BRUNETTA ESTERNA
FURTI AGLI ANZIANI
«L’Onda? Sono solo dei guerriglieri» Gli studenti: «Non ci fai paura»
I carabinieri di Policoro sgominano banda di rom
L’Uds: «Parole da regime sudamericano»
Erano all’opera da circa un anno alle pagine 27 e 38
a pagina 8
della Basilicata
ED Anno 8 - N. 72
1,00
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
Venerdì 20 marzo 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Sospesa la conferenza Stato-Regioni per l’utilizzo dei soldi per le aree depresse
Fondi Fas, schiaffo al Sud Per Fitto «incomprensibili le critiche al Governo, impegni rispettati» ROMA - E' braccio di ferro tra Governo e Regioni del sud: a rischio, ha detto ieri il governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, è l’intesa raggiunta nelle scorse settimane sugli ammortizzatori sociali, l’accordo da 8 miliardi di euro per finanziare l’estensione degli ammortizzatori alle categorie di lavoratori atipici. Il mancato via libera del Cipe al Par, il Piano attuativo regionale (legato al Fas, il Fondo per le aree sottoutilizzate) della Sicilia ha infatti spinto la Conferenza delle Regioni a chiedere e ottenere dal ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, il rinvio delle Conferenze Stato-Regioni e Unificata. Ma Fitto replica che è tutto a posto». alle pagine 6 e 7
Matera
S. Paolo e i migranti il tema del Carro a pagina 30
Avigliano
Gianturco diventa fumetto per ragazzi a pagina 22
Franco Neri e altro ancora Un weekend da teatro (neve permettendo) da pagina 49 a 53
PERSONE
DE MAGISTRIS
Si dimette Speranza lucana il manager Uva contro della Natuzzi l’Alzheimer Ufficialmente l’amministratore lascia per motivi personali Ma la crisi dei salotti non accenna a diminuire a pagina 33
E’ di Rionero il neurologo che sta sperimentando una nuova cura E a Genzano c’è chi segue le orme di Darwin a pagina 10
Luigi De Magistris
«Il piano di Gelli è realtà» Attacco concentrico contro l’ex pm il Pd non si sbilancia a pagina 9
Un uomo di Genzano, per la sua festa (si chiamava Giuseppe) stava raccogliendo lampascioni
Si sporge troppo, cade nel burrone e muore GENZANO - Si chiamava Giuseppe, e ieri, proprio nel giorno della ricorrenza del suo nome, il fato gli ha giocato un brutto scherzo. Aveva fatto il cantoniere per una vita intera, da soli pochi giorni era in pensione. Lungo una stradina di campagna, dunque, in contrada Ralle, intorno alle 17 di ieri, c'era andato per puro diletto: poi la tragedia. a pagina 25
In Sicilia misura Modica contro il randagismo.
2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo
Sisma a Tonga con tsunami NUKUALOPA (TONGA) – Uno tsunami si è prodotto in seguito al sisma di magnitudo 7,9 che ha colpito la zona delle Isole Tonga. Lo ha annunciato il Centro di allerta tsunami del Pacifico, situato alle Hawaii.
Si tratta di una ragazza marocchina di 25 anni da poco in Italia
Foggia, donna trovata sgozzata Era sposata fittiziamente con un italiano Si cerca il convivente
Chavez chiede arresto preventivo CARACAS – Il pubblico ministero del Venezuela ieri ha accusato di arricchimento illecito Manuel Rosales, ex governatore dello stato di Zulia e uno dei principali oppositori del presidente Hugo Chavez, del quale è stato chiesto l’arresto preventivo.
Siria, gita fatale per 9 studentesse LAGO ZARZAR (SIRIA) – Nove studentesse di età intorno ai 14 anni sono morte annegate ieri in Siria in un lago 40 chilometri a ovest dalla capitale Damasco, dopo che la barca dove erano salite per fare una gita è affondata, probabilmente per il carico eccessivo. Altri due uomini sono morti cercando di salvare una delle ragazze. Secondo una delle studentesse sopravvissute, sulla barca erano salite quaranta ragazze di una scuola femminile in gita, dopo che l’insegnante accompagnatore aveva ottenuto dal proprietario dell’imbarcazione di dimezzare il prezzo del biglietto.
Venerdì 20 marzo 2009
LESINA (FOGGIA) – Era arrivata in Italia poco più di cinque mesi fa, si era sposata con un uomo della provincia di Foggia ma solo per ottenere la cittadinanza italiana, poi era andata ad abitare in un appartamento a Lesina. Di lei si erano perse le tracce circa un mese fa: ieri è stata trovata morta sgozzata in una vasca per la raccolta dell’acqua piovana nel sottoscala della sua abitazione. La vittima si chiamava Merin Lmoch, aveva 25 anni ed era di nazionalità marocchina, anche se poi
aveva contratto quel matrimonio fittizio durato in pratica poche ore. I carabinieri della compagnia di San Severo e del Reparto operativo di Foggia hanno già raccolto elementi di colpevolezza a carico del presunto assassino. Si tratta del convivente della ragazza, un marocchino di 26 anni con un regolare lavoro da operaio edile, giunto in Italia circa un anno fa. I carabinieri non hanno reso noto il nome del giovane, ma intanto lo hanno denunciato in stato di irreperibilità con l’accusa di omicidio volontario.
Napolitano ricorda Biagi «per il suo impegno sociale» MODENA – A Modena per commemorare con un convegno il professor Marco Biagi, ucciso sette anni fa dalle nuove Brigate Rosse, Giorgio Napolitano ha apprezzato la decisione di ricordarlo non solo come vittima ma attraverso l'impegno sociale che ha espresso e che ne ha fatto, come altri, un bersaglio preciso per «l'estremismo politico e ideologico, sfociato nel terrorismo, che considerava uno scandalo intollerabile» che uomini di valore potessero mettersi al servizio dello Stato democratico. Già l’anno scorso, ha ricordato Na-
politano, sottolineai «l'esigenza che tutti gli uomini cui è dedicato il 'Giorno della memoria' siano ricordati non solo come vittime ma come persone che hanno vissuto, hanno avuto i loro affetti, il loro lavoro, il loro posto nella società prima di cadere per mano criminale. Apprezzo che Marco Biagi sia ricordato per il suo percorso di vita, rimasto impresso in modo incancellabile nel sentimento della moglie, dei figli e dei familiari e scandito da un impegno scientifico e civile che continua a dare frutti per il suo e il nostro paese».
Si incontra con i musulmani ed esorta al rifiuto della violenza
Il Papa paladino dell’Africa «Un Continente maltrattato da stranieri senza scrupoli» YAOUNDÈ - L'Africa minacciata e flagellata da malattie e povertà va difesa dalle multinazionali che invadono il continente appropriandosi delle risorse naturali e dagli stranieri senza scrupoli. Impermeabile alle polemiche scaturite dalla sue dichiarazioni contro l'uso dei profilattici nella lotta all'Aids, Papa Ratzinger nel terzo giorno di visita in Camerun si impegna a lanciare messaggi forti per il rilancio del continente denunciando i "maltrattamenti" che l'Africa continua a subire da de-
cenni. Nel documento "Instrumentum laboris" consegnato ai vescovi camerunesi in vista del prossimo Sinodo speciale per l'Africa che metterà al centro il tema della famiglia africana, Benedetto XVIil Papa si è scagliato contro le grandi industrie internazionali ma anche quelle compagnie che seminana organismi geneticamente modificati che finiscono per rovinare i piccoli coltivato indotti cosi' a sopprimere le loro semine tradizionali. Ratzinger parla di persone senza scrupoli sottolineando
durante la messa officiata allo stadio di Yaoundè davanti a 60 mila fedeli - l'insidia più pericolosa dalla quale il popolo africano deve difendersi: quella della perdita di identità, senso della famiglia, ricchezza interiore di fronte a "false glorie" e "falsi ideali. I rapporti tra le generazioni si sono modificati, niente più trasmissione di conoscenze antiche e saggezza ereditata dagli antenati"ha dichiarato il Papa denunciando l'esilio anche interore della popolazione africana messa al confronto con
la ricchezza galoppante. Nel corso della sua visita ad un centro per minori handicappati, Ratzinger non ha rinunciato ancora una volta ad esortare la Chiesa ad un impegno efficace contro malattie come Aids, malaria e tubercolosi. Senza fare alcun accenno alle polemiche sull'inefficacia del preservativo. E si è rivolto ai medici "cui spetta tutto ciò che è legittimo per sollevare il dolore e difendere la vita umana". In mattinata il Papa aveva invece affrontato un altro te-
ma delicato, già sollevato nel controverso discorso di Ratisbona, quello su Islam e Cristianesimo. Nel suo incontro alla Nunziatura di Yaoundè con i rappresentanti dei musulmani camerunensi, Benedetto XVI ha ragionato sull'importanza di una "religione genuina che rifiuta tutte le forme di violenza e totalitarismo" aggiungendo che compito fondamentale è quello di rendere manifesto il vasto potenziale della ragione umana "che è essa stessa un dono di Dio". Roberto Lotti
In Italia e nel Mondo 3
Venerdì 20 marzo 2009
Processo lampo con verdetto unanime. La figlia Elizabeth è stata violentata tremila volte
Vienna, ergastolo a Fritzl, andrà in manicomio VIENNA – Colpevole, con verdetto raggiunto all’unanimità, in tutti i capi di accusa: Josef Fritzl è stato condannato ieri all’ergastolo al processo a St. Poelten con una sentenza lampo, rispetto all’interminabile martirio inflitto a sua figlia Elisabeth, tenuta segregata in una cella sotto terra per ben 24 anni e violentata almeno 3.000 volte. Il padre-mostro, che compie 74 anni il 9 aprile, sconterà la pena in un istituto speciale destinato, secondo la dicitura austriaca, a 'criminali psichicamente abnormi'. Fritzl, che già mercoledì si era a sorpresa riconosciuto colpevo-
Il mostro di Amstetten ha accettato la sentenza prima di sentirla. La Humer: «Capisce le conseguenze»? le di tutti i capi di imputazione, ha accettato ieri subito la sentenza senza neanche aspettare che la giudice Andrea Humer gliela spiegasse. «Accetto la sentenza», ha detto con voce ferma, rinunciando anche a consultarsi con l’avvocato. L’ha capita? Ha capito le conseguenze?: «Sì» ha risposto per due volte alla Humer. Già in settimana sarà trasferito dal carcere di St. Poelten dove è stato portato dopo il suo arresto a fine aprile, nell’istituto specializzato di Mittersteig a
Vienna. Qui sarà esaminato e poi sarà deciso se trattenerlo lì o trasferirlo altrove. Si dà per scontato che finirà i suoi giorni recluso anche se teoricamente con l’ergastolo, dopo 20 anni, in caso di accertata guarigione mentale, potrebbe essere rilasciato. Cosa che, dato il caso e l’età, è molto improbabile. Il processo, che in origine avrebbe dovuto durare fino a oggi, è finito in anticipo. La svolta è giunta mercoledì, con l’ammissione di tutte le colpe, anche le due più
gravi: riduzione in schiavitù e omicidio colposo di un neonato dell’incesto nato nella cella bunker e morto 66 ore dopo per problemi respiratori. Fritzl s'era rifiutato di portarlo in ospedale e bruciò il bebè, nato da un parto gemellare e che avrebbe dovuto chiamarsi Michael, in una caldaia. Le altre accuse riconosciute erano stupro, incesto, segregazione e minacce. Alla scoperta del caso più aberrante della giurisdizione austriaca, ribattezzato 'processo del secolo', si è giunti dopo il ricovero in ospedale il 26 aprile scorso della figlia maggiore dell’incesto, Kerstin (19). Flaminia Bussotti
La Caritas: «Sono situazioni che viviamo quotidianamente»
Josef Fritzl, il mostro di Amstetten
Grande manifestazione
Sfida ai casalesi nel nome Pesanti accuse dell’Ilo per gli immigrati di don Diana
L’Onu: «Italia razzista»
ROMA – L'Italia discrimina i lavoratori immigrati, soprattutto i Rom, con forme di intolleranza, razzismo e xenofobia. L’accusa arriva dal Comitato di esperti dell’Ilo – l'agenzia per il lavoro dell’Onu – che nel suo ultimo rapporto sull'applicazione delle Convenzioni e Raccomandazioni internazionali, punta il dito anche verso i «leader politici» italiani rei di usare una «retorica aggressiva e discriminatoria nell’associare i rom alla criminalità, creando così un sentimento di ostilità e antagonismo nell’opinione pubblica». Il Rapporto – pubblicato il sei marzo scorso – chiede così a Roma «risposte» entro il 2009, sollecitando misure ed interventi per «per contrastare il clima di intolleranza e per garantire la tutela ai migranti, a prescindere dal loro status». Ma l’analisi del Comitato sulla situazione italiana dei “lavoratori immigrati”, soprattutto – oltre ai rom – quelli provenienti da Africa, Asia ed Europa dell’Est, va oltre. E evidenzia come il clima di intolleranza esistente in Italia abbia un impatto anche sugli standard minimi di protezione «dei diritti umani e del lavoro» nonchè sui livelli di vita e le condizioni lavorative, ponendosi in contrasto con la convenzione 143, sulla «Promozione della parità di opportunità e di trattamento dei lavoratori migranti», ratificata dall’Italia nel 1981. Il comitato richiama così il Governo al «rispetto» delle norme per gli immigrati, «a prescindere dal loro status» ricordando che «ha il dovere di assicurare» anche ai lavoratori «illegali» i loro diritti nel rispetto delle norme su «remunerazioni,
ilLotto Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
Migranti in un centro di accoglienza di Lampedusa, in una foto d’archivio
sicurezza sociale e altri benefits». Il comitato spera – si legge nel testo del Rapporto – che il governo italiano sia in grado di eliminare il clima di intolleranza, violenza e discriminazione degli immigrati, con particolare attenzione alla comunità rom, e di assicurare loro, sia legalmente che socialmente, i diritti umani fondamentali. E, ancora, di far in modo che gli atteggiamenti discriminatori siano meglio identificati e condannati. Il rapporto è stato elaborato da un comitato di 20 esperti indipendenti e contiene osservazioni sullo stato d’applicazione delle convenzioni ratificate da-
estrazione del 19 marzo 2009
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gli Stati. E sarà esaminato dalla Conferenza internazionale del lavoro in cui sono stati coinvolti rappresentanti dei governi, imprenditori e lavoratori dei 175 membri dell’Ilo. Nel capitolo dedicato all’applicazione della Convenzione 143 sui lavoratori migranti da parte dell’Italia, gli esperti hanno giudicato la situazione sufficientemente grave da giustificare la richiesta all’Italia di presentare una risposta dettagliata entro settembre e non tra cinque anni come è la prassi per questo tipo di Convenzione, ha spiegato Martin Oelz, del dipartimento legale dell’Ilo. L'Italia potrebbe essere chiamata a riferire già in giu-
gno in occasione della Conferenza internazionale del lavoro. «Da anni esprimiamo preoccupazione rispetto a forme di intolleranza e discriminazione sempre più forti nei confronti degli immigrati, e in modo particolare nel mondo del lavoro»: così Oliviero Forti, responsabile immigrazione della Caritas Italiana, commenta all’Ansa l’accusa che è arrivata ieri all’Italia dall’Ilo. Una situazione che la Caritas vive «quotidianamente, registrando forme di razzismo sui luoghi di lavoro: dalle situazioni nel Mezzogiorno a forme più subdole al Centro-Nord». Daniela Navi
Fine del mondo, la data di Beddington è il 2030 CARENZA di cibo, acqua ed energia, disastri ambientali, guerre e migrazioni di massa: la fine del mondo è alle porte e si abbatterà su di noi entro il 2030. È questa la ben poco rassicurante previsione fatta dallo scienziato capo del governo britannico John Beddington, secondo il quale i cambiamenti climatici e l’aumento della popolazione mondiale stanno per dare vita ad una «perfetta tempesta» globale che sconvolgerà il pianeta. Nel suo intervento ad una conferenza sullo sviluppo sostenibile tenutasi ieri a Westminster, Beddington ha affermato che entro quella data il mondo si troverà ad affrontare una crisi globale senza pre-
cedenti, con 8,3 miliardi di persone costrette a contendersi risorse energetiche, alimentari e idriche, sempre più scarse anche a causa dei cambiamenti climatici. «Ci avviciniamo ad una perfetta tempesta nel 2030, perchè tutti questi fattori stanno operando insieme».
CASAL DI PRINCIPE (CASERTA) - La camorra lo ha ucciso 15 anni fa, nella sua chiesa. Ma ieri don Peppe Diana sembrava essere ancora vivo. Quel no ai clan che lui ha ribadito in tutti i modi ieri, in tanti, lo hanno ripetuto. E lo hanno fatto nella terra dei Casalesi, a Casal di Principe (Caserta). Lì dove la camorra ha ucciso, ha fatto affari. E dove ieri, forse, ha subito una sconfitta. In migliaia sono venuti da tutta Italia. Studenti, famiglie, immigrati hanno sfilato lungo strade per anni macchiate di sangue: quelle dei boss Francesco Schiavone, detto Sandokan, e Giuseppe Setola. Ieri, però, in tanti hanno voluto dimostrare che «Casalesi è il nome di un popolo, non di un clan». In 25mila – stimano gli organizzatori – hanno preso parte al corteo organizzato dall’Associazione Libera e dal Comitato Don Peppe Diana. Certo, dicevano in tanti, «la camorra c'è e ci sarà», ma intanto ieri, la città considerata epicentro del clan dei Casalesi è scesa in strada a testa alta, ha esposto le lenzuola bianche ai balconi, ha applaudito per dire il suo no. Il papà di Don Peppe, Gennaro Diana, i Casalesi li conosce bene visto che gli hanno ammazzato 'Pinuccio'. Di una cosa è convinto: «Stanno peggio dei morti». «Pensavano di aver conquistato la libertà uccidendo mio figlio – dice – ed invece da allora è iniziata la loro fine. Basta guardare quanta gente c'è». Ed infatti anche coloro che, come gli studenti, don Peppe non lo hanno mai conosciuto, ieri ripetevano le sue parole. C'è chi le ha scritte sugli striscioni ('Per amore del mio popolo non tacerò'), e chi come don Luigi Ciotti le ha ripetute ad alta voce, «perchè attuali». Alla gente, ai giovani, don Ciotti ha chiesto di essere «profeti come don Diana, di saper leggere il presente». Alla politica ha chiesto che «i diritti diventino carne». Poi un appello alla Chiesa «che deve parlare chiaro, non deve fare sconti a nessuno», deve «cacciare fuori le donne e gli uomini di mafia, le ambiguità». Don Ciotti ha chiesto fatti e «continuità nella lotta», e come lui lo hanno fatto i presidenti della Regione Campania, Antonio Bassolino, e della Regione Lazio, Piero Marrazzo, che hanno preso parte al corteo. Patrizia Sessa
Spazio, il Belpaese in pole due italiani fra gli astronauti DUE italiani tra i finalisti nelle selezioni dei nuovi astronauti europei, un mercato dei servizi satellitari decisamente in crescita e l’osservazione della Terra come fiore all’occhiello: l’Italia dello spazio è in decisa crescita e ha tutte le carte per un ruolo di primo piano a livello internazionale. Per questo lo spazio è indicato come una via efficace contro la crisi dai maggiori esperti del settore riuniti da fino a sabato 21 marzo a Sat Expo Europe, la rassegna internazionale su aerospazio e telecomunicazioni avanzate in corso presso la Fiera di Roma e sostenuta da Eutelsat, Skylogic e Finmeccanica. Tra le novità della tecnologia
satellitare su cui puntare il presidente della rassegna, Paolo Dalla Chiara, indica applicazioni integrate (tra osservazione della Terra, navigazione e telecomunicazioni) e uso duale, ossia civile e militare, «per far sì che l’Europa si adegui alle altre grandi potenze mondiali».
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Venerdì 20 marzo 2009
Il fatto del giorno: Benedetto XVI, l’Africa e l’Aids Il successo dell’Uganda Affrontare il problema dà forza a papa Ratzinger con realismo ed efficacia
Scontro aperto con l’Ue “una minaccia alla sanità”
dall’intervento di Filippo Ciantia
dal commento di Franco Garelli
dal reportage di Andrea Tornielli
La posizione del Papa sull’Aids? Realista, ragionevole e scientificamente fondata. Parola di un medico che da anni si misura col problema in uno dei Paesi africani dove il virus ha colpito più duramente, l’Uganda, e dove le strategie di contrasto hanno portato a risultati molto significativi, fino a farne un modello [...]. I dati dimostrano che l’Aids è diminuito solo nei Paesi in cui si è lavorato per modificare i comportamenti sessuali e gli stili di vita delle persone, cosa che a sua volta deriva da un lavoro di informazione e educazione che coinvolge le famiglie, le donne, le scuole. È accaduto così in Kenya, Etiopia, Malawi, Zambia, Zimbabwe e soprattutto qui in Uganda. [...]
[...] La posizione del Papa [...] ha le sue buone ragioni, quando ricorda a tutto il mondo che il condom non è la soluzione del problema dell’Aids. La Chiesa prende le distanze da quanti pensano che la diffusione dei preservativi sia la via migliore per far fronte a questo dramma [...]. Si tratta di una soluzione tecnica o meccanica di un problema [...] che si contrasta dunque soprattutto con l’educazione a una sessualità responsabile, con politiche di sostegno della famiglia e del matrimonio, con la ricerca di cure efficaci accessibili al maggior numero di persone e con l’assistenza umana e spirituale dei malati. Non si tratta solo di richiami ideali, ma di direttive che ispirano il modo in cui la Chiesa lotta [...] contro un’epidemia come l’Aids. [...]
Benedetto XVI continua il suo viaggio in Africa, tra le folle che lo accolgono calorosamente e non appare nemmeno sfiorato dall’onda di polemiche che in varie parti del mondo sono state sollevate contro le parole da lui pronunciate sulla distribuzione di preservativi per combattere l’Aids, che non risolve «ma anzi aumenta il problema». Durissime le reazioni che arrivano dalla Francia, dove il portavoce del ministro degli Esteri Eric Chevallier ha definito le parole papali «una minaccia per le politiche che regolano la sanità pubblica»; mentre il ministro della Sanità belga, Laurette Onkelinx, ritiene che esse «potrebbero distruggere anni di prevenzione e informazione e mettere in pericolo molte vite umane». [...]
La migliore di ieri
Il pontefice fa l’en plein
Un tipo di esasperazione che con Wojtyla non c’era
Il Camerun per esempio
dall’articolo di Franca Giansoldati
dal commento di Adriano Sofri
dall’articolo di Rodolfo Lorenzoni
Non s’era ancora visto un Papa capace di collezionare tante reazioni negative in una volta sola. L’en plein. Ben due governi, una commissione europea ed una sfilza di potentissime organizzazioni umanitarie impegnate nella lotta contro l’Aids. Tutti si sono pronunciati contro l’atteggiamento («irresponsabile») della Chiesa convinta di riuscire a limitare il contagio con la castità, senza ricorrere anche ai profilattici. Il viaggio in Africa per Benedetto XVI si sta decisamente trasformando in un boomerang di immagine. [...]
Già dall’alto dei cieli, sull’aereo che lo sta portando al prediletto continente africano, il Papa proclama che l’Aids non si risolve distribuendo preservativi, i quali anzi aggravano il problema. Si può rassegnarsi a che la Chiesa ripeta le sue posizioni assolutiste, in nome della fedeltà ai principii, ma c’è una gamma di sfumature possibili. Di occasioni, di toni. Invece no. Invece vince l’oltranza. È la posizione di sempre della Chiesa, si obietta, è stata del suo predecessore. (L’innovazione, annotano i filologi, sta nel fatto che questa volta il Papa ha pronunciato proprio la parola: preservativo). Ma c’è un di più,
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
Dure critiche da parte di UE, Francia e Germania alle sconsiderate parole di Ratzinger in Africa sull'uso del preservativo per combattere l'Aids. Imbarazzante silenzio bipartisan dell'Italia. Anche l'opposizione con il leader (Ex Democristiano e cattolico fervente), Franceschini tace. La parte "laica" del Pd in profonda crisi d'identità. – Dopo Torino, Padova e Tor Vergata scontri anche all'Università di Roma "La Sapienza". Gli agenti bloccano un corteo, volano "sanpietrini" e finisce a manganellate. Scontri anche a Napoli per supposte provocazioni di studenti di estrema destra. – 100 Deputati della maggioranza contro il "decreto sulla sicurezza" voluto dal Premier. Si rifiutano di firmare una legge che dichiara il reato di clandestinità e obbliga i medici a denunciare gli stranieri. Malumore della Lega che pensa a Fini come regista. – Scuola. La Gelmini: "Il '68 è finito, non si faranno più sconti. Basta un cinque e addio maturità". ed prevarrà questa linea il 60% dei maturandi non potrà accedere all'esame finale. Probabile una valanga di 6 "politici". – In arrivo un aumento di 160 euro a poliziotti e militari. – In crisi anche RCS (il gruppo editoriale del Corriere della Sera) Gli utili sono calati dell'82%. Da 220 milioni a 38. Previsti tagli e cessioni. – Berlusconi ha perso fi-
nalmente una causa. Quella con il suo vicino di Villa Certosa, residenza estiva di Porto Rotondo, in Sardegna. Al leader stava sulle palle un muro davanti a un ingresso secondario e cercava di buttarlo giù. Persa la causa ha dovuto pagare anche 4500 euro di spese legali al suo vicino. – La pornostar Laura Perego è entrata nel palazzo della Borsa di Milano, si è tolta il vestito e in slip, con il corpo dipinto dei colori della bandiera italiana, è salita su uno dei tavoli gridando “L’Italia è in mutande”. Denunciata per “atti osceni in luogo pubblico” tra l’entusiasmo dei presenti. – Il parroco Don Ruggero Conti, 56 anni, di Fiumicino, è indagato per prostituzione minorile e atti sessuali su minori. Abusi su sette adolescenti. Il Vaticano: “E’ il rischio che si corre quando si aiuta dei bambini”. – Il presidente del Madagascar, Marc Ravalomanana, ha rassegnato le dimissioni consegnando il potere nelle manidell'esercito. – Risposta del governo statunitense dopo l'annuncio della compagnia assicuratrice American international group (Aig), sull'orlo del fallimento, di aver elargito bonus ai manager pari a 165 milioni di dollari. Il ministro del tesoro ha annunciato che i premi saranno detratti dai 30 miliardi di sussidio federale destinati alla Aig e ha promesso ulteriori contromisure.
una troppa grazia, nell’inaugurare così il pellegrinaggio africano. E non limitandosi a dire che i preservativi non bastano ad affrontare il flagello - certo che non bastano - ma che lo aggravano. Dunque additando il peccato e la colpa di chi i preservativi in Africa cerca di distribuirli, e passa così per untore. C’è un’impressione di pazzia che ricorre attorno a queste scelte, e non si capisce come la Chiesa voglia ignorarla, quando non si compiaccia di fomentarla. Di dare scandalo. [...] C’è un’esasperazione attorno a questo Papa e alla sua Chiesa. [...] Questo non succedeva con "l’altro Papa", benché anche lui, papa Wojtyla, fosse così rigido in ciò che tocca la sessualità. [...]
Giannelli sul Corriere
[...] Benedetto vola in Africa e lancia il suo anatema: sappiate vivere il sesso con responsabilità, perché non saranno i preservativi a risolvere la piaga dell’Aids, bensì una concezione della sessualità più umana e spirituale. Non solo: sono da elogiare tutti i Paesi, come il Camerun, dove in numerose strutture i malati di questo terribile virus sono curati gratuitamente. Il Papa ha ricordato a tutti che la Chiesa Cattolica si batte comunque già da tempo contro l'Aids, in Africa e ovunque. «È una tragedia (la pandemia dell'Aids colpisce nell'Africa subsahariana 22 milioni di persone, n.d.r.) che non si può superare solo con i soldi [...]».
Dalla Francia si aprono le polemiche sulla satira dal servizio di Alessandra Arachi
La vignetta è d’autore, la firma Plantu, il disegnatore satirico di Le Monde. Apparsa sul quotidiano di ieri raffigura Gesù Cristo che «moltiplica» preservativi mentre da dietro Papa Benedetto XVI lo guarda e commenta: «buffonate»; e ancora più dietro il monsignor lefebvriano Williamson che aggiunge: «.. e poi l’Aids non è mai esistito». E davanti a tutto questo Luca Volontè, deputato dell’Udc, non ce l’ha fatta: «Questa vignetta è un’offesa e non solo per tutti coloro che credono in Gesù Cristo». Non ha dubbi l’onorevole cattolico: «Esattamente come accadde tre anni fa per le vignette danesi su Mao-
metto c’è un limite netto tra l’umorismo e l’offesa al culto e alla libertà religiosa: il quotidiano transalpino l’ha ampiamente superato. Ogni spirito libero, laico e credente dovrebbe chiedere il ritiro della vignetta». Ma la verità è che non ogni spirito libero la pensa come Volontè. Anzi. Laico e del Pdl, il deputato Benedetto Della Vedova si stranisce: «Ma come? Proprio Volontè cita le vignette danesi? Lui non fa certo minacce di morte ma così facendo si è messo sulla stessa deriva degli islamici. La satira è satira. E può, deve, toccare anche il Papa, così come il Presidente della Repubblica». Cattolico e del Pd, il senatore Giorgio Tonini non è d’accordo in alcun modo con Luca Volontè.
La fotografia Camerun, papa Ratzinger a Yaoundé (Ansa)
Dice, infatti: «Secondo me quella vignetta di Le Monde non va affatto ritirata. Anche il Papa può essere oggetto di satira. È un uomo come noi, non è fatto di cartapesta. Non è nemmeno santo. Non ancora. E se tante volte decideranno di farlo santo, vorrà dire che è stato preso di mira dalla satira un santo. Non cascherà il mondo». Cattolico e del Pd, il deputato Enzo Carra preferisce invece prendere le difese del Papa. Ma ricorda: «E’ dai tempi dell’Asino di Podrecca che i Papi sono abituati a vedere vignette satiriche su di loro. E non credo che si sconvolgano più di tanto. Per essere precisi: la satira religiosa esiste da ben più tempo, da Giuda in poi [...]». La sesta colonna di Francesco Zardo
Chi segue questa rubrica sa che l’orientamento della “Sesta colonna” e di chi la scrive è, per così dire, progressista. Ma non ci si aspetti una levata di scudi contro l’uscita di Ratzinger che, in viaggio in Africa, ha deciso di esprimersi contro la distribuzione di preservativi allo scopo di prevenire la diffusione dell’Hiv. La Chiesa cattolica è la Chiesa cattolica: non è un’altra cosa. Questo papa è assertore di alcuni punti di vista che possiamo definire conservatori, ma sono connaturati alla storia del mondo cattolico, appunto. Fra questi l’idea che il miglior metodo di contraccezione sia astenersi dai rapporti: non si tratta di un punto di vista incoerente o contraddittorio. Il merito può e deve essere discusso, ma il fatto che il papa lo esprima con una certa chiarezza è un fatto positivo, perché alimenta un dibattito a sua volta chiaro e non ambiguo.
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Venerdì 20 marzo 2009
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage È in arrivo “Un incontro”, il nuovo libro di Kundera saggio su romanzi e romanzieri, musicisti e pittori
De Magistris in politica Italia tra diritto e rovescio
dall’articolo di Luigi Mascheroni
dall’editoriale di Piero Ostellino
Milan Kundera, prima dell’esilio parigino, ha trascorso un buon pezzo della sua esistenza sotto l’ossessivo controllo degli agenti segreti dell’Stb, i servizi speciali cecoslovacchi. [...] Allo stesso modo lo scrittore ceco fuggito nella capitale francese nel 1975, ha deciso di non replicare alle accuse [...] che nell’ottobre scorso lo hanno travolto [...]: e cioè essere stato negli anni Cinquanta un informatore proprio di quel regime comunista ottuso e onnipresente che ha denunciato e immortalato nei suoi capolavori, da «Lo scherzo» al bestseller «L’insostenibile leggerezza dell’essere». Nell’ottobre del 2008 il settimanale «Respekt» di Praga pubblicò infatti la denuncia ripescata per caso dai meandri degli archivi storici della capitale dell’ex Cecoslovacchia - che sarebbe stata fatta da Kundera, allora 21enne, nel 1950 ai danni di un giovane dissidente ceco, Miroslav Dvorácek, poi arrestato e condannato a 22 anni di lavori
Milan Kundera
forzati. Lo scrittore, da Parigi, liquidò il tutto con una sola frase: «È una menzogna». Poi un lungo silenzio. Oggi, a distanza di mesi, Kundera torna non a parlare ma a far parlare di sé con l’annuncio della pubblicazione di un suo nuovo libro, come tutti i suoi ultimi lavori scritto in francese: «Une rencontre» («Un incontro»), saggio su romanzi e romanzieri, musicisti e pittori, dove si parla di Céline e Malaparte, di Aimè Cesaire e di
Fellini, di Beethoven e Francis Bacon. Nessuna parola però sulla polemica che ha rischiato di distruggere un «eroe» della resistenza al regime comunista. «La strategia di Kundera da sempre è l’astensione piuttosto che il litigio. Il ritiro piuttosto che il baccano. Il silenzio contro il rumore», come ha scritto ieri il filosofo Jean-Paul Enthoven sul settimanale «Le Point» a pochi giorni dall’uscita del saggio, il 26
dall’editoriale di Paolo Pombeni
La classe politica italiana manda segnali contraddittori: a volte sembra ritrovare una certa unità e un certo fair play nell’affrontare un problema come quello dello sblocco almeno parziale della capacità di spesa degli enti locali, a volte ritorna alle tradizionali contrapposizioni ideologiche come sul fronte del testamento biologico, a volte si divide come sul decreto sulla sicurezza. È forse il momento giusto per riflettere su una trasformazione possibile e necessaria del quadro dei partiti politici italiani. C’è una specie di doppio guado che deve essere affron-
Pdl e Pd, il doppio guado che deve essere superato tato dai due soggetti che, nel bene e nel male, hanno accettato di misurarsi con la sfida di rinnovare il nostro quadro politico: Pd e Pdl debbono riuscire a lasciarsi alle spalle delle tradizioni, anche nobili, di antiche appartenenze ed entrare nella “terra incognita” di un Paese che cambia e si modifica sotto l’impulso di una crisi mondiale piuttosto seria.
Il Pd ha forse il compito più difficile perché deve inventarsi un “riformismo” che prescinda da una serie di “pregiudizi” che sono duri a morire in un certo immaginario collettivo della sinistra. Sono in fondo i pregiudizi con cui hanno dovuto misurarsi Ciampi e soprattutto Prodi e sono quelli di chi non accetta che lo sviluppo trovi dei limiti nelle condizioni esistenti, che
marzo, edito da Gallimard, la casa editrice storica di Kundera. «In lui - secondo Enthoven - è solo una questione di stile e di morale: l’orgoglioso non andrà a sguazzare nella calunnia che è servita da calamaio al redattore di "Respekt"». Ma del libro, attesissimo come tutte le opere dello scrittore ceco naturalizzato francese, ha parlato anche un altro ascoltatissimo intellettuale, il filosofo Alain Finkielkraut, intervenuto sulle pagine del «Nouvel Observateur» a difesa di Kundera. Quanti cercano la polemica nel nuovo saggio dell’autore dei romanzi «La vita è altrove» e «Il valzer degli addii», non saranno accontentati. Il libro è composto da una trentina di articoli dove lo scrittore è alle prese con i suoi predecessori, da Broch a Nezval, con i suoi contemporanei, da Fuentes a Chamoiseau, con i suoi musicisti, Schonberg e Xenakis, e i pittori, Bacon e Matisse. Un saggio «brillante», secondo Finkielkraut, «fatto con la stessa alleanza di emozione e di riflessione dei grandi romanzi di Kundera». [...]
non tutto quello che si ritiene “giusto” possa essere fatto subito (e lancia in resta), che a volte davvero quel che sulla carta può sembrare meraviglioso alla prova dei fatti può rivelarsi problematico se non disastroso. Un certo razionalismo astratto è il problema storico del riformismo italiano, basterà ricordare certe difficoltà del centro-sinistra degli anni Sessanta. Franceschini si sta movendo per ridare smalto alle capacità propositive del Pd, anche se non riesce del tutto a liberarsi dal vecchio retaggio del buttarla nel moralismo girando la testa rispetto a distorsioni strutturali con cui bisognerebbe fare i conti.[...]
Un altro magistrato, Luigi De Magistris, ha deciso di entrare in politica, presentandosi nelle liste di un altro magistrato entrato in politica, Antonio Di Pietro. De Magistris ha dichiarato che la sua scelta è «irreversibile». Ma il vicepresidente del Csm Mancino aveva già esortato i magistrati che fanno il loro ingresso in politica a «non tornare alla toga». Negli ultimi anni ci sono stati infatti troppi episodi di andirivieni tra magistratura e politica: da Pierluigi Onorato, tornato in Cassazione dopo anni di vita parlamentare, a Giuseppe Ayala; da Salvatore Senese in lizza per il posto di Procuratore generale della Cassazione dopo un’intensa attività politica, ad Adriano Sansa, che ha ripreso la sua attività di magistrato a Genova dopo essere stato sindaco di questa città. Un sistema di vasi comunicanti tra magistratura e politica che allarma Mancino, comprensibilmente preoccupato dell’immagine «di parte» che questo giro vorticoso di andata a ritorno produce. E avrebbe scandalizzato Montesquieu, per il quale il potere giudiziario doveva essere «invisibile e nullo», in quanto i giudici altro non avrebbero dovuto essere «se non la bocca che pronuncia le parole della legge». E avrebbe indotto Benjamin Constant a invocare un «potere neutro», che intervenisse per rimettere in riga i tre poteri dello Stato legislativo, esecutivo e giudiziario, entrati, da tempo, in conflitto fra loro. Ma questa commistione fra politica e magistratura — che ha trasformato la seconda in supplenza della prima, secondo il togliattiano «viaggio attraverso le isti-
tuzioni», versione repubblicana della gramsciana «conquista delle casematte» della società civile e dello Stato — viene da lontano. Sta in una rilettura deformata e illiberale del secondo comma dell’articolo 3 della Costituzione: «È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese». Da questo generico principio programmatico — che dice troppo o troppo poco, o forse non dice proprio nulla, secondo quanto don Sturzo aveva scritto, ai tempi della Costituente, di certi articoli della Costituzione — in alcuni settori della magistratura si è fatta largo la legittimazione di una «funzione creativa e progressista» del Diritto; che non si ripromette, come dovrebbe, di applicare la legge, ma di «fare giustizia»; di raddrizzare «il legno storto dell’umanità». Non deve essere il diritto — per dirla con Kant —che si piega alla politica, bensì la politica al diritto. Mentre i magistrati che scelgono un partito sembra che vogliano fare della politica una prosecuzione con altri mezzi del loro diritto «creativo e progressista». Ma ci sono «emeriti» costituzionalisti che hanno detto che, dal 1948—vittoria elettorale della Dc sul Fronte popolare — l’Italia ha smesso di essere quella scritta nella Costituzione. E ce ne sono altri che hanno sostenuto che il principio di legalità è espressione del dominio borghese. Italia, Patria del Rovescio; non del Diritto.
Un gesto di ostilità di An contro la cultura leghista
Tra Milan e Roma, Ancelotti si confessa Principesse “Un giorno vorrei allenare i giallorossi” e Sarkozy
dalla “nota” di Massimo Franco
dall’intervista di Gianni Mura
dal corsivo di Massimo Gramellini
"Mi chiamo Carlo Erminio, come mio nonno. Era piccolo e gli dicevano Carlino. In via Vallicella, a Reggiolo, stavo da dio. Il giorno più bello era quando si ammazzava il maiale. Mio padre Giuseppe faceva il mezzadro. [...] Dopo le medie avrei voluto studiare Agraria, invece mi ritrovo a scuola di elettronica, che non mi piaceva. Ma ho seguito la maggioranza dei miei amici, l’ho fatto per la compagnia. Loro non volevano restare contadini, di qui la scelta. Morale: mi ritrovo perito elettrotecnico e non me ne po’ fregà de meno". Come Rocco mescolava italiano e triestino e Bagnoli italiano, milanese e veneto, istintivamente Ancelotti infila nel suo italiano qualcosa di romanesco. Vogliamo chiarire la faccenda della panchina? "Io e Spalletti siamo amici, ma posso capire che si sia un po’ risentito quando ho espresso il mio desiderio di arrivare, prima o poi, sulla panchina della Roma. Immagino che le radio romane gli abbiano tolto il fiato. Io a Roma mi sono trovato benissimo, è una città meravigliosa, si fa amicizia facilmente, c’è più calore non solo nell’aria. [...] Chi era il mio idolo, da giovane? Eugenio Ghiozzi, che poi sarebbe Gene Gnocchi. Un 10 mol-
Da quando Sarkozy ha detto che si può governare la Francia anche senza aver letto «La principessa di Clèves», il romanzo storico e lievemente palloso di madame de La Fayette è assurto a simbolo della resistenza al nuovo potere, andando esaurito in tutte le librerie, così come la spilla «Io leggo La principessa di Clèves» che gli oppositori del presidente si appuntano sulla giacca, forse per potersi esimere dal fastidio di leggerlo. Da noi la vita dell’oppositore è decisamente più comoda. Intanto il nostro padrone non ha mai stroncato un romanzo in vita sua: un po’perché li pubblica e un po’ perché non li legge. [...] Tornando agli sfortunati cugini francesi, resta da capire perché Sarkò ce l’abbia tanto con «La principessa di Clèves». Sfogliando la trama alla ricerca di indizi, si scopre che è la storia di una donna di corte dalla moralità così adamantina che, pur non amando suo marito, si rifiuta di tradirlo con l’uomo che ama persino dopo che lui è morto. Ma il Presidente può stare tranquillo. Non solo non ha letto «La principessa». Non l’ha neppure sposata.
Può esserci l’intento strumentale. E di certo, una dissidenza di cento parlamentari del Pdl a pochi giorni dalla nascita del partito unico è un elemento di oggettivo imbarazzo. Ma forse bisognerebbe chiedersi perché ha successo la lettera che contesta la legge sulla sicurezza, con l’obbligo per medici ed insegnanti di denunciare gli immigrati clandestini. Il vertice considera l’iniziativa un tentativo di complicare l’unificazione FIAn, che verrà perfezionata fra il 27 ed il 29 marzo. E insinua che possa essere ispirato da un Gianfranco Fini scontento. Comunque sia, la protesta appare un gesto esplicito di ostilità culturale contro la Lega. È come se alcuni settori si ribellassero a provvedimenti che considerano il sigillo del primato lumbard sulla maggioranza. E chiedessero a Silvio Berlusconi di non accettare leggi ingombranti per un Pdl in procinto di entrare nel Ppe. La Lega ed alcuni berlusconiani parlano di «manovre interne» per complicare i rapporti fra alleati di governo. E notano maliziosamente che le firme sono per due terzi di An, e solo per un terzo di FI. Al punto che Fini è costretto a precisare di essersi dichiarato contrario solo alla denuncia alla quale sarebbero tenuti
i medici che curano i clandestini: un modo per smentire la regìa di un documento che legittima le critiche del Pd. Ma è evidente che l’obiettivo principale è di dissociarsi da una legislazione di marca leghista; di abbozzare un profilo più garantista sull’ immigrazione. Il malumore è alimentato dalla competizione con la Lega in molte regioni del Nord; e dalla sensazione che Umberto Bossi riesca ad ottenere quasi tutto da palazzo Chigi. Non solo. L’attacco dei cento parlamentari appare anche come un segnale di scontento per il dialogo fra Lega ed opposizione sul federalismo fiscale: il cuore della strategia di Bossi. Palazzo Chigi tende a ridimensionare il caso. La tesi è che alcuni firmatari non conoscessero il contenuto della lettera. Il leader del Carroccio è certo che «il provvedimento sulla sicurezza resterà uguale a come è stato approvato al Senato». A sentir lui, si sta dando troppa importanza ad una contestazione ingigantita in modo strumentale. Nella sua analisi pesa probabilmente la certezza che Berlusconi non possa né voglia tornare indietro. Significherebbe litigare con la Lega; e rimettere sotto osservazione quel «rapporto splendido » che giura di avere con Fini. E poi, la campagna per le europee è cominciata. [...]
Carlo Ancelotti, allenatore del Milan
to lento ma con una tecnica da brividi. Era famoso, nella Bassa. E poi bisogna dire che a quei tempi il calcio lo si ascoltava alla radio e c’era uno spezzone di partita, una sola, in tv [...]". "All’Inter ho fatto un provino, quand’era presidente Fraizzoli. Hanno deciso che costavo troppo e hanno preso Beccalossi. [...] Con Bruno Mora, che era anche una bravissima persona, riconosco due altri maestri: Liedholm e Sacchi. Uno era stato un campione e l’altro un brocco. Questo Milan, credo che Nils lo allenerebbe meglio di me e Arrigo peggio. A Liedholm piaceva la tecnica, intepretava le partite non come distruzione dell’avversario ma come esaltazione delle doti dei suoi. Ha imposto la difesa a
zona, non s’è mai stancato di insegnare calcio. Sacchi è stato un grandissimo maestro di tattica: difesa alta, pressing, allenamenti quasi più impegnativi delle partite. Quando la Roma giocava a Milano e a Torino, si partiva mercoledì a mezzanotte in vagone letto da Termini. Siccome per Nils era impossibile tirare mezzanotte, alle dieci di sera andava al Tiburtino, dove formavano il treno, e si metteva a cuccia. Tre giorni e rotti in ritiro all’Astoria di Busto Arsizio. Ci divertivamo da matti, giocando a carte, sparando cazzate. Oggi, dopo cena i giocatori spariscono tutti, ognuno in camera sua. iPod, PlayStation, pc, cellulari. Non l’ideale, per fare gruppo. Ma il tempo passa per tutti [...]".
6 Primo piano
Venerdì 20 marzo 2009
Primo piano 7
Venerdì 20 marzo 2009
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Lo scontro politico
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Fisco per i territori, ecco il federalismo “nostrano”
Il premier prende le distanze «Le ronde? Non se ne sentiva la necessità»
Immigrazione Silvio vs Lega Berlusconi sposa la battaglia dei “suoi” 101 deputati «Il Carroccio non può sempre volere tutto» di ANNA LAURA BUSSA
E poco dopo Roberto Calderoli parla di un emendamento al quale sta lavorando, di cui ROMA – Il presidente del Consiglio Silvio parlerà con Maroni e poi lunedì alla segreBerlusconi sposa in toto la battaglia dei teria politica della Lega. “Una soluzione 'suoi’ 101 deputati contro la norma sui 'me- c'è», dice dichiarandosi «tranquillissimo». dici-spie’ contenuta nel ddl Sicurezza e spa- Ma prima che Bossi intervenisse, il comra a zero contro le ronde: «Non ne sentivamo mento degli altri vertici del Carroccio non davvero l'esigenza». Quindi rincara la dose: era stato così soft. I 101 deputati del Pdl, aveva osservato, invece, il capogruppo alla «La Lega non può volere sempre tutto». Da Bruxelles, dove si trova per il vertice Camera Roberto Cota «sono stati strumendel Ppe, il premier prende le distanze dal talizzati». Per non parlare del ministro Carroccio e impone una brusca frenata alla dell’Interno Roberto Maroni che si era detto sua politica della sicurezza sempre più mal “stupito» per la lettera dei 'dissidentì e aveva ricordato che il ddl al Senato era stato apdigerita dal Pdl. Qualche volta ai nostri alleati «possiamo provato «all’unanimità». Le critiche di Berlusconi dire di sì – spiega Berlusconi non alterano l'umore del Se– qualche altra volta diciamo natur che subito precisa: di sì con difficoltà, mentre al- IL CASO «Berlusconi è un amico, sono cune volte diciamo di no». sicuro che troveremo un Ecco, questa, fa capire il equilibrio». Il ministro delle Cavaliere, è proprio una di Riforme però non nasconde quelle volte in cui il 'no’ pola possibilità che dietro le patrebbe arrivare. E già, perchè role di Cavaliere ci sia la anche in Europa la norma «pressione» proprio dei parche impone ai medici l'obblilamentari firmatari della letgo di denunciare gli stranieri tera. E l’obiettivo di Berluscoirregolari con il rischio di ni è proprio quello di smorzanon avere più un controllo re qualsiasi accenno polemisulla situazione sanitaria del co. A margine della riunione paese, piace poco. del partito popolare europeo, «La verità – commenta il vie prima di prendere parte ai cepresidente del gruppo del lavori del Consiglio Ue, c'è Pd alla Camera Gianclaudio dunque il tempo per tornare Bressa – è che in Europa Bersulle questioni interne. In lusconi si vergogna dei promerito al contenuto della letpri alleati e delle norme xenotera, Berlusconi ci tiene a prefobe che presentano». cisare che si è trattato di «un E per questo prende «le di- Maroni: «Sorpreso» grande equivoco. Non c'è mai stanze da Maroni». Soddisfatstato per i medici nessun obto per la presa di posizione del Niente fiducia bligo -spiega riferendosi alla premier è il presidente della ROMA – «Sono francamente Camera Gianfranco Fini che sorpreso» dalla lettera dei parla- norma contestata- abbiamo anche tolto il divieto». Piena nei giorni scorsi aveva già mentari della Pdl che chiede al espresso la sua contrarietà governo di non mettere la fiducia disponibilità dunque a modifiche e soprattutto condivisui 'medici-spia’ a 'Porta a sul disegno di legge sicurezza, Portà: «Certo che ho apprez- che non sarà posta. Lo ha detto il sione del contenuto della lettera: «Ho parlato con chi ha zato» dice ai giornalisti dopo ministro dell’Interno, Roberto firmato, persone a me vicine – aver letto le dichiarazioni di Maroni, intervenendo nel corso Berlusconi da Bruxelles. E il del programma 'Mattino Cinque’ racconta Berlusconi – che mi hanno detto di aver firmato suo volto sorridente confer- su Canale 5. La norma, ha ricorma il giudizio appena dato. dato il ministro, «è stata introdot- in buona fede il testo che rap“Così nasce il Pdl, non si può ta dal Senato con l’approvazione presenta un sentimento che condivido». L'invito è dunque inseguire la Lega», esulta un all’unanimità della Pdl e non c'è articolo sul sito della Fonda- mai stata intenzione da parte del ad abbassare i toni, un monito però che il premier rivolge zione Farefuturo, presieduta governo di mettere la fiducia sul più all’alleato leghista che ai da Fini. ddl: si tratta di un provvedimento suoi deputati. Ed è proprio al Ma la più contenta di tutti complesso che vogliamo sia diper l’altolà del Cavaliere è scusso dal Parlamento. Per que- Carroccio che il Cavaliere decide di inviare un 'suggeriAlessandra Mussolini: l’idea- sto l’iniziativa dei 101 mi pare mentò: «Sappiamo che sono trice della lettera al governo strana». Maroni non ha quindi per chiedere di non mettere la escluso che la lettera sia legata a esigenti- dice - e che insistono per affermare le loro idee, ma fiducia al ddl sicurezza. Una fibrillazioni interne alla maggiodirei che se da queste vicende lettera che era stata firmata ranza. «Ogni volta che si avvicideve uscire un suggerimento da ben 101 deputati del Pdl, na un congresso – ha osservato più di un terzo del gruppo: un – e quello del Pdl è importante, ci sarebbe quello di non volere sempre tutto». Non è possibinumero troppo consistente di sono fermenti». le, è il ragionamento del pre'dissidenti’ per non essere mier, che ogni cosa debba trapreso in considerazione dal Cavaliere alla vigilia del congresso costi- dursi in un continuo braccio di ferro con il resto della coalizione. tuente. “Ogni volta che si avvicina un congresso – Umberto Bossi, visibilmente amareggiato, prova a minimizzare anche se poi si la- aveva aggiunto – ci sono fermenti. E non scia scappare un «Berlusconi? Non sono co- vorrei che ci fosse dietro una cosa del genesì ansioso di sentirlo...». «Tutti i segretari – re». Il centrosinistra intanto saluta con fatenta di giustificare – hanno dietro il partito vore la presa di posizione di Berlusconi e che spinge e anche Berlusconi si deve difen- l’iniziativa dei 'dissidentì del Pdl. “E' un susdere». «Poi – aggiunge – non ha mica detto sulto, anche se tardivo, di voci libere», commenta il capogruppo alla Camera del Pd Ancose strane, ha detto cose equilibrate». Anche la Lega, insomma, sembra pronta tonello Soro. «Berlusconi ha capito finalmente che il alla marcia indietro visto che interrogato dai cronisti sulla possibilità che la norma prezzo pagato alla Lega è troppo alto», tadei “medici-spia» venga cambiata, Bossi ri- glia corto il presidente dei senatori Anna Fisponde: «Maroni non è mica scemo, ci ragio- nocchiaro. E ora non gli resta altro che «fare marcia indietro su tutto». nerà su...».
DALLA CAMERA
Silvio Berlusconi con Alessandra Mussolini durante la campagna elettorale del Pdl nell’aprile del 2008
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L’ACCUSA
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L’Onu punta l’indice «L’Italia discrimina» ROMA – L'Onu, attraverso un rapporto dell’Ilo – la sua agenzia per il lavoro – accusa l’Italia di xenofobia e razzismo nei confronti degli immigrati, soprattutto i rom. Ed il governo scende in campo «respingendo al mittente» affermazioni che sono «false», spiega il ministro degli Esteri, Franco Frattini, annunciando di aver espresso già al quartie generale dell’Ilo a Ginevra l’“indignazione» dell’esecutivo. Il ministro del welfare, Maurizio Sacconi, rimarca intanto la correttezza dell’Italia nell’applicare le convenzioni per i Diritti Umani e del lavoro e spiega che quello dell’Ilo non è un «atto ufficiale». A scatenare la bagarre le tre pagine, contenute in un rapporto del Comitato di Esperti dell’Ilo – l'Organizzazione Internazionale per il Lavoro dell’Onu – che puntano il dito sulla penisola, accusandola di discriminare gli immigrati e chiedono al Governo di Roma interventi a stretto giro per contrastare il clima di intolleranza e garantire la tutela agli immigrati. Rapporto che non lesina accuse anche ai «leader politici» italiani rei – si legge nel testo – di usare una “retorica aggressiva e discriminatoria nell’associare i rom alla criminalità, creando così un sentimento di ostilità e antagonismo nell’opinione pubblica». Il documento del Comitato – pubblicato il sei marzo scorso – spiega che il clima di intolleranza ha un impatto sugli standard minimi di protezione «dei diritti umani e del lavoro» nonchè sui livelli di vita, ponendosi in contrasto con la convenzione 143, sulla 'Promozione della parità di opportunità e di trattamento dei lavoratori migrantì, ratificata dall’Italia nel 1981. Tutte affermazioni «false, non dimostrare con elementi concreti, da respingere al mittente», replica la Farnesina spiegando che Frattini, giudica «gravemente inaccettabili» parole «come 'intolleranzà o 'discriminazionè nei confronti
degli immigrati» riferite «all’Italia e alle autorità italiane». Una posizione cui fa eco Sacconi: «il documento non è un atto ufficiale dell’Ilo ma molto più modestamente il recepimento da parte degli esperti di ipotesi tutte da dimostrare». E avanza il dubbio che le “sollecitazioni siano pervenute dall’interno del Paese». «Il quadro non è quello rappresentato nel rapporto», ribadisce la Farnesina sottolineando che l’Italia «rispetta e rispetterà le regole europee ed internazionali come sempre è stato riconosciuto e confermato dal governo e da tutte le autorità responsabili». «Ci auguriamo che si tratti di una sfortunata pagina dell’attività di un’istituzione, l’Ilo, che l'Italia rispetta e con la quale intende continuare a collaborare», aggiunge il ministero degli Esteri. Gli autori del documento «non considerano, e ciò dimostra il carattere parziale ed inaccettabile del documento, che nell’anno 2008 e nei primi mesi del 2009 le autorità italiane sono intervenute per salvare da morte probabile migliaia e migliaia di immigrati clandestini, soccorrendoli ed accogliendoli con rispetto ed umanità». «Da anni esprimiamo preoccupazione rispetto a forme di intolleranza e discriminazione sempre più forti nei confronti degli immigrati, e in modo particolare nel mondo del lavoro»: così Oliviero Forti, responsabile immigrazione della Caritas Italiana, commenta all’Ansa l’accusa che arriva all’Italia dall’Ilo, l’agenzia per il lavoro delle Nazioni Unite. Una situazione che la Caritas vive «quotidianamente, registrando forme di razzismo sui luoghi di lavoro: dalle situazioni nel Mezzogiorno, nelle zone a vocazione agricola come la Capitanata dove ci sono forme para-schiavistiche – spiega Forti – a forme più subdole al Centro-Nord, che danno la misura di quanto sia lungo il percorso dell’accettazione nel mondo lavoro dei cittadini stranieri».
Frattini «Indignato per affermazioni false»
MENTRE in Aula alla Camera vengono approvate la maggior parte delle norme “di sostanza” del ddl sul federalismo fiscale, in particolare quelle che disciplinano il rapporto finanziario tra lo Stato e gli enti locali, la Lega incassa il sì di Antonio Di Pietro nel voto finale sul testo. E il ministro Roberto Calderoli (nella foto insieme a Bossi) ha una ragione in più per dire che quella federalista sarà una riforma che «potrà durare negli anni, non soltanto una legislatura», come accaduto per altre. «Spero che il federalismo – dice anche il ministro dell’Interno, Roberto Maroni –venga introdotto in tempi rapidi: è una riforma epocale, che attendiamo da anni. I ministri Bossi e Calderoli hanno lavorato bene per convincere l’opposizione a non opporsi a questa riforma». Ma il Senatur è cauto e invita ad aspettare l’ultimo verdetto, che sarà quello del Senato; in ogni caso il Carroccio ha un buon motivo per glissare sulle fibrillazioni con il premier Silvio Berlusconi che lo striglia: «Non può volere sempre tutto». Restano le resistenze dell’Udc sul testo («è uno spot elettorale per la Lega», dice Michele Vietti) mentre il Pd sembra sempre più deciso sull'astensione nonostante la presidente del Piemonte Mercedes Bresso insista per il no e il responsabile Economico del partito Pier Luigi Bersani, evidenzi come nel ddl ci siano «luci e ombre» anche se «grazie a noi è radicalmente cambiato». Fatto sta che l’Idv scavalca i Democratici nel dialogo con la Lega sul provvedimento. «Votiamo sì – dice Di Pietro – perchè in un momento di così grave crisi economica ci assumiamo la responsabilità per una maggiore cautela nelle spese e per un controllo su chi paga le tasse. l’Idv ha sempre messo al primo posto le ragioni del Paese. Noi non siamo mai stati per l'astensione perché chi si astiene non decide, non prende posizione e sta alla finestra». Una posizione confermata in una conferenza stampa alla quale prende parte anche Calderoli e nella quale l’Italia dei Valori spiega di aver deciso per il sì perché «per la prima volta dall’inizio della legislatura, nell’iter del federalismo fiscale, è stato rispettato il ruolo del Parlamento». Un’occasione per Calderoli anche per annunciare la prossima tappa del suo più complessivo progetto di riforma del quale il federalismo è solo un tassello: la riforma Costituzionale. «A metà aprile – dice – il governo partirà con la sua proposta di riforma costituzionale». «Si prenda una camomilla», ironizza in proposito l’Udc con Lorenzo Cesa. Il ministro, in ogni caso, rassicura anche sui decreti attuativi della delega sul federalismo fiscale: «Ci sarà il concorso di tutti – fa sapere – perchè le riforme non sono nè di destra nè di sinistra ma vanno fatte con tutti». Intanto, resta il via libera ai primi 16 articoli del provvedimento, sui quali, per lo più, il Pd si astiene, l’Udc vota contro e l’Idv a favore. Martedì ci sarà il via libera di Montecitorio e poi il testo tornerà per l’ok definitivo al Senato dove dovrebbe essere approvato entro Pasqua.
Sostanzialmente viene organizzata l'architettura concreta del federalismo fiscale – tributi e funzioni – per dare attuazione alla riforma del titolo V della Costituzione. Ogni livello di governo dovrà assolvere a una serie di attività, alcune delle quali considerate fondamentali e per le quali, dunque, va garantito pari livello di servizio in tutto il Paese. Funzioni che Regioni, Province, Comuni, Città metropolitane, copriranno con tributi propri, compartecipazioni al gettito erariale e quote del fondo di perequazione: un mix tributario che consentirà entrate su misura ai diversi compiti ed alle esigenze. Ecco, in dettaglio, come cambiano i rapporti finanziari tra Stato ed enti locali. AUTONOMIE, ARRIVA FISCO SU MISURA – Il fisco diventa a più livelli, ognuno con propria autonomia, anche se nel rispetto dei principi di capacità contributiva e di progressività previsti dall’articolo 53 della Costituzione. Le Regioni disporranno di compartecipazioni erariali, in via prioritaria a all’Iva, tributi propri e quote di fondo di perequazione per finanziare le spese per lo svolgimento delle funzioni di loro competenza, che sono divise in funzioni fondamentali (per le quali è previsto un livello base uguale per tutti, il Lep) e 'non essenzialì. Una distinzione che prevede anche un diverso sistema di finanziamento. Anche Comuni e Province disporranno di compartecipazioni e quote di fondo perequativo, oltre che di tributi propri, per le proprie funzioni. REGIONI: IVA E SPESE SANITA' – Le funzioni fondamentali, per quanto riguarda le Regioni sono l’assistenza e la sanità, alle quali si aggiunge la quota di spese amministrative dell’istruzione. Queste «uscite» vanno coperte con gettito tributario valutato ad aliquota e base imponibile uniformi e in base a tributi propri derivati, istituiti con legge statale; addizionale regionale Irpef; compartecipazione all’Iva; quote di fondo perequativo; Irap, ma questa imposta solo in via transitoria in vista di un superamento. Le altre funzioni sono finanziate con tributi propri e fondo di perequazione. COMUNI: TASSE CASA E SPESE SOCIALI- Le spese essenziali dei Comuni (che riguardano territorio e ambiente, istruzione con gli asili nido o l’edilizia scolastica, viabilità, settore sociale...) vengono finanziate con le imposte immobiliari, un mix di compartecipazione a Iva e Irpef e fondo di perequazione. Per le altre ci sono tributi propri e compartecipazione a tributi regionali. PROVINCE: TRIBUTI AUTO E TUTELA AMBIENTE – Le funzioni fondamentali delle Province (tutela ambiente; trasporti; istruzione...), vengono finanziate con tributi connessi al trasporto su gomma; compartecipazione a tributi erariali; perequazione. Mentre per le altre il meccanismo è uguale a quello dei Comuni.
Approvate le norme di “sostanza” del ddl La Lega incassa il sì di Italia dei Valori sul voto finale
VERSO LE EUROPEE Il Pd sfida Berlusconi «In campo con liste vere» ROMA – Il Pd si gioca la partita delle europee, cruciale per il suo rilancio, sfidando sulle liste il Pdl, che avrà Silvio Berlusconi come capolista in tutte le circoscrizioni e molti ministri e governatori in lizza. “Berlusconi vuole prendere in giro gli italiani, noi saremo alternativi», è la bussola indicata dal segretario Dario Franceschini per spiegare lo stop a governatori e sindaci e l'aut aut ai big che, optando per Strasburgo, dovranno lasciare il Parlamento. È l'astensionismo e la delusione dei propri elettori il nemico che il Partito Democratico deve cercare di sconfiggere per recuperare i consensi persi per strada dopo le politiche. I sondaggi parlano di una lieve inversione di tendenza nel dopo-Veltroni ma il cammino è tutto in salita. Nonostante le difficoltà, Franceschini ha deciso, e per ora i big consultati ieri sera sembrano d’accordo, che non si possono «prendere in giro» gli elettori con candidati-bandiera che poi, una volta eletti in Europa, lasciano il seggio per Roma. Ed è proprio su questa differenza con il Pdl che il Pd vuole coniugare gli slogan della campagna elettorale. La decisione vale per i big, da collocare come capilista, e quindi esclude candidature forti come Massimo D’Alema al Sud, mentre Piero Fassino sta valutando l’opportunità di lasciare il Parlamento per approdare in Europa magari con un ruolo di peso nel gruppo europeo. E ieri D’Alema ha interpretato come “fatto positivo» la presenza di Lapo Pistelli come delegato del segretario del Pd al summit del Pse a Bruxelles.
A rischio l’intesa per finanziare la tutela ai lavoratori atipici del Mezzogiorno
Ammortizzatori sociali, scontro Governo-Regioni di VALENTINA RONCATI ROMA – E' braccio di ferro tra Governo e Regioni del sud: a rischio, ha detto ieri il governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, è l’intesa raggiunta nelle scorse settimane sugli ammortizzatori sociali, l’accordo da 8 miliardi di euro per finanziare l’estensione degli ammortizzatori alle categorie di lavoratori atipici. Il mancato via libera del Cipe al Par, il Piano attuativo regionale (legato al Fas, il Fondo per le aree sottoutilizzate) della Sicilia ha infatti spinto ieri la Conferenza delle Regioni a chiedere e ottenere dal ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, il rinvio delle Conferenze Stato-Regioni e Unificata. Il presidente della Regione Siciliana, Lombardo, definisce “inspiegabile ed immotivata
Il Cipe non dà il via libera E il Sud si ribella Nichi Vendola
la mancata presa d’atto, da parte del Cipe, il 6 marzo scorso, del Piano di impiego delle risorse Fas che spettano alla Regione Siciliana. Ad oggi sono stati approvati i Fas di quasi tutte le regioni del Nord, mentre il Sud resta al palo». Il ministro per gli Affari Regionali, Fitto, sottolinea invece che a tutti gli impegni presi «il Governo ha dato seguito responsabilmente» e che quindi «sono incomprensibili le ragioni per le quali si muove una critica al Governo». Quindi, nel richiamare tutti a quello «spirito di responsabilità che aveva caratterizzato positivamente tutta la pur lunga e difficile trattativa», Fitto ribadisce che «le risorse per ciascuna Regione sono state confermate nell’ammontare che tutti conoscevano all’atto della sottoscrizione dell’accordo». «Oggi c'è stata una reazione forte – spiega il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola – delle Regioni del sud ad una condizione di assoluta incertezza e di eccessiva furbizia da parte di alcuni ambienti del Governo. Siamo cioè di
fronte alla certezza di ciò che diamo come Mezzogiorno per finanziare gli ammortizzatori sociali ma per quanto riguarda lo sblocco dei fondi per le aree sottoutilizzate (Fas) siamo dinnanzi ad un atteggiamento elusivo. Non abbiamo nè la certezza delle risorse nè della tempistica. È sicuro quello che diamo ma non quello che riceveremo». Molto polemico è l’assessore al Bilancio della Regione Siciliana, Michele Cimino: “siamo per un federalismo vero che risponda ai bisogni dei territori e dei suoi cittadini. Non possiamo quindi arretrare dalla decisione di opporci all’intesa circa le assegnazioni dei fondi Fas dal momento che è penalizzante per la Sicilia e le altre Regioni del Mezzogiorno». E Cimino registra «con soddisfazione» il sostegno arrivato alla sua posizione da Regioni come Calabria, Puglia e Molise. Ha sdrammatizzato il vicepresidente della Conferenza delle Regioni e governatore del Molise Michele Iorio, che oggi ha presieduto i lavori della Conferenza delle Regioni.
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Venerdì 20 marzo 2009
Scuola & Politica
Il titolare di Palazzo Vidoni commenta i tafferugli alla Sapienza con la polizia
Brunetta contro «i guerriglieri» Il ministro qualifica così gli studenti dell’Onda. Bufera sulle sue dichiarazioni di TIZIANA CAROSELLI ROMA - Dai «fannulloni» del pubblico impiego ai «guerriglieri» degli atenei. Al ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, certo le iperboli non dispiacciono e anche ieri è riuscito a conquistare la scena bollando, senza mezzi termini, gli studenti dell'Onda come guerriglieri, da trattare come tali. Anzi - ha aggiunto in una successiva intervista televisiva - «questi non hanno la dignità dei guerriglieri che sono una cosa seria, sono quattro ragazzotti in cerca di sensazioni più o meno violente». Immediata e prevedibile la valanga di critiche, affrontata dal titolare di palazzo Vidoni quasi in solitaria. Ha provato a stemperare i toni la collega dell'Istruzione Gelmini: «Il ministro Brunetta come tutti sanno a volte usa toni forti e provocatori», mentre Giorgia Meloni, ministro delle Politiche giovanili, ha puntato l'indice contro i centri sociali che «si sono impossessati del nome L'Onda, originariamente rappresentativo di un movimento spontaneo e non violento». Tra i primi a reagire l'ex titolare di viale Trastevere, Giuseppe Fioroni che ha invitato Mariastella Gelmini «persona moderata» a prendere le distanze. «Additare genericamente come guerriglieri gli studenti, soffiando sul fuoco e fomentando gli animi - ha detto - è un atteggiamento irresponsabile del quale il ministro Gelmini non può rendersi spettatrice passiva» e dunque chieda lei scusa per conto del Governo. Massimo Donadi, capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera, ha parlato di «corto circuito tra il cervello e la lingua del ministro Brunetta». «Non c'è altra spiegazione - ha spiegato - per giustificare le affermazioni nei confronti dei ragazzi dell'Onda. Parole incendiarie da piccolo duce». «Provocazioni pericolose», «affermazioni irresponsabili che rischiano di provocare danni irreparabili» ha commentato Paolo Cento dei Verdi-Sinistra
HANNO DETTO
BUONTEMPO (LA DESTRA) «Ordine scellerato»
A sinistra, Brunetta nel corso della conferenza stampa di ieri. Sopra, gli scontri fra studenti e polizia della Sapienza
e Libertà mentre secondo Paolo Ferrero «che il ministro Brunetta sia un provocatore non stupisce, ma che ora vesta i panni anche del manganellatore rispetto agli studenti dell'Onda caricati dalla Polizia a Roma, la dice lunga sull'idea di democrazia, libertà e rispetto del dissenso di Brunetta e del governo di cui fa parte». «Nemmeno 40 anni fa i ministri democristiani dell'epoca si permettevano di emettere giudizi così sommari, miopi e pericolosi» ha detto Mario Ca-
«In realtà sono quattro ragazzotti»
panna, uno leader storici della contestazione del Sessantotto e Piero Bernocchi è convinto che Brunetta usi «la provocazione come metodo politico di visibilità personale». Se l'opposizione è insorta, gli studenti non sono stati da meno. L'Unione degli studenti ha chiesto le dimissioni e le «immediate» scuse del ministro Brunetta la cui dichiarazione è «degna dei peggiori regimi sudamericani». «Il nostro - replica la Rete de-
gli studenti - è un movimento pacifico, sono il Governo e la Polizia che stanno cercando di creare uno stato di guerriglia». E’ lui, Brunetta, secondo l'Unione degli universitari, «l'unico guerrigliero» e così «si alimenta un clima di tensione contro chi dissente». Di tutt'altro segno il commento di Azione studentesca secondo la quale «Brunetta è stato troppo generoso. I guerriglieri di solito hanno l'appoggio della popolazione che li sostiene contro l'esercito invasore. I collettivi nelle università vorrebbero giocare ai guerriglieri, ma sono solo dei teppistelli ignorati dalla maggioranza della popolazione studentesca». Un invito ad abbassare i toni è arrivato, infine, dall'Associazione nazionale dei funzionari di polizia: «tutti i politici, sia quelli al governo che quelli all'opposizione, moderino i termini, poichè le loro parole sopra le righe corrono il serio rischio di tradursi inevitabilmente in pietre e molotov contro poliziotti e carabinieri, costretti a gestire situazioni sempre più difficili».
Capanna: «Nemmeno i ministri Dc»
Conferenza stampa a due voci sui risultati raggiunti nell’istruzione dell’obbligo e universitaria
Con Gelmini alleati nella battaglia antisprechi ROMA - Alleati nella lotta agli sprechi. I ministri Gelmini e Brunetta si sono presentati ieri a Palazzo Chigi per dar conto di quello che hanno fatto e intendono fare per recuperare risorse ed efficienza, nella scuola e nell’ università. Intanto, risultato della legge sul contenimento della spesa nelle amministrazioni pubbliche – materia cara al titolare di Palazzo Vidoni – si sono ridotte le assenze degli insegnanti: nel 2009 (gennaiofebbraio) sono calate del 32,4% e il mancato ricorso alle supplenze ha consentito di risparmiare tra i 200 e i 250 milioni di euro. «E darò una mano alla collega Gelmini – ha promesso – affinchè questa cifra rimanga all’ interno del mondo della scuola». Altro capitolo importante quello relativo ai precari. Già quest’anno quasi 32 mila insegnanti hanno chiesto di andare in pensione (+12 mila rispetto allo scorso anno) e
Sforbiciati anche i corsi di laurea
8.000 richieste di pensionamento sono state presentate dal personale Ata (6.000 l'anno scorso). «Questo significa – ha spiegato Gelmini – che, con 32 mila pensionamenti, i 42 mila posti in meno per i precari previsti dalla Finanziaria si ridurranno notevolmente. Non solo. Il ministero sta lavorando su altre misure per l’assorbimento dei precari: ai precari che fino all’ anno scorso avevano una supplenza annuale verrà garantita, per quest’anno, priorità sulle altre supplenze temporanee di durata consistente (congedi e aspettative di vario tipo); i periodi non coperti da supplenza potrebbero trovare parziale copertura con l'indennità di disoccupazione; sarà favorita la mobilità territoriale dei precari offrendo loro la possibilità di fare più richieste di supplenze in più province». Stretta anche sulle università sforbiciando i corsi di laurea. Dal prossimo anno scolastico saranno il 20% in meno: all’inizio dell’anno accademico 2007-2008 i corsi di laurea, tra triennale e specialistica era-
no 5.879. Questa razionalizzazione dei corsi - ha spiegato il ministro - è stata fatta con il Cun e con criteri di flessibilità: «Non andiamo a penalizzare le materie, ma abbiamo guardato il numero degli iscritti e cercato di eliminare la frammentazione». E’ in arrivo - ha annunciato - una nota di indirizzo vincolante allo scopo di fornire i nuovi parametri che le università dovranno rispettare per attivare nuovi corsi. In particolare questo pacchetto di misure prevede la disattivazione di corsi di studio con un numero basso di iscritti se nella stessa Regione esistono già corsi analoghi; l'aumento del numero di docenti necessario per attivare un singolo corso di laurea; la riduzione della frammentazione degli insegnamenti presenti in ciascun corso attraverso l’indicazione di un numero minimo di sei crediti formativi per ciascun insegnamento e l’individuazione del numero di insegnamenti che ciascun ateneo è in grado di sostenere in base alle strutture e ai docenti di ruolo disponibili.
ANCHE uno storico uomo d’ordine e vecchio missino come Teodoro Buontempo, oggi presidente de La Destra, ha criticato Brunetta. Esprimendo solidarietà alla polizia, «costretta a obbedire a un ordine scellerato che l’ha costretta a contrapporsi a una manifestazione di studenti di sinistra de La Sapienza, nonostante non ci fosse un pericolo evidente e i manifestanti fossero privi del consueto armamentario tipico dell’estrema sinistra, come caschi, bastoni e fazzoletti per coprire il volto». Sulle dichiarazioni di Brunetta afferma: «Sono parole irresponsabili e che rischiano di alimentare la tensione tra i giovani – aggiunge – che si vedono cambiare le regole della scuola e dell’università senza essere sentiti e senza creare le condizioni per una loro partecipazione al confronto». «L’intervento della polizia - prosegue - in una sede universitaria è un veneto straordinario, che deve essere autorizzato solo in condizioni di reale necessità, in quanto in tutto il mondo civile, nelle città universitarie, da sempre, è garantita una libertà di espressione superiore a quella che viene assicurata nella società civile. La violenza va combattuta sempre e comunque, ma non si può fare il processo alle intenzioni, nè tanto meno criminalizzare, anche quando non si condividono i contenuti, la protesta studentesca, che quando si manifesta civilmente è segno di vita e di arricchimento della democrazia»..
BERSANI (PD) «Parole sconsiderate» «QUELLE del ministro Renato Brunetta sono parole totalmente sconsiderate, incommentabili», dice il responsabile economico del Pd, Pier Luigi Bersani, in un dibattito sulla ricerca nell’ambito del “Manifutura Festival' a Pisa. Sul tema ha sottolineato che «le risorse sono un problema ma il vero problema è quello delle riforme e della difficoltà di riformare il sistema».
PODDA (FP CGIL) «Frasi fuori da ogni logica» «LE PAROLE del ministro Renato Brunetta, sono fuori da ogni logica di buon senso, e rischiano soltanto di aggravare le tensioni vissute dal mondo della formazione». Lo afferma il segretario generale della Funzione Pubblica Cgil (Fp), Carlo Podda, che giudica «irresponsabile e dannoso» quanto sostenuto dal ministro.
CIOCCHETTI (UDC) «Governo, più responsabilità» «L’UNIVERSITA’ dovrebbe essere sede di conoscenza, non teatro di violenza. Se non sono in alcun modo giustificabili le manifestazioni che poi degenerano in rissa, è auspicabile un maggior senso di responsabilità da parte di chi rappresenta il governo»: lo dice il deputato dell’Unione di Centro Luciano Ciocchetti.
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De Magistris candidato
L’ex pm di Catanzaro spiega perché scende in campo
«Il piano di Gelli è compiuto» Di Pietro gli propose la candidatura giù un anno fa. Lui accetta, ora è in aspettativa | FENOMENO FACEBOOK | Tremila sostenitori per il pm di “Toghe lucane” C’è anche un gruppo per Woodcock
ROMA - «Con le inchieste Why not? e Poseidone ci siamo avvicinati a una sorta di nuova P2, in continuità con quella più conosciuta, storicamente accertata». Lo afferma l’ex magistrato Luigi De Magistris in un’intervista sul settimanale Left che gli dedica la copertina, in edicola oggi. «Il piano di rinascita democratica di Licio Gelli – continua il pm – è stato in gran parte attuato, in altre parti è stato riformulato in modo più pertinente con le esigenze contemporanee. In particolare passa attraverso il condizionamento totale degli organi di controllo e dei presidi di legalità democratica che sono soprattutto la magistratura e la libera informazione». Alla domanda se la massoneria sia cambiata davvero e abbia mutato la sua simbologia, De Magistris risponde a Left: «Io tenderei ad estendere il concetto stesso di massoneria. La definizione massoneria è perfino riduttiva. Qui siamo davanti a una gestione occulta del potere. Un potere nel potere». «Questi sono pezzi importanti del Paese e delle istituzioni, delle professioni e delle società – conclude il magistrato – che sono penetrati all’interno dei meccanismi economici istituzionali e politici e li governano di fatto dall’interno. Non si sa nulla all’esterno. Qualcosa di molto più pericoloso». «Sarò indagato per i prossimi 30 anni. Su di me sono stati aperti più di 100 procedimenti, un numero superiore a quello che ri-
SU Facebook centinaia di persone si sono iscritte a gruppi che sostengono i magistrati d’assalto. E’ Luigi De Magistris a raccogliere il maggior numero di sostenitori online con tre mila persone riunite in “ex pm Luigi de Magistris” e “Sosteniamo Luigi de Magistris“. Ma il giudice del Tribunale del Riesame di Napoli (ora in aspettativa perché ha scelto l'attività politica con l’Italia dei valori) può consolarsi, dall’aver appreso di essere indagato nell’ambito della “guerra” tra le procure di Salerno e Catanzaro relativa all'inchiesta “Why not”, con decine di gruppi affini: come “La società sparente”, nato da un libro che racconta le inchieste dell'ex pubblico ministero in Calabria, con la prefazione bipartisan del filosofo Gianni Vattimo e della parlamentare del Pdl Angela Napoli. Non poteva mancare Henry John Woodcock, che ha portato avanti le inchieste su Vallettopoli e famiglia guardò i pm di Mani pulite». E’ la sua previsione. Poi si concede una battuta: «La prossima indagine potrebbe ipotizzare un complotto tra me e Di Pietro prima ancora che entrassi in magistratura». Perché si aspetti ancora di essere indagato per un tempo così lungo De Magistris lo spiega così: «avendo fatto 80 verbali alla procura di Salerno credo che sarò ancora denunciato da tante persone». In mattinata, invece, in-
La pagina di Facebook dedicata al pm Woodcock
Savoia. Ma anche altri protagonisti delle prime pagine dei quotidiani hanno raccolto consensi tra i gruppi di Facebook: circa mille persone sostengono Clementina Forleo, giudice per le indagini preliminari che si è occupata dei “furbetti del quartieri-
tervenendo in un dibattito a Omnibus, su La7 all’indomani dell’invito del Vicepresidente del Csm a non rientrare in magistratura se candidati dice: «Quando uno fa il magistrato lo fa osservando le leggi della Costituzione. Se decide di dedicarsi alla poltica assumendosi un impegno, fa un’altra cosa. Non vedo alcuna commistione». «Tutte le opinioni sono legittime ha spiegato l’ex pm riferendosi a quelle espresse su alcuni articoli apparsi sui giornali di oggi dove si
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no”. Ma il social network che appassiona gli italiani è soltanto uno tra gli spazi di internet dove il pubblico sostiene o critica i magistrati: centinaia di blog e video su Youtube rivelano una vasta audience che segue con attenzione l’attività dei pubblici ministeri e dei giudici.
manifesta perplessità sulla sua candidatura - Mi attaccavano da Magistrato è logico allora che lo facciano adesso. Il caso Mastella? Non ne voglio parlare visto che non mi è stato consentito di portare a termine le inchieste. Magistrati che indagano su colleghi... i magistrati di Catanzaro hanno controindagato gli indagatori. Dopo due anni di indagini èuscito fuori che io avevo agito in modo corretto e si scopre che sono rimasto vittima di un’attività che tendeva alla
I PRO E I CONTRO
mia disintegrazione professionale. E’ una cosa talmente ridicola che alla fine ne vado fiero». De Magistris ha spiegato che fra le ragioni che lo hanno spinto a questa scelta, «c’è il fatto che con le continue azioni disciplinari pretestuose nei miei confronti, che non potevo più fare il magistrato e poi, se si riflette sul fatto che nel giro di un mese, magistrati che indagavano da anni sono stati sospesi, deduco che non siamo più in uno stato di diritto. Bisogna di-
fendere la Costituzione altrimenti si cade in un regime che non è più democrazia. Ho subito una controffensiva mediatica in questi anni impressionante. Chi dice che su di me c'è stato un cortocircuito mediatico sbaglia». Secondo l’ex pm, «il luogo della politica può invece essere quello dove proprio un ex magistrato può dare meglio il suo contributo per migliorare la società». «Di Pietro con me è stato corretto, mi ha proposto la candidatura già un anno fa ma io dissi no perchè volevo fare il magistrato e volevo difendermi ma dopo un anno, mi sono reso conto che visto che i processi disciplinari continuano e che la Magistratura di Salerno viene stravolta...». Rispondendo ad una domanda se eletto o no avrebbe lasciato comunque la magistratura, De Magistris ha detto: «ho preso un impegno pubblico e non tornerò a fare il magistrato». Ma ora il pm è in aspettativa e non si è ancora dimesso. «Ho fatto un passaggio tecnico necessario che è appunto quello dell’aspettativa – ha spiegato l’ex magistrato di Catanzaro che ha indagato sulle toghe lucane, attirandosi decine di denunce da colleghi – poi lascerò la Magistratura nel momento che riterrò opportuno. Io ho preso un impegno pubblico e non tornerò a fare il Magistrato. Si tratta di passaggi formali che richiedono tempi tecnici. Ora concorro per le Europee e c’è un progetto molto chiaro».
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Vento di novità Il Pdl attacca l’ex pm nell’Italia dei valori I silenzi del Pd di VITTORIO FARAONE* La candidatura di Luigi De Magistris con l’Italia dei Valori, ha portato un vento di novità ed uno stimolo nell’impegno politico. E’ da apprezzare che il dottor De Magistris abbia voluto mettersi in discussione impegnandosi in una campagna elettorale, che si preannuncia vivace. E’ bastato l’annuncio della candidatura per far scatenare una serie di notizie apparse sulla stampa per tentare di delegittimarlo di fronte agli elettori. Gli è stato chiesto di non rientrare più in magistratura, ritenendo sbagliato che lo stesso, come qualsiasi altro magistrato, possa trascorrere del tempo ad interessarsi di altro, invece che dei processi. La verità è che sulle incompatibilità il legislatore deve porre mano con urgenza ed in modo radicale, prevedendo tutta una serie di incompatibilità a cominciare da quella del Presidente del Consiglio in carica. Per i magistrati non mi sembra che vi possono essere incompatibilità a rivestire incarichi elettivi, potendosi intravedere, così come ora disciplinato, una incompatibili-
«Piano politico su istanze dei cittadini»
tà nei luoghi ove tale impegno elettivo si è svolto. Non credo che vi siano stati casi di contestazioni di provvedimenti giudiziari che abbiano fatto perno sulle convinzioni politiche dei magistrati. Naturalmente con ciò non voglio dire che il problema della incompatibilità dei magistrati non sussiste, a cominciare da quello più evidente dello svolgimento delle funzioni nei luoghi ove essi hanno radicato un rapporto sociale maturato negli anni. Mi auguro che la candidatura di De Magistris porti una ventata di novità e risvegli le coscienze civili della comunità a non assecondare il tatticismo dei partiti locali intenti più a garantirsi una visibilità politica che a predisporre programmi ed individuare uomini che possano intercettare le istanze della collettività e tentare un progetto politico di risveglio e riscatto economico e sociale della collettività, in un momento così difficile e dagli sviluppi incomprensibili anche da parte degli addetti ai lavori. L’Italia dei Valori in questa provincia predisporrà un programma politico che tenga conto delle istanze della collettività martoriata da una lunga crisi politica e sociale e chiamerà a raccolta le forze politiche sane che intendono condividere tale progetto. l coordinatore Idv Matera
ROMA - Tanti anche ieri i commenti alla candidatura dell’ex pm Luigi De Magistris. Il Pdl ha scatenato una serie di attacchi. Nei commenti assente il Pd. Un «inaudito scandalo istituzionale che trascina sempre più in basso il valore della giustizia italiana:». il presidente dell’Unione delle Camere penali Oreste Dominioni punta l’indice contro «il balletto di magistrati (De Magistris e altri) dalla magistratura alle candidature nelle elezioni politiche». «Non è più accettabile che la giustizia da un lato e la politica dall’altro subiscano simili devastanti promiscuità. Il sistema giustizia non può più essere abbandonato a un destino di continuo degrado. E così è per la politica», sostiene il leader dei penalisti. Secondo Dominioni «questi gravissimi episodi dimostrano per l'ennesima volta che è altrettanto grave che la politica dia pesanti segni di abbandonare la riforma organica della giustizia, a cominciare da un ordinamento giudiziario ormai palese nella sua inadeguatezza a fare fronte al bisogno dei cittadini di una giustizia imparziale». «La candidatura di Luigi De Magistris non sarebbe potuta avvenire in nessun
altro paese del mondo». Ne è convinto Sandro Bondi che ha espresso questa sua opinione a 'Telecamerè. «Tutto ciò – ha aggiunto il ministro dei Beni Culturali – è fuori da ogni livello di civiltà giuridica e di democrazia». L’esponente del Pdl ha sottolineato che il centrodestra sta “discutendo la riforma della giustizia grazie anche ad un bravo ministro come Alfano nei confronti del quale ci sono molti riconoscimenti positivi. Con la riforma speriamo di rendere il nostro paese più civile». «La candidatura di Luigi De Magistris alle europee è una scelta gravissima perchè si tratta di un magistrato che ha posto in essere atti che nulla hanno a che fare con lo stato di diritto». Lo ha detto Pier Ferdinando Casini durante la registrazione di Telecamere, su Raitre. Secondo il leader dell’Udc «in Italia non c'è un’alternativa credibile a Berlusconi anche per colpa dell’Idv di Antonio Di Pietro. Per questo – ha concluso – loro stanno a casa loro e io sto a casa mia. Con Di Pietro non ho mai avuto nulla a che fare».
Per Casini quella di Idv è una scelta gravissima
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Talenti
Venerdì 20 marzo 2009
Giuseppe Di Fede ha pubblicato su “Science” uno studio che potrebbe rivoluzionare la ricerca
Alzheimer: speranza lucana E’ di Rionero il neurologo che sta sperimentando una cura contro la malattia NON CAPITA tutti i giorni di trovare lucani che si impongono all’attenzione nazionale. Dopo l’uragano Arisa che ha fatto puntare i riflettori sulla nostra regione, tocca ad altri due ritagliarsi un pò di gloria. Non si parla di spettacolo. Non li si vede di ANNA MARTINO
in televisione, ma i due in questione, ognuno nel proprio ramo, stanno dando un’impronta importante nel campo scientifico. I nomi non li ritroviamo sui rotocalchi rosa ma nelle riviste scientifiche. Parliamo di Giuseppe Di Fede di Rionero, che
sta dando un contributo importante nella ricerca per la cura dell’Alzheimer e l’altro, Donato Antonio Grasso di Genzano, ricercatore a Parma di zoologia evolutiva, esperto sull’origine della specie. Sono facce di una Lucania che si fa apprezzare.
LA SCOPERTA
Forse una cura per l'Alzheimer, la più comune forma di demenza tutt'oggi inguaribile, c'è. A trovarla un neurologo di Rionero, il dottor Giuseppe Di L'ALZHEIMER è una malattia cau- to colpito. Tutte questa circostanze possiedono accanto all'allele “norFede. sata dall'accumolo nel cervello di spingono Di Fede ad approfondire male” anche quello “difettato”. In Appassionato di scienze un frammento proteico chiamato il caso. Viene effettuata un'analisi nessun caso, però, si è sviluppata la fin da bambino, dopo aver “beta-proteina” che si aggrega ge- genetica, prima. Risultato: identi- malattia. Nemmeno in età avanzaconseguito la maturità nerando depositi insolubili: le plac- ficazione di una nuova mutazione ta. Dopo una lunga serie di espericlassica a Rionero, si lauche amiloidi. La ricerca ha identifi- nel gene precursore della beta- pro- menti, la scoperta: l'interazione rea in medicina all'univercato una forma mutata di beta-pro- teina. Il difetto genetico del giova- con la proteina mutata con quella sità Federico II di Napoli, teina la quale ha un comportamen- ne è su entrambi gli alleli (le due normale, blocca lo sviluppo della con il massimo dei voti più to sorprendente: si lega alla beta- forme del gene), ereditate una dal malattia. Questa proprietà, apre il plauso da parte della proteina normale, blocca la forma- padre e una dalla madre. Entrambe una nuova prospettiva terapeutica commissione esaminatrizione di amiloide e di conseguenza hanno dato luogo alla beta-protei- sia per le forme genetiche che per ce. lo sviluppo dell'Alzheimer. Ma co- na alterata, causa dell'Alzheimer. quelle sporadiche di Alzheimer. La Sempre presso la Federime si è arrivati alla scoperta? Quat- Ad oggi, si sapeva che bastava un strada verso la cura è ancora lunco II, si specializza in neutro anni fa, si presenta all'Istituto solo allele alterato per avere la ma- ga, ma l'approccio innovativo del rologia proseguendo la di ricerca Carlo Besta, un giovane lattia. In questo caso, invece, en- gruppo milanese rappresenta un carriera universitaria con di trentasei anni affetto da una trambi i genitori, pur avendo un al- grosso passo avanti in questa direil dottorato di ricerca. grave forma di questa malattia. lele modificato, sono immuni. L'a- zione. Sono tanti i professori ad Nessuno dei suoi parenti è mai sta- nalisi si sposta sui parenti: alcuni a. m. accorgersi del suo talento. Tra questi, Roberto Cotrufo, che lo indirizza verso l'Università degli studi di Milano. Anche in Lombardia, non passa inosservato. Ricercatore dell'illustre Istituto neurologico “Carlo Besta”, viene subito apprezzato dal direttore del Dipartimento di malattie neurodegenerative, Fabrizio Tagliavini, che gli offrirà tutto il suo appoggio nella ricerca sull'Alzheimer. Questa nasce quando, quattro anni fa, al centro di ricerca, si presenta un giovane di trentasei anni, colpito dalla malattia. Una forma così grave, a un'età così giovane, è rara. Il pa- Sopra il professor Di Fede. A lato l’Istituto “Besta” dove lavora ziente, non ha parenti affetti. Tutte queste circofarmacologiche La ricerca, è stata possi- cerche stanze, spingono Di Fede, l'interazione tra la protei- il momento, esista solo in na mutata con quella nor- vitro, rappresenta un bile anche grazie al lavoro “Mario Negri” e Nathan ad approfondire il caso. grande passo in avanti per in equipe di specialisti e Kline Institute di OrangeDopo una lunga serie di male, blocca la malattia. biologi dell'Istituto di ri- burg (New York). Per quanto la prova, per la medicina. esperimenti, la scoperta:
La forma mutata della “beta-pr oteina”
Pubblicata su Science, una delle maggiori riviste scientifiche al mondo, l'articolo porta la firma del suo fautore: Giuseppe Di Fede. «E' sempre stato così - conferma la mamma, Angela Calice - ossessionato dalle scienze, come lui stesso si definisce. MIo figlio ha avuto questa “intuizione”. Il termine “scoperta”, mi sembra esagerato. Per me Giuseppe è solo mio figlio». «Ricordo cha da ragazzo - continua - leggeva tantissimi articoli scientifici in inglese. La conoscenza di questa lingua, allora, non era così diffusa come oggi. E lui, così, da autodidatta, tanto si metteva che riusciva a tradurli». «Quando la ricerca fu pubblicata su Science - racconta la signora Calice - era fuori dai sui panni. Non l'ho ma visto così. Giuseppe, un tipo così riservato, di poche parole, che dice l'essenziale». «Ci terrei a sottolineare, riprende la madre - inoltre, l'impegno non solo di Giuseppe ma tutti quelli che hanno lavorato in questo progetto». «Certamente - spiega la mamma di Giuseppe - “l'intuizione” l'ha avuta lui, ma senza l'apporto e la bravura dei suoi colleghi non penso si sarebbe arrivati a tanto. Io credo che il suo talento, sia davvero un dono di Dio». Un dono di Dio, che potrebbe “miracolosamente” guarire i quattrocentocinquantamila malati di Alzheimer in Italia, i sei milioni in Europa, più di venti milioni nel mondo.
GENZANO DI LUCANIA LA BIOGRAFIA Donato Antonio Grasso insegna Zoologia, Etoecologia, Sociobiologia e Zoologia Evolutiva presso il Dipartimento di Biologia Evolutiva dell'Ateneo di Parma, ove dal 1999 è Ricercatore in Zoologia Funzionale.Fa anche parte del corpo docente per il Dottorato in Biologia del Comportamento, presiede la Sezione Italiana dell' “International Union for the Study of Social Insects” ed è membro del Direttivo della Società Italiana di Etologia.La sua produzione scientifica (documentata da numerose pubblicazioni su riviste a diffusione internazionale) è orientata nel campo della biologia del comportamento e dell'organizzazione (ed evoluzione) della socialità, concentrandosi in maniera particolare sugli imenotteri, appartenenti alla famiglia delle Formicidae.« Questi straordinari insetti, sui quali Darwin stesso indirizzò importanti riflessioni ne L'Origine delle Specie - chiarisce il prof. Grasso - , sono organismi che, per il livello di complessità e organizzazione caratteristico della loro “vita sociale”, rappresentano un eccezionale modello per studi di carattere sociobiologico ed evolutivo, suscettibile di essere esteso a contesti più ampi di notevole interesse anche applicativo». Ad esempio, alcune ricerche in cui lo scienziato lucano è coinvolto «sono indirizzate - ci dice - all'utilizzo delle formiche quali bio-indicatori per la misurazione della “qualità ambientale” in sistemi a forte impatto antropico quali, ad esempio, quelli agricoli».«E di recente - conclude - sono state anche avviati studi sulle relazioni simbiotiche tra formiche e parassiti (di piante di interesse sia agronomico che floristico) per cercare di capire come queste possano essere utilizzate quali limitatori naturali dei fenomeni parassitari». g.g.
La storia di Donato Grasso che insegna Zoologia evolutiva a Parma
Sulle orme di Charles Darwin di GIANROCCO GUERRIERO SI SONO concluse con successo (la settimana scorsa a Parma) le due giornate di divulgazione scientifica dedicate al bicentenario della nascita di Charles Darwin. L'evento ha avuto risonanza a livello internazionale, grazie alla partecipazione di ricercatori di spicco del calibro di Telmo Pievani e Corrado Sinigaglia, quest'ultimo coautore, assieme a Giacomo Rizzolatti di un ben noto testo sui neuronispecchio. Il motivo per il quale se ne dà notizia in queste pagine è che a ideare ed organizzare l'incontro (per il secondo anno consecutivo) è stato un ricercatore genzanese: il
42-enne Donato Grasso. Egli, animato da naturale desiderio di conoscenza e forte di una non comune capacità di “maneggiare” le nozioni che man mano, con passione, andava accumulando nel campo delle scienze naturali, presa la Maturità Scientifica partì alla volta di Parma. Città in cui, dopo la laurea in Scienze Biologiche, ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Etologia ed un “Post-Doc” in Scienze Biologiche Fondamentali. Da “giovane marmotta fai-da-te”, dunque, trent'anni fa, assieme ad un gruppo di amici accomunati da tanta curiosità per i fenomeni naturali, all'attività scientifica con tutti i crismi. Fino all'incarico di introdurre e moderare un convegno fra i più importanti organizzati in occasione della memorabile ricorrenza. Ed il tutto senza soluzione di continuità. Sempre animato dalla stessa passione, poiché si può essere veri scienziati solo quando si riesca a rimanere un po' bambini nell'apertura mentale verso il mondo. Né l' “abitudine”, e tantomeno le “comuni
credenze” devono infatti poter offuscare l'intelligenza critica, frutto di un processo, che, come appunto recita il titolo del convegno parmense, ha portato “Dal Cosmo alla Mente”. «Quest'anno, per una straordinaria coincidenza - ha puntualizzato lo studioso di Genzano nella sua presentazione degli interventi - è anche l'anno di Galileo. Poiché quattrocento anni fa lo scienziato pisano puntò il suo telescopio verso le stelle: e con lui l' “uomo” poté finalmente inoltrare lo sguardo oltre i propri ristretti confini, grazie all'ausilio della scienza. Da allora, la Terra e la stirpe umana persero il loro consolidato posto al centro dell'Universo, pur tuttavia conservando un ruolo fondamentale nell'ambito dello stesso. Darwin e Galileo, difatti, scardinando la centralità dell'uomo nella Natura, non ne andarono a sminuire la grandezza. “C'è qualcosa di meraviglioso in questa visione della vita”, diceva Darwin, E l'uomo è sicuramente parte integrante di questo grande e bellissimo arazzo».
Primo piano 11
Venerdì 20 marzo 2009
Sindacato lucano
Oggi al Giubileo l’ottavo congresso della Fnp Cisl con il segretario Uda
Più dignità per i pensionati Pardi: «La situazione è drammatica, la politica latitante». Le proposte della categoria POTENZA - Sono 17 milioni i pensionati in Italia, la maggior parte dei quali vive in condizioni sempre più drammatiche. E’ da questa amara considerazione che prende avvio oggi l’ottavo congresso regionale della Fnp Cisl. Il sindacato, che sul territorio regionale conta 28 mila iscritti (e si conferma categoria più grande della confederazione) e 80 leghe in altrettanti comuni della Basilicata, chiama a raccolta i suoi tesserati per avviare un confronto, sulle «gravi» condizioni di vita che la maggior parte della popolazione in pensione si trova a vivere, sia a livello locale che nazionale. E, soprattutto, per provare a tracciare prospettive e proposte condivise. Appuntamento, questa mattina, al Giubileo hotel di Rifreddo, dove, a partire dalle 8 e 30, oltre ai padroni di casa, a presiedere i lavori ci sarà il segretario nazionale di categoria, Antonio Uda. Tanti i temi che verranno snocciolati nel corso del congresso. Partendo da una consapevolezza: molti di coloro che possono contare solo sul reddito da pensione non riescono ad arrivare neanche alla seconda settimana del mese. Nella articolata relazione del segretario regionale della Fnp Cisl, Vincenzo Pardi, una minuziosa analisi di tutte le problematiche della categoria. Qual è la situazione nazionale? I dati a disposizione descrivono una realtà fortemente drammatica. La nostra è una vertenza che avanti ormai da più di 16 anni. Il potere di acquisto dei pensionati è calato del 35 per cento. Da queste considerazioni partiranno i lavori del congresso nazionale, in programma per il mese di aprile. Ed è da qui che verranno rilanciati alcuni importanti punti programmatici, come l’adeguamento del potere di acquisto, una sanità più efficiente, l’assistenza alle fasce sociali più deboli e misure adeguate per la nonautosufficienza. Cosa pensa la Fnp Cisl delle misure adottate dal Governo fino a questo momento? A nostro parere sono stati messi in campo strumenti inadeguati e iniqui. Basti pensare alla social card, che, oltre a essere insufficiente si è rivelata un vero flop: doveva essere indirizzata a 1.300.000 pensionati e, invece, non ha raggiunto neanche un terzo di questa platea. Nè tantomeno si può pensare di andare avanti con misure una tantum, come il bonus famiglia. Noi chiediamo che si intervenga direttamente sulla struttura del reddito dei pensionati, senza generare ulteriori disuguaglianze. Capitolo a parte, e forse ancora più drammatico, quello che riguarda le non autosufficienze: abbiamo raccolto un milione di firme per sostenere richieste che attualmente dormono alla Camera. Così come il Governo sembra sordo ai bisogni di circa 7 milioni di persone che, nell’intero Paese, vivono in condizioni di estrema povertà, di cui circa il 35 per cento al Sud. Come stanno, invece, i pensionati lucani? La situazione non è molto differente. I numeri lo dimo-
IN SINTESI
LO SCENARIO In Italia, 17 milioni di pensionati non hanno risorse per vivere adeguatamente. Al Sud, il 33,5% dei cittadini è a basso reddito (ovvero 7 milioni e mezzo di persone). La situazione dei pensionati contribuisce ad accrescere il tasso di povertà in Basilicata. Secondo gli ultimi dati forniti dall’Istat, infatti, il 22,5 per cento delle famiglie lucane arriva a fine mese con molta difficoltà. In Basilicata c’è il rapporto più basso a livello nazionale tra i giovani e gli anziani (è di 1 a 10). Per quanto riguarda la qualità della vita Potenza occupa il 68esimo posto, a Matera spetta il 77esimo. I dati relativi al Pil pro capite sono i seguenti: Potenza al 79esimo posto, con 18.800 /mese circa e Matera all’88esimo, con 17.100 /mese circa. In Basilicata ci sono 230.000 pensionati su 600.000 abitanti; ogni pensionato percepisce in media 632/ mese, le pensioni più basse d’Italia (media nazionale = 778 ). Potenza tocca i 610 (penultima prima di Benevento), Matera 645 . Le pensioni hanno accusato una perdita del potere di acquisto del 35% negli ultimi 16 anni
In alto il segretario nazionale della Fnp Cisl, Antonio Uda, e il leader regionale di categoria, Vincenzo Pardi
strano: il quadro regionale è molto preoccupante. Se si analizza la composizione della nostra popolazione emerge che c’è un giovane ogni 10 pensionati. In totale, questi ultimi, sono 230.000 mila su una popolazione che non supera i 600.000 abitanti. E ognuno di loro guadagna in media 632 euro al mese, a fronte di un dato nazionale di 778 euro. Siamo, cioè, i più poveri d’Italia per quel che riguarda i redditi da pensione. E questo contribuisce non poco ad accrescere il tasso di povertà generale che attualmente ci relega al terz’ultimo posto nella classifica nazionale: dopo Sicilia e Calabria siamo la regione italiana meno ricca. Ritiene che le istituzioni lucane stiano facendo la loro parte per invertire la rotta? Tutt’altro. Il Governo regionale è sordo e latitante rispetto ai problemi che proviamo a sollevare. Qualche esempio per chiarire meglio: la Regione ha tanto sbandierato il famoso bonus metano che invece non ha prodotto nessun risultato significativo. Ai nostri politici chiedo: sapete quanti pensionati hanno l’impianto a gas? Molto pochi perchè in tanti (circa l’80 per cento nei paesi interni) non possono permettersi l’allaccio al gas.
La pensioni lucane sono tra le più povere
Senza parlare di quello che succede per l’acqua. Oltre a dover pagare bollette altissime, nonostante la vasta disponibilità della risorsa nella nostra regione, ora ci troviamo a dover far fronte pure ai rincari retrodatati. Si tratta di aumenti ingiustificati. Ma a nulla sono servite la manifestazioni di piazza e la raccolta di 17.000 firme contro questo provvedimento. In proposito, già da tempo, abbiamo chiesto un incontro al presidente De Filippo. Stiamo ancora aspettando una convocazione. Latitante non è solo la Regione, ma anche le altre istituzioni territoriali. La Fnp Cisl ha chiesto ai 131 comuni della Basilicata di affrontare le vertenzialità locali, e trovare soluzioni condivise per agevolare, rispetto al pagamento dei tributi comunali, le face più svantaggiate. Il risultato è stato completamente insufficiente. Ci ha risposto solo il 15 per cento degli amministratori coinvolti. Inutile parlare delle liste di attesa. L’assistenza domiciliare, poi, è inesistente. E questo ha generato un ulteriore problema: quello del lavoro irregolare delle molte badanti che vivono nei nostri paesi. Sono circa 600 quelle regolarmente denunciate ma la fetta sommersa è molto più ampia. Si tratta di presenza silenziose
ma molto numerose. E’ un fenomeno che va regolarizzato. Ecco perchè la Fnp Cisl ha avanzato una proposta: costruire un albo comunale a cui le famiglie dovrebbero rivolgersi. Per quanto riguarda le non autosufficienze, sono 24.000 le persone che hanno bisogno di assistenza, di cui 7.000 molto gravi. Grazie al sindacato sono state messe in luce situazioni di vera emergenza, favorendo lo sviluppo di una sensibilità al problema, che sta portando alla definizione di un percorso condiviso con le istituzioni regionali. Dal congresso arriveranno anche nuove proposte per far fronte a un particolare momento di crisi economica e sociale? Certo. Chiediamo alla Regione di definire insieme un protocollo sul welfare che preveda interventi a favore di precari, disoccupati, poveri, nonautosufficienti, e fasce deboli. In modo da costruire una rete di servizi e di interventi pubblici, una sorta di piano sociale regionale che garantisca l’erogazione di prestazioni organiche. Una proposta che la Fnp Cisl intende sostenere da sola, in questo momento segnata da una forte divisione sindacale? No, siamo pronti a condividere intenti e prospettive perchè riteniamo che i problemi della gente non hanno colore. Ci differenziamo dalla Cgil perchè non ci facciamo orientare dalle pressioni dei partiti. Ma ci tengo a precisare una cosa: un sindacato diviso non va da nessuna parte. Ecco perchè vogliamo essere uniti sui grandi temi che riguardano la conquista e la difesa dei diritti. Uno dei temi che ha maggiormente animato il dibattito politico in questi ultimi tempi è la possibilità di innalzare l’età pensionabile per le donne. Cosa ne pensa la Fnp Cisl? Si tratta di una possibilità che non escluderei a priori. No, non siamo contrari. A patto che che non sia un obbligo, ma che venga lasciata a ognuna la possibilità di scegliere autonomamente. Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it
Un piano sociale da definire con la Regione
LA FNP CISL Il sindacato rappresenta oltre 26.000 iscritti (16.000 a Potenza e provincia, 10.000 a Matera e provincia). Ha 47 leghe territoriali in provincia di Potenza e ha 22 leghe territoriali in provincia di Matera.
LE BATTAGLIE DEL SINDACATO Recupero del potere di acquisto delle pensioni Stop all’aumento dei costi dei beni di prima necessità. Creazione di corsie preferenziali in tema di fiscalità locale per pensionati e persone meno abbienti. Erogazione fondi per i 24.000 non autosufficienti lucani e per le loro famiglieSnellimento delle lunghe liste di attesa Miglioramento dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari Adeguamento paniere Istat ad istanze dei pensionati, calibrato sulle tre A: Alimentazione, Abitazione e Assistenza
LA PROPOSTA Il sindacato chiede alla Regione di definire insieme un protocollo sul welfare che preveda interventi a favore di precari, disoccupati, poveri, non autosufficienti, e fasce deboli. In modo da costruire una rete di servizi e di interventi pubblici, una sorta di piano sociale regionale che garantisca l’erogazione di prestazioni organiche. La Fnp Cisl è pronto a condividere intenti e prospettive «perchè riteniamo che i problemi della gente non hanno colore. Ci differenziamo dalla Cgil perchè non ci facciamo orientare dalle pressioni dei partiti. Ma ci tengo a precisare una cosa: un sindacato diviso non va da nessuna parte. Ecco perchè vogliamo essere uniti sui grandi temi che riguardano la conquista e la difesa dei diritti».
LA POSIZIONE ATTUALE Critica nei confronti del Governo regionale, «sordo e latitante», rispetto alle richieste che arrivano dal sindacato e dalle fasce più deboli del territorio.
LO SCENARIO FUTURO Ipotesi di mobilitazione regionale e nazionale
12 Economia
Italia / Mondo
Venerdì 20 marzo 2009
Aumentati i fondi per le 5 megastrutture energetiche
Scambi al minimo con la Spagna
Ue: velocizzare i piani anticrisi 450 milioni per progetti italiani
Giù il Made in Italy Le vendite all’estero mai così male dall’86
BRUXELLES – L'Europa cerca la soluzione per uscire da una crisi che appare sempre più grave. E i cui risvolti sociali sono oramai in cima alle preoccupazioni dei leader Ue che, visto il rapido peggioramento della disoccupazione, temono un autunno più che mai caldo. Non è un caso che i 27 capi di Stato e di governo si sono ritrovati a Bruxelles nel giorno dello sciopero generale in Francia, con un milione e mezzo di persone scese in piazza per protestare contro il degrado della situazione economica e sociale. «Le persone innanzitutto», è stato l’appello del presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, prima dell’inizio dell’ennesimo vertice al quale le capitali europee sono arrivate con un accordo di fondo sulla strategia generale da seguire, in vista del G20 del due aprile a Londra. Sulla strategia generale la parola d’ordine dei 27 è una sola: attuare senza esitazioni e senza ritardi i piani anticrisi già adottati dai vari Paesi per sostenere le banche, con l’obiettivo di far ripartire il credito, e l’economia, rilanciando la domanda e le infrastrutture. Piani che rappresentano uno sforzo finanziario pari al 3,3% del Pil dell’Ue, circa 400 miliardi di euro per il 2009 e 2010. «Uno sforzo enorme», rivendicano la Commissione Ue e gli Stati europei, replicando così alle critiche di Usa ed Fmi che giudicano ancora in-
sul sostegno da dare ai Paesi Ue dell’Europa centro orientale, colpiti da una gravissima crisi finanziaria che mette diverse capitali a rischio bancarotta. Finora sono state aiutate Ungheria e Lettonia. La Romania sta trattando con Bruxelles. Tutte le capitali Ue sono d’accordo nell’assicurare il loro sostegno a chi sta messo peggio, in base al principio di solidarietà. L’Italia è tra i paesi più soddisfatti. I fondi previsti per piani energetici di interesse italiano sono saliti a 450 milioni, rispetto ai 420 milioni strappati dopo un duro braccio di ferro tra Roma e Bruxelles, che nella primissima versione aveva destinato all’Italia solo 220 milioni. Invariata la lista dei cinque progetti: il gasdotto Galsi (Algeria-Sardegna), al quale vengono assegnati 120 milioni di euro; il cavo sottomarino tra Sicilia e Calabria (SorgenteRizziconi), che potrà contare su 110 milioni; il gasdotto Itgi (dall’Azerbaigian all’Italia attraverso Turchia e Grecia), al quale sono assegnati 100 milioni; l’interconnessione elettrica Italia-Malta (20 milioni); l’impianto di cattura e stoccaggio di Co2 a Porto Tolle (100 milioni).
sufficiente la risposta alla crisi messa in piedi nel Vecchio Continente. Ci vorranno mesi per vedere i risultati dei piani. I leader riuniti a Bruxelles ne sono coscienti, come sono coscienti della totale incertezza che caratterizza la situazione finanziaria ed economica. In un incontro con le imprese e i sindacati europei, che ha preceduto in mattinata il vertice, Commissione e presidenza di turno dell’Ue hanno evocato la necessità di un «patto sociale europeo» da varare entro il 7 maggio, quando a Praga ci sarà un nuovo vertice dei leader Ue dedicato interamente all’occupazione. Un patto in cui si concordino con le parti sociali quelle «misure tempestive, temporanee e mirate» di cui si parla nel progetto di conclusioni del vertice. Del resto gli ultimi dati di Bruxelles parlano di una disoccupazione che si avvicina rapidamente al 10%, forse già nel 2009, ben prima del previsto. In termini assoluti significherebbe circa 6 milioni di disoccupati in più nel giro di pochi mesi. Intanto, se sembra essere stato raggiunto il compromesso sulla lista di progetti infrastrutturali che dovranno essere finanziati con i 5 miliardi di fondi Ue non spesi (con la Germania che fino all’ultimo ha puntato i piedi sul gasdotto Nabucco che avrebbe voluto tagliato fuori dall’elenco delle opere individuate dalla Commissione Ue), si continua a discutere
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CONFINDUSTRIA
Previsti gasdotti in Calabria e Sardegna
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La Marcegaglia stringe i tempi: «Bisogna avviare la ripresa entro il 2010»
«Basta alibi per gli istituti di credito» PISA – Basta alibi per le banche, che devono riaprire i rubinetti del credito per mettere in condizioni le imprese di superare la crisi e sfruttare la ripresa a partire dal 2010, dice il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. Mentre il leader della Cgil Guglielmo Epifani avverte: dal Governo soldi veri «nulla», e così «non ce la caviamo». Il numero uno degli industriali, Emma Marcegaglia, traccia la linea oltre la quale il credito dovrà tornare a fluire dalle banche alle imprese: «Quando le banche otterranno i Tremonti Bond, quando ci sarà il fondo di garanzia per
le Pmi, a quel punto le banche non avranno più alibi per non erogare credito alle imprese. A quel punto le nostre richieste saranno ancora più forti, perchè le banche facciano il loro mestiere fino in fondo», dichiara al Manifutura Festival di Pisa, organizzato dagli ex ministri Pier Luigi Bersani e Vincenzo Visco, dai quali è arrivato l’allarme per il rispetto delle regole anche in una crisi che potrebbe portare il Pil italiano del 2009 al -4%. È comunque fondamentale, dice Marcegaglia, che il rifinanziamento da 1,5 miliardi del fondo per le Pmi sia «tutto utilizza-
bile nel 2009». altrimenti «non saremmo soddisfatti perchè l’emergenza crisi è adesso», anche se sono attesi segnali positivi per la fine del 2009, per poi arrivare ad una ripresa dal 2010. Nel Governo, aggiunge, c'è piena percezione della crisi: anche perchè lo stesso premier Silvio Berlusconi, «nelle sue aziende registra alcuni cali di fatturato». Previsioni confortanti arrivano anche dal ministro per lo Sviluppo: per Claudio Scajola «la crisi significa anche selezione, nel complesso ne usciremo meglio degli altri Paesi, meglio di come siamo entrati».
Inchiesta Isae su 7000 aziende italiane
Dall’oro al grano
Raddoppiano le imprese che non ottengono affidamenti dalle banche
Crescono i prezzi delle materie prime
LA STRETTA del credito si intensifica e colpisce un numero crescente di imprese, impossibilitate ad ottenere i prestiti richiesti. A sottolinearlo è un’inchiesta dell’Isae condotta in 7 diversi periodi tra 7.000 aziende manifatturiere, dei servizi e del commercio, per un totale di 50.000 interviste. I risultati evidenziano che tra le imprese manifatturiere a febbraio l’8% non ha ottenuto l’affidamento richiesto, in gran parte per un rifiuto vero e proprio della banca. Si tratta di una percentuale quasi doppia rispetto ad un anno prima e comunque in netto aumento rispetto ai mesi precedenti: a marzo 2008 era infatti al 4,7%, mentre a gennaio arrivava al 5,9%. «A partire da novembre – si legge nel rapporto dell’Istituto - scende nettamente la quota di imprese che sono riuscite ad ottenere il credito richiesto, con un corrispondente aumento di quanti invece non hanno ottenuto l’affidamento (fino ad un massimo dell’8% del campione a febbraio)». La restrizione sembra aver colpi-
to soprattutto le imprese di piccola e media dimensione e quelle del Nord del paese. A livello settoriale, invece, a denunciare il mancato ottenimento del finanziamento sono soprattutto le imprese produttrici di beni durevoli, per le quali la quota di rifiuti ha raggiunto e superato il 20% nei primi due mesi del nuovo anno. Nel corso dell’anno, sottolinea ancora l’Isae, è inoltre aumentata nettamente la quota di quanti si sono visti rifiutare il finanziamento indipendentemente dalla loro volontà di far fronte o meno a condizioni eventualmente più onerose, passata da valori oscillanti attorno al 22,5% tra marzo e settembre ad oltre il 6% del campione a febbraio. E così anche le imprese lamentano un credit crunch crescente: a febbraio sono infatti il 40% le aziende manifatturiere che dichiarano di registrare un peggioramento delle condizioni di accesso al credito. Le più colpite e razionate appaiono le aziende esportatrici, maggiormente esposte agli effetti della crisi internazionale.
BRUSCO rialzo dei prezzi delle materie prime con l’oro che sfiora i 960 dollari, il petrolio risalito sopra i 52 dollari al barile, l’argento in rialzo del 13% e il rame schizzato sopra i 4.000 dollari. A innescare la fiammata delle materie prime – con rialzi generalizzati anche per grano, soia e farina – la repentina discesa del biglietto verde, sceso a 1,37 contro euro, e la paura di un surriscaldamento dell’inflazione dopo che la Federal Reserve ha varato massicci interventi per combattere la recessione e la crisi finanziaria pompando denaro nel sistema. La Banca centrale americana ha messo sul piatto oltre mille miliardi di dollari per acquistare titoli di Stato a lungo termine e titoli legati ai mutui, facendo ricorso all’emissione di nuova moneta per alleggerire le condizioni creditizie. Ma la prospettiva di massicce iniezioni di liquidità in un contesto di tassi di interesse azzerati ancora per lungo tempo – come ha spiegato la stessa Fed – fa sprofondare il dollaro e rispuntare lo spettro inflazione spingendo gli investitori a rifugiarsi nelle commodity.
PER UN risultato così negativo per le esportazioni bisogna risalire a oltre 22 anni fa: l’export a gennaio è diminuito nel complesso del 25,8% rispetto allo stesso mese del 2008 mentre le importazioni sono scese del 24,1% portando il saldo del mese a -3.585 milioni di euro. Secondo i dati diffusi dall’Istat era dal dicembre 1986 che non si segnalava un mese così nero per le vendite all’estero dei nostri prodotti con un picco negativo per i mezzi di trasporto (-38,8%) e dell’auto in particolare con un -49% rispetto allo stesso mese del 2008. In Europa a livello tendenziale sono crollati gli scambi soprattutto verso la Spagna (-42,1% l’export, 36,7% l’import) e il Regno Unito (-31,2% l’export e -24,5% l’import) mentre sono più contenuti rispetto alla media i cali delle esportazioni rispetto a Francia e Germania, paesi con le quote più alte di scambi con l’Italia (-17% la Francia, 19,7% la Germania). Anche negli scambi con i paesi Ue crolla l’auto con un -49% (-39,7% l'insieme dei mezzi di trasporto). A livello mondiale crollano le importazioni di petrolio greggio (-61,8%) rispetto a gennaio 2008 mentre crescono del 48,3% quelle di gas naturale. Tra le esportazioni sono andate male insieme all’auto quelle dei prodotti tessili (-32,4%) mentre hanno tenuto rispetto alla media gli articoli di abbigliamento (-9,9%). Le esportazioni di prodotti chimici sono diminuite del 35,5% e quelle dei prodotti petroliferi raffinati del 56,1% in linea con il calo delle importazioni nel comparto (-55,8%). Male anche le attività di trattamento dei rifiuti e risanamento con un -63,6% per l’export e un -38,4% per l’import.
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Venerdì 20 marzo 2009
UN’ITALIA A RISCHIO
WELFARE LA REGIONE
DI GLACIAZIONE
FA GLI SCHERZI
di FRANCO CRISPINI
di MICHELE FINIZIO * NON è di poca importanza cercare di spiegarsi, con sufficiente approssimazione, quel che caratterizza il corso politico italiano negli ultimi quindici anni che ha avuto in Berlusconi un protagonista quasi unico il quale ne ha sicuramente determinato la direzione preminente. Ed è quel che conta molto specialmente per chi resta ancora sorpreso per come sono andate le cose nella politica italiana fino allo strepitoso successo ottenuto dal Pdl (ancora un semplice partito “del predellino”) nell'aprile 2008. Se lo si vuole, oramai è anche possibile ricorrere a buone e serie analisi che potrebbero orientare se non proprio guidare la lettura di tanti particolari momenti ed accadimenti che hanno prodotto mutamenti ma anche rivelato tendenze radicate nella mentalità, nel costume, nella tenuta etica del nostro Paese. Se non ci è sfuggito tutto quello che ha dato un’impronta alla politica, al suo modo di farsi e di essere praticata dai partiti e dai tradizionali attori, ed ha fortemente inciso in Italia dal 1994 ad oggi sui rapporti di forza, sulle scelte elettorali, sui programmi di governo, viene facile vedere una peculiarità italiana, quella che fa scrivere così a Marc Lazar (“L'Italia sul filo del rasoio- La Democrazia nel Paese di Berlusconi”, Rizzoli, 2009): «Il cambiamento in Italia non corrisponde ad un taglio netto con la tradizione, in cui questa ultima sarebbe irreparabilmente gettata a mare. No, esso genera una “modernità tradizionale”: l'irruzione dell'innovazione e del nuovo è legata indissolubilmente alla persistenza della tradizione e del vecchio» (p.17). Quella che appunto il politologo francese considera una “anormalità nazionale” è proprio la composizione di cambiamento e continuità implicita nel modo stesso in cui il Paese conosce la “modernità”. Non c'è perciò solo una specie di “glaciazione culturale” di cui sarebbero vittime l'Italia e gli italiani, la quale consisterebbe in quei noti e perenni fenomeni delle “beghe di campanile, familismo e mancanza di senso civico”, vi sono anche dietro la permanenza ed immobilità dei comportamenti politici, novità ed elementi di rottura da non lasciarsi sfuggire. Il quadro va guardato nella sua completezza e perciò nel sistema politico nazionale bisogna considerare come basilari alcuni elementi : cambiamenti e costanti, il manifestarsi di una asprezza della politica fino ad una “sindrome della guerra civile”, le “mutazioni” della democrazia. Una tappa decisiva nella storia italiana di data più recente è la “transizione” cominciata agli inizi degli anni Novanta e culminata nel 2008: un anno questo ultimo che per Lazar «incarna perfettamente la coesistenza contraddittoria di cambiamento e immutabilità», rivelata dal voto elettorale. Ma quel che è più importante è che questa caratteristica della “transizione” italiana fatta di cambiamenti e costanti («un fiume impetuoso che ogni tanto straripa, ma che segue uno stesso corso»), si ritrova nel «cuore del processo di modernizzazione». Occorre allora chiedersi quali segni di valenza politica lasciano i quattordici-quindici anni cui si sta guardando più che per avere materia di un giudizio storico, per capire come è possibile andare oltre, avere aperte le porte ad altri processi politici, dopo quella “rottura del 1994” che è stata di ampia ed incalcolabile portata: è entrata in scena una figura politica inedita ed emblematica , che detta nuovi stili e nuove regole, che è, direbbe Machiavelli, “volpe e lione”, prodotto egli stesso di modificazioni che stanno avvenendo con la fine dei partiti tradizionali. Sarebbe lungo ripercorrere tutte le varie congiunture attraverso cui sono passati in Italia partiti e culture politiche per arrivare a quell'affievolimento e alla regressione di fiducia e attaccamento ai partiti che è poi l'ultimo dato del divario società e partiti politici. Più in rapida sintesi possiamo dire che tra le pieghe di tante trasformazioni e persistenze di tendenze radicate dentro e fuori il sistema partitico, nel mezzo di cambiamenti di psicologia collettiva, fallimenti di politiche, eventi nello scenario mondiale, nuove illusioni, trova posto tutto quello che Berlusconi sa irradiare dai suoi messaggi e dal suo appeal comunicativo. A voler trarre però fino in fondo profitto dalle analisi del politologo francese, sempre al fine di stabilire se quella contro Berlusconi deve essere una battaglia contro i mulini a vento oppure se è del Paese che ha prodotto il fenomeno che bisogna occuparsi ricavandone conoscenze più dirette, vanno meditate le considerazioni relative a «il decennio berlusconiano: la guerra civile simulata», al clima di scontro, di radicalizzazione, di demonizzazione, alla predicazione dell'anticomunismo; e poi le riflessioni che Lazar dedica alle metamorfosi della democrazia in Italia, la quale viene “destabilizzata” dal convergere di alcuni fenomeni quali l'aumento di potere della democrazia mediatica, la “riattivazione della democrazia rappresentativa”, l'antipolitica, la «comparsa della democrazia partecipativa». Per tutto questo, la democrazia italiana si rivela «un caleidoscopio in continua fase di ricomposizione». A parte comunque questi nodi teorici tutti da chiarire, a parte la veduta sociologica della “modernità” come rottura-continuità, una lettura politologica e socio-antropologa come quella che Marc Lazar fa della grande impresa berlusconiana in un Paese che «non cambia per non cambiare» (rovesciamento della tesi del “Gattopardo”!) può valere ad aprire meglio gli occhi sulla complessità del problema italiano che vede una democrazia indebolita al punto da rendere possibile a chi ha enormi ricchezze di costituire un blocco egemonico di potere che la comprime, per cui diventa davvero necessario ed urgente aiutare il sistema democratico a ricostituire le sue difese naturali.
NON SI PUÒ DONARE SANGUE AL PD CHE DÀ LE PUGNALATE di MICHELE D’ANGHELA * E’ FACILE dopo la sconfitta del centro si- ce. Nomi? Nardiello, Pesacane, Califano,Panistra in Italia voluta da Veltroni e Franceschini dire torniamo all'unione o all'uli- lermo, Lombardi eccetera. Non si può essere sempre i donatori di vo. Questi due signori hanno grandi re- sangue a chi alla prima occasione ti pusponsabilità della sconfitta della sinistra gnala. Buoni si ma fessi no. Errare è umano ma perseverare è diabocomunista e socialista e della non rapprelico. sentanza nel parlamento italiano. Le loro proposte sono sempre antisiniQuesti due signori con lo sbarramento al 4 per cento probabilmente avranno la re- stre. Forse avete dimenticato i rapporti che hanno avuto con sponsabilità storica di l'Udc- partito di centro non far entrare la sinidestra- e con nuove forstra italiana nel parlamazioni di centro? mento europeo. Per isolare quei partiti La sinistra che fa? della sinistra e che hanVuole appoggiare un no contribuito al succescandidato Pd alle provinso elettorale del 2005 e ciali ripetendo l'unione 2006? Possibile che ci sollecitata da Francedobbiamo sempre far schini? fessi- politicamente- da Possibile che chi vuole chi conosciamo bene nel cancellare la sinistra in Pd? Italia, distrutta da VelSuvvia sinistra se vuoi troni e Franceschini, crescere in Basilicata ed non prova a presentare in Italia devi stare insieliste con propri candidati me, anche con chi prepresidente alle provintende di voler tenere la ciali a Potenza come a Sopra Franceschini, sotto Veltroni falce e martello come Matera e nei comuni itasimbolo. Partiamo dalliani superiori ai 15.000 l'unità della sinistra e abitanti? non dal partito unico delPer poi allearsi al balla sinistra. lottaggio con programQuesto l'elettorato vi mi ed idee chiare premierà. Possibile che ci si diNon so se andare divisi mentica del ruolo margio uniti ad un listone che nale della sinistra antafa capo ad un uomo del gonista e del non rispetPd vi procurerà consento dei programmi che ci si. Ultima provocazione: ha costretto il Partito dechiedete come garanzia mocratico il Basilicata e un candidato presidente nelle due province Poalla provincia di Potenza tenza e Matera? dell'area sinistra- comuColombo sostiene che nista, Vendoliana,verdi. ci deve essere il centro siPenseranno che non siete affidabili, annistra con il trattino. Ha ragione. Il partito unico senza una comunanza di che se non ve lo diranno. Di voi, di noi hanno bisogno solo dei voti per non farci conidee e di valori non ha senso. Allora compagni di rifondazione, comu- tare niente successivamente, come già è nisti italiani, Sd, socialisti,verdi , presen- successo nella passata legislatura. tate propri simboli e candidati nonché can* Segretario Rifondazione comunista didati unitari presidenti alle due provinMelfi
LA GIUNTA regionale fa gli scherzi di carnevale, naturalmente in ritardo. Esiste un sistema di cooperazione sociale di circa 280 imprese che dà lavoro ad oltre 5.000 persone. Che garantisce servizi a migliaia di cittadini. Che finanzia, attraverso le anticipazioni proprie, milioni di euro per mantenere l'attuale sistema povero e disorganizzato dei servizi di welfare. Anticipazioni che costano alle imprese decine di migliaia di euro di oneri finanziari. Il Consorzio Cs di Potenza, da solo, ha sul groppone circa 700.000 euro di anticipazioni costanti per garantire i servizi sociali (pubblici) nella città. La Regione Basilicata , subito dopo carnevale, pubblica un bando per la concessione di contributi destinati alle cooperative sociali, con i fondi della leggere regionale di settore. Se si legge la premessa alla delibera, accade che uno si aspetta chissà che cosa. Infatti la Giunta Regionale attraverso il bando per l'assegnazione dei contributi vorrebbe: “Moltiplicare le occasioni di sviluppo del settore… Favorire lo sviluppo dal punto di vista finanziario e produttivo…sostenere le attività finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate…incentivare l'innovazione…favorire interventi focalizzati nell'area della disabilità”. Ma che carini! Quante cose vorrebbero. Ti cascano le braccia quando leggi la somma disponibile: 50.000 euro. Considerati i ritardi che la Regione accumula in ogni settore, c'è da immaginare che anche in questo caso si sia trattato di un banale ritardo: uno scherzo di carnevale a carnevale scaduto! Qualcuno dovrebbe intervenire per evitare questi scherzi che davvero rendono ridicole le istituzioni. Il sistema lucano delle imprese sociali è una cosa seria. Senza queste imprese non esisterebbero servizi sociali ed educativi, socio-assistenziali e sanitari essenziali. Senza queste imprese la città di Potenza sarebbe rimasta da un bel pezzo a corto dei tanti sbandierati servizi sociali, atteso che il Comune non paga da mesi i corrispettivi. Intanto le questioni serie, al netto degli scherzi non sono affrontate. Risorse regionali ancora insufficienti e tra le più basse del Paese. Le ex Asl marcano ritardi innominabili sul pagamento dei corrispettivi. La legge regionale sulla cooperazione sociale può contare su una posta di bilancio vuota. I lavoratori delle imprese sono costretti a vivere continuamente nell'incertezza di un mercato sociale pubblico sempre più allo sbando. Le imprese come sempre cercano di tappare ovunque le buche dell'amministrazione regionale. Basta con gli scherzi per favore. Siate seri. * Pres. Federsolidarietà Basilicata
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Venerdì 20 marzo 2009
24 ore in Basilicata
Dal ministero arrivano i decreti attuativi per il primo anno di ammortizzatori sociali
Daramic e Mister Day: cigs siglata Ma non su firma per la reindustralizzazione di Vitalba Viaggiano quasi parallele le vite di due stabilimenti lucani che ultimamente hanno dovuto affrontare il problema del calo di produzione. Il ministro del Lavoro ha firmato ieri i decreti attuativi per il primo anno di cassa integrazione straordinaria per i 137 lavoratori dello stabilimento di Tito Scalo della Daramic e per i 153 del sito di Atella della Mister Day (ex Parmalat). POTENZA - Le cose si stanno muovendo, in direzione del sito industriale nella Valle di Vitalba ex Vicenzi. Ieri, oltre alla firma del decreto attuativo della cigs da parte del ministero, anche l’incontro in Regione tra, azienda, parti sociali e enti locali, per procedere finalmente alla firma dell’accordo base per la reindustrializzazione del sito. Il primo passo del processo previsto per l’ attuazione della legge regionale n°28 del 2007 per portare nuovamente in attività lo stabilimento. Questa mattina alle 10 è, invece, previsto in Confindustria un incontro tra Regione, gruppo Vicenzi, sindacati e lavoratori per definire l’accordo sulla mobilità. Passi avanti si stanno compiendo ma i lavoratori, protagonisti assoluti di questa vertenza e senza lavoro dal primo gennaio, sono cauti. Le notizie sono buone ma è meglio andare con i piedi ben saldi sul terreno conside-
La Daramic, società del gruppo Polypore, ha deciso di cessare la produzione di separatori in plastica lo scorso ottobre. La Mister Day di Atella, azienda del gruppo alimentare Vicenzi, ha invece interrotto l'attività a partire dall’inizio del 2009. Gli accordi per la cassa integrazione biennale, in entrambi i casi, sono già stati sottoscritti nelle scorse settimane presso il ministero del
Lavoro. Con la firma dei decreti per il primo anno, gli ammortizzatori sociali diventano effettivi dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009: «Gli atti – ha spiegato il segretario generale provinciale di Potenza della Cgil, Allegretti - danno sicurezza ai lavoratori per la prima parte del percorso. Ora si tratta di applicare le altre parti degli accordi sulla reindustrializzazione dei due siti e sulla ricollocazione degli operai».
Una delle ultime proteste dei lavoratori davanti alla Regione
rando che l’accordo anche se già stilato non è stato ancora firmato dalle parti. Un ulteriore rinvio che si dovrebbe risolvere nelle prossime 24 ore. Non resta che sperare. La firma nei fatti non c’è. Ci sarebbero dei
procedimenti tecnici da accertare sullo stabilimento, alcuni approfondimenti da verificare sia da parte dell’azienda che da parte della Regione in riferimento alla diffida della procura di Melfi che pende sulla Vi-
cenzi. Tutto è rinviato dunque, ma sembrerebbe che ci siano tutti i presupposti necessari alla sottoscrizione. La cosa certa è che l’accordo una volta sottoscritto presso l’assessorato alle Attività Produttive della
Latronico - Scajola Interrogazione sull’Enea
La Feneal Uil lancia un appello alle istituzioni
POTENZA – In un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, il senatore Cosimo Latronico (Pdl) ha chiesto di «voler confermare quali decisioni intenda adottare per ripristinare una situazione di normalità dell’Enea (Ente per le nuove tecnologie energia e l’ambiente». Cosimo Latronico ha evidenziato che «a tutt'oggi, a distanza di tre anni, dall’emanazione del Decreto ministeriale riguardante il regolamento dell’Enea non è ancora resa operativa la struttura organizzativa prevista, in particolare per quanto riguarda le strutture di secondo livello». Per il parlamentare, «la situazione è divenuta gravemente lesiva del patri-
POTENZA - «Rimettere in moto rapidamente tutti gli investimenti disponibili per opere pubbliche e private in Basilicata con l’obiettivo di aprire cantieri il più rapidamente possibile: è il “forte” monito e contemporaneamente un “accorato appello” a Governo, Regioni, enti appaltanti, per una “corsa contro il tempo” quello della Fenea-Uil dopo le stime diffuse dall’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) secondo le quali i lavoratori legati al settore dell'edilizia che perderanno il lavoro a causa della crisi, nel 2009, saranno complessivamente 250 mila, di cui tra i 1.500-2.000 in Basilicata». E’ quanto afferma in una nota il segretario di FenealUil, Mimmo Palma, che aggiunge: «Ancora più preoccupanti sono i dati di un’indagine da noi realizzata che parla-
Il senatore Latronico
monio delle conoscenze e delle professionalità dell’Ente come testimoniato da iniziative dei maggiori sindacati rappresentativi dell’Ente, dalle iniziative dei responsabili attuali, dei singoli ricercatori e del personale tutto anche nella forma di mozioni assembleari».
Allarme edilizia
E’ morto il giornalista Giuseppe Caiati ROMA - E’ morto ieri pomeriggio a Roma il giornalista Giuseppe Caiati. Aveva 53 anni. Redattore del Tg3 Lazio, da tutti i colleghi era conosciuto come un vero cronista, appassionato del lavoro in cui riversava tutta la sua umanità. Era entrato in Rai nel Tg3 della Basilicata. Caiati, andato in pensione lo scorso anno, era stato componente del direttivo
nazionale dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai e membro dell’Associazione stampa romana. È morto nel pomeriggio di ieri nel policlinico Umberto I dopo una lunga malattia. Era originario di Valmontone, un paese in provincia di Roma. Era sposato ed aveva un figlio.
no di una perdita di 400mila posti di lavoro, di cui 2.5003.000 in Basilicata. La crisi sta macinando ogni previsione: a gennaio 2009 si sono perse, nelle principali città italiane, oltre sei milioni di ore lavorate (-29 per cento) rispetto allo stesso mese del 2008 e, di conseguenza, le stime di 250 mila posti perduti nel 2009 va considerata già superata. Ora si teme un taglio ancora più drammatico di posti di lavoro, con una decimazione del lavoro straniero. Che il mondo del lavoro dell’edilizia serri le fila è importante, ma – conclude il segretario Feneal-Uil - questa convergenza funziona solo se incalzeremo il Governo e le Regioni perché le risorse disponibili siano effettivamente spese, considerando che la loro efficacia non potrà avvertirsi prima del 2010».
Regione costituisce un punto fermo chiesto a viva voce già da tempo dai lavoratori. Un atto fondamentale che prescinde da qualsiasi altro documento. Con questa firma concretamente la Vicenzi lascia lo stabilimento mettendolo a disposizione della Regione per consentire l’avvio delle procedure che permetteranno la reindustrializzazione del sito. Status fondamentale per poter procedere è il rispetto dell’accordo ministeriale sottoscritto a Roma tra le parti il 19 gennaio. Nel documento ministeriale si distingue negli allegati A e B tra i macchinari che la Vicenzi ha portato nello stabilimento della Valle di Vitalba e i macchinari preesistenti il suo arrivo. Questi ultimi sono impianti indispensabili al funzionamento della fabbrica dolciaria. I lavoratori, giustamente, rivendicavano questi ultimi macchinari come parte integrante dello stabilimento, li riten-
gono da sempre come non soggetti alla volontà di trasportarli altrove da parte del gruppo imprenditoriale in cessazione di attività. Con la firma i lavoratori chiedono che gli impianti appartenenti sin dall’inizio allo stabilimento vengano messi a disposizione della Regione come parte integrante. Un passo importante che sancirebbe l’apertura a nuovi altri possibili imprenditori interessati all’acquisto. Le intenzioni, comunque, sembrano essere buone, gli intenti comuni. L’accordo nei fatti c’è già, le speranze di tutti si riversano su questa firma tenendo conto che un capannone vuoto non sarebbe più appetibile per nessun imprenditore e 150 famiglie sarebbero rimaste letteralmente in mezzo alla strada. Intanto il presidio davanti i cancelli continua incessante notte e giorno fino alla concretizzazione dell’accordo. Lucia Nardiello
LUCANI DI SUCCESSO Marsicano al top della cucina internazionale MARSICONUOVO - Un marsicano riesce a far parlare di se in Italia e all’Estero. Si tratta del maestro di cucina, Giovanni Melato di Marsiconuovo che si è distinto partecipando alla IX edizione degli internazionali d’Italia di cucina a Massa Carrara ed ai Mondiali di cucina tenutisi in Germania. «I risultati conseguiti da Melato – affermano i consiglieri di minoranza di Marsiconuovo, Giovanni Votta, Massimo Macchia, capogruppo Idv, Giuseppe Ramagnano, Giovina Castaldo e Carmine Notarfrancesco - rendono orgogliosi l’intera comunità non solo di Marsiconuovo, ma dell’intera Valle dell’Agri. Allo stesso tempo però l’evento lascia anche l’amaro se si considera che per conseguire tali risultati è necessario uscire dalla regione».
VERSO LE ELEZIONI Scaglione (Pu): «Voto per i lucani in Svizzera» LUIGI Scaglione (Popolari Uniti), in una nota, ha sollecitato «i parlamentari lucani a sostenere la richiesta che arriva dai Lucani in Svizzera di consentire anche loro la partecipazione al voto per il Parlamento Europeo presso gli uffici consolari, cosi come avviene nel caso della elezione per la Camera dei deputati ed il Senato. La legge 459/2001 stabilisce l’esercizio del voto per la elezione dei rappresentanti alle due camere parlamentari italiane, per i referendum popolari, attraverso gli uffici consolari degli stati ricompresi dall’Unione Europea, escludendone altri, ivi compresa la Svizzera. Si comprenderà bene che si tratta di una palese discriminazione».
CRISI TESSILE E CHIMICO In mattinata incontro Femca Cisl RIFREDDO - Oggi al Giubileo Hotel di Rifreddo-Pignola si terrà il terzo congresso regionale della Femca Basilicata, la federazione della Cisl che rappresenta e tutela i lavoratori dei settori energia, moda, chimica e affini. L'inizio dei lavori è fissato per le 10. La relazione introduttiva sarà affidata al segretario generale Gerardo Casaletto. In programma anche gli interventi del leader della Cisl lucana, Nino Falotico, e del segretario generale aggiunto della Femca nazionale, Sergio Spiller. Una cinquantina i delegati che prenderanno parte ai lavori congressuali in rappresentanza dei 1.200 iscritti della federazione. Il tema sarà la difficoltà del tessile e del chimico dentro la più generale crisi industriale che sta investendo la Basilicata.
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VenerdĂŹ 20 marzo 2009
L’ultima provocazione di Carmine Tartaglia, rovinato finanziariamente e ora ammalato
Cronaca di una rapina annunciata ÂŤVoglio essere arrestato per fare lo sciopero della fameÂť ANNUNCIARE una rapina in banca sui giornali è un’azione che può appartenere a due categorie: ai personaggi di qualche film di fantascienza, in cui il cattivo di turno possiede capacitĂ che lo rendono talmente al di sopra degli uomini da poter dire prima ciò che farĂ , sicuro di non poter essere fermato; ai pazzi. In questo caso, a farlo è una persona che non appartiene a nessuna della due categorie. E’ Carmine Tartaglia, che attende un responso medico per il 26 marzo prossimo. Se sarĂ negativo (che nel gergo medico significa: tutto ok), entrerĂ nell’istituto creditizio che si trova nello stesso edificio della Regione Basilicata, in via Verrastro, e - rigorosamente disarmato - tenterĂ di simulare il reato. “Simulareâ€? e non “compiereâ€?. Ma prima - assicura in una lunga lettera che indirizza
Carmine Tartaglia
“all’attenzione dell’opinione pubblicaâ€? e delle “procure della Repubblicaâ€? - avvertirĂ le forze dell’ordine. Il suo scopo non è certo quello di rubare davvero soldi: vuole essere arrestato, finire i carcere e lĂŹ cominciare uno sciopero della fame e della sete. CosĂŹ da attivare la coscienza di un politico che lo aiuti a risolvere i suoi problemi. La storia di Carmine Tartaglia sembra una via crucis.
Ogni tappa sembra dura, ma quella successiva riesce ad esserla ancora di piÚ. E’ la storia di un giovane calabrese, andato a far fortuna a Bologna. E ci riesce pure, aprendo pizzerie e diventando un imprenditore lanciato verso glorie future. Poi, alcuni anni fa, decide di andare a vivere nel paese della moglie, Gallicchio. Un minuscolo centro della Val d’Agri, in cui trovare lavoro è
difficile, fare gli artigiani e imprenditori ancor di piĂš. Tartaglia ha dalla sua un dono, quello di sapere lavorare pizze et similia. La decisione di aprire un’attivitĂ industriale a Gallicchio è una sfida: se uno è bravo, anche nel profondo sud può fare fortuna. La sua scommessa è puntare sulle “pizze ad atmosfera zeroâ€?. Per farlo, chiede un finanziamento pubblico. Per un po’ tutto sembra andare bene, poi Carmine non rispetta la data di un pagamento. Uno solo. Da lĂŹ, come in una valanga a cui si aggiunga continuamente altra neve, i debiti si moltiplicano, i piccoli drammi si ingigantiscono, la burocrazia s’inceppa, i fondi pubblici vengono revocati. Tartaglia oggi scrive: ÂŤHo 39 anni, sono sposato e ho tre figli, uno nato da pochi giorni, da quasi due anni sono affetto da una grave malattia
invalidante, e queste sono le uniche cose concrete che posseggo. Un incipit degno di un romanzo di Charles Dickens. Ma non c’è nulla di romanzesco nelle vicende che seguono: pignoramenti, soldi che finiscono, la paura di perdere tutto e la consapevolezza di quanto quella paura sia concreta. E Carmine elenca la richiesta di aiuti alla Regione, al sindaco, la voglia di andarsene via ma non poterlo fare per la malattia che a un certo punto lo coglie, la tristezza, la voglia di dare di piÚ ai propri figli. E l’annuncio: Il 26 marzo prossimo mi recherò all’ospedale San Carlo per sottopormi a un esame invasivo, dove mi sarà detto se le cose vanno bene o vanno male. Se le cose vanno bene mi recherò nella banca sotto il Palazzo della Regione Basilicata, dove attuerò la mia protesta. Preciso
che mi recherò in quella filiale completamente privo di armi di qualsiasi genere, o di qualsiasi oggetto atto a provocare lesioni, non ho nessuna intenzione violenta e comunque subito dopo essere uscito dall’ospedale, telefonerò alle forze dell’ordine per avvisare per tempo delle mie intenzioni che qui descrivo: mi recherò nella filiale, se mi sarà concesso entrare, mi avvicinerò alle casse, cercherò di afferrare se possibile il denaro. Cosciente delle conseguenze, sono certo di raggiungere il mio scopo, finire in prigione e lÏ attuare lo sciopero della fame e della sete a oltranza, affinchÊ il mondo politico prenda visione della situazione e intervenga seriamente nei mille problemi che gli sfortunati vivono quotidianamente. La storia dickensiana di Carmine continua. Rocco Pezzano
Sata Incontro Fiom
Appuntamento nel pomeriggio con Ramon Mantovani
Stamane udienza Passannante
Consiglio regionale
Rifondazione riparte da Potenza Al Mediafor incontro sul rilancio
Oggi la seduta
MELFI - E’ in programma per questa mattina alle 10 , presso il Tribunale di Melfi, una conferenza stampa della Fiom Cgil in concomitanza con l'udienza fissata per discutere del reintegro di Michele Passannante alla FiatSata, ÂŤdopo l'ingiusto licenziamento subito a seguito di una indagine su “ AttivitĂ eversiva a fini terroristici “, archiviata “ormai da un annoâ€? dal gip del Tribunale di Potenza su richiesta del pm BasentiniÂť scrive il sindacato in una nota. Alla Conferenza parteciperĂ la Fiom Nazionale, i legali della Fiom e una delegazione di Rsu Fiom e operai della Fiat. ÂŤLa Fiom-Cgil di Basilicata nel ribadire piena fiducia nell'operato della Magistratura, ritiene, che alla luce di questa sentenza di archiviazione anche il Tribunale del Lavoro faccia giustiziaÂť.
POTENZA - Rilanciare Rifondazione Comunista, costruire il partito sociale: questo il titolo dell’ iniziativa organizzata dal Prc di Potenza e che si svolgerà oggi pomeriggio alle 17 a Potenza (in programmapresso la Sala Mediafor) con la presenza di Ramon Mantovani, componente della Direzione Nazionale del Partito. Rilanciare Rifondazione Comunista dal basso e da sinistra ricollocando la nostra azione all'interno delle pieghe e delle piaghe della società : quella stessa società livellata sempre piÚ verso il basso: prima dagli anni dell'incedere delle politiche neoliberiste; poi dal sopraggiungere di una crisi economica e finanziaria di cui, pur rimanendo ancora sconosciuti gli esiti definitivi, cominciamo a vederne e sentirne i drammatici effetti - sottolinea una nota del partito - Rilanciare Ri-
fondazione Comunista a partire dall'analisi degli anni che abbiamo alle spalle e che ci hanno visto, al pari degli altri partiti, sempre piÚ distanti da quei bisogni e da quelle istanze che andavano emergendo, colpendo sempre piÚ lavoratori, disoccupati, precari, giovani, donne, pensionati e migranti. Bisogni di uomini e donne che vengono quotidianamente posti davanti a sempre piÚ difficili ed insopportabili condizioni materiali di vita, in una terra - la Basilicata totalmente inserita nel proscenio di un Mezzogiorno da sempre in balia di soprusi e prevaricazioni. Ed è anche da questo Mezzogiorno - continua la nota del partito - che vogliamo ripartire innanzitutto cercando di riparare alla distanza creatasi tra classi sociali e classe politica. E lo vogliamo fare ricostruendo una soggettività politica che si
riappropri del concetto di rappresentanza a partire dalla utilità che noi stessi riusciamo a determinare per coloro che vogliamo rappresentare. Da qui la nostra proposta di costruzione del partito sociale: un partito che diviene tutt'uno con le povertà e con i bisogni che emergono, provando a cercare risposte ad essi attraverso una pratica che impariamo dalla piÚ antica storia delle organizzazioni operaie che è quella della mutualità e dell'autorganizzazione sociale. Pratiche antiche che dimostrano di trovare una loro efficacia in una modernità fatta di una sempre maggiore e dilagante povertà , come abbiamo avuto modo di riscontrare in occasione dell'organizzazione dei Gruppi di Acquisto Popolare tanto nei quartieri popolari di Potenza quanto alla Fiat-Sata di Melfi e alla Daramic di Tito.
BOTTA & RISPOSTA
Centro Oli e questioni di Giustizia EGREGIO Fabio Amendolara, in qualità di difensore di olre 50 famiglie e di diverse società costituitesi parte civile nel processo che vede indagati alcuni dirigenti e progettisti del Centro oli di proprietà Eni sito in Viggiano, sento il dovere di chiarire alcune affermazioni poco veritiere emerse dall'articolo a sua firma. Buona parte delle notizie non corrispondono alla realtà e oltre a sminuire l'attività professionale svolta dal sottoscritto e degli altri colleghi difensori delle parti civili costituite, ha generato un certo sgomento nei confronti delle persone interessate. Tali notizie si rivelano false e tendenziose e in primo luogo quella fornita a conclusione dell'articolo, secondo cui per il processo in corso è ormai vicina la prescrizione. Tale argomentazione è stata già ampiamente trattata e discussa nelle prime udienze del processo. La difesa degli imputati aveva sollevato tale eccezione, la quale, dopo essere stata ampiamente discussa veniva rigettata dall'on. Giudicante, attesa che veniva confermata la natura permanente del reato; di conseguenza anche in virtÚ del preponderante indirizzo giurisprudenziale fornito dai giudici della Suprema corte, il termine iniziale in cui inizia a decorrere la prescrizione del reato coincide con l'emissione della sentenza di primo grado. Tale momento, pertanto, è ancora molto
lontano. A dir poco discutibile è la parte del suo articolo in cui ritiene che il pm Woodcock abbia “inventatoâ€? o “ideatoâ€? i due capi d'imputazione per cui si procede. I disagi che la popolazione della zona è costretta a subire sono di notevole entitĂ oltre che poco tollerabili; nonostante ciò, i cittadini da me rappresentati e difesi, hanno chiesto aiuto alla magistratura, nella quale confidano pienamente, affinchĂŠ possano vedere pienamente tutelati i loro diritti. La invito pertanto a voler essere piĂš preciso nella redazione dei successivi articoli in merito al processo in questione. Con l'augurio di incontrarla alla prossima udienza, le porgo distinti saluti. Avv. Antonello Coppola Gentile avvocato, comprendo la sua posizione. Immagino le pressioni dei 50 clienti quando hanno letto che i dirigenti del colosso nazionale degli idrocarburi se la potrebbero cavare pagando una multa. Mentre loro, i cittadini, le parti offese, vivono tra gli idrocarburi, i gas e le torce che illuminano a giorno la loro camera da letto. Non credo che i 50 cittadini si sentiranno soddisfatti quando, se dovesse accadere, i dirigenti e i progettisti dell'Eni pagheranno una multa di poche centinaia di euro. Suppongo che quando hanno denunciato chiedevano giustizia. Una giustizia di-
versa, che risolvesse i loro problemi. E siccome, come lei ritiene, ÂŤi disagi che la popolazione è costretta a subire sono di notevole entitĂ Âť, non credo che i cittadini che lei rappresenta si possano accontentare di quei due capi d'imputazione: ÂŤDisturbo del riposo delle personeÂť e ÂŤgetto pericoloso di coseÂť. Era stato denunciato ÂŤl'inquinamento dell'ariaÂť e si è finiti in un processo per ÂŤgetto pericoloso di coseÂť. La prescrizione? A questo punto è questione secondaria. Dal nostro canto non abbiamo fatto altro che riportare i fatti. Che piaccia o no gli atti d'indagine sono quelli. Riporto testualmente quello che sostengono i carabinieri: ÂŤTenuto conto che i processi di lavorazione del centro oli non risulta siano particolarmente rumorosi, anche in considerazione del fatto che lo stabilimento ricade in zona industriale, la denuncia appare strumentalmente presentata dal comitato civico “Pro Viggianoâ€?, che giĂ nello statuto costitutivo si prefigge di chiedere e ottenere risarcimenti dall'EniÂť. L'informazione che abbiamo fornito ai lettori, ritengo, era corretta. Spero che per lei ÂŤprecisioneÂť non voglia dire appiattire l'informazione sulle posizioni degli uni o degli altri. Allo stesso tempo comprendo la sua posizione, in quanto avvocato. La saluto Fabio Amendolara
POTENZA - Il Consiglio regionale della Basilicata è convocato, in seduta straordinaria, alle ore 10 di oggi, nel palazzo della Giunta regionale (Viale Vincenzo Verrastro, 4 â&#x20AC;&#x201C; Potenza). Allâ&#x20AC;&#x2122;ordine del giorno la designazione di due componenti nel Collegio sindacale dellâ&#x20AC;&#x2122;Azienda sanitaria locale di Potenza e di due componenti nel Collegio Sindacale dellâ&#x20AC;&#x2122;Azienda Sanitaria Locale di Matera. Prevista, inoltre, la nomina di quattro membri nel Collegio sindacale e di tre membri nel Consiglio di Indirizzo e Verifica dellâ&#x20AC;&#x2122;Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) â&#x20AC;&#x201C; Ospedale oncologico di Rionero in Vulture. %ROOHWWLQR 8IILFLDOH GHOOH 9HQGLWH D FXUD GL ,VWLWXWR 9HQGLWH *LXGL]LDULH 9LD ,VFD GHO 3LRSSR VQF 3RWHQ]D 7HO ID[ 9HQGLWD DOO DVWD GHO SUHVVR OD VHGH GHOO , 9 * GL 3RWHQ]D Â&#x2021;RUH LQ 5XRWL 3= DOOD F GD 6HUUD GL 3HSH DUUHGR VRJJLRUQR YHWULQHWWD GLYDQR WULSRVWR Q SROWURQH VWHUHR $LZD WDYROL QR GD VDORWWR 79 1H[XV ,/ 78772 $ 3$57,5( '$ Âź Â&#x2021;RUH LQ 3RWHQ]D DOOD 9LD ,VFD GHO 3LRSSR VQF SUHVVR OD VHGH GHOO , 9 * U J H EDQFRQH WDYROLQR PRELOH HVSRVLWRUH LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H DUUHGR VRJJLRUQR FRPSRVWR GD PRELOH EDVVR YHWULQD PRELOH D SDUHWH 79 6DQG YHWULQD LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H PRELOH YHWULQD 79 1RUGPHQGH ´ OHWWRUH '9' 6DPVXQJ PREL OH SRUWD 79 PRELOH YHWULQD D WUH DQWH PDQJLDQDVWUL 7UHYL LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H Q YHWULQH SHU HVSRVL]LRQH OLEUL EDQFRQH LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H GLYDQR ELSRVWR SROWURQD PRELOH YHWULQD QHUD H DFFLDLR 79 6FKDXE /RUHQ] QHUR PRELOH QHUR FDVVHWWLHUD LO OHJQR VSHFFKLR FRQ FRUQLFH VWH UHR 6FKHQHLGHU PRELOH LQ OHJQR FRORU PLHOH LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H &DPLRQ )LDW WDUJDWR 0, 7 LPPDWULFRODWR QHO )LDW WDUJDWD %: %< GL FRORUH DPDUDQWR LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H IRQWLIRFRPHWUR /0 FDVVHWWLHUD SHU OHQWL GL SURYD YHWULQHWWD LQ FUL VWDOOR FDVVHWWLHUD D FDVVHWWL VWDPSDQWH (SVRQ LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H DUPDGLR LQ OHJQR GL FRORUH EHLJH WDYROR LQ OHJQR LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H PRQLWRU WDVWLHUD ROLGDWD FRORQQD FHQWUDOH ROLGDWD VWDPSDQWH &DQRQ LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H DUPDGLR YHWULQD WDYROR LQ OHJQR FKLDUR Q VHGLH LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H WDYROLQR DQWLFR LGURSXOLWULFH QHEXOL]]DWRUH FRPSUHVVRUH DUPDGLR XIILFLR FRQVROOH EDQFRQH VFULYDQLD YHWULQHWWD HVSRVL]LRQH WUH VHGLH XQLWH SHU DWWHVD Q DVSLUDSROYHUH OLTXLGL Q DVSLUDSROYHUH LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H IULJJLWULFH 0DUHQR WULWDFDUQH )LPDU LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H Q FDVVRQL VFDULFDELOL GL JUDQGL GLPHQVLRQL 1829, ', )5$%%5, &$ D SDUWLUH GD Âź U J H EDQFR HVSRVLWRUH FUHGHQ]D Q WDYROL LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H PRELOH YHWULQD FRQWURPRELOH 79 0LYDU ´ LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H 79 6DED PRELOH YHWULQD Q GLYDQL LQ VWRIID EOX WDYROLQR GD VDORW WR &RPSXWHU FRPSRVWR GD PRQLWRU FRORQQD FHQWUDOH PHPRULD WDVWLHUD H PRXVH 79 LQQR+LW ´ FDUUHOOR SRUWD 79 $ SDUWLUH GD Âź U J H WY 8OWUDYR[ ´ PRELOH D SDUHWH 79 3KLOLSV ´ GLYDQR LQ VWRIID WDYROR LQ OHJQR PRELOHWWR PHWDOOLFD SRUWD 79 LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H %DQFR IULJR $UQHJ ELODQFLD 2PHJD ODYDQGLQR LQ DFFLDLR FDUUHO OR LQ DFFLDLR D SDUWLUH GD Âź U J H IUHVD SHU DOOXPLQLR IUHVD PDFFKLQD SHU VWDPSR 7HNQD LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H &RQJHODWRUH PRQGLDO HOLWH DUPDGLR YHWULQD IULJRULIHUR %DFDUGL LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H Q FRPRGLQL DUPDGLR LQ OHJQR OHWWR PDWULPRQLDOH 7Y 5HQGHU ´ QXPHUR GXH VHGLH VHGLD D GRQGROR VFULYDQLD OHWWR VLQJROR LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H %LODQFLD LWDOLDQD 0DFFKL D SDUWLUH GD Âź U J H Q PDFFKLQD SHU FRQIH]LRQDPHQWR 9DONR H 7HFQRIRRG Q FRQ WHQLWRUL LQ DFFLDLR VX URWHOOH UHIULJHUDWRUH FRQWHQLWRUH LQ DFFLDLR FRQWHQLWRUH SHU LPSDVWDUH LQ DFFLDLR FRQWHQLWRUH SHU ULVFDOGDUH O LPSDVWR FRQWHQLWRUH LQ DFFLDLR SHU ULVFDOGDUH O DFTXD DOWUR FRQWHQLWRUH FRQ PDQLFL FHOOD IULJRULIHUR EDQFRQH LQ OHJQR LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H PRELOH D SDUHWH VHWWLPLQR LQ FLOLHJLR LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź U J H FDPHUD GD OHWWR OHWWR LQ IHUUR FRQ VSDOOLHUD Q FRPRGLQL DUPD GLR D GXH DQWH SLFFROR FRPz GLYDQR OHWWR LQ WHVVXWR VHGLD LQ OHJQR WHOHYLVRUH 0XQGHU LO WXWWR D SDUWLUH GD Âź
16 24 Ore in Basilicata
Venerdì 20 marzo 2009
In aumento gli utenti che si rivolgono al Corecom per risolvere le controversie con gli operatori Saggese al Sat Expo L’Asi punta su Matera per studiare Albano: «Servono più risorse umane e economiche» lo Spazio
Sos sul filo del telefono
POTENZA - Un vero tribunale amministrativo. Sempre più persone si rivolgono al Corecom per risolvere controversie varie. Da una relazione (i dati si riferiscono all'anno scorso), emerge che sono pervenute 1040 istanze e convocate 980 udienze. Un incremento che, rispetto agli scorsi anni, testimonia la sempre maggiore conoscenza del servizio dell'istituto della conciliazione presso l'utenza e la fiducia che ispira ai cittadini il ruolo di terziarietà del Corecom nell'ambito del procedimento. «I cittadini scelgono infatti sempre più spesso di ricorrere al Corecom - ha dichiarato la presidente dell'organo, Loredana Albano piuttosto che di avvalersi della facoltà di rivolgersi agli organismi istituiti con accordi tra gli operatori di telefonia e le Associazioni di consumatori rappresentative a livello nazionale». Telecom Italia è l'operatore telefonico in relazione al quale si è svolto il maggior numero di udienze (683), seguito da Wind Infostrada (75), da Opitel (49), Vodafone (45), Fastweb (30), Tiscali (12), Sky Italia (6), BT Italia (5), altri operatori (20). In 409 casi , su un totale di 718 istanze discusse si è raggiunto un accordo, mentre si è pervenuti ad un verbale di mancato accordo in 309 casi, in 282 casi è stato redatto un verbale di mancata comparizione dell'operatore o dell'utente. «La problematica più ricorrente - come si legge nel rapporto - riguarda le fatturazioni di numeri speciali, satellitari e internazionali disconosciute dal cliente in quanto determinate da connessioni internet non volontarie (234 casi). Va ricordato che anche se l'operatore chiamato in causa è Telecom Italia, che materialmente emette la fatturazione destinata al cliente, nelle forniture di queste “numerazioni non richieste” sono coinvolte altre società. Per gli utenti della Basilicata sono state coinvolte principalmente: Elsacom, Csinfo, Eutelia, Karupa, Teleunit, Voiceplus». Tra gli illeciti primeggia l'operato dei “dialers”, strumenti nati per agevolare il commercio via internet, ma diventati subito un mezzo per far aumentare i costi in bolletta per gli ignari clienti, alterando i parametri della connessione ad internet in modo da sostituire il numero telefonico del collegamento con un numero a pagamento maggiorato su prefissi internazionali, satellitari o speciali. Telecom, in qualità di fornitore di servizi di comunicazione elettronica e dunque soggetto responsabile della rete, avrebbe dovuto provvedere ad evitare che i propri clienti subissero l'intrusione indebita di dialers sui propri apparati informatici. All'inizio dell'autunno, il Garante per le Comunicazioni ha decretato uno stop automatico contro le numerazioni “gonfia bolletta” per tutti gli utenti che non hanno scelto di attivare le numerazioni satellitari e non geografiche. E' cioè scattato il silenzio-assenso: chi non ha comunicato la propria volontà di attivare i numeri speciali avrà il telefono protetto dagli assalti dei pirati informatici. Consistente anche il verificarsi dei più vari errori
La presidente del Corecom lucano, Loredana Albano
nella fatturazione (204 casi), della fatturazione di servizi non richiesti o invio da parte degli operatori di apparecchi non desiderati (90 casi), sospensioni immotivate della linea spesso determinate da pagamento par-
ziale delle fatture. Molte anche le inadempienze contrattuali denunciate (54 casi), le variazioni contrattuali non concordate (25 casi), i disservizi sulla linea (52 casi), la mancata o tardata attivazione di servizi richie-
sti. Molte anche le lamentele, in particolare di professionisti, per il mancato inserimento in elenco dei nominativi e/o dei titoli professionali (47 casi). Specificamente per la telefonia mobile, sono stati evidenziati problemi sulla portabilità dei numeri presso altro operatore, ritardi nella cessazione dei contratti o emissione di fatture anche dopo la cessazione, impossibilità di contattare il servizio clienti, sforo nell'utilizzo dei megabytes previsti dal contratto non segnalato tempestivamente al cliente con lievitazione dei costi. «Oggi che si discute di affidare ai Corecom altre competenze - ha detto Albano - è fondamentale che ci sia una presa di coscienza della loro utilità. Da un lato assistiamo ad una crescita dei cittadini che si rivolgono ai Corecom per effetto anche di sentenze che hanno reso il tentativo di conciliazione obbligatorio, ma occorrono inderogabilmente risorse umane e economiche. Ho sempre parlato di una nuova identità dei Core-
com intesa come organismo dalla funzione bivalente: istituzionale/politico da una parte e giuridico/amministrativo dall'altra». Tra le difficoltà evidenziate da Albano il dialogo inter-istituzionale. «C'è bisogno - ha concluso - di uno sforzo comune che consenta a questo tribunale di essere efficiente nel solo ed esclusivo interesse del cittadino che non può pagare per la lentezza e la burocrazia. Si convocano le udienze con circa 4 mesi di ritardo e onestamente lo si fa facendo i salti mortali e con spirito operaio, ma siamo lontani da quello che prevede la disciplina : trenta giorni decorrenti dalla data di proposizione dell'istanza. Decorso tale termine l'utente può rivolgersi ad altre strutture preposte alla risoluzione delle controversie con aggravi di spese, mentre al Corecom tutto è gratuito». La truffa corre via cavo e allora occhi aperti e rivolgersi agli organismi preposti. Iranna De Meo regione@luedi.it
AMBIENTE&FUTURO
Con l’Arpab due giorni di dibattito dedicati ai cambiamenti climatici
Dalla scienza alla coscienza di FRANCESCO LA REGINA POTENZA - Progetto Life, progetto vita. Vale a dire: o tutti si danno regole certe in un mondo che rischia di perdere la sua battaglia contro i signori del degrado oppure saremo costretti non tanto noi, quanto i nostri figli, a diventare spettatori passivi di un pianeta a rischio di estinzione. Sotto l'attenta regia dell'associazione Euro Net, in collaborazione con l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente di Basilicata, si è tenuta una due giorni di approfondimento sulla questione relativa ai cambiamenti climatici. Li chiamano Focus Group e fanno parte del progetto Races che sta per Raising Awareness on Climate and Energy Saving , una delle pochissime iniziative, racconta Antonino Imbesi, responsabile del centro Europe Direct di Potenza, che sono state approvate dalla Commissione europea nell'ambito del Band 07 Env del programma life specifico per il settore della comunicazione e dell'informazione. Al secondo dei due appuntamenti erano presenti, nonostante le avverse condizioni metereologiche, enti, società e associazioni che direttamente o indirettamente si occupano di ambiente, di degrado, di manipolazioni genetiche, di rifiuti, di educazione. Otto erano gli stakeholders, in rappresentanza di: Associazione La Lunga al Guinzaglio, Cnr, Ufficio Scolastico Regionale, Acqua Spa, wwf, Comune di Potenza, Arpab ed Ecosfera. Tre ore per scambiarsi opinioni, capire come e in che modo si può vincere una guerra che vede la gente comune da una parte, cioè quella che chiede solo rispetto per il mondo che ci circonda, e i padroni del degrado dall'altra che sono tanti, forti, potenti e purtroppo tutelati. Da una parte la scuola, il mondo del volontariato, le società che lavorano in certi settori dove è più visibile lo scempio che si perpetra quotidianamente e costantemente contro la natura. Non tutti sulla stessa lunghezza d'onda, anzi la maggioranza ritiene che questa sia una battaglia destinata ad essere perduta per una serie di motivi che obiettivamente ci sembrano giustificati. Le multinazionali dei veleni, delle armi, dell'ecomafia, sono diventate una incredibile fabbrica di soldi. Il potere logora chi non c'è l'ha, ma il potere econo-
Fumi industriali
mico corrompe i politici, i magistrati, le istituzioni. Una larghissima parte dei nostri amministratori sono legati alle holding da cordone ombelicale, con loro hanno sottoscritto un patto scellerato per una manciata di voti, hanno firmato una cambiale in bianco che oggi passano all'incasso e il saldo va a discapito del cittadino onesto, dell'uomo qualunque, dei nostri figli. Non è questione di destra o di sinistra, il vero problema è che il potere economico condiziona fortemente il nostro quotidiano, da sempre. Allora, non ci resta che affidarci alla scuola? Ma siamo certi che creando tanti segmenti (ambiente, acqua, risparmio, energia), siamo davvero convinti che l'approfondimento di tutte queste problematiche siano gradite agli studenti e facilmente abborabili? Siamo certi che la scuola riesce ad aprire le coscienze la dove la famiglia ha miseramente fallito? La risposta è ni. Molto no, qualche si ma poco convinto. Non esiste scuola in grado di cambiare usi e costumi di ragazzi che nella loro stessa famiglia trovano esempi poco edificanti. Una volta il nonno era la soluzione a tutti i problemi. La sua saggezza, il suo stile di vita servivano eccome, era l'esempio da seguire, il capo indiscusso. Oggi di quei nonni ne so-
no rimasti pochi, i nuovi nonni sono già il frutto di compromessi fra il buono e il cattivo, mentre i padri di oggi sono distratti dalla carriera, guidano in presenza dei figli senza cintura di sicurezza, parlano al telefonino mentre li accompagnano a scuola, fumano in macchina e buttano i mozziconi fuori dal finestrino. Non c'è soluzione? Ci credono in pochi, quasi nessuno. Nonostante le buone intenzioni di qualche sindaco, i risultati sono scarsi, irrilevanti. Il fatto è che spesso le Istituzioni si servono di società poco affidabili, incapaci di ridimensionare i problemi. Prendiamo ad esempio il trasposto a Potenza, nonostante tutte le lodevoli iniziative di questo sindaco, scale mobili, trasporto pubblico, chiusura al traffico limitata per il centro storico, siamo sempre in stand bay. Il trasporto pubblico è ancora al paleolitico. Di questi mezzi, a parte che sono molto brutti a vedersi, non si conoscono gli orari né di arrivo né tanto di partenza. Dobbiamo dare atto a Euro Net, all'Arpab e al'Istituto di Biometereologia di aver dato vita a due significativi e importanti momenti di confronto, di dibattito, di creatività, i risultati in verità non sono molto confortanti, ma anche questo è un dato che ci dovrebbe far riflettere.
Enrico Saggese
MATERA - L'osservazione della Terra sta diventando una priorità nell’Italia dello spazio: lo ritiene il commissario straordinario dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Enrico Saggese. «Abbiamo lanciato i primi tre satelliti della costellazione Cosmo-SkyMed e speriamo di lanciare il quarto nei primi mesi del prossimo anno; fra cinque anni andrà in orbita la seconda generazione e fra dieci sarà la volta della terza generazione», ha sottolineato Saggese nel corso della rassegna Sat Expo Europe, la manifestazione internazionale su aerospazio e telecomunicazioni avanzate in corso da ieri a sabato 21 marzo presso i padiglioni della Nuova Fiera di Roma. Per quanto riguarda le applicazioni, ha proseguito Saggese, queste saranno affidate al Centro elaborazione dati Cidot, il centro di eccellenza presso la stazione dell’Asi a Matera. Nel frattempo la società eGeos, i cui partner sono Asi e Telespazio, è incaricata della commercializzazione dei dati. In generale, ha proseguito, la posizione dell’Italia si sta rafforzando grazie ad alleanze internazionali, come quelle con la Nasa (che «sta riprendendo brillantemente dopo un’empasse») e poi con «buone relazioni» avviate con India, Russia, Israele, Canada e Kenya. «L'Asi – ha rilevato Saggese – ha moltissimo da imparare da tutte le nazioni con cui collabora e da tutte le nazioni che si affacciano al mondo spaziale. Lo spazio è un elemento diplomatico per una seria collaborazione internazionale».
PRECISAZIONE IN merito alla tabella pubblicata sul Quotidiano di mercoledì 18 marzo e riportante dei dati Filcem Cgil di Matera, l’avvocato Francesco Somma, presidente della Impes Service spa precisa che tra le aziende in crisi della Valbasento è stata erroneamente inclusa anche la Impes Service spa. L’avvocato Somma precisa ancora che l’azienda «non ha in corso alcuna procedura di Cigs né alcun licenziamento collettivo, non vivendo crisi di commesse come invece riportato nella tabella in oggetto. Attualmente l’azienda occupa stabilmente 231 dipendenti e, pur in un momento di crisi generale, chiude l’esercizio 2008 con valori di produzione accresciuti del 20% rispetto all’anno precedente».
24 Ore in Basilicata 17
Venerdì 20 marzo 2009 POTENZA - Il segretario generale della Fp Cgil della Basilicata, Angelo Summa, è intervenuto sulla situazione dello sviluppo agricolo regionale e sulla condizione dei lavoratori Alsia. «Con legge regionale n. 11 di luglio 2006, l'Alsia - sottolinea Summa - veniva commissariata, entrando, di fatto, in “gestione della normale amministrazione”, pur avendo in essere un notevole numero di attività. Le dichiarate finalità del commissariamento erano “ai fini e nelle more della riorganizzazione dell'attività amministrativa” secondo il principio della “distinzione e del raccordo tra indirizzo politico, posto in capo al governo regionale, ed autonomia gestionale, affidata agli organi di vertice degli enti”. La decisione, che il personale subì allora - continua il segretario - con spirito forse troppo costruttivo, “in silenzio”, lasciò comunque perplessi e preoccupati. Perplessi perché appariva poco razionale ridurre l'operatività dell'Agenzia con il commissariamento, prima ancora di aver deciso il nuovo assetto organizzativo regionale. Preoccupati per i tempi che la progettazione e l'attuazione di una “razionalizzazione delle strutture amministrative regionali al servizio dello sviluppo
Summa (Cgil) critica lo stallo dei lavoratori Alsia e dello sviluppo agricolo regionale
«Servono direttive politiche» agricolo e rurale lucano” avrebbe comportato. Le perplessità e le preoccupazione erano legittime, visto che oggi, a quasi tre anni di distanza e con il cambio di tre commissari, si è ancora in attesa della legge di riordino, sebbene a novembre dello scorso anno sia stata presentata ai Gruppi consiliari una “proposta di legge” che si prevede subirà pesanti modifiche». «Esattamente un anno fa evidenzia ancora Summa - su iniziativa dei sindacati unitari, fu organizzato il primo ed unico momento pubblico di discussione sui Servizi di sviluppo agricolo della Basilicata (Tavola rotonda del 29 marzo 2008, Potenza). In quell'occasione l'allora assessore all'Agricoltura, forse con un lapsus freudiano, dichiarò che la nuova legge sarebbe stata presentata al più presto e non oltre il “31 giugno”. Le parole espresse dalla Cgil alla Tavola rotonda dello scorso anno sono, purtroppo, ancora attuali: “Forte preoccupazione per i notevoli ritardi e la conse-
guente incertezza sulla riforma del settore agricoltura della Regione Basilicata e, in particolare, del Sistema regionale dei Servizi di Sviluppo Agricolo. Forte preoccupazione per il disagio lavorativo e professionale del personale dell'Alsia che si trova ancora oggi a dover operare senza alcuna programmazione, neanche di breve termine, con inevitabile ripercussioni professionali”. In un triennio - nella situazione di stallo creata dal commissariamento e dalla mancata redazione da parte della Regione del piano triennale dei Servizi di Sviluppo Agricolo (l'unico redatto è terminato nel 2005 e da allora la Basilicata, disapplicando la LR 29/01, non ha utilizzato un importante strumento di programmazione politica) - il danno al personale dell'Alsia si è aggravato poiché non ha potuto utilizzare efficacemente le professionalità, pur esistenti e riconosciute nell'Agenzia. Il personale tecnico, in particolare, è stato spesso costretto ad attività “estempora-
nee” richieste dal Dipartimento Agricoltura, a volte in palese contraddizione con funzioni e compiti previsti per l'Alsia dallo stesso disegno di legge presentato. Questo perdurante stato di cose è particolarmente grave per la professionalità dei lavoratori di un'Agenzia come l'Alsia che - per sua istituzione e finalità - deve fare “Sviluppo e Innovazione” e che, quindi, non può che operare in un'ottica di medio e lungo termine, mediante programmi pluriennali nei settori propri della “divulgazione”. In questi anni il Governo regionale - conclude Summa ha voluto accomunare in un unico disegno di riforma soggetti che, per loro natura istituzionale, sono ben diversi (l'Alsia, ente subregionale per lo sviluppo e l'innovazione in agricoltura; l'Arbea, agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura; i Consorzi di bonifica), pensando addirittura ad un “ruolo unico” dei dipendenti del Dipartimento agricoltura, dell'Alsia e dell'Arbea che avrebbe
appiattito e svilito le professionalità specialistiche necessarie al buon funzionamento dei tre enti. Il nodo ancora non sciolto del futuro dell'Arbea - che rischia di veder revocato il riconoscimento europeo come ente pagatore, se non provvederà entro giugno a dotarsi delle necessarie figure professionali - rischia di allungare ulteriormente la presentazione della legge di riordino che tutti attendiamo, ne bene o nel male, da ormai un triennio. I lavoratori dell'Alsia, già danneggiati e mortificati professionalmente, chiedono che si svincoli la posizione dell'Agenzia da quella dell'Arbea e dei Consorzi di bonifica - che hanno ben altri fini istituzionali - ponendo termine al più presto al commissariamento ed allo stato di incertezza in cui si versano. L'Agenzia, che pure in questi anni ha operato con difficoltà raccogliendo apprezzamenti piuttosto che critiche, per assolvere alla sua funzione di ente attuatore delle politiche di sviluppo agricolo regionale ha bisogno innanzitutto di direttive politiche (tra l'altro già previste dalla LR 29/01, con il “Piano regionale dei Servizi di Sviluppo Agricolo”) e di una riorganizzazione che rafforzi la presenza di personale tecnico qualificato».
Per la Confederazione oltre 20mila Pmi lucane potrebbero innovarsi
Oggi incontro a Potenza
Cia, i numeri della crisi
Agricoltura, i Gie: «interventi straordinari»
«Serve un tavolo banche - associazioni» POTENZA - Costituire un Tavolo tecnico tra sistema bancario ed associazioni di categoria per un confronto produttivo sulle esigenze specifiche delle imprese e per verificare la disponibilità degli istituti di credito a individuare tempestivamente le soluzioni. E’ la sollecitazione della Cia-Confederazione italiana agricoltori della Basilicata. «La preoccupante fase di crisi strutturale che il settore vive e le condizioni critiche dell’intero sistema economico e finanziario, non solo nazionale, in cui le imprese agricole sono costrette ad operare – a parere della Cia - evidenziano che il comparto è in grande affanno, con aziende sempre meno competitive ed alle prese con problemi di complessa soluzione. Le imprese agricole – sottolinea la Cia - fanno i conti con alti costi produttivi e previdenziali, mentre i prezzi all’origine mostrano un perdurante ristagno e in molti casi anche accentuate diminuzioni. E questo, fra l’altro, ha generato una diffusa situazione di indebitamento che si ripercuote sulle possibilità di affermazione e sviluppo delle stesse aziende e, in generale, dell’intero sistema agricolo italiano». Secondo un rapporto del Centro Studi della Cia, i titolari delle oltre 20 mila piccole e medie imprese agricole lucane che fanno ricorso ai servizi creditizi e finanziari sono fino al 60 per cento aziende che operano nel settore ortofrutticolo; tra il 30 e il 35 per cento aziende zootecniche; per il 25-30 per cento del settore cerealicolo; per il 10-15 per cento del comparto olivicolo; per il 40-50 per cento operano nel settore vitivinicolo; per il 20-30 per cento nel settore vivaisticoforestale; per il 30-40 per cento si tratta di aziende agrituristiche; per il 30-35 per cento quelle che svolgono attività di acquacoltura. L'indagine della Cia divide in sei fasce le aziende : la prima comprende 22.550 aziende con premio unitario agricolo da 100 a 1.000
POLLINI IN TV Buongiorno Regione affronta le allergie di stagione POTENZA - Ha preso il via ieri l’appuntamento settimanale con lo spazio dedicato ai “Pollini” che andrà in onda ogni giovedì alle 7.30 all’interno della trasmissione “Buongiorno Regione” in onda su Rai3. Durante la diretta verrà illustrato il “Bollettino dei pollini allergenici ”, strumento di sintesi dell’attività di monitoraggio aerobiologico svolto dal Settore Epidemiologia Ambientale dell’Arpa Basilicata, diretto dalla dottoressa Laura Gori. «L’informazione regionale Rai dedicata alle tematiche ambientali di competenza dell’Arpa Basilicata è un’importante attestazione - dichiara il direttore dell’Arpab, Vincenzo Sigillito - al lavoro che l’Arpa Basilicata svolge quotidianamente relativamente al monitoraggio dei pollini allergenici aerodispersi quale importante strumento di valutazione per le allergie respiratorie e per la diagnosi, prevenzione, controllo e terapia dei pazienti allergici». In occasione del primo appuntamento, le dottoressa Maria Corona, biologa responsabile della raccolta e trattamento dei dati, ha spiegato la metodica con la quale viene effettuato il monitoraggio dei pollini. «Il campionamento – ha spiegato la biologa dell’Arpab - si attua 24 ore su 24 mediante campionatori volumetrici, o “spore traps”, ossia apparecchi che aspirano l’aria e la proiettano su un nastro che successivamente viene tagliato, montato su vetrini e osservato al microscopio ottico per effettuare una valutazione quantitativa e qualitativa dei pollini e delle altre particelle aerodisperse». Nel corso dei prossimi appuntamenti, Corona si avvarrà del bollettino tecnico e dei grafici delle famiglie botaniche dei pollini allergenici, e fornirà un commento sia sulla situazione della settimana monitorata, che sulla tendenza .
euro; la seconda 13.750 aziende da 1.001 a 3000 euro; la terza 6.600 aziende da 3001 a 5000 euro; la quarta 5.500 aziende da 5001 a 10.000 euro; la quinta 4.400 aziende da 10.001 a 15000 euro; la sesta 2.200 aziende oltre 15000 euro. «Ciò – ha sottolineato il presidente della Cia della Basilicata, Donato Distefano – a riprova delle diffe-
renti dimensioni aziendali, del diverso livello di patrimonializzazione. Per la Cia – continua Distefano - sono oltre 20 mila le Piccole e medie imprese agricole suscettibili di una evoluzione verso l'innovazione e la competitività da sostenere attraverso strumenti e servizi finalizzati tra cui il credito ha un compito essenziale. Particolare rilevanza assumono i contenuti e le
modalità di gestione di questi strumenti, in questa fase, nella quale stanno per partire importanti programmi d’investimenti come il Psr 2007/2013, i programmi interfondo legate all’innovazione tecnologiche, alla diversificazione produttiva, agli investimenti per la competitività del sistema produttivo agricolo e agricolo-alimentare lucano».
Il 28 marzo al buio con il Wwf Si spengono le luci in nove comuni POTENZA - Il 28 marzo per l'Earth Hour - l'Ora della Terra l'Italia si spegnerà da nord a sud. Un buio simbolico che ha dato vita a centinaia di iniziative, incontri, concerti, spettacoli e che servirà «a dire ai grandi della Terra che si deve agire contro i cambiamenti del clima» sottolinea il wwf. Ad oggi l'Italia (oltre 100 città) è il sesto paese al mondo dopo Grecia (247 città) , Canada (208) , Australia (180), Francia (137), Belgio (126) con il maggior numero di città partecipanti. In Basilicata adesione da parte della Regione Basilicata, dall'Amministrazione Provinciale di Potenza, e dai comuni di Potenza, Matera, Moliterno, Paterno di Lucania, Marsico Nuovo, Melfi, Roccanova, San Chirico Raparo, Policoro. Tanti i monumenti e gli edifici che saranno spenti sul territorio nelle serata del 28 marzo, dalle 20.30 alle 21.30. Regione Basilicata: luci interne ed esterne degli uffici del polo regionale di Potenza, in via Vincenzo Verrastro. Provincia di Potenza: luci del Museo
Provinciale di Via Ciccotti. Matera: luci di Piazza Vittorio Veneto ed Edifici Monumentali. Potenza: faretto sul Putto Orante posto all'angolo tra Piazza Matteotti e Via C. Battisti, parte della Cappella della Congregazione del Gonfalone di San Nicola. Paterno: luci lungo viale Giustino Fortunato. Marsico Nuovo: luci di Piazza Umberto I; San Chirico Raparo: luci in Piazza Roma. Roccanova: luci della Meridiana del 1882 situata in Piazza del Popolo. Moliterno: luci del Palazzo Comunale in Piazza V. Veneto. Policoro: luci lungo il corso principale. Melfi: luci lungo il corso principale. Per maggiori informazioni sull'iniziativa è possibile consultare il sito: http://www.wwf.it/oradellaterra/
Il presidente della Cia lucana, Donato Distefano
POTENZA - Due riunioni di lavoro sono previste per oggi a Potenza nella sede regionale della CiaConfederazione Italiana Agricoltori (via dell'Edilizia). In mattinata è previsto l’incontro del Gie (Gruppo Interesse economico) zootecnia e nel pomeriggio quello del Gie cerealicoltura. Nell' ambito del progetto di trasformazione in “Sindacato agricolo del territorio”, per favorire una rinnovata competitività economica e produttiva in agricoltura facendo diventare le imprese agricole leva e strumento dei processi economici e di sviluppo locale, la Cia di Basilicata, come è noto, ha costituito i Gruppi di Interesse Economico. Sono sette i Gie insediati sul territorio e divisi per settore: olio, vino, zootecnia, ortofrutta, cereali, florovivaismo. I Gruppi di Interesse Economico si occupano di colture industriali che sono impegnati nella verifica dell'andamento produttivo e di mercato di ogni singolo comparto e per la definizione di proposte necessarie alla realizzazione da parte del Dipartimento Agricoltura della Regione dei Piani di comparto e di regolamen-
to dei nuovi segmenti di prodotto. Il Gie zootecnia affronterà le questioni delle quote latte, del prezzo del latte, delle produzioni lattiero-casearie e dei servizi per gli allevatori forniti dalle Apa (Associazioni provinciali allevatori). Il Gie cerealicoltura, che sarà presieduto da Antonio Nisi, nominato di recente coordinatore nazionale del Gie, con la partecipazione del dirigente nazionale Cia Mastrobuono, di dirigenti della Legacoop, approfondirà i temi del piano cerealicolo, del rilancio delle produzioni di qualità nel comprensorio appulo-lucano, del patto con le aziende di trasformazione. Sul versante regionale, si rivendica: un pacchetto di misure straordinarie per affrontare l'emergenza in agricoltura; l'approvazione di una normativa regionale finalizzata a sostenere la modernizzazione, la competitività e l'internazionalizzazione del sistema agricolo-alimentare rurale lucano; l'accelerazione della riforma degli enti sub-regionali, il mantenimento degli impegni contenuti nel cronoprogramma di pagamenti da parte dell'Arbea.
Potenza Venerdì 20 marzo 2009
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309 Matera
Sicurezza
Prevenzione
SONO tre le officine di Potenza - Addesio, Russo e Giubilizzi - che hanno aderito all’iniziativa “100 piazze per l’ambiente e la sicurezza stradale” di Confartigianato che si terrà domani. L’iniziativa prende in esame le componenti che sono alla base del maggior numero di incidenti: la manutenzione degli autoveicoli e delle infrastrutture.
SONO 4 le piazze del capoluogo - San Giovanni Bosco, Betlemme, quella di fronte alla Trinità e quella davanti alla parrocchia di Santa Cecilia dove domenica ci saranno gli stand della Lilt per l’ottava edizione della manifestazione la “Prevenzione buona come il pane” «Prevenire significa vivere», ricorda il presidente della Lilt di Potenza, Prospero Bonito Oliva .
Il 23, il 24 e il 25 marzo torna l’iniziativa del “Menù della quarta settimana”
Con 5 euro il pasto è garantito Aumentano le richieste di adesione dei commercianti CINQUE euro e il pasto è garantito. Il 23, il 24 e il 25 marzo prossimo sarà possibile acquistare il sacchetto alimentare del “Menù della quarta settimana”. L’iniziativa, come molto ormai sanno, nasce dalla volontà di Confesercenti, dell’associazione “Vie del Centro Storico”, in collaborazione con l’assessorato comunale alle Politiche sociali - che da subito ha intuito la forza del progetto - di porre l’attenzione tanto sui consumatori quanto sui commercianti rionali, in una logica di rivitalizzazione della comunità a partire dal rione in cui si vive. I risultati ne hanno dato conferma. Dopo aver prolungato, a partire da dicembre, ai mesi successivi e aver allargato il raggio d’azione ad alcuni paesi della provincia, «oggi - si legge in una nota delll’amministrazione comunale - possiamo comunicare che il numero dei commercianti che hanno aderito è in aumento. Ci auguriamo che in questa logica e con questa propositività di lavoro tra le parti in causa si possa sperare di ottenere successi sempre maggiori e che altri attori del settore decidano di parteciparvi da protagonisti». E l’aumento delle adesioni da parte dei commercianti è confermato anche dalla Confesercenti della provincia di Potenza, dalle “Associazioni di Via” di Potenza e Melfi e dalle associazioni dei consumatori - Adoc e Adusbef - che hanno ricevuto sollecitazioni, sia dal mondo istituzionale che da molti imprenditori del settore alimentare, ad aumentare il numero dei punti vendita da coinvolgere
ANTONIO Marchese è il nuovo direttore della Confcommercio di Potenza. Marchese è stato nominato dalla giunta su designazione del presidente. Il nuovo direttore vanta una lunga esperienza giuridico-giudiziaria, due lauree (Pedagogia e Giurisprudenza) e un corso di alta formazione in Scienze della comunicazione. Le sue conoscenze nelle aree dell’organizzazione, delle tecnologie, dell'informazione e della comunicazione sono i principali elementi che accompagneranno gli imprenditori alla scoperta di quelle potenzialità di business sino ad ora non completamente esplorate. Marchese, rivolgendosi al consiglio direttivo, che aveva appena ratificato all'una-
La proposta
DOVE TROVARLI
POTENZA “Il salumaio” - via Pretoria, 276 “Alica point” - via San Luca, 7/9 “Impo” - via del Popolo, 51/55 “Panetteria e salumeria”- viale Marconi, 129 “Macelleria e alimentari” - via Tirreno, 50 “Frutta e verdura” - contrada Bucaletto, 42
MELFI “Gustami” - piazza Umberto I “Il punto” - largo Mancini, 2 “Minimarket” - via Rigetti, 10
ANZI “Alimentari” - via S. Francesco, 15
nell'iniziativa e continuare nelle azioni di promozione del territorio urbano. In un periodo in cui la crisi economica e dei consumi fa riscoprire, il localismo come contraltare della globalizzazione, e
quindi fa parlare in tanti di prodotti a “chilometro zero”, la Confesercenti ritiene che gli unici negozi a chilometri zero oggi esistenti siano proprio gli esercizi di vicinato, quelli più prossimi alle esigenze dei con-
Confcommercio Marchese nuovo direttore
nimità la sua nomina, ha indicato le linee prioritarie di intervento che riguardano il credito, l'aggiornamento professionale degli imprenditori e dei loro dipendenti,
l'innovazione tecnologica, con lo scopo di favorire alle imprese associate l'accesso ai benefici derivanti dalla liberalizzazione del mercato. Al commercio, che è il cuore pulsante della Confcommercio, saranno dedicate le migliori energie, le cui azioni riguarderanno la tutela e rappresentanza delle imprese del settore nei confronti delle istituzioni pubbliche e private nonché l'individuazione e la realizzazione di iniziative mirate a valorizzare il ruolo del commercio quale “motore” dell'economia provinciale.
sumatori, più attenti all’ambiente, più coerenti con la storia e il modello di vita delle nostre città. Oltre che nel capoluogo i sacchetti alimentari si potranno comprare anche ad Anzi e a Melfi.
Il consiglio direttivo della Confcommercio di potenza ha anche nominato la nuova giunta che da oggi è composta da Michele Ditrani ,da Rosita La Banca, da Giuseppe Cassino, da Angelo Lovallo, da Rocco Veltro e da Amedeo Vernetti. La nuova giunta dovrà affiancare il presidente nel realizzare il progetto di questa nuova gestione che è ambizioso e semplice nel contempo: rilanciare l’associazione e promuovere lo sviluppo economico di questa provincia. Il presidente, Fausto De Mare ha fatto presente che la scelta dei 6 membri non è stata agevole perché tutti i consiglieri, per capacità e stima professionale oltre che personale, avrebbero ben potuto far parte della giunta.
Un assessorato per le emergenze sociali LA risposta alle necessità e ai bisogni dei cittadini richiede una stretta e continua collaborazione dell’intera comunità nella quale si opera. L’attuale tempo di crisi impone a ciascuno degli attori sociali della città di condividere una riflessione sulle cause e sulle caratteristiche del disagio e, magari, per strutturare interventi: per questo motivo sarebbe auspicabile aprire un tavolo di confronto permanente, anche culturale, tra tutte le forze sociali, che alla fine sfociasse in un assessorato per le emergenze sociali, che, diversamente da quanto avviene oggi, evitasse la frammentazione degli interventi con soluzioni “tampone” e che invece partisse dal fondamentale aspetto della programmazione organica e globale, in grado di guardare i problemi in prospettiva. Cantieri che si fermano, piccole imprese che chiudono i battenti, decine di lavoratori messi alla porta da un giorno all’altro, operai e intere famiglie costrette ad emigrare. Sono alcune delle emergenze della città di Potenza, che come tali meritano la giusta attenzione. Risolverle vuol dire fare in modo che alle stesse si possa rispondere con provvedimenti organici e non settoriali, che abbraccino il medio e lungo periodo. Significa anche seguire le linee guida vigenti e magari porre in essere un vero e proprio “Piano regolatore sociale”, in grado di elevare il protagonismo delle organizzazioni sindacali, dei cittadini, del volontariato, del terzo settore, delle fondazioni, affinché diventi la cornice entro la quale collocare gli interventi e le risorse per costruire un più localistico ed efficace sistema di welfare. Per risolvere situazioni d’emergenza sociale che riguardiao prestazioni e servizi sociali a favore delle categorie deboli, ma anche per assistere e aiutare coloro che hanno bisogno di una mano per ripartire, per recuperare i rapporti personali e sociali interrotti, si potrebbero istituire servizi ad hoc in grado di svolgere attività di ascolto e orientamento dei bisogni emergenti, attività di coordinamento o progettazione per interventi in collaborazione con altri comuni e il terzo settore per promuovere o sostenere reti di solidarietà, mettere a disposizione apporti economici su progetti condivisi, sostenere i progetti di integrazione dei servizi, operare per area di intervento (affido, anziani, disabili, stranieri/immigrati, minori, famiglie e giovani) utilizzando la professionalità e la sensibilità di giovani operatori per dare loro nuove opportunità e al tempo stesso per creare nuova occupazione. Nicola Becce
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Venerdì 20 marzo 2009
Il sindacato chiede un incontro sui ritardi dei trasferimenti regionali per l’agenzia formativa
Il paradosso della vertenza Apof-il La Provincia non può più anticipare: a rischio la mensilità QUELLA che richiamano è una vicenda dai «contorni pirandelliani». Quella stessa vicenda per cui le tre sigle sindacali, Cigli, Cisl e Uil, chiedono un incontro urgente a Regione e provincia. Questione Apofil, ovvero «una vicenda che sta assumendo dimensioni enormi, soprattutto sul bilancio della Provincia di Potenza scrivono in una lettera Antonio Pepe, segretario lucano Cgil, Nino Falotico, segretario Cisl e Michele Delicio, segretario Uil - sul quale gravano 180 dipendenti addetti alle attività formative a causa di un lungo e irresponsabile “scarica-barile” tra le due amministrazioni che evidentemente interpretano in modo differente le modalità di attuazione degli interventi formativi». Solo 48 prima, l’allarme ufficiale lanciato dal presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello, e dall’assessore alla Formazione, Alfonso Salvatore: «Dal mese di aprile i lavoratori Apof-il - avevano spiegato - rischiano la sospensione del pagamento dello stipendio a causa dell’impossibilità dell’ente di anticipare ulteriormente, come avviene da diversi anni, risorse che la Regione avrebbe dovuto trasferire, così come prevedono le norme vigenti. Così non si può andare avanti». La storia è vecchia di diversi anni e inizia negli anni ’70 quando la formazione professionale era in capo ai privati. Dopo una battaglia politica portata avanti soprattutto dal centrosinistra, la formazione è diventata di competenza pubblica. Prima, quegli enti privati sono stati trasferiti in una società, l’Apof spa (prima mista, poi a partecipazione completamente pubblica). Poi, nel 2003, la legge regionale scioglie la società (è ancora in liquidazione) e istituisce le due agenzie pubbliche provinciali (Apof-il per Potenza e Ageforma per Matera): il personale di Apof spa viene “trasferito” alle
La Cisl chiede un incontro al Comune «Numerosi dipendenti attendono risposta a legittime aspettative» La sede potentina dell’Apof-il
due agenzie speciali. Quella stessa legge stabilisce che la Regione si fa carico degli stipendi dei dipendenti. Così, dopo la richiesta della convocazione della Conferenza Stato-Regione da parte di Altobello per «ristabilire le competenze e consolidi la situazione», Cgil, Cisl e Uil si dicono preoccupate sull’attuazione della delega in materia di formazione professionale, prevista dalla legge 33 del 2003. Vogliono sapere «le ragioni per le quali non vengono trasferite le relative risorse e come sia stato possibile cumulare un credito così alto da parte della Provincia di Potenza, per oltre 20 milioni di euro, che potrebbe avere ripercussioni disastrose sulle casse dell’ente e sui lavoratori». Gli enti territoriali, spiegano le sigle, «in quanto enti pubblici che dalla formazione non ricavano e non possono ricavare utili non sono in grado di anticipare all'infinito le retribuzioni dei lavoratori trasferiti alle Province» che per legge sono a carico della Regione. Nel frattempo, si apre il fronte della polemica politi-
ca. Ai lavoratori arriva la solidarietà del consigliere regionale Sergio Lapenna (Pdl): «La Regione Basilicata spesso disattende» la norma, «non trasferendo nei termini previsti i fondi necessari e mettendo in difficoltà i lavoratori». Ancora, «purtroppo - aggiunge non è la prima volta che la Regione ritarda i pagamenti dovuti nonostante essa si sia impegnata, proprio per consentire lo svolgimento delle loro funzioni, a trasferire beni e risorse finanziarie». Quelle agenzie, «rappresentano lo strumento operativo delle politiche provinciali e regionali in materia di formazione professionale e di politiche del lavoro ma, il paradosso e che spesso non hanno gli strumenti finanziari per espletare la loro attività». Anche un altro consigliere regionale si esprime sulla vicenda. Antonio Flovilla (Rosa per la Basilicata), sul rischio che la Provincia non sia più in grado di anticipare lo stipendio di aprile ai dipendenti, ha prodotto un’interrogazione al presidente della giunta regionale Vito
Napoli (La Destra) richiama gli errori amministrativi sulla zona
«Bonificare subito l’area Cip Zoo» DA qualche giorno, la questione è tornata d’attualità. E’ il consigliere regionale Michele Napoli (La Destra) a tornare sul «degrado dell’area dell’ex Cip - Zoo». La zona, nell’area industriale del capoluogo, negli anni ‘70 sito di un’azienda suinicola, è da tempo dismessa e oggetto di progetti e ipotesi di rivalutazione. Eppure, spiega Napoli, «si continua a dibattere sul futuro della vasta area, alle porte di Potenza, ex cip Zoo, ma non si intravedono spiragli per la risoluzione della questione». «Si dibatte, anche sulla proprietà dell’area e sulla necessità, da parte del comune di Potenza, di far valere i propri diritti in ordine alla bonifica di un sito che da anni deperisce senza che nessun intervento sia stato realizzato». Napoli ricorda che «a seguito del fallimento dell’Esab (l’ente pubblico, ora soppresso, che partecipava all’azienda, ndr), la Regione ha acquisito il patrimonio immobiliare dopo la cessazione della gestione commissariale di liquidazione dell’ente, assumendone anche i debiti. Già nel 2000, infatti, la Regione Basilicata
La Cip Zoo (f.M.)
approvò gli accordi, sottoscritti dal commissario liquidatore, con la maggior parte degli Istituti bancari liquidatori per un ammontare di 24 miliardi delle vecchie lire». La copertura della spesa, ricorda il consigliere, secondo la legge regionale 56 del 2000, «doveva essere assicurata dalla vendita del patrimonio dell’ex Esab. Da allora sono trascorsi ben nove anni e nulla è stato realizzato. Gli istituti bancari, creditori della Regione, teoricamente, sarebbero ancora in attesa della vendita dell’area per recuperare i crediti vantati, mentre
nessun istituto ha avanzato richieste di messa in mora della Suinicola Lucana per il recupero rapido dei crediti, mandando all’asta l’area in questione». Allora, «quanti interessi chiede Napoli - ha pagato la Regione per quel debito ancora non saldato? Ogni cittadino quanto ha sborsato per quella falla economica mai coperta?». Senza contare «l’impatto ambientale di un’area ricoperta di amianto. Mentre si continua a dibattere sul futuro dell’area, si perde di vista il nodo centrale della questione: bonificare subito la zona».
De Filippo e all’assessore alla Formazione, Antonio Autilio, per «conoscere quali sono le ragioni reali che hanno portato allo stato di agitazione il personale Apof-il» e «quale iniziativa la Regione Basilicata intende assumere in merito alla vicenda». Mentre il consigliere provinciale, Antonio Caivano (Psdi) si dice “stupito” dell’apprendere dalle dichiarazioni di Altobello e Salvatore che «la Provincia non è in grado di anticipare le retribuzioni di aprile ai lavoratori Apof-il. Solo due o tre mesi fa abbiamo appreso che la Provincia aveva pagato in questi anni con anticipazione di proprie risorse questi lavoratori. Allora prosegue - mi domando perché abbiamo continuato a pagare senza svolgere le azioni di rivalsa verso la Regione in questi anni». Ecco che «credo che sia doveroso pretendere dalla Regione il dovuto ma sono convinto che si è sbagliato, e di molto, nel non aver discusso e affrontato la questione per tempo». Purchè a pagare - è la preoccupazione di tutti «non siano i lavoratori».
IL segretario lucano della Fps - Cisl ha inviato una lettera aperta ai cittadini, ai dipendenti del comune di Potenza e al sindaco di Potenza. «Al Comune di Potenza permangono e si aggravano numerose questioni ancora irrisolte riguardo al personale, nonostante le continue sollecitazioni della Cisl». Così, Sarli scende nel dettaglio: «Gli agenti della Polizia municipale, infatti, attendono, da tempo, riconoscimenti tangibili, anche attraverso l’attribuzione dei gradi, per i loro impegni e le loro accresciute professionalità, ma regna una fortissima demotivazione perchè si sentono letteralmente abbandonati dall’amministrazione». Il sindacato prosegue richiamando «i lavoratori dell’autoparco che vivono una perenne precarietà in termini di logistica». Non è tutto: «Alcuni precari, inoltre, sono stati totalmente dimenticati, nonostante il loro fortissimo disagio sociale e rischiano di perdere ogni opportunità di stabilizzazione - prosegue - Per la ge-
neralità dei dipendenti, con poche eccezioni, il trattamento economico accessorio è assai inferiore rispetto ai lavoratori di altre amministrazioni regionali e locali. La stessa questione della sicurezza e dell’igiene sui luoghi di lavoro non trova adeguata attenzione da parte dell’amministrazione». Allora, la Cisl-Fps chiede che «di prestare maggiore ascolto alle legittime aspettative dei dipendenti, contenute nelle nostre continue sollecitazioni, che, immotivatamente, vengono purtroppo ignorate. Da tempo rassicuriamo i lavoratori sulle soluzioni alle loro problematiche, ma ci rendiamo conto che la loro pazienza non può durare all’infinito, e, pertanto, sono possibili azioni di protesta che trovano ampia giustificazione». La Cisl, sicura di poter evitare questa “soluzione”, «attende un incontro urgente, peraltro più volte richiesto, per attivare un tavolo tecnico amministrazione - sindacati finalizzato alla soluzione dei tanti problemi sempre segnalati».
FUORI E DENTRO AL PALAZZO Ancora tensioni e attese sul regolamento urbanistico
Portavoce No-Oil candidato alla Provincia
ORE e ore di dibattito. Giorni e giorni di studio e dialogo, sopralluoghi, tavole da osservare, testi da richiamare, posizioni politiche da difendere. E la stanchezza come pure il nervosismo - si fa sentire. Il Regolamento urbanistico sta per arrivare al varco. Dopo oltre dieci sedute di consiglio comunale sul provvedimento (sono in discussione e votazione le circa 400 osservazioni arrivate dai privati), pagina dopo pagina, la politica non molla. Anzi, i toni aumentano. Da un lato la maggioranza che del Regolamento urbanistico ha fatto punto di volta dell’intera legislatura, dall’altro l’opposizione che contesta nel merito il provvedimento che, in molte occasioni - spiegano - intacca vecchi diritti acquisiti dei cittadini. Poi, alcune posizioni “miste”, a seconda del caso o dei principi messi in discussione. Ancora, la critica interna al centrosinistra, a volte dall’ala “radicale”, a volte da Idv, continuamente dai falotichiani di Uniti nell’ulivo. Ieri, una lunga discussione procedurale (con alcune osservazioni rinviate per avere un parere tecnico). Ci sono alcune questioni da rivalutare. Il punto è: modificare alcune indicazioni di tipo generale, potrebbe compromettere l’intero percorso e modificare in modo sostanziale il regolamento adottato. Sarebbe, a quel punto, necessario tornare in pubblicazione e ricominciare da capo il percorso. Lungo.
DOPO la provocazione, con annessi batti-becchi in rete, si ufficializza la prima candidatura in vista di giugno 2009. Lo aveva già fatto presagire, anche raccogliendo dissensi, ma Miko Somma, portavoce del Comitato No Oil va avanti. E si candida alla presidenza della Provincia di Potenza. La polemica faceva seguito alla nascita di “Comunità lucana”, quello che Somma aveva definito “il braccio politico” del comitato. Dall’interno, voci di dissenso sull’opportunità del nuovo “spazio”. Sempre all’interno, polemico botta-e-risposta. «La nascita di “Comunità Lucana come evoluzione politica diretta del Comitato No Oil Lucania è stata così una conseguenza logica del riconoscimento che sulla questione petrolio - annuncia non si era verificata quella presa di coscienza autonoma della stessa politica rispetto alle esigenze di tutela della salute umana, della salvaguardia ambientale e sociale, del rispetto delle vocazioni economiche e della programmazione degli interventi». Detto altrimenti, «non riconosciamo ad alcuno dei partiti attualmente esistenti quella funzione di rappresentanza della primaria istanza di salvaguardia della nostra regione». La candidatura, il primo impegno «per cominciare da ora a costruire quella regione che vorremmo attraverso la provincia che vorremmo».
20 Potenza
Venerdì 20 marzo 2009
ANTICA OSTERIA
Marina
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
Le emozioni sono quei momenti indimenticabili della vita, degni di essere vissuti sino all'ultimo respiro. La laurea è una sorprendente soddisfazione che rimarrà sempre nei tuoi ricordi e nel tuo cuore. Auguroni calorosi a Marina....lo spumante è in fresco!Ale
“Piani progetti segni e disegni” SARA’ presentato questo pomeriggio, alle 17.30, nella Sala Inguscio della Regione Basilicata , il volume di Paride Giustino Caputi dal titolo “Piani progetti segni e disegni”.Alla presentazione, oltre all’autore del volume, parteciperanno, con i loro interventi, Michele Garziadei, presidente dell’Ordine degli architetti di Potenza e Michele Lapenna, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Potenza.Le conclusioni saranno affidate a Prospero De Franchi, presidente del consiglio regionale e a Vito De Filippo, presidente della giunta.
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
Il fascino di Albertazzi OGGI e domani, al teatro Don Bosco, con sipario alle 21, Giorgio Albertazzi porterà in scena le “Lezioni americane” di Italo Calvino, cinque conferenze scritte nel 1985 dallo scrittore torinese per le “Charles Eliot Norton Poetry Lectures” della Harvard University. Ora, queste conferenze prendono forma teatrale attraverso l’interpretazione di uno dei più grandi attori italiani: Giorgio Albertazzi. Lo spettacolo si concentra sulla prima conferenza, nella quale si incrociano e si fondono poesia e teatro.
Il figurativo di Ravaioli SARA’ inaugurata il prossimo 22 marzo (e resterà aperta fino al 12 aprile) la mostra dedicata a “Ravaioli: opere scelte 20082009”. La mostra sarà allestita nella Galleria Idearte, in via Londra, 75. Trenta le opere in esposizione fino al 12 aprile prossimo, tutte facenti parte dell'ultima produzione del Maestro ravennate Carlo Ravaioli, alla sua prima esposizione nel capoluogo potentino. Nato nel 1954 a Coccolia, piccolo centro nella campagna ravennate, Ravaioli da giovanissimo dimostra grande attitudine per il disegno ed i lavori manuali in genere. Dal 1980 è grafico pubblicitario e dal 1990 sposa la pittura come principale forma di espressione artistica anche se la sua attività espositiva ha inizio alla fine degli anni '70. Lo stile personalissimo di Ravaioli trae radici dal figurativo del '900 italiano con preferenze per la figura ambientata, l'architettura d'interni e il paesaggio. Vive e lavora a Forlì. La personale sarà visitabile tutti i giorni nei seguenti orari: 11 alle 13 e dalle 17,30 alle 20,30.
Olivo che unisce il Mediterraneo Dal 24 marzo al 4 aprile, l’I.P.A.A. “Giustino Fortunato” ospiterà la mostra internazionale multimediale “L’olivier en Méditerranée”. Una mostra di carattere scientifico e divulgativo, pensata per gli alunni di tutti gli ordini di scuola,ma non solo, perché riesce a ripercorrere attraverso pannelli, simulazioni interattive e video, la storia dell'olivo nelle varie epoche, a partire dall’alto valore simbolico della pianta presente nei testi sacri delle tre religioni monoteiste - Bibbia, Torah, Corano - soffermandosi, poi, sulle caratteristiche del paesaggio mediterraneo. Accanto al percorso simbolico e culturale, l’esposizione illustra i diversi metodi di coltivazione delle piante e di spremitura delle olive per ottenere l’olio che costituisce l’alimento comune di tutte le popolazioni che si affacciano sul Mediterraneo. La mostra vuole evidenziare come l’olivo abbia quasi plasmato il paesaggio e l’economia dei Paesi mediterranei, divenendo anche il più antico veicolo di sviluppo dei territori.
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0971-601217
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •DOMANI Potenza, teatro Stabile, ore 19 “MUSICAL GREASE” A cura del Centro danza “Maeva”
•Adiconsum
•IL 22 MARZO Potenza, Auditorium, ore 19.30 FOLKLORE ROMANTICO Ventiduesima stagione concertistica
•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308
0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390
•IL 24 MARZO Potenza, Teatro Nuovo, ore 21 Flavio Bucci in “CANTI LEOPARDIANI” Il Teatro per tutti
•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico
•IL 24 MARZO Potenza, Ridotto Stabile, ore 21 “ALTROCINEPOSSIBILE” Proiezione del film “La colonna senza fine”
199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Diverso da chi? 18 - 20.15 - 22.30
Sala 5 La verità è che non gli piaci abbastanza 17 - 19.30 - 22 Sala 6 Due partite 17 - 19 - 21
Sala 2 La matassa 16.30 - 18.30 - 20.30 22.30
Sala 7 Il curioso caso di Benjamin Button 17
Sala 3 Gran Torino 17 - 19.30 - 22
The wrestler 20 - 21.10
Sala 4 Fortàpasc 17.20 - 19.30 - 21.40
•DUE TORRI• La matassa 19 - 21
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario dal lun. al ven. 8.30 - 19.15 Sabato 8.30 - 13.30 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 8.30 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Potenza 21
Venerdì 20 marzo 2009
L’amministrazione comunale ha intitolato a Tommaso Pedio la piazzetta di porta San Giovanni
Un posto dedicato alla storia Dopo la cerimonia è stata ricordata la figura del saggista “IL nome di un luogo è esempio di un modello di vita” Il luogo è la piazzetta nei pressi della Porta di San Giovanni, nel centro storico del capoluogo, e il nome, nuovo di zecca, è quello dello storico lucano Tommaso Pedìo, scomparso il 30 gennaio del 2000. L'intitolazione è avvenuta ieri pomeriggio alla presenza del sindaco Vito Santarsiero, della vedova Rosa Pedìo e del consigliere comunale Roberto Speranza. Dopo la cerimonia, l'amministrazione comunale ha voluto ricordare la figura dello storico e saggista con un convegno a cui hanno partecipato anche il docente di storia contemporanea all'Università di Bari Nico Perrone e il giornalista Raffaele Nigro. “Dobbiamo molto - ha affermato Santarsiero - al professor Pedìo, perché il suo straordinario contributo ha
La vedova di Pedio, Santarsiero e Perrone. A destra il momento dell’intitolazione del largo (foto Mattiacci)
rafforzato in questa città la propria idea di identità storica. Grazie alle sue opere e ai suoi insegnamenti, tra cui quello di aprirsi al confronto culturale, siamo una città
capace di guardare al futuro”. Il sindaco ha inoltre ricordato il grande impegno di Pedìo nei confronti delle nuove generazioni ed ha sottolineato il successo riscon-
trato tra i più giovani dal suo breve volume “Potenza dalla fondazione al XX secolo”. Al professor Perrone è toccato tracciare il profilo dello storico, partendo dalla sua immensa produzione biblio-
grafica. “Tra i suoi meriti - ha raccontato - c'è sicuramente quello di aver divulgato una nuova concezione del processo storico, viaggiando sulla stessa lunghezza d'on-
da dei francesi a cui questa “rivoluzione” solitamente si attribuisce. Pedìo raccontò la storia della gente, del popolo e fu in grado di affascinare con le sue opere non soltanto i colleghi e gli studenti modello ma anche i più piccoli e indolenti”. Nel corso del convegno c'è stato spazio per delineare le tappe fondamentali della vita e dell'impegno dell'insigne lucano, la cui attività si concentrò sulle questioni del Mezzogiorno e del brigantaggio post-unitario. Nato nel 1917 a Potenza e laureato in legge, fu magistrato ed avvocato della gente umile. Visse per un breve periodo di tempo negli Stati Uniti e ritornato in Italia si dedicò quasi esclusivamente all'attività di scrittore e ricercatore producendo una quantità impressionante di saggi ed articoli storici. Roberta Senese potenza@luedi.it
Insolita esibizione nel largo della Trinità
Quel “sax mostro” venuto da un altro pianeta BASTA un insolito uomo che suona il sax, che un angolo del centro storico di Potenza quello davanti la chiesa della Trinità - si accenda di luce nuova. Impossibile non notare questo signore, alto, sulla cinquantina, intento a preparare il suo sax per la performance. Un vero e proprio backstage dal vivo. Dopo aver sistemato l’estremità dello strumento e dopo averlo accordato, sorseggia del vino per riscaldarsi. Dal vino passa all’acqua. Qualche gargarismo per schiarirsi la voce e passa ai capelli. Testa in giù, comincia a cotonarli con un pettine. Il tutto voltando le spalle al pubblico, sempre più numeroso. La scenografia è già pronta. Da un lato la custodia del sax aperta, con pochi spiccioli, e un cartello che invita a lasciare qualche moneta “se veramente devi”. Dal’'altro, della carta igienica e una piccola pattumiera, per chi non gradisse la sua musica. A terra, un articolo del “Corriere della pera”, che racconta la sua storia. Il nostro artista è un “sax-mostro”, giunto sulla Terra da un altro pianeta. Vive in una scatola. Crescendo, però, questa non è più abbastanza grande da contenerlo. Decide, così, di andare ad abitare sugli alberi, con gli uccelli, che gli insegnano a volare. Adesso, può tor-
nare a casa e infastidire con la sua “musica” tutti gli uomini della Terra. Il “sax-mostro” si volta. Tanta gente attorno. Lancia un grido di paura. Lui è uno “straniero”. Lo spettacolo ha inizio. Dalla musica inglese anni ottanta a “Quando quando quando” di Tony Renis, da Tina Turner a Stewie Wonder a Bob Marley. “Don't lie” (Non mentire) dei Black Eyed Pease, la presenta così: «Io sono venuto su questo pianeta perché mi hanno detto che ci sono i super eroi: X-man, Spiderman, Capitan America e Capitan Terra… Silvio Berlusconi. Questa canzone, che in italiano vuol dire “Non mentire”, è per lui». Altre dediche per Capitan Terra: “Mercy mercy me” (Povero me), di Marvy Gaye, per esempio. Il “sax mostro” ironizza sul mondo e su se stesso. Durante una pausa chiede agli spettatori se vogliono davvero ascoltare la sua musica. Inizia, così, a strimpellare note stonate. Applausi e risate. Tra la folla c’è chi ipotizza la sua nazionalità. Un signore gli parla in tedesco. E lui, da extraterrestre doc, risponde: «Io analfabeta. Non so né leggere né scrivere. Parlo solo l’extraterrestrese». Impossibile scoprire qualcosa di più. Da dove proviene, dove andrà, dove trascorrerà la notte e come mai abbia scelto
Alcuni momenti dell’esibizione del “sax mostro”
la strada per far ascoltare la sua musica. L'unica storia che vuole raccontare, è quella che sta interpretando. Cala la sera. I negozi chiudono. Il pubblico lascia il teatro. Il “sax mostro” fa un inchino verso i pochi che l'hanno seguito fino all'ultimo: di fronte, al-
la sua destra, alla sua sinistra, alle sue spalle. Fingendo una capocciata contro il muro, dietro di sé, esclama: «Ah, è veramente dura in questo mondo!» Anna Martino potenza@luedi.it
UN APPUNTAMENTO TRA PASSATO E PRESENTE Domani, al Liceo classico “Orazio Flacco”, Paolo Albano presenterà il suo ultimo libro
Quegli anni trascorsi in un luogo memorabile SI intitola “Luoghi forzieri fantasmi” l’ultimo libro di Paolo Albano che sarà presentato domani al liceo classico. Questo tornare nella sua scuola ha portato Albano a descrivere le emozioni degli anni di liceo. di Paolo Albano LE scale su e giù sempre di corsa e mentre cambiavo la presa per l'altro corrimano . “Buon giorno direttore” mi disse con il sorriso imbottito di ironia, con la voce piegata in un falsetto che la rendeva temuta quando ci chiamava alla cattedra, sferzante quando ingigantiva gli strafalcioni e ci faceva ridere, che cercava dolcezze quando al suo fianco c'era una nostra compagna. Mi avrebbe teso un agguato alla prossima interrogazione e avrebbe riso di me davanti a tutti. Ma che direttore e direttore”. E giù a infamare il nostro giornale “L'Onda” quello che nasceva nelle stanze del Centro studenti medi sopra la sacrestia della Trinità e subito ad osannare il “Peter Faust” che dava voce ai nostri compagni dalla Curia vescovile. Salvo a fare il contrario quando gli fosse capitato “sotto” uno di loro.
In diretta perché manco a farlo apposta quasi tutto accadeva dalla nostra classe, dalla sezione B. “Questa è la migliore del Liceo” ci disse il primo giorno “dovete studiare moltissimo altrimenti io boccio”. Scoprimmo che ci voleva bene alla fine, agli esami di stato ed io seppi che ne voleva anche a me quando mi bocciò in seconda ed io volli riandare con lui. Gagliardi era il Liceo. Quell'anno cambiò il Preside ma lui voleva, doveva insegnare (si è fatto sempre perdonare con le memorabili “spiegazioni” di letteratura) per rimanere ”il Vicepreside” a vita a cominciare dalla mattina quando, davanti al nostro terrore, esaminava le giustifiche cambiando ogni giorno il colore dell'inchiostro per permettere solo a pochi avvertiti dai finestroni, di imitare la sua firma. Quando qualcuno dei colleghi si assentava mandava nelle nostre classi i giovani
che lui aveva incrociato e stimato. Quell'anno accompagnò Lello Mecca nella nostra classe. Lui, latino e greco, Lello, italiano. Noi in giacca e cravatta, le nostre compagne in grembiule, il “Lei” ci consegnava il professore e di pomeriggio il “tu” ci restituiva una persona che in molti conoscevamo benissimo. “Lello domani devo riparare in greco, per favore non mi interrogare” gli dissi una sera per via Pretoria nascondendo per abitudine la sigaretta dietro il cappotto. Gli avevo chiesto ingenuamente quello che non avrebbe fatto di sicuro l'indomani. “Albano venga qui”. Sbattimenti di libri, la sedia che voleva volare, il volto, come si può descrivere in maniera pulita un volto incazzato? Mi tenne alla cattedra un'ora senza farmi una domanda. La vita in quegli anni era così. Corridoi di passi felpati o di fantastica ammuina , appoggiati ai termosifoni gli innamorati, gli approcci ansiosi di chi si cercava anche fra i professori, lo scambio dei mozziconi per andare a fumarli nel bagno, la corsa al
piccolo bar, l'intreccio con i bidelli. Ci conoscevano tanto da riconoscere in seguito i nostri figli come faceva Titina senza esitazioni. E poi una moltitudine di cose da vivere. Filoni a Montereale, scioperi con camionette della polizia appostate, paure, angosce, appostamenti dei nostri padri, bugie stampate sui volti. E assemblee, discussioni liberate, ciclostili, mani sporcate, tipografie, profumo d'inchiostro. Siamo usciti tutti con la certezza di aver dato vita e avuto vita da un luogo immemorabile. Dopo il terremoto sull'edifico mortificato c'era scritto “Prima noi dentro di te ora tu dentro di noi” Vero. E così ho tremato nel riascoltare le voci, nel rivedere i volti, le braccia conserte, quelle raccolte attorno al foglio per non farsi copiare, le gambe molleggiate sotto i banchi, i passi degli insegnanti tra le file, le pagine rosa del “Mattino” al lunedì sulle quali rubavamo un'ora di svago provocando il nostro amato Tramice sulle partite del Potenza. L'ho faccio ogni tanto, ma l'ho fatto intensa-
Paolo Albano
mente in questi giorni. Ho chiesto timidamente ( l'ho fatto per lettera in un eccesso di pudore) al Preside Mecca (si Lello Mecca, ora è lui il Liceo) se potevo presentare lì il mio libro più recente. “ Sarebbe troppo bello e però quasi impossibile”. Invece mi ha detto di sì e qualche giorno fa l'ho incontrato “ Sabato ventuno, va bene?” Entrerò e la mia paura si farà timida, non riuscirà ad uscire, la sto già scontando la sera quando penso all'aula magna, ai volti giovanissimi che guarderò, ai compagni di scuola, quelli bravi, diventati professori, quando penso agli anni più belli della mia vita. Annissimi
Venerdì 20 marzo 2009
22 Avigliano Nella palestra della “Silvio Spaventa Filippi” l’iniziativa dell’associazione “Amici di Ypsilon”
Gianturco diventa un fumetto Una pubblicazione per fare conoscere il giurista ai ragazzi AVIGLIANO – Emanuele Gianturco diventa un fumetto. L’idea è dell’associazione Amici di Ypsilon, l’organizzazione che produce il giornale per i ragazzi “Ypsilon” e la rivista “Il laboratorio”. Lello Colangelo, giornalista, e Giulio Giordano, disegnatore, sono gli autori della pubblicazione dedicata al giurista e pluriministro aviglianese, “L’uomo che divenne un monumento”. Il primo ha curato i testi, il secondo le illustrazioni. Si tratta di un lavoro originale che fin dal sottotitolo, Emanuele Gianturco si racconta ai ragazzi, svela l’idea del progetto: il racconto di un grande uomo che attraverso le immagini disegnate si cala nel nostro tempo e si intrattiene con un gruppo di ragazzi. «Nel 2007 – spiega Colangelo, nell’introduzione al fumetto – la città di Avigliano ha celebrato solennemente i centocinquant’anni della sua nascita e i cento della morte». «In quel contesto – aggiunge l’autore del libro – maturò l’idea di raccontare la vita di “don Emanuele” ai ragazzi in maniera simpatica, con la complicità
Picerno, assemblea per i cuochi potentini
Due dei disegni presenti nel volume
del fumetto e con un pizzico di fantasia”. Ecco fatto. Il lavoro sarà presentato questa sera ad Avigliano, a cominciare dalle 17.15, nella palestra del circolo didattico “Silvio Spaventa Fi-
lippi”. L’iniziativa nasce dalla collaborazione dell’associazione Amici di Ypsilon con la scuola Spaventa Filippi, il Comune di Avigliano, la Società di mutuo soc-
corso fra gli operai. Dopo gli interventi, sarà inaugurata la mostra delle tavole del fumetto su Gianturco. gi.sil. potenza@luedi.it
Pietragalla Incontro pre elettorale
Tito Convegno nell’auditorium
Amministrative Il Pd si organizza
Il Parco della Val d’Agri e le prospettive di sviluppo del territorio
PIETRAGALLA - A grandi passi ci si avvicina alle elezioni amministrative che sono state fissate per il 6 e 7 giugno prossimi e quindi i movimenti politici e i partiti già da qualche tempo si stanno organizzando per giungere a questo appuntamento in maniera preparata ed adeguata. A Pietragalla il Partito democratico ha indetto una riunione politica per oggi presso la sede di Via Vittorio Emanuele III° a partire dalle 20 con i componenti del coordinamento locale. All'ordine del giorno dell'incontro l'argomento è quello delle elezioni ammi-
nistrative alle quali è interessata anche la comunità pietragallese e durante questa riunione verranno messe a punto tutte le iniziative politiche tendenti a giungere innanzitutto alla composizione di una lista e di un candidato sindaco da contrapporre ad altri contendenti nella corsa allo scranno di primo cittadino. Naturalmente nel corso dell'incontro sarà possibile affrontare anche altre tematiche legate all'attività amministrativa locale e all'attività politiche comunale, provinciale e regionale. Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it
TITO - “Il piano di assestamento dei beni agro silvo pastorali”. Questo il tema del convegno in programma questa sera alle 18 nell’auditorium “Don Domenico Scavone”. A organizzare l’incontro, che ha come obiettivo la pianificazione del territorio e le prospettive di sviluppo per le aree ricadenti all’interno del Parco nazionale della val d’Agri-Lagonegrese, l’amministrazione comunale di Tito. A introdurre i lavori del convegno sarà il pre-
Il linguaggio braille duecento anni dopo POTENZA - “Cecità minoranze sensoriale o concettuale”. Questo il tema dell’incontro in programma domani, alle 16, nella biblioteca nazionale del capoluogo di regione. L’appuntamento che trova il patrocinio della Provincia, è stato propomosso dall'associazione “Basilicata 1799”, con l’Unione ciechi e gli ipovedenti, per il bicentenario della nascita di Louis Braille (1809-2009). Interverranno, dopo i saluti del direttore della biblioteca, Francesco Sabia, del presidente del consiglio regionale dell'Uic, Fracesco Schiavone e di Maria Buoncristiano, presidente sezione dell'Uic e ipovedenti, il filosofo Vin-
cezo Vitiello e il professore Stefano Salmeri. Vincenzo Vitiello, è stato professore ordinario di filosofia terica all'Università di Salerno. Ta le sue recenti pubblicazioni: Topologia del Moderno, Genova 1992, Elogio nello Spazio. Emeneutica e tipologia. Stefano Salmeri, laureato in lettere moderne e filosofia. Per 19 anni ha insegnato nei licei e dal novembre 2006 è professore associato di pedagogia generale presso l'Università Kore di Enna. Ha pubblicato 12 volumie più di 30 articoli. L'ultimo libro nel 2008 su Gramsci e la Formazione dell'uomo.
sidente del consiglio comunale, Antonio Romano. Verrà poi presentato lo studio realizzato da Mario De Rosa, Natalia salvia e Patrizia Moscarelli. All’incontro interverranno anche Domenico Totaro, commissario straordinario del Parco nazionale Val d’Agri-Lagonegrese, e Viviana Cappiello, direttore generale del dipartimento “Ambiente” della Regione Basilicata. Concluderà i lavori il sindaco di Tito, Pasquale Scavone.
Cuochi in azione
PICERNO - Tempo di bilanci e non solo. Questa sera nella sala Gardenia dell’hotel Bouganville si svolgerà l'assemblea dell'Associazione cuochi potentini (Acp). Il presidente dell'Acp, Rocco Pozzulo, illustrerà le attività svolte l'anno scorso. «E' stato un anno iniziato sotto una buona stella ha detto - con il premio ricevuto a Roma dalla federazione nazionale cuochi come migliore associazione del 2007». Tra le numerose attività corsi di cucina, di aggiornamento, collaborazioni con enti, partecipazioni a manifestazioni e il rapporto collaborativo con l'associazione italiana sommelier per valorizzare i cibi con l'abbinamento del vino giusto. Da 92 soci quando il presidente Pozzulo nel 2003 fu eletto, l'associazione oggi ne ha 452, con una crescita nell'ultimo anno non
indifferente (396 nel 2007). Tra le attività anche quelle di carattere sociale, come la beneficenza con l'adozione di un bambino africano e una somma devoluta all'associazione “Stella del mattino”. In serata si terrà la cena di gala con i soci e ospiti istituzionali. Saranno consegnati due premi: uno al socio dell'anno e l'altro all'allievo dell'anno. Tra i premi un percorso del gusto in quattro ristoranti. Il menù, preparato con prodotti tipici, sarà preparato dal team dell'Acp, mentre il servizio di sala e ricevimento sarà svolto dai ragazzi dell'istituto alberghiero di Potenza. «Da anni - ha detto Pozzulo cerchiamo di coinvolgere i ragazzi nelle nostre attività per crescere insieme e iniziare questo rapporto collaborativo». Iranna De Meo
Al circolo “Angilla vecchia” presentazione del volume di Perretti
La città di Potenza così com’era POTENZA - Sarà presentato oggi pomeriggio, alle 18.30, nella sede del circolo “Angilla Vecchia” l’ultimo lavoro dello storico potentino Vincenzo Perretti: “Potenza così com’era”. Si tratta di un lavoro iconografico sulla Potenza del ‘900 corredata da brani di storia e di cronaca cittadina che l’autore, con l’apporto di diapositive dell’epoca, presenterà per l’occasione. «Una carrellata di foto, di aneddoti e di emozioni - ha sottolineato il presidente del circolo, Vincenzo Fierro - che ben si coniuga con le azioni di valorizzazione e tutela delle nostre tradizioni che perseguiamo da tempo come vero e sincero atto di amore nei confronti di una città a volte troppo bistrattata».
Un’antica veduta del capoluogo di regione
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Satriano Nessun effetto dopo gli incontri tra l’amministrazione, gli utenti e la società Sidigas
Le bollette mai “contestate” Miglionico pensa alle vie legali e invoca “Mi manda Rai Tre” SATRIANO - E’ scontro aperto tra il comune di Satriano e la Sidigas. Alla base della discordia le bollette del gas, dal 2004, non giunte a destinazione. Nel mirino la società avellinese che da anni gestisce l’erogazione e i servizi del gas metano a Satriano. Ma dal 2004 «non fattura e quindi non invia bollette a molti utenti beneficiari del servizio». Così dopo varie sollecitazioni ufficiali e non, l’amministrazione comunale di Satriano ieri ha detto basta all’inconcepibile latitanza della Sidigas. Ora con fermezza si passa alle “manieri forti”. A sostenerlo è il primo cittadino Michele Miglionico. «Tante sono state le note inviate alla società e molti sono stati gli incontri ufficiali con rappresentanti della Sidigas - dice Miglionicol’ultimo avvenuto mesi fa
Una veduta di Satriano
nell’aula consiliare del comune alla presenza di molti cittadini incappati nell’annoso problema, del segretario comunale, degli amministratori e da due rappresentanti della società, sem-
brava aver sortito una positiva chiarificazione e alcuni impegni furono presi dall’azienda». Sino a oggi però tutto sembrerebbe tacere. La situazione inizia a de-
stare notevoli preoccupazioni non solo per l’amministrazione, ma anche per tutti gli utenti. Così il sindaco Miglionico «intende procedere legalmente per garantire i diritti dei consumatori prima che brutte sorprese arrivino come un fulmine a ciel sereno nelle famiglie già fortemente provate da una crisi economica devastante». Domani sera alle ore 18, presso l’aula consiliare del comune il sindaco Miglionico invita tutti i cittadini interessati, i rappresentanti della Sidigas, associazioni a tutela dei consumatori e legali di fiducia dell’ente per affrontare la questione. «Nel frattempo - conclude Miglionico - ho inviato personalmente una nota alla redazione della trasmissione “Mi manda rai tre” per chiedere un ulteriore sostegno». Angela Scelzo
Al via la mobilitazione per abolire l’imposta addizionale della Provincia
Manfredelli avvia una petizione contro l’esosa Ipt potentina POTENZA - All’aggiornamento dello scorso mese di gennaio risulta che la Provincia di Potenza applica il 30 per cento della tariffa per le formalità di iscrizione, trascrizione e annotazione soggette al pagamento della Ipt. Invece la provincia di Matera applica la percentuale di maggiorazione del 10 per cento. Abolire le imposte addizionali della Provincia di Potenza è l’obiettivo della petizione avviata dal consigliere provinciale Nicola Manfredelli: ha registrato l’argomento lo scorso 16 marzo e in soli tre giorni hanno già firmato trentacinque persone. Così nel testo formulato dall’autore si legge che «non è concepibile che oltre alla scarsa ricaduta derivante dallo sfrut-
tamento delle risorse energetiche regionali, sulle imprese e sui cittadini lucani debba gravare anche il massimo delle imposte addizionali da pagare per la fornitura di energia elettrica e per la trascrizione al Pra dei veicoli. Basta con gli ingiustificati tartassamenti ai cittadini». Petizione - prosegue il testo - per la riduzione dell’imposta addizionale sulla trascrizione al pubblico registro automobilistico dei veicoli e sull’energia elettrica. I cittadini con la presente petizione chiedono alla Provincia di Potenza di adottare una riduzione dell’imposta addizionale di trascrizione al Pra dal 30 per cento al 10 di quanto previsto dal decreto del ministero delle finanze numero
435 del 27 novembre 1998». L’imposta provinciale di trascrizione è entrata in vigore dal primo gennaio 1999 in sostituzione dell’imposta erariale di trascrizione e della relativa addizionale provinciale. Con il decreto 435 sono stati stabiliti gli importi dell’Ipt. Aumento delle tariffe fino a un massimo del 30 per cento e le singole amministrazioni provinciali hanno la facoltà di aumentare gli importi Ipt fino alla misura massima del 30 per cento. Poiché numerose Province hanno già deliberato tale aumento delle tariffe si desume che la provincia di Potenza applica il 30 per cento, mentre quella di Matera il 10 per cento. Emilia Manco
Da Oppido la voce di Pappalardo «sull’impegno del Pd per alleggerire il patto di stabilità» OPPIDO LUCANO - Il sindaco di Oppido Lucano, Rocco Pappalardo, dopo l’approvazione da parte della Camera dei deputati della mozione presentata da Dario Franceschini al fine di alleggerire il patto di stabilità per i comuni e garantire maggiori risorse economiche per la ripresa del Paese è «raggiante e soddisfatto». Con il fine di rilanciare l’economia in questa difficile fase di crisi economica, grazie al contenuto e alla sua concretezza, la mozione presentata dal Partito democratico è stata condivisa all’unanimità proprio «perché molto valida». Rocco Pappalardo si è espresso in merito: «Con grande soddisfazione ho appreso dell’approvazione della mozione presentata da Franceschini - esordisce il sindaco di Oppido - e non posso che essere soddisfatto. Ricordo - continua Pappalardo - che la mozione, presentata solo il giorno prima alla presenza di alcuni amministratori locali, e tra i quali ho avuto l’onore e il piacere di essere presente in rappresentanza della Basilicata impegnerà il governo ad adottare molte iniziative». Il sindaco Pappalardo continua mettendo in luce i vari punti dove il Governo dovrà intervenire, garantendo l’integrale copertura del minor gettito derivante dall’abolizione dell’Ici sulle abitazioni principali, adottando iniziative per consentire l’utilizzo degli avanzi di ammi-
Rocco Pappalardo
nistrazione per la spesa in conto capitale, in particolare per lavori di medio importo realizzabili entro il 2009, adottando iniziative per escludere dai saldi utili del patto di stabilità interno i pagamenti a residui concernenti spese per investimenti effettuati nei limiti delle disponibilità di cassa, a fronte di impegni assunti secondo le prescrizioni degli enti locali, incentivando l’utilizzo del patrimonio immobiliare per sostenere la spesa in conto capitale e abbattere il debito. In particolare, eliminando i vincoli che impediscono l’utilizzo dei proventi della vendita del patrimonio per finanziare la spesa per investimenti. «E’ l’ennesima dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, della serietà e della fattibilità delle proposte avanzate dal Partito democratico e che - conclude il sindaco Pappalardo mirano alla risoluzione dei veri problemi di questo Paese». Rocco De Rosa
VERSO LE ELEZIONI
Le primarie di Cuori Muresi per il candidato sindaco
In alto, Gaetano Baldassarre (a destra) e Alberto Iuzzolino. In basso, Filippo Scivoli
MURO LUCANO - La campagna elettorale dell’elezione primaria, promossa dall’associazione Cuorimuresi per designare il candidato sindaco di una lista che concorrerà alle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale di Muro Lucano il 6 e 7 giugno 2009, è giunta
agli sgoccioli. Non sono mancati gli incontri e i confronti con i cittadini su tutte le tematiche e le problematiche inerenti il paese. I candidati che hanno risposto all’invito di Cuorimuresi e che partecipano alla elezione primaria per la designazione del candidato a sindaco di una lista pro-
mossa da Cuorimuresi e che parteciperà alle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno 2009 sono: Baldassarre Gaetano, 47 anni, originario di San Severo di Foggia membro dell’Osservatorio della Regione Basilicata della Legalità ambientale, Iuzzolino Alberto, 34 anni lavoratore dipendete, laureato in informatica presso l’università degli studi di Basilicata a Potenza, Scivoli Filippo, 50 anni, maresciallo dei Carabinieri e studente della facoltà di giurisprudenza di Perugia. Le primarie prenderanno vita nella giornata di domenica 22 marzo 2009. Si potrà votare dalle 9 alle 20 presso un solo seggio elettorale, la sala consiliare del comune di Muro Lucano adiacente a piazza Don Minzoni. Possono partecipare alla consultazione tutti gli elettori del comune di Muro Lucano, coloro che compiono 16 anni entro il 7 giugno 2009, gli stranieri comunitari e i cittadini di altri Paesi in possesso di permesso di soggiorno residenti nel territorio comunale che dichiarino di sostenere alle elezioni amministrative il candidato che ot-
terrà il maggior numero di preferenze. I tre candidati hanno diffuso in questi giorni un volantino che invita i cittadini a partecipare alle scelte del paese. Il documento in formato A4 è stato diffuso in tutte le attività e in tutti gli esercizi commerciali del paese e dice: «È importante votare alle primarie perché tutti i cittadini possono scegliere per la prima volta chi potrebbe rappresentarlo, senza che altri scelgano al posto suo». Ancora. «la scelta può essere più ampia in quanto, oltre che ad accettare supinamente la candidatura di chi si è sempre candidato da solo, chiunque potrà decidere, senza alcuna limitazione, quale potrebbe essere il proprio rappresentante, invogliandolo a candidarsi. Una ulteriore opportunità offerta dalla partecipazione alle primarie consiste nel fatto che, la possibilità di scelta non è più decisa da altri perchè non sarà un esterno, singolo o rappresentante di partito, a imporre alla comunità di Muro Lucano chi lo dovrà rappresentare a tutti i livelli. Chiunque intende sostenere il progetto di Cuori
Muresi ha tutto l'interesse a partecipare alle votazioni primarie perché solo in questo modo può essere un cittadino che decide in prima persona sulle scelte che influiranno sul paese nei prossimi anni». Allora, «lamentarsi davanti ai bar o nelle piazze non serve, occorre prendere il coraggio a quattro mani e dimostrare a sé stessi ed agli altri che il paese è di tutti e che ognuno è responsabile di quello che avviene, nel bene e nel male, per cui occorre essere protagonisti e decidere di cominciare a partecipare attivamente alle scelte che riguardano la comunità di Muro Lucano». Ecco che l’invito prosegue: «Non è più il tempo di delegare ad altri, con una delega in bianco, le sorti delle nostre famiglie. E’ necessario traghettare la nostra comunità da una democrazia rappresentativa, lasciata in mano a pochi, a una democrazia partecipativa, in cui ognuno è direttamente responsabile di quanto avviene a Muro Lucano». E l’appello prosegue sul blog. c.p.
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Incamicia e Mastrodomenico rimettono il mandato
Barile: aria di crisi in Comune Si dimettono due assessori BARILE - Aria di crisi al Comune arbereshe, lo scorso 18 marzo il Sindaco, Francesco Botte dopo le dimissioni degli assessori del movimento Civico Ordine e Libertà Incamicia e Mastrodomenico, ha azzerato l'intera giunta. A questo punto non è escluso lo scioglimento del Consiglio Comunale ed il Commissariamento del Comune. Già nei mesi scorsi si avvertiva una certa fibrillazione in seno ai gruppi di maggioranza, ciò dovuto probabilmente alle imminenti consultazioni comunali e provinciali del prossimo 6 giugno. Il Sindaco Botte ha ritirato le deleghe anche agli altri quattro assessori, al Vice Sindaco Angelo Zambella con delega ai lavori pubblici, all'assessore Franco Di Tove con delega al Bilancio, all'assessore Giovanni Di Palma con delega al Turismo e all'assessore Michele Fusco con delega allo sport. Questi ultimi assessori nel passato erano tutti della Margherita e del PD corrente Restaino, adesso confluiscono nell'Itaia dei Valori. Sembra che nei giorni scorsi si sono incontrati i gruppi politici di Italia dei Valori che fa capo ad Angelo Zimbella, Alleanza per Barile che fa capo a Renato Cittadini ed il Sindaco per trovare una intesa per ar-
rivare alla naturale scadenza. Ma una intesa non si è trovata, anzi sembra che i gruppi che compongono l'attuale maggioranza alle prossime elezioni comunali concorreranno da soli. Entro il 31 marzo bisogna approvare il Bilancio di previsione, se ciò non avverrà, ci sarà crisi al Comune di Barile. Da oggi 20 marzo il Sindaco di barile avvierà le consultazioni con i vari gruppi politici per giungere a ricomporre una giunta di equilibrio e di garanzia che porti all'approvazione del Bilancio ed a una campagna elettorale serena e corretta. Avvicinato il Sindaco Franco Botte, lo scorso 19 marzo, ha riferito: “ non mi sarei mai aspettato una cosa del genere, a due mesi dalla scadenza naturale del mandato. Non so cosa accadrà oggi. Mi vedrò nella mattinata del 20 marzo col gruppo politico, Italia dei Valori, nel pomeriggio col gruppo del Pd. Lunedì col gruppo di centro-destra facente capo a D'Andrea e Paternoster. Non volevo arrivare a questo, ho fatto di tutto per ricucire alcuni strappi. Finte le consultazioni tirerò le somme, se non vedrò ricompattezza della giunta sarò costretto ad informare la Prefettura. Tengo a precisare che, in occasione
delle prossime consultazioni comunali, non parteciperò a nessuna competizione, seguirò il progetto politico del gruppo politico che ho sposato, Uniti nell'Ulivo di Falotico, partecipando a livello provinciale e alle Europee nei modi che
riterrà il mio gruppo”. Nei prossimi giorni sapremo se a Barile si continuerà a governare con questa giunta sfilacciata o si arriverà al Commissariamento. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Il municipio di Barile
Crob: una settimana nel segno della prevenzione oncologica
RIONERO - “Prevenzione, il protagonista sei tu”. Questo lo slogan lanciato per la settimana nazionale per la prevenzione oncologica giunta ormai alla sua settima edizione. Protagonista insieme alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori anche il Crob Irccs che aderisce all'iniziativa in modo davvero partecipato. A partire da oggi per tutti i cittadini visite gratuite al Crob eseguite dai migliori medici specialisti dell'Istituto di ricerca. Un taccuino di cui prendere nota. Da lunedì 23 a venerdì 27, dalle 15.00 alle 18.00 presso la radiologia del Crob a
disposizione, di tutti quanti vogliano sottoporsi ad un controllo, la Tac spirale a bassa dose di emissione per la valutazione diagnostica preventiva del tumore al polmone a cura del dott. Cammarota. Sempre da lunedì 23 l'invito è rivolto alle donne presso l'ambulatorio di senologia dalle 10.00 alle 12.00 ci saranno visite mediche interdisciplinari gratuite per la prevenzione delle patologie neoplastiche mammarie a cura dei dottori Aieta e Follo. Da martedì 24 presso l'ambulatorio di chirurgia dalle 10.00 alle 12.00 visite mediche gratuite per la prevenzione delle neoplasie dell'apparato digerente e della mammella a cura del dott. La Torre. Nemmeno la tiroide resta fuori controllo. Infatti, mercoledì 25 marzo e venerdì 27 presso l'ambulatorio di endocrinologia dalle 15.00 alle 17.00 visite mediche per la diagnosi precoce dei tumori alla tiroide a cura del dott. Di Leo. Sempre mercoledì 25 Visite con epiluminescenza per la diagnosi precoce delle neoplasie della pelle eseguite dal dott. Fabrizio nell'ambulatorio di chirurgia plastica
dalle ore 12 alle 14. Giovedì 26 è la volta della prevenzione delle malattie neoplastiche della sfera genitale femminile a cura del dott. Martinelli nell'ambulatorio di ginecologia dalle ore 8.30 alle 14. In oltre giovedì visite gratuite per lo studio della familiarità ed ereditarietà dei tumori del colon retto a cura del dott. Ignomirelli. Per concludere sabato 28 visite per la cura delle malattie neoplastiche urologiche a cura del dott. Imbriani. La settimana nazionale della prevenzione oncologica passa anche dal cibo con la promozione della dieta mediterranea perché il 35 per cento dei tumori deriva da un'errata alimentazione. Una campagna cui aderiscono anche le serie A e B di calcio, i capitani sabato e domenica scenderanno in campo con la fascia della prevenzione. In oltre chiunque voglia aiutare Lilit, la lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, può farlo inviando un euro con un sms al numero 48585 o due euro chiamando da telefonia fissa. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it
Piccoli politici crescono MELFI Nella città di Federico sfilano gli amministratori di domani MELFI - Si è tenuta presso l'aula consiliare del palazzo di città a Melfi, la prima seduta del consiglio comunale dei ragazzi. L'iniziativa che per la prima volta si compie nella città federiciana, ha visto l'attivo coinvolgimento dei due Istituti scolastici di Media Inferiore e dei due circoli di scuola elementare. Una partecipazione numerosa con l'assise, formata da 21 consiglieri, lo stesso numero dei grandi, che ha eletto il presidente del consiglio. Per par condicio ed in onore alle quota rosa, la carica è andata ad Alessia Alcibiade. Votazione tranquilla, senza particolari tatticismi ed esasperazioni, segno evidente che in politica e non soltanto, i grandi avrebbero tantissimo da apprendere dai più piccoli. Il sindaco dei ragazzi, Vincenzo Corbo, ed il suo vice Agostino Araneo, manco a farlo apposta figli di genitori dediti alla vita politica, hanno dato il via al dibattimento, sviluppatosi in maniera corretta ma estremamente significativa. Tema della discussione l'ambiente e le sue diverse sfaccettature. Una tematica che i ragazzi hanno approfondito precedentemente in classe con
Alcune immagini del consiglio comunale dei ragazzi (Zenti)
i propri insegnanti, e che hanno esposto nell'aula consiliare. Due i concetti scaturiti in modo limpido. La necessità di trovare ed investire su di una energia alternativa con annesso risparmio energetico e affrontare in maniera convincente il fenomeno randagismo, tristemente salito alla ribalta della cronaca nazionale per
la tragedia dei giorni scorsi avvenuta nel ragusano. I ragazzi hanno inscenato un bel dibattito in cui non sono mancati suggerimenti e proposte. " Ritengo che questa iniziativa sia da condividere ed incentivare, ha sottolineato l'Assessore alla Cultura Pina Carbone, foriera di questo interessante progetto. I ragazzi devono prende-
re coscienza della realtà che li circonda e comprendere il ruolo non semplice dell'amministrazione nel risolvere i problemi. Un ruolo di servizio nei confronti della collettività. Ritengo, ha aggiunto l'Assessore, che il progetto, da rilanciare anche l'anno venturo, possa tornare utile nell'accorciare la distanza tra cittadino e politica.
In questo processo in cui è fondamentale interagire, le proposte arrivateci dai ragazzi vanno prese seriamente in considerazione". Tra queste ve ne sono due che l'amministrazione potrebbe cogliere. Il rifacimento ed il completamento della pista ciclabile, un patrimonio collettivo sempre più abbandonato a se stesso, e la crea-
zione di uno spazio da dedicare al pattinaggio, una volta già presente nella villa comunale. Chissà che l'esperimento del consiglio comunale dei ragazzi, ed i suggerimenti che ne provengono, non portino a conclusioni positive per l'intera città di Melfi. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it
VenerdĂŹ 20 marzo 2009
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Genzano di Lucania Lâ&#x20AC;&#x2122;uomo insieme a un amico stava raccogliendo lampascioni"
Cade nel burrone e muore Giuseppe Grillo si sporge troppo e fa un volo di circa 30 metri Il titolo: â&#x20AC;&#x153;Un cuore che vede per animare la caritĂ â&#x20AC;?
Acerenza, convegno della Caritas
Una panoramica di Genzano
GENZANO - Si chiamava Giuseppe, e ieri, proprio nel giorno della ricorrenza del suo nome, il fato gli ha giocato un brutto scherzo. Aveva fatto il cantoniere per una vita intera, da soli pochi giorni era in pensione. Lungo una stradina di campagna, dunque, in contrada Ralle, intorno alle 17 di ieri, c'era andato per puro diletto: una passeggiata assieme ad un amico a raccogliere â&#x20AC;&#x153;lampascioniâ&#x20AC;?, il particolare tipo di cipolla
che cresce spontaneamente nella zona. Ma si è sporto troppo da un precipizio ed è finito giĂš. Un volo di circa 30 metri che gli è stato fatale. Lâ&#x20AC;&#x2122;amico ha subito chiamato soccorsi. Ma allâ&#x20AC;&#x2122;arrivo dei carabinieri e del 118 era giĂ morto. Aveva 61 anni, Giuseppe Grillo. Era una persona buona e riservata, dicono da Genzano. E questo brutto appuntamento con la sorte lascia un vero baratro di gelo nella famiglia. g. g.
ACERENZA - â&#x20AC;&#x153;Un cuore che vede per animare la caritĂ â&#x20AC;? è il titolo del primo convegno diocesano Caritas che si terrĂ domani alle ore 15 e 30 presso la sala Giovanni Paolo II del villaggio Tabor. Il convegno è stato organizzato dalla Arcidiocesi di Acerenza insieme al gruppo Caritas diocesano. ÂŤIl convegno-fa sapere il direttore Caritas della diocesi don Nicola Moles- è un momento di confronto tra i gruppi Caritas della diocesi di AcerenzaÂť. Il convegno, infatti, è il primo incontro della diocesi, che opera giĂ da anni in questo ambito. SarĂ presente il direttore della Caritas Italiana, monsignor Vittorio Nozza, protagoniste saranno le Caritas parrocchiali, in tutto 17 e tutte impegnate nella cura e nell'attenzione verso le necessitĂ del prossimo. Risale a pochi mesi fa il convegno che si tenne sul tema della povertĂ nei centri della diocesi, in quell'occasione si parlò soprattutto delle famiglie in difficoltĂ . In questo momento storico cosĂŹ importante economicamente e di recessione, i centri Caritas avranno sicuramente molto da fare. All'interno della discussione sarĂ proiettato un dvd con alcune immagini e video delle opere che i centri Caritas della Diocesi di Acerenza hanno completato e quelle che sono in fase di compimento, come l'iniziativa del centro Caritas di Oppido Lucano di creare un fondo di garanzia, attraverso un prestito, alle famiglie che vivono in ristrettezze economiche. ÂŤIn questo momento di recessione, è necessaria una riflessione in merito al mutamento del nostro tenore di vita - queste le parole dell'arcivescovo Giovanni Ricchiuti che continu a- Il tasso di
Il direttore diocesiano della Caritas, don Nicola Moles
povertà è cresciuto e le Caritas diocesane devono attrezzarsi per un'analisi dei bisogni, cosÏ questo convegno vuole essere un momento di confronto ma soprattutto di pianificazione e di organizzazione dei centri, con l'intento di creare l'osservatorio sulle povertà . Il messaggio del vescovo Ricchiuti però non si ferma qui e proprio in merito alla recessione e al cambio di tenore di vita si rivolge ai manager di stato. Non si può accettare di non toccare il tesso massimo dei manager di stato. Non si può chiedere al povero di continuare a fare sacrifici. Che si diano una calmata e cerchino di promuovere una politica contro gli sprechi. Enza Saluzzi provinciapz@luedi.it
Venosa
I carabinieri ritrovano trattore rubato
VENOSA - A Venosa i Carabinieri hanno ritrovato un mezzo agricolo del valore di circa 80 mila euro, che era stato rubato a un autotrasportatore di Irsina. Continuano, dunque, i servizi di controllo del territorio disposti dal capitano Enrico Galloro, comandante della compagnia di Venosa, al fine di infrenare il fenomeno dei furti dei mezzi agricoli e macchine operatrici in quel territorio, soprattutto nell'area confinante con la vicina regione Puglia. I carabinieri intensificheranno i controlli ÂŤal fine di evitare il reiterarsi dei reati predatori in danno degli imprenditori localiÂť.
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Venerdì 20 marzo 2009
26 Lagonegrese A Nemoli previste opere di contenimento e mitigazione dal rischio frane
Dissesto: arrivano 800.000 euro E dai fondi Prousst stanziati altri fondi per il turismo LAGONEGRESE - Lavori per 1milione e mezzo di euro partiranno a breve nel Lagonegrese. Durante la Conferenza di servizio che si è tenuta nei giorni scorsi a Potenza tra Regione, Sopraintendenza e Comune di Nemoli, è stato approvato il progetto esecutivo di 800mila euro per opere contro il dissesto idrogeologico nel territorio di Nemoli, e il progetto definitivo di 700mila euro dei Prusst area sud della Basilicata, che invece prevede interventi nei comuni di Lauria, Lagonegro e Nemoli. Questo secondo intervento, fa parte del progetto iniziale di 3milioni di euro, denominato “Infrastrutturazione turistica Monte Sirino, recupero e valorizzazione del Santuario Madonna delle Nevi”. La Conferenza ha approvato il primo stralcio di 700mila euro redatto dal Comune di Nemoli quale soggetto attuatore individuato dalla Comunità Montana Lagonegrese. A Lagonegro è previsto il restauro tecnico e funzionale della Chiesetta della Madonna del Brusco. A Lauria, invece, è previsto il recupero di una fontana antica ch si trova lungo la strada che porta agli impianti sciistici di località Conserva, sul Sirino. Infine a Nemoli le
Una strada franata a Nemoli
opere interesseranno il miglioramento della viabilità ciclabile tra il Lago Sirino, le sorgenti del lago e l'area dei campetti, la messa in sicurezza della staccionata intorno al lago e la realizzazione di un'area camper attrezzata per 7 postazioni. Gli 800mila euro, invece, finanziati dalla Regione, serviranno a realizzare opere di contenimento, per la mitigazione del rischio idro-
geologico e il ripristino dei contesti territoriali sulle aree del comune di Nemoli colpite dal maltempo del 2005. Il progetto prevede tre interventi. Al Lago Sirino saranno spesi 350mila euro, fra Taggine, il Lago e Maschera dove, oltre alla pulizia e la manutenzione dei lavori già realizzati, saranno costruiti argini, briglie, drenaggi, canali e altre opere idrauliche. Nella zona Paese,
Villa D’Agri Operazione dei carabinieri
200mila euro serviranno a bonificare dei pantani a monte di contrada Quinardanza, sarà prolungata la canalizzazione dei Fosso Vallone e Quino, altre opere e drenaggi saranno realizzati sotto la strada comunale della Ferriera, briglie e canalizzazione sui Fossi Pulcino e Canuso e a località Concezione. Per la zona Sud, previsti 250mila euro, per sistemare il Fosso di Giammichele, la sottostante frazione Ischia Grande e la località Perillo, vicina al centro urbano. “Un'altra tappa importante tra gli interventi per combattere il problema del dissesto sul nostro territorio”, ha dichiarato il sindaco di Nemoli Antonio Filardi che spera di avviare i lavori entro la prossima estate. “Sicuramente non sarà un intervento risolutivo - continua Filardi - per questo il nostro impegno amministrativo sarà quello di ottenere nuovi provvedimenti per contrastare questa problematica”. Soddisfatto anche il presidente della Comunità montana lagonegrese, Domenico Carlomagno. «Nei prossimi mesi - ha detto - inizieranno i lavori di opere che miglioreranno la vita dei nostri concittadini». Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it
Alta Val D’Agri
Simula un incidente stradale Smascherato e denunciato
Consorzio Massaro: «Serve un intervento radicale»
smascherare l'autore della truffa. Sempre a Villa D’Agri i militari dell’Arma hanno denunciato un uomo per appropriazione indebita e tentato incasso fraudolento di titolo di credito. I carabinieri lo hanno bloccato all'interno di un istituto di credito mentre tentava di porre all'incasso un assegno che aveva ricevuto erroneamente dall'ufficio postale. A Trecchina, i carabinieri del nucleo radiomobile di Lagonegro, hanno denunciato alla procura della Repubblica un uomo di 39 anni della provincia di Napoli accusato di favoreggiamento della permanenza di cittadini stranieri nel territorio dello stato. I militari lo hanno fermato mentre, a bordo della sua autovettura, accompagnava un cittadino extracomunitario, allontanatosi arbitrariamente dal centro di prima accoglienza di Isola Capo Rizzuto, presso un cantiere edile della provincia di Potenza, dove doveva essere impiegato in attività lavorativa, quale operaio.
«IL PAGAMENTO dell’ arretrato ai dipendenti del Consorzio di Bonifica è sicuramente una buona notizia ma se non si interviene con un provvedimento radicale di messa in liquidazione del Consorzio e trasferimento delle funzioni si rinvia solo l’agonia». E’ il commento di Filippo Massaro del Csail, per il quale l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti dovrebbe concentrare ogni sforzo per «superare una volta per tutte la fallimentare gestione del Consorzio riconsegnandolo agli agricoltoriutenti senza rinviare ulteriormente alla riforma del sistema degli enti agricoli».
VILLA D’AGRI - Simula un incidente stradale. I carabinieri lo scoprono e lo denunciano per truffa. E’ quanto è successo a Villa D’Agri. Questa la ricostruzione dei fatti operata dai militari dell’Arma della compagnia di Viggiano, coordinati dal capitano Sabato D'Amico. «Il giovane, - si spiega nel comunicato mentre percorreva a bordo della propria autovettura la Sp 25 grumentina, si poneva all'inseguimento di un secondo veicolo che, percorrendo il suo stesso senso di marcia, lo aveva appena superato. raggiunta l'auto, intimava al conducente di fermarsi». «Nella circostanza, - continua la nota - mediante artifizi e raggiri, si è fatto consegnare la somma in contanti di 250 euro asserendo, falsamente, che l'autovettura impegnata nel sorpasso aveva urtato e danneggiato il proprio veicolo». Le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Villa d'Agri hanno permesso di
Sarconi, una via crucis tra le vie del centro storico MOLITERNO - Ha avuto quale scenario le stradine del suggestivo centro storico valligiano la Via Crucis organizzata dalla zona pastorale di Moliterno. Ogni anno, in prossimità della santa Pasqua, la stazione quaresimale viene organizzata da una delle parrocchie della zona comprendente Sarconi, Spinoso, San Martino d'Agri, San Chirico Raparo, Castelsaraceno, Moliterno, Roccanova e Sant'Arcangelo. Il rito religioso è stato presieduto da S.E. monsignor Francesco Nolè, vescovo della diocesi di Tursi Lagonegro. Nutrita la rappresentanza dei fedeli che sono convenuti a Moliterno e che hanno seguito il rito con commossa ed attenta parte-
cipazione. “In cammino con la croce di Cristo”, come ha detto S.E. Nolè al termine del rito, “perché se portiamo la croce e le sofferenze insieme a Cristo, insieme a lui risorgeremo”. Rappresentanti di tutte le parrocchie presenti si sono alternati nel portare la croce e nella lettura delle stazioni che, partendo dalla chiesa della Trinità, hanno attraversato gran parte del centro abitato per concludersi nella chiesa Madre. Significative le stazioni presso il centro Smile che offre ospitalità ed assistenza qualificata a soggetti in situazione di handicap, presso la scuola materna e la scuola elementare. Gerardo Tempone
Antonio Rinaldi: «Ha creato danni alle nostre comunità»
Dimensionamento scolastico Il sindaco di Noepoli ricorre al Tar
Una panoramica di Noepoli
NOEPOLI - Il dimensionamento scolastico approvato dalla Regione, ad alcuni sindaci proprio non va giù. Ad alzare la voce è il sindaco di Noepoli Antonio Rinaldi che in una nota esprime tutto il suo dissenso sul documento, dichiarando che ricorrerà al Tar. «Esaminata la delibera del Consiglio Regionale n.519 del 03 marzo 2009, avente ad oggetto "D.lgsl. 112/98 art. 138 e 139 approvazione piano di dimensionamento delle Istituzioni Scolastiche della Regione Basilicata -anno scolastico 2009-2010» ha preso atto che il piano «non ha tenuto conto di quanto proposto nella conferenza dei sindaci dei Comuni di Noepoli, Cersosimo e S .Paolo Albanese del primo dicembre del 2008 e successive note integrative e deliberazioni (trasmesse a tutti i Capi gruppo del Consiglio Re-
gionale), né di quello predisposto ed approvato dal Consiglio Provinciale e della stessa Giunta Regionale». Per il primo cittadino l’atto, di fatto «ha creato danni alle nostre comunità, venendo a mancare il rispetto Istituzionale tra Enti e per i territori,oltre che il senso di responsabilità nel decidere il destino dei cittadini e della scuola, che sicuramente non possono essere i risultati di un gradimento personale verso un Sindaco o una Comunità ma bensì interesse degli studenti, docenti, e famiglie». Pertanto manifesta «dissenso ed amarezza, per le decisioni assunte, ritenute antidemocratiche e irrispettose verso le comunità della Val Sarmento, preannunciando ricorso al Tar per la sospensione dell'atto, e pausa di riflessione dal punto di vista politico».
Partito democratico di Maratea Istituito il coordinemento GRANDI manovre nel Pd di Lagonegro. Si è infatti riunita l'assemblea degli iscritti alla presenza del Segretario Provinciale nonché Commissario del Circolo Ignazio Petrone, del membro della segreteria provinciale Pd Giacomo Carluccio e del Capogruppo al Consiglio Provinciale Vito Di Lascio. Diversi i punti all’ordine del giorno: organizzazione del locale circolo; elezioni Europee ed Amministrative. Nel corso della riunione è stato istituito un coordinamento formato da 19 iscritti, che coadiuverà con ampi poteri il Commissario e traghetterà il Partito alle Amministrative ed al prossimo Congresso d'autunno, in occasione del quale verrà eletto
il nuovo Direttivo locale e quindi il nuovo Segretario. Angelo Maiorano sarà il responsabile del Coordinamento, all'interno del quale è stata individuata una delegazione che lo affiancherà nei prossimi incontri che si terranno sia in vista delle elezioni Provinciali con gli altri circoli territoriali di Trecchina, Nemoli e Rivello che con i potenziali alleati del centro-sinistra locale. Il coordinamento avrà il compito di dirigere i lavori per l'individuazione del futuro candidato a Sindaco, e di affiancarlo sia nella formazione della lista che nella redazione del programma elettorale. Non secondario dovrà essere l'impegno da profondere per ampliare
ulteriormente la platea degli iscritti al Partito. Tutti i numerosi interventi tenuti dagli iscritti e dai dirigenti nel corso dell'amplissimo, ricco e prolungato dibattito sono stati fortemente improntati ad un sano realismo, comunque pregno di un convinto ottimismo per una buona affermazione del Partito Democratico.
Matera 27
Venerdì 20 marzo 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Ferrandina
Bernalda
Il caso
Cittadella della solidarietà
Famiglie sul lastrico per il crollo di un muro
Nasce l’associazione “Amici dei Padri Trinitari”
a pag. 35
a pag. 37
Hanno spadroneggiato con almeno 10 “colpi” e un bottino di 100.000 euro
Stop al raggiro degli anziani Quattro arresti dei Carabinieri per furti sulla fascia jonica BUSSAVA alle abitazioni di persone anziane per chiedere un bicchier d'acqua o informazioni sulla vendita dei maiali. Aveva modi garbati, una faccia pulita, era gentilissima se ad aprirla erano donne (arrivava anche ad abbracciarle per dimostrare tutta la sua riconoscenza), quando invece aveva di fronte un uomo non risparmiava avances. La porta d'ingresso rimaneva socchiusa, così le due complici potevano svaligiare l'appartamento. Ad aspettarle fuori, in macchina, l'unico uomo della banda. Mercoledì pomeriggio non hanno fatto in tempo ad iniziare quella che era ormai un'attività collaudata (secondo i militari dell'Arma, infatti, andava avanti da circa un anno) e che avrebbe fruttato, tra contanti e oggetti preziosi, un bottino di circa centomila euro. Alcuni giorni fa, un gruppo di donne era stato notato aggirarsi con fare sospetto a Rotondella, dove erano stati commessi furti. Proprio in quella zona sono stati disposti di carabinieri servizi di osservazione e controllo del territorio che hanno permesso, mercoledì pomeriggio, di individuare una macchina con quattro persone a bordo. I militari li hanno bloccati e accompagnati presso la Compagnia di Policoro. segue a pag. 38
IL CLICK DEL GIORNO
NOTIZIE IN BREVE
La IV A del Liceo Linguistico visita la redazione DOPO UN attento lavoro, svolto a scuola per comprendere l'importanza degli organi di informazione, e dopo un'attenta lettura del giornale in classe, che avviene costantemente, le alunne della classe IV A del Liceo Linguistico dell'Istituto “T.Stigliani” di Matera, diretto dal preside Eustachio Andrulli, accompagnati dal docente Giovanni Losacco, hanno visitato la redazione de “Il Quotidiano”. Accolti dalle giornaliste Rossella Montemurro e Antonella Ciervo, le ragazze hanno potuto acquisire nuovi elementi inerenti la terminologia giornalistica, mostrando attenzione ed interesse per tutto ciò che ruota intorno alla composizione di un giornale: la distinzione delle testate, i vari tipi di articolo (di fondo, di spalla, di apertura, etc.), la titolazione (titolo, sottotitolo, occhiello, sommario). Tante sono state le domande che sono state rivolte alle giornaliste che, con grande chiarezza e professionalità, sono riuscite ad attirare l'attenzione e la curiosità delle alunne, fornendo loro preziose indicazioni in materia giornalistica. Si è parlato anche della giornata tipo del giornalista che arriva in mattinata in redazione e organizza la giornata; poi nel pomeriggio si scrive e si passa all'impaginazione dei vari articoli: cronaca, politica, sport, cultura.
Provinciale di San Giuliano
Via al bando di adeguamento LA PROVINCIA di Matera ha pubblicato il bando per i lavori di adeguamento e messa in sicurezza della strada provinciale in destra San Giuliano, per il tratto compreso dall’incrocio con la statale «Appia» con la strada provinciale destra in Bradano. L’importo dei lavori a base d’asta è di 250 mila euro. Le località interessate sono Matera, Grottole e Miglionico. Il tempo di esecuzione dei lavori è fissato in 150 giorni. Le offerte dovranno pervenire entro il 14 aprile.
Convegno dei Lions
La prevenzione sulla strada La visita delle ragazze del Magistrale nella redazione del “Quotidiano”
Il giornalista Antonio Corrado, giunto nella mattinata in redazione, ha fornito alla classe altre interessanti informazioni, spiegando, tra l'altro, che, quando si racconta o commentano i fatti, le parole sono molto importanti: gli articoli vanno scritti in uno stile sintetico e chiaro che deve interessare e coinvolgere il lettore e i titoli, in particolare, devono suscitare la curiosità ed il desiderio di leggere. Per gli alunni la visi-
ta alla redazione de “Il Quotidiano” è stata un'utile esperienza che ha fatto conoscere ed apprezzare l'interessante lavoro del giornalista. “E' importante - ha detto il professor Losacco - destare nei giovani l'interesse all'attualità, lo stimolo alla lettura e alla scrittura, anche attraverso l'incontro con la realtà giornalistica”. Mariangela Lisanti matera@luedi.it
IMMAGINI vere di incidenti stradali, la testimonianza di un giovane uscito dal coma, inviti a indossare il casco e allacciare le cinture di sicurezza, slogan e materiale divulgativo contro l’uso di alcol e sostanze stupefacenti. Sono alcuni dei temi che saranno trattati a Matera, domani presso il Teatro Duni, nel corso della manifestazione «Prevenzione della strada», promossa dal Lions Club Matera Host in collaborazione con l’associazione “Vivilastrada». L'iniziativa è stata illustrata dal presidente del Lions, Sandro Brando. Alla manifestazione parteciperanno gli allievi delle ultime classi degli istituti superiori, genitori, il comandante provinciale della Polstrada, Rocco Sardone e il questore di Matera, Carmelo Gugliotta. “L'evento – ha spiegato Brando – è utile per i ragazzi a tenere in debita considerazione fattori di rischio, come la velocità, ma anche errati stili di vita che portano spesso a incidenti gravi con conseguenze negative sulle persone coinvolte e sulle famiglie».
Venerdì 20 marzo 2009
Giornata mondiale dell’Acqua
La Giornata Mondiale dell'Acqua, un invito alla responsabilità La Giornata Mondiale dell'Acqua, che si celebra il 22 marzo, con il passare degli anni si è arricchita più di significati che di contenuti. Infatti, l'importante ricorrenza, istituita dalla Nazioni Unite nel 1992 con il proposito di richiamare l'attenzione su di un bene vitale ma, ahimè, esauribile, oggi si presenta principalmente come un'utile occasione per confronti ed approfondimenti, ma si deve caratterizzare anche per iniziative di sensibilizzazione ad un uso corretto della risorsa. Oggi più di un miliardo di persone non hanno un sicuro accesso all'acqua e quasi il doppio non dispone di acqua per gli usi igienici. Si stima che l'acqua non potabile e gli impianti igienici inadeguati siano all'origine dell'80% di tutte le malattie presenti negli stati in via di sviluppo. Gli scenari che si presentano all'orizzonte sono ancora più preoccupanti. Secondo la FAO, infatti, già nel 2050, fra soli quarant'anni, due miliardi di persone non avranno accesso all'acqua, mentre i due terzi della popolazione mondiale si troverà a fronteggiare una forte carenza di risorsa idrica. In questo contesto ben venga anche solo l'occasione di discutere e di confrontarsi su questo argomento. Oltretutto il tema scelto dagli organizzatori per la riflessione di quest'anno riguarda “le acque che attraversano i confini politici”. L'aspetto non è affatto trascurabile se si tiene conto delle controversie e perfino delle guerre scoppiate per il controllo delle fonti idriche e per i conflitti che sono destinati a moltiplicarsi man mano che la risorsa si ridurrà. Ecco perché, anche solo come invito alla riflessione, torna utile dedicare una giornata all'acqua. Solo le popolazioni abituate ad approvvigionarsi comodamente dai rubinetti della propria abitazione per l'arco delle 24 ore, potrebbero sottovalutare la valenza della ricorrenza. Eppure, proprio quando la disponibilità idrica non è in discussione è il momento di interrogarsi, di correggere le cattive abitudini preservando alle generazioni future la salvaguardia dell'ambiente. Ci dovrà pure dire qualcosa il fatto che nel mondo l'uso dell'acqua è aumentato del doppio rispetto al tasso di crescita della popolazione. Evidentemente è aumentato lo spreco, e così, mentre una parte del mondo spreca, intere regioni sono costrette a fare i conti quotidianamente con problemi di carattere sanitario e di ordine pubblico che Enrico G. Marotta hanno origine proprio dall'insufficienza d'acqua. Si pensi, ad esempio, che il semplice sciacquone della toilette in un paese occidentale impiega una quantità d'acqua equivalente a quella che, nel mondo in via di sviluppo, una persona media impiega per lavare, bere, pulire e cucinare nell'arco di un'intera giornata. Anche se, per fortuna, si è lontani dalla drammaticità di queste aree, anche nei paesi dove la disponibilità oggi è considerata sufficiente, lo spreco d'acqua ha conseguenze rilevanti. Infatti: - costringe ad attingere, sollevare, potabilizzare una maggiore quantità di risorsa, con incremento della spesa; - determina un incremento dei reflui da depurare e fanghi da smaltire; - determina una maggiore distrazione di risorsa all'ambiente naturale. L'impegno di Acquedotto Lucano, rinnovato in questa significativa occasione, è rivolto a garantire un approvvigionamento continuo e sufficiente ed a vigilare sulla qualità dell'acqua fornita e la salvaguardia dell'ambiente. Il singolo cittadino può e deve fare la sua parte correggendo le disattenzioni e le cattive abitudini. Un uso responsabile della risorsa, quindi, deve diventare l'imperativo per i prossimi decenni: in agricoltura, in industria ma anche e soprattutto nelle semplici attività quotidiane. Un atteggiamento positivo verso l'ambiente garantirà un ritorno di benefici per noi e per le generazioni future. Enrico Gerardo Marotta Direttore Generale Acquedotto Lucano
PROSSIMAMENTE L'ETICHETTA DELL'ACQUA NELLE CASE DEI LUCANI Acquedotto Lucano per diffondere la consapevolezza della qualità dell'acqua potabile distribuirà, prossimamente, nelle case dei circa 267 mila utenti lucani l'etichetta dell'acqua di rubinetto personalizzata con i valori dell'acqua del Comune di appartenenza. Si tratta di una specie di carta di identità con i valori registrati nel corso dei prelievi fatti dalla Società e quelli di riferimento previsti dalla normativa vigente. Una campagna di sensibilizzazione e informazione che consentirà ai lucani di conoscere le qualità dell'acqua che bevono.
Venerdì 20 marzo 2009
Speciale Acqua 29
UNO SGUARDO AL FUTURO La situazione di emergenza idrica verificatasi nei mesi scorsi ci impegnerà, in un futuro imminente, allo stanziamento di investimenti finalizzati alla realizzazione di opere volte all'efficientamento ed al rafforzamento del sistema idrico regionale ai fini della prevenzione dell'emergenza idrica. Tale programmazione è volta a favorire il raggiungimento delle corrette ed ottimali condizioni di funzionalità delle infrastrutture adibite alla distribuzione dell'acqua ed a contribuire al processo di industrializzazione della gestione sancito dalla Legge Galli e L.R. n° 63/96 di attuazione, sostenendo specifici interventi di razionalizzazione ed efficientamento delle reti distributive con l'obiettivo di recuperare l'efficacia del servizio e quindi contenerne i relativi costi, sia di investimento che di esercizio, con particolare interesse all'infrastrutturazione del servizio di depurazione al fine di dare una risposta anche in riferimento all'ultima sentenza della Corte Costituzionale n. 335/08. A tal proposito il recente testo coordinato del decreto legge 208/08 prevede che il gestore, in collaborazione con l'Autorità d'Ambito, a decorrere dal 1 ottobre 2009 ed in forma rateizzata nei successivi 5 anni, provvede al rimborso della quota parte relativa alla depurazione agli utenti aventi diritto. Molte sono le azioni che in futuro andranno predisposte al fine di prevenire e scongiurare la crisi idrica, da mettere in campo con tutti i soggetti che, sul nostro territorio, sono attori principali nella gestione della risorsa, ciascuno in base alle proprie specifiche competenze e responsabilità. Innanzitutto emerge l'esigenza di monitorare le situazioni territoriali, generate di riflesso dai periodi di siccità, mediante un sistema di indicatori di vulnerabilità che consentano l'elaborazione di informazioni con periodicità temporale e per le diverse aree territoriali, sia di tipo climatico-meteorologico, che ideologico che, infine, sulla stessa funzionalità degli schemi idrici in base alla qualità dell'acqua o, ad esempio, ai volumi erogabili dal sistema complessivo, piuttosto che dai sub-sistemi. Occorre quindi pensare ad una gestione propositiva “anti crisi”, caratterizzando gli scenari dei bilanci risorse-fabbisogni, in atto e prevedibili nel breve e medio termine, nei sistemi idrografici che compongono l'intero territorio regionale, valutandone i rischi e soprattutto introducendo l'emergenza idrica nella pianificazione generale. L'impostazione strategica della programmazione ordinaria combinata un piano di gestione delle crisi, nell'ambito del quale i rilevatori di allerta si attivano in funzione degli indicatori di stato degli invasi, determinando l'entrata in esercizio delle infrastrutture adibite alle fasi di emergenza. Risulta, pertanto, urgente ed utile un vero e proprio “decalogo della gestione della crisi”, in funzione dell'azione combinata del rischio e degli indicatori, i cui risultati debbano condurre all'integrazione del piano di emergenza con le misure di mitigazione, con l'impiego di tutte le risorse a disposizione e attraverso l'attivazione di riduzioni e restrizioni. Alla base, occorre pensare a: - una rivisitazione dell'intero sistema di reti acquedottistiche della regione Basilicata, finalizzata alla creazione di un unico sistema interconnesso con l'obiettivo finale di sopperire alle carenze idriche in qualsiasi zona del nostro territorio. Investimenti saranno orientati in tal senso; - Efficientamento delle reti idriche con una conseguente riduzione delle perdite, con un risparmio non fine a se stesso; - Sistema di misuratori; - Bilancio idrico, fondamentale nell'ambito, attraverso una rete di misuratori, dalla sorgente ai serbatoi in ingresso alle reti, monitorando il percorso; - Efficientamento della rete fognaria, adeguamento degli impianti di depurazione e dei collettori fognari agli standard previsti dalla normativa, con la finalità di riutilizzare i reflui per fini irrigui; - Conseguire un significativo risparmio energetico, in considerazione del fatto che la maggior parte della risorsa è sottoposta a sollevamento. In tal modo, la risorsa è controllata. Un sistema efficace di telecontrollo per monitorare l'intero sistema idrico lucano; ottenendo una ottimizzazione sui consumi e significativi risparmi di risorse. Ufficio Stampa Aato
Giornata mondiale dell’Acqua
28 Speciale Acqua
30 Matera Curia e organizzatori promuoveranno presto un bando per la nuova struttura in onore della Madonna Venerdì 20 marzo 2009
Paolo, l’apostolo dei migranti Il tema del Carro trionfale apre un ponte al confronto solidale “SAN Paolo migrante, Apostolo delle genti…Non più stranieri, né ospiti, ma della famiglia di Dio”. Sarà questo il tema del Carro trionfale di Maria Ss. della Bruna di quest'anno. Il bozzetto è stato presentato ieri nella sala degli Stemmi della Curia arcivescovile alla presenza del Vescovo, mons. Salvatore Ligorio, del maestro cartapestaio Michelangelo Pentasuglia, di don Vincenzo Di Lecce, parroco della chiesa di S. Francesco, del presidente dell'associazione Maria Ss. della Bruna e del delegato del Comune di Matera, Giammichele Vizziello. «Abbiamo scelto la figura poliedrica di S. Paolo come migrante, perché oggi, più che mai, egli si deve confrontare con la ricchezza della emigrazione di popoli e di terre. Bisogna usare l'accoglienza perché ogni persona diventi risorsa per tutti noi; siamo tutti indotti ad un confronto che conduca al dialogo per trovare risposte anche per il mondo del lavoro - ha spiegato mons. Ligorio. Una barca spezzata, al centro della struttura, diventerà simbolo della sopravvivenza dei numerosi naufraghi in cerca di una terra promessa. Alle spalle dell'Apostolo, si trova poi una casa, segno dell'ospitalità e dell'accoglienza dell'animo cristiano. «Ho inserito una corona particolarmente grande. Sarà uno degli elementi più suggestivi del Carro ha spiegato Michelangelo Pentasuglia che ha confessato di aver realizzato il Carro trionfale con dimensioni che quest'anno saranno più ampie ma consentiranno, comunque, il passaggio dall'arco di piazza Duomo e dai vicoli più stret-
Don Vincenzo Di Lecce, monsignor Ligorio, Michelangelo Pentasuglia e Franco Palumbo, a lato il bozzetto del Carro 2009 (foto Videouno)
ti. La struttura, comunque, è già in fase avanzata e potrà essere mostrata alla città nei tempi tradizionali previsti ogni anno. La figura di Maria, viene intesa come madre che tenga unita una famiglia le cui sofferenze vengono segnate dal viaggio dei migranti, come S. Paolo, verso l'ignoto e dalla ricerca della serenità. L'edizione 2009 della festa della Bruna apre inoltre una nuova fase, come confermano i componenti del Comitato organizzatore dei festeggiamenti che nelle parole di Franco Palumbo illustrano gli
aspetti più importanti: «Vogliamo dare un segno tangibile del ruolo degli artigiani, come conferma la scelta di presentare il bozzetto il 19 marzo festa di S. Giuseppe, loro patrono. E' importante dare coralità comune fra Chiesa, comitato e comunità. Vogliamo dare nuova vitalità a questo momento collettivo. C'è una grande presenza di giovani che stabilisca un rapporto significativo con tutti noi, in modo da coinvolgere le diverse voci della città, dai laboratori al liceo artistico. ». La Curia e il Comitato, infatti, pubblicheranno un bando di concorso per la realizzazione del Car-
ro trionfale. L'obiettivo, spiegano in un comunicato serve «Ad attivare la concorrenza fra artisti e artigiani locali e per rinnovare la forma artistica del Carro. Il progetto potrebbe nascere tra gli artieri di oggi, il cui apprendistato è stato forgiato dai maestri del passato». «Abbiamo sottolineato il termine famiglia - ha aggiunto don Di Lecce - perché il Carro è espressione di un cammino della Chiesa e della nostra Diocesi e della riflessione sulla spiritualità della famiglia. Il tema che abbiamo scelto prende spunto dall'anno in corso, voluto dal Papa Benedetto XVI. E'
sotto gli occhi di tutti lo spessore culturale e sociale che l'immigrazione ha assunto in Europa e nel nostro Paese. In molti casi l'accoglienza diviene emergenza. In Italia i migranti sono 3 milioni. Purtroppo da molti queste figure sono viste come elementi di conflitti sociali e negatività. Alcuni cristiani dimenticano che anche Gesù con la sua famiglia fu costretto ad emigrare in Egitto. I viaggi di San Paolo, precari, segnati dal rischio hanno reso fondamentale la dimensione dell'accoglienza». Antonella Ciervo matera@luedi.it
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Venerdì 20 marzo 2009
Petizione di circa un centinaio di residenti contro cani e padroni che sporcano. Interrogazione di Lapolla
Spine bianche, parco indecoroso Area ristrutturata con 500.000 euro ma poco sicura Tempi duri per gli amici a quattro zampe. Questa volta la lamentela giunge dai residenti del rione Spine Bianche che con una petizione scritta di circa cento firme, si sono rivolti al primo cittadino, all'assessore all'igiene e al comandante dei vigili urbani per risolvere la questione delle deiazioni degli animali nel parco giochi di recente realizzazione. Quello che chiedono è il divieto di accesso ai cani di proprietà nel parco destinato alle attività ludiche dei bambini e una maggiore sorveglianza dei proprietari che spesso li lasciano sciolti e liberi di sgambettare. Il parco costato all'incirca 500mila euro e realizzato con i fondi Pisu, è stato consegnato ai cittadini lo scorso mese di ottobre e ai giochi dei più piccoli si sono da subito aggiunti i cani e lo scorazzare dei motorini in qualsiasi ora della giornata con un certo pericolo per anziani e bambini specie nelle ore serali a causa della scarsa illuminazione. «Sollecito ha dichiarato Angelo Lapolla del gruppo misto, Popolari uniti in consiglio comunale,- che nei prossimi giorni presenterà una interrogazione a risposta scritta-, l'amministrazione comunale a prestare attenzione ad un problema ormai diffuso in
tutta la città. Sempre più frequentemente i marciapiedi sono invasi da escrementi di animali che rendono poco igienica la città, quindi mi rivolgo anche al Corpo di Polizia Municipale affinchè intensifichi i controlli nei parchi cittadini per verificare che i proprietari dei cani si attengano alle norme dettate dal regolamento comunale, richiamare i conduttori di animali al rispetto delle norme e di fornire chiarimenti sui corretti comportamenti da tenere. I cittadini continua ancora Lapolla, sono tenuti a fornirsi di palette e sacchetti per pulire gli escrementi. Capisco che la mancanza di spazi dove portare i propri animali rischia di diventare un problema, ma è giusto punire chi si comporta incivilmente senza rispettare le comuni regole di convivenza e civiltà. Rispetto gli animali e mi rendo conto che inibire l'ingresso dei cani nei parchi per una semplice passeggiata sembra eccessivo, ma basterebbe un po di attenzione in più da parte dei proprietari per coniugare le cose». La questione non riguarda solo Spine Bianche, ma anche la villa comunale e la pineta dove è facile incontrare cani che circolano liberamente.
Un'applicazione del regolamento comunale con i cartelli di divieto per gli animali e l'obbligo di circolare con la paletta porterebbe una certa tranquillità ai cittadini. “I cani tenuti al guinzaglio o con la museruola difficilmente possono arrecare danno o problemi agli altri afferma Giuseppe Petronella residente di Spine Bianche e firmatario della petizione nei confronti dei Vigili urbani e del primo cittadino Emilio Nicola Buccico. «Dipende tutto dal buon senso delle persone che, però, spesso e volentieri viene a mancare. Certo vedere i cani liberi di sporcare nei parchi, le porte del campo di calcetto divelte e i giochi utilizzati dagli adulti, non e giusto visto che esistono precise regole che vanno rispettate. Se ci fosse piu senso civico da parte dei cittadini non ci sarebbero problemi per una convivenza pacifica e tollerante da parte di tutti bambini e adulti vivendo nella certezza di poter sempre considerare gli spazi pubblici come luoghi sicuri per tutti». Alle porte della stagione estiva parlarne è opportuno per dare ai bambini e a chi vive il parco come forma di relax una tranquillità che spesso è latente. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
Il parco del rione Spine Bianche e nel riquadro il consigliere comunale Lapolla
(foto Videouno)
32 Matera Pugliese di nascita, si muove con passione tra sperimentazione e prodotti tipici
Venerdì 20 marzo 2009
Il sapore della nuova cucina Il ristorante Le Bubole presenta il suo chef, Andrea Ferrucci IL sapore della sua infanzia è legato alla focaccia che faceva sua nonna, a Martina Franca. Andrea Ferrucci, chef del ristorante “Le Bubbole” (dal nome di un vecchio sistema di costruzioni locali)del luxury hotel di Palazzo Gattini è un giovane con una straordinaria carriera alle spalle. Pugliese, 28 anni, ha cominciato come pasticcere ma con il tempo ha scelto l'esperienza e la professionalità per crescere. E così, con il tempo, i suoi maestri sono diventati Gualtiero Marchesi, Enrico Crippa, Pietro Leeman. Da loro, lo chef pugliese ha imparato molto. «A cominciare dalla semplicità e da alcuni principi. Gualtieri Marchesi diceva sempre:quando pensato ad un piatto, immaginate che dovete mangiarlo voi. Molti cuochi, invece, fanno piatti estremi ma con un gusto che non risalta». Alla base della sua passione c'è la voglia di emozionare chi si avvicina alla gastronoma e ai suoi piatti. Da oggi il ristorante apre ufficialmente i battenti non solo per i clienti dell'albergo ma anche per il pubblico. L'occasione è stata preceduta da una gustosa “anteprima” in cui caciocavallo podalico, carne di Frisona, fichi, amaro lucano, cipolle e lampascioni si sono uniti in un mix di sapori che ha avuto come obiettivo principale quello di esaltare ciò che il Sud e la Basilicata in particolare riescono a produrre. Eccellenze che vivono sulla tavola il loro momento di maggiore splendore. Lume di candela, candelabri in cristallo ma atmosfera non pretenziosa. Il calore della Basilicata è nell'elogio della lentezza a cui conduce la cena alle Bubbole. La scelta degli ingredienti, di personale competenza dello chef, avviene ogni mattina, nei mercati locali dove Ferrucci si reca. Il risotto al caciocavallo podalico con riduzione di fichi ne è un esempio. «Gli accostamenti fra i differenti prodotti è il risultato dell'esperienza. A volte non è nemmeno necessario assaggiare il prodotto finale perché se ne comprende già l'effetto». Prodotti tipici pugliesi e lucani sono il canovaccio grazie al quale comporre
Ferrucci al lavoro nella cucina del ristorante Le Bubbole di Palazzo Gattini
piatti e sapori, ma fantasia e regole-base della gastronomia sono un binomio con cui uno chef deve saper fare i conti: «Esistono basi che sono necessarie, ma l'aspetto positivo della cucina spiega Ferrucci - è che si può fare ciò che si vuole . Il dolce più buono che ho
mangiato, ad esempio, abbinava il cioccolato al caviale». Il Sud non sembra essere patria di nomi eccellenti nella cucina internazionale. Ferrucci spiega così questa tendenza: «Al sud la gente deve essere ancora educata a mangiare in certi
ristoranti, a comprendere che il prezzo del piatto non è composto solo dal prezzo degli ingredienti, ma dal lavoro che c'è dietro. Chi, però, vuole mangiare pagando 15 euro e uscendo dal ristorante sazio usa la logica giusta. Le portate non devono essere molte, bisogna
terminare il pasto ancora con un po' di fame». Quattro anni fa, a soli 24 anni, aveva rifiutato una proposta di lavoro da Dubai, recentemente ha detto no a Mosca: «Non mi sentivo ancora pronto e ho sempre sognato di tornare a lavorare nella mia terra d'ori-
gine perché conosco i prodotti, le persone, l'ambiente. Immaginando i piati che ho inventato in questi anni, ho sempre tenuto a mente questo principio. Le orecchiette con le cime di rapa, ad esempio, esaltano un sapore molto semplice che io ho cucinato con una semplice mollica di pane saltata con olio e aglio per aggiungere croccantezza e contrasto di consistenza». Il menu degustazione, vini esclusi, nel ristorante che è aperto tutti i giorni, tranne la domenica, costa 44 euro ma conta su prodotti forniti da produttori locali (ortofrutta del Metapontino, pesce dell'area pugliesejonica, carni rigorosamente locali). Tra i piatti del menu à la carte il rapporto fra territorio e sperimentazione è confermato: si va dalla crema di fave secche, pesce o crostacei e salsa verde, alla frittura di pesce con salsa al crodino fino alla mousse al cioccolato, spuma alla cannella e salsa al caffè. Sulla tendenza attuale della cucina destrutturata che vede in prima fila la scuola di Ferran Adrià, Ferrucci comunque chiarisce: «Sono ancora per le basi classiche». Antonella Ciervo
I ragazzi hanno partecipato a un ciclo di incontri sulla legalità
Un giorno da detective Gli studenti della Pascoli in visita alla Questura PERSONALE della Polizia di Stato in servizio all'Ufficio Minori della Questura e della Polizia Stradale, insieme ai volontari dell'Associazione “Protezione Civile - Gruppo Pubblica Emergenza” di Matera, a partire da metà febbraio scorso hanno tenuto un ciclo di dieci incontri con alunni delle classi III della Scuola Media “Giovanni Pascoli” sull'importanza del rispetto della legalità e su diverse altre problematiche di interesse per i giovani di quella fascia di età. Nel corso degli incontri sono stati trattati i temi del rapporto dei giovani con l'alcol, della violenza negli stadi, della sicurezza stradale e del bullismo, quest'ultimo nell'ambito del progetto “Davide 2”. Ai ragazzi, il personale della Sezione della Polizia Stradale di Matera ha poi tenuto un vero e proprio corso
di preparazione al conseguimento del patentino per la guida di ciclomotori. All'iniziativa della Polizia di Stato hanno partecipato una cinquantina di alunni, che hanno molto apprezzato l'iniziativa. Espressioni di apprezzamento sono pervenute anche dal dirigente scolastico e dai docenti, nonché dai genitori dei ragazzi che erano presenti all’incontro. Il 16 marzo scorso, al termine del ciclo di incontri, alla Scuola Media di via Lazzazzera si è tenuta una riunione con i genitori per illustrare il lavoro svolto con i ragazzi durante le 40 ore. Nell'incontro con i genitori è stato approfondito, con l'intervento della dr.ssa Alessandra Filoni, psicologa dell'Associazione “Protezione Civile - Gruppo Pubblica Emergenza” il tema delle
difficoltà di comunicazione tra genitori e figli. A conclusione del percorso educativo e formativo, una classe di III, composta da una ventina di alunni, della Scuola Media è stata accolta mercoledì pomeriggio in Questura per permettere loro di conoscere da vicino le strutture operative e il loro funzionamento. Accompagnati dal vicepreside e da un docente, i ragazzi sono entrati in due luoghi cruciali della vita della Questura: la Sala Operativa, dove al 113 pervengono le segnalazioni di emergenza e si indirizza l'intervento rapido delle Volanti; il Gabinetto di Polizia Scientifica, con tutta l'attrezzatura tecnica necessaria ad effettuare i rilievi scientifici sui luoghi dove sono commessi i delitti. Nel corso della visita, c'è stato an-
La visita degli studenti in Questura
che il tempo per una lezione sugli effetti deleteri del consumo di droghe tenuto da personale dell'Ufficio Minori. Al termine delle due ore dedicate alla Questura i ragazzi si sono congedati visibilmente soddisfatti. matera@luedi.it
La civiltà contadina al centro di un progetto della Padre Minozzi L’Api propone sinergie con il Parco tecnologico, Area Science Park
Il passato insegna il presente Imprese poco innovative Come eravamo. Ovvero “Conoscere il passato, per capire il presente”. Le suggestioni della città contadina rivivono nell'atto conclusivo di un progetto antropologico allestito dalle insegnanti Antonia Intini, Anna Cifarelli e Brigida Cicorella del I° Circolo della Scuola Elementare Minozzi che ha coinvolto, entusiasmandoli, i bambini delle terze classi in un salutare viaggio nel tempo e nello spazio. Un percorso a ritroso. Una gita emotiva alla ricerca delle origini che non poteva non partire dagli umidi e inospitali Sassi del tempo che fu, per giungere ad una consapevolezza maggiore dell'oggi. Dei diritti acquisiti - come quello all'istruzione - che paiono scontati ma che in passato non lo furono. Il confronto coll'antenato pastorello analfabeta diviene inevitabile. E i piccoli si sono improvvisati archeologi sociali. Sono andati a scavare - così come i loro trisavoli avevano scavato quei folli tuguri di tufo per ricavarne abitazioni di fortuna, anticipando di millenni il prossimo Piano Casa governativo (della serie: ti serve una stanza in più? Scava!) - nella memoria di familiari e conoscenti ultraottantenni. E hanno scoperto un universo incredi-
bile. Dominato da relazioni sociali differenti, da convenzioni cadute in disuso, da un rapporto diverso col tempo e con le risorse. Un mondo scomparso che può fornire, per questo, ancora spunti utilissimi. «Non dimenticare chi siamo e da dove veniamo - dice, inorgoglita, la dirigente Patrizia Di Franco - aiuta queste piccole menti a capire meglio la realtà e a pensare diversamente il proprio futuro». Foto d'archivio e ricerche bibliografiche hanno arricchito il prezioso lavoro di documentazione e analisi delle testimonianze dirette, raccolte tramite interviste puntuali e dal rigoroso valore sociale. Una mostra - della quale sarà possibile fruire liberamente fino al termine dell'anno scolastico - è stata allestita nello storico edificio di Via Lucana. E ieri pomeriggio, quale momento clou dell'iniziativa, la riproposizione di un corteo nuziale d'epoca - messo in scena dagli stessi bambini - ha lasciato senza parole i convenuti. Prossimamente, un libro illustrato racconterà dell'esaltante esperienza. Per non dimenticare, mai. Damiano Laterza matera@luedi.it
ESISTE in Basilicata una domanda potenziale di innovazione, da parte delle imprese, che stenta a manifestarsi. Le aziende lucane fanno poca ricerca perché non sono sufficientemente strutturate per farlo. Il Dipartimento Attività Produttive della Regione Basilicata mira a recuperare il ritardo nella spesa del Programma Operativo Fesr 2007-2013 puntando sulla ricerca e innovazione e incrociando la domanda e l'offerta, cioè aiutando le imprese ad individuare qual è l'idea progettuale industrialmente valida e che potrebbe usufruire di un trasferimento tecnologico. Presso la sede dell'Api di Matera una delegazione di imprenditori, guidata dal presidente Olivieri e dal direttore Stella, ha incontrato il di-
rigente regionale dell'Ufficio Ricerca e Innovazione Tecnologica, Luigi Gianfranceschi, e i responsabili di AREA Science Park, uno dei principali Parchi scientifici e tecnologici a livello internazionale, riconosciuto dal Miur come Ente di Ricerca di I livello, che si pone come punto di riferimento nazionale per il trasferimento tecnologico. Gianfranceschi e Cattapan, direttore del Servizio Trasferimento Tecnologico del Parco tecnologico friulano, hanno illustrato ad un'attenta platea di imprenditori e dirigenti dell'associazione, l'iniziativa “Basilicata Innovazione”, un accordo di collaborazione in via di definizione tra la Regione ed AREA che si propone di far emergere la domanda di ricerca e innovazione delle
imprese lucane, in aderenza alle linee strategiche di R & I che la Regione si accinge a varare. Area Science Park, dunque, agirà come soggetto facilitatore, una sorta di intermediario o auditor tecnologico per aiutare le imprese ad individuare la domanda di innovazione e orientarla verso l'offerta. La Regione, dal canto suo, metterà a disposizione le cospicue risorse del Por e quelle stralciate dall'Accordo di Programma Quadro sulla Ricerca e Innovazione. L'Api ha dato la massima disponibilità a supportare l'iniziativa, coinvolgendo un tessuto produttivo dinamico che sul territorio è pronto a cogliere l'opportunità. Un'unica raccomandazione alla Regione: accelerare i tempi. matera@luedi.it
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La difficile congiuntura non lascia tranquilli sul momento dell’azienda di salotti
Uva si dimette dalla Natuzzi L’amministratore delegato lascia per “motivi personali” ALTRO pesante colpo per il gruppo Natuzzi, è arrivato nella serata di ieri ufficialmente con la decisione di Aldo Uva, amministratore delegato di rassegnare le dimissioni dal proprio incarico. Le dimissioni di Uva verranno approvate nel corso della riunione dei vertici dell'azienda che si terrà il 23 marzo prossimo. Di conseguenza Pasquale Natuzzi, già presidente, dovrebbe assumere l'incarico lasciato da Uva, incarico che dovrà essere sottoposto all'approvazione dell'assemblea. L'azienda e i revisori dei conti ringraziano Aldo Uva per la sua alta professionalità e il contributo che ha dato nel corso di questa importante fase della società. «Lascio il mio incarico di ceo esclusivamente per ragioni personali - spiega - Aldo Uva - in questo momento per me è estremamente difficile spiegare ciò che provo, ma prima di tutto voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato con me durante questo periodo molto intenso sia sotto il profilo umano che professionale».
Aldo Uva amministratore delegato dimissionario, a lato Pasquale Natuzzi
Pasquale Natuzzi, presidente e socio maggioritario del Gruppo Natuzzi, ha dichiarato: «Prendo atto della decisione di Aldo Uva, un essere umano straordinario anche sotto il profilo professionale, che ha contribuito in modo importante al piano di rilancio della compagnia. La compagnia continuerà
con il processo di implementazione del business plan per raggiungere gli obiettivi prefissati. Abbiamo una visione molto chiara, un team molto forte e l'abilità e la determinazione necessari». Le dimissioni di Uva arrivano in un momento alquanto delicato per
la congiuntura economica generale e per il dato di ordini che in questo primo trimestre sembra ulteriormente in calo rispetto al primo trimestre del 2008. Voci che non trovano conferme ma che finiscono ulteriormente per pesare sul quadro complessivo dell’azienda e del mobile imbotti-
to. Dopo il 31 marzo si ragionerà più facilmente sui dati reali certo però, al di là delle prese di posizione ufficiali, appare difficile pensare che il momento economico e le scelte per il futuro non abbiano in alcun modo condizionato la scelta di Uva. Così come non trovano conferme ma rimangono gli interrogativi circa una ventilata possibilità di trasferimento a Milano degli uffici acquisti del gruppo che non avrebbe trovato una condivisione tra le parti. Dubbi e interrogativi normali quando a lasciare è un manager come Uva. Ora gli interrogativi sono anche altri. Cosa accadrà ad esempio agli altri manager portati da Uva? L’azienda ufficialmente sembrerebbe intenzionata a tenerli tutti, ma davvero rimarranno senza il loro generale in comando? In tutto questo il momento della Natuzzi lascia pensare e riflettere, a parlarne questa mattina alle 10 a Matera presso la sede dell’Edilcassa sarà il segretario nazionale della Feneal Pascucci. p.quarto@luedi.it
Ordine del giorno di Nicoletti in Consiglio comunale
Incontro al II Circolo
Iniziativa di Asm e Amici del Cuore
«Lo sterminio degli armeni è da considerare genocidio»
Malattie della vista un progetto a scuola
Obesità tra i minori serve una mappa
UN impegno del Governo a riconoscere formalmente lo sterminio del popolo Armeno come genocidio, affiancando così l'Italia agli altri Stati che lo hanno già fatto. E' quanto chiede il Consigliere Comunale Emanuele Nicoletti in un ordine del giorno che sarà discusso nella riunione del Consiglio Comunale, nel quale si esprime la piena solidarietà al popolo Armeno nella sua lotta per il riconoscimento della verità storica e per la difesa dei suoi diritti inviolabili e si impegna la Giunta Comunale ad assumere ogni possibile iniziativa volta a diffondere i drammatici trascorsi storici della popolazione armena - in primo luogo l'inserimento del genocidio nei libri di testo scolastico. Il consigliere Nicoletti, inoltre, invita a considerare la possibilità di istituire un museo e un riconoscimento ufficiale del genocidio in una Giornata Nazionale su tutti i Genocidi. «Con questo ordine del giorno - aggiunge il Consigliere comunale di Forza Italia Emanuele Nicoletti intendiamo inoltre rivolgere l'invito al Parlamento Europeo ad attivarsi affinché la Turchia, che continua a rifiutare categoricamente di riconoscere ufficialmente il genocidio degli armeni, condanni formalmente lo sterminio di circa un milione e mezzo di armeni, anche in considerazione della propria candidatura a diventare Stato membro dell'Unione Europea. L'Italia ha il dovere di proclamare con forza e ricordare questa tragica verità storica, riconoscendo ufficialmente quanto accaduto nella prima Guerra Mondiale, quando l'Impero Ottomano mise in atto la prima operazione di pulizia etnica scientificamente deliberata e organizzata da un governo”. Nella seduta di oggi, parteciperanno al Consiglio Comunale alcuni membri
UN progetto di sensibilizzazione sulla vista. A realizzarlo gli alunni del 2°Circolo in collaborazione della sezione italiana Iapb ( agenzia internazionale per la prevenzione della cecità) e del ministero della salute. «L'iniziativa - ha dichiarato Antonella Romeo - dirigente scolastico fa parte di un importante progetto socio-educativo, che ha come finalità unica la sensibilizzazione dei bambini e delle loro famiglie rispetto alla prevenzione delle malattie dell'occhio e dei problemi della vista. La realizzazione del progetto si è articolata in due momenti. Il primo a scuola, dove i bambini hanno assistito a uno spettacolo di carattere scientifico coinvolgente ed entusiasmante con lo scopo di stimolare la loro curiosità verso il problema oltre che di impartire loro i concetti fondamentali legati alla vista e all'occhio. La metodologia applicata è stata quella tipica di Mad Science® che si basa sul concetto di insegnare divertendo (“edutainment”). L'altro fase si concretizza a casa grazie al fatto che ai bambini è stato consegnato un Dvd, contenente un originale cartone animato per approfondire i concetti trattati nello spettacolo, e un questionario per i genitori che avrà proprio la funzione di aiutarli a osservare eventuali atteggiamenti del bambino che possono essere indicativi di eventuali problemi visivi. I tre spettacolo hanno coinvolto i bambini dei plessi di via Fermi e Lucrezio e le classi I A-B-C-D; II A-B-C-D; III A-B-C-D; IV AB-C-D; V A-B- C-D. Prima dello spettacolo tutti gli alunni hanno ricevuto il pacco con il materiale preparato dall'Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità e dal Ministero della Salute per aiutare i bambini a rinforzare i concetti appresi. m.f.
Il consiglieri comunale, Emanuele Nicoletti
delle associazioni armene d'Italia (Unione degli Armeni d'Italia, Associazione di Amicizia Italia-Armenia, Associazione Culturale Zatik, Associazione della Comunità Armena di Roma e del Lazio, Chiesa Apostoli-
ca Armena d'Italia), Savino Giannella della Comunità di Trani, le scrittrici Emanuela e Mary Avakian della Comunità di Taranto e l'arch. Vahè Vartanian dell'Associazione Zatik di Roma.
L’Università verde parla di urbanistica E' l'urbanistica il tema del quarto incontro del ciclo di seminari della Università Verde 2009 che è stato organizzato da Legambiente Matera. La Città di Matera - si legge in una nota dell’associazione ambientalista - negli ultimi decenni ha sperperato ed avvilito il grande patrimonio storico e culturale che derivava dalla sedimentazione sociale dei Sassi e dalla sperimentazione urbanistica degli anni '50-'70. A partire dalla prima Variante Generale al Prg del 1973'75 la città è diventata luogo di speculazione fondiaria ed edilizia, di distruzione del paesaggio, di alterazione sociale lasciando gestire il territorio e condizionare il proprio futuro alle imprese edili ed alle compromissioni politiche. Nel corso del seminario sarà possibile seguire il percorso di cementificazione, realizzato in quarant'anni, che ha attraversato con milioni di metri cubi di fabbricati la intera Città di Matera; in questo stesso tempo non si è stati in grado di dotarsi di un nuovo “vero” strumento di pianificazione. L'altezza di Matera aumenta, la sua qualità architettonica diminuisce. Campanile della Cattedrale metri 52, grattacielo via LaMartella 54 metri, torre del cementificio 97 metri. matera@luedi.it
Dati allarmanti sull’obesità
LA Basilicata è tra le prime regioni italiane per l'obesità. Per creare una mappa dettagliata sulla patologia, abitudini alimentari, stili di vita e rapporti con l'ambiente è stato condotto a Matera e provincia uno studio, il primo del genere in Italia per l'ampia casistica. Sono stati testati, in collaborazione con l'Associazione “Amici del cuore”ed Asm, tutti gli alunni delle scuole superiori con risultati sorprendenti ed inquietanti. L'ultima tappa dello screening è stato il Liceo Pedagogico e Linguistico “T. Stigliani” di Matera. Gli esami sono stati effettuati secondo parametri, griglie e tipi di patologie corrispondenti: colesterolo non superiore a 180 mg./dl, trigliceridi a digiuno non superiore a 170 ml/dl, pressione arteriosa 120 mm.Hg la massima e 80 mm.Hg la minima, circonferenza vita non superiore a 88 cm. nella donna e 102 nell'uomo, obesità, diabete, fumo, sedentarietà, stress, ansia, altezza ed indice di massa corporea. Sono stati presi in considerazione anche i fattori di rischio cardiologici non modificabili come età, sesso e familiarità. «L'Azienda sanitaria di Matera è impegnata con l'Associazione Amici del Cuore nell'attività di educazione alla salute rivolta a migliaia di studenti - asserisce Vito Cilla direttore Distretto Asm Matera - Il contatto con i ragazzi riveste una peculiare importanza perché non facilmente si rivolgono ai medici di medicina generale per consultarsi sulla pre-
venzione. Nella scheda rileviamo patologie familiari come il colesterolo ed il diabete e calcoliamo l'indice di massa corporea. I dati raccolti tratteggiano un profilo epidemiologico ed educano al rispetto della salute. I dati sono stati raccolti ed interpretati dalla Cardiologia dell'Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, guidata dal dott. Tommaso Scandiffio, e saranno pubblicati su prestigiose riviste scientifiche». «Lo studio, molto significativo dal punto di vista statistico per i grossi numeri, ha una valenza straordinaria perché abbiamo scoperto situazioni particolari sulla salute dei giovani. - afferma Tommaso Scandiffio direttore Unità operativa Cardiologia Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera «La nostra associazione in questi ultimi anni si sta sempre più impegnando nel sociale, - riferisce Paolo Loiodice vice presidente Associazione Materana Amici del Cuore - questo è un esempio di grande rilevanza sociale e sanitaria». «Nella nostra scuola, per la prima volta, abbiamo ospitato quest'organizzazione. aggiunge - Eustachio Andrulli preside Liceo Pedagogico “T. Stigliani” Matera L'iniziativa ha interessato 650 alunni, in gran parte femmine, con dichiarazione liberatoria per i minorenni. Siamo riusciti a coinvolgere i ragazzi in un lavoro diagnostico di rilevante proporzione». Nunzio Longo matera@luedi.it
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Venerdì 20 marzo 2009
TAXI MATERA 3332685173
Sabrina
Dora
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Convegno dell’Udc Sabato alle 17 all’Hotel del Campo si terrà il convegno “I giovani europei di Basilicata verso l’Unione di Centro”. Nell’occasione i giovani europei di Basilicata si organizzano per incontrare i quadri provinciali, regionale e nazionali. Interverranno Giuseppe Zinzi, Sergio Adamo, Francesco Coviello, Sabrina Rosmarino, Pietro Monico, Daniele Marzano, Giuseppe Gaudio.
Milella, liriche alla Scaletta
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). Buon compleanno! Baci da Anna.
Da mamma hai una luce diversa nell’animo. Buon compleanno dagli amici e da Ettore.
Domenica alle 18,30, presso il Circolo "La Scaletta", in via Sette Dolori 10 nei rioni Sassi, Daniela De Fina presenterà la raccolta "Voglio parlarti... " di Nuccio Milella. “Quella di Milella è una poesia sognante - si legge nella prefazione di Daniele Giancane - nel senso che ha la densità quasi inafferrabile del sogno». SERVIZI SOCIALI
FARMACIE DI TURNO
Convegno su dislessia E’ previsto il 27 marzo alle 15 nell’aula magna della scuola Padre Minozzi, il convegno su “Esperienze di prevenzione e dislessia”. Si parlerà di metodologie di screening, del punto della ricerca, ,d ella ricaduta della sperimentazione sui processi di apprendimento. Si confronteranno psicologi, neuropsichiatri dell’età involutiva, logopedisti, sociologi e dirigenti degli uffici scolastici. I temi più importanti della ricerca ma soprattutto della prevenzione diventeranno elementi del dibattito all’interno del convegno.
dalle 8.30 alle 8.30 DIRENZO Via Persio 48 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/333911 0835/262260 0835/336882 0835/331314
Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Incontro sulla legalità Sabato 21 marzo dalle 10 alle 12,30 nell’aula verde del liceo Carlo Levi si terrà l’incontro formativo per i rappresentanti di classe, Il capitano D’Amato dei carabinieri guiderà l’incontro. L’attività di formazione, in continuità con l’iniziativa della settimana della Legalità ha un duplice obiettivo, spiega il dirigente scolastico del liceo artistico, Filomena Patrizia Cancellaro: fare il punto sui miglioramenti avvenuti all’interno della scuola e responsabilizzare i rappresentanti di classe al rispetto delle regole condivise.
Pavimentazioni stradali Il Siteb, associazione italiana bitume asfalto, organizza il 26 e 27 marzo con il patrocinio dell’Api e della Regione, un seminario tecnico su “Teoria, pratica e innovazioni nelle pavimentazioni stradali”. Il seminario, rivolto a imprese liberi professionisti e tecnici delle pubbliche amministrazioni, sarà tenuto da esperti e professionisti che illustreranno le tematiche relative ai materiali di base, alla sicurezza e ambiente, alla marcatura Ce di aggregati e conglomerati, alle soluzioni innovative nelle pavimentazioni, alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e ad altri aspetti tecnici. Il programma prevede due giornate di formazione con la presenza d dirigenti, di docenti universitari e di esperti tecnici e legali. Alla prima giornata sarà presente anch el’assessore regionale a Infrastrutture e Mobilità, Innocenzo Loguercio.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072
FRANCO NERI PER MELARIDO IL 21 MARZO .MELARIDO '09 presenta Franco Neri domani alle 21 al teatro Duni. Biglietti d'ingresso dello spettacolo: 20 euro per la galleria e 25 per la platea. Nel 2003 nasce "Franco, oh Franco!" ovvero come vivere felici al nord mangiando pane e melanzane; un calabrese integrato al nord: vita, vicissitudini e folklore. Per ulteriori informazioni su biglietti e abbonamenti e per prenotare il posto al teatro Duni è possibile contattare la Quadrum di Matera al n. 0835.334859 oppure al n. 3206338008 oppure il teatro Duni di Matera al numero 0835/331812.
•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
FINO AL 30 MAGGIO PROFILI DI DONNA Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 La verità è che non gli piaci abbastanza 17,15- 19,30 - 21,45
•CINETEATROANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 La matassa 19,30 Watch Man 21,45
•KENNEDY• Matera 0835-310016 Diverso da chi? 17,30-19,30-21,30
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 The wrestler 19 - 21,30
•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 La Pantera Rosa 18,30 - 20 - 21,30
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro The wrestler 21
•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 La matassa ore 18.15 - 20 - 21,45
•CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
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Montescaglioso Il “nonno dei falchi”, Vito Salluce, ha scoperto nuovi esemplari
L’abbazia si conferma casa dei falchi grillai MONTESCAGLIOSO - Vito Salluce, presidente della sezione provinciale e locale dell'Ancr (Associazione Nazionale Combattenti e Reduci), durante la sua instancabile e quotidiana presenza nell'abbazia benedettina di San Michele Arcangelo, ha reso noto di aver avvistato, in due occasioni, i primi Falchi Grillai (nome scientifico “Falco naumanni”), arrivati a Montescaglioso nel 2009. Il 4 marzo scorso, alle ore 9.30, sono stati visti aggirarsi sul monastero benedettino tre falchi grillai, probabilmente maschi, mentre l'8 marzo, alle 14, sempre nell'abbazia montese, due falchi sono rimasti sospesi in aria, dirigendosi poi verso l'albero di pino situato nei pressi della struttura mona-
stica (Largo Racamato). Salluce ha sottolineato come l'arrivo di questi esemplari di falchi grillai, conosciuti a Montescaglioso con il nome di “scorzlaviend”per la loro grande capacità di rimanere sospesi in aria e sfruttare le correnti aeree, sia da interpretare come il segnale dell'arrivo della primavera. Salluce, ormai noto come il “nonno dei falchi grillai”, per l'aiuto prestato nella conservazione del falco grillaio, unico cittadino di Montescaglioso, lo scorso anno, ad aver ricevuto un attestato dalla Provincia di Matera ed una copia del dvd dal titolo: “Il Falco Grillaio, un ospite da salvare”, realizzato dal fotografo ed operatore di ripresa di Montescaglioso, Giuseppe Disabato,
ha poi ricordato come il periodo della nidificazione vada inizi dalla fine di marzo. Nel periodo estivo diversi piccoli rapaci cadono accidentalmente dai nidi posti nelle fessure dell'abbazia, monumento nel quale trovano un luogo ideale per nidificare. Salluce, nel corso della sua abituale presenza nel monastero benedettino, dove ha sede l'associazione da lui presieduta, in maniera gratuita e volontaria raccoglie i volatili, li accudisce salvandoli dagli attacchi di gatti e cani sempre pronti ad afferrarli per cibarsene. Li trattiene in alcune piccole gabbie all'interno della sezione combattentistica sin quando non è possibile consegnarli agli operatori del settore. Nel periodo durante
il quale i piccoli falchi sono accuditi numerosi visitatori dell'abbazia si soffermano, incuriositi, a vedere da vicini uno degli animali più conosciuti del territorio tra Montescaglioso e Matera; di certo un ulteriore motivo di interesse nel patrimonio montese. Il grillaio è una specie a corologia eurocentroasiaticomediterranea. L'areale di nidificazione si colloca tra il 52° parallelo in Polonia, dove nidifica irregolarmente, e il 56° parallelo nella zona del Volga, ampliandosi verso sud fino all'area del Maghreb. La maggior parte della popolazione è distribuita tra Spagna, Italia, Portogallo, Grecia, Macedonia, Turchia, Israele, ex Unione Sovietica. L'areale di sverna-
Esemplari di falco grillaio
mento è localizzato nel continente africano, in gran parte a sud dell'equatore fi-
no al Sud Africa. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
Ferrandina Dovrebbero sborsare 52.000 euro per la rimozione di un blocco di calcestruzzo
Rovinati dal crollo di un muretto Drammatico risarcimento danni per la famiglia Casertelli FERRANDINA - Due famiglie rischiano di finire sul lastrico per un blocco di calcestruzzo, che vale ben 52.000 euro. La vicenda paradossale, che sta esasperando la famiglia Casertelli di Ferrandina, è iniziata tredici anni fa, nel 1996, quando in seguito a una frana, crollò un pezzo di muretto staccatosi per una frana dal margine di vico Papa Giovanni Paolo XXIII al rione Cappuccini, rovinando sulla sottostante via Santa Lucia e finendo in una piccola vigna privata. La strada da cui si è staccato il blocco è al servizio della palazzina di proprietà dei quattro fratelli Casertelli. Inizia un contenzioso legale con diversi tentativi di conciliazione, si fa una perizia di parte e la proprietà del fondo “invaso” chiede un risarcimento di otto milioni di vecchie lire. La questione viene congelata, anche perché la famiglia Casertelli non valuta il danno come particolarmente eccessivo. Non conoscevano, evidentemente, il peso della tegola che sarebbe piovuta sulle loro teste, dopo qualche anno. Infatti, nel 2001, probabilmente su ricorso della proprietà del fondo su cui caduto il blocco con alcuni piccoli frammenti, il tribunale civile dispone la Ctu (Consulenza tecnica d’ufficio), ovvero una perizia per verificare nuovamente l'esatta entità del danno. Qui iniziano i guai, perché gli otto milioni di lire, diventano 52.000 euro. Una cifra esagerata, secondo la famiglia Casertelli, che tenta di avviare una nuova conciliazione, senza sortire alcun effetto. La vicenda si trascina, mentre intanto due fratelli decidono di indebitarsi con le banche e pagano la loro quota del danno, ridotta in piccola parte per effetto di un conciliazione. La patata bollente resta nelle mani di Massimo e Carla, rispettivamente di 36 e 42, il primo lavoratore in mobilità senza indennizzo con la moglie a carico; la seconda disoccupata e sposata con figli. Due famiglie senza
Pomarico, i progetti de “La Svolta” Il muretto crollato al rione Cappuccini di Ferrandina
grandi possibilità economiche, finite sul lastrico tra spese legali e la spada di Damocle del “calcestruzzo che vale oro”. L'ultima spiaggia è quella di contestare la perizia del tribunale, presentando un esposto alla Procura della Repubblica di Matera. Scatta l'indagine, la Procura dispone una nuova perizia, che accerta un danno di appena 6.000 euro. Intanto parte l'ordinanza di pignoramento dei beni; Massimo e Carla rischiano di perdere mobili, casa e auto. E' la disperazione assoluta. Versano 7.000 euro al tribunale per bloccare l'esecutività dell'atto, «mentre subiamo raccontano- le pressioni quotidiane dell'Ufficio Vendite del tribunale». La questione passa alla Corte d'Appello di Potenza, che ferma tutto e dispone per il 9 maggio prossimo una nuova perizia. «Ho dovuto acquistare un'altra auto -spiega Massimo- perché le chiavi e il libretto della mia sono in mano al giudice. Inoltre, con questa situazione aperta, nessuna banca ci concederà mai un prestito per pagare le spese legali. L'unica via d'uscita è quella di rivolgerci a un usuraio». Una eventualità da scongiurare, ma pare sia l'ultima spiaggia. «Gli avvocati ci
chiedono onorari impossibili -conclude Massimo- vogliamo solo giustizia, ovvero pagare i danni per quelli che effettivamente sono. Anche perché ci siamo più volte offerti di ripristinare lo stato dei luoghi a spese nostre, mandando un esca-
vatore, ma la proprietà non ha voluto». Una brutta storia, che rischia di avere conseguenze tragiche, soprattutto in questo periodo di difficoltà economiche mondiali. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Montescaglioso, via Ginosa riaperta dopo i lavori MONTESCAGLIOSO - Agli inizi di febbraio, il sindaco di Montescaglioso, Mario Venezia, con l'ordinanza numero 4, aveva vietato la circolazione di tutti i veicoli, in entrambi i sensi di marcia, sul tratto di via Ginosa, all'altezza della proprietà “Cazzetta”, zona interessata da una frana che aveva causato il cedimento della sede stradale, visibile da alcune crepe. Lo scorso 13 marzo sono stati ultimati i lavori di ripristino del tratto, con la revoca della precedente ordinanza di divieto della circolazione. La comunicazione, affissa preso l'Albo Pretorio comunale, è stata trasmessa al comando della polizia municipale, alla locale stazione dell'Arma dei carabinieri, all'Amministrazione provinciale di Matera per i provvedimenti di propria competenza, alla Sita Autolinee di Matera, all'Ufficio Tecnico Comunale di Montescaglioso affinché provveda alla rimozione della segnaletica mobile precedentemente disposta. La zona interessata alla frana, la cui sicurezza è adesso stata ripristinata, negli anni scorsi era stata già interessata dagli stessi problemi e da successivi lavori di rifacimento, venendo chiusa e resa percorribile solo in un senso di marcia per diversi mesi. mic.mar. provinciamt@luedi.it
POMARICO - Siamo in un momento cruciale. Abbiamo bisogno d'una nuova consapevolezza e volontà di tutte e tutti per trasformare e ridare vita alla nostra comunità. Non ne possiamo più d'interessi particolari inseguiti come regola di funzionamento del fare quotidiano, che distruggono solamente le residue possibilità di ripartenza; gli amministratori di prima non hanno lasciato nulla e sono i colpevoli. Ma non vogliamo vittime dal passato. Abbiamo la necessità di prendere spazi e ce li prenderemo. E lo faremo per dare a ogni pomaricana e pomaricano la possibilità di decidere. Non siamo con i partiti che hanno scelto d'ammazzare il primato del cittadino e allo stesso tempo non siamo per l'antipolitica. Noi del giovane movimento “La Svolta” siamo ragazze e ragazzi che non si fermeranno fino a quando questa comunità non avrà un volto nuovo. I fondatori del movimento erano otto, oggi siamo oltre venti e giorno dopo giorno il numero di persone che condividono gli stessi obiettivi sono sempre di più. Sempre più saranno. Perché ogni cittadina e cittadino deve farsi avanti e prendere la parola. Puntiamo, innanzitutto, su grandi temi: ambiente e progresso, lavoro e socialità, democrazia e partecipazione, trasparenza e legalità. Che fare? Che vogliamo fare? Prima di tutto, consigli comunali aperti e referendum sui temi portanti, assemblee di quartiere e assemblee cittadine periodi-
che, ingresso in ogni casa per conoscere tramite contatto personale la volontà di ciascuna o ciascuno. Giunte in pubblico e massima visibilità -con affissione nei punti strategici del paese- di ogni atto emesso da consiglio e giunta. L'esigenza è quella di ripartire dalle proprietà del territorio. Dunque, il patrimonio in donne, uomini, bellezze artistiche e architettoniche vogliamo renderlo concretezza: o con il ricorso a un centro di raccolta del materiale utile al riciclaggio; o con l'apertura dei monumenti conosciuti e non, di tutti gli immobili del Comune da catalogare realmente; o mettendo in pratica l'attivazione di sportelli che possano aiutare soprattutto le giovani generazioni a trovare risposte sulla costituzione di cooperative, su progetti finanziabili; o inventando un museo e percorsi guidati a Pomarico Vecchia e a Castro Cicurio; o gestendo la manutenzione del verde pubblico; o con la sperimentazione della vivibilità dei luoghi di rione Castello; o ripensando al Bosco dell’area verde della Manferrara (da poco in fase di riqualificazione) quale spazio patrimoniale più importante da mettere a disposizione della cittadinanza e del turismo di qualità, con gestione diretta del Comune di Pomarico. Le nostre proposte sono tantissime e tante dovrebbero essere, dove ogni cittadina e ogni cittadino sono chiamati a proporre e proporsi per ricominciare. Il Movimento politico “La Svolta” di Pomarico
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In un lungo documento inviato alla Regione tutti i motivi del no secco al ridimensionamento
Piano scuola, pronti alla lotta I cittadini chiedono di rivedere l’accorpamento di San Mauro SAN MAURO FORTE - Un'affollata assemblea per dibattere della incandescente vicenda del dimensionamento scolastico a San Mauro che, facendo leva esclusivamente sul crudo dato della popolazione scolastica, perennemente in calo specie nelle aree interne afflitte da endemico spopolamento, porterebbe prima alla decimazione e poi alla scomparsa definitiva di questi presidi da cui è impossibile prescindere per assicurare la esistenza di agglomerati urbani simili ad una comunità civile. Da qui la ingrata lotta dei tanti che puntano a salvare il salvabile, pescando nelle pieghe della normativa e facendo leva sulla dignità di queste comunità. L'ultima versione del Piano di dimensionamento scolastico approvato in sede regionale, vede l'accorpamento dell'Istituto comprensivo sanmaurese (101 alunni) a quello di Salandra. La cosa non va, però, giù ad amministratori, forze politiche, operatori della scuola e genitori che ritengono ingiustificata la mancata concessione di una deroga che pure è stata accordata ad altre realtà nelle medesime condizioni di svantaggio e di allocazione in territorio montano. Ed è così che
Il municipio di San Mauro Forte
l'assemblea ha partorito un documento che verrà inviato alla Regione Basilicata per chiedere di rivedere la decisione assunta, minacciando -in caso contrario- la mobilitazione generale e -persino- di adire le vie legali. A seguire diamo conto del testo del documento che, tra le altre, porta in calce le firme del sindaco, Francesco Diluca, del consigliere provinciale Antonio
Santochirico, del presidente dell'Istituto scolastico Teodoro Simulis, del parroco, don Giuseppe Perna, di Maria Rasulo in rappresentanza dei docenti, di Rosa Anna Dipierro in rappresentanza del personale Ata, di Domenico Sanchirico per il gruppo consiliare del Pd, del presidente della Pro loco Salvatore Tricarico. Il documento esordisce premettendo che: “Il giorno 14.3.2008, nel salone comunale, si è svolto un incontro pubblico per esaminare la situazione venutasi a creare a seguito dell'approvazione, da parte della Regione Basilicata, del Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche (anno 2009/2010-Dlgs. N°112/98 artt.138-139), stigmatizzando come “Gli intervenuti hanno giudicato in modo negativo il piano approvato dalla Regione Basilicata, in quanto nonostante la previsione, da parte del legislatore, di deroghe in favore dei Comuni svantaggiati, l'unico Istituto ad essere stato cancellato dalla geografia scolastica della provincia di Matera è quello di San Mauro Forte” e che “a fronte di numerose deroghe concesse ad Istituti della Provincia di Potenza, e anche di Matera, che si trovano al disotto
della soglia di 300 alunni, gli intervenuti, non hanno compreso il perché valutazioni analoghe non sono state fatte anche per il nostro istituto“. Constatazioni che fanno dire agli estensori del documento che. “il Piano regionale, più che ad una reale esigenza di razionalizzazione, sembra rispondere unicamente ad interessi territoriali ed elettorali e che, aldilà delle parole che si sprecano nei dibattiti e nei convegni, i comuni delle aree interne continuano ad essere vittime di una politica che tende ad emarginarli ed a privarli dei servizi essenziali”, aggiungendo immediatamente che: “ Ciò non è più accettabile, come hanno ribadito i numerosi cittadini presenti, soprattutto quando si diventa l'unico bersaglio di tale politica, nonostante la presenza di una struttura pienamente idonea a fungere da sede di Istituto Comprensivo”. Queste, in sostanza, le ragioni per cui “gli intervenuti, hanno ritenuto di dover invitare la Regione Basilicata (nella persona dell'Assessore Antonio Ausilio e della Commissione Tecnica incaricata di effettuare l'esame definitivo al piano approvato) a rivedere le decisioni assunte e a riconsiderare la possibilità di con-
cessione della deroga in favore dell'Istituto Comprensivo di San Mauro Forte, in quanto collocato su un territorio “montano” e “svantaggiato”. Gli autori della missiva non mancano di sottolineare la propria determinazione comunicando che: “In assenza di una risposta”, si vedrebbero costretti a “far valere le proprie ragioni” promuovendo “non solo la mobilitazione dei cittadini, ma, qualora non dovesse farlo l'Amministrazione provinciale di Matera, si attiveranno, in sede giudiziaria, presentando un ricorso amministrativo presso il Tar di Basilicata”. Gli stessi, nel contempo, bussano alla porta dell'assessore regionale Autilio a cui chiedono un incontro urgente, “per meglio far conoscere le posizioni del Comune di San Mauro Forte e dei suoi rappresentanti”. Insomma, questo Piano di dimensionamento scolastico regionale, nonostante gli aggiustamenti in corso d'opera a cui è stato sinora sottoposto, continua a rimanere indigesto per molte realtà che si sentono da esso menomate e rischia di diventare una storia infinita, con puntate ancora tutte da scrivere. Vito Bubbico provinciamt@luedi.it
Irsina «Si doveva interessare delle strade cittadine all’inizio del suo mandato»
«Furioso e l’impegno tardivo» Il consigliere Garzone (Pd) replica sul “caso Bretella” Felice Garzone
IRSINA - Non ci sta il consigliere comunale del Pd, Felice Garzone, e risponde alle accuse politche, mosse dal consigliere provinciale Achille Furioso, in un precedente articolo, apparso sul Quotidiano. «Sul l Quotidiano della Basilicata del 11 marzo è apparso un articolo sulla provincializzazione della bretella di collegamento tra la Sp Irsina scalo e Ss 96 bis, nel quale -inizia la nota del-
consigliere comunale Felice Garzone del Pd di Irsina- il consigliere provinciale Achille Furioso della Sinistra democratica alimentava delle inutili e confuse polemiche. Nell'articolo si legge: “Qualora l'Amministrazione comunale non evesse preso iniziative pubbliche sulla viabilità, l'avrebbe fatto lui come consigliere dell'Amministrazione provinciale”. Voglio ricordareal consigliere Furioso -continua Garzone- che la viabili-
tà (tranne le strade interpoderali) è solamente di competenza della Provincia e che è nelle sue prerogative di consigliere provinciale, come irsinese, di interessarsi delle questioni legate alla sua città natale. Questo interessamento -insiste polemicamente Garzone- della buona percorribilità delle strade, andava fatto dai primi giorni del suo mandato, e non a pochi giorni dal voto alla Provincia. Mi verrebbe da chiedere, se in questi anni, le strade del territorio d'Irsina fossero in ottimo stato, e se il problema, fosse presente anche quattro anni fa quando Furioso fu eletto alla Provincia. Se è vero, com'è vero, che il problema
della viabilità sussisteva anche quattro anni fa, mi piacerebbe capire, dove stava il consigliere Furioso? E poi se la competenza è della Provincia perché chiamare in causa il comune e i giovani consiglieri? Da tutto ciò -infervora Garzone- si evince una certa confusione nelle delle idee che il Furioso ha dei problemi della nostra comunità. Voglio ricordare al consigliere provinciale che come giovane del Pd e consigliere comunale la mia attività politica è stata in questi anni prima di tutto d'ascolto dei problemi della gente, e di conseguenza portavoce degli stessi agli amministratori comunali. Mi prime infatti sottolineare una del-
le priorità : il servizio di igiene ambientale, che grazie alle mie competenze, a quelle dell'assessore all'ambiente del comune di Irsina, Antonio Capezzera, al contributo di tutta l'Amministrazione comunale, per la partecipazione attiva nella risoluzione del problema, che fra un mese, ad Irsina Inizierà la raccolta porta a porta differenziata dei rifiuti». Irsina, insieme con altre poche realtà lucane, sarà un esempio d'efficienza da imitare nel dannoso problema che attanaglia le società moderne. Voglio suggerire al consigliere Furioso -conclude il consigliere comunale Felice Garzone- che la politi-
ca “è una cosa seria” , e che le questioni si affrontano di concerto, così come stiamo facendo noi nel Pd, con la struttura del partito e del Segretario del partito in primis. Iniziando insieme dal primo giorno del proprio mandato, e non a pochi giorni da una competizione elettorale, e soprattutto, e che queste sterili polemiche, non giovano certo al centro sinistra, che continuerebbero solo a togliere consensi al centro sinistra stesso, avvantaggiando inesorabilmente la destra. È solo così facendo -consentimi che si fa una legittima attività da “uomo di sinistra”». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
Dopo la vittoria esterna contro il Lagopesole, c’è il big match con il Tolve
Nuovo banco di prova per il Grottole GROTTOLE - Dopo aver ottenuto un'altra vittoria esterna sul campo del Lagopesole, il Grottole si conferma una delle squadre rivelazione del campionato, raggiungendo la salvezza matematica con cinque turni di anticipo dalla fine. Domenica, come ci si poteva aspettare, i biancazzurri hanno vinto contro un avversario che, nonostante l'inferiorità tecnica, ha lottato fino al 90' per pareggiare una gara meritata e, dopo il doppio vantaggio, controllata dai grottolesi. Nel primo tempo, infatti, i giocatori di D'Ascanio hanno disputato un ottimo calcio, dimostrando compattezza e sintonia tra i reparti: oltre ai gol di Puntillo al 25' e Scarnato al
45'e le diverse occasioni da rete create da Moramarco, Scarnato e Allegretti, infatti, la squadra si è imposta con un notevole possesso palla e preciso fraseggio a centrocampo, facendo sprecare molte energie fisiche e mentali agli avversari che, per questo, sono stati costretti a commettere molti falli tattici. Nella ripresa, invece, il Grottole stenta a creare, preferendo chiudersi in difesa cercando il contropiede giusto per chiudere la partita. Ma, dopo 20', i padroni di casa trovavano la rete per riaprire la partita con un regalo del grottole che, in vantaggio e fuori casa, si sono fatti colpire in contropiede da una squadra grintosa ma poco
pungente. D'Ascanio richiama i suoi sull'attenti e la partita si conclude con l'egemonia del Grottole che sfiora il tris ancora con Moramarco, Prisco e Buono. Superato anche questo ostacolo, quindi, i materni si apprestano ad affrontare la capolista Real Tolve che farà visita ai biancazzurri nel prossimo incontro di campionato. E se il Grottole è in ottima forma, il Tolve, dopo un altro ampio successo e la conferma della leadership solitaria, si può definire quasi imbattibile. Ma il fattore campo può sempre essere determinante e D'Ascanio, che ha tanto lavorato per trovare il miglior assetto tattico per la sua squadra, non vorrà sicuramente
L’allenatore del Grottole Giuseppe Angelino
sprecare l'occasione per dimostrare ancora una volta il valore degli uomini che ha scelto ad inizio campionato. Nel girone di andata, inoltre, il Grottole è stata una delle poche squadre che
hanno fatto risultato sul campo del Tolve. Ci si aspetta, quindi, una gara combattuta fino al 90'. Carlo Amodio provinciamt@luedi.it
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Bernalda Omaggio dei “Cittadini Attivi” alla vedova del giornalista del Quotidiano
Targa in memoria del collega Rosamondo BERNALDA - “E fu Antipolitica” a Bernalda. Ovvero ove il movimento nacque. Stiamo parlando dei Cittadini Attivi che più attivi non si può. E della strada verso una democrazia partecipata. Una sera di domenica, nel locale simbolo della locale dolce vita l'Azimut Cafè - si discute dell'amara vita. Ossia dei soprusi di una classe politica sempre più distante dalle esigenze della gente. E di come addolcirla, questa vita da vassalli. Antonio Forcillo presenta il volume che racconta dei cinque anni che cambiarono il (piccolo/grande) mondo del basso Basento. E non solo. C'è il professor Tamburrano che scuote le coscienze.
C'è Olimpia Fuina -mamma del fidanzatino di Policoroche attende giustizia da oltre un ventennio e che sposa la causa: «Gherardo Colombo si è complimentato per la tenacia e il coraggio che ho dimostrato in questi anni. Ma non ha visto ancora niente. Sono determinata ad andare avanti e i Cittadini Attivi sono quei degni compagni di battaglie che avevo sempre cercato». Li aveva davanti a sé, Olimpia, gli attivissimi cittadini antipolitici e non lo sapeva. Lei, che è Bernaldese come loro. E le manifestazioni di stima diventano reciproche. Forcillo la nomina presidente onorario della scomoda Associazione e la Fuina -che pare a suo
agio nelle situazioni intricate- si commuove. Il numeroso pubblico appalude, interviene, s'infervora, partecipa. Si parla dei rimborsi elettorali, ossia del «più clamoroso scippo perpetrato ai danni della collettività». Di come fiumi di denaro pubblico vengono fagocitati dalle tasche dei soliti noti. Della partitocrazia che ha ucciso la nostra consapevolezza sociale. Mali d'Italia, si dirà. Mali tangibili, su un territorio assediato dal malgoverno, vessato dall'improvvisazione, assetato di partecipazione. Arrivando a Bernalda i segni della presenza del tenace collettivo sono tangibili. Il gazebo di piazza del Popolo - mai nome fu
più appropriato per indicare l'oramai insopportabile paradosso della cosa pubblica gestita nel nome dell'interesse di parte - è lì, a ricordare la necessità di un coinvolgimento della popolazione che è sempre più improcrastinabile. Ma Bernalda pare non essere più la stessa. Quasi dieci mesi fa moriva il giornalista del Quotidiano Antonio Rosamondo. Da allora il paese sembra aver perso la propria anima. La scomparsa di colui che -per quasi un trentennioaveva raccontato un territorio tradizionalmente marginale dandogli dignità storica e alimentando un proficuo e continuo dibattito è assai tangibile. E la serata diviene l'oc-
Antonio Rosamondo
casione adatta per celebrare Rosamondo, consegnando alla vedova una targa commemorativa e un mazzo di rose rosse. Del resto era stato lui che «all'inizio ci spronò a non mollare -dice Forcillo- e ci mise in contatto col profes-
sor Tamburrano affinchè formassimo un gruppo eterogeneo e forte che fosse in grado di lottare». Un'eredità, quella di Rosamondo, che ha plasmato la coscienza critica di un'intera generazione. d.l.
Bernalda Conta sessanta iscritti e si pone l’obiettivo di lavorare alla realizzazione delle Cittadella
Sostegno ai Padri Trinitari Costituita un’associazione per il progetto della solidarietà BERNALDA - Si dice che chi trova un amico trova un tesoro. E questo lo sanno bene i Padri Trinitari di Venosa che a Bernalda hanno trovato tantissimi amici, anzi “l'Associazione Amici Padri Trinitari”. Un idea, quella di fondare questa associazione no profit, che nasce appunto dal grande progetto della Cittadella della solidarietà che si sta portando avanti a Bernalda. E come per i grandi eventi, anche questo ha avuto il suo momento di gloria con la presentazione dell'associazione alla popolazione bernaldese, avvenuta nei giorni scorsi. Durante la serata si sono registrati i messaggi di solidarietà e poi anche un ricco palcoscenico di ospiti ha preso parte alla prima tappa della neo-associazione. Ad aprire i lavori, per impegni liturgici, è stato don Mimì D'Elia, della parrocchia Mater Ecclesiae. Subito dopo Salvatore Martelli, presidente dell'associazione, e in veste di moderatore, ha dato la parola al sindaco di Bernalda, Francesco Renna, il quale ha parlato di grande amicizia con Venosa e con i Padri Trinitari. «Quello che oggi noi vediamo sulle tavole illustrate -ha detto Renna- è il frutto di una grande collaborazione con i Padri Trinitari nata tre anni fa. Infatti -ha continuato il sindaco di Bernalda- all'inizio Padre Cipollone mi parlò di una colonia estiva ed oggi il progetto prevede una struttura che si pone come punto di riferimento per tutti. Il centro -ha concluso Renna- ospiterà i nostri amici disabili e gli anziani
I lavori al Centro dei Padri Trinitari
non autosufficienti». A seguire è intervenuto il sindaco di Venosa, Carmine Miranda Castelgrande, che ha ribadito la grande amicizia con Bernalda; poi, nel suo intervento, dapprima ha parlato dell'istituto di Venosa come centro di riferimento per tutta la regione e poi di un ponte, quello Bernalda-Venosa, che si rafforza sulle basi della solidarietà. Subito dopo i rappresentanti delle due comunità la parola è passata al presidente della Provincia di Matera, Carmi-
ne Nigro, il quale ha parlato di istituzioni presenti e di progetto fondamentale per tutto il metapontino. Tra gli ospiti che sono intervenuti durante la serata c'è stato anche don Mariano Crucinio, della parrocchia di San Bernardino da Siena, mentre per i Padri Trinitari, a portare il saluto alla comunità bernaldese sono state le parole di Padre Angelo Cipollone, direttore del centro di Venosa, il quale ha ringraziato tutti i presenti e la neo associazione. Lo stesso poi ha detto: «Ci sono tanti impegni, ma il sapere che la città di Bernalda ci è vicina allevia tutti i pensieri». A seguire è stato introdotto il tema: «Scopi e finalità dell'associazione no profit Amici dei Padri Trinitari, a cura del vicepresidente dell'associazione, Antonio Carrieri, che ha fornito ai presenti gli scopi dell'associazione e il fine che la stessa, attraverso i suoi associati, si è posta. Da sottolineare, nelle parole di Carrieri, il numero dei soci, arrivati a 60, e la possibilità di essere soci-fondatori se l'adesione avverrà entro sei mesi dalla costituzione della stessa. Dopo le parole di Carrieri sono arrivate quelle dell'architetto Martino che ha illustrato il progetto della nuova sede dei Padri Trinitari. La chiusura dei lavori è arrivata con il messaggio finale del presidente della Regione, Vito De Filippo, che ha parlato di Bernalda e Venosa come due città a lui care e poi di impegno della regione in questo grande progetto. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Tursi, lavoro nero Blitz dei carabinieri TURSI - Prosegue con ottimi riscontri investigativi l’operazione dei carabinieri del comando provinciale denominata “Homo Faber” e finalizzata a scovare il lavoro nero e la scarsa sicurezza sui luoghi di lavoro. Nell'ambito dell'operazione, avviata, già da tempo, dal Comando provinciale carabinieri di Matera, prosegue incessante e continua, l'opera di controllo dei carabinieri, nella provincia, presso i cantieri edili, con lo scopo di verificare le condizioni di lavoro e il rispetto delle norme poste a tutela dei lavoratori dipendenti, in modo da contrastare ogni illecito e, soprattutto, evitare gli infortuni. In tale ambito, nei giorni scorsi, a Tursi, i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Matera e della stazione carabinieri competente, unitamente agli ispettori della Direzione provinciale del lavoro di Matera, hanno ispezionato quattro cantieri edili e, in uno di questi, hanno rilevato e contestato l'impiego di lavoratori in nero. In particolare, è stato rilevato che venivano impiegati, in attività lavorative, tre lavoratori, tutti italiani, occupati in nero, quindi senza la che fossero stati assunti regolarmente. A seguito di tale riscontro, i militari hanno proceduto sospendere l'attività nel cantiere e a contestare una “maxi sanzione” amministrativa di 10.000 euro. L’incidenza del lavoro nero, soprattutto nella fascia metapontina, è da mesi in continua crescita, tanto da evidenziare in più occasioni anche il concreto rischio di incidenti sul luogo di lavoro. provinciamt@luedi.it
I due gol subìti a Lagonegro hanno segnato la squadra
Bernalda vittima della malasorte BERNALDA - Due gol e tanta sfortuna nella partita persa dal Bernalda in terra lagonegrese. «Ci aspettavamo un risultato del tutto diverso, dopo aver analizzato la partita, ma a volte il buon gioco non paga». Questo l'amaro commento di Francesco Santorsola, uno dei protagonisti della domenica negativa vissuta sul campo del Lagonegro. Ancora l'attaccante rossoblu continua: «Siamo stati castigati da due episodi e da tantissima sfortuna. Abbiamo subìto due gol, ma il risultato non è del tutto vero, infatti, abbiamo attaccato senza però trovare anche noi, come il Lagonegro, la via del
gol. La loro prima rete è stato il frutto di una disattenzione collettiva. La seconda realizzazione, invece, è giunta su un calcio di rigore. Abbiamo perso contro una grande squadra, anche se non meritavamo la sconfitta per quanto offerto da noi e per quanto fatto dai nostri avversari. Dico questo perché loro sono stati più cinici, ma noi le nostre palle gol le abbiamo avute ma sfruttate male. Inoltre, e non per cercare l'alibi della sconfitta, siamo arrivati a Lagonegro con gli uomini contati, quindi con cambi contati; una situazione che si sta ripetendo troppe volte. Anche se bisogna sottolineare che ci sono molti dei nostri compa-
gni che sono alle prese con l'infermeria, e a questi si aggiungano gli squalificati. Quindi, ora dobbiamo ritrovarci, cercando di buttare alle spalle questa parentesi negativa. Certo con un po di attenzione in più avremmo potuto commentare un altro risultato. Comunque ora l'importante deve essere il prossimo obiettivo, ovvero il Villa D'Agri che domenica affronteremo tra le mura amiche, supportati dai nostri tifosi. In casa non dobbiamo sbagliare ha concluso Santorsola- in quanto questi sono punti importantissimi per la squadra e per la società che crede in noi». fa.si.
Francesco Santorsola
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Rotondella Sono stati arrestati dai carabinieri, hanno commesso numerosi furti nella provincia
Fermati i ladri dei vecchietti In quattro, di etnia Rom, imperversavano da un anno Segue da pag. 27
ROTONDELLA - Una volta individuati, l'uomo e le tre donne sono stati fotosegnalati e successivamente riconosciuti dalle vittime, chiamate a raccolta dai carabinieri. In manette sono finiti la trentottenne Rosa Longiaric (era lei che si presentava a casa degli anziani) e il suo convivente trentacinquenne Orsus Kristijan, Nina e Marika Goman (zia e nipote, rispettivamente di cinquanta e trentuno anni), tutti residenti ad Aprilia. Nel corso di una conferenza stampa, ieri, i comandanti delle Compagnie di Policoro e di Tricarico, Fernando Carbone e Giuseppe Prudente, hanno spiegato che «i furti sono stati commessi nel 2008 e nei primi mesi del 2009». Dalla banda sono state visitate numerose abitazioni di alcuni comuni della provincia di Matera fra cui Rotondella, Tursi, Grassano, San Mauro Forte e Montescaglioso. «Il problema gravissimo è che durante i sopralluoghi, subito dopo i furti, non siamo riusciti a trovare impronte. - ha affermato il capitano Carbone - Abbiamo chiesto alle vittime se per caso questa donna usasse i guanti, hanno detto di no. Avevamo una targa parziale ma c'erano pochi indizi». E' quindi iniziata una difficoltosa attività di ricerca e di analisi di casi simili che, anche in altre località del territorio nazionale, avevano portato a risultati più concreti. Alla luce del modus operandi della banda, i carabinieri erano riusciti a stabili-
Il capitano Carbone e il tenente Pomidoro della Compagnia di Policoro ; a destra le foto segnaletiche degli arrestati (foto Videouno)
re che si trattava sicuramente di persone di etnia Rom. Grazie agli identikit e ai riconoscimenti con foto segnaletiche effettuati dalle vittime è stato possibile stringere il cerchio su alcuni indiziati. «Le peculiarità sono le impronte digitali ma il responso dell'Afis è stato negativo», ha precisato il capitano Carbone. In sostanza, quando i carabinieri hanno preso le impronte digitali, il responso non era utile ai fini della comparazione.
«Abbiamo guardato i loro polpastrelli - ha aggiunto Carbone - erano coperti da un sottile strato di colla per non lasciare impronte. Li abbiamo fatti lavare con l'acetone». Nelle impronte “taroccate” i carabinieri hanno rinvenuto anche disegnini e numeri (un tredici su un polpastrello, forse per sfidare la superstizione). Dalle indagini, coordinate dal pm Annunziata Cazzetta, i quattro partivano da Aprilia, percorrevano la dorsale dell'A3, uscivano nei
paesini e colpivano in continuazione, per tre o quattro giorni. Dopo una sosta in Calabria tornavano indietro, commettendo qualche altro furto. L'operazione è stata condotta con la compagnia di Tricarico ed è stata supportata dalla compagnia di Pisticci, comandata dal capitano Pietro Mennone. Il capitano Prudente, comandante della compagnia di Tricarico, ha sottolineato la difficoltà che hanno spesso gli anziani (ottant'anni è
l'età media delle vittime) a denunciare simili episodi: «La prima sensazione è la vergogna, non è facile confidare di essere stati raggirati e aver perso i risparmi di una vita. In un caso un “colpo” ha fruttato 50.000 euro. Non dimentichiamoci, quindi, il “numero oscuro” composto da tutte quelle persone che per vergogna non hanno mai denunciato». Per il momento i carabinieri hanno scoperto una decina di furti ma le attività proseguono per raccogliere elementi di prova per tutti quei
furti accomunati dalla stessa strategia, avvenuti sia in Basilicata sia nelle regioni limitrofe. I quattro (le donne sono cittadine italiane, l’uomo è croato), sottoposti a fermo, sono stati accompagnati nelle carceri di Matera e Potenza, a disposizione del pm Annunziata Cazzetta. I carabinieri hanno lanciato un appello ai cittadini: se qualcuno è stato vittima di furti e riconosce gli arrestati, può rivolgersi ai militari. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Alternativa Sociale fa le pulci alla raccolta rifiuti: «Il taglio è scarso»
Rotondella, il Pdl si fa strada, stasera si inaugura la nuova sede
Case popolari a Policoro Ritardi dell’Ater, Di Sanza interroga De Filippo
tro quadro il costo del servizio per l'abitazione di un euro per gli uffici, a cui va aggiunto un 12% di addizionale, è un segnale positivo ma del tutto insufficiente rispetto alla complessità della questione che necessita di correttivi sostanziali e di un pubblico dibattito da affrontare con spirito aperto e senza strumentalizzazioni». L'argomento dei concorsi comunali continua a essere al centro delle polemiche nella cittadina jonica e per il quale Maida ha presentato una interrogazione che ha letto all'assemblea. «Il riferimento è alla delibera 47 del 27 febbraio 2009 -ha aggiunto Maida- avente ad oggetto: direttiva per la modifica del Regolamento sull'Ordinamento degli Uffici e dei Servizi e specificatamente all'articolo 21 bis che prevede per i concorsi comunali una preselezione per soli titoli nel caso in cui per un posto messo a concorso le domande di partecipazione superino il decuplo. E'ritenuta legittima la scelta dell'Amministrazione di far concorrere tutti i candidati ad una preselezione con domande a risposta multipla, ma da far valere per i futuri concorsi. Non si possono modificare le regole del gioco mentre la partita è in corso. E', infatti, discutibile la scelta di applicare tale decisione anche ai concorsi in essere (un posto di bibliotecario, tre da vigile urbano, ed uno da autista di scuolabus); dal momento che le domande sono state già presentate ed i termini scaduti il 29 gennaio. Numerosi -ha concluso Maida- i giovani che hanno presentato domande e che hanno preannunciato di ricorrere nei modi e nelle forme consentite dalla legge». Anna Carone provinciamt@luedi.it
ROTONDELLA - Si inaugura questa sera, alle ore 18, la nuova sezione locale del Pdl in corso Garibaldi. All'evento saranno presenti i senatori del partito Cosimo Latronico, Egidio Digilio e Guido Vicedonte. Nella nuova sezione dovrebbero confluire diverse anime politiche del territorio: dall'ex circolo di An, guidato dal presidente Giuseppe Lippo, al gruppo dei Circoli della Libertà di Rudy Marranchelli, all'assessore comunale Francesco Dilorenzo, politicamente vicino al senatore Cosimo Latronico, fino ad alcuni cittadini di antica cultura socialista o sostenitori di Forza Italia della prima ora. Un blocco ampio, dunque, che rappresenterà un importante riferimento per le prossime comunali. Nelle elezioni politiche dell'aprile scorso, peraltro, il Pdl ha dimostrato di poter contare anche su un ampio consenso di opinione, superando il Pd pur senza essere presente con una sezione sul territorio. Il nuovo gruppo, perciò, potrà far leva su questa buona base di partenza. E' ipotizzabile, inoltre, che il Pdl possa correre al fianco di Vito Agresti, che ha dichiarato ieri la volontà di sfidare con una civica la coalizione di centrosinistra. Resta da capire, però, se il partito sarà disposto ad accettare o meno una coalizione senza alcun riferimento politico al centrodestra. La civicità della lista anticipata da Agresti, infatti, permetterebbe di aggregare diverse figure politiche che non si riconoscono nel centrodestra, ma hanno attivamente collaborato con Agresti in questi anni. Ma saranno tutti d'accordo? Pino Suriano
POLICORO - Il consigliere regionale del Pd, Antonio Di Sanza, ha presentato un'interrogazione sui ritardi relativi all'avvio dei lavori di edilizia sovvenzionata nel Comune di Policoro. «L'Ater di Matera, in associazione con il Comune di Policoro -dichiara Di Sanza- ha partecipato al bando di gara relativo ai “Contratti di Quartiere II”. Il progetto presentato dal Comune prevede che l'Ater realizzi 18 alloggi di edilizia sovvenzionata. Lo stesso Comune ha trasmesso all'Ater, la Delibera relativa all'approvazione dello schema di convenzione da sottoscrivere per l'attuazione dell'intervento in parola. Con deliberazione 214 del 27 febbraio 2009, inoltre, il Dipartimento regionale Infrastrutture, opere pubbliche e mobilità, ha concesso all'Amministrazione comunale di Policoro un finanziamento integrativo pari a 1.490.935,80 euro per l'aggiornamento dei prezzi a base di appalto degli interventi costruttivi compresi nel Programma Contratti di Quartiere II, invitando il Comune alla riapprovazione del quadro tecnicoeconomico dell'intervento per un importo complessivo di 6.490.935,80 euro e ad attivare tempestivamente le procedure necessarie per l'affidamento dei lavori. Pare vi sia un conflitto di competenze con relativi problemi di interpretazione di atti adottati. E' evidente continua Di Sanza- che tale situazione determini una stasi nelle procedure ed il rischio reale di perdere il finanziamento e vanificare un intervento fondamentale per quel Comune e quel territorio. Pertanto ho chiesto al presidente della Giunta Regione ed all'assessore regionale di avere maggiori informazioni sui presunti conflitti di competenza, invitando chi di competenza a voler diffidare l'Ater di Matera ad adempiere alle proprie funzioni».
MONTALBANO JONICO - Nuovamente affollato l'incontro del capogruppo in consiglio comunale di Alternativa Sociale, Vincenzo Maida, con i cittadini di Montalbano Jonico, relativo alle problematiche: tassa sui rifiuti solidi urbani, organizzazione del servizio di raccolta differenziata e concorsi comunali. Presente anche, Francesco Amendola, medico della comunità jonica e attivista di Alternativa Sociale. Interessante il dibattito scaturito fra donne, giovani, anziani e professionisti che hanno palesato un forte interesse di partecipazione alle scelte compiute dall'amministrazione pubblica. «Non ci sono finalità elettorali, né strumentali in questi incontri -ha dichiarato Maidama una libera partecipazione dei cittadini su questioni pubbliche. Siamo convinti che dal dibattito se condotto con spirito costruttivo e senza preconcetti, possono sortire effetti positivi per tutta la comunità ed anche per chi amministra, se ovviamente si è aperti al dialogo e non ci chiude in difesa di interessi particolaristici». Attiva la discussione sulla differenziata la cui difficoltà pare crei alcuni disagi. «Molti cittadini -ha aggiunto Maida- sono intervenuti per sottolineare le carenze del servizio e le difficoltà che incontrano quotidianamente. Meglio sarebbe stato un avvio graduale e una organizzazione più intelligente. Anche perché fino ad ora i vantaggi sono stati davvero pochi. Lo scorso anno dal conferimento dei rifiuti differenziati sono stati incassati appena 15.000 euro, mentre quest'anno la previsione è di 45.000 euro e fronte di un costo totale del servizio di circa 900.000 euro. La decisione dell'Amministrazione di abbassare di 28 centesimi al me-
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Calcio Coppa Uefa. I bianconeri vanno avanti in Europa con merito. Unica squadra italiana
Udinese, più forte dei russi Perde di misura, ma approda ai quarti di finale, obiettivo mai raggiunto ZENIT UDINESE
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C’è il Milan e anche Donadoni
In sessantamila per il Napoli
ZENIT S.PIETROBURGO (4-2-3-1): Malafeev 7; Sirl 6 (25'st Huszti 6), Krizanac 6, Tymoshchuck 6.5, Kim Dong Jin 6; Semshov 6, Denisov 6; Ziryanov 6, Danny 6.5, Fayzulin 6 (25'st Tekke sv); Pogrebnyak 6. In panchina: Contofalsky, Ionov. Allenatore: Advocaat 6. UDINESE (4-3-3): Handanovic 6.5; Pasquale 6, Zapata 6, Felipe 6, Lukovic 6 (15'st Sanchez 6); Inler 6, D’Agostino 6.5, Asamoah 6.5; Pepe 6, Quagliarella 6.5, Di Natale 6.5 (46'st Obodo sv). In panchina: Koprivec, Sala, Isla, Zimling, Floro Flores. Allenatore: Mezzini 6 (squalificato Marino). ARBITRO: Atkinson (Inghilterra) 6. RETE: 34'pt Tymoshchuck NOTE: Pomeriggio freddo, terreno in pessime condizioni. Spettatori: 40mila circa. Ammoniti: Pepe, Quagliarella. Angoli: 1210. Recupero: 1'pt e 4'st.
L’illusorio vantaggio dello Zenit San Pietroburgo: ai quarti passerà l’Udinese
SAN PIETROBURGO – Storica qualificazione ai quarti di finale per l’Udinese che perde 1-0 a San Pietroburgo nel ritorno degli ottavi di finale di coppa Uefa contro lo Zenit campione in carica, ma grazie al 20 ottenuto all’andata al «Friuli» avanza nel torneo continentale. Al 7', è l’Udinese a rendersi subito pericolosa: cross di Lukovic per la testa di Quagliarella con palla di poco fuori. Al 15' russi vicini al vantaggio: colpo di testa sul primo palo e palla liberata con il braccio da D’Agostino sulla linea. L'arbitro lascia correre e sul capovolgi-
mento di fronte arrivava la risposta immediata dell’Udinese: colpo di testa in pallonetto di Quagliarella che alza di poco sopra la traversa. Al 28' contropiede di Di Natale (assist di Quagliarella) con il capitano bianconero che alza la mira. Al 34' passa in vantaggio lo Zenit con Tymoshchuck che di testa infila la sfera in fondo al sacco nonostante la respinta disperata di Handanovic. Al 38' Fayzulin alza sopra la traversa a due passi da Handanovic, mancando il raddoppio. Ultimo brividi prima del riposo: Quagliarella non sfrutta un rim-
pallo da posizione ravvicinata e Danny calcia fuori sfiorando il palo. Nella seconda frazione di gioco, con identici schieramenti, il gioco prosegue con un ritmo molto alto: al minuto 11 Fayzulin al volo calcia alto non sfruttando un disimpegno sbagliato di Zapata. Udinese costretta al primo cambio al 15': infortunio muscolare per Lukovic e ingresso in campo del cileno Sanchez. Russi in pressing ma Udinese insidiosissima in contropiede: al 20' gran parata di Malafeev su forte conclusione al volo di Quagliarella. Ancora un’opportunità per i
friulani con il portiere che nega all’attaccante bianconero il gol del pareggio su angolo di D’Agostino. Advocaat al 25' opera due cambi nel tentativo di dare ulteriore vivacità alla sua squadra: dentro Tekke e Huszti al posto di Sirl e Fayzulin. Al 40' ci prova anche Pepe ma il portiere dei russi nega ancora la reta ai friulani con la respinta in angolo. Inutili gli asslati dei russi che hanno anche sofferto le incursioni dei bianconeri. L’Udinese accede ai quarti di finale e tiene viva la partecipazione dell’Italia alle coppe europee.
NAPOLI – Sarà un San Paolo gremito e che punterà sulla spinta dei 60mila spettatori annunciati, quello che domenica sera accoglierà il Napoli atteso ad una grande gara contro il Milan. La partita contro la squadra di Carlo Ancelotti oltre che una sfida nella sfida, in virtù della rivalità sorta ai tempi in cui il Napoli di Maradona e il Milan di Sacchi si contendevano lo scudetto, segnerà anche l’esordio casalingo di Roberto Donadoni sulla panchina azzurra proprio contro quei colori rossoneri ai quali è particolarmente legato. Dunque riflettori sull'ex commissario tecnico della Nazionale ed ex di prestigio. Amarcord a parte, per il Napoli a caccia di punti, sarà importante far bene per cercare di risalire la classifica. Il match contro il Milan, tuttavia, arriva in un momento particolare e delicato della stagione caratterizzato dagli infortuni (sono ancora out Maggio, Gargano, Rinaudo, Vitale e Iezzo), dall’esonero di Edy Reja e da squalifiche (questa volta rimarrà a casa Aronica). L’unica buona notizia riguarda la sospensione della squalifica di Mannini che già domenica potrebbe essere in campo. Sarà necessario confermare quanto di buono visto domenica a Reggio Ca-
labria dove la squadra ha interrotto l’emorragia di risultati. I napoletani sperano di poter assistere alla stessa partita dello scorso anno quando, era l’11 maggio del 2008, gli azzurri batterono con il risultato di 3-1 i rossoneri con le reti di Hamsik, Domizzi e Garics e gol della bandiera per i rossoneri di Clarence Seedorf. Diverso il discorso all’andata: a San Siro, Lavezzi e compagni uscirono sconfitti per 1 a 0 nel match del novembre scorso. Ma da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, e ora tocca a Donadoni che, sulla panchina azzurra da soli nove giorni, continua a provare uomini e schemi. Oggi, nel corso dell’amichevole in famiglia, il tecnico bergamasco ha provato il 3-5-2 con Navarro tra i pali, Santacroce, Cannavaro e Contini in difesa, Montervino e Datolo esterni e Pazienza, Blasi ed Hamsik in mediana. In attacco spazio al duo tutto argentino Denis-Lavezzi anche se Zalayeta sembra in pole position rispetto al 'Tanquè. Nel secondo tempo si è rivisto Mannini, che ha giocato come esterno sinistro, mentre Datolo è andato a posizionarsi a centrocampo come interno. Ma queste sono solo prove. Non è escluso che il tecnico, alla fine, opti per un altro modulo.
Presentato il progetto per il campo di calcio in Calabria con l’impegno del campione azzurro
Gattuso realizza un sogno per Schiavonea
Gattuso in mezzo alla gente di Corigliano durante lo stop
SARONNO - «Dai sassi di un campetto abbandonato all’erba sintetica di un moderno complesso sportivo è un gran passo». Rino Gattuso, campione del mondo con la nazionale e con la sua squadra di club, atleta che ringhia in campo così come contro l’emarginazione e la miseria della sua Calabria, ha realizzato il suo 'sogno di bambinò e ha fatto partire i lavori per regalare al suo paese di origine una struttura per lo sport. Il campione rossonero ha presentato oggi a Saronno l’iniziativa che sarà realizzata dalla sua Onlus con il decisivo contributo della Fondazione Vodafone Italia e l'apporto del comune di Corigliano Calabro (Cosenza) che si è impegnato a gestire e mantenere
efficiente l’impianto in futuro. Il progetto, per la quale sono stati stanziati complessivamente 520mila euro, prevede la ristrutturazione del campo di Schiavonea-Corigliano e successivamente la creazione di uno spazio di socializzazione per i giovani della Calabria attraverso iniziative specifiche che anche mirano all’integrazione dei bambini immigrati, dei disabili, della propaganda dello sport a scuola con la 'Scuola dello sport'. «Ci provavo da sei anni, ma ora i lavori sono finalmente partiti. Io Sogno un Sud che non sperperi i contributi e che non abbandoni le cose che si sono faticosamente fatte, e una Calabria che non sia citata solo per la N'drangheta», ha spiegato il centro-
campista rossonero. «La ristrutturazione del centro sportivo – ha detto da parte sua il vice prefetto Paola Galeone, che da due anni è il Commissario straordinario del Comune di Corigliano Calabro, è un mezzo per realizzare un progetto complessivo che segnali un salto di qualità anche nel rispetto della legalità». E di contributo per propagandare la “legalità come valore» ha parlato pure Ida Linzalone, segretario generale della Fondazione Vodafone Italia impegnata nella crescita di una società «più equilibrata e solidale». La crisi economica non risparmia il calcio e i grandi club, Rino Gattuso ne è consapevole ed è pronto a fare i suoi passi per andare incontro alla
società. «In periodi così io sono favorevole all’eventuale riduzione dell’ingaggio – spiega il centrocampista del Milan. Ne ho già parlato con Galliani. Se la società mi chiederà una riduzionesono pronto».
40 Sport
Venerdì 20 marzo 2009
Prima Arleo prova il “suo” 3-4-3 e il 4-3-3 per la sfida con le vespe
Il Potenza torna all’antico Mangiapane centravanti, ma quel posto è per Berretti IN BREVE DALLA LEGA PRO Gene Gnocchi a Cosenza IL COSENZA, che vola spedito verso la Prima Divisione, si gioverà oggi della prestigiosa presenza di Gene Gnocchi durante la seduta di allenamento del pomeriggio. Il comico coglierà l'occasione per effettuare una sgambatura con il gruppo di Mimmo Toscano, in attesa di recarsi a Castrovillari, dove andrà di scena il suo spettacolo teatrale "Cose che mi sono capitate". Gnocchi diventerà rossoblu per un giorno.
Pescara, licenziamento per Fortunato IL PESCARA ha avviato davanti al Collegio arbitrale della Figc la procedura per il licenziamento di Daniele Fortunato. Il club è stato penalizzato di tre punti dalla Disciplinare per la vertenza per mobbing fatta dal centrocampista contro la Ternana.
Seconda Il mediano ci sarà
Bacchiocchi rincuora il Melfi
Una scivolata di Bacchiocchi
"STO FACENDO lavoro differenziato, ma la situazione migliora di giorno in giorno. Penso che martedì potrò riaggregarmi ai compagni e svolgere il normale lavoro. Per Cassino conto di esserci". Testo a cura di Gianluca Bacchiocchi, ormai prossimo al rientro dopo l'infortunio muscolare che gli ha impedito di partecipare alla gara con la Val di Sangro. Una elongazione causata da una “estirada” effettuata sul finire del recupero con il Manfredonia. Clinicamente il centrocampista è guarito, lo stiramento assorbito e quindi in considerazione anche dell'assenza per squalifica di Maisto, in occasione della prossima trasferta, dopo la sosta, Bacchiocchi ritornerà titolare. Formerà con Mitra una coppia affidabile e già all'opera in diverse circostanze, che non dovrà far rimpiangere la mancanza di Maisto. Un compito che l'ex barlettano è in grado di svolgere con tranquillità avendo disputato finora un torneo positivo: "Ma io faccio del mio meglio - sottolinea il giocatore laziale - Cerco di farmi trovare pronto quando il mister mi chiama. Sono soddisfatto di quello che ho dato finora, ma voglio continuare così, sapendo che ogni partita è difficile ed importante allo stesso tempo". A Cassino si dovrà cercare di ottenere punti preziosi nella rincorsa alla sal-
vezza. " Non sarà semplice perché loro sono in lotta per i play-off, aggiunge Bacchiocchi. Possiedono un organico di primo ordine e dopo alcuni problemi, sembrano essersi messi in carreggiata come si è visto domenica ad Aversa dove hanno ottenuto una vittoria assai significativa. Certo che noi faremo la nostra parte intenzionati a non fare sconti a nessuno, cercando di continuare a fare punti ed avvicinarci al raggiungimento del traguardo stagionale". Nel frattempo la squadra ha svolto una partitella in famiglia. Tranne Bacchiocchi e Fumai leggermente affaticato, tutto il resto della squadra ha lavorato tranquillamente. Da rimarcare la prova di Matteo Marini apparso particolarmente in palla ed autore dei due gol che hanno consentito alla sua squadra di avere la meglio nella sfida in famiglia. La sgambata è stata diretta da mister Nolè, preparatore dei portieri, con Palumbo e il suo vice Ciullo che si sono recati a Taurisano per partecipare al funerale dell'ex presidente della squadra pugliese Perrotta, deceduto a soli 49 anni a causa di un male incurabile. Palumbo era legato a questo presidente con cui ha condiviso una stagione calcistica, anche fuori l'ambito sportivo e non è voluto mancare all'ultimo commosso saluto. Emilio Fidanzio sport@luedi.it
PASQUALE Arleo torna all’antico. Mette da parte il sorprendente 4-1-4-1, che ha fatto la sua fortuna nella gara con il Crotone, ma che è naufragato pesantemente contro la Pistoiese, per riproporre un Potenza con il tridente e con un centrocampo più folto. Almeno, queste sono state le indicazioni emerse dalla sfida in famiglia di ieri pomeriggio al Viviani, che ha visto come sparring partner la formazione degli Allievi Nazionali guidati da Peppe De Stefano. Diversi i gol segnati, ma particolarmente in evidenza Cammarota che ne ha marcati quattro, ed evidente il lavoro della squadra teso a smaltire i carichi pesanti della preparazione dei giorni scorsi. Soprattutto a livello tattico è sembrato che la squadra seguisse i voleri di Arleo, tanto quando è stata schierata con una difesa a tre, tanto quando si è giocato con un pacchetto tradizionale a quattro. La più evidente novità rispetto alle posizioni in campo di Pistoia, è stata la scelta di schierare Mangiapane come centravanti. Ai suoi lati Sarno e Nolè che in casa potrebbero dare quello che non sono riusciti a fare in Toscana, suscitando l’ira dei tifosi presenti (al pari di Cozzolino che, al contrario, ha trovato posto solo nella seconda frazione del match di ieri). Ancora, si è rivisto tra i titolari Suppa, al fianco di Cammarota che ha beneficiato dello spazio creato davanti a sè da Manigiapane, per trovare la conclusione a rete in diverse circostanze. Per il resto, sugli esterni hanno giocato Dei a destra e Sabatino a sinistra (quest’ultima decisamente forzata come scelta, visto che il campano è il più in forma della squadra e ha dimostrato che il ruolo che glicalza a pennello è il centrale davanti alla difesa), mentre il pacchetto arretrato si è imperniato su Cuomo, Di Bella e Patarini. Poi Arleo ha disposto il ritorno al 4-3-3 con Dei che è scalato di qualche metro più indietro e Sabatino che si è accentrato. I motivi della scelta del tecnico risiederebbero nell’esigenza di rendere più munifico il settore nevralgico del campo, quello travolto a Pistoia, specie in fase di non possesso palla. Fondamentale in tal senso, però, appare il
rientro di Sarno e Nolè, per una partita di grande sacrificio, sulla linea dei mediani, proprio come accadde contro il Crotone, quando il meccanismo apparve perfetto. Numericamente, stando a queste indicazioni, l’unico cambio rispetto a domenica scorsa è Suppa al posto di Cozzolino (naturale l’esclusione di Lolaico squalificato e il rientro di Dei) con l’avanzamento di Mangiapane in un ruolo assai particolare per lui, considerato che è arrivato a Potenza per fare il centrocampista centrale. La sensazione è che, in questa fase della stagione, quella posizione e quel ruolo, considerando anche il momento generale che stanno vivendo i protagonisti, potrebbe essere di Berretti. Il toscano l’anno scorso diede il meglio di sè proprio in quella posizione e in questa fase del campionato. E’ chiaro che ancora non è al massimo della forma per via della pubalgia (dovrebbe essere considerato al 100% solo la prossima settimana), ma è l’ultima soluzione che resta ad Arleo per cercare di fare un gol (specie in trasferta) e crediamo che l’allenatore voglia giocarsi anche questa carta. Alfonso Pecoraro
Juve Stabia, la crisi sta nei numeri QUELLA DELLA Juve Stabia è una stagione da buttare, proprio come i soldi che sono stati investiti per un posto al sole. Ingaggi elevatissimi per un rendimento al di sotto delle attese. Appena 24 punti, diventati 22 per la penalizzazione. 5 vittorie, 9 pareggi e 11 sconfitte. 24 reti segnate e 33 subite. Numeri che ricordano il passato, dal quale la società si sarebbe voluta staccare. Ma l'anno scorso la squadra era meno ambiziosa e più giovane dell’attuale. L'anno scorso, dopo 25 gare, le vespe di Capuano avevano 25 punti (5 vittorie, 10 pari e 10 ko). Aveva segnato 25 volte (pur non avendo Grieco, Capparella, Biancolino e Rastelli), una in più della squadra attuale e subito 31 gol contro 33. Ma quello che più pesa è il distacco dalla retrocessione diretta: oggi appena tre punti su Potenza e Pistoiese, i prossimi due avversari; l'anno scorso 8 punti sulla Sangiovannese, penultima, e 13 sul Martina.
Seconda Categoria Travolto domenica a Tricarico, super nel recupero
Laurenzana dai due volti Marone decide la sfida contro il La Fiasca Oppido TRICARICO LAURENZANA
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TRICARICO: Messina, Lapata, Benevento, De Biasi R. (13'st Centola), Lotito, Salerno, Langone, Cortese, De Biasi G.(29'st Santangelo), Innella (23st Calabrese), Cirillo; Pignone, Franchino, Monaco; All. Malvinni LAURENZANA: Rendi, Rossi E., Trivigno, Dianò, Cafarelli, Rossi G., Marone, Iula, Di Trinco, Graziadei, Plantamuro; All. Cafarelli ARBITRO: Cappella RETI: Cirillo (4), De Biasi G. (2), Di Trinco (L), Cortese, Langone, Salerno FINISCE in goleada la sfida tra Tricarico e Laurenzana. Mattatore della giornata Cirillo, autore di quattro reti. Fin dai primissimi minuti si capisce che la partita si giocherà ad una sola porta e già all'8' il Tricarico si porta in vantaggio: Cortese serve Cirillo il cui tiro è ribattuto da Rendi ma sulla respinta si fionda la punta tricaricese che sigla il vantaggio. Passano due minuti e il Tricarico raddoppia: Benevento mette al centro De Biasi G. con un piatto destro volante mette alle
spalle di Rendi. Il Tricarico è padrone del campo ma al 20', alla prima proiezione offensiva, il Laurenzana va in rete con Di Trinco. Ma si tratta di un fuoco di paglia e al 25' il Tricarico va ancora in rete con Cirillo. La supremazia tricaricese è a tratti imbarazzante e al 34' è ancora Cirillo ad andare in rete dopo uno scambio veloce con Innella. Al 37' c'è gloria per Cortese (tornato a giocare dopo un anno di stop). La ripresa riprende con ancora Cirillo protagonista: al 3'st riceve palla e dai trenta metri, si gira e con un bolide sigla la sesta di squadra e la quarta personale. Al 7'st va in rete Langone , il quale da dentro l'area di rigore mette alle spalle di Rendi con un pallonetto sul secondo palo. Il Tricarico allenta la morsa e al 24' arriva il gol di Salerno che, su assist di Cirillo, mette la ciliegina sulla torta della sua ottima prestazione. Al 26' De Biasi G. raccoglie palla al limite dell'area e infila il portiere avversario all'angolino basso. 9 a 1 per i padroni di casa e partita finita anche se il Laurenzana prova, nei dieci minuti finali a diminuire il pesante passivo. p.p.
LAURENZANA LAFIASCA
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LAURENZANA: Rossi E., Trivigno G., Dianò, Cafarelli, Rossi R., Plantamuro M., Pavese L., Pavese R., Marone, Ferrari, Di Trinco. A disp.: Rendi, Iula, Graziadei. All.: Cafarelli. LA FIASCA OPPIDO: Lancellotti, Lioi, Pepe, Palumbo, De Felice G., Basilio, De Luca, De Felice A., Ramunno, Larocca, Colangelo. A disp.: nessuno. ARBITRO: De Nicola di Potenza. RETE: 28' st Marone. LAURENZANA Il Laurenzana di Cafarelli ha cambiato la storia degli scontri-diretti con il La Fiasca Oppido. Nei precedenti ed unici tre confronti tra queste due squadre, i “fiaschisti” avevano sempre portato a casa il risultato pieno. Questa volta il Laurenzana ha sfatato il tabù condannando, molto probabilmente, alla retrocessione in Terza Categoria la compagine di Oppido Lucano. Il match di recupero di Laurenzana si è tramutato in una condanna per il La Fiasca. Ci è voluto un guizzo felino di testa della punta Marone alla mezzora della ripresa
per sbloccare la contesa, su assist dell'inesauribile Trivigno G., autore di una prestazione da incorniciare. Le due squadre, ampiamente rimaneggiate, non si sono risparmiate. Il Laurenzana ha meritato la vittoria, grazie ad una condotta di gioco perfetta nel corso della ripresa e nonostante l'inferiorità numerica (rosso a Plantamuro M. alla fine del primo tempo). Occasioni per Lioi (superlativo Rossi E.), Di Trinco, assai pimpante. Ad inizio ripresa, il La Fiasca si rende pericoloso con una punizione di Larocca, smanacciata da Rossi E. (3'). Nonostante l'uomo in meno, il Laurenzana assedia i sedici metri ospiti. Al 6' Cafarelli calcia in porta una punizione velenosa sulla quale si salva Lancellotti con l'ausilio della traversa. Al 7' bordata di Trivigno G. bloccata dal portiere dell'Oppido. Al 9' Dianò colpisce il secondo legno per il Laurenzana. Il La Fiasca è in sofferenza. Cafarelli ci prova dal limite (15'). Trivigno G. e poi Marone non riescono a segnare intorno al 20'. Di Trinco si trova la porta spalancata al 25' e sbaglia clamorosamente. Al 28' il gol-partita: Trivigno G. pesca Marone in area che incorna per l'1-0. d.p.
Sport 41
Venerdì 20 marzo 2009
Scarnato squalificato, Pioggia e Romaniello restano in dubbio per domenica
Francavilla, problemi a centrocampo FRANCAVILLA – La formazione guidata da Ranko Lazic, continua la sua preparazione in vista dell’impegno casalingo contro i campani del Sant’Antonio Abate. Gli allenamenti, proseguono senza sosta presso lo stadio “Nunzio Fittipaldi”, sotto lo sguardo attento dell’intero staff tecnico rossoblu. Ieri la consueta partitella in famiglia, dove sono state provate delle soluzioni tattiche, per fare fronte alle importanti assenze. Non sarà della gara il centrocampista Marco Scarna-
to, fuori per squalifica. In forte dubbio anche la presenza di altri due centrocampisti, Nicola Romaniello e Fabio Pioggia, alle prese con problemi muscolari, il primo con un fastidioso risentimento alla coscia, il secondo per una distorsione alla caviglia. Si spera, di recuperarne almeno uno dei due, maggiori chance di giocare, le ha Romaniello, che viene attentamente curato dallo staff medico sinnico. Altrimenti il tecnico serbo, dovrà reinventarsi il reparto centrale del campo,
con l’impiego di qualche giocatore in una posizione non sua. Prosegue intanto, il buon momento della formazione del presidente Franco Cupparo, che domenica si è aggiudicato l’importantissimo derby in trasferta contro il Matera. Un vero e proprio scontro diretto, tra le due compagini. I ragazzi di mister Lazic, continuano quindi, a tenere lontana la zona play out e ad avvicinarsi a quella play off. Il Francavilla è in serie positiva da due turni. L’ultima sconfitta risale alla gara esterna di tre domeniche fa
contro la formazione del Fasano. Sfida persa per due reti ad uno, in un match che aveva visto i rossoblu in buona forma e per niente rinunciatari. A Matera, i ragazzi di Lazic, hanno dimostrato un’invidiabile condizione atletica, evidenziata soprattutto nel secondo tempo, dove l’undici francavillese, a differenza degli avversari, arrivavano per primi sulla palla. Ora, si aspetta l’arrivo dell’undici guidato in panchina da mister Salvatore Nastri, che arriverà in riva al Sinni per mettere in difficoltà i padroni di
Francavilla di Ranko Lazic e del patron Franco Cupparo in azione al campo Fittipaldi
casa. Gli abatesi, sono in piena lotta play out è stanno cercando a tutti i costi di uscire dalla zona “calda”
della classifica. Pertanto, bisogna fare molta attenzione a questo match. Claudio Sole
Ieri amichevole con la Rappresentativa Juniores di Basilicata vinta 6-0
Matera, è l’ora di osare Danza mette Chisena dietro Albano e Magliocco MAGLIOCCO timbra la scena. Dopo il gol annullatogli contro il Francavilla domenica scorsa, ieri l’attaccante ha sfogato tutta la sua rabbia siglando il il primo gol nel test amichevole contro la Rappresentativa Juniores di Basilicata. Il tecnico del Matera, Franco Danza, ha mandato in campo in linea di massima le idee che vuole mettere in campo domenica al Mazzella di Ischia. Fermi ai box Naglieri e D’Arienzo a scopo precauzionale, l’undici mandato in campo contro la Selezione di Basilicata ha visto Antonio Chisena agire alle spalle di Diego Albano e Magliocco, mentre a centrocampo La Fortezza, Acampora e Malagnino hanno fatto da filtro a centrocampo davanti a una difesa inedita che ha visto Gisonna e Martinelli centrali, Risi a destra e Giglio a sinistra, quest’ultimo torna disponibile dopo aver scontato le sei giornate di squalifica rimediate a Bitonto. Aumentare il peso in attacco sembra essere l’obiettivo a cui mira Franco Danza,
Il tecnico del Matera Franco Danza
d’altronde nel calcio contano i gol e il Matera dovrà necessariamente cercarlo domenica al Mazzella di Ischia. La trasferta più lunga, visto che c’è da superare anche l’ostacolo dei traghetti che hanno orari abbastanza particolare, oltre a dei tempi di percorrenza lunghi quasi di
due ore. «Ho preferito non rischiare D’Arienzo vittima di un affaticamento. Mi hanno messo in difficoltà ed è quello che tutti gli allenatori vogliono. Avere delle alternative è vitale per qualsiasi tecnico. Se qualche giocatore viene meno e non c’è alternativa è ov-
Gli altobradanici per evitare i play out fanno la corsa sul Bitonto
Genzano, obiettivo a 4 punti GENZANO DI LUCANIA Due giorni ancora e al Comunale di Genzano arriverà il Francavilla F.. I brindisini arrivano a Genzano con l'obiettivo di fare bottino pieno e continuare la rincorsa ai play-off. Lo Sporting Genzano, d'altro canto non ha più le scusanti del caso e domenica serve solo la vittoria. La compagine alto bradanica, domenica prossima, dovrà fare a meno del centrocampista Buonocore squalificano per somma di ammonizioni. A metà campo a suo posto dovrebbe esserci il potentino Bacio Terracino, affiancato a Rega, Riccio e Papagni. Claudio Pirone Il Francavilla F. arriva a Genzano dopo sette risultati utili consecutivi, quattro pareggi contro Nocerina, Pianura, Venafro e Bacoli e tre vittorie contro Brindisi, Francavilla Pz e Gelbison Cilento. Numeri che fanno dei brindisini i favori per domenica. Lo Spoting Genzano, invece, è reduce da due pareggi consecutivi e cercherà la vittoria per rimettere le cose a posto e ritrovare fiducia e continuità nei risultati. Statistiche alla mano, sino ad oggi lo Sporting Genzano è andata in rete ventidue volte, subendo trentotto reti, equamente divise tra mach interni ed esterni. La differenza reti non è delle migliori con un meno diciannove davvero preoccupante. Dei venticinque punti conquistati sino ad oggi, lo
Sporting ha collezionato più risultati lontano dal Comunale di Genzano che sul suo manto erboso di casa. Tredici punti portati via da trasferte difficili, grazie alle vittorie contro Bacoli, Venafro e Pomigliano e hai quattro pareggi. Tra le mura amiche, invece, il sodalizio agli ordini del Presidente Donato Nei ha fatto peggio con soli dodici punti all'attivo grazie alle due importati vittorie contro Bacoli e Venafro (entrambe nel girone di ritorno) e ai sei pareggi che ricordano ai bianco rossi tanti episodi contrari e spiacevoli. Tuttavia, dopo i due pareggi consecutivi e i soli quattro punti di distacco dal Bitonto, attualmente prima squadra automaticamente salva, i genzanesi devono crederci sino in fondo. Lo Sporting Genzano è chiamato alla risposta definitiva sul terreno di gioco nonostante domenica arrivi una squadra in grande condizione sia fisica che psicologica. L'ultima sconfitta dei brindisini, infatti, risale allo scorso diciotto gennaio quando, in quel di Matera, la squadra lucana si impose per uno a zero. Il Francavilla F. con i suoi trentasei punti è in piena lotta per un posto tra le prime cinque della classe che garantirebbe un posto nei playoff. La sfida di domenica diventa un crocevia per entrambe le formazioni, una per l'ipotetica salvezza, l'altra per un posto tra le migliori del torneo. Rocco De Rosa
vio che sia un punto a favore dell’avversario. Quella di Risi basso a destra è stata una necessità mista agli esperimenti. Il ragazzo moi ha detto che ha giocao qualche gara in quella posizione. Non credo che sia andato male, anzi. In merito a Giglio è stato con me nella Juniores in
questo perido di squalifica e ormai lo conosco bene. Se non recupera Naglieri c’è da cercare le alternative e quindi inutile girare sul problema, sono gli under la base. Diciamo che ora ci sono delle coppie diverse e assortite bene. Chiaramente gli equlilibri non si trovano certo rivo-
luzionando la squadra ogni domenica. Noi a i tempi di Pasquino non ci veniva detto nulla o quasi, sapevamo già cosa fare tutti». Per la cronaca la gara con la Rappresentativa Regionale Juniores di Basilicata è terminata 6-0 per il Matera con i gol di Magliocco, Albano (meraviglioso fino al punto che Danza ha affermato che in cado di replay a Ischia torenà a nuoto dall’Isola) e Chisena nel primo tempo. Nella ripresa Porzio (rigore), Ancora e Montingelli. Una prestazione che fa ben sperare in visata della gara di Ischia, comunque rivedere l’amichevole del giovedì, come si fa quasi ovunque, è importante per il pubblico e i calciatori che prendono confidenza con i movimenti e il campo. La Rappresentativa è scesa in campo così: Sicuro; Ganato, Di Tolve; Camelia, Massari, Pietrafesa, Salerno, Panetta, Puppio, Ripa, Matrice/ Capozzi, Provenzale, Mavnniello, Schiraldi, Sabia. Selezionatore: Pasquale D’Urso. Renato Carpentieri
Mangone: «Negare al Marmo Platano il campo per l’Empoli è molto grave» MURO LUCANO- <<Definire sconcertante la presa di posizione assunta dalla Figc nazionale, nel negare l'autorizzazione alla società sportiva Asd Asi Marmo Platano soccer di Muro Lucano, è sin troppo elegante>>. Dichiarazioni al vetriolo del Presidente della neonata associazione sportiva murese Michele Mangone, dovute al niet categorico della Figc nazionale, in merito alla manifestazione che si sarebbe dovuta svolgere questa domenica. Entrando nel merito, la società Marmo Platano soccer, il due febbraio aveva richiesto l'autorizzazione per poter effettuare un raduno di giovani calciatori presso l'impianto sportivo di Muro Lucano, in collaborazione con l'Empoli Football Club. Il nullaosta era stato pubblicato sul comunicato ufficiale del Comitato regionale della Figc il venticinque febbraio. <<Avuto il permesso - ha spiegato il presidente Mangone - abbiamo messo in moto la macchina dell'organizzazione, ordinando le divise per i piccoli calciatori, raccogliendo gli sponsor per la manifestazione e prenotando le camere degli alberghi per gli ospiti, oltre a confermare alla società dell'Empoli, la disponibilità della struttura con le relative assicurazioni del caso>>. Una iniziativa importate per i giovani aspiranti calciatori e riconducibile allo scopo sociale della società sportiva, la quale intende promuovere con forza momenti di aggregazione finalizzati, <<a dare un segnale concreto - utilizzando le parole del presidente Mangone- per far comprendere, che anche nel profondo sud è possibile
insegnare il gioco del calcio>>. L'euforia per i dirigenti e gli stessi piccoli atleti si è spenta il nove marzo, quando, via fax, la Figc nazionale ha imposto il suo veto sulla kermesse sportiva. << Un documento, quello mandato dalla Figc - incalza Mangone- poco chiaro e contraddittorio, sottoscritto da una non meglio identificata segreteria, senza alcun timbro di convalida della firma e della Federazione e con una serie di motivazioni lacunose >>. Il Presidente Mangone ha spedito delle missive per chiedere le reali motivazioni, anche legislative, di questo dietrofront inconsueto e ha rivendicato la attività della società sportiva, ma le risposte tardano ad arrivare. << Pertanto, la società Marmo Platano Soccer- sostiene Mangone - oltre a domandarsi se la riuscita di tale manifestazione potesse arrecare danni alle lobby del calcio, non certamente residenti a Muro Lucano, si riserva di procedere per vie legali, sia in seno alla magistratura sportiva, sia a quella ordinaria, per salvaguardare la sua immagine. Inoltre - afferma il Presidente - la dirigenza si propone di richiedere, eventualmente, il dovuto risarcimento dei danni morali ed economici>>. Questa domenica, al Rigamonti di Muro Lucano, si giocherà il big match tra Murese e Pisticci, ma la società del Presidente Remollino non ha minimamente influito sulla incresciosa vicenda, assumendo un comportamento responsabile e riguardoso, nel rispetto delle parti. Giovanni Petilli
42 Sport
Venerdì 20 marzo 2009
Per i gialloverdi c’è un punto che gli consente di restare in vetta
Vaglio spaventa la capolista Volonnino agguanta il pareggio a 7’ dal termine VAGLIO LAVELLO
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VAGLIO: Albano, Giordano, Avigliano G., Cammarota, Tamburrino, Pepe, Ciampo (Santarsiero), Bubbico, Carbone, Lasala, Avigliano A.(Castellucci). A disp: DeNicola, Pignuolo, Savino, Muotri, Mancino. All: Marino e Pedota. LAVELLO: Di Noia, Petrarulo (Catalano), Natale, Pallottino, Bruno (Terrana V.), Volonnino, Tudisco, Carretta, Muscio, Foscolo, Rosa. A disp: DiNoia M., Terrana M., Perrone, Duino, All: Mastrullo. ARBITRO: Marongiu Alessandro di Potenza RETI: 14' Avigliano G., 52' Muscio, 63' Lasala (R), 83' Volonnino. NOTE: Ammoniti: Avigliano G., Pepe, Bubbico, Ciampo, (SV). Petrarulo, Carretta, Natale, DiNoia (L) Spettatori: 80. VAGLIO DI B.- Nel recupero
Il Vaglio ed a fianco il Lavello
della nona giornata, non vanno oltre il pareggio le due battistrada. Il Lavello conserva la prima posizione con due punti di distacco. L'incontro caratterizzato da una sequela di ammonizioni per continui falli, ha evidenziato nel primo tempo la su-
periorità territoriale del Vaglio è la seconda quella del Lavello. Inizia in attacco lo Sporting con un tiro di Bubbico bloccato da Di Noia, e per gli ospiti due tentativi da lontano, il primo di Natale, l'altro di Rosa con nulla di fatto. 7' Avigliano A. salta
Pallottino, colpisce bene, ma il n. 1 si allunga è devìa la sfera in angolo. Si ripete su una conclusione di Lasala. 9' Muotri del Vaglio rileva Giordano uscito dopo un contatto fortuito. 14' i padroni di casa con Bubbico battono una punizione dalla
sinistra, la sfera deviata in area termina sui piedi di Avigliano G. che a due passi dalla porta insacca facilmente, non sa raddoppiare al 20'. Da invidiabile posizione manda alle stelle. Prende fiato il Lavello. Ottiene delle punizioni calciate da Muscio,
Bruno e Natale, finite alte o al lato della porta difesa da Albano. 44' Lasala del Vaglio defilato sulla sinistra colpisce la traversa. Dal 46' Mastrullo sostituisce Bruno con Terranova V. schierandolo dietro a Tudisco e Muscio arretrando Foscolo e Bubbico. La mossa è vincente. 52' Muscio servito da Tudisco riporta l'incontro in parità. E' chiuso in difesa il Vaglio. 63' un improvviso contropiede costringe Pallottino a fermare in area Lasala. Calcio di rigore. Batte Lasala, Di Noia intuisce, ma non riesce a mettere il pallone fuori dalla porta. Va in rete il Vaglio all'80' con Castellucci, il calcio di punizione in seconda termina in rete. Il sig. Marongiu annulla. 83' la punizione di Terranova è deviata in angolo. Sulla battuta raccoglie fuori area Volonnino. Il destro preciso finisce in rete. Le ultime schermaglie nei 5' di recupero non cambiano il risultato. Leonardo Martino sport@luedi.it
Azzolino frena i titesi rispondendo a Locantore GIARROSSA 1 PROGETTO TITO 1 GIARROSSA: Paggi, D'Andrea, Summa (Bernabei), Tammone, Palese, Pagano (Santangelo), Eboli, Nolè C., Telesca, Calvello, Balsamo (Azzolino). All: Velluzzi Rocco. PROGETTO TITO: Aliandro, Laurino R. (Ammeti), Pasqua, Passavanti, Carbone, Valente, Carlucci (Palermo), Salvia, Sapienza (Laurino A.), Arcieri, Locantore (Aveta). All: Aveta Salvatore. ARBITRO: Spagna Vincenzo di Potenza RETI: 25' Locantore (PT), 87' Azzolino (G). NOTE: Ammoniti: Telesca, Santangelo (G). Carlucci, Carbone, Pasqua, Salvia (PT). POTENZA- Va stretto il pari al Progetto Tito, reo soltanto di aver allentato la concentrazione negli ultimi minuti. Gli ospiti organizzati e determinati hanno messo in difficoltà il blasonato Giarrossa è grazie ad alcuni interventi decisivi del portiere Paggi salvano la faccia. Dal primo minuto i due tecnici schierano in attacco le punte fisse Telesca e Calvello per il Giarrossa, Arcieri e Locantore per il Tito. Il primi tentativi sono di Nolè del
Giarrossa, prima con un tiro che si perde al lato della porta, è il secondo viene fermato da Laurino. La punizione calciata da Calvello si perde sulla traversa. Risponde il Tito con Arcieri e Locantore costringendo Palese a rifugiarsi in angolo. Sulla battuta Arcieri schiaccia di testa e Paggi para a terra. Anche Eboli del Giarrossa tenta di testa ma colpisce debolmente la sfera. Il Progetto sviluppa il suo gioco a servire le due punte è mette in continua difficoltà la retroguardia avversaria che riesce a cavarsela fino al 25' quando Locantore raccoglie in area un traversone di Passavanti controlla e realizza. Ancora Passavanti al 28' da notevole distanza cerca di sorprende Paggi. Gli attacchi del Progetto alla ricerca del raddoppio sono tutti ribattuti dal pacchetto difensivo del Giarrossa con la parata al 46' di Paggi che mette in angolo la bordata dal limite di Arcieri. La ripresa caratterizzata dalle sostituzioni vede il Giarrossa più avanzato rispetto ai primi 45' anche se Tammone e Eboli vanno a dar man forte in difesa per la continua ed incessante pressione che il Progetto opera. I contendenti alla ricerca della realizzazione non badano alla correttezza del gioco raccogliendo giuste ammonizioni inflitte dal sig. Spa-
Giarrossa e sotto il Progetto Tito
gna. Il tempo scorre facendo registrare punizioni da ambo le parti con Pagano costretto ad abbandonare dopo un scontro con Salvia. 87' il caparbio Tammone opera un traversone. La deviazio-
ne dei difensori termina sui piedi di Azzolino. L'occasione è irripetibile, difatti non sbaglia ed il pareggio è cosa fatta. l.m. sport@luedi.it
Sport 43
Venerdì 20 marzo 2009
A doppio Arlotta rispondono Petrosillo e Florestano ed è parità In gol Lobosco, Ciancia e Russo
Il Montemurro manda al tappeto Botta e risposta tra Bodisa 73 e Team Forense Sasso di Castalda
Festa del gol a Potenza U.S.BODISA73 2 TEAMFORENSE 2 U.S. BODISA73: Afflitto, Coviello , Riviello, Berardi, D'Ottavio (1' s.t. Malatesta), Catalani, Pastore (1's.t. Albano ), Florestano, Straziuso (1's.t. Fedeli), Di Bello (1's.t. Conversano), Petrosillo. All.: Domenicantonio Lorusso. Dirig. acc.: Salvatore Santoro TEAM FORENSE: Garramone, Razza, Robilotta, Laieta, Ciuffreda, Lorenzo, Riccio M., Messina, Frontuto, Biscione, Arlotto. A disp.: Sondovieri, Nolè, Autilio, Buongermino, Riccio G..Dirig. acc.: Raffaele Giancristiano. ARBITRO: Vincenzo Faraone - Sezione di Potenza RETI: p.t. al 7' e al 33' Arlotto (TF), al 12' Petrosillo (B), al 18' Florestano (B). NOTE: Ammoniti Laieta (TF) e Florestano (B). LA BODISA conquista un prezioso pareggio con il temuto Team Forense, che nella gara di andata aveva spadroneggiato e dominato, dando la sensazione di essere la squadra più in forma del campionato. In questa occasione, però, ha un po' deluso
Petrosillo del Bodisa
le aspettative, in quanto, pur dimostrando un buon affiatamento, non è riuscito ad imporre a pieno il suo gioco, ma bisogna anche dire che la Bodisa ha fatto per intero il suo dovere rintuzzando puntualmente le folate offensive degli avversari. La gara inizia in sordina, con il Team votato all'attacco e la Bodisa che bada a difendersi, non rinunciando al contropiede affidato ai veloci Petrosillo e Florestano. Fasi salienti del primo tempo: al 5' Petrosillo si libe-
ra di un avversario, ma conclude fra le braccia del portiere; al 7' il rapido Biscione dribbla Riviello ed effettua un preciso cross rasoterra per Arlotto che di piatto realizza a porta vuota; al 12' Di Bello lancia Petrosillo, che s'invola verso la porta, evita il portiere e deposita in rete; al 14' Frontuto colpisce la traversa; al 15' su calcio d'angolo interviene Florestano, palla a Di Bello, che spreca a due metri dalla porta; al 18' Florestano va via sulla destra, supera Laieta in velocità ed appena dentro l'area calcia un fendente sinistro, che si insacca all'incrocio, è il 2 a 1 per la Bodisa; al 20' gran tiro di Biscione appena alto; al 33' clamoroso liscio di Berardi, se ne va Arlotto che trafigge Afflitto; al 34' gran fendente di Biscione, deviato a stento dal portiere. Nel secondo tempo il Team costringe la Bodisa nella propria area, agevolata anche dall'infortunio al 14', di Florestano, che, senza possibilità di sostituzione, rimane in campo praticamente fermo ed in dieci uomini la Bodisa . In ogni caso i nuovi entrati: Fedeli, Malatesta, Albano e Conversano hanno fatto per intero il loro dovere, rispettando i ruoli ed impegnando-
Gianfredi risponde a Ciro ed è pari tra Asi Potenza e Gamesa Brindisi ASIPOTENZA GAM.BRINDISI
1 1
ASI POTENZA: Giordano, Giordano, Aquino(45' Palese),Gruosso, Marcantonio (45' Pappalardo), Lovallo, Sileo(65'-Ostuni), Garofalo, Lapenna, Ciro (45'Gruosso), Vizzo (70' Martinelli). A Disp.: Pastore, Ciancio.All.: Laguardia L. GAMESA BRINDISI: Gianfredi, Larocca D., Larocca V., Albano A., Allegri, Albano G., Roma, Benedetto, Tolve, Gianfredi, Larocca. A Disp.: Sarli Calace, Marino, Addesio. All.: Sabia G. MARCATORI: al 15' pt Ciro(Asi), 35' pt Gianfredi (Brindisi) POTENZA - L'Asi Potenza dopo il successo contro il Poggio tre Galli di venerdì era in cerca di conferme. Il Brindisi rientrava da un lungo periodo di stop. La maggiore freschezza degli ospiti si fa sentire da subito. In effetti, nei primi dieci minuti collezionano tre palle-goal sciupate dai loro attaccanti. L'Asi soffre. Poi, al 15', reazione d'orgoglio dei padroni di casa. Il terzino sinistro Vizzo, reinventato ala da mister Laguardia, servito da Garofalo, si invola verso l'area e, dopo essersi prodotto in una spettacolare serpentina, serve Ciro che supera il portiere ospite con un sinistro al volo che va ad infilarsi proprio sotto l'incrocio dei pali. Il goal del bomber dà morale all'ASI che, nei dieci minuti successivi cerca il raddoppio, salendo in cattedra a centrocampo grazie agli ottimi Garofalo e Giordano M. I giocatori dell'Asi però, non hanno smaltito fino in fondo la partita giocata contro il Poggio disputata appena due giorni prima e ciò sarà evidente dal 30' minuti in avanti. Da quel momento in poi, in effetti, si registra un predominio leggero ma costante del Brindisi, bravo il portiere Giordano E. a sventare diversi tiri dalla distanza, predominio che si
si per il raggiungimento del risultato positivo. Fasi salienti del secondo tempo: al 14' su un allungo, Florestano accusa una fitta al polpaccio, esce zoppicando, poi rientra solo per non lasciare la squadra in dieci; al 16' su punizione di Berardi, Petrosillo incorna con palla appena alta; al 18' Riccio M. con un bolide da 25 metri colpisce il palo alla destra di Afflitto; al 20' tirocross di Robilotta, respinge Afflitto e Biscione clamorosamente mette a lato con la porta incustodita; al 26' contropiede del Bodisa con pallonetto di Fedeli di poco a lato; al 33' punizione di Laieta appena alta; al 41' su calcio d'angolo Albano salva sulla linea con un acrobatico tacchetto; al 43' dribbling di Petrosillo e conclusione di poco fuori. La gara termina in parità, il Team avrebbe meritato la vittoria. E' affiorato un po' di nervosismo in un paio di circostanze, ma l'arbitro ha saputo calmare gli animi. I migliori in campo, per la Bodisa: Catalani, Petrosillo, Malatesta e Fedeli; per il Tem Forense: Ciuffreda, Riccio M., Biscione e Arlotto. Più che sufficiente l'operato dell'arbitro. v.b.
MONTEMURRO 3 AVISSASSO 1 MONTEMURRO: Laterza, Calvino G.(75'Venece), Lobosco T, Iritano, Nigro (80' Marino) ,Lobosco D, Lobosco L('55 Ciancia), Latorraca A, Russo,Lobosco C, Purita(70'Padula)A disp.: Bozzari,Calvino F, Latorraca A. All.: Rinaldi Antonello AVIS SASSO DI CASTALDA: Rotundo, Perrone,Cavallo, Pepe, Tofalo A, Tofalo G,Beneventano ( 70' Tolve),Hayate(46' Trinchitella D), Vignola , Pascale, Colangelo. A disp.: Trinchitella F. All.: Corleto Rocco RETI: 20' Lobosco T (M), 30' Pascale (S), 60'Ciancia (M), 70' Russo (M) ARBITRO Manazio Maria Teresa MONTEMURRO - Ennesima sconfitta stagionale per l'AVIS Sasso, che pur concludendo otto volte senza concretizzare verso la porta avversaria, trova solo in una occasione la rete del momentaneo pareggio. Al contrario un Montemurro esperto cinico e spietato approfitta di tutte le occasioni
Rifilate quattro reti alla reattiva e coriacea Italica Metaponto
Valsarmento come un rullo VALSARMENTO METAPONTO
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VAL SARMENTO Labanca - Turtora - Chidichimo (Foglia) - Miraglia - Barletta - Buccolo A. - Vitarelli - Salerno (Caprara) - Billotta - Perretta (D'Amato) - Rusciani - -- a disp Michele - Pappalardo - Ciancia - Mastrosimone - - all. Vincenzo Ciancia ITALICA METAPONTO Di Nocca - Lopapa Caputo - Suriano - Turillo M. - Capece - Turillo G. - Losenno - Mianulli - Minervini - Sisto -- a disp.. Piccinini - Buonora - Giordano - Pagliaro. RETI: 6' Rusciani (VS), 44' Losenno (M), 51' Perretta (VS), 65' Billotta (VS), 77' Mianulli (M), 84' Miraglia (VS). Una formazione dell’Asi
concretizza al 35' con il goal del pareggio siglato dal numero 10 Gianfredi che, scattato sul filo del fuorigioco, si presenta solo davanti al portiere battendolo. Nella ripresa Laguardia prova a rinvigorire la sua squadra inserendo Gruosso, Ostuni, per il quale c'era molta attesa dopo la grande prestazione di due giorni prima, Pappalardo e
Palese. La maggiore freschezza nelle gambe degli ospiti continua tuttavia ad essere netta. L'ASI a questo punto butta il cuore oltre l'ostacolo ed al 90' sfiora addirittura il successo con una punizione magistrale di Gruosso che va a stamparsi sul palo. Il match si chiude così sull'1-1. v.b.
a disposizione e porta a casa una preziosa vittoria. La cronaca: partono subito forte i padroni di casa che al 20' trovano la rete del vantaggio con Lobosco T, abile a incunearsi nell'area bianco verde ed ad insaccare. L'Avis Sasso reagisce e al 30' pareggia con Pascale, che servito da un lancio millimetrico di Vignola, insacca con un delizioso cucchiaio. Nella ripresa, il Montemurro passa subito in vantaggio con il neo-entrato Ciancia, che sfrutta un'avventata uscita di Rotundo. I giallo-blu montemurresi chiudono al 70' la partita con il bomber Russo, che segna di testa su azione di calcio d'angolo. Il gol “spezza” le gambe al Sasso che si arrende e la partita scorre senza sussulti fino al 90' caratterizzata da un inispiegabile nervosismo di alcuni giocatori della compagine di casa. Da segnalare l'imprecisione degli attaccanti e le disattenzioni della retroguardia che costano ancora una volta cari ai biancoverdi avisini. Buona prova dell'arbitro. v.b.
SAN COSTANTINO ALBANESE - Dopo una serie infinita di infortuni, la squadra allenata da mister Ciancia, si ritrova, con l'organico quasi al completo ad affrontare una gara delicatissima ai fini della classifica, contro un Metaponto anch'egli in cerca di punti in trasferta. Veniamo alla partita. Come ci si aspettava, parte subito forte la Val Sarmento e dopo appena cinque minuti passa in vantaggio, scambio in velocità tra Perretta e Rusciani, quest'ultimo entra in area e trafigge Di Nocca. Il Metaponto, cerca la giusta reazione, ma per tutta la prima frazione è solo Val Sarmento, una serie infinita di occasioni per il raddoppio, che i cal-
ciatori della squadra di mister Ciancia fanno a gara a chi spreca di più. Invece, la squadra ospite alla prima vera occasione segna e pareggia, per la verità l'azione era stata viziata da un sospetto fallo sul portiere, ma per l'arbitro è tutto regolare. Sul risultato di parità si va al riposo.Al rientro dagli spogliatoi, la squadra di casa riparte con lo stesso forcing del primo tempo e dopo pochi minuti di gioco, Rusciani viene atterrato in area di rigore, si incarica del tiro Perretta ed è 2-1. l'Italica, accenna ad una timida reazione ma, è ancora la Val Sarmento a colpire, Billotta s'invola sulla destra e dal limite lascia partire un gran diagonale che si infila alla sinistra dell'estremo difensore ospite. La squadra materana non ci sta a perdere in questo modo, e così, inizia pian piano a prendere confidenza sino a quando, al 77, Turtora, viene costretto al fallo per un altro rigore. Mianulli, spiazza Labanca e partita riaperta a pochi minuti dal termine. Nel finale con il Metaponto alla ricerca del pareggio si aprono ampi spazi al contropiede della squadra biancoverde, in uno di questi Miraglia, dopo aver seminato due avversari, sigla la rete del definitivo 4-2. Mister Ciancia, ribadisce la sua piena intenzione di abbandonare il calcio fine torneo a causa dei continui torti subiti nelle trasferte, soprattutto sui campi di, Gallicchio, Rotondella e Metaponto nella partita di andata. Stefano Riccardi
Lo Sporting Francavilla miete ancora vittime e vittorie S.FRANCAVILLA GALLICCHIO '95
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SPORTING FRANCAVILLA: Travascio, Ciancio D., Ciancio L., Strazza, Ponzio, Marcelli, Carreri, Ricciardi, Marino (81'Vitarelli), Lista, Pennella (75' Palermo). A disp.: Durso, Carlomagno, Bartolomeo, Orofino, Di Sario. All.: Amatucci F.C.GALLICCHIO '95: Ciullo R. Ciullo A., Eufemia, Conte F.L., Donnadio, Di Sirio, Conte Fr.,Vilella, Mirandi, Caradonna, Sansone. A disp. Torzullo, Conte F, Montemurro, Benvenuto, Vicino, Santoro. All.: Cifone. ARBITRO: Travascio. RETI: 8' Marino (F), 14' Pennella (F), 20' Lista rig. (F), 53' Sansone (G), 70' Di Sirio (G). SENISE - La capolista incontra-
stata del campionato di terza categoria del girone E, in una giornata primaverile al G.B. Rossi di Senise, ha sfidato il Gallicchio '95. I padroni di casa, hanno giocato per consolidare il primato in classifica e gli ospiti per la rincorsa alla quinta posizione, utile per accedere ai playoff. Subito dopo il fischio d'inizio, lo Sporting parte deciso ed, all'8', centra il primo sigillo con Marino in contropiede, che non lascia scampo al portiere Ciullo. Al 14' il raddoppio ad opera di Pennella che al volo, dal limite dell'area, batte l'estremo difensore avversario, finalizzando così, una bella azione corale. Ancora Pennella al 19' si procura un calcio di rigore. Dagli undici metri, Lista trasforma in maniera ineccepibile. I padroni di casa calano di intensità ed il Gallicchio '95, prende coraggio, però senza procurare grattacapi alla difesa
francavillese. Nella seconda frazione di gioco, gli ospiti entrano in campo più convinti mentre i padroni di casa restano negli spogliatoi, tanto che al 53' e al 70' gli ospiti, si portano sul 3-2, su errori di concentrazione dei padroni di casa. Il tecnico dei sinnici Amatucci non ci sta, striglia i suoi, facendo esordire l'attaccante Palermo. La squadra, reagisce ed incomincia a creare occasioni da rete, con Marino due volte, Lista, Strazza, Vitarelli e Palermo, ma l'imprecisione e la bravura del giovane Ciullo R., fissano il risultato sul punteggio finale di 3-2. I sinnici, continuano la loro marcia verso la vittoria finale. Il commento a fine partita, da parte del dirigente dello Sporting, Perretta: «Ottimo inizio di partita, dopo diciannove minuti di gioco, eravamo in vantaggio di tre reti. Poi
è subentrata la voglia dei singoli dice - ad andare in rete, ma si è creata solo tanta confusione. Ad inizio ripresa sembrava che fossimo rimasti con la testa ancora negli spogliatoi tanto, da regalare due reti al Gallicchio, che è stata l'unica squadra, ad averci fatto goal su azione. Infatti -proseguedei sei goal subiti, tre sono del Gallicchio. Le reti subite ci hanno creato un nervosismo, ingiustificato. Nel finale ci siamo ripresi ed abbiamo collezionato molte occasioni da rete, dove il bravo portiere ospite Ciullo, il migliore del girone a mio avviso, - conclude Perretta - ha fatto si che la partita terminasse, con un solo goal di scarto». Domenica, la capolista Sporting Francavilla, sarà impegnata contro lo Stigliano, un'incontro decisivo per il traguardo finale del campionato. Claudio Sole
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Venerdì 20 marzo 2009
Doppiette per Filippi e Galliano, inutile tripletta di Lamarra
Barile determinato e “cattivo”
Il Lavello assaggia l’acre sapore Cinque volte a segno con il Real San Chirico della sconfitta
San Giorgio in palla SAN GIORGIO REAL S.CHIRICO
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ASD SAN GIORGIO: Pace, Succi, Guglielmi, Galliano, Donato, Guglielmi, Filippi, Guglielmi, Filippi L., Pilippi, Filippi C. All. Guglielmi R. SAN CHIRICO N.: Evangelista, Baldassarre, Mucci, (52' DAloia), Scaccuto, LangellottiCiani, Padula (74' Padula), Padula, Mucci, Lamarra, Langellotti. All. Evangelista ARBITRO: De Canio Caterina MARCATORI: al 25' Filippi G ( S. G.), al 30' e 72' Filippi L., al 42', 76' e 82' Lamarra(R.S.); 55'; al 61'Galliano F.(S.G.) S.ANGELO AVIGLIANO - Rimediata l'ennesima sconfitta, ora la situazione si fa più critica per il Real San Chirico Nuovo, che subisce un netto 5-3 nella trasferta contro l'ASD San Giorgio. Gli ospiti, nonostante l'indisponibilità della coppia d'attacco Amati-Padula , riescono a mettere in seria difficoltà i padroni di casa soprattutto con Lamarra autore di una splendida tripletta. Entrambe le squadre partono con il piede con l'accelleratore, rendosi pericolose soprattutto in fase offensiva. Ha subire la prima rete è il Real, al 25' la sigla Filippi G., che sfrutta un ottimo inserimento su assist da calcio d'angolo, con un piatto al volo calcia la palla dove il portiere non può nulla. La formazione di casa cogliendo le difficoltà degli ospiti, trova la rete del
Un’azione di gioco
raddoppio, su un clamoroso errore difensivo da parte degli ospiti con Filippi L..Mancano tre minuti dal termine del primo tempo, Lamarra R. come un fulmine fa fuori due difensori e con un destro mirato all'angolino basso, regalando la rete del 2-1 che riapre la partita in vista della seconda frazione di gioco. Gli ospiti rientra con la speranza di acciuffare il pareggio, ma i padroni di casa glielo negano dando via a una goleada. Il muro difensivo ospite crolla al 55'minuto quando Galliano F. trova la giocata spettacolare con un tiro da fuori area. Neanche il
Pietrapertosa, continua la fuga promozione PIETRAPERT. C.I.LOVALLO
4 0
S.S. PIETRAPERTOSA: Padula, Frezza, Passarella, Santoro (Senna), Vernucci, Scieuzo, Calvello A., Nigro, Vigna A. (Zambrano), Colucci. Vigna V (Mazza). A Disp. Stasi, Calvello E. All. Giannotta NicolaDir. Acc. Iula Settimio. Ass. All'arbitro Santoro Michele.A.C. CAVALIERI INFISSI LOVALLO : Scavone, Colucci, Basile P., Sabia, Martinelli, Zaccagnino, Sapienza, Laurino ( Capezzella), Santarsiero, Luciano, Basile L. Ass. All'arbitro Isoldi Rocco Dir. Acc. Isoldi Donato ARBITRO Saporito Di Potenza RETI: Al 22', 66', 75' Vigna E., 61' Vigna A., NOTE: Espulso al 70' Vernucci. Ammonito Nigro. PIETRAPERTOSA - Con un poker di reti continua la fuga al primo posto del Pietrapertosa, facendo felice Il presidente Iula, l'allenatore Giannotta e tutta la dirigenza. La svolta della gara arriva quando un' azione iniziata con Santoro, che dalla fascia lancia l'attaccante Vigna E., davanti la porta non sbaglia, portando la squadra in vantaggio. Presi dall'euforia del gol, i padroni di casa pressano e al 25' sfiorano il raddoppio con Santoro che colpisce il palo. La squadra ospite sembra ipnotizzata, infatti la partita viene sempre condotta dai ragazzi di capitan Calvello A., che dopo una bella azione, colpisce da fuori area il secondo palo per il Pietrapertosa, e si va al riposo. Nel secondo tempo il match subisce una svolta decisiva quando al 61' Vigna A. tira battendo Padula, raddoppiando per il Pietrapertosa. Le azioni pericolose si svolgono nell'area della squadra avversaria,al 66' viene guadagnato un calcio d'angolo, alla battuta ci va Passarella che tira nell'area piccola trovando Vigna E., che con un colpo di testa
porta il provvisorio vantaggio di 3 reti a 0 ( imitando Balotelli con Santoro dell'Inter). Al 70' il Pietrapertosa rimane in dieci, per una doppia ammonizione comminata a Vernucci, i Cavalieri vanno vicini al gol su punizione, ma Scieuzo salva spazzando la palla quasi sulla linea di porta, rilanciando un contropiede verso la porta di Scavone, dove ancora una volta Vigna E. si fa trovare pronto, senza difficoltà firma la sua prima tripletta portando la squadra di casa sul 4-0 al 75' minuto. Il Pietrapertosa fa uscire Santoro per Senna, Vigna E. per Mazza, e Vigna A. per Zambrano. I Cavalieri fanno entrare Capezzela al posto di Laurino. Fino alla fine non ci sono azioni pericolose da segnalare, buono l'arbitraggio di Saporito di Potenza che manda tutti negli spogliatoi. vi.bo.
tempo di ripartire e dopo sei minuti, il San Giorgio colpisce ancora una volta sfruttando un contropiede su palla persa degli ospiti sempre con Galliano F.. Ormai messo alle corde il Real subisce la quinta rete al 72' con Filippi L. che sigla la seconda marcatura personale della gara. La formazione ospite non alza bandiera bianca e trova l'orgoglio e la determinazione di creare serie difficoltà ai padroni di casa. Infatti Lamarra rende meno dolorose le ferite subite mettendo a segno due reti nel finale di gara. Al 76' sigla la rete con un tiro dal limite ben calibrato, l'altra con una girata spettacolare in area di rigore su un cross dal calcio d'angolo, riaprendo la gara. Nei restanti minuti il Real mette paura al San Giorgio sprecando purtroppo ottime azioni che avrebbero potuto regalare il pareggio. L'imprecisione e il poco tempo restante non basta, l'arbitro invita tutti ad andare negli spogliatoi e gara che termina sul risultato di 5-3 per l'Asd San Giorgio. Davvero un peccato per i ragazzi del Real che nonostante la pesante sconfitta hanno dato dimostrazione di non arrendersi mai, cosa che non può altro che giovare al morale del gruppo ma per ottenere risultati positivi serve che la reazione arrivi prima che sia tutto compromesso. Per il San Giorgio un bello spavento, avendo ritenuto già conclusa la gara sul 5 a 1, rischiando di perdere i tre punti importanti per la classifica. vi.bo.
3 1
BARILE: Strozza (6' st. Salvatore), Volonnino G. (35' pt. La penna), Rabasco, Malanga, Grimolizzi, Caselli, Giordano (20' st. Tolia), Sorrenti, Vocci (9' st. Balayko), Volonnino A.(30' st. Barbaro), Anastasia. All. Volonnino V. ASD LAVELLO - Di Noia M., Carretta, Pinnetti, Pallottino, Volonnino, Bruno, Perrone (1' st. Catalano), Buonadonna (15' st. Duino), Tudisco, Foscolo, Rosa. A disp. Di Noia Maurizio, Terrana, Pettorruso. All. Mastrullo. ARBITRO - Campanella. RETI - 17' pt. Anastasia, 22' pt. Rosa, 24' pt. Volonnino A., 15' st. autogol di Volonnino. NOTE - ammoniti: Buonadonna, Foscolo per il Lavello. Angoli 6 a 0 per il Barile. Recuperi 1' pt. e 4' st. BARILE - Prima battuta d'arresto del Lavello sul campo ostico del Barile. Ll'undici di mister Volonnino confeziona due calci di punizione al limite dell'area
con risposte all'altezza della situazione dell'estremo lavellese. Al 10' da un corner a favore del Barile nasce l'azione del quasi vantaggio per i locali, visto che dopo un batti e ribatti capitan Pallottino salva la propria porta con un intervento sulla linea. Nulla poteva fare al 17' Di Noia nel contrastare in uscita il contropiede di Anastasia, che porta in vantaggio la squadra di casa. La reazione del lavello immediata e al 22' con l'atterramento di Buonadonna gli ospiti usufruiscono di un calcio di punizione dal limite. Batte Rosa, il migliore in campo, che sigla il momentaneo pareggio. A questo punto della partita gli animi si surriscaldano e fioccano i contrasti duri, infatti Buonadonna esce. Il Lavello capitola al 24' su punizione calciata da Volonnino A. Nella ripresa il Barile al 15' sigilla la propria vittoria con un autogol di Volonnino che devia nella propria rete un traversone da destra. Il solo Rosa tra gli ospiti mira la porta avversaria che comunque non corre gravi pericoli Giuseppe Catarinella
Altro sonoro ceffone rimediato al fanalino di coda Acerenza
Calcio Serra, sei squilli doc CALCIO SERRA 2005 ACERENZA
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CALCIO SERRA 2005: Sacco, Carlucci S. ( Claps ), Gentile (Summa), Sabato C., Carlucci V. ( Ciaglia ), Sabato L., Iannielli ( Rosati ), Lovallo, Ulliano, ( Colangelo ), Rinaldi, Bochicchio, A Disp. Galasso, Ferrara. All. Sabato Leo ACERENZA: Cillis, Mauro, Miglionico, Marchesiello, Calitri, Soldano L., Soldano D.,De Bonis, (Monetta ), Tiri (Montanaro ), Mancaniello, Nardozza. All. Lichinchi Giu. RETI: Al 2' Mancaniello (A), 20', 55' Ulliano(S), 44', 60', 78' Rinaldi(S), 62' Sabato C. (S). AVIGLIANO - Inizio in salita per i locali in quanto, già al 2' minuto gli ospiti si portano in vantaggio con Mancaniello, trovatosi in area scaglia il primo tiro diretto in porta e gli ospiti passano. Al 5', lo stesso Mancaniello su un cross dalla destra colpisce di testa a botta sicura ma la palla finisce sulla traversa. Gli ospiti approfittano dello
Lapenna castigatore del Poggio Tre Galli POGGIO TRE GALLI ASI POTENZA
BARILE ASDLAVELLO
0 1
POGGIO TRE GALLI: Pecchia, Santangelo (60' Pace), Bubbico, Pelliccia, Taddonio, Fatigante, Pirozzi, Bochicchio, Rita, Greco, Pinnaro' (Al 46' Cammarota) A disp.: Tucci, Caggiano, All.: Maglia Eros ASI POTENZA: Guidetti, Lovallo (80' Giordano), Vizzo, Giorgio, Curcio (40' Pappalardo), Palese, Sileo, Garofano (60'Lapenna), Ciro (70' Aquino), Ciancio, Ostuni. A disp..: Mazzarone, Gruosso, Lurenzana All.: Laguardia Luigi. RETE: 80'Lapenna NOTE; Espulso al 40' Bochicchio POTENZA - La partita tra Poggio tre Galli e Asi Potenza era la partita tra due deluse del campionato di terza categoria. In effetti finora le due compagini hanno tradito le aspettative iniziali di campionato. A dispetto della posizione di classifica però al campo Federale di Potenza lo spettacolo non è mancato. Parte forte l'Asi che sembra da subito in serata Traversa al 28' con l'attaccante Pelliccia, di sicuro il più dinamico dei suoi. Bochicchio espulso. All' 80' Ostuni, trova le energie per un ultimo, irresistibile spunto sulla fascia destra, mette in area un pallone telecomandato che Lapenna, subentrato pochi minuti prima a Garofalo non può non mettere dentro. (v.b.)
sbandamento dei locali per cercare il raddoppio. Al 12' Nardozza, riceve palla in verticale trovandosi a tu per tu con il portiere Sacco, il quale risponde sventando in angolo. Dopo un inizio da brividi, per la squadra di casa, arriva il momento di svegliarsi e reagire. La sveglia suona al 20', su una punizione dal limite arriva il pareggio con il bravo Ulliano, che trafigge il portiere Cillis. Risposta dell'Acerenza al 33' si rendono pericolosi con De Bonis, il quale con un bel tiro da fuori area . Al 44'minuto, un bel lancio di Lovallo, lancia Rinaldi che si invola dalla tre quarti ospite, appena entrato in area insacca con un preciso diagonale. Si va al riposo sul 2-1 per la squadra di casa. Gli ospiti recriminano per le grandi occasioni sprecate. Lo spavento iniziale nella ripresa mostra un Calcio Serra diverso. Infatti al 55' su un bel cross di Rinaldi dalla sinistra, Ulliano anticipa il portiere depositando in rete il 3 a 1. Al 60' è la volta di Ulliano a ricambiare il favore a Rinaldi. Cross dal fondo e Rinaldi di testa porta insacca la quarta rete. Gli avversari ce-
Il portiere del Calcio Serra
dono le armi al calcio Serra che continua la sua avanzata dopo solo due minuti, al 62' con una triangolazione tra Lovallo e Sabato C. che dal limite dell'area, mette la palla in rete Il punteggio si fa pesante per l'Acerenza che non ha più la forza di reagire, soccombendo per la quinta volta al 78' con capitan Rinaldi che dal vertice dell'area al volo mette la palla alle spalle di Cillis per il 6-1 finale. Vincenzo Bochicchio
Cangimi del Picerno tarpa le ali ai sogni di primato dei locali
Sant’Angelo, occasione sciupata S.ANGELO PICERNO
1 1
S. ANGELO: Mastroberti, Loisi, Lembo, Spera (al 60'Lorusso), Bruno (al 72' Cupolo), Pascale, Fiscella ( all'80'Calvello), Grippo A., Laurino, Ostuni R. (all'85' Grippo M.), Ostuni C. A disp.: Morrone, Iallorenzi , Mastroberti P. PICERNO: Lettieri G., Russo, Falabella, Martino, Lettieri S., Caggiano, Lettieri F., D'Andrea, Faraone, Cangimi, Rossi. A disp.: Matturro, Giuliano, Russillo, Mancino, Salerno, Cappellano M. ARBITRO: Faraone di Potenza MARCATORI: al 55' Ostuni R. (rig.), 85' Cangimi M., UNA VITTORIA avrebbe
portato la squadra di casa tra le prime in classifica. Già all'8', la squadra di casa si dimostra pericoloso, calcio di punizione dal limite dell'area di rigore, primo serio pericolo per l'avversario. al 15' Ostuni D., crossa al centro, di testa Spera R anticipa il portiere, l'azione però sfuma a fondo campo; al 20', passaggio millimetrico a centro area di Bruno, Laurino stoppa di petto e in semirovesciata calcia e sfiora l'incrocio dei pali; al 35', ancora rimessa laterale dal vertice opposto dell'area , questa crea pericolo nell'area del Picerno, ma i difensori degli stessi, riescono, anche se con affanno, a respingere. Nella ripresa, al 55', fallo laterale, sul lato destro dell'area ad opera di Spera, la palla mette in subbuglio la difesa del Picerno, che viene intercettata
da Bruno e passata ad Ostuni R. che in dribbling salta l'avversario, ma questi commette fallo, l'arbitro concede il rigore e Ostuni R. realizza; al 60', Parrella, il mister del S. Angelo, cambia l'assetto tattico della squadra e decide di sostituire Spera con Lo Russo; al 63', il S. Angelo ha la possibilità di chiudere la partita con Bruno per Ostuni che si invola verso la porta avversaria, questi, solo davanti al portiere, calcia sulla destra e coglie il palo interno e il portiere Lettieri inavvertitamente si ritrova il pallone tra le mani; alll'85', su calcio di punizione, Cangimi, del Picerno, trova il pareggio insperato, questi infatti calcia un tiro di rara potenza che si infila sotto la traversa, dove il bravo e generoso portiere Mastroberti nulla può. Monaco Antonio
Sport 45
Venerdì 20 marzo 2009
Basket A Dilettanti Il patron toscano Borsetti: «Non regaleremo nulla»
Matera, occhio al Firenze La Smart House punta a un finale orgoglioso «ENTREREMO in campo come fosse una gara decisiva per il play off. Matera troverà un’avversario orgoglioso che vuole onorare il campionato». La promessa è di Luca Borsetti presidente della Smart House Firenze che racconta il momento dei toscani retrocessi matematicamente domenica scorsa al termine di una stagione tribolata ma pronti a rilanciare la sfida cestistica per il futuro, a costruire un progetto vero e proprio e ad onorare fino all’ultimo il campionato come spiega lo stesso Borsetti. «Giochiamo in queste ultime giornate con la voglia di fare bene e di onorare il campionato, per il rispetto che è dovuto e la regolarità del torneo ma anche per noi stessi e per i nostri tifosi. Matera incontrerà un avversario che non si sente inferiore, nè retrocesso. Questo sarà l’atteggiamento con cui scenderemo in campo. Io l’ho già comunicato ai ragazzi». «E’ chiaro che il momento ci lascia amareggiati ma la conclusione era prevedibile visto che abbiamo preso in mano la squadra ai primi di agosto quando la gran parte del mercato e delle formazioni era già stato costruito. In queste condizioni era difficili fare di più. Poi in verità c’è stato qualche errore e qualche debito con la fortuna che non ci hanno affatto avventaggiati». Il massimo dirigente dei
Il play Francesco Gergati
toscani analizza nel dettaglio la stagione di Firenze ed il cambio di marcia che si è avuto con l’approdo in panchina di Francesco Puccetti al posto di Gianni Lambruschi: «l’allenatore non è riuscito a da-
re quel qualcosa in più che speravamo potesse dare, molte potenzialità della squadra sono rimaste inespresse. Con il cambio di allenatore si è avuto un diverso atteggiamento, è chiaro che rincorrere ed avere sempre la pressione sulle spalle non ci ha reso la vita più facile». Sulla partita di domenica Borsetti aggiunge: «ci troveremo di fronte una squadra come Matera che ha dimostrato di non meritare la posizione che occupa in classifica. E’ forse una delle squadre più in forma del campionato e dunque mi aspetto una bella partita e una bella pallacanestro. Noi ci teniamo a chiudere in belle zza con tre vittorie, poi nel futuro l’unica certezza è che ripartiremo. Abbiamo salvato il titolo sportivo di Firenze, ciò che ci interessava. Ora andiamo avanti». L’impressione però è che la Smart House punterà senza dubbio su ripescaggio o acquisto di un titolo sportivo per riportare subito in alto Firenze. E’ anche per questo che le ultime giornate di campionato saranno onorate da squadra e società vogliose di mettersi in mostra. E’ per questo che Matera dovrà fare molto attenzione. Sottovalutare l’avversario è assolutamente vietato. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Basket C La società chiederà il deferimento di Siracusa
Cresce la Corporelle ALLENAMENTO a… pranzo per la Centre Corporelle Potenza. La squadra lucana ha infatti svolto la seduta tattica e tecnica dalle 13 alle 15 al Pala Pergola di Contrada Rossellino. La formazione di Dino De Angelis ha lavorato sugli schemi e le alchimie tattiche in vista dell'importante sfida esterna di domenica pomeriggio al Palasport Pentimele di Reggio contro l'Heliantide Reggio Calabria del coach potentino Antonio Paternoster. Le condizioni fisiche del gruppo sono in netto miglioramento, Nicolas Dimitriu continua nella sua incessante attività di recupero fisico e atletico e martedì prossimo salvo complicazioni dell'ultim'ora sarà aggregato alla squadra per l'allenamento di inizio settimana. Non sono buone invece le notizie che riguardano Vito Favia, il cui recupero ap-
pare lento e difficoltoso. L'atleta pugliese dovrebbe ritornare utile nei playoff. La cifra tecnica espressa da Guglielmo Armentano già nel corso della partita di martedì consente al coach Dino De Angelis di avere un solido punto di riferimento in chiave tattica. Armentano ha giocato davvero bene contro il Prativerdi Siracusa segnando canestri importanti e rendendosi utile alla squadra potentina. Gli allenamenti di Mimmo Castellitto e compagni continuano oggi, giorno in cui la società del presidente Antonio Colangelo presenterà ricorso alla Federazione per i ben noti fatti del match di martedì con il Siracusa. In tal senso il direttore generale della Centre Corporelle Potenza, Dino Viggiano ha dichiarato: “E' nostra intenzione chiedere il deferimento del presidente del Prativerdi Siracusa.
Ginefra in azione
Procederemo con cautela e nella settimana prossima valuteremo altre azioni, mediante l'utilizzo della Polizia Postale”. Una dichiarazione forte che lascia intendere l'attuale condizione di rammarico che regna in casa biancoceleste nonostante la bella e spumeggiante prova di
martedì sera al Pala Pergola, culminata con il successo per 85 a 69 ai danni del quintetto aretuseo, guidato in panchina da Paolo Marletta. Ovviamente il match di domenica al Palasport Pentimele di Reggio Calabria contro l'Heliantide Reggio Calabria non va sottovalutato. I reggini di Antonio Paternoster formano un complesso equilibrato sul piano tattico. I nomi di punta del roster calabrese sono quelli di Roberto Filianoti, Andrea Pellicano, Salvatore Casamento, Giampiero Corlito e Vittorio Soldatesca. Tutta gente, quella allenata dal potentino Paternoster abituata a sudare le proverbiali sette camice prima di arrendersi contro ogni complesso. Dunque il match di domenica rappresenta un punto di snodo importante per le sorti della Centre Corporelle Potenza. sport@luedi.it
Bernalda alla prova della capolista
La Toscana per le ambizioni di Bawer e Levoni di Donatello VIGGIANO Prima di due trasferte consecutive per la Levoni Potenza. Messa in archivio l’importante vittoria interna contro Palestrina, la squadra di Gresta fa visita, al PalaSclavo di Siena, alla Consum.It, terza della classe, seppur in coabitazione con l’Edilcost Osimo. La squadra della città del Palio, dopo alcuni anni non troppo fortunati, è ormai una bella e consolidata realtà della A dilettanti e, con il giusto mix di giovani ed esperti, sta dando vita ad un altro campionato ricco di soddisfazioni, dopo le semifinali dello scorso anno. Tuttavia l’impianto senese non è un fortino inespugnabile(sono passate in tre infatti)e la Levoni, ormai quasi certa dei playoff, può mettere una seria ipoteca sulla quinta piazza e anche provare a sperare, in caso di vittoria, ad un qualcosa di più, visto che la prossima giornata la vedrà opposta, sempre in trasferta, all’Osimo, come detto altra terza della graduatoria. All’ andata vinse Siena 66-56, nella prima sconfitta interna dei potentini. Trasferta toscana anche per Matera, di scena sul campo della SmartHouse Firenze, da domenica retrocessa matematicamente in B dilettanti. Nessuna occasione, dunque, pare essere più propizia per i lucani per centrare, finalmente, la prima vittoria esterna della stagione e prepararsi al meglio, al successivo scontro diretto del PalaPoli di Molfetta, dove ci sarà in palio una buona fetta di terz’ultima piazza, con i pugliesi che precedono la Bawer di due lunghezze. Guai, però, a pensare di avere già in cassaforte i
due punti: c’è da giurare che, nonostante la retrocessione ormai aritmetica, i giovani toscani non perderanno occasione di potersi mettere in mostra e ben figurare, come del resto fatto in quasi tutte le altre gare del campionato, ad eccezione proprio della gara d’andata del PalaSassi dove Matera ebbe la meglio per 106-71, segnando addirittura 65 punti nei primi due quarti. Il Molfetta è di scena sul difficile campo di Sant’Antimo e allora vincere domenica potrebbe significare aggancio e far sì che basterebbe vincere a Molfetta anche senza ribaltare la differenza canestri(-5) per poter sopravanzare i pugliesi in classifica. Difficilissimo scontro casalingo, contro la capolista San Severo, per la Cestistica Bernalda. La squadra di Brogialdi, arrivata alla quarta sconfitta consecutiva, è chiamata assolutamente a vincere le due residue gare interne di stagione regolare per continuare a lottare per i playoff. Al Pala Campagna arriva un cliente ostico, (però già sconfitto all’andata con l’impresa dei lucani, capaci di violare il Pala Falcone e Borsellino 77-74), ma forse appagato dal primo posto in stagione regolare conquistato già con tre giornate di anticipo. In B d’eccellenza femminile, con la vittoria su Pozzuoli, la Basilia ha chiuso al settimo posto la poule promozione: nel primo turno dei playoff, De Rosa e compagne se la vedranno, col fattore campo avverso, contro la Città Futura Roma, squadra già affrontata nella prima fase e vittoriosa sia in casa che al Pala Pergola, dove la Basilia sbagliò sulla sirena il tiro della vittoria.
Volley Under 18 Successo al tie break con la De Gasperi per le ragazze di Urbino
La Pallandia Melfi vola in finale DEGASPERIPOTENZA PALLANDIAMELFI
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DE GASPERI: Marsico,Bochicchio,Bellettieri,Caponigro,Lapenna,Sabia,Fierro,Santamaria.All: Davide Claps PALLANDIA VOLLEY MELFI: Rosa,Santangelo,Moscaritolo,Galluccio,Grasso,Foligno. All:Enzo Urbino. ARBITRI: Amendolara e Capalbo di Potenza. PARZIALI: 13-25; 25-19; 15-25; 27-25;9-15. POTENZA La Pallandia Melfi del mister Urbino, dopo circa due ore di partita e con una squadra rimaneggiata a causa dell'assenza importante di alcune giocatrici per febbre, stacca il biglietto
per la finale provinciale. Dopo un primo set facile chiuso subito a favore della squadra melfitana sul 25 a 13, la Pallandia volley Melfi e' caduta nel secondo set,giocando male soprattutto in attacco con una Santangelo non brillante insieme a Rosa e compagne hanno lasciato il set alle avversarie, perdendo per 19 a 25. Terzo set con un po' di determinazione in più oltre ad una prova i orgoglio le ragazze di Urbino hanno subito impostato il gioco, nonostante una Foligno non all'altezza e con le altre molto nervose hanno chiuso il set 25 a 15. Quarto set subito favorevole alle ospiti, sfavorita anche da alcune decisioni arbitrali che fischiava doppie inesistenti al Melfi.Si ar-
riva sul punteggio di 20 a 16 per le ospiti, con un errore di troppo in battuta delle melfitane e con una paura di sbagliare si arriva sul 24 a 22 per le ragazze di Urbino. La gara si doveva subito chiudere,invece sia Grasso che Moscaritolo in prima linea non riuscivano ad essere incisive,mancano della freddezza giusta per conquistare il punto della vittoria finale ed.il set si chiude 27 a 25 per la De Gasperi. Sul due pari si decide la finale nel quinto set con le ragazze, di entrambe le squadre, stremate dalla fatica ed ancora nervose. Il Melfi si porta piano piano sull'8 a 6 al cambio di campo. Santangelo inizia ad essere piu' incisiva in attacco, Foligno inizia a distribuire palloni
per l'attacco di Rosa e con Galluccio ,bene in battuta, e Moscaritolo, il Melfi arriva al 13- 9 .Una bella battuta di Moscaritolo ed un errore delle avversarie, portano la pallandia ad una finale meritata, chiudendo il set e la gara sul 15 a 9. Avvicinato mister Urbino della pallandia melfi ha riferito: “una gara che si poteva vincere tranquillamente 3 a 0, ma la poca concentrazione,il nervosismo della posta i palio,la poca freddezza delle mie ragazze hanno fatto in modo di allungare la partita. E' pur vero che con l'assenza all'ultimo momento causa febbre di Calabrese sostituita da un ottima Moscaritolo con un ruolo diverso si sono persi i punti di riferimento,ma e' anche vero che in
La Moscaritolo della Pallandia Melfi
certi casi si deve pur adattare la squadra cercando sempre di fare bene. Comunque sono soddisfatto per la buona prova delle ragazze. Adesso non ci resta che goderci questa bellissima vittoria e proseguire con umiltà e determinazione fino alla fine di questa avventura.
Quest'anno il mio obiettivo era di arrivare in finale con l'under 18 e nei play-off con la serie D, obiettivo raggiunto con l'aiuto di tutte e di tutti,dalle atlete ai genitori e dirigenti sempre al mio fianco in tutti i momenti positivi e negativi. Li ringrazio”. Lorenzo Zolfo
46 Sport
Venerdì 20 marzo 2009
Basket A Dilettanti La trasferta di Siena decisiva in chiave play off
Levoni, una tappa chiave Riuscito l’intervento a Grasso: out 4 mesi L'INFORTUNIO di Sebastiano Grasso, le cinque vittorie consecutive, le due trasferte di Siena e Osimo, i rimpianti di una stagione sicuramente incredibile. Sono queste le chiavi di lettura del momento in casa Levoni, nel giovedì di preparazione alla sfida di domenica al Palasport Mens Sana di Siena contro la Consum.it di Marcello Billeri. L'infortunio di Grasso ha complicato i piani di coach Gresta, il giocatore ieri è stato operato a Reggio Calabria, sua città natale per la lacerazione ai tendini d'achille della caviglia che hanno pregiudicato la stagione del cestista calabrese ormai fuori dai giochi per il resto della stagione. Le cinque affermazioni consecutive hanno posto la Levoni in quinta posizione nella classifica generale dando all'ambiente quelle motivazioni e quella compattezza necessarie a far bene sia a Siena che ad Osimo. La squadra di Gresta ha risalito la china facendo leva sul lavoro del coach marchigiano e sulla bravura di un gruppo che ha saputo cavare il sangue dalle pietre. La reazione del team di Gresta è stata notevole sia sul fronte tattico che agonistico. Il quintetto di Gresta sta migliorando partita dopo partita la sua
Ferrara della Levoni e, a destra il coach Gresta
intesa e ha denotato confortanti sul fronte offensivo. La partita di domenica a Siena rappresenta una tappa chiave del campionato per le “merengues” di Gresta che dovranno affrontare un quintetto atipico e autentica bestia nera della squadra potentina nel corso delle prime due stagioni nella terza serie nazionale. Il complesso potentino ha dunque un compito non facile, anche sul versante del-
la cabala. Fatta eccezione per Grasso gli altri componenti della squadra sono in perfette condizioni di forma. I senesi, di Marcello Billeri dispongono di un quintetto molto giovane che può creare problemi a tutte le formazioni. Federico Zambino, Luca Furlanetto, David Cournooh, Thomas De Min e Daniele Casadei sono i giocatori di punta del roster toscano. In casa potentina è il segretario Giovanni La-
morte a parlare del momento in seno alla Levoni. Lamorte, amareggiato per il serio infortunio a Grasso sottolinea: “Sono dispiaciuto, come tutti del resto. Mi auguro che Sebastiano possa recuperare quanto prima, certo la sua stagione è finita, Grasso ha contribuito al rilancio della nostra squadra”. Il dirigente di via Ponte Nove Luci parla del Siena, prossimo avversario della Levoni: “La partita di
Auto Il pilota potentino cambia anche macchina
Siena sarà difficile, ne sono convinto. I senesi formano un complesso giovane e ben equilibrato. Tatticamente si tratta di una squadra atipica. E' la nostra bestia nera, abbiamo perso le tre gare finora disputate, speriamo di invertire il trend negativo”. Il segretario della Levoni applaude al lavoro di Gresta e afferma: “Il nostro allenatore ha dato nuovi equilibri alla squadra, il suo operato è convincente. Mi auguro
che possa darci altre soddisfazioni e di espugnare il Palasport Mens Sana di Siena”. Lamorte parla dell'atteggiamento della Levoni: “I nostri atleti dovranno confermare le proprie caratteristiche tattiche contro il Siena, la squadra ha ormai assunto piena consapevolezza delle proprie caratteristiche tattiche, sono fiducioso per domenica”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Pallanuoto Promozione
Postiglione, nuovi traguardi
Agenzia super Ancora capolista
la spettatori. Per il pilota lucano, impossibilitato a prendere parte alle prime due gare del campionato, quelle in Brasile l'8 marzo e in Messico a Puebla Amozoc a causa di problemi di transfert si tratta di una stagione molto intensa e piena di impegni. Per la cronaca Postiglione è il primo pilota ufficiale a gareggiare in un campionato organizzato dalla FIA. Il mondiale vede anche la copertura televisiva grazie al canale Eurosport present al canale 210 nel bouquet di Sky, che trasmetterà nel fine settimana le prove ufficiali e le gare del lucano. Il primo appuntamento stagionale per Postiglione è previsto per il 3 maggio a Marrakech in Marocco, l'ultimo il 22 novembre a Macau. In Italia si corre sul circuito di Imola il 20 settembre. f.menonna@luedi.it
ANCORA UNA vittoria per il settebello di Agenzia dello Sport che nella seconda giornata di ritorno del campionato di promozione di pallanuoto contro la Meridiana Nuoto Taranto, porta a casa la quinta vittoria stagionale su sei incontri e si isola al comando della classifica approfittando del turno di riposo della Fimco Maglie con cui fino a ieri condivideva il primato in classifica. Successo dei ragazzi materani per 16 a 15 dopo un incontro che al termine del terzo tempo sembrava agevolmente chiuso avendo chiuso il parziale in vantaggio di ben 7 lunghezze. Invece l'ultimo parziale registrava il ritorno dei padroni di casa che approfittando di un calo degli atleti di Agenzia dello Sport si riportavano sotto ed il fischio finale sanciva una vittoria sicuramente meritata del settebello santermano, ma troppo sofferta. Autori delle 16 reti Scarciolla e Silletti Marco con 4 gol ciascuno, Ivan Acquasanta con 3, doppiette di Visceglia e Francesco Acquasanta e 1 marcatura di Popolizio. Con questa sofferta vittoria la Società Agenzia dello Sport ipoteca la fase successiva dei play off, obiettivo assolutamente inaspettato. A questo punto però l'ambizione del salto di categoria diventa realizzabile ma occorre, come più volte evidenziato dal tecnico Ivan Acquasanta, determinazione, concentrazione, convinzione e soprattutto la consapevolezza che a questo punto ogni incontro vedrà gli avversari maggiormente determinati e con l'obiettivo di aggiudicarsi il confronto per sconfiggere quella che da tutti è considerata la sorpresa del torneo. sport@luedi.it
ANCHE in questa stagione la stella di Chico Postiglione potrebbe tornare a brillare con grande continuità. Il pilota potentino, infatti, correrà come del resto anticipato da questa testata qualche settimana fa nel campionato mondiale FIA WTCC 2009 con la scuderia Proteam di Arezzo a bordo di una BMW 320. Dopo tanti anni di successi e riconoscimenti con la Ferrari il campione lucano ha deciso di accasarsi con la BMW 320. Chico Postiglione, protagonista nel 2007 del successo nelle specialità italiano e del mondiale a bordo di una Ferrari Challenge F430 continua a prepararsi con determinazione per affrontare una stagione ricca di insidie e colpi di scena, vista la concorrenza che vede in Zanardi e Tarquini i principali ostacoli del lucano. Il campionato WTCC è il
L’auto di Postiglione
più importante e competitive per le vetture turismo, ossia auto da corsa pure e derivate dalla serie, dove sono impegnate case ufficiali quali BMW, Chevrolet, Seat e Lada. Il lucano dovra fare i conti con Nicola Larini, ex formula uno e pilota ufficiale Chevrolet, Gabriele Tarquini, pilota ufficiale della Seat e strenuo so-
stenitore di Postiglione e, appunto di Alex Zanardi che dopo il tremendo incidente ritorna a correre proprio con la BMW ufficiale. Il campionato WTCC è uno dei tre mondiali sotto l'egida della FIA la stessa organizzazione che promuove il Circus della Formula Uno e al debutto in Brasile erano presenti cinquantami-
Tiro con l’arco Ottimi risultati nella manifestazione di domenica
Ciclismo Domani si corre la classica Milano-Sanremo
Arcieri lucani in grande crescita Bennati lancia la sfida BILANCIO lusinghiero per la manifestazione svoltasi domenica scorsa a Potenza, presso la Palestra Caizzo di Rione Lucania, dedicata al tiro con l'arco. L'evento organizzato dalla società Arcieri Lucani ha visto la presenza di dodici società provenienti dalla Basilicata, dalla Puglia e dalla Campania. Ottimi i riscontri provenienti dalla gara per gli atleti lucani che hanno confermato i netti miglioramenti tecnici e individuali delle gare precedenti. Nella classe Olimpico seniores il successo è andato a Federico Demeo degli Arcieri Lucani. Demeo ha totalizzato 565 punti, superando nell'ordine il campano Piero La Brocca e Angelo Magnante dell'Arcieri Tre Colli di Grassano. Nel settore
dedicato alle donne a farla da padrone sono state le barlettane Fiorella Angela e Sabrina Sommegna che hanno superato la portacolori potentina Carmela Perla. Sempre nel settore femminile da segnalare la splendida prova di Teresa D'Adorante dell'Arcieri Venosa 06 e di Rosaria Addamiano dell'Arcieri Lucani Potenza che hanno lottato strenuamente per conquistare i primi due posti in classifica generale. Alla fine il successo è andato alla venosina che ha totalizzato 462 punti contro i 454 della potentina. Nella gara di arco nudo terzo posto per Antonio Di Stefano dell'Arcieri Lucani Potenza. Ottima la prova nella divisione coumpound di Antonio Ferrante dell'Arcieri Ber-
nalda e di Marina e Michele Travierso dell'Acquarium Team Potenza. Per la cronaca Travierso ha ripetuto gli stessi standard di rendimento della prova di Montichiari. Ottime in campo giovanile le prove di Ilaria Trillo dell'Arcieri Lucania Potenza e dei fratelli Di Martino e Antonio Mele dell'Arcieri Pescopagano, del debuttante Roberto Giacomobello dell'Arcieri Tre Colli Grassano e della compagine maschile della Tre Torri di Viggiano, composta da Giovanni Votta, Manuele Sansica e Graziano Supone. Il prossimo appuntamento è fissato per domenica 29 marzo con la gara dei Giochi della Gioventù che avranno luogo ad Asti. sport@luedi.it
I BIG AFFILANO le armi, in vista della Milano-Sanremo di domani. Tra i più attesi Daniele Bennati che, nella Tirreno-Adriatico conclusa l’altro ieri, ha sfoggiato una discreta condizione atletica. Il che fa ben sperare per la classicissima di primavera, prima vera gara in linea della stagione agonistica 2009. «Il nostro capitano – ammette Roberto Amadio, team manager della Liquigas – non potrà che essere Daniele Bennati, affiancato da sette compagni in grado di supportarlo in tutte le fasi della corsa. Aliaksandr Kuchynski e Alessandro Vanotti faranno il preziosissimo lavoro oscuro finalizzato a controllare le prime fughe e mantenere un ritmo sostenuto. Dalla salita delle Manie, quando la corsa comincerà a delinearsi,
entreranno in scena Ivan Basso, Vincenzo Nibali e Franco Pellizotti, che cercheranno di scremare il gruppo». Il team Katusha dei direttori sportivi Serge Parsani e Claudio Cozzio invece punterà su Filippo Pozzato, ma non solo: al via anche Pavel Brutt, Sergey Ivanov, Mikhail Ignatyev, Sergey Klimov, Luca Mazzanti, Filippo Pozzato, Robbie McEwen ed Alexander Botcharov. Oggi pomeriggio Lance Armstrong svelerà la propria strategia, e fors'anche quella della 'suà Astana, per la gara. Il sette volte vincitore del Tour, alla sua prima gara di un certo prestigio dopo il ritorno all’attività agonistica, a Milano parlerà ai giornalisti, facendo il punto sui sopralluoghi svolti nelle strade del Giro d’Italia del centenario.
Sport 47
Venerdì 20 marzo 2009
Basket B dilettanti Gallotta stempera i toni: «Si può sbagliare, ma niente complotti»
Bernalda, arbitri nel mirino Tiene ancora banco la direzione di Catanzaro Pesca sportiva
Sarmento Martorano favorito VALSINNI - Domenica scorsa, nelle acque del fiume Sinni nei pressi di Valsinni, si è disputata la prima prova del XVIII° trofeo Sarmento-Pollino, competizione di pesca alla trota in torrente dedicata a Pino Riccardi. Venticinque i partecipanti, per lo più soci della SarmentoPollino, la quale, organizza da ormai diciotto anni questo meraviglioso torneo. La gara era in programma domenica 8, ma le condizioni meteorologiche non ne hanno consentito lo svolgimento. C’è stato rischio rinvio sino alla fine anche per questa gara, per le condizioni del fiume, con l'acqua piuttosto torbida e abbondante, a causa dello scioglimento della neve. Ad aggiudicarsi questa prima prova per quanto riguarda la classifica a squadre, è stata quella composta da Mario Bruno, Pasquale Allemma, Pasquale Ciancia e Franco Martorano, quest'ultimo si è aggiudicato anche l'assoluto di giornata con nove catture battendo al peso, con una differenza di pochi grammi, Giovanni Castronuovo. La gara odierna dunque è stata condizionata notevolmente dalle condizioni del fiume, anche se le trote, davvero di ottima qualità, hanno abboccato con una certa regolarità sino al termine della gara. Martorano, con questo piazzamento si candida seriamente alla conquista del trofeo, anche se non sarà cosa facile, visto che da subito alle sue spalle ci sono Giovanni Castronuovo, Stefano Riccardi e Donato Briamonte, pronti ad approfittare di una sua mossa falsa. Appuntamento con la seconda prova il 29 marzo sulle sponde del fiume Agri a Sant'Arcangelo. Stefano Riccardi
NON si è parlato d'altro in settimana nelle discussioni al PalaCampagna e nelle passeggiate lungo Corso Umberto, cioè i fatti o, meglio, i (presunti) misfatti arbitrali di Catanzaro. Inevitabile, quindi, che domenica prossima i signori Svolacchia di Perugia e Aprea di Roma, chiamati a dirigere il match della Terme di Abano contro la capolista S. Severo, saranno gli “osservati speciali” di una gara in cui invece gli spettatori farebbero bene a concentrarsi unicamente sul gioco e sullo spettacolo visto che i fortissimi avversari di turno sono meritatamente i primi della classe e devono lavare l'onta dell'andata quando i lucani violarono il PalaCastellana. La pensa proprio così il presidente Gallotta che, in vista della supersfida contro il team del suo collega Carella e facendo ricorso alla buona vecchia pedagogia del bastone e della carota, non risparmia bacchettate ed esortazioni ai suoi: “Dobbiamo smetterla ogni domenica, che si vinca o si perda, di prendercela sempre con i direttori di gara, anche perché non si capisce per quale motivo gli arbitri di tutt'Italia dovrebbero avercela con noi, a meno che non si stia facendo del fantabasket con la solita storia del complotto che fa
A sinistra il patron del Terme di Abano Cestistica Bernalda, Gallotta che butta acqua sul fuoco alle polemiche per l’arbitraggio subito dai materani a Catanzaro domenica scorsa costato i due punti
semplicemente ridere le persone intelligenti. Gli arbitri, in quanto esseri umani, possono sbagliare, ma mi pare che sbaglino molto di più i giocatori in campo, ed è doppiamente dannoso assumere dall'inizio alla fine della partita, da parte degli stessi atleti nonché di tecnici e dirigenti, atteggiamenti nevrastenici e provocatori nei confronti dei fischietti che finiscono solo per irritare questi ultimi. E voglio preannunciare fin d'ora, come ripeterò a voce agli stessi protagonisti appena sarò a Bernalda, che domenica prossima non accetterò sul parquet, sulla panchina e a bordo campo da parte dei miei collaboratori
comportamenti di tale fatta; chiunque di loro si renda artefice di atteggiamenti sguaiati e aggressivi nei confronti degli arbitri si prepari a subire conseguenze di natura disciplinare”. Questo il bastone, poi arriva la carota: “Io ho molta fiducia in questa squadra e sono fermamente convinto che noi abbiamo tutti i mezzi tecnici e tattici per poter battere anche la capolista; allora cerchiamo di mettere in campo queste qualità tralasciando tutto il resto, restiamo concentrati sulla partita e imponiamo dal primo minuto il nostro gioco per evitare di arrivare all'ultimo quarto stanchi per la rincorsa. È nostro esclusi-
vo interesse vincere queste ultime gare della regular season per garantirci la salvezza ed evitare la lotteria dei playout che potrebbero essere letali per il semplice motivo che non li abbiamo mai disputati sia in C1 che in B2 e quindi non ci siamo abituati, non abbiamo la mentalità adeguata”. Infine l'invito generale: “Domenica voglio un PalaCampagna gremito e appassionato che sappia incitare i nostri ragazzi dal primo all'ultimo minuto soprattutto nei momenti difficili che inevitabilmente ci saranno; e al termine voglio che sia una grande festa per la Cestistica e non contro qualcuno”. Giovanni Palmieri
Ping Pong Farraiuolo si consola con l’esordio di Vallone
Tth Heraclea, peccato POLICORO - La locale squadra di ping pong, “Tennis tavolo Heraclea” (Tth), non ce l'ha fatta a bissare il successo della scorsa giornata di campionato regionale di C2 contro il Carrubo B. Di nuovo tra le mura amiche della palestra “Happy fitness” di Francesco Corbino, di via Lazio, nello scorso week end i ragazzi guidati dal capitano e allenatore, Vincenzo Ferraiuolo, che non ha preso parte alla gara, sono stati sconfitti dalla capolista Us Acli di Montalbano con il seguente punteggio: 2/5. Una sconfitta alla vigilia preventiva-
bile al cospetto di un'avversaria che ha altre ambizioni dimostrate ampiamente nello scontro con gli jonici, durante il quale però questi ultimi hanno fatto vedere quanto valgono. E comunque il quartetto della Tth non ha affrontato la gara come se fosse una vittima predestinata, ma, anzi, per loro è stato uno stimolo in più a moltiplicare le energie per cercare di fare una bella figura. Come poi nella realtà è avvenuto, essendo riusciti a strappare due set ai montalbanesi. Sugli scudi Antonio Vallone, il migliore del team di Ferraiolo, capace di vincere le sue partite: “purtroppo -
Vince il Carrubo
commenta- non sono state sufficienti a portare a casa punti, rimane però la soddisfazione di aver strappato due set ai nostri avversari. E comunque non sono questi i match dove dobbiamo fare i punti necessari per scalare la classifica; tuttavia i due set vinti fanno morale”. Nonostante la sconfitta, il trainer Farraiuolo guarda il bicchiere mezzo pieno: “l'esordio di Vallone è stata sicuramente la nota positiva della serata, il quale è riuscito a battere Moramarco e Rago, che sono atleti sicuramente di categoria superiore. Insieme all'altra new entry del mio team, Massimo Delli Veneri, sapranno dare il valore aggiunto per risalire la china della classifica”. Gabriele Elia
Danza Nel trofeo “Centro Sud” la qualificazione agli Italiani di Caserta
Mg Dance Passion, che risultati CHIAROMONTE - Si è svolto sabato 14 marzo a Montescaglioso il trofeo “Centro Sud”, riguardante il settore della danza, organizzato dalla F.E.D.S. Straordinaria la partecipazione e risultati che si è aggiudicata la scuola di ballo “Mg Dance Passion” di Mary Viceconte e Spaltro Gaetano, che si è presentata in pista con 37 allievi provenienti da vari paesi lucani: (Francavilla, Chiaromonte, San Severino, Fardella, Castronuovo di Sant'Andrea, ecc). La sfida tra i vari gruppi è iniziata alle 9,00 del mattino e ha visto susseguirsi vari gruppi provenienti da diverse regioni italiane. Il primo gruppo della "Mg Dance Passion" che si è esibito è stato quello di Chiaromonte che ha dato luogo ad un esibizione di danza moderna che gli ha permesso di vincere il 1 posto nel ballo e il 1 nella coreografia, cosi come per i ragazzini di Francavilla che hanno ballato un pezzo hip hop, dove anche loro hanno trionfato. In seguito, i gruppi dei più grandi, appartenenti alla categoria 11/18 anni, si sono sfidati con altre scuole mol-
Foto di gruppo per i partecipanti alla gara che è stata disputata a Montescaglioso
to preparate e con costumi scenografici molto complessi, ma, per nulla intimoriti, i ragazzi di Mary e Gaetano hanno cacciato tutta la loro semplicità e la buona tecnica acquisita, riuscendo a portare a casa un terzo posto, e 2 meritatissimi secondi posti. Il risultato finale della “Mg Dance Passion” è molto incoraggiante e inaspettato, infatti, tutti questi gruppi si sono classificati ai Campionati Italia-
ni che si terranno il mese prossimo a Caserta. Soddisfatti i due istruttori Mary e Gaetano, che dichiarano: «Siamo contentissimi di questi ottimi risultati, anche perché la maggior parte dei gruppi erano alla loro prima esperienza, specialmente quella della categoria 6/11 anni di Chiaromonte, mentre i veterani in questo tipo di esperienza, vale a dire i ragazzi più grandi di
Francavilla e Chiaromonte, erano più tranquilli, in quanto, hanno vinto il titolo regionale nel mese di novembre. Ora, - concludono - inizia la preparazione per i prossimi campionati italiani, per questo siamo sicuri che i nostri ragazzi sono consapevoli che questa sarà una sfida importante, e che si impegneranno per portare a casa un titolo che li ripaghi di tutti i sacrifici». Lucio Vitale
Nuoto Ai regionali
Vince l’AAA Matera La Savigi si conferma STOP AI campionati regionali invernali di nuoto. Un primo verdetto non è di tipo sportivo: ancora una volta l'organizzazione lucana ha mostrato le sue pecche, da una parte la mera mancanza di medaglie alla premiazione e l'assenza del cronometraggio elettronico che va tutto a scapito degli atleti; dall'altra la più profonda indifferenza delle istituzioni e della gente comune. Ma il nuoto non è un capriccio e gli atleti lucani lo dimostrano ancora una volta a suon di prestazioni: è questo il verdetto più importante. A guardare la classifica , il AAA Matera risulta primo a 1035 punti riportando il titolo nella provincia materana; al secondo posto nonostante i diversi ostacoli c'è la piccola squadra di Satriano di Lucania, CNL Savigi a soli 180 punti di differenza, parte dei quali imputabili all'assenza di diversi atleti nella seconda giornata di gare. Dopo le due regine del nuoto lucano c'è il vuoto , 500 punti di distacco dalla terza classificata Invicta Nuoto. Nota di merito ancora una volta per il Savigi, squadra come detto, che fa riferimento ad un bacino di giovani atleti molto inferiore di numero rispetto alla città provincia che può contare anche su città limitrofe della vicina Puglia. Troppi gli ostacoli per la squadra satrianese, oltre alla solita indifferenza istituzionale e istituzionalizzata, al ritardo di preparazione dovuto ai lavori alla piscina in lucana dilazione, i dolori alla schiena che costringono Martina Latorre alla fisioterapia e quindi alla diminuzione degli allenamenti, si somma nella scelta del gioco delle priorità, la principessa Valeria Sangiacomo che ha deciso l'abdicazione preventiva. Il AAA Matera si impone nell'ultima giornata di assoluti in tutte le gare tranne nel 1500 sl dove si impongono nei primi tre posti Rocco Potenza , Marco Potenza e Domenico Acerenza del Savigi. Il trend delle gare assolute , in generale risulta a favore del Matera per le gare più veloci e a favore del Savigi per le gare più lunghe. Da rilevare anche l'età in media più giovane per gli atleti satrianesi rispetto all'AAA Matera, anche se dalle prestazioni sembra che ci sia tra le file del Matera l'erede della principessa Valeria Sangiacomo, Marta Pizzolla anno '97 vince due gare, nei 100 do. e 200 mx . E' tempo di pensare ai nazionali, dove il Savigi grazie alle prestazioni porterà il barracuda Domenico Acerenza che con il tempo 2'24''29 nei 200 farfalla risulta ventesimo nei trenta selezionati in Italia per la sua età. f.a.
48 Cultura e Spettacoli
Venerdì 20 marzo 2009
INCONTRO CON IL CANTAUTORE, IN TOUR CON IL SUO PROGETTO SUGLI ANNI SETTANTA
Luca Carboni, l’amarcord malinconico di un ribelle di MARA NASSO LUCA Carboni, in viaggio tra una data e l'altra della sua nuova tournèe, si lascia intervistare per spiegare il suo progetto di “Musiche ribelli”e rivelare qualche curiosità. Un'esperienza, quella teatrale, che non è nuova per lei, già sperimentata nel 2007. Perché questa location? «Ho scelto di fare un tour nei teatri perchè mi permette di approfittare della situazione di grande attenzione del pubblico, oltre che dell'ottima acustica dell'ambiente. In più questa volta il concerto si articolerà in due tempi: nel primo ci sarà la musica dedicata agli anni '70, sarò insieme alla mia band e a Sinigallia; nella seconda parte, quando si alzerà nuovamente il sipario, ci saranno le mie canzoni che in ordine cronologico tenteranno di ricostruire il mio percorso musicale». “Musiche ribelli” è il titolo del nuovo tour, oltre che dell'album. Quale ribellione si avverte nelle canzoni che lei ha scelto? «Le canzoni di questo lavoro raccontano l'Italia di quegli anni, è un senso profondo che bisognerebbe riuscire a rimettere nelle canzoni. Il titolo di GIACINTO CARVELLI L'ATTESA per i sempre più numerosi fan di Rino Gaetano è finita. Dopo le indiscrezioni, confermate dall'arrivo lo scorso 13 marzo del brano "Dònde està el grano" nelle radio, oggi esce "Rino Gaetano live & rarities", un doppio cd che contiene ben sette pezzi mai pubblicati dal cantautore crotonese. Il brano che ha anticipato l'uscita del cofanetto (che sarebbe riduttivo chiamare una raccolta), è stato scritto nel 1981, lo stesso anno in cui l'artista perse la vita in un incidente stradale; era una sorta di demo, al quale per l'occasione, è stato rifatto l'arrangiamento e risuonato appositamente, con la supervisione nella produzione di Stefano Cenci. Ed il risultato finale ottenuto è davvero interessante, tanto che la canzone in questione, dal ritmo coinvolgente, si candida autorevolmente ad essere uno dei tormentoni dell'estate che verrà. Il testo, come al solito, precorre i tempi ed in un periodo di crisi economica profonda, in molti si chiedono “Dònde està el grano”. I due cd contengono altri inediti, tra cui uno dei più attesti è certamente “Quando il blues arrivò da me”, cantata in duetto con Anna Oxa, qui ai suoi esordi. Da segnalare anche “Ufo a Ufo”, restato fuori dall'album "E io ci sto", e una versione di “La ballata di Renzo”, ritrovata dagli stessi familiari del cantautore. Quest'ultima canzone, come spesso accade con Rino Gaetano, suona come profetica visto che narra la storia di un amico del cantautore che muore dopo essere stato rifiutato dagli ospedali. C'è, poi, anche una versione di “I miei sogni d'anarchia”, il demo di ''Ping Pong'', inciso per la preparazio-
«Sì, rappresenta un omaggio alle mie radici musicali. Sono le canzoni che ascoltavo assieme ai miei fratelli più grandi con il mangianastri, quelle che poi sono state un riferimento fino ad oggi, che mi hanno aperto le porte verso un modo diverso di scrivere, di fare musica, di ascoltare. Molti dei cantautori interpretati sono legati a Bologna, la mia città, come Lolli, Guccini, Dalla, sintomo di un legame profondo con le mie origini». Ci sono canzoni del suo progetto come “Ho visto anche degli zingari felici” che lei ha battezzato come ancora attuali. In che modo lo sono? «Ci sono pezzi che parlano del mondo del lavoro, fatto di spostamenti di emigrazione, come “Vincenzina e la fabbrica”, situazioni che accomunano tutte le città italiane, “Venderò” che è una riflessione sul modo di essere soggetti ed oggetti liberi nel mercato, “Eppure soffia” di Bertoli che affronta la tematica dell'ambiente e che da oggi diventerà anche il nuovo singolo». Sul palco, come in questo progetto
confluito nella raccolta di cover, l’affiancherà Riccardo Sinigallia. Com' è nata questa collaborazione? «Ho scelto lui perché conosco la sua esperienza di produttore, anche come cantautore mi è sempre piaciuto molto ed ho pensato che avrebbe avuto la sensibilità giusta perchè ha gli stessi riferimenti che ho io». Ieri l'esordio con il gruppo di quartiere, la speranza riposta dentro i testi lasciati all'osteria “da Vito”, e oggi? E’ più facile avere successo senza gavetta? «Forse per chi deve venire premiato perché ha una bella voce, ma per chi scrive canzoni, per le giovani band, probabilmente c'è ancora meno spazio rispetto al passato, non è per nulla più facile». Nel futuro di Carboni ancora qualche cover o brani inediti? «Per ora il capitolo delle cover si conclude con questa tournèe terminata la quale tornerò a lavorare alla scrittura di un nuovo album. La mia esperienza di cantautore però è sicuramente arricchita da questo progetto importante».
PERSONAGGI
Dario Argento «Ho paura delle ronde»
«La gavetta? Per i cantautori è sempre dura»
è anche legato all’omonima canzone di Finardi sulla forza della canzone che fa sua la vita di tutti i giorni con i suoi problemi». Questo per lei è il primo disco di cover, un album “trasversale” che aiuta chi ha vissuto quegli anni a ricordarli con “felice malinconia” e chi non li ha vissuti a conoscerli con curiosità.
TRA I BRANI “LA BALLATA DI RENZO” E LA VERSIONE INGLESE DI “GIANNA”
Rino Gaetano ritorna in doppio cd con inediti live
ROMA – «Le ronde mi fanno paura, se le incontrassi per strada alle 4 del mattino, mi nasconderei in un portone». Lo dice Dario Argento, il maestro del brivido del cinema mondiale, ospite di Victoria Cabello del programma “Victor Victoria” su La7. «Non ho fobie particolari – aggiunge Argento – mi fanno paura le stesse cose che fanno paura a tutti».
Giordano dal libro il film con Costanzo
A Cannes apre “Up” la prima volta di un cartone
Rino Gaetano
ne dell'album ''E io ci sto'' del 1980. Oltre all'inedito che impazza nelle radio, un'altra escursione nella lingua straniera Rino Gaetano l'ha fatta con la versione inglese di “Gianna”, che per l'occasione diventa “Gina” e ''Ay Maria'', versione spagnola di ''Ahi Maria''. A completare il pacchetto dono per i fan, alcuni brani live con la band “Crash” ed altre chicche che manderanno in sollucchero tutti coloro
che apprezzano Rino Gaetano. Il cofanetto, pubblicato dalla Sonymusic, che contiene un intero concerto e altre rarità e scalerà sicuramente le classifiche così come hanno fatto le precedenti uscite discografiche, pubblicate dopo la sua morte. L'auspicio è che questa iniziativa trovi maggior fortuna di quella tentata nell'edizione 2007 di Sanremo, quando un altro inedito del cantautore, “In Italia si sta
diretto da Bob CANNES– Per la Peterson che prima volta sarà aveva scritto anun cartone aniche la scenegmato ad aprire il giatura di “Alla Festival del cinericerca di Nema di Cannes mo” (2003). che si terrà dal John Lasseter 13 al 24 maggio è l’attuale diretprossimi. tore creativo di Si tratta di 'UWalt Disney p', film d’animaAnimation Stuzione in 3D della dios e di Pixar Disney-Pixar Il cartone “Up” Animation Stuper la regia di Pete Docter, il regista di dios che è stata acquistata 'Monsters, Inc.'(2001), e dalla Disney nel 2006 (e l’autore di 'Toy Story' di cui Lasseter è anche (1995) e 'Toy Story 2' uno dei membri fondatori). Ha diretto personal(1998), 'Wall-è (2008). 'Up' è la storia di Carl mente 'Toy Story' e 'Toy Fredricksen, un anziano Story 2', 'A Bug's Lifè e signore che sogna di vola- 'Cars'. 'Up' uscirà negli re in mongolfiera in Ame- Stati Uniti il 29 maggio e in Francia il 29 luglio dorica del Sud. Un giorno questo so- po la sua presentazione al gno si avvera ma l’uomo 62esimo Festival di Cansi ritroverà ad essere ac- nes la cui giuria è presiecompagnato da uno sco- duta quest’anno dall’attrice francese Isabelle modo personaggio. Il cartone animato è co- Huppert.
male” fu affidata e cantata da Paolo Rossi, che non ha certo avuto gli esiti sperati. Continua, dunque, l'onda lunga che vede come protagonista questo figlio del Sud,
COMINCERANNO entro l'anno le riprese del film tratto da “La solitudine dei numeri primi”, il libro di Paolo Giordano vincitore del Premio Strega 2008. Il film sarà prodotto da Mario Gianani, la regia è affidata a Saverio Costanzo, «con il quale – ha detto Giordano – sto scrivendo la sceneggiatura». Sugli attori, invece, Giordano non ha voluto fare alcuna rivelazione.
Penn si “taglia” da film shock sull’immigrazione
capace di anticipare il futuro e leggerlo attraverso il suo cantare a volte burlesco e di conquistare sempre nuovi ammiratori, soprattutto nelle giovani generazioni.
HOLLYWOOD IN LUTTO
Finita l’agonia, Natasha Richardson è morta di CRISTIANO DEL RICCIO WASHINGTON – L'attrice Natasha Richardson non ce l’ha fatta ed è morta mercoledì in un ospedale di New York due giorni dopo una emorragia cerebrale innescata da una caduta su una pista di sci in Canada. Una lunga agonia e una fine annunciata. I familiari della Richardson, che apparteneva alla più famosa dinastia artistica britannica, si erano radunati al Lenox Hill Hospital di New York per salutare la don-
na di 45 anni ormai in coma cerebrale: il marito Liam Neeson, la madre Vanessa Redgrave, la zia Lynn Redgrave, la sorella Joely Richardson , oltre ai figli Daniel (12 anni) e Michael (13 anni). I familiari hanno preso la difficile decisione di autorizzare il distacco dei macchinari che tenevano in vita l’attrice dopo avere ricevuto la conferma dai medici che non c'erano più speranze. Un medico legale di New York ha ricevuto l’incarico di effettuare una autopsia per determinare le cause della mor-
te. Al momento della caduta sulla pista sciistica, la Richardson non indossava un casco di protezione perchè in Canada non è obbligatorio. La tragedia ha innescato in Canada un dibattito sulla necessità di imporre maggiori misure di sicurezza per chi scia. Nel frattempo il mondo del cinema e del teatro hanno reso omaggio all’ attrice. «L'ho conosciuta da bambina – ha scritto Jane Fonda sul suo blog – Ho sempre trovato naturale che fosse diventata una attrice di talento».
VIA dai trailer, dal manifesto del film, dai credits: il nome di Sean Penn non compare più in “Crossing Over”, film sull’immigrazione illegale di Wayne Kramer con Harrison Ford protagonista. Penn ha fatto tagliare integralmente la sua parte, (un poliziotto di frontiera tra il Messico e la California), disapprovando l’espisodio del film sull’omicidio di una iraniana da parte di un familiare. Natasha Richardson e Liam Neeson
cultura@luedi.it
Venerdì 20 marzo 2009
Franco Neri
da Zelig a Melarido inSommario A l b e r t a z z i r e c i t a C a l v i n o Merola junior in tour a Venosa Manlio “Facce Ride”
a pag. 50 a pag. 51 a pag. 52
ll servizio pag. 53
Che
tempo farà a cura di Giuseppe Pomarico
Oggi
Domani
Domenica
Maltempo sulla Basilicata. Nevicate abbondanti fin dalle prime ore del giorno su tutto l'Appennino, dai 700-900 metri del mattino fino ai 400-600 metri del pomeriggio-sera. Vere e proprie tormente tra il Lagonegrese, il Mercure e la Val d'Agri. Piogge intense alle quote inferiori. Temperature in sensibile calo e venti da Grecale in rinforzo. Mosso il Tirreno, molto mosso lo Jonio.
Neve su gran parte della regione. Fiocchi a metà giornata fino ai 200-300 metri di quota. Fenomeni comunque meno intensi ed abbondanti della giornata precedente. In serata attenuazione delle precipitazioni lungo la costa tirrenica e, nella notte, su tutto il settore occidentale. Temperature in ulteriore sensibile diminuzione, venti tesi da Nord/Nordest, mari mossi o molto mossi.
Ancora deboli nevicate fino a metà mattinata oltre i 400 metri su Potentino, Vulture e Materano. Fenomeni assenti e prime timide schiarite invece su Lagonegrese e Alto Sinni. Tra il pomeriggio e la prima parte della sera ulteriore generale miglioramento con locali spazi soleggiati e fine delle precipitazioni. Temperature in lieve aumento, venti moderati Nordorientali, mari molto mossi.
50 Weekend
la RIBALTA
Weekend
Venerdì 20 Marzo 2009
Il maestro Albertazzi interpreta le cinque conferenze di Calvino
Le Lezioni americane di Giorgio di MARIAANNA FLUMERO POTENZA - Anche in Basilicata “Lezioni americane”. Prosegue il cartellone della stagione teatrale “Voglia di Teatro” 2008/09 con il maestro Giorgio Albertazzi. Domani sera al Teatro Don Bosco di Potenza e domenica al teatro Duni di Matera. La piecè teatrale rappresenta il penultimo appuntamento organizzato dai comuni di Potenza e Matera in compartecipazione con la società potentina “Cose di Teatro e Musica”. I due palcoscenici si fregeranno di un vero punto di riferimento per la storia teatrale, il l'attore e regista toscano Albertazzi, in veste di conferenziere. Consociamo meglio le linee guida della rappresentazione, che vede la regia firmata da Orlando Forioso Le "Lezioni americane" sono cinque conferenze scritte nel 1985 da Italo Calvino per le "Charles Eliot Norton Poetry Lectu- Giorgio Albertazzi res" della Harvard University. Purtroppo la morte colpì l'autore alcuni mesi prima di partire per l'America, e quindi questi scritti rimasero a giacere tra le carte dell'autore. Alcuni anni dopo la moglie, Ester Calvino, le fece
Ulderico porta a spasso “L’Asso di monnezza” ULDERICO Pesce porta in giro per ria agricola a Giugliano, alle porte l’Italia il suo “Asso di Monnezza”, di Napoli, dove presto arriverà un recital sul traffico illecito di ri- un’altra discarica: dove arriva Mafiuti. La mini tournée dell’attore di rietta arrivano le discariche. Rivello parte stasera, alle ore 21 a Marietta è marchiata dalla “monLa Tenda di Modena e prosegue, nezza” pertanto la odia ma, dopo un viaggio fatto a sabatoe (ore casa della sorella 20.30) e domeMarisa, nel quarnica (ore 18), al tiere Colli Aniene Teatro Area di Roma, dove si Nord di Napoli, fa la raccolta diffeper far ritorno renziata porta a in Basilicata porta, e dove i rigiovedì 26 fiuti vengono ricimarzo, alle ore clati, cambia vita. 21, al Teatro Torna a GiugliaIris di Lagoneno, che come semgro e venerdì pre è sommersa 27, alle ore 21 dai rifiuti e cerca, al Cine Teatro invano, di convindella Valle di cere le autorità a Ferrandina. praticare gli stessi “Asso di monmetodi scoperti nezza” è la stonel quartiere di ria di Marietta Roma. Nulla poe della sua fatendo comincia a miglia. Marietpraticare la racta è nata nella colta differenziata periferia di Naporta a porta in poli, a Pianura. assoluta autonoIl balcone della La locandina dello spettacolo mia e grazie alsua casa si affaccia su una discarica di “monnez- l’aiuto dei figli Antonio e Vincenzo. za” dove da 40 anni sono state sver- Se Marietta e i figli raccolgono l’imsate tonnellate di rifiuti, tra i quali mondizia il marito Nicola e l’altro 1000 tonnellate di liquidi chimici figlio Cristian la “nascondono”, nel pericolosissimi provenienti dal- senso che sono due malavitosi che l’Acna di Cencio. Nata in una fami- smaltiscono, in cambio di molti glia poverissima il suo primo gio- quattrini, rifiuti industriali pericocattolo l’ha trovato proprio in que- losissimi provenienti dal Nord che sta discarica: una bambolina spe- loro gettano nel mare, nei fiumi, in lacchiata che ancora conserva; ma discariche o direttamente sulla terla discarica e i suoi fumi tossici le ra agricola. ha portato via tutta la famiglia, i Il conflitto tra Marietta e il marito genitori e una sorella stroncati da Nicola diventa il conflitto tra due modi di concepire l'ambiente la letumori. Rimasta sola Marietta si sposa con galità e la vita in genere. cultura@luedi.it Nicola e va ad abitare in una masse-
pubblicare con questo titolo complessivo di "Lezioni americane", ed il sottotitolo "Six memos for the next millennium",La Leggerezza, la Rapidità, L'Esattezza, la Visibilità, la Molteplicità: cinque valori da approfondire da un punto di vista letterario certo, ma anche come elementi del nostro vivere quotidiano. Ora, queste conferenze prendono forma teatrale attraverso l'interpretazione di Albertazzi. Sarà lui il conferenziere, colui che ci guiderà con le parole di Italo Calvino in un vertiginoso viaggio nella letteratura mondiale alla ricerca delle motivazioni che stanno dietro ognuno di quei valori. Lo spettacolo si concentra sulla prima conferenza, nella quale si incrociano e si fondono poesia e teatro, Calvino ed Albertazzi. Una giovane allieva cerca di comprendere il senso di questa ricerca, e il suo occhio-telecamera inseguendolo, filmandolo insieme ai suoi appunti, ai quadri, ai libri e proiettando frammenti di filmati della memoria teatrale di un Albertazzi cantore delle epiche gesta del pensiero, che si fa scrittura. cultura@luedi.it
Con Fischietti il mago delle voci SABATO vocale con Michele Fischietti. La sezione Musica di “Unika, Accademia dello Spettacolo di Bari” presenta il “Seminario di tecnica vocale sls con Michele Fischietti”. Un appuntamento di particolare pregio arti- Fischietti con Simona Ventura stico e didattico dalle ore 10 alle 14 il maestro Fischietti terrà un seminario introduttivo di “Tecnica Vocale Speechlevel Singing”. «La tecnica permette di costruire una sola voce dal registro basso a quello acuto senza rotture, e senza gridare, grazie ad un accurato bilanciamento "belcantistico" dei registri». Il risultato è un suono solo, collegato da petto a testa, con cui puoi cantare qualsiasi stile musicale, dal pop all'opera al musical theatre" (Seth Riggs). Nel pomeriggio del sabato e nella giornata di domenica ci sarà la possibilità di prenotare la propria lezione privata della durata di un'ora con il Maestro Fischietti, sempre presso la sede della scuola. Michele Fischietti, già vocal coach di X-Factor su Rai2, definito Il mago delle voci (Sorrisi e canzoni TV) ed apprezzato da foniatri di livello internazionale, è associato a Seth Riggs, è stato l'insegnante vocale delle più importanti superstars mondiali, come Stevie Wonder, Natalie Cole, Michael Jackson e Barbra Streisand. Fischietti è considerato da molti uno dei migliori insegnanti di canto in Italia per la sua abilità a risolvere i problemi vocali nel tempo più breve. E' un insegnante certificato della tecnica Speech-level singing da quasi 10 anni e ha ricevuto insegnamento soltanto da Seth Riggs in persona per tutto questo periodo. m.a.flum
Al via la terza rassegna di Viggiano sulla famiglia
Tra “Cinema e teatro” di GERARDO TEMPONE
VIGGIANO - E' stato reso noto dall'amministrazione comunale il programma della terza edizione della “Rassegna di Cinema e Teatro”. Con tale manifestazione gli organizzatori, amministrazione comunale e la locale Unitre, intendono rinnovare la promozione e l'interesse nei confronti di un settore che ha fortemente caratterizzato la società italiana nel secolo scorso, riflettendone gli interrogativi e le aspirazioni. Il cinema ed il teatro come strumento non di solo svago, ma e soprattutto, quali vettori per il trasporto della testimonianza dell'evoluzione della nostra società dal punto di vista politico, sociale ed economico, oltre che come strumento utile per la comunicazione e la conoscenza reciproca. L'edizione attuale della Rassegna, infatti, intende accendere i riflettori su uno dei più importanti microcosmi della vita sociale: la famiglia. Stimolare un confronto ed una riflessione sulle peculiarità della famiglia odierna, è l'intento degli organizzatori. I film in programma, accuratamente selezionati, attraverso un percorso scandito da dialoghi sagaci sia in chiave comica sia semidrammatica, evidenziano i mille volti della famiglia contemporanea. Famiglia che sembra sopravvivere alle profonde trasformazioni
Una scena de “La seconda notte di nozze”
strutturali del periodo post-industriale, artefici, tra l'altro, d'ingenti modifiche nel campo dei valori e degli atteggiamenti. Con i film in programma la “famiglia” viene ad essere fotografata all'interno dei rapporti tra i suoi componenti ed alle scelte che si trova a dover affrontare, con storie tutte molto attuali, vicine al modo di vedere e di sentire proprio dei nostri giorni. Rispetto alla rassegna dello scorso anno vengono proposti films di argomento più leggero, girati di recente ed interpretati da alcuni dei volti più noti al grande pubblico. Cinque le proiezioni in programma. “Manuale d'amore” con Muccino,
“Una moglie bellissima” con Pieraccioni, “La seconda notte di nozze” con Antonio Albanese, “Mio fratello è figlio unico” con Scamarcio e “La famiglia” con Vittorio Gassman. Film che, nelle intenzioni degli organizzatori, debbono costituire anche un'occasione per trarne argomenti di discussione, tra attualità e memoria e su cui confrontarsi liberamente nel corso del relativo cineforum, con generazioni diverse che s'incontrano per aggiungere un'interessante spunto di critica e riflessione. Le proiezioni avranno tutte luogo alle ore 18:30 presso il locale Centro Sociale. cultura@luedi.it
Weekend 51
Venerdì 20 Marzo 2009
Parte dal teatro di Venosa il tour di Francesco figlio del mitico Mario
Con “Merola nel cuore” di LORENZO ZOLFO
VENOSA - Partirà da Venosa, il tour musicale di Francesco Merola, figlio dell'indimenticabile re della canzone napoletana, Mario. La prima delle venti tappe di un viaggio nel mito del re della sceneggiata. Il musical dal titolo “Merola nel cuore”, si svolgerà al cinema teatro Lovaglio alle ore 21. Il padre di Francesco, che a 15 anni faceva lo scaricatore di porto, negli anni '50 di passaggio per Venosa, fu invitato ad un matrimonio fatto in casa ed a cantare, stupendo tutti, con la sua melodia napoletana. Questo matrimonio era racchiuso in una saletta dove Mario Merola, cantando a voce cruda, senza quella tecnologia di oggi, sbalordì tutti. Il figlio Francesco, venuto a conoscenza di questa storia, decide di far partire il suo tour dalla città oraziana, dove è attivo il club “fan di Mario Merola”. Col patrocinio dell'Amministrazione Comunale, assessorato al turismo e spettacolo e la collaborazione di Rino Prago di Autoprestige, che ha creduto in questa storia fin dall'inizio con un pizzico di romanticismo, la macchina organizzativa di questo evento musicale si è
In alto Francesco Merola con il papà Mario, in basso la locandina del tour
Storia, riti e tradizioni di Montescaglioso in dvd di MICHELE MARCHITELLI
MONTESCAGLIOSO - Sabato , alle 10, presso la Sala del Capitolo dell'Abbazia di San Michele Arcangelo, sarà presentato il video promozionale “Montescaglioso: Storia, Riti e Tradizioni”. Il documentario ha l'obiettivo di favorire la promozione turistica di Montescaglioso ed è stato prodotto dal Comune e coofinanziato dal Gal Bradanica nell'ambito del progetto Infopoint. Il documentario è in doppia lingua: oltre che in italiano è disponibile anche nella versione inglese curata da Maria Raffaella Dichio ed è stato realizzato da Sud Italia Video con la regia di Giuseppe Disabato. Grazie alle immagini girate dall'esperto operatore montese lo spettatore/visitatore può scoprire la bellezza degli scenari incontaminati che fanno parte e sono risorsa del territorio montese. Notevole rilievo assume lo straordinario patrimonio artistico, ad iniziare dalla millenaria Abbazia benedettina di San Michele Arcangelo, oltre agli usi e tradizioni la cui origine è remota e rendono, senza dubbio alcuno, Montescaglioso uno dei comuni più interessanti dell'intera regione Basilicata. I testi sono stati curati da Antonio D'Elicio e Maria Andriulli, i quali hanno scelto una struttura narrativa favorendo l'identificazione del protagonista-spettatore; la consulenza storica è stata affidata, oltre che a D'Elicio, ad Angelo Lospinuso (responsabile Infopoint). La colonna sonora, curata dal Maestro montese Damiano D'Ambrosio, ricopre un ruolo notevole: il compositore montese ha armonizzato le immagini del documentario con temi mu-
sicali composti da lui stesso e contenuti nei CD “Il Canto dei Sassi” - “Serenata per la cucina Italiana” - “Sono vita senza confini- Canti del Buddha” editi dalla Fabbrica della Pace di Antonio Nobile produttore di Montescaglioso. Alla presentazione è prevista la presenza del Direttore GAL Bradanica Nicola Raucci, dell'Assessore comunale montese al Turismo Fabio Disabato, di Gianpiero Perri, direttore generale Apt di Basilicata, dell'Assessore comunale alla Cultura Michele Zaccaro. All'iniziativa interverranno anche i “realizzatori” del documentario, Antonio D'Elicio, Angelo Lospinuso, Damiano D'Ambrosio e Giuseppe Disabato. Gli interventi saranno coordinati da Michele Saponaro (Ufficio stampa della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici) di Matera, con i lavori che saranno conclusi dal sindaco Mario Venezia. Successivamente alla presentazione del video è prevista una visita guidata ai siti principali, inseriti nel Centro storico montese, come l'Abbazia benedettina di San. Michele Arcangelo; la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo; Chiesa di Santa Maria in Platea; Chiesa e Monastero benedettino femminile della SS. Concezione; Chiesa di Sant’Agostino, appartenente all'omonimo Convento, costruito lungo la cinta muraria nel 1440 ed ampliato nel 1650. Gli stessi siti dovranno essere inseriti nella programmazione turistica 2009-2010, allo scopo di creare un'offerta integrata e coordinata tra Matera e Montescaglioso. Nell'iniziativa è anche prevista una degustazione di prodotti tipici cultura@luedi.it
messa già in moto e lo stesso Prago ha convinto l'amico Merola ed il suo cast a venire a Venosa. La prevendita dei biglietti si effettua presso l'autosalone Autoprestige ed il cinema teatro Lovaglio. Avvicinato un componente del “club Merola” di Venosa, Vincenzo Castaldi, che presenterà la serata del 21 marzo, ha dichiarato: «della fama del papà Mario sono rimasto impressionato, famoso in tutti i contesti sociali per aver portato sulle piazze la sceneggiata napoletana. Ho partecipato, inoltre, a 40 film tra gli anni '60 e '70 quando nei cinema la gente si commuoveva per un “ figlio zappatore” e per un “figlio carcerato” che per l'onore salva la famiglia. Il figlio Francesco riporterà in scena tutte le caratteristiche e le melodie della canzone napoletana del padre. Invito la gente a fornirsi di attrezzatura giusta perché le lacrime creeranno fiumi in piena». Durante la serata saranno consegnati due premi alla carriera a due aziende locali che si sono distinte per il loro artigianato e cucina locale, che è servito da supporto turistico alla città di Venosa, vale a dire l'azienda agrituristica “La Maddalena” e “Savarese Sposi”. cultura@luedi.it
DIVINAE FOLLIE DI PRIMAVERA BISCEGLIE - Sabato al Divinae Follie si celebra l'inizio della primavera. Una spettacolare festa a tema arricchita da una scenografia molto particolare ed originale che vi farà immergere completamente nell'atmosfera della stagione più fresca e viva che ci sia. Ovviamente saranno in tema con la serata anche l'animazione. Non mancheranno le provocanti e sinuose curve delle cubiste dai corpi statuari e i ballerini. Insomma conquisteranno con una piccante e caldissima animazione come ogni sabato. In consolle non mancheranno dj resident Maurizio Macrì e Nicola Amoruso, pronti a far ballare e divertire fino alle prime luci del mattino con la house più in voga del momento. Ancora una volta un esclusivo e speciale party del Divinae Follie, ancora una volta una notte tutta da ballare e da vivere fino alle prime luci dell'alba, una serata da non perdere assolutamente. Giovanni Martemucci cultura@luedi.it
Doppio appuntamento al Vorrasi con gli atti unici “La Patente” e “La giara”
“Le mele marce” scoprono Pirandello di MICHELE RIZZO RIONERO – Dopo il successo registrato negli anni scorsi il gruppo teatrale della associazione culturale “Le Mele Marce” ritorna questa sera e domani sera (20 e 21 marzo) alle ore 20,30 al teatro Vorrasi con la presentazione, per la regìa di Nino Ambrosio, di due atti unici: “La patente” e “La giara” di Luigi Pirandello. Il gruppo teatrale de “Le mele marce”, che sino allo scorso anno ha recitato in vernacolo rionerese, da quest’anno cambia pelle, nel senso che a partire già da questa rappresentazione i testi saranno in lingua italiana. «Due saranno i punti cardini della nostra attività teatrale - ha confermato l’organizzatore generale Nicheo Cervone. Primo: d’ora in poi daremo preminenza a spettacoli in lingua italiana, sia per un salto di qualità che per poter accettare gli inviti degli altri Comuni, dove sinora non è stato possibile presentare i nostri lavori perché poco comprensibili il dialetto e la tradizione rioneresi. Secondo punto importante è che con questo spettacolo inizia la nostra collaborazione con l’associazione “Lucanìa” e con la nostra affiliazione all’associazione nazionale “Teatro Amatoriale” contiamo dall’anno prossimo di fare qui nel Vulture Melfese una rassegna nazionale del teatro amatoriale, ospitando compagnie teatrali di tutte le regioni italiane e nel contempo noi stessi avremo la possibilità di recarci in tutte le regioni per presentare i nostri lavori». In ciascuna delle due serate saranno presentati entrambi gli atti unici: La patente e La giara di Luigi Pirandello. Ne “La patente”, tratta dalla tra-
ma esilissima della novella scritta nel 1911, Pirandello è arrivato a comporre, in questo atto unico, un insieme di brevi quadri di schietto umore teatrale. Il dramma e il grottesco della vicenda si realizza teatralmente in un accorato e vivo monologo a cui fa da contrappunto, come nel teatro classico, un coro, rappresentato dai giudici. Questo atto unico rappresenta la sfortunata storia di un povero padre di famiglia, Rosario Chiarchiaro, al quale gli è stata misteriosamente attribuita la fama di “iettatore”. Licenziato dal lavoro in seguito a questa fama, egli può continuare a vivere, solo codificando la fama di iettatore, facendosi riconoscere ufficialmente come possessore di un potere funesto ed invincibile, e ottenere in tal modo la sua “patente”. La commedia appartiene ancora alla prima fase della produzione drammatica pirandelliana, la fase del paradosso, dell’anormalità e tuttavia in essa già si avverte quel conflitto tra “vita e forma”, tra “persona e personaggio”, che poi diventerà il tema centrale delle commedie più celebri e significative dello scrittore siciliano. «In buona sostanza, persona e personaggio – ha detto il regista Nino Ambrosio – non è altro che una distinzione fra due momenti dell’animo umano: il primo della persona ancora informe, disponibile ad assumere ogni forma che gli viene imposta dall’interno o dall’esterno; il secondo, del personaggio ruotante intorno ad un perno, fissato dal giuoco delle parti, destinato a ripetere ogni giorno gli stessi gesti, a ripetere per sempre lo stesso dramma». “La giara”, scritta nel 1909,
Totò un indimenticabile Chiarchiaro al cinema
è giustamente considerata una gemma del teatro pirandelliano. E’ una commedia di sole, canti, risate. L’ultimo tuffo dell’autore in una sorta di eden quasi arcadico, prima di iniziare l’esplorazione delle ossessioni che travagliano l’animo umano. Le movenze
PERSONAGGI
sono quelle della farsa e farseschi sono i suoi personaggi principali: Don Lolò e Zi Dima. Il pretesto drammatico è singolarmente esile, e sviluppato con estrema economia di mezzi, risulta divertente e piacevole. cultura@luedi.it
E INTERPRETI
LA PATENTE ROSARIO CHIARCHIARO: Pasquale Lamorte; ROSINELLA: Maria Filomena Coviello; IL GIUDICE D’ANDREA: Francesco Traficante; 1° GIUDICE: Michele Solazzo; 2° GIUDICE: Luigi Prudente; 3° GIUDICE: Giovanni Prudente; MARRANCA: Michele Labella. “LA GIARA” DON LOLÒ ZIRAFA: Peppino Prudente; ZI DIMA LICASI: Michele Paolino; L’AVVOCATO SCIMÈ: Francesco Traficante; COMPARE PEPPE: Pasquale Lamorte; TARARÀ: Luigi Prudente; FILICÒ: Giovanni Prudente; LA GNÀ TANA: Claudia Lo Giudice; TRISUZZA: Maria Filomena Coviello; CARMINELLA: Angela Montesion; UN MULATTIERE: Michele Labella. REGIA di Nino Ambrosio; SCENOGRAFIA E COSTUMI: Rosa Prezioso Ferrajolo; SCENOTECNICA: Gennaro Consiglio, Antonello Di Lucchio, Roberta Lioy; TRUCCO: Antonello Di Lucchio; SERVICE AUDIO E LUCI: Master Sound; RIPRESE E FOTO: DiElle photo; GRAFICA: Litostampa Ottaviano; MUSICHE ORIGINALI del M° Enzo Izzi. ORGANIZZAZIONE GENERALE: Nicheo Cervone.
52 Weekend Weekend
“Facce Ride” lo spettacolo in cartellone
CABARET
Venerdì 20 marzo 2009
Manlio dai mille volti sul palco di Melfi di EMILIO FIDANZIO MELFI - Si chiama " Facce ride" ed è il nuovo spettacolo teatrale di Manlio Dovì. Il noto attore, cabarettista, imitatore, siciliano fa tappa a Melfi, questa sera. Sipario alle 20.30, al Teatro Ruggiero II nell'ambito della rassegna organizzata dall'amministrazione comunale. Si tratta di uno spettacolo molto divertente in cui il famoso fantasista porta in scena, personaggi e gag che lo hanno reso celebre grazie alle diverse partecipazioni a trasmissioni di successo su scala nazionale. Manlio Dovì è stato protagonista di Biberon, Creme Caramel, Saluti e Baci, il Bagaglino, tutti appuntamenti molto conosciuti dal pubblico, in cui ha sa-
puto ritagliarsi spazi importanti, grazie a caraterizzazioni di personaggi pubblici. Come non sottolineare la riuscitissima imitazione del principe Carlo, o quella del presidente Cossiga o ancora quella del giornalista Gad Lerner o l'ultima di Fassino. Tutte situazioni che l'attore porterà in scena per il pubblico melfitano, oltre a monologhi satirici che prenderanno spunto dall'attualità. Inoltre non mancheranno balletti e pezzi canori. Anche in questo caso vi saranno imitazioni di cantanti di grido, come Ray Charles, Frank Sinatra ed altri. Dovì sarà coadiuvato da altri due attori e non avendo una particolare scenografia da esibire, potrà ben adattarsi al piccolo, ma in-
Morgan da X Factor al New Demodè MODUGNO - Marco Castaldi, ovverosia Morgan, approda stasera al New Demodè di Modugno, dove l'ex cantante dei Bluvertigo sarà in tour con il suo ultimo album-raccolta “È successo a Morgan”. Voce inconfondibile e verve graffiante, Morgan è ormai diventato un importante personaggio televisivo. Resta comunque sempre attivissima la sua carriera musicale. Dal primo disco della fase solista, già molto diverso da quelli prodotti con i Blubertigo, Morgan si è interessato a forme di musica non più sintetico-digitali, producendo canzoni e sonorità prevalentemente acustico-sinfoniche, talvolta colonne sonore orchestrali o remake di grandi classici del cantautorato italiano. Da qui anche il modo di affrontare i concerti, indirizzato verso una direzione strumentale “organica”, senza l'uso di basi digitali, apparati pirotecnici o illusioni scenografiche, a favore di un gusto per l'improvvisazione e di spettacoli all'insegna dell'estemporaneità, ogni volta alla ricerca di qualcosa che solo lì, in
vitante, teatro melfitano. Insomma per l'attenta platea federiciana, si prospettano due ore di grande divertimento, con la possibilità di vedere all'opera un artista di valore. Si tratta dell'ultimo spettacolo puramente teatrale della rassegna organizzata dall'assessorato alla Cultura, che ha ottenuto una risposta positiva. Una occasione sicuramente da non perdere, che il pubblico di Melfi saprà apprezzare. "Facce ride", di Dovì precede un altro grande appuntamento. Il 18 aprile chiude la stagione melfitana al Ruggiero II, Massimo Polidori, primo violoncello della Scala, accompagnato dalla sua orchestra. Un avvenimento che di fatto da il via alla settimana
Manlio Dovì
della cultura che durerà fino al 26. Melfi sarà caratterizzata da numerosi eventi, mostre, concerti. Un appuntamento fortemente voluto dall'assessore alla cultura Pina Carbone, che sta lavorando alacremente su questo fronte.
La cover band del gruppo in scena al Target
Omaggio ai Rage di BIAGIO TARASCO
quel luogo e in quel momento, con quel particolare pubblico, poteva capitare e rendere speciale e unica la serata. Nel 2008, in seguito alla partecipazione come giudice al programma di Rai 2 X Factor e alla reunion dei Bluvertigo, viene pubblicato l'album “È successo a Morgan”, una raccolta contenente brani dai suoi album da solista e tre inediti. Inizio dello spettacolo alle 21. Il costo del biglietto è di 17 euro. bia.tar
Al Biba come sulla pista della Papeete beach CASTELLANETA - Una serie di eventi nei migliori locali d'Italia e d'Europa, per ricreare ovunque le magiche atmosfere della Papeete beach tour. I vocalist, i deejays, l'animazione, l'immagine ed i gadgets sono il cuore di questa grande macchina organizzativa di Milano Marittima, che ripropone in questi eventi momenti di grande coinvolgimento. Il Papeete beach tour party sarà domani sera al Biba di Castellaneta Marina, in provincia di Taranto, per un appuntamento firmato “Musica e Parola”. Armonizzazione degli spazi, varietà di generi musicali e stile accurato caratterizzano da anni la storica Masseria D'Anela, sede del Biba, e rappresentano la formula vincente della discoteca jonica, diventata un esclusivo fashion club per il popolo della notte lucano e pugliese. Il Biba si caratterizza per la multifunzionalità dei suoi ambienti e della sua offerta musicale. Infatti, musica, cultura, moda, spettacolo ed eventi sociali, ma anche suoni, luci ed immagini, si mescolano in maniera unica, amplificando la magia del luogo. Musicisti, dj, vj, performer, artisti e creativi si esibiranno sabato notte sul palco del Biba esprimendo la propria creatività e divertendo il pubblico di appassionati. Il Biba, offrendo un nuovo concept, moltiplicando gli spazi ed aprendo all'arte ed alla tecnologia, si conferma uno fra i locali più affascinanti e di tendenza del sabato notte jonico. Sabato prossimo le tre piste del Biba saranno animate dai dj's resident Guido Balzanelli, Alex Pisconti, Battieu e Piernicola Cianciotta in voice (pista American bar), Mr Frank, Silvio Carrano, Tony Loco, con la voce di Nico P. (sala Specchi), Rocco Delicio, Valerio Conte, Alex P., Piero Maggio ed altri nella pista Biba Sugar. Seconda serata a partire dalla mezzanotte. b.t
La città di Melfi vuole assumere rilevanza sul versante culturale, dando spazio ai tanti impulsi che riceve, cercando di offrire contenuti e manifestazioni di spessore, con l'intento di ergersi a protagonista anche in questo ambito. cultura@luedi.it
BARI - Nel 1992, quando pubblicarono il primo album in studio che aveva lo stesso nome del gruppo, i Rage against the machine misero le basi di un genere, il rap metal, che si affermerà definitivamente verso la fine degli anni Novanta. In seguito, la band ha dato vita a produzioni discografiche diverse da quelle delle origini. I Rage against you è la cover band italiana ufficiale degli statunitensi Rage against the machine e si esibirà stasera presso il Target Club di Bari (Info: 3336599784). Il concerto rientra nella rassegna “Welcome to the Pit”, curata dalla Vivo management. I Rage against the machine hanno iniziato a suonare a Los Angeles nel 1991 e sono divenuti celebri per aver mixato in un unico sound generi diversi come hip hop, hard rock, metal, funk ed alternative rock. La tribute band dei Rage against you non si limita a copiare la grande band americana, ma sa dare sempre un'impronta personale ai brani, lasciando libertà d'espressone ai suoi quattro musicisti. Il gruppo è formato dal cantante Ed, musicista della scena rock alternativa ligure, carismatico
e dalla voce potentissima, con numerosi concerti all'attivo ed attualmente cantante anche dei Ricochet. Alla batteria c'è Peso, anche leader fondatore dei leggendari Necrodeath, con oltre seicento concerti in Italia ed Europa e una quindicina di produzioni internazionali. La chitarra è quella di Andy, giovane talento della scena rock italiana, il quale ha partecipato alla registrazione di “100%hell” dei Necrodeath, seguendoli in tour per tutto il 2005. Infine, al basso dei Rage against you c'è GL, musicista e coordinatore del progetto con un centinaio di concerti alle spalle. Durante il concerto la band, oltre a ripercorrere i più grandi brani dei Rage against the machine, farà delle piccole incursioni su progetti paralleli, ruotati intorno allo storico gruppo, quali gli Audioslave o i Soundgarden. La serata sarà aperta dagli Zdreus con il loro particolare Psychopatik entertaimetal, genere che scardina i classici canoni del metal, inquinandosi con qualsiasi altro genere musicale del filone metal e non. L'inizio del concerto è alle ore 21, mentre il costo del biglietto è di cinque euro. cultura@luedi.it
Il divertimento proseguirà con il Fuorinotte di Santi Byron e Martino Minardi
Gabriel Garko sexy star del Facola Fun MARTINA FRANCA - Serata da non perdere sabato al Facola Fun di Martina Franca, in provincia di Taranto, dove è atteso il bellissimo Gabriel Garko. Nato a Torino nel 1974, Gabriel ha vissuto a Settimo Torinese. Debutta nel 1995 nei fotoromanzi e come protagonista nel cortometraggio, presentato al Festival di Venezia, “Troppo caldo” di Roberto Rocco. Sul piccolo schermo Garko esordisce nel 1996 con la miniserie tv di Rete 4 “La signora della città”, regia di Beppe Cino. Gira poi da protagonista numerose altre fiction Tv, tra cui “Tre stelle”, regia di Pier Francesco Pingitore, “Il morso del serpente”, entrambe del 1999, “Villa Ada” (2000), diretta anch'essa da Pier Francesco Pingitore, e “Occhi verde veleno” (2001), diretta da Luigi Parisi, uno dei registi con cui gira le tre stagioni della serie tv “Il bello delle donne”. Nel 2006 è protagonista della miniserie tv “L'onore e il rispetto”, regia di Salvatore Samperi, e nel 2008 del film tv “Io ti assolvo”, regia di Monica Vullo, e della miniserie “Il sangue
Gabriel Garko
e la rosa”, ancora per la regia di Salvatore Samperi. Tra gli altri film interpretati, vanno ricordati “Paparazzi”, regia di Neri Parenti, “Le fate ignoranti” di Ferzan Ozpetek, “Senso 45” di Tinto Brass, e “Callas forever”di Franco Zeffirelli. Nel 2007 Gabriel Garko è di nuovo nelle sale con il film di Leonardo Pieraccioni, “Una moglie bellissima”, e nel
2008 con “Aspettando il sole”, regia di Ago Panini, dove Gabriel recita accanto a Raul Bova, Claudia Gerini, Vanessa Incontrada e Claudio Santamaria. La notte del Facola Fun, per un evento targato Fuorinotte, proseguirà con le tracce mixate dal resident Santi Byron coadiuvato da Martino Minardi nella sala principale. Nei restanti due
ambienti i selezionatori Francesco Velletri, Umberto Costa, Dj Car, Dony Vasco, Antony Live e Demon, completeranno il menu musicale, sempre vario e accattivante, in compagnia delle voci ufficiali di Roberto Arcieri, Noemi Russo e Nunzio Bianchini. Per informazioni e prenotazioni: 339/3596758. bia.tar
Weekend 53
Venerdì 20 marzo 2009
Musica live al Keiv Viaggio tra le stelle Duo Rea che ritmo Franco tra i ghiacci Le Valli del teatro
Musica live e dj set nei Sassi. Sabato, a cura del “Keiv cafe' ” accoglierà gli amanti del divertimento ad ingresso libero a partire dalle ore 22. Genere musicale: Surf, Rock, Punk, 60'. Dj set: Von braun e The madness invasion. Mentre tutti i venerdì sera: Happy Hours dalle 19:30 alle 21:30. La domenica pomeriggio? Caffè musicale. Infoline: 0835.319483
“Incontri di astronomia”. Al via da domani gli incontri di studio in occasione dell' anno Internazionale dell'astronomia al Circolo Culturale La Scaletta di Matera. Primo appuntamento alle 19 con “L'astronomia: l' universo prima dell'era spaziale”, a cura del direttore del Dipartimento di osservazione della terra Asi, Giuseppe Bianco.
Domenica secondo appuntamento, alle ore 20.30, presso l'Auditorium con il Festival internazionale “Culturèe Chitarristiche” promosso dall' associazione “Culturèe”. Appuntamento con il duo “Rea” di Luciano Damiani al mandolino e Michele Libraro alla chitarra classica. Per la prevendita rivolgersi presso la “Libreria Mondadori”, via del Corso .
“Un tarantino tra i ghiacci” il tema di questo Venerdì culturale di Presenza lucana. Documentario e relazione di Franco Guarino. Il reporter, nativo di Taranto, ha preso parte a molte missioni, in tutto il mondo, in qualità di esploratore-ricercatore, per conto di Agenzie delle Nazioni Unite, Rai e Onu, realizzando reportage sui conflitti territoriali e bellici.
“Matrimonio a sorpresa” è il titolo della commedia dell’Ente Teatro Cronaca di Roma con protagonisti Dalia Frediani e Patrizio Rispo, per la regia di Alex Piani, in scena stasera alle 21 nel Cineteatro Eden di Marsicovetere nell’ambito della rassegna “Valli del Teatro 2009” . Per informazioni consultare il sito internet www.vallidelteatro.it . m.a.flum
Il cabarettista secondo protagonista della rassegna
Sabato sera “Melarido” con Franco Neri a Matera di MARIA ANNA FLUMERO
L’attore comico Franco Neri prossimo protagonista a Matera della rassegna di cabaret “Melarido” organizzata da Quadrum
MATERA - Ritorna a grande richiesta, nella città dei Sassi il cabaret d'autore. Domani sera l'atteso Franco Neri. Dopo il successo ottenuto dallo spettacolo del trio lucano “La Ricotta” c'è grande fermento per l'artista Neri e per tutto il proseguimento della rassegna “Melarido”, a cura dell' agenzia materana “Quadrum”. Sipario alle 21, presso il Cine Teatro “Duni” di Matera. In esclusiva, per i lettori de “Il Quotidiano della Basilicata” l'abbiamo intervistato. «Non è la mia prima esibizione in Basilicata e a Matera» così è iniziata la nostra conversazione con il cabarettista,
classe '63 nato a Torino, ma portabandiera della veracità calabrese- La tournée “Ma Quale lavoro” la stiamo ancora rodando, comunque sono sette mesi che la rappresento sui palcoscenici d' Italia». Torinese d' origine calabrese. Come mai ha scelto di giocare su molte abitudini tipicamente meridionali? Dopo una risata ha dichiarato: «Vivo a Torino ma conosco bene, molto, la Calabria». 1982. Spettacolo di cabaret “Professione Meridionale”, l’esordio. Che ricordo ha? «Prima dovevo sempre tirare i denti, ora è più facile. La popolarità aiuta, ma ci tengo a precisare che non vivo sugli allori».
Nel '85 partecipa alla fortunata trasmissione “Drive In”. Secondo lei, un contenitore di quella tipologia va ripristinato? «Riproporlo farebbe paura perché all'epoca andò troppo bene». Zelig e Colorado l'hanno sostituito? «No, il Drive in è stato messo in onda in un periodo in cui le trasmissioni comiche erano poche». Tra l'esperienza di “Zelig Circus” e “Striscia La Notizia” quale ripeterebbe? «Tutte e due». A quale delle numerose esperienze televisive è più legato? «A parte Zelig che mi ha dato la popolarità e la possibilità di essere quello che sono, direi tutte perché ho potuto imparare, ne ho fatto scudo». Nel 2004 e nel 2005 ha pubblicato due libri “Franco oh Franco!” e “Tutto il mondo è paese...”. Com'è è arrivato il passaggio nell' editoria? Con una risata sorniona ha precisato: «non è il mio lavoro, avevo dei testi nel cassetto e li ho solo pubblicati». Tre aggettivi con cui si definisce? «Ditelo voi!». La famiglia cosa dice della sua carriera artistica?
Franco Neri
«Eh, mia madre ad oggi dice ancora “si fai il comico ma il tuo lavoro?”. Diciamo che basta un precario in famiglia». Progetti futuri? «Una puntata zero di una nuova sit com». Umile e riservato, Neri presenta un percorso davvero lungo di tanti sacrifici e meritati successi, infatti iniziò frequentando, sin da ragazzo la scuola di recitazione e di teatro a cavallo degli anni ‘70 e ‘80 presso il Teatro Sperimentale di Grugliasco diretto da Marco
Obby. La presenza a Zelig Circus nel 2003 e nel 2004 ha rafforza la sua popolarità fino a portarlo più volte anche in Lucania. Per poter godere di questa rassegna segnaliamo, infine, «il cambio di data per lo spettacolo di Paolo Cevoli- comunicano i fratelli Braia di Quadrum spostato da venerdì 17 aprile a venerdì 8 maggio, sempre presso il Teatro Duni Di Matera. Invariata resta invece la data per Marco Marzocca». cultura@luedi.it
MUSICA
“Scomodamente” allo Ziggurath MATERA - Questa sera presso il club materano “Ziggurath”, in Via XX Settembre, «live music di qualità e il sabato sera dj's con alcuni del posto e altri soprattutto pugliesi» dichiara il direttore artistico della struttura, Bruno Nicoletti. Dopo i “Moondogs” da Altamura «questo venerdì “Scomodamente”, una tribute band dei Negramaro e il prossimo ContaMINAzioni - prosegue lo staff - e al momento anticipiamo la celebrità per il 3 aprile che sarà “Antonio Da Costa Quartet. Tornando alla se-
rata del 21 avremo dj Orion e in fase di organizzazione un evento con un dj internazionale, Andrea Rucci». Conosciamo meglio gli “Scomodamente”. La band nasce nel novembre 2007 da un progetto di Nico Losito che, spinto dalla passione per i Negramaro riesce a trascinare con se Piero Bollettieri (chitarra solista) e Cosimo Cilla (basso). Al trio si aggiunge da subito alle tastiere Giuseppe Cramarossa e nel febbraio 2008 avviene l'incontro con quella che è la voce del gruppo Massimo Pellico-
ro, vero conoscitore ed estimatore della band salentina, valore aggiunto ad un sound in grado di ricordare in maniera verosimile quello dei Negramaro. La band ha affrontato tutte le numerose e complesse problematiche relative alle programmazioni delle tastiere, ai campionamenti, ai synth ed alla gestione delle tracce vocali, superando numerose difficoltà ma assolutamente consapevoli della possibilità di dover sempre migliorare i risultati ottenuti. Le canzoni sono caratte-
rizzate da spunti di grande cura stilistica, dove ogni arrangiamento non è lasciato al caso e che il gruppo riproduce fedelmente ma non freddamente; gli Scomoda-mente infatti sperimentano anche nuovi arrangiamenti, sempre nello spirito del gruppo. Il risultato è uno show coinvolgente grazie ai 5 musicisti che, pur arrivando da esperienze in parte diverse, hanno un comune denominatore rock che rende sempre vivaci le loro performance. Due ore live da non perdere. m.a.flum
54 Rubriche
Venerdì 20 marzo 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Valutate molto attentamente la situazione professionale prima di fare qualsiasi passo. In amore vince chi fugge.
TORO 21/4 - 20/5
Nelle questioni di lavoro davvero importanti prendetevi del tempo per decidere che strada imboccare. In amore siete ancora fragili.
GEMELLI 21/5 - 21/6
La concorrenza è tanta e nel lavoro dovete rafforzare in fretta la vostra posizione. In amore amate e sfide e ora non potete lamentarvi.
CANCRO 22/6 - 22/7
La situazione nel lavoro è in evoluzione: cercate di essere coinvolti nei cambiamenti. In amore le ombre svaniranno nel nulla.
LEONE 23/7 - 23/8
Siete disinvolti e grintosi nella professione, ma non potete fare a meno della diplomazia per sfondare. In amore tutto torna in discussione.
VERGINE 24/8 - 22/9
La fretta è una pessima consigliera, soprattutto nel lavoro, in cui nulla può essere lasciato al caso. In amore cambiate tattica.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Nel lavoro concentratevi su un obiettivo per volta: potrete raggiungerlo più facilmente. Un partner sfuggente va ripagato nello stesso modo.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Un impegno serio e costante nel lavoro non può che essere premiato, anche se non subito. In amore giocate d'astuzia.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Concentratevi su obiettivi importanti nel lavoro: non siete stanchi di volare basso? Un Leone vi affascina.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Forse nella professione state perseguendo obiettivi che non sono esattamente quello che volete. In amore non avete motivo di dubitare.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Invece di intestardirvi, nella professione cominciate a cercare nuove strade. In amore vi si aprono nuovi orizzonti…
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
L oca; lepre P; araTO = Locale preparato;
Finora nel lavoro avete guardato le cose da un solo punto di vista: era troppo limitato. Pensate in grande. In amore non avete rivali.
Televisioni
55
Venerdì 20 marzo 2009
PRIMA SERATA
20.30
GIOCO
21.05
TELEFILM
TELERO-
20.35
TGSATIRI-
20.30
MANZO
CO
Patrizio Rispo
Striscia la notizia
06.00 -AttualitàFocus 06.05 -RubricaCaro amore caro, scene da un matrimonio 06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.15 -TelegiornaleTGR - Montagne 09.45 -RubricaRai Educational Un mondo a colori - Files 10.00 -TelegiornaleTg2punto.it 11.10 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg2 Si, Viaggiare 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG3 Cifre in chiaro 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Season 16.00 -NewsGT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 16.50 -RubricaFarò strada 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Show I raccomandati 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -RubricaTV 7
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm E.R. Medici in prima linea 22.40 -Telefilm Medical Investigation 23.25 -TelegiornaleTg 2
00.20 -RubricaL'appuntamento scrittori in TV 00.50 -TelegiornaleTg 1 01.30 -RubricaSottovoce 02.00 -RubricaRai Educational 02.35 -RubricaRainotte 02:36 - VideoframmentiSuperStar
23.40 -ShowL'era Glaciale 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -Real TvX Factor 02.05 -RubricaTg 2 Costume e società 02.20 -TelefilmLa stagione dei delitti 02.50 -RubricaVideocomic 03.20 -DocumentarioSulle sponde...
Max Giusti
E.R. Medici in prima linea
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
20.30
TELEFILM
21.10
SHOW
21.10
RUBRICA
Chuck Norris
Ilary Blasi
Antonello Piroso
06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - RubricaBorsa e monete - di finanza 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.40 -AttualitàMattino Cinque 09.55 -Real TvGrande Fratello 10.00 -TelegiornaleTg 5 - Ore 10 10.05 -AttualitàMattino Cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvLa Fattoria 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -Telegiornale Tg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -Soap OperaMy Life 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -Telefilm Renegade 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.05 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.35 -Film Assassinio sul Nilo con Peter Ustinov, Jane Birkin, Bette Davis - regia di John Guillermin (GB) - 1978 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap Opera Tempesta d'amore
06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 12:58 - Previsioni del tempoMeteo 13.00 -News Studio Sport 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -TelefilmMalcom 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin Princess 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -News Studio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -Telegiornale Tg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmJeff & Leo - Gemelli detective 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -News Sport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Serie TvJack Frost 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Rubrica Atlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Rubrica Mi manda Raitre 23.10 -ShowParla con me
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Serie Tv I Cesaroni 23.30 -Attualità Matrix
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmHigh Crimes-Crimini di stato con A. Judd - regia di Carl Franklin (USA) - 2002 23.25 -FilmC'era una volta in Messico con A. Banderas - regia di Robert Rodriguez (Messico, USA) - 2003
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Show Le Iene Show 23.00 -Show Le Iene.it 23.15 -TelefilmGossip girl
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Rubrica Niente di personale
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaEconomix 01.40 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 01.50 -RubricaFuori orario
01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
01.35 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.00 -Film Warlock - Il signore delle tenebre con Julian Sands, Lori Singer, Richard E. Grant, Mary Woronov regia di Steve Miner (USA) - 1988 03.40 -RubricaPeste e corna e gocce di storia
00.05 -ShowSaturday Night Live 01.15 -ShowPoker1mania 02.15 -NewsStudio Sport 02.40 -TelegiornaleStudio Aperto 02.55 -MusicaleTalent 1 Player 03.30 -Serie TvI Soprano 04.30 -FilmLa liceale seduce i...
00.00 -RubricaV-ictory 01.05 -TelegiornaleTg La7 01.25 -RubricaMovie Flash 01.30 -RubricaLa 25° ora - Il cinema espanso 03.30 -AttualitàOtto e mezzo 04.10 -TelefilmAlla corte di Alice
leTrame
RETE 4
ORE 15.35
ASSASSINIO SUL NILO con P. Ustinov, J. Birkin, B. Davis, M. Farrow, L. Chiles - regia di John Guillermin (G.B.) - 1978 Durante una crociera sul Nilo, viene uccisa una giovane ereditiera. Hercule Poirot indaga, ma tra i partecipanti alla vacanza sono in molti ad avere un plausibile movente: le cose si semplificano quando la lista dei possibili colpevoli comincia ad accorciarsi...
RETE 4
ORE 23.25
C’ERA UNA VOLTA IN MESSICO con A. Banderas, S. Hayek - regia di R. Rodriguez (Messico/Usa) - 2003 Sands, un corrotto agente della Cia, costringe il Mariachi, che aveva scelto di ritirarsi, a tornare per aiutarlo a sventare il complotto di un gruppo di malvagi capeggiato da Barillo, che intende assassinare il presidente messicano. Il Mariachi, spinto dalla sete di vendetta e dal denaro, non può che accettare. Nell'impresa lo accompagnano i suoi due fidati compagni...
RETE 4
ORE 21.10
CANALE 5
HIGH CRIMES - CRIMINI DI STATO con A. Judd, M. Freeman, J. Caviezel regia di Carl Franklin (Usa) - 2002 Claire, un brillante avvocato, e suo marito Tom, un imprenditore di successo, conducono una vita idilliaca nella contea di Marin, in California. Un banale incidente - un tentativo di rapina nella loro splendida abitazione - scatena una serie di eventi che sconvolgono l'esistenza della coppia...
RETE 4
ORE 2.00
ORE 21.10
I CESARONI con C. Amendola, E. S. Ricci, M. Tortora - regia di Stefano Vicario (Ita) - 2008 Continuano le vicende di una famiglia allargata, il cui cognome è Cesaroni, composta da due ex fidanzati, Giulio e Lucia, che si ritrovano, riscoprono il loro amore e vanno a sposarsi e a vivere a casa di lui, a Roma, con i tre figli di lui e le due figlie di lei; i Cesaroni sono inoltre circondati da parenti e amici...
ITALIA 1
ORE 4.30
WARLOCK - IL SIGNORE DELLE TENEBRE
LA LICEALE SEDUCE I PROFESSORI
con Julian Sands, Lori Singer, Richard E. Grant, Mary Woronov - regia di Steve Miner (USA) - 1988
con G. Guida, A. Vitali, L. Banfi - regia di Mariano Laurenti (Ita) - 1979
Stato del Massachussets, anno di grazia 1691. Un uomo viene giudicato colpevole di atti di stregoneria e complicità col demonio, quindi condannato al rogo. Ma un evento straordinario giunge a salvare l'eretico: una nube anomala lo avvolge e lo catapulta in avanti di tre secoli.
Angela non è divorata dalla sete di sapere ma, poiché c'è un liceo di cui è preside suo zio, lei si iscrive. La sua parentela con il capo d'istituto non le facilita però le cose, soprattutto col giovane, ma particolarmente severo, docente di storia. Angela, allora, decide di farlo innamorare e la cosa le riesce tanto bene che l'amore diventa reciproco...
Canale 5 vince con “Striscia” e i Ris RAI UNO Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida Casino royale
ora 20.39 19.49 18.51 21.15
ascolto 7.377 6.601 4.897 3.704
RAI DUE Voyager ai confini Squadra speciale cobra Tg2-costume e societa' Tg2-medicina 33
21.10 19.40 13.32 13.54
2.639 2.459 2.173 1.521
RAI TRE Un posto al sole Chi l'ha visto ? Blob di tutto di piu' Agrodolce
20.37 21.11 19.59 20.14
2.787 2.707 1.734 1.563
CANALE 5 Striscia la notizia Ris 5 delitti Beautiful Chi vuol essere
20.48 21.17 13.43 19.04
7.624 5.481 4.174 4.070
ITALIA 1 Tre uomini e una gamba I simpson Camera cafe' La ruota della fortuna
21.13 14.34 20.13 20.29
3.139 2.396 2.136 2.014
RETE 4 Walker texas ranger Stranamore Tempesta d'amore Tempesta d'amore
20.27 21.11 19.40 18.40
2.466 2.421 1.964 1.608