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DDL SICUREZZA E RUOLO DEI MEDICI

VIGGIANO: PROCESSO ALL’ENI

Rivolta nel Pdl: «Norme inaccettabili» Oltre centro deputati: no alla fiducia

Cinquanta famiglie contro il colosso per le esalazioni e il rumore del Centro

Appello al premier, la prima è Mussolini

La multinazionale: «Tutto come per legge»

alle pagine 6 e 7

a pagina 10

della Basilicata

ED Anno 8 - N. 72

Giovedì 19 marzo 2009

Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it

1,00

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

All’indomani della sua candidatura con Idv la notizia dell’inchiesta a Roma E Mancino: «Le toghe che passano alla politica non tornino indietro»

De Magistris indagato lascia la magistratura L’ex pm: «Non mi faccio condizionare, ho fatto una scelta di vita». In lista anche Vulpio

Intervista a Michele Radice: «In Basilicata meglio da “soli”» alle pagine 8 e 9

La storia

I giudici separano i fratelli di Genzano Il piccolo col papà il grande in istituto

Persone di Potenza Romolo Panico

Gli ragazzi dell’istituto d’arte

Il questore scrittore Oggi a Roma il romanzo “Il teatro dei burattini”

«Dateci una scuola decente. Noi non siamo dei fannulloni»

a pagina 15

Lagonegro, sicurezza sul lavoro

a pagina 51

a pagina 20

Doppio lavoro in tempo di crisi

Autostrada Salerno-Reggio Sospesa l’area di un cantiere

Full Monty alla potentina per uno studente che fa lo strip

a pagina 28

a pagina 32

Sessant’anni dopo la suddivisione, in piazza Vittorio Veneto è arrivato il secondo monoblocco

Matera, la Fontana ferdinandea torna in piazza ORT NELLO SP

• POTENZA

Arleo non cambia la formazione rossoblù

MATERA - Nel pomeriggio di ieri è giunto in piazza Vittorio Veneto il secondo monoblocco della fontana Ferdinandea. A distanza di sessant'anni dalla suddivisione della fontana monumentale e dal deposito nel cortile della sede comunale prima di essere sistemata a ridosso della Villa Comunale, la “fontana” con anticipo sulla

a pagina 29

• REGIONALE Il Pietragalla ipoteca la promozione

Certo che un falegname sia il padre per antonomasia non mi pare tanto naturale.

L’anniversario

50 anni fa la scoperta del gas in Valbasento MATERA - Ricorre quest'anno il 50° della scoperta del metano nella Valle del Basento con epicentro nel territorio di Ferrandina. Tale evento ha inciso fortemente nella vita dei comuni della Valle ed in generale nella provincia di Matera e della Basilicata. La scoperta della importante fonte energetica fu recepita con immediatezza dalla popolazione della Valle come una irripetibile occasione per il dischiudersi della possibilità per avviare un processo di trasformazione e di sviluppo della Valle del Basento e non solo di essa.Grandi manifestazioni di massa si svolsero a Ferrandina guidate da apposito comitato facente capo al giovane studente Saverio D'Amelio.

IERI IL FUTURO DOMANI I RUSSI di ROCCO PEZZANO ll'epoca avere una quantità di gas stipata nel sottosuolo significava sviluppo, domani, futuro. Oggi vuol dire business, mero presente. I russi della Renova utilizzeranno proprio due dei vecchi pozzi Eni come garage di metano. Vendendo una quota della capacità complessiva a chi vorrà conservare idrocarburi. E magari tenendosi una quota per sé. Per il proprio, di gas.

A

seguito e servizio a pag. 11


2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo

Costa Rica-Cuba rapporti ripresi SAN JOSE' – Il presidente del Costa Rica, Oscar Arias, ha annunciato ieri la ripresa dei rapporti diplomatici con Cuba, che erano stati interrotti nel 1961. L’annuncio è stato fatto com un comunicato in cui si precisa anche che «nel corso delle prossime settimane» i governi dei due Paesi designeranno i rispettivi ambasciatori.

Kuwait, l’Emiro indice le elezioni KUWAIT CITY – L'emiro del Kuwait, Sabah alAhmad Al-Sabah, ha sciolto per decreto ieri il parlamento, per la seconda volta in meno di un anno. Lo rivela l'agenzia ufficiale Kuna. Negli ultimi mesi, il parlamento era impegnato in un braccio di ferro con il governo che aveva paralizzato l’attività politica nel piccolo emirato petrolifero del Golfo Persico.

Sarkozy sfida la banlieue PARIGI – E' andato nella sempre inquieta banlieue parigina il presidente francese Nicolas Sarkozy per annunciare guerra alle bande violente, attraverso 16 misure di polizia e di giustizia che puntano a rafforzare la sicurezza delle scuole e degli insegnanti e a punire severamente i membri delle gang. Il capo dello Stato ne ha parlato nella inquieta Gagny.

Giovedì 19 marzo 2009

Era un volo d’addestramento su un vecchio L-39 ceco

Russia, cade aereo militare: un morto Il ministro della Difesa ammette «Abbiamo armamenti molto obsoleti»

Un L-39 come quello caduto

MOSCA – Sembrano una tigre di carta le forze armate russe che, nonostante la politica muscolare della leadership russa, non godono certo di buona salute, se anche il ministro della difesa Anatoli Serdiukov è costretto ad ammettere che «solo il 10% degli armamenti sono moderni». Lo conferma la morte di un pilota in volo d’addestramento martedì sera su un L39, un aereo di fabbricazione ceca usato in Urss dal 1974. Il suo utilizzo ora è stato sospeso. Si tratta di un velivolo vecchio, come la gran parte di quelli usati per gli adde-

stramenti, ma anche per la normale attività militare. È dei giorni scorsi la decisione di mandare in pensione 90 caccia Mig-29 sui 200 ispezionati perchè difettosi: sono un terzo dell’intero parco dei jet russi. Mosca ha dovuto ricomprarsi inoltre dall’Algeria 23 dei 34 Mig 29 smt che aveva venduto nel 2006: il Paese nordafricano lamentava difetti di fabbricazione. Anche le forze aeree strategiche, un tempo fiore all’occhiello della macchina da guerra sovietica, sembrano alimentare più di qualche perplessità.

Parma, cane azzanna bimbo non è grave

Bolzano, pompiere muore per portare le imbracature

PARMA–Il cane lo ha aggredito facendolo cadere a terra e poi azzannandolo alla testa e al collo. È rimasto così ferito nel pomeriggio di ieri un bambino di sette anni, morso da un golden retriever di due anni di proprietà della zia. Il piccolo, che se l’è cavata alla fine solo con una prognosi di sette giorni, stava giocando nel cortile della zia in una villa di Vigheffio, alle porte di Parma, quando si è avvicinato al cane che stava dormendo. L’animale forse non si è accorto in tempo che era il nipotino della proprietaria e si è rivoltato contro.

BOLZANO – Il comandante dei vigili del fuoco volontari di Prato alla Drava, in Alto Adige, è precipitato dal tetto della locale scuola elementare mentre stava portando ai suoi uomini le imbracature. È morto così Josef Schoenegger, 54 anni, un agricoltore che da sempre era attivo nel volontariato. I vigili del fuoco erano stati chiamati dalla direzione scolastica del piccolo paese della alta val Pusteria, a pochi chilometri dal confine italo-austriaco, per liberare il tetto dalla neve, caduta abbondantemente nelle scorse settimane.

Francia, Germania e Spagna insorgono: «Così l’Aids non si controllerà»

Papa, “guerra” sul preservativo Successo della visita in Camerun e polemiche in Europa YAOUNDE' – In Camerun, i giornali parlano di trionfo di Benedetto XVI. Le sue parole sui profilattici non sono nemmeno citate, e la gente si accalca attorno alla papamobile per toccarla e per ricevere un pò di grazia e di fortuna, mentre la televisione rilancia le immagini di un papa in grande forma, accompagnato ovunque dal capo di Stato Paul Biya e dalla consorte Chantal. Amareggia e preoccupa però il seguito papale l’eco delle polemiche scatenate in tutta Europa dal giudizio

negativo espresso da Ratzinger sull'uso dei preservativi (così li ha chiamati lui stesso) nella lotta all’Aids: «aumentano i problemi», ha detto in aereo ai giornalisti, prima di atterrare a Yaoundè. Così, dopo la bufera della revoca della scomunica ai lefebvriani, il viaggio in Africa, una missione voluta per portare un messaggio spirituale di pace, giustizia e riconciliazione al Continente, rischia adesso di essere oscurato da un dibattito concentrato sul sì o il no al condom. Di fronte alla piog-

gia di critiche venute dalla Germania («i preservativi hanno un ruolo decisivo nella lotta all’Aids», ha detto il ministro della Sanità tedesco), dalla Francia («grandissima preoccupazione», ha espresso il ministro degli Esteri di Parigi), dalla Spagna che invierà, al contrario, un milione preservativi all’Africa, nonchè dalla Commissione europea, nella nunziatura a Yaoundè vi è stato un minivertice vaticano e il portavoce della Santa Sede ha stilato una nota di risposta che, di fatto,

conferma su tutta la linea. Padre Lombardi ha precisato «che il Santo Padre ha ribadito le posizioni della Chiesa cattolica e le linee essenziali del suo impegno nel combattere il terribile flagello dell’Aids: uno,con l’educazione alla responsabilità delle persone nell’uso della sessualità e con il riaffermare il ruolo essenziale del matrimonio e della famiglia; due: con la ricerca e l’applicazione delle cure efficaci dell’Aids e nel metterle a disposizione del più ampio numero di malati attra-

verso molte iniziative ed istituzioni sanitarie; tre: con l’assistenza umana e spirituale dei malati di Aids come di tutti i sofferenti, che da sempre sono nel cuore della Chiesa». «Queste – ha concluso – sono le direzioni in cui la Chiesa concentra il suo impegno non ritenendo che puntare essenzialmente sulla più ampia diffusione di preservativi sia in realtà la via migliore, più lungimirante ed efficace per contrastare il flagello dell’Aids e tutelare la vita umana». Elisa Pinna


In Italia e nel Mondo 3

Giovedì 19 marzo 2009

Austria. Colpo di scena al processo al padre-mostro di Amstetten che crolla in aula

Fritzl si pente e ammette: «Colpevole di tutto»

SCUOLA IN SCIOPERO

VIENNA – Colpo di scena ieri al processo a Josef Fritzl a St. Poelten, Bassa Austria: dopo avere sempre respinto le accuse più gravi, il padre-mostro che per 24 anni ha sequestrato e violentato la figlia Elisabeth, si è riconosciuto colpevole ieri mattina di tutti i capi di imputazione, inclusi l’omicidio colposo e la riduzione in schiavitù. Finora Fritzl (73 anni) aveva ammesso solo quelli meno gravi: stupro, incesto e segregazione. E a indurlo a cambiare radicalmente la sua posizione è stata la visione ieri del video di 11 ore, mostrato per intero al processo, in cui la figlia consegna la sua testimo-

«Ho lasciato morire il bebè, speravo ce la facesse» Poi ha bruciato il corpicino del neonato in una caldaia nianza shock del «martirio» da lei patito durante 24 anni di prigionia in una cella bunker, senza finestre nè ventilazione, ricavata dal padre sotto la cantina di casa. È stato lo stesso Fritzl a spiegare il perchè alla giudice Andrea Humer, che gli ha chiesto come mai avesse cambiato idea. «Mi riconosco colpevole di tutti i capi di imputazione scritti nell’atto di accusa», è stata «la testimonianza filmata di mia figlia», ha detto. «Mi riconosco colpevole, mi pento». Anche dell’accusa più pesan-

te, omicidio per omesso soccorso di uno dei sette figli dell’incesto. Un gemello morto un paio di giorni dopo la nascita a seguito di gravi carenze respiratorie dopo che il padre si era rifiutato di portarlo in ospedale. Fritzl lo bruciò poi in una caldaia. «Non so perchè non l’ho aiutato, speravo che ce l’avrebbe fatta», ha detto ieri, confermando anche di essere stato presente al parto nella cella e di essersi accorto che il bimbo respirava male: «Mi dichiaro colpevole, avrei

dovuto capire che il bebè stava male», ha ammesso. Anche per il suo avvocato, Rudolf Mayer, noto penalista, la confessione è stata una «sorpresa» di cui non sapeva nulla. La visione del video della figlia martedì ha «molto scosso» Fritzl, che ha chiesto anche assistenza psicologica in carcere. Il quotidiano Kurier di ieri riferisce peraltro che martedì Elisabeth ha assistito in parte all’udienza, in incognito, perchè intende scrivere un libro sul proprio calvario e voleva «cogliere le impressioni» in aula e vedere le reazioni del padre. Flaminia Bussotti

Fritzl durante il processo

Scontri alla Sapienza. Epifani: «Serve qualità»

L’Italia scende in piazza contro i tagli di Berlusconi ROMA – Lavoratori e studenti sono scesi in piazza ieri in tutta Italia per protestare contro i tagli all’istruzione decisi dal governo Berlusconi. Alle proteste, che hanno accompagnato lo sciopero – indetto dalla Flc-Cgil per l'intero settore della conoscenza (dalle scuole materne, alle università, dai conservatori agli enti di ricerca) e dalla Gilda per il comparto scuola – hanno aderito anche i ragazzi dell’Onda che sono tornati così a far sentire la loro voce. Momenti di tensione si sono registrati nella Capitale e a Napoli: alla Sapienza di Roma la polizia ha caricato gli studenti che volevano uscire in corteo dall’Ateneo mentre nella città partenopea ci sono stati scontri tra studenti di estrema destra e dell’Onda all’esterno della sede dell’ateneo Federico II. Episodi che hanno sollevato un polverone di polemiche: al centro dei commenti di esponenti della maggioranza e dell’opposizione la compatibilità tra il diritto di manifestare e quanto previsto dal protocollo per regolamentare i cortei. «La libertà di espressione, di manifestazione, di partecipare alle elezioni è un diritto costituzionale dei cittadini che noi intendiamo garantire contro ogni forma di violenza» ha assicurato ieri il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, durante il question time. Ma – ha aggiunto riferendosi agli scontri di qualche giorno fa al-

la Statale di Milano – «le forze di polizia seguiranno con attenzione ogni evento che possa incidere negativamente sulla libertà di espressione di tutte le componenti politiche e che di riflesso pregiudichi anche il mantenimento dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini». ADESIONI A SCIOPERO DEL 45% SECONDO CGIL, 9,5% PER MINISTERO. Come da tradizione anche ieri sull'adesione allo sciopero è andato in scena il solito balletto di cifre: la partecipazione, secondo il ministero dell’Istruzione, è stata (dati parziali rilevati alle 15) del 9,56%; del 10,35% la

percentuale definitiva secondo il dipartimento della Funzione pubblica. Ben altre cifre quelle censite dal sindacato: nella scuola – ha reso noto la Flc – l'adesione allo sciopero è stata mediamente del 45% con punte del 60-70%. EPIFANI, SCUOLA VA RIFORMATA E NON CANCELLATA. «La nostra scuola – ha detto il leader della Cgil, Guglielmo Epifani parlando a Palermo che ha ospitato, al teatro Politeama, la principale manifestazione della giornata – ha tante magagne, va sicuramente riformata ma non cancellata. Non merita di avere tagli invece che investimenti. Senza

Alcuni momenti degli scontri tra studenti e forze dell'ordine alla Sapienza

una formazione di qualità e il contrasto alla dispersione scolastica perderemo molte battaglie, in primo luogo quella della legalità, perchè la scuola è la prima maestra di legalità». «Cresce il dissenso dei lavoratori verso politiche miopi e distruttive nei settori della co-

Gilda contesta i dati della Funzione pubblica ROMA – La percentuale complessiva delle adesioni allo sciopero indetto ieri nel comparto scuola dalla Cgil e dalla Gilda è stata del 10,35%. E' il dato definitivo delle ore 17 fornito dal Dipartimento della Funzione Pubblica, che raccoglie i dati degli scioperi in base all’art. 5 della legge 146 sullo sciopero. Il Dipartimento ha comunicato anche i dati suddivisi per regioni: Abruzzo 5,94; Basilicata 3,58; Calabria 2,17; Campania 4,78; Emilia Romagna 20,46; Friuli Venezia Giulia 10,94; Lazio 9,65; Liguria 21,29; Lombardia 12,29; Marche 9,47; Molise 7,33; Piemonte 13,45; Puglia

3,61; Sardegna 19,16; Sicilia 5,86; Toscana 21,62; Umbria 12,00; Veneto 13,18. Il Governo «faccia marcia indietro». Lo chiede, invece, la Gil-

da alla luce della «elevata» partecipazione allo sciopero di ieri. «Dai primi dati in nostro possesso pervenuti dalle province, risulta che la partecipazione allo sciopero è stata elevata, soprattutto nella scuola primaria. Un dato particolarmente significativo se si considera – osserva il coordinatore nazionale, Rino Di Meglio, che molti sindacati non hanno aderito. In molte città si sono svolte manifestazioni che hanno registrato una grande affluenza e adesso ci auguriamo che il dissenso manifestato chiaramente convinca il Governo a fare marcia indietro sui tagli».

Acqua, a Istanbul il progetto “Po Valley” UNA task-force di 13 province e 90 comuni per la sicurezza idrica e ambientale del Po. Il progetto “Valle del fiume Po”, caso noto di buone pratiche di gestione, è l’esempio italiano portato al 5° Forum mondiale sull'Acqua in corso a Istanbul. Tre i temi trattati: il finanziamento della gestione delle risorse idriche, la cultura dell’acqua e, appunto, la gestione dei bacini fluviali. Il progetto «Po Valley», presieduto dalla provincia di Piacenza, è stato inserito nel Quadro Strategico nazionale 2007/2013, il progetto comprende le

Ultrapiatti, “Adamo” vince la sfida con “Air”?

Cowen legge il testo di Obama province di Cuneo, Torino, Alessandria, Vercelli, Lodi, Pavia, Cremona, Mantova, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Ferrara, Rovigo, quattro Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna), e oltre 90 comuni rivieraschi.

noscenza, respingono i contratti beffa, chiedono al governo – ha aggiunto il segretario generale della Flc, Mimmo Pantaleo – di fermarsi e di essere ascoltati». «Ci auguriamo – ha affermato il coordinatore della Gilda, Rino Di Meglio – che il dissenso manifestato oggi convinca il Governo a fare marcia indietro sui pesanti tagli previsti». DAL PIEMONTE ALLA SICILIA, 100 PIAZZE PER DIRE 'NO'. Al corteo di Milano hanno partecipato anche gli operai dell’azienda metalmeccanica Innse di via Rubattino, che da mesi lottano contro la chiusura dello stabilimento; a Genova sono scesi in piazza lavoratori di tutti i comparti, dagli edili, agli insegnanti, ai pensionati; in 10 mila hanno sfilato a Firenze (tra gli slogan anche una citazione dalla Divina Commedia «Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza») in 20 mila a Torino (5 mila per la questura), in 2 mila a Cagliari; decine di lavoratori hanno partecipato a Bari a un presidio in piazza del Ferrarese. Daniela Navi

ERRORE diplomatico del cerimoniale della Casa Bianca in occasione della visita del primo ministro irlandese, Brian Cowen. Per un problema dell'organizzazione il testo del discorso di Barack Obama è stato trasmesso sul gobbo al posto di quello di Cowen,

che ha cominciato a leggerlo come se fosse suo, accorgendosi della gaffe solo dopo qualche paragrafo. Dopo una ventina di secondi di discorso, Cowen si è interrotto, ammettendo: "Questo non è il mio discorso". Obama l'ha presa ridendo.

TRA Dell ed Apple si è aperta una lotta all’ultimo millimetro nel costoso mercato dei portatili ultrasottili. Con il lancio del suo «Adamo», infatti, Dell afferma di aver strappato il titolo di 'ultrasottile' al MacBook Air di Apple. Ma i sostenitori della Mela non sono d’accordo e dai Blog dedicati ai computer Apple si sono levate proteste nelle quali si fa notare che lo spessore del MacBook Air, data la sua forma particolare, va da un minimo di 0,4 millimetri a un massimo di circa due centimetri, mentre quello fisso di Adamo è di 1,6 centimetri. Inoltre, il computer della Dell pesa

molto di più: 1,8 kg contro gli 1,3 circa di Air. A parte questo, e alcune differenze di configurazione dell’hardware, i due prodotti sono concettualmente molto simili. Entrambi si rivolgono infatti ad una clientela medio-alta, con un prezzo nella fascia dei 2.000 dollari.


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Giovedì 19 marzo 2009

Il fatto del giorno: aiuti alle piccole e medie imprese Marcegaglia accontentata In favore delle aziende “Ora abbiamo soldi veri” un fondo di 1,3 miliardi

L’unità sindacale arriva ma viene dalla periferia

dall’articolo di Costanzo Costantini

dall’articolo di Sandro Iacometti

dall’articolo di Enrico Marro

«Ora abbiamo soldi veri». Così il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, al termine del vertice con Berlusconi. Il governo si è impegnato a stanziare un fondo di garanzia da 1,3 miliardi per le piccole imprese e a finanziare la ricerca con altri 5 miliardi. Rimane aperta la questione dei crediti vantati dalle aziende nei confronti della pubblica amministrazione anche se c’è l’impegno per il futuro a pagarli entro 60-90 giorni. Ora però Confindustria attende una verifica sugli impegni assunti. Intanto il governatore della Banca d’Italia, Draghi, ha sottolineato la necessità di evitare «interferenze politico-amministrative nelle valutazioni» dell’erogazione del credito da parte delle banche. [...]

Il governo inciampa sui precari, ma corre in aiuto delle piccole e medie imprese. In arrivo per sostenere le aziende in difficoltà ci sarebbero addirittura “settanta miliardi”. Questa la cifra snocciolata con soddisfazione da Emma Marcegaglia al termine dell’incontro con Silvio Berlusconi. Il premier ha assicurato il pieno appoggio del governo al settore che sta subendo con più violenza gli effetti della crisi e della stretta sul credito da parte delle banche. Ed è soprattutto su quest’ultimo punto che si concretizzerà uno degli interventi di Palazzo Chigi. Fondo da 1,3 miliardi «Nei prossimi giorni», ha detto la presidente di Confindustria, il governo stanzierà 1,3 miliardi per un fondo di garanzia a favore delle Pmi. [...]

Mentre a Roma i leader confederali discutono delle linee di politica sindacale che dividono Cgil, Cisl e Uil, in periferia l’emergenza crisi spinge all’unità. Racconta il segretario generale della Uilm (metalmeccanici), Tonino Regazzi: «Semplicemente siamo passati da una situazione dove avevamo 5-10-20 fabbriche in crisi all’anno a una dove te ne arrivano 10 al giorno. E non è che ci sia molto da inventarsi — continua Regazzi —. [...] concretamente, si esamina il caso e si vede quale è la soluzione migliore, dalla cassa integrazione ai contratti di solidarietà, dalla mobilità alla stessa settimana corta, avendo chiaro che l’obiettivo è tenere il più possibile il lavoratore legato all’azienda [...]».

La migliore di ieri

Manager senza tetto

Il ruolo delle banche e dei Tremonti bond

Se lo Stato non paga

dall’editoriale di Mario Giordano

dall’editoriale di Mario Deaglio

dal servizio di Umberto Mancini

Niente tetto, continuiamo a fare un po’ acqua. O meglio, acquolina. Acquolina in bocca soprattutto ai grandi manager di banche e imprese: anche quelli che chiedono aiuti allo Stato, infatti, potranno continuare a intascare maxi-stipendi e bonus a volontà. Proprio così: con una mano pretendono dai contribuenti denari per aiutare le loro imprese in panne, con l’altra si portano a casa emolumenti da Paperone. Ma non avevamo detto che era l’epoca della responsabilità? Niente da fare: l’emendamento che voleva porre fine al malvezzo, infatti, si è inabissato alla Camera. Via il tetto dei 350mila euro [...].

Nelle ultime settimane, il dibattito sui rimedi alla crisi finanziaria ha subito due importanti evoluzioni parallele. La prima riguarda il ruolo delle banche: man mano che la prospettiva di un sostegno pubblico al capitale delle banche [...] si è fatta più concreta, gli obblighi ai quali le banche dovrebbero sottostare per avere accesso a questa fonte di finanziamento [...] sono diventati sempre più gravosi e più lontani dalla normale attività bancaria: si è arrivati, nel dibattito politico, a ipotizzare semplicisticamente l’obbligo per le banche di riservare quote predeterminate del credito alle piccole e me-

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

18 marzo – A tempo di record la beatificazione di Giovanni Paolo II. Sarà beato nel 2010. Possibile che nel 2009 si perda ancora tempo in queste baggianate? Intanto Ratzinger è in Africa a predicare contro l'uso del preservativo per ridurre gli effetti dell'Aids. Speriamo che qualcuno lo rapisca e lo bolla in pentola a questo pazzo criminale. – Dopo le proteste della Confindustria, dal Governo più di un miliardo per le piccole imprese: "Finalmente abbiamo avuto la promessa di soldi veri". Allora quelli di prima erano finti? Chi mente? – Intanto fa discutere l'intervento del potere politico sulle banche. Incerto il ruolo dei Prefetti. Se le banche diventano solo un oggetto burocratico-amministrativo nelle mani del Governo non è cosa buona e giusta. – Alla Camera salta il decreto che tendeva a ridurre gli stipendi ai super-manager. Non passano neppure gli aiuti ai precari e il decreto sulla casa (Napolitano chiede prima un confronto con le Regioni). il Caimano s'incazza e intanto da un'occhiata ai suoi prossimi appartamenti. Prima o poi il popolo s'incazzera di essere preso per il culo e saranno cazzi loro. – Il magistrato De Magistris lascia la toga e si candida alle prossime elezioni europee con Di Pietro: "Avrò uno stipendio da favola, una pensione ricca e garantita e un sacco di tempo libero". Si fa il nome anche di Travaglio e del padre di Eluana. – La Lega vuole la "castrazione chimica" per legge contro

gli stupratori. Presto anche il taglio di una mano per chi va a troie. – Un banda di cani randagi in Sicilia sbrana una turista. Adesso c'è l'emergenza "cani randagi". La solita buffonata italiana. – Pubblicità in calo anche a Mediaset nei primi due mesi dell'anno. I ricavi del 2008 sono comunque di 4 miliardi di euro. – In Formula 1 si abolisce la classifica a punti. Sarà campione che vincerà più gare. Mah. 17 marzo – Pare proprio che dobbiamo aspettarci un milione di disoccupati nel prossimi tre anni. L’ha dichiarato il commissario UE Almunia che sollecita anche il Governo italiano a non dire bugie per mascherare la crisi. La CGIL: “La recessione sta strangolando i lavoratori”. Anche Bossi, dopo la Confindustria, chiede più denaro a Berlusconi. – Ormai i maxi schermi installati a Piazza San Pietro per l’Angelus della domenica restano fissi in piazza. Decisamente uno scempio da un punto di vista architettonico. – Nella lotta per la Rai gli exDs lanciano il nome di Pierluigi Celli. – Ancora accuse a Letizia Moratti per gli incarichi d’oro. A giorni il verdetto della Corte dei Conti su possibili danni erariali. – Dopo la tragedia in Sicilia adesso si fa guerra ai randagi. Il Governo dice che al sud tutti i comuni sono fuorilegge ma la legge non è affatto chiara in materia.

die imprese sotto il controllo dei prefetti. Se ne deve dedurre che il compito del banchiere non sarebbe più quello di compiere una valutazione, di cui è personalmente responsabile, del rischio connesso alla concessione di credito alle singole imprese bensì quello di adempiere un dovere burocratico-amministrativo, con il prefetto che lo incalza. Elo potrebbe, al limite, sanzionare se non raggiungesse una certa «quota» di credito erogato. L’immagine di un banchiere libero nel suo operare che presta denari non suoi ed è tenuto a non perderli perché li deve restituire ai depositanti aumentati di un, sia pur minuscolo, interesse sembra così perdere di consistenza. [...]

Giannelli sul Corriere

Non pagano: Stato, Regioni, enti locali. O, meglio, possono impiegare fino a 700 giorni per mettersi in regola. Un vero record. Tutto italiano. Perché, a giudizio di Confindustria, i debiti non onorati ammontano a circa 60-70 miliardi di euro. E con i tempi che corrono non ricevere quanto dovuto può spazzare via centinaia di imprese. A rischio soprattutto la fascia di aziende tra i 15 e i 100 addetti, quelle più esposte alle turbolenze dei mercati. Ma a soffrire sono ovviamente anche i “colossi“ e i piccolissimi. In una parola, tutti i fornitori che hanno a che fare con le amministrazioni pubbliche. [...]

È il momento di rivedere le regole di Maastricht dal commento di Alberto Quadrio Curzio

Nessuno può negare che la crisi internazionale si senta anche in Italia: la disoccupazione cresce, le esportazioni calano, le imprese sono in difficoltà. Ma nessuno può credere che l’Italia sia in grado di sottrarsi da sola a questa grave situazione né è ragionevole chiedere al Governo, che ha assunto misure per attenuarla, miracoli o azzardi mentre si possono proporre alcuni ulteriori interventi e un rinnovato impegno europeista. Una valutazione obiettiva sulla situazione italiana è stata espressa nei giorni scorsi dalla Commissione europea che ha esaminato il Programma di Stabilità 2008-2011

dell’Italia presentato dal Governo. In sintesi, quattro sono le intonazioni di questo giudizio: la prima rileva che l’Italia ha carenze strutturali storiche che non consentono una adeguata crescita della produttività; la seconda rileva che la crisi porterà a un notevole peggioramento del rapporto debito su Pil che salirà dal 106% del 2008 al 112% del 2010; la terza è che le misure anti-crisi adottate dal Governo sono coerenti con lo European Economic Recovery Plan [...] e sono vincolate dalla vulnerabilità delle nostre finanze pubbliche, non annullata dal pur apprezzabile basso indebitamento delle famiglie e dalla solidità del sistema bancario; la quarta è che l’Italia dovrà impegnarsi a risolve-

La fotografia Carlo d’Inghilterra con Camilla alle Galapagos (Ansa)

re i due precedenti problemi con riforme strutturali per lo sviluppo e riforme nella spesa pubblica per la sostenibilità del bilancio. A noi pare che la valutazione della Commissione [...] sia sostanzialmente positiva. Riteniamo tuttavia utili alcuni ulteriori suggerimenti. Innanzitutto crediamo non sia possibile aumentare genericamente la spesa pubblica per contrastare la crisi sia perché dobbiamo collocare titoli di Stato sui mercati finanziari senza pagare interessi crescenti sia perché una spesa incontrollata porterebbe a rafforzare sprechi e rendite sia perché a crisi finita la necessaria correzione di finanza pubblica [...] diverrebbe cruenta. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Insomma, Marcegaglia l’ha spuntata: si sono visti e Berlusconi ha acconsentito ad allargare la porzione di denaro pubblico destinata, sotto varie forme, alle piccole e medie imprese. Giusto? Sbagliato? In un paese come il nostro in cui le grandi imprese industriali si stanno estinguendo come dinosauri è lecito pensare a un magro destino di sopravvivenza in cui l’arte di arrangiarsi, endemica alle nostre pmi, diventi amaramente una risorsa istituzionalizzata. Le imprese, le imprese... Non funzionano solo grazie ai soldi le imprese: funzionano quando c’è gente contenta di lavorare, ben diretta, quando ci lavorano persone che hanno l’istruzione sufficiente a non fare stupidaggini, quando il contesto in cui si muovono – lo Stato – non le costringe a fare miracoli per cose banali. Ricominciare dai cittadini: quello sarebbe un buon progetto.


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Giovedì 19 marzo 2009

Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Usa, rissa alla radio, coinvolta la figlia di McCain Laura Ingraham, la conduttrice le dà della “cicciona”

Le fusioni non bastano per creare un partito vero

dal servizio di Maria Laura Rodotà

dall’editoriale di Sergio Romano

Come si dice in America, «blondes have more fun», le bionde si divertono di più. Anche quando sono repubblicane, e il loro partito ha perso gioco-partita-incontro, e loro scatenano una rissa multimediale - la più seguita online dopo le notizie su Obama e la recessione - usando un linguaggio diretto e prepolitico: «Sai offendere e insultare»; «E tu sei una cicciona»; «Io sarò una cicciona ma tu bacia il mio grasso culo». Scusate i termini, ma a parlare (di baci eccetera) in tv è la figlia dell’ex candidato alla Casa Bianca John McCain: Meghan, giornalista-blogger, ventiquattrenne bellissima non magra. A dare a Meghan della scema che parla di politica solo perché non l’hanno presa nei reality in quanto «taglia forte» è stata, nel suo talk show alla radio, Laura Ingraham, famosa commentatrice ultraconservatrice; quarantenne secchissima. Proprio come Ann Coulter, altra pundit di destra (ma tanto di destra, pensa che gli ebrei dovrebbe-

Meghan McCain, figlia di John

ro «perfezionarsi» e diventare cristiani), autrice di bestseller politici, ancora più magra; è lei che McCain-figlia aveva attaccato sul sito The Daily Beast, in quanto simbolo della parte più estremista del partito repubblicano; dedita «a perpetuare i peggiori stereotipi», incapace di riguadagnare consensi tra i moderati e i giovani. McCain è giovane, meno colta di Coulter e Ingraham, a tratti simpaticamente suonata. Subito invita-

ta a parlare al Rachel Maddow Show (Maddow è conduttrice politica di culto; iper-liberal, militante lesbica, con capelli corti scuri) si è rifiutata di parlare della crisi: «Non ne capisco niente, non ho fatto neanche un corso di economia all’università». Ha espresso sorridente la sua attualissima idea di privacy: «Racconto tutto su Twitter (social site in cui si dice di continuo cosa si sta facendo in 140 battute) e sul mio blog, so-

dall’articolo di Aldo Grasso

Intanto Sky Vivo diventa Sky Uno per scrollarsi di dosso una sorta di cattivo auspicio. Tempo fa, quando i dirigenti di Sky diedero vita un canale con tendenze generaliste pensarono di invitare Maurizio Costanzo con un programma che si chiamava «Stella». Ma gli esiti non furono quelli sperati. Così, fra gli addetti ai lavori, Sky Vivo diventò subito il suo contrario, con spreco di scongiuri (di qui, forse, l'immotivato e invido risentimento di Costanzo nei confronti Mike, reo di spalleggiare Fiorello). La vera ragione della scelta generali-

Sky in cerca di divi per uscire dalla nicchia sta è un'altra. Nell'ormai guerra dichiarata fra Sky e Mediaset (con il supporto della Rai) bisogna metter in conto una eventualità: che Mediaset e Rai abbandonino la piattaforma Sky per costruirne una propria, a integrazione del digitale terrestre. Decisione non facile per la Rai: le sue reti satellitari sono infatti pagate da Sky e

non si vede dove Viale Mazzini possa reperire altri soldi per tenerle in vita; inoltre, come Servizio pubblico, la Rai dovrebbe essere aperta a tutte le piattaforme. Decisione non facile ma probabile. Ecco perché Sky si sta attrezzando per una rete rivolta a tutti, per uscire un po' dal ghetto della tv di nicchia. Solo creando eventi (finora relegati allo sport, visto che il

no curiosa di me e degli altri». Apparentemente sprovveduta, ma efficace; a una deliziata Maddow che le diceva «si rende conto che la massacreranno» ha risposto: «È importante per il partito che i moderati trovino la loro voce, non lo fa nessuno, sono nota e ci provo io». McCain non vuole far politica, dice, sta cominciando a fare la giornalista, e con questa «battle of the blondes» è diventata all’istante, pure lei, una commentatricecelebrità. Imparando dalle bionde nemiche a esibirsi in scrittura e video, integrando col Web 2.0. La battuta decisiva, il «kiss my fat ass», l’ha fatta in televisione, nel seguitissimo The View (si può vedere online). Prima però aveva replicato sul Daily Beast: «Mi dicono da sempre che sono grassa, ma ho imparato a piacermi. [...] Mi aspettavo obiezioni politiche, volevo creare una discussione sul futuro dei repubblicani. Ma il problema resta: perché dopo decenni di vittorie femministe, una donna attacca un’altra donna sul peso? [...]»

settore cinema è poco attrattivo), solo sfondando nel settore intrattenimento, solo incrementando la «tv dei divi» (Fiorello, Cuccarini, Panariello, e un domani, chissà, persino Celentano, Mike...) si può dare uno scossone alla fisiologia degli abbonamenti. Tuttavia, parlare di tv generalista è un azzardo. Per definizione la pay tv non può essere generalista. La presenza di Fiorello ci suggerisce invece un modello di audience più appropriato: Sky punta a costruirsi un pubblico di tendenza, una via di mezzo tra la generalista e la tv di nicchia, il pubblico che si espande con il passaparola (o passaimmagine).

La nascita del Pdl piacerà a tutti coloro che vorrebbero un’Italia bipolare: due grandi forze politiche in gara per il potere e destinate ad alternarsi alla guida del Paese. Credo che abbiano ragione. Dopo la scomparsa delle grandi ideologie messianiche del Novecento e la nascita di grandi spazi politico-economici, i partiti minori rappresentano soltanto passioni identitarie, interessi corporativi o stati d’animo contingenti. Possono essere utili per spronare i grandi partiti e rompere, di tanto in tanto, la grigia rigidità del bipartitismo perfetto, ma in molti Paesi, fra i quali l’Italia e Israele, hanno avuto l’effetto di complicare enormemente il governo della cosa pubblica e la soluzione dei maggiori problemi nazionali. Se avremo finalmente due grandi partiti lo dovremo paradossalmente ad alcuni leader (Veltroni, Rutelli, Berlusconi, Fini) che, pur combattendosi da posizione opposte, hanno deciso di imitarsi e di avanzare su strade parallele verso uno stesso obiettivo. La durata e la felicità di questi matrimoni, tuttavia, non sono scontate. La nascita del Partito democratico ricorda per molti aspetti l’unificazione socialista nell’ottobre del 1966. Il Psi di Nenni e il Psdi di Saragat si fusero, ma conservarono le loro rispettive strutture, i loro apparati burocratici e persino i centralini telefonici delle due direzioni. Bastarono i risultati elettorali della primavera del 1968, quando il partito unificato conquistò il 15,5% alla Camera contro il 13,8% al Psi e il 6,1% al Psdi nelle elezioni precedenti, perché i due partiti rimproverassero all’unificazione le loro sventure e decidessero di divorziare. Ciò che è accaduto al Partito democratico dopo le elezioni politi-

che dell’anno scorso dimostra che i matrimoni, soprattutto nella loro prima fase, sono fragili e possono sciogliersi bruscamente da un momento all’altro. I malumori visibili nel partito di Gianfranco Fini alla vigilia del Congresso che deve proclamare la fine di Alleanza Nazionale e la sua fusione con Forza Italia, suggeriscono le stesse riflessioni. Se confrontato al Pd, il Pdl ha certamente un vantaggio: la leadership di Silvio Berlusconi e la sua popolarità nel Paese. Ma una forza politica così strettamente legata al ruolo di una persona può maggiormente subire, soprattutto nella sua fase iniziale, i contraccolpi della cattiva fortuna. Siamo dunque condannati a un bipartitismo precario e provvisorio? Per rispondere a questa domanda conviene ricordare che il bipolarismo imperfetto costruito in Italia negli ultimi quindici anni è in buona parte il risultato delle due leggi elettorali con cui il Paese è andato alle urne dopo la riforma del 1993. Vi sono stati due blocchi contrapposti perché i partiti hanno dovuto coalizzarsi per sopravvivere. Ma nei Paesi dove le famiglie politiche sono tradizionalmente numerose e la cultura rimane tenacemente proporzionalista, le leggi elettorali, come abbiamo constatato nel corso di questi anni, non bastano da sole a garantire l’unità delle coalizioni per la durata dell’intera legislatura. L’esempio francese può servirci a comprendere il problema italiano. In Francia il bipartitismo è il risultato di due fattori complementari: il doppio turno con un’alta soglia di sbarramento e l’elezione popolare del presidente della Repubblica. Ogni qualvolta la scena politica tende nuovamente a frammentarsi l’elezione presidenziale costringe i partiti a unirsi dietro un candidato. [...]

“L’Unità” e Almirante nostalgia ambivalente

Cambiano le regole della Formula uno per il titolo conterà il numero di vittorie

Canta che ti passa

dal corsivo di Michele Brambilla

dal commento di Benny Casadei Lucchi

dal corsivo di Paolo Martini

È qualcosa di più di una semplice sberla, perché fa molto più rumore, perché provoca molto più dolore. Succede così quando il ceffone arriva a più persone nello stesso momento e, soprattutto, giunge inaspettato. La Fota, l’associazione dei team e dei costruttori impegnati in F1, aveva, giusto due settimane fa, in quel di Ginevra, illustrato al mondo, forte come non mai, unita come non mai, come risanare il Circus, abbassare i costi, aumentare le entrate e ravvivare la lotta e lo show premiando di più chi vinceva. Ebbene, quelle proposte (12 punti al primo, 9 al secondo, 7 al terzo...), pensate, decise e sottoscritte all’unanimità, sono state ignorate dal Consiglio mondiale della Federazione internazionale dell’auto presieduto da Max Mosley. Non solo: dal consesso è uscita rafforzata anche la posizione di Bernie Ecclestone, da settimane nel mirino dell’associazione dei team che lotta per una più equa ripartizione delle entrate della F1. Non a caso, il nuovo punteggio partorito dal Consiglio Fia introduce di fatto l’idea delle medaglie cara a Ecclestone: ossia, quest’anno vincerà il titolo chi avrà conquistato più Gran premi, solo in

Di buoni motivi per farsi andare di traverso la disfida televisiva tra Canale 5 e la Rai, andata in scena ieri sera, con lo scontro diretto tra due spettacoli dello stesso genere, se ne possono elencare tanti. Non sono esattamente due programmi educativi e socialmente utili, né il consolidato [...] Amici di Maria De Filippi né il nuovo luminoso X Factor [...] che è stato promosso per la finale addirittura su Raiuno. Eppure questa singolare serata non solo fa rifiorire un sano spirito di concorrenza in un Paese dove giustamente a molti fa paura lo spettro di Rai-Set, o di Media-Rai. Ma porta anche una piacevole sensazione di freschezza: è un bel segnale vedere due donne dominare per una sera la scena mediatica dell’Italia stramaschilista. È ancor più singolare che tanta attenzione del vituperato pubblico di massa [...] si concentri su due «talent-show» d’impronta squisitamente internazionale. Già, anche se sono solo spettacoli tv, il fatto che valorizzino nuovi talenti e volti giovanissimi, è una bella notizia. Più che mai in un momento in cui il precariato pare la condizione d’intere generazioni. Almeno possiamo ancora dire con leggerezza: «Ragazzo, canta che ti passa».

[...] L’Unità pubblica un’ampia intervista a donna Assunta Almirante a sostegno della tesi che si stava meglio quando si stava peggio. Tipica della cultura di destra, la sindrome del nostalgismo sembra aver contagiato, ormai da un pezzo, quel che resta della sinistra. Prima dei missini erano stati rimpianti a più riprese i vecchi democristiani: quelli sì che avevano radici popolari, quelli sì che avevano un senso dello Stato, quelli sì che sapevano tenere a freno le ingerenze del clero. La rivalutazione di Almirante segue di pochi anni quelle di Moro e Fanfani, di Piccoli e perfino di Andreotti, di Zaccagnini e perfino di Forlani. Tutta gente che per anni è stata dipinta come un branco di ladri, di servi della Chiesa e dell’America, di complici dei mafiosi, di registi della strategia della tensione, di burattinai di servizi segreti deviati. Si potrebbe pensare che in fondo è quel classico, umanissimo rimpianto del passato che poi è il rimpianto della giovinezza perduta: lo stesso irrefrenabile moto dell’animo che ci porta a chiudere gli occhi e sognare la bicicletta senza cambio, la tv in bianco e nero, la gazzosa con la pallina di vetro, gli immangiabili bastoncini di liquirizia, le inte-

rurbane con i gettoni telefonici. E invece no, invece è l’eterna strategia della demonizzazione dell’avversario del momento, che non solo fa sempre schifo ma è sempre peggiore del precedente. Basterà pazientare qualche decennio per leggere su l’Unità, o su quel che le succederà, un editoriale intitolato «I bei tempi del conflitto di interesse», e un’articolessa su quanto era meglio Berlusconi che in fondo non rubava perché era ricco di suo e poi dava posti di lavoro. Ci sarà, allora, un nuovo mostro da abbattere, un nuovo pericolo per la democrazia. E si scriverà che nel 2009 sì che c’era un governo «forte di una cultura politica poco condivisibile ma indiscutibile», con la Carfagna che comunque aveva fatto la legge sullo stalking, Bondi che sapeva scrivere poesie, Calderoli che almeno una laurea ce l’aveva, Bossi che in fondo era un figlio del popolo, Frattini che non aveva mai un capello fuori posto, Tremonti che s’era inventato la social card. Quanto a Maroni sì, aveva detto che bisognava essere cattivi con i clandestini: ma con i terroni era comprensivo. Può darsi che perfino a Gasparri e Cicchitto troveranno qualche virtù. Così scriveranno, un giorno. Ma noi non ci saremo.

La McLaren di Hamilton, campione del mondo

caso di parità varranno i punteggi che tra l’altro restano i vecchi. Come ai Giochi olimpici: se una nazione mette in tasca 10 argenti e un solo oro e l’altra due ori, è quest’ultima a star davanti (nel 2008, con questo meccanismo, sarebbe stato campione Massa). Non stupisce, dunque, che il comunicato vergato a Maranello a nome di tutti i team sia durissimo e lasci presagire future azioni (prima di Melbourne ci sarà un vertice Fota, ndr). In merito alle decisione prese, la Fota «desidera esprimere delusione e preoccupazione per quanto stabilito in maniera unilaterale», queste le parole di Montezemolo. «Il nuovo quadro regolamentare definito dalla Fia a partire dal 2010 rischia di stravolgere la vera essenza della Formula 1

e i principi che la rendono uno degli sport più popolari e più attraenti... Visti i tempi e le modalità con cui queste modifiche sono state decise - prosegue - riteniamo necessario esaminare attentamente la nuova situazione e fare di tutto per mantenere, in momenti così difficili, un quadro regolamentare stabile senza continui stravolgimenti che creano solamente sconcerto e confusione nelle Case automobilistiche, nei team, nel pubblico e negli sponsor». A far infuriare i team non è tanto l’adozione, alla vigilia del Gp di Melbourne, di un sistema di punteggio che ignora quello da loro proposto, quanto e soprattutto l’annuncio del tetto al budget per le squadre che verrà introdotto dal 2010. [...]


6 Primo piano

Giovedì 19 marzo 2009

Primo piano 7

Giovedì 19 marzo 2009

E scoppia il caso dei “bimbi invisibili”

Lo scontro politico

Sicurezza, rivolta nel Pdl «Certe norme inaccettabili»

Oggi i deputati sono chiamati a un vero tour de force con probabile notturna

di MARINA MARESCA

Federalismo c’è il primo ok

“No” al reato di clandestinità e alla denuncia dei medici

Al via le votazioni alla Camera e vanno avanti i “segnali di fumo” tra Lega e Pd, che si astiene di ALESSANDRA CHINI ROMA - Iniziano le votazioni dell’Aula sul ddl sul federalismo fiscale e proseguono i 'segnali di fumo' tra il Pd e la Lega sul provvedimento. Il partito di Franceschini si astiene sul primo articolo (l'unico finora approvato e che definisce gli obiettivi della riforma) e questo resta l'orientamento prevalente del gruppo anche sul voto finale, confermato per martedì prossimo 24 marzo. Quella del federalismo, sottolinea il responsabile Welfare del Pd, Enrico Letta «deve essere una sfida da cogliere», verso cui il partito si pone con una «predisposizione positiva», a patto che non diventi una «bandiera elettorale» e rappresenti una «occasione per il Mezzogiorno». D’altra parte il Pd tiene alta la guardia sulla questione delle norme in favore degli enti locali dopo l’approvazione, ieri, della mozione Franceschini in materia. Norme che si concretizzano in un emendamento sul Patto di Stabilità interno presentato dai relatori al decreto incentivi, ma che i Democratici definiscono al momento «insufficienti». Anche dall’Idv arrivano segnali di apertura. Di Pietro e i suoi votano sì sul primo articolo e rivendicano con il capogruppo, Massimo Donadi, il «gran lavoro» fatto sul provvedimento che ha portato a un ddl diverso dall’iniziale 'testo Lombardo', uscito dal consiglio dei Ministri. Resta sulle barricate

l’Udc, che vota no sull'articolo 1 e continua a criticare il ddl come un «provvedimento manifesto». Oggi i deputati saranno chiamati a un vero tour de force (con probabile notturna) visto che fino a questo momento sono stati esaminati solo il primo articolo e una buona parte degli emendamenti al secondo del testo. Si tratta di norme che definiscono l’ambito di intervento, l’oggetto e le finalità della delega, che attua l’articolo 119 della Costituzione assicurando autonomia di entrata e di spesa a Comuni, Province, Città Metropolitane e Regioni, con l’obiettivo del graduale passaggio dalla spesa storica al fabbisogno standard. La Camera ha approvato anche, all’unanimità, un emendamento del Pd, una sorta di 'clausola' di salvaguardià sull'unità nazionale, a tutela del Mezzogiorno. La modifica prevede, infatti, che il federalismo garantisca l’unità della nazione «perseguendo lo sviluppo dei territori tuttora in ritardo rispetto alle aree avanzate». «Prima del federalismo fiscale, superare gli squilibri fra Nord e Sud del Paese. È il riconoscimento dell'attualità della questione meridionale». Esprimono piena soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento i parlamentari del Pd Marco Minniti, Cesare Marini, Rosa Villecco Calipari, Mariagrazia Laganà, Franco Laratta, Nicodemo Oliverio. Altra novità, introdotta con un emendamento del governo passato all’unanimità, quella che, secondo il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, apre al quoziente familiare all’interno dell’ordinamento. Tra le finalità della delega viene infatti individuata quella di promuovere, anche con misure economiche, in base agli articoli 29, 30, 31 della Costituzione, la formazione delle famiglie e il sostegno, in particolare, a quelle numerose. L’UDC: SOLO DA NOI CONTRASTO - «E' in corso di approvazione il federalismo fiscale della Lega con la concreta complicità del Partito Democratico». È quanto afferma intanto il deputato dell'Udc, Roberto Occhiuto, capogruppo del partito in Commissione Finanze. «L'unica forza politica - afferma - che ha manifestato il coraggio di contrapporsi ad un federalismo che rischia di determinare uno straordinario trasferimento di risorse da sud al nord è l'Udc».

Enrico Letta «E’ una sfida che si deve cogliere»

Enrico Letta e Pierluigi Bersani

Urne aperte per le europee e per Province e Comuni giunti a scadenza

Election Day: il dl è legge, si vota il 6 e 7 giugno ROMA - Sabato 6 giugno, dalle 15 alle 22, e domenica 7, dalle 7 alle 22, urne aperte in Italia per il rinnovo del Parlamento europeo e dei vertici di quei Comuni e Province giunti a scadenza. È il succo del decreto legge sull' election day convertito, in via definitiva, in legge dal Senato con un voto bipartisan. Hanno votato contro solo l’Mpa e i tre senatori radicali eletti nelle file del Pd, in dissenso dal loro gruppo. Il Senato ha accolto la modifica apportata, in seconda lettura, dalla Camera che ha abolito il rimborso elettorali in favore dei partiti che superano la soglia del 2%. Ecco le misure della legge che introduce la novità del voto il sabato pomeriggio. COSTI - Le operazioni di voto avranno un costo complessivo di 1,5 milioni di euro.

SABATO E DOMENICA - Diversamente dal solito, stavolta non si voterà domenica e lunedì ma sabato e domenica. La decisione di aprire le urne di sabato si è resa necessaria dopo che il Parlamento europeo ha deciso che ciascun paese doveva organizzare le elezioni tra giovedì 4 e domenica 7. RIMBORSI ELETTORALI Per averne diritto bisognerà andare oltre il 4% ed eleggere propri rappresentanti all’europarlamento. I senatori del Pd Vincenzo Vita e Paolo Nerozzi hanno provato, senza successo, a reintrodurre la disposizione, cassata dalla Camera, di rimborsare anche i partitini che superano il 2%. 63 PROVINCE, OLTRE 4 MILA COMUNI - Oltre che per le europee, si voterà anche per il rinnovo di molti enti locali: 63 Province

e 4289 Comuni. I seggi elettorali saranno oltre 67mila. MAXISIMBOLI - Diventano più visibili i simboli dei partiti sulla scheda elettorale. I due centimetri di diametro attualmente previsti vengono portati a tre. VOTO ALL'ESTERO - Gli italiani temporaneamente all’estero, impegnati in missioni internazionali o per lavoro, potranno votare per corrispondenza attraverso le sedi consolari. Tutti i plichi contenenti le schede dovranno pervenire alla Circoscrizione per l’Estero entro le 16 di giovedì 4 giugno. ARRIVANO GLI OSSERVATORI - Per tutte le elezioni che si terranno nel 2009, compreso il referendum, viene autorizzata la presenza di osservatori dell’Osce presso gli uffici elettorali di sezione.

ROMA - Il Pdl si divide sulla denuncia degli immigrati stranieri irregolari da parte dei medici: oltre cento deputati firmano una lettera al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per chiedere di non porre la fiducia sul decreto sicurezza. Il reato di clandestinità e le norme riguardanti la denuncia dei clandestini da parte dei medici sono per loro «inaccettabili». Alessandra Mussolini, che ha promosso l'appello al premier, ha esultato quando alle cento già ottenute dai colleghi di centrodestra, si è aggiunta l'autorevole firma di Gaetano Pecorella: «La carica dei centouno». Questo numero però è stato ancora superato nel corso della serata. «Ha firmato la mia lettera anche Mariella Bocciardo», l'ex moglie di Paolo Berlusconi, ha reso noto Alessandra Mussolini. Tra gli altri deputati firmatari - tra loro nessun leghista - ci sono anche Santo Versace, Margherita Boniver, Lucio Stanca, Gabriella Carlucci, Lucio Barani, il direttore del Secolo Flavia Perina, Giorgio Stracquadanio, Manuela Di Centa, Souad Sbai, Valentina Aprea, Mario Landolfi, Beatrice Lorenzin, Fiamma Nirenstein, Enrico Cost. IL CASO DEI BIMBI FANTASMA - «Fini è d'accordo con me. Condivide la mia iniziativa», ha spiegato, «c'é un'asse istituzionale tra me, come presidente della commissione Infanzia, il presidente della Camera e il Quirinale». «È una cosa su cui come

madre - ha detto Alessandra Mussolini - come presidente della commissione Infanzia, come medico, devo prendere posizione perché è incivile». La norma contenuta nel decreto sicurezza obbligherebbe medici e insegnanti a segnalare stranieri irregolari anche minori. Bambini invisibili alla legge. Neonati sottratti a ogni controllo di legalità e sconosciuti all'anagrafe: apolidi di fatto: anche il mondo delle associazioni, cattolici in testa, lancia l'allarme su una norma del governo che minaccia di lasciare migliaia di figli di immigrati senza identità. Ma la rivolta dei deputati del Pdl non è piaciuta ai vertici del gruppo. Il presidente Fabrizio Cicchitto l'ha bocciata come «iniziativa propagandistica che lascia il tempo che trova», che «i numeri che girano sono decisamente esagerati», che molti dei deputati stanno ritirando la loro firma. Anche per il leader della Lega Umberto Bossi i numeri sono ingigantiti e a suo parere il disegno di legge sulla sicurezza resterà così come è stato approvato al Senato. Il capogruppo del Carroccio Roberto Cota sostiene che la lettera è «strumentale» e probabilmente «figlia di manovre interne in vista del congresso», del Pdl. Ricorda quindi che la norma, compreso il reato di clandestinità, è frutto di un accordo politico ed è stata già approvata all'unanimità al Senato. Per l'opposizione, da sempre contraria alla denuncia dei medici, la ribellione dei deputati della maggioranza è un'ottima notizia «È quello che diciamo anche noi da tempo», afferma Dario Franceschini, segretario del Pd, chiedendo di ritirare la norma. «Come si può immaginare», chiede, «di costringere i medici a denunciare gli immigrati che vanno a curarsi in un pronto soccorso? Si tratterebbe di una legge non solo immorale, ma carica di rischi per la popolazione italiana, a cominciare dalle possibili epidemie derivanti da malattie non curate». «Finalmente la libertà di coscienza batte un colpo anche nel Pdl», si rallegra il capogruppo dell'Idv Donadi secondo il quale le norme contestate sono «strampalate e disumane».

Umberto Bossi leader della Lega e ministro per le Riforme nel governo guidato da Berlusconi

Lettera al Pdl. «Ma voglio anche lealtà»

LO SFOGO

Biotestamento, il premier «Sia libertà di coscienza»

Berlusconi: «Fare il premier mi fa schifo, lo faccio solo per responsabilità»

di ANDREA LONGO ROMA - La legge sul testamento biologico è approdata ieri nell'Aula del Senato. E Silvio Berlusconi ha scritto ai parlamentari del Pdl, che dovranno vedersela con circa 3 mila emendamenti, per confermare loro la libertà di coscienza, "che su questi temi rimane un principio non negoziabile". Ma anche per richiamare tutti all'ordine, ovvero per esortare la maggioranza a contemperare l'etica della convinzione con quella della responsabilità. In linea cioè con gli impegni presi durante gli ultimi giorni di vita di Eluana Englaro. E a tenere conto che a pochi giorni dal congresso, che sancirà la nascita del partito unico, "è davvero importante riuscire a dare sostanza a quei principi che dovranno unirci per decenni". Berlusconi ha ricordato che sul fine vita il Parlamento dovrebbe astenersi dal legiferare, se non fosse stato "sfidato da sentenze che, adducendo presunti vuoti normativi, pretendono in realtà di usurparne le funzioni". Il disegno di legge al vaglio delle Camere e che sarà licenziato nella serata di giovedì 26 marzo, secondo il premier, è un buon testo. Come ha confermato il relatore, Raffaele Calabrò, che aprendo la discussione in Aula ha ribadito che "non si può consentire ad una persona di scegliere di morire di fame e di sete". E che "la vita non è qualcosa di cui disponiamo". I punti di maggior conflitto riguardano appunto: come considerare nutrizione e idratazione artificiale, il carattere più o meno vincolante delle disposizioni anticipate di trattamento (Dat). Il Pd si è ricompattato sull'emendamento Finocchiaro. Men-

tre nella maggioranza - per ammissione dello stesso presidente del consiglio - esistono "voci dissenzienti che, tra l'altro, vanno in direzioni tra di loro opposte". Oltre a Benedetto Della Vedova, tre laici (Paravia, Malan e Saro) e per motivi opposti, la Bianconi, oltre a Pisanu e Pera. Per questo Berlusconi ha fatto appello al senso di responsabilità dei senatori del centrodestra. Con una tale mole di emendamenti infatti si prevedono centinaia di votazioni, molte a scrutinio segreto, e se in teoria la maggioranza può contare su una trentina di voti in più, questo margine non è granitico. I vertici del Pdl al Senato - Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello - hanno giudicato "una testimonianza di vicinanza" la lettera del premier. Hanno apprezzato l'appello alla lealtà, sicuri che in Aula i colleghi della maggioranza difenderanno fino in fondo la linea del governo, non con la spada dell'ideologia evocata dalla senatrice Finocchiaro, ma con la consapevolezza di avere raggiunto un testo "laico ed equilibrato". Non è preoccupato insomma Gasparri per il voto segreto. Dal Pd, appunto, la capogruppo Finocchiaro ha interpretato la lettera come un'imposizione, che tra l'altro rende impossibile il dialogo tra maggioranza e opposizione. Come Massimo D'Alema la presidente dei senatori democratici è favorevole a una pausa di riflessione, a una moratoria, "piuttosto che impugnare e brandire la spada dell'ideologia". Una proposta di sospensiva dell'esame del ddl per motivi di "incostituzionalità" è stata presentata dai tre radicali (Stefano Ceccanti, Donatella Poretti e Emma Bonino) eletti nelle liste del Pd. Insieme a tre pregiudiziali.

Da ieri il ddl in Senato voto finale il 26 marzo

ROMA - Si dice «disperato». E torna a ripetere quanto il lavoro del politico gli «faccia schifo». Al teatro Quirino di Roma Silvio Berlusconi l’altra sera tra il primo e il secondo atto si concede un bagno di folla. «Sono otto settimane che non faccio un giorno di riposo» scherza nel foyer con il pubblico. «Ma lei si diverte», lo punzecchia una signora. «No, a me non piace quello che faccio - replica il Cavaliere - lo faccio solo per senso di responsabilità. Mi fa schifo quello che faccio. Sono disperato...». «Sono abituato a lavorare - riprende Berlusconi sorridendo - pensi che per 21 giorni non ho mai dormito due notti consecutive nello stesso letto». Ma «E’stata una tournée», ribatte un signore. «No - risponde il Cavaliere - perché in tournée si recita sempre la stessa parte. Io ogni giorno devo invece cambiarla». Non è la prima volta che Berlusconi tocca il tasto del “sacrificio” che gli costerebbe fare il lavoro del politico. Quello stesso che più volte ha sbeffeggiato pubblicamente, attaccando «i politici di professione», quelli «solo chiacchiere» e «niente fatti». Opponendoli a quelli come lui, gli uomini «del fare». Ricordando, con orgoglio, la sua ascesa imprenditoriale. Sospirando quando, elenca le sue case al mare, dalla Sardegna ai Caraibi, che non si può «godere». Elencando i tempi sempre più stretti della sua giornata. «Dormo poche ore e il resto lavoro», ha ripetuto più volte. «Sono uno di voi», non perde occasione di ricordare in pubblico.

| VERSO IL CONGRESSO | Alleanza Nazionale, dalle correnti al Pdl. La nuova mappa del partito di MILENA DI MAURO ROMA - In principio in An furono le correnti. Poi Gianfranco Fini ingaggiò una personale battaglia contro le componenti 'storiche' del partito: Destra Protagonista, Destra Sociale, Nuova Alleanza. Fino a definirle «metastasi» e ad annullarle con atto d’imperio. E si presenta ora all’appuntamento dello scioglimento nel Pdl (il congresso sabato e domenica a Roma) con una classe dirigente tutta al governo. L’ERA DEI COLONNELLI - Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri erano i dioscuri della Destra Protagonista, i 'berluscones', gli antesignani della fusione con Fi. Gianni Alemanno e Francesco Storace i Castore e Polluce della Destra Sociale, la componente movimentista del partito: uno rautiano, l’altro almirantiano, camerati del Fronte della Gioventù negli anni duri e difficili, ostili allo scioglimento della destra, infine su fronti opposti, per Pdl e Destra, nella sfida al Campidoglio. Altero Matteoli e Adolfo Urso erano invece i leader di Nuova Alleanza, corrente nata per depotenziare Destra Protagonista e Destra Sociale. CORRENTI 'METASTASI' - Fini tenta l’azzeramento delle correnti, fino ad imporre ai colonnelli il 'rompete le righe', per l’approdo nel partito unico del centrodestra. Una prospettiva che lo induce a tornare ad occuparsi del partito, affidato ad un 'triumvirato' dopo la sua nomina alla Farnesina. Nel 2005 il leader di An, che

si scontra con la sua classe dirigente sulla fecondazione assistita, sfida i colonnelli definendo con tono sprezzante le correnti «metastasi». Poi si scuserà, ricucendo. LA 'CAFFETTERIA' - «Ci vedremo la settimana prossima e saprete le mie decisioni». Un colloquio rubato in una caffetteria a due passi da Montecitorio mette nei guai Matteoli, La Russa e Gasparri, sorpresi da 'Il Tempo' a processare il “capo” durante una conversazione privata. Fini azzera gli organigrammi e rinvia i colonnelli a settembre. FINI LASCIA IL TIMONE, LA RUSSA REGGENTE - Due anni all’opposizione, poi il centrodestra torna al governo. E Fini, da 21 anni alla guida della destra, diventa il primo presidente della Camera post-missino. Lascia il timone al 'reggente' La Russa, che traghetterà An nel Pdl. LA NUOVA MAPPA - Con l’approdo al Pdl si ridisegna integralmente la geografia della destra. Fini è la terza carica dello Stato ed il ruolo istituzionale impone dei limiti alla sua azione politica, ma nella veste di co-fondatore del Pdl il leader della destra dà filo da torcere a Silvio Berlusconi, continuando a professare la sua idea di una destra non confessionale ed aperta. Lo circonda una schiera di 'fedelissimi'.

Sabato e domenica prossimi le assise a Roma


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Giovedì 19 marzo 2009

All’indomani dell’annuncio della sua candidatura con Di Pietro

Politica lucana

De Magistris indagato

Il segretario dell’Idv esprime giudizi negativi sul Pd mentre si dice contento della candidatura del Pm di Catanzaro

E l’ex pm annuncia:«Lascio la magistratura» Di TERESA ALOI

Radice: «Meglio andare da soli alle elezioni» di SALVATORE SANTORO POTENZA - Radice boccia l’alleanza con il Pd e prospetta un Idv che corre da solo alle prossime amministrative in Basilicata. Il segretario regionale dell’Italia dei valori, Michele Radice in piena fase “totocandidati” e all’indomani della notizia della candidatura di De Magistris nelle liste del partito di Dipietro per le europee risponde al Quotidiano della Basilicata senza “peli sulla lingua”. Partiamo dalla notizia del giorno. Cosa pensa della candidatura di Luigi De Mastris? «Io personalmente ne ero già a conoscenza. Credo che questa candidatura possa portare un valore aggiunto al nostro partito perchè nella costruzione delle liste, così come le sta facendo Dipietro, si stanno privilegiando parti di un mondo esterno alla politica che possono arrichire. La vedo bene perchè dimostra che l’Idv è un partito aperto che non si chiude. Vorrei distingue però: non vorrei che la candidatura di De Magistris avvenisse solo tra quelli che sono giustizialista e quelli che la pensano diversamente. Io la vedo bene invece, perchè credo che possa essere una personalità che può esprimere valori politici». Intanto a livello nazionale l’Idv si sta caratterizzando per alcune candidature forti: Vulpio, Bea e soprattutto de Magistris. In Basilicata cambia la linea delle alleanze anche rispetto a queste scelte? «No. Non è il ragionamento che si sta facendo a livello nazionale che ci condiziona in Basilicata. Noi siamo un partito federalista e autonomo nei vari territori. Le difficoltà che ci sono in Basilicata con il Pd sono indipendententi dalla candidature nazionale di Vulpio e De Magistris. Anche perchè le europee e le amministrative hanno dinamiche differenti».

Ma qual’è la posizione dell’Idv all’interno del centrosinistra lucano? «Questo centrosinistra è un pò appiattito e latitante. Si fa una riunione dopo di chè non si fa il seguito della stessa riunione. Non si riesce a capire quale è il filo conduttore delle scelte, non si capisce se c’è un’idea della costruzione o della tenuta dell’intero centrosinistra. Oppure è solo una cosa interna al Pd e poi successivamente posta al resto dei partiti. Io non ci sto a questo state di cose. In una coalizione le scelte devono essere condivise. Noi avevamo già espresso un parere chiaro quando ci avevano proposto l’ipotesi di due vertici su tre per il Pd. Questo era quello che aveva sempre detto Lacorazza e quindi di partire da Matera e dalla città di Potenza per il Pd e lasciare libera la Provincia di Potenza sulla quale noi avevamo esercitato una opzione. Poi le cose sono evidentemente mutate per dinamiche tutte interne al Pd con Maria Antezza che ha rinunciato e con la messa in campo dello stesso Piero Lacorazza per la presidenza della Provincia». E quindi salta l’alleanza? «E’ evidente che questa novità ha creato a noi, ma anche ad altri, qualche perplessita. Tanto più che a oggi il tavolo del centrosinistra non si è riunito più. Noi per la verità a questo punto non ce ne facciamo un cruccio perchè il sistema elettorale può consentirci di andare da soli e di apparentarci successivamente perchè se non si trova un’intesa nell’immediato stiamo pensando di fare un battaglia elettorale esclusivamente di partito». Apparentamento dopo che significa? «Rimaniamo nel centrosinistra ma con un nostro candidato». E in caso di ballottaggio al secondo turno? «Lo stesso. Staremo nel centrosinistra e in caso di secondo turno saremo in-

Credo che De Magistris porti un valore aggiunto al partito

sieme». La questione dell’opzione sul candidato alla presidenza della Provincia di Potenza. E’ stata una sorpresa quindi la disponibilità a candidarsi da parte del segretario regionale, Piero Lacorazza? «Noi ci siamo trovati spiazzati rispetto a questo ragionamento. Oggi questo progetto che il Pd sta portando avanti non ci convince assolutamente». Ma non convince la candidatura di Lacorazza o il progetto generale? «Non parlo di nomi. Addentrarsi sulla questione dei nomi diventa anche imbarazzante. Io dico che nel suo complesso è l’impalcatura complessiva dei ragionamenti portati avanti dal Pd profondamente sbagliata. Il Partito democratico infatti, parla solo ed esclusivamente al proprio interno». Ma di concreto come avete lasciato la riunione del centrosinistra? «Ognuno si è riservato di dare una risposta. Perchè siamo stati colti di sorpresa rispetto ai temi precedenti. Quindi un pò tutti i partecipanti, a partire da me, hanno detto che non avrebbero dato subito una risposta. Dopo di ché, però, non si è saputo nulla perchè credo che all’interno del Pd si stia discutendo molto, e oggi diventa anche difficile per noi immaginare un accordo di accomodamento. Potrebbe sembrare semplicemente una questione di poltrone. Noi invece sulla candidatura di un nostro politico ne facevamo una questione di riconoscimento politico dell’Idv». Il suo nome si è sempre fatto come possibile candidato alla presidenza della provincia di Potenza. E’ vero? «Io questa cosa non l’ho mai avanzata. Ci tengo a dirlo chiaramente. Io ho detto semplicemente che facevo una battaglia per il partito. Ho anche aggiunto in alcune sedi che così come mi era stato chiesto di dare un giudizio come partito su

alcuni candidati del Pd era anche giusto che il Pd stesso desse un giudizio sugli uomini che l’Idv può esprimere. Il mio nome in ogni caso non era l’unico nominativo in campo per il mio partito». Quindi l’Idv correrà da sola? «Io mi sto costruendo l’idea che andare da soli sia una necessità per non essere annacquati all’interno di una coalizione che pur di vincere oggi deve mettere in campo non so quante liste». Un passo indietro. E’ indiscutibile però, che la candidatura di De magistris metta in dubbio l’alleanza con il centrosinistra laddove ci fossero candidati del Pd indagati dallo stesso magistrato di Catanzaro. A Potenza, per esempio, potrebbe essere candidato a sindaco Vito Santarsiero che figura indagato da De Magistris. Come potrebbe essere conciliata questa ipotesi? «Noi su alcune persone diamo un giudizio politico. Ma non candidiamo persone che sono state condannate. Il fatto che Santarsiero sia sotto osservazione non è un elemento di rottura. C’è sempre la presunzione di innocenza. E’ chiaro che ci rifaremo al codice etico europeo». Non si parla di presunzione di innocenza. Si parla di un magistrato che apre delle indagini su una persona che alla luce dei fatti potrebbe diventare un alleato politico... «E’ una cosa delicata. E’ un tema complesso che attiene anche alla gravità delle indagini. Io starei molto cauto a esprimere giudizi. Posso solo dire che noi come Idv abbiamo delle perplessità a fare la lista con il Pd in Basilicata che sono precedenti alla candidatura di De Magistris. Io sono orientato a fare liste differenti rispetto al Pd ma per problemi strettamente politici legati alla Basilicata». s.santoro@luedi.it

C’è da capire se il Pd vuole essere organico alla coalizione

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Giovedì 19 marzo 2009

Larocca smentisce le fibrillazioni

«Non ci sono tensioni nel Pdl» «Con l’approssimarsi del congresso nazionale che sancirà la nascita del Popolo della libertà, emergono fibrillazioni spesso ingiustificate e sulle quali parte della stampa locale tesse polemiche inutili, dimenticando che la dialettica e il confronto sono il sale della democrazia». Lo dichiara il coordinatore cittadino di FI di Potenza Lorenzo Larocca, replicando al segretario provinciale di Azione Giovane e consigliere comunale di An Rocco Coviello. «Nella prima Repubblica - sostiene Larocca tali posizioni sarebbero passate come mero tatticismo politico da parte di correnti più o meno riconosciute per inviare messaggi politici più o meno indiretti. Tra i principi fondanti del Pdl, invece, vi è il liberismo che, per dirla con Voltaire, garantisce ogni espressione pur, eventualmente, non condividendola. Il nuovo partito è una casa aperta a tutti, non solo alle classi dirigenti ed ai simpatizzanti di Fi e An, ma anche ad altri soggetti politici, una sorta di contenitore dove ognuno contribuisce alla crescita comune e insieme alla crescita sociale. Per questa ragione risulta fuori luogo parlare di tensioni o di polemiche per mera diversità di vedute visto che il Pdl è ormai adulto e cammina con le proprie gambe, quelle

che gli elettori gli hanno attribuito nelle elezioni dell’aprile scorso». «Ora - sostiene Larocca - occorre portare all’esterno quella coesione interna capace di trasformare in fatti la fiducia che l’elettorato ha assegnato al nascente soggetto politico e se confronto vi dovrà essere, che sia sui temi concreti e non su aspetti marginali che portano a inutili confusioni. Parlare di “comportamenti inaccettabili” per incontri politici mai avvenuti è incomprensibile (quant’anche fossero avvenuti) e fa pensare ad una sorta di prevenzione a prescindere, inutile e dannosa. La partecipazione a incontri conviviali o ad altre iniziative che portino a un eventuale avvicinamento di simpatizzanti e quindi a una crescita dei consensi, non può essere motivo di doglianza tanto più se riguarda i giovani, componente essenziale per dare un nuovo volto anche alla politica locale». «A tutti gli esponenti del Pdl - conclude il forzista - mi sento di rivolgere una esortazione affinchè, in un favorevole momento elettorale, si guardi alle cose che condividiamo (e sono tantissime) piuttosto che a eventuali problemi di forma evitando di disperdere energia per problemi inesistenti e insignificanti».

Candidato anche Vulpio Gasparri: «Inquietante» ROMA - Oltre al pmi De Magistris, Sonia Alfano, figlia del giornalista Bebbe Alfano ucciso dalla mafia c’è il giornalista Carlo Vulpio in lista con l’ Italia dei Valori alle prossime elezioni europee. «La mia è una candidatura indipendente ma anche di legittima difesa». Così Carlo Vulpio, giornalista del Corriere della Sera, ha spiegato la sua decisione: «Negli ultimi anni per me è stato difficile fare questo lavoro senza scendere a compromessi, senza addomesticarmi. E ho anche pagato perchè sono stato messo in 'panchinà. Ma non è solo un fatto personale, è un fatto che ci riguarda tutti». E ha accusato: «Siamo stati messi tutti sotto controllo. Non era mai accaduto nella storia d’Italia. È stato intercettato un intero giornale, il mio». «Le liste di Di Pietro sono inquietanti», commenta Gasparri. «Prima De Magistris, che ha agito per preparare il suo salto in politica. Ora il giornalista Vulpio, che aveva accesso a materiali investigativi teoricamente non accessibili.Manca solo Genchi».

CATANZARO - Proprio quarantotto ore fa aveva annunciato la sua candidatura con l'Italia dei Valori alle prossime elezioni europee. E, ieri, nel giorno in cui ha presentato la sua candidatura, Luigi De Magistris è indagato a Roma per abuso d'ufficio e interruzione di pubblico servizio, in relazione all'inchiesta avviata lo scorso dicembre dalla procura generale di Catanzaro, che indagò per i medesimi reati anche sette pm della procura di Salerno, tra cui l'ex procuratore capo Luigi Apicella, sospeso dal Csm. La vicenda si riferisce alla cosidetta guerra tra le procure di Catanzaro e Salerno esplosa dopo che il magistrato confidò ai colleghi campani di aver subito pressioni dai suoi superiori per le indagini che conduceva su politica e malaffari. Per competenza territoriale, le indagini su De Magistris le avrebbero dovuto svolgere i magistrati di Napoli, ma il giudice è stato trasferito per "incompatibilità" proprio al Tribunale del riesame di Napoli e quindi il faldone è stato indirizzato alla procura della capitale, anche se, per un complicato gioco di competenze, il fascicolo potrebbe trasmigrare a Perugia. Due dei pm salernitani indagati, infatti - Dionigio Verasani e Gabriella Nuzzi - sono stati trasferiti, dopo l'indagine disciplinare del Csm, rispettivamente a Cassino e Latina, ovvero nel distretto giudiziario della Corte di Appello di Roma. «Sono accuse del tutto infondate», ha commentato l'ex pm di Catanzaro. «Ritengo si tratti di una iscrizione dovuta, e l'ipotesi di reato è del tutto infondata. Del resto - ha concluso - rientra nelle plurime, reiterate, infondate segnalazioni di reato che provengono dai magistrati di Catanzaro, indagati per fatti gravissimi dalla Procura di Salerno» Alla domanda di un giornalista se la sua scelta di scendere in politica era indirizzata a difendersi dalle nuove indagini a suo carico lui aveva risposto di prenderne atto «che la notizia esce proprio il giorno in cui viene presentata la mia candidatura, ma sono abituato a questo ed altro. Non mi faccio condizionare da vicende che non hanno alcun fondamento». «Pensare che Luigi De Magistris possa aver strumentalizzato un intero ufficio di procura, come quello di Salerno, per piegarlo ai suoi desiderata mi pare davvero una accusa ridicola oltre che infondata». Così il difensore di Luigi De Magistris, l'avvocato Stefano Montone ha commentato l'iscrizione dell'ex pm. «E' davvero una tesi paradossale - dice l'avvocato Montone - quella proposta dalla magistratura catanzarese, ossia che De Magistris possa essere stato l'ispiratore, oltre che l'istigatore, delle attività giudiziarie dell'intera procura di Salerno. Il dato è che nel momento in cui le attività guudiziarie si avvicinano a De Magistris si smarrisce il buon senso». Anche l'avvocato France-

Mancino (Csm)

Le toghe che passano alla politica non tornino indietro

L’ex pm Luigi De Magistris

sco Dambrosio, difensore dei 7 pm salernitani sotto inchiesta, ha commentato gli sviluppi della cosiddetta “guerra tra procure”:

«Questa storia conferma che molte decisioni delicate e importanti di una vicenda davvero singolare non sono state del tutto im-

permeabili alla pressione mediatica e all'ansia istituzionale di dover dare risposte rapide quali che esse fossero».

ROMA - Un altro fronte caldo per il magistrato era stato aperto in mattinata da Mancino, che votando con tutto il plenum del Csm la concessione dell’aspettativa all’ex pm, essenziale per la sua candidatura alle europee, aveva tuttavia auspicato un intervento del legislatore: «una volta candidato, il giudice ammette d’essere divenuto parte, non fosse altro perchè si è schierato con una forza politica»; per questo «venga stabilito il divieto di rientrare nell’Ordine Giudiziario, e venga garantita, a domanda, la mobilità nella Pubblica Amministrazione». Dà ragione a Mancino il presidente vicario dell’Unione di Centro alla Camera, Michele Vietti. E se l’Associazione nazionale magistrati non si schiera (“candidarsi alle elezioni o tornare in magistratura dopo un’esperienza politica sono scelte personali», sostiene il segretario Giuseppe Cascini), l'ex Guardasigilli Roberto Castelli ritiene in sè la candidatura di De Magistris «un grave colpo alla credibilità delle sue inchieste» , mentre il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri definisce «inquietanti» le liste di Di Pietro per le Europee.Difende De Magistris Piergiorgio Gawronski, economista ed esponente del Pd: «sta esercitando i diritti civili che spettano a ciascuno di noi». «Sono d’accordo con il Presidente Mancino sulla necessità di disciplinare per legge, in modo rigoroso, l’eventuale rientro dei magistrati che si impegnano in politica», afferma il presidente vicario dell’Unione di Centro alla Camera, Michele Vietti. «Occorre prevedere una loro destinazione nella Pubblica Amministrazione a funzioni nè giudicanti nè requirenti. Una scelta di parte – sottolinea – compromette irrimediabilmente l’imparzialità, che è il requisito costitutivo del magistrato». Intanto per la prima volta dopo l’annuncio della candidatura alle europee De Magistris sarà oggi in tv a Omnibus, il programma di approfondimento de La7 in onda alle 7.45. Più in generale si parlerà del rapporto tra politica e giustizia, ospiti di Edgardo Gulotta saranno anche Gianrico Carofiglio, Chiara Moroni, Giuseppe Ayala, Gianni De Michelis e Franco Bechis.


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Giovedì 19 marzo 2009

In 50 contro l’Eni

Le denunce dei cittadini mettono nei guai i dirigenti del colosso petrolifero italiano

In aula i rumori del Centro oli Il processo, le accuse e il rischio prescrizione. La testimonianza del maresciallo Carluccio di FABIO AMENDOLARA POTENZA - II petrolio puzza e nell’area del Centro oli di Viggiano si sente. Li chiamano «idrocarburi policiclici aromatici» e «ridrogeno solforato». Ma c’è anche il rumore dei pozzi. Sono dovuti alla produzione. Per l’Eni, che gestisce la raffineria, è tutto regolare. Ai cittadini, però, puzza e rumore danno fastidio. E con una denuncia, che i carabinieri di Viggiano definiscono «strumentale», provano a mettere nei guai sei funzionari del colosso nazionale degli idrocarburi. Cinquanta cittadini sfidano l’Eni in Tribunale. Il fascicolo, come tutti quelli sul petrolio, finisce sulla scrivania del sostituto procuratore Henry John Woodcock. Lui studia le informative che gli mandano i carabinieri di Viggiano e s’inventa due capi d’imputazione: uno per «disturbo del riposo delle persone» e l’altro per «getto pericoloso di cose». Quando gli indagati hanno letto le accuse avranno tirato un sospiro di sollievo. Al massimo, codice alla mano, rischiano di pagare una multa. Ciò che conta, invece, nel processo, sono i verbali con le dichiarazioni dei testimoni. Quelli sì che potrebbero mettere nei guai l’Eni, per una eventuale condanna al risarcimento del danno. Perché, reati a parte, i cittadini che hanno costituito il comitato “Pro Viggiano” sostengono che vivere con serenità vicino al Centro oli sia «impossibile». C’è chi ha «la camera da letto sempre illuminata dalla torcia di un pozzo», chi ha dovuto «tagliare un vigneto di 200 piante», chi ha «problemi di respirazione», chi sente «rumori molesti». E poi ci sono «le sirene, gli allarmi, gli altoparlanti». Sempre in funzione, «anche nel cuore della notte», dicono. E il maresciallo Giuseppe Carluccio, comandante della stazione dei carabinieri di Viggiano, lo conferma in udienza. Ieri mattina era il suo turno, da testimone, davanti al giudice del Tribunale di Potenza Lucia Gesummaria. Per l’accusa, in udienza, c’era il pm Ameriga Petrucci. Il maresciallo Carluccio, rispondendo alle domande del pm e degli avvocati ha, in sostanza, confermato quello che aveva scritto nelle sue note d’indagine. E cioè che «è palese che in prossimità del Centro oli si senta un forte cattivo odore, risultato della combustione di gas di scarto». E ancora: «E’ normale che l’assoluta mancanza d’informazione della popolazione residente sulle operazioni compiute all'interno del Centro oli, unite alla visione di dieci metri di fiamma di combustione, causi una certa apprensione». Per il carabiniere niente di più. Neanche dopo le insidiose domande dell’avvocato ambientalista Alfonso Fragomeni. Ex promotore dell’associazione “Sos Lucania”, rappresenta alcuni dei cittadini che si sono costituiti parte civile. I tecnici dell’Eni ritengono di essere finiti sotto pro-

ACCADE A VIGGIANO

18 SETTEMBRE 1999 Denunciati possibili cedimenti della “camiciatura” di un pozzo

21 GENNAIO 2000 Collisione tra due cisterne con versamento di greggio in un’area rurale del comune di Viggiano

Il palazzo di giustizia di Potenza

cesso ingiustamente. L’ingegnere Stefano Maione sostiene che «tutte le apparecchiature sono omologate», che «le attività sono abbastanza silenziose» e che «i rumori prodotti rispettano i limiti di legge». Ed ecco cosa dice invece Carlo Femiani, che il Centro oli l’ha costruito: «I dati relativi all’inquinamento sono visibili a tutti, su un pannello elettronico posto all’esterno dell’impianto». Ma i cittadini hanno problemi. Sono impauriti. Soprattutto dopo l’ultimo incidente. I carabinieri della stazio-

ne di Viggiano indagano. L’oggetto del procedimento è «inquinamento dell’aria a opera del Centro oli dell’Eni». La denuncia, che risale al 1991, è di Aldo Giordani, geometra di professione e presidente del comitato. Secondo i carabinieri «più che degli agenti inquinanti il comitato denuncia l’emissione di fumi, vapori o polveri atti a molestare, offendere e imbrattare». Così, forse, nasce il capo d’imputazione ideato dal pm anglonapoletano. Woodcock scava nel codice e trova un reato che calza a

pennello sulla segnalazione dei carabinieri: «Chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti da cagionare tali effetti, è punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a 206 euro». E’ il caso dell’ingegner Maione, di Lusuriello e di Carlo Russo. Secondo l’accusa «in concorso tra loro, con più azio-

ni dello stesso disegno criminoso, i primi due nella qualità di responsabili della costruzione del Centro oli e il terzo nella qualità di responsabile tecnico, provocavano a causa della progettazione, realizzazione e gestione del Centro oli, emissioni di gas, vapori e fumo atti a offendere, imbrattare e molestare gli abitanti del Comune di Viggiano, immettendo nell’aria i prodotti residui della lavorazione del petrolio». Il processo continua, ma la prescrizione è vicina. f.amendolara@luedi.it

Il commento del sindaco di Viggiano Alberti

25 FEBBRAIO 2000 Una cisterna perde 200 litri di greggio che finiscono nel torrente La Terra affluente della diga del Camastra.

29 FEBBRAIO 2000 A Sant’Arcangelo un’autobotte cade da un viadotto e si riversano 30 mila litri di greggio.

«Io provai a fermarli» di LEO AMATO VIGGIANO - Sono passati otto anni dalla denuncia del Comitato civico “Pro Viggiano” al comando della stazione carabinieri di Viggiano: un gruppo di cittadini informati che sfida una potentissima multinazionale, come in uno di quei film americani alla “Erin Brokovic”. Ma questa volta la scena è a Viggiano, in Basilicata, per parlare sempre di cinema, la terra dei ragazzi rassegnati e perditempo ritratti in bianco e nero da Lina Wertmuller nel suo film intitolato “I basilischi”. Un gesto dalla portata rivoluzionaria. Per un po’ la questione dev’essere stata al centro di tutte le discussioni nei bar e nella piazza del paese, con il solito scontro tra ottimisti e pessimisti, modernisti e rinunciatari, ma alla fine si sa come succede, in campagna: il passare delle stagioni, il miraggio dei cicli lunari, lassù nel cielo, e per dare ragione ai disillusi, ecco arrivare la confortevole dimenticanza. Confortevole, ovviamente, più per quelli che non ci avevano mai creduto, che per quelli che invece ci speravano davvero. Fatto sta che si fanno anche nuove elezioni, e al posto del sindaco Vittorio Prinzi, viene eletto il giovane Giuseppe Alberti. Passano gli anni, insomma, e di quella denuncia non se ne sa più niente. Il problema tuttavia rimane, e gli abitanti continuano a lamentarsi: le fiamme, le sirene, i rumori del centro oli continuano a togliere il sonno agli abitanti delle case attorno al centro oli, e il

Il sindaco di Viggiano Alberti

puzzo dei gas rende l’aria “irrespirabile”. Così a fine 2007 qualcuno decide di farsi sotto al nuovo sindaco, e di chiedergli, proverbialmente, il conto: «Che si fa?». Il sindaco Alberti come tutti gli altri abitanti della piccola Viggiano ha dimenticato quella denuncia pendente da sei anni negli uffici della procura. Sente i tecnici dell’Agenzia regionale di protezione dell’ambiente e, acquisito il parere sull’effettiva esistenza di un eccessivo inquinamento acustico nell’area, tenta un blitz e prepara un’ordinanza. In breve si dice all’Eni che servono delle barriere

acustiche, “fonoassorbenti” è il termine tecnico, altrimenti bisogna rimuovere le cause di quel rumore che va oltre la soglia consentita dalle leggi all’origine, cioè all’interno dello stabilimento. Ma l’Eni decide di fare ricorso al Tar, e vince. Il comune invece fa appello al Consiglio di Stato, e perde. Alla fine il comune viene anche condannato a pagare le spese per gli avvocati. «Diciottomila euro, più o meno», disse Alberti al Quotidiano in un’intervista lo scorso gennaio. E ieri la prima udienza del processo intentato dal Comitato civico Pro-Viggiano. Il sindaco contattato per telefono sembra che ancora non ne sappia niente. Dalla relazione dell’Arpab è emerso che il Comune non si è ancora dotato di un piano di zonizzazione acustica del territorio, e su questo il sindaco assicura di essersi già attivato, nonostante non si tratti di una soluzione per la questione dei rumori molesti. «Anche se adottassimo la zonizzazione e i limiti differenziali per le diverse aree, invece di quelli assoluti che valgono genericamente per tutto il territorio nazionale, andando a rilevare i valori effettivi di inquinamento acustico non potremmo mai distinguere il rumore del centro oli da quello residuo, perché l'impianto è a ciclo continuo». In pratica non viene mai spento. Allora occorrerebbe che l’Eni spontaneamente spegnesse il centro oli per fare una rilevazione, e poi lo riaccendesse per farne una seconda. Ma a questo punto, dati i precedenti, forse è meglio procedere con molta cautela.

GENNAIO 2001 Alcuni cittadini di Viggiano denunciano il primo incidente in un pozzo

GIUGNO 2002 A Grumento Nova salta la valvola della condotta del pozzo “Monte Alpi 1 Est” E’ il secondo incidente

NOVEMBRE 2008 Un forte boato, fiamme alte fino a 40 metri, olio nebulizzato e gas. E’ il terzo incidente


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Giovedì 19 marzo 2009

La scoperta

Dal latifondo alla modernità del 900’

Cinquant’anni fa il metano E’ iniziato il 19 marzo 1959 il progresso e la crescita nella valle del Basento Cinquant'anni fa la scoperta dei giacimenti di metano in Valbasento. L'inizio di un sogno chiamato Progresso. Cristo, dopo essersi fermato a Eboli, aveva ripreso a camminare. Fino a giungere lungo le sponde del fiume Basento, in quelle lande desolate strappate, pochi anni prima, al latifondo e al-

la malaria. E a stravolgerne completamente il volto. I contadini, svestita la coppola, hanno preso a ostentare orgogliosamente la nuova divisa: la tuta blu. Non più braccianti, si scoprono classe operaia. Anche nella “terra del ricordo” tanto cara a De Martino irrompeva prepotentemente la moderni-

tà. Anche i cafoni adesso potevano permettersi un'automobile. La mitica 500. L'auto proletaria per eccellenza. E qualcuno persino la televisione. Quella fiammata alta circa 30 metri fuoriuscita, nel marzo di mezzo secolo fa, dalle viscere del suolo di Ferrandina il simbolo forte di una nuova era. Ma

anche del tradimento della propria identità. Cinquant'anni dopo solo le ferite di un'industrializzazione selvaggia: inquinamento e disoccupazione. Né operai né contadini, tra le mani solo la cartolina sbiadita di un sogno interrotto. Margherita Agata m.agata@luedi.it

Ieri il futuro domani i russi continua dalla prima

Prime attività di estrazione in Val Basento (foto da infogrottole.it)

Dalla storia le conquiste, oggi la crisi di GIUSEPPE PACE

di SAVERIO D’AMELIO

MATERA - RICORRE quest'anno il 50° della scoperta del metano nella Valle del Basento con epicentro nel territorio di Ferrandina. Tale evento ha inciso fortemente nella vita dei comuni della Valle ed in generale nella provincia di Matera e della Basilicata. La scoperta della importante fonte energetica fu recepita con immediatezza dalla popolazione della Valle come una irripetibile occasione per il dischiudersi della possibilità per avviare un processo di trasformazione e di sviluppo della Valle del Basento e non solo di essa. L'evento suscitò con il grande entusiasmo una forte ondata di mobilitazione che si espresse con grandi manifestazione popolari dal carattere e la maturità di un movimento consapevole e duraturo. Grandi manifestazioni di massa si svolsero a Ferrandina guidate da apposito comitato facente capo al giovane studente Saverio D'Amelio. Negli altri comuni le manifestazioni fecero capo direttamente ai Sindaci che ne curarono il carattere tanto pacifico e democratico quanto la decisa fermezza di ottenere risultati concreti in direzione di un avvio del processo di industrializzazione tanto da creare grandi possibilità occupazionali da fermare la emorragia dell'emigrazione sia verso l'estero che al nord del paese. Un grande momento di unità fu costituito dallo sciopero del 16 marzo de 1959 proclamato dalle organizzazioni sindacali. In parallelo si sviluppò l'azione delle istituzione, che dettero vita alla costituzione del consorzio per il nucleo di sviluppo industriale costituito dai comuni della valle del Basento, dall'Eni, diretto dal grande manager Ing. Enrico Mattei, Amministrazione Provinciale, Camera di Commercio, Ente Riforma. Primo presidente fu eletto il Rag. Arcangelo Annunziata, presidente della CCIA, oltre che della Unione Industriale. Del problema industrializzazione furono investiti i centri politici nazionali dei maggiori partiti. Un forte discorso a Matera dell'On. Giorgio Napolitano, allora responsabile meridionale del PCI, sanzionò lo schierarsi di quel partito in quella importante battaglia così come d'altra parte la DC interessò l'On. Emilio Colombo, ministro operante nel settore. I risultati, in verità non tardarono a venire. Ma su questo riteniamo che altri protagonisti possano contribuire con l'obbiettivo di un possibile rilancio del settore anche se in una congiuntura non certo facile.

A CINQUANTA anni (19 marzo 1958), dalle lotte per lo sfruttamento in loco del metano e l'avvio dell'industrializzazione della Valbasento, si registra la crisi di gran parte delle iniziative industriali in Valbasento, a Matera e in tutta la Basilicata. Non sono poche le cause che hanno prodotto una crisi così vasta e profonda, facendo salire alle stelle la disoccupazione e registrare numerosi casi di cassa integrazione e mobilità, insieme con la perdita di preziose professionalità, acquisite negli anni, da giovani, provenienti dall'agricoltura, dall'artigianato, dalle attività produttive. Tra le prime cause, c'è stata l'incapacità del potere politico e del sindacato di difendere l'industrializzazione della Valbasento, predisponendo, per tempo, la riconversione industriale al primo annuncio della crisi della chimica. Vennero meno, allora, lucidità e coraggio, mentre prendevano piede e si affermavano furbizie e giochi sotterranei, che prevalevano sugli interessi delle popolazioni della valle. Fu un errore di noi politici consentire la chiusura dell'ANIC e della Liquichimica e il sindacato non seppe o non volle difendere un nuovo progetto credibile industriale, accettando, invece, forse per imposizione del sindacato nazionale, iniziative deboli sul piano industriale, non credibili sul piano occupazionale. Fu anche un errore non utilizzare bene i 700 miliardi di vecchie lire che noi, parlamentari lucani, riuscimmo ad ottenere dal Governo per il potenziamento delle infrastruttu-

re e per il rilancio industriale. Entrano qui in gioco le pesanti responsabilità della Regione Basilicata, specie, dal 95 ad oggi, intenta com'è, la Regione, a pratiche di potere più che al soddisfacimento delle aspettative delle popolazioni della Valbasento e della provincia di Matera, sempre annunciando, alla vigilia di elezioni politiche, programmi di sviluppo (Consorzio Emiliano nel 2001; Felandina nel 2004; Valsud nel 2005) che non si sono mai realizzati e che si sono volatilizzati. A mio avviso, però, la responsabilità maggiore del mancato sviluppo industriale della Valbasento e di Matera sta nel venir meno, nei cittadini, della volontà di lotta che, invece, per fortuna si verificò nel 195960, producendo il miracolo della industrializzazione che, per almeno un quindicennio, diede occupazione diretta a oltre 3000 lavoratori, senza contare quella indiretta, determinando, così, lo sviluppo delle nostre comunità, assicurando serenità a tante famiglie. In un interessante libro dal titolo “Le occasioni perdute”, l'amico e compaesano Alessio Ambruso esamina le cause della crisi e lucidamente evidenzia carenze, distrazioni e colpe che non possono essere negate e che sono alla base della pesante situazione ereditata. Responsabilità gravi che coinvolgono anche alcuni sindaci e amministratori locali, per insensibilità o per calcolo dei partiti, così tradendo le aspettative dei cittadini. E' possibile sperare nella ripresa di una consapevolezza piena dei nostri cittadini, sì da invertire la negatività di questi ultimi anni, per affermare, invece, volontà di riscatto, di progresso.

Fu un errore chiudere Anic e Liquichimica

dai programmi della Regione, che vuole basare La storia del gas in Valba- sul gas regalato dalla Tosento finisce - e ricomincia tal parte del progetto Sel, - con il progetto della Geo- la Società energetica lucagastock, un miliardo di na. Ma c’è anche un altro metri cubi di magazzino a Cugno Le Macine (Grotto- aspetto del gas: la metale/Ferrandina) e Serra Piz- nizzazione. Non tutti i comuni lucazuta (Pisticci). Lo stoccaggio non è teo- ni sono stati raggiunti ricamente sottoposto a dalla rete. Ed è un paramonopolio in Italia, ma dosso: alcuni di questi quasi tutto il gas imma- fanno parte dei cosiddetti gazzinato è gestito dalla “comuni petroliferi”. E Stogit, controllata quando si dice petrolio in Basilicata si dice anche dell’Eni. Il deposito lucano - che gas, estratto in quantità al momento della realizza- ingenti. Perciò fa pensare il fatto zione, entro pochi anni se tutto va come previsto, sa- che Calvello, ad esempio, rà il più grande d’Europa - non abbia una rete di meaprirà dunque nel Belpae- tano su tutto il proprio territorio. se l’epoca Nel convedella congno sui “Cocorrenza muni polvereale nel setre” tenutosi tore. il 21 e 22 luAnche se glio del sulla vicen2008, forteda del gas mente volurusso si reto dall’Eni, gistra un nel corso di andamento un dibattito a quadruplo si alzò il tibinario: da tolare di un una parte i agriturimagnati ex smo per laUrss che mentarsi: vanno avan«Ma possiti senza ferbile che voi marsi, acqui parliate quisendo di cose beltutte le aulissime, bitorizzazioni lanci sociadel caso; li, progetti dall’altra, di sviluppo, gli ambiene poi io devo talisti e alspendere cuni politici un occhio che cercano Immagine del progetto della testa di opporsi, ricordando quanti altri per il bombolone?». I centri che ancora in punti caldi ci siano nell’area (centrali a turbo- Basilicata attendono l’algas, discariche eccetera); lacciamento sono Anzi, Castronuovo poi, alcuni amministrato- Calvello, ri locali che si dicono favo- Sant'Andrea, Laurenzarevoli e anche contenti (ad na, Roccanova e San Chiesempio, il sindaco di Pi- rico Raparo. Per la verità, sticci, Michele Leone, che il completamento della afferma: «E’ un primo pas- metanizzazione è stato so verso quel tipo di politi- uno dei pochi punti ca energetica che la Re- dell’accordo Eni-Regione gione di Basilicata deve dell’ottobre 1998 quasi del saper regolamentare per tutto rispettato. Manca il prossimo futuro», rife- poco. Ma i cittadini di quel rendosi all’opportunità, “poco” si sentono abbanin Finanziaria, di ottenere donati. Lo scenario dunque è soldi se si ospita un sito di stoccaggio gas nel pro- questo: una regione tutta prio territorio); infine, la metanizzata. E un sacco di Regione: silenzio assolu- gas, conservato nel sottoto. E’ cosa buona, è cosa suolo e in arrivo dall’Est cattiva, è cosa neutra il attraverso il gasdotto progetto Geogastock se- Southstream. La pentola sul fuoco condo la Regione? Tutto non dovrebbe essere un tace. Sul gas in Basilicata co- problema. Sapere chi minciano a girare interes- mangerà, da quella pentosi forse superiori a quelli la, è da capire. del petrolio. A cominciare r.pezzano@luedi.it


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Giovedì 19 marzo 2009

LA SANITA’ CHE FUNZIONA

LE DIFFERENZE TRA UOMO E BESTIA

di AGOSTINO RUGGIERO

di ALDO VIVIANO SONO un pensionato di Potenza, Agostino Ruggiero, volevo attraverso questa lettera al “Quotidiano” ringraziare lo staff del reparto di Nefrologia dell'Ospedale S. Carlo di Potenza curato dal Primario Dott. Procida e dai suoi collaboratori Dott. Caputi, Dott. Forlan, Dott. Sannicandro e il Dott. Lauria, nonché tutto lo staff infiermeristico. Sono entrato in reparto in uno stato pietoso dopo aver trascorso un lungo periodo di degenza a casa non potendo né mangiare, né bere poiché vomitavo tutto, avevo avuto un forte vuoto di memoria, problemi di vista e di stomaco. Dopo vari commenti sulla sicurezza degli ospedali non volevo ricoverarmi per la paura, finchè per forza maggiore sono stato costretto. Al ricovero appunto nel reparto di Nefrologia mi è stato diagnosticato “Presenza intensa gastropatia erosiva con chiazze di tipo eccinotico a livello del corpo - fondo, a livello della seconda porzione presenza di estese ulcerazioni con le stigmate di recente sanguinamento, insufficienza renale acuta secondava a mieroangioite allergica (Leucocitoelastica), diabete mellito I.D., gastrite erosiva HP positiva”. Dopo 17 giorni di degenza ospedaliera premetto sono ritornato a vivere grazie ad un'accortezza sia medica che infiermeristica sia diurna che notturna. Voglio precisare tra l'altro che nonostante i vari controlli recenti non mi è stato mai diagnosticato il diabete, anche se al momento del ricovero era a 348 mg. Quando nei valori è da 60 a 110 mg. Pertanto voglio dire che non tutta la sanità lucana è malata ma bensì una parte è da invidiarcela.

PETROLIO E BENEFICI di GIOVANNI RIBELLINO CONSIDERANDO la sensibilità di questo giornale verso l'uso proficuo e razionale delle nostre risorse regionali, a seguito del mio articolo pubblicato su “Il Quotidiano” del 27 febbraio u.s. dal titolo “Petrolio e Benefici” ) Obbligo, in base a precise norme espresse, da parte della Regione Basilicata di modificare la L.R. n. 40/1995 onde destinare il 55% del 7% dell'aliquota dovuta dalle compagnie petrolifere, a favore dell'intera regione), è opportuno evidenziare che questo Centro, d'intesa con altri organismi, continuerà nell'azione già intrapresa per la valorizzazione della ricchezza petrolio. Sulla scia dell'iniziativa già intrapresa nell'autunno scorso, in ordine alla necessità della riduzione del prezzo della benzina in Basilicata, (promessa dal Governo nel dicembre 2008), in base alle norme vigenti affinché, con l'indispensabile aumento dell'attuale quote del 7% del prodotto di coltivazione che le Compagnie devono versare, la risorsa petrolio possa risultare proficua non solo per la Basilicata, ma anche per l'intero Paese, come sarà evidenziato in un prossimo intervento. Innanzitutto, sarà illustrato come, indipendentemente da sterili polemiche da parte della Regione Basilicata, anche celermente, possano essere attivati idonei strumenti giuridici (senza ricorrere alla magistratura) per l'adempimento, da parte d'ENI e Governo, d'obblighi derivanti da specifiche disposizioni previste nei rispettivi protocolli d'intesa, stipulati nel 1998 in ordine a diverse questioni; recupero d'ingenti risorse finanziarie dovute dall'ENI (opere di forestazione produttive, ecc); completamento della rete di monitoraggio ambientale a carico di tale società a tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini della Val d'Agri. In modo particolare, in relazione all'art. 4 del “Protocollo d'Intenti tra ENI e Regione Basilicata sulla Val d'Agri”, può essere costituita una società mista ENI-Regione “avente come finalità sociale principale quella di rendere disponibile energia elettrica a basso costo” dal gas estratto. Va evidenziato, però, che diversi effetti dell' “Accordo attivato del Protocollo d'Intenti” sono soggetti a “condizioni sospensive”. In relazione al Protocollo d'Intesa fra Governo e Regione Basilicata stipulato a Roma il 7 ottobre 1998, l'esecutivo può mantenere fede ai propri impegni assunti per la costruzione di diverse opere infrastrutturali nella Val d'Agri, nonché (art. 4) per il “completamento dei programmi d'industrializzazione della Val Basento”. Inoltre, sarebbe indispensabile che, nella prevista ristipulazione d'accordi fra Regione da una parte ed ENI e TOTAL dall'altra, per destare un incremento occupazionale, le due società s'impegnino ad assumere nella Val d'Agri tecnici e lavoratori in genere lucani, previa specializzazione dei primi a spese delle compagnie e/o utilizzo di parte delle royalties petrolifere destinate ai Comuni interessati.

LA GESTIONE ERRATA DEL RANDAGISMO di MARIA ARGENZIO MOLTISSIME telefonate, nelle ultime ore, ai volontari dell'Associazione DNA Diritti-Natura- Animali di cittadini che segnalano presenza di branchi di cani randagi non solo nella città di Potenza ma in quasi tutti i Comuni lucani, dove i sindaci, da autentici incoscienti e irresponsabili, continuano a disinteressarsi o a sottovalutare il dilagante fenomeno del randagismo; che trattasi o no di effetto psicosi generata dalle assurde morti del bambino di Modica e del grave ferimento della cittadina straniera sulla spiaggia, la preoccupante realtà dei cani randagi lasciati liberi, senza cibo e perciò nelle condizioni ideali per aggredire chicchessia, esiste ed è visibilissima in tutte le città del Centro-Sud d'Italia. L'Associazione DNA da tempo ha espresso perplessità relativamente ad alcune iniziative che sta per intraprendere l'Assessorato all'Ambiente del Comune di Potenza quali la realizzazione di alcuni rifugi affidati a cittadini volontari che si dovrebbero far carico di accudire i randagi. Il Comune di Potenza, mentre dice di non avere fondi per togliere dalla strada i cani e ricoverarli nel canile di Tiera con cui è convenzionato, annuncia la costruzione di rifugi! Le Leggi vigenti (Legge Regionale n. 6/93), impongono per la costruzione di rifugi le stesse regole previste per la costruzione di canili,… o forse si vorranno costruire dei rifugi approssimativi, che rischiano di trasformarsi in porcilaie, magari senza infrastrutture con una semplice rete , quattro cucce e cin-

que bacinelle, che sono esattamente la precarietà che ha consentito ai cani di Modica di fuggire dal recinto del cittadino che li custodiva e causare la nota tragedia ??!!!! Se invece si dovranno costruire dei rifugi a norma di legge, perciò costosi quanto i canili, non è più semplice e conveniente per l'Amministrazione comunale di Potenza ampliare la convenzione con il canilre con cui è convenzionato che è ferma , con 280 cani, da diversi anni! Si evidenzia che il Comune di Matera tiene in canile oltre mille cani! L'Associazione DNA, che da mesi ha inoltrato all'Assessore all'Ambiente una proposta di protocollo d'intesa, chiede di intervenire seriamente come in tante civili città italiane, portando i randagi in canile con interventi di massiccia sterilizzazione, azzerando la presenza sul territorio, di concerto anche coi Comuni limitrofi, attivando poi monitoraggio continuo sul territorio per evitare l'ulteriore presenza di cani randagi e di cani padronali vaganti, con costante vigilanza e contravvenzioni da parte di Vigili Urbani che nella grave situazione attuale dovrebbero urgentemente intensificare i controlli. Si auspica che Il Sindaco di Potenza prenda seria consapevolezza del problema e annulli quanto prima l'Ordinanza n. 61/2001 di reimmissione dei cani sul territorio in quanto in palese contrasto con le leggi vigenti antimaltrattamenti!! *vicepresidente Associazione DNA

UNA NUOVA CULTURA QUANDO accadono episodi tragici si torna improvvisamente a discutere di randagismo, che ha in sé la cultura del non rispetto per gli animali, un fenomeno alimentato da quanti, incuranti delle conseguenze, con facilità abbandonano animali domestici sulle strade. Esiste un vuoto legislativo, che non consente di risalire con certezza al proprietario dell'animale, e le misure adottate fino ad oggi si sono dimostrate del tutto inutili. Ricordiamo la fallimentare campagna del 'tatuaggio' non indelebile di cui si è persa ogni traccia. Educare al rispetto degli animali è un passo fondamentale per la crescita di una civiltà civile. Campagne di promozione a tale scopo sono opportune. Dal canto loro le amministrazioni comuna-

li devono impegnare fondi per arginare il fenomeno intervenendo a monte. Tutto questo si può realizzare non solo con la collaborazione dei cittadini che dovrebbero segnalare la presenza di randagi, ma anche intensificando i controlli sul territorio. Costruire o adattare strutture è, anche questo, segno di profonda civiltà di una comunità. Significherebbe togliere dalla strada potenziali situazioni di pericolo legate soprattutto all'abbandono di razze cosiddette 'pericolose' e garantire ai randagi una migliore condizione. Michele Napoli consigliere regionale (gruppo misto - La Destra)

L’AMMIRAZIONE spinta all'eccesso per persona o cosa diventa idolatria, una specie di culto, quasi una religione. E' il caso dell'ambigua cura egoistica di animali, alcuni dei quali diventati in questi anni e ultimamente con dannata frequenza dei veri killer dell'uomo. Non si vuol giudicare l'attuale tendenza ad equiparare due creature diverse. La bestia è organismo vivente capace di vita sensitiva e di movimenti spontanei, il cui istinto sta avendo il sopravvento sull'uomo fino ad aggredirlo ed ucciderlo. Non si vuole urtare la suscettibilità e sensibilità di alcuno, né impedire ai cani di varcare la soglia delle case di bellezza o di trucco. Pare ci sia addirittura chi convive con i domestici e condivide anche il riposo. Ma questo è un aspetto privato di pochi, scelta personale estranea a valutazione esterna. E' opportuno invece parlare dei tanti esemplari, di razza o meticci, considerati randagi, che colpiscono all'improvviso sorprendendo le povere vittime indifese di turno. Il problema è come affrontare sia la custodia sia l'accresciuto fenomeno dei senza padrone, una popolazione davvero prolifica e preoccupante. Nello specifico il cane è il maggior imputato. Se non trattato con competenza ed abilità, diventa un cane sciolto, nonostante la generica vigilanza. Il servizio municipale dovrebbe disporre di ufficio veterinario attivo in grado di assistere, curare le bestie, censite, vaccinare, opportunamente sterilizzare secondo criteri eugenetici di stretto controllo professionale. Ad evitare soprattutto una sproporzione al di fuori di ogni naturale attenzione. Comunque ad ogni buon fine non dovrebbero mai mancare il guinzaglio, la museruola, la congrua alimentazione, la necessaria igiene. Perché ove quest'ultima dovesse difettare si darebbe incentivo alle irrequietezze proprie del disagio o della malnutrizione. Infine, dal testo biblico estrapoliamo: “Dio disse. Produca la terra animali viventi secondo la loro specie, animali domestici, rettili e fiere della terra, secondo la loro specie… Dio disse: facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza, domini sopra i pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sugli animali domestici, su tutte le fiere della terra”. Dominare vuol dire reggere da padrone enendo soggette persone o cose alla propria autorità, influenza, al controllo. Controllare significa altresì distinguere. L'uomo è uomo, la bestia è bestia. L'uomo non è bestia, questa non è l'uomo!


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Giovedì 19 marzo 2009

CORECOM, UNIRE LE PROPOSTE di LUIGI SCAGLIONE UNA PROPOSTA di legge di modifica del Corecom di Basilicata a mia firma, è già in discussione da qualche mese nella specifica commissione consiliare. Ben venga dunque una proposta aggiuntiva dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio che a questo punto ritengo possa prevedere anche funzionalmente la nascita dell’osservatorio regionale sulla Comunicazione che è di fatto la vera novità nel panorama operativo dei Corecom italiani. Attuare dunque subito con un canale preferenziale le proposte di legge, che ritengo vadano dunque unificate, sarà l’obiettivo prioritario che chiederò al Consiglio regionale e per esso alla prima Commissione consiliare utilizzando semmai proprio la priorità in ordine di presentazione del mio disegno di legge messo a disposizione di tutta l’Assemblea. Resta prioritaria la definizione delle funzioni operative, l’ampliamento dei servizi ai cittadini, la garanzia di equilibrio degli strumenti informativi che solo un Osservatorio neutro e tecnicamente operativo (con esperti del settore indipendenti e conoscenze specifiche nelle materie di analisi) può garantire e per il quale dunque è bene mettere mano rapidamente ad uno strumento che nei prossimi anni (vedi l’arrivo del digitale terrestre e l’analisi sui contenuti informativi di radio, tv e siti internet) avrà bisogno di una corretta funzionalità al servizio dei cittadini nel rispetto delle regole”. *consigliere regionale (gruppo misto – Popolari Uniti)

a cura di VITO CARELLA

RISPOSTE CIVILI

Ogni giovedì le risposte dell’avvocato alle domande dei lettori

LAVORO ATIPICO: GRANDE CONFUSIONE Sono stato assunto da un'impresa con contratto a progetto. Un amico mi ha detto che per legge posso lavorare pure a casa. Ha ragione? Rocco P.

per far riconoscere la natura subordinata del rapporto ed ottenere, così, l'assunzione a tempo indeterminato.

Ho deciso di selezionare questo quesito perché ha ad oggetto uno degli argomenti più interessanti e dibattuti negli ultimi anni. La mail del lettore evidenzia, infatti, una gran confusione sotto il profilo giuridico che, tuttavia, è dovuta (e corrisponde) ad una prassi scorretta. Teoricamente il collaboratore a progetto non può essere “assunto”. Infatti, il collaboratore è, sotto il profilo giuridico un lavoratore autonomo. L'impresa si limita ad affidargli un incarico (un progetto) che lo stesso può realizzare nella più ampia libertà organizzativa (fermo restando il necessario coordinamento con l'impresa stessa, ove necessario per la migliore realizzazione del progetto), decidendo come meglio gestire detto incarico, sia per ciò che concerne il tempo (ferma restando la scadenza entro la quale realizzare il progetto) sia per ciò che concerne il luogo della prestazione. Dunque, per rispondere al lettore, quanto detto dall'amico è sostanzialmente corretto: il collaboratore a progetto può lavorare anche a casa; non perché lo preveda la legge, però, ma perché essendo un autonomo, il collaboratore a progetto non ha gli obblighi dei lavoratori dipendenti (subordinazione al potere direttivo e sanzionatorio del datore di lavoro, rispetto dell'orario di lavoro, prescrizione di un luogo di lavoro, indicazione delle mansioni da espletare). Pertanto, sotto il profilo giuridico, ben può il collaboratore rifiutare di osservare un eventuale ordine di servizio che imponga un orario di lavoro o l'indicazione di una

Dopo un corso di formazione organizzato da un'azienda nel settore informatico, sono stato assunto. Dopo qualche tempo, visto che non mi trovavo bene, mi sono licenziato. Nell'ultima busta paga, l'azienda mi ha addebitato i “costi sostenuti per la formazione”, decurtandomi buona parte dello stipendio. Quando ho chiesto spiegazioni, mi è stato detto che era in potere della società farmi questo addebito. E' vero? A. G. sede per la durata del progetto. Ed anzi, un tentativo dell'imprenditore di imporre orario o sede ad un collaboratore a progetto sarebbe da considerarsi comportamento contrario a buona fede e tale da permettere al collaboratore (che sia realmente tale) di agire per la risoluzione del contratto per inadempimento ed il risarcimento del danno. Questo in teoria. Tuttavia, come dicevo, la confusione della mail svela l'abuso che del contratto a progetto fa la prassi: capita, infatti, che le imprese utilizzino il contratto in questione non per contattare un professionista al fine di commissionargli la realizzazione di un progetto che i dipendenti presenti in organigramma aziendale non sono in grado di realizzare, ma per “assumere” dipendenti, risparmiando sui costi contributivi. Si tratta di una situazione illegittima che offre al lavoratore non la possibilità di agire in giudizio per ottenere la risoluzione della collaborazione ed il risarcimento del danno, ma la possibilità di agire in giudizio

La Cassazione ha avuto modo di esprimersi sulla questione numerose volte. In linea generale, è stato ritenuto corretto giuridicamente che l'impresa addebiti al lavoratore recedente i costi che la stessa azienda ha sostenuto per la di lui formazione. Ciò perché, evidentemente, l'azienda investe nel capitale umano e sarebbe ingiusto penalizzarla qualora questo investimento non venga recuperato nel tempo attraverso la spendita, da parte del lavoratore, della professionalità acquisita proprio a vantaggio dell'imprenditore che lo ha formato. Tuttavia, il comportamento del datore di lavoro del lettore potrebbe essere giustificato soltanto sulla base della sottoscrizione di una clausola esplicita inserita nella scheda di iscrizione al corso di formazione e richiamata nel contratto. In caso contrario, evidentemente, il lavoratore potrà chiedere la restituzione di quanto sottrattogli.


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Italia / Mondo

Il Governo calcola di liberare risorse fino a 70 miliardi

Giovedì 19 marzo 2009

Il capo dello Stato a Modena

sulla crisi Aumentano i fondi per le imprese Napolitano «Si dica la verità Confindustria: «Servono subito» nascondersi non serve» ROMA - Il Governo cerca di accelerare e di aumentare l'importo delle risorse a favore delle imprese. E ieri il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola ha annunciato che il fondo di garanzia a favore delle piccole e medie imprese ammonterà a un miliardo e mezzo e per accelerare il suo avvio lo stanziamento sarà inserito sotto forma di emendamento al decreto sugli incentivi già all'esame in Parlamento. Grazie a questo fondo il Governo calcola che a regime saranno liberate risorse per le imprese fino a 70 miliardi. Confindustria guarda con attenzione alle mosse del Governo e auspica che le cifre possano effettivamente essere disponibili entro fine anno. «Per noi è essenziale - ha spiegato Giuseppe Morandini presidente della Piccola industria di Confindustria - che siano tutti utilizzabili dal 2009 e che sia applicabile l'effetto leva che consenta di immettere nel sistema 60-70 miliardi di liquidità». La crisi continua a pesare sull'economia e la produzione industriale italiana a gennaio ha registrato un nuovo calo. Secondo i dati Istat, si è registrato un decremento dello 0,2% rispetto a dicembre e del 16,7% rispetto allo stesso mese del 2008. Le contrazioni più significative hanno riguadato il settore dei mezzi di trasporto (-29,7% su base tendenziale), i prodotti chimici (-25,2%), la gomma, le materie plastiche e i minerali non metalliferi (-23,8%) e la metallurgia (-21,6%). Proprio facendo leva su questi dati, il numero due

di Confindustria Morandini, al termine del tavolo sulle Pmi al ministero dello Sviluppo economico, ha spiegato che «il ministro facendo riferimento all’incontro di ieri, ci ha annunciato che la dotazione è salita a 1,5 miliardi, con 500 milioni disponibili da subito. Per noi è essenziale – ha sottolineato Morandini che siano tutti utilizzabili dal 2009 in modo da attivare un effetto leva che consenta di immettere nel sistema 60-70 miliardi di liquidita». Il presidente della Confartigianato, Giorgio Guerrini, ha sottolineato che le misure a favore delle piccole e medie imprese devono «arrivare in tempi brevi: inutile – ha ironizzato Guerrini – sforzarsi di portare da bere al cavallo se si arriva dopo la sua morte. Il problema numero uno – ha detto – è consentire e continuare a garantire certezza di flussi di liquidità tra il sistema bancario e il sistema economico. Vorremmo che tutti gli interventi fossero mirati a non interrompere questo flusso». Dopo gli industriali, infatti, ieri sono stati affrontati anche i problemi dei commercianti e tra le proposte sul tavolo è tornata anche la possibilità dell'Iva di cassa che secondo Scajola «garantisce una miglior tenuta al mondo dei commercianti e degli artigiani». Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli è del resto convinto che «l'unica strada per uscire dalla crisi sia quella di abbassare le tasse alle famiglie e dare piu' credito alle imprese». E nella lista di richieste presentate al Go-

di ALBERTO SPAMPINATO

I commercianti chiedono meno tasse

MODENA – Unire le forze, superare le contrapposizioni pregiudiziali per fare uscire della crisi economica un’Italia più forte. Davanti agli imprenditori che lo accolgono alla Camera di Commercio di Modena, Giorgio Napolitano indica la strada per affrontare quelli che definisce «i seri problemi del sistema Paese». Mai fatto «professione di pessimismo», aggiunge – sarebbe stato «un errore e una dimostrazione di irresponsabilità da parte mia» – ma i pericoli vanno «guardati in faccia» e «non sottovalutati» per «parlare il linguaggio della verità che non induce al pessimismo ma a reagire con coraggio e lungimiranza». Per comprendere come la crisi si ripercuota nel tessuto produttivo, dice il capo dello Stato parlando a braccio, in un discorso fuori programma, bisogna «entrare nel vivo delle situazioni reali, che permettono di vedere tutte le sfaccettature della nostra Italia, come è necessario anche per calibrare le politiche da portare avanti». E non ci si possono nascondere i problemi, il fatto che c'è la volontà di crescere «incontra ostacoli – sottolinea – è il dato su cui concentrare l'attenzione». «La crisi, come ho detto nel discorso di fine anno, deve essere – aggiunge – l'occasione per sciogliere vecchi nodi per liberarci da zavorre che ci trasciniamo da decenni. Dobbiamo riuscirci adesso e se lo faremo usciremo dalla crisi con un’Italia migliore e più giusta». «Voi avete parlato il lin-

guaggio della verità – dice agli imprenditori – quello che è necessario e che non induce al pessimismo ma a reagire con coraggio e lungimiranza. Io stesso ho invitato a guardare in faccia i pericoli veri ai quali è esposta la società italiana e a farlo senza sottovalutare i rischi ma anche senza farsene impaurire». Infine, Napolitano ringrazia per la calorosa accoglienza. «È importante che ci sia un clima di fiducia attorno alle istituzioni, anche per il mio operare in momenti difficili». La realtà, conclude Napolitano, non suggerisce elementi di pessimismo, «ci dà anche molte ragioni per avere fiducia». Il vero problema è quello di «unire le forze», superando le contrapposizioni pregiudiziali e gli scontri ciechi tra gli opposti schieramenti» che si registrano sul piano nazionale e che si avvertono molto meno sul territorio. Il quadro della situazione economica modenese, colpita anch’essa dalla crisi è stato esposto dal presidente della Camera di Commercio Maurizio Torreggiani, che ha ricordato come questa provincia sia tra le cinque italiane con il reddito pro-capite più alto, in linea con quello delle aree europee più avanzate. Ma la crisi, ha detto, si manifesta anche qui. Molti lavoratori temono «per le loro aziende e possono contare solo sulla Cassa integrazione». Oggi Napolitano proseguirà la visita partecipando alla cerimonia ufficiale in memoria di Marco Biagi, il giuslavorista assassinato dalle Nuove Brigate Rosse nel 2002.

«Bisogna guardare in faccia i pericoli non sottovalutarli»

verno ha elencato la revisione degli studi di settore, la velocizzazione del rimborso dei crediti fiscali, il potenziamento dei crediti d'imposta per l'innovazione e l'occupazione, l'incentivazione fiscale per le imprese che rafforzano il proprio patrimonio. Chi invece ancora non è soddisfatto è il sindacato. Ieri sia Guglielmo Epifani che Luigi Angeletti sono tornati a sollecitare un incontro, anche perché per il

segretario della Cgil, anche dopo i nuovi stanziamenti «i soldi disponibili restano sempre pochi». Ai toni pessimistici ieri ha indirettamente risposto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti secondo cui è sbagliato dipingere l'Italia come un Paese sull'orlo del collasso. «Restiamo un paese con un enorme debito pubblico - ha sottolineato - ma siamo anche l'unico paese che ha un avanzo primario in Europa».

Il divario con l’Europa non è giustificato Sì agli emendamenti

Carburanti troppo alti per il garante c’è possibilità di far scendere i prezzi IL PREZZO della benzina è sceso dai massimi record toccati nei mesi scorsi, ma ci sono ancora i margini per un’ulteriore discesa, visto che il divario dei costi nostrani rispetto a quelli medi europei è tornato a salire vertiginosamente. A riprova che i nostri “vicini” riescono a fare meglio di noi con i listini dei carburanti. I dati riferiti ieri da Luigi Mastrobuono, il nuovo garante per la sorveglianza dei prezzi, danno i carburanti italiani ai vertici delle classifiche europee dei prodotti più cari: il gasolio è il terzo più costoso in Europa, mentre la benzina si colloca al quarto posto della classifica delle verdi più care dell’Unione. Non solo. Lo stacco dei prezzi al consumo della benzina in Italia rispetto alla media europea è salito a marzo fino a 5,5 centesimi al litro, più del doppio del valore di metà febbraio, quando il delta di attestava a 2,4 centesimi. Ora, ha avvertito Mister Prezzi, «ci sono i margini per un ribasso» della verde. Le cifre parlano chiaro: il

16 febbraio il prezzo medio italiano della verde era di di 1,135 euro al litro, mentre quello dell’Europa a 15 era di 1,111 euro, con uno stacco di 0,024 euro al litro. Al 9 marzo, il prezzo medio italiano è salito a 1,161 euro, mentre quello europeo è sceso a 1,106 euro: lo stacco con l’Ue sale così fino a 0,055 euro al litro. Non va meglio con il prezzo industriale della benzina, calcolato al netto delle imposte: da una differenza di 2 centesimi si è passati a 4,6 centesimi. Livelli di guardia che, in passato, hanno fatto scendere in campo lo stesso ministro dello Sviluppo economico che decise di convocare i petrolieri. Una mossa che Scajola potrebbe ripetere se lo stacco sui prezzi non dovesse rientrare con le rilevazioni della prossima settimana. Se il divario con l’Europa nei mesi scorsi si collocava, tra l'altro, in un quadro di forti tensioni sui prezzi petroliferi, oggi la quotazioni del greggio, benché fluttuanti, sono molto più basse.

Dl incentivi sbloccate le novità sui precari SBLOCCATO il pacchetto sulle novità per i precari e il taglio dei tempi per l’erogazione degli ammortizzatori sociali: i relatori al decreto legge incentivi, al'esame delle commissioni Attività produttive e Finanze della Camera, hanno infatti presentato emendamenti in questo senso che sono stati giudicati ammissibili. Nel pacchetto che è stato presentato dai relatori trova spazio la norma che prevede il raddoppio dell’indennità di disoccupazione per i collaboratori a progetto, così come la velocizzazione nell’erogazione degli ammortizzatori sociali. LAconico il commento di Cesare Damiano, ex ministro del Governo Prodi e attuale responsabile Lavoro del Pd: «Il governo è costretto a modificare alcune proposte sui temi delle tutele sociali a seguito della pressione esercitata dal Pd|». «Queste misure, pur andando nella giusta direzione, sono del tutto insufficienti per fronteggiare l’attuale situazione».


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Giovedì 19 marzo 2009

24 ore in Basilicata

Ieri la decisione del giudice di Appello sui due bambini di Genzano. L’avvocato Di Bono si oppone

I giudici dividono i 2 fratellini Solo il più piccolo rimarrà con il padre. Istituto per il più grande GENZANO DI LUCANIA Come ci si aspettava, ieri mattina la decisione del Giudice d’Appello, in merito alla questione dei due bambini di Genzano destinati ad una “Casa famiglia” di Matera, è stata ufficializzata. Ed il responso è questo: il più piccolo dei due (quello di 9 anni) viene affidato al padre; per quanto invece riguarda l’altro (13 anni) resta confermato il trasferimento in istituto, come già richiesto dal Tribunale a seguito di un monitoraggio della situazione familiare protrattosi per 6 anni ad opera dei Servizi Sociali del paese. A comunicare la notizia è l’avvocato Rocco Di Bono, legale del padre dei ragazzi, il quale alla sentenza del tribunale dei Minorenni aveva opposto un corposo reclamo, appellandosi in particolare ad alcuni articoli della Convenzione Europea per la Salvaguardia dei diritti dell'Uomo, nonché della Convenzione sui diritti del fanciullo. I due punti che con più forza Di Bono contestava del decreto, riguardavano innanzitutto l’assenza di un termine nel provvedimento di allontanamento dei minori, ed in secondo luogo la non valutata alternativa che essi potessero essere affidati a parenti disposti ad assumersene la responsabilità. E proprio quest’ultima ipotesi è stata attentamente presa in esa-

me dalla Corte d’Appello per giungere alla decisione di ridimensionamento della sentenza. Difatti, considerato che da quando (giugno 2008) si è avuta la separazione di fatto dei due genitori (attualmente residenti in domicili distinti), la reciproca conflittualità si è sensibilmente attenuata; e che il padre, da sempre disponibile a collaborare, dimostra stabilità familiare sufficiente, si è ritenuto di potergli affidare, «con le dovute riserve», il piccolo G., il quale risulta essere perfettamente inquadrato in ambito scolastico e non sembra palesare anomalie caratteriali di sorta. «La soluzione ottenuta per il bambino è confortante - ha dichiarato il legale - e rappresenta già un buon risultato». Ma comunque intende andare avanti. «Domattina (oggi, per chi legge) - ci anticipa - presenterò un'istanza al Tribunale dei Minorenni per chiedere come mai, se il padre è stato ritenuto idoneo a prendersi cura del più piccolo dei due, non possa occuparsi anche dell’altro, in maniera da evitare di frantumare completamente il nucleo familiare». «La mia precisa Di Bono - è una semplice richiesta supportata da mera logica argomentativa: poiché se è vero che, nella replica del Giudice D’Appello, lo sgravio che conseguirà dall’inserimento di C. in istituto è visto alla stregua di un vantaggio

Lunedì a Policoro l’iniziativa “Le cose mai dette”

A 21 anni dalla morte dei fidanzatini Libera ricorda Luca e Marirosa POLICORO - Lunedì 23 marzo a Policoro si ricorderanno i due giovani scomparsi in circostanze tragiche e non ancora del tutto chiare. C’è chi parla di incidente domestico e chi di omicidio. C’è chi ricordava e ha detto e chi sapeva e ha taciuto. In occasione del ventunesimo anniversario della morte dei due ragazzi, il coordinamento regionale di “Libera. Nomi e numeri contro le mafie”, ha organizzato un incontro pubblico a partire dalle ore 18 nella sala "Padre Minozzi" del centro jonico. Un momento per ricordare Luca Orioli e Marirosa Andreotta, ma anche per mantenere viva la memoria di tutta la comunità. «Per noi ricordare non è soltanto come tenerli in vita - ha detto il referente regionale dell’associazione antimafia, don Marcello Coz-

zi - ma è anche un modo per continuare a tenere viva la memoria su due binari che viaggiano paralleli: la memoria di chi sa e non parla e il ricordo di chi può aver dimenticato qualche piccolo particolare ma che col tempo e l’esercizio della memoria potrebbe riaffiorare. Sono stati proprio i piccoli dettagli che apparentemente potevano sembrare insignificanti, a fare in modo che nell’ultimo anno si è potuto aggiungere un tassello al complicato puzzle della scomparsa dei due giovani. All’iniziativa, denominata “Le cose mai dette”, parteciperanno don Cozzi, Fulvio Wetzl, regista del docufilm "Libera nos a malo" sui casi irrisolti della Basilicata e soprattutto testimoni di eccezione su quanto accaduto a Policoro la sera del 23 marzo 1988.

concesso al genitore per la cura dell’altro, rimane inconfutabile, umanamente parlando, che per quest’ultimo il massimo della tranquillità verrebbe dal poter esercitare i suoi diritti di

padre su entrambi i figli più piccoli». Intanto consola il fatto che quella “spada di Damocle” ancora ieri paventata, non grava più sulla testa del bambino di 9 anni. Un

bimbo non certo avulso da problemi, ma capace - come già scritto nel precedente articolo, dopo averlo appreso da testimonianze affidabili - di riuscire ad essere oltremodo tenero ed altruista

con chi ne ha di peggiori: perché non contingenti né transitori, essendo stati cinicamente imposti dalla natura. Gianrocco Guerriero regione@luedi.it


16 24 Ore in Basilicata Manifestazione guidata dalla Cgil sulle scelte del governo

GiovedĂŹ 19 marzo 2009

Cento persone in sit-in contro i tagli alla scuola ERANO piĂš di un centinaio i partecipanti al sit in di protesta che, ieri mattina a Potenza, ha messo insieme rappresentanti lucani della Scuola e dell'UniversitĂ , della Ricerca, della Formazione professionale e dell'Afam (l'Alta Formazione Artistica e Musicale), contro i tagli all'istruzione varati dal governo Berlusconi. La manifestazione potentina, complemento di tutte le altre dello stesso segno realizzate su scala nazionale, si è conclusa con un incontro, terminato intorno alle 14, tra una delegazione dei “contestatoriâ€? ed il vice presidente della Giunta regionale lucana Vincenzo Santochirico. Al vice di De Filippo la rappresentanza dei manifestanti, capitanata dal segretario generale di Cgil, Antonio Pepe, e dal coordinatore regionale della Federazione lavoratori della conoscenza del medesimo sindacato, Eustachio Nicoletti,

ha sottoposto una “piattaforma anti emergenzaâ€? per ovviare allo stato precomatoso in cui versa il sistema scolastico regionale che, ha sottolineato Nicoletti, “per via del progressivo e inarrestabile spopolamento necessita di interventi progettuali efficaci, immediati e di medio periodo, se vuole garantire in Basilicata il diritto costituzionale allo studioâ€?. ÂŤContinuare a sottovalutare i problemi del sistema scolastico regionale - ha aggiunto il coordinatore di Flc Cgil - rappresenta un atto di estrema irresponsabilitĂ politica che noi non possiamo permettereÂť. Ai circa 2.500 posti di lavoro a rischio nel settore scolastico lucano (a seguito della finanziaria 2007 e della riforma Gelmini), Cgil contrappone un piano attraverso il quale sarĂ possibile conservare oltre 800 posti di lavoro grazie all'utilizzo, nelle scuole regiona-

li, del tempo pieno e di quello prolungato. “Ma a tal fine - hanno spiegato i manifestanti - è necessario che la politica lucana si faccia carico di una serie di interventi di sua stretta competenza come quelli concernenti la costruzione e l'adeguamento delle mense, il miglioramento del servizio di trasporto e l'adeguamento dell'edilizia scolasticaâ€?. Stando cosĂŹ le cose, hanno ribadito ieri i protagonisti del sit in di fronte agli uffici regionali, quasi 150 plessi scolastici sono a rischio di imminente chiusura a seguito del decreto Gelmini. Anche di Ricerca ed UniversitĂ si è parlato nel corso dell'incontro di ieri. Alla Giunta regionale è stato chiesto “maggior controllo sui centri di ricerca lucaniâ€?. “E' necessario - è emerso vigilare sull'effettiva applicazione della ricerca com-

La difesa di Erminio Restaino (Pd)

Flaei Cisl sulla Sel ÂŤAttacco ingenerosoÂť L’ATTACCO alla Sel non è stato motivato: lo dice Erminio Restaino, capogruppo del Partito democratico alla Regione Basilicata, riferendosi alle critiche sviluppatesi nel congresso della Flaei Cisl. Spiega Restaino: ÂŤLa Basilicata è un osservatorio privilegiato delle dinamiche che muovono le politiche in campo energetico ed ambientale. Ne è prova il dibattito di lungo corso, e riaffiorato in queste ore, in tema di politiche energeticheÂť. ÂŤMa oggi - prosegue - meravigliano l'attacco e i toni utilizzati dalla Flaei-Cisl nei riguardi della Sel. Ăˆ come se, con un colpo di spugna, si volesse cancellare il percorso intrapreso insieme alle parti sociali che ha portato alla costituzione della SocietĂ energetica lucanaÂť. ÂŤDa lungo tempo, e su piĂš fronti, il governo regionale insieme alle parti sociali - ha aggiunto Restaino

- discute dei temi importanti alla base delle politiche energetiche ed ambientali. La Società energetica regionale, una conquista frutto di un confronto maturato nel tempo con le componenti economiche e sindacali della Basilicata, è la sintesi di un modo di agire del governo regionale a tutela degli interessi della Basilicata. Quello che giunge in queste ore da una parte del sindacato lucano ha aggiunto il capogruppo del Partito democratico - è un attacco evidentemente ingeneroso e, soprattutto, non sufficientemente corroborato da argomenti pertinenti al progetto Sel. Un gestore che avrà compiti straordinari - ha concluso Erminio Restaino - nel promuovere, tra l'altro, la riduzione dei costi energetici delle imprese, delle famiglie e dei cittadini, e di farsi garante di una valorizzazione ottimale delle risorse energetiche lucane.

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piuta in Basilicata e sulla sua qualitĂ â€?. Passando al capitolo UniversitĂ , infine, lumi sono stati richiesti a proposito dei finanziamenti previsti per “normalizzareâ€? le quattro nuove facoltĂ dell'ateneo lucano e tempi certi sono stati reclamati per l'erogazione delle borse di studio da parte dell'Ardsu. In merito alla prima istanza, ha sottolineato Santochirico, quattro milioni di euro sarebbero giĂ stati versati nelle casse dell'UniversitĂ degli Studi di Basilicata. Tiepidi i commenti della delegazione dei manifestanti a margine dell'incontro. Se da un lato la responsabile del Cidi (Centro di iniziativa democratica degli insegnanti), Daniela de Scisciolo, ha plaudito all'attenzione dimostrata dal vice presidente della Giunta chiedendo “un confronto piĂš serrato nei mesi a veni-

La manifestazione di ieri davanti alla Regione Basilicata

reâ€?, dall'altro Eustachio Nicoletti di Flc Cgil ha sottolineato come “d'ora in avanti l'operato della Giunta regionale sarĂ valutato non sulla base delle buone intenzioni ma su quello delle realizzazioniâ€?. Il vice presidente Santo-

chirico, dal canto suo, si è impegnato a riportare prontamente le istanze dei manifestanti al governatore De Filippo ed all'assessore regionale alla Formazione e Cultura Autilio. Michele Russomanno regione@luedi.it

Bruciano sterpaglie sui binari

Sondaggio fra gli utenti

Fs, il traffico Battipaglia-Potenza fermo per incendio

Eurisko: soddisfazione per la rete di sportelli Equitalia

QUESTA volta a fermare un treno diretto in Basilicata è stato un piccolo rogo dovuto a erbacce che hanno preso fuoco. A causa di un incendio di sterpaglie sviluppatosi in localitĂ Zuppino di Sicignano, in provincia di Salerno, il traffico ferroviario della linea BattipagliaPotenza è stato bloccato ieri pomeriggio per quasi due ore. Ovvi i disagi per i cittadini che dovevano spostarsi sulla tratta e in particolare per i pendolari. Le fiamme sulla strada ferrata si sono sviluppate per cause ancora in corso di accertamento. Poi, intorno alle 18, sono state domate grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Eboli dopo oltre un’ora di lavoro. Il traffico dei treni è, invece, ripreso regolarmente intorno alle 20,15 di ieri sera, quando non c’era piĂš alcun pericolo per la pubblica incolumitĂ . Durante l’incendio i treni sono rimasti bloccati presso la stazione di Sicignano degli Alburni.

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Sondaggio telefonico per Eurisko

DALLA prima indagine Eurisko su Equitalia emerge oddisfazione per lo standard del servizio offerto agli sportelli Equitalia. Ma anche necessitĂ di una maggiore conoscenza del ruolo e della posizione di Equitalia nella filiera fiscale. Ăˆ quanto emerge dall'indagine che Equitalia ha commissionato a Eurisko per conoscere la percezione che i contribuenti hanno della societĂ incaricata di riscuotere per conto dello Stato e di altri Enti. La ricerca, effettuata su base nazionale costituisce, in assoluto, la prima indagine sulle opinioni e le aspettative dei contribuenti sul servizio di riscossione attraverso un approccio dal basso verso l'alto. L'indagine è stata svolta con “focus groupâ€?, osservazioni agli sportelli e circa 850 interviste telefoniche a un campione rappresentativo di contribuenti, tra i 25 e i 65 anni, pari a circa 29.500.000 italiani. Il

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campione comprende persone fisiche, piccole imprese, studi professionali e società . Secondo l'indagine, l'86% degli intervistati ritiene soddisfacente l'organizzazione logistica della rete degli sportelli, il 76% afferma che le pratiche trovano soluzione al primo contatto e la stessa percentuale di cittadini-contribuenti ritiene che il punto di forza dell'agente della riscossione, a livello nazionale, sia la cortesia e la disponibilità degli addetti agli sportelli. Il 47% degli intervistati conosce Equitalia, e la conoscenza è legata, soprattutto, all'invio di documentazione da parte dell'agente della riscossione. I cittadini, però, sono ancora confusi sul ruolo effettivo della società e sulla sua connotazione pubblica. Risultati dell'indagine alla mano, l'Ufficio Rapporti con i cittadini e le imprese sta, infatti, elaborando un piano di sviluppo del servizio che punti sugli indicatori risultati piÚ importanti per i contribuenti: utilizzo di piÚ strumenti di pagamento (carta di credito, homebanking, assegni), informazioni tramite canali remoti (call center e web), documentazione piÚ chiara, personale che diventi un punto di riferimento per il singolo, in grado di gestire l'intero iter della pratica, soluzioni dedicate per creare sinergie virtuose con ordini professionali ed enti istituzionali.


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Giovedì 19 marzo 2009

Siglato a Roma ieri l’accordo con sindacati e azienda. Approvata anche la reindustrializzazione ROMA - E’ arrivata ieri nel corso di un incontro che si è svolto ieri nella sede del ministero del Lavoro la firma ufficiale all’accordo sulla cassa integrazione straordinaria di due anni per i 106 lavoratori dello stabilimento ex Mondial Piston di Potenza, di proprietà del Gruppo Mahle, che nel capoluogo lucano produceva fino allo scorso ottobre pistoni per automobili. Lo ha reso noto il segretario generale provinciale di Potenza della Cgil, Nicola Allegretti. L’accordo, firmato dai

Mahle, il ministero dà l’ok alla cigs rappresentanti dei sindacati, dell’azienda, del ministero e della Regione Basilicata, prevede inoltre un percorso per la reindustrializzazione del sito produttivo, incentivi all’esodo e al prepensionamento per i lavoratori. Sono stati rispettati quindi gli impegni sottoscritto tra le parti solo qualche giorno fa presso la sede del dipartimento Attività produttive della Regione Basilicata.

L’intervento che prevede anche la reindustrializzazione del sito produttivo della Mahle potrebbe decorrere già dal 23 marzo prossimo, per un periodo di 24 mesi. La sospensione dei lavoratori sarà a zero ore e un gruppo continuerà l'attività limitatamente alle necessità del magazzino, alla messa in sicurezza degli impianti, nonché alle esigenze amministrative connesse con la chiusura dello

stabilimento. Nel verbale siglato ieri dalle parti sul piano di gestione degli esuberi prevede pure l’attivazione della mobilità nell’ambito della cassa integrazione guadagni straordinaria biennale, per quei lavoratori che entro il termine massimo di permanenza negli ammortizzatori sociali si colleghino al trattamento di pensione. Si prevede inoltre la gestione, per il primo anno di

cassa integrazione di almeno 31 unità. E, per chi fosse interessato, l'azienda valuterà sia il trasferimento volontario in altri stabilimenti del gruppo, sia eventuali forme di incentivazioni individuali. Al termine della cassa integrazione guadagni straordinaria, per i lavoratori che non saranno stati ancora diversamente ricollocati, è prevista la mobilità. «Si tratta di un accordo – ha detto Allegretti – che

mette fine a una vertenza lunga e complessa iniziata con l’invio delle lettere di mobilità, lo scorso ottobre, da parte della Mahle, e che tranquillizza i lavoratori. Ora si tratta di gestire il percorso con la Regione e l’azienda». Il segretario della Uilm di Potenza, Vincenzo Tortorelli, ha aggiunto: «E’ un primo passo importante a cui ora devono seguire altri fatti concreti per l’immediata messa a disposizione del sito e per rintracciare soluzioni che salvino l’occupazione dei 106 lavoratori».

Botta e risposta tra Fim, Uilm e Fiom sui nuovi straordinari per le tute blu della Fiat di Melfi

Sata, è bagarre sindacale Ma a rischio ci sono 40.000 ordini dalla Germania MELFI - I toni accesi del dibattito che ha accompagnato l’introduzione di nuovi straordinari in Sata per far fronte al momentaneo aumento di produzione, dettato dagli incentivi statali non accennano ad attenurasi. La Fim Cisl - fa sapere una nota sindacale - «guarda oltre e si dice pronta al dialogo con la Fiat sul futuro dello stabilimento di Melfi». Se n’è parlato ieri mattina al centro sociale di Rionero, dove il sindacato metalmeccanico della Cisl ha riunito i delegati della Sata e i componenti del direttivo regionale. Il segretario generale, Antonio Zenga, ha ribadito la posizione della Fim sulla questione dello straordinario. «È una scelta dell’azienda che abbiamo già contrattato e che è puntualmente disciplinata dal contratto collettivo nazionale. Per questo non comprendiamo le accuse di chi critica la scelta di quella parte, sicuramente maggioritaria, del sindacato che considera legittimo il ricorso temporaneo allo straordinario per far fronte al buon andamento degli ordinativi per le Punto ecologiche». «Ma sia ben chiaro - ha aggiunto il segretario Zenga - che non siamo disposti a rivedere l’attuale turnazione: le comandate non sono e non saranno un modo per introdurre i diciotto turni». Sul futuro di Melfi c'è un misto di fiducia e preoccupazione. Anche tra i lavoratori. E mentre le polemiche incalzano si prospetta un nuovo pericolo che ben presto potrebbe eliminare il problema a monte, facendo calare di nuovo la produzione, se verrà confermata la notizia del ritiro di circa 40 mila ordini dalla Germania per effetto della modifica apportata dal governo tedesco alla norma sugli incentivi. Va ricordato che la Grande Punto negli ultimi mesi ha tenuto banco proprio sul mercato tedesco. Ecco perché, secondo il numero uno della Fim, «la sfida non è sulla gestione delle comandate: la vera sfida è aprire una trattativa con la Fiat per discutere di nuovi modelli e nuova occupazione. Per farlo siamo pronti a mettere in campo nuove relazioni industriali, siamo pronti a parlare di flessibilità, siamo pronti a fare la nostra parte di sacrifici per creare le condizioni affinché la Fiat continui a investire su Melfi e sulla Basilicata. Noi vogliamo dare un segnale forte alla Fiat: c’è un sindacato, la Fim, che è pronto al dialogo costruttivo nell’interesse esclusivo dei lavoratori».

Precari nella Pubblica amministrazione

Cisl, la Funzione pubblica chiede la stabilizzazione Il segretario Giovanni Sarli

Lo stabilimento Sata

Ma il segretario della Fiom di Basilicata, Giuseppe Cillis, non molla e va avanti sulla linea dell’opposizione alle scelte aziendali. Con un duro attacco ai colleghi sindacalisti: «Il dibattito di questi giorni - dice sulla decisione della Fiat di Melfi di “comandare” i lavoratori e le lavoratrici della Sata di Melfi al lavoro straordinario sui 18 e 20 turni (sabato e domenica) la dice lunga sulla impreparazione contrattuale di molti che sono intervenuti». «Quando la direzione Fiat Sata - prosegue la Fiom Cgil - ha evidenziato che i soli sabati non bastavano e anche la presenza dei lavoratori di Pomigliano non bastava ad assicurare i volumi produttivi richiesti, ha pensato di andare oltre i limiti del Ccnl e qui che la Fiom Cgil ha proposto soluzioni diverse dallo straordinario (ripristino pause a scorrimento, migliorare il bilanciamento su tutte e 2 le linee di produzione, richiamo al lavoro degli interinali licenziati) a queste proposte, che assicurano i volumi richiesti, aspettiamo le risposte della direzione Fiat Sata». «Invitiamo – conclude la nota - sia Vaccaro che Quaratino a non sforzarsi per trovare loro una risposta». Immediata la replica del segretario provinciale della Uil di Potenza, Carmine Vaccaro che si è detto sorpreso e dispiaciuto per le dichiarazioni di Cillis, «che, pur di avallare l’insostenibile, tenta in-

terpretazioni contrattuali false ed inaccettabili». E spiega: «Quanto il sindacalista succitato ha affermato in merito a uso di straordinari non consentiti dalla contrattaziona nazionale sono esclusivo frutto della sua fantasia». E continua: «Se esiste qualcuno che viola le regole contrattuali è bene che venga perseguito per legge; la Fiom ha tutti gli strumenti per farlo, ed è bene che a questo punto si rivolga all’autorità giudiziaria. La verità è che si continua a vendere fumo a non voler capire le dimensioni della crisi economica e finanziaria da una parte e le opportunità che in questo momento vengono offerte allo stabilimento Sata di Melfi, grazie ad una ripresa produttiva che non ha ancora nulla di strutturale, e che non elimina il rischio di un ritorno all’utilizzo della cassa integrazione. Se qualcuno pensa che il lavoro si difende rifiutando il lavoro dovrebbe fare altro e non pretendere di tutelare gli interessi dei lavoratori. La Uil, invece, - conclude Vaccaro vuole continuare a fare sindacato, rafforzando il lavoro e facendo rispettare i contratti di lavoro, perché non si è ancora rassegnata al declino della nostra Regione e alla marginalizzazione del polo dell’auto di Melfi che, paradossalmente, proprio questa crisi potrebbe scongiurare».

POTENZA - La Funzione pubblica della Cisl, guidata dal segretario Giovanni Sarli, torna a chiedere la stabilizzazione dei precari nelle pubbliche amministrazioni. «Per garantire dignità e sicurezza ai lavoratori è urgente e prioritario proseguire il percorso di stabilizzazione dei precari delle pubbliche amministrazioni lucane». E’ quanto afferma in una nota il segretario Sarli. «Se una parte del lavoro - prosegue - è stato già fatto, rimangono, però, ancora moltissimi precari non solo della platea Lsu, ma anche impegnati nelle varie forme di lavoro flessibile alla Regione, all'Alsia, all'Apt, all'Ardsu, al Comune di Potenza e nei vari Comuni e Comunità Montane della Basilicata. Si tratta di centinaia e centinaia di lavoratrici e lavoratori, spesso giovani e altamente specializzati, con esperienze lavorative che costituiscono un patrimonio assai importante per le Amministrazioni. Dal monitoraggio mes-

so in campo dal Ministro Brunetta – aggiunge Sarli - su nostra sollecitazione, emerge che c'è tanto lavoro da fare, ma siamo preoccupati poiché si frappongono, ancora, troppi impedimenti, spesso pretestuosi, da parte delle amministrazioni, che rendono difficile il percorso di stabilizzazione dei precari. E’ da segnalare, inoltre, che in alcuni comuni, proprio in questi giorni di avvio delle campagne elettorali, anziché procedere a stabilizzare i precari già esistenti da anni, si avviano addirittura nuove procedure per creare altro precariato». La Cisl Funzione Pubblica chiede con forza – conclude Sarli - che si proceda a stabilizzare i precari Lsu già in servizio in quel Comune da molti anni, per i quali la Regione sostiene, peraltro, i costi delle retribuzioni. «Rimarrà una pura illusione eliminare il precariato, se la politica continuerà a ricrearlo continuamente per le sue clientele».

I delegati di Fai, Flai e Uila hanno approvato il documento per il rinnovo del contratto

Agroalimentare, sì alla piattaforma POTENZA - I delegati di Fai, Flai, Uila hanno approvato ieri mattina all’unanimità la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale del settore industria e cooperazione alimentare. Il voto è arrivato al termine della nutrita assemblea unitaria, tenutasi nella sala Mediafor di Potenza. Un centinaio i delegati provenienti dalle principali aziende alimentari della regione, in rappresentanza dei circa 3.500 addetti del settore, che hanno preso parte all’attivo unitario. I segretari generali regionali Antonio Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello e la segretaria na-

zionale della Uila, Tiziana Bocchi, si sono detti soddisfatti per il livello di partecipazione riscontrato e per l’esito positivo della consultazione. Più salario, più relazioni industriali, più formazione, più diritti e tutele. Questi in sintesi i principali contenuti della nuova piattaforma che in queste settimane sta passando al vaglio democratico dei lavoratori in vista del varo definitivo previsto per il 23-24 marzo in occasione dell'assemblea nazionale di Chianciano Terme. La piattaforma sarà poi la base della trattativa con le controparti datoriali per il rinnovo del contratto nazionale. «Il sistema

produttivo agroalimentare italiano – si legge nella nota introduttiva alla piattaforma – ha l’obbligo di avviare processi condivisi di innovazione per superare gli effetti dell’attuale crisi e per sostenere la competitività dei prodotti alimentari”. Secondo Fai-Flai-Uila occorre puntare sulla filiera integrata e valorizzare le produzioni di qualità attraverso investimenti in ricerca, innovazione, produzione e distribuzione. «In tale ottica – scrivono ancora i sindacati – la qualità del lavoro assume rilevanza strategica. Le azioni positive devono tendere alla valorizzazione del sapere, allo sviluppo delle

La riunione dei delegati delle categorie di Cgil, Cisl e Uil

competenze, della formazione, della stessa partecipazione agli obiettivi aziendali, al sostegno dell’occupazione ed alla difesa del potere d’acquisto dei salari. In questo difficile quadro si colloca il rinnovo del Ccnl dell’industria alimentare.

La decisione di Fai, Flai, Uila di procedere unitariamente alla costruzione della piattaforma si propone di ricomporre attorno agli interessi dei lavoratori le diversità di opinioni e di giudizi sulle questioni di carattere generale».


18 24 Ore in Basilicata Nuove iniziative dell’associazione Areasud

Sostituti d’imposta

Turismo A Napoli

I sindaci in Trisaia Il Marocco in Valle

Utenze telematiche: tempo fino al 31

La Basilicata alla Borsa Mediterranea

L’ASSOCIAZIONE Areasud, che da qualche mese è attiva su questioni energetiche in Basilicata, organizza per oggi e domani due eventi in Basilicata. Oggi porterĂ i sindaci di Marsico Nuovo, Marsicovetere, Viggiano, Montemurro, Sarconi, Moliterno, Grumento Nova, Tramutola e Paterno alla Trisaia di Rotondella per una visita guidata. Spiega Andrea Di Pierri, ex sindaco di Viggiano e oggi presidente e anima dell’associazione: ÂŤE’ ormai convinzione condivisa che la Basilicata e in particolare la Valle dell'Agri, luogo di straordinaria concentrazione di fonti energetiche tradizionali e rinnovabili, rappresenta il sito ideale per affrontare il tema della transizione energetica e perciò possibile laboratorio strategico per la ricerca di uno sviluppo umano duraturo e sostenibileÂť. ÂŤL'associazione Areasud prosegue - dopo i Workshop organizzati con la presenza di esperti internazionali, il primo svoltosi a Villa d'Agri sul tema “Risorse energetiche e federalismo fiscaleâ€? e il secondo tenutosi a Viggiano sul tema “Energia motore dello sviluppo : monitoraggio, trasparenza e generazione di fiduciaâ€?, proseguendo nella sua attivitĂ di sensibilizzazione, organizza una visita al Centro Enea della Trisaia per conoscere da vicino un centro nazionale di eccellenza nella ricerca sulle fonti rinnovabiliÂť. La partenza della comitiva è prevista da piazza Zecchettin a Villa d'Agri alle

La Trisaia di Rotondella

ore 8,30 oggi. Ad illustrare le attività di ricerca sarà lo stesso Direttore del Centro della Trisaia, Donato Viggiano. Domani invece l’associazione accoglierà l'ambasciatore del Regno di Marocco Benabdallah Nabil. Spiega ancora una volta Di Pierri: Proseguendo nella sua attività di promozione del Territorio, al fine di rendere possibile la realizzazione in Basilicata di una scuola mediterranea di alta formazione nel campo dell'energia, l'associazione Areasud, dopo aver promosso una visita dei Dirigenti Enea in Marocco, per una presa di contatto con

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gli enti di ricerca nazionali, ha organizzato una visita informale in Basilicata dell'Ambasciatore NabilÂť. Questo il programma: prima mattinata visita al centro Enea della Trisaia. SeguirĂ visita all'Arpab in Potenza. Poi l'Ambasciatore sarĂ ospite dell'Associazione in Val d'Agri. Contatti sono giĂ in corso tra il Marocco ed il Cnr che sarĂ visitato nel corso della visita ufficiale in corso di organizzazione. Tali rapporti sono resi possibili dalla stima di cui gode presso il governo Marocchino Reinaldo Figueredo, ex ministro argentino e socio di Areasud.

GiovedĂŹ 19 marzo 2009

I SOSTITUTI d'imposta delle province di Potenza e Matera hanno tempo fino al 31 marzo per comunicare alle Entrate l'utenza telematica presso cui ricevere i risultati contabili dei modelli 730 per il conguaglio fiscale sulle retribuzioni dei dipendenti. Scade infatti a fine mese il termine ultimo per provvedere, direttamente o tramite un intermediario abilitato, alla comunicazione telematica dell'utenza - Fisconline, Entratel o intermediario presso cui l'Agenzia renderĂ disponibili i dati relativi ai 730-4 trasmessi dai Caf-dipendenti, con gli importi da trattenere o da rimborsare, tra i quali, per esempio, l'Irpef. Le nuove modalitĂ di trasmissione dei dati contabili dei 730 interessano i sostituti d'imposta pubblici e privati con domicilio fiscale in una delle 44 province, tra cui Potenza e Matera, coinvolte nella modalitĂ sperimentale di scambio telematico dei dati. Per presentare la comunicazione i sostituti d'imposta interessati devono compilare il modello dedicato (“Comunicazione per la ricezione in via telematica dei dati relativi ai mod. 730-4 resi disponibili dall'Agenzia delle Entrateâ€?) disponibile sul sito www.agenziaentrate.gov.it - indicando la sede telematica (Fisconline o Entratel) o l'intermediario presso cui dovranno essere resi disponibili i dati - e trasmetterlo all'Agenzia in via telematica entro il 31 marzo. All'appello, per confermare la propria utenza, anche i sostituti che hanno partecipato sin dal 2008 alla sperimentazione.

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I Sassi di Matera

POTENZA - Alla tredicesima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo sarà presente anche la regione Basilicata. Tra importanti conferme e numerose novità , il salone espositivo sarà come sempre ricco di grandi marchi. Mancano poco piÚ di due settimane all'inaugurazione del principale appuntamento b2b di primavera, dedicato ai professionisti dei viaggi e, tra gli altri, ha confermato la presenza la regione Basilicata. Una borsa che conferma la sua vitalità , sia pure in presenza di un momento particolare per l'intero settore. La forza della Borsa Mediterranea del Turismo è testimoniata da nomi e numeri e, ancora una volta, la Mostra d'Oltre-

mare di Napoli ospiterĂ nei suoi ampi spazi espositivi, dal 3 al 5 aprile, il meglio dell'offerta turistica italiana ed internazionale. I big players del tour operating riempiranno la piazza napoletana per gli affari turistici e per il confronto con le agenzie di viaggio del centro sud Italia. Il meglio dell'offerta turistica italiana movimenterĂ come sempre i quattro workshop: Incoming, Turismo Sociale, Incentive & Congressi, Hotel Spa & Benessere. Saranno oltre 250 i buyers internazionali e nazionali coinvolti nella contrattazione face to face. Una delegazione di circa 30 buyers provenienti dall'India e da Israele. Emilia Manco

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Potenza 19

Giovedì 19 marzo 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Gli studenti denunciano i pericoli dell’edificio. La Provincia ha preparato un progetto di ristrutturazione

Il restyling dell’Istituto d’arte Manca la soluzione sul trasferimento temporaneo delle attività DA un lato gli studenti dell’Istituto d’arte di Potenza che chiedono di vivere la quotidianità scolastica in sicurezza. Dall’altro l’ente provinciale che prova a risolvere la questione. Eppure, per quell’edificio che mostra creCAPANNONE? Bettola? pe e perde calcinacci, sembra Cantiere? Quali di questi che qualcosa, nel percorso di tre termini è il più indovisoluzione, non torni. nato per definire l’Istituto Sono stati gli stessi ragazzi statale d’arte di Potenza? a raccontare le condizioni Beh, ci sarebbe l’imbarazzo precarie in cui versa la loro della scelta, ma quello che scuola. Hanno richiamato allo rispecchia di più è: “canla “responsabilità” le istitutiere”. zioni, pur ammettendo - anI ragazzi dell’Isa espriche pubblicamente in diverse mono la loro rabbia e la loro occasioni - che, a volte, non delusione per informare le tutti gli “abitanti” del plesso istituzioni e soprattutto i hanno rispetto e riguardo cittadini sulla condizione per il luogo in cui si studia in cui sono costretti a “viveogni giorno. re”. Nel dettaglio, «siamo Quella scuola ha bisogno di stanchi delle risposte che lavori di ristrutturazione riceviamo dalla Provincia e “profonda” - anche se i rapdai loro ingegneri che da porti dell’ente provinciale, anni cercano di tranquillizdelegato all’edilizia scolastizarci dicendo che metteca, hanno più volte spiegato ranno in sicurezza il nostro che non c’è un pericolo immeistituto, perché alle loro padiato per la sicurezza generarole non hanno seguito i le, quanto, piuttosto, esiste la fatti». L’istituto è situato su necessità di adeguare la una collina in periferia, e struttura ad alti standard di per arrivarci bisogna afsicurezza oggi non più rinfrontare branchi di cani viabili in tutto il Paese. Il prorandagi che hanno aggregetto c’è, con tanto di previdito, più di una volta, lo sione di allargamento delle stesso personale scolastico. fondazioni, di rifacimento dei La strada, in pessime consolai, di cerchiatura delle tradizioni, è priva di illuminavi. Ovvero, lavori strutturali, zione, indispensabile esagli impianti, destinati all’absendo la nostra una scuola battimento delle barriere arche prevede il rientro settichitettoniche. C’è pure già manale. A peggiorare la sil’appalto, con tanto di finantuazione contribuiscono alziamento ministeriale che satre problematiche come i rebbe un peccato perdere. pezzi “persi” dalla struttuSenza contare l’obbligo di rira. Infatti la copertura spettare alcune prescrizioni esterna, in cemento a facnormative che, sulla sicurezciavista, spesso e volentieri za e sui tempi degli adeguacede, cadendo sul piazzale menti, sono parecchio rigide. antistante l’entrata o sulla Il punto, allora, è la strada stradina che conduce alla da seguire. L’Istituto d’arte, che attualmente ospita circa 400 studenti, è esteso, in rione Poggio Tre Galli, su una superficie di circa 5 mila metri quadrati: aule, laboratori, palestra. Per portare a termine i lavori, vista la portata delle operazioni da svolgere, l’opzione presa in considerazione prevede il trasferimento temporaneo della scuola in altra sede. E’ stato lo stesso presidente della Provincia, Sabino Altobello, alcune settimane fa, in un convegno organizzato dalla Consulta provinciale degli studenti, sul tema dell’edilizia scola-Il progetto disegnato stica, a spiegare che una delledalla Provincia difficoltà burocratiche incon- monio della Provincia ha trate stava proprio nel luogo pubblicato un avviso per la rida individuare: il caro-affitti cerca di uno spazio idoneo, in a Potenza, non risparmia regola sui criteri di sicurezza neanche il pubblico, legato a e con un’ampiezza calcolata una ristrettezza di fondi, in base a parametri nazionali cruccio di tutti gli enti locali. di demografia scolastica e inFatto sta, che l’ufficio Patri- dirizzo di studio. La Provin-

«Non è una scuola inutile» A lato, lo scenario segnalato dagli studenti dell’Isa. In alto, nella foto di Mattiacci, la struttura esterna

segreteria, con il rischio di colpire chiunque si trovi di passaggio. Nei giorni di pioggia, la nostra palestra diventa una vera e propria piscina, le finestre grondano acqua e dai solai cadono gocce che spesso finiscono sui nostri disegni, rovinandoli. Ogni tre settimane, più o meno, dobbiamo fare i conti con il problema delle tubature. Queste infatti sono ormai in pessimo stato e impediscono l’erogazione dell’acqua. Spesso i bagni sono chiusi perché otturati, facendoci perdere così molte ore di lezione. Di fronte a questa problematica, ci è stato riferito che lo scarico non ha una penden-

za adeguata, pertanto non ci vuole molto per creare disagio. Il sistema di riscaldamento funziona “a zone”, spesso la caldaia si rompe e ci dicono «non abbiamo soldi per accomodarla». Sui muri all’interno delle aule e dei corridoi cresce il muschio, e non credete che sia stato fatto crescere per mettervi la Natività a Natale. E’ scuola questa? Noi non dimentichiamo le vittime delle altre scuole perché potremmo diventarlo noi. La Provincia ha provveduto a procurare altri locali, siti in contrada Rossellino, che serviranno a ospitare le nostre lezioni. Ecco, però, i problemi a cui

andiamo incontro: i mezzi che offrono servizio scolastico non arrivano fin lì; noi avremmo bisogno di una struttura di almeno 5000 metri quadrati mentre ce ne vengono offerti 2500; non avremmo più la palestra; non avremo più l’aula magna; per poter seguire le lezioni delle materie di indirizzo dovremmo recarci nell’attuale sede, mentre per le materie culturali recarci in quella futura. Cari cittadini, vi sembra ora giusta e questa soluzione? Tutti pensano che la nostra sia una scuola di nullafacenti, una scuola inutile,

una scuola che non forma nessun tipo di figura professionale, ma che anzi reca solo spese inutili agli enti pubblici. Ma l’Istituto d’arte è una scuola che non insegna solo a disegnare, o a modellare della creta. L’Istituto d’arte è una vera e propria scuola di vita, di pensiero, una scuola che ha sempre formato grandi architetti, designer, stilisti, pittori e filosofi d’arte. Una schiera di persone adesso deluse nel vedere l’Isa di Potenza che sta per chiudere i battenti. Potenza ha capito realmente quale prestigio sta per perdere? I ragazzi dell’Isa

Il capoluogo alla 34esima posizione per investimenti in edilizia scolastica

Rapporto “Ecosistemascuola”di Legambiente POTENZA non eccelle in “Ecosistema scuola” ma rispetto alle altre città del Sud non rimane a fondo classifica. Oltre alla qualità del corpo docente, base indispensabile per avere un sistema scolastico attrezzato per competere a livello europeo, è importante anche la sicurezza degli edifici scolastici e la qualità dei servizi offerti agli studenti. Il rapporto di Legambiente, l’unico realizzato sullo stato delle scuole italiane in assenza dei dati dell’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica, ha preso in esame 95 comuni, competenti per scuole elementari e medie, e 62 Province, competenti per gli istituti superiori, in cui sono stati analizzati i parametri inerenti la qualità ed età delle strutture, le buone pratiche ambientali, la raccolta differenziata, le mense biologiche, gli spazi verdi e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile nonché i servizi e possibili fattori di rischio. Potenza non ha ottenuto ottimi punteggi in tutti i parametri indagati, ma si è saputa difendere. Si concia ha così individuato, per i due anni necessari a terminare i lavori, locali ampi circa 2.500 metri quadrati. E’ a questo punto che il percorso si complica. La scuola spiega che lo spazio individuato non è idoneo, troppo piccolo per

ferma il centro nord, luogo privilegiato dove si consolida una politica volta a creare condizioni strutturali degli edifici scolastici sempre più sostenibili. Il Sud investe poco in edilizia scolastica rimanendo indietro rispetto al resto d’Italia invece Potenza si difende e occupa la (34esima) posizione contro Messina (85) e Salerno (83) che si pongono in coda alla graduatoria e Catania, Campobasso, Catanzaro e Nuoro dimostrano il loro non interesse al tema inviando dati incompleti. Fanno eccezione Lecce (quarta), concentrata sulle certificazioni e la messa a norma delle scuole e sulle energie rinnovabili, e Caltanissetta (28esima), dove alcuni edifici sfruttano l’energia pulita attraverso pannelli fotovoltaici e solare termico. Per la graduatoria delle scuole superiori secondo il livello di qualità dell’edilizia scolastica la provincia di Potenza occupa la (38esima) posizione. Dall’incrocio dei dati forniti dai Comuni e da quelli forniti dalle Province è stata

contenere laboratori, studi, palestra. Dall’altro lato, l’ente che pure ha dovuto faticare per ottenere il finanziamento e si è basato su parametri normativi, recuperando uno spazio minore di quello oggi a disposizione, ma sempre in via

messa a punto una graduatoria che ci dà l’idea di quale siano le città con il miglior patrimonio edilizio scolastico - comprende quindi le scuole dell’obbligo e quelle d'istruzione secondaria - che mettono a disposizione servizi utili, con gli edifici scolastici in migliori condizioni di sicurezza ambientale e realizzano pratiche ecocompatibili Potenza occupa la (26esima) posizione. Invece per la graduatoria delle buone pratiche ovvero l’insieme di tutti i dati relativi alle pratiche ecocompatibili ha permesso di costruire una graduatoria che mostra nella posizione (45esima) il comune di Potenza, mentre per la graduatoria del rischio i dati riportati in questa graduatoria rappresentano i comuni italiani dove il livello di attenzione sulla qualità dell’edilizia scolastica è più basso. Nelle posizioni più alte troviamo i comuni le cui scuole hanno i problemi maggiori e il comune di Potenza occupa la posizione numero 56. Emilia Manco

temporanea. L’alternativa? Portare avanti i lavori di ristrutturazione, mantenendo i ragazzi in classe, liberando di volta in volta, una parte diversa del plesso. Ma anche questa procedura apre ad alcune difficoltà: la dirigenza

scolastica dovrebbe adeguarsi a un protocollo complesso di sicurezza, stilando un piano apposito. Gli studenti restano in attesa di una soluzione. Meglio se condivisa e a breve termine. s.l.


20 Potenza

Giovedì 19 marzo 2009

ANTICA OSTERIA

Tornano di moda gli sms murali

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’ DUE TORRI

0971-37592 0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO

Uno slargo per Tommaso Pedio

AMBROSIA

Oggi alle 17 è prevista l’inaugurazione dello slargo intitolato a Tommaso Pedio. La cerimonia è prevista nei pressi della salita di San Giovanni. Tommaso Pedio fu uno storico insigne e saggista la cui attività si concentrò sulle questioni del Mezzogiorno e del brigantaggio post-unitario. La sua connotazione di uomo attento alla giustizia sociale lo colloca di diritto nell'ampio panorama di quella cultura antifascista e fortemente democratica creatasi nell'Italia postbellica e che riconosceva come missione la creazione di un nuovo sistema di equità e giustizia sociale. Ha collaborato con intellettuali quali Rocco Scotellaro, al quale lo univano le idee socialiste.

AL NORD

LA PRIMULA

0971-471312 0971-34501 0971-58310 0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

LE ARCATE MOZART

0971-51465 0971-441295

Il fascino di Albertazzi

NINFE

0971-51465

LE ARCATE

0971-51465

IL 21 e il 22 marzo, al teatro Don Bosco, con sipario alle 21, Giorgio Albertazzi porterà in scena le “Lezioni americane” di Italo Calvino, cinque conferenze scritte nel 1985 dallo scrittore torinese per le “Charles Eliot Norton Poetry Lectures” della Harvard University. Ora, queste conferenze prendono forma teatrale attraverso l’interpretazione di uno dei più grandi attori italiani: Giorgio Albertazzi. Lo spettacolo si concentra sulla prima conferenza, nella quale si incrociano e si fondono poesia e teatro.

PANE

Il figurativo di Ravaioli SARA’ inaugurata il prossimo 22 marzo (e resterà aperta fino al 12 aprile) la mostra dedicata a “Ravaioli: opere scelte 20082009”. La mostra sarà allestita nella Galleria Idearte, in via Londra, 75. Trenta le opere in esposizione fino al 12 aprile prossimo, tutte facenti parte dell'ultima produzione del Maestro ravennate Carlo Ravaioli, alla sua prima esposizione nel capoluogo potentino. Nato nel 1954 a Coccolia, piccolo centro nella campagna ravennate, Ravaioli da giovanissimo dimostra grande attitudine per il disegno ed i lavori manuali in genere. Dal 1980 è grafico pubblicitario e dal 1990 sposa la pittura come principale forma di espressione artistica anche se la sua attività espositiva ha inizio alla fine degli anni '70. Lo stile personalissimo di Ravaioli trae radici dal figurativo del '900 italiano con preferenze per la figura ambientata, l'architettura d'interni e il paesaggio. Vive e lavora a Forlì. La personale sarà visitabile tutti i giorni nei seguenti orari: 11 alle 13 e dalle 17,30 alle 20,30.

Olivo che unisce il Mediterraneo Dal 24 marzo al 4 aprile, l’I.P.A.A. “Giustino Fortunato” ospiterà la mostra internazionale multimediale “L’olivier en Méditerranée”. Una mostra di carattere scientifico e divulgativo, pensata per gli alunni di tutti gli ordini di scuola, ma non solo, perché riesce a ripercorrere attraverso pannelli, simulazioni interattive e video, la storia dell'olivo nelle varie epoche, a partire dall’alto valore simbolico della pianta presente nei testi sacri delle tre religioni monoteiste - Bibbia, Torah, Corano - soffermandosi, poi, sulle caratteristiche del paesaggio mediterraneo. Accanto al percorso simbolico e culturale, l’esposizione illustra i diversi metodi di coltivazione delle piante e di spremitura delle olive per ottenere l’olio che costituisce l’alimento comune di tutte le popolazioni che si affacciano sul Mediterraneo. La mostra vuole evidenziare come l’olivo abbia quasi plasmato il paesaggio e l’economia dei Paesi mediterranei, divenendo anche il più antico veicolo di sviluppo dei territori.

•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 La matassa 18 - 20.15 - 22.30 Sala 2 Iago 17 I love shopping 19 - 21 Sala 3 The wrestler 17.45 - 20 - 22.10 Sala 4 La pantera rosa 2

16.30 Il curioso caso di Benjamin Button 18.15 - 21.30 Sala 5 Gran Torino 17 - 19.30 - 22 Sala 6 Due partite 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 7 Watchmen 18 - 21 •DUE TORRI• La matassa 19 - 21

E PEPERONCINO

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

FARMACIE TURNO NOTTURNO 18 MARZO Mancinelli via Pretoria 207 0971 - 21067

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA SARRICCHIO

0971-310310 0971-612564

0971-44462765

AL DRAGO

TRIMINIEDD C’ERA UNA VOLTA

0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-601217

LE STORIE NASCOSTE

Dai 100 ai 250 euro a serata: R. D. racconta la sua seconda vita

Studente-lavoratore di giorno e spogliarellista di notte R. D è un ragazzo come tanti. Media statura, occhi e capelli castani, fisico asciutto. Carino, non si nota tra la folla. Dai modi gentili, quasi galanti, non è uno sbruffone. Ha venticinque anni e vive a Potenza. Lavora da quattro anni in un'azienda locale con contratto settimanale. Ciò significa «che non hai diritto a niente - spiega - È da più di un anno e mezzo che non prendo oltre un giorno di riposo». Con lo stipendio, R. D, paga gli studi universitari. È iscritto alla facoltà di Agraria, a Potenza. Studi che purtroppo, a causa del lavoro, sono stati momentaneamente accantonati. Cosa renderà, “fuori dal comune”, questo ragazzo modello? R. D, studente-lavoratore, di notte diventa spogliarellista. Non è la storia di Dott. Jekill e Mr Hide. Come ti sei trovato a fare lo spogliarellista? «Conoscevo un amico, spogliarellista, che mi ha trascinato. Lui era iscritto ad un'agenzia alla quale, poi, mi sono iscritto anch'io. Noi lavoriamo, infatti, solo attraverso questa. Ciò comporta l'impossibilità di esibirci in proprio. Solo con il gruppo, questa è la regola» Ci sono altre regole da seguire? «Certo. Niente pubblicità, niente nomi. E poi c'è la cura del proprio corpo. L'immagine ha una sua importanza. Così, siamo costretti a depilarci, sebbene a me non piaccia» Qual è il rapporto con il tuo corpo? «Buono. Questo lavoro richiede parecchio allenamento. Io, tuttavia, grazie al mio fisico, non vado tutti i giorni in palestra, anche perché non avrei tempo a sufficienza. Ho una campagna, i cui lavori manuali sono come la palestra, e poi c'è il calcetto. I miei colleghi, invece, dedicano molte più cure». Quando ti sei esibito per la prima volta?

Gli squattrinati organizzati di Full Monty, il film cult che racconta la vicenda di alcuni operai inglesi che, dopo aver perso il lavoro, trovano il coraggio di ripartire spogliandosi

«Esattamente tre anni fa, in un locale laziale. Lavoriamo quasi sempre fuori. La mentalità lucana non è così aperta, tranne in certe occasioni, tipo la festa della donna. All'inizio ero imbarazzatissimo. Poi ci fai l'abitudine. Diventa un lavoro come un altro». Siamo sicuri sia “solo lavoro”? «A volte mi diverto anche, altrimenti non lo farei. Mi diverte stuzzicare tutte quelle donne che sono lì per noi. Una volta tanto, siamo noi uomini ad avere il coltello dalla parte del manico. Nel senso che, generalmente, sono le donne a sedurre e noi a subire il loro fascino. In questo caso è il contrario. Quando durante l'esibizione si avvicina una donna non così affascinante, è dura. Ne vale la pena, però, se pensi alla retribuzione che oscilla dai 100 ai 250 euro a serata; uno stipendio se lo fai sempre, uno “sfizio” se lo fai ogni tanto».

Nessuna “proposta indecente”? «Come no! Soprattutto da donne adulte. Una volta mi hanno portato dei fiori, altre volte mi hanno chiesto il numero di telefono o si sono dichiarate follemente innamorate di me. Non ho mai avuto storie, però. Le donne che partecipano a questo genere di spettacoli non sono per me». Non credi di essere un tantino maschilista? «Si, lo sono. Se la mia ragazza facesse quello che faccio io non lo accetterei». A proposito delle fidanzate… «Beh, certo è difficile trovare una ragazza che superi tutte le difficoltà, le gelosie. Devo dire, però, che questo lavoro non è mai stata la causa determinante per la fine di una relazione. Posso aggiungere i saluti alla “mia tristezza”? Sai, è la mia ragazza». Anna Martino


Potenza 21

Giovedì 19 marzo 2009

E’ sulle zone rurali che si “blocca” il regolamento urbanistico

Ancora seduta fiume Il Pd sceglie di non aggredire gli ex SOLO sabato scorso, il sindaco Santarsiero aveva annunciato di spiegare il motivo «per cui siamo arrivati a questo punto». Ma ieri, l’andamento della discussione sul regolamento urbanistico, in consiglio comunale, non ha registrato scossoni. E’stato lo sfogo duro del primo cittadino, la settimana scorsa, a segnare la rottura definitiva con gli ex colleghi del Pd, oggi confluiti in Uniti nell’ulivo, in polemica con l’atteggiamento di «chiusura» dei democratici e al seguito dell’ex assessore regionale all’Agricoltura Roberto Falotico. La «misura è colma», aveva spiegato Santarsiero, richiamando «l’ostruzionismo che i falotichiani portano avanti da giorni» sul regolamento urbanistico. Ma i cinque ex Pd (Laieta, Continolo, Ciriello, Galante Paolo, Mitro) avevano rispedito al mittente le accuse, dettagliando la «trasparenza» richiesta a suon di letture e verifica del numero legale. Fatto sta, che ieri, in seduta - l’ennesima e sempre sulle osservazioni dei privati al Ru - le cose non sono cambiate molto. Niente rivelazioni, nessuna modifica di atteggiamenti. Uniti nell’ulivo ancora martella. Soprattutto ora che si tocca l’argomento “caldo” delle ex zone rurali, finite oggi in ambito periurbano e che «hanno visto numerosi cittadini lesi in diritti precedentemente acquisiti», quando non erano considerate sotto tutela. Il caso “esemplificativo”, contrada Varco d’Izzo, «una zona in cui sorgono 32 attività commerciali - spiega Mitro - Invece la si considera area “rurale”, spostando la programmazione magari al futuro piano strutturale, senza alcuna certezza». Quanto alle contestazioni sul nuovo perimetro cittadino (che secondo le critiche, anche dell’opposizione, toglie ad alcuni potentini le aspettative cullate, con l’ici pagata per anni, in virtù di una edificabilità dei suoli ora negata), è Michele Napoli (La Destra) a dettagliare la “forma” dell’errore. In fondo «è la stessa legge regionale sull’urbanistica a indicare come aree periurbane i suoli agricoli abbandonati», cosa che «non accade certo in alcune zone periferiche di Potenza, invece così classificate».

Una seduta di consiglio comunale

Sul provvedimento, dall’opposizione, parla Coviello (An)

«Il nostro atteggiamento segno di responsabilità» NON è vero - sostengono - che l’opposizione in consiglio comunale non sia così “dura”. E’ Rocco Coviello (An) a voler ribadire il concetto per cui «non è vero che tanto peggio, tanto meglio», l’opposizione «è una cosa seria». Allora ecco spiegato «l’atteggiamento responsabile che si preoccupa di fare il bene dei cittadini». Hanno «un’idea precisa» del regolamento urbanistico che avrebbero voluto per la città di Potenza, la renderanno esplicita in fase di dibattito finale. Oggi, con l’assemblea impegnata sulla valutazione delle osservazioni dei privati, «è necessario entrare nel merito. E ogni volta - prosegue - che abbiamo fatto una proposta o sollevato un dubbio, il consiglio è stato “costretto” a ripiegarsi su lunghe discussioni». Ma «nessuna iniziativa strumentale», niente ostruzionismo. «Questo non vuol dire che il Ru vada bene». Così com’è, ai consiglieri dell’opposizione non piace. Il che, però, non implica voto “omologato”: spesso, proprio sul merito e sulle singole osservazioni, i due partiti prossimi all’unico Pdl, FI e An, hanno espresso voti diversi. «Quello che mi interessa è guardare alle singole questioni che, in questa fase, sono state sollevate dai privati. Ma tutelare gli interessi dei cittadini - dice Coviello - non deve mai voler dire intaccare il pubblico, l’interesse collettivo». Così, «abbiamo garantito sempre il numero legale», dopo una precedente «battaglia nella commissione, evitando tante speculazioni». E i cittadini «ci hanno spesso fornito attestati di stima». Ma il Ru, «andrebbe “ripensato”». Loro prospettano voto finale contrario. La novità “politica” della giornata, è il primo voto «profondamente negativo» di Roberto Galante (Idv) che ad oggi ha sempre assicurato l’astensione sulle osservazioni: «Ma non posso più lasciare che il tema della giustizia per i cittadini sia “strappato” al partito che rappresento e cavalcato solo da altri». Sarà Santarsie-

ro a difendere ancora una volta «l’assenza di discrezionalità» negli indirizzi del Ru. Si rivolge a Uniti nell’ulivo quando dice che «è lecito cambiare opinione, ma non si metta in discussione la serietà». Tra le parti, la distanza sembra definitivamente segnata. Almeno per il momento. sa.lo.

APOF-IL Stipendi a rischio «Dal mese di aprile prossimo i lavoratori Apof-il rischiano la sospensione del pagamento dello stipendio a causa dell’impossibilità della Provincia di Potenza di anticipare ulteriormente, come avviene da diversi anni, risorse che la Regione avrebbe dovuto trasferire, così come prevedono le norme vigenti». E’ quanto dichiarano il presidente della Provincia, Sabino Altobello e l’assessore alla Formazione e Politiche del Lavoro, Alfonso Salvatore, dopo aver portato a conoscenza della situazione i circa 140 dipendenti dell’Apof-il, riuniti ieri in assemblea. «Dopo essere riusciti a garantire la mensilità di marzo, - continuano - l’ente non sarà più in grado di sostenere ulteriori anticipazioni a causa di pure motivazioni di tipo ragionieristico ed è per questo che si rende urgente la convocazione della Conferenza RegioneProvince, istituita con la legge regionale 33/2003, al fine di giungere ad una soluzione che ristabilisca le competenze e consolidi la situazione». «Con l’attuale mandato amministrativo - conclude Altobello - abbiamo avviato la gestione di una legge regionale che consideriamo imperfetta. Nonostante le difficoltà, da subito abbiamo comunque scelto di stare dalla parte dei lavoratori e dei loro diritti; strada sulla quale intendiamo proseguire».

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FUORI DAL PALAZZO

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Qual è l’orario d’apertura corretto? A CHE ora aprono le scale mobili? Teoricamente, basta chiedere informazioni ufficiali, dare uno sguardo ai cartelli d’avviso. Anzi, no. Il rischio, è di uscirne un po’ confusi. Alcuni cittadini si sono trovati un po’ spaesati davanti alla porta chiusa delle scale mobili di via Armellini. Erano le 7.10 del mattino e, secondo le indicazioni del sito del comune, avrebbero dovute essere aperte già da qualche minuto. Peccato che il cartello sull’ingresso indicasse un’orario diverso: 7.30. Si affacciano alla struttura, che nel frattempo si sono fatte le 7.15. La porta è ancora chiusa. Fanno le dovute rimostranze, ma il cartello esposto e indicato dal personale è chiaro. Allora, meglio chiedere lumi. Via mail, bastano pochi minuti. L’amministrazione risponde velocemente agli utenti confusi, ma felici della comodità delle scale, in centro senza auto, con parcheggio privato vi-

Il cartello di via Armellini

cino. E sono pure gratis. La risposta scioglie il dubbio: l’orario d’apertura degli impianti è alle 7.15, con chiusura alle 22 durante i mesi invernali, un’ora più tardi da maggio a settembre. I cittadini ringraziano. Utile la segnalazione anche per l’amministrazione che può rimediare aggiornando il sito. Rinnovata certezza, fino all’ingresso delle scale. Il cartello ancora recita “7.30”.

Verso le amministrative botta-e-risposta in rete LE amministrative viaggiano anche in rete, spazio preferito per la comunicazione diffusa. Quelli di Potenzattiva via mail contattano singoli, associazioni e società civile: «il nostro percorso di costruzione partecipata di una lista, dopo i numerosi incontri, dibattiti, riunioni, va ora reso concreto, mediante una partecipazione di ciascuno», tanto alla definizione della lista che del candidato sindaco. Appena sarà pronta una rosa di nomi, daranno vita a una partecipazione allargata in città, una sorta di primarie popolari, con banchetti divulgativi, per raccogliere voti e consigli sui candidati. Nel frattempo, sempre in rete, nasce la polemica interna a No-Oil. Su Facebook, il portavoce del comitato, Miko Somma, ha invitato alla partecipazione a «comunità lucana, braccio politico del comitato No-oil con il quale saremo pre-

Un manifesto di No-Oil

senti alle prossime elezioni amministrative». Nasce la polemica di chi dissente perchè «costituire “bracci politici” non è cosa che si possa decidere sull’onda di riunioni ad hoc convocate in maniera approssimativa e prederminata già in una direzione». Somma replica e rilancia. E se la critica fosse frutto di un “arroccamento” di partito? Con riferimento per nulla implicito al Prc.

VOCI CONTRO IN questi giorni il consiglio comunale sta esaminando con minuzia certosina tutte le numerose osservazioni presentate dalle associazioni e dai cittadini al Regolamento urbanistico in fase di approvazione. Dopo un iter per nulla democratico e partecipato, che ha prodotto un ennesimo strumento urbanistico elaborato in stanze chiuse da “pochi esperti” di un’obsoleta urbanistica fatta di numeri, indici e tabelle quella stessa urbanistica che ha provocato dagli anni ‘70 a oggi i maggiori scempi urbani e permesso le peggiori speculazioni edilizie (quartieri ghetto, mega-condomini scadenti e invivibili, assenza di verde, piazze, spazi di incontro, percorsi pedonali, aree abbandonate al degrado e alle discariche) - questo regolamento urbanistico è stato presentato ai cittadini, i quali, pur di fronte a un “Piano” illeggibile e incomprensibile, se non nei suoi aspetti di apparenza e

Città futura e propaganda elettorale di promozione dell’amministrazione comunale e dell’attuale sindaco (concetto più volte da noi evidenziato), sono stati capaci di presentare un numero considerevole di osservazioni, molte delle quali dirette a modifiche sostanziali dei principi iniqui contenuti in esso e, quindi, alla difesa del diritto di tutti i cittadini a vivere in luoghi più salubri e a misura d’uomo. La Terza commissione consiliare, presieduta da Angelo Raffaele Rinaldi, nella quale è presente una significativa rappresentanza del consiglio comunale sia riguardo agli schieramenti politici esistenti sia al numero dei componenti, ha già esaminato accuratamente tutte le osservazioni, accoglien-

do quelle più puntuali e non lesive dei contenuti fondamentali del Regolamento urbanistico e respingendo, invece, quelle osservazioni più sostanziali e più elaborate tecnicamente, fondate su una critica ai criteri prevalentemente quantitativi di questo “piano”, privo di un’idea e di un progetto complessivo di qualità della vita, ma molto attento a privilegiare gli interessi privati, probabilmente quello dei costruttori. Ci chiediamo, osservando le realizzazioni inquietanti che si impongono ogni giorno ai nostri occhi, se un’amministrazione che consegni nei fatti i quartieri della città e i suoi cittadini ai costruttori (che ci costringono ad acquistare appartamenti modesti a

prezzi altissimi in squallidi condomini-dormitorio), possa garantirci sulla qualità di un Piano urbanistico imposto dall’alto senza alcuna reale partecipazione dei cittadini (eccetto le trattative private condotte con gruppi di residenti di alcune contrade, come se le campagne fossero una questione privata e non appartenessero alla comunità tutta). Dopo aver scelto la strada dell’imposizione verticale di uno strumento urbanistico che segnerà per sempre la forma e le sorti di questa città; dopo aver già approvato, nella sostanza, in consiglio comunale questo “Piano urbanistico”; dopo aver respinto le osservazioni più sostanziali e complesse, perché non coerenti con le logiche

quantitative e inique di quest’ultimo; dopo tutte queste scelte ben ponderate e condivise dalla maggioranza politica, in questi giorni, a pochi mesi dalle consultazioni amministrative, si sta assistendo a sedute fiume del consiglio comunale, nelle quali vengono rilette, appunto con minuzia certosina, tutte le osservazioni in modo pretestuoso, come se tutto il lavoro svolto e le decisioni già prese potessero essere messe in discussione. Con ingenuo idealismo si potrebbe anche pensare che questa classe politica si sia convertita all’improvviso ad ascoltare le istanze dei cittadini, a praticare finalmente la partecipazione e la democrazia. Ma anche gli ingenui idealisti non possono fare a me-

no di osservare che si è aperta la campagna elettorale. Dunque sorge legittimo un quesito: il pensiero feudale di questa classe politica, che considera i propri cittadini solo come sudditi - elettori, non rende legittimo pensare che tutta questa messinscena sia finalizzata a non approvare il regolamento urbanistico solo per utilizzarne le infinite situazioni puntuali, come ricatto elettorale verso quei cittadini che da esso si attendono di ricevere diritti edificatori o condoni di vario tipo? Siamo consapevoli che in questa città non siamo mai stati abituati a leggere in modo critico e complesso gli avvenimenti e che questo modo di manifestare darà molto fastidio ad alcuni, ma l’esercizio della democrazia è un diritto che vogliamo riconquistare, così come il diritto a essere considerati prima di tutto persone e cittadini. Potenzattiva


22 Potenza

Giovedì 19 marzo 2009

la Festa dei papà Festeggiamo l’evento attraverso alcune brevi storie raccolte tra chi è ancora figlio

Una figura sempre più amata Quelli che non ci sono più e quelli che ci restano accanto di ROBERTA SENESE Nel corso dei secoli ha subito diverse mutazioni, perdendo l'iniziale rigore per far posto a una presenza più complice e premurosa. La figura del papà, tuttavia, ha rappresentato e rappresenta un punto di riferimento imprescindibile, capace di resistere

alle piccole grandi rivoluzioni che minano il concetto di famiglia, rendendolo sempre più vago e instabile. A questa “colonna portante” dell'architettura familiare è dedicata la festa del 19 marzo. Una festa che non sfugge ai risvolti consumistici e all'origine a stelle e strisce ma che, lungi dall'essere un'invenzione moderna, vanta una tradizione centenaria. Il

Quotidiano ha deciso di celebrare questa ricorrenza, raccogliendo qua e là e pubblicando, aneddoti , racconti e ricordi di figli, per offrire veloci ritratti di padri. Di quelli amici, di quelli di poche parole, di quelli che ogni tanto dispensavano ceffoni, di quelli che non ci sono più e che hanno lasciato un grande vuoto.

TI VOGLIO BENE

PICCOLI GESTI

UNO SCRIGNO

ERANO tempi, quelli di una quarantina di anni fa, in cui l'amore si dimostrava con i gesti, ma raramente si esprimeva a parole. Facile allora trovare chi, come la signora V. M. nel pensare al padre ormai scomparso, ha un piccolo rimorso: non avergli mai detto “ti voglio bene”. «Il coraggio - afferma - l'ho trovato una sola volta, quando lui stava molto male e non comprendeva le mie parole». “Poi, mai più”. Un imbarazzo comune a molti ultraquarantenni, cresciuti in un clima familiare che rispetto a quello odierno faceva meno concessioni alla dolcezza e alle carezze. Per quei tempi si trattava di “inutili e nocive” smancerie. Ma se i papà di una volta erano parsimoniosi di coccole in fatto di ceffoni, invece, non si facevano pregare. Il signor Pasquale ricorda di quella volta al mare in cui, bambino pestifero, portò il fratello più piccolo a bordo di un canotto su una vicina isola. Se il breve viaggio era stato esaltante, il ritorno a riva lo fu molto meno, perché trovò ad attenderlo un padre adirato e pronto a punirlo. «Schiaffi a parte - racconta il signor Pasquale mio padre mi ha trasmesso anche molti valori. Ho ancora in mente quella volta in cui da presidente di una squadra di calcio del paese tornò a casa con tre palloni nuovi di zecca da portare ai giocatori, ma non volle cedere per nessun motivo alla mia pressante richiesta di lasciarmene uno in regalo». rob. s.

PER il signor C. M., quest'anno sarà la prima volta che non potrà portare a suo padre, scomparso da poco, un piccolo dono, simbolo dell'immenso affetto che prova per lui. Il suo sguardo cela tristezza mentre ci racconta di un padre vecchio stampo che vegliava e vigilava su di lui, ma con la discrezione e la riservatezza propria ad una generazione convinta che i figli si baciassero mentre dormivano. Una riservatezza che non gli ha impedito di dimostrargli il suo bene, attraverso piccoli gesti densi di significato e di trasmettergli , con l'esempio della sua vita, i valori di lealtà e correttezza. La severità è stato invece il tratto distintivo del padre di una giovane donna di Potenza che durante l'adolescenza ha desiderato di allontanarsi il prima possibile da casa per sfuggire alle sue pressioni. Il padre, però, per quanto rigoroso qualche anno più tardi ha saputo mostrare il suo lato più tenero. «Durante le mie analisi pre-parto, benché cieco a causa di una retinite diabetica è riuscito - racconta - ad attraversare da solo la città e ad arrivare in ospedale, lasciandomi stupita e commossa». r. s.

«IN UNO scrigno etereo hai riposto i tuoi valori di amicizia, altruismo ed educazione. I tuoi insegnamenti sono incastonati nei nostri cuori come rare pietre pregiate». È così che la giovane Maria Grazia chiude la sua bellissima lettera al padre, Franco Albis, il l consigliere provinciale di Rapolla scomparso dieci anni fa e recentemente ricordato in un convegno dal titolo “Franco Albis. L'uomo, il politico, l'amministratore”. Punto di riferimento culturale e ideale, non solo per i compagni di partito e i militanti della sinistra, Franco Albis era anche un padre straordinario capace - come emerge dai ricordi della più piccola delle sue figlie - di radicare nei suoi cari i propri valori con la sola forza dell'esempio. «Sono sempre vissuta nella convinzione - si legge nella lettera - che tu mi osservassi e per evitarti delusioni mi sono sempre impegnata in ogni mia azione. Hai provato in tutti i modi ad insegnarmi ad andare in bicicletta e da quando mi hai lasciata io sfidavo tutti i maschi più bravi e con la mia mountain bike li vincevo sempre…Non ho mai tralasciato lo studio e con il tuo continuo occhio vigile ho sempre dato il massimo» . ro. se.

RACCONTI DI GUERRA IL RACCONTO della signora Di Tolla è un ricordo di guerra. Dopo l'8 settembre, suo padre Antonio allora 22enne, scappato da Mentone in Francia, fu catturato dai tedeschi e rinchiuso con altri fuggiaschi in una caserma. Riuscì a fuggire dalla finestra usando delle lenzuola attorcigliate come funi. Dopo di lui altri caddero sotto i colpi della mitragliatrice. La fuga continuò in treno fino a Foggia e poi a piedi fino a Potenza. «Durante il viaggio mio padre - spiega - vendette il pastrano e una coperta per un uovo. Per raggiungere contrada Pallareta dove i suoi genitori si erano rifugiati da amici, poi, fece l'ultimo tratto sull'asino di un contadino di passaggio, ma il caso volle che fossero fermati da una camionetta di tedeschi. A salvarlo fu un colpo di genio: si finse il figlio disabile del contadino e i tedeschi presi dalla fretta lo lasciarono andare. Fino a casa dove, amato e rispettato, ha raggiunto la bella età di 86 anni». Anche quella del papà della signora Raffaella è una storia scandita dai tempi della

seconda guerra mondiale. Una storia di dolore e di valori. Il bombardamento di Potenza nel 1943 è un evento impresso nella memoria della città. «Durante quel bombardamento mio padre all'età di 21 anni - racconta - perse in un solo giorno entrambi i genitori, la casa e tutti i suoi ricordi, mentre suo fratello maggiore risultava disperso. Lui e sua sorella, feriti, rimasero soli tra un cumulo di macerie fino a quando uno zio raggiunse a dorso di mulo il capoluogo per andare a prenderli. Da allora, accanto al doloroso ricordo della guerra, mio padre nel continuare l'attività dei suoi genitori, ha portato sempre con sé uno straordinario senso di attaccamento alla famiglia». «La moglie e i figli sono diventati il suo primo vero valore e non c'è mai stata ricorrenza - conclude - che egli non abbia festeggiato con originali sorprese cariche di affetto, come la volta in cui fece trovare a mia madre un bracciale avvolto in una tovaglia da tavola». r. s.

IL RICORDO

Quartana, un addio in punta di piedi IL RISPETTO per il pubblico e l'amore per la buona cucina, queste le caratteristiche di Umberto Quartana, che ci ha lasciati giorni fa, quasi in punta di piedi, senza nemmeno salutare. Ma non perché non lo volesse, lui così disponibile per il suo pubblico non avrebbe mai potuto fare una cosa così, è che una forma di malattia lo ha tenuto a lungo lontano dal suo naturale posto di lavoro. Umberto aveva iniziato la sua lunga e luminosa carriera come cameriere nell'antica Taverna Oraziana, quando c'era quella signora che faceva le

orecchiette davanti al pubblico e lui era lì a consigliarle ai clienti, con un buon sugo e un po' di salsiccia. Aveva portato questo ristorante ai massimi livelli, ma ad un certo punto ha compreso che poteva far meglio da solo, con una spalla particolare, suo fratello Arturo. Nacque così l'avventura del “Fuori le Mura”, ora tempio della ristorazione della migliore cucina potentina, ma allora, negli anni '50, un grosso rischio e un'avventura autentica. Ma lui che aveva il mestiere nel sangue volle aderire ad un progetto an-

che qui alla prima esperienza: il Veglionissimo della Stampa. In quelle sale che molti non conoscevano ancora furono “stipati” oltre 250 ospiti e ricavata una pista da ballo, un successo strepitoso, frutto anche e soprattutto delle sue raffinate pietanze e dei suoi modi gentili e signorili. Queste caratteristiche erano il miglior biglietto da visita per questo locale che ancora oggi, affidato com'è ad una cooperativa di operatori del settore, mantiene alto il suo prestigio nel campo della ristorazione lucana. Certo manca lui, Umberto, con la

sua figura apparentemente esile, il suo sorriso contagioso, i suoi modi di gentleman inglese. Ma la traccia del suo essere nella cucina del buon piatto lucano, e nel servizio, sempre preciso e cordiale, quella rimarrà indelebile. Perchè sono tantissimi, se non tutti, i potentini che hanno potuto godere della sua affabilità,cortesia e competenza, quando il menù non era una cosa scritta, ma una comunicazione vis e vis tra lui e i suoi clienti, o meglio tra lui e la città di Potenza. Vittorio Sabia Umberto Quartana


Giovedì 19 marzo 2009

23 Avigliano L’iniziativa di don Salvatore contro lo spaccio di droga, i furti e l’usura

Legalità, la comunità cattolica c’è L’impegno della Chiesa per una città più vivibile e sicura AVIGLIANO – Non è Napoli. Non è la Sicilia. Non è la Calabria. Si sono guardati bene dal fare accostamenti inappropriati. Ma qualcosa da alcuni anni sta succedendo ad Avigliano e «noi non possiamo delegare» agli altri «iniziative che sono proprie degli uomini di buona volontà». E così la comunità cattolica aviglianese scende in campo a sostegno della legalità. Contro lo spaccio della droga e la tossicodipendenza. Contro i furti negli appartamenti. Contro l’usura. Al fianco delle famiglie e delle persone in difficoltà. Avigliano non solleva allarmismi, ma non vuole rimanere indifferente di fronte ai fatti di cronaca che si susseguono da alcuni anni a questa parte. L’ultimo episodio, un incendio probabilmente doloso ai danni di un cittadino di Avigliano, ha dato seguito a una reazione della Chiesa. C’era un gruppo di persone, quasi una ventina, intorno al parroco don Salvatore Dattero, raggiunto poi dal viceparroco do Mimmo Lorusso e dal sindaco Tripaldi. L’altra sera parrocchiani liberi e componenti di associazioni si sono incontrati a

Una veduta di Avigliano

due passi dal luogo dove è divampato l’ultimo incendio a un’automobile: nei locali dell’Azione cattolica. «I valori della nostra comunità – hanno detto al parroco - non sono questi». Il sacerdote, da circa un anno a capo della parrocchia aviglianese, ha aperto l’incontro pubblico introducendo i versetti di Ezechiele (3, 16-18): il Signore che pone il figlio dell’uomo per

sentinella alla casa d’Israele. È stato un richiamo a essere vigili. A comportarsi da cristiani nella società. Don Salvatore ha anche citato l’omelia del vescovo Agostino Superbo pronunciata sul monte Carmine alcuni anni fa: era rivolta alla comunità cattolica, in particolare, alla quale l’arcivescovo metropolita chiedeva di vivere in coerenza la propria fede.

Impegno, dunque. Ancora una volta. E la comunità aviglianese ha dimostrato di non lavarsi le mani di fronte ai problemi e di agire: «Per quanto è di nostra competenza e senza volere sostituirci alle autorità preposte alla sicurezza», è stato detto. Nell’incontro sono emerse una serie di opinioni e alcune proposte. Tra queste, quelle di un “centro di ascolto” aperto a tutti coloro che abbiano bisogno di aiuto. «Un luogo – è stato ribadito – dove incontrare le persone, ascoltale e darle speranza». Un ruolo significativo continueranno a svolgerlo i vari gruppi parrocchiali, dove si sta lavorando bene alla formazione: l’oratorio e gli altri centri di formazione ai piccoli, giovani e adulti. «Se la mentalità delinquenziale non fa parte della nostra cultura e se nella comunità sta entrando un male che può trasformarsi in un cancro – ha detto don Salvatore – allora occorre essere sentinelle ed estirparlo». Il gruppo di cittadini ha annunciato anche la pubblicazione di un manifesto nel quale sarà ribadito l’impegno dei cattolici a sostegno della legalità. Gianni Sileo provinciapz@luedi.it

Pietragalla Il consigliere regionale ha presentato un’interrogazione

Rete fognaria incompleta Per Rosa «ritardi ingiustificati» PIETRAGALLA - Tra le motivazione che hanno determinato l’arretratezza della Basilicata vi è anche la carenza di infrastrutture. Spesso le opere pubbliche sono oggetto di denunce e di rimostranze, numerose volte succede che pur se finanziate non si realizzano, o se iniziate sono lasciate a metà, o infine, quando sono completate non entrano in funzione. «Quest’ultima è la sorte toccata a Pietragalla ai lavori di costruzione dei collettori dei reflui appaltati dalla Provincia nel 1999 e non ancora consegnati al gestore, l’Acquedotto Lucano spa». Queste le dichiarazioni del consigliere provinciale del Pdl, Gianni Rosa che nei giorni scorsi ha presentato alla Provincia di Potenza un’interrogazione per conoscere la situazione attuale dei lavori ed in particolare del Comune di Pietragalla dove gli abitanti di Contrada Crocevia da tempo protestano contro questa condizione. «Denunciano - spiega Rosa che, nonostante l’ultimazione dei lavori di realizzazione della rete fognaria e la richiesta fatta più volte all’Acque-

Gianni Rosa

dotto Lucano spa per l’allacciamento alla stessa, le fogne scaricano ancora a cielo aperto, con grave rischio per la salute e per l’ambiente. A distanza di dieci anni, da quando la Provincia ha appaltato i lavori di realizzazione dei collettori, con una spesa di circa 5 milioni di euro, ad oggi la situazione è la stessa perché la rete fognaria ancora non è entrata in funzione. Eppure la Provincia è pienamente consapevole di

tutto e anche della circostanza che si tratta di un servizio pubblico primario». Il 27 giugno dello scorso anno l'Acquedotto Lucano spa, responsabile della realizzazione dei tronchi fognari da allacciare ai collettori, dando riscontro alle sollecitazioni dei cittadini, ha chiesto alla Provincia di Potenza la convocazione di una riunione per valutare lo stato dell’opera e verificare gli atti necessari alla presa in gestione della stessa; ma ad oggi nulla è dato sapere. «Questo stato di cose - attacca Rosa - è inaccettabile. I ritardi accumulati minano profondamente la già fragile credibilità della Provincia, e minacciano la salute ed il benessere degli stessi cittadini, diretti interessati». «L’interrogazione è nata - conclude - dal bisogno di fare chiarezza definitivamente, ed è sconcertante la lentezza burocratica che questa vicenda evidenza, ancora più grave in quanto investe un’opera spero completata. L’auspicio che l'opera appaltata non sia già entrata nel libro delle incompiute, come i fatti fanno intendere».

Tito Per gli studenti dell’istituto comprensivo

Patologie vertebrali, screening gratuito

Il professor Accardo

TITO - Screening sulle patologie vertebrali in età scolastica gratuito per gli studenti dell’istituto comprensivo titese. Un’iniziativa “no profit” curata dal professor Salvatore Accardo, attuale direttore dell’unità operativa di Ortopedia della clinica Lucciconi del capoluogo di Regione, nonché responsabile medico della Fidas sezione di Potenza, con la referente del progetto dell’Istituto di Tito, Luisa Salvia. Si amplia così per il secondo anno consecutivo l’offerta formativa nella città di Tito. Si mira a promuovere una serie di accertamenti per una attenta e preventiva diagnostica delle malattie che interessano la colonna vertebrale. Le operazioni di prevenzioni hanno una cadenza settimanale. L’appuntamento si rinnova ogni sabato. Ma l’insorgenza in età così prematura di patologie comuni e diffuse in questa età scolare come la deformità vertebrale giovanile, la scoliosi e la cifosi iatrogena da cosa dipendono? «Si abbina spesso - risponde il professore - il concetto di banco o simili con il pericolo di scoliosi o altre patologie nella

crescita dei bambini e degli adolescenti e la postura dei ragazzi ha una incidenza preponderante nell'insorgenza e nello sviluppo delle patologie vertebrali. La colonna vertebrale non è infatti progettata per restare a lungo in posizione seduta, questo provoca “sofferenza” delle strutture, che necessitano di un sollievo tramite il cambio di posizione frequente. I ragazzi tendono ad avere un senso di irrequietezza ed ad assumere posizioni scomposte, che altro non sono in realtà che il tentativo (più frequente nell'adolescente che nell'adulto solo perché la resistenza è minore) di dare sollievo alle proprie strutture». «Da anni - ha dichiarato Salvia - il professor Accardo è attento alle problematiche di natura osteo-articolare in favore di una platea di pazienti molto vasta dal quale traspare una innata umanità e vicinanza a quanti si trovano particolarmente nel bisogno. Si spera che questo percorso sia triennale e siamo grati a chi in modo gratuito riesce a dare prova di grande umanità». Angela Scelzo

Pietragalla

Avis, un 2009 ricco di attività Pepe nel forum dei giovani PIETRAGALLA - Nella recente assemblea ordinaria annuale dell’Avis comunale di Pietragalla, oltre all’approvazione dei bilancio consuntivo del 2008 e preventivo del 2009 è stato presentato anche il programma delle attività previste per il corrente anno che si affiancano alle donazioni di sangue previste con cadenza mensile. In tal senso nel corso dei prossimi mesi ed in particolare durante la stagione estiva saranno organizzate varie attività: il teatro in Piazza Maggio in dialetto pietragallese ed in dialetto napoletano, l’autoraduno delle Fiat 500, il centro estivo per bambine e bambini

di scuola materna ed elementare (che nella prima edizione del 2008 ha avuto un rilevante successo di partecipazione), la Festa di Halloween (in autunno) il musical intitolato “Paulus”, il presepe vivente nel periodo natalizio e tutta una serie di gite a scopo artistico. Si tratta quindi di un programma variegato che si sviluppa in varie direzioni. Inoltre nel corso dell'assemblea si è ripercorso anche l’andamento delle donazioni a partire dal 1999 anno di fondazione della sezione di Pietragalla dell’associazione volontari italiani del sangue e fino al 2008. Antonio Bevilacqua

PIETRAGALLA - C'è grande soddisfazione negli ambienti del forum dei Giovani di Pietragalla per la nomina all’interno del forum regionale dei Giovani della Basilicata del pietragallese, Valentino Pepe. «Sono estremamente contento per aver raggiunto questa meta in quanto costituisce un traguardo importante del percorso intrapreso nel mio paese al fianco dei giovani», sottolinea Pepe il quale è stato nominato nella giunta esecutiva del forum regionale nella giornata di martedì 17 marzo e che vede come presidente Pietro D'Imperio di Lauria.

In totale sono sei i componenti della giunta esecutiva e in tal senso Pepe evidenzia ancora «che ci attende un lavoro impegnativo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi e tra i primi adempimenti vi è l'esame del piano biennale delle politiche giovanili». Inoltre va detto che i giovani del forum di Pietragalla esprimono grande soddisfazione per la nomina di Valentino Pepe, già responsabile del forum locale sin dalla sua nascita avvenuta nei primi mesi del 2008. an.be. provinciapz@luedi


Giovedì 19 marzo 2009

24 Nella questura di Potenza presentato il nuovo progetto per rispondere ai cittadini

Un aiuto dall’agente virtuale Rilascio e rinnovo dei passaporti: risposte tramite messenger POTENZA - Ieri mattina, presso la Sala riunioni della Questura di Potenza, si è svolta una Conferenza stampa nel corso della quale il questore Romolo Panico, con la collaborazione di Giuseppe Bersano, ha presentato l'Agente Lisa. Si tratta del nuovo contatto virtuale di cui si è dotata la Polizia di Stato, realizzato con la collaborazione di Microsoft Italia, con la funzione di rispondere alle domande del cittadino, soprattutto in materia di passaporti, utilizzando Windows Live Messenger. Il questore Romolo Panico ha spiegato che «il Ministero nel suo programma di avvicinare la Polizia alla popolazione, con un occhio di riguardo alle fasce di età più basse, ha creato il progetto “Agente Lisa” che, avvalendosi del canale di messaggistica istantanea, rappresenta un nuovo servizio di vicinanza che la Polizia di Stato mette a disposizione del cittadino. Infatti un'immagine multimediale di un agente di polizia, denominato Lisa, visivamente e vocalmente, offrirà informazioni, per il momento, sulle questioni amministrative dei passaporti».

La conferenza stampa in questura (Mattiacci)

«Il programma agevolerà anche il lavoro amministrativo della Polizia di Stato», ha aggiunto il questore. Quindi, già dalla giornata di oggi, qualsiasi cittadino che abbia la necessità di avere indicazioni sul rilascio o sul rinnovo del documento d'espatrio, sulla documentazione utile per recarsi negli Stati Uniti o su come espatriare con i propri figli, potrà inserire tra i propri contatti di Messenger

l'indirizzo agente.lisa@poliziadistato.it. Cliccando su questo indirizzo si aprirà automaticamente una finestra di conversazione attraverso la quale l'agente virtuale offrirà tutte le informazioni richieste, 24 su 24 e sette giorni su sette. Inoltre attraverso l'integrazione con la piattaforma di mappe online di Microsoft, Virtual Earth, il cittadino potrà visualizzare su

una cartina l'ubicazione geografica della Questura più vicina a lui e i relativi orari di apertura. Nel caso di Agente Lisa si parla di Windows Live Agent, vale a dire di un Bot realizzato su piattaforma Windows Live Messenger. Il termine Bot, che deriva dalla parola “Robot”, indica, appunto, un interlocutore virtuale o automatizzato che può interagire con una persona reale utilizzando

Miglionico sull’emendamento che dovrà essere approvato alla Camera

un linguaggio più o meno naturale a seconda della programmazione. Data la specificità degli argomenti a cui Agente Lisa può rispondere non si potrà dialogare con il contatto attraverso domande dirette; sarà lo stesso Bot a suggerire le varie interazioni e gli argomenti su cui può dare informazioni che reperisce direttamente da una sezione dedicata del sito della Polizia. Queste informazioni vengono visualizzate all'interno di una Activity, una finestra che si apre parallelamente a quella di Windows Live Messenger in modo tale da consentire all'utente di leggere i contenuti senza mai abbandonare il servizio di messaggistica istantanea. <<Il progetto nei prossimi mesi sarà ampliato e allargato ad altre attività svolte dalla Polizia di Stato>> ha annunciato il dottor Giuseppe Bersano. La scelta di Windows Live Messenger è motivata dalla grande diffusione dello strumento soprattutto tra i più giovani. Il General Manager di Microsoft Consumer&Online Italia ha dichiarato <<Siamo orgogliosi di aver potuto mettere la

nostra tecnologia a disposizione della Polizia di Stato per facilitare lo scambio di informazioni tra questa istituzione e il cittadino. La nascita dell'Agente Lisa rappresenta, in particolare, un passo avanti nella relazione tra la Polizia e i giovani e mette in luce l'utilità di uno strumento di comunicazione come Windows Live Messenger>>. La collaborazione tra Polizia di Stato e Microsoft è nata nel 2006 con la realizzazione del primo commissariato virtuale in Europa, il “113 online”, dove gli utenti possono inoltrare denunce di segnalazioni via Web per i reati. Sempre al 2006 risale una successiva partneship tra Microsoft e la Polizia Postale e delle Comunicazioni nel campo della navigazione protetta per i minori. Infatti la Microsoft ha donato alla Polizia la piattaforma software denominata CETS (Child Exploitation Tracking System - Sistema di tracciamento contro la pedopornografia). CETS permette alla Polizia di rintracciare i tentativi di pedopornografia in rete e di svolgere indagini sugli individui e sui siti Internet sospetti. Antonella Mariani

La Provincia sul Patto di stabilità

Un po’ d’ossigeno per i Comuni «Maggiori risorse per il rilancio» dalla mozione di Franceschini SATRIANO - Una boccata d'ossigeno per i comuni italiani si intravede già dopo l'approvazione alla Camera dei Deputati della mozione presentata dal leader nazionale del Partito Democratico, Dario Franceschini. Un emendamento che di certo dà “speranza” anche ai piccoli centri lucani. È questo il commento del primo cittadino di Satriano di Lucania, Michele Miglionico. Ora però «dalla mozione si deve passare ad una rapida attuazione per accompagnare le istituzioni verso il Federalismo fiscale». «Esprimo grande soddisfazione per una mozione che di fatto apre agli Enti Locali la possibilità di utilizzare fondi destinati alle politiche sociali - ha detto Miglionico - per affrontare la crisi che attanaglia le nostre famiglie. Una mo-

zione che rende più sopportabile il patto di stabilità ai comuni e prevede più risorse economiche per il rilancio economico non solo dei centri lucani, ma di tutta l'Italia. Nel Parlamento italiano si è aperto un varco che consente a chi ha idee da esprimere di affrontare la crisi, pur non facendo parte della maggioranza di governo, nella convinzione che di fronte ai bisogni del Paese occorre procedere unitariamente». L'importante interpellanza pone varie condizioni favorevoli anche per l'imminente futuro. «Alcune questioni specifiche e importanti riportate nel documento sembrerebbero garantire l'integrale copertura del minor gettito derivante dall'abolizione dell'Ici sulle abitazioni principali ed adottare inizia-

tive per consentire l'utilizzo degli avanzi di amministrazione per la spesa in conto capitale. La proposta voluta da Franceschini e dall'intero Partito Democratico è stata ampiamente partecipata e considerata utile, perché strutturata bene in tutte le sue particolarità che pongono alla base della proposta il rilancio economico dell'Italia in una fase di estrema delicatezza. A nome degli amministratori Locali che non hanno potuto seguire da vicino la delegazione Romana - ha concluso Miglionico - mi complimento con i miei colleghi che in prima persona si sono impegnati ed hanno portato a casa un risultato utile per tutti noi e per nostre Comunità». Angela Scelzo

In redazione gli allievi dell’obbligo formativo dell’Apof Il

Una visita al Quotidiano HANNO fatto visita alla redazione del Quotidiano gli allievi dell'obbligo formativo che frequentano l'ApofIl, agenzia provinciale per l'orientamento e la formazione, di Potenza. Nel percorso didattico relativo alla Comunicazione, è stato utile per loro conoscere i segreti e la lavorazione che sta dietro all'uscita quotidiana di un giornale. Ha chiarito loro ogni curiosità il redattore Alfonso Pecoraro. Gli allievi sono stati accompagnati nella visita dal docente di comunicazione, Mara Oliveto, dal coordinatore d'aula e orientatore, Vito Cardillo, e dal referente per l'obbligo

I graditi ospiti in redazione

formativo, Maria Albini. Questi i nomi degli allievi: Maria Filomena Cariello, Giampaolo De Santo, Antonietta Di Sabato, Doria-

na Fabbrizio, Cristina Ruggiero, Maria Teresa Starna, Maria Laura Telesca, Assunta Zaccagnino, Leonardo Telesca.

POTENZA - La mozione approvata alla Camera dei Deputati, presentata dal Partito Democratico per alleggerire il patto di stabilità per gli enti locali, rappresenta un atto fondamentale per liberare e recuperare l'utilizzo di maggiori risorse finanziarie per la ripresa economica». E’ la soddisfazione espressa dal presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello, e dall'assessore al Bilancio, Vito Summa, a seguito del riscontro che la proposta del Pd ha trovato anche all'interno della maggioranza parlamentare. «La possibilità di utilizzare i residui e l'avanzo per la spesa in investimenti - spiega l'assessore Summa - è importante ossigeno per l'ente. Un po' di benzina che aiuta a rilanciare il motore di un sistema di intervento pubblico in cui l'ente sta già garantendo impegnoi. E' questo il terreno di intervento proprio del tavolo di monitoraggio concordato qualche giorno fa nel corso di un'iniziativa pubblica, che diventerà strumento di supporto proprio a queste nuove azioni che sarà possibile accelerare».

L’orgoglio vietrese al Disco d’oro VIETRI DI POTENZA - Grande successo per i giovani vietresi che hanno partecipato quest'anno all'ottava edizione del festival nazionale “Disco d'oro 2009”, tenutosi a Villa D'Agri sabato scorso. Emblema del successo vietrese è stato lo splendido piazzamento al secondo posto, nella sezione baby, del giovanissimo vietrese Mario Perretta, che si è esibito in una splendida performance. A questa edizione del Disco d'oro, hanno partecipato diversi giovani di Vietri, come Mario Perretta, Gemma Montesano e Monica Feo per la sezione baby e Lucia Nappi ed Isabella Tortoriello per la sezione canto, senza dimenticare altri gli otto vietresi che hanno fatto parte, con tanto successo, del gruppo vocale “Ssl”. I partecipanti hanno avuto modo di prendere parte all'importante manifestazione grazie al costante impegno dell'associazione di Vietri “Teatrando”, che ha formato questi giovani per far intraprendere loro la strada della musica e superare le selezioni del festival appena citato. “Un successo incredibile -hanno sostenuto i parte-

cipanti- tutti ci conoscevano e facevano il tifo per noi, cantando in nostro pezzo”. Tante anche le persone che da Vietri hanno raggiunto Villa D'Agri per assistere alle esibizioni dei propri beniamini. “Quando siamo partiti da Vietri la gente che ci ha seguiti ci ha salutato con le lacrime agli occhi, una bella soddisfazione”, dicono dall'associazione “Teatrando”. E pensare che addirittura il presentatore, Angelo Contando, ha voluto esibirsi con i vietresi per esprimere la sua gratitudine. Durante la finale si è tenuto un collegamento con New York, dove una commissione ha votato per gli artisti in gara: tra le prime tre più votate, anche la vietrese Isabella Tortoriello. Grazie a queste giovani promesse, veri e propri talenti, Vietri di Potenza è stato conosciuto all'esterno come un paese costruttivo, volenteroso, pieno di sorprese e con tanta voglia di fare. Il tutto grazie anche al mondo dell'associazionismo, un vero e proprio punto di forza in queste occasioni. Claudio Buono


Giovedì 19 marzo 2009

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Rendina: agricoltori preoccupati LAVELLO - Monta la preoccupazione degli agricoltori lavellesi per le sorti dell'invaso del Rendina da sempre fonte di acqua per i campi e non solo. E' la preoccupazione dilagante con l'arrivo della stagione primaverile e con la necessità di maggiore afflusso di acqua per uso irriguo nei canali che servono i poderi della piana di Gaudiano di Lavello. Preoccupazioni , a dire di molti, infondate e fin troppo allarmanti ma che nascondono tuttavia un malcelato desiderio di sapere, conoscere ma soprattutto ricevere spiegazioni su quello che era e resta il grande enigma dell'invaso di Abate Alonia.

Una preoccupazione che trae origine anche dalle parole del presidente del Consorzio di Bonifica Vulture Alto Bradano in una intervista al quotidiano. «Auspico - diceva Nicola Barbangelo - che si possa giungere, con l'impegno da parte di tutte le istituzioni e gli organi preposti , ad una soluzione dela vicenda in tempi brevi anche in considerazione della circostanza per cui è in fase di ultimazione l'impianto di potabilizzazione della Diga di Conza con conseguente diminuzione e difficoltà nella captazione delle acque del fiume Ofanto e conseguenze rilevanti per il settore irriguo». «Una

ferita aperta” , una storia che sa di romanzo giallo fatta di incognite, presunte e mai accertate responsabilità, lungaggini burocratiche ma soprattutto di sprechi e di interrogativi mai soddisfatti da perizie ed incarichi di consulenza onerosi. Solo nel maggio del 2002 la sua inaugurazione dopo il costoso restyling ma sono bastati pochi mesi per riportare l'invaso ad uno stato di totale abbandono. Lo stesso stato in cui si trova oggi. Nemmeno una goccia d'acqua, un paesaggio lugubre si presenta agli spettatori. Dove è finita l'acqua? E soprattutto come è possibile che una ristruttu-

razione così costosa non abbia garantito il buon funzionamento dell'invaso? Una risposta agli interrogativi arriva dalle voci che ormai da tempo circolano sulla vicenda. Il muro di contenimento, per il quale, per quanto è dato sapere, furono stanziati circa 35 miliardi di vecchie lire, presenta fenomeni di cedimento. Realizzato, secondo le indicazioni , in cemento armato è stato definito come pericoloso pertanto l'invaso del Rendina è stato totalmente svuotato. Ma come è possibile che sia durato solo pochi anni? Questo uno dei tanti interrogativi che, al contrario, attendono anco-

La diga del Rendina

ra una risposta. La Diga, la prima realizzata nell'Italia Meridionale in terra battuta, risale all'immediato dopoguerra, ed è stata costruita sulla scorta di conoscenze scientifiche dell'epoca e

con mezzi d'opera probabilmente inadeguati. Tuttavia ha svolto egregiamente il proprio compito per oltre trent'anni senza necessità di interventi dispendiosi. da. ma.

L’arteria è chiusa al traffico veicolare dall’otto marzo scorso a causa di uno smottamento

«Intervenite sulla Forenza-Rionero» Il sindaco Francesco Mastrandrea sollecita la Provincia FORENZA - Era l'otto marzo scorso. L'enne- questa stessa strada, nello stesso punto, un simo smottamento sulle strade del Vulture mese e mezzo fa la Provincia intervenne, ma, mette in ginocchio nuovamente la viabilità. evidentemente non è stato adeguato. Alcuni Non bastava il maltempo che rende di fatto giorni prima, una voragine si è aperta nella complicato ogni spostamento; non bastava la stessa strada, al km 11, provocando disagi alvoragine che si è aperta il primo marzo scorso la popolazione di Ripacandida. Le cause sono sulla strada che da Ripacandida conduce a state attribuite ad infiltrazioni d'acqua. E se, Ginestra. Una nuova frana interessa la sp 8 e come dicono i metereologi, le condizioni climatiche peggioreranla strada viene chiusa no, non c'è da stare alleal transito. Da quell'otgri. Soprattutto quei to marzo sulla strada è viaggiatori che giornalcalato un silenzio tommente devono raggiunbale. A sollecitare un gere Melfi e che sono corapido intervento ci ha stretti a fare un percorpensato il primo cittaso alternativo. Ma se dino di Forenza che in Atene piange Sparta una nota invita la Pronon ride. Anche la provincia a intervenire. vinciale n° 10 IV tronco Con tono pacato il priche da Ginestra porta a mo cittadino, FranceVenosa, pur interessata sco Mastrandrea, si rida miglioramenti per volge all'ente presieuna spesa di circa 240 duto da Sabino Altobelmila euro, non è che golo. «Detta arteria - spieda di…ottima salute. ga - rappresenta la più Nelle settimane scorse, importante e breve via durante le brevi nevicadi collegamento di Fote, ma soprattutto per le renza con l'ospedale di piogge, alcuni tratti di Melfi, la Sata e l'indotquesta strada sono stati to. Si confida - concluinvasi da fanghiglia, de - in un tempestivo ed detriti e da tanta acqua, adeguato intervento di La provinciale numero 8 che sembrava di viagsistemazione che congiare su un fiume in piesenta il ripristino del tratto stradale». Giova ricordare che la strada na. E meno male che la Regione si è impegnaè stata chiusa al traffico per un cedimento del- ta a intervenire sulla Ginestra - Barile. Un inla strada che riguarda 20 metri di lunghezza tervento impegnativo che certo non risolverà per 50 cm di profondità e non si sa quando sa- il problema della viabilità nel Vulture. rà riaperta al transito degli autoveicoli. Su g. r.

Venosa Parla l’assessore al Turismo, Roberto Preite

«Stagione teatrale positiva» VENOSA - Con la performance di Tullio Solenghi ne “L'ultima radio”, si è conclusa la stagione teatrale 2009, organizzata dal Comune di Venosa in collaborazione con Cose di Teatro e Musica e andata in scena nel teatro Lovaglio. Nell'ultima tappa del cartellone, gli spettatori, grazie all' abile regia di Marcello Cotugno, hanno fatto un viaggio a ritroso nel tempo, attraverso l'Italia degli ultimi 30 anni., quando la radio era un mezzo di comunicazione, una voce «libera» essenzialmente giovanile. Hanno potuto, così', rivivere i vari momenti dell'evoluzione del gusto musicale nazional-popolare, cadenzati dagli eventi-cardine della vita civile. , che coinvolgono, nel bene e nel male, il protagonista”. “ Personaggio-guida è stato Tullio Solenghi, una voce solitaria ormai ridotta all'emarginazione nell'etere dai network invadenti, senza più interlocutori telefonici, che lancia dal microfono il suo grido di dolore prima di chiudere l'ultima trasmissione dedicata ai «bastardi della notte»- sottolinea Antonello Condelli dell'Associazione “Cose di Teatro e Musica” - E lo ha fatto raccontandosi e rievocando il proprio arco di vita radiofonica, dai '50 ad oggi”.La stagione teatrale 2009 ancora una volta ha messo in evidenza la “Voglia di Teatro” che c'è nella cittadina oraziana. A testimoniarlo il pubblico che ha seguito con assiduità e interesse i vari spetta-

coli andati in scena, alcuni dei quali hanno fatto registrare il tutto esaurito al Teatro Lovaglio. A dare l'avvio alla stagione teatrale 2009 “Caro Bugiardo”, con Corrado Tedeschi e Anna Mazzamauro”. Il cartellone ha messo in scena in successione: “Miseria e nobiltà”, regia di Giacomo Pugliese, con Francesco Paolantoni e Nando Paone; “Le voci di Sally” con Iole Cerminara e Marina Lo russo; “Onesto ma non troppo” con Dado; “Libertà è partecipazione” regia di Domenico Laddaga, con la Compagnia Le vinacce e messo in scena da due giovani attori, Gianni D'Addario e Domenico Laddaga; per finire con “L'ultima radio” con Tullio Solenghi “Abbiamo voluto proporre ai venosini una rassegna teatrale di qualità, all'altezza della tradizione e dell'esperienza maturata in quasi 30 anni - ci dice Roberto Preite, assessore comunale al turismo - Riteniamo il teatro un elemento fondamentale per la crescita culturale di una comunità e può rappresentare anche un volano di sviluppo per il territorio». Tra gli obiettivi dell' Amministrazione comunale anche quello di allargare la cerchia degli spettatori: «Per avvicinare il mondo giovanile al teatro abbiamo messo a disposizione dei presidi del Liceo Classico e della Ragioneria alcuni biglietti-omaggio da destinare a studenti meritevoli e interessati». Giuseppe Orlando

Nuove tecnologie e società nell’incontro dibattito organizzato dal “Battaglini”

Venosa: quando la scuola entra in rete VENOSA - L'aula magna dell'Iis “Battaglini” , nell'ambito del progetto Scuole in rete patrocinato dal Comune e che ha coinvolto Docenti e genitori del I e II circolo didattico, della scuola media De Luca, del Liceo Classico e l'Iis Battaglini, ha ospitato il secondo incontro. Il tema affrontato dalla Maria Beatrice Ligorio, Docente di Psicologia dell'educazione dell'Università degli Studi di Bari, è stato: “Identità come posizionamento: il ruolo della dimensione sociale e delle tecnologie”. A presentare questo incontro il dirigente scolastico del Liceo Classico, Mario

Lasala e la vice Preside del Battaglini, Teresa Venturella: «viviamo in un'epoca molto complessa dove il problema dell'adolescenza suscita grande interesse sociale e culturale. Ringraziamo la Docente Alessandra Lagrasta, referente di questo progetto». La Ligorio, abbastanza chiara nella sua esposizione, apprezzata da tutti i presenti, ha detto: «il mio intervento è strutturato in 4 parti. La nostra identità cresce precocemente. L'identità è formata da una molteplicità di posizioni dinamiche che sono collegate tra di loro e che si muovono dentro uno spazio identitario che comprende persone

e cose. L'Identità si forma a partire dall'altro. Il mondo esterno contribuisce fortemente a determinare chi sono. Bachtin sostiene che “il pensiero deve contenere diversi punti di vista, disparità di opinioni. I posizionamenti si muovono cercando il proprio filo conduttore. Mente e corpo non sono contrapposti, ma strettamente collegati tra loro”. Vygotskij aveva una visione dialogica dello sviluppo: “La maturazione biologica dipende dal contesto culturale in cui viviamo. L'apprendimento deve precedere lo sviluppo per dargli forma. Le cose che ci circondano possono modificare la nostra identità».

Il sé è costruito socialmente dove i concetti, le immagini e le conoscenze sono profondamente influenzati dalle relazioni. Parlare di sé, di biografie, sono momenti emozionanti, specie per gli adolescenti. Lo scrittore Tabucci dice: “ lo scrivere ed il parlare aiuta a dare forma, ad arricchire chi siamo”. La scuola ha un compito più ampio che non si limita solo all'aspetto cognitivo. La scuola offre potenti fonti di cambiamento. La famiglia ha un ruolo fondamentale nella costruzione del sé di un adolescente. La famiglia deve dare senso a pratiche sociali e culturali, condivise, discusse e negozia-

Un momento del convegno

te, per giungere ad un sé come prodotto delle traiettorie di partecipazione alla comunità. Porre attenzione alle pratiche tipiche dei giovani, incluse le tecnolo-

gie». E' seguito un dibattito nel quale sono intervenuti Docenti ed alcuni genitori. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it


Giovedì 19 marzo 2009

26 Melfi Lapidario il comunicato: «An non sceglie il suo destino»

Interviene Mecca della Fpl Uil

Pdl, non c’è accordo sul nome del candidato alle provinciali

«La nuova Asp faccia decollare l’ospedale di Melfi»

MELFI - “An Non crede al Destino”. Più esplicito di così il comunicato emesso dalla locale sezione di Melfi del partito di Fini, difficilmente avrebbe potuto essere. Oggetto del contendere, manco a dirlo, la proposta di candidare il presidente del consiglio comunale Michele Destino, come rappresentante del Pdl alle prossime provinciali. Una candidatura che, come noi avevamo ampiamente sottolineato, non collima con le esigenze di An e se vogliamo anche con una parte di Forza Italia. «Partendo dai più basilari e logici concetti di democrazia, bisogna costruire il Pdl anche a Melfi, ed in tutte le sue forme, sottolineano gli ex missini in questa nota. Il popolo di An che di questo concetto ne ha fatto e ne fa un cavallo di battaglia, si sta muovendo in questa direzione. Le direttive provenienti da Roma, ci vedono parte integrante del nuovo progetto nella percentuale del 30%. La locale sezione di Melfi è cresciuta in questi anni in modo esponenziale, grazie ad una politica giovanile e di rinnovamento della classe dirigente, nel rispetto del-

Un seggio elettorale

le regole e della democrazia. Questi per noi sono valori imprescindibili, affermano nel comunicato i seguaci di Fini, e saranno posti con fermezza nel nuovo soggetto politico. Rappresentano un elemento essenziale per la costruzione

della Pdl locale, con l'intento di rispettare quelle famose regole basilari di democrazia, meritocrazia e condivisione, evitando quindi che ci si possa abbandonare al " Destino». Ogni riferimento in questo caso non è puramente

Rapolla Parla il segretario locale Larotonda

«Lavorare uniti per scegliere l’uomo dei democratici» RAPOLLA – Per la scelta del candidato alle prossime elezioni provinciali che dovrà rappresentare il collegio comprendente i Comuni di Rapolla, Ripacandida, Barile, Ginestra e Maschito, il segretario della locale sezione del Pd Giuseppe Larotonda ritiene che non si può prescindere dal mettere in essere una serie di passaggi fondamentali, quali: assemblee con i direttivi locali, confronto con i delegati provinciali, una commissione a sei e il confronto tra le segreterie locali del Pd delle comunità interessate. «Sarà un mese che si prevede intenso – afferma in una nota il segretario Larotonda – perché tante saranno le riunioni per l’individuazione del nome che dovrà essere ampiamente condiviso dalle cinque segreterie Pd del collegio. In questi giorni valuteremo lo scenario politico, in attesa dell’incontro finale con la segreteria provinciale – spiega il responsabile della sezione Pd di Rapolla – sarà un mese alquanto impe-

gnativo che ci vedrà affrontare consultazioni ad ampio raggio con tutti gli attori locali del partito, cercando di identificare tutte le possibili convergenze». Pertanto – fa presente Larotonda – la riunione dell’11 marzo scorso delle delegazioni locali presso la segreteria provinciale non ha portato ad alcuna decisione, ma è stata comunque propedeutica ai prossimi incontri, in quanto i segretari dei cinque comuni hanno stabilito ufficialmente di correre insieme con uno spirito di squadra e con un progetto che li veda uniti per poter conseguire il miglior risultato possibile. «Per ottenere tutto questo, dovremo – scrive Larotonda – avere la capacità di poter superare inutili e sterili polemiche di carattere campanilistico che ci faccia giungere a mettere insieme, attraverso la collaborazione di tutti, una scelta rispondente a quelli che sono i veri bisogni dei cittadini e del territorio». mi. ri.

casuale. «La nostra autonomia locale, acquisita nel tempo grazie ad una politica trasparente e condivisa con i più alti vertici del partito, ci ha reso liberi da ogni impostazione, permettendoci da tempo di individuare i tre membri che insieme ai sette di Forza Italia, formeranno il nuovo direttivo del Pdl. E' necessario, concludono gli esponenti melfitani di An, aprire subito un tavolo sul quale iniziare a discutere sui progetti e sulle candidature, sugli assetti politici ed istituzionali, evitando protagonismi e diatribe inutili». Un messaggio chiaro, limpido e diretto. La sezione locale di AN non accetta imposizioni e chiede ancora una volta di partecipare a scelte importanti, e soprattutto di condividere idee e progetti. Evidentemente stando a questo duro comunicato, tutto questo relativamente alla scelta di candidare Destino, non è avvenuto. Se tutto ciò rappresenta un prologo ad un ipotetico e quanto mai clamoroso ribaltone su di un candidatura già decisa da tempo, lo sapremo presto. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

Vulture Melfese

Immigrati Al via i corsi di lingua L’esecutivo della commissione immigrazione della Regione Basilicata è a disposizione di tutti gli immigrati per i corsi di lingua e cultura italiana con materiali cartacei e software provenienti dalla pluriennale esperienza nei settori dei migranri. Avendo sperimentato, in passato, numerose e gratificanti iniziative di condivisione ed Alfabetizzazione nell'area del Vulture-Melfese e nell'area del "Marmo" oltre che a Matera l’esecutivo, nello specifico, promuove corsi lingue "Inglese", "Francese", "Spagnolo" e "Shqiptare".

L’ospedale di Melfi

MELFI - La Asl di Venosa ha esaurito il suo corso ed i cittadini del Vulture melfese alto Bradano oggi fanno parte della neonata azienda sanitaria di Potenza. «Fin dal 95 – spiega il segretario Uil Fpl, Giampaolo Mecca - il sindacato chiedeva la riduzione delle Asl. Finalmente oggi ci siamo arrivati. Due Asl daranno un maggiore impulso al territorio per poter sviluppare i servizi in maniera uniforme. Sono convinto che cominceremo a vedere i primi benefici già nei prossimi mesi». Eppure il melfese perde la sua azienda sanitaria. «Dopo un periodo buio per la Asl di Venosa – aggiunge Mecca – credo possa tornare il sereno. La direzione generale della Asp è ben radicata sul territorio. Basti pensare che il direttore generale Amendola è espressione del Vulture melfese, mentre i direttori sanitario ed amministrativo sono espressione rispettivamente della Val d’Agri e dell’area sud regionale. Mai come in questa occasione c’è la possibilità di una visione perfetta di tutto il territorio». Passate gestioni aziendali lasciano perplesso il comparto sanitario sindacale. «Siamo stati sempre molto critici sulla precedente gestione della Asl di Venosa che ha vissuto un momento buio come pochi – commenta il Giampaolo Mecca – per una gestione disastrosa che di fatto ha bloccato i servizi, lo sviluppo degli ospedali. La logica degli ospedali lucani è che essi possono esistere. Per la connotazione territoria-

le della Basilicata siamo fermamente convinti che ci sia la possibilità di mantenere aperti tutti gli ospedali con la specificità che ognuno si deve dare». La ristrutturazione del San Giovanni di Dio a Melfi non è mai partita. «Parliamo di un ospedale importante – prosegue Mecca – che nel piano sanitario regionale dovrebbe essere di pronto soccorso attivo. La struttura non è riuscita a decollare ed è ora importante che la nuova Asp faccia partire il definitivo sviluppo di questo ospedale». L’intuizione dei punti salute che vennero introdotti durante il mandato del direttore generale, Giancarlo Vainieri. «Merito anche del sindacato – ribadisce il sindacalista Uil Fpl – perché c’era la necessità di collocare il personale che fuoriusciva dall’Aias di Melfi e si trovò l’intesa con la regione per l’attivazione dei punti salute». Un anomalo ridimensionamento di organico. «Un fenomeno che ha riguardato esclusivamente la ex Asl Uno – conclude il segretario lucano Uil Fpl, Giampaolo Mecca – perché solo la gestione ultima ha avuto la capacità di ridurre personale di circa cento dipendenti. Non è successo in nessuna altra azienda ospedaliera o sanitaria. Il personale, al contrario, è aumentato dappertutto, bastino i dati del Crob di Rionero. Nelle strutture della ex Asl uno è necessario ricominciare immediatamente a fare assunzioni». Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it

Barile, iniziata la prevendita Rionero, si cerca il record il falò di San Giuseppe di solidarietà delle uova dell’Ail BARILE - E' iniziata da qualche giorno nella comunità barilese la prevendita delle “Uova di Pasqua Ail”, la storica manifestazione di solidarietà per la raccolta fondi contro le leucemie. A comunicarlo Rocco Franciosa, referente locale dell'Ail - associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma Onlus. “La manifestazione, sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, - sottolinea Franciosa - ha permesso di raccogliere in tutti questi anni i fondi per finanziare i progetti di assistenza e di ricerca di alto valore scientifico e sociale, ha collaborato al servizio di assistenza domiciliare per offrire ai pazienti le cure necessarie nel lo-

ro ambiente familiare, ha continuato a lavorare per la realizzazione delle “Case AIL” nei pressi dei maggiori centri di ematologia”. Ci tiene a rimarcare Franciosa “ogni piccolo passo che la ricerca effettua è merito di un piccolo gesto e le Uova, in questi anni di storia, sono diventate un grande simbolo di solidarietà al quale la gente dà, sempre in costante aumento, il suo appoggio. Ai tanti sostenitori - conclude Franciosa - non ci stancheremo mai di dire grazie, confidando nel loro continuo sostegno alle manifestazioni di solidarietà che promuoviamo”. Per prenotare l'uovo di pasqua è semplice basta rivolgersi presso la sede Ail di Barile.

RIONERO - San Giuseppe festa del papà. In alcuni paesi questo giorno racchiude anche un altro significato da ricercare indietro nei secoli quando con le religioni pagane si festeggiava la fine dell'inverno. E così via ai falò. Vere e proprie pire di rami secchi accumulati con pazienza alla cui sommità svetta la cosiddetta bambola o pupazza. A Rionero questa sera l'evento sarà ancora più speciale e spettacolare del solito. Il fuoco acceso in onore di San Giuseppe entrerà a far parte della rassegna gran falò d'Italia che raccoglie le manifestazioni più importanti a livello nazionale. Un record per la città di Rionero. Fino allo scorso anno i fuochi erano lasciati all'iniziativa di ragazzi che,

qualche giorno prima della fatidica sera, raccoglievano il legname per “lu casazz” ovvero il falò. La notte di San Giuseppe ne spuntavano parecchi in tutta la cittadina, chi più, chi meno grande a seconda dei vari rioni. Più gettonato dagli spettatori il falò nella piazzetta di piano regolatore davanti le scuole elementari dove una gran folla si accalcava per vedere la pira ardente. Quest'anno invece la novità. Un “casazz” nel quartiere bramea alto ben 18 metri con una circonferenza di 60 metri è la promessa degli organizzatori per far entrare il falò di Rionero tra i più grandi d'Italia. Non solo, oltre ai 18 metri d'altezza bisogna aggiungere la pupazza che sarà di altri 7 metri per un tota-

le di 25 metri, un'altezza davvero ragguardevole. La bambola che rappresenta l'anno vecchio viene bruciata per augurare un buon raccolto nell'anno nuovo. L'usanza, poi vuole che la brace rimasta sia controllata il giorno dopo: se il fuoco è completamente spento l'inverno è passato, se c'è ancora della brace l'inverno non è ancora finito. Lucia Nardiello



Giovedì 19 marzo 2009

28 Lagonegro Blitz di controllo del personale dell’Asl e dell’Ispettorato del lavoro di Potenza

Sa-Rc: sospesa l’area di un cantiere Riscontrate inadempienze alle norme di sicurezza LAGONEGRO - Blitz di controllo dell'Asl di Lagonegro e dell'Ispettorato del Lavoro di Potenza sui cantieri dell'Icet, azienda operante sull'A3 Salerno - Reggio Calabria. Sospesa un area del cantiere per inottemperanza alle norme di sicurezza. Gravi violazioni alle norme di sicurezza. Tecnicamente “lavori in altezza, sui piloni, senza il rispetto delle norme di tutela e sicurezza”. Per queste ragioni è stata sospesa un area del cantiere dell'Icet, impresa campana di Andrea Terranova che ha oltre venti milioni di euro di appalto sul tratto del secondo macro lotto dell'A3 Salerno Reggio Calabria, tra Buonabitacolo e Lauria. L'ispezione è scattata nella mattina di ieri, ad opera del gruppo ispettivo formato dai funzionari dell' dell'Unità di Medicina dell'Asl di Lagonegro e del personale civile e militare dell'Ispettorato del Lavoro di Potenza. L'area sospesa è quella del viadotto Noce, allo svincolo del collegamento Nord - galleria Tempa Pertusata, direzione Salerno, località Carcardi nel comune di Lagonegro. Una verifica e un controllo serrato quello che stanno svolgendo i tecnici dell'Azienda Sanitaria di Lagonegro e dell'Ispettorato del Lavoro sui cantieri dell'ammodernamento del tratto lucano dell'A3 Salerno - Reggio Calabria . Un impegno per garantire le norme di sicurezza sull'am-

biente di lavoro per migliaia di operai e azzerare il rischio di morti bianche. Un impresa, l'Icet, chiamata in causa più volte nei giorni scorsi dai Sindacati Fillea, Filca e Feneal per il non rispetto dell'accordo sottoscritto il 3 Marzo 2009, tra la stessa azienda, le parti sindacali e il rappresentante della Sis, il geometra Giovanni D'Agostino. Tra i punti salienti dell'accordo “la retribuzione, rispettando le scadenze previste dal Contratto Nazionale, sistemazione dei cantieri con adeguati locali adibiti a mense, orario di lavoro come da contratto, per eventuale fasi di lavoro straordinario,richiesta di previa autorizzazione tra le Parti, trasformazione di contratti in scadenza da tempo determinato a tempo indeterminato. Nell'ultima assemblea tenuta tra lavoratori e sindacato sui cantieri Icet, si è appurato che continuano a persistere le inadempienze come «la mancanza di sicurezza, orario di lavoro oltre il limite della degenza umana”. Chiamata in causa dai Sindacati anche la Sis, l'organo deputato al controllo per l'assenza dei dovuti provvedimenti nei confronti dell'Icet». Non solo, l'azienda che fu sospesa dalla sera alla mattina per presunti infiltrazioni malavitose e dopo un periodo di stop, riprese i lavori agli inizi di Febbraio. Angela Pepe provinciapz@luedi.it

Alta Val D’Agri Bicchiere mezzo pieno per i lavoratori. «Il problema potrebbe ripresentarsi»

Consorzio: saranno pagate 3 mensilità VILLA D'AGRI - Tre sono le mensilità arretrate che verranno pagate ai dipendenti del Consorzio di Bonifica Alta Val d'Agri. Situazione risolta? Più che risolta per ora “apparata”, anche perché da Marzo in poi il problema si potrebbe ripresentare, una “ricetta” giusta per l'erogazione degli stipendi mensilmente, per ora, sembra non esserci all'orizzonte. La causa? Legata alla situazione economica del Consorzio: difficoltà di riscossione dei tributi, problemi logistici, entrate all'esercizio ancora in riscossione del 2008, tributi legati alla bonifica, il fermo per il riordino dell'ente e tante altre complicanze. Tutto ciò è stato affrontato nell'incontro che si è svolto martedì pomeriggio presso la sede del Consorzio di Bonifica Alta Val d'Agri alla presenza dell'assessore all'Agricoltura, Vincenzo Viti, (che ieri in una nota ha parlato di 5 mensilità) il presidente dell'ente, Adriana Petruzzi (che invece durante l’incontro ha ribadito che verranno pagati tre stipendi arretrati), i rappresentanti sindacali (che hanno confermato le tre mensilità) e i lavoratori consortili. Assemblea in cui le rassicurazioni dell'assessore Viti sul fatto che «la Giunta regionale ha approvato il contributo all'Ente consortile per una somma di 2,2 milioni di euro e che è già stata firmata la determina dell'anticipazione pari al 60 per cento che servirà sia per pagare i 5 mesi di arretrati a 70 lavoratori e la tredicesima mensilità dello scorso anno per tutti i 123 dipendenti, oltre alle ordinarie spese di gestione» non ha placato gli animi dei lavoratori. «La situazione - ha commentato Andrea La Salvia - è sem-

Un momento dell’incontro

pre la stessa, ora ci pagano tre mensilità arretrate e poi?Sono scontento dell'atteggiamento di questo Ente con promesse varie, distruggendo la dignità e la moralità e il rispetto dei lavoratori». Oltre al nocciolo della questione «pagamento degli stipendi” durante l'incontro sono state affrontate altre emergenze come la convenzione da stipulare tra il Consorzio e l'Aato in particolare sulle competenze relative alla gestione degli acquedotti rurali». A tal proposito Viti ha convocato per il prossimo lunedì un tavolo tecnico «per definire il quadro delle priorità da inserire nel documento». L'impegno di Viti è stato quello di «garantire da parte della Regione un'anticipazione di fondi per le spese ordinarie che il Consorzio do-

vrà sostenere». Mentre per la tematica della riorganizzazione e nello specifico della pianta organica, Viti ha aggiunto che rientra “nel quadro della ristrutturazione della Governance agricola regionale per la quale si avrà una specifica attenzione negli incontri che a breve saranno convocati nella sede del Dipartimento regionale agricoltura». Invece da parte del rappresentante della Fai Cisl, Antonio Santomartino, oltre a rimarcare alcune discrasie che continuano ad attanagliare la vita dei dipendenti ha sollecitato l'invio di un «funzionario regionale presso il Consorzio anche part - time con mansioni di responsabile amministrat ivo per un vuoto che regna da anni». an. pe.

L’INTERVENTO di FEDERICO VALICENTI C'era una volta………..cosi cominciano le favole, anche nel Parco Nazionale del Pollino dove ne sono state scritte tante , forse anche troppe e quasi tutte finite senza un lieto fine!! Una delle tante è stata la decisione di costruire, negli anni '80/'90, rifugi(?) nelle aree alte del Parco Nazionale del Pollino. Forse i rifugi più emblematici per mancanza di gestione appartengono al comune di Terranova di Pollino. La Catusa e il rifugio Segheria. Il rifugio Segheria rappresenta la parte più cospicua di sperpero di denaro pubblico e di mancanza di progettualità da parte delle amministrazioni succedutesi, ma anche la mancanza di capacità progettuali da parte di chi lo ha ideato, disegnato e costruito. Un rifugio pensato e costruito malissimo, senza essere servito da luce elettrica e linea telefonica. Costato alla Regione Basilicata più di tre miliardi e mezzo di vecchie lire, abbandonato a se stesso da sempre. Qualche timido tentativo di gestione c'e' stato, ma la mancanza di infrastrutture complementari ha fatto desistere anche i più volenterosi. Abbandonato alla mercede di vandali e ladri, senza che nessuna amministrazione abbia usato il minimo buon senso per tutelarlo dall'incuria, il rifugio è stato più volte finanziato ma sembra sempre con sperpero di denaro pubblico e sen-

Terranova del Pollino La vicenda del rifugio “Segheria”

La storia di uno spreco za un minimo di progetto per un eventuale gestione. Fino a quando, due anni fa, una società di gestioni e consulenze turistiche di Potenza Ide(a)ndo s.a.s decide di partecipare nell'ottobre 2007 al bando indetto dal Comune di Terranova di Pollino per la Ristrutturazione, trasformazione e gestione del complesso Segheria. La società si aggiudica il bando presentando al comune di Terranova di Pollino la sua idea di ristrutturazione, corredata da un piano di marketing di buona fattura . Fino a quando la Regione Basilicata, in un ottica di recupero dell'esistente e della messa in opera dei rifugi di alta quota non stanzia quasi 800.000 per la ristrutturazione del rifugio e l'ultimazione della strada d'acceso alla pista(?) di sci da fondo. E qui iniziano i problemi per l'amministratore della società Ide(a)ndo s.a.s. gestioni e consulenze turistiche Giuseppe Triani che, da me intervistato mi racconta: «L'amministrazione comunale, subentrato un finanziamento regionale per l'adeguamento del rifugio, ha messo in atto una battaglia

di trincea. La ristrutturazione spettava a noi, era previsto dal bando, come era previsto anche di poter accedere a finanziamenti pubblici, ma proprio per questo sono cominciati i problemi .Quello accaduto a noi è qualcosa di inaudito, il Comune di Terranova di Pollino ha seguito una strada singolare visto che altri comuni del comprensorio hanno invitato il concessionario gestore a presentare un progetto alla Regione Basilicata per lo stesso finanziamento. Come mai non hanno seguito la medesima strada intrapresa da altri comuni? Non erano forse a conoscenza di questa possibilità? Certo, un altro comune della zona, con lo stesso segretario comunale di Terranova di Pollino, ha attuato questa soluzione! Era impossibile che non fossero a conoscenza di questa possibilità! Appena è subentrato il finanziamento pubblico, per una clausola inserita nel bando, tra l'altro anche contraddittoria poiché non trovava conferma in altri punti del medesimo bando e del capitolato, l'amministrazione ha fatto delle

barricate portando la nostra società, dopo circa 8 mesi, alla stipula del contratto; se così non fosse stato, la società sarebbe stata esclusa. Il contratto cui si è convenuti è relativo solo alla gestione da parte della mia società, mentre all'amministrazione comunale spetta la progettazione e la ristrutturazione, secondo le esigenze della società, con consegna della struttura entro due anni. Tra l'altro, come dicevo prima, questa modalità di consegna non era prevista dal bando, ma l'amministrazione comunale ha deciso di inserirla comunque nel contratto; la stessa cosa è successa per la clausola fideiussoria di partecipazione al bando che prevedeva, oltre alla gestione, anche la ristrutturazione e la trasformazione. L'amministrazione è ancora alla fase preliminare, cioè quella di progettazione che, tra l'altro, è stata già eseguita dalla società per la partecipazione alla gara d'appalto, corredata da un piano di marketing e da un computo estimativo». La progettazione preliminare, pertanto, al 90% , è già stata fatta dalla nostra società.

Inoltre, la società è in continua discussione con l'ufficio tecnico il quale non dispone di tecnici esperti nella ristrutturazione di esercizi alberghieri, problema che, invece, la nostra società avrebbe risolto in quanto i propri consulenti sono esperti in materia. Il fatto più grave, però, è che quella struttura, ogni giorno che passa, perde dai 100 ai 200 euro. Ci sono numerose infiltrazioni dal tetto che hanno compromesso l'intonaco, gli infissi ed il pavimento del piano superiore e, se non si interviene tempestivamente, durante l'inverno prossimo, comprometteranno l'intonaco del piano inferiore. Questa situazione è stata più volte fatta notare all'amministrazione, anche mediante comunicazione scritta, chiedendo di coprire il tetto con teli in plastica, materiale semplice da reperire, ma soprattutto economico, in modo da preservare l'interno dell'edificio. Di recente, dopo un blocco per vicende giudiziarie, si sta ultimando la sistemazione delles trade di collegamento ai rifugi nel Parco Nazionale del Pollino, per il cui appalto

era capo fila il Comune di Terranova di Pollino. Tutti i sindaci dei comuni del comprensorio interessati all'appalto, in modo lungimirante, hanno subito inviato una regolare domanda al responsabile unico del procedimento dell'appalto concorso (un impiegato del comune di Terranova di Pollino) per inserire un cablaggio per il futuro collegamento telefonico ed elettrico dei rifugi ricadenti nei comuni di competenza. L'amministrazione comunale di Terranova, invece, non ha fatto la medesima comunicazione al r.u.p. e, pertanto, il Rifugio Segheria si trova senza cablaggio. «In estate, come da prassi, - riprende Triani - ha inviato una comunicazione scritta per chiedere delucidazioni in materia, da lì è cominciato il tam tam delle responsabilità, dei “non so”, dei “dovete parlarne con questo o con quell'altro impiegato”. Addirittura, alla mia società, è stato consigliato l'utilizzo di cellulari in un luogo dove non c'è rete. In futuro, non sarebbe possibile inserire un cablaggio, poiché ciò comporterebbe la rottura del manto stradale, la richiesta di autorizzazioni e, soprattutto, costi altissimi. La gestione, dunque, incontrerebbe numerose difficoltà perché verrebbero a mancare quei servizi fondamentali per l'utilizzo del fax, di internet, del pos per il bancomat, ecc. Serviva solo un po' di buon senso».


Matera Giovedì 19 marzo 2009

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

L’Intervento

Tursi

Rotondella

Truffa ai fondi della legge 488

Comunali

Azienda sequestrata dalle Fiamme gialle

Il sindaco Vito Agresti si ricandida con la civica

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Il secondo monoblocco spostato nel cuore del centro cittadino

La fontana torna in piazza Per aprile l’intera struttura ferdinandea cambierà sede

Nel pomeriggio di ieri è giunto in piazza Vittorio Veneto il secondo monoblocco della fontana Ferdinandea. A distanza di sessant'anni dalla suddivisione della fontana monumentale e dal deposito nel cortile della sede comunale prima di essere sistemata a ridosso della Villa Comunale , la “ fontana” con anticipo sulla tempistica dei lavori sta per avviarsi alla conclusione dei lavori che termineranno con qualche giorno di anticipo sulla data fissata per il 13 Aprile prossimo. Domenica scorsa la posa del primo monoblocco consistente nell'architrave con iscrizione, mentre ieri è toccata all'arcata superiore. Per il completamento resterebbero i due piloni, il basamento con il calice e per ultimo lo scu-

do con la cornucopia già rimossi e riposti in un deposito. I lavori sono seguiti dall'architetto Giuseppe Gandi dirigente dell'ufficio Sassi e dall'ing. Emanuele Lamacchia Acito che ha dichiarato “tutto si svolge secondo previsione nonostante il lavoro sia molto complesso a causa di una non perfetta ricostruzione visto, che all'interno fu immesso del pessimo calcestruzzo senza alcuna armatura. La fontana continua Lamacchia Acito versava in condizioni statiche molto precarie con oscillazioni importanti e a rischio dal punto di vista sismico”. I lavori si svolgono sotto la lente di ingrandimento di molti cittadini curiosi che volentieri rinunciano al classico “struscio” pomeridiano per osservare le

operazioni di posa in opera della fontana monumentale posta accanto al Convento di Santa Lucia ed Agata. La decisione di spostarla in via XX Settembre, risale agli anni 50 e nel corso degli anni molto spesso si è parlato di un ritorno alla ubicazione originaria. I lavori per il restauro e il trasferimento della fontana Ferdinandea sono stati appaltati per un importo di 120mila euro derivanti da fondi che il Governo ha messo a disposizione in diversi comuni e finalizzati alla tutela dell'ambiente e dei beni culturali e, a distanza di sessant'anni la memoria storica tornerà nella sua sede naturale. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

IL FATTO DEL GIORNO

Consegnate le onorificenze al merito della Repubblica SI è svolta ieri mattina presso il Palazzo del Governo la cerimonia di consegna delle onorificenze al merito della Repubblica italiana. Il prefetto Giovanni Francesco Monteleone ha sottolineato «l’intelligenza, il sacrificio e la serietà delle persone alle quali sono state conferite le onorificenze, uomini che contribuiscono al successo della nostra terra». Le onorificenze sono state consegnate al tenente colonnello Domenico Punzi (cavaliere), comandante provinciale dei carabinieri di Matera; Emanuele Giasi (ufficiale), Giacomo Dell’Olio (cavaliere), Francesco Acquasanta (cavaliere), Ippazio Antonio Filoni (cavaliere), Giuseppe De Bellis (cavaliere). Si tratta di cittadini che si sono particolarmente distinti nella vita sociale e che hanno così ottenuto benemerenze per attività nell’ambito delle scienze, delle arti, dell’economia e della filantropia. matera@luedi.it

Conciliazione e arbitrato La Ccia progetta lo Sportello FACILITARE la burocrazia per le imprese e rappresentare un vero e proprio punto di riferimento per le aziende che avviano procedure di conciliazione. La Camera di Commercio potrebbe avviare uno sportello entro breve termine. Lo conferma il presidente Angelo Tortorelli che aggiunge: «Vogliamo creare, all'interno della Camera di Commercio, l'istituto della conciliazione e dell'arbitrato che a Matera non funziona. A Foggia, ad esempio, questo strumento gestisce centinaia di pratiche ogni anno. Si tratta in sostanza prosegue Tortorelli - di un servizio che alleggerisce molto gli impegni quotidiani dell'amministrazione della giustizia e fornisce servizi aggiuntivi a favore degli imprenditori. In realtà ci adegueremmo a norme imposte dalla comunità europea alle Camere di Commercio». Il passaggio non è così semplice e passa in particolare attraverso una novità da inserire all'interno della struttura dei contratti. «Nell'ultima parte dei contratti - chiarisce Tortorelli - dove si legge “In caso di diatriba è competente il foro…” bisognerebbe modificarlo in “In caso di diatriba bisogna rivolgersi all'arbitrato o alla conciliazione della Camera di Commercio. L'ipotesi che abbiamo pensato, dunque, è percorribile: si può pensare ad istituzionalizzare il trasferimento delle pratiche che si trovano in tribunale». La sinergia, dunque, alla base di un rapporto che l'ente camerale vuole avviare con il Palazzo di giustizia e che rientra nell'ambito delle iniziative utili a collegare organismi necessari agli imprenditori. «Il servizio non avrà costi aggiuntivi. Tutte le conciliazioni e gli arbitrati che, da qui ad un anno giungeranno alla Camera di Commercio, non costeranno un euro in più. la struttura, il personale e i funzionari ci sono già. L'albo dei conciliatori in nostro possesso, che ne comprende circa 90, diventerebbe il nostro riferimento e questi professionisti si metteranno a disposizione gratuitamente». Se, tra le cause di scarsa crescita del tessuto economico-produttivo del territorio, si imputa molto alla farraginosità della macchina amministrativo-burocratica, è probabile che il progetto della Camera di Commercio possa contribuire a cambiare il sistema. a.ciervo@luedi.it


30 Matera «Produrrà benefici per entrambe le realtà industriali. Garantiti i livelli occupazionali»

Giovedì 19 marzo 2009

Ferrosud affitta a Cometi L’azienda detiene il 10% dell’impresa di Jesce e fa capo a Mancini E’ STATO, per ora, interlocutorio l’incontro che si è svolto ieri nella sede materana di Confindustria fra i sindacati e i vertici della Ferrosud in cui il gruppo Mancini ha annunciato una serie di novità. «L'azienda ferroviaria, infatti - si legge in una nota - ha comunicato la volontà espressa da Ferrosud Spa e dall'azienda Cometi Spa di procedere all'affitto di Ferrosud a Cometi». Scorrendo la rete internet per ottenere ulteriori informazioni sull’azienda, si legge che la Cometi (ovvero Costruzioni Meccaniche Tiberine, è presente nella compagine societaria di Ferrosud per una quota pari al 10%) guidata dal comm. Piero Mancini, produce nel settore ferroviario mezzi d’opera per la costruzione e manutenzione di infrastrutture, carri merci e veicoli speciali. E sempre al gruppo Mancini fa capo dal 2002, la Ferrosud di Matera. Una coincidenza che potrebbe essere letta in due differenti modi: nel senso della continuità imprenditoriale o in quello del metodo delle “scatole cinesi” per i più maligni. La Cometi aveva partecipato al bando Matera-Treviso e attualmente impegna meno di una decina di lavoratori all’interno dello stabilimento Ferrosud di Matera. L’unione delle due realtà imprenditoriali potrebbe rappresentare un’opportunità economico-finanziaria di un certo livello legata ai fatturati delle due aziende. Tornando all’incontro ufficiale di ieri Sergio Lucherini e l'amministratore delegato di Ferrosud, Ing. Bruno Moscariello, hanno precisato che «L'azienda Cometi, che peraltro è già presente con una propria attività sul territorio in cui è ubicato lo stabilimento Ferrosud e vanta una presenza nel settore di attività della costruzione di materiale rotabile per ferrovia, ha espresso la volontà di effettuare ulteriori investimenti nel settore, per poter accedere, così, al mercato della costruzione e riparazione di rotabili ferroviari per il trasporto di persone e merci, settore nel quale la Ferrosud vanta un consolidato know how». Ottimisti, dunque, i vertici Ferrosud: «L'operazione di affitto di Ferrosud a Cometi produrrà, attraverso le conseguenti sinergie, benefici per entrambe le realtà industriali e svilupperà ulteriormente l'ultra decennale mission produttiva dell'attuale Ferrosud, mantenendone anche l'allocazione territoriale». In relazione ai livelli occupazionali impegnati attualmente in Ferrosud, Lucherini ha

Sindacati perplessi «Sistema da scatole cinesi»

L’ingresso dello stabilimento Ferrosud a Jesce

precisato che «Per effetto dell'affitto d'azienda, il personale in forza alla Ferrosud Spa proseguirà, senza soluzione di continuità e senza che da ciò derivino specifiche conseguenze di carattere sociale ed occupazionale, il suo rapporto di lavoro con Cometi Spa. Si tratta - ha concluso Lucherini

- di un elemento importante che tende a rafforzare la competitività del sito industriale Ferrosud, conferendo ulteriori elementi di garanzia ad un impianto produttivo che vive un momento di forte complessità». Nel corso dell'incontro, è stato presentato l'Amministratore Delegato di

Cometi Spa, Arturo Antro, che ha espresso parole di apprezzamento "per la professionalità e le competenze presenti in Ferrosud, che costituiscono il vero patrimonio ed il presupposto positivo sul quale poggiare questo progetto industriale". a.ciervo@luedi.it

PERPLESSITA’ per un’operazione che non convince i sindacati. Dopo l’incontro di ieri a Confindustria, i rappresentanti dei lavoratori commentano i risultati della riunione per la quale si aspettavano altre comunicazioni. I dipendenti della Ferrosud , infatti, attendono ancora la tredicesima e i 500 euro netti previsti per i 47 lavoratori che furono messi in cassa integrazione. Invece, nella sala di Confindustria, spiega Giuseppe Grieco (Uilm-Uil): «E’ venuto fuori il coniglio dal cilindro con la notizia dell’affitto. Passa, insomma, il sistema delle scatole cinesi perchè Cometi fa capo comunque a Mancini. Attendiamo la comunicazione ufficiale, subito dopo convocheremo l’assemblea dei lavoratori a cui illustrare i particolari dell’operazione. E’ necessario che ora, però, arrivi un segnale significativo dalla Regione che non è mai intervenuta nè quando Ansaldo Breda ha venduto a Mancini nè dopo l’accordo di vendita i cui impegni non sono mai stati rispettati». Giuseppe Giannella (Fiom-Cgil) aggiunge: «La questione non è chiara. Cometi detiene il pacchetto azionario del 10% di Ferrosud e per questo vogliamo vederci chiaro. Dopo il documento dell’assemblea dei delegati delle aziende ferroviarie, attendiamo notizie ufficiali dall’azienda e poi decideremo in quale sede aprire il confronto». «Prendiamo atto di quello che ci è stato detto - aggiunge Angelo Giasi (Fim-Cisl) - ma dobbiamo valutare se verranno garantite le condizioni lavorative. L’affitto potrebbe durare anche anni e noi non possiamo sapere cosa accadrà. Negli ultimi anni ci siamo aggrappati ad ogni opportunità, e dal 2002 abbiamo scelto il male minore, ma oggi dobbiamo capire cosa sta accadendo». a.ciervo@luedi.it

Già in programma seminari informativi sull’osservazione della terra

Dalle aule allo spazio Accordo fra Unibas e Asi per progetti e iniziative E’ STATO di recente formalizzato un “Accordo Quadro di Cooperazione” tra l’Università degli Studi della Basilicata e l’Agenzia Spaziale Italiana. L’accordo, nel rispetto delle rispettive finalità, prevede che l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Università possano definire ed avviare concrete forme di collaborazione al fine di addivenire allo sviluppo di iniziative, progetti e programmi congiunti nell’ambito del sistema di relazione locale, nazionale ed internazionale per la realizzazione di attività di ricerca e sviluppo e di formazione. E’ un accordo che sottolinea la volontà di una collaborazione tra l’Asi e l’Università della Basilicata per incrementare le possibilità di ricerca e di formazione in un settore che può costituire una risorsa importante e anche fondamentale per l’intero territorio.

In una prima applicazione dell’Accordo Agenzia Spaziale Italiana e Unibas collaboreranno su iniziative atte a potenziare il Polo Spaziale di Matera con specifico riferimento all’avvio ed allo sviluppo di un “Centro di Interpretazione Dati per l’Osservazione della Terra” presso cui, utilizzando i dati Sar (Synthetic Aperture Radar) provenienti dalla missione Cosmo SkyMed integrati a dati ottici provenienti da altre fonti, satellitari e non, verranno sviluppati prodotti, applicazioni e servizi avanzati di Earth Observation. Nelle prossime settimane verranno avviati seminari informativi tra le parti rivolti soprattutto ai Dipartimenti dell’Unibas al fine di stimolare percorsi ben definiti di collaborazione scientifica che coinvolgano anche i dottorati di ricerca attivi presso l’Università. L’accordo rinvigorisce strutturandola

una collaborazione già attiva da tempo tra Asi ed Unibas in modo tale da consentire forme stabili e durature di collaborazione, in Regione Basilicata concentrate, al momento, soprattutto sull’area materana. Asi spiega in una nota l’Agenzia Spaziale italiana, è sicura che «L’Accordo Quadro di Cooperazione che, tra l’altro si inserisce coerentemente nello scenario di sviluppo come delineato dalla ricerca promossa dalla Provincia di Matera e svolta su tali temi dalla Università Bocconi di Milano e dalla Società Booz & Co., possa essere tassello fondamentale per l’aggregazione di altri enti, istituzioni, aziende, centri di ricerca universitari e non, sia pubblici che privati», insiste ancora l’agenzia spaziale nel suo intervento, «con lo scopo di accrescere in modo significativo le attività spaziali nell’intera Regione Basili-

Il centro di Geodesia

cata puntando a forme ed aggregazione di reale eccellenza sia nel settore della ricerca e dello sviluppo di applicazioni per l’Osservazione della Terra e la salvaguardia del Territorio, ubicate nell’area del Polo Spaziale di Matera, sia nel campo dello sviluppo e la produzione di apparati e sistemi di terra e in orbita su altre aree della Regione». matera@luedi.it

Operazione “Più forza alla sicurezza”, 8 Carabinieri di pattuglia. Ieri a Serra Venerdì

Stazione mobile dell’Arma nei quartieri Una Stazione Mobile con otto carabinieri, di cui sei svolgono il servizio di pattuglia a piedi. Un dispositivo che può beneficiare dell'intervento immediato dell'autoradio dell'Aliquota Radiomobile e dei carabinieri di quartiere. Per dare “Più forza alla sicurezza”, questo il nome dell'operazione, i carabinieri del Comando provinciale di Matera hanno intensificato le normali attività di controllo del territorio. Da qualche giorno in città, una presenza più visibile, concreta ed incisiva di militari per le strade, specie in quelle aree interessate da esercizi commerciali (e da un conseguente e considerevole af-

flusso di gente) e nei quartieri periferici, dove è maggiore il rischio di furti in appartamento. Proprio gli episodi recenti di furti e rapine (anche se non tali da creare allarme), che hanno interessato la città dei Sassi, hanno indotto i carabinieri del Comando Provinciale di Matera a pianificare e avviare una serie di iniziative per potenziare il controllo del territorio. Ieri il servizio si è svolto a Serra Venerdì, nel rione Piccianello e nei pressi del Parco del Castello. La Stazione Mobile, un Fiat Ducato attrezzato per poter ricevere il pubblico e procedere alla compilazione di atti, durante il turno di servizio, è presente nelle località e

nelle fasce orarie “a rischio”. L'operazione “Più forza alla sicurezza” è caratterizzata da una notevole componente di “visibilità”: il servizio infatti è svolto, prevalentemente, a piedi, accostando personale in uniforme a quello in abiti civili. La Stazione Mobile raggiunge la località prescelta ed effettua una sosta con posto di controllo unitamente all'autoradio, mentre gli altri sei militari, dopo essersi divisi in pattuglie (singole o da due unità), effettuano il servizio di controllo nelle vie adiacenti il posto per la sosta, unitamente ai carabinieri di quartiere. Conclusa questa prima fase, della durata di circa un'ora, l'inte-

Si intensificano i servizi di prossimità nei quartieri della città

ro dispositivo si trasferisce, per essere ripetuto, in un'altra zona della città. I militari dell'Arma contattano i commercianti e la gente, con un'attenzione particolare rivolta agli anziani, vigilano perché non siano commessi reati (furti essenzialmente) e verificano l'eventua-

le presenza sospetta di nomadi e stranieri, spesso dediti all'accattonaggio. L'attività di controllo così predisposta ha già avuto inizio sabato scorso e interessa varie aree di Matera. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it


Matera 31

Giovedì 19 marzo 2009

I volontari li nutriranno e controlleranno. L’imprenditore altamurano minacciò il suicidio alcuni mesi fa

Canile sequestrato dai Nas I 169 animali di Francesco Di Palo sono stati affidati all’Anta E' STATO posto sotto sequestro dai carabinieri del Nas un canile abusivo, allestito nella sede di un'azienda in contrada Jesce ora affidata alla curatela fallimentare. E' stato fondamentale, martedì scorso, l'impegno dei carabinieri del Comando provinciale e degli agenti della questura. Si prenderà cura dei 169 cani, per anni accuditi dall'imprenditore altamurano Francesco Di Palo (che a metà dicembre scorso scomparve per cinque giorni), l'Anta (Associazione nazionale tutela animali). Dopo il fallimento dell'attività di Di Palo, infatti, gli animali rischiavano di morire di fame, in quanto la curatela fallimentare non era in grado di badare al loro sostentamento. Alcuni anni fa Di Palo aveva denunciato alla polizia di Matera di essere stato messo alle corde dagli estorsori, di aver pagato il pizzo dal 2001 al 2003 e di aver continuato a subire minacce, intimidazioni e aggressioni. Chiedeva per questo allo Stato giustizia per quel che aveva dovuto subire e maggiore tutela. La settimana scorsa ha minacciato di darsi fuoco davanti al Palazzo di Giustizia di Roma proprio per attirare l’attenzione sulle condizioni dei cani. Nei giorni scorsi si è svolta una conferenza di servizio, presieduta dal sindaco

L’area in cui si trovavano i cani di Francesco Di Palo, all’interno dell’azienda dell’imprenditore che minacciò di darsi fuoco

Emilio Nicola Buccico, alla presenza di rappresentanti del Nas, della polizia, del servizio veterinario dell'Asm e dell'Anta. «Abbiamo dato la nostra disponibilità a collaborare per la soluzione del problema e contemporaneamente a vigilare per quanto riguarda l'alimentazione e lo stato di salute dei randagi. Tant'è che sia ieri (martedì, ndr) sia oggi abbiamo già portato del mangime. Il problema, adesso, è quello di individuare luoghi idonei», ha affermato l'avvocato Maria Patriza Falcone, presidente della sezione Anta di Policoro. Martedì i militari dell'Arma hanno affidato all'Anta una cagnetta: «Era quella più gravemente ammalata,

aveva un prolasso uterino che si è infettato - ha detto Falcone - Ci è stata consegnata per consentirci di curarla con la massima urgenza». «In merito allo stato di salute dei randagi - ha aggiunto Falcone - abbiamo opinioni diverse con chi affronta i problemi dal punto di vista tecnico. Parlando da animalista, il mio giudizio è che i cani non stanno bene. Il servizio sanitario ritiene che non ci siano urgenze ma, per quanto mi riguarda, sono cani che l'ex gestore proprietario della struttura ha dichiarato che non mangiano da una settimana. Andrebbero tutti quanti visitati e vaccinati. Ho trovato cuccioli denu-

triti, due o tre con prolassi, cagne incinte, promiscuità di cuccioli con cani adulti. Abbiamo dato la disponibilità a collaborare con chi sarà individuato come proprietario degli animali per il loro benessere. Il nostro ruolo è quello di vigilare per il sostentamento alimentare dei cani. Gli animali, al momento, rimangono nella struttura perché non essendo stato individuato un proprietario non si sa dove trasferirli». Con molta probabilità potranno essere dati presto in adozione circa dieci cani, dopo che l'Anta avrà informato l'Asm per la loro identificazione con l'inserimento del microchip. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Accusato di violenza sessuale assolto un cinquantenne NEL PRIMO pomeriggio di ieri, il Tribunale di Matera in composizione collegiale ´(giudici Vetrone, Spagnuolo e Festa) ha assolto, perchè il fatto non sussiste, Giuseppe Morcinelli , 50enne materano, dall'accusa di violenza sessuale continuata nei confronti della figlia per il quale la Procura della Repubblica del Tribunale di Matera, in data 13 luglio 2004, aveva chiesto il rinvio a giudizio. I fatti risalgono all'estate del 1996 sino al dicembre del 1999, epoca nel corso della quale, secondo l'accusa, Morcinelli avrebbe abusato della figlia allora tredicenne . Soltanto nel 2002, tuttavia, la madre e la zia della presunta vittima, segnalarono i fatti presso la Questura di Matera che denunciò l'uomo alla Procura della Repubblica del Tribunale di Matera. Il colpo di scena avviene, però, il 31 luglio del 2007 nel corso di un'udienza dibattimentale, durante la quale la vittima, ormai maggiorenne, ritratta le accuse contro

Il Tribunale di Matera

il padre, smentendo quelle in precedenza mosse dalla madre e anche dalla zia. Il difensore di Morcinelli, Pietro Damiano Mazzoccoli, aveva chiesto al Tribunale l'assoluzione del suo assistito per la totale estraneità ai fatti contestati. Non si escludono ulteriori colpi di scena ,anche processuali, per una vicenda dai contorni inarrivabili. Felice Macchia matera@luedi.it


32 Matera

Giovedì 19 marzo 2009

TAXI MATERA 3332685173

Don Giuseppe

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Milella, liriche alla Scaletta Domenica alle 18,30, presso il Circolo "La Scaletta", in via Sette Dolori 10 nei rioni Sassi, Daniela De Fina presenterà la raccolta "Voglio parlarti... " di Nuccio Milella. “Quella di Milella è una poesia sognante, - si legge nella prefazione di Daniele Giancane - nel senso che ha la densità quasi inafferrabile del sogno, anche perché si affida a dei ritmi suadenti, che catturano il lettore in dolci nenie». Alla manifestazione sarà presente l'autore.

Il bozzetto del Carro 2009

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). Tantissimi auguri da parte di tutta la Comunità Parrocchiale di San Mauro Forte

Si svolgerà oggi alle 10.30 nella sede della Curia Arcivescovile, i piazza Duomo, la conferenza stampa di presentazione del «Bozzetto» del carro trionfale della Bruna 2009. Sul tema che verrà indicato oggi si svilupperà il progetto che giungerà al 2 luglio per lo strappo in piazza Vittorio Veneto

Convegno su dislessia E’ previsto il 27 marzo alle 15 nell’aula magna della scuola Padre Minozzi, il convegno su “Esperienze di prevenzione e dislessia”. Si parlerà di metodologie di screening, del punto della ricerca, ,d ella ricaduta della sperimentazione sui processi di apprendimento. Si confronteranno psicologi, neuropsichiatri dell’età involutiva, logopedisti, sociologi e dirigenti degli uffici scolastici. I temi più importanti della ricerca ma soprattutto della prevenzione diventeranno elementi del dibattito all’interno del convegno.

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 DINNELLA Via Cappuccini 72 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/314308 0835/262260 0835/336882 0835/331314

Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Oggi seminario Oiga L'Oiga (Osservatorio per l'Imprenditorialità Giovanile in Agricoltura) organizza un seminario informativo dal titolo “Giovani imprenditori in agricoltura: il panorama delle opportunità”. L'incontro è fissato per oggi a Matera, presso l'Hotel Hilton Garden Inn, in via Germania - Borgo Venusio, dalle 9.30 alle 13.30. Il seminario è completamente gratuito ed è rivolto agli operatori del settore, agricoltori, imprenditori, professionisti, tecnici e a quanti fossero interessati a intraprendere un'attività o volessero informarsi e aggiornarsi sulle opportunità e sulle ultime novità in materia di finanziamenti e agevolazioni.

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

GIOVANNI SOLLIMA E L’ORCHESTRA ICO •orient express

0835/256452

Stasera alle 21 nell'auditorium “Gervasio” del conservatorio Giovanni Sollima e l'orchestra Ico della Magna Grecia sotto la direzione del maestro Maurizio Dini Ciacci presentano “La stravaganza del violoncello”.

•basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

Melarido con Franco Neri MELARIDO '09 presenta Franco Neri sabato 21 marzo alle 21 al teatro Duni. Biglietti d'ingresso dello spettacolo: 20 euro per la galleria e 25 per la platea. Nel 2003 nasce "Franco, oh Franco!" ovvero come vivere felici al nord mangiando pane e melanzane; un calabrese integrato al nord: vita, vicissitudini e folklore. La presenza a "Zelig Circus" nel 2003 e nel 2004 rafforza la sua popolarità avvicinandolo ancora di più alla gente: egli continua a portare in tour il proprio spettacolo evidenziando quei risvolti della vita dove almeno una volta a tutti è successo qualcosa di simile. Per ulteriori informazioni su biglietti e abbonamenti e per prenotare il posto al teatro Duni è possibile contattare la Quadrum di Matera al n. 0835.334859 oppure al n. 3206338008 oppure il teatro Duni di Matera al numero 0835/331812.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

FINO AL 30 MAGGIO PROFILI DI DONNA Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Vuoti a rendere 17.45 - 19,35 - 21,30

•CINETEATROANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 La matassa 19,30 - 21,45

•KENNEDY• Matera 0835-310016 riposo

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Riposo

•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 La matassa 18,15 - 20 - 21,45

•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Riposo

•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 La siciliana ribelle ore 18 Mar Nero ore 20 - 21,45

•CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137


33 Iniziativa in collaborazione con il Volley Group, si occuperà anche di educazione alla legalità

Giovedì 19 marzo 2009

Torneo all’insegna del Fair Play Progetto didattico di sport per duecento ragazzi E’ STATO presentato il terzo trofeo “Fair Play”. Un progetto organizzato dalla direzione didattica del terzo circolo in collaborazione con il Volley Group Matera. Alla manifestazione, che si svolgerà nei mesi di aprile e maggio, parteciperanno sette classi in incontri (che avranno cadenza settimanale), che non saranno rivolti all'agonismo ma ad aspetti fondamentali della vita quali lo stare bene insieme, il divertirsi, l’incoraggiare i compagni che sbagliano e il rispetto degli avversari. Vincerà il torneo la classe che avrà ricevuto più punti fair – play, cioè quella squadra composta dagli alunni-atleti che saranno stati più corretti, che saranno stati meno arroganti e più rispettosi della dignità umana. La novità di quest’anno, rispetto alle scorse due edizioni, è data dalla collaborazione con la Questura di Matera, ufficio per la legalità. La responsabile dell’ufficio minori, Maria Novellino, ha svolto infatti, per ciascuna classe dell’istituto, degli incontri sul rispetto delle regole, sulla legalità e sulla prevenzione al bullismo. Fair play è premiare non solo i risultati agonistici, le alte prestazioni, ma anche i

progressi individuali, l'acquisizione di capacità personali, assumersi le responsabilità delle proprie azioni, riconoscere i propri errori, non assecondare i comportamenti sleali. “Il torneo è giunto alla terza edizione proprio perché ha ottenuto un grande risultato nelle prime due – ha spiegato Antonio Iacovuzzi, organizzatore della manifestazione e dirigente del Volley Group Matera. Anche quest’anno abbia-

Il tutto attraverso la pratica sportiva del mini volley che diviene mezzo di formazione della personalità degli alunni, si propone di diventare uno strumento significativo di educazione alla salute, corretta alimentazione, di aggregazione sociale nonché luogo privilegiato di esperienze formative e consolidamento di civismo e solidarietà contro i pericoli dell’isolamento, dell’emarginazione sociale, delle devianze e a sostegno della lotta alla dispersione scolastica. La competizione e la pratica degli sport di gruppo (giochi di squadra) non sono considerati dei fini in se: al contrario non è escluso il confronto e l’emulazione per suscitare da una parte l’impegno degli allievi, dall’altra la loro riflessione sulla rivalità, sulla solidarietà e il rispetto dell’avversario. Sono soddisfatto - ha concluso Iacovuzzi - per il fattivo rapporto collaborativo instaurato con la Questura di Matera e con il sostituto commissario, Maria Novellino, che ha tenuto degli incontri contro il bullismo alle classi dell’istituto Marconi”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Iacovuzzi: «Obiettivo è infondere il rispetto delle regole» mo suscitato l’interesse delle insegnanti e dei tanti bambini che saranno i protagonisti principali di questa manifestazione. Per prima cosa vogliamo infondere nei piccoli atleti il rispetto delle regole, far capire che la sicurezza e il benessere vengono prima del successo, perchè fair play è premiare non solo i risultati agonistici, le alte prestazioni, ma anche i progressi individuali, l'acquisizione di capacità personali.

La presentazione del trofeo Fair Play giunto alla terza edizione ed organizzato insieme alla società del Volley Group Matera (foto Videouno)

Basket Under 15 Eccellenza

Calcio a 5 Under 21 Mercoledì 25 l’andata in casa, domenica 29 il ritorno in Puglia

Impresa sfiorata dal Rvm Service

La Pellegrino Sport avversaria dei materani nel play off

Spazio Relax, ostacolo Altamura

RVM SERVICE49 A.S.D. RUVO 52 A.S.D. RUVO DI PUGLIA : De Leo 11, Di Salvia 21, Cantatore, Picerno 2, Marinelli, Rinni, Caldarola 4, Sparapano 4, De Palo 9, Gargano, Curci 2, Roselli. All. Patella. VIRTUS MATERA : Buono 13, Dall´Aglio 10, Martulli 4, Gravela, Velletri 6, Matera 5, Auletta 2, Colotta,Latorre C. 7, Petralla. All. Conterosito. PARZIALI: 11 - 13; 26 24; 30 - 43; 49 - 52. ARBITRI: Lorusso e Labate di Conversano. Antonio Conterosito

L´RVM Service Virtus Matera sfiora l´impresa contro Ruvo. Solo la cattiva sorte frena i sogni di vittoria della Virtus contro la quarta forza del campionato, la Pallacanestro Fiore di Puglia Ruvo che fa il break nel terzo quarto e difende poi il vantaggio acquisito con i denti ad un Matera mai domo e vicinissimo al gran colpo casalingo. Primi due quarti strepitosi per i ragazzi materani che riuscivano a contenere un irrestistibile Di Salvia e a limitare gli attacchi della formazione ospite riuscendo a chidere il primo tempo in vantaggio per 26 a 24. Al ritorno dagli spogliatoi la formazione di casa non riusciva a trova-

re la via del canestro mentre gli ospiti con una difesa a tratti asfissiante, riuscivano a ripartire con fulminei contropiedi, con i quali piazzavano un importante parziale di 19 a 4, il terzo quarto si concludeva con il Ruvo in vantaggio 43 a 30. Le difficoltà in attacco e il passaggio a vuoto saranno pagati a caro prezzo nell’ambito di un’ottima prestazione della Virtus. Quarta frazione emozionante ed esaltante con i ragazzi della Virtus che con riuscivano a piazzare un contro breck di 19 a 4, poi nei secondi finali una tripla di Buono si piazzava sul primo ferro e Di Salvia andava a segnare il canestro che chiudeva il match sul 49 a 52.

A lato il tecnico Gasparetto, in alto Di Lecce e Antonio Laviola

OBIETTIVO play-off raggiunto dall'under 21 della Spazio Relax. Dopo una entusiasmante seconda parte di stagione, contraddistinta da una serie davvero importante di risultati positivi, Anderson Gasparetto proverà a portare la sua squadra nell'olimpo del calcio a cinque giovanile. Il tabellone finale, che partirà dai trentaduesimi, vedrà impegnate le compagini migliori dei diciassette gironi del campionato nazionale under 21. L'accesso alla fase finale, però, dovrà obbligatoriamente passare da una doppia sfida molto difficile per Laviola e compagni, quella che li vedrà contrapposti alla seconda classificata del proprio girone, la Pellegrino Sport Altamura. La squadra pugliese, che ha superato nell'ultima giornata di campionato i materani per 7-1, è una compagine solida e compatta, capace di sciorinare un ottimo calcio a cinque. I ragazzi di Gasparetto, da parte loro, hanno avuto in questa seconda

fase del campionato un ottimo exploit, che si è concretizzato con la bellissima prestazione, nella penultima giornata di campionato, contro lo Sport Five Putignano, la capolista del girone U e l'unica compagine del girone che può vantarsi della prima squadra in serie A2. Il 5-3 maturato alla fine dei 40 minuti di gara ha visto la formazione del calciatore italo brasiliano della Spazio Relax passare in vantaggio per tre reti a zero, prima di subire, causa anche la rosa ristrettissima, il ritorno degli avversari. Questo dimostra la bontà dei progressi effettuati dalla squadra e dell'ottimo apporto arrivato dall'ultimo arrivato di questo gruppo, Alberto Laccetti, che dal suo arrivo si è subito imposto come capocannoniere della squadra e autentico trascinatore con Di Lecce e il formidabile portierino Laviola. I play-off avranno inizio mercoledì 25, quando tra le mura amiche della Tensostruttura alle ore 19 l'under 21 di Anderson Gasparet-

to sfiderà per la gara di andata la Pellegrino Sport Altamura, prima di giocarsi la gara di ritorno in terra pugliese la domenica immediatamente successiva alle ore 11. La squadra di mister Gasparetto, ridotta al lumicino dalle varie defezioni, che per diversi motivi hanno ridimensionato il gruppo con il quale il tecnico italo brasiliano aveva iniziato il campionato, proverà a superare nelle due ardue gare la formazione pugliese, che partirà, per la seconda posizione acquisita in campionato, con i favori del pronostico, ma che dovrà fare i conti con la voglia e la determinazione di un gruppo in forte crescita tecnica e tattica. In campionato l'andata a Matera è terminata 42 in favore dei pugliesi, il ritorno, che probabilmente conta poco perché i materani avevano già la testa ai play-off è terminata 7-1 sempre per la Pellegrino. Ma gli scontri diretti hanno storia a se. Francesco Calia matera@luedi.it


Giovedì 19 marzo 2009

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Ferrandina Nuovo corto circuito con il Pd. Dubla (Rc): «E’ ora di staccare la spina»

Il sindaco non molla Plati Ricchiuti ha messo l’assessore tra gli intoccabili FERRANDINA - Ci risiamo. È di nuovo marasma a Palazzo. Il sindaco, a 24 ore dalla possibile intesa con il Pd, ha pubblicamente dichiarato intoccabile l'assessore Plati, nonostante larga parte della maggioranza sin dal momento della nomina ne chieda la testa. E, come se niente fosse, dopo il faccia a faccia con il Pd, ieri sera l'ennesimo incontro di maggioranza. O quanto meno di quel che ne resta. L'ennesimo atto di forza nei confronti del partito di maggioranza relativa. Evidentemente Ricchiuti è convinto di avere comunque i numeri per “mantenersi a galla” (per usare l'espressione tanto cara al suo predecessore Saverio D'Amelio). Ma il Partito democratico, ora che il primo cittadino si è per giunta ufficialmente affrancato da vincoli di maggioranza, che farà? Continuerà a pazientemente ad incassare? Difficile prevederlo. Il segretario cittadino, Paolo Schiavone, continua a sce-

Elio Ricchiuti

gliere la linea del silenzio. Saranno le azioni a parlare, lascia intendere. Ma c'è chi senza troppi peli sulla lingua è pronto a dire come la pensa. «Si è passati dal coma vegetativo indotto della passata amministrazione, al coma irreversibile di quella attuale -è il giudizio tranciante del consigliere di Rifondazione Giuseppe Dubla- adesso occorre solo

avere il coraggio di staccare la spina per non sconfinare nell'accanimento terapeutico. Rifondazione un primo passo l'ha già fatto passando all'opposizione sei mesi fa. Eppure il sindaco, come se nulla fosse accaduto, continua a invitarci agli incontri di maggioranza. Che non si fosse accorto il Pdl che si era consumata una rottura passi, ma il sindaco no, visto che è da settembre che non ha più il nostro sostegno in consiglio». Dello stesso tenore le dichiarazioni di Ferdinando Eustazio, confluito nel Movimento per la Sinistra. «Sono parte di un pezzo di Rifondazione che ha preso altre strade -dice- ma continuo a credere nella scelta fatta nel settembre scorso. Con Ricchiuti sono venute meno da tempo le condizioni per qualsiasi forma di dialogo. Le sue ultime sortite non fanno altro che confermarne l'inaffidabilità politica». Lapidario l'ingegner Recchia dei Verdi. «C'è poco da aggiungere dichiara- semplicemente ribadisco le cose dette e stra-

dette negli ultimi due anni». Unica voce in difesa del sindaco quella dello Sdi, presente in giunta con Felice Mastrangelo. «Abbiamo molte riserve circa il comportamento del Pd di Ferrandina. -sostiene la segreteria cittadina- È parte di una coalizione ed è singolare abbia deciso di portare avanti una richiesta di verifica in maniera isolata. Se dietro tutto questo c'è la richiesta di un'altra posizione in giunta lo Sdi, si sappia, è fermamente contrario. Siamo, invece, disponibili a confrontarci sui problemi reali, su tutti la necessità di dotarsi del Piano urbanistico, di un segretario comunale a tempo pieno e di un programma di rilancio complessivo della comunità. ma per farlo occorre il concorso di tutta la coalizione, magari anche attraverso lo scontro e la dialettica più aspra. Il Pd non può pensare di essere il partito egemone della coalizione. Non ne ha, né i titoli, né gli uomini». Margherita Agata provinciamt@luedi.it

Montescaglioso

Falò propiziatori e musica per festeggiare

Senz’acqua per lavori su condotta

Montescaglioso in piazza per San Giuseppe

MONTESCAGLIOSO - Per urgenti lavori di riparazione di una perdita sulla condotta adduttrice in via Diaz nel Comune di Montescaglioso, e per lavori di manutenzione straordinaria del serbatoio dell'abitato, l'erogazione idrica sarà sospesa dalle ore 10 di oggi, fino alle ore 6 di domani. E' garantito il servizio sostitutivo mediante autobotti. L'evolversi della situazione nel caso l'intervento programmato non dovesse avvenire nei tempi previsti, sarà tempestivamente comunicato. provinciamt@luedi.it

MONTESCAGLIOSO - In occasione della Festa di San Giuseppe, oggi è tradizione consolidata di accendere fuochi propiziatori. Si bruciano ramoscelli di ginestra, ulivo e di varie altre piante raccolti nella settimane precedenti nelle campagne circostanti. A Montescaglioso la tradizione è sempre molto viva e in occasione della ricorrenza della festa del papà, sono previste due iniziative. Presso l'abbazia benedettina di San Michele Arcangelo, precisamente tra piazza Giovanni Paolo II e piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, il Museo della Civiltà contadina, con il patrocinio dell'Amministrazione comunale, ha organizzato il tradizionale Falò. La serata sarà poi allietata dal gruppo folkloristico “Eco Lucano” di Marconia (Mt). Altra iniziativa della stessa natura si terrà, inoltre, presso la Villa Belvedere: l'associazione culturale Elios, con il patrocinio dell'amministrazione comunale, assessorato alla Cultura retto da Michele Zaccaro, dalle prime luci del tra-

monto proporrà, a sua volta, il Falò tradizionale. Uno degli obiettivi promossi dalla associazione sarà favorire l'incontro tra la tradizione e la creatività giovanile. Saranno proposte animazione circense e musica popolare. mic.mar.

Montescaglioso

Mantovano plaude all’antiracket MONTESCAGLIOSO - Il senatore Alfredo Mantovano, sottosegretario agli Interni, prima di recarsi a Montalbano Jonico e Scanzano Jonico, dove era atteso da impegni istituzionali e politici, ha fatto visita alla città di Montescaglioso. Il rappresentante di Governo, accolto ed accompagnato dal sindaco di Montescaglioso, Mario Venezia, e dalla Giunta comunale, ha avuto l'occasione di visitare l'abbazia benedettina dedicata a San Michele Arcangelo, monumento montese dal notevole richiamo che tra pochi mesi sarà centro universitario internazionale. Dopo aver conosciuto, sia pure in maniera veloce, l'antico e suggestivo centro storico montese, il sottosegretario Mantovano ha incontrato la cittadinanza montese presso la Sala Consiliare Comunale “Sandro Pertini”. Alla presenza di un ampio numero di cittadini, i quali, nonostante l'ora pomeridiana infrasettimanale, non hanno voluto mancare all'appuntamento, il sindaco Venezia, in compagnia dei componenti della Giunta comunale e del Consigliere provinciale Cosimo Mongelli, ha ricordato come il senatore Mantovano, in passato, abbia ricoperto la carica di Pretore presso la vicina città di Ginosa (Ta). Nel salutare Paolo Gallipoli, presidente dell'associazione antiracket montese “Falcone e Borsellino”, ha sottolineato la grande forza mostrata dai commercianti montesi contro il racket. «Hanno saputo ergere un

muro contro la malavita presente -ha affermato il sindaco- il quale ha posto in evidenza come Montescaglioso, a differenza di altri centri, non mostri segni di flessione demografica ma, anzi, denoti incrementi in questo ambito. Il sottosegretario Mantovano, a sua volta, ha brevemente rievocato la sua esperienza nella vicina Ginosa, risalente a circa venti ani fa. Ha quindi sottolineato che se a Montescaglioso si è usciti da situazioni di forte difficoltà è stato grazie «al riscatto civile, un esempio per tutto il Sud Italia». Per quel che concerne il monastero benedettino, il rappresentante di Governo ha evidenziato che non si deve solo pensare alla tutela della struttura per evitare il suo deperimento ma anche a tramandarne la presenza nella società montese, riassumendo il suo pensiero nelle parole «al centro del futuro si deve porre il passato». Ha poi ricordato il notevole valore culturale espresso dall'abbazia nei secoli scorsi, importante già grazie alle immagini in essa contenute, che da sole avevano il grande valore di “Biblia pauperum” (Bibbia dei poveri) per i tanti sprovvisti di istruzione. Ha chiuso la sua presenza montese rilevando che un federalismo responsabile deve passare attraverso i municipi, con la città montese che merita molto per il lavoro e il riscatto che ha saputo esprimere. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it

La vittoria contro la Murese consacrerebbe il salto in D

Pisticci concentrato sul big match PISTICCI - A cinque giornate dal termine del campionato, il Pisticci si ritrova a dover amministrare sette punti di vantaggio sulla Cristofaro ed otto sulla Murese. Mai come in questo momento, dunque, la posizione della capolista è solida. Un divario di sette punti rappresenta il massimo vantaggio stagionale. E averlo raggiunto proprio nella fase più delicata e incerta del torneo ne amplifica l'importanza. Il precedente turno di campionato, in questo senso, è risultato determinante: i gialloble hanno vinto, mentre la Cristofaro ha perso e la Murese ha dovuto accontentarsi di un pareggio. A questo punto l'insidia principale sulla strada che porta il Pisticci in serie D è rappresentata

dalla trasferta di domenica prossima, quando è in programma lo scontro diretto con la Murese. L'unico risultato da evitare per gli jonici è la sconfitta, mentre la Murese dovrà provare a vincere per riaprire il campionato e rientrare in corsa. Nelle due comunità c'è molto fermento in vista del big match che già all'andata ebbe un'ottima cornice di pubblico. Nell'occasione le tue tifoserie solidarizzarono per una giusta causa. Non fu un gemellaggio, ma si crearono le condizioni per una forma di rispetto e stima reciproci. In casa Pisticci, per l'occasione, è stato anche organizzato un pullman per la trasferta, come non accadeva da tempo, a

conferma del grande fermento che anima il popolo gialloble in questo periodo. Nella sfida giocata al “Michetti” lo scorso novembre i padroni di casa passarono per 1-0 con gol di Gagliardi. L'attaccante, nel frattempo, ha interrotto il suo rapporto con il Pisticci. Orfano anche di Mels, mister Valente ha dovuto ridisegnare il reparto offensivo affidandosi alla strana coppia Grieco-Cirigliano, entrambi adattati al ruolo. Ma a Muro nemmeno Grieco potrà essere della partita. Un giallo rimediato domenica scorsa, infatti, lo costringerà ad un turno di squalifica ed alla conseguente assenza forzata: la prima della stagione per il cannoniere pisticcese, che fino a questo punto ha collezionato

Davide Farinola

tutte le venticinque presenze nelle altrettante gare in calendario. Valente, pertanto, dovrà ancora una volta reinventarsi una squadra, pur potendo contare sul recupero di Casale. Le

alternative sembrano due: gioca Regina, che è l'unico attaccante di ruolo rimasto in organico, oppure sarà Lavecchia il riferimento più avanzato degli jonici. Roberto D’Alessandro


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Aumentano soci e donatori, nonostante il calo demografico del centro collinare

La nuova Avis è sempre più forte Eletti i vertici dell’attiva associazione di San Mauro SAN MAURO FORTE - Rinnovo dei membri del consiglio direttivo della sezione Avis di San Mauro Forte. Come previsto da statuto, (ogni quattro anni l'organo) i soci aventi diritto di voto, hanno rinnovato i suoi componenti dirigenti che resteranno in carica per altri quattro anni. Il rinnovo del nuovo direttivo della Sezione Avis di San Mauro, si è svolto in concomitanza con l'assemblea annuale dei soci. Un appuntamento associativo di rilevante importanza utile sia per tracciare un consuntivo delle attività svolte sia soprattutto per programmare altre iniziative e fissare nuovi traguardi. Riconfermata la carica di presidente per, Patrizia Ferraro e quella di segretario per Rocco Piliero. Nuovi incarichi, invece per la vice presidente Felicia Di Pierro e per il cassiere Enza Mega. Quattro le new entry (due uomini e due donne) nel nuovo esecutivo: Mita Rocco, Imperatore Rocco, Di Pierro Felicia, e

L’assemblea dell’Avis di San Mauro Forte

Moscato Concetta. Riconfermati, invece, gran parte dei membri del direttivo uscente: Ferraro Patrizia, Pennacchia Antonio, Deufemia Salvatore, Piliero Rocco, Piliero Salvatore, Imperatore Concetta, Armento Anna, Mega Enza. L'assemblea ha avuto inizio con la lettura della relazione da parte della presidente Patrizia Ferrano, la

quale ha ripercorso le tappe salienti degli ultimi quattro anni associativi. Un quadriennio che si chiude con dati positivi, primo fra tutti il numero delle sacche raccolte che ha seguito anno dopo anno, un incremento. Alle 90 sacche raccolte nel 2005, sono seguite le 107 del 2006, le 112 del 2007 e le 117 del 2008; un trend che continua ad es-

sere positivo per l'associazione di volontariato di questo piccolo centro (quotidianamente sempre più spopolato) dell'entroterra materano. Al 31 dicembre, è cresciuto, oltre al numero delle sacche raccolte anche quello dei soci. Ottantacinque per l'esattezza i soci effettivi, quattro i soci collaboratori ed 1 ex socio donatore. In quattro anni, inoltre solo 4 soci hanno perso la qualifica di soci donatori contro i 10 nuovi soci che si sono aggiunti alla famiglia Avis. In questi numeri bisogna considerare coloro che sono decaduti “naturalmente” dalla qualifica di soci per sopraggiunti limiti di età o di improvvisi problemi di salute. Una positività numerica che denota una elevata sensibilità ed un fortissimo senso di altruismo dei pochi residenti. Un “dare” gratuitamente agli altri decisamente in controtendenza rispetto alla società contemporanea “dell'affare a tutti i costi”. Va, inoltre, sottolineata la co-

stanza con cui i soci effettuano almeno semestralmente (alcuni anche ogni quattro mesi) la donazione. «Tra le iniziative realizzate in questi anni -ha detto la Ferraro- voglio ricordarne alcune: la raccolta in piazza Monastero organizzata con l'ausilio dell'Autoemoteca promozionale regionale, l'acquisto dello stendardo associativo, la “Giornata della Salute”, svoltasi presso il Parco di Gallipoli Cognato. Da sottolineare -ha continuato Ferraro- le iniziative in cui abbiamo partecipato in partenariato con altre associazioni; tra queste “Un sorriso alla vita” in collaborazione con l'Associazione Materana “Un cuore per l'Albania” per debellare la Microcitemia nella popolazione albanese; “Il Trapianto è vita”in collaborazione con il centro regionale trapianti d'organi per sensibilizzare alla donazione di organi; nel 2007 l'adesione al progetto di Internet Social Point; nel 2008 la raccolta di cellulari usati pro-

mossa dalla fondazione Magis (Movimento ed azione dei Gesuiti italiani per lo sviluppo), “La Vita è un Dono”in collaborazione con la Comunità di Recupero per Tossicodipendenti “San Francesco” di Gemini (Le) e l'ultima, in ordine di tempo, Avis per Telethon in contemporanea con la grande maratona televisiva nazionale. Questa in sintesi la strada percorsa dall'Avis di San Mauro Forte nel periodo 2005/2008 -ha concluso Ferraro- una lunga avventura iniziata imprevedibilmente quattro anni fa che mi ha consentito di conoscere più da vicino tutti i donatori e di incontrare gli interpreti reali del nostro prezioso volontariato; una opportunità di arricchimento personale, ha ribadito in ultima battuta, che tutti dovrebbero provare». La prima donazione utile gestita dal nuovo direttivo è prevista per domenica 22 marzo. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it

Pinto: «Siamo a difesa della salute e per il potenziamento dei distretti sanitari»

Irsina Il Gip non convalida gli arresti

Grande Lucania verso i sindaci

Solo l’obbligo di firma per il macellaio con l’hobby della “maria”

Primo incontro politico nel municipio di Tricarico TRICARICO - Un progetto d'incontro con i sindaci per aprire un confronto sulle necessità locali. È questo il senso dell'assemblea svoltasi nella sala consiliare del municipio di Tricarico fra il candidato alla presidenza della Provincia di Matera de “La Grande Lucania”, Leonardo Pinto, e il sindaco, Raffaelo Marsilio, il coordinatore provinciale del neonato movimento politico, Antonio Rizzo, e l'imprenditrice, Maria Angerame, probabile candidata provinciale in quel collegio. «Il confronto avviato con le istituzioni locali -ha esordito Pinto- è quello di mettere a fuoco, insieme agli amministratori locali, le esigenze del territorio e dei cittadini, i punti critici del perché la nostra regione, fra le più ricche, s'impoverisce di giorno in giorno di risorse materiali e umane ad iniziare dalle estrazioni petrolifere, i cui pericoli sono fisiologici se fatte nei pressi dei centri urbani. Si metta l'agricoltura al centro -continua Pinto- per un modello di sviluppo e per la tutela dell'ambiente.

La nostra è una sfida per proposte serie e concrete su ciò che non ha funzionato, contro le posizioni del centro-destra e anche del centrosinistra; né ci collochiamo al centro. Siamo per un'apertura a 360 gradi e lo dimostrano l'onorevole Poli Bortone, che appoggia la rivendicazione per un federalismo puro e il messaggio inviato dal governatore della Regione Puglia Nichi Ventola, che ci esorta ad andare avanti nel nostro progetto per il Sud, contrapposto al federalismo fiscale. Siamo a difesa della salute e per il potenziamento dei distretti sanitari, a difesa della scuola nei piccoli comuni che rischiano soppressioni e chiusure». Nessun cenno polemico dall'avvocato Pinto, ma solo una forte pretesa di perduta identità. «Non a caso -prosegue Pinto- il 6 dicembre 2008 abbiamo scelto Grassano come luogo di fondazione del nostro movimento, dall'esperienza di Giuseppe Mulieri degli anni '50 condivisa da personaggi come Carlo Levi e Leonardo Sciascia». E Qui la forte sfida: «Il 6

dicembre di ogni anno Grassano sarà il nostro luogo-simbolo d'incontro, la nostra Pontida. Il nuovo modello di sviluppo si deve basare sulla cultura della legalità e non sull'improvvisazione o su interessi partitici. Non siamo nati contro qualcuno -conclude Pinto- ma viviamo in una società di ex dove il nuovo ha preso solo i vizi ma non le virtù dei vecchi partiti. E' bene continuare a dialogare continua- poiché i sindaci sono i terminali di un processo spesso esclusi dalle scelte territoriali e nei nostri comuni, invece che uomini politici, diventano amministratori della lampadina fulminata o del marciapiede rotto. Certo la percentuale delle royalties non ci soddisfa, mentre la sanità, il turismo, la scuola, l'agricoltura, la difesa del posto di lavoro dovrebbero godere di maggiori attenzioni e chiare prese di posizione a tutti i livelli politici ed amministrativi, dalle sezioni ai vertici regionali». Costantino Di Cunto provinciamt@luedi.it

IRSINA - Si è svolta ieri, dinanzi al Gip del Tribunale di Matera, Rosa Bia, l'udienza di convalida dell'arresto di Alfonso Ivan Citro, macellaio irsinese, ritenuto responsabile di produzione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Nel corso di una perquisizione domiciliare, infatti, i militari dell'Arma hanno trovato, nella sua abitazione, numerose piantine e germogli di marijuana, di cui una cinquantina già interrati per la coltivazione e altri pronti per la semina. Il Gip, che ha convalidato l'arresto dell'uomo, detenuto presso la Casa circondariale di Matera, ha deciso per la sostituzione della custodia cautelare in carcere con

il divieto di dimora a Irsina e l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria di Matera. Con tale decisione, il giudice ha accolto pienamente le richieste del difensore Damiano Pantaleo, che in subordine aveva richiesto la misura degli arresti domiciliari, il quale ha fatto leva sullo status di incensurato del suo assistito e sull'uso personale della sostanza stupefacente coltivata, ma soprattutto, prospettando un quadro indiziario dal quale non sono emersi elementi tali da far sospettare una presunta attività di spaccio, né contatti con esponenti di organizzazioni malavitose. Felice Macchia provinciamt@luedi.it

I ragazzi di Patella non la spuntano sull’ostico Forza Matera

Un pari stretto per l’Irsinese IRSIN - Continua il momento no per l'Irsinese. Non ci sono riusciti i rossoneri a battere il Forza Matera, squadra da sempre ostica per l'Irsinese, lo svantaggio sembra abbia tagliato le gambe ai ragazzi di Patella : «Non ci voleva proprio questo pareggio commenta dispiaciuto Patellaavevamo iniziato bene, ho contato diverse azioni da goal della mia squadra. Con Fiorino e gli altri, nonostante il goal subìto sugli sviluppi di un calcio d'angolo, abbiamo continuato a giocare e macinare gioco. Per una buona mezz'ora non ci siamo fermati per niente, infatti al 35° siamo riusciti a pervenire al pareggio con il giovanissimo Popolizio. La partita è stata dura e combattuta, loro comunque si

sono rinforzati ed hanno cercato di fare la loro gara e sicuramente ci sono pure riusciti. Meritavamo di vincere -afferma Patella- senza nulla togliere all'avversario, purtroppo ancora una volta non ci siamo riusciti. Il secondo tempo oltretutto è subentrata la paura di perdere, ed abbiamo perso quella lucidità che ci consente di ragionare e di giocare». Nella gara contro il Forza Matera a causa della perdita per infortunio di Pecoriello ho fatto esordire Venezia, anche se non ancora in condizioni fisiche ottimali, il giocatore s'è messo subito a disposizione facendo bene per quello che ha potuto. La situazione è critica -conclude mister Enzo Patella- ne siamo consapevoli, ma tutto ciò non ci im-

pedirà di lottare fino alla fine. Queste cinque partite che sono rimaste, le affronteremo con la massima determinazione». Abbiamo chiesto anche il parere del presidente Francesco Manfredi che per l'occasione ha commentato: «E’ un momento particolare -spiega Manfredi- nervosismi, paura di fare risultato, la squadra è pur vero che non gioca benissimo, ma al contrario non mi sembra che non abbia i numeri per fare i risultati. Siamo penalizzati da due fattori imprescindibili: non abbiamo punte di ruolo, e spesso prendiamo goal evitabilissimi. Da questi due fattori dipendono le criticità che ultimamente ci impediscono di fare risultato, o di difendere il risultato. La squadra che

Francesco Manfredi

noi abbiamo tuttavia ha spesso dimostrato soprattutto contro squadre di comprovato valore, di sapersi confrontare; purtroppo subentrano quei cali mentali che impediscono tutto il resto. Siamo

alle strette non ci saranno ulteriori appelli, le ultime partite, devono essere affrontate con la giusta determinazione, senza alcune altre scusanti». Mimmo Donvito


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Tursi Scoperta dai finanzieri di Policoro una truffa alla legge 488

Prende i soldi e non rinnova l’azienda TURSI - Avrebbe dovuto essere uno stabilimento moderno con macchinari all’avanguardia per la lavorazione della carne e la produzione di insaccati, invece, incassati i fondi pubblici destinati all’ammodernamento, l'attività ha proseguito utilizzando i vecchi mezzi già esistenti. I militari della Tenenza della Guardia di finanza di Policoro, a seguito di una verifica fiscale nei confronti di un'azienda di Tursi, intestata all’imprenditore C.P., residente a Policoro, hanno acquisito alcuni documenti meritevoli di ulteriori approfondimenti sotto l'aspetto penale. Ottenuta apposita delega dalla Procura della Repubblica di Matera, i finanzieri

hanno setacciato decine di conti correnti bancari, acquisendo il fascicolo riguardante il progetto industriale relativo al programma d'investimento previsto dalla legge numero 488/92. Al termine delle indagini gli investigatori hanno ravvisato gli estremi della truffa, sostanziata con l'annotazione di fatture per operazioni inesistenti ma utili a giustificare l'acquisto di beni mai avvenuto, oltre a versamenti fittizi per dimostrare l'apporto di capitale proprio. L'autorità giudiziaria, accogliendo in pieno le risultanze investigative, ha emesso nei giorni scorsi il decreto di sequestro preventivo dell'ultima quota del finanziamento non an-

cora erogata, circa 14.000 euro, e di una somma pari alla quota di finanziamento già riscosso. Il decreto di sequestro ha precisato che, qualora la somma già riscossa non fosse stata rinvenuta sui conti correnti dell'indagato, di procedere al sequestro di beni di proprietà per un valore corrispondente alla somma indicata. Le Fiamme gialle, infatti, hanno sequestrato a C.P. di anni 44, due immobili e conti correnti per un totale di 130.000 euro. La 488 ha come principale obiettivo l'incremento produttivo, economico e occupazionale, attraverso la concessione di un contributo, a fondo perduto in conto impianti, a fronte di investimenti da

realizzare, alle imprese operanti nei settori dell'industria, del commercio, del turismo e dell'artigianato. È un importante strumento di politica di sostegno alle imprese, grazie al quale il Ministero delle Attività Produttive eroga contributi finalizzati alla realizzazione di specifici programmi di investimento. La legge 488 è concepita per finanziare piccole, medie e grandi imprese già costituite e iscritte alla Camera di Commercio che vogliono realizzare investimenti, fatta eccezione per le imprese individuali per le quali è sufficiente essere in possesso di partita Iva. Sono agevolabili iniziative nei settori finalizzati alla realizzazione di nuovi impianti ovvero al-

Il Comando Tenenza della Guardia di Finanza di Policoro

l'ampliamento, ammodernamento, ristrutturazione, riconversione, riattivazio-

ne o trasferimento di impianti produttivi esistenti. provinciamt@luedi.it

Bernalda Dopo Rifondazione, anche Idv, Socialisti e Popolari prendono le distanze

Solo il Pd vuole le Primarie Centrosinistra diviso sull’opportunità delle consultazioni BERNALDA - Il centrosinistra si ritrova per la programmazione delle Primarie ma arriva un corale no da Rifondazionecomunista, da Italia dei Valori, dai Socialisti e dai Popolari. Negli interventi dei segretari dei partiti a favore delle Primarie solo il Partito democratico e Movimento per la Sinistra. L'appuntamento, solo per dover di cronaca, era stato organizzato per discutere delle Primarie e per cercare di formare la coalizione da presentare ai cittadini per il prossimo appuntamento elettorale del 6 e 7 giugno. Quindi, come da calendario, mancano meno di tre mesi alla fatidica data che darà le riconferme o il cambiamento della guida della città; una data a cui il centrosinistra punta ad arrivare unito, viste le divergenze che sono emerse durante l'incontro di martedì sera. Il pubblico dibattito è iniziato alle ore 18.30; a prenderne parte, oltre ai rappresentanti politici, sono stati i cittadini, gli iscritti ai partiti di area centro sinistra e tutti i simpatizzanti e sostenitori delle forze organizzatrici di questo appuntamento. Tra gli intervenuti riportiamo le parole dei segretari e di alcuni iscritti ai partiti del centrosinistra. Per i Popolari è intervenuto Dino Montesano, il quale ha parlato di democrazia come condivisione e non come partecipazione. Poi Montesano ha sottolineato il no alle Primarie se prima non ci sono delle regole. Franco Bia dei Socialisti, ha parlato di incontri dove era già emerso il netto no alle Primarie. In conclusione Bia ha sottolineato che nelle scelte l'arroganza non porta da nessuna parte. Titta Mazzei, dell'Idv, si trova perfettamente sulla stessa linea di chi lo ha preceduto, ovvero, favorevoli al centrosinistra ma non alle primarie. Mentre più polemico è stato Rocco Avantaggiato, di Rc, il quale ha attaccato a testa bassa la

L’assemblea del Pd nella Sala Incontro di Bernalda

scelta delle primarie e il mancato rispetto delle altre forze politiche. «Ringrazio il segretario del Pd per l'invito -ha detto Avantaggiato- un ringraziamento ironico visto che non siamo stati invitati. Abbiamo appreso dell'incontro -ha detto il segretario di Rc- dai manifesti ed abbiamo ritenuto di intervenire per esprimere il nostro dissenso alle scelte dei pochi. Siamo in disaccordo con le primarie -ha concluso Avantaggiato- soprattutto perché è la posizione ripetuta più volte durante gli scorsi incontri». Gregorio Giannini, del Mps, ha sostenuto l'importanza delle Primarie come mezzo democratico di scelta del sindaco, così come sottolineato anche dall'area Pd. Tra gli intervenuti anche Iole Madio, Pd, che ha evidenziato la delusione dell'elettorato e quindi di riabbracciare la gente. Poi gli animi si sono riscaldati sulle parole di Michelangelo Leone, del Fd, che ha parlato di un centrosinistra dove ci sono forze che si riconoscono ed altre che stanno prendendo le distanze. «Se il centrosinistra -ha detto Leone- ha bisogno di

un cambio di passo, come dice lo stesso Franceschini che dopo le Primarie i partiti si sono chiusi alla società ed a riccio intorno ai vecchi dirigenti, e Bernalda non è un’eccezione, allora non

potrà mai essere credibile una svolta che parta proprio dagli stessi che sono i responsabili o i difensori più ciechi degli insuccessi amministrativi. Gli alleati minori e la società di centrosinistra - ha concluso Leone- non inquadrata diffidano da un “affaire Primarie”, orchestrata da chi è capace di mettere in campo le truppe cammellate delle tessere, ma non le ragioni dei cittadini che in tutti questi anni sono state difese da chi ha avuto un ruolo di fatto nella politica bernaldese e con le proprie lotte è riuscito a far affermare». E’ intervenuto anche il sindaco, Francesco Renna, il quale ha parlato delle Primarie come strumento democratico per riavvicinare la gente alla politica. Renna, poi, riferendosi sempre alle Primarie, ha parlato di grande apertura che i partiti devono appoggiare e fare loro. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

«Aprano i cantieri in città» Appello della Cgil Bernalda BERNALDA - «L'Amministrazione comunale apra subito tutti i cantieri. La crisi morde, la disoccupazione cresce, a Bernalda le domande di disoccupazione sono quasi raddoppiate rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso». A sottolinearlo, in un comunicato diffuso nei giorni scorsi, è la Cgil di Bernalda. «Bisogna muoversi e anche l'Amministrazione comunale deve fare la sua parte. -prosegue la nota- La Cgil di Bernalda chiede l'apertura immediata di tutti i cantieri possibili sul territorio comunale. Opere già promesse e progettate devono partire da subito». La Cgil ne cita alcune: manutenzioni stradali, viale Berlinguer, viale De Bernaudo, viale Maestri del lavoro, via del Concilio, via della Concordia, collegamento di via Montegrappa, piazza del Popolo, Fosso San Rocco, ex mattatoio comunale, Metaponto Borgo e Lido. «Il sindaco Renna e la Giunta comunale -conclude il comunicato sindacale- si attivino perché tutti i lavori si facciano al più presto». Già nelle scorse settimane, la Cgil intervenne sulla questione del blocco di piazza del Popolo. provinciamt@luedi.it

Un giorno pieno di eventi

Bernalda in festa per San Giuseppe

Un falò di San Giuseppe

BERNALDA - La festa del papà tra la “Giornata enogastronomica” e i falò di “San Giuseppe”. Della prima edizione della giornata enogastronomica, ne abbiamo già parlato ieri, e qui vogliamo solo ricordare che la stessa, organizzata dallo chef Bassam Bashed, si terrà oggi presso il ristorante “Bassam” alle ore 20. Mentre, in onore di San Giuseppe, lo scoppiettio dei ramoscelli d'ulivo e le tipiche zeppole, all'imbrunire, sono pronte per far rivivere la tradizione bernaldese. Da programma, l'evento 2009 ha visto il suo inizio il 16 con il “Triduo” in onore di San Giuseppe. Nella mattina di oggi, presso la casa Leone in via Filangieri, saranno distribuiti i 100 chili di pane benedetto; una tradizione, questa, che si ripete negli anni e che non perde di intensità, infatti è tantissima la gente che si reca nella via del centro storico per prendere un pezzo di pane. Mentre, la serata che tutti i bambini, e non solo, aspettano, inizierà con il tradizionale via dell'accen-

sione dei falò che è previsto per le ore 20. E mentre le cataste di rami d'ulivo bruceranno, la giuria del Comitato feste passerà per consegnare i portachiavi agli autori dei falò. Alle ore 20.30 la festa dedicata al Santo continuerà in piazza San Bernardino, dove ad attendere i cittadini saranno gli oltre 2 quintali di “Tagghiarina e ceci”offerti dalla signora Lina Scorza-Rucci e dai Supermercati Lella. Piatto questo che richiama la tradizione e la storia, e che sarà portato sui palati della gente dalle mani esperte degli abitanti del centro storico bernaldese. Alle ore 21.30 spazio allo “Stracotto di pecora”; con carne offerta dalle macellerie di “Mario Cirigliano”, “Carlucci e Ciccio Di Pace” e da “Germano Romano”. Alle ore 22 ci sarà la premiazione dei falò e la distribuzione delle 2.000 zeppole offerte dallo Sfizio, dal Bar centrale, dal Bar Spinelli, dal Bar Turco, dalla Pasticceria Zito, dal Forno M. Guardia e da Europane. fa.si.


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Policoro Centinaia di pneumatici e materiale edilizio abbandonati a Bosco Sottano

Discarica di gomme a cielo aperto POLICORO - Capita a volte di trovarsi di fronte a spettacoli di cui si farebbe volentieri a meno. E' il caso di Policoro, dove in località “Bosco Sottano” notiamo una discarica a cielo aperto che certo non giova all'immagine turistico-balneare della cittadina jonica. Non si possono non notare diverse gomme esauste in “bella mostra” l'una sull'altra sul ciglio di via Perugia. Ma non è finita qui. Sul posto è possibile riscontrare inoltre, la presenza di materiale di risulta edilizio ed agricolo, tra cui tubi rotti usati per l'irrigazione. Tutto questo materiale, con molta

probabilità, si trovava all'interno del canale del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto. Ma al di là della provenienza e delle responsabilità che spetterà solamente alle autorità competenti verificare, resta il fatto che l'area va bonificata onde evitare un progressivo inquinamento. Basti pensare che nell'Unione europea ogni anno sono 225 milioni le gomme usate da avviare alla ricostruzione, da riciclare o da smaltire. Alla fine del 2006 l'obiettivo zero pneumatici usati in discarica fissato dall'organismo comunita-

rio è già stato raggiunto da Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svezia. Gli altri paesi, tra cui l'Italia, si sarebbero dovuti allineare alle altre nazioni entro il 2007. Secondo quanto dispone il provvedimento dell'Unione europea, dunque, i pneumatici usati non riutilizzabili rappresentano un rischio ambientale di difficile soluzione infatti, occorrono circa cento anni perché un pneumatico interrato in discarica si deteriori completamente, in quanto sono oramai innumerevoli, oltre alla tecnolo-

La discarica abusiva di gomme a Policoro

gia della ricostruzione, anche le possibilità di un loro ottimale riutilizzo eco-compatibile: dalla produzione di granulato polverino, all'impiego nei lavori pubbli-

ci e, più in generale, alla valorizzazione energetica. Ora spetterà al Comune di Policoro, segnalare l'area e attendere che vengano pu-

niti i colpevoli di questo ennesimo scempio ambientale. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Rotondella Quasi certa la sfida con Francomano (Pd), conferme anche per altri consiglieri

Agresti ci riprova con la civica Ufficializzata la ricandidatura del sindaco uscente ROTONDELLA - E' ufficiale: Vito Agresti si ricandida alla carica di sindaco. Il primo cittadino scioglie, in un'intervista al Quotidiano, la riserva mantenuta nelle scorse settimane anche con i suoi più stretti collaboratori di giunta. «Voglio valutare meglio alcune situazioni», aveva ripetuto più volte, in attesa di comprendere se ci fosse un adeguato consenso per la nuova sfida elettorale. Pare che la verifica sia stata positiva. Agresti capeggerà ancora una volta una lista civica, che dovrebbe contare sul sostegno di quasi tutti i componenti dell'attuale maggioranza. Eccezion fatta, a quanto pare, per l'assessore ai Lavori pubblici, Antonio Dimatteo, e il presidente del Consiglio, Enzo Varasano, che dopo l'approdo all'Italia dei Valori potrebbero addirittura ritrovarsi come avversari nella coalizione di centrosinistra. Da chiarire la posizione dell'assessore al Patrimonio, Cosimo Fortunato. La candidatura si Agresti sarà presentata ufficialmente in un incontro pubblico, che dovrebbe tenersi tra la fine di marzo e l'inizio di aprile. Il sindaco sfiderà ancora una volta Enzo Francomano (quest'ultimo sembra in pole position nelle file del centrosinistra, ma la notizia non è ancora ufficiale) per una riedizione della scorsa sfida elettorale, che vide Agresti prevalere con un vantaggio di circa 200 voti. L'attuale sindaco metterà di nuovo in campo il personale consenso popolare, costruito anche attraverso la sua profes-

Vito Agresti

sione nell'ambito di un Patronato legato al mondo dell'agricoltura. Molti tra gli interventi del suo mandato, peraltro, sono stati rivolti alle aree rurali. «Qui -ha detto Agresti- abbiamo operato a tutto tondo con infrastrutture, dalle strade agli acquedotti, dalle fogne al metano per Rotondella due. E poi non abbiamo abbandonato il bosco, asfaltandone alcune strade, e il Rione Mortella, riqualificato di recente. Tutto questo senza dimenticare l'attenzione al centro storico con numerose opere pubbliche che daranno un nuovo volto al Balcone sullo Jonio». Un consenso ampio sulla figura di Vito Agresti, fino a qualche tempo fa, non appariva scontato. Più volte, nel corso del mandato, si era temuto per una crisi po-

litica, a causa dei frequenti dissensi scoppiati nel quinquennio all'interno della maggioranza. Prima le dimissioni di Tina Bianco, consigliera più suffragata alle elezioni, alla quale cui Agresti negò l'incarico di vice sindaco per concederlo a Gianluca Palazzo. E proprio sulla figura di Palazzo, nel dicembre 2007, si sarebbero concentrati gli altri venti di crisi, maturati soprattutto su divergenze politiche tra lo stesso Palazzo e l'assessore ai Lavori pubblici Antonio Dimatteo. Alla fine, però, dopo incomprensioni e difficoltà, Agresti ce l'ha fatta. E' arrivato a fine mandato con un gruppo civico ed eterogeneo sul piano politico, ma è stato anche capace di mantenere un sostegno tale per affrontare una nuova candidatura. Rilevante, in tal senso, è l'appoggio di soggetti politici non propriamente riconducibili al centrodestra, come l'assessore alla cultura Antonio Pastore e il vice sindaco Gianluca Palazzo. Il loro sostegno, però, avrà come condizione la riproposizione di una lista civica senza riferimenti partitici. Una lista che non tutti i sostenitori accetterebbero di buon grado. Già Giuseppe Lippo, presidente della sezione di An, aveva puntualizzato la volontà di aprirsi a una coalizione solo a patto che vi fosse un chiaro riferimento al centrodestra. E pare che molti altri la pensino come lui all'interno della sezione Pdl di prossima apertura a Rotondella. Pino Suriano

Policoro Incontro con i medici specialisti sulle cause di rischio per l’infarto

La Fidapa in campo contro il mal di cuore POLICORO- Nell'ambito delle manifestazioni culturali: “Alla ricerca di un valore perduto, il rispetto”, la Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni e affari) di Policoro ha promosso un convegno sanitario sui problemi cardiaci, presso il castello baronale, dal seguente tema: “Del poetar su 'l core...e non solo”. Tra i principali relatori il primario di cardiologia dell'ospedale di Policoro, Bernardino D'Alessandro, il quale ha sottolineato come in Lucania la percentuale di persone colpite da infarto sia aumentato del 14% con una percentuale maggiore di persone affette di genere femminile: «Tra i principali fattori che causano principi di infarto abbiamo il fumo, un tipo di vita sedentaria e un'alimentazione sba-

gliata», tra i rimedi soggettivi, oltre a cambiare le abitudini di cui sopra, ci sono anche quelli oggettivi: «ci sarebbe bisogno di una campagna divulgativa di sensibilizzazione, migliorare l'efficienza dei trasporti per raggiungere meglio l'ospedale più attrezzato per la cura del paziente e cercare di intervenire nella prima ora da quando si avverte il sintomo per riaprire la coronaria con coagulazione del sangue nel sangue». E tra le terapie il luminare ne ha citate due: «Quella farmacologia, con immissione di una sostanza nella vena; e quella meccanica con una sonda che viene inserita nella coronaria, con un palloncino che ha lo scopo di riaprirla poiché il vaso è occluso. Tutte e due sono efficienti solo che la scelta

dipende dal tipo di infarto». Già, perché non tutti gli infarti sono uguali. Quello più comune si manifesta: «Molto spesso di notte -continua D'Alessandro- ed è la sintomatologia più frequente con un dolore al centro del petto che si irradia verso il collo e il braccio sinistro con il paziente che inizia così ad avvertire lo scompenso cardiaco, e per il 50% dei casi di persone che vengono colpite, purtroppo, non c'è nulla da fare»; sottolineando poi il ruolo decisionale che svolgono i primi soccorsi del personale del 118 con la relativa valutazione clinica. Mentre tra i ritardi che influenzano il fattore decisionale abbiamo, secondo D'Alessandro: «L'età avanza di molte persone che impedisce il pronto intervento, la solitudi-

ne e abbiamo ravvisato tra le donne una certa difficoltà, anche se i tempi si sono accorciati: dalle 5 ore e 50 minuti nel 2003 alle 3,40 del 2008 grazie all'implementazione del 118». E proprio su una migliore efficienza del sistema sanitario si sono concentrati gli interventi del neo Dg dell'Asm di Matera, Vito Gaudiano, e dell'assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza (Pu). Il vice sindaco, Rocco Leone, si è augurato che con l'accorpamento delle Asl, gli sforzi per potenziare il nosocomio jonico non vengano vanificati; mentre Luigi Bradascio di “Amici del Cuore”, ha invitato tutti ad essere più sensibili sulla donazione degli organi e del volontariato più in generale. Gabriele Elia

Pd contro i «trionfalismi del Comune»

«Rifiuti, il servizio non funziona» MONTALBANO JONICO - que di pomeriggio, quando Nei giorni scorsi, l'Ammi- l'informativa fornita dice nistrazione comunale di entro le 13, della frazione Montalbano Jonico, ha co- umida anche nel periodo municato che nel bilancio estivo; spazi adiacenti all'adi previsione dell'anno in bitato sporchi, sicuramencorso non sono stati previ- te da addebitare a forme di sti aumenti delle tasse per i inciviltà diffuse, ma di cui deve cittadini, anzi, la Tarsu è l'Amministrazione stata rivista in ribasso, pre- farsi carico; centro di racvedendo cioè un risparmio, colta di via Pandosia ancora tanto per le abitazioni che non delocalizzato, a tal proper le attività commerciali. posito tutti sappiamo cosa è Sulla questione in risposta successo durante la passaall'Amministrazione è ta estate; buste per l'umido che per lungiunta una ghi periodi nota del Pd di non sono staMontalbano te disponibili a firma del o difficile da coordinatore recuperare. Gianluca RoE in più, posano, che niamo questo scrive: «Leginterrogatigo con molto vo: si ricava interesse che qualcosa dal la famigerata conferimenTarsu non to in apposite subirà anche discariche di per quest'antutti i rifiuti no nessun che possono adeguamenessere ricito al rialzo. clati? E se sì Complimenti perché non si Amministra- Un cassonetto dei rifiuti a può abbassazione! Mi Montalbano Jonico re ulteriorsembra ormai un motivo di vanto per mente la tassa? I sacrifici si tutta la Giunta Giordano fanno ma devono essere ril'ottimizzazione del servi- pagati! Potrebbe essere un zio alla cittadinanza. Alla motivo per colmare il gap fine le lotte servono a qual- del 30% di cui parla il sindacosa! Infatti bisogna dire co che mancherebbe per che dopo un aumento spro- raggiungere il 100% di racpositato e rivisto al rialzo colta differenziata a Mondel 150% nel 2006, tutto talbano. E questo sarebbe sembra stia ritornando nel l'apporto positivo di un sergiusto alveo. Per il Pd, co- vizio reso ai montalbanesi munque, anche i motivi di di cui l'Amministrazione si giubilo sono frutto di sviste pavoneggia? Noi crediamo macroscopiche. E spieghia- -conclude- che tutto questo mo: A fronte di un sensibile sia alquanto demagogico. ritocco delle spettanze co- Secondo noi tutto rientra in munali, ci sono disagi e la- logiche elettoralistiche in mentele della cittadinanza, vista delle Amministrative neanche malcelati, riguar- di giugno e la successiva danti lo stesso servizio di scadenza elettorale per il raccolta e smaltimento dei rinnovo dell'Amministrarifiuti. E cioè: strade spor- zione nel 2010». che, raccolta fatta alle cinAnna Carone


LOTTO&CONCORSI

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Rubriche Giovedì 19 marzo 2009

Realizzati due ambi e tre estratti con le nostre previsioni

Napoli insegue ancora il 9 di GIOIA GASPARINI ROMA – La prima estrazione della settimana ha scoperto due capilista: il 38 di Roma dopo 85 assenze, era il quinto ritardatario assoluto del momento, e il 23 della ruota Nazionale dopo 69 turni. Si sono anche rivisti il 44 secondo di Palermo dopo 72 mancati riscontri, il 59 quinto di Venezia dopo 58 turni, il 34 settimo di Napoli e il 77 ottavo di Milano, entrambi dopo 44 ritardi. Il 9 di Napoli con 102 assenze si conferma unico “centenario” del lotto. Precede l’83 di Genova che è atteso da 97 turni ed è a sole tre lunghezze dal ritardo a tre cifre, al terzo posto c’è il 70 di Palermo a quota 95, al quarto il 27 di Milano con 89 mancati riscontri e al quinto posto il 15 di Venezia con 78 ritardi. Nonostante la ripetizione di ben 12 numeri fra i cinquanta estratti sulle dieci ruote tradizionali non si sono sviluppate combinazioni bivalenti. Da segnalare, invece, un doppio terno di controfigura 6 (6-17-61) a Cagliari e (639-50) a Torino, il terno di cadenza 5 (4555-75) a Genova, l’ambo complementare 17-73 a Cagliari e l’ambo simmetrico 4150 a Firenze. NAZIONALE. Per ambo segnaliamo la figura 5 con la serie 14-23-59-68-77 e la cadenza 9 con la serie 39-49-69-79-89. Previsione speciale 26-75 per estratto ed ambo. BARI. Per ambo sono in luce la cadenza 2 con la serie 32-52-62-72-82 e la figura 5 con la cinquina 14-32-50-77-86. Previsione speciale 49-82 per estratto ed ambo. CAGLIARI. Vinto l’estratto con il 6 della previsione speciale. La cadenza 7 è carente di risultati da 54 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 17-2737-57-87. Per ambo, invece, proponiamo la cadenza 2 con la serie 12-22-32-4252. Previsione speciale 2-79 per estratto ed ambo. FIRENZE. Per ambo e terno prendete in considerazione la cadenza 1 con la serie 1-31-41-61-71 e la figura 2 con la serie 211-29-47-65. Previsione speciale 9-11 per estratto ed ambo GENOVA. L’ultima decina è attesa con ambi e terni, combinateli nella serie 8284-86-88-90. In alternativa, per i medesimi giochi, considerate la controfigura 5 con la serie 5-16-27-38-49. Previsione speciale 7-79 per estratto ed ambo. MILANO. Per ambo la controfigura 9 con la serie 9-20-42-64-75 e decina 41/50 con la serie 7-25-34-43-88. Previsione speciale 6-71 per estratto ed ambo NAPOLI. Avevamo proposto ambi con la cadenza 4 ed è uscita la coppia 3444. Per ambo la cifra 7 con la serie 17-47-

SCACCHI

49 35 19 37 83 27 9 70 57 22 15

63 70 77 70 97 89 102 95 77 63 78

59 22 72 58 17 43 47 72 21 14 65

50 60 69 64 71 62 62 68 72 43 70

32 25 21 47 16 73 42 27 15 59 77

49 57 67 55 58 58 55 65 53 43 66

35 69 89 51 77 48 77 78 84 90 82

48 57 61 51 57 54 53 54 52 41 66

Pronostico concorso n. 34 (del 19/03/2009) 16 30 41 43 54 56 72 74 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 130 5 88 129 59 85 128 72 90 127 62 55 125 12 82 124 87 3 123 48 8 123 9 86 123 21 80 122 64

57-76-78 e la decina 40/49 con la cinqui- no date fiducia alla serie 15-35-45-65na 40-42-47-48-49. Previsione speciale 75. In alternativa considerate la cadenza 2 con la serie 12-22-32-42-72. Previsio9-43 per estratto ed ambo. PALERMO. Per ambo non tralasciate la ne speciale 3-62 per ambo e ambata. figura 3 e la cadenza 7, ancorate qualche TUTTE. Vinto a Roma l’ambo 12-38. Le giocata alla serie 3-12-21-30-66 e alla terzine da giocare prevalentemente per combinazione 27-47-67-77-87. Previsio- ambo: 12-23-45, 17-27-50, 16-46-64, 821-79, 10-49-65. ne speciale 72-88 per estratto ed ambo. ROMA. Vinto l’estratto con il 46 della previsione speciale. La controfigura del 10 non UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO sviluppa giochi da 80 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 1021-32-43-54. Per ambo segnaliamo la cadenza 0 con la combinazione IL GIOCO dell’ambo secco è il più 14 - 36 20-30-50-60-70. Previ- seguito dagli appasionati del giosione speciale 2-26 per co del Lotto. Nel “Magico” mondo 20 - 48 estratto ed ambo. dei 90 numeri esistono delle comTORINO. Preso il 39, binazioni particolarmente “fortu4-9 estratto della previ- nate” abbinate ai vari mesi dell’ansione speciale. Per am- no. Le coppie di ambi più uscite 6 - 87 bo la cadenza 4 con la nei vari mesi di Marzo, si possono cinquina 14-44-54-74- giocare su tutte le ruote, o su ruota 41 - 40 84 e la controfigura 10 di preferenza per ambo e sorti sucon la serie 10-21-43- periori. 18 - 5 54-65. Previsione speciale 5-41 per estratto Per informazioni e chiarimenti teMESE DI MARZO ed ambo. lefonare 348-8024342 da marteVENEZIA. Da 79 estradì a sabato dalle 17 alle 18.30 o 59 - 53 zioni la cadenza 5 non dopo le 21,30. Troverete le mie sviluppa combinazioni tecniche su BancoLotto di Marzo. 11 - 19 vincenti, per ambo e ter-

Ritardo 52 50 41 39 37 34 32 27 27 25

Gli ambi di marzo

BRIDGE

di PASQUALE GRANDE

di VITTORIO CATANZARO

L’azzurra Marina Brunello strepitosa a San Pietroburgo Coppie Open a Bartolo-Monaco SAN PIETROBURGO – Strepitoso risultato della italiana Marina Brunello al Campionato Europeo Femminile, che sta per concludersi a San Pietroburgo. La piccola Brunello, classe 9’4, con un elo di partenza di 2106, che la collocava al 135 posto nella lista delle partecipanti, ha sorpreso tutti ottenendo una norma di Maestro Internazionale Femminile con un turno di anticipo e poiché è stata realizzata in un campionato continentale ha valore doppio, cioé come se fosse stata realizzata su 20 partite. Con questa prestazione, che si aggiunge alle due precedenti norme conquistate, Marina è a un passo dalla ratifica ufficiale del titolo di WIM. Ricordiamo che a questo campionato stanno partecipando altre due azzurre: sono le due giocatrici russe, con cittadinanza italiana, Elena Sedina e Olga Zimina. Dopo nove turni di gioco, degli 11 previsti, Brunello e Sedina hanno totalizzato 5 punti, e la Zimina 4,5. La lotta per i primi posti è serratissima e incerta, e si ri-

solverà oggi nell’ultima partita in programma; a contendersi il titolo sono un gruppetto di giocatrici in gran parte polacche e russe, mentre sembra esclusa dal rush finale la favorita della vigilia, la slovena Anna Muzychuk. APPUNTAMENTI Scacchitour 2009: la terza tappa della manifestazione giovanile scolastica, si giocherà sabato 21 si ad Aieta (CS). Sede di gioco sarà il Palazzo Rinascimentale. Campionato Italiano a Squadre: Domenica 22 sono in programma gli incontri del 5° turno, con diverse squadre calabresi e lucane impegnate nelle diverse serie. In serie A2, dopo la sconfitta del Catanzaro ad opera della Reggina il discorso promozione si è riaperto e l’incontro di domenica Catanzaro- Blacknighteam Gioiosa diventa importantissimo. In serie B, il Campora/Amantea farà visita al Castrovillari, un incontro decisivo per la classifica di entrambe le compagini.

Marina Brunello intenta a studiare la mossa giusta

IL CAMPIONATO a coppie open e signore, primo importante appuntamento agonistico della stagione 2009, ha avuto luogo a Catanzaro lo scorso 15 marzo. Brillante vittoria per la coppia Cosentina composta da Giuseppe Bartolo e Flavia Monaco che, in rimonta, hanno battuto Giacobbe-Gesualdo e Catanzaro-Beneduce. Infatti il primo turno di gioco vedeva Bartolo-Monaco solo al 10^ posto con il 48%, ben lontani da Giacobbe-Gesualdo, autori di una prestazione eccezionale che li collocava al primo posto con oltre il 73%. Il secondo turno di gioco era appannaggio di Vittorio Catanzaro-Annamaria Beneduce, che con il 63% precedevano proprio Bartolo-Monaco con il 60%. Nel terzo turno i Cosentini producevano il rush finale e balzavano al comando con la percentuale finale del 59,50%. Secondi GiacobbeGesualdo con solo 0,11 centesimi su Catanzaro-Beneduce. Seguono poi NotariCrispo, Peronace-Sirianni, De Morelli-Roberti. 19 le coppie partecipanti e 42 le smazzate giocate. Il coppie signo-

re, giocato congiuntamente con l'open, ha visto la vittoria di Lella Franzoso in coppia con Teresa Foti. Le prime tre coppie classificate sono ammesse alla fase nazionale che si disputerà a Salsomaggiore Terme dal 2 al 5 aprile. ASSEMBLEA FEDERALE. è in programma per il 28 marzo a Roma l'assemblea elettiva nazionale che dovrà eleggere, per il prossimo quadriennio olimpico, il nuovo presidente federale, i consiglieri societari, i consiglieri atleti e le altre cariche federali. Per la presidenza sono in lizza l'uscente avv Giannarigo Rona ed il dott Giuseppe Tamburi, presidente dell'AB Bologna che si propone come alternativa alla gestione Rona. Ben 22 i consiglieri candidati ai 12 posti disponibili e ciò la dice lunga sullo scontro che è in atto per la presidenza. Tra i consiglieri atleti è candidata la sig.ra Mariella Bosco Polimeni, del circolo bridge “N. Ditto” di Reggio Calabria che, se come ci auguriamo sarà eletta, potrà certamente contribuire alla crescita, sia tecnica che logistica, del bridge nella nostra regione.


Sport Giovedì 19 marzo 2009

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Calcio «Mi sembra un bufala». Glissa invece su Ibrahimovic che potrebbe andare sul mercato

Galliani boccia la Superlega Il dirigente rossonero con sarcasmo sul torneo delle grandi europee MILANO – Lo 'spezzatinò del 5 aprile, con la giornata di serie A distribuita tra le 13 e le 21, piace ad Adriano Galliani. «Non è una novità – il commento dell’ad rossonero, all’ingresso negli uffici di via Rosellini – Quando io ero presidente di Lega avevamo escluso di fare anticipi al sabato perchè è chiaro che i giocatori sudamericani tornano il venerdì e mi sembra una cosa logicissima. Gli inglesi, nonostante lo dicano tutti, non fanno le partite alle 13 per il problema del alcol ma perchè quello è il prime time nel mercato oirientale in Cina e Giappone, da cui arrivano molti ricavi. Ci stiamo allineando ai paesi più evoluti dal punto di vista televisivo. Ovviamente plaudo all’iniziativa. Cobolli non ne sapeva nulla? Non ne sapevo nulla neanche io – aggiunge sorridendo – lo ha deciso la Lega». Discorso diverso, invece, quando si parla dell’ipotesi di una SuperLega europea. «Non esiste, noi siamo in contatto con i vertici europei e Platini e non ne abbiamo mai parlato – spiega – E' solo una bufalona primaverile con leggero anticipo sull'1 aprile. Sono già stati venduti i diritti della Champions per i prossimi tre anni con questa formula, quindi è impensabile che cambi nulla, almeno per tre anni. Ho letto che noi saremmo tra i fautori e il Bayern Monaco invece il controaltare, ma non è vero, non abbiamo mai spinto» MILANO (ITALPRESS) – Lo 'spezzatinò del 5 aprile, con la giornata di serie A distribuita tra le 13 e le 21, piace ad Adriano Galliani. «Non è una novità – il commento dell’ad rossonero, all’ingresso negli uffici di via Rosellini – Quando io ero presidente di Lega avevamo escluso di fare anticipi al sabato perchè è chiaro che i giocatori sudamericani tornano il venerdì e mi sembra una cosa logicissima. Gli inglesi, nonostante lo dicano tutti, non fanno le

Adriano Galliani, dirigente del Milan

partite alle 13 per il problema del alcol ma perchè quello è il prime time nel mercato oirientale in Cina e Giappone, da cui arrivano molti ricavi. Ci stiamo allineando ai paesi più evoluti dal punto di vista televisivo. Ovviamente plaudo all’iniziativa. Cobolli non ne sapeva nulla? Non ne sapevo

nulla neanche io – aggiunge sorridendo – lo ha deciso la Lega». Discorso diverso, invece, quando si parla dell’ipotesi di una SuperLega europea. «Non esiste, noi siamo in contatto con i vertici europei e Platini e non ne abbiamo mai parlato – spiega – E' solo una bufalona primaverile con leggero

anticipo sull'1 aprile. Sono già stati venduti i diritti della Champions per i prossimi tre anni con questa formula, quindi è impensabile che cambi nulla, almeno per tre anni. Ho letto che noi saremmo tra i fautori e il Bayern Monaco invece il controaltare, ma non è vero, non abbiamo mai spinto». Intanto i tabloid inglesi sembrano aver lanciato una sorta di boicottaggio per la finale di Champions League a Roma. «L'Italia è una sede degnissima – ribatte Galliani – se l’ha scelta la Uefa va bene, ma condivido quando gli inglesi si lamentano perchè i nostri stadi hanno le piste di atletica. Oltre alla proprietà comunale, alla coabitazione, e ad essere gli stadi più brutti in cui si vede peggio dagli spalti, abbiamo pure le piste di atletica. È assurdo, si fa una gara di atletica leggera ogni 27 anni circa, ma si costringono gli spettatori a vedere le partite così. Nel futuro ogni squadra con il proprio stadio e senza piste di atletica, come succede in tutto il mondo». Parlando di mercato, c'è un Ibrahimovic che pare allontanarsi dall’Inter nonostante le smentite di club e procuratore. «Se il Milan lo comprerebbe? Un’altra domanda, non parlo di Inter e dei suoi giocatori».

Simoni: «Mou al Real? Speriamo» ROMA – «Quella di un possibile passaggio di Mourinho al Real Madrid sembra davvero una buona notizia. Forse riusciremo a trovare un pò di pace». Gigi Simoni, ex allenatore dell’Inter e oggi direttore tecnico del Gubbio, è piuttosto critico nei confronti dello Special One. «E' un grande allenatore e questo non si discute – continua ai microfoni di 'Siamo tutti ct', su Radio Kiss Kiss – ma da noi ha un modo esagerato e poco rispettoso di affrontare le cose. Basta pensare a come si è comportato nei confronti di Beretta e Ranieri. Il portoghese è intelligente, dovesse andare ad allenare in Spagna forse si parlerà meno delle sue polemiche e più di cal-

cio giocato. Mourinho deve aver maggior rispetto nei confronti del nostro calcio che è stato ben quattro volte Campione del Mondo». Simoni, poi, ammette che non lo «meraviglierebbe un ritorno in panchina di Mancini: sembra difficile, ma il calcio insegna che può sempre succedere di tutto». Una battuta infine su Trapattoni. «A lui vanno i miei più sinceri auguri per i settanta anni – conclude – Abbiamo la stessa età, abbiamo svolto insieme il sevizio militare e non abbiamo voglia di smettere nonostante l’età. Merita tutte le gratificazioni che si è guadagnato nel corso degli anni».

Italiane indietro in Europa

Bilanci in rosso per i grandi club

Cannavaro, capitano del Real: la squadra più ricca d’Europa

MILANO - Adriano Galliani ha ribadito la necessità per i club italiani di avere stadi di proprietà per reggere la concorrenza a livello europeo, e ha lanciato un avviso a tutti i tifosi: vista la crisi economica, sarà un mercato esilissimo. Una ricerca Deloitte ripresa dal Guerin Sportivo conferma che sul fronte economico la serie A è ancora parecchio indietro. Nella classifica delle 15 società più ricche del continente, le italiane sono precedute da Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, Manchester United, Chelsea, Arsenal e Liverpool. Solo tra l’8/o e l’11/mo posto si trovano Milan, Juventus, Inter e Roma, mentre la Lazio scivola al 20/mo. FATTURATI – Secondo i dati di Deloitte, c'è stato un incremento dal 200304 al 2007-8: l’Inter del 20,8%, da 168,3 a 203,4 milioni di euro; il Milan del 21,8%, da 211,6 a 257,8 milioni; la Roma del 62,7% da 104,4 a 169,9 milioni. Nel complesso la

crescita della serie A è stata del 17% a livello nominale, visto che i fatturati complessivi sono passati da 793 a 929 milioni di euro. Ma è invece limitata al 7,5%, se si considera che un euro incassato oggi vale poco meno di 92 centesimi incassati cinque anni fa. STADIO POVERO – Nel periodo preso in considerazione le cinque big hanno incrementato dell’82% le entrate da diritti media (da 419 a 764 milioni di euro) ma i ricavi da biglietteria crescono poco (+3,25%): il discorso non vale per il botteghino della Roma (+59,9%, da 24,2 a 38,7 milioni), ma per Inter (+3,7%) e Milan (+3,1%); e soprattutto calano quelli della Juve (20,4%), passata dai 17,6 milioni raccolti cinque stagioni fa ai 14 della passata, e della Lazio che nel 2003-04 ricavava 20,3 milioni e nel 2007-08 appena 11,3. A ciò si aggiunga che i ricavi commerciali di questi club sono in flessione del 14%.

Il presidente della Juventus spiega la strategie a largo raggio dei bianconeri per l’immediato futuro

«Amauri incedibile. Cerchiamo il nuovo Nedved»

Amauri della Juventus

TORINO – Amauri resta alla Juventus, Trezeguet e Ranieri sono un caso chiuso, la Juve non cerca punte, ma solo l’erede di Nedved. Il presidente Cobolli Gigli, fa il punto sul mercato e sullo screzio tra l’allenatore bianconero e il centravanti francese, che potrebbe avere ripercussioni sulla prossima campagna acquisti. Sono certo dichiarazioni di facciata, nelle quali però è interessante sottolineare un aspetto: nonostante l’esplosione di Giovinco di sabato se-

milioni di ingaggio). Intanto, Trezeguet sarà a disposizione di Ranieri per il match con la Roma: epilogo scontato, d’altronde, con la penuria di giocatori a disposizione di Ranieri. Probabilmente partirà dalla panchina e sarà un ulteriore test psicologico per il francese. La Juve recupera anche Chiellini (aveva già concordato l’intervento al naso in questo periodo dopo le garanzie sul fatto di poter scendere in campo a Roma) e Nedved, ma non Legrottaglie.

ra, non si pensa a lui come l’erede di Nedved, un pò per le diverse caratteristiche tecniche, un pò perchè ci sono ancora troppi dubbi sulla effettiva consistenza del ragazzo. Quindi, via ai contatti per Silva, Malouda, Rakitic, Hamsik, cercando di portare a casa uno di questi, al prezzo più favorevole. La sorte di Giovinco, a questo punto, dipende molto dal modulo che Ranieri deciderà: se ci sarà posto per lui in un rombo o in un albero di Natale, resterà in bianconero,

come prima scelta alternativa, altrimenti verrà ceduto in prestito. Se è vero che la Juventus non cede Amauri, perchè crede molto in lui, non lo è altrettanto per Trezeguet: il francese ha 31 anni, è a uno dalla scadenza del contratto e sembra in fase calante, oltre a non avere un rapporto idilliaco con Ranieri: è un’occasione per fare cassa che la Juventus difficilmente perderà, a patto che si trovi l’acquirente (il Lione è in pole position, ma non intende sobbarcarsi 3,5


40 Sport

Giovedì 19 marzo 2009

Prima Divisione Oggi il Potenza contro gli Allievi Nazionali

Dei al posto di Lolaico IN CAMPO a Pistoia ci ha lasciato pure l’anima. La prestazione di Peppe Lolaico nella sventurata trasferta toscana ha colpito anche i delusissimi 350 tifosi che invece non hanno avuto pietà nel giudicare la prestazione di altri giocatori. Recuperato in extremis da un’infezione intestinale che lo aveva debilitato facendogli perdere peso, Lolaico ha disputato oltre novanta minuti di grandissima intensità, sofferente in partenza ma in crescendo fino al tiro finale che ha sfiorato l’incrocio di Bindi. Sforzo intenso, visto che non si allenava da cinque giorni, che gli è costato un risentimento agli adduttori per il quale oggi si sottoporrà ad un’ecografia. Quasi provvidenziale a questo punto la squalifica per l’esterno potentino, anche in relazione al rientro tra i disponibili di Tommaso Dei, che non ha ricevuto notizie dalla Procura Federale sul deferimento che lo ha colpito tre settimane fa (legato a problemi economici sorti durante la sua esperienza nella Lucchese, ndr) ed è da ritenersi abile e arruolato fin quando non andrà a giudizio. Oggi Arleo entrerà più concretamente in clima Juve Stabia provando i suoi nel solito test infrasettimanale, previsto per le 15 al Viviani contro la formazione degli Allievi guidata da Peppe De Stefano. Verrebbe da ritenere quasi naturale la

AMETRANO: «TROVEREMO UN AMBIENTE CALDO»

Tommaso Dei, al rientro dalla squalifica

riproposizione dell’assetto di domenica scorsa con Dei in luogo di Lolaico, ma la prova poco convincente di alcuni uomini importanti (Cozzolino su tutti, il più contestato dai tifosi) potrebbe invogliare Arleo a cambiare qualcosa per risolvere soprattutto le patologiche difficoltà offensive. Se le sue condizioni fisiche verranno valutate al meglio, potrebbe essere Matteo Berretti il nome nuovo per l’attacco. La soluzione è stata provata per una venti-

na di minuti a Pistoia quando però il toscano aveva mille attenuanti per il rientro dal periodo di terapia a Cesenatico finalizzato a risolvere la fastidiosa pubalgia che lo tormentava da tempo. Nella doppia seduta di ieri spazio per il lavoro atletico su forza e velocità in mattinata, mentre nel pomeriggio la squadra si è esercitata su temi tattici lavorando a metà campo. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

“ DIFFICILE spiegare la partita di domenica contro la Cavese “ – così ha esordito Raffaele Ametrano, attesissimo ex, in conferenza stampa – “infatti non abbiamo fatto risultato pur avendo disputato un’ottima gara, creando tante nitide palle goal. La prestazione contro la Cavese dovrà essere il punto di partenza. Purtroppo la classifica è deprimente, il morale è basso per cui dobbiamo lavorare anche su questo aspetto. Quest’anno tanti e troppi sono stati gli episodi negativi”. Ametrano si è soffermato anche circa il suo impiego in campo ed il modulo adottato da Costantini : “in passato sono stato spesso impiegato nella posizione di terzino. Con il modulo voluto dal mister è più facile trovare spazi. Si è vista una Juve Stabia più frizzante che non dà punti di riferimento agli avversari. Abbiamo dato il massimo per regalare anche una gioia ai nostri tifosi.” L’ex juventino parla anche del rientro di Rastelli e della determinazione che tutta la squadra dovrà avere per salvare la stagione : “Massimo ha spirito e voglia da prendere come esempio, la sua grinta può spronare tutto l’ambiente così come i gol di Biancolino saranno determinati in vista di questo finale di campionato: lo conosco più degli altri e so quanto può essere rilevante il suo apporto sia in campo che fuori. Comunque tutti dovranno dare il massimo.” In vista della trasferta del Viviani, per lui innegabilmente diversa dalle altre : “Adesso dobbiamo pensare al prossimo scontro diretto contro il Potenza su un campo difficilissimo, contro un avversario che ci tiene a far bene contro di noi. Non capisco perché non possano venire i nostri tifosi visto che all’andata i tifosi del Potenza sono venuti a Castellammare di Stabia. Troveremo un ambiente caldo, però anche noi saremo determinati perché non possiamo permetterci passi falsi.” In chiusura un bilancio sulla sventurata stagione delle vespe: “Non pensavo di trovarmi in questa posizione di classifica. Volendo fare un’analisi è innegabile che oltre ai nostri errori non siamo stati baciati dalla dea bendata. Infatti è sintomatico come le partite che dovevano perdere le abbiamo regolarmente perse mentre non abbiamo vinto le gare che meritavamo di vincere”. Nel frattempo mister Costantini ha iniziato a pensare come sostituire gli squalificati Marco Capparella e Giuseppe Geraldi, valutando anche l’opportunità di cambiare modulo rinunciando al trequartista per passare al 4-4-2. La coppia centrale difensiva, se dovesse perdurare la febbre del belga Maury, dovrebbe essere composta da Gritti e Rinaldi, affiancati sulla destra dall’altro ex rossoblu Danilo D’Ambrosio.

Seconda Durante la sosta richiami di preparazione

Il Melfi carbura energie DOPPIA seduta lavorativa per il Melfi. Esercitazioni prevalentemente di carattere fisico - atletico. L'intento dello staff tecnico gialloverde, è quello di sfruttare la sosta per mettere a punto la condizione della squadra, un aspetto curato con saggezza e intelligenza, in questo girone di ritorno. Non è infatti un mistero, che la bontà del lavoro atletico, svolto nel periodo natalizio, abbia portato enormi benefici al Melfi che dati di fatto alla mano, ha dimostrato di possedere una condizione che spesso risulta determinante per il conseguimento di ottimi risultati. In questo girone di ritorno, sono state tante le partite che il Melfi ha fatto proprie nei secondi 45 minuti, segno tangibile della capacità di saper correre di più e meglio rispetto agli avversari. D'altronde a parità di fattori tecnici, nel calcio mo-

derno, l'aspetto fisico assume importanza notevole e Palumbo ha sempre dimostrato di saper gestire con mestiere quest'aspetto. Quindi immettere benzina per il rush finale, questo lo scopo del lavoro di questa settimana, che dovrà servire appunto per mantenere su buoni livelli, la condizione generale della squadra federiciana. Un lavoro che Palumbo sta effettuando praticamente a ranghi completi. Solamente Bacchiocchi infatti, ha lavorato a parte. Le sue condizioni non destano preoccupazione. I tempi di recupero sono perfettamente rispettati. Il centrocampista laziale tornerà tra i disponibili in vista del prossimo impegno, in calendario domenica 29 con la trasferta di Cassino. Una notizia positiva per Palumbo che potrà dunque ovviare all'assenza sicura di Maisto, squalificato, inserendo un elemento di valore come

BREVI DALLA LEGA PRO Il Pescara blinda il baby fenomeno Verratti SECONDO indiscrezioni, il Pescara e il sedicenne Marco Verratti starebbero discutendo i dettagli di un contratto che dovrebbe unire le parti per almeno tre stagioni. La società abruzzese vorrebbe così blindare l'attaccante, per il quale c'è una lista interminabile di club italiani pronti ad acquisirlo, oltre che le mire di West Ham e Manchester United.

Esposto della Ternana contro il Perugia LO ha reso noto la stessa società rossoverde dopo l’aggressione da parte di ignoti ai danni di due tesserati della Ternana e di uno sponsor della stessa, avvenuta prima del derby in un’area la cui sicurezza era di pertinenza del club biancorosso. «E' inammissibile – si legge nel comunicato – che in occasione di una partita di calcio si debbano registrare atti delinquenziali gravi che turbano e inquinano un mondo che della lealtà e del rispetto dell’avversario permea le proprie fondamenta” Merini in azione

Bacchiocchi. La stagione dell'ex barlettano è stata finora autorevole e da annoverare in maniera brillante. A cassino non ci sarà nemmeno Fumai, uno di quelli sempre presente. Il giovane Bizzarri il candidato mag-

giore a prenderne il posto. Oggi pomeriggio, nell' ambito dell' amichevole in famiglia che la squadra effettuerà al Valerio, Palumbo inizierà a valutare quali soluzioni adottare per la gara di Cassino. L'obiettivo in ter-

ra laziale è quello di conquistare almeno un punto ed avvicinarsi sempre più al raggiungimento del traguardo salvezza. Sarebbe il modo migliore per iniziare a gettare le basi per la costruzione della formazione che

dovrà affrontare il settimo anno consecutivo tra i professionisti. Un risultato impensabile fino a qualche anno fa e che sottolinea l'enorme lavoro compiuto dalla dirigenza gialloverde. Emilio Fidanzio

SECONDA CATEGORIA: NEL RECUPERO CADE IL CASTELGRANDE E IL GINESTRA SI AVVICINA


Sport 41

Giovedì 19 marzo 2009

Paladino e Naglieri ai box. Oggi test con la Juniores regionale lucana

Matera, si rivede Marsico Magliocco e La Fortezza in grande spolvero Oltre da Marsico, il Matera riparte dal buon primo tempo con il Francavilla e da un Roberto Magliocco che ha cominciato a far vedere di che (eccellente) pasta è fatto. Due delle varie cose buone viste nel primo tempo della gara con il Francavilla sono segnali da non trascurare. Infatti, il gol dell’attaccante ex Salernitana, visto e rivisto in televisione ha confermato di non essere viziato da fuorigioco. Chiaramente, la sua posizione al momento del colpo di testa è senza dubbi più avanti del giocatore del Francavilla ma alla partenza del cross in semirovesciata di Naglieri (azione spettacolare e veloce) era molto dietro. La condizione del giocatore palermitano è in crescita e quindi non può che risultare sempre più utile e letale in attacco il suo apporto. Magliocco ha gestito bene le poche energie che aveva, visto che era rientrato a Matera solo il giovedì pomeriggio. Il trentenne attaccante, al primo campionato di serie D della sua carriera altisonante di Lega Pro, è rimasto in campo stringendo i denti visto che l’emergenza di Danza era davvero tanta. Ha ricevuto fiducia dal nuovo tecnico e ieri ha mostrato un sorriso a trentadue denti mai visto finora. Magliocco si è allenato con voglia e motivazioni. Nel calcio l’aspetto psicologico non è secondario e ora Magliocco sente attorno a se dei segnali nuovi. Oltre a Magliocco. Ieri al campo Scirea di via Laterza, dove il Matera ha svolto la seduta d’allenamento, Alberto Marsico ha ripreso con il resto della squadra e quindi per domenica è a disposizione. «Non ho fatto solo la partitella finale di dieci minutiafferma il centrocampista di rione San Giacomo- ma tutto il resto sì. Recuperare gli acciaccati è fondamentale in questo periodo in cui c’è da ripartire da qualsiasi segnale positivo, anche il più piccolo». Unici assenti Domenico Paladino a Pasquale Naglieri, restati al “XXI Settembre-Franco Salerno” per effettuare terapie di recupero, anche se non sarà facile vederli nella lista dei disponibili domenica entrambi. Anche Gaetano Lonardo ha girato a parte insieme a Cristian Parabita, qualche leggero acciacco (leggero affaticamento) per D’Arienzo che potrebbe restare a riposo nel consueto test infrasettimanale nel quale sarà provato l’assetto anti-Ischia. Oggi pomeriggio il Matera

Il Francavilla perde Scarnato

Romaniello prova a recuperare

Alberto Marsico ed a fianco Antonio La Fortezza

Scarnato contrasta De Santo del Matera nel derby

disputerà una gara amichevole contro la Rappresentativa Juniores Regionale di Basilicata presso l’impianto di via Sicilia alle 15. In merito alla multa e la diffida al campo in società non c’è stata voglia di commentare. Leggendo il comunicato si

evince che qualsiasi protesta è rimasta verbale e non c’è stato contatto con la terna arbitrale. Proteste verbali pesanti dalle quali era lecito attendersi la multa (2000 euro), ma paragonando la sanzione che ha ricevuto il Bitonto (1500 euro) con

un’invasione di campo dei suoi tifosi refertata dall’arbitro sembra davvero eccessiva la diffida. Comunque è un ulteriore segnale di essere nel mirino del Giudice sportivo e questo è un monito da non ignorare. Renato Carpentieri

FRANCAVILLA – Giorni di allenamenti per la formazione sinnica, che si è ritrovata presso lo stadio “Nunzio Fittipaldi”, per proseguire nelle sedute tecnico tattiche in vista dell’impegno casalingo contro i campani del Sant’Antonio Abate. Una gara che, sulla carta sembra poter essere abbordabile, ma in realtà non è così. Gli abatesi, stanno attraversando un buon periodo di forma, mostrando di essere in netta ripresa per poter uscire dalla bagarre che gli vede coinvolti nella lotta dei play out. Attualmente, la squadra di Nastri occupa la terz’ultima posizione in compagnia dello Sporting Genzano a quota venticinque punti, ed a sole quattro lunghezze dalla zona “tranquilla”. Il Francavilla quindi, deve fare molta attenzione a questo match. Per domenica, il tecnico serbo Lazic, dovrà fare a meno del centrocampista Scarnato, a causa della squalifica, dopo il giallo rimediato nel derby di domenica scorsa. In forte dubbio anche la presenza dei centrocampisti Romaniello e Pioggia, ancora alle prese con degli annosi

guai muscolari. Lo staff medico sinnico, proverà in questi giorni a restituire in accettabili condizioni a mister Lazic, Nicola Romaniello. Il centrocampista è nelle mani sapienti del fisioterapista materano Angelo Loperfido, che cercherà, come al solito, di rimettere in sesto il giocatore. Per la gara contro il Sant’Antonio Abate, ci saranno problemi di formazione nel reparto di centrocampo, in caso non dovessero recuperare gli acciaccati, il tecnico Lazic, dovrebbe reinventarsi il centrocampo. I sinnici, con i preziosi tre punti guadagnati nel derby contro il Matera, hanno fatto un importante passo in avanti verso, il traguardo della salvezza e cercheranno contro la formazione di mister Nastri, di proseguire verso la scia utile di risultati. La squadra francavillese, tra le mura amiche ha ottenuto nelle ultime sei gare la bellezza di cinque vittorie ed un pareggio. Per cui, domenica Del Prete e compagni, dovranno tirare fuori gli artigli, per cercare di accaparrarsi l’intera posta in palio. Claudio Sole

GIUDICE DEL GIRONE H

Il centrocampista è stato fermato per somma di gialli e salterà la gara con i brindisini

Stangata ai biancazzurri e diffida

Genzano dovrà fare a meno di Buonocore

2.000,00 E DIFFIDA MATERA: Per essere, al termine della gara, persone non autorizzate nè identificate, ma chiaramente riconducibili alla società, indebitamente penetrati nell'area antistante gli spogliatoi e per avere una di esse rivolto espressioni gravemente offensive e minacciose all'indirizzo della terna arbitrale. Per avere la stessa persona tentato di entrare nello spogliatoio arbitrale sferrando due pugni contro la porta di ingresso. Per avere propri sostenitori, al termine della gara, lanciato sputi, tentando anche di colpirla con una moneta, contro l'autovettura della terna arbitrale. Nella circostanza i medesimi rivolgevano frasi gravemente offensive all'Arbitro ed ai suoi Assistenti. Euro 500,00 Francavilla Calcio (Br) e Nocerina A carico di atleti: Due gare: Micieli Eugenio (Francavilla F.); Fiore Adriano (Brindisi )Una Gara Persia Alessio (Bitonto.)Cavola Federico (Venafro) Caccavale Biagio (Bitonto.) Scarnato Marco (Francavilla Pz) D Angelo Angelo (Gelbison Cilentovallo Srl)Mattera Giuseppe (Ischia Isolaverde) Perna Giuseppe (Turris 1944 A.S.D.) Galdi Claudio (Angri ) Malagnino Giovanni (Francavilla F) Ciurlia Filippo (Ischia )Cavallaro Giovanni (Nocerina )Serrapica Giovanni (Nocerina ) Allocca Giuseppe (Pianura) Ianniello Ciro (Pianura)Chierchia Ciro (S.Antonio Abate)Buonocore Giampiero (Sporting Genzano).

GENZANO DI LUCANIA - Lo Sporting Genzano è tornato a lavorare dopo il pareggio di Grottaglie. Lo zero a zero conquistato in terra pugliese ha ridato un pizzico di serenità allo spogliatoio bianco rosso. Gli episodi, però, sono ancora ben chiari nella mente dei giocatori, del Mister e della dirigenza genzanese. Lo Sporting ha dimostrato di essere una squadra tosta e quadrata ma le amnesie difensive e la poca lucidità sotto porta sono punti deboli da rafforzare al più presto. Nessuna scusa, nessun alibi e lo Sporting Genzano è già con la testa al prossimo incontro interno contro il forte Francavilla Fontana. Salbini, uscito malconcio domenica scorsa dopo il pestone in area avversaria non rilevato dal direttore di gara, è ancora in dubbio per la prossima sfida. Fiscina, che per l'interna settimana scorsa ha lavorato a parte

sembra aver recuperato a pieno la forma. Buonocore, fermo contro la Turris per un affaticamento, sembra aver superato il piccolo problema fisico e domenica prossima sarà regolarmente in campo. Rega, dopo il turno di squalifica, è stato fondamentale contro il Grottaglie, mentre Impagliazzo non è stato troppo lucido sotto porta nei momenti decisivi della gara. Domenica prossima, per il sodalizio lucano, diventa quasi uno spareggio da dentro o fuori. Serve la vittoria per rispondere al ritorno del Sant'Antonio Abate, che dopo le ultime due vittorie si è portato a ridosso dei lucani, e per mettere pressione a Bitonto, Grottaglie e Angri. Dopo le parole espresse da Donato Nei nel dopo partita di Grottaglie, in questo momento la sua squadra sta pensando più ad una miglior posizione possibile in classifica nel caso di play out che nella

reale possibilità di salvezza. I ragazzi agli ordini di Pirone hanno sempre messo in campo tutta la cattiveria agonistica necessaria e con l'innesto in squadra dell'italo-argentino Insaurralde, i bianco rossi alto bradanici hanno aumentato le loro possibilità offensive.Sono, infatti, tanti gli under a disposizione di Mister Pirone: dall'estremo difensore Veneziano, che ha fatto bene quando è stato chiamato dal Mister; l'esterno sinistro Fiore, uno degli ultimi arrivi, che subito si è ambientato con la squadra; il centrocampista Bacio Terracino, direttamente da Potenza, che ha davvero impressionato e, infine, i due attaccanti Compierchio e Murano che hanno dimostrato di essere importati per la causa genzanese. Per domenica, quindi, dovrebbero essere tutti a disposizione a parte Buonocore. Rocco De Rosa


42 Sport

Giovedì 19 marzo 2009

Coppa Italia Interregionale Per passare il turno c’è da vincere in Puglia

Murese, impresa a metà Nardiello rimedia al gol iniziale di Montaperto MURESE 1 FCBENEVENTO 1 F.C. MURESE 2000 AURORA: Scaldaferri; Gerbasio; Ferracane; Cella A.; Lotano; Glorioso (al 63' Nardiello); Antohi (al 92' Carlucci); Zaccardo; Dutra; Di Senso; Cardillo F.; all. Lardo; A disp. Cocina; Ponte; Cerone; e D'Arca. FORZA E CORAGGIO: Panella; Quaranta; Ronca (al 79' Aquino); Amabile W.; D'Amita (al 62' Diodato R.); Castaldo; De Falco (all'85' D'Onofrio); De Stefano; Montaperto; Franzese; Izzillo; all. Lepore; a disp. Federici; Amabile; e Russo. ARBITRO: De Filippis di Vasto (Berini-Torriero) RETI: al 44' Montaperto; al 78' Nardiello. IN UN CLIMA primaverile ha preso vita allo stadio Rigamonti di Muro Lucano, la seconda gara della fase nazionale del girone G di Coppa Italia Interregionale. Come tre giorni fa a Policoro, la squadra di mister Lardo ha giocato una bella partita buttando il cuore oltre l'ostacolo, ma non ha trovato il meritato successo. Migliore in assoluto il portiere Panella. La Murese dopo una partenza un poco timorosa, dalla mezzora in poi ha preso coraggio e ha preso in mano le redini del

La Murese scesa in campo ieri contro il Forza e Coraggio Benevento

LA SITUAZIONE Mercoledì 25 a Casarano Benevento - Casarano 0-2 MURESE - Benevento 1-1 Casarano - MURESE CLASSIFICA: Casarano 3 punti (2 gf-0 gs), Murese 1 punto (1 gf-1 gs), F. e C. Benevento 1 punto (1 gf- 3 gs)

gioco esercitando una buona circolazione di palla, soprattutto sulle fasce con Glorioso e Cardillo. Ottima la prestazione di Zaccardo che in fase di regia e soprattutto nel chiudere gli spazi con importanti recuperi è stato a dir poco eccezionale. Devastante anche Gerbasio che è stato quasi impeccabile in marcatura. In avanti il duo Di Senso e Dutra si sono mossi molto senza dare particolari riferimenti alla difesa avversaria. Nonostante la Murese è stata sotto nell'unica disattenzione difensiva alla fine del primo tempo, nella ripresa gli undi-

ci di casa hanno creato numerose azioni da rete trovando il pari con un perfetto stacco di testa del rientrante Nardiello. Dopo una breve fase di studio la partita è entrata subito nel vivo. Al 7' Di Senso fugge verso la porta, ma il portiere ospite chiude provvidenzialmente con i piedi. Al 14' brivido per i tifosi di casa. De Stefano imbecca in area con un lancio De Falco che di prima al volo di destro rimette al centro, e la palla passa pericolosamente davanti alla porta. Al 19' Franzese dopo una corta respinta della difesa sfiora la traversa. Al 20' Di Senso con

un bel palleggio si aggiusta la palla e dal limite di controbalzo calcia sul primo palo e il portiere ben posizionato blocca. Al 30' dopo un lungo lancio di Lotano, sfugge la palla al portiere e Dutra calcia debolmente verso la porta ed un difensore spazza salvando la propria rete. Al 32' angolo di Zaccardo e Lotano di testa spedisce la palla di poco fuori. Al 34' la palla è come una saponetta per Panella che per poco non offre un pallone d'oro a Glorioso. Al 35' Glorioso si invola sul filo del fuorigioco e segna, ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Al 40' Dutra

mette al centro da sinistra e sul secondo palo un difensore anticipa tutti e mette in angolo la palla. Al 42' Dutra supera un avversario e calcia a colpo sicuro e con il corpo D'Amita ribatte. Al 44' nel periodo migliore della Murese il Forza e Coraggio passa in vantaggio. Da posizione dubbia solo con il portiere Montaperto di forza spedisce la palla in rete da sottomisura. Nella ripresa la Murese guadagna ulteriori metri e comincia ad esercitare un vero e proprio forcing. Al 47' Dutra serve sulla corsa Glorioso che contrastato calcia malamente al lato da den-

tro l'area. Al 50' Antohi anticipa di testa provvidenzialmente Castaldi. Al 53' la Murese sfiora il pari. Punizione di Zaccardo e Di Senso di testa da buona posizione schiaccia verso la porta e il portiere blocca. Al 55' De Falco ci prova dal limite e Scaldaferri blocca in due tempi. Al 57' Zaccardo calibra un traversone teso su punizione, la palla arriva a Cella che da sottomisura calcia verso la porta ed un difensore devia di poco oltre la traversa. Al 63' Di Senso di mezzo esterno, dopo aver ricevuto palla da Cardillo, indirizza la palla nell'angolo e il portiere si supera volando in tuffo sulla sua destra e deviando la palla in angolo. Al 75' la Murese trova il pari. Corner perfetto sul primo vertice dell'aera piccola e Nardiello di testa svetta più in alto di tutti e menda la palla nel sette del palo più lontano. All'84' Zaccardo ancora corner e Lotano in rovesciata manda la palla a sfiorare l'incrocio di un niente. La Murese ci crede e ci prova con insistenza. All'85' sembra fatta. Tiro di Di Senso sporcato leggermente da un avversario e il portiere in tuffo compie l'ennesima prodezza toccando di quel tanto la palla per metterla in angolo. Al 91' Dutra ci prova dal limite e il portiere blocca a terra. Carmine Pepe

Promozione Gerardi su rigore e Tommasillo in gol

Avigliano, la classifica Il Lagopesole s’inguaia ora è diventata anonima Vitalba: blitz anti play out AVIGLIANO - Finito il mini ciclo terribile: in tre giorni le partite contro le prime due della classifica. Due sconfitte, forse prevedibili, ma che una conseguenza ce l'hanno: l'addio alle (residue) speranze di agganciare la zona playoff. Anzi, da domenica sera Bartolo Filadelfia, allenatore dell'Avigliano, è tornato a guardare la classifica in relazione a quanto accade alle sue spalle. I risultati di domenica hanno confermato quella che è la caratteristica tipica delle giornate finali di ogni campionato. La coda si agita, le squadre che devono conquistarsi la salvezza, provare a raggiungere o ad abbandonare la zona playout, soprattutto se di fronte hanno squadre senza particolari patemi e già appagate, riescono a conquistare risultati che solo qualche settimana prima sarebbero sembrati impossibili. Si alza la quota salvezza diretta, i 29 punti che permisero lo scorso anno al Ferrandina di evitare i playout sono bottino già oggi in sufficiente (a quota 29 l'Irsinese, attualmente, è in zona spareggi salvezza, quando alla fine mancano ancora 5 giornate). E allora, meglio guardarsi alle spalle, e cercare al più presto di rimpinguare il gruzzolo di punti ed evitare eventuali brutte sorprese. Magari cominciando domenica prossima, al Comunale (che tornerà ad ospitare una partita di domenica dopo quasi due mesi) proprio contro l'Irsinese. Intanto, va in archivio una trasferta, quella di Pisticci, che Filadelfia archivia in negativo per il risultato, molto meno sul piano della prestazione. “Abbiamo sofferto -spiega il tecniconella prima fase della gara, quando il Pisticci, più abituato al fondo sconnesso del terreno di gioco, verticalizzando la manovra è riuscito in un paio di occasioni a portare suoi uomini davanti a vaccaro, fino a trovare il gol con Farinola. Poi però il Pisticci non ci ha più creato problemi, e siamo stati noi a creare le occasioni buone per il pareggio, nel primo tempo con Damiano che ha costretto i difensori ad un salvataggio sulla linea; nella ripresa con un colpo di testa di Grieco, con Petilli e con un tiro dal limite

LAGOPESOLE VITALBA

0 2

LAGOPESOLE: Sabia, Coviello, Valentini, Lorusso, Cloroformio; Pace, Colangelo (31’ st Sabia), Strammiello (1 st Destino), Mecca, Gerardi, Zaccagnino. A disp.: La Capra, Romano, R. Meca, Sabia, Delfino An. All. Stenta VITALBA: Tomasuolo, Tomasini, Perrillo, Parisi, Colucci, Panariello, Mecca V.; Di Martino (Mecca A.) , Ge-

Bartolo Filadelfia

di Di Pietro”. Tutto ciò giocando per più di mezz'ora in inferiorità numerica (Rubino, indimenticato arbitro lo scorso anno della semifinale di ritorno dei playoff con l'Atella, ha colpito ancora, espellendo Fiorino), ulteriore decimazione ad una squadra che già partiva senza i due centrali titolari del centrocampo Santopietro (squalificato) e Camelia (infortunato). Nasce da ciò il giudizio tutto sommato positivo che Filadelfia dà della prova dei suoi: “Sapevo che nei tre giorni che separavano la gara di Pisticci da quella con l'Oppido non avremmo potuto migliorare la condizione atletica; ho visto però una squadra che ha saputo reagire sul piano caratteriale e questo è un dato positivo”. Che fa ben sperare per un finale di campionato nel quale l'Avigliano è chiamato a volgere decisamente in positivo il bilancio di una stagione nata come quella del rinnovamento e, sotto questo profilo, già da considerarsi buona. Giancarlo Tedeschi

rardi, Mancusi, Di Bello. A disp. Romaniello, Rinaldi. Beneduce. All. Colucci ARBITRO: Carretta di Venosa (Paolillo-Lattanzio) RETI: 21’ pt Tommasillo, 78 Gerardi (rigore) NOTE: Espulso per somma d’ammonizioni 31’ st Lorusso. Amminiti: Coviello, Sabia, Destino eTommasini. IL Vitalba supera anche il Varisius con il blitz a Lagopesole. Decivo Tomasillo, che ha messo a segno un gol

dal vertice destro dell’area di rigore, nel classico tiro della domenica. Il raddoppio è giunto con una azione confusa in area con un fallo di Lorusso. Rigore che Gerardi trasforma: palla a destra e portiere a sinistra. Il Vitalba ora intravede la salvezza senza passare dai play out. A fine partita c’è stata contestazione nei confronti della squadra di Vito Stenta che ha rassicurato i sostenitori: «Ci salveremo». f.v.


Sport 43

Giovedì 19 marzo 2009

Risultati e classifica S. CATALDO- SAVOIA

0-0

FST RIONERO - P3F PZ

1-0

RUVOV.-POSSIDENTE

2-0

BLN PIGN.-PIETRAGALLA 0-1

Recuperi

PIETRAGALLA

62

24 19 5

0 57 9 12 11 1

0 36 6 12 8

4

0 21 3 48 +14

BLN PIGNOLA

55

24 17 4

3 44 20 12 10 1

1 24 8 12 7

3

2 20 12 24 +7

S. CHIRICO N.

45

24 13 6

5 45 22 12 8

2

2 23 6 12 5

4

3 22 16 23 -3

FST RIONERO

41

24 11 8

5 39 25 12 6

5

1 20 8 12 5

3

4 19 17 14 -7

BARRATA-PANTANO

1-0

P. 3 FONTANE

41

24 12 5

7 34 27 12 6

3

3 15 10 12 6

2

4 19 17 7

ALBATROS-FUTURA

2-0

RUVO

40

24 12 4

8 46 27 12 7

3

2 29 11 12 5

1

6 17 16 19 -6

S.CHIRICO-ABRIOLA

5-0

SAVOIA

40

24 11 7

6 33 28 12 9

3

0 22 6 12 2

4

6 11 22 5

ALBATROS

36

24 10 6

8 49 44 12 8

1

3 36 23 12 2

5

5 13 21 5 -12

R. MONTEMILONE

31

24 8

7

9 25 30 12 8

2

2 15 9 12 0

5

7 10 21 -5 -17

POSSIDENTE

25

24 6

7 11 35 46 13 3

4

5 19 23 12 3

3

6 16 23 -11 -25

PANTANO

22

24 5

7 12 38 54 14 4

5

3 29 23 12 1

2

9

ABRIOLA

22

24 6

4 14 28 48 12 5

3

4 16 14 12 1

1 10 12 34 -20 -26

S. ANGELO

21

24 6

3 15 25 49 12 5

1

6 18 23 12 1

2

9

FUTURA PZ

19

24 5

4 15 29 42 12 4

2

6 18 19 12 1

2

9 11 23 -13 -29

S. CATALDO

17

24 4

5 15 21 49 12 3

4

5 15 19 12 1

1 10 6 30 -28 -31

BARRATA

15

24 3

6 15 22 46 12 3

4

5

2 10 13 32 -24 -33

Prossimo turno

25ª giornata 22/03/09 ore 15.00

Abriola-Bln Pignola Barrata-Fst Rionero P. 3 Fontane-S. Cataldo Pantano-Savoia Pietragalla-Futura Pz Possidente-R. Montemilone Ruvo-S. Chirico N. S. Angelo-Albatros

9 14 12 0

-9

-8

9 31 -16 -30

7 26 -24 -27

Risultati e classifica

Recuperi

Un’azione di gioco sui campi lucani

Il Possidente

S. LAGONEGRO

62

24 19 5

0 67 16 12 12 0

0 32 7 12 7

5

0 35 9 51 +14

ROTONDELLA

55

24 16 7

1 49 18 12 9

3

0 33 12 12 7

4

1 16 6 31 +7

MONTESCAGL.

52

24 16 4

4 69 25 12 10 1

1 44 6 12 6

3

3 25 19 44 +4

I.F.VALSINNI

42

24 12 6

6 36 33 12 6

4

2 16 15 12 6

2

4 20 18 3

-6

A. TURSI

39

24 11 6

7 34 27 12 7

3

2 21 10 12 4

3

5 13 17 7

-9

ROCCANOVA

37

24 10 7

7 49 28 12 6

3

3 36 14 12 4

4

4 13 14 21 -11

SATRIANO

37

24 10 7

7 37 25 12 7

4

1 26 9 12 3

3

6 11 16 12 -11

POMARICO

34

24 10 4 10 35 35 12 7

2

3 23 12 12 3

2

7 12 23 0

V. D`AGRI

32

24 9

5 10 36 32 12 6

1

5 23 15 12 3

4

5 13 17 4 -16

BERNALDA

27

24 7

6 11 34 42 12 6

4

2 22 10 12 1

2

9 12 32 -8 -21

PATERNICUM

25

24 6

7 11 23 33 12 3

6

3 14 11 12 3

1

8

SATRIANO - PATERNICUM 2-0

-6

9 22 -10 -23

SIRINOMERCURE

24

24 6

6 12 37 60 12 4

3

5 21 24 12 2

3

7 16 36 -23 -24

SALANDRA

23

24 6

6 12 26 42 12 4

4

4 19 19 12 2

2

8

7 23 -16 -24

I. BURGENTIA

23

24 6

6 12 22 43 12 6

3

3 14 13 12 0

3

9

8 30 -21 -19

TRAMUTOLESE

12

24 3

3 18 25 58 12 3

2

7 14 22 12 0

1 11 11 36 -33 -36

L. RIGAMONTI

7

24 2

1 21 15 77 12 2

0 10 9 28 12 0

1 11 6 49 -62 -41

Prossimo turno

25ª giornata 22/03/09 ore 15.00

A. Tursi-Sirinomercure Bernalda-V. d`Agri Paternicum-Montescaglioso Pomarico-Roccanova Rotondella-S. Lagonegro Salandra-L. Rigamonti Satriano-I.F.Valsinni Tramutolese-I. Burgentia

Per il Possidente c’è stato da giocare quasi un tempo in dieci uomini

Ruvo Venosa, basta doppio Urana RUVO VENOSA POSSIDENTE

2 0

RUVO VENOSA: Rosa, Pellegrino, Ditomaso, Latorraca, Russo, Maglie, Piscopo (al 79' Palumbo), Raspatelli, Urana (al 75' Martello), Gorga, Scoca (al 86' Di Mantova). All. Gorga. POSSIDENTE: Sabato, Possidente A. 65, Possidente V. 77; Possidente A. 77; Posca, D'Andrea, Petruzzi (all' 85' Mecca S.), Scordo, De Carlo, Possidente V. 76; Mecca l. (AL 75' Lorusso). All. Corbo. ARBITRO: Lattuchella di Potenza. MARCATORI: al 38' e 70' Urana. NOTE: al 55' espulso per fallo da ultimo uomo Possidente V. 88. VENOSA. Tutto facile per il Ruvo Venosa di Mister Gorga che incamera l'ottavo risultato utile consecutivo contro il Possidente con una doppietta di Urana. La partita

è stata dominata dai padroni di casa, con azioni da gol fallite dai suoi avanti,mentre il Possidente solo con De Carlo si è reso pericoloso in un paio di occasioni. La cronaca. Al 1' lungo lancio di Russo per Urana che viene anticipato in angolo da Posca. Al 5' Gorga per Urana che tira, il portiere respinge con i piedi. Al 6' Latorraca per Piscopo che davanti la porta, manda alto sopra la traversa. Al 12' si fa vedere il Possidente, De Carlo per Mecca, il cui tiro va di poco a lato. Subito dopo Possidente V.76 libera De Carlo ad un tiro di poco alto sopra la traversa. Al 15' Raspatelli per Latorraca che libera Gorga ad un tiro parato dal portiere. Al 20' Piscopo per Latorraca ( per tutta la partita ha goduto di ampia libertà) che a tu per tu col portiere, si fa deviare in angolo la palla. Al 23' Sabato devia un tiro angolato di Gorga, dopo aver ricevuto, su punizione, palla da Maglie. Al 24' Urana, in area

avversaria, spedisce a lato un invito di Gorga. Al 30' Latorraca dalla sua fascia mette al centro un bel pallone per Urana, che non forza il tiro ed il portiere para. Al 34' Urana serve Scoca, in area avversaria, ma la conclusione è alta. Al 37' su angolo battuto da Latorraca, il portiere in uscita non trattiene e nessuno interviene. Al 38' va in gol il RuvoVenosa: su cross di Latorraca, Maglie stecca, la palla arriva ad Urana, che da due passi, non fallisce. Al 40' Gorga dal limite dell'area effettua un forte tiro, respinto dall'attento portiere ospite. Al 46' su cross di Raspatelli, Urana tutto solo non aggancia, difesa ospite latitante. Al 51' su veloce contropiede dei locali, Gorga vuol liberarsi anche del portiere, ma viene bloccato dalla sua uscita dai pali. Al 53' Piscopo lanciato da Gorga, grande ispiratore della squadra, davanti la porta tira, ma Possidente A.77 salva sulla linea. In contropiede il Possidente con

Il Ruvo Venosa

Petruzzi, davanti la porta, tira e pallone deviato in angolo da Ditomaso. Al 55' brutto fallo da ultimo uomo di Possidente V.88 su Piscopo lanciato a rete da Gorga con giusta espulsione. Al 65' Rosa si oppone di pugno ad un forte tiro di De Carlo. Al 70' raddoppia il Venosa:Latorraca, dalla sua fascia, mette al centro un invitante pallone per l'accorrente Urana, che segna. Al 73' Urana, dalla destra, entrato in area tira a lato, il compagno Piscopo era solo al centro. Al 75' Gorga su azione personale se-

mina il panico, giunto davanti la porta mette a lato. Al 77' palo colpito da Gorga su punizione. Subito dopo Martello davanti la porta manda a lato. Al 79' Piscopo da fuori area tira, palla deviata dal portiere, sulla ribattuta Martello manda sul palo. All'85' Possidente V.76 libera De Carlo ad unn tiro parato dal portiere. Al 90' un gran tiro di Gorga viene deviato con i piedi dal portiere. Al 94' in pieno recupero Palumbo scambia bene con Gorga, giunto davanti la porta, conclude addosso al portiere. Lorenzo Zolfo


44 Sport

Giovedì 19 marzo 2009

La squadra di Potenza si aggiudica il big match con il Bln Pignola davanti a tanti tifosi

Un acuto per la Promozione Al Pietragalla basta Cammarota per volare a +7 BLNPIGNOLA PIETRAGALLA

0 1

BLN PIGNOLA: Conte, Galluzzi, Nardozza, Sabia, Morlino, Tavassi, Galuzzi M., Langone, Brancato, Lauria, Pirulli; All. Tramutola. PIETRAGALLA: Ciriello, Summa, Carlucci, Calogero, Pietragalla M, Luongo, Cammarota, Pietragalla L., Vertone, Pallotta, Villano; All. Potenza. ARBITRO: RETI: Cammarota. PIGNOLA - Adesso manca proprio poco per il ritorno nel calcio che conta. Il Pietragalla batte in trasferta il Bln Pignola, suo immediato inseguitore, e mette l’ipoteca sul ritorno nel campionato di Promozione. Agli uomini di Potenza basta il guizzo del suo attaccante per iniziare a festeggiare. quella di Pignola è stata una gara emozionante, ricca di tensione per la grandissima posta in palio (i rossoblù di casa provavano a riaprire il torneo) ma assolutamente corretto e sportivo, come ha poi testimoniato il terzo tempo finale, con abbracci e pacche sulle spalle da parte dei vincitori ai vinti. I pietragallesi godono del momento magico di Cammarota, quindi, che dopo il tris di domenica scorsa all'Albatros - mette il sigillo ad una stagione da incorniciare per lui e per la sua squadra. I numeri, le statistiche e i risultati mettono in evidenza la superiorità di una squadra che ha voluto sin da subito conquistare questa promozione. A Pignola, il Pietragalla guidato da Mister Potenza

Nel fotoservizio di Andrea Mattiacci le emozioni di Pignola. Il Bln è in rossoblù, il Pietragalla in biancazzurro. In basso il terzo tempo finale: grande fair play

non sbaglia niente. L'approccio alla gara è devastante e il Pietragalla detta sin da subito i ritmi di gioco. I ragazzi alto bradanici spingono molto fino al gol di Cammarota, letale e pungente come al solito. Una prima frazione di gioco equilibrata dove le prime due della classe si sono af-

frontate a viso aperto cercando il gol in tutte le azioni. E’ andata bene al Pietragalla che da ieri sera ha sette punti di vantaggio sull’immediata inseguitrice e può tranquillamente gestire le ultime sei giornate. La gara è stata vissuta con tanta tensione agonista tra le due migliori squadre del girone

Albatros, Mancuso e Pagano mattatori ALBATROS FUTURA

2 0

ALBATROS: Caterini, Lancellotti C. (1'st Calogero), Lancellotti A., Calabrese B., Gisonna, Bosco, Giacinto, Monaco, De Felice (36'st Calabrese P.), Mancuso, Pagano; All. Cancellara. FUTURA: Arleo, Tolve, Iula, Luongo, Bonavoglia, Sabia, Gallo, Santangelo, Russo, Galantucci, Russillo; All. Telesca. ARBITRO: Tomasulo di Venosa. RETI: al 6'pt Mancuso (rig.), al 28'pt Pagano. OPPIDO LUCANO - L'Albatros vince ed inguaia il Futura. Tutto facile per gli uomini di Mister Cancellara che già dopo sei minuti di gioco passano in vantaggio grazie al rigore conquistato da Pagano e realizzato da Mancuso. L'Albatros non subisce il ritorno degli ospiti che al 9' arrivano dalle parti di Caterini con Russo ma il numero uno rosa nero è attento. La partita scivola via senza troppi sussulti e al 18' Pagano-Calabrese scambiano a metà campo, con Pagano che scende sulla fascia e mette in mezzo una palla invitante per Mancuso che, però, viene anticipato da Bonavoglia. La partita si accende e l'Albatros è micidiale in contropiede. Al 28' lungo lancio dalle retrovie, Lancellotti A. stoppa e mette in mezzo dove Pagano, prima stoppa di petto, e poi batte per la seconda vol-

ta Arleo. Il Futura accusa il colpo e lascia ampi spazi agli avversari che mancano il terzo gol prima con Giacinto e poi con lo stesso Pagano. Si va negli spogliatoi con i padroni di casa in vantaggio per due reti a zero. Si ritorna in campo con un Futura rigenerato e un Albatros distratto. Gli ospiti costruiscono una gran mole di gioco per i primi venti minuti ma non riescono a concludere verso Caterini. Al 25' Gallo ci prova da fuori ma la palla si spegne sul fondo. Un minuto dopo è Galantucci che, da qui alla fine della gara ingaggerà una sorta di duello con Caterini, a provarci ma come detto il numero uno rosa nero dice 'no' e mette la palla in angolo. Il Futura è riversato nella metà campo avversaria nel tentativo di accorciare le distanze e riaprire il mach e al 32' ennesima conclusione di Galantucci ed ennesima risposta di Caterini. Ancora 4' e Galantucci da calcio piazzato impegna severamente Caterini che dice ancora 'no' all'attaccante potentino. Negli ultimi minuti di gioco succede di tutto: Pagano lanciato a rete si divora il terzo gol, mentre dall'altra parte Russo, tutto solo davanti a Caterini, centra la traversa e poi l'estremo difensore e abile a catturare la sfera sulla linea della propria porta.L'Albatros ritrova il sorriso dopo la brutta batosta di domenica contro il Pietragalla. Il Futura continua la sua lotta per evitare la retrocessione e i lampo di gioco visti in campo contro l'Albatros fanno ben sperare per queste ultime giornate di campionato.

ma contro la forza dei bianco azzurri pietragallesi, anche il BLN Pignola ha dovuto alzare bandiera bianca. Con quella di ieri sono quattro le vittorie consecutive e 24 i risultati utili di fila, che significa nessuna sconfitta in questa stagione: il Pietragalla ha dimostrato di avere le carte in re-

gola per il salto di categoria. Per il BLN Pignola pesa tantissimo la sconfitta di misura ad Oppido contro l'Albatros, quando i ragazzi di Tramutola uscirono sconfitti per due reti a uno. Ma il secondo posto per i potentini resta, comunque, un risultato positivo visti i 10 punti di vantaggio sulla terza, il

San Chirico. Infine, statistiche alla mano, bisogna riconoscere i meriti del Pietragalla: miglior attacco con 57 reti fatte, miglior difesa con 9 reti al passivo e conseguentemente miglior differenza reti che ha quasi dell'incredibile. I giochi sono fatti. Rocco De Rosa

Il P3F cade per mano di Brescia FSTRIONERO P3FPOTENZA

1 0

FST RIONERO: Fortuna, Di Lonardo F., Traficante, Grieco, Aloè (18'st Archetti), Di Lucchio Mass.(1'st Di Lonardo Mau.), Lomio, Simonetti, Laurenza (40'st Martino). A disp.: Brescia, Zucale, Mollica A., Di Lucchio C., Fortuna. All. Cassese P3F POTENZA: Zaccagnino, Sarci, Restaino, Lotano, Lifranchi, Lopiano (31'st Ottati), De Vico (31'st Carleo), Rosa (1'st Podano), Basile, Armento, Pontolillo. A disp.: Sacco, Mollica M., Marsico. All. Domizio ARBITRO: Petrosino di Bernalda RETE: nel s.t. al 19' Brescia NOTE: Espulsi: al 44' del p.t. Basile per doppia ammonizione e mister Domizio per proteste. RIONERO - Al Corona vittoria di misura del Rionero a spese di una combattiva P3F , che per tutto il secondo tempo ha dovuto giocare in dieci per l'espulsione del centravanti Basile per doppia ammonizione e di mister Domizio per proteste. Per la squadra locale il risultato poteva essere anche più pingue se gli attaccanti rioneresi non fossero stati troppo sciuponi per le favorevoli occasioni mancate e meno egoisti nel dare la palla al compagno smarcato. Il gol della vittoria, alla luce di quanto sottolineato, è arrivato soltanto su calcio piazzato al 19' della ripresa ad opera di Brescia che ha messo alle spalle di Zaccagnino da circa trenta

metri. L'undici locale, ben messo in campo dal giovane tecnico Cassese di Rionero, non ha saputo approfittare della superiorità numerica per arrotondare il punteggio, un po' per i troppi errori sotto porta e un po' perché è sceso in campo piuttosto teso, almeno così è apparso. In avvìo i locali partono bene e in 3' minuti ottengono due calci d'angolo a conclusioni di due affondi che potevano essere sfruttati meglio. Al 9' Simonetti è anticipato da capitan Sarci a conclusione di una buona trama avviata da Di Lucchio Mass. e proseguita da Laurenza. Al 15' Di Lonardo F. anticipa Basile mettendo sul fondo un pericoloso cross rasoterra dalla destra degli ospiti. Al 21' buona ripartenza locale con Brescia che lancia in profondità Laurenza, che rasoterra conclude fuori. Al 28' pericolo per la porta rionerese con il portiere Fortuna costretto a uscire fuori dall'area di piede per fermare Basile lanciato a rete da un lungo lancio dalle retrovie. Al 37' è toccato al portiere ospite salvarsi di piede in uscita su un tiro ravvicinato di Brescia solo davanti a Zaccagnino. Nella seconda parte della gara dopo il gol del vantaggio dei locali, Laurenza dal limite dell'area piccola ha mandato incredibilmente fuori a botta sicura. Gli ospiti nonostante l'inferiorità numerica sono molto attivi, ma Brescia ha sfiorato la base del palo (50’) alla destra del numero uno ospite. Le ultime speranze degli ospiti per pareggiare sono state affidate alla punizione battuta dal limite da Sorci che però non ha sorpreso l'attento Fortuna. Michele Rizz


Sport 45

Giovedì 19 marzo 2009

Calcio a 7

Fantacalcio A Il Milan ne approfitta e si porta a due punti di distacco

Il Palermo frena i viola Amodio e soci costringono la Fiorentina al pari MATERA - Si muove, ed era ora, la classifica del fanta campionato di serie A. Sotto i riflettori della ribalta un ottimo Palermo capace di fermare la corazzata Fiorentina sul risultato di parità, mentre in coda arriva la conferma del Catania che ha superato il sempre ostico Siena e si è portato decisamente in vista della zona salvezza che, adesso, dista appena quattro punti. “Abbiamo sicuramente disputato una bella partita - il primo commento del rosanero Domenico Amodio - nonostante le assenze di Claudio Petrera e del portiere Rocco Martino, siamo riusciti a contrastare efficacemente la Fiorentina. Anzi, alla fine avremmo potuto portare a casa anche il bottino pieno se, negli ultimissimi minuti di gara, Giuseppe Cuscianna fosse stato più preciso e Francesco Annese, a tu per tu con il portiere avversario, non gli avesse tirato addosso. A mio parere, comunque, il risultato è giusto e arriva a coronamento di una serie di tre vittorie consecutive. Dopo l'inserimento di Claudio Petrera la squadra gioca in maniera più compatta, non dobbiamo dimenticare che questo Palermo è il frutto della fusione di due gruppi e che dunque occorre un po' di tempo per amalgamarsi. Migliore in campo, a mio parere, Giuseppe Romano il quale ha fatto alcune parate davvero strepitose”. Tutte nel primo tempo le marcature della gara. Dopo appena due minuti di gioco Giuseppe Miriello, da posizione leggermente defilata poco oltre la linea di metà campo, lasciava partire un tiro con sfera che si infilava, a mezza altezza, tra palo e portiere. La risposta dei viola al 17' minuto per merito di Francesco Volpe bravo a rubare palla e a trafiggere da pochi passi Romano, e al 21' di Daniele Rillo perfetto nel colpire di testa un cross proveniente dal fondo. Un minuto dopo il definitivo pareggio siglato ancora da Miriello che, su azione di mischia nell'area piccola viola, trovava la deviazione vincente. Uno spiraglio di luce per il Catania in netta crescita e alla quinta affermazione sta-

Giuseppe Romano e Domenico Amodio del Palermo, Salvatore Gammariello del Siena e Nicola Giacoia della Sampdoria

gionale, la terza nel girone di ritorno. Apre e chiude le marcature della gara il rossoblu Nicola Ferrante, a segno al 5' e al 52' minuto di gioco. Nel mezzo le reti Giuseppe Battilomo, Angelo Di Lecce e Mario Di Pede per il Catania, e tre volte Pietro Innella e una Salvatore Gammariello per il Siena. Approfitta del mezzo passo falso viola il Milan che, pur con qualche patema d'animo, liquida una buona Atalanta che ha avuto il merito di provare fino alla fine di rie-

quilibrare il risultato. In evidenza il bomber rossonero Cosimo Iacovone, autore di cinque reti, mentre sono andati a segno, per i rossoneri, due volte Domenico Ventura ed una Giovanni Ruggieri. Per i nerazzurri bergamaschi, invece, una tripletta per Luigi Petrozza e una doppietta per Giovanni Pisciotta. A tavolino il Chievo, a pagare il conto è stato il Cagliari, mentre ottiene la diciannovesima vittoria stagionale l'Inter che, opposta al Genoa, sovverte il risultato, che la

MATERA - Prende decisamente il largo il Bari. I galletti di Puglia, infatti, grazie alla vittoria ottenuta sul Mantova, hanno prontamente approfittato dello scivolone del Modena, sconfitto da un Parma in grande spolvero, e adesso guidano la classifica di serie B con ben cinque punti di vantaggio proprio sui canarini emiliani. È anche vero che il Modena avrà la possibilità di riportarsi a meno due dalla capolista, considerato il fatto che deve recuperare la gara con l'Albinoleffe, però resta il fatto che l'attuale primato del Bari sembra davvero inattaccabile. Ma guai a sbagliare in questo campionato poichè anche la Triestina si è giovata immediatamente dello scivolone degli emiliani per agganciarli in seconda posizione a quota 71. Gli alabardati, infatti, non hanno dovuto faticare molto per disfarsi di un Pisa davvero inconsistente a cui hanno rifilato la bellezza di undici gol senza subirne alcuno. Un po' più attardate, ma anch'esse interessatissime alle vicende di vertice, avanzano anche il Frosinone e il Grosseto, vittoriosi rispettivamente su Brescia ed Albinoleffe. Tra queste due squadre dovrebbe uscire

vedeva soccombente, al 50' con Simone Bitetti e al 53' con Marco Casamassima. In precedenza le reti dei genoani Vito Festa, al 10' e al 23', Francesco Tubazio al 25' e Domenico Grassani al 40', e dei meneghini Stefano Orsi al 24', Roberto Grieco al 30' e ancora Casamassima al 36'. Molto bene invece l'Udinese che non fatica molto a liberarsi di una Roma sempre più relegata in penultima posizione e ormai rassegnata alla retrocessione. Match winner il bianconero Lucia-

no Di Cuia, il quale ha calato sul tavolo un bel poker di gol, mentre non sono certo da disprezzare le tre marcature del giallorosso Antonello Caserta. A completare il risultato le reti del solito Luigi Annicchiarico e del difensore Angelo Sacco. Di misura il Lecce sulla Reggina. Soltanto nella seconda parte della gara i giallorossi del Salento hanno fatto proprio il risultato andando tre volte a segno conVittorio Tataranni, Raffaele Paladino e Giovanni Andrisani.

Fantacalcio B Modena affiancato dalla Triestina

Il Bari prende il largo quella che si avvarrà dell'ultimo posto disponibile per la promozione alla serie superiore, a meno che una delle tre squadre di testa non ceda clamorosamente per un qualsiasi motivo. Ma attenzione al Parma perché, oltre ad essere in grande forma, gli emiliani devono recuperare due gare: quella impegnativa con il Treviso e quella sicuramente molto più abbordabile con il Pisa. Due vittorie significherebbero per i gialloblu un sostanzioso salto in classifica, a soli due punti dal Grosseto e a tre dal Frosinone. Sarà davvero interessante seguire anche questa lotta per l'ultimo biglietto valevole per la promozione. Niente da fare, invece, per il Vicenza che, pur disputando un buon campionato dovrà, anche quest'anno, rinunciare ai sogni di gloria. Il pareggio scaturito dalla gara con il non irresistibile Cittadella indica chiaramente l'incostanza della squa-

dra biancorossa che, se davvero l'anno prossimo vorrà salire in serie A, dovrà rivedere qualcosa nell'impianto giocatori. Sicuramente più encomiabile il percorso del Treviso che, partito con l'obiettivo di disputare un buon campionato, sta certamente ottenendo quanto voluto. I veneti, infatti, hanno ottenuto la quindicesima vittoria stagionale a spese di un Sassuolo comunque in crescita, e continuano ad occupare, praticamente senza diretti concorrenti, l'ottava posizione di classifica. A metà classifica, e dunque senza macchia e senza gloria, il Rimini che ha beneficiato della vittoria ottenuta sull'Ancona, mentre un solo punto più su resiste il Piacenza il quale ha avuto la meglio su una dimessa Salernitana. Tira una boccata di ossigeno il Livorno, che ha regolato il fanalino di coda Empoli, mentre termina sul risultato di perfetta parità lo scontro di

In precedenza la gara era sta condotta dagli amaranto calabresi i quali erano andati in gol con Francesco Martulli e Vito Moramarco, due volte ognuno, Michele Tricarico e Luciano Cappiello, mentre per i pugliesi aveva siglato altre due reti Paladino ed una Andrisani e Leonardo Valentino. Sono stati ben tre i pareggi della giornata. Concludono sul pari quattro, per effetto della tripletta di Gianfranco Bellacicco e della rete di Pasquale Vizziello per i bianconeri, e delle marcature di Gianluca Draicchio, Graziano Laginestra, Vito Cancelliere ed Emanuiele Piccinni per i granata, Juventus e Torino, mentre finisce tre a tre la gara tra la Sapdoria e il Bologna. A segno per i doriani Nicola Giacoia, Giuseppe Papapietro e l'immancabile Cosimo Dell'Acqua, e per i felsinei Michele Loiudice e, due volte, Berardino Lorusso. Infine due reti per parte tra Napoli e Lazio. Angelo Tomaselli e Francesco Papapietro per i partenopei, e Damiano Domenichiello e Bruno Barbafolta per i capitolini. Annibale Sacco sport@luedi.it

bassa classifica tra l'Ascoli e L'avellino. Per quello che riguarda la classifica marcatori continua il duello ravvicinato tra il barese Daniele Conte, a quota 61, e il grossetano Fabio Ramaglia, autore di 56 reti. Miglior goleador della giornata il trevigiano Antonio Moliterni, autore di una bella cinquina, mentre a hanno siglato quattro reti Fabio Ramaglia del Grosseto e Vincenzo Maremonti della Triestina. Soltanto due le triplette della giornata, e precisamente quella di Vito Cifarelli del Cittadella, e quella del frosinate Raffaele Argiolas. Naturalmente numerose le doppiette, autori: Raffaele Ventura dell'Ascoli, Alessandro Sabino dell'Avellino, Alfredo Santoiemma ed Alessandro Brindisi del Sassuolo, Giovanni Mastronardi del Frosinone, Giuseppe Capolupo del Vicenza, Rocco Montemurro del Parma, Damiano Fragasso dell'Albinoleffe, Davide Sassanelli del Grosseto, Giuseppe Schiuma del Rimini, Cosimo Martino del Livorno, Daniele Conte, Fedele Manicone e Pasquale Orlando del Bari, e, infine, Michele Pisciotta e Giuseppe Schiuma della Triestina. a.s.


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Giovedì 19 marzo 2009

“Calcio in città” di Potenza Sussulto del Bologna che batte l’Inter

La Samp si cuce lo scudetto Giochi quasi fatti dopo il successo col Catania LA SAMPDORIA ha praticamente chiuso i “giochi” in vetta alla graduatoria del “Calcio in Città” di Potenza. La regina del torneo di calcio a sette, abbattendo anche l'ultimo vero ostacolo (il Catania), non solo si è definitivamente sbarazzata di una diretta concorrente per il primato, ma ha anche rafforzato la sua leadership. Infatti, allo stato attuale, i blucerchiati vantano tre lunghezze di vantaggio sui “cugini” del Genoa e devono recuperare ancora una gara (contro il Napoli). Nelle ultime due settimane calcistiche, la Sampdoria ha confermato di avere la difesa più solida del campionato, rimediando cinque gol in due incontri. Prima ha superato il Bologna per 5-2 e poi ha piegato il Catania sempre con un pokerissimo all'attivo (match terminato 5-3). Alle spalle della battistrada, sta correndo in maniera spedita anche il Genoa che, però, non riesce a recuperare punti sulla Sampdoria. I rossoblu hanno piegato con una cinquina la Reggina (52), vantando sempre il pacchetto offensivo più prolifico del fantacalcio potentino di serie A. Difficilmente il Genoa riuscirà a colmare il gap che ha con la capolista, perché virtualmente la Sampdoria, vincendo il confronto di recupero, andrebbe a più sei sulla sua immediata inseguitrice. Dopo il terzetto di testa si è formata una vera e propria spaccatura dalla quarta posizione in giù. Il Palermo è stato battuto con un gol di scarto dal Lecce (5-4). I “salentini” si sono così rilanciati nella parte bassa della classifica. La Fiorentina si è imposta per 8-7 sul Chievo ed ha scavalcato in graduatoria l'Inter, contemporaneamente battuta dal Bologna (10-5). Nelle retrovie ha conquistato i tre punti in palio anche il Napoli, vittorioso per 7-6 sul Torino. L'organizzazione del “Calcio in Città” di Potenza ha fissato ultimamente le date dei match di recupero. Reggina-Chievo si giocherà mercoledì 25 marzo alle ore 20 sul campo del “Centro Sportivo Rossellino” del capoluogo. Il giorno

seguente (giovedì 26 marzo), alle ore 22, è in programma Sampdoria-Napoli. Il 27 marzo, invece, scenderanno in campo il Bologna ed il Palermo (ore 20). Ad aprile, il 2 è in calendario

Reggina-Inter alle ore 22. Venerdì 10 aprile (ore 20) scenderà sul rettangolo da gioco ancora la Reggina che affronterà il Torino. Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle ri-

sultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città”, Michele Sangregorio, non ha comminato nessuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Sessantasette gol messi a segno in questa diciottesima giornata (1070 marcature in totale in campionato), di cui 35 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 32, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, 2 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello del Genoa (118 reti), il peggiore è quello del Bologna (69 reti). La migliore difesa è quella della Sampdoria (59 reti subite), mentre la peggiore è quella del Lecce (132 reti subite). Donato Pavese sport@luedi.it

Over 35 Quattro i punti di ritardo dalla vetta con 3 gare da recuperare

Il Team Rossoblu in rimonta SPAZIO ALLE gare di recupero dopo la diciottesima giornata del torneo potentino di calcio a sette over 35. Infatti, attualmente, la classifica è del tutto provvisoria in attesa che si disputino molti incontri. Al vertice della classifica comanda sempre lo Studio Immagine (una gara in meno) che vanta un margine di vantaggio di quattro lunghezze sul Team Rossoblu (tre confronti da recuperare). E, allora, elenchiamo tutti i recuperi che si giocheranno in queste settimane. Ieri seri (alle 20) era in programma la sfida tra i Galaxys e gli Amici Ritrovati. Questa sera, invece, scenderà in campo la vice capolista Team Rossoblu che affronterà l'Azzurra Isomax, alle ore 19, sul campo del “Centro Sportivo Rossellino” di Potenza. Domani (20 marzo), alle ore 22, gli All Blacks giocheranno contro il Basinvicta. Nella prossima settimana, lunedì 23 (alle ore 20) nuovo appuntamento con la vice regina Team Rossoblu con gli All Blacks. Il programma dei recuperi, fissato dall'organizzazione del “Calcio in Città” di Potenza, si completerà con l'incontro Azzurra Isomax-Stella Rossa (martedì 24 alle ore 20). Facciamo ora un passo indietro e ritorniamo al calcio giocato. Nell'ultimo turno di campionato non è scesa in campo la capolista Studio Immagine contro il Basinvicta (match posticipato). Ha giocato e vinto, invece, il Team Ros-

soblu. Contro il Cosmos, la partita è terminata 7-3. Scorrendo la graduatoria del torneo, fuori dalla zona-podio, gli Amici Ritrovati hanno vinto con la Stella Rossa, in un match ricco di gol e spettacolo: 14-10, infatti, è stato il risultato finale. Gli All Blacks si sono imposti sulla “cenerentola” Galaxys (6-5) che, molto probabilmente, chiuderà la classifica con zero punti. Benfica ed Azzurra Isomax hanno chiuso l'incontro in perfetta parità (7-7). Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città”, Michele Sangregorio, non ha comminato nessuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Cinquantanove gol messi a segno in questa diciottesima giornata (875 marcature in totale in campionato), di cui 34 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 25, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 3 successi interni, nessuna vittoria esterna ed 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello dello Studio Immagine (128 reti), il peggiore è quello dei Galaxys (59 reti). Le migliori difese sono quelle dello Studio Immagine e del Team Rossoblu (53 reti subite), mentre la peggiore è quella dei Galaxys (129 reti subite). d.p.

Calcio a 5 Donne, col Sirino il Maschito ha fatto tredici

La formazione del Maschito donne

MASCHITO SIRINOM.

13 0

MASCHITO: Bochicchio, Colella E., Barbano, Checa, Occhionero A., Colella F., Rinaldi, Occhionero S., Castellano, Di Biase. All. Carlomagno-Colella. SIRINOMERCURE: Di Franco, Rizzo, Tollis, Fazio. All. Costa. ARBITRO: Di Lucchio di Rionero in Vulture. RETI: 9' Checa; 10', 12', 34', 50' Rinaldi; 13', 16', 30', 40', 43', 59' Castellano; 38', 39' Colella F. MASCHITO - Nella seconda giornata di ritorno il Maschito incontra il Sirinomercure che si presenta in campo in inferiorità numerica. Rifila ben 13 gol al Sirinomercure, mattatrice della giornata Castellano autrice di 6 gol. Già dai primi minuti si è vista la netta superiorità tecnica del Maschito, anche per l'inferiorità delle lauriote, che in soli cinque minuti realizza ben 5 gol. La partita si sblocca al 9' con Checa che con un'azione personale calcia di potenza e realizza. Segue una doppietta di Rinaldi che, su assist prima di Barbano e poi di Bochicchio, davanti alla porta non sbaglia. Il Maschito imposta bene il suo gioco, subisce poco e si rende sempre pericoloso. Al 13' è Castellano con un'azione

personale a mettere a segno la sua prima rete della partita. Le lauriote non demordono e cercano la porta in diverse occasioni, prima con Tollis poi con Rizzo ma brava Di Biase a farsi trovare sempre pronta. Al 16' su rilancio di Di Biase, Castellano non sbaglia e insacca la palla nel set. Il primo tempo si conclude con la terza rete di Castellano che porta il risultato sul 6-0. La difesa del Maschito non ha dovuto fare grossi sforzi così come il portiere Di Biase. Il secondo tempo si apre con un gol di Rinaldi al 34' e una splendida doppietta di Colella F. che, dopo aver colpito una serie di pali, riesce ad avere la gioia del gol. Entra Castellano e va subito in gol con una splendida doppietta al 40' e al 43'. Non è ancora finita, questa volta è la solita Rinaldi, su assist di Occhionero A., a realizzare il suo quarto gol personale. Al 29' è Castellano su assist di Colella F. a realizza e fissare il risultato definitivo sul 13-0. Il Maschito ha guardato con ammirazione la forza di volontà delle ragazze di Mister Costa che nonostante la sconfitta non hanno mollato. Le ragazze maschitane conquistano l'ennesima successo ma soprattutto confermano determinazione e voglia di far risultato, ed aspettano la temibile capolista Matera. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it


Sport 47

Giovedì 19 marzo 2009

Conto alla rovescia

Grasso oggi si opera

Si avvicina sempre di più la trasferta di Firenze per l’Olimpia basket Matera che si troverà a giocare contro un avversario privo di stimoli perchè già retrocesso nella categoria inferiore. Non per questo però l’impegno potrà essere sottovalutato, anzi dipenderà più che mai dal Matera riuscire a portare a casa il risultato pieno contro la formazione toscana. La giornata di ieri è stata dedicata ad una serie di allenamenti che hanno visto il gruppo ancora non al completo per i piccoli acciacchi che hanno caratterizzato i giorni scorsi e costretto ai box per motivi diversi sia Squeo che Giuliani. Ambedue però saranno certamente in campo nella sfida contro i toscani. A Firenze l’Olimpia dovrebbe avere anche uno sparuto gruppo di sostenitori pronti a sostenere la squadra in una sfida fondamentale di questo finale di stagione. Gli arbitri della gara saranno Castellari di Bologna e Sinisi di Barletta per un match che non dovrebbe presentare grandi difficoltà tecniche ma richiederà certo il giusto approccio psicologico per essere portato a casa dal Matera. p.quarto@luedi.it

ALLENAMENTO al Pala Pergola per la Levoni Potenza verso la sfida di domenica prossima a Siena contro la Consum.it Siena. I giocatori di Luigi Gresta non hanno svolto amichevoli ieri pomeriggio per non rischiare di compromettere la piena efficienza fisica e atletica. Il gruppo potentino intende continuare nella striscia positiva, pur essendo privo di Sebastiano Grasso, il quale oggi si sottoporrà ad intervento chirurgico. Per lui i tempi di recupero sono stimabili in quattro mesi. Il team di Gresta è stato alle prese con gli schemi e le alchimie tattiche necessarie a superare il complesso senese, finora bestia nera della Potenza 84, visti i tre successi ottenuti finora. Due le vittorie conquistate nella scorsa stagione, uno nel campionato in corso. La squadra potentina punta dunque ad invertire il trend negativo contro il quintetto di Marcello Billeri. La gara contro i toscani si giocherà domenica al Palasport Mens Sana alle 18. Nella città del Panforte la compagine di Gresta punta di superare i toscani e giungere a + 1 in media inglese. f.menonna@luedi.it

Francesco Ferrienti

Sebastiano Grasso

C2 Promozione Totaro: «La situazione è difficile, ma non molliamo»

Irriconoscibile Senise Ctr La Cascina ancora sconfitto tra le mura amiche SENISE - Il dato che appare scontato all'indomani della ennesima sconfitta del Ctr La Cascina Senise è quello della mancanza di forza mentale ancorchè quella fisica. Perdere ancora in casa, dove un tempo neppure tanto remoto, nessuno aveva mai pensato di fare man bassa, appare disarmante per il residuo pubblico che ancora riesce a seguire questa squadra. Ed anche giocatori, allenatore e società, non riescono a capire questo tracollo inarrestabile. Lino Durante, ha recuperato dall'infortunio, ma non sembra più il play immarcabile di sempre. Forse, risente della paura di una ricaduta che potrebbe diventare letale. E sarebbe un vero peccato per uno che non ha mai avuto paura di sfidare qualsiasi difesa di qualsiasi squadra. Ma anche tanti altri giocatori, sembrano non avere nelle gambe i quattro tempi. Troppo lenti e troppo prevedibili per poter destare preoccupazioni negli avversari. Ed i conseguenti tanti errori sotto le plance. Quelle avversarie dove anche le palle più facili diventano scottanti, difficili da insaccare e quelle proprie sotto le quali tutti i rimpalzi, tutti, so-

UNDER 16

C2 Retrocessione Salvezza alla portata

Aristide Landi convocato in nazionale

Montescaglioso, fa male il primo stop interno

IL SETTORE Squadre Nazionali, in occasione del raduno collegiale della Nazionale “Under 16” maschile (1994), in programma a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, da oggi a domenica, ha convocato sedici atleti tra cui il talento potentino Aristide Landi, tesserato con La Fortezza Bologna. Dopo il raduno di oggi saranno svolti tre giorni di allenamento sotto l’attenta guida del tecnico Gaetano Gebbia.

no appannaggio degli altri che riescono a prevalere senza sforzi. Contro l'Agropoli, ci si aspettava la prova di orgoglio dell'ex di turno Gonzalo Marin (15 punti) e c'è stata, così come sufficiente è stata la prova di Durante (15), Manzotti (13) ed Albanese (20). Ma come detto è mancata la tenuta complessiva. Con questa premessa poi, appare scontato mettere in risalto

anche gli errori arbitrali che diventano amplificatori di una condizione precaria che difficilmente potrà essere più recuperata. Pur se da queste parti, nessuno mostra di voler ammainare la bandiera, essendo possibile un recupero in extremis. Per il presidente Mario Totaro infatti: «Certo che la situazione si è fatta davvero difficile per tutta una serie di circostanze ma

questo non significa abdicare. Ora ci sarà invece forse bisogno di riordinare le idee e tentare una impresa che prima non ci era stata assegnata. Per questo siamo pronti a rimetterci in discussione fino alla fine, e debbo dire che i ragazzi sono pronti a fare un ulteriore sforzo; sicuramente non molleranno mai». Gianni Costantino sport@luedi.it

L’intervento dell’Associazione Alzheimer sulla questione del rinvio della gara della Corporelle

«Sabato 14 eravamo al Palapergola» RICEVIAMO e pubblichiamo la nota dell’Associazione Alzheimer di Basilicata in merito alla questione della gara rinviata della Corporelle Potenza. A seguito di vari articoli pubblicati su quotidiani locali, L'Associazione Alzheimer Basilicata, con l'unico intento di screditare voci inesatte riguardanti il proprio operato in favore dei malati di Alzheimer, comunica che sabato 14 marzo u.s. si è svolta regolarmente presso il Palapergola di Contrada Rossellino la giornata di solidarietà. In tale sede forse è opportuno ricordare che obbiettivi dell'Associazione sono il sostegno e la tutela dell'ammalato e dei suoi familiari, la diffusione dell'informazione e la sensibilizzazione dell'opinione pubblica e delle istituzioni sulla malattia di Alzheimer, la promozione della ricerca scientifica sulle cause, la cura e l'assistenza per la malattia di Alzheimer, la partecipazione alla programmazione della politica sanitario-sociale. Sotto questo punto di vista, la manifestazione del 14 marzo ha voluto rappresentare una ulteriore forma

di coinvolgimento della società civile sul peso sociale della malattia di Alzheimer promuovendo una raccolta firme per sollecitare gli organismi pubblici all'istituzione di un Centro Diurno per i malati di Alzheimer. Associazione Alzheimer Basilicata

PETRONE NON CLAPS NELL’edizione di ieri abbiamo attribuito la conduzione tecnica della squadra di volley di C Bata Livi a Claps anzichè a Pamela Petrone. Ce ne scusiamo con gli interessati.

Più forte la capolista Sant’Antimo

MONTESCAGLIOSO- Dopo quattro vittorie interne consecutive, conquistate nell'ordine con Renauto 2000 Casapulla, Gieffe V. Games, Basket Capua e Cercola, la Lucos Ingest Montescaglioso, nella terza gara di ritorno del Girone Retrocessione della C2 cade per la prima volta in casa, cedendo, per 69 a 63, alla Nuova Polisportiva Sant'Antimo (Castellamare di Stabia, NA), formazione già affrontata dai montesi nella prima fase stagionale. I campani hanno saputo vendicare la sconfitta, con il punteggio di 75-61, maturata nella precedente visita a Montescaglioso. Dopo il quarto confronto stagionale tra le due formazioni la situazione è in perfetta parità, con due vittorie a testa: la Lucos Ingest si è aggiudicata le sue due vittorie nella prima fase, mentre sia all'andata della poule Retrocessione che a Montescaglioso a spuntarla è stato il S. Antimo del coach Persico. Per la squadra di Montescaglioso, guidata da Michele Di Gioia, è la seconda sconfitta di fila dopo quella rimediata nel turno precedente sul campo della Renauto 2000 di Casapulla (CE), dove è stata

sconfitta per 78 a 61. In precedenza era stata brava a vincerne tre di seguito (Cercola e Capua in casa, Basket Pellicano in trasferta). La formazione montese non perdeva una gara casalinga dall'ultima gara della prima fase, quando a Montescaglioso si era imposto, per 77-75, il Giugliano. I montesi rimangono a 10 punti (quinta posizione di classifica) e nel prossimo turno, l'undicesimo della poule Retrocessione, previsto per sabato, con inizio alle ore 18.30, si recheranno a Casavatore (Napoli), sul campo della Gieffe V. Games (8 punti). I campani sono reduci da un'importante vittoria: nell'ultimo impegno che li ha visti ospiti a Capua, si sono infatti imposti, per 70 a 68, sulla squadra che occupa la seconda posizione in classifica dietro il Nola (14). Nella gara di andata i montesi si sono imposti sulla Gieffe V. Games con il punteggio di 88 a 65: una nuova affermazione sarebbe un importantissimo passo in avanti per la permanenza in serie C/2 della Lucos Ingest Montescaglioso. Michele Marchitelli sport@luedi.it


48 Sport

Giovedì 19 marzo 2009

Pallanuoto B Uomini Brigante non cerca scuse: «Abbiamo giocato male in attacco»

Basilicata, sosta propizia Turno di riposo per metabolizzare il ko di Catania SCOTTATA dalla sconfitta di sabato scorso a Catania e con la ferma intenzione di riprendere immediatamente il cammino interrotto dopo la pausa del campionato, prevista per domenica, la Basilicata Nuoto 2000 Potenza ha ripreso ad allenarsi collegialmente in vista del primo incontro del girone di ritorno che vedrà Riccardo Scotti Galletta e compagni giocare a Salerno sabato 28 marzo. I giocatori di Francesco Silipo sono convinti di poter recitare il proprio ruolo in questo campionato e non nascondono velleità di risalire in fretta la china in classifica. Ovviamente la brutta partita di Catania ha lasciato il segno in casa biancoverde. I giocatori di Silipo dovranno migliorare l'atteggiamento offensivo ed evitare di commettere i tanti errori di Catania. Il gruppo appare convinto dei propri mezzi, la squadra è apparsa smaniosa di invertire il trend negativo degli ultimi tempi che ha parzialmente ridimensionato la classifica degli atleti cari al presidente Roberto Urgesi. La compagine biancoverde martedì sera ha svolto il collegiale alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale e, in attesa della sosta di campionato prevista

Pallanuoto C Potenza Nuoto ko a Cosenza

Un avvio negativo per le due lucane Crotone amara per il Tritone

Il tecnico Silipo

per sabato sarà in vasca questa sera a Napoli per confrontarsi con lo Sporting Club Napoli o in alternativa contro il Pomigliano. La squadra lucana ha deluso le aspettative in terra catanese nel confronto perso sabato, la prestazione collettiva, dei ragazzi di Silipo è stata sotto tono soprattutto in fase offensiva. La compagine lucana ha tutta l'intenzione di migliorare la sua intesa tattica e sviluppare il gioco delle occasioni migliori. La so-

sta servirà al gruppo potentino per ragionare sulla sconfitta patita contro il Muri Antichi Famila Catania che ha segnato un passo indietro per la Basilicata Nuoto 2000 Potenza. Il portiere Vinicio Brigante ha spiegato le ragioni della battuta d'arresto patita sabato a Catania: “Abbiamo giocato male in attacco-sbotta il numero uno lucano-non siamo stati precisi come in altre occasioni. In difesa abbiamo retto bene o male il confronto, il nostro

gioco non è stato dei migliori”. L'estremo portiere della Basilicata Nuoto parla delle condizioni fisiche del gruppo: “Siamo in condizioni migliori rispetto a qualche tempo fa. Dobbiamo continuare ad allenarci con continuità e precisione”. Brigante chiude con una riflessione: “Non facciamo drammi, bisogna fare meglio della gara persa a Catania e riprendere il cammino dopo la pausa, ci attendono gare difficili”. f.menonna@luedi.it

Pallanuoto B Donne L’Invicta domenica in vasca contro il Salerno

Due dubbi per Ostuni De Robertis e Canosa non al meglio della condizione

Eleonora dell’Olio dell’Invicta

REDUCE dal turno di riposo di domenica scorsa, la Libertas Invicta Potenza prepara il confronto esterno di domenica mattina alle 10:30 contro la Pallanuoto Salerno alla Piscina Torrione. Mister Vincenzo Ostuni dovrà valutare le condizioni di forma di De Robertis e Canosa, alle prese con infortuni e condizioni di forma non perfette. Per la Canosa i tempi di recupero si allungano decisamente, vista la frattura al dito mignolo della mano che complica e non poco i programmi del tecnico potentino Vincenzo Ostuni. Le condizioni fisiche della giocatrice potentina saranno valutate attentamente dal tecnico potentino. Stesso discorso va fatto per la De Robertis, alle prese con i postumi di un violento virus influenzale che ha condizionato pesantemente il recupero fisico della pallanotista potentina. Ostuni in questa direzione potrebbe essere orientato a schierare alcune giocatrici giovani. Per il resto nel cor-

so della settimana la squadra non sarà alle prese con amichevoli, un test in famiglia potrebbe essere disputato nel corso della giornata odierna contro la formazione under 19 della Libertas. Un quadro della situazione assai chiaro, quello della Libertas che punta a far risultato a Salerno nel derby contro la Pallanuoto Salerno. Certo non sarà facile al cospetto di un cliente scomodo e intenzionato a sfruttare il fattore campo per avere la meglio sulla compagine potentina. Le condizioni psico fisiche del gruppo, fatta eccezione per Canosa e De Robertis sono ottime, mister Ostuni non ha particolari affanni in questa settimana e prepara meticolosamente il confronto con la compagine salernitana. La brillante posizione di classifica ottenuta consente alla Libertas Invicta Potenza di guardare con fiducia al prosieguo del campionato. f.menonna@luedi.it

ENTRAMBE sconfitte sabato dopo la sconfitta interna patiscorso nel debutto in campio- ta alla Piscina Michele Rivielnato le due squadre potentine lo con il Cosenza per 13 a 8 il di serie C di pallanuoto punta- tecnico Pasquale Miglionico no al riscatto nella seconda conta di recuperare gli atleti giornata. Il Tritone Potenza assenti nel corso del debutto battuto sabato dal Crotone in stagionale, vale a dire De Luterra calabrese, per 9 a 5, pre- ca, Summa, Falconeri e Vinci. para la gara di sabato prossi- Per la compagine del presimo alla Piscina Comunale Mi- dente Teo Nigro il confronto di sabato proschele Riviello di simo a Taranto Parco Montecontro la Pallareale con inizio nuoto Taranto, alle 19:30 conin programma tro la Flipper alle 20 appare Mola con il chiaquanto mai dero intento di inlicato. Mister vertire il trend Miglionico connegativo. La ta di migliorare compagine di l'intesa in vasca Giorgio Pappatra i reparti e lardo si sta alleconfida ciecanando intensamente di poter mente in questo ottenere il riinizio di campiosultato pieno nato e punta tutnel corso della te le carte sugli partita di sabaequilibri tattici e to. Anche la Poagonistici. Il settenza Nuoto tebello potentinon ha previsto no non ha parti- Francesco Vairo amichevoli e tecolari problemi st ufficiali. di formazione e spera tanto di poter superare Troppo importante, infatti la Flipper con serenità. L'am- mantenere intatti i muscoli e biente è in fermento, l'esordio le gambe degli atleti per riinterno dinanzi ai propri tifo- schiare infortuni e contracsi eccita l'establishemt luca- colpi fisici e atletici. Il Taranno. Pappalardo non intende to rappresenta uno scoglio rischiare i suoi atleti in que- difficile. I pugliesi sembrano i sto periodo e non ha messo in favoriti del campionato insiecantiere amichevoli e test uf- me al Cosenza e al Crotone. ficiali. In casa Potenza Nuoto f.menonna@luedi.it

Pallanuoto Promozione Il team di Acquasanta ha battuto la formazione del Maglie

L’Agenzia dello Sport batte la capolista INARRESTABILE Agenzia dello Sport. Con una prestazione davvero esaltante, nonostante i pronostici tutti a sfavore della vigilia, i materani superano la capolista Fimco Maglie e raggiungono proprio i leccesi in vetta alla classifica del Campionato Promozione di Pallanuoto. Nella piscina comunale di Marconia di Pisticci, i ragazzi guidati dall'allenatore-giocatore Ivan Acquasanta si sono imposti disputando un match di alto livello, senza cali di concentrazione e con le motivazioni giuste per fermare la capolista, quelle dei grandi incontri. Una prova di carattere per una società nata da poco, con una rosa altrettanto giovane, ma già in grado di disputare incontri di caratura importante. La gara si è conclusa con l'Agenzia dello Sport che si è imposta con il punteggio di 11-8, risultato dovuto ad una prima parte di gara perfetta

e conclusa in vantaggio per 7-4 ed una ripresa condotta alla pari con l'avversaria di turno, conclusa con il parziale di 4-4. Una giornata memorabile che ha dimostrato agli stessi componenti dell'Agenzia dello Sport di essere una squadra in grado di puntare ai play-off per la promozione in serie C, proprio insieme ai leccesi battuti con tre reti di differenza. Nel settebello di Marconia di Pisticci il miglior marcatore è risultato l'ormai solito Michele Scarciolla, in grado di realizzare ben sei delle undici marcature della propria formazione, davvero un bomber di razza per mister Acquasanta, che ha potuto contare, inoltre, sul sempre pronto apporto di Marco Silletti, autore di tre marcature. Sull'altro fronte, invece, il miglior marcatore è risultato Francesco Ligorio, che ha realizzato tre reti per la squadra ospite, comunque

vane per il risultato finale. Lo spettacolo offerto da entrambe le formazioni ha evidenziato, se ancora ce ne fosse il bisogno, uno stato di forma brillante di entrambe le formazioni e il giusto obbiettivo, di raggiungere l'accesso ai play-off e il successivo salto di categoria, che entrambe le società si sono poste. Manca ancora molto al termine del campionato e le gare, d'ora in avanti, si fanno sempre più ardue ed impegnative. Sarà importante non abbassare la guardia ed imporsi in piscina sempre con lo stesso spirito di sacrificio e lo stesso impegno dimostrato sinora, per evitare brutte sorprese. Il tecnico Ivan Acquasanta smorza i facili entusiasmi che una vittoria di questa portata può creare. “Essendo l'Agenzia dello Sport una delle squadre più giovani di questo campionato -ammette l'allenatore-giocatore dei materani- l'inesperienza

La formazione dell’Agenzia dello Sport

ad incontri di livello così impegnativo potrebbe essere un ostacolo per la parte finale del campionato, sarà importante non abbassare mai la guardia e metterci sempre il solito impegno e la solita determinazione”. La consapevolezza del gruppo

di poter fare bene è tante, con compattezza, unione e forti motivazioni il sogno di raggiungere i play-off promozione potrebbe essere realtà per i materani. Francesco Calia sport@luedi.it


Sport 49

Giovedì 19 marzo 2009

Hockey A2 L’obiettivo è invertire il trend negativo in questo play off

Raro a caccia dei primi punti La Pattinomania prepara la trasferta di Correggio Tre atleti di Grassano alla maratona di Roma

IL MARATHON Club Grassano alla maratona di Roma. Domenica prossima Donato Ambrico, Franco Dileo e Matteo Liuzzi parteciperanno alla quindicesima edizione dell'importante manifestazione capitolina. I primi due, reduci dalla maratona di Ferrara, cercheranno di migliorare il loro primato personale, mentre Liuzzi, dopo la Roma-Ostia, è alla sua prima maratona che cercherà di portare a termine senza affanni. I presidenti Marchetta e Potenza si dichiarano contenti di questa partecipazione a un'importante kermesse com'è quella romana a testimonianza della continua attività del Marathon Club Grassano su tutto il territorio italiano che spazia dal cross alla mezza maratona fino ad arrivare alla regina delle gare, la maratona appunto. lo.to.

MATERA - Nuova settimana di lavoro per la Raro Pattinomania Matera. La compagine allenata da mister Massari ha iniziato la preparazione in vista del prossimo incontro esterno con il Correggio. L'obiettivo sarà capovolgere il trend negativo che ha accompagnato i biancazzurri nelle sei gare disputate fino ad ora. L'ultimo ko è stato raccolto contro il Sarzana nel match di sabato scorso, valevole per la prima giornata di ritorno della poule promozione. Volendo tracciare un bilancio, il rendimento dei materani non è di certo positivo. Zero sono stati i punti collezionati fino ad ora da capitan Barbano e compagni ma tanta è stata la sfortuna che ha accompagnato i ragazzi in questa nuova avventura; al di là del pesante passivo rimediato a Sarzana nella prima giornata di campionato per sette a due e di quello per sette a quattro nella quinta giornata contro il Montebello, tutte le altre partite

Vivilecchia autore dell’unica rete sabato della Raro

sono state perse dalla Pattinomania di misura: tre a due in casa contro il Correggio, sei a cinque fuori casa contro il Molfetta, tre a due a Matera contro il Thiene ed infine, l'ultima beffa casalinga di sabato scorso contro la capolista Sarzana per due ad uno.

Anche contro la formazione ligure, il quintetto della città dei Sassi ha disputato una buona gara, solamente le prodezze di De Rinaldis e Borsi hanno permesso al Sarzana di portare a casa l'intera posta in palio. Sabato scorso, inoltre, mister Massari ha dovuto

fare a meno dell'attaccante Nicoletti ancora infortunato, mentre ha buttato nella mischia il portiere Picca e, nel secondo tempo, capitan Barbano entrambi non al top della forma fisica. Nonostante queste defezioni, il Sarzana ha dovuto sudare prima di portare a casa i tre punti che le hanno permesso di mantenere intatta la leadership del girone. Alla Pattinomania non resta altro che pensare al prossimo incontro esterno sulla difficile pista del Correggio del materano Pietro Papapietro. Non sarà un match facile proprio perché incontreranno un club galvanizzato dalla vittoria esterna contro il Thiene e dal secondo posto ad una sola lunghezza dal Sarzana. Per la Raro, dunque, si presenta una nuova ed entusiasmante sfida, non impossibile anche perchè i materani non hanno nulla da perdere rispetto agli avversari. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Nuoto Pizzolla tra gli uomini e Fratusco tra le donne i grandi protagonisti Buona prova in un ricco parterre di presenze

In evidenza a Putignano la Podistica Ferrandina Vinto il titolo regionale Assoluti invernale della Fin lucana si conferma all’avanguardia

Atleti Amatori Matera campione

MATERA - Si è concluso il Campionato Regionale Invernale Assoluti Organizzato dalla Federazione Italiana Nuoto, Comitato di Basilicata. Alla manifestazione di domenica scorsa svoltosi a Potenza hanno preso parte 11 tra le migliori società regionali. A trionfare è stata l'Associazione Atleti Amatori di Matera con 1035 punti, distaccando di 180 lunghezze la “Savigi” di Satriano ferma a 855punti e l'Invicta Nuoto di Potenza, terza con 355 punti. “Sono soddisfatto per tutta la squadra perchè ha mantenuto sempre alta la concentrazione e siamo riusciti a confermarci come squadra d'elite in ambito regionale” ha commentato a caldo il tecnico Nunzio Vivilecchia. Il Campionato Assoluti è rivolto a tutti gli atleti di categoria ragazzi, juniores, cadetti e seniores ma le batterie non sono divise per anno di nascita bensì con i tempi di qualificazione ottenuti nel campionato invernali. Gli atleti più piccoli possono partecipare solo se hanno ot-

tenuto un tempo limite fissato da tabelle federali nazionali. Tante le medaglie conquistate dagli atleti materani anche in quest'ultima giornata. Tra i ragazzi in luce Ivano Pizzolla ('92), vincitore dei 200 misti e dei 100 rana, gara quest'ultima in cui ha migliorato di oltre un secondo e mezzo il già suo precedente record regionale fermando il cronometro a 1'04”00. Ancora medaglie d'oro sono state vinte da Francesco Martoccia ('92)

nei 50 metri delfino e Giovanni Lapolla ('92) nella gara dei 100 dorso. Punti pesanti e grandissime soddisfazioni anche per le ragazze: in particolare Antonella Fratusco ('93) che ottiene due ori nei 100 rana e 800 stile libero e Marta Pizzolla ('97), che ha battuto tutte le avversarie più grandi nei 100 dorso e 200 misti. L'ultima gara ha regalato alle ragazze in primis e a tutta la squadra l'emozione più grande: infatti Fratusco e

Pizzolla, insieme alle compagne Chiara ('95) ed Irene ('94) Debernardis, hanno vinto la staffetta femminile 4x100 stile libero e, una volta confermato, si sono viste ufficializzare il nuovo record regionale con 4'30”10, migliorando di tre decimi il precedente primato stabilito sempre da atlete dell'Associazione Atleti Amatori e fermo dal luglio 1999. “Le vittorie i record, le qualificazioni alle fasi Nazionali, -afferma il presidente Antonio Pietracito- sono tutti momenti fantastici che ci ripagano degli sforzi che con determinazione e spirito di squadra affrontiamo quotidianamente. Con gli atleti di categoria trionfanti a Potenza, l'atleta Antonio D'Alema premiato al galà dello sport e gli ottimi segnali che giungono dai bambini più piccoli non posso far altro che congratularmi con tutti questi ragazzi ed i tecnici che li seguono perchè confermano la società ed il nuoto materano ottima fucina di campioni”. sport@luedi.it

Pesca alla trota a Pietragalla Si apre con un successo la stagione PIETRAGALLA - E' stata innanzitutto una bella giornata di sport allietata da un caldo sole primaverile al cospetto di numerosi appassionati di pesca sportiva. Domenica scorsa si è svolto infatti il primo appuntamento del 2009 con questa disciplina sul territorio comunale pietragallese. E' stato un evento organizzato dalla sezione comunale di Pietragalla dell'associazione pesca sportiva Alto Bradano affiliata dal primo gennaio 2009 alla federazione italiana pesca sportiva ed attività subacquee. Si è trattato di una gara di gara di pesca intersociale alla trota dove i partecipanti hanno potuto esprimere e manifestare tutte le tecniche legate a questo tipo di pesca presso il

campo di gara ufficiale ubicato lungo il Torrente Rosso a Pietragalla e si è svolta dalle ore 8 alle ore 12 preceduta prima dell'inizio della gara dall'abbinamento del settore in cui ogni partecipante ha svolto poi la propria attività. I risultati sportivi sono stati lusinghieri in quanto si è avuta una pesca abbastanza significativa della trota da parte dei singoli partecipanti, i quali si sono intrattenuti anche dopo il termine della gara effettuando le proprie considerazioni sportive sulla manifestazione. La gara è stata vinta per la cronaca dal pietragallese Stefano Vertone che l'ha spuntata sugli altri partecipanti in base al numero di trote pe-

scate. Il prossimo appuntamento è in programma per il mese di aprile sempre presso lo stesso campo di gara. Antonio Bevilacqua sport@luedi.it

PODISTICA Ferrandina protagonista nella prima prova del Corripuglia 2009. Con la primavera alle porte ed una temperatura ideale per praticare l'attività podistica, la società aragonese ha schierato in partenza ben dieci tesserati che si sono tutti ben distinti nella dieci chilometri della Marcialonga di San Giuseppe, svoltasi a Putignano. Sugli stessi vialoni che poco più di un paio di settimane fa hanno ospitato il famoso carnevale della città pugliese, i podisti ferrandinesi si sono ben distinti e, tra gli oltre 1700 podisti giunti al traguardo uno su tutti, Nicola Pennuzzi, ha chiuso la sua gara giungendo tra i primi cento atleti. Il podista aragonese ha chiuso la sua prestazione in 41 minuti netti, chiudendo la dieci chilometri di Putignano con poco meno di sette minuti dal vincitore della Marcialonga di San Giuseppe, Gennaro Bonvino, che ha chiuso la gara in 34'04''. Di notevole spessore tecnico è risultato la gara del quartetto formato da Saponara, Lacarpia, Zaltini e Selvaggi, che hanno dimostrato le loro capacità e la compattezza di squadra utile per terminare la gara con un ottimo tempo. Antonio Iernò, invece, ha preceduto i compagni di squadra Cerabona, Scocozza, Zito e Recchia. Tutti i podisti ferrandinesi, al termine della gara, hanno atteso per complimentarsi con lui, il podista più anziano della gara, Pietro Parisi dell'Atletica Casalini, che alla veneranda età di ottanta anni ha dimostrato come l'atletica sia uno sport che si può praticare anche essendo molto avanti con l'età e senza rischi, anzi facendo del gran bene alla propria salute. È stata, però, anche la domenica di Giovanni Schiavone, il portabandiera dell'Asd Podistica Ferrandina nel nord Italia. Infatti, trasferi-

Francesco Scocozza

to ad Oggiono in provincia di Lecco per motivi di lavoro, l'atleta ferrandinese non ha dismesso i panni di podista ed ha preso parte all'Half Marathon Città di Lecco, dove ha concluso la gara tra i primi cento, portando alti i colori della sua squadra e della sua città, con il tempo di 1 ora 26'47''. Il vincitore della gara, nella quale sono arrivati al traguardo oltre cinquecento atleti, è stato Amor Rached, che ha concluso la sua mezza maratona lombarda in 1 ora 6'59''. Il prossimo fine settimana vedrà tutta l'Asd Podistica Ferrandina impegnata a fare il tifo per uno solo dei propri rapprsentanti, Giuseppe Laselva, che sarà impegnato nella prestigiosa Maratona di Roma. Lungo i 42,195 chilometri della capitale Laselva correrà insieme ai circa 14900 maratoneti, provenienti da 78 nazioni differenti che hanno già fatto pervenire la propria iscrizione alla manifestazione. fra.cal.


Cultura&Spettacoli 50

Giovedì 19 marzo 2009

di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Con “Se bruciasse la città” è pertito il delirio, martedì sera nella città dei Sassi, per Giovanni Calone, in arte Massimo Ranieri, che ha lanciato la sua terza tappa lucana nell' arco di un solo anno. Il pezzo “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” ha, poi, travolto la platea, donne e bambini entusiasti e in coro per il grande artista, Massimo Ranieri. L’evento della società barese “Delta Concerti” ha colpito nel segno. Un grande show. «Anche se in ritardo, mi sento di augurarvi che questo sia un anno di felicità per tutti voi», ha dichiarato in apertura Ranieri immerso da fari di luce. Uno spettacolo teatrale tratto dall’omonimo doppio album uscito nel 2006, nel quale il cantante e attore ha ripercorso la sua carriera artistica reinterpretando i più bei brani del suo repertorio, intervallati da parti recitate o improvvisate in cui ha raccontato momenti della sua vita e della sua carriera artistica. Accanto ai suoi brani più famosi, da “Rose rosse” a “Vent' anni” e “Perdere l'amore”, Ranieri ha interpretato molte canzoni del repertorio classico napoletano e alcune delle canzoni più note di altri cantanti, come “Almeno tu nell'universo” di Mia Martini e “L'istrione” di

Il concerto

La terza volta di Ranieri non si può scordare Grande ritorno nella città dei Sassi

Massimo Ranieri (foto Videouno)

Charles Aznavour. «Ho cominciato a cantare a 9 anni per un motivo soltanto, la paura di nuotare, sotto le minacce di amici e fratelli. Mai al mondo avrei immaginato questo canto mi avrebbe portato ad esibirmi in Italia e in alcuni teatri all'estero, grazie al mio pubblico e a voi che siete presenti questa sera», ha proseguito nei vari momenti di presentazione dei brani, in cui non è mancato il dialogo e lo scambio di battute con il pubblico. Subito dopo un un fuori programma, in cui “le sue donne” hanno eseguito “tanti auguri” per i suoi primi 40 anni di carriera, ma anche perché «tra due mesi compio 58 anni». «Dopo ti penso, ti penso anche se non ha più senso ritornare insieme a te ma io ti penso, lo stesso -ha affermato- ogni volta che arrivo a Matera è un colpo incredibile, siate fieri della vostra città» . Un quasi sessantenne formidabile. perfomance di “Erba di casa mia” davvero briosa, Ranieri steso sul palco del “Duni” , tra addominali e sorrisi ha sorpreso. Una particolarità confermata: sia l'orchestra che il corpo di ballo è composto interamente da donne. Tra le novità: il suo nuovo compagno di viaggio, attualmente è Federico Pisano, nei panni di un amico immaginario con cui si è esibito in un numero di Tip Tap degno di Broadway. cultura@luedi.it

La mostra Esposizione fino al 18 aprile, presso Cocco Librerie a Potenza

Monakò e i colori dell’animo Il Teatr Libroo “Stachicc i B’rnett” a teatro di domenica

di MARIA DE CARLO POTENZA - «A prevalere dev'essere sempre la speranza. In ognuno di noi ci sono forze e energie positive inespresse». E’ il commento della pittrice-poetessa Patrizia Monakò, che ha fatto dell'arte il “luogo” dove esprimere l'animo nelle sue poliedriche “tonalità” e come accompagnano i versi all'opera “Inside me”: “Cielo viola dentro di me, una vitale esplosione di forza interna”. Con 19 opere l'artista ha inaugurato, sabato scorso, la mostra - la quinta Personale - presso la libreria Cocco di Potenza (piazzale Rizzo), mostra che si potrà visitare fino al 18 aprile prossimo. Una libreria che ben si sposa alle poliedriche espressioni artistiche e che sollecita “lo stare” e il “permanere” nel tempio della cultura. «C'è un'inquietudine per la vita sfugge -ha affermato Monakò-c'è una presa di coscienza della realtà, sono diventata più concreta. La vita, a mio avviso, non è né bianca, né nera, è fatta di tinte intermedie: opposizione di forze contrarie». Un suggerimento valido per tutti? «Non aver paura di esplora-

re i nostri lati oscuri». A caratterizzare il vissuto quotidiano dell'affascinante artista è l'esigenza-forza di creare, scrivere e esprimersi, «una necessità interiore insopprimibile -ha spiegato Monakò- che si presenta in modo ciclico tra scrittura e pittura», e che ben riesce a conciliare gli impegni con la famiglia (Monakò è spostata e ha due simpatici figli: Aurora e David). Attraverso il dripping (tecnica degli anni '50) Patrizia ha lasciato sgocciolare su tela colori portatori di armonia e di pace, pur nella consapevolezza di un interno inquieto perché consapevole che “Tutto passa e tutto scorre”, come ha affermato richiamando il fiume Eracliteo. Un'immagine emblematica e che richiama l'esperienza della morte dei genitori di Monakò (appena l'estate scorsa quella della madre) e non solo, una consapevolezza che accomuna non pochi “se ci si sofferma -dice- a contemplare la nostra storia personale». E' quanto si “legge” dalla pittura e dai colori delle 19 opere di Patrizia Monakò nella mostra organizzata “con grande spirito mecenatistico”, come di-

chiara la stessa artista, dalla sua amica Grazia Rago. I colori giocano un ruolo tutto particolare nelle sue opere, come il dittico “What's energy” accompagnato dalle parole: «L'energia del giallo, delle movenze danzanti del rosso, la mano cerca qualcosa oltre il quotidiano. Gli schizzi liberano le pulsioni interne con esiti solari». E la serata d'inaugurazione poi si è arricchita dalla presenza del critico Rino Cardone che ha evidenziato i tratti più eclettici dell'artista nonché gli elementi che caratterizzano le sue opere: «Con Patrizia -ha detto- si inaugura una stagione del dinamismo creativo. Monakò ha grande potenzialità creatrice. Altra presenza interessante, l'attrice Giovanna Valente “compagna d'animo”, come l'ha definita la pittrice (che condivide la promozione dell'uomo più debole e indifeso, e nella loro mente la situazione attuale del Tibet) che durante la serata ha recitato le poesie della Monaco coinvolgendo i presenti attraverso una performance dettata dalla lirica “Free wind” dedicata al “vento sul Tibet”. cultura@luedi.it

MATERA - Dopo il successo di pubblico riscontrato nelle quattro repliche di “Stachicc i B’rnett”, la Compagnia “Sipario” torna a esibirsi domenica 29 marzo. La novità, infatti, è proprio questa. Per la prima volta si vuole dare la possibilità a quanti per diversi motivi non riescono ad andare a teatro nei giorni feriali. Raccogliendo la richiesta di questa fascia di spettatori “penalizzati” da orari di lavoro impossibili, o determinati da esigenze professionali la compagnia ha scelto come quinta replica il giorno della domenica. Molti hanno già condiviso questa scelta acquistando il biglietto per lo spettacolo, ma vi sono ancora posti disponibili. L’incasso di questa replica sarà devoluta all’Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), che assieme all’associazione Materail, e “Un cuore per l’Albania”, sono tra quelle che in questi mesi del 2009 hanno beneficiato dello scopo di questa Compagnia che prevede appunto la messa in scena di spettacoli teatrali in vernacolo materano il cui incasso molte volte viene devoluto in beneficienza. Costituitasi agli inizi del 2007, la compagnia, ha esordito con “Floaman du Mnnabbind”, tratta da Filumena Marturano del grande maestro Eduardo De Filippo, continuando ancora con “La Transit”, commedia originale scritta da Bruno Nicola Francione, che è anche il direttore artistico. Nella stagione in corso, Sipario porta in scena “Stachicc...” liberamente tratta da Giulietta e Romeo di William Shakespeare, e in quattro repliche ha ottenuto quasi il tutto esaurito, in un periodo ricco di eventi teatrali. Allora, per i più fortunati che troveranno ancora posto appuntamento domenica 29 marzo, alle ore 17.30 presso il Cinteatro Duni. cultura@luedi.it

IlCar Libro net Sollima al conservatorio di Matera MATERA - Questa sera alle 21 nell’Auditorium “Gervasio” del Conservatorio di Matera ore 21 “La stravaganza del violoncello” con l’Orchestra della Magna Grecia diretta da Maurizio Dini Ciacci con Giovanni Sollima al violoncello. Si tratta dell’ultimo appuntamento della stagione concertistica “Matera in musica” dell’Orchestra I.C.O. della Magna Grecia, affiancata, come sempre, da Ubi Banca Carime. Questa volta l’Auditorium di Matera ospiterà il violoncellista e compositore Giovanni Sollima. cultura@luedi.it

Tappa campana per i vini di Bisceglia LAVELLO - Oggii vini dell'azienda di Mario Bisceglia faranno tappa in Campania. Nell'appuntamento salernitano conosceranno il territorio di Lavello, alle propaggini del Monte Vulture dove si distendono 55 ettari collinari di vitigni e uliveti. Il giovane imprenditore lucano ha fondato l'Azienda Agricola Bisceglia nel 2001 dopo aver girato il mondo come operatore nel food industry. L'azienda ha chiuso il 2007 con un fatturato di 1 milione di euro e con 300.000 bottiglie di vino di qualità, il 40% delle quali va sui mercati esteri. Il business plan 2007-2011 proietta l'Azienda verso una crescita costante sino ad arrivare nel 2011 ad una produzione di 1 milione di bottiglie per un fatturato di 3.300.000 euro. Prospettive di crescita nel campo dell'enologia non indifferenti se poste in relazione alla realtà economica del Sud, inserite in un contesto regionale dove il volano dell'industria è rappresentato dallo sfruttamento del bacino petrolifero della Val d'Agri, dal turismo potenziale eldorado non sufficientemente promosso e valorizzato e dal vino che funge da importante ambasciatore della Regione. Il gioiello dell'Azienda è rappresentato dal “Gudarrà 2004”, Aglianico del Vulture Doc subito premiato con Tre Bicchieri dal Gambero Rosso, vino che si presenta “ricco, solido ed elegante, di colore rubino cupo e con profumi nitidi ed intensi di frutti rossi su cui si innestano toni più complessi di legno nuovo, note balsamiche e di caffè tostato di vero fascino”. Emilia Manco cultura@luedi.it


Cultura e Spettacoli 51

Giovedì 19 marzo 2009

Novità Presentazione oggi a Roma, Carlo Lucarelli ha firmato la prefazione

Il questore debutta in libreria Romolo Panico e “Il teatro dei burattini” POTENZA - Un romanzo poliziesco scritto da un poliziotto di lungo corso, all'esordio nella narrativa: il volume ha per titolo “Il teatro dei burattini” (ed. Il Filo) e ne è autore Romolo Panico, da 35 anni funzionario di polizia ed ora Questore di Potenza. Il romanzo - che sarà presentato oggi a Roma alle ore 17.30 nella libreria Il Filo, via del Basento 52 - racconta le esperienze del commissario Fausto Marini, funzionario di polizia alle prime armi che, appena vinto il concorso, si trova catapultato a Napoli, città che scopre stupenda e popolata da gente eccezionale, ma caotica e pericolosa, senza che nessuno gli avesse indicato i rischi che avrebbe potuto correre. Tramite il commissario Marini, l'autore descrive soggetti, luoghi e situazioni che, seppure inventate, sono molto attinenti alla realtà che quotidianamente coinvolge tanto i poliziotti, quanto quel popolo napoletano

La copertina

Il questore Panico

«unico e travolgente». Il dinamismo delle scene che si susseguono nel romanzo; l'autenticità di alcuni soggetti, seppure inesistenti; la rispondenza di quelle scene con la realtà napoletana danno, a chi legge, la

sensazione di trovarsi inserito in un ambiente multimediale, come se quelle vicende le stesse vivendo in prima persona. La prefazione, di Carlo Lucarelli, rende all'autore un merito: quello di aver descritto fatti che,

seppure indicati nelle prime pagine quali contesti e soggetti del tutto immaginari, descrivono il frutto di una introspezione minuziosa della vita vissuta da un funzionario di Polizia, che l'autore si è soffermato a ricordare ed a

Premio speciale a Lorenzo Laporta, giovane scrittore tarantino

Il Molinello per “Le parole della pioggia” di ROSSELLA MONTEMURRO HA vinto la tredicesima edizione del Premio speciale “Il Molinello” il romanzo “Le parole della pioggia” (Il Filo) del giovane scrittore tarantino Lorenzo Laporta. Un libro, quello del ventisettenne Laporta, che può essere definito impopolare sia per la trama (sullo sfondo c'è il crack da 900 milioni di euro al Comune di Taranto) sia per lo stile con cui è narrato. «Questo premio è arrivato così, inaspettatamente. - afferma Laporta - Premiano un testo a cui è legata tutta una storia che si snoda su binari paralleli: da un lato una vicenda personale, dall'altro una vicenda pubblica, quella che ha coinvolto il Comune di Taranto per la quale ancora nessuno ancora paga». Il Premio Letterario Internazionale "Il Molinello" è promosso dal Comune di Rapolano Terme con il Patrocinio della Provincia di Siena e della Regione Toscana. La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato prossimo alle ore 17, al "Teatro del Popolo" di Rapolano Terme. Anche la tredicesima edizione del Molinello sarà all’insegna del ricordo di Mario Luzi. «Sono contento per “Il Molinello” soprattutto come giovane autore meridionale che spesso ha difficoltà a trovare vie per la promozione», ha aggiunto Laporta. Laureato in Scienze Internazionali e Diplomatiche “Orientale” di Napoli, Laporta ha iniziato a scrivere per diletto all'età di quindici anni. Qualche anno dopo ha incontrato a Taranto il narratore e poeta italiano Roberto Pazzi, con il quale ha stretto un profondo rapporto epistolare: Proprio Pazzi ha scritto una presentazione alla sua prima opera poetica, la silloge L'uomo solo (Scorpione, 1999). Alcune liriche di Laporta sono state pubblicate sull'antologia dei poeti “La Vallisa” (Bari). Tra premi e segnalazioni ottenuti, il Primo Premio “Pirandello” (Agrigento, 2000). Sei anni fa ha pubblicato il romanzo Déjà-vu per i tipi della Bastogi, con la pre-

Lorenzo Laporta e la copertina

fazione di Romano Battaglia. Tra i vincitori della tredicesima edizione, Il Premio alla carriera 2009 per la scrittura teatrale e il cinema sarà assegnato all'attore, regista e sceneggiatore Sergio Rubini, Premio alla Carriera anche a

Luciano Luisi. Premi Speciali della Giuria a Giorgio Panariello con il libro "Non ti lascerò mai solo" (Mondadori), a Paolo Di Stefano, inviato del Corriere della Sera", con "Nel cuore che ti cerca" (Rizzoli), a Valeria Parrella con "Lo Spa-

zio bianco" (Einaudi). Il vincitore assoluto per la narrativa edita sarà Magdi Cristiano Allam, vicedirettore del Corriere della Sera, con il libro "Grazie Gesù" (Mondadori). r.montemurro@luedi.it

scrivere. Romolo Panico è nato a Caserta ed ha 59 anni fa; da circa 35 anni è funzionario della Polizia di Stato. Dopo un periodo iniziale di servizio svolto in Piemonte e una breve esperienza a Modena, ha sempre lavorato a Napoli, prima nella sua estesa periferia e poi alla Squadra mobile. Da quasi nove anni svolge le funzioni di Questore, prima in Calabria ed ora a Potenza. La sua ultima passione per la scrittura si aggiunge a quelle per la pittura e per la musica, che ha curato con interesse sin da quando era universitario. cultura@luedi.it

Linzalata, cronache dalla civiltà dell’ansia BERNALDA - Tachicardia; sudorazione; tremori; sensazione di soffocamento; asfissia; dolori al petto; nausea; percezione di svenimento; depersonalizzazione; paura di impazzire; paura di morire. Non è il solito bollettino di guerra sugli effetti della crisi economica in corso - anche se potrebbe tranquillamente esserlo - ma il resoconto di un'escalation di stati d'animo incontrollati - e incontrollabili nota, ai più, come “Disturbo da Attacco di panico” o, semplicemente, con l'agghiacciante acronimo di DAP. Il male della perdita di controllo che emerge con la scomparsa stessa delle capacità di tenere uno stato di vigilanza adeguato agli standard che la frenesia del quotidiano richiede. Cronache dalla civiltà dell'ansia. Con il panico automatico generantesi attraverso la dirompenza di uno stato alterato che libera un'angoscia sempre più ardua da frenare. Il racconto di un'esperienza limite, in tal senso, è nel picco-

LIBRI

Lauru

Marcoaldi

Martigli

Bimbi

Provincia

Conti

La mente dei bambini non può accogliere tutto e la “naturalità” degli adulti quando parlano di sesso davanti ai più piccoli è spesso frutto di scarsa consapevolezza e disattenzione. “La sessualità dei bambini non è affare dei grandi” (collana Libra di Castelvecchi, traduzione di Alessandra Macrì) di Didier Larau riflette sul tema a partire dalla celebre teoria freudiana della sessualità infantile. Programmi televisivi, pubblicità, giochi, abbigliamento: l’ipersessualizzazione di forme e linguaggi si intromette nelle fantasie, innescando un’eccitazione sproporzionata, che in alcuni casi estremi si traduce in patologie, disordini del comportamento, iperattività. Lauru è psichiatra e psicanalista, autore di varie opere sull’argomento.

VIAGGIO di un poeta-reporter nella provincia italiana, alla scoperta delle storie e del profilo più vero di un Paese “oscuro a se stesso”. Si intitola “Viaggio al centro della provincia” (Einaudi Stile Libero), il nuovo libro di Franco Marcoaldi. A cinquantadue anni dalla pubblicazione di “Viaggio in Italia” di Guido Piovene, Marcoaldi descrive diciassette province italiane. «La spinta a riscoprire il passo, le facce, i tic, i sapori, la luce, le malinconie e gli azzardi di quelle comunità che troppo spesso restano fuori dalle maglie di un resoconto mediatico ripetitivo, irrelato e decisamente poco chiuso»: così Marcoaldi spiega il criterio della scelta delle realtà visitate. Marcoaldi ha all’attivo numerosi libri di poesia.

ECCO come difendersi dalla recessione: una specie di vademecum rivolto a quanti di Finanza non hanno mai capito niente. Dai mutui subprime al crollo delle borse, “La resa dei conti” (collana Tazebao di Castelvecchi) analizza la crisi che ha colpito il mondo occidentale e lo fa con un linguaggio semplici e procedimenti logici alla portata di tutti. Alla fine del libro, concetti quali “mutui subprime, cartolarizzazioni, derivati o fondi di investimento” diventeranno, per i “profani”, decisamente puù comprensibili. Martigli, nato a Pisa nel 1951, è stato private banker e responsabile dei servizi internazionali di una banca, occupandosi, tra l’altro, della creazione di strumenti finanziari soprattutto esteri (prodotti strutturati, Sicav, fondi).

La copertina

lo libro della giovane lucana Micaela Linzalata (“Attacchi di panico”, Arduino Sacco Editore, 15) presentato l'altra sera a Bernalda nel corso di un convegno che la locale FIDAPA ha dedicato al prezioso nonché allarmante tema. Il racconto è una sorta di «dizionario di una sofferenza che solo chi la conosce può comprendere appieno». Specialmente se, ad un certo punto della giornata, ci si ritrova a chiedersi: «Che faccio? Grido? Chiedo aiuto? Cosa dico? Cos'ho? Cosa mi sta succedendo? Chi mi può aiutare?» Frasi talmente marzulliane da sembrare hitchockiane. Ossia, terrificanti. Con Micaela che, però, sviscera la sua esperienza - lungo un arco temporale che va dal 2002 al 2007 - e la tramuta nella storia di una “guarigione”. Di una speranza in più. Con l'ausilio di Emanuela Villonio, psicologa delle ASL di Venosa, che ha aiutato l'autrice ad uscire dal tunnel del panico. E l'incontro fidapino diviene occasione per riportare i risvolti clinicoumani di questo cammino salvifico che si palesa quale viaggio dentro se stessi. «Consiglio sempre alle mie pazienti di tenere un diario. La narrazione è un modo per dare consapevolezza ad un mondo interiore altrimenti confuso. Perché la paura nasce dall'ignoto» aggiunge la puntuale dottoressa Giusy Rosamondo. Tutto sta ad interpretare i propri stati emotivi, dunque. E qui subentra l'aiuto dello specialista. cultura@luedi.it


52 Cultura e Spettacoli

Giovedì 19 marzo 2009

L’INIZIATIVA

Dalla Fondazione Zetema schede tecniche per il recupero delle chiese rupestri di Gravina MATERA - La Fondazione Zetema di Matera realizzerà schede tecniche per il recupero delle chiese rupestri di Gravina di Puglia (Bari), nell’ambito di un programma di collaborazione avviato con la Fondazione museo “Ettore Pomarici Santomasi”. Lo ha reso noto il presidente della Fondazione Zetema, Raffaello De Ruggieri, che ha compiuto un primo sopralluogo tecnico con il responsabile del comitato scientifico della istituzione culturale, Michele D’Elia. Tra le chiese interessate al recupero vi sono quelle di San Michele e della Madonna della Stella: «Con le schede tecniche – ha detto De Ruggieri – realizzeremo anche una proposta di programma e di intervento per le risorse che la Regione Puglia destinerà al recupero del patri-

monio rupestre, che consentirà di allargare il distretto culturale tematico al comprensorio appulo-lucano». L’azione di recupero si avvarrà dell’esperienza portata avanti in agro di Matera con il restauro della Cripta del Peccato Orginale, nota come «La Cappella Sistina del rupestre». La Cripta del Peccato Originale, già chiesa del fronteggiante cenobio longobardo-benedettino, per il suo straordinario ciclo pittorico rappresenta una delle testimonianze più significative della pittura altomedievale dell’area mediterranea. Il recupero della Cripta, promosso dalla Fondazione Zétema, ha visto la consulenza dell’Istituto Centrale del Restauro e la partecipazione di impegnate professionalità; non si

Un affresco della cripta del Peccato Originale

è trattato di un semplice intervento di restauro ma si è voluto costruire un modello di riferimento scientifico, un codice di pratica per i futuri interventi sul patrimonio rupestre mondiale. La Fondazione Zètema (Centro per la Valorizzazione e Gestione delle Risorse Storico-

Ambientali) è stata istituita il 24 ottobre 1998. Ha per scopo la programmazione e la realizzazione di attività di studio, di documentazione, di formazione, di ricerca, di progettazione e di produzione nel campo della tutela, gestione, valorizzazione e promozione dei beni culturali e ambientali e

delle attività culturali. Contraddistinta dal termine classico zétema, richiamante le attività di studio applicativo, la Fondazione realizza, in stretta connessione e dipendenza tra didattica e formazione, progetti di ricerca ed interventi diretti sul territorio. cultura@luedi.it

INIZIATIVA

Convegno sulla democrazia

Successo per Claudia Minieri e Roberto Montefinese al VivaVerdi

Un duo d’onore

Domani matrimonio a sorpresa DI GERARDO TEMPONE

di NUNZIO LONGO MATERA - Il duo Claudia Minieri (pianoforte) e Roberto Montefinese (sassofono), ha tenuto, nell'ambito di VivaVerdi, XIII Edizione, il concerto intitolato: “Dalla Musica francese al tango argentino”, domenica scorsa presso la sala concerti di Arteria in vico XX Settembre, 2 Matera. La pianista Loredana Paolicelli, docente presso il Conservatorio “Duni”, è direttrice di Arteria. Il duo Minieri Montefinese il 24 marzo prossimo si esibirà a Radio Vaticana. Claudia Minieri materana, avviata da Loredana Paolicelli, si è diplomata con il massimo dei voti e lode presso il conservatorio “Duni” di Matera sotto la guida della professoressa Filomena Paradiso. Nel Festival Vivaverdi 20052006 si è esibita come solista ed ha accompagnato cantanti lirici e strumentisti a fiato. In alcuni concerti nazionali a premi ha guadagnato le prime posizioni come solista e camerista. Konstantin Bogino, Giuseppe Squitieri e Michele Marvulli sono stati i suoi maestri in diversi corsi di alto perfezionamento in pianoforte. Ha suonato con il violinista spalla dell'orchestra Des Champs Elysèes, Alessandro Moccia, con i clarinettisti Romain Gyol, Volta, Messina e Brandhofer. Le sue esibizioni avvengono in formazioni cameristiche con ampio repertorio. Frequenta il biennio accademico di II livello in Musica da Camera presso il Conservatorio Duni di Matera, sotto la guida di Loredana Paolicelli. È docente di pianoforte presso Arteria. Roberto Montefinese si è diplomato in sassofono sotto la guida del maestro Vito Soranno presso il Conservatorio “Duni” di Matera. È stato vincitore in numerosi concorsi: II rassegna nazionale “Giovanissimi Talenti” città di Trani, Accademia Internazionale di Musica W.A.

Il duo

Mozart città di Taranto, 1° Concorso Nazionale pianistico-strumentale e Vocale “Don Matteo Colucci”, X concorso Pianistico Strumentale Città di Napoli. Ha vinto con il quartetto i seguenti concorsi: V Concorso nazionale europeo “Don Matteo Colucci” città di Torre Canne, Concorso nazionale di musica Ama Calabria, I concorso nazionale di Musica da Camera premio “R. Gervasio” città di Matera, 1° Concorso Europeo “San Nicola Giovani” di Bari, 1° Concorso Nazionale di Musica “Gian Franco Lupo”. Da solista è risultato vincitore del 9° Concorso nazionale di Mu-

sica “Euterpe” città di Corato, del I Concorso nazionale di musica “Gian Franco Lupo” e 5° Concorso Internazionale di esecuzione musicale “Valeria Martina” di Massafra. Nel 2005 ha vinto l'audizione come migliore allievo dei Conservatori di Matera e Potenza con concerti da solista per sassofono ed orchestra. Ha frequentato masterclass con i maestri Claude Delangle, Vito Soranno, Sleve Grossman e Hugo Aisemberg. Nel febbraio 2008 ha conseguito il diploma accademico di II livello presso il Conservatorio Duni. cultura@luedi.it

LA PELLICOLA DI VRATNÈ IAHVE PROMOSSA DA “CINERGIA”

Cento minuti di “Vuoti a rendere” con il cineclub del giovedì MATERA - Cento minuti di “Vuoti a rendere” di Jan Sveràk. A Matera la pellicola “Vratné lahve” per la rassegna settimanale del “Cineclub del giovedì” materano, organizzata dall’associazione di cultura cinematografica “Cinergia”. Si puo' vivere non rassegnati anche dopo gli “anta”? La soluzione giunge da questa commedia imperdibile. Josef, da Praga risponde. E' un film a gestione familiare dove l'attore protagonista, Sveràk, è anche lo sceneggiatore e a dirigere c'è, Jan Sveràk, suo figlio. Josef è un professore ultrasessantenne che, a causa dell'insolenza delle nuove generazioni, non sopporta più il suo lavoro di insegnante. Reiterando una strana punizione inflitta ad un alunno, coglie l'occasione della ramanzina da parte della preside e lascia il lavoro. La moglie ex insegnante di tedesco, è colpita dalla decisione improvvisa, e preoccupata sia dal fatto che il marito sia insofferente a casa, sia che il loro rapporto di oltre 40 anni stia irrecuperabilmente andando alla deriva. Josef, invece, vuole mettersi ancora alla prova, si sente pieno di vita. Si mette alla ricerca di un lavoro, prima co-

me: pony-express in bicicletta e poi in un supermercato. Lì, affinando il suo atteggiamento positivo verso la vita, diventa un punto di riferimento per molti, ma si allontana sempre più dalla moglie. Inoltre, continua ad avere fantasie erotiche su altre donne, molto più giovani. Il lavoro rappresenta per Sveràk la terza parte della trilogia

sulla vita, dopo “Obecnà Skola” del 1991, mai uscito in Italia ma premiato all'estero, e “Kolya del 1996”, che gli ha fatto conoscere anche in Italia e ha guadagnato, tra gli altri premi, l'Oscar come miglior film straniero. Vuoti a rendere esce in Italia solo il 16 gennaio scorso dopo essere stato programmato in aprile del 2008, ma poi bloccato. Mentre la sua nascita risale all' 8 marzo del 2007 in Repubblica Ceca. Film piacevole e positivo, lancia messaggi sul senso della vita e su come vivere una vecchiaia serena, tra cultura e gag, staticità e dinamismo mentale. Il Cast è costituito da: Zdenek Sverak, Tatiana Vilhelmová, Daniela Kolarova, Alena Vránová, Jirí Machacek, Miroslav Táborsk_, Martin Pechlát, Nella Boudová, Jan Budar, Pavel Landovsk_, Filip Renc, Jirí Schmitzer, Ladislav Smoljak, Vera Tichánková e Ondrej Vetchy. Appuntamento presso il Cinema “Comunale, in piazza Vittorio Veneto,nei nuovi orari: 17.45 19.35 - 21.30. Biglietto: di 3,50 euro. Maria Anna Flumero cultura@luedi.it

VILLA D'AGRI - Sesto appuntamento, domani sera, nell'ambito della rassegna “Le valli del teatro”, per la stagione teatrale 2008-2009. A cura dell'Ente Teatro Cronaca va in scena “Matrimonio a sorpresa”, con Delia Frediani e Patrizio Rispo per la regia di Alex Piani. Si tratta di una brillante commedia in due atti, ambientata nella Napoli di fine anni cinquanta, che vede Patrizio Rispo e Delia Frediani al timone di un'affiatata nonché numerosa compagnia di attori. Interessante ed esilarante il filo portante della storia, che mulinella nella scalcinata abitazione di un'ancor più scalcagnato direttore teatrale che, nel tinello della stessa abitazione, agli attori della sua compagnia fa svolgere le prove di un testo scrittogli da un azzimato avvocato. Naturalmente non riesce a tirar fuori uno spettacolo a dir poco decente. E mentre si cerca di mettere in scena un banale dramma della gelosia, tra frizzi e lazzi si mette in moto la macchina degli equivoci. Armandino Dorè, un esilarante Patrizio Rispo, giramondo e sciupafemmine nonchè sedicente viveur, e Letizia Corallo, zitella tutta casa e chiesa, per schivare un finto dramma della gelosia si sposano per davvero. E per davvero, la prima notte di nozze, l'uomo di mondo diventa geloso del passato misterioso di quella che credeva fosse una semplice e pia zitella. Le dichiarazioni di emancipazione valgono per gli altri, non certo per se stessi. Allora la coppia diventa una vera coppia, almeno fino a quando giunge il momento di mettere in scena lo spettacolo che la compagnia sta allestendo. I personaggi che li circondano si perdono in un tripudio di abiti sfavillanti, tra sirene e stelle marine in un caleidoscopio di caratteri e situazioni. Subentra il rock and roll, le gonne a ruote, in una sorta di modernità che vorrebbe spazzare tutto il vecchio. Invece si continua a recitare il rosario mentre si sfogliano vecchie riviste, si parla con l'anima di mammà per avere consigli. Sipario alle ore 21 presso il cine teatro Eden.


Spettacoli e televisione 53

Giovedì 19 marzo 2009

Karim in carcere

Biagini come una barbona

ANTONIO Karim Capuano, l'ex «tronista» del programma Uomini e donne, è stato condannato a un anno e sei mesi (pena sospesa) e a 2000 euro di multa dal giudice della quarta sezione penale del tribunale di Milano perché aggredì il conducente di un taxi nel capoluogo lombardo. «Sono sconvolto», si è limitato a dire Karim.

La Paradiso amò Moana

DALLA copertina di Playboy ad una panchina. E con addosso una coperta, jeans, scarpe di plastica. Così è stata ritratta da Oggi Isabella Biagini, star della tv e del cinema anni '60 e '70. Oggi 65enne, vive nella sua casa a Roma ma spiega: «Mi sono informata per una casa di riposo, ma con la pensione che ho nessuno è disposto a prendermi».

«HO amato Moana. Ho lavorato spesso con lei – ha rivelato la pornostar transessuale Maurizia Paradiso intervistata da Piero Chiambretti nel Chiambretti Night su Italia 1 – Ho anche avuto l’onore di baciarla. La mia parte maschile aveva bisogno di lei. Abbiamo anche litigato per la stessa donna. Quando è morta, ho pianto come una pazza».

LA SFIDA DEL MARTEDÌ PREMIA I RAGAZZI DI MARIA DE FILIPPI IN CORSA PER LA FINALISSIMA

Talent show il re è Amici

Anteprima

Otto bellezze al Bagaglino orfano di Oreste Lionello

di ALESSANDRA MAGLIARO ROMA - I giovani, gli stessi che con il Televoto hanno decretato all’ultimo Sanremo la vittoria del beniamino Marco Carta, sono stati decisivi più che mai su Amici per l’attesa fratricida sfida dei talent show. Il programma condotto e ideato da Maria De Filippi, giunto alle battute finali, non ha sofferto come pure temeva la conduttrice, del cambio di programmazione dal mercoledì al martedì nè della concorrenza per la prima volta diretta con l'omologo X Factor su Raidue. Gli spettatori per Amici su Canale 5 sono stati 5.420.000 con 25.83% di share, come sempre quasi il doppio del talent show di Raidue X Factor, seguito da 2.781.000 (13,3%). Insieme poi i due programmi hanno sfiorato il 40% cannibalizzando, con l’eccezione di Ballarò, le altre offerte tv. Con Amici al 25% di media da inizio stagione e X Factor al 14%. Il direttore di Raidue Antonio Marano si dichiara soddisfatto per il risultato dello scontro «non cercato», per la tenuta di X Factor e per il complessivo buon esito della musica in tv. I giovani sono da sempre lo zoccolo duro dell’Auditel per la trasmissione di Canale 5 e martedì nella fascia 15-24 anni Amici ha fatto ben il 37,21%. Presso i giovanissimi 8-14 anni il talent show ha avuto il 33% e tra i 25-34 anni il 34,35%. Con una stragrande maggioranza di donne, picchi di ascolto del 46% sfiorando i 7.800.000 telespettatori. Che X Factor potesse vincere la sfida con il più collaudato Amici non l’aveva previsto nessuno: non a caso la lettera congiunta Del Noce-Marano, con cui i due direttori di Raidue martedì in diretta tv hanno fatto sapere che la finalissima di questa seconda edizione andrà in onda il 14 aprile su Raiuno, finiva con un 'Atene vincit', intendendo per Atene la Rai nel complesso e che infatti grazie a Ballarò e con la fiction Rex ha vinto la serata. Ma forse ci si aspettava qualcosa in più, se non altro perchè la settimana scorsa X Factor aveva fatto record superando il 15% con un pubblico di 3 milioni 361 mila spettatori, ma probabilmente in quel caso Fiorello con la sua ospitata ha fatto la differenza. La prossima settimana sarà scontro di nuovo: su Canale 5 c'è in palio la vittoria di Amici (ma anche 200 mila euro, un contratto discografico e una borsa di studio). A contendersela saranno la ballerina di Jesi, Alice Bellagamba, e tre cantanti: il napoletano Luca Napolitano, il sardo Valerio Scanu e la pugliese Alessandra Amoroso.

I finalisti di Amici; più in alto in alto Maria De Filippi

E MORGAN REPLICA: «ALMENO NOI OFFRIAMO UN’OCCASIONE»

Zero, X Factor è «un’arena di gladiatori» RENATO Zero è più combattivo che mai. Nel nuovo album, «Presente», in uscita venerdì, attacca le multinazionali del disco, ma anche i talent show televisivi come «X Factor» e «Amici». «Dimostrano che le canzonette in tv possono fare ascolti. Bravi, grazie. Però spettacolarizzano il disagio e la pena di ragazzi che si sentono braccati, sono aggressivi fra loro come gladiatori al Circo Massimo. E poi affidare al pubblico il giudizio sul talento è pe-

ricoloso. Quante volte è stato un artista a "educare" il pubblico?». Non ci sta Morgan, giudice del reality: «La musica da noi è protagonista, ed è la prima volta che ha un peso così grande in tv. Gli spettatori possono sbagliare, come a Sanremo con Vasco Rossi e Zucchero ultimi in classifica. Ma può anche succedere il contrario. I più bravi rischiano di bruciarsi? Almeno un'occasione l'hanno avuta, oggi è un lusso».

ORFANO di Oreste Lionello ritorna il Bagaglino in tv. L'appuntamento è per sabato 11 aprile in prima serata su Canale 5, che trasmetterà dal Salone Margherita di Roma Bellissima, questo il titolo della trasmisisone scelto da Pier Francesco Pingitore per l'edizione 2009. Otto le bellezze del cast scelte dall'autore televisivo. Tra loro la modella croata Nina Moric, Pamela Prati, Valeria Marini, Angela Melillo, Antonella Mosetti, Justine Mattera, la transessuale ex del Grande Fratello Silvia Burgio e l'ex Miss Italia Manila Nazzaro. Un cast di bellissime donne del mondo dello spettacolo, tra cui anche qualche showgirl decisamente matura, ma comunque sempreverde, che vede conferme e debutti. Per Pamela Prati, Valeria Marini e Angela Melillo si tratta infatti di un ritorno in tv col Bagaglino, che ha regalato loro grandi successi professionali. Nuove invece Antonella Mosetti, Justine Mattera, Silvia Burgio e Manila Nazzaro, attualmente impegnate in teatro con Pingitore. Sul palco anche Maurizio Mattioli che sarà uno dei mattatori e Salvatore

Nina Moric

Marino. Il format sarà sempre lo stesso: tanta satira, travestimenti e balletti audaci. Nonostante il no di Elisabetta Gragoraci, Pingitore si augura di migliorare gli ascolti ottenuti con Gabbia di matti del 2008 e che forse hanno spinto Mediaset a posticipare la messa in onda del Bagaglino e anticipare invece la Corrida. Nonostante le otto primedonne, Bellissima non avrà vita facile nei palinsesti del piccolo schermo visto che si scontrerà con Ti lascio una canzone, programma di successo della Rai, che sigla il ritorno sul piccolo schermo di Antonella Clerici dopo la maternità. Un’altra primadonna della televisione italiana.

Il personaggio di PATRIZIO NISSIRIO

TANTI SCHELETRI NELL’ARMADIO PRIVATO DELL’ATTRICE RICHARDSON, IN FIN DI VITA

LONDRA – Natasha Richardson, attrice britannica di grande talento, anche se mai diventata superstar, parte di una dinastia del cinema d’oltremanica che comprende tra gli altri la madre Vanessa Redgrave, il padre e regista Tony Richardson e la sorella Joely, anch’ella attrice, lotta tra la vita e la morte in ospedale di New York. La morte cerebrale è sopraggiunta dopo una caduta e un trauma riportato sulle nevi del Canada e i medici, che non ipotizzano possibilità di ripresa, sono sul punto di prendere la fatidica decisione di staccare la spina ai macchinari che mantengono artificialmente in vita l’attrice. Un dramma che per la sua fatalità ha sconvolto il mondo del cinema. Al suo capezzale c'è tutta la famiglia, e il marito, l'attore irlandese Liam Neeson. Una famiglia, quella dei Richardson-Redgrave, sempre segnata da una vita turbolenta,

Natasha, una maledizione di famiglia L’attrice Natasha Richardson

piena di drammi personali, come ricordano i giornali britannici. Una “maledizione” a cui Natasha, la cui voce è stata definita «miele ripieno di ferro», non aveva mai creduto. Suo nonno era Sir Michael Redgrave, celebre attore tea-

trale: dal suo matrimonio nacquero Vanessa, Corin e Lynn, tutti attori. Dopo la sua morte si scoprì la sua bisessualità, all’epoca considerata una macchia terribile. Vanessa, una delle grandi star del cinema britannico e

mondiale, ha sposato il regista di Ricorda con rabbia e Il fantasma dell’opera Tony Richardson, e da questa unione sono nate Natasha e Joely. I due divorziarono quando Natasha aveva sei anni, e quando ne aveva 11 le fu detto che Tony era gay. Sarebbe morto nel 1991 per malattie scatenate dall’Aids, con le due figlie sempre vicine. Durante l’adolescenza di Natasha, Vanessa, che oggi ha 72 anni e prosegue con l’impegno politico accanto alla carriera di attrice, beveva pesantemente. Suo zio Corin Richardson, 69 anni, ha un cancro, dopo che nel 2005 fu colpito da infarto. Sua zia Lynn, 66 anni, ha anche lei un tumore. La sua vita fu devastata dalla notizia che suo marito John Clark aveva avuto un figlio con la nuora.

Divorziò da lui dopo 33 anni di matrimonio. Natasha ha divorziato dal primo marito, il produttore Robert Fox, sposato da giovanissima. Dopo tre anni di matrimonio, infatti, c'era stato l’incontrocolpo di fulmine con Neeson, con il quale recitò assieme prima in teatro e poi al cinema, nel 1992. Per la carriera americana di Liam, Natasha – che con lui ha avuto due figli – si era trasferita a New York, rinunciando di fatto a una sua carriera più “stellare”, che il suo talento e la sua bellezza le avrebbero potuto riservare. Classe 1963, ebbe subito un debutto d’autore al cinema, nel 1986, come Mary Shelley nel film di Ken Russell 'Gothic' (1986). La sua performance venne notata dal regista Paul Schrader, che la scelse come protagonista per Patty Hearst (1988). Tra le sue interpretazioni più recenti e più intense (oltre che una delle poche da protagonista), c'è quella di Stella in Follia (tratto dall’omonimo best-seller di McGrath).


54 Rubriche

Giovedì 19 marzo 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Nel lavoro l'assenza di un collega vi consentirà di mettervi in luce: sappiate approfittarne. Insoddisfazione in amore.

TORO 21/4 - 20/5

I vostri buoni argomenti convinceranno i capi ad accordarvi una maggiore autonomia. È il momento dei grandi amori.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Volete fare nuovi progetti di lavoro, ma la prudenza vi consiglia di attendere un altro momento. Stato di grazia in amore.

CANCRO 22/6 - 22/7

La situazione nel lavoro favorisce tensioni e nervosismi: cercate di non farvi condizionare. Scoprirete inaspettate affinità elettive.

LEONE 23/7 - 23/8

Un viaggio di lavoro sarà una buona occasione per fare esperienze stimolanti. Forti emozioni tutte da vivere.

VERGINE 24/8 - 22/9

La dialettica vi aiuterà a convincere un superiore ad autorizzare un vostro progetto. Amori improvvisi.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Nel lavoro dovrete prendere lo slancio per fare un salto di qualità: potete farcela. Grande sintonia in amore.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Con un approccio meno negativo nel lavoro la situazione può certo migliorare. Un amore tutto in salita.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Avete le idee chiare e siete determinati: non avete bisogno di nessuno per farvi strada nella professione. Nuove chances in amore.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Si apre un nuovo capitolo della vostra vita professionale e sarà finalmente in positivo. Più fiducia in chi vi ama.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Nel lavoro avete il polso della situazione e tutto filerà liscio per i vostri progetti. Grande armonia in amore.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

lastra N; astori A = La strana storia.

REBUS:


Televisioni 55

Giovedì 19 marzo 2009

GIOCO

12.00

21.05

PRIMA SERATA

La prova del cuoco

ATTUALITÀ

FILM

21.10

Michele Santoro

SHOW

21.10

Il quarto angelo

Scherzi a parte

23.20

FILM

SHOW

23.35

Philadelphia

11.30

TELEFILM

Piero Chiambretti

Matlock

06.00 -AttualitàEuronews 06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -TeleromanzoIncantesimo 9 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 09.55 -ReligioneSanta Messa e recita dell'Angelus di Sua Santita' Benedetto XVI 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.00 -RubricaScanzonatissima 06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.15 -RubricaIl Cercasapori 09.45 -RubricaUn mondo a colori - files 10.45 -TelegiornaleTg 2.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaCult Book 08.25 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG3 Chie'discena 12.45 -RubricaLe Storie - Diario Italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Season 16.00 -NewsGT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - RubricaBorsa e monete - di finanza 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.40 -AttualitàMattino Cinque 09.55 -Real TvGrande Fratello 10.00 -TelegiornaleTg 5 - Ore 10 10.05 -AttualitàMattino Cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvLa Fattoria 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -Telegiornale Tg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5

07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -Soap OperaMy Life 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmRenegade 13.30 -Telegiornale Tg 4 13:46 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 16.00 -Soap OperaSentieri 16.10 -FilmIl sipario strappato con Paul Newman, Julie Andrews, Lila Kedrova - regia di Alfred Hitchcock (USA) - 1966 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore

06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniI cavalieri dello zodiaco - I capitoli di Hades - Inferno 8 14.05 -CartoniOne piece tutti all'arrembaggio 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 16.40 -TelefilmMalcom 17.30 -CartoniSpongebob 17.45 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin princess - Principesse gemelle 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmJeff & Leo - Gemelli detective 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmAquila solitaria con James Stewart, Murray Hamilton, Bartlett Robinson, Carleton Young, Marc Connelly - regia di Billy Wilder (USA) - 1957 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Butta la luna 2 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -AttualitàPorta a Porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Attualità Annozero 23.20 -Telegiornale Tg 2 23.35 -VarietàPalco e Retropalco

20.35 -TeleromanzoUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmIl quarto angelo con Jeremy Irons - regia di John Irvin (USA) - 2001 22.45 -TelefilmDay Break 23.30 -ShowParla con me

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show Scherzi a parte

20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -Soap OperaTempesta d'amore 23.20 -FilmPhiladelphia con Tom Hanks, Denzel Washington, Jason Robards, Antonio Banderas - regia di Jonathan Demme (USA) - 1993

20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Telefilm C.S.I. - Scena del crimine 22.05 -Telefilm C.S.I. New York 23.05 -RotocalcoLive

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Telefilm Crossing Jordan

00.55 -TelegiornaleTg 1 01.40 -RubricaSottovoce 02.10 -RubricaFuoriclasse canale 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -Film TvIl maresciallo Rocca 05.20 -RubricaHomo ridens 05.45 -AttualitàEuronews

00.50 -RubricaTg Parlamento 01.00 -Real TvX Factor 01.50 -RubricaTg 2 Costume e società 02.05 -TelefilmLa stagione dei delitti 02.40 -RubricaInconscio e magia 02.50 -RubricaVideocomic 03.25 -TelegiornaleTg 2 Storie

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaE-Cubo 01.40 -RubricaLa musica di Raitre 02.25 -RubricaRainotte 02.40 -RubricaNext 03.40 -RubricaRiflettendo con...

23.40 -RubricaTerra 00.45 -RubricaNonsolomoda - Globish News 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 01:59 - Previsioni del tempoMeteo 5 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici

01.50 -NewsTg 4 - Rassegna stampa 02.15 -ShowStasera a teatro 02.20 -RubricaTv Moda 02.50 -FilmL'uomo venuto da Chicago con G. Garko, A. Celi, B. Fresson regia di Yves Boisset (Fra) - 1971 04.15 -RubricaPeste e corna e gocce...

23.35 -ShowChiambretti night Solo per numeri uno 01.35 -NewsStudio Sport 01.55 -TelegiornaleStudio Aperto 02.05 -MusicaleTalent 1 Player 02.45 -Serie TvI Soprano 03.50 -FilmI 13 spettri

23.40 -ShowVictor Victoria 01.05 -TelegiornaleTg La7 01.15 -RubricaMovie Flash 01.20 -AttualitàOtto e mezzo 02.00 -TelefilmAlla corte di Alice 02.55 -RubricaDue minuti un libro 03.05 -AttualitàCNN News

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 16.10

RAI 3

ORE 21.10

AQUILA SOLITARIA

IL SIPARIO STRAPPATO

IL QUARTO ANGELO

con J. Stewart, M. Hamilton, P. Sweet regia di Billy Wilder (Usa) - 1957

con P. Newman, J. Andrews - regia di Alfred Hitchcock (Usa) - 1966

con J. Irons, F. Whitaker, C. Rampling regia di John Irvin (Usa) - 2001

Charles A. Lindbergh è un giovane aviatore che sogna di compiere la grande impresa: la traversata dell'Atlantico su un aereo monoposto. Il 20 maggio 1927, dopo vari fallimenti di eroici ma sfortunati piloti, parte da New York con pochi viveri e senza radio, ma con il carburante sufficiente per arrivare alla sua destinazione: Parigi. Sarà un viaggio lungo e rischioso, durante il quale...

Nell'Europa della guerra fredda, il fisico americano Armstrong va a Copenhagen per un congresso internazionale. Qui, tra l'incredulità di tutti e la costernazione della fidanzata, annuncia di voler passare a lavorare con gli scienziati d'oltre cortina. L'incredibile voltafaccia nasconde però ben altro: Armstrong infatti vuole intrufolarsi nei santuari nucleari dell'Est per carpirne...

Jack, direttore di un quotidiano, decide di fare una sorpresa alla moglie e ai tre figli e organizza, a loro insaputa, un viaggio in India. Accade però che l'aereo sul quale stanno viaggiando venga dirottato da un gruppo di terroristi che gli uccidono brutalmente la moglie e una delle figlie. Tornato a Londra Jack cerca di trovare un senso alla tragedia, ma viene mortificato quando apprende...

RETE 4

ORE 23.20

PHILADELPHIA con T. Hanks, D. Washington - regia di Jonathan Demme (Usa) - 1993 Andrew Beckett è un giovane e brillante avvocato, tra i collaboratori di punta di uno dei più prestigiosi studi legali di Philadelphia, ma viene licenziato in tronco quando i suoi datori di lavoro scoprono che ha contratto l'Aids. Beckett vuol far valere i suoi diritti e si rivolge a parecchi avvocati, ma nessuno accetta. Anche il celebre penalista nero Joe Miller in un primo tempo rifiuta l'incarico...

RETE 4

ORE 2.50

L’UOMO VENUTO DA CHICAGO con G. Garko, A. Celi, M. Bouquet - regia di Yves Boisset (Fra) - 1971 Durante un'operazione di polizia contro alcuni spacciatori di droga, muore un giovane ufficiale. Il suo collega, disilluso ispettore della sezione criminale, decide di vendicarlo senza agire per le vie legali. Sgomina la banda e poi si dimette di fronte ai superiori allibiti...

Rex contro Amici e Maria vince sul rasoio RAI UNO Affari tuoi L'eredita' Rex Rex

ora 20.41 19.49 21.21 22.00

ascolto 6.971 6.549 5.272 4.773

RAI DUE X factor. Ante-factor Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra

21.20 21.03 13.31 19.35

2.781 2.508 2.329 2.304

ORE 3.50

RAI TRE Ballaro'. Un posto al sole Blob di tutto di piu' Agrodolce

21.11 20.34 19.57 20.10

3.751 2.930 1.671 1.423

con T. Shalhoub, E. Davidtz, F. Murray Abraham - regia di Steve Beck (Usa) 2001

CANALE 5 Striscia la notizia Amici di maria de Chi vuol essere Beautiful

20.49 21.16 19.03 13.42

7.861 5.420 4.153 4.042

ITALIA 1 Buona la prima! Buona la prima! I simpson La ruota della fortuna

21.38 21.09 14.35 20.28

2.966 2.536 2.433 2.173

RETE 4 L'eliminatore-eraser Walker texas ranger Tempesta d'amore Tempesta d'amore

21.14 20.29 19.40 18.42

2.682 2.673 2.102 1.592

ITALIA 1

I 13 SPETTRI

Jean, morta in un tragico incidente, ha lasciato in assoluta miseria il marito Arthur e i figli Kathy e Bobby. Un giorno, Arthur riceve in eredità dallo zio Cyrus una strana casa fatta di vetro e di acciaio. Esplorando le varie stanze, il nuovo proprietario e i ragazzi non credono ai loro occhi: i tre non sanno che l'abitazione nasconde un oscuro segreto...



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