da resa dei conti con le intemperanze che sono figlie della gara del girone d'andata. Ecco le espulsioni di Toscano e Polani dalla panchina per protesta, e di Esposito del Gela. I Lupi maramaldeggiano sugli avversari e volano lontani, forse irrangiungibili per tutti. Dopo la sosta, i Lupi giocheranno a Scafati e nessuno ha intenzione di mollare la presa.
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Lunedì 16 marzo 2009
Spogliatoio Palumbo elogia il lavoro del suo centravanti
La dura legge del Valerio Il Melfi vola MELFI VALDISANGRO
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MELFI 4-4-2: Russo 6,5 Fumai, 6,5, Gabrieli 6, Castaldo 6, Gambi 6,5 Tufano 6,5 ( dal 47 st Sciannamè), Maisto 6, Mitra 6, Frasca 5,5, ( dal 21 st Petagine 6), De Angelis 7, Merini 6 ( dal 34 st Torre 6). A disposizione: Merlano, Ferrato, Bizzarri, Maio. Allenatore Palumbo 6,5 VAL DI SANGRO 4-4-1-1: Ameltonis 7, Del Grosso 5,5, Rogayo 6 Paolacci 5,5, Mangoni 6, Perfetti 6, Sirino 6,5, Mazzetto 6,5, Epifani 5,5( dal 29 st Chierchi), Grillo 6,5( dal 31 st Paris), Campli 5,5, ( dal 18 st Alessandrì 5,5). A disposizione Leacche, Boschetto, Curcio, Carafa. Allenatore Petrelli 5,5 ARBITRO: D'Alesio di Forli Assistenti: Fascetti e Longo RETI: 40 st De Angelis NOTE: spettatori 1500 circa Ammoniti: Fumai, Maisto, Mangoni, Sirino, Rogato, Paolucci Angoli 3 a 1 per il Melfi Rec. 1’ pt. 4’ st DOPO L'AVERSA Normanna, la Vibonese, il Lamezia ed il Manfredonia, anche la Val di Sangro si deve piegare alla dura legge del Melfi, squadra regina degli scontri diretti. I gialloverdi volano a più sei sulla zona play-out, distanziando in maniera sensibile la parte che scotta. Dopo questa vittoria sono ben sette le compagini messe dietro in graduatoria. Una escalation sensazionale che rimarca il lavoro eccezionale di squadra, tecnico e società, che in questo girone di ritorno, hanno ingranato la quinta avvicinandosi in maniera importante al raggiungimento del traguardo stagionale. Non è stato affatto semplice però avere ragione di una Val Di Sangro, accorta tatticamente, ben messa in campo e venuta in Lucania con il chiaro intento di non prenderle. Obiettivo sfuggito a cinque minuti dalla fine, in virtù del tredicesimo gol stagionale di Gianluca De Angelis, sempre più bomber di questo Melfi e miglior realizzatore gial-
loverde tra i professionisti. Al via formazioni annunciate, con il Melfi secondo il classico 4-4-2 e la Val di Sangro, priva di Memmo, Sensi e Firiotto con un 4-4-1-1 che diventa 4-5- 1 in fase di ripiegamento. Il primo tempo è noioso e privo di emozioni. Una sola conclusione da segnalare. Mazzetto tira centralmente nessun problema per Russo. Gli abruzzesi non concedono spazio ed il Melfi trova difficoltà nell'impostazione anche in virtù della giornata non precisissima dei due registi, Mitra e Maisto. Quest'ultimo diffidato è stato ammonito, e dunque salterà la sfida di domenica 29 dopo la sosta contro il Cassino, sua ex squadra. Una partita in cui proprio non voleva mancare. Se il primo tempo è stato avaro di pathos, tutt'altra cosa nel secondo tempo, giocato in maniera convincente da entrambe le compagini. Si inizia subito al 1’, con Epifani che serve Campli in area. Colpo di testa a lato. Sull'altro fronte percussione di De Angelis e tiro sul fondo. Dubbi al 4’ per un contatto sospetto in area tra lo stesso de Angelis e Paolacci, l'arbitro fa proseguire. Al 6’ prima grande chance per il Melfi. Tufano ha la palla buona per sbloccare il match. E' molto bravo Almeltonis a chiudere lo specchio sulla conclusione velenosa dell'ex esterno beneventano. La partita si accende. Al 9’ bell'azione di Grillo e pallonetto che per poco non beffa Russo. Vicino al gol anche la Val di Sangro. Il Melfi però non demorde, conclusione di Maisto di poco a lato. Al 16’, tiro-cross di Gambi da sinistra con Almeltonis assai lesto ad impedire un clamoroso autogol dopo la deviazione di Paolacci. La gara adesso non ha un attimo di sosta. Siamo già sull'altro fronte, Sinistro a giro dell'ex potentino Grillo e palla che coglie in pieno la traversa a Russo battuto. Tranne che per merito dell'indomito Grillo, la gara è però saldamente nelle mani del Melfi. Al 24’, miracolo del portiere abruzzese sulla girata ravvicinata di Merini su cross del propositivo Fumai. Pri-
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Lunedì 16 marzo 2009
Che bravo De Angelis Il goleador: «Sempre creduto nella svolta» NON AVEVA nascosto i suoi timori alla vigilia di questa delicata sfida. Palumbo ha tenuto i suoi all'erta per tutta la settimana, sui pericoli di un avversario che anche a Melfi ha mostrato buone cose. Primo tempo difficile, poi i gialloverdi hanno fatto loro un altro scontro diretto, il quinto di questo meraviglioso girone di ritorno: " E' stata una partita molto dura, ostica, combattuta, asserisce Palumbo in sala stampa. Nell'intervallo ho chiesto a De Angelis di aggredire il loro vertice basso, che impostava l'azione. E' stato tatticamente molto bravo a svolgere questo compito. E' stata una svolta importante per l'ottenimento di questa vittoria". Ora che succede con il Melfi a + sei sulla zona play-out?. " Non succede
Tredicesimo gol del capitano De Angelis Ora gialloverdi a +6 sulla zona play out
proprio niente si affretta a dichiarare il trainer venosino. Fino a quando non leggo sul Quotidiano che il Melfi è salvo matematicamente bisogna continuare a lottare. La Val Di Sangro quart'ultima ha dimostrato quanto è dura vincere queste partite, rendendoci la vita complicata". Melfi ancora una volta grande negli scontri diretti. Ma c'è un segreto per saper giocare al meglio questo tipo di partite: " Nessun segreto particolare, dice Palumbo. Tanta concentrazione e spirito di sacrificio. Certo che questa vittoria vale davvero tanto, non 3 punti ma forse 12…". Successo davvero di vitale rilevanza per un Melfi sempre più lanciato verso il traguardo salvezza. Tre punti che portano ancora la firma di Gianluca De An-
De Angelis abbracciato da Moretti. In basso il Melfi e, più sotto, la palla in rete dopo il gol del capitano (servizio fotografico di Alessandro Zenti)
ma di uscire dal campo ancora una occasione per Merini che raccoglie una respinta dopo una punizione di Mitra e da buona posizione, spedisce alle stelle. Palumbo inserisce prima Petagine e poi Torre ed i due hanno il merito di entrare in maniera importante nell'azione del gol partita. Siamo al 40’. Petagine per Torre che sfonda a destra, palla in
mezzo corta respinta della difesa abruzzese. Sul pallone si avventa De Angelis che di testa supera Almentonis. 1 a 0 Melfi e Valerio in festa. Passano due minuti ed ancora De Angelis che in contropiede conclude debolmente per la comoda parata di Almentonis. L'arbitro assegna 4 minuti di recupero. Al primo di
questi grande intervento salva risultato di Russo che con la punta delle dita devia in angolo la bordata di Mazzetto. E' l'ultima emozione di un match vinto con merito dal Melfi che ora però non deve distrarsi per non sciupare quanto di buon costruito finora. Emilio Fidanzio
gelis al 13° gol stagionale: " Sono contento dice il capitano. Una vittoria che è arrivata anche con un pizzico di fortuna. Ci voleva. Certo se ripenso alle tante gare del girone di andata perse in malo modo ed in maniera assurda, ritengo che siamo ancora in credito con la dea bendata". Incassati i complimenti personali di Palumbo, a due passi mentre lo intervistiamo, il bomber di Gragnano asserisce: " Ho sempre creduto nella svolta per questa squadra, anche quando eravamo ultimi. Non ho ascoltato le sirene che mi cercavano e sono rimasto qui perché ero stra convintissimo nella salvezza. Stiamo raccogliendo i frutti di tanto lavoro ma non dobbiamo mollare il campionato è ancora lungo". Chiusura con Vincenzo Maisto, triste per l'ammonizione che gli farà saltare la prossima trasferta di Cassino, in programma dopo la sosta: " Ci tenevo a giocare a Cassino. Lo aveva promesso quando sono andato via alla dirigenza laziale. Avrei fatto di tutto per esserci. Peccato. Comunque ci godiamo questa importante vittoria che ci mette momentaneamente al sicuro". Emilio Fidanzio
Questa vittoria non vale 3 punti ma forse 12 Nessun segreto per la risalita
Torre. A destra Palumbo, accanto il portiere Ameltonis
PAGELLE MELFI RUSSO (6,5)-Un solo intervento di rilievo, ma determinante. Al 91° devia di quel tanto che basta con la punta delle dita ed impedisce a Mazzetto il gol del pareggio. Bravo e poi fortunato sulla traversa di Grillo. FUMAI (6,5) - Un'altra prestazione convincente. Chiude con disinvoltura sulla sua fascia di competenza e spinge con continuità nel secondo tempo. In costante crescita GAMBI (6,5) - primo tempo senza grandi squilli, come tutto il resto dei compagni. Ripresa più vigorosa e volitiva CASTALDO ( 6) - Pomeriggio di relativa tranquillità, non deve affannarsi più di tanto per mettere la museruola a Campli GABRIELI(6)-Vedi Castaldo. Non si è dovuto affannare ed ha controllato agevolmente la situazione, spingendosi in avanti in cerca di gloria sui calci piazzati. TUFANO (6,5) - Nel primo tempo è l'unico che ha cercato un cambio di marcia. Nella ripresa sfiora il gol e poi continua a fornire il suo contributo anche quando Palumbo gli cambia fascia di competenza MAISTO (6) - non il solito metronomo. Specie nel primo tempo la sua capacità come visione di gioco viene meno. Meglio nella ripresa dove in fase di interdizione fa sentire il suo peso. Peccato per la
ammonizione che gli farà saltare la trasferta di Cassino contro la sua ex squadra MITRA ( 6) - anche lui è apparso meno brillante rispetto alle ultime confortanti uscite. Bene in fase di contenimento, meno in quella propositiva. Merito anche di avversari non facili FRASCA (6) - sufficienza stiracchiata. Ci si attendeva qualcosa in più. Si limita al compitino DE ANGELIS ( 7) - Il migliore in campo e non soltanto per il gol pesantissimo, l'ennesimo di una stagione assai prolifica. Bravo tatticamente nell'arretrare il suo raggio di azione nel secondo tempo ed andare in pressione sul regista avversario. MERINI (6) - Come al solito generoso e determinato. Lotta su ogni pallone, peccando però in lucidità al momento di concludere. Prestazione comunque sufficiente PETAGINE (6) - Conferma di stare bene nei venticinque minuti finali giocati TORRE (6) - Entra subito nel vivo del match. Positivo esordio casalingo dopo il gol realizzato a Lamezia SCIANNAMÈ ( SV) PALUMBO (6,5)-si fa sentire negli spogliatoi ed è un altro Melfi nella ripresa. e.f.
Bravo Russo Ma è Ameltonis a rinviare il vantaggio
Maisto ammonito sarà squalificato e salterà la gara a Cassino
Ora una settimana di pausa per prepararsi al rush finale
40 Sport 2ª Divisione. Giallorossi sconfitti ad Avezzano dicono addio ai sogni di primato
Lunedì 16 marzo 2009
Catanzaro, uno stop decisivo Caputo mette a segno il gol del momentaneo pareggio PESCINA CATANZARO
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PESCINA VG (4-4-2): Bifulco 7; Locatelli 7, Petitto 7,5, Blanchard 8, Silvestri 5,5 (17’ st Laboragine 5,5); Cruciani 6,5, Giordano 7,5, De Angelis 6,5, Piva 6,5; Bettini 7, Arcamone 8 (45’ st Censori 3). A disp.: Merletti, Gentili, Miale, Pomponi, Rosamilia. All. Perrone 8. CATANZARO (4-2-3-1): Mancinelli 7,5; Gimmelli 5,5, Di Meglio 6, Di Maio 4,5, Pippa 5,5; Berardi 6,5, Bruno 5,5; Mangiacasale 5,5 (30’ st Cardascio 5), Caputo 6,5, Corapi 5 (19’ st F. Montella 5,5); Falomi 4,5 (24’ st Frisenda 5). A disp.: Parisi, De Franco, Benincasa, Iannelli. All. Provenza 5. ARBITRO: Ruini di Reggio Emilia. MARCATORI: 28’ pt Arcamone (P), 46’ pt Caputo (C), 43’ e 49’ st Bettini (P). NOTE: spettatori circa 500, incasso non comunicato. Espulso Censori (P) al 46’ st per gioco falloso. Ammoniti Locatelli, Caputo, Petitto, Bruno e F. Montella. Angoli 4-1. Recupero: 3’ pt; 5’ st. di ALESSANDRO CAVASINNI AVEZZANO - Il Catanzaro cade per la seconda volta in questo campionato allo stadio Dei Marsi di Avezzano e dice addio ai residui sogni di primo posto. Il Cosenza, ormai, è troppo lontano per la squadra di Provenza, sconfitta da un avversario, il Pescina Valle del Giovenco, che ieri si è dimostrato più in condizione, meritando i tre punti. Nella trasferta abruzzese il tecnico giallorosso deve rinunciare allo squalificato Zaminga e al terzino sinistro Tomi, rimpiazzato con Pippa. Recuperato in extremis, invece, il capitano Gimmelli, che si piazza sull’out difensivo di destra. I calabresi si schierano in campo secondo il 4-23-1, con Berardi e Bruno mediani e Falomi unica punta, sorretto sulla trequarti da Mangiacasale a destra, Corapi a sinistra e Caputo centralmente. Prima fetta di gara di studio per le due formazioni, che sembrano temersi reciprocamente.
PAGELLE CATANZARO MANCINELLI (7,5) - Voto alto perché, nonostante i tre gol incassati, compie alcuni interventi decisivi per la sua porta. In particolare al 19’ in uscita provvidenziale su Bettini e al 27’ su un potente destro di Arcamone dal limite. GIMMELLI (5,5) - Il capitano non era al meglio, rimanendo in dubbio fino all’ultimo. In difficoltà soprattutto nella ripresa, quando dalla sua corsia le azioni dei biancoverdi si facevano molto più pericolose. DI MEGLIO (6) - Il migliore del pacchetto arretrato di Provenza. Prova in tutti i modi a chiudere gli spazi agli attaccanti avversari, talvolta usando anche le cattive. DI MAIO (4,5) - Giornataccia. Bettini e Arcamone gli sgusciano via come e quando vogliono. Non gli va bene nemmeno quando prova l’anticipo. Rischia grosso quando in avvìo di match si addormenta su Bettini e solo l’uscita di Mancinelli lo salva. PIPPA (5,5) -Chiamato a sostituire l’acciaccato Tomi, non gioca una gran partita. Spinge di rado e anche in fase difensiva va spesso in affanno. Cruciani e Locatelli lo aggirano con regolarità, anche perché Corapi non lo aiuta affatto. Peccato per l’infortunio nel finale. BERARDI (6,5) -Tra i migliori in campo, non fosse altro perché al 31’ del primo tempo salva la sua porta dal 2-0, che in quel momento voleva dire partita chiusa. Per il resto buona tempra e tanta corsa. BRUNO (5,5) - A differenza del suo compagno di reparto, non riesce quasi mai a illuminare la manovra, e non mancano le occasioni in cui si fa saltare dal centrocampo avversario.
Il fantasista giallorosso Caputo ha messo a segno la rete del momentaneo pareggio
Al 19’ la sveglia del match arriva grazie ai padroni di casa. Silvestri dalle retrovie lancia Bettini, che approfitta di una dormita colossale di Di Maio e si presenta a tu per tu con Mancinelli: il portiere in uscita respinge non senza difficoltà. Il 4-4-2 di Perrone comincia a funzionare, il pressing si alza e il Catanzaro soffre. Arcamone, con un’incursione centrale, obbliga alla parata in angolo Mancinelli e dal corner seguente arriva l’10. Cruciani va dalla bandierina e pesca sul primo palo Arcamone: testa ad anticipare tutti e palla in rete. Il vantaggio galvanizza i marsicani, che prendono maggior fiducia e giocano meglio. Tant’è che appena sessanta secondi dopo la rete, Giordano spreca una ripartenza in 3 contro 2. La risposta dei giallorossi arriva al 31’, con Bifulco che deve superarsi su colpo di testa
di Berardi, tra i migliori dei suoi. Sull’angolo che ne consegue, Di Maio non riesce a indirizzare la sfera nello specchio della porta. La squadra di Provenza prova a fare qualcosa di più, gestisce la manovra, ma di fatto non si rende mai davvero pericolosa. Chi è pericoloso, la contrario, è Bettini, che mette i brividi a Mancinelli al 37’: il suo destro da pochi passi, però, è inopinatamente alto. Al 43’ ancora biancoverdi in avanti e Berardi, con un prodigio, toglie la sfera proprio mentre stava varcando la linea di porta su deviazione di Arcamone. Ma il pari arriva, quando nessuno se lo aspetta. Al 46’, nel primo minuto di recupero, Silvestri sbaglia l’appoggio e favorisce Caputo, che dalla distanza secca Bifulco con un poderoso rasoterra. E in apertura di ripresa è lo stesso Caputo a mancare il sorpasso, fallendo il controllo
I calabresi chiudono la gara in dieci uomini
a pochi metri da Bifulco. Dopo il quarto d’ora Perrone prova a vincere la partita, mandando in campo un fantasista come Laboragine; Provenza risponde coprendosi un po’ con Francesco Montella al posto di Corapi. La mossa sembra dare ragione al tecnico calabrese, anche se al 34’, su traversone di Locatelli, Arcamone sfiora il gol con una bella girata al volo. E quando il pari ormai appare scontato, ecco che il Pescina VG va in rete. A due minuti dal 90’, Arcamone s’inventa un cross che trova Bettini piazzato ottimamente sul secondo palo: testa, base del palo e rete del 2-1. Nel recupero succede di tutto: Censori, appena entrato, si fa espellere per un fallaccio da tergo ai danni di Pippa, che rimane seriamente infortunato e deve abbandonare il campo. Dieci contro dieci, visto che Provenza ha già effettuato tutti e tre i cambi. E al 94’, con il Catanzaro tutto proteso in avanti, Bettini si avventa su una respinta di Mancinelli e deposita in rete il 3-1 finale.
MANGIACASALE (5,5) -parte bene sulla corsia di destra, inserendosi con continuità e mettendo in apprensione Silvestri. Poi, però, fatalmente cala di ritmo, fino a che non viene sostituito alla mezzora della ripresa. Dal 30’ st CARDASCIO (5)- Provenza si sarebbe aspettato forse maggior dinamismo, e invece proprio dalla sua fascia di competenza nasce la rete del 2-1. Nell’occasione si lascia scavalcare troppo facilmente da un filtrante di Cruciani. CAPUTO (6,5) - Se il Catanzaro va al riposo sull’1-1 il merito è solo di questo straordinario giocatore, che mette a segno il suo dodicesimo sigillo stagionale con un sinistro terribile dalla distanza. Sciupa in apertura di ripresa la palla del sorpasso. CORAPI (5) - Gara con molte ombre e poche luci la sua. Provenza lo piazza largo a sinistra ed è costretto a limitare il suo raggio d’azione. Non sprigiona mai la fantasia di cui è dottissimo e si rivela poco ispirato. Dal 19’ st F. MONTELLA 5,5- Messo in campo per tamponare l’azione sulla destra degli abruzzesi. In un primo momento la mossa dà i suoi frutti, ma poi tutto viene vanificato dal 2-1 proprio nel finale. FALOMI (4,5) - Non si vede mai: zero tiri in porta. Ma non può essere solo colpa sua. Dal 24’ st FRISENDA (5)- Entra nella ripresa, nel momento peggiore del Catanzaro. Come Falomi, viene risucchiato nella morsa dei centrali biancoverdi. a. c. Berardi tra i migliori del Catanzaro
Delusione nello spogliatoio calabrese. Berardi: «Pensiamo a migliorare il posto play off»
Provenza: «Sono molto amareggiato»
Nicola Provenza, tecnico del Catanzaro
AVEZZANO - C’è molta delusione dipinta sul volto di Nicola Provenza, al termine del match del Dei Marsi. Una sconfitta amara quella rimediata col Pescina Valle del Giovenco, che di fatto sancisce la rinuncia definitiva ai sogni di primo posto. «Sì, sono molto amareggiato», spiega in sala stampa l’allenatore giallorosso, «perché siamo venuti qui per fare i tre punti e invece ce ne torniamo a casa senza nulla in mano. Peccato, perché nel primo tempo la squadra non era andata affatto male, ma poi nella ripresa abbiamo sbagliato qualcosa». Provenza, poi, passa a un’analisi ancor più approfondita delle ragioni tattiche che hanno determinato il risultato finale. «Ormai conosciamo i no-
stri limiti e sappiamo che le nostre caratteristiche sono quelle di una squadra compatta ed equilibrata», spiega il tecnico, «evidentemente nel secondo tempo ce ne siamo dimenticati. Ho visto troppo spazio tra i reparti e, specie nei secondi quarantacinque minuti, la squadra era lunghissima. Questo problema va attribuito chiaramente al fatto di voler vincere la partita a tutti i costi, però abbiamo fatto male. Nel primo tempo abbiamo saputo gestire bene la palla, anche se non siamo stati intraprendenti come avremmo dovuto. Poi, fatalmente, cercando il bottino pieno, abbiamo concesso il fianco alle ripartenze del Pescina, una squadra che si trova a suo agio quando può fare questo
tipo di partite. In certi casi», chiude sconsolato Provenza, «bisogna capire che la partita va in un verso ben preciso e bisogna adattarsi. Noi non siamo stati capaci di farlo». Per ultimo una domanda su Pippa, uscito molto dolorante per l’intervento di Censori. «Purtroppo il nostro difensore ha subito un’entrata da dietro molto violenta. Il fallo, sulla caviglia, ha avuto ripercussioni soprattutto sulla tibia. Speriamo non sia grave». Uno dei pochi a salvarsi nel clan giallorosso è stato di certo il centrocampista Berardi, specie quando ha ricacciato dalla sua porta un gol fatto. «Purtroppo anche un punto ci poteva fare comodo, visto il duello a distanza col Gela».
Il primo posto, quindi, ormai è una chimera? «A questo punto appare improbabile recuperare tutti questi punti dal Cosenza. Dobbiamo puntare a migliorare il piazzamento playoff e, proprio per questo motivo, dico che anche un pareggio qui ad Avezzano non sarebbe stato da buttare via». Un Catanzaro venuto in Abruzzo per la vittoria. «Assolutamente sì. La nostra volontà era quella di fare i tre punti, ma non è andata bene. Disattenzioni difensive sui gol? Non mi va di colpevolizzare nessuno e non sarebbe nemmeno giusto. Abbiamo rimediato una sconfitta, ma adesso dobbiamo rialzarci immediatamente e tornare a fare risultato già da domenica». a. c.
Sport 41
Lunedì 16 marzo 2009
Ancora uno stop interno per i campani, contestati dai propri tifosi al 90’
Aversa, ko pesantissimo Decide il gol di Mezgour in apertura di ripresa AVERSA CASSINO
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AVERSA (4-4-2): Castelli 5; Panini 6, Avolio 5, Di Girolamo 6,5, Pagano 6; Cozzolino 5 (5' st Marasco G. 6), Arini 6,5 (28' st Longo 5,5), Marasco A. 6,5, Zolfo 6,5; Menichini sv (17' pt Perna 6), Sibilli 6. A disp: Pettinari, Chirico, Franzese, Selvaggi. All.: Sergio 4. CASSINO (4-4-2): Mennella 6,5; Pepe 6,5, Di Nunzio 6,5, Guzzo 6,5, Martinelli 6,5; Giannone 7 (41' st Molinaro sv), Vianello 7, Konè 6,5, Cunzi 6,5; Morello 6 (35' st Bardeggia sv), Mezgour 7,5 (29' st Casoli sv). A disp: Afeltra, Giannusa, Bianchi, Mucciarelli. All.: Patania 7. ARBITRO: Corletto di Castelfranco Veneto 6,5. RETI: 2' st Mezgour (C) NOTE: 1500 spettatori di cui 100 da Cassino. Ammoniti:. Pepe (C), Vianello (C), Zolfo (A), Avolio (A), Mennella (A), Morello (C). Angoli 9-3 per l'Aversa. Recupero: pt 3'; st 4'. AVERSA - L'Aversa Normanna incappa nella seconda sconfitta consecutiva casalinga. Dopo il Cosenza questa volta è toccato al Cassino espugnare il Rinascita. Primo tempo pieno di emozioni: Dopo appena 2' Konè tenta la conclusione dalla distanza, bloccata, però, da Castelli. Zolfo al 10' pt prova un tiro a giro che termina a lato. Al 15' Sibilli calcia sul portiere. Al 17' Mezgour su servizio di Vianello tenta la stoccata conclusiva, ma colpisce in pieno il palo. Nell'Aversa Menichini esce per infortunio e viene rilevato da Perna. Al 21' Sibilli calcia dal limite, trovando Mennella reattivo. In questa prima parte del match c'è più Aversa che Cassino. Al 24' è ancora Zolfo per i padroni di casa, a mancare di poco il
Mezgour del Cassino
gol con una deviazione di testa su servizio di Sibilli. Alla mezz'ora finalmente si vede il Cassino. Vianello dà la sveglia ai suoi con un tiro senza pretese che il portiere normanno blocca. Al 31' è ancora la formazione laziale a provare l'affondo con Mezgour che viene provvidenzialmente anticipato da Avolio a due passi dalla porta granata. Sul finire della prima frazione il Cassino schiaccia
l'Aversa nella sua metà campo e sfiora il gol del vantaggio con Vinello che incredibilmente fallisce un gol praticamente già fatto. Minuto 40, Giannone si invola sulla fascia e pennella una palla d'oro per la testa dell'attaccante bianco azzurro che praticamente solo davanti alla porta sbaglia la girata spedendo la palla a lato. L'ultima azione del tempo è di Sibilli il cui tiro dalla distanza viene deviato e termina in angolo. Con quest'azione si va negli spogliatoi. Alla ripresa c'è subito il vantaggio degli ospiti. Al 2' Mezgour si invola verso Castelli e lo trafigge con un diagonale a volo che porta in vantaggio la formazione di Patania. Per l'Aversa è una doccia fredda. Dopo il gol, fatta eccezione per una punizione di Giannone all'11'st che termina a lato, è la squadra di Sergio a fare la partita, mentre il Cassino si è limitato ad aspettare nella sua metà campo gli avversari per ripartire con ficcanti contropiedi. Al 17', infatti, la formazione di Sergio assedia l'area laziale. Prima c'è una punizione di Perna che Mennella devia in fallo laterale. Sulla rimessa la sfera arriva ad Antonio Marasco che prova il centro, trovando una deviazione della difesa che non risolve, ma crea una mischia in cui Arini non risolve il tocco finale a due passi dalla porta. Al 28', dopo una fase di stallo, la testa di Gennaro Marasco nei pressi della linea di porta, non trova in centro per la deviazione finale di un difensore del Cassino che evita il pareggio aversano. La gara termina qui, di fatto, con l'Aversa che fino alla fine non molla, senza, tuttavia, riuscire ad acciuffare il pareggio. Nel finale momenti di grande tensione nel settore aversano, con l'intervento della Polizia, seguiti dalla contestazione dei supporters granata nel finale contro la squadra ed il tecnico Raffaele Sergio.
Il Barletta riesce a imbrigliare gli uomini di Maurizi
La Scafatese non sfonda SCAFATESE BARLETTA
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SCAFATESE (3-4-3): De Felice 6; Marini 6, Rapino 7, Terracciano 6,5; Lagnena 6, Avallone 6, Marzocchi 6,5, Carbonaro 6 (35' st Baylon sv); D'Avanzo 5 (2' st Izzo 6), Martone 5, Varriale 6,5 (26' st De Luca 5,5). A disp.: Spicuzza, Bacilieri, Correale, Di Candilo. All.: Maurizi 6. BARLETTA (4-4-2): Furlan 6,5; Mastronicola 6, Fabbro 6,5, Sabini 6,5, Tangorra 6; Merito 5,5, De Cecco 6, Daleno 6, Ike 5; Caracciolese 5,5 (47' st Salvagno sv), Laviano 5,5 (38' st Ruiz sv). A disp.: Rodrigo, Iervolino, Rizzi, Vignola, Majella. All.: Sanderra 6. ARBITRO: Massa di Imperia 5,5. NOTE: spettatori circa 800 di cui 150 provenienti da Barletta. Ammoniti: Marini, Fabbro, Marzocchi, Baylon. Angoli 5-1 per il Barletta. Recupero: pt 3'; st 3'. SCAFATI - Come col Catanzaro: la Scafatese non va oltre il pareggio a reti bianche, ma stavolta il bicchiere va considerato mezzo vuoto perché il valore dell'avversario era ben più modesto e c'erano tutti i presupposti per conquistare l'intera posta in palio. Maurizi conferma le indicazioni della vigilia: Avallone eredita la regia dallo squalificato Corsale, Martone viene preferito a De Luca in prima linea, Lagnena avanza nuovamente sulla linea dei centrocampisti grazie alla rientro di Marini. Il Barletta è squadra tosta, coriacea, blindata nelle retrovie e dotata di un enorme potenziale offensivo garantito dai giganti Caracciolese e Laviano e dagli esterni rapidi Merito ed Ike. Serve un ordine tattico su-
bomber di Castellammare avvicina la Scafatese al vantaggio: Fabbro lo trattiene al limite (fallo concretizzatosi all'intero dell'area, ma non sanzionato col penalty), Marzocchi esplode un destro micidiale che chiama Furlan alla risposta prodigiosa. Esercita una lieve supremazia territoriale la Scafatese, ma non riesce ad innescare l'ariete Martone e la prima frazione va in archivio senza altre emozioni. All'attacco canarino servono velocità ed imprevedibilità: così Maurizi richiama l'abulico D'Avanzo e lancia nella mischia il funambolo Izzo. Cinque minuti e la Scafatese si fa pericolosa: ottimo lavoro di Varriale che crossa teso sul secondo palo proprio per Izzo, contrastato da
premo per contrastare i biancorossi di Sanderra. E poco importa se l'eccessivo rigore privi la sfida di spettacolo. De Felice da una parte, Furlan dall'altra restano inoperosi e il primo scossone ad un pomeriggio fin troppo tranquillo lo procura l'avvento dei circa 150 ultras barlettani e la forzatura al servizio d'ordine che comporta un paio di minuti di parapiglia. La partita resta vittima di consegne tattiche speculari: l'anarchico nigeriano Ike danza tra le linee senza fortuna; fa molto meglio, sul versante gialloblù, il duttile Varriale, che mette spesso in difficoltà Mastronicola e quando si accentra porta apprensione a Fabbro. Proprio un movimento intelligente del
ISOLA LIRI ANDRIA
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ISOLA LIRI (4-4-2): Fiorini 6; Risi 6 Sannibale 6 Matrisciano 6 Dolcemascolo 6,5; Mollo 6 Giacalone 5,5 (24'st Luciani 6) D'Imporzano 5 (1' st Ranalli 5) D'Alessandro 6,5; Pignalosa 5,5 Cori 5 (12' st La Cava 6,5). A disp. Tomei, Barchiesi, Cagnale, Esposito. All. Zecchini. ANDRIA (4-4-2): Spitoni 6,5; Goisis 6,5 Sgarra 6,5 Sportillo 6 Di Simone 6,5; Romito 5,5 Ottobre 6 Cazzarò 5,5 Rebecchi 6 (44' st De Santis sv); Mastrolilli 6,5, Cavaliere 6,5 (24' st Strambelli sv). A disp. Amadio, Fruci, Ceppitelli, Rizzi, Di Cosmo. All. Chiancone. ARBITRO: Paparazzo di Catanzaro. MARCATORI: 45' pt Cavaliere NOTE: spettatori 500 circa. Ammoniti: Matrisciano (I), Giacalone (I), D'Alessandro (I), Ranalli (I), Romito (A), Ottobre (A), Strambelli (A). Angoli 2-1, recupero pt. 3'pt; st. 5'.
Tangorra al momento della conclusione. Il Barletta, intimorito, ma anche appagato dal pari, arretra ancor di più il proprio baricentro, vive di sporadiche ripartenze e si rende minaccioso prima su calcio piazzato (al 21' il primo intervento di De Felice per risolvere una mischia generata da una punizione di De Cecco) poi sull'asse IkeMerito (al 30' il nigeriano verticalizza per il colombiano, ma è tempestivo in uscita De Felice). Ma la formazione gialloblù continua a stentare in attacco e quando Maurizi tira fuori dalla mischia Varriale lasciando in campo l'irriconoscibile Martone, l'attacco diventa ancor più asfittico con la gara che si chiude inevitabilmente in parità.
Derby delusione Zero emozioni MONOPOLI NOICATTARO
MONOPOLI (4-4-2): Saraò 6,5; Colella G. 5,5, Gambuzza 5,5, Turone 6, Mele 6; Santarelli 5, Minopoli 6, Bonfardino 5 (32' st Lorusso sv), Carbonaro 5; Ceccarelli 5 (24' st Loseto 6,5), Balistreri 5,5. A disp.: D'Urso, Colella F., Thackray, Tinoco, Szatmari. All.: Geretto 6. NOICATTARO (4-1-4-1): Sassanelli 6; Allegrini 5,5, Lollini 6, Lucioni 6, Ingrosso 6; Menolascina 6,5; Siclari 6,5 (46' st Coppola sv), Piccinni 6, Zotti 6,5 (48' st Pezzana sv), De Pascalis 6,5; De Lorenzo 5,5 (37' st Ladogana sv). A disp.: Cilli, De Giorgi, Piano, Pongo. All.: Sciannimanico 6. ARBITRO: Zanichelli di Genova 6. NOTE: spettatori 1500 circa. Ammoniti: Turone, Piccinni, De Lorenzo, Zotti. Angoli 4-1 per il Monopoli. Recupero: pt 3'; st 4'. MONOPOLI - Gara scialba e priva di emozioni quella andata in scena al “Veneziani”, tra la locale compagine del Monopoli ed il Noicattaro: scontato il pareggio finale a reti inviolate. Un match che non ha rispettato le attese della vigilia, che prevedevano un derby infuocato tra due formazioni alla ricerca degli ultimi punti utili per il raggiungimento della salvezza. Sciannimanico manda in campo una formazione “abbottonata”, con Menolascina ad agire davanti alla difesa ed il solo De Lorenzo in attacco supportato dalle volate offensive dei vari Zotti, Siclari e De Pascalis. Dall'altra parte, Geretto, risponde con il tridente Ceccarelli, Balistreri, Carbonaro, con quest'ultimo però sacrificato sulla corsia esterna di sinistra con risultati evidentemente scarsi. Poche le azioni da segnalare per la cronaca del match. Al 3' Balistreri manca il colpo vincente a pochi metri dalla linea di porta, su cross di Santarelli da calcio piazzato. Al 13' una punizione di Zotti finisce clamorosamente sull'incrocio dei pali alla sinistra di Saraò; al 17' Santarelli ci prova dalla lunga distanza ma il suo tiro si spegne di poco fuori alla destra di Sassanelli. Al 27' clamorosa occasione da gol per il Noicattaro: Siclari è perfettamente servito in profondità da un lancio di De Pascalis, ma il suo pallonetto a scavalcare fa la barba al palo e termina di poco fuori per la disperazione dei circa 50 tifosi ospiti al seguito. Il Monopoli prova una timida risposta con Balistreri, che servito da Ceccarelli colpisce debolmente di testa tra le mani dell'attento portiere noiano. Le emozioni continuano a latitare e così le squadre vanno al riposo senza creare più pericoli. Stessa musica nella seconda frazione, dove sono da segnalare due azioni di marca ospite e una locale: al 16' Lucioni anticipa tutti di testa su punizione di Menolascina, ma sul suo tiro si avventa Saraò che devia in calcio d'angolo. Sei minuti più tardi De Pascalis si invola sulla sinistra in contropiede, entra in area e serve l'accorrente De Lorenzo: l'attaccante colpisce a botta sicura con Saraò spiazzato, ma Mele salva miracolosamente sulla linea di porta. Il Monopoli si fa vivo solo al 25', quando il neo entrato Loseto pennella un cross per Santarelli il cui colpo di testa termina di poco alto sulla traversa. Poi più niente fino al triplice fischio finale.
L’Andria vola con Cavaliere Ora punta il secondo posto ISOLA LIRI - L'Andria sbanca Isola Liri e consolida la quarta posizione in classifica.Gli ospiti fin dalle prime battute del match hanno fatto valere la propria superiorità tecnico-tattica vincendo con merito e mandando al settimo cielo i circa 200 aficionados arrivati in Ciociaria con un carico di speranze per niente deluse. I pugliesi hanno adottato una condotta di gara esemplare. Dapprima hanno cercato di capire quali panni vestiva la compagine biancorossa, successivamente Mastrolilli e compagni si sono regolati di conseguenza colpendo nel momento cruciale del match, quando, cioè, l'Isola Liri stava pregustando l'intervallo. Nella ripresa, poi, Zecchini ha immesso anche la terza punta (Ranalli) ma non è riuscito a modificare la storia di una partita già scrit-
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ta. Nel primo tempo inizio al piccolo trotto, ci prova al 10' D'Imporzano con un tiro senza grosse pretese ma questo basta ai tifosi della tribuna (la curva ciociara era desolatamente vuota) per applaudire sonoramente. L'Andria risponde con un colpo di testa sterile di Mastrolilli al 14'. La gara si gioca prevalentemente a centrocampo con gli ospiti che salgono di tono pian piano rendendo difficoltosa la manovra d'avvicinamento a Spitoni da parte dei biancorossi. In occasione di un contropiede ospite, al 40', Risi, toglie le castagne dal fuoco con una diagonale bella quanto indispensabile, ed un anticipo in extremis al factotum Mastrolilli. L'arbitro indica tre minuti di recupero. Al 45', però, Cavaliere approfitta di una dormita colossale della difesa biancorossa per stoppare la
palla, incunearsi tra i due centrali e fare secco Fiorini con un tiro imparabile. Nella ripresa l'Isola Liri cerca con la terza punta di spostare l'ago della bilancia dalla propria parte. E' Fiorini, però, all'8', a bloccare in due tempi un'iniziativa di Mastrolilli. La gara scivola via senza sussulti, l'Andria gestisce il vantaggio, l'Isola Liri non riesce a dare la scossa. Esce Giacalone, l'unico faro di gioco biancorosso, poi entra La Cava, Zecchini cambia l'intero impianto offensivo. Ci si aspettava, insomma, nei secondi 45', una reazione dei biancorossi, invece dal conto dei corner finale ci si rende conto di quanto poco si sia creato. L'Andria è stata brava a sfruttare l'occasione propizia, i ciociari, invece, con 45' di gioco a propria disposizione, non riescono a cavare il ragno dal buco e la partita si spegne progressivamente tra i fischi di una tifoseria che, oggi più che mai, ha perfettamente diritto di contestare. Per l'Andria l'immagine più bella è quella dei tifosi festanti. Ne hanno ben donde.
42 Sport 2ª Divisione. A Marchano risponde Cacciaglia. Tifosi inferociti a fine partita contro la società Lunedì 16 marzo 2009
Vigor, solo un punto per sperare I biancoverdi sotto di un gol pareggiano quasi allo scadere V.LAMEZIA MANFREDONIA
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VIGOR LAMEZIA (4-4-2)Panìco; Carraro (31’ st Angotti), Cascone, Ciminari, Marinelli; Ciotti, Amita (36’ st Clasadonte), Lopetrone (24’ st Cacciaglia); Riccobono; Sergi, Ragatzu. In panchina: Forte, Rondinelli, Sanso, Pascuccio. Allenatore: Pierini MANFREDONIA (4-4-2)- Pelagotti 6; Bortel 6, Parisi 6, Nossa 6, Patti 6; Arigò 6,5 (44’ st Scarpitta sv), Vitiello 6, Cerchia 6, Sifonetti 6,5; Marchano 6, Macrì 6 (22’ st Schettino sv). In panchina: Fortunato, Cinquepalmi, Pirrone, Napoli, Napolitano. Allenatore: D’Arrigo ARBITRO: Coccia di San Benedetto del Tronto. MARCATORI: 43’ pt Marchano (M.), 41’ st Cacciaglia (V.L.) NOTE: spettatori 1.500 circa fra cui una decina ospiti. Ingresso gratuito. Ammoniti: Bortel, Cerchia, Parisi, Nossa, Marchano, Sifonetti (M.). Espulso per doppia ammonizione Cacciaglia (V.L.). Angoli: 8 a 2 per il Manfredonia. Recuperi: 2’ pt e 4’ st LAMEZIA TERME - Un pari
Cacciaglia spinge la palla in rete per l’1 a 1
che allunga la vita. Anzi, la speranza. Solo questa è rimasta alla Vigor, brutta nel primo tempo e volitiva e sprecona nella ripresa. Tutto questo non è bastato a ottenere i tre punti in quella che doveva essere la partita della vita. E invece, alla fine, i biancoverdi, evitando la settima sconfitta consecutiva e solo a
quattro minuti dal termine l’ennesima umiliazione casalinga, tengono accesa la fiammella della speranza. Cinque punti erano di distacco dal Manfredonia penultimo (quindi ultimo posto utile per evitare l’inferno della D) e cinque sono rimasti a otto turni dalla fine di questa che per la Vigor sembra essere sempre
di più una vera e propria “via crucis”. Il primo punto dell’era Pierini conquistato grazie a un buon secondo tempo. Nella prima parte della gara Vigor invece contratta e poco concreta nonostante il grande sostegno della gradinata est che alla fine ha chiesto alla società di mandare via tutti e far giocare la Berretti. Parte bene il Manfredonia e dopo 2 minuti Macrì fa capire che anche oggi sarà un brutto pomeriggio per la Vigor sfiorando il gol sotto porta. Ragatzu comincia il suo show negativo, prima sbagliando l’assist per Riccobono in contropiede e poi, prima di essere fermato (7’) per un dubbio fuorigioco, al 22’, cincischia in area e anzichè concludere in porta cerca il rigore che non c’è. Poi è Marchano (28’) che entra pericolosamente in area ma si allunga la sfera. La Vigor replica al 31’ con un angolo di Ciotti, zuccata di Lopetrone e Ragatzu per un soffio non riesce a girare in rete. Terribile poi un contropiede di Sifonetti che sfiora la traversa (33’) e Ragatzu (39’) su punizione impegna Pelagotti. Prima del the gli ospiti passano: Arigò a sinistra salta Ciminari, palla al centro e colpo di testa vincente di Marchano. Nella ripresa la Vigor prende d’assalto l’area di rigore ospite e nel giro di 20 minuti sfiora in cinque occasioni il gol del pareggio. Prima Ragatzu (due volte) al 7’ fa compiere a Pelagotti le parate più difficili della partita; al 12’ Ciotti dalla destra scodella al centro dell’area e Lopetrone di testa manda clamorosamente a lato. E sempre Vigor al 19’ quando è Ciotti che sotto porta spreca mandando alto un diagonale così come Ragatzu al
PAGELLE VIGOR LAMEZIA PANICO (6,5): Nulla da fare sul gol di Marchano. Sempore incerto in qualche uscita ma prima del gol del pari salva due volte la rete del doppio svantaggio. CARRARO (6): Non gioca nel suo ruolo ormai da tre partite. Cerca di fare quello che può. 31’ st ANGOTTI (SV) CASCONE (6): Perde di vista Macrì spesso ma riesce a non fare errori decisivi. In campo pur non essendo al meglio per un problema alla caviglia. CIMINARI (5,5): Ha le sue responsabilità sul gol ospite. Non si capisce perchè si trova esterno su Arigò che lo salta come un birillo lasciando invece solo al centro dell’area Marchano. MARINELLI (6): Ha parecchio da fare su Arigò che gli sfugge quando passa a sinistra in occasione del gol. Tiene bene la zona proponendosi spesso nella ripresa. CIOTTI (5,5): Un pò meglio rispetto alle ultime prestazioni ma ancora non è quello apprezzato nel girone d’andata. AMITA (5): Accontentato chi criticava Ammirata perchè non lo faceva giocare. dal 36’ st CLASADONTE (SV). LOPETRONE (5,5): Sbaglia spesso le cose più semplici. Ci mette tutto l’impegno ma non basta. Fallisce un gol fatto. 24’ st CACCIAGLIA (5,5): Ha fatto tutto lui. Entra e offre maggiore spinta in avanti per l’assalto finale. Si trova al posto giusto nel momento giusto spingendo in rete la sfera e alla fine si fa cacciare per doppia ammonizione. RICCOBONO (5): Qualche spunto ma nulla più. SERGI (6,5): Non sarà contento chi ha il palato fine. Ma è l’anima della squadra. Ha dato tutto fino ad avere avuto il merito del gol del pari credendo in quel pallone che Cacciaglia ha dovuto soltanto spingere in rete. RAGATZU (5): Perchè invece di tirare aspetta e poi cerca il rigore che non c’è? Ha talento ma spesso è troppo lezioso.
21’ che sfiora di pochissimo la traversa. E dopo queste cinque palle gol, padroni di casa in due occasioni si salvano dal doppi svantaggio. E’ Panìco a dire no prima ad Arigò e poi a Sifonetti al 27’ nel giro di pochi secondi. E quando ormai l’inferno era ad un passo, Sergi di testa scavalca il portiere e Cacciaglia sulla linea la
spinge dentro di testa per l’1 a 1. Due minuti dopo Ragatzu ha una buona opportunità in contropiede ma anzichè puntare la porta tenta un assist e sbaglia. Sul recupero si espellere Cacciaglia per doppio giallo. Finisce quì con i fischi e le contestazioni per i biancoverdi e una zuffa finale vicino le panchine.
Biancoverdi contestati. Nel mirino i dirigenti
I tifosi chiedono di far giocare la Berretti LAMEZIA TERME - Tensione a fine gara. In campo c’è una zuffa vicino le panchine. Può darsi che qualcuno ne pagherà le conseguenze. Pochi minuti dopo il triplice fischio gli ultrà della est raggiungono la tribuna dopo aver fischiato i giocatori che erano andati a fine gara a ringraziare. Cori contro la società. «Dimettevi», «in campo vogliamo la Berretti», (che tra l’altro sta andando peggio della prima squadra), «venti presidenti per una squadra di perdenti» e chi più ne ha più ne metta. Cantafio, Mascaro (che cerca di discutere con i contestatori), Guzzi e altri soci. Tutti presi di mira. Sono furibondi i tifosi. Non danno più credito a questa dirigenza rea di aver smantellato la squadra che la scorsa stagione ha disputato i play off, costruendone un’altra che sta andando dritta verso la C2 dopo che l’ex presidente, Alfredo Mercuri, dopo tre anni dispendiosi era riuscito, da solo, a riportare i biancoverdi fra i professionisti. Non mancano le accuse per gli errori su errori, compresa la campagna di rafforzamento di gennaio. Dal mercato sono arrivati quattro elementi. Cacciaglia ieri era in panchina, poi è su-
La tribuna ieri al “Guido D’Ippolito”
bentrato e sarà nuovamente squalificato dopo essersi fatto espellere. Falco era infortunato, Cascone da quando è arrivato non è ancora in una grande condizione fisica (anche se il valore del giocatore non si discute ma è arrivato non al 100%). Resta Sergi, giocatore dalla grande utilità, ma che tutto sarà meno che un vero e proprio bomber. Un mercato di gennaio che, dunque, fatti alla mano, non ha dato quel qualcosa in più, nonostante il ritorno di Donnarumma che, evidentemente, poteva fare qualcosa in più. Come tutti speravano. Come non giustificare la “rabbia” di una tifoseria che
a meno di un anno da Marcianise sta vivendo un incubo. A poco servono le parole a fine gara del tecnico Pierini che ottiene il primo punto da quando allena la Vigor: «Si resta a meno cinque, ma da come siamo partiti aver recuperato il risultato è stato già una grossa cosa. Dobbiamo ripartire da quì. Non c’è molto da fare. Abbiamo fatto un primo tempo bruttissimo, nella ripresa siamo stati in campo solo noi per 30 minuti. Abbiamo trovato il gol e ancora una volta un’espulsione. Ci sono ancora otto partite e qualcosa possiamo fare. Fino alla fine, come ho sempre detto, ci credo».
Sport 43
Lunedì 16 marzo 2009
2ª Divisione. La formazione di Galfano crolla pesantemente sotto i colpi dell’Igea Virtus
Vibonese, quattro sberle in Sicilia Ripresa da dimenticare e qualche errore arbitrale IGEA VIRTUS VIBONESE
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IGEA V. (4-4-2): Di Masi 6; Russo 6,5 Agius 6 Alizzi G. 6,5 Scopelliti 7; Crimi 7 Matinella 6,5 (5' st Di Miceli 6,5) Di Toro 7 Condello 6 (25' st Criniti 6); Bongiovanni 7,5 Ricciardo 7 (38' st Cocimano sv). A disp.: Romano, Palma, Giardina, Alizzi M.. All.: Castellucci 7. VIBONESE (4-2-3-1): Amabile 5,5; Orefice 5,5 Ranellucci 5,5 Bianciardi 5,5 Santonocito 5,5; Ruscio 6 Di Mauro 6; Di Franco 6 Falco 6 (6' st Iadaresta 6) Polito 5,5 (18' st Melis 5,5); Oudira 5,5 (22' st Marangon 4). A disp.: Bastiera, Culenthiran, Bica, Sgambato. All.: Galfano 5,5. ARBITRO: Liotta di Lucca. MARCATORI: 2' st Crimi, 34' (rig.) e 37' Bongiovanni, 41' Scopelliti. NOTE: cielo sereno, cinquecento spettatori. Espulso al 42' st Marangon per proteste. Ammoniti Scopelliti, Bongiovanni, Santonocito, Di Mauro, Polito, Iadaresta. Angoli 2-2 (pt 2-1 per la Vibonese) Recupero: pt. 1'; st. 0'.
Ruscio e, sotto, Di Mauro, tra i pochi a meritare la sufficienza
di MAURIZIO LICORDARI BARCELLONA P.G. – La Vibonese crolla sotto i colpi di una Igea cinica e perde male uno scontro salvezza che poteva invece servire per tirarsi fuori dai guai. Il 4-0 è bugiardo ma dopo il primo gol l'Igea ha giocato sul velluto ed è invece mancata la reazione dei calabresi. Gli ospiti ci hanno messo una vita per svegliarsi e nel frattempo si sono trovati sommersi dall'Igea. Alla giornata storta degli uomini di Galfano va aggiunta qualche interpretazione discutibile del direttore di gara. Infatti, sia l’azione da cui è scaturito il rigore concesso ai padroni di casa che l’azione della quarta marcatura erano probabilmente viziati da posizioni di fuorigioco. Ma anche sull'1-0 la Vibonese non c'era. Ed è questo il dato preoccupante. Galfano senza Genesio (squalificato), Taua e Pirrone (infortunati) e con Melis acciaccato (in panchina), disegna un modulo duttile, con gli esterrni di centrocampo che si scambiano spesso di posizione e con Oudira appoggiato da Falco sulla trequarti, per tentare
di impensierire la difesa dell'Igea. Dall'altra parte Castellucci non può contare sugli acciaccati Panarello e La Porta. Gioca col solito modulo con quattro centrali di centrocampo che si alternano in cabina di regia. Il pericolo nelle sfide salvezza, è che la paura abbia il sopravvento e lo spettacolo ne risenta. Di sicuro la partita tra Igea e Vibonese di spettacolo ne regala pochissimo, ma è difficile dare la colpa alle due squadre che ci provano, se la giocano, ma forse non hanno la forza per affondare i colpi. Il primo
tempo è un concentrato di noia. Senza occasioni da gol, senza brividi, solo con qualche conclusione dalla lunghissima distanza che non preoccupa più di tanto i due portieri. Amabile praticamente non tocca mai il pallone, Di Masi ha un po' di lavoro in più, perché al 41' Falco ci prova con un tiro comunque debole e centrale. Per il resto entrambi devono limitarsi all'ordinaria amministrazione, per 45 minuti di noia mortale. Il bello del calcio però è che basta poco per cambiare tutto. Basta, per esempio, una lieve disat-
tenzione difensiva proprio all'inizio della ripresa per sbloccare il risultato e rivoluzionare l'andamento del match. Basta un'invenzione di Bongiovanni che al 2' si porta a spasso mezza difesa e serve a Crimi un pallone interessante che il giovanissimo centrocampista, scuola Messina, spedisce alle spalle dell'incolpevole Amabile con un tiro violento e velenoso. Il vantaggio dell'Igea trasforma la partita che diventa più divertente e regala qualche occasione in più. Il problema è che la Vibonese scompare. Galfano prova a cambiare le carte in tavola, mandando in campo Iadaresta al posto di Falco che comunque non aveva giocato male. La mossa però non provoca gli effetti sperati perché il filtro a centrocampo non funziona più e perché anche la regia della Vibonese va nel pallone. L'Igea gestisce praticamente senza soffrire e in contropiede si fa subito pericolosissima. Ricciardo al 12' gioca male un contropiede concludendo con un tiro impreciso dal limite dell'area, Amabile al 17' neutralizza un tiro deviato di Di Toro. La Vibonese non riesce proprio ad uscire. Per trovare la prima palla gol bisogna attendere un pasticcio difensivo di Russo e Agius del quale per poco non approfitta Iadaresta. Al 32', poi, Ranellucci di testa sbaglia la mira su cross di Ruscio. Sembra il segnale della sveglia della Vibonese ed invece è l'inizio della fine perché al 34' Ricciardo pesca bene Di Miceli che dribbla Amabile ma viene steso. Rigore ineccepibile e trasformazione perfetta di Bongiovanni (che fa arrabbiare Ricciardo che gli aveva chiesto di battere il penalty). Passano altri tre minuti e Ricciardo si libera bene al limite e di destro colpisce il palo, sulla ribattuta arriva ancora Di Miceli che segna il terzo gol. Il tracollo della Vibonese viene completato al 42', quando Bongiovanni pesca Scopelliti (dubbio offside) che in diagonale segna il quarto gol. La Vibonese protesta col guardalinee, Marangon appena entrato dice qualche parola di troppo e becca il rosso. Finisce senza recupero e con la rabbia dei giocatori della Vibonese che ce l'hanno con l'arbitro ma che se la prendono soprattutto con sè stessi.
Il portiere Amabile non ha vissuto un pomeriggio felice
PAGELLE VIBONESE AMABILE (5,5) - Per tutto il primo tempo è spettatore non pagante. Nella ripresa gli attaccanti dell'Igea lo prendono a pallonate. Si arrangia, ma becca 4 gol. OREFICE (5,5) -Parte bene, contenendo serenamente le sfuriate di Condello che pure è un brutto cliente e provando anche a ripartire. Nella ripresa cala come tutta la squadra. RANELLUCCI (5,5) - L'unico ad essersi reso pericolo in avanti, gioca bene anche in difesa solo nella prima parte di gara. Il secondo tempo è veramente da dimenticare. BIANCIARDI (5,5) -Gioca bene sia su Ricciardo che su Bongiovanni. Poi però abbassa la guardia. SANTONOCITO (5,5) -Spinta discreta, meno bene in fase di copertura. Soffre la spinta di Crimi e, in alcuni casi, Russo. Fatica ancora di più quando su quella corsia si aggiunge Bongiovanni. RUSCIO (6) - Si arrangia come può, soprattutto quando gioca davanti alla difesa e deve fare interdizione. Il cambio di assetto tattico forse lo penalizza un po'. DI MAURO (6) - Come Ruscio gioca meglio quando è sistemato a far da diga davanti la difesa. La ripresa però è una lunga agonia. DI FRANCO (6) -Dovrebbe dare vivacità ed imprevedibilità all'attacco, ci prova soprattutto nel primo tempo con qualche buon lancio ed un paio di validi inserimenti che però non vanno a buon fine. FALCO (6) -Ha il grande merito di averci provato. Le uniche occasioni degne di nota nascono da sue iniziative. Forse avrebbe meritato qualche minuto in più, ma Galfano lo sacrifica per mettere dentro un'altra punta pesante. Dal 6' st IADARESTA (6). Tanto fumo poca sostanza. POLITO (5,5) - Non convince. Galfano gli chiede di aiutare le punte, lui finisce col fare tanto lavoro sporco e dare poco supporto alle azioni d'attacco. Dal 18' st MELIS (5,5)- Non al meglio, entra nel finale per tentare di cambiare la partita. Non lascia il segno); OUDIRA (5,5) - Non pervenuto. I compagni non lo aiutano granché, le palle giocabili sono pochissime. Impossibile fare qualcosa di importante. Dal 22' st MARANGON (4). Ok la rabbia, ma sul 4 a 0 e a pochi minuti dalla fine sarebbe stato meglio controllarsi un po' di più.
Il commento amaro del tecnico della squadra calabrese al termine della gara persa a Barcellona
Galfano: «Mi assumo tutte le mie responsabilità»
Angelo Galfano
BARCELLONA P.G. – «Mi assumo tutte le mie responsabilità. Siamo crollati, non ci sono scuse. Non si può perdere così». Il commento di Angelo Galfano potrebbe anche finire qui. Le poche parole con le quali inizia il suo racconto del crollo con l'Igea Virtus sono una perfetta fotografia di una giornata storta e di un secondo tempo da dimenticare subito. «Il più brutto secondo tempo della stagione – dice senza perplessità il tecnico della Vibonese – e non solo per i quattro gol subiti. Non c'eravamo con la testa, non siamo rientrati dagli spogliatoi. E dire che avevamo fatto un primo tempo ottimo». Pura verità. La Vibonese nella prima frazione aveva retto senza rischiare, anzi ge-
stendo la palla e la partita: «Era uno scontro diretto, in trasferta e contro una squadra che stava facendo bene. E nonostante questo noi avevamo il pieno controllo della partita. Il nostro portiere non ha fatto parate, il loro qualche pensiero l'ha avuto. Poi però siamo rientrati male dall'intervallo. E dopo il primo gol ci siamo disuniti». Così sono arrivate le altre tre reti dell'Igea, contestatissime dai giocatori della Vibonese ma sulle quali Galfano non vuole soffermarsi troppo. «Cosa volete che vi dica... I ragazzi mi hanno detto che gli ultimi due gol erano in netto fuorigioco. Forse andavano annullati ma qui il problema è un altro. La squadra non aveva reagito e anche senza quei due gol sarebbe ar-
rivata una sconfitta che avremmo potuto evitare». Alla base di questo crollo ci sono secondo Galfano motivazioni di carattere psicologico. «E' un periodo che le cose girano storte. Giochiamo benino e non concretizziamo, come ci è capitato anche contro l'Igea, almeno nel primo tempo. Stavolta però siamo crollati nel secondo. Non ci sono giustificazioni per quel che è accaduto. Di sicuro dobbiamo ritrovare la serenità e la mentalità che ci ha permesso di fare un buon girone di andata. E dovremo lavorare sulla testa dei calciatori». Intanto la prossima settimana arriva un'attesa e quanto mai appropriata sosta che servirà a riorganizzarsi. «E magari a ritrovare un paio di infortunati –dice Galfano –vi-
sto che anche questa volta avevamo fuori giocatori importanti. Speriamo di recuperare qualcuno e intanto guardiamo il lato positivo della situazione. Siamo ancora quattro punti sopra la zona playout».
Contro l'Igea si potevano conquistare punti pesantissimi. «Invece li hanno presi loro – dice amaro Emiliano Melis – per colpa di un secondo tempo terribile e di una serie di episodi difficili anche da accettare».
44 Sport
Lunedì 16 marzo 2009
Risultati e classifica Angri-Venafro
24' st Radicchio, 41' st Vitale
Marcatori
2-0
Bitonto-Pianura
0-2
Fasano-Gelbison
0-0
Francavilla F.-Nocerina
28' (r) Galeandro (F), 31' Cavallaro (N), 46' Perrelli (F), 40' st Riolo (N)
2-2
Grottaglie-S. Genzano
0-0
Matera-Francavilla
0-1
7' st Contino, 8' st Manzo
26ª giornata
BRINDISI
59
26 18 6
2 50 18 13 11 2
0 31 8 13 7
4
2 19 10 32 +8
NOCERINA
49
26 16 1
9 41 33 13 11 0
2 26 16 13 5
1
7 15 17 8
PIANURA
47
26 13 8
5 56 30 13 9
4
0 34 11 13 4
4
5 22 19 26 -5
POMIGLIANO
42
26 12 6
8 42 32 13 9
2
2 27 13 13 3
4
6 15 19 10 -10
TURRIS
39
26 9 12 5 28 27 13 6
5
2 11 6 13 3
7
3 17 21 1 -13
BACOLI
38
26 10 8
8 34 26 12 6
3
3 17 9 14 4
5
5 17 17 8 -12
ISCHIA
38
26 10 8
8 28 24 12 7
4
1 16 5 14 3
4
7 12 19 4 -12
MATERA
36
26 10 6 10 30 24 13 5
4
4 11 8 13 5
2
6 19 16 6 -16
5’ Maffucci (S), 18’ Belardi (S); 2’ st Di Nuzzo (B), 8’ st Bavero (B), 20’ st Maffucci (S)
FASANO
36
26 8 12 6 34 30 13 5
6
2 16 12 13 3
6
4 18 18 4 -16
Turris-Ischia
FRANCAVILLA F.
36
26 8 12 6 30 28 14 5
7
2 20 18 12 3
5
4 10 10 2 -18
FRANCAVILLA
36
26 10 6 10 26 28 12 7
3
2 16 8 14 3
3
8 10 20 -2 -14
BITONTO
29
26 7
8 11 25 39 13 6
2
5 20 23 13 1
6
6
ANGRI
28
26 7
7 12 27 37 14 6
4
4 16 14 12 1
3
8 11 23 -10 -26
GROTTAGLIE
27
26 4 15 7 25 30 14 3
8
3 12 11 12 1
7
4 13 19 -5 -27
S. GENZANO
25
26 5 10 11 22 38 13 2
6
5 11 19 13 3
4
6 11 19 -16 -27
S. ANTONIO A.
25
26 5 10 11 16 35 13 3
6
4 11 16 13 2
4
7
5 19 -19 -27
GELBISON
19
26 3 10 13 27 41 13 3
6
4 21 21 13 0
4
9
6 20 -14 -33
VENAFRO
16
26 3
4
7 10 16 13 1
3
9
9 24 -21 -36
38' st (r) Del Prete
Pomigliano-Brindisi
2-3
S. Antonio A.-Bacoli
3-2
6’ Marzullo (P), 11’ Lenti (B); 27’ st Trinchera (B), 43’ st Chiesa (B), 45’ st Gomes (P)
1-0
30' Tortora
Prossimo turno
27ª giornata 22/03/09 ore 14.30
Bacoli-Fasano Brindisi-Bitonto Francavilla-S. Antonio A. Gelbison-Pomigliano Ischia-Matera Nocerina-Turris Pianura-Angri S. Genzano-Francavilla F. Venafro-Grottaglie
7 16 19 40 13 2
-3
5 16 -14 -23
19 reti: Galetti (Brindisi) 17 reti: Contino (1) (Pianura) 13 reti: Manzo (2) (Pianura) 11 reti: Albano (2) (Matera) 9 reti: Coquin (4) (Bacoli); Del Prete (1) (Francavilla); Galeandro (2) (Francavilla F.); Tortora (Turris) 8 reti: Persia (2) (Bitonto); Moscelli (Brindisi); D'Angelo (2) (Gelbison) 7 reti: Pastore (1) (Bacoli); Cavallaro (Nocerina) 6 reti: Radicchio (1) (Angri); Formuso (Fasano); De Angelis (Grottaglie); Ianniello (1) (Pianura); Alterio, Ausiello (1) (Pomigliano); Crisantemo (1) (Turris) 5 reti: Infantino (1) (Bitonto); Chiesa, Lenti (Brindisi); Milozzi (Fasano); D’Amblé (Grottaglie); Pabatunde (Nocerina); Gasparini (Pomigliano); Compierchio (S.Genzano) 4 reti: Della Femmina, Zerillo (Angri); Logrieco (Bitonto); Pioggia (Francavilla); Santonicola (Gelbison); Piperissa (Grottaglie); Mattera (1), Saurino G. (Ischia); Ancora, Marsico (1) (Matera); Mangiapane, Palumbo, Riolo (Nocerina); Manzi (Pianura); Verolino (2) (Pomigliano); Maffucci (S.Antonio); Murano (S.Genzano) 3 reti: Galdi, Vitale (Angri); Cordiano, Fiore, Trinchera (1) (Brindisi); Di Matera, Esposito, Gentile (Fasano); Morleo, Sergi (1) (Francavilla F.); D'Elia (Gelbison); Camassa (Grottaglie); Bianco, Formidabile (1), Trofa (Ischia); De Pascale, Magliocco (Nocerina); Del Sorbo (Pianura); Gomes (Pomigliano); Riccardi (S.Antonio); Patriciello (1) (Venafro)
Un tempo a testa (gol di Magliocco annullato al Matera) e il pari non avrebbe fatto gridare allo scandalo
Il derby deciso da un rigore Del Prete del Francavilla rompe gli equilibri a 7’ dalla fine MATERA FRANCAVILLA
0 1
MATERA (4-4-2) Gatti 6,5; De Santo 5,5, D'Arienzo 6, Martinelli 6, Naglieri 6 (12' st Nolfo 5,5); Ancora 5,5 (18' st Gisonna 5), Acampora 6 (31' st Cifarelli sv), Malagnino 5,5, Porzio 5,5; Magliocco 6, Chisena 5,5. A disp.: Cilumbriello, Paladino, Cristofaro, Montingelli. All. Franco Danza 5,5 FRANCAVILLA PZ (4-4-2) De Blasio 6,5; Milella 6,5, Gioia 6, Zangla 6, Nicolao 6; Di Sanza 6 (35' st Cocina sv), Di Senso 6, Scarnato 6, Campo 6 (43' st Marziale sv); De Palo 5,5, Del Prete 7 (47' st Zagaria sv). A disp.: Bruno, Marziale, Simeone, Lo Prete. All. Lazic 6,5 ARBITRO: Bertasio di Verona RETE: 38' st Del Prete (rig) NOTE - Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori circa 3000 con un centinaio provenienti da Francavilla. Ammoniti: Naglieri, D'Arienzo, Martinelli, Acampora e Malagnino del Matera; Scarnato e Di Senso del Francavilla. Angoli 5-5; recupero 2' pt; 4' st. MATERA- Il derby lucano deciso da un rigore contestato, ma il pareggio avrebbe rispecchiato quanto prodotto dalle due squadre con un tempo a testa. Seconda sconfitta di fila interna per il Matera sulla cui panchina esordiva Franco Danza. Al 38' della ripresa Milella cade in area ( contrastato da Gisonna) e l'arbitro assegna la massima punizione tra le proteste del Matera. E' Del Prete a mettere il pallone dove il bravo portiere Gatti non può arrivare. Un tempo per parte, con il Matera pericoloso e bello da ve-
dere nel primo tempo, mentre nella ripresa, complice un calo fisico palese della squadra di Danza, il Francavilla ha avuto la meglio ai punti ed anche nel risultato grazie ad un rigore che farà discutere. Matera con assenze di peso, infatti nello scacchiere titolare il tecnico all'esordio in panchina, Franco Danza, non poteva disporre di Lonardo, Marsico, Conte, La Fortezza e il bomber Diego Albano, sull'altra sponda Ranko Lazic doveva fare a meno di Romaniello e Pioggia. Due ex in campo nelle fila sinniche, Campo e Zangla, mentre in quelle biancazzurre il ruolo di ex ricoperto da Tonio Chisena. Partita che inizia con un Matera pimpante e ben disposto in campo, con Magliocco prima punta e Malagnino a centrocampo. Subito biancazurri pericolosi all'ottvo. Magliocco pescato in area calcia e De Blasio respinge come può, dal limite Ancora con un piattone tenta di mettere la palla in rete ma sulla linea c'è una diga e il Francavilla si salva. L'azione galvanizza il Matera che ci riprova dopo un'incursione di Del Prete senza patemi per Gatti. Matera pungente con Ancora all'11°, ma al 21' va vicino al vantaggio con un'azione Chisena-Naglieri-Magliocco, con quest'ultimo che mette in rete di testa. L'esultanza dura solo il tempo di vedere l'assistente con la bandierina alzata. Matera ci crede e un minuto dopo in area è Chisena a calciare a botta sicura con De Blasio battuto, ma è Zangla a salvare sulla linea. Il Francavila guadagna qualche metro e Zangla ci prova da lontano con poca fortuna. Al 40' è Campo su punizione a chiamare Gatti all'intervento plastico ed effi-
cace alla sua sinistra su punizione. La migliore occasione rossoblu nel primo tempo. Nella ripresa spazio ai cambi nel Matera con il claudicante Naglieri che getta la spugna, al suo posto fa l'esordio Federico Nolfo. Dentro anche Gisona al posto di Ancora. Il Matera sembra subire il Francavilla e le forze fresche non contengono un calo atletico evidente. Il Francavila pericoloso su calcio piazzato di Campo al 21', difesa del Matera complice, con De Palo che due volte sbaglia la zampata vincente nell'area piccola e Gatti si ritrova il pallone in mano e per i tifosi del Matera c'è un sospiro di sollievo. La partita la fa il Francavilla e Matera prova solo qualche sterile ripartenza. Chiama il cambio Acampora e a centrocampo va Malagnino con l’esordio stagionale di Federico Zolfo. Danza prova ad arginare e bloccare il Franvavilla in mezzo al campo, cosa che riesce relativamente perchè perde anche Naglieri ed è costretto a buttare nella mischia un Gisonna non ancora in condizione e in affanno su Milella. La chiave di volta del match cominciava a prendere corpo. Infatti, i reparti si allungano nella squadra biancazzurra e c’è poca lucidità a centrocampo nonostante le varie combinazioni cambiate in corsa da Danza. Si intuisce che il Matera è in difficoltà, perchè non c’è più pressing e per il Francavilla è facile far girare palla in attesa dell’occasione favorevole da sfruttare. Si arriva al rigore che Del Prete realizza, ma è sembrata una superiorità atletica a decidere un match equilibrato fino a che il Matera ha avuto le forze. Renato Carpentieri
A sinistra la rete di Del Prete messa a segno ieri a 7’ dalla fine e che ha deciso il derby al XXI Settembre-Franco Salerno” giocato bene dal Matera solo nella prima frazione di gara seguita da un calo fisico evidente
Sport 45
Lunedì 16 marzo 2009
Spogliatoio Il tecnico: «A tifosi e giocatori dico di non scoraggiarsi»
Matera, è giallo-Albano Perniola: stop dalla Lnd. Manca un certificato. Strano MATERA - Dopo la sconfitta contro il Sant’Antonio Abate, per la formazione biancazzurra è arrivata la seconda batosta in altrettante gare interne. Questa volta, però, a differenza della gara giocata contro il club campano, il Matera ha dimostrato più carattere e più voglia di vincere. Proprio questi aspetti sono stati sottolineati a fine gara, in sala stampa, dal neo tecnico Franco Danza. «Non devo rimproverare nulla ai ragazzi perchè chi ha giocato ha dato il massimo, non ha risparmiato energie dall’inizio alla fine della gara». Come mai il Matera ha mostrato un vistoso calo tra la prima e la seconda frazione?«Nel primo tempo i miei ragazzi hanno dato l’anima quindi è normale un calo nella seconda frazione. E’ stata una partita molto intensa ma il Francavilla non ci ha surclassato. Parlare di un secondo tempo negativo sarebbe sbagliato perchè sminuirebbe il lavoro fatto dal Matera». A fine gara in sala stampa ha parlato un Franco Danza tranquillo e soddisfatto, non del risultato, ma quantomeno della prestazione sfoderata dalla squadra che ha saputo fare bene nonostante le diverse assenze di peso. «Non sono molto preoccupato della sconfitta perchè il Matera ha dimostrato di aver avuto un ottimo approccio alla gara, poi è stato solamente l’episodio del rigore a tagliarci le gambe». A proposito del penalty, secondo lei l’arbitro ha fatto bene ad assegnarlo oppure ha preso un abbaglio? «Sinceramente, non appena ho visto Milella cadere in area di rigore ed avvicinarsi l’arbitro, ho subito pensato che si sarebbe beccato il cartellino giallo per simulazione.. non immaginavo, invece, che assegnasse il rigore anche perchè il contrasto tra i due giocatori e stato spalla a spalla quindi non tale da concretizzarsi in un’estrema punizione. Il Matera dovrà dare il massimo fino alla fine del campionato e guai a demoralizzarsi. Oggi (ieri, ndr) mi ha deluso solamente il risultato e non il gioco del Matera. A fine gara ho stretto la mano a tutti i ragazzi perchè hanno dato il massimo per gli interi novanta minuti. Credo che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto per quanto fatto vedere da entrambe le formazioni in campo». Il presidente del Matera Tommaso Pernio-
A destra un tiro dal limite di Gennaro Acampora, uno dei migliori in campo ieri contro il Pomigliano assieme ad Antonio Lafortezza e Pasquale Naglieri
PAGELLE MATERA GATTI (6,5) - Due belle risposte su punizione di Campo, una per tempo, e non dimostra tanta ruggine dopo molta panchina. DE SANTO (5,5) - Quasi snervante quando continua a giocare orizzontalmente il pallone rischiando molte volte di perdere palla e avvantaggiare l’avversario. Dalle sue parti il Matera soffre. D'ARIENZO (6) - Concede poco o nulla e non è certo centralmente che il Matera va in difficoltà. Stavolta non c’era Diego Albano e lanciare il pallone avanti non è stato una bell’idea in certi casi. A sinistra uno dei striscioni dedicati a Davide Buono da parte dei tifosi, sotto Biagio Gatti ed a fianco Martinelli e D’Arienzo
MARTINELLI (6) - Stesso discorso di D’Arienzo con il quale divide una delle poche sufficienze, pur calando fisicamente resta il mestiere e lo fa valere. NAGLIERI (6) - La sua uscita è stata determinante per il risultato. In effetti il rigore è giunto dalla sinistra. (12' ST NOLFO (5,5) - Un buon esordio per questo giovane centrocampista che tornerà utile al Matera). ANCORA (5,5) - Non meglio e non peggio degli altri e la sua uscita è stata forse l’unica cosa che poteva essere risparmiata perchè teneva in apprensione un paio di avversari (18' ST GISONNA (5) - Da rivedere quando sarà in condizione. Lento e macchinoso. L’emblema dei problemi del Matera a prescindere se il rigore c’era o meno non doveva farsi superare in velocità visto che era appena entrato mentre Milella giocava dall’inizio). ACAMPORA (6) - Finchè ha retto il centrocampo ha raddoppiato sul portatore di palla. Già in forse, ha rimediato una botta ma ha stretto i denti finchè ha potuto. (31' st Cifarelli sv). MALAGNINO (5,5) - : Terzino, centrocampista o altro mostra dei problemi di tenuta come tutti gli altri. PORZIO (5,5) - In lina con tutti gli altri. Il prmo tempo la sua partita la strappaglia, ma nella ripresa esce dal vivo e Danza non ha sostituti.
la su Diego Albano aggiunge : «Era comunque pronto a dare il suo contributo. Ma Albano non è andato nemmeno in panchina. Fermare Diego fa parte di un disegno ben preciso. E questo disegno si è concretizzato alla fine di questa partita con il rigore generoso concesso dall'alto. Secondo me il risultato era stato già scritto. Abbiamo ricevuto una raccomandata. Noi non l'abbiamo ancora ritirata ma per conoscenza è arrivata anche ad Albano e abbiamo appreso che il Comitato Interregiona-
le comunicava la sospensione di validità del tesseramento di Diego Albano. Il motivo? La società non avrebbe spedito il certificato medico in federazione. Non so chi sono i soggetti che manovrano queste situazioni. Ma a questo punto ritengo che oggi non poteva giocare nessun giocatore del Matera perchè i nostri certificati sono custoditi tutti in sede. E vi dirò di più. Non capisco perchè la raccomandata sia arrivata sabato, quando nessun dirigente della nostra società poteva chiedere spie-
gazioni perchè gli uffici sono cxhiusi. Adesso andremo in fondo a questa situazione per capire se anche gli altri risultati sono falsati o meno". Una congiura contro il Matera? Ci interessa solo il calcio giocato, non lo so se c’è una congiura ma di certo questa è una cosa strana. Chiaramente Albano non ha giocato e credo che questa cosa abbia anche nociuto ai ragazzi moralmente, perchè la forza la fanno anche queste cose». Il giallo-Albano». Lorenzo Tortorelli
MAGLIOCCO (6) - Che fosse un gran giocatore non c’erano dubbi e qualcosa l’ha fatto vedere. Recuperarlo sarà fondamentale per il Matera. Ha venti minuti nelle gambe e si vede. CHISENA (5,5) - Era l’ex tanto atteso, ma alla fine incide poco pur avendo avuto l’occasione per farlo nel primo tempo. Ci teneva tanto a fare una bella figura contro il Francavilla e non c’è riuscito come tutto il resto della squadra. Resta un problema da risolvere in fretta, perchè nelle prossime otto gare serviranno almeno tre vittorie per salvarsi.
DAGLI ALTRI CAMPI ANGRI VENAFRO
2 0
ANGRI (4-2-1-3): Cortese 6.5; Formisano 7, Galliano 6 (21' st Zerillo 6), Cacace 7, Manzo 7; Della Femina 6.5, Amoroso 7 (27' st De Sio 6); Amarante 6.5; Vitale 7, Galdi 6.5, Radicchio 6.5 (32' st Somma 7). A disp.: De Rosa, Lambiase, Fabbricatore, Picariello. All.: Pagliarulo. VENAFRO (5-3-2): Izzo 6.5; Marzocchella 6, Mele 6.5 (28' st Marziale 6), Cianfrani 6, Cavola 5.5, De Simone 6; Ponticelli 6, Ricamato 6.5, Caruso 6.5; Nardolillo (18' st Vitaglione 6.5), Patriciello 6.5. A disp.: Vitiello, Verde, La Manna, Minauda, D’Elena. All.: Buccilli. ARBITRO: Martinelli di Roma. MARCATORI: 24' st Radicchio, 40' st Vitale. NOTE: Spettatori 250 circa. Espulso al 31' st Cavola (V) per doppia ammonizione. Ammoniti:
Cacace (A), Vitale (A), Galdi (A). UN GROSSO passo è stato fatto ora bisogna attendere la conferma. Al minuto 69’ Formisano spinge sulla fascia destra liberandosi elegantemente di Vitaglione, propone un lancio verso Vitale che si porta sul fondo, crossa per Radicchio che non ha difficoltà ad insaccare. Dopo la rete l’Angri sembra essersi sbloccata ritornando quella di un tempo, gioca ora con più sicurezza e serenità anche se il Venafro è ancora in agguato e in grado di pungere con il sornione Vitaglione che si procura una punizione dal limite al 79’ che Caruso spreca mandando alto sulla traversa. Al 74’ Della Femina lancia Cacace che in plastica rovesciata mette di poco alto, all’81’ la punizione dal limite di Vitale finisce di poco a lato. All’85’ Somma con uno dei suoi slalom semina tutti per crossare in direzione di Vitale che di prima intenzione firma il gol della sicurezza.
BITONTO PIANURA
0 2
BITONTO (4-4-2): Castelletti 6.5; Romeo 6, Camasta 6, Modesto F. 6, Merafina 5.5; Modesto V. 5 (35' st Di Bitetto sv), Dentamaro 6, Caccavale 5.5 (13' st De Santis 6), Logrieco 5 (42' st Di Giovinazzo sv); Infantino 6, Persia 5.5. A disp.: Lima, Falanca, Cantatore, Montefusco. All.: Ruisi. PIANURA (4-4-2): Pane 6; Carbonaro 6, Palumbo 6, Allocca 6, Letizia 6; Scarpato 7 (35' st Napolitano sv), Temponi 6.5, Ianniello 7, De Rosa 6 (22' st Mele 6); Contino 7, Manzo 7 (30' st Del Sorbo sv). A disp.: Despucches, De Santo, Fusso, Castiglione. All.: Gargiulo. ARBITRO: Crescenzi di San Benedetto del Tronto. MARCATORI: 7' st Contino, 11' st Manzo. NOTE: spettatori 600 circa di cui 20 ospiti. Espulso al 27' st Persia (B) . Ammoniti: F. Modesto (B),
Caccavale (B), Allocca (P), Ianniello (P), Logrieco (B).
FASANO 0 GELBISON CILENTO 0
IL PIANURA di mister Gargiulo espugna meritatamente il “Città degli Ulivi”, consolida la terza posizione in classifica e si avvicina alla seconda piazza del torneo, occupata dalla Nocerina, distante adesso solo due punti. La resistenza dei padroni di casa dura solo 7 minuti. Scarpato, migliore in campo al pari di carbonaro, libera Contino, abile a affiggere Castelletti con un liftato colpo sotto. Passano ancora 4 minuti e i biancoazzurri chiudono il match. Contino salta Merafina e induce Castelletti al miracolo, sulla respinta del portiere nero verde Manzo, di testa, approfitta della dormita della difesa e deposita il punto dello 0-2 nella porta sguarnita. Ruisi prova a cambiare le carte in tavolo, ma dapprima Manzo e poi Contino sfiorano la terza segnatura. Persia finisce anzitempo sotto la doccia ed è la fine.
FASANO (4-4-2): Corno 5.5; Greco 5.5, Pisano 6.5, Cornacchia 6, Esposito 6; Gentili 5.5, Rufini 6, Salvestroni 6 (29'st Comandatore 6.5), Ciuffreda 6 (9'st Ianni 5.5); Dimatera 6, Milozzi sv (25'pt Doria 5.5). A disp.: Ullasci, Pistoia, Ciccarelli, Sanna. All.: Maiuri. GELBISON (4-5-1): Visconti 5.5; Ietto 6.5, Leccese 6, Gonzalez 6, Graziano 6; Calendo 5.5 (46'st Caputo sv), Pecora 6 (46'st Santonicola sv), Granozzi 6.5, D’Angelo 6.5, Sica 6 (29'st Capuozzo 5.5); D’Elia 5.5. A disp.: La Mura, Ruocco, Della Bianchina, Conte. All.: Longo. ARBITRO: Silvestri di Isernia. NOTE: spettatori 500 circa di cui 30 ospiti. Ammoniti: Esposito (F), D’Angelo (G), Doria (F) Angoli: 9-6 per il Fasano. Recuperi: 1'pt, 4'st.
46 Sport
Lunedì 16 marzo 2009
Spogliatoio Francavilla Cupparo: «Anche il pareggio poteva starci»
Lazic: «Ripresa solo nostra» Del Prete: «Il rigore? Bravo Milella ingenuo l’altro» VITTORIA importante per Ranko Lazic che ha fatto suo il derby contro il Matera. Tre punti importanti che hanno permesso al club sinnico di raggiungere in classifica proprio la formazione della città dei Sassi a quota trentanove. Mattatore della giornata ancora una volta il bomber rossoblu, Genny Del Prete che ha realizzato il calcio di rigore e il decimo gol stagionale. «Il primo tempo è stato equilibrato - ha spiegato a fine gara il tecnico Lazic mentre nella seconda frazione ha giocato molto meglio il Francavilla rispetto al Matera. Alla vigilia, sapevamo di dover incontrare una squadra non facile e poi era un derby.. alla fine, però, i miei ragazzi hanno risposto bene meritando la vittoria. Il Francavilla ha saputo crederci fino alla fine e ha conquistato una vittoria importante per la classifica, utile per allontanarsi dalla zona pericolante e avvicinarsi alla salvezza che credo si possa conquistare a quota 44 punti. Nonostante le assenze di Pioggia e di Romaniello, i ragazzi hanno ottenuto quello che avevamo pronosticato alla vigilia. Vorrei ringraziare i tanti tifosi che ci hanno seguito fino a Matera, era da tanto tempo che non li vedevo così numerosi fuori da casa. Dedico loro la vittoria». Tre punti in più in graduatoria per il Francavilla e un gol in più per Del Prete che si va ad aggiungere agli altri nove nella speciale classifica marcatori. Una rete importante per il club del presidente Cupparo che è riuscito ad uscire indenne per la seconda volta dall’incontro con il Matera, bissando la vittoria dell’andata al Fittipaldi. «Era importante portare a casa l’intera posta in palio - ha commentato Del Prete non solo perchè si giocava un derby ma anche perchè avevamo ed abbiamo la necessità di mettere in classifica quanti più punti possibili per raggiungere al più presto la quota salvezza. Siamo scesi in campo motivati e vogliosi di portare a casa un risultato importante anche se eravamo consapevoli della difficoltà della gara e di trovare di fronte
A destra un tiro dal limite di Gennaro Del Prete del Francavilla, uno dei più efficaci ed attivi della squadra di Lazic che ieri ha raggiunto quota dieci nella classifica marcatori
PAGELLE FRANCAVILLA DE BLASIO (6,5) - : Due volte provvidenziale, mentre quando era fuori causa ci ha pensato Zangla a rimediare. Un portiere recuperato e sprecato per l’eccellenza, bravo a sopperire le incertezze del reparto nella palle inattive che resta una delle pecche del Francavilla di quest’anno e che ieri il Matera non ha saputo sfruttare pur avendo avuto l’occasione di farlo più volte nel primo tempo. MILELLA (6,5) - Decisivo all’andata ed anche al ritorno questyo giovane dell’89 che doveva vestire la maglia del Matera a inizio stagione e sarebbe stato un grande affare per i biancazzurri vista la grinta e l’abilità mostrata quando è caduto in area nell’occasione del rigore. L’esultanza sotto la curva a fine gara e sotto le proteste sul rigore di Milella e un intervento di Scarnato su De Santo
GIOIA (6) - Lavoro straordinario sull’amico ed ex compagno Antonio Chisena con il quale ha vinto il duello. Una partita con poche sbavature per questo uomo simbolo della squadra sinnica. ZANGLA (6) - Provvidenziale e immenso in tre occasioni, ma ha rischiato seriamente di compromettere una bella prestazione con un colpo di testa all’indietro uscito di un nonnulla dal palo sinistro di De Blasio. Un voto più bassi solo per questo. NICOLAO (6) - Anche lui ha sciupato una buona palla, ma la prestazione è stata sufficiente. DI SANZA (6) - Finchè resta in campo non demerita e corre ovunque per rafddoppiare e recuperare palloni(35' st Cocina sv). DI SENSO (6) - L’esperienza non gli manca e si adatta bene a giocare centrale come ha fatto più volte in passato. SCARNATO (6) - L’assenza di Romaniello non si è sentita poi tanto e non è andato quasi mai in affanno nella ripresa. Un brutto fallo ed ha rimediato un giallo sacvrosanto. CAMPO (6,5) - Il migliore del Francavilla insieme a Del Prete. Due punizioni al veleno e tanto sacrificio nel rinculare e pressare le azioni del Matera. (43' st Marziale sv)
un Matera pronto a riscattare la sconfitta della scorsa domenica». Secondo lei c’era il rigore? «Si, ero vicino all’azione e posso affermare che l’arbitro non ha sbagliato ad assegnare il penalty. Bravo Milella, ma molto ingenuo l’altro a mettergli la mano addosso. Comunque, siamo molto contenti per questa vittoria, ma ci sarebbe bastato anche un pari». Infine, a commentare la gara anche il patron del
club sinnico, Franco Cupparo che ha espresso la grande gioia per aver conquistato una vittoria prestigiosa in un derby lucano. «Forse lo zero a zero sarebbe stato il risultato più giusto. Nel primo tempo le due squadre si sono equivalse, hanno giocato un buon calcio, poi nella seconda frazione il Francavilla è cresciuto, mentre il Matera è calato vistosamente e non capisco il perchè. Nel Matera mancavano
alcuni giocatori di rilievo, ma a prescindere da queste assenze, il Francavilla ha giocato, comunque, una buona gara per gli interi novanta minuti». Ha visto l’azione del rigore? C’era il penalty? «Si l’ho vista ma da lontano, quindi non posso commentare perchè ero in curva, distante dall’azione. Lo stesso discorso vale per quanto riguarda l’azione del gol annullato al Matera nel primo tempo». lo.tor.
DE PALO (5,5) - Definirlo il peggiore non è adatto alla sua prestazione, perchè si è dannato l’anima, ma ha fallito due occasioni clamorose nel giro di pochi minuti. Si tratta di un under e va incoraggiato, ma non metterla dentro può costare caro alla propria squadra anche se ieri è andata bene. DEL PRETE (7) - : Un paio di azioni ficcanti e tanto movimento per tutto l’attacco, dove gha fatto in pratica reparto da solo. Il rigore siglato è il decimo marchio personale nella classifica dei marcatori. Chiaramente saranno e dovranno essere i suoi gol a far conquistare l’obiettivo al Francavilla. (47' st Zagaria sv). R.CARPENTIERI@LUEDI.IT (
DAGLI ALTRI CAMPI POMIGLIANO BRINDISI
2 3
POMIGLIANO (4-3-3): Inserra 6.5; Scognamiglio 6.5, Pesce Rojas 5.5, De Rosa 6, Porcaro 5.5; Ausiello 6 (34' st Iannini sv), Gasparini 6, Ventre 5.5; Marzullo 7 (12' st Alleruzzo 5.5), Gomes 6.5, Alterio 5.5. A disp.: Violante, Mauro, Scarlato, Cutolo, Tarantino. All.: Verriola (Bucaro squal.). BRINDISI (4-4-2): Russo S. 5; Idda 6, Taurino 6.5, Trinchera 7.5, Tidei 5.5; Lenti 6.5, Cordiano 6, Cangini 6, Fiore 6.5 (42' st Corazzini sv); Pinamonte 6 (45' st Kettlun sv), Chiesa 8. A disp.: Vidoni, De Giorgi, Pasqualini, Camposeo, Junior Bahia. All.: Silva. ARBITRO: Belardi di San Giovanni Valdarno. MARCATORI: 7' pt Marzullo (P), 11' pt Lenti (B), 29' st Trinchera (B, rig.), 44'st Chiesa (B), 45' st Gomez (P). NOTE: spettatori 1200 circa, con
circa 50 tifosi ospiti. Ammoniti: Gasparini (P), Chiesa (B), Cangini (B), Taurino (B), De Rosa (P). E’ PROBABILMENTE una di quelle vittorie che decidono una stagione: il Brindisi passa 3 - 2 a Pomigliano, e si porta a + 10 sulla Nocerina, quando mancano 8 gare alla fine del Campionato. Granata in vantaggio dopo soli 5’, con un tiro cross di Marzullo che si insacca alle spalle dell’incolpevole Russo. Il “Gobbato” è una bolgia ma viene gelato soltanto 5 minuti più tardi, quando Chiesa approfitta di un errore di Scognamiglio per servire Lenti, che dribbla Porcaro e trafigge Inserra. Al 72’ l’episodio che decide la gara: contatto dubbio in area tra De Rosa e Chiesa, con l’arbitro Belardi che non ha dubbi e assegna la massima punizione. Dagli 11 metri capitan Trinchera non sbaglia: A due minuti dal termine arriva anche il 3° gol, firmato Chiesa, vero mattatore di giornata. Al 90’ un’indecisione di Russo, consente a Gomes di accorciare le distanze.
TURRIS ISCHIA
1 0
TURRIS (4-4-2): Romagnini 6; Perna 6.5, De Carlo 6, Follera 6, Semplice 6; Coppola 5.5, Famiano 6 (37' st Varchetta sv), Pepe 6, Visciano 6; Crisantemo 5 (12' st Stanzione 6), Tortora 6.5. A disp.: Mennella, Russo, Didato, De Gaetano, Borriello. All.: La Cava. ISCHIA (4-4-2): Bighencomer 5; Di Meglio 6, Monti 6, Mattera 6, Accurso 6 (41' st Formidabile sv); Nocerino 6, Formica 6, Ciurlia 6, Alvino 6; Saurino 6, Marino 5 (22' st Bianco sv). A disp.: Cozzolino, Sepe, Trofa, Buono, Fermo. All.: Impagliazzo. ARBITRO: Battaglia di Padova. MARCATORE: 30' st Tortora. NOTE: spettatori 800 circa. Ammoniti: Mattera (I), Perna (T), Ciurlia (I), Stanzione (T), Semplice (T), Visciano (T). Angoli 3-1 per l’Ischia. Al 30’ pt partita sospesa per un minuto per un idrante che ha iniziato ad innaffiare il campo.
FRANCAVILLA BR NOCERINA
2 2
FRANCAVILLA F.NA (4-3-3): Laghezza 6; Di Pasquale 6, Gallù 6.5, Romeo 6, Gallo 5.5; Morleo 5 (42'pt Perrelli 6.5), Travaglione 6, Nasca 6; Sisalli 6 (43'st Chirico sv), Galeandro 6.5, Micieli 5.5 (19'st Malagnino sv). A disp.: Di Punzio, Novielli, Misuraca, D’Ambrosio. All.: Francioso. NOCERINA (4-4-2): Terracciano 6; Capezzuto 6 (43'pt Cirilli 6.5), Giordano 6.5, De Pascale 6.5, De Fabis 6; Cavallaro 7, Serrapica 7, Cordua 7, Riolo 7; Palumbo 6, Zappia 6 (19'st Giraldi 6). A disp.: Galeano, Apicella, Polichetti, Iossa, D’Esposito. All.: Pastore. ARBITRO: Cocchiera di Piacenza. MARCATORI: 28'pt Galeandro (F, rig.), 32'pt Cavallaro (N), 43'pt Perrelli (F), 44'st Riolo (N). NOTE: spettatori 1200 circa, di cui 100 ospiti. Espulso: al 30'st Micieli dalla panchina.
SANT'ANTONIO SIBILLACUMA
3 2
SANT'ANTONIO (4-3-1-2): Corcione 6; Attanasio 6.5, Coccorullo 6.5, Velardi 7, De Girolamo 6.5; Vitiello 6.5, Chierchia 6.5, Somma 7; Agnello 6.5 (28'st Esposito sv); Maffucci 7.5 (41'st Piemonte sv), Cocuzza 6.5 (47'st De Biase sv). A disp.: D’Auria B., Riccardi, D’Aniello, Agrillo. All.: Nastri. SIBILLA (4-4-2): D’Antonio 5; Rainone 6, Esposito 6, Criscuolo 6, Zinno 6; Manna 6 (30'pt Bavero 6.5), Giliberti 5.5 (30'pt Affinito 5, 15'st Barone 5.5), Dinolfo 6, Lepre 6; Poziello 6, Niola 6. A disp.: Luongo, Copellino, Di Domenico, Zamparelli. All.: Carannante. ARBITRO: Bottegoni di Terni. MARCATORI: 5'pt Maffucci (SA), 18'pt Velardi (SA), 47'pt Di Nolfo (SI), 8'st Bavero (SI), 20'st Maffucci (SA). NOTE: al 15'st Esposito (SI) sbaglia un rigore (parato).
Sport 47
Lunedì 16 marzo 2009
Negli scontri diretti i biancorossi restano in vantaggio con i tarantini
Genzano, punto importante Superata indenne l’insidiosa trasferta a Grottaglie PAGELLE GENZANO BORRELLI (6)-Quando nell'ultima mezzora c'è da lavorare, si rimbocca le maniche e si guadagna onestamente la sua pagnotta con un paio di interventi importanti. FIORE (6.5)-Dovrebbe contenere gli assalti di D'Amblè che, solitamente, fa impazzire il difensore che capita a tiro. Quando ha la possibilità sale anche. Una conclusione pericolosa. FISCINA (6.5) - Il Grottaglie non punge e qualche motivo di merito per la difesa biancorossa ci sarà. Fiscina fa buona guardia e solo nel finale perde un po' il bandolo della matassa. MASTURZO (6.5) - : Statuario nella propria area di rigore dove concede davvero poco. Pericoloso al contempo quando si porta in quella avversaria dove sfiora anche la rete. AUTIERO (6) - Se riuscisse a spingere con maggiore convinzione il suo voto sarebbe ben superiore a quella sufficienza piena che si guadagna in fase difensiva. Insaurralde sv. SALBINI (6) - Una prestazione tutto sommato positiva. Non è tra i migliori dei suoi ma svolge il suo compito onestamente. MURANO (6) - Autore del gol all'andata, prende il posto di Salbini a mezz'ora dalla fine. Dà il suo contributo al pareggio del Genzano BUONOCORE (6) - Lotta con ardore a centrocampo. Alla lunga viene vinto il duello con il reparto tarantino. PAPAGNI (6) - Dei centrocampisti interni è quello con maggiori compiti di copertura. Dà una mano al quartetto difensivo risultando efficace . REGA (6,5) - Va alla conclusione con disinvoltura ed inventa azioni da gioco importanti. Un elemento sul quale il presidente Nei ha investito a buon diritto.Pepe sv. IMPAGLIAZZO (6) - Molta fisicità ma poca pericolosità e dinamismo. Tiene tuttavia impegnati i difensori grottagliesi. COMPIERCHIO (6.5) - Dotato di buono spunto individuale. E' intraprendente e sfiora la rete.
GROTTAGLIE S. GENZANO
0 0
GROTTAGLIE (4-3-3): Di Leo 6; Di Quinzio 6, Camassa 6, Bennardo 6, Ianneo 5,5; D'Amario 5 (5' st Arcadio 5,5), Marini 5 (25' st Pirone 6), Carteni 5; D Angelis 5, Piperissa 5 (15' st Pastano 6), D'Amblè 5. A disp.: Sardella, Solidoro, Favret, Fraschini. All.: Orlando 6. S. GENZANO (4-4-2): Borrelli 6; Fiore 6,5, Fiscina 6,5, Masturzo 6,5, Autiero 6 (43' st Insaurralde sv.); Salbini 6 (17' st Murano 6), Buonocore 6, Papagni 6, Rega 6,5 (34' st Pepe sv); Impagliazzo 6, Compierchio 6,5. A disp.: Veneziano, Trifone, Gargano, Riccio. All.: Pirone 6,5. ARBITRO: Minelli di Varese 6 NOTE: spettatori 1000 circa. Ammoniti: Papagni e Buonocore. Angoli 4-1 per lo S. Genzano. Recuperi: pt 3'; st 4'. GROTTAGLIE. Reduce dal pareggio per 2-2 interno con la Turris (costellato dalle polemiche per un gol annullato, parso regolare), lo Sporting Genzano recupera Rega e scende in campo a Grottaglie per affrontare il delicato scontro salvezza con i tarantini, disposti secondo il 4-4-2. Mister Pirone segue nervosamente il match sin dalle prime battute, passeggiando dinanzi alla panchina e quasi entrando in campo in più di una circostanza. Partita, tuttavia, che non decolla sotto i tiepidi raggi di un sole primaverile. Il Grottaglie, senza lo squalificato Latartara, non ha molte idee. La prima iniziativa degna di nota è di marca potentina. L'ex corallino Rega attacca lo spazio giusto in area di rigore e, servito, prova a battere l'attento Di Leo con il sinistro. L'estremo difensore di casa ribatte prontamente. Ci riprova la compagine biancorossa bradanica, che al 25' va al tiro con Compierchio. La conclusione, troppo cen-
Una formazione dello Sporting Genzano
trale e lenta, è facila prede di Di Leo. Mentre il pubblico locale pazientemente continua a sostenere i biancazzurri, in attesa della prima conclusione pericolosa, i lucani, che paiono più intraprendenti, vanno nuovamente al tiro con Compierchio, che al 34' alza tuttavia la mira. Sugli sviluppi del terzo corner in proprio favore, i genzanesi sfiorano la rete. I due centrali difensivi, Fiscina e Masturzo non trovano il tocco vincente sotto rete ed alla fine Di Leo sbroglia l'ingarbugliata matassa. Protagonista ancora il numero uno pugliese al 41'. Rega apre sulla destra dove l'accorrente Fiore entra in area e va al tiro. Di Leo mette in angolo. La ripresa si apre sulla falsa riga del primo tempo. Grottaglie ancora inguardabile, sebbene cerchi di avanzare il baricentro. Genzano che controlla senza affanni e che forse commette l'errore di credere poco nella possibilità del colpaccio. Protestano i lucani, al 12', al-
lorquando Ianneo colpisce con la mano la palla in area di rigore. Per l'arbitro il tocco è del tutto involontario. Passano 2 minuti ed è Impagliazzo a ritrovarsi una buon palla sul destro, ma la manda abbondantemente sopra la traversa. Si svegliano i tarantini al 16': Marini per Arcadio che indirizza verso il sette. Borrelli si salva con una prodezza e mette in angolo. Sugli sviluppi del corner D'Amblè di testa batte tutti ma si vede respingere la conclusione sulla linea con Borrelli ormai battuto. L'azione costruita pare una cattedrale nel deserto biancazzurro, perché al 28' i bradanici sono ancora pericolosi. Slalom di Compierchio sulla sinistra e sinistro finale che sfiora il secondo palo. D'Amblè per Pirone al 32'. Cross da sinistra che raggiunge Arcadio lasciato colpevolmente solo ma quasi sorpreso dal prezioso assist. Non trova la coordinazione e sciupa clamorosamente. Al 35'
è Pirone invece ad avere la palla buona. Gliela serve il cognato, Francesco Pastano, ma da pochi passi non riesce a coordinarsi ed il suo piatto destro va da tutt'altra parte piuttosto che in rete. Al 40', D'Amblè si incarica della battuta di un calcio piazzato dal limite e sfiora il palo alla destra di Borrelli. Nel recupero trema il Genzano. Cross da destra e colpo di testa di Pastano che centra il palo alla destra di Borrelli. La palla termina a De Angelis che da due passi (forse trattenuto) spedisce sull'estremo difensore bradanico. Dall'altra parte è Masturzo ad avere sulla testa la palla dell'1-0, ma Di Leo sventa. Il match si chiude con la soddisfazione dei giocatori ospiti ed i fischi del pubblico di casa. E' pareggio ed entrambe restano in piena zona play-out. Per lo Sporting Genzano c’è da pensare alla prossima gara interna con il Francavilla Fontana di Francioso. sport@luedi.it
Spogliatoio Il tecnico Pirone polemicamente muto per l’ennesimo penalty negato
Nei: «Impossibile che ci diano un rigore» GROTTAGLIE - Mister Pirone raggiunge subito il pullman quasi senza fermarsi negli spogliatoi. Si prova a raggiungerlo ma è deciso ed inflessibile: ”Scusate ma non ho voglia di parlare, non rilascio dichiarazioni, scusate davvero”. Dal tono di voce pare adirato. Chissà cosa avrebbe fatto se il colpo di testa di Pastano a tempo ormai scaduto anziché finire sul palo fosse terminato in rete! Sicuramente il Genzano con un po' di convinzione in più avrebbe probabilmente raccolto tre piuttosto che un punto contro un Grottaglie lontano parente di quello che ha fermato Pianura e Brindisi. A spiegare l'andamento della gara e il momento infelice del mister ci pensa il presidente Nei “Il mister non è arrabbiato con la squadra, ma piuttosto con l'arbitro. Abbiamo subito dieci rigori contro e non ce ne è stato concesso nemmeno uno a favore. Oggi è a dir poco clamoroso il penalty che non è stato visto dal direttore di gara. Sembra che ci sia un disegno predefinito. E' impossibile che la nostra squadra non entri mai in area e non subisca mai falli da rigore. La Lega, piuttosto che preoccuparsi delle multe, dovrebbe vigi-
lare di più su certi operati. Pare che la nostra presenza dia fastidio. E' vero, siamo una piccola realtà, con un limitato bacino di utenza, ma anche noi facciamo dei sacrifici e meritiamo di essere trattati con rispetto, come tutti. Forse paghiamo ancora quell'episodio famoso del tamburo sull'assistente di due stagioni fa”. Il numero uno del sodalizio biancorosso parla della partita, esaminandola in maniera puntuale. “Abbiamo giocato molto meglio noi nel primo tempo, ma abbiamo creduto poco nei nostri mezzi. Poi alla fine abbiamo addirittura rischiato di perdere. E' un buon punto, ottenuto sul campo di una diretta concorrente nella lotta per la salvezza. Ma voglio più cattiveria e determinazione nella ricerca della vittoria da parte della mia squadra”. Classifica alla mano, il presidente bradanico non crede nella salvezza diretta. “ Dobbiamo cercare di mantenere innanzitutto il vantaggio invariato sulle ultime due posizioni e ottenere il miglio piazzamento possibile per affrontare i play out in una situazione vantaggiosa. Analizzando i risultati odierni penso sia inaspettata la sconfitta del Bitonto in casa,
A sinistra Donato Nei e in alto Claudio Pirone
mentre le vittorie di Angri e Sant'Antonio Abate complicano ancora di più i nostri piani. E' una lotta dura, ma per evitare i playout a questo punto non penso ci sia molto da fare”. Eppure il Genzano è tra le società che tra novem-
bre e dicembre hanno cambiato di più, ivi inclusa la guida tecnica.“Abbiamo fatto sforzi notevoli. Cambiare significa portare delle novità ed un aria nuova nello spogliatoio. Purtroppo questo comporta anche la perdita di coesione e
compattezza. Penso che proprio questi elementi ci stiano un po' mancando e spero che il mister da qui alla fine del torneo riesca a darla al gruppo”. Al termine Nei conclude con i complimenti per l'accoglienza ricevuta: “Consentite-
mi di ringraziare il Grottaglie per l'accoglienza che ci è stata riservata. Ecco, il calcio è questo: fair play, sportività, correttezza. Per questo faccio un in bocca al lupo a questa società”. c.s.
48 Sport
Lunedì 16 marzo 2009
Risultati e classifica Atella M.-A. Cristofaro
25ª giornata Marcatori
1-0
st: 29’ Caselle
Az Picerno-Balvano
4-2
pt: 7’ Olita (AZ), 10’ e 39’ Mastroberti (AZ); st: 2’ Paterna (AZ), 17’ Moscato (B), 36’ Grasso (B)
Banzi-A. Tricarico
C. PISTICCI
61
25 19 4
2 54 13 13 11 2
0 29 5 12 8
2
2 25 8 41 +10
A. CRISTOFARO
54
25 16 6
3 47 18 12 9
2
1 28 10 13 7
4
2 19 8 29 +5
MURESE
53
25 16 5
4 41 17 12 9
3
0 24 7 14 7
2
4 17 10 24 +4
1-0
VALDIANO L.
49
25 13 10 2 49 22 12 8
3
1 29 10 13 5
7
1 20 12 27 0
3-1
POLICORO
41
25 11 8
6 35 27 13 8
4
1 15 4 12 3
4
5 20 23 8 -10
RICIGLIANO
37
25 10 7
8 31 25 13 7
4
2 20 11 12 3
3
6 11 14 6 -14
A. TRICARICO
35
25 10 5 10 40 35 12 7
2
3 24 13 13 3
3
7 16 22 5 -14 9 10 17 1 -15
2-2
pt: 45’ Capogrosso (B); st: 5’ Forino (B), 28’ (a) Finizio (AT), 30’ Palasciano (AT)
C. Pisticci-Avigliano pt: 31’ Farinola
Ferrandina-Vultur
pt: 35’ Grieco (F), 37’ Reis Ladeira (F), 44’ Messeri (F); st: 31’ (r) Rapolla (V)
Irsinese-F. Matera
1-1
pt: 3’ Palladino (FM), 35’ Popolizio (I)
Policoro-Murese
0-0
AVIGLIANO
34
25 11 1 13 37 36 12 7
1
4 27 19 13 4
0
Ricigliano-Valdiano L.
1-1
AZ PICERNO
32
25 10 2 13 30 46 13 8
2
3 20 16 12 2
0 10 10 30 -16 -21
FERRANDINA
31
25 8
7 10 28 35 13 6
4
3 20 14 12 2
3
7
ATELLA M.
30
25 8
6 11 24 37 13 7
2
4 14 13 12 1
4
7 10 24 -13 -21
IRSINESE
29
25 7
8 10 26 31 13 6
4
3 16 12 12 1
4
7 10 19 -5 -22
F. MATERA
27
25 8
3 14 29 45 12 7
0
5 19 18 13 1
3
9 10 27 -16 -22
BANZI
17
25 4
5 16 22 49 13 4
3
6 13 18 12 0
2 10 9 31 -27 -34
BALVANO
15
25 4
3 18 23 54 12 4
3
5 17 21 13 0
0 13 6 33 -31 -34
VULTUR
14
25 4
2 19 18 44 12 3
2
7 11 17 13 1
0 12 7 27 -26 -35
pt: 42’ Calandriello (VL); st: 30’ Limmatola (R)
Prossimo turno
26ª giornata 22/03/09 ore 15.00
A. Cristofaro-Az Picerno A. Tricarico-Ferrandina Avigliano-Irsinese Balvano-Ricigliano F. Matera-Atella M. Murese-C. Pisticci Valdiano L.-Banzi Vultur-Policoro
8 21 -7 -20
18 Reti: Salamone (V.Lauria) 15 Reti: Grieco (1) (C.Pisticci) 13 Reti: Bozzi (1) (A.Tricarico); Mels (2) (C.Pisticci) 12 Reti: Di Senso (Murese) 11 Reti: Montenegro (A.Cristofaro); Petilli (1) (Avigliano); Messeri (1) (Ferrandina) 10 Reti: Fiorino (1) (Irsinese); Zizzamia (3) (Policoro) 8 Reti: Gagliardi (C.Pisticci); Di Cecca P. (F.Matera); Russo (Policoro) 7 Reti: Leone A., Volturno (A.Cristofaro); Libutti (Atella); Dutra (Murese); Sanseviero (V.Lauria) 6 Reti: Villano (A.Cristofaro); Scarfone (3) (A.Tricarico); Di Falco (V.Lauria) 5 Reti: Carriero (Atella); Porfido (A.Tricarico); Santopietro (1) (Avigliano); Mastroberti (1) (AZ Picerno); Severino (Balvano); Mancini (1) (Banzi); Fiorentino (F.Matera); Antohi (Murese); Nigro (Policoro) 4 Reti: Larotonda G. (2) (Atella); Damiano, Di Pietro (Avigliano); Bochicchio, Caivano (AZ Picerno); Bavaro F. (Banzi); Gogoni, Grieco (2) (Ferrandina); Farinola A. (1) (F.Matera); Pecoriello G. (1) (Irsinese); Castoro (Policoro); Di Brizzi, Zuccarelli (V.Lauria); Rapolla (2) (Vultur) 3 Reti: Santagata (A.Cristofaro); Sparapano (A.Tricarico); Tornillo (Avigliano); Ciardiello (2), Paterna (AZ Picerno); Cilibrizzi (Balvano); Forino (Banzi); Cirigliano (C.Pisticci); Petraglia (Irsinese); Cardillo, Lotano (2) (Murese); Giordano, Sgambati (Ricigliano); Calandriello (V.Lauria)
Ora il margine della capolista sull’Oppido è di sette punti. Qualche patema nella ripresa
Con Farinola il Pisticci vede la D Il primo gol in gialloblù del centrocampista affonda l’Avigliano PISTICCI AVIGLIANO
1 0
Valente: «Motivazioni super»
PISTICCI: Coretti, De Nittis, Cozzolino, Guarino, Di Maria, De Biasi, Lavecchia, Buonomo, Cirigliano, Grieco A., Farinola (23' s.t. Capobianco). A disposizione: Esposito, Giuliani, Regina, Cacciatore, Vena, Camardella. All.: Valente. AVIGLIANO: Vaccaro, Magliaretta, De Mita, Coviello (29' s.t. Carlucci), Muzzillo, Grieco F. (43' s.t. Darwish), Fiorino, Damiano, Di Pietro, Petilli, Tornillo. A disposizione: Raimondi, Sileo, Potenza, Petraglia, Verrastro. All.: Filadelfia RETE: Farinola 31' p.t. ARBITRO: Rubino (sez. di Moliterno). Assistenti: Paolillo, Salvia. NOTE: Ammoniti: Buonomo, Cirigliano, Grieco A., Farinola; Muzzillo, Fiorino. Espulso: Fiorino per somma di gialli. Recuperi 2' e 4'. Giornata primaverile. Terreno in buone condizioni. Spettatori 700 circa.
“AVEVAMO grandi motivazioni e sapevamo quanto fosse importante vincere oggi. Ci siamo riusciti attraverso una prestazione dignitosa, pur meno brillante di quella fornita a Policoro, ma la tensione gioca inevitabilmente brutti scherzi e non essere riusciti a chiudere l'incontro ci ha condizionati un po'. In ogni caso va benissimo così”. Mister Valente sa quanto sia preziosa la vittoria ottenuta contro l'Avigliano in una giornata dove le inseguitrici non hanno conseguito successi. “Sicuramente - prosegue il tecnico - a questo punto conquistare una vittoria in una giornata in cui chi insegue non riesce a vincere può essere determinante. Ma in ogni caso dobbiamo tenere alta la tensione. Giusto godersi questi momenti, ma da martedì bisogna pensare alla trasferta di Muro Lucano”. Il direttore generale Rocco Giosa gongola dopo aver sofferto in panchina in attesa del triplice fischio. “Abbiamo conseguito una vittoria molto importante, ma fin quando la matematica non ci darà ragione non possiamo dare nulla per scontato. Certamente sappiamo che grazie ai risultati di oggi andremo a giocare in casa della Murese con un buon vantaggio, ma è presto per credere di aver chiuso il campionato. Anche per questo motivo andremo a Muro a fare la nostra partita com'è nello spirito di questa squadra e del suo tecnico che gioca sempre per vincere e non fa troppi calcoli. Permettetemi, infine, di fare un plauso al nostro pubblico ed ai nostri tifosi che oggi hanno dato un grandissimo contributo”. r.d’a. L’esultanza del Pisticci dopo il gol di Farinola (gialloble.com)
IL PISTICCI batte 1-0 l'Avigliano grazie al primo gol in gialloble di Davide Farinola e mette una seria ipoteca sull'Interregionale per via della concomitante sconfitta dell'A. Cristofaro e del pareggio della Murese. Due risultati che consentono alla squadra del presidente Panetta di portarsi a sette punti di vantaggio sulle inseguitrici. Di fronte ad una cornice di pubblico ideale e ad una tifoseria che finalmente ha saputo ritrovarsi nella fase più importante della stagione, riuscendo a dare un contributo all'altezza e che alla fine ha coinvolto tutta la platea, il Pisticci ottiene il suo ventunesimo risulta-
to utile consecutivo e, soprattutto, tre punti fondamentali nella corsa verso la serie D. Decide Farinola alla mezzora del primo tempo. Il centrocampista tascabile, giunto a Pisticci a metà stagione e rivelatosi tra gli acquisti più azzeccati della dirigenza jonica, corona un'altra buona prestazione con un gol partita pesantissimo, giunto nel momento migliore dei padroni di casa, dopo due ghiotte occasioni capitate a Grieco, che, però, dovrà saltare la trasferta di Muro Lucano in programma domenica prossima per aver rimediato un giallo che gli frutterà la squalifica.
Il primo tempo è decisamente di marca gialloble: al 13' Farinola affonda in profondità per Grieco che si ritrova in ottima posizione e va al tiro, trovando l'opposizione di Vaccaro. Al 22' lo stesso Grieco raccoglie sottoporta un preciso taglio di Lavecchia, ma la conclusione è centrale e Vaccaro si salva in presa bassa. Il gol arriva al minuto 31' su un mezzo pasticcio della difesa ospite, con Vaccaro costretto a smanacciare corto su un retropassaggio sbagliato: ne viene fuori un assist per Farinola che da pochi passi raccoglie ed insacca senza difficoltà.
La gioia del “Michetti” esplode in una festa assordante che farà da sottofondo al match per tutta la sua durata. La reazione dell'Avigliano si esaurisce in una progressione di Damiano che salta Coretti in uscita, ma si defila troppo e calcia debolmente a rete consentendo alla difesa gialloble di sbrogliare senza problemi. Nella ripresa il Pisticci prova a chiudere la partita: al 7' Di Maria sfiora il raddoppio sugli sviluppi di un corner, ma la sua conclusione si spegne a lato, complice una deviazione. Sul successivo calcio d'angolo un difensore granata in-
terviene di mano, ma l'arbitro Rubino (tutt'altro che convincente la sua direzione di gara) non decreta un penalty apparso evidente. Nell'ultima mezz'ora di gioco, nonostante la superiorità numerica per l'espulsione dell'ex Fiorino (secondo giallo al 60'), il Pisticci perde di brillantezza. Inevitabile che la tensione si faccia largo, perché gestire una partita così importante con un vantaggio minimo non è cosa semplice. In due occasioni l'Avigliano trova anche il modo di rendersi pericoloso: al 19' la progressione di Di Pietro sorprende la difesa
gialloble, ma il pallonetto del granata è sbilenco. Al 23' Grieco F. stacca nel cuore dell'area e gira a rete di testa un cross dalla sinistra: la sfera si spegne sul fondo. Al 25' è sfortunato Lavecchia, che affonda in area, trova spazio, ma colpisce la sfera dopo un rimbalzo irregolare che inganna l'esterno: palla in meta. L'ultimo tentativo al 33' è di Petilli che calcia incrociato da destra, ma è impreciso. Il Pisticci chiude in controllo e porta a casa tre punti meritati, nonostante qualche patema di troppo nel secondo tempo. Roberto D’Alessandro
Sport 49
Lunedì 16 marzo 2009
Decisivo il difensore di Mecca: prima salva su Villano, poi trafigge Di Corato
Caselle castiga l’Oppido Si arena ad Atella la rincorsa biancoverde al Pisticci ATELLA OPPIDO
1 0
ATELLA M.: Mariano, Romaniello, Catenacci, Larotonda V., Caselle, Angelillo, Leccese (1’st Schirò, 38’st Colangelo), Larotonda G., Rinaldi (28’st Libutti), Carriero, Strozza. A disp.: Di Biase, Guglielmi, D’Annucci, Montano. All. Mecca. A.CRISTIFARO: Di Corato, Pappalardo (12’st Volpe), Provenzale R., Leone A., Santagata, Volturno, Leone G.(33’st Manniello D.), Vaccaro, Montenegro, Villano, Astudillo. A disp.: Gioiello F., Manniello V., Giganti, Provenzale G., Gioiello M. All. Manniello D. ARBITRO: Pascaretta di Moliterno (Fantini-Martinese) RETE: nel s.t. al 29’ Caselle (A) NOTE: pomeriggio quasi primaverile, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Catenacci, Leccese, Strozza, Carriero dell’Atellamonticchio; Villano, Santagata dell’A.Cristofaro. Angoli: 3 a 2 per la Cristofaro. Recupero: p.t.+1’; s.t.+3’. ATELLA – Festa grande al comunale della cittadina della valle di Vitalba. L’Atellamonticchio ha conquistato una prevegole quanto utile vittoria a spese dell’Angelo Cristofaro Oppido. Una successo fortemente voluto
Mecca esulta, Manniello non parla Così a fine gara mister Mecca dell’Atella Monticchio, giustamente soddisfatto per il prestigioso successo. "Contro un avversario con molti pezzi da novanta spiega il tecnico - abbiamo cercato fin dall’inizio di imbastire una squadra che non doveva lasciare spazio alle iniziative degli avversari e così è stato. Infatti siamo riusciti a tamponare dove c’era bisogno anche se abbiamo dovuto cedere qualche cosina dal punto di vista del gioco, ma a noi serviva non dare loro l’occasione per realizzare”. “Ci siamo riusciti bene facendo gol e siamo pure riusciti a creare tre quattro occasioni e due traverse e a fare contropiede su palle da fermo - prosegue Mecca -. Sono soddisfatto perchè siamo riusciti a fare tutto quanto studiato in settimana. Sono contento per i ragazzi che hanno assolto a tutti quelli che erano i compiti loro assegnati e soprattutto non si sono tirati indietro quando c’era da soffrire contro un avversario di rango". Mister Manniello, da noi avvicinato nel dopo partita, non ha invece voluto rilasciare alcuna dichiarazione. m.r. Caselle, protagonista ieri e Villano dell’Oppido
dai ragazzi di mister Mecca, privi di capitan Manfreda, e rincorso per tutta la partita. I padroni di casa hanno affrontato a viso aperto il più quotato e temibilissimo avversario che ha fatto di tutto per portare a casa un risultato positivo. Cosa non riuscita grazie alla grande abnegazione di tutti i componenti l’undici atellano che ha battuto colpo su colpo agli attacchi dell’Oppido. In avvio di gara gli ospiti subito vicinissimi al gol. Infatti al 3’ Astudillo ha colpito il
palo alla destra di Mariano su calcio di punizione battuto dalla lunetta. L’inizio è leggermente favorevole alla Cristofaro che all’11’ va al tiro con Montenegro, che pressato da un avversario spedisce lontano dalla porta difesa da Mariano, che al 17’ è prontissimo a neutralizzare l’insidioso diagonale rasoterra di Leone A. Al 19’ è invece la difesa ospite a respingere un calcio piazzato dei locali. Al 31’ è il centrocampista Strozza ad impegnare severamente il portie-
re Di Corato che para a terra il pericoloso tiro dell’atellano. Al 41’ gli ospiti si rendono pericolosi con un diagonale che sfiora il secondo palo alla sinistra del numero uno locale. Alla ripresa del gioco subito in avanti l’Atella Monticchio che costringe Di Corato a salvarsi in angolo su tiro di Larotonda Giovanni. Al 4’ l’Atella Monticchio del presidente Carriero ha colto in pieno la traversa con Larotonda Vito su calcio d’angolo battuto da Rinaldi. Al
16’ prodigioso intervento di Caselle su Villano lanciato a rete. Al 21’ l’estremo difensore locale ha messo oltre la traversa il tiro di Volpe. Al 25’ una calcio piazzato dai pressi della lunetta di Carriero è respinto dalla barriera. Al 27’ grande incursione di Catenacci, partito dalle retrovie, in area avversaria, che ha messo apprensione alla difesa oppidese. Al 29’ l’Atella è passato in vantaggio con un perentorio colpo di testa del centrale difensivo Caselle su corner battuto
da capitan Carriero. Una vera e propria doccia fredda per l’Oppido che non ci sta a perdere ma i locali sono molto attenti e dando tutto sono riusciti a neutralizzare gli assalti degli ospiti, che nell’ultimo minuto sono andati in gol, ma giustamente annullato per una netta posizione di fuori gioco. A fine gara un accenno di scaramuccia è stato prontamente sedato grazie all’intervento dei dirigenti di ambo le parti e delle forze militari. Michele Rizzo
Sfida chiusa (in 9’) nel finale di primo tempo Il Ricigliano di Dente evita la sconfitta nel derby campano
Il Ferrandina riparte col tris alla Vultur FERRANDINA RIONERO
3 1
FERRANDINA: Semprevivo, Granato, Filippelli, Matrice (22' st Cardoso), Lanciano, Massari, Reiss Ladeira (35' st Ebbro), Ciardo, Messeri (37' st Lo ponte), Grieco, Gogoni. All. Stigliano. RIONERO: Sicuro, Barbaro, La rotonda, Di Perna, Chimenti (6' st Salnitro), Rapolla, Lo vasto, Di Donato, Viggiano, Starna, Mascara (1' st Di Tolve). A disp. La penna, La morte, Cripezzi, Marmora, Madonna. All. Finamore. ARBITRO: Soano di Torre del Greco (assistenti Brancato e La grotta). RETI: 35' pt Grieco, 37' pt Reiss Ladeira, 44' pt Messeri, 31' st Rapolla (rig). NOTE: ammoniti: Matrice, Rapolla, Ciardo. DETTO, FATTO. Il tecnico Stigliano aveva chiesto ai suoi di giocare solo per la vittoria. È così è stato. Il Rionero degli ex ha retto poco più di mezz'ora all'offensiva rossoblu. Poi, subìto il primo gol, i bianconeri hanno perso la bussola, consentendo al Ferrandina di incrementare il bottino e mettere in cassaforte il risultato in meno di dieci minuti. Impostare il match sull'agonismo ha dato i suoi frutti solo in avvio di gara. Il Ferrandina, infatti, quasi infastidito dai continui falli tattici a centrocampo, non è riuscita a vedere la porta avversaria prima del 20', quando Messeri infila un bel diagonale che spiazza Sicuro e anche il compagno Matrice che manca di pochissimo la deviazione vincente. Poi a impensierire la Vultur al 24' è una bella combinazione Gogoni - Reiss Ladeira. A sbloccare il
risultato è Grieco al 35'. Un gioco da ragazzi per il capitano spedire in rete una punizione dal nell'angolo lasciato completamente sguarnito da barriera e portiere. Ed è ancora Grieco al 37' a propiziare il pallone che, mancato di testa da Messeri, Reis intercetta di petto e indirizza a volo in fondo al sacco. Sotto di due reti il Rionero si scompone ulteriormente e si apre alle folate offensive dei padroni di casa. Al 43' è solo l'incrocio dei pali a dire no a Messeri che si rifà un minuto dopo con un diagonale da sinistra che non perdona Sicuro, sorpreso colpevolmente fuori dai pali. Nella ripresa è ancora il Ferrandina a condurre le danze. La conclusione di Reis Ladeira al 7' è di un soffio fuori. Poi al 12' è Grieco a graziare Sicuro, indirizzando sulla sua sagoma da distanza ravvicinata. A mancare il bersaglio al 17' tocca a Messeri, ottimamente assistito da Matrice. Il Rionero arranca e riesce a costruire ben poco. Al 31' il gol della bandiera. In un batti e ribatti in area la difesa rossoblu tocca di mano la sfera. È rigore. Del tiro dal dischetto si incarica l'ex Rapolla che con freddezza indirizza alla destra di Semprevivo al suo esordio in rossoblu. Ma i bianconeri non si fanno illusioni sulla possibilità di colmare il divario. L'ultimo brivido per il Ferrandina al 46'. Starna, altro ex, mette alla prova i riflessi del fino ad allora inoperoso Semprevivo che, però, non si lascia sorprendere e rimedia in corner. Poi più nulla. Per il Ferrandina del tenace Capalbo un passo decisivo verso la salvezza anticipata, per il Rionero una situazione sempre più complicata. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Calandriello non basta Valdiano riacciuffato da Limmatola nella ripresa RICIGLIANO VALDIANO
1 1
RICIGLIANO: Perna, Giordano, Gaudioso, Piegari, Limmatola, Pignata, Bochicchio (25'st Tomasiello), Cirillo, Clemente (1'st Severino), Minguzzi, Verrone (1'st Falcone). All. Dente. R.LAURIA: Serra, Colombo, Discepolo, DiFalco (30'ptCalandriello), Torre, Pascuzzo, Di Brizzi, SanSeviero (20'st Salvitelli), Salamone, Chiacchio (28' Cava), Zuccarelli. All.Masullo. A disp: LoGuercio, Romano, Polito. ARBITRO: Santoro di Venosa (Pallotta-Di Leo). RETI: 42'pt Calandriello; 30'st Limmatola NOTE: ammoniti: Giordano,Piegari,DiBrizzi,Zuccarelli. angoli: 11-6. fg:4-2. recupero:1'+4'. Migliori in campo: Piegari-Calandriello. RICIGLIANO- Termina in perfetta parità il derby campano tra Ricigliano e Lauria. Il pari finale rispecchia perfettamente l'andamento di una gara disputata a livelli equiparabili, in cui nessuno può recriminare o rimpiangere, anzi l'1-1 è il risultato più giusto. Il ritmo di gara è stato subito alto, i ventidue in campo si sono affrontati a viso aperto dal primo all'ultimo minuto, e la manovra veloce ha perdurato per tutto il tempo, senza subire evidenti cali fisici e mentali. Mister Dente presceglie gli under Bochicchio, Munguzzi, Verrone e anche nel corso della gara coglie le sostituzioni. Le prime potenziali occasioni gol sono dei locali:al 10' Bochicchio crossa per Minguzzi, ma l'arbitro lo ferma su fg dubbio, ripetendosi pochi minuti dopo su Bochicchio.al 17' Verrone serve Minguzzi, ma Torre spazza
Masullo
l'incursione. Al 25' gli ospiti si rendono più che pericolosi con Sanseviero che ba ottima posizione angola di pochissimi centimetri la propria conclusione. Al 30' DiFalco è costretto ad abbandonare il campo, al suo posto mister Masullo schiera Calandriello. Al 35' gli ospiti pericolosi in contropiede, Chiacchio si addentra in area, ma Perna manda in angolo. Al 38' ghiotta occasione anche per i padroni di casa:Pignata ben piazzato sul secondo palo conquista un angolo sugli sviluppi di una punizione di Limmatola. Al 42' gli ospiti trovano un fortunoso e un po' bugiardo vantaggio, quando il neo entrato Calandriello di testa trafigge Perna. Incontenibile la sua gioia. Il primo tempo riserva altre sorprese,per tutti negative.al 44' il dg nega un
netto rigore su Minguzzi, al 46' Sanseviero colpisce la traversa. lo svantaggio carica ancora di più i padroni di casa, che non ne sbaglieranno una. Mister Dente gioca bene le sue carte, le sue strategie funzionano da subito. La reazione del Ricigliano fa catapultare tutti in avanti, il pressing è alto e crea numerose occasioni. All'8' Cirillo batte una punizione dal vertice sinistro,senza lode l'esecuzione.al 15' Minguzzi carica il destro, ma il portiere ospite abbraccia la sfera. Pochi minuti dopo Minguzzi prova il colpaccio dalla distanza. Ciò è il preludio al meritato pari, che si ristabilisce esattamente alla mezza, quando Limmatola con una punizione a foglia morta che intatta trapassa la barriera premia la reazione del Ricigliano, ma non solo, anche il cuore e la determinazione. Prima del triplice fischio i padroni di casa tentano addirittura il gol della vittoria, con i vari Falcone, Minguzzi e Piegari,tra i migliori in campo. Dopo 4'di recupero il dg manda tutti negli spogliatoi con un risultato che accontenta tutto. Sempre più contento e soddisfatto mister Dente: “Abbiamo pareggiato contro una Signora squadra, anche se abbiamo avuto molte altre occasioni, il rigore negato nel primo tempo avrebbe cambiato la partita. siamo una squadra giovane, meriteremmo anche qualche punto in più,a volte siamo un p ingenui e questo non ci paga. Nel secondo tempo c'è stata solo una squadra i campo:il Ricigliano, con un centrocampo da leoni, ma tutti sono stati bravissimi, e tutti sono ragazzi che meritano. Per cui spero davvero che la società riuscirà a risolvere i soliti problemi,così potremmo anche fare di più”. c.f.
50 Sport
Lunedì 16 marzo 2009
Dutra due volte vicino al gol. Poi Annunziata è insuperabile per gli uomini di Lardo
A Policoro vince la paura La Murese si sveglia nella ripresa, ma è 0-0 POLICORO MURESE
0 0
Labriola: «Ci abbiamo provato»
POLICORO: Annunziata, Cicchelli, Panetta, Cirrottola, Nuzzi. Malucchi, De Stratis (71' Ripa), Fumarola, Russo (88' Miraglia), Castoro, Zizzamia. A disp: Labriola, Marta, Achillea, Digno, Falcone. All: Labriola. MURESE: Cocina, Innocenti (81' Zaccardo), Ferracane, D'Arca, Lotano, Cella, Antohi, Iacullo, Dutra, Di Senso, Cardillo F. A disp: Cerone, Cardillo R., Ponte, Glorioso, Carlucci. All: Lardo. ARBITRO: Benevento di Potenza (Guida - Cantiani) NOTE: Ammoniti: Castoro (P); Lotano, Iacullo (M). POLICORO - Finisce a reti inviolate la sfida tra il Policoro 2000 e la Murese, match di spicco della decima giornata di ritorno del campionato d'Eccellenza. Zero a zero il risultato finale di una gara avara di emozioni, con due squadre di livello attente più a controllare il gioco che a creare occasioni da rete. La sfida si apre con gli ospiti più pimpanti: al 13' la Murese è avanti con il tandem Dutro - Cardillo, bloccato in angolo dalla difesa jonica. Bisogna attendere il 28' per vedere un'azione di rilievo dei padroni di casa: punizione di Fumarola, palla intercettata da Panetta ma Cocina para agevolmente. Pochi minuti dopo e ci
Il pareggio non lascia rimpianti agli allenatori delle due squadre. “Sia noi che la Murese - ha commentato mister Labriola, del Policoro - siamo scesi in campo per cercare la vittoria. E infatti la gara si è giocata molto a centrocampo, con due difese attente a neutralizzare le azioni avversarie. Noi venivamo da due sconfitte e c'era un po' di preoccupazione, che è subito andata via non appena siamo scesi in campo, con una gara giocata senza timori e a viso aperto. Poche azioni da gol, ma la palla più limpida dell'intera partita è stata per noi, con Zizzamia. Il gol non è arrivato ma va bene così contro la Murese, la squadra che ha giocato meglio in questo campionato”. “Abbiamo incontrato una buona squadra - ha detto Lardo, allenatore della Murese - Dopo un primo tempo di sostanziale equilibrio, abbiamo premuto sull'acceleratore, creando 3 - 4 occasioni per passare in vantaggio. Un punto è sempre un risultato positivo e accettiamo il verdetto del campo, che ha ben rappresentato l'andamento di questa gara e ha cancellato l'opaca figura di mercoledì scorso”. e.c.
Il Policoro che ha fermato la Murese
prova ancora il Policoro su punizione ma Russo, lanciato da Nuzzi, è fermato dall'estremo difensore murese. Primo tempo con poche emozioni e squadre negli spogliatoi. La seconda frazione di gioco si apre con gli ospiti attenti, mentre i ragazzi jonici non riescono
a finalizzare. Al 50' Murese pericolosa e dita di Annunziata provvidenziali su tiro angolato di Dutra, solo davanti al portiere. Gli jonici non stanno a guardare e iniziano ad assediare la porta avversaria con una serie di pericolose giocate. Si inizia al 57' con una punizione di
Fumarola, intercettata da Castoro e di poco sopra la traversa. Pochi minuti dopo e De Stratis è atterrato al limite dell'area di rigore; punizione da posizione ottimale ma tiro fuori. Al 70' sono gli ospiti a provarci con il passaggio di Antohi per Dutra il cui tiro sfiora il palo.
Un minuto dopo e per i ragazzi di mister Labriola arriva l'azione più importante della partita: palla recuperata dal neoentrato Ripa, passaggio per Zizzamia che è in giornata no e spreca una ghiotta occasione da rete. Negli ultimi minuti della gara è Annunziata, in ottima forma, a salvare la porta jonica, bloccando in angolo con la mano la fortissima punizione di Zaccardo. Anche sul corner il portiere biancoceleste si supera, neutralizzando una palla insidiosa che avrebbe potuto regalare la vittoria alla
Murese. L'ultima azione della gara è ad appannaggio degli ospiti: il tiro di Cardillo di testa finisce di poco sopra la traversa. Il match si conclude sullo 0 a 0, un risultato che indica il grande equilibrio tra le due squadre in campo. Domenica prossima il Policoro, quinto in classifica, andrà a Rionero, a fare visita alla Vultur, fanalino di coda del campionato, con l'obiettivo di raccogliere punti in vista dei play - off. Sfida casalinga per la Murese che ospiterà la corazzata Pisticci. Eleonora Cesareo
Olita e Mastroberti liquidano il Balvano in 39’ Non bastano Caporosso-Forino. Tricarico bravo a crederci
Picerno, una goleada che profuma di salvezza PICERNO BALVANO
4 2
Nel secondo tempo sciupa il 2-0 e la superiorità BANZI TRICARICO
PICERNO: Notargiacomo; Buonansegna G. (7's.t. Spera); Bochicchio; Olita; Naturale (15's.t. Salvia); Santarsiero; Quagliata N.; Farenga; Paterna (41's.t. Pace); Mastroberti; Sodo. A disp.: Quagliata E., Albano, Lottino A., Russo. All. Di Mase. BALVANO: Moretto (5's.t. Villano); Cilibrizzi; Pentangelo; Turturiello P.; Notaro; Iacullo; Palladino; Falcone; Grasso; Piegari (1's.t. De Leonardis); Bovino M. (42' Moscato). A disp.: Bovino C., Zarrillo. All. Turturiello P.. ARBITRO: Burgi di Matera (Ferrara-Barletta). RETI: 7' Olita; 10' e 39' Mastroberti; 2's.t. Paterna (P); 17' s.t. Moscato; 36' s.t. Grasso (B) NOTE: Ammoniti: Notargiacomo, Naturale, Farenga, Bochicchio, Salvia (P); Pentangelo, Falcone (B). IL PICERNO con uno splendido poker liquida la pratica Balvano e mette una pesante ipoteca sulla salvezza. Gli uomini di mister Di Mase blindano subito il risultato nei primi minuti del match, offrendo una prestazione bella e convincente come è consuetudine al Comunale. Il Balvano cede con onore il passo e approfittando della sconfitta del Rionero mantiene ancora la penultima posizione in classifica valevole per gli spareggi salvezza. I padroni di casa vanno subito in rete al loro primo affondo. Siamo al 7', angolo dalla sinistra di Mastroberti, ribattuta della difesa balvanese e grande aggancio da fuori di Olita che con una sventola di esterno destro va a pescare il sette alla sinistra di Moretto. Gol da cineteca per il centrocampista titese. Il Picerno ha una marcia in più e non tarda ad accelerare, passano solo tre minuti e Mastroberti su suggerimento di uno scatenato Paterna sulla destra, ribadisce in rete dopo una prima respinta di un difensore ospite. 2-0 che taglia le gambe agli avversari. Paterna cerca il gol personale al 19', gran serpentina del centravanti di casa che dopo aver saltato tre difensori si vede negare dal palo la gioia del gol. Il Balvano si fa vivo dalle parti dell'area picernese su calcio da fermo al 35'. Falcone dal li-
Suicidio Banzi 2 2
BANZI: Lobasso, Finizio, Iovine, Mastrodomenico, D'Asta, Foti (60' Lanzo), Amitrano (70' Di Matteo), Caporosso, Bavaro F., (87' Madera), Forino, Di Stadio, All., Annunziata. TRICARICO: Abbrescia, Grassani F., Scarfone, Grassani D., Chessa, Di Girolamo, Maino, Palasciano (90' Poggi), Basile, Porfido, Fanella (85' Cannito). All., Abbrescia. ARBITRO: Passannante di Potenza (Masi-Caivano). RETI: 45' Caporosso, 50' Forino, 73' aut. Finizio, 75' Palasciano. NOTE: espulso al 35’ Grassani F.. Olita
mite si inventa una traiettoria arcuata, sulla quale il giovane Notargiacomo è costretto al miracolo. Il Picerno di certo non sta a guardare e Mastroberti, come sempre determinante, dopo aver stoppato palla sulla destra si insinua in area, e con uno splendido diagonale tra difensore e portiere firma il 3-0 e la sua doppietta personale. La ripresa vede ancora Farenga e soci in grande spolvero e al 2' un altro giocatore degno di nota in questo finale di stagione, mette il suo sigillo all'incontro. Si tratta di Paterna che dopo aver raccolto dal vertice dell'area piccola la respinta di uno sbandato Moretto, la mette dentro senza grandi velleità. Questo sembrerebbe il preludio alla goleada, ma il Balvano non ci sta e salva almeno la faccia. Al 17' Moscato lanciato in contropiede non trova nessun ostacolo davanti a sé e di sinistro infila Notargiacomo in uscita. Al 36' l'arbitro concede la massima punizione agli ospiti per un presunto fallo di Salvia si Grasso. Lo stesso si presenta dal dischetto e firma il definitivo 4-2. Leonida Russo
SE NON È suicidio, poco ci manca, cinquanta minuti di puro spettacolo, non sono bastati al Banzi targato Annunziata per far sua l'intera posta in palio. Il Banzi padrone del campo sin dalle prime battute, preme subito sull'accelleratore. Minuto 12' clamoroso errore del direttore di gara che sembra non gradire il dialogo con gli assistenti, punizione dalla trequarti, batte Di Stadio la palla spiove in area, Bavaro di testa sorprende tutta la difesa depositando la palla in rete, il gol viene annullato inspiegabilmente. La partita si incattivisce, l'arbitro perde il controllo del match, ne fa le spese ingiustamente Grassani F. espulso per somma d'am-
monizione. Nei minuti finali del primo tempo il Banzi passa in vantaggio meritatamente. Di Stadio su punizione serve Caporosso che batte Abbrescia. Ripresa, pronti via è il Banzi raddoppia, minuto 53' Amitrano serve Forino in area, che di testa realizza il gol del raddoppio. Il Banzi potrebbe chiudere definitivamente i conti in almeno tre o quattro occasioni. Adesso comincia un'altra partita, il Banzi è stanco, non corre più. Al 70' l'episodio che condizionerà tutta la partita, pasticcio
difensivo, Finizio anticipa Lobasso e la palla finisce in rete. Il Tricarico ci crede ed al 75' pareggia con Palsaciano, che lascia partire un gran tiro dalla distanza, dove nulla può Lobasso, per la rete del pareggio. La gara finisce tra la delusione del pubblico di casa. Amarezza in casa Banzi, per la mancata vittoria, con mister Annunziata che dichiara: “Siamo crollati fisicamente, pagate care alcune disattenzioni, deluso per il risultato, non per la prestazione. Giulio Carcuro
Irsinese-Forza Matera: pari IRSINESE FORZAMATERA
1 1
IRSINESE:Fiore, Piccininno, Laurieri (35’st Dinardo), Pecoriello A, Pecoriello G (1’ st Venezia), Cristallo, Cardano, Lorusso, Popolizio (20’ st Vitariello), Fiorino, Petraglia. A disp. Cucuglielli, Cannito, Gasparro, Granieri. All. Patella. FORZA MATERA: Di Mola, Lamacchia, Acito, Scalbi, Gagliardi, Palladino, Di Pede, Biondino, Di Cecca, Ciardiello, Orsi. A disp. Spano, Nicoletti, Cambio, Cancelliere, Mancini, Andriotti. All. Liuzzi. ARBITRO: Valiante di Nocera Inferiore (Mugnolo-Grilli). RETI: pt 3’ Palladino (FM), 35’ Popolizio (I). FINISCE IN PARITÀ lo scontro salvezza tra Irsinese e Forza Matera. Tutti nel primo tempo i gol, in un match che si scaldava subito in conseguenza della rete siglata, dopo appena 3’, da Palladino. Bravo ad anticipare tutti in area e a siglare in tap-in il vantaggio neroarancio. La reazione irsinese però non si faceva attendere, anche se la pressione degli uomini di Patella si concretizzava solo al 35’ con la rete d’opportunismo di Popolizio, che sfruttava un’uscita sbagliata da Di Mola. sport@luedi.it
Sport 51
Lunedì 16 marzo 2009
Risultati e classifica Lagopesole-Grottole
25ª giornata Marcatori
1-2
22' pt Puntillo (G), 46' pt Scarnato (G), 14' st Anaclerio (L)
Latronico-B. Pleiade
1-1
R. TOLVE
59
25 18 5
2 45 13 13 9
3
1 24 7 12 9
2
1 21 6 32 +8
0-1
B. PLEIADE
54
25 16 6
3 40 18 12 8
3
1 19 7 13 8
3
2 21 11 22 +5
0-1
VIGGIANO
52
25 15 7
3 40 15 13 11 1
1 27 5 12 4
6
2 13 10 25 +1
3-0
MIGLIONICO
46
25 13 7
5 34 21 13 5
4
4 16 13 12 8
3
1 18 8 13 -5
A. SCANZANO
45
25 12 9
4 37 13 12 9
3
0 23 2 13 3
6
4 14 11 24 -4
20' pt Chiruzzi (AS), 24' pt Sergi S. (SM); 38' st Stucci (SM), 44' st (r) Chiruzzi (AS)
R. IRSINA
41
25 12 5
8 42 29 12 7
3
2 25 11 13 5
2
6 17 18 13 -10
Santarcang.-Varisius
BELLA
40
25 12 4
9 29 25 12 8
1
3 13 6 13 4
3
6 16 19 4
MOLITERNO
38
25 11 5
9 36 28 12 7
3
2 22 12 13 4
2
7 14 16 8 -11
GROTTOLE
36
25 10 6
9 32 30 12 6
2
4 19 16 14 4
4
5 13 14 2 -13
PESCOPAGANO
28
25 7
7 11 35 34 13 5
5
3 22 13 12 2
2
8 13 21 1 -23
SANTARCANG.
25
25 7
4 14 26 39 13 7
1
5 21 18 12 0
3
9
VARISIUS
22
24 6
4 14 32 48 12 5
2
5 19 14 12 1
2
9 13 34 -16 -26
VITALBA
20
24 5
5 14 30 39 12 3
3
6 17 15 12 2
2
8 13 24 -9 -28
LAGOPESOLE
17
24 4
5 15 16 43 12 3
1
8 11 20 12 1
4
7
S. MONTALBANO
15
25 4
3 18 14 60 14 2
3
8
8 26 12 2
0 10 6 34 -46 -38
LATRONICO
11
24 1
8 15 10 43 12 0
7
5
9 18 12 1
1 10 1 25 -33 -41
20' (r) Rusciani (B), 36' Cavallo (L)
Miglionico-Bella 43' pt Ricigliano Mau.
Pescopagano-R. Irsina 48' st Potenza
R. Tolve-Moliterno 2' pt Ragone, 16' pt e 5' st Tolve
S.Montalbano-Scanzano 2-2
3-1
32' pt Bitetti (S), 36'pt Aurelio (S), 43' pt Armaiuoli (V), 43' st Bitetti (S)
Viggiano-Vitalba
4-0
25’ pt Sanchirico, 10’ st Campisano, 20’ st Piscopia, 35’ st Cicchetti
Prossimo turno
26ª giornata 22/03/09 ore 15.00
A. Scanzano-Miglionico B. Pleiade-Santarcang. Bella-Pescopagano Grottole-R. Tolve Moliterno-Viggiano R. Irsina-Latronico Varisius-Lagopesole Vitalba-S. Montalbano
-9
5 21 -13 -26
5 23 -27 -31
20 Reti: Campisano (Viggiano) 14 Reti: Lambertini (Borussia P.) 13 Reti: Savino (R.Irsina) 12 reti: Montemurro (A.Scanzano); Schettino (1) (Borussia P.) 11 reti: Sanchirico (1) (Viggiano) 10 reti: Rusciani (Borussia P.); Tataranni (Miglionico) 9 reti: Ragone (R.Tolve) 8 reti: Chiruzzi (5) (A.Scanzano); Deceglie (2) (Miglionico); Molletta (Moliterno); Postiglione (5), Tolve (R.Tolve) Papangelo N. (1) (R.Irsina); Bitetti (Santarc.) 7 reti: Troiano (Bella) 6 reti: Moramarco (Grottole); Lancellotti (Moliterno); Gerardi (R.Tolve); Bellomo (1) (Varisius); Di Bello (Vitalba) 5 reti: Di Tinco (Miglionico); Sanchirico (Moliterno) 4 reti: Benedetto, Prezioso F., Puppio (A.Scanzano); Ricigliano M. (Bella); Puntillo, Scarnato (Grottole); Galeota (1) (Miglionico); Gonnella (Pescopagano); Potenza (R.Irsina); Carriero (Santarc.); Armaiuoli, Domenichiello, Festa R. (1), Montelli (1) (Varisius); Piscopia (Viggiano); Di Martino, Mancusi, Tomasillo (Vitalba) 3 reti: Frabetti L., Laviola (A.Scanzano); Buono, Campea (Grottole); Romaniello (1) (Lagopesole); Cirigliano (Moliterno); , Zelante (Pescopagano); Colamassaro Masiello (R.Irsina); Malvasi, Nuzzi, Sergi (S.Montalbano); Netti (Varisius); Gerardi, Verdecanna (Vitalba)
Travolto il Moliterno e il vantaggio sulle inseguitrici sale a +5
Real Tolve senza ostacoli REAL TOLVE MOLITERNO
3 0
REAL TOLVE: Villa, Palo, Santarsiero, Postiglione, Greppo, Mazzacane, Tolve, Benedetto, Ragone, Pietrafesa, Damiano. A disp.: Paradiso, Montesano, De Angelis, Cortese, Diana, Esposito, Rinaldi. All. Camelia MOLITERNO: Fittipaldi, Abate, Cirigliano, Lasalvia, Petrocelli, Mastrangelo, Fratntuono, Albini, Lancellotti, Sanchirico, Molletta. A disp.:Castelluccio, Crisci, Sica, Cosentino, Albano, Aresta. All. Vignati. ARBITRO: Capolupo di Matera (Lattanzio e Picerno) RETI: 2' p.t. Ragone, 16' p.t. e 5' s.t. Tolve. TOLVE - Mai nome di un giocatore fu più appropriato. E' proprio Tolve con una doppietta a dare la vittoria al Real Tolve e a dare uno strappo in classifica che potrebbe rivelarsi decisivo. Partita tutt'altro che entusiasmante. Ma metti il gol al 2' minuto, metti che gli ospiti sono stati ben poca cosa, il risultato non poteva essere che questo. Giusto il tempo di sistemarci in tribuna che Ragone con un taglio perfetto in area di rigore, detta il passaggio e realizza battendo Fittipaldi in uscita. Ci prova al 5'Tolve con un bel diagonale ma senza esito. Al 16' raddoppiano i padroni di casa con Tolve che di testa realizza sugli sviluppi di un corner. Si vede il Moliterno con Molletta al 20' ma la conclusione è da dimenticare. Alla mezz'ora ci prova Ragone con un colpo splendido di piatto dalla tre quarti ma la palla termina alta. Finisce qui la prima frazione di gioco. Alla ripresa delle ostilità il ca-
Il giovane Tolve e l’esperto Ragone: i goleador del Real
novaccio non cambia. Con il Tolve assoluto padrone del campo e il Moliterno inerme ad assistere. Al 5' lancio delle retrovie, incertezza di Cirigliano e bellissimo gol di Tolve al volo in
diagonale sul palo più lontano. Al 12' ci prova Damiano ma trova sulla sua strada la deviazione di Fittipaldi. Ancora uno scatenato Tolve da due passi a mandare incredibilmente
fuori. Partita chiusa. Il resto è accademia con gli undici di mister Camelia che conducono in porto una vittoria facile e preziosa. Unica nota stonata le troppe ammonizioni per proteste. Classifica sempre più sorridente considerato l'inaspettato stop del Borussia Pleiade in casa della cenerentola Latronico. Adesso i punti di distacco sulla seconda sono cinque. Tra gli ospiti difficile individuare qualcuno al di sopra della sufficienza. Per i padroni di casa la palma del migliore in campo va assegnata senza ombra di dubbio a Tolve, che sta sorprendendo tutti , nonostante la sua giovane età. Gianluigi Armiento sport@luedi.it
Sanchirico, Campisano, Piscopia e Cicchetti: il Vitalba va ko
Viggiano come un caterpillar VIGGIANO VITALBA
4 0
VIGGIANO: Laurita, La Neve, Genovese, Stefani, Sabia, Casella, Piscopia, Sanchirico, Salera (25’ st Cicchetti), Campisano. All. Villani VITALBA: Tomasulo, Rinaldi, Parisi, Mecca V, Perriello, Mecca A, Gearardi, Tomasiello (30’ st Pannullo), Beneduce (20’ st Telesca), Verdecanna (5’ st Di Bello), Mancusi. All. La Capra ARBITRO: Di Nola di Potenza (Armandì Macrì) RETI: 25’ pt Sanchirico, 10’ st Campisano, 20’ st Piscopia, 35’ st Cicchetti POKER del Viggiano contro il mal capitato Vitalba. La formazione del presidente La Neve si è sbarazzata del team di La Capra con le reti di Sanchirico, Campisano, Piscopia e Cicchetti. Nonostante un primo tempo giocato alla pari, la formazione di casa è riuscita ugualmente a portarsi in vantaggio con Sanchirico che ha approfittato di un’errore del portiere Tomasulo. Nella ripresa, il
Viggiano è sceso in campo più determinato trovando subito il raddoppio con Campisano.Il due a zero ha letteralmente steso il Vitalba che poi è capitolato altre due volte. Questo è stato il commento del presidente del Viggiano, La Neve, a fine gara. «Nel primo tempo entrambe le formazioni si sono equivalse. Nella ripresa il Viggiano ha iniziato a giocare come si deve e per il VItalba non c’è stato più niente da fare». Rammaricato, invece, il tecnico del Vitalba, La Capra, che ha commentato così il match. «Sapevamo di dover giocare una gara difficile contro un’ottima squadra ma nonostante ciò nel primo tempo abbiamo giocato molto bene. Solo una disattenzione del portiere ha permesso a Sanchirico di segnare l’uno a zero. Nella seconda frazione, poi, il Viggiano ha raddoppiato dopo otto minuti e questo ci ha letteralmente tagliato le gambe. La mia squadra si è demoralizzata dando spazio ai padroni di casa di arrotondare il risultato con altre due reti». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Il Latronico frena la rincorsa del Borussia LATRONICO 1 BOR. POLICORO 1 LATRONICO: Propato, Pansardi, Totaro, Messuti, Di Gregorio, Grisolia, Forastiere, Lattuga, Genovese, Bruno, Cavallo. A disp.: Iacovelli, La Banca, Viola, Protano. All. D'Imperio BORUSSIA PLEIADE POLICORO: Pinelli, Schiraldi (17' Monaco), Santoro, Giannini, Leone, Toscano, Nettis (50' Buongiorno), Margiotta, Rusciani, Schettino, Lambertini (60' Fontana). A disp. Suriano, Giosa, Corvino. All. Viola ARBITRO: Cappiello di Matera (Petruzzelli e Mariano) RETI: 20' (rig.) Rusciani (B), 36' Cavallo (L) NOTE: Ammoniti: Bruno, Cavallo Messuti (L), Leone, Nettis (B). Espulsi: D'imperio (L), Toscano (B). LATRONICO - Un match che sulla carta poteva sembrare scontato per gli ospiti, si è rivelato una trappola per i ragazzi di mister Viola, con i padroni di casa apparsi pimpanti e che hanno di che recriminare soprattutto nella prima frazione di gioco, quando anche grazie ad un po' di sfortuna e alcuni i interventi di Pinelli, la vice capolista non è capitolata per la seconda volta. Il primo sussulto è però per gli ionici con Lambertini che calcia dall'interno area ma è bravissimo Grisolia in scivolata ad impattare la sfera e ad evitar il peggio. Al 20' sono gli ionici a passare con un calcio di rigore di Rusciani decretato dal signor Cappiello per un intervento giudicato scorretto di Pansardi. E' proprio da qui
che inizia la vera partita bianco-azzurra con i locali decisi a rimettere in parità la gara; ci prova con un gran sinistro dal limite Messuti, ma il suo tiro è intercettato da un grande intervento di Pinelli con la sfera che si stampa sulla traversa. Al 36' il Latronico pareggia i conti grazie ad un imperioso scatto di Cavallo che, sugli sviluppi di un angolo, manda di testa la sfera sotto l'incrocio dei pali. I sinnici si rendono ancora pericolosi con un tapin di Totaro su cross di Lattuga, ma è ancora la traversa a negare la gioia del gol. Al 42' l'occasionissima capita sui piedi di Lattuga ma, dopo aver bucato centralmente la difesa, il centrocampista si fa ipnotizzare da Pinelli in uscita, perfetto nel chiudere lo specchio della porta. Nella seconda frazione di gara Gli ospiti cercano di portare a casa il match ma si rendono pericolosi solo con Rusciani il cui tiro è ben parato da Propato e con una punizione dal vertice destro dell'area di Giosa, da poco in campo, che si stampa sulla faccia esterna del palo. I locali rispondono nel finale con un gran tiro di Totaro dal vertice destro dell'area che si spegne al lato e, se si eccede l'espulsione di Toscano per proteste non succede più nulla. Pari d'oro per il Latronico, vista la differenza in classifica tra le due compagini che, tuttavia, non si è affatto notata in campo con i sinnici che tornano al gol e a sperare, grazie ad una prova ricca di orgoglio e voglia di vincere. Carlo Rossi sport@luedi.it
52 Sport
Lunedì 16 marzo 2009
I ragazzi di Limongelli passano con Ricigliano. Deceglie fallisce un penalty
Il Bella ringrazia Uva Miglionico frenato dal portiere in giornata di grazia MIGLIONICO BELLA
0 1
MIGLIONICO: Capozzi, Menzella, Battilomo M. (27' pt Scandiffio), Giordano, Sabatelli, Galeota E., Corleto (25' st Salluce), Santochirico (20' st Fattore), Deceglie, Tataranni, D'Aria. A disp.: Prisco, Galeota D., Grande, Giampetruzzi. All.: Paterino. BELLA: Uva, Angrisani, Gliubizzi, Tummillo, Remollino, Ricigliano Mar., Maresca, Vitiello, Ricigliano Mau. (35' st Parisi G.), Aliano (43' st Zanfino), Parisi M. A disp: Masiello, Campanella, Mupo. All: Limongelli. ARBITRO: Vicino di Corleto P. (Petrone-Bonavoglia) RETI: 43' pt Ricigliano Mau. NOTE: Ammoniti: Corleto (M), Tummillo, Uva (B). 23' st Deceglie fallisce rigore. Rec: 1' pt, 4' st. MATERA - Miglionico am-
Il portiere Uva
maliato dal Bella che accende la sua speranza play-off. Una partita in cui il Miglionico ha giocato trovando Uva in forma strepitosa. Parte il Miglionico al 7' con Tataranni che centra l'esterno della rete. Bella pericolo-
so al 10' con Ricigliano e Tummillo. Al 15' ci prova Deceglie per il Miglionico con una girata in area su cross di Galeota. Alto sulla traversa. Due minuti dopo incursione dalla destra di Battilomo che arriva al tiro sfiorando il palo alla destra di Uva. Al 20' primo intervento di Uva che esce fuori area anticipando Deceglie lanciato a rete. Un colpo di testa di Ricigliano al 21' dice che il Bella c'è. Al 33' è Scandiffio a provarci dal limite senza fortuna e al 40' un incursione dalla sinistra di Galeota vede il tiro spegnersi a lato. Al 42' su cross dalla sinistra stacco di testa imperioso di Deceglie. Con Uva superato è la traversa a dire no. Sulla ripartenza veloce il Bella va in gol. Cincischiano Sabatelli e D'Aria al limite dell'area. Ne approfitta Ricigliano che si inserisce e con un colpo da sotto beffa Capozzi. La ripresa vede un Miglionico che non ci sta ma il Bella trova in Uva una saracinesca. Al 7' su una puni-
zione di Tataranni intercetta la sfera spizzicata di testa da un difensore. Al 23' è Deceglie a graziarlo su rigore, decretato per fallo di mano, con un debole tiro alla sua sinistra. Al 27' colpo di coda del Bella che prova il raddoppio in contropiede. La traversa questa volta dice no a Maresca. Un minuto dopo lancio di Deceglie per Tataranni che in semigirata a tu per tu con Uva esalta il portiere ospite in una prodigiosa deviazione in angolo. Al 40' Uva si ripete su un tiro di Giordano da distanza ravvicinata. Miglionico insiste alla ricerca del gol. Al 42' le mani del portiere miracoloso tolgono dal sette la sfera indirizzata da Deceglie con un perfetto colpo di testa ed il Bella alla fine porta a casa il successo e al Miglionico guasta la festa. Non è sconfitta da fasciarsi la testa ma in “casa” il Miglionico non frutta. Antonio Centonze sport@luedi.it
Il Real Irsina beffa un Pescopagano sprecone
Potenza vale tre punti PESCOPAGANO REALIRSINA
0 1
PESCOPAGANO: Altera, Perillo (24' pt Nittoli), Di Fazio (16' st Roselli), Tavarone, Califano, Cordasco (25' st Pelosi), Lotano, Capasso, Lanza A., Gonnella, Vicinanza. A disp.: Lanza V., Miele, Zelante, Lamorte. All: Toscano. REAL IRSINA: Lolaico, Colamassaro, Addamiano (19' st Amoruso), Potenza, Graziadei (37' st Chiarappa), Gagliardi, Cataldo, Abruzzese, Papangelo, Magro, Savino. A disp.: Rizzi, De Biasi, Cataldi, Papangelo G., Masiello. All.: Rizzi. ARBITRO: Venutolo di Potenza (Sofia e Galli) RETE: 48' st Potenza. PESCOPAGANO- La dea bendata ha decisamente voltato le spalle alla compagine di Toscano, che al termine di un match giocato ad altissimi ritmi, soprattutto nella prima parte, esce sconfitta dal Comunale “Pascone”, dopo aver creato e
sprecato una quantità ineffabile di palle gol. Al minuto 48' st quasi a voler essere una punizione divina per cotanto spreco arrivava la rete del ko ospite, nata da un'innocua rimessa laterale. Da segnalare la strepitosa prestazione del metronomo Lanza A., che sembrava davvero provvisto del dono dell'ubiquità. Nella prima frazione di gioco registravamo un numero impressionante di palle gol piuttosto nitide, create dalla compagine di casa alle quali si opponeva ottimamente l'estremo ospite Lolaico. Il valzer delle occasioni mancate iniziava al 8' con Vicinanza che in diagonale lambiva il palo. Due minuti dopo era Gonnella con un bolide a sfiorare l'incrocio. Al 13' era perfetta l'intesa tra Gonnella e Vicinanza con quest'ultimo che calciava colpendo l'esterno della rete. Dopo 3’ Gonnella impegnava severamente Lolaico con una forte conclusione centrale. Al 20' azione corale dei locali con Lotano versione assistman e Vicinanza ad incornare di testa per la risposta miracolosa di Lolaico. Al 30' ancora Gonnella sugli scudi con un
diagonale che mancava la rete d'un soffio. Dopo 3’ ancora Gonnella faceva da sponda in area per l'inserimento di Lotano che colpiva la sfera al vola sfiorando la traversa. Dopo un minuto Capasso calciava mandando la sfera a sibilare accanto al palo. Ad inizio ripresa il copione non cambiava e già nei primi minuti Capasso e Tavarone andavano vicini alla rete del vantaggio. Al 5' st ci pensava Nittoli a far gridare al gol con una conclusione che sfiorava l'incrocio. Al 10' st la prima vera sortita offensiva degli ospiti che di testa appoggiava tra le braccia di Altera. Al 17' st velo di Lotano per Gonnella che in mezzagirata impegnava il portiere. Dal 20' st le squadre iniziavano ad abbassare il ritmo partita, stremate forse anche dall'insolita temperatura ambientale. Quando la partita sembrava incollata sullo 0-0 gli ospiti trovavano la rete della beffa grazie ad una lunga rimessa laterale spizzata al centro dell'area che trovava il tap-in da 3 punti dell'incredulo Potenza. Gabriele Lotano sport@luedi.it
Superato il Varisius che sprofonda in zona play out
Santarcangiolese, guizzo salvezza SANTARCANG VARISIUS
3 1
SANTARCANGIOLESE: Di Gioia, Gariuolo, Di Monte, Gallitelli, Lospinuso, Fortunato, Aurelio (18' st Montano) , Armentano, Bitetti (93' D'Agostino), Gallo (1' st Di Taranto R), Casalingo. A disp.: Fanelli, La Canna, Dora, Martorano. VARISIUS MATERA: Stella, Mancini, Caldaralo, De Bellis (24' st Domenichiello), Tataranni, Parente, Bongermino, Festa, Armaiuoli, Netti, Matarrese (7' st Lozitiello). A disp.: Bellosguardo, Nocco, Persia, Galeota, Fabiano. All. Tucci. ARBITRO: Abbate di Potenza (Granieri e Sapienza). RETI: 32' pt Bitetti, 36'pt Aurelio, 43' pt Armaiuoli, 43' st Bitetti. NOTE: Ammoniti: 32' pt Parente, 38' pt Fortunato, 21' st Di Taranto R, 25' st Mancini, 31' st Tataranni, 43' st Parente. Espulsi: 43' st Parente
LA Santarcangiolese torna a vincere battendo nello scontro diretto il Varisius Matera, la prima vittoria tanto attesa del 2009. Fin dal principio le squadre entrano nella partita, entrambe combattono ma poche sono le azioni di rilievo fino agli ultimi quindici minuti del primo tempo che segnano il risultato del match. Siamo al 32 minuto quando Bitetti regala il vantaggio per i padroni di casa con un tiro su rovesciata. Pochi minuti e la Santarcangiolese passa al raddoppio, su passaggio di Gallo, Aurelio giunge al goal superando un avversario e il portiere. Nonostante il risultato, i padroni di casa appaiono nervosi e non tarda ad arrivare la prima rete del Varisius Matera, quando su punizione di De Bellis, Armaiuoli buca la rete del Santarcangiolese. La ripresa vede gli ospiti all'attacco in cerca del pareggio ma poche le occasioni del goal, siamo intorno al ventesimo minuto quando il capitano
Festa sfiora il palo destro della porta avversaria, mentre a distanza di soli tre minuti il portiere Di Gioia, tanto contestato nelle precedenti partite, salva i padroni di casa dalla rete. Con il trascorrere del tempo si registra maggiore nervosismo in campo, il Varisius porta a casa la prima ammonizione con un fallo di Mancini su Bitetti e al 34 minuto è la volta di Tataranni che blocca il giocatore con un colpo allo stomaco, evitando l'espulsione solo forse grazie ad una svista dell'arbitro che propende per il cartellino giallo. I minuti scorrono e Bitetti viene nuovamente atterrato da Parente. Questa volta però scatta il rigore e su rete dello stesso Bitetti, la Santarcangiolese si porta sul tre ad uno, siglando definitivamente la vittoria che potrà ben contribuire a risollevare il morale della squadra che deve ancora lottare per assicurarsi la salvezza. Francesca Gresia sport@luedi.it
Pari nel derby con lo Scanzano
Chiruzzi riprende il Montalbano MONTALBANO SCANZANO
2 2
MONTALBANO: Bellino, Gorgoglione, Sergio, Bisignano, Sergi S., De Carne, Duca (86' Malvasi), Stucci, Potenza (52' Montervino), Sgargi (74' Grieco), Nuzzi. A disposizione: Buonfiglio, Cipriano F., Cipriano D., Laragione. Allenatore: Diazenna. SCANZANO: Di Stefano, De Caro (65' Prezioso), Palermo, Frabbetti L., Lanzara, Chiruzzi, Salerno (53' Puppio), Corleto (85' Laviola), Montemurro, Frabbetti R., Benedetto. A disposizione: Melidoro, Parisi, Sabato, Cecere. Allenatore: Calone. ARBITRO: Capolupo di Matera (Delfino e Russo) RETI: nel p.t. 20' Chiruzzi (S.), 24' Sergi S. (M.), nel s.t. 38' Stucci (M.), 44' Chiruzzi (S.) su rigore. NOTE: temperatura mite; terreno in buone condizioni. Spettatori 200 circa. Ammoniti: Bellino e Nuzzi (M.), Lanzara (S.). Espulso Bellino per doppia ammonizione. MONTALBANO JONICO- Il derby jonico finisce in parità, ma il risultato non soddisfa nessuno. Un punticino non cura la cattiva salute e l'anemia del Montalbano, che rinvia ancora il rendez-vous con la vittoria e rimane impantanato nella palude della bassa classifica. E sull'altro fronte tarpa le ali al team di Calone, che deve abbandonare il sogno di volare alto e accontentarsi di una buona postazione in graduatoria. Le due squadre hanno evidenziato limiti rilevanti. Disordinato, confuso, senza idee chiare il gioco espresso dal Montalbano, un tantino più dignitoso quello degli ospiti, ma entrambe le compagini soffrono di carenza di concretezza e di incisività, di amnesie difensive, di scarsa organizzazione, di im-
Cristian Chiruzzi
provvisazione a centrocampo, dove il gioco procede a ritmi da amatori del calcio. E lo dimostrano i gol, tutti arrivati su calci da fermo. Al 20' è Chiruzzi a beffare un disattento Bellino su punizione dai 20 metri: il suo tiro va nel sette nella zona difesa (male) dal numero 1. Pronta risposta dei padroni di casa, che pareggiano al 24' con Sergi S.: il capitano raccoglie un angolo di Sgargi e d'esterno destro mette in rete. Nella ripresa all'83' angolo di Montervino e Stucci di testa infila nel sacco ed illude i locali. Ma all'89' ancora Chiruzzi guadagna il pari su rigore, giustamente concesso per un inutile atterramento di Montemurro da parte di Bellino, nell'occasione espulso. Altri lampi, dovuti a prodezze individuali: il calcio di punizione sull'incrocio dei pali del solito Chiruzzi al 45'; il rigore alto sulla traversa di Nuzzi al 46' per atterramento di Duca; le ottime opportunità gettate al vento da un Nuzzi sprecone all'84' e al 91'. Antonio Romano sport@luedi.it
Puntillo e Scarnato regalano al Grottole il colpaccio sul campo del Lagopesole LAGOPESOLE GROTTOLE
1 2
LAGOPESOLE: Sabia, Lorusso, Coviello, (1' st Strammiello), Colangelo, Cloroformio, Coviello T., Anaclerio, (35' st Sabia), Valentini, Pace, Mecca, Gerardi. A disp.: Lacapra, Zaccagnino, Mecca. Allenatore Stenta. GROTTOLE: Zaccaro, Trapanese, Amodio, Buono, D'Alessandro, Allegretti, Prisco, Palladino, Moramarco, Scarnato, Puntillo, a disp Di Brizio, Di Bene, Alfarano, Biscaglia, allenatore D'Ascanio. ARBITRO: Tomasulo di Venosa. RETI: 22' pt Puntillo, 46' pt Scarnato, 14' st Anaclerio. NON BASTA la preparazione e l'impegno messo durante gli allenamenti da mister Stenta, la compagine del Lagopesole è costretta nuovamente a capitolare sul campo neutro di S.Angelo, evidenziando i soliti limiti tecnici, che dall'inizio del campionato hanno fatto sì che la compagine castellana rimanesse relegata ai bassi fondi della classifica. Questa volta a prenderne vantaggio i Materani del Grottole, che portano a casa tre punti pesanti per la salvezza matematica. Per i ragazzi di Stenta si avvicina maggior-
mente l'incubo di dover affrontare i playout di maggio per centrare la salvezza. La gara è risultata subito in salita per i castellani, infatti al 22' pt Puntillo su punizione trovava impreparato il portiere Sabia e portava in vantaggio il Grottole. La reazione che ci si attendeva non avveniva, e il Grottole raddoppiava con Scarnato, che allo scadere del 1' tempo siglava la rete del raddoppio, a seguito di uno svarione della difesa locale. Nel secondo tempo il Lagopesole premeva sull'acceleratore, e al tredicesimo trovava la rete con Antonello Gerardi, ma l'arbitro annullava per azione di fuorigioco, tra le proteste dei locali. Il Lagopesole reagiva ancora e riusciva ad accorciare le distanze con Anaclelio, che approfittava di uno svarione della difesa ospite. Ancora il Lagopesole andava vicino al pareggio, pochi minuti dopo con Gerardi, ma il tiro faceva la barba al palo. I castellani buttano via un'altra vittoria, che avrebbero dovuto conquistare a tutti i costi per avere speranze di uscire fuori dai play-out. Il tecnico Stenta è rimasto deluso per la prova messa in campo dagli undici. In settimana il presidente Lucia prenderà provvedimenti disciplinari per scuotere l'ambiente sportivo locale. Il Grottole ringrazia e mister D'Ascanio porta a casa tre punti importanti per la classifica. f.v.
Sport 53
Lunedì 16 marzo 2009
Risultati e classifica Albatros-Pietragalla
24ª giornata
0-3
Bln Pignola-P. 3 Fontane 2-0 Fst Rionero-Possidente
3-2
PIETRAGALLA
59
23 18 5
0 56 9 12 11 1
0 36 6 11 7
4
0 20 3 47 +12
BLN PIGNOLA
55
23 17 4
2 44 19 11 10 1
0 24 7 12 7
3
2 20 12 25 +10
Futura Pz-Savoia
4-2
S. CHIRICO N.
42
23 12 6
5 41 22 11 7
2
2 19 6 12 5
4
3 22 16 19 -3
R. Montemilone-Abriola
2-1
P. 3 FONTANE
41
23 12 5
6 34 26 12 6
3
3 15 10 11 6
2
3 19 16 8
-8
Ruvo-Pantano
7-0
SAVOIA
39
23 11 6
6 33 28 12 9
3
0 22 6 11 2
3
6 11 22 5
-8
FST RIONERO
38
23 10 8
5 38 25 11 5
5
1 19 8 12 5
3
4 19 17 13 -7
RUVO
37
23 11 4
8 44 27 11 6
3
2 27 11 12 5
1
6 17 16 17 -6
ALBATROS
33
23 9
6
8 47 44 11 7
1
3 34 23 12 2
5
5 13 21 3 -12
R. MONTEMILONE
31
24 8
7
9 25 30 12 8
2
2 15 9 12 0
5
7 10 21 -5 -17
POSSIDENTE
25
23 6
7 10 35 44 13 3
4
5 19 23 11 3
3
5 16 21 -9 -24
PANTANO
22
23 5
7 11 38 53 14 4
5
3 29 23 11 1
2
8
ABRIOLA
22
23 6
4 13 28 44 12 5
3
4 16 14 11 1
1
9 12 30 -16 -25
S. ANGELO
21
24 6
3 15 25 49 12 5
1
6 18 23 12 1
2
9
FUTURA PZ
19
23 5
4 14 29 40 12 4
2
6 18 19 11 1
2
8 11 21 -11 -28
S. CATALDO
16
23 4
4 15 21 49 11 3
3
5 15 19 12 1
1 10 6 30 -28 -29
BARRATA
12
23 2
6 15 21 46 11 2
4
5
2 10 13 32 -25 -33
S. Cataldo-S. Angelo
6-0
S. Chirico N.-Barrata
1-0
Prossimo turno
25ª giornata 22/03/09 ore 15.00
Abriola-Bln Pignola Barrata-Fst Rionero P. 3 Fontane-S. Cataldo Pantano-Savoia Pietragalla-Futura Pz Possidente-R. Montemilone Ruvo-S. Chirico N. S. Angelo-Albatros
8 14 12 0
9 30 -15 -29
7 26 -24 -27
Risultati e classifica
24ª giornata I.F.Valsinni-Pomarico
1-1
L. Rigamonti-I. Burgentia 2-1
Gianfranco Onofrio ieri non ha preso parte alla gara perchè fermato dal giudice sportivo
S. LAGONEGRO
62
24 19 5
0 67 16 12 12 0
0 32 7 12 7
5
0 35 9 51 +14
ROTONDELLA
55
24 16 7
1 49 18 12 9
3
0 33 12 12 7
4
1 16 6 31 +7
MONTESCAGL.
52
24 16 4
4 69 25 12 10 1
1 44 6 12 6
3
3 25 19 44 +4
I.F.VALSINNI
42
24 12 6
6 36 33 12 6
4
2 16 15 12 6
2
4 20 18 3
-6
S. Lagonegro-Bernalda
2-0
A. TURSI
39
24 11 6
7 34 27 12 7
3
2 21 10 12 4
3
5 13 17 7
-9
Satriano-Tramutolese
4-1
ROCCANOVA
37
24 10 7
7 49 28 12 6
3
3 36 14 12 4
4
4 13 14 21 -11
SATRIANO
34
23 9
7 35 25 11 6
4
1 24 9 12 3
3
6 11 16 10 -11
POMARICO
34
24 10 4 10 35 35 12 7
2
3 23 12 12 3
2
7 12 23 0
V. D`AGRI
32
24 9
5 10 36 32 12 6
1
5 23 15 12 3
4
5 13 17 4 -16
BERNALDA
27
24 7
6 11 34 42 12 6
4
2 22 10 12 1
2
9 12 32 -8 -21
PATERNICUM
25
23 6
7 10 23 31 12 3
6
3 14 11 11 3
1
7
SIRINOMERCURE
24
24 6
6 12 37 60 12 4
3
5 21 24 12 2
3
7 16 36 -23 -24
SALANDRA
23
24 6
6 12 26 42 12 4
4
4 19 19 12 2
2
8
7 23 -16 -24
I. BURGENTIA
23
24 6
6 12 22 43 12 6
3
3 14 13 12 0
3
9
8 30 -21 -19
TRAMUTOLESE
12
24 3
3 18 25 58 12 3
2
7 14 22 12 0
1 11 11 36 -33 -36
L. RIGAMONTI
7
24 2
1 21 15 77 12 2
0 10 9 28 12 0
1 11 6 49 -62 -41
7
-6
9 20 -8 -22
Montescaglioso-A. Tursi
4-1
Roccanova-Paternicum
3-2
Sirinomercure-Rotondella 1-2 V. d`Agri-Salandra
Prossimo turno
2-0
25ª giornata 22/03/09 ore 15.00
A. Tursi-Sirinomercure Bernalda-V. d`Agri Paternicum-Montescaglioso Pomarico-Roccanova Rotondella-S. Lagonegro Salandra-L. Rigamonti Satriano-I.F.Valsinni Tramutolese-I. Burgentia
B Piegata l’Invicta Burgentia nonostante l’inferiorità numerica
Sussulto della Rigamonti Matera RIGAMONTI I.BURGENTIA
2 1
RIGAMONTI: Rega, Panessa, Masciandaro, Grassani, Mantelli, Cifarelli (71' Ricci), Bongermino, Ricciardi, Di Simine, Marsico (55' Iosco), Nuzzolese. A disp.: Latronico, Montemurro, Dicuia. Dir.: Nicoletti INVICTA BURGENTIA: Di Mare F., Oliveto, Di Bari, Di Mare R., Leopardo, Salviulo, Colombo, Loisi M., Grano, Di Mare C., Loisi G. A Disp.: Collazzo. All. Memoli ARBITRO: Carretta di Venosa RETI: 65' Loisi M., 73' Iosco, 83' Martulli NOTE: Ammonito: al 60' Ricciardi. Espulso al 20' Bongermino MATERA - La Rigamonti che non ti aspetti, si complica la gara dopo 20' minuti con una espulsione ma reagisce come un animale ferito rimontando il gol di svantaggio per
poi vincere una gara che sembrava doversi concludere con un pareggio. L'inizio è di studio poi al 6' Nuzzolese stoppa la palla e passa a Cifarelli che crossa e carsico tira di prima intenzione ma De mare F. para. Al 10' si vedono gli ospiti con Grano che batte una punizione infrangendosi sulla barriera, la palla va sui piedi di De Mare G. che tira sfiorando l'incrocio. Nel frattempo Bongermino ammonito già al nono, prende il secondo giallo venendo espulso. Sembra un copione già visto, sugli spalti tutti si preparano all'ennesima sconfitta. Al 33' errore della difesa e Loisi G. solo avanti al portiere tira ma Rega in uscita risponde ribattendo il tiro. Tre minuti dopo sul ribaltamento di fronte, al 36' errore madornale dell'arbitro, che fischia un fuorigioco su una azione iniziata da Marsico che crossa al centro, la palla la intercetta un difensore che sbagli il passaggio, cedendo palla a Nuzzolese che segna. Il signor Carretta fischia il
fuorigioco tra le proteste dei materani. La squadra è nervosa ma siamo alla fine del primo tempo. Nella ripresa la squadra anche con un uomo in meno tiene testa agli avversari che si fanno pericolosi al 48' con Loisi G. che anticipa Rega in uscita sfiorando il palo. La risposta della Rigamonti arriva con Nuzzolese che smarca Cifarelli tiro al volo,mancando il bersaglio di poco. La Rigamonti sopperisce la tecnica con agonismo e grinta, al 57' dalla destra Ricciardi passa a Nuzzolese che si gira e lascia partire un tiro che si stampa sul palo. Si intravede la grande volontà della Rigamonti, ma nel momento migliore, una palla messa in area subisce una deviazione di un difensore e va in direzione di Loisi M. che in fuorigioco segna. Proteste vibranti della Rigamonti, ma l'arbitro convalida. Gli ospiti vogliono chiudere l'incontro e in evidenza si mette De Mare C. che conclude un paio di volte senza successo, poi su punizione colpisce
I difensori Alessandro Masciandaro e Giuseppe Grassani della Rigamonti Matera
anche la traversa. Sembra che arrivi il tracollo per i materani, ma l'orgoglio li fa proiettare in avanti, Ricciardi lancia Nuzzolese, la punta fa il velo per Panessa che crossa, di testa l'esordiente Iasco infila il pareggio. Sull'onda dell'entusiasmo la Rigamonti pressa gli ospiti e all'83' azione confusa in area, tiro di Masciandaro e palla che il portiere non
trattiene superando la linea, un difensore spazza e l'arbitro che non ha visto fa continuare tra le proteste, mentre l'azione prosegue, la palla arriva a Martulli che da 25 metri tira in porta segnando il gol della vittoria tra il tripudio generale di tutta la squadra e la dirigenza. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
54 Sport
Lunedì 16 marzo 2009
B Mimmo Salera, con un gol per tempo, castiga l’inossidabile Saponara
Villa d’Agri, salvezza in tasca La vittoria col Salandra sancisce la permanenza VILLA D’AGRI SALANDRA
B, Roccanova gioisce contro il Paternicum
2 0
VILLA D’AGRI: Bocca, Berardone, Iaquinta, D’Elia (38’ st B. Masino), Lauletta, Chirichella, Salera (31’ st Varlotta), Berterame, Varallo (36’ st Sansobrino), Grande, A. Di Buono. A disp.: Tramontano, A. Masino, F. Di Buono. Allenatore: D’Elia. SALANDRA: Saponara, Luongo, Zizzania, Venezia, Carbone, Di Leo (44’ st Grassi), Venezia (7’ st Montanaro), Castellano, Visceglia, Cani. Allenatore: Terranova (squalificato). ARBITRO: Lattuchella di Potenza. RETI: 20’ pt e 26’ pt Salera. NOTE: Giornata primaverile. Terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Lauletta (V); Saponara (S). Angoli: 7-5 per il Salandra. Recupero: pt 2’; st 3’. Spettatori: circa 70. VILLA D’AGRI – E salvezza fu. Il Villa d’Agri è matematicamente salvo. Grazie alla contemporanea sconfitta dei cugini della Tramutolese a Satriano, i rosanero con sei giornate d’anticipo anche per quest’anno hanno raggiunto la permanenza in Prima Categoria. Guarda un po’ il caso: nella stagione passata a quota 32 i valligiani si salvarono soltanto all’ultima giornata battendo il Real Tolve 3-2, mentre ad oggi con un mese e mezzo d’anticipo con gli stessi punti la squadra di D’Elia ha già staccato il biglietto per restare in questa categoria. Per farlo è bastata una doppietta di Salera (arrivato a dieci reti in campionato e quindi in doppia cifra, record per la punta di Viggiano) per stendere il Salandra già nei nel primo tempo. Salandra che evoca bei ricordi evidentemente. Nella passata stagione 6-2 ala prima di campionato davanti al pubblico amico dopo sette anni che la Villa d’Agri calcistica era rimasta senza lo sport più bello
ROCCANOVA PATERNICUM
ROCCANOVA: Bellitto, Di sario, Lo ponte, Malaspina L, De risi, Bianculli, Fortunato, Fortuna, Malaspina M, Pesce, Malaspina V. A disp.: Miraglia. All.: Infantino PATERNICUM: Pisano, Barbella, Marsicovetere, Mazzi, Riso, Bove, Blasi, Bitetti, Votta, Cimetti, Innella. All.: Caso ARBITRO: MANOLIO DI BERNALDA RETI: 35’ Pesce, 63’ Malaspina L, 70’ Castronuovo, 82’ autorete Roccanova, 90’ Blasi.
Mimmo Salera è giunto a quota dieci reti
Il tecnico del Villa d’Agri, Pinuccio D’Elia
del mondo. Ieri è arrivata la certezza aritmetica della salvezza. I padroni di casa fanno capire sin dalle prime battute di gioco le loro intenzioni con Grande subito al 5’ che impegna Saponara alla parata. Il Salandra va alla conclusione Visceglia che al 12’ non impensierisce più di tanto Bocca alla presa. Al 17’ Saponara devia in angolo una velenosissima conclusione del capitano Varallo. E’ il segnale che il vantaggio sta per arrivare. Passano tre minuti e Salera fa centro. Chirichella batte una punizione indiretta e deviazione della barriera che favorisce il bomber rosanero pronto a spingere la palla in rete alla destra dell’estremo difensore ospite. La punta viggianese però non si risparmia. Al 26’ infatti Salera con un bellissimo colpo di testa su cross di Grande infila la sfera alle spalle di Saponara. Al 33’ Varal-
lo conclude di poco fuori dal limite dell’area. Due minuti dopo respinge con i pugni la sventola di Grande. Nella ripresa la musica non cambia. Al 5’ Grande costringe Saponara il suo tiro sporco. All’8’ Venezia da fuori area calcia a lato. Al 18’ il numero materano ferma il pallonetto tentato da Varallo. Al 19’ Bocca si supera mandando in angolo il siluro di Montanaro. Al 22’ Cani segna ma la rete viene annullata in modo dubbio dal direttore di gara. Al 34’ e al 37’ Bocca effettua due importanti interventi su Luongo e Zizzania. Nel finale Berterame, Sansobrino, Di Buono e Varlotta falliscono le occasioni del tris mancando puntualmente il bersaglio (42’, 44’, 47’, 48’). Può andare bene anche così. Il Villa d’Agri è salvo all’inglese. Biagio Bianculli sport@luedi.it
B Messo sotto il Tursi con Venezia, Cifarelli, Raddi e Bubbico
Poker del Montescaglioso MONTESCAG. TURSI
4 1
MONTESCAGLIOSO: Cifarelli G.; Carriero Mossuti Franco Tafuno E. Ciracì Cifarelli S.; Raddi Venezia (1' s.t. Bubbico) Mangia Santochirico (61'Andrisani F.) A disp: Locantore All: Cicorella TURSI: Pecora Marra N., Viceconte, Adduci, Fracasso De Riso Marra G.; Policarpo Valinoti Tortorelli Sanchirico (1' s.t. Vita) ARBITRO: Caruso di Potenza RETI: 35' Venezia; 55' S. Cifarelli; 58' Raddi; 73' Bubbico; 86'Adduci (T, rigore). NOTE: 48' Franco (M) calcia fuori un rigore. Ammoniti: Venezia, Mangia (M); Policarpo (T) MONTESCAGLIOSO - I montesi, scesi in campo senza poter disporre dello squalificato Antonello Tafuno e degli indisponibili Braj, Simmarano, Leone e Petruzzo, avrebbero potuto chiudere la pratica Tursi già nel primo tempo ma una certa imprecisione ha frenato i loro attacchi. Dopo aver chiuso i primi 45' in vantaggio e dopo aver fallito, nella ripresa, un rigore con Rocco Franco (terzo errore montese su quattro penalty ottenuti in campionato), si è poi completata la quaterna dei padroni di casa. Il Montescaglioso spreca già al 7', quando S. Cifarelli alza da buona posizione dopo la combinazione con Venezia. Un minuto dopo Viceconte fa tremare il Comunale: il suo sinistro chirurgico finisce fuori di pochissimo con Cifarelli G. che nulla avrebbe potuto per evitare la capitolazione. Qui si perdono
3 2
temente ma fuori dallo specchio. Al 55' raddoppio montese con Stefano Cifarelli che salta quattro avversari e infila la sua diciassettesima segnatura. Dopo un pallonetto di Santochirico, fuori di poco, Maurizio Raddi (58') triplica il bottino montese con una gran botta dai 25 metri che entra a fil di palo. Nel monologo montese Mangia coglie il montante (67') e al 73' propizia la rete di Bubbico, pronto a infilare la respinta di Pecora. Andrisani (76') costringe Pecora in corner, mentre nel finale Valinoti impegna Cifarelli che devia sulla traversa (85') e all'86'
le notizie in avanti del Tursi, presentatosi alla trasferta montese con soli dodici effettivi, da quel momento in poi costretto solo a difendersi. Per i montesi tentano la via della rete Emanuele Tafuno, Santochirico, Mossuti ed al terzo tentativo di S. Cifarelli Pecora deve distendersi per abbrancare in presa bassa. Al 35' prima rete montese: su un cross dalle retrovie Venezia è prontissimo a girare in semirovesciata un'errata respinta della difesa centrale tursitana. Per il giovane attaccante è la sesta rete stagionale. La ripresa è aperta dal rigore per i montesi (Fracasso sullo scatenato Ciracì), che Franco calcia poten-
Adduci del Tursi
Adduci accorcia le distanze su rigore (fallo di Carriero). Michele Marchitelli sport@luedi.it
SECONDA vittoria consecutiva per la Polisportiva Roccanova che dopo il successo di Tursi, coglie sul terreno di casa tre punti importanti. Il risultato finale non fotografa certamente la partita, dominata per 85 minuti dalla compagine locale che ha sbagliato occasioni facilissime e sul 3-0 ha rinunciato a giocare facendo rinascere un Paternicum presentato con i soli 11 uomini effettivi. La squadra allenata da Infatino potrebbe portarsi in vantaggio già al 10' con Fortunato, servito alla precisione da Malaspina V; il controllo è perfetto ma sul tiro ravvicinato Pisano non si fa sorprendere. Al 18' l'unico sussulto del primo tempo del Paternicum viene da una conclusione bellissima di Marsicovetere dai 30 metri ma il pallone si infrange sulla parte alta della traversa. Soli 5 minuti piu tardi arriva il gol Roccanovese: Pesce si conferma uomo-area e realizza il più difficile e bello dei gol. Su punizione battuta da Fortuna il numero 9 roccanovese delizia la platea con una rovesciata perfetta che si insacca in rete. Gli applausi sono il giusto omaggio al sempre verde attaccante roccanovese. Potrebbe subito raddoppiare la squadra di casa ancora con Pesce servito ottimamente da Malaspina L, ma la sua conclusione di testa termina a lato. Prima dell'intervallo Malaspina V semina il panico saltando 2 avversari, entra in area, ma sul suo traversone non arriva nessun compagno di squadra. Nella seconda frazione di gioco il Roccanova manca il secondo gol prima con Castronuovo che perde il tempo in area e poi con Fortunato che da posizione defilata manca la porta. A coronamento di un'ottima partita arriva al 63' il gol per Malaspina L, sicuramente migliore in campo; Pesce lo serve di testa, Il suo inserimento è da puro attaccante e a tu per tu con Pisano non sbaglia. Il terzo gol del Roccanova arriva con Castronuovo che entra in area e non perdona: con una finta fa sedere il portiere e realizza con freddezza. La partita che sembra finita si riapre prima all'82' con un'autogol sfortunato del Roccanova e poi con un tiro da fuori area di Blasi al 90'; Nulla può il subentrato Di matteo. Al termine della gara Mister Infantino ribadisce la gioia per i 3 punti ma sottolinea il poco cinismo dei suoi in fase realizzativa. Vincenzo Nubile sport@luedi.it
A La tripletta del bomber permette al Pietragalla di espugnare il campo dell’Albatros
Cammarota si guadagna le luci della ribalta ALBATROS PIETRAGALLA
0 3
ALBATROS: Rienzi, Monaco, Lancellotti A., Calabrese B., Gisonna (8'st Bosco), Calogero, Lancellotti C., Lancellotti D., De Felice, Mancuso F., Giacinto (35'st Mancuso R.); A disp. Caterini, Mancuso A., Calabrese P., Pepe, Pagano; Mister Cancellara. PIETRAGALLA: Ciriello A., Summa, Carlucci, Calogero, Pietragalla M. (43'st Ciriello P.), De Bonis, Cammarota, Pietragalla L. (31'st Sarli), Vertone T., Pallotta, Villano; A disp. Vertone L., Potenza T., Nolè, D'Amico, Cillis; Mister Potenza D. ARBITRO: Martone di Venosa. RETI: 2' pt, 3' st e 6' st Cammarota.
NOTE: temperatura primaverile, partita sostanzialmente corretta, circa cento spettatori divisi equamente tra le squadre. Ammoniti al 28' pt Calogero (P), 32' pt Gisonna (A), 38' st Pietragalla M. (P). Angoli tre a due per il Pietragalla. Recupero 2' pt e 4' st. OPPIDO LUCANO - Tre a zero nella gara di andata, zero a tre in questa di ritorno. Pietragalla sempre più capolista e sempre più proiettata alla Promozione per il prossimo anno. La squadra di Mister Potenza è apparsa più motivata, più organizzata e superiore tecnicamente agli avversari. I rosa nero oppidesi, con assenze pesanti come quelle di Pagano e Mancuso A.M. hanno provato a tener testa alla capolista ma il risultato finale mette in risalto la differenza tra le due
squadre. I bianco azzurri pietragallesi subito in vantaggio dopo appena 2' dal fischio di inizio grazie ad un lancio millimetrico di Pietragalla L. per Cammarota che con un destro chirurgico batte Rienzi e spiana la strada al successo del Pietragalla. L'Albatros, incapace di reagire, non costruisce nessuna palla gol e al 15' ancora un lancio di Pietragalla L. per Villano, in un'azione fotocopia a quella del gol, ma l'attaccante bianco azzurro fallisce il raddoppio. Il primo tempo è tutto qua. Le squadre vanno negli spogliatoi con gli ospiti in vantaggio. Le squadre rientrano in campo e al Pietragalla bastano 6' per mettere parola fine al mach. Per gli oppidesi il rientro in campo è traumatico. Già dopo 2' di gioco Cammarota elude la difesa avversaria ma spe-
disce la palla su Rienzi. Un minuto dopo la pulce pietragallese non sbaglia: lancio dalle retrovie, svarione difensivo di Gisonna, e Cammarota a tu per tu con Rienzi sigla il raddoppio. L'Albatros è tutta nella punizione di Mancuso F. che però non impensierisce Ciriello. Al 6' Calogero sbaglia il tempo dell'intervento e mette ancora Cammarota a tu per tu con Rienzi che non può niente. Tre a zero e pratica Albatros chiusa. I rosa nero provano a scuotersi ma è il Pietragalla che va più vicino al gol prima con Pietragalla L. e poi con l'inesauribile Cammarota. Il punteggio resta invariato e il Pietragalla espugna il Comunale di Oppido con un sonoro zero a tre. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Sport 55
Lunedì 16 marzo 2009
21ª giornata
Risultati e classifica A. Genzano-Rapolla
1-1
Casteldoria-Ginestrac.
2-3
F. Scalera-Ruoti
0-0
Foggiano-Palazzo Garnet R. Bella-S. Melfi S. Nicola-Castelgrande S.Fele-S. Giovanni
Prossimo turno
CASTELGRANDE
53
20 17 2
1 61 23 10 8
1
1 38 15 10 9
1
0 23 8 38 +13
GINESTRACAND.
43
20 12 7
1 51 24 10 5
5
0 26 11 10 7
2
1 25 13 27 +3
2-1
FOGGIANO
41
21 12 5
4 40 19 11 9
1
1 28 8 10 3
4
3 12 11 21 -2
0-2
PALAZZO
37
20 11 4
5 40 24 10 7
2
1 23 9 10 4
2
4 17 15 16 -3
S. GIOVANNI
29
20 9
2
9 40 36 9
6
0
3 26 12 11 3
2
6 14 24 4
RUOTI
24
20 7
3 10 27 29 10 5
1
4 17 10 10 2
2
6 10 19 -2 -16
A. GENZANO
24
20 7
3 10 30 34 10 6
1
3 20 13 10 1
2
7 10 21 -4 -16
F. SCALERA
23
20 5
8
7 23 21 10 5
3
2 15 8 10 0
5
5
8 13 2 -17
GARNET R. BELLA
23
20 7
3 10 25 36 10 5
2
3 16 14 10 2
1
7
9 22 -11 -16
S.FELE
23
20 6
5
9 26 42 10 4
3
3 17 13 10 2
2
6
9 29 -16 -17
S. MELFI
22
20 6
4 10 22 46 10 4
2
4 14 21 10 2
2
6
8 25 -24 -18
S. NICOLA
19
20 5
4 11 28 37 10 2
3
5 14 15 10 3
1
6 14 22 -9 -21
RAPOLLA
17
20 3
8
9 20 36 10 3
4
3 12 12 10 0
4
6
8 24 -16 -23
CASTELDORIA
13
21 3
4 14 22 48 11 3
3
5 13 15 10 0
1
9
9 33 -26 -30
0-2 2-1
22ª giornata 22/03/09 ore 15.00
Castelgrande-Garnet R. Bella Ginestracandida-S.Fele Palazzo-Casteldoria Rapolla-Foggiano Ruoti-A. Genzano S. Giovanni-S. Nicola S. Melfi-F. Scalera
Albano-Russo gol
Il Sarconi archivia la pratica Agromonte SARCONI AGROMONTE
21ª giornata
Risultati e classifica
2 0
SARCONI: Solimando, Distasi, Mastromarino, Albano, Fittipaldi, D. Alberti (Lagrutta), Forestiero, Pricolo, Russo (Cantisani), Gallo (Schepisi), Pizzuto. A disp.: M. Alberti, Carlomagno. AGROMONTE: Guarino, G. Gioia, Iacovino, A. Gioia, M. Gaudioso, Suanno, Santoianni, Cascini, G. De Biase (N. De Biase), G. Gaudioso, Ierardi. A disp.: Gazineo, Costanza. ARBITRO: Labanca di Moliterno RETI: 33' Albano, 72' Russo. SPINOSO - Con un gol per tempo il Sarconi porta a casa tre punti importanti in chiave salvezza. Al 4' Russo defilato sulla sinistra impegna Guarino a fil di traversa. La punta si ripete al 15' dal limite ma il tiro è parato. Al 21' è Gallo a sfiorare il palo di giustezza nell'area piccola. Al 33' il vantaggio dei padroni di casa. Gallo crossa di precisione dalla bandierina con Albano bravo all'intervento di testa sottomisura sul secondo palo. Al 45' il Sarconi può chiudere la gara. Gallo folleggia e mette a sedere difensore a portiere, ma il tiro è altissimo. Più gradevole la ripresa con vari capovolgimenti di fronte. Al 52' Pizzuto conclude male un'azione ben manovrata. Al 62' ancora bravo Solimando a deviare in angolo un bel sinistro di Ierardi. Sul capovolgimento di fronte Russo è ben lanciato ma, solo davanti al portiere, conclude altissimo. Lo stesso Russo si fa perdonare insaccando con un preciso il diagonale l'assist al bacio di Pricolo (72'). La reazione ospite vede ancora l'intervento risolutivo di Solimando, bravo all'intervento a terra in area (75'). Il Sarconi legittima la vittoria all'89' con l'ennesimo contropiede concluso da Pricolo tra le braccia di Guarino. Troppo timida la direzione di gara. Gerardo Tempone sport@luedi.it
-9
CANCELLARA
54
21 17 3
1 61 11 11 10 1
0 41 3 10 7
2
1 20 8 50 +11
METANAUTO
51
21 16 3
2 64 15 11 11 0
0 44 6 10 5
3
2 20 9 49 +8
P. S. CECILIA
37
20 11 4
5 28 23 10 8
2
0 20 8 10 3
2
5
8 15 5
TRICARICO
34
20 10 4
6 35 23 10 6
3
1 26 7 10 4
1
5
9 16 12 -6
A. BALVANO
28
21 7
8
6 35 33 11 5
3
3 22 12 10 2
5
3 13 21 2 -14
ACCETTURA G.C.
28
20 7
7
6 26 25 9
2
4
3 14 14 11 5
3
3 12 11 1 -10
MARSICO
28
21 8
4
9 30 35 11 7
1
3 24 16 10 1
3
6
GRASSANO
26
20 7
5
8 34 36 11 5
3
3 20 14 9
2
2
5 14 22 -2 -16
S. VIETRI
23
21 6
5 10 26 41 10 4
1
5 13 10 11 2
4
5 13 31 -15 -18
A. ALBANO
22
20 5
7
8 28 34 9
3
4
2 17 13 11 2
3
6 11 21 -6 -16
LAURENZANA
20
20 5
5 10 37 52 9
3
3
3 21 17 11 2
2
7 16 35 -15 -18
CRACO
19
21 5
4 12 22 38 10 4
2
4
9 10 11 1
2
8 13 28 -16 -22
ANZI
12
21 2
6 13 20 49 11 2
4
5 15 21 10 0
2
8
5 28 -29 -31
LA FIASCA
11
19 2
5 12 19 50 10 2
4
4 11 17 9
1
8
8 33 -31 -28
0
O.L. MARATEA
46
21 14 4
3 43 21 11 9
2
0 29 7 10 5
2
3 14 14 22 +3
F. MOLITERNO
43
21 13 4
4 47 26 11 8
2
1 30 12 10 5
2
3 17 14 21 -3
R. GRUMENTO
40
20 12 4
4 53 20 10 8
1
1 34 10 10 4
3
3 19 10 33 0
CASTELSARACENO 34
20 11 1
8 35 36 9
7
1
1 24 14 11 4
0
7 11 22 -1 -4
S. CHIAROMONTE
32
20 9
5
6 37 21 11 7
1
3 29 14 9
2
4
3
CASTELLUCIO
29
21 9
2 10 42 42 11 6
2
3 24 13 10 3
0
7 18 29 0 -14
NEMUS
26
21 7
5
9 23 31 10 6
2
2 13 7 11 1
3
7 10 24 -8 -15
F.LLI CAFARO
25
21 7
4 10 39 41 11 5
3
3 22 18 10 2
1
7 17 23 -2 -18
R. AGROMONTE
24
21 6
6
9 36 45 10 5
2
3 25 18 11 1
4
6 11 27 -9 -17
SANSEVERINESE
23
21 7
3 11 23 48 10 5
2
3 15 16 11 2
1
8
SARCONI
22
21 6
4 11 28 43 11 4
3
4 17 14 10 2
1
7 11 29 -15 -20
S. M. D`AGRI
22
20 6
4 10 28 45 9
4
2
3 14 13 11 2
2
7 14 32 -17 -16
TRECCHINA
20
21 5
5 11 22 33 11 4
3
4 14 12 10 1
2
7
V.R. EPISCOPIA
19
21 4
7 10 25 37 10 3
3
4 13 14 11 1
4
6 12 23 -12 -22
O.L.Maratea-Castelsarac. 4-0
Sarconi-R. Agromonte
2-0
Trecchina-Nemus
0-0
Prossimo turno
22ª giornata 22/03/09 ore 15.00
Castelsaraceno-Castellucio Nemus-Sarconi R. Agromonte-O.L. Maratea R. Grumento-Trecchina S. M. d`Agri-F.lli Cafaro Sanseverinese-S. Chiaromonte V.R. Episcopia-F. Moliterno
5-1
Cancellara-Craco
4-0
Grassano-S. Vietri
3-0
Marsico-Accettura G.C.
1-0
Metanauto-La Fiasca
11-0
Tricarico-Laurenzana
9-1
Prossimo turno
22ª giornata 22/03/09 ore 15.00
A. Albano-Grassano Accettura G.C.-Anzi Craco-A. Balvano La Fiasca-Tricarico Laurenzana-Marsico P. S. Cecilia-Cancellara S. Vietri-Metanauto
21ª giornata
F. Moliterno-S. M. d`Agri 0-2
S.Chiaromonte-Grumento 2-1
Anzi-P. S. Cecilia
6 19 -5 -15
Castellucio-V.R. Episcopia 1-1
0-2
5-1
-3
Risultati e classifica
F.lli Cafaro-Sanseverin.
A. Balvano-A. Albano
8
7 16 -10
8 32 -25 -12
8 21 -11 -23
56 Sport
Lunedì 16 marzo 2009
A Dilettanti Cinque uomini in doppia cifra guidati da un super Ruggeri
Levoni, play off più vicini Grande vittoria che allunga la serie positiva LEVONI POTENZA 78 PALESTRINA 63
le PAGELLE CHIARASTELLA (8,5) - Dodici punti, undici rimbalzi, il 75% al tiro complessivo, due falli subiti, un assist. Cosa volere di più dal gaucho di Gresta? Chiarastella gioca un partitone per intensità difensiva, grinta e voglia di sfondare le milizie laziali. Ha lucidità e testa per farlo e riesce come il miglior Tom Cruise nella sua “mission impossibile”.
LEVONI POTENZA: Chiarastella 12, Grasso 3, Ruggeri 23, Vetrone, Ferrara 12, Rato 3, Palombita 15, Santamaria n.e, Metz 10, Femminini n.e. All. Luigi Gresta. TLC PALESTRINA: Alessandrì 6, Morri 6, Gagliardo 4, Vitale 10, Simeoni 7, Benino 17, Spigaglia 10, Cara, Rossi 3, Rischia. All. Furio Steffè ARBITRI: Tirozzi di Bologna e Morante di Livorno. PARZIALI: 22-17, 47-34, 6052, 78-63. NOTE: Spettatori 1000 circa. Infortuni a Grasso, Rischia e Vitale Nessun giocatore uscito per cinque falli, nessun fallo antisportivo e tecnico fischiato alle due squadre. Tiri liberi Levoni: 2/2, tiri da due 17/23, Tiri da tre 14/36. Tiri liberi Palestrina: 14/16, tiri da due 14/31, tiri da tre 7/21. LA LEVONI cala il poverissimo e supera al Pala Pergola di Contrada Rossellino il Palestrina per 78 a 63. La vittoria però è resa amara dal brutto infortunio di Sebastiano Grasso, uscito dal parquet a due minuti dal termine a causa della rottura dei tendini della caviglia. Per lui sicura assenza nel corso delle prossime tre gare di campionato e per i play-off ci sono flebili speranze di vederlo in squadra. Partita bellissima, quella della Levoni che ha sciorinato una prestazione di grande intensità agonistica e tecnica mettendo subito in chiaro le sue velleità di successo. Il gruppo ha fatto la differenza, grazie al lavoro di Luigi Gresta che ha letteralmente trasformato la squadra. Partenza a razzo dei potentini che si sono subito portati avanti sul punteggio di 16 a 8 grazie ad un Ruggeri supersonico e alla gestione della partita eccellente di Albano Maximo Chiarastella e Maurizio Ferrara. I canestri di Ruggeri e Palombita hanno aperto la forbice tra le due formazioni, la Levoni ha al-
Sopra lo sfortunato Sebastiano Grasso, a lato il play Ferrara con il Palestrina (foto Mattiacci)
lungato il passo portandosi a condurre sul + 12 sul punteggio di 22 a 10. I laziali hanno reagito e si sono portati a - 5 sul 22 a 17. Potenza gioca bene anche nel secondo quarto, approfittando della difesa a zona orchestrata da Steffè e tagliata come il burro dai potentini. Palombita, Ruggeri, Chiarastella e Metz aprono i varchi alla difesa laziale e la Levoni conduce di venti lunghezze sul 47 a 27. La Levoni gestisce il finale del terzo quarto e chiude in testa per 47 a 34. Dopo l'intervallo lungo i laziali si fanno minacciosi, i tiri di Benini e Spigaglia portano i romani a - 6 sul 58 a 52. Potenza, grazie ad un Ruggeri semplicemente mostruoso ingabbia i tentativi di rimonta del Palestrina e archivia felicemente il terzo quarto. Nel parziale con-
clusivo la Levoni gestisce il gioco, Palombita sigilla il successo, Ferrara gioca da par suo. Metz chiude praticamente le ostilità con la bomba del + 12 sul 73 a 61. Proprio nell'azione da tre Grasso stramazza a terra e viene soccorso lentamente dai responsabili della Croce Rossa. Tutti i compagni si stringono intorno al cestista reggino, salutato all'uscita dagli scroscianti applausi del pubblico presente. La festa della Levoni, condita dal tiro da tre di Palombita che fissa il punteggio sul 78 a 63 è macchiata dal pesante infortunio di Grasso. I lucani entrano nella storia, mai infatti la Levoni nella terza serie ha collezionato cinque sigilli consecutivi. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
l’INTERVISTA
L’euforia spenta dall’infortunio dell’ala
Una cinquina storica Peccato solo per Grasso LA POTENZA 84 Levoni entra nella storia centrando il quinto successo consecutivo nella terza serie che serve a superare proprio il Palestrina nella classifica generale visto il due a zero nei confronti diretti. La festa potentina viene rovinata dal brutto infortunio a Grasso uscito in barella dal parquet. L'atleta cadendo sul parquet ha riportato la rottura dei tendini della caviglia. Tutti i compagni si sono stretti intorno al giocatore calabrese, molti piangono, altri si disperano. Il successo della Levoni è apparso legittimo sin dalle prime battute. La squadra potentina ha imposto i suoi ritmi agli avversari, facendo leva sulla forza del gruppo e il dinamismo tattico necessario a superare il Palestrina. Tutti i giocatori si sono superati, disputando una gara maiuscola per applicazione tattica e costanza di rendimento. Appare quanto mai significativo il dato dei tiri liberi complessivi, ben due, segnati da Ferrara. Il segnale di una squadra che cresce a vista d'occhio sul piano dell'intesa complessiva e della mole di gioco. Ora si aprono scenari differenti. I play-off sono sicuri. Coach Luigi Gresta ha analizzato i temi chiave del confronto affermando: «L'appetito vien mangiando, abbiamo fatto la cinquina che serviva al gruppo e a tutti noi, le nostre possibilità di entrare nei play-off sono davvero tante». Il coach è amareggiato quando pensa a Grasso: «Peccato davvero,
ho visto i compagni piangere negli spogliatoi, è sicuramente il segno di uno spirito di gruppo eccellente. Mi auguro di vederlo in campo quanto prima». Successivamente l'analisi del coach marchigiano si sposta sul versante offensivo: «Abbiamo superato bene la difesa a zona. In questo periodo ci riesce spesso. Soltanto contro il Latina non siamo stati bravi a mettere a punto gli schemi contro la 3/2. Quando si tira così bene da due e da tre inizialmente tutte le cose funzionano a menadito”. Grasso evidenzia un particolare curioso: “A fine gara ho pensato di far entrare in campo anche Santamaria, poi mi sono chiesto quale giocatore avrei dovuto togliere dal parquet, visto che tutti hanno giocato bene. Ora abbiamo la sfida di Siena che per noi rappresenta un bel banco di prova per le nostre ambizioni future”. Sul versante laziale è il coach Furio Steffè a parlare della partita: “Abbiamo difeso male per i primi due quarti della gara, quando ci siamo rimessi a giocare come sappiamo abbiamo recuperato terreno. Il successo della Levoni è meritato, legittimo e sacrosanto. La difesa a zona? Non siamo riusciti a contenere l'impeto della Levoni e abbiamo pagato dazio alla bella giornata al tiro dei potentini. Onore e merito alla squadra di Gresta. Abbiamo tanti giovani nati nel 1990, questo dato addolcisce la pillola della sconfitta”. f.menonna@luedi.it
GRASSO (8) - Straordinaria partita sul piano dell'intensità difensiva, segna tre punti, stecca qualcosa al tiro, stoppa un tentativo dei laziali in difesa che fa spellare le mani al pubblico presente. Se gli esterni di Steffè non pungono il merito è anche suo. Maledetto, l'infortunio che priverà Gresta di una pedina tatticamente indispensabile per gli equilibri della Levoni.
plausi i suoi quattro assist e i due rimbalzi. Capitano di lungo corso al servizio della squadra. PALOMBITA ( 9) - Splendida esibizione. Quindici punti, tutti figli delle bombe da tre. Tre rimbalzi, quattro assist. E spettacolare sul piano della lealtà sportiva quando ferma il gioco con un avversario a terra e non continua il contropiede della Levoni. Da prendere a modello. Chiude da par suo la partita con la bomba che fissa il punteggio sul 78 a 63. SANTAMARIA (N.G.) METZ (7,5) - L'acciughino di Gresta si adatta alla partita. Segna dieci punti in “un amen”. Mette la museruola a Morri e fa il suo dovere anche nella gestione della partita. Il giocatore di Gresta esce alla distanza e sigla la bomba del + 12 che porta i lupacchiotti sul 73 a 61.
RUGGERI ( 9) - Si chiama Massimo, ma è mastodontico sotto le plance dove controlla il traffico con l'esperienza del veterano. Aggiunge ventitrè punti, Il pivot Vetrone in azione figli dell'88% al tiro da due e il 50% da tre. Ha il VETRONE ( 6,5) 71% al tiro generale. Nove rimbalzi, otQuattro minuti in camto falli subiti, due assist. Decisivo. Il lunpo, un buon contributo go riminese ha incantato i 1000 tifosi alla squadra. Il lungo del Pala Pergola. atipico della Levoni si propone in attacFERRARA ( 8) - Fulmineo, rapace, de- co. Bene anche in difesa. terminato e meticoloso. Il play irpino gioca la miglior partita della stagione FEMMININI ( N.G.) davanti ai suoi tifosi. E' l'unico giocatore della Levoni a segnare dalla lunetta vi- GRESTA(9)-A fianco i tifosi innalzano sto il 2/2 complessivo dei lucani. Segna uno slogan: “Col Palestrina ci vuole la dodici punti, ha il 67% da tre, sforna cin- cinquina”. Lui omaggia i suoi fans con que assist, e cattura due preziosi rim- una prestazione di grande effetto e balzi offensivi. spettacolo. Trasforma la squadra con RATO ( 7) - Il capitano bagna la vittoria una forza e una qualità che fa breccia, con una bomba che apre il cratere tra le quella della lettura dei giochi degli avdue formazioni. Lucido, sempre pronto versari. Annichilisce infatti Steffè che a far valere la sua esperienza. Da ap- sembra un bambino nei suoi confronti.
Lunedì 16 marzo 2009
57 A Dilettanti La freddezza negli ultimi due minuti fa la differenza con Siena Sport
Matera soffre ma non sbaglia Vittoria al cardiopalmo e corsa play out aperta
La gioia per la vittoria dell’Olimpia, i tifosi che applaudono e in basso il canestro pesante di Ferrienti a 35 secondi dalla sirena finale (foto Videouno)
OLIMPIAMATERA 92 SIENA 87
LE PAGELLE
OLIMPIA MATERA: Corvino 14, Sottana 18, Gergati 3, Cortese 7, Ferrienti 12, Squeo ne, Maggioni 11, Giuliani 9, Longobardi 18, D’Aria ne. All. Corà VIRTUS SIENA: Zambrini 4, Cournooh 19, Setti ne, Furlanetto 1, Casadei 13, Visigalli ne, Cuccarolo 4, Marcante 26, De Min 19, Tomasiello ne. All. Billeri ARBITRI: Gaudino di Nocera Inferiore (Sa) e Bramante di Verona PARZIALI: 25-24, 50-39, 65-66, 92-87 NOTE: Spettatori 700 circa. Uscito per 5 falli Cortese. Tiri liberi Matera 13/15 e Siena 13/16 DUE punti d’oro per l’Olimpia Matera che riesce con la grinta ed il cuore ad avere ragione di un ottimo Siena. Matera fa il massimo nei primi due quarti di gara, accelera e trova dieci canestri dalla lunga distanza nei primi due quarti garantendosi anche un congruo vantaggio. Poi però la sfida cambia e Siena risponde da par suo con un Cournooh in serata di grazia, il colored accelera e con guizzi felini buca la statica difesa materana che continua a mostrare le sue ataviche e grosse lacune. Stavolta però l’Olimpia ha la forza e la capacità di reagire e ritornare in partita. Con un Sottana concreto e preciso dalla lunetta si garantisce i punti che fanno la differenza senza sbagliare nulla, stavolta, nei secondi che contano grazie anche alla freddezza di un Ferrienti di ghiaccio che realizza a 35 secondi dalla fine il canestro del 90-87 dando ossigeno puro alla squadra ed avvicinando al successo garantito dall’errore sulla tripla di Furlanetto e suggellato dai due liberi successivi di Longobardi. L’Olimpia si mantiene a due punti dal Molfetta ed in piena corsa per il terz’ultimo posto anche se ci sarà da invertire il trend esterno nelle prossime sfide di Firenze e nello scontro diretto di Molfetta che a questo punto si annuncia decisivo. Ma andiamo in cronaca. L’avvio è tutto all’insegna dell’equilibrio, gli attacchi funzionano meglio delle difese. Matera scappa con Corvino e Longobardi, Marcante e De Min rispondono per Siena. Il primo quarto è in equilibrio, 10-10 al 4’ e 17-15 per Matera al 7’. La sfida resta incerta e la frazione si chiude 25-24 per i padroni di casa penalizzati dai tre falli di Cortese. Il secondo quarto è sulla stessa falsariga, Matera difende quattro preziosi punti di vantaggio fino al 40-36 del 17’ quando un 6-0 di parziale definisce il break che sancisce il 46-36 prima ed il 50-39 di metà partita. Il terzo quarto però è tutto di marca ospite, un’ottimo De Min e soprattutto un Cournooh in giornata di grazia fanno la differenza
Longobardi lotta sotto canestro
a favore del Siena. Matera tiene 61-52 fino al 26’ e poi ancora 6557 al 28’. Due minuti di autentica follia e una tripla da otto metri di Casadei allo scadere danno il vantaggio di Siena a fine terzo quarto. L’ultima frazione è ancora nel
segno di Casadei che lancia Siena fino al 67-73 del 32’minuto. Matera sembra in difficoltà ma due triple consecutive di cui una straordinaria di Longobardi, con le mani della difesa alte, segnano il pareggio di Matera che riesce anche
ad allungare grazie alla triple di Maggioni e suggella nel finale la supremazia ed un successo che rende fondamentali le prossime due trasferte. Servirà una doppia impresa. Piero Quarto
SOTTANA (7) - Gioca una gara sottotono per la prima metà e non ha la solita precisione da tre punti. Nel finale però cambia la partita con una serie di controlli che mettono in crisi la difesa di Siena. Freddissimo dalla lunetta, propizia il successo GERGATI(6)-Fa il suo con i pochi minuti in campo che gli vengono riservati. Nella seconda parte di gara gioca meno e comunque non incide
l’INTERVISTA
La guardia racconta: «Abbiamo reagito ai momenti difficili»
Sottana bada al sodo «Contava solo il risultato» Una vittoria sofferta e ottenuta nei secondi finali contro un buon Siena, volti soddisfatti ma tanta sofferenza come ci conferma la guardia Sottana.« L'importante era reagire e conquistare la vittoria, facendolo contro una grande squadra, buona la prestazione generale anche se abbiamo fatto degli errori in qualche situazione ma ne siamo usciti fuori in gruppo e bene». Puntualmente arrivano i cali della squadra dopo aver preso il vantaggio, inizio terzo quarto e subite un 8 a 0 poi alla fine un 9 a 0. E cercate solo soluzioni da tre. «Su questo non è cambiato niente, anche se abbiamo sempre i soliti cali la nostra squadra è costruita su determinate caratteristiche che dobbiamo sfruttare, poi con Siena che gioca molto chiusa questo ci ha dato ragione, anche il lavoro di gruppo che stiamo facendo, la prova di reazione avuta la scorsa partita persa all'ultimo canestro. Fornendo una buona prova». Per il prossimo incontro può fare previsioni.« Sarà una gara dura, dobbiamo giocarcela come sempre». Dopo Sottana ecco le dichiarazioni del soddisfatto general manager Michele Santantonio «Oggi voglio fare un ringraziamento a tutti, perché hanno fatto una gara con la G maiuscola, anche se abbiamo avuto un piccolo cedimento ma contro una grande squadra come il Siena è positivo, noi dobbiamo fare un
CORVINO (6,5) - Trova quattro triple nei primi due quarti e una lucida regia che propizia il break di metà gara. Alla distanza cala ma è utile nella gestione dei secondi decisivi
analisi degli ultimi tempi. Prima il calo era abbastanza vistoso, portandoci anche alla sconfitta della gara. Ora in queste ultime giornate i momenti di buio sono ridotti al lumicino, riusciamo a limitare i danni e guardare il risultato finale dove in alcuni casi ci ha premiato e in altri vedi a Barcellona sull'ultimo tiro ci hanno puniti. Comunque siamo speranzosi per l'arrembaggio al 12 posto, per avere una buona griglia giocando l'eventuale bella in casa. Siamo tutti sicuri che la seconda parte del torneo, con il lavoro del tecnico darà i suoi frutti». Coach Billeri era questa la Bawer che si aspettava.«Sapevo che Matera era in ottima condizione da alcune gare sta giocando bene, anche se noi i play-off li abbiamo raggiunti da tempo, comunque volevamo mantenere il terzo posto. La differenza vera della gara sono stati i rimbalzi, infatti 37 a 29 ma in particolare i 13 rimbalzi d'attacco che fanno la vera differenza, prendendo falli e trasformandoli a canestro. Questo è il nostro rammarico dovremo stare più attenti. Oggi Matera è stata più brava anche se abbiamo sbagliato molto e dobbiamo farle i complimenti». Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
CORTESE (6) - L’avvio è di quelli che convincono. Batte spesso i diretti avversari e trova un paio di canestri preziosissimi. Purtroppo si carica di falli già nel primo quarto e ne risulta inevitabilmente condizionato FERRIENTI(7)-Si fa trovare pronto nel momento del bisogno. Realizza canestri importantissimi concludendo senza paura. Di ghiaccio il canestro fondamentale del + 3 a 35 secondi dalla fine SQUEO (NE) MAGGIONI(6,5)-Non parte in quintetto per i postumi del colpo preso in settimana. Fa però sentire la sua presenza in campo con una serie di conclusioni nei momenti importanti che accendono la sfida e fanno la differenza. Pienamente recuperato GIULIANI (6) - Lotta e lavora sotto i tabelloni fino a prendere un brutto colpo sopra il sopracciglio. Non sembra preciso e spesso lento, va a corrente alternata LONGOBARDI (7,5) - Gioca una partita in crescendo, molto precisa all’inizio e poi fondamentale nel recupero ad inizio ultima frazione. Realizza una tripla incredibile nonostante l’enorme Cuccarolo provi a pararsi davanti a lui. Resta fondamentale nella gestione e per le fortune del Matera CORÀ (6) - Una partita dai tanti volti, dominata e poi messa in discussione contro un ottimo Siena. Alla fine riesce a trovare i due punti
58 Sport
Lunedì 16 marzo 2009
B Dilettanti Match equilibrato a Catanzaro, ma lucani sempre a rincorrere
Bernalda, stop all’over time Le Terme di Abano si spengono nel supplementare CATANZARO BERNALDA
95 84
CATANZARO: Cattani 30, Ogliaro 14, Shorter 19, Savazzi 13, De Monaco 5, Caliò, Fiasco 11, Pozzi, Rath, Enodeh 3. All Tunno BERNALDA: Carpineti 14, Faggiano 12, Filloy 25, Albana 14, Silvestrini 5, Azan 2, Russo 12, Di Giacomo, Gabrielli, Perrucci. ARBITRI: Vanoli (VA) e Pansecchi (PV) PARZIALI: 22-14, 42-30, 58-50, 82-82, 95-84 PER la seconda domenica consecutiva la terme di Abano cede nell'over time dopo aver agguantato gli avversari grazie ad una strepitosa rimonta nell'ultimo quarto dei regolamentari. Ma sulla sconfitta dei lucani pesa come un macigno il disastroso arbitraggio della coppia lombarda nel supplementare, se è vero che perfino il sito ufficiale della Cestistica, notoriamente molto pacato e diplomatico nei suoi commenti, ha dato notizia del risultato finale aggiungendo in tutta evidenza un commento al fulmicotone sullo tsunami arbitrale e gli ironici complimenti “alla federazione ed alla sua incompetenza”. La gara comincia con un andamento piuttosto equilibrato, il quintetto schierato da Brogialdi, il solito di partenza, riesce a tener testa alle pre-
Pablo Filloy
vedibili folate offensive dei giallorossi grazie soprattutto a Carpineti e Filloy, mentre dalla parte opposta sono Shorter ed Ogliaro a menare le danze; quando al 6' esce Filloy la squadra ionica ne risente e i silani piazzano un minibreak di 8 punti, vantaggio con cui si chiude il primo quarto. Alla ripresa delle ostilità l'intensità agonistica dei calabresi aumenta, anche se il rientro di Filloy sembra poter dare ai rossoblu la spinta necessaria per recuperare; ma sul punteggio di 22-20 due bombe consecutive di Savazzi spezzano l'inerzia del match e fanno da antipasto alle due bombe successive di Cattani che portano i ragazzi di coach Tunno sul massimo vantaggio dell'incontro, +15, e la tripla di Faggiano
quasi allo scadere serve agli ospiti per chiudere la frazione sul -12. Il terzo periodo, solitamente letale per i lucani, è stavolta più convincente e, pian pianino, il team del presidente Gallotta comincia a rosicchiare punti agli avversari (anche grazie all'apporto di un ottimo Albana finalmente recuperato dopo il lungo infortunio) fino al -8 del 30'; ma sono gli ultimi 10' quelli che diventano una vera e propria rimonta per Russo e company: al 34', infatti, una bomba di Albana sigla il pareggio (65-65) e conclude il lungo inseguimento. Ma proprio il giocatore siciliano al 39' fa un 2/4 dalla lunetta e grazie ai due tiri liberi sbagliati i calabresi impattano il match dopo due triple rispettivamente di Ogliaro e Filloy. Si va quindi all'over time e qui inizia lo show non richiesto dei due fischietti padani: nessun fallo a favore dei rossoblu fin quando i calabresi non hanno acquisito un discreto vantaggio (+5), e, nei 120'' finali, con i lucani nuovamente minacciosi, due tecnici contro la Cestistica, una espulsione (Azan), e quindi sei tiri liberi (tutti nella stessa azione!) e possesso di palla per i locali, proprio i sei tiri che Cattani realizza freddamente l'uno dietro l'altro facendo lievitare il vantaggio giallorosso dal +5 al +11 finale, appunto. Giovanni Palmieri
Il Verdetto La Codra chiude settima C2 Promozione Fasi finali condizionate anche da discutibili decisioni arbitrali
Basilia nei play off con il Città Futura SARÀ la Città Futura Roma la prima avversaria nei play-off per la Basilia Codra Mediterranea Potenza. Questo il verdetto sancito dall'ultima giornata della poule promozione di serie B, giocatasi in contemporanea su tutti i campi, e al termine della quale la Basilia - pur avendo ragione, al PalaPergola, di un ostico Pozzuoli (59-50) - non è riuscita a spuntarla sul Latina per la conquista della sesta piazza. Dovendosi accontentare della settima. «In fin dei conti - ha detto nel post partita l'allenatrice delle biancocelesti lucane, Marilia Sanza - può andar bene anche così. A questo punto molto dipenderà da noi, perché il livello delle squadre, come si è visto in questo raggruppamento, è piuttosto vicino. E sarà importante soprattutto la convinzione nei propri mezzi per fare bene». Quindici giorni di tempo, ora, per affinare schemi e preparazione, dopo di che si comincerà con le partite da dentro o fuori. A cui la Basilia punta ad arrivare al top della condizione fisica e mentale, per giocarsi senza remore tutte le carte a sua disposizione. Buoni segnali, in tal senso, Valisena e compagne li hanno lanciati anche nel sofferto match con il Pozzuoli: risolto solo nella fase centrale dell'ultimo quarto, dopo aver dovuto rintuzzare a più riprese i tentativi di allungo delle mai dome campane; ma
Ctr Senise, pesante ko in casa
Si arrende all’Agropoli senza riuscire mai a brillare CTRSENISE AGROPOLI
Crovatto pivot della Basilia
nel quale proprio dal punto di vista caratteriale, oltre che tecnico, la Basilia ha fatto capire di esserci. Come anche coach Sanza ha inteso rimarcare: «Mi è piaciuta la prova delle ragazze, al cospetto di un'avversaria che è venuta qui per giocarsela a viso aperto. E che ci ha permesso di sostenere un validissimo test in funzione dei prossimi impegni». «In fase offensiva - ha specificato il tecnico potentino - abbiamo fatto davvero bene, anche se le percentuali al tiro non sono state eccezionali. Ma ciò nonostante la squadra non ha mollato, continuando a interpretare a dovere il match e uscendo fuori alla distanza». Anche grazie a una sempre maggiore intensità difensiva, e alla serata di grazia di Crovatto, top scorer della sfida con 18 punti. Luca Carlone sport@luedi.it
67 76
SENISE: Durante 15,Marin 15,Manzotti 13,Albanese 20,Palazzo,Genovese ne,D’Aranno ne,Sassano,Lerose ne, Coach Festa AGROPOLI: Kusevlmanin 24,Dimauro A. 4;Dimauro M. 13,Rivero 17,Valentino 6,Palma 12,Ambrosio,Streferra,Lepre,Spinelli;coach Maria ARBITRI: Pagano e Ozzella di Napoli PARZIALI: 13-21; 27-35; 5255; 67-76 NOTE: Usciti per cinque falli: Palazzo e Palma SENISE - Ennesima sconfitta per il Senise che mostra di non aver più in corpo lo spirito necessario ad affrontare con serenità questo scampolo finale di girone. La dimostrazione è tutta nell’approccio alla gara, già di per se ad handicap. Dovevano passare infatti circa quattro minuti per assistere al primo canestro dei ragazzi allenati da Festa. Esattamente a meno 6 e 41,sul punteggio di quattro a zero per l’Agropoli, era Durante ad inanellare una chirurgica bomba da tre che apriva alle speranze poi perdute comunque. La gara,si trascinava atavica, con errori in quantità industriale da una parte e dall’altra. Purtuttavia,gli ospiti sbagliavano molto di meno e procedevano con i punti. I lucani perdevano il primo quarto ma anche il secondo in modo scontato. Soltanto nel terzo tempo, c’era la giusta reazione che consentiva un netto recupero per un
punteggio che si era allungato fino a meno dodici. In questo frangente, c’era un ritorno agonistico notevole con Gonzalo Marin,ex di turno capace di intercettare un pallone quasi già dentro il canestro e lanciarlo sotto l’altra plancia a Francesco Albanese che infilava il pallone della rimonta. Che però durava poco. Molto per incapacità del Senise ad aumentare il ritmo ed a stringere su un gruppo che stava andando in apnea,tanto però per alcune decisioni arbitrali discutibili. Come quella che è costata il quinto fallo (tecnico)ed un tiro libero con-
tro a Palazzo, reo secondo il direttore di gara, di aver allontanato il pallone dopo un fallo fischiato ad un avversario. Provvedimento esagerato,ma non il solo,giacchè a meno 45 secondi dal fischio finale, sul 67 a 72,uno dei direttori di gara,fischia un fallo su Manzotti ma in contemporanea gli ospiti chiedono il time out ed alla ripresa del gioco si fa finta di niente. Molto probabilmente il Senise avrebbe comunque perso la gara,ma questa è un’altra storia tutta da ipotizzare. Gianni Costantino sport@luedi.it
Francesco Albanese
Serie D, la Vito Lepore cade a Salandra il derby di Matera va alla Climacenter GARE appassionanti, quelle dell'ottavo turno di ritorno del campionato maschile di serie D regionale di basket. I cinque confronti hanno mantenuto fede alle promesse della vigilia con sfide molto interessanti e stimolanti ed anche qualche risultato al di fuori dei pronostici e delle previsioni della vigilia. Cade la capolista Cestistica Renudo Vito Lepore sul campo del Basket Zagaria Salandra per 73 a 54. Meritato il successo dei salandresi a spese dei bianconeri di Della Monica. Bene anche la Climacenter Datacontact Pielle Matera, vittoriosa nel derby del Palasassi contro la Co.Re.Ma. Virtus per 61 a 37 al termine di una sfida che ha confermato il risultato dell’andata a favori dei ragazzi di Cotrufo. Netta e legittima l'affermazione degli atleti della Pielle a spese del quintetto allenato da Antonio Conterosito. Successo esterno al Pala Pastore di Melfi per l'Aics Pallacanestro Varlotta Rione-
ro in Vulture che ha sconfitto la New Olimpia Pallacanestro Melfi con il punteggio di 82 a 68. Per i vulturini il successo nel derby è davvero importante anche sul piano del morale. Gran battaglia nella stracittadina del capoluogo disputatasi alla Palestra Vito Lepore di Via Anzio. La Levoni supera il Cus La Cartotecnica Potenza con il punteggio di 94 a 86 dopo un tempo supplementare. I giocatori di Donato Fiore prevalgono sugli atleti di Antonio Luongo in un finale davvero convulso. Vince nel posticipo domenicale del Pala Itis di Picerno la Lucana Salumi che si impone contro la Cestistica Terme di Abano per 81 a 69. Due punti preziosi per gli amaranto picernesi al cospetto degli atleti di Busco. Ha riposato infine il Ciumnera Basket Potenza. f.menonna@luedi.it
Sport 59
Lunedì 16 marzo 2009
Volley Torsello costretto a fuggire
Volley B2 Donne Match mai in discussione, Potenza domina
Vittoria da incubo Minacce e violenza contro la Virtus Terzo successo consecutivo col Sarno
Tris della Giocoleria
Sul campo del Catona, oltre alla Medical Center, c’è stata un’ altra vincitrice: la violenza. Una violenza inspiegabile, ingiustificata e premeditata. Momenti di paura per atleti, allenatori e dirigenti della squadra potentina che, alla fine, sono stati scortati dalla polizia fino all’imbocco dell’autostrada per ritornare a casa. Proviamo a ripercorrere attraverso loro quanto è avvenuto. «Già nel momento del riscaldamento commenta Lello Leggiadro, dirigente rossoblu – le minacce erano continue, in particolare da parte di due giocatori calabresi, lo schiacciatore Scopelliti e il centrale Arena nei confronti del nostro palleggiatore Simone Di Tommaso». Parole forti, che non lasciano scampo ad equivoci, sono state ripetute ai dirigenti e ai due allenatori potentini anche al momento del riconoscimento: «Dite al numero 14 (Di Tommaso, appunto) che stasera non esce». Insulti anche nei confronti di Luigi Alamprese e Mirko Torsello. Anche al momento del saluto in campo, prima dell’inizio della partita, sempre Scopelliti e Arena si sono rifiutati di dare la mano al palleggiatore potentino e durante tutta la partita contumelie e vituperi sono stati sempre i protagonisti. Ma non finisce qui. A fine gara, in un palazzetto gremito di tifosi che incitavano cori contro la Medical Center, il calabrese Scopelliti si toglie la maglietta e
GIOCOLERIA SARNO
3 0
25-20, 25-19, 25-12
Il centrale Torsello
come una furia si dirige verso Di Tommaso. I compagni di squadra del palleggiatore lucano gli fanno da scudo. Volano calci, schiaffi, pugni, spinte e alla fine una buona parte di giocatori potentini riesce a rifugiarsi nello spogliatoio degli arbitri. Il centrale MirkoTorsello, spaventato, inizia a correre e scappare fin fuori la palestra, inseguito da alcuni atleti avversari e, nella foga della fuga, va a sbattere contro una transenna, facendosi male. Fortunatamente i dirigenti potentini, Leggiadro e Delle Donne, scortati dalla polizia, riescono ad arrivare a prendere i pulmini. Le acque si calmano e anche alcuni giocatori calabresi tranquillizzano la squadra ospite che ormai «tutto è finito». Già, tutto è finito, per fortuna. Ma rimane la vergogna di atti come questi, che non possono non essere raccontati. Atti che fanno male allo sport e distruggono tutto ciò che di bello ruota intorno alle società sportive. Tutto questo sotto gli occhi degli arbitri.
GIOCOLERIA PZ: Avena, Caramuta, Di Camillo, Di Lucchio, Felicetti, Lancellotti, Muscillo, Pontillo, Santangelo (L), Sinisi, Taddei. All. Caliendo. AITO VOLLEY SARNO: Comanzo, Campolo, Masella, Piemonte, Citarella, Palmieri, Di Pietrangelo, Grimaldi, Barberis (L), Familio, Giordano, Sannino, Ricciardi, Russo. All. Loparco. ARBITRI: Michela Tombolini e Valeria Montagna NOTE: durata set: 23’, 25’, 19’, per un totale di 1 ora e 13 minuti.
La Giocoleria impegnata in un’azione a muro
TERZA vittoria consecutiva per la Giocoleria Potenza che batte in casa il Sarno con un secco 3-0. Una Giocoleria convincente che conquista tre punti meritati, contro una formazione ospite scesa in campo con poca grinta e convinzione. Una vittoria mai messa in discussione, con parziali che confermano il buono stato di salute della squadra potentina (25-20,
25-19, 25-12). Rientro in campo anche per la Muscillo, reduce da un infortunio. Nel primo set partono subito bene le padrone di casa che, solo nella fase centrale di gioco, perdono un po’ di concentrazione e lucidità e lasciano a Veronica Grimaldi, la migliore in campo delle sue, la possibilità di macinare punti con i suoi attacchi vincenti. Ma le potentine non per-
dono mai il controllo della gara e chiudono senza troppi problemi sul punteggio di 25-20. Il secondo set si rivela da subito più complicato, con le ragazze allenate da mister Loparco che cercano di mettere in difficoltà la difesa avversaria. Le padrone di casa, però, mostrano piglio e sicurezza nei propri mezzi e capitan Avena, insieme a Paola Felicetti, trascina la
squadra a chiudere i conti per 25-19. Nel terzo set non c’è storia. Il secondo time-out tecnico si conclude col punteggio di 16-9. Le avversarie ormai sono in confusione e le potentine infilano un break di ben 6 punti consecutivi, grazie agli attacchi vincenti di Muscillo, Di Lucchio e Avena e ad un ace di Felicetti. Ormai non c’è più tempo per reagire e il Sarno è costretto a piegarsi sotto i colpi delle potentine, che suggellano con estrema facilità il definitivo 25-12. Negli spogliatoi la soddisfazione di Nello Caliendo, coach della Giocoleria: «Abbiamo giocato una partita quasi perfetta. Ci tenevamo a riscattare la sconfitta dell’andata (le potentine hanno perso a Sarno 3-1) e le ragazze hanno dato il meglio di sé. Avena, Sinisi e Felicetti, le giocatrici più esperte, sono state brave a trascinare le più giovani e tutte hanno sfoderato davvero una buona prestazioni e sono riuscite a mettere in pratica quanto fatto in allenamento». Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
Hockey A2 Non basta la rete di Vivilecchia per avere la meglio sulla capolista
Raro, è un play off stregato La sconfitta con il Sarzana è la sesta di fila NIENTE da fare per la Raro Pattinomania Matera che sabato scorso ha raccolto la sesta sconfitta consecutiva. I pattinatori materani sono stati superati a domicilio dalla prima della classe, il Sarzana, con il risultato finale di due ad uno. In rete per gli ospiti sono andati De Rinaldis e Borsi, mentre per i biancazzurri di casa è andato Vivilecchia. La vittoria ha regalato il tredicesimo punto al Sarzana, mentre la Pattinomanuia resta ancora ad occupare l'ultima piazza a zero punti e pare davvero stregata la corsa della formazione materana in questa seconda fase del campionato di hockey di serie A. Passo in avanti anche
per il Correggio che ha battuto lontano da casa il Thiene per uno a zero. Un risultato strano per una gara di hockey su pista; raramente incontri in questo sport finiscono con poche reti di scarto. Marcatore della giornata è stato Civa che ha segnato al ventiduesimo minuto del primo tempo. Infine, l'ultima gara della poule promozione, tra il Montebello e il Molfetta, ha visto trionfare il club vicentino che si è sbarazzato dei baresi con il risultato finale di tre ad uno. Realizzatori della serata sono stati Marchesini, Pasquale e Piroli per i padroni di casa, mentre Sinisi per il Molfetta. Grazie a questa vittoria, il Montebello ha superato in graduatoria il Molfetta e
si è piazzato al terzo posto con dieci punti, uno in più dei baresi. Nella poule retrocessione, sabato si è giocata la terza giornata che ha visto trionfare il Sandrigo Hockey che ha battuto, lontano da casa, l'Amatori Lodi per sei ad uno. In rete sono andati una volta Fabris, poi due volte Marchetti e ancora per altre tre volte è stato Mene-
ghini. Per il Lodi, l'unica rete è stata segnata da Sattanasio. Vittorioso anche il Follonica che ha battuto il La Mela Modena per quattro a due. Per il Follonica è andato in rete due volte Saitta poi Franchi e Naldi, Damiani e Barbieri sono stati i marcatori del La Mela. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
PALLANUOTO SERIE C Una doppia sconfitta DOPPIA sconfitta per le due formazioni di pallanuoto del campionato maschile di C all'esordio. Perde in casa la Potenza Nuoto contro il Cosenza per 13 a 8. In vasca la compagine potentina non è stata poi così inferiore alla squadra calabrese che ha meritato comunque l'affermazione. Perde anche il Tritone a Crotone con il punteggio di 9 a 5. Per la squadra di Giorgio Pappalardo a segno tre volte gli under 95 e successivamente Santarsiero e Pappalardo.
60 Spettacoli e televisione AL DEBUTTO “FENOMENI”, SHOW IMPEGNATO E GRATIS PER I LAVORATORI IN DIFFICOLTÀ
Pelù, applausi al tour con i cassintegrati CIVITANOVA MARCHE (MACERATA) - C'erano anche cinque lavoratori in difficoltà, licenziati, cassintegrati o con contratti a orario ridotto, al debutto del tour 'Fenomeni', di Piero Pelù, venerdì sera a Civitanova Marche (Macerata). Il cantante aveva annunciato questo proposito pochi giorni prima dello show e ha mantenuto la promessa, offrendo gratuitamente il biglietto di ingresso agli operai di alcune aziende in crisi della zona. «Leggendo le cronache – ha spiegato Pelù – mi sono posto il problema di fare qualcosa per aiutare i lavoratori, senza cadere nella retorica. Così ho deciso di offrire loro una serata di svago che si ripeterà in tutte le tappe del tour». E i lavoratori hanno apprezzato: «E' molto importante – ha detto Elisabetta Ballini, dipendente con contratto di solidarietà di una ditta di abbigliamento – che un personaggio famoso come Pelù si faccia portatore dei nostri problemi». di FRANCESCA PIERLEONI ROMA - Un gruppo di DJ ribelli che nella Gran Bretagna d’inizio anni '60 fonda su una nave una radio libera e l'incontro salvifico tra un giornalista in crisi e un talentuoso musicista diventato barbone. Sono i temi, entrambi tratti da storie vere legate alla musica, raccontati da due film vicini al debutto, e dati già come possibili candidati agli Oscar 2010: la commedia britannica The boat the rocked di Richard Curtis con Philip Seymour Hoffman e The soloist di Joe Wright con Robert Downey Jr e Jamie Foxx. Il primo a debuttare, il 1 aprile in Gran Bretagna (in Italia dal 12 giugno), sarà The boat that rocked, di Richard Curtis (Love actually), ispirato al movimento delle radio libere all’inizio degli anni '60 in Gran Bretagna. In periodo di monopolio di stato con la Bbc, iniziarono a nascere una serie di emittenti indipendenti (prima fra tutte Radio Caroline, nata nel 1964), animate da brillanti dj, che per non incorrere nelle restrittive leggi britanniche, trasmettevano a bordo di barche fuori dalla acque territoriali di Sua Maestà. Grazie alla loro programmazione innovativa di rock e pop diventarono in breve tempo un fenomeno sociale, capace di catalizzare il triplo dell’audience delle radio di stato. UN CAST DA PREMIO OSCAR - Curtis racconta quel periodo affidandosi a un cast che comprende tra gli altri, il premio oscar Philip Seymour Hoffman (che nel ruolo dl Conte, carismatico e anti-
Nell’occasione, la Cgil provinciale di Macerata ha allestito un banchetto nell’atrio del teatro, per raccogliere adesioni per il referendum nazionale della riforma del contratto di lavoro. Ma il tema dei licenziamenti, non è stato l’unico toccato da Pelù, in uno spettacolo ironico e divertente che ha mescolato musica, teatro e satira sociale. Tra un pezzo e l’altro dei 21 brani cantati, da quelli del periodo dei Litfiba, come 'Pierrot e la luna' e 'No frontiere', eseguiti per la prima volta dal vivo, alle canzoni soliste 'Amor diablo' e 'Toro loco', Pelù ha regalato al pubblico veri pezzi di teatro. Con una ironia che ha coinvolto le 'veline soprammobili', e 'la sinistra al caviale', l'eccesso di informazione, altra faccia della solitudine e le 'dittature al velluto'. Sergio Bini, in arte Bustric, ha firmato con Pelù i testi e le scene. Moltissimi gli applausi, anche a scena aperta. Prossime tappe: Torino, Varese, Bergamo e Roma.
Piero Pelù in concerto
DUE FILM VICINI AL DEBUTTO E GIÀ SUPERCANDIDATI ALLA MITICA STATUETTA
In arrivo come un ciclone al cinema il rock “pirata”e solista. Roba da Oscar
Lunedì 16 marzo 2009
PERSONAGGI
La Casta in attesa del terzo bebè
PARIGI - Terzo bebè per l’attrice ed ex top model francese, Laetitia Casta, il secondo con l’attore italiano Stefano Accorsi: lo scrive, mostrando anche foto della Casta inedite (bionda con pancetta mentre fa la spesa) il settimanale francese Voici. Accorsi e la Casta hanno già Orlando, 2 anni, mentre Laetitia ha avuto Sahteene, 8 anni, da una precedente unione con il fotografo Stephane Sednaoui.
Pet Shop Boys esce “Yes” con “assaggio”
SONDAGGIO SUL PROTAGONISTA DELLA FICTION DI RAI1
Di Vittorio “sconosciuto” ROMA - Ottantanove maturandi su cento non sanno chi è Giuseppe Di Vittorio, il sindacalista morto 52 anni fa sulla cui storia Rai1 ha realizzato una fiction (“Pane e Libertà”) e oggi manderà in onda la prima puntata. Solo l’11% dei prossimi alla maturità – emerge da un sondaggio - dice di conoscere Di Vittorio. Di questi, cinque affermano di conoscerlo per aver letto qualcosa su giornali o libri; gli altri sei ne hanno sentito parlare a casa, dai genitori o da alcuni amici di famiglia. Per gli altri 89 invece – nonostante la pub-
Pierfrancesco Favino
blicità per la trasmissione della fiction di cui è protagonista Pierfrancesco Favino – dicono di non aver mai sentito parlare di Di Vittorio, anche se qualcuno sottolinea «non è colpa nostra», quasi a volersi scusare.
LONDRA - Sono stati un’icona della musica elettronica degli Anni '80, ma i Pet Shop Boys non sembrano risentire del tempo che passa. Al punto che sta per arrivare sul mercato «Yes», il loro decimo album in studio. La data è quella del 23 marzo, con un assaggio costituito dal singolo «Love etc», in rotazione radiofonica da lunedì prossimo.
La locandina dell’atteso film di Richard Curtis
conformista dj, sembra essere una delle perle del film), Bill Nighy, Rhys Ifans e Kenneth Branagh, nei panni di un rigido ministro che dà la caccia ai disc jockey 'piratì. “ESPIAZIONE” IL 24 APRILE - Arriverà invece il 24 aprile negli Usa, The soloist di Joe Wright (Espiazione), già programmato per un’uscita a fine 2008, ma spostato all’ultimo momento dalla casa distributrice, la Pa-
ramount per evitare di danneggiare la corsa all’Oscar di Il curioso caso di Benjamin Button. La pellicola (che ha le musiche del premio Oscar italiano Dario Marianelli) racconta la vicenda di Nathaniel Ayers (Jamie Foxx), violoncellista prodigioso, che colpito da una malattia mentale al terzo anno nell’esclusivo conservatorio Julliard (era stato uno dei primi musicisti neri ad essere am-
messo), all’inizio degli anni '70, abbandona tutto e diventa un barbone. Da allora per anni vive sulle strade di Los Angeles. A scoprire la sua storia nel 2005 è un giornalista del Los Angeles Times, Steve Lopez (Robert Downey Jr), che racconta la vicenda a puntate sul suo giornale e si impegna per far dare al musicista, una casa, delle cure e la possibilità di tornare a a suonare. «FILM DA CUI POS-
SO IMPARARE QUALCOSA» - «Personalmente, mi piace sempre fare film da cui potrei imparare qualcosa – ha spiegato sul set Joe Wright, che per The soloist ha avuto un budget di 60 milioni di dollari, il doppio di Espiazione -. Ho sentito che questa era per me un’opportunità di imparare su alcuni aspetti della malattia mentale e certi problemi della società americana».
Daniele, dal 19 aprile l’“Electric Jam ’09 European Tour”
IL DISCO E IL LIBRO
“Da Zero a Zero”, le mille anime di Renato ROMA - Dal Piper a Sanremo, dai lustrini al progetto Fonopoli, da Mi vendo a I migliori anni della nostra vita: le mille anime di Renato Zero sono racchiuse nella monografia artistica 'Da Zero a Zero' a cura di Tommaso Labranca (Arcana, pp. 204, euro 16,50). Un libro che esce a pochi giorni dalla pubblicazione del nuovo disco d’inediti dell’artista romano, Presente, disponibile dal 20 marzo e già anticipato dal singolo Ancora qui. Per questo nuovo lavoro Renato Zero, al pari di altre star
internazionali, si è sganciato dalle major – pubblicando per Tattica Srl – confermando così la sua vena pionieristica e non convenzionale. Questa monografia non ha prefazione e si apre, manco a dirlo con il 'Capitolo 0', in cui si scopre che l’artista è un’appassionato di playstation. Successivamente, invece, si legge la spiegazione che il signor Renato Fiacchini (questo il suo vero nome) fornì qualche tempo fa sulla sua scelta di usare il nome d’arte: «Zero: si scrive più facilmente e si
pronuncia meglio. Tanto vuol dire la stessa cosa: l’infinito, l’eterno, l'essere e il nulla... Nessun sistema scientifico, matematico, filosofico esisterebbe senza questa non-entità». Nei diversi capitoli, Tommaso Labranca (scrittore e «da giovane sorcino») studia il mutamento degli abiti, del linguaggio, della musica di Zero e cerca di capire come siano avvenute le mutazioni da ragazzo di borgata a icona trasgressiva, ad autore di una canzone dedicata a papa Giovanni Paolo II, La vita è un dono.
ROMA - Partirà il 19 aprile da Genova l'"Electric Jam '09 European Tour», il tour di Pino Daniele che segue l’uscita di «Electric Jam», il nuovo album di inediti del cantautore napoletano, nei negozi di dischi dal 27 marzo prossimo. Sul palco insieme a Pino Daniele grandi musicisti come Alfredo Golino alla batteria, Matt Garrison al basso e Gianluca Podio a piano e tastiere. Renato Zero
Spettacoli e televisioni 61
Lunedì 16 marzo 2009
CINEMA di PATRIZIA SESSA NAPOLI – Il suo sogno è sempre stato quello di fare il giornalista. Non voleva essere un eroe, nè un Don Chisciotte. Voleva solo raccontare ciò che vedeva. È ciò che Giancarlo Siani ha fatto, e per questo è stato ucciso. Ha raccontato la camorra. E la camorra, per questo, l’ha punito. Ora un film, 'FortApasc', ricorda tutto questo. E non è un caso se, domani sera, verraì presentato a Napoli, nella sua città. Paolo, il fratello di Giancarlo, quando ha visto la prima volta il film ha pianto. «Ero insieme a mia moglie, in una stanzetta – racconta – Non volevo che ci fossero anche altre persone, volevo sentirmi libero di vivere le mie emozioni. E così è stato». Il film, per la regia di Marco Risi, che a Napoli sarà presentato in anteprima – nelle sale uscirà il 27 marzo distribuito da 01 – Paolo Siani lo definisce «bello, poetico, delicato, forte». «Racconta bene chi era Giancarlo, un giovane allegro, felice, contento, che faceva con
“FortApasc” e omicidio Siani, un film per ricordare le vittime della Camorra passione il mestiere di giornalista, o almeno tentava di farlo – dice – Voleva capire e raccontare, senza voler essere nè un eroe, nè un Don Chisciotte». Giancarlo, allora, era corrispondente da Torre Annunziata per il quotidiano Il Mattino. Era un precario. E il film – progetto che vede la luce grazie alla Bi. Bi. di Angelo Barbagallo e a Rai Cinema – parlerà anche di loro, dei giornalisti precari. Parlerà del clima che si respirava in quegli anni, del perchè Giancarlo il 23 settembre del 1985, 26 anni appena compiuti, fu ucciso sotto casa, nel quartiere Vomero: «Una sera in cui ce lo hanno portato via, da allora provo ancora rabbia». Da allora, dice Paolo, «molto è cambiato». Nella lotta contro la camorra, «la società civile è molto più forte, e lo Stato anche». Certo, c'è ancora da fare, e il film servirà anche
Giancarlo Siani in una foto tratta dal sito www.giancarlosiani.it
questo: «A riscattare la figura di Giancarlo ma anche quelle di tutte le altre vittime della camorra». Al Teatro San Carlo, questa sera, ci saranno tutti. Ci saranno i mariti, i papà, le mamme delle vittime innocen-
ti: come Lorenzo Clemente, marito di Silvia Rutolo; Alfredo Avella, papà di Paolino; Lucia e Annamaria Torre, moglie e figlia di Marcello Torre, sindaco di Pagani (Salerno). Donne e uomini uccisi per sbaglio
dai clan i cui parenti, non a caso, fanno da comparsa anche nel film: «Per ricordare le loro vite attraverso le nostre facce». Ma ci saranno anche i magistrati, come il procuratore Giovandomenico Lepore, il capo della Dda, Franco Roberti o come Armando D’Alterio che, il caso Siani, alla fine lo ha risolto. Per anni l’omicidio di Siani rimase inspiegabile, anche per la stessa magistratura; a nulla servirono nove anni di indagini. Poi un camorrista pentito, Ferdinando Cataldo, ammise tutto: di aver partecipato al summit dove fu deciso l’omicidio di Siani. E raccontò anche che si offrì volontario come killer. 'FortApasc' sarà proiettato oggi sera, nel corso della tre giorni che l’Associazione Libera, ha organizzato a Napoli in vista della «XIV Giornata nazionale della memoria e dell’impegno per tutte le vittime della mafie». «Gomorra, Giancarlo, lo ha scritto prima degli altri – dice il fratello – la camorra va combattuta, sempre. E quello che cerchiamo di fare ogni giorno».
Jordan racconta gli eccessi degli anni ’80
LO SPECIALE
Rourke e la Basinger di nuovo insieme in un film
Fazio ospita Saviano
Mickey e Kim, il ritorno di DANIELA NAVI ROMA – Nel 1986, Kim Basinger e Mickey Rourke sono diventati i sex symbol di una generazione grazie al gioco di seduzioni e trasgressioni patinate di Nove settimane e mezzo. Ventitrè anni dopo, i due attori, pur non avendo scene in comune, tornano protagonisti, ancora una volta per raccontare gli eccessi degli anni '80, nel corale The informers di Gregor Jordan, in uscita a fine aprile negli Usa, tratto dai racconti di Acqua dal sole di Bret Easton Ellis (American Psycho), che è anche cosceneggiatore. Il film, cha ha nel cast, fra gli altri anche Winona Ryder, il prematuramente scomparso Brad Renfro (qui alla sua ultima interpretazione) Billy Bob Thornton, Jon Foster, Amber Heard e Rhys Ifans, dopo un trailer che aveva soddisfatto le aspettative, ha avuto una pessima accoglienza all’ultimo Sundance Film festival, dove è stato presentato in anteprima mondiale. Un esito che non ha scoraggiato il regista: «Questo è un film che polarizza le reazioni – ha spiegato Jordan al sito Moviehole -. Credo che molte delle opinioni negative siano legate al giudizio sui libri di Bret Easton Ellis, che da sempre provocano forti reazioni. Personalmente non mi dispiace perchè sono convinto che anche chi ha veementemente rifiutato il film lo ricorderà». Ellis in veste di sceneggiatore, con Nicholas Jarecki, ha tagliato le sottotrame legate a un gruppo di giovani vampiri modaioli, concentrandosi sulle vicende di un produttore William Sloan (Thornton), sposato all’infelice Laura (Basinger) e amante di una fragile giornalista televisiva, Cheryl (Ryder). Ci sono poi il figlio di William, Graham (Foster), diviso tra la cocaina e storie di sesso con la bionda Chri-
Michey Rourke torna in una pellicola importante dopo una lunga assenza
stie (Heard) e l’artista video Martin (Austin Nichols), che è anche amante di Laura. Completano il quadro, fra gli altri, un criminale da quattro soldi (Rourke) che organizza il rapimento di un bambino, insieme a un portiere voyeur, Jack (Renfro) e una dissoluta rockstar (Mel Raido) in caduta libera. Il regista ha spiegato che alcuni degli attori «hanno trovato molto attraente il lato oscuro dei personaggi. Per esempio Kim Basinger mi ha detto che all’inizio la sceneggia-
tura l'ha terrorizzata, ma il giorno dopo ha capito di dover fare il film, perchè lei sceglie ruoli difficili, che la fanno sentire a disagio e che in genere sono paurosi o terrificanti. Rispetto ad altre attrici della sua generazione, è più coraggiosa». Mickey Rourke, dell’esperienza del film, ricorda soprattutto il rapporto con Brad Renfro, morto a 25 anni qualche settimana dopo la fine delle riprese per un’overdose: «Era un attore magnifico con cui lavorare, aveva un grande talento».
LA CAMPBELL: «STO INVECCHIANDO»
La Toscana si affida a Marta è davvero troppo per Naomi LONDRA – Passi che le ragazze dell’est stiano invadendo sempre di più le passerelle, che le modelle di colore siano spesso discriminate e che oggi le grandi top model siano meno richieste di una volta. Ma che una regione italiana, tra le più importanti al mondo per il flusso turistico, la Toscana, opti per una testimonial «locale» è veramente troppo per la rissosa Naomi Campbell. Secondo alcune indiscrezioni raccolte dal sito «Metropolitan post», specializzato in pettegolezzi e retroscena nel mondo vip, pare che la nota modella inglese sia rimasta molto delusa perchè lo spot della Toscana è stato «assegnato» all’italianissima Marta Cecchetto (nella foto), fidanzata del calciatore Luca Toni. Immagini oniriche, sofisticate e simboliche hanno preso il volto della bellissima modella rendendo irresistibile una terra che gode già di grande fascino e prestigio. Il punto è che Naomi è molto legata alla Toscana, anche affettivamente. L’ultima sfilata per Gianni Versace nel 1997, infatti, l’aveva fatta proprio a Firenze, con una purtroppo profetica pistola in mano. L’evento aveva suscitato parec-
chie critiche ai tempi. «A Firenze mi sento a casa – aveva detto la venere nera al mensile GQ – per me è una terra ricca di ricordi: quando vado lì mi sembra di fare un tuffo nel passato e mi sento fortunata per tutto ciò che ho ottenuto fino ad oggi. Vorrei tanto pubblicizzare in tutto il mondo questa regione». Ma secondo i maligni dietro a questo
disappunto ci sarebbe l’umanissima paura di invecchiare che colpisce anche le bellissime come lei. «Talvolta anche le super belle come noi hanno paura di guardarsi la mattina allo specchio, di recente è capitato anche a me in occasione di shooting pubblicitario a Londra, mi sono vista vecchia e quasi piangevo. Se prima il tuo agente ti propone 100 lavori al giorno e improvvisamente le proposte cominciano a diradarsi, allora inizi a pensare», ha confessato la Venere Nera a GQ. Timori manifestati, qualche giorno fa, anche da Linda Evangelista, in un’intervista rilasciata al mensile Fashion: «quando una ruga solca il volto di una top non è un semplice segno dell’invecchiamento: è come se un monumento venisse sfregiato, una vera e propria catastrofe». Dunque, possiamo solo immaginare con quale livore Naomi abbia vissuto la presentazione della nuova campagna della regione Toscana «Voglio vivere così» a Berlino est, nella suggestiva cornice di un’ex centrale elettrica, la E-Werk, proprio con Marta Cecchetto testimonial in carne e ossa.
ROMA – Due ore con Roberto Saviano, l’autore di Gomorra, per parlare della sua vita blindata ma soprattutto della sua attività di romanziere: è lo speciale Che tempo che fa che Raitre proporrà mercoledì 25 marzo alle 21.10, il terzo per il talk show di Fabio Fazio dopo quelli dedicati ad Andrea Bocelli e a Fabrizio De Andrè. La serata, intitolata Con Roberto Saviano, vedrà in studio l'autore parlare del suo libro, uscito nel maggio 2006 e da allora sempre in testa nelle classifiche di vendita in Italia con due milioni di copie vendute, ma diventato anche un caso letterario mondiale con traduzioni in 5 Paesi e 4 milioni e mezzo di copie vendute. Un successo che ha costretto l’autore, finito nel mirino del clan camorristici, a vivere sotto scorta dall’ottobre del 2006. In primo piano, dunque, la sua vita sotto protezione ma anche l’attività di scrittore, con la presenza in studio di due firme della letteratura mondiale come il newyorkese Paul Auster e l’israeliano David Grossman. Interverranno anche in collegamento da Londra Misha Glenny, l'autore di McMafia, il bestseller internazionale, tradotto in 30 lingue, che racconta l’assalto del crimine all’economia globale; da New York Suketu Metha, l’autore di Maximum City, una sorta di Gomorra ambientato a Mumbai, un viaggio tra gli eccessi di una città in bilico fra gli attici affacciati sull'oceano e le baracche dove milioni di persone vivono in condizioni di estrema povertà. Mehta e Saviano si sono già confrontati sui temi della criminalità e della paura qualche mese fa al World social summit di Roma. Lusinghieri i risultati ottenuti dai precedenti speciali di Che tempo che fa: l’11 dicembre scorso la serata dedicata a Bocelli ha raccolto una media di 4 milioni 616 mila telespettatori con il 18.04% di share; l’11 gennaio lo speciale Fabrizio 2009, che ha celebrato De Andrè a dieci anni dalla scomparsa, ha fatto segnare 5 milioni 61 mila spettatori con il 19.52%, con picchi superiori al 30%.
62 Rubriche
Lunedì 16 marzo 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Il vostro amor proprio si sta risvegliando e vi spingerà ad impegnarvi di più nel lavoro. Bene gli affari di cuore.
TORO 21/4 - 20/5
Sentite il bisogno di farvi coinvolgere a fondo in un progetto di lavoro: potrete farlo. In amore l'orgoglio non paga.
GEMELLI 21/5 - 21/6
State gestendo un affare professionale con poca convinzione: è il modo peggiore per non concludere nulla. Cuore in subbuglio.
CANCRO 22/6 - 22/7
Avete il difetto di non portare mai a termine i progetti di lavoro che cominciate: combinerete ben poco. In amore siete totalmente coinvolti.
LEONE 23/7 - 23/8
L'intuito vi spinge verso un nuovo importantissimo traguardo professionale. In amore seguite l'istinto.
VERGINE 24/8 - 22/9
La vostra ambizione vi porterà lontano nella professione, a patto che non esageriate. In amore non è il caso di accontentarsi.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Evitate in tutti i modi di scontrarvi con i vostri collaboratori: con la diplomazia si ottiene di più. In amore la fretta è una pessima consigliera.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Vi sentite dinamici e creativi: sfruttate il momento di grazia nella professione. Un amore altalenante vi tiene in ansia.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Cercate di sfruttare meglio il vostro talento per gli affari: basta riflettere di più. In amore siete partiti con il piede giusto.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Quando si hanno le idee confuse è inutile fare tanti progetti di lavoro. L'amore sta crescendo di intensità.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Avete ottimi argomenti da far valere con i vostri superiori: non esitate. Terremoto nella vita sentimentale.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
prese N; Z apre S,T ante = Presenza
Finalmente la fortuna si è girata dalla vostra parte: approfittatene per realizzare un progetto di lavoro ambizioso. In amore tutto va per il meglio.
Televisioni 63
Lunedì 16 marzo 2009
20.30
GIOCO
21.00
TELEFILM
PRIMA SERATA
Max Giusti
Senza Traccia
21.10
FILM
21.10
REALITYSHOW
Agente 007 - Missione Goldfinger
Alessia Marcuzzi
23.15
FILM
FILM
21.10
La vera storia di Jack lo Squartatore
21.10
Vacanze di natale ‘91
RUBRICA Gad Lerner
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.15 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -RubricaScanzonatissima - di musica 06.15 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.25 -Real TvX Factor - La settimana 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07:01 - Cartoni 09.30 -RubricaProtestantesimo 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
08.00 -AttualitàRai News 24 Morning News 08.15 -RubricaRai Educational Art News 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -NewsTg 3 - Rai Sport Notizie 12.25 -RubricaTg 3 Shukran 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.15 -SportTirreno - Adriatico - Ciclismo 16.15 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.25 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 09.55 -Real Tv Grande Fratello Pillole 10.00 -Telegiornale Tg 5 - Ore 10 10.05 -Attualità Mattino Cinque 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvLa Fattoria 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -Soap OperaMy life 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.35 -NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmRenegade 13.30 -TelegiornaleTg 4 13:46 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 16.00 -Soap OperaSentieri 16.40 -FilmNikita - Spie senza volto con Sidney Poitier, River Phoenix, Richard Bradford - regia di Richard Benjamin (USA) - 1988 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 12:58 - Previsioni del tempoMeteo 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -TelefilmMalcom 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin Princess - Principesse gemelle 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 18:58 - Previsioni del tempoMeteo 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmJeff & Leo - Gemelli detective 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmInternational Hotel con Elizabeth Taylor, Richard Burton, Louis Jourdan, Elsa Martinelli, Margaret Rutherford - regia di Anthony Asquith (GB) - 1963 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Pane e liberta' 23.10 -Telegiornale Tg 1 23.15 -AttualitàPorta a Porta
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.00 -TelefilmSenza Traccia 22.40 -TelefilmLaw and Order
20.35 -TeleromanzoUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmAgente 007 - Missione Goldfinger con S. Connery, H. Blackman - regia di Guy Hamilton (G.B.) - 1964 23.10 -RubricaReplay
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Reality Show Grande Fratello
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -TelefilmIl comandante Florent 23.15 -FilmLa vera storia di Jack lo Squartatore - From Hell con Johnny Depp, Heather Graham - regia di Allen Hughes, Albert Hughes (USA) - 2001
20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -FilmVacanze di natale ' 91 con C. De Sica, M. Boldi, A. Roncato, A. Sordi - regia di Enrico Oldoini (Ita) - 1991 22:07 - NewsTgcom - Attualità 22.10 -Previsioni del tempoMeteo
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Rubrica L'infedele 23.30 -Telefilm Sex & the city
00.50 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.30 -RubricaSottovoce 02.00 -DocumentiUn Mondo a colori 02.35 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -Film TvHo sposato uno sbirro: La venere scomparsa 05.00 -DocumentarioStella del Sud
23.25 -TelegiornaleTg 2 23.40 -FilmI segreti di Brokeback Mountain- con Jake Gyllenheel, Heath, Anne Hathaway regia di Ang Lee 01.45 -RubricaTg Parlamento 01.55 -RubricaSorgente di vita
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaFuori orario 02.10 -RubricaAvvocato io, avvocati voi 02.30 -RubricaInconscio, Magia e Psiche: “Questo bagliore” 03.00 -AttualitàRai News 24
00.25 -TelegiornaleTg 5 Notte 00.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 00:56 - Tg satiricoStriscia la notizia 01.40 -Real TvAmici 03.10 -Reality ShowGrande Fratello 03.45 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
01.40 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.05 -NewsPasswor*d - Il mondo in casa 02.20 -RubricaVivere meglio 03.05 -NewsTV Moda 04.45 -RubricaPeste e corna e gocce...
23.40 -Real TvRTV - La tv della realtà 00.00 -ShowMai dire Grande Fratello 00.55 -Real TvGrande fratello Live 01.55 -NewsStudio Sport 02.20 -TelegiornaleStudio Aperto 02.35 -MusicaleTalent 1 Player 03.15 -TelefilmI Soprano
01.00 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaMovie Flash 01.25 -AttualitàOtto e mezzo 02.05 -RubricaL'intervista 02.35 -TelefilmAlla corte di Alice 03.35 -RubricaDue minuti un libro 03.40 -AttualitàCNN News
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 16.40
ITALIA 1
ORE 21.10
INTERNATIONAL HOTEL
NIKITA - SPIE SENZA VOLTO
VACANZE DI NATALE ‘91
con R. Burton, E. Taylor, O. Welles - regia di Anthony Asquith (Usa) - 1963
con R. Phoenix, S. Poitier - regia di Richard Benjamin (Usa) - 1988
con C. De Sica, A. Sordi, E. Greggio regia di Enrico Oldoini (Ita) - 1991
Nell'aeroporto di Londra tutti i voli sono temporaneamente bloccati a causa di una densissima nebbia. Giocoforza, i vari passeggeri in attesa fanno amicizia tra di loro. C'è un miliardario con la moglie, un playboy squattrinato, un industriale con la sua segretaria, un famoso regista cinematografico in compagnia di un'attricetta alle prime armi, la vecchia duchessa di Brighton...
L'agente dell'Fbi Roy Parmenter è sulle tracce della spia russa Scuba che, anni prima, gli ha ucciso il migliore amico. Si reca a San Diego, dove vivono i coniugi Richard e Elisabeth Grant che Parmenter sospetta siano spie "in letargo", sempre pronte però a rientrare nel giro. Parmenter avvicina il figlio dei Grant, Jeff, che però risulta essere all'oscuro di tutto...
Mimmo e Rino convivono d'amore e d'accoro, finché il primo si prende una cotta per Simona. L'uxoricida Leopoldo è disturbato dal fantasma della prima moglie da lui uccisa mentre è in intimità con la seconda. A Nanni e Ingrid viene data la stessa suite che a Enzo e Fernanda. Giuliana, in viaggio di piacere con un conte non vuole apparire come la figlia di Sabino, cameriere...
RAI 3
ORE 21.10
RAI 1
ORE 21.10
RETE 4
ORE 23.15
AGENTE 007 - MISSIONE GOLDFINGER
PANE E LIBERTÀ - GIUSEPPE DI VITTORIO
LA VERA STORIA DI JACK LO SQUARTATORE - FROM HELL
con S. Connery, H. Blackman, G. Fröbe - regia di Guy Hamilton (G.B.) - 1964
con P. Favino, F. Salvi, R. Rea - regia di Alberto Negrin (Ita) - 2008
con J. Depp, H. Graham - regia di Allen Hughes, Albert Hughes (Usa) - 2001
Goldfinger è un misterioso uomo d'affari sospettato di essere a capo di un'organizzazione che contrabbanda oro. James Bond viene incaricato del caso e riesce ad arrivare così vicino al quartiere generale di Goldfinger da cadere nelle sue mani. Questi ha un piano per attaccare Fort Knox, deposito delle riserve auree degli Stati Uniti...
Dopo che Stalin chiama traditori i socialisti italiani, Di Vittorio torna in Puglia, dove trova la moglie morente. Negli anni trenta ripara in Francia. Al suo ritorno inizia a lavorare con Bruno Buozzi alla formazione di un sindacato: la Cgil. Finita la guerra, Di Vittorio è eletto vicepresidente dell’Unione sindacale mondiale, ma le divisioni...
Londra, 1888: nelle strade del quartiere di Whitechapel, Jack lo Squartatore si aggira di notte uccidendo e sventrando le prostitute. Sulle sue tracce, oltre all'intera polizia londinese, c'è l'ispettore Abberline l'unico che capisce subito che i delitti sono preceduti da una meticolosa e scrupolosa messa in scena. George osservando la scena del delitto..
Ballando con le stelle batte La corrida RAI UNO Ballando con le stelle L'eredita' Affari tuoi L'eredita' la sfida
ora 21.08 19.49 20.40 18.53
ascolto 6.338 6.281 6.247 4.640
RAI DUE Cold case-delitti Cold case-delitti Rai sport-dribbling Rai sport-sabato sprint
21.02 21.47 13.29 22.36
2.159 2.101 1.696 1.240
RAI TRE Che tempo che fa Ulisse il piacere Pres.che tempo che fa Blob di tutto di piu'
20.33 21.37 20.11 20.00
3.186 2.450 2.160 1.936
CANALE 5 La corrida Striscia la notizia Chi vuol essere La fattoria
21.11 20.47 19.03 13.38
5.081 4.982 3.746 3.372
ITALIA 1 Giu' per il tubo Vacanze di natale 90 Cucciolo Studio sport
21.05 14.10 19.12 13.04
2.475 2.077 2.071 1.559
RETE 4 Walker texas ranger Forum sessione Law & order:unita' Poirot
20.26 14.09 22.49 15.12
2.051 1.406 1.335 1.252