PREVISIONI FOSCHE DELLA CGIL
LA VERTENZA SATA A MELFI
Nel 2009 il Pil scenderà a -3% Bossi: aiutare le piccole imprese
Turni: la Fiom verso lo sciopero Il segretario Cgil Pepe annuncia battaglia Non saremo il sindacato del “Sì padrone”
E Berlusconi apre ai suggerimenti Confindustria
a pagina 15
alle pagine 6 e 7
della Basilicata
ED Anno 8 - N. 70
1,00
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
Martedì 17 marzo 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Il congresso della Flaei Cisl: contro la Sel e la Regione
Sì al nucleare
«La Basilicata deve fare la sua parte» Le lotte interne tra elettrici e chimici L’Enel: tutto ok, ma una lettera smentisce POTENZA - Nucleare, perché no? Anzi, decisamente sì. Il sindacato Flaei Cisl è il primo a esprimersi a favore di un ritorno dell'Italia all'energia atomica. E’ stato ribadito ieri nel corso del sedicesimo congresso regionale, a Potenza. Certo, non si è parlato solo di quello. Ma il tema del nucleare è un nervo scoperto per la Basilicata, vedasi lotta di Scanzano Jonico contro il tentativo di blitz del governo. I lavori sono stati guidati da Antonio Coviello, di Avigliano, ex segretario nazionale negli anni Ottanta della Flaei. Coviello modera con la calma del decano. Si scalda, nel corso della mattinata, solo per parlare del progetto attuale della Sel: «E’ la più grande nefandezza che il presidente della giunta regionale poteva fare». a pagina 12
La politica a lutto
E’ morto a Matera l’ex parlamentare e storico del Pci Raffaele Giura Longo Fu il padre della legge che recuperò i Sassi
Memoria
Quarant’anni fa il primo omicidio di un giudice italiano Agostino Pianta Era un lucano originario di Rapolla Da allora per mafia e terrorismo seguiranno altre 25 delitti di magistrati
Volle l’ateneo nella sua città Il cordoglio unanime per la perdita improvvisa Raffaele Giura Longo
alle pagine 10 e 11
Agostino Pianta
a pagina 18
Una donna di Pisticci
Simula la rapina per amore: i carabinieri capiscono a pagina 33
L’attore Da “Pane e libertà” a Commissario Rex L’ascesa dell’attore materano Nando Irene a pagina 30
I fratellini di Genzano per ora restano a casa Oggi la decisione d’Appello Si spera nell’affido ai parenti per evitare la chiusura in istituto a pagina 15
IL CASO: oggi si gioca
La partita di basket e il convegno “fantasma” E’ un giallo il rinvio della Corporelle POTENZA CALCIO Contestazione allo stadio nello sport
All’assemblea del Pd materano c’è Lacorazza ma la senatrice apre il “totocandidato”
Antezza: passo indietro per la Provincia MATERA - La senatrice Maria Antezza rompe il silenzio e interviene all’assemblea provinciale del Pd per la scelta dei candidati: «Non è stata compresa la mia disponibilità». Santochirico avverte: «Senza Antezza è corsa al candidato fuori e dentro al Pd». alle pagine 8 e 9
Sanità Sette anni fa moriva Carmelo. Ma se andate su YouTube si vede che sta sempre Bene.
LA STORIA come quella di Sofia
E Di Lorenzo vuole la radioterapia a Matera a pagina 16
2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo
Israele, accordo con Lieberman TEL AVIV – L'ombra di Avigdor Lieberman, leader di Israel Beitenu (Ib) e tribuno della nuova destra radicale laica israeliana, è da ieri a un passo dal vertice della diplomazia dello Stato ebraico, a dispetto dei malumori del mondo arabo e delle inquietudini di molte cancellerie occidentali. Il suggello, largamente annunciato, è giunto nella notte: un accordo con il premier incaricato Benyamin Netanyahu ha messo nero su bianco che sarà lui – col suo inconfondibile accento russo e gli echi della sua retorica arabofoba – il ministro degli Esteri di un futuro governo di sole destre, che a questo punto appare più vicino che mai.
Parigi, banlieue in fiamme PARIGI – «Era impressionante, ma abbiamo tenuto le posizioni. Quelli ci sparavano addosso con armi da fuoco, noi avevamo solo mezzi per mantenere l’ordine, proiettili di gomma e lacrimogeni»: fa un salto di qualità la guerra in banlieue, arrivano i fucili a pompa e i mitra. La polizia viene attirata e poi attaccata. E i sindacati degli agenti non ci stanno più. Era un’intifada, ora è una guerriglia. Quello che è accaduto la notte fra sabato e domenica nel quartiere dei Musiciens a Les Mureaux, la banlieue di Parigi che fa capo a Versailles, segna «uno spartiacque».
Martedì 17 marzo 2009
Davanti al giudice che lo ha arrestato non ha negato la malversazione
Grinzane, Soria si è dimesso Inge Feltrinelli «Salviamo il Premio ha dato tanto al Piemonte»
Giuliano Soria
TORINO – Non ha negato la malversazione e si è dimesso davanti al giudice che lo ha arrestato, e lo ha fatto «per salvare il Grinzane Cavour». Giuliano Soria, presidente di uno dei più prestigiosi premi letterari d’Italia, ha gettato la spugna dove mai, forse, avrebbe immaginato fino a qualche settimana fa: un’aula del Palazzo di giustizia di Torino. Intanto molti vogliono salvare il premio. In testa c'è Inge Feltrinelli che dalla Fiera del Libro di Parigi, dice: «Sono molto affezionata a questo Premio che ha dato tantissi-
mo al Piemonte e promosso la lettura tra i giovani. Buttarlo a mare sarebbe un errore, anche se mi rendo conto che il suo salvataggio è difficile ed io non ho consigli da dare». Per Raffaele Nigro, unico giurato italiano in giuria a non essersi dimesso la settimana scorsa, in pieno marasma «vanno recuperati il Premio e tutta l’ottima organizzazione che ci stava dietro, che è di grande livello». «E' facile ora sputare su Soria – spiega – ma prima tutti dicevano grandi cose del Grinzane. E giustamente, perchè è un Premio di pregio».
Meredith Solo 8.000 euro per Lumumba
Milano, la Moratti ancora indagata per le consulenze
PERUGIA – Rinchiuso in carcere per 14 giorni con l’accusa di avere ucciso Meredith Kercher, Patrick Lumumba è stato scarcerato e poi prosciolto perchè estraneo al delitto e ieri la Corte d’appello di Perugia gli ha assegnato un risarcimento di 8 mila euro per quella «ingiusta detenzione». Cifra che però il musicista congolese e il suo legale, l’avvocato Carlo Pacelli, considerano «oggettivamente iniqua» e per questo si rivolgeranno alla Cassazione. Ai giudici Lumumba aveva chiesto un risarcimento di 516 mila euro.
MILANO – Nessuna archiviazione, per ora, per il sindaco di Milano, Letizia Moratti, e altre quattro persone del Comune nell’ambito dell’inchiesta su presunte irregolarità nell’assegnazione di 51 consulenze e su presunti episodi di 'mobbing', affinchè alcuni funzionari lasciassero il proprio incarico a favore di persone esterne. Il no alla richiesta di archiviazione è del gip Paolo Ielo che ha ordinato al pm Alfredo Robledo nuove indagini che dovranno terminare il 30 giugno prossimo.
Austria. Stuprò la figlia per 24 anni facendole partorire sette figli-nipoti
Il padre-mostro davanti ai giudici Fritzl nega i reati più gravi: omicidio e schiavitù VIENNA – Le sequenze dell’orrore sono sfilate ieri in aula al processo a St. Poelten a Josef Fritzl, il padre-mostro che per 24 anni ha violentato e tenuto segregata in una cella bunker ad Amstetten sua figlia Elisabeth facendole partorire sette figli. L’imputato, 73 anni, si è riconosciuto colpevole in alcuni capi di accusa, stupro, incesto, segregazione, ma ha respinto quelli più gravi: omicidio colposo e riduzione in schiavitù. A seconda della condanna, rischia fra i dieci anni e l’ergastolo.
La sentenza in questo del 'processo del secolo' in Austria è attesa per venerdì o forse già giovedì. Enorme il richiamo dei media di tutto il mondo per seguire il processo: 25 i network, circa 300 i reporter accorsi. Ma le infratture del capoluogo della Bassa Austria sono insufficienti: in aula sono stati ammessi solo 95 giornalisti accreditati e dopo l’inizio (dispositivi di accusa e difesa e prime domande) sono stati fatti uscire e il processo è proseguito a porte chiuse. La giudice Andrea Humer aeva
spiegato che il pubblico sarebbe stato escluso alla presentazione di dettagli privati o sessuali. Oggi tutta l’udienza sarà a porte chiuse. Si continuerà con la proiezione, «a spezzoni», della deposizione videoregistrata di 11 ore della figlia-vittima, Elisabeth, 43 anni, che non comparirà al processo, come neppure i figli dell’incesto. Nel nastro avrebbe anche rivolto delle domande dirette al padreaguzzino. Il processo è cominciato ieri mattina verso le 9.30. Fritzl, scortato in au-
la lungo un corridoio collegato col carcere, è sfilato davanti a giornalisti e cameramen nascondendo il volto dentro un raccoglitore di documenti di colore blu. Fuori del tribunale, una tenda di 225 mq con circa 60 postazioni funge da sala stampa. È qui che si svolgono ogni giorno le conferenze stampa sul processo, inclusa quella odierna che non ha divulgato nulla facendo imbestialire i giornalisti: «che senso ha tenere una conferenza stampa se non si dice nulla?», è sbottata una.
La giudice Humer ha ammonito che «questo non è un processo a un luogo o a un’intera nazione» ma un singolo imputato e si è appellata a rispettare la privacy e l’obbiettività. Fritzl ha parlato in apertura raccontando la sua infanzia difficile con la madre che lo maltrattava e incapace di affetto: a 12 anni si ribellò e «da quel momento ero per lei satana». I due vissero sotto lo stesso tetto fino alla sua morte nell’80. Quattro anni dopo comincia il martirio della figlia Elisabeth Flaminia Bussotti
In Italia e nel Mondo 3
Martedì 17 marzo 2009
Il premier annuncia il reintegro del giudice della Corte Suprema, Iftikhar Muhammad Chaudhry
Pakistan, la “marcia” di Sharif piega il governo Disinnescata una crisi pericolosa che stava per gettare nel caos una potenza atomica
I manifestanti di Sharif
ISLAMABAD – Grazie ad un accordo a sorpresa fra governo ed opposizione, il Pakistan è riuscito miracolosamente a disinnescare ieri una fase di gravi tensioni politiche che stavano per gettare nel caos e nell’anarchia una delle potenze nucleari mondiali. Quando tutto lasciava pensare che migliaia di dimostranti impegnati nella 'Lunga Marcia' voluta dall’ex premier Nawaz Sharif avrebbero fatto irruzione ad Islamabad per esigere dal presidente Asif Ali Zardari il rispetto di pro-
messe non mantenute in tema di giustizia, un annuncio del premier Yusuf Raza Gilani ha radicalmente cambiato il pessimistico scenario. «Il governo ha deciso – ha detto Gilani in un intervento in tv – che il 21 marzo prossimo l’ex giudice della Corte suprema, Iftikhar Muhammad Chaudhry, ritornerà al suo posto». Ottenere il reintegro di Chaudhry e di altri giudici allontanati dal loro incarico dall’ex presidente Pervez Musharraf era appunto uno degli obiettivi princi-
pali della 'Lunga Marcia' di giudici, avvocati e militanti del partito Lega musulmana-N (Plm-N) di Sharif, lanciata venerdì da Karachi e pericolosamente in viaggio verso la capitale. La tensione era ormai alle stelle, acuita da dichiarazioni di fuoco del due volte ex premier oppositore che praticamente aveva invitato in un discorso dalla sua residenza di Lahore «a deporre Zardari» responsabile di «avere trasformato il Pakistan in uno Stato di polizia». Maurizio Salvi
Madagascar, carri armati intorno al palazzo presidenziale Il presidente Ravalomanana si è asserragliato in un altro edificio
Militari nel palazzo presidenziale
Presentato un nuovo documento. Frattini soddisfatto
ANTANANARIVO – In Madagascar i militari si sono mossi. Un numero imprecisato di soldati, con l'appoggio di due blindati, ieri hanno preso il controllo del palazzo presidenziale ad Antananarivo, mentre il presidente Marc Ravalomanana resta trincerato in un altro complesso a una decina di chilometri dalla capitale, protetto dalla guardia presidenziale. In serata il nuovo capo di stato maggiore ha però detto che «per ora non ci muoveremo contro il palazzo» dove è asserragliato il capo di stato perchè «non vogliamo vittime».
Ragusa
Caccia ai cani ma il branco Bruxelles sulla linea tracciata dall’Italia colpisce ancora
Razzismo, Ue contro Onu BRUXELLES – L'Unione europea segue l’Italia sulla conferenza Onu sul razzismo, la cosiddetta Durban II, e si mette in rotta di collisione con le Nazioni Unite: «Manderemo nostri suggerimenti, ma se il documento di preparazione non sarà modificato, ci sarà un forte appello per ritirarsi dalla Conferenza», ha detto il ministro degli Esteri della Repubblica Ceca, presidente di turno della Ue, Karel Shwarzenberg. Il 5 marzo scorso, il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini aveva annunciato a Bruxelles la decisione italiana di ritirare la sua delegazione da Ginevra per protesta contro le frasi «antisemite» contenute nella bozza di dichiarazione finale, seguendo così l’esempio di Usa, Canada e Olanda. E ieri, sempre da Bruxelles, il titolare della Farnesina ha annunciato che i ministri degli Esteri dei 27 si sono trovati d’accordo a presentare ai responsabili dei negoziati della conferenza un «testo radicalmente nuovo ed alternativo, a nome della Ue», che potrà, se accolto, modificare la decisione italiana, in quanto «non menziona temi antirazzisti e antisemiti e non contiene limitazioni alle libertà di espressione». Il nuovo testo – di 20/25 capitoli – è stato presentato dal ministro degli Esteri olandese Maxime Verhagen ed è stato preferito ad un altro già consegnato a Ginevra da Belgio, Russia, Egitto e Norvegia. La Libia coordina i negoziatori Onu, di cui fanno parte
Il ministro degli Esteri olandese, Maxime Verhagen e, a destra, il titolare della Farnesina, Franco Frattini
anche Iran e Cuba. «L'Italia ha smosso le acque torbide», ha commentato il nostri ministro degli Esteri Franco Frattini, molto soddisfatto. «Se il testo olandese sarà accolto, l’Italia si impegnerà nuovamente a negoziarlo. Ma per ora, non siamo nè sicuri nè ottimismi». La discussione politica su Durban II ieri al Consiglio esteri della Unione europea è stata chiesta dalla Germania, decisa a boicottare la conferenza, prevista a fine aprile, se l’Europa non otterrà le modifiche richieste. «Mi impegnerò perchè la Ue rinunci a partecipare a questa
Broccoli e zucchine nel giardino di Michelle NEL giardino della Casa Bianca, dove Jacqueline Kennedy si aggirava lieve a respirare il profumo delle rose piantate come omaggio floreale aper la suocera, Rose Fitzgerald, Michelle e Barack Obama - racconta il New York Times - stanno allestendo un orticello. Broccoli e zucchine per dire no al colesterolo, invito a un desco più sano, rispettoso dei trigliceridi, ma anche segnale di un'altrettanto sana autarchia commerciale. Un "orto di guerra" che segna una ferma e agreste rottura con il passato più recente, troppo connotato da junk food. Una fissazione, quella del neopresidente, che si
concretizza nella rinnovata attenzione al miglioramento della sicurezza alimentare negli Stati Uniti. Obama, intanto, ha nominato il capo della Food and Drug Organization (Margaret Hamburg, un destino nel cognome) e ha assicurato di aggiornare le leggi datate.
conferenza se nelle prossime ore o nei prossimi giorni non otterremo una modifica sostanziale dei documenti», ha detto il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier. Sulla stessa linea anche Danimarca, Estonia e Polonia. Il ministro francese Bernard Kouchner, che aveva criticato l'Italia per il mancato coordinamento a livello europeo, non ha partecipato alla discussione odierna perchè ha lasciato il Consiglio in anticipo. La Francia ha però detto di rifiutare «tutti i riferimenti alla nozione di diffamazione
delle religioni», così come «tutte le stigmatizzazioni di Israele in quanto tale». Anche Londra ha reclamato un cambio totale dei lavori preparatori della conferenza. In un documento interno della Commissione Ue su Durban II si definisce la posizione italiana del 5 marzo scorso «inaspettata, senza previe consultazioni in sede Ue». «E' un documento superato dai fatti», ha replicato ieri il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, ribadendo invece che la posizione italiana «è servita per ulteriori iniziative». Marisa Ostolani
Da Istanbul allarme acqua: «Sta finendo» SI è aperto ieri a Istanbul il 5° Forum mondiale sull'acqua – intitolato «Colmare il divario per l’acqua». Nell’aprire i lavori, il presidente del Consiglio mondiale, il francese Loic Fauchon, ha puntato il dito contro «le abitudini incoerenti» e i «consumi stravaganti» che contribuiscono allo spreco delle risorse idriche in tutto il mondo. Fauchon si riferiva in particolare all’ultimo rapporto dell’Onu sulle risorse idriche mondiali da cui risulta che entro il 2030, a causa dei cambiamenti climatici ma anche della rapida crescita demografica, quasi la metà
della popolazione del pianeta vivrà in aree ad alto stress idrico, tra cui ci sarà l'Africa che conterà fra i 75 e 250 milioni di abitanti. In parallelo al Forum «ufficiale» sull'acqua si terranno nella metropoli turca un Forum e altri eventi alternativi.
SCICLI (RAGUSA) – Continua la caccia ai randagi nelle campagne tra Marina di Modica e Sampieri dove domenica è stato sbranato Giuseppe Brafa, di 10 anni, mentre un altro bambino di nove e un quarantenne sono rimasti feriti. Carabinieri della compagnia di Modica, con il supporto del Nas e del Noe, e di tre società di accalappiacani, hanno catturato complessivamente una quarantina di animali, ma almeno dieci sono ancora in libertà. Proprio la parte del branco ancora in libertà nel pomeriggio è tornato a seminare il panico nella stessa zona di ieri: ha fatto irruzione in una villetta dove c'era una donna di 74 anni, da sola. L’anziana, terrorizzata, ha fatto in tempo a chiudere la porta e a dare l’allarme, poi ha visto dalla finestra i randagi avventarsi con violenza su una bambola nel suo giardino. I carabinieri hanno anche compiuto un nuovo sopralluogo nella casa di Virgilio Giglio, 64 anni, l’uomo arrestato con l'accusa di concorso in omicidio colposo per avere violato i doveri della custodia giudiziale impostagli dalla Procura di Modica, avendo lasciato i cani in libertà o non avendo impedito che abbandonassero la struttura in cui dovevano stare chiusi. È probabile che nelle prossime ore sarà sequestrato l’intero stabile, compresa l’abitazione nella quale l’uomo viveva tra sporcizia e carcasse di animali di cui nutriva i randagi. Intanto a Scicli, comune dove sono avvenuti i fatti, e a Modica, città in cui viveva il piccolo Giuseppe, c'è dolore e rabbia. A Modica oggi sarà lutto cittadino. I commercianti hanno annunciato che abbasseranno le saracinesche dei negozi dalle 15, quando cominceranno i funerali nel Duomo di San Giorgio. La famiglia della piccola vittima, che abita a Modica Alta, si è chiusa nel silenzio. Il padre di Giuseppe Brafa è un «lavoratore socialmente utile» di Ragusa. Migliorano le condizioni del bambino di nove anni, ricoverato nel reparto di pediatria dell’ospedale Maggiore di Modica. Il piccolo però è ancora in stato di choc e non parla. La vicenda ha scatenato polemiche legate alla gestione dei cani randagi. Rocco Pace
Per la Fao la crisi porterà alla rinascita delle foreste C'È un modo sostenibile di uscire dalla crisi economica. È quello che potrebbe consentire la rinascita delle foreste nel mondo, dopo oltre quindici anni di impoverimento che hanno causato la deforestazione di oltre 70 milioni di ettari. E la via d’uscita passa dall’improvvisa frenata del settore edilizio. Questa è la proposta lanciata dalla Fao, in occasione della presentazione dell’ottavo rapporto sullo Stato Mondiale delle Foreste. Il settore oggi è stretto tra la crisi e il cambiamento climatico. La congiuntura economica difficile ha fatto da subito sentire i suoi effetti sul mercato del legno e i pri-
mi segnali negativi sono arrivati dagli Stati Uniti, dove nel 2009 si registrerà un calo di 20 milioni di tonnellate. «Il tasso annuo di costruzione di nuove abitazioni negli Stati Uniti è passato da circa 2,1 milioni nei primi mesi del 2006 a meno di 0,8 milioni ad ottobre 2008».
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Martedì 17 marzo 2009
Il fatto del giorno: Berlusconi replica a Confindustria: abbiamo dato soldi veri Netta risposta del premier Commercianti rassicurati E il Quirinale? Deve solo all’uscita di Marcegaglia ma lo scontro è in politica dire di sì ai decreti legge dalla cronaca di Paolo Cacace
dal servizio di Rodolfo Sala
dal servizio di Rodolfo Sala
«Abbiamo dato soldi veri contro la crisi». Silvio Berlusconi risponde a Emma Marcegaglia, presidente della Confindustria. E ricorda i 9 miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali, gli incentivi per l’auto, il piano per le infrastrutture. Da Cernobbio, al convegno della Confcommercio, annuncia poi che il Piano casa verrà varato per decreto venerdì e che saranno rivisti gli studi di settore. Plaude infine a Cisl e Uil che hanno mostrato senso di responsabilità. L’opposizione attacca a muso duro. Il leader del Pd, Franceschini: «Il premier nega i problemi». Casini: «Basta con gli spot, adesso servono atti concreti». [...]
L’elicottero ha appena lasciato Cernobbio e l’ultimo rito a cui, sempre più suo malgrado, lui si sottopone. Stavolta Silvio Berlusconi doveva rassicurare i commercianti sfiancati dalla crisi. È andata, lui ha garantito "l’assonanza assoluta" del governo con le loro richieste, la platea ha applaudito. Ma solo adesso, in volo verso il buen ritiro del lago Maggiore, si distende davvero. Allunga le gambe sul sedile di fronte, guarda il mondo dall’alto e gli viene un sorriso triste. L’ha detto già a Villa d’Este, "rimpiango il tempo in cui facevo solo l’imprenditore", ma è il caso di ribadire: "Il modus operandi dei politici è molto diverso dal nostro". Tutti i politici, mica solo quelli dell’opposizione. Fini, per esempio, messo in croce due ore prima da Formigoni [...].
Davanti ai commercianti riuniti a Cernobbio il presidente del Consiglio rivendica il proprio diritto a valutare l’esistenza dei requisiti di necessità e urgenza previsti dalla Costituzione per l’emanazione dei decreti. Decreti sui quali, dice apertamente davanti alla platea, «il capo dello Stato deve solo firmare la presentazione al Parlamento». Se gli industriali chiedono soldi veri e le piccole e medie imprese reclamano uno sforzo ulteriore al governo, Silvio Berlusconi risponde anche con una specie di lezione di diritto costituzionale [...] che tocca un tema delicato, quello dei rapporti con il Quirinale. E che soprattutto ritorna su una rivendicazione di questi mesi del Cavaliere: il diritto di governare per decreto legge, «l’unico vero potere che ho». [...]
La migliore di ieri
Il parere di Epifani
E il Cavaliere reclama più velocità decisionale
I conti sul tavolo
dall’intervista di Enrico Marro
dall’articolo di Augusto Minzolini
dal servizio di Lina Palmerini
[...] «Vedo con piacere — [dice] il leader della Cgil, Guglielmo Epifani — che Marcegaglia dice oggi le cose che noi, inascoltati, avevamo già detto mesi fa, cioè che il picco della crisi stava per arrivare e che, visto il ritardo con cui il governo si muoveva, sarebbe stato peggio del previsto. E questo conferma che il problema non è contare poco o molto, ma avere o non avere ragione [...]. Berlusconi è un imprenditore e quindi è molto sensibile alle richieste della Confindustria. Solo che come capo del governo farebbe bene ad ascoltare anche il sindacato». [...]
Sulle misure adottate dal governo per fronteggiare la crisi Silvio Berlusconi si sente con la coscienza a posto. Per essere convincente ha snocciolato cifre. E poi per dimostrare che farà il possibile, ha dato appuntamento ai rappresentanti di tutte le categorie a martedì e mercoledì prossimi: industriali, commercianti, artigiani e agricoltori. Ma il punto centrale del suo incontro con la Confcommercio a Cernobbio, non è stato quello degli aiuti. Semmai un altro. Arrivato alle 12 in elicottero il premier se ne è andato allo stesso modo dopo aver spiegato per un’ora e un quarto che per fronteggiare la crisi
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
Silvio Berlusconi annuncia il piano casa, aggiungendo in francese: "Quand le bâtiment va, tout va". Il governo vuole autorizzare i proprietari di casa ad aumentare la superficie delle loro abitazioni del 20%, modificandole o costruendone un’altra se la costruzione risale a prima del 1989. Una sorta di “condono” preventivo.
far fuori le Camere e non mi sento Napoleone. Comunque siamo al 42% nei sondaggi per le elezioni europee e arriveremo presto al 51%”. Forse si sente più grande di Napoleone!
Pare che in Turchia stiano peggio di noi. Non hanno in casa il Vaticano ma censurano un giornale con in copertina Darwin.
Prodi appena Veltroni si è dimesso ha rinnovato la tessera al Pd.
In Grecia assaltano banche e negozi che vendono beni considerati superflui. In Francia si da la caccia ai manager super pagati. In Italia potremmo cominciare dai politici. La Rai vuole tagliare 6070 miliardi di spese. Colpa del calo della publicità e del fatto che sempre meno gente si sente obbligata a pagare la gabella del canone. Venerdì la Confindustria si lamenta della mancanza d’interventi di Berlusconi sulle piccole imprese: ”Tutte parole, servono soldi veri”: Ieri il leader maximo risponde piccato: “Abbiamo dato soldi verissimi!”. Allora? Chi mente tra i due? Intanto Berlusca insiste nei “decreti legge” per fare in fretta: “Non voglio
Per la crisi Tirrenia lo Stato vuole tirarsi fuori e farla vendere ai privati: “A rischio 3000 posti di lavoro”.
In Darfur liberati i dottori di “Medici senza frontiere”. Inizia il solito tormentone se si è o meno pagato un riscatto. Altri 4 soldati americani ammazzati in Afghanistan. Il Vaticano comincia a fare autocritica per la scomunica nel caso della bambina brasiliana fatta abortire perche stuprata: “Forse abbiamo fatto una cazzata”. Fallita la banca Italease. Quasi 4 miliardi di crediti a rischio. Forse subentra il Banco Popolare di Saviotti. Crisi del frigorifero. Vendite bloccate. Meno 20% nei primi due mesi del 2009. 150.00 posti di lavoro a rischio. Il Ministro Scaloja: “Le famiglie devono cominciare a spendere! Bisogna far ripartire i consumi”. Idiota!
c’è bisogno di procedure di governo, di interpretazioni della Costituzione, di istituzioni diverse: tutto deve essere più più veloce, più efficiente. Uno stile che non ha nulla a che vedere con la dittatura («mi hanno paragonato a Saddam, Hitler, Videla, Stalin») ma che fa i conti con un mondo che è profondamente cambiato e che deve attrezzarsi di fronte alla crisi. «La nostra Costituzione ha spiegato il Premier - è stata scritta dopo un ventennio di dittatura è ha privilegiato le garanzie del Parlamento rispetto a quelle del governo». Ora, appunto, il mondo è cambiato e per affrontare la crisi con efficacia c’è bisogno di una maggiore velocità decisionale. [...]
Giannelli sul Corriere
[...] «Sappiamo cosa fare, anzi, abbiamo fatto più degli altri e con tempestività», dice il premier mentre snocciola gli interventi messi in campo: «Nove miliardi per gli ammortizzatori sociali, 12 miliardi alle banche, 7 miliardi per il sostegno all’industria dell’auto ed elettrodomestici, 16 miliardi per le infrastrutture». L’impegno però è anche quello di restituire alle imprese i crediti verso la pubblica amministrazione. «Stiamo urlando per accelerare i pagamenti ma la burocrazia ci soffoca. Pensate, se voglio far fare una lettera a Palazzo Chigi mi rivolgo alla mia segretaria Marinella per evitare la trafila». [...]
Crisi economica: la chiave per uscirne resta negli Usa dall’editoriale di Paolo Guerrieri
Una grande incertezza continua a dominare l’evoluzione e soprattutto le prospettive della gravissima crisi economico-finanziaria che ha investito l’intera economia mondiale. Il cuore della crisi in atto resta nei dissesti delle maggiori banche e istituzioni finanziarie e la perdurante paralisi che né conseguita dei mercati finanziari. Finché non si riuscirà a trovare una soluzione efficace per riavviare il motore dell’intermediazione finanziaria, ai vari livelli, qualsiasi altro intervento rischierà di essere vanificato. È chiaramente un problema globale ma la chiave per la sua soluzione resta nelle
mani degli Stati Uniti e della nuova Amministrazione del presidente Obama. Anche perché non va dimenticato che sono stati gli eccessi e le sregolatezze del mercato finanziario americano a contribuire in maniera determinante al drammatico collasso dei mercati finanziari di tutto il mondo [...]. Al centro del problema c’è il nodo del salvataggio di alcune fra le maggiori banche americane o attraverso la nazionalizzazione o attraverso le cosiddette ‘bad bank’ su cui caricare le pesanti perdite. In entrambi i casi si tratta di erogare ingenti risorse pubbliche che secondo alcune stime dovranno fronteggiare perdite gigantesche stimabili ad oggi intorno a 1.6-1.8 trilioni di
La fotografia Algeria, via libera alle donne poliziotto (Ansa)
dollari. A complicare le cose c’è il fatto che sia il nuovo Ministro del Tesoro americano sia il team dei consiglieri economici del presidente Obama hanno offerto finora risposte poco credibili, se non addirittura confuse, al problema dei salvataggi delle banche aumentando l’incertezza e le perdite sui mercati. Se questo resta il nodo centrale e in qualche modo drammatico della crisi non può destare che sincera sorpresa il clamore con cui nelle ultime settimane la stampa anglossassone abbia ingigantito il rischio dei paesi dell’Europa Centro-orientale additando il loro imminente collasso come un maremoto destinato a travolgere l’intera Europa. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
È dai tempi di Montezemolo, che tra Confindustria e centrodestra la condiscendenza s’è logorata: resta qualche avversario in comune (qualche sindacato per esempio) ma non occorre Marcegaglia per dirci che l’industria italiana, la quale per troppo tempo s’è riposata su un mercato ormai sfinito come quello dell’automobile, non se la vede tanto bene. Al punto che chiede soldi “reali”: gli ecoincentivi per l’acquisto di una macchina non bastano, dacché è un giochetto a sua volta logoro e chi ha un’auto di tre anni se la tiene punto e basta. Soluzioni? Non mancano, figuratevi: il premier parla ai commercianti, ancora in vita se si rassegnano a vendere a 9,99 chincaglierie e straccetti, e che dice? Ho bisogno di scavalcare il Quirinale: se c’è la crisi è perché non posso andare avanti coi miei decreti. Chissà che non si logori anche questo discorso, prima o poi.
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Martedì 17 marzo 2009
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage In arrivo sugli aerei guardie armate in borghese per proteggere da attacchi terroristici: è polemica
Palermo, parenti scomodi del procuratore Messineo
dall’articolo di Alberto Custodero
dal commento di Francesco La Licata
Le guardie armate potranno essere presenti sui velivoli non solo nel caso in cui si debbano fare dei rimpatri forzati di clandestini o stranieri incriminati, ma sempre. E gli agenti - come avviene sui voli israeliani non avranno l’obbligo di indossare la divisa. Quel che ancora non è stabilito, è quale personale di polizia salirà sugli aerei. E con quali armi. Non tutti, però, sono d’accordo sulla presenza di agenti armati a ottomila metri. I primi a prendere le distanze dal trattato europeo sono gli stessi poliziotti. "Non sono un ingegnere aeronautico - dice Enzo Letizia, segretario del sindacato dei funzionari di polizia credo, però, che l’ipotesi di una sparatoria sopra le nuvole metta a rischio l’incolumità di tutti i passeggeri". "Ci vogliono persone esperte - aggiunge - che usino particolari armi che non corrano il rischio di depressurizzare
Fila all’imbarco per un volo
l’aereo". Non è con le armi in volo, secondo i funzionari di polizia, che si fa l’antiterrorismo. "Quello che va intensificato - sostiene Letizia - è il controllo delle persone prima che salgano: è qui che la guardia non deve esser mai abbassata. Non ci dimentichiamo che i terroristi di Al Qaeda delle Torri Gemelle sono saliti sugli aerei senza pistole, ma con coltellini. E se un giorno un terrorista tenta di dirottare un
aereo minacciando di avere dell’esplosivo collegato a un telecomando, il poliziotto armato che fa: gli spara rischiando di far saltare tutto?". Perplessi anche gli stessi piloti. "È chiaro - dice il comandante Fabio Berti, presidente dell’Anpac - che si riattiva una serie di discussioni già fatte dopo l’11 settembre. Avere agenti armati a bordo è una questione seria e delicata anche per-
dal corsivo di Francesco Alberoni
Oggi sappiamo che maschi e femmine, identici per intelligenza e capacità, sono diversi soprattutto nel campo erotico. Le donne sanno esprimere molto meglio le proprie emozioni. Gli uomini non si raccontano i propri sentimenti, le proprie esperienze sessuali, i particolari della loro vita quotidiana. Le donne [...]. amano l’amore e, quando si innamorano, diventano più belle, fioriscono. Gli uomini è come se avessero ricevuto un colpo in testa. I maschi sono attratti dalla bellezza vistosa, che però vedono in modo globale, senza riuscire ad analizzarla. Per eccitarli
Gli uomini e le donne quanti equivoci in amore bastano due gambe accavallate, un seno che sporge, un culetto che si allontana dimenandosi. Anche le donne ammirano la bellezza maschile ma anche la forza, l’audacia, il coraggio, l’intelligenza, la passionalità. Apprezzano sia la personalità globale del maschio di cui colgono la carica vitale, il fascino di una vita vissuta, sia la sua personalità sociale: il successo e il potere.
Esse istintivamente rifiutano l’uomo debole, timido, incerto, che striscia. Quando lasciano un uomo e lui le segue piangendo e pregandole di tornare lo disprezzano. Invece un maschio che ha lasciato una donna, se questa piange e lo scongiura, si commuove. Infine nell’erotismo maschile è importantissima la vista, mentre per la donna sono più importanti l’odore,
ché intervenire su un aereo è molto diverso rispetto ad una condizione tradizionale". Per Berti, gli agenti di volo dovranno avere "un addestramento specifico dato che gli aerei sono pressurizzati: un intervento armato fatto in modo non corretto potrebbe essere molto pericoloso per la sicurezza del velivolo". Poliziotti e piloti sono d’accordo sul fatto che quanto previsto dal Trattato di Prum sia "un argomento da studiare a fondo poiché bisogna integrare la safety, la sicurezza di volo, alla security, la sicurezza dei passeggeri. Sono due cose diverse, ma che devono assolutamente viaggiare di pari passo". La presenza degli agenti armati rischia, paradossalmente, di aumentare i pericoli, anziché ridurli? "Il pericolo più grande - ammette il comandante Berti considerato l’elevato numero di voli, è di ritrovarsi sugli aerei personale non qualificato e non in grado di gestire situazioni in ambienti sensibili".
la pelle, il suono, la parola, la musica, le sensazioni cenestesiche, quindi le carezze, l’abbraccio, il modo in cui ti bacia. Quanti equivoci nascono da queste differenze! Perché gli uomini sono attratti dalle donne che valorizzano il proprio corpo, il proprio erotismo, ma poi le temono, ne sono gelosi, le frenano. [...] Ma anche le donne fanno lo stesso errore quando vogliono un uomo che ubbidisca ad ogni loro ordine in casa o fuori. Perché, quando sono riuscite a farne il loro servitore, non provano più per lui interesse erotico. E allora vorrebbero un «vero uomo» che sappia tener loro testa [...].
Le cosiddette «parentele scomode» del Procuratore della Repubblica di Palermo, Francesco Messineo, tornano d’attualità nel dibattito che riprende oggi al Consiglio superiore della magistratura. L’organo di autogoverno dei giudici dovrà prendere in considerazione una copiosa documentazione che riguarda il passato, ma anche il recentissimo presente, del fratello della moglie del dott. Messineo, più volte - negli ultimi trent’anni - entrato come sospettato in svariate indagini di mafia, senza mai riportare condanne o giudizi definitivi. Sergio Maria Sacco, questo il nome del «parente scomodo», dopo numerose peripezie è finito nuovamente in un rapporto dei carabinieri inviato alla Procura della Repubblica l’11 dicembre del 2008 e per questo si è ancora ritrovato oggetto dell’interesse di alcuni giornali che hanno pubblicato la notizia. Da qui parte l’accertamento della prima Commissione del Csm, che si occupa di dirimere le questioni di incompatibilità ambientale dei magistrati. Vedremo come si svolgerà e a quali conclusioni giungerà l’istruttoria del Consiglio. Una premessa, comunque, sembra d’obbligo. La ricerca dei giudici non è certamente rivolta all’accertamento di comportamenti sconvenienti o censurabili del Procuratore Messineo, sulla cui condotta non sembrano esserci obiezioni di sorta. È l’atteggiamento complessivo dell’Istituzione che regola il buon funzionamento della magistratura, semmai, a suscitare qualche perplessità. La prima parte del dibattito al Csm, infatti, sembra essersi sterilmente arenata su un falso problema: è indagato il cognato del Procuratore? No,
quindi è tutto a posto. Per il passato, inoltre, cioè per le vicende meno recenti ma forse ancor più gravi, le archiviazioni hanno fatto sì che non si frapponessero ostacoli alla nomina del dott. Messineo, avvenuta nel 2006. Di questo tenore sono stati un comunicato di solidarietà dei sostituti procuratori di Palermo («fatti datati» e sepolti), l’audizione del Procuratore generale Luigi Croce («massima stima a Messineo») ed alcuni commenti di solerti fiancheggiatori, in altre occasioni rivelatisi molto più intransigenti nel censurare parentele o semplici contatti tra indagati e soggetti sospettati di mafia. Ma non è esattamente questo, a nostro parere, il cuore del problema. La risposta che i cittadini si aspettano non riguarda l’accertamento di una responsabilità penale del sig. Sacco, che - tuttavia andrebbe fermamente ricercata, ma la certezza che un ruolo così importante e delicato come quello ricoperto dal dott. Messineo in nessun modo possa essere ostaggio di maldicenze e chiacchiericcio malizioso. Gli stessi sostituti palermitani sanno ed hanno più volte, giustamente, sottolineato come Palermo sia una città che vive di segnali. Ecco, sarebbe un buon segnale la presenza del nome del cognato del Procuratore - qualunque fosse l’esito di un eventuale processo - in un rapporto, dei carabinieri non di un giornale, che lo indica come contiguo al clan mafioso dei Colli? È appena il caso, forse, di ricorare qualche precedente. Senza scomodare le clamorose dimissioni di Antonio Di Pietro (per un’accusa finita in assoluzione), basterebbe citare il «processo per incompatibilità» al Csm a suo tempo subìto da Giuseppe Ayala «colpevole» di una scopertura con la principale banca della città. [...]
Sport: fra le righe e sopra le righe Tanti gol ma gioco scarso Baptista salva una Roma in difficoltà e nessuno si preoccupa ma l’uomo del giorno è Pippo Inzaghi
Un torneo aziendale
dal commento di Mario Sconcerti
dal commento di Piero Mei
dall’articolo di Corrado Sannucci
Dopo aver visto la Champions parlare di noi sembra una piccola usurpazione. È difficile capire cosa sia bello e cosa sia invece soltanto a nostra dimensione. In un caso o nell’altro l’Inter ottiene la sua 6ª vittoria in 8 partite (più 2 pareggi) e tiene la Juve a distanza di sicurezza. Non c’è un grande gioco ma non conta molto. Ormai abbiamo capito la lezione. Non siamo di livello internazionale, questo non significa che si debbano buttar via le emozioni di casa nostra. L’Inter segna un gol complessivamente sporco ma forse non abbastanza irregolare. La Fiorentina ottiene quel che vuole, perdere bene come molte altre volte. È la 10ª sconfitta in campionato, inutile parlare di grande squadra. Né di crisi di volontà. Il limite è tecnico, la squadra è sbagliata, come dimostra l’inversione di ruolo tra Jorgensen e Melo. L’Inter è bruttina. A volte viene da pensare che Mourinho sia davvero bravo se tiene nettamente in testa una squadra incompleta e scialba come questa. A volte viene da pensare il contrario. C’è sempre molta prudenza nel gioco dell’Inter, pochissima brillantezza, nessuna fantasia. Arrivano i punti. Andrà bene così, ma chiedo scusa, parlando di calcio insisto a vederne poco. Resta Ibrahimovic, fantastico e traditore come si esce dall’Italia. Forse è soltanto vero che si deve chiedere agli altri di essere quello che sono. La colpa è nostra che sopravvalutiamo, non di chi dà il meglio di se stesso e diventa quello che può essere. Né più né meno. Ibra non è Maradona, ma tutto il resto sì. E basta e avanza per vincere in Italia. Anche la Juve ha molti punti oscuri, il primo tempo contro il Bologna quasi non si fa vedere. Ma stanno crescendo i suoi punti agili, Del Piero e Giovinco. La primavera non ha potenza, corre diritta. Se la Juve aggiunge Del Piero a Giovinco e Iaquinta finisce per avere adesso qualcosa in più. Ma deve rimanere chiaro il limite di fondo. Non c’è squadra italiana che non sia da rivedere alla base. La Juve ha bisogno di un grande terzino, un difensore centrale, un grande esterno, forse due. Più un centrocampista di personalità. Fanno quattro-cinque grandi giocatori. Sarà chiaro? [...]
L’album delle figurine del calcio, che traccia il cammino della nostalgia che verrà (c’era un introvabile Pizzaballa tanti anni fa), va aggiornato quotidianamente, da quando il pallone è più quotidiano del nostro pane. Così Julio Baptista, che mercoledì sera era stato incollato a testa in giù, come gli striscioni quando strisciano la protesta allo stadio, o addirittura con la colla in faccia, ora torna prepotentemente a sorridere. Ha segnato il gol che non aveva fatto all’Arsensal e il rigore che aveva fatto agli inglesi, cioè le due reti che hanno visto pareggiare quelle segnate nel mezzo dalla Sampdoria. Oggettivamente la partita contava meno dal punto di vista di un certo calcio da classifica, ma contava da quello della reazione alla scoppola dei rigori che rischiava di mandare in bambola una Roma senza cuore. Ce l’ha, invece. E dovrà mostrarne ancora e di più quando andrà ad affrontare la Juve, prossimo turno, decimata come non mai, che Motta è stato espulso, Pizarro e Diamoutène ammoniti e dunque si aggiungeranno al-
È ricominciato il torneo aziendale chiamato campionato italiano. Cinque gol del Milan, quattro della Juventus, doppietta di Baptista, bim, bum, bam, qualcuno ha definito questa giornata straordinaria. Ma dopo la mazzolata di Champions con le italiane cacciate dall’Europa, forse tutte queste meraviglie non sono proprio tali. Forse le imprese della domenica vanno tarate in basso [...]. La Juventus ha stritolato il Bologna, peraltro ridotto in 10 uomini: ma contro il Chelsea non era così tonante. Il Milan si è divertito contro il Siena: eppure è bastato il Werder per eliminarlo, neanche dalla Champions, dalla Coppa Uefa. Baptista ha trovato una doppietta a Marassi: sarebbe stato meglio se avesse fatto un gol, quello ad un metro dalla porta, mercoledì contro l’Arsenal. Dopo la caporetto degli ottavi di Champions la scala di valori va rigraduata: i fenomeni non sono tali, i normali sono scarsi, gli scarsi non dovrebbero giocare, vanno in campo solo perché c’è questo elefantiaco campionato a 20 squadre. [...]
Inzaghi esulta, una doppietta per lui
la lista degli assenti che è già più lunga di quella dei presenti. Figurine: che dire di quella piuttosto brutta dell’allenatore della Samp, Mazzarri? Espulso sì, ma ha avuto la faccia di protestare per i cartellini gialli sventagliati da Rosetti, l’arbitro bello. Sarebbe stato giusto se avesse parlato non tanto di quelli ai romanisti, quanto di quello non sventolato in faccia a Padalino, colpevole di fallo, ma all’innocente Lucchini. Con questo giallo, il suo secondo, Padalino sarebbe andato fuori e la Samp sarebbe rimasta in dieci, quanti erano nella Roma. L’ennesimo arbitro
che prende lanterne per lucciole: il contrario lo fanno in molti. [...] Il nome delle figurine di ieri è però quello di Filippo. Inzaghi il primo, Boniperti (sì, proprio Boniperti) il secondo. Superpippo ha segnato due gol dei cinque milanisti a Siena ed è arrivato a quota 300 da professionista. Cominciò il 20 dicembre 1992: da allora si è piazzato sul filo del fuorigioco e da lì ha fatto la sua mitraglia. [...] Figurina della sera: Mourinho. Vince con Ibra che segna due volte, inizio e fine, e Julio Cesar che para, come faceva Mancini il predecessore. Però si fa espellere nel finale [...].
6 Primo piano
Martedì 17 marzo 2009
Primo piano 7
Martedì 17 marzo 2009
Il ddl varato a gennaio dal Senato da ieri alla Camera
Crisi e riforme
Federalismo fiscale Pd verso l’astensione intesa Governo-Regioni
«Nel 2009 il Pil scenderà a -3%» Previsioni nere: in 3 anni calo del 4%
Cgil, allarme disoccupati «Nel triennio un milione di senza lavoro in più». Vertice tra i segretari delle tre sigle sui provvedimenti del governo di LUCA MASOTTO ROMA - Mai si era fatta una stima così pessimistica sul futuro economico italiano. Le cifre già drammatiche diffuse dagli istituti internazionali sono state riviste al ribasso dalla Cgil che vede ancora più nero il cammino del Paese nei prossimi tre anni. Per il centro studi Ires della confederazione sindacale il Pil 2009 scenderà a -3%, il tasso di disoccupazione andrà sopra il 10% e nel triennio 2008-2010 il Paese si ritroverà con un milione di senza lavoro in più rispetto al 2007 e oltre 690 mila in rapporto allo scorso anno. In più il Pil subirà nel triennio un calo vistoso fino a raggiungere in totale il 4% (-1% nel 2008, -2,9% nel 2009 e -0,1 nel 2010). Sono numeri in netta flessione rispetto ai dati del febbraio scorso del governo che aveva stimato un calo del Pil per il 2009 del -2%. Gli stessi istituti economici e le istituzioni europee avevano diffuso altri dati variando da un -1% dell'Ocse all'1,9% del Cer e al 2,1% della commissione europea e del Fmi mentre Confindustria un mese fa aveva previsto una flessione del 2,5%. La Cgil alza dunque di mezzo punto ancora le stime più pessimistiche degli industriali. Per il responsabile del centro studi, Agostino Megale, la crisi è la più grave del dopoguerra «e l'unico soggetto che ancora ne sottovaluta portata ed impatto continua ad essere il governo». Per fronteggiare la congiuntura occorrono secondo il sindacato «scelte di sviluppo e tempi rapidi di intervento perché agire troppo tardi significa non recuperare posti di lavoro e imprese» ha dichiarato il segretario confederale Fulvio Fammoni. La Cgil torna sulla riforma degli ammortizzatori sociali e propone una tassa di solidarietà per due anni per i redditi superiori a 150 mila euro aumentando l'aliquota dal 43% al 48% in modo da recuperare 1,5 miliardi l'anno: «Questi soldi consentiranno di estendere l'indennità di disoccupazione ordinaria e aumenta-
re di 200 euro gli importi mensili di cigo, cigs e indennità di mobilità, ampliando la platea per il sostegno al reddito dei collaboratori». Per il centro studi della Cgil «sono oltre 3,4 milioni di persone che devono fare i conti con una situazione di instabilità occupazionale». Si tratta di lavoratori con contratti a tempo determinato e dall'insieme di ex dipendenti a termine ed ex autonomi (con o senza partita Iva) disoccupati da non più di un anno per scadenza dell'impegno lavorativo, tutte persone che hanno un «orizzonte temporale limitato del rapporto di lavo-
ro» e sui cui pesano le previsioni fatte dall'istituto sull'andamento dell'occupazione e della disoccupazione nei prossimi due anni. I numeri della Cgil arrivano nel giorno dell'atteso incontro tra i segretari di Cgil, Cisl e Uil. Sul tavolo i temi della crisi e della rappresentanza sindacale alla luce degli strappi del sindacalismo riformista che ha fatto emergere lo sbandamento della Cgil. Ma la riunione è stata anche l'occasione per un confronto più ampio sui provvedimenti del governo e sulle prossime manifestazioni di protesta.
Al centro, Guglielmo Epifani; a destra in alto, Umberto Bossi, sotto P. Casini
Sono oltre 3.000. Giovedì il ddl al Senato
Pacchetto-precari fermo al “muro” dei regolamenti. Ma novità in arrivo di CORRADO CHIOMINTO ROMA - Il pacchetto per gli ammortizzatori dei precari finisce contro il muro dei regolamenti parlamentari. Per ora rimangono al palo l’accelerazione nel pagamento degli assegni, il raddoppio dell’indennità per i co.co.pro che restano senza lavoro e il voucher per pagare piccoli lavori occasionali. Le norme, che il governo avrebbe voluto inserire nel decreto salva-auto, sono risultate «inammissibili per materia» e sono finite, insieme ad un paio di centinaia di proposte di modifica, sotto la scure dei regolamenti parlamentari, che il presidente della Camera Gianfranco Fini aveva chiesto di applicare in modo rigoroso. Non è comunque detta l’ultima parola. Il pacchetto – ha sottolineato il presidente della Commissione Finanze della Camera, Gianfranco Conte – è «allo stato inammissibile». Si tratta di una
Testamento biologico emendamenti a valanga
situazione temporanea. Il nodo potrà essere sciolto oggi tra le commissioni Finanze e Attività Produttive. Ma le novità che potrebbero trovare spazio nel provvedimento sono anche altre. L'incentivo di 500 euro per l’acquisto di moto meno inquinanti potrebbe essere esteso anche a chi rottama motocicli Euro2. Sul tappeto c'è poi la possibile applicazione degli incentivi auto ai veicoli diversi: dagli autocarri per il trasporto refrigerato a quelli per il soccorso stradale. Tra le proposte in arrivo potrebbe poi spuntare anche il possibile stanziamento di 100 milioni per il rimborso dei piccoli obbligazionisti Alitalia. Modifiche potrebbero poi affrontare altri temi: il Fas, per dividere equamente i fondi tra CentroNord e Mezzogiorno; la Porno Tax, per destinare ai beni culturali gli introiti; gli Lsu della scuola, per la loro regolarizzazione.
di ELISABETTA MARTORELLI
di PAOLO TAVELLA
Il premier vede la Marcegaglia. Bossi: «Aiuti alle piccole imprese». Piano casa: partita aperta
ROMA - Come annunciato al convegno Confcommercio di Cernobbio, Silvio Berlusconi oggi incontrera' Emma Marcegaglia, all'indomani della polemica sui soldi veri o finti che il Governo ha messo a disposizione del sistema delle imprese per fronteggiare la crisi. Una polemica che il premier non vede l'ora di chiudere definitivamente anche se ieri pure il leader della Lega Umberto Bossi ha in qualche modo fatto intendere di trovare fondati e ragionevoli i timori espressi dallo stato maggiore di Confindustria. Il premier ieri, nel corso del suo viaggio in Montenegro, ha confermato l'incontro ma ha volutamente accentuato i toni della prudenza e del distacco. «È chiaro ha spiegato - che il Governo è aperto a cogliere tutti i suggerimenti che vengono dagli operatori. A patto pero' che il bilancio ne
«Sì ai suggerimenti, ma attenti al bilancio» dia la possibiltà». In piu' quello di oggi per Berlusconi non e' incontro dai significati particolari: «Vedo sempre le imprese di chi è in trincea come i commercianti, gli agricoltori, gli artigiani». Altri toni, un po' piu' partecipati, da parte di Umberto Bossi. «È logico che le piccole imprese vanno aiutate, se non s'investe lì, un sacco di Silvio Berlusconi fabbriche chiuderanno, vediamo cosa diranno Tremonti e piccole aziende rischia di scomBerlusconi alla Marcegaglia», ha parire anche al Nord se non si insottolineato il leader del Carroc- terviene con misure di sostegno cio, secondo cui il tessuto delle urgenti.
Oggi Berlusconi cerchera' di chiudere anche la partita del 'piano casa' che nella mente del premier dovra' essere approvato venerdi' dal Consiglio dei ministri. Il presidente del Consiglio salira' al Quirinale e nel corso di una colazione in cui illustrera' insieme ai ministri direttamente interessati l'agenda del prossimo vertice Ue di meta' settimana, sondera' la disponibilita' del Capo dello Stato a controfirmare un eventuale decreto. Napolitano non ha mai dato segnali
di chiusura sul decreto ma ha lasciato intendere che vorra' valutare nel merito i contenuti del provvedimento e l'opportunita' di procedere per decreto e non con un disegno di legge. Anche il Pd attende di vedere gli sviluppi della questione. E ieri Dario Franceschini dopo aver ribadito la fondatezza dei richiami di Confindustria ha lasciato aperta la porta sul piano casa e piu' in generale sul capitolo infrastrutture, rinviando al merito dei provvedimenti. "Sul piano infrastrutture non ci sottrarremmo ad una valutazione, probabilmente alcune opere sono giuste altre meno ma non è una risposta alla crisi perché di 16 miliardi forse 2-3 potrebbero essere attivati entro un anno. Per quanto riguarda il piano casa, discuteremo quando ci sarà il testo ma se intacca la qualità dei centri storici ed il paesaggio italiano diremo di no".
della vita. Le posizioni dei poli si fanno dunque ROMA - Più di tremila emendamenti, una sempre più rigide, con la maggioranza che valanga abbattuta sul ddl Calabrò sul te- rivendica i «paletti invalicabili» del provvestamento biologico, che giovedì approderà dimento, come il no all'eutanasia e il no alin Aula a palazzo Madama. Scadeva alle 15 l'introduzione, nella Dat, delle volontà su il termine per la presentazione e dai Radi- idratazione e alimentazione, considerate cali sono arrivati ben 2.572 "ritocchi", di «sostegni vitali» e non atti terapeutici. Ieri cui un 20% generati dalla campagna via mattina è stato Gaetano Quagliariello a fissare i confini, «oltre i quali Internet, insieme alla rinon siamo andati e non anchiesta, al presidente Rediamo», rivendicando al Pdl nato Schifani, di pubblica«una grande fermezza sui re la diretta tv «perchè i citprincipi di fondo». Il relatotadini sappiano di essere re del provvedimento Rafstati espropriati delle liberfaele Calabrò (Pdl) ha precità che attengono alla persato che sono una quindicisona». Dal Pd sono arrivati na gli emendamenti pre173 emendamenti, di cui sentati dalla maggioranza, 75 firmati da tutti i membri che «mirano a rendere il tedemocratici della commissto più semplice e snello. sione Sanità (compresa la Non ci sono - ha aggiunto radicale Donatella Poretti), modifiche sostanziali rialtri 82 presentati da sinspetto ai principi affermati goli senatori e 16 a firma nel ddl licenziato dalla comdel senatore Ignazio Marimissione Sanità». Insomno. I Democratici sono riuma, il Pdl al voto in Aula si sciti in extremis a ricucire presenterà compatto, ha lo strappo: l'emendamento Finocchiaro al comma 6 Il relatore di maggioranza, Calabrò concluso Calabrò. Sembra decaduta l'ipotesi di un dell'articolo 3 sull'alimentazione e l'idratazione è stato accettato an- emendamento della maggioranza sul nodo che dalla capogruppo in commissione Sa- della nutrizione e idratazione artificiale: la nità Dorina Bianchi, dal direttivo del grup- modifica le avrebbe previste come 'sostepo e da tutti i componenti della commissio- gni vitali' che vanno sempre assicurati, a ne Sanità, fatta eccezione per la teodem meno che il paziente si trovi in casi estremi Emanuela Baio e Claudio Gustavino. Que- come la condizione di incapacità clinica di sto prevede che «l'idratazione e la nutrizio- assimilazione. Quella che è passata è dunne, indicate nelle diverse forme in cui la que la linea dura: nutrizione e idratazioni scienza e la tecnica possono fornirle al pa- saranno sostegni vitali e in quanto tali il ziente, sono da considerarsi sostegno vita- paziente non potrà disporne a suo piacile e sono comunque e sempre assicurate al mento, né ovviamente rinunciarvi. Ancopaziente in qualunque fase della vita». Ma ra: la dichiarazione anticipata di volontà si precisa anche che, «nell'ambito del princi- potrà fare, ma non sarà vincolante per il pio di autodeterminazione, nel rispetto medico. Alle opposizioni è stato concesso dell'articolo 32, secondo comma, della Co- che la durata del testamento biologico non stituzione, è ammessa l'eccezionalità del sarà più di tre anni ma di cinque e che vercaso in cui la sospensione di idratazione e rà cancellata la norma che imponeva la renutrizione sia espressamente oggetto del- gistrazione dal notaio. In ogni caso i giochi la dichiarazione anticipata di trattamen- sembrano fatti, visti i rapporti di forza in to». Francesco Rutelli tenta invece di indi- Senato. «Non c'è bisogno di avere virtù dicare una «terza via», con sei emendamenti vinatorie per prevedere come andrà a finia sua firma che mirano a colmare alcuni re: un esito come la legge 40, perchè - ha «punti carenti» del provvedimento, re- spiegato la leader radicale Emma Bonino sponsabilizzando il medico a evitare l'acca- essendo i numeri numeri, non esistono nimento terapeutico nelle fasi terminali dubbi: passerà il ddl Calabrò».
ROMA - Il federalismo fiscale da ieri in aula a Montecitorio in attesa del secondo sì del parlamento dopo il via libera già ottenuto a gennaio scorso dal Senato. Probabilmente il Partito democratico sceglierà l'astensione sul disegno di legge come ha già fatto a Palazzo Madama. La decisione ufficiale arriverà oggi ma è questo l'orientamento del segretario Dario Franceschini anche perché il testo è stato ulteriormente modificato e sono stati accolti molti emendamenti dei Democratici. Il Pd valuterà come votare anche in base all'atteggiamento della maggioranza rispetto alla sua mozione che chiede al governo di allentare il patto di stabilità ai comuni che sarà votata oggi. Il leader della Lega Umberto Bossi l'ha giudicata «buona» ma ha lasciato intendere che la maggioranza potrebbe presentarne una sua. Ieri mattina intanto il governo ha incassato l'accordo con i presidenti delle Regioni a statuto speciale, «un altro passo avanti» verso il federalismo, bandiera della Lega, come l'ha definito il leader del Carroccio. È stato raggiunto in un incontro tra i ministri Roberto Calderoli e Raffaele Fitto, con una
delegazione composta da Raffaele Lombardo (Sicilia), Ugo Cappellacci (Sardegna), Renzo Tondo (Friuli Venezia Giulia), Luis Durnwalder (Bolzano), Lorenzo Dellai (Trento) e Augusto Rollandin (Valle d'Aosta). L'intesa prevede che sarà superato il patto di convergenza a favore del patto di stabilità e che sarà istituito un tavolo bilaterale tra Governo e singola Provincia o Regione autonoma per fissare le linee guida entro cui si muoveranno le norme di attuazione del federalismo fiscale. L'intesa si è concretizzata in due emendamenti del Governo firmati da Fitto e Calderoli. Particolarmente apprezzata dagli amministratori delle Regioni e delle Province autonome la mancata cancellazione dell'articolo 25 del ddl che dirime questioni cruciali come le accise, la solidarietà e la perequazione. Per Calderoli invece alla fine «ha prevalso il senso di responsabilità». Sulla stessa linea il titolare del Welfare Maurizio Sacconi, secondo il quale è necessario «mettere tutti i territori in condizione di esprimere al meglio le proprie potenzialità». Ma in aula sono cominciate ieri le prime schermaglie. «Questo federalismo è uno spot elettorale confezionato per legittimare le ambizioni politiche della Lega», ha protestato il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini.
LA POLEMICA Lavoyer: «Brunetta non conosce la storia» AOSTA - «Affermare che i diritti storici della Valle d’Aosta e delle altre regioni e province a statuto speciale sono dovuti alla stupidità, alla dabbenaggine o, peggio ancora, alla captatio benevolentiae dello Stato, è una dimostrazione di non conoscenza della storia e della Costituzione italiana. Questo ci inquieta, soprattutto ora che si va delineando un nuovo assetto federalista dello Stato». Lo ha detto l’assessore alle finanze della Valle d’Aosta, Claudio Lavoyer, in merito alle dichiarazioni rilasciate a Cernobbio dal ministro della funzione pubblica, Renato Brunetta (nella foto). «Se quella del ministro è stata una provocazione – ha aggiunto Lavoyer – è francamente di cattivo gusto. Invito caldamente il ministro Brunetta a verificare i costi e gli oneri sostenuti dalla Regione autonoma Valle d’Aosta per servizi e competenze che in altre realtà sono a carico dello Stato».
8 Primo piano
Martedì 17 marzo 2009
Sale la febbre “candidati”
Primo piano 9
Martedì 17 marzo 2009
e non mancano le immancabili polemiche sia in un campo che nell’altro
Politica lucana
Tra An e Fi inizia il fuoco “amico”
L’ASSEMBLEA MATERANA DEL PARTITO DEMOCRATICO
IN DIFESA DI FINI
La scena è tutta per la senatrice Antezza che rompe il silenzio e torna sui suoi passi: «La mia disponibilità anziché portare coesione è diventata un terreno di dietrologie deformanti. Il mio atto di disponibilità non è stato colto». A sorpresa interviene anche il segretario regionale Lacorazza. Santochirico esprime preoccupazione per le elezioni e per la corsa al candidato
Digilio non ci sta e sbotta: «Gli attacchi al presidente della Camera, anche in Basilicata da ambienti forzisti in occasione di pubblici incontri sono ingiustificati e colpiscono tutti»
di PIERANTONIO LUTRELLI MATERA - Tutto ruota intorno a lei, a Maria Antezza. Tutto ruota intorno alla sua (non) candidatura alla presidenza della Provincia di Matera. Ormai ha detto di non volerne sapere e lo ha spiegato. E non importa se gli interventi dei dirigenti più o meno citandola, auspicano un suo ripensamento. Ci sono proprio tutti all’assemblea provinciale di Matera del Partito democratico tenutasi ieri pomeriggio, fino a serata inoltrata, all’Hotel Del Campo. Anche il segretario regionale Piero Lacorazza. La sua è una presenza a sorpresa. Non era prevista. C’è e si vede. C’è da scegliere il candidato presidente. E c’è da far presto. «Il clima del 2004 è cambiato» è stato detto. Nel frattempo c’è un centrodestra che fa sul serio e che già ha rotto il “tabù” del Comune di Matera. Il Pd chiede la guida «ma non vuol dire che il presidente uscente Carmine Nigro, ha fatto male» tiene a puntualizzare il senatore Filippo Bubbico e ancora: «Ci sono tante ragioni politiche – ha spiegato l’ex governatore regionale - per mettere in campo un altro candidato presidente». Dello stesso parere la segretaria provinciale, Anna Ferrara che durante la sua relazione ha citato anche l’ultimo Prodi (da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”): «E’ tempo di mettere in campo una rinnovata fiducia». Tornando alle questioni provinciali: «Serve – ha rimarcato un nuovo patto del centrosinistra in provincia di Matera. Oggi più che mai al centro dei nostri pensieri c’è la coalizione». «Mostriamo grande apertura – ha continuato – verso forze civiche e di centro che mostrano lealtà. Un grazie a Nigro ed a tutta la squadra che amministra con lui». Poi la questione Antezza: «Anche nell’ultima direzione regionale – ha precisato FerraraPiero Lacorazza ha avuto modo di chiarire espressamente che l’ufficio politico regionale non ha posto in campo alcuna candidatura e che la richiesta di una disponibilità delle cosiddette “prime linee” del Pd materano, ed in particolare dei tre senatori, così come la disponibilità offerta tanto dalla senatrice Antezza, quanto dai senatori Bubbico e Chiurazzi, non ha voluto in alcun modo significare – ha continuato – né un giudizio sul governo della Provincia, né una prevaricazione degli alleati, né una anticipazione delle scelte degli organismi provinciali. Molto più semplicemente, vi era e vi è, la ponderata volontà di Lacorazza e dell’Ufficio politico regionale di dare forza e centralità e priorità alla Provincia di Matera, anche rispetto agli equilibri regionali. Ho apprezzato non solo la disponibilità data dai senatori Pd, condividendo l’impostazione dell’ufficio politico regionale, ma ho ancor più apprezzato il lun-
go riserbo della senatrice Antezza, nel quale la stessa ha meditato l’opportunità di riportare la scelta del partito, liberando la discussione da ogni pregiudiziale disponibilità e ritenendo che il Pd possa esprimere al suo interno scelte altrettanto credibili ed autorevoli». «Un meditato silenzio – ha concluso la segretaria provinciale – che si addice a chi lealmente conosce e rispetta da sempre le regole del confronto interno ad un partito». Una chiara condivisione in merito alla condotta della senatrice Antezza. Quest’ultima nel suo intervento ha assorbito ogni suono della sala cercando di fare chiarezza e soprattutto rompendo il silenzio, opportunamente conservato fino a ieri sera. «Mi sono imposta di tacere – ha detto Antezza rivolgendosi alla platea – per rispetto degli organi di partito. Ho riflettuto sulla richiesta del segretario regionale, non senza sofferenza. Perplessità molteplici, ho sempre creduto che era me-
POTENZA - Non è semplice come sembrava fino ad alcuni mesi fa. Il Pdl nasce all’insegna delle “fibrillazioni” interne. O meglio, all’indomani del congresso che sancirà la nascita ufficiale del nuovo partito del centrodestra, voluto da Silvio Berlusconi, iniziano i “mugugni”. In particolare si registra una certa tensione tra i dirigenti di Alleanza nazionale e quelli di Forza Italia. E questo per la coalizione di centrodestra lucana, che punta alla vittoria (per la prima volta negli ultimi 15 anni) in tutte le amministrazioni in cui si vota il prossimo 7 giugno, non è un buon viatico. Perchè se il “vento” nazionale a favore del premier Berlusconi e della sua coalizione potrebbe arrivare fino nel Potentino e nel Materano è anche vero che c’è difficoltà interna nell’individuazione dei candidati alla presidenza delle due Province e al comune di Potenza. Indiscrezioni ce ne sono ovviamente: in pole vengono dati Sergio Lapenna (Fi) per la città di Potenza, Franco Mattia (Fi) per la presidenza della Provincia di Potenza e Giuseppe Labriola (An) per quella Materana. Ma non è così semplice. Su Labriola, sponsorizzato dal sindaco Nicola Buccico, non “sorride” la parte potentina del partito di Fini che non di buon grado accetterebbe il “contentino” del candidato alla Provincia in cambio delle altre postazioni (presenti e future) a favore dei forzisti. E il segretario di An, Egidio Digilio (anche senatore) in una nota non na-
glio evitare sovrapposizioni di cariche» . Poi la stoccatina ad Adduce: «Di tutto c’era bisogno – ha stigmatizzato la senatrice - tranne degli attacchi nei miei confronti che parlavano di misure autoritarie ecc. Mi sono trattenuta. Avevo soltanto ritenuto di non sottrarmi ad una richiesta fattami con la finalità di consentire il raggiungimento degli obiettivi del Pd». «La mia disponibilità – ha concluso Maria Antezza – anziché portare coesione era diventata un terreno di dietrologie deformanti. Il mio atto di disponibilità non è stato colto». E giù gli applausi. Ora spetterà alla segretaria provinciale fare sintesi dei lavori assembleari e formulare una proposta che, a questo punto è difficile da pronosticare. Prima della conclusione c’è la preoccupazione dell’assessore regionale, Vincenzo Santochirico: «Se viene meno Antezza, si apre una corsa all’iscrizione alla lista del candidato, dentro e fuori dal Pd».
La bacheca dei politici
Potenza offre il simbolo a Falotico Giuseppe Potenza ammica a Roberto Falotico. Non è la prima volta che il segretario della Dc di Basilicata “invita” Falotico a unire gli sforzi in nome del comune passato democristiano. Questa volta però, in vista delle amministrative del prossimo giugno offre addirittura il simbolo dello scudi crociato. In pratica ieri Giuseppe Potenza ha dichiarato: «La Dc mette a disposizione della componente che fa capo a Roberto Falotico il suo simbolo per costruire un cartello di programma dei cattolici democratici per le elezioni provinciali e comunali di giugno». L’invito è stato formalizzato attraverso una lettera aperta. E Potenza in particolare ha sottolineato: «I democristiani lucani – sostiene Potenza – stanno seguendo con particolare interesse l’iniziativa avviata da Falotico e con lui da altri amministratori locali, dirigenti politici e sindacalisti, del mondo del volontariato, tutti provenienti dalla Dc, augurandole con lo strappo definitivo dal Pd il successo di consensi dei cattolici democratici lucani. Mi
sembra superfluo ricordare che lo stesso Falotico è stato uno dei protagonisti della stagione di rinnovamento della Dc in Basilicata, che purtroppo è naufragata con le ben note vicende politiche seguite a Tangentopoli e che Tonino Papaleo è stato l’ultimo dirigente della Cisl che ha interpretato una linea sindacale autenticamente dalla parte dei più deboli, nella migliore e più nobile tradizione democristiana. Ma per noi che non abbiamo mai ammainato lo scudo crociato e che anzi nei periodi più bui di linciaggio morale abbiamo continuato a fare politica con lo scudo crociato, adesso è il caso di dire che la storia ci ha dato ragione». «Nessuna nostalgia: non si tratta di dare Giuseppe Potenza e Roberto Falotico continuità alla DC ma di rifondare la DC. Per questo – afferma Giuseppe Potenza – il creativi non hanno avuto successo e sono nostro simbolo è a disposizione di questa finiti in una stagione elettorale, non appar“causa” anche perché riteniamo non abbia tenendo all’autentica tradizione dei cattolialcun senso immaginare o ipotizzare altri ci impegnati in politica. Il simbolo c’è e risimboli che, come insegnano le vicende po- chiama la frase di De Gasperi “Solo se uniti litiche degli ultimi anni, da quelli floreali o saremo forti”».
Pittella: «Berlusconi non europeo» «Il governo compie una scelta fuori dall'Europa», questo la dichiarazione del presidente della delegazione italiana a Bruxelles del Pse, Gianni Pittella sulla scelta del governo nazionale relativa alla campagna elettorale delle europee. Pittella in particolare ha dichiarato: «L'annuncio del ministro Ronchi relativo al rifiuto del governo Italiano di sostenere la campagna del Parlamento europeo per le elezioni del giugno prossimo, indica il livello di europeismo di questo governo. Con questa scelta si conferma l'idea di Berlusconi di voler utilizzare la prossima campagna elettorale come campagna rivolta esclusivamente ad interessi interni e non ad un confronto sulle tematiche europee».
«Non si capisce infatti come mai - sottolinea l’eurodeputato lucano - alla vigilia della presentazione della campagna di informazione da parte di autorevoli esponenti del Parlamento europeo appartenenti alle forze del centro destra, per il governo italiano l'informazione vale per i cittadini dei 26 stati membri ma non per l'Italia».
Belisario su via Fani «La fine tragica e sconvolgente e ancora oggi misteriosa di Aldo Moro ha segnato nella vita pubblica italiana uno spartiacque: è stata sì la fine del terrorismo, ma anche la rottura del rapporto di fiducia tra cittadini e politica, tra cittadini e istituzioni, culminata con le vicende di Tangentopoli». Lo dichiara Felice Belisario, capogruppo dei senatori dell'Italia dei Valori, ricordando con commozione il Presidente della Democrazia Cristiana nel giorno del trentunesimo anniversario del suo rapimento e della strage degli uomini della sua scorta. «Dopo la sua tragica scomparsa si è in qualche modo sbriciolato anche lo Stato. Aldo Moro - ricorda Belisario - si ispirava ad uno stile di vita sobrio e ad una rigoro-
sa distinzione tra pubblico e privato. Ha sempre esaltato lo spirito di servizio verso le istituzioni ed il dovere da parte di queste di ascoltare le istanze provenienti dalle diverse e articolate categorie sociali. Noi dell’Idv- conclude Belisario - continueremo ad ispirarci a questo modo particolare di vivere le istituzioni cercando di conservarne fede e testimonianza».
Il segretario regionale di An, Egidio Digilio
sconde le difficoltà: «Gli attacchi al Presidente Giancarlo Fini, venuti anche in Basilicata da ambienti forzisti in occasione di pubblici incontri, o che circolano in web, sono ingiustificati e con Fini colpiscono tutti i mili-
tanti di An». Insomma, “giù le mani da Fini”. E Digilio rincara: «Del resto nei congressi provinciali di An di Matera e Potenza sono state sostenute le stesse tesi che il Presidente del partito ha espresso di recente a riprova che tra Fini e Berlusconi c'è quella che bonariamente è stata definita una “divergenza di sensibilità” che è la stessa “divergenza di sensibilità” che si registra da tempo anche in Basilicata tra noi e i dirigenti di Forza Italia e che si sta accentuando, è inutile nasconderlo, in questa fase di scelta dei candidati per le elezioni provinciali e comunali. E' evidente che i toni strumentali contro Fini diventano un pretesto per imporre punti di vista che non passano dalla necessaria riflessione e dall'ancora più indispensabile confronto». E ancora dichiara il senatore Digilio: «Per chi come me ha seguito passo per passo il processo politico guidato da Fini dall'ex Msi a Fiuggi sino allo scioglimento di An la questione centrale resta il progetto da costruire con il nuovo partito e quindi l'affermazione dell'identità della destra che non può essere annacquata». E sul partito che sta nascendo già le ombre delle “correnti” anche se Digilio sottolinea: «Ma è impensabile che scatenare una irresponsabile campagna contro il leader di An e come tale del Pdl possa produrre qualche risultato e tanto meno quello di costringerci a fare una corrente interna al Pdl».
A Policoro il ministro Mantovano sul nuovo partito
Il documento
«Unione di contenuti e non di calcoli matematici»
Rosa bianca: «Il problema della Basilicata non sono le candidature apicali»
POLICORO - Il Pdl si appresta a mettere fine alle esperienze politiche di An e FI. Il nuovo partito di Silvio Berlusconi a giorni celebrerà il battesimo ufficiale e su tutto il territorio nazionale si susseguono incontri e congressi locali per aprire una nuova fase dello scenario politico italiano. Il sottosegretario agli Interni con delega alla Sicurezza, Alfredo Mantovano, presso il Miceneo Hotel ieri sera, dopo essere stato prima a Montescaglioso e poi a Montalbano Jonico, in un convegno dal tema: “Il futuro delle identità. I valori di Destra nel popolo delle libertà”, ha spiegato ai presenti i motivi di questo matrimonio politico che và oltre la mera esperienza di governo nazionale che unisce la destra a parte del centro. E cita la tragica fine di Eluana Englaro per lanciare subito il messaggio, «di rispetto verso tutte le componenti del nuovo soggetto politico, proprio come meritava rispetto la vita di Eluana che qualche giudice ha voluto che finisse prematuramente. La “road map” da noi tracciata è di sostanza e contenuti e non basata su percentuali precostituite del 70 per cento a Fi e il restante 30 per An». Anche se il politico pugliese ed ex magistrato, implicitamente, nel suo intervento fa capire che il Pdl esiste già da più di 10 anni, da quando cioè Silvio Berlusconi decise di scendere in campo a fianco della destra per fronteggiare l'emergenza sinistra, la gioiosa macchina da guerra di Occhetto, e con successo visto che da allora in poi il siste-
Il ministro Mantovano a Policoro
ma politica italiano è cambiato diventando bipolare: «il Pdl -continua Mantovano- si prefigge di diventare il più grande partito della storia repubblicana italiana, non solo in Italia ma anche in Europa vuole recitare un ruolo da protagonista nelle scelte di politica comunitaria dei 27 Paesi che formano l'Ue». E in questo cita i risultati raggiunti di un anno di buon governo nazionale sul fronte sicurezza: «Con la cattura di storici latitanti della ‘ndrangheta calabrese e i 4 miliardi di euro confiscati alla criminalità organizzata»; poi ha spronato gli amministratori locali ad aguzzare l'ingegno e presentare progetti validi ed utilizzare così al meglio le risorse che arrivano dall'Europa anche per dare risposte efficaci alle aspettative delle popolazioni. Sul fronte crisi, dice: «L'assegno di disoccupazione proposto dal Pd non è la soluzione al problema, poiché sarebbe un incentivo al lavoro nero e creerebbe nuove forme di assistenzialismo; meglio allargare come abbiamo fatto i cordoni della cassa integrazione in modo tale da
tamponare l'emergenza crisi e tra un anno, o un anno e mezzo, ripartire senza che i lavoratori siano usciti dal mercato del lavoro». E su questo tema sociale così delicato, Mantovano ha anche difeso la scelta di governo di affidare ai prefetti il monitoraggio sul sostegno del credito alle imprese; invogliato i sindaci ad usare tutti i poteri che la legge dà loro contro la criminalità, di concerto con le forze dell'ordine, e infine sulla politica della casa ha rispedito al mittente le accuse della minoranza di scempio ambientale: «Se c'è già una casa vogliamo dare la possibilità ai proprietari di allargarla e non certamente di costruire dappertutto». Conclude, «su tutte le questioni di fondo siamo perfettamente in linea con Fi e con gli altri partner di coalizione, ed è questa la nostra forza». Più decisionismo, più coerenza e meno mediazione politica spicciola sono la bussola di Mantovano verso il Pdl: “Il partito della Patria”. Sono intervenuti anche: Emilio Nicola Buccico, Cosimo Latronico, Giuseppe Labriola. Gabriele Elia
«Il centrosinistra cambi le regole del gioco. Servono ragionamenti nuovi, apertura democratica e decisioni partecipate. Il vero problema non sono le candidature apicali ma la crisi di sistema che attanaglia la nostra regione. Nessuno è autosufficiente». La Rosa bianca di Antonio Flovilla e Gianfranco Blasi “detta” le condizioni. In un documento politico a firma appunto del coordinamento regionale della “Basilicata Popolare - Rosa Bianca” si legge: «Il primo atto dovuto a tutto il centrosinistra è un ringraziamento da parte di Basilicata popolare. L'aver aperto la coalizione a una forza popolare proveniente da un esperienza politica come quella dell'Italia di mezzo prima e della Rosa bianca dopo è stata una scelta di allargamento dell'area culturale e politica del riformismo lucano. D'altronde ci siamo battuti, in questi mesi, proprio per una trasformazione del centrosinistra. Per uscire insieme da visioni strette. Da decisioni assunte nella sola logica del posizionamento personale e di partito». «Il futuro - si legge ancora nella nota merita un nuovo approccio. I problemi che abbiamo di fronte sono di tale portata, le sfide così alte, da richiamare tutti noi a ragionamenti solidi, fondati su idee e valori, uomini di qualità e rinnovamento delle classi dirigenti, visioni programmatiche, politiche di genere e qualità di governo. La Basilicata vive una profonda crisi di sistema che è anche nei suoi numeri “piccoli”, nello spopolamento generazionale e residenziale, nell'assenza di territori urbani forti, di filiere e aree produttive omogenee. Spetta a un nuovo, articolato e plurale centrosinistra offrire chiavi di lettura politiche che aprano a nuove speranze, una vera e propria azione di riscatto sociale, di ridisegno del welfare, di difesa di quanti perdono il lavoro e di attenzione a selezionare gli investimenti secondo scale di valori interclassisti. Famiglie, imprese, corpi sociali, comunità lo-
cali tutti dentro un disegno programmatico condiviso». «Ecco perché la scelta di aggredire il prossimo appuntamento elettorale delle amministrative - continua il coordinamento regionale della Rosa bianca . Basilicata popolare - deve svilupparsi attraverso la composizione di un’alleanza ampia, forte di tutte le migliori esperienze culturali, dalla sinistra sociale fino ai popolari d'ispirazione riformista e morotea. Sapendo, insieme che il Pd resta il perno su cui far ruotare l'alleanza, ma prendendo coscienza che il Pd è lontano dall'essere autosufficiente. Si tratta di una consapevolezza da condividere e dentro il Partito democratico - da accettare senza farne drammi, anzi considerando l'opportunità che scaturisce da spazi di democrazia più larghi. Ora se questo è il quadro è davvero sbagliato pensare alle candidature apicali come ad un dato acquisito. Bisogna spazzare via il campo da tentazioni minimaliste, come quelle di immaginare l'uso di queste candidature come luogo di compensazioni e posizionamento di un solo partito. Non può essere così, non è così!». «Basilicata Popolare - conclude il documento - crede che in campo debbano essere selezionate le candidature migliori, quelle che uniscono, che rafforzano le maglie dell'alleanza, che rendono impenetrabili gli spazi della coerenza politica. E questo ragionamento non vale certo solo per le tentazioni del Pd. Vale per tutti i partiti. Piccoli e grandi. Davanti a tutti deve esserci il senso di responsabilità tipico di una fase di crisi così delicata. Pensare di uscirne con qualche furbizia tattica o con una prova muscolare sarebbe errore imperdonabile. Ecco, allora, che la vicenda delle candidature apicali merita di essere ricalibrata e pensata in un nuovo contesto. Senza arroganze e pregiudizi. Senza mettere il cappello sul tavolo delle carte. I buoni giocatori amano il rischio ma rifuggono dall'azzardo!».
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IL RICORDO
L’addio
«Ciao Lello», il saluto commosso del professor Caserta
Storico e parlamentare del Pci è stato tra i promotori della legge per il recupero dei Sassi
di GIOVANNI CASERTA MOLTE cose ci dividevano, a partire dall'estrazione sociale. Anche i nostri studi avevano preso vie diverse. Lui aveva frequentato il glorioso Liceo Classico, in cui aveva insegnato Giovanni Pascoli; per me il Liceo Classico fu una meta solo agognata. Mi dovetti piegare a frequentare l'Istituto Magistrale, cui sono comunque grato. Al tempo dell'Università, lui si iscrisse a Lettere Classiche; io a Magistero, forma minore della facoltà di Lettere. Poi si arrivò alla tesi di laurea: lui, del Liceo Classico, si cimentò con una tesi su John Dewey, pedagogista da me preferito; io, che venivo dal Magistrale, con una tesi sulla rivoluzione del 1799 a Matera. Capitò quindi che lui andasse a insegnare in un Istituto Tecnico e poi Magistrale; io andai a insegnare nel Liceo Classico, che era stato la sua scuola di formazione. Anche il nostro modo di affrontare la storia fu diverso. Io partii dalla rivoluzione del 1799, cioè dal basso; lui partì con un sag-
E’ morto Giura Longo
«Amici al di là di ogni divergenza intellettuale»
L’intellettuale e politico materano non ha retto un intervento al cuore di BIAGIO TARASCO MATERA - Dopo avere subìto nelle settimane scorse un difficile intervento, si è fermato ieri a mezzogiorno il cuore di Raffaele Giura Longo nell'ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera. Sposato e padre di due figlie, Giura Longo era nato nella città dei Sassi nel 1935. Laureato in Lettere e Filosofia all'Università di Bari nel 1959, ha insegnato nelle Scuole Medie di Matera fino al 1972. In seguito è stato preside negli istituti di Scuola media superiore e poi professore di Storia del Risorgimento presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bari, dove ha insegnato fino al 2005. Negli anni '70 è stato Capogruppo del Pci nel consiglio comunale della sua città, prima di essere eletto deputato al Parlamento dal 1976 al 1983 e senatore della Repubblica dal 1983 al 1987. E' stato, tra l'altro, segretario dell'ufficio di Presidenza della Camera al tempo della presidenza di Nilde Jotti e componente della commissione Inquirente. Importante si è rivelato il suo contributo per l'approvazione della legge 771 del 1986 sul finanziamento per il recupero dei Sassi. Risale alla metà degli anni '60 la sua collaborazione con il gruppo di intellettuali che ha dato vita alla rivista “Basilicata”, diretta da Leonardo Sacco. Giura Longo ha partecipato attivamente al dibattito sul recupero dei Sassi di Matera, pubblicando “Sassi e Secoli” (1966) e, successivamente, la “Breve storia della città di Matera” (1982), testi considerati fon-
gio sui beni ecclesiastici, che era materia del tutto nuova e insidiosa. E quel tema affrontò con grande coraggio intellettuale. In certo qual modo, quelle due opere segnavano due vie diverse. Il suo fu sempre un approccio aristocratico, che muoveva dall'alto, cioè dai grandi eventi internazionali e nazionali, per approdare ai fatti locali, e viceversa; io mi muovevo nel basso, preferendo indagare tra le pieghe più umili della società. Ma lui ebbe il merito di collocare gli eventi locali in una ottica più complessiva, segnando una svolta nella storiografia materana. Anche nelle scelte politiche sembrava che fossimo divisi. Quando io aderii al PCI, lui se ne scandalizzò; ma quando lui entrò e diventò organico al partito, io ne uscii. E' accaduto anche dopo. Per anni mi ero schierato con Rifondazione comunista; lui nei DS. Quando rimasi deluso del partito di Rifondazione, egli vi entrò, cimentandosi in una ardita campagna elettorale. Però lui era per me Lello e io ero per lui Giovannino. Né lui né io potevamo dimenticare quello che ci aveva unito nei lontanissimi anni della mia fanciullezza-adolescenza e della sua adolescenza-giovinezza. Voglio dire della convinta militanza nella Azione Cattolica. Fre-
quentavamo l'associazione cattolica intitolata al beato Contardo Ferrini, presso la parrocchia di San Giovanni. Lui, più grande, spesso ci faceva anche da maestro. Nelle feste preparava i cartelloni con fantasiosi disegni che imitavano Jacovitti. Ed era bravissimo. La religione cattolica, in quegli anni, sentimmo come un impegno sociale. Leggevamo insieme Diego Fabbri e Maritain, Mounier e Bernanos, Mauriac e Carlo Carretto... L'ultima volta che ci siamo incontrati è stato nella commemorazione di un altro comune amico di militanza cattolica. Intendo dire di Eustachio Loperfido, per tutti Ninuccio, medico, morto a Bologna. Lui non mi avrebbe mai negato nulla di sé; io, al di là di ogni divergenza intellettuale, avrei fatto lo stesso. Continuavo a chiamarlo Lello; lui mi chiamava Giovannino. Oggi lo saluto e gli dico: ciao, Lello. E lo vedo, alto, magro, dinoccolato, che, a noi più piccoli, parla per piazza san Francesco fino a tarda sera. Accadeva soprattutto d'estate, nelle lunghe giornate del Gruppo estivo dell’Azione cattolica.
«Il suo fu sempre un approccio aristocratico alla storia»
Raffaele Giura Longo
Le reazioni
DE FILIPPO E BUCCICO
Una grave perdita damentali per la conoscenza e le valutazioni sui problemi della città. Ha tra l'altro collaborato a riviste quali Questitalia, Studi Storici, Critica Marxista, Rassegna Storica del Risorgimento, Risorgimento e Mezzogiorno, Archivio Storico Pugliese e Bollettino Storico della Basilicata, della quale è stato direttore. Ha fatto parte della giuria del premio Basilicata, è stato presidente del Consorzio universitario materano, presidente della Deputazione di Storia Patria per la Lucania e presidente della Cooperativa Basilicata. Oltre a “Sassi e secoli” e “Breve storia della città di Matera”, ha pubblicato “Clero e borghesia nella campagna meridionale” (Matera, 1967), “La sinistra cattolica in Italia” (Bari, 1973), “La Basilicata moderna e contemporanea” (Napoli, 1992). Ha inoltre curato con Pasquale Rossi la riedizione di “A.
von Humboldt, Saggio politico sul regno della Nuova Spagna” (Bari, 1992) e il volume “Con Malaspina nei mari del Sud” (Bari, 1999). Sempre con Pasquale Rossi ha pubblicato “La Expedicion Malaspina 1789-1794” (Bari, 2002), mentre con Giovanni De Gennaro ha curato il volume “La storiografia pugliese nella seconda metà dell'800” (Bari, 2002). Iscritto ai Ds fino all'ultimo Congresso, in seguito ha assunto una posizione critica nei confronti del gruppo dirigente locale. Amico personale di Giovanni Berlinguer, aderì alla corrente MussiSalvi, seguendo le scelte da essi compiute, per impegnarsi nella ricerca di una effettiva e moderna unità della sinistra italiana. Nel 2007 è stato candidato sindaco della città di Matera nelle liste di Rifondazione comunista e Comunità materana.
«LA scomparsa del professor Giura Longo rappresenta una grave perdita per la città. Da storico insigne e profondo, ha rivisitato la storia del Mezzogiorno e di Matera. Da uomo politico colto e provveduto, si è sempre battuto per il progresso delle nostre popolazioni: con la sua cultura e la sua passione civile, ha onorato le tradizioni della città di Matera. La sua testimonianza resterà nel tempo: come amico, cittadino e sindaco partecipo con intensità a queste ore di lutto». Così il primo cittadino di Matera Emilio Nicola Buccico ha inteso ricordare la figura di Raffaele Giura Longo, scomparso ieri mattina, a soli 74 anni. Al cordoglio del sindaco della città dei Sassi si è unito anche il presidente della Regione Vito De Filippo. «Lello, come lo chiamavano in tanti, - ha detto il governatore - ha avuto il merito di aver contribuito allo sviluppo culturale ed economico della nostra regione, sia come uomo politico sia come intellettuale. I suoi spazi di riflessione erano profondi, lucidi e sinceri e di respiro europeo. A lui va anche il merito di aver ragionato densamente sul Mezzogiorno e sulle sue prospettive elaborando proposte e sollecitando l’attenzione dei governi nazionali sul nostro territorio. Come nel caso della legge 771 sul recupero dei Sassi, di cui è stato uno dei padri, e come nel caso dell’Università che ha fortemente voluto anche nella sua città. Infatti per anni è stato il presidente del Cum. Giura Longo ha sempre espresso grande lucidità e profondità di pensiero sulla storia dei Lucani e sul loro futuro. Con la sua scomparsa, il Mezzogiorno e, in particolare, l’intera Basilicata perde uno dei suoi uomini più illustri e autorevoli. Il Governo regionale e l’intera regione Basilicata si associano al dolore che ha colpito la sua famiglia».
NUMEROSE le reazione del mondo politico e culturale alla notizia della scomparsa di Raffaele Giura Longo. «L’improvvisa scomparsa del professor Giura Longo, coglie tutti noi di sorpresa ha detto il senatore Filippo Bubbico - Ci assale un senso di amarezza e di smarrimento per la scomparsa di una delle voci piu’ autorevoli della cultura Meridionalista. Nel corso degli anni, si è contraddistinto per il Suo impegno politico e civile a favore del Mezzogiorno e della Basilicata, diventando un insostituibile punto di riferimento per quanti hanno inteso la Politica come servizio per la comunità. Nell’università poi, i Suoi insegnamenti, i Suoi scritti e la Sua capacità di trasmettere conoscenza e passione, lo hanno reso protagonista di fermenti culturali che ancora oggi regalano alla nostra terra speranza di futuro. Oggi, il prof Giura Longo ci ha lasciato un po’ più soli, ma, soprattutto, un po’ più poveri di quella sapienza che trovava linfa nella nostra storia di meridionali. In questo difficile momento, voglio esprimere a tutta la famiglia la mia vicinanza ed il mio cordoglio per la perdita di un grande uomo». «La morte di Raffaele Giura Longo ci addolora. Con lui la nostra Regione perde un uomo di cultura ed uno storico di grande valore». Così il sindaco di Potenza Vito Santarsiero il quale ricorda come «la città di Potenza ha avuto modo di apprezzarlo ancor di più per aver presieduto, il profes-
«Spenta una delle voci più autorevoli della cultura Meridionalista» sor Giura Longo, il comitato scientifico che ha lavorato al grande volume del Bicentenario. Personalmente - conclude Santarsiero- nei tanti incontri di lavoro per il volume del Bicentenario ho avuto modo di conoscere ed apprezzare una persona dalle grandi sensibilità umane, politiche e sociali, profondamente legato alla storia della nostra terra ed impegnato, nel recupero della memoria storica, a favorire percorsi unitari di sviluppo». A ricordarlo anche il direttivo della Deputazione di Storia patria di cui Giura Longo è stato presidente. «La sua Presidenza della Deputazione, sempre connotata da solida cultura di servizio, istituzionale e sociale, ha di molto concorso all'ulteriore sviluppo dell'attività istituzionale, dal piano scientifico-culturale a quello pubblicistico. Tra gli elementi più fortemente caratterizzanti è stata l'insistita attenzione per i giovani ricercatori, che oggi costituiscono una delle risorse più significative per le finalità della Deputazione, che avrà certamente nell'esempio e nell'apporto del prof. Raffaele Giura Longo un solido e duraturo punto di ancoraggio».
Il presidente di Agrobios Salvatore Adduce ne ricorda: «l’impegno nella cultura attraverso la Cattedra di Storia del Risorgimento all'Università di Bari e le numerose pubblicazioni come la rivista Basilicata, diretta da Leonardo Sacco, dove, insieme a un nutrito gruppo di intellettuali approfondì il dibattito sulla storia della città e della regione. Giura Longo - continua Adduce non ha mancato di far sentire la sua voce autorevole e critica anche nei confronti di alcune scelte del centrosinistra attraverso la sua libertà di pensiero e la sua autonomia. Un punto di riferimento per le nuove generazioni». Cordoglio per la scomparsa dello storico «attivo protagonista della vita sociale, culturale e politica della Basilicata» ha espresso anche l’assessore regionale Vincenzo Santochirico. «Con lui, la nostra regione ha perso una personalità di riferimento che ha unito la passione intellettuale a quella politica, prendendo parte a processi di rilevanza nazionale. Ricordo Raffaele Giura Longo sempre in prima linea, nell'animare riunioni ed incontri, nel curare e scrivere saggi fondamentali: sul clero e
la borghesia nella campagna meridionale e sulla sinistra cattolica in Italia. Profondamente commosso per la sua scomparsa, sono debitore, come molti, nei suoi confronti per i preziosi insegnamenti ricevuti». «Con Giuralongo scompare una figura di primo piano della ricerca storica meridionalista ed un politico sempre attento ai problemi della Basilicata ed al mondo del lavoro, che sarà ricordato in particolare per il suo contributo all’approvazione della legge 771/86 sul risanamento dei Sassi di Matera». E’ quanto affermato dal presidente del gruppo consiliare del Pd alla Regione, Erminio Restaino, che esprime «profondo cordoglio per la morte dello storico ed ex parlamentare. Per il segretario regionale del Pd Piero Lacorazza: «E' la storia della Basilicata, è la cultura democratica, sono le radici della sinistra lucana che, con la scomparsa di Raffaele Giuralongo, perdono un uomo che ancora avrebbe potuto alimentare il pensiero critico e dialettico, necessario al rafforzamento del tessuto civile della nostra regione». Dal presidente del Consiglio regionale, Prospero De Franchi, a nome dell’intera Assise, il cordoglio alla famiglia di Giura Longo. «Con la sua coerenza, la sua passione sociale, la sua generosa dedizione al bene pubblico ed il suo profondo attaccamento alla questione meridionale - sottolinea De Franchi – ha contribuito, in maniera esemplare, alla crescita culturale della Basilicata».
LE IMMAGINI DI UNA VITA
Il deputato Giuralongo negli anni ‘70
Un comizio a Matera nel 1972
Nel 1974 insieme all’ambasciatore russo in visita nei Sassi
Su un trattore in un corteo per lo sviluppo agricolo dell’83
Nell’87 con il segretario del Pci Alessandro Natta nei Sassi
La celebrazione dell’eccidio del 21 settembre del 1998
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Martedì 17 marzo 2009
Congresso Flaei Cisl
Riconfermato il segretario Fiore Contestato il progetto della Sel
«La Basilicata non si sottragga» Sì all’energia atomica. L’auspicio: una Basilicata che sfrutti bene le sue risorse | PARLA IL SEGRETARIO | | I RISULTATI | di ROCCO PEZZANO
POTENZA - Nucleare, perché no? Anzi, decisamente sì. Il sindacato Flaei Cisl è il primo a esprimersi a favore di un ritorno dell'Italia all'energia atomica. E’ stato ribadito ieri nel corso del sedicesimo congresso regionale, a Potenza. Certo, non si è parlato solo di quello. Ma il tema del nucleare è un nervo scoperto per la Basilicata, vedasi lotta di Scanzano Jonico contro il tentativo di blitz del governo. I lavori sono stati guidati da Antonio Coviello, di Avigliano, ex segretario nazionale negli anni Ottanta della Flaei. Coviello modera con la calma del decano. Si scalda, nel corso della mattinata, solo per parlare del progetto attuale della Sel: «E’ la più grande nefandezza che il presidente della giunta regionale poteva fare». Il programma della Società energetica lucana, appena varato dal suo amministratore Rocco Colangelo, non è andato giù alla Flaei. Nella sua relazione Nicola Fiore (segretario regionale poi riconfermato in serata) dice: «La Sel non può essere una Spa né essere soggetto controllore e controllato, ma l'agenzia autonoma di regolazione». Secondo Fiore, «è venuta meno la capacità di contrastare e annullare la rapina delle risorse». Il segretario sogna un futuro in cui la Basilicata «non si faccia più male da sola», ma sappia utilizzare al meglio le proprie ricchezze per creare lavoro e perché tutti possano vivere meglio. Nucleare sì, dunque. Non teme reazioni, il sindacato? I lucani non sembra vogliano concedere di un millimetro sulla questione. «La Basilicata - risponde - non può sottrarsi a questo impegno». Che significa? «Non voglio dire che dobbiamo per forza ospitare siti nucleari. Ma che non possiamo comunque sottrarci a un impegno che è nazionale. Subiamo comunque i problemi delle scorie depositate a Rotondella». Lei parla di risorse energetiche da valorizzare? Cosa dovrebbe fare la Basilicata? «Una società mista, Regione insieme a società del settore, per produrre energia elettrica da gas estratto e metterla sul mercato a prezzi ridotti per incentivare l’investimento di industrie su territorio». E la Sel? «Doveva essere la missione della Sel. Poi è cambiata. E cos’è adesso la Sel»? Cos'è? «Non si sa cosa sia diventata. Penso che sia giusto diventi una authority (organismo pubblico che regola un settore, ndr) dell’energia». E’ vero che la Basilicata non abbia delle reti energetiche capaci di portare energia, ammesso ne venga prodotta in eccesso? «Noi abbiamo l’onere della dorsale nazionale dell’energia. Ma è vero che non è connessa». Quanto lavoro s’è perso nel settore elettrico? «Pochi anni fa, c’erano 1.200 lavoratori Enel in Basilicata. Oggi sono 400. Si è deciso di ricorrere alle esternalizzazioni. Ma prima di tutto si è deciso di non investire». L’altro giorno, in occasione della nevicata, alcune zone sono rimaste al buio. I cittadini hanno cercato di ottenere risposte dall'azienda, invano. L’azienda ha risposto, ai giornali, che i guasti erano segnalati automaticamente. Ma i cittadini non l’hanno saputo fino a quando non è tornata la luce. Non le sembra un problema di comunicazione e di servizio? «La qualità del servizio, appunto, la si vede alla prima nevicata. Le reti sono ferme agli anni Sessanta. L’unica miglioria è, appunto, il passaggio dal sistema elettromeccanico a quello tecnologico che segnala i guasti in automatico. Ma non basta». L’indotto si è improverito e precarizzato? «I lavoratori delle ditte interessate fanno capo alle categorie “edili” e “metalmeccanici”. Ma è così: la situazione sta peggiorando. Ripeto: l’Enel non vuole investire». r.pezzano@luedi.it
Nel settore elettrico persi circa 800 posti di lavoro
Ecco la segreteria «Un sito condiviso regionale conviene a tutti» GLI elettrici della Cisl a congresso. Riconfermato il segretario. Nel corso del congresso regionale della Flaei-Cisl, che si è svolto all’hotel Vittoria a Potenza, sono stati votati i dirigenti del sindacato. Nicola Fiore (nella foto) è stato confermato segretario regionale. I vicesegretari eletti, invece, sono Pasquale Clemente di Matera e Rocco Padula di potenza.
Le guerre chimico-elettriche
Una mail per la vita
IL SINDACATO degli elettrici della Cgil si è unito a quello dei chimici. Uguale sorte per quello della Uil. La Cisl vorrebbe fare la stessa cosa con la Flaei Cisl: metterla insieme alla Femca, categorica chimici. Ma ci sono grosse reazioni interne. E fonti qualificate spiegano che la Flaei, sindacato “ricco”, avrebbe tutto da perderci. Ha fondi e soprattutto una sede. Una bella sede. Inoltre, in virtù di un contratto che una fonte definisce «favoloso», i vertici sindacali hanno uno stipendio assicurato non dal sindacato, ma dall'Enel. Dunque, uno sgravio non da poco per la Flaei che in questo modo può far fruttare i soldi degli iscritti in altro modo. I chimici invece - spiegano ancora - hanno per tradizione molti più iscritti. Ingloberebbero gli elettrici facendone un sol boccone. Dunque, gli elettrici si vedonoin un futuro non lontano chiusi in una stanzetta della loro bella ex sede, a contare quanto il due a briscola o poco più. Ed ecco uno dei motivi per cui la Flaei propone non un sindacato unico chimici-elettrici ma una federazione dell'energia in cui ci siano i lavoratori legati a tutto ciò che riguarda il settore, acqua, petrolio, reti eccetera. r. p.
COS’E’ la mail enelreale@flaei.org? E’ un indirizzo elettronico a cui i lavoratori dell’azienda elettrica possono scrivere e raccontare «la realtà che vivono quotidianamente, da far conoscere all'amministratore delegato, anche per agevolarlo rispetto alle scelte future». E’ quanto si legge nella “lettera aperta ai dipendenti del gruppo Enel”, scritta dal segretario nazionale della Flaei Cisl Carlo De Masi. Il sindacalista prende spunto da una comunicazione che l'ad Fulvio Conti ha inviato ai dipendenti, nella quale «vengono evidenziati i brllanti risultati conseguiti nel 2008, il consolidamento dei primi mesi del 2009, oltre alla strategia per i prossimi anni». La Flaei ha così aperto questa casella di posta, aperta ai dipendenti (che sono anche azionisti del gruppo Enel). De Masi in questo modo potrebbe raggiungere tre scopi: effettuare uno studio reale, in quella che viene di solito chiamata “la base” ma che raramente viene ascoltata con attenzione, di come vivano l’attuale situazione i dipendenti dell’Enel; sapere cosa dire all'azienda quando, il 2 aprile prossimo, presenterà il proprio Piano industriale; far arrivare ai vertici del gruppo le vite vere dei dipendenti, e non quelle solo immaginate ai piani alti. ro. pe.
ENERGIA atomica, ma non solo: la Flaei Cisl propone un cocktail di energia che preveda ogni risorsa disponibile. Lo conferma il segretario nazionale, Carlo De Masi, presente ieri al congresso di Potenza. Il ministro Claudio Scajola pochi giorni fa ha auspicato che sulla questione del nucleare cominci una sana concorrenza fra territorio, contenti di ospitare centrali e scorie. E’ realistico uno scenario del genere, o è solo una boutade politica? Da tempo - risponde De Masi chiediamo una cabina di regia sull’energia: le regioni non devono opporsi pregiudizialmente, ma nemmeno le scelte si possono imporre. Bisogna fare come i francesi. Come fanno i francesi? Hanno realizzato un patto per lo sviluppo sostenibile. Cioè? Tutti i soggetti partecipano a scelte consapevoli. Ma vado oltre, e propongo, in tempi in cui si parla di federalismo fiscale, un federalismo energetico. Ogni regione potrebbe contribuire aprendo il proprio territorio con un impianto: chi a gas, chi carbone, chi nucleare, chi con il fotovoltaico eccetera. Sul nucleare c’è l’eredità che lasciano le scorie. Conosco quello che è accaduto a Scanzano. Si può fare una scelta responsabile sulla questione dei rifiuti nucleari. Responsabile in che senso? In Italia - e questo si sa esistono otto depositi di sco-
rie, fra cui quello di Scanzano Jonico. Ma - e forse molti non lo sanno - esistono anche 120 siti in cui si prova materiale nucleare. Ad esempio, negli ospedali in cui si fa radioterapia. Perché non individuare un sito non di profondità ma tecnologico, di superficie, condiviso da tutti, per poi non pensarci più per due o trecento anni? Ma il vostro desiderio di reinvestire sul nucleare è legato solo alla volontà sindacale di creare occupazione o ci sono altri obiettivi? Ci sono due questioni. Innanzitutto, c’è in atto una crisi strutturale, ed è noto che solo l’industria energetica è capace di far uscire da una crisi, per via dei profitti che è in grado di assicurare. Ma per noi è necessario un mix energetico, da fonti classiche e rinnovabili. Altrimenti rimarremo attaccati alla canna del gas russo. Ultimamente pare che sindacalisti e ambientalisti entrino in contrasto (ad esempio in Abruzzo, in cui i primi hanno commentato negativamente la decisione di non fare il Centro Olio, al contrario dei secondi). Come si contemperano le esigenze? Dipende dagli ambientalisti. A noi piacciono quelli “del fare”. Con due associazioni, Fareambiente e Ambiente e Società, abbiamo redatto un progetto di legge per l’educazione ambientale nelle scuole e un progetto sulla sicurezza. ro. pe.
Per De Masi Le Regioni non devono opporsi
Così la Basilicata perse la direzione. I retroscena del 31 ottobre del 1997
Quando Tatò fuggì scortato ERA il 31 ottobre del 1997. Franco Tatò, numero uno di Enel, è impegnato in un suo roadshow, una sorta di tour per l'Italia. Deve spiegare la riorganizzazione dell'azienda, che due anni dopo comincerà un processo di privatizzazione che la smembrerà. La sala riunioni del Grande Albergo di Potenza è satura di persone, pervasa da una tensione che ronza nelle telecamere delle tv pubbliche e private pronte a riprendere qualcosa che si pensa già possa accadere. Tatò è venuto a dire che la Basilicata non esisterà più. Non come entità geografica - anche se gli studi della Fondazione Agnelli nella stessa epoca ne consiglieranno lo smembramento e l’annessione alle regioni confinanti - ma relativamente al distretto Enel. Ci sarà un centro dire-
zionale di Puglia e Basilicata. «Ma quello che ci arrivò addosso come un vero schiaffo - ricorda oggi il segretario regionale Nicola Fiore fu quando affermò che così saremmo stati meglio e che le classi politiche lucane così avrebbero avuto meno occasioni di clientelismo». La sala esplose. All’indirizzo di Tatò vennero pronunciate espressioni di ogni tipo. Un cordone di poliziotti strinse subito l’allora amministratore delegato dell’Enel. Mentre volavano parole e palle di carta, Tatò - che continuava a sorridere, come a dire “Cosa ho detto di sbagliato?” - raggiunse scortato la porta, al piano di sopra, Poi, sirene spiegate e via a tutto gas. Risultato: Tatò si dimise poco dopo. E la Basilicata perse comunque il centro direzionale. r. p.
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Martedì 17 marzo 2009
PRONTO A EMIGRARE SE NON CI SARA’ UNA SVOLTA AMMINISTRATIVA
IN DIFESA DEL MONTE LI FOI
di GIOVANNI SALUZZI VI SCRIVO in merito all'annuncio fatto dal Partito democratico lucano di ricandidare alle prossime elezioni Comunali di Potenza l'attuale sindaco Vito Santariero. In altre città più civili della nostra si sono tenute le primarie e/o comunque hanno prima ascoltato i cittadini, da noi ai politici poco importa di cosa pensa la gente, e quali sono i loro desideri. Premetto che sono un elettore del centro sinistra, ed iscritto al Pd, nel partito mi conoscono tutti perchè sono impegnato nel realizzare in questa città una mensa per i poveri, un partito, dove ho incontrato persone veramente serie e perbene, e in tanti mi stanno aiutando a concretizzare questo progetto. Ma l'unica nota stonata è proprio il sindaco Santariero, è stato l'unico nel Pd che non ha voluto sostenere questa iniziativa, anzi, ha destinato fondi previsti per i Servizi Sociali, per indirizzarli alla cultura, col risultato che i poveri a Potenza si sono moltiplicati, una persona il sindaco Santarsiero che mostra indifferenza alla sofferenza di tanta povera gente che vive in una triste condizione di indigenza, nonostante la grave crisi economica che stiamo patendo. I sindaci di tante città hanno messo in campo forti iniziative e progetti atti a dare risposte concrete ai bisogni di tante persone in difficoltà, il nostro sindaco pensa alla cultura, e a cementificare questa città, ormai diventata un immenso cantiere. Per tutto questo, aver ricandidato il signor sindaco Vito Santarsiero, è un insulto ai potentini, e agli elettori del centro sinistra, per quanto mi riguarda sono profondamente amareggiato. In questi anni ho lottato e criticato selvaggiamente il modo di amministrare e fare politica di questo sindaco, e non intendo ancora subire passivamente altri cinque anni. Sono stanco, ho patito le peggiori umiliazioni, non avete idea di cosa ho subito, angherie e prepotenze di ogni sorta, non so ancora oggi quale Santo ringraziare per avermi dato la forza di resistere, e di non reagire, chi mi conosce sa che sono uno di quelli che non le mandano a dire, anzi. A questo punto, in considerazione del fatto che non vi è altra soluzione di poter cambiare le scelte prese dai componenti della Direzione del Pd lucano, non mi resta che adottare drastici provvedimenti, in primis, invierò la mia tessera elettorare al segretario nazionale del Pd Franceschini spiegando le motivazioni di questo mio gesto, nella sostanza non voterò, infine il giorno della presentazione dei candidati del Pd al Comune di Potenza, farò le valigie, e mi auto-esilio, in pratica vado via da questa città, anche io come tanti lucani farò l'emigrante al Nord Italia. Non si intravedono oggi nè in prospettiva soluzioni per poter vivere in questa città una vita migliore, anzi, visto come vanno le cose si prevedono tempi tristi, anni terribili, in quanto viviamo in un contesto di amici e compari, dove per far valere anche i tuoi diritti devi essere raccomandato. Mi dispiace dirlo, ma la colpa di come stanno le cose non è solo dei politici, la responsabilità maggiore è della gente comune, dei nostri nonni, dei nostri genitori che hanno sempre fatto come le famose tre scimmiette, che non vedono, non sentono, non parlano, in pochi si sono ribellati e hanno combattuto. Io purtroppo o per fortuna ho una coscienza che si ribella anche a me stesso, e non posso, non voglio far finta di niente, ho 45 anni, e devo ancora costruire il mio futuro, ho sprecato in questa sfortunata terra i miei anni per niente, vado via per ricominciare una nuova vita. Ho sempre concluso le mie tante lettere inviate a questo giornale con una frase ad effetto, oggi, purtroppo, non ho più niente da dire. *presidente Associazione Adaequo
PER PREVENIRE IL NUCLEARE di GIOVANNI RIBELLINO L’ALLARME espresso da alcuni politici lucani in ordine ad un'eventuale costruzione di una centrale nucleare in Basilicata, a seguito della recente intesa Italia-Francia sull'energia nucleare, può venir meno ricorrendo preventivamente all'uso razionale di una nostra ricchezza: l'acqua (laghi artificiali, ecc.), tramite la costruzione, nella regione, di centrali idroelettriche. I relativi costi in merito sono minimi. Non possono sussistere danni né per l'uomo, né per l'ambiente. I tempi di realizzazione di tali centrali sono inferiori rispetto a quelli previsti per le centrali nucleari. Inoltre l'eventuale fornitura di energia idroelettrica alle regioni limitrofe, comporterebbe delle entrate finanziarie per la nostra. In definitiva, con delle risposte concrete alternative, la Basilicata si porrebbe anche all'attenzione nazionale, con prospettive di poter essere imitata positivamente, riducendo, in tal modo, la grave dipendenza attualmente esistente verso l'estero in tale campo.
UNA RIVOLTA MORALE CONTRO LA PAURA di MAURO ARMANDO TITA CARISSIMO Paride, se Di Vittorio appartiene alla storia degli italiani, Don Peppino Diana non appartiene solo ai casalesi. Quindici anni fa veniva barbaramente assassinato Don Peppino Diana. Un prete umile che aveva a cuore le sorti della gente povera del casertano. Don Peppino come Pippo Fava e don Pino Puglisi auspicavano una rivolta morale contro la paura, la vergogna e la tracotanza. Credeva che il riscatto delle popolazioni campane dalla camorra potesse invertire la tendenza di una esistenza grama e degradata. Riportava nelle sue omelie le frasi di don Tonino Bello: "Dio da che parte sta? La sua morte ci ha davvero impressionato. Per queste serie ragioni ci preme richiamare, l'attenzione sulla Cittadinanza giovanile lucana, stanchi come siamo dell'ingiusto ripetersi delle tante fragilità di deboli ragazzi, lucani precari o disoccupati. Problema serio molto sottovalutato in Basilicata. Pochi sono gli approfondimenti a riguardo. E' sempre attuale il tema di " giovani, democrazia e legalità ". Per noi è diventato una sorta di "chiodo fisso". L'approssimarsi della definizione della nuova legge elettorale e del nuovo Statuto Regionale ci convince sempre più della giustezza e della modernità della nostra Costituzione, che non deve essere più modificata a colpi di maggioranza nè dal centro-destra, nè dal centro-sinistra. L' "aventiniano" comportamento di tanti giovani lucani non è più auspicabile. Laddove i giovani sono stati considerati cittadini attivi e potenzialmente capaci di proporre idee si sono create iniziative, forum, consulte, progettualità del privato-sociale, coordinamenti e progetti innovativi. Il Quotidiano ospita giornalmente seri approfondimenti di giovani direttamente coinvolti nel mondo della politica, dell'imprenditoria, dell'Università e, purtroppo, anche del precariato. Siamo stati gli unici ad approfondire in maniera seria la questione giovanile a ipotizzare un futuro protagonismo giovanile, a credere in una lenta "rivoluzione" e in un concreto ricambio generazionale. Siamo stati i primi a denunciare "oasi di privilegio" per gli adulti e "situazioni" di reale emarginazione per i giovani. Qualche mese fa abbiamo apprezzato i ragazzi e le ragazze delle aree interne lucane, pronti a "rischiare" e a "restare" nei nostri paesini. Una scommessa giovanile vinta anche per noi del Quotidiano che ci ha fatto superare tanto scetticismo, tanti dubbi, tanta conservazione e tanta chiusura. Per certi versi, percorrere una strada difficile è stato importante e significativo per l'intera comunità lucana. Noi abbiamo colto la forte motivazione al cambiamento delle nuove generazioni lucane, la consapevolezza dei giovani lucani, pronti a gestire la cosa pubblica, senza l'uso di particolari "tabulati ideologici". Gioventù sana che non vuole più delegare al poli-
tico di turno. Gioventù pulita che vuole realizzare concretamente un serio percorso politico. Gioventù positiva che vuole "responsabilizzarsi e credere in una società legale e democratica", partendo dalla nostra amata Costituzione, e forse, dal Nuovo Statuto regionale (si spera alle ultime battute). Gioventù costruttrice di "valori e di impegni fattivi" come lo desideravano Don Peppino Diana e Don Pino Puglisi. Gioventù che ama la propria terra. Su questi principi di legalità molti giovani delle aree interne vogliono la rifondazione della politica. La legalità è sicurezza per chi vuole investire. La legalità è vivere democratico. La legalità è un liberarci dalle spine. La legalità pretende partecipazione e collaborazione. La legalità chiude con l'assistenzialismo e con quei comportamenti non più accettabili. La legalità fa prevalere la cultura, quella vera, non quella ingessata da ipocrisie e da "borie di sistema". La legalità propone idee e progetti condivisi. La legalità emargina l'affare e la clientela. La legalità va incontro al futuro. La legalità impone una presenza capillare di molti giovani in tutte le Amministrazioni locali della Basilicata, per prevenire ulteriori disagi ai fragili e inermi cittadini dei Comuni montani. La legalità emargina i furbi e i demagoghi di sempre. La legalità crea finalmente quella "rete" di partecipazione tra Istituzioni locali e Associazionismo impegnato (Libera, Caritas, Arci, Acli, "Avviso Pubblico", Iter/ANCI "Diritti al futuro" ecc.) anche in Basilicata. Una "rete" che dovrà far uscire gli Enti Locali da una secca di "paranoia e di assistenzialismo", che mal si conciliano con la fattiva presenza giovanile sul territorio. Noi speriamo che la tremenda rassegnazione e il tremendo abbandono morale che pervadono il negativo quotidiano dei nostri borghi non abbiano più il sopravvento. Questa ventata e questa freschezza giovanile devono essere propedeutiche , all'auspicato protagonismo delle nostre aree interne, per troppi decenni ,sacrificate da un mancato e ingiusto sviluppo socio-economico. Noi ci saremo e con grande attenzione seguiremo questi importanti "segnali" di cambiamento. Sarà uno degli ultimi SOS che si potranno lanciare in questa direzione. I giovani di Locri, i giovani di Libera e di Legambiente , i giovani di Avviso pubblico e i giovani del Progetto "Liberarci dalle spine" sono e saranno la nostra autentica speranza per il futuro. Un futuro fatto a misura di Don Peppino Diana. E' necessario che, questa consapevolezza diventi patrimonio della politica e che venga tradotto in impegno e scelte concrete, generando, così, una nuova cultura del vivere comune, che dà senso alle esistenze di ciascuno di noi. Solo così possiamo dire che il sacrificio di Don Peppino Diana non è stato inutile.
IL GRUPPI politici e gli ambientalisti, plaudono il comune di Picerno per la programmazione dei piani agroindustriale e turistico per la bella montagna di Li Foi, un grande polmone verde che comprende i territori di Picerno, Ruoti e Potenza. Il comune di Picerno propone il piano agroindustriale e turistico attraverso la valorizzazione delle bellezze naturali del luogo avendo per oggetto il sito ambientale monte li Foi precisando che, solo su questi due aspetti si gioca il futuro dei nostri piccoli centri abitati circostanti la montagna medesima. Su queste due direttrici industrie e turismo si sta già movendo l'amministrazione comunale, scelte legate al territorio e contenute nel piano strutturale metropolitane, mettere insieme dieci comuni potrebbe essere un'ottima scommessa afferma il sindaco Mario Salvia, ogni comune può contare sulle proprie vocazioni turistiche, ambientali, industriali ed agricole formando un'entità di circa 110 mila abitanti, ciascuna con le proprie individualità, ma che allo stesso tempo si ha la forza di accedere a finanziamenti esterni da cui sarebbero tagliati fuori i piccoli comuni. L'accorpamento consisterà solo in termini di numeri ma conservando ciascuno la propria identità. Ci sono già stati impegni nell'approvazione del piano urbanistico in tal senso, perché solo insieme insieme si possono vincere le scommesse di un progresso di sviluppo dei nostri territori prosegue il sindaco Salvia. Per monte Li Foi, è in corso un progetto di valorizzazione turistico-ambientale, è un grande complesso di boschi di Feggete e Cerrete che va conosciuto e valorizzato. Ci sono già stati impegni da parte dell'ateneo dell'università lucano per completare lo studio sulla consistenza ambientale dell'intero sito, nel contempo però, le industrie boschive devono smettere le distruzioni dei tagli deturpanti nel versante del territorio di Ruoti altrimenti verrebbero ad essere vanificati le prorogative e le buone intenzioni delle popolazioni che si stanno prodigando per la valorizzazione della montagna denominato monte li Foi la quale risulta essere tra le più belle dei monti lucani. I gruppi politici e gli ambientalisti tutti, plaudono e ringraziano per le proposte di valorizzazioni della montagna di Li Foi. Ambientalisti e gruppi politici
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Italia / Mondo
Martedì 17 marzo 2009
Lo rende noto l’Istat. Frenano invece i costi di pasta e pane
L’inflazione resta stabile A febbraio prezzi fermi all’1,6%, ma la benzina sale di ENRICA PIOVAN ROMA – Rimane stabile l’inflazione a febbraio. Il mese scorso i prezzi sono cresciuti dell’1,6%, lo stesso tasso registrato a gennaio. È due mesi che l’inflazione si mantiene sul livello dell’agosto 2007, due punti e mezzo in meno rispetto al picco (+4,1%) raggiunto nell’estate 2008. Dopo sei mesi di cali congiunturali sono invece tornati a crescere i prezzi della benzina, mentre continua a rallentare la pasta, anche se il tasso annuo resta a due cifre. A febbraio, ha reso noto l’Istat, confermando la stima preliminare, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dell’1,6% su base annua e dello 0,2% su base mensile. Nell’area dell’euro l’inflazione a febbraio è stata confermata al +1,2%. Al netto di energia e alimentari, la crescita dei prezzi in Italia risulta del 2,2% (in calo dal +2,3%), come pure al netto dei soli energetici. Allo stesso livello dell’inflazione si attesta anche la crescita dei prezzi per i prodotti acquistati con maggior frequenza (alimentari, carburanti, trasporti, ecc.), salita all’1,6% dall’1,4% di gennaio. La vera inversione di tendenza riguarda i prezzi dei prodotti energetici, che tornano a crescere su base mensile, attenuando così la flessione del tasso annuo. Il prezzo della benzina verde ha registrato un «marcato aumento congiunturale» (+2,4%), che ha portato il tasso tendenziale a risalire al -15,7% (da -18,1%). Lo stesso è accaduto al gasolio (+1% in un mese e -15,6% in un anno, dal -17,6% di gennaio). Prosegue invece la frenata dei prezzi della pasta, con un «significativo calo» mensile (-1,5%), e un ral-
lentamento del tasso annuale, che resta tuttavia ancora elevato (+16,9%, dal +25,4% di gennaio). Rallenta anche il tasso di crescita del pane (+2,2%), il cui prezzo aumenta lievemente rispetto a gennaio (+0,1%). Tra gli altri beni spicca l’aumento dell’acqua potabile (+0,5% in un mese e +5,3% in un anno) e dell’oreficeria (+2,5% in un mese e +7,3% in un anno), mentre per quanto riguarda i servizi, vanno in picchiata i prezzi dei trasporti aerei (-10% in un mese). Il dato non tranquillizza tuttavia i consumatori. Secondo Adusbef e Federconsumatori si tratta dell’“ennesimo segnale di una situazione estremamente grave» e se i prezzi dei prodotti di prima necessità non caleranno le famiglie dovranno sostenere quest’anno un maggior costo per l’alimentazione di 564 euro. Coldiretti evidenzia che l’aumento dei prezzi per alimentari e bevande nei negozi (+3,5%) è stato più del doppio dell’inflazione e la Cia segnala che dal
Inizia bene la settimana delle Borse. Wall Street spinge Milano
Banche alla riscossa con Citigroup di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Tonfo del Banco Popolare dopo il lancio dell'Opa su Banca Italease a 1,50 euro per azione. Il titolo perde il 10,16% mentre quello della banca guidata da Lino Benassi vola (+11%). Il caso emblematico del riassetto dei conti dell'istituto veronese spicca nel giorno in cui segnali di cauto ottimismo sulla crisi economico-finanziaria fanno allungare il passo alle Borse. L'a-
Bernanke «La crisi finirà nel 2009»
Il vino Ferrovie italiano la recessione alla conquista non frena della Cina lo sviluppo ROMA – Si affilano le armi in vista di una grande manovra di avvicinamento, prima dell’attacco finale, alla conquista del grande mercato cinese. I maggiori produttori di vini italiani doc si sono riuniti a Roma, in una cena organizzata nella splendida cornice di Palazzo Altieri, dall’Associazione Parlamentare ItaliaHong Kong, grazie all’orchestrazione di una delle sue figure di spicco, la Senatrice Cinzia Bonfrisco, e alla lobby di Sviluppo Cina, alla presenza del Ministro per le Politiche Agricole Luca Zaia. L'importanza dell’evento è stata sottolineata dalla presenza della seconda carica dello Stato, il Presidente del Senato Renato Schifani, del suo predecessore, Senatore Franco Marini, del Presidente del Gruppo PDL del Senato Maurizio Gasparri e di una lunga lista di parlamentari a testimonianza del grande interesse attribuito al progetto. L’iniziativa ha preso spunto dal progetto di un Protocollo d’Intesa tra il governo italiano e quello della regione cinese a Statuto Speciale di Hong Kong che sarà siglato a maggio.
campo alla tavola la forbice resta ancora troppo elevata (a febbraio i listini all’origine dei prodotti agricoli sono crollati del 10,9%). Secondo Confesercenti sono invece «fuori luogo i soliti allarmismi», dal momento che «proprio pasta e pane dimostrano che i prezzi stanno rientrando in sentiero più fisiologico». L’Adoc si scaglia contro il rialzo dei prezzi della benzina, che definisce «l'ennesimo fenomeno speculativo che danneggia le famiglie di oltre 400 euro l’anno». Ma l’Unione petrolifera precisa che in Italia i prezzi dei carburanti seguono l'andamento delle quotazioni internazionali, anzi sul mercato internazionale i prezzi sarebbero anche superiori. Al di là dei rincari, comunque, la crisi economica costringe sempre più italiani a stringere la cinghia: 7 cittadini su 10, secondo il Codacons, sono infatti intenzionati a modificare quest’anno le proprie abitudini d’acquisto.
ROMA – La crisi economica non frena gli investimenti di ferrovie, che nelle infrastrutture spenderà 5 miliardi quest’anno e dovrebbe «disporre di una cifra non troppo lontana per il 2010». Mentre «entro un mese» partiranno gli ordini per nuovi treni : «un pacchetto significativo per i treni per l’alta velocità e quelli sui pendolari», per «alcuni miliardi di euro che saranno un volano importantissimo per l’industria elettromeccanica italiana». Lo ha detto l’amministratore delegato di Ferrovie, Mauro Moretti, in una intervista a Affari & Finanza di Repubblica. Il valore degli ordini di treni ammonta a 4,5 miliardi (di cui 1,5 per l’alta velocità). Intanto i treni «sono pieni», ed il Freccia Rossa ad alta velocità ha guadagnato in media 2mila passeggeri in più al giorno: «Ormai è chiaro a tutti – ribadisce Moretti, tornando sulla battaglia tra aereo e treno – che sotto le quattro ore, ovvero su distanze fino a 800 chilometri, le ferrovie riescono a dare un servizio che in termini di qualità e di costo è superiore rispetto agli altri mezzi».
pertura positiva di Wall Street, malgrado la flessione della produzione industriale (-1,4%) registrata a febbraio negli Usa, mette le ali all'Europa dove l'indice Stoxx 600 vola (+5,5%). Parigi guadagna il 2,77%, Londra il 2,49%, Milano il 2,3% e Francoforte il 2,05%. A sostenere i rialzi è stato il forte rimbalzo dei titoli bancari su tutti i listini trainato dal colosso americano Citigroup (+34% a metà seduta). Ma determinanti sono state anche le rassicuranti dichiarazioni di Ben Bernanke alla trasmissione "60 Minutes" della Cbs. Il presidente della Federal
Reserve ha annunciato che "la recessione finirà nel 2009", che "l'anno prossimo si assisterà alla ripresa" e che gli Stati Uniti hanno evitato il rischio di una nuova Grande Depressione. Confermato invece il peggioramento della disoccupazione in attesa della stabilizzazione dei mercati. A Milano i due big, Unicredit ed Intesa, guadagnano rispettivamente il 5,68% e 5,5%, la Popolare Milano il 2%. Mentre Mediobanca chiude piatta e Ubi Banca cade (-5,67%). Il consigliere delegato del Bp, Saviotti, commenta la reazione negativa di Piazza Affari: "Dovevamo farlo”.
Energia
Enel, ecco la bolletta tagliata su misura di SABINA LICCI ROMA - Prevedere la spesa mensile dei consumi di energia per i prossimi due anni. È questa una delle caratteristiche di 'Energia tutto compreso', la nuova offerta di Enel Energia, la società del gruppo per la vendita di elettricità e gas sul mercato libero, che è stata presentata ieri a Roma. Destinata principalmente, ma non solo, alle famiglie con contratto 3 kW pari a circa l'80% del mercato domestico, consente di 'tagliare su misura' la propria bolletta e pagare in un'unica voce i Kw consumati, escluse le sole imposte. Sono tre gli scaglioni di consumo fissati: con 'small', il pacchetto di 100 kWh mensili costa 12 euro al mese, con 'medium' 225 kWh mensili 28 euro e con 'large' 300 kWh 44 euro. Rimanendo nei limiti di consumo previsti, ogni tre mesi si riceve una bolletta che rispecchierà l'importo scelto; se si superano il costo per i Kw in più è doppio, ma per non troivare più la convenienza bisogna aver ecceduto del 66%. Per scegliere l'offerta più idonea, basta andare sul simulatore dei consumi sul sito www.enelenergia.it; inoltre per chi vuole e ha già il contatore elettronico teleletto (oltre l'80% delle famiglie) è disponibile un servizio gratuito che, attraverso un sms, comunica l'esatto ammontare del consumo di chilowattora del mese precedente. Ad oggi le famiglie che hanno scelto di passare sul mercato libero con Enel Energia sono 1,35 milioni, di cui il 20% anche con una fornitura di gas, con punte del 7% in Sicilia e del 5% sia in Lombardia che in Emilia Romagna; in pratica 6 su 100 hanno abbandonato le tariffe garantite; quanto alle aziende, i clienti del gruppo elettrico sono 1,6 milioni. L'obiettivo dell'Enel, anche grazie a questa nuova offerta, è di raggiungere entro quest'anno 1,3 milioni di nuovi clienti. Positivo il commento di Adiconsum, secondo cui la nuova offerta è vantaggiosa se si ha la certezza di restare nei consumi mensili prestabiliti, in caso contrario i benefici rischiano di essere annullati. Per 100 di kW al mese infatti si pagano 12 euro, pari a 12 centesimi al kW che diventano 24 per quelli in eccedenza e, tra l’altro non è previsto alcun sconto mensile o compensazione se il consumo resta al di sotto delle fasce scelte. Intanto, si sa che sei famiglie italiane su cento hanno scelto il mercato libero, abbandonando le tariffe garantite dal servizio di maggior tutela. È quanto emerge dalle slide di presentazione della nuova offerta di Enel 'Energia tutto compresò, che prevede tre scaglioni di prezzo (12, 28 e 44 euro al mese al netto delle imposte) fissati per due anni e collegati alle quantità di consumi mensili (100, 225 e 300 Kwh mensili).
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Martedì 17 marzo 2009
24 ore in Basilicata
A Melfi l’assemblea della rsu aziendale conferma disponibilità alla dirigenza ma la Cgil non partecipa
Sata, Fiom: pronti allo sciopero Cillis: «Violato il contratto nazionale. Decidano i lavoratori» MELFI - La Fiom di Basilicata si dice pronta allo sciopero contro quello che definisce «lo straordinario comandato, imposto in Sata». Fin dall’inizio, la categoria guidata da Giuseppe Cillis, in aperto contrasto con gli altri sindacati, si è detta contraria alla riorganizzazione che la dirigenza aziendale di Melfi ha introdotto per far fronte agli improvvisi aumenti della produzione, in buona parte legati agli incentivi statali. E, ieri mattina, l’unico delegato dei metalmeccanici della Cgil che ha partecipato all’assemblea della rsu aziendale ha espresso una posizione chiara: «Chiediamo un’assemblea dei lavoratori. Che siano loro a decidere». Altrimenti, aggiunge Cillis contattato telefonicamente, «siamo pronti anche allo sciopero». Secondo il leader regionale di categoria, infatti, le proposte aziendali che prevedono, per le tute blu della Sata, un turno di straordinario in più per tre domeniche (dal 22 marzo al 5 aprile) «violano le previsioni del contratto collettivo nazionale del lavoro». Cillis si riferisce all’articolo 7, secondo il quale «ai 15 turni settimanali non può essere aggiunto lo straordinario domenicale». «E poi - spiega ancora il numero uno della Fiom lucana - i nostri metalmeccanici non riposano dal 28 febbraio». Per Cillis, intorno alla presa di posizione della Fiom, ci sarebbe un larghissimo consenso, in Sata e in tutto l'indotto. Ecco perché il sindacato chiede di passare la parola agli operai, proponendo che siano loro a scegliere. Tutt’altro segnale
L’INTERVENTO
«No al sindacato del “sì, signor padrone”»
arriva da Fim, Uilm, Ugl e Fismic che, al termine dell’assemblea della rsu che si è svolta ieri, hanno firmato un documento congiunto che ribadisce l’apertura alle proposte aziendali. «La rsu presente recita il documento - nell’evidenziare la situazione di crisi che sta attraversando tutto il Paese con ricadute negative in particolare sui lavoratori dipendenti del settore metalmeccanico, ritiene importante rispondere positivamente alla temporanea richiesta di mercato sulla Grande Punto». E ancora: «Bisogna far prevalere il senso di responsabilità vista anche la competizione che vi è fra i vari territori». E, infine, dopo aver ribadito l’ampia disponibilità: «L’azienda valuti la possibilità di riformulare la comunicazione nel rispetto delle regole vigenti, per meglio con-
ciliare le sue esigenze con le legittime necessità dei lavoratori». E, ieri, Luigi Simonetti, coordinatore del Pd di Melfi ha richiamato tutti alle proprie responsabilità: «Ognuno faccia la propria parte», ha detto. Mentre, l’assessore alle Politiche per il lavoro della Provincia di Potenza, Michele Iacovera, ha abbracciato la proposta alternativa agli straordinari lanciata solo qualche giorno fa dalla Fiom: «Riassumere i precari licenziati per garantire condizioni di lavoro dignitose agli operai della Fiat Sata di Melfi». Proposta che la dirigenza aziendale non ha neanche preso in considerazione, lasciando in bocca alla Fiom, grandissima amarezza. Che presto potrebbe aprire scenari di vera e propria protesta. m.labanca@luedi.it
LA drammatica crisi economica del Paese, che il governo vuole evitare di affrontare, rischia di produrre due effetti significativi che aggravano le condizioni materiali dei lavoratori dipendenti e dei pensionati del nostro Paese. Il primo è quello di peggiorare le relazioni industriali e la responsabilità sociale delle imprese. Se guardiamo al settore auto, che nel nostro paese costituisce parte fondante del sistema industriale e nel bene o nel male si identifica con il marchio Fiat e l’insieme dell’indotto, la sola iniziativa degli incentivi alla domanda è insufficiente, come fra l’altro è stato apertamente dichiarato da tutte le organizzazioni sindacali di categoria, se non si prevedono investimenti pubblici, e non solo, su ricerca e riconversione ecologica delle produzioni, con il vincolo del mantenimento dell’intera capacità produttiva e occupazionale. Un Governo che vuole fare sul serio avrebbe già convocato il tavolo nazionale con Fiat, organizzazioni sindacali e regioni, ma i segnali che giungono sono di segno opposto. Ai territori e alle aziende è scaricato il problema di trovare le soluzioni, che naturalmente saranno parziali e scateneranno, come già avviene, la guerra fra i poveri a discapito di una visione complessiva degli interessi generali del Paese. Il secondo e più dirompente effetto si produrrà sulle condizioni di lavoro degli addetti, a partire dagli operai di San Nicola di Melfi. Gli incentivi alla domanda, da parte del Governo, hanno provocato un aumento delle richieste dei modelli 500, Panda e Grande punto, in particolare a metano, quindi un beneficio sulla produzione del sito lucano, tanto è vero che la preannunciata settimana di cassa integrazione è stata annullata e l'azienda ha provveduto già ad effettuare 3 giornate di lavoro straordinario obbligatorio, previsto dal Ccnl, ed ha chiesto l’ausilio dei lavoratori di Pomigliano. Ma questo non basta: secondo l'azienda, è necessario prevedere straordi-
nari nei prossimi sabato e domenica, senza che si sia aperta una trattativa formale con tutto il sindacato. Mi pare che il metodo utilizzato da Fiat sia quello del passato (prima della lotta dei 21 giorni) che certamente non ha prodotto delle relazioni sindacali quantomeno corrette. Non è possibile che, in una fase così drammatica per l'occupazione, l'azienda non avverta la necessità di riassumere i 350 lavoratori licenziati nel corso del 2008, internali e precari oggi disoccupati e senza nessun sostegno al reddito (ammortizzatori sociali). E ancora, è incomprensibile l’atteggiamento dell’azienda che a priori, e senza spiegazioni di merito, rigetta la proposta dei delegati Fiom Cgil sulla riorganizzazione delle pause e altri interventi che migliorerebbero il processo produttivo aumentandone di fatto la produzione. Per quale ragione i delegati delle altre organizzazioni rinunciano ad effettuare la contrattazione e/o a consultare i lavoratori? È questo il sindacato della partecipazione o della subordinazione fatta di “Si, signor padrone “ a prescindere dal merito? Le ragioni di un sindacato che contratta non possono venir meno, in modo particolare in una fase di crisi. La dignità e i diritti dei lavoratori devono rimanere elementi di legittimazione dell’operato del sindacato, altrimenti siamo già in un’altra fase: la rinuncia alla funzione e al ruolo stesso della rappresentanza collettiva dei lavoratori. Naturalmente la Cgil continuerà a ricercare in tutti i luoghi della produzione, in piena autonomia, la legittimazione della rappresentanza dei lavoratori, per erigerla, come ha sempre fatto, ad elemento fondante di un sindacato generale che guarda in maniera solidaristica agli interessi dei lavoratori e al contempo agli interessi generali del Paese. In questa direzione vanno le proposte dalla Fiom e della Cgil alla Fiat ed ai lavoratori. Antonio Pepe segretario regionale Cgil Basilicata
Il 18 marzo sit in sotto il Palazzo della Regione per lo sciopero generale. «La politica lucana non ha fatto abbastanza»
Scuola, Flc Cgil in piazza contro i tagli del Governo POTENZA - «Per uscire dalla crisi è necessario investire sulla conoscenza». Ne sono persuasi i quadri di FlcCgil che, ieri mattina a Potenza, hanno tenuto una conferenza stampa per confermare la loro adesione allo sciopero generale del prossimo 18 marzo. «Scendiamo in piazza (nel capoluogo di regione lucano è previsto un sit in di fronte al palazzo della Giunta regionale ndr) - ha spiegato il segretario provinciale di Flc-Cgil, Mimmo Telesca - per dire no ai tagli previsti dal Governo Berlusconi sugli organici dei docenti e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario». «Siamo ugualmente contrari - ha aggiunto Telesca - alla destrutturazione del contratto nazionale, alla limitazione della libertà di insegnamento e all’accordo separato sul modello contrattuale». Presenti all’incontro di ieri anche il segretario generale lucano di Cgil, Antonio Pepe, quello regionale della Federazione lavoratori della conoscenza, Eustachio Nicoletti, e Daniela de Sci-
2000 POSTI A RISCHIO A MARGINE della manifestazione del 18 marzo prossimo una delegazione di Flc-Cgil sarà ricevuta dal presidente della Giunta regionale De Filippo. Al governatore i delegati porteranno una “piattaforma operativa”. Per quanto concerne le criticità sono sei le istituzioni scolastiche dell’obbligo individuate dalla Cgil (5 in provincia di Potenza e una nel materano) al di sotto dei 300 alunni e 47 (40 a Potenza, 7 a Matera) quelle al di sotto dei 500. A queste andrebbero aggiunte tre scuole Secondarie superiori con meno di 300 alunni e dieci al di sotto dei 500. Ci sarebbero poi ben 149 punti di erogazione del servizio scolastico sottodimensionati ed una percentuale, pari a circa il 7 per cento, di alunni all'interno di pluriclassi. Stando alla finanziaria 2007, inoltre, sarebbero 1500 i posti di lavoro destinati ad essere tagliati fino all'anno scolastico 2010/2011. Infine, l’applicazione della legge 169 dell'ottobre 2008 determinerà la riduzione del “tempo scuola” a fronte dell'aumento della richiesta in Basilicata del tempo pieno. Per invertire la tendenza, sottolinea la piattaforma di Flc-Cgil, bisognerebbe elaborare ed approvare, in tempi brevi, un progetto organico pluriennale in materia di istruzione e formazione. «Un programma finalizzato a scongiurare il rischio di chiusura, in molti comuni della Basilicata, del servizio scolastico”. La piattaforma chiede ancora alla Giunta regionale che “si assuma l'onere politico di garantire servizi necessari alla realizzazione del tempo pieno e prolungato, al fine di evitare la perdita di oltre 2000 posti di lavoro» sciolo, presidente Cidi (il Centro di iniziativa democratica degli insegnanti) del capoluogo di regione. An-
che Cittadinanzattiva, Cittàplurale, Legambiente e le associazioni di genitori e studenti saranno parte atti-
va della protesta di mercoledì prossimo. Per la prima volta sciopereranno insieme, è emerso nel corso della conferenza stampa, tutti i settori della conoscenza: dalla Scuola all'Università, dal personale dell'Alta Formazione a quello dei Conservatori. «Saremo in piazza congiuntamente per denunciare - ha spiegato il coordinatore di Flc Nicoletti - l’intenzione del Governo in carica che è quella di destrutturare tutti i settori della conoscenza al fine di privatizzare le scuole e le Università italiane, commissionare gli Enti di ricerca e svalutare qualitativamente la gran parte dei conservatori presenti su scala nazionale a favore di 4 o 5 considerati di particolare importanza». «Si tratta di un vero attentato contro la Costituzione - ha concluso Nicoletti - perché in tal modo viene messo in discussione il diritto allo studio di ogni singolo cittadino». “Chiediamo al Governo nazionale una radicale inversione di marcia”, ha det-
to il segretario lucano di Cgil Antonio Pepe che ha aggiunto «manifesteremo sotto gli Uffici regionali perché riteniamo la politica lucana responsabile di non fare abbastanza per la salvaguardia del sistema scolastico della Basilicata». Dichiarazioni di intenti a parte, la conferenza stampa di ieri mattina ha restituito il solito ritratto a tinte fosche della regione. Una regione in cui, è emerso, sempre più forte è il rischio di spopolamento e ben 150 sono i “punti d’erogazione del servizio scolastico” a rischio chiusura fin dal prossimo settembre con un saldo negativo, in fatto di perdita di posti di lavoro, pari a ben 2000 unità. Per scongiurare questa debacle, hanno sottolineato Cgil, Flc e Cipa anche a nome degli assenti “scendiamo in piazza, nonostante l'assenza delle altre sigle sindacali delle quali stigmatizziamo l'atteggiamento attendista e contemplativo nei confronti del Governo». Michele Russomanno provinciapz@luedi.it
La proposta di Delicio
Rinnovare tutti i contratti a termine nel 2009 IL SEGRETARIO generale della Basilicata della Uil, Michele Delicio ha chiesto «una moratoria per tutto il 2009, anzichè intervenire con miseri sussidi, per i lavoratori licenziati nelle tante fabbriche e per tutti i precari della Basilicata». «Tutti i contratti a termine – ha aggiunto Delicio – debbono essere rinnovati anche ad orari ridotti per poter beneficiare della possibile ed imminente integrazione della parte mancante da parte dello Stato. Difatti il varo, da parte del Consiglio dei Ministri, di un ulteriore pacchetto di norme a favore dei lavoratori sospesi o licenziati risponde solo in parte alle richieste che il sindacato ha rivolto a più riprese al Governo in queste ultime settimane. Tra queste, la velocizzazione dei tempi di liquidazione delle indennità di disoccupazione e cassa integrazione rappresenta una boccata di ossigeno . Va nella giusta direzione il raddoppio della indennità da corrispondere ai collaboratori a progetto e soprattutto la possibile estensione del provvedimento anche per il prossimo anno».
16 24 Ore in Basilicata De Lorenzo chiede all’assessore alla Sanità che il servizio venga attivato al “Madonna delle Grazie”
Martedì 17 marzo 2009
«La radioterapia serve a Matera» La città di Potenza sarebbe più vicina al Crob di Rionero POTENZA - «Il servizio di radioterapia oncologica dovrebbe essere attivato anche all’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera. A chiederlo il consigliere del gruppo misto-Popolo delle libertà, Pasquale De Lorenzo, che ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza, sottolineando la necessità di attivare anche presso l’ospedale di Matera il servizio di radioterapia oncologica. «Premesso che accogliamo con viva soddisfazione ha spiegato Di Lorenzo - la notizia dell’imminente attivazione nella nostra regione di un acceleratore di radioterapia oncologica, purtroppo, non possiamo accogliere con la medesima soddisfazione la scelta di voler collocare tale importante e strategica apparecchiatura nell’ospedale San Carlo di Potenza». Una decisione che, per l’esponente politico, penalizzerebbe «ancora una volta un territorio, quello materano, che, pur evidenziando, in base alle ultime indagini statistiche, una preoccupante escalation di malattie neoplastiche rispetto anche a tutte le altre aree del Paese, risulta assolutamente carente di adeguati presidi sanitari per la prevenzione e la cura delle suddette patologie». Mancando a Matera l’accelleratore per la radioterapia «i pazienti oncologici materani sono costretti a
L’INTERROGAZIONE
Mollica e le postazioni di diagnostica
Uno degli apparecchi usati per la radioterapia. In basso l’ingresso dell’ospedale di Matera
recarsi nel centro di Rionero» e per farlo sono costretti «a compiere un tragitto di circa 250 chilometri accollandosi un forte e ben comprensibile disagio che, sicuramente, meriterebbe una maggiore e più responsabi-
le attenzione da parte di chi amministra la cosa pubblica». Per il consigliere regionale del Pdl sarebbe, pertanto, «più giusta ed appropriata la scelta di collocare l’acceleratore di radiotera-
Due milioni e seicentomila euro per il progetto “Retenatura 2000” POTENZA - Nei prossimi giorni prenderà il via in Basilicata la prima fase del progetto dell’Unione europea “Retenatura 2000”, con il monitoraggio delle zone a protezione speciale (Zps) e dei siti di importanza comunitaria (Sic) individuati sul territorio lucano per verificare lo stato degli habitat naturali, le criticità presenti e la redazione di un piano di interventi e di valorizzazione ambientale. Questo quanto emerso ieri mattina, a Potenza, nel corso di un incontro organizzato per presentare la prima fase del progetto comunitario, con un finanziamento complessivo di 2,6 milioni di euro. La Regione, attraverso una “lista” formata da circa 800 persone, ha selezionato 150 professionisti, «in maggioranza giovani – ha spiegato il dirigente generale del dipartimento regionale per l’ambiente, Viviana Cappiello – e tutti laureati», che dovranno monitorare una cinquantina di siti in Basilicata, 26 dei quali esterni ai Parchi e alle zone protette». Entro un anno saranno poi consegnati i dati necessari per la redazione dei diversi piani. «L’ambiente è un valore da preservare e tutelare - ha spiegato l’assessore regio-
L’assessore Santochirico
nale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico - che può generare opportunità per il territorio lucano. Per questo motivo, con il programma comunitario “Natura 2000” abbiamo messo in campo professionisti con elevate competenze, supportate da centri di ricerca e Università a livello nazionale, per un progetto fondamentale per il futuro della Basilicata». Secondo Santochirico, «oltre a verificare lo stato degli habitat naturali e le caratte-
ristiche della flora e della fauna, con la seconda fase del progetto si avrà un quadro chiaro degli interventi, anche per capire quali attività eco-compatibili potranno essere messe in campo sui diversi territori». «Le risorse a disposizione - ha concluso l’assessore sono significative e il metodo utilizzato permetterà un’elevata qualità dei progetti, oltre alla possibilità di ottenere opportunità concrete per l’occupazione».
POTENZA - Le postazioni mobili che erogano prestazioni di diagnostica per immagini direttamente ai pazienti non sarebbero munite di autorizzazione regionale da parte del soggetto titolare che eroga il servizio. Questa in sintesi la denuncia contenuta in una lettera di “Sanità futura”, associazione di categoria delle strutture sanitarie lucane, inviata al presidente De Filippo, all’assessore alla Sanità, Potenza, al dirigente generale del Dipartimento Salute e ai gruppi consiliari regionali. E proprio dalla denuncia di “Sanità futura” parte il consigliere regionale, Francesco Mollica che asserisce: «a quanto pare nella nostra Regione la vigilanza è affidata alle associazioni». Infatti grazie a “Sanità futura” sarebbe venuta alla luce la storia che esistono «postazioni mobili che, collocate nelle vicinanze dei vari ospedali pubblici, eseguono esami diagnostici per immagini, senza possedere l' autorizzazione e l'accreditamento prescritti». Al fine di ottenere, come già richiesto nella nota dell'associazione, risposte chiare sulla vicenda il consigliere Mollica ha presentato una interrogazione al presidente della giunta ed all'assessore alla Salute. «Lascia perplessi - spiega Mollica - constatare che la verifica del possesso da parte di soggetti che erogano ai cittadini servizi sanitari, dei requisiti legalmente richiesti sia eventualmente svolta in maniera così poco capillare». Bisogna considerare, per comprendere la gravità della situazione denunciata da Sanità Futura, «che i requisiti dell'autorizzazione e dell'accreditamento, costituiscono misure fondamentali per garantire e verificare la qualità delle pre-
pia oncologica nell’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera», visto che il capoluogo di regione è più vicino a Rionero - dove è già attivo da molti anni un apposito reparto - di quanto non lo sia la città di Matera.
Controllo su leggi inattuate POTENZA - Il presidente della quinta Commissione consiliare permanente, ‘Verifica, controllo, monitoraggio’, Sergio Lapenna, ha annunciato che «la Commissione avvierà un lavoro di approfondimento su alcune leggi regionali approvate e che hanno anche avuto la relativa copertura finanziaria in bilancio, ma sono rimaste inattuale». «La quinta Commissione – ha spiegato Lapenna – ha già affrontato una serie di temi importanti, come l’indagine conoscitiva sul Centro di ricerca Metapontum Agrobios, società partecipata dalla Regione, l’analisi di verifica e monitoraggio dell’attività estrattiva e l’utilizzazione delle royalties». «Altri approfondimenti – ha aggiunto - sono stati fatti sull’attività di pianificazione dei programmi comunitari. A questo punto, è opportuno avviare un monitoraggio su quei provvedimenti legislativi che, pur essendo già stati approvati, sono, in concreto, rimasti inattuati». Il consigliere Lapenna ha tenuto anche a sottolineare che «quando una legge regionale viene approvata e pubblicata, crea sicuramente delle aspettative nei confronti dell’opinione pubblica, soprattutto, quando si prevede lo stanziamento di fondi per l’avvio ed il sostegno di importanti attività».
Francesco Mollica
stazioni e la rispondenza alla programmazione regionale ma, soprattutto, per garantire la salute dei cittadini». Troppo spesso, fa notare l’esponente politico, «si apprendono notizie di strutture che erogano prestazioni sanitarie ai cittadini senza rispettare le prescrizioni normative e, spesso, con conseguenze sulla salute degli stessi». Occorre, pertanto, che la Regione intervenga immediatamente «a fornire risposte chiare ed esaustive, evidenziando nel contempo le eventuali responsabilità e carenze che hanno portato alla situazione attuale».
Alla luce di tutto questo il consigliere Di Lorenzo ha interrogato l’assessore regionale alla Salute per conoscere «le ragioni per le quali tale importante apparecchiatura sanitaria dovrebbe essere collocata
presso l’ospedale San Carlo di Potenza e non presso l’ospedale Madonna delle Grazie quando, invece, sarebbe pìù giusto, più necessario e più opportuno collocarlo nell’ospedale materano|».
Quarto congresso regionale della Fegica Cisl
Per rilanciare il futuro bisogna valorizzare il presente POTENZA - Si è svolto all’hotel Vittoria a Potenza il quarto congresso regionale della Fegica/Cisl (Federazione gestori impianti carburanti ed affini aderente alla Cisl) alla presenza del segretario generale, Roberto Di Vincenzo, del segretario generale aggiunto, Roberto Timpani e del segretario generale della Cisl di Basilicata, Nino Falotico. Il tema dell’assise congressuale - “Valorizzare il presente, rilanciare il futuro” - è stato particolarmente suggestivo richiamando quello dell’imminente congresso nazionale in programma il 25 e il 26 marzo prossimo. Si e voluto così evidenziare il momento particolarmente difficile per la categoria attanagliata da diverse problematiche tra liberalizzazioni ed erosione degli utili. Tutto questo in un contesto locale di una regione che di per sè vive di anomalìe del territorio e di scarsa densita' abitativa. Ricco come sempre il parterre istituzionale presente al congresso: dal presidente della Regione, Vito De Filippo, dall’assessore alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, al consigliere regionale Vincenzo Folino. Tutti, pur con sfumature diverse, hanno sottolineato
l'attenzione vigile ai problemi della filiera distributiva carburanti e alle ragioni dei gestori degli impianti di distribuzione carburanti e della necessità di regolamentare il settore con una normativa specifica che tenga soprattutto conto delle asperita' territoriali ma nel contempo di garantire il servizio all'utenza anche nei comuni piu' piccoli. «Rappresentate un importante funzione sociale come le farmacie e le poste, siete il cardine delle nostre piccole comunità», ha riconosciuto il presidente De Filippo. Concetto ripreso anche dall'assessore Straziuso che ha confermato l'impegno del suo dipartimento a convocare la “Commissione consultiva carburanti” al fine di avviare da subito l'iter normativo per una legge regionale del settore. «Tenendo conto del territorio e salvaguardando i diritti dei gestori e nel rispetto dell'utenza e cercando di fare qualcosa di innovativo anche per essere d'esempio per le altre regioni d'Italia», ha aggiunto il consigliere regionale Vincenzo Folino. Scontata e unamine la riconferma per Gennaro Caprioli e per il suo gruppo dirigente con pochi ma significativi inserimenti.
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Martedì 17 marzo 2009
Oggi la sentenza della Corte d’Appello che dovrà decidere sul futuro dei 2 bambini di Genzao
I fratellini rimangono a casa Alcuni parenti disposti ad accogliere i piccoli di 9 e 13 anni GENZANO DI LUCANIA Una cappa di tensione è gravata per tutta la mattinata dinanzi al portone della scuola elementare frequentata dal piccolo di 9 anni che assieme al fratellino di 13 avrebbe dovuto essere trasferito a Matera a opera dei Servizi sociali sotto un’ordinanza emanata del Tribunale dei Minorenni. Erano presenti i genitori dei bambini, l’avvocato del padre, alcuni giornalisti e le Forze dell'ordine. Ma non è successo nulla, probabilmente poiché è ufficiosamente noto che oggi la Corte d’Appello si pronuncerà in merito al ricorso (divulgato nei dettagli su queste pagine domenica scorsa n.d.r.) dell’avvocato Rocco Di Bono il quale, in sintesi, si sta battendo affinché venga vagliata l'ipotesi di dirottare l'affidamento dei minori verso alcuni parenti disponibili ad accoglierli, quale alternativa all’istituto. «Ho chiamato le assistenti sociali - ha dichiarato Di Bono alla stampa ieri mattina chiedendo loro di interloquire direttamente con la Corte d’Appello, in maniera tale da poter agire in sinergia con quello che sarà l’esito che apprenderemo domani (oggi per chi legge n.d.r.), ma hanno preferito trincerarsi dietro un burocratico “non ci compete”; e così restiamo qui ad aspettare per vedere cosa succede». Un ‘attesa logorante che comunque non ha portato novità. Tranne l'arrivo del 118 per un malore accusato dalla madre dei bambini.
Il tassista di Rotonda ucciso nel 2007 a Francavilla al Mare
Omicidio Libonati, ridotta la pena per l’assassino L’AQUILA - E’ stata ridotta a trent’anni la pena per Gentian Belegu, l’albanese di 34 anni accusato di aver ucciso, nel marzo del 2007, il tassista Dante Libonati, originario di Rotonda. Gentian Belegu era stato condannato all’ergastolo il 13 maggio dell’anno scorso nel processo con rito abbreviato. La Corte d’assise e d’appello dell’Aquila ha così riformato la sentenza di primo grado della corte d’assise di Pescara. Il sostituto procuratore generale, Romolo Como, aveva chiesto la conferma dell’ergastolo. La sentenza è arrivata dopo tre ore di camera di consiglio. Il corpo senza vita di Libonati, 77 anni, originario di Rotonda, L’ambulanza giunta per soccorrere la mamma dei 2 bimbi colta da malore
Tutto quindi slitta a oggi, e sarà il responso del giudice d'Appello a decidere in via definitiva il da farsi. Intanto siamo stati contattati dai Servizi sociali chiamati in causa nella triste vicenda. I responsabili dei Servizi sociali hanno voluto espri-
mere un loro parere sul fatto divenuto ormai di dominio pubblico. «Intanto - dichiarano le assistenti sociali - non abbiamo ricevuto altra comunicazione formale oltre quella del provvedimento in causa, quindi ci limitiamo ad espletare il nostro dovere».
«Ma ciò che davvero è importante capire - precisano - è che il Tribunale dei Minorenni nasce allo scopo di tutelare situazioni familiari difficili in cui siano coinvolti bambini, e pesa le proprie decisioni con anni di attente valutazioni eseguite direttamente attraverso colloqui col giudice
o grazie all'intermediazione dei Servizi sociali, supportati da uno psicologo». «Nel caso specifico - concludono - possiamo assicurare che le vie possibili suggerite in questi giorni sono state tutte considerate e giudicate impraticabili; e che infine, per i ragazzi, non si trat-
terà di un allontanamento, bensì di una umana ospitalità in un centro educativo appositamente studiato per situazioni di tal genere, ove, oltretutto, i rapporti con i familiari non verranno lesi in alcun modo». Gianrocco Guerriero regione@luedi.it
L’INTERVENTO
LA REPLICA
Marinagri, Lopatriello replica a Rifondazione IN merito alla lettera inviata dalla Federazione provinciale di Matera del partito di Rifondazione comunista dal titolo: “Marinagri fra loquacità inopportune e silenzi ingiustificati”, interviene il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, con alcune precisazioni: «quando il partito di Rifondazione parla di disinvoltura con la quale spenderei soldi pubblici, non dice il vero poiché i soldi di cui parlano si riferiscono a una transazione relativa alla costruzione di un cavalca-ferrovia che ha portato alle casse comunali benefici per 1 miliardo di lire, con un ritorno economico anche agli operai che hanno lavorato per la sua costruzione. Inoltre vorrei anche ricordare come all’epoca dei fatti il sindaco non ero io, e comunque sia la transazione è un mezzo più che lecito per chiudere un contenzioso avallato dall’allora Prefetto di Matera e dalla Cassa edile». Lopatriello ha ricordato ai tesserati e simpatizzanti dal Prc che: «Io sono il primo cittadino di questa città e mie sono le responsabilità legate alla difesa e pianificazione del territorio. Marinagri rappresenta il volano di quel famoso sviluppo turistico che tutti decantano e mai verificatosi in passato anche perché ogni forma di investimento sul territorio è stato sempre osteggiato dal Prc. Un partito che è stato bocciato prima dalla storia, seppellito sotto le macerie del crollo del Muro di Berlino, e poi dagli elettori di mezzo mondo, tranne l’unica riserva che è quella
paese de Pollino, e residente da tempo in Abruzzo, fu ritrovato tre giorni dopo l’omicidio in un campo di ulivi a Francavilla al Mare, in provincia di Chieti. L’uomo fu strangolato con del filo di ferro. L’albanese, clandestino, probabilmente non aveva i soldi per pagare la corsa del taxi e aveva ucciso il settantasettenne lucano temendo di essere denunciato. Dopo l’omicidio l’albanese si impossessò del veicolo con cui raggiunse Milano. A incastrare il trentaquatrenne furono sia i filmati delle telecamere collocate in autostrada e un’impronta digitale repertata dai carabinieri del Ris sul taxi, il cui abitacolo era stato accuratamente pulito.
di Cuba. A differenza del Prc, io non gioisco quando qualcuno cerca di affossare il territorio dove io risiedo, indipendentemente dalla carica che ricopro, né tantomeno cerco di processare la gente in piazza o sui giornali. La presunzione di innocenza è una conquista degli Stati liberaldemocratici e di diritto a cui non appartiene, purtroppo, il Prc, nemmeno in questo inizio di terzo millennio, tanto che i suoi sostenitori continuano a praticare la politica della delegittimazione personale e della giustizia forcaiola non essendosi ancora svegliati dal lungo letargo: il Comunismo non esiste più! Infine vorrei ricordare loro come il 13/14 aprile dello scorso anno gli elettori si sono recati alle urne scegliendo democraticamente me come sindaco di Policoro e non il candidato locale del Prc, il cui partito è stato bocciato anche dagli elettori di questa città non eleggendo nemmeno un rappresentante in consiglio, e dunque io ho il diritto di essere loquace nelle sedi opportune, altri non so. Nei giorni scorsi mi sono limitato ad inviare una lettera al Guardasigilli, Alfano, per chiedergli, alla luce del trasferimento di alcuni magistrati da Catanzaro ad altra sede e funzioni, se la legge gli consente di chiedere ai nuovi inquirenti una rivisitazione più serena dell’inchiesta che ha portato al sequestro preventivo del cantiere nel rispetto dell’autonomia della magistratura come prescrive la Costituzione”.
«I miei dubbi sul Leonardo» IL caso del ritrovamento di un presunto ritratto di Leonardo, che sarebbe rimasto custodito in Basilicata per secoli, e venuto alla luce grazie agli studi di ricerca di Nicola Barbatella, studioso di Storia medievale, ha fatto discutere molto, suscitando gli interrogativi di storici e critici. Mentre sono in corso gli accertamenti per verificare l'attendibilità della scoperta, il lucano Luca Caricato, specializzato in studi storico artistici, esperto davinciano, noto per il lavoro di ricerca sul codice di Leonardo, pone alcuni dubbi, offrendo spunti di riflessione. E se Piero Angela avesse davvero sbagliato? Leonardo coprì il viso del Borgia e non il suo. Un lucano riapre il caso del mistero dell'autoritratto di Leonardo da Vinci. L'immagine riemersa dal restauro digitale per merito di Piero Angela, a mio avviso non rappresenta l'autoritratto di Leonardo da Vinci, come sospetta il noto conduttore, ma il ritratto di un altro importantissimo personaggio storico: il figlio del Papa Alessandro VI Borgia. La prima impressione che ho avuto guardando l'immagine, è che mi sembrava di averla già vista, anche se l'occhio sinistro del ritratto, non sembra essere stato disegnato da Leonardo.
La copertina del libro
Quest’occhio, infatti, è palesemente più grande dell'altro e sembra quasi uscire dall'orbita oculare. Ho provato a ridisegnare questo volto correggendone la sproporzione e ne ho tratto un'immagine più armonica. Ma allora, se questo volto non è di Leonardo, di chi potrebbe essere? Di volti Leonardo ne ha disegnati tanti, ma quello riemerso dal suo quaderno di appunti mi ha immediatamente riportato all'immagine di un ritratto: il volto di un principe, anzi direi proprio del Principe. A Torino, nella Biblioteca Reale, è conservato un fo-
glio con tre ritratti fatti da Leonardo nel 1502-1503, per il Valentino. Cesare Borgia, detto il Valentino e per il Machiavelli l'incarnazione del Principe, sembra avere tutti i connotati del ritratto ritrovato da Piero Angela: una leggera gobbetta sul un naso che in entrambi i casi ha la punta rivolta verso il basso, occhi chiari, taglio degli occhi simile, folta barba, medesima età ecc. Un particolare singolare è che i due ritratti si uguagliano anche nell'abbigliamento. Entrambi indossano un cappello che ha un risvolto di circa cinque cm., con delle eleganti alette laterali. La similitudine è più evidente se si rapporta il ritratto del Valentino con la ricostruzione in 3D del volto ritrovato. Ho spostato l'attenzione su un artista meno conosciuto: Altobello Melone noto soprattutto per aver dipinto l'icona più emblematica del Valentino. Questo ritratto ripete i medesimi caratteri somatici di quello riemerso, anche nella barba: baffi, pizzetto e mosca sono identici. Nei ritratti più noti di Leonardo, invece, la barba è molto folta. Ho provato a sovrapporre sul volto del ritratto del Melone il volto recuperato da Angela e sembra proprio di vedere la stessa persona. Cronologicamente Leonardo avrebbe dovuto pri-
ma disegnare quel ritratto e poi coprirlo con i suoi scritti. Nel 1502 un'ordinanza del Valentino nomina da Vinci ingegnere militare delle sue truppe, nel 1502-1503 Leonardo abbozza tre ritratti del Valentino. Non si sa di preciso quando, e per quale motivo si allontanerà dal Principe. Forse rimase inorridito da alcuni atteggiamenti del tiranno che fece strangolare con l'inganno tre suoi oppositori tra i quali un amico di Leonardo. Forse Leonardo vuole dimenticare. Chiude con la guerra e con i crudeli intrighi di palazzo per occuparsi degli studi sul volo. A volte Leonardo recuperava la carta riutilizzando dei fogli su cui aveva fatto degli schizzi. Un'altra notevole coincidenza vuole che il gli appunti su cui è stata ritrovata l'immagine di quel volto misterioso sono stati scritti nello stesso periodo in cui Leonardo frequentò il Valentino, anzi si ha anche la prova che questi studi sono stati scritti subito dopo il suo allontanamento dal tiranno. Il foglio su cui abbozzò uno studio per un ritratto di un despota cinico e senza scrupoli, potrebbe essere stato riutilizzato per un progetto di libertà; lo studio di uno dei più bei sogni dell'uomo: quello di volare. Luca Caricato
18 24 Ore in Basilicata Il 17 marzo del 1969 veniva ucciso il Procuratore della Repubblica di Brescia
Martedì 17 marzo 2009
Quarant’anni fa l’omicidio Pianta La storia del magistrato di Rapolla nel libro “Toghe rosso sangue” IL 17 marzo di quarant’anni fa per una storia incredibilmente noir nel tribunale di Brescia un ex detenuto uccideva il procuratore della Repubblica, Agostino Pianta. Per un caso di lucida follia si registrava il primo omicidio di un magistrato in Italia. Da allora per mafia e terrorismo seguiranno altri
25 omicidi che insanguineranno la storia patria. Una vicenda che è la materia del libro da poco pubblicato “Toghe rosso sangue” edito da Newton Compton e scritto dal nostro direttore che grande eco ha avuto nei media nazionali. Pochi sanno che Agostino Pianta era lucano.
Nato a Rapolla in provincia di Potenza. Per onorare questo sconosciuto eroe di Stato e farlo meglio conoscere alla memoria regionale, per gentile concessione dell'editore, pubblichiamo il capitolo del libro “Agostino Pianta, la vittima sbagliata di un Montecristo del dopoguerra”
di PARIDE LEPORACE «Mi dispiace, ma qualcuno dovevo far fuori». Questa la fredda spiegazione di Loris Guzzardi a magistrati e poliziotti che gli chiedevano perché avesse ammazzato senza motivo il procuratore della Repubblica di Brescia, Agostino Pianta, primo magistrato ad essere ucciso nell'Italia repubblicana. Della gran parte delle toghe ammazzate nella nostra strana Penisola c'è poca memoria. Figuriamoci chi si ricorda di Agostino Pianta, sfortunata vittima forse della malagiustizia, bersaglio certo della follia dell'uomo che lo ha ucciso. Chi incontra Loris Guizzardi a Brescia quel 17 marzo del 1969 osserva l'aspetto di un uomo piccolo, calvo, miope. Un signor nessuno che cova dentro il suo animo una vendetta da Montecristo sbagliato, come scriverà il cronista del Corriere della Sera chiamato a coprire e raccontare il fatto di cronaca. Guizzardi alle 10 del mattino di quel 17 marzo sale con passo spedito agli uffici del Palazzo di Giustizia e all'usciere del secondo piano chiede: «C'è il procuratore capo?». Notoriamente un procuratore capo è sempre impegnato e difficilmente riceve senza appuntamento. Risponde l'usciere: «C'è molto da aspettare. Non vuole parlare con qualcun altro?». «No, no, voglio parlare proprio con il procuratore capo. Non fa niente se c'è da aspettare. Aspetterò». Guizzardi viene fatto accomodare in un salottino d'attesa attiguo all'ufficio del dottor Pianta. Aspetterà in un silenzio tranquillo per oltre due ore e quaranta, probabilmente rimuginando il suo passato burrascoso e avventuroso, e tenendo in tasca una pistola. Loris Guizzardi a Mantova prima della guerra lo chiamano “El Guisso”. Lui ha un conto da regolare con la procura di Brescia. Per una storia dispersa in antichi faldoni scritti ad inchiostro. Mentre il mondo si prepara ad un conflitto bellico più cruento del precedente, il 18 giugno del 1939, nei pressi della tranquilla Mantova il tassista Filippo Morandini viene ucciso nella sua auto di servizio con un colpo alla nuca. Oggi arriverebbe subito “Porta a porta”, a quei tempi si brancola nel buio per movente e per sospetti, per giunta in tempo di fascismo non c'è neanche il clamore dei titoli dei giornali sottoposti a censura. Tre giorni dopo in una piazza mantovana gli agenti fermano Loris Guizzardi già noto agli archivi di polizia come “turbolento figlio di un noto cappellaio”. “El Guisso” è armato di pistola, ha una barba finta, un cappello a larghe tese e si accinge a compiere una rapina. Ovviamente viene arrestato, a sorpresa, incriminato per l'omicidio del tassista. Loris nel corso della sua vita si proclamerà sempre innocente. L'anno dopo in quattro udienze di un processo molto indiziario il tribunale di Brescia (fatale coincidenza per il dottor Agostino Pian-
Via D’Amelio dopo l’esplosione. All’uccisione del giudice Borsellino è dedicato il capitolo 25 del libro. In basso la copertina del volume. Al centro il procuratore Pianta. Accanto il tribunale di Brescia
Legge sulle intercettazioni telefoniche Woodcock: «Spero non entri in vigore» ROMA - «Spero che non entri in vigore la legge sulle intercettazioni». A dichiararlo Henry John Woodcock, «intercettatore folle», come egli stesso ricorda di essere «notoriamente considerato», ma non pentito. Il pubblico ministero del Tribunale di Potenza, “reo confesso” di fare ampio uso delle intercettazioni nelle sue inchieste, difende l’importanza di questo strumento di indagine: «indispensabile, ad esempio, nei casi di corruzione», quando gli strumenti tradizionali di ricerca della prova si rivelano spesso inefficaci. Woodcock, che raramente parla di questioni di politica della giustizia, lo ha fatto ieri sera davanti ad una platea di studenta) nel XVI anno dell'era fascista condanna Guizzardi a 25 anni da scontare in carcere duro. Dumas ha raccontato come si può scappare anche dal castello d'If . Ma Guizzardi non incontra l'abate Faria sulla sua strada. Una notte sulla sua testa nella cella del carcere di Volterra volteggiano i bombardieri anglo-americani che scaricando il loro potenziale di distruzione e morte gli permetteranno di evadere dal carcere alimentando il suo desiderio di vendetta. Correva l'anno 1942. “El Guis” con false identità vivrà gli anni della Resistenza, della Liberazione e dell'Italia repubblicana alla macchia. Per dodici anni sarà un ricercato. Nel 1948 un carabiniere che lo ha riconosciuto rischia di essere ammazzato dalla sua pallottola. La lunga fuga finirà nel 1954. Guizzardi vive con una piccola pensione d'invalido del lavoro. Come i boss ma-
ti, alla facoltà di Giurisprudenza dell’università Tor Vergata di Roma, in un incontro-dibattito sul tema delle indagini preliminari del pm. A suo avviso, le limitazioni all’uso delle intercettazioni previste dal ddl in discussione costituirebbero un grave “vulnus” all’attività investigativa e, per questo, «ci auguriamo che la riforma non entri in vigore». Woodcock contesta il fatto che, nel caso dei reati comuni, le intercettazioni debbano avere un limite temporale diverso da quello dell’indagine stessa, ma soprattutto che si possano disporre solo nel caso di gravi, o rilevanti, indizi di colpevolezza e non quando ci siano invece indizi di reato.
fiosi e di 'ndrangheta degli anni Novanta gli hanno riconosciuto i contributi che da latitante ha ricevuto dal gruppo Todt. Catturato viene di nuovo giudicato in Corte d'assise a Brescia dove lo condannano a 12 anni per tentato omicidio, furto e false generalità. La nuova pena viene cumulata al residuo della vecchia. Guizzardi deve scontare in tutto trent'anni. Minato nel fisico, per la vita difficile e spericolata condotta in latitanza, trascorre la lunga detenzione nel carcere per minorati fisici di Parma. Nella Prima repubblica gli indulti e le amnistie prima o poi arrivavano e si sommavano tranquillamente senza temere l'odierna audience della sicurezza. E così Loris il 18 aprile del 1968 esce dal portone del carcere con 16 anni di anticipo. Trova un'altra Italia, ma a lui importa poco di quei fermenti rivoluzionari. Lui ha un solo pen-
siero. Sottoposto alla misura di vigilato speciale chiede e ottiene di risiedere a Brescia. Nessuno gli chiede perché Guizzardi vada a vivere nella città dove è stato condannato per due volte. Del secondo verdetto dirà dopo essere stato arrestato per l'assassinio di Agostino Pianta “Una condanna sacrosanta. Non ho mai negato di aver tentato di uccidere un carabiniere. Era la prima condanna che non meritavo, che era ingiusta“. Quella firmata dal giudice Zampilli nel 1939. Un magistrato morto nel 1942. Ma Guizzardi ha deciso che qualcuno deve pagare per i suoi ingiusti anni di carcere duro. Agostino Pianta non sa nulla di Loris Guizzardi, che ha cinque anni in più dei suoi 59 in quel 1969 caldo per ben altri avvenimenti. Non sa nulla di quel signore che lo aspetta in anticamera. Pianta è un
magistrato apprezzato. E' nato in Lucania, a Rapolla, provincia di Potenza. Ha studiato a Napoli ed ha vinto il concorso in magistratura a 27 anni. Ha fatto pure la guerra il dottor Pianta. Nei carabinieri. L'otto settembre è in Jugoslavia e sceglie l'esercito badogliano. Nel 1948 si congederà con il grado di maggiore e smessa la divisa tornerà alla toga. Giudice istruttore a Bologna, poi a Riccione. Dal 1951 a Brescia per una brillante carriera che finirà tristemente al locale cimitero. Giudice del tribunale, presidente di sezione penale, sostituto procuratore generale, consigliere di Corte d'appello e nel 1967 procuratore capo. Un simbolo. Una persona perbene. Lo dimostra il fatto che quel 17 marzo alle 12,40 ha già preso cappotto e cappello quando l'usciere gli ricorda che lo stanno aspettando. “Ah già-ravvisa il magistrato guardando l'orologiopoveretto, quanto ha aspettato. Vediamo cosa vuole” e gira i tacchi dirigendosi nella sala d'attesa. Pianta entra e invita Loris a sedersi e gira le spalle.”El Guis” non aspetta altro. Dall'impermeabile grigio estrae un ferrovecchio arrugginito, una Beretta calibro 9 modificata 7,65, rigorosamente senza matricola, forse comprata in una bettola malfamata. Due proiettili mancano il bersaglio e si ficcano nello stipite della porta, ma altri due raggiungono il magistrato al petto e al cuore. All'esplodere dei colpi un segretario, il carabiniere autista del procuratore capo e un agente di Ps entrano nella stanza e con facilità disarmano e bloccano Guizzardi. Il dottor Pianta soccorso da un'autoambulanza morirà alle 13,10 in ospedale dopo cinque minuti dal suo arrivo. Donato Pianta aveva 14 anni quella triste mattina di marzo del 1969, la sorella Silvia 12. La mamma, Angela Galli, appresa la notizia a casa si precipita a Palazzo di Giustizia, vedendo uscire l'autoambulanza che trasporta il marito. Donato Pianta ogni giorno entra in quello stesso palazzo a Brescia dove è giudice della Corte d'Appello e nel cortile guarda il busto del padre. La vedova che aveva fittato una stanza al killer venuto dal nulla, dichiarerà ai giornalisti: “Era così ammodo, così puntuale nel pagare la pigione, così cortese”. La banalità del male anche in questo modo si poteva manifestare alla vigilia di una mattanza di tutt'altra natura politica e sociale. Donato Pianta oggi ha 53 anni ed è amico del figlio del giudice Costa, magistrato ucciso dalla mafia. Dell'assassino di suo padre sa che è rimasto in manicomio giudiziario fino alla fine degli anni Settanta. Ogni giorno entrando in quel cortile rivedendo il busto del padre ricorda le 35 corone di fiori, una portata dai corazzieri di Saragat, gli onori militari dei carabinieri, le orazioni civili lette nel Palazzo di Giustizia. Chi parlava quel giorno del 1969 non sapeva che il giudice Pianta andava ad aprire una lunga lista di magistrati ammazzati.
Potenza 19
Martedì 17 marzo 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
La provocazione
Due entrate
La novità
In via San Luca
Eliminati i vetri
e in via Pretoria
divisori precedenti
Quelli che ce l’avevano duro di ANNA R. G. RIVELLI
L’ufficio “Potenza centro”, tutto rinnovato, ritorna in via Pretoria
Un ufficio «per cancellare i dissapori tra Poste e Basilicata» LA CURIOSITA’
LA FASCIA tricolore confonde. Ieri mattina, mentre tutte le autorità erano “chiuse” all’interno dell’ufficio da inaugurare, qualcuno ha intravisto la fascia tricolore indossata da Alessandro Singetta, presente all’inaugurazione in rappresentanza di Santarsiero. “Chi è quello?”, ha chiesto una signora. “Il nuovo sindaco”, ha risposto sicuro uno degli anziani in fila. Neanche Santarsiero - avrà pensato qualcuno altro ha resistito alla moda del lifting...
Barriere architettoniche: uno sportello con un piano di lavoro più basso e accessibile «MI AUGURO che con l’apertura di questo nuovo ufficio si riescano a superare i dissapori degli ultimi tempi tra Poste italiane e la Basilicata». Loredana Forno, direttore della Filiale di Potenza, usa queste parole durante la cerimonia di inaugurazione dell’ufficio postale “Potenza centro”. L’ufficio, per mesi ospitato nei locali in via IV novembre, torna quindi in via Pretoria e ci torna in una veste tutta nuova: sportelli senza vetri divisori, attenzione alle barriere architettoniche (uno sportello è stato realizzato con un piano di lavoro più basso e quindi più facilmente accessibile), grandi vetrate e porte di sicurezza, due entrate (una su via San Luca, l’altra in via
Pretoria). E poi tutta una serie di servizi all’avanguardia: informatizzazione degli sportelli al pubblico, quattro aree di prodotti finanziari riservati alla clientela, due cash dispenser esterni (attivi 24 ore su 24), attraverso cui sarà possibile pagare le bollette o ricaricare le carte prepagate. Insomma, il massimo dei servizi, «a dimostrazione ha rimarcato Loredana Forno - che l’azienda tiene molto alla Basilicata. Per questo è stato fatto questo importante investimento». Sul fatto che sull’ufficio di “Potenza centro” siano stati investiti molti soldi è, del resto, indubbio. Ma è difficile pensare che questo super tecnologico ufficio possa «cancellare i dissapori» tra l’azienda e Poste italiane, dal
momento che i problemi con l’azienda nascono nei piccoli centri. Dalla chiusura a giorni alterni alle difficoltà nel recapito della corrispondenza: sono queste le principali questioni emerse anche in un’assemblea convocata dall’Anci qualche settimana fa. Ma quella di ieri è stata una giornata di festa per le Poste e per i residenti del centro storico. Davanti alle porte chiuse, in attesa che il nastro venisse tagliato, si è formata la prima lunga fila. E nessuno ha lasciato l’ufficio, nonostante in pochi minuti le due macchinette elimina code abbiano “sputato” più di cinquanta biglietti. Per i tanti anziani presenti quella di ieri era giornata di pagamento delle pensioni - è stato riaperto uno spazio di incontro. Come in una grande piazza, ci sono stati saluti, abbracci e baci. E dopo la benedizione - fatta dal vescovo Superbo in persona - i discorsi di Loredana Forno e di Alessandro Singetta (l’assessore all’Urbanistica era presente in rappresentanza del sindaco Vito Santarsiero), finalmente gli sportelli hanno ricominciato a lavorare per il “primo giorno di scuola”, che è durato fino alle 19. ant. giac. a.giacummo@luedi.it
IL RICORDO Dagli anni quaranta a oggi Un servizio in continuo movimento E’ UN PERCORSO tortuoso e per molti versi confuso, il rapporto fra le Poste del centro storico di Potenza e i suoi utenti. E' cominciato proprio in via Pretoria, con un ufficio che sembrava sottolineare la modernità delle strutture (parliamo degli anni quaranta) e un forte richiamo al valore del centro storico cittadino: un grande arco a tutto sesto che, in pratica, divideva la sala riservata al pubblico, dagli uffici veri e propri, un poco scuri, ma ben illuminate con nuove lampade al neon. Era a due passi da piazza Prefettura, proprio nel cuore della città, in un ampio locale che faceva angolo con il vicolo Luisa San Felice, proprio di fronte al negozio “Diana” che inaugurò con le sue linee moderne un nuovo modo di fare commercio. Le Poste centrali come erano chiamate allo-
ra, furono il punto di riferimento dei potentini fino a quando, sempre in via Pretoria, di fronte alla Caserma dei Carabinieri non fu completato il nuovo moderno edificio, simbolo - si disse allora - del nuovo processo di ricostruzione, dopo l'abbattimento, del rione Addone. Allora non era ben chiara la strategia che avrebbe portato alla costruzione di enormi palazzoni al posto dei vecchi sottani e per un po' la “modernità”del palazzo delle Poste, tenne banco. Ma non furono chiusi gli uffici vicino a piazza Prefettura diventati più modesti e in parte ridimensionati. La chiusura avvenne dopo qualche tempo con il trasferimento delle Poste del centro storico nei locali di via IV Novembre (il vecchio “giardino d'inverno” del Cinema Ariston, dove era di moda fe-
steggiare i novelli sposi). Una sede un po' più scomoda, per via delle scale un po' ripide e senza uscite di emergenza (ma tanti anni fa chi ci badava?) che però tornava molto comoda. Insomma per i potentini dell'antico borgo (misurato da piazza Sedile a Portasalza) la nuova sede delle Poste Centrali sembrava in…periferia, per cui i locali di via IV Novembre furono lungamente frequentati. Fino a quando qualcuno si accorse che stavano cadendo a pezzi e tutte le operazioni si spostarono nelle nuove Poste Centrali, in fondo a via Pretoria, il cui salone per il pubblico, era effettivamente, un elemento di grande richiamo. La sede di via IV Novembre è tornata…buona per questo ultimo anno, per consentire la ristrutturazione
La scalinata all’ingresso delle Poste in via Pretoria
di quella Centrale, ed è tornata ad essere frequentata, sia pure con le difficoltà che presentava. Ora è stata di nuovo chiusa perché si è tornati alla Posta Centrale di via Pretoria, quella considerata, una volta, di periferia, ora diventata anche molto funzionale, con il doppio ingresso da via Pretoria e da via San Luca. Sarà riaperta per facilitare gli anziani e i disabili con un percorso più breve? Non è dato sapere.
Per ora, con i nuovi sportelli ristrutturati, si allontana lo spettro di trasferire tutte le operazioni nel nuovo edificio di via Grippo questo sì, onnicomprensivo, ma veramente lontano a cavallo del viale del Basento. Ma questa è un'altra storia che conferma solo una cosa: il giro di…posta sempre molto vivace, per i potentini, degli ultimi cinquant'anni. Vittorio Sabia
SARA’ per la strategia dell'ottimismo (che si ostina a non riconoscere duri neanche i tempi) o per quella imperitura saggezza popolare (che recita nei proverbi che il parlare è assai meglio del fottere), certo è che il dubbio che il problema posto dall'onorevole leghista Davide Caparini riguardo al consumo di Viagra possa essere veramente molto serio, potrebbe persino cogliere noi tutti che qui al Sud sembriamo starcene soltanto (e la parola è attinente!) a cazzeggiare. Il nome di Caparini si era già in verità immortalato in una nostalgica quanto improbabile proposta di legge dell'aprile 2008 (http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/pdf/16PDL0004800.pdf ) con la quale il nostro indefesso difensore della superiorità settentrionale chiedeva di aumentare lo stipendio agli alpini del Nord, lamentando il fatto che “viene destinata un'aliquota sempre crescente di volontari provenienti dalle regioni del sud” e che “tutto ciò incide profondamente sull'efficacia operativa delle unità appartenenti ai reparti delle truppe alpine”. Si argomentò allora che, tanto, al Sud si era più abituati a fare sacrifici, mentre i giovani del Nord avevano bisogno di un diverso tenore di vita. Ora finalmente l'onorevole Caparini ci dà modo di capire il perché. La sua analisi serissima, esposta durante gli stati generali della Lega bresciana, ci informa che “dal 1998 al 2005 in provincia di Brescia sono state consumate dalle 3 alle 4 mila pillole di Viagra ogni mille persone” mentre nella Provincia di Potenza nello stesso arco di tempo “il consumo è stato di 991 pillole per il medesimo numero di persone”. Ad aver contezza del costo non proprio popolare della famosa pillola blu, dunque, dobbiamo dar ragione a chi sostiene che noi terroni in quanto sottosviluppati (o sviluppati sotto, come spesso diceva Ivan Graziani) possiamo continuare ad arrangiarci con poco, mentre alle camicie verdi del “ce l'abbiamo duro” bisogna dar modo di ritrovare l'angolazione primigenia del loro programma secessionista. La conclusione di Caparini in merito al Viagra, infatti, è che il troppo lavoro cui sono abituati i nordisti, deprime, per così dire, le pulsioni di cui tanto andavano fieri; le conclusioni nostre, invece, sono diverse, ma non meno sconcertanti, perché, a dispetto del nostro credo, bisogna riconoscere ragione a Berlusconi che vorrebbe sfoltire il Parlamento. Ecco, infatti, che l'on. Caparini si pone come luminoso esempio di parlamentare inutile, uno di quelli che, da noi pagato, più che a lavorare sta a farsi le…(non lo diciamo anche se sarebbe in tema), ma solo per dar supporto scientifico alla sua analisi. Analisi che, peraltro, pone anche un dubbio che appare più che legittimo. Se le lotte Leghiste più accese sono iniziate nella seconda metà degli anni '90 e l'indagine dell'onorevole parte proprio dal 1998, sarà poi vero che ce l'avevano duro?
20 Potenza Un’interrogazione di Tisci (An) richiama la Regione a dare il via libera sull’area per la Cittadella dei Saperi
Martedì 17 marzo 2009
Che ne sarà della Cip zoo? Navazio vuole trasferire la programmazione al comune QUELLO che il consigliere regionale Antonio Tisci (An) vuole sapere, è perchè la Regione Basilicata ancora non ha predisposto gli atti necessari «per consentire all’amministrazione provinciale di Potenza di potere utilizzare i suoli della ex Cip Zoo per la costruzione della Cittadella dei Saperi». In realtà, con l’interrogazione del consigliere si riapre la questione ingarbugliata - e decisamente lunga di un sito “strategico”, secondo la definizione di molti, per la città e che, a oggi, resta un agglomerato di capannoni, protetti da un cancello arrugginito e spesso anche terreno di “ruberie” di rame e materiali elettrici di ladri di passaggio. Tisci richiama solo uno dei tanti progetti che hanno interessato - al momento solo in teoria - l’area su cui un tempo sorgeva un’azienda suinicola. «L’amministrazione provinciale di Potenza, presentando ai rappresentanti delle associazioni produttive e sindacali il quadro delle opere pubbliche messe in cantiere dalla Provincia, che prevede un totale di spesa di 294 milioni di euro e 323mila giornate di lavoro - spiega Tisci in un’interrogazione - ha posto in evidenza il problema di una malaburocrazia che blocca decine e decine di milioni di euro destinate a opere pubbliche permettendo che queste restino inutilizzate». E visto che alcune di queste opere «sono ferme a causa di alcuni problemi da superare, in particolare la costruzione della “Cittadella dei Saperi” della città di Potenza, non si può proseguire nell’appalto e nella costruzione perché i suoli della ex Cip Zoo non sono disponibili in quanto la Regione Basilicata non ha ancora predisposto gli atti che consentirebbero la destinazione d’uso a tale istituenda opera», chiede lumi alla giunta regionale. La Cittadella dei Saperi è un progetto che dovrebbe raccogliere gli istituti e le strutture di istituzione del capoluogo con una spesa di 50 milioni di euro. E’ l’ipotesi a cui dovrebbe essere destinato quel suolo che è di proprietà della Regione, ma che, situato in zona industriale, per la programmazione, è di titolarità del Consorzio industriale. Alcune settimane fa, l’ultimo incontro tra il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, e il commissario dell’Asi di Potenza, Ernesto Navazio, che più volte pubblicamente ha spiegato la volontà di restituire la «potestà programmatoria» delle aree di interesse pubblico della zona Asi ai comuni di riferimento. «Ciò che
Dismesso l’Esab, l’ente pubblico titolare, i suoli passano alla Regione
Tra le ipotesi, anche un nodo di viabilità a servizio della città
PASSAGGI DI STORIA
Quel “ponte” con l’artigianato QUEL territorio che “scorre” lungo il Basento e tiene insieme il territorio urbano e urbanizzato e quella che un tempo era un’area lontana, prettamente industriale, ma che oggi è praticamente un tutt’uno con la città, è decisamente “interessante”. Così, nel corso degli anni, le ipotesi di recupero si sono succedute. Tra le più discusse, quella proposta, alcuni anni fa, da una società, il Ponte, formata da artigiani e imprenditori (ne era
va bene per la città - spiega Navazio - va bene per il Consorzio industriale». L’indirizzo è quello di restituire alcuni siti a una portata di interessi ampia, comunitaria. E quella zona, per anni, ha fatto “gola” a parecchi: nei pressi dell’autostrada, ma praticamente in città, dotata di ogni servizio utile, zona di pregio. L’iter burocratico, nel dialogo tra le due istituzioni, dovrebbe prevedere la ratifica di questo in-
presidente Mario Vasta, che allora era vicepresidente dell’Asi). La società aveva predisposto per l’area della Cip Zoo un progetto per il recupero dell’area produttiva in senso artigianale, anche grazie ad alcuni finanziamenti da recuperare con un accordo di programma con il ministero competente. Ma il progetto non passò indenne da critiche politiche. La Regione, inoltre, non diede la disponibilità del suolo.
dirizzo attraverso un protocollo di intesa tra Asi e Comune. Se la procedura non dovesse permettere il passaggio del diritto alla programmazione all’ente locale, più volte il commissario Navazio ha esplicitato l’idea che a quel punto sarebbe il Consorzio ad accettare la destinazione individuata di utilità per la città. Ma la proprietà del suolo resta in capo a viale Verrastro. L’assessore regionale alle At-
tività produttive, Gennaro Straziuso, non nasconde la «compessità» del quadro. Ma allo stesso tempo assicura la volontà dell’ente del mettere nel risolvere la questione, mettendo mano al “garbuglio” anche burocratico. La «prima decisione», però, spetta alla Regione. E’ «un tema da affrontare». Resta la storia di un pezzo di città che ogni tanto ritorna. Coma quella volta che si diffu-
Dall’Esab a viale Verrastro RISALE al 1976 la prima modifica in termini di legge che “ritorna” sulla Cip zoo. Con la legge numero 386 (Norme di principio, norme particolari e finanziarie concernenti gli Enti di sviluppo), le funzioni amministrative esercitate dagli organi dello Stato, comprese quelle dell’ente di sviluppo in Puglia e Lucania, vennero trasferite alle Regioni competenti. La Basilicata con legge regionale del 25 luglio 1977 (la numero 26) ha così istituito l’Esab (Ente di sviluppo agricolo in Basilicata), che però fu soppresso con la legge regionale del 7 agosto 1996 e messo in liquidazione dal primo gennaio 1997.
se la voce di un interesse di una società inglese a costruirvi uno stadio e un centro commerciale. Erano gli anni ‘70. L’Esab (Ente per lo sviluppo agricolo di Basilicata) era titolare dell’area. Sul sito sorge un’azienda suinicola che , tramite l’Esab, gode della partecipazione pubblica. Con il terremoto dell’80 termina l’attività produttiva. Seguono progetti, ipotesi, spesso fantasio-
se, altre volte più concrete. C’è chi ha suggerito di farne un nodo cruciale per la viabilità, anche pedonale, con annesso un terminal degli autobus. C’è chi ha immaginato un sito artigianale. Per adesso, progetti rimasti su carta. E sempre con il dubbio, più volte sollevato dalla politica, che mancasse la volontà di chiudere lo scenario, oltre quel cancello arrugginito. sa.lo.
Il consigliere Napoli (La Destra) interviene sull’asfalto cittadino dopo le nevicate e sulla rete idrica
ACQUA SOSPESA
«Troppi pericoli. Almeno si segnalino le buche»
Contrade interessate
IL consigliere regionale e comunale del gruppo misto “La Destra”, Michele Napoli, ha deciso di intervenire sui «disagi che vivono i cittadini di Potenza quotidianamente nei quartieri e sulle strade cittadine». Ovvero, «il blocco totale della città di Potenza, determinato dalla nevicata che si è abbattuta sul capoluogo nei giorni scorsi, non ha lasciato soltanto malcontento tra i cittadini e gli utenti della strada, ma evidenti tracce del suo passaggio - spiega Napoli - Le strade del capoluogo sono ormai ridotte ad un colabrodo. Un campo minato per quanti, ogni giorno, hanno neces-
sità di percorrerle. Una situazione, questa, già di per sé grave, determinata dalla scarsa manutenzione e peggiorata dalle abbondanti precipitazioni. La circolazione per le strade cittadine è diventata impossibile e i tanti disagi fanno coppia con i cantieri aperti in più zone della città che già rendono, a causa del loro prolungarsi, assai problematici gli spostamenti in auto». Ma non è tutto. Perchè se «a questi disagi si aggiungono - sottolinea Napoli - la fuoriuscita di abbondanti quantità di acqua, a causa del cedimento, in più punti della città, della rete idrica, anche questa in pessimo stato di manutenzione, la
situazione diventa insostenibile». Con lo scenario di una «città “gruviera”, che mostra ai suoi abitanti sempre maggiori e più numerose falle con una amministrazione comunale sonnecchiante e ancora una volta impreparata ad affrontare le emergenze». L’elenco inizia con alcune aree della città, «come il parco Baden Powell e via Centomani, in cui l’acqua fuoriesce dalle tubature spaccate senza alcun pronto intervento, a riprova di scarsa tempestività nel far fronte ai disagi per gli abitanti della zona, con sprechi ingenti di una risorsa preziosa». E poi c’è «l’impraticabilità di alcune strade cittadine». Allora, prosegue
Napoli, «riteniamo che in questo periodo, e sino a quando non si avvieranno i lavori di sistemazione, vadano segnalate le “voragini” più pericolose, avvertendo gli automobilisti dell’incombente pericolo. La verità è che l’amministrazione comunale dimostra ripetutamente di non saper rispondere tempestivamente all’emergenza. Ha lasciato che la situazione precipitasse, dimostrandosi incapace di lavorare su più fronti e, scoprendo in tal modo, tutti i suoi limiti e quelli di una politica che lascia all'improvvisazione la risoluzione di questioni che andrebbero preventivate prima che si presentino».
PER urgenti lavori di riparazione di una perdita sulla condotta adduttrice al serbatoio di Masseria Romaniello, Acquedotto lucano ha comunicato che si è reso necessario il provvedimento di sospensione dell’erogazione idrica. Niente acqua, oggi, dalle ore 9.00 alle ore 17.00, nelle seguenti contrade: Masseria Romaniello, Piani del Mattino, Costa della Gaveta, Sant’Antonio la Macchia, Baragiano, Macchia Romana (zona rurale), Cavalieri, Cugno della Rossa, Demanio San Gerardo, Bosco Piccolo, Bosco Grande, Tiera Tufarola, Tiera di Vaglio. L’azienda fa sapera che avviserà in caso di cambiamenti del programma del provvedimento.
Potenza 21
Martedì 17 marzo 2009
Nuove contestazioni dai falotichiani sul regolamento urbanistico dopo la rottura di Santarsiero
Uniti nell’Ulivo rimanda al mittente E sul provvedimento pende la scadenza del 30 marzo «AMMINISTRAZIONE consapevole della cosa pubblica. Tutto qui». Poche righe e Angelo Laieta, capogruppo di Uniti nell’Ulivo, replica a Santarsiero sul regolamento urbanistico: «Tanto rumore per nulla». Risponde allo sfogo pubblico che sabato pomeriggio ha segnato la rottura definitiva del sindaco Pd («la misura è ormai colma») con il gruppo dei falotichiani che, al seguito dell’ex assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Falotico, hanno abbandonato i democratici, recuperando - hanno spiegato più volte - l’esperienza del 2005, rimanendo nel centrosinistra. Tutto era nato con una comunicazione del capogruppo di An, Luciano Petrullo, che su Facebook aveva diffuso alcune indiscrezioni su imminenti dimissioni del primo cittadino, “stanco” - si spiegava nel post - degli atteggiamenti ostruzionistici dei falotichiani. Ma Santarsiero, sminuendo le indiscrezioni, ha colto l’occasione per precisare il quadro, dettagliando quello che ritiene «un ostruzionismo inopportuno» di Uniti nell’ulivo: «abbiamo bloccato ha detto - l’attività amministrativa. Ma non sarà mia la responsabilità di non approvare questo provvedimento importantissimo per la città». Laieta, però, non ci sta. E se da un lato «stempera l’ennesima querelle», non si lascia sfuggire l’occasione per dettagliare ancora una volta le motiva-
Una seduta di consiglio comunale e, in alto, Angelo Laieta
zioni di quella precisione difesa nella discussione che sta impegnando il consiglio comunale sulle osservazioni fatte dai privati al Ru (che è stato adottato il 17 marzo di un anno fa e ora è in sede di approvazione). Quello che è stato definito ormai senza troppi mezzi termini - “ostruzionismo”, è - dice Laieta - semplicemente un’azione di «rispetto di un mandato elettorale assunto in favore di tutti i cittadini e non solo di una fazione». Un «esercizio di trasparenza» che i cinque falotichiani di Palaz-
zo di città (oltre Laieta, anche Rocco Continolo, Teodosio Ciriello, Vito Mitro, Paolo Galante) esercitano come «ordinaria gestione». Ecco, allora, perchè «leggere tutti gli atti», secondo «principi della democrazia». E poi, «trattare una materia cruciale, con scrupolosa serietà è semplice regola». Allora, rispedite «le accuse al mittente», rilancia. «L’unico impegno di Uniti nell’ulivo si sostanzia non nella ricerca di escamotage per produrre ritardi, ma nella volontà di giungere all’approvazione di un Ru che sia reale
strumento di sviluppo organico, equilibrato e positivo». Loro ne hanno contestato i contenuti «discriminatori» per i cittadini, per alcuni diritti concessi - hanno spiegato - solo a pochi, facendo dell’ambito periurbano (la zona che il Ru indica successiva alla cinta urbana), un “nodo” irrinunciabile. «Nel rispetto delle posizioni e dei ruoli cui ciascuno di noi è chiamato - prosegue Laieta - è necessario un intervento di rivisitazione del testo attualmente in discussione per farne un’opportunità e non l’ennesima occasione
perduta». Alcuni giorni fa, il gruppo aveva sfidato Santarsiero, promettendo un voto positivo (a oggi improbabile), qualora alcune proposte fossero state accettate. Ma «non si può chiedere di avvallare un regolamento che non è di tutti i cittadini, che, in taluni punti, si pone in pieno conflitto con le loro esigenze, soprattutto quando queste trovano il regolare suffragio dei pareri geologici e della stessa autorità di Bacino». Era nata così la sera più lunga del dibattito sul regolamento, venerdì scorso, con un’osservazione bocciata a maggioranza (e con il solo voto favorevole di Uniti nell’ulivo): Laieta aveva chiesto la lettura dei pareri geologici richiamati. Ne è nato un duro conflitto tra “ostruzionismo” e “trasparenza”, in un clima tesissimo. Poi, lo sfogo del sindaco che per mercoledì, alla ripresa dei lavori, ha annunciato rivelazioni sui motivi «che ci hanno portato a tutto questo». Laieta, però, anticipa: «a chi parla di responsabilità rispondiamo di voler camminare nello stesso solco e chiediamo di poter continuare i lavori con l’obiettivo di tener fede all’impegno preso con il presidente del consiglio (Pietro Campagna, ndr)». Per l’amministrazione è necessario approvare il Ru prima del 30 marzo, giorno in cui è prevista la discussione sul bilancio, obbligatoria entro termini di legge. Sara Lorusso
E’ potentino l’uomo arrestato per una rapina a Montelupo
nastro adesivo. I Il finto postino, non contento, ha anche minacciato ripetutamente di morte la donna e l’ha costretta a salire al piano superiore della casa per fargli da guida e indicare il luogo dove custodiva denaro e gioielli. I due malviventi, dopo aver capito che all’interno della casa non avrebbero trovato il “bottino” sperato, sono fuggiti lasciando al vittima legata a una sedia, abbandonando anche la busta da lettera utilizzata come esca sul tavolo del salotto. Appena la donna è riuscita a liberarsi ha chiamato il 113 e gli agenti del commissariato di Empoli, guidati dal primo dirigente Salvatore La Porta, sono arrivati subito sul posto dando inizio alle attivi-
tà di indagine, poi condotte d’intesa con gli agenti della sezione antirapina della squadra mobile fiorentina, coordinati dal Commissario capo Alessandro Ausenda. I primi elementi raccolti hanno permesso agli investigatori di raggiungere via Viaccia a Montelupo Fiorentino, indicata da alcuni testimoni come direzione di fuga dei due rapinatori. Sul posto gli agenti hanno trovato lo scooter utilizzato, peraltro rubato, un casco con all’interno il portafoglio della vittima e due guanti neri utilizzati dal malvivente travestito da postino. Tre giorni dopo la rapina, la polizia, nel corso di alcuni controlli aveva poi fermato l’uomo, sul quale si erano concentrati i sospetti. In quell’occasione che l’uomo, già sot-
DAI dati divulgati dall’indagine Istat relativa a febbraio, Potenza sembra non aver registrato un eccessivo incremento dei prezzi attestandosi a metà della graduatoria dell’inflazione tra i capoluoghi di Regione. A Potenza l’aumento è stato dello 0,2 per cento mensile e dell’1,5 per cento annuo. A febbraio, piuttosto, la città più cara risulta Napoli (con un aumento del 2,3 per cento dell’inflazione). Altre città dove l’aumento è stato notevole sono in un anno, Genova (+1,8 per cento), Trieste, Firenze e Reggio Calabria. Gli incrementi più moderati hanno invece riguardato Aosta (+0,8) e Trento (+1). Dopo città come Napoli e Genova, al settimo posto della classifica dei capoluoghi di Regione, Roma con un aumento mensile dello 0,3 per cento e quello annuale di 1,6. Segue Campobasso (0,2 per cento mensile e +1,5 annuale). Al nono posto, poi il capoluogo lucano.
Il potentino che ha rapinato una donna a Montelupo è stato beccato per porto abusivo d’armi
Si finge postino per entrare in casa Incastrato dal dna e dalla lettera esca FIRENZE – Sono stati un paio di guanti neri e un casco trovati dagli investigatori subito dopo la rapina commessa, a incastrare un quarantanovenne originario di Potenza che nel novembre dello scorso anno aveva rapinato, insieme a un complice, una donna residente a Montelupo Fiorentino, in provincia di Firenze. Uno dei due, travestito da postino, sostenendo di aver bisogno di una firma di ricevuta per consegnare una busta, è riuscito a farsi aprire la porta di casa e, una volta all’interno dell’appartamento, insieme al complice che lo accompagnava , hanno immobilizzato la proprietaria. Alla donna è stata chiusa la bocca per impedire che urlasse e richiamasse aiuto con del
Inflazione annua nel capoluogo più 0,2 per cento
toposto a libertà vigilata, è stato arrestato perchè trovato in possesso di un revolver: è finito in manette per porto e detenzione abusiva di arma, subito trasferito nel carcere di Solliciano. La sua pozione però, si è ulteriormente aggravata quando, nella sua abitazione, sono stati trovati alcuni fogli manoscritti con una calligrafia simile a quella trovata sulla busta gialla utilizzata dal sedicente postino e poi lasciata
sul tavolo prima della fuga. Questo indizio ha convinto l’Autorità giudiziaria e gli investigatori a sottoporre il quantanovenne al test del dna, confrontando il profilo genetico della sua saliva con quello lasciato dai capelli e dalle mani sul casco e sui guanti rinvenuti dopo la rapina. Il test positivo ha incastrato definitivamente l’uomo, nei cui confronti è stata quindi notificato il provvedimento restrittivo.
VOCI E INIZIATIVE DALLA SCUOLA
Gemellaggio Oxford - Galilei UNA BELLA esperienza, un vero e proprio biglietto da visita per il liceo scientifico Galileo Galilei di Potenza che ha avviato da due anni un programma didattico, interdisciplinare e linguistico che ha visto già nel passato anno scolastico gli alunni delle classi terze recarsi a Oxford per una settimana d’interscambio culturale con i pari età inglesi. Ebbene, l’esperienza formativa si è svolta anche in questo anno scolastico. Da domenica 8 marzo infatti centotrenta alunni delle classi terze del liceo hanno avuto l’opportunità di conoscere Oxford, con un intenso lavoro e grazie al programma portato avanti minuziosamente dalla commissione viaggi, istituita nel plesso, diretto da Riccardo Latella fino alla passata stagione scolastica e quest’anno da Vittorio Pace. La commissione viaggi, coordinata da Elisabetta Grimaldi, docente di lingua inglese da Marika De Marca, Carmine Lucia e Annangela Croce ha deciso di sviluppare con successo l’esperienza multi-
disciplinare e formativa ad Oxford. Gli alunni delle classi terze, inseriti a pieno titolo nel progetto sono stati protagonisti di una settimana davvero importante sul piano formativo e didattico. Ospiti per sette giorni di famiglie, gli studenti hanno potuto approfondire le istanze culturali, sociali, economiche, linguistiche e dello stile di vita anglosassone. Un vero e proprio tuffo nella tradizione d’oltremanica quello vissuto con la pienezza e la consapevolezza culturale della giovane età. Visite guidate, momenti d’intrattenimento culturale, interscambio linguistico: durante il soggiorno-studio è stata la formazione didattica a prevalere visti i programmi stilati con cura dai due presidi, Riccardo Latella e Vittorio Pace che ha inteso dare continuità ai programmi avviati dal suo predecessore. Ovvia la soddisfazione per una significativa esperienza didattica e formativa che ha legato il liceo scientifico Galilei all’Inghilterra. f.menonna@luedi.it
Le chiavi di una formazione inclusiva AL via il progetto “Chiavi della scuola”, istituito per «promuovere e divulgare esempi di buone prassi di inclusione scolastica in favore di alunni con disabilità nel territorio della Provincia di Potenza». Ieri, l’inizio del programma. Il progetto, promosso dal servizio di inclusione sociale dell’Apof-Il, prevede la valorizzazione di 10 diversi interventi formativi, dislocati sul territorio provinciale, per rappresentare un efficace modello di “comunità educante e inclusiva”. La prima sperimentazione, in accordo con l’Ipssar di Potenza, è rivolta a 15 alunni con disabilità delle classi quarte e quinte dell’Istituto alberghiero. All’interno del proprio normale percorso curriculare, i quindici giovani studenti avranno l’opportunità di integrare un segmento di formazione aggiuntiva finalizzato all’acquisizione di competenze
tecnico professionali nell’ambito del settore “produzione pasti”. L’attività formativa, che verrà realizzata nel laboratorio di cucina dell’Apof-il presso l’ex centro “Natascia”, «è anche il pretesto per sperimentare nuove collaborazioni e sinergie sul territorio: con lo stesso gruppo di alunni, alcuni operatori dell’associazione Persone Down animeranno un percorso sulle autonomie personali e sociali e una fisioterapista svilupperà percorsi di riabilitazione motoria partendo direttamente dai compiti professionali previsti dalle esercitazioni didattiche». Fra le altre azioni previste dal progetto “Le chiavi di scuola”, l’Apofil ricorda la “Laurea honoris causa in autonomia e vita indipendente”, “La bottega delle arti” con l’Ipaa di Castel Lagopesole e gli eventi di sensibilizzazione sul tema realizzati in collaborazione con l’Aif Basilicata.
22 Potenza
Martedì 17 marzo 2009
ANTICA OSTERIA
Se potessi avere mille euro al mese...
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Un Altro cinema è possibile
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ANCORA un nuovo appuntamento con la rassegna “Altrocinemapossibile”. Si terrà il oggi alle ore 21, al Ridotto del teatro Stabile di Potenza, la proiezione del film “L’orchestra di piazza Vittorio”, il film di Agostino Ferrente, del 2006. “L’orchestra di piazza Vittorio” nasce nel 2002 da un’idea di Mario Tronco, tastierista della Piccola Orchestra Avion Travel, e del documentarista Agostino Ferrente: mettere insieme un collettivo musicale multietnico nel quartiere romano dell’Esquilino, ricco di suoni e musicisti provenienti dai quattro angoli del mondo. Per cinque anni, Agostino Ferrente segue il sogno di questa Orchestra e nel 2006 nasce il documentario, che restituisce le difficoltà e le emozioni di questo ambizioso progetto.
AL NORD
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LA PRIMULA
Anche l’Associazione sportiva dilettantistica “Pantano” del campionato Giovanissimi in sostegno della vita
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Il fascino di Albertazzi
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
IL 21 e il 22 marzo, al teatro Don Bosco, con sipario alle 21, Giorgio Albertazzi porterà in scena le “Lezioni americane” di Italo Calvino, cinque conferenze scritte nel 1985 dallo scrittore torinese per le “Charles Eliot Norton Poetry Lectures” della Harvard University. Ora, queste conferenze prendono forma teatrale attraverso l’interpretazione di uno dei più grandi attori italiani: Giorgio Albertazzi. Lo spettacolo si concentra sulla prima conferenza, nella quale si incrociano e si fondono poesia e teatro.
PANE
Il figurativo di Ravaioli SARA’ inaugurata il prossimo 22 marzo (e resterà aperta fino al 12 aprile) la mostra dedicata a “Ravaioli: opere scelte 2008-2009”. La mostra sarà allestita nella Galleria Idearte, in via Londra, 75. Trenta le opere in esposizione fino al 12 aprile prossimo, tutte facenti parte dell'ultima produzione del Maestro ravennate Carlo Ravaioli, alla sua prima esposizione nel capoluogo potentino. Nato nel 1954 a Coccolia, piccolo centro nella campagna ravennate, Ravaioli da giovanissimo dimostra grande attitudine per il disegno ed i lavori manuali in genere. Dal 1980 è grafico pubblicitario e dal 1990 sposa la pittura come principale forma di espressione artistica anche se la sua attività espositiva ha inizio alla fine degli anni '70. Lo stile personalissimo di Ravaioli trae radici dal figurativo del '900 italiano con preferenze per la figura ambientata, l'architettura d'interni e il paesaggio. Vive e lavora a Forlì. La personale sarà visitabile tutti i giorni nei seguenti orari: 11 alle 13 e dalle 17,30 alle 20,30.
Olivo che unisce il Mediterraneo Dal 24 marzo al 4 aprile, l’I.P.A.A. “Giustino Fortunato” ospiterà la mostra internazionale multimediale “L’olivier en Méditerranée”. Una mostra di carattere scientifico e divulgativo, pensata per gli alunni di tutti gli ordini di scuola, ma non solo, perché riesce a ripercorrere attraverso pannelli, simulazioni interattive e video, la storia dell'olivo nelle varie epoche, a partire dall’alto valore simbolico della pianta presente nei testi sacri delle tre religioni monoteiste - Bibbia, Torah, Corano - soffermandosi, poi, sulle caratteristiche del paesaggio mediterraneo. Accanto al percorso simbolico e culturale, l’esposizione illustra i diversi metodi di coltivazione delle piante e di spremitura delle olive per ottenere l’olio che costituisce l’alimento comune di tutte le popolazioni che si affacciano sul Mediterraneo. La mostra vuole evidenziare come l’olivo abbia quasi plasmato il paesaggio e l’economia dei Paesi mediterranei, divenendo anche il più antico veicolo di sviluppo dei territori.
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 La matassa 18 - 20.15 - 22.30 Sala 2 Iago 17 I love shopping 19 - 21 Sala 3 The wrestler 17.45 - 20 - 22.10 Sala 4 La pantera rosa 2
16.30 Il curioso caso di Benjamin Button 18.15 - 21.30 Sala 5 Gran Torino 17 - 19.30 - 22 Sala 6 Due partite 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 7 Watchmen 18 - 21 •DUE TORRI• La matassa 19 - 21
E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO NOTTURNO 17 MARZO Malvaccaro via Danzi, 29 0971 - 441991
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
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LA TRATTORIA
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SARRICCHIO
0971-310310 0971-612564
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
C’ERA UNA VOLTA
0971-601217
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •IL 22 MARZO Potenza, Auditorium, ore 19.30 FOLKLORE ROMANTICO 22esima Stagione concertistica
•Adiconsum
•IL 24 MARZO Potenza, Teatro Nuovo, ore 21 Flavio Bucci in “CANTI LEOPARDIANI” Il Teatro per tutti
•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308
•IL 21 MARZO Potenza, Teatro Stabile, ore 19 MUSICAL “GREASE” Centro danza Maeva •IL 21 MARZO Potenza, teatro Stabile, ore 19 “MUSICAL GREASE” A cura del Centro danza “Maeva”
0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390
•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario dal lun. al ven. 8.30 - 19.15 Sabato 8.30 - 13.30 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 8.30 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Martedì 17 marzo 2009
23 Oppido: iniziativa della Caritas e della Banca di credito cooperativo
Organizzata dall’Unione ciechi
Un sostegno concreto contro la crisi economica
Corsi di nuoto per bambini disabili visivi
OPPIDO LUCANO - La Caritas parrocchiale di Oppido e la locale Banca di Credito Cooperativo, nei giorni scorsi si sono rese protagoniste di un'iniziativa tanto bella quanto efficace. La Banca e la Caritas oppidana hanno deciso di comune accordo di proporre un piano di finanziamento a favore di tutti i residenti che hanno bisogno di sostegno in questo periodo di crisi. Il “piccolo” contributo messo a disposizione non servirà per a risolvere il disagio di questa crisi ma potrà, comunque, tamponarla per un breve periodo di tempo. Sono tante le persone che hanno chiesto informazioni in merito cercando di capire se è davvero conveniente o meno poter accettare, o quanto meno far richiesta, di questo piccolo aiuto. Le
Oppido Lucano
condizioni per poter richiedere il prestito sono varie e molteplici: essere disoccupato o in cassa integrazione da almeno venti giorni, avere un bambino nato dopo il primo gennaio duemilanove. Chi sarà idoneo ai requi-
siti richiesti potrà usufruire del prestito di mille euro da restituire in piccolissime rate da cinquanta o quarantuno euro mensili in base alla scelta del richiedente, da venti a ventiquattro mesi. Non ci saranno interessi da
versare così da pagare solo la quota capitale. La Caritas e la Banca si accolleranno gli oneri d'istruttoria e gestione aiutando ulteriormente i richiedenti del prestito. Ad Oppido, quindi, dopo le proposte della Carta delle Giovani Opportunità, rivolta ai giovani per poter far acquistare loro prodotti a prezzi scontati, dopo la Quarta Settimana a Colori, rivolte alle famiglie in difficoltà nell'ultima settimana del mese e che permette di acquistare prodotti a prezzi ridotti negli ultimi sette giorni del mese, ecco che arriva un altra valida proposta per tamponare e arginare gli effetti della crisi che si fanno sentire sempre di più anche in un piccolo centro come Oppido. Rocco De Rosa
POTENZA - Ha avuto avvio un interessante progetto dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, rivolto ai minori disabili visivi. Il progetto, che viene realizzato con il contributo del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, si propone l'avviamento al nuoto di bambini minorati della vista compresi tra i sei e i dodici anni. In attuazione del progetto i consigli regionali dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti organizzeranno, in ciascun capoluogo di regione, un corso di avviamento al nuoto, individuando la struttura in cui svolgerlo, selezionando i minori partecipanti, e nominando un responsabile dell'iniziativa a livello locale. Tale responsabile sarà scelto fra gli istruttori di attività motoria ed avvia-
Presentata la prima rassegna di teatro per ragazzi, che prenderà il via il 30 marzo
A SASSO
Salviamo la fantasia dei bimbi
Furto di legna
Le fiabe come strumento per insegnare dei valori
Il manifesto della rassegna
POTENZA - E' tempo di salvare le fiabe. E insieme con loro anche il teatro. Salvarli dall'onnipotenza della tv, di internet e dei videogiochi. Questo il senso della prima rassegna di Teatro Ragazzi “Di fiaba in fiaba” che prenderà il via il 30 marzo prossimo, per concludersi il 4 aprile. Un'iniziativa che rientra nel programma predisposto dall'ammini-
mento al nuoto a suo tempo formati dall'istituto di formazione (I.Ri.Fo.R.) nato per iniziativa dell'Unione. I corsi verranno realizzati coinvolgendo i genitori e i tutor che saranno scelti preferibilmente fra i docenti di educazione fisica delle scuole elementari e medie inferiori per dare continuità e certezza alle attività fisico motorie proposte. Uno degli obiettivi di questa iniziativa dalle alte finalità sociali, è l'aumento del livello di autonomia personale e delle capacità di orientamento di studenti disabili visivi attraverso l'apprendimento del nuoto. Altro risultato atteso è la rimozione delle remore delle famiglie a far impegnare i bambini disabili visivi in attività erroneamente ritenute loro precluse perché considerate pericolose.
strazione comunale di Potenza, in collaborazione con l'associazione “Cose di teatro e musica”. Burattini, giocolieri, pupazzi e altre sorprese allieteranno i più piccoli in una rassegna all'insegna del divertimento. Sono previsti 6 spettacoli di «teatro di figura», tutti di alto livello qualitativo, che rappresentano il meglio della produzione teatrale italiana in questo campo. «Si è scelto di andare a conoscere più profondamente la fiaba - commentano gli organizzatori - perché essa è una forma d'arte che, mentre intrattiene il bambino, favorisce lo sviluppo della sua personalità». Fiabe, dunque, quasi come un mito in miniatura che permette, attraverso l'elaborazione fantastica, di
comprendere sentimenti e relazioni vissuti nella realtà. Fiabe come «dono d'amore» (diceva Lewis Carroll, l'autore di “Alice nel paese delle meraviglie”) fra l'adulto e il bambino, in cui un mediatore offre alla piccola mente materiale simbolico di cui nutrirsi. Fiabe che sono lì da millenni nella paziente attesa di essere raccontate: migliaia e migliaia, di tanti generi diversi, ma tutte, a qualsiasi cultura appartengano, esaltano sempre gli stessi valori fondamentali dell'uomo, quali l'onestà, la fedeltà, la costanza, la pazienza, la tolleranza e, su tutti, il diritto alla felicità. Nel corso della conferenza stampa è stata presentata anche della 1° edizione del Festival Nazionale Teatro Scuola Ra-
gazzi “Giovanni De Blasiis”, in programma dal 22 al 30 maggio 2009, sempre ospitata al Teatro Stabile di Potenza. Cinquanta scuole da tutta Italia (da Torino a Messina) hanno presentato domanda e 18 sono state ammesse a partecipare. In particolare, 7 scuole superiori, di cui 3 della Basilicata (2 di Potenza e 1 di Rionero), 7 scuole inferiori, di cui 4 lucane (2 di Potenza, 1 di Senise e 1 di Chiaromonte) e 4 gruppi laboratoriali, di cui 1 di Pignola e 1 di Melfi. Il premio finale sarà di 3.000 euro «che andranno - spiega Dino Quaratino, presidente dell'associazione “Cose di teatro e musica” - per metà alla prima classificata scuola superiore e per metà alla prima classificata scuola inferiore,
con l'impegno, da parte del gruppo vincitore, di reinvestire i soldi in attività culturali (acquisto di libri, rappresentazioni teatrali)». «Il teatro - commenta Ninì Mastroberti, direttore artistico del Festival e presidente della commissione giudicatrice rappresenta il luogo per eccellenza della socializzazione. L'obiettivo principale di questa iniziativa è quello di creare un momento di confronto tra i vari partecipanti, per riuscire a costruire insieme quella “voglia di teatro” di cui sentiamo tutti l'esigenza. Speriamo di invogliare sempre più giovani ad avvicinarsi al linguaggio teatrale e vedere più ragazzi che popolano i teatri». Anna Maria Calabrese
E’ stato trovato a caricare legna nella sua auto, dopo aver abbattuto una pianta all’interno di un bosco comunale. Per questo motivo, gli agenti del Comando stazione forestale di Brienza, hanno segnalato un uomo (di cui non sono state rese note le genralità) all’autorità giudiziaria e hanno sequestrato sia la legna sia l’autoveicolo dell’uomo. Il fatto si è verificato in località Vallaneta, nel comune di Sasso di Castalda nel primo pomeriggio di domenica. Gli agenti hanno trovato l’uomo che caricava a bordo della sua auto, della legna da ardere proveniente da una pianta appena abbattuta. L'uomo convinto che non ci fosse alcuna sorveglianza, aveva abbattuto e fatto a pezzi le piante con una motosega, e stava caricando “il bottino” a bordo della sua Fiat Uno. L'uomo dovrà rispondere oltre che dei reati di furto e danneggiamento aggravato, anche per violazioni alla norme sulla tutela ambientale.
NELLA PENTOLA DELLA CULTURA
Al “New Evoè” venerdì all’insegna di Ivan Graziani POTENZA - Continuano i venerdi live targati “New Evoè”, lounge bar caratteristico del centro storico di Potenza. Decimo appuntamento dedicato al tributo a Ivan Graziani, “Tiziano Cillis Band” di Acerenza. Il gruppo è composto da Tiziano Cillis (foto), voce, Saverio Orlando, chitarra, Vincenzo Grieco, basso e Giuseppe Lagala, detto Mendez, alla batteria. «Il progetto del tributo a Ivan Graziani - dice Saverio - è nato circa un anno fa. Lo abbiamo riscoperto seguendo un discorso mirato di scelta di un grande artista, con testi di spessore. Ne abbiamo scoperto la grande genialità e abbiamo voluto riabilitarlo, farlo conoscere, riarrangiando i suoi brani». «Graziani era schivo, ma alla mano, pragmatico. I suoi testi raccontano storie di vita vera, aneddoti realmente accaduti, ma resi in modo ironico, cercando di sdrammatizzare gli aspetti spigolosi dell'esistenza». Tiziano Cillis si dice soddisfatto del riscontro della gente: «All'inizio c'è molta curiosità su Ivan, anche nei giovani. Molti, dopo i nostri concerti, sono andati a guardare la sua discogra-
fia. Accontenta un pubblico eterogeneo. All'inizio in tanti sono scettici, poi si sono accorti che il materiale è consistente e c'è un rapporto viscerale con il rock & roll. Le sue composizioni presentano incastri sia ritmici che melodici difficili da riarrangiare. E' stato molto sottovalutato e dimenticato, forse anche per sua scelta, non amava vivere le trasmissioni televisive per promuovere la sua musica, preferiva fare concerti per il suo pubblico». La serata è stata l'occasione per parlare della possibilità per i gruppi musicali di esibirsi dal vivo nella nostra regione. Per lo più sono le feste di piazza a fornire l'opportunità di far conoscere la propria musica.
«Pochissimi locali in Basilicata ti danno la possibilità di suonare - afferma Tiziano - nelle scelte di intrattenimento badano soltanto al profitto. Altri, peggio ancora, sminuiscono il lavoro degli artisti con compensi minimi e a volte sono gli stessi gruppi a svendersi facendosi sottopagare». Sergio Musolino gestisce il “New Evoè” da soli due anni insieme al fratello Fabio. «Ci siamo inventati questo mestiere partendo da zero - racconta - Abbiamo deciso di fare un investimento rischioso ma pensiamo che nel lungo periodo possa pagare». In realtà sono pionieri in diverse attività rivolte ad una clientela ampia ed eterogenea. Il lunedi è dedicato al gioco del burraco, il mercoledi “Dr. Why”, sfida a colpi di domande di cultura generale. Ogni tavolo una squadra e una pulsantiera wireless con tanto di presentatore e classifica generale. Il giovedi è universitario, serate organizzate dall'associazione “Sui-Generis”. Il venerdi, appunto, musica live. Prossimi due appuntamenti in calendario, il blues di Renato Pezzano e musica italiana ancora con Tiziano Cillis. Simona Brancati
SORRISO PRECARIO POTENZA - Prove fisiche degne delle 12 fatiche di Ercole e domande di cultura adatte a una squadra di Premi Nobel, per ottenere un posto a tempo determinato: il cortometraggio «Eccheccevò», realizzato dal regista potentino Rocco Messina, in otto minuti racconta satiricamente le vicissitudini dei giovani in cerca di lavoro e in pochi giorni ha raggiunto 90 mila visualizzazioni su «Youtube». Il cortometraggio è stato girato, con costi ridotti, alla fine del 2003 ed aveva quasi carattere profetico, vista la crisi attuale, ma la vera «esplosione» sulla rete è stata raggiunta con la pubblicazione nella pagina principale di «Youtube» nelle scorse settimane. «L'idea nasce - ha spiegato Messina - dall’esperienza di un’amica che in un concorso pubblico trovò una domanda su una valletta di Mike Bongiorno».
CONTRIBUTI A DUE MANIFESTAZIONI POTENZA - La Camera di Commercio di Potenza ha deliberato di sostenere, anche nell'anno 2009, attraverso un contributo economico, due manifestazioni oggettivamente riconosciute per la loro altissima valenza culturale. Si tratta del “Premio Internazionale Universum” (a cura del Centro di solidarietà Internazionale “Giovanni XXIII”), giunto alla sua trentesima edizione, e del “Premio Letterario Basilicata”, organizzato dal Circolo Culturale “Silvio Spaventa Filippi”, che celebra quest'anno la sua trentottesima edizione. «In un momento di profonda incertezza - spiega il presidente della Cciaa di Potenza, Pasquale Lamorte - si ha il dovere di sostenere la cultura».
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Picerno Verso le comunali: sempre più probabile la ricandidatura del sindaco
Salvia ci riprova ma non c’è unità Il Pdl attacca: «La nostra convergenza è fondata sui programmi» PICERNO - Prove di dialogo nel Pd. Indiscrezioni e voci accreditate sembrano dare per certa la ricandidatura di Mario Salvia per il secondo mandato. In queste settimane il toto nomination dava la candidatura di Mario Salvia più che accreditata. Ora sembra essere giunti a un accordo. Piuttosto apparente, perché gli animi non viaggiano all’unisono. Domenica sera si è svolto il direttivo del Pd: Mario Salvia sindaco e Giuseppe Manfreda, ex sindaco, candidato alla Provincia. Prudente la posizione di Salvia che dice: «Stiamo ragionando. Non si sa ancora niente. Io ho dato la disponibilità al partito». Sui programmi, aggiunge: «Non ne abbiamo ancora parlato. Ognuno ne ha uno». Diverse le pressioni fatte, invece, a Antonio Marsico, assessore alla Sanità nella giunta guidata da Salvia, ma il suo rifiuto ha riaperto la fase preliminare per trovare unità. Potrebbero essere giorni decisivi. Nel frattempo si
Picerno, in lato il sindaco Mario Salvia
aspetta. «La nostra posizione sarà definitiva nel giro di qualche giorno - ha detto Giovanni Lettieri componente del movimento “Picerno partecipata”. La nostra azione è per un rinnovamento. Si cercava una convergenza su un nome che an-
dasse oltre quello di Mario Salvia, ma finora non ci siamo riusciti». Mentre in casa Pd la convergenza non è stata ancora raggiunta, nel Pdl la situazione è completamente diversa. Si lavora per la composizione della lista, dopo aver parlato di programmi condivisi. Candi-
data sindaco una donna: Valeria Russillo. «Noi abbiamo difficoltà ha detto Antonio Tisci, consigliere regionale (An) che sta seguendo passo l’evolversi delle vicende perchè c'è una sovrabbondanza di persone che ci chiedono di candidarsi. Questo è un dato a nostro
Il Cnr ha presentato le proprie attività agli allievi dell’istituto comprensivo
Tito, quando la ricerca scientifica incontra il mondo della scuola TITO SCALO - E’ un polo di ricerca d’eccellenza altamente innovativo che varca i confini extraregionali. Il Cnr (Consiglio Nazionale delle ricerche) di Tito è anche un esempio di “pari opportunità”. La ricerca in Basilicata in pratica si tinge di rosa. Ma in Italia chi fa ricerca? Sembrerebbe che i ricercatori siano più del Sud. Dati non di poco conto, resi noti ieri dal presidente dell’area di ricerca del Cnr di Basilicata, Vincenzo Cuomo, nel corso dell’incontro di presentazione sulle attività in itinere del centro di ricerca di Tito Scalo. In platea più di 80 alunni dell’istituto comprensivo di Tito, il sindaco Pasquale Scavone e una rappresentanza del consiglio comunale. La realtà più significativa è l’Imaa (Istituto di metodologie per l’analisi ambientale). Circa 130 persone si occupano di ricerca. Molti i lucani ma anche molti ricercatori extraregionali. «Sviluppiamo cooperazioni anche a livello europeo - ha detto Cuomo - siamo all'’nterno di ben 14 programmi e ne coordiniamo alcuni molto significativi, come quello infrastrutturale per strutturale l’area europea della ricerca con la rete Lidar di laser utilizzata per studiare l’atmosfera e la qualità dell’aria. Si punta a mettere in contatto la regione col tessuto europeo». Le attività di ricerca dell’Istituto di metodologie ambientale sono rivolte in prevalenza allo sviluppo e all'integrazione di “Osservazioni della terra” da satellite, da aereo e dal suolo per lo sviluppo delle applicazioni me-
La platea del Cnr
teo-climatiche . Il tutto guidato da un approccio multidisciplinare che consentente lo studio di molteplici processi geofisici ed ambientali. «L’amministrazione di Tito - ha detto il sindaco Scavo-
ne - ha ritenuto opportuno promuovere le attività di un centro di eccellenza che appartiene al nostro territorio, affinché anche le nuove generazioni siano orientate verso la ricerca e possano co-
gliere il background dell’innovazione». «Molte tecniche sviluppate negli ultimi anni sono rilevanti anche per gli studi culturali - ha precisato Cuomo - e in una missione in Perù abbia scoperto una Piramide sepolta. Il Cnr di Tito è una realtà inserita nel contesto internazionale. Si punta a costruire un contesto tecnologico in Basilicata anche con le piccole e medie imprese - ha concluso Cuomo- per consolidare un mondo scientifico che vive di sfide che quotidianamente si rinnovano». Angela Scelzo provinciapz@luedi.it
vantaggio perché una parte della società civile, espressione anche di famiglie importanti, cerca l’alternanza. È la prima volta che assisto a un interesse così». Rispetto a un’eventuale candidatura di Salvia, aggiunge: «Per abitudine non commento cosa succe-
de in casa altrui. Cinque anni fa io non accettai un’alleanza con Salvia perché è figlio di chi ha governato prima di lui. Se maggioranza e minoranza del Pd dovessero raggiungere un accordo è per una questione di spartizione del potere e non per un'unità programmatica che in questi cinque anni non c'è stata. Se andranno uniti confido nel giudizio dell’elettorato che è stato ingannato già cinque anni fa quando si fece credere alla gente tutt'altro». Il trend positivo registrato nelle ultime tornate elettorali per il partito del Cavaliere fa ben a sperare. Su Russillo, Tisci dice: «è una persona giovane, una faccia nuova della politica. Sono sicuro che in qualsiasi condizione in cui si presenteranno gli avversari, anche se supereranno apparentemente i litigi, ce la potrà fare». Primi assaggi di campagna elettorale che si presenta già combattuta. Iranna De Meo provinciapz@luedi.it
In vista del congresso fondativo
Nuova Avigliano nel Pdl: «Non siamo una correntuccia» AVIGLIANO - «A poche settimane dal congresso fondativo del Pdl, le nostre perplessità e timori, in merito ai rapporti di forza e di rappresentatività di An in seno al nuovo soggetto politico, si concretizzano». E’ quanto afferma in una nota il responsabile del costituendo Circolo Nuova Avigliano Leonardo L. Laguardia. «I forzisti - aggiunge stanno attuando una vera politica di annessione che si esplica lungo due direttrici: zittire o smentire sistematicamente le dichiarazioni rilasciate dai dirigenti, locali e nazionali, di An; accapar-
rarsi l’esclusiva di indicare gli uomini che concorreranno alle prossime competizioni elettorali. La nostra partecipazione al Pdl non avverrà mai come correntuccia di serie B, ma in qualità di co-fondatrice del Popolo della Libertà non chiede ma esige rispetto per tutti i suoi simpatizzanti e dirigenti che hanno creduto in questo progetto. An - conclude - reclama rispetto per la sua identità ed i suoi valori ed esige rispetto in quanto il suo contributo elettorale è stato fondamentale per arrestare l'avanzata delle sinistre».
Picerno, resta chiusa la statale 83 La pioggia ha ostacolato i lavori PICERNO - Resta ancora chiusa la strada provinciale 83. Probabilmente lo sarà fino a lunedì prossimo. Non è scattata ieri sera l’attesa apertura della strada provinciale di collegamento della Sp 94 al raccordo autostradale Sicignano-Potenza sino al Km 1+ 470, così come annunciato la scorsa settimana dalla Provincia di Potenza. Anzi, è giunta una nuova proroga all’ordinanza di chiusura per consentire il completamento dei lavori di messa in sicurezza del tratto, dopo i movimenti franosi in seguito alle ultime precipitazioni nevose che hanno interessato anche il Marmo Platano-Melandro. Lavori ostacolati dalle piogge degli ultimi giorni. Si lavora alla messa in sicurezza della scarpata. In pratica alcuni massi e del terriccio avevo invaso entrambi i sensi di marcia della bretella provocando gravi disagi alla circolazione. La ditta appaltatrice dei lavori, “Ma-
stroberti Srl” di Sant’Angelo Le Fratte in questa settimana provvederà alla «rimozione del materiale presente sulla carreggiata nonché alla sistemazione a monte della scarpata» a seguito di alcuni smottamenti che hanno interessato l’area. La proroga dell’ordinanza è stata resa necessaria dalla «tipologia dell’intervento, dall’impossibilità di realizzare piste di transito alternative e per permettere che i lavori si svolgano in sicurezza sia per i lavoratori sia per gli utenti della strada». Ma ecco il percorso alternativo consigliato dalla Provincia. Per i veicoli che utilizzano lo svincolo di Picerno, uscita obbligatoria allo svincolo di Tito. Per i veicoli provenienti dalla Sp 83 “PicernoBaragiano” direzione Potenza e Salerno, percorso obbligatorio invece sulla Sp ex Ss 94 del Valico di Pietrastretta. an. sce. La strada provinciale 83 chiusa al traffico provinciapz@luedi.it
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Lagonegro Oggi un convegno organizzato dai sindacati farà il punto della situazione
Cantieri: continuano i controlli Salerno-Reggio: convalidato il sequestro di due rampe LAGONEGRO - Oggi assemblea dei lavoratori e Sindacato sui cantieri della Ferrara, azienda operante sul tratto dell'A3 Salerno Reggio Calabria - lotto 3 tratta galleria Calanchi 1 viadotto Pecorone. Sicurezza e tutela dei diritti dei lavoratori. Dopo la notizia della convalida del sequestro delle due rampe utilizzate dai lavoratori per accedere alla campata del viadotto “Serra” sull'A3 e la richiesta della Fillea, Filca e Feneal di un incontro urgente agli uffici del lavoro di Potenza con la Sis e l'Anas, per la denuncia delle continue inadempienze sui cantieri dell'A3 SA - RC, in modo particolare sui cantieri dell'azienda Icet, oggi il Sindacato incontra i lavoratori della ditta Ferrara. Azienda che per ben tre volte ha dato “forfait” ai tavoli convocati dai Sindacati. L'ultimo giovedì scorso, in cui oltre alla alla Ferrara non si è presentato neanche il responsabile della Sis (Consorzio italo - spagnolo aggiudicatario del maxi appalto del tratto lucano dell'A3 Salerno - Reggio Calabria) Giovanni D'Agostino.
SENISE
MOLITERNO: OPERAZIONE DELL’ARMA
Segnalato giovane a Taranto per droga
Deteneva hashish. Arrestato
SENISE - Numerosi i controlli delle fiamme gialle tarantine, tra i segnalati per possesso di droga anche un giovane lucano. Nel corso di controlli finalizzati soprattutto alla repressione dei fenomeni dello spaccio di stupefacenti a Taranto, un giovane 26enne residente a Senise C.B. è stato trovato in possesso di 6,5 grammi di hashish rinvenuti sulla persona. La droga è stata sequestrata dai militari e il giovane è stato segnalato alla competente autorità amministrativa di Potenza quale assuntore di modiche quantità di sostanze stupefacenti. I militari hanno già avviato le indagini per l'individuazione dei fornitori della droga. L'attività della guardia di finanza, in questi casi, è mirata soprattutto alla prevenzione ed a stimolare la presa di coscienza da parte dei più giovani della reale pericolosità che comporta il consumo di droghe, anche se leggere. Emilia Manco
MOLITERNO - Lo hanno trovato durante un normale controllo in possesso di hashish. Per questo i carabinieri della compagnia di Viggiano hanno tratto in arresto ed associato alla casa circondariale di potenza C.F., 23enne con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. Il giovane è stato trovato in possesso di 8 bustine in cellophane contenenti complessivamente 8 grammi di marijuana, per un valore di circa 240 euro occultate all'interno delle tasche dei pantaloni. Presso l'abitazione del giovane sono state ritrovate ulteriori 2 bustine in cellophane contenenti altri 2 grammi della medesima sostanza stupefacente, bustine in cellophane per il confezionamento della droga, un tritaerba in metallo, un astuccio in plastica contenente 25 semi di canapa indiana, nonchè la somma contante di 750 euro.
Ed è soprattutto l'assenza del responsabile della Sis, organo deputato al controllo e alla sorveglianza sui cantieri, che ha destato ancora di più le preoccupazioni del Sindacato. “La Sis - ha lamentato la Fillea, Filca e Feneal - dovrebbe controllare e sorvegliare, nel caso di inadempienze come è stato sottoscritto anche nel protocollo a Roma, dovrebbe applicare i dovuti provvedimenti, come la recessione del contratto, ma a tutt'og-
gi, non succede come nel caso dell'Icet che continua non rispettare le norme contrattuale, la sicurezza e le condizioni di orario di lavoro oltre il limite della degenza umana” a discapito anche del protocollo firmato il 3 Marzo, dove la stessa ditta aveva firmato insieme alle parti Sindacali e al responsabile della Sis, il geometra D'Agostino”. Tra i punti salienti del protocollo la “retribuzione, rispettando le scadenze previste dal Contratto Na-
zionale, sistemazione dei cantieri con adeguati locali adibiti a mense, orario di lavoro come da contratto, per eventuale fasi di lavoro straordinario,richiesta di previa autorizzazione tra le Parti, trasformazione di contratti in scadenza da tempo determinato a tempo indeterminato». E' la richiesta dei Sindacati, in primis, è che la Sis adotti i dovuti controlli e provvedimenti sulle ditte inadempienti, oltre naturalmente al rispetto
delle norme di tutela basilari dei lavoratori come allestimento di locali idonei per la pausa pranzo, il pagamento delle spettanze, il trasferimento da tempo determinato a tempo indeterminato e norme di sicurezza». Tutte richieste fatte in precedenza anche all'unico, finora, incontro concesso dall'azienda Ferrara il 21 Novembre del 2008 dove fu sottoscritto un verbale tra Sindacati e azienda. Dopo di allora niente. Ora i Sindacati dopo l'en-
nesima denuncia hanno richiesto un tavolo agli uffici provinciali del Lavoro con le ditte in questione, la Sis e anche l'Anas. «Noi non vogliamo sostituirci - sottolineano dalla Fillea, Filca e Cisl - agli enti preposti per il controllo, noi pensiamo che la vita di una persona sia sacra e chiediamo soltanto di coordinarci, ognuno con le proprie responsabilità, per la salute e per i diritti dei lavoratori». Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Bassa Val D’Agri Diversi gli interventi negli istituti
Sicurezza nelle scuole: a Sant’Arcangelo e Castelsaraceno la palma d’oro BASSA VAL D’AGRI Quali le scuole che sono già state messe in sicurezza? Dopo aver analizzato la situazione generale che vedeva già speso, circa il 47% dei fondi stanziati dal Programma Operativo Val D'agri per l'edilizia scolastica, non resta che comprendere dove i lavori sono stati già ultimati e dove, invece devono ancora iniziare. Un primo sguardo alla bassa Val D'Agri e al Sauro per comprendere un panorama che si presenta piuttosto variegato. Ai primi posti si collocano certamente Sant'Arcangelo e Castelsaraceno, entrambi infatti hanno ormai terminato gli interventi previsti sul loro territorio comunale. Se, infatti, il comune più a valle ha chiuso ben 5 interventi, individuati per la messa in sicurezza ed accessibilità per le scuole materne, elementari e medie pari ad un importo complessivo di 613. 473 euro, il piccolo comune montano ha ultimato i lavori presso la scuola elementare e media C. Fontana finanziato con 159.065 euro. A seguire il comune di Corleto Perticara che su quattro interventi previsti ne ha ultimati tre e sta lavorando sulla Scuola Materna Comprensiva. Diversi poi i lavori previsti per gli altri centri della bassa Val D'Agri, la situazione appare similare per i centri di Armento, Missanello, Montemurro, Roccanova, San Chirico Raparo
dove i vari interventi sono ancora in itinere. Difficile quantificare lo stato dell'arte, secondo i dati sui fondi, molti dei piccoli centri non hanno ancora raggiunto il 50% della spesa. Nella maggior parte dei casi si tratta di un unico lavoro che interessa i plessi comprensivi, tranne nel caso di San Martino d'Agri dove le cifre sono spalmate su tre interventi, di cui quello sulla scuola materna è stato già ultimato mentre gli altri sono in corso di realizzazione. Per Guardia Perticara,
invece, ci spiega il primo cittadino Massimo Caporeale. «Abbiamo effettuato i lavori all'esterno ed entro l'estate confidiamo di concludere tutti gli interventi previsti, la rendicontazione ovviamente sarà effettuata al termine». Tutto fermo, invece a Spinoso e Gallicchio. Come illustra il sindaco di Spinoso, Mario Solimando: «L'amministrazione ha considerato fin dal principio inadeguata la cifra destinata per la messa in sicurezza dell'edificio scolastico, la somma dovrebbe
essere molto più alta affinchè si intervenga in maniera adeguata sull'istituto». Mentre una variante di progetto blocca l'intervento di Gallicchio perché spiega Gaetano Pandolfi: “Essendo il finanziamento troppo esiguo, era stato previsto un cofinanziamento che non è arrivato. «Da qui - ha concluso il primo cittadino - la necessità di apportare varianti al progetto per calibrare gli interventi in base alla cifra disponibile». Francesca Gresia provinciapz@luedi.it
Banchi di scuola
Marsico Nuovo Premio nazionale al cuoco Giovanni Melato
Quando la cucina diventa arte Il cuoco vicino a una sua opera d’arte
MARSICO NUOVO - C’è una Lucania che sa vincere, che sa far parlare di sé, che riesce a cogliere successi, che trasferisce su tutto il territorio nazionale un’immagine luminosa, viva, creativa, che sa ritagliarsi spazi autentici ed esclusivi. Da sempre riconosciuta come una delle regioni dall’indiscussa tradizione gastronomica, la Basilicata si attesta su posizioni di eccellenza culinaria alla IX
edizione edizione della manifestazione "Internazionali d’Italia - Esposizione Culinaria" di scena a Massa Carrara. A portare la Basilicata in trionfo un cuoco prodigio nativo di Marsico Nuovo, Melato Giovanni. Nonostante la giovane età – Melato ha appena 35 anni – il cuoco di origine valdagrina presenta già eccellenti credenziali ed un curriculum di tutto rispetto che scandisce tappe di
una carriera professionale appagante ed esaltante. Una passione sconfinata e sconfinante, non solo da un punto di vista allegorico, che ha portato l’estroso cuoco lucano a prendere parte ai Mondiali di cucina in Germania e ad essere invitato all’Università di Plovdin, in Bulgaria, per una lezione accademica. Trascorsi di primo livello che sono un marchio di qualità e che certificano come tradizione ed innovazione si sposino perfettamente nel segno della ricerca costante. E’ questo lo spirito che arma Melato Giovanni e che gli ha permesso di raccogliere gratificazioni all’ultimo concorso nazionale. Due medaglie di bronzo ed una d’argento per il cuoco marsicano, già campione uscente della kermesse culinaria. La manifestazione, valida anche come VII edizione dei Campionati Nazionali Fic, rivolta sia alla cucina calda
che a quella fredda, ha rappresentato un momento di spiccata qualificazione artistica dove ben si condensavano l’inventiva in campo culinario e le capacità creative in campo scultoreo. Tre le opere di creazione del Melato che ha presentato la “Dea in fiore”, scultura ricavata lavorando del formaggio, “Voglia di Primavera”, opera realizzata tramite la lavorazione di verdure assemblate e scolpite e “Vecchi ricordi”, opera quest’ultima ottenuta plasmando una semplice zucca fino a ricavare un paesaggio montuoso tanto vicino ai ricordi d’infanzia del cuoco marsicano. Un successo che deve inorgoglire la comunità marsicana, che deve stimolare la voglia di rinnovamento e lo spirito di ricerca di una regione che tanto può dire e tanto può dare. Nuario Fortunato provinciapz@luedi.it
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Genzano di Lucania I coniugi all’arrivo delle forze dell’ordine erano già storditi
Fuga di gas: anziani salvati dai carabinieri GENZANO DI LUCANIA L'altra sera, due carabinieri sono riusciti a sventare appena in tempo una tragedia. La storia ci è stata raccontata da alcune persone che si trovavano in mezzo alla piccola folla accorsa. Protagonista dell'accaduto, una coppia di anziani (Michele Quagliara ed Angela Graziano), in una casa a pianterreno a pochi metri dal piazzale antistante la chiesa “Maria SS. Della Grazie”. Pare che alcuni vicini, allarmati da un forte odore
di gas fuoriuscente dall'uscio dell'abitazione, abbiano chiamato le Forze dell'Ordine. I militari, giunti immediatamente, si sono introdotti nel domicilio segnalato e, muovendosi con circospezione, hanno dapprima spalancato le finestre e quindi tirato fuori i due inquilini, palesemente storditi per aver inalato a lungo il gas, ma in buone condizioni. Dopodiché gli astanti hanno finalmente potuto tirare un sospiro di sollievo.
I carabinieri di Genzano intervenuti - ci dicono i testimoni che ci hanno contattato - sono andati via solo dopo che un tecnico di elettrodomestici ed un idraulico fatti pervenire, avevano accertato la causa dell'incidente e posto ad esso rimedio. Una banalità, in effetti, a monte dell'evento che ha suscitato tanto panico: una guarnizione non inserita bene fra il tubo e la bombola all'interno della stufa, o forse distrattamente manomessa dall'anziano all'atto dell'accensio-
ne. Una disattenzione che poteva costare cara ai due conviventi, se fosse passato altro tempo senza che nessuno mettesse in evidenza l'anomalia. E che avrebbe potuto avere pesanti ripercussioni anche sul vicinato, quando sciaguratamente una scintilla o uno sbalzo di pressione avessero provocato l'esplosione del gas dopo la saturazione degli ambienti. «Siamo contenti che sia andata così, e teniamo a ringraziare i due ragazzi in divisa dei quali non ci è
I due anziani dopo lo scampato pericolo
noto neanche il nome», concludono gli abitanti della zona che hanno voluto riassumerci la vicenda,
confermata nei dettagli dai due malcapitati. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it
Venosa Intervento polemico sul documento da parte del locale segretario del Psi
Regolamento: 270 osservazioni Latorraca: «Perchè mancano le firme degli architetti?» VENOSA - Sono circa 270 le osservazioni al Regolamento urbanistico arrivate ai competenti uffici del Comune di Venosa nei termini stabiliti, che, come si ricorderà, scadevano il 25 febbraio. In attesa di avviare l'esame e la discussione nel merito dei ricorsi presentati, l'attenzione della opinione pubblica è concentrata su alcuni nodi, che non sono stati ancora sciolti. A sollevare una serie di domande e dubbi su una vicenda, che ha già prodotto divisioni nella comunità locale (come documentato dalle distanze dal Regolamento prese da tecnici, geometri, ingegneri, architetti e agronomi, da associazioni di categoria, forze politiche, comitati cittadini…) causando anche turbolenze e lacerazioni in seno alla maggioranza (soprattutto nel Pd) è il segretario del locale Psi, Vito Latorraca. «Perché mancano le firme degli architetti Restucci e Roselli sugli elaborati del R.U.- si chiede Latorraca- Sono in molti a porsi questo quesito a Venosa,
Una vista dall’alto di Venosa (www.aptbasilicata.it)
sollevato anche nel corso dei vari incontri sul Regolamento». E Latorraca azzarda an-
che una risposta: «Forse perchè l'architetto Restucci non condivide quello che ha fatto l'architetto Rosel-
li?- suggerisce il segretario del Psi - Perché l'unica risposta data alle molteplici domande fatte da Canio La-
gala all'architetto Restucci con la lettera aperta ai Venosini è stata l'affermazione che l'architetto non tocca il piano da circa un anno?» Latorraca si chiede anche quali motivi abbiamo indotto il segretario comunale del Comune di Venosa, nominato dalla Amministrazione garante del piano di comunicazione, a non partecipare ai relativi incontri tenuti per far conoscere i contenuti del R.U. «Perché il segretario comunale non ha mai partecipato ai vari incontri tenuti dall'amministrazione con i tecnici, le associazioni di categoria, con le forze politiche, con le forze sindacali e con i cittadini? - si chiede ancora Latorraca- Chi ha tirato i risultati degli incontri, nel corso dei quali sono stati espresse riserve e giudizi negativi sul R.U? Perché le numerose proposte fatte dai comitati dei cittadini e dai partiti politici non sono state mai formalizzate e consegnate al consiglio Comunale? Forse che il piano di comunicazione fatto nel 2004 non era una cosa seria ?»
Latorraca sostiene anche che la mancanza sugli elaborati delle firme dei progettisti rappresenti un elemento che potrebbe rendere illegittimo il documento, esaminato dal Consiglio comunale e al quale sono state presentate osservazioni e ricorsi, e rimprovera l'Amministrazione comunale di essere stata troppo sbrigativa nell'adottare il regolamento urbanistico, differentemente da come fatto a Potenza, Rionero, Melfi ,Lavello. «Il regolamento urbanistico ha avvantaggiato alcuni parenti e amici degli amici, come dimostrano i numerosi piaceri che l'amministrazione comunale ha fatto, rendendo edificabili o trasformando in zone commerciali o zone B determinati terreni di alcuni cittadini- conclude il segretario Latorraca- Le 270 osservazioni presentate dai cittadini di Venosa sono sufficienti a creare dubbi a qualche amministratore, che riteneva che ne sarebbero state presentale solo otto o nove ?» Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
Acerenza Il convegno è stato organizzato dall’associazione “Giosef”
Un grido contro la violenza sulle donne
ACERENZA - “Mai più violenza sulle donne”, è il titolo del convegno che i ragazzi dell'associazione Giosef, hanno voluto dare all'incontro-dibattito tenutosi nella serata di domenica scorsa presso l'auditorium comunale di Acerenza. La sala gremita di un pubblico eterogeneo, non solo padri e giovani ragazzi, ma mamme e mogli e soprattutto donne in carriera. Donne che oltre a guidare la famiglia, rassettare casa ed educare i
figli sono distinte manager sul lavoro. Nonostante questo, oggi come ieri, le donne subiscono violenze, maltrattamenti, a casa come sul luogo di lavoro. A tener banco, nella discussione di ieri, rappresentanti di spicco della società lucana, donne che fanno i diritti delle donne e di chi come soggetto debole subisce delle violenze. Ad introdurre il tema è stato il sindaco di Acerenza, Antonio Giordano. «Le donne sono
più degli uomini» afferma, il cui pensiero viene ripreso e condiviso dal presidente della comunità montana Vulture Alto Bradano Antonio Anatrone, che riconosce nella figura della donna le capacità per una società sana del futuro e dal vescovo della diocesi di Acerenza Giovanni Ricchiuti, che parla della missione sociale della donna. Interviene asserendo sull'argomento Prospero De Franchi, presidente del consiglio regionale della Basilicata. A moderare il dibattito, il giornalista Alessandro Boccia, che passa subito la parola alla presidente di Giosef Acerenza, Dominique Soldano giovane ventunenne, che afferma: «Lo spunto per questa serata nasce dalla festa della donna, e in questa occasione, volevamo fare il punto sul tema delle donne e dei diritti umani, includendo
anche il tema della violenza sulle donne, che ci siamo accorti essere un dato fortemente in crescita». Dopo l'intervento della presidente è la professoressa Angela Rosa Martino a fare un excursus storico sulla figura della donna dal medioevo ad oggi. Un interessante contributo è quello del vice questore della squadra mobile di Potenza Barbara Strappato, la quale si complimenta con i ragazzi per aver riempito una sala. Apre la mente la Strappato, argomentando sullo stalking, forma di pressione da parte di un individuo e di mobbing, se a livello lavorativo. Legge poi un passo de “Il cervello femminile”, per cui la forma primordiale di un essere umano parte con la conformazione del cervello nella forma femminile e poi cambia. Segue Cinzia Marroccoli, presidente di Telefono Donna,
che ha fatto già tanto per le donne lucane e non che hanno subito violenze e maltrattamenti o che hanno subito abbandoni. Conclude Anna Maria Fanelli, consigliera regionale di parità, che ha parlato di parificazione degli stipendi per gli uomini e le donne e dei progetti che la regione Basilicata ha pensato per le donne nel piano biennale per le pari opportunità. Un momento di riflessione importante per una comunità piccola e che se pur così piccola vive molte delle problematiche identificabili in una grande città. Un incontro giovane e colmo di riflessione al tempo stesso, che mette allo specchio la donna in quanto essere totalizzante e manager di una società,ciononostante è ancora vittima di violenze. Enza Saluzzi provinciapz@luedi.it
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Rionero in Vulture Michele Suanno ha vinto la IX edizione del premio
Riconoscimento al nuovo “Papà dell’anno” accingiamo a premiare i segni concreti di uno stile di vita cristiana, di una scelta di amore di ogni giorno, di ogni momento, di una scelta convinta perché stare vicino ad un ammalato non è semplice, perché è lottare continuamente per far capire che la sua vita ha senso quanto la nostra ad una persona che chiede un vincolo di reciprocità, un vincolo esistenziale». Alla premiazione sono intervenuti anche l’assessore comunale Maria Pinto in rappresentanza dell’intera amministrazione comunale, il vescovo della diocesi di Melfi
RIONERO - Il IX Premio "Papà dell'Anno", istituito dalla locale associazione "Collaboratori Misericordiosi" è stato consegnato nel corso di una sobria quanto calorosa cerimonia presso l'Istituto "Sorelle Misericordiose", all'insegnante Michele Suanno, quale esempio di impegno cristiano nel volontariato quotidianamente profuso con amore, umiltà, gratuità agli ammalati del Crob di Rionero. «La scelta compiuta nel vasto mondo del volontariato – ha detto il presidente dell’associazione, Marcello Biase – ha creduto di scorgere nel papà che ci
mons. Gianfranco Todisco. L’assessore Pinto ha espresso «gratitudine per un’iniziativa significativa intrisa di valori e testimonianze che la solidarietà, l’amorevolezza dell’interazione paterna, l’abnegazione della donazione fanno crescere la famiglia e quindi l’intera società. Michele Suanno, vero modello di civiltà caritatevole silente - ha concluso – riepiloga sentimenti, emozioni, generosa disponibilità: tesori pregnanti che fanno crescere bene le future generazioni». Per il vescovo Todisco il premio è un bellissimo gesto di ricono-
scenza al lavoro oscuro di Michele Suanno verso chi patisce una sofferenza di solitudine. Una persona che nell’aiutare ad alleviare le sofferenze di tante persone ha trovato e dato un senso alla sua vita di essere cristiano. Il premio consistente in una targa ricordo è stata consegnata a Michele Suanno dal premiato dello scorso anno Lucio Schirò. Il premiato, visibilmente emozionato, nel ringraziare ha detto: <Per capire che il prossimo che ha bisogno è proprio lì, vicino a noi, basta solo un po’ di sensibilità per accorgersi di quelle persone che, a volte, han-
Cambio di testimone tra il nuovo (a sinistra) e il vecchio (a destra) papà dell’anno
no bisogno di una semplice parola di conforto>. La serata poi è stata allietata da alcune poesie in vernacolo rionerese declamate dallo stesso poeta Nino Asquino, dal complesso
folk di Rapone, e da alcuni sketch, tratti da “Na vita sbagliat’ di Gerardo Nardozza, del gruppo teatrale rionerese “Rivonigro”. Michele Rizzo provinciapz@luedi.it
Melfi E dal Partito democratico spunta il nome dell’ex senatore Giuseppe Brescia
Il Pdl sceglie il suo “Destino” Elezioni provinciali: l’Udc indirizzato a scegliere Corbo MELFI - Lo avevamo annunciato in tempi sospetti e la nostra indiscrezione ha trovato puntuali motivi di fondamento. Manca solo l'ufficialità ma ormai è cosa fatta per Michele Destino candidato del Pdl alle prossime provinciali. Per scaramanzia il diretto interessato dribbla l'argomento, ma la sua investitura avverrà entro fine mese, quando il partito berlusconiano diventerà inequivocabilmente Popolo delle Libertà. Anche l'ultimo ostacolo rappresentato da An è caduto. Il partito di Fini ha ottenuto che un suo uomo sia candidato nel collegio di Rionero. Si tratta dell'avvocato Vittorio Brienza. Un passaggio che di fatto libera ulteriormente la candidatura di Destino. An aveva chiesto visibilità su Melfi e intendeva proporre un suo tesserato, nella fattispecie Bortolini per Melfi. Circostanza che è venuta meno per le logiche di spartizione territoriale. Avendo già un An su Rionero, su Melfi giusto puntare su altro, in questo caso Michele Destino, navaziano in procinto di aderire al Pdl. Una candidatura che Forza Italia accetta, anche se non tutti la appoggeranno, in funzione soprattutto del coinvolgimento al progetto azzurro dello stesso Navazio, ormai rassegnato al passaggio
Un seggio elettorale
nel centro destra ed in questo momento ad un ruolo secondario rispetto a Pagliuca. Se poi la situazione evolverà in futuro diversamente, cambiando la leadership, lo vedremo in seguito, ma in questo momento la gerarchia è ben chiara. Anche nell' Udc le nebbie vanno pian piano diradandosi. Avevamo sottolineato come il cerchio si fosse ormai chiuso su due nomi, Pizza o Corbo. Ebbene avevamo visto giusto. Al 99% sarà proprio l'ex consigliere regio-
nale a gareggiare per le provinciali. L'Udc crede che Melfi possa esprimere una elezione e per questa ragione, ha deciso di puntare forte su questa tornata elettorale anche come viatico importante in vista delle prossime regionali e delle future comunali. L'Udc vuol far vedere che ha i numeri per proporsi come forza rilevante, anche in un ottica di alleanze e strategie comuni con uno dei due partiti maggiori. Una sfida interessante in cui il partito e lo stesso
Corbo si giocano tanto. Per quest'ultimo le provinciali rappresentano l'ultimo appiglio per riproporsi politicamente in maniera importante. Se nel Pdl e nell'Udc ormai siamo in dirittura d'arrivo sul fronte candidato, non la stessa cosa si può affermare in merito al Pd, dove vi sono ancora nodi da sciogliere. In settimana è previsto un incontro regionale molto importante che servirà a chiarire definitivamente la posizione di Roberto Falotico. Dentro o fuori il partito? Intorno a questo quesito si giocano tutte le partite comprese quelle relative al candidato del collegio di Melfi. Il nome in questione è sempre quello di Gianvito Corona che in consiglio comunale ricopre il delicato ruolo di capogruppo del partito. Non è un aspetto irrilevante. Se Falotico rientra nel Pd, Corona potrebbe essere il candidato ufficiale del partito, anche se in condizioni molto particolari, dove le spaccature risulterebbero dilanianti. Se Falotico fa una lista a parte Corona concorrerebbe in questo raggruppamento ed il Pd proporrebbe un altro candidato. Voci dell'ultima ora danno in ascesa il nome dell'ex senatore Giuseppe Brescia. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it
Melfi Parla il coordinatore del Pd
Simonetti : «Tutelare lo stabilimento Fiat» MELFI - «Tutelare l’apparato industriale e dello stabilimento Fiat». Lo dice in una nota il coordinatore del Pd di Melfi Luigi Simonetti. «Il processo di globalizzazione degli ultimi anni, che si è retto sulla contrazione dei costi di produzione, e l'attuale fase di congiuntura economica, - continua - impongono, a tutti, una riflessione attenta sul futuro della Fiat e sul ruolo e la funzione che lo stabilimento Sata di Melfi potrà avere nel prossimo futuro. La sfida difficile della conquista di nuovi mercati, che ha innanzitutto la Fiat, richiede investimenti strategici sull'innovazione, sulla qualità e sull'eccellenza mostrando sensibilità alla tutela dell'ambiente, ma al contempo necessita della partecipazione e della convinzione dei lavoratori. A tal proposito è necessario a Melfi, a seguito anche dell'investimento della Regione Basilicata sul Campus della ricerca, che si evitino frammentazioni e spaccature pericolose». «Il compito a cui siamo chiamati tutti è la tutela dell'apparato industriale e dello stabilimento di Melfi, puntando anche sul riconoscimento reciproco tra l'azienda, i lavoratori e i territori, affinché gli obiettivi diventino “ cosa comune” in tutti i frangenti e a prescindere dalle oscillazioni dei mercati. È un momento grave quello che stiamo attraversando, - conclude - ma è chiesto a tutti, con lungimiranza, di fare la propria parte».
Melfi Durante il Mediashow 150 studenti si sfideranno a “colpi di rete”
Torna l’olimpiade della multimedialità MELFI - Internet, facebook, google, you tube: parti integranti della vita di tutti i giovani. Impossibile non subire il fascino di questo mondo di immagini, suggestioni, incontri. Gli usi che ne fanno sono i più vari: dallo studio al contatto e alla comunicazione, dalla chat al gioco e alla musica. Questa è la multimedialità. Un contatto dei giovani con il mondo, il loro modo di aggiornarsi e di confrontarsi, dentro e fuori dalla rete. Tuttavia, è facile perdersi, imbattersi in trappole e truffe mediatiche. Perché le nuove tecnologie siano risorsa e strumento di conoscenza, assume un ruo-
lo fondamentale la scuola. Educare ai media: l'ultima sfida della scuola del nuovo millennio. Torna, con questo scopo, per l'undicesimo anno consecutivo, dal 27 al 29 marzo, l'appuntamento con il “Mediashow”, le olimpiadi della multimedialità, organizzate dal Liceo Scientifico “Federico II di Svevia” di Melfi in collaborazione con il ministero della pubblica istruzione, l'assessorato regionale alla cultura e alla formazione e il Comune di Melfi. Centocinquanta studenti, provenienti da qualsiasi angolo di mondo, si incontreranno per dar vita a una competizione sui temi della multime-
dialità. Il successo della manifestazione nasce dalla spettacolarizzazione del confronto, che mette in competizione le abilità tecniche e culturali degli alunni e contestualmente favorisce forme di socializzazione tra gli stessi. Offre, inoltre, la possibilità di verificare lo sviluppo dell'uso delle tecniche multimediali nella scuola e di valorizzare le potenzialità degli studenti stimolando il confronto positivo ed un uso consapevole delle nuove tecnologie, anche al servizio della cultura. Il Mediashow è la risposta positiva alle polemiche che investono la scuola. Propone un modello aperto alle in-
novazioni, al futuro, in un mondo in cui la multimedialità non sia solo strumento di violenta violazione della privacy o di estremo esibizionismo, ma momento di crescita e di integrazione. Un'occasione che offra ai giovani la possibilità di vivere nel mondo “virtuale” partendo dal reale. Il rischio è, però, che questi due mondi, il “virtuale” e il “reale”, vengano confusi. Importante diventa, allora, la conoscenza di questo strumento e le sue potenzialità. Ancora una volta, la soluzione a questa esigenza può e deve darla la scuola, strumento di conoscenza per antonomasia che, non può restare di-
Una passata edizione del Mediashow
staccato dai cambiamenti del mondo circostante, ma fornire ai suoi utenti il giusto modo di approccio alle
nuove tenologie e alle sollecitazioni multimediali. Anna Martino provinciapz@luedi.it
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Martedì 17 marzo 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Grottole
Metapontino
Padre abusava della figlia
Finta rapina smascherata
Confermati i domiciliari all’orco 78enne
Donna simula il reato per conquistare l’amante
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In piazza Matteotti avrebbe dovuto effettuare il check in per i voli aerei verso Bari
Fuori uso il City Terminal Il servizio è sospeso da circa tre mesi per mancanza di fondi La testimonianza
Il professor Bucci e la sua equipe
Quando la buona sanità è materana di ANNA MARIA SALINARO
E’ SOSPESO da circa tre mesi il servizio che avrebbe dovuto effettuare il check-in per i voli aerei verso Bari e potenziare il collegamento Matera-Bari attraverso un bus navetta che raggiungeva l'aeroporto di Palese. Gli uffici allestiti in un'ala della Fal in piazza Matteotti hanno chiuso i battenti a fine dicembre in quanto sono terminati i fondi disponibili alla copertura del servizio. Un servizio in realtà ancora poco conosciuto: frequentemente, infatti, le tratte partivano senza alcun passeggero, anche per la mancanza di coincidenze di molti voli. L'operatività della struttura è frutto di un'intesa raggiunta fra le Regioni Puglia e Basilicata, il Comune e la Provincia di Matera, le Fal e la società Aeroporti Puglia Spa e chiude inaspettatamente proprio nel momento in cui Matera, che si candida come porta internazionale, del turismo si appresta ad affrontare la stagione turistica. Il servizio bus navetta che per i primi sei mesi era garantito dalla società Aeroporti Puglia Spa, dietro pagamento della Regione Basilicata successivamente secondo alcuni accordi assunti doveva essere garantito dalla Fal visto che offriva la sede per il terminal bus. Questo passaggio di consegne sembra non essersi mai concretizzato per un cavillo burocratico che ha annullato gli accordi fra enti avviando le procedure per la gara d'appalto considerando la stessa una tratta di “linea”. Questo fattore ha dato il via alla chiusura inaspettata del city terminal che ha colto di sorpresa quanti ve-
nuti a conoscenza del servizio, lo utilizzavano con interesse. A comunicare la sospensione del servizio del city terminal annunciato dagli amministratori come uno degli elementi di maggiore confort per i turisti in arrivo a Matera, un cartello con su scritto “ Il servizio è sospeso”. Nato da un accordo importante per promuovere il turismo evitando l'isolamento della città dei Sassi e la sua provincia, dopo sei mesi di attività arriva inaspettatamente il black out. “A breve dichiara Giuseppe Gandi dirigente dell'ufficio Sassi, arriveranno altri finanziamenti regionali per il servizio del city terminal e sarà ripristinato. Per l'occasione l'amministrazione comunale selezionerà del personale da avviare ad occupazione”. Il servizio consentiva di ridurre tempi e costi per cittadini, turisti e imprenditori. Il servizio di transfert era garantito dalla società Aeroporti di Puglia, con tre corse giornaliere di andata e ritorno per la tratta aeroporto di Bari a Matera e viceversa. Quello che sembrava il fiore all'occhiello della città ha presto deluso le aspettative dei cittadini e degli operatori turistici. “ Quanto accaduto era prevedibile afferma Gaetano Lionetti titolare dell'agenzia viaggi. Un servizio indispensabile partito nel peggiore dei modi non solo per la mancanza del check-in, ma anche dal punto di vista della segnalazione per i turisti. Mancano i punti informativi non solo in piazza della Visitazione ma anche agli ingressi dei Sassi e in altri punti strategici della città”. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
IL FATTO DEL GIORNO
SS 99, l’Api denuncia ritardi LE attività economiche che si affacciano sulla S.S. 99 sono in ginocchio a causa dei ritardi nei lavori. Con una lettera al presidente dell'Anas e al capo compartimento per la Basilicata il presidente dell'Api Nunzio Olivieri ha denunciato i gravissimi ritardi nell'esecuzione dei lavori del terzo lotto dell'adeguamento della S.S. 99 Matera-Altamura, ricadente nel territorio della provincia di Matera. Infatti, a fronte di una consegna dei lavori avvenuta nel mese di gennaio 2005 e con ultimazione prevista per febbraio 2009, l'esecuzione delle opere procede con eccessiva lentezza, tale da creare notevoli danni a tutte le attività economiche e imprenditoriali che si affacciano sulla strada statale, arteria di grande importanza per l'enorme mole di traffico che la percorre quotidianamente. Olivieri evidenzia che, mentre i lavori sul secondo lotto, ricadente in territorio di Altamura, procedono speditamente e con ritmo accelerato, il cantiere del terzo lotto, con impiego di scarsa manodopera, è oggetto di continui rinvii e immotivati ritardi. Tale situazione non è oltremodo tollerabile dagli operatori economici che ne ricevono grande pregiudizio. Per questo motivo il presidente dell'Api invita i vertici dell'Anas ad intervenire con urgenza al fine di rimuovere ogni ostacolo e accelerare i lavori in corso. Il terzo lotto della 99, che dalla città di Matera giunge fino al confine di provincia con Bari, è costellato di attività imprenditoriali di vario genere. Da quando esiste il cantiere si è verificata una notevole riduzione dei volumi d'affari a causa della tortuosità del percorso, della scarsa segnaletica e della difficoltà di raggiungere gli stabilimenti.
GENTILE direttore, le scrivo perché voglio raccontarle una storia che spero possa trovare spazio sulle pagine del suo giornale. Ogni giorno veniamo informati di quello che accade, a livello nazionale e a livello locale nella Sanità. Si tratta il più delle volte di episodi di mala sanità. Io vorrei che lei oggi andasse contro corrente e raccontasse ai suoi lettori una storia di buona sanità. Circa un mese fa, in seguito a ordinari controlli di routine promossi dalla Regione Basilicata, ho saputo che i risultati dello screening al colon retto erano positivi. Da qui all'intervento chirurgico c'è stato un susseguirsi di incontri tempestivi e programmati: visita specialistica e consulenza chirurgica da parte del professor Bucci,con il referto del reparto della colonscopia. Dopo qualche giorno è avvenuto il ricovero e il conseguente intervento chirurgico. I miei momenti di paura si sono dissolti in due settimane: la grande professionalità del primario chirurgo, che ci invidiano ospedali italiani più grandi e magari più noti, la sua grande umanità e umiltà, che riversa sui pazienti con poche parole e lunghe strette di mano, mi hanno ridonato il piacere di guardare al futuro con più serenità. L'assistenza ricevuta da parte del primario, sempre presente e avvicinabile (cosa alla quale non eravamo abituati); dalla sua equipe medica, dagli infermieri e dal personale tutto è stata veramente esemplare. La" chirurgia" è reparto che lavora a pieno ritmo, di giorno e di notte, incessantemente, in quanto i pazienti sono persone che hanno subito interventi chirurgici delicati e complessi, e la notte tutto il peso del reparto ricade su due soli infermieri, che per quanto disponibili, preparati, appassionati al loro lavoro, per forza di cose sono insufficienti a gestire e seguire al meglio oltre quaranta ammalati. Da qualche mese lei è il nuovo direttore generale della struttura ospedaliera, e mi rivolgo a lei che è conosciuto come persona sensibile preparata, per presentarle a nome mio e di tutti coloro con i quali ho condiviso dieci giorni di sofferenza psicologica e fisica, la preghiera di potenziare il numero del personale cui è affidata l'assistenza dei malati nel turno di notte. Capisco che ci possono essere problemi di bilancio, soprattutto in questi momenti di crisi,ma è un vero peccato che in un reparto diretto da persone eccellenti,si debba risparmiare sull'assistenza nel turno di notte. Grazie, anche a nome della mia famiglia.
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Martedì 17 marzo 2009
Presenti nella quarta edizione i panificatori Cifarelli, De Palo, Mingone e Perrone
Pane, re del “Taste” a Firenze Protagonista per tre giorni il consorzio per la tutela Igp IL PANE di Matera in vetrina nella quarta edizione del Taste di Firenze. Il consorzio per la Tutela del Pane di Matera Igp è stato protagonista in positivo della tre giorni di assaggi, scoperte ed acquisiti nella rassegna denominata “Taste. In viaggio con le diversità del gusto”, organizzata da Pitti Immagine e dal Centro di Firenze per la Moda Italiana. Da un'idea del “Gastronauta” Davide Paolini, infatti, è nata questa esposizione raffinata e ricercata dei migliori prodotti italiani, che viene riproposta per la quarta edizione alla Stazione Leopolda di Firenze e alla quale, per la prima volta, hanno preso parte i panificatori del Consorzio materano. Quattro giovani panificatori della città dei Sassi, infatti, sono riusciti ad entrare a far parte integrante di un progetto di qualità assoluta e ricercata dei prodotti tipici della cucina italiana grazie all'Identificazione Geografica Protetta, che il Pane di Matera ha ottenuto solamente da pochi mesi. Questa partecipazione è il primo effetto della creazione del Consorzio per la Tutela del Pane di Matera e dell'assegnazione dell'Igp, grazie al quale lo stesso consorzio è riuscito ad ottenere il pass per la manifestazione fiorentina. Probabilmente alla produzione materana serviva la spinta adeguata della terza generazione di panificatori per poter esplodere. «La terza generazione -ci spiega Massimo Ci-
I panificatori materani
farelli, componente del Consorzio e rappresentante del panificio di famiglia- ci voleva per ottenere innanzitutto l'Igp, che è stato il veicolo fondamentale per la partecipazione ad una manifestazione di così grande spessore come il Taste di Firenze». Una manifestazione organizzata con un'accuratezza unica nel settore, con un'area dedicata interamente agli stand, senza la possibilità di vendita del prodotto, ed un'area riservata solamente alle vendite, dove addetti al commercio dei prodotti si sono occupati della mercificazione. Il pane di Matera ha riscosso un successo davvero enorme, tanto da sorprendere persino chi ha promosso questa iniziativa. «Sono stati
giorni davvero proficui -ha continuato Cifarelli- a dimostrazione che anche i toscani, che mangiano del pane senza sale, hanno apprezzato il pane di Matera. Un successo inaspettato che ci ha costretti a ridimensionare le misure degli assaggi, costringendoci a ridurre i pezzi per evitare di terminare il prodotto con ampio anticipo rispetto alla fine della manifestazione». Ma la notizia più interessante arriva dal settore delle vendite, che ha fatto riscontare un primato assoluto all'interno del Taste 2009. «Ad avvalorare quanto stiamo dicendo -ha ripreso Massimo Cifarelli- c'è stata la notizia che nella serata di ieri (domenica per chi legge) ci è arrivata dal magaz-
ziniere del settore vendite, che ci ha comunicato la fine del nostro prodotto come primo in assoluto della manifestazione alle 19 e 55, con annessi i complimenti per l'obbiettivo raggiunto da parte dell'organizzazione e tanto orgoglio da parte nostra». Il successo dell'unico pane presente alla manifestazione, ricca di prelibatezze di un certo spessore come vini, aceti e particolari tipi di verdure, deve essere ricercato in un dato di non secondaria importanza, come deve essere considerato l'uso di una particolare materia prima, il grano duro Cappelli. «La partecipazione ad un evento dove la ricercatezza della gastronomia è al primo posto è dovuto anche
alla scelta delle materie prime. Ad oggi noi panificatori del consorzio utilizziamo un grano duro che ci costa più del doppio del normale (65 euro al quintale per il grano Cappelli contro i 30 euro al quintale del grano duro solito, ndr), perché siamo andati a ricercare la qualità assoluta del grano Cappelli, che non si produceva più da tempo per le sue basse rese. Quindi -sottolinea l'esponente del Consorzio Pane di Matera- questa di Taste può essere considerata la giusta vetrina per un prodotto di qualità assoluta come il nostro». La scelta di un target alto e ricercato potrebbe essere la giusta scelta per il Pane di Matera, da sempre accostato ad altri tipi di pane prodotti nei dintorni. “Ci sono diversi target ai quali può essere proposto un prodotto conclude Massimo Cifarellinoi abbiamo scelto di rivolgerci alle nicchie di mercato, a coloro che ricercano un prodotto di qualità e penso sia la giusta scelta perché oggi il cibo fa moda”. Alla manifestazione, con Cifarelli hanno partecipato Aldo De Palo (Forno Fratelli De Palo), Giacinto Mingone (Antico Forno Perrone) e Patrizia Perrone (Forno Perrone Gennaro). Il prossimo appuntamento del Consorzio per la Tutela del Pane di Matera è previsto a San Patrignano per un'altra importante Fiera del panorama culinario italiano, denominata “Gusto”. Francesco Calia
Domani mattina
Onorificenze in prefettura
SI svolgerà domani alle 11, presso il salone di rappresentanza del Palazzo el Governo, la cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, conferite dal presidente della Repubblica con decreto del 27 dicembre 2009, al tenente colonnello Domenico Punzi (nella foto), comandante provinciale dei carabinieri di Matera, al signor Emanuele Giasi (ufficiale), Giacomo Dell’Olio (cavaliere), Francesco Acquasanta (cavaliere), Ippazio Antonio Filoni (cavaliere), Giuseppe De Bellis (cavaliere).
30 Matera Un altro successo dopo l’interpretazione del sindacalista Di Vittorio in “Pane e libertà” Martedì 17 marzo 2009
Irene con il commissario Rex L’attore materano debutta stasera su Rai 1 nel celebre telefilm DOMENICA scorsa su Raiuno, nei panni di un messo comunale, ha sposato il coraggioso sindacalista Giuseppe Di Vittorio, interpretato da Pierfrancesco Favino, nella fiction “Pane e libertà”. A distanza di due giorni l'attore materano Nando Irene torna sui Raiuno questa sera alle ore 21.10 a fianco del commissario tedesco più famoso d'Italia, vale a dire Rex. Irene sarà protagonista di puntata nel ruolo di un addestratore di delfini sospettato di essere l'autore di alcuni omicidi commessi a Roma. L'episodio, annunciato dal Quotidiano della Basilicata già diversi mesi fa, è stato girato la scorsa estate allo ZooMarine di Torvaianica ed è ispirato ad una storia realmente accaduta. Il commissario Rex, che vede alla regia Marco Serafini, continua a registrare record di ascolti in Italia e nel
mondo. Ha collezionato anni di successi e si ripresenta ai telespettatori in una veste del tutto nuova. Ad affiancare l'investigatore a quattro zampe, nella nuova serie, sarà l'attore Kaspar Capparoni, che gli farà da padrone, e un rinomato cast internazionale. Attualmente Nando Irene è impegnato per le riprese di 40 documentari commissionati dalla regione Sardegna, mentre è in uscita, il prossimo 3 aprile al cinema comunale di Matera, il nuovo film del regista Geo Coretti, “Oro nero”, interpretato da Irene e Enzo Saponara. L'attore Nando Irene è anche autore del soggetto di quello che sarà presto il suo nuovo cortometraggio intitolato “Il vento”, la cui sceneggiatura è stata sviluppata da Fabiana De Bellis mentre la regia è stata affidata a Paolo Pagnoncelli. Il progetto, all'interno del quale l'attore ma-
Alcuni scatti sul set
terano è anche protagonista, sarà girato a Roma fra pochi mesi. Nando Irene tornerà presto in Tv in “Hospital”, la serie girata da Alessandro Piva per Canale 5. Dopo avere la-
vorato ne “Il Rabdomante” di Cattani, per registi quali Mel Gibson, Hardwick, i fratelli Taviani ed in diversi sceneggiati televisivi, Irene negli ultimi mesi ha intensificato il
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Convegno sulla dislessia E’ previsto il 27 marzo alle 15 nell’aula magna della scuola Padre Minozzi, il convegno su “Esperienze di prevenzione e dislessia”. Si parlerà di metodologie di screening, del punto della ricerca, ,della ricaduta della sperimentazione sui processi di apprendimento. Si confronteranno psicologi, neuropsichiatri dell’età involutiva, logopedisti, sociologi e dirigenti degli uffici scolastici. I temi più importanti della ricerca ma soprattutto della prevenzione diventeranno elementi del dibattito all’interno del convegno.
Milella, poesie alla Scaletta
0835/262260 0835/336882 0835/331314
suo lavoro grazie alla partecipazione in tre cortometraggi. Il primo è “L'amore non è un Giogo”, diretto dal regista Andrea Rovetta e interpretato da Neri Marcorè, Mattia
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
118
•KENNEDY• Matera 0835-310016 I love shopping 17,30-19,30-21,30 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Massimo Ranieri in concerto 21 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 La siciliana ribelle ore 18 Mar Nero ore 20 - 21,45
•CINETEATROANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 La matassa 19,30 - 21,45
TAXI MATERA 3332685173 Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Don Michele AUGURI don Michele dal vostro don Vincenzo, dai ragazzi del gruppo pastorale, dai bambini del catechismo, da Natalino, e i fedeli tutti . Buon compleanno.
DOMENICA alle 18,30, presso il Circolo "La Scaletta", in via Sette Dolori 10 nei rioni Sassi, Daniela De Fina presenterà la raccolta "Voglio parlarti... " di Nuccio Milella. «Quella di Milella è una poesia sognante, - si legge nella prefazione di Daniele Giancane - nel senso che ha la densità quasi inafferrabile del sogno, anche perché si affida a dei ritmi suadenti, che catturano il lettore in dolci nenie». Alla manifestazione sarà presente l'autore.
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Due partite 18 - 19,45 - 21,40
Sbragia e Cecilia Dazzi, protagonista della fiction di successo “Amiche mie”, trasmessa su Canale 5. “L'uomo dei sogni”, invece, è il titolo di un altro nuovo film, composto da tre episodi, al quale ha partecipato Nando Irene. La pellicola è diretta da Alessandro Capitani e Alberto Muscia e prodotta dal Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Nel cast compaiono nomi di rilievo nel panorama cinematografico, quali Luciano Scarpa (Hospital), Davide Paganini (Ti Stramo), Cecilia Dazzi. Ma l'attore della città dei Sassi, che ha origini salandresi, non dimentica la sua terra. Da più di un anno sta portando avanti un progetto per la creazione di una cittadella del cinema in Basilicata, che possa creare figure professionali da inserire nell'indotto del cinema. Biagio Tarasco
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
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Matera 31
Martedì 17 marzo 2009
Arcidiocesi e Banca Etica hanno presentato l’iniziativa rivolta alle attività di micro impresa
Dal progetto Lidia un segno di speranza RIVOLTO a tutti sono coloro che intendono avviare un'attività di micro-impresa, il "Progetto Lidia" nasce per far fronte ai bisogni presenti sul territorio, soprattutto alle esigenze dei giovani, delle donne e di chi ha perso il lavoro, permettendo loro di avere a disposizioni dei prestiti. Il progetto è stato illustrato ieri sera in occasione della firma della convenzione fra l'Arcidiocesi di Matera - Irsina e Banca Etica, avvenuta durante un incontro organizzato presso la mediateca provinciale alla presenza di monsignor Salvatore Ligorio, vescovo della Diocesi di
Matera-Irsina, don Mimmo Francavilla, direttore della Caritas di Andria e Giuseppe Mimmo, rappresentante della Banca Etica. Ad introdurre i lavori è stata la giornalista Antonella Ciervo, moderatrice dell'incontro, che ha posto ai relatori quesiti atti chiarire alcuni punti fondamentali del progetto. L'intervento di don Mimmo Francavilla è stato preceduto da alcune considerazioni di Tina Cardinale della Pastorale Sociale e del Lavoro, che ha evidenziato come sia importante ascoltare i bisogni della gente, dando loro una speranza. «Abbiamo avviato -
un'opera di sensibilizzazione - ha detto, poi, nel suo intervento don Mimmo - ed una raccolta di fondi per permettere ai giovani di poter concretizzare le proprie idee imprenditoriali. La Caritas attraverso queste iniziative, tra le quali anche il “Progetto Barnaba”, nato nel 2003, e il prossimo progetto socio-assistenziale “Fondo fiducia e solidarietà”, vuole continuare ad essere attiva ed operante sul territorio». Dello stesso parere don Filippo Lombardi, responsabile della Caritas Diocesana, che ha sottolineato che i giovani devono aver fiducia nel nostro territorio e
in tutti coloro che offrono solidarietà. Sui valori e sui principi deontologici che guidano le scelte strategiche di Banca Popolare Etica si è soffermato Giuseppe Mimmo, evidenziando che tra gli elementi essenziali di questa “comunità umana” vi è la trasparenza. Ha concluso la serie di interventi l'arcivescovo monsignor Salvatore Ligorio che ha ribadito l'alta valenza del progetto, che vuole essere «un segno di speranza a chi, vincendo la rassegnazione e la dipendenza da un sistema assistenziale, vuole rendersi protagonista del suo riscatto e desidera inven-
Il tavolo dei relatori (foto Videouno)
tarsi un lavoro creativo che lo possa rendere indipendente. La Chiesa di Matera - Irsina - ha concluso il vescovo dà quindi avvio a questo progetto, confidando nella forza
profetica di questo segno di speranza in un momento particolarmente difficile per l'economia del nostro territorio». Mariangela Lisanti
Cooperazione transnazionale, al bando possono partecipare giovani dai 18 ai 35 anni
Cento borse di studio per i tirocini La Provincia promuove Ethos, stage professionali all’estero LA Provincia di Matera, nell'ambito delle attività promosse dall'assessorato alla Formazione e alle Politiche del lavoro, in collaborazione con The Culture net e Centro Servizi, promuove il progetto Ethos che prevede l'assegnazione di 100 borse di studio finalizzate alla realizzazione di tirocini formativi in Inghilterra, Francia, Spagna e Irlanda, nel settore del Turismo, Ambiente, Cultura e Innovazione. «Ethos - ha dichiarato l'assessore provinciale al ramo Pasquina Bona - è un progetto di mobilità approvato nell'ambito del programma “Leonardo Da Vinci”, cofinanziato dalla Comunità Europea, che si propone di sviluppare attraverso la cooperazione transnazionale la qualità, l'innovazione e la dimensione europea nel settore della formazione professionale. Traguardo ambitissimo per un territorio che soffre di atavici problemi di collegamento. Ethos, nello specifico, intende migliorare le competenze e l'occupabilità di quanti beneficeranno delle borse di studio proprio attraverso esperienze di formazione e lavoro presso un organismo di accoglienza (imprese, enti, organizzazioni attive nel settore turistico) in Inghilterra, Francia, Spagna o Irlanda nell'ambito del settore del turismo tradizionale e trasversale (culturale, congressuale, itinerante…) ambiente, comunicazione, promozione e marketing, cultura e innovazione, ebusimness e nuove teconologie». Tredici settimane di permanenza all'estero per svolgere uno stage professionale. La borsa coprirà i costi: di preparazione linguistica e culturale, del viaggio, del vitto e dell'alloggio presso il paese ospitante e dell'assicurazione contro rischi e infortuni e responsabilità civile. I candidati alle selezioni devono essere cittadini italiani residenti in Basilicata e, con riserva, anche nelle regioni italiane del centro sud; non devono avere usufruito nei 12 messi antecedenti la pubblicazione del bando di altre borse di studio nell'ambito di programmi
Novità per l’assistenza domiciliare agli anziani
Il progetto Ethos è promosso dalla Provincia di Matera
comunitari (Leonardo da Vinci, Erasmus, ecc.); devono avere tra i 18 e i 35 anni; essere in possesso di diploma o neo laureati, inoccupati o disoccupati. La ripartizione delle 100 borse di studio avverrà secondo due flussi di partenza. Un primo gruppo con destinazione Gran Bretagna (2 borse), Irlanda (18 borse) e Spagna (30 borse), soggiornerà nei periodi tra maggio e agosto (2009); i candidati interessati dovranno presentare le domande entro il 14 aprile. Il secondo gruppo con destinazione Francia (2 borse), Irlanda (18 borse) e Spagna (30 borse), soggiornerà nei periodi tra settembre e dicembre (2009); i candidati interessati dovranno presentare le domande entro il 23 luglio. «Questo nuovo progetto - ha sottolineato l'assessore Bona - fornisce nuove
opportunità per i nostri giovani e per l'intero territorio. In un periodo difficile, dove la mancanza di lavoro colora di tinte fosche il futuro della nostra regione, formarsi all'estero, nei settori chiave per lo sviluppo dell'economia locale, diventa, per i giovani, una occasione di crescita professionale irrinunciabile e, per la Basilicata, la carta da giocare per frenare la fuga dei cervelli. La Provincia di Matera ha infatti inteso promuovere Ethos proprio nell'ottica di un percorso di riappropriazione del proprio capitale intellettuale, dove le risorse di un territorio si specializzano per dare una chance al proprio presente restando nella terra natia». Il bando e la relativa modulistica sono disponibili sul sito della Provincia di Matera: www.provincia.matera.it. matera@luedi.it
La proposta di Tortorelli, presidente di Confcommercio
«Patto tra Governo e forze sociali» CON l'intervento del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è conclusa la tre giorni di Confcommercio a Cernobbio . A seguire i lavori da vicino, in qualità di componente di Giunta della Confcommercio nazionale,il presidente di Confcommercio Matera, Angelo Tortorelli. «Nel corso di queste giornate - ha detto Tortorelli - abbiamo insistito su una lettura certamente non pessimistica, ma realistica della crisi e delle sue prospettive. E, del resto, il Manifesto delle PMI italiane che abbiamo presentato fa sua - fin dalle prime righe - la giusta esortazione formulata dal presidente della Repubblica in occasione del suo messaggio di fine anno: «L'unica cosa di cui aver paura è la paura stessa». Tortorelli ha particolarmente apprezzato il quadro tracciato dal presidente di Confcommercio nazionale, Carlo Sangalli, che, in qualità di padrone di casa, ha apprezzato l'attenzione ai fondamentali: la stabilità della finanza pubblica; il rapporto tra banche ed imprese; la spinta agli investimenti infra-
strutturali e l'impulso all'edilizia; le protezioni per chi è più in difficoltà e per chi, purtroppo, dovesse perdere il posto di lavoro; il coordinamento internazionale per rispondere alla crisi finanziaria globale. «In particolare - afferma Tortorelli - abbiamo fatto una proposta: quella di un Patto tra Governo e forze sociali per dare più fiducia al Paese, alle famiglie, ai lavoratori ed alle imprese». Un Patto che agisca su due leve: una riduzione di pressione fiscale compatibile con i conti pubblici, soprattutto per alimentare la fiducia delle famiglie che ancora c'è; un più agevole e meno oneroso accesso al credito per le imprese, soprattutto per le PMI, la riduzione dell'IVA per le imprese turistiche. «L'elenco dei problemi è noto - continua Tortorelli - siamo realisti e sappiamo che la coperta è corta, abbiamo proposto al presidente del Consiglio di mobilitare tale fondo per irrobustire sia i consorzi fidi, sia il Fondo centrale di garanzia».
UN nuovo Regolamento Comunale per i servizi di assistenza domiciliare della città di Matera, che sostituisce quello approvato nel 1994 e va a disciplinare in maniera organica l'assistenza domiciliare per le persone anziane e le persone fragili, i minori portatori di handicap e i nuclei familiari in difficoltà con minori. Il Consiglio Comunale, la scorsa settimana, ha approvato a maggioranza (con astensione di cinque consiglieri dell'opposizione) il nuovo sistema delle assistenze, che ha come finalità quelle di garantire il mantenimento della persona fragile nel proprio ambiente di vita, limitare il ricorso a strutture residenziali, prevenire fenomeni di emarginazione. Nel caso di percorsi assistenziali riguardanti anziani e persone fragili, le principali novità riguardano la previsione dell'erogazione di assegni di cura, quali strumento per la promozione dell'autorganizzazione di famiglie e cittadini che provvedono all'assistenza diretta di persone disabili o non autosufficienti. In sostanza, saranno erogati sussidi alle famiglie per la gestione diretta del servizio, al fine di poter mantenere gli anziani nelle proprie abitazioni. Questo servizio si affiancherà all'attuale sistema di gestione e si
affiancherà al nuovo sistema dei voucher che prevederà una diretta corresponsabilità delle famiglie nella definizione dei Piano di Assistenza Individualizzati. «Abbiamo previsto una serie differenziata di interventi che si potranno adattare alle esigenze delle famiglie e dei cittadini - spiega l'assessore alle Politiche Sociali Michele Plati - abbiamo deciso di mettere al primo posto le esigenze del cittadino anziano, solo o fragile, portatore di handicap, mediante un sistema che integra territorio, istituzioni, famiglie e servizio sociali comunali. Un sistema che, nelle delibere di attuazione che la Giunta assumerà e negli accordi che proporremo alle istituzioni territoriali, sarà costruito a misura di cittadino con un'attenzione tutta particolare alle fasce più povere e deboli». «Con questo regolamento viene attuato un altro punto fondamentale del programma elettorale - spiega il sindaco Emilio Nicola Buccico -. In tal senso, va ravvisata la positiva astensione tecnica da parte dei consiglieri di opposizione, che hanno compreso il senso di un provvedimento che cambia radicalmente il sistema dell'assistenza attraverso forme di sostegno direttamente rivolte ai bisogni dei cittadini».
Sicurezza, si è costituto al Comune un gruppo di coordinamento SI è tenuta nei giorni scorsi al Comune di Matera una riunione sulla sicurezza della città con associazioni solidaristiche e di volontariato, avente ad oggetto la costituzione di un gruppo di coordinamento sulle tematiche inerenti la sicurezza. I lavori sono stati coordinati dal Consigliere Comunale, delegato alla sicurezza della città, Adriano Pedicini, che ha sottolineato l'importanza di una attenta organizzazione e di una cooperazione tra le varie associazioni al fine di intervenire, secondo le proprie specificità, nei momenti critici come le emergenze atmosferiche, le calamità naturali, tenen-
Panoramica di Matera
do un occhio di riguardo per la salvaguardia dell'ambiente. Al termine di un ampio dibattito è stato costituito il gruppo di lavoro, che sarà composto da Piero Pasqua-
licchio (Associazione Amici del Borgo), Gianni De Mola (Associazione Nazionale di Salvamento), Martino Melileo (Associazione Volontariato GPE), Vincenzo Fierro (Noepi), Cipolla (Associazione Sommozzatori “Onde Blu”), Pio Acito (Gruppo Volontari per l'Ambiente), Eustachio Di Cuia (Associazione Ambiente e Vita), Gianmarco Girolamo (Anpana), Emanuele Romanelli (Agisci gruppo 1) e Antonio Filoni Ippazio (Anps). Il primo incontro operativo del gruppo di coordinamento è stato fissato per il 19 marzo alle 17. matera@luedi.it
32 Calcio Eccellenza Palladino firma il momentaneo vantaggio. Anche Orsi va vicino al gol Martedì 17 marzo 2009
Forza Matera con l’amaro in bocca Rimpianti per il pari di Irsina che resta un risultato positivo MATERA - Alla vigilia ci si poteva firmare per un pareggio, dopo il triplice fischio di Valiante di Nocera Inferiore resta un po’ l’amaro in bocca. Questo è lo stato d’animo con cui il Forza Matera torna a casa dopo la trasferta di Irsina contro l’Irsinese di Enzo Patella. Una gara che si era messa subito sui binari più congeniali agli uomini di Francesco Liuzzi. Infatti dopo appena tre minuti i materani erano già in vantaggio grazie alla rete, la prima con la maglia della squadra della città dei Sassi, di Ale Palladino, difensore centrale argentino classe 1989 che si sta rivelando un vero e proprio valore aggiunto in questa formazione. Il vantaggio, però non è durato a lungo perchè Cristallo, ex di turno, e compagni hanno trovato la via del pari con Popolizio poco dopo la mezz’ora di gara. E’ capitata anche sui piedi di Francesco Orsi l’occasione per andare a segno, quando il risultato era ancora sullo 0-0. «Ho calciato bene - commenta l’attaccante materano che proprio ad Irsina ha fatto il suo ritorno in campo - ma il portiere dei rossoneri è stato bravo a neutralizzare. Alla fine il pari ci può stare bene, ma con un successo potevamo tirarci fuori dalla bagarre play out, visti anche gli altri scontri diretti che ci sono da qui alla fine
del campionato». Resta comunque la buona prestazione della compagine di mister Liuzzi che continua a barcamenarsi tra assenze e infortuni, riuscendo ad non andare mai in affanno. Adesso il calendario mette il Forza Matera dinanzi alla sfida interna contro l’Atella. Un crocevia decisivo in chiave salvezza. Un successo significherebbe aggancio in classifica, ma la gara dovrà essere affrontata con la massima concentrazione. Evitare i play out è ancora possibile. Bisognerà crederci fino in fondo. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Il club di Manuello denuncia un’aggressione
Il presidente del Forza Matera Doriano Manuello
Francesco Orsi e Ale Palladino del Forza Matera
Cosa va TRA LE note positive c’è sicuramente il difensore argentino Palladino. Arrivato alla corte di Liuzzi in punta di piedi. Ha saputo conquistare la fiducia di tutti a suon di prestazioni superlative. Al momento è uno degli elementi insostituibili dell’undici del Forza Matera, a dispetto della sua giovane età. Ad Irsina è arrivato anche il gol a suggellare un periodo ottimale per il sudamericano. Adesso la speranza è che anche la sua vena realizzativa continui ad essere florida per aiutare il Forza Matera ad arrivare alla salvezza anche senza la lotteria dei play out.
Cosa non va LE BRUTTE notizie per il Forza Matera sono arrivate dagli altri campi. Infatti la venticinquesima giornata ha visto le vittorie di Ferrandina, nello scontro diretto con la Vultur Rionero, Picerno, nello spareggio salvezza con il Balvano, e soprattutto quella davvero inattesa dell’Atella che ha battuto la vice capolista Angelo Cristofaro di Oppido. Adesso la classifica vede i materani con un ritardo di due punti dall’Irsinese, tre dall’Atella, quattro dal Ferrandina e cinque dal Picerno. Resta invariato, invece, il vantaggio di dieci punti sul Banzi, che ha pareggiato in casa con il Tricarico.
RICEVIAMO e pubblichiamo la nota della società del Forza Matera circa un’aggressione avvenuta domenica ad Irsina. «La società A.C. Forza Matera denuncia una spiacevolissima circostanza, verificatasi prima dell'inizio della gara, che ha visto un proprio tesserato vittima di un gratuito ed inqualificabile atto di violenza da parte di un calciatore dell'Irsinese. Spiace aver preso atto
che il tutto si è verificato nella accondiscendente indifferenza dei massimi dirigenti dell'Irsinese presenti. La società A.C. Forza Matera si renderà parte attiva per tutelare nelle sedi opportune il proprio tesserato oltre che per stigmatizzare comportamenti che nulla hanno a che fare con lo sport e che, purtroppo, ancora si verificano anche nel più prestigioso campionato regionale di calcio».
Prima “Mea culpa” di Bongermino dopo l’espulsione
Promozione Ora in casa neroverde c’è da evitare il baratro play out
Finalmente la Rigamonti ha rotto il digiuno di successi
Varisius, sconfitta pesante
La vittoria mancava dall’ottava giornata
Squadra irriconoscibile e poco reattiva
MATERA - Era dall'ottava gior- questo momento la squadra si nata di andata che si aspettava sta rispecchiando nel carattere una vittoria, fu l'ultima conqui- di Onofrio che in campo ha semstata contro la Tramutolese. Do- pre combattuto, non si è dato po 16 gare è arrivata, grazie an- mai per vinto e così facciamo noi. che ad una prestazione fatta di La dimostrazione l'abbiamo avucaparbietà, orgoglio e volontà. ta domenica, con la vittoria di un Una vittoria che vale doppio, gruppo che sta diventando semperché conquistata con l'inferio- pre più unito pronto a combatterità numerica dal 20' del primo re. Sappiamo che le difficoltà sotempo per via dell'espulsione di no enormi ma se crediamo nelle Bongermino. Proprio con Bon- nostre forze e nella volontà di fare un campionato germino facciamo dignitoso altri ril'analisi della gara sultati potrebbero e del momento delarrivare poi a fine la Rigamonti, che campionato vedreda un periodo riemo con che risulsce a fornire pretati siamo arrivastazioni conforti. Certamente fatanti, ma manca remo anche autoun qualcosa per critica perché se ci ottenere i risultati fossimo svegliati che meriterebbeprima, si potevano ro. Venti minuti di ottenere più punti gioco e subito l'eche erano alla porspulsione, anche tata, ma che invese lei ha protestato ce abbiamo regalaper molto tempo. ti agli avversari. «Innanzitutto La vittoria di dochiedo scusa ai menica oltre che a compagni per darci una gioia, ci averli lasciati in permette di dare inferiorità, ma il anche una piccola tutto è dipeso da Bongermino della Rigamonti soddisfazione alla un errore dell'arsocietà, che caparbitro che al secondo fallo mi ha confuso con un biamente ha voluto continuare compagno di squadra autore in questa avventura credendo in della scorrettezza. Sono felice noi, che crede ancora un agganper come hanno reagito e con- cio alla penultima e noi cercheredotto la gara anche quando sono mo di fare e di dare il massimo passati in svantaggio. Da quan- perché lo meritano, viste le diffido ci guida il nostro compagno coltà che sta attraversando il nodi squadra Onofrio, ci siamo tra- stro vice presidente che da solo sformati. In pratica stiamo tro- porta avanti questa squadra e la vando gli stimoli e le motivazio- società. Ora dobbiamo, anzi deni per continuare a combattere. vono (perché sarò squalificato) Abbiamo tirato furori la grinta e pensare al prossimo incontro la voglia di dimostrare che non sperando di portare a casa un risiamo gli ultimi della classe. La sultato utile». partenza ci ha penalizzati, in Vincenzo Bochicchio
SCONFITTA pesante e preoccupante per il Varisius quella di domenica, squadra irriconoscibile e poco reattiva in diverse occasioni. Le spiegazioni sono tante e nessuna, in una gara in cui entrambe le formazioni si giocavano tutto per il proseguimento del campionato. Varisius ha un buono impatto con la gara, dopo i primi minuti di studio cerca di imporre il proprio gioco, ma senza incidere più di tanto. Tra gli undici scesi ieri non ci sono nè Albano nè Bellomo, ma non possono essere addotti come scusante della sconfitta. Il reparto difensivo non ha avuto la giusta concentrazione e soprattutto la cattiveria sportiva per tenere a bada le scorribande di Bitetti e compagni. La Santarcangiolese veniva da otto sconfitte consecutive, ed il Varisius è riuscito a risolvere i loro problemi, il passo falso per i materani li ha gettati in piena bagarre play-out, mentre i potentini ne sono usciti. I destini non sono segnati, ma certamente tirarsi fuori di nuovo dai bassi fondi non sarà facile bisognerà celermente ritrovare lo spirito perso quattro domeniche fa. Già la prossima gara è una ghiotta occasione per trovare a svoltar pagina, quella con il Lagopesole è una gara da vincere a tutti i costi, nelle ultime partite di campionato bisognerà rastrellare tutte le energie per portare a casa più punti possibili. «Ieri contro una squadra non irresistibile - afferma mister Tucci - non siamo stati all'altezza, c'è mancata la determinazione giusta in difesa, tenere la palla in area senza riuscire a rin-
Da sinistra mister Tucci e Festa
viarla è un malessere preoccupante, da lì è nato il primo gol, poi dopo pochissimi minuti ne prendiamo un altro ancora più assurdo, perchè ci facciamo sfuggire Aurelio sulla sinistra, nel tentativo di salire con la squadra. Tutti questi errori non è possibile commetterli in una partita così importante, sono sbagli di concentrazione che possono compromettere un intero campionato, che purtroppo si ripetono di gara in gara. In settimana si deve lavorare molto per cercare di colmare queste lacune e ritornare quelli di inizio girone di ritorno». Per la
prossima gara, importante ai fini salvezza, mancherà il centrale Parente espulso nel finale convulso di domenica, Albano dovrebbe rientrare per colmare l'assenza forzata del difensore, altrimenti si dovranno trovare altre soluzioni tattiche. Bellomo dovrebbe rientrare e con lui anche Matera Marcosano, pedine fondamentali per il finale di campionato. Il Varisius deve ritornare combattivo e agguerrito in fretta per alimentare le speranze di una salvezza diretta. p.l. matera@luedi.it
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Ha denunciato un’irruzione in casa per attirare le cure dell’amante distratto
Donna simula una rapina per amore LA sua relazione sentimentale si era un po' incrinata e così, per tentare di riconquistare il convivente ha simulato di aver subito in casa un'aggressione e una rapina, denunciando tutto ai carabinieri. Adesso la donna dovrà rispondere di simulazione di reato di tentata rapina e procurato allarme. E' accaduto in un comune della fascia metapontina, la protagonista è una giovane donna che si è anche presentata presso il pronto soccorso dell'ospedale per farsi curare alcune lesioni, lievi escoriazioni, procurate, a detta della
stessa, a causa di un'aggressione e una tentata rapina, subìta, mentre era nella sua abitazione, ad opera di uno sconosciuto, che, di nascosto, era riuscito a entrare. Successivamente, la stessa versione è stata fornita e confermata, durante la denuncia, ai carabinieri, ai quali la donna ha ripetuto che, mentre si trovava in casa, sola, era stata aggredita da un uomo, che, entrato, voleva rapinarla. La storia che la giovane donna ha fornito agli uomini dell'Arma non faceva una piega. I carabinieri, però, han-
no capito che qualcosa non andava e i riscontri oggettivi hanno dato ragione all'intuito dei militari. Sono bastate alcune verifiche e ci si è resi conto che, ad esempio, il disordine in casa, che avrebbe dovuto simulare la rapina, era un “disordine regolare”. Non si trattava, insomma, di un’abitazione messa a soqquadro dai ladri. La donna, messa alle strette, ha infine confessato. L'aggressione era stata inscenata per riconquistare il convivente. Le lesioni (tra queste
escoriazioni sul collo) erano state autoinferte per rendere più credibile la versione dell’aggressione. E’ stato l’intervento tempestivo dei militari dell’Arma che ha permesso di smascherare la simulazione. Nel momento in cui la donna si è accorta che i militari avevano capito di trovarsi di fronte a una denuncia del tutto inventata, è crollata, confessando di aver tentato, in questo modo, di attirare l’attenzione per riallacciare il legame con il suo compagno. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Carabinieri
Ferrandina Recchia: «Il sindaco non può continuare a fare di testa sua. Plati se ne deve andare»
Ore decisive per Ricchiuti Il Pdl invoca a gran voce che si torni alle elezioni FERRANDINA - Ricchiuti resisterà all’ennesima crisi politica? E’ quanto i più si chiedono da quando, una settimana fa, il Pd ha annunciato il ritiro dei suoi due assessori Montefinese e Adduci dalla giunta e l’appoggio esterno alla maggioranza. O il sindaco si decide a sgomberare il campo dall’assessore “forestiero” Plati e dal trio dei saggi, ad assicurare un terzo assessore al Pd, a rivisitare la macchina amministrativa o non ci sono più le condizioni per assumersi la corresponsabilità delle scelte. Questo in sintesi l’aut aut lanciato dal maggiore partito della coalizione. Che il Pd faccia sul serio lo conferma la diserzione della seduta di giunta per l’approvazione del bilancio di previsione. Ma il sindaco non sembra preoccuparsene più di tanto, visto che ha proceduto comunque ad approvare il documento finanziario anche senza il Pd. Il futuro della maggioranza dipende da quanto il sindaco sarà disposto a trattare. Ma dall’opposizione si invocano a gran voce nuove elezioni. «Se domani potessimo ritornare a votare, i ferrandinesi rieleggerebbero
Il municipio di Ferrandina
Ricchiuti e la sua sconquassata maggioranza?». Si chiede in una nota il Pdl. «Da quanto è accaduto dal giorno dopo le elezioni ad oggi, non solo i ferrandinesi, scottati da questa fallimentare esperienza, non gli consegnerebbero la guida del nostro paese, ma neppure i partiti che lo sostengono, a giudicare dai continui litigi e cambi in
giunta, lo candiderebbero». Il riferimento è proprio al documento con cui il Pd «sfiducia il sindaco, una doppia azione politica che, con coerenza ritira la sua delegazione dalla giunta comunale, ma allo stesso tempo, fuori da ogni logica politica, gli dà l’appoggio esterno». Da qui la domanda del Pdl al segretario cittadino del Pd: «Sono
ancora utili questi continui giochetti, Ferrandina, considerata la sua gravissima crisi economica, può ancora permettersi di tollerare simili atteggiamenti incomprensibili ad una comunità che, da tempo, chiede di risollevare le sue sorti e invece, è costretta a seguire la sceneggiata che si consuma ogni giorno sul nostro municipio, col sindaco che addirittura dichiara di cadere dalle nuvole». E ancora: «Ferrandina, con un´amministrazione di centro-sinistra, si allinea politicamente alle giunte della Provincia e della Regione; perché non si è servita di tali raccordi per chiedere finanziamenti utili al rilancio della nostra comunità? Considerato che hanno una minoranza consiliare che non ha mai fatto ostruzionismo, perché anziché lavorare utilizzano il tempo solo in continui battibecchi e invenzioni di sotterfugi che garantiscono l´occupazione del potere senza realizzare nulla in termini di programma? Di fronte a questa nuova crisi e alla probabile formazione di una nuova giunta, funzionale anche alle loro prossime candidature, per-
ché non si prende atto che questa amministrazione è stata un fallimento e non si trae la conclusione che, non godendo più della fiducia dei ferrandinesi, è meglio dimettersi e restituire la parola ai cittadini?». Severo anche il giudizio dell’ingegner Leonardo Recchia dei Verdi. «Le richieste del Pd sono più che legittime e non fanno altro che confermare cose che ho detto e stradetto nei mesi passati. Il sindaco non può continuare a fare di testa sua, altrimenti siamo al capolinea. Non è possibile che ascolti tutti tranne i consiglieri. Per quanto mi riguarda, fatto salvo il mio coinvolgimento nella questione Ecoil, sono di fatto fuori dalla maggioranza. E’ intollerabile che l’assessore esterno continui a stare al suo posto, nonostante abbia dimostrato totale incompetenza amministrativa. Un tecnico bravo non viene tutti i giorni a Ferrandina per appena 350 euro al mese, a meno che la sua costanza è dovuta da motivi diversi da quelli ufficiali. Se ne deve andare». Margherita Agata m.agata@luedi.it
Infruttuosa partita casalinga contro il Bella per il team di mister Paterino
Miglionico spreca un’occasione MIGLIONICO - Altri punti sprecati. Infruttuosa partita casalinga. Casalinga, si fa per dire, visto che la squadra del presidente Grande gioca oramai da due anni in quel di La Martella in attesa del campo, si spera per la prossima stagione. Contro il Bella, pur se il Miglionico ha creato occasioni per vincerla, la partita, alla fine ne è uscito con le ossa rotte. Un gol regalato agli avversari per un'indecisione difensiva. Un rigore sbagliato da Deceglie quando si era sotto di un gol; una traversa di Deceglie ed almeno tre parate salva-risultato, da parte del portiere bellese, su nitide palle-gol da distanza ravvicinata di Tataranni e Giordano e su un colpo di testa del lungo e sconsolato Deceglie rimasto a secco di esultanza e di gol. Questa la cronaca saliente
di un incontro che sulla carta appariva ampiamente alla portata degli uomini di mister Paterino che, dopo aver allungato nella trasferta di Irsina, contavano di rimpinguare il vantaggio e blindare la zona play-off. «Ed invece accade quel che non ti aspetti. -analizza Piccinni- Il Bella, venuto a La Martella in tutta tranquillità ma cosciente che solo una vittoria lo avrebbe rilanciato, ha fatto la sua onesta partita. La bravura del loro portiere e anche un pizzico di fortuna l'ha aiutato e non poco, a portarsi a casa l'intera posta. Certo il risultato ci amareggia. Su un nostro svarione loro sono stati lesti ad approfittarne mentre noi non siamo stati bravi altrettanto e siamo stati sfortunati in diverse occasioni. Decisivo anche il rigore mancato che avrebbe
potuto far assumere alla gara andamento sicuramente diverso. Dopo i 4 pareggi consecutivi, la vittoria di Irsina ci aveva ridato il quarto posto con 46 punti e un +8 sulla prima inseguitrice al posto playoff. Ora il divario, visto le vittorie del Real Irsina e del Bella si è ridotto a 5 punti che a 5 giornate dal termine sono comunque un discreto vantaggio». Ed è il presidente Grande il più arrabbiato per come il Miglionico è riuscito a sprecare. «Anche il pareggio ci sarebbe andato stretto- precisa. E' mancata quella cattiveria agonistica di portare a casa a tutti i costi i 3 punti. Un approccio troppo tranquillo alla partita, forse pensando di avere i play-off già in tasca». Antonio Centonze provinciamt@luedi.it
Pizzolla e Grande del Miglionico
Manca l’acqua a Pisticci
PISTICCI - A seguito di lavori di manutenzione straordinaria previsti sulle condotte dello schema idrico Pertusillo, Al ha comunicato ieri che l'erogazione idrica potrà essere sospesa nel comune di Pisticci, negli abitati delle frazioni Marconia e Tinchi e nelle zone rurali, oggi e domani, dalle 14 circa alle 7:00 del giorno successivo.
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Grottole La ragazza, oggi quarantenne, vittima delle violenze per la disabilità psichica
L’orco resta ai domiciliari Confermati gli arresti al 78enne che abusava della figlia GROTTOLE - Il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Matera, con propria ordinanza, ha confermato la misura degli arresti domiciliari per il settantotenne residente a Grottole che lo scorso 25 febbraio è stato arrestato con l'accusa di aver indotto la propria figlia a subire e compiere atti sessuali abusando delle sue condizioni di inferiorità psichica. Negli ultimi anni la donna, oggi quarantenne, ha infatti subito percosse e abusi, abbandonata in una situazione di assoluto degrado e in condizioni igieniche precarie. Il 25 febbraio i carabinieri delle Compagnie di Matera e Castellaneta (la donna è infatti residente a Ginosa) hanno arrestato tre persone (il padre, il convivente e un amico di famiglia) per violenza sessuale, lesioni aggravate, maltrattamenti in famiglia, circonvenzione di incapace, estorsione ed abbandono di incapace commessi in concorso. La vittima conviveva con uno degli arrestati, che, come appurato dalle indagini e da numerose testi-
Macellaio cultore di erba oggi davanti al Gip
Un posto di controllo dei carabinieri
monianze raccolte dai carabinieri, era solito picchiarla, abusare di lei e trascurarla. La donna non aveva neanche la possibilità di vivere della propria pensione di invalidità, di fatto, interamente riscossa e gestita dal suo convivente. La quarantenne era costretta a mendicare spiccioli e sigarette, chiedendo l'ausilio delle istituzioni per poter far fronte ad esi-
genze primarie, come vestirsi e lavarsi. In questo contesto, particolarmente grave, si manifesta il ruolo di un altro degli arrestati, un sessantenne vicino di casa della vittima, il quale, approfittando della situazione, adescava la donna in casa sua e, con la promessa di alcune sigarette, ne abusava sessualmente. Il padre, poi, in più occasioni ha abusato della figlia. L'Autorità Giudiziaria,
condividendo gli esiti investigativi, ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico dell'anziano evidenziando che ricorre tuttora il concreto pericolo che l'uomo, se lasciato in libertà, possa continuare a commettere altri gravi delitti della stessa specie per i quali si procede. I carabinieri hanno quindi dato esecuzione all'ordinanza. r.montemurro@luedi.it
IRSINA - E' prevista per stamane, dinanzi al Gip del tribunale di Matera, Orlando, l'udienza di convalida dell'arresto del 33enne macellaio di Irsina, Alfonso Ivan Citro, eseguita ieri dai militari dell'Arma della locale stazione nella sua abitazione. L'uomo, incensurato, dovrà rispondere dei reati di produzione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti e maltrattamenti in famiglia, nei confronti della moglie. E' stata proprio quest'ultima, esasperata per il singolare hobby “coltivato” dal coniuge e, a seguito dell'ennesimo litigio, a chiedere l'intervento dei militari di Irsina i quali, giunti nella loro abitazione, hanno perquisito l'appartamento nel quale hanno rinvenuto 23 piantine e 55 germogli di cannabis indica(marijuana) di cui 50 già interrati per la coltivazione e 5 pronti per la semina . Sembra
Una pianta di marijiuana
che i carabinieri di Irsina, già da qualche tempo, tenessero sotto osservazione l'uomo nell'ambito dell'attività svolta per il contrasto dello spaccio, la detenzione e la coltivazione domestica di stupefacenti. Il difensore dell'arrestato, Cosimo Damiano Pantaleo, con molta probabilità, richiederà al Gip la sostituzione della custodia in carcere con gli arresti domiciliari. Felice Macchia
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Incontro preliminare con la cittadinanza per presentare la consultazione
Il Pd di Bernalda prepara le Primarie BERNALDA - Il centrosinistra si ritrova per la programmazione delle primarie e per formare la coalizione che di fatto si presenterà ai cittadini per il prossimo appuntamento elettorale del 6 e 7 giugno. Quindi, come da calendario, mancano meno di tre mesi alla fatidica data che darà le riconferme o il cambiamento della guida della città. Naturalmente, per poter essere più precisi su questo argomento, bisognerà aspettare lo spoglio delle schede e i festeggiamenti del dopo elezione. Mentre, quello che è certo e toccabile con mano, è l'incontro pubblico che le forze
di centrosinistra hanno organizzato per oggi all'interno della sala Incontro di via Cairoli. Un pubblico dibattito che inizierà alle ore 18.30 e dove a prenderne parte saranno, come da comunicato diramato dai partiti, i cittadini di Bernalda, gli iscritti ai partiti di area centrosinistra e tutti i simpatizzanti e sostenitori delle forze organizzatrici di questo appuntamento. Al centro dell'assemblea, come evidenziato da Antonella Melillo, segretaria cittadina del Partito democratico, ci sarà l'approvazione del regolamento delle primarie, nonchè la scelta del futuro can-
didato sindaco di Bernalda. «Ci troveremo nella sala Incontro -ha detto Melillo- per i tanti motivi preparatori alla lista del centrosinistra. Oltre all'approvazione del regolamento delle primarie e alla scelta del futuro candidato sindaco ha continuato la giovane rappresentante del Pd- si discuterà, nella più grande trasparenza con i cittadini, delle linee guida del programma Amministrativo 2009-2014. Questo è un incontro, come si può evincere all'interno del volantino da noi distribuito, aperto a tutti. Inoltre, sempre nel rispetto delle parti, si darà ascolto ai cittadini e ai rap-
presentanti delle forze politiche, nel pieno rispetto della democrazia e della trasparenza. Oggi, e come abbiamo già fatto negli scorsi incontri, parleremo con tutti i partiti nel rispetto delle parti. A questo progetto delle Primarie ci sono forze che hanno già aderito, mentre con gli altri si dovrà parlare per giungere a un punto comune. Quindi, come già fatto in tutti i nostri appuntamenti, anche questo verterà su un confronto aperto e democratico. Pertanto, si andrà a discutere, in presenza della gente di Bernalda, sui perché si vuole le Primarie e sui no a questo. Noi
La segretaria cittadina del Pd Antonella Melillo
forze politiche di centrosinistra -ha concluso Melillo- vaglieremo le varie proposte di tutti per giungere alla costituzione della lista
di centrosinistra per le prossime elezioni politiche». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
«Sono stato rimosso per far posto al vincitore che avevo segnalato tre mesi prima delle prove»
Ombre sul concorso dell’ex Asl 5 Il neuropsichiatra Pietro Mondì denuncia probabili irregolarità POLICORO - Un professionista, ex dirigente medico di Neuropsichiatria presso il Dipartimento di Salute mentale a Policoro, rimosso dal suo incarico per ragioni non ancora chiarite e costretto da mesi a “guardare le pareti” di una piccola stanza nella sede dell'ex Asl 5 di Montalbano, con un incarico di Medicina di Base, dunque generico e non corrispondente alle sue competenze specifiche. Intanto, l'Azienda sanitaria bandisce un concorso per due posti di Dirigente medico di Psichiatria (delibera 272 del 26 maggio 2008 dell'ex Asl 5), di cui il professionista rimosso conosce il probabile vincitore e lo segnala, con nome e cognome, alle autorità competenti ben due mesi prima della data fissata per le prove concorsuali. All'atto della verifica, il concorso viene vinto proprio dalla persona indicata, in una graduatoria di tredici persone. A onor del vero, il primo vincitore possedeva probabilmente credenziali in più rispetto agli altri partecipanti, avendo prestato già servizio a tempo determinato nel Dipartimento. I fatti sono contenuti in una denuncia circostanziata, con nomi, cognomi e precisi riferimenti, presentata dal dottor Pietro Mondì, l'ex dirigente medico protagonista della vicenda, già il 6 ottobre 2008 al Comando Tenenza della Guardia di finanza di Policoro. Allora, o Mondì possiede doti di chiaroveggenza, o ha appreso da qualcuno, forse all'interno dell'ex Asl 5, che il concorso avrebbe avuto quell'esito. Un particolare che, se verificato da chi di competenza, delineerebbe uno scenario certamente da chiarire. Al momento la denuncia, intanto inoltrata anche alla Procura della Repubblica di Catanzaro, non ha avuto alcun riscontro noto e divulgabile; ma il dottor Mondì nei giorni scorsi ha esposto il caso al neo direttore generale dell'Asm (Azienda sanitaria materana in cui nel frattempo, dal 1 gennaio 2009, è confluita l'Asl 5), Vito Gaudiano. «Non possiedo il dono della chiaroveggenza -scrive Mondì a Gaudiano- e di conseguenza ho potuto sapere soltanto da qualcuno, e con più di due mesi d'anticipo, il nome del vincitore del concorso. Rivelerò solo al giudice inquirente la fonte dell'informazione, considerato che la circostanza, a mio parere, costituisce fattispecie di reato penalmente rilevante. La si informa di quanto, per ogni sua competenza -prosegue Mondì nella nota inviata a Gaudiano- a riguardo e soprattutto a tutela dello stato di diritto, che da questa vicenda potrebbe uscirne sovvertito». Una comunicazione inviata anche all'assessorato regionale alla Sanità. In pratica, Mondì ritiene di essere stato vittima di una palese rimozione finalizzata a “fare spazio” nel suo reparto, salvo poi occupare il posto libero con un concorso di cui, secondo il professionista di origini siciliane, si sarebbe saputo già il vincitore. Intanto, Mondì ha segnalato
Bernalda No alle Primarie
L’ospedale “Giovanni Paolo II” di Policoro
il suo caso di “inoperosità forzata” al dipartimento competente della Regione e anche allo stesso direttore Gaudiano, che poco meno di un mese fa, ha sollecitato i suoi uffici a chiarire e risolvere la vicenda della rimozione e del nuovo incompatibile incarico a cui è stato destinato il dottor Mondì. Il responsabile del servizio Asm, Angelo Carlomagno, ha dal canto suo evidenziato la difficoltà di destinare un neuropsichiatra a mansioni di Medicina di Base. Quindi il professionista, che sostiene di aver già subìto anche danni alla salute per questa paradossale si-
tuazione, è assente dal lavoro in seguito a un incidente ed ha sollecitato il direttore Gaudiano a risolvere la vicenda prima possibile. Ora è in attesa di un riscontro alla denuncia presentata in ottobre, mentre negli ambienti dall’Asm circola voce che sarebbero state inoltrate alla stessa Procura anche altri esposti contro l’operato del neuropsichiatra. Nell’uno e nell’altro caso, al momento, non si ha notizia di indagini aperte, nè di provvedimenti formalizzati. Antonio Corrado
Tursi, formazione culturale all’Itcgt Avviata l’intesa con l’Archeoclub TURSI - L'Istituto tecnico “Manlio Capitolo” di Tursi e l'Archeoclub “Siritide” di Policoro hanno siglato un protocollo d'intesa per promuovere la formazione e l'interazione tra scuola e territorio, tramite il “Progetto Comunicare”. «Il programma è finalizzato all'attivazione di processi conoscitivi per l'approfondimento, in sede scolastica, delle problematiche storico-artistiche e archeologiche dell'area Jonico-Lucana -informa il dirigente dell'Istituto tursitano Giuseppe Sole- anche in previsione di un possibile impegno professionale nel settore turistico». In questa prima fase, l'idea progettuale intende concretizzare un articolato percorso cronologico ed evolutivo dello sviluppo dell'area del Metapontino. Avvalendosi delle ricche testimonianze del passato, si partirà dalla Preistoria per giungere sino al Medioevo, attraverso lezioni di storia,
arte e archeologia, con interventi didattici di studiosi, esperti e tecnici di riconosciuto valore professionale nell'ambito storico- artistico e archeologico. Pertanto, già ieri dalle ore 11.20 alle 13.50, nell'auditorium “N. Marrese” dell'Itcgt, gli alunni del corso Iter parteciperanno al primo incontro sul tema: “Le antiche società agricole (del Metapontino)” , relatore Antonio Affuso. Nelle prossime settimane, seguiranno gli altri incontri con Ada Preite (per l'argomento “L'età dei Metalli”), Marta Golin (“La Magna Grecia”), Domenico Asprella (“Il periodo Romano-Medievale”), Vito Antonio Baglivo e Milena Viceconte (“Arte antica)”. Agli appuntamenti prenderanno parte anche gli studenti degli Istituti secondari di II Grado viciniori, considerando l'ampio interesse culturale che le affrontano i temi. provinciamt@luedi.it
Rifondazione rompe l’intesa BERNALDA - E’ già bufera in una scorsa riunione, doall'interno del centrosini- ve erano presenti i rapprestra bernaldese, a tre mesi sentanti di tutte le forze dalle elezioni amministra- politiche del centrosinitive. La notizia degli scos- stra, si erano chiesto al soni e di coalizione lontana sindaco, con voce dei reladai cittadini arriva diretta- tivi rappresentanti dei mente dalle parole del se- partiti, la correzione alle gretario di Rifondazione, modifiche apportate al Rocco Avantaggiato. progetto così come ripor«Nella riunione di sabato tato su, ovvero, di non 14 marzo dei partiti di cen- chiudere la strada per Matrosinistra -ha detto un ar- tera. Ma i suggerimenti rabbiato Avantaggiato- che tutti i partiti, seduti al che cercavano di organiz- tavolo, raccomandavano al sindaco, zare la coaliche di fatto zione per le ne prendeva amministraatto, non sotive prossino stati trame, del 6 e 7 dotti in atti giugno, Riconseguenti. fondazione Pertanto, riancora una manendo volta, ha afforti confermato la traddizioni sua contratra i disegni rietà alle Priche riportamarie provano i gradomosse da un ni dell'anfigruppo filoteatro sino al amministracentro della tivo lontano carreggiata dai cittadini ed il testo e quindi da- Rocco Avantaggiato dell'accordo gli esiti scontati. La mia voce -ha detto il che contemplava la “la segretario cittadino di Rc- transitabilità nei due sensi ha trovato supporto tra le circolazione” e permanenfila del Partito Socialista, do altresì l'ostinazione del dell'Italia dei Valori, rap- Pd e dei rappresentanti presentata da Pinuccio Pe- fuoriusciti dai loro partiti trocelli, e anche dal Mps. d'origine, Rifondazione ha Al contrario, la mia perso- tratto le conclusioni di non na si è scontrata con i rap- esserci più motivi per propresentanti del Pd. L'altro seguire un percorso comotivo di dissenso, che vo- mune con quegli esponenglio portare a conoscenza ti di centrosinistra. Da ogdella popolazione, è stata gi -ha concluso un amala modifica alla piazza del reggiato ma combattivo Popolo lontana dalle no- Avantaggiato- il Prc lavostre richieste. E su questo rerà alla costruzione di un tema mi spiego meglio: co- centrosinistra vicino ai me aveva avvisato il parti- cittadini e con tutte quelle to di Rc, che io rappresen- forze politiche e sociali con to, le modifiche al progetto cui ha portato avanti le dovevano consistere nel- tante battaglie vinte in l'abbandono definitivo del- questi anni in difesa dei la pedonalizzazione della cittadini di Bernalda». strada per Matera che atfa.si. traversa la piazza. Eppure, provinciamt@luedi.it
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Confermato l’appoggio pieno a Lopatriello, Labriola candidato in pectore alla Provincia
Policoro nave scuola del Pdl Si è costituito il primo gruppo consiliare del Materano POLICORO - Nasce a Policoro il primo gruppo consiliare del Pdl (Popolo della Libertà) all'interno dei Comuni della provincia di Matera. A mettersi insieme, così come nel resto d'Italia, Forza Italia ed Alleanza nazionale. Il centrodestra che amministra la città con alla guida il sindaco Nicola Lopatriello “perde” un gruppo consiliare passando da sei a cinque. Oltre al Pdl, fanno parte della maggioranza che ha vinto le elezioni nel maggio 2008, Città Nuova (quattro consiglieri), Udc, Casa dei moderati ed Insieme per Policoro, tutte con un consigliere a testa. Quattro gruppi, la cui propensione politica è riconducibile (quasi per tutti) al centrodestra. A presentare la nuova aggregazione all'interno della stanza nella Casa comunale di Lopatriello, ieri mattina durante una conferenza stampa, c'erano il candidato presidente in pectore alle prossime elezio-
Il nuovo gruppo del Pdl a Policoro e Giuseppe Labriola
ni per il rinnovo del consiglio provinciale, l'avvocato Giuseppe Labriola, presidente provinciale di An, e il consigliere provinciale di Forza Italia, Paolo Castelluccio. Nonché tutti i consiglieri della costituita formazione politica, il presidente del consiglio comunale, Otello Marsano, Rocco Co-
lucci e Domenico Bianco di FI, Livia Lauria e Giuseppe Callà di An e gli assessori di riferimento a partire dal vice sindaco plenipotenziario, Rocco Leone (470 preferenze nella civica, si fa per dire “Alleanza per Policoro”) per finire all'assessore di FI, Luisa Lasaponara. Unico assente l'altro
rappresentante della giunta municipale, tra gli azzurri, Tommaso Siepe. Il vice sindaco Leone, ha sottolineato entusiasta di “evento unico per la Basilicata, in quanto Policoro è Comune capofila della regione dove nasce il partito unico del Pdl». Alla domanda su chi sarà il capogrup-
po, ha risposto: «Di certo chi non si candiderà alle prossime Provinciali». Lopatriello, pur annunciando che sosterrà il centrodestra alle prossime elezioni, ha precisato di essere soltanto «soggetto ospitante» della conferenza stampa, in quanto non ha aderito al Pdl. «Si tratta di un gruppo solido -ha detto Labriolail 27 marzo i due partiti di riferimento sanciranno definitivamente la fusione. Ho apprezzato molto l'iniziativa dei gruppi consiliari di Policoro. Chiaramente diamo la massima apertura anche alle altre forze presenti nella coalizione che insieme a noi sostiene il sindaco Lopatriello. Questo -ha continuato- è il partito dei moderati e noi ci sentiamo tali». Poi un riferimento alle elezioni provinciali del 7 giugno prossimo: «Ho dato la disponibilità ad An di correre per la presidenza -ha spiegato- abbiamo la necessità di amministrare la Re-
gione Basilicata e le due Province. Questi soggetti che attualmente ci governano devono andare via. Da Policoro, pertanto parte il riscatto. Tra l'atro -riferendosi alla vicenda locale di Marinagri- non comprendo perché nessun esponente del centrosinistra di governo alla Regione abbia preso una posizione in difesa degli atti da loro prodotti pro Marinagri. Eppure -ha concluso- con questa crisi economica senza precedenti, dal progetto turistico-portuale uscirebbero 1800 posti di lavoro». Paolo Castelluccio, ha detto: «Questo progetto politico serve a rafforzare la coalizione di centrodestra che amministra Policoro, ed è il primo passo verso una sintesi politica alla quale io mi auguro che possano aderire anche associazioni e movimenti che già oggi sono collaterali al centrodestra». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Montalbano Apprezzato il lavoro dei volontari con promesse di aiuti
Montalbano
Plauso ai vigili del fuoco
Giordano «La Tarsu diminuisce»
Visita del sottosegretario Mantovano al Distaccamento MONTALBANO JONICO - Anche Montalbano Jonico, ieri pomeriggio, con molto ritardo rispetto ai programmi, ha ospitato l'onorevole Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato agli Interni, in visita nel Metapontino per un duplice appuntamento: istituzionale e politico. Accolto nel piazzale antistante la casa municipale dal sindaco, Leonardo Giordano, dai consiglieri comunali, dal prefetto di Matera e dalle massime autorità militari, il sottosegretario, insigne rappresentante del Pdl ha visitato il Distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari, operativo nella città di Francesco Lomonaco da ormai diciotto mesi e con all'attivo una lunga serie di interventi confermativi della grande utilità per il centro jonico di una tale presenza. Importanti, infatti, gli interventi dei volontari in tantissimi momenti vissuti in questo ultimo anno e mezzo dai cittadini montalbanesi, testi-
monianza viva di una presenza che accompagna i cittadini nei maggiori momenti di difficoltà. «E' stata l'occasione -si legge in una nota del comune- per fare un breve bilancio delle attività del Distaccamento e per consegnare attestati di merito a coloro che nel 2008, durante la stagione estiva, si sono prodigati per la vigilanza, la prevenzione antincendio e lo spegnimento». Riconoscimento al lavoro svolto da parte del sindaco attraverso attestati, ai VvFf, ma anche alla polizia municipale e al Comando stazione dei carabinieri per il monitoraggio del territorio e per aver salvato al vita, lo scorso anno, a un cittadino inglese caduto accidentalmente in un pozzo nella campagna montalbanese. Soddisfazione è stata espressa dal Comandante provinciale dei Vigili del fuoco, Emanuele Franculli, il
quale ha dichiarato al Quotidiano: «E' importante il riconoscimento di tutto il lavoro svolto ed è noto il contributo che il Distaccamento dei Volontari di Montalbano sta rendendo a tutto il territorio. Siamo fiduciosi nelle parole dell'onorevole che si è impegnato a potenziare questi centri che non potranno non andare a beneficio della tutela dei cittadini». Subito dopo la visita al municipio di Montalbano, il sottosegretario ha proseguito il suo tour a Scanzano Jonico dove nei locali dell'Hotel Palace Miceneo ha partecipato ad un convegno sul tema “Futuro ed Identità della Destra nel Pdl” . Un convegno significativo per il Pdl del Metapontino e di tutto il Materano, all'incontro, infatti, erano presenti tutti i leader locali e regionali della nuova casa politica, dal sindaco di Matera Nicola Buccico, ai senatori Cosimo Latronico, Antonio Digilio al Sindaco di Montescaglioso Mario Vene-
Il distaccamento VvFf di Montalbano
zia, all'Avvocato Labriola, Presidente Provinciale di Alleanza nazionale al consigliere regionale An, Tisci, al sindaco di Tolve, Pepe. A coordinare i lavori il sindaco di Montalbano Jonico Leonardo Giordano. Anna Carone provinciamt@luedi.it
MONTALBANO - «Non è corretto dire: “La Tarsu non aumenta a Montalbano”. La verità è che: “La Tarsu diminusce a Montalbano”, poichè passa da 1,68 euro a mq a 1,40 euro a mq (12%)». A precisarlo è il sindaco di Montalbano, Leonardo Giordano. «Nel 2008 le utenze commerciali avevano già usifruito di una diminuzione da 3,20 euro a 2.40 euro e 80 centesimi a mq su superfici media di 140,00 200,00 mq costituiscono un bel risparmio. Tutte le tariffe e le altre tasse restano invariate». provinciamt@luedi.it
All’inaugurazione sottolineato l’impegno del sindacato nella fascia jonica
Nuova casa per la Uil a Policoro POLICORO- C'è anche la casa Uil (Unione italiana lavoratori), nel centro jonico. Dopo la Camera del Lavoro della Cisl, quella della Cgil da sabato è attiva anche la sede Uil in via Belvedere 16. L'inaugurazione ufficiale è avvenuta in mattinata alla presenza del segretario confederale provinciale di Matera, Francesco Coppola, e di quello regionale, Carmine Vaccaro. Il primo ha sostenuto come: «Mai come in questi periodi di crisi bisogna sostenere la domanda di chi è monoreddito, il cui potere d'acquisto dei beni primari è stato eroso negli anni con un aumento vertiginoso ed inspiegabile dei prezzi. Noi proponiamo misure a fa-
vore dei bassi redditi come la defiscalizzazione di alcune voci della busta paga, il sostegno al reddito dei precari che non devono essere espulsi dal mondo del lavoro, un salario d'accesso per favorire invece l'inclusione sociale di chi è stato espulso e ha difficoltà a reinserirsi». Sull'apertura di Policoro della sessantesima sede regionale dice: «E’ uno dei centri più dinamici della regione e pertanto necessitava di un servizio sindacale più completo rispetto al passato, con l'attivazione anche del patronato, assistenza fiscale, previdenziale e lavorativa». Il tutto però senza tralasciare l'aspetto storico legato alle iniziative per favorire il lavoro:
«Un sindacato che si rispetti si deve interfacciare -prosegue Coppola- con le istituzioni locali a maggior ragione con il decentramento delle competenze dal centro alla periferia che è in atto a livello nazionale». Vaccaro, invece, ha sottolineato l'autonomia che contraddistingue la Uil dagli altri confederali: «Sindacato dei cittadini, di ascolto dei problemi e proposte per una loro soluzione», e poi ha spronato la politica a essere più rapida nelle sue scelte per stare al passo con la società civile. Tra gli interventi anche quello dell'ex sindaco di Policoro, nonché presidente provinciale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, Serafino Di Sanza,
che dall'alto della sua esperienza professionale ha spiegato come: «Noi consulenti delle imprese e voi rappresentanti dei lavoratori dobbiamo avere un rapporto aperto e franco tra di noi, poiché abbiamo la responsabilità di tutelare, entrambi, i posti di lavoro dei dipendenti senza scontentare però i datori di lavoro»; mentre Franco Labriola, assessore provinciale del Pd, ha lodato il grande lavoro propositivo che la Uil ha fatto per i precari dell'Ente che rappresenta e la sensibilità che ha manifestato sui lavoratori stagionali: «Il sindacato -osserva Labriola- non deve essere inteso come scontro, ma come confronto costruttivo con le
La nuova sede della Uil in via Belvedere
parti a maggior ragione in periodi come questi non proprio favorevoli dell'economia internazionale». Invece, l'assessore comunale di Policoro, Vincenzo Di Cosola (Casa dei moderati), ha sostenuto come la crisi econo-
mica del Paese non è dovuta solo alla responsabilità della politica, ma anche ad altri organi dello Stato che con il loro operato bloccano lo sviluppo del paese, facendo riferimento a Marinagri. Gabriele Elia
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Contestazione allo stadio e accuse chiare di scarso impegno. Presi di mira tutti
Un Potenza da “Uomini e donne” Danni all’auto di Cozzolino. Postiglione butta acqua sul fuoco QUASI CENTO PERSONE al Viviani per l’insolito allenamento del lunedi, chiuso dopo una corsetta e qualche esercizio in palestra. Tanta rabbia, perché nel secondo tempo di Pistoia il Potenza è sceso in campo con undici maglie, ma non in tutte pulsava un cuore. Cozzolino e Nolè tra i più contestati, qualche malumore anche nei confronti del tecnico Arleo, ma non evidentemente per aver sostituito due giocatori ritenuti eufemisticamente “inadeguati” dai tifosi al seguito in Toscana. A Cozzolino è andata peggio, visto che qualche sconsiderato ha pensato di prendersela con la sua macchina all’uscita dallo stadio. L’intervento immediato delle volanti sembra non abbia portato ad identificazioni. Ma c’è stato spazio anche per una malinconica goliardia. Chi ha chiesto a gran voce ai giocatori di indossare da qui a fine campionato la maglia rosa, perché quella rossoblu non rispecchia la loro indole. Chi li ha invitati ad un casting di massa per Uomini e Donne, li’ dove l’immagine è tutto e la passione soltanto un accessorio. “Credo sia il momento di buttare un po’ d’acqua sul fuoco – ragiona con il senno
Il tiro con il quale Di Berardino porta in vantaggio l Pistoiese
del giorno dopo il patron Postiglione – ma non abbiamo più dubbi sul fatto che questa squadra vive grandi difficoltà caratteriali”. Visto che gli psicologi transitati qualche tempo fa non li rimpiange nessuno, Postiglione è entrato nello spogliatoio in prima persona, li ha guardati negli occhi. “Ho chiesto a ciascuno dei ragazzi di contribuire a rendere il gruppo più solido, a questo punto è indubbia l’esistenza di problemi interni alla squadra ma la società non può fare più di quanto
già sta mettendo in essere”. E’ un appello alla responsabilità: “da uomini – attacca il patron – sono chiamati a risolvere tra loro quello che non va, capendo che è il momento di remare davvero tutti nella stessa direzione”. Tono che sembra sgombrare il campo dall’ipotesi di provvedimenti disciplinari, invocati da qualcuno dei contestatori: “Dopo la partita abbiamo espresso fiducia al mister e ai giocatori, pur non nascondendo quello che non ha funzionato, sotto gli occhi di tutti. Prepariamo la fondamentale partita
Il Melfi ha dimostrato di avere qualcosa in più degli avversari
Senza rivali negli scontri diretti ORMAI NON CI sono più dubbi. Il Melfi con la vittoria ottenuta a spese della Val di Sangro, si conferma squadra leader degli scontri diretti. Una capacità già emersa in parte nel girone di andata, e completata in maniera sontuosa nel girone di ritorno. Esclusa che con la Scafatese, i gialloverdi sono in vantaggio praticamente con tutti, nell'attesa di confrontarsi al Valerio con Noicattaro, Isola Liri, Barletta ed Igea Virtus, tutte compagini affrontate all'andata in casa loro, sul proprio campo, senza perdere nemmeno una volta. Si è sempre sostenuto che le gare contro dirette concorrenti, valevano doppio, assumendo importanza assai rilevante Il Melfi interpreta queste partite in maniera magistrale. Prima del giro di boa e della conseguente campagna di rafforzamento, l'undici federiciano ha badato bene a non prenderle, limitando i danni, portando a casa risultati preziosi. Ora, dopo il giro di boa, i conti sono regolati davanti al pubblico amico, facendo leva su di un organico di qualità ed esperienza che appare superiore a quello in dote alle altre squadre che lottano per evitare la retrocessione. Il Melfi attuale è più forte della concorrenza ed i numeri da gennaio in poi, sottolineano in maniera netta quest'a-
Russo festeggiato a fina gara (Zenti)
spetto. Dopo l'11 gennaio il Melfi ha perso una sola partita, a Gela, in casa della seconda forza del torneo e per di più con una formazione largamente rimaneggiata. Se il campionato fosse partito dopo la sosta invernale, il Melfi avrebbe lottato per i primi posti a stretto contatto con squadre tipo Pescina, Andria, o Cassino. Insomma sarebbe stata ben altra musica, anche se è bene sottolineare che, questi ingenti sforzi economici, sono stati compiuti proprio per risollevare una squadra che aveva chiuso malinconicamente ultima in classifica la prima parte di campionato. Si è dovuto fare necessariamente cambio rotta ed impostare un altro tipo di squadra.
Contro la Val di Sangro in campo inizialmente vi era un solo under, Merini, anche se la panchina pullulava di gente nata dopo il 1987. Una situazione totalmente differente a prima ed al programma di valorizzazione impostato originariamente dalla società. Un discorso che una realtà come Melfi non può dimenticare o peggio ancora tralasciare. Per resistere a questi livelli, altri anni ancora, quello che sta succedendo attualmente, deve rappresentare l'eccezione e non certo la regola. Dunque giovani e valorizzazione, pescati però con oculatezza e giudizio. Questa la sfida per il Melfi del futuro. Saper diventare un importante laboratorio oltre che serbatoio per giovani talenti, affiancati da qualche esperto che ne faciliti la crescita e serva da guida nel contesto di tornei estremamente complicati, come da sempre è quello di C2. Nel frattempo la città si goda l'ennesimo miracolo targato da questa società. Recuperare otto posizioni in classifica in appena due mesi, è davvero impresa straordinaria, considerando che proprio in virtù degli scontri diretti, materialmente i punti di vantaggio sulla zona play-out sono in realtà sette e non sei. Emilio Fidanzio
di domenica (con la Juve Stabia, ndr) provando a vivere una settimana senza tensioni, il tempo per prendere provvedimenti - anche gravi - nei confronti di chi non onora la maglia ci sarà anche a fine stagione.” Certo è che qualcuno degli innamorati delusi presenti a Pistoia ha invitato Postiglione a far scendere in campo la Berretti, i ragazzini. Provocazione non attendibile. Forse però si può intervenire su qualche crepa prima che diventi voragine. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
Potenza nell’abisso, Melfi in orbita
I due volti del calcio lucano NON E’ certo attraverso l’appartenenza a una categoria più alta che si può determinare chi sta meglio o chi sta peggio tra le rappresentanti lucane del calcio professionistico. Oggi, spetta certamente al Melfi una nota di merito. Pur avendo messo in discussione, su queste colonne, la conferma di Palumbo nei tempi bui in cui la squadra gialloverde non girava, esclusivamente per una questione di risultati, siamo qui a tesserne le lodi per aver saputo sfruttare al massimo i correttivi in corsa posti in essere dalla società. Gente di polso, di campo, di esperienza, col pelo sullo stomaco in casa, ma soprattutto fuori. Per dirla tutta, forse era stato anche un po’ presuntuoso, nell’epoca della campagna acquisti estiva, puntare su un gruppo assai giovane in una categoria che, al contrario, merita maggiore attenzione ed
esperienza, rispetto alla baldanza dei ventenni. Detto, fatto: gli innesti hanno determinato l’inversione di tendenza e oggi il Melfi si può pregiare di un vantaggio di sei punti sulla zona a rischio e di un calendario decisamente favorevole. Un lasciapassare limpido per la salvezza anticipata, persino per un’ulteriore valorizzazione di qualche giovane interessante, e l’onore di aver fatto restare a Melfi un calciatore simbolo dell’attaccamento alla società: quel De Angelis che con i suoi 13 gol si candida a mettere il sigillo su un’impresa che non più tardi di Natale sembrava assolutamente complicata. Il merito, ovviamente, è dell’intero ambiente gialloverde, capace di non disunirsi anche quando c’erano venti di crisi (specie a livello societario) che aggravavano la posizione di classifica e le ambizioni di un futuro più sereno. Proprio quello a cui dovrebbe ambire il Potenza che, nonostante l’appartenenza a una categoria migliore, oggi viene crocefisso per le magre figure sportive, figlie di un insieme di cose. Costruzione della squadra, gestione della rosa, scelte degli allenatori, isolamento della società, scarsezza di pubblico al Viviani, penalizzazione iniziale, posizione di classifica. Oltre all’ovvia mancanza di carattere in campo, difetto atavico ormai, di personalità ed esperienza. Se qualche tifoso, magari dopo essere stato a Pistoia a vedere con i propri occhi la disfatta contro l’ultima in classifica, arriva ad urlare alla squadra di essere degna di “Uomini e Donne”, trasmissione televisiva in cui vanno in scena i belli, i truccati, gli ingelatinati, o anche a chiedere al patron di schierare la Berretti, probabilmente la misura è colma. E, peggio, inizia a prevalere la sfiducia. Quanto di peggio possa accadere in questo delicatissimo frangente. Alfonso Pecoraro
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Martedì 17 marzo 2009
TOP 11
Clemente-Innocenti, come ai tempi del Gallipoli
Riecco i gemelli del gol INSIEME anche se soltanto virtualmente, insieme come ai tempi del meraviglioso Gallipoli di Auteri, insieme come nel 2005-06 quando strapazzarono il campionato di serie C2 e “sconvolsero” qualsiasi retroguardia a colpi di magia. Insieme, quasi fosse un segno del destino. Gianpiero Clemente e Riccardo Innocenti si ritrovano e si riabbracciano; messi insieme sarebbero devastanti come lo sono già stati in quell'unica trionfale stagione di partnership offensiva: il primo estroso, geniale, divino per qualità di giocate e superbia di realizzazioni; il secondo irresistibile in zona gol, diabolico negli ultimi sedici metri. Insieme anche sul podio della classifica cannonieri: Clemente sul primo gradino con 12 firme, Innocenti sul terzo con 9. Insieme, ancora insieme anche nella riscossa e nella ribalta arrivata in età matura: sia Clemente che Innocenti venivano considerati inadatti per la Prima divisione ed entrambi (dopo aver portato alla promozione il Benevento ed il Marcianise, rispettivamente con 15 e 16 reti) hanno dimostrato di essere fenomenali anche in un campionato superiore. . Insieme Clemente ed Innocenti per rendere indimenticabile una giornata avara di gol: quindici in totale (escludendo il posticipo tra Arezzo e Gallipoli), sei dei quali però realizzati nella spettacolare sfida dello Scida tra Croto-
ne e Foligno. La formazione di Moriero conferma di essere mostruosamente forte tra le mura amiche (11 successi su 13 incontri: miglior rendimento interno del
campionato), supera il Benevento nel numero di gol realizzati e rilancia la propria candidatura al primo posto dopo il passo falso di Potenza.
Ciano esalta il Marcianise: “Da qui non mi muovo”
Il Maicon casertano MARCIANISE. Sogna di chiudere lì dove ha iniziato, lì dove è nato, cresciuto, maturato, lì dove è diventato calciatore e professionista. Sogna di fermare il tempo perché l'orgoglio di sentirsi divo e simbolo di un'intera città non si affievolisca. Sogna altre domeniche magiche come quella appena archiviata: subentrato dopo sette minuti all'infortunato Filosa e decisivo per ribaltare una gara tosta, difficile, ripida dopo il gol di Tisci e fondamentale per la rincorsa alla salvezza. Michele Ciano, l'idolo inatteso di Marcianise, è un fiume di gioia incontenibile il giorno dopo la superba affermazione contro la Virtus Lanciano: assist d'oro per Innocenti e, nel-
la ripresa, gol capolavoro. Il primo in Prima Divisione, “il primo - aggiunge Ciano - realizzato a Marcianise. Le altre, poche, reti realizzate negli anni precedenti le ho tutte firmate in trasferta”. L'emozione è per questo ancor più grande per un marcianisano doc, che nella piccola città (43mila abitanti) alle porte di Caserta, ci ha costruito i propri sogni e le proprie fortune. Ha da poco compiuto ventitre anni eppure è già un veterano della formazione casertana: sette anni fa fu tesserato dal Gs Marcianise (la denominazione cambiò poi con l'avvento in società del presidente Bizzarro) e da allora è diventato un elemento inamovibile dalla rosa gialloverde. E pen-
sare che nacque tutto per puro caso: “Dovevo andare a Prato - svela Michele Ciano Ormai era già stato raggiunto l'accordo: sarei stato ospitato in un convento, avrei completato lì gli studi e contemporaneamente mi sarei formato calcisticamente. Ma una domenica qualunque, durante un incontro amichevole, fui avvicinato dal direttore sportivo Pasquariello e da altri dirigenti: mi proposero di restare e mi promisero che avrei firmato per la squadra della mia città. Non ci pensai su due volte: ero troppo legato alla mia terra e l'occasione di giocare per la squadra della mia città andava presa al volo”. A diciassette anni Michele Ciano si ritrovò
POSTICIPO: AREZZO-GALLIPOLI 1-0
catapultato in prima squadra, alla corte del guru Boccolini per compiere la prima impresa storica della società marcianisana: la promozione tra i professionisti: “Fu un anno straordinario: giocai quasi tutte le partite e brindare alla C2 fu il massimo per me che sono prima di tutto un tifoso di questa squadra, che amo questi colori”. Come in una favola, Michele Ciano è “sopravvissuto” a qualsiasi cambiamento, ha partecipato marginalmente al trionfo della passata stagione (appena nove presenze per un infortunio alla schiena che lo tenne ai box per tre mesi) prima di essere blindato dal presidente Bizzarro (prolungamento contrattuale: è legato ai gialloverdi fino al 30 giugno del 2011) e rilanciato prepotentemente dal tecnico Luca Fusi: “Molti pensavano che fossi ancora acerbo per la Prima divisione, ma avevano fatto male i conti. Non sono presuntuoso, ma credo nelle mie potenzialità e sono convinto che lavorando sodo si possa arrivare in alto. La fiducia del mister è stata poi indispensabile: mi ha sempre spronato offrendomi anche molte opportunità per dimostrare il mio valore. È un allenatore fantastico ed ha portato disciplina e professionalità all'interno del gruppo: grazie a lui ci sentiamo forti e competitivi anche se per la maggior parte di noi si tratta del primo campionato di Prima divisione”. È alla sesta stagione consecutiva con la maglia del Marcianise Michele Ciano, il Maicon dei gialloverdi - “Così mi chiama scherzosamente il mister” - e non intende affatto lasciare la propria terra: a giugno convolerà anche a nozze con la compagna Lina (chiaramente marcianisana) e poi si siederà al tavolo col presidente Bizzarro per discutere di un nuovo prolungamento. L'ultima bandiera di un calcio che non conosce più “fedeltà”: basta fare un giro a Marcianise e chiedere di Michele Ciano. f.z.
A trascinare i pitagorici i funamboli della trequarti (tutti a segno Petrilli, Caetano e Basso: gli ultimi due inseriti nella top 11) e la classe pura del metronomo Galardo, che guadagna un sette pieno di valutazione risultando il miglior interno di centrocampo del venticinquesimo turno. Al suo fianco l'infaticabile Fidele Muwana, mediano di sostanza e di temperamento, punto di forza della Pistoiese risorta dalle ceneri e rigenerata dall'avvento di Torricelli (cinque punti in tre partite): il congolese conquista la sua prima nomination all'interno della top 11 giocando una gara sontuosa contro il Potenza. Nella dream team ci entra di diritto anche il difensore arancione Di Berardino (sua la rete che ha spezzato gli equilibri di un incontro dal valore enorme) piazzandosi al centro della retroguardia in compagnia del capitano del Perugia Accursi (gigantesco nel derby con la Ternana), a protezione di Spadavecchia del Sorrento, miglior portiere della giornata (tre interventi salva-risultato contro il Foggia). Completano il blocco difensivo gli esterni goleador: Ciano del Real Marcianise a destra (assist per Innocenti e gol vittoria), Vitale del Pescara a sinistra (gran botta da fuori per pareggiare i conti col Benevento). Filippo Zenna
Juve Stabia, crisi dei portieri
Papere e gol i mali delle vespe CASTELLAMMARE DI STABIA. Quattro gestioni tecniche, un tesoretto speso per cullare inizialmente sogni di gloria, altri investimenti operati a gennaio per metter toppe un po' ovunque. Eppure la classifica della Juve Stabia diventa sempre più deficitaria e preoccupante: appena tre i punti di vantaggio sull'ultima posizione, alla vigilia dello scontro diretto al Viviani di Potenza. Biancolino non sa più come far gol, Grieco è svogliato e poco considerato, Capparella fa quel che può ed i veterani Ametrano e Rastelli non possono da soli risolvere i problemi. Ma l'origine dei mali è tra i pali, è nella difesa estrema: sta tutta nella stagione orribile dei portieri. L'ultimo errore è stato clamoroso ed è costato la sconfitta nel derby con la Cavese: a commetterlo l'esperto Soviero, restato immobile su un cross da quaranta metri di Favasuli che s'è infilato in fondo al sacco. Roba da “Mai dire gol”: così clamoroso da esser trasmesso perfino dalla Domenica sportiva. C'è chi ha riso di gusto assistendo ad una “papera” che farà probabilmente storia. E chi, invece il presidente Giglio su tutti ha visto il proprio intestino contorcersi dinanzi all'ennesimo orrore di una stagione incredibilmente negativa. Pensavano d'aver risolto un autentico dramma rescindendo il contratto con Brunner ed affidando la difesa dei pali a Salvatore Soviero. Ed invece l'ex portiere di Venezia e Reggina, che fino a febbraio s'era divertito con una squadra dilettantistica umbra, l'ha combinata grossa nella domenica del suo debutto, facendo ricredere anche i più accaniti contestatori di Brunner. Non c'è pace alla Juve Stabia e la questione portiere rischia di diventare un autentico dramma. Perché Soviero, al di là dell'incredibile errore, è apparso fuori condi-
Costantini
zione, perché Della Corte non è poi tanto affidabile (avrebbero altrimenti puntato su di lui dopo l'addio di Brunner), perché senza orrori la Juve Stabia sarebbe fuori dalla zona play-out, o almeno non vivrebbe con l'acqua alla gola, con l'incubo di sprofondare addirittura in ultima posizione. Nell'ultimo mese e mezzo la situazione è diventata insostenibile: la saga delle papere ha preso il via lo scorso 15 febbraio sul neutro di Sant'Antonio Abate: Brunner esce fuori dai pali, tocca con la mano e viene espulso consentendo al Foggia di raccogliere la sua prima (ed unica) vittoria esterna della stagione. Nuovo giro, nuovi errori clamorosi: a Crotone ci va Della Corte tra i pali e subisce due reti incredibili (nel secondo caso si fa sfuggire il pallone tra le mani favorendo il tap-in vincente di Basso. Col Perugia ritorna Brunner tra i pali, ma una sua uscita kamikaze spiana agli umbri la strada verso il successo. E poi Soviero, ingaggiato in fretta e furia per frenare il malumore popolare. Ma alla prima l'estremo difensore di Palma Campania ha steccato in maniera clamorosa. Chissà che non si ricorra addirittura al giovane Terminiello, classe 88 di grossa prospettiva: un tentativo estremo per rendere sicura l'estrema difesa. f.z.
Sport 39
Martedì 17 marzo 2009
TOP 11
Il Cosenza vince virtualmente il campionato con una superprestazione
Toscano il condottiero Bravi anche i siciliani Scopelliti e Crimi NEL SEGNO DELLA tris vincente. A riscuotere il premio è il Cosenza, che rompe gli indugi sul campionato e dà un senso definitivo alla sua fuga solitaria in cima alla classifica. Tris casalingo rifilato al Gela, stordito da Polani in apertura di contesa, bistrattato da Danti ad inizio ripresa, congedato dall'ex Battisti per la chiusura dei conti. Campionato in congedo? Sembrerebbe di si, anche perché in contemporanea il Pescina cala la sua personalissima tris sul Catanzaro piazzando il nono sigillo in campionato di Arcamone. Catanzaro in caduta, meno undici dal vertice, meno uno dal Gela. La tris domenicale dà la certezza del primo posto e ridefinisce gli equilibri del restante podio. Al quarto posto fa infatti capolino l'Andria di Chiancone: quarta vittoria consecutiva, ancora il “cavalleresco” Cavaliere a segno, e meno quattro dal podio. Sempre in ordine di griglia play-off riemerge proprio il Pescina, esemplare in difesa (ottimi Petitto e Blanchard) risoluto in attacco. Si stacca definitivamente dalle retrovie invece l'Igea Virtus che, nella giornata delle tris, scopre un poker ai danni della Vibonese e si piazza a metà classifica con sei punti di distacco nei confronti della zona play-out; Bongiovanni è spietato dal dischetto ma le note liete arrivano dalle due correnti laterali: apre a destra Crimi,
chiude a sinistra Scopelliti, sepolta la Vibonese. In difesa dei pali spunta Panico della Vigor Lamezia, tengono testa comunque Mancinelli del Catanzaro (nonostante le
tre reti subite) ed anche Bifulco del Pescina. Dinanzi al portiere della Vigor comoda linea a quattro comandata dai due centrali del Pescina: domenica faceva quasi tenerezza il povero Falomi, spesso isolato
e preso nella morsa dei due colossi della difesa. Torna a far parlare di se anche Rapino della Scafatese; ennesima prestazione convincente per il giovanotto che si piazza a destra. Sul lato opposto c'è invece Scopelliti dell'Igea che, oltre alla gran mole di lavoro sulla corsia, porta in dote l'ultima carta del poker rifilato alla Vibonese. La prima carta è invece nella manica di Crimi. Per il giovanotto classe '90 è la seconda rete in campionato. Per le vie centrali c'è una new entry ed è Giordano del Pescina, autentico trascinatore nella vittoria contro il Catanzaro, accanto a lui fa gli onori di casa Battisti del Cosenza, un abituè della formazione ideale. Lo stratega del centrocampo cosentino ha raggiunto quota cinque in campionato, ha già eguagliato il suo record (con la Rosetana nel 2004). Il suo sigillo ha chiuso il conto della gara (e del campionato) aperto da Polani ed alimentato da Danti. Proprio Polani ha un partner d'eccezione in attacco: si tratta dell'argentino Luis Arcamone. L'attaccante del Cosenza gli strizza l'occhio anche per aver steso il Catanzaro. Il tandem è dunque ben congeniato, tuttavia alle loro spalle c'è Bongiovanni dell'Igea; doppietta di rigore per lui ma non c'è tridente nelle idee di Toscano. a.b.
IL MOMENTO NEGATIVO
L’Aversa piomba di nuovo in crisi AVERSA. Ci risiamo. Ancora aria pesante in casa dell'Aversa Normanna. Aria di crisi: crisi di gioco di risultati ed anche di nervi. Ce n'è abbastanza per azionare i campanelli d'allarme del caso. Un punto in tre partite, due sconfitte consecutive in casa. Contro il Cassino l'ultima interpretazione infelice dinanzi al proprio pubblico, lo stesso che incassa e si deprime vedendo una squadra senza mordente, che perde colpi e pezzi nel momento decisivo della stagione. L'attuale classifica non lascia scampo: venticinque punti, tanti quanti la Val di Sangro, giusto una spanna sopra Isola Liri e Manfredonia, a meno quattro dalla Vibonese e dalla salvezza ga-
rantita. Questi i numeri impietosi che condannano una squadra vittima di se stessa, incapace di piazzare la sterzata decisiva alla stagione e di tirarsi fuori dalle sabbie mobili della bassa clasifica. Ora è ferma lì al quart'ultimo posto, insabbiata in una situazione controversa. Sul groppone pesano due sconfitte consecutive in casa e nel prossimo turno deve far visita al Gela di Cosco che, tra l'altro, sarà “arrabbiato” quanto basta dopo le tre scoppole rimediate dalla capolista Cosenza. Crisi irreversibile? Beh, il tecnico Raffaele Sergio ha già vissuto momenti simili. La prima crisi l'Aversa l'ha scontata a dicembre dello scorso anno ed è proseguita per buona parte di
gennaio. Allora sembrava irreversibile, poi nove punti in cinque gare avevano riportato la squadra a galleggiare senza affanni al di là della zona play-out. Dopo di ciò il buio, è tornato il “malvezzo” dell'incapacità guidata. Un punto in tre gare, due sconfitte interne. Ebbene sì, qualcosa non è cambiato, i problemi sono sempre gli stessi, sotto gli occhi di tutti. Carenze sotto il profilo del gioco, dei risultati e della tenuta. Tenuta fisica e mentale. Il tecnico Sergio, spesso, ha dato l'impressione di non aver pienamente il controllo della rosa. Troppi mugugni in giro per lo spogliatoio, “andirivieni” caotico nel mese di gennaio con una quantità industriale di rescissio-
Il personaggio della settimana
Arcamone, gol a passo di tango IL PASSO È SEMPRE lo stesso, quello del tango argentino. Il Pescina torna a danzare dopo la mini crisi cadenzata da un punto in tre gare. Lo fa grazie, e soprattutto, alla vena realizzativa mai sopita di Luis Arcamone: un gol ed un assist per abbattere il Catanzaro. Gela e Catanzaro qualche spanna in avanti, seguono a ruota Andria, Pescina e Cassino: “Il Cosenza è ormai andato, credo che ci siano ancora possibilità per aspirare alla seconda piazza. Certo, i punti da recuperare non sono pochi ma d'ora in avanti ci saranno molti scontri diretti. Noi tra due giornate affrontiamo il Gela, vogliamo assolutamente accorciare, siamo ottimisti. Tra le pretendenti alla promozione sta facendo benissimo l'Andria ma un po' tutte potranno giocarsi le proprie carte”. Arcamone, intanto, tiene nascosto l' asso nella manica. Se lo giocherà insieme al Pescina al momento più opportuno, magari proprio in casa con il Gela nello scontro diretto. “Noi ci sentiamo forti, negli scontri diretti abbiamo sempre ben figurato e non abbiamo mai perso. Domenica contro il Catanzaro abbiamo dimostrato di essere una grande squadra”. Squadra certamente ambiziosa, come vuole il vertice societario. La punta argentina è quasi il portavoce di questo progetto. Lui ed il Pescina, insieme da quattro anni, protagonisti intrecciati di una cavalcata scandita da due promozioni consecutive ed un
consolidamento importante anche in seconda divisione. Una storia lunga, inizialmente anche complicata. Gli inizi in Argentina, poi sbarco in Italia prima ad Isernia e poi a Celano. Dal 2005 al Pescina: “Sono arrivato qui nell'ottobre del 2005 - afferma Arcamone - Giocavo nel Celano ed il Pescina voleva prendermi a tutti i costi. Non era dello stesso avviso il Celano che mi spedì a Trapani, ad ottobre il presidente poi riuscì a prendermi dimostrando grande caparbietà. Insieme poi abbiamo vinto due campionati: dall'eccellenza in C2 tutto d'un fiato, veramente un grande risultato”. Prossimo obiettivo? Certamente dare il massimo per mantenersi aperta una porticina per la promozione e poi, magari, cercare di migliorare il proprio record di reti tra i professionisti: nove reti nello scorso campionato. Tante qunate ne ha distribuite finora in venticinque partite. Ancora una è avrà migliorato il suo score, in nove partite sarà uno scherzo: “È vero, mi manca solo una rete per migliorare, spero di riuscirci al più presto. Certamente non baratterei questa rete con la promozione. Lo scorso anno siamo stati una sorpresa, quest'anno credo che, per certi versi, il campionato lo abbiamo buttato. I motivi? Beh, ce ne sono diversi: abbiamo lavorato poco in estate per vari problemi, poi abbiamo cambiato modulo. Tutto questo non ci ha favoriti”.
ni contrattuali ed inserimenti discutibili in organico. Sono andati via, tra gli altri, Romano, Ingenito, Rosamilia, Ottobre e Baylon. Dentro Menichini, Marasco, Cozzolino, Avolio e Pagano. Una rivoluzione voluta dal tecnico che, spesso, cambia idea sugli uomini a disposizione. Tutto il resto è noia per i sostenitori dell'Aversa. Ma ci sarà un rimedio? Beh, la società ha imbeccato la strada del silenzio stampa. Bocche cucite per ritrovare la serenità. Le prossime partite saranno decisive ai fini della salvezza ed occorre tranquillità. Che occorresse una svolta tecnica? È metà marzo, il punto di non ritorno comincia a delinearsi. Andrea Buonaiuto
Sergio
40 Sport
Martedì 17 marzo 2009
Colpo a Pomigliano ed eloquente +10 sulla Nocerina
Brindisi, svolta finale di RENATO CARPENTIERI
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 18 SQUADRE Non concede sconti la capolista Brindisi che vince anche a Pomigliano e porta a 10 le lunghezze di vantaggio sulla Nocerina. Eppure a passare in vantaggio sono stati proprio i padroni di casa con Marzullo, ma i pugliesi pareggiano poco dopo con Lenti. Nel finale di gara Trinchera prima e Chiesa poi regalano i tre punti al Brindisi, inutile il gol a tempo scaduto di Gomes per il Pomigliano. Una vittoria che ha tanto il sapore della svolta decisiva per la Seconda Divisione, traguardo molto vicino a otto turni dalla fine e senza più ostacoli sulla strada. Pari della Nocerina sul campo del Francavilla Fontana , molossi due volte in svantaggio riescono a recuperare con i gol di Cavallaro e Riolo. Un pareggio che consente al Brindisi di poter sventolare un vantaggio di dieci punti. Il Pianura espugna Bitonto grazie a Contino e Manzo, tornando di prepotenza in corsa per il secondo posto. Lla Turris si aggiudica il derby con l’Ischia con un gol di Tortora nel finale. Senza l’attaccante principe dello scacchiere di La Cava, i corallini non hanno mai fatto faville e non a caso è stato un gol suo a regalare una grande gioia al pubblico del Liguori. Avvincente match tra Sant’Antonio e Sibilla con i padroni di casa che vincono per 3-2. Due squadre che stanno centrando gli obiettivi, in particolare gli Abatesi che alla luce degli ultimi risultati possono aspirare anche alla salvezza diretta. Derby lucano deciso da un contestato rigore siglato da Del Prete. Lo Sporting Genzano porta via un punto da Grottaglie, mentre l’Angri torna a sperare battendo il Venafro fermando un’emorragia d’astinenza di tre mesi. Buon punto del Gelbison a Fasano
ANGRI
Nove turni dopo c’è il ritorno alla vittoria contro il Venafro BACOLI
Fa degnamente parte di un gruppo di sette squadre per i play off BRINDISI
Allungo decisivo. Prova di forza vincere a Pomigliano. BITONTO
Altro infortunio interno contro un Pianura tornato al gol e alla vittoria. FASANO
Una frenata inattesa al Vito Curlo con il Geelbison.
FRANCAVILLA F. Un pareggio con la vice capolista del torneo può starci. FRANCAVILLA S.
Blitz nel derby che vale doppio in chiava salòvezza e play off GELBISON
Punto prezioso, ma l’impresa di raggiungere i play out è ardua GROTTAGLIE
Frenata pericolosa contro una diretta concorrente.
7
MATERA
Troppe assenze, ma preparazione atletica disastrosa. NOCERINA
5
Un pareggio che conta parecchio solo in chiave play off PIANURA
9
Il risveglio degli azzurri di Gargiulo a Bitonto è realtà. POMIGLIANO
5
Sconfitta interna che pesa, ma è un periodo non felice
S.GENZANO
5,5
Poteva essere una vittoria, ma alla fine è un punto buono
S. ANTONIO
6
Ancora una vittoria e la salvezza diretta è possibile
TURRIS
7,5
Tortora marchia un derby che vale doppio per i play off.
US. ISCHIA
6
Una sconfitta che brucia e domenica c’è il Matera
VENAFRO
5
Può esere l’addio alla D il tonfo ad Angri.
L’Angri riassaggia il dolce sapore dei 3 punti dopo 9 turni
5 6 7,5 5 6 7,5 7,5 5 4,5
Dopo un digiuno di nove turni, l’Angri fa un sol boccone del Venafro a suggello di una ripresa arrembante, che ha visto il ritorno al gol della premiata ditta Radicchio-Vitale. Esordio vincente per il tandem in panchina Pagliarulo-Criscuolo, che ha rilevato il dimissionario Erra, ai quali dopo aver sfatato il tabù di una vittoria che mancava da tre mesi esatti -3-1 alla Turris del 14 dicembre 2008- si chiede di traghettare i grigiorossi fuori dalla zona play-out (e con i risultati di questa giornata, la salvezza è distante solo un punto dai 29 punti del Bitonto, sconfitto in casa dal Pianura). Primo tempo con i grigiorossi più contratti, vista l’importanza della posta in palio, mentre gli avversari, che non hanno più nulla da perdere, cercano con più insistenza di arrivare dalle parti di un attento Cortese. L’Angri si è sbloccayo così: cross basso dal limite dell’out destro di Vitale che mette nel cuore dell’area per Radicchio, il quale con un tocco sotto misura mette alle spalle dell’incolpevole portiere bianconero facendo esplodere il “Novi”. Cavola becca la seconda ammonizione e lascia i suoi compagni in inferiorità numerica, rendendo di fatto ancora più difficile la rimonta del Venafro. Il molisani provano a reagire, ma è solo un’illusione. L’Angri mette la ceralacca alla vittoria, che riapre i giochi-salvezza in casa del cavallino rampante. Il funambolo Somma pennella un cross dalla destra per l’accorrente Vitale, colpo di testa in rete nonostante il tentativo disperato di Izzo di toglierlo dalla porta oltre la linea gessata. Il portiere Izzo esce a pugni chiusi a sventare la punizione insidiosa di Cacace del tre a zero: troppo severo per i molisani senza ombra di dubbio.
TOP E FLOP DELLA VENTISEIESIMA GIORNATA
P TO
P TO
P O L F
P TO
P FLO
P TO
P O L F
FLO
P
Sport 41
Martedì 17 marzo 2009
I numeri del girone H Rientra in zona play off la Turris e ne esce il Bacoli
L’Angri si rialza, primo pari dei Molossi CATTIVA la prima per il neo tecnico del Matera, Danza. Brindisi e Pianura tornano a vincere. Per la Nocerina solo un pari, il primo stagionale. Prima vittoria dell'Angri nel 2009. Sant'Antonio Abate in netta ripresa. Zona playoff: esce il Bacoli, rientra la Turris. Bitonto sempre più a rischio playout. Questi, in estrema sintesi i fatti salienti della ventiseiesima giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare sei vittorie, tre esterne e tre pareggi. I gol sono stati 20, di cui 10 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e altrettanti da quelle che hanno viaggiato. Complessivamente, nelle 234 partite sinora disputate (158 vittorie e 76 pareggi), sono state realizzate 558 reti,
contro le 586 della scorsa stagione. Nella ventiseiesima giornata del campionato 2007/08 le vittorie furono cinque (una in trasferta). I gol furono 18. Angri, Pianura, Francavilla Pz, Brindisi e Turris hanno vinto entrambe le sfide, rispettivamente, contro Venafro, Bitonto, Matera, Pomigliano e Ischia. La Nocerina, in campo esterno, dopo cinque sconfitte consecutive, ha conseguito un pareggio (il primo stagionale in assoluto), ma si è allontana maggiormente dalla capolista che è tornata alla vittoria, dopo due turni a reti inviolate. Ora, tra la prima e la seconda, vi sono dieci punti di differenza, a otto giornate dal termine. Dopo sette risultati utili consecutivi (5 vittorie e 2 pareggi), il
Bacoli si è fermato a Sant'Antonio Abate ed è uscito dalla zona playoff, cedendo il posto all'altalenante Turris. La compagine di Torre del Greco, superando l'Ischia, si è riappacificato con il proprio pubblico, dopo la figuraccia rimediata contro il Matera, nel turno interno immediatamente precedente. L'Angri ha colto il primo successo pieno del 2009, superando il Venafro che vede sempre più vicina l'Eccellenza molisana. Nella parte bassa della graduatoria, la formazione più informa sembra essere il Sant'Antonio Abate che ha conquistato il quarto risultato utile consecutivo (2 vittorie e altrettanti pareggi). Mentre si fa preoccupante la situazione del Bitonto che
ora vanta un solo punto in più sulla sestultima. Tra le formazioni lucane, il Matera ha subito la seconda sconfitta casalinga consecutiva. I materni hanno perso anche la rivincita contro il Francavilla che non vinceva in trasferta dal 28 settembre 2008. La nona di ritorno sembra non porti molta sfortuna al Matera. Nella passata stagione pareggiò contro il Lavello che in tutto il campionato conquistò soltanto 5 punti. In precedenza, nel torneo 2001/02 vinse con il Rutigliano, 2002/03 pareggiò con il Nardò, 2003/04 perse con il Savoia, 2004/05 vinse con la Scafatese, 2005/06 perse con la Paganese e 2006/07 perse con il Barletta. Adolfo Sarra
Il presidente esclude che ci possano essere sanzioni per società e atleta
Il giallo-Albano si sgonfia Perniola: «Un equivoco già chiarito in Lega» Il giallo-Albano si sbiadisce fino a scomparire. Ieri mattina alla riapertura degli uffici il Fc Matera ha subito chiesto spiegazioni in merito alla raccomandata giunta sabato scorso che revocava il tesseramento di Diego Albano, negandogli di fatto la possibilità di scendere in campo nella gara con il Francavilla. Una stranezza che si sgonfia con un atto dovuto da parte della Federcalcio dell’ufficio preposto. «C’era da inviare il suo certificato medico in Lega, cosa che veniva fatta in maniera naturale nei professionistiafferma il presidente del Matera, Tommaso Perniolamentre non essendoci l’obbligo tra i dilettanti la cosa non è avvenuta. Abbiamo inviato tutto, perchè la visita medica è stata fatta in data antecedente alla loro richiesta e quindi attendiamo solo l’esito della nostra documentazione già giunta in Lega». In sostanza si tratta di rifare il tesseramento sospeso con il provvedimento, ma non ci sono conseguenze per società e calciatore. «Assolutamente no. Non poteva giocare e non l’ha fatto. Quindi-conclude Perniola- non vedo perchè dovrebbero esserci sanzioni». Tutta questa cosa non ha fatto altro che esasperare ancora di più l’amarezza di una sconfitta giunta per un calcio di rigore dubbio ed a pochi minuti dalla fine quando le forze del Matera erano ormai nulle nonostante i vari cambi effettuati da Danza. Squadra senza
Doppietta di vittorie con le due corregionali
Francavilla regina dei derby
Il presidente Tommaso Perniola
freschezza atletica nella ripresa, una situazione migliorata di poco dopo i trenta minuti d’autonomia contro il Sant’Antonio Abate. E’ l’unica emergenza, quella atletica, su cui intervenire in fretta. Nel periodo di sosta il lavoro fatto dal preparatore atletico Capasso ha senza dubbi inciso in maniera negativa sulle gambe della squadra. Un passo diverso con il Sant’Antonio e anche col Francavilla. Perchè nel primo tempo, quando il Matera ha pressato e osato, il Francavilla ha sofferto i biancazzurri visto che solo su punizione i sinnici hanno impensierito l’ottimo Gatti. Quindi non è un problema di caratura tecnica o d’impegno. Le gambe dei calciatori del Matera sono pesanti come macigni ed è
chiaro che alla prima ingenuità venga punita. Gisonna fresco era meno brillante di Milella che aveva giocato tutta la gara. La sconfitta nel derby sta tutta qui, oltre al solito arbitro che ha commesso qualche errore di troppo. Un canovaccio, quello delle giacche nere, però assimilato dalla squadra visto che va avanti da inizio stagione e quindi c’è da invertire questa cosa con un atteggiamento diverso già dalle prime battute di gara. Recuperare Naglieri e Acampora è l’obiettivo di Danza alla ripresa, assieme al morale che ovviamente è dei peggiori. Tornano disponibili Giglio (finite le 6 giornate di stop) e La Fortezza e non ci sono squalificati per Ischia. Renato Carpentieri
FRANCAVILLA – Non c’è tre senza quattro!. tutto come doveva andare, con la festa meriIl Francavilla si aggiudica il suo quarto der- tata dei tifosi rossoblu sugli spalti, che hanno by della stagione. Dopo la doppietta contro lo seguito la squadra, circa duecento, ad incitaSporting Genzano, adesso arriva anche quel- re dal primo all’ultimo minuto i propri beniala contro il Matera. I ragazzi del presidente mini. A fine gara, soddisfazione per la diriFranco Cupparo, escono vittoriosi dal derby genza sinnica, a cominciare dal suo patron del “XXI Settembre – Franco Salerno”, grazie Franco Cupparo: «Faccio i complimenti a tutalla rete del suo capitano Genny Del Prete, al ti i giocatori – dice Cupparo – che oggi hanno 40’ del secondo tempo su calcio di rigore. Alla dimostrato tutto il loro valore giocando una gara davvero eccezionale. Poi, vigilia, l’attesa in casa sinnica dopo tante critiche fatte al noera tanta. Sfatare il tabù delle stro allenatore, dobbiamo rivittorie esterne, la conferma conoscerli tutta la sua bravudi essere una squadra solida e ra, per come ha disposto i gioper niente rinunciataria. E catori in campo». Un Francapoi, la gara contro un ex di lusvilla che, nei primi venti minuso, Antonio Chisena, che per ti di gioco ha subito la pressiodue anni ha vestito la maglia ne del Matera. Ma poi, ha cofrancavillese, formando con minciato a riorganizzarsi ed a Del Prete una delle coppie più creare azioni di gioco molto intemibili, adesso però, accasato teressanti. «Siamo molto sodnella sua città, con la maglia disfatti – continua – per come biancazzurra. Ebbene, il Franquesto derby è stato vinto, con cavilla ha vinto tutti i confronla dimostrazione di avere tutte ti. Sicuramente un merito va a le carte in regola per poter ditutta la squadra che in settisputare delle gare di questo limana ha lavorato con tanto vello. Un grazie va ai nostri tiimpegno e concentrazione, fosi, che ci hanno seguito con nonostante due assenze imtanto affetto, anche in questa portanti, come quelle dei due trasferta. Ho visto intere famicentrocampisti Romaniello e glie con bambini al seguito è Pioggia. I ragazzi, hanno di- Genny Del Prete questa è una cosa molto bella. mostrato che quando tutto funziona, ogni ostacolo è superabile. Una lo- Un ringraziamento – termina il presidente de a parte per il tecnico serbo Ranko Lazic. Cupparo – va a tutta l’organizzazione, da parOgni volta, che la squadra giocava male, tutti te delle forze dell’ordine e della società del Macontro le sue scelte e la sua tattica. Adesso pe- tera, che ci ha accolti dall’inizio alla fine in rò, bisogna riconoscerli di aver dimostrato di modo elegante». Adesso, il Francavilla dopo meritare tutto il rispetto e la stima che li com- l’importante successo, si appresta ad ospitapete. Sua la mossa dell’avanzamento di Milel- re la compagine del Sant’Antonio Abate. la a laterale destro con l’ingresso di Cocina. Squadra che sta attraversando un buon peEd è proprio l’abile laterale napoletano, ad in- riodo di forma, ed è reduce dal successo casacunearsi in area avversaria, ed a procurarsi lingo per 3-2 contro il Bacoli Sibilla. il penalty. Quindi, Lazic sugli scudi. Il resto, Claudio Sole
Un punto che può tornare utile solo perchè conquistato a domicilio di una diretta concorrente
Genzano, ancora un arbitraggio poco felice GENZANO DI LUCANIA - Ancora una domenica da cancellare per i bianco rossi alto bradanici. Un pareggio (0-0) con il Grottaglie in terra pugliese non è da buttare ma come spesso accade allo Sporting va sempre tutto storto. Partendo dalla poca convinzione sotto porta di Murano, Impagliazzo e Compierchio sino alle discutibili decisioni arbitrali. Falli, ammonizioni e anche un rigore negato hanno fatto sbottare il Presidente Donato Nei, arrabbiato più con la terna che con i suoi ragazzi. Un pareggio che, indubbiamente, fa più felice i pugliesi che i lucani, in quanto sono stati proprio i bianco rossi a “fare” la partita sfio-
rando il vantaggio in più di un occasione. Borrelli si è definitivamente ritrovato salvando la propria porta nella fase finale del mach. Fiore, Masturzo e Fiscina (recuperato in extremis) sono l'emblema di una difesa che finalmente comincia a convincere; nessuno svarione e nessun gol al passivo. Autiero sottotono che ha faticato a coprire la sua fascia e non ha brillato neanche in fase offensiva. Rega è di sicuro il migliore del reparto centrale dello Sporting, mentre Buonocore, Salbini e Papagni hanno fatto la loro gara concedendo davvero poco agli avversari ma calando sul finire del mach lasciando alcuni spazi per le incur-
sioni degli avversari. In attacco, come detto, il trio Murano-Impagliazzo-Compierchio è stato poco lucido e senza cattiveria agonistica. Mister Pirone, invece, merita un voto alto in pagella per come ha messo in campo la squadra e per come i suoi ragazzi si sono preparati al mach. La fortuna, però, gli ha voltato le spalle e nel finale di tempo stava per arrivare anche la beffa su una delle pochissime palle gol create dai padroni di casa. Arrabbiato più con la terna che con i suoi ragazzi, domenica scorsa il Mister ha lasciato lo stadio D'Amuri senza commentare né la gara né l'operato dell'arbitro.
Deluso, arrabbiato e un po' polemico anche il Presidente Nei, che nel post partita ha messo in luce il fatto che durante l'arco della stagione la sua squadra abbia collezionato espulsioni a raffica e tanti rigori contro e mai uno a favore. Nei ha anche ripreso la protesta già accennata domenica scorsa da Mister Pirone: “Forse a Genzano non hanno ancora dimenticato il tamburo di due anni fa”. Nonostante tutto, la classifica dice che lo Sporting ha rosicchiato un altro punto al Bitonto e ora si trova a quattro lunghezza dai pugliesi ma, contemporaneamente, è stata raggiunta dal S. Antonio Abate che ha vinto a sorpresa con-
Murano del Genzano
to il Bacoli. La salvezza resta alla portata dei genzanesi ma serve la vittoria per ridare fiducia all'ambiente e allo spogliatoio bianco rosso. Rocco De Rosa
42 Sport
Martedì 17 Marzo 2009
Manieri, ne segna tre, Chieco, Sabatiello, Leccese e Maragno uno solo
Un’Invicta da impazzire Gara perfetta per il team allenato da Michele Fontana IL TABELLINO INVICTA MATERA 7 D. MONTESCAGLIOSO 0 INVICTA MATERA: Moliterni, Chieco, Pavese, Smaldone, Lomonaco Ricciulli, Giordano, Manieri, Maragno, Pietracito, Debellis. In panchina: Cifarelli, Visaggi, Volpe, Leccese, Sabatiello, Fiore. Allenatore: Fontana. DEP. MONTESCAGLIOSO: Potenza, Scarciolla, Mastromarino, Venezia, Dichio, Panico, Ventrella, Andriulli, Cifarelli, Montemurro, Tria. In panchina: Pistoia, Montesano, Magistro, Spano, Petrozza. Allenatore: Martino. MARCATORI: 2’ pt Chieco, 8’ pt, 27’ pt e 2’ st Manieri, 15’ st Sabatiello, 25’ st Leccese, 35’ st Maragno. MATERA – Tutto come previsto al “Gaetano Scirea” dove i ragazzi di Michele Fontana segnano ben sette gol alla compagine del Deportivo Montesca-
glioso. La cronaca. Passano solo due minuti e l’Invicta è già in vantaggio con Chieco lesto a ribadire in rete dall’altezza del dischetto del rigore una corta respinta del portiere su una conclusione dello stesso giocatore. All’8’ i bianco azzurri raddoppiano con il bomber Manieri che dopo aver superato in scioltezza due avversari deposita in rete la sfera con un tiro a pelo d’erba dal limite dell’area che finisce imparabilmente in fondo al sacco. Al 27’ ancora Manieri realizza la terza marcatura superando il portiere con un preciso diagonale dalla media distanza dopo aver ricevuto palla dal bravo Chieco. Il secondo tempo si apre come il primo; infatti al 2’ Manieri realizza la quarta rete (tripletta per lui) ribadendo in rete una punizione dal limite dell’area appoggiata da Pietracito con un bolide che finisce sotto la traversa, attuando alla perfezione uno schema provato e riprovato in allenamento. Per la quinta rete bisogna attendere il 15’ quando Sabatiello riceve palla al limite dell’area di
Battuta in casa la Vultur Rionero
Maragno (Invicta Matera)
rigore e con una finta di corpo si libera del diretto avversario ed insacca con un fendente ad incrociare che non da scampo all’estremo difensore ospite. Al 25’ è Leccese ad andare a rete con una pregevole deviazione in acrobazia su preciso assist di Debellis. L’ultimo sussulto arriva al 35’ ad opera di Maragno che corona la sua buona prestazione andando a segno con un bolide dal limite dell’area di rigore su appoggio del bravo Volpe.
Catalano: “La vittoria della squadra di Pronesti è meritata”
Il Lauria fa festa Il Santamaria è perfetto In gol Ielpo, Reale e Mercuro IL TABELLINO AC LAURIA VULTUR RIONERO
3 0
AC LAURIA: Perciante, F. Brandi, Borrello, Cozzi, Olivieri, Gugliotti, Reale, Labanca, Mercuro, Lentini, Ielpo. In panchina: Agrello, Magno, Pesce, Dolce Allenatore: Pesce. VULTUR RIONERO: Cloroformio, Filidoro, T. Cloroformio, Lamorte, Brescia, Di Palma, Calice, Di Lorenzo Parisi, Romaniello, Cassese. In panchina: Tomasulo, Di Sabato, Di Pasquale, Cavallo, Rossiello, Callimo. Allenatore: Leggieri. MARCATORI: 30’ pt Ielpo, 18’ st Reale, 28’ st Mercuro. LAURIA – Turno favorevole alla squadra di Ambrogio Pesce che sfrutta al meglio il turno casalingo e riassapora il gusto della vittoria, dopo il pari infrasettimanale nell’incontro di recupero con la PGS Don Bosco, imponendosi meritatamente sulla Vultur. La gara rimane in equilibrio fino al 30’, con gli ospiti ben disposti in campo, autori di un buon fraseggio e che esercitano possesso palla senza però riuscire a dare profondità negli ultimi metri, tanto che Perciante non viene mai chiamato in causa seriamente. Il Lauria, cosciente dell’importanza del risultato, riparte alternando buone manovre e rapidi contropiedi. Al 12’ e poi al 18’ si registrano due azioni simili dei locali: Ielpo si defila sulla fascia sinistra, entra in area di rigore ma non riesce a dosare la forza sbagliando il tocco per il liberissimo Mercuro. Al 22’
Parisi (Vultur Rionero)
Mercuro lancia Ielpo il quale supera in velocità i difensori ospiti, entra in area di rigore, ma al momento di calciare, sbilanciato dagli avversari, si ferma a protestare invece di tentare il tocco per superare il portiere ospite in uscita. La rete è nell’aria e arriva al 30’ a seguito di un calcio di punizione battuto nei pressi della linea di centrocampo da Olivieri che trova Cozzi in area di rigore che calcia subito in porta e su cui si avventa Ielpo, che sulla linea spinge la palla in rete. Nella seconda frazione di gioco la Vultur mantiene il possesso palla ma il pareggio non arriva. Giunge, invece, al 18’ il raddoppio locale firmato da Reale che, ben lanciato da Cozzi, supera tutti, compreso il portiere, e dà fiducia al Lauria che al 28’ chiude definitivamente la gara grazie al gol di Mercuro che dopo essersi liberato di due avversari supera il portiere con un preciso tocco. Ambrogio Pesce, allenatore del Lauria, ha detto: “Tutto sommato buona prova dei miei ragazzi che ritrovano il sorriso, tra le mura amiche, interrompendo il lungo digiuno di punti. Buona la direzione arbitrale, che comunque non ha avuto problemi stante la correttezza delle due compagini”.
Il Picerno ‘81 battuto con il classico 2 - 0 PICERNO – Doveva essere il giorno della grande festa ed invece a gioire è la squadra di mister Pronesti perché sul campo del Picerno Pace e compagni riescono ad ottenere una bella vittoria. Questa è la cronaca. Dopo una prima fase di studio che dura un quarto d’ora Tripaldi lascia partire un forte destro, palla di poco sulla traversa. Al 26’ Tripaldi solo davanti a Bochicchio batte a colpo sicuro, bravo è nella respinta il portiere ospite. Al 27’ è Infantino con un diagonale a sfiorare il palo. Al 39’ è ancora Tripaldi che s’incunea nella difesa avversaria e lascia partire un tiro di un soffio sopra la traversa. Al 40’ respinta in area di Marchese ed è Isoldi dal limite area coglie la traversa. Il secondo tempo si apre con una ghiotta occasione per il Picerno. Laurino salta il suo diretto avversario e solo davanti a Bochicchio, al momento
Fortunato (Santamaria)
del tiro viene fermato, secondo i locali in modo irregolare, ma non per l’arbitro che non decretava il calcio di rigore chiesto a gran voce dal Picerno. Al 7’ è Fortunato a sfiorare il goal del vantaggio. Al 13’ è Tolla che impegna in una respinta coi piedi Bezsmertnyy. Al 15’ il Santamaria passa: cross dalla destra di Fortunato e pronta la deviazione
in rete di Luongo. Al 23’ tiro di Laurino e pronta è la parata di Bochicchio. Al 27’ indecisione difensiva della retroguardia picernese, ne approfitta Fortunato che raddoppia. Al 38’ calcio di punizione per il Santamaria, calcia Tolla, palla che scheggia la traversa. A fine gara Tonio Catalano, allenatore del Picerno ’81, ha così commentato l’incon-
PICERNO ‘81 SANTAMARIA
0 2
PICERNO ’81: Bezsmertnyy, C. Passavanti, Marchese, Fortunato, Giosa, Bernabei, Tomasillo, Corrado, Tripaldi, R. Passavanti, Laurino. In panchina: Capace, Viggiano, Cerone, Cocina, Giannattasio, Lettieri, Albano. Allenatore: Catalano. SANTAMARIA: Bochicchio, Somma, Pace, Maiorino, Fieno, Corrado, Isoldi, Cardone, Fortunato, Luongo, Infantino. In panchina: Conte, Rinaldi, Santarsiere, Triani, Tolla, La Penna. Allenatore: Pronesti. ARBITRO: Ordile di Potenza. MARCATORI: 15’ st Luongo, 27’ st Fortunato tro: “Abbiamo giocato una brutta gara ma questo per merito dei ragazzi di Piero Pronesti, bravi ad aggredirci e a non farci ragionare, meritata una vittoria a cui speriamo di tornare al più presto”.
Per la PGS l’unica gioia è l’iniziale vantaggio siglato da Cuccarese
IL TABELLINO DEDALO PGS DON BOSCO
Luongo (Santamaria)
IL TABELLINO
6 1
DEDALO: Guglielmi, Giuliano, Gerardi, Scarano, Sabatino, Sabato, Maiorino, Sarr, Lorusso, Lapelosa, Albanese. In panchina: Santarsiero, E. Scarano, E. Gerardi, Cammarota, Ostuni, Iannielli, Campaniello. Allenatore: Porretti. PGS DON BOSCO: Picerno, Romeo, Pace, Trivigno, Giannini, Martoccia, Porretti, Pietrafesa, Greco, Cuccarese, Mancusi, Vaccaro. Allenatore: Condelli. MARCATORI: 15’ pt Cuccarese, 24’ pt Lapelosa, 29’ pt Sarr, 38’ pt Albanese, 20’ st V. Gerardi, 31’ st Iannielli, 37’ st Cammarota.
La Dedalo gioca a tennis in casa POTENZA – Si conclude con un punteggio tennistico il derby potentino tra la Dedalo e la PGS Don Bosco. E’ stata una gara che ha visto partire meglio gli ospiti che riescono a portarsi in vantaggio dopo un quarto d’ora di gioco con Cuccarese. La Dedalo reagisce e trova in dieci minuti due gol che ribaltano la situazione grazie ai gol di Lapelosa e Sarr. Il primo tempo si chiude 3 a 1 per effetto della rete di Albanese. Nella ripresa sfiora, in un paio di circostanze, il gol che potrebbe riaprire la partita che invece la Dedalo chiude grazie ai gol di Vito Gerardi, Iannelli e Cammarota. Il punteggio, come si usa dire in questi casi,
La Dedalo
si commenta da solo e rende merito alla forza di una Dedalo a cui la PGS Don Bosco si è contrapposta con bravura non adeguata a fermare
un avversario che ora aspetta il recupero di mercoledì contro il Padre Minozzi per cercare di regalarsi un’altra gioia.
Sport 43 Tra i ragazzi di mister Orazietti segna anche il bravo Salinardi
Martedì 17 Marzo 2009
Assopotenza, tre punti d’oro Davide Santarsiero è l’autore di una bella doppietta IL TABELLINO ASSOPOTENZA POLICORO 2000
3 2
ASSOPOTENZA: Tammone, Vaccaro, Giosa, Mancuso, Oliveto, Nolè, Salinardi, Laurino, Dav. Santarsiero, Marra. In panchina: Valeri, De Carlo, Fortunato, Palazzo, Lucia, Rinaldi, Ciuffreda. Allenatore: Orazietti. POLICORO 2000: Labriola, Francolino, Macculi, Affuso, Ligorio, Galotto, Agresti, Maiellaro, Donadio, Conte, Scarci. In panchina: Casalnuovo, Melidoro, Morisco, Bruno. Allenatore: Finamore. MARCATORI: 28’ pt Salinardi, 38’ pt e 8’ st Dav. Santarsiero, 18’ st Macculi, 32’ st Scarci.
POTENZA – Pur perdendo il Policoro 2000 mostra segnali di ripresa anche a Potenza dove la squadra di Antonio Finamore perde con un punteggio di misura. Infatti, l’Assopotenza dopo essersi trovato in vantaggio di tre reti, ha dovuto poi sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio della compagine ionica rinvigorita dalle due reti realizzate nella parte finale di gara. Per i ragazzi di mister Orazietti bella prova di carattere soprattutto per l’emergenza dovuta ad alcune assenze importanti e, per l’espulsione di Marra (fra i migliori in campo) patita nel finale di gara per somma di cartellini gialli; per i ragazzi di mister Finamore, di contro, una partita gagliarda e sempre giocata con grande ardore e determinazione. Alla fine però risultato legittimo che premia i potentini che allungano la loro
D. Santarsiero (Assopotenza)
Tammone (Assopotenza)
Salinardi (Assopotenza)
Oliveto (Assopotenza)
striscia positiva in campionato e la spingono verso un posto in classifica migliore ma grandi elogi anche per gli ospiti, mai domi, in una gara vibrante con tante occasioni da rete da ambo le parti. Buono anche l’arbitraggio del giovane Volini. Questa la sequenza dei gol. I padroni di casa vanno in vantaggio
con Salinardi che sugli sviluppi di un cross dalla sinistra riesce a trovare, in mischia, a battere imparabilmente nell’angolo basso del portiere. Il raddoppio è di Santarsiero che sfrutta un lungo lancio dalle retrovie e, dopo aver bruciato sullo scatto il suo marcatore, non ha difficoltà a mettere in rete
sulla disperata uscita del portiere. La terza realizzazione, che giunge all’8’ della ripresa è firmata da Davide Santarsiero che su un cross dalla linea del calcio d’angolo riesce a coordinarsi in maniera perfetta ed a calciare a volo con la palla che si insacca sotto la traversa. Al 18’ accorcia le distanze il Policoro
2000 con Maciulli che da fuori area calcia con buona forza un tiro sul quale nulla può il pur bravo Tammone. La seconda rete per gli ospiti arriva grazie a Scarci abile a sfruttare un’incursione in area e, complice una deviazione di un difensore avversario, ad infilare il portiere potentino.
Contro il Bella spicca il tris di Guida
Per l’AS Melfi gol di Rescigno (doppietta) e Votta
Il Padre Minozzi sale sull’ottovolante
Il Varisius perde e festeggia
IL TABELLINO PADRE MINOZZI BELLA CALCIO
I materani a segno con Bianchini e Miglionico IL TABELLINO
8 1
PADRE MINOZZI: Gulfo, Di Vincenzo, Cospito, Suriano, Greco, Mele, Stabile, Oriolo, Guida, Ragazzo, Appella. In panchina: G. Abatiello, Corizzo, A. Abatiello, Russillo, Oliva, Mundo. Allenatore: De Pietro. BELLA CALCIO: Nigro, Zanfino, Doino, Parisi, Campanella, Pagliuca, Golia, Pacella, Remollino, Maresca, Murano. Allenatore: Del Pino. ARBITRO: Buongiorno di Bernalda. MARCATORI: 4’ pt, 8’ pt e 6’ st Guida, 22’ pt e 28’ st Greco, 34’ pt Maresca, 38’ pt e 10’ st Stabile, 32’ st Corizzo. POLICORO – Bella prova di forza del Padre Minozzi alla ripresa del campionato, sospeso a causa delle cattive condizioni del tempo, che a Policoro supera il Bella Calcio con il risultato di 8 a 1. I ragazzi di Michele De Pietro scendono in campo con la giusta concentrazione e con una gran voglia di giocare al calcio viste anche le buone condizioni del terreno di gioco. Già dopo pochi minuti dal fischio di avvio il Padre Minozzi va in goal con Guida che deposita in rete un invitante cross di Appella. All’8’ è sempre Guida che, su invito di Cospito, batte di testa l’incolpevole portiere ospite. Qualche minuto dopo è Ragazzo a colpire il palo direttamente da calcio d’angolo. Al 15’ è capitan Greco che dopo aver rubato palla, su un errato disimpegno degli ospiti, supera il difensore centrale, entra in area di rigore e deposita in rete con un bel tiro di sinistro. Al 20’, su corner battuto da Ragazzo, spettacolare rovesciata in area di Suriano e strepitosa parata del portiere Nigro. Il Bella prova a riaprire la partita al 34’ con Maresca che in
VARISIUS AS MELFI
Guida (Padre Minozzi)
contropiede supera, con un bel pallonetto, l’incolpevole Gulfo. Ma qualche minuto dopo Stabile, su assist di Guida, realizza il quarto goal per il Padre Minozzi ristabilendo subito le distanze. Il secondo tempo inizia così com’era iniziato il primo: i padroni di casa vanno subito in goal con Guida che devia in rete una punizione battuta da Ragazzo dal limite dell’area. Al 10’ gran botta di Stabile da fuori area che s’insacca alla destra del portiere ospite. Dal 15’ al 18’ girandola di sostituzioni per il Padre Minozzi. Praticamente si gioca solo in una metà campo: bravo il portiere del Bella ad opporsi alle diverse conclusioni a rete di Greco e, per ben due volte a tu per tu, di Russillo. Ma nulla l’estremo difensore ospite al 28’ quando, su punizione di Ragazzo, Greco stoppa in area la palla e in mezza rovesciata deposita in rete. Al 32’ è Corizzo, subentrato a Stabile, che lanciato in profondità da Abatiello realizza l’ottavo goal della serata scavalcando con un pallonetto il portiere avversario. Qualche minuto dopo è il difensore centrale ospite, con uno strepitoso recupero, a negare ad Oriolo la gioia del goal a conclusione di una partita giocata molto bene. A fine gara mister De Pietro si è dichiarato £molto soddisfatto della prestazione dei propri ragazzi anche in previsione del recupero previsto per martedì 17 a Potenza con la Dedalo”.
2 3
VARISIUS: Festa, Matera Marcosano, Cifarelli, Giasi, Campanella, Buono, Scarciolla, Ricciardi, Sacco, C. Fabiano, Cappiello. In panchina: V. Fabiano, Bianchini, Miglionico, Acquasanta. Allenatore: Donvito. AS MELFI: Coppola, Brescia, Montanarella, Boccomino, Finiguerra, Mannarelli, Bozza, Tummillo, Rescigno, Votta, Tomasulo. In panchina: Basso, Rosa, D’Alfonso, Zoppi. Allenatore: Alberti. MARCATORI: 5’ st Bianchini, 10’ st e 22’ st Rescigno, 26’ st Votta, 32’ st Miglionico.
MATERA – Il Melfi vince pure contro il Varisius, al termine di una bellissima partita. Al 5' è il Varisius a cercare di creare la prima occasione da gol; iniziativa di Scarciolla che entra in area e da buona posizione calcia a rete ma la mira non è quella giusta. Il Melfi non resta a guardare e con i suoi ragazzi migliori cerca di ribattere alla manovra nero-verde. Il gioco si sviluppa soprattutto a centrocampo e le azioni di entrambe le formazioni si spengono al limite dell’area di rigore. Al 20’ azione di calcio d'angolo del Varisius, palla a Ciferelli che fa sponda sul secondo palo, ma Fabiano non arriva all'impatto con la palla che si spegna a fondo campo. Al 30’ bella punizione centrale di Matera Marcosano che sfiora il palo basso con il portiere proteso in tuffo. La prima frazione di gioco si chiude sul punteggio di parità, ma sicuramente nessuno si è annoiato, è mancata la zampata giusta per sbloccare il punteggio.
Miglionico (Varisius)
Nella seconda parte lo score si sblocca al 5’: Acquasanta conquista palla e la gira a scavalcare la retroguardia avversaria per l'accorrente Bianchini che supera il portiere in uscita e deposita la palla in rete. Il vantaggio dura solo cinque minuti, azione in area di Rescigno, che con un pallonetto preciso, supera Festa apparso fuori dei pali. Al 13’ reazione del Varisius Acquasanta, entra in area servito da un compagno e tira incrociando la traiettoria il portiere in tuffo devia mettendo fuori causa il tapin di Bianchini. Al 15’ sem-
I calciatori di Terranova vincono con gol di Zotta e Gruosso
Il Genzano abbatte la Pro Murese MURO LUCANO – E’ una sconfitta che brucia quella rimediata dalla Pro Murese sul proprio campo contro il Genzano. Partita con l’idea di dare continuità agli ultimi due risultati positivi ottenuti contro la Vultur e il Deportivo, la formazione di Rocco Russo cade in casa con il più classico dei risultati. La cronaca. L’inizio vede in avanti lo Sporting Genzano con un calcio di punizione dal limite, il minuto è il 7’, battuto da Mincarone che non impensierisce il portiere Muro. Al 12’ i locali chiedono il calcio di rigore per un presunto atterramento in area di Piccirillo dopo una cavalcata a perdifiato sulla destra, l’arbitro lascia proseguire. Al 15’ Piccirillo viene messo giù per la seconda volta di fila e il direttore di gara questa volta assegna il cal-
Pirolo (Pro Murese)
cio di rigore a favore dei padroni di casa: sul dischetto si presenta Pirolo che si fa neutralizzare il tiro dal portiere dello Sporting
Genzano, Laginestra. Al 28’ Genzano pericolosissimo con il numero 7 Arresta il cui tiro colpisce la traversa. Al 39’ lo Sporting Genzano passa in vantaggio con Zotta, dopo che la Pro Murese era rimasta in dieci perchè G. Ruvo si era scontrato con il palo della porta difesa da Laginestra. Nel secondo tempo lo Sporting dimostra di essere una squadra di grossa caratura e al 15’ raddoppia con Gruosso. A dieci minuti dalla fine guizzo della Pro Murese con R. Ruvo, che su assist di Piccirillo spreca l’occasione per riaprire la partita che finisce con il punteggio favorevole ai genzanesi e con grande rammarico di mister Russo che “avrebbe voluto continuare la striscia positiva di risultati per conseguire la salvezza”.
pre Acquasanta si ritrova da solo davanti al portiere cerca di superarlo con un colpo di testa, ma la palla è ribattuta, Bianchini la tocca verso la rete ma è alta la conclusione. Al 22’ Rescigno porta in vantaggio i suoi, entra in area e si libera di un avversario e non ha difficoltà a superare con un tiro secco il portiere. Al 23’ sussulto nero-verde Acquasanta cerca di servire Bianchini, ma la palla è troppo lunga. Il Melfi non sta a guardare e trova la terza rete con un gran tiro di Votta dalla distanza che si va ad infilare nell'incrocio alto. Gara finita, no perchè Miglionico la riapre quasi subito con un bel tiro dal vertice dell'area che passa sotto il corpo del portiere. Nei minuti finali arrembaggio del Varisius, che in due occasioni trova il pareggio, ma le reti non vengono convalidate per dubbio fuorigioco, soprattutto la seconda. Punteggio che sorride il Melfi, ma il Varisius non ha demeritato, tanti progressi si sono visti e belle giocate di tutta la squadra di mister Donvito. A fine gara il dirigente del Varisius, Piero Loschiavo, dichiara: “Per com’è andata la gara un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto ma va bene anche così, è stata la possibilità per giocare senza nessun assillo di classifica”.
IL TABELLINO PRO MURESE 0 SPORTING GENZANO 2 PRO MURESE: Muro, Ercolani, Petruzziello, Tirico, Lisanti, G. Ruvo, R. Ruvo, Farenga, Piccirillo, Trerotola, Pirolo. In panchina: Pepe, Repole, Barbiero, Chiaravalle, Potenza, De Martino, Pacella. Allenatore: Russo. SPORTING GENZANO: Laginestra, Padula, Di Stasi, Muscillo, Gioia, De Bonis, Arresta, Gruosso, Zotta, Mincarone, Balsamo. In panchina: Bavuso, Montanari, Raimondi. Allenatore: Terravona. MARCATORI: 39’ st Zotta, 15’ st Gruosso.
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Martedì 17 Marzo 2009
L’Aviglianese sorpresa dalla forza della squadra di Renato Marchitiello
Santamaria, il poker è servito I locali avanti con doppiette di Bochicchio e Filadelfio IL TABELLINO SANTAMARIA AVIGLIANESE
4 0
SANTAMARIA: Marino, Campochiaro, Casale, Latrofa, Macellaro, Pasos, Picciano, Rosciano, Santoro, Bochiccio, Sileo. In panchina: Coluzzi, Tanzariello, Filadelfio, Baldassarre. Allenatore: Marchitiello. AVIGLIANESE: Masi, A. Vaccaro, Nardiello, Rosa, G. Ferrara, M. Telesca, Messina, Salvatore, D’Andrea, Margiotta, R. Vaccaro. In panchina: Della Croce, Sileo, Romaniello, L. Ferrara, D. Telesca. Allenatore: D’Andrea. MARCATORI: 20’ pt e 22’ st Bochicchio, 8’ st e 15’ st Filadelfio. POTENZA - La partita tra Santamaria e Aviglianese inizia con una fase di studio che vede le due compagini giocare i primi cinque minuti giocare prevalentemente a
centrocampo. Poi viene fuori il Santamaria che pressando a tutto campo costringe gli avversari a lanci lunghi per i suoi attaccanti neutralizzati bene dalla linea difensiva dei padroni di casa. Al 10’ i locali vanno vicini al gol conquistando palla a centrocampo con un'ottima triangolazione tra Latrofa e Casale che verticalizza mettendo Pasos solo davanti al portiere che tira forte di poco alto sulla traversa. Cinque minuti dopo è ancora la squadra di Renato Marchitiello a sfiorare il vantaggio con Bochicchio che prendendo il tempo al difensore s’invola verso la porta ma sbaglia un gol fatto mandando il pallone fuori di poco. Il vantaggio è però nell’aria e se prima è Rosciano a lasciar partire un tiro debole, Bochiccio al 20' non sbaglia bruciando sullo scatto il difensore e trafiggendo il portiere in uscita. Archiviato il primo tempo, la ripresa vede l'Aviglianese ripartire con maggiore decisione di fronte ad un Santamaria un pò in affanno che comunque già all’8’ raddoppia con Filadelfio, subentrato a Pasos, il quale riceve un passaggio da Casale ed appena all'inter-
Tra i marcatori spicca Petraglia (doppietta)
L’Asso ritorna a comandare IL TABELLINO DORIA ASSOPOTENZA
0 8
DORIA: Sabia, Romaniello, C. Lorusso, A. Coviello, Martinelli, C. Coviello, L. Coviello, Valvano, Lucia, G. Mecca, D’Andrea. In panchina: Alex Coviello, Ant. Coviello, P. Mecca. Allenatore: Sabia. ASSOPOTENZA: Di Pasquale, Lauria, Martinelli, Palazzo, Ferreira, Forte, Russillo, Forte, Iannielli, Petraglia, Foscolo. In panchina: Di Nella, Laurino, Lancellotti, D’Andrea, Scelzoiacciariello, Errico, Castaldi, Caruso. Allenatore: Albano. MARCATORI: 3’ pt e 15’ st Petraglia, 6’ st Russillo, 9’ st Iannielli, 20’ st Forte (rig.), 23’ st Martinelli, 26’ st Di Nella, 29’ st Laurino. POSSIDENTE – Sul gradino più alto del podio ritorna l’Assopotenza di Leo Albano che a Possidente, contro il Doria, segna gol a raffica. Si può dire che è stata, come tengono a sottolineare i dirigenti della compagine di casa, una partita dai due volti con l’Asso che alla prima azione della partita passa subito in vantaggio con Petraglia che beffa Sabia con un perfetto pallonetto dalla distanza. Il goal subito fa svegliare il Doria che conduce la partita creando qualche preoccupazione ai più quotati avversari e precisamente al 15’ i locali sfiorano il pareggio con Valvano, abile a colpire di testa su calcio d’angelo battuto da Giuseppe Mecca, ma la palla esce
Di Nella (Assopotenza)
fuori di poco. C’è poi un’altra azione pericolosa dei padroni di casa, il minuto è il 25’, con Lorenzo Coviello che s’invola sulla fascia destra e mette in mezzo per Lucia che incespica sulla palla proprio al momento del tiro. Al terzo minuto del secondo tempo c’è l’ultima azione dei padroni di casa con Lucia che non sfrutta un abile assist di Giuseppe Mecca, bravo a mettere il numero 9 locale solo d’avanti al portiere, ma lui ritarda il tiro e si fa rimontare dai difensori ospiti. L’Assopotenza capisce che bisogna cambiare marcia e pigiando il piede sull’acceleratore la squadra di Leo Albano cambia il volto della partita. Per i locali comincia un momento nero con il pallone che è sempre preda degli ospiti che raddoppiano al 6’ con Russillo. Al 9’ Iannielli cala il tris mentre al quarto d’ora ancora Petraglia segna il 4 – 0. Un calcio di rigore, il minuto è il 20’, calciato da Forte vale all’Assopotenza il 5 – 0. Al 23’ una punizione calciata da Ferreira viene deviata in rete da Martinelli. E’ il 6 – 0. Le ultime due reti arrivano allo scadere e portano le firme rispettivamente del bravo Di Nella e di Laurino.
Filadelfio (Santamaria)
no dell'area con un bel diagonale segna il 2-0. Gli ospiti cercano di reagire ma il Santamaria è straripante riuscendo a recuperare palloni e facendo ripartire subito i suoi avanti che segnano ancora con Filadelfio al 15’ con un bel pallonetto sul portiere in uscita e poi ancora al 22’ con Bochicchio che raccoglie un passaggio da Baldassarre e da fuori area lascia partire un gran tiro contro cui nulla può il volenteroso numero 1 ospite. La gara giunge così al termine senza nessun'altra emozione ma con un felice Santamaria. SCANZANO – L’Invicta Matera rischia grosso a Scanzano dove la compagine di mister Acquasanta vince con un punteggio risicato una gara che gli permette di continuare a restare in corsa per il titolo. La cronaca. All’11’, una punizione dal limite guadagnata dall’ottimo capitano dello Scanzano, Frammartino, viene battuta magistralmente da Camardi che vede il pallone colpire la traversa. La gara diventa molto più bella e si assiste a continui capovolgimenti di fronte, bloccati dalla bravura delle difese. Al 25’ il risultato si sblocca: i locali chiedono un fuorigioco per la presenza, al di là dei difensori ionici, di ben quattro giocatori ospiti; l’arbitro è di tutt’altro parere e l’azione prosegue con il portiere Salvi che non riesce ad evitare che Volpe lo supera con un preciso tiro. Al 28’ è Frammartino ad incunearsi in area materna, fermato, secondo i locali in modo irregolare, secondo l’arbitro, che invece assegna il calcio d’angolo, in maniera regolare. Il primo tempo è tutto qui. La ripresa inizia con i
IL TABELLINO POLICORO 2000 1 D. MONTESCAGLIOSO 2 POLICORO 2000: Lofranco, Castronuovo, Tamburrino, Spagnolo, Dattoli, Fortunato, Montemurro, Laita, Antonucci, Lucarelli. In panchina: Buongiorno, Leone, Fornaro, Spadafora, Magno. Allenatore: Leone. DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Brizio, Eletto, Etiorre, Laforgia, Stasi, Motola, Dimucci, Carrero, Andriulli, Lupo, Ditaranto I. In panchina: Disabato, Ditaranto. Allenatore: Suglia. MARCATORI: 24’ pt Modarelli, 13’ st Carriero, 26’ st Dimucci.
L’AS Scanzano gioca una buona gara
All’Invicta Matera basta un solo gol
IL TABELLINO AS SCANZANO INVICTA MATERA
0 1
AS SCANZANO: Salvi, Quintani, Castellucci, Cuccarese, G. Lerose, Taranto, Balducci, Lerose, Frammartino, Camardi, Florio. In panchina: Faillace, Ciaglia. Allenatore: Lerose INIVICTA MATERA: Tataranni, Nicoletti, Grieco, Quarto, Di Gilio, Auletta, Perrone, Antezza, Volpe, Zaccaro, Picerno. In panchina: Ramundo, Buono, Rubino. Allenatore: Acquasanta. MARCATORE: 25’ pt Volpe.
L’As Scanzano
ragazzi di mister Lerose che partono alla ricerca del pareggio che sfiorano più volte con Frammartino, Camardi e Taranto. La gara finisce 1 – 0 per l’Invicta Ma-
tera che ringrazia e incamera tre punti preziosi mentre negli spogliatoi il presidente dell’As Scanzano, Carlomagno, dice: “Peccato per i ragazzi di mister Lerose,
che pur sfoderando un’eccellente prestazione, nulla hanno potuto contro la sfortuna e qualche decisione non felice del direttore di gara”.
Il team di Vito Leone, in vantaggio con Modarelli, battuto per 2 - 1
Il Deportivo beffa il Policoro 2000 POLICORO – Il Deportivo ottiene a Policoro il massimo risultato con il minimo sforzo. Infatti, il Policoro 2000 di Vito Leone gioca una buona gara ma si fa sorprendere da un Montescaglioso a cui va riconosciuto il merito di averci creduto fino alla fine. La cronaca. La prima azione pericolosa è dei locali con un tiro di Modarelli che sfiora il palo. Al 14’ padroni di casa in avanti con un’azione tutta di prima tra Lucarelli e Dattoli, con quest’ultimo che appoggia a Laita, bravo a servire Antonucci il cui tiro finisce fuori di poco. Al 23’ si fa vedere il Montescaglioso con Lupo la cui conclusione finisce fuori di poco. Un minuto dopo c’è il gol del Policoro 2000: da Laita ad Antonucci sulla destra; stop e lancio in area per Modarelli, bravo a sferrare un tiro che termina nell’angolo alla destra del
Il Policoro 2000
portiere ospite. Il primo tempo finisce 1 – 0 per gli ionici. Nella ripresa i ragazzi di Vito Leone non giocano con la stessa intensità mostrata nel primo tempo e il Deportivo ne approfitta per pareggiare con Carriero e per segnare il gol della vittoria a quattro minuto dal termine con Dimucci. Nel dopo gara Vito Leone, allenatore del Policoro 2000. Ci ha detto: “Abbiamo
perso immeritatamente perchè i nostri avversari facendo tre tiri sono riusciti a segnare due gol. Purtroppo devo ribadire che benché giochiamo bene non raccogliamo quello che ci spetta e devo constatare che, purtroppo, abbiamo perso un'altra occasione per agganciare la salvezza, ma, voglio precisare che né io né i ragazzi abbiamo intenzione di mollare”.
Sport 45 Il pareggio interno costa il primato alla squadra di Salvatore Di Biase
Martedì 17 Marzo 2009
Semaforo rosso per il Real Il Varisius compie l’impresa e ferma la capolista IL TABELLINO REAL P. CAMPAGNA VARISIUS MATERA
0 0
REAL P. CAMPAGNA: De Donato, Iannuzziello, Mic. Gallitelli, M. Catapano, Zaza, Afferri, L. Musillo, Ferrante, C. Catapano, Moro, Mar. Gallitelli. In panchina: Fuina, Lospinoso, Russo, G. Musillo, Danzi. Allenatore: Di Biase. VARISIUS MATERA: Maino, Lacetera, Pace, Paterno, Romano I, Contini, Di Marzio, Romano II, Di Cesare, Montemurro, Lamanna. In panchina: Basile, Calderone, Ignomerello I, Ignomerello II, Flomero, Leo, Pistinciuc. Allenatore: Trani. ARBITRO: Sisto di Bernalda.
BERNALDA – E’ un pareggio inatteso quello che il Real Peppino Campagna rimedia al cospetto del Varisius Matera sebbene l'attacco deciso dei ragazzi di Salvatore Di Biase che nel giro di pochi minuti sfiorano la marcatura prima con Ferrante su punizione di poco alta sulla traversa e poi con Gallitelli che calibra bene ma non conclude. Il primo tempo scorre senza che nessuna delle due compagini possa mostrare segni di bel gioco. Al 20' Musillo, defilato sulla destra, crossa per la testa di Catapano ma la conclusione è un passaggio per il portiere avversario. Continua l'assedio dei padroni di casa per scardinare la difesa avversaria costantemente impegnata con Moro, Ferrante e Gallitelli. Dopo una prima frazione di gioco senza nessuna emozione per il pubblico presente, ci si aspetta una ripresa diversa che invece non sortisce nessun cambiamento. La gara s’innervosisce nonostante i ragazzi locali riescano ad arrivare di continuo nell'area
Ferrante (Real P. Campagna)
Moro (Real P. Campagna)
Russo (Real P. Campagna)
De Donato (Real P. Campagna)
avversaria ma le tante occasioni di Ferrante, Musillo e Gallitelli vengono vanificate dalla giornata storta. Al 25’ Gallitelli, servito da Afferri, solo davanti al portiere riesce a sbagliare a botta sicura. Al 28’ è Moro che fa gridare al gol mandando il pallone fuori da pochi passi. Al 30’ per poco non arriva la beffa per il Real
Peppino Campagna quando, con tutti i giocatori nell'area del Varisius, la sfera viene lanciata in avanti dove in contropiede Di Marzio si invola solitario ma De Donato gli chiude lo specchio della porta spedendola di poco fuori. Poi il triplice fischio finale manda tutti negli spogliatoi. Maggiore, inutile dirlo, è la gioia della
squadra ospite per essere riuscita a fermare la capolista. Delusione e rabbia invece per il Real Peppino Campagna con mister Di Biase che come un fiume in piena commenta: “Non si può pareggiare una partita in questo modo. E’ vero che molti dei miei ragazzi non hanno mostrato neanche il 50% del loro valore ma sono
stati condizionati dal comportamento degli avversari capaci di addormentare il gioco perdendo tempo in ogni modo. Nei due tempi da trenta minuti ciascuno, se si è giocato quaranta minuti in tutto è stato già tanto. Se questo è sport soltanto perchè si deve vincere o pareggiare in tutti i modi, allora complimenti!”.
Gara di recupero - I gol sono di D’Andrea e Nardiello
Giornata felice per i ragazzi di mister Giovanni Prete
L’Aviglianese fa sua la gara contro un buon Scanzano
Alla PGS non basta il cuore con il forte Padre Minozzi
AVIGLIANO - Il recupero tra l’Aviglianese e l’ AS Scanzano, disputato sul sintetico di Avigliano, ha regalato agli spettatori presenti una partita emozionante e ben giocata dai ventidue giovani calciatori in campo. La cronaca. Parte bene la squadra di casa che dopo quattro minuti passa con il solito Giampaolo D’Andrea che, ricevuta palla da Maurizio Telesca, supera il suo diretto avversario e con un forte tiro insacca a fil di palo portando a 19 reti il suo bottino personale di reti segnate in questo campionato. L’AS Scanzano accusa il colpo ma non demorde e cerca di controbattere ai continui attacchi dei ragazzi allenati da Vincenzo D’Andrea che esprimono un gioco veloce, con rapidi inserimenti sulle fasce e continui cambi di gioco che mettono in difficoltà la squadra di mister Lerose. Dalle continue discese sulla destra di Messina vengono i maggiori pericoli, il numero 7 granata riesce a mettere al centro dell’area diversi palloni invitanti non sfruttati a dovere dai propri compagni: all’8’ D. Telesca manda di poco alto, poi, al 12’ D’Andrea manda a lato. Dal possibile 2 a 0 si passa all'1 a1 che arriva al 20’ per merito di Frammartino che sfrutta un calcio piazzato mandando la palla sotto la traversa beffando l’incolpevole Masi. Per nulla turbato dal risultato l’Aviglianese
IL TABELLINO
IL TABELLINO AVIGLIANESE AS SCANZANO
Masi (Aviglianese)
continua nel suo gioco arrembante e veloce e da qui fino alla fine della gara è quasi un monologo dei ragazzi granata, oggi con maglia bianca, con un susseguirsi di belle azioni che però non vengono finalizzate al meglio. Al 23’ Margiotta supera due avversari e dal limite fa partire un destro esaltando la bravura di Salvi, bravo a deviare in angolo. Al 26’ ancora D’Andrea ci prova con un diagonale su cui è bravissimo Salvi nella deviazione fuori dalla porta. Il secondo tempo inizia con l’Aviglianese che preme sull'acceleratore ed in velocità i ragazzi di Vincenzo D’Andrea danno vita ad una gara ancora più vibrante. Le occasioni per riportarsi in vantaggio non mancano; si comincia con Salvatore che al 5’ esalta ancora una volta le doti del portiere dello Scanzano. Al 10’ Messina a tu per tu
PGS DON BOSCO PADRE MINOZZI
2 1
AVIGLIANESE: Masi, A. Vaccaro, D. Telesca, Nardiello, Romano, G. Ferrara, Messina, Salvatore, G. D’Andrea, Margiotta, M. Telesca. In panchina: Della Croce, Romaniello, R. Vaccaro, L. Ferrara. Allenatore: D’Andrea. AS SCANZANO: Salvi, Quintani, Cuccarese, Ciaglia, Taranto, Balducci, Lerose, Frammartino, Camardi, Florio, Faillace. In panchina: Castellucci. Allenatore: Lerose. MARCATORI: 4’ pt D’Andrea, 20’ pt Frammartino, 23’ st Nardiello.
con il portiere manda fuori, mentre al 13’ e al 16’ Giampaolo D’Andrea manda di poco alto sopra la traversa. Il gol è nell’aria e arriva al 23’: l’Aviglianese passa in vantaggio con l'esterno sinistro Nardiello che da fuori area fa partire un diagonale su cui Salvi nulla può. Alla fine della gara strette di mano tra vincitori e vinti e grande senso di sportività tra le due compagini e da apprezzare c’è soprattutto la spontaneità dei ragazzi nel salutarsi a fine gara.
Condelli (Pgs Don Bosco)
Prete (Padre Minozzi)
POTENZA – Seppur vincendo con un solo gol segnato grazie ad un’autentica prodezza balistica, il Padre Minozzi rispetta i pronostici contro una PGS Don Bosco che nonostante l’ottima prestazione torna a casa a mani vuote. La cronaca. Il primo tempo è molto fisico con le squadre che lasciano pochi spazi agli avversari e i due portieri sono quasi inoperosi. Al 22' la svolta del match con Filardi che con un tiro dalla lunga distanza insacca sotto l’incrocio la rete che vale il vantaggio ospite. Nella ripresa la PGS entra in campo più intraprendente e man mano aumenta
i ritmi di gioco mandano in sofferenza la retroguardia Ionica. Al 14’ “sombrero” di Gramaccia a due difensori policoresi, ma l’attaccante potentino a tu per tu col portiere spreca la precedente prodezza calciando centrale. Al 20’ è invece Trillo sulla destra che tutto solo calcia frettolosamente a lato. Ultima clamorosa occasione è sui piedi di Acierno che dal limite dell'area fa partire un preciso sinistro che termina di pochissimo a lato. Per il Padre Minozzi l’unica occasione da segnalare è un gol annullato per presunto fuorigioco al 22’. Al termine della gara, fra
0 1
PGS DON BOSCO: Picerno, Trillo, Vista, Nolè, LoGiudice, Sibillano, Zuddas, A. Mancusi, Pace, Gramaccia, Mazziotta. In panchina: Pietrafesa, G. Vaccaro, Licciardi, Acierno, Marra, Romaniello, D. Mancusi. Allenatore: Condelli. PADRE MINOZZI: Abatiello, Fiorenza, Oliva, Prete, SImonetti, Mele, D’Oronzio, Trupo, Caldararo, Filardi, Rina. In panchina: Greco, Garofalo, Piccinni, Pascale, Sabato. Allenatore: Prete. MARCATORE: 22’ pt FIlardi. l’altro correttissima, è evidente la gioia del Padre Minozzi di mister Giovanni Prete che torna a casa con tre pesanti punti, mentre anche i locali traggono dal match note positive dopo l’ottima prestazione offerta.
CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009 Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali
Nome Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono CAMPIONATO Provinciale
Regionale
Nazionale
CATEGORIA Juniores
Allievi
Giovanissimi
REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, compilati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR).
Vaccaro (Aviglianese)
Nardiello (Aviglianese)
Margiotta (Aviglianese)
N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.
46 Sport
Martedì 17 Marzo 2009
BERRETTI nazionale girone F RISULTATI 21ª giorn.
LA CLASSIFICA
Noicat. – A. Normanna 1-0 Napoli 43 Gallipoli 42 Andria Bat – Barletta 0 - 0 Noicattaro 36 34 Napoli – Manfredonia 3 - 1 Monopoli Real Marcianise 33 Foggia – R. Marcianise 1 - 2 Aversa Normanna 32 32 Melfi – Taranto 0 - 2 Taranto Andria Bat 29 Monopoli – V. Sangro 2 - 1 Barletta* 29 21 Gallipoli – V. Lanciano 2 - 1 Manfredonia Foggia 21 Virtus Lanciano 20 Val Di Sangro* 14 Melfi 10 PROSSIMO TURNO: Aversa Normanna – Andria Bat; Taranto – Foggia; Manfredonia – Gallipoli; Virtus Lanciano – Melfi; Barletta – Monopoli; Val Di Sangro – Napoli; Real Marcianise - Noicattaro; *una partita in meno
BERRETTI nazionale girone G RISULTATI 21ª giorn.
LA CLASSIFICA
Gela – Benevento
1 - 0 Benevento 45 Juve Stabia 41 Paganese – Catanzaro 2 - 1 Cavese** 40 34 Sorrento – Cosenza 0 - 1 Vibonese Cosenza 33 Potenza – Crotone 1 - 0 Sorrento 32 30 Cavese – Juve Stabia 1 - 0 Paganese Catanzaro 28 V. Lameza – Scafatese 1 - 3 Scafatese* 25 24 Igea V. – Vibonese 0 - 2 Igea Virtus Potenza** 23 Gela 20 Crotone 18 Vigor Lamezia 12 PROSSIMO TURNO: Cosenza - Cavese; Juve Stabia – Gela; Benevento – Igea Virtus; Crotone – Paganese; Catanzaro – Potenza; Scafatese – Sorrento; Vibonese – Vigor Lamezia *un punto di penalizzazione **una partita in meno
ALLIEVI nazionali girone H RISULTATI 21ª giorn.
JUNIORES nazionale girone M
LA CLASSIFICA
Cavese – Bari
0 - 2 Bari Reggina 4 - 1 Lecce Catania – Crotone 3 - 0 Catania Salernitana Catanzaro – Manfred. 0 - 1 Città di Palermo Potenza – Noicattaro 0 - 1 Crotone Manfredonia Lecce – Salernitana 1 - 0 Noicattaro Foggia – Taranto 3 - 1 Cavese Potenza Catanzaro Taranto Foggia Reggina – Palermo
RISULTATI 22ª giorn.
55 49 45 44 43 36 28 20 20 18 16 15 14 10
LA CLASSIFICA
Nocerina – Angri
4 - 0 Nocerina 59 S. Antonio Abate 45 0 - 2 Neapolis Mugnano 45 Francavilla C.–Bitonto 4 - 0 Ars Et Labor Grott. 40 Francavilla 36 Francavilla – Fasano 1 - 1 Francavilla Calcio 35 33 Matera – S. A. Abate 0 - 1 Matera Brindisi 28 28 Gelbison – N. Mugn. 1 - 4 Calcio Fasano Angri 27 S. Genzano – Turris 0 - 2 Turris 20 Bitonto 17 Gel. Cilentovallo 10 Sporting Genzano* 5 PROSSIMO TURNO: S. Antonio Abate – Brindisi; Neapolis Mugnano – Francavilla; Angri – Francavilaa Calcio; Turris – Gelbison ; Calcio Fasano – Matera; Grottaglie – Nocerina; Bitonto – Sporting Genzano; *un punto di penalizzazione Brindisi – Grottaglie
PROSSIMO TURNO: Catania – Catanzaro; Taranto – Cavese; Crotone – Città di Palermo; Manfredonia – Foggia; Bari – Lecce; Salernitana – Potenza; Noicattaro – Reggina
CAMP. BERRETTI “G” - Cammarota: “Abbiamo meritato di vincere”
Potenza, un altro centro Piegato anche il Crotone grazie al gol di Yarin Lasco IL TABELLINO POTENZA CROTONE
1 0
POTENZA: Castaldo, Sarubbo, Ardolino, Dei, Lenzone, Palladino, Radu, Lasco, Scavone, Fucci, D'Aguanno. In panchina: Mentari, De Nicola, Mirisola, Cerbone, Orefice, Michelino, Girelli. Allenatore: Cammarota. CROTONE: Leuzzi, Ferrarelli, Caruso, De Luca, Ruggiero, Riga, Fabiano, Papaleo, Parisi, Tomasi, Talarico. In panchina: Perini, Montesanto, Molino, Giglio. Allenarore: Leone. ARBITRO: Perrotta di Venosa (assistenti Brancato di Tito e Masi di Moliterno). MARCATORE: 16’ pt Lasco. POTENZA – “Non abbiamo giocato come abbiamo invece fatto nella sfida con il Benevento, ma siamo lo stesso soddisfatti per essere riusciti ad ottenere una bella vittoria contro un avversario che
nel finale qualche fastidio ce lo ha procurato”. Questo è il commento di mister Cammarota dopo la vittoria sulla formazione pitagorica che contro il Potenza si arrende al gol di Yarin Lasco che
dopo sedici minuti di gioco è bravo a risolvere, con un tocco ravvicinato, una mischia creatasi a seguito di un calcio d’angolo. Diciamo che è stata una gara più o meno alla pari, con poche azioni da
rete e con il Potenza che dopo il vantaggio ha sprecato più volte l’occasione(clamorosa quella di Scavone) di segnare la seconda rete che avrebbe permesso di non patire troppo il ritorno di un Cro-
L’AS Melfi cede al Taranto RAPOLLA – Niente da fare. Nemmeno questa volta. Anche sul proprio campo, il “Comunale” di Rapolla, il team di Gino Mattei riesce ad ottenere quella vittoria tanto cercata. A far bottino pieno è il Taranto di mister Malacari che supera la compagine federiciana con il più classico dei risultati a cui i rossoblù giungono grazie alMattei (As Melfi) la doppietta di Corvaglia. E’ lui a stendere una squadra che ora è chiamata a cercar di far risultato in trasferta per dimenticare una sconfitta ottenuta con un gol per tempo.
IL TABELLINO AS MELFI TARANTO
0 2
AS MELFI: Della Luna, Carluccio, Petilli, Ricciardi, Cappa, Martino, Mollica, Bellofatto, Tomasulo, Maiorino, Del Fonso. In panchina: Coppola, Fortunato, cappiello, D’Amelio, Finiguerra, Santoro, Iorio. Allenatore: Mattei. TARANTO: Muscato, D’Urso, Fistetto, Pupino, Ciafardino, Di LOnardo, Basile, De Cesare, Narrotti, Corvagna. In panchina: Bicci, Tucci, Lisi, Aucietti, Ponzio, Cellamare, Gori. Allenatore: Malacari. MARCATORI: 40’ pt e 3’ st Corvaglia. Girelli (Potenza)
JUNIORES M Il Francavilla si ferma con il Fasano JUNIORES M FC Matera, uno stop inatteso IL TABELLINO FC FRANCAVILLA CALCIO FASANO
1 1
FC FRANCAVILLA: Masi, V. Bellusci, Salamone, Chiorazzo, D'Agostino, Petruccelli, Taccogna, De Marco, La Neve, D'Amico, Valentin. In panchina: Iorio, A. Bellusci, Ferrazzano, Guaragnone. All.: De Benedictis. CALCIO FASANO: Comes, Lo Martire, Valentini, Leoci, Amanno, Vinci, Curlo, Serri, Pertosa, Cantore, Albanese. In panchina: Rossani, Ferretti, Cofano, Le Grottaglie, Pugliese, Catorre, Barletta. All.: Semeraro. ARBITRO: Russo di Bernalda. MARCATORI: 30’ pt La Neve, 43’ st Pertosa. SENISE - Accolti dal calore dei tifosi e del pubblico presente i ragazzi di mister De Benedictis partono subito bene con D’Agostino che al 5’ lambisce il palo alla destra della porta difesa dal bravo Gomes. Il Calcio Fasano risponde con Albanese e Serri con conclusioni però imprecise. Al 12’ sono ancora i locali a mancare il vantaggio con una bella azione conclusa da Taccogna che colpisce il palo. Le due compagini danno vita ad una gara piacevole e ricca di emozioni esprimendo un buon livello di gioco con i padroni di casa che prevalgono soprattutto a centrocampo con De Marco, Chiorazzo e Taccogna i quali forniscono le punte di buoni pal-
loni che il bravo La Neve al 30’ sfrutta al meglio portando in vantaggio la propria squadra, mentre subito dopo, al 35’, è Pertosa a mancare il pareggio con una conclusione neutralizzata da Masi. La prima frazione di gioco si chiude con i locali costantemente spinti in avanti e con l’occasione del raddoppio fallita da Salamone. Nella ripresa gli ospiti si mostrano più determinati e incisivi. La sostituzione di La Neve, che ha dovuto raggiungere i compagni della prima squadra, e quella di Petruccelli, fuori per infortunio, spezzano un certo equilibrio nella compagine sinnica dando agli ospiti la possibilità di prevalere a centrocampo e creare numerosi palloni indirizzati nell’area difesa da Masi tanto che al 20’ è il palo a negare il pareggio a Valentini. I locali soffrono e non riescono a contenere le azioni impostate a centrocampo da Serri, Curlo, Cantore e Albanese. Ciò nonostante è ancora il Francavilla a sfiorare la rete con Taccogna. La gara sembra volgere al termine con il vantaggio della compagine di casa ma al 43’ Pertosa pareggia per i pugliesi fissando il risultato definitivo. A fine incontro abbiamo ascoltato il commento del responsabile Giovanni Ferrara: “La gara è stata piacevole e, nonostante le numerose assenze, nel primo tempo i ragazzi hanno espresso un buon calcio con azioni da rete che non sono state concretizzate, mentre nella ripresa abbiamo sofferto per la mancanza di punti di riferimento all’attacco con La Neve e in difesa con Petruccelli che hanno dovuto abbandonare il campo. Alla fine mi ritengo comunque soddisfatto della prestazione di tutti”.
tone che a Potenza ha giocato una buona gara. Un successo che comunque serve per migliorare la classifica e può servire come iniezione di fiducia in vista di un finale di campionato che può, come più volte si è detto e scritto, dimostrare che il Potenza è squadra di media e alta classifica. Il Crotone a sue spese se nè accorto.
IL TABELLINO FC MATERA S. ANTONIO ABATE
0 1
FC MATERA: Rondinone, Frangione, Giglio, D’Aria, Giasi, Cerabona, Calciano, Montemurro, Bolettieri, Cristofaro, Martemucci. In panchina: Giampetruzzi, Perrone, Cappiello, Valicenti, Vitelli, Zaccaro. Allenatore: Stasolla SANT’ANTONIO ABATE: Battaglia, Cavallaro, Cascone, D’Aniello, Fontanella, De Riso, Ingenito, Paolino, Marrazzo, Circiello, Lucarelli. In panchina: Ruocco, Attanasio, Esposito, Aprea, Galasso, Rastelli. Allenatore: Rispoli MARCATORE: 35’ pt Lucarelli. MATERA – Niente debutto fortunato per il nuovo tecnico dell’FC Matera, Francesco Stasolla, battuto in casa, nonostante la buona prova, dal Sant’Antonio Abate, una delle migliori squadre del girone. La cronaca. Dopo 2’ di gioco sono gli ospiti che si fanno vivi con un tiro dalla distanza di Marrazzo che non impensierisce il portiere Rondinone. Al 25’ ennesimo tiro dalla distanza del campano Lucarelli che non trova però lo specchio della porta. Al 30’ Cerabona recupera palla a metà
campo e in movimento Cristofaro che, dopo aver saltato un avversario, serve Calciano che da buona posizione manda fuori. Un minuto più tardi Montemurro dal limite dell’area sferra un tiro che il portiere campano respinge corto con Cristofaro che mette la palla in rete; ma l’esultanza dei ragazzi materani viene spenta dall’assistente dell’arbitro che segnala, tra le proteste, un fuorigioco. Al 33’ conclusione di Cristofaro e pallone fuori dallo specchio della porta. Nel miglior momento dei padroni di casa, su azione di contropiede, gli ospiti vanno in vantaggio con Lucarelli. Il primo tempo si chiude con il Matera in zona da attacco con Cerabona che smarca Giglio il quale, dal limite dell’area, sfiora la traversa. La ripresa è tutta di marca materana. Al 10’ punizione battuta da Cristofaro per Bolettieri che cerca la conclusione acrobatica senza però colpire la palla. I materani al 15’ vanno vicinissimi al pareggio con Cerabona che raccoglie una ribattuta della difesa avversaria sulla linea dei 20 metri e lascia partire un gran destro che il portiere avversario Battaglia devia in calcio d’angolo. Al 42’ punizione dal limite di Bolettieri che sfiora l’incrocio dei pali e al 45’ incursione di Giglio che va vicino al pareggio con un tiro a incrociare che sfiora di poco il palo.
JUNIORES M Turris ok IL TABELLINO SPORTING GENZANO TURRIS
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SPORTING GENZANO: Castelgrande, Angiolillo, Simini, Ciranna, Russo, M. Cilla, Donatiello, Loquercio, Lardiello, Nicolò, D. Cilla. Allenatore: Conversano. TURRIS: Formisano, Del Gatto, Bolognini, Arpaia, Rivieccio, Cassese, Sito, Letterese, Margotti, De Finizio, Sorrentino. In panchina: Schember, Verde, Del Gaudio, Geremia, Granata, Punzo, Iosso. Allenatore: Margotti. MARCATORI: 15’ pt Margotti, 43’ st Punzo. BANZI - Con un gol all’inizio ed uno a fine partita la Turris si liquida dello Sporting sceso in campo senza determinazione e grinta infatti non si presenta per niente pericoloso dalle parti di Formisano e finendo la partita in 9 per le espulsioni di M. Cilla e Ciranna. Gli ospiti dopo essere passati in vantaggio al 15’ con Margotti giocano costantemente nella metà campo locale e solo grazie alle parate di Castelgrande il risultato non dilaga. Il secondo gol arriva al 43’ del secondo tempo ad opera di Punzo. Per mister Conversano un’altra amara sconfitta che non può essere a lui attribuita ma all’esigua disponibilità dei ragazzi nonché alla voglia degli stessi.
Sport 47
Martedì 17 marzo 2009
Tralli, Dalema, Haliti, Mongelli e Colucci alla kermesse della Provincia di Matera
Zaza e Marasi stelle del galà MATERA-Si è svolto nel pomeriggio di ieri, presso il cinema Comunale di Matera, il primo galà dello sport, indetto dall'Amministrazione provinciale, per premiare e mostrare riconoscenza verso gli sportivi che portano in alto il nome della città dei Sassi, e della sua provincia. Una kermesse di spessore, presentata dal pugliese Mauro Pulpito, e presieduta dal presidente della Provincia Carmine Nigro, e dall'assessore alla Cultura, Sport e Politiche Sociali, Giuseppe Digilio. Un'occasione per mettere in risalto le capacità degli atleti locali, facendoli conoscere meglio alla platea materana, menzionando anche sport all'apparenza “minori”, ma che invece riservano in sé molto sacrificio e sudore. Premiati illustri durante la se-
rata, con i riconoscimenti consegnati a personaggi attuali e meno attuali dello sport locale, e bisogna dire che sono abbastanza i giovani promettenti che sono stati protagonisti dell'incontro. Fra gli altri, spicca sicuramente Simone Zaza, giovane calciatore in forza all'Atalanta, e nato a Metaponto diciassette anni fa. Attaccante, ha già esordito in serie A durante questa stagione, ed è nella città lombarda da ormai tre anni, dopo averne passato uno a Pisa. Insomma, un giovane calciatore che ha sicuramente tutte le carte in regola per fare bene in futuro, e che giudica così questa manifestazione: “Molto positivo avere questo premio, anche perché poi io sono orgoglioso delle mie origini, quindi non può farmi che un enor-
me piacere essere qui oggi”. Fra gli altri premiati, anche il campione mondiale di kick boxing Biagio Tralli, che esprime così il suo parere verso questa manifestazione: “Finalmente una iniziativa di questo tipo anche da noi. Avere riconoscimenti dall'ambiente in cui si è nati, non può che fare piacere; fra l'altro, è un'ottima occasione per permettere anche ai così detti sport “minori” di farsi conoscere di più”. Ma c'è stata anche l'opportunità di rivedere nella città dei Sassi, una vecchia gloria del panorama sportivo materano, come Anna Maria Marasi, indimenticata capitano della pallavolo cittadina degli anni Novanta. Trionfatrice di tanti trofei, i più importanti, con la maglia del Latte Rugiada, ha così espresso il suo parere ver-
so la kermesse di ieri pomeriggio: “Decisamente molto bello questo galà dello sport; lo fanno già in altre città, e mi sembra giusto che anche una realtà come Matera, abbia questa manifestazione. Spero che sia la prima di tante, e la reputo una iniziativa prestigiosa per permettere ai materani di familiarizzare anche con sport meno conosciuti, ma comunque importanti”. E per chi pensasse che la Marasi, abbia smesso di giocare a pallavolo, è chiamato subito a ricredersi: “Invece gioco ancora, e sono capitano della nazionale over 35 italiana”. Insomma, una sportiva con la S maiuscola, quindi un onore averla avuta come capitano del volley materano dei successi maggiori. La manifestazione ha visto an-
che premiati come l'allenatore di basket Roberto Miriello, il nuotatore Antonio Luca D'Alema, il motociclista Domenico Colucci, il primatista juniores e campiona italiano dei 400 metri ostacoli Eusebio Haliti, il ciclista Domenico Pozzovivo. Sempre per l'atletica leggera, premiata anche Lidia Monelli, facente parte della nazionale azzurra di marcia. Premi anche per Giuseppe Zaccaro e Alessandra Petragallo, portacolori della scuola materana di karate, Aldo Dall'Aglio, per quanto riguarda la cultura fisica e del fitness, lo schermitore Vito Manno e la ginnasta Adriana Crisci. La serata, sicuramente riuscita e seguita dai materani, è stata allietata dalle note dell'orchestra musicale “Terre Lucane” Pasquale Olivieri
In alto Nigro, Pulpito, Acquasanta che ritira il premio per Pozzovivo. a sinistra la Marasi con Digilio e Nigro, a fianco Colucci ed a destra Simone Zaza, attaccante dell’Atalanta nativo di Metaponto che ha esordito in A quindici giorni fa contro il Chievo sostituendo Ferreira Pinto
A sinistra l’Orchestra dei fiati Tere Lucane che ha aperto la Kermesse della Provincia alla quale non hanno potuto aderire l’attaccante dell’Atalanta Gianvito Plasmati e l’allenatore del Lecce, Gino De Canio che è dovuto restare nel Salento dopo la pesante sconfitta rimediata nella gara d’esordio contro il Palermo al Barbera. Premiato anche Biagio Tralli e Roberto Miriello in una serata che ha visto al cinema Comunale rappresentato il meglio dello sport in provincia di Matera a cui la Provincia ha voluto tributare un applauso
Il alto la marciatrice di Montescaglioso Lidia Mongelli, al centro Eusebio Haliti e sotto il nuotatore Dalema
48 Sport
Martedì 17 marzo 2009
A Dilettanti Il lungo del Matera ha rimediato quattro punti di sutura
«La vittoria della squadra» Giuliani loda l’Olimpia per la vittoria sul Siena MATERA - Il Matera contro il Siena ha conquistato due punti. Per Paolo Giuliani, invece, i punti sono stati quattro, ma di sutura, all’arcata sopraccigliare. «Peccato che questi punti non valgono per la classifica», esordisce scherzosamente il lungo della Bawer. «Contro i toscani è arrivata una vittoria molto importante per noi. Adesso siamo in piena corsa, anche se ci attendono due trasferte non facili. Domenica al PalaSassi abbiamo vinto la gara perchè ci abbiamo creduto fin dall’inizio. La voglia e la determinazione sono state le nostre armi migliori. Siamo stato compatti e coesi. E’ stata la vittoria della squadra». Se solo il tiro di Longobardi a Barcellona, all’ultimo secondo, avesse avuto maggiore fortuna... «Adesso non serve guardarci alle spalle. Dobbiamo giocare partita dopo partita per provare a vincere per migliorare la nostra posizione nel play out». Firenze prima e lo scontro diretto col Molfetta poi. Per poi chiudere in casa con il Ferentino. «A Firenze dobbiamo scendere in campo senza pensare che loro sono già retrocessi. Servirà l’approccio giusto. E’ un campo sul quale - continua Paolo Giuliani - possiamo fare risultato. Poi ci giocheremo tutto contro Molfetta. Il cammino è tracciato. Siamo in una fase crescente, dobbiamo continuare con questo andamento». Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Paolo Giuliani in azione (foto Videouno)
TRASFERTA A FIRENZE Viaggio organizzato tra sport e cultura UNA trasferta particolare per i tifosi della Bawer. Infatti, in collaborazione con la Ebube viaggi, il professor Lisanti sta organizzando la trasferta per la gara di domenica in casa del Firenze. Non sarà, però, la tipica trasferta perché il gruppo non si limiterà ad andare al palazzetto toscano per sostenere Longobardi e compagni, ma il lato sportivo del viaggio è unito a quello culturale. Infatti la trasferta prevede la partenza dal PalaSassi di Matera per la mezzanotte di venerdì 20, per poi trovarsi nella mattinata di sabato 21 ad Orvieto dove è prevista una sosta in città di due o tre ore circa, nella quale il professor Lisanti farà da cicerone. Poi il trasferimento a Siena, con pranzo libero, e la possibilità di avvalersi ancora una volta del professor Lisanti per visitare la città del Palio. Nel pomeriggio è previsto l'arrivo a Montecatini dove il gruppo dei sostenitori dell'Olimpia pernotterà. La mattinata di domenica 22 sarà dedicata alla visita a Firenze per poi spostarsi nel pomeriggio al palazzetto per la gara tra la già retrocessa formazione toscana e il quintetto del presidente Vizziello. Per partecipare a questa trasferta si può contattare il professor Lisanti entro domani ai numeri 0835/381240 o al 328/8056151. a.mutasci@luedi.it
D Riaperti i giochi al vertice della classifica
Un trio al comando GIORNATA ricca di emozioni, l'ottava di ritorno del campionato maschile di serie D regionale di basket. Perde a sorpresa la corazzata Cestistica Renudo Vito Lepore, sconfitta nettamente a Salandra dal Basket Zagaria per 73 a 54. Tra gli uomini di Dimonte si esalta la vena realizzativi di Lauria che segna trenta punti e mette in crisi la compagine potentina. Bene Melillo tra gli atleti di casa con diciassette punti. Nella Vito Lepore a salvarsi nel marasma generale è Pernice che segna quattordici punti. Successo esterno per l'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture che supera al Pala Pastore di Melfi nel derby del Vulture-Melfese. I rioneresi superano i federiciani per 82 a 68 al termine di una partita condotta con autorità dalla compagine di Brenna che ha in Archetti l'uomo faro basti pensare ai ventisei punti segnati. Tra i padroni di casa bene La Tocca e Nigro che segnano quattordici punti a testa. Successo importante nel derby di Matera al Palasassi della Climacenter Datacontact Pielle Matera che supera la Co.Re.Ma. Virus Matera per 61 a 37. A prevalere sono state le difese che hanno imbavagliato gli attacchi delle due formazioni. Gli atleti di Luciano Cotrufo hanno in D'Ercole l'uomo di punta, il cestista piellino segna diciotto punti che fanno tanto morale in casa Climacenter. Nella Virus è Merletto con dieci punti a dare linfa e sostanza al gioco degli atleti
di Conterosito. Gran battaglia nella stracittadina di Potenza tra la Levoni Potenza e il Cus La Cartotecnica Potenza. A spuntarla sono gli atleti di Donato Fiore che si sono imposti al supplementare per 94 a 86. Nella compagine della Levoni è Bochicchio a suonare la carica con diciannove punti, seguito da Saponara che segna diciassette punti. Nel Cus di Antonio Luongo si esalta la vena di Sabina, migliore in campo tra gli universitari con venti punti, seguito
da Vittorio Cerverizzo con diciassette. Nel posticipo domenicale al Pala Itis di Picerno successo interno della Lucana Salumi Picerno 95 sulla Cestistica Terme di Abano Bernalda con il punteggio di 81 a 69. Il trio formato dai fratelli Curcio e da Tirone fa la differenza con ventinove, ventiquattro e diciannove punti. Bernalda risponde con Bortone che segna sedici punti, insieme a Le Penne. Ha riposato il Ciumnera Potenza. f.menonna@luedi.it
Va al Picerno lo scontro tra Cenerentole
La Pielle fa suo il derby
Alla Levoni è servito l’over-time
La Lepore s’impantana a Salandra
PICERNO 81 BERNALDA 69
VIRTUS MT 37 PIELLE MT 61
LEVONI 94 CUS DTS 86
SALANDRA LEPORE
LUCANA SALUMI PICERNO 95: Curcio R 29, Curcio A 24, Tirone 19, Ambrico 5, Curcio P 4, Russillo, Russo, Ripepi, Jasparra. All. Gabriel Ripepi. CESTISTICA TERME DI ABANO BERNALDA: Lorito 11, Rondinone 8, De Vivis, Le Penne 16, Bortone 16, Perrone 9, Di Giorgio 9. All. Busco. ARBITRI: Quaratino e Perniola di Potenza.
CO.RE.MA. VIRTUS MATERA: Vanzanelli 1, Merletto 10, Grassani 7, Buono 8, Martino 4, Zumino 2, Elettrico 5. All. Antonio Conterosito. CLIMACENTER DATACONTATC PIELLE MATERA: Ambrico 2, D'Ercole 18, Acito 5, Ruggieri 7, Losito 2, Gaudiano 12, Vignola 4, Troisi 9, Marcosano 2. All. Luciano Cotrufo. ARBITRI: Sarra e Greco di Matera.
LEVONI POTENZA: Saponara 17, Auria 12, Romano 8, Bochicchio 18, Larocca 8, Fiore 13, Statuto 13, Palazzo 2, Zaccardo 2. All. Donato Fiore. CUS LA CARTOTECNICA POTENZA: Sabina 20, Cerverizzo V 19, Messina 16, Baldassarre 17, Capriglione 8, Nicastro 6, Cerverizzo E 4, Vignozzi 1. All. Antonio Luongo. ARBITRI: Maruggi di Melfi e Imbrenda di Avigliano.
73 54
BASKET ZAGARIA SALANDRA: Villani 2, Forcillo G, Angelastro 5, Novello, Forcillo L 9, Di Leo 9, Tosti 10, De Marinis, Lauria 30, Melillo 17. All. Michele Danzi. CESTISTICA VITO LEPORE RENUDO POTENZA: Santoro, Cataldo, Albano 9, Brucoli, Rinaldi 5, Lasorella 5, Galella 12, Rinaldi 5, Pernice 14, De Angelis 9. All. Salvatore Della Monica. ARBITRI: Ruggeri di Matera e Conte di Potenza.
Il Rionero ha imposto lo stop al Melfi MELFI RIONERO
68 82
NEW OLIMPIA PALLACANESTRO MELFI: Navazio 5, Loconsolo 4, Sinigallia, Nigro 14, Martino 11, Gliaschera 6, Moscarello 3, Sibilani 10, La Tocca 14, Pugliese. All. Loconsolo. AICS PALLAC. VARLOTTA RIONERO IN VULTURE: Archetti 26, Colangelo 4, Cammarota 6, Libutti 14, Grieco 6, Luciano, Petrillo, Falaguerra 17, Russo 6, Mollica 3. All. Salvatore Brenna. ARBITRI: Giugliano e Saracino di Potenza.
Sport 49
Martedì 17 marzo 2009
A Dilettanti Grasso salterà le ultime tre gare della regular season
Levoni al settimo cielo Il lungo Ruggeri: «Gli equilibri sono consolidati» UNA GRANDE Levoni, una partita straordinaria per abnegazione tattica, rendimento e verve. La squadra potentina ha espresso il suo basket, quello versatile che tanto piace ai tifosi e al coach Luigi Gresta, uomo che ha trasformato la squadra nel corso dei primi due mesi di gestione tecnica. Il complesso lucano ha superato l'ostacolo Palestrina in grande stile, la vittoria è stata macchiata dall'infortunio di Sebastiano Grasso che ha complicato i piani di Gresta. La guardia reggina ha riportato la frattura dei tendini della caviglia. Un danno notevole nell'economia del complesso lucano. In settimana Grasso svolgerà altri accertamenti per valutare la consistenza dell'infortunio. Il giocatore reggino salterà le ultime gare della stagione regolare, quelle di Siena e Osimo in trasferta e l'ul-
Ruggeri in azione e l’esultanza finale di Chiarastella (foto Andrea Mattiacci)
tima al Pala Pergola contro il Trapani. Il quinto posto ottenuto dai potentini appare garanzia di solidità e concretezza. La squadra piace per dinamismo tattico, creatività in fase offensiva e spiri-
to di gruppo. L'impegno dei giocatori è totale, gli allenamenti vanno a gonfie vele e la crescita complessiva del gruppo è visibile ad occhio nudo. La Levoni Potenza è en-
B Dilettanti Jonici nella bagarre play out
Bernalda, dal paradiso la caduta all’inferno
Il diesse Montemurro
BERNALDA - Per i sostenitori rossoblu è un brutto sogno: passare in poco tempo dalla seconda alla decima posizione è come l'incubo di chi passa dalle stelle alle stalle, sapendo che il risveglio non è migliore dell'incubo stesso perché se il campionato finisse oggi la realtà sarebbe inesorabilmente quella dei playout. Cosa sta succedendo alla Terme di Abano dopo aver giocato un buon torneo per due terzi e dopo aver dato l'illusione di un campionato tranquillo? E basta il vergognoso arbitraggio padano nell'over time a Catanzaro a giustificare l'ennesima cocente delusione? Di certo quella che ormai sta diventando una costante del team ionico fuori casa è la poca personalità nella prima metà gara, quasi la squadra avesse bisogno di essere sotto di 15 punti per reagire: per quale oscura ragione, di grazia, non si deve poter giocare fin dall'inizio nello stesso modo in cui si gioca l'ultimo quarto? È proprio necessario regalare convinzione e sicurezza agli avversari invece che aggredirli fin dall'inizio, soprattutto se si gioca contro l'ultima in classifica (con tutto il rispetto per i calabresi partiti con ben altre ambizioni, ma se stanno lì in fondo alla graduatoria un motivo ci sarà pure)? O c'è al fondo l'erronea e inconscia convinzione che il tiro vincente a fil di sirena è un diritto acquisito, convinzione tanto più bislacca se si considera quante volte il destino si è già ripagato, con le tante sconfitte all'ultimo respiro, le due vittorie in extremis a Massafra e Canicattì? Quello che lascia più sconcertati è che anche stavolta le ci-
fre finali degli ionici non sono un disastro (anzi in alcuni casi sono migliori dei silani), e questo vuol dire solo una cosa: rincorrere e raggiungere gli avversari (fatti colpevolmente scappare avanti) fa salire sì i numeri delle statistiche, ma costa fatica e la fatica annebbia le idee nelle fasi decisive quando invece occorre essere lucidi. Ora la Cestistica è attesa da un trittico terribile, con la capolista San Severo domenica in casa, poi il diretto concorrente Sarno a domicilio, e infine al PalaCampagna il temibile Massafra, forte e affamato di playoff. Non è il caso di scherzare col fuoco, servono almeno 4 punti per sperare nella salvezza immediata e in questo momento Russo e compagni sono col morale sotto le scarpe. Tuttavia il diesse Montemurro è fiducioso e analizza in questo modo partita e situazione: “Il rammarico per l'arbitraggio di Catanzaro c'è tutto e mai come stavolta siamo parte lesa; oltretutto i due fischietti hanno finito per rovinare il clima di una bella gara che i calabresi avevano fatto propria con merito nel primo tempo e che noi abbiamo giocato meglio nella seconda parte, con un ottimo Albana appena rientrato dal lungo stop, con un Filloy completamente recuperato e con Carpineti buon terminale d'attacco. Comunque resto ottimista: ci sono in ballo sei punti, cerchiamo di raccoglierne più possibile dimenticando Catanzaro e pensando solo alla prossima gara, tanto è inutile piangere su latte versato”. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
trata nella top five con grande autorità, superando al termine di una gara splendida per abnegazione e intensità. I tifosi al termine della partita hanno tributato la standing ovation al grup-
po, un applauso lungo, meritato e sincero, quello del folto pubblico presente al Pala Pergola che ha assistito estasiato alle prestazioni di Massimo Ruggeri e compagni. La squadra cresce a vista d'occhio, il complesso bianconero appare deciso a concludere positivamente la stagione, ricca di rimpianti. Il pivot Massimo Ruggeri, ventitrè punti e una prestazione da cineteca parla del confronto vinto dalla Levoni affermando: “Si è vista una squadra affiatata, siamo stati avanti con un margine di venti punti. Mai ci è capitata finora una cosa del genere, abbiamo vinto la partita senza troppi problemi”. Il lungo riminese è stato il migliore in campo della Levoni e parla della sua prova: “Ho giocato bene, da tempo mi alleno al meglio con i miei compagni di squadra, i risultati si vedo-
no, sono contento”. Al giocatore della Levoni è piaciuto l'atteggiamento della squadra: “Abbiamo giocato con aggressività. Siamo stati bravi a giocare di squadra, nel corso della partita ci siamo espressi al top, gli equilibri della nostra formazione sono ormai consolidati”. Ruggeri guarda ora con fiducia al prossimo impegno, in programma a Siena domenica: “Ci attendono due trasferte delicate, sia a Siena che ad Osimo. Purtroppo l'assenza di Grasso ci condizionerà tanto. Sebastiano è per noi un giocatore indispensabile, in difesa da tutto, il suo rendimento è eccellente. Ora dobbiamo dare il massimo, sacrificandoci soprattutto in difesa, vista l'importanza tattica di Sebastiano nei nostri giochi. Le prossime tre partite sono importanti per noi”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
B Donne La Basilia si gode il sesto posto in classifica
Le lodi della Pecoriello La dirigente: «Sonia Crovatto decisiva» L'ULTIMA prestazione interna della Basilia Codra Mediterranea Potenza è stata confortante. La vittoria ottenuta sabato sera a spese del Pozzuoli ha confermato i recenti progressi della squadra di Marilia Sanza. Il quintetto potentino ha superato con una certa autorità le campane, comunque brave a mantenere il match sui binari dell'equilibrio per larghi tratti della partita. Il confronto di sabato sera al Pala Pergola ha confermato l'attuale rendimento positivo di Sonia Crovatto e compagne che hanno incassato i due punti con una certa facilità. Il team di Sanza è stato bravo a non perdere la testa nelle fasi più calde dell'incontro. Il quintetto di Marilia Sanza ha avuto la lucidità necessaria per dirimere una matassa alquanto difficile da sbrogliare. Ne conviene che dopo il riposo le atlete biancocelesti dovranno vedersela contro la corazzata Città Futura Roma. Sia al Pala Pergola che al Palasport Luca Avenali di Roma la compagine di Marilia Sanza dovrà continuare sul rendimento standard delle ultime giornate. Va detto che sul piano squisitamente difensivo la formazione potentina ha denotato enormi margini di miglioramento, segno tangibile di una ritrovata intesa tra i reparti della squadra. In attacco sono stati i canestri di una Sonia Crovatto, in splendida forma da alcune partite a fare la differenza e dare alle biancocelesti il là a tutte le iniziative di gioco corale del gruppo. Un successo importante, che andrà gestito nel migliore dei modi dopo la pausa del campionato, prevista per domenica. Fra quindici giorni il Città Futura Roma sarà dunque l'avversario della Basilia Codra Mediterranea Potenza. In seno al complesso potentino è il dirigente responsabile Marina Pecoriello a parlare del periodo di forma attraver-
Marina Pecoriello
sato dalle atlete lucane. Pecoriello esordisce con una battuta importante: “La nostra squadra è sregolata, alterna buone cose quando meno te lo aspetti. Bisogna fare attenzione in questo momento”. Pecoriello parla del successo colto contro il Pozzuoli: “Abbiamo giocato bene, la partita non è stata difficile, il confronto è stato bello, maschio e pieno di colpi di scena. Le campane ci hanno ripreso in due occasioni. Sonia Crovatto è stata decisiva”. Il dirigente responsabile Mari-
na Pecoriello parla del riposo forzato: “La nostra squadra farà ugualmente allenamento. Non bisogna perdere lo smalto dei giorni migliori e dare il massimo in questo periodo”. L'ultimo pensiero di Pecoriello è per le condizioni di forma del gruppo: “Stiamo bene, tutte le nostre atlete sono in miglioramento. Menzione a parte la merita Sonia Crovatto che sta mettendo al servizio della squadra tutta la sua professionalità”. f.menonna@luedi.it
50 Sport
Martedì 17 marzo 2009
Palla a due alle ore 18.30 al Pala Pergola
Seconda contro terza La Corporelle vuole allungare APPUNTAMENTO casalingo per la Centre Corporelle Potenza nell'undicesimo turno di ritorno del campionato maschile di serie C Dilettanti. Gli atleti di Dino De Angelis affrontano al Pala Pergola nel recupero della giornata, con inizio alle 18:30 il Prativerdi Siracusa. Match clou della giornata tra la seconda forza del campionato e la terza in classifica. Il pronostico appare incerto. I potentini saranno privi di Nicolas Dimitriu e Vito Favia infortunati, mentre sicura è la presenza di Mimmo Castellitto e Guglielmo Armentano. Per la compagine potentina si tratta di una sfida di grande importanza in ottica promozione. Il quintetto biancoceleste ha lavorato anche ieri in palestra svolgendo la consueta seduta di rifinitura del match. Nell'ambiente è tanta la voglia di vincere per rimanere attaccati al Ragusa, capolista del campionato. Il complesso potentino dovrà misurare però le sue ambizioni con una formazione quadrata e ben messa in campo dal coach Paolo Marletta che può disporre di ele-
menti in grado di ben figurare, vedi Oscar Flavio Bianchini, Mauro Verrigni, Alessandro Agosta, Edoardo Nesti e Maximiliano Cornejo. La formazione lucana dunque dovrà fare attenzione ad un cliente scomodo che pratica una pallacanestro ragionata e lenta. Ci sono tutte le premesse per assistere ad un match di grande impatto agonistico e dalle mille sfaccettature tecniche. Da un lato la voglia matta della Corporelle di tenere il passo del Ragusa, dall'altra il desiderio degli aretusei di agganciare in classifica proprio la squadra di Dino De Angelis. La gara sarà diretta dai signori D'Arielli di Chieti e Foresti di L'Aquila. In casa biancoceleste cresce l'attesa per il match. Dino Viggiano, direttore generale della Centre Corporelle Potenza ha dichiarato: “Sarà un match difficile, affrontiamo una squadra molto lenta nella gestione del gioco, sono convinto che abbiamo tutte le carte in regola per vincere il match. Temiamo molto il lungo Alessandro Agosta, il tiratore Verrigni e il solito Bianchini”. sport@luedi.it
Campo indisponibile per una raccolta fondi patrocinata dal Comune. La Fip: «Non è vero»
Il rinvio che si tinge di giallo Potenza-Siracusa: da sabato solo malignità e sospetti di Pietro SCOGNAMIGLIO LA NOTIZIA è che oggi si gioca. Alle 18.30 al PalaPergola è di scena Corporelle – Siracusa, partita originariamente in programma sabato scorso ma al centro di un intricato giro di polemiche, ora sulla scrivania della Procura Federale. Si gioca oggi per decisione urgente della Federazione Italiana Pallacanestro, in virtù di una richiesta del presidente della società siciliana –la collega giornalista Graziella Ambrogio - alla quale non è sceso giù l’iter burocratico che la settimana passata ha portato al rinvio dell’importantissima gara tra la seconda e la terza forza del girone H. LA VICENDA Le tappe della faccenda le ricostruisce l’assessore allo sport del comune di Potenza, Peppino Ginefra. “Il 27 febbraio l’amministrazione ha ricevuto formale richiesta dall’Associazione Alzheimer Italia di Basilicata – spiega l’assessore - di poter utilizzare sabato 14 marzo alle ore 18 il palazzetto per una manifestazione di raccolta fondi a finalità benefiche”. Giorno e ora in cui, secondo i calendari ufficiali, era in programma Potenza – Siracusa, incontro seguito dalla gara femminile tra Basilia e Pozzuoli, che per ragioni di orario non andava ad interferire con l’evento e si è potuta disputare regolarmente. Ginefra continua a spiegare: “considerata la rilevanza sociale della richiesta, l’assessorato allo sport ha deciso di assecondarla (la manifestazione ha avuto il patrocinio, ndr) informando la società dell’Invicta della necessità di spostare la partita”. In questi casi, data l’indisponibilità dell’impianto, le due società avevano la possibilità di concordare una nuova data per il recupero. Accordo che però non viene trovato, costringendo la Fip nella giornata di giovedi 12 a stabilire d’ufficio la data della partita per il prossimo 26 marzo. IL RETROSCENA Cosa è successo? I contorni del giallo sportivo ci sono tutti. Al Siracusa giocare a Potenza di giovedi 26 non sta bene, al punto che la presidentessa il
PRECISAZIONE
I siciliani non si fidano e chiedono un ispettore per verificare Il dubbio riguarda gli infortuni giorno successivo alla decisione (venerdi 13) scrive di suo pugno al direttore generale della Lega Nazionale Pallacanestro, Giuseppe Gonella. Nella lettera, adducendo ragioni logistiche, economiche e di tutela della regolarità del campionato, i siciliani chiedono alla Fip di revocare il rinvio al giorno 26, fissando la disputa della partita per domenica scorsa alle 21, quindi dopo Levoni – Palestrina, o al massimo entro oggi. “A noi stava bene – spiega il ds della Corporelle Enrico Torlo - l’unica condizione che avevamo posto era non giocare domenica dopo la Levoni perché avremmo avuto difficoltà per gli spogliatoi occupati, la biglietteria e la sistemazione della cartellonistica”. LE MALIGNITA’ IN CITTA’ Il problema è che qualcuno in città ha malignato, nelle chiacchiere da bar, soprattutto sui forum di internet dove è possibile esprimere opinioni in modo anonimo o addirittura spacciandosi per altre persone. I rumors che circolano nell’ambiente si riferiscono ad una Corporelle in crisi per due o tre infortuni (Favia e Dimitriu out e Castellitto in forse, ndr) che avrebbe preferito rinviare il più possibile l’importante crocevia contro la Prativerdi. Spifferi che evidentemente, agevolati dalla rete, arrivano in Sicilia e non solo. DIETROFRONT FEDERA-
Colangelo «Siamo indignati Intaccati gli equilibri Diamo fastidio L’assessore: per i risultati ottenuti» «Querelo tutti»
Post in internet a firma falsa
RECENTI accadimenti ci impongono una precisazione. Nessun nostro giornalista rilascia su internet post, scritti e commenti attinenti argomenti che tratta tutti i giorni sulle pagine di questo giornale, specie sui siti delle società di basket. Il Quotidiano della Basilicata diffida, quindi, i gestori di forum e di blog, nei quali appaiono commenti a falsa firma di cronisti di questa testata, dalla loro pubblicazione.
Interverrà la Procura LE Infatti la Federazione nel pomeriggio di sabato manda un proprio ispettore al Pala Pergola e in serata, dopo le 21, informa la società siciliana e il presidente della Fip lucana Liguori dell’avvenuto sopralluogo. Nella nota firmata dal responsabile del settore agonistico Giovanni Del Franco si legge che “un incaricato della federazione ha verificato che il campo di gioco di Potenza , contrariamente a quanto comunicato, era disponibile per la gara in questione; (…) valutata l’opportunità di interessare la Procura Federale di quanto acclarato, si dispone che la gara Corporelle Potenza – Prativerdi Siracusa sia di-
sputata martedi’ 17 marzo alle 18.30”. E della manifestazione dell’Alzheimer? Nessuna traccia, a detta del rappresentante federale. Illazione smentita dall’amministrazione comunale (“Il sopralluogo è avvenuto alle ore 16, mentre la manifestazione era alle 18”) e da un comunicato stampa (inviato alle redazioni giornalistiche intorno alle 20 di sabato sera), della stessa associazione, nel quale si raccontava della perfetta riuscita della raccolta fondi. L’ASSESSORE Alla gara odierna si arriva sull’onda del nervosismo, viste anche le polemiche innescate tra gli
addetti ai lavori siracusani sull’assessore (Peppino) dal valoroso passato cestistico, padre del playmaker dell’Invicta Simone Ginefra, quindi in teoria non proprio indifferente alle fortune della squadra allenata da Dino De Angelis. L’assessore ribatte: “la manifestazione dell’Associazione Alzheimer si è regolarmente svolta dalle 18 in poi, l’ispettore Fip non ha trovato nessuno perché si è presentato due ore prima. Chi diffonde illazioni sul mio ruolo istituzionale e sulla mia persona si tenga pronto a risponderne nelle sedi legali opportune. Devo inoltre prendere nota che l’ambiente
cestistico di Potenza non vede di buon occhio la crescita di una società come l’Invicta e cerca di alimentare sterili polemiche”. Stoccata ai cugini? I TIMORI SICILIANI Intanto la presidentessa siciliana rincara la dose: “Alla fine il buon senso ha prevalso, almeno in parte, ma i valori dello sport non possono essere annacquati da menzogne e dalla malafede”. Chiede anche alla Fip un commissario di campo, temendo per oggi pomeriggio chissà quale ambiente ostile, fattore decisamente sconosciuto alla comunità potentina. LA REAZIONE POTENTINA “Siamo indignati – risponde il patron dell’Invicta Antonio Colangelo – evidentemente non conoscono la civiltà e la correttezza di questa società e della gente lucana, invito tutti gli sportivi di questa città a gremire gli spalti per far capire ai nostri ospiti che a Potenza le partite vogliamo vincerle sul campo, non con i mezzucci”. Colangelo chiude e rilancia : “Evidentemente abbiamo intaccato degli equilibri fragili, visto che al primo anno di attività questa società ha iniziato ad ottenere successi sul campo e riconoscimenti di prestigio, come l’organizzazione della final eight di Coppa di Lega”. sport@luedi.it
Netta affermazione per la Timberwolves TIMBERWOLVES SALERNO
78 57
TIMBERWOLVES POTENZA: Chiriaco, Delle Donne 5, Santoro, Coviello D 18, Pietrafesa 7, Scatorchia 6, Coviello L 19, Becce 6, Lorusso 18, Auria, Vaccaro. All. Gianfranco Pace. PALLACANESTRO SALERNO: Bono, Conti 2, La Torre 20, Cirillo 2, Formato 3, Landi, Mozzarella 16, Santoro 4, Sorrentino 10. All. Poderico. ARBITRI: Conte e Bonifacio di Potenza. PARZIALI: 20-17, 44-29, 56-41, 7857.
RITORNA al successo la Timberwolves Potenza nel campionato maschile under 15 d'Eccellenza di basket. I giovani atleti di Gianfranco Pace si sbarazzano senza affanni ne problemi della Pallacanestro Salerno con il punteggio di 78 a 57 nella gara disputata alla Palestra Vito Lepore di Potenza. Il complesso potentino ha dominato la gara facendo leva sull'intesa generale e su una difesa davvero intensa. Pace ha potuto valutare attentamente le condizioni di forma dei suoi atleti che durante il confronto con il team di Poderico hanno sfoderato una prova davvero maschia e gagliarda mettendo in riga un cliente non facile sul piano tattico e disposto
al sacrificio. Il complesso potentino ha annichilito la compagine salernitana che nulla ha potuto contro la forza e la compattezza generale della Timberwolves Potenza. Tutti i giocatori lucani hanno offerto una prestazione di elevato profilo tecnico e agonistico, esprimendo una cifra tecnica davvero eccellente. La gara non ha avuto storia, troppo netta, infatti è stata la differenza in campo tra i due complessi. Ottime le percentuali al tiro della compagine di Gianfranco Pace, mentre i campani hanno annaspato in attacco, dimostrando alcune lacune di carattere organizzativo e tecnico nel corso della sfida. f.menonna@luedi.it
Sport 51
Martedì 17 marzo 2009
C1 Dartizio, Masella, Panetta, Prezioso, Cospito e Amendolara puniscono i potentini
Calcio a 5
Scanzano, altro sigillo Messo alle corde il Santa Maria Verderuolo C1 Grassano sconfitto tra le mura amiche dal Policoro
La Pleiade veleggia nei play off GRASSANO PLEIADE
5 7
GRASSANO: Sileo, Mercadante, Calluso, Bonomo, Grippo , Daraio S, Daraio F., Distefano, Bolettieri, Cetani. Allenatore Domenico Carbone PLEIADE POLICORO: Nucera, Manolio, Liuzzi, Grandinetti, Bellaccicco, Fittipaldi, Stigiano, Spiaggiari, Melidoro, Serio, Corbino. RETI: Bolettieri (3), Calluso, Bonomo; Grandinetti (2), Liuzzi, Spaggiari, Melidoro, Aerio, Corbino. GRASSANO - Una sconfitta di certo non meritata per l'A.s.d. Grassano, calcio a 5 serie C1, inflitta dal Borussia Policoro sabato scorso al palazzetto dello sport V. Lorusso. Un match giocato al carioplasma che ha tenuto in fibrillazione il pubblico per sessanta minuti. A passare in vantaggio con due reti nei primi dieci minuti di gioco gli ospiti, che sicuri della loro posizione di classifica e dell'assetto di squadra hanno sottovalutato i ragazzi di mister Carbone. Dopo i due gol subiti è stato un crescendo di azioni da parte degli attaccanti Bolettieri, DaraioF, Daraio S, Distefano, Bonomo, che hanno tenuto impegnato il portiere del Borussia con tiri in porta frutto di azioni e schemi ben studiati. La sfortuna però ancora una volta, per decisioni arbitrali, ha colpito la squadra di casa, un rigore negato al 12' non è riuscito a placare la furia dei giocatori Bolettieri, Bonomo e Calluso che nei restanti otto minuti di gioco del primo tempo hanno segnato tre bellissimi reti decretando il 3 a 2 per il Grassano. Nella ripresa gli ospiti hanno dovuto impegnarsi molto per recuperare e vincere con-
tro una squadra agguerrita, che ha giocato fino al fischio finale dell'arbitro, con l'intenzione almeno di pareggiare. Come sempre a fine gara a caldo il mister Domenico Carbone ha fatto un commento sulla partita: “ credo che abbiamo sofferto un'pò tutti per questa gara, io, i giocatori e l'allenatore in seconda Rocco Pontillo dalla panchina abbiamo creduto fino di fondo di poter vincere, però qualche nostra indecisione difensiva ha fatto da ago della bilancia a nostro sfavore e il Borussia si è guadagno il vantaggio. Comunque sono sod-
disfatto per l'impegno messo in campo dai calciatori, tutti hanno giocato un'ottima partita e anche chi è entrato a sostituire il quintetto iniziale ha mantenuto la posizione assegnata, per fare un esempio l'inserimento di Carlo Grippo uno dei più giovani è stato efficace e utile al gioco di squadra. Io credo che, se continueremo a giocare come abbiamo fatto nelle ultime partite compresa quella di oggi , sicuramente per l'anno prossimo resteremo in questa categoria”. Giovanni Spadafino sport@luedi.it
SCANZANO S.MARIAV.
9 4
L. SCANZANO: Vampo, Masella, Delorenzo, Dipinto, Cospito, Dartizio, Celano, Amendolara, Prezioso, Panessa, Cosentino. All. Todaro S. MARIA VERDERUOLO: Bitetto, Rizzo, Pappacena, Lotito, Palese, Santarcangelo, Bochicchio, D'ambrogio, De Binis, Satriani, All. Santrcangelo F. ARBITRI: Losignore e Pallotta di Matera RETI: Dartizio, 3 Masella, 2 Panetta, 2 Santarcangelo, Prezioso, Cospito, Amendolara, De Bonis (rig.), Palese. NOTE: Spettatori circa cento SCANZANO - Non si ferma l'inseguimento dello Scanzano nei confronti della Meco.
Una formazione della Libertas Scanzano
Gli atleti di mister Todaro infliggono una sonora sconfitta per 9 a 4 al Santa Maria Verderuolo di Potenza. La gara inizia in modo vivace e maschia, ma sempre nei limiti della correttezza. I padroni di casa hanno dominato per tutto il primo tempo, dando dimostrazione di essere l'unica squadra che potrà contrastare la Meco prima in classifica. Il primo tempo lo Scanzano mette a segno una cinquina senza lasciare niente agli avversari. Dopo cinque minuti già il primo gol messo a segno da Dartizio che conclude una triangolazione in collaborazione con Panessa, lasciando partire un missile che centra l'incrocio dei pali togliendo la così detta ragnatela. Guardare giocare lo Scanzano è un piacere, subito il raddoppio con un' azione personale di Masella finalizzata con un diagonale. Non conoscono sosta gli uomini di Todaro che pressano gli avversari e vanno in gol per la terza volta con Panetta imbeccato dal bravo Masella, un tiro che sorprende il portiere Bitetto. Da parte opposta nessuna pericolosità, la supremazia dei padroni di casa viene accentuata dalla quarta rete messa a segno da Masella su azione personale. Siamo agli sgoccioli del primo tempo, prima del fischio arriva la quinta rete di con Panetta, su bella azione corale, conclusasi con un bellissimo colpo di
tacco alla brasiliana deliziando i tifosi. Alla ripresa considerando il cospicuo vantaggio lo Scanzano tira i remi in barca, un po' di rilassamento che da modo agli avversari di accorciare le distanze con una doppietta di Santarcangelo, riaprendo in parte le speranze per gli ospiti. Ma la squadra di Todaro ora mai è così convinta dei propri mezzi che riesce a gestire la gara a proprio piacimento. Ad andare in gol è Masella che tira un diagonale dalla zona destra d'attacco dello Scanzano. A questo punto saggiamente mister Todaro da riposo ad alcuni atleti, mettendo in campo forze fresche. Entrano Prezioso, Cospito e Amendolara, che non deludono le aspettative del tecnico andando a segno tutti e tre. Il margine accumulato è così ampio che non lascia dubbi sull'esito della gara, ormai è fisiologico il calo di concentrazione per i padroni di casa, e il Santa Maria accorcia con un rigore per fallo di Dartizio su Palese messo a segno da De Bonis, poi Palese batte in uscita il portiere portando a quattro i gol per il Santa Maria. Felice mister Todaro per la prestazione dei suoi ragazzi, che applicano con diligenza tutto quello che fanno in settimana. Per il futuro, lottando fino alla fine si può sperare in un buon risultato. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
52 Sport
Martedì 17 marzo 2009
C1 Preziosa vittoria in chiave salvezza per Catapano e compagni
Calcio a 5
Il Real scala la graduatoria A Lavello si ferma anche la corsa del Rossellino REAL LAVELLO 4 ROSSELLINO POTENZA 3 REAL LAVELLO: Bergamasco, Latorraca, De Cillis, Catapano, Miranda. A disp. Catarinella, Signore, Di Già, Di Cugno, Di Vittorio, Tudisco. All. Capuano. ASD ROSSELLINO POTENZA: Gallo, Catalano An., Montefusco, Pirrone An., Vaccaro. A disp. Pirrone Al., Catalano Al., Caggiano, Da poto, Nolè. All. Catalano An. ARBITRI: Di Lucchio e Guida di Venosa. RETI: 11' pt, 2' st Miranda (L), 18' pt Catapano (L), 26' pt Nolè (PZ), 32' pt Pirrone An. (PZ), 13' st Vaccaro (PZ), 29' st Latorraca (L). NOTE: ammoniti De Cillis, Tudisco per il Lavello e Catalano An. Per il Potenza. Recuperi: 2' pt e 2' st. LAVELLO - I ragazzi del presidente Fierro, anche se di misura, regolano la squadra potentina, meglio posizionata in classifica generale. Il Lavello sa che il proprio futuro in questo campionato, riguardo alla permanenza, se lo deve giocare soprattutto fra le mura amiche. E Miranda certamente è un interprete sensibile a questa esigenza, tant'è che all'11' da destra piazza in diagonale all'incrocio il
Catapano del Real Lavello
pallone del vantaggio. Gli ospiti reagiscono e al 17', sugli sviluppi di un angolo Pirrone An. colpisce il palo alla destra. Ma un minuto dopo il triangolo Catapano-Tudisco-Catapano sortisce il raddoppio con il capitano che in piena area di rigore spinge la
palla del 2 a 0. Al 20' i potentini usufruiscono di un tiro libero che batte il portiere Gallo ma spedisce fuori alla sinistra. Al 25' ancora un tiro libero per il Rossellino se ne incarica di batterlo Nolè e Bergamasco para centralmente. Un minuto dopo ancora un tiro libero per gli ospiti e questa volta Nolè gonfia la rete alla sinistra. Nei minuti di recupero, al 32' Pirrone An. sul primo palo corregge in rete un traversone dalla destra di Nolè. Ed è pari 2. Al 2' della ripresa però i padroni di casa si riportano in vantaggio con Miranda con un'azione caparbia ed insistita, ispirata da Tudisco. Al 9' Nolè per il Potenza si fa male ed esce per infortunio. Al 13' il Rossellino riagguanta partita e risultato, grazie ad un rinvio errato dei lavellesi che trovano pronto Vaccaro ad approfittarne per siglare il 3 pari di piatto destro. Il match nel frattempo si infiamma e qualche scorrettezza di troppo emerge ma nessuna delle due contendenti molla di un niente in quanto a posizioni in campo e a concentrazione. Ma al 29' il cinismo dei locali viene premiato e sugli sviluppi di un contropiede Catapano imbecca Latorraca che da sinistra di piatto destro consegna vittoria e tre punti d'oro per la graduatoria. Giuseppe Catarinella sport@luedi.it
C2 girone B Ponzio risulta decisivo col Castrum
Tris del Barricelle BARRICELLE CASTRUM
5 2
BARRICELLE: Coiro, Moles, Lovito, A. Marinelli, C. Marinelli, Fratantuono, Ponzio, Mitidieri. Allenatore: Colucci. CASTRUM BYANELLI: Gallo, De Luca, Caputo, Marandola, Vizzino, Rizzo, Libonati, Cofone, Mango, La Froscia. Allenatore: Gallo. ARBITRO: Marchese di Moliterno. RETI: 1’ pt Caputo, 12’ pt La Froscia, 20’ pt Lovito, 25’ pt, 11’ st e 12’ st Ponzio, 4’ st A. Marinelli. NOTE: Espulso al 20’ st Ponzio (B). VILLA D’AGRI – Terza vittoria di fila per il Barricelle che consolida sempre di più il terzo posto in classifica. Non è stato affatto semplice conquistare i tre punti sabato contro un Castrum Byanelli ben messo in campo e ordinato. Gli ospiti infatti nei primi dodici minuti dell’incontro si erano portati avanti di due reti e avevano spaventato difatti la squadra di Colucci abile nell’impattare nei minuti finali del primo tempo e nel ribaltare la situazione nella ripresa. Successo che si rivela molto importante quando ormai mancano sei giornate alla fine del campionato. E poi sabato prossimo ci sarà da giocare il doppio turno casalingo contro il Circolo l’Alba Pisticci che è ancora impelagato nella zona calda della classifica ed è bene che venga sfruttato il calendario. Una nota su Ponzio. Anzi due. Una positiva e l’altra negativa. Quella buona è che rimane il trascinatore indiscusso della squadra anche nei momenti difficili. Lo avevamo già detto e non ci stancheremo mai
di dirlo. Quella cattiva è che poteva evitare il rosso e non giocherà nella sfida contro il Circolo l’Alba Pisticci tra una settimana. Il Barricelle non ha una buona partenza al fischio d’inizio del direttore di gara e al 1’ già è sotto di una rete. E’ Caputo ad aprire la contesa su assist di De Luca. I padroni di casa provano a reagire ma al 12’ subiscono il raddoppio. La Froscia coglie impreparato Coiro da centrocampo e regala ai suoi l’illusione di poter sbancare Villa d’Agri. E’ solo un sogno. Gli uomini di Colucci prendono le misure e al 20’ accorciano le distanze con
Lovito su passaggio di Ponzio. Prima di andare al riposo i locali pareggiano con Ponzio che con una gran fiondata infila Gallo. Nel secondo tempo è un altro Barricelle. Incisivo e determinato. Al 4’ A. Marinelli trafigge di punta l’estremo difensore ospite per il sorpasso valligiano. Il ritmo aumenta e la squadra di casa è intento a chiudere la gara. A questo proposito ci pensa Ponzio tra l’11’ e il 12’ con altri due gol (sui passaggi di Mitidieri e Lovito) prima di essere espulso dal direttore di gara al 20’. Biagio Bianculli sport@luedi.it
Fratantuono del Barricelle
C2 girone A Poker di Giuralarocca
Colpo esterno dell’Amica PENTACALCIO AMICA
6 8
PENTACALCIO: Romaniello, Lovallo D., Montefusco, Iannelli, D'Aquino, Barrese, Di Benedetto, Lovallo A. Gastone, Pace, Tucci, Maffezzoni. Allenatore: Scalera M. AMICA SPORTING PALAZZO: D'Errico, Lorusso, Veltri, Martino, Giuralarocca, Dinella, Sepe. Allenatore: Cuviello P. ARBITRO: Masoumi Lari Abbas di Potenza RETI: Giuralarocca (ASP) 2' pt, 14' pt, 29' pt, 3' st, Lorusso (ASP) 6' pt, 23' pt, 11' st, Barrese (P) 10' pt, Lovallo (P) 17' pt, 6' st, 12' st, 14' st, Martino (ASP) 7' st, Iannelli (P) 31' st. POTENZA - L'Amica parte subito forte effettuando un pressing alto che mette in affanno la difesa del Pentacalcio. Dopo soli due minuti gli ospiti sono in vantaggio con il bomber Giuralarocca che, servito sulla sinistra da Sepe, infila il portiere (1-0). Al 4', una rapida incursione di Lorusso, conclusa a rete con un colpo di precisione, porta al raddoppio i ragazzi di Cuviello (2-0). Il Pentacalcio reagisce e al 10', con un'azione travolgente di Barrese riduce le distanze (2-1). Le squadre si affrontano a viso aperto producendosi in pericolose azione ben controllate dai due portieri. Alla metà del primo tempo è ancora l'Amica a passare: movimento di Martino che porta con sé un difensore e permette l'inserimento centrale di Giuralarocca che segna (3-1). La partita è piacevole e combattuta con il Pentacalcio che si fa sotto e, al 17', perviene alla seconda segnatura con Lovallo che dalla sinistra incrocia in diagonale superando D'Errico (3-2). L'Amica risponde al 23' con Lorusso
che con un forte tiro risolve una mischia in area (4-2). Allo scadere della prima frazione di gioco Giuralarocca trasforma un rigore assegnato per azione fallosa su Martino (5-2). L'inizio del secondo tempo è ancora di marca palazzese: al 3' Giuralarocca si inserisce sulla sinistra e di punta anticipa il portiere (62). Il Pentacalcio non demorde e dopo tre minuti il lesto Lovallo anticipa un difensore in mischia e sigla il terzo gol per i suoi (6-3). Non passano sessanta secondi e l'Amica ristabilisce le distanze: Veltri parte in contropiede, serve Martino il quale, con un preciso pallonetto supera il portiere Romaniello che in uscita aveva ben chiuso lo specchio della porta (7-3). Il Pentacalcio tenta più volte di riportarsi in partita esponendosi pericolosamente al contropiede degli ospiti che dopo alcuni tentativi passano ancora con uno strepitoso bolide di Lorusso che toglie la “classica” ragnatela dall'incrocio dei pali (8-3). Siamo all'11' e la partita potrebbe considerarsi chiusa ma un fantastico Lovallo D. nel giro di due minuti rimette in dubbio lo sorti del match con due gol di pregevole fattura (8-5). La stanchezza si fa sentire nelle gambe dei giocatori e il ritmo del match va scemando fino alla fine quando Iannelli con una rapida girata in area segna l'ultimo gol del match (8-6). I nuovi innesti hanno reso il Pentacalcio una squadra di tutto rispetto che ha tutte le carte in regola per risollevarsi e raggiungere la zona play out, mentre l'Amica, approfittando del pareggio della capolista a Rapolla si è portata ad una sola lunghezza dalla stessa e sabato prossimo a Tito c'è il big match: “chi vivrà, vedrà…”. Luca Festino sport@luedi.it
C2 girone A La Tierre guadagna la quarta posizione
Semaforo rosso per il Bancone TIERREPZ BANCONE
6 3
TIERRE PZ: Frascolla, Colonnese, Sardone, Trupa, Telesca A.R., Uva, Villano, Masi, Sabia, Telesca P. All: Lorusso S. BANCONE: Genovese, Gruosso V., Sileo V., Vaccaro, Sileo L., Telesca V., Santarsiero, Sileo S., Gruosso R., Sileo C., Romano, Sileo D. All: Santarsiero S. ARBITRO: Gravina Lorenzo di Venosa RETI: Uva (2), Colonnese (2), Telesca P. (2) (TPZ). Sileo S., Sileo C., Santarsiero (B). NOTE: Ammoniti: Genovese e Santarsiero (B), Masi e Frascolla (TPZ) POTENZA- Incrementa il proprio carniere la Tierre con i tre punti conquistati confermandosi squadra ostica tra le mura amiche vantando la migliore difesa del campionato. Al Bancone va l'onore delle armi per aver disputato una gara superlativa, riagguantando il risultato ed essere stato in vantaggio sul 2-1 per oltre venti minuti fino al 39' quando le due squadre erano in parità per poi cedere nel finale. Va subito in goal la Tierre dopo 45”con Uva. Non passano altri 60” e il Bancone ristabilisce le distanze prima con Sileo Stefano e poi va in vantaggio al 5' con Sileo Canio. Il momento è favorevole per gli ospiti che in questa fase sono frenati dalle parate a ripetizione di Frascol-
la, che interviene due volte di piede su tiri di Santarsiero e Romano, e d'istinto nega a Sileo Canio il terzo goal. Dopo un alleggerimento di Uva presentatosi solo davanti a Genovese con quest'ultimo pronto alla parata, il Bancone in contropiede smarca Sileo C. che da buona posizione mette al lato della porta difesa da Frascolla. La Tierre con Trupa e compagni spinge in avanti ed al 20' pareggia con Colonnese servito dal capitano Uva, colpendo anche un palo al 23' con Masi. Le giocate precipitose del Bancone condotte da Santarsiero, Romano e Sileo C. trovano sempre i difensori a ribattere. 35' Villano della Tierre è fermato fuori area dall'estremo difensore. La punizione calciata da Telesca P. si infrange sulla barriera. Lo stesso non sbaglia al 36' con un girata che si insacca sotto il sette della porta di Genovese. 38' Frascolla smanaccia e nega a Gruosso un goal fatto. Ma capitola al 39' di fronte a Santarsiero che conclude centrando anch'esso il sette alla sinistra del numero 1. Cerca il quarto goal il Bancone ma lo subisce al 44' con Colonnese smarcato di tacco da Uva realizza senza difficoltà. Gli ospiti attaccano da tutti i lati ma non trovano lo spiraglio giusto per scardinare la saracinesca Frascolla, esponendosi al contropiede avversario. Difatti al 51' Uva porta a cinque le reti e al 57' chiudono l'incontro con Telesca P. che poggia in rete la sesta marcatura. Leonardo Martino sport@luedi.it
In alto la Tierre e sotto il Bancone
Rubriche 53
LOTTO&CONCORSI
Martedì 17 marzo 2009
DAMA
Centrati due ambi e un estratto con le nostre previsioni
Milano: decina 41/50 di GIOIA GASPARINI ROMA – La conferma di tutti i capilista nell'estrazione di sabato ha convalidato il 9 (i figli) di Napoli con 101 assenze come unico numero “centenario”. Precede l’83 (il maltempo) di Genova che è atteso da 96 turni ed è a sole quattro lunghezze dall’ambito traguardo del ritardo a tre cifre, al terzo posto c’è il 70 (il palazzo) di Palermo a quota 94, al quarto il 27 (le cose molli) di Milano con 88 mancati riscontri e al quinto posto il 38 (pugni e botte) di Roma con 85 ritardi. Fra i numeri più attesi sono sortiti il 36 (le caramelle) secondo di Milano e l’1 (l’Italia) secondo di Napoli entrambi dopo 74 ritardi, il 75 (Pulcinella) e il 78 (la donna di malaffare) quarto e settimo di Roma dopo 59 e 45 assenze, il 3 (il gobbo) quinto di Firenze dopo 48 sorteggi nulli, il 34 (la testa) nono di Genova dopo 43 turni e il 42 (il caffè) ottavo della Nazionale dopo 40 assenze. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo l’uscita dell’ambo consecutivo 41-42 sulla ruota Nazionale, l’ambo radicale 3-39 a Firenze, l’ambo vertibile 15-51 a Milano, l’ambo complementare 6-84 a Napoli, l’ambo radicale 8-89 a Palermo e 8-80 a Torino. NAZIONALE. Per ambo segnaliamo la figura 5 con la serie 14-23-5968-77 e la cadenza 9 con la serie 3949-69-79-89. Previsione speciale 5457 per estratto ed ambo. BARI. Per ambo sono in luce la cadenza 2 con la serie 32-52-62-72-82 e la figura 5 con la cinquina 14-32-5077-86. Previsione speciale 34-69 per estratto ed ambo. CAGLIARI. La cadenza 7 è carente di risultati da 53 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 17-2737-57-87. Per ambo, invece, proponiamo la cadenza 2 con la serie 1222-32-42-52. Previsione speciale 647 per estratto ed ambo. FIRENZE. Per ambo e terno prendete in considerazione la cadenza 1 con la serie 1-31-41-61-71 e la figura 2 con la serie 2-11-29-47-65. Previsione speciale 24-49 per estratto ed ambo GENOVA. L’ultima decina è attesa con ambi e terni, combinateli nella serie 82-84-86-88-90. In alternativa, per i medesimi giochi, considerate la controfigura 5 con la serie 5-1627-38-49. Previsione speciale 3-50 per estratto ed ambo.
23 35 19 37 83 27 9 70 38 22 15 MILANO. Per ambo la controfigura 9 con la serie 9-20-42-64-75 e decina 41/50 con la serie 7-25-34-43-88. Previsione speciale 28-69 per estratto ed ambo NAPOLI. Per ambo la cadenza 4 con la serie 14-44-54-64-84 e la decina 40/49 con la cinquina 40-42-47-4849. Previsione speciale 9-79 per estratto ed ambo. PALERMO. Per ambo non tralasciate la figura 3 e la cadenza 7, ancorate qualche giocata alla serie 3-12-2130-66 e alla combinazione 27-47-6777-87. Previsione speciale 59-69 per estratto ed ambo. ROMA. La controfigura del 10 non sviluppa giochi da 79 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 1021-32-43-54. Per ambo segnaliamo la cadenza 0 con la combinazione 2030-50-60-70. Previsione speciale 4673 per estratto ed ambo. TORINO. Per ambo la cadenza 4 con la cinquina 14-44-54-74-84 e la controfigura 10 con la serie 10-21-4354-65. Previsione speciale 35-39 per estratto ed ambo. VENEZIA. Avevamo consigliato la controfigura 4 ed è uscito l’ambo 26-81. Vinto l’estratto con il 38 della previsione speciale. Da 78 estrazioni la cadenza 5 non sviluppa combinazioni vincenti, per ambo e terno date fiducia alla serie 15-35-
69 69 76 69 96 88 101 94 85 62 77
49 22 72 58 17 43 47 44 57 14 65
62 59 68 63 70 61 61 72 76 42 69
59 25 21 47 16 73 42 72 21 59 77
48 56 60 50 56 53 52 64 52 40 65
Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 130 5 88 129 59 85 128 22 90 127 72 55 125 62 82 124 12 8 123 87 86 123 48 3 122 9 80 122 21
Ritardo 51 49 41 40 38 36 33 31 26 26
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 17 marzo 2009 Roma e Tutte 3, 90, 26, 44, 42, 28 Napoli, Firenze e Tutte 1, 88, 24, 42, 40, 26 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 19 marzo 2009 Roma e Tutte 5, 2, 28, 46, 44, 30 Napoli, Firenze e Tutte 3, 90, 26, 44, 42, 28
UNIDICI RUOTE
per ottenere due o più soluzioni (presa libera). Nell'ipotesi che tali concessioni siano sfruttate per i casi a) e b), l'autore è tenuto a giustificarne l'impiego. Continua. Nel problema odierno sono presenti,
Pronostico concorso n. 33 (del 17/03/2009) 12 20 35 40 52 56 82 87
PREVISIONI
Altre regole sulla composizione dei problemi a titolo di esempio, le due infrazioni non consentite dall'articolo 9. Infatti, la pedine nera in 10 non svolge nessun ruolo, come vedremo nello sviluppo, e la dama in 26 ha funzione di pedina.
Bianco muove e vince in 5 mosse
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
di MARIA D’AUTUNNO
Gli ambi di marzo IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Marzo, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI MARZO 5 - 60 9 - 34 67 - 60 53 - 1 12 - 25 56 - 65 70 - 15 29 - 30
Soluzione dama: 12-15 11x20; 27-31 4x11; 31x13 18x20; 13-10 29x15; 10x12 e bianco vince
svolgimento. Art. 8) Il problema è considerato demolito anche quando l'altra soluzione di vincita non è definitiva, ma restano in campo: due o più pezzi bianchi contro un pezzo nero; due pezzi contro due con vantaggio di mossa per il bianco o possibilità di acquisirla mediante cambio e conseguente chiusura o blocco del pezzo nero superstite; tre o più pezzi bianchi contro due neri; qualsiasi altra situazione, purché in un massimo di cinque mosse (il conteggio delle mosse ha inizio dopo l'esaurimento delle prese obbligate del nero) pervenga alla chiusura o blocco dei pezzi neri superstiti o faccia rientrare la posizione in uno dei tre casi precedenti. Art. 9) Non sono ammesse dame senza funzione propria, sostituibili con pedine e l'impiego di pezzi inutili ai fini della soluzione, salvo le eccezioni indicate negli articoli seguenti. Art 10) La damatura di una o più pedine e l'utilizzo di uno o più pezzi, altrimenti considerati difetti, sono ammessi nei seguenti casi: per rendere logica la posizione; per evitare “bicefalie”,“posposizioni” e “demolizioni”;
32 69 89 51 77 48 77 27 15 90 82
45-65-75. In alternativa considerate la cadenza 2 con la serie 12-22-3242-72. Previsione speciale 20-76 per ambo e ambata. TUTTE. Vinto a Bari l’ambo 7-10. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 1-12-38, 2-15-32, 7-16-83, 10-29-38, 17-21-48.
di FRANCESCO SENATORE
TRE SETTIMANE fa avevano dedicato lo spazio di questa rubrica alle regole sulla composizione problemistica. Poi interrotta nei martedì a seguire dai resoconti dei campionati regionali disputatisi a febbraio a Reggio Calabria. Proponiamo ora l’approfondimento delle restanti norme afferenti alla problematica, la cui conoscenza è indispensabile se si vuole intraprendere l’arte della composizione. L’articolo 6 del regolamento problemistico non ammette le inversioni di mossa per il bianco, sono invece contemplate per il nero, perché caratterizzanti quelle particolari composizioni dette “a presa libera”. Art. 7) Non è ammessa altra soluzione all’infuori di quella dichiarata dall'autore. Qualsiasi altro svolgimento definitivo, in minore o maggior numero di mosse, dà luogo alla “demolizione”. In particolare, lo svolgimento alternativo e demolitivo in uguale numero di mosse dicesi “duale”. Va però precisato che non sono associabili al difetto di “duale”, che non sono censurabili in tal senso e quindi regolari, determinate biforcazioni nella fase finale dello
49 56 66 54 57 57 54 67 71 42 65
Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di Marzo.
54 Rubriche
Martedì 17 marzo 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Preparate una nuova strategia: nel lavoro ne avete bisogno per poter arrivare al successo. In amore vi manca un po' di coraggio.
TORO 21/4 - 20/5
Avete un vero talento per gli affari: ma l'impulsività è un grosso handicap. Il partner conosce i vostri punti deboli.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Nel lavoro dovrete misurarvi con realtà complicate: l'esperienza vi aiuterà. Date più spazio ai sentimenti, ne vale la pena.
CANCRO 22/6 - 22/7
Non è questo il momento migliore per iniziare nuove attività, comunque tenetevi pronti. Non avevate in programma l'amore, ma è accaduto.
LEONE 23/7 - 23/8
Cercate di vendere meglio la vostra esperienza professionale e le vostre idee brillanti. Attimi di felicità.
VERGINE 24/8 - 22/9
Il vostro coraggio e la vostra intraprendenza nella professione saranno premiati. In amore siete pieni di dubbi.
ilCruciverba
BILANCIA 23/9 - 22/10
Nel lavoro l'importante è essere in grado di captare i segnali positivi. Una relazione sentimentale con troppe incognite.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Arriverete prima al successo nella vostra attività se ritroverete lo spirito d'avventura. L'amore è senza paracadute.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
È arrivato il momento di mettere a frutto le vostre esperienze professionali. In amore siete insofferenti ai legami.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
La situazione nel lavoro è più complessa del previsto: mantenete la lucidità mentale. In amore non avete concorrenti.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Accontentatevi di mettere a segno un colpo per volta nella vostra professione. La scarsa fiducia non fa durare a lungo una storia d'amore.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
Vali d'oca; N,Tante = Valido cantante;
Nel lavoro siete in crisi di idee e avete scarsi entusiasmi: con un po' di impegno vi passerà. In amore non si può dare nulla per scontato.
Televisioni 55
Martedì 17 marzo 2009
23.05
ATTUALITÀ
14.45
PRIMA SERATA
Bruno Vespa
RUBRICA
20.35
TELEROMANZO
Francesca Senette
16.55
ROTOCALCO
Un posto al sole
Barbara D’Urso
21.10
FILM
22.10
L’eliminatore
SHOW
23.45
Lola Ponce
SHOW Victoria Cabello
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -RubricaScanzonatissima - di musica 06.10 -RubricaTg 2 Sì, viaggiare 06.20 -RubricaAgenzia ripara torti 06.25 -Real TvX Factor 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaTracy & Polpetta 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaCult Book 08.25 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG3 Punto donna 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.15 -SportTirreno - Adriatico - Ciclismo 16.15 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.25 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - RubricaBorsa e monete - di finanza 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.40 -AttualitàMattino Cinque 09.55 -Real TvGrande Fratello 10.00 -TelegiornaleTg 5 - Ore 10 10.05 -AttualitàMattino Cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvLa Fattoria 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -Soap OperaMy Life 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.35 -NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmRenegade 13.30 -TelegiornaleTg 4 13:46 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.00 -Soap OperaSentieri 16.40 -FilmLo sperone nudo con Ralph Meeker, Janet Leigh, Robert Ryan, James Stewart - regia di Anthony Mann (USA ) 1953 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniI cavalieri dello zodiaco - I capitoli di Hades - Inferno 14.05 -CartoniOne piece tutti all'arrembaggio 15.00 -TelefilmSmallville 16.40 -TelefilmMalcom 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin Princess - Principesse gemelle 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -News Studio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.05 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmJeff & Leo - Gemelli detective 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmLa regina vergine con Stewart Granger, Jean Simmons, Deborah Kerr, Charles Laughton - regia di George Sidney (USA) - 1953 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Telefilm Rex 23.00 -Telegiornale TG 1 23.05 -AttualitàPorta a Porta
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Real Tv X Factor
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -AttualitàBallarò 23.20 -Rubrica90° minuto serie B. Turno infrasettimanale
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Reality Show Amici
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmL'eliminatore con A. Schwarzenegger - regia di Chuck Russell (USA) - 1996
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Sit Com Buona la prima 22.10 -Show Mai dire Grande Fratello Show
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Telefilm Relic Hunter
00.40 -TelegiornaleTg 1 01.20 -RubricaSottovoce 01.50 -RubricaRai Educational 02.25 -VideoframmentiSuperStar 02.40 -TelefilmDon Matteo 5 04.30 -DocumentarioCaraibi segreti 04.55 -VideoframmentiHomo ridens
23.45 -TelegiornaleTg 2 23.50 -RubricaTg 2 Punto di vista 00.00 -ShowScorie 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -Serie TvWeeds 01.55 -RubricaAlmanacco 02.15 -TelefilmIl commissario Kross
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaRewind la tv a grande richiesta 01.40 -MusicalePrima della Prima 02.10 -AttualitàFuori orario 02.40 -RubricaNext
01.00 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.30 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.15 -Real TvAmici 03.10 -Reality ShowGrande Fratello 03.40 -TelefilmSquadra Med 04.25 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
23.35 -FilmL'ombra del testimone con D. Moore, B. Willis - regia di Alan Rudolph (USA) - 1991 01.40 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.05 -FilmI sette falsari con S. Koscina - regia di Yves Robert (Fra) - 1967
23.55 -Show Chiambretti night Solo per numeri uno 01.45 -NewsStudio Sport 02.10 -TelegiornaleStudio Aperto 02.25 -Reality ShowTalent 1 Player 03.05 -Serie TvI Soprano
23.45 -ShowVictor Victoria 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaMovie Flash 01.25 -AttualitàOtto e mezzo 02.05 -TelefilmAlla corte di Alice 03.05 -RubricaDue minuti un libro 03.15 -AttualitàCNN News
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 16.40
RETE 4
ORE 21.10
LA REGINA VERGINE
LO SPERONE NUDO
L’ELIMINATORE
con J. Simmons, S. Granger - regia di George Sidney (Usa) - 1953
con J. Stewart, J. Leigh, R. Ryan - regia di Anthony Mann (Usa) - 1953
con A. Schwarzenegger, J. Caan - regia di Chuck Russell (Usa) -1996
I primi anni del regno di Elisabetta I d'Inghilterra, figlia di Enrico VIII e Anna Bolena, e la sua contrastata storia d'amore con l'ammiraglio Tom Seymour. Quando lui viene imprigionato e condannato, lei si ritrova ad assistere impotente alle trame di palazzo. Elisabetta sale al trono conservando sempre nel suo cuore il ricordo dell'ammiraglio e non si sposerà mai...
Tradito e rovinato da una donna mentre era in guerra, Robert è alla ricerca di un modo rapido per far soldi e rifarsi una vita. Con compagni di fortuna, insegue un assassino, Ben, per guadagnarsi la taglia di cinquemila dollari che gli pende sul capo. Ma Ben vende cara la pelle e coinvolge nella fuga un anziano cercatore d'oro e Stella, la sua ragazza...
John Kruger, un comandante della polizia federale, fa parte del gruppo speciale WITSEC, che si occupa di fornire una nuova identità ai testimoni sotto protezione. L'eccezionale forza fisica e l'addestramento intensivo cui è sottoposto fanno di lui il miglior elemento del gruppo. Eraser (questo è il suo soprannome) si trova ad affrontare la sfida più impegnativa della sua carriera...
RAI 2
ORE 23.40
I SEGRETI DI BROKEBACK MOUNTAIN con J. Gyllenhaal, H. Ledger, M. Williams, A. Hathaway - regia di Ang Lee (Usa) - 2005 Nell'estate del 1963, Jack Twist e Ennis Del Mar si incontrano in un ranch del Wyoming. Tra i due nasce un'intensa amicizia, che con il passare del tempo si trasforma in un legame ancora più profondo...
RETE 4
ORE 23.35
RETE 4
ORE 2.05
L’OMBRA DEL TESTIMONE
I SETTE FALSARI
con D. Moore, B. Willis, H. Keitel - regia di Alan Rudolph (Usa) - 1991
con R. Hirsch, S. Koscina, J.-P. Marielle - regia di Yves Robert (Fra) - 1966
Una donna si reca al commissariato di polizia per una lunga deposizione su un caso di omicidio. Il poliziotto (che riprende con una videocamera i colloqui) si dimostra paziente e comprensivo. Salta fuori che la donna, Cynthia, e la sua migliore amica, Joyce, sono complici nell'uccisione di entrambi i loro mariti: uno, violento, ubriacone e drogato, ha tentato di violentare Cynthia, l'altro era...
Il barone Baullord e Lucille, due falsari, chiedono al pittore Taupin di riprodurre per loro una banconota da cinquecento franchi. L'artista, ignaro dei progetti nascosti della coppia, realizza per loro un falso perfetto che scatena una truffa e una lunga serie di guai. Mentre i compari si mettono al sicuro, Taupin finisce rinchiuso in prigione. Tuttavia nei suoi progetti, oltre alla fuga, vi è anche...
Di Vittorio conquista la prima serata RAI UNO Affari tuoi Pane e liberta' Linea verde Domenica in 7 giorni
ora 20.44 21.33 12.56 17.59
ascolto 6.170 5.548 4.705 3.872
RAI DUE Tg2-motori Novantesimo minuto Criminal minds Pres.novantesimo minuto
13.24 18.22 21.41 18.08
3.135 2.995 2.646 2.162
RAI TRE Che tempo che fa Report. Pres.che tempo che fa Blob di tutto di piu'
20.31 21.36 20.10 19.59
4.633 3.135 2.348 2.313
CANALE 5 Paperissima sprint La fattoria Chi vuol essere Amici di maria de
20.45 21.32 19.05 14.01
6.056 4.396 4.313 3.126
ITALIA 1 Colorado Guida al campionato A time for dancing Colorado revolution
21.26 13.05 19.34 21.19
3.034 1.981 1.904 1.799
RETE 4 Melaverde Colombo Siska Posticipo contro campo
12.12 19.41 21.28 22.33
2.122 1.956 1.584 1.146