INCONTRO NAPOLITANO PREMIER
TITO-BRIENZA
“La Ue sia unita contro la crisi Necessaria un’ azione incisiva»
Berlusconi taglia i fondi per ammodernare l’arteria
Federalismo, prove d’intesa Pd-Pdl
Un bluff gli annunci fatti dall’Anas a pagina 24
alle pagine 6 e 7
della Basilicata
ED Anno 8 - N. 71
Mercoledì 18 marzo 2009
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
1,00
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Il magistrato alle europee con Di Pietro. Attacchi da Mastella e Gasparri
De Magistris candidato Idv «Non mi hanno consentito di fare il pm, punto a una nuova politica» LA RECESSIONE
LAPOLITICALUCANA
Pdl, Fi junior snobba Ag
Martorano Falotico (Cisl) in Valbasento Non mi presento
«Possiamo farcela ma chi governa ci dia una mano» Luigi De Magistris
DA CATANZARO A STRASBURGO di PARIDE LEPORACE
uigi De Magistris rompe gli indugi e ufficializza la sua candidatura nel moL vimento dipietrista di Italia dei Valori. Si era compreso dalle dichiarazioni dell'ex pm negli ultimi giorni sempre più al rialzo. E' una scelta che non piace neanche a quei settori della magistratura più vicini al magistrato napoletano che vedono svenduta segue a pagina 8
Premio Livatino a Iannuzzi Montemurro e Pavese alle pagine 8 e 9 ORT NELLO SP
CALCIO
Cuomo: «Potenza senza attributi» REGIONALE
Recuperi: il clou a Pignola BASKET
La Corporelle azzera le polemiche
Il presidente degli industriali tra gli imprenditori e i lavoratori «Un grande segnale di unità da cogliere prima che sia tardi»
Roberto Falotico
Nino Falotico
Il dibattito del Quotidiano voti al centro: sta di fatto che anSARÀ che si stanno avviciche la Sinistra finalmente dimonando elezioni europee e stra una nuova vitalità. Ha cominprovinciali; sarà che lo sbarciato la Sinistra Democratica di ramento al 4 % impone ai Claudio Fava presentando un copiccoli partiti di ritrovare dice etico in 13 punti che mi vede una sorta di unità, almeno assolutamente consenziente, non di lista, per evitare la dissosolo perché impone morigeratezza luzione; saranno i venti di nella vita e nella pratica politica in crisi che suggeriscono un ri- di Franco De Vincenzis tempi di crisi, ma anche perché torno tra la gente onde evitastigmatizza indecenti pratiche di re possibili focolai di rivolta; sarà che la nuova segreteria nazionale del Pd segreteria di partito diffuse a tutti i livelli (tipo vuole recuperare i voti in libera uscita, dopo il la nomina dei primari ospedalieri) e auspica segue a pagina 11 vano quanto impraticabile tentativo di prendere
SINISTRA EPPUR SI MUOVE
CARO direttore, il suo editoma come quello attuale, fatto di riale di venerdi scorso ha aperleggi capestro come quelle che to un dibattito interessante riguardano il sistema elettorale, nella sinistra e dovremmo ese dove la smania delle finte prisere tutti convinti di non rimarie pervade tutti, si discute durci a mera testimonianza. solo di postazioni e di occupazioPer fare questo però non è nene del potere senza entrare nel cessario la “scissione dell'atovivo dei programmi e nel merito mo” o gettare il bambino e l'ac- di Francesco Castelgrande di come si deve governare la coqua sporca. Certo è del tutto sa pubblica e con chi. Inoltre se strano assistere al fatto che, si poi essere senza tessera signipropone di unire la sinistra, da parte di coloro fica riconquistata “verginità” è un ulteriore da sempre hanno rivestito cariche all'interno errore come dei partiti e del parlamento e non hanno lavorasegue a pagina 11 to seriamente a tale progetto. Certo in un siste-
UN ALTRO MONDO POSSIBILE
a pagina 16
alle pagine 10 e 11
Lagonegro, sindaco denunciato per abusivismo, lui smentisce
Rionero, sui centri commerciali affondo di Placido contro Navazio
a pagina 27
a pagina 26
Sanità Un appalto a senso unico della Regione umilia gli incontinenti a pagina 15
Can che abbaia di sicuro non dorme.
2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo
Garlasco, i pm «Stasi è colpevole» VIGEVANO (PAVIA) – È lungo il giorno dell’accusa per Alberto Stasi. Nell’aula Magna del tribunale di Vigevano i pm ammettono che si tratta di un processo indiziario, ma non manifestano dubbi nell’affermare che «tutti gli indizi portano ad Alberto Stasi».
Cambiato il testo dopo le proteste dell’Italia e le minacce Ue Rai, da Berlusconi
Razzismo, nuova versione Onu Tolta ogni menzione di Israele e della diffamazione religiosa
Aborto, vescovi contro Zapatero MADRID – Dopo un anno di calma relativa fra vescovi spagnoli e potere socialista la tensione ricomincia a salire con l’avvicinarsi del primo vero momento difficile della seconda legislatura Zapatero, l’esame in parlamento entro l'estate della nuova legge di depenalizzazione dell’aborto. La Conferenza episcopale spagnola (Cee) ha dato il via ieri sera alle ostilità con una grande campagna pubblicitaria e di informazione per la vita e contro l’aborto.
Corea del Nord «Basta aiuti» WASHINGTON - La Corea del Nord ha respinto nuovi aiuti alimentari da parte degli Stati Uniti, che hanno quindi deciso di sospendere i rifornimenti di cibo. Lo ha reso noto un portavoce del Dipartimento di Stato sottolineando l’inquietudine di Obama per le conseguenze sulla popolazione della scelta delle autorità nordcoreane.
Mercoledì 18 marzo 2009
Il palazzo Onu a Ginevra
BRUXELLES – Dopo le proteste dell’Italia e la minaccia della Ue di uscire in blocco dalla preparazione della conferenza Onu sul razzismo Durban II, in programma a Ginevra dal 20 al 24 aprile, il gruppo di lavoro delle Nazioni Unite corregge il tiro e toglie dalla contestata dichiarazione comune i due riferimenti più controversi: via ogni menzione di Israele e anche della diffamazione religiosa. E sul nuovo testo, che si avvicina sempre di più a quello che la Ue ha presentato come alternativa, si riapre il nego-
ziato che potrebbe far rientrare le defezioni annunciate di Usa, Canada e Italia. Il documento di 17 pagine elimina la maggior parte delle frizioni tra occidente e Paesi musulmani: salta il riferimento alle «atrocità» commesse da Israele contro i palestinesi, e anche il concetto di diffamazione religiosa non compare più, questione che in molti vedevano come un limite alla libertà di espressione. Nella nuova versione non c'è neanche il riferimento alla richiesta di risarcimento per la schiavitù voluta dai Paesi africani.
“no” a Guglielmi in campo Sorgi
Scuola in piazza contro la politica del Governo
ROMA – Uno stillicidio di nomi, di incontri, di rinvii, di candidature vere e false, di rifiuti. Ultimo quello del governo nei confronti di Angelo Guglielmi, mentre rimane in piedi in serata la candidatura di Enzo Cheli per la presidenza della Rai. Lo storico direttore di Raitre non si sarebbe tirato indietro, ma poi ieri avrebbe incassato il no del premier Silvio Berlusconi alla proposta del suo nome da parte del Pd e i due Poli sarebbero passati a discutere della candidatura di Marcello Sorgi cara al Pdl ma subito tramontata.
ROMA – Il mondo della scuola, ma anche quello dell’università, della ricerca, delle accademie, dei conservatori e della formazione professionale, torna oggi a far sentire la sua voce contro le politiche del Governo. Lo fa rispondendo all’appello della FlcCgil e anche a quello della Gilda che ha scelto la stessa data per la sua protesta. Ma la platea del dissenso va oltre il sindacato, inglobando anche una bella fetta di opposizione: Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Sinistra e Libertà, Verdi e una quota di parlamentari del Pd.
Sono gli stessi cani killer che hanno ucciso il piccolo Giuseppe
Ragusa, azzannata una turista Il branco riduce in fin di vita una ragazza tedesca SCICLI (RAGUSA) – Hanno colpito ancora i cani randagi killer di Scicli: una parte dello stesso branco che domenica scorsa ha sbranato Giuseppe Brafa, di 10 anni, e che è rimasta in libertà, è tornata a seminare il terrore nella stessa zona, aggredendo una turista tedesca di 24 anni, Marya M., che stava facendo jogging sulla spiaggia di contrada Pisciotto. La giovane è stata circondata e poi azzannata su tutto il corpo. Gli animali hanno infierito maggiormente
sul viso, completamente dilaniato dai morsi. A tentare di bloccare la furia dei cani un gruppo di persone presenti sul posto, compreso il sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, e alcuni tecnici comunali che stavano compiendo dei sopralluoghi. Anche loro sono stati aggrediti dal branco, ma poi sono riusciti a mettere in fuga gli animali e a soccorrere la donna. La situazione è apparsa subito grave, tanto che la turista tedesca è stata condotta nell’ospedale Cannizzaro di
Catania dove è stata sottoposta a un delicato intervento di ricostruzione, durato oltre 4 ore. Per i medici la paziente è «in pericolo di vita» a causa della copiosa perdita di sangue dovuta a un «vasto choc emorragico» e per il «rischio infezioni». Per questo motivo si sono riservati la prognosi. In contrada Pisciotto, intanto, scatta il 'coprifuoco' volontario: i circa 150 abitanti della frazione di Scicli, accogliendo l’invito degli investigatori, non escono di casa, se non per necessità e
in compagnia. E in tutta la zona prosegue la «caccia» ai cani randagi ancora liberi, una decina circa. Il branco solo negli ultimi tre giorni, oltre al bimbo e alla turista, ha ferito altre due persone ed ha aggredito ieri mattina anche due carabinieri: uno dei militari dell’Arma ha sparato, uccidendo due cani per legittima difesa. E per catturare gli animali del branco ancora in libertà la Regione siciliana ha messo in campo una sorta di 'task force' composta da uomini della Guardia Forestale e
della Protezione Civile, con l’ausilio anche di un elicottero. A Scicli è anche il momento delle polemiche: la gente si chiede come mai i cani siano ancora liberi e chi ha compiuto gli accertamenti sulla loro gestione da parte di Virgilio Giglio, l'uomo di 64 anni che ufficialmente risulta proprietario degli animali e che è stato arrestato dai carabinieri di Modica per omesso controllo e concorso in omicidio colposo. Rocco Pace
In Italia e nel Mondo 3
Mercoledì 18 marzo 2009
Madagascar, il potere consegnato a Rajoelina
Il presidente preoccupato dall’espansionismo Nato e dal terrorismo
Russia, Medvedev annuncia il riarmo MOSCA – A due settimane dal suo primo incontro con Barack Obama, il presidente russo Dmitri Medvedev mostra i muscoli annunciando un «riarmo su vasta scala» e un radicale «ammodernamento» delle Forze armate russe a partire dal 2011. Un passo necessario, per il leader del Cremlino, a far fronte alle persistenti minacce nei confronti della Russia, compresi i «tentativi incessanti» della Nato di allargarsi fino ai confini della Federazione russa. «A partire dal 2011 comincerà un riarmo su vasta scala dell’Esercito e
Mosca mostra i muscoli a pochi giorni dall’incontro con Barack Obama
Un carro armato russo
della Marina russi», ha detto Medvedev parlando a una riunione periodica con i vertici militari. «L'analisi della situazione politico-militare nel mondo – ha sottolineato – dimostra che in una serie di regioni resta un potenziale serio di conflitti, restano le minacce legate alle crisi locali, resta il terrorismo internazionale, e non cessano i tentativi di allargamento dell’infrastruttura militare della Nato nelle vicinanze della Russia». «Tutto ciò richiede un ammodernamento qualitativo delle nostre Forze armate, che dovranno assume-
re una nuova fisionomia». Mosca ha sempre visto come una minaccia alla propria sicurezza i piani di allargamento a est dell’Alleanza Atlantica, con la prospettiva in particolare dell’adesione di Georgia e Ucraina. Questo, e l’altro tema controverso del progetto americano di scudo antimissile nell’Europa centrorientale, sono stati i due nodi principali che hanno condizionato in negativo i rapporti del Cremlino con la passata amministrazione americana di George W.Bush. Franco Quintano
I golpisti prendono il potere. I militari «Sarà un presidente di transizione»
Andry Rajoelina
Vuole rinsaldare la presenza della Chiesa e non tacere sui drammi dell’Africa
ANTANANARIVO – I militari del Madagascar hanno formalmente consegnato il potere nelle mani del leader dell’opposizione Andry Rajoelina, attribuendogli ieri sera l'incarico di presidente di un’autorità di transizione. «Abbiamo dato pieni poteri ad Andry Rajoelina perchè diventi presidente della massima autorità di transizione», ha dichiarato l’ammiraglio Ramaroson citanda un’apposita ordinanza. Si tratta dello stesso ammiraglio che il presidente Marc Ravalomanana aveva indicato come guida del «direttorio militare».
Austria
Processo Fritzl In video il martirio Il Pontefice: «Contro l’Aids non serve il preservativo» di Elizabeth
Il Papa arrivato in Camerun YAOUNDÈ - In Africa per non tacere sui drammi del continente, rinsaldare la presenza della Chiesa e lanciare messaggi di fede all'intero popolo africano malato e affamato non solo di speranza. Il Camerun delle oltre duecento lingue ed etnie, cattolico per meno del 27%, ha accolto in una ripulita Yaoundè, sommersa da bandiere della Santa Sede e gadget religiosi, Papa Benedetto XVI nel suo primo viaggio in terra africana. Una missione storica per il Pontefice tedesco (terzo Pontefice dopo Paolo VI e Giovanni Paolo II) che intende accendere una luce sul continente dimenticato rinsaldando la presenza cattolica. Nel benedire l'Africa e il Paese che con l'Angola lo ospiterà fino a lunedì prossimo, Ratzinger ha ribadito la volontà della Chiesa cattolica di non restare in silenzio di fronte a dolore, violenza, povertà, fame, corruzione e abuso di potere che stanno continuando a colpire che più di ogni altro "soffre sproporzionalmente". "Speranza e conforto è quello che anelano sentirsi dire gli africani" ha dichiarato il Pontefice che ha subito affrontato uno dei temi più scottanti, quello dell'Aids, la piaga che da decenni sta mettendo in ginocchio l'intero continente: "Le cure per i malati siano gratis" ha esordito appena sbarcato a Yaoundè (dove oggi visiterà il 'Centro cardinal Leger', specializzato di cura per questi malati) ma già durante il volo il Papa aveva parlato
ilLotto Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
La folla lungo il percorso papale a Yaoundè in Camerun
dell'epidemia e di come combatterla: "Non si può superare con la distribuzione dei preservativi che anzi aumentano i problemi" ha dichiarato indicando come unica strada efficace quella di un rinnovo spirituale e umano sulla sessualità. "Serve un comportamento umano morale e corretto ed una grande attenzione verso i malati, soffrire con i sofferenti" ha aggiunto. Crisi economica mondiale e riflessi sul continente sono stati gli argomenti centrali della tradizionale conferenza stampa a bordo dall'aereo (La causa della recessione è
re di fronte a questo mito della solitudine") Benedetto XVI è voluto tornare sul ruolo della Chiesa evidenziando che anch'essa non è una società perfetta, esente da peccati. "Deve purificarsi, ma piuttosto che la purificazione delle strutture - ha indicato il Pontefice - occorre quella dei cuori". E sull'aggressività dei nuovi movimenti protestanti ha aggiunto: "È vero in Africa ci sono problemi con le sette" ma queste nuove chiese sono "molto instabili" e il cattolicesimo può fronteggiarle grazie alla sua struttura e alla sua unità. Roberto Lotti
Celebrità e aziende famose record di siti falsi nel 2008
estrazione del 17 marzo 2009
64 70 17 53 75 50 3 44 38 5 53
23 18 61 75 47 12 76 65 41 78 22
3 55 63 50 86 18 44 62 12 6 8
65 60 73 41 55 77 34 32 46 39 59
ilSuperEnalotto
26 38 6 63 45 30 82 73 4 50 27
Conc. 33
Montepremi 3.557.779,64 euro
3 - 38 - 44 - 50 - 53 - 70 numero jolly 22 punti 6 punti 5+1 punti 5
soprattutto di carattere etico perchè dove manca l'etica non c'è correttezza nei rapporti") durante la quale il Pontefice ha spiegato i motivi sui ritardi dell'enciclica sociale. "Era già pronta, stava per uscire ma poi è intervenuta la recessione globale e abbiamo dovuto rilavorarci proprio per offrire un messaggio all'umanità in questa congiuntura". Smentendo con una battuta alle voci sulla presunta "solitudine" del Pontefice letta da alcuni commentatori dopo la crisi scoppiata alla revoca della scomunica ai vescovi lefebvriani ("Devo ride-
punti 4 - punti 3 31.392,18 Num. Superstar
jackpot 31.210.616,35
343,41 17,20 64
VIENNA – Dopo lo show di lunedì del carnefice, che si è lamentato per la sua infanzia difficile e ha barricato il volto dentro un raccoglitore per documenti blu, al processo a Josef Fritzl (73 anni) a St. Poelten è stata oggi la volta della vittima: la figlia Elisabeth (43), segregata e violentata dal padre-mostro per 24 anni, che ha raccontato il suo «martirio» in un video di 11 ore mostrato in parte in tribunale. L’udienza ieri si è svolta completamente a porte chiuse. Lunedì Fritzl si era riconosciuto colpevole di segregazione, stupro e incesto ma non di omicidio colposo e riduzione in schiavitù. Ieri il portavoce del tribunale Franz Cutka ha confermato che la sentenza ci sarà giovedì e che oggi l'udienza, con la perizia della psichiatra Adelheid Katener, sarà aperta al pubblico. A Fritzl vengono attestati piena facoltà di intendere e di volere ma anche gravi disturbi della personalità. Lunedì Fritzl, per non farsi fotografare, si era sempre nascosto il volto dietro un contenitore di cartone blu e sono proprio queste foto, con la sua nuca grigia e la calvizie, che hanno fatto ieri il giro del mondo. Secondo il suo legale Rudolf Mayer si è nascosto perchè «si vergognava». Ieri invece si è fatto invece fotografare dall’agenzia Apa nella pausa pranzo. Lunedì il padre-mostro aveva raccontato con dovizia di dettagli della sua infanzia infelice con la madre che non lo voleva e lo picchiava. Ma l’intervento più forte è stato quello della giovane procuratrice Christiane Burkheiser che ha descritto il «martirio inimmaginabile» di Elisabeth durante 24 anni di schiavitù, violenze e aberrazioni inflittele dal padre nella sua cella sotto terra dove è stata costretta anche a partorire sette figli (di cui uno morto) in condizioni igieniche e psicologiche disumane. Un’altra sola persona, il fratello Harald, ha accettato di testimoniare, pure in video. I figli dell’incesto e la madre Rosemarie hanno fatto uso del loro diritto di non testimoniare. Intervistata giorni fa dal Sun, inglese la madre aveva detto che la sua vita era distrutta. La stampa austriaca e internazionale è piena di servizi da St. Poelten e Amstetten, la cittadina teatro degli orrori Flaminia Bussotti
Egitto, Tebe portata alla luce UNA campagna di scavi diretta dall'archeologo spagnolo Josè Manuel Galan ha portato alla luce a Luxor, l'antica Tebe, quella che la stampa iberica ha definito la "Cappella Sistina" dell'antico Egitto: una camera funeraria con scritture gero-
glifiche risalenti a circa 3.500 fa anni costruita in memoria di Djehuty, un nobile egiziano alto dignitario della regina Hatshepsut. I lavori di scavo conlusi recentemente sono durati otto anni nella località di Dra Abu elNaga.
LA Fifa e Scarlett Johansson, ma anche l'università di Yale, Google e il BlackBerry: sono solo alcune delle ultime vittime del "cybersquatting", ovvero la registrazione di domini falsi che sfruttano il nome di celebrità e aziende famose, attirando e confondendo i navigatori. Il fenomeno nel 2008 ha registrato cifre record, secondo quanto rileva l'Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (Wipo) dell'Onu, che l'anno scorso ha giudicato 2329 casi. Colpiti in particolare i siti sulla candidatura di Madrid per le Olimpiadi 2016, ma anche la Bbc, così come
l'Arsenal football club e nomi di aziende quali eBay o Nestlé. Oltre all'utilizzo illegittimo dei siti e il furto di click, obiettivo dei "cybersquatter" è accaparrarsi nomi di dominio web che corrispondono a marchi o personaggi per rivenderli ai diretti interessati.
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Mercoledì 18 marzo 2009
Il fatto del giorno: Obama blocca i bonus per i manager Quella sfacciataggine del gruppo bancario Aig
Volevano pagare i ricchi coi soldi dei contribuenti
In Italia la Lega propone un limite agli stipendi
dal servizio di Edmund L. Andrews e Jackie Calmes
dalla cronaca di Martino Mazzonis
dall’articolo di Sergio Rizzo
Il presidente Obama e i suoi consiglieri per l’economia si sono adoperati per calmare l’indignazione nazionale sui bonus pagati dall’American International Group. [...] Obama ha ordinato al ministero del Tesoro di «perseguire ogni via legale per bloccare questi bonus». [...] «Negli ultimi sei mesi l’Aig ha ricevuto somme importanti dal Tesoro Usa», ha detto Obama: «Come giustificano quest’oltraggio ai contribuenti che stanno tenendo in piedi la compagnia?» [...] Il governo ha già speso 170 miliardi [...] per evitare il fallimento di Aig e ora possiede circa l’80 percento della compagnia ma gli ufficiali amministrativi hanno ammesso che quasi la totalità del più recente giro di bonus, in tutto 165 milioni, è stata pagata venerdì scorso. [...]
Il governo Usa contro le banche. [...] Il presidente Obama è sceso in campo per commentare la notizia che Aig, il colosso delle assicurazioni salvato nelle scorse settimane dai soldi pubblici, prevede di pagare bonus e dividendi con, per usare l’espressione ripetuta da entrambi gli schieramenti della politica stattunitense, «i dollari dei contribuenti». Obama è solo l’ultima delle cariche politiche importanti a sparare contro la «cupidigia» dei manager che commerciano in derivati che si spartiranno quasi 165 milioni in premi. [...] «Non è solo questioni di soldi - ha detto il presidente - è questione di valori fondamentali: come possono giustificare (i manager) questi bonus ai contribuenti che mantengono la loro compagnia a galla?». [...]
Il Carroccio ha rovesciato sul decreto per gli incentivi alle imprese una valanga di 115 emendamenti. In mezzo, il più peloso di tutti: il tetto agli stipendi dei manager pubblici. Se passerà, nessuno di loro potrà guadagnare più di quanto guadagna un parlamentare. [...] Il tetto c'era già, ma uno dei primi atti del governo [...] è stato metterlo in frigorifero. Ricordate la storia? I senatori della sinistra Massimo Villone e Cesare Salvi presentarono un emendamento all'ultima finanziaria di Romano Prodi che imponeva agli stipendi di tutti i dipendenti pubblici, manager aziendali compresi, un limite massimo [...], 289 mila euro [...]. Con il decreto legge di giugno il governo Berlusconi ha deciso di congelare il tetto, per la soddisfazione di molti. [...]
La migliore di ieri
Sostegno ai piccoli
Ma le compagnie cercano di trovare un escamotage
Ridateci i nostri soldi
dal commento di Gabriele Gabrielli
dall‘articolo di Vittorio Carlini
dal corsivo di Fausto Carioti
Crediamo che questa sia la volta buona. Il grido di allarme lanciato a Palermo dalla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, in occasione del convegno biennale della Piccola industria è arrivato chiaro e forte al governo e a quanti, anche nei giorni scorsi, avevano provato a buttare acqua sul fuoco della crisi con argomentazioni, per la verità poco convincenti, invocando la necessità di essere tutti un po’ più ottimisti e sostenendo che in fondo la nostra situazione era meno grave di quanto si volesse far pensare. Ma ora arriva un richiamo autorevole [...]
Dopo la scelta del presidente americano di mettere un freno ai premi dei top manager, gli istituti finanziari "aggirano" il problema. Vogliono aumentare la parte fissa della retribuzione. La crisi aguzza l’ingegno. E a Wall Strett, soprattutto i manager nel settore finanziario, di ingegno ne hanno da vendere. Come mostra la reazione alle ultime mosse del presidente americano Barack Obama. Quest’ultimo, scottato dalle crescenti polemiche sui soccorsi all’alta finanza, ha deciso di fermare i i super-bonus di Aig. Un messaggio chiaro, non solo per il colosso assicurativo guidato da Edward Liddy,
ma indirizzato ai vertici di tutte le aziende salvate con i soldi pubblici: chi usa il denaro del contribuente non può portarsi a casa, in un periodo di durissima crisi, bonus milionari. Sarebbe «un oltraggio», ha detto Obama. Tutti d’accordo? Assolutamente no. Secondo il Wall Street Journal, Citigroup, Morgan Stanley e altre istituzioni finanziarie che il governo ha aiutato, stanno pensando di aumentare la parte fissa dei compensi per i top manager e i quadri con maggiori responsabilità. Come dire: il Governo pensa di tagliare la parte variabile dello stipendio (il bonus)? E allora io mi aumento quella fissa. Una posizione che - di questi tempi - lascia interdetti. [...]
Maramotti sull’Unità
C’è una cosa che il governo dovrebbe fare in tempi rapidi: restituire i soldi che lo Stato deve agli italiani. Perché adesso c’è la crisi [...] ma prima ancora per ragioni di banale decenza. Sull’entità della somma dovuta dalla pubblica amministrazione la discussione è aperta. [...] Tremonti sostiene che il debito di questa nei confronti delle imprese ammonti a circa 30 miliardi euro. Il presidente di Confindustria [...] lo quantifica in 60-70 miliardi [...]. Chiunque dei due abbia ragione, la sostanza non cambia: uno dei motivi per cui tante aziende e famiglie italiane sono con l’acqua alla gola sono i debiti che lo Stato non paga.
Un orto per Michelle
L’economia si sposta da Wall Street a Washington
dal servizio di Maurizio Molinari
dall’intervento di Giulio Tremonti
Serve minestre organiche alle mense dei senzatetto, si vanta di avere alla Casa Bianca una cucina a base di cibi salutari e spinge gli americani a farsi ciò presto anche lei potrebbe avere: un orto domestico. Michelle Obama è divenuta una paladina degli alimenti organici da quando ha varcato la soglia del ministero dell’Agricoltura di Washington per definirsi una «grande sostenitrice degli orti comunitari che possono garantire frutta e vegetali freschi in tutta la nazione». [...] Al momento ciò di cui si parla a Washington è la possibilità che la First Lady riapra i «Victory Gardens». Era infatti questo il nome che Eleanor Roosevelt, moglie di Franklyn Delano, diede all’angolo ritagliato nei sette ettari di giardino che trasformò in orto negli anni Quaranta al fine di spingere gli americani a fare altrettanto nelle rispettive case per affrontare le ristrettezze dovute al conflitto mondiale. [...]
[...] Appena un anno fa il centro del libero mercato era negli Usa, il centro del libero mercato degli Usa era nella borsa di Wall Street, il centro di Wall Street era fatto da titoli bancari e finanziari. Oggi questo centro — il centro del centro del centro — non è più a Wall Street ma a Washington. Non è più nelle mani del mercato, è nelle mani dello Stato. Dall’inizio della crisi ad oggi, la mano dello Stato si è infatti mossa in salvataggio di più di 400 banche e finanziarie Usa. Fatti due conti, viene fuori una media di 5 interventi alla settima-
na, 1 ogni giorno lavorativo. E non solo banche e finanziarie: compagnie di assicurazione ed aziende automobilistiche, i mutui delle famiglie ed in prospettiva le pensioni di tanti americani. In giro per il mondo, non è molto diverso. E non è molto diverso neppure in Europa, dove le banche salvate con denaro pubblico sono finora state 33. Tutto ciò non è stato e non è perché lo Stato ha trionfato, ma perché il mercato ha fallito. Anzi, per la verità, è perché hanno fallito tutti e due, tanto il mercato, quanto lo Stato. Il mercato ha fallito per eccesso, lo Stato per difetto. Perché questo doppio fallimento? Perché, con la globalizzazio-
La fotografia
Questioni alimentari dal commento di Luigi Santambrogio
[...] Nessuna meraviglia che pure nel sontuoso giardino della Casa Bianca, piante, cespugli ed erbe abbiano cambiato radicalmente segno. Barack Obama e l’elegante first lady Michelle hanno detto basta con rose, gardenie, viole e violette che un tempo le sfaccendate first sciure usavano coltivare [...]. Oggi invece nel great garden della Casa Bianca, al posto delle essenze e dei profumi di ricercati incroci floreali, saranno piantate verdura e frutta fresca, rigorosamente "local" [...]. Broccoli, carote, finocchi e zucchine: meno colesterolo nel sangue e una tavola depurata e leggera, come i conti in banca degli americani di oggi. Austerity e pollice verde, un «orto di guerra» che segna una ferma e agreste rottura con il passato più recente, troppo connotato da junk food. [...]
Il presidente Obama col ministro del Tesoro Timothy Geithner (Ansa)
ne, mentre cresceva la forza del mercato, configurato come il fondamento di una nuova religione terrestre, decresceva simmetricamente la forza dello Stato. Via via che con la globalizzazione cresceva la forza dell’economia, lo Stato rinunciava ad esercitare una delle sue funzioni sovrane: rinunciava al monopolio nel battere la moneta. Nell’età della globalizzazione anche le banche private potevano infatti battere, e perciò battevano la loro moneta. Una moneta addizionale che prendeva forma nei più incredibili strumenti finanziari. Una moneta fondata sul debito e perciò stampata sul nulla. [...]. La sesta colonna di Francesco Zardo
Il mercato ha fallito: lo dice chiaro e tondo il ministro Tremonti in una sua lettera al Corriere della Sera (la si legge in parte qui sopra). E negli Stati Uniti, cioè il Moloch del libero mercato, il fallimento è timbrato dal presidente Obama che deve accollarsi le macerie di un grande istituto finanziario come l’American International Group per evitare che il suo naufragio, come quello di tante altre compagnie, trascini verso l’annegamento tutto e tutti. E all’Aig che fanno? In fretta e furia pagano milioni di dollari ai manager, cioè si pagano da sé. Tanto i dipendenti, cioè quasi per definizione le prime vittime del “libero mercato” erano stati penalizzati in fretta. Obama sta cercando di raddrizzare il torto e di bloccare quei pagamenti: forse lo Stato non è poi così male come lo si dipinge, quando è dalla parte dei cittadini, intendiamoci.
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Mercoledì 18 marzo 2009
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Sicilia, ancora paura a Modica, il paese di cani-killer Sulla questione bioetica ma di museruola, dal Lazio in giù, neanche a parlarne servono risposte neutrali dal reportage di Francesco Viviano
Nel paese dei cani killer c’è un coprifuoco volontario e tantissima paura. Sampieri, la località balneare tra Modica e Scicli, dove l’altro giorno Giuseppe Brafa, 10 anni, è stato sbranato da un branco di cani randagi, sembra un paese assediato dalle forze dell’ordine che cercano latitanti di mafia. Ma braccano cani, i cani assassini. I cacciatori sono carabinieri del Noe, dei Nas e di tre società di accalappiacani che hanno soltanto la difficoltà di scegliere quali acchiappare. Di cani randagi ce ne sono dovunque, per le strade, per le piazze e, soprattutto nelle trazzere e attorno alle villette isolate del litorale di Marina di Modica e Donnalucata. Ma la vera caccia riguarda gli animali del branco che ha ucciso il piccolo Giuseppe e ferito un altro ragazzo ed un quarantenne. Sono ancora in circolazione e ieri pomeriggio i cani assassini sono tornati a seminare panico e terrore sempre a Sampieri assediando una villetta e facendo irru-
Una zuffa tra rottweiler
zione in un giardino, dove un donna di 74 anni è miracolosamente riuscita a raggiungere la porta e barricarsi in casa dando l’allarme. Nella piazzola di sosta di Marina di Modica, a due passi dal mare, ci sono 7 roulotte e 18 cani randagi. I turisti appena calato il sole si blindano dentro. Parlano solo attraverso i finestrini, di uscire non si fidano. Edoardo Pascolani,70 anni, di Moruzzo in provincia di Udine apre l’oblò della sua
roulotte dov’è rinchiuso con la moglie Carla, per rispondere alle domande. "Vengo da queste parti da 20 anni, i cani randagi ci sono stati sempre, non solo qui ma in tutte le località siciliane che abbiamo visitato. Non abbiamo mai avuto paura ma adesso, dopo quello che è successo, usciamo dalla roulotte soltanto di giorno e con i bastoni in mano". Nella piccola ansa di Sampieri, tra un paio di barche tirate a secco c’è un altro
dal commento di Antonio Scurati
I quattro uomini sono presi dal basso. Il soffitto, per quanto alto, grava su di loro generando un senso di oppressione e di colpa, come in un’inquadratura di Orson Welles. Tre degli uomini, infatti, sono dei poliziotti. Il quarto è un criminale. Di più, il quarto uomo è «un mostro». Ha segregato sua figlia in un bunker per decenni, fin dall’infanzia, riducendola a sua schiava sessuale. Ora l’aguzzino incestuoso si nasconde il volto con un faldone, con un qualche raccoglitore per documen-
La vergogna del mostro che ha segregato la figlia ti che lo decapita simbolicamente dinanzi agli occhi del mondo. Il mostro ha vergogna [...]. Chiedere perdono può essere un modo furbesco e farisaico per ingraziarsi il pubblico e lavarsi la coscienza a buon mercato ma può essere anche il modo per riparare al torto subito da altri e, simultaneamente, per rimediare a se stes-
si. Per placare le divinità oltraggiate o pacificare la comunità dilaniata dal male. Perché la ferita possa sanarsi, ci vuole però autentica contrizione, ci vuole ammissione vistosa e autosegregazione mortificante, ci vuole prima l’ostentazione della colpa e poi, subito dopo, volontà di recesso, ci vuole prima il centro della scena e poi la
cane, ma non è un randagio. È un Rhodesian africano tenuto al guinzaglio dal suo padrone, Giovanni, pensionato. Ma non ha la museruola. "Il mio cane non morde nessuno [...]", risponde. Più in là un altro cane, un bastardino, anche lui al guinzaglio ma senza museruola. Una donna che tiene per mano un bambino chiede di tenerlo a bada perché abbaia in direzione del piccolo. Ma il padrone non si scompone: "Stia attenta a suo figlio che al cane ci penso io", risponde. Alla scena assiste il titolare del bar "Garita" sulla rotonda di Sampieri che porta sulla spiaggia. "Non c’è nessuna educazione, la colpa non è dei cani ma dei loro proprietari che portano a spasso i loro cani senza museruola [...]". E chi lo fa è considerato come uno studente secchione. Da queste parti, in tutta la Sicilia ed in particolare dal Lazio in giù, anche nelle città, in pieno centro e nelle borgate, circolano centinaia di cani randagi e quelli regolari, quelli con la medaglietta di riconoscimento, in maggioranza sono senza museruola. [...]
sparizione dalla scena. L’esibizione e l’oblio. Questa la formula dell’espiazione. La seconda senza la prima è fuga dalla responsabilità, la prima senza la seconda è perseveranza nell’errore. Diabolica, si diceva un tempo. Quest’ultima sembra, purtroppo, la strada scelta da molti viziosi uomini di potere nostrani. In molti, negli ultimi anni ci hanno abituato al rito purificatore del chieder perdono [...] ma non l’indecente ceto politico che ci governa. Quest’ultimo, all’espiazione della colpa ha preferito l’ostentazione del vizio. [...]
dall’editoriale di Francesco Paolo Casavola
Anche se non prevedibile con certezza, è certo auspicabile che la visita europea di Obama includa un incontro con Benedetto XVI. Chiesa cattolica e Stati Uniti d’America sono entità più interessate di ogni altra ad una comprensione corretta e realistica dei processi di globalizzazione, per condurli, nei limiti del possibile, verso gli esiti più favorevoli alle buone sorti della vita umana sul pianeta. Il tema della pace internazionale, su cui la Chiesa da sempre tiene una posizione univoca e incondizionata, per soluzioni diplomatiche e mai belliche di qualsiasi controversia tra Stati, sembra sollecitare la nuova amministrazione americana ad un approccio ben diverso da quello tenuto nella precedente strategia di politica estera del presidente Bush, all’insegna delle opzioni militari. Ma non sarebbe il solo punto di convergenza nel giudizio dei fatti e dei modi e dei mezzi per intervenire su di essi. Basti pensare alla promozione e tutela dei diritti umani, alla meno iniqua distribuzione delle risorse energetiche ed alimentari tra le popolazioni di tutti i continenti, alle misure di contrasto degli effetti sociali e morali della crisi economica mondiale, quali la disoccupazione, la migrazione di Paese in Paese con ostacolate integrazioni, lo sfaldamento delle famiglie, l’abbandono degli anziani, l’incertezza del destino dei giovani, l’allettamento di mercimoni e guadagni illeciti, la perdita di valori etici e politici da parte delle classi dirigenti. Obama ha dentro la sua memoria il film della lunga emancipazione dei negri d’America, il Papa non può dimenticare neppure per un at-
timo la sua missione di difensore degli ultimi della terra. Quali uomini più alleati di questi due dinanzi all’orizzonte che ci sta davanti? Eppure, l’avere Obama restituito libertà e finanziamenti alla ricerca scientifica sulle cellule staminali ha già sollevato obiezioni e preoccupazioni nell’opinione pubblica dei cattolici americani e in Vaticano. Occorre subito dire che i problemi bioetici verranno alla ribalta dei processi di globalizzazione più di quanto non sia apparso sinora. Non foss’altro perché la biologia è la stessa per l’intero genere umano e le vicende della vita e della morte, della salute e della malattia, per la loro universalità non possono essere governate da legislatori nazionali, ciascuno a suo modo. Ecco la necessità di coltivare occasioni e luoghi di incontro e di accordo tra protagonisti della politica, della scienza, delle religioni, in grado di superare tradizioni e culture di singole nazioni, perché si chiariscano sui grandi temi della bioetica le ragioni che ci dividono e quelle che ci uniscono. I processi di globalizzazione svelano il disegno di una loro provvidenziale storicità proprio perché accentuano degli esseri umani la loro universale natura e vocazione. Lo stato attuale del dibattito bioetico non deve rischiare di chiudersi nei confini di conoscenze, di ideologie, di interessi particolari, o di scelte politiche interne ad elettorati nazionali. Giova guardare quel cielo che tutti ci copre, quanti abitiamo la terra, e trovare le risposte, per una unitaria vita del corpo e dello spirito umano, alle tante domande che oggi ci angosciano. E allora, anche per questo, quali migliori, responsabili e concludenti dialoganti, di Obama e Benedetto XVI?
Conferenza antirazzismo l’Europa va contro l’Onu
Perché il papa difende la tradizione Il business Vaticano e ideologia secondo Ratzinger del passato
dall’editoriale di Pierluigi Battista
dall’editoriale di Gianni Baget Bozzo
dal corsivo di Massimo Gramellini
Papa Benedetto ha posto la lettera ai vescovi cattolici sotto l’insegna dell’invito di San Paolo nella lettera a Galati a «non mordere se stessi». È un documento singolare perché non è né dottrinale né disciplinare e si rivolge ai vescovi non come istituzioni ma come persone. Li invita a non fare dell’odio lo strumento della motivazione del loro compito nella vita della Chiesa. Secondo il Papa la comunità di Econe è diventata un capro espiatorio, l’indicazione di ciò che va rimosso per garantire la purezza della Chiesa conciliare nella sua rinnovata identità [...]. Che tale sia stata la lettura del Concilio nel mondo cattolico appare evidente. Lo apparve soprattutto negli anni di Paolo VI, in cui il Papa venne visto come la limitazione e la sconfessione della grande scelta di Giovanni XXIII di mutare radicalmente l’esistenza della Chiesa cattolica [...]. La fine del comunismo ha tolto di mezzo la grande provocazione che l’idea di rivoluzione suscitava nel mondo cattolico. Esso accettò di declinarsi, in forme molto diverse, con l’idea di una rottura rivoluzionaria con l’Occidente e il capitalismo, facendo del popolo di Dio il nuovo esercito
Che fine avrà fatto la più bella della classe? Non sono la persona più adatta a rispondere perché ho studiato in una scuola di maschi e la più bella della classe era un tipo dai flessuosi capelli castani che adesso sembra il tenente Kojak. Eppure solo noi giornalisti immaginiamo che la gente muoia dalla voglia di sapere cos’ha detto Gasparri e con chi va a letto Belen [...]. Il vero desiderio dei contemporanei è illuminare l’unica zona delle loro vite che ritengono interessante: il passato. Non il presente, che è il pianto che è. E tanto meno il futuro, abrogato dall’egoismo di intere generazioni. Il business del passato ha costruito le fortune di Facebook e ora arriva su Sky con la prima puntata de «La più bella della classe» [...]. Se questi sono i sogni da svegli, e se anche da addormentati quello più frequente rimane legato ai ricordi di scuola (io rivivo periodicamente la mia maturità, l’ultima volta mi interrogava Gerry Scotti), significa che da qualche tempo è così poco divertente diventare adulti che uno non vede l’ora di sprofondare di nuovo e per sempre nell’adolescenza. A costo di scoprire che non ha più molto da dire neanche lì.
Ventisette Paesi dell’Unione Europea hanno deciso che a Ginevra non potrà esserci una replica del festival antisemita inscenato a Durban nel 2001. Hanno stabilito che senza sostanziali modifiche al testo preparatorio della conferenza Onu contro il razzismo, attualmente zeppo di giudizi e pregiudizi ostili a Israele, la maggioranza dell’Europa politica diserterà i lavori della cosiddetta «Durban 2». Hanno segnato una linea che non può essere valicata: l’accettazione passiva e acquiescente di una tribuna internazionale che, sotto le insegne delle Nazioni Unite, si faccia megafono di una campagna ossessivamente «antisionista ». Gli Usa e il Canada avevano già deciso di boicottare la conferenza di Ginevra. Il governo italiano si è associato alla linea del rifiuto di collaborare con un’iniziativa che, così come era impostata, non avrebbe potuto impedire il ripetersi dei misfatti di Durban. Oggi l’Europa, malgrado le critiche francesi alla scelta italiana considerata troppo «unilaterale », si attesta su una posizione che sottolinea l’impossibilità di assecondare un appuntamento internazionale destinato a stravolgere l’obiettivo stes-
so, la lotta al razzismo, a favore del quale era stato convocato. Testimonianza ulteriore che il principio della mediazione, utile e da perseguire con la giusta tenacia, non può oscurare le basi culturali dell’identità europea, dove l’antisemitismo e la violazione della libertà di espressione non possono trovare casa. È la fine di un sortilegio, che ha sinora sacrificato ogni perplessità sull’altare dell’unità dell’Onu. Non è la conclusione di una battaglia, perché non è affatto detto che i testi preparatori della conferenza di Ginevra saranno cambiati in profondità secondo le indicazioni delle nazioni europee. Ma è la traccia di un cambiamento nell’atteggiamento e nella mentalità nelle democrazie che, come a Durban nel 2001, hanno permesso, nel silenzio omertoso delle organizzazioni internazionali, la grottesca equiparazione del razzismo e del sionismo, indicando in Israele l’unica fonte di discriminazione conosciuta in tutto il mondo. Per evitare il ripetersi di una farsa tanto oltraggiosa, va dato atto al governo italiano (con il consenso, nell’opposizione, dei radicali) di non aver esitato a seguire l’esempio americano, frustrando sul nascere ogni tentazione rinunciataria sul fronte europeo. [...]
Benedetto XVI
dei sanculotti. Ma qualcosa di quell’idea rivoluzionaria è rimasta. E quando Papa Benedetto riporta l’idea di Tradizione e del carisma petrino come fondamento della Chiesa formalmente al centro del magistero suscita una contraddizione impotente perché non alternativa, non capace di indicare un’altra linea, ma appunto per questo più carica di odio [...]. Benedetto offre la fraternità, la comprensione del carattere perenne della liturgia tradizionale e quindi l’occasione di compiere un grande gesto: cioè quello di confermare che l’interpretazione di Papa Ratzinger del Concilio come continuità è capace di estinguere lo scisma che l’idea del Concilio come rivoluzione aveva suscitato. Ciò
comporta il riconoscimento non solo e non tanto della fraternità San Pio X, quanto di quella vasta e prevalente parte del mondo cattolico che aveva sentito il monopolio dei teologi progressisti nella interpretazione del Vaticano II come qualcosa che toglieva a loro la dimensione ecclesiale della loro fede cattolica. Questa visione del Concilio come rivoluzione ha avuto sede in molte parti della Chiesa. E in Italia opera la scuola di Bologna, fondata da don Giuseppe Dossetti, che si fonda come idea fondamentale sul concetto che Paolo VI ha deformato e svuotato l’idea di riforma ecclesiale della Chiesa iniziata da Giovanni XXIII e che vi è una contraddizione vivente tra il fondatore Giovanni e il deformatore Paolo.
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Mercoledì 18 marzo 2009
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Mercoledì 18 marzo 2009 Il capo dello Stato Giorgio Napolitano con il premier Silvio Berlusconi In basso a destra Emma Marcegaglia
Crisi e riforme Intesa sul sostegno all’economia: serve «un’azione incisiva e coesa» dell’Ue
Casa, il piano adesso slitta
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L’INCONTRO
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Marcegaglia soddisfatta «Il governo stanzia 1,3 miliardi per le imprese»
Due ore a pranzo con Napolitano, alla fine le osservazioni del presidente spingono Berlusconi a rinviare di qualche giorno di ALBERTO SPAMPINATO ROMA - Il governo resta intenzionato a proporre per decreto legge alcune norme del piano casa anticrisi in fase di elaborazione. Il premier Silvio Berlusconi ha illustrato stamani il progetto al presidente della Repubblica, ha ascoltato le sue osservazioni, ha fornito chiarimenti e si è riservato di approfondire le questioni più delicate. Una riflessione che porta il governo a rinviare di qualche giorno il varo del piano che era stato annunciato per venerdì: con Berlusconi impegnato al Consiglio europeo, il Cdm questa settimana potrebbe non tenersi e il 'pacchetto casa' dovrebbe essere rinviato di una decina di giorni, alla prossima riunione del governo. Il confronto al Quirinale, definito da fonti del Colle «sereno e approfondito», si è svolto a margine del pranzo di lavoro al quale, oltre al premier, hanno partecipato numerosi ministri, per discutere com'è consuetudine alla vigilia dei vertici europei, delle questioni sul tappeto. I TEMI DEL CONSIGLIO EUROPEO - L’incontro è stato dedicato ai temi in agenda al prossimo Consiglio Europeo di Bruxelles e al G20 in programma a Londra il prossimo 2 aprile. In vista di questi appuntamenti, i due presidenti, informa una nota del Quirinale, hanno convenuto che è necessaria una «azione incisiva e coesa» dell’Ue per far fronte alla crisi e per garantire l’operato dei mercati finanziari a sostegno dell’economia. Subito dopo il pranzo, Berlusconi ha colto l’occasione per parlare del piano casa su cui c'è già stato un primo giro di tavolo, venerdì scorso, in Consiglio dei ministri. L'ipotesi su cui si ragiona prevede la possibilità di sdoppiare il provvedimento in un decreto legge, con le misure urgenti per rilanciare il settore dell’edilizia, e un disegno di legge contente le parti più controverse da discutere in Parlamento.
| LA PRECISAZIONE | Mantovani: «Non c’è nessun piano di dismissioni degli alloggi popolari» ROMA - «Non c'è nessun piano del governo di dismissione del patrimonio immobiliare. Né potrebbe esserci». Lo afferma il sottosegretario alle Infrastrutture Mario Mantovani. «Non potremmo farlo perchè il patrimonio immobiliare è delle Regioni» ha detto il sottosegretario. «C'è l’articolo 13 della legge 133 del 2008 che dà indicazioni alle Regioni per un’alienazione con criteri che tengano conto anche del reddito – ha Mantovani – ma si tratta di moral suasion, non ha carattere di vincolo. Quasi tutte le Regioni però hanno impugnato quella norma, altre ci stanno ragionando. No, – conclude il sottosegretario – che io sappia non c'è nessun piano del governo di dismissione del governo di alloggi popola-
Il problema più delicato emerso nel dibattito politico riguarda proprio il raccordo fra queste due parti, le misure straordinarie per aprire in tempi brevi nuovi cantieri, da rendere subito effettive in forza del decreto legge, e le ricadute di queste misure sulla normativa vigente in materia di autorizzazione dei lavori edilizi. Ogni volta che si interviene su
una materia con un decreto legge, fra gli altri problemi, nasce quello degli effetti che esso produce nel breve termine e che devono essere sanabili nel caso che il provvedimento non dovesse essere convertito in legge entro sessanta giorni e dovesse perciò decadere. Il modo più sicuro di superare questo problema è quello di cambiare la legge esistente
con un’altra legge. Un altro aspetto riguarda la sussistenza dei criteri di necessità e urgenza previsti dalla Costituzione e il rispetto di altri profili costituzionali, dei quali si fa garante il capo dello Stato firmando il provvedimento del governo. In questo caso, uno dei punti più delicati emersi dal dibattito politico riguarda la salvaguardia delle competenze
ri». L'articolo della legge 133 cui fa riferimento il sottosegretario si riferisce a misure per la valorizzazione del patrimonio pubblico, con la finalità di «valorizzare gli immobili residenziali costituenti il patrimonio degli Istituti autonomi per le case popolari e di favorire il soddisfacimento dei fabbisogni abitativi». Nel provvedimento citato, si fa riferimento alla conclusione di accordi, entro sei mesi dall’approvazione «con regioni ed enti locali aventi ad oggetto la semplificazione delle procedure di alienazione degli immobili di proprietà dei predetti istituti». Ma, come appunto spiega Mantovani, quasi tutte le Regioni hanno impugnato al Tar quella norma.
delle Regioni. La questione è ben presente al governo. La scorsa settimana Berlusconi ha infatti assicurato una consultazione preventiva delle Regioni prima di varare il piano, una consultazione che dovrebbe servire per superare obiezioni all’uso del decreto manifestate, fra gli altri, dal presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo.
La Camera approva la mozione Pd per allentare i vincoli di spesa degli enti locali
Federalismo, si dialoga L’Anci: «Passo politico e istituzionale importante» di MARINA MARESCA ROMA - Nuovi segnali di dialogo tra Pd e maggioranza sul federalismo. La Camera ha approvato ieri la mozione Franceschini per allentare i vincoli di spesa degli enti locali e permettere ai Comuni di sbloccare risorse disponibili per opere già realizzate o in cantiere. I Democratici, che si sono astenuti al Senato sul federalismo fiscale, potrebbero fare lo stesso a Montecitorio, come auspica il leader leghista Umberto Bossi. Era stato proprio il Senatur a spingere per il sì del governo alla richiesta del Pd su un tema che, del resto, sta tanto a cuore ai sindaci, in particolare quelli del Nord-Est. La mozione Franceschini è stata votata all'unanimità ed è passata con 491 voti e 33 astensioni. Subito dopo l'aula ha approvato mozioni sullo stesso argomento dell'Italia dei lavori e del Pdl-Lega, respingendo invece quella dell'Udc. «Il governo ha capito che avevamo ragione e ha accolto la nostra mozione. Se seguiranno gli atti normativi conseguenti saranno sbloccati 14,5 miliardi di crediti verso le imprese: gli enti locali hanno le risorse per pagare i lavori eseguiti, ma non potevano farlo a causa dei vincoli del patto di sta-
bilità interno», ha detto soddisfatto il segretario del Pd Franceschini convinto che potranno ripartire migliaia di cantieri per 4,5 miliardi di euro, soprattutto di piccole imprese. Il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto ha parlato di «incontro con l'opposizione» sulla scelta del governo e della maggioranza di dare una maggiore flessibilità alla spesa degli enti locali. Per il sindaco di Firenze e presidente dell'Associazione dei Comuni italiani Leonardo Domenici si tratta di «un passo politico ed istituzionale importante». Ricorda che da anni i Comuni si stanno battendo per poter fare nuovi investimenti, e poter utilizzare le loro risorse e ancora attendono il rimborso totale di quelle perse con l'abolizione dell'Ici. Soddisfatto anche il primo cittadino di Bologna Sergio Cofferati che giudica «un'ottima notizia» l'approvazione della mozione Franceschini , e quello di Padova Flavio Zanonato perché si potrebbero ora sbloccare 14 miliardi di opere già avviate. Ieri intanto è iniziato l'esame del disegno di legge sul federalismo fiscale ed è stata respinta la pregiudiziale di costituzionalità presentata dall'Udc. Secondo i centristi infatti si tratta di «un
progetto vuoto di contenuti che serve solo alla Lega come bandiera e come spinta per conquistare il potere in alcune regioni del Nord». Franceschini ha spiegato che non c'è nessun collegamento tra il sì del governo sul patto di stabilità e il voto sul federalismo ma vorrebbe comunque continuare il dialogo con la maggioranza sulla riforma. Il Pd sembra orientato all'astensione. Ieri si sono riuniti i vertici dei democratici ma la decisione sarà presa a ridosso del voto finale previsto per martedì prossimo e dipenderà anche dall'atteggiamento del governo in aula sugli emendamenti del Pd. Anche L'Italia dei valori si riserva di stabilire che fare in base allo sviluppo dei lavori in aula. «Se il testo sul federalismo, come si legge, prevede un allentamento del patto di stabilità interno, sarà difficile rispettare i vincoli di bilancio, come pure ritiene opportuno Berlusconi|», ha intanto dichiarato il segretario del Pri, Nucara, aggiungendo: «Non vorremmo che un accordo Pd-Pdl-Lega sul federalismo ripetesse quegli accordi Pci-Dc-Psi utili ad aumentare il debito pubblico. E soprattutto - si chiede Nucara quanto costa il federalismo agli italiani in tempo di crisi?».
ROMA - «La risposta che abbiamo avuto è quella che ci aspettavamo: su alcuni punti abbiamo visto soldi veri. Su altri ci saranno». E' positivo il giudizio di Emma Marcegaglia al termine dell'incontro, ieri sera, sulla crisi economica con il Governo a Palazzo Chigi. Un colloquio lungo e costruttivo, secondo la presidente di Confindustria. La leader degli industriali per la ripresa dell'economia aveva chiesto pochi giorni fa «soldi veri» davanti alla platea della piccola industria riunita a Palermo. E «sono soldi veri sia lo stanziamento per il fondo di garanzia così come la compensazione tra debito e credito d'imposta», ha detto. A BREVE UN FONDO DI GARANZIA - Il Governo approverà a breve un fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di 1,3 miliardi di euro. «Con questo fondo di garanzia sarà possibile garantire 60-70 miliardi di euro di crediti», spiega Marcegaglia. «Il governo - continua Il capo di Confindustria - ha dato garanzia alle imprese che nei prossimi giorni sarà innalzata da 560.000 a un milione di euro la soglia di compensazione debiti-crediti con l'erario». Verrà inoltre presentato «un emendamento per una deroga
La leader di Confindustria aveva chiesto «soldi veri»
Audizione del Governatore alla Camera. «La recessione continuerà nel 2009. Via libera ai Tremonti-bond»
Oggi l’esame al Senato. Schieramenti ancora divisi all’interno su tempi e modi della morte assistita
Draghi ammonisce: «Niente ingerenze sul credito»
Testamento biologico, inizia lo scontro in aula
di ANDREA D’ORTENZIO ROMA - Il 2009 continuerà ad essere un periodo di recessione per l’Italia con un rallentamento dei crediti, in specie verso Pmi e manifatture, che è già in corso e le banche italiane dovranno mostrarsi lungimiranti e assicurare il sostegno ai buoni clienti utilizzando i Tremonti-Bond. Le banche non devono comunque subire le pressioni della politica o dei prefetti perchè poi quelle imprudenti finiscono per fallire e smettono di dare finanziamenti. Il Governatore della Banca d’Italia
«Ecco cosa fare per aiutare banche e imprese»
Mario Draghi nell’audizione alla commissione finanze della Camera traccia un quadro difficile per l’anno in corso che vedrà un calo soprattutto del settore privato ma ammonisce anche che occorre evitare «interferenze politico-amministrativo» su come e a chi concedere il credito e che non vi debbano essere pressioni affinchè gli istituti «allentino i criteri di sana e prudente gestione». Inoltre è dubbio, secondo il Governatore, che decidere d’imperio il credito dalle banche alle imprese possa funzionare viste le passate esperienze italiane. Tuttavia Draghi esorta gli istituti di credito a essere lungimiranti e a non guardare solo «ai conti in ordine» poichè è proprio nei momenti di crisi che bisogna dimostrare di «essere bravi banchieri». Poi Draghi ai parlamentari rivendica il
ruolo di vigilanza svolto dalla Banca d’Italia «che non è mancato» e che ha evitato fallimenti degli istituti come negli altri paesi. Nei prossimi mesi Via Nazionale farà un nuovo 'stress test’ sugli istituti di credito che dovranno stimare le perdite sui crediti dovute alle crisi e quindi quantificare il capitale necessario. Il governatore ricorda poi come lui stesso nel suo primo intervento nel febbraio 2006 avesse denunciato i rischi dei prodotti derivati, un ammonimento arrivato anche del Fsf di cui è presidente. La riforma per una nuova vigilanza europea di cui parla poi non potrà prescindere dalle autorità nazionali. In Italia peraltro l’ultimo caso di dissesto finanziario quello di Italease, è venuto alla luce proprio grazie a una ispezione di Via Nazionale. Tuttavia, rileva, è
impossibile scoprire in anticipo tutte le situazioni di rischio e per questo occorre che i cda siano formati da «persone oneste». Peraltro nel caso del salvataggio di Italease Draghi respinge l’dea che i TremontiBond siano stati utilizzati per questo scopo dal maggiore azionista il Banco Popolare, il quale aveva un patrimonio sufficiente anche senza l’utilizzo degli strumenti del Tesoro. Ai parlamentari che lo incalzano Draghi spiega poi che i grandi finanziamenti concessi su alcune partite delicate quali Alitalia o il riassetto del gruppo Zaleski (per il quale non c'e corretto parlare di 'nuovo Banco Ambrosiano) non sottraggano risorse alle Pmi. La liquidità è abbondante e quello che si è inceppato è semmai il meccanismo di valutazione del rischio che, unito alla mancanza di fiducia, blocca le
di ANDREA LONGO
Mario Draghi
operazioni. Il Governatore invita quindi a realizzare due mosse concrete che possano aiutare gli istituti di credito e le imprese. Correggere gli svantaggi fiscali che questo devono sottoportare rispetto alle rivali europee (quantificabili in 2 miliardi di utili netti in meno) e accelerare i pagamenti della Pubblica amministrazione alle imprese che valgono il 2,5% del Pil, richiesta fortemente avanzata da Confindustria.
ROMA - «Napolitano potrebbe non firmare la legge sul testamento biologico». Il papà di Eluana non ha dubbi. Beppino Englaro, che ieri ha presentato l'associazione che porta il nome della figlia, è convinto che il disegno di legge sul testamento biologico, che approda oggi al Senato, viola la Costituzione. Lo sostiene anche Massimo D'Alema, che, convinto che «nulla si possa imporre con la forza», ha annunciato l'intenzione di votare le pregiudiziali di costituzio-
Englaro «Il testo così formulato viola la Costituzione»
nalità quando il provvedimento approderà alla Camera. Ma non è piaciuto all'ex ministro degli Esteri del Pd quel “tirare per la giacca” l'inquilino del Quirinale. Parole che hanno innescato nuove polemiche su un tema tanto delicato, che divide trasversalmente gli schieramenti. «Radicalizzando la questione in questo modo - ha detto il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella, il Pd rischia di fare il gioco di altri, perché questo è anche un gioco elettorale in vista delle Europee». Quei 3 mila emendamenti che pesano sul disegno di legge Calabrò, testimoniano la spaccatura tra maggioranza e opposizione sul punto principale, quello sull'idratazione e alimentazione artificiale. Ma né la valanga di proposte di modifica né l'ostruzionismo an-
nunciato dai radicali fermeranno il cammino del provvedimento, che la maggioranza ha ormai blindato, chiudendo a qualsiasi ipotesi di intesa con l'opposizione. Il presidente Renato Schifani è deciso a far rispettare il calendario in modo da licenziare la legge sul “fine vita” la prossima settimana. Al massimo entro il 26 marzo. I tempi sono contingentati, ma Schifani, d'intesa con i capigruppo, vorrebbe consentire ai singoli senatori e ai gruppi di potersi esprimere liberamente su un tema tanto delicato. Il Pdl ritiene alimentazione e idratazione un “sostegno vitale” che non può essere mai sospeso e non può essere inserito delle dichiarazioni anticipate di volontà (Dat), che non sono vincolanti. L'opinione prevalente (ma non unitaria) del Pd crede in-
parziale al patto di stabilità interno dei Comuni per permettere loro di fare investimenti sulle piccole opere. Questo può sbloccare moltissimi piccoli investimenti e far lavorare intere filiere che oggi soffrono molto in termini di domanda». Una nuova riunione sul credito è stata fissata per il 25 marzo dal ministro Tremonti, ha poi annunciato la leader degli industriali. «In quella occasione si farà anche il punto sui crediti della P. A., un punto per le imprese essenziale». In questo momento, spiega Marcegaglia, «non abbiamo ancora risultati certi ma la rassicurazione che si cercherà di dare è che da questo momento in poi le pubbliche amministrazioni devono pagare da 60 a 90 giorni». LA CGIL: IL GOVERNO INCONTRI ANCHE I SINDACATI - Intanto, la Cgil chiede al governo di incontrare anche i sindacati. Per il numero uno della Cgil Guglielmo Epifani, servono «incontri anche con le organizzazioni sindacali. Normalmente avviene così. Il Governo ha fatto poco. Ci sono state molte promesse ma abbiamo bisogno di risorse dalla parte giusta. Il credito alle imprese è una necessità», dice, commentando l'incontro di Palazzo Chigi, «ma anche il sostegno a redditi e pensioni».
vece nella libertà di scelta. Ma i 3 mila emendamenti, che saranno discussi a partire da oggi, testimoniano anche la spaccatura interna tra i due schieramenti. Il Pd ha presentato un emendamento del gruppo che prevede la possibilità di inserire alimentazione e idratazione nel Dat. Emendamento che porta la firma del presidente del gruppo, Anna Finocchiaro, ma anche di Franco Marini e di due anime molto diverse del partito: Dorina Bianchi, che non l'aveva firmato in Commissione, e il medico Ignazio Marino. Convergenza anche sulla convinzione che il testamento debba valere non solo per i pazienti in stato vegetativo ma per quanti si trovano in una situazione di incapacità di intendere e di volere. La posizione prevalente nel Pd lascia spazio anche ad
Beppino Englaro
un nutrito dissenso, in entrambe le direzioni. Emanuela Baio e Claudio Gustavino ritengono che l'emendamento Finocchiaro possa «aprire all'eutanasia» Francesco Rutelli, con sei emendamenti, ripropone invece la sua «terza via», già bocciata dal Pdl. Il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ieri ha ribadito che staccare il sondino «è un diritto», esercitato dallo stesso Papa Wojtyla.
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Politica e giustizia L’ex pm Luigi De Magistris candidato con l’Italia dei Valori di Di Pietro Lo annuncia con un video su Youtube
Dal Tribunale alle europee
LE INCHIESTE - Il pm De Magistris finisce alla ribalta grazie a tre inchieste: Poseidone, Whi not? e Toghe lucane In tutte e tre si occupa di finanziamenti europei e di politica Resta sulle prime pagine dei giornali per mesi
LE ISPEZIONI - Per le sue dichiarazioni alla stampa il pm finisce sotto inchiesta Il guardasigilli era Clemente Mastella Gli ispettori si presentano più volte a Catanzaro
ROMA - La camicia bianca, la giacca beige e niente cravatta. La telecamera lo inquadra a mezzobusto. Lui si muove. Va un po’ avanti, un po’ indietro. Pensa. Parla a braccio. E spiega - il video è già su Youtube - perché ha deciso di lasciare le aule del Tribunale per l’aula di Strasburgo. L’ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris appende la toga al chiodo e sceglie la politica: “correrà” per le prossime elezioni europee con l’Italia dei Valori, guidata da un altro ex pm, Antonio Di Pietro. «Lo farò come indipendente, insieme ad altri esponenti della società civile», dice il magistrato che ha chiesto al Csm l’aspettativa per potersi candidare. Il via libera potrebbe arrivare a stretto giro di posta, probabilmente già domani, dal plenum del Csm. Per ora la Quarta commissione ha detto «sì». C’è chi lo sostiene, come il suo ex consulente Gioacchino Genchi: «Rappresenterà il riscatto degli italiani onesti». O come il senatore dipietrista Felice Belisario: «Portiamo nelle nostre liste i candidati che rappresentino la società civile». Chi lo attacca, come il senatore di An Maurizio Gasparri: «Vuole ottenere l’immunità, visto quello che sta emergendo dal caso Genchi». Chi se l’aspettava, come il deputato del Pdl Amedeo Laboccetta: «L’annuncio di De Magistris di voler lasciare la magistratura per un comodo seggio a Strasburgo conferma la mia facile previsione dell’obiettivo che si era prefisso durante la sua attività come pubblico ministero a Catanzaro». E tra gli strilli di Clemente Mastella da Ceppaloni, i proclami della Lega Nord e le querele del senatore calabrese Giancarlo Pittelli, l’ex pm presenta la sua scelta così: «Lascio un lavoro al quale ho dedicato 15 anni della mia vita e che è stato il mio sogno. Ritengo che non mi sia stato consentito di esercitare le funzioni che amavo, in particolare quella di pubblico ministero, che mi consentivano di investigare, di accertare i fatti, di fare quello che ho sempre sognato nella mia vita. (…) Sono contento del progetto che mi è stato proposto da Antonio Di Pietro e dall’Ita-
Convocati per il 21 marzo a Mascali i giudici Montemurro, Iannuzzi e Pavese
LA SCHEDA Ex toghe nei partiti L’ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, che si candiderà per le prossime elezioni europee con l’Italia dei Valori, è l’ultimo dei molti ex-magistrati che hanno scelto di entrare in politica. Alcuni di loro hanno anche ricoperto incarichi politici tra i più alti dello Stato. Tra i più famosi OSCAR LUIGI SCALFARO, magistrato solo dal 1942 al 1946, che iniziò la sua carriera politica nel 1946 come membro dell’Assemblea Costituente, per poi essere eletto in Parlamento dal 1948 al 1992, anno in cui è prima presidente della Camera, per due mesi, e poi presidente della Repubblica. Altri nomi eccellenti: LUCIANO VIOLANTE, magistrato fino al 1979 quando diventa deputato per il Pci e poi presidente della Camera; FRANCO FRATTINI, ex magistrato amministrativo diventato vicesegretario alla presidenza del Consiglio nel 1993 e poi ministro degli Esteri e commissario Ue; ANTONIO DI PIETRO, ex pm di 'Mani pulitè, che lasciò la toga nel 1994 in diretta tv per diventare poi ministro dei Lavori pubblici nel Governo Prodi, senatore dell’Ulivo e infine fondatore dell’Italia dei valori; GERARDO D’AMBROSIO eletto per Ds quando era già in pensione, dopo una prestigiosa carriera giudiziaria che lo ha visto protagonista delle inchieste sulla strage di piazza Fontana, sul Banco Ambrosiano, fino al pool 'mani pulite e all’incarico di procuratore capo di Milano. Ma i nomi da citare sono tantissimi, dall’andreottiano CLAUDIO VITALONE recentemente scomparso a ENRICO FERRI, il ministro dei lavori pubblici famoso per il limite dei 110 all’ora e segretario Psdi; dal pretore d’assalto GIANFRANCO AMENDOLA (eletto per i Verdi) a FERDINANDO IMPOSIMATO (eletto in varie liste di sinistra); da TIZIANA PARENTI, passata dal pool di 'Mani pulitè a Forza Italia e diventata presidente della commissione Antimafia, a FELICE CASSON, che dalle indagini su Gladio è passato alla candidatura a sindaco di Venezia e poi all’elezione in Parlamento nelle liste dei Ds, ad ADRIANO SANSA, eletto sindaco di Genova e poi rientrato in magistratura. L’elenco completo sarebbe troppo lungo, ma non si può fare a meno di nominare FRANCESCO NITTO PALMA, eletto in Forza Italia e sottosegretario all’Interno, ANNA FINOCCHIARO, ex ministro per le Pari opportunità, GIUSEPPE AYALA, eletto senatore Ds e poi tornato in magistratura come consigliere alla Corte d’appello di L'Aquila, ROBERTO CENTARO eletto senatore di Forza Italia e poi presidente della Commissione Antimafia, GIUSEPPE CIRAMI, diventato famoso per la legge passata sotto il suo nome, ALFREDO MANTOVANO, parlamentare di An e sottosegretario all’Interno.
lia dei Valori e dell’impegno richiestomi dalla società civile. Il mio è l’impegno della società civile che entra in politica e che, quindi, vuole fare qualcosa di concreto». C’è poi una motivazione più politica: «L’Europa - sostiene il magistrato - è il luogo dove dobbiamo e possiamo difendere la Costitu-
zione. Questo è un altro dei motivi per il quale io ho scelto di impegnarmi in politica. Perché ritengo che ci troviamo in una fase molto autoritaria, di un autoritarismo molto forte che in alcune circostanze io ho definito di pre-fascismo». Quindi, prosegue De Magistris, «così come fu importante
creare nel secolo scorso la Costituzione, adesso è il momento che la società civile si impegni anche con sensibilità diverse per difendere in Europa la Costituzione». Inoltre «l’Europa è un luogo dove bisogna portare assolutamente un’altra immagine di questo Paese che
non è l’immagine di coloro che hanno depredato i finanziamenti pubblici che fino a ora sono arrivati in Italia». Titolare delle indagini “Why not”, “Poseidone” e “Toghe lucane” in cui ha indagato su uomini politici, imprenditori e magistrati, De Magistris svolge ora il
ruolo di giudice dell Tribunale di Napoli, dopo il trasferimento da Catanzaro per «incompatibilità» ordinato al termine di un’ispezione. Un provvedimento che l’ex pm giudicò ingiusto e giustificato solo dalla volontà di allontanarlo da inchieste pericolose per il potere.
Voci su una sua candidatura alle europee circolavano da tempo. E in una recente intervista aveva detto di non poter escludere di scendere in politica, ma di non aver ancora deciso: «Sono stato messo ingiustamente all’angolo, per non nuocere. Continuano iniziative disciplinari asso-
lutamente prive di fondamento e incredibili per certi aspetti, quindi io non escludo in questo momento nulla. Ma questo non significa che ho preso delle decisioni». E oggi la decisione è stata resa pubblica. Con un video su Youtube. f.amendolara@luedi.it
VELENI continua dalla prima ...svenduta la battaglia all’interno della corporazione. Nulla è più come un tempo in Italia. La scelta di De Magistris è figlia dell’isolamento in cui si era venuto a trovare il magistrato che a fronte di corruzioni calabresi fin troppo evidenti ha più volte scelto di alzare il tiro. Più volte abbiamo scritto che meglio sarebbe stato circoscrivere l’azione penale e limitarla nel tempo. Così non è stato e De Magistris ha inaugurato una nuova fase del Csm. Quella dove i procedimenti disciplinari non finiscono più in pareggio. In epoca di veltroberlusconismo gli scomodi vanno puniti. A mio parere De Magistris sarà un candidato forte della prossima competizione europea. Oggi nel Sud e in Italia esiste una rete di
Da Catanzaro a Strasburgo scontento che attraverso Internet, pochi canali autonomi e indipendenti, chiede verità, giustizia e a volte anche vendetta sociale. Sono molte brave persone, giovani arrabbiati, delusi dalla politica spettacolo del Pd, orfani di una sinistra radicale, persone esposte ai flagelli della recessione, una massa critica spesso animata da antiberlusconismo viscerale duro a morire. L’ex titolare di Toghe lucane sarà un protagonista della campagna elettorale e tirerà anche dalle nostre parti la volata a Felice Belisario e Michele Radice nel loro personale road show legalitario all’assalto della malandata diligenza del Pd
IL VIA LIBERA - L’ex pm attende ora il via libera dal plenum del Csm, al quale ha chiesto l’aspettativa Ieri la Quarta commissione ha espresso il primo parere con un «nulla osta»
Premio Livatino alle toghe lucane
«Scendo in campo perché non mi hanno fatto lavorare in Procura. Siamo al pre-fascismo» di FABIO AMENDOLARA
L’IDV - Di Pietro lo difende nei momenti bui Scende in piazza quando il Csm minaccia il trasferimento E poi lo corteggia, fino a convincerlo a candidarsi alle prossime elezioni europee
lucano. E già annunciata ad horas la comparsa di Leoluca Orlando, capotribù riconosciuto dei professionisti dell’antimafia di sciasciana memoria. Chi porterà giudizio in tanta babele? Un’altra notizia da tenere in evidenza è quella che annuncia l’assegnazione del Premio Livatino ai magistrati Montemurro, Pavese e Iannuzzi. Un premio autorevole e qualificato frutto di designazioni di uomini togati che ponderano bene le loro decisioni. E’ un premio che valorizza un lato ben identificato dell’inchiesta “Toghe lucane” e che trova suggello con la concomitante premiazione del giornali-
sta Carlo Vulpio sempre più inutilizzato al Corriere della Sera. In Italia queste persone hanno un riferimento e un riconoscimento che viene da settori molto qualificati della Giustizia. Resta da capire che fine faranno l’inchiesta “Toghe lucane” e i processi di Salerno. In tanto attivismo spicca il fatto che Henry John Woodcock rompa il suo tradizionale riserbo e parli a Roma davanti a degli studenti universitari. Con senso autoironico si è definito “intercettatore folle” e ha posto rilievi a chi si prepara a stravolgere regole delle inchieste penali. Ci sembra che sia un magistrato che si muove in solitudine e lontano da ogni schieramento politico. Speriamo che non sia troppo solo. A quanto pare la solitudine delle toghe costringe i magistrati d’assalto a finire la carriera in politica. p.leporace@luedi.it
Il commento di Clemente Mastella
«Ora capisco» ROMA - «Ora capisco tante cose». Così il segretario dei Popolari-Udeur Clemente Mastella commenta la notizia della candidatura del magistrato Luigi de Magistris al Parlamento Europeo nella lista di Di Pietro. L’ex ministro della Giustizia fu iscritto nel registro degli indagati dall’ex pm di Catanzaro per l’inchiesta «Why not» ma in seguito la procura generale di Catanzaro chiese e ottenne dal gip l’archiviazione della posizione di Mastella.
Clemente Mastella
MASCALI - Fervono i preparativi per la quindicesima edizione del premio internazionale “Rosario Livatino”, cerimonia di premiazione che il sindaco di Mascali Filippo Monforte si appresta a ospitare il 21 marzo all’auditorium del centro sociale Karol Wojtyla, in memoria del “Giudice ragazzino”. Tra i premiati, quest’anno, ci saranno tre giudici lucani: Vincenzo Montemurro, ex sostituto procuratore antimafia di Potenza, oggi in forza alla procura di Salerno, noto per le indagini sui clan lucani e per l’inchiesta cosiddetta “Iena due”, quella sugli intrecci tra mafia e politica; Alberto Iannuzzi, l’ex capo dell’ufficio Gip di Potenza, oggi consigliere di Corte d’appello, è il gip che firmò l’ordinanza d’arresto per il principe Vittorio Emanuele di Savoia e per il paparazzo di Vallettopoli Fabrizio Corona; Rocco Pavese, gip del Tribunale di Potenza, ha oggi in mano le inchieste più scottanti che riguardano i
Da sinistra il pm Vincenzo Montemurro e i giudici Alberto Iannuzzi e Rocco Pavese
reati contro la pubblica amministrazione (Totalgate, che ha portato all’arresto dell’amministratore delegato di Total Italia Lionel Lehva, Sanità, in cui sono indagati medici e primari delle aziende ospedaliere lucane, e Auxilium, per gli appalti pubblici della controllata dalla cooperativa La Cascina). Sono i tre testimoni
chiave dell’inchiesta “Toghe lucane”, condotta dall’ex pm Luigi De Magistris. La manifestazione è organizzata dal presidente del comitato “Rosario Livatino” di Riposto, il cavaliere Attilio Cavallaro, con i componenti del comitato, Pietro Alia, in collaborazione con il Centro studi giuridici e sociali “Giustizia e pa-
ce” presieduto dal sostituto procuratore generale di Catania Vittorio Fontana. Previsto il ritorno dell’ex gip di Milano Clementina Forleo che, lo scorso anno, in compagnia del pm potentino Woodcock si commosse durante la premiazione. Tra i giornalisti premiati anche Carlo Vulpio. f. a.
UN LUCANO AL COMANDO
Il generale Bardi nuovo comandante interregionale della Gdf
«Prima visita ufficiale a Potenza» POTENZA - Prenderà servizio al comando interregionale il 20 maggio. Ieri mattina era a Potenza, per un veloce saluto ai parenti. E annuncia: «La prima visita ufficiale la farò in Basilicata». Il generale di corpo d’armata della Guardia di finanza Vito Bardi, 57 anni, due figli, è da qualche settimana - da quando il presidente della Repubblica ha firmato il decreto - comandante interregionale con competenza su Basilicata, Campania, Molise e Puglia. Il generale è nato e ha trascorso la sua adolescenza a Potenza. «Suo padre era un magistrato (prima pretore ad Acerenza, poi pm, a Napoli e infine presidente del Tribunale di Melfi ndr) - ricorda suo cugino, l’avvocato Tuccino Pace - e lui ha fatto gli esami da avvocato a Potenza».
«Poi ho scelto un’altra strada chiosa il generale - ma in Basilicata sono tornato sempre volentieri». A Filiano ci sono i suoi parenti. E poi ci sono i cugini di Potenza. L’avvocato Pace lo accoglie nel suo studio di via Nazario Sauro in compagnia dei suoi due figli: Leonardo, avvocato, e Vito, notaio. Annuncia la sua prima visita ufficiale a Potenza: «Sarò qui per la prima riunione di coordinamento. E’ una terra a cui tengo molto. Per me è una regione sana, ma da monitorare. Massima attenzione a petrolio e ambiente». La carriera del generale Bardi è lunga e piena di encomi. Da generale di divisione, come comandante del comando regionale della Campania, ha ottenuto importanti risultati sull’evasione fiscale e sostanze stupefacenti. fab. ame. Il generale Vito Bardi
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Mercoledì 18 marzo 2009
Il segretario Cisl, Nino Falotico
Politica lucana TISCI BACCHETTA FI
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Mercoledì 18 marzo 2009
Smentisce le voci: di una propria candidatura
«Continuo a fare il sindacalista» A MATERA RIPRENDE VIGORE NIGRO
Nella fase fondativa, prosegue la querelle interna ai due partiti. Il consigliere regionale Tisci (An) richiama i colleghi azzurri del Pdl su alcuni attecchi raccolti in occasioni pubbliche: «A meno che non si voglia far nascere il Pdl già con una corrente interna»
Dopo il passo indietro di Maria Antezza salgono le quotazioni della riconferma per il presidente uscente dei Popolari uniti. Anche Mastrosimone pensa alla corsa elettorale. E caos nel centrodestra dei malumori. di SALVATORE SANTORO
POTENZA - «Sia nella fase di coalizione, sia in questa fase fondativa del Pdl la classe dirigente di Alleanza nazionale ha tenuto e sta tenendo un atteggiamento serio e responsabile, più attento alle esigenze della coalizione e del nascente partito che alle logiche di appartenenza». Così il consigliere regionale di An, Antonio Tisci, rilancia nella polemica politica tra gli azzurri e gli uomini di Fini, in vista del partito unico, la convinzione che sia più necessario essere «sempre vicino alle prospettive future più che a quelle immediate di tutela dei propri uomini». Solo poche ore prima, era stato il senatore lucano di An verso il Pdl, Egidio Digilio, a difendere il presidente della Camera, Gianfranco Fini, dagli attacchi circolati in ambito forzista, su web o inconti più o meno formali. Allora, rincara Tisci, l’atteggiamento della dirigenza di An «non può, però, essere scambiato dagli amici di Forza Italia per accondiscendenza, né tanto meno può dare adito o giustificare forme di prevaricazione o di annessione da parte degli azzurri». Le amministrative e le europee si avvicinano e la polemica interna non giova. «Per rispetto alla logica di coalizione - continua il consigliere - e per non creare polemiche in un momento così delicato, nei giorni scorsi non ho fatto alcun commento circa quanto accaduto a Tolve, dove alcuni dirigenti di Forza Italia si sono recati a parlare di Pdl in un convengo organizzato dal capogruppo dell’opposizione, proprio in uno dei comuni che il centrodestra amministra da tempo con un sindaco di Alleanza nazionale». Questo, racconta, perchè «non ho voluto dare peso a una iniziativa che ho ritenuto estemporanea nella convinzione che gli amici di Forza Italia non avrebbero mai dato un vero significato politico a un convengo organizzato con una persona, già consigliere provinciale di Alleanza nazionale e fuoriuscita dal partito proprio per candidarsi contro il centrodestra alle ultime elezioni amministrative a Tolve». Solo che adesso vuole fare una precisazione. «Vorrei ricordare a tutti che prima il buon senso, poi i precisi accordi in tale direzione presa dai vertici dei due soci fondatori del Pdl, impongono la condivisione di tutti per l’ammissione di esponenti politici che si sono allontanati da uno dei partiti del nascente Popolo della Libertà». Ancora, «non posso, però, esimermi - sostiene Tisci dall’intervenire in merito ad alcune nuove vicende accadute in questi giorni, perché se fossero vere dimostrerebbero un atteggiamento arrogante e prevaricatore che non è più tollerabile». E la fibrillazione cresce. La «prima notizia» a cui il consigliere fa riferimento «riguarda il movimento giovanile di FI che avrebbe tenuto nella scorsa settimana un convegno per la fondazione dei giovani del Pdl, costringendo il presidente provinciale di Azione Giovani di Potenza, Rocco
Coviello, a un intervento a tutela della dignità di Azione Giovani. Mi auguro che la notizia sia infondata, perché sarebbe molto grave se i giovani dirigenti di Forza Italia o, ancora peggio, i loro riferimenti adulti avessero voluto dimenticare il ruolo che Azione Giovani ha esercitato ed esercita in questo territorio da molti anni». Tisci resta convinto che . Sono convinto che «nessuno possa pensare di creare un movimento giovanile del Pdl ignorando i quasi 1.000 tesserati di Azione Giovani, i tanti di questi che occupano incarichi elettivi negli enti locali fra cui, oltre il sottoscritto che ricopre la carica di vicepresidente della direzione nazionale e di capogruppo al consiglio regionale, Pasquale Pepe, sindaco di Tolve e coordinatore regionale di Ag, Rocco Coviello, consigliere comunale di Potenza e presidente provinciale e Francesco Pappalardo, dirigente nazionale e primo dei non eletti al comune di Potenza». Ecco perchè «mi auguro si sia trattato di una svista o di una distrazione da parte dei giovani di Forza Italia». Così «come voglio immaginare - pro-
segue Tisci - che sia totalmente destituita di fondamento la notizia circa un attacco al presidente Fini da parte di alcuni esponenti locali di Forza Italia». Perchè se la notizia fosse vera, «si commenterebbe da sé circa la fedeltà di questi signori, non tanto all’alleanza, quanto al progetto Pdl di cui il presidente Fini è uno dei fondatori». Con l’auspicio di poter stemperare una tensione decisamente in aumento, «mi auguro che i dirigenti di Forza Italia vogliano smentire queste notizie al fine di riportare la serenità all’interno del Pdl, anche perché non vorremmo essere costretti a costituire una vera e propria corrente di An all’interno dello stesso». Nascere già divisi, significherebbe - conclude - «rimettere in discussione tutto all’interno del nascente Pdl che, non avendo nella nostre regione un leader indiscusso come Berlusconi, deve necessariamente avere una classe dirigente diffusa, che discuta e che si metta continuamente in discussione». Soprattutto «senza imporre a nessuno il proprio punto di vista e le proprie scelte».
POTENZA - E se fosse Nino Falotico, segretario regionale Cisl, nonchè fratello del consigliere regionale Roberto, a guidare le liste dei Dec (Democratici e cattolici) alla Provincia di Potenza? La “boutade” circola da giorni negli ambienti politici lucani. Indiscrezione fondata o semplice diversivo per sviare l’attenzione dell’opinione pubblica? Per lo stesso Nino Falotico - contattato dal Quotidiano - non c’è dubbio: «Qualcuno non sa come risolvere i propri problemi evidentemente e mette in giro queste voci non fondate». E per smentire qualsiasi altra voce inerente a una sua “scesa” in campo per i prossimi appuntamenti elettorali, il segretario Cisl chiarisce a chiare lettere: «Apprendo da questa telefonata dell’esistenza di questa ipotesi. Voglio però escludere categoricamente ogni eventualità di questo tipo». Insomma Nibo Falotico, per la verità non sorpreso dalla richiesta di chiarimenti, non è assolutamente interessato a candidarsi ed entrare in politica. Anzi aggiunge: «Io posso assicurare che continuo la mia attività di sindacalista sulla quale posso garantire il mio massimo impegno in questa fase complessa». Eppure l’indiscrezione circolava in vari ambienti politici e prefigurava con tanto di dovizia di particolari e di scenari anche il campo politico in cui Falotico si sarebbe cimentato nella sfida elettorale: il Pdl.
Agitazioni giovanili all’ombra dei partiti unici POLEMICHE PIDIELLINE POTENZA - E se i grandi “litigano” i piccoli non “scherzano”. Nel Popolo della libertà la fusione tra Forza Italia e Alleanza nazionale è ad alta temperatura ormai sì è compreso. Ieri la polemica: Azione giovani, il movimento giovanile di Alleanza nazionale di Basilicata tuona contro i pari generazione del Pdl. In una nota, infatti, Rocco Coviello, segretario provinciale di Ag (nonchè consigliere comunale di Potenza di An) ha dichiarato: «L’incontro promosso venerdì scorso a Potenza dai giovani azzurri di Forza Italia, di cui siamo venuti a conoscenza oggi, per avviare la costituzione di quello che sarà il movimento giovanile unico del Popolo della Libertà, segna un comportamento che non possiamo accettare, tanto più che Azione giovani di An ha una forte e radicata presenza, non da oggi, tra le giovani generazioni della nostra provincia». E Coviello prosegue ancora: «Non è certamente un buon inizio verso quello che sarà un lavoro unitario che ha bisogno innanzitutto di mettere da parte ogni diffidenza reciproca e valorizzare le differenti sensibilità ancor più forti tra i giovani di destra e quelli di Forza Italia». Insomma alla vigilia della fusione in un unico partito e in una sola associazione di giovani del Pdl è già polemica. Coviello però, aggiunge: «Il nostro auspicio è pertanto che si sia trattato di un “incidente di percorso” e di un “difetto di comunicazioni” perché per quanto ci riguarda confermiamo la volontà di adesione con-
Rocco Coviello
vinta al Pdl anche se il modello di Pdl a cui guardiamo è quello ricco di idealità e di valori di cui per noi Giorgia Meloni è il nostro simbolo più vicino». Il segretario provinciale di Azione giovani conclude il proprio intervento richiamando alla responsabilità e alla delicatezza del momento: «Oggi siamo chiamati a una nuova trasformazione nel momento della vittoria, in un contesto di grande entusiasmo e attenzione nei nostri confronti. Intendiamo costruire un percorso “vero” di cambiamento in Italia e lasciare un segno della migliore gioventù nella storia di questa nazione».
FORUM DEI GIOVANI, STOP AL CONGELAMENTO POTENZA - Torna dopo un periodo di congelamento istituzionale il Forum dei giovani. Soddisfatto l’assessore regionale alla Formazione, Antonio Autilio: «La partecipazione dei giovani alla vita istituzionale della Regione, in un momento storico in cui sono venuti meno i tradizionali luoghi di aggregazione, rappresenta una necessità se si vuole veramente investire sul futuro». L’organismo regionale è stato ripristinato dunque dopo varie vicissitudini e nell’assemblea è stata anche eletta la giunta e il presidente. Con 18 voti, su 22 è stato eletto il rappresentante del Forum Comunale di Lauria Pietro D'Imperio come presidente del Forum. La giunta esecutiva invece è composta da Giuseppe Caterino (associazione Suigeneris), Alessandra Sagarese (vicina alla Cisl), Alfredo Cappa (Idv), Valentino Pepe (del Forum dei giovani di Pietragalla), Pancrazio Tedesco (Pd), Antonio Lucio Capistrano (Popolari uniti). Il Forum dei giovani, che nel passato è stato presieduto da Giovanni Casaletto (poi segretario della sinistra giovanile e oggi dei giovani democratici) e da Carmine Lombardi (vicesegretario provinciale del Pd del Potentino) riguadagna la propria operatività nonostante negli scorsi. Al termine dell’assemblea è stato votato all’unanimità lo stesso Carmine Lombardi come tesoriere e segretario organizzativo. Al Pdl invece è andata la commissione di controllo sul territorio nella persona di Marcello Maffia. Per quanto riguarda gli
aspetti tecnici, «nel sottolineare che sono una cinquantina i Forum comunali già attivati ed è più ampia la platea di associazioni giovanili iscritte al Forum regionale», l'assessore Autilio ha aggiunto che “si tratta di un vero successo di partecipazione per un profondo cambiamento dei giovani lucani che ha bisogno di strumenti di valorizzazione per realizzare una “rete” di partecipazione”. L'assessore ha anche reso noto di aver già proposto alla Giunta regionale di aumentare il fondo a disposizione dei forum comunali, che attualmente ammonta a circa 70 mila euro, in considerazione della crescita di questi organismi». Si è complimentato anche il presidente della Commissione dei lucani all’estero, Pietro Simonetti: «E’ positiva la ricostituzione del Forum regionale dei Giovani che potrà, nelle prossime settimane, confrontarsi anche con il Forum dei giovani lucani all’estero che terrà la prima riunione, dopo la fase sperimentale, nel mese di maggio, ciò anche a seguito dell’avvenuta definizione normativa del suo funzionamento». Antonio Candela, segretario nazionale federazione Sui - generis (che insieme ad altre 26 associazione ha aderito da tempo al Forum regionale dei giovani), in una nota ha dichiarato: «Siamo felici e soddisfatti di aver raggiunto questo obiettivo: riattivare il Forum regionale Giovanile. Al nuovo presidente D'imperio va tutto il nostro vivo entusiasmo e un grosso in bocca al lupo».
Nino Falotico
Ma oltre alla smentita ufficiale dello stesso Nino Falotico, ci sono anche altri elementi che chiudono la vicenda: da Roma al segretario regionale Cisl sarebbe stata concessa una deroga per la riconferma congressuale a segretario regionale per un altro mandato. Vicenda chiusa quindi, ma che testimonia in pieno il clima che si sta vivendo all’interno del panorama politico di questa regione per la designazione dei candidati alle postazioni più importanti: quelle per le due presidenze di Provincia e quella per il sindaco di Potenza. In verità per il Potentino, sponda Pd e quindi centrosinistra, le questioni sembrano essere a buon punto per l’archiviazione: Vito Santarsiero, a meno di clamorosi colpi di scena sarà di nuovo in campo per la riconferma a primo cittadino del capoluogo di Regione. Anche la posizione del segretario regiona-
le del Pd, Piero Lacorazza, per la corsa alla presidenza provinciale di Potenza, rimane di forte vantaggio rispetto ad altre ipotesi, anche se da ambienti vicini allo stesso Lacorazza rimbalza sempre la questione delle riserve rispetto alla condivisione necessaria da parte di tutta l’alleanza di centrosinistra. Diversa la situazione per Matera: dopo il passo indietro della senatrice Maria Antezza a Matera gli scenari sono in piena evoluzione. E di ora in ora diventa più forte la posizione del presidente uscente Carmine Nigro per il quale si fanno pressanti anche le “sirene” inerenti a una candidatura indipendente in una lista civica. E’ chiaro infatti, che se il Pd non potrà contare sulla candidatura di un proprio big per la difficile corsa alla Provincia materana il ruolo di Nigro diventa fondamentale. C’è dell’altro. Rosa Mastrosimone inizia a serrare le fila e le “voci” su una convergenza elettorale con le liste potentine di Roberto Falotico prendono corpo. Non si può escludere che alla fine la Mastrosimone possa scendere direttamente in campo come candidata. Per il resto è piena bagarre nel costituendo Pdl: le polemiche interne e i malumori di ora in ora si allargano. Lunedì dal fronte di An ha tuonato Digilio, ieri è intervenuto ad “avvertire” i forzisti anche il consigliere regionale Antonio Tisci mentre tra i giovani, è maretta: in queste condizioni ogni ragionamento pùò essere ribaltato in poche ore. s.santoro@luedi.it
Dibattito a sinistra SINISTRA: EPPUR SI MUOVE Segue dalla prima norme di tutela del territorio dagli affarismi, spesso malavitosi e mafiosi, che impediscono un reale sviluppo eco - compatibile. Trasparenza amministrativa nella gestione di appalti e concorsi, e nella stessa attività di partito, completano il quadro normativo e ridanno credibilità a una politica troppo asservita alle manovre spesso illecite di gruppi di potere. Ora, anche Franceschini, per ridare ossigeno a un partito che rischia il tracollo, ha finalmente posto l’accento sulla questione morale parlando di riduzione del numero dei parlamentari e dei costi della politica. Meglio tardi che mai. In Basilicata, dopo l'ennesimo rimpasto di giunta, continuano le lotte intestine tra dissidenti e filo governativi. La partita si gioca, come al solito, sulle rendite di posizione che ciascuno può mettere in campo. I capi - bastone di un Pd, che di unitario in Basilicata ha solo il logo, hanno ripreso a combattersi a suon di clava, cercando di sbaragliare gli amici - avversari e di lucrare consensi in settori di elettorato sempre più demotivati, nonostante i cordoni clientelari che li tengono legati mani e piedi. Punture di spillo si leggono qua e là, ospitate anche sul “Quotidiano”, tutte funzionali a posizionamenti di vario livello. E’ uno scenario a dir poco pietoso. E tuttavia, anche in Basilicata, la sinistra dimostra una certa vitalità, con i vendoliani che si sono avvicinati alla Sd di Carlo Petrone e stanno dando vita a una formazione, Sinistra e libertà, che mi auguro non sia solo un ennesimo contenitore per raccogliere voti e superare lo sbarramento. Le persone e le idee ci sono, speriamo in una prassi politica consequenziale. La rivista “Decanter”, di Di Siena, Califano, Schettini e altri, offre una piattaforma di elaborazione politica utile alla causa di una sinistra matura e consapevole della propria ricchezza, non semplicemente nostalgica del proprio passato. Il direttore Leporace l'ha definita, con toni pasoliniani, rivista “corsara,
colta e simpaticamente barricadera”, capace di leggere il quadro locale alla luce della situazione nazionale, ma forse, aggiungerei, troppo in “esilio” per poter affermare il proprio punto di vista in una situazione di crescente deterioramento della vita democratica. Accanto a questi movimenti non bisogna dimenticare chi, da posizioni più isolate, ma non per questo meno significative, fotografa la società lucana nella speranza di intravedere segnali di rinnovamento nella prassi civica. Mi rincuora non poco il fatto che Mauro Armando Tita abbia più volte individuato nei “giovani” di Libera uno spiraglio nella oscura coltre di “familismo amorale” che paralizza la nostra regione. Anche i singoli interpreti, pur non possedendo truppe cammellate, possono dire parole di verità. Un'ultima considerazione sull'aventino di Folino. Ho scritto sul Facebook di Adeltina Salierno che, pur avendo un’idea della politica mille miglia distante da quella dell'ex assessore alle attività produttive, devo riconoscere che Folino resta uno dei politici più lucidi che calcano il palcoscenico lucano. Ha avuto il coraggio di lasciare la barra di governo perché ha percepito (finalmente) la distanza che separa le logiche del potere dai veri problemi delle imprese e dei lavoratori e ne ha tratto le conseguenze. Folino lo fa a partire da un “realismo dalemiano” che piace tanto al nostro direttore Leporace (meno a Di Siena); la mia prospettiva (e forse quella di Falotico, si parva licet) mi induce a considerare la politica più come servizio che come “prosecuzione della guerra con altri mezzi”; così, una volta preso atto dell'impossibilità di invertire la rotta, è opportuno salutare e cedere il passo, senza barricarsi sulle poltrone. Lo spirito di servizio che invochiamo per i politici è lo stesso spirito che chiediamo a tutti i dipendenti e funzionari dello Stato. Questo potrebbe essere un buon inizio per ricostruire un centrosinistra più coeso e “francescano”, capace di risposte concrete a tutti i delusi dalla politica-spettacolo. Franco De Vincenzis
UN ALTRO MONDO È POSSIBILE Segue dalla prima quello che si commette dicendo che bisogna costruire una sinistra senza aggettivi. Come è del tutto strano che oggi è possibile presentarsi con i propri simboli e sembra che il simbolo di tutti i mali sia falce e martello: niente di più sbagliato. Le “conventio ad excludendum” non funzionano e lo ha abbondantemente dimostrato il disastroso progetto Veltroniano della autosufficienza e della vocazione maggioritaria di un partito nato da una fusione fredda e tutto schiacciato sul gruppo dirigente autorefenziale. C'è oggi una grande voglia di centro e moderatismo, ma la grande crisi economica e quella riferita ai partiti di certo hanno tutte le caratteristiche centriste e del moderatismo la globalizzazione è la madre di tutti i mali). Noi sosteniamo che un “altro mondo è ancora possibile”, tutto ciò si costruisce con il contributo di tutti e non escludendo questa o quella parte. Sarebbe opportuno aprire una grande riflessione per fare autocritica a sinistra di quanto successo e pensare seriamente all'unità di tutti i simili (ma se non si riesce neppure a fare questo, come si pretende di fare altre strade peraltro già percorse e senza grandi frutti?). Ancora cartelli elettorali per le prossime europee, senza progetti chiari e concreti. La gente ha bisogno di una sinistra che sia capace di riappropriarsi dei problemi dei più deboli e dei non garantiti, di una sinistra capace di progettare e di governare in maniera seria e non di una sinistra indistinta. La gente ci chiede coerenza e determinazione per invertire una rotta che ci ha visti molte volte essere al carro di un centro che ha abbandonato le richieste dei deboli.
Tanto è vero che il Partito democratico si è spinto fino a presentare un programma simile a quello di Berlusconi, e come ovvio e scontato ha vinto l'originale. In questo Paese ormai è vietato protestare, è vietato disturbare il manovratore ed è vietato parlare di trasparenza e questione morale, perché si viene tacciati di essere giustizialisti e fuori dal mondo. Cosa si pensa del fatto che, se si candidano sindaci ed assessori rinviati a giudizio per gravi fatti contro la pubblica amministrazione con l'aggravante mafiosa, bisogna prendere le distanze e non partecipare alle elezioni con tali alleati? Cosa si pensa del fatto che prima di parlare di discontinuità in casa altrui, si pensi ai fatti di casa propria? La situazione attuale chiede grande coerenza e rispetto delle più elementari regole dell'etica e della morale politica. Cosa si pensa del fatto che quando si condanna un'alleanza e un sistema sarebbe opportuno abbandonare quella maggioranza e le relative poltrone? E’ stato un errore a mio avviso non abbandonare il governo quando Veltroni ha deciso di correre da solo e non abbandonare tutte le giunte dove eravamo al governo. Ma è altrettanto grave oggi assumersi la responsabilità di frantumare quello che resta della sinistra per progetti nebulosi e poco chiari relegandosi definitivamente alla testimonianza. Certo l'unica strada percorribile è quella della costruzione di un nuovo centro-sinistra dove la sinistra e le forze comuniste vengano riconosciute, per verificare la possibilità di costruire alleanze fondate sulla convergenza di elementi programmatici caratterizzati da un profilo progressista autenticamente riformatore. Alla base quindi ci deve essere un patto etico fra le forze che si mettono insieme. Francesco Castelgrande
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Mercoledì 18 marzo 2009
BASTA UN SMS PER IL METAPONTINO
UFFICI POSTALI «NO A TAGLI SELVAGGI»
di SALVATORE RUSSILLO
di MICHELE NAPOLIl TRA qualche giorno entreremo in primavera e le belle giornate che verranno, dopo un lungo e non ancora terminato inverno, porteranno la nostra mente verso l’estate e quella incomprimibile voglia di sole, mare, spiaggia. Questo inverno, però, lungo la costa metapontina, ci lascia una spiaggia “maltrattata” dalla violenza delle mareggiate, con infrastrutture danneggiate e operatori turistici in difficoltà. I tempi sono stretti, le legittime richieste di degli addetti ai lavori richiedono dalla politica una capacità di rispondere in modo articolato, sia nel lungo periodo, con il ripascimento e la lotta all’erosione della costa, sia nel breve, perché la stagione sta per iniziare. Tuttavia, non tutto spetta alla politica e agli imprenditori ma qualcosa dovremmo fare anche noi utenti estivi di questa spiaggia, orgoglio autoctono ma, soprattutto, identificativa dal punto di vista dell’identità territoriale, quando siamo fuori dai confini regionali. Quante volte ci è capitato di ascoltare discussioni su dove andare in vacanza al mare da parte di colleghi, amici, conoscenti che consultano internet, agenzie di viaggi etc. e quante volte siamo intervenuti dicendo: perché non venite sullo Jonio in Basilicata. Un lembo di poche decine di chilometri, bellissimi, in cui sono racchiuse le meraviglie di un territorio che va da Bernalda con Metaponto, a Pisticci, Scanzano, Policoro, Nova Siri. Allora in queste settimane mi sono chiesto cosa possiamo fare noi semplici turisti, magari della domenica, o del sabato e domenica, pendolari, per aiutare nell’immediato la prossima stagione turistica nel Metapontino. Vorrei pertanto sottoporre una proposta ad operatori, amministratori, Apt, cittadini, turisti, gente che c’è stata e che vorrebbe, magari, tornare in Basilicata proprio sulla costa jonica. Ogni giorno ciascuno di noi invia un sms con il proprio cellulare per i più disparati motivi, dal lavoro all’amicizia. Si potrebbe, pertanto, immaginare, in accordo con gli operatori di telefonia mobile, una sorta di contributo volontario per il rilancio della prossima stagione turistica del Metapontino attraverso una catena sms del tenore «se ami il Metapontino fai girare questo messaggio» in maniera tale che quota parte del costo dell’sms possa andare proprio in favore della promozione turistica del nostro territorio per affrontare questa situazione di emergenza. E’ una proposta che sottopongo all’attenzione di tutti con la speranza che possa essere un contributo alla tutela e soprattutto alla valorizzazione del nostro territorio.
NEI BORGHI, UNA RETE PER L’OSPITALITÀ TURISTICA di GIAMPIERO PERRI* LA decisione dell’amministrazione provinciale di Matera di aderire al circuito nazionale dei “Borghi autentici d’Italia” per intervenire su immobili pubblici e privati per riqualificare i centri storici dei borghi e valorizzare spazi adatti all’accoglienza dei turisti conferma la centralità del tema dell'ospitalità diffusa per il lancio turistico delle aree interne in Basilicata. Dopo il riconoscimento nazionale per “Ospitalità nei borghi”, primo progetto lucano curato da enti pubblici ad entrare tra le 100 storie di eccellenza della pubblica amministrazione si pone con forza il tema della messa a valore economico degli ingenti investimenti per il recupero di un diffuso patrimonio immobiliare. La crescita della qualità abitativa dei piccoli borghi ricostruiti, un patrimonio sottoutilizzato per le dinamiche emigratorie e demografiche, può e deve ora tradursi in un volano economico, laddove è evidente che il semplice recupero del patrimonio edilizio all'interno di un progetto ristretto e slegato dai piani di sviluppo produce incertezza. Del resto l'interesse crescente per lo sviluppo di reti diffuse d’ospitalità ha trovato una prima sedimentazione normativa nella recente legge regionale di classificazione alberghiera che disciplina e valorizza questo modello. Lo stesso Piano turistico regionale considera questo modello innovativo di rilevante interesse per intervenire su diversi fattori di endemica debolezza del sistema turistico regionale. La rete di ospitalità diffusa permette di destagionalizzare la domanda, concentrata sulle coste nei mesi estivi e intercettare una nuova domanda turistica – anche estera –più attenta alle esigenze di una vacanza tesa alla riscoperta di rapporti autentici con la dimensione umana dei territori visitati, coniugando la ricettività con le risorse e le attrattive ambientali, naturalistiche e culturali. Lo stesso progetto di “Ospitalità nei borghi” si fonda, sul fatto che nella cultura lucana, imperniata sulla vocazione alla cordialità e all’accoglienza, l’ospitalità è un fenomeno radicato e diffuso. L'obiettivo diventa quindi quello di sviluppare una rete di “Ospitalità turistica nei borghi”, secondo modelli e metodologie di intervento in parte già consolidate con forti connotazioni di natura imprenditoriale e una rilevante attenzione al mercato e alla promo-commercializzazione di forme innovative di ricettività. Del resto i principali fondi europei e nazionali consentono di finanziare progetti integrati sul recupero e la valorizzazione dei Borghi. *Direttore generale dell’Apt
IL BAGAGLIO DELLA SINISTRA VA ADEGUATO ALLA REALTÀ di GIOVANNI ALFREDO CHIEPPA* HO letto sul quotidiano del 16 marzo scorso un articolo di Piero Di Siena dal titolo: “Il bagaglio della sinistra” . In breve, l'autore auspica una nuova coalizione democratica ed un progetto di alleanze sociali e politiche e di ricostruire il suo radicamento sul territorio. L'idea non è sbagliata. Mi chiedo sarà possibile? Io penso che la sinistra prima di arrivare a tale stadio di maturazione dovrà avviare un serio processo di autocritica per capire perchè è fuori dal Parlamento e dettarsi un’agenda di lavoro che parta dalla costruzione di una classe dirigente diversa rispetto al passato e di un nuovo modo di fare politica sui territori, facendo crescere tutti e non soltanto i “divi” o sacerdoti locali senza uditorio. Dovrà mettersi in grado di dare risposte concrete ai cittadini ed a quella parte di elettorato che per esempio al nord ha votato per Bossi. Studiare il fenomeno per capirlo al fine di non ripetere lo stesso errore. Dov’è finita la classe operaia e perchè non attrae più? Io credo che lo stesso Di Siena si renda conto che determinati percorsi ideologici siano finiti ed i dogmatismi di un tempo con cui quella sinistra riusciva a coagulare “consensi di piazza” si siano ossidati al punto tale che non suscitano più alcuna curiosità intellettuale, stante l'evoluzione culturale del popolo italiano. Bisogna correre velocemente , essere pronti ad accogliere le nuove sfide che interessano le società moderne e predisporre programmi fattibili e visibili che abbiano come fine quello di migliorare la nostra vita. Di abbandonare logiche di parte ed essere più presenti nella comunità. Di dedicare più tempo al “fare” che al “dire”, di eliminare la cultura del pregiudizio e dell'odio, smettendola di immaginare di essere i migliori e di appartenere ad una categoria di individui che non sbagliano mai. Di abiurare nelle sedi politiche ed istituzionali la cultura dell'unanimismo a tutti i costi che danneggia le coscienze e ne inceppa la crescita culturale e democratica delle stesse. Di gestire la cosa pubblica in senso più moderno e senza ipocrisie e reticenze. E’ finito il tempo quando le piazze erano gremite di povera gente disposta a tutto pur di avere qualcosa in cambio. Oggi bisogna dimostrare sul campo di saper governare e di meritare la fiducia dei
cittadini, abbandonando argomenti e strumenti “mentali” che non producono più lo stesso effetto rispetto a venti o trenta anni orsono. Oggi, in buona sostanza, l'essere di sinistra, che cosa significa? Quali sono le proposte politiche che la stessa mette in campo per il bene degli italiani ed in particolare per la nostra regione? Appellarsi alle nuove alleanze è certo rilevante ed utile, ma occorre fare le giuste selezioni e liberarsi di quelle forze integraliste come il Pdci che non ha ragione di esistere nel panorama politico italiano ed ancor di più nella nostra regione come nella mia città. A che cosa serve un partito del genere? Nell'esperienza di governo in corso a Rionero ho avuto modo di osservare da vicino il loro modo di ragionare e di “fare” e sinceramente i risultati a cui sono pervenuto sono disastrosi. Io penso che il centrosinistra, quello moderato e riformista nel quale mi ritrovo, potrebbe crescere solo facendo alleanze con forze moderate ed isolando quelle integraliste. Il Paese chiede ai suoi dirigenti politici di essere bravi a fare e non solo a chiacchierare a vuoto. La società in cui viviamo esige capacità di ascolto ed azione nei quartieri, nelle comunità, nelle province etc etc.. Chi non è in grado di garantire tutto ciò, rischia di non avere più contatti con la realtà in cui vive. La sinistra a cui Di Siena si riferisce dovrà dimostrare “prima” di saper cambiare il modo di pensare e poi di accreditarsi come forza di governo. Chi non è in grado di essere obiettivo e di guardare la realtà per quella che è non merita di governare gli interessi pubblici. Il problema è che quella sinistra ha bisogno di cambiare “testa” ,atteggiamento e metodo di azione verso la realtà che la circonda, altrimenti il mondo correrà in avanti e la stessa rimarrà indietro solo “a pensare” e non a “fare” . Il “bagaglio” va svuotato dalle scorie ideologiche e dagli astratti dogmatismi che l' hanno caratterizzato fino a questo momento ed adeguato alla realtà nella quale ciascuno di noi vive. Bisogna essere presenti sempre sui territori e non solo prima di qualsiasi appuntamento elettorale. Cominciasse proprio Di Siena a dare l'esempio. Spero che il dibattito sul tema continui. l Consigliere comunale di Rionero Gruppo civico il Centro
LA riapertura della sede centrale delle Poste nel centro storico del capoluogo non può far superare i dissapori tra Poste Italiane e la Basilicata, come sostiene il direttore della filiale di Potenza. Non si possono, infatti, dimenticare i ‘tagli selvaggi’ operati sul territorio che colpiscono, soprattutto, i piccoli centri. E’ bene sottolineare che la ristrutturazione del servizio non va attuata senza tener conto delle singole realtà, che anche i piccoli borghi necessitano della presenza di un ufficio postale a tempo pieno e non a giorni alterni. La razionalizzazione dei servizi, infatti, non può passare attraverso la chiusura di uno sportello, ma in direzione della ricerca della qualità e del migliore utilizzo delle risorse. E’ più facile tagliare che migliorare e programmare nuovi servizi che possano garantire alle nostre comunità di non essere ulteriormente penalizzate. Crediamo che la ristrutturazione del servizio debba essere operata di concerto con le Istituzioni, nel rispetto delle regole, della dignità e identità delle comunità locali. La Basilicata, penalizzata già dalla chiusura della Direzione regionale, non ha autonomia decisionale. Rischia l’inadeguatezza del servizio, visto che i massimi dirigenti sono sordi alle proteste e, ancora di più, alle richieste di chi sta conducendo una battaglia comune nel rispetto delle proprie comunità. Non va sottaciuto che, quando in un centro abitato vengono a mancare i servizi essenziali, inesorabilmente si alimenta una ulteriore disgregazione sociale che è una delle cause del fenomeno dello spopolamento che va combattuto con intelligenza e senza demagogia. Le Istituzioni devono, quindi, vigilare affinché non si operi un altro oltraggio al nostro territorio. C’è in ballo la difesa della identità regionale messa in serio pericolo da chi intende spogliarci di servizi e strutture importanti per la comunità. Compito delle istituzioni dovrà essere quello di evitare che decisioni piovute dall’alto, in maniera frettolosa e grossolana, possano incidere negativamente sulla vita e sulla crescita dei nostri centri. Da sempre sosteniamo la necessità di migliorare e potenziare le infrastrutture della Basilicata per avviare quello sviluppo economico che consenta alla nostra regione la piena autonomia e la padronanza nella gestione del territorio. Solo una classe politica preparata e determinata può raggiungere risultati positivi per la regione e la sua popolazione. l Consigliere regionale “La destra”
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Mercoledì 18 marzo 2009
Sciopero della scuola Sì all’adesione di Emilia Simonetti
Critiche al “Codice autonomie”
LE motivazioni dello sciopero di oggi indetto dalla Flc-Cgil nel settore della Scuola, Università e Ricerca hanno un significato particolare in Basilicata, dove siamo nella delicata fase di gestione del Piano di dimensionamento scolastico. Le prese di posizione di Comuni, istituti scolastici, personale della scuola che hanno accompagnato il documento non possono essere sottovalutate, anche perché il Piano è solo un primo intervento che precede quello più doloroso che ci attende per l’anno scolastico 2009-2010. Esprimo il sostegno allo sciopero e alle iniziative di mobilitazione promosse per domani dalla FlcCgil a Potenza e a Matera. Il dato complessivo dei tagli che si abbatterebbero sull’istruzione pubblica lucana è pesante: solo nelle scuole dell’infanzia e della primaria duemila posti in meno. E’ evidente che alla protesta di domani è necessario far seguire iniziative di sostegno politico-istituzionali sia da parte del Consiglio che della Giunta regionale a livello nazionale, per contrastare la politica dei tagli dei ministri Gelmini e Tremonti. In particolare occorre che la Giunta regionale dia una risposta alla richiesta della Cgil al fine di garantire le condizioni al diritto allo studio, mantenendo la continuità dei servizi di mensa e trasporti indispensabili per il tempo pieno e prolungato nella scuola dell’obbligo. Va sottolineato, inoltre, il fronte unitario che domani vedrà insieme la Scuola, l’Università e la Ricerca per contrastare il disegno del Governo Berlusconi che colpisce soprattutto i piccoli Atenei ‘come il nostro’ ed in particolare, il settore della ricerca che si avvale ormai di pochi operatori e pochissime strutture. Per tutte queste ragioni gli addetti alla istruzione pubblica non vanno lasciati soli e mi auguro che anche gli altri partiti del centrosinistra mostrino la dovuta attenzione ed il sostegno allo sciopero di domani per affermare un vero e proprio progetto riformatore in tutti i settori della conoscenza. Consigliere regionale Rifondazione
IL nuovo Codice delle autonomie introduce disposizioni completamente nuove fortemente lesive delle competenze regionali ed addirittura contrastanti con le iniziali richieste delle Regioni. E’ critico il giudizio della Conferenza delle Regioni sul nuovo Codice delle autonomie, il pacchetto di quattro ddl che potrebbe essere varato gia’ questa settimana dal Consiglio dei Ministri. Da una prima disamina dei testi sui quali ci sara’ a breve un confronto tra il Governo e gli enti locali, le Regioni hanno segnalato una serie di criticita’ che sono contenute in particolare nello schema di disegno di legge “funzioni fondamentali. Le più rilevanti, secondo il documento approvato dalla Conferenza delle Regioni, riguardano la mancata previsione di una cabina di regia con il compito di predisporre gli atti istruttori relativi all’attuazione dei decreti legislativi e di verificare e monitorare i tempi e le modalità del percorso attuativo della riforma, in stretto raccordo con la Commissione tecnica per l’attuazione del federalismo fiscale. La previsione di un mero parere sui decreti legislativi in sede di Conferenza Unificata. Le Regioni, sul punto, hanno sempre ribadito la necessità dell’intesa in ragione dell’incidenza di tali provvedimenti sulle competenze regionali. Riguardo al testo “C a rta delle autonomie” si segnala una “formulazione troppo generica dell’o ggetto della delega estesa alla revisione delle disposizioni in materia di enti locali, nell’ambito della competenza legislativa dello Stato indicata senza alcuna delimitazione specifica”. Nel testo sui “Piccoli comuni” l’aspetto più rilevante è contenuto nell’articolo 3, che introduce la possibilità che “i sindaci svolgano il terzo mandato consecutivo”. Per il resto appare sostanzialmente privo di contenuti dispositivi: è stata eliminata la previsione di fondi per incentivi fiscali in favore dei soggetti residenti nei piccoli comuni.
Marx e Weber, un dialogo immaginario sulla crisi di Francesco Bochicchio NON potremo mai sapere cosa si sarebbero detti, a proposito della crisi finanziaria, Karl Marx, fondatore del socialismo scientifico e del materialismo storico, dell'800, e Max Weber, massimo sociologo e teorico della razionalità del capitalismo, a cavallo tra '800 e '900: si può peraltro provare ad immaginare. W: Ciao, Karl, cos'è quella fasciatura così spessa sulla testa? M.: Ciao, Max, niente, sono sbattuto sullo spigolo di un tavolo l'altra sera, quando mi dimenavo dalle risate nel momento in cui ho letto che l'America, campione del capitalismo, è indebitata in maniera stratosferica con la Cina, vituperato paese ex-comunista; di fatto l'America è di proprietà dei cinesi, roba da non crederci, altro che sorti progressive e magnifiche del capitalismo, di cui ci hanno fatto una “capa” tanta Giavazzi e Alesina. W: Certo, la crisi ha rotto tutti i vecchi schemi. M: Ma no, i miei escono del tutto confermati. W:Ma Karl, la crisi ha natura tutta finanziaria e dipende dall'iper-speculazione e non ha quella natura produttiva che Tu consideravi elemento essenziale del capitalismo, mentre ritenevi la speculazione del tutto marginale ………….. M: Ma no, che dici,……. W: Ma si, Karl, lo hanno evidenziato recentemente anche quei due Tuoi singolari adepti italiani, D'Alema e Tremonti, che hanno parlato della Tua attualità …………………. M: Non mi parlare di loro due, ho dato incarico ai miei avvocati di diffidare entrambi dall'usare il mio nome, ma i miei avvocati dicono che la diffida non è valida senza procura e io non posso rilasciare procure; comunque, al di là dei dettagli, il punto centrale è un altro. Io avevo messo in evidenza la tendenza alla concentrazione dei capitali ed all'internazionalizzazione: da qui ad enucleare la dematerializzazione della ricchezza e lo spostamento in massa verso investimenti finanziari , che consentono profitti abnormi, il passo è breve; io non sono stato in grado di compierlo, ma lo ha condotto magistralmente un mio adepto, Rudolf Hilferding, sviluppando e perfezionando la mia originaria impostazione; la prevalenza del profilo industriale era in me dovuta alla concezione del saggio medio del profitto, che in effetti trascurava la natura contraddittoria del capitalismo, da me pur messa in evidenza. W: Natura contraddittoria che i Tuoi migliori seguaci (Colletti - prima di diventare “fan” di Berlusconi -, Godelier) hanno criticato, sostenendo la natura metafisica ed idealistica ad essa sottesa: per un approccio scientifico, che io condivido, la realtà non è mai contraddittoria, e la contraddizione esiste tra sistema capitalistico e forze di opposizione, non all'interno del sistema; inoltre, il capitale finanziario di Hilferding fu criticato dal più importante dei Tuoi seguaci, Lenin, che confermò la prevalenza del profilo industriale su quello
IL RACCONTO
La lettura significa optare per una “vita secondaria” Così riposi il mio primo libro, appena letto, nella libreria di casa. Contrariamente a ciò che diceva mia moglie, era quasi una tragedia riporlo, significava concludere un percorso, una parte della mia quotidianità. Come un guerriero, alla fine, deve necessariamente riporre le armi, così io dovevo abbandonare quel libro, significava andare avanti. Così la libreria era il mio patibolo, il cimitero dei miei frammenti di vita, mi aspettava necessariamente un nuovo inizio. Eppure, ripensavo a quanto bello fosse stato conoscere quei personaggi, magari consigliarli ed esortarli quando ne avevano bisogno e loro sembravano addirittura rispondermi e, a loro volta, consigliarmi; mi sedevo alla scrivania del mio studio e cominciava la magia. Mi sentivo invisibile, come un fantasma, presente, ma nessuno mi vedeva, o forse volevo io che nessuno mi vedesse; eppure mi sentivo bene, mi sentivo in pace e contemplativo, certo vivevo nella vita degli altri, ma a chi non piacerebbe farlo quando la tua di realtà è solo mantenere moglie e figli? Era stato questo a darmi la voglia di scrivere? Scrivere, si sa, è una cosa da fantasmi, era stato proprio il mio libro e permettermi di costruire la mia “vita secondaria”? Ci pensai su, allora sorrisi perché capii. Michela Eligiato Studentessa di 16 anni iscritta al primo Liceo classico di Potenza
Karl Marx. In basso Max Weber
finanziario ed inoltre evidenziò che Hilferding aveva trascurato l'aspetto dell'internazionalizzazione e dell'imperialismo. M: Lenin non era un teorico, era un grande politico e trascurò l'essenza del capitalismo e le sue contraddizioni, per dare troppa importanza alle forze di opposizione, senza curarsi della loro aderenza alla realtà economica, e fu così costretto ad approdare, contro le sue intenzioni, verso un'impostazione iper-politica, a me estranea, anche se, in buona fede, era convinto della sua transitorietà. Il capitalismo è contraddittorio perché basato sul profitto che è sia misuratore di efficienza sia fine assoluto, mentre l'efficienza attiene al piano dei mezzi e non dei fini. Il mio profondo errore è stato quello di ritenere che intensità della contraddizione e intensità dell'azione delle forze di opposizione vadano di pari passo, mentre sono tra di loro slegate: il capitalismo ha dimostrato di avere una forza allo stato insuperabile e di essere in grado di assorbire con l'utilizzo spegiudicato dei suoi immensi profitti quelle che dovevano in teoria essere le forze di opposizione (basti pensare alla maggioranza dei lavoratori autonomi, che di autonomo, da un punto di vista economico e comportamentale, hanno ben poco), ma ciò non toglie che le sue contraddizioni non diminuiscano ma anzi aumentino a dismisura. Questa crisi , che è la più devastante di tutte, anche di quella del '29, solo non è ancora esplosa del tutto per capacità di controllo successivo - controllo opaco ma efficace -, è dipesa non dalla debolezza del capitali-
smo e dalle forze di opposizione, ma dalla sua forza e dall'utilizzo dissennato di risorse sottratte allo Stato sociale. Ma perché mi dilungo su questi argomenti proprio con Te che hai mostrato la razionalità del capitalismo basata sul calcolo economico, sulla separazione tra impresa ed imprenditore, sull'impersonalità dello Stato,sul risparmio e sull'accumulazione e sull'etica della responsabilità, ma hai poi compreso che tali elementi non erano sufficienti e non erano proprio vitali ed erano quindi necessari elementi irrazionali, quali il carisma del Capo e il militarismo? W: No, Karl, non te lo permetto, il carisma (con annesso Presidenzialismo) e l'interesse verso lo spirito di potenza tedesca ( e quindi l'atteggiamento non contrario nei confronti della Grande Guerra) furono miei errori, che però non intaccano il nucleo centrale della mia visione, imperniato sull'enucleazione della razionalità e della vitalità del capitalismo e sulla loro fragilità e caducità. Sai, io non sono diventato socialista solo perché temevo l'eccesso di burocratizzazione, e i fatti………non mi hanno poi dato torto…….. M: Ma….., ma…………. W: Dai Karl, non arrabbiarTi, non volevo polemizzare, volevo solo evidenziare che credo alla fine siamo d'accordo sulla scissione tra forza del capitalismo - immensa - e sua razionalità - veramente fragile - , e sulla necessità di rafforzare tale razionalità, controllando le contraddizioni che altrimenti diventano esplosive,non a favore di una improbabile rivoluzione ma sempre distruttive. M: Si, Max, hai ragione, sai che dico, che tale rafforzamento potrebbe essere effettuato proprio utilizzando la forza del capitalismo: questi ha assorbito le forze di opposizione, ma tali forze, una volta integrate all'interno del sistema, dovrebbero alzare la voce per limitare il pieno dispiegarsi delle forze distruttive; perché non pensare ad una pianificazione democratica non imposta ma coordinata, visto che gli elementi più responsabili del capitalismo dovrebbero aver finalmente capito che senza limiti e controlli e senza una pianificazione generale la ricerca del profitto fine a sé stessa diventa esiziale? W: Ma Karl, e le Tue critiche alla democrazia? M: D'accordo, sono pentito, la democrazia va estesa, non eliminata. W: E la celebre frase della violenza quale “levatrice della storia”? M: Dai, avevo bevuto un po' troppo, quella sera, io sono sempre stato contro gli elementi irrazionali, e la violenza è irrazionale. W: E la rivoluzione socialista, hai rinunziato? M:NO!!!!!NO!!!!NO!!! Non ti permettere……………… W: Ma allora……….. M: Fammi finire, la rivoluzione…………………., ne riparliamo tra ……….due-trecento anni. W:………d'accordo. studiobochicchio@legalebochicchio.it
Il futuro della società passa anche per il diritto al sapere LO sciopero di oggi è la risposta alla strategia di smantellare la scuola e l’università pubbliche e statali, privatizzarle negando il diritto all’istruzione alla grande maggioranza dei giovani, privandoli del loro futuro, realizzare una società dell’ignoranza. Mai uno sciopero è stato tanto importante per la salvezza del Paese, per il suo futuro, per il futuro delle giovani generazioni. Nel pieno di una crisi economica che vede licenziamenti sempre più estesi il governo vuole tagliare oltre 150.000 posti di lavoro e quasi 10 miliardi di euro a scuola università e ricerca scientifica. Una scelta irresponsabile e reazionaria senza precedenti. Per questo siamo con la Cgil in sciopero: per ottenere da questo governo di ripristinare immediatamente i 10 miliardi di euro per la scuola, l’università pubbliche e per la libera ricerca scientifica, per salvare il nostro futuro. La mobilitazione dei lavoratori della conoscenza punta a conquistare maggiori e adeguate
risorse per il sapere: in quanto investimenti insostituibili per il futuro dell’intera società; perché ancor più indispensabili in presenza di una crisi economica globale che viene affrontata nei paesi più avanzati raddoppiando gli investimenti destinati a scuola, università e ricerca individuate come il volano per uscire dalla crisi; per realizzare le riforme indispensabili che mettano la nostra scuola e la nostra università compiutamente in grado di formare il cittadino, di garantire a tutti il diritto ad un’istruzione qualificata e al sapere critico, di assicurare ai capaci e meritevoli (non ai più ricchi) di accedere ai gradi più alti degli studi. La battaglia per il diritto al sapere e’ una battaglia per il futuro dell’intera societa’. Vincerla significa creare le premesse di una società futura dell’uguaglianza, dei diritti e della partecipazione. Raffaele Soave Consigliere provinciale di Potenza
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Italia / Mondo
Economia
Mercoledì 18 marzo 2009
Gli aiuti non saranno inseriti nel decreto “salva-auto”
Al Sud il 31% dei trattamenti erogati
Stop al pacchetto sui precari Niente tetto agli stipendi dei manager
Aumenta la spesa per le pensioni Primato al Nord
di CORRADO CHIOMINTO
nodo, però, non si è ancora sciolto. L’ok all’allargamento del perimetro del decreto salva-auto potrà arrivare solo oggi. Il Pd, pur non contrario ai contenuti delle norme sugli ammortizzatori sociali dei precari, chiede anche la riammissione di altre misure e un voto favorevole alla proposta per una moratoria di un anno sui debiti delle imprese con un fondo specifico di garanzia per le Pmi. È proprio su questo fronte che oggi potrebbero arrivare altre novità. Il decreto incentivi auto potrebbe infatti raccogliere le indicazioni del confronto tra il governo e il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. Le forche caudine dell’ammissibilità hanno lasciato tappeto molti emendamenti, circa 250 sui 400 presentati, penalizzando anche proposte-bandiera della Lega e del Pd. Non è passata così la proposta verde-Lega per porre un tetto agli stipendi dei manager delle banche e delle imprese che usufruiscono direttamente o indirettamente di aiuti contro la crisi. Non ha superato il pre-esame nemmeno l’emendamento firmato dal segretario del Pd Dario Franceschini e da tutto il gruppo che propone una «tassa sui ricchi», cioè un contributo di solidarietà sui redditi
ROMA – Inciampa nei regolamenti parlamentari il “pacchetto precari” per potenziare gli ammortizzatori sociali con un aumento del sussidio di disoccupazione e un’accelerazione nei pagamenti della Cig. Vengono bocciati come inammissibili per materia, già prima di arrivare al voto in commissione, gli undici emendamenti con i quali il governo avrebbe voluto inserire le norme nel decreto sugli incentivi auto. Lo stop provoca una levata di scudi dei sindacati. «È indecente», dice il leader Cgil, Guglielmo Epifani. «Incredibile – commenta il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti – Non si può fare un provvedimento mettendo patate, carciofi e bulloni». «Si trovi un rimedio immediato», aggiunge il numero uno della Cisl Raffaele Bonanni. L’apertura del presidente della Camera Gianfranco Fini ha però consentito l’avvio della diplomazia per un ripescaggio. «Se c'è un largo consenso tra i gruppi, la presidenza ne prende atto», ha detto il numero uno di Montecitorio. In pratica il ripescaggio sarà possibile solo se tutti i gruppi parlamentari, «nemine contradicente», sono d’accordo. Il
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oltre i 120.000 euro, per realizzare servizi in favore dei più poveri e dei senza fissa dimora attraverso un Fondo per la povertà estrema. Una proposta che il Pd, pur convinto che non otterrà il via libera, intende portare al voto. Tra le norme che dovrebbero superare l’inammissibilità anche quelle sulle pensioni ai lavoratori «vittima» dell’amianto e una nuova riscrittura (sarebbe la quarta dal decreto manovra) del patto di stabilità dei comuni. Quest’ultima norma, richiesta con una mozione firmata dal segretario del Pd Dario Franceschini, ottiene in aula a Montecitorio l’assenso da parte del sottosegretario all’Economia Giuseppe Vegas. Un segno di distensione decisivo che vede anche il ministro Giulio Tremonti e Pier Luigi Bersani dialogare sui divanetti di Montecitorio per circa mezz'ora. E che potrebbe essere uno dei tasselli strategici dell’offensiva diplomatica tra maggioranza e opposizione che parte dal decreto incentivi e arriva fino al ddl delega sul federalismo fiscale.
VERSO IL VERTICE UE
Le proteste dei sindacati «Si trovi subito un rimedio»
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Si lavora anche per sanare la spaccatura sui fondi per i progetti energetici
Mano tesa all’Est e credito in primo piano MANO tesa ai Paesi più in difficoltà, specie all’Est, e massima priorità alle azioni destinate a sbloccare il flusso del credito verso l’economia reale: queste le due direttrici principali su cui si articolerà il vertice Ue in programma domani e venerdì a Bruxelles. L’Italia schiererà una squadra guidata dal premier Silvio Berlusconi e composta dal ministro degli Esteri, Franco Frattini, e dell’Economia, Giulio Tremonti. La “troika” italiana, insieme a quella degli altri partner Ue, cercherà di lanciare segnali forti anti-recessione, di definire una posizione comune da portare al G20 di Londra e di fare il punto
sui principali temi di politica estera, in particolare Afghanistan e Pakistan. I 27 avranno anche il compito, che ad oggi si presenta tutt'altro che facile, di ricomporre la spaccatura sulla ripartizione dei fondi Ue, per cinque miliardi di euro, destinati a finanziare grandi progetti energetici nell’ambito del piano europeo anti-crisi. Un’iniziativa di importo modesto rispetto alle risorse messe complessivamente in campo dai 27 contro la recessione – circa il 3,3% del Pil, cioè 400 miliardi di euro – ma che viene vista un po’ come la cartina di tornasole della capacità dei Paesi Ue di cooperare per superare le attuali
difficoltà. Intanto, la presidenza di turno ceca dell’Ue ha deciso di mettere sul tavolo dei leader una proposta destinata a dare un chiaro segnale di solidarietà ai Paesi dell’Est più in crisi: quella di aumentare ulteriormente il plafond a disposizione per prestiti in favore di chi ha problemi di bilancia dei pagamenti (opzione di cui hanno già usufruito Ungheria e Lettonia e che si sta negoziando con la Romania). Ma ancora una volta, a dire di no potrebbero essere, come già accaduto al vertice del primo marzo, proprio quei Paesi dell’Est con i conti più in ordine che vogliono distinguersi dagli altri.
NEL 2007 l’importo complessivo annuo delle prestazioni pensionistiche previdenziali e assistenziali erogate in Italia è di 232.976 milioni di euro, pari al 15,17% del prodotto interno lordo (+0,06% rispetto al 2006). La spesa complessiva aumenta del 4,2% rispetto al 2006. È quanto emerge dalle rilevazioni annuali condotte dall’Istat in collaborazione con l’Inps. La crescita della spesa complessiva annua «è il risultato della diversa evoluzione del numero delle pensioni e del loro importo medio». Al 31 dicembre 2007, il numero dei trattamenti pensionistici in pagamento è aumentato dello 0,9% rispetto all’anno precedente. Sebbene la quota di donne che percepiscono la pensione sia pari al 53%, gli uomini prendono il 56,0% dei redditi. Quanto alla ripartizione territoriale, la maggior parte delle prestazioni pensionistiche, dei relativi titolari e della spesa erogata (rispettivamente 48,1%, 48,5% e 50,9%) si concentra nelle regioni settentrionali; in quelle meridionali risiedono il 31,4% delle pensioni erogate e il 31,3% dei pensionati, a fronte di una spesa che raggiunge il 27,6% del valore complessivo; le regioni centrali, infine, detengono quote inferiori, pari al 20,5% in termini di numero di trattamenti.
Allevatori in rivolta. Domani manifestazione Utile da 459 milioni
Quote latte, i tassi sulle multe fino al 9% Ma l’Italia si ribella di SABINA LICCI ROMA - Tassi di interesse al 9%-9,5% per la rateizzazione delle multe. Un'ipotesi posta da Bruxelles per accettare il sistema di rateizzazione delle multe sulle quote latte, che sta creando forte preoccupazione. Intanto il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, si sta preparando a una nuova trattativa con l'Unione Europea, per ridurre un tasso considerato da alcune organizzazioni agricole “usuraio”. D'altra parte sarebbe l'unica strada per l'Europa, affinché nella rateizzazione non si configuri l'ipotesi di aiuti di Stato. «Quella del tasso al 9,5% è una questione spinosa - ha detto il ministro uscendo dalla Commissione agricoltura della Camera dove ieri è iniziato l'esame dei 157 emendamenti al decreto sulle quote latte - spero di riuscire a trovare un ulteriore accordo, anche se fino ad adesso Bruxelles si è dimostrata ferma su questo punto». Zaia ha riconosciuto che un tasso del 9,5% sareb-
be particolarmente gravoso per gli allevatori, soprattutto dopo che, in ossequio al parere del Ragioniere generale dello Stato, il testo del provvedimento prevede la rinuncia al contenzioso d'ufficio per aderire alla rateizzazione delle multe e quindi all'assegnazione delle nuove quote. «Ci stiamo portando su dei parametri che potrebbero rendere il percorso della rateizzazione difficilmente praticabile - ha detto il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni - ricordiamo che la rateizzazione alimenta il fondo, per cui rischieremmo di incardinare una modalità di normalizzazione definitiva del settore in modo non risolutivo». Categorico il vicepresidente vicario nazionale di Copagri, Franco Verrascina: con interessi al 9%, che già al 6,5% erano ai limiti dell'usura, non aderirà nessuno; un tema questo, che sarà al centro dell'assemblea degli allevatori organizzata domani dalle confederazioni regionali di Piemonte e Lombardia.
Mediaset chiude il 2008 con ricavi in crescita MEDIASET chiude il 2008 con ricavi in crescita del 4,2% a 4.251,8 milioni e con un utile netto di 459 milioni contro 506,8 milioni del 2007, sul quale ha pesato la svalutazione per 45,2 milioni dell’avviamento operata da Edam, la holding di controllo Endemol. L'utile operativo (ebit) di Mediast a fine 2008 è pari a 984,6 milioni di euro rispetto ai 1.149,0 milioni di euro dell’esercizio precedente, con una variazione imputabile soprattutto alla riduzione in Spagna dei ricavi delle attività televisive e alla cessazione in Italia di proventi straordinari e non ricorrenti per 23 milioni di euro. La posizione finanziaria netta di gruppo passa da -1.208,8 milioni di euro di fine 2007 a -1.371,7 milioni di euro al 31 dicembre 2008. Nel corso dell’anno la generazione di cassa del gruppo è stata pari a 672,2 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 666,7 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti il rinnovo della delega per l’acquisto di azioni proprie.
24 Ore in Basilicata 15
MercoledĂŹ 18 marzo 2009
24 ore in Basilicata
Il consigliere Di Lorenzo (Pdl) dà l’interpretazione autentica del proprio comunicato
Radioterapia (anche) a Matera ÂŤNon è campanile, ma legittima richiestaÂť. Idem Lapenna (Pdl) POTENZA – Dietro front: è quello che ha fatto il consigliere regionale del Pdl, Pasquale Di Lorenzo, rispetto alla sua sortita nella quale, a chiare lettere, ha rivendicato la radioterapia a Matera invece che a Potenza. Le sue parole, riportate in un comunicato divulgato ieri dai mezzi d’informazione, hanno fatto intendere ai piĂš una sorta di tentativo di voler revisionare la scelta fatta dall’assessore alla SanitĂ , Antonio Potenza, che ha comunicato l’avvio della gara per la costruzione del centro all’ospedale San Carlo. Al telefono Di Lorenzo ha chiarito la sua posizione dichiarando: ÂŤNon ne faccio una questione di campanile, sono le sollecitazioni che ricevo dai cittadini del materano che sono tante e tutte toccanti che mi portano a rivendicare anche per quel territorio un centro per la radioterapiaÂť. Il suo comunicato fa intendere la volontĂ di richiedere la revisione dell’iniziativa che vede la posa in opera della radioterapia a Potenza a favore di Matera. Ăˆ cosĂŹ? ÂŤNo, non è cosĂŹ - risponde - Il mio comunicato è stato frainteso. Volevo sollevare un problema e renderlo noto. I materani oggi sono costretti a percorrere 250 chilometri al giorno per fare le terapie a Rionero. Molti di loro vanno a Bari e a San Giovanni Rotondo per fare quelle cure. La radioterapia a Potenza è ormai un fatto chiaro. Ma bisogna pensare anche al MateranoÂť Quindi era una sorta di prenotazione, se cosĂŹ si può dire? ÂŤE’ una legittima richiesta - aggiunge che ha un respiro anche di tipo economico. Tutta la zona limitrofe della Puglia: Altamura, Gravina e tutto il loro circondario sarebbero un bacino di utenza che poterebbe una volta tanto malati di altre regioni a favore delle casse della sanitĂ regionaleÂť Sulla stessa linea è il collega Sergio Lapenna, anche lui del Pdl, che ha confermato la necessitĂ di un centro di Radioterapia anche a Matera lasciando che la scelta fatta per il San Carlo non venga inficiata da azioni che vanno in senso contrario. Anche Luigi Scaglione, dei Popolari uniti, conferma che la richiesta dei materani è legittima ma che la programmazione ha tenuto conto di alcuni parametri come quello della completezza delle cure per i tumori che al San Carlo con la radioterapia sarebbe garantita. L’assessore Antonio Potenza ha confermato che il programma deve andare avanti e anche che la richiesta dei materani è legittima e condivisibile. ÂŤPurtroppo oggi bisogna fare i conti coi fondi sempre piĂš scarsi - Ha detto l’assessoreÂť. Gianfranco Gallo SI TERRA’ questa sera dalle 18 alle 19 l'assemblea generale dell'associazione Italotedesca Acit, presso la sala riunioni del Centro linguistico d'ateneo dell'UniversitĂ di Basilicata. Si riunirĂ il direttivo insieme ai soci dell'associazione il cui presidente è il professore della cattedra di letteratura tedesca dell'universitĂ di Basilicata Bernardt Arnold Kruse. ÂŤL'idea di una associazione culturale italo-tedesca a Potenza nasce il 28 novembre del 2006 - riferisce
Sopra l’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, a destra il S. Carlo di Potenza
Incontinenza La Regione ancora non ha risposto. Cugno (Asl Potenza) assicura attenzione
La misura unica scontenta tutti La Finco scrive all’assessore Potenza: i prodotti devono essere personalizzati ÂŤNON LI USEREMO, acquisteremo autonomamente quelli migliori per ognuno di noi e chiederemo il rimborso alla Regione Basilicata come prevede la leggeÂť Ăˆ il modo che hanno scelto alla Finco (Federazione italiana incontinenti) per contestare la gara d’appalto che scade il 28 di marzo, indetta dalla Asl di Potenza in nome di tutte le Aziende sanitarie della Basilicata, ÂŤper la fornitura in somministrazione agli utenti aventi diritto d’ausili per le prestazioni d’assistenza protesicaÂť. Tradotto: sedie a rotelle, cateteri, pannoloni e simili per gli invalidi e per gli incontinenti, ma anche per coloro che hanno un tubicino per urinare e una busta collegata attraverso un buco nella pancia per defecare. ÂŤLa gara - ha detto il presidente nazionale dell’associazione, Francesco Diomede - non rispetta le regole comunitarie del monopolio perchè ci sarebbe un fornitore unico per tutti i pazienti che hanno esigenze cliniche diverse. Secondo noi questo creerebbe problemi agli stomatizzati e agli incontinenti che in Basilicata sono 9.000. La gara tiene conto soprattutto del risparmio, che come è noto non è sinonimo di qualitĂ , e sopprime la possibilitĂ che il paziente possa scegliere il prodotto per lui migliore - afferma Diomede - Se le Asl pensano di risparmiare, in questo caso creerebbero le condizioni per
spendere di piĂš in ricoveri e farmaci per tutti coloro che potrebbero avere complcazioni per l’utilizzo di prodotti mal sopportati dal loro organismoÂť. Il presidente della Finco è un fiume in piena: conosce sulla propria pelle cosa significa portare un catetere inadatto che crea infezioni e problematiche spesso molto fastidiose: ÂŤAbbiamo scritto una lettera all’assessore regionale Antonio Potenza un’incontro per chiedergli di intervenire e per spiegargli meglio le esigenze delle persone incontinenti, per dargli una mano a preparare una gara adatta e su misura, con l’obiettivo principale di evitare il piĂš possibile effetti collaterali ai pazienti. Non ha risposto a noi e nemmeno ad altre associazioni che hanno condiviso la nostra battaglia, denotando cosĂŹ una certa “saccenzaâ€? delle istituzioni sanitarie regionali che in nessun’altra regione, anche quelle molto piĂš grandi e importanti, abbiamo riscontratoÂť. Per farsi comprendere meglio fa un esempio: ÂŤE’ come comprare capi d’abbigliamento fatti con prodotti di dubbia qualitĂ e tutti di una misura pur sapendo che i fruitori potrebbero essere allergici e con taglie diverse fra loro. Si rivelerebbe uno spreco notevole per la regione. Si tratta di diversi milioni di euro - afferma Diome-
Questa sera assemblea dell’Acit, associazione di cultura tedesca
Passione per la Germania Kruse - alla conclusione della giornata dedicata alla lingua tedesca nella cittĂ di PotenzaÂť. Alla prima riunione erano soltanto in 13, coordinate dalle lettrici di lingua tedesca dell'Unibas, le professoresse Eleonore Thyroff Funk e Birgitt Gutt-Daraio.
L'Acit è l'unica associazione di lingua tedesca in Basilicata, l'unica che ha promosso la cultura tedesca e che continua a farlo con entusiasmo, coinvolgendo giovani che hanno la passione per la cultura tedesca, italo-tedeschi trapiantati in Italia, e che ormai da tempo vivono a Poten-
za in Basilicata. Dal 2006 l'associazione lavora a tamburo battente, ponendosi l'obiettivo importante di far conoscere la cultura e la lingua tedesca. All'attivo, giĂ la proiezione di film in lingua tedesca, di “Stammtischâ€? ossia incontri organizzativi e di pianificazione di attivitĂ
de - Se l’assessore e le Asl se la sentono facciano pure, ma se ne assumeranno le responsabilità . Noi, dal canto nostro, faremo le nostre rimostranze sui problemi clinici e sulla stessa correttezza formale della gara. Se non vedremo cambiamenti indiremo manifestazioni presidiando la regione Basilicata in forze per protestare civilmente. Una cosa buona l’hanno fatta in questa occasione - afferma Diomende - hanno creato le condizioni per istituire la sezione lucana dell’associazione della quale sono presidente nazionale. Hanno fatto convergere le persone affette da questo problema che unitamente faranno le dovute proteste a tutela dei loro diritti. L’assessore Antonio Potenza o il suo direttore generale, Rocco Rosa non sono stati raggiungibili per loro impegni. Invece il dottor Giuseppe Cugno, neodirettore sanitario della Azienda sanitaria di Potenza, ente gestore della gara, raggiunto telefonicamente ha riferito di non conoscere ancora il problema, essendo appena stato nominato, ma di essere disponibile a ricevere i rappresentanti degli utenti per individuare soluzioni adatte alle loro esigenze. Un primo obiettivo l’associazione lo ha raggiunto. g. g.
sempre curiose e stimolanti con il solo obiettivo di rendere la lingua e la cultura tedesca fruibile e sempre piĂš parte attiva di un sistema europeo, includendo in questo anche la Basilicata. L'associazione si sta sempre piĂš affermando grazie al lavoro e alla dedizione del presidente, il professor Kruse, delle lettrici e dei tanti soci che col tempo sembrano essere in crescita. La Lucania parla tedesco, come la Germania parla giĂ il lucano. Enza Saluzzi
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16 24 Ore in Basilicata A Pisticci il presidente di Confindustria incontra imprenditori e dipendenti dell’aria fortemente depressa Mercoledì 18 marzo 2009
Valbasento, voglia di riscatto Martorano: «Abbiamo ancora voglia di fare. La politica ci aiuti» PISTICCI - E’ un segnale d’allarme quello lanciato dagli imprenditori della Valbasento, ma, al contempo, un messaggio dal quale emerge una grande voglia di riscatto. Dal più grande “cimitero industriale lucano” arriva un desiderio di rinascita per una classe imprenditoriale che oggi si sente «abbandonata» ma che ritiene di avere ancora le potenzialità per farcela. E, soprattutto, per un territorio che non vuole più essere solo “luogo della vergogna”. Ma la Valbasento da sola non può farcela. Ecco perché torna a chiedere aiuto. E ieri il presidente degli industriali lucani, Attilio Martorano, ha voluto incontrare i titolari di circa 50 imprese che operano nella zona per fare emergere un messaggio chiaro: «La Valbasento può ancora muovere sviluppo. E Confindustria di Basilicata sarà vicina alle aziende per sostenere questo processo di rinascita». Ieri a Pisticci Scalo - per il primo di una serie di incontri che il presidente Martorano ha programmato sul territorio regionale - erano presenti non solo degli industriali ma anche molti dipendenti. Insieme, ieri, finalmente hanno parlato la stessa lingua, senza distinzioni. A confronto su problematiche e prospettive di un’area fortemente depressa. Qui la crisi ha colpito un numero elevatissimo di aziende. E delle 50 attualmente attive sul territorio quasi nessuna si può dire sicuramente salva dai processi che porteranno ancora cali di produzione ed emorragie insanabili di posti di lavoro. «Io credo - dice Martorano - che potrebbero esserci ancora le possibilità di una rinascita. A patto che la politica sappia imprimere un’inversione di rotta. E che lo sappia fare in tempi rapidi». Tra le priorità emerse, il completamento delle infrastrutture, che fino a ora tanto hanno penalizzato la logistica aziendale, l’abbassamento dei costi di utilities, e aumento della capacità produttiva sulle base di nuove politiche energetiche. Ma, soprattutto, Martorano preme sulla necessità di rimuovere le cause di inquinamento ambientale, e sull’opportunità di consegnare una nuova immagine della Valbasento, che non sia più identificata come area di veleni e “morte industriale”, in modo da restituire fiducia e favorisca la capacità di attrarre nuove imprese». Ieri a chiedere aiuto non c’erano imprese che chiedono i soliti aiuti economici. C’era una classe imprenditoriale, accompagnata da molti dipendenti, tra i quali non è emersa alcuna differenza di vedute. Insieme per chiedere un’altra possibilità, per affermare ancora una volta che le aziende della Valbasento hanno voglia di fare e che credono di avere le potenzialità per farcela, ma che non vogliono più sentirsi penalizzati da istituzioni «che non rispondono». «Non vogliamo soldi - sostiene qualcuno di loro -
L’incontro tra Confindustria e imprenditori della Valbasento a Pisticci Scalo
I dati sono stati elaborati dalla Filcem Cgil di Matera
ma burocrazia più veloce, interventi rapidi per metterci nelle condizioni di rispondere in tempo alla crisi dei mercati». «Sono rimasto positivamente impressionato - aggiunge il presidente Martorano al termine dell’in-
contro - dalla unità di intenti che ha caratterizzato questo incontro vero, non costruito e non fondato su posizioni precostituite. E, ancora, dal coraggio e dalla grande voglia di fare emersi ieri sera. Ora devono metterci nella condizio-
ne di andare avanti, e trasformare questo desiderio di riscatto in fatti concreti». Il numero uno di Confindustria di Basilicata torna a sollecitare le istituzioni regionali su presupposti ritenuti ormai indispensa-
Martorano: «Responsabilità da imputare esclusivamente ai singoli»
Amianto killer, 100 i morti VALBASENTO - Sono cento gli ex lavoratori morti sui 129 che hanno contratto patologie tumorali nell’area industriale della Valbasento (Matera): è quanto ha reso noto la sezione Valbasento-Basilicata dell’associazione italiana esposti all’amianto (Aiea). L’associazione, presieduta da Mario Murgia, ha sensibilizzato parlamentari (nei giorni scorsi i senatori del Pd Felice Casson e Maria Antezza hanno presentato due interrogazioni) e il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a sostegno della vertenza amianto «per avere una corretta definizione della normativa e permettere ai lavoratori ex esposti di ottenere il giusto riconoscimento dei benefici previdenziali, come previsto dalla legge 257/92». «Quando parliamo delle “ragioni delle
imprese” - così commenta il dato il presidente della Confindustria di Basilicata, Attilio Martorano, al termine dell’incontro che si è svolto ieri a Pisticci Scalo - sappiamo bene che a determinare la depressione di quest’area hanno contribuito anche le responsabilità delle imprese». «Ma attenzione - precisa Martorano solo di alcune imprese e non di tutte. E queste responsabilità, se ci sono, devono essere imputate solo a chi le ha determinate». «L’errore più grande - conclude il leader degli industriali lucani - sarebbe sancire la dismissione di un’area industriale così importante per tenute che sono imputabili esclusivamente ai singoli». regione@luedi.it
bili per il rilancio economico: dal piano energetico regionale, alla riforma dei consorzi per i servizi alle imprese, per finire con i bandi per la ricerca di nuovi investimenti. Prima che sia troppo tardi.
Martorano sarà lunedì a Tito Scalo, alle 17 per incontrare gli imprenditori di quest’area industriale, per un confronto che si annuncia già ricco di nuovi spunti di riflessione. Mariateresa Labanca regione@luedi.it
I dubbi del consigliere regionale Nicola Pagliuca
Sel, è già bagarre sulla scelta del personale da reclutare IL consigliere regionale Nicola Pagliuca interviene sulle «discutibili» modalità adottate per il reclutamento del personale da parte della neocostituita Società energetica lucana. La Sel Spa avrebbe chiesto alla Giunta regionale, in attesa della definizione della sua struttura organizzativa, di potersi avvalere di personale in servizio presso gli uffici della Giunta regionale ovvero, in alternativa, di personale già selezionato per l’inserimento in elenchi di esperti a contratto. Una richiesta, ad avviso del Capogruppo di Fi al Consiglio regionale, «che lascia spa-
zio a non pochi dubbi e perplessità sui criteri di assunzione che si intendono utilizzare. In effetti, circa la possibilità di poter attingere ai ruoli regionali per far fronte agli impegni che attendono il nuovo ente, non si può che concordare. Non altrettanto, invece, si può affermare per quanto concerne la possibilità, prevista dall'avviso pubblico del 3 marzo u.s., di fare ricorso a fantomatici elenchi di non meglio precisati “esperti a contratto”. E' evidente la necessità di riuscire a capire da quale struttura regionale derivino gli elenchi del personale»
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Mercoledì 18 marzo 2009
Firmata l’intesa del piano che deriva dall’ex Sma. Santochirico sottolinea i benefici ambientali
Cieli più azzurri per Vie Blu Saranno pagati e riassunti i 778 dipendenti del progetto I PIU’ contenti saranno loro, i 778 lavoratori del progetto Vie Blu, esito di quella che un tempo era la Sma, che potranno continuare a lavorare e percepire stipendio. L’assessore regionale Vincenzo Santochirico ricorda però anche i benefici ambientali che deriveranno dalla firma dell’accordo ad hoc. Dice Santochirico: «Conseguiti significativi risultati per la salvaguardia della natura». Il progetto Vie Blu riguarda la manutenzione dei cosiddetti “sistemi ambientali” e la tutela del corso dei fiumi. L’intesa è stata sottoscritta ieri al dipartimento Ambiente, fra il vicepresidente della giunta regiona-
Un vecchio corteo dei lavoratori (all’epoca) Sma
le Santochirico (che dirige il dipartimento dell’Ambiente), rappresentanti dell'amministrazione provinciale di Potenza, dell'A-
genzia provinciale di Matera per l'energia e l'ambiente e organizzazioni sindacali. Il provvedimento con-
sente il pagamento delle spettanze, la prosecuzione dei progetti e la riassunzione degli addetti. Spiegano dalla Regione
che i lavoratori potranno percepire le residue spettanze entro la domenica di Pasqua. L'avvio dei lavori per il prossimo aprile. «Per quanto riguarda la riassunzione dei lavoratori - aggiungono dall’ente - la Regione ha già provveduto a predisporre il nuovo avviso pubblico e a trasmetterlo alle Province; l'avviso sarà pubblicato con decorrenza 23 marzo, in maniera tale da consentire ai lavoratori la possibilità di manifestare la propria disponibilità a partecipare ai progetti del prossimo programma “Vie blu”». «Gli impegni assunti dalla Regione - ha spiegato l’assessore regionale - si stanno traducendo in atti concreti, rispondendo alla la funzione strategica del
progetto Vie blu per la mitigazione del rischio idraulico, la riqualificazione strutturale e funzionale della rete ecologica e dei sistemi ambientali e per la tutela quali-quantitativa delle acque. Sino ad ora sono stati conseguiti significativi standard di produttività, garantendo la salvaguardia di una risorsa fondamentale per lo sviluppo della Basilicata». Il vicepresidente Santochirico ha espresso ovviamente «soddisfazione per il risultato raggiunto e apprezzamento per il lavoro intenso e proficuo che ha visto impegnati il dipartimento Ambiente della Regione e le Province di Potenza e Matera, in un confronto continuo con le organizzazioni sindacali».
L'aumento della richiesta dei modelli 500, Panda e Grande Punto, al momento, non è tale da farci dimenticare la drammatica crisi economica e finanziaria che colpisce in pieno il mercato dell'auto e che potrebbe mordere in modo ancora più lacerante nel corso del 2009, come lo stesso Segretario Generale della Cgil, Guglielmo Epifani, ha ricordato ieri. Confondere una temporanea ripresa produttiva, peraltro circoscritta, con una crescita strutturale significa non avere il senso della realtà e non capire quale deserto stiamo “traversando”. Purtroppo, la crisi non è finita e il ricorso alla cassintegrazione, anche a Melfi, è sempre dietro l'angolo, per cui è bene dire ai lavoratori di “far tesoro” di quel poco che ora offre il mercato per affrontare più agevolmente la nuova probabile tempesta. Anche per la Uil sarebbe stato un bel segnale la riassunzione dei 350 lavoratori precari licenziati nel 2008, ma delle due l'una: o si dava una risposta ai lavoratori di Pomigliano, come era giusto che si facesse, o si riassumevano i nostri interinali licenziati. Insieme abbiamo fatto la cosa più ovvia e cioè
quella di prendere una decisione non troppo vincolante per il futuro ( i lavoratori di Pomigliano vanno via il prossimo 30 aprile) stante l'instabilità e le incertezze del mercato. Quanto alla consultazione dei lavoratori, la Uil non accetta lezioni di democrazia da chi proclama unilateralmente gli scioperi senza avere la sensibilità di consultare i lavoratori, come la Uil, con in testa il suo segretario generale, Luigi Angeletti, chiedono da tempo. Sognare ancora “ i 21 giorni” significa nascondere la testa nella sabbia e fuggire dalla realtà per paura di affrontarla. Infatti, la Fiom, ieri, si è guardata bene dal partecipare alla riunione di tutte le rsu di stabilimento della Sata, convocata per discutere proprio dei nuovi volumi produttivi. La Uil, invece, che intende misurarsi con i problemi, chiede al Presidente della Regione, Vito De Filippo, di istituire un “tavolo permanente di crisi” per monitorare costantemente il polo dell'auto e l'intero apparato industriale lucano, utilizzando, perché nò, il Crel». Carmine Vaccaro Segretario prov. Uil Pz
Nuovi turni Fiat Vaccaro (Uil) e Quaratino (Cisl) replicano a Pepe
Le risposte alla Cgil «Si continua a non voler dire la verità ai lavoratori» LA DECISIONE della dirigenza Sata di ricorrere a un turno di straordinario in più per le tute blu di Melfi (per tre domeniche, dal 22 marzo al 5 aprile) e far fronte così all'improvviso aumento di produzione, dettato, per lo più, dagli incentivi statali, ha suscitato reazioni differenti in un sinda«PRENDIAMO le parole del massimo dirigente della Cgil per quelle che sono: una gratuita provocazione a uso e consumo interno. A chi parla di rappresentanza collettiva dei lavoratori la Cisl risponde con gli strumenti che sono propri di un sindacato riformista: confronto, partecipazione, contrattazione, regole. Apprendiamo con rammarico che la Cgil, al contrario, preferisce disertare il confronto nei luoghi della democrazia sindacale e sceglie la piazza e i mass media per suonare il suo spartito solitario, arrivando a mistificare i fatti pur di provare a dimostrare la fondatezza dei propri teoremi. La verità dei fatti è una sola: noi siamo pronti a discutere con la Fiat di nuove relazioni industriali e flessibilità, loro scioperano contro il lavoro, noi vogliamo aprire una trattativa con l'azienda per portare a Melfi almeno un altro modello e ridiscutere di livelli occupazionali, loro scelgono la via della mobilitazione permanente ma sterile. Una posizione legittima, quella della Cgil, che ha però il non trascurabile difetto di essere fatta in nome e per conto di una immaginaria maggioranza dei lavoratori e sulla scorta di informazioni inesatte e lacu-
cato diviso. La posizione della Fiom Cgil non sembra lasciare spazio a soluzioni alternative: i segretari Cillis e Pepe dicono no alla proposta dell'azienda e accusano gli altri sindacati di aver rinunciato alla contrattazione. Immediata la replica di Carmine Vaccaro, segretario provinciale del-
nose. Oggi la priorità è il lavoro. La Cisl ha fatto una scelta trasparente, consapevole e responsabile, una scelta che privilegia il lavoro in un momento in cui a fare notizia sono le fabbriche che chiudono e gli operai che restano senza lavoro e senza salario. A questi lavoratori, ai disoccupati, il sindacato deve delle risposte. La Cisl non firma deleghe in bianco alla Fiat, ma accetta con il coraggio del riformismo la sfida del dialogo dentro il rigoroso e invalicabile perimetro del contratto nazionale, perché è con il dialogo che si rilancia il ruolo di Melfi nello scacchiere del Lingotto». Carlo Quaratino Segreteria reg. Cisl
la Uil di Potenza. Stamattina, dalle 9,30, se ne parlerà anche al centro sociale di Rionero in Vulture dove la Fim Cisl riunirà in assemblea i delegati della Sata. Dalla Cisl a Pepe risponde Carlo Quaratino, componente della segreteria con delega al settore industria.
«IL RICORSO al lavoro straordinario che si sta facendo alla Sata di Melfi per soddisfare un provvidenziale picchio produttivo, dovuto all'introduzione degli incentivi statali, rispetta rigorosamente quanto previsto dal contratto dei Metalmeccanici che, per chi non lo sapesse, prevede un massimo di 40 ore di lavoro straordinario nel corso dell'anno. Perciò la Uilm e la Uil non hanno condiviso nulla che non fosse previsto dalla contrattazione. Non comprendono, perciò, i riferimenti del Segretario Generale della Cgil lucana ad una fantomatica “rinuncia alla contrattazione” da parte degli altri sindacati.
Si può contrattare ciò che è stato già contrattato? Cosa c'entra la dignità dei lavoratori con l'applicazione di un istituto che anche la Cgil e la Fiom hanno sottoscritto e condiviso? Accusare gli altri di cose inesistenti per non assumersi le proprie responsabilità e continuare a non dire la verità ai lavoratori è quanto di peggio si possa fare in un momento come questo. Perciò ha ragione Luigi Simonetti, del Pd, nel dire che la tutela dell'apparato industriale lucano passa per “il riconoscimento reciproco tra l'azienda, i lavoratori e i territori” e che “è chiesto a tutti, con lungimiranza, di fare la propria parte”.
PRECARI, DUELLO DI COMUNICATI LAPENNA (PDL) DICHIARA, NARDIELLO (PDCI) SMENTISCE IERI MATTINA il consigliere regionale Sergio Lapenna (Pdl) aveva diffuso dichiarazioni entusiastiche sulla politica del governo Berlusconi in merito ai precari. In serata il capogruppo del Pdci in consiglio regionale, Giacomo Nardiello, è intervenuto dopo che il Parlamento aveva detto “no”. «Tra le misure principali - diceva Lapenna - vi è un importante riconoscimento per i lavoratori precari. Infatti è previsto il raddoppio dell'indennità di disoccupazione per i cosiddetti lavoratori a progetto (co.co.pro) che passa dal 10 al 20 per cento e la velocizzazione delle procedure per la concessione e l'erogazione degli aiuti a questi lavoratori». «La fretta - replicava Nardiello - ha fatto un brutto scherzo al consigliere Lapenna che esultava per il “pacchetto” precari approvato dal suo Governo e bocciato nel pomeriggio alla Camera. Invece di ingenerare illusioni ed aspettative tra le migliaia di precari farebbe meglio a seguire il suo ministro Brunetta che si è esercitato in un nuovo miracolo: la sparizione dei precari nelle pubbliche amministrazioni».
Cisl/1 Oggi incontro su un settore che riguarda 3.500 lucani
Un contratto per l’alimentare LA CISL ieri ha mandato un numero notevole di comunicati. Il primo riguarda l’incontro noto, in gergo sindacale, come “attivo unitario”, che si terrà questa mattina a Potenza, nella sala Mediafor alle 10. Interverrà la segretaria nazionale della Uila Tiziana Bocchi. Si discuterà della piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore industria e cooperazione alimentare sarà al centro dell'attivo unitario di Fai-Flai-Uila. In Basilicata interessati circa 3.500 lavoratori.
L'incontro rientra nel programma delle assemblee convocate dalle segreterie nazionali di Fai-Flai-Uila per illustrare ai lavoratori e alle lavoratrici del settore i contenuti della piattaforma sindacale. Il varo della piattaforma definitiva è fissata per il 23-24 marzo prossimi a Chianciano in occasione dell'assemblea conclusiva. All'incontro saranno presenti i segretari generali regionali Antonio Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello. La segretaria nazionale della Uila Uil, Bocchi chiuderà i lavori.
Cisl/2 Categoria edili
Cisl/3 Dopo il vertice di ieri alla Regione
Femca a congresso sabato 21
Operatori dell’ambiente Sindacato soddisfatto
LA FEDERAZIONE dei lavoratori edili e affini (Filca) della Cisl rinnoverà gli organismi dirigenti per il prossimo quadriennio sabato 21 marzo a Rifreddo. Previsto l’intervento del segretario nazionale Antonio Ceres. Saranno eletti anche i delegati al congresso nazionale a Castellaneta Marina dal 27 al 30 aprile, e i delegati al congresso confederale regionale della Cisl a Rifreddo il 16-17 aprile.
ESULTANO per le buone notizie dei lavoratori Vie Blu (vedere articolo in testa alla pagina) anche nella Cisl. Al vertice di ieri mattina in Regione erano presenti i leader di Fai-Flai-Uila, Antonio Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello, il vice presidente della giunta regionale, Vincenzo Santochirico, i rappresentanti delle due Province e dell'Apea, nonché una delegazione di lavoratori. Le parti si sono anche messe d’accordo perché l'avviso per l'assunzione degli addetti, già predisposto dalla Regione e inviato alla amministrazioni provinciali, sarà pubblicato con decorrenza 23 marzo e resterà aperto per quindici giorni. Soddisfazione è stata espressa dalle organizzazioni sindacali di categoria.
18 24 Ore in Basilicata Si aspetta ancora la decisione della Corte d’Appello
Il giovane da 2 anni detenuto in India
Un altro giorno di attesa per i fratellini di Genzano
Caso Falcone L’impegno della Farnesina
GENZANO DI LUCANIA - Ancora non è stata resa ufficiale, la risposta del giudice della Corte d'Appello al reclamo avanzato dall’avvocato Rocco di Bono in merito all'affidamento dei due minori di Genzano ad un istituto d’accoglienza sito in Matera. Lo stesso Di Bono ha fatto sapere che, quasi certamente, la sentenza definitiva verrà depositata entro la mattinata odierna. Intanto l’esistenza dei due fratellini è continuata a scorrere all'insegna della normalità. Su di loro pende una “spada di Damocle” della quale non possono essere consapevoli. E sarà proprio essa, nelle vesti di una sentenza (giusta o sbagliata che sia, non è nostra competenza entrare in merito a ciò) a costituire un “bivio” fondamentale delle loro esistenze spianando potenzialità per futuri possibili. Intanto ci sono pervenute alcune significative testimonianze sulla quotidianità reale (quella fatta non di carta, ma di materia e tempo) dei ragazzi. Se è vero, dunque, che le assenze scolastiche del più grande sono inconfutabili, il più piccolo, da quel punto di vista, non presenta anomalie. Si reca infatti a scuola (quasi sempre accompagnato da un genitore) tutte le mattine. Arriva pulito e non dà problemi di sorta. Anzi, pare sia molto sensibile e particolarmente attento ed affettuoso nei confronti di un amichetto di-
Angelo Falcone prima di partire per l’India
La scuola di Genzano frequentata dai due fratellini
versamente abile. È la madre di quest'ultimo ad avercene parlato. Di Bono, invece, da parte sua, continua a sottolineare «l’importanza che va conferita (attenendosi a norme internazionali di regolazione legislativa) alla testimonianza diretta dei piccoli in situazioni del genere, della quale, nella fattispecie, non ci si è avvalsi a suffi-
In ballo il futuro di Tempa Rossa
Concessione Total Forse per oggi la decisione del Riesame IL pm Woodock non c’è, è impegnato in Corte d’Assise. Nelle pause scende dal secondo al primo piano del Palazzo di giustizia di Potenza, e fa capolino dalla porta per capire come vanno le cose. La toga sulle spalle, eccezionalmente il bavaglino stretto attorno al collo, e un colorito abbronzato da fare invidia agli avvocati, palliducci, arrivati ieri sera da Roma. “La società non può ritenersi responsabile per i reati che sono stati eventualmente commessi da alcuni dei suoi dipendenti. C'è un codice etico interno all'azienda, un meccanismo di controllo, e di sanzionamento”. Fino a qui niente di nuovo. Si tratta degli stessi argomenti già portati in udienza davanti al gip lo scorso 19 gennaio, e respinti dall'ordinanza con cui Rocco Pavese ha disposto la sospensione per un anno della concessione statale di coltivazione degli idrocarburi del giacimento della Valle del Sauro. «E’ da escludere - scrive nell'ordinanza notificata alle parti lo scorso 16 febbraio che gli indagati abbiano agito per il proprio esclusivo interesse, essendo palese che i reati sono stati commessi nell'interesse e a vantaggio della società». Più avanti: «L’enorme portata degli interessi in gioco induce a ritenere che gli indagati abbiano agito di intesa con la casa madre», e che «la società abbia lucrato un risparmio nell'ordine di grandezza di almeno una decina di milioni di euro attraverso un meccanismo concussivo», riferito all'affare dell'acquisto dei terreni per la costruzione del centro oli. Poi ci sono ipotesi di corruzione, concussione, e turbativa d'asta. Riguardo l’attività di realizzazione delle opere necessarie all'inizio delle estrazioni, sempre Pavese scrive anche che «ben potrà essere pro-
Mercoledì 18 marzo 2009
seguita dalle società contitolari della concessione», l'inglese Shell e l'americana Esso, e peraltro le opere «sono appena iniziate con i lavori di sbancamento dell'area, e non si ravvisano allo stato rilevanti ripercussioni sull'occupazione». Ma su questo la difesa della Total ieri mattina ha portato nuovi elementi: «Ci sono riflessi oggettivi sull'occupazione, sui contratti con le imprese appaltanti, e subappaltanti. Le società contitolari della concessione non possono portare avanti da sole i lavori già iniziati». L'avvocato Cavasola tira fuori dalla borsa un'intervista al nuovo direttore generale per le risorse minerarie ed energetiche del ministero per lo Sviluppo economico, Franco Terlizzese secondo il quale «certamente ci sarà un ritardo. Total, Shell, ed Esso si stanno incontrando per fornire una proposta adeguata per la gestione del progetto Tempa rossa. È chiaro però che la joint venture non era pronta ad operare in maniera differente, così come invece occorrerebbe fare in piena ottemperanza al provvedimento del gip». Dunque le ipotesi: rinegoziare la concessione, o far subentrare Shell o Esso come operatore principale. Nel primo caso bisognerebbe indire una gara d'appalto europea «quindi c'è il rischio che il tempo per avviare nuove procedure superi l'anno», e anche nel secondo caso il problema resta il tempo. In conclusione: «può darsi che convenga attendere la conclusione di questa fase di indagini per vedere se è possibile lavorare con gli accordi in essere”. Ma a questo punto potrebbe scattare una clausola, inserita nella legge sulla responsabilità degli enti come la Total, e la gestione della concessione potrebbe passare a un commissario. Leo Amato regione@luedi.it
cienza». «Infine - conclude l’avvocato - sarebbe opportuno sentire anche le maestre del più piccolo, nonché il dirigente scolastico (o il suo vice) della scuola frequentata dall'altro. Cosa che neanche è stata mai fatta». Gianrocco Guerriero regione@luedi.it
LA Farnesina «ha assicurato il massimo impegno» per risolvere il caso di Angelo Falcone, il giovane di Rotondella detenuto in India da due anni insieme al piacentino Simone Nobili, con l’accusa di detenzione di 18 chilogrammi di hascisc. Lo ha reso noto il padre di Angelo, Giovanni Falcone, che avantieri, insieme al sindaco di Rotondella Vito Agresti è stato ricevuto alla Farnesina, dove ha incontrato anche le segreterie dei sottosegretari Enzo Scotti e Alfredo Mantica. «Ora - ha spiegato Falcone - mi sento più sollevato e fiducioso. Invierò al ministero la documentazione completa: chiedo giustizia e che sia ripristinata legalità su una vicenda comune ad altri italiani detenuti in altri Paesi. Devo ringraziare quanti mi sono stati vicini in questi due anni». Falcone e il sindaco di Rotondella sono stati ieri a Potenza, per seguire la seduta del consiglio regionale della Basilicata.
Interrogazione urgente di Chiurazzi, Antezza e Bubbico
Terremoto nel Lagonegrese «Servono fondi per la ricostruzione» I PARLAMENTARI Chiurazzi - primo firmatario - Antezza e Bubbico hanno presentato un interrogazione urgente, al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro dell’Economia, per sollevare la questione relativa alla «mancata previsione» nella Legge finanziaria «delle risorse necessarie a garantire la prosecuzione» dei lavori di ricostruzione post sisma del 1998. Una situazione che sta danneggiando i Comuni interessati che sono alle prese con «notevoli difficoltà per l’approvazione dei bilanci nei tempi e nei modi stabiliti dalla legge, prefigurando, in alcuni casi, anche il rischio di dissesto finanziario». Va ricordato che «per gli interventi di ricostruzione dei territori colpiti dal sima» erano stati stanziati «21.174.732,86 euro annui a decorrere dal 2000 e fino al 2019, per un totale di 423.494.657,25 euro finalizzati alla contrazione di mutui da parte della Regione». Con un ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri del 5 novembre 2004
Maria Antezza e Filippo Bubbico. A sinistra Carlo Chiurazzi
era stato anche stabilito che «a decorrere dall’anno 2004, le minori entrate determinate dall’inapplicabilità dell'imposta comunale sugli immobili riferita ai fabbricati colpiti dal terremoto, trovano soddisfacimento nell'ambito dei trasferimenti erariali ordinari in favore degli enti locali». A seguito di tale disposizione, a decorrere dal 2004 e fino al 2008, a favore di 21 Comuni (Calvera, Castelluccio inferiore, Castelluccio superiore, Cersosimo, Chiaromonte, Episcopia, Francavilla in Sinni, Lagonegro,
Latronico, Lauria, Nemoli, Noepoli, Rivello, Rotonda, S. Costantino Albanese, San Paolo Albanese, San Severino Lucano, Teana, Terranova di Pollino, Trecchina e Viggianello) sui 31 interessati dall’evento sismico, è stato erogato un contributo annuo di circa 2,5 milioni di euro. Considerato che «la mancata previsione per l’anno 2009 del rimborso Iva a favore dei soggetti privati titolari degli interventi di riparazione e ricostruzione degli immobili danneggiati dagli eventi sismici verificatisi in
Basilicata nel 1980 e 1981, 1982, 1990/91 e 1998» si verrà a creare «un brusco e grave rallentamento dei processi di ricostruzione proprio nella delicata fase del loro possibile completamento». Alla luce di tutto questo i tre parlamentari lucani hanno chiesto di sapere sia «se il Governo non ritenga opportuno attivarsi al fine di reperire le risorse necessarie» alla ricostruzione, sia «quali urgenti iniziative ritenga opportuno prevedere al fine di sopperire alle difficoltà finanziarie in cui versano i 21 Comuni».
Agevolazioni fiscali Più di mille richieste SONO oltre 1.100 le richieste di agevolazione fiscale per ristrutturazioni edilizie presentate in Basilicata nel 2008. Il numero di comunicazioni di inizio lavori inviate al Centro operativo di Pescara è cresciuto in modo costante durante tutto il 2008. Sono circa 11.300 i contribuenti lucani che, in questi anni, hanno beneficiato della detrazione dall'Irpef di una percentuale (attualmente pari al 36 per cento) delle spese sostenute per eseguire i lavori di ristrutturazione su un immobile, posseduto o detenuto sulla base di un titolo idoneo. Per ogni ulteriore informazione sulla possibilità di utilizzare l'agevolazione fiscale, gli interessati possono contattare gli uffici o consultare il sito internet dell'Agenzia delle entrate: l’indirizzo è http://www.agenziaentrate.it.
L’Agenzia delle Entrate di Potenza
Potenza 19
Mercoledì 18 marzo 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309 Matera
Due storie intrecciate: i viaggiatori che si servono dei bus “Liscio” e quelli di Poggio Tre Galli
Trasporti: poche delizie, tante croci I cittadini protestano e raccolgono firme per servizi migliori Piazzale Zara senza biglietteria LITI da trasporto. Questa volta la protesta parte da alcuni cittadini del capoluogo lucano che abitualmente usufruiscono dei servizi delle Autolinee Liscio. In un comunicato, firmato da ben 411 persone si evidenzia «l'urgenza di rivedere e ripristinare il “settore trasporti”». In particolare, i viaggiatori, rilevano «difficoltà ed enormi disagi dovuti al fatto che le prenotazioni dei biglietti di viaggio non si possono più effettuare in Via Zara (piazza di arrivo e partenza di pullman e autobus), ma solo presso un unico centro (l'agenzia di viaggi “Thema Turismo”». Ma cerchiamo di ricostruire la storia del “servizio prenotazioni” delle Autolinee Liscio. Circa 4 anni fa, dato l'elevato numero di viaggiatori, gli “alti vertici” Liscio decidono di implementare un sistema di prenotazione, sia presso l'edicola Pace di via Zara, che presso l'agenzia di viaggi “Thema Turismo”. Da un anno a questa parte, però, le cose sono cambiate, in quanto l'edicola di via Zara non effettua più il servizio. Come mai? Le versioni sono diverse. Marisa Pace, titolare dell'edicola, afferma che «circa un anno fa è arrivata una lettera da parte delle Autolinee Liscio che comunicava l'interruzione del rapporto di collaborazione, senza spiegarne i motivi». Mario Liscio, amministratore dell'azienda potentina di trasporti, sostiene, invece, che «la decisione è dovuta al fatto che gli ispettori della qualità, dopo un sopralluogo, hanno
Via Adriatico senza la fermata
Piazzale Zara
rilevato che l'edicola Pace non possiede i requisiti minimi indispensabili per garantire questo tipo di attività. Ovvero, il locale è troppo piccolo, sommerso da giornali e, quindi, non adatto all'accoglienza dei viaggiatori e non veniva garantito all'utenza un servizio di assistenza». A queste dichiarazioni, Marisa Pace risponde che, «l'assistenza è stata sempre fornita e, in occasione della visita effettuata da parte degli ispettori della qualità, è stato mostrato un progetto relativo all'ampliamento del locale, presentato al Comune di Potenza». Di fatto l'ampliamento c'è stato: dai 12 metri quadri iniziali, si è passati agli attuali 36 metri quadri ma, nonostante questo, il rapporto di collaborazione tra l'edicola Pace e le Autolinee Liscio è rimasto “interrotto”. I passeggeri lamentano
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il fatto di non poter fare riferimento a un ufficio prenotazioni situato nel luogo di partenza/arrivo dei pullman e che «trovare un parcheggio vicino all'agenzia di viaggi “Thema Turismo” (p.le Aldo Moro) risulta quasi impossibile. Inoltre, mentre l'edicola, nell'arco di una giornata, fa orario 6-14 e 15-21 ed è aperta anche nel fine settimana, la citata agenzia di viaggi chiude ogni sera alle 19 e sabato e domenica non è mai aperta. Se una persona deve partire il lunedì, come fa a prenotare? Domande a cui Mario Liscio risponde: «A breve verrà implementato un servizio di prenotazione on-line, affidato alla Sedas di Potenza. Siamo un'azienda seria e organizzata che mira a curare gli interessi dei nostri utenti. Ci rendiamo conto del disagio, ma stiamo facendo il possibile per rimediare». Anna Maria Calabrese
UNA BRUTTA SCOPERTA
«L’AMMINISTRAZIONE comunale si sta impegnando tanto perché venga utilizzato il trasporto pubblico per evitare il traffico e poi, quando si chiede semplicemente di allungare la corsa di un autobus, non viene preso nessun provvedimento». Lamenta così, Annamaria Albano, lavoratrice presso un ufficio di palazzo Tolla, in via Adriatico, la mancanza della fermata del bus in piazzale Bratislava, dove si affaccia il palazzo, prima servita con la linea numero 5. Tale linea, oltre alla fermata, prevedeva anche la sosta del mezzo in quanto sede di capolinea. La sosta prolungata, a motore acceso, però, creava disagi ad alcuni abitanti della zona, costretti a respirare i gas di scarico emessi. I condomini del palazzo chiesero al comune di Potenza, allora, di spostare il capolinea nella piazzola formata dall'incrocio tra via Adriatico numero dispari e via Vienna, nei pressi della fontana, dove l'autobus non avrebbe creato danni a nessuno. Nella lettera inviata al sindaco e risalente al 2 ottobre 2003, oltre ad esporre il problema si sottolineava la necessità di lasciare la fermata in questione. Per tutta risposta, quest'ultima è stata soppressa, insieme al capolinea. Un nuovo disagio per i cittadini, dunque. I lavoratori della zona, in quanto frequentatori giornalieri del rione, insieme ad altri abitanti, sono costretti a prendere di petto la situazione.
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Stazione superiore Tentato furto al bar
La porta di ingresso con i vetri rotti
«TUTTE le mattine, arrivando, prego perché non sia successo nulla», ma lunedì mattina le preghiere non hanno evitato la brutta sorpresa a Teresa, proprietaria del bar della stazione superiore. Arrivata - come ogni mattina - intorno alle 6, ha trovato le finestre del bar sfondate. «Tutte - racconta - tranne quelle che danno sul piazzale. Questo perché il panificio di fronte ha fatto installare delle telecamere e, probabilmente, i ladri non se la sono sentita di rischiare». Ci hanno provato a rubare all’interno, di questo è sicura la signora. «Ma siccome abbiamo già avuto dei problemi in passato, porte e finestre sono state rinforzate con delle lastre di ferro». E questo ha evitato il peggio. Ma la paura resta anche per il futuro. «Il punto - denuncia la signora - è che questa stazione ferroviaria è completamente abbandonata: chiudono alle 23 e riaprono la mattina alle 5. Non c’è nessuno che controlli, che vigili. Può succedere qualunque cosa. E le Fs non hanno fatto installare neppure una telecamera». Nella stessa notte i ladri qualcosa l’hanno però rubata: alcuni attrezzi nel cantiere del Geometra (poco più sopra) hanno “preso il volo”.
La porta che i ladri hanno tentato di aprire (Mattiacci)
In una petizione del 4 agosto dello scorso anno, viene chiesto il ripristino del solo transito nella suddetta piazza, suggerendo, nell'eventualità, di far prolungare il percorso della linea 6b, che transita nelle vicinanze. Si ristabilirebbe, così, un utile servizio pubblico atto a evitare lunghi percorsi a piedi e disagi, soprattutto di sera e nel periodo invernale, per raggiungere la prima fermata utile (nei pressi della chiesa di Santa Cecilia), disincentivando i cittadini all'utilizzo dei mezzi pubblici. Infatti, il percorso da effettuare per raggiungere da Palazzo Tolla la fermata dell'autobus, è alquanto complicato. Scale, scalette, passerelle, garage: un vero e proprio labirinto. Il tutto in essenza di sufficiente illuminazione e in presenza di diversi cani randagi che abitano il parco che si è costretti ad attraversare. «Sembra di stare in aperta campagna - dice Annamaria - Appena una settimana fa, tre cani hanno ag-
gredito una mia collega. Si erano aggrappati alla borsa, quando lei è riuscita a scappare e a rifugiarsi nell'automobile di un passante. E poi ci sono i disagi dei clienti, di chi non guida. Nella petizione abbiamo indicato solo la linea 6b, ma anche il 2, ad esempio, passando per piazza XVIII Agosto, permetterebbe di raggiungere la propria abitazione più agevolmente. Noi vogliamo solo usufruire di un servizio pubblico che ci spetta di diritto. Avevamo interpellato anche l'assessore alla Viabilità, il quale, anche se solo verbalmente, si era impegnato a trovare una possibile soluzione. Il tempo è passato e non è cambiato nulla». Tuttavia, l'assessore Donato Coviello sostiene di aver richiesto ufficialmente al Cotrab (Consorzio che gestisce il trasporto urbano a Potenza), una decina di giorni fa, l'allungamento, per piazzale Bratislava, della linea 2 che fa capolinea nel piazzale di fronte la regione. Anna Martino
20 Potenza
Mercoledì 18 marzo 2009
Definizioni, parole, numeri e date dal provvedimento che tiene in sospeso la città. Oggi, nuova seduta
Regolamento urbanistico dalla A alla Z
Potenza 21
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ZONA Asi, attualmente fuori dal Ru perchè secondo la legge regionale 41 del 1998 (disciplina dei Consorzi per lo sviluppo industriale) i suoli di proprietà regionale in zona Asi devono sottostare a un indirizzo di programmazione deciso dal consorzio. Ma di recente, più volte pubblicamente il commissario dell’Asi di Potenza, Ernesto Navazio, ha spiegato di volere restituire la potestà programmatoria delle zone industriali interne ai tessuti cittadini (come l’ex Cip Zoo), ai comuni di competenza.
VENUTI Campos Giuseppe, l’architetto di fama internazionale che ha fato da consulente (con l’altro esperto, Federico Oliva) alla stesura del regolamento urbanistico del capoluogo lucano. Classe 1926, ha partecipato alla guerra di Liberazione. Polemiche per i costi del provvedimento, botta e risposta sulla validità dell’atto, fortemente voluto dell’amministrazione Santarsiero che ha costituito all’interno della struttura comunale, un ufficio ad hoc, per seguire ogni passo del provvedimento.
UNITI NELL’ULIVO: il gruppo dei cinque “falotichiani” sta portando avanti quella che ritiene una battaglia di trasparenza, con la richiesta di letture integrali delle osservazioni e verifica di numero legale, contro un «Ru che tutela gli interessi di pochi». Una guerra di nervi sta tenendo banco in assemblea: il gruppo è stato tacciato di ostruzionismo in modo piuttosto esplicito dallo stesso sindaco Santarsiero e dagli ex colleghi del Pd. Un voto favorevole al Ru da parte dei falotichiani, al momento, appare improbabile.
TERZA commissione consiliare, quella che da mesi lavora sul regolamento urbanistico, a suon di sedute interminabili, organizzate secondo un calendario fittissimo. I consiglieri componenti, maggioranza e opposizione, si sono ripiegati a lungo su tavole, cartine, pareri, relazioni, sopralluoghi (il presidente è Raffaele Rinaldi, divenuto, durante questi mesi di lavoro, ironicamente “il sergente di ferro”). La commissione ha licenziato il Ru con il solo voto favorevole del Pd e l’astensione degli altri gruppi presenti.
SANTARSIERO ne ha fatto punto di vanto dell’intera legislatura e nella polemica tra Pd e Uniti nell’Ulivo (con rottura definitiva, almeno a Palazzo di città), ha spiegato che non si assumerà «la responsabilità di una bocciatura del regolamento». Lo ha definito più volte lo strumento che «cambierà il volto della città in meglio». Nel frattempo, il centrodestra contesta nel merito l’atto che “tradisce” la «programmazione lineare». Che ne è del Psm? «Andava fatto prima». E poi, «un dibattito assente».
RICHIAMI temporali che si perdono nella storia potentina e lucana. Il vecchio Piano regolatore generale di Potenza, datato 1989, è ispirato a una legge nazionale del 1942. La prima “innovazione” locale è la legge regionale numero 23 del 1999: il regolamento urbanistico perde le caratteristiche di prescrizione (come il Prg) e si trasforma in un piano di programmazione. Il Prg dell’89 disegnava una città eccessiva o, secondo una definizione di Campos Venuti, era semplicemente «sovradimensionato».
Q
A AMBITI, ovvero le aree in cui è stata divisa la pianta della superficie cittadina. Con il Ru, infatti, viene modificato il perimetro della città stabilito con il vecchio Piano regolatore generale (datato 1989). All’ambito urbano, viene fatto seguire l’ambito periurbano (confine che ha fatto sorgere alcune polemiche perché, in attesa del piano strutturale, le aree vengono gestite solo nell’esistente e con la perdita - secondo i detrattori - di vecchi diritti acquisiti per l’edificazione). A seguire, l’ambito extraurbano, quello delle zone più periferiche e un tempo considerate “campagna”.
B BATTAGLIA, tutta politica. Che dura, almeno burocraticamente, da 366 giorni, dall’adozione del Ru, il 17 marzo del 2008. Un anno fa il provvedimento è stato adottato a maggioranza, con l’astensione di Rc e con il voto contrario di An, FI e dei consiglieri Trombetta e Napoli. Dopo la pubblicazione e le osservazioni dei privati, è oggi in fase di approvazione.
C CASE popolari: sono uno degli effetti indiretti della programmazione urbanistica presente nel Ru. Secondo gli indirizzi del provvedimento, in cambio di alcuni vantaggi edificatori, i privati dovranno cedere al comune anche suoli che l'ente pubblico utilizzerà per realizzare case popolari. L’ipotesi complessiva è di 148.773 metri quadrati che rapportati all'indice di edificazione stabilito per quelle zone, fa 59.509 metri quadrati di superficie utile lorda (più o meno, 750 appartamenti). Nel frattempo, è stato chiuso un bando per la cessione di suoli a a nuove cooperative, in zona Macchia Giocoli e Malvaccaro. In attesa del piano operativo per iniziare a costruire.
IL Centro Studi è l’area in cui oggi si concentra la gran parte degli istituti scolastici della città, a cavallo tra rione Risorgimento e rione Poggio Tre Galli. Il Ru prova a organizzarne gli spazi, ipotizzando una viabilità per l’accesso degli utenti, senza che i pullman intralcino il traffico cittadino.
IL Vallone di Santa Lucia è l’area più controversa tra quelle “osservate” dai cittadini. Da un lato la volontà di tutelare un polmone verde, forse l’unico rimasto in città, che dovrebbe diventare un vero e proprio bosco urbano, dall’altro i diritti acquisiti dai proprietari dei suoli.
QUADRATI, i 500 metri di superficie oltre i quali sarà sempre necessario l’intervento della politica. L’indirizzo è stato consegnato dalla Terza commissione consiliare. In periodo di annunci sul piano casa del governo Berlusconi e delle proteste contro l’edilizia fai da te, il consiglio comunale di Potenza ha approvato, in sede di adozione, un emendamento che impone il passaggio per l’assemblea comunale (con contestuale responsabilità politica) di ogni decisione relativa ai progetti distribuiti su oltre 500 metri quadrati. Non basterà, in quei casi, la licenza concessa dagli uffici comunali.
P PEREQUAZIONE. E’ il principio su cui si basa il regolamento urbanistico: diritti uguali per tutti, in ogni zona della città. Che magari l’ente pubblico prova a garantire anche attraverso uno scambio con i privati: alcuni vantaggi edificatori, in cambio della cessione gratuita di suoli.
Una seduta di consiglio comunale di qualche mese fa, con Continolo, oggi Uniti nell’Ulivo, seduto tra i banchi del Pd, accanto a Rinaldi (tutte le foto in pagina sono di Andrea Mattiacci)
SPIEGAZIONI d’eccezione sono attese oggi in assemblea comunale. O forse no. Sabato scorso dopo un lancio in rete del capogruppo di An, Luciano Petrullo, sue indiscrezioni di imminenti dimissioni del primo cittadino, Santarsiero aveva approfittato dell’occasione per smentire e rilanciare contro bersaglio diverso. E’ rottura definitiva, almeno per il momento tra il Pd e i cinque consiglieri che, come l’ex assessore all’Agricoltura, Roberto Falotico, hanno abbandonato il partito di Veltroni, confluendo in Uniti nell’ulivo. Si dicono ancora nella maggioranza di centrosinistra, pur criticando duramente «l’assenza di dibattito, l’atteggiamento chiuso, i contenuti del provvedimento» degli ex colleghi. A suon di precisazioni, chiarimenti, toni alti e botta-e-risposta non proprio pacati, in nome «della trasparenza». A lungo il consi-
glio ha abbozzato, scaricando nel dibattito la tensione di un argomento su cui, tutte le parti, si giocano la credibilità politica, inseguendo il risultato migliore. A seconda dei punti di vista, è chiaro. E sabato Santarsiero, richiamando «l’ostruzionismo» dei falotichiani ha parlato di «misura colma». Ha annunciato, per oggi, chiarimenti «sui motivi che ci hanno portato a questo punto». Nel frattempo, l’opposizione vigila. Ma forse non è ancora del tutto uscita “allo scoperto”. Le amministrative sono alle porte. Tra poche settimane il consiglio comunale sarà sciolto d’ufficio. Sullo sfondo ancora tante scadenze, come il bilancio da ratificare rigorosamente entro fine mese. Il tempo stringe. E anche la volontà di raggiungere un risultato. Per tutti, assolutamente politico. s.lorusso@luedi.it
«MAI più Macchia Romana» è uno degli slogan su cui si è sviluppato il dibattito sul Regolamento urbanistico: un modo per richiamare il “disordine” di un rione costruito passando prima per i palazzi e poi pensando ai servizi per il residente. Strade e sistema fognario compresi.
O
LA viabilità cittadina è stata demandata al Pum (Piano urbano della mobilità) già approvato dal consiglio comunale che organizza un sistema integrato dei trasporti pubblici (gomma, rotaie e impianti meccanizzati)
ALCUNE zone un tempo considerate rurali che facevano parte del tessuto urbano, oggi, con le modifiche al perimetro cittadino del Regolamento urbanistico, si ritrovano in ambito periurbano. La città più esterna è stata individuata nell’ambito extraurbano.
OPERATIVO, piano. E’ il provvedimento che comprende dieci piani particolareggiati, ovvero progetti di di iniziativa mista o privata. Ne fanno parte anche i sette che due anni fa il consiglio comunale ritirò (l’opposizione definì la scelta «un atto di imperio del sindaco Santarsiero»), per armonizzare ogni attività edificatoria con il Ru in definizione. Ci sono stati ricorsi, contenziosi, pronunce. Dall’impresa Mancusi Group, per quel ritiro, la richiesta di risarcimento per lesione di diritti acquisiti, pari a 51 milioni di euro: in attesa dell’approvazione del Piano operativo, il contenzioso è sospeso.
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DUS, DUP e DUT, sono acronimi con cui si indicano particolari aree in edificazione normate dal Ru. I Dup (distretti urbani i perequazione) sono aree in passato edificate in modo disomogeneo e ora destinate all’edificazione tramite piani attuativi, con la pubblicazione del progetto e un lungo iter. I Dut (di trasformazione) sono aree da riqualificare in cui i privati costruiscono garantendo in cambio alcuni servizi. I Dus (soggetti a scheda) coprono le aree “vuote” in cui il percorso di costruzione sarà più veloce.
EDILIZIO, regolamento. E’ uno dei due provvedimenti che affiancano (e seguiranno nella discussione e nell’approvazione) il Ru. Il Regolamento edilizio indica alcune norme con cui si dovrà procedere all’edificazione futura. Le norme impongono limitazioni alle cromature fantasiose dei palazzi, alle altezze eccessive degli stabili, alla presenza e alla proliferazione di antenne e ripetitori sui tetti. Si indirizza verso la sostenibilità ambientale, con la previsione di alcuni vantaggi, sull’uso di fonti alternative di energia.
F12 è il comparto che è stato mantenuto “staccato” dal Vallone di Santa Lucia, tra i pochi polmoni verde della città. Da un lato, l’unanime convincimento che quell’area vada tutelata, per il valore pubblico che ricopre in città. Dall’altro, il coordinamento delle associazioni cittadine che ha fatto notare come la parte di Vallone preservata e messa sotto tutela da future brutture edilizie, non comprenda proprio quella più appetibile (il comparto F12, appunto) dove invece si è concessa la possibilità di costruire.
GREENWAYS e parchi urbani dovrebbero creare un sistema di verde cittadino che oggi si attesta su una quota minima rispetto agli standard europei, pari a 0,53 metri quadrati di verde e servizi per ogni metro quadrato di superficie costruita. Secondo le previsioni il nuovo Ru aumenta di cinque volte la proporzione. Tra le zone verdi ipotizzate, il Vallone i Santa Lucia, il percorso lungo il torrente Gallitello, una zona verde e pedonale nel Centro Studi (l’area con la concentrazione di istituti scolastici, tra Poggio Tre galli e Verderuolo).
HINTERLAND, ovvero, le vecchie aree rurali, un tempo ritenute lontane dal cuore cittadino abitato. La programmazione urbanistica è rinviata, per questi spazi, al Piano strutturale metropolitano (oltre Potenza, comprende Anzi, Abriola, Avigliano, Brindisi di Montagna, Pietragalla, Ruoti, Vaglio, Tito, Picerno, Pignola), uno strumento di programmazione ampia in via di definizione. Le critiche giunte, non solo dall’opposizione, richiamano la tempistica sbagliata perché lo strumento generale andava disegnato - sostengono molti - prima di passare a quella di dettaglio.
INDICI di edificabilità, ovvero il dato per cui si moltiplica un’ampiezza di superficie per capire quanta volumetria si può realizzare. Ogni superficie, a seconda della zona in cui è dislocata, ha un indice di riferimento. In genere, maggiore per la destinazione pubblica, più basso in zone di tutela. Questo, uno dei temi di polemica: per anni alcuni cittadini hanno pagato la tassa sugli immobili per i propri suoli di periferia che avevano un certo indice di edificabilità, ma, poi si sono ritrovati, con il Ru, in ambito periurbano e sotto tutela.
LEGGE regionale numero 23 del 1999: è il provvedimento che ha stabilito gli indirizzi sui quali organizzare la pianificazione urbanistica dei comuni. E’ la stessa legge che i sostenitori del regolamento urbanistico, richiamano nello spiegare lo scenario “poco rassicurante” successivo a un’eventuale bocciatura del provvedimento. Senza l’approvazione del Ru sostengono - si andrebbe verso un blocco totale di tutte le attività edili, salvo l’ordinaria manutenzione, fino a successiva approvazione di un nuovo Ru.
MACCHIA ROMANA è il “caso” emblematico richiamato spesso come esempio di differenza tra la regolamentazione dettata dal regolamento urbanistico e il passato edilizio di Potenza. Oggi - nonostate la contrarietà di alcune interpretazioni emersa anche nelle osservazioni arrivate al regolamento - i privati non potranno più tirare su palazzi se prima non saranno state realizzate le opere di urbanizzazione (fognature, rete elettrica, marciapiedi, strade) che dovrebbero rendere fruibile in pieno un edificio.
NUMERI “corposi”, quelli relativi alle osservazioni inviate dai privati dopo la pubblicazione del testo adottato. Dopo la pubblicazione del testo adottato, ne sono arrivate 372 sul Ru e 14 sul Piano operativo. Il volume che le raccoglie è formato da 527 pagine, più un’appendice di 80 fogli. Adottato il 17 marzo 2008, il testo è stato emendato dal consiglio con 73 emendamenti prima del voto, in commissione. Una decina le sedute già portate avanti, altrettante sono attese prima dell’approvazione.
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Potenza
Mercoledì 18 marzo 2009
ANTICA OSTERIA
Cresce ogni giorno la complessità del Nodo
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
“Terra e libertà” in biblioteca
AMBROSIA
VERRA’ proiettato questa sera alle 18, nella biblioteca provinciale, il film di Ken Loach “Terra e libertà”. La proiezione del film chiude la rassegna “Lezioni di cinema in biblioteca”. Prima della proiezione Giacomo Martini introdurrà il film che è ambientato durante la guerra civile spagnola e segue le vicende di una piccola formazione partigiana e la storia d'amore che lega il protagonista, giovane volontario inglese, ad una resistente spagnola. Il titolo è ispirato al motto ¡Tierra y Libertad! che accompagnava nel 1910 la bandiera nera dell’anarchia issata dai guerriglieri di Emiliano Zapata.
AL NORD
0971-471312 0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310 0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
0971-441295
Il fascino di Albertazzi
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
IL 21 e il 22 marzo, al teatro Don Bosco, con sipario alle 21, Giorgio Albertazzi porterà in scena le “Lezioni americane” di Italo Calvino, cinque conferenze scritte nel 1985 dallo scrittore torinese per le “Charles Eliot Norton Poetry Lectures” della Harvard University. Ora, queste conferenze prendono forma teatrale attraverso l’interpretazione di uno dei più grandi attori italiani: Giorgio Albertazzi. Lo spettacolo si concentra sulla prima conferenza, nella quale si incrociano e si fondono poesia e teatro.
PANE
Il figurativo di Ravaioli SARA’ inaugurata il prossimo 22 marzo (e resterà aperta fino al 12 aprile) la mostra dedicata a “Ravaioli: opere scelte 20082009”. La mostra sarà allestita nella Galleria Idearte, in via Londra, 75. Trenta le opere in esposizione fino al 12 aprile prossimo, tutte facenti parte dell'ultima produzione del Maestro ravennate Carlo Ravaioli, alla sua prima esposizione nel capoluogo potentino. Nato nel 1954 a Coccolia, piccolo centro nella campagna ravennate, Ravaioli da giovanissimo dimostra grande attitudine per il disegno ed i lavori manuali in genere. Dal 1980 è grafico pubblicitario e dal 1990 sposa la pittura come principale forma di espressione artistica anche se la sua attività espositiva ha inizio alla fine degli anni '70. Lo stile personalissimo di Ravaioli trae radici dal figurativo del '900 italiano con preferenze per la figura ambientata, l'architettura d'interni e il paesaggio. Vive e lavora a Forlì. La personale sarà visitabile tutti i giorni nei seguenti orari: 11 alle 13 e dalle 17,30 alle 20,30.
Olivo che unisce il Mediterraneo Dal 24 marzo al 4 aprile, l’I.P.A.A. “Giustino Fortunato” ospiterà la mostra internazionale multimediale “L’olivier en Méditerranée”. Una mostra di carattere scientifico e divulgativo, pensata per gli alunni di tutti gli ordini di scuola, ma non solo, perché riesce a ripercorrere attraverso pannelli, simulazioni interattive e video, la storia dell'olivo nelle varie epoche, a partire dall’alto valore simbolico della pianta presente nei testi sacri delle tre religioni monoteiste - Bibbia, Torah, Corano - soffermandosi, poi, sulle caratteristiche del paesaggio mediterraneo. Accanto al percorso simbolico e culturale, l’esposizione illustra i diversi metodi di coltivazione delle piante e di spremitura delle olive per ottenere l’olio che costituisce l’alimento comune di tutte le popolazioni che si affacciano sul Mediterraneo. La mostra vuole evidenziare come l’olivo abbia quasi plasmato il paesaggio e l’economia dei Paesi mediterranei, divenendo anche il più antico veicolo di sviluppo dei territori.
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 La matassa 18 - 20.15 - 22.30 Sala 2 Iago 17 I love shopping 19 - 21 Sala 3 The wrestler 17.45 - 20 - 22.10 Sala 4 La pantera rosa 2
16.30 Il curioso caso di Benjamin Button 18.15 - 21.30 Sala 5 Gran Torino 17 - 19.30 - 22 Sala 6 Due partite 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 7 Watchmen 18 - 21 •DUE TORRI• La matassa 19 - 21
E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO NOTTURNO 18 MARZO Blasone piazza Cagliari, 24 0971 - 444145
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-53176
SARRICCHIO
0971-310310 0971-612564
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
C’ERA UNA VOLTA
0971-601217
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •IL 21 MARZO Potenza, teatro Stabile, ore 19 “MUSICAL GREASE” A cura del Centro danza “Maeva”
•Adiconsum
•IL 22 MARZO Potenza, Auditorium, ore 19.30 FOLKLORE ROMANTICO 22esima Stagione concertistica
•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308
•IL 24 MARZO Potenza, Teatro Nuovo, ore 21 Flavio Bucci in “CANTI LEOPARDIANI” Il Teatro per tutti
0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390
•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico
•IL 24 MARZO Potenza, Ridotto Stabile, ore 21 “ALTROCINEPOSSIBILE” Proiezione del film “La colonna senza fine”
199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario dal lun. al ven. 8.30 - 19.15 Sabato 8.30 - 13.30 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 8.30 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Mercoledì 18 marzo 2009
23 Avigliano Risparmio energetico, Laguardia (Nuova Avigliano) accusa: manca la programmazione
«Il Comune è sordo alle proposte» E ricorda che è necessario investire su risorse rinnovabili AVIGLIANO - Risparmio energetico, certificazione energetica, classe energetica degli edifici: sono termini ormai divenuti di uso comune ed argomenti ampiamente discussi tra i banchi dei consigli comunali. «Tranne nella nostra città», dice in una nota Leonardo L. Laguardia, responsabile del costituendo circolo Nuova Avigliano intitolato a Pinuccio Tatarella. «Il carrozzone della maggioranza - spiega in previsione dell’approvazione del bilancio consuntivo comunale per l’esercizio 2009, ha lanciato un’intensa campagna informativa proponendo, tra l’altro, incontri di discussioni sul bilancio e mostrandosi disponibile a recepire indicazioni e proposte provenienti da associazioni e circoli culturali. Spero che non accada come in passato: le proposte pervenute sono state sistematicamente disattese e cestinate . Un esempio: nel bilancio consuntivo del 2008 un circolo culturale (di cui il mio gruppo faceva parte), con un manifesto pubblico ed una richiesta scritta, propose un emendamento
Fonti di energia rinnovabile
in tema di energia. Regolarmente menzionato nella relazione programmatica, l’amministrazione comunale l’ha lasciato cadere nel dimenticatoio, forse, disperso in qualche cassetto dell’uffi-
cio tecnico». Laguardia ricorda alla giunta comunale di Avigliano e, in particolare, al responsabile del terzo settore Rocco Fiore che «la direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico
dell’edilizia, recepita nel nostro Paese dal D.Lgs. 192 del 19 agosto 2005 e dalle sue successive modifiche, contiene disposizioni in base alle quali, a partire dal luglio 2009, tutti gli immobili, compresi gli appartamenti, dovranno essere certificati, pena l’impossibilità di venderli o acquistarli». Al fine di evitare, in futuro, uno stallo del mercato immobiliare, è opportuno anticipare quanto già stabilito dalle norme nazionali in materia di risparmio energetico, rendendo obbligatorio l’attestato di certificazione energetica nei seguenti casi: nuove costruzioni, demolizioni e ricostruzioni, ampliamenti e ristrutturazioni degli edifici esistenti. Laguardia ricorda ancora che, a partire da gennaio 2009, in base alle disposizioni contenute nel dpr 6 giugno 2001 n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia), il rilascio del permesso di costruire per gli edifici e fabbricati industriali è condizionato dalla previsione, nel progetto, dell’installazione di adeguati impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili»
Si riunisce il Consiglio comunale
Anzi, per la prima volta seduta mattutina ANZI - Questa mattina, alle ore 10, presso la sala consiliare del Comune di Anzi, si riunirà il consiglio comunale per la trattazione di diversi ordini del giorno. Saranno dieci le tematiche che verranno trattate all’interno del consiglio anzese, alcune delle quali di grande importanza per l'intera comunità del piccolo centro della Val Camastra. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Anzi, Giovanni Petruzzi, in una nota inviata alla stampa. Il primo cittadino ha puntualizzato anche che l’assise municipale è stata convocata in mattinata, per la prima volta in questa consiliatura, a seguito della richiesta avanzata dalla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Anzi Laurenzana, per consentire agli studenti della locale scuola secondaria di secondo grado di assistere all’adunanza.
Tra gli ordini del giorno in programma nella seduta del consiglio comunale anzese di questo pomeriggio, citiamo in particolare: l’approvazione dei verbali della seduta precedente; il regolamento per l’utilizzo del bus di proprietà comunale; un ordine del giorno per la dichiarazione di “territorio comunale denuclearizzato”; l’individuazione dei comuni non metanizzati - Decreto ministeriale del 9.3.1999; l’assegnazione di cinquecentomila euro in seguito agli eventi sismici del 1980-81-82 - Legge 32/92 - Legge finanziaria del 2007 n. 296 del 27.12.2006; la pubblicazione del bando per la selezione dei Gruppi di Azione Locale e dei Piani di Sviluppo Locale dell'Asse 4 leader del Psr (Programma di sviluppo rurale) della Regione Basilicata per il periodo 2007-2013 - Società Gal “Basento Camastra” - Acquisto quota societaria
Picerno, al Bouganville l’assemblea dei cuochi PICERNO - Tempo di bilanci e non solo. Questa sera nella sala Gardenia dell’hotel Bouganville si svolgerà l’assemblea dell’associazione cuochi potentini (Acp). Il presidente dell’Acp, Rocco Pozzulo, illustrerà le attività svolte l’anno scorso. «E’ stato un anno iniziato sotto una buona stella – ha detto – con il premio ricevuto a Roma dalla federazione nazionale cuochi come migliore associazione del 2007». Tra le numerose attività corsi di cucina, di aggiornamento, collaborazioni con enti, partecipazioni a manifestazioni e il rapporto collaborativo con l’associazione italiana sommelier per valorizzare i cibi con l’abbinamen-
to del vino giusto. Da 92 soci quando il presidente Pozzulo nel 2003 fu eletto, l’associazione oggi ne ha 452, con una crescita nell’ultimo anno non indifferente (396 nel 2007). Tra le attività anche quelle di carattere sociale, come la beneficenza con l’adozione di un bambino africano e una somma devoluta all’associazione Stella del Mattino. In serata si terrà la cena di gala con i soci e ospiti istituzionali. Saranno consegnati due premi: uno al socio dell’anno e l’altro all’allievo dell’anno. «Da anni – dice Pozzulo – cerchiamo di coinvolgere i ragazzi nelle nostre attività per crescere insieme». Iranna De Meo
Il sindaco Petruzzi
pari a mille euro. Inoltre, il consiglio comunale di Anzi tratterà anche altri quattro ordini del giorno, che non sono di secondaria importanza: la richiesta di Camera Antonio per l'acquisto del terreno di proprietà comunale; la richiesta di Dragonetti Giuseppe per la permuta del terreno; la reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio - apposizione - progetto definitivo di “Riqualificazione ambientale dell'area limitrofa alla sede municipale”; il progetto definitivo di “Riqualificazione paesaggistica ed ambientale dell'area di Santa Maria”. Donato Pavese
Caravaggio ispira quadri plastici La chiamata di Pietro
AVIGLIANO - Quadri plastici 2009 all’insegna di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. La Pro Loco di Avigliano ha scelto le opere per la rappresentazione vivente che si tiene ogni anno in agosto, nella prima domenica. L’ufficialità è giunta in queste ore dal presidente dell’organizzazione, Nicola Summa. Ai tre gruppi che dovranno rappresentare plasticamente le opere sono state affidate due tele del Caravaggio, vocazione di San Matteo, e la vocazione di Pietro e Andrea, e l’opera pittorica di Domenico Fiasella, vocazione dei santi Giacomo e Giovanni. Si tratta di due opere di Caravaggio e del pittore “caravaggesco”, Fiasella, unite da un comune denominatore: la vocazione. La chiamata, nel significato di vocazione a seguire Cristo, la Chiesa, è il tema scelto quest'anno dal consiglio d’amministrazione della Pro loco e dal curatore dei Quadri, il docente di Antropologia culturale dell'università della Basilicata, Angelo Lucano Larotonda. Lo sfondo della manifestazione è quello religioso, così come vuole la tradizione tutta radicata ad Avigliano sin dai primi decenni del Novecento, ma si articola attraverso il concorso artistico di pittori, artigiani, figuranti. Una vera e propria messa in scena singolare, punto
fermo tra le manifestazioni cult dell'estate all'ombra di Gianturco. I gruppi che lavoreranno alla rappresentazione delle tre opere sono Spazio Ragazzi, Aviliart, Basso la terra. Come ogni anno, una giuria composta da esperti di pittura giudicherà quale delle rappresentazione sarà quella meglio realizzata in plastico. I gruppi si trascinano dietro una eredità artistica difficile, quel è appunto quella del Caravaggio. Uno dei due quadri, poi, si trascina una storia tutta singolare. Parliamo della tela che ritrae la vocazione di Pietro e Andrea. Il cosiddetto “Caravaggio dei Windsor”, una delle opere tra le più pregiate dell'artista barocco, era considerato ormai perduto. Alcuni anni fa, nel 2006, dopo un lungo restauro fu trasportata in Italia dove fu esposta per la prima volta all'indomani del recupero. Prima che due studiosi del Caravaggio, Maurizio Marini e sir Denis Mahon, si prodigassero al suo recupero, l'opera era stata “dimenticata” nella reggia di Hampton Court, in Inghilterra, dove arrivò nel 1637 per far parte della collezione di Carlo I. Anche se sarà soltanto una rappresentazione vivente, sarà interessante poterla vedere nella manifestazione, suggestiva, dei Quadri plastici. Gianni Sileo
Pietragalla, un nuovo logo per la Pro Loco PIETRAGALLA - Recentemente la Pro Loco Pietragalla ha dato una nuova immagine di se stessa, creando un nuovo logo per rappresentarla. In modo da esprimere congiuntamente tutte le caratteristiche del paese, da quelle storiche a quelle artistiche. Autore della nuova immagine estetica è l’artista pietragallese Saverio Muscio che esprime la propria creatività con la pittura ma anche attraverso l’utilizzazione del rame per la creazione delle sue composizioni. Muscio sottolinea che «nel corso del mese di giugno del 2008 mi è stata commissionata in qualità di artista della pittura
la creazione del nuovo logo della Pro Loco cittadina e dopo una serie di tentativi artistici sono pervenuto alla stesura definitiva del logo. L’immagine ha un significato complessivo: le tre colline sono i luoghi su cui poggia il paese e sono denominate rispettivamente La Serra, La Terra e San Michele ma all’interno del logo si è voluto rappresentare anche quelli che sono i simboli del paese vale a dire i palmenti ed il palazzo ducale. Poi ci sono tre colori, il giallo, il verde e l’azzurro, che sono i colori tipici del paese: il verde rappresenta i due boschi che circordano Pietragalla, il giallo rap-
presenta il tufo cioè il materiale su cui è stato costruito il paese e l’azzurro rappresenta la bandiera di Pietragalla». In definitva, con questo nuovo simbolo, adottato da pochi mesi, si è cercato di dare un immagine della comunità locale dal punto di vista formale, sostanziale e artistico. Antonio Bevilacqua
Mercoledì 18 marzo 2009
24 La Finanziaria taglia i fondi e l’Anas rinvia il cantiere che sarebbe dovuto partire quest’anno
Un altro stop alla Tito-Brienza Sorprese le amministrazioni regionali e quella burgentina BRIENZA - Non bastavano i ritardi burocratici a bloccare l’ultimazione della TitoBrienza. Stavolta il problema è puramente finanziario: il VI lotto, infatti, ancora una volta viene “declassato” a causa dei tagli previsti dalla Finanziaria. E se, fino a qualche mese fa, l’Anas inseriva la Tito-Brienza tra le opere appaltabili nel 2009, ora inaspettata arriva la decisione di bloccare il cantiere. Eppure garanzie sull'avvio dei lavori tra giugno-settembre erano giunte proprio da fonti ufficiali. Per la Regione Basilicata è pur sempre «un’opera prioritaria e strategica». Per il momento però non decolla. Si è assistito a un balletto di responsabilità tra rinvii e stop ai lavori che hanno portato al lievitar del costo del progetto da 50 a 90 milioni di euro. Ora però la decisione dell’Anas lascia tutti con l’amaro in bocca, compresi l’assessore alle Infrastrutture Innocenzo Loguercio e il sindaco di Brienza, Antonio Distefano. «Esigiamo un’accelerazione sulla questione - spiegano dall’amministrazione comunale - e con l'assessore Loguercio siamo pronti a sederci a un tavolo per determinare tutte le condizioni attese alla cantierabilità entro il 2009». Intanto è attesa la presenza di Loguercio per fine mese (probabilmente il 28 marzo) a Brienza in un incontro pubblico
Un tratto della Tito-Brienza
con la cittadinanza. Si discuterà dell'iter burocratico e finanziario legato al VI lotto, nonché dell'attuazione del protocollo firmato tra Regione, Provincia e di Comuni di Brienza e Sasso che consentirà ai tir di bypassare il centro abitato di Brienza, procedendo per la bretella che collega Sasso alla Val d'Agri. «Noi ci svincoliamo da responsabilità e confidiamo nelle garanzie dell’assessore Loguercio - ha detto Distefano - e andremo avanti, poiché chiediamo chiarezza. Ora la Tito-Brienza è una questione non più rinviabile». Anche le organizzazioni sindacali sono scese in campo per chiedere a gran voce l’ultimazione del VI lotto della Tito-Brienza. Il leit motiv è quello di «sbloccare gli appalti dei comuni e
RANDAGISMO
L’ACTA A COCUZZO
Stilata una mappa
Problemi in agenda
L’Osservatorio cittadino di Potenza ha stilato una mappa del randagismo nel capoluogo. Secondo il portavoce Vincenzo Belmonte, infatti, si può incontrare «un branco di cani nell’area alle spalle dei Palazzi della Regione (ex Fornace del Gallitello) al rione Poggio Tre Galli; “cucciolata” tra rione Lucania e il Francioso (sotto il viadotto di collegamento tra i due quartieri); diversi branchi a Bucaletto che di notte si aggirano indisturbati sino all'ingresso dei prefabbricati; numerosi cani lungo viale Unicef con “base” il ponte attrezzato Cocuzzo-Porta Salza; branchi sparsi a rione Risorgimento; una ventina di cani nel cosiddetto Parco fluviale del Basento». Nelle ultime 48 ore, dopo la morte del bambino di Modica, «si sono moltiplicate le segnalazioni. Ci chiamano per lo più persone anziane e mamme preoccupate per la presenza di cani specie all'ingresso delle scuole al mattino, nelle zone di Poggio Tre Galli e rione Verderuolo-Risorgimento. Gli interventi di cattura sono insufficienti perché le “cucciolate” si moltiplicano. Conosciamo l’impegno e la passione della cooperativa Eco alla quale per convenzione il Comune affida i servizi e per questo riteniamo che bisogna investire di più per potenziare questi servizi con più personale e più mezzi. Ma quello che ci preoccupa è la scelta del Comune contenuta nel programma straordinario contro il randagismo di istituire in città ben 5 rifugi per randagi. Siamo fortemente contrari perché i rifugi affidati a volontari ai quali andrebbero contributi minimi non possono offrire alcuna garanzia di incolumità».
Si ritroveranno il prossimo 21 aprile, per una verifica congiunta, Federico Mazzaro (presidente dell’Acta), Raffaele Vita, (amministratore dell’Ater), Grano e Cautela (tecnici comunali dell’Udae) e i rappresentanti del Comitato di quartiere di rione Cocuzzo (rappresentato da Santoro, Sileo, Caivano, Margiotta, Tolve, Palese). Ieri mattina un primo incontro per discutere del peggioramento delle condizioni del rione, a causa dei cantieri aperti. E’ emersa, in particolare, l’esigenza di «convertire/ricostruire l'indentità del quartiere, con una vera e propria “viabilità di piano”, per la regolamentazione del traffico veicolare e la creazione di accessi di servizio al caseggiato del “Serpentone”, fino alla razionale piantumazione delle essenze arboree in ambito urbano e la riqualificazione del verde attrezzato». In particolare il presidente Mazzaro, oltre ad assicurare il miglioramento della qualità dei servizi aziendali nel quartiere (dislocazione più funzionale dei contenitori, maggiore presenza degli operatori e dello spazzamento meccanizzato) ha rilanciato la proposta del decentramento amministrativo con la creazione di strutture “leggere”, denominate Nod (Nuclei operativi decentrati), presso le quali ubicare e distaccare, a livello amministrativo, ad esempio, gli uffici dell'anagrafe civile, dell’Urp, dei Vigili di quartiere, ed un avamposto per la segnalazione di eventuali disservizi e problematiche, allo scopo di consentire il necessario e veloce raccordo funzionale tra cittadini e amministrazione.
delle province per rilanciare l’economia lucana». Ma il tanto auspicato «nuovo quadro di interventi concertati a livello locale» resta ancora un’utopia. Eppure solo qualche tempo fa la Fillea Cgil, con l’amministrazione comunale burgentina, ha chiesto il “completamento della Tito-Brienza” con un pacifico sit in di protesta nel centro del Melandro. Anche il segretario regionale della Cgil Val d’Agri, Mario Fulco chiede all'assessore Loguercio di «reperire con urgenza i fondi per il completamento dell’opera. Da anni le organizzazioni sindacali sollecitano il completamento dell'opera viaria. Ci siamo battuti (nelle forme in cui è possibile battersi per una organizzazione sindacale) perché finalmente si realizzas-
se la tanto agognata opera. Continuiamo a batterci perché riteniamo che la Tito Brienza sia una infrastruttura di fondamentale valore strategico non solo per il territorio della Val d’Agri ma per l'intera area meridionale della nostra regione. Rappresenta l’elemento di vicinanza delle popolazioni della Val d’Agri e dell’area Sud a Potenza, cioè al capoluogo di Provincia e di Regione, un centro non solo economico-finanziario e lavorativo, ma anche culturale e di servizi dell'intera Regione Basilicata. Noi riteniamo, così come già dichiarato nel corso del sit in di Brienza, che questa iniziativa sia importante soprattutto per il lavoro. E in questo momento di crisi, bisogna adoperarsi per attivare qualsiasi forma lavorativa». «Negli ultimi incontri, l’assessore Loguercio (estate 2008) aveva promesso che per fine ottobre sarebbe partito l’. appalto, anche se da allora non abbiamo saputo più niente. Ora la popolazione - conclude Fulco - ma soprattutto i lavoratori, non possono aspettare i tempi della politica perché oltre alla crisi internazionale che ci sta colpendo, la nostra Regione e la Val d’Agri da alcuni anni vivono in uno stato di disagio per opere che non vengono cantierizzate, nonostante già i progetti definitivi». Angela Scelzo
La città di Brienza sempre più ingolfata BRIENZA - Viabilità, caos e traffico. La città di Brienza è sempre più ingolfata. Un problema annoso non di poco conto. Ed è la Tito Brienza, l’eterna incompiuta, che continua a penalizzare quanti quotidianamente percorrono la Ss 95 e la Ss 598 della Fondo Valle dell’Agri. Dopo l’ennesima proroga all’ordinanza prefettizia che già due anni fa vietava il transito ai mezzi pesanti, si giunse alla “fine dell’emergenza”. Così alla mancata reiterazione dell’ordinanza prefettizia l’intero consiglio comunale diede mandato al sindaco Distefano di emettere un provvedimento ritenuto «urgente e contigente». Scattò così il blocco per i tir nel centro urbano burgentino. Poi il Tar ha sospeso l’ordinanza sindacale. Così i burgentini sono tornati a fare i conti con smog e traffico. Ma sono stati i dati dell'Arpab a far da leva all’intero provvedimento. Tante le criticità relative all’inquinamento atmosferico. Si è rivelata un’emissione media del 49 per cento delle polveri sottili. Il Comune di Brienza deve fare i conti con un flus-
so giornaliero di 18 mila autoveicoli. Nelle ore di punta il centro urbano è attraversato da un indefinito numero di auto. In pratica si continua ad attendere il completamento del VI lotto. Un tratto è lungo 3,700 km. “Due le gallerie, una di 1,700m e l'altra di 700m. In superficie 1,300 m. L'idea progettuale prima di essere approvata ha atteso le autorizzazioni del Dipartimento Ambiente e Urbanistica. Poi nel novembre 2005 anche l' amministrazione comunale ha approvato il progetto, con l'aggiunta di due svincoli. Quelli di accesso per l'entrata e l' uscita. Ma da allora sono trascorsi 4 anni. È passata un'intera consiliatura”. Eppure per la Tito-Brienza si registra ancora un nulla di fatto. Ora si attende almeno l'attuazione del protocollo tra Regione, Provincia e i Comuni di Sasso e Brienza per consentire ai mezzi pesanti di bypassare il centro abitato. Un sospiro di sollievo sembrerebbe in arrivo per i burgentini. Si spera che anche questa priorità non sia declassata. an. sc.
SCUOLA E DINTORNI...
Una gara all’ultimo libro
BELLA - Le scuole elementare e media di Ruoti hanno vinto, dopo una gara avvincente, le semifinali del II Torneo di lettura di Bella, tenutesi nei giorni scorsi. Nella palestra dell’Istituto Comprensivo, si sono svolti i tornei delle scuole primarie e secondarie di primo grado con la classe IV di S. Antonio Casalini per la scuola elementare e la II B della scuola media di Bella. Il torneo di lettura, come negli anni precedenti, è una vera occasione di conoscenza e di scambio tra ragazzi e docenti. In particolare, gli alunni che sono andati a Bella hanno potuto conoscere la bibliomediateca della scuola e sfogliare i libri che contiene. Le classi che hanno vinto le fasi eliminatorie all’interno di ciascuna scuola, da due mesi hanno letto i libri di narrativa che la giuria del Premio nazionale “Città di Bella” ha individuato e che sono stati poi giudicati e votati dagli alunni. «E’ significativo - spiega il dirigente scolastico, Mario Coviello che i
giovani delle nostre scuole non si sfidino, una volta tanto, nel calcio o nella pallavolo, nel canto o nella danza come i modelli televisivi imperanti propongono, ma si confrontino sui temi dell'amicizia, della solidarietà tra i popoli, attraverso la lettura di libri avvincenti. I docenti hanno preparato le domande che sono state sorteggiate e gli alunni hanno approfondito la trama, il carattere dei personaggi, e si sono confrontati con il loro vissuto». Nel sito www.bibliobella.it si racconta la storia del Torneo e del Premio e sono presenti i libri finalisti. E’ stata allestita anche nella biblioteca di Bella una mostra con i libri finalisti delle due ultime edizioni del premio Città di Bella e gli alunni hanno potuto acquistarli. «Si tratta di un momento importante - continua Covilello - per la vita delle scuole in rete che contribuisce a rafforzare il nostro impegno nella promozione della lettura».
PARI OPPORTUNITA’ E’ STATA approvata dalla giunta, su proposta dell’assessore provinciale alle Politiche sociali Michele Iacovera, la delibera per l’istituzione all’interno dell’Ente del Comitato Pari Opportunità. Il Comitato ha funzioni propositive e consultive finalizzate all’adozione di “azioni positive” per il raggiungimento della effettiva parità all'interno dell’ente, oltre che di informazione e formazione del personale. L'iniziativa si inserisce in un percorso più ampio avviato dalla Provincia, finalizzato a favorire il passaggio dalla parità formale alla parità sostanziale. La Carta prevede, infatti, che ogni firmatario debba redigere un “Piano d'azione per la parità” che fissi le priorità, le azioni e le risorse necessarie alla sua realizzazione. Pertanto, la Provincia ha avviato un monitoraggio per fotografare la realtà lavorativa delle donne all’interno all’ente e successivamente individuare modalità, percorsi e iniziative da realizzare per il raggiungimento degli obiettivi di uguaglianza sostanziale tra uomini e donne.
PALESTRE SCOLASTICHE E’ STATO approvato dalla IV Commissione provinciale il “Regolamento generale per l’uso delle palestre scolastiche” avanzato dai consiglieri alla Provincia di Potenza Gianluca Manzi dei Verdi e Sandro Berardone (Pd), che hanno presentato un ordine del giorno per essere discusso nel prossimo consiglio provinciale. La finalità del Regolamento è quella di razionalizzare l’uso delle palestre provinciali sia da parte delle scuole che delle associazioni sportive compatibilmente con le attività degli istituti. Con la regolamentazione si intende promuovere adeguatamente l’attività sportiva, motoria e ricreativa nelle zone lacunose di impiantistica sportiva secondo l’azione del governo provinciale.
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Il sindaco Mastrandrea: «Ci sono i margini per la ripresa»
Genzano di Lucania
Forenza: approvato il bilancio di previsione
La ricetta salvacrisi secondo i partiti dell’opposizione
FORENZA - L'Amministrazione comunale ha approvato da pochi giorni il Bilancio di previsione 2009 (in concomitanza con quello pluriennale 20092011), «per la quadratura del quale - precisa il sindaco - si sono rivelati fondamentali i 147mila euro del “Fondo di Coesione” erogati dalla Regione Basilicata». «Quest'anno - tiene a comunicare Franco Mastrandrea - ci siamo mossi in maniera tale da poter riuscire non solo a contenere la crisi, ma, nei limiti del possibile, a fronteggiarla, offrendo spunti per una celere ripresa». Quindi, innanzitutto, nessun aggravio fiscale sui cittadini, nonostante l'aumento della popolazione anziana abbia fatto diminuire sensibilmente la “base imponibile”; a seguire, un contributo di 250 euro (come lo scorso anno) alle famiglie che volessero far praticare ai propri figli un'attività sportiva, nonché un incentivo di 500 euro per ogni nascita (ce ne sono state 14 nel 2008 e già 3 nel 2009). Poi, effettivi stimolo all'imprenditoria: è stato aumentato da 4 mila a 5 mila euro il contributo per chi
Cordoglio di Salvatore per la morte di Gammone VENOSA - «A nome personale e dei socialisti di Basilicata esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Vincenzo Gammone dirigente ed amministratore socialista di Venosa». E' l'espressione di cordoglio del presidente del gruppo socialista in Consiglio regionale, Donato Paolo Salvatore. «Ho conosciuto Cenzino - dice Salvatore - tanti anni fa da giovane dirigente della Federazione socialista di Potenza , ho continuato a giovarmi della sua amicizia e del suo sostegno in questi anni terribili per la vicenda politica dei socialisti». «Solo pochi mesi fa - riprende l’esponente socialista ha voluto ancora partecipare con i compagni di Venosa alle iniziative politiche del Ps ed agli sforzi per il suo rilancio». « Alla sua famiglia - conclude - la vicinanza e l'affetto di quanti hanno apprezzato le sue doti». volesse mettere su una nuova attività, con un capitale totale stanziato di 25 mila euro. «Le 2 nuove imprese sorte negli ultimi 12 mesi - riprende il sindaco - ci hanno dato un segnale positivo e quindi intendiamo continuare su questa strada fattivamente. Difatti - continua - per meglio poter sostenere l'impegno assunto, abbiamo investito ben 400
mila euro per acquisire tutto quel che restava della zona PIP, ormai interamente urbanizzata». Ma c'è ancora dell'altro. Il Comune si è prodigato nell'acquisto (25 mila euro) di un pullman ad uso sia urbano che rurale e si è impegnato nella “campagna di risparmio energetico” completando a proprie spese l'impianto fotovoltaico, per il quale si attende solo
la messa in rete, presso l'Istituto Comprensivo. «Proprio per la scuola, che riteniamo fondamentale per lo sviluppo economico e demografico del paese - incalza Mastrandrea - abbiamo previsto quasi il 20 per cento delle uscite del Bilancio, essendo il 25% degli alunni in regime di esenzione totale. Mentre la restante parte sarà investita in opere pubbliche, in miglioramento della viabilità ed in arredo urbano. Quest'ultima cosa, in particolare - conclude il primo cittadino, costretto per alcuni giorni a casa per un piccolo infortunio - si rende indispensabile in vista degli obiettivi che ci siamo posti sul incentivazione del turismo in zona, da ottenersi anche a mezzo della valorizzazione dei luoghi e dei prodotti tipici». Per finire, il sindaco assicura anche che «si sta portando a completamento la questione dei “canoni di natura enfiteutica”, per l'affrancazione dei terreni demaniali, dopo che essa è stato ampiamente illustrata nel corso di un'assemblea pubblica alla presenza delle associazioni di categoria e dei sindacati». Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it
Le modalità per il pagamento
Anche ad Acerenza buttate le bollette Al
Una panoramica di Acerenza
ACERENZA - E' probabile che anche i cittadini di Acerenza non riceveranno mai le bollette di Acquedotto Lucano. Dopo i fatti di Tolve e di Genzano di Lucania, distretto a cui appartengono i comuni di Acerenza, Banzi, VENOSA - Una delegazione studentesca proveniente da Haskova (Bulgaria) è giunta a Venosa per ricambiare il gemellaggio, avvenuto lo scorso mese di maggio, con i ragazzi del Liceo Classico di Venosa. Questo gemellaggio rientra nel progetto Comenius, curato dalla prof.ssa di Inglese del Liceo Classico, Lucia Reggente. Un gemellaggio è l'unione di due comunità che, in tal modo, tentano di agire partendo da una prospettiva europea e con l'obiettivo di affrontare i loro problemi e di instaurare tra loro legami sempre più stretti di amicizia."Il gemellaggio è l'espressione di un'unità e di un'identità europea costruita dalla gente comune ed è probabilmente la forma più visibile di cooperazione
Cancellara, Oppido Lucano e San Chirico Nuovo, si è voluta approfondire la questione delle bollette sparite, o meglio abbandonate sotto le rupi. I fatti dei giorni scorsi portano preoccupazione
nelle comunità. Per questo motivo, è stato contattato telefonicamente lo sportello di Genzano di Lucania, ci ha risposto il signor Malatesta Nicola, il quale ha riferito che le bollette potrebbero addirittura non essere recapitate ai cittadini. La cosa ha destato una certa preoccupazione tanto che a Genzano si è sparsa la voce con un passaparola,cosicché, in questi giorni, i cittadini di Genzano di Lucania affollano gli sportelli della sede di Via Bachelet. «Al cittadino viene stampata la fattura- come riferisce l'addetto amministrativo Malatesta- e il bol-
lettino da pagare che subisce la variazione nella data di scadenza, allungando il periodo a due settimane di tempo per pagare». Il sindaco di Acerenza, Antonio Giordano, fa sapere, che nessuno, per adesso, nella cittadina, ha lamentato nulla, ma che, nel caso in cui i cittadini dovessero recarsi agli sportelli per pagare le bollette, quantomeno Acquedotto Lucano avvisi i sindaci dei comuni appartenenti all'area di Genzano, così da poter emettere comunicazione ed avvisare i cittadini. Enza Saluzzi provinciapz@luedi.it
GENZANO - I gruppi consiliari di minoranza “Sinistra per Genzano” e “Socialisti”, in maniera indipendente, fanno protocollare nella stessa mattinata due rispettivi “piani anticrisi” da proporre nel corso del prossimo Consiglio Comunale. Li riassumiamo entrambi qui di seguito. Proposta dei Socialisti “Crisi economica e finanziaria: proposta di deliberazione”, è il titolo del documento presentato dal consigliere Gerardo Ceruzzi assieme a Rocco Di Stasi e Giuseppe Teto (questi ultimi due, consiglieri di una lista civica). In sostanza, essi chiedono all'Amministrazione «di adottare precise misure a sostegno dei settori sociali ed economici più esposti e sensibili all'attuale crisi economica e finanziaria». Per quanto riguarda gli interventi sociali, la proposta si articola in 5 punti ed è sostanzialmente identica a quella presentata anche da “Sinistra per Genzano”, che quindi di seguito non ripeteremo. Si chiedono: «diminuzione delle rette e/o contributi a carico degli utenti per scuole materne, mense e trasporti scolastici nonché esenzione dal pagamento per quanti abbiano perso il lavoro lasciando la famiglia a reddito zero e/o si trovino in situazione di cassa integrazione; fruizione allargata delle esenzioni sulle rette e/o contributi dei servizi educativi; impiego di disoccupati in funzioni di natura civica, dal controllo e manutenzione delle strade, ai parcheggi, alla vigilanza e manutenzione di parchi giardini pubblici, scuole e monumenti; eliminazione dell'addizionale comunale Irpef; estensione della esenzione e/o agevolazioni Ici per quelle abitazioni a titolo principale concesse dal proprietario in uso gratuito a parenti che la occupano quale loro abitazione principale e vi risiedono». Per venire incontro alle esigenze di aziende ed imprese: «accordi con istituti
Venosa Nella città di Orazio è giunta una delegazione bulgara per uno scambio culturale
Gemellaggio tra scuole nel segno di Comenius europea, con le migliaia di città e paesi che, all'ingresso nel loro territorio, dichiarano con orgoglio le comunità con le quali si sono uniti in gemellaggio. Alle ore 11 presso l'aula magna del liceo classico "Q. Orazio Flacco" si è tenuto un primo incontro con il gruppo proveniente dalla Bulgaria, dove hanno avuto modo di visitare la scuola, conoscere il gruppo docenti e salutarsi con il preside della rispettiva scuola,prof. Mario Lasala, il quale dove aver dato loro il benvenuto ha illustrato in maniera
generale la storia e le varie esperienze che la nostra scuola ha avuto modo di vivere. Dopo aver elogiato il Diregente scolastico in pensione, prof.ssa Rosa Torciano, alla quale senz'altro sarebbe pia-
ciuto poter aderire a tale progetto, il Preside ha esordito con l'essere fiero di avere una scuola che si apre al mondo e a culture diverse, come quella Bulgara. Ad accogliere la delegazione studentesca bul-
gara anche i Docenti Modugno, Allamprese, Di Vietri, Rescigno, Sorrenti, Masi, Nardozza, Lamorte e Leggieri. A conclusione dell'intervento del Preside Lasala, ha preso parola il dott. Osanna, presidente del consiglio di istituto, che con uno spiccato inglese è riuscito a far emergere il suo senso di ospitalità e benevolenza per una Nazione ben diversa dalla nostra e che, seppur lontana sotto vari punti di vista, può insegnarci molto. I ragazzi bulgari, presenti con 14 unità accompagnati da due inse-
di credito per agevolare il pagamento e/o lo smobilizzo dei crediti vantati da fornitori di beni e servizi comunali attraverso anticipi su fatture; sensibile riduzione della Tosap; infine, una sensibile riduzione degli oneri di urbanizzazione». E concludono chiedendo alla Giunta Comunale di impegnarsi «per il reperimento delle risorse finanziarie necessarie alla realizzazione di quanto innanzi deliberato». Sinistra per Genzano «Di fronte alla attuale crisi economica e finanziaria internazionale, qual è il ruolo che devono avere gli Enti Locali?» si chiedono altresì Rocco Di Bono e Salvatore Ventricelli, dopo aver elencato a loro volta i punti messi in evidenza nell'altro specchietto. «A partire da questa domanda - si legge nel documento - la proposta di deliberazione in esame intende favorire pienamente il ruolo degli Enti locali (in particolare dei Comuni) nell'adozione di provvedimenti utili a fronteggiare le difficoltà dovute alla crisi economica e finanziaria mondiale, che investe i lavoratori e le loro famiglie, le piccole e medie imprese locali e l'intero tessuto sociale e produttivo delle comunità locali». La strada da percorrere è «nel patrimonio immobiliare del comune che andrebbe - dicono - valorizzato e più proficuamente sfruttato utilizzando allo scopo un'apposita legge contenuta nella Finanziaria 2008. Inoltre, invocano lo sblocco dei fondi (quasi 3 milioni di euro) ottenuti per la ricostruzione post-terremoto '80. Ed infine, propongono, fra altri interventi, «una pressante opera di “moral suasion” da parte del Comune sui tre Istituti di credito presenti ed operanti nel nostro territorio, che portare a risultati significativi, come è avvenuto, per esempio, in altri Enti Locali, tra i quali la Provincia di Potenza ed Comune di Oppido Lucano». gia. gue.
gnanti, sono rimasti entusiasti dell'accoglienza ricevuta. La prof.ssa Maria Lamorte, docente di educazione fisica, dopo l'accoglienza delle autorità scolastiche, ha intrattenuto gli ospiti con alcuni balli tipici della nostra zona e che avranno il loro culmine il prossimo 24 marzo, quando presso il cinema Lovaglio, si esibiranno gli alunni delle varie classi. Ecco il commento dell'alunna Antonella Bochicchio del liceo classico di Venosa, facente parte del gruppo accoglienza di questa delegazione bulgara: «Non mi sarei mai aspettata di essere accolta da una Nazione così ricca di insegnamenti, che abbiamo sempre reputata lontana e poco vicina alla nostra». Lorenzo Zolfo
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Ex Vicenzi, la solidarietà di Schettino e Cupparo
Rionero I fedeli contro la decisione del vescovo. Rimane solo la funzione delle 7.30
VALLE DI VITALBA - Solidarietà ai lavoratori della ex Vicenzi è stata espressi dai consiglieri regionali del Pdl, Romano Cupparo e Giuseppe Schettino. «Da mesi - dichiarano Cupparo e Schettino in una nota - si è diffusa la drammatica notizia circa la decisione immotivata, drastica ed irremovibile della Vicenzi con sede ad Atella, di procedere al licenziamento di 180 dipendenti con contratto a tempo indeterminato. Dipendenti che hanno famiglia e che certamente oggi si trovano a vivere un grave disagio, senza più certezza economica e privi di prospettive per il loro futuro». «Per i lavoratori interessati, - dichiarano - purtroppo, ancora nulla di concreto. Eppure i precedenti accordi sottoscritti con le parti sociali prevedevano, per la Vicenzi, impegni produttivi di lunga durata. Cosa abbia realmente determinato questo brusco cambiamento di rotta non è dato sapere». I due consiglieri fanno sapere di aver interessato attraverso una lettera i parlamentari lucani del Pdl Viceconte, Taddei e Latronico. Nel trasferire loro tutto il disagio che le famiglie dei lavoratori stanno vivendo, li hanno invitati a farsi promotori con il Ministro Scaiola dell'attivazione di un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico per cercare di portare a soluzione questa triste vicenda».
RIONERO - Niente più messa nella chiesa di Sant'Antonio. E' questa la triste decisione che rende amari gli animi dei tantissimi fedeli che ormai da 18 anni affollano la celebrazione delle ore 17 nella chiesa del quartiere di Sant'Antonio a Rionero. Una chiesa piccolina ed accogliente, una chiesa che ha la porta riservata per gli ospiti della casa di riposo Virgo Carmeli, una chiesa che era la chiesa di don Federico Soda. Don Federico, prete dal carattere forte e battagliero ha lottato tanto per questo luogo sacro diventato con il tempo una vera e propria pic-
Niente più messa nella chiesa di Sant’Antonio cola cattedrale. Sempre affollatissime le presenze dei fedeli alla messa vespertina celebrata con l'accompagnamento dei canti e precedute dai salmi. Ora a seguito della morte di don Federico arriva la decisione del Vescovo mons. Todisco. Niente più messa ad eccezione dell'unico orario delle 7.30. La decisione è stata motivata con la mancanza di sacerdoti. Venuto meno don Federico, insomma, non ci sarebbe nessun altro prete dotato della volontà di sostituirlo una volta al giorno per la messa del pomeriggio. L'annuncio poi è piombato come un fulmine a ciel se-
reno. Lunedì scorso proprio durante la messa celebrata dal vescovo a Sant'Antonio per onorare la memoria del beneamato don Federico a termine della funzione mons. Todisco da la dolorosa comunicazione. Tra l'incredulità generale la folla inizia a protestare ma a nulla valgono le preghiere e le invocazioni dei convenuti. Ciò che più tocca il cuore è la disperazione nello sguardo degli ospiti della casa di riposo. Anziani la cui giornata è scandita dalle cose semplici. Per loro andare a messa il pomeriggio significa tanto, significa esistere ancora ed ingannare il
passare del tempo dedicandolo a Dio. «Ora cosa faremo» dicono. Non solo, la chiesa è da sempre la sede della confraternita Maria SS. Del Monte Carmelo. I fedeli del quartiere sono molti così come le persone che ogni giorno si recano appositamente per sentire la parola di Dio. Così da un giorno all'altro già orfani del loro pastore i fedeli si trovano anche senza una dimora in cui ritrovarsi a pregare. L'ingiustizia sembra ancora più grande quando, stando alle voci, i preti disposti a celebrare la messa non mancano davvero. lu. na.
I centri commerciali, la crisi e lo sviluppo dell’area nord al centro della polemica del sindaco di Rionero
Affondo di Placido su Navazio «Se l’Antimafia indaga bisogna nutrire qualche preoccupazione» CENTRI commerciali, aree di espansione, antimafia, baricentro dell'area nord. Il distretto del commercio a Melfi con le sue grandi strutture catalizza l'attenzione. E' del primo marzo l'intervista rilasciata al “Quotidiano” dal sindaco della città federiciana Alfonso Ernesto Navazio. Il primo cittadino difende il suo operato rivendicando i risultati del polo degli ipermercati. Già; un centro di grandi dimensioni e due strutture di dimensioni medie operano a Melfi, città di 17 mila abitanti ma il fermento è ancora tanto. Nel 2001 il comune decide di libeIL COMUNE di Melfi (verrebbe da dire, in controtendenza mondiale) continua ad attrarre investimenti ingenti in centri commerciali, ma se la provenienza di questi capitali forma oggetto di indagini da parte della Procura Antimafia è il caso di chiedersi cosa stia succedendo e, forse, di nutrire qualche preoccupazione. Sottovalutare i fenomeni in atto o delegarli unicamente alle cure degli inquirenti è un errore che rischia di mettere in ombra la portata effettiva dei processi di inquinamento della società e della economia che attraversano il Melfese (a ben vedere, lo avevamo sostenuto a Rionero, in ottobre, nella manifestazione successiva all'ultimo omicidio). La chiave di una possibile strategia per lo sviluppo futuro è nella funzione dell'area settentrionale della regione come asse di riconnessione territoriale fra le direttrici tirrenica ed adriatica. Ce lo siamo detti a Melfi un anno fa, sottoscrivendo l'accordo di cooperazione per la redazione del Piano Strutturale e Strategico fra i comuni del Vulture Alto Bradano e la Provincia di Potenza. Resto convinto che non ci siano speranze al di fuori di quel quadro. Questo si-
ralizzare le concessioni edilizie, ora l'area si sta trasformando. Gli imprenditori sono in agitazione e la procura antimafia apre tre fascicoli per indagare sul distretto del commercio. Intanto i negozi del centro si trovano in seria difficoltà. Navazio parla anche di Rionero, di come abbia perso il suo ruolo di riferimento commerciale avuto negli anni '70, '80, di come il vicino di casa si sia «impoverito completamente» mentre la città di Melfi è diventata baricentrica. Di seguito la risposta di Placido. l. n.
gnifica che: nessuno potrà salvarsi da solo, magari illudendosi di “cannibalizzare” il vicino; è miope considerare “strategica” l'attrazione congiunturale esercitata su consumatori provenienti dai Comuni vicini, in una specie di gioco a somma zero; conquistare un ruolo guida nell'area equivale a dimostrare, sul campo, di saper concepire e praticare un disegno di sviluppo che estenda i suoi benefici all'area intera, e non al proprio Comune soltanto. La crisi devastante che attraversiamo determina sicuramente una preoccupante contrazione dei consumi. Non c'è dubbio che questa formidabile pressione imporrà all'intera struttura della distribuzione commerciale una profonda trasformazione. La scala di questi processi travalica ampiamente i confini dei nostri Comuni. Ne usciremo “in piedi” soltanto se useremo la crisi per integrare, irrobustire, diversificare e modernizzare l'offerta commerciale e terziaria dell'intera zona in modo da modificare stabilmente a nostro vantaggio gli assi di gravitazione attuali di merci e consumatori (che restano - checché se ne pensi - assai sbilanciati verso Potenza e l'e-
sterno della Regione). La media e grande distribuzione non vanno demonizzate e possono diventare una importante risorsa aggiuntiva, ma, per dimensione ed estraneità al territorio, tendono a riprendere il volo con la stessa facilità con cui atterrano (vedasi vicine Campania e Puglia) . Per queste ragioni gli sforzi degli operatori locali (orientati a costruire associazioni di via e/o centri commerciali naturali) non costituiscono affatto, nelle condizioni date, operazioni di retroguardia. Essi vanno invece sostenuti perché attivano risorse endogene, rianimano i centri storici e gli abitati attuali (piuttosto che dilatarne i confini ben al di là delle tendenze demografiche reali), impediscono che speculazione fondiaria ed immobiliare dettino scelte di puro ed indiscriminato consumo di territorio. La storia di questa regione dovrebbe indurci a diffidare da miraggi “aviotrasportati”e scintillii un po' effimeri: qualità imprenditoriale e legami territoriali sono gli unici ancoraggi solidi per superare la crisi e rilanciare la sfida. Michele Placido Sindaco di Rionero
Rionero: riasfaltate le strade RIONERO - Finalmente i cittadini di Rionero possono circolare tranquillamente per le strade. Le numerosissime buche e i veri e propri crateri che erano comparsi sull'asfalto sono stati riempiti di catrame. L'eredità del mal tempo aveva pesantemente segnato le vie che ne riportano tutt'ora le cicatrici. A seguito delle ultime nevicate la città era ridotta ad un colabrodo. Anche via Monte Grappa è stata ripristinata. Almeno per il momento i condomini delle palazzine che si affacciano su di essa pos-
Via Monte Grappa dove le
sono tirare un sospiro di sollievo e togliere i pannelli di protezione posti da-
vanti i portoni. Le buche erano così profonde che costringevano gli automobilisti a manovre azzardate passando a gran velocità ai lati della strada proprio davanti i portoni delle abitazioni. Le voragini al centro sgretolavano l'asfalto che si sbriciolava in grossi pezzi i quali al passaggio dei veicoli schizzavano in tutte le direzioni rompendo vetri e sbattendo sui portoni, per non parlare poi dei pericoli alla salute dei passanti. Il Quotidiano si era già occupato l'11 marzo della pesante situazione creata-
si su via Monte Grappa. Situazione incresciosa che aveva portato alcuni condomini a denunciare il comune per i danni riportati ad automobili e vetri. Allo stato attuale, dunque, tutto sembra risolto al meglio. Considerando anche che il periodo ancora freddo in cui ci troviamo non è adatto ai grandi lavori con il catrame a caldo la speranza dei cittadini è ancora una volta rivolta all'amministrazione comunale affinché quest'estate possa rifare il manto stradale almeno delle vie più a rischio. lu. na.
Rionero in Vulture
Regolamento urbanistico Critico il consigliere di opposizione Brienza RIONERO – Per quanto concerne il regolamento urbanistico gli amministratori e i cittadini di Rionero hanno poco da esultare perché sono state violate informazione e partecipazione. E’ quanto afferma in una nota il consigliere comunale di minoranza Vittorio Brienza del Pdl secondo cui: «non può esserci gran sollievo per il parere positivo della Conferenza di pianificazione tenutasi in Regione lo scorso 11 marzo, né si può essere sufficientemente soddisfatti della circostanza perchè a distanza di tre anni di vuoto amministrativo, questa amministrazione in merito al regolamento edilizio non ha inteso fornire adeguate informazioni alla comunità rionerese, né ha mai coinvolto l’opposizione». Il consigliere del Pdl sostiene che nonostante il suddetto favorevole parere «il regolamento urbanistico continua ad essere un oggetto misterioso per i cittadini che non hanno ancora compreso l’importanza strategica di questo importante strumento di pianificazione territoriale, grazie alla giunta Placido che non ha voluto definire criteri e modalità di partecipazione e responsabilità nella nuova impostazione territoriale di Rionero, perché non c’è stata trasparenza ed informazione che sono la diretta applicazione dei principi di equità e di tutela dei diritti di tutti». «Il Pdl – continua Brienza – vuole vederci chiaro, lo abbiamo già denunciato in un convegno pubblico del dicembre scorso, dove critiche in tal senso sono arrivate anche dal Partito socialista locale che, pur essendo in maggioranza, non ha evitato a rimarcare che si rende necessario un
Il comune di Rionero
processo di rivalutazione e revisione delle previsioni contenute nel Regolamento urbanistico». «Il consigliere di opposizione lamenta pure che le osservazioni e le deduzioni recepite in un documento del Pdl non sono state oggetto di alcun confronto, così come è stata disattesa la richiesta di un preventivo consiglio comunale sulla tematica, dimenticando che qualunque strumento urbanistico non può esimersi dal confronto con il suo passato, che per Brienza «si è caratterizzato per l’assenza (voluta) di regole certe». «L’aver colto oggi il regolamento urbanistico come pretesto per saccheggiare quel che rimane del nostro risicato territorio con nuove e discutibili urbanizzazioni – conclude il consigliere di minoranza Brienza – non può non creare sconcerto ed apprensione per le sorti della nostra comunità, la quale deve essere vigile rivendicando un principio di equità e giustizia perchè questa città deve appartenere ai cittadini che devono esigere eguale trattamento». Michele Rizzo provinciapz@luedi.it
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Ma il sindaco di Lagonegro si difende: ÂŤNon ho ricevuto nessuna notificaÂť
Abusivismo: denunciato Mitidieri LAGONEGRO - L’accusa, secondo i carabinieri è di aver realizzato in area sottoposta a vincolo idrogeologico un capannone industriale di circa 2.000 metri cubi in totale assenza di permesso a costruire. Sono cinque le persone denunciate. Tra queste ci sarebbe il sindaco di Lagonegro, Domenico Mitidieri, due sue sorelle e la madre. Raggiunto telefonicamente pur rimanendo sorpreso non si scompone e dichiara: Non sono ancora a conoscenza di nulla. Aspetto che mi vengano notificati gli atti per capire l’origine dell’accusa che mi
viene rivolta. Nel momento in cui mi verranno recapitate potrò esprimere un giudizio. I militari dell’Arma della stazione competente per territorio, avrebbero accertato che due delle persone denunciate avrebbero eseguito lavori edili in parziale difformità rispetto alle autorizzazioni ricevute presso una costruenda abitazione di proprietà . Il primo cittadino non ha rinnegato il fatto che la sua famiglia abbia in proprietà un capannone. Sono situazioni che gestisce la mia famiglia. - tiene a ribadire il primo cittadino Sono proprietari di una socie-
tà di viaggi e autotrasporti e di due capannoni. Mi sembra strana l’accusa perchè le due strutture risalgono una a 30 anni fa, l’altra, invece a circa 10 anni fa. Per cui capire l’eventuale abuso che mi viene contestato è molto difficile in questo momento. Per il sindaco di Lagonegro nella zona di sua proprietà non ci sarebbe nessun vincolo. A seguito della morte di mio padre - riprende - c’è stata una regolare successione sul terreno dove sono ubicati i capannoni. Su questo appezzamento è stato costruito un fabbricato, ancora non ulti-
Il primo cittadino di Lagonegro
mato, con regolare concessione edilizia. C’è una comproprietà - ribadisce Mitidieri dove sorge l’azienda di cui non sono io il titolare. E per concludere ribadisce
che la cosa certa è che non ho ricevuto ancora nessuna notifica. Nel momento in cui la riceverò e se la riceverò chiarirò la mia posizione. g. r.
Viggiano L’udienza è fissata per questa mattina alle 11 presso il tribunale di Potenza
Processo Eni: parlano i testimoni La causa è delle 50 famiglie che vivono vicino il Centro Olio Una notte in carcere per il ventitreenne
Moliterno, rimesso in libertà il giovane trovato con l’hashish
VIGGIANO - Ritorna in aula il processo che vede coinvolta l'Eni, con l'accusa di inquinamento da parte di una cinquantina di famiglie che vivono nelle vicinanze del Centro Oli di Viggiano. L' udienza fissata per oggi alle 11 nell'aula “Ferraraâ€? del tribunale di Potenza, entra nel vivo del procedimento con la testimonianza dei primi testimoni. Dopo alcune questioni preliminari per la compostezza degli atti e la numerosa costituzione di parte civile si è giunti alla quinta udienza della battaglia intrapresa dalle cinquanta famiglie insieme ad alcune aziende del posto, per quello che è il vivere quotidiano nelle vicinanze del Centro Olio ÂŤodori nauseante, aria irrespirabile, rumore costante, vibrazioni e tremoliiÂť . Una vicenda lunga - quella della battaglia delle famiglie - iniziata nel 19992000, tramite la costituzione di un Comitato Civico denominato “Pro-Viggianoâ€? per tutti i disagi che l'attivitĂ industriale del Centro Olio ha iniziato a creare. Ed è nel 2001 che le famiglie inoltrano un esposto alla Procura della Repubblica di Potenza, in cui principal-
Il tribunale di Lagonegro
LAGONEGRO - Rimesso in libertĂ il giovane di Moliterno dopo aver trascorso una notte nel carcere di Potenza perchĂŠ trovato in possesso di droga. Era stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Viaggiano, F.C. 23enne, perchĂŠ trovato in possesso di 8 bustine in cellophane contenenti complessivamente 8 grammi di marijuana, per un valore di circa 240 euro occultate all'interno delle tasche dei pantaloni. In seguito una perquisizione domiciliare, effettuata nell'abitazione del giovane, ha consentito di rinvenire ulteriori 2 bustine in cellophane contenenti altri 2 grammi di marijuana, buste sempre in cellophane per il confezionamento della droga,
un tritaerba in metallo, un astuccio in plastica contenente 25 semi di canapa indiana, nonchè la somma contante di 750 euro in banconote di vario taglio, quale presunto provento dell'attività di spaccio. Ieri il pubblico ministero della procura della repubblica di Lagonegro, dopo aver visionato gli atti, ha convalidato il sequestro della droga, disponendo contestualmente la remissione in libertà del giovane perchè il quantitativo della sostanza stupefacente non è superiore ai limiti massimi indicati nel decreto del ministro della salute. Il giovane moliternese resterà a disposizione dell'autorità giudiziaria a piede libero. Emilia Manco provinciapz@luedi.it
SARCONI - Anche quest'anno sarà consumato il rito del falò acceso in onore di San Giuseppe. Seppur con qualche giorno di ritardo per motivi logistici, il ventuno invece che il diciotto, la tradizione a cui l'intera cittadinanza tiene in modo particolare, sarà rispettata anche quest'anno. Fino a non molti anni addietro, difatti, tra i vari rioni del paese s'ingaggiava una gara per l'allestimento del fuoco da cui si sarebbero sprigionate le fiamme piÚ alte e sarebbe durato di piÚ nel corso della notte. Man mano, però, nel corso degli anni i fuochi accesi sono rimasti pochissimi e di sempre piÚ modeste dimensioni. A mantenere viva questa tradizione, però, da qualche anno è impegnata la locale la Pro Loco che allestisce un falò nella centralissima piazza Aldo Moro a beneficio di tutta la cittadinanza. L'intenzione è quella di non far scomparire una tradizione di cui non si conosce l'origi-
Il Centro olio di Viggiano
mente lamentavano delle immissioni ed esalazioni moleste nell'atmosfera, rumori fastidiosissimi, oltre alla continua illuminazione durante la notte della fiaccola del Centro Olio. Al termine delle indagine condotte da Henry John Woodcock alla procura della Repubblica di Potenza, c'è stato un decreto di citazione a giudizio per sei persone tra dipendenti, ingegneri e
progettisti del Centro Olii (gestione, realizzazione e progettazione). Ad occuparsi legalmente della vicenda Antonello Coppola coadiuvato dall'avvocatessa Assunta Mitidieri. Coppola originario di Viggiano, proprietario anche lui di un immobile nell'area limitrofa dell'impianto, l'8 gennaio 2007 dinnanzi al tribunale di Potenza si è costituito parte civile per
Sarconi La manifestazione si perde nella notte dei tempi
Si rinnova la tradizione del falò di San Giuseppe ne certa, ma quasi sicuramente come in tante altre occasioni, unisce riti pagani e tradizione cristiana. Questo periodo, difatti, coincide con la ripresa del lavoro nei campi, con i contadini intenti a preparare i terreni per le nuove semine dopo la pausa invernale. In questa fase si eliminano dai terreni i residui delle precedenti colture, delle potature e delle erbacce cresciute nel corso della stagione invernale. Infatti “il catuozzoâ€?, ossia la pira che si prepara per essere bruciata deriva quasi certamente da “catorzoloâ€?, ossia i resti della potatura della vite. Tutto il materiale cosĂŹ raccolto era ammucchiato e bruciato sul posto e la cenere sparsa nei campi, quasi in una sorta di rito propiziatorio per l'anna-
ta agricola che andava ad iniziare. Tali operazioni coincidevano quasi sempre con l'inizio della primavera e quindi con la ricorrenza di San Giuseppe cadente il diciannove marzo. E come spesso accaduto, con il trascorrere del tempo, sacro e profano hanno finito per sovrapporsi, in modo che l'accensione dei fuochi è stata fatta volutamente coincidere con la festività del santo, alla stregua di una richiesta di protezione per i prodotti dei campi. Fino a non molti anni addietro ogni slargo disponibile del paese era occupato da un falò intorno al quale non si negava a nessuno, paesano o visitatore occasionale, la possibilità di gustare le varie leccornie preparate nel vicinato. Nei
circa una cinquantina, tra famiglie, piĂš tre societĂ della zona, per chiedere il risarcimento dei danni causati dal Centro Oli. Disagi e malesseri a livello fisico e psichico causati dall'attivitĂ del Centro Olio, ÂŤpuzza dei gas che bruciano, il rumore costante, un illuminazione perenne della fiaccola, accesa per bruciare i gas di scarico, vibrazioni, sollevamenti di pavimentiÂť. Ma non solo la denuncia è anche per i danni all'agricoltura. La posizione è chiara per l'avvocato Coppola, descrivere ÂŤi disagi di quella che è la realtĂ quotidiana di chi vive nell'area circostante il Centro Olio come anche alcuni degli ultimi “incidentiâ€? verificatosi nel mese di Novembre scorso e Febbraio 2009. Il tutto allegato con documentazione fotografica e filmatiÂť. Non solo anche un ordinanza della Regione Basilicata del 2001 a firma dell'allora presidente Filippo Bubbico che ÂŤordinò in quel periodo la chiusura dell'impianto - sospesa l'attivitĂ poi solo per alcuni giorni - per l'alta percentuale di emissione di So2, per rischio della popolazione limitrofaÂť. Angela Pepe provinciapz@luedi.it giorni precedenti, per le strade del paese, era tutto un girovagare di ragazzi impegnati nel raccogliere pezzi di legna da ardere in onore di San Giuseppe. Alla sera, poi, intorno ai fuochi erano in tanti ad aspettare l'alba in compagnia solo di genuino vino paesano e di patate arrostite nella brace e condite con un salutare piccante. Gerardo Tempone provinciapz@luedi.it
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Matera 28
Mercoledì 18 marzo 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Tricarico
Tursi
Storia deturpata
Comune
Graffitari imbrattano la Torre Saracena
Sciolto il Consiglio arriva il commissario
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Il pm Farina Valaori ha ordinato al Noe di Potenza e all’Arpab controlli sulle falde del III e IV settore
Un milione per i rifiuti a Pomarico In bilancio la somma che consentirà di superare l’emergenza
Il pubblico ministero Valeria Farina Valaori e la discarica de La Martella, sequestrata nel dicembre scorso
SULLE casse comunali pesa la voce relativa alla spesa per il conferimento dei rifiuti nella discarica di Pomarico, in attesa che la Regione autorizzati la variante del V settore. L'amministrazione comunale di Matera ha infatti stanziato un milione di euro. Dal dicembre scorso, quando la magistratura chiuse la discarica de La Martella, il Comune spende ogni mese 204 mila euro per trasferire i rifiuti nella struttura. «Con uno sforzo aggiuntivo abbiamo prorogato la copertura che era prevista entro il 31 marzo fino alla fine di aprile. Oltre alle spese per l'ordinaria gestione, abbiamo stanziato un milione di euro». La misura rappresenta, probabilmente, uno strumento precauzionale per evitare che lentezze burocratiche o di altro genere costringano l’amministrazione comunale a ricorrere alla soluzione-Pomarico per un altro periodo. «Dopo l'autorizzazione della Regione Basilicata, comunque - prosegue Quintano - da quello che mi è dato sapere, i lavori per il completamento della V vasca non dovrebbero richiedere tempi lunghi». Sul fronte delle indagini, nel frattempo, il pm titolare dell'inchiesta che condusse al se-
questro della struttura Valeria Farina Valaori, spiega: «Ho chiesto ulteriori accertamenti sulle falde per verificare se percolato e sostanze inquinate si siano introdotte nel III e IV settore. Per questo ho incaricato il Noe di Potenza e l'Arpab dei relativi controlli». L'amministrazione comunale, nel frattempo, ha completamente bonificato la piattaforma che avrebbe dovuto fungere da piattaforma ecologica. Toccherà al Nucleo Operativo ecologico di Potenza, come conferma il pm, verificare che le operazioni siano state condotte nel modo giusto. I controlli richiesti, sono utili per comprendere se «Avendo coperto i rifiuti con cellophane di plastica, l'acqua piovana - aggiunge la Farina Valori - avrebbe potuto colare lateralmente, impregnando l'area e penetrando in profondità. I controlli ci consentiranno di capire fin dove è giunta». Noe e Arpab sono attualmente al lavoro per effettuare prelievi con diverse condizioni atmosferiche e comprendere l'esatto stato dell'arte. «La fase dei prelievi dei campioni di acqua è in corso conclude Valeria Farina Valaori. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Sotto esame percolato e residui
VIA LIBERA DELLA GIUNTA
La manovra ammonta a 42 milioni di euro. Nessun taglio previsto
Sarà un bilancio light L’assessore assicura: la Tarsu resterà la stessa TOCCHERA’ ai revisori dei conti del Comune di Matera, poi alla commissione competente e, infine, al consiglio comunale procedere all'approvazione del bilancio. Il sì della giunta, avvenuto il 9 marzo scorso, è il primo passo per giungere all'applicazione delle misure previste dalla manovra che ammonta a circa 42 milioni di euro. Il modello virtuoso del Comune ha funzionato, tanto che l'assessore al Bilancio, Eustachio Quintano sottolinea: «Non abbiamo intaccato nulla, nemmeno le politiche sociali, nonostante la riduzione dei trasferimenti dallo Stato. Nonostante il costo della nettezza urbana sia aumentato, la Tarsu non è stata aumentata e non aumenterà. Abbiamo confermato integralmente gli stanziamenti previsti nel 2008. E' stato un impegno non in-
differente ma abbiamo razionalizzato le entrate, recuperando somme dalle evasioni su Ici e Tarsu. Si tratta di fondi che giungono da nuove entrate rispetto a quelle già esistenti». Nel corso di una recente
intervista al Quotidiano, l’assessore aveva già annunciato l’intenzione di procedere ad una manovra finanziaria che non comportasse interventi sulle tasche dei cittadini. Il termine del 31 marzo, potrebbe essere prorogato
al 30 aprile, secondo quanto previsto dal Governo che ha concesso tempo ai comuni italiani per i bilanci di previsione. L’amministrazione comunale di Matera, però, sembra decisa più che mai ad approvare entro la prima data utile, ovvero la fine di marzo. Nei prossimi giorni, infatti, si riunirà la commissione bilancio che esaminerà gli elementi principali della manovra. Subito dopo toccherà all’assemblea dei consiglieri, ultimo passaggio prima dell’approvazione definitiva. Oggi, intanto, i dati delle previsioni economicofinanziarie passeranno al vaglio della conferenza dei capigruppo. I passaggi, dunque, procedono speditamente per evitare che l’opportunità offerta dal Governo centrale venga presa in considerazione. a.ciervo@luedi.it
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Mercoledì 18 marzo 2009
Sottoscritto un protocollo d’intesa tra Provincia, Istituto credito sportivo e Coni
In arrivo dieci milioni per lo sport Potranno essere ottenuti prestiti agevolati a un tasso del 4% DIECI milioni di euro per lo sport. Grazie all'accordo sottoscritto ieri, nella sala giunta di via Ridola, tra Provincia di Matera, Istituto credito sportivo e Coni i comuni della provincia materana potranno ottenere prestiti agevolati (a un tasso del 4%) per mettere in cantiere lavori per gli impianti sportivi. La realizzazione degli interventi avverrà rispettando un programma pensato per tutta la provincia. Per esempio «in maniera da poter ragionare per aree e utenze, e senza tralasciare l'esistente», ha spiegato, sottolineando anche questo aspetto, il presidente Carmine Nigro. Al momento ufficiale, che segue un accordo sottoscritto invece nel settembre 2005 (dove però le cifre a disposizione arrivavano a metà di quelle d'oggi), erano presenti il vicepresidente dell’Istituto di Credito Sportivo Franco Covello e, per il Coni, Franco Barbone ed Elio di Bari, oltre al presidente della giunta provinciale Carmine Nigro e all'assessore allo Sport della Provincia, Giuseppe Digilio. «Con questo atto - ha detto Nigro - intendiamo favorire le associazioni sportive e rispondere a una serie di carenze logistiche, ma tenendo ben presente che una programmazione degli interventi è necessaria». E’ indispensabile sapere, inoltre, che il parere del Coni per gli investimenti superiori al milione e mezzo di euro è addirittura vincolante. Nei prossimi giorni, Digilio ha il compito di convocare i sindaci per esporre loro i dettagli del protocollo d'intesa. Lo stesso assessore ha aggiunto che «c'è anche un bando per finanziare le associazioni e le società, con contributi per la pratica sportiva». L'impegno della Provincia è consistente, sulla scia di convenzioni che l'Istituto di Credito Sportivo sta stipulando in tutta Italia. «Lunedì prossimo - ha voluto ricordare Covello con la Juventus sigleremo un'intesa che permetterà di realizzare il nuovo stadio delle Alpi di Torino». In quel caso, tanto per avere un'idea, si tratta di ben 50 milioni di euro a disposizione. «Si tratta per la Provincia di Matera ha aggiunto Franco Covello - di un impegno
Al convegno dell’Anmco la parola d’ordine è prevenzione
Allerta scompenso cardiaco
La sottoscrizione del protocollo d’intesa (foto Videouno)
oneroso, e si dovrà stare attenti a non essere ripetitivi negli interventi da realizzare e tenere in conto la ristrutturazione con miglioramento della funzionalità di tanti impianti che già ci sono». Barbone, della giunta del Coni, ha precisato che gli uffici del Comitato Olimpico Nazionale Italiano sono a disposizione per valutare i progetti da proporre. Il bando dotato di 110 mila euro è legato ai programmi triennali delle attività sportive della Regione Basilicata. Covello ha annunciato la firma a breve di accordi con il Ministero della Pubblica Istruzione per le palestre scolastiche e con le diocesi per il potenziamento degli impianti parrocchiali. I Comuni della provincia possono essere pronti, a questo punto, a pensare per le esigenze delle comunità una serie di soluzioni che possono andare incontro alla voglia di avere migliori spazi per lo sport. Nunzio Festa
Incontro con gli studenti dell’istituto Loperfido
Luiss, i diplomandi valutano l’offerta formativa dell’ateneo LA LIBERA Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli incontra gli studenti lucani che si apprestano a scegliere la facoltà universitaria da frequentare in due appuntamenti, il primo dei quali si è svolto nella mattinata di ieri presso l'aula magna dell'Istituto Tecnico Commerciale “A. Loperfido” di Matera. Oggetto dell'incontro, organizzato con la collaborazione di Confindustria Basilicata, è stato quello di illustrare ai prossimi diplomandi l'offerta formativa, i servizi e le opportunità post laurea offerte dall'università privata Luiss con sede a Roma. All'incontro sono intervenuti il preside dell'istituto commerciale, Giuseppe De Rosa, il presidente di Confindustria Basilicata, Giuseppe Moramarco, un docente della Luiss, Francesca Di Donato ed uno studente universitario che ha illustrato al sua esperienza presso il prestigioso ateneo romano. «Questo incontro sarà utile agli studenti che hanno intenzione di intraprendere al strada universitaria poiché, con questo confronto potranno già comprendere la qualità didattica che da sempre caratterizza l'offerta formativa della Luiss il cui punto di forza è quello di valutare e premiare il merito. - ha spiegato De Rosa - Inoltre, l'università vanta anche un ottimo rapporto con il mondo imprenditoriale e del lavoro che, oggi più che mai ha bisogno di puntare sulle competenze dei giovani, competenze che si possono ben sviluppare solo con una scelta universitaria affine alle proprie potenzialità». Con le sue tre prestigiose facoltà di Economia,
Il tavolo dei relatori (foto Videouno)
Scienze politiche e Giurisprudenza, ed il suo stretto legame con Confindustria, la Luiss è in grado di adeguare i piani didattici alle dinamiche evolutive delle imprese e per ciò rappresenta un'eccellenza nel panorama universitario italiano caratterizzata da un'elevata percentuale di placement dei neolaureati . «Siamo sicuramente in un momento economico non brillante ma è proprio in questi momenti di difficoltà che bisogna pensare ad investire, innescare processi che possano innalzare la competitività del mercato. - ha dichiarato Moramarco - Perciò sia in qualità di rappresentante del mondo delle imprese che in qualità di genitore posso dire che lo studio deve rappresentare un importante investimento e che gli imprenditori
guardano con grandissima attenzione al futuro dei giovani che è strettamente legato a quello dell'economia. In questo percorso di formazione, dunque- continua Moramarco -Confindustria Basilicata è costantemente impegnata nella collaborazione con le scuole per assicurare ad ogni studente un proficuo contatto con le imprese per favorire una maggior presa di coscienza sul futuro». Durante l'incontro, dunque, sono state illustrate tutte le potenzialità dell'ateneo sulle quali, gli studenti, hanno potuto avanzare domande. Quest'oggi, invece, i rappresentati della Luiss faranno visita agli studenti del Liceo Scientifico “P. Pasolini” di Potenza. Milena Scalcione matera@luedi.it
“UN CUORE sano non è questione di fortuna… ma di prevenzione”: lo scompenso cardiaco, è il tema del convegno dell'Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) Basilicata sviluppato ieri presso l'hotel San Domenico di Matera ed indirizzato ai medici di medicina generale. Sono intervenuti i dottori D'Alessandro presidente regionale Anmco Basilicata, Sisto, Lopizzo, Silvestri, Petruzzi, Tataranno presidente Ordine dei Medici di Matera, Roseto di Avellino, Santangelo della Fimmg, Coviello della Simg e Grieco dello Snami-Snamid. Lo scompenso cardiaco, tra tutte le patologie, è la principale causa di morte in Italia e nel mondo. Viene determinato dall'incapacità del cuore di pompare sangue in tutti i distretti dell'organismo per un complesso di sintomi. Si verifica in qualsiasi età per cause ischemiche, restringimento delle coronarie, o non ischemiche come l'ipertensione arteriosa, danneggiamento delle valvole cardiache, infezioni miocardiche, Hiv, abuso di
alcol e droga. La prevenzione è l'unica strada percorribile per intervenire opportunamente e tempestivamente sulla patologia e si esplica con un costante controllo della pressione arteriosa, 120/80 mmHg, e cura dell'ipertensione arteriosa: divieto assoluto di fumo, difatti i fumatori corrono un rischio tre volte maggiore rispetto ai non fumatori, controllo dell'alimentazione con riduzione del consumo di grassi, superalcolici, zucchero e sale; controllo del peso e della circonferenza addominale con attività fisica costante e regolare. «Il convegno sensibilizza i medici di medicina generale sulla prevenzione dello scompenso. - interviene D'Alessandro - Il rischio aumenta con l'età per l'elevata aspettativa di vita». «Il decreto regionale 418/2007 ha realizzato la rete regionale per la cura dello scompenso. - puntualizza Silvestri - Otto strutture sul territorio regionale operano secondo il modello assistenziale messo in piedi dall'Anmco e le maggiori società scientifiche. In due anni si
sono riscontrati notevoli risultati». «La rete regionale dello scompenso, diretta dal dottor Silvestri, ha reso più tempestivo l'intervento, frutto di grande collaborazione tra tutti i cardiologi della Basilicata, costituita da piccoli numeri e poche risorse. - ribadisce Sisto - In quattro anni di mia presidenza all'Anmco ho creduto in questa sinergia». «Stiamo cercando di organizzarci per prevenire soprattutto la fase terminale della patologia. afferma Lopizzo - Nostri obiettivi sono: prevenzione e miglioramento della qualità della vita dei pazienti». «Da un'indagine condotta, nel 2004 su seimila e cento pazienti in Basilicata, è emersa l'incidenza dell'1,2%, mentre in Italia è del 2,5%. - aggiunge Petrucci Gran parte di questi malati usufruisce della spesa sanitaria per ricovero ospedaliero di nove giorni». «In un momento in cui le risorse sono poche - afferma Rosato - bisogna ricorrere a terapie mirate ed appropriate». Nunzio Longo matera@luedi.it
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Mercoledì 18 marzo 2009
La famiglia di Raffaele Giura Longo, a lato alcune personalità politiche presenti ai funerali. In basso il feretro
Politici, rappresentanti delle associazioni ma anche cittadini comuni nella chiesa di S. Francesco
L’ultimo saluto a Giura Longo Ieri le esequie dell’intellettuale materano che segnò un’epoca Si chiude una stagione Lello ha avuto il merito di guardare a quel cordone ombelicale che collega i Sassi con il Piano di VINCENZO VITI
IL feretro di Raffaele Giura Longo esce dal portone della sua abitazione, in piazza S. Francesco 29, alle 15,30. E’ ricoperto di rose rosse e mostra un’ immagine dell’intellettuale materano, nel corso di uno dei suoi interventi pubblici. La bara, portata a spalla, raggiunge in pochi metri la chiesa di San Francesco d’Assisi. Ad attenderla una folla silenziosa che la segue fin all’interno. “Nessun uomo vive per se’ stesso e nessuno muore per se’ stesso». Nella lettera di S. Paolo Apostolo ai Romani è contenuto il senso dell’ultimo saluto ad un uomo che un’intera comunità riconosce come espressione della politica, della cultura e della storia. Le esequie, officiate da don Vincenzo Di Lecce, hanno rispettato una rigida liturgia. La politica rende omaggio all’uomo e al suo pensiero con la presenza di Vincenzo Folino, Piero Lacorazza, Enzo Santochirico, Salvatore Adduce, Anna Ferrara. Le autorità locali lo ricordano con la presenza del vicesindaco Saverio Acito e del primo cittadino, Emilio Nicola Buccico. L’associazione culturale La Scaletta, il Comitato Maria Santissima della Bruna, il Ciacp, l’Unitep con i loro componenti riempiono i banchi della chiesa in un compatto silenzio di rispettoso osse-
quio che lascia stupiti. «La morte come oscuro mistero della nostra umana esistenza». Don Giovanni parla ai fedeli che affollano la chiesa, ai familiari, agli amici, ma anche ai semplici cittadini e aggiunge: «La comunità cristiana eleva la preghiera a Dio perchè l’ombra della morte sia preservata dalla luce di Cristo e i nostri cuori si aprano fiduciosi alla speranza». Nei volti di chi partecipa al rito, c’è la comunanza di una città che ha riconosciuto in Raffaele Giura Longo un esponente che ha saputo dare significato al temperamento dei lucani e dei materani, in particolare, fino all’epoca più recente quando ha deciso di confrontarsi ancora una volta con la politica attiva, candidandosi a sindaco della città dei Sassi contro Emilio Nicola Buccico. Una sfida persa, ma vinta dalla dignità con cui ha ceduto il rolo restando, però, attento censore della politica e dell’etica della vita pubblica. «La comunità cristiana si congeda oggi da quanti hanno concluso il pellegrinaggio terreno». Con le parole di Don Vincenzo Di Lecce Matera dà l’ultimo saluto a Raffaele Giura Longo e abbraccia i suoi familiari, eredi di una figura che si allontana dalla città, ma non la lascia sola. Antonella Ciervo
IL CORDOGLIO POLITICO
Uomo libero della cultura meridionalista Le reazioni alla scomparsa di Raffaele Giura Longo confermano il ruolo che l’intellettuale e politico materano ha ricoperto. «Raffaele Giura Longo è stato un grande storico del Mezzogiorno, che ha dato lustro alla Basilicata e alla città di Matera. Ma è stato soprattutto un uomo libero, che con le sue battaglie politiche ed il suo impegno civile ha contribuito alla crescita della nostra terra - dice la senatrice del Pd, Maria Antezza che ricorda - la battaglia per il risanamento dei Sassi, di cui Giura Longo è stato uno dei principali protagonisti promuovendo l'approvazione delle legge 771 del 1986, e l'azione messa in atto per promuovere la cultura, rafforzando il presidio universitario di Matera». «Con il prof. Giura Longo scompare una figura di primo piano della cultura meridionalista che attraverso i suoi saggi ha realizzato studi sulla realtà sociale e culturale di Matera e dell'intera regione che sono e saranno punti di riferimento per gli intellettuali e le giovani generazioni- sostiene l'assessore regionale alla Cultura Antonio Autilio - Quello di Giura Longo è inoltre un alto esempio di impegno civile e politico che contiene una forte modernità della “questione meridionale». « La sua figura - dice Anna Ferrara, segretario provinciale del Pd - ha saputo rappresentare e raccontare l'identità culturale del nostro territorio con grande profondità e saga-
cia letteraria. Uomo di grande eleganza, si distingueva per il pensiero brillante e innovativo». «Il Mezzogiorno perde oggi una delle sue figure più rappresentative - commenta Gianni Pittella, europarlamentare Pd - ripensare ad un nuovo Mezzogiorno, dal respiro europeo era la missione di Giura Longo che nel mio percorso politico ho sempre cercato di interpretare, per collocare la Basilicata sul binario europeo dello sviluppo e dell'innovazione». Il Comitato regionale di Prc e quello provinciale di Potenza ricordano: «Con Raffaele Giura Longo scompare un pezzo di quel Mezzogiorno d'Italia che sempre ha cercato, nell'impegno sociale e civile, il proprio riscatto. Scompare un intellettuale ed un rigoroso studioso di quella 'quistione meridionale' che in Antonio Gramsci aveva uno dei suoi fondatori e che egli ha approfondito». Rosa Rivelli del Movimento per la sinistra di Basilicata: «Esprime profondo cordoglio per la scomparsa dell'intellettuale e studioso materano Raffaele Giura Longo. Una figura di primo piano dello scenario politico della Sinistra lucana che ha contribuito con grande raffinatezza e acume politico ad elevare ed arricchire il dibattito politico a livello locale e nazionale. A lui va il nostro sentito ringraziamento anche per l'impegno profuso per la Città di Matera».
Con la morte di Lello Giura Longo, non sembri azzardato considerare chiusa una lunga e straordinaria stagione intellettuale e morale della città di Matera: città esigente e tuttavia sospesa, come nella lettura visionaria di Calvino, fra virtù e dissipatezze, fra pensieri alti e navigazioni sottovento. Giura Longo, storico acuto e indagatore interdisciplinare, ha rappresentato il punto più istruttivo della natura anfibia di Matera: esponente (ombroso e rigoroso) della èlite colta, interprete di quell'azionismo che ha saputo comporre attitudini pedagogiche ed etiche con la natura vile della storia e della politica, coscienza civile che ha saputo guardare ai Sassi, a quel cordone ombelicale che collega le acque materne con le precarie evidenze della vita del Piano, come il punto da cui risalire per restituire unità ad una città fratturata, che per secoli si era illusa di nascondere i Sassi dietro le quinte seicentesche e settecentesche. Il lavoro di ritessitura dei Sassi dentro una idea compiuta e totale di Matera è dovuto infatti a quella generazione che si è, oltre le differenze, fondamentalmente ritrovata intorno a questa idea totale e connessa della città. La “paternità” di Giura Longo sta quindi in questo gesto di amore intellettuale e civile, del quale ognuno dovrebbe essergli grato. Quando muore un protagonista (specie se avvolto in una atmosfera di riserbo e di vigilanza morale) le retoriche offendono. Le uniche risorse che valgono sono il rispetto e l'onore delle armi. Soprattutto il riconoscimento di una traiettoria umana che ha portato un intellettuale che, per lignaggio, per stile e per genio personale e professionale, ha saputo “guardare” prima dall'alto della città gentilizia il precario orizzonte umano confinato nei Sassi e poi guardare alla città del piano dalle viscere dell'inferno sociale. Senza mai rinunciare a quel maneggio civile e a quell'uso domestico della cultura, quando sa essere cultura non solo degli oggetti ma degli uomini: cioè storia di un pieno ribollente e vitale e non di un vuoto carico di sonorità e eco lontane. E' stato forse questo lo stimolo (razionale) della vita di Giura Longo: vivere in un partito popolare e di massa, quale fu il PCI, nel riflesso demiurgico di Partito “educatore” e “dirigente”, il sogno di una missione colta e civile: avventura che non sempre, soprattutto ultimamente gli aveva regalato felici atmosfere.Fra qualche tempo, quando le emozioni si saranno rarefatte, sarà giusto e utile tornare a lavorare lungo le piste che Giura Longo ha battuto, talvolta in solitudine. Sembra questo l'omaggio più vero che possiamo rendergli.
31 Basket Under 17 Regionale Due punti d’oro per Matera in avvio di girone di ritorno
Mercoledì 18 marzo 2009
Largo successo dell’Acito Canon La squadra di Massari ha vita facile col Nuovo Basket ACITOCANON NUOVOPZ
87 44
Under 17 eccellenza, in campo a Monteroni Facile successo col fanalino di coda Barletta
CANON ACITO PIELLE MATERA : Loperfido 11,Cristallo 5,Bruno 5,Spinello F 10, Spinello L 20,Gabriele G 7,Dipede 23,Paolicelli 4,Santantonio 6. Allenatore : Italo Massari NUOVO BASKET POTENZA : Larocca 6,Brienza 21,Colangelo,Meliante,Pagano 5 ,Di Noia 8,Caroppo 2,Romaniello 2. Allenatore: Carta ARBITRI : Acito Luca e Di Lecce Emanuele di Matera PARZIALI: 17-16, 42-21, 6927,87-44. NOTE: Bruno uscito per 5 falli PRIMA vittoria interna del mese per la squadra targata Canon, che supera gli avversari del Nuovo Basket Potenza per 87-44. I potentini sono stati in partita sostanzialmente nei primi quindici minuti di gioco, poi i nostri hanno fatto la differenza. Nel girone di andata il Nuovo Basket Potenza prevalse proprio sui ragazzi di Coach Massari per 68-71 dopo un tempo supplementare. La gara è stata ben preparata dal nostro allenatore viste le altissime percentuali al tiro, la fluidità offensiva e la tenuta in difesa. La gara si apre con un parziale di 8-0 , tutto targato Francesco Di Pede, autore di 23 punti totali, subito chiuso dalla determinazione e dalle penetrazioni potenti-
La formazione dell’Acito Canon Matera
ne: gli ospiti limitano il distacco in chiusura di primo quarto, conclusosi sul 17-16. Dopo il primo quarto la squadra, continuamente incitata e sostenuta da coach Massari, inizia a fare il suo gioco e riesce addirittura a doppiare gli avversari all’ intervallo lungo (42-21). Nel terzo quarto il Nuovo Basket Potenza cerca di recuperare il corposo svantaggio con una difesa pressante, ma al contrario subisce un parziale ancora peggiore del quarto precedente (27-5): frutto anche della buona regia di Luigi Spinello che distribuisce assist ai compagni Bruno, Gabriele, Santantonio e al gemello Francesco.
Nell’ ultimo quarto spazio anche al giovane Paolicelli, che nonostante una botta al ginocchio rimediata qualche partita fa, riesce a segnare 4 punti comunque importanti per lui. L’incontro si chiude con le triple finali di Cristallo e Spinello; da notare il grande fairplay tra le due squadre. Bravi quindi i ragazzi dell’Under 17 Maschile Regionale che hanno mostrato consapevolezza dei loro mezzi, del loro esser squadra, e capacità di concentrazione e concretezza offensiva. Tuttavia la nostra squadra targata Canon già pensa alla prossima sfida sul difficile campo della Renudo Potenza.
TOCCA AL Monteroni questa sera affrontare La Fondiaria Pielle Matera nell’ottava giornata di ritorno del campionato under 17 eccellenza maschile. La formazione allenata da Luciano Cotrufo affronta questa lunga trasferta con la consapevolezza di non poter abbassare la guardia nemmeno contro la penultima della classe ma anche con la voglia e la convizione di dover fare subito un ulteriore passo in avanti per assicurarsi l’attuale terza posizione in classifica che vale la qualificazione ai play off. Matera ha dimostrato in questi tre quarti di stagione che si sono disputati, di meritare la qualificazione al turno successo con una serie di soddisfazioni importanti ed una risalita costante che è culminata con la vittoria contro la forte capolista Lecce. Un risultato che aveva scatenato grande entusiasmo tanto da far ribadire allo sponsor Emanuele Matarazzo: «Sembra finalmente che ci siamo scrollati di dosso la sfortuna che da tempo ci perseguitava, dopo ogni gara c’era qualche infortunato. Contro il Lecce abbiamo dimostrato che siamo una squadra che merita i play off e con questo impegno sono certo che anche quest’anno non ci sfuggiranno». La Fondiaria ha giocato e superato tutti i momenti difficili e gli infortuni che ne hanno condizionato la stagione nelle settimane precedenti. Giovedì scorso i giovanissimi materani di coach Cotrufo hanno superato largamente con il punteggio di 67-39 la formazione del Patalini Barletta che occupa l’ul-
Roberto Gaudiano
tima posizione in classifica. Netta la supremazia della squadra materana che ha condotto dal primo all’ultimo minuto con un attacco attento ed una difesa compatta che hanno limitato al minimo i tentativi di incursione della formazione pugliese costretta ben presto ad alzare bandiera bianca. Oggi a Monteroni Cotrufo si attende una prestazione altrettanto convinta e senza sbavature anche perchè in campo esterno sarà ancora più difficile avere ragione della compagine salentina nonostante la superiorità della Pielle sia fuori discussione.
Calcio a 5 Under 21 Parte la fase calda Volley Iniziativa del Volley Group che si realizzerà ad aprile e maggio
E’ l’ora dei play off Nigro Bng col Putignano CONCLUSA la stagione regolare mi di finale a prescindere da è tempo di accoppiamenti play- quello che è successo in campiooff per la Nigro Bng Deportivo nato”. L'andata è prevista per il 25 marzo, quando le due squaMatera under 21. La squadra allenata da mister dre, per effetto della classifica fiDamiano Andrisani, raggiunto nale, si affronteranno a Putignail terzo posto in classifica e sicu- no, mentre il Deportivo, giunto ra dell'accesso alla fase successi- terzo, potrà godere della gara di va da diversi turni, si appresta ad ritorno tra le mura amiche. La faaffrontare l'ultimo scoglio prima se successiva, qualora i ragazzi di entrare a far parte della rosa di Damiano Andrisani riuscissedelle squadre under 21 più forti ro a passare il turno, però, risulta proibitiva già dal d'Italia. nome dell'avversaL'accesso ai trenria, il Bisceglie. La taduesimi di finale compagine pugliese del campionato nagode della prima zionale under 21 squadra in serie A e passa per il doppio di una delle compascontro con il Cengini under 21 più tro Sociale Giovanile forti in assoluto, con Putignano, squadra molti giovani brasiche ha raggiunto il liani a comporre la quinto posto nella rosa e alcuni talenti classifica del girone locali. U, lo stesso dei mateGià semifinalista rani. di Coppa Italia U21, Nelle due gare di la squadra pugliese campionato che siha concluso la stanora hanno visto opgione regolare al priporsi le due compa- Damiano Andrisani mo posto con 15 gini, c'è un sostanziale equilibrio, con una vittoria punti di vantaggio sulla secona testa. Unico deficit per i mate- da. “Come detto noi ci giocheremo rani è quello della differenza reti, che vede avvantaggiati i puglie- comunque tutte le gare a prescindere dal campionato -conclusi. Ma, in queste gare dove la dif- de Taratufolo- anche se sappiaferenza la fanno la condizione fi- mo che passando il turno, contro sica, atletica e mentale degli ef- il Bisceglie sarebbe molto dura”. Intanto la squadra under 18 alfettivi in campo non ci si può mai lanciare in un pronostico certo. lenata da mister Giampiero An“Nelle gare di campionato c'è sta- drisani ha conosciuto la sua prito abbastanza equilibrio -spiega ma sconfitta in campionato conLuigi Taratufolo, dirigente della tro La Titese ma, delle due gare Nigro Bng- anche se siamo defi- che mancano alla fine del camcitari nella differenza reti. Sa- pionato basterà vincerne una per ranno due gare da giocare al classificarsi sicuramente al primassimo e con grande concen- mo posto ed accedere alla fasi natrazione. Siamo molto fiduciosi - zionali. continua Taratufolo- e puntiamo Francesco Calia ad avanzare sino ai trentaduesimatera@luedi.it
Al via c’è il trofeo Fair Play
Saranno coinvolti 200 alunni del terzo circolo MATERA - Questa mattina, alle ore 11, presso la palestra della Scuola Elementare Marconi di Matera, verrà presentato il trofeo "Fair Play". Il progetto, culturale e sportivo, organizzato dalla direzione didattica del terzo circolo in collaborazione con il Volley Group Matera, si svolgerà nei mesi di Aprile e Maggio e vedrà impegnate sette classi (5^C, 5^D, 4^F, 4^B, 3^A, 3^B, 3^C per un totale di circa 200 alunni) in incontri che avranno cadenza settimanale e che non saranno rivolti all'agonismo ma ad aspetti fondamentali della vita quali lo stare bene insieme, il divertirsi, l'incoraggiare i compagni che sbagliano e il rispetto degli avversari. La finalità della manifestazione, giunta alla terza edizione dopo il grande successo ottenuto negli scorsi anni, è di diventare uno strumento significativo di educazione alla salute, corretta alimentazione, di aggregazione sociale nonché luogo privilegiato di esperienze formative e consolidamento di civismo e solidarietà contro i pericoli dell'isolamento, dell'emarginazione sociale, delle devianze e a sostegno della lotta alla dispersione scolastica. Sport e benessere mai senza fair play. “I ragazzi devono essere rispettosi delle regole - spiega Antonio Iacovuzzi - ma non solo quando si pratica un'attività sportiva, in genere anche nella vita quotidiana. Il nostro fine è di utilizzare la pallavolo come mezzo per spiegare quanto sia importante il fair play e la correttezza nei rapporti personali. In questo torneo non vincerà chi avrà totalizzato un punteggio più alto, ma chi avrà rispet-
L’edizione passata del Trofeo Fair Play
tato le regole, le classi che saranno state più corrette (verrà attribuito un punto fair play a partita)". Lo sport fa bene, il gioco e il movimento sono alla base di un sano e corretto sviluppo, ma solo se si svolgono all'insegna della lealtà e della competizione pulita. Il fair play è molto di più che semplice rispetto delle regole; è un modo di pensare, è lotta all'imbroglio, alla violenza fisica e verbale, al doping, allo sfruttamento, alla corruzione, alla disuguaglianza delle opportunità. Fair play è premiare non solo
i risultati agonistici, le alte prestazioni, ma anche i progressi individuali, l'acquisizione di capacità personali, è proporre ai bambini esperienze di sport che li incoraggino a vivere tutta la vita all'insegna del gioco e del movimento. Fair play è garantire che la salute, la sicurezza e il benessere dei ragazzi vengano prima del successo. Quest'anno, partner istituzionale della manifestazione sarà anche la Questura di Matera, ufficio per la legalità, il rispetto delle regole, la lotta al bullismo. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Matera 32
Mercoledì 18 marzo 2009 a cura di Videouno
TAXI MATERA 3332685173
Attenzione, fantasmi per strada...
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Milella, liriche alla Scaletta Domenica alle 18,30, presso il Circolo "La Scaletta", in via Sette Dolori 10 nei rioni Sassi, Daniela De Fina presenterà la raccolta "Voglio parlarti... " di Nuccio Milella. “Quella di Milella è una poesia sognante, - si legge nella prefazione di Daniele Giancane - nel senso che ha la densità quasi inafferrabile del sogno, anche perché si affida a dei ritmi suadenti, che catturano il lettore in dolci nenie». Alla manifestazione sarà presente l'autore.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Lectio Dantis dell’Unitep Prosegue il progetto “Lectio Dantis” a cura dell’Unitep, università della terza età. Oggi alle 18 nella Biblioteca provinciale (secondo piano) il professor Giovanni Caserta terrà una pubblica conferenza sul tema: “Luogo è in inferno detto Malebolge - viaggio Tra seduttori, adulatori e simoniaci”.
Convegno su dislessia E’ previsto il 27 marzo alle 15 nell’aula magna della scuola Padre Minozzi, il convegno su “Esperienze di prevenzione e dislessia”. Si parlerà di metodologie di screening, del punto della ricerca, ,d ella ricaduta della sperimentazione sui processi di apprendimento. Si confronteranno psicologi, neuropsichiatri dell’età involutiva, logopedisti, sociologi e dirigenti degli uffici scolastici. I temi più importanti della ricerca ma soprattutto della prevenzione diventeranno elementi del dibattito all’interno del convegno.
SERVIZI SOCIALI
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 VISCANTI Via Mattei 76 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/309098 0835/262260 0835/336882 0835/331314
Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Domani seminario Oiga L'Oiga (Osservatorio per l'Imprenditorialità Giovanile in Agricoltura) organizza un seminario informativo dal titolo “Giovani imprenditori in agricoltura: il panorama delle opportunità”. L'incontro è fissato per domani a Matera, presso l'Hotel Hilton Garden Inn, in via Germania - Borgo Venusio, dalle 9.30 alle 13.30. Il seminario è completamente gratuito ed è rivolto agli operatori del settore, agricoltori, imprenditori, professionisti, tecnici e a quanti fossero interessati a intraprendere un'attività o volessero informarsi e aggiornarsi sulle opportunità e sulle ultime novità in materia di finanziamenti e agevolazioni.
Melarido con Franco Neri MELARIDO '09 presenta Franco Neri sabato 21 marzo alle 21 al teatro Duni. Biglietti d'ingresso dello spettacolo: 20 euro per la galleria e 25 per la platea. Nel 2003 nasce "Franco, oh Franco!" ovvero come vivere felici al nord mangiando pane e melanzane; un calabrese integrato al nord: vita, vicissitudini e folklore. La presenza a "Zelig Circus" nel 2003 e nel 2004 rafforza la sua popolarità avvicinandolo ancora di più alla gente: egli continua a portare in tour il proprio spettacolo evidenziando quei risvolti della vita dove almeno una volta a tutti è successo qualcosa di simile. Per ulteriori informazioni su biglietti e abbonamenti e per prenotare il posto al teatro Duni è possibile contattare la Quadrum di Matera al n. 0835.334859 oppure al n. 3206338008 oppure il teatro Duni di Matera al numero 0835/331812.
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072
GIOVANNI SOLLIMA E L’ORCHESTRA ICO •orient express
0835/256452
Domani sera alle 21 nell'auditorium “Gervasio” del conservatorio Giovanni Sollima e l'orchestra Ico della Magna Grecia sotto la direzione del maestro Maurizio Dini Ciacci presentano “La stravaganza del violoncello”.
•basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
FINO AL 30 MAGGIO PROFILI DI DONNA Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Due partite 18 - 19,45 - 21,40
•CINETEATROANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 La matassa 19,30 - 21,45
•KENNEDY• Matera 0835-310016 I love shopping 17,30-19,30-21,30
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 I love shopping 19 - 21,30
•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 La matassa 18,15 - 20 - 21,45
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro The wrestler 21
•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 La siciliana ribelle ore 18 Mar Nero ore 20 - 21,45
•CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
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Ferrandina Schiarita con il Pd, pronto a defenestrare Plati per il terzo assessore di partito
Il sindaco Ricchiuti fa marcia indietro FERRANDINA - Il vertice tra il Pd e il sindaco Ricchiuti c’è stato. E la schiarita pure. Forse. Nessuna notizia ufficiale. Solo indiscrezioni. Il primo cittadino, dicono i bene informati, pur di mantenersi in sella, sarebbe disposto a ingoiare il rospo: via l’assessore esterno Plati per far posto a un terzo assessore del Pd, destituzione del trio dei saggi, azzeramento dell’ area tecnica, riorganizzazione della macchina amministrativa e rilancio dell’azione politico-programmatica su basi condivise. Conferme nessuna. Poca voglia di parlare da entrambe le parti. Non è tempo di di-
chiarazioni, ma di prudenza, lascia intendere il segretario cittadino del Partito Democratico Paolo Schiavone. Gli equilibri sono così labili che, in questo frangente, sarebbe sufficiente una parola fuori posto per far saltare il coperchio di una situazione incandescente. I rapporti tra il primo cittadino e il principale partito della coalizione, infatti, nelle ultime settimane si sono fatti sempre più tesi. Fino a raggiungere l'apice con il ritiro dei due assessori del Pd dalla giunta e l'annuncio del solo appoggio esterno all'Amministrazione. Un duro col-
po che il sindaco Ricchiuti ha incassato senza colpo ferire. Tant'è che, per nulla turbato dalla eclatante presa di posizione degli alleati, ufficializzata attraverso le colonne del Quotidiano, il primo cittadino ha pensato bene di andare dritto per la sua strada e approvare ugualmente in giunta il bilancio di previsione. E poco importa se a mancare all'appello fossero non due assessori qualunque, ma il vicesindaco Domenico Adduci e l'assessore al ramo Franco Montefinese. Una dichiarazione implicita di autosufficienza o ingenuità politica? Difficile stabilirlo. L'unica cosa certa è che
l'opinione pubblica l'ha letta come l'ennesimo affronto da parte del primo cittadino al Pd. Salvo, poi, subito dopo tendere la mano agli alleati e mostrarsi pronto ad accoglierne tutte le richieste. Quando? Non si sa. Forse la settimana prossima. E comunque prima dell'approvazione del bilancio, fissata per legge entro il 31 marzo. Sempre che Ricchiuti non ci ripensi. Non sarebbe la prima volta in questi 21 mesi di mandato. L'ultimo rimpasto insegna. L'accordo raggiunto con tutte le forze della coalizione la sera prima, divenne un'altra cosa al momento delle no-
Il sindaco di Ferrandina Elio Ricchiuti
mine, quando dal nulla sbucò l'assessore “forestiero” e il trio dei saggi. Al Pd il compito di tenere la barra dritta e non accontentarsi di accomoda-
menti di facciata. Gli elettori di centrosinistra questa volta proprio non capirebbero. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Pomarico “ProgettAmbiente” gestirà l’importante passaggio per la differenziazione
Parte la raccolta “porta a porta” Rifiuti, avviata la fase di sensibilizzazione dei cittadini POMARICO - Il risveglio di “ProgettAmbiente” per differenziare la raccolta di rifiuti pomaricani. La società aviglianese, che da anni gestisce la discarica di Manferrara Sottana, si ricorda che deve avviare la raccolta differenziata. Così la società di Raffaele Rosa ha fatto partire la campagna di sensibilizzazione, in collaborazione con il Comune; e prima che, comunque, questa sia rinnovata da elettrici ed elettori. Quasi non ce lo si aspettava più. Nonostante le diverse promesse ufficiali e ufficiose. Però, è datato 3 marzo il documento diffuso sulle mura e nelle case dei pomaricani, ed è titolato appunto: “Inizia il nuovo sistema di raccolta”. Dunque, cosa è presentato? Al termine di una breve premessa che chiama giustamente il cittadino a essere attento e far sentire il proprio ruolo “civico”, leggendo il testo si apprende che il nuovo sistema di gestione dei rifiuti è obiettivo messo in agenda per i prossimi mesi. «Il nuovo sistema di gestione integrata dei servizi ambientali -si legge infatti nel corpo dello scritto- prevede l'attivazione, dopo un periodo di spe-
POMARICO - Si è svolta sabato scorso la cerimonia dello scoprimento delle targhe, che intitolano tre strade ad altrettanti cittadini di Pomarico, che in un passato recente hanno reso lustro con i loro menti alla cittadina materana. «Il tempo di riferimento del loro operare è talmente vicino a noi -si legge in una nota del sindaco Giuseppe Casolaro- che qualsiasi persona di quarant'anni in su, che venga a caso interrogata, prontamente risponderà nella individuazione dei personaggi in questione, riconoscendo loro unanimemente lo specifico merito nel rispettivo campo d'azione, che si è riversato a beneficio della cittadinanza pomaricana». I nomi di questi personaggi sono l'avvocato Vito Cavalli, il dottor Michele Padova e don Francesco Cassone. La cerimonia ha avuto luogo presenziato dal sindaco, Casolaro, con la partecipazione dei familiari dei personaggi, gli amici e
La discarica di Pomarico
rimentazione in area 'pilota', della raccolta differenziata e/o “porta a porta”, per imballaggi in plastica, carta e cartone, vetro, e alluminio, mentre si continuerà con il sistema del cassonetto stradale per il rifiuto indifferenziato». Addirittura, quindi, è annunciato l'arrivo del tanto proposto ma sempre poco analizzato metodo porta a porta. Inoltre, ProgettAmbiente rivolge quello che in altri termini potrebbe esse-
re definito un appello, diretto a tutti gli operatori economici del posto che «saranno interessati attivamente nel nuovo sistema di raccolta: a essi sarà richiesto l'impegno di conferire in giorni prestabiliti e con modalità ben precise (ridotti volumetricamente e impilati) gli imballaggi in carta e cartone». Il Sistema entrerà in funzione a fine d'una importante campagna di comunicazione, la quale prevede anche diverse iniziative incontri con la cittadinanza compresi. In più, «sarà diffuso materiale a carattere divulgativo a mezzo affissione stradale, presso il domicilio degli utenti, sul sito web del Comune di Pomarico nonché della ProgettAmbiente». Forse, sarà addirittura la volta buona di un aggiornamento del sito istituzionale del Comune. Il passo più importante fatto da questa società sul territorio di Pomarico, va ricordato, risale all'8 novembre 2006. Quando l'Amministrazione comunale al completo approvò il progetto esecutivo dei lavori di ampliamento della discarica cittadina. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
Viale Magna Grecia Assegnati i lavori
Nuovo look al bosco Manferrara
MONTESCAGLIOSO - A febbraio l'ufficio tecnico comunale, settore Lavori Pubblici (guidato dall'assessore Vincenzo Zito), aveva bandito una gara a procedura aperta che aveva come oggetto i lavori per il I lotto funzionale di viale Magna Grecia. La forma dell'appalto, “a misura” e la natura dei lavori previsti riguardavano la parte stradale e la pubblica illuminazione. Dopo l'apertura delle offerte, effettuata nei giorni scorsi negli uffici comunali, l'appalto è stato assegnato alla ditta Co.Ge.Cis Costruzioni srl di Matera, che ha presentato un'offerta al netto del ribasso d'asta del 26,985 % su importo dei lavori al netto degli oneri di sicurezza a base di gara di 80.916 euro. Gli oneri per l'attuazione dei piani di sicurezza (non soggetti a ribasso) sono di 2.658 euro. Nell'offerta, tra le cauzioni e garanzie richieste, era obbligatoria una cauzione provvisoria di 1.671,48 euro, pari al 2% dell'importo complessivo dell'appalto (importo dei lavori comprensivo degli oneri di sicurezza), costituita con le modalità e nel rispetto delle prescrizioni vigenti. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
POMARICO - Il Comune di Pomarico ha pubblicato il bando per l'affidamento dei lavori di rinaturalizzazione e ripristino del bosco di Manferrara. L'importo a base d'asta è di 250mila euro. I lavori, che dovranno essere consegnati in diciotto mesi, consistono nella costruzione di sentieri, di un orto botanico, recinzioni, messa in opera di cartellonistica, realizzazione di gazebo e attrezzature per giochi e svaghi. Le domande di partecipazione al bando vanno consegnate entro il 31 marzo 2009. Un’opera pubblica di notevole importanza sotto il profilo naturalistico per la popolazione. provinciamt@luedi.it
Cerimonia di intitolazione a Vito Cavalli, Michele Padova e don Francesco Cassone
Tre vie di Pomarico ai suoi cittadini illustri un nutrito concorso di cittadini comuni. Cavalli era avvocato generale dello Stato; nato a Bari il 24 ottobre 1914 e deceduto a Roma il 6 Febbraio 1996; erede di una famiglia originaria di Pomarico, per aver, egli, sempre mantenuto, stretti, i legami con il suo paese di origine, sin da quando, nel 1944, durante i tragici eventi del secondo conflitto mondiale, ebbe modo, da giudice relatore presso il Tribunale Militare di guerra, di aiutare alcuni conterranei di Pomarico, e fino a che scalati i vari gradi della pubblica amministrazione sedette sugli alti scranni dell'Avvocatura Generale dello Stato: e per aver, altresì, grazie alla preparazione professionale, nonché all'eccezionale costante impegno nel lavoro, non di-
sgiunti, tuttavia, dalla profonda umanità di carattere e dalla squisita signorilità, sempre tenuto la prassi della sua condotta a servizio dello Stato. Michele Padova era nato a Pomarico il 7 dicembre 1915, è deceduto a Matera il 10 novembre 1993; laureato all'università di Napoli in Medicina e Chirurgia, per aver, egli sin dal 1947, quando accettò e svolse l'incarico di Ufficiale Sanitario del Comune di Pomarico, e poi dal 1963 sino alla fine del 1980, quando ricoperse l'incarico di Direttore Sanitario del presidio ospedaliero di Matera, sempre prefisso il suo impegno professionale a favore del concittadini dl Pcunarico, distinguendosi per bravura, onestà e umanità taci confronti dei suoi pazienti doti concordemente
riconosciute etuttora presenti nella memoria del compaesani. Don Francesco Cassone era nato a Pomarico il 18 marzo del 1915, dove è deceduto il 5 aprile del 1976; ordinato Sacerdote il 25 luglio 1938 e divenuto arciprete parroco di Pomarico nel 1972 per aver, egli, acquisito meriti, sia nell'ambito della cultura che, vasta e profonda, possedette dispensandola, nello specifico campo della didattica in qualità di docente al Pontificio Seminario di Potenza dal 1948 al 1951 - e quale Vice Rettore del Convitto Arcivescovile di Matera nel biennio 1950/195l e nel parallelo campo della organizzazione culturale essendo tra i più convinti e efficaci promotori per l'insediamento a Poma-
rico nell'anno scolastico 1960 1961 della Scuola d'Avviamento Professionale, scuota media statale di cui, oltre a essere uno tra i docenti, divenne il primo preside, la istituzione della quale si rivelò di grande beneficio per la istruzione di tutti i cittadini, specie per i figli delle classi sociali più disagiate; sia nell'ambito della promozione spirituale e sociale della collettività pomaricana per la sua azione di Pastore di anime, sempre attento alle esigenze dei fedeli morali e concrete, materializzandosi quell'azione nella edificazione della Casa Canonica e di una caso parrocchiale attualmente denominata Casa Rossana, dove molteplici attività di istruzione pedagogica e professionale videro, in qualità di allievi, moltepli-
ci e successive generazioni di Infanti e di adulti della nostra comunità. Si è proceduto anche alla intitolazione dei due Circoli Pensionati presenti in Pomarico. Il primo quello situato in Corso Garibaldi, che ha ricevuto il nome del dottor Antonio Damieno, un pomaricano luminare della scienza medica, che operò sul finire dell'Ottocento e sino agli anni Trenta del secolo scorso come otorino - laringoiatra a Napoli, avendo compiuto studi di specializzazione nelle capitali europee, quali Vienna. Praga e Berlino. Il secondo Circolo quello situato in corso Garibaldi, è stato intitolato al dottor Angelo Selvaggi, medico condotto, che esercitò a Pomarico sino agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso, la cui dedizione e generosità nel suo operare professionale furono spese a vantaggio di ogni cittadino senza esser sottoposte al filtro del risparmio. provinciamt@luedi.it
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Tricarico “Fragolina non ti lascerò mai”, la scritte sul monumento dell’anno Mille
Writers in azione sulla Torre Saracena TRICARICO - Vandali e graffittari sempre più in azione dentro e fuori il centro storico cittadino. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso ed ha indignato numerosi cittadini ed Amministrazione comunale, è la scritta con vernice nera comparsa da alcuni giorni alla base della Torre Saracena, manufatto risalente all'anno Mille. Come in altri posti, (Liceo Scientifico, muretto della rotonda di Santa Maria, alcune facciate di palazzi magari appena ridipinte, muretti del mercato coperto) le frasi scritte sulla Torre Saracena, sono simili a quelle che ritroviamo un po' ovunque, che testimoniano la stupidità di chi le scrive. «Fragolina non ti lascerò mai...»,
così ha scritto a lettere cubitali sul monumento millenario, l'imbecille di turno per dichiarare l'amore eterno alla sua amata. Scarabocchi simili, come accennato, anche altrove, pertanto sarebbe utile per le forze dell'ordine fotografare ed analizzare per vedere se sono opera di una stessa persona o meno. Non ne parliamo delle scritte che imbrattano i muri del teatro all'aperto posto di fronte alla stessa Torretta Saracena, spazio scenico realizzato una ventina di anni fa, che grazie ai vandali sta diventando una cava per prelevare le lastre di pietra che rivestono il manufatto. Come è noto il luogo, posto all'estremità nord del
paese, è disabitato da tempo essendo state demolite le case che costituivano il cuore del quartiere saraceno, limitrofo a quello della Rabatana. L'Amministrazione comunale precedente ed attuale, ha portato avanti un progetto di riqualificazione dell'area con la realizzazione di un parcheggio al servizio del centro storico, il recupero della storica Porta Saracena, l'installazione di illuminazione scenografica, la bonifica dai rifiuti abbandonati. Ma gli amministratori si trovano a lottare spessissimo contro gli atti vandalici che si commettono in quell'area. Un servizio di video sorveglianza forse potrebbe dissuadere i distruttori e gli “scrivani” di turno.
La Saracena, con la sua torretta d'avvistamento e la sua porta d'accesso, è uno dei luoghi tra i più interessanti e suggestivi del centro storico di Tricarico, posto all'estremità nord dell'abitato, su uno sperone di roccia dal quale la vista spazia verso Irsina e si apre ad un ampio orizzonte in direzione della vicina Puglia. Non a caso fu scelto dalle popolazioni d'origine araba come acquartieramento militare per difendere la retrostante Rabata. Un luogo dunque, di grande interesse paesaggistico e storico che attesta la massiccia presenza delle popolazioni islamiche-musulmane agli albori dell'anno Mille. Quartieri ,quelli della Rabata e della Saracena,
Le scritte sulla torre di Tricarico
che divennero in seguito i luoghi di grande concentrazione delle masse conta-
dine. Michele Santangelo proviniciamt@luedi.it
Stigliano La proposta di legge per il riconoscimento inizia finalmente l’iter istituzionale
Verso l’ospedale di montagna Primo sì dopo cinque anni, approvata dal consiglio comunale STIGLIANO - La proposta di legge per il riconoscimento del nosocomio stiglianese quale “Ospedale di Montagna” inizia il suo iter istituzionale. La proposta è stata approvata sabato dal consiglio comunale di Stigliano. Sei articoli in tutto ed una lunga parte di premesse e motivazioni per chiedere che al presidio stiglianese venga riconosciuta una specificità che tenga conto delle particolarità del territorio e del contesto nel quale sorge. Giunge quindi il primo “sì” ad una proposta di cui si discute ormai da quasi cinque anni. Fu presentata come prospettiva nella passata consiliatura comunale dall'allora consigliera Pasquina Bona e ripresa, all'inizio di questa, dal vice sindaco in carica Antonio Barisano. Successivamente è diventata la proposta forte del comitato civico “Pro Montagna Materana”, nato proprio in difesa dell'ospedale. Il comitato ha anche iniziato a tracciare un percorso per dare una forma “normativa” a questa ipotesi. Accolta dagli amministratori e discussa in commissione sanità, anche con il fattivo contributo del comitato, la proposta ha assunto una veste definitiva e con quella è approdata nell'ultimo consiglio comunale che l'ha approvata all'unanimità. «Questa proposta -ha detto il sindaco di Stigliano Leonardo Digilio- è il frutto di un lungo lavoro in commissione con la collaborazione di addetti al settore, organizzazioni sindacali e del comitato civico. Uno strumento che, una volta operativo, ci consentirà di andare in deroga rispetto ai limiti ed ai parametri di utenza regionali. Sarà così possibile riuscire a mantenere una rete ed un livello di servizi sanitari di cura ed assistenza di base anche dinnanzi alle difficoltà ed ai
L’ospedale di Stigliano
piccoli numeri con cui un ospedale come il nostro è costretto a fare i conti». Entrando un po' nella descrizione, la proposta di legge approvata dal consiglio comunale sarà inoltrata, per la condivisione e l'approvazione, agli altri comuni, per poi essere trasmessa, dopo l'approvazione almeno da parte di cinque consigli comunali, alla Regione, istituzione titolata all'approvazioni di leggi in materia, che, qualora l'accogliesse, potrebbe tenerne contro nei propri indirizzi sanitari. Il coinvolgimento degli altri comuni, poi, è anche il segno di un'idea che punta al riconoscimento di una specificità territoriale di tutta l'area montana, e quindi alla tutela di un minimo standard di servizi e qualità della vita. Una proposta che contiene in sé anche delle indicazioni sulle specificità che l'ospedale di Stigliano deve mantenere in riferimento ai servizi ed alle prestazioni. La struttura, secondo i proponenti, deve articolarsi su alcune aree principali, materno-infantile, chirurgica e quella di medicina generale, ed alcuni servizi di base, quali quelli dei
laboratori, ambulatoriali e quelli per le prestazioni in pronto soccorso. Sulla specificità territoriale, come sulla necessità di condivisione della proposta, ha insistito, infine,
anche il consigliere comunale componente della commissione sanità Nicola Viggiano durante la sua relazione introduttiva. «Chi vive nei territori montani -ha dichiarato il consigliere- deve avere gli stessi diritti e le stesse possibilità di accesso che hanno gli altri cittadini della Regione. Le istituzioni e la politica devono perseguire questo fine, anche prevedendo idonee risorse per sopperire alle difficoltà maggiori che si hanno nei territori più periferici». «Ecco il perché di questa proposta -ha continuato Nicola Viggiano- che è stata redatta attraverso un lavoro condiviso , che ha coinvolto amministratori, operatori ed i componenti del Comitato Civico, e che ora condivideremo insieme con gli altri comuni dell'area interna, per farne una proposta il più largamente possibile sostenuta e partecipata». Rocco Olita provinciamt@luedi.it
Liberalizzazione energia I consigli di Adiconsum L'ADICONSUM provinciale ha organizzato, nei giorni scorsi, un incontro pubblico sul tema: “La liberalizzazione del mercato elettrico: Come risolvere le controversie”. Al Forum, svoltosi a Pomarico, hanno partecipato il sindaco Giuseppe Casolaro; Maria Cecca, segretaria provinciale della Federazione pensionati Cisl; Marina Festa, segretaria provinciale Adiconsum Matera; Pieraldo Isolani, responsabile Nazionale Adiconsum, settore Energia; Giuseppe Amatulli, segretario regionale Cisl di Basilicata. Dal 1° luglio 2007 anche le famiglie, come tutti gli altri clienti, possono scegliere liberamente, tra le offerte dei diversi venditori di energia elettrica, quelle che soddisfano al meglio le proprie esigenze, senza dover modificare né l'impianto, né i contatori della propria abitazione. I cittadini, da destinatari passivi di un servizio, sono oggi protagonisti attivi del mercato: possono cambiare fornitore per trovare prezzi più bassi, per ricercare una migliore qualità del servizio, per partecipare alla lotta contro i cambiamenti climatici acquistando energia da fonti rinnovabili. In questa fase di cambiamento l'Adiconsum vuole essere vicina ai cittadini con una intensa attività di informazione affinchè gli stessi non vengano ingannati da procacciatori privi di scrupoli e per illustrare le modalità di risoluzione delle controversie.
Tavola rotonda a Grassano sul libro di don Cozzi GRASSANO - E' stato presentato lunedì scorso, nella sala consiliare del comune di Grassano, il libro di don Marcello Cozzi “Quando la mafia non esiste”. Di livello i relatori, oltre all'autore del libro Don Marcello Cozzi, il sostituto procuratore della Procura di Salerno Vincenzo Montemurro e il direttore del “Quotidiano della Basilicata” Paride Leporace. Dopo il saluto del sindaco Vito Magnante e dell'assessore alla cultura Nicola Bochicchio l'incontro, che è durato più di tre ore, è partito dall'analisi dei temi del libro di don Marcello quindi una lunga e attenta riflessione che ha innescato un vivace e costruttivo dibattito con numerosi spunti di riflessione partendo non solo dagli argomenti trattati nel libro ma anche dalle diverse esperienze lavorative e personali dei tre relatori. Il direttore Paride Leporace ha portato la sua esperienza professionale e umana maturata in una regione limitrofa alla nostra che in materia mafia è purtroppo spesso alla ribalta della cronaca per episodi e fatti che ogni giorno da anni si consumano . «Sentire che la Basilicata è un'isola felice mi ha incuriosito - ha commentato Leporace - così appena sono giunto in Basilicata ho deciso di approfondire l'argomento e mi sono reso conto che quest'assunto non è proprio vero. Sono accaduti fatti ed episodi che in alcune zone della Lucania hanno cambiato del tutto quest'espressione - ha continuato Leporace - per citarne una il Vulture Melfese, zona calda dove l'impegno e la mole di lavoro che la magistratura e le forze dell'ordine hanno messo in campo in questi anni mi fanno pensare di poter paragonare la Basilicata ad una piccola Gomorra». Il
libro di don Cozzi, secondo Leporace, «è una denuncia dettagliata di episodi e misteri criminali risolti e non ma è anche un appello forte alla legalità che mira alla tutela di ogni vita umana soprattutto quando questa viene strappata con la violenza». «L'importanza che riveste questo libro - ha commentato il sostituto procuratore di Salerno Vincenzo Montemurro che in Basilicata ha seguito tanti casi criminali - è nella raccolta di alcuni dei principali fatti storici accaduti negli ultimi anni nella nostra regione». «Da circa 12 anni lotto contro la definizione di Basilicata isola felice - ha continuato Montemurro -non per essere disfattista ma perché la lettura di questi fenomeni mi porta a voler approfondirli con l'obbiettivo di andare verso una maggiore prevenzione affinchè questi fatti non si verifichino più». Secondo Montemurro in proporzione al numero di abitanti la direzione antimafia della Basilicata ha il numero maggiore di indagati per questa tipologia di reati più di Bari e Salerno. Don Marcello Cozzi citando anche il nuovo libro di Leporace “Toghe rosso sangue” ha evidenziato il lato umano delle persone coinvolte a tutti i livelli in fatti di criminalità sottolineando che il rispetto dell' uomo è un dovere civico di tutti e la vita come dono deve sempre essere salvaguardata poi ha spiegato: «Sono seriamente preoccupato della percezione di eclissi della democrazia, ho l'impressione che non ci si renda conto di quello che ci succede intorno, stanno venendo meno i pilastri fondamentali che reggono una società civile. E' necessario di mettere in campo la nostra coscienza critica». Giovanni Spadafino
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Si apre il caso dei fondi pubblici utilizzati per pagare la difesa di posizioni personali
Commissariato il comune di Tursi Nominata dal prefetto la dottoressa Emilia Capolongo TURSI - Il prefetto di Matera, Giovanni Francesco Monteleone, ha firmato ieri il decreto di sospensione del consiglio comunale di Tursi, nominando quale commissario, il vice prefetto Emilia Capolongo. Il tutto in attesa del decreto di scioglimento dell'assise cittadina che verrà emanato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Per questa mattina è previsto l'arrivo nel municipio del sub commissario, dottor Tritto, in quanto la dottoressa Emilia Capolongo è impegnata in altri ambiti istituzionali. E finita ieri con anticipo e non senza polemiche, strascichi e veleni, l'era Guida. Ora l'esponente del Partito democratico si dedicherà all'esercizio della sola carica di consigliere provinciale di Matera. Il provvedimento prefettizio fa seguito alla pro-
L’ex sindaco di Tursi, Guida
nuncia del Consiglio di Stato, riunitosi martedì scorso che ha sancito la legittimità dell'operato dell'allora prefetto di Matera, Carlo Fanara, che aveva sospeso il Consiglio comunale di Tursi nominando un commissario (anche allora Emilia Capolongo), dopo le intervenute dimissioni di
nove consiglieri in carica presentate il 6 marzo 2008, ma ritenute non idonee dal Tar che aveva reintegrato il sindaco e la giunta, perché non autenticate dal segretario comunale. Interessante sarà ora seguire gli sviluppi dell'informativa inviata da sette consiglieri dimissionari su nove (esclusi Salvatore Caputo e Antonio Lauria) Antonio Caldararo, Salvatore Cosma, Angelo Castronuovo, Giuseppe Modarelli, Salvatore Mario Ragazzo, Annibale Santagata e Rosa Sarubbi alla Procura Generale della Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica di Matera riguardante l'utilizzo di fondi comunali sostenuti dall'ex sindaco Guida e altri, «per tutelare posizioni private in quanto legate non all'attività di consigliere comunale, ma alla conservazione delle cariche». Da una parte troviamo
Tursi Enerbuilding per gli studenti del Capitolo
Efficienza energetica promossa da Adiconsum TURSI - L'Adicosum provinciale di Matera sta svolgendo in questi giorni il progetto “Enerbuilding”, un’attività di informazione e formazione rivolta agli studenti delle ultime classi per geometri di Matera e Tursi e per i cittadini di Bernalda, riguardante la promozione dell'efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili negli edifici civili. Per l’attività è impiegato un camper attrezzato dell'Adiconsum con esperti nazionali che intervengono sulle tematiche del risparmio energetico. Impegnata da anni sul fronte dell'educazione al consumo responsabile e sostenibile, Adiconsum ha svolto numerose campagne per indirizzare i consumatori a comportamenti virtuosi verso il risparmio energetico ed a scelte di acquisto rispettose dell'ambiente. Questa ennesima iniziativa tende a diffondere fra i cittadini la cultura dell'uso razionale dell'energia e l'efficienza energetica negli edifici. «Poiché lo sviluppo degli investimenti in questo campo passa attraverso il rafforzamento del-
le conoscenze e della consapevolezza dei clienti finali - ha affermato Marina Festa, segretaria provinciale dell'Adiconsum di Matera - il progetto offre informazioni e servizi che permettono di acquisire tali conoscenze, contribuendo così al superamento delle barriere che ostacolano gli investimenti in questo settore. Le tematiche ambientali, assieme al costo sempre crescente della bolletta energetica pagata dalle famiglie, emergono con prepotente drammaticità. Pur di fronte a questa consapevolezza il cittadino, per quanto sensibile all'argomento, non sa come agire concretamente. L'utilizzo efficiente dell'energia e lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili negli edifici civili sono capitoli determinanti per rispondere a queste necessità, ma possono essere perseguiti soltanto con il coinvolgimento diretto e consapevole dei consumatori». Oggi dalle 9 alle 11 il camper arriverà a Tursi presso l'Istituto Tecnico per Geometri “Manlio Capitolo”. Michelangelo Ferrara provinciamt@luedi.it
Un capovaccaio avvistato a Bernalda BERNALDA - Un esemplare di capovaccaio è stato avvistato ieri, intorno alle ore 14, nel territorio di Bernalda lungo la ex statale 380 dei “Tre confini”. Lo ha reso noto Pio Acito, coordinatore dei Volontari per l'ambiente. Il rapace, in fase migratoria e di ritorno dal Centro Africa, è piuttosto raro in Italia dove si contano sei-sette coppie, una delle quali ritorna in Basilicata. Il capovaccaio (Neophron percnopterus percnocpterus) avvistato ha una apertura alare di due metri, di colore bianco e collo giallastro, ha le parti terminali del piumaggio di colore nero. È un cacciatore di serpenti, lucertole e si nutre anche di carcasse di animali. provinciamt@luedi.it
consiglieri eletti che sono stati costretti, per tutelare il proprio status, a pagare di tasca propria i legali (consiglieri dimessisi per lo scioglimento del Consiglio), mentre dall'altra troviamo consiglieri che hanno utilizzato, una volta reintegrati lo scorso anno dal Tribunale amministrativo regionale di Basilicata, soldi pubblici per tutelare «non l'ente pubblico -sostiene l'accusa dei dimissionari- bensì la difesa della propria posizione personale». I dimissionari come cittadini di Tursi hanno, quindi, contribuito a pagare anche la controparte, perché hanno utilizzato fondi pubblici della cosiddetta fiscalità generale. Adesso che i dimissionari si son visti riconosciute le dimissione del 6 marzo 2008 dal Consiglio di Stato, chi pagherà le spese sostenute dall'ente? Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Nella zona del Metapontino
Erogazione idrica sospesa per lavori di ampliamento METAPONTINO - Per consentire i lavori di completamento dell'ampliamento dell'impianto di potabilizzazione in agro di Montalbano Jonico, sarà necessario sospendere l'erogazione idrica in alcuni Comuni della zona. Queste le modalità con cui avverrà la sospensione dell’erogazione idrica. Oggi e domani dalle 12 alle 7 del giorno successivo nel Comune di Scanzano Jonico. Nel Comune di Nova Siri, invece, oggi domani dalla 21 alle 7 del giorno successivo. Nel Comune di Policoro oggi e domani alle 14.30 alle 7 del giorno successivo. Nel Comune di Bernalda, in particolare nell’abitato di Metaponto Borgo, l’erogazione idrica sarà sospesa oggi e domani dalle 16 alle 7 del giorno successivo. provinciamt@luedi.it
Nova Siri Progetto per disabili
“Il mare per tutti” Ok in consiglio NOVA SIRI - L'attenzione ai disabili come marchio di originalità per il turismo di Nova Siri. Potrebbe diventare esclusiva l'offerta turistica del centro jonico, quando sarà definitivamente realizzato il progetto “Il mare e la spiaggia per tutti”, redatto dalla cooperativa “Aerrem” di Napoli e proposto al comune dall'associazione “Il gabbiano”. Quello di Nova Siri sarebbe un mare speciale e “per tutti”: con una spiaggia attrezzata con gazebo, un sistema informatico con mappe sensoriali, chioschi bar accessibili ai disabili, giochi per bambini e percorsi per ipovedenti. Insomma, tutto il necessario per rendere il mare fruibile ai disabili in completa autonomia. Ma l'idea non si arresta al livello delle strutture di balneazione. E guarda alle esigenze della persona a 360 gradi. Il disabile che volesse trascorrere le vacanze a Nova Siri, infatti, sarebbe seguito in tutto e per tutto a partire del viaggio. Un rete informativa tra le agenzie di viaggi pubblicizzerebbe Nova Siri come meta specializzata nell'accoglienza dei disabili, indicando orari e dati sui treni e gli altri mezzi accessibili. All'arrivo ci sarebbero accompagnatori incaricati di guidare i disabili presso gli alberghi adeguati all'accoglienza. Insomma, una rete di servizi e strutture che renderebbe il disabile un turista completamente autonomo. Solo un'idea? Pare di no. Anche perché l'Amministrazione comunale l'ha sposata con convinzione, e nei giorni scorsi l'ha portata in consiglio comunale per approvare la richiesta di concessione di un'area demaniale marittima al li-
do di Nova Siri per la realizzazione dell'opera. Insomma, c'è la volontà di fare sul serio. Lo ha detto con orgoglio Antonio Melidoro, assessore alle Politiche sociali, che ha anche sottolineato il valore dell'iniziativa come «un potenziale elemento di differenziazione del nostro turismo da quello degli altri comuni della costa». Belle parole sull'iniziativa sono state spese anche da Antonio Accettura (Pd) e Michele Laddomata (Insieme per Nova Siri) che hanno così sancito il favore delle opposizioni e il conseguente voto all'unanimità. «Diciamo sì per affermare un principio universale -ha detto Accettura- è bella questa prossimità alle aspirazioni di chi vorrebbe vivere la propria esistenza come noi tutti». Favorevole anche l'intervento di Laddomata, che ha però puntualizzato: «Diciamo di sì a un'iniziativa di valore indiscutibile, ma dobbiamo ricordare che in dieci anni non si è fatto assolutamente nulla per il turismo di Nova Siri». In favore dell'iniziativa hanno preso la parola anche il consigliere di opposizione Angelo Stigliano e il vice sindaco Vincenzo Pavese. Una puntualizzazione utile, affinché non si creda che l'attenzione a un particolare “gruppo” (ndr il termine è convenzionale e non discriminante) di persone rappresenti un limite e non un potenziale di valorizzazione del turismo per tutti. Infine un saluto di Salvatore Scarpato, il disabile campano che da più di dieci anni ha eletto Nova Siri come patria delle sue vacanze. Pino Suriano
Bernalda Ingredienti e profumi della cucina tradizionale riletti in chiave moderna
Serata alla scoperta dei sapori lucani BERNALDA - Talento, fantasia e sentimento nella dolce poesia dei colori che accompagnerà la “Serata enogastronomica” a Bernalda. L'appuntamento, che si candida come capofila nel suo genere nella della cittadina jonica, sarà presentata all'interno del “Ristorante Bassam” con la collaborazione della “Cantina Bisceglia”. Un binomio Bassam-Bisceglia che promette fantasia e colori passando per l'esaltazione del gusto delle portate e per i magnifici odori dei vini lucani. Ed ecco svelato il tutto: piatti preparati dalle mani esperte di Rashid Bassam e vini della nostra bella Lucania. Una serata che aprirà le sue porte alle ore 20 con un viaggio alla scoperta di insoliti sapori, dove in-
Bassam Rashid
gredienti e profumi della cucina tradizionale, lucana e non, verranno riletti in chiave moderna. Per l'occasione abbiamo parlato con lo chef della serata, Bassam Rashid, il quale non ha nasco-
sto l'emozione per questo appuntamento. «Ogni portata - ha detto Bassam - verrà presentata agli invitati con abbinato un vino scelto con estrema accortezza e professionalità. Quindi - ha continuato lo chef bernaldese - un grande connubio di cui ne andrà fiero il palato ed il gusto degli invitati. Io presenterò cinque portate che saranno abbinate a cinque vini della nostra regione portati in sala dalla cantina Bisceglia e dal suo responsabile commerciale, Giovanni Riviezzo. La prima portata sarà “Aperitivo Bassam” e a seguire “Sfornato di verdure” con abbinati “Falanghina 2008”; subito dopo presenterò “Agnolotti alle pere in salsa di Gorgonzola” con sua maestà “Armille 2007”.
Il terzo piatto sarà “Gran pezzo alla fiorentina con patate al forno” accompagnato da “Guadarrà 2005”. E per finire gli invitati potranno gustare la “Crostata di pere con salsa di cioccolato” con un buon bicchiere di “Passito Moscato 2006”. Sono in Italia da 30 anni e da 27 cucino ed oggi voglio presentare questo evento per far degustare i miei piatti esaltandoli con i vini della terra di Basilicata; una terra bellissima che mi ospita e che mi ha portato a sceglierla come base economica ed affettiva. Quindi - ha concluso Bassam - l'invito è per questa sera a Bernalda per trascorrere tutti insieme una serata all'insegna del gusto e del divertimento». fa.si.
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Rotondella Incontro molto fruttuoso al ministero del padre Giovanni, che presto potrà andare in India
La diplomazia si muove per Angelo Falcone ROTONDELLA - Giovanni Falcone lo andava dicendo da tempo: «Basta con queste interrogazioni parlamentari sul caso di mio figlio. Voglio andare a Roma di persona per spiegare a chi di dovere come stanno veramente le cose». Voleva spiegare faccia a faccia le sue ragioni l'ex brigadiere, padre del 28enne Angelo, rinchiuso in una prigione indiana con una condanna a dieci anni per possesso e spaccio di stupefacenti. E da qualche tempo aveva chiesto ai politici locali di farsi mediatori per una sua audizione presso il Ministero degli Affari Esteri.
Il canale giusto l'ha aperto Antonio Di Sanza, consigliere regionale del Pd, che il 10 marzo scorso gli ha telefonato per segnare un appuntamento: lunedì 16 marzo, incontro in mattinata con i sottosegretari agli Esteri, Enzo Scotti e Alfredo Mantica. Della questione, nei giorni scorsi, si era interessato anche il senatore del Pdl Cosimo Latronico. All'incontro Falcone ha trovato i segretari personali di Mantica e Scotti, per un faccia a faccia durato quasi due ore. Con lui c'erano anche il sindaco di Rotondella Vito Agresti e il vice sindaco Gianluca Palaz-
zo. Terminato l'incontro un nuovo appuntamento, con una persona di fiducia del ministro Frattini, che Falcone aveva contattato curiosamente attraverso Facebook. «Ho trovato il contatto del Ministro e gli ho scritto che sarei stato a Roma lunedì -ha spiegato Falcone- lui mi ha risposto dicendo che si trovava a Bruxelles ma mi ha lasciato i contatti di una sua persona di fiducia con cui ho potuto parlare a lungo». Il padre del giovane detenuto si è detto ampiamente soddisfatto dei due incontri. «Finalmente si sta muovendo qualcosa di concre-
to. Nei prossimi giorni invierò un memorandum sulla vicenda e mi diranno subito cosa si farà in concreto. Un aspetto importante: molte delle mie perplessità sul rispetto di certe regole nella gestione del caso anche da parte dell'ambasciata, sono state confermate. Le mie obiezioni non erano semplici cavilli». Falcone ha rilasciato queste dichiarazioni telefoniche mentre era a Potenza, presso gli uffici regionali. In Regione, infatti, si stava lavorando proprio per il suo caso. Su iniziativa del consigliere Di Sanza, infatti, sarà proposta una legge per il gratuito patro-
cinio, per la quale dovrebbero apporre la firma altre quattro regioni oltre alla Basilicata. Dovrebbe trattarsi di Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Veneto. E intanto un'altra bella notizia. Nelle prossime settimane Angelo potrebbe ricevere la seconda visita di suo padre. L'incontro si realizzerà grazie all'interessamento della parlamentare radicale Elisabetta Zamparutti, che insieme a un rappresentante dell'associazione “Nessuno tocchi Caino” si recherà in India per osservare di persona lo stato delle carceri di quella nazione. Giovanni Falcone andrà con loro.
Angelo Falcone
«Ho già inviato il mio passaporto alla Zamparutti ha detto Falcone- presto potrò riabbracciare mio figlio». Pino Suriano provinciamt@luedi.it
Policoro Rosa Mastrosimone: «Ci aspettiamo che il sindaco sia garante di tutti»
L’Adc chiede il conto a Lopatriello Il partito vuole l’assessorato per Mario Vigorito POLICORO - Rosa Mastrosimone vuole un assessorato al Comune di Policoro. Così trascorso nemmeno un anno dalla vittoria elettorale e dalla composizione della giunta comunale, il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello (indipendente) sostenuto da una coalizione formata da Pdl, Udc e dalle civiche Casa dei Moderati, Città nuova ed Insieme per Policoro, si trova alle prese con la prima vertenza politica della legislatura. Rosa Mastrosimone e Mario Vigorito, rispettivamente leader regionale del movimento di centro Adc (che ha allestito la lista “Insieme per Policoro”) e capogruppo consiliare dello stesso movimento, hanno chiesto mediante una missiva ufficiale, «visibilità amministrativa al pari degli altri», altrimenti «trarranno le conclusioni». Un terremoto politico in piena regola che potrà risolversi solamente se il primo cittadino conferirà la delega assessorile al nominativo (un esterno la cui identità è top secret) che Adc gli indicherà in caso di accoglimento della richiesta. D'altro canto l'unica tra le sei liste a sostegno del centrodestra allargato vittorioso alle Comunali dello scorso anno a non aver ottenuto scranni assessorili è proprio quella di Rosa Mastrosimone, nonostante abbia ottenuto 600 consensi, tra l'altro 218 in più del fanalino di coda Udc che ne ha raccolti solamente 382, ma che in giunta esprime l'assessore all'agricoltura, Saverio Carbone. E' innegabile che il valore aggiunto al centrodestra alle
Mario Vigorito
scorse amministrative è stato rappresentato da pezzi di centro che avevano sottoscritto un patto elettorale, in piena autonomia. Così era potuto accadere che Rosa Mastrosimone, nonostante sedeva e siede ancora tra i banchi del consiglio regionale a sostegno del governatore De Filippo, con il quale era stata eletta nel 2005 nella lista dell'Udeur, e Mario Vigorito ex assessore alla Manutenzione, nella sfortuna esperienza amministra-
tiva di Serafino Di Sanza, (2006-2007), abbiano portato il loro consenso alla causa lopatriellana. «Inizialmente -ha detto al Quotidiano il capogruppo di Mario Vigorito- avevamo accettato di rimanere fuori dalla giunta per consentire al sindaco di avviare la macchina amministrativa, adesso però, è arrivato il momento che il nostro movimento ottenga la visibilità che merita». Sulla stessa lunghezza d'onda Rosa Mastrosimone: «Ci aspettiamo che il sindaco sia in grado di fare da garante -ha esordito- è giusto che ci sia la giusta visibilità per tutti. Non siamo nemmeno quelli che abbiamo preso meno voti -ha tenuto a precisarementre in un momento iniziale, siamo stati responsabili, per consentire una certa agibilità alla coalizione in quanto era nato un problema per il fatto che non c'era il riconoscimento da parte di Forza Italia di Otello Marsano (presidente del Consiglio, ndr) abbiamo dimostrato di non essere attaccati alle poltrone. Non è possibile adesso che è tutto chiarito, che le cose restino così. Se il sindaco deciderà di non modificare l'assetto della giunta, la cosa avrebbe un peso politico notevole e non di scarsa rilevanza, certo non ci strapperemo le vesti ma trarremo le conclusioni. La cosa sarebbe politicamente importante non solo per Policoro. Il nostro senso di responsabilità -ha concluso- non può essere scambiato per eccessiva tolleranza». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Montalbano Nella prossima gara mister Diazenna dovrà fare a meno del portiere
Scelte discutibili nel derby jonico MONTALBANO - Altro che miracoli, come in altre occasioni. Questa volta Bellino l'ha fatta davvero grossa. Un “ragazzo” con un bagaglio di esperienza da over 44, quale egli in effetti è, non è giustificabile che si faccia protagonista in negativo come successo nel derby jonico. Dunque: Montalbano-Scanzano 2 a 1. A Diazenna non sembrava vero, dopo tante 'botte' e tanto soffrire sentiva il profumo del successo. Correva l'89' quando Montemurro si lanciava ad inseguire una palla in un tentativo vano di agganciarla, prima che la stessa superasse la linea di fondo. E il sempre sorprendente numero 1 dello Sporting cosa fa? Invece di 'coprire' la palla, interviene di gran carriera in scivolata e aggancia la gamba della punta ospite, fino a
quel momento evanescente. Risultato: espulsione e calcio di rigore, trasformato da Chiruzzi, che non si fa incantare da Sergio, reinventato portiere all'istante. Lo Scanzano porta così a casa un pareggio oramai insperato. E ringrazia vivamente il portiere. E con lui un vivo ringraziamento merita anche l'attaccante Nuzzi, che ha sprecato subito dopo, come già in precedenza (anche un calcio di rigore), una ghiotta opportunità per portare la sua squadra alla vittoria e alla conquista di tre punti che sarebbero stati preziosi per rinsanguare l'anemica classifica. Con i concomitanti risultati di giornata, ovvero il pareggio del Latronico e la sconfitta del Lagopesole, gli jonici avrebbero agganciato la terz'ultima posizione e portato a sei punti le di-
stanze dai termali. Ma così non è stato e, quel che è peggio, mister Diazenna dovrà giocoforza fare a meno del suo portiere per la prossima gara esterna. E' maturata così l'ennesima delusione per la tifoseria del 'Puccio Dellorusso', ma sembra che il tecnico ami complicarsi la vita con alcune sue scelte e decisioni che lasciano a dir poco perplessi. Alludiamo a Potenza e al suo inedito numero nove tattico sulle spalle. E cosa dire del farraginoso Sgargi messo ancora in mezzo al campo, di De Francesco lasciato a casa, a Montervino a scaldare la panca fino a un quarto d'ora dalla fine, dell'audace (o cervellotica?) sostituzione di Duca con l'acerbo Malvasi nei decisivi minuti finali? Antonio Romano provinciamt@luedi.it
Scanzano Malattia degli alberi di pesco
Sharka, sala gremita per il seminario promosso dall’Alsia SCANZANO - Erano in tan- pontino, dove sono infatti ti gli addetti ai lavori, so- stati segnalati oltre 20 casi prattutto agricoltori, che- (10 campi di nettarine; 3 di nei giorni scorsi a Scanza- pesco a pelo; 5 di albicocco; no Jonico hanno preso par- 4 di selezione) e 18 aziende te, presso la sala consiliare (3 in agro di Policoro; 8 di del Comune, al seminario Bernalda; 7 di Montescadivulgativo dell'Alsia su glioso) hanno dovuto estircome riconoscere precoce- pare l'intero impianto. «La sharka -afferma l'asmente i sintomi della temibile malattia da Sharka che sessore Boccarelli, che è interessa gli alberi di pe- anche agronomo- si trasco. L'incontro è stato aper- smette sostanzialmente atto dall'assessore all'agri- traverso la moltiplicazione coltura del comune di vegetativa di piante infette e tramite afiScanzano Jodi. Il controlnico, Luigi lo della maBoccarelli lattia è possimentre a rebile solo con lazionare su mezzi prequesto infeventivi che stante delle essenzialdropacee Armente consituro Caponestono nelro dell'Alsia. l'impianto di Durante il semateriale viminario sono vaistico cerstati mostratificato esenti i sintomi te da virus e fiorali più canel monitoratteristici e raggio scruinformaziopoloso dei ni su cosa facampi, per la re in caso di Luigi Boccarelli tempestiva sospette infezioni di questa malattia individuazione ed eradicachiamata anche “vaiolatu- zione dei focolai di infeziora delle drupacee”, la virosi ne. Attraverso questo inpiù pericolosa delle drupa- contro il Comune di Scancee. Vengono colpite in pri- zano si fa promotore presma linea albicocche, pru- so gli operatori del settore gne, susine e pesche però di un'azione strategica inanche alberi ornamentali e formativa per una più effipiante selvagge botanica- cace la lotta a questa malatmente imparentati. Que- tia». Il rilevamento dei sinsta virosi, venendo dai Bal- tomi sui peschi in fioritura cani, si è diffusa quasi in è strategico perché la mastutta l'Europa. La Sharka sa vegetale da osservare è presente anche in Basilica- ridotta e le rotture di colore ta, è una malattia delle sono abbastanza evidenti. piante che ha già provocato Inoltre, con la conferma mediante tanti danni in Emilia Ro- dell'infezione magna con conseguente una precoce diagnosi di laabbattimento obbligatorio boratorio, è possibile elimidi migliaia di ettari di dru- nare le piante infette prima pacee pesco, albicocco e su- che inizino i voli degli afidi sino. Nello scorso anno la vettori del virus. sharka si è manifestata in g.m. forma epidemica nel Metaprovinciamt@luedi.it
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Mercoledì 18 marzo 2009
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Il capitano Gigi Cuomo spiega la disfatta di Pistoia non usando mezzi termini
«Un Potenza senza attributi» Confronto tra giocatori: «Abbiamo perso anche i premi» LODE AL MERITO di un capitano che, quando c’è da mettere la faccia, non si tira mai indietro. «Perchè abbiamo perso a Pistoia? Perchè siamo una squadra senza cog...». Duro, diretto, senza mezzi termini. al punto quasi di far preoccupare i suoi interlocutori giornalisti: non sono queste le premesse per affrontare un periodo di partite così delicate. «Non ci sono altre parole da usare - spiega il rappresentante dello spogliatoio per spiegare come mai abbiamo fallito la prestazione dell’anno. Non siamo riusciti a ripetere quello che venti giorni prima avevamo fatto con il Crotone perchè siamo una squadra che non ha gli attributi giusti. A cominciare dal capitano. E’ una questione di personalità, di carattere, di voglia di dare continuità alla buona prova contro i calabresi. E’ una questione mentale che ci portiamo ditero dall’inizio dell’anno, altrimenti non si spiegherebbero diversamente tutti questi alti e bassi che abbiamo avuto finora». Cuomo si dice “dispiaciuto per i tifosi che sono stati ripagati con una brutta prestazione, nonostante i tanti chilometri percorsi, ma anche e soprattutto ci sentiamo a disagio nei confronti dell’allenatore che ci mette l’anima essendo di Potenza e che vive ogni cosa al cento per cento e perchè più di tutti noi ci mette la faccia”. Poi il rimedio: «Lo spogliatoio è unito, cerchiamo di rafforzare i rapporti tra di noi».
In Curva e Distinti 5 euro UN ULTERIORE sforzo, un segnale che il Potena e il patron Postiglione vogliono lanciare alla comunità potentina per far stringere la città e i tifosi attorno a una squadra che ha, oggettivamente, bisogno di calore e di attaccamento. Per assistere a Potenza-Juve Stabia di domenica, si pagherà un costo unitario di 5 euro per i settori di Distinti (oggi tribuna scoperta) e di Curva. Il costo unitario è valido tanto per la prevendita, quanto per l’acquisto al botteghino domenica prima della partita. Inoltre è stata recepita la proposta del Prefetto di Potenza di assegnare i posti che, per ordine pubblico, non potranno essere destinati ai tifosi ospiti (a cui la trasferta è stata vietata) agli studenti, alle famiglie, alle associazioni volontaristiche, che potranno assistere gratuitamente alla gara. Il Potenza provvederà a versare dalle proprie casse sociali i diritti spettanti alla Siae e al concesisonario dei tagliandi in prevendita. In linea di massima, si calcola che le casse sociali “rimetteranno”, rispetto alle previsioni di un incasso interessante sia per la Il capitano smentisce anche illazioni e voci su mancati pagamenti di stipendi candidamente affermando: «Se fossi nel presidente non li pagherei i giocatori. Volete sapere che cosa abbiamo perso domenica? Innazitutto il pagamento del doppio stipendio (gennaiofebbraio, mensilità comunque in regola con i parametri imposti dalla Lega che consente alle società di elargire gli stipendi di aprile entro il 30 giugno, ndr) e poi un premio partita che
rivalità con i campani, sia per la posizione di classifica dei due team, non meno di 15 mila euro. «Non è il mmento di polemizzare sulle poche presenze allo stadio o sui 22 miniabbonamenti che sono stati sottoscritti. Cerchiamo di riempire lo stadio per far sentire il calore della gente di Potenza a questa squadra», ha detto Postiglione. a.p.
equivaleva per ciascuno di noi a un mese di stipendio in più». E, in aggiunta a questo è arrivata, puntuale, anche la contestazione dei tifosi, il cui malumore per le prestazioni del Potenza è giunto al massimo: «La contestazione che i tifosi ci hanno fatto era il minimo che potevano, dopo quella prestazione. Giusto così». Inutile a questo punto, però, guardarsi alle spalle: di fronte c’è la sfida alla Juve Stabia per la quale è elo-
quente l’anticipazione del calciatore salernitano: «Più che della Juve Stabia mi preoccupo solo ed esclusivamente di noi stessi». La chiusura è emblematica: «Vi faccio io una domanda: abbiamo battuto il Crotone che è primo in classifica, dimostrando grande valore e fatto quella figura a Pistoia. Secondo voi il carattere ce l’abbiamo o no?». Fa bene Cuomo a preoccuparsi prima di tutto della sua squadra. Alfonso Pecoraro
Melfi, il mister a ritmi da record nella seconda fase dei tornei
Palumbo, re Mida nel ritorno LO STREPITOSO girone di ritorno fino a questo momento disputato dal Melfi, 19 punti conquistati su 27 disponibili, evidenzia un dato particolare e significativo. Le squadre di Palumbo svoltano completamente nella seconda parte di stagione e migliorano di molto il proprio rendimento. Il tecnico venosino è colui che finora detiene il record di punti ottenuti in 17 partite, vale a dire in un girone. Il riferimento è alla prima stagione del Melfi tra i professionisti. Girone di andata chiuso a quota 20, al quint'ultimo posto, girone di ritorno da corsa con 32 punti e playoff persi a vantaggio del Giugliano esclusivamente in base alla classifica avulsa. Quei 32 punti nessuno più li ha ottenuti, con Novelli che ci andò vicino facendo 30 punti all'andata nella stagione 20052006. Palumbo anche con la Paganese fece meglio al ritorno che all'andata. Con i campani 26 punti nelle prime 17 giornate, 31 e vittoria nei playoff nella seconda parte del torneo. C'è di più, andando a rovistare negli archivi, notiamo come anche con Maglie e Taurisano, nei dilettanti, Palumbo ha sempre fatto meglio nel ritorno. Insomma un dato di fatto inconfutabile e certo. Merito di una specifica preparazione atletica come spiega lo stesso allenatore venosino: "Sì è vero, ho sempre fatto
meglio nel girone di ritorno. Evidentemente la base di lavoro che si programma in estate consente di ottenere il massimo a campionato inoltrato, quando gli altri invece accusano un calo. Certo che quest'anno 12 punti all'andata sono stati proprio pochini". Le scusanti non mancano, sfortuna su tutte, anche se lo stesso Palumbo aggiunge: "Adesso alleno un'altra squadra, più solida, più esperta con un organico che consente diverse scelte, tutte importanti". Merito della società, che ovviamente Palumbo non dimentica di ringraziare, per avergli messo a disposizione una rosa di primo piano e per avergli confermato la fiducia anche quando i risultati non arrivavano. Nel frattempo se tanto mi dà tanto, il record personale di Palumbo, inizia a vacillare e lo stesso trainer lucano, potrebbe migliorarlo: " Pensiamo a salvarci - rimarca l’allenatore - facciamo subito i punti che ci servono per il raggiungimento della matematica permanenza e poi vediamo". Se calcoliamo la quota salvezza a 41 punti ne mancano solo 10 all'appello. Obiettivo raggiungibile esclusivamente facendo il pieno nelle 4 gare casalinghe. Sarebbe record di punti in un girone eguagliato. Poi ci sono le 4 partite in trasferta… Intanto tranne Bacchiocchi che ha lavorato a parte tutto il gruppo è a disposizione del tecnico. Emilio Fidanzio
Palumbo
I NUMERI DELLA PRIMA DIVISIONE
Gol in trasferta per i lucani solo tre Gol in aumento Sono 16 le reti segnate nella domenica calcistica. Sei in Crotone-Foligno, cinque in tutto quelli realizzati fuori casa. Il totale stagionale sale a 493 reti, di cui 183 in trasferta. L'anno scorso, dopo 25 turni i gol erano 472, di cui 186 fuori casa (considerando anche uno 03 a tavolino). Tornano gli 0-0 Perugia-Ternana e Sorrento-Foggia finiscono senza gol. Lo 0-0 ritorna dopo due settimane di assenza nel girone B. Il totale degli 0-0 in questa stagione sale a 27. L'anno scorso, allo stesso punto del torneo, erano 33. Cavese corsara La Cavese vince in trasferta il derby con la Juve Stabia e mette a segno l'unico colpo esterno della domenica. Per i metelliani si tratta della quinta vittoria esterna della stagione: primato condiviso con il Gallipoli, almeno fino al posticipo di ieri. Il bilancio di questa stagione è di 112 segni “1”, 72 segni “X”, 41 segni “2”. Un anno fa, dopo 25 turni, si erano registrati 104 segni “1”, 83 segni “X” e 39 segni “2”. Crotone mitraglia Con la quaterna al Foligno il Crotone sale al terzo posto solitario nella classifica dei gol segnati, alle spalle di Arezzo e Gallipoli. Crotone secondo nella classifica dei gol interni (23, dietro al Gallipoli - 29), Arezzo leader per gol esterni (17). Pistoiese, aggancio La Pistoiese, battendo il Potenza, lo agguanta in classifica a 19 punti e nel numero dei gol totali (16). I toscani raggiungono anche la Juve Stabia nei gol casalinghi (11), mentre il Potenza si conferma la squadra con meno gol esterni (3). Perugia, che bunker Non vince il derby, ma il Perugia si conferma difesa di ferro: solo 19 gol subiti, due in meno del Real Marcianise (21). Per gli umbri c'è la miglior difesa interna (7, col Marcianise) e quella esterna (12, col Gallipoli). Peggior difesa per il Lanciano (36 in tutto, 25 fuori casa), peggior difesa interna per Pistoiese e Juve Stabia
GIUDICE: LOLAICO, FUMAI , MAISTO Tre lucani squalificati PRIMA DIVISIONE Un turno a Croce (Arezzo), Anaclerio, Pierotti (Cavese), Pacciardi (Crotone), Buscaroli, Cipolla (Foligno), Capparella, Geraldi (Juve Stabia), Bolic (Lanciano), Bazzani (Pescara), Fautario (Pistoiese), LOLAICO (POTENZA). SECONDA DIVISIONE per tre turni Censori (Pescina), per due turni Morello (Cassino), per uno Danti, Polani (Cosenza), Esposito (Gela), D’Alessandro, Ranalli (Isola Liri), Nossa, Parisi (Manfredonia), FUMAI, MAISTO (MELFI), Piccinni (Noicattaro), Marangon (Vibonese), Mangoni, Paolacci, Rogatto (Val di Sangro), Iadaresta (Vibonese), Cacciaglia (Vigor Lamezia).
(14). Moriero, ritorno da big Sei vittorie e due sconfitte in otto gare del girone di ritorno per il Crotone, che comanda la classifica dopo il giro di boa. I pitagorici hanno battuto il Foligno, che in questa graduatoria parziale era secondo con 14 punti in 7 giornate. Ecco la classifica: Crotone 18; Cavese 15; Benevento, Foligno e Gallipoli 14; Taranto, Arezzo, Ternana e Foggia 12; Real Marcianise e Sorrento 10; Paganese, Perugia e Lanciano 9; Potenza 8; Pescara 7; Pistoiese e Juve Stabia 5. Pistoiese, finalmente Prima vittoria del 2009 per la Pistoiese, che nel girone di ritorno aveva ottenuto finora solo 2 punti. I toscani non vincevano dal 21 dicembre: 2-1 sul campo del Foligno. Anaclerio il cattivo Anaclerio della Cavese è l'unico espulso della domenica. Il totale stagionale sale a 82 cartellini rossi. Questa la classifica di club: Foggia 8; Paganese, Potenza e Sorrento 6; Cavese, Crotone, Juve Stabia, Perugia, Pescara e Pistoiese 5; Arezzo, Benevento e Gallipoli 4; Lanciano, Real Marcianise, Taranto e Ternana 3; Foligno 2. Rigori e rigoristi Dal Rio della Pistoiese, Coresi del Foligno e Tisci del Lanciano vanno a segno dal dischetto. Il totale sale a 69 penalty assegnati quest'anno, di cui 50 realizzati. Questa la classifica dei rigori a favore: Foggia 8 (7 realizzati), Potenza 7 (3), Pistoiese 6 (5), Cavese 6 (4), Juve Stabia 6 (4), Arezzo 6 (3), Lanciano 4 (3), Foligno 3 (3), Paganese 3 (3), Pescara 3 (3), Real Marcianise 3 (3), Ternana 3 (3), Gallipoli 3 (2), Sorrento 3 (2), Taranto 2 (1), Crotone 2 (0). Questa la classifica dei rigori contro: Ternana 6 (6), Benevento 6 (5), Arezzo 6 (1), Juve Stabia 5 (5), Pistoiese 5 (5), Sorrento 5 (5), Crotone 5 (5), Potenza 4 (4), Cavese 4 (3), Pescara 4 (3), Gallipoli 3 (2), Foggia 3 (2), Real Marcianise 3 (2), Taranto 3 (2), Foligno 3 (0), Perugia 2 (1), Paganese 2 (0), Gallipoli 1 (0), Lanciano 1 (0).
38 Sport
Mercoledì 18 marzo 2009
D La squadra di Lazic può sfruttare il fattore campo per scalare la classifica
Il “Fittipaldi” il miglior alleato Per il Francavilla cinque gare interne nelle ultime otto FRANCAVILLA – In casa Francavilla, archiviato il vittorioso derby contro i corregionali del Matera, si pensa adesso al prossimo impegno casalingo contro i campani del Sant’Antonio Abate. Una gara che vedrà le due formazioni, affrontarsi per aggiudicarsi punti per scalare posizioni di classifica. La squadra di mister Nastri è reduce dall’importante successo casalingo ottenuto domenica scorsa ai danni del Bacoli Sibilla, per tre reti a due. Intanto, il Francavilla ha ripreso ad allenarsi, dopo essersi aggiudicato
l’importantissimo scontro diretto contro i biancazzurri. La squadra si è ritrovata ieri agli ordini dello staff tecnico, presso lo stadio “Nunzio Fittipaldi” per la consueta seduta del martedì, che consiste in uno scarico di energie per coloro che sono stati impegnati nel match della domenica. Per gli altri invece, regolare allenamento, con esercizi fisici e schemi con la palla tra i piedi. I rossoblu con la vittoria contro il Matera, sono saliti al settimo posto in classifica con trentasei punti, in compagnia di un terzetto
formato da Matera, Francavilla calcio e Fasano. Del Prete e compagni, si trovano ora a soli tre punti dalla zona play off, ma con cinque squadre che sono racchiuse in soli due punti. Ma soprattutto, ha messo a distanza di sicurezza la zona play out, a otto lunghezze. Quindi, un buon piazzamento per la formazione sinnica, che adesso in queste ultime otto partite di campionato (cinque casalinghe e tre in trasferta), dovrà racimolare quanti più punti possibili per assicurarsi una salvezza tranquilla ed anticipata, come ampiamente annun-
ciato ad inizio stagione dalla società francavillese. La vittoria del derby ha dato tanto morale ai rossoblu, che si apprestano ad affrontare i campani che, nelle ultime quattro giornate hanno ottenuto due pareggi e due vittorie. La formazione di Salvatore Nastri, esonerato a Novembre ma ritornato sulla panchina abatese dopo cinque giornate, sta confermando di attraversare un buon momento di forma. Il modulo generalmente adottato è il 4-3-1-2 che in alcune occasioni può diventare 4-4-2 per dare più consistenza alla zona ne-
La festa dei sinnici al “XXI Settembre - Franco Salerno”
vralgica del campo. I campani, cercheranno ad ogni costo di conquistare un successo, per uscire da una posizione abbastanza “scomoda” di classifica, che li vede attualmente al terz’ultimo posto con venticinque punti. Il Franca-
villa è consapevole che preparare una partita con una squadra in lotta per non retrocedere, non è facile, per questo è necessaria la massima concentrazione da parte di tutti. Claudio Sole sport@luedi.it
D Dimenticare la doppia sconfitta per preparare la trasferta di Ischia
Matera, colpo di spugna Fragrasso: «E’ il momento di voltare pagina» MESSA da parte la sconfitta di domenica scorsa nel derby contro il Francavilla sul Sinni, la formazione della città dei Sassi è ritornata ad allenarsi per il prossimo impegno contro il forte Ischia. Il bottino delle due gare interne consecutive non è stato certo positivo. I materani hanno ottenuto, contro ogni pronostico, due sconfitte in altrettante gare. La prima, forse la più pensate, contro il Sant'Antonio Abate e la seconda, quella di domenica scorsa, contro il Francavilla. Stesso è stato il risultato (0-1) ma diverso il gioco. Contro i sinnici, infatti, l'undici materano ha giocato una gara più vivace, più attenta rispetto a quella giocata contro i campani la settimana prima. Capitan Martinelli e compagni avevano di fronte un club di gran lunga più competitivo rispetto al Sant'Antonio Abate; nonostante ciò, hanno espresso un buon gioco anche se sono mancati quei gol utili a portare a casa i tre punti. Un rigore assegnato al Francavilla, poi, ha deciso definiti-
DASPO Un anno di stop ad un brindisino DOPO la denuncia a piede libero alla Procura della Repubblica, nei confronti di un tifoso brindisino, di 35 anni, è scattato un provvedimento di divieto di accedere a manifestazioni sportive. Il provvedimento è stato adottato dal Questore di Matera a carico dell'uomo per avere acceso un fumogeno nella curva nord dello stadio XXI Settembre - Franco Salerno durante l'incontro di calcio Matera - Brindisi, disputato il 7 dicembre scorso. Il daspo nei confronti dell'uomo è stato disposto per la durata di un anno. Giuseppe Fragasso
vamente le sorti del match.. Per mister Danza la parola d'ordine è non mollare, continuare a credere fino alla fine ed onorare con il massimo impegno tutte le gare che restano al termine del campionato. Proprio da qui devono partire i materani per riprendere quella marcia vittoriosa che li ha contraddi-
stinti nella fase iniziale della stagione, per recuperare la fiducia dei tifosi che anche domenica hanno riempito gli spalti del XXI Settembre. “La sconfitta contro il Francavilla sicuramente ha inciso sul morale dei ragazzi - ha spiegato il direttore generale, Giuseppe Fragasso - ma il gruppo è
composto da gente seria che ha voglia di voltare pagina e riprendere a regalare soddisfazioni ai tifosi. Per questa ragione la squdara ha ripreso a lavorare con grande intensità per il prossimo impegno ad Ischia”. Ritornando al match contro il Francavilla Fragasso commenta: “La squadra è entrata in campo con la voglia di vincere, poi le circostanze non sono state favorevoli; purtroppo il calcio è fatto di tantissime componenti che da tempo, ormai, girano tutte a nostro sfavore. Il Matera, domenica scorsa, ha giocato molto meglio rispetto a quanto abbia fatto la settimana prima e questo rende onore ai ragazzi che hanno reagito con grinta al ko raccolto contro il Sant'Antonio Abate. C'è da aggiungere che il gol di Magliocco, era regolare e il rigore assegnato al Francavilla non c'era. Messa da parte quest'ultima beffa, il Matera è già a lavoro per organizzare al meglio la prossima, impegnativa, gara contro l'Ischia”. Loenzo Tortorelli sport@luedi.it
Pisani della Roma sta seguendo i ragazzi del “Re Leone”
Occhi capitolini a Policoro POLICORO - Piccoli campioni crescono. Sono i baby calciatori della squadra di calcio “Re Leone”guidata dall'allenatore Giandomenico Biscotto, un passato da calciatore professionista e poi da allenatore in tante squadre della Basilicata e non, e dal giovane presidente Giovanni Iannella. Sono loro gli artefici di questa squadra di calcio i cui ragazzini giocano durante il week end sul campetto in erba della parrocchia “Buon Pastore”. Il classico campetto dell'oratorio dove tutti, da piccoli, hanno sgambettato per poi cercare il classico palcoscenico che ti cambia la vita: uno stadio vero, grande, magari di 80 mila spettatori sotto le stelle di un mercoledì da Champions League. Da leoni. Proprio come il nome del loro team. Ed è il sogno che coltivano questi ragazzini under 14, e i loro genitori che ogni sabato seguono le partite dei rispettivi figli. E proprio nell'ultimo sabato trascorso sono stati visionati dal coordinatore nazionale scuole calcio affiliate all'A.S. Roma, Dario Pisani. A lui il compito di testare questi potenziali campioni: “In Lucania -spiega l'osservatore- sono due la squadre che hanno deciso di affiliarsi alla società calcistica che rappresento. La mia presenza qui oggi (sabato) è
proprio finalizzata a vedere giovani calciatori in grado poi di superare, in un secondo momento, i provini che si tengono a Trigoria, quartier generale della Roma, il luogo dove si allenano i campioni del calibro di Francesco Totti e De Rossi”. Ma l'aspetto calcistico è solo una delle angolature di cui bisogna tener conto per sfondare nel mondo del calcio: “sicuramente -continua Pisanila classe è fondamentale per arrivare a certi livelli, però il calcio è cambiato negli ultimi tempi e noi teniamo conto anche di altre virtù che i ragazzi devono avere o devono essere inculcati loro sin dalla tenera età. Tra queste il rispetto dei valori dello sport come la lealtà, la sportività, il rispetto verso l'avversario, l'educazione nel senso più ampio possibile e che va oltre lo sport. Per questo anche i responsabili tecnici sono invitati a Frigoria per conoscere nei minimi dettagli com'è organizzata la l'A.S. Roma e quello che chiede a tutti gli affiliati”. Non solo saper tirare calci ad un pallone: “ma anche l'aspetto legato alla cultura personale è uno dei fattori cui teniamo molto -conclude l'osservatore. Infatti durante tutto il percorso che va dall'arrivo a Trigoria fino poi, per i più fortunati, alla permanenza in pianta
Al centro Dario Pisani dell’As Roma
stabile nella società di calcio, i ragazzini vengono seguiti anche scolasticamente perché il rendimento didattico è importante per la loro formazione umana”. Un tempo la società calcistica modello sotto questo profilo era, e lo è tutt'ora, l'Ajax di Amsterdam; mentre in America ci sono i college. All'A.S. Roma, però, non hanno nulla da invidiare. Gabriele Elia sport@luedi.it
D Il pari di Grottaglie ha dato serenità
Genzano con la testa al Francavilla Fontana Sarà un crocevia per la salvezza GENZANO DI LUCANIA Dopo il pareggio esterno conquistato al D'Amuri di Grottaglie, lo Sporting è già al lavoro per preparare al meglio la prossima sfida con il Francavilla Fontana. Al Comunale di Genzano le condizioni del manto erboso sono sempre migliori grazie anche alle giornate primaverili dei giorni scorsi. Questo consente, ai ragazzi guidati da mister Pirone, di potersi allenare con più costanza e con più dedizione alla squadra. Lo Sporting visto in campo domenica scorsa ha davvero meritato la vittoria e questo fa ben sperare per le restanti otto gare da disputare. Il Bitonto ora è lontano solo due lunghezza ma il Sant'Antonio Abate dopo aver vinto le ultime due gare si è riportato a ridosso dei lucani. Classifica cortissima con cinque squadre racchiuse in pochissimi punti. La permanenza diretta è ancora in gioco e i bianco rossi alto bradanici hanno dimostrato di avere le carte in regola per poterla conquistare. Sarà importantissimo ritrovare la vittoria che ormai manca da diverse giornate per poter rilanciare definitivamente la classifica genzanese. L'ultimo successo dello Sporting Genzano, infatti, risale al quindici febbraio quando tra le mure amiche il sodalizio lucano conquistò la vittoria contro il Venafro. Da allora due sconfitte contro Nocerina e Pianura e due pareggi contro Turris e Grottaglie. Impagliazzo nel frattempo ha, però, trovato la sua prima rete con la maglia bianco rossa e sicuramente vorrà farne altre da qui sino alla fine della stagione. Gli under Bacio Terracino, Murano, Compierchio e Fiore sono ormai fonda-
Claudio Pirone
mentali per lo scacchiere di Pirone e con l'inserimento di Insaurralde (classe '88) in squadra, l'attacco genzanese aumenta il suo potenziale offensivo. Rega, Buonocore e Papagni a metà campo hanno dimostrato di essere insostituibili, mentre Fiscina e Masturzo centrali, davanti all'estremo Borrelli, stanno trovando sempre più intesa. Con i tanti innesti durante il mercato di riparazione, quando saltò anche la panchina dell'ex Bardi, lo Sporting Genzano si sta ritrovando e l'unica cosa che manca per essere una squadra davvero completa è la convinzione sotto porta. Tante la palle gol sprecate e in un torneo come quello della Serie D se non segni, prima o poi vieni castigato. Ed è questo che lo Sporting ha pagato nelle ultime giornate. Ora i pensieri sono già proiettati alla sfida contro il Francavilla Fontana che arriva a Genzano dopo due importanti pareggi conquistati contro Nocerina e Pianura. Per lo Sporting non sarà affatto facile ma le motivazioni potranno fare la differenza e magari portare i tre punti a Genzano. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Sport 39
Mercoledì 18 marzo 2009
Ospita il Forza e Coraggio Benevento, pensando al Casarano
Murese, sfida di Coppa OGGI pomeriggio allo stadio Rigamonti di Muro Lucano si giocherà una gara storica per la Murese del presidente Remollino: la seconda gara del girone G della fase nazionale della Coppa Italia. Dopo quaranta giorni dalla storica conquista del più importante trofeo regionale, che accomuna i massimi campionati della Lucania di Eccellenza e Promozione sul verde manto del Viviani di Potenza con la Ruggiero Lauria, la Murese è pronta ad affrontare il Forza e Coraggio di Benevento. La squadra campana, orfana del suo allenatore Ciro Mauro che dovrà guardare la partita dalla tribuna per squalifica, ha ceduto il passo nella prima gara di inaugurazione della fase nazionale al forte Casarano allenato da Bianchetti. I ragazzi di mister Mauro, davanti hai propri sostenitori, hanno dovuto cedere allo strapotere della squadra pugliese che con due reti nei primi quarantacinque minuti di Villa al 38' e Calabro al 48' ha messo quasi una serie ipoteca per il passaggio al turno successivo. Per questo motivo la squadra campana, prima nel suo girone di Eccellenza Campana con l'Ebolitana
LA SITUAZIONE Mercoledì 25 si gioca a Casarano F. e C. Benevento - Casarano 0-2 MURESE - F. e C. Benevento oggi Casarano - MURESE 25/03/09 CLASSIFICA: Casarano 3 punti (2 gf0 gs), Murese 0 punti (0 gf-0 gs), F. e C. Benevento (0 gf- 2 gs)
L’organico della Murese
seconda a soli due punti di distanza, potrebbe schierare le seconde linee e concentrare tutti le energie nel prossimo turno con in Mons Taurus. Dall'altro canto la Murese vuole difendere l'onore e ben figurare nel torneo e magari togliersi qualche piccola soddisfazione senza crearsi false illusioni. Queste
sono le premesse per vedere una bella gara, sicuramente da giocare a viso aperto con le due squadre che non baderanno a difendersi e giocheranno per fare propria l'intera posta in palio. Mister Lardo ha diverse defezioni, il regista Iacullo Vincenzo è ancora infortunato e sono quasi scontate le as-
senze di Nardiello e Guerra. Mentre negli ospiti Ferdinando Salvato che deve scontare tre turni di squalifica. A Muro Lucano c'è grande emozione, prima affronterà una squadra di Benevento e poi una nobile decaduta che ha già vinto il suo campionato di eccellenza pugliese ed è di fatto nei Di-
lettanti, il fortissimo Casarano. È una soddisfazione immensa per una squadra condita da tantissimi giovani, e quasi tutti di Muro Lucano, e tutti residenti nei paesi che ricadono nella comunità montana del Marmo Platano, eccetto il portierone Scaldaferri che è di Potenza.
Promozione C’è Lagopesole-Vitalba
Che bel derby DOPO quattro settimane di attesa si potrà finalmente disputare l'atteso derby tra il Lagopesole e il Vitalba. Le due formazioni non navigano certo in una posizione di classifica tranquilla, ma chi delle due sta meglio è sicuramente il Vitalba che ha tutte le carte
in regola per uscire fuori dai playout, passando anche l’ostacolo di questa trasferta. Per i castellani di casa si preannuncia, dunque, una gara difficile dopo tre sconfitte consecutive che hanno demoralizzato l'ambiente. Per mister Stenta la gara
è da impostare con il massimo della concentrazione visto che l'avversario sarà a giocare sul neutro di Sant'Angelo per raccogliere un risultato utile. Mister La Capra ha tutte le carte in regola per poter contrapporre una formazione che possa dar fastidio aivicini di Lagopesole Mister Stenta dovrebbe avere la formazione al completo e dovrà fare affidamento sull'esperienza di Gerardi, di Anaclerio, di Destino e Mecca che rappresentano i perni principali dell'ossatura castellana. Un eventuale passo falso dei locali potrebbe condannarli a disputare lo spareggio per non retrocedere, per il Vitalba una vittoria significherebbe tirarsi fuori dalla zona play-out e raggiungere la salvezza diretta con qualche turno di anticipo. f.v. sport@luedi.it
Recuperi Si gioca Bln Pignola-Pietragalla. Pomeriggio pieno
In Prima il duello verità TURNO INFRASETTIMANALE ricco di recuperi in Prima e Seconda Categoria. Questo pomeriggio, infatti, sono in programma ben diciassette incontri. Nel girone A di Prima, fari puntati sul big-match al vertice tra il Bar La Notte Pignola ed il Pietragalla. Il team pignolese, distante quattro lunghezze dal primato, è intenzionato a far suo il confronto-diretto per la leadership contro la capolista guidata da mister Potenza. Il Pietragalla avrà dalla sua due risultati su tre (vittoria e pareggio). Il San Chirico Nuovo vuole consolidare la terza piazza della classifica ospitando l'Abriola di Gino Ramaglia. Fuori dal podio, il Parco Tre Fontane Potenza giocherà sul campo dell'Fst Rionero, mentre il Savoia sarà impegnato a San Cataldo. A Venosa, il Ruvo riceverà la visita del Possidente che, ormai, si è tirato fuori dalle “sabbie mobili” della classifica. In coda, il Futura Potenza andrà a caccia di un risultato positivo in casa dell'Albatros
Oppido. Stesso discorso per il fanalino, Barrata Potenza, impegnato a domicilio contro il Pantano Pignola. Nel raggruppamento B si sfideranno il Satriano ed il Paternicum. Entrambe le squadre gravitano al centro della classifica. Nel girone A del campionato di Seconda Categoria, si giocherà quasi un turno completo. La capolista Castelgrande, con quasi due piedi in Prima, sarà ospite del San Fele. A dieci punti di distanza, il Ginestracandida proverà a fare punti con l'Atletico Genzano. Il Palazzo sarà ospite della Fides Scalera, mentre il San Giovanni non dovrebbe avere problemi contro lo Sport Melfi. Il San Nicola è alla ricerca di punti salvezza col Ruoti; il Rapolla proverà a tirarsi un po' su affrontando un Garnet Red Bella in fase calante. Nel secondo raggruppamento, alle ore 18, si affronteranno il Laurenzana ed il La Fiasca Oppido. Queste due squadre vengono da un periodo negativo in campionato. Gli ospiti cercheranno in tutti
Un’azione di gioco
i modi il successo per evitare l'ultima piazza della graduatoria. Infine, nel girone C, il Real Grumento potrebbe agganciare la Fortitudo Moliterno sul secondo gradino, superando nel recupero il San Martino d'Agri. Per la quarta piazza, scontro-diretto tra il Castelsaraceno e lo Sporting Chiaromonte. Donato Pavese
40 Sport
Mercoledì 18 marzo 2009
Risale il Picerno. Nella zona a rischio piomba l’Irsinese
Pisticci col passepartout di DONATO PAVESE
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE IL PISTICCI ha “obliterato” il biglietto di sola andata verso la D. La compagine ionica allenata da mister Valente è, ormai, ad un passo da questo ambizioso traguardo. Le lunghezze di vantaggio sulle immediate inseguitrici sono decisamente aumentate dopo l'ultimo turno di Eccellenza, “condito” da quattro vittorie interne ed altrettanti segni “X”. L'Angelo Cristofaro Oppido è a sette punti dopo il ko con l'Atella Monticchio, mentre la Murese deve colmare un gap di otto lunghezze dalla leadership. A cinque giornate dal termine della stagione regolare, il Pisticci ha ipotecato il salto di categoria. Contro l'Avigliano ci è voluto il primo gol in gialloble di Farinola per avere ragione, seppur di misura, della formazione granata. Il Pisticci, inoltre, vanta i migliori pacchetti offensivi e difensivi del torneo ed è reduce da ventuno giornate di imbattibilità. L'Angelo Cristofaro Oppido è stato battuto dall'Atella Monticchio, grazie a Caselle. Per i vulturini si è trattata di una vittoria fondamentale in ottica-salvezza. La Murese, invece, non è andata oltre il pari sul campo del Policoro. Le squadre di Lardo e Labriola hanno provato a superarsi, ma il risultato è rimasto inchiodato sullo 0-0. Ha prevalso l'equilibrio anche nel derby salernitato. Il Ricigliano ha riacciuffato il Valdiano con Limmatola. I ragazzi di Masullo avevano sbloccato inizialmente la gara con Calandriello. Grazie a questo risultato sono del tutto rimasti aperti i “giochi” per i playoff. L'Azzurra Tricarico ha rimontato nel finale di match un ottimo Banzi. Peccato, soltanto, per il risultato finale (2-2). Comunque, la cura Annunziata sta dando i primi frutti ai bantini. Male la Vultur Rionero a Ferrandina ed il Balvano a Picerno. Parità, infine, nel derby tra l'Irsinese ed il Forza Matera.
A.CRISTOFARO Ha perso il treno-promozione ad Atella. La rincorsa alla vetta ora si fa più ardua.
ATELLA M. Tre punti salutari contro l'Angelo Cristofaro per uscire dalla zona play-out.
AVIGLIANO Il terzo stop di fila potrebbe essere deleterio per la rincorsa ai play-off.
A. TRICARICO Premiata la caparbietà della squadra che ha riequilibrato l'incontro col Banzi, nonostante lo svantaggio.
BALVANO In trasferta le ha perse tutte (tredici ko di fila) ed ennesima goleada rimediata.
BANZI Come gettare al vento tre punti: in vantaggio di due reti e di un uomo si è fatto raggiungere
FERRANDINA Sta provando a fuggire via dalla “zona-rossa” della graduatoria.
F.MATERA Il pari raggranellato ad Irsina non permette ai “forzisti” di abbandonare i playout.
IRSINESE
5
Ha impattato la contesa contro il Forza Matera. Ora rischia parecchio in classifica.
MURESE
7
Il vertice è un miraggio; si giocherà tutto domenica prossima contro il Pisticci.
5.5
PICERNO La vittoria conquistata potrebbe risultare decisiva per la salvezza.
6
PISTICCI Ventuno risultati utili di fila e primato in classifica, nei gol fatti e subiti. Meglio di così.
POLICORO
5
Buon punto intascato per preservare la quinta piazza della classifica (che significa play-off).
RICIGLIANO
6
Buon punto per preservare la quinta piazza della classifica (che significa play-off).
7
R.VALDIANO Il pari nel derby non scalfisce minimamente l'ottima posizione in classifica.
VULTUR
6
Un crollo inspiegabile negli ultimi dieci minuti del primo tempo.
Per il Banzi una ripresa... Annunziata
5.5 5.5 7.5 8 6.5
DOPO ANGELINO e la beve parentesi di Juary, il Banzi si è affidato in panchina ad Annunziata. E non si sono fatti attendere i primi risultati positivi. Il Banzi, grazie alla sua cura, si è tirato fuori, per ora, dalle “sabbie mobili” della classifica di Eccellenza, abbandonando l'ultimo posto e raggiungendo la terzultima posizione nell'arco di una settimana. Prima è arrivata la bella vittoria sulla Murese nel recupero infrasettimanale (chi se lo aspettava) e poi il pari, con qualche rammarico, contro l'Azzurra Tricarico domenica scorsa. In vantaggio di due reti e di un uomo, il Banzi si è fatto raggiungere dalla compagine della collina materana. Quattro punti in due gare il Banzi se li sognava da tempo. Infatti, prima di queste belle prestazioni, la squadra
I numeri
6 6 5
TURNO di campionato in cui hanno prevalso i segni “1” e “X”. Venti gol messi a segno in questa venticinquesima giornata (534 marcature in totale in campionato), di cui 13 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 7, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, nessuna vittoria esterna e 4 pareggi. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Pisticci (54 reti), il peggiore è della Vultur (18 reti). La migliore difesa è del Pisticci (13 reti subite), mentre è del Balvano (54 reti subite) la più perforata. Marcatori: Salamone (Valdiano): 18 reti; Grieco (Pisticci, 1), Di Senso (Murese): 14 reti; Bozzi (Tricarico, 1), Mels (Pisticci, 2): 13 reti; Montenegro (Oppido), Petilli (Avigliano, 1), Messeri (Ferrandina, 1): 11 reti; Zizzamia (Policoro, 3), Fiorino (Irsinese, 1): 10 reti.
TOP E FLOP DELLA VENTICINQUESIMA GIORNATA
P TO
P TO
P O L F
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P O L F
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Sport 41
Mercoledì 18 marzo 2009
Il Grottole ormai una certezza. Santarcangiolese tranquilla
Tolve, marcia in più di DONATO PAVESE
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE L'OTTAVA GIOIA di seguito della regina Real Tolve potrebbe coincidere con la fuga decisiva della corazzata di mister Camelia sul tetto della classifica di Promozione. Infatti, il contemporaneo pari del Borussia Pleiade in casa della “cenerentola” Latronico potrebbe definitivamente allontanare gli uomini di Viola dal primato. Possiamo riassumere così quanto è avvenuto, domenica scorsa, nei piani alti del torneo regionale cadetto. La doppietta di Tolve ed il solito Ragone hanno spento sul nascere ogni velleità del Moliterno. Così, il Real Tolve ha piegato senza patemi la formazione valdagrina. A sorpresa, invece, il Borussia Pleiade ha rimediato un mezzo passo falso in casa del Latronico. Nonostante il vantaggio dal dischetto di Rusciani, l'undici policorese è stato rimontato da Cavallo. Le distanze dal vertice sono ora quasi raddoppiate, passando da tre a cinque punti. Sempre in zona-podio, il Viggiano ha fatto un sol boccone del Vitalba Filiano. Sanchirico ha aperto le danze e Campisano ha messo al sicuro il risultato (poker completato da Piscopia e Cicchetti). Il Miglionico continua ad essere una delusione tra le mura domestiche: il Bella ha brindato portando a casa i tre punti. L'Atletico Scanzano non ha avuto vita facile sul terreno di gioco di Montalbano: alla fine la contesa è terminata in parità. Il Real Irsina crede fortemente alla conquista dei play-off dopo l'ultima giornata. Infatti, la formazione di Rizzi ha espugnato Pescopagano all'ultimo secondo di gioco, grazie a Potenza. Il Grottole si è imposto sul campo del Lagopesole, mentre la Santarcangiolese ha fatto suo lo scontro-salvezza col Varisius, dopo otto tonfi di fila.
A.SCANZANO Il punto racimolato nel finale è importantissimo in chiave-salvezza.
BELLA L'exploit in casa del Miglionico potrebbe dare un senso al finale di stagione (conquista dei play-off).
B.PLEIADE Potrebbe svanire il sogno di agguantare il primato dopo il mezzo passo falso di Latronico.
GROTTOLE Lo rivedremo sicuramente in Promozione nella prossima stagione: salvezza quasi matematica.
LAGOPESOLE Per raggiungere la salvezza dovrà passare dai playout dopo l'ultimo scivolone interno.
LATRONICO Ottima prestazione dell'intero collettivo e punto importantissimo per la salvezza.
MIGLIONICO In casa è una vera delusione, ma i play-off, per ora, sembrano assicurati.
MOLITERNO Prestazione sottotono contro la capolista. Ha subito passivamente, rimediando tre sberle.
PESCOPAGANO
6
Quando sei sprecone per novanta minuti rischi di esser punito. Così è avvenuto.
REAL IRSINA
7.5
Colpo esterno da cardiopalma: dopo la sofferenza è arrivata la gioia allo scadere.
5
REAL TOLVE Camelia e la sua “band” le stanno vincendo proprio tutte: ottavo sigillo consecutivo.
7
SANTARCANGIOLESE Tre punti guadagnati nell'incontro che può valere un'intera stagione (veniva da otto stop di fila).
MONTALBANO
5
E' stato apposto un altro tassello per la permanenza attraverso i play-out.
VARISIUS
6.5
E' sprofondato in zona playout dopo il tonfo rimediato con la Santarcangiolese.
5
VIGGIANO Ha controllato bene la gara ed ha affondato la debole retroguardia filianese.
VITALBA
5
Un crollo vertiginoso a Viggiano. Ne ha beccati quattro.
5 7 8 7.5
Gli exploit arrivano dal basso e sorprendono tutti DUE SQUADRE sono state le vere protagoniste dell'ultima giornata calcistica nel torneo di Promozione. Stiamo parlando del Latronico e della Santarcangiolese. Il Latronico, bloccando sul nulla di fatto il Borussia Pleiade, ha spianato la strada al Real Tolve in testa alla classifica. I “termali”, inoltre, si sono regalati un prezioso punticino in ottica-permanenza. La Santarcangiolese, invece, ha fatto suo l'incontro che potrebbe valere un'intera stagione. La compagine della Val d'Agri, infatti, ha piegato con un tris il Varisius Matera, compagine in lotta con i santarcangiolesi per evitare il baratro dei play-out. Un doppio Bitetti ed Aurelio hanno proiettato la Santarcangiolese a più tre sulla zona a rischio. Inoltre, la formazione potentina ha ritrovato il sorriso dopo otto stop consecutivi.
6 I numeri
5 7.5 4.5
TURNO di campionato in cui hanno prevalso i segni “1” e “2”. 22 gol messi a segno in questa giornata (498 marcature in totale), di cui 14 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 8, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 3 successi interni, 3 vittorie esterne e 2 pareggi. Il migliore attacco del campionato è quello del Real Tolve (45 reti), il peggiore è quello del Latronico (10 reti). Le migliori difese sono quelle del Tolve e dello Scanzano (13 reti subite), mentre la peggiore è del Montalbano (60 reti subite). Marcatori: Campisano (Viggiano): 20 reti; Lambertini (Borussia): 14 reti; Savino (R. Irsina): 13 reti; Schettino (Borussia , 1), Montemurro (Scanzano): 12 reti; Tataranni (Miglionico), Rusciani (Borussia , 1), Gonnella (Pescopagano), Sanchirico M. (Viggiano, 1): 10 reti.
TOP E FLOP DELLA VENTICINQUESIMA GIORNATA
P TO
P TO
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42 Sport
Mercoledì 18 marzo 2009
Dilagano gli oraziani contro il malcapitato Pantano Pignola
RuvoVenosa settebellezze Doppiette di Urana e Piscopo. Settimo risultato utile RUVO VENOSA 7 PANTANO 0 RUVO VENOSA: Rosa, Pellegrino, Ditomaso, Latorraca, Russo, Maglie, Piscopo, Raspatelli, Urana, Scoca (al 65' Di Mantova), Martello. All. Gorga. PANTANO: Abbandonato, Mollica, Gianfredi, Bianconi, Vaccaro, D'Andria, Falce, Minici, Colucci, Eufemia, Albano (al 75' Fanelli). All. Bochicchio. ARBITRO De Fina di Moliterno. MARCATORI: al 4'e 88' Urana, al 10' Latorraca, al 11' e 56' Piscopo, al 25' Scoca, all'83' Maglie. VENOSA Il Ruvo Venosa, senza capitan Gorga e Fiorisi, squalificati, affonda un mediocre Pantano con 7 reti. Il risultato di oggi, settimo utile consecutivo, porta la squadra oraziana del vice presidente Savino, nelle posizioni alte di classifica. Mercoledì 18 c'è il
recupero in casa contro il Possidente. La partita non ha avuto storia. Parte subito in attacco il Ruvo Venosa, al 1' Piscopo, dalla fascia, invita urana ad una conclusione sbilenca, palla addosso al portiere. Al 3' Raspatelli per Scoca che conclude sul palo, portiere battuto. Al 4' , primo gol per i padroni di casa: Latorraca dalla fascia mette al centro un delizioso pallone per Urana, che di piatto insacca. Al 10' Raspatelli serve Latorraca, che dal limite dell'area fa partire un tiro che termina la sua corsa dentro la porta. C'è una sola squadra in campo. All'11' terzo gol per i locali: Scoca, serve Piscopo, che entrato in area, con un preciso rasoterra, realizza. Al 15' il 48enne Abbandonato deve uscire dalla porta per fermare Urana lanciato da Scoca. Al 16' Russo chiude bene su Eu-
Il Ruvovenosa
femia, entrato in area. Al 20' Raspatelli perde palla, su contropiede Eufemia conclude e Rosa para. Al 21' Colucci, in area avversaria non intercetta, un tiro cross di Gianfredi. Al 25' Scoca dalla distanza centra l'angolino basso al-
la destra dell'immobile portiere. Gran gol. Al 26' Scoca per Urana, la conclusione di testa viene deviata in angolo dal portiere. Al 30' Minici, su angolo, anticipa tutti di testa, ma conclude fuori. Al 33' Eufemia, il migliore insieme a
D'Andria, servito dal compagno, dal limite dell'area manda di poco a lato. Al 38' Urana, sugli sviluppi di un fallo laterale errato degli ospiti, pur decentrato, si trova davanti al portiere e..spreca. Al 40' Eufemia, servito dal solito D'Andria, in area si libera di due avversari, ma conclude incredibilmente a lato. Al 42' D'Andria servito su sospetto fuorigioco, controlla bene, ma manda a lato. Al 44' Russo devia in angolo una insidiosa conclusione di Eufemia. Al 48' Urana, servito da Piscopo, dal limite 2spara2 in porta, palla fermata in due tempi dal portiere. Al 50' Scoca lanciato da Raspatelli, viene fermato fallosamente da ultimo uomo da Mollica, che viene solo ammonito. Al 56' su lungo cross di Pellegrino, Piscopo controlla bene e davanti la porta mette dentro. Al 57' su cross di Ditomaso, Scoca in tuffo di testa man-
da a lato. Al 60' D'Andria, ricevuto palla da Eufemia, tira a colpo sicuro, ma Rosa respinge. Al 65' Rosa in tuffo devia in angolo un tiro insidioso di D'Andria. Subito dopo è sempre Rosa a deviare una conclusione ravvicinata di Colucci. Al 70' Piscopo, su assist di Martello, dai 16 metri manda di poco a lato. All'80' Latorraca ruba palla a Colucci, diretto in porta, invece di concludere, passa a Di Mantova in fuorigioco. All'83' Raspatelli, semina il panico e viene fermato fallosamente al limite dell'area, la punizione battuta da Maglie, alla Del Piero, si infila nel sette alla sinistra dell'immobile portiere. C'è tempo per il 7à sigillo per i padroni di casa a 2' dal termine: Maglie, un giocatore di categoria superiore, serve Piscopo, sulla fascia, che manda la palla al centro dove Urana segna con un tiro angolato e preciso. Lorenzo Zolfo
Il punto del campionato
Lagonegro, ultimo scatto Domenica sarà decisiva PIETRAGALLA E Lagonegro sono ad un passo dal salto di categoria nel campionato di Promozione. Le regine dei due raggruppamenti di Prima dovranno, però, prima affrontare l'ultimo ostacolo. Entrambe giocheranno in questa settimana contro le dirette rivali per la promozione. Il Pietragalla sarà ospite quest'oggi del Bar La Notte Pignola in un match di recupero, mentre il Lagonegro di Oliva affronterà domenica prossima il Rotondella. E saranno scintille. In questa settimana, quindi, si decideranno, molto probabilmente, le sorti dei due raggruppamenti per quanto riguarda l'alta quota. Le quattro squadre che abbiamo appena citato hanno collezionato l'ennesimo successo stagionale nel-
l'ultimo turno di campionato: il Pietragalla ha sbancato il campo dell'Albatros Oppido; il Bar La Notte Pignola ha superato il Parco Tre Fontane Potenza; il Lagonegro non ha lasciato scampo al Bernalda, mentre il Rotondella ha espugnato il rettangolo di gioco del Sirino Mercure. GIRONE A Sono quattro le lunghezze che separano attualmente le due battistrada del girone A in attesa dello scontro-diretto di oggi pomeriggio. La capolista Pietragalla ha fatto festa ad Oppido nel derby contro l'Albatros. I ragazzi di Potenza hanno ottenuto il settimo colpo esterno della stagione, grazie alla tripletta di un super Cammarota. A ruota, non ha mollato il Bar La Notte Pignola, vittorioso all'inglese sul Parco
Tre Fontane Potenza che, dopo questo insuccesso, è uscito dalla zona-podio. La formazione pignolese è andata a segno due volte nel corso della ripresa: prima con Brancato e poi con Locantore. Il San Chirico Nuovo si è posizionato sul terzo gradino dopo aver battuto di misura il Barrata Potenza, sempre più fanalino di coda del torneo. Il Savoia ha perso punti pesanti per la terza piazza in casa del Futura Potenza che, a grandi falcate, sta abbandonando le ultimissime posizioni della graduatoria. Il Ruvo Venosa si è abbattuto a valanga sul malcapitato Pantano, trafitto ben sette volte nell'arco dei canonici novanta minuti di gioco. Bene anche l'Fst Rionero, abile a piegare con un gol di scarto il Possidente. In
coda, colpaccio del San Cataldo ai danni di un Sant'Angelo Avigliano sempre più abulico. Infine, l'Abriola è caduto sul campo del Montemilone. GIRONE B Dodicesima vittoria interna di fila per l'imbattuto Lagonegro. La corazzata allenata da mister Oliva non ha fatto sconti nemmeno al Bernalda, piegato con il più classico dei punteggi. A sette punti di distanza, è sempre il Rotondella di mister Martino ad inseguire. La squadra ionica si è imposta in trasferta sul campo del Sirino Mercure. In terza posizione, il Montescaglioso ha regolato con un poker l'Aurora Tursi. La truppa di Cicorella si è sbarazzata degli avversari con le reti di Venezia, Cafarelli S., Raddi e Bubbico. Il Tursi ha messo a segno il gol della bandiera con Adduci su calcio di rigore. Il Fagnano Valsinni è stato bloccato in casa sul punteggio di parità dal Pomarico. Il Roccanova ha colto il secondo successo consecutivo a spese del Paternicum, mentre il Satriano non ha avuto pietà della Tramutolese, sommersa con un poker. Il Villa d'Agri ha cen-
Oliva del Lagonegro
trato la salvezza con ampio anticipo, annichilendo il Salandra con le marcature di Salera (doppietta). Infine, ha ritrovato il sorriso ed i tre punti la “cenerentola” Rigamonti Matera che, in rimonta e con l'uomo in meno, ha castigato l'Invicta Burgentia.
Ospiti avanti con Loisi M.; i materani hanno capovolto il risultato con i guizzi di Iosco e Martulli. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Sessanta gol messi a segno (1151 marcature in totale) in questa ventiquattresima giornata (33 nel girone A, 27 nel B), di cui 44 dalle formazioni che hanno giocato in casa (25 nel girone A, 19 nel B), 16, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (8 nel girone A, 8 nel B). Si sono registrati 13 successi interni (7 nel raggruppamento A, 6 nel B), 2 vittorie esterne (1 A, 1 B) ed 1 pareggio (0 nel girone A, 1 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento B con 592 reti, seguito dall'A con 559. Il migliore attacco del campionato è quello del Montescaglioso (69 reti, girone B), il peggiore è quello della Rigamonti Matera (15 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Pietragalla (9 reti subite, girone A), mentre è della Rigamonti Matera (girone B) la retroguardia più perforata (77 reti subite). Donato Pavese
Sport 43
Mercoledì 18 marzo 2009
Seconda Il Castelgrande attende la matematica
Maratea in fuga solitaria Metanauto in frenata SI SONO formate nuovamente piccole spaccature in classifica tra le battistrada nei gironi B e C di Seconda Categoria. Il tonfo del Metanauto Picerno (girone B), nel recupero infrasettimanale contro il Potentia Santa Cecilia, ha spedito in orbita il Cancellara che, contro il Craco, ha stabilito il nuovo record stagionale di vittorie consecutive (ben quattordici). Nel raggruppamento C, invece, la Fortitudo Moliterno è caduta in casa contro il San Martino d'Agri, favorendo, di conseguenza, la fuga solitaria dell'Oratorio Lentini Maratea (poker inferto al Castelsaraceno). E' caduto anche il Real Grumento. Nel primo girone, a breve, il Castelgrande festeggerà la matematica promozione in Prima Categoria. La compagine di Dereviziis vanta sempre dieci lunghezze di vantaggio sul Ginestracandida. GIRONE A Il Castelgrande è ad un passo dalla meta. Mancano pochissimi punti, ormai, per accedere con ampio anticipo al prossimo campionato di Prima Categoria. In casa del San Nicola, la capolista guidata da mister Dereviziis ha conquistato la diciassettesima affermazione stagionale. Il Ginestracandida, invece, ha espugnato il campo del fanalino di coda, Casteldoria Lagopesole. Il Foggiano Melfi ha fatto suo lo scontro per la terza piazza contro il Palazzo. Il San Fele ha conquistato tre punti pesantissimi a spese del San Giovanni, mentre Fides Sca-
lera e Ruoti hanno impattato con un risultato “ad occhiali”. Sul fondo, il Rapolla ha intascato un punto preziosissimo con l'Atletico Genzano; lo Sport Melfi ha vestito i panni del corsaro in quel di Bella. GIRONE B Il Cancellara è sempre più leader di questo raggruppamento. Con tre punti di vantaggio sul Metanauto Picerno e dopo aver conquistato quattordici vittorie di seguito, la formazione di mister Cosentino ha piegato con una quaterna nella ripresa il Craco. Sono andati in gol Abruzzese L., Calocero P., Silipo e Fanuele. Il Metanauto Picerno si è abbattuto con una valanga di reti sul La Fiasca Oppido, mentre a sorpresa il Potentia Santa Cecilia è caduto sotto i colpi dell'Anzi (Cicchetti 2, Sarli G., Giorgio, Petruzzi A.; per i potentini rigore di Marcodoppido). Il Tricarico ha travolto pesantemente il Laurenzana. Nella giornata in cui ha prevalso esclusivamente il “fattore campo”, l'Atletico Balvano ha tramortito l'Atletico Albano; il Grassano si è sbarazzato del Vietri, mentre il Marsico si è imposto di misura sull'Accettura. GIRONE C Le doppiette di Di Puglia e Zaccaro hanno spedito in orbita l'Oratorio Lentini Maratea. I tirrenici hanno fatto la voce grossa sul Castelsaraceno. Dopo un anno e mezzo è caduta l'imbattibilità casalinga della Fortitudo Moliterno, piegata in casa dal San Martino d'Agri. In terza posizione, il Real Grumento, in vantaggio nel pri-
ANZI 5 POTENTIA SANTA CECILIA 1 ANZI: Petruzzi R. ('89), Petruzzi R. ('90), Quagliano, Rubolino, De Asmundis (28' st Petruzzi A.), Buchicchio, Pecora (15' st Giorgio), Romano A., Sarli G. (1' st Telesca), Cutro, Cicchetti. A disp.: Colasurdo A., Romano M. All.: Pietrafesa. POTENTIA SANTA CECILIA: Morlino D. (29' pt Labella), Iovino, Coviello, Marino, Sannazzaro, De Bonis (35' pt Marcodoppido), Brancaccio, Cuminiello G., Colucci (22' st Gonnella), Palese R., Alfano. A disp.: Palese F., Fasanella, Lamantia. All.: Macchia. ARBITRO: Bloise di Bernalda. RETI: 12' pt, 25' pt Cicchetti (A), 34' pt Sarli G. (A), 30' st Giorgio (A), 35' st Marcodoppido (PSC) (rig.), 39' st Petruzzi A. (A). ANZI - Cinque squilli per la salvezza. Con una prestazione superlativa, l'Anzi di Pietrafesa ha asfaltato il Santa Cecilia, in un match che alla vigilia pendeva a favore dell'undici potentino. Ed, invece, i ragazzi anzesi hanno dato dimostrazione di forza e determinazione e, soprattutto, sono intenzionati a non sprofondare nel baratro della Terza. Con questa rotonda e meritata cinquina, l'Anzi, per la prima volta nel corso della stagione, non ha più addosso la “maglia nera” del campionato. E, pensare che il Potentia Santa Cecilia di Macchia è terzo in graduatoria ed era reduce da dieci turni di imbattibilità (otto affermazioni e due pareggi). Merito dell'Anzi che ora deve assolutamente evitare l'ultima posizione e sperare nella permanenza dello Sporting Genzano in D. Soltanto in questo modo, la truppa anzese potrebbe raggiungere la salvezza attraverso gli spareggi. Al 12' il Cicchetti riceve palla da un lancio a scavalcare il centrocampo e batte a rete; Morlino D. respinge il tiro, ma non può nulla sul successivo pallonetto dell' “ariete”. La pressione dell'Anzi è interminabile. Ci provano in rapida successione prima Sarli G. e poi Cutro. Il raddoppio giunge al 25'sempre con Cicchetti su assist di Pecora. La musica non cambia. Al 34' Sarli G. ribadisce in rete una corta respinta del portiere ospite, dopo una calibrata punizione di Rubolino: 3-0. Rubolino vuole fortemente il poker e dal limite vede la sfera stamparsi sul palo (41'). Nel finale, sull'altro versante, ci prova Colucci, ma il difensore Petruzzi R. è abile. Ad inizio ripresa, il portiere locale Petruzzi R. chiude la “saracinesca”. Da posizione defilata, poi, Giorgio pesca la traiettoria giusta su calcio da fermo per la quaterna (30'). Al 35' Marcodoppido limita il passivo, siglando dal dischetto. Nel finale c'è gloria anche per Petruzzi A. che, di testa, indirizza in rete un bel traversone su punizione di Giorgio (39'). d.p.
mo tempo con il giovane Morello (nono centro stagionale), si è fatto rimontare dallo Sporting Chiaromonte. Il Castelluccio ha impattato con l'Episcopia, mentre ci sono stati diversi “colpi di coda” nella bassa classifica. La Sanseverinese ha inanellato la terza gioia di fila, in trasferta, sul campo dei F.lli Cafaro. Il Sarconi si è imposto sul Real Agromonte grazie ai guizzi di Albano e Russo. Infine, Trecchina e Nemus hanno chiuso in perfetta parità. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Settantatre gol messi a segno (1401 marcature in totale) in questa ventunesima giornata (17 nel girone A, 41 nel B, 15 nel C), di cui 54 dalle formazioni che hanno giocato in casa (7 nel girone A, 38 nel B, 9 nel C), 19, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (10 nel girone A, 3 nel B, 6 nel C). Si sono registrati 12 successi interni (2 nel raggruppamento A, 7 nel B, 3 nel C), 5 vittorie esterne (3 A, 0 B, 2 C) e 4 pareggi (2 nel girone A, 0 nel B, 2 nel C). Il girone più prolifico è il raggruppamento C con 481 reti, seguito dal B con 465 e dall'A con 455. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Metanauto Picerno (64 reti, girone B), il peggiore è quello del La Fiasca Oppido (19 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Cancellara (11 reti subite, girone B), mentre la peggiore è quella del Laurenzana (52 reti subite, girone B). Donato Pavese
CASTELDORIA GINESTRACANDIDA
2 3
CASTELDORIA: Canestrino, Gerardi A., Mecca R., Mollica, Mecca L., Coviello, Mecca A., Carriero, Gerardi D., Viggiano, Genovese. All. Genovese Canio GINESTRACANDIDA: Di Pace, Gaudioso, Pipolo L., Rizzo, Messere, Pinto(all'85' Teora), Annunziata, Cicchiello, Loriso, Lovino (al 71' Pipolo M.), Pipolo G.(al 75' Dileo). All. Lettieri Michele. ARBITRO: Pergola di Potenza MARCATORI: al 3' Gerardi D., al 35' Loriso(rig.) al 70' Genovese al 78' e 83' Gaudioso. LAGOPESOLE La vice-capolista Ginestracandida esce vittoriosa dal difficile campo del Casteldoria, fanalino di coda della classifica, ma che ha dimostrato quanto sia bugiarda la classifica, mettendo in campo tanto grinta e voglia di giocare che ha messo in forte difficoltà i più quotatati ospiti. La cronaca: Al primo affondo vanno in gol i locali, corre il 3' Gerardi D. approfittando di una dormita generale(si è giocato di mattina) della difesa ospite si presenta tutto solo davanti a Di Pace e lo infila con un a precisa rasoiata nell'angolino basso alla destra del portiere Il Ginetracandida scosso dal gol subito inizia a macinare gioco che si concretizza con una traversa colpita da Annunziata, un paio di tiri da fuori area di Rizzo e Gaudioso e con una ghiotta occasione capitata sui piedi di Loriso che dribbla mezza difesa, ma al momento di fare gol calcia da posizione angolata e manda alto. Il pareggio giunge su rigore per atterramento di Annunziata, risultato alla fine il migliore degli ospiti, Loriso trasforma abilmente. Il secondo tempo comincia con i locali decisi a fare proprio il risultato anche per uscire da questa posizione scomoda in classifica riuscendo a prendere campo e gioco con i propri uomini mentre gli ospiti si limitavano solo a ribattere le offensive locali, e così al 70' Genovese è lesto a ribadire in rete una palla vagante che attraversa una palla ospite da destra a sinistra. Subìto il raddoppio, gli ospiti reagiscono e con il difensore fluidificante Gaudioso (lo straniero della squadra, un siciliano trapiantato a Venosa per motivi di lavoro), per l'occasione spostato in attacco, prima pareggiano, coronando un veloce contropiede condotto da Loriso e poi su preciso cross dalla destra di Pipolo M. segna il gol di una vittoria non proprio meritata per quanto visto in campo, ma sono tre punti che portano bene alla squadra. Lorenzo Zolfo
44 Sport
Mercoledì 18 Marzo 2009
Tra i marcatori spiccano le doppiette di Marcogiuseppe e Greco
E arrivò il giorno del Futura Il team di Zotta si scatena contro l’Atella Monticchio IL TABELLINO FUTURA POTENZA 7 ATELLA MONTICCHIO 3 FUTURA POTENZA: Travaglini, Rasola, Barra, Bonavoglia, Laurino, Iula, Restaino, Rondanini, Marcogiuseppe, Cerverizzo, Greco. In panchina: Manzella, Stefanelli, Coviello. Allenatore: Zotta. ATELLA MONTICCHIO: Mascolo, Colangelo, Rondinella, Dannucci, Telesca, Schirò, Romaniello, Leccese, Grieco, Lanotte, Di Gennaro. In panchina: Zaccardo, De Maio, Larotonda. Allenatore: Perchinelli. MARCATORI: 18’ pt e 25’ pt Marcogiuseppe, 4’ st Rasola, 12’ st e 26’ st Greco, 17’ st Grieco, 30’ st Schirò, 35’ st Cerverizzo, 40’ st Di Gennaro, 43’ st Restaino (rig.). POTENZA - E’ stata una partita molto spettacolare dal punto di vista delle marcature, che sicuramente non hanno annoiato quei pochi spettatori che sono accorsi al federale di Potenza in
una giornata piacevole con il terreno in buone condizioni, vista la pioggia e neve che nei scorsi giorni lo aveva reso quasi impraticabile. La cronoca. Il Futura Potenza parte subito col piede giusto, che dopo qualche fraseggio a centrocampo, al 18’ va in gol con Marcogiuseppe, che viene servito da Cerverizzo con un preciso lancio da centrocampo. Il raddoppio avviene subito dopo al 25’ ancora con il bomber Marcogiuseppe, che da un calcio d’angolo colpisce di testa è mette il pallone in rete beffa ndo il portiere Mascolo. I ragazzi di mister Perchinelli, comunque, si rendono pericolosi con due sortite in avanti con Grieco e Schirò, ma il portiere potentino si salva in tutte e due le occasioni. Il secondo tempo inizia subito con un gol di Rasola, che su un lancio di Restaino in dubbio fuorigioco, entra in area, supera il portiere in uscita e lo batte con un rasoterra. Il poker lo sigla Grieco al 12’ su una ribattuta dal calcio d’angolo. A questo punto sembra tutto facile ma gli ospiti continuano a giocarsi la partita e vengono premiati al 17’ con Grieco che sfrutta un’indecisione ella difesa locale. La sagra del gol continua e al 26’ Greco colpisce ancora con un pallonetto. Al 30’ è an-
Zotta (Futura Potenza)
che Schirò che mette il sigillo su questa partita, in una difesa potentina rimasta immobile. La ciliegina sulla torta la mette Cerverizzo, che servito alla perfezione da Restaino, entra in area e batte il portiere in uscita con un tiro preciso ed angolato. Negli ultimi minuti c’è anche gloria per Di Gennaro che sigla la rete che addolcisce un pò il risultato. A poco dal termine il Futura Potenza ottiene un penalty con atterraggio del portiere su Cerverizzo, che stava così ottenendo la sua personale doppietta, e cede volentieri il calcio di rigore al compagno di squadra Restaino, il quale trasforma la sua prima rete in campionato. Dicevamo prima di un Futura che torna alla vittoria, di un campionato che nel periodo invernale ha mollato letteralmente tra vari infortuni e stati febbrili, ma che onorerà fino alla fine.
La squadra di Capece resta in corsa
Il Real vola grazie a Bergamasco (doppietta) e Virgilio
L’Az Picerno torna a vincere col Rionero
Il Ricigliano cade contro un grande Montemilone
IL TABELLINO VULTUR RIONERO AZ PICERNO
1 2
VULTUR RIONERO: Lapenna, Di Lorenzo, Di Tolve, Cassese, De Bonis, Di Palma, Sicuro, Filidoro, Lanotte, D’Urso, Marmora. In panchina: Briuolo, Di Sabato, Finelli. Allenatore: Viggiano. AZ PICERNO: Quagliata, Albano, Russo, Di Bello, Naturale, Germano, Cataldo, Salvia, Pietrafesa, Lottino, De Angelis. Allenatore: Capece. ARBITRO: Blasi di Potenza. MARCATORI: 27’ pt D’Urso, 44’ pt Albano, 38’ st Naturale. RIONERO IN VULTURE Passo falso interno per la Vultur Rionero di mister Viggiano che, dopo un bel primo tempo chiuso in parità (dopo essere passati in vantaggio con D’Urso), ha poi dovuto cedere i tre punti agli avversari a sette minuti dalla fine. I picernesi dopo l’iniziale svantaggio non si sono affatto demoralizzati, anzi, si sono svegliati dal torpore iniziale ed hanno creduto fino alla fine nella vittoria che poi è arrivata con merito. Passando alla cronaca del match bisogna dire che si assiste ad una fase di studio nei primi dieci minuti, poi a rompere gli equilibri ci pensa D’Urso all’11’ che prova un gran tiro dal limite, ma la conclusione è fuori bersaglio. Al 18’ è ancora D’Urso a provarci, questa volta con un calcio di punizione dai 25 metri, con la palla che sorvola di poco la traversa. Dopo due minuti è ancora la Vultur a salire in cattedra quando un lancio dalle retrovie imbecca Lanotte che, appena entra in area,
con un bel gesto tecnico tenta un pallonetto che non dà gli esiti sperati. Quest’azione è il preludio al gol dei rioneresi che arriva al 27’ quando Marmora batte una punizione dal vertice sinistro, palla in area per D’Urso il quale appena riceve palla si gira e lascia partire un bel tiro che non dà scampo al portiere ospite Quagliata. Dopo il vantaggio i rioneresi, che fino a quel momento avevano giocato in modo perfetto, calano alla distanza e gli ospiti iniziano a fare sul serio e raggiungono il pari al 44’ quando, sugli sviluppi di un cross da sinistra, Salvia di testa fa sponda per Albano il quale, a porta sguarnita e in dubbia posizione di fuorigioco, mette dentro. Nella ripresa, al 9’ il team picernese va vicino al raddoppio con Salvia che approfitta di una disattenzione della difesa bianconera e calcia di poco a lato a tu per tu con Lapenna. La Vultur si vede al 16’ con un gran tiro di Di Tolve bloccato dal portiere, ma è solo una parentesi perchè gli ospiti fanno le prove generali del gol e, dopo un tentativo al 34’ di Lottino non andato a buon fine (palla che sfiora l'incrocio dei pali), ci riescono al 38’ quando, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Naturale viene lasciato indisturbato davanti la porta e non si fa pregare due volte, insaccando di testa e consegnando la vittoria alla propria squadra. A fine gara un pò di delusione sugli spalti, ma questa sconfitta non deve oscurare l’ottimo campionato disputato finora dal team bianconero sotto la sapiente guida tecnica di Angelo Viggiano che è riuscito ad amalgamare il gruppo. Inoltre va evidenziato l’impegno dei dirigenti rioneresi Vitino Curatella, Gerardo Santoro e Luigi Larotonda che non fanno mai mancare il loro sostegno ai giovani calciatori bianconeri.
MONTEMILONE - Con una prestazione tutta cuore ma fatta di belle giocate, corsa e tanta voglia di vincere, il Real Montemilone di Antonello Labriola mette alle corde la capolista e porta a casa una vittoria meritata. La cronaca. Fin dal primo minuto di gioco tutti capiscono che in questa giornata a Montemilone nessuno avrebbe vinto, neanche un’ottima squadra come il Ricigliano. Infatti, merito delle giocate del Real, bravo ad esercitare un continuo pressing sui portatori di palla, il Ricigliano non riesce a far gioco e subisce la
rimangono con la testa nello spogliatoio mentre il Ricigliano vuole il pareggio e lo ottiene con Pietrafesa che colpisce tutto solo di testa in area punendo la disattenzione difensiva dei locali. Il Real Montemilone accusa il colpo e non riesce a ritrovare il filo del gioco fin quando mister Labriola con una sostituzione azzardata e alcuni cambi di posizione in campo dà una svolta alla partita. Da questo momento il Ricigliano soffre l’intraprendenza dei padroni di casa che segnano il gol vittoria con il bomber Bergamasco, giudicato migliore
REAL MONTEMILONE 3 RICIGLIANO 2 REAL MONTEMILONE: Tagliente, Di Nanni, Santosuosso, Virgilio, Siconolfi, Lavista, Bergamasco, Cicoria, Zampino, Damiani, Laus. Allenatore: Labriola. RICIGLIANO: Marcellino, Gaudioso, Cozzi, Iannuzzi, Pietrafesa, Dente, Saracco, Verrone, Severino, Serritella, Clemente. In panchina: Bochicchio, Caputo. Allenatore: Dente. MARCATORI: 20’ pt e 32’ st Bergamasco, 30’ pt Serritella, 40’ pt Virgilio, 10’ st Pietrafesa. in campo insieme al capitano Ruggiero che si è dimostrato baluardo insuperabile in difesa.
I Rosa-boys agguantano il punto con Zaccagnino e Pannullo
IL TABELLINO VITALBA FILIANO FOGGIANO MELFI
rete dello svantaggio al 20’ del primo tempo, quando Bergamasco, imbeccato in area da un’ottima punizione di Virgilio, deposita la palla in rete. Appagati dal vantaggio, il Real lascia un pò più di spazio alla capolista che approfitta del regalo e pareggia con Serritella che approfitta di uno svarione della difesa e facilmente deposita la palla in rete. Il Real ritornano a macinare gioco e ripassano in vantaggio con una spettacolare punizione del suo fantasista Virgilio. Il secondo tempo inizia con i ragazzi del Real Montemilone che
IL TABELLINO
2 2
VITALBA FILIANO:Mecca, Gambetta, Ferrarini, Santarsiero, Martinelli, Pace, Santoro, A. Telesca, Pannullo, Colangelo, Zaccagnino. In panchina: Coviello, Grieco, Colucci, C. Telesca, Loffredo, Sabato. Allenatore: Rosa. FOGGIANO MELFI: Fuschetto, A. Calabrese, Tomasiello, Ricciardi, Rizzitiello, Lomio, Coppola, Ismaili, F. Telesca, Finelli, R. Calabrese. In panchina: Macellare, Di Guglielmo, Orofino, Schirò. Allenatore: Savino. MARCATORI: 25’ pt F. Telesca, 10’ st R. Calabrese, 13’ st Zaccagnino, 26’ st Pannullo. FILIANO – La mano di mister Tommaso Rosa continua a dare i suoi frutti, per lo meno tra le mura amiche. Un Vitalba rivitalizzato e grintoso riesce a conquistare il suo secondo punto a spese di un Foggiano sceso in campo con il chiaro intento di far sua l’intera posta e
Vitalba, buon pari con il Foggiano che sino all’ora di gioco ci era riuscito grazie ad una maggiore esperienza e un maggior “mestiere” da parte di alcuni suoi uomini cardini del centrocampo. Con questo spirito e con questo gruppo, se rimarrà unito, il Vitalba si è assicurato un avvenire fatto di gente locale di grande spessore non solo tecnico ma anche di buona personalità e sportività. La cronaca. Il Vitalba con la freschezza delle prime battute, possiamo dire anche come al solito, comincia di buona lena chiudendo nella propria area gli ospiti senza però riuscire a creare molto, se non qualche mischia e qualche calcio piazzato che mettono i brividi a Fuschetto. Gli ospiti, per nulla rinunciatari, al 25’ passano inaspettatamente in vantaggio con Fabio Telesca, che su azione confusa susseguente a calcio d’angolo mette alle spalle dell’incolpevole Mecca. Potrebbe raddoppiare subito dopo con Ismaili, che spara a botta sicura in corsa con Mecca, superlativo a respingere in angolo. Il Vitalba colpito, non riesce ad organizzare una manovra degna di ta-
Finelli (Foggiano Melfi)
le nome e a nulla valgono gli incoraggiamenti di mister Rosa, su Pannullo e compagni che abbozzano una timida reazione con tiri velleitari di Zaccagnino e dello stesso Pannullo. La ripresa comincia con un altro tenore per il Vitalba, che con l’ingresso di C. Telesca, mettono ordine alla manovra e costringono la difesa ospite ad affannosi recuperi sempre al limite. Il Foggiano comunque non rinuncia alle ripartente e su una di queste al 10’ Calabrese si presenta solo davanti a Mecca e lo trafigge con un preciso pallonetto dal limite fis-
sando il risultato sullo 0-2. Veemente è la reazione dei locali che con Zaccagnino al 12’ accorciano le distanze, bravo a ribattere in rete un tiro dello stesso giocatore respinto dal palo. Sul 1-2 la partita si accende d’interesse con un Vitalba sempre più arrembante ed un Foggiano sempre pronto a ripartire in contropiede con il trio Ismaili-Telesca-Finelli. Al 26’ calcio d’angolo in area ospite, si accende l’ennesima mischia che Pannullo risolve a modo suo con un tiro violento sotto misura che s’infila tra una selva di gambe e termina la sua corsa alle spalle di Fuschetti. Sul 2-2 la partita si apre ulteriormente, con rapidi capovolgimenti di fronte con occasioni da rete da una parte e dall’altra. Subentra anche un po’ di stanchezza e comincia il valzer delle sostituzioni che non porta alcun cambiamento nel risultato, restando fissato sino al 90’ sul 2-2 che non dispiace a nessuno delle due compagini, che alla fine della contesa danno vita al cosiddetto terzo tempo in maniera molto corretta e sportiva.
Mercoledì 18 Marzo 2009
Sport 45 Nonostante la sconfitta ci sono segnali positivi anche per il Rotondella di Pitrelli
Atl. Scanzano, va bene così Valluzzi: “I ragazzi hanno fatto una buona partita” IL TABELLINO ATLETICO SCANZANO 3 ROTONDELLA 2 ATLETICO SCANZANO: Lateana, Quintani, Pandolfi, Sabato, Dattoli, Parisi, Tamburrano, Gallitelli, Puppio, Cecere, Santacroce. Allenatore: Valluzzi. ROTONDELLA: Crispino, Erdogmus, Tarantino, Manolio, Galati, Cuccarese, Francolino, Potenza, Ricciardi, Divincenzo, Zampino. In panchina: Pastorelli, Vitale, Chiurazzi. Allenatore: Pitrelli. ARBITRO: Grami di Bernalda. MARCATORI: 10’ pt Puppio, 25’ pt Zampino, 35’ pt Cecere, 20’ st Gallitelli (rig.), 45’ st Galati (rig.). SCANZANO – Il campionato resta molto bello e questo grazie anche all’impegno dei ragazzi dell’Atletico Scanzano che sebbene
contro il Rotondella scendano in campo senza riserve riescono lo stesso a vincere una gara che è stata molto intensa. La cronaca. Inizia bene la squadra di Rocco Valluzzi che riesce a sbloccare a proprio favore il risultato grazie a Puppio dopo soli dieci minuti di gioco. Ancora Puppio e poi Santacroce falliscono il raddoppio mentre il Rotondella di mister Pitrelli in avanti è più preciso e con Zampino, al minuto 25’, riequilibra le sorti di un match che al 35’ vive un altro momento significativo: i padroni di casa ritornano in vantaggio grazie ad un tiro da fuori area di Cecere e vanno al riposo con un vantaggio che nella ripresa aumenta dopo venti minuti grazie alla trasformazione da parte di Gallitelli, di un calcio di rigore decretato per fallo su Puppio, che nell’occasione riporta una forte contusione che lo costringe a lasciare il campo. Ridotto in inferiorità numerica per l’impossibilità di effettuare cambi, l’Atletico Scanzano stringe i denti e contrasta le azioni offensive di un Rotondella che
Ionici in gol con Martino e Ant. Conte
Il Borussia Pleiade ferma il Varisius IL TABELLINO BORUSSIA PLEIADE 2 VARISIUS 2 BORUSSIA PLEAIDE: Ant. Conte, Cospito, Manolio, Fella, M. La Rocca, Fittipaldi, Martino, I. La Rocca, Monaco, Margiotta, S. Conte. In panchina: De Palma, Fracasso. Allenatore: Suriano. VARISIUS: Belloguardo, Miglio, Matera, Ulivieri, Masiello, Campanella, Appio, Salerno, Dragonetti, Fabiano, Domenichiello. In panchina: Cristallo, D. Nicoletti, Fabiano, Giasi, Sacco, M. Nicoletti. Allenatore: Bellomo. MARCATORI: 6’ pt Martino, 30’ pt Ant. Conte, 13’ st Dragonetti, 30’ st Fabiano (rig.). POLICORO – Il successo ottenuto nel recupero contro la capolista Rotonda deve aver avuto il suo peso sulle gambe dei giocatori del Varisius che a Policoro, contro il Borussia Pleiade, iniziano in maniera piuttosto blanda. Il primo tempo è, infatti, quasi tutto di marca locale e la cronaca lo dimostra. Al 6’ il risultato cambia: calcio di punizione di Mario La Rocca per la testa di Italo La Rocca bravo a servire Giuseppe Martino che su indecisione del portiere mette la palla in rete. Borussia Pleiade 1, Varisius 0. Al 15’ bella combinazione tra Margiotta e Simone Conte che serve solo in area Giuseppe Monaco che calcia a botta sicura da distanza ravvicinata ma il portiere materano Bellosguardo compie la parata della giornata e nega la gioia del gol al numero 9 locale. Al 25’ bello scambio tra Fittipaldi e Fella con quest’ultimo che lancia Martino che con un bel tiro di sinistro impegna il portiere
ospite bravo a deviare in angolo. Al 30’ gran palla di Margiotta per Simone Conte che entra in area e dribbla Miglio che lo mette giù; calcio di rigore della cui battuta s’incarica il portiere Antonio Conte: la sfida tra numeri 1 viene vinta inizialmente da Bellosguardo che con un tuffo all’angolino respinge la prima conclusione del portiere locale che è lesto a raccogliere il pallone ribattuto dall’estremo difensore ospite e a segnare il gol del 2 – 0. Al 43’ risposta del Varisius con Domenichiello che ben lanciato da Dragonetti calcia in porta un bel diagonale che viene respinto in scivolata sulla linea da Mario La Rocca che mette in calcio d’angolo. Il doppio vantaggio con cui la squadra di Rocco Suriano va al riposo svanisce nella ripresa dove in campo c’è solo il Varisius. Mentre la squadra ospite si sveglia, quella di casa accusa la fatica dovuta alla mancanza di allenamento così la ripresa è quasi tutta di marca ospite. I materani conquistano il centrocampo e riescono ad accorciare le distanze al 13’ con Dragonetti, autore di un bel tiro che termina all’incrocio dei pali. Al 18’ su una conclusione di Salerno è bravo Conte a compiere una bella parata e a ripetersi sulla conseguente conclusione di Appio. Alla mezz’ora il Varisius raggiunge il pareggio grazie alla trasformazione da parte di Fabiano di un calcio di rigore assegnato per un presunto tocco di mano di Italo La Rocca su tiro dello stesso Fabiano. Tre minuti dopo Martino, imbeccato da De Palma, calcia a botta sicura ma Bellosguardo di piede compie l’ennesima prodezza di una gara che finisce in parità. Nel dopo partita, Rocco Suriano, allenatore del Borussia Pleiade ci ha detto: “Sicuramente il fatto che ci alleniamo poco influisce sulla tenuta atletica dei ragazzi che nella ripresa crollano gettando al vento, com’è capitato in questo match, la possibilità di vincere”.
Vitale (Rotondella)
pressa e che ottiene il secondo gol solo al 90° con la realizzazione di un penalty da parte di Galati che rende meno amara la sconfitta al team di Aldo Pitrelli. Sentito telefonicamente Rocco Valluzzi, allenatore dell’Atletico Scanzano, ci ha dichiarato: “I ragazzi hanno fatto una buana gara sotto il profilo dell' impegno e della concentrazione”. ROTONDELLA - Allo stadio “Comunale” di Rotondella scendono in campo il Rotunda Maris ed il Policoro 2000. Gli ospiti che in virtù della sconfitta del Rotonda nel recupero di giovedì scorso a Matera contro il Varisius, si sono portati virtualmente in testa alla classifica (avendo già scontato il turno di riposo a differenza dei ragazzi del Pollino; a parità di gare giocate), sono animati da grande entusiasmo. Di contro i padroni di casa scendono in campo rimaneggiati, ma pronti a dar battaglia (sportivamente parlando). Così inizia la gara, con le squadre che si affrontano perlopiù a centrocampo. Ci vogliono però 20’ per vedere sbloccare il risultato. Su corner battuto da Pierro, sbuca alle spalle di tutti Lucarelli, che appostato sul secondo palo mette in rete di testa. 1 – 0. La marcatura accelera le intenzioni degli ospiti che cominciano a macinare gioco, cercando sulla profondità i due esterni Giovinazzo e Lucarelli. Proprio su un’accelerazione in fascia sinistra, Pierro s’incunea nella difesa avversaria, facendo partire un traversone raccolto dall’accorrente Lucarelli, che ancora appostato sul secondo palo, spingeva in rete la palla del 2 – 0. A questo punto la gara diventa un lungo monologo degli ospiti che attaccano la
Il Policoro 2000 mostra il “settebello” profondità, con i padroni di casa bravi a difendersi. In risalto il portiere di casa Andrea Vampo, che inanella una serie di interventi decisivi. Nel secondo tempo, passano solo 5’ ed il Policoro 2000 chiude definitivamente la gara. Durante serve sulla profondità Lucarelli che taglia verso il centro, controlla la sfera e supera l’incolpevole Vampo. 3 – 0. I padroni risentono il colpo e si disuniscono. Non basta la prestazione eccezionale del loro capitano Nivardo Laguardia I a tenere in piedi il reparto difensivo di casa, fino ad allora generoso nell’impegno. Si susseguono, infatti, le verticalizzazioni degli ospiti che mandano in rete ancora De Palma, dapprima lesto a trasformare di testa un corner ben battuto da Di Pinto; per poi chiudere in rete un traversone dalla destra di Nicola Lucarelli. Poi sarà ancora Di Pinto a ribadire in rete l’azione in fotocopia della precedente. Guerra invece spingerà in porta un cross di Di Pinto, entrato in profondità
dalla sinistra. A fine gara Antonio Finamore, allenatore del Policoro 2000, dichiarava: ”Ci ha ridato nuovo vigore l’aver sorpassato, virtualmente, il Rotonda nella testa della classifica. Di fatto nello scontro diretto avuto sul Pollino, portammo a casa un preziosissimo 2 – 2, nonostante fummo costretti a giocare 35’ in 9 contro 11. Lì ebbi definitivamente la sensazione di avere con me un gruppo maturo e competitivo; dove tutti i componenti della rosa, quando chiamati in causa, potevano essere decisivi. Ad esempio, oggi ho visto il capitano Vincenzo Tito, mettersi sempre in evidenza con le sue continue sovrapposizioni; lo stesso vale per Lucarelli autore di una splendida tripletta, oltre che di una prestazione eccezionale per quantità e qualità. Il Rotunda Maris ha messo in mostra i suoi pezzi migliori riuscendo ad irretire la nostra manovra nel primo tempo, venendo però meno alla distanza quando, a differenza nostra, gli necessitavano
IL TABELLINO ROTUNDA MARIS POLICORO 2000
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ROTUNDA MARIS: Vampo, D’Ambrosio, Tito, N. Laguardia II, N. Laguardia I, Varasano, Lobreglio, R. Laguardia, Rubolino, Guida, Santarcangelo. Allenatore: Rinaldi. POLICORO 2000: Maida, A. Tito, Lofrano, De Giorgio, Todaro, Ciaglia, Lucarelli, Durante, De Palma, Pierro, Giovinazzo. Allenatore: Finamore. MARCATORI: 20’ pt, 28’ pt e 5’ st Lucarelli, 10’ st e 15’ st De Palma, 25’ st Di Pinto, 33’ st Guerra. energie fresche da mettere in campo. L’amico Cosimo Rinaldi però, per la ristrettezza della sua rosa, non ha a disposizione queste variabili tecnico tattiche. L’impegno e la determinazione, di contro, non sono mai mancati. Ottimo presagio per i contenuti che dovrà esprimere il prosieguo del loro campionato. Per quanto ci riguarda, invece, dovremo essere bravi a tenere alta l’attenzione in vista delle altre gare che ci aspettano fino alla fine del torneo.”
Campionato Allievi Provinciale - Poker all’Acerenza
IL TABELLINO ACERENZA FOGGIANO MELFI
Netta affermazione per Lucarelli&C
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ACERENZA: Nardozza, Turlione, Miglionico, Caruso, Adascalitei, Iannello, Monetta, Zotta, Adurno, Mancaniello, Angelo. In panchina: Calitri. Allenatore: Pomponio. FOGGIANO MELFI: Brescia, Lovecchio, A. Calabrese, Ricciardi, Mairro, Orofino, Mossucca, G. Schirù, Albanese, Finelli, R. Calabrese. In panchina: Sfera, S. Prota, Maiellare. Allenatore: Ricciuti. MARCATORI: 4’ st Albanese, 10’ st Mossucca, 25’ st Schirù, 35’ st Finelli.
Il Foggiano ricomincia a correre CANCELLARA - Il Foggiano Melfi si impone per 4 - 0 sui padroni di casa dell’Acerenza, costretta a giocare a Cancellara per l’indisponibilità del proprio terreno di giuoco. La cronaca. Parte subito bene la formazione dei gialloverdi del Foggiano Melfi guidati da mister Ricciuti, che anche questa volta si è trovato con una squadra dimezzata da infortuni e squalifiche perciò costretto ad inventarsi una nuova formazione e nuovi ruoli che gli danno ragione, infatti, Calabrese, in veste di centrocampista, al 4’ lancia in profondità Simone Albanese che di
prepotenza mette la palla in rete. I padroni di casa sembrano non aver subito il colpo e cercano con vari tentativi di recuperare il punteggio, ma i ragazzi del Foggiano Melfi riewscono lo stesso a chiudere il primo tempo in vantaggio. Nella ripresa l’Acerenza entra più convinta in campo tanto da sfiorare il gol in un paio di circostanze con Mancaniello e Turlione che mettono paura al portiere gialloverde Brescia. Passato il pericolo gli ospiti si riorganizzano e al 10’ è il capitano gialloverde Stefano Mossucca che con un’incursione dalla fascia lascia par-
tire un destro che si va ad insaccare alle spalle di Nardozza. L’Acerenza prova a rimettersi in gara con Angelo e Mancaniello che impegnano Brescia. La gara è vibrante anche perchè il capitano ospite Missucca prima colpisce un palo e poi si vede annullare un gol. Al 25’ si pensa Schirú a chiudere la partita segnando il 3 – 0 che è il risultato che getta nello sconforto l’Acerenza che nel finale subisce pure la quarta rete ad opera di Finelli che lascia partire un sinistro dalla lunga distanza che s’insacca all’incrocio dei pali.
46 Sport
Mercoledì 18 Marzo 2009
GIR. B - Tra
le mura amiche un gol lo firma Francesco Jiritano
Mainieri trascina il Rotonda L’attaccante di De Marco segna sei volte al Viggiano IL TABELLINO ROTONDA CALCIO POL. VIGGIANO
7 2
ROTONDA CALCIO: Greco, Di Giano, Aliberti, Libonati, Franzese, A. Jiritano, Vacchiano, Di Sanzo, Mainieri, F. Jiritano, I. Fittipaldi. In panchina: Di Paola, A. Fittipaldi. Allenatore: De Marco. VIGGIANO: G. Nigro, M. Nigro, Scoglio, Lotta, Petrocelli, Laterza, Alberti, De Maio, Gargaro, Robortella, Lavecchia. In panchina: Allenatore: F. Nigro. ARBITRO: La Sala di Moliterno. MARCATORI: 16’ pt, 28’ pt, 46’ pt, 1’ st, 20’ st e 38’ st Mainieri, 7’ st F. Jiritano, 10’ st Lavecchia, 26’ st Petrocelli. ROTONDA - Dopo la sconfitta di Matera e dopo aver racimolato un solo punto
Il Rotonda Calcio
più concentrati e dopo un quarto d’ora sono già in vantaggio con Mainieri, che sfrutta un lungo lancio di Libonati e dal limite area, al volo, trafigge il portiere Nigro. Alla mezzora, prima, Libonati scheggia la traversa con un insidioso tiro dai venti metri, e poi, Mainieri raddoppia con un gol fotocopia del primo, anche se questa volta l’uomo assist è A. Jiritano. Sul finire di tempo gli ospiti accennano una reazione, ma i tentativi dalla distanza di Petrocelli e Di Maio non preoccupano il portiere
locale Greco. Nell’unico minuto di recupero del primo tempo arriva il terzo sigillo di Mainieri che, servito da Aliberti con una rimessa laterale dalla sinistra, da limite area scaglia un bolide imparabile che s’insacca sotto la traversa. Il secondo tempo inizia allo stesso modo di com’era terminato il primo e dopo pochi secondi Francesco Jiritano, con un passaggio in profondità millimetrico che spacca in due la difesa del Viggiano, imbecca Mainieri che davanti all’estremo difensore avversario è spieta-
Gara di recupero - Girone B - Il gol decisivo è di Bongermino
IL TABELLINO VARISIUS ROTONDA CALCIO
nelle ultime due giornate il Rotonda Calcio torna prepotentemente alla vittoria. A farne le spese è il Viggiano che si presenta al “Gianni Di Sanzo” senza riserve, con i soli undici titolari. Dall’altra parte, anche mister De Marco, da parte sua, deve fare i conti (come nel recupero con il Varisius) con una lunga lista di giocatori indisponibili: otto in tutto tra squalifiche ed infortuni. Nel tabellino dei marcatori spicca il nome del centravanti pollineo Dario Mainieri che trascina la sua squadra a suon di gol, segnandone addirittura sei ad un Viggiano che diventa, così, la sua vittima preferita: tra andata e ritorno sono otto le reti del bomber rotondese rifilate ai viggianesi. Le due compagini della provincia di Potenza danno vita ad una partita correttissima, caratterizzata da pochissimi falli e da nessun cartellino esibito dall’arbitro La Sala che ha diretto la gara molto bene, aiutato soprattutto dall’ottima condotta delle due squadre. I padroni di casa scendono in campo molto
2 1
VARISIUS: Bellosguardo, Miglio, Caldaralo, Olivieri, Campanella, Masiello, Matera Marcosano, Bongermino, Dragonetti, De Bellis, Domenichiello. In panchina: Iasiuolo, Galetta, D. Nicoletti, Salerno, Appio, M. Nicoletti, Acquasanta. Allenatore: Bellomo. ROTONDA CALCIO: Greco, Propato, Aliberti, De Cristofaro, De Franco, A.Jiritano, Vacchiano, Libonati, Mainieri, F. Jiritano, De Luca. In panchina: Di Sanzo, Fittipaldi. Allenatore: S. De Marco. ARBITRO: Manolio di Bernalda. MARCATORI: 15’ st Mainieri, 16’ st Domenichiello, 46’ st Bongermino.
Il Varisius la spunta nel recupero contro la capolista Rotonda C. MATERA – Al di là del punteggio è stata una vittoria meritatissima, che se non fosse stato per la scarsa vena realizzativa di Domenichiello e compagni il punteggio poteva essere ben più largo e sicuramente molto meno sofferto. Il Varisius vuole a tutti i costi questa vittoria, ma forse qualche suo atleta sente troppo l'importanza della posta in gioco e la loro prestazione non è all'altezza delle altre occasioni. Parte subito forte la squadra di Bellomo, e già al 3’ Matera Marcosano è artefice di una buona iniziativa ma il suo tiro cross sul secondo palo non è seguito da
nessuno e la palla finisce sul fondo. Passa un minuto ed il Varisius sciupa una ghiotta occasione, Bongermino entra in area dalla sinistra e davanti al portiere gli tira il pallone sulle braccia con palla in angolo. Al 15’ Domenichiello si libera al limite dell'area, riesce a tirare ma è troppo centrale. Il Rotonda non riesce ad essere pericoloso, dalle parti di Bellosguardo fanno buona guardia. Gli avversari restano in dieci per l’espulsione di Propato per doppia ammonizione, e per il secondo fallo su Bongermino. Al 20’ è Dragonetti a non riuscire ad impattare con la palla su
Campionato Allievi Provinciale - Successo firmato Gallitelli
Al Real Peppino Campagna il derby con l’FC Bernalda BERNALDA - Se la squadra di mister Gallitelli ci teneva a vincere l’incontro per continuare la scalata in classifica, il Real Peppino Campagna del duo Di Biase voleva invece cancellare il brutto 4-0 subito nel girone di andata. Tanta quindi la concentrazione e l’attesa per questo match che ha visto il Bernalda attaccare con veemenza con capitan Fusco che dà la giusta carica a Santarcangelo e Tataranno opportunamente frenati dalla difesa opposta da Mianulli, Ferrante e D’Ascanio che ripartono con geometriche trame di gioco servendo palloni importanti agli attaccanti Pioggia e Mario Gallitelli. La gara è così piena di capovolgimenti di fronte con i due portieri protagonisti di belle parate. Per tutta la prima parte della gara nessuno dei ragazzi in campo si risparmia e da entrambi i fronti si assiste a scorci di bel gioco
Zaza (Real P. Campagna)
tanto da meritare tutti applausi a scena aperta. Le reti rimangono tuttavia inviolate. La seconda parte riprende con un Real Peppino Campagna maggiormente deciso a conquistare l’intera posta. Ci prova presto Mario Gallitelli su punizione dal limite con Pascucci sempre pronto ad aiutare il compagno. Il team di Gallitelli appare invece un pò stanco e meno lucido ma mai rinunciatario. Fino al
20’ il Real sfiora più volte il vantaggio con Pioggia, Ferrante e Gallitelli. Ripartenze pericolose sono però anche quelle di Fusco e Viggiano che cercano in tutti i modi di arrivare a Santarcangelo che nulla può contro la cerniera difensiva composta da Catapano, Zaza, D’Amelio e Michele Gallitelli. Ci si avvia verso gli ultimi dieci minuti di gioco e quando si arriva al 38’ Mario Gallitelli viene atterrato fuori dall’area. Il numero 11 si assesta la sfera mentre Pascucci aggiusta accuratamente la barriera e tra un silenzio irreale parte il tiro che va ad infilarsi all’angolino sinistro della porta difesa da Pascucci. Tra urla festanti si riprende a giocare con la rabbiosa reazione di Radice e compagni che tentano di raddrizzare il risultato. Quasi ci riescono con Tataranno che in mischia tira a botta sicura trovando ben appostato il
Domenichiello (Varisius)
cross di Miglio, sprecando un'altra occasione. Al 25’ sempre Domenichiello si libera della marcatura e solo davanti al portiere non rie-
to e sigla il 4 a 0. Al 7’ c’è gloria anche per Francesco Jiritano che di testa colpisce a perfezione un corner di Vacchiano e firma il 5 a 0, rispettando la tradizione che quest’anno lo vede sempre andare in rete tra le mura amiche. Finalmente al 10’ si vedono anche i ragazzi di mister Nigro che segnano il gol della bandiera con un preciso diagonale di Lavecchia, servito sul filo del fuorigioco da Petrocelli. Dieci minuti più tardi, dopo continui attacchi dei locali, è ancora Mainieri a ristabilire le distanze, involandosi in un rapido contropiede sulla fascia sinistra: questa volta il centravanti rotondese è fortunato perché il suo cross dal fondo scavalca il numero 1 Nigro e finisce direttamente in fondo al sacco. 6 a 1. Nella seconda parte della ripresa, i padroni di casa, più rilassati, lasciano più campo agli ospiti, e Petrocelli, che insieme a Robortella si era già reso pericoloso esaltando le doti del portiere Greco, sfrutta un disimpegno sbagliato della difesa locale e con un bel tiro da limite area
realizza la seconda rete viggianese. Infine capitan Mainieri chiude le danze al 38’, finalizzando l’assist di Vacchiano e sfruttando al meglio lo svarione del difensore avversario Lotta, per il definitivo 7 a 2. Il Viggiano pur sapendo che questa non era la trasferta ideale per cercare punti utili per allontanarsi dalla zona play-out, ha onorato la gara fino alla fine. Il Rotonda, invece, vince una partita fondamentale con una formazione di emergenza e, sperando di poter recuperare, oltre agli squalificati, qualche infortunato, si prepara per la delicatissima sfida di lunedì prossimo contro il Moliterno. Inoltre questi tre punti ridanno morale alla capolista che resta comunque cosciente che, dopo la brutta sconfitta di Matera, le distanze nel gruppetto di testa si sono ridotte notevolmente e un ulteriore passo falso potrebbe compromettere il finale di questo campionato, che diventa sempre più entusiasmante ed avvincente e, comunque, “vietato ai cardiopatici”.
sce a superarlo. Al 30’ altra grande occasione sempre l'avanti del Varisius riceve palla dal cross di Bongermino ma la sua conclusione è alta sulla traversa. Al 40’ è Matera Marcosano a tirare due volte in porta ma la mira non è quella giusta. Al 43’ prima occasione per gli avversari del Rotonda, Mainieri si libera e tutto solo davanti a Bellosguardo tenta di superarlo, ma il portiere è bravo a parare. Il primo tempo finisce così, con le due squadre in parità e i troppi errori sotto porta degli avanti nero-verdi. Nella ripresa la musica non cambia, Varisius che fa la gara e avversari che di tanto in tanto alleggeriscono la morsa con veloci contropiedi. Al 15’ inaspettato vantaggio del Rotonda, è bravo Mainieri a proteggere palla a girarsi e trovare il pertugio giusto per superare il portiere del Varisius. La gioia del gol dura pochissimo, capovolgimento di fronte e
Domenichiello sfrutta sta volta un’indecisione della difesa e supera il portiere depositando la palla in rete. Il Varisius non demorde e cerca la vittoria con tutte le sue energie, Bellomo le prova un pò tutte per sbloccare il punteggio, entrano forze nuove nello scacchiere offensivo, le occasioni fioccano ma sempre il portiere Greco è bravo a sventare le minacce. La gara è un pò più equilibrata, il Rotonda osa qualcosa in più anche perchè le due squadre sono molto allungate. Allo scadere quando un po tutti pensavano al pareggio arriva la zampata di Bongermino che appostato sul secondo palo raccoglie la palla servitagli da Dragonetti e la mette nell'angolo alto dove Greco non può arrivarci. Vantaggio meritato che arriva qualche secondo prima che il direttore di gara fischi la fine per la gioia dei nero-verdi che ritornano in corsa per il primato.
CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009
IL TABELLINO FC BERNALDA 0 REAL P. CAMPAGNA 1 FC BERNALDA: Pascucci, Quarato, Della Pioggia, Radice, Fusco, Tuzio, Viggiano, Di Pace, Santarcangelo, Tataranno, Gesualdi. In panchina: Grippo, Guidotti, Panio, Braico, Salfi, Lisanti. Allenatore: Gallitelli. REAL P. CAMPAGNA: Rob. Gallitelli, D'Amelio, Mic. Gallitelli, Catapano, Zaza, Afferri, D'Ascanio, Ferrante, Pioggia, Mianulli, Mar. Gallitelli. In panchina: De Donato, tedesco, Moro, Leone, Pizzolla, Galante. Allenatore: B. Di Diase-S. Di Biase. ARBITRO: Pastore di Bernalda. MARCATORE: 38' st Mar. Gallitelli. numero 1 del Real che respinge con un colpo di reni. Arriva il triplice fischio e anche se con la delusione dell’uno e la gioia dell’altro come segno di vero sport arriva la stretta di mano tra tutti i protagonisti di questa spettacolare partita.
Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali
Nome Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono
CAMPIONATO
Provinciale
Regionale
Nazionale
CATEGORIA
Juniores
Allievi
Giovanissimi
REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, complitati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR). N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.
Sport 47
Mercoledì 18 marzo 2009
Tre gli acciaccati
Stagione finita per Grasso
Nel giorno della ripresa degli allenamenti l’Olimpia basket Matera trova qualche piccolo inconveniente che ne frena il lavoro in vista della prossima e decisiva trasferta di Firenze contro un avversario già retrocesso ma che non si può affatto sottovalutare. Come consuetudine il martedì stiliamo un piccolo bollettino medico con Paolo Vizziello: «Paolo Giuliani ha una ferita lacero contusa che ha richiesto quattro punti di sutura. Non è certo in dubbio per domenica ma dovrà lavorare con cautela per evitare con il sudore di danneggiare la ferita». Ieri allenamento leggero, oggi qualcosa in più ma sempre a ritmo ridotto. Acciacchi anche per Francesco Gergati alle prese con un «risentimento al ginocchio con una tendinite rotulea che dovrà essere tenuta sotto controllo, adesso che conosciamo il problema». Infine un banale incidente domestico che ha provocato un trauma da schiacciamento ad un dito della mano sinistra per Michele Squeo: «non è più molto gonfio, abbiamo allentato l’ematoma. Riprenderà con cautela ma a Firenze ci sarà». p.quarto@luedi.it
STAGIONE finita per Sebastiano Grasso. La guardia della Levoni Potenza sarà operato nei prossimi giorni a Reggio Calabria, sua città natia dopo aver riportato la lacerazione del tendine d'achille della caviglia nel corso della partita vinta domenica dalla squadra potentina contro il Palestrina. L'atleta dovrà star fermo per nove lunghi mesi. Per i primi sessanta giorni Grasso sarà alle prese con il gesso. Una tegola per il coach Luigi Gresta che appare deciso e determinato a dare continuità al lavoro svolto finora. Ieri gli atleti della Levoni Potenza hanno svolto ugualmente la seduta di allenamento in vista della partita di domenica prossima contro la Consum.it Siena di Marcello Billeri. I ragazzi di Gresta hanno lavorato sugli schemi e gli adattamenti anti-Siena. L'ambiente, indipendentemente dall'infortunio a Grasso appare comunque euforico dopo la cinquina servita domenica al Palestrina. L'infortunio di Grasso scompagina i piani di Gresta che punta a dare ulteriori motivazioni al gruppo della Levoni. f.menonna@luedi.it
CORPORELLE SIRACUSA
Michele Squeo
Basket C Dilettanti Largo successo nel recupero
FORMULA UNO
La Centre Corporelle si sbarazza del Siracusa
Cambiano le regole per vincere
85 69
CENTRE CORPORELLE POTENZA: Marino 12, Brucoli n.e, Delli Carri 23, Castellitto 9, Pellegrini 7, Ginefra 10, Marchese 19, Cataldo, Armentano 5, Viggiano n.e. All. Dino De Angelis. PRATIVERDI SIRACUSA: Ventura, Verrigni 9, Rea 11, Agosta 16, Nesti 9, Cornejo 6, Bianchini 4, Saccà 12, Bombaci n.e. Spinoso. All. Paolo Marletta. ARBITRI: D'Arielli di Chieti e Foresti di L'Aquila. PARZIALI: 20-9, 42-24, 62-45, 8569. NOTE: Spettatori 200 circa. Usciti per cinque falli Armentano e Pellegrini, fallo tecnico alla panchina Corporellee a Bianchini. Fallo antisportivo fischiato a Pellegrini. LA CENTRE Corporelle Potenza manda in frantumi i sogni del Prativerdi Siracusa di sbancare il Pala Pergola e vince nettamente la gara al termine di un confronto senza storia. Nel recupero dell'undicesimo turno i biancocelesti di Dino De Angelis, orfani di Vito Favia e Nicolas Dimitriu non danno scampo ad un Prativerdi Siracusa inconsistente in attacco. Troppo brutta per essere vera la compagine aretusea che ha annaspato sempre durante la partita condotta con autorità da una Centre Corporelle Potenza
Delli Carri (foto Andrea Mattiacci)
che ha meritato il successo facendo leva sulla regia attenta di Simone Ginefra e sui canestri del tandem formato da Delli Carri e Marchese, vere e proprie spine nel fianco della difesa aretusea. I siciliani, indipendentemente dalla classifica hanno dimostrato ben poco al Pala Pergola, nonostante il carico di falli che ha condizionato la Corporelle nel corso del terzo e quarto parziale di gioco. La gara è filata via liscia con i potentini che hanno pratica-
mente annichilito il Siracusa con una serie di pregevoli iniziative, firmate da Marchese e Delli Carri. Il resto del gruppo ha fatto il suo, mettendo alle corde il team di Paolo Marletta, mai in partita. La squadra potentina ha sciorinato il basket dei giorni migliori dinanzi ai due ex giocatori argentini della Mach 20 Mathias Di Marco e Santiago Paparella e al coach dell'Heliantide Reggio Calabria, Antonio Paternoster, potentino doc. Il vantaggio della Corporelle è stato sempre consistente, raggiungendo anche i ventitrè punti di margine sul punteggio di 62 a 39. Siracusa non ha mai avuto la possibilità di entrare in partita. L'esperienza del complesso potentino ha fatto la differenza anche nei momenti caldi del match. La compagine siracusana ha cercato di recuperare il gap, non riuscendovi anche grazie alla difesa attenta predisposta da Dino De Angelis che ha messo il bavaglio ad un Prativerdi troppo inconsistente in fase offensiva. Il finale è stato tutto di marca biancoceleste con i canestri di Marchese e Ginefra che hanno allargato la forbice. Ottima anche la prova di Guglielmo Armentano, entrato in partita e autore di due canestri d'oro. Potenza esulta, mentre nel sottopassaggio l'ambiente non è dei migliori. Domenica i lucani saranno di scena proprio contro l'Heliantide Reggio Calabria al Pentimele del capoluogo calabrese. sport@luedi.it
Taekwondo Il 2009 dell’atleta di Muro Lucano si apre con l’affermazione di Catanzaro
Arriva la medaglia d’oro per Lamorte LA STAGIONE agonistica 2009 è iniziata con il botto. Nuove belle notizie e gratificazioni per un ragazzo lucano arrivano dal Taekwondo. Alessandro Lamorte, giovane ventiquattrenne di Muro Lucano ed elemento di spicco della società “A.S.D. Dellino Team” di Bari, ha ottenuto la medaglia d'oro nel campionato Interregionale Calabrese dell'antica disciplina orientale. L'evento ha avuto luogo alla fine dello scorso weekend, domenica 15 marzo 2009, nel palazzetto dello sport Palacorvo di Catanzaro. E sul ring calabrese alla distanza dei tre incontri, Lamorte si è esibito da far suo nella categoria “-64 kg cintura nera senior”. Dopo le rituali operazioni di peso svoltesi nella mattinata di sabato 14 marzo, il giorno successivo è avvenuto il sorteggio per determinare gli abbinamenti degli sfidanti. Nella prima gara, Lamorte si è misurato con Roberto Tassone
Sebastiano Grasso
Alessandro Lamorte
di Catanzaro vincendo in scioltezza ai punti per 9 a 2. Stessa sorte è toccata all'altro sfidante Angelo Fusaro di Cosenza, che pur reggendo alla forza fisica e alla agilità di Lamorte ha dovuto cedere ai punti con un risultato quasi tondo di 8 a 1. In Finale il giovane murese ha dovuto fare una battaglia doppia perché ha dovuto lottare sia
contro lo sfidante Avena Lucio di Catanzaro, e sia contro il pubblico presente alla manifestazione che era tutto per il beniamino di casa. Stoicamente Alessandro Lamorte, nonostante fosse claudicante per un infortunio al piede dovuto all'incontro precedente, ha vinto di misura per 12 a 11, in una gara all'ultimo sangue. Alla base dell'exploit di Lamorte ci sono alcuni simboli chiave dello sport: la grinta, la passione e il sacrificio. Lamorte non è nuovo a questi traguardi. Il campioncino murese ha cominciato a praticare questo sport all'età di 15 anni e sotto la guida del bravissimo istruttore e maestro Fabrizio Massimo ha cominciato ad affrontare le prime gare locali e regionali nella categoria -62, fino ad arrivare a confrontarsi con i più grandi campioni nazionali e internazionali davanti alle più importanti cariche istituzionali dell'arte orientale nella
categoria 58 della cintura nera 1° Dan. Tra i tanti successi spiccano il primo posto al “Campionato internazionale d'Italia” di Senigallia, il secondo al “Torneo nazionale Forme”, il terzo posto nel “Campionato internazionale d'Italia” di Senigallia, e le vittorie nel campionato italiano “serie B” e nel campionato “Triveneto”. Ora con il maestro Giuseppe Dellino di Bari, Alessandro Lamorte ha trovato nuovi stimoli è ha cominciato alla grande il 2009, e lasciando alle spalle un 2008 avaro di successi dove hanno pesato gli impegni universitari e una condizione fisica non certo ottimale. Lamorte ora sembra aver ritrovato lo spirito e la condizione ottimale e punta a ripetersi presto. Prossimo obiettivo del talentuoso murese è la gara interregionale della Puglia in quel di Bari tra poco più di un mese. Carmine Pepe sport@luedi.it
Londra, 17 mar. – Svolta nella Formula 1. La Fia ha annunciato che il campionato del 2009 se lo aggiudicherà il pilota che vincerà più Gran Premi, anzichè quello che farà più punti. In un comunicato, la Federazione internazionale dell’Auto ha respinto la proposta delle scuderie di modificare il sistema di attribuzione dei punti per premiare di più i vincitori delle singole prove mentre ha fatto sapere di aver accolto quella dei vertici della Formula Uno di premiare chi vince più Gran Premi e, solo a parità di gare vinte, quello che ha ottenuto più punti. Il sistema di attribuzione dei punti fino all’ottavo posto resta quello dello scorso anno, 10-8-6-5-4-3-2-1. Le altre posizioni finali del campionato, dalla seconda all’ultima, continueranno a essere decise dalla classifica a punti.
Formula 1 Si chiude un’epoca
Jean Todt lascia la Ferrari dopo 16 anni BOLOGNA – Sono 16 gli anni passati da Jean Todt in Ferrari. Dal giovedì 1 luglio 1993, quando dopo aver chiuso a Parigi il suo ufficio in Peugeot si presentò di rosso vestito direttamente in pista a Magny Cours, al 17 marzo 2009. Qualche mese avanti, nel primo appuntamento a casa di Luca di Montezemolo, fissato per conoscere l’uomo che lo voleva in Ferrari e che sarebbe stato con lui il duo più vincente della storia della F1, si fece prestare un’auto. Ma era una Mercedes, auto sbagliatissima in certe situazioni. «Pensai: questo è matto», scherzò anni più tardi Montezemolo. Il novello Bonaparte, di lingua e di stazza, anche se la somiglianza più gettonata è quella con l’attore Alvaro Vitali, si è ripagato la fiducia con un ruolo determinante nella mole di successi che, anni dopo quel '93 tristissimo per la Ferrari (non solo non si vinceva più nulla, c'erano gli operai in cassa integrazione) sarebbero cominciati a venire, facendo del Cavallino il team tra i più blasonati nella storia dello sport. Un uomo determinatissimo, capace di spiegare con il lavoro i forti guadagni che a un certo punto sono cominciati a piovere su di lui: «Se lavori tanto e se lavori bene, anche tu puoi diventare milionario», rispose a un cronista che gli chiese un commento al ricco premio di produzione che aveva ricevuto da poco. Un uomo dai tratti e dai modi bruschi, fino a essere sprezzante, ma pignolo all’inverosimile, concentratissimo e capace di scegliere le persone e di motivarle: trasformò un carrozzone confusionario e perdente in una gioiosa macchina da guerra che vinceva ovunque, con macchine gioiose. Francese di Pierrefort, dove è nato il 25 febbraio 1946, esordì come pilota e poi copilota nei rally con la squadra Peugeot-Talbot prima di ritirarsi nell’81 e venire asse-
gnato a ruoli direttivi dalla stessa Peugeot, per preparare il modello 205 Turbo 16 per il Mondiale Rally del 1984, che riuscì a vincere il campionato nel 1985 e nel 1986; contemporaneamente sotto la sua gestione le vittorie per Peugeot si allargarono a diverse serie, ai rally africani come la Parigi-Dakar (quattro volte) e alla 24 ore di Le Mans (due). Nonostante i risultati e l'insistenza di Todt, Peugeot preferì però non entrare mai in Formula 1 e così nel luglio 1993 il francese accettò di buon grado il ruolo di direttore alla Scuderia Ferrari. Con lui si determinò l’arrivo di Michael Schumacher dalla Benetton a Maranello insieme a Ross Brawn e a Rory Byrne. E con questo gruppo la Ferrari si è trasformata nella squadra divora-mondiali: il titolo costruttori ininterrottamente dal 1999 al 2004 e poi nel 2007 e nel 2008 e quello piloti con Schumacher dal 2000 al 2004 e nel 2007 con Kimi Raikkonen, perdendo negli altri anni all’ultima gara, clamorosa quella in Brasile l’anno scorso, con Felipe Massa iridato al traguardo e poi beffato nelle due ultime curve dal sorpasso che ha consntito a Lewis Hamilton di conquistare un punto in più. Compagno dell’attrice più bella e famosa di Malesia, Michelle Yeoh, è stato insignito in Patria della Legion d’onore e, di recente, nominato presidente onorario della Federazione auto di San Marino, paese di cui è ambasciatore a disposizione e ministro plenipotenziario di San Marino in Francia. L’anno più bello forse Suzuka 2000, il primo mondiale della sua gestione, il più brutto forse un anno prima, l'incidente di Schumacher a Silverstone. Dopo Schumacher, dopo Brawn, dopo Byrne, un altro pezzo della storia iridata e emozionante della Ferrari lascia. Eppure la Ferrari è sempre lì a lottare al top.
48 Sport
Mercoledì 18 marzo 2009
B1 Donne Adesso i play off per il team di Gagliardi sono più lontani
Speranze ridotte al lumicino Il ko col Mercato S.Severino ridimensiona la Lore Lei SONO COZZATE contro la voglia di rivincita del Mercato San Severino le ultime, residue chance della Lore Lei di lottare fino alla fine di questa stagione per una posizione play-off. Contro una Yinglitaly Rota che proprio il giorno prima del match aveva reso ufficiale il divorzio, già da tempo nell'aria, con il tecnico Piscopo (seguito a ruota, nella decisione di abbandonare la squadra, da tre elementi del calibro di Sollo, Pierantoni e Martino), Carrozzo e compagne sono state a un passo da quel tie-break che, in caso di vittoria, le avrebbe ancora tenute aggrappate a un esile filo di speranza. Del tutto svanito ora che, a sette giornate dal termine della regular season (cinque per le biancorosse, costrette per due turni a stare a guardare), per la PM appare praticamente impossibile pensare di recuperare i sette punti di ritardo dal Soverato. Dal canto suo ancor più solidamente insediatosi al terzo posto di una classifica che, in virtù degli ultimi risultati, sta assumendo contorni sempre più precisi. A Mercato, questo è certo, Pericolo, Mascaro e socie ci hanno provato. Incappando in una squadra dai valori tec-
B2 Uomini Archiviata Catona
Medical Center vicina alla meta
Michele Ligrani
nici leggermente inferiori rispetto a quelli abituali, ma che proprio per l'inedita veste con cui si è presentata in campo potrebbe aver tolto degli importanti punti di riferimento, almeno a inizio match, alle ragazze di Nino Gagliardi. Che del resto si sono trovate di fronte un gruppo animato da nuovi stimoli, e probabilmente da uno spirito battagliero che troppe volte, nel suo complesso, aveva dimostrato di non riusci-
re a tirare fuori quest'anno. «Loro puntavano a vincere il campionato, e hanno invece dovuto far fronte alla realtà di un torneo duro, equilibrato e sorprendente, in cui le insidie sono sempre state all'ordine del giorno», spiega a proposito delle sanseverinesi il direttore sportivo della Lore Lei, Michele Ligrani. «Il livello medio quest'anno è stato elevatissimo, come da tempo non si vedeva, e per questo ancor più
merito deve essere dato alla nostra squadra per le gran belle cose che è stata capace di fare». «È vero - ammette Ligrani , ormai siamo fuori dai giochi, ma continueremo ad onorare e giocare al massimo ogni partita da qui alla fine, visto poi che potremmo essere l'ago della bilancia nello sprint per l'assegnazione dei primi tre posti». Luca Carlone sport@luedi.it
B2 Uomini La dirigenza punta sul settore giovanile con i ragazzi dell’under 16
Toccasana per la Sidel La vittoria col Messina porta serenità al Lagonegro
Il tecnico Stigliano
LAGONEGRO - Riparte con il sorriso la Sidel che ritorna alla vittoria di tre punti. Settimana alleggerita sul piano psicologico dalla bella e convincente vincita che ha convinto tutti sabato scorso contro il Messina. Non solo mister Stigliano si è detto soddisfatto per la prestazione offerta dai suoi uomini, che hanno allontanato una crisi che nelle ultime giornate sembrava avere la meglio sull'aspetto tecnico, ma anche la dirigenza ha plaudito alla positiva performance casalinga. Una vittoria che è servita per ritrovare il morale ma anche gli uomini, ed avere nuove conferme. Mister Stigliano ha infatti cambiato il sestetto base, una scelta questa che gli ha dato molte assicurazioni rispetto il lavoro fatto in allenamento. La partita di sabato ha infatti mostrato un'ottima prova di Cantisani come secondo opposto, ma anche quella di Cimino nel ruolo di ricettore è stata una per-
formance impeccabile. Ai due veterani di questa stagione si è aggiunto la prova di Carlomagno, schiacciatore classe '90, che ha giocato contro i siciliani come titolare per la prima volta per l'intera partita, riuscendo a tenere i ritmi alti degli scambi e giocando in piena sintonia con i compagni. Dimostrazione questa che il vivaio giovanile dei lagonegresi dà buoni frutti sui quali contare per il futuro. Ora al varco c'è il Salerno, in piena zona rossa, che i lagonegresi hanno già sconfitto a domicilio nella partita d'andata. In settimana Mister Stigliano, dopo il buon lavoro svolto nei giorni precedenti, ha ripreso gli allenamenti per andarsi ad afferrare altri tre punti importantissimi. Intanto in settimana i riflettori della dirigenza lagonegrese sono puntati anche sul reparto giovanile, che vede la formazione Basigrafiche Rinascita affrontare fuori casa la Global Virtus Potenza.
È QUASI FATTA. La Medical Center, con i tre punti portati via da Catona, ha compiuto il passo avanti probabilmente decisivo verso i play-off: i dieci punti di margine sul quarto posto del Reggio Calabria, a sette turni dal termine della regular season, regalano garanzie piuttosto ampie a Zuccaro e soci sull'accesso agli spareggi promozione. Aprendo poi loro, visto che Gela e Nicosia sono sempre lì, incoraggianti prospettive di ottenere qualcosa di ben più succulento. Per intanto, però, la Virtus si gode il suo sesto successo pieno di fila, e bada a recuperare in fretta - aspettando la visita proprio del Nicosia - le energie psico-fisiche a cui ha dovuto attingere, sabato, per uscire “indenne” (non solo, purtroppo, in senso sportivo) dall'infuocato palazzetto di Catona. La vittoria per 3-1 è stata forse la parte meno difficile del compito di Scalcione e compagni in terra calabrese. Che l'accoglienza riservata alla Medical Center dai reggini del tecnico Grezio (e dai loro pseudo-tifosi) non sarebbe stata delle più morbide era del resto stato messo in preventivo; ma gli eccessi comportamentali, verbali e anche fisici
a cui i potentini hanno dovuto far fronte prima, durante e al termine del match con il Catona non erano neanche lontanamente immaginabili alla vigilia. Come ha rimarcato a chiare lettere il direttore generale rossoblù, Gennaro Barra: «Quel che ci è capitato ha del vergognoso, e non ha nulla a che spartire con la pallavolo. Si è trattato di un'azione premeditata, studiata nei dettagli per rispondere ai presunti torti subiti dai calabresi all'andata. Il clima di pesante intimidazione riservato ai nostri giocatori e tecnici nel pre partita ha avuto il suo seguito in campo con atteggiamenti scorretti e improntati alla continua provocazione. Con il triste epilogo di una assurda caccia all'uomo nei nostri confronti». «L'unica cosa che a questo punto ci possiamo augurare ha fatto presente Barra - è che la Federazione si faccia carico di una decisione importante, che dia a tutto il mondo del volley un segnale chiaro e inequivocabile. Il nostro sport esce male da episodi del genere, ma ancora peggio sarebbe, come è già successo in passato, tirare dritto facendo finta che nulla sia accaduto». lu.ca.
C Uomini Tutto secondo pronostico nella poule promozione C Donne Le ragazze di Claps si sono sbarazzate del Bernalda
Lauria e Matera senza ostacoli La Bata parte col piede giusto NELLO scorso weekend hanno preso il via i play-off e i play-out della serie C maschile di volley. Pronostico rispettato per la Ceramiche Alberti Lauria che ha battuto il Callipo Maratea - Sapri con un netto tre a zero. E' stata una partita molto bella, giocata in maniera brillante da entrambe le formazioni che non hanno risparmiato energie in tutti e tre i set. Il primo gioco, infatti, è stato il più combattuto con il Lauria che è riuscito a spuntarla con il punteggio di ventisei a ventiquattro. Nel secondo set, ancora una volta i laurioti sono stati bravi a imbrigliare il gioco degli avversari e a chiudere sul venticinque a ventitrè. Sul due a zero per i padroni di casa non c'è stata più storia, il Maratea ha abbassato la guardia concedendo il terzo parziale al Lauria che ha chiuso sul
venticinque a quindici. Vittoriosa anche la Pallavolo Matera che ha battuto per tre a zero la Megacom Potenza (25-16; 25-19; 25-21). Per quanto riguarda la fase play-out, hanno sorriso la Global Aism Potenza e la Pallavolo Moliterno. I ragazzi del capoluogo hanno battuto, seppur con fatica, la Co.Gil Costruzioni Policoro. Il risultato finale è stato di tre set a due per la Global che ha messo in cassaforte due punti importanti. Nonostante la sconfitta, il team policorese può ritenersi soddisfatto del bel gioco espresso e del punticino messo in classifica. Il primo set è stato chiuso dai padroni di casa sul venticinque a venti, mentre nel secondo il Policoro è riuscito a pareggiare i conti chiudendo il gioco sul venticinque a quattordici. Sull'1 ad 1, gli
jonici sono riusciti anche a portarsi in vantaggio, vincendo il terzo set ancora con il punteggio di venticinque a quattordici. A questo punto, la Global è ritornata in partita riuscendo a raggiungere il pari due (set chiuso sul 25 a 23) e poi a strappare la vittoria al tie break con il risultato finale di quindici a dieci. Ha sorriso anche la Pallavolo Moliterno che ha incontrato meno difficoltà rispetto alla Global. I potentini hanno battuto con un secco tre a zero l'Edil Loperfido Matera (25-21; 2519; 25-23). Al di là del risultato finale, i materani sono stati molto sfortunati perché hanno giocato una buona pallavolo in tutti e tre i set mettendo in difficoltà un team più esperto. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
NEL CAMPIONATO femminile di serie C è andata bene alla Bata Livi Potenza e all'Ascas Sapri. Nello scorso fine settimana si sono giocate le prime gare della poule promozione che hanno visto vincenti le maggiori accreditate al salto di categoria. La formazione potentina ha sconfitto a domicilio, con un netto tre a zero, il Ricci Costruzioni Bernalda. E' stata una partita senza storia con le ragazze della Bata pronte a chiudere alla svelta la pratica Bernalda. Il primo set è stato vinto dal Bata sul venticinque a quattordici, poi il secondo con il punteggio di venticinque a dieci e il terzo, addirittura, per venticinque a sette. Con questa vittoria, la formazione del capoluogo ha messo i primi punti in classifica e ha già conquistato la vetta in virtù anche della vittoria al tie break del Sapri. Le campane, infatti, hanno sofferto prima di portare a casa una mezza vittoria. Di fronte avevano il Giardini e Ambiente Lavello che è una squadra di tutto rispetto e che ha dimostrato di poter ambire anch'essa al salto di categoria. Campane che passavano per prime in svantaggio con il
Lavello pronto a chiudere il primo set sul venticinque a diciassette; pronta era la risposta locale con la vittoria del secondo parziale con il risultato di venticinque a ventuno e il sorpasso, per le padrone di casa, nel terzo set chiuso sul 25 a 19. Le lavellesi non ci stavano e nel quarto gioco ottenevano la parità, vincendo per 25 a 19. Al tie-break, poi, erano più lucide le ragazze del Sapri che chiudevano il set e la gara sul 15 a 11. Per quanto riguarda la poule salvezza, vittoriose il Matera e il Potenza. La Recs Esco Matera ha sconfitto in casa il Dvd Moda Volley Bella. La gara è finita tre a zero a favore delle ragazze della città dei Sassi. I set sono stati vinti a diciannove, tredici e diciotto. La Tua Assicurazioni Potenza, invece, ha sconfitto a domicilio il team del Marcone Muro Volley per tre a zero. Anche in questo caso netta è stata l'affermazione delle potentine che non hanno dovuto faticare molto per conquistare l'intera posta in palio. Il primo set è terminato venticinque a diciotto, il secondo venticinque a tredici e il terzo venticinque a tredici. lo.to.
Sport 49
Mercoledì 18 marzo 2009
Volley B2 Donne De Vita: «Contenta per l’esordio della giovane Sarra»
Time come da copione Tutto facile per il Matera contro l’Aversa MATERA - Siamo giunti alla 23 giornata, non ci sono state grosse sorprese in questo turno per le tre battistrada. Il Trani vince facendosi una “passeggiata” contro l'Ostuni cenerentola del girone , Salerno sconfigge la Nojaturi, la Time risponde con la bella vittoria ai danni dell'Aversa. Praticamente un turno facile per le grandi del campionato. Più vivace il torneo che stanno disputando alle spalle del Matera. Un Taranto che dopo tre sconfitte viene sorpassato dallo Scafati, e raggiunti dal Benevento. Il prossimo turno ancora gare agevoli per Trani e Matera, mentre Salerno dovrà affrontare l'insidia Benevento. Sarà questa l'occasione per effettuare il sorpasso per conquistare il secondo posto? Questa è la speranza di Galtieri e le sue atlete, che stanno attraversando un ottimo momento come ci conferma il libero De Vita. «Certamente noi ci batteremo in ogni gara, per conquistare il secondo posto. Dobbiamo vincere ed aspettare qualche passo falso del Salerno come la prossima a Benevento, lo stesso Benevento poi sfiderà
Il libero De Vita e accanto la Ristits assente nell’ultima gara di campionato
il Trani e chissà non arrivi qualche sorpresa». A questo punto come giudica il vostro campionato. «Il nostro è stato un torneo sfortunato nel momento decisivo una serie di infortuni e malattie non ci hanno di certo agevolato, mentre il Trani ha cominciato giocando senza le sue titolari avendo una panchina
Volley B2 Donne Giocoleria settima
Coach Caliendo: «Gara perfetta su ogni aspetto»
Nello Caliendo tecnico della Giocoleria
UN SUCCESSO che vuol dire settimo posto in classifica, tre punti con cui è sostanzialmente riuscita a chiudere il discorso salvezza. La Giocoleria ha centrato con il 3-0 casalingo del ventitreesimo turno sul Sarno tutti gli obiettivi che si era posta alla vigilia, surclassando con il gioco e il carattere un'avversaria che si presentava alla Caizzo con un punto di vantaggio sulle biancazzurre potentine. E che, seppure in fase calante nell'ultimo periodo, rimaneva complesso degno del massimo rispetto. Come testimoniato d'altronde dalla feroce concentrazione messa sul campo da Avena e compagne, dal primo all'ultimo scambio, domenica scorsa. «Abbiamo giocato una gara perfetta da ogni punto di vista - sottolinea coach Nello Caliendo -, svolgendo a puntino il compito preparato in settimana. Sapevamo di trovarci di fronte una squadra pericolosa, forse un po' più difficile da battere sul suo campo, ma comunque sempre difficile da contenere in diversi elementi. Invece da questo punto di vista abbiamo concesso poco o nulla alle salernitane: a cominciare dal servizio, con l'efficacia del quale siamo riusciti a metterle in difficoltà in ricezione e di conseguenza in fase di costruzione. Completando poi l'opera con l'ottima interpretazione di muro e difesa, grazie a cui abbiamo ulteriormente limitato le loro bocche da fuoco». Tanto da rendere quasi scontato l'andamento di un match che, dopo il 25-20 del primo set, Felicetti e socie tenevano sempre in pieno controllo (25-19 e 25-12 gli altri parziali). A sette giornate dalla conclusione della regular season, i dieci punti di margine scavati dalla Giocoleria sul quintultimo posto (ancora del Nojaturi) sembrano proprio poter lasciare tutti tranquilli in casa biancazzurra. Anche se il compito di Nello Caliendo non può che essere quello di tenere alta la tensione fino in fondo: «Non possiamo cullarci sugli allori - dice il tecnico napoletano -, e anche se abbiamo preso una bella boccata d'ossigeno, continueremo sempre a pensare a una partita alla volta». l.c.
adeguata, ora giocano sempre al completo. Mentre noi sabato ci siamo sbarazzate dell'Aversa con un netto tre a zero, se pur in condizioni deficitarie con la Ristits a riposo precauzionale, io ho giocato con la febbre e contro il parere del coach che voleva risparmiarmi, ed ancora oggi ho non sto bene ma per domeni-
Volley B2 Donne Col Tuglie altro ko
ca farò di tutto per non mancare, ma abbiamo fatto esordire due ragazzine di grandi promesse, in particolare la Sarra ragazza con la testa sulle spalle e di buone promesse, che questo sia da stimolo ad altre ragazze per la pratica di questo meraviglioso sport». Nel prossimo turno ci sarà la trasferta a Monte-
scaglioso, si tratta di un derby la Planitalia è ormai retrocessa sarà una gara insidiosa per voi. «Di certo, so che tra le due società c'è una grande rivalità, sicuramente loro vorranno fare una grande prestazione cercando di sconfiggerci, sono retrocesse non hanno nulla da perdere, avranno a favore il tifo e l'am-
biente sarà particolare. Noi dobbiamo essere concentrate al massimo, faremo la nostra gara come sempre perché non possiamo permetterci di cedere altri punti. Per quello che mi hanno raccontato, questo è un derby particolarmente molto sentito da loro». Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
Ciclismo Prossimo appuntamento la Coppa Bucci
Viola ottavo a Pistoia
La Planitalia Montescaglioso adesso si concentra Ottimo risultato nella categoria juniores sul derby di domenica POTENZA - A Sant'Agostino (Pistoia) il pre rintuzzato senza mai andare in affatMONTESCAGLIOSO - L'Italgest Tuglie, dopo diverse gare nelle quali non aveva conquistato punti, con un secco 3-0 (25-23; 25-20; 25-20) conquistato sul proprio terreno di gioco, ha avuto ragione della Planitalia Montescaglioso, arrivata, con la sconfitta in terra salentina, alla poco invidiabile serie di undici sconfitte consecutive. Il Tuglie, che grazie ai tre punti conquistati contro le montesi sale a quota 30 in classifica e alla sestultima posizione, (ha vinto undici partite mentre sono dodici quelle perse), ha saputo interrompere la serie di sconfitte (ultima delle quali, interna, con il punteggio di 3-1 (19-25; 21-25; 25-19; 17-25) contro le atlete campane della Cofimar Battipaglia. La squadra montese, ancora una volta in questa stagione, non compie passi in avanti in una classifica sempre più desolante e rimane sempre ferma nella sua penultima posizione ed ai suoi soli 8 punti, frutto di due vittorie (entrambe esterne, sui campi del Battipaglia e dell'Ostuni) e ben 21 sconfitte. Non è avvenuto il riscatto dopo l'ultima sconfitta interna per le montesi, quando il Palauditorium “Karol Wojtyla” era stato espugnato dalla Giocoleria Potenza di Nello Caliendo, nel primo dei due derby lucani che vedranno la Planitalia come squadra ospitante. Sul campo del Tuglie la squadra montese ha saputo mantenere in equilibrio il primo set, risultato il più combattuto, capitolando solo nelle ultime battute, quando le pugliesi hanno saputo infliggere i due decisivi punti di distacco. I due successivi set hanno visto la Planitalia cercare di porre un valido contrasto alle salentina, ma in entrambi i casi il distacco maturato a favore delle padrone di casa è stato di cinque punti (doppio 25-20). Il prossimo turno, previsto il 22 marzo alle 18, vedrà la Planitalia Montescaglioso, allenata da Egidio Motola, ospitare nel derby materano la Time Volley Matera di Tommaso Galtieri, squadra che viene dalla vittoria in casa per 3-0 contro l'Aversa e occupa la terza posizione isolata con 55 punti, 47 in più della Planitalia, che dovrà dimostrare, nella gara contro le ex Russo, Calculli e Di Blasi, di non meritare questo distacco. Michele Marchitelli sport@luedi.it
lucano Michele Viola (Cycling Team Ambra Cavallini Vangi) centra l'ottavo posto assoluto alla sua seconda gara nella categoria Juniores. Un inizio di stagione a dir poco esaltante con un terzo ed un ottavo posto già messi in cassaforte. Il forte talento lucano, domenica scorsa ha gioito per la vittoria nella volata finale del suo compagno di squadra Eugenio Bani che si è messo alle spalle la coppia Simone Fruini - Mircko Ulivieri, entrambi alfieri del Team Stabbia Iperfinish Pratese Grassi. Gli ottanta chilometri di gara sono stati percorsi in 1h55'03” alla media di 42,065 km/h. A Pistoia non c'erano asperità e su un circuito piatto i velocisti non hanno fatto fatica a raggiungere il traguardo e impegnarsi a fondo nella volata finale. In un terreno non proprio adatto alle proprie caratteristiche, Michele Viola, che comunque conquistato un ottimo ottavo posto che sottolinea per l'ennesima volta le qualità dello scricchiolo lucano. La gara ha vissuto di numerosi tentativi di fuga ma il foltissimo gruppo ha sem-
to. I coraggiosi di giornata hanno tentato in più di un'occasione di evadere dal gruppo ma i due team più forti, l'Ambra Cavallini Vangi e l'Iperfinish Pratese Grassi, hanno vigilato e sono state attentissime a non concedere neanche cento metri ai fuggitivi. La volata del gruppo è stata emozionante con Bani, uscito fortissimo dal 'treno' della Vangi, che ha messo in riga la concorrenza. Al suo secondo anno tra gli Juniores, Bani ha centrato la sua prima vittoria stagionale sulle strade di Pistoia. Da segnalare anche la bella quarta posizione conquistata da Gianni Bellini (G.S. Big Hunter Fil-3 Seanese), come Viola al suo primo anno tra gli Juniores, e la quinta piazza conquistata da Loris Cirino (U.C. Casano A.S. Dilettantistica). Domenica prossima, prima tappa in linea della stagione con la Coppa Bucci dove Viola e compagni proveranno a bissare il successo di domenica e dimostrare la forza di questa squadra. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Il Pallandia Melfi elimina la Spes SPES MATERA PALLANDIA MELFI
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21-25, 16-25, 25-22, 18-25
SPES MATERA: Calia, Casamassima, Di Cuia, Fabrizio, Focaccia, Padula, Salerno, Scala, Stella, Tralli. All. Papapietro. PALLANDIA VOLLEY MELFI: Calabrese, Caruso F., Caruso S., Moscaritolo; Rosa, Santangelo, Grasso, Galluccio, Foligno. All. Urbino. MATERA - Grande prestazione delle ragazze melfitane di Enzo Urbino, battendo la Spes Matera per 3 set a 1 si sono qualificate per la finale regionale. Le ragazze del Urbino si aggiudicano la seconda gara dei play-off serie D e volano in finale regionale per la promozione in serie C. Gara
bella e convincente quella di domenica a Matera,che ha visto prevalere la pallandia volley Melfi contro un Matera contratto. Ottima prova delle ragazze ospiti che con convinzione e determinazione hanno saputo offrire un bel gioco e in quasi 2 ore hanno vinto una gara positiva su tutti gli aspetti. Buona la prova di Calabrese e di Caruso Stefania,che in attacco e in difesa hanno fatto valere la loro buona condizione tecnica, così come la solita Rosa e Santangelo, che pur non al top della condizione hanno lavorato bene sia in attacco che a muro. La palleggiatrice Foligno con le sue alzate ben distribuite ha fatto si che il gioco venisse allargato in tutte le zone di attacco. Una prova degna di una squadra che merita tutto il rispetto e
tutta la gratitudine da parte della societa'. Un grazie al dirigente Guido Foligno che si e' messo sempre a disposizione e sempre vicino alle ragazze per dar loro quel sostegno morale che e' servito in tutti i momenti di difficoltà e di gioia. Come anche il dirigente Marino Michele che con le sue belle pubblicazioni e' sempre presente e vicino alle ragazze. Avvicinato il tecnico urbino, abbastanza soddisfatto per come sono andate le cose quest'anno, ha riferto: «Adesso non dobbiamo mollare e soprattutto dobbiamo giocarcela fino alla fine questa scommessa, in parte vinta, ma non ultimata. Ringrazio tutti quelli che sono stati vicini ed hanno creduto in questa squadra». Lorenzo Zolfo sportòluedi.it
50 Sport
Mercoledì 18 marzo 2009
B Per il tecnico Pavone è arrivata la terza vittoria in altrettante gare
Calcio a 5
Stigliano il valore aggiunto Spazio Relax nei quartieri alti grazie al capitano MATERA - Una vittoria voluta con tutte le forze quella che lo Spazio Relax ha letteralmente strappato alla Poiatti Mazarese. Una vittoria sulla quale ha pesato quel valore aggiunto che risponde al nome di Osvaldo Stigliano, un giocatore in grado, quando è in forma e quando è in vena, di fare la differenza. Il capitano ha di fatto preso per mano squadra è l'ha condotta a questa nuova entusiasmante affermazione, la dodicesima stagionale. Sono state ben cinque le reti messe a segno da Stigliano, una autentica furia imprendibile e imprevedibile. Di sicuro i siciliani se la ricorderanno per un pezzo questa partita ma, soprattutto, si ricorderanno del bomber di Policoro. A fine gara i convinti applausi degli spettatori sono
Osvaldo Stigliano
stati la migliore testimonianza dell'attaccamento a questa squadra ed il riconoscimento alla serietà e all'orgoglio di giocatori che, nonostante abbiano ormai messo in cassaforte la sal-
vezza, hanno impegnato nelle tenzone tutte le proprie forze. E anche chi non ha giocato all'altezza dei propri mezzi semplicemente perché in giornata poco felice, il riferimento è per l'argentino Arribas, ha ricevuto la giusta porzione di consensi per l'evidente impegno con cui ha lottato. Tripla soddisfazione, dunque, per mister Michele Pavone che, dopo tre turni di campionato, e che turni dal momento che, a parte la prima giornata con la ritirata Catanzaro, ha incontrato due squadre proiettate verso i play off, è ancora imbattuto ed anzi ha messo in cascina nove punti. “Avevo chiesto ai ragazzi di non abbassare la concentrazione e di giocare ancora una grande partita, e devo dire anche questa volta sono stato accontentato. Ri-
sultati del genere sono autentiche iniezioni di fiducia. Con la salvezza ormai assicurata e con i cosiddetti veterani che giocano con questa grinta e con questo impegno potrò dare maggiore spazio ai più giovani della squadra, ovviamente con i dovuti modi per cercare di far fare loro progressivamente esperienza. Sono molto contento anche del clima che si è creato in seno alla squadra, abbiamo immediatamente creato un gruppo unito. La mia filosofia è sempre quella della stima e del rispetto reciproco: è importante per i giocatori sentire, a tutti i livelli, la fiducia e la considerazione del proprio allenatore. Quando si riesce a fare ciò si hanno sempre le risposte giuste”. Annibale Sacco sport@luedi.it
C2 girone B Piegato l’Aliano con un penalty di Novellino
Rigorosamente Tricarico ALIANO CSI TRICARICO
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ALIANO: Perrazza, Marino, Abbondanza,Cavallo, Fantini R, Albano, Fantini G., Giannasio, Caldararo, Siviglia; All. Fantini R. CSI S. ANTONIO: Passarella, Dionisio D., Castelmezzano, Dionisio M., Martelli, Evangelista E., Evangelista M., Novellino, Paradiso, Caruso; All. Castelmezzano P. RETI: Caldararo (3), Fantini R., Fantini G., Marino, Siviglia (A), Martelli (4), Novellino (3), Dionisio D. (CSI) ALIANO - Finisce 8 - 7 per il CSI, con un rigore siglato da Novellino nel minuto di recupero assegnato da Papapietro, una partita dai due volti. Dopo un buon avvio del CSI, con molte occasioni create e sprecate è l'Alianoa passare in vantaggio con un gol in contropiede siglato da Fantini R., il quale dopo essersi presentato davanti a Passarella lo infila con un rasoterra molto angolato. Il CSI non demorde ma sono ancora i padroni di casa ad andare in rete: fallo laterale di
Siviglia, palla a Fantini G. che in mezzo a due riesce a raddoppiare. Il CSI sbanda e l'Aliano ne approfitta: Caldararo scende solo sulla destra salta un avversario e mette in rete il 3 - 0. Il CSI prova a riprendersi ma sbatte più volte contro Perrazza (strepitoso in due interventi consecutivi su Castelmezzano). L'Aliano agisce in contropiede e prima della fine del tempo segna altre due volte: prima è Siviglia a saltare il difensore, a presentarsi solo davanti a Passerella e a siglare il poker; poi è Marino a chiudere il tempo sul 5 a 0 con un tocco ravvicinato su assist dello stesso Siviglia. L'inizio della ripresa è la fotocopia del primo tempo: CSI in avanti e Aliano in rete in contropiede: Caldararo se ne va sulla destra e trafigge Passarella con un perfetto diagonale. Ma il CSI non ci sta a subire un passivo così alto e dopo una serie di occasioni sprecate riesce a trovare il gol: a siglarlo è Martelli, dopo una bella azione corale. Sembra il gol della bandiera anche perchè, ancora Caldararo trova lo spazio sulla destra calcia e, complica una deviazione, beffa ancora Passerella. 7 a 1 per l'Aliano. Ma qui inizia
un'altra partita. Il CSI diventa padrone del campo, Passarella diventa insuperabile, Martelli ritorna il cecchino infallibile pre-infortunio, Novellino una spina nel fianco dei padroni di casa e nel giro di cinque minuti il CSI riapre la partita: Novellino e altri due gol di Martelli portano il CSI sul 7 - 4. La veemenza degli ospiti si placa per un po' ma l'Aliano sparisce lentamente. Ancora Martelli,a metà tempo, con una bellissima girata, sigla in 7 - 5. Passano dieci minuti senza marcature fino alla percussione centrale di Dionisio D. il quale dopo un anticipo nella sua metà campo si presenta davanti a Perrazza e lo silura con un forte destro: 7 - 6 per un Aliano ormai stordito. A due dal termine il pareggio di Novellino, bravo a finalizzare un lancio lungo di Passerella. Nel recupero il sorpasso: Evangelista M: vede e serve Novellino in area il quale nel tentativo di saltare il portiere viene atterrato dallo stesso: rigore che lo stesso Novellino trasforma nonostante Perrazza ci fosse quasi arrivato. Paolo Paradiso sport@luedi.it
C2 girone A, Magrino e Calviello confezionano la rimonta del Vietri AVIS VIETRI SILENZIOSI
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AVIS VIETRI: Fabio, Macellaro V., Macellaro G., Macellaro R., Cardinale, Zirpoli, Magro, Pantalena, Magrino, Calviello. All. Zirpoli. SILENZIOSI: Luongo, Veltri, Mirabile, Faruolo, Albanese, Gastone ARBITRO: Pescuma di Venosa RETI: 20' Mirabile (S), 32' Magrino (V), 38', 42' e 50' Calviello (V) NOTE: Ammoniti: Mirabile (S) e Zirpoli (V). Recupero: 1'p.t. e 1's.t. VIETRI DI POTENZA Con un grande secondo tempo, l'Avis Vietri mette in cascina tre punti fondamentali in chiave salvezza, battendo una diretta concorrente come i Silenziosi Potentini, andati in vantaggio nel primo tempo e prima agguantati e poi
sorpassati con un poker di reti dei vietresi, che salgono così a quota ventiquattro punti in classifica, staccando di dieci punti (14) i Silenziosi Potentini, battuti al “Pala Santa Domenica”. Tripletta per Calviello e gol di Magrino, mentre per gli ospiti, nel primo tempo, a siglare il momentaneo vantaggio era stato Mirabile. Come sempre, il Vietri dà il meglio di sé nel secondo tempo, riuscendo a ribaltare una partita che inizialmente si era messa male. Infatti, gli ospiti già al settimo colpiscono un palo con Gastone e con Pitta battuto. I vietresi reagiscono, e ci provano con Macellaro R., ma il suo tiro è alto sulla traversa. Ma salgono in cattedra gli ospiti che, al 20', si portano in vantaggio: Gastone libera Mirabile che calcia da fuori area. A nulla può l'estremo vietrese Pitta: è l'uno a zero ospite. Il Vietri nel finale di
tempo prova a rimettersi in carreggiata, ma non ci riesce, così si va negli spogliatoi con il vantaggio ospite. Nel secondo tempo è tutta un'altra musica. Dopo due minuti Magrino del Vietri sigla il gol dell'ex riportando il Vietri in parità. Dopo sette giri d'orologio il Vietri si porta in vantaggio: Calviello fa tutto da solo, evita due avversari e con un preciso tiro angolato batte Luongo. Ma nemmeno il tempo di reagire, ed ancora Calviello, su assist da calcio d'angolo di Cardinale, prima colpisce il palo e poi ribadisce in rete per il tre a uno. Ma al 50' è a dir poco paurosa la potenza nel gol di Calviello. Infatti Magro, da calcio d'angolo serve Calviello che, con un tiro di una potenza irresistibile, piega letteralmente le mani all'estremo ospite per il quattro a uno finale. Claudio Buono sport@luedi.it
B Il Deportivo si lecca le ferite dopo Siracusa
«Regalato un tempo ai nostri avversari» Taratufolo trova il neo della Bng
Il massimo dirigente della Nigro Bng, Nico Taratufolo
MATERA - Adesso è davvero difficile riavvicinarsi alla zona play off. La sconfitta rimediata sabato scorso sul campo del Siracusa ha, molto probabilmente, concluso il discorso pool promozione alla Nigro BNG Deportivo Matera. Mancano infatti appena quattro giornate alla conclusione del campionato e la squadra di mister Bommino lamenta, adesso, sei punti dall'Aequa Gragnano e ben otto dal Tremulini di Reggio Calabria: una distanza davvero difficile da colmare considerata la valenza tecnica delle due compagini e considerato anche il calendario non proprio agevole che attende la squadra biancoazzurra. Nulla di deciso, per carità, ma certo sarebbe controproducente non prendere atto delle oggettive difficoltà per quello che riguarda eventuali play off. Resta sicuramente la soddisfazione di una stagione davvero ottima e che, in qualche momento, è sembrato potesse andare ben oltre la semplice salvezza. Torna subito sulla gara di Siracusa il presidente Nico Taratufolo: “Come al solito abbiamo regalato il primo
tempo agli avversari. In quasi tutte le trasferte è stato questo il nostro approccio alla gara. Alle volte abbiamo recuperato nel secondo tempo e altre volte no: come appunto in questa circostanza. Dopo aver concluso la prima parte della gara sotto di due reti, nella ripresa abbiamo subito il terzo gol a causa di una nostra ingenuità, un calcio di rigore evitabilissimo: un giocatore avversario, partito dalla propria area di rigore, ha percorso tutto il campo per poi subire fallo a pochi passi dal nostro portiere. A cinque minuti dalla fine mister Bommino ha inserito il portiere di movimento e siamo andati sul tre pari, ma, a cinque secondi dalla fine, dopo aver fallito la rete del vantaggio con Rodrigo Pereira, su contropiede abbiamo subito il gol della sconfitta. Adesso è davvero difficile credere ai play off, però dobbiamo cercare di giocare al meglio delle nostre possibilità, a cominciare sabato prossimo con la Licogest Vibo, dobbiamo dimostrare che quanto di buono fatto sino ad ora non è stato casuale”. a.s.
C2 girone A Semaforo rosso per il Bar La Notte Pignola
Moliterni trascina La Titese LA TITESE BAR LA NOTTE
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AS LA TITESE: Picciolo, Taddonio, Dilascio, Giosa, Mecca, Ferramosca, Dimase, Stabile, Moliterni, Cupolo, Aliandro, Iummati. BAR LA NOTTE: Smaldone, Corleto, Colucci, Pacilio, Polino, Calciano, Olita, Palermo, Picerno. RETI: 5' pt, 6' pt e 30' pt Moliterni (LT), 7' pt Dimase (LT), 16' pt e 20' pt Corleto (BLN), 5'st Dilascio (LT), 11' st Olita (BLN), 26' st Stabile (LT). LA TITESE si ritrova grazie ad un Moliterni in grande spolvero ed al ritrovato Dimase. Il Bar La Notte non riesce ad imporre il proprio gioco e subisce le sfuriate offensive dei padroni di casa, subendo sei reti. I padroni di casa, da parte loro, sfruttano alla perfezione la tattica delle ripartenze in contropiede, che mister Capitolo aveva preparato per superare l'ardua formazione ospite. Al Centro Icaro, così, si vive una gara divertente, sentita da entrambe le parti nonché importantissima per la classifica delle due compagini. Da una parte il Bar La Notte si presenta orfano del suo regista Di Lascio, mentre la formazione di casa, al gran completo non vede l'ora di scendere in campo e dare il massi-
mo. Infatti, dopo soli 5' di gioco La Titese apre le marcature con il contropiede perfetto di Moliterni, che sottolinea come la propria squadra sia stata messa ottimamente in campo dal tecnico Capitolo. La reazione degli ospiti non c'è ed allora il ritrovato Dimase sala in cattedra e regala prima un assist perfetto per il compagno di squadra Moliterni, che realizza la sua seconda rete di giornata e poi al 7' realizza la rete del tre a zero. Il Bar La Notte si fa vivo solamente al 15', quando la pressione dei padroni di casa cala e Picciolo è costretto ad opporsi alle sortite di Calciano in due occasioni. Al 16', però, il portiere di casa capitola sotto i colpi di Corleto. Lo stesso giocatore ospite va ancora a segno al 20', accorciando definitivamente le distanze ad una sola marcatura. Prima dell'intervallo, però, ancora Moliterni condanna quasi definitivamente gli ospiti con la terza rete personale. Secondo tempo falsariga del primo con Dilascio e l'under Stabile che al 5' ed al 26' mettono in ghiaccio la gara, con un solo neo per i padroni di casa dovuto alla rete che, all'undicesimo minuto, realizza Olita per il Bar La Notte. Finale con l'espulsione del portiere del Bar La Notte, Smaldone e con La Titese che porta a casa tre punti fondamentali per respirare ossigeno puro nella corsa per evitare la zona play-out. Francesco Calia sport@luedi.it
Cultura&Spettacoli 51
Mercoledì 18 marzo 2009
di NUNZIO LONGO MATERA - Jazzisti nazionali e locali si sono esibiti nell'ambito dell'ottava edizione “Jazz Nostrum”, rassegna annuale dell'Onyx Jazz Club di Matera, domenica scorsa presso le “Botteghe” di Antonio Chidichimo. Ospiti d'onore: Achille Succi famoso sassofonista e Oscar Del Barba pianista e docente di Musica Jazz presso il Conservatorio “E. R. Duni” di Matera. Sono intervenuti musicisti locali: Cosimo Maragno, Tonino Dambrosio, Pippo Bianco e Giovanni Scasciamacchia. Achille Succi, sassofonista e clarinettista autodidatta, è un talento di fama internazionale. Ha studiato al Berkeley College di Boston e a Siena presso “Siena Jazz” dove attualmente insegna. Ha collaborato con Dave Liebman, Gorge Russell, Kenny Wheeler, Steve Coleman, Ernst Reijseger, Carla Bley, Louis Sclavis, Bruno Tommaso, la New Jungle Orchestra di Pierre Dørge e l'Italian Instabile Orchestra. Ha condotto ampia attività artistica in molte nazioni. «Sono nato, nel 1971, vicino Modena e vivo nella stessa città. - asserisce Succi - All'età di tredici anni ho cominciato a suonare nella banda del mio paese e a quattordici nelle balere della Romagna. Stregato dalla musica jazz, ho intrapreso lo studio del sassofono contralto e, a diciotto anni, ho comprato il clarinetto basso. A ventidue ho
Musica
Un tuffo nel Jazz Nostrum con Succi e Del Barba
Successo per la prima dell’Onyx
vinto una borsa di studio semestrale presso la Berkeley di Boston e la mia formazione ha avuto un nuovo assetto durante tre mesi di soggiorno in Danimarca». «Sono nato quarant'anni fa a
Brescia e sono pianista compositore arrangiatore. - afferma Del Barba - Insegno Musica Jazz al Conservatorio “E. R. Duni” di Matera. Sono diplomato in pianoforte a Brescia e in composizione a Milano. Ho seguito
un percorso di musica da ballo per migliorare il rapporto con il pubblico ed affinare l'orecchio musicale. Anni fa, i musicisti con formazione classica ritenevano il jazz una vera eresia, ora con il riconoscimento ministeriale dell'istituzione della cattedra, si è fatto giustizia. Ho smesso di suonare musica classica, perché facevo troppi errori, invece, nel jazz, gli errori li sfrutto per improvvisare». «Questo è il primo concerto dell'anno organizzato dall'Onyx Club, in questo locale accogliente, per creare una cultura musicale complessa ed aperta sul versante dell'attualità. - interviene Gigi Esposito presidente Onyx Club - Questa sera, abbiamo avuto l'onore di ospitare Achille Succi ed Oscar Del Barba pianista bresciano, personaggi di spicco nel panorama musicale italiano. La trasversalità degli stili musicali ha indotto ad inserire il corso di musica Jazz presso il Conservatorio. Si crea un circuito virtuoso storico-culturale d'impatto sociale ed interesse per i giovani. Nella città dei Sassi, l'interesse verso il jazz sta crescendo, difatti l'Onyx materana è nata ventiquattro anni fa e tende a coniugarsi con il settore ambiente». «Suono la batteria e questa serata è dedicata ai musicisti di Jazz locali. - riporta Bianco - Abbiamo l'opportunità di suonare con grossi calibri del panorama nazionale». cultura@luedi.it
La rassegna Il maestro brasiliano apre tra gli applausi “Culturée chitarristique”
De Paula passione carioca di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Il pentagramma della serata materana è stata arricchita dalle note suadenti della chitarra. Successo per la prima serata della seconda edizione del Festival Internazionale “Culturée chitarristiche” con il virtuoso brasiliano Irio De Paula. Atmosfera rilassante per la numerosa platea che ha gremito sin dalle ore 20 l'Auditorium di Piazza del Sedile, oltre sessanta minuti in compagnia del repertorio classico brasiliano. Una vera esclusiva per il sud Italia e per l'associazione materana “Culturèe” che con grande perseveranza e passione organizza la rassegna. La forze delle sei corde travolge. Un viaggio immaginario. Un “bis” acclamato ed esaudito da note fluenti. Sul palco, sempre in piedi, l'artista De Paula, in perfetta simbiosi con la sua chitarra, due totem azzurri ed incredibili giochi di luce, fasci eleganti e sprizzanti, diversi per ogni esecuzione musicale. «Culturèe Chitarristiche ha un ulteriore primato - comunicano gli organizzatori a margine del concerto - quello di essere il primo festival musicale “a basso impatto ambientale”. Per lo spettacolo di De Paula è stato infatti utilizzato un impianto luci al Led con 4 fari ArchLed, da 45 gradi l'uno, che a pieno carico non consumano più di 100 wat ciascuno». Il presidente, Vincenzo Dottorini emozionato ha dichiarato: «Il successo di una iniziativa ha diversi livelli di valutazione, la risposta del pubblico è uno di questi. La presenza registrata ha superato le nostre aspettative. La conferma viene dal pub-
blico che ci segue dall'anno scorso. Ma la grande sorpresa è stata la risposta positiva che è venuta da gente che ha raggiunto la nostra città in occasione del concerto». Ad apertura dell' esibizione, nelle parole di Lindo Monaco, direttore artistico del Festival la motivazione della scelta di aprire la rassegna con un nome di prestigio come De Paula «maestro indiscusso di chitarra brasiliana. Lui ha scritto pagine importanti nella storia della musica, infatti, nel viaggio da Bari ci ha raccontato di aver eseguito oltre 60 incisioni, segni indelebili. E' un vero privilegio ed onore ospitarlo nell' apertura e siamo convinti che il Festival aprirà qualcosa di nuovo, nuovi percorsi culturali». Il chitarrista, approdato per la prima volta in Italia nel 1970, ha entusiasmato il pubblico eseguendo brani di cui è l'autore, come “Gosto Zigno” e “Nord Est”, ma anche molti brani ripresi dalla tradizione carioca, come “Mulher Rendere”, che in Europa è più nota come “Congassero”, “Magna de Carnavau” e “Tristesa”. «La musica mi ha esportato ha affermato De Paula - io ho avuto la fortuna di nascere in Brasile, di apprendere tutto quanto lì era musica e quest'arte mi ha portato fino qua. Io non vado di moda, io non seguo la moda, sono sempre io, da sempre, sono un musicista autodidatta. Ho anche una tecnica forse un po' strana, ma riesco a suonare». Prossimo appuntamento domenica con il duo “Rea”. Per la prevendita rivolgersi presso la “Libreria Mondadori” di Matera in via del Corso. cultura@luedi.it
Libro IlIlconcorso
Scadono i Corti viventi MATERA - Ultime ore per poter partecipare a “La Notte dei Corti Viventi 4”. Scade oggi il bando di partecipazione indetto dall'irrefrenabile collettivo materano “Egghia!”. Dallo scorso 22 gennaio spazio alla creatività e ai talentuosi appassionati di cortometraggi ed opere brevi. Il bando è ancora disponibile on line sul portale internet www.egghia.it. «Ricordiamo che la rassegna non è competitiva ed è gratuita». Comunicano gli organizzatori. La serata finale si svolgerà esattamente tra un mese, il 18 aprile 2009 presso il Cineteatro “Duni” di Matera. «Il concorso per giovani filmaker, giunta ormai alla sua quarta edizione, è nata da un'idea del regista materano Antonio Andrisani, attualmente direttore artistico della kermesse».
L'organizzazione e la promozione dell'evento è curata dal team creativo di Egghia!, un collettivo «di giovani creativi materani che ha l'obiettivo di attirare l'attenzione sul nostro territorio e soprattutto su Matera, realizzando opere artistiche, eventi ed iniziative con uno stile originale che fonde tradizione e innovazione». La Notte dei Corti Viventi mira a promuovere la creatività e l'ingegno dei filmakers emergenti, offrendo loro uno spazio di confronto ed una vetrina per far conoscere i propri lavori. Importante la residenza. L'iscrizione è aperta «a tutti i filmakers residenti in Basilicata o in una delle cinque località limitrofe al Comune di Matera: Altamura, Gravina, Santeramo, Laterza e Ginosa». Per maggiori informazioni contattate produzione@egghia.it. m.a.flum cultura@luedi.it
IlCar Libro net Gomorra in visione a “FilmArci” AVIGLIANO - L’Arci e l’Ucca di Avigliano, in collaborazione con la Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai di Avigliano, hanno organizzato “Filmarci, incontro con il cinema d’autore”, una rassegna per promuovere il cinema d’autore. La rassegna è ormai giunta all’ultimo appuntamento con la proiezione del film “Gomorra” che si terrà domani alle 20, nella Sala “Andrea Claps” della Società di Mutuo Soccorso ad Avigliano. All’evento sarà presente il critico cinematografico, Giacomo Martini. cultura@luedi.it
Al Vorrasi “La duchessa” di Dibb di MICHELE RIZZO RIONERO - Presentato in anteprima al Festival del Cinema di Roma, “La duchessa” dell'inglese Saul Dibb è il film d'autore proposto per questa sera alle ore 20,30 presso il cinema Vorrasi dal locale CineClub “Vittorio De Sica” - Cinit. «Un film - ha fatto sapere Armando Lostaglio, direttore artistico e critico cinematografico - arricchito da una folgorante fotografia tratta l'amore, un tema dalla forte attualità e dal tenero impatto emotivo, che si incardina sulla vicenda esistenziale della splendida Lady Georgiana Spencer. Si tratta - ha aggiunto Lostaglio - di una giovane aristocratica inglese di metà '700, che a soli diciassette viene data in sposa a William Cavendish, duca del Devonshire». Si trasferisce a Londra dove conosce gli sfarzi della nobiltà e la freddezza di una relazione che la obbliga a dare un erede al duca. Dietro consiglio della madre, Georgiana si arma di rassegnazione, trovando una scappatoia nella moda, nel gioco e nell'amicizia di Lady Elizabeth Foster. Famosa per la sua bellezza e il suo fascino, Lady Georgiana divenne un personaggio controverso per i suoi gusti stravaganti e le sue passioni. Ma Georgiana diventerà anche l'icona dell'eleganza, di madre devota, abile attivista politica, e beniamina della gente comune. Al centro della sua storia c'è soprattutto una disperata ricerca dell'amore. Al Vorrasi “la Duchessa” sarà proiettato soltanto questa sera e non anche domani giovedì, perché la sala ospiterà una serata di teatro. cultura@luedi.it
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«Sarei tentato di prenderci casa ma i troppi impegni mi impedirebbero di viverla abbastanza» A Rionero
Andrea scalda l’atmosfera del Noir di LORENZO ZOLFO
Ranieri un cantattore innamorato dei Sassi di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Massimo Ranieri (Giovanni Calone all’anagrafe) torna a Matera. Il “cantattore” (come ama definirsi), classe 1951 solcherà ancora una volta il palcoscenico del teatro “Duni” della città dei Sassi. L'evento è organizzato dalla società barese “Delta concerti”. Appuntamento alle ore 21. In esclusiva, per i lettori de “Il Quotidiano della Basilicata” a margine della sua esibizione l'abbiamo intervistato. “Canto perché non so nuotare… da 40 anni”. Non solo tournée ? «E' un cd, dvd e spettacolo. Come tournée abbiamo esordito due anni e mezzo fa allAugustea di Napoli». Infatti, il cd festeggia i 40 anni dello “scugnizzo”, una lunga carriera racchiusa in un doppio album per raccogliere i brani che lo hanno reso famoso e le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. L' anno scorso la città di Matera l'ha acclamato per tutte e due le tappe. Da allora ha apportato delle modifiche? «Piccole modifiche, tra cui il mio alter ego, attualmente è un altro ragazzo, Federico Pisano di 13 anni, un talento romano, come lo era anche il precedente, che all'epoca aveva 11 anni». Che ricordo ha di Matera? «Una platea non calda, super calda». Cosa pensa della città? «I Sassi sono meravigliosi. Sarei tentato a prendere casa da voi ma per i troppi impegni di lavoro rischierei di non viverla come accade per la mia casa al mare». Da venerdì scorso nelle sale cinematografiche con “L' ultimo Pulcinella”. Che esperienza è stata? «Commovente. Io e Maurizio Scaparro siamo felici di aver lasciato un segno grazie al cinema. Con questa pellicola siamo rientrati
negli annali e abbiamo racchiuso ben 22 anni». Ricordiamo che il film è liberamente ispirato a un soggetto inedito di Roberto Rossellini, che narra la storia di un rapporto tra un ragazzo napoletano, che cerca nuovi stimoli creativi e di vita lontano dalla sua città, e un padre, artista di strada, che guadagna con fatica la vita continuando a cantare e a recitare nelle piazze di Napoli "le storie di Pulcinella".
Ma è anche la storia di un mondo che cambia, di generazioni che stentano a capirsi, ambientata fra la Napoli d'oggi e la Parigi delle banlieues, un film mediterraneo. Invece, de “La sciantosa” accanto ad Anna Magnani che ricordo ha? «Prima di essere una grande attrice è stata una donna meravigliosa, lo dico per cognizione di causa, mi trattava come un figlio. Per
me aver lavorato con una delle più grandi attrici del mondo è motivo di orgoglio». Che consiglio si sente di dare agli scugnizzi del 2009 che non riescono ad emergere? «I talenti del Sud iniziano a farsi sentire. Come consigli pratici tanto lavoro, quando dico lavoro intendo tanto studio». Arisa. La lucana vincitrice dello scorso Sanre-
mo, come la definisce? «Mi piace, l'avevo già ascoltata e anche scelta, però poi le situazioni della vita sono così particolari…». Non entrando in dettaglio abbiamo scoperto che Ranieri apprezza «il suo genere musicale, lo definisco sofisticato. E' una cantante fuori dal comune, ha davanti a sé una strada meravigliosa e complicata sta a lei coltivarla». cultura@luedi.it
NEL DOCUFILM IL DIARIO DELL’ULTIMA EDIZIONE DELLA KERMESSE
“CinemadaMare Story” a Roma di DAMIANO LATERZA ROMA - Sbarca nella capitale CinemadaMare. Stasera, alle 18.30, nello storico cineclub “Azzurro Scipioni” di Silvano Agosti, il vulcanico Franco Rina presenterà l'ottava edizione dell'evento cinematografico nato in Basilicata ed estesosi, in breve tempo, a tutte le regioni del sud Italia. L'evento romano - al quale parteciperanno personaggi delle istituzioni nostrane e vertici dell'industria cinematografica nazionale - sarà l'occasione per aprire ufficialmente le iscrizioni al Franco Rina con Wim Wenders festival 2009. E' il più grande set a cielo aperto Si comincia con la proiezione del docufilm “CinemadaMare Story” che del mondo. L'unica kermesse cinematografica ripercorre i sette e rotti anni di appassionante dedizione che hanno dove i film si girano durante lo svoltrasformato questa kermesse nel Fe- gimento dell'evento. E' il Festival più lungo del pianeta stival dei record. La rassegna di CinemadaMare, co- (1700 chilometri in 45 giorni). E' un'occasione formativa irripetime noto, è il più grande raduno internazionale di giovani cineasti (lo bile: quarantacinque grandi nomi scorso anno erano 100, provenienti della cinematografia italica e interda 43 Paesi), ai quali viene garantita nazionale garantiscono, in ogni ediospitalità gratuita per tutta la dura- zione, oltre cento ore di lezioni e worta della manifestazione (che è itine- kshop interattivi. E, ancora: centoquaranta film in rante) oltre al passaggio aereo. CinemadaMare è tutto questo e concorso per una sagra mobile della settima arte che, anche quest'anno molto altro ancora.
attraverserà tutte le regioni meridionali in un tour che inizierà il 4 luglio per concludersi il 16 agosto. Per candidare i cortometraggi al concorso c'è tempo fino al 15 maggio 2009, e fino al 31 maggio per prenotare uno dei cento posti gratuiti. «Da Lucano, mi sento di poter dire - spiega il direttore Rina - che organizzare ogni anno questo festival, cominciato quasi in sordina nel 2003 a Nova Siri e arrivato a conquistare tutto il nostro Mezzogiorno, mi riempie di grande orgoglio e mi conferma che la nostra Regione, con il Cinema e con la Cultura, può giocare un ruolo di assoluta protagonista in tutta l'ara del Mediterraneo». In attesa, dunque, che CinemadaMare torni a “invadere” le piazze dei nostri borghi di lenzuoloni bianchi su cui proiettare sogni in celluloide materializzatisi poche ore prima grazie al talento multiculturale di una gioventù appassionata e mai doma, c'è da godere, con questo gustoso e (meritatamente) autocelebrativo documenatrio (visibile anche su YouTube). cultura@luedi.it
RIONERO - E’ stata un successo, presso il Noir Cafè di Rionero , la quinta serata della rassegna “Blue Voices 2009 - 8° edizione, dedicata alla musica live. Protagonista la voce di Andrea Celeste. L'introduzione, curata dal regista Gianpiero Francese, stavolta è stata dedicata al cabaret: il simpatico siparietto improntato sulla lettura di mail ad alto contenuto comico, ha strappato risate spontanee al pubblico presente in sala, già deliziato dall'esecuzione appena conclusasi dell'arrangiamento del brano “Dietro la porta di casa mia” di Cristiano De Andrè, eseguita dalla Mr Grant e interpretata dal Francese, che ha dato prova anche di insospettate qualità canore, nonché della già sperimentate doti di intrattenitore. L'atmosfera è pertanto risultata “calda” al punto giusto per la presentazione della cantante: a vederla, giovanissima, minuta, fasciata da un'abitino rosso fuoco, sembrava uno scricciolo, ma a sentirla cantare: grinta, passione, maestria e tanta bravura. Ha esordito con l'esecuzione di un brano di James Taylor “Let me be lonely tonight, ed ha proseguito con un suo brano “Real Elettric”, musicato dal pianista Dado Moroni, dove ha manifestato tutto il suo spessore di compositrice: a sentirla, non stupisce che vanti collaborazioni musicali con grandi interpreti e compositori del mondo funky - jazz. Ha proseguito interpretando classici del jazz e del soul con una voce sorprendentemente potente e versatile, sia nelle estensioni che nelle articolazioni più calde, adeguatamente supportata dall'esecuzione e dagli arrangiamenti degli ottimi musicisti della Mister Grant's band. Anche con Andrea Celeste, dunque, si conferma l'alto livello della manifestazione, che, pur presentando interpreti forse noti soprattutto ad un pubblico di appassionati, riesce comunque a risvegliare l'interesse e il plauso dei più, semplicemente amanti della musica eseguita con professionalità e virtuosismo. Ottimo dunque il prosieguo della manifestazione che vedrà esibirsi il 10 aprile, per l'ultimo appuntamento, Orlando Johnson, che molti sapranno essere la voce dell'orchestra di Paolo Belli che tutte le settimane è la colonna sonora della trasmissione TV “Ballando con le stelle” condotta da Milli Carlucci. Special guest della serata l'artista Romana Livia Palone che aprirà la serata e duetterà con Orlando Johnson in una performance all'insegna del blues e rhythm and blues. Appuntamento importante, dunque, a cui non mancare. cultura@luedi.it
Cultura e Spettacoli 53
Mercoledì 18 marzo 2009
Il talento di Daklen a “Domenica in...” ALTAMURA - Si è esibito anche ad Altamura il piccolo genio del pianoforte, il materano Daklen Difato. Otto anni appena, ha preso parte al concerto conclusivo dei vincitori del Premio pianistico internazionale “Benedetto XIII” che ha avuto il suo gran finale presso l'auditorium dell'Istituto Caterina Volpicelli ad Altamura. L'esibizione di Daklen è stata apprezzata dal pubblico che non ha risparmiato applausi a quello che è già considerato un “piccolo genio” del pianoforte. Suona solo da due anni ed è già stato ammesso al Conservatorio di Matera con il massimo dei voti. E' in grado di suonare motivi musicali di mostri sacri quali Bach, Mozart, Prokofiev. Domenica scorsa è stato ospite della trasmissione “Do-
menica in…”. La sua presenza è stata richiesta espressamente da Pippo Baudo che ha detto di essere davvero entusiasta di questo bambino prodigio dal primo momento in cui l'ha visto suonare. Nei giorni scorsi gli era stato dedicato anche un servizio al Tg1, servizio poi ripreso anche domenica sera nell'edizione delle ore 20 che ha fatto da eco all'esibizione avvenuta poco prima nella trasmissione di Baudo. Il “Premio Benedetto XIII” durante il quale si è esibito il piccolo talento materano è giunto alla quinta edizione ed è organizzata dall'associazione “Le Murge” con il patrocinio dell'Amministrazione comunale di Altamura. Giovanni Martemucci cultura@luedi.it
Il trio comico lucano stasera debutta su Sky
La Faina “Made in Sud” di IRANNA DE MEO SINTONIZZARSI su Sky canale 117. Stasera protagonisti su “Comedy central” al programma “Made in Sud” a partire dalle 22.25, il trio cabarettistico lucano “La Faina”, formato da Antonio Sabia, Gerardo Coviello e Simone Vignozzi. Giunto alla seconda edizione, la trasmissione ha registrato ottimi ascolti anche su broadcast come You tube. «Per noi è una grande occasione - ha detto Antonio Sabia, il comunicatore del trio. E' un format interessante seguito da addetti ai lavori e da un pubblico variegato. E' un programma che ha portato una sferzata di comicità tutta meridionale. E' insomma una fucina di comici meridionali che fa da controparte a Zelig, tutto settentrionale». Le puntate (dodici in tutto) sono registrate direttamente al Tam di Napoli, il tempio della comicità del Mezzogiorno. «Per ora abbiamo registrato la prima e la terza - ha continuato Sabia. Ogni mercoledì va in onda l'esclusiva, mentre nei giorni successivi ci sono varie repliche che non hanno una programmazione stabilita nel palinsesto. Noi porteremo per tutte le puntate la parodia della trasmis-
sione “The Club” trasmessa su All Music. E' un programma di messaggeria. Io farò il presentatore, quello che conduce lo spazio, mentre i due ospiti saranno sempre “Freno a mano” e “Gabbiano 76”. Il tutto rivisitato in versione live. I due protagonisti saranno due sfigati di turno che ricalcano lo stereotipo del grezzo e delle sfigato». A condurre la trasmissione il duo cabarettistico Gigi e Ross sotto la direzione artistica di Nando Mormone, patron del Tam. Dopo il laboratorio di Zelig a Firenze due anni fa e quello di Milano l'anno scorso, il trio lucano approda sulla piattaforma satellitare. Il percorso che li ha portati fin qui? «Ogni domenica - ha concluso Sabia invitando tutti alla visione dello show per un'ora di divertimento - siamo stati protagonisti da settembre a oggi sul palco del Tam. Siamo felici di far parte di questa cerchia di comici e di una produzione così importante». Un'occasione importante per frali apprezzare anche fuori regione. «Speriamo che ci dia lo slancio a livello nazionale. Nel frattempo abbiamo già un calendario fitto in Regione per la tournée estiva e alcune fuori». cultura@luedi.it
Voglia di teatro «Il protagonista è il simbolo di una generazione inadeguata ai tempi»
Le suadenti Sintonizzati su “L’ultima radio” “Voci di Sally”
dell’eclettico Solenghi
VENOSA - Dalla radio al tetro e viceversa. Spazio al genovese Tullio Solenghi. L'artista, classe '48 ha toccato con la sua tournée la Basilicata con la piecè teatrale “L'ultima radio”. Lo spettacolo si è tenuto presso il teatro “Lovaglio” di Venosa. La serata era inserita nell' ambito della stagione teatrale “Voglia di Teatro” organizzata in collaborazione fra il comune della cittadina oraziane e la società “Cose di Teatro e Musica”. "L' ultima radio" di Sabina Negri vede la regia di Marcello Cotugno, ed è stato elaborato da Solenghi stesso. Si viaggia a ritroso nel tempo, attraverso l'Italia degli ultimi 30 anni. Un personaggioguida, Tullio Solenghi, voce solitaria ormai ridotta all'emarginazione nell'etere dai network invadenti, senza più interlocutori telefonici, lancia dal microfono il suo grido di dolore prima di chiudere l'ultima trasmissione. E lo fa raccontandosi, rievocando il proprio arco di vita radiofonica. Così viaggiamo tra sdilinquimenti sanremesi, dischi in vinile e mafia assassina, mentre, la radio dava voce al «paese minore». Situazioni comiche e tragiche con un finale sorridente. Opera che compatta scenicamen- Tullio Solenghi te la complessa rievocazione. “L'ultima radio", una tournée iniziata? «Due anni fa, d'estate al festival di Asti». Si rispecchia nel personaggio che interpreta? «Per l'ironia con cui l'ho condito e affrontiamo le difficoltà della vita sì, per il resto no. Lui rappresenta un bilancio nega-
tivo di un non protagonista dj degli anni '70, anche se, alla fine, la figlia gli dà lo scatto e riesce a trovare una sua dimensione. Lui era un simbolo per la sua generazione, troppo romantico, una mentalità non adeguata ai tempi che cambiano». Preferisce Solenghi comico o attore? «Attore, perché questo mi permette
un discorso a 360°. L'attore con il suo artigianato di emozioni riesce a produrre, è come un pittore che ha davanti a sè tantissimi colori per poter dipingere». Nel 1982 fonda il celebre Trio insieme a Massimo Lopez e Anna Marchesini. Che ricordo ha? «E' stato un periodo esaltante. Mi torna alla mente con nostalgia, i momenti passano ma io gli do la giusta collocazione nella mia memoria». Dal 2003 presenta i Premi ETI - gli Olimpici del Teatro (sorta di Oscar del teatro italiano). Quale secondo lei il futuro del teatro? «Dipende dalla considerazione che ne hanno le istituzioni, è una forma d'arte che ha bisogno di aiuto e sarebbe bello se diventasse di dominio pubblico. E' una necessità che andrebbe insegnata a scuola perché è una forma di comunicazione che aiuta a crescere e ad uscire dalla solitudine. Radio e musica. Cosa ne pensa della lucana Arisa? «Le rispondo con una battuta che dico Marchesini: Anna tu le devi chiedere i diritti d'autore, è un tuo personaggio. Sarei più tranquillo così». Cosa pensa della Basilicata? «I Sassi di Matera, Venosa e tanti altri vostri centri rappresentano un patrimonio incredibile. L'italia è costellata di scrigni che non saltano alla cronaca, inoltre ci sono anche turisti frettolosi che non ne godono». Progetti futuri? «Un sodalizio con Maurizio Michele per uno spettacolo per la prossima stagione teatrale per i 150 anni per l'Unità d'Italia». Maria Anna Flumero cultura@luedi.it
Un momento del concerto (foto Mattiacci)
POTENZA - Sei donne, sei voci, storie diverse di un universo da esplorare. Ha incantato il pubblico con la sua voce suadente Iole Cerminara. Sul palco del teatro Don Bosco, per la stagione teatrale del comune di Potenza, “Le voci di Sally”. Il gruppo (Iole Cerminara alla voce, Agnese e Raffaella Bonomo rispettivamente al clarinetto e al fagotto, Marien Abreu al violoncello, Paola Romano al violino e Marina Lorusso alla chitarra) è stato presentato da Franco Laregina. Atmosfere minimal, ma suggestive. Un omaggio a Fabrizio De Andrè, alle donne cantate dal cantautore ligure che ha decritto l'universo femminile con cura dei dettagli, con realismo e semplicità. A ogni canzone, il cambio di scenografia proiettato su un pannello alle loro spalle. A parti cantate, si sono alternate siparietti teatrali che introducevano il testo. Una specie di guida all'ascolto che proiettava lo spettatore al momento successivo con pensieri, riflessioni e commenti. Uno spettacolo di quasi due ore che ha portato in scena storie di donne di ieri e di oggi. Le donne di De Andrè sono donne la cui fragilità diventa la forza trainante delle loro vite. In queste storie l'essenza della persona conta più delle sue azioni e del suo passato; ed è proprio attraverso le donne che vengono innalzati i tratti nobili ed universali degli sconfitti, degli indesiderabili, degli emarginati. Un repertorio (da Dolcenera, a Ho visto Nina volare, Amore che vieni…amore che vai, Via del campo, Bocca di rosa, Le acciughe fanno il pallone) che ha emozionato giovani e adulti ripercorrendo i grandi successi del cantautore scomparso da dieci anni. Storie senza tempo che parlano di persone senza storie, antologia dei vinti dove l'essenza della persona conta più delle azioni e del loro passato. Storie di sconfitti, indesiderabili, emarginati che trovano vita nelle canzoni. Voci di donne che cantano del loro amore , di una realtà che le tiene al margine, figure che con malinconica dolcezza o ritmo serrato trasmettono il dramma di un amore che non conosce scale gerarchiche e di una morte che abbracciandosi ad esso sublima in un'estrema dignità le loro anime. Questo è le "voci di Sally", un progetto nato dalla collaborazione di giovani. ir.d.m
54 Rubriche
Mercoledì 18 marzo 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Nel lavoro non saranno le avversità a rendervi meno battaglieri. In amore il vostro fascino farà un'altra vittima.
TORO 21/4 - 20/5
Nel lavoro siete stimolati a fare sempre meglio e la meta è sempre più vicina. In amore è tempo di fare autocritica.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Volete mettere sempre in gioco le vostre capacità e questo può fare una buona impressione ai superiori. Novità eccitanti in amore.
CANCRO 22/6 - 22/7
Lavorate con grande impegno e serietà e questo aumenta la vostra autorevolezza. In amore non frenate la spontaneità.
LEONE 23/7 - 23/8
Frenate la vostra esuberanza: nel lavoro ogni mossa va attentamente vagliata. Fate chiarezza nei rapporti affettivi.
VERGINE 24/8 - 22/9
Nella professione malgrado la situazione difficile avete ottime chances. In amore siete irresistibili.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Cercate di non scegliere obiettivi professionali irraggiungibili: siate concreti. Gioia condivisa in amore.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Nel lavoro il perfezionismo paga, non dimenticatelo e continuate sulla strada intrapresa. In amore avete bisogno di stabilità.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Non saranno certo le piccole avversità a farvi rinunciare a progetti di lavoro importanti. In amore attenzione alle cotte.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Prima di fare altri progetti di lavoro adoperatevi per risolvere tutte le questioni pendenti. In amore scegliete sempre persone irraggiungibili.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Dopo un periodo negativo nel lavoro arriveranno le meritate soddisfazioni. Ascoltate il vostro cuore e non sbaglierete.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
L ara; DI casa; PON aria = La radica saponaria;
Tutti i vostri problemi professionali sono risolvibili: cercate di non drammatizzare. Cercate di vivacizzare un amore di vecchia data.
Televisioni 55
Mercoledì 18 marzo 2009
PRIMA SERATA
21.10
FILM
16.15
TALKSHOW
RUBRICA
21.10
SHOW
21.10
21.10
FILM
20.05
SITCOM
21.10
ATTUALITÀ
Casino Royale
Alda D’Eusanio
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg 1 Turbo - di motori 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea verde Meteo verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.25 -Prove tecniche di trasmissione 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.00 -ATTUALITA'Tg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale TG 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società di costume 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk Show Ricomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -News Rai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -Telefilm Squadra speciale Cobra 11
08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -TelegiornaleTG3 Agritre 12.45 -RubricaLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaQuestion Time 15.45 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Season 16.00 -NewsGT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -Telegiornale - Tg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.05 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 09.55 -Real TvGrande Fratello 10.00 -TelegiornaleTg 5 - Ore 10 10.05 -Attualità Mattino Cinque 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.05 -Real TvLa Fattoria 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -Soap OperaMy Life 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.35 -NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmRenegade 13.30 -TelegiornaleTg 4 13:46 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.40 -Film Tradimento con Mario Merola, Nino D'angelo regia di Alfonso Brescia (Italia) 1982 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 18:56 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 16.40 -TelefilmMalcom 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin Princess - Principesse gemelle 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -News Studio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmJeff & Leo - Gemelli detective 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmL'ultima caccia con Stewart Granger, Robert Taylor - regia di Richard Brooks (USA) - 1956 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -GiocoAffari tuoi 21.10 -FilmCasino Royale con Daniel Craig, Eva Green, Mads Mikkelsen, Judi Dench Giancarlo Giannini - regia di Martin Campbell (USA, Germania, GB, Repubblica Ceca) - 2006
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -Rubrica Voyager - Ai confini della conoscenza 23.05 -TelegiornaleTg 2 23.20 -RubricaRai Educational - La Storia Siamo Noi
20.25 -TeleromanzoUn posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Rubrica Chi l'ha visto? 23.10 -Talk Show Parla con me
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show Amici
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmMr. Crocodile Dundee 2 con P. Hogan - regia di John Cornell (Australia) - 1988 23.25 -FilmPhiladelphia con T. Hanks - regia di Jonathan Demme (USA) - 1993
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Telefilm C.S.I. - Scena del crimine 22.05 -Telefilm C.S.I. New York 23.05 -TelefilmThe Closer
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Attualità Exit: uscita di sicurezza 23.35 -Show Victor Victoria
23.45 -TelegiornaleTg 1 23.50 -AttualitàPorta a Porta 01.25 -TelegiornaleTg 1 02.05 -RubricaSottovoce 02.35 -RubricaRai Educational Magazzini Einstein 03.05 -VideoframmentiSuperStar
00.25 -NewsMagazine sul 2 00.55 -RubricaTg Parlamento 01.05 -RubricaRai Sport 01.35 -RubricaAlmanacco 02.00 -TelefilmNobbie e delitti 2: Il bersaglio, l'oblio 03.25 -DocumentarioMauritania
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02:16 - TelegiornaleNews 02.50 -RubricaNext 03.10 -RubricaNext 03.40 -RubricaRiflettendo con...
00.00 -RubricaMatrix 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
01.55 -TelegiornaleTG4 - Rassegna stampa 02.20 -FilmViaggio segreto con A. Boni, D. Finocchiaro - regia di Roberto Andò (Fra) - 2006 04.20 -RubricaPeste e corna e gocce... 04.25 -Soap OperaFebbre d'amore
23.55 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.45 -NewsStudio Sport 02.10 -TelegiornaleStudio Aperto 02.25 -MusicaleTalent 1 Player 03.05 -Serie TvI Soprano 04.10 -FilmMountain Patrol
00.50 -TelegiornaleTg La7 01.10 -RubricaMovie Flash 01.15 -AttualitàOtto e mezzo 01.55 -TelefilmAlla corte di Alice 02.55 -RubricaDue minuti un libro 03.00 -AttualitàCNN News
Federica Sciarelli
Amici
Mr. Crocodile Dundee II
Camera Cafè
Ilaria D’Amico
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 16.40
RAI 1
ORE 21.10
L’ULTIMA CACCIA
TRADIMENTO
CASINO ROYALE
con R. Taylor, S. Granger, D. Paget - regia di Richard Brooks (Usa) - 1956
con M. Merola, N. D'Angelo, R. Bianchi - regia di Alfonso Brescia (Ita) - 1982
con D. Craig, E. Green, M. Mikkelsen, J. Dench - regia di Martin Campbell (Usa/Ger/G.B./Rep.Ceca) - 2006
Nel Dakota, le mandrie dei bisonti sono quasi estinte per le cacce inarrestabili. Charles è un cacciatore sanguinario, che per di più odia gli indiani, mentre Sandy è stanco dell'inutile carneficina. Sandy si innamora di un'indiana fatta prigioniera da Charles e a un certo punto fugge con lei. Charles li insegue per vendicarsi, ma alla fine sarà proprio lui a soccombere...
Gennaro fa l'ambulante abusivo, la moglie Carmela gestisce un chiosco di bibite e la figlia Titina va alle elementari. La famigliola tirerebbe avanti, ma lui si ribella ai camorristi che chiedono il pizzo sul suo commercio. La moglie si rivolge a un losco avvocato, questi la insidia, lei non cede. Gennaro si batte con il boss camorrista, finisce in prigione e caccia la moglie ritenendola...
RETE 4
ORE 21.10
RETE 4
ORE 23.25
Promosso "doppio O", James Bond si mette sulle tracce di alcuni finanzieri che riciclano il denaro sporco proveniente dalle casse dei dittatori di mezzo mondo. Le ricerche lo portano dapprima ai Caraibi, poi in Montenegro, dove partecipa a una partita a poker milionaria. Obiettivo: sbancare Le Chiffre, una delle pedine principali nello scacchiere del...
RETE 4
ORE 2.20
MR. CROCODILE DUNDEE II
PHILADELPHIA
VIAGGIO SEGRETO
con P. Hogan, L. Kozlowski, J. Meillon regia di John Cornell (Australia) - 1988
con T. Hanks, A. Banderas - regia di Jonathan Demme (Usa) - 1993
con A. Boni, D. Finocchiaro, V. Solarino, C. Gerini - regia di Roberto Andò (Fra) - 2006
Alla fine del primo film avevamo lasciato il simpatico "ex selvaggio" Crocodile Dundee alle prese con la caotica vita della metropoli. In questa seconda puntata lo troviamo quasi perfettamente integrato nella sua nuova vita e con la sua compagna, la giornalista Sue Charlton. Questa però viene rapita da una banda di trafficanti di droga a causa di alcune foto compromettenti...
Beckett è un giovane e brillante avvocato, tra i collaboratori di punta di uno dei più prestigiosi studi legali di Philadelphia, ma viene licenziato in tronco quando i suoi datori di lavoro scoprono che ha contratto l'Aids. Beckett vuol far valere i suoi diritti e si rivolge a parecchi avvocati, ma nessuno accetta. Anche il celebre penalista nero Miller in un primo tempo rifiuta l'incarico, ma dopo...
In seguito al fallimento del suo matrimonio, Leo Ferri attraversa un brutto periodo. Intanto la sorella, che sta a sua volta per sposarsi, è in crisi a causa di un dramma che i due fratelli hanno condiviso nel passato. Leo decide allora di tornare in Sicilia per riacquistare la casa della loro infanzia, dove tutto ha avuto inizio...
Grande Fratello 9 è sempre il re della serata RAI UNO Affari tuoi L'eredita' Pane e liberta' L'eredita' la sfida
ora 20.40 19.49 21.18 18.52
ascolto 7.304 6.819 6.086 5.122
RAI DUE Senza traccia Senza traccia Squadra speciale cobra Tg2-costume e societa'
21.49 21.03 19.42 13.32
2.601 2.581 2.317 2.182
RAI TRE Un posto al sole Agente 007 missione Blob di tutto di piu' Agrodolce
20.35 21.12 19.59 20.12
2.988 2.167 2.013 1.497
CANALE 5 Striscia la notizia Grande fratello Chi vuol essere Beautiful
20.48 21.17 19.03 13.42
8.536 6.610 4.148 4.074
ITALIA 1 Vacanze di natale 91 I simpson Mai dire grande La ruota della fortuna
21.15 14.33 24.20 20.30
2.489 2.327 1.961 1.957
RETE 4 Walker texas ranger Il comandante florent Tempesta d'amore Tempesta d'amore.
20.29 21.14 19.42 18.42
2.549 2.039 1.990 1.660