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POLITICA

Alleanza nazionale non esiste piĂš Fini detta la linea a Berlusconi

La Fiamma si spegne. La Russa s'accende. La fine di AN. L'inizio di Fini.

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della Basilicata

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Il Genzano vince senza allenatore Francavilla, un punto

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Pisticci e Tolve marcia spedita verso la promozione

Super Virtus batte Nicosia ed è seconda

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IL RILANCIO DELLA POLITICA PER UN NUOVO GOVERNO DEI PROCESSI

VITA, IL VENTO CHE SOFFIA A DESTRA

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Toscana amara: Levoni ko Bawer umiliata dalla retrocessa Firenze

Biacchessi in Basilicata Omaggio ai giornalisti di guerra D SDJLQD

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Macchinari trasferiti, giovani assunti con fondi pubblici che presto vanno via, tagli alla vigilanza

7XWWR TXHOOR FKH QRQ IXQ]LRQD DOOD 7ULVDLD COSA accade alla Trisaia di Rotondella? Un dato tra tutti: 48 assunzioni e 48 trasferimenti. Inchiesta sull’istituto di ricerca della costa jonica che è diventato il “pozzoâ€? per finanziare la ricerca Enea a livello nazionale. E la Regione non aiuta i lucani.

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Rionero in Vulture

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2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo

Macedonia, seggi chiusi, tutto bene SKOPJE – Si sono concluse alle 19:00 di ieri, senza la segnalazione di irregolarità nè di incidenti, le elezioni presidenziali e amministrative in Macedonia, considerate un importante test di maturità politica per le aspirazioni della repubblica balcanica a entrare nell’Unione europea dopo le violenze che avevano macchiato le politiche dello scorso anno. Dei sette candidati in lizza in questo primo turno, i sondaggi danno favorito Gorge Ivanov, del Partito della destra riformata (VmroDpmne, al governo), insidiato dal socialdemocratico Ljubomir Frckovski, all’opposizione.

Lunedì 23 marzo 2009

Entro il 2011 prevedono 150.000 famiglie senza casa

Cgil e Sunia: «Allarme sfratti» Il Governo prepara un piano per l’edilizia ma i sindacati temono la mancanza di redditi

A rischio chi ha redditi bassi

ROMA – Dopo l’allarme lavoro, il rischio sfratto. Mentre il Governo prepara il 'Piano casa' come stimolo per la crescita, per Cgil e Sunia ben 150 mila famiglie potrebbero presto restare senza abitazione. È quanto rileva lo studio dal titolo 'La crisi economica acuisce il fenomeno degli sfratti per morosità' da cui emerge che è sempre più forte la difficoltà delle famiglie in affitto sostenere gli attuali livelli di mercato. «Data l’insostenibilità dei canoni, delle spese per l’abitazione e dell’aggravarsi della situazione economica e oc-

BOLOGNA – Attentato contro la nuova sede elettorale della Lega Nord a Bologna, nel cuore del 'Pratello', zona del centro nota per la sua 'vivacità' notturna: qualche minuto dopo le 3.30 una bomba rudimentale ha divelto una delle tre serrande e frantumato una vetrata, scagliando all’interno dei locali schegge di vetro. Le modalità dell’attentato, per ora senza rivendicazione, riportano ad azioni precedenti che sono state attribuite alla galassia anarco-insurrezionalista, anche se per lo più gli autori sono rimasti ignoti.

TRIESTE – E' una tragica storia di disagio mentale familiare e vecchiaia quella che si è consumata ieri mattina sul pianerottolo di un condominio alla periferia di Trieste, dove un uomo di 67 anni ha ucciso a coltellate il fratello di 71, dopo una lite forse nata da una contesa su una vecchia proprietà. La vittima è Giorgio Papo, accoltellato a morte dal fratello Marino davanti alla porta di casa, nel Rione triestino di Chiarbola, a poca distanza dal palazzetto dello sport. È stato colpito con un coltello da cucina ed è deceduto prima dell’arrivo del 118.

Terrorismo. Espulsi perché mettevano a rischio la sicurezza dello Stato

Rimpatriati 2 nordafricani erano membri di Al Qaida

La Slovacchia al ballottaggio BRATISLAVA – La Slovacchia si prepara al ballottaggio delle elezioni presidenziali dopo che sabato nessuno dei candidati ha ottenuto il 50% del totale degli aventi diritto al voto. Il 4 aprile si deciderà se sarà riconfermato il capo di stato uscente, Ivan Gasparovic, un ex comunista dal passato controverso, oppure, se gli slovacchi opteranno per cambiare, sarà eletta Iveta Radicova, candidata di centro-destra.

cupazionale – spiegano Cgil e Sunia – senza misure di sostegno al reddito delle famiglie in affitto, nel triennio 2009/2011 si prevede che altre 150.000 famiglie perderanno la propria abitazione subendo uno sfratto per morosità incapaci di far fronte al pagamento dell’affitto». «Il mercato dell’affitto privato, infatti – si legge ancora - è caratterizzato da quella famiglia tipo che oggi più che mai subisce gli effetti della crisi economica: il 20,5% dei nuclei sono unipersonali, il 67% delle famiglie in affitto percepisce un solo reddito».

Bologna, bomba Trieste, accoltella alla sede e uccide il fratello della Lega Nord per la “proprietà”

Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni

ROMA – Espulsi non perchè stessero preparando un attentato, anche se ne parlavano spesso sottolineando che un’esplosione di una bomba nel nostro paese avrebbe avuto effetti devastanti, bensì perchè la loro azione di proselitismo e gli stretti contatti con alcuni integralisti legati ad Al Qaida avrebbero comunque potuto mettere a rischio la sicurezza dello Stato. È sulla base di questa ipotesi investigativa che il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha firmato il provvedimento di allontanamento dall’Italia per il marocchino Mohamed Essadek e per il tunisino Sghaier Miri, rispediti sabato sera nei rispettivi paesi dopo che la procura di Trieste, che indagava su di loro per associazione a delinquere con finalità di terrorismo internazionale, ha concesso il nulla osta. Una decisione, quella di espellere i due, che il ministro aveva già preso lo scorso 20 febbraio ma che è diventata operativa sabato in quanto soltanto nei giorni scorsi le autorità del Marocco e della Tunisia hanno emesso i documenti di viaggio per i due. Quando poi sabato mattina è stata acquisita dai giudici di pace di Udine e Treviso (le province dove i due risiedevano) la convalida dei provvedimenti di rimpatrio e, appunto, il nulla osta della procura di Trieste, i due sono stati presi in consegna dalla Digos che in serata li ha imbarcati su due distinti voli in partenza da Bologna e da Roma con

destinazione Rabat e Tunisi. Dalle indagini della Digos di Pordenone e degli uomini dell’antiterrorismo, attraverso pedinamenti e intercettazioni, è emerso che entrambi avevano più volte manifestato sentimenti di ostilità nei confronti dell’Italia e che si davano da fare per fare proselitismo per la Jihad. Essadek viveva a Gaiarine, in provincia di Treviso, dove sembra in pochi lo conoscessero. Il marocchino, 39 anni, abitava a poca distanza dalla casa del ministro delle Politiche agricole Luca Zaia. «L'attenzione nei confronti del terrorismo deve essere elevata» ha commentato quest’ultimo, sottolineando che il «governo sta facendo quanto è nelle sue possibilità per tutelare i cittadini». Nelle conversazioni intercettate Essadek ripeteva spesso che «ogni credente è legittimato a concludere con il martirio

Brescia, ubriaco investe e ammazza un ragazzino

Brescia, preso l’assassino ha subito confessato: «Sono io»

ALFIANELLO (BRESCIA) – I carabinieri della stazione di Pralboino hanno arrestato S. N., 26 anni, che sabato sera, ubriaco e con già tre denunce per guida in stato d’ebbrezza, ha travolto e ucciso un ragazzo di 14 anni ad Alfianello (Brescia). Il ragazzo stava viaggiando in sella a un ciclomotore ed è stato travolto sotto gli occhi dei genitori. Dagli accertamenti dei carabinieri è emerso che l’automobilista stava guidando con un tasso alcolemico di 1,88, più di 3 volte superiore a quanto previsto dalla legge. La vittima è stata investita e scaraventata a una trentina di metri dal luogo in cui è avvenuto l’impatto. È morto circa un’ora dopo per una frattura alla base cranica.

BRESCIA – «Sono io quello che cercate» ha detto scoppiando in lacrime. Erano da poco passate le 6.30 del mattino, ieri, a Lallio (Bergamo) quando le ricerche di Giuseppe Candido, l’uomo sospettato di aver ucciso a coltellate Patrizia Maccarini, l’ex fidanzata, a Calvisano (Brescia). I carabinieri lo hanno rintracciato mentre stava guidando la sua Peugeot 206: poco prima aveva telefonato da una cabina telefonica di Bergamo. È stata questa telefonata al coinquilino dell’appartamento in cui vive, a Brescia, a tradirlo. Giuseppe Candido era irreperibile da due giorni. Non ci sono testimoni che l’hanno visto entrare nella casa dell’ex fidanza-

Controlli di polizia in aeroporto

il proprio percorso di vita spirituale». Più conosciuto, invece, il tunisino Sghaier Miri, 34 anni, che viveva a San Giovanni al Natisone, in provincia di Udine, impiegato come operaio in una fabbrica di legnami di Cormons. Considerato il leader della comunità musulmana di ispirazione salafita del nord est, l’uomo però non svolgeva attività di predicazione nè si era esposto con interventi pubblici: apparentemente, quindi, agiva come uno dei tanti lavoratori immigrati che sono impiegati nelle attività produttive del Friuli. Ma, secondo gli investigatori, manteneva invece stretti contatti con esponenti di gruppi integralisti islamici attivi in Tunisia e finanziati da Al Qaida, arrestati nel paese nordafricano in seguito ad alcuni scontri armati con le forze di polizia. In diverse occasioni, sottolineano inoltre le stesse fonti, Miri aveva manifestato una forte ostilità nei confronti di tutti coloro che professavano una religione diversa dall’Islam. Ed è stato lui che, in un’intercettazione, ha parlato di un possibile attentato esplosivo in Italia, enfatizzandone gli effetti sul nostro paese. La notte di sabato gli agenti della Digos si sono presentati nelle abitazioni dei due e, dopo avergli notificato i provvedimenti di espulsione e di accompagnamento, li hanno portati in aeroporto da dove sono stati rimpatriati. Matteo Guidelli

ta, uccisa nell’appartamento in cui viveva a Calvisano. Ma in tanti sapevano delle liti anche violente che c'erano state, con lei sempre preoccupata per le possibili conseguenze. Patrizia Maccarini viveva da sola ma negli ultimi tempi, proprio per i comportamenti di Candido, che aveva lasciato circa un anno e mezzo fa, trascorreva la notte dai genitori nel fine settimana. Venerdì sera era in casa quando una persona ha suonato. Lei ha aperto e nel giro di pochi minuti è iniziata la discussione. Alcuni dei vicini hanno sentito ma la cosa per loro deve essere stata tutto fuorchè una novità. L’assassino l'aveva prima colpita con un pugno al volto, poi accoltellata in camera da letto.


In Italia e nel Mondo 3

Lunedì 23 marzo 2009

Nella provincia autonoma tibetana scontri con la polizia, feriti alcuni funzionari

Cina, proteste nel Qinghai, arrestati 95 monaci I religiosi erano rinchiusi nel monastero di Ragya

L’arresto di Tashi Sagpo

PECHINO – La polizia cinese ha arrestato 95 monaci tibetani del monastero di Ragya, in una zona a maggioranza tibetana della provincia del Qinghai, dopo che la folla aveva attaccato una caserma della polizia. Nell’attacco, avvenuto sabato 21, alcuni funzionari di polizia sono stati «feriti in modo leggero», secondo Nuova Cina. La stessa notizia è stata riportata dal sito web di tibetani in esilio Phayul (www.phayul.com), con alcune importanti differenze rispetto alla versione dell’agenzia d’informazione cinese. A

dare il via alla protesta è stata la vicenda di un monaco di Ragya di 28 anni, Tashi Sagpo (Zhaxi Sabgwu in cinese), arrestato dopo che nella sua stanza erano stati trovati una bandiera tibetana e del materiale di propaganda anticinese. Portato al commissariato, il giovane sarebbe riuscito a darsi alla fuga con la scusa di andare in bagno. Da questo punto in poi le versioni di Nuova Cina e di Phayul divergono. L’agenzia afferma che il giovane si è dato alla fuga con l’aiuto di altri monaci, mentre il sito tibetano sostiene che si è buttato nel vicino

fiume Machu, annegando. Nuova Cina precisa che sei monaci sono stati arrestati dalla polizia e che altri 89 «si sono arresi», un’espressione già usata in passato dai mezzi d’informazione cinesi ed il cui significato non è chiaro. Il monastero di Ragya si trova nella Prefettura autonoma tibetana di Golok (Guoluo in cinese), nel sud della provincia del Qinghai. Il Qinghai e la vicina provincia del Gansu sono state istituite nell’area che i tibetani chiamando Amdo, culla della setta dominante del buddhismo tibetano. Beniamino Natale

Messico, offensiva di Obama contro la violenza lungo il confine Un esercito di agenti intelligence e dollari per arginare la “guerra” dei narcotrafficanti

Barack Obama

Benedetto XVI esorta a scrollarsi di dosso guerre, cupidigia e odii tribali

WASHINGTON – La Casa Bianca ha messo a punto una vasta offensiva per rispondere con un esercito di agenti federali, intelligence ed investimenti all’incremento di violenza nell’area lungo il confine con il Messico, provocata dalle guerre tra i cartelli del narcotraffico. Lo rivela il Washington Post, secondo il quale il presidente Barack Obama farà un annuncio nei prossimi giorni sul piano, che mirerà tra l'altro a bloccare traffici di armi e di denaro diretti ai trafficanti messicani.

Sabato un fallito attentato

Haifa, allerta elevato Il Papa dall’Angola lancia un nuovo appello rischio bombe

«Fratelli e sorelle alzatevi» LUANDA (ANGOLA) – Nel suo ultimo giorno di visita in Angola, Papa Benedetto XVI rivolge un duplice appello: all’Africa, perchè si alzi e si scrolli di dosso le guerre, la schiavitù della cupidigia, gli odii tribali; al resto del mondo perchè volga lo sguardo su questo continente tanto dimenticato quanto assetato di giustizia, pace e sviluppo. Lo scenario della grande messa domenicale di Ratzinger, momento di sintesi e di congedo nella sua prima visita in terra africana, è desolato. Una spianata di polvere rossa ai limiti della città e delle sue baraccopoli infinite, delimitata dai muri e le ciminiere del cementificio di Luanda. Ma, almeno qui, non ci sono state calche o risse per avere un posto, come è avvenuto sabato nello Stadio Dos Coqueiros di Luanda, dove hanno perso la vita due giovani donne. Per la folla immensa che è arrivata da tutte le parti dell’Angola e anche da alcuni paesi dell’Africa australe, lo sterrato di Cimangola – così si chiama il luogo – è poi, in fondo, il paesaggio familiare della miseria. La brezza dell’Oceano Atlantico non mitiga il caldo: quasi un milione di persone – secondo le stime vaticane – venute ad ascoltare e a festeggiare il Papa. La televisione angolana parla addirittura di un milione e mezzo. Cifre forse esagerate, ma la gente è veramente tanta, una prova di forza e di orgoglio del cattolicesimo africano, anche di fronte ad un potere, come quello del presidente angolano, Josè Eduardo Dos Santos, inamovibile da 27 anni. «Tragicamente – denuncia il Papa durante l’omelia – le nuvo-

La celebrazione della messa nella grande spianata di Cimangola in Angola

le del male hanno ottenebrato anche l’Africa, compresa questa amata nazione di Angola. Pensiamo – elenca – al flagello della guerra, ai frutti feroci del tribalismo e delle rivalità etniche, alla cupidigia che corrompe il cuore dell’uomo, riduce in schiavitù gli uomini e priva le generazioni future delle risorse di cui hanno bisogno per creare una società più solidale e più giusta, una società veramente e autenticamente africana nel suo genio e nei suoi valori». Da qui l'esortazione agli africani: «Cari fratelli e sorelle, alzatevi», incita. «Guardate al futuro con speranza , confidate nelle promesse di Dio e vivete nella sua verità. In

questo modo – aggiunge – costruirete qualcosa destinato a perdurare e lascerete alle generazioni future un’eredità durevole di riconciliazione, di giustizia e pace». Nel pomeriggio di ieri, nella parrocchia di Santo Antonio, in un sobborgo povero di Luanda, il Papa incontra poi le 'mamas' africane: occasione per chiedere, in nome delle donne del Continente, una «dignità pari» a quella degli uomini, e diritti da «affermare e proteggere anche mediante strumenti legali» . Parole importanti per l’Africa, dove le donne sono spesso considerate esseri di serie B, nonostante siano loro a reggere tutto il peso

della famiglia e dell’economia rurale. «Silenziose eroine», le ha definite Benedetto XVI parlando del loro ruolo nella storia umana, scritta sempre al «maschile», e ricordando l’esempio di Maria Bonino, la pediatra italiana morta quattro anni fa, dopo aver contratto il virus di Marburg mentre curava i bambini angolani. Nel difendere «l'uguale dignità» tra uomo e donna, il Papa ha però sottolineato la necessaria presenza materna nelle famiglie, un fattore che non può essere intaccato in alcun modo. Tuttavia, ha richiamato al loro dovere e alle loro responsabilità anche i mariti e i padri africani. Elisa Pinna

Anno 2065, grazie a Montreal salvi da ustioni e da mutazioni ANNO 2065, due terzi dell’ozono scomparsi dall’atmosfera, radiazioni ultraviolette (Uv) che colpiscono alle medie latitudini città come Washington causando ustioni in cinque minuti e mutazioni del Dna aumentate del 650%. Questo il catastrofico scenario se il protocollo di Montreal, entrato in vigore 20 anni fa e sottoscritto da 193 nazioni, non avesse bandito i prodotti che contribuivano alla riduzione del buco dell’ozono. A prevederlo sono stati scienziati americani e olandesi, guidati da Paul Newman del Nasa Goddard Space Flight Center di Greenbelt,

Censura su Facebook per Aids e preservativi

Torino, sterco al Cambio Stati Uniti. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Atmospheric Chemistry and Physics. I principali imputati per la perdita dell’ozono atmosferico sono gli idrocarburi alogenati, sostanze chimiche inventate nel 1928 come refrigeranti.

TEL AVIV – I servizi di sicurezza israeliani hanno bruscamente elevato lo stato di allerta, in particolar modo nelle zone più affollate, dopo che sabato in un frequentato centro commerciale di Haifa è fallito un attentato palestinese. «Poteva essere una strage» ha detto ieri al governo il premier Ehud Olmert. Come ogni sabato sera il centro commerciale Lev ha-Mifraz era congestionato da migliaia di persone quando, in un parcheggio esterno, una passante si è accorta di una piccola esplosione all’interno di una Subaru in sosta. «Un vero miracolo» titolavano ieri i tabloid israeliani. Perchè la donna ha subito allertato la polizia e gli artificieri hanno scoperto nel veicolo – dietro a doppi fondi – circa 100 chilogrammi di esplosivo. «Per pericolosità l’ordigno equivaleva a quelli di un commando di 10-15 kamikaze» ha stimato uno degli artificieri. L’indagine dello Shin Bet (il servizio di sicurezza) è ancora all’inizio. La Subaru era stata rubata a Gerusalemme, quindi la sua targa è stata falsificata. Olmert, nella seduta del governo, ha lasciato intendere che l’autobomba potrebbe essere stata preparata in Cisgiordania da una organizzazione ben articolata. Ha anche evocato, in forma vaga, Hamas. Da parte sua un misterioso gruppo, 'I liberi della Galilea', ha rivendicato il fallito attentato, senza tuttavia convincere lo Shin Bet. Di certo si sa che anni fa alcuni giovani arabi della Galilea utilizzarono questa sigla per rivendicare l'uccisione di un soldato sorpreso ai bordi di una strada. Da allora i 'Liberi della Galilea' hanno rivendicato numerosi attentati, per lo più a Gerusalemme: ma ancora non è chiaro se il gruppo esista davvero. Fonti di sicurezza hanno detto alla televisione commerciale Canale 2 di sospettare un coinvolgimento degli Hezbollah libanesi nella preparazione dell’autobomba. Nelle ultime due settimane, vi sono stati altri episodi di violenza: l’attacco di un palestinese alla guida di una ruspa, nelle strade di Gerusalemme e un agguato in Cisgiordania in cui due agenti di polizia sono rimasti uccisi. Su questo episodio gli investigatori brancolano nel buio. Aldo Baquis

GLI anarchici dei centri sociali di Torino, da mesi impegnati in una campagna contro i Cie (Centri identificazione espulsione) hanno dichiarato guerra ai ricchi colpendo la scorsa notte uno dei simboli del lusso torinese, lo storico ristorante Il Cam-

bio di piazza Carignano. Sei giovani vestiti di nero e incappucciati hanno suonato il campanello, sono entrati, hanno riempito i pavimenti di sterco e sono usciti. All'interno stavano cenando una ventina persone. La maggior parte di loro erano al primo.

SCATTA la censura di Facebook per oscurare la discussione in rete su condom e Aids accesa dalle parole del Pontefice alla vigilia del suo viaggio in Africa. E sul social network alcune migliaia di persone aderiscono a uno sciopero virtuale di tre giorni, che si è concluso ieri, per protestare «contro la santa inquisizione e la caccia alle streghe su Internet». Nel mirino di Facebook è finita la Rana, uno pseudonimo dietro il quale si cela la miniredazione giornalistica del gruppo Rassegna Stanca, un rotocalco quotidiano che ripubblica le notizie apparse sui media per stimolare la discussione su

temi d'attualità. «Fila tutto liscio finché sulla home page non viene caricato, sotto il titolo provocatorio Un editoriale ultrasottile, il corsivo apparso in prima pagina sul quotidiano Avvenire di ieri che spiegava e giustificava le parole di Benedetto XVI», raccontano i curatori.


4 Primo piano

Lunedì 23 marzo 2009

Primo piano 5

Lunedì 23 marzo 2009

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Verso il Pdl

IL MESSAGGIO DA ARCORE

Il premier non ruba la scena «Grazie ad Alleanza Nazionale»

«La leadership è di Berlusconi ma non è culto della personalità»

di FEDERICO GARIMBERTI

Il Pdl non sarà pensiero unico

ROMA – Soddisfatto e rasserenato. Silvio Berlusconi tira un sospiro di sollievo dopo aver ascoltato il discorso con cui Gianfranco Fini ha sciolto Alleanza Nazionale in vista dell’ingresso nel Popolo della Libertà. Le parole del presidente della Camera, seguite in diretta televisiva dal salotto di Arcore, non turbano il Cavaliere che, poi, fa trapelare tramite Fabrizio Cicchitto un giudizio positivo. Un discorso che il premier legge come il segno che le polemiche delle scorse settimane, nate dai distinguo del presidente della Camera, almeno per ora finiscono nel congelatore. L’impressione, condivisa con i dirigenti azzurri, è che il leader di An non voglia scontri oggi, che la questione della leadership appassioni più i giornali che i protagonisti e che la nascita del Pdl, che sarà sancita nel congresso del prossimo fine settimana, non riserverà sorprese. Chi ha avuto modo di parlargli, descrive un Berlusconi “favorevolmente impressionato” dal tono e dai contenuti della relazione del leader di An. D’altra parte, Fini riconosce i meriti dell’alleato nei 15 anni di alleanza: «Altro che meteora o partito di plastica – osserva infatti – ha rimesso in moto una politica che rischiava di impantanarsi». Certo, Berlusconi sa bene che quell'intervento non rappresenta in alcun modo una rinuncia al confronto. Come dimostra il passaggio sulla leadership: «Il Pdl ha un leader che è Berlusconi», riconosce Fini, che tuttavia

Fini celebra il funerale di An: «Non difenderemo le correnti ma l’identità della Nazione» di MILENA DI MAURO ROMA – Senza paura nel Pdl, a costruire il futuro, preoccupandosi prima dell’identità degli italiani e dopo della propria. Di nuovo Gianfranco Fini chiede alla destra italiana di uscire da una casa con la certezza di non farvi più ritorno. Non quella “del Padre”, come fu a Fiuggi. Ma quella di An, che chiude i battenti per entrare nel Pdl. Che, udite udite, «non può e non deve essere un partito di destra». E fa una certa impressione sentirlo dire al delfino di Giorgio Almirante. Nel giorno di una nuova “svolta”, Fini sprona An a traslocare i suoi valori in una casa più grande, «il Pdl, che dovrà essere ampio, plurale, inclusivo, unitario, interclassista». Unitario sì, «ma non partito del pensiero unico, perché c'è una contraddizione tra pensiero unico e popolo della libertà, col pensiero unico manca la libertà». Una «storica missione», la costruzione della nuova casa, «da vivere senza paura, gettando il cuore oltre l’ostacolo». La continuità con la destra del Msi e di An sta nei valori, primo tra tutti quello di patria. «Oggi finisce An, nasce il Pdl, continua il nostro amore per l’Italia. La stella polare è ancora e sempre la patria, l’interesse della nazione e non della fazione – dice Fini – E allora la sfida è capire quale sarà l'Italia tra 10-15 anni. E dare risposte non solo alle paure ma soprattutto alle speranze degli italiani, perché il consenso si può raccogliere alimentando paure o coltivando la speranza». Disegnare «un progetto per l’Italia di domani». Questo si candida a fare Fini, senza subalternità a nessuno. La leadership è di Berlusconi, «ma non può essere culto della personalità, perché non solo chi è leader può avanzare un contributo di idee, orientamenti e soluzioni». Il Pdl «non è il partito di una persona, ma della Nazione». E allora a lungo raggio ne sarà leader chi sarà capace di dare risposte all’Italia che cambia, in un mondo che cambia. Altro che «correnti di An nel Pdl», altro che difesa della nicchia e dell’identità. «La sola identità di cui dobbiamo preoccuparci – bacchetta Fini i colonnelli – è quella degli italiani nei prossimi 15-20 anni». Non si tratta si rinnegare nulla, perchè «Fiuggi è stato il primo seme del Pdl». Già allora Fini aveva chiamato a raccolta tutti gli italiani, abbattendo l’angusto re-

cinto della destra. Un passo fatto «per convinzione e non per convenienza», tanto che mai si è tornati indietro. Così come oggi «nessuno ci costringe, scegliamo noi coscientemente di porre una pietra della storia d’Italia, di aggiungere un altro anello alla stessa catena». Piace molto alla platea, più fredda in altri passaggi, questo riconoscimento. Così come Fini strappa l’ovazione quando dice che «non c'è stato nessuno sdoganamento». «È una parola che non mi piace, perchè è relativa alle merci e non alle ideè. Non c'è stato nessun regalo, nessuna grazia ricevuta, siamo solo stati in grado di affermare le nostre idee». Nessuno pensi però a «costruire nel Pdl una corrente di An». «Se questo era l’obiettivo, allora meglio tenersi un partito del 10-12%». Nessuna polemica aperta verso Silvio Berlusconi, in un discorso che guarda al futuro. Fini riconosce che la Forza Italia del Cavaliere «non è stata una meteora, un partito di plastica» e che l’unione degli azzurri con An «ha vissuto momenti difficili, alti e bassi, ma mai rotture insanabili». Ora c'è un altro tratto di strada importante da fare insieme, facilitati da valori comuni, che sono poi quelli del Ppe: laicità (che non è negare il magistero della Chiesa), centralità e dignità della persona, economia sociale di mercato. Insieme si dovranno fare anche le riforme, perchè questa sia «una legislatura costituente». Prima tra tutte il presidenzialismo, «anche se non ci può essere un Parlamento messo in un angolo, a cui si chiede non disturbare il manovratore. Le Camere devono avere più controllo e potere di indirizzo». Ma è soprattutto il Fini che si pone a paladino dei diritti in una società multirazziale e multiculturale, quello del discorso che scioglie An. Colui che si candida non per l’oggi, ma punta a raccogliere consenso dando risposte ai problemi dei nostri tempi: l’immigrazione dovrà essere controllata, ma senza discriminazioni («se il valore di riferimento è il primato della persona umana, non si può discriminare qualcuno solo perchè clandestino»), la religione non potrà invadere la sfera pubblica, davanti alla crisi servirà dialogo, Stati generali dell’economia, un patto tra categorie e generazioni. Accettando il rischio: «Dobbiamo metterci tutti in discussione, a partire da me. Io accetto la sfida».

Gianfranco Fini dopo il suo intervento conclusivo del congresso alla Fiera di Roma attorniato dai “colonnelli” di An: Andrea Ronchi, Gianni Alemanno, Ignazio La Russa e Giorgia Meloni

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IL LEADER

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ROMA – Gianfranco Fini ieri mattina ha aperto un cassetto ed ha scelto per il suo discorso, quello che avrebbe sciolto Alleanza Nazionale nel Pdl quattordici anni dopo Fiuggi, un paio di gemelli tricolore. Era in grigio chiaro: pantaloni e giacca, anche se quest’ultima, come ampiamente anticipato, non era istituzionale. Al suo fianco la bionda compagna, Elisabetta Tulliani che, coda di cavallo e tailleur blu, gli ha sorriso dalla platea e poi l’ha promosso: «Gianfranco è stato bravissimo, nonostante la grande emozione del momento». Una grande emozione che, per ammissione dello stesso Fini, si è sciolta solo mentre scendeva le scalette del palco, dopo l'abbraccio di tutti i colonnelli, al quale si è molto brevemente concesso. È stato lì che una lacrima, una sola, è scesa prima che il leader di un partito che non c'è più scompariva dietro un tendone di velluto chiaro. «Sono veramente svuotato, mi sento come dopo una difficile immersione subacquea», ha descritto il suo stato d’animo. «Non è stato facile – ha ammesso – E' stato un discorso difficile, ma l’ho fatto con convinzione. Sono stati giorni di tensione ed emozione. Ora, dopo un’ora e dieci di discorso a braccio, vado a riposarmi. È stato

sottolinea come lo stesso Berlusconi «sappia perfettamente che una leadership forte non può in alcun caso essere il culto della personalità». Ma non sono parole di sfida. Semmai, di un confronto che lo stesso Fini sposta nel tempo, guardando a come sarà l’Italia fra dieci-quindici anni. E soprattutto sui contenuti. «L'identità – dice il presidente della Camera – non significa mettere bandiere nel Pdl, ma semmai trovare risposte ai problemi del Paese». Ed è qui che le ricette divergono. Ma, per ora, il Cavaliere vede il bicchiare mezzo pieno. E che avesse questo obiettivo si vede anche dal messaggio di Berlusconi, letto al-

C’è chi scommette sul Pdl e chi sull’identità della destra

Fronte diviso tra i colonnelli

Le lacrime di Gianfranco di MILENA DI MAURO

Il premier Silvio Berlusconi

la platea dei delegati aennini dal coordinatore azzurro Denis Verdini. Poche parole in cui il presidente del Consiglio sta attento a non rubare la scena all’alleato, limitandosi a ringraziare Fini e il suo partito per la scelta difficile che stanno compiendo. «Il mio non è un saluto formale – scrive il presidente del Consiglio – ma un atto di gratitudine e riconoscenza a un partito che dopo un lungo cammino ci consente di raggiungere tutti insieme un grande e storico traguardo». E, dopo aver ricordato come la destra sia stata accompagnato nella sua storia da «intollerabili pregiudizi», il premier sottolinea «l'importanza» del ruolo di An del cammino verso il Pdl. Altri ringraziamenti ad An sono giunti dal deputato del Pdl Benedetto Della Vedova: «Da Gianfranco Fini è venuto un prezioso contributo in vista del congresso di nascita del Popolo della libertà». «In un discorso coraggioso e di spessore – dice Della Vedova - il presidente della Camera, sgombrando il campo dalla questione della leadership di Berlusconi (che è indiscussa e indiscutibile), ha centrato l’attenzione sul partito, su ciò che esso dovrà essere e su quale sia l’idea di Italia per cui lavorare». Il deputato del Pdl condivide con Fini «l'idea di un partito unitario animato non dalla dialettica tra “correnti”, ma dal confronto di idee». E dice di aver «particolarmente apprezzato» le riflessioni del presidente della Camera «su laicità e immigrazione, improntate ad una visione liberale e pragmatica che è la cifra dei grandi partiti del Ppe».

un bellissimo congresso». «Se si ha paura o non valgono le proprie idee o non vale nulla chi ha paura», ha detto in conclusione, citando quasi alla lettera uno dei più celebri aforismi di Ezra Pound, l’ideologo caro alla destra, molto citato in questa due giorni congressuale. Fini ha ripiegato i foglietti che aveva in mano mentre parlava, solo una scaletta delle cose da dire, e ha ringraziato chi andava a congratularsi. Apprezzamenti pare siano venuti anche dal Cavaliere, verso il quale il presidente della Camera ha usato toni concilianti. Silvio Berlusconi, che ha seguito Fini in diretta tv, pare abbia molto apprezzato il discorso. Anche i 1.800 delegati hanno sottolineato le cose dette dal leader con 28 applausi. Quelli più forti non hanno certo punteggiato le larghe vedute del Fini multietnico e multiculturale. Ovazioni invece per l’orgoglioso rivendicare la giusta strada intrapresa a Fiuggi, l’assenza di “sdoganamenti”, i nomi cari alla comunità della destra, da Pinuccio Tatarella a Mirko e Marzio Tremaglia, l’ingresso in un Pdl senza monarchi. Fini non ha smentito l’etichetta di uomo controllato che lo accompagna. «Può essere che domani mi emozionerò», aveva anticipato sabato. E infatti ieri, puntualmente, ha pianto.

di MARCO DELL’OMO ROMA – «Da questo momento An si scioglie, il suo statuto non è più in vigore». Gianfranco Fini ha da poco finito di parlare e Ignazio La Russa, leggendo dal palco la mozione conclusiva del congresso, archivia così i quattordici anni di vita di Alleanza nazionale, che si sommano al mezzo secolo del Movimento Sociale. I colonnelli di An, nel giorno dedicato al loro leader, archiviano senza rimpianti o nostalgie lo storico simbolo della fiamma, che continuerà a vivere in una fondazione appositamente creata. Ma i loro interventi sul palco, prima del discorso del leader, mostrano che lo stato maggiore del partito ha sensibilità diverse sul ruolo che la destra dovrà giocare nel Pdl. Sono i compagni di strada di Fini, che hanno vissuto gli ultimi vent'anni all’ombra del capo, ritagliandosi mano mano una sempre maggiore autonomia. A loIl senatore Maurizio Gasparri

Alemanno: «Si rischia di dare voti alla Lega» Matteoli: «Il partito non sarà monarchia» ro Fini, dal palco del congresso, ricorda che da domani, con il nuovo partito, dovranno sentirsi come tutti «in discussione», e devono accettare «obtorto collo» la linea sempre più distante dalla tradizione della destra italiana che il presidente della Camera illustra ai delegati. La verità è che con il suo discorso Fini ha lanciato una nuova sfida anche ai reduci della lunga marcia dal Msi al Ppe. «Ha spostato vent'anni avanti il traguardo del Pdl», dice Italo Bocchino. Oggi, dunque, lo spartiacque tra i colonnelli passa tra chi pensa che bisognerà abituarsi alla metamorfosi berlusconiana e chi ritiene invece che nel nuovo partito ci sarà da discutere. Altero Matteoli, fino a pochi giorni fa uno dei finiani di più stretta osservanza, oggi scommette sul Pdl senza se e senza

ma. Assicura che «non sarà una monarchia» e dice che An deve prepararsi al futuro «con entusiasmo». «I partiti senza dibattito – osserva – non hanno futuro, perchè chi sa solo applaudire il capo non ha futuro. Monarchi nel nostro partito non ce ne sono mai stati e con An dentro il Pdl questo problema non si corre». La pensa in altro modo Gianni Alemanno, non tanto sulla questione della leadership quanto sulle scelte politiche. Il sindaco di Roma invita al realismo e sottolinea che si sbaglierebbe ad accogliere la nascita del nuovo partito «con facili entusiasmi». Non si tratta di indulgere alla «nostalgia», spiega Alemanno. Ma deve essere chiaro che il Popolo della libertà, per risultare vincente, non potrà annacquare le ragioni e le identità della destra. «C'è il proble-

ma della competizione con la Lega. Ora, se nel nuovo partito avranno dignità solo i valori del centro e non quelli della destra, rischieremo di consegnare moltissimi voti alla Lega, e non solo al Nord». L’alpinista Alemanno, usa una metafora tratta dalla montagna: «Dovremo camminare in cresta, tra due abissi contrastanti: da una parte c'e il rischio dell’estremismo e della xenofobia, dall’altro quello di farsi condizionare dai salotti buoni e dalle elite dominanti». Maurizio Gasparri, invece, non ha dubbi: «La destra non chiude», sostiene davanti alla platea dei delegati. «I suoi valori, le sue idee, aprono anzi nuove ali. Ha vinto il nostro progetto, entraimo nel Pdl da protagonisti». Gasparri, da appartenente all’ala dei “berluscones”, non vede problemi di guida per la Pdl: «Oggi il Pdl è un partito con una leadership ben chiara», sottolinea. E il futuro di Fini? «Chiederselo è una domanda cretina», taglia corto.

IL FILM

La religione non dovrà invadere la sfera pubblica

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Il leader e la compagna

Alemanno: niente nostalgia per i simboli

Il saluto dal palco alla “sua” gente

Ronchi conforta la Meloni

Gli interventi dei colonnelli

La fine della due giorni e dell’epoca di An

GIANFRANCO Fini insieme alla compagna Elisabetta Tulliani. Completo grigio chiaro e gemelli tricolore per lui, tailleur blu e coda alta per lei, che, alla fine del discorso lo ha promosso: «È stato bravissimo, nonostante l’emozione».

IL SINDACO di Roma, Gianni Alemanno, durante il suo intervento sul palco della fiera di Roma. «In questo congresso - ha affermato - nessuna nostalgia per i simboli, ma grande attenzione a quelli che saranno i principi e i valori del Pdl».

GIANFRANCO Fini saluta i militanti di Alleanza Nazionale, al termine del suo intervento che, ieri mattina, ha sancito la fine dell’esperienza di An, inaugurata nel 1995 dallo stesso Fini, con il congresso di Fiuggi

IL MINISTRO per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, abbraccia il ministro per le Politiche giovanili, Giorgia Meloni. Entrambi sono visibilmente commossi. La Meloni anche nella giornata di sabato si è lasciata scappare le lacrime.

IL CAPOGRUPPO del Pdl al Senato Maurizio Gasparri, con il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, e Mirko Tremaglia, al termine degli interventi di ieri mattina, al congresso conclusivo di Alleanza nazionale alla Fiera di Roma.

OPERAI al lavoro, nel tardo pomeriggio di ieri, per smontare il palco allestito alla Fiera di Roma, per la due giorni che ha celebrato l’ultimo congresso di Alleanza nazionale e la “morte” del partito, confluito nel Pdl


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Lunedì 23 marzo 2009

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Lunedì 23 marzo 2009

Deliberata a febbraio l’assunzione di più di 180 unità

Ricerca lucana

«Vogliamo trasparenza»

Rotondella ha rappresentato il “pozzo” per le finanze dell’Enea nazionale

La piattaforma dell’assessore Dimatteo ROTONDELLA - «Il mancato decollo dell’Enea e il suo sistematico saccheggio hanno stancato le comunità locali». Il richiamo arriva a gran voce dalla sezione di Rotondella dell’Italia dei Valori, per bocca dell’assessore comunale Antonio Dimatteo. In relazione ai nuovi obiettivi dell'ente e al nuovo piano di assunzioni deliberato a fine febbraio, Dimatteo rilancia una piattaforma di richieste. Sono semplici ma concrete: chiarezza negli obiettivi; unità operative e capi-progetto che risiedano nel territorio, per poter avere con esso un più proficuo rapporto di interfaccia; utilizzo delle nuove assunzioni e dei nuovi assegni di ricerca per colmare i vuoti di organico, che negli ultimi anni sono cresciuti per le numerose cessazioni; programmazione celere e valorizzazione del centro Enea di Trisaia attraverso il pieno utilizzo delle infrastrutture esistenti e l’implementazione di professionalità che assicurino anche per il futuro la capacità programmatica e progettuale. Dimatteo, inoltre, sottolinea il positivo lavoro della direzione locale dell’Enea che, con l’impegno particolare del direttore Donato Viggiano, si è resa capace di intercettare diversi finanziamenti anche a livello regionale.

Il saccheggio della Trisaia Giovani assunti con fondi pubblici presto vanno via Macchinari portati altrove: ecco cosa è accaduto di PINO SURIANO ROTONDELLA - Quarantotto assunzioni, quarantotto trasferimenti. E’ il numero dei ricercatori e tecnici assunti in Trisaia e di quelli trasferiti in altre sedi Enea nel decennio 1997-2007, se si eccettuano le unità integrate a seguito dei corsi di Formazione e Lavoro attivati con fondi della Regione Basilicata. Il rapporto è perfetto: uno a uno. Una coincidenza del tutto casuale, ma che sembra fatta apposta per evidenziare un dato di fatto: il centro della Trisaia assume tanti giovani ricercatori, ma poi molti di questi chiedono il trasferimento e vanno presto a lavorare altrove. Quasi la metà (22 su 48) va a finire presso il centro di Casaccia presso Roma, sede Enea evidentemente più comoda per tanti. Sin qui nulla di strano, se per molti di queste assunzioni non si fosse attinto ai fondi della legge 64/86 per la promozione dello sviluppo del Mezzogiorno. Quei fondi, per intenderci, che sulla base degli impegni sottoscritti a suo tempo dall’Enea, sarebbero dovuti servire, tra le altre cose, a potenziare le infrastrutture per la ricerca scientifica e tecnologica del Mezzogiorno, anche in relazione “al rilevante divario tra questa parte del Paese e il Centro-Nord” e per colmare “il gap nord-sud nel numero di ricercatori operanti nel Mezzogiorno”. E non si parla certo di spiccioli. Da una nota sindacale del settembre 2008, si apprende che sui 285 miliardi di vecchie di lire entrati nelle casse dell'Enea per i progetti finanziati dopo la chiusura al nucleare, ben 161 sono arrivati dalla legge 64/86, e “appena” 124 (meno della metà) dall'ex Murst.

Piano assunzioni e trasferimenti della Trisaia di Rotondella dal 1997 al 2007

E’ facile intuire quanto sia stato utile, per le finanze dell’Enea, il suo proclamarsi strumento per lo sviluppo del sud Italia. Ma il dato stride fortemente con quello di sopra sulle assunzioni e i trasferimenti. Contro i 22 trasferiti nel Lazio, infatti, solo 19 sono trasferiti negli altri centri del Mezzogiorno di Brindisi,

Palermo e Portici. La logica conduce a una conclusione amara: tanti ricercatori sono assunti con i fondi per il sud, ma poi finiscono per operare nel centro del Paese. E così, nei centri del sud (nel centro Enea di Trisaia in particolare) le unità lavorative diminuiscono e così, a fronte della coincidenza tra assunzioni e trasferimenti,

le cessazioni continuano a crescere (ben 25 nel biennio 2007-2009) e i vuoti occupazionali non si colmano. In tal modo, anziché ridurre il divario del sud, si contribuisce a incrementarlo. E questo, paradossalmente, anche grazie ai fondi della legge 64! Il saccheggio dei macchinari

Molti ricercatori impiegati con la 64/86 per lo sviluppo del Mezzogiorno

Ma solo 19 sono trasferiti negli altri centri del Sud La maggior parte preferisce spostarsi in Lazio

Ma il “saccheggio” dell’Enea di Trisaia non finisce qui. E insieme al personale colpisce anche le strutture del centro. Già nel 2001, infatti, le organizzazioni sindacali dell’Enea protestarono per la presenza nel centro di Casaccia di un impianto acquistato con i finanziamenti concessi alla Basilicata come regione inserita allora nell’Obiettivo 1 dell’Ue. Solo dopo l’azione sindacale il macchinario fu riportato presso il centro di Rotondella, luogo in cui sarebbe dovuto rimanere “per almeno 5 anni”, come previsto dal regolamento per la concessione dei fondi. Ma la cosa, a quanto pare, non sarebbe finita lì. E gli espropri si sarebbero protratti fino all’anno scorso, almeno secondo le affermazioni del sindacato Flc-Cgil, che con una nota del 10 settembre 2008 ha denunciato il “trasferimento in altro luogo di apparecchiature e parti dell’impianto”. L’Enea di Trisaia, così, più che un avamposto su cui puntare per lo sviluppo del

Mezzogiorno, pare essere diventato il “pozzo” per le finanze dell’Enea nazionale e i suoi investimenti negli altri centri. Inutile dire che tutto ciò influisce anche sulle ricadute occupazionali del territorio. Le nuove assunzioni e le borse di studio In questi giorni, però, sembra aprirsi uno spiraglio. L'occasione per una nuova e più forte rivendicazione arriva dalla recente riunione del Consiglio di Amministrazione dell'Enea, che lo scorso 26 febbraio ha deliberato “una pianificazione delle nuove assunzioni che consentirà di mantenere costante la dotazione organica dell'ente intorno alle 3 mila unità”. Tradotto in soldoni, significa che l'Enea assumerà a breve 182 unità in tutta Italia. Non solo, nell'ambito della programmazione triennale per l'offerta di Formazione dell'Enea, è previsto un contingente di 170 assegni di ricerca, con durata massima di tre anni, e 90 borse di studio. Ma quanti di questi arriveranno veramente in Trisaia?

QUANDO LE OPPORTUNITÀ SONO PER GLI ALTRI

A usufruire del “patto per i giovani” 17 laziali

E la Regione “offre” il master di formazione a una sola lucana

L’assessore Dimatteo e un’immagine dell’incontro del 1987 in cui si parlava del futuro dell’Enea

«Ma tutto questo non basta - spiega l'assessore - c’è bisogno di una piena valorizzazione della Trisaia da parte dell’ente nazionale». E poi c'è il capitolo della formazione. «Sono positivi - ha spiegato Dimatteo - i master di alta formazione già realizzati in collaborazione con la Regione Basilicata. Ma bisogna meglio utilizzare le risorse del territorio. Una parziale ma significativa valorizzazione continua Dimatteo - potrebbe essere quella prospettata re-

centemente dall’assessore regionale Autilio, che ha evidenziato la stretta sintonia dei programmi per lo sviluppo di attività di ricerca, innovazione tecnologica ed alta formazione in campo energetico di vari enti ed istituti. A questo proposito ben venga l'idea della scuola di alta formazione tra la fondazione Mattei, l’Enea, l’Università degli studi della Basilicata ed altri enti presenti sul territorio. Questo tipo di attività sarebbe, peraltro, in linea con i

principi dell' Ente sulla ricerca di energie alternative, lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione di risorse umane e professionali locali, da trattenere nel metapontino per evitare penose migrazioni». Alla fine della chiacchierata l’assessore mostra una foto. E' datata 1987. C'è un manifesto con su scritto: “Quale energia per il futuro?” Si parlava del futuro dell’Enea. «Lo stiamo ancora aspettando», conclude. pi.su.

La Sogin ha ridotto il perimetro da perlustrare

Ma i vigilanti tremano Tagli in vista ROTONDELLA - Sono state aperte nei giorni scorsi le buste per l’affidamento servizio di vigilanza presso il centro Enea. Stando ad alcune indiscrezioni (le procedure di affidamento sono ancora in corso) la gestione dovrebbe essere affidata a una ditta della zona che già svolge il servizio per l’ospedale di Policoro. La nuova gara sta tenendo in allarme i 42 vigilanti impiegati nel centro, che temono per l’annunciata riduzione del monte ore del servizio, introdotta nell’ambito del piano di Protezione Fisica, di competenza della Sogin, che ha declassificato il perimetro esterno del centro rendendo non più obbligatoria la perlustrazione continua dello stesso. Il nuovo contesto potrebbe così comportare eventuali tagli sul numero dei lavoratori assunti o, nel migliore dei casi, una riduzione solidale delle ore di ciascuno. Va ricordato, però, che già da anni i vigi-

lanti Enea lavorano in regime di solidarietà, che ha permesso di evitare licenziamenti a seguito della progressiva riduzione delle ore di servizio richieste dall'Enea. Erano partiti in 42, perché tanti ne aveva richiesti il centro. Quando, poi, la richiesta è scesa gradualmente a 33 unità, hanno scelto di solidarizzare: nessun licenziato, ma tutti a riposo per tre giorni al mese con conseguente riduzione dello stipendio di circa 150 euro. La situazione, con il nuovo taglio, potrebbe aggravarsi ulteriormente. I giorni di “riposo forzato”, infatti, potrebbero arrivare addirittura a sei, con riduzione complessiva di circa 300 euro al mese. Il risultato? Stipendi quasi da fame. Nelle scorse settimane, sia il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, che i senatori del Pd Antezza, Chiurazzi e Bubbico, hanno interrogato il ministro dello Sviluppo economico per sapere cosa

intenda fare per garantire i livelli occupazionali. I senatori del Pd hanno inoltre sottolineato come «il previsto ridimensionamento possa determinare un pericoloso abbassamento dei livelli di sicurezza delle aree circostanti». pi.su.

Il direttore generale Enea, Maurizio Urbani, si dimette. Prende il suo posto Giuseppe Tedesco

«Non fate agli altri quello che avete fatto a me» La Regione Basilicata

ROTONDELLA - Solo pochi mesi fa hanno lasciato Rotondella i 18 giovani studenti del semestrale master di perfezionamento in Economia e Ingegneria delle energia rinnovabili, realizzato l’anno scorso dall’Enea in collaborazione con la Regione Basilicata. Hanno avuto a disposizione praticamente tutto: vitto, alloggio nelle case albergo di Rotondella, materiale didattico di qualità e lezioni tenute presso il centro Enea da alcuni tra i più autorevoli esperti del settore. Uno di loro, Giulio Digiorgio, ha raccontato al Quotidiano il valore for-

mativo del corso e ha espresso la sua gratitudine per chi gli ha offerto questa straordinaria esperienza praticamente a costo zero. Chi l’ha offerta? Almeno in parte, la Regione Basilicata, proprio con quel “Patto con i Giovani” che avrebbe dovuto garantire la crescita e la formazione dei giovani lucani. Giulio invece è nato e cresciuto nel Lazio, come gli altri 17 iscritti al master, a cui ha preso parte una sola studentessa lucana. Per la serie: «Abbiamo tante opportunità da poterne lasciare agli altri». pi.su.

ANCHE a livello nazionale l’Enea non se la passa troppo bene. Anzi, la discussione interna sull’utilizzo delle risorse umane e delle linee di sviluppo è arrivata a procurare clamorose rotture. Lo dimostrano le recenti dimissioni di Maurizio Urbani, ex direttore generale dell’Enea. Il quale se n’è andato, come si suol dire, sbattendo la porta. Durissima e ironica la sua lettera di dimissioni, che si apre con una frase che è tutta un programma: «Non venga fatto al mio successore quello che è stato fatto a me». Parole forti, che dicono di rapporti difficili e divergenze sugli in-

dirizzi. Poi una citazione da Primo Levi: «E’ malinconicamente vero che molti lavori non sono amabili, ma è nocivo scendere in campo carichi di odio preconcetto: chi lo fa, si condanna per la vita a odiare non solo il lavoro, ma sé stesso e il mondo. Si può e si deve combattere perché il frutto del lavoro rimanga nelle mani di chi lo fa, e perché il lavoro stesso non sia una pena, ma l'amore o rispettivamente l'odio per l'opera sono un dato interno, originario, che dipende molto dalla storia dell'individuo, e meno di quanto si creda dalle strutture produttive entro cui il lavoro si svol-

ge» . L’Enea ha risposto con un comunicato secco a firma del direttore Luigi Paganetto. Il Cda ha ringraziato Urbani per «l’attività svolta al servizio dell'ente, nell'ambito di un rapporto fiduciario che si è mantenuto per tutta la durata dell’incarico». Ma, considerate le esigenze impellenti, l’ente ha già provveduto a nominare un nuovo funzionario facente funzioni per la durata di sei mesi. Si tratta dell'ex responsabile della Direzione Risorse Umane, Giuseppe Tedesco, che dal 12 marzo è il nuovo direttore generale. pi.su.

Maurizio Urbani


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Lunedì 23 marzo 2009

24 ore in Basilicata

Il segretario nazionale da Potenza ribadisce l’autonomia del partito: «An è una storia chiusa»

Storace: «Buona Destra a tutti» Obiettivi: «Portare i nostri soldati nelle istituzioni» POTENZA - Nell’ambito del programma degli incontri tra il partito “La Destra” e le regioni del Meridione, il segretario nazionale, Francesco Storace, è giunto anche in Basilicata. Nella mattinata di ieri, presso il palazzo del Consiglio regionale, ha incontrato un gruppo di dirigenti provinciali del partito in vista delle prossime elezioni europee, provinciali e amministrative. Al suo fianco il segretario provinciale del partito, Antonio Monteleone ed il consigliere regionale, Michele Napoli. «Buona Destra a tutti»: così Storace ha salutato i tanti dirigenti arrivati nel capoluogo lucano. «Questo è un momento importante per la nostra storia, per il nostro futuro e per l’Italia. Il presidente Berlusconi a Bruxelles, ai vertici del Partito Popolare europeo, ha negato di essere di destra; noi, invece, siamo orgogliosi di esserlo. E’ qui che si evidenzia un tratto distintivo tra noi e loro. Ci dobbiamo convincere della portata politica del momento che stiamo vivendo, questa volta abbiamo la possibilità di farcela. Siamo nati per conquistare il potere e non per farci conquistare; ecco perché è importante che ci sia la Destra. Da oggi in poi An non esiste più perché è ormai una storia chiusa». «In questi giorni ho voluto visitare le regioni del Sud

Libera non dimentica Luca e Marirosa

Antonio Monteleone, Francesco Storace e Michele Napoli

La copertina del Quotidiano dedicata a Luca e Marirosa

perché voglio investire sul Meridione. Queste regioni devono trovare una prospettiva, un’alternativa diversa rispetto a quella finora proposta; necessita perciò una svolta storica. Il sud ci ha dato grandi soddisfazioni nella nostra vita politica e proprio per questo ho pensato, insieme al partito, di candidarmi alle europee in questa circoscrizione; la destra vuole essere, per i cittadini meridionali, una nuova bandiera a cui attaccarsi, una speranza vera e un rifiuto alla rassegnazione». Il Segretario nazionale ha sottolineato, inoltre, la volontà di trasmettere un messaggio unificante ai tanti cittadini che saranno chiamati al voto. «Un messaggio riassunto nella parola auto-

nomia. La Destra va a rappresentare, infatti, proprio l’aggregazione delle autonomie; dei poveri, delle imprese, della politica rispetto alle centrali di potere finanziario e dell’Europa dal resto del mondo». Restando sul tema delle elezioni europee, Storace ha menzionato la voglia di mettere in discussione il trattato di Lisbona toccando temi vicini all'economia della regione quali la “questione” del petrolio e la condizione degli agricoltori. Parole spese dal segretario Storace anche in merito alle prossime elezioni amministrative con cui ha evidenziato ancora il concetto di autonomia: «La Destra mira al raggiungimento di un’autonomia del territorio

dai poteri che minano il valore pubblico dell’acqua, di un’autonomia rispetto alle banche per quel che riguarda le politiche sulla casa, esempio sono i mutui che soffocano le famiglie, di un'autonomia rispetto alla cultura sociale non arrendendosi all'invasione nel nostro paese di troppi immigrati clandestini». Ha continuato: «Decidete voi con chi allearvi; l'importante è fare delle scelte che portino più soldati possibili nei consigli comunali e provinciali in vista anche delle elezioni regionali del prossimo anno. Vogliamo in questo modo far rientrare prepotentemente la destra nelle istituzioni». Antonella Mariani

POLICORO - Stasera a Policoro, sala padre Minozzi, ore 18,00, Libera Basilicata ricorderà Luca e Marirosa, a 21 anni dall’omicidio. «In perfetta continuità con quanto celebrato a livello nazionale negli ultimi tre giorni, da Casal di Principe a Napoli - dice una nota di Libera - anche l’associazione lucana si appresta a fare memoria di un avvenimento che sta assumendo sempre più i contorni una storia esemplare di mala giustizia, di depistaggi, di omertà e di connivenze. Come è possibile che dopo 21 anni ancora non si è riusciti a far luce su un duplice omicidio che ha scosso l’opinione pubblica e che si è voluto a tutti i costi derubricare a semplice incidente domestico? Il semplice e libero cittadino si interroga e non riesce a trovare risposte. Forse si intrecciano vicende che poco hanno a che ve-

dere con la storia semplice di due ragazzi innamorati che avevano un futuro dinanzi a loro e che qualcuno ha inopinatamente sottratto, ingenerando dolore e disperazione nelle famiglie. Olimpia, la mamma di Luca, continua a combattere per conoscere la verità. Una mamma coraggio, decisa ad affrontare tutto e tutti. A Olimpia e a tutte le mamme che chiedono verità sulla scomparsa dei loro figli vogliamo dedicare questa serata, nella speranza che questo lungo calvario possa aver fine e sia restituita piena dignità alle vittime e conforto ai congiunti. Se qualcuno fino ad oggi ha immaginato che è meglio non sapere che conoscere la sconcertante verità (tanto i morti non risuscitano), noi ribadiamo con fermezza che nulla e nessuno potrà fermare la giustizia».

Oggi il presidente Martorano incontra gli imprenditori di Tito scalo

Competitività, una partita che la Basilicata deve vincere LA crisi impone ai territori di giocare al meglio le proprie carte. E’ la partita della competitività, che sembra avere un solo imperativo: si salvi chi può. E la Basilicata cosa sta facendo? Se, soprattutto in questo momento, c’è spazio solo per pochi a quali punti di forza intende aggrapparsi per salvare almeno il salvabile? Dalla scorsa settimana, con una prima tappa in Valbasento, il presidente di Confindustria di Basilicata, Attilio Martorano, ha iniziato un tour che lo porterà a incontrare gli imprenditori lucani dai quali arriva un forte grido di sofferenza. Oggi l’iniziativa verrà ripetuta nella sede di Confindustria, dove Martorano incontrerà gli imprenditori dell’area industriale di Tito. Quella che ci troviamo a vivere è una fase molto delicata. L’allarme che è arrivato dal Piemonte, non più di qualche giorno fa, è sintomatico di quello che sta accadendo. La Fismic di Torino ha lanciato una proposta molto forte: spostare a Mirafiori parte della produzione della Grande Punto ecologica e a metano, attualmente assemblata solo a Melfi, che in questo momento sta vendendo molto bene grazie agli incentivi statali. La Fismic piemontese ha le idee chiare quando dice: «Va considerato

che lo stabilimento di montaggio di Fiat a Torino è già attrezzato per la produzione della Grande Punto, che in passato era prodotta con un ritmo superiore alle 200 unità per turno». Nel frattempo il sindacato lucano è spaccato sull'opportunità di richiamare a lavoro le tute blu Sata per lo straordinario di domenica notte. Solo qualche settimana prima, il segretario della Fim di Basilicata, Antonio Zenga, in occasione del congresso regionale, aveva chiesto di portare a San Nicola tutta la produzione del segmento B. Di questi tempi, se va a farsi benedire anche la solidarietà: l’unica cosa che conta è mettersi in salvo. E per farlo il segretario della Cisl si era speso anche a favore della costruzione di nuovi relazioni sindacali, prendendo le distanze dal modello che ha condotto alla lotta dei “21 giorni”. Marchionne, annunciando volontà di salvezza per Pomigliano, si affretta a chiarire che in questa fase è necessario strappare al pericolo tutti i siti produttivi. Ma i sindacati si fidano poco. E per chi conosce bene la breve storia dell'insediamento produttivo di Melfi, sa che è meglio tenere gli occhi aperti, perché la Sata in passato ha già dato. E' successo nel 2004 quando San Nicola ha perso la produzione dell'Alfa

spostata a Mirafiori e ancora nel 2005: lo stabilimento lucano doveva essere l’unico a “sfornare” la Punto. Promessa disattesa dalla scelta aziendale di portare parte della produzione altrove. Ora, nella migliore delle ipotesi, superata la crisi, in ballo c’è l’allocazione di nuovi modelli. Una questione vitale per Melfi, se è vero come è vero che, incentivi e motore gpl a parte, la curva del ciclo di vita del prodotto Grande Punto ha già toccato il suo apice. Ora non rimane che la discesa, come già dimostrano i numeri: in quattro anni due mila posti di lavoro in meno. Ma come Melfi ci sono anche gli altri stabilimenti italiani del gruppo. E' qui che s’innesca il discorso della competività. Quali aspettative può nutrire una regione coma la Basilicata? Vero è che, poco più di sei mesi fa, il top manager del gruppo torinese, proprio da Potenza, aveva ribadito la centralità dello stabilimento di San Nicola, dove dovrebbe nascere anche il tanto atteso campus di ricerca e innovazione. Ma veri sono anche i reclami inviati in più puntate da parte delle aziende dell’indotto sull’elevato tasso di assenteismo nel circuito Sata, e sulla «scarsa convenienza degli investimenti» sul territorio . A questo si aggiunge un costo del lavo-

L’area industriale di Tito

ro orami livellato alla media nazionale. E le scelte degli imprenditori, si sa, si fanno soprattutto sui numeri. Si chiamano vantaggi competitivi, e se non arrivano dal costo del lavoro vanno ricercati evidentemente altrove, come il sindacato ritiene giusto che sia. La domanda è: dove? A esempio, se si vuole tener delle strategie logistiche di un’azienda, nel sistema delle infrastrutture. Ma, purtroppo, non è questo è il caso della Basilicata. Lì dove non dovesse bastare il senso comune ci sono i dati elaborati in un recente rapporto di Unioncamere e Istituto Tagliarne, che misurano il gap infrastrutturale della Basilica, derivante da una rete di collegamenti inferiore alla media nazionale e a quella delle altre regioni del Sud. L'indagine misura soprattutto il “peso” di tali svantaggi competitivi per il sistema produttivo regionale. Il 36 per cento degli imprenditori ritiene che la dotazione infrastrutturale della regione sia

completamente insufficiente. I giudizi più negativi vengono espressi da micro imprese e aziende più dinamiche. A soffrire particolarmente sono gli imprenditori della provincia di Matera. Il 62 per cento ritiene che il ritardo infrastrutturale penalizzi in modo determinante rispetto al nord est. Nell’indagine abbastanza allarmante è la modesta importanza che le aziende attribuiscono alle strutture destinate a supportare la ricerca e l'innovazione. Semplicemente perché questo tipo di attività sono carenti sul territorio economico regionale. Ma la questione è ancora più generale, se solo si tiene conto dell’isolamento a cui ci ha costretto la chiusura del Ponte di Picerno. Un’inversione di rotta non è più rinviabile. E’ ora che la Basilicata punti sulla carte giuste per giocare al meglio la sua partita. Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it


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Lunedì 23 marzo 2009

Fratellini di Genzano, l’avvocato si batte per il ritorno a casa del più piccolo GENZANO DI LUCANIA - La vicenda dei due bambini di Genzano, come riportavamo alcuni giorni fa, si è conclusa con una precisa sentenza del giudice d'Appello, il quale ha affidato il più piccolo al padre, confermando, di contro, il trasferimento in una casa-alloggio di Matera del più grande. Ma, in quell'ultima occasione, scrivevamo anche che l'avvocato Rocco Di Bono, legale del padre dei ragazzi, avrebbe subito presentato un istanza presso il Tribunale dei minorenni, per cercare - alla luce dei recenti mutamenti avvenuti nel contesto familiare in questione, nonché delle stesse argomentazioni a giustifica della risposta d'Appello - di far rimanere anche l'altro ragazzo fra le mura del domicilio paterno.

«La separazione dei minori dalla famiglia di origine - precisa Di Bono in questo ultimo ricorso che ci comunica di aver già inoltrato - deve costituire una “extrema ratio”, essendo assolutamente preminente l'esigenza del bambino di crescere ed essere educato nell'ambito della famiglia naturale, soprattutto quando, come nel caso di specie, il padre sia stato ritenuto idoneo a svolgere “un esercizio, più adeguato che in passato, della potestà che a lui compete” ed intenda provvedere direttamente al mantenimento ed alla educazione di tutti i figli, al fine di evitare un maggior danno per i minori stessi». «Va inoltre evidenziato - continua l'avvocato nel documento che ci ha fatto pervenire - che, a seguito del decreto emesso lo scorso 16 gennaio, Carmelo Di

Bono ha assunto un atteggiamento più responsabile e collaborativo sia verso la propria famiglia che verso la scuola, che ha ripreso a frequentare con regolarità». «E quindi - conclude dopo aver espresso nei dettagli la logica della propria argomentazione - in attesa che il presidente del Tribunale Civile di Potenza fissi l'udienza di comparizione dei coniugi separandi ed emetta i provvedimenti temporanei e urgenti di cui all'ottavo comma dell’articolo 4 della legge 898 del 1970, appare opportuno, per le ragioni sopra esposte e in coerenza con quanto disposto dalla Corte d'Appello, che anche l'altro figlio minore Carmelo resti affidato al padre». Gianrocco Guerriero regione@luedi.it

Episcopia, fuga di gas Evitata la tragedia EPISCOPIA - La notte di sabato scorso si stava per trasformare in tragedia ad Episcopia. Intorno alla mezzanotte una forte esplosione, a seguito di una fuga di gas da una bombola di Gpl, ha turbato il sonno degli abitanti del centro storico della cittadina. Numerosi detriti di vetro hanno invaso la strada sottostante e solo il fatto che la bombola non sia esplosa, per il pronto arrivo di cittadini, della polizia urbana e della locale protezione civile, ha evitato situazioni più incresciose. I vigili del fuoco del distaccamento di Lauria, prontamente intervenuti, dopo aver recuperato il serbatoio ancora mezzo pieno, lo hanno reso innocuo trasportandolo in un'area sicura e lontana dal centro urbano. Molta paura tra coloro che abitano il rione le cui abitazioni sono state evacuate durante le operazioni mentre i residenti dell'abitazione

danneggiata sono stati alloggiati, per la notte, presso parenti. Il padrone di casa è rimasto leggermente ferito alla mano dai detriti ed è stato medicato dalla locale guardia medica. A coordinare le operazioni di soccorso anche il sindaco di Episcopia, Biagio Costanzo, presente sul posto fino alla completa risoluzione della vicenda. «Solamente la buona sorte - ha affermato il primo cittadino del comune sinnico - ha evitato guai più seri e meno male che il nostro Comune possiede una buona dotazione di estintori, periodicamente tutti verificati nella loro funzionalità, posti in punti strategici vicini a più parti dell'abitato. Questa volta il cattivo funzionamento di un tubo e di un erogatore del gas ha rischiato di provocare una tragedia». Emilia Manco regione@luedi.it

Al giornalista di “Radio 24” il premio intitolato al fotoreporter ucciso a Ramallah

Biacchessi si aggiudica il “Ciriello” Durante la cerimonia ascoltata l’ultima intervista GINESTRA - Saranno in molti a ricordarsi della giornata dello scorso 21 marzo a Ginestra, nonostante il tempo inclemente, per una iniziativa in anteprima nazionale. E’ stato presentato, in occasione del premio fotografico “Raffaele Ciriello”, il libro, sotto forma di testo teatrale, del giornalistascrittore, vicecaporedattore di “Radio 24-Il Sole 24 ore”, “Passione reporter, il giornalismo come vocazione”. E’ un volume, per non dimenticare, che parla dei giornalisti ed inviati di guerra uccisi nei vari conflitti di guerra. Da Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, Mogadiscio (Somalia), 20 marzo 1994; Raffaele Ciriello, Ramallah (Palestina), 13 marzo 2002; Maria Grazia Cutuli, Kabul (Afhanistan), 19 novembre 2001; Antonio Russo, Tblisi (Georgia), 16 ottobre 200; Enzo Baldoni, Najaf (Iraq), 26 agosto 2004. A volere questa iniziativa è stata l'associazione “Lucaniamente” da poco costituitasi e presieduta dal dinamico presidente Gaetano Chiarito di Ripacandida che si è avvalso della collaborazione del giornalista lucano di Radio 24, originario di Barile, Gennaro Grimolizzi. Il Comune ha patrocinato la manifestazione. La manifestazione si è svolta nella chiesa di San

Biacchesi mentre riceve il premio dal giornalista Grimolizzi e dal sindaco. A sinistra mentre legge alcuni brani del suo libro accompagnato dal chitarrista Paduan

Nicola, dove è stato apprezzato lo splendido mosaico bizantino del Cristo pantocratore. Erano presenti il sindaco Fabrizio Caputo, gli assessori Musto, Delfranco e Tucciariello, il consigliere regionale Francesco Mollica, il dirigente scolastico della scuola primaria di Ginestra, Pasquale Covella, il Comandante dei Carabinieri di Ripacandida, maresciallo Morrone, il comandante di Polizia municipale di Ginestra, maresciallo Antonio Gremigna ed alcuni familiari del fotoreporter Raffaele Ciriello. Alcuni componenti della locale Croce rossa italiana hanno assicurato l'assistenza all'evento. A presentare l'evento il

giornalista Grimolizzi: «Ginestra, questa sera diventa la capitale dell'informazione. Daniele Biacchessi è anche autore, regista e interprete di teatro narrativo civile. Dal 2004 porta i suoi spettacoli in tutta Italia, per mantenere viva la memoria delle tante vittime innocenti spesso dimenticate o letteralmente rimosse da chi fa informazione. E da chi amministra la giustizia». Ha letto poi una lettera fatta pervenire dalla moglie di Raffaele Ciriello, Paola Navilli: “Egregio signor sindaco, membri dell'associazione culturale Lucaniamente, cittadini di Ginestra, vorrei con queste poche righe esprimere il mio sincero ringraziamen-

to a tutti voi per l'iniziativa che anno dopo anno ricorda mio marito Raffaele Ciriello, caduto a Ramallah il 12 marzo di sette anni fa. Purtroppo viviamo in un Paese che non coltiva la memoria, e iniziative come questa sono necessarie per impedire che la morte di mio marito e delle altre vittime della guerra siano completamente dimenticate. Il fatto che fosse un fotoreporter free lance, che sia stato ucciso da “fuoco amico”, come ha detto qualcuno, ha reso la sua morte più dimenticabile di altre. In Italia non abbiamo avuto giustizia, e così forse sarà in Israele, dove però cocciutamente e faticosamente cerchiamo di mantenere un procedimento, non mi

spinge la vendetta, ma la giustizia unita alla necessità di dare delle risposte a nostra figlia Carolina, che comincia a fare domande sulla morte del padre. Concludo esprimendovi ancora il mio sincero ringraziamento per non aver dimenticato. Aggiungo a questa nota le congratulazioni più sentite a Daniele Biacchessi, che non conosco personalmente, per l'anteprima nazionale di questa sua creatura». Daniele Biacchessi ha iniziato a commentare il suo libro con una interpretazione di natura teatrale, con immagini-video dei giornalisti uccisi, accompagnato dalle note musicali, alla chitarra, dal musicista Cristian Paduan.

E' stata ascoltata l'ultima intervista rilasciata a Radio 24 il giorno prima di morire da Raffaele Ciriello: «E' evidente la volontà di tenere lontana la stampa. Sto cercando di seguire le operazioni militari degli israeliani. Sistematicamente non riesco a coprire questi avvenimenti. I metodi per tenerci lontani sono un ferreo posto di blocco e una sventagliata di mitra». Il sindaco Caputo ha ringraziato: «A Ginestra è stato portato un pezzo del giornalismo italiano, la libertà di informazione non sia spezzata dal più efferato dei delitti». Tra i presenti c'era anche Salvatore De Musso, della libreria “Appia 2” di Venosa, entusiasta di questa iniziativa, come tutti i presenti, ha riferito: «la presentazione del libro arricchito da una interpretazione di natura teatrale dell'autore con immagini e documentazioni inedite in cui si menzionano i racconti dei protagonisti del volume non ha appesantito la serata. E' da consigliare agli altri». A Biacchessi è stato consegnato il premio Raffaele Ciriello, il libro: “La Basilicata vista dall'alto”. Questo evento è stato snobbato dalle televisioni regionali, peccato, quando si ripeterà un'altra iniziativa del genere in Basilicata? Lorenzo Zolfo regione@luedi.it

L’associazione “No scorie” invita tutti a protestare contro la decisione di commemorare il generale emiliano

Cialdini risveglia l’orgoglio dei briganti IL Comune di Castelvetro, in provincia di Modena, si appresta a ricordare la figura del generale Enrico Cialdini, che, fra il 1861 e il 1870, fece uccidere dal suo esercito meridionali inermi del Regno delle Due Sicilie solo perchè sospettati di brigantaggio. Una notizia che ha suscitato non pochi malumori anche in Basilicata, visto che Cialdini, ancora oggi, è ricordato da molti «come uno dei più grandi assassini e criminali di guerra», per avere assaltato l’ex Regno delle Due Sicilie e ucciso cittadini inermi. Un tema, quello dei briganti, che fu ripreso nel 2003 quando a Scanzano milioni di per-

sone scesero in piazza per opporsi a un altro generale, il piemontese Carlo Jean, che aveva scelto la costa jonica come sito unico per il deposito delle scorie nucleari. Corsi e ricorsi storici, volendo ricordare Giambattista Vico. Tra il 1861 e il 1870 i briganti tentarono di opporsi al generale Cialdini che, a capo delle truppe piemontesi, piombò nel Regno delle due Sicilie restio all’annessione al Regno sabaudo. Centotrentatrè anni dopo, durante le “15 giornate di Scanzano”, assursero alla ribalta delle cronache quelli che furono visti come gli ideali discendenti dei bri-

ganti che per due settimane tennero testa a un generale piemontese che, a differenza di Cialdini, dovè battere in ritirata. I “nipotini” di Carmine Crocco e di Ninco Nanco ebbero la meglio sul nuovo “invasore”. Oggi, al grido di “Briganti di ogni sud, unitevi”, il comitato “No scorie” invita i lucani a ribellarsi contro la decisione dell’amministrazione comunale di Castelvetro di Modena di commemorare la figura del generale Enrico Cialdini, nato nel paese dell’Emila Romagna, l’otto agosto del 1811. E come atto di ribellione i “nuovi briganti” sono stati invitati a in-

viare una mail - all’indirizzo: urp@comune.castelvetro-di-modena.mo.it - con su scritto: “Cialdini assassino, onore ai briganti meridionali”. L’associazione “No scorie” invita tutti a visionare il trailer del film “Li chiamarono briganti”. Trailer che si può scaricare su YouTube all’indirizzo: http://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=JkU_3w9P4Zs. Un film che spiega chi era veramente Enrico Cialdini, «distruttore del popolo del Regno delle Due Sicilie». Alessia Giammaria a.giammaria@luedi.it Il generale Cialdini


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Lunedì 23 marzo 2009

IL RILANCIO DELLA POLITICA PER UN NUOVO GOVERNO DEI PROCESSI

VITA, IL VENTO CHE SOFFIA A DESTRA

di ANTONIO CALIFANO*

MIMMO MASTRANGELO CIO’ che stride in questo momento, e un po’ fa paura, è il contrasto tra il dibattito politico, nazionale e locale, e la gravità della crisi che questo paese sta attraversando. Ci troviamo, e i fatti di questi ultimi giorni lo dimostrano, di fronte ad un passaggio di egemonia nel mercato mondiale, i cui esiti e tempi sono tutt’altro che scontati , che si configura come un vero e proprio cambio di “paradigma”. La Cina che chiede conto agli Stati Uniti della solvibilità dei suoi investimenti in territorio americano mi pare un esempio più che significativo. Il dramma è che sul fronte opposto non ci troviamo di fronte a niente di nuovo, e tutte le risposte che la sinistra italiana (riformista o radicale) sta cercando di articolare sono viziate dallo schema entro cui si muovono, il mantenimento di un “armamentario” politico organizzativo assolutamente non all'altezza. L'unico “soggetto politico” che sta costruendo una risposta “adeguata” è il centro destra con la nascita del PdL, che andrebbe analizzato con minore spocchia dalla sinistra e preso per quello che è: un tentativo organico di svolta autoritaria e plebiscitaria della politica italiana, per la verità più simile al buonapartismo che al fascismo, fondato su una ormai consolidata “egemonia culturale”. Ora siccome bisogna avere la capacità di vedere anche i fenomeni locali all'interno dei processi globali, perché è questa la nuova dimensione della politica e dell'economia con cui bisogna confrontarsi, uno sguardo su quello che sta succedendo in Basilicata, e perché no, nell'intero Sud d'Italia, mi pare per lo meno interessante. E' faticoso e probabilmente anche fastidioso per i cittadini lucani seguire il dibattito politico che si sta sviluppando in questi giorni nella nostra regione. A fronte di una crisi economica e sociale che “morde” ogni giorno di più provocando lo smantellamento dell'apparato industriale attraverso continue e drammatiche chiusure, un sostanziale aumento della povertà delle famiglie lucane, una mancanza di prospettiva generale che articola a livello territoriale una crisi globale da cui non si intravede via di uscita, il dibattito interno alle forze politiche che governano la regione, Partito Democratico “in primis”, è tutto incentrato su gli organigrammi, gli equilibri , le persone, le formule. La stampa locale si nutre di continue dichiarazioni in cui gruppi dirigenti candidano o delegittimano altri gruppi dirigenti, in cui settori di ceto politico sembrano muoversi solo nella ricerca di collocazioni e di luoghi entro cui esercitare una posizione di “potere”anche attraverso improvvisi “cambi di campo” che rinnovano i fasti del più spregiudicato vizio della vita nazionale: il trasformismo senza principi. Il cannibalismo del Partito Democratico che si manifesta soprattutto attraverso le scelte dei candidati per le prossime elezioni (ma non dovevano essere le primarie il metodo di selezione dei gruppi dirigenti?) sta raggiungendo livelli parossistici e coinvolge l'intero sistema dei partiti regionali. Il “tavolo di maggioranza” dei giorni scorsi ha prodotto solo una generica volontà di rilancio del “centrosinistra”, a cui non sfugge neanche quella che dovrebbe essere la “sinistra di opposizione”, che non sembra prendere coscienza della crisi irreversibile che sta attraversando l'attuale maggioranza che vede sempre più “pezzi” organici della stessa prendere le distanze, come nel caso dell'Italia dei Valori o di settori importanti del centro. Tutto questo mentre consistenti parti del Partito Democratico, per intenderci quelli che hanno aperto la precedente crisi di governo alla regione, stanno alla finestra aspettando il risultato elettorale prima di rimettersi in gioco. La crisi del Partito Democratico si sta scaricando sull'intero sistema politico regionale, lo imbriglia in logiche di potere e sta impedendo l'avvio di una seria discussione che partendo dai contenuti, dal modello di sviluppo, dai diritti di cittadinanza ponga il problema delle alleanze in maniera seria e corretta. Per quanto ci riguarda riteniamo che in questa regione ci sia un problema serio di ripristino di regole democratiche e di restituzione ai cittadini sotto forma di diritti di quelle che oggi sono “elargizioni”. E' ora necessario proporre un nuovo modello di “governo dei processi” che vada in questa direzione anche attraverso un nuovo sistema elettorale regionale ed un nuovo statuto. Va avviata una ampia discussione sul modello di sviluppo che proponga pregiudizialmente scelte di un diverso governo delle risorse e del territorio (che non può risolversi in un semplice patteggiamento ed aumento delle royalties) e di un nuovo patto per il lavoro che coinvolga lavoratori, cittadini, organizzazioni sindacali e organizzazioni imprenditoriali. Per quanto riguarda la Sinistra ex “arcobaleno” è necessario sfuggire a questa logica avendo il coraggio di sperimentare a livello locale liste unitarie aperte a partire dai territori, nei comuni e nelle due province, sulla base di contenuti discussi e concordati in assemblee pubbliche e popolari, avendo il coraggio di costruire le alleanze lì dove ce ne sono le condizione, di convergere su scelte di candidati condivisi senza suicidarsi all'interno di uno schema che ripropone sempre e comunque il vecchio centrosinistra come orizzonte unico. *direttore rivista “Decanter”

TUTTI CONTRO IL PRESIDENTE OBAMA di FRANCESCO BOCHICCHIO L’AZIONE di Obama in economia si è attratta una marea di critiche sotto due distinti aspetti: sotto l'uno si è evidenziato che le enormi masse finanziarie destinate finora al salvataggio del sistema finanziario non hanno prodotto risultati significativi e quindi si chiedono passi importanti di ordine generale, quali la “bad bank”, vale a dire la separazione degli attivi delle banche costituiti da titoli tossici in strutture “ad hoc” od addirittura la nazionalizzazione delle banche o comunque interventi a sostegno degli attivi delle imprese al fine di ricostituire la fiducia dei mercati; sotto l'altro, si criticano le sue misure sociali, di tassazione dei ceti più elevati per spese sociali - essenzialmente di sanità - a favore dei ceti più deboli. Sull'un punto, evidentemente si era sottovalutata la crisi finanziaria e in particolare non si era considerato che questa è la crisi più devastante - e la recente uscita di Berlusconi tesa a ridimensionare la crisi si rivela di un umorismo involontario irresistibile - che sia mai stata registrata, peggiore di quella del '29, dagli effetti che non si ancora dispiegati nella loro interezza vista la presenza in massa sui mercati di titoli tossici, e quindi si ci si aspettavano risultati a breve, di modo che la mancanza di tali risultati a breve spinge a fornire un giudizio negativo , accompagnato dalla richiesta di misure strutturali, sopra descritte. Ma una volta caduta la premessa, vale a dire la natura grave ma in qualche modo fisiologica della crisi, che invece è di sistema, cadono le conseguenze tratte. L'intervento massiccio di Obama dovrà essere valutato a medio termine ed in ogni caso non si può trascurare che il salvataggio e il sostegno del sistema finanziario devono andare di pari passo con la rimozione delle patologie che hanno determinato la crisi. In tal senso, è da rimarcare la dura presa di posizione di Obama sui “super-bonus” a favore dell'alto “management”, che va di sicuro nella giusta direzione: ovviamente in Italia si è subito scatenata una polemica, che ha evidenziato i pericoli di egualitarismo e di appiattimento contro la meritocrazia, trascurando che i “super-bonus” hanno rappresentato uno straordinario incentivo a favore dei risultati a breve ed a danno delle situazione a medio-termine, in un'ottica tesa a inficiare la consistenza dell'impresa a favore dei soggetti che la dirigono. Parimenti, la ponderazione dimostrata sulle misure strutturali richieste è positiva, per evitare che l'adozione di una delle stesse - eccetto la nazionalizzazione, che peraltro non può non essere di natura transitoria o comunque marginale - significhi nient'altro che ripresa di una condizione di normalità, in modo da bloccare interventi strutturali sulle patologie del sistema finanziario. Sull'altro punto, le misure sociali di Obama, incremento notevole della tassazione dei ceti abbienti e destinazione di risorse massicce a favore dei ceti meno abbienti, hanno sollevato un vespaio di critiche - in Italia i campioni del liberalismo su “il Sole 24 Ore” e su “Il Corriere della Sera” si sono letteralmente indignati e spicca per la consueta profondità l'intervento di Angelo Panebianco sul secondo -, che hanno evidenziato come le stesse corrano il rischio di minare la fiducia del mercato e degli operatori economici. Le due critiche sono convergenti: si vuole dare enfasi alla necessità di una rivitalizzazione del mercato e del sistema econo-

mico su basi essenzialmente di fiducia, senza incidere su quegli elementi negativi che hanno portato alla crisi, mentre ogni azione redistributiva della ricchezza viene vista quale elemento di disturbo. Ebbene, Obama ha intuito che tre sono le linee di azione, linee convergenti e contestuali, in primo luogo il piano di salvataggio a favore del sistema finanziario, a medio termine e quindi senza scorciatoie , in secondo luogo le modifiche profonde del sistema finanziario per eliminare le patologie, ed in terzo luogo una redistribuzione della ricchezza. In tal modo, si interviene decisamente sulla crisi sostenendo il sistema finanziario in maniera incondizionata - e quindi la presa di posizione di Tremonti che intende condizionare l'intervento a favore del sostegno del sistema finanziario ad un'azione delle banche di sostengo delle imprese produttive si rivela velleitaria - e con una azione programmata e non estemporanea, ma nel contempo si intende rimuovere quei fattori che hanno scatenato la crisi, fattori endogeni alla crisi e non esogeni, in quanto consistenti nella mancanza di limiti effettivi alla “ultraspeculazione” ed alla ricerca di abnormi profitti, tra i quali fattori non si può sottovalutare l'eccesso di disuguaglianza nella redistribuzione delle ricchezze. Vengono quindi smentite molte prese di posizione assunte subito dopo l'elezione di Obama, con la maggioranza degli interpreti moderati - anche nel centro-sinistra , che prevedeva la mancanza di una significativa azione di natura sociale, mentre la sinistra radicale era scettica su una discontinuità di linea in materia di politica economica di Obama rispetto ai precedenti. Giavazzi, come al solito, su “Il Corriere della Sera” del 4 marzo, si concentra solo sulla necessità di dare fiducia al mercato, quale elemento in grado di fornire vitalità al sistema capitalista, ricordando che l'unica alternativa è il socialismo di Stato fallito nei paesi dell'Est: si tratta di argomento retorico, in quanto è in discussione non la mancanza di alternative al capitalismo tranne che nella sinistra radicale italiana, che chiede nazionalizzazioni senza indennizzo, in un'ottica di intervento statale antagonista, che ha sempre fallito - ma la scelta se correggerlo o no in maniera incisiva, e proprio gli scarsi risultati ottenuti da un intervento già massiccio dimostra che la crisi è endemica e che le correzioni incisive sono necessarie e non è quindi solo questione di fiducia del mercato e degli operatori. L'importanza della presa di posizione di Obama è stata ben compresa da Franceschini, che ha quindi ha fatto registrare una netta inversione di tendenza rispetto alla linea, centrista e rinunziataria, di Veltroni. Un volta per tutte, il problema non è capitalismo sì/capitalismo no, ma quale capitalismo, se liberale e di mercato puro, con interventi correttivi minimi, o se con redistribuzione della ricchezza e con programmazione incisiva. La gravità della situazione - creatasi non per caso ma determinata dalla prima strada - ha reso necessaria l'intrapresa della seconda strada ed Obama non ha mancato l'appuntamento con la responsabilità - responsabilità cui si è richiamato significativamente nel suo discorso inaugurale - imposta dalla Storia. studiobochicchio@legalebochicchio.it

Domenico Vita

COME chiamarlo lo zompo dal Pd al Pdl del sindaco di Marsico Nuovo Domenico Vita se non un deprimente gesto nel siparietto dell’antipolitica. E’ vero che in politica si può legittimare del tutto il passaggio da un partito all’altro, ma ciò deve trovare la sua ragione in un’ etica, in un dispositivo di valori, in un principio di fondo che, comunque, non può tradire quegli ideali (che sono cose diverse dalle ideologie) e quei punti fermi che fanno la differenza fra gli opposti schieramenti. Il concedo di Domenico Vita dal Pd, invece, suona un’altra musica nel concerto della politica, è la versione tanto buffa quanto brutta di una pagliacciata che l'opinione pubblica non può decifrare e comprendere. Un atto di trasformismo così sfacciato che ci mancava nell'attuale panorama della politica regionale, tant'è che a confronto i saltelli dei Fierro , dei De Franchi da una postazione all'altra passano per quisquilie. Un salto della quaglia programmato da tempo dal sindaco valligiano, ma consumato pubblicamente in men che non si dica, giusto il tempo di consegnare al presidente Altobello le dimissioni di assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Potenza e ritrovarsi dopo poche ore in una conferenza stampa in “bella” compagnia con Viceconte, Latronico e Taddei. Inutile dire che Vita si arrampica sugli specchi quando cerca di spiegare secondo il giusto l' uscita dal Partito Democratico, il senso del comune intendere trova ridicole le sue argomentazioni e motivazioni. Dica piuttosto le cose come stanno e non trovi giustificazioni nelle inefficienze del Pd lucano, riconosca che la sua stagione nello schieramento di centro-sinistra è ormai al crepuscolo, dica onestamente che il vento della politica tira a destra e (scaltramente) prova a giocarsi una candidatura più prestigiosa su un altro tavolo. Non c'è un grammo di coerenza politica nel “camaleontismo” di Vita, perché se c'era con la poltrona di assessore provinciale doveva lasciare anche quella di sindaco, visto che è stato portato alla guida di Marsico Nuovo da una lista civica organica al centro-sinistra. Tuttavia, nessuno può aggiungere o togliere niente a quello che uno è, il sindaco di Marsico Nuovo ha dimostrato, appunto, di essere quello che effettivamente è: politicamente puerile, sfacciatamente opportunista. Uno come Don Ersilio Miccio, il saggio professore interpretato da Eduardo De Filippo nel film di Vittorio De Sica “L'oro di Napoli”, a Domenico Vita gli avrebbe dedicato un pernacchio per attestare che in politica ha lasciato colare il disgusto del disgusto del disgusto.


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Lunedì 23 marzo 2009

METAPONTINO IL PROBLEMA EROSIONE di FRANCO MATTIA* LA CONFERENZA di servizi convocata per il 2 aprile prossimo sui problemi del recupero della costa ionica e in particolare di Metaponto Lido, dopo gli ingenti danni subiti dalle mareggiate, è una prima risposta alla mia interrogazione del mese di febbraio scorso con la quale, facendomi interprete delle sollecitazioni di amministratori locali ed operatori turistici, ho chiesto interventi di emergenza per evitare conseguenze negative sulla stagione delle vacanze 2009. Il problema dell’erosione della costa jonico metapontina con il fenomeno del continuo arretramento delle spiagge e la necessità di provvedere ad opere di difesa della costa è stato da tempo segnalato da centri e istituti di ricerca, esperti e studiosi. Si tratta pertanto di definire con le categorie professionali interessate e i Comuni un programma straordinario in grado di scongiurare conseguenze negative sulla imminente stagione turistica. L’economia turistica del Metapontino ha una rilevanza regionale, sia sul piano occupazionale (diretto e indotto) che per la presenza e l’arrivo dei turisti e alla vigilia della stagione turistica gli operatori del settore sono alle prese con attività di promozione e programmi di investimenti. Per questo dopo l’incontro che il presidente De Filippo e l’assessore al Turismo Straziuso hanno avuto nelle settimane scorse con rappresentanti del Consorzio degli operatori turistici del Metapontino (Coturmet), dell’Associazione Welcome Lucania, della Camera di commercio di Matera, della Fiba Confesercenti e della Sib (Sindacato italiano balneatori), diventa ancora più urgente una strategia unitaria tra Presidenza della Giunta e Dipartimenti Attività Produttive e Infrastrutture evitando il ricorso a provvedimenti scoordinati tra loro. Siamo in attesa inoltre di approfondire i contenuti del Piano turistico regionale solo da poco approdato in Consiglio per verificare quali risposte si intende dare al rilancio della promozione turistica del Metapontino e in concreto come si tradurrà l’annuncio del governatore di incrementare le risorse per il turismo destinando al settore, oltre ai circa 80 milioni di euro stanziati con il Piano regionale, altri fondi provenienti dal Fas. C’è bisogno infatti, in tempi rapidi, di atti concreti più che di annunci. *vicepresidente del Consiglio regionale

COME SIAMO PROPOSTE E RIFLESSIONI CADUTI IN BASSO SUL PARCO VAL D’AGRI di MAURO ARMANDO TITA MENO male che il Quotidiano c'è, e ogni tanto, c'è pure una stampa pronta a mettere in luce un insopportabile trasformismo alla lucana. Ho apprezzato molto, dopo tanto tempo, il lucido e chiaro editoriale di Nino Grasso di domenica 22 marzo scorso. Mi ha rattristato molto l'immagine leopardiana della "finestra" di Paride Leporace. Vi è un pessimismo che non depone a favore di un futuro lucano sempre più nebuloso. La grande manifestazione di Libera è un ulteriore esempio dei Giovani con schiena dritta. Dalla figlia di Scopelliti alla Rita Borsellino al Saviano /Siani un solo e unico insegnamento. "Credere ancora ... in qualcosa che... non c'è". Non sono bastati oltre sessant'anni di democrazia...Le organizzazioni criminali sono aumentate a dismisura e si sono ricompattate anche con la... globalizzazione. Il mondo politico del passato e del presente aveva ed ha un solo cruccio: "Conservare il potere possibilmente a vita". Controllare e corrompere non è un esercizio dei giorni nostri... viene da lontano, dobbiamo riprendere, caro Paride, dai fallimenti e dalle delusioni di tanti cittadini attivi. Cittadini attivi che si erano illusi di vivere in uno Stato democratico... Da grandi sognatori qual'erano credevano nel riscatto delle popolazioni meridionali e lucane, in particolare, attraverso i preti del dissenso o i cristiani per il socialismo. Oggi quei preti del dissenso sono scomparsi o sono diventati cimeli storici. Don Diana, Don Puglisi sono morti, Mons Brigantini e Don Merola sono stati trasferiti in siti più "tranquilli". Molti altri sono rientrati nei ranghi e hanno superato i loro maestri, oggetto del loro dissenso. Il riscatto dei lucani è pura chimera o archeologia politica, come definita dal rappresentante più autorevole del Movimento di ieri , oggi laico, Giovanni Franzoni. A tal proposito avverto il bisogno di soffermarmi sui tanti "delusi" amministratori comunali dei nostri paesini che hanno creduto e agito in nome di questo agognato riscatto. Riscatto che ha avuto solo qualche pagina gloriosa a metà degli anni settanta. La furbizia e la scaltrezza hanno preso il sopravvento. Oggi dobbiamo asserire che un bieco moralismo ha condizionato il loro comportamento. Un bieco moralismo che ha penalizzato di fatto i loro elettori e i loro congiunti. Quei congiunti che non hanno mai potuto partecipare ad alcun concorso pubblico chiusi com'erano da un ingiusto divie-

LA DIFESA DELL’IDENTITA’ FA DISCUTERE la decisione di An di “confluire” nella Casa delle Libertà. E, tuttavia, essa rappresenta un momento importante per la politica italiana, non foss'altro per il fatto che concorre alla esemplificazione del quadro politico, obiettivo importante, perché concorre a rafforzare la stabilità e ad accrescere la governabilità del Governo. L'affermazione, poi, dei leader di AN di non “svendere” la propria identità, se, da un lato, potrebbe costituire la premessa per una possibile, futura separazione dal partito di Berlusconi, dall'altro merita il plauso perché conferma che AN è un partito giustamente geloso della propria identità, tanto più dopo aver abbandonato l'anacronistica simbologia e le liturgie del passato. Quanta differenza, dispiace constatarlo, rispetto alla disinvoltura con cui gli ex democristiani confluirono, anzi si sciolsero, prima, nella Margherita e, poi, nel PD, così rinunciando alla difesa dei propri ideali e della propria storia. Lo dico con l'amarezza di democristiano non pentito, sempre più convinto della forza degli ideali democristiani, della validità della storia di un partito che ha fatto, con De Gasperi, con Moro, con Andreotti, Colombo e tanti altri leaders della democrazia italiana. Saverio D'Amelio

to familiare. Oggi, al contrario, le Università, i Santuari della Cultura... per eccellenza, sono zeppe di intere caste familiari. Un familismo e un nepotismo insopportabili. Le parentopoli universitarie sono l'anticamera della mafiosità. Il popolo della sinistra dovrebbe seriamente riflettere su questi angosciosi episodi di malcostume. Forse quella sinistra non esiste più. E solo un caro ricordo. Dobbiamo farcene una ragione. L'Amministratore di sinistra di un tempo che impediva qualsiasi incursione parentale non ha più ragione di esistere. Il clientelismo e il familismo amorale che era riservato ai Bancarottieri del diritto, oggi, ha diritto di cittadinanza anche nella Sinistra, come è avvenuto nei capoluoghi, dove al contrario, si è applicato rigidamente il Codice Cencelli. Non mi fate denunciare i nefasti prodotti del clientelismo lucano... Cose trite e ritrite. Famosa fu la frase di un candidato socialista (con schiena dritta) stanco di questo immane traffico clientelare: "Matera da capitale dei contadini è diventata Capitale dei Bidelli". Purtroppo il galoppinismo regna sovrano anche oggi. Le rimostranze giovanili sono sempre più quiete. Ha ragione il consigliere Mattia... le generazioni dei trentenni sono una mera espressione politica, quasi un fantasma. Una generazione Q senza palle. Per fortuna non è così per i "loro" figli (d'arte). La metodologia era ed è sempre data dal solito substrato lucano immortale. Un substrato immortale fatto di yes-men, di giovani arrampicatori e da una ubbidiente massa di furbi che aspetta pavidamente il suo turno. Se la cultura civile non viene potenziata avremo tante "misturegates" che ci sveglieranno solo per qualche settimana. Poi ritorneremo nel torpore di sempre. Abbiamo sopportato cinquant'anni di doroteismo bianco e rosso possiamo sopportare anche un lungo periodo berlusconiano. Chissà forse pure per noi avverrà il miracolo con qualche... goduria in più. Seguivo da giovane le performances di Laura Antonelli... da Malizia in poi. L'unico film che non esce dai miei ricordi ed è scalfito nella mia mente è sempre lo stesso: "Dio mio come sono caduta in... basso". Che grande sofferenza e che grande sconforto, specie quando a menar fendenti sono i dorotei immortali bianchi e rossi. Furbi, politici, dirigenza garanita, iperbonificati da sempre da una massa pecorile e informe abbiate un po' di pudure... Zittite per piacere.

di LUIGI CORONATO* VOGLIO approfittare della presenza del Commissario straordinario del Parco, ingegner Totaro, per sottoporgli alcune considerazioni e qualche domanda. L'area comprendente il Parco è vastissima ed abbraccia località di interesse storico e naturalistico, ma anche archeologico. Qui nel Parco nazionale della Val d'Agri non c'è la sabbia del deserto ma il verde degli orti e dei boschi, tutto è di primissima scelta e di qualità: olio, vino, carne, latte, fagioli, miele e nocciole. E anche il petrolio, che si estrae da quindici anni, è di ottima qualità. I circa cinquanta pozzi del giacimento della Val d'Agri custodiscono, dicono le stime ufficiali, circa 465 milioni di barili. Finora ne sono stati estratti quasi 12 milioni e costituiscono un tesoro di quasi 30 miliardi di dollari. I sondaggi e le trivelle si sono spinti nelle viscere della terra fino a 3 o 4 km di profondità e si è trovato il mare nero. Sembrava l'annuncio di una nuova era per la Basilicata per il Mezzogiorno d'Italia, per la questione meridionale, per il federalismo fiscale, per il lavoro ai giovani e per la fine dell'emigrazione. E all'inizio tutti erano contenti viste le prospettive. Si diceva: pagheremo di meno la benzina come in Val d'Aosta, dove costa la metà senza che si produca una goccia di petrolio. E il solo pensare che in Basilicata si produce l'80% del petrolio estratto in Italia, tanto da meritarsi l'appellativo di Texas o Lucania Saudita, mi fa rabbrividire. Si diceva che le royalties del petrolio avrebbero procurato strade e ferrovie, che qui da noi sono ancora quelle di un secolo fa. A proposito di strade, il sesto lotto della TitoBrienza, una infrastruttura di notevole e fondamentale valore strategico per il territorio della Val d'Agri, è stato bloccato a causa dei tagli previsti dalla finanziaria del Governo Berlusconi. Si diceva: finalmente non saremo più costretti ad emigrare, avremo il lavoro a casa nostra. Dicevano tutte queste cose i lucani che oggi non osano dire più, perché ingannati, beffati e incazzati. Di fronte a questo quadro desolante, voglio chiedere al commissario del Parco se intende gestire la natura vincolistica della Legge quadro 394 sulle aree protette, poiché l'opera di delimitazione compiuta si è svolta con l'intento di collegare i tre Parchi dell'intero territorio interessato: quello nazionale della Val d'Agri-Lagonegrese a quello nazionale del Pollino e a quel-

lo regionale Gallipoli-Cognato. Tutto questo per realizzare un vero e proprio sistema integrato dei Parchi. Gli pongo questa domanda in quanto durante la trasmissione Ambiente Italia del 15 novembre, della quale era ospite, sostenne che le attività estrattive possono essere compatibili con il Parco. E anche perché il nostro comune è interessato da parte dell'Eni ad essere perforato per la ricerca di idrocarburi, con il 70% del suo territorio, e che nel nostro territorio, nei pressi della Torre di Satriano, doveva sorgere la discarica di Pietra Congolo, che doveva depositare sostanze altamente inquinanti, tossiche e nocive e che tale zona è stata compresa nella perimetrazione del Parco. Questa storia del Parco Val d'Agri-Lagonegrese è una storia molto travagliata e tormentata, e dopo 10 anni di parole e promesse e un duro e lungo lavoro durato oltre un anno, durante il quale vi fu un'ampia consultazione democratica con amministratori locali ed enti istituzionali, associazioni ambientaliste e venatorie, la commissione presieduta dall'allora verde Mollica (che da un anno a questa parte ha ritenuto di cambiare casacca, andando ad ingrossare questo fenomeno di nomadismo che ha pervaso tanti consiglieri regionali in questa legislatura, tradendo l'impegno preso con gli elettori che gli riposero la fiducia nel 2005) raggiunse anche sotto la spinta degli aderenti al partito questo importante risultato, superando difficoltà e ostacoli di diverso genere che tentavano di ritardarne la costituzione. Ci sono voluti ben 16 anni per l'istituzione di questo Parco, con rinvii e tentate riperimetrazioni. Bisogna recuperare tutto questo tempo perso e promuovere un sistema di aree protette anche con il Parco nazionale Cilento-Vallo di Diano in quanto la valenza strategica della perimetrazione risiede nel suo ruolo di cerniera biologica tra questo parco e quello del Pollino e nel dare un ruolo di primo piano alla Basilicata in un contesto non solo nazionale ma europeo nel campo della tutela della natura, della valorizzazione dei territori e delle elaborazioni di nuovi modelli di sviluppo incentrati su attività e mestieri verdi. Bisogna raggiungere obiettivi per il rilancio dei prodotti dell'agricoltura del Parco quali: la produzione di piante che devono servire per ricavare biocarburanti per poter dare una mano al nostro clima profondamente amma-

LO SCONCERTO PER L’IMPROVVISA “CONVERSIONE” DI VITA CONDIVIDO l’amarezza del collega del Consiglio Provinciale e sindaco di Oppido Lucano Pappalardo per l’improvvisa conversione dell’ex assessore Vita, sicuramente “fulminato sulla fondovalle dell’Agri” dall’apparizione di Berlusconi, ma penso che ci sia un solo modo per “nobilitare” la politica che è quello di continuare a lavorare per le nostre comunità locali, isolando chi persegue disegni personali e di potere. In più occasioni i Comunisti Italiani, per il senso di responsabilità derivante dall’appartenenza alla maggioranza Altobello hanno dovuto accettare comportamenti dell’ex assessore Vita tesi a privilegiare una comunità rispetto alle altre. La politica, pur mettendo in conto che ciascun amministratore che ha responsabilità dirette di governo di un Comune e di un settore importante dell’Amministrazione Provinciale, debba rispondere del proprio operato alla propria coscienza e all’elettorato che lo ha votato, può però introdurre “anticorpi” al fenomeno del “disin-

volto cambio di casacca” che alimenta solo sfiducia e disorientamento. Si tratta di affermare i principi della selezione delle classe dirigenti basata sui consensi degli elettori, sulla coerenza delle azioni ed iniziative svolte prima di diventare assessore e su una discriminante fondamentale che è quella di mettersi al servizio di un programma-progetto senza chiedere nulla per se stessi. Sono convinto che a Marsiconuovo e nell’intera Val d’Agri i cittadini sapranno valutare e giudicare, tanto più in una fase che è decisiva, per l’intero centrosinistra che amministra la Provincia e la Regione, per gli impegni attesi nel trasformare le risorse naturali (petrolio e acqua) in occasioni di sviluppo e di lavoro. La Val d’Agri e l’area sud della provincia di Potenza hanno bisogno di autentici rappresentanti della grande volontà di riscatto sociale. Raffaele Soave capogruppo del Pdci in Consiglio Provinciale

lato e prevedere per gli operatori agricoli forme di energie pulite e rinnovabili quali il solare, il fotovoltaico e l'eolico. Sostenere e valorizzare la produzione lattiero-casearia di qualità per la costruzione del marchio del Parco Val d'Agri, sul quale vi sono progetti portati avanti dall'Alsia in forma sperimentale e che hanno raggiunto risultati lusinghieri. Bisogna dare un forte impulso ai prodotti ortofrutticoli. Un esempio è il fagiolo di Sarconi, ma anche il fagiolo del Pantano che ultimamente è stato oggetto di interesse di trasmissioni, guarda caso, nel momento in cui è scoppiato il fenomeno di Arisa al festival di Sanremo, originaria di quel luogo. Bisogna promuovere tutto ciò che ha un'enorme richiesta sui mercati locali, nazionali ed europei. Promuovere, valorizzare e sostenere il territorio attraverso le sue risorse naturali è una leva per creare sano ed attivo turismo. L'esempio più significativo è il Volo dell'Angelo nelle Dolomiti lucane, che sta registrando di anno in anno presenze sempre più cospicue e che, ultimamente, sta trovando favorevoli riscontri sul mercato tedesco e giapponese. Dalle nostre parti insiste l'area archeologica della Torre di Satriano, l'Oasi faunistica del cervo di Sasso, siti questi che possono permettere di innescare con tutti i comuni del circondario un circuito turistico di una certa rilevanza. Il sostegno alle risorse umane e culturali rappresenta un traguardo al quale ambire per la costruzione di un territorio più connesso, più accogliente e più competitivo e che metta al centro dell'attenzione le persone. Dopo Satriano, paese del Pietrafesa e dei murales e delle splendide stagioni teatrali, anche Tito ritengo si debba candidare ad essere centro di interesse comprensoriale per questo scopo, in quanto nei giorni scorsi la Regione Basilicata ha stanziato 560mila euro per il Polifunzionale, grazie alla legge regionale del Patto con i Giovani. Questo contributo eccezionale e straordinario per il territorio di Tito è un giusto riconoscimento ad un progetto portato avanti da un'associazione locale, Generazione Zero, all'interno del programma Visioni Urbane curato dalla Regione Basilicata. Bisogna bloccare ogni autorizzazione ricadente nel Parco per nuovi pozzi di petrolio alle multinazionali, in quanto i rischi per le risorse idriche sono elevatissimi e questo bene prezioso ed inestimabile va salvaguardato energicamente. In questa nuova dimensione di intendere la presenza sui mercati del Parco non peserà di certo l'ipoteca del petrolio, in quanto si tratta di due momenti diversi e distiniti: il Parco è destinato a durare a lungo, il petrolio no. Solo così facendo, in futuro potremo rivendicare che le aspettative e le speranze non sono state disattese e il tempo speso fin ora è servito per uno sviluppo sostenibile per le nostre popolazioni. Con lo stesso spirito, i Verdi si continueranno a battere per un Parco che sia fattore di sviluppo durevole e compatibile per le nostre popolazioni e per far nascere nuove economie finalizzate a dare lavoro duraturo ai giovani e meno giovani, alle donne, per contrastare il fenomeno della disoccupazione che nelle nostre comunità sta diventando sempre più una piaga sociale difficilmente rimarginabile. *referente Verdi di Tito


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a cura di Antonino Nicolò TELEFONO E FAX: 0965 / 621036 e-mail: toniconc@libero.it RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI

Precari, novitĂ dal pacchetto anticrisi Circa 5000 gli interessati, le domande entro la fine del mese GL 6(5*,2 '¡212)5,2 Roma (AGA) - Gli interventi previsti dal pacchetto anticrisi renderanno piĂš facile per i precari l'accesso all'assegno di disoccupazione. Intanto chi ha lavorato per almeno tre mesi nel 2008 può contare sull'indennitĂ con requisiti ridotti, per la quale bisogna presentare la domanda entro il 31 marzo. Alla prestazione sono interessati ogni anno circa 500 mila lavoratori. Ne beneficiano tra gli altri gli insegnanti supplenti, i soci di cooperative di lavoro, i lavoratori dello spettacolo e coloro che sostituiscono temporaneamente nelle aziende dipendenti in malattia o in maternitĂ . A CHI SPETTA Va chiarito anzitutto che non si tratta di un sussidio per sostenere i giovani alla ricerca del primo impiego, nè i tanti co.co.co(ora lavoratori a progetto) per i quali, con modalitĂ ancora da definire sarĂ corrisposta un'indennitĂ una tantum. Dell'indennitĂ di disoccupazione con requisiti ridotti si possono avvalere i dipendenti che non hanno ancora un'occupazione stabile. Si chiede anzitutto che il lavoratore abbia perso il posto per licenziamento. L'indennitĂ non spetta quindi in caso di dimissioni, a meno che non riguardino lavoratrici in maternitĂ o siano dovute a "giusta causa", riconosciuta per determinate situazioni quali: il mancato pagamento della retribuzione, le molestie sessuali, il mobbing e la variazione arbitraria delle mansioni. Nel 2009 l'assegno sarĂ pagato a coloro che nel 2008 hanno avuto periodi di disoccupazione e che possono far valere: 1) almeno un contributo settimanale per la disoccupazione versato entro il 2006. Occorre quindi che l'interessato abbia iniziato a lavorare, sia pure saltuariamente, da almeno due anni; 2) uno o piĂš rapporti di lavoro dipendente la cui durata complessiva non sia stata inferiore a 78 giorni di calendario nel 2008. QUANTO SI RICEVE Ăˆ di 180 giorni il periodo massimo in cui si ha diritto all'indennitĂ di disoccupazione in un determinato anno. Per individuare il numero di giornate indennizzabili si parte dal parametro 360 dal quale vanno tolte le giornate di lavoro prestate e quella in cui è stato percepito il trattamento di disoccupazione. L'as-

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Egregio Dr. Nicolò, sono un dipendente di un ente locale di 55 anni. Ho maturato, fino ad oggi, ottobre 2008, 32 anni di servizio ed ho ricongiunto 22 mesi di servizio militare. Le chiedo quando è previsto il mio collocamento in pensione con la nuova normativa. C.A. - MELFI Lei è ancora molto giovane. Infatti, per accedere alla pensione di anzianità , dovra' attendere fino all'anno 2014, quando avrà almeno 61 anni di età e 39 di contributi. Poi dovrà attendere la finestra di uscita: se e' nato nel primo semestre del 1953, la pensione decorrerà dal primo gennaio 2015. Se invece e' nato nel secondo semestre, dovrà pazientare fino al primo luglio dello stesso 2015.

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Ho 41 anni ed ho un lavoro di responsabilitĂ in campo farmaceutico. Ho giĂ riscattato la laurea (purtroppo alle vecchie condizioni). Tra il 2007 ed il 2008 ho fatto un anno di master all'estero di direzione aziendale. Potrei riscattarlo con le nuove norme? F.L. - RIVELLO

6RFLDO FDUG SUR URJD DG DSULOH SHU OD ULFDULFD Non corre il rischio di perdere i 120 euro della prima ricarica chi ha chiesto la carta acquisti dopo il 31 dicembre del 2008. Per venire incontro ai ritardatari il termine è stato prorogato al 30 aprile del 2009. Intanto l'Inps ha ritoccato verso l'alto (da 6.000 a 6.198 euro)il limite di reddito per l'accesso al beneficio, sulla base dell'incremento (3,2%) che le pensioni hanno avuto all'inizio dell'anno per l'adeguamento Istat al costo della vita. Sono rimasti invece invariati i valori del patrimonio mobiliare (Bot, azioni ,ecc) che non deve superare i 15 mila euro. A CHI SPETTA Possono beneficiare della carta acquisti gli anziani tra i 65 e i 69 anni che hanno redditi di pensione e di altra natura fino a 6.198 euro annui. Dai 70 anni in sÚ la soglia di reddito sale a 8.000 euro l'anno. Sono interessate anche le famiglie in cui c'è un bambino sotto i tre anni e che hanno un reddito Isee non superiore a 6.198 euro. La situazione di disagio economico deve essere certificata con il modello Isee. Si potrà verificare cosÏ il tenore di vita effettivo del soggetto e della sua famiglia sulla base non solo del reddito ma anche del possesso di altri beni. Per facilitare i potenziali benesegno è pari al 35% dell'ultima retribuzione per i primi quattro mesi e al 40% per i restanti due mesi entro un importo massimo mensile che nel 2009 e' stato fissato in 858,58 euro, elevati a 1.031,93 euro se la paga era superiore a 1.917,48euro. LA DOMANDA Per l'anno 2008 la richiesta per l'indennità deve essere presentata all'Inps entro 31 marzo prossimo. Alla domanda bisogna allegare: - un attestato del datore di lavoro sulle giornate di lavoro effettuate e le retribuzioni percepite

La risposta è negativa. Possono essere riscattati sono i corsi universitari previsti dalla legge 341/90, tra cui la laurea breve e specialistica.

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Sono un pensionato di 72 anni, divorziato, e devo contribuire al mantenimento della ex moglie con il 50% della pensione percepita, come da accordi in sede di divorzio. Mi sono risposato con una cittadina extracomunitaria, di un Paese extraeuropeo ove conto di trasferire la mia residenza. Vorrei mi venisse chiarito come verranno calcolate le quote della pensione di reversibilitĂ spettanti a ciascuna delle due persone indicate, in caso di mia premorienza. B. C. - FERRANDINA Il coniuge superstite ha diritto alla pensione di rever-

sibilità nella misura del 60%. Però anche l'ex coniuge divorziato e titolare di assegno divorziale, può aver diritto ad una quota della predetta reversibilità . La quota è stabilita dal giudice (il diritto dell'ex coniuge non è quindi automatico).

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Sono un medico di 56 anni e verso i miei contributi previdenziali all'Enpam. Per delle piccole collaborazioni, con relativi gettoni di presenza, col mio sindacato, ho saputo dell'esistenza di versamenti fatti dal sindacato stesso all'Inps (presso cui non ho alcuna altra posizione aperta). E' possibile avere indietro i miei contributi ovvero ricongiungerli alla mia posizione Enpam? All'Inps mi hanno negato la prima ipotesi e manifestato perplessitĂ per la seconda. Dunque questi piccoli versamenti sono in un certo senso inca-

ficiari, il primo accredito viene assegnato anche sulla base di autocertificazioni che saranno verificate successivamente per accertare il possesso dei requisiti richiesti dalla legge. COME SI RICARICA Chi pur avendone diritto non si è avvalso finora della carta acquisti ha tempo fino al 30 aprile per ottenere l'accredito relativo al trimestre ottobre-dicembre 2008 (120 euro), insieme a quello del primo e secondo bimestre 2009 (80 euro ciascuno). Il nuovo decreto stabilisce inoltre che la ricarica dei singoli bimestri non può essere frazionata, per cui saranno attribuiti sempre 80 euro. La carta acquisti ha un valore complessivo di 480 euro e può essere utilizzata per l'acquisto di beni di prima necessità e per il pagamento delle bollette di luce e gas con tariffe agevolate. La domanda può essere presentata agli uffici postali anche da un soggetto diverso dal beneficiario (genitori per i figli sotto i tre anni, tutori,ecc. La carta viene consegnata a vista o al massimo entro 5 giorni con possibilità di farsela recapitare anche a casa. Una volta ottenuta, la carta acquisti può essere utilizza a partire dal secondo giorno lavorativo successivo alla consegna. - una dichiarazione di responsabilità da cui risulti che nel periodo per il quale chiedono l'indennità erano effettivamente disoccupati. Entrambi i moduli sono disponibili sul sito www.inps.it(sezione moduli). La somma spettante viene pagata con un unico assegno inviato dall'INPS a casa del lavoratore o mediante accredito dell'importo su conto corrente postale o bancario. Per le giornate in cui percepisce l'indennità il lavoratore ha diritto alla copertura gratuita per la pensione e all'assegno familiare se ha delle persone a carico.

merati dall'Inps, senza alcuna prestazione in cambio? B.Z. -MATERA I contributi versati all'Inps non possono in alcun modo essere restituiti, nĂŠ possono formare oggetto di ricongiunzione presso l'Enpam. Saranno comunque utili, al compimento dei 65 anni di etĂ , per la liquidazione, da parte dell'Inps, di una pensione supplementare. Ma tenga conto che sarĂ davvero esigua.

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Mia moglie è iscritta all'albo degli avvocati dal febbraio 2006, ma ha aperto la partita Iva, fatturando regolarmente, esattamente un anno prima. Poichè però nel 2005 non era ancora avvocato, per tutto l'anno non ha versato contributi nè alla cassa avvocati nè a nessun altro Ente. Può "recuperarlo" in qualche modo? F. ACIERNO - POTENZA

Per quell'anno (2005) avrebbe dovuto iscriversi alla "Gestione speciale" dei cosiddetti lavoratori atipici e versare un contributo sui compensi percepiti. DovrĂ quindi rivolgersi all'Inps per sanare quella scopertura.

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Mio marito ha sempre svolto, dal 16-5-76, attività di lavoratore dipendente. Con un breve intervallo per espletare il servizio militare da febbraio 1977 a marzo 1978, periodo che è già stato accreditato dall'Inps. Sarebbe importante sapere a quale sistema pensionistico appartiene e, tenuto conto che oggi può contare su una retribuzione lorda pari a 41.000 E. annui, di quanto sarebbe penalizzata la sua futura pensione se optasse per il metodo contributivo e andasse in pensione a 57 anni. C. GUIDA - POLICORO

$99,62 $, /(7725, LAVORO E PREVIDENZA - risponde Antonino NICOLO' PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI', DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965 / 818768 OPPURE INVIARE UN FAX ALLO 0965 /817686

Versamenti volontari In pagamento il trimestre ottobre dicembre 2008 Per chi versa i contributi volontari è arrivato di nuovo il momento di passare alla cassa. Entro il 31 marzo va pagato il trimestre ottobre-dicembre e 2008 con i bollettini di conto corrente inviati a domicilio dall'Inps. Attenzione alla scadenza, basta un giorno di ritardo per vedersi annullato il versamento. La somma viene successivamente rimborsata ma l'interessato resta con un trimestre scoperto ai fini della pensione. I contributi volontari sono una vera e propria ancora di salvezza quando non c'è altro mezzo per avere la pensione. Ciò vale soprattutto per coloro che sono stati autorizzati ai versamenti entro il 20 luglio 2007. Essendo stati salvati dalle regole piÚ restrittive previste dall'ultima riforma, possono ottenere ancora la pensione di anzianità a 57 anni con 35 anni di

Suo marito ha maturato piÚ di 18 anni di anzianità al 31.12.1995 e, pertanto, su previsione legislativa, la sua pensione non può che essere liquidata col sistema retributivo. Ed è per questo motivo che non potrà optare per il metodo contributivo. Peraltro, anche per questo metodo sono stati previsti, da gennaio 2008, innalzamenti di età (60 anni le donne, 65 gli uomini) oltre al calcolo molto meno favorevole rispetto al retributivo.

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Sono nata il 19 settembre 1953. Ho versato contributi assicurativi per 17 anni e 10 mesi, poi per motivi familiari ho dovuto lasciare il posto di lavoro. Ho diritto a una pensione? Mio marito è già pensionato, con una rendita di circa 800 euro netti mensili. Grazie. M. PASSARELLA -POTENZA Potrebbe aver diritto alla pensione di vecchiaia, a legislazione immutata, al compimento dei 60 anni, a determinate condizioni. Se entro il 31-12-1992 aveva già raggiunto i 15 anni di contributi, l'anzianità complessivamente già maturata è sufficiente per il diritto. In caso contrario, dovrà versare i contributi volontari per raggiungere il minimo contributivo di 20 anni. Cosa che le conviene fare al piÚ presto, se non si realizza la prima delle due situazioni. Tenga conto che da gennaio 2008, oltre ai requisiti indicati, occorre attendere l'apertura della prima finestra utile.





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FREDDO FINO A GIOVEDI', SOLE E CALDO NEL WEEKEND Lunedì bel tempo e temperature in aumento. Nuvole sul Tirreno martedì. Rovesci mercoledì mattina e giovedì, con neve in Appennino oltre i 1000m. Temperature sopra i 20 gradi sabato e domenica per venti caldi di Scirocco. QUANDO si fa l'analisi del tempo meteorologico bisogna sempre guardare avanti. Dopo aver annunciato la scorsa settimana il ritorno in Basilicata del freddo e della neve, è bene concentrare ora l'attenzione su cosa potrà accadere nel semestre caldo appena cominciato. Stando alle affermazioni di Tony Barnstone, direttore dell'International research institute for climate and society della Columbia University, la prossima estate farà registrare un caldo record soprattutto al Centro-Sud, con frequenti ondate di calore. Ma già la primavera farà segnare temperature ben oltre la media. Nel dettaglio, l'esperto annuncia un aumento del caldo soprattutto tra giugno e agosto, in particolare nel Sud dell'Europa, in Sicilia, così come in Nord Africa e nei Paesi del Medio Oriente, da Israele alla Siria. Le giornate di brutto tempo e le piogge rimarranno più o meno sui livelli dello scorso anno. Nel medio periodo, tenendo conto di alcuni fattori come effetto serra, temperature delle acque del Mediterraneo e dati inviati dai satelliti, Barnstone ritiene che ci siano 45 possibilità su cento che fino a maggio le temperature siano più calde della media. Anche marzo, dopo gennaio, farà probabilmente registrare in Basilicata un record negli accumuli pluviometrici. Su tutta la regione nel mese in corso sono già caduti mediamente oltre 120 mm di pioggia, con punte anche di 200-250 mm sull'alto Sinni e sul Lagonegrese. Ne deriva, come conseguenza, un ottimo stato di salute di tutti corsi d'acqua lucani e, quindi, di tutti gli invasi presenti in regione. Tanta anche la neve sulle cime appenniniche, con accumuli in quota che superano abbondantemente i due metri sul Sirino, Monte Raparo e Monte Alpi. Nel primo caso, è assai probabile una proroga della stagione sciistica almeno fino al periodo pasquale. La settimana corrente presenterà un doppio volto. La prima parte sarà ancora piuttosto fredda e a tratti anche perturbata. Dopo il miglioramento atteso per oggi, già da domani nubi via via più compatte copriranno il Lagonegrese e la costa tirrenica con le prime deboli piogge. Poi, tra la notte di martedì e la prima metà di mercoledì, rovesci sparsi interesseranno l'intera Basilicata, con la neve che tornerà a cadere oltre i 1000 metri di quota. Dopo un temporaneo miglioramento, altre precipitazioni coinvolgeranno il territorio lucano nella giornata di giovedì. Da qui in poi il tempo volgerà al bello. Anzi, sabato e ancor più domenica, l'arrivo di correnti calde in risalita dal Nord Africa porterà sulla Basilicata la prima parentesi calda dell'anno, con temperature nell'entroterra anche superiori ai 20-22 gradi. Lunedì: Giornata di sole su tutto il territorio. Ultimi innocui addensamenti nelle primissime ore del mattino sul Metapontino ma in successivo rapido miglioramento. Qualche nube nel pomeriggio in Appennino ma senza fenomeni. Serata stellata. Temperature minime in diminuzione e inferiori allo zero nelle aree ancora innevate, massime invece in aumento. Venti deboli settentrionali, mari mossi. Martedì: Poco nuvoloso in mattinata su tutta la Basilicata. Dal pomeriggio, progressivo aumento della nuvolosità lungo il settore tirrenico ed appenninico con brevi e deboli precipitazioni in serata. Bel tempo fino a sera sul resto del territorio. In nottata rovesci in intensificazione. Temperature stazionarie o in ulteriore lieve aumento, venti moderati occidentali, mari da poco mossi a mossi. Mercoledì: Instabilità diffusa nella prima parte del giorno con precipitazioni sparse a prevalente carattere di rovescio. Neve in Appennino oltre i 1000 metri. Tra il pomeriggio e la sera progressivo ma temporaneo miglioramento a partire dalla costa tirrenica e dal Lagonegrese. Temperature in diminuzione e venti moderati da Nord/Nordovest. Mosso il Tirreno, molto mosso lo Jonio. Giovedì: Una nuova debole perturbazione transiterà sulla Basilicata. Avremo quindi una nuvolosità irregolare che da metà mattino darà vita a precipitazioni sparse anche a carattere di rovescio. Tornerà la neve in Appennino ma solo oltre i 1200 metri. Dalla sera si assisterà ad un progressivo miglioramento a partire dal settore tirrenico. Temperature stazionarie, venti moderati settentrionali. Venerdì: Ancora qualche nube al primo mattino su Materano e Metapontino ma senza precipitazioni. Altrove cieli sereni o al più poco nuvolosi. Tra il pomeriggio e la sera ulteriore generale miglioramento con bel tempo ovunque. Temperature minime stazionarie, massime in aumento; ventilazione ancora sostenuta da Nordovest ma in attenuazione; mari sempre mossi. Sabato: Sole e tempo stabile per l'intera giornata. Possibile qualche foschia nelle primissime ore del mattino. Dal pomeriggio comincerà a soffiare lo Scirocco che addenserà qualche innocua nube stratiforme lungo la costa tirrenica ed il Lagonegrese. La temperatura sarà in aumento, in particolare nei valori massimi; venti come detto in rotazione a Sud/Sudest, mari generalmente poco mossi. Domenica: Giornata soleggiata e calda su tutta la Basilicata. Forti correnti meridionali in risalita dal Nord Africa porteranno una breve ma anomala ondata di caldo fuori stagione. Le temperature massime del primo pomeriggio potranno superare nell'entroterra anche i 20-22 gradi; andrà leggermente meglio lungo la costa. Passaggio di nuvole stratiformi tra il pomeriggio e la sera. Giuseppe Pomarico

Lunedì 23 marzo 2009

AUSILIARI DEL TRAFFICO POTERI LIMITATI, MULTE ILLIMITATE? Con una recentissima sentenza, la Corte di Cassazione torna ad occuparsi dei c.d. ausiliari del traffico, precisando chiaramente che il potere di irrogare sanzioni amministrative (multe) è conferito loro in via eccezionale e che le norme di legge che conferiscono tale potere devono essere interpretate nel senso più restrittivo possibile. Il riferimento è alla legge 15 maggio 1997 n.127 che all'art.17, commi 132 e 133, che prevede la possibilità per i Comuni di conferire funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta a pagamento a dipendenti delle società di gestione dei parcheggi ovvero al personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone. La Suprema Corte afferma che gli ausiliari del traffico possono esercitare il potere di elevare multe solo se tale esercizio è strettamente connesso all'attività di gestione dei posteggi pubblici o di trasporto pubblico delle persone. In particolare la Suprema Corte, nella sua pronuncia, precisa la natura eccezionale delle norme di legge che prevedono l'affidamento di funzioni di prevenzione ed accertamento di violazioni del codice della strada a soggetti estranei all'apparato della pubblica amministrazione e non compresi nel novero di

COME FARE RICORSO CONTRO UNA MULTA -Entro 60 giorni dalla notifica del verbale di contravvenzione è possibile fare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace. Il ricorso al Prefetto va presentato o trasmesso a mezzo raccomandata a.r. all'ufficio o comando a cui appartiene l'organo accertatore (ad esempio polizia stradale, vigili urbani...), ma deve comunque recare l'intestazione dello stesso, trattenendo copia degli atti ed informandosi sugli adempimenti successivi: inizia un vero e proprio procedimento civile, nel quale il cittadino può difendersi senza la necessaria assistenza di un avvocato. -Importante: se si paga la sanzione non è possibile proporre nessun tipo di ricorso.

quelli ai quali tali funzioni sono attribuite ordinariamente dall'art.12 del codice della strada (Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Municipale, etc.). In virtù di tale precisa e restrittiva interpretazione, la Cassazione stabilisce che" gli ausiliari del traffico, dell'una e dell'altra categoria, in tanto sono legittimati ad accertare e contestare violazioni a norma del codice della strada, in quanto dette violazioni concernono disposizioni in materia strettamente connessa all'attività svolta dall'impresa- di gestione dei posteggi pubblici o di trasporto pubblico delle persone- dalla quale dipendono ove l'ordinario e corretto esercizio di tale attività impediscono od in qualsiasi modo ostacolino o limitino". Laddove, invece, la violazione consista in condotta diversa- ad esempio il posteggio su di un marciapiede- l'accertamento può essere compiuto esclusivamente dagli agenti di cui all'art.12 del codice della strada. Seguendo tale interpretazione, si può affermare che un ausiliario del traffico, ad esempio, non abbia il potere di elevare una multa per passaggio con il semaforo rosso ovvero per uso del telefonino alla guida, proprio perchè tali condotte esulano dalle specifiche funzioni assegnate. Al contrario, se si parcheggia sulle rotaie del tram ovvero in seconda fila, impedendo l'accesso alle aree di sosta in concessione, gli ausiliari potranno multare.

SLITTA ANCORA LA "CLASS ACTION" Doveva entrare in vigore il 1°luglio 2008, poi è slittato all'1 gennaio 2009 e ancora è slittato a giugno 2009: è il termine per l'entrata in vigore dell'art.140/bis(class action) del Codice del consumo che è stato prorogato ulteriormente dall'art.19 del decreto legge n.207/2008. con il termine "class action"(azione di classe) si intendono genericamente gli strumenti di tutela collettiva risarcitoria, ovvero quei meccanismi processuali idonei ad ottenere il risarcimento del danno subito da un gruppo di cittadini a causa dell'illecito seriale prodotto da un'impresa o un professionista. L'introduzione di un simile strumento processuale è paragonabile alla possibilità, in una città il cui trasporto urbano sia compiuto solo dai taxi, di offrire anche il trasporto in autobus e cioè la possibilità di fare giudizi collettivi, nell'interesse di interi gruppi di danneggiati, con evidente risparmio dei costi. Molti avevano manifestato dubbi sulla capacità dell'istituto, così

come congegnato, di risolvere i problemi dei cittadini. Il governo ha deciso di rimediare sul procedimento così assumendosi una responsabilità di fronte ai cittadini: il rinvio "deve" essere un arrivederci, non può essere un addio. I cittadini non lo perdonerebbero perchè la "class action" era e rimane un'istanza sociale, voluta dalla gente come necessario strumento di governo del mercato. Cosa cambierà concretamente nel nostro sistema non è facile dire prima che siano sciolti, ad opera della giurisprudenza, alcuni importanti nodi interpretativi: solo fra qualche tempo avremo una più chiara idea in ordine alla concreta capacità dell'azione di classe di incidere sul mercato. Perchè si possa realisticamente pensare di essere ad un (definitivo) punto d'arrivo forse c'è ancora da conquistare la vetta più impervia: dimostrare che l'istituto possa ottenere, in tempi rapidi, un risultato concreto in termini di risarcimento del danno per i soggetti lesi.


Potenza Lunedì 23 marzo 2009

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Redazione: via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza Tel. 0971 69309

Presentato il progetto educativo “A scuola con Itala”

Oggi al Teatro “Don Bosco”

La giusta alimentazione si impara tra i banchi

Opera salesiana 50 anni di grande impegno

“A SCUOLA con Itala” è il nome del progetto educativo che vede protagonista il latte, siglato a Roma nei giorni scorsi. Da tempo l'educazione alimentare non è un più un optional ma un'istanza sociale forte e diffusa. Negli ultimi anni tutte le massime istituzioni scientifiche e governative internazionali, Oms, organizzazione mondiale della sanità in primis, hanno ribadito il ruolo fondamentale della “coscienza alimentare”in un corretto stile di vita e nella prevenzione delle numerose patologie legate all'alimentazione. Proprio per questo Unalat ha sentito la necessità di contribuire all'informazione sull'importanza di una sana e corretta alimentazione. Nasce così “A scuola con Itala”, un progetto educativo rivolto ai più piccoli, in cui il latte e i prodotti derivati diventano contenuti interdisciplinari. L'iniziativa è stata avviata nelle Regioni dove sono

presenti le aziende aderenti al marchio Itala (Lombardia, Friuli, Veneto, Toscana, Campania, Basilicata, Puglia) e presto si svilupperà su tutto il territorio nazionale. “A scuola con Itala” rientra nelle attività previste dal programma Unalat di promozione del latte bovino italiano con tracciabilità di filiera garantita, che ha portato all'istituzione di Itala, il primo marchio collettivo non commerciale di qualità per il latte bovino italiano. Il progetto è stato finanziato dal ministero per le politiche agricole alimentari e forestali ed è stato realizzato in collaborazione con Buonitalia Spa e Inran. L'obiettivo è promuovere un consumo consapevole dei prodotti lattiero caseari, mettere in luce la loro importanza in un'alimentazione completa e inquadrare le produzioni di qualità nella loro dimensione territoriale, intesa come realtà sia geografica che

SERATE POTENTINE

All’Osteria Marconi tra cibo e buon vino

storico-culturale. “A scuola con Itala” , rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado, si differenzia dagli altri programmi di educazione alimentare per la centralità data alle dinamiche di filiera. Oltre a illustrare il valore nutrizionale dei prodotti lattiero caseari si punta infatti a rendere familiari ai ragazzi concetti come “processo produttivo”, “origine”, “tracciabilità”, “rintracciabilità”. Tutto ciò che i giovani scolari apprenderanno, sia in aula, navigando nel portale Italaweb.it, o durante le visite nelle fattorie del latte, andrà a formare un patrimonio educativo spendibile non solo a scuola, ma anche nella cerchia familiare e in prospettiva nella quotidianità della vita adulta, quando le attuali nuove generazioni saranno responsabili delle scelte di consumo alimentare. Nell'ambito di “A scuola con Itala” sono stati realizzati 65 schede per docenti,

55 schede per alunni delle scuole primarie, 87 schede per alunni delle Scuole secondarie di 1° grado, il gioco per le scuole primarie “Itala e il grande viaggio del latte” e il dvd “Le vie del latte” della durata di 12 minuti per le scuole secondarie di 1° grado. I sussidi didattici saranno scaricabili in pdf direttamente dall'area riservata del portale Italaweb. it alla quale si accederà tramite username e password che verranno comunicate a tutte le classi che aderiranno al programma. Invece il gioco e il filmato verranno spediti per posta. Le classi della scuola primaria potranno integrare le attività in aula con visite alle fattorie del latte durante le quali i bambini potranno verificare sul campo quanto hanno appreso in aula, vivendo una giornata speciale a contatto con la natura. Simona Brancati potenza@luedi.it

OGGI alle 18, presso il Teatro don Bosco di Potenza, si terrà la presentazione del libro «Sales. Un sogno giovane», scritto da Aurelio Pace. E' la storia dei 50 anni dell'opera salesiana a Potenza. Una riscoperta delle proprie radici, insieme ad autorità locali e sacerdoti che racconteranno il mezzo secolo del quartiere Verderuolo e dei Salesiani. «Fare cinquantenario vorrà dire rivisitare pagine di storia - commenta il direttore della parrocchia di San Giovanni Bosco, don Italo Sammarro. Una storia di cultura e di educazione, popolata da invocazioni di coscienze piene di voglia di positivo, di fare bene insieme con tanta fiducia. La presenza della famiglia salesiana deve stimolare a continuare nell'impegno quotidiano di tanti giovani che vogliono imparare ad essere sempre più buoni cristiani e onesti cittadini». «La storia e l'operato dei Salesiani a Potenza - sottolinea l'autore del libro - ha incrociato la vicenda umana, religiosa e sociale dei Vescovi,

Servizio metropolitano

In occasione della Giornata della persona down

Pendolari Nuovi orari dei treni

Al lavoro tra i fornelli per superare le diversità Tra pentole e pentoloni per preparare brodi e succulenti creme (Le foto sono di Andrea Mattiacci)

Il giornalista Luciano Pignataro con il caporedattore del Quotidiano, Lucia Serino

UNA SERATA tra cibo e buon vino. Protagonista del quarto appuntamento della rassegna enogastronomica “Vino e Cucina. Alla scoperta dei sapori della nostra terra” all'Antica osteria Marconi, l'azienda vinicola Paternoster di Barile. Un'azienda storica del Vulture che continua una tradizione di famiglia. Presente Vito Paternoster che ha presentato agli ospiti l'azienda, definendosi “artigiani dell'Aglianico”. In esclusiva è stata presentata, per la prima volta, la verticale (comparazione di uno stesso vino, dello stesso produttore ma appartenente ad annate diverse). Si tratta quindi della valutazione storica delle potenzialità di sviluppo di uno specifico vino aziendale) del “Rotondo”. A condurre la degustazione il giornalista enogastronomico Luciano Pignataro, uno dei più conosciuti nel settore. Assaggiate le annate '97, '98 e 2000 (le ultime due hanno ottenuto il riconoscimento dei 3 bicchieri da Gembero rosso). «Le verticali - ha spiegato Pignataro - sono importanti perché si possono capire le potenzialità di un vino che è un prodotto artigianale». Ad accompagnare questi “vini da abbinamento” che regalano grandi emozioni, i piatti preparati dallo chef Franco Rizzuti. Iranna De Meo

di laici e preti, facendo sì che quelle idee che camminano sulle gambe degli uomini trovassero protagonisti pronti a misurarsi con le difficoltà di un tempo nuovo, lungo 50 anni. La dimensione autenticamente sociale dei Salesiani è presente, oltre che nella realtà creata in questo mezzo secolo, anche nei ricordi, nelle facce, nelle mani di tante persone, giovani e non che hanno condiviso con loro un percorso di vita, di formazione e di crescita. Questo vuole essere il racconto della vita di una parrocchia che non è un corpo estraneo dal suo quartiere e dalla sua gente».

AL VIA oggi il nuovo servizio metropolitano. L’amministrazione comunale recependo le indicazione pervenute da cittadini, rappresentanti dei comitati di quartiere e dai fruitori abituali del servizio ha dimezzato il numero delle corse modificando l’orario delle stesse facendo sintesi tanto delle proposte avanzate quanto delle indicazioni emerse al termine del periodo di sperimentazione appena conclusosi. Questi i nuovi orari dei treni in partenza dalla stazione di Potenza Santa Maria in direzione della stazione di Potenza Inferiore Scalo: Potenza Santa Maria 7,45 10,45 11,15 16,35. Rione Mancusi 7,46 10,46 11,16 16,36. Potenza Città 7,49 10,49 11,19 16,39. San Rocco 7,50 10,50 11,20 16,40. Potenza Inferiore 7,55 10,55 11,25 16,45. Potenza Inferiore Scalo 7,56 10,56 11,26 16,46.

Ma la domenica è dedicata soprattutto alla lasagna: ecco i ragazzi al lavoro con le sfoglie di pasta

Foto di gruppo dei camerieri: non solo tra i fornelli i giovani hanno mostrato le loro capacità, ma anche tra i tavoli dei clienti

CUOCHI e camerieri per un giorno: un esperimento che sembra essere pienamente riuscito. Il “pranzo della domenica”, cucinato al Club House di Potenza, ha avuto come protagonisti dei giovani ragazzi down che hanno dimostrato praticamente come la diversità è solo una parola. In occasione della Giornata mondiale della persona con sindrome down, l’Accademia dei giovani cuochi ha portato i ragazzi nei fornelli di un vero ristorante, per dimostrare anche che, per superare le diversità, è necessario passare per il lavoro. L’accesso al mondo del lavoro è l’evoluzione di un percorso di vita che porta la persona con sindrome di Down a diventare adulta con un suo posto nella società, che la rispetti nella sua peculiarità e la accolga offrendole pari opportunità a tutti i livelli. Anche se non tutte le persone con la sindrome di down sono inseribili nel mercato del lavoro, il numero di coloro che trovano oggi una giusta occupazione è ancora molto inferiore alle potenzialità. Anche per questo famiglie e associazioni chiedono soprattutto alle aziende di mettere alla prova persone con sindrome di Down come veri lavoratori. Si vuole altresì offrire ai datori di lavoro la collaborazione con le associazioni a supporto dell’inserimento lavorativo. E i ragazzi potentini hanno dimostrato che, se viene offerta loro una possibilità, sanno fare di tutto di più.


18 Potenza

Lunedì 23 marzo 2009

ANTICA OSTERIA

Un sorriso alla solidarietà

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’ DUE TORRI

0971-37592 0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO

Il Leopardi di Bucci

AMBROSIA LA PRIMULA

Domani alle 21, nel Teatro Nuovo (Seminario Maggiore, contrada Macchia Giocoli) di Potenza, Flavio Bucci si esibirà in “Canti Leopardiani”. Uno dei magistrali interpreti della scena italiana si racconta e racconta la travagliata esistenza di un uomo che guarda la vita attraverso la poesia di un Giacomo Leopardi inedito. Flavio Bucci, abituale mattatore solista della scena, compie un viaggio nell’esistenza dell’uomo macerato dalle disillusioni della vita. La sua interpretazione, tumultuosa ed eclettica, riscopre l’uomo nel dolore universale della solitudine costruendo un teatro specchio e metafora di un percorso esistenziale e sociale, un teatro come storia della nostra anima collettiva e individuale. Un Teatro, insomma, che non rinunci mai ad essere sia per chi lo fa sia per chi lo riceve, una grande esperienza di formazione.

AL NORD

Da domani fino al prossimo 4 aprile, nell’I.P.A.A. “Giustino Fortunato” di Potenza, si potrà visitare la Mostra internazionale multimediale “L’olivier en Méditerranée”. Una mostra di carattere scientifico e divulgativo, pensata per gli alunni di tutti gli ordini di scuola. Riesce a ripercorrere attraverso pannelli, simulazioni interattive e video, la storia dell'olivo nelle varie epoche, a partire dall’alto valore simbolico della pianta presente nei testi sacri delle tre religioni monoteiste - Bibbia, Torah, Corano - soffermandosi, poi, sulle caratteristiche del paesaggio mediterraneo. Accanto al percorso simbolico e culturale, l’esposizione illustra i diversi metodi di coltivazione delle piante e di spremitura delle olive per ottenere l’olio che costituisce l’alimento comune di tutte le popolazioni che si affacciano sul Mediterraneo.

Ravaioli in mostra Rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 12 aprile 2009, nella Galleria Idearte (via Londra, n. 75), la personale di Ravaioli, “Opere scelte 2008-2009”. Trenta le opere in esposizione, tutte facenti parte dell'ultima produzione del Maestro ravennate Carlo Ravaioli, alla sua prima esposizione nel capoluogo potentino. La personale sarà visitabile tutti i giorni nei seguenti orari: 11 - 13 / 17,30 20,30. Per Carlo Ravaioli la pittura è un quotidiano tuffo nell'Assoluto, alla ricerca della “regola principe” e della “formula armonica” - semmai si potranno definire - che sono alla base del “rapporto spazio-tempo” il quale regola, a sua volta, le progressioni della materia e l'espansione del pensiero umano.

La dolcezza e l’amore Il 27, 28 e 29 marzo sono dedicati alla solidarietà. I volontari dell’Ail (Associazione italiana contro le leucemie), distribuiranno le “Uova di Pasqua” che, insieme alle “Stelle di Natale”, sono sicuramente le manifestazioni più importanti che hanno permesso all’associazione di raccogliere e stanziare fondi per la ricerca per far sì che le leucemie, i linfomi e il mieloma siano mali sempre più guaribili. I banchetti si potranno trovare nelle principali piazze del capoluogo e all’ingresso dell’ospedale San Carlo di Potenza. La manifestazione, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, ha permesso di raccogliere in tutti questi anni i fondi per finanziare i progetti di assistenza e di ricerca di alto valore scientifico e sociale.

•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Diverso da chi? 18 - 20.15 - 22.30 Sala 2 La matassa 16.30 - 18.30 - 20.30 22.30 Sala 3 Gran Torino 17 - 19.30 - 22 Sala 4 Fortàpasc 17.20 - 19.30 - 21.40

Sala 5 La verità è che non gli piaci abbastanza 17 - 19.30 - 22 Sala 6 Due partite 17 - 19 - 21 Sala 7 Il curioso caso di Benjamin Button 17 The wrestler 20 - 21.10 •DUE TORRI• La matassa 19 - 21

0971-34501 0971-58310 0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

LE ARCATE MOZART

L’ulivo nella storia

0971-471312

0971-51465 0971-441295

NINFE

0971-51465

LE ARCATE

0971-51465

PANE E PEPERONCINO

FARMACIE

Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

TURNO NOTTURNO 23 MARZO Iura via Anzio, 14 0971 - 45438 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-310310 0971-612564

0971-44462765

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD C’ERA UNA VOLTA

0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-601217

AMBULANZE

AL CINEMA

Domani ultima delle quattro proiezioni di “Altrocinemapossibile”

“La colonna senza fine” L’odissea dei rom di Bologna DOMANI ultima delle quattro proiezioni della rassegna “Altrocinemapossibile” presso il ridotto del teatro “Stabile”. “La colonna senza fine” è il filmdocumentario scelto dall'associazione culturale potentina “Zer0971” per chiudere il ciclo dedicato ai diritti umani. Si tratta di una produzione del 2008 Ethnos, Vag61, Occhiovago, Creativi di Craiova. Regia di Elisa Mereghetti, sceneggiatura di Valerio Monteventi. E' il titolo di un'opera del romeno Costantin Brancusi, uno dei più importanti scultori contemporanei, che agli inizi del '900 lasciò il suo paese natale per cercare fortuna a Parigi. Il suo viaggio è diventato il simbolo del lungo cammino verso l'Europa della Romania. Citando questo viaggio prende il via il documentario “La colonna senza fine” che racconta l'odissea dei rom rumeni di Craiova a Bologna, dal primo sgombero sul Lungoreno,19 settembre 2002, a oggi, passando dall'esperienza di un percorso politico comune tra italiani e rumeni con l'esperienza dello scalo internazionale migranti di via Casarini. Dopo cinque anni da quel primo sgombero, qualcuno di loro è riuscito ad ottenere una casa e un lavoro, ma in molti continuano a vivere come fantasmi, in una fuga senza fine, braccati dalle retate della polizia e dall'avanzare delle ruspe. Elisa Mereghetti e Valerio Monteventi hanno raccolto testimonianze, immagini e filmati di fotografi, videomaker, attivisti, volontari, rom, per «fare luce sulla condizione esistenziale di chi vive da anni nella clandestinità, tra tentativi di solidarietà e quotidiane esperienze di emarginazione». Prima di Potenza, il lavoro è stato proiettato soltanto l'anno scorso in

Uno dei rom protagonisti del documentario che andrà in onda domani al teatro Stabile per la rassegna dell’associazione potentina “Zer0971”

Emilia Romagna nell'ambito delle manifestazioni “Officinema/ Visioni Italiane”, Bologna; “Human Rights Nights”, Bologna/ Forlì, unico documentario italiano in concorso; “Doc in tour 2008”, “Cinema Cristallo”, Reggio Emilia e “Premio Ilaria Alpi”, Riccione. Elisa Mereghetti ha diretto oltre 40 documentari, trattando prevalentemente temi di carattere antropologico e relativi ai diritti umani e al Sud del mondo. Ha lavorato per la RAI Corporation di New York, per diverse organizzazioni non governative e associazioni e per il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo. Molti dei suoi documentari sono stati trasmessi dal programma Geo&Geo di Rai tre. Dal 1987 ha collaborato con l'antropologa americana Judith Gleason alla realizzazione di documentari sulle religioni afro-americane in Brasile, Nigeria, Messico, e Porto Rico. Il suo documentario ”Eyes Wide Open” sull'epidemia di Aids in Malawi ha rice-

vuto il sostegno del programma Media Plus della Comunità Europea e fa parte della campagna Africa 2015 - Millenium Goals delle Nazioni Unite. Attualmente è impegnata nello sviluppo del documentario “Writing the blues” sulle scrittrici sudafricane. Valerio Monteventi, sceneggiatore, è un giornalista, fondatore nel 1984 di una cooperativa editoriale che ha dato alle stampe, tra gli altri, il giornale "Mongolfiera", e il quindicinale "Zero in condotta". Dal 1993 è consigliere comunale (indipendente) al Comune di Bologna. La sceneggiatura de “La colonna senza fine” è il frutto di una esperienza diretta vissuta per cinque anni a Bologna insieme agli uomini, alle donne e ai bambini della comunità rom rumena. Per assistere gratuitamente alla proiezione è necessario prenotarsi presso l'associazione inviando una mail a info@zer0971.org o un sms al 349/5186960. Simona Brancati


Potenza e provincia 19

Lunedì 23 marzo 2009

Rionero L’esercizio commerciale dell’Ami e lo strano contenzioso con il Comune

E il market chiude per la terza volta Il Tar dà ragione alla proprietà e l’assessore Chieppa si dimette RIONERO - Non c’è pace a Rionero per il supermercato di proprietà dell’Ami. Terza ordinanza di chiusura consecutiva disposta dal comune per il supermercato della società salernitana riaperto solo il 19 febbraio scorso. Questa volta le accuse per l’amministrazione comunale sono gravi. Si parla di “atti persecutori”. Un percorso breve ma intenso. Trentuno gennaio 2009 l’apertura dopo 4 anni di attesa. Due febbraio la notifica di chiusura da parte del comune. Undici febbraio la sospensiva del Tar consente la riapertura del negozio. Sedici febbraio nuova chiusura disposta dal Comune. Diciannove febbraio l’ultima apertura a seguito della ennesima sospensiva del Tar. Undici marzo la vittoria in tribunale della società Ami che sancisce la definitiva apertura del locale. Venti marzo nuovo atto di

Il manifesto affisso all’ingresso del supermercato fatto chiudere dal Comune

chiusura da parte del Comune. Una vicenda che ha dell’assurdo. Prima si parlava del piano regolatore che non prevedeva nella zona un’area commerciale, poi della mancata documentazione fornita all’Asl inerente i documenti di agibilità.

Il terzo provvedimento consecutivo di chiusura di venerdì 20 arriva così dopo che il Tar ha riconosciuto per ben tre volte la validità dell’apertura dell’esercizio commerciale. Motivazione della chiusura sempre il mancato rinnovo del certificato di agibilità.

«Sostengono che mancherebbe l’agibilità del locale perché non è stata fatta la manutenzione dell’immobile ma una ristrutturazione», spiega l’avvocato della società Ami Pasquale Lopardi che aggiunge «cosa che dal Comune avrebbero dovuto contestare ma che non han-

no mai fatto». «Poi il Comune di Rionero ha revocato la dirigenza dell’area commercio all’architetto Domenico Fortunato Cassese giustificata dalla delibera di giunta del segretario comunale che ne avrebbe specifiche competenze». Però nel Comune di Rionero la figura del segretario comunale mancherebbe dal primo gennaio 2009 così, prosegue l’avvocato, «fanno i singoli atti a scavalco, convocando i segretari comunali dei comuni limitrofi». La revoca della Dia, ovvero della denunzia di inizio attività è, infatti, a firma del segretario comunale di Rapolla mentre i due provvedimenti precedenti erano stati disposti direttamente dal sindaco di Rionero. «Viene chiesto un atto sospensivo a scavalco solo per fare una giunta, ma invece di fare la giunta si emette un provvedimento di revoca di una Dia in via di autotutela,

atto giustificato solo in casi di estrema gravità ed urgenza». La situazione si complica e per non bastare «tutto ciò accade insieme alle dimissioni dell’assessore comunale alle Attività produttive Giovanni Chieppa», dice l’avvocato Lopardi. «Per revocare questa Dia hanno fatto dimettere un assessore, revocare il responsabile dell’area commercio e mettere un segretario comunale esterno dopo che 3 provvedimenti del Tribunale amminstrativo regionale ne hanno sancito la definitiva apertura». Ora la società Ami farà nuovamente ricorso al Tar oltre a denunciare presso le sedi opportune «questo atteggiamento persecutorio». «Quest’attività evidentemente deve rimanere chiusa», conclude amaramente l’avvocato. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it

Lauria Smentite le preoccupazioni dei genitori sulla nuova società Bella Percorso alternativo per il paese

Asilo nido, risolto il problema legato al cambio di gestione

LAURIA - Si sciolgono le riserve sulla gestione dell'asilo nido di contrada Seta a Lauria. La vicenda ha visto i genitori dei bambini impegnati in un lungo braccio di ferro con l'amministrazione comunale che, in alcuni momenti, ha fatto temere per la chiusura del servizio. Tutto è cominciato all'indomani del nuovo bando di gara per affidare il servizio di gestione dell'asilo nido, che si trova a pochi chilometri dal centro della cittadina, dal primo gennaio al 31 luglio 2009. La gara è stata vinta da una cooperativa della provincia di Salerno. Questo “ha allertato” i genitori preoccupati sia perché a metà anno venisse del personale nuovo a prendersi cura dei piccoli sia perché alcuni sospettavano la presenza, all'interno della cooperativa aggiudicataria dell'appalto, di una persona coinvolta in un procedimento giudiziario e sia perché si temeva per l'aumento delle tariffe. Così più di un genitore, durante ripetuti incontri con l'amministrazione,

Castelmezzano domani a “Geo&Geo”

Sveva Sagramola

CASTELMEZZANO - Uno dei “Borghi più belli d’Italia” sarà il protagonista della trasmissione “Geo&Geo”, condotta da Sveva Sagramola, in programma domani alle 17. E così Castelmezzano, con la sua storia, le sue tradizioni, i suoi sapori e con la manifestazione “Il volo dell’angelo” rappresenta un pezzo di Basilicata, insieme a Pietrapertosa, entrato a pieno titolo fra gli itinerari turistici più interessanti “del bel Paese”.

aveva manifestato la volontà di ritirare il figlio dall'asilo determinando la chiusura dello stesso. Quindi l'amministrazione ha concesso una proroga alla precedente gestione ed avviato degli accertamenti che hanno smentito le preoccupazioni dei genitori. «Ho contattato gli uffici competenti e non sono risultati problemi con la ditta che si è aggiudicata la gara», ha commentato il sindaco di Lauria Antonio Pisani che ha poi proceduto con l'affidamento del servizio. Mentre la cooperativa ha trovato un accordo ed ha fatto restare nell'asilo nido gli insegnanti che già ci lavoravano. Nel frattempo, però, diversi cittadini di Lauria, avevano visto dietro la vicenda, la volontà politica dell'amministrazione comunale di chiudere l'asilo nido. «Per far quadrare i bilanci. Perché non ci sono soldi». Ma questo è stato prontamente smentito dal sindaco Pisani.

«L'amministrazione intende tenere in vita l'asilo nido - ha dichiarato - Anzi ha impegnato 250.000 euro per la realizzazione di una nuova struttura. I lavori sono stati aggiudicati e sono in corso. Saranno finiti per il prossimo anno». Sulla questione delle tariffe, infine, si è discusso in un incontro dei giorni scorsi e il sindaco ha accolto le richieste dei genitori impegnandosi a ridurre l'aumento previsto. «Vediamo di ridurlo adesso che abbiamo risolto alcuni problemi finanziari», ha detto Pisani riferendosi al provvedimento della Corte dei conti che ha sgravato l'amministrazione dal pagamento di un debito di 300.000 euro. Un finale positivo, dunque, per i genitori. «Siamo stati seriamente preoccupati - dicono - Per noi genitori l'asilo nido è un grosso aiuto. Se lo avessero chiuso avremmo avuto dei grossi disagi. Per fortuna è andata così». Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it

Il Comprensivo di Marsico apre le porte all’Europa MARSICO NUOVO - Per il progetto “Comenius”, l'Istituto comprensivo di Marsico Nuovo apre le porte all’Europa con la visita di dirigenti, docenti e alunni provenienti dalla Lituania, Turchia, Estonia, Germania e Grecia. Respiro internazionale nel comune valligiano. Da oggi, fino a venerdì prossimo, il Comprensivo marsicano ospiterà le delegazioni dei 5 Paesi stranieri per l'importante appuntamento di scambi interculturali del cossidetto progetto “Comenius”. Progetto che mira, nello specifico a «sviluppare negli alunni la conoscenza e la comprensione della diversità culturale e linguistica europea e del suo valore». E un leit - motiv «aiutare le giovani generazioni ad acquisire le competenze di base necessarie per lo sviluppo personale, della successiva occupazione e della cittadinanza europea attiva. Una multilateralità, basata sulla

partecipazione attiva degli alunni e incentrata su: arte, lingue, tradizioni e cultura, istruzione». Ed è a “Un ponte sulle acque”, il progetto Comenius delineato dall'Istituto comprensivo di Marsico Nuovo, il collegamento tra cultura, arte, tradizione, istruzione che nella differenza trova l'uguaglianza. «Un rafforzare la dimensione europea - ha spiegato la dirigente del Comprensivo, Patrizia D'Amico - nell'educazione e favorisce la mobilità degli studenti e docenti in Europa e l'integrazione a livello europeo». «L'Europa - ha evidenziato la D'Amico - nasce dal basso e dal confronto tra i sistemi scolastici diversi che dialogano e mettono a disposizione delle scuole le loro esperienze didattiche. Oggi più che mai viene messo in rilievo il ruolo fondamentale della formazione per combattere i timori, le paure e l'intolleranza».

«Solo - chiude la dirigente dal confronto e dal dibattito, dal lavoro comune può nascere il nuovo “cittadino europeo”, il nuovo cittadino di domani». Un “viaggio nel viaggio”, insomma che consente a tutti di essere cittadini, parte di un villaggio globale nella condivisione di insieme. Per oggi il programma prevede che la delegazione visiterà la scuola marsicana per poi fare un giro turistico nel paese e dedicarsi nel pomeriggio dalle 16 in poi al workspop di benvenuto con saluti delle autorità istituzionali locali, il dirigente scolastico e gli insegnanti, seguito dopo da esibizione degli alunni con danze e canti tradizionali. Domani, invece, è prevista la visita nel capoluogo a Palazzo Loffredo e alla pinacoteca regionale. Nel pomeriggio il terzo meeting tra insegnanti. Angela Pepe provinciapz@luedi.it

Frana sulla sp 14 Critica viabilità

La frana

BELLA - Ancora disagi per il maltempo nel Marmo-Platano. La viabilità dell'area è messa a dura prova dopo le precipitazioni nevose degli ultimi giorni. E' un fulmine a ciel sereno la chiusura per frane anche della strada provinciale 14, la bretella che collega Bella-Muro al centro abitato biellese, all'altezza del bar "Dolce vita". Dopo la chiusura della provinciale 83, e del prorogarsi dei lavori sul ponte di Picerno, ora anche la provinciale 14 desta non pochi problemi agli abitanti dell'area. Così l'accesso principale all'abitato biellese non è più transitabile. Ora per raggiungere il centro urbano occorre utilizzare la viabilità secondaria. Ecco il percorso consigliato: da località Madonna del Carmine proseguire per Corso Italia e dalla circumvallazione procedere per via Kennedy. E' previsto per questa mattina il sopralluogo dei tecnici del Comune, della Provincia e della Protezione civile per capire se il fenomeno sia circoscritto o meno. Ma l'allarme è scattato nella se-

rata di venerdì. Immediato l'intervento dei tecnici del Comune e dei volontari "Giacche verdi". Con tempestività il primo cittadino, Salvatore Santorsa, ha emesso per precauzione l'ordinanza di chiusura del tratto. Il vice sindaco, Antono Stolfi, ha da tempo sollecitato la Provincia per rapidi interventi di messa in sicurezza del tratto. Dei lavori "garantiti" finora non c'è ombra. «Urge una manutenzione sulla sp 14 - ha detto il vice sindaco Stolfi, raggiunto a telefono - una bretella piena di avvallamenti, buche. Notevoli sono da tempo i disagi dovuti all'acqua piovana che non defluisce nelle cunette. La sp 14 è dunque un tratto dissestato e più volte ho sollecitato i tecnici della Provincia ad effettuare rapidi interventi per renderla più sicura». Ora si spera solo che la provinciale 14 sia al più presto transitabile per limitare al minimo i disagi dei cittadini del MarmoPlatano. Angela Scelzo provinciapz@luedi.it


Matera 20

Lunedì 23 marzo 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Solo sei casi, a fronte dei 24 nel 2007. Circa 860 cani sono stati dotati di microchip

Da noi randagi sotto controllo E’ diminuita l’incidenza di morsicature nell’anno 2008 DAL prossimo mese partirà la stagione più “a rischio” per i pericolo morsi dei cani, secondo Italo Farnetani, pediatra e docente dell'università di Milano - Bicocca. «Da aprile a settembre abbiamo i mesi dell'anno in cui si registra il maggior numero di aggressioni e morsicature. Nel 35-40% dei casi l'incidente avviene nelle immediate vicinanze della casa della vittima e nel 15-20% all'interno della propria abitazione o in quella di amici». Per Farnetani il fenomeno dei randagi è allarmante, ma per fortuna limitato. Ad aggredire più spesso le persone sono nel 40% i cani dei vicini di casa, nel 20% addirittura quelli della famiglia accanto, nel 15% quelli dei genitori. Nel 2008, presso l'Azienda sanitaria locale 4, diventata dal primo gennaio di quest'anno Azienda sanitaria materana (Asm), sono stati denunciati solo 6 casi di morsicature, rispetto ai 24 del 2007. A fornire i dati sono il direttore veterinario, Berardino Augusto Bonora e il direttore del dipartimento di Prevenzione, Giuseppe Turturiello, dell'Asm. All'anagrafe canina, istituita con una legge regionale nel 1993 e partita concretamente a fine anni Novanta del secolo scorso, sono stati regi-

Cementificio, replichiamo all’Arpab

Non allarmismo poca informazione

Cani randagi

strati l'anno scorso 868 cani. L'identificazione avviene mediante l'inserimento di un microchip nel sottocute dell'animale da parte dei veterinari pubblici aziendali. Tale pratica sostituisce il vecchio metodo del tatuaggio. Gli interventi chirurgici su cagne e gatte e la limitazione delle nascite, “sterilizzazione”, effettuata mediante interventi di ovario-isterectomia anche su animali di proprietà, sono stati 165. I veterinari hanno operato presso il canile sanitario-rifugio di Matera, oppure a bordo di un ambulatorio mobile. Sul fronte della prevenzio-

ne e del controllo randagismo i numeri del 2008 con 293 cani accalappiati, contro i 292 del 2007 fotografano bene la situazione, come anche i dati sugli affidi: 89 nel 2008, di cui 85 nel capoluogo di provincia e 4 nei paesi dell'ex Asl 4, e 68 nel 2007. I controlli sanitari nei canili l'anno scorso sono stati 125, mentre gli interventi per eutanasia, terapie e profilassi contro rabbia, l'echinococcosi e altre malattie trasmissibili sono stati 296, diminuiti di molto in confronto al 2007 (560). La causa è il sequestro, poco più di un anno fa, del cani-

le sanitario-rifugio di Bernalda, di cui il Quotidiano si è spesso occupato. Novantasette sono stati gli interventi di igiene urbana veterinaria, che hanno visto i veterinari agire per dare una risposta al cittadino sui problemi connessi con la presenza di animali in città, attraverso un intervento multidisciplinare e una sinergia operativa fra diversi soggetti, amministratori pubblici, naturalisti, biologi e medici. Tutti dati piuttosto rassicuranti, se confrontati con la media nazionale. Gianpaolo Palazzo matera@luedi.it

Esperti a confronto con “Amici del cuore” su fattori di rischio e terapie

In aumento i casi di infarto Sono 250 i pazienti in cura ogni anno all’ospedale cittadino DUECENTOCINQUANTA infartuati, ogni anno, vengono curati presso l'ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera. L'aumento della vita media della popolazione favorisce la patologia che si esplicita nella necrosi ischemica del tessuto cardiaco, quasi sempre su base ateromatosa coronarica con stenosi, restringimento vasale. Predispongono all'infarto la familiarità, l'età ed il sesso maschile. I fattori di rischio di primo ordine sono: aumento del colesterolo totale, trigliceridi e diminuzione di Hdl (colesterolo buono), ipertensione arteriosa, diabete mellito, sindrome metabolica e tabagismo. I fattori di rischio di secondo ordine sono: aumento della lipoproteina Lp(a), iperfibrinogenemia maggiore di 300 mg/dl, iperomocisteinemia maggiore di 12 micromol/l, anticorpi antifosfolipina, sedentarietà e stress negativo. Il convegno: “Attualità in tema di cardiologia interventistica”, organizzato venerdì scorso dall'associazione materana “Amici del cuore” presso la Mediateca provinciale di piazza Vittorio Veneto, s'inserisce in un contesto sociale sempre più allarmato per l'esplodere di patologie cardiache, prima causa di morte nei Paesi Occidentali. Ha moderato Tommaso Scandiffio direttore Unità Operativa di Cardiologia Utic ospedale “Madonna delle Grazie”. Sono intervenuti Giancarlo Calculli responsabile Cardiologia Interventistica ospedale, con la relazione: “Dolore toracico, diagnosi differenziale. Protocollo e casi clinici”; Alfredo Marchese responsabile Emodinamica e Cardiologia Interventistica Casa di Cura accreditata Anthea Hospital con “Gestione del paziente con sindrome

Il convegno di esperti, organizzato dall’associazione materana “Amici del cuore”, per discutere sulla preoccupante recrudescenza, anche sul territorio provinciale, del fenomeno dell’infarto, analizzandone fattori di rischio e moderne terapie di cura

coronarica acuta”; Pasquale Peragine responsabile Utic ospedale Madonna delle Grazie con “Statine e patologie minori”; Cataldo Loiodice, aiuto responsabile Emodinamica e Cardiologia Interventistica Casa di Cura accreditata Anthea Hospital con “Oltre il cuore, l'interventistica nelle patologie periferiche”. «Presentiamo i vantaggi professionali e tecnologici, di ultima generazione come gli stent medicati, tesi a ridurre gli interventi di cardiochirurgia, patologie coronariche ed infarti. -ha spiegato Scandiffio- La conoscenza aiuta a non subire il bypass, intervento devastante con apertura del torace, e lunghi periodi d'assenza dal lavoro per il ricovero ospedaliero». «Il dolore toracico rappresenta il 5% delle prestazioni di pronto soccorso ed il 50% di tutte le prestazioni cardiologiche. -ha

ricordato Calculli- Possiamo rassicurare che le reti di pronto soccorso sono sempre più attrezzate e suggeriamo di rivolgersi il prima possibile al pronto soccorso». «Conosciamo i risultati delle statine nella cardiopatia ischemica ha poi sottolineato Peragine- meno l'utilizzo di questi principi attivi nelle arteriopatie periferiche, nelle cerebrovasculopatie e nelle patologie valvolari». «Le ultime linee guida -ha concluso Marchese- sottolineano l'importanza della pratica dell'angioplastica con stent medicati per ridurre drasticamente la restenosi». «Ho trattato l'interventistica oltre le coronarie - riferisce Loiodice- in particolare del distretto arterioso nelle gambe come la vasculopatie degli arti inferiori e le carotidi». Nunzio Longo matera@luedi.it

Il cementificio di Matera. Nei giorni scorsi, l’Arpab ha reso noti i dati di un recente sopralluogo sulla struttura, accusando la stampa di aver fatto allarmismo

SOLLECITATA circa la richiesta di monitoraggio dell'aria nei pressi del cementificio di Trasanello, l'Arpab (Agenzia regionale per l’ambiente di Basilicata) ha reso noto, come riportato sul Quotidiano del 21 marzo scorso, di avere “effettuato quattro sopralluoghi” in quattro diverse giornate di novembre 2008, a seguito dei quali non è stata riscontrata alcuna irregolarità. Inoltre, ha tenuto a precisare che: “l'Agenzia ha improntato la propria attività quotidiana alla più ampia collaborazione istituzionale, da un lato, ed alla massima trasparenza nella comunicazione esterna, dall'altro, certa così di adempiere al mandato statutario affidatole dal legislatore”, e denuncia quindi: “un'evidenza mediatica orientata ad alimentare allarmismi”. Evidenza mediatica che sicuramente non ci sarebbe stata se la decantata “comunicazione esterna” non si fosse interrotta in un punto. E precisamente sul tavolo della figura istituzionale del Difensore civico regionale. Il quale, su richiesta di Cittadinanzattiva e col fine di informare i cittadini, aveva chiesto il 29 ottobre 2008 all'Arpab notizie sul monitoraggio dell'aria nei pressi del cementificio. Notizie mai pervenute al Difensore civico e quindi sollecitate in data 23 gennaio 2009. Anche in questo caso il silenzio

è stato assoluto, “nonostante il richiamo al rispetto della norma in materia di difesa civica (Legge regionale numero 5 del 2007) e nonostante la risonanza che alla problematica hanno dato i mass media”, come ha segnalato lo scorso 11 marzo lo stesso difensore agli amministratori regionali, chiedendo loro di “voler adoperarsi affinché da parte dell'Arpab vengano date informazioni puntuali circa questioni attinenti alla salute dei cittadini”. Di questa mancata comunicazione dell'Arpab nei confronti del Difensore civico e della comunità, e di un inspiegabile silenzio, ha scritto il Quotidiano del 16 marzo scorso, riportando, in più, una serie di dati oggettivi in materia di co-incenerittori e cementifici, ricordando qual è la presa di posizione della Regione Basilicata in materia. Dalle pagine del nostro giornale, quindi, sono state sollecitate notizie chiare, che ora sono finalmente arrivate dall'Arpab, e trasparenza per informare meglio i cittadini, senza creare alcun allarmismo, come può rendersi conto anche il lettore più distratto. A meno che la sola parola “cementificio” riportata sulle pagine di un quotidiano riesca a generare allarme e preoccupazione in qualche particolare lettore eccessivamente sensibile. Biagio Tarasco

Lopatriello: «Giura Longo addio a un pezzo di Sud» «CON la scomparsa del professor Raffaele Giura Longo, il Sud perde uno dei suoi uomini più illuminati». Così il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, si associa ai messaggi di cordoglio di tutto il mondo accademico e politico-istituzionale: «Egli era un meridionalista convinto, una delle menti più raffinate che la Basilicata potesse vantare. Anche durante il suo impegno politico in prima persona, riuscì a mantenere sempre viva quella coscienza critica di lucano doc, prima di tutto, e poi veniva l'appartenenza partitica. La sua scomparsa lascia un vuoto difficilmente colmabile nel mondo della storiografia del Mezzogiorno, di cui egli era un interprete del suo riscatto».


Matera 21

Lunedì 23 marzo 2009

a cura di VIDEOUNO TAXI MATERA 3332685173

Quando il passato non vuole lasciarci

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Convegno su dislessia E’ previsto il 27 marzo alle 15 nell’aula magna della scuola Padre Minozzi, il convegno su “Esperienze di prevenzione e dislessia”. Si parlerà di metodologie di screening, del punto della ricerca, ,d ella ricaduta della sperimentazione sui processi di apprendimento. Si confronteranno psicologi, neuropsichiatri dell’età involutiva, logopedisti, sociologi e dirigenti degli uffici scolastici. I temi più importanti della ricerca ma soprattutto della prevenzione diventeranno elementi del dibattito all’interno del convegno.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Gianfranco Viesti in città OGGI pomeriggio, alle ore 18 presso la sala conferenze della Camera di Commercio di Matera, in via Lucana, si svolgerà l’incontro con Gianfranco Viesti, autore di “Mezzogiorno a tradimento. Il Nord, il Sud e la politica che non c'è” (ed. Laterza). L'iniziativa è organizzata dall'associazione culturale “Medeura” e dalla Fondazione “BasilicataFuturo”. In un'Italia, che appare, a volte, sfiduciata e preoccupata, per molti il Sud è un'insopportabile palla al piede, un carico di problemi insolubili a dispetto delle colossali risorse investite: Mezzogiorno a tradimento, mangiapane a tradimento. La verità è che spesso con la parola Mezzogiorno viene identificato tutto ciò che non ci piace del nostro paese. Risolvere i problemi dello sviluppo meridionale e dell'Italia richiede la stessa strategia e serve a smentire gli stereotipi più diffusi sul cosiddetto “Sud parassita”. Un'occasione per capirne di più su ciò che sta accadendo nell'economia italiana.

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22 Matera e provincia Pisticci Le acque reflue non finiranno più nel Basento e l’acqua si allaccerà al Frida

Lunedì 23 marzo 2009

L’ex rione Snam esce dal degrado Partiti i lavori di riqualificazione delle reti idriche e fognanti PISTICCI - I lavori per il miglioramento e il rifacimento della rete idrica e fognaria nella zona residenziale di Pisticci Scalo, ormai appaltati e prossimi a essere intrapresi dalla ditta “Nuzzaci” di Matera, determineranno una serie di benefici per gli abitanti dell'ex quartiere Snam, sia sotto il profilo della funzionalità dei servizi che dal punto di vista amministrativo. La nuova rete idrica, innanzitutto, risulterà conforme ai termini di legge e sarà dotata di saracinesche di manovra, valvole riduttrici di pressione e pozzetti di scarico così da ottimizzare il funzionamento del sistema. La rete attuale, realizzata negli anni '60 (e le relative apparecchiature), infatti, risulta datata, versa in condizioni non buone e di scarsa funzionalità, appare a tratti corrosa con conseguenti problemi dal punto di vista igienico-sanitario. Anche la rete fognaria,

L’ex rione Snam a Pisticci, dove sono iniziati i lavori di riqualificazione delle reti idriche e fognarie

che pure risale agli anni '60, sarà migliorata e in parte sostituita con un nuovo tronco. La situazione di maggiore emergenza si registra lungo la strada a valle del Motel Agip, che

va ad incrociarsi con via Ravenna. In questa zona, infatti, diversi pozzetti di ispezione risultano intasati per la presenza delle radici degli alberi di eucalipto, che hanno arrecato danni

con la loro crescita e provocato la rottura della tubazione fognaria esistente e delle pareti dei pozzetti. Tale situazione determina la fuoriuscita di liquami da un pozzetto, con conseguenti forti problematiche sotto il profilo igienico-sanitario e della salute pubblica. Il tronco in oggetto, per questa motivazione, sarà realizzato ex novo. Nuovi pozzetti, inoltre, saranno installati ai piedi delle abitazioni così da rispettare le prescrizioni di legge. Un altro beneficio di assoluta importanza per l'ambiente e il rispetto delle normativa sarà determinato dal convogliamento delle acque fognanti del quartiere residenziale e delle preesistenze dello scalo di Pisticci all'impianto di depurazione e trattamento biologico ubicato nell'area industriale di Tecnoparco, visto che allo stato attuale il sistema sversa direttamente nel Basento, determinando elevate problema-

Bernalda Tanti messaggi di affetto e vicinanza da cittadini e politici locali

Il sindaco Renna sta meglio E’ ancora ricoverato in Terapia intensiva dopo un infarto BERNALDA - Sta meglio, il sindaco di Bernalda, Francesco Renna, colpito da un malore nel pomeriggio di sabato. Lo spavento è stato forte, per familiari e amici, che da subito hanno ribadito il messaggio d’affetto: «Forza Francesco». E’ questa la voce che si è levata ieri, dopo la notizia del malore che ha colpito il primo cittadino bernaldese. A soccorrere il sindaco, durante i sintomi dell’infarto, è stata la famiglia e il personale di primo soccorso, i quali, questi ultimi, hanno trasportato Renna all’ospedale “Madonna delle Grazie”, dove attualmente si trova ricoverato nel reparto di Terapia intensiva. Nella serata di ieri, abbiamo parlato con la moglie Paola, la quale ci ha riferito del lieve malore che ha colpito il sindaco e della terapia che sta seguendo. Ma le parole più belle che volevamo sentire dalla voce della moglie erano: «Ora sta bene». Subito dopo la notizia, la cittadina bernaldese ha voluto partecipare al completo al messaggio di vici-

nanza a Francesco e alla sua famiglia. Una voce unanime di grande affetto che va dal mondo della politica a quello delle associazioni, dalle compagini sportiveal mondo della cultura. In questo spazio riporteremo le parole giunte a noi da parte dell’Amministrazione comunale, mentre in seguito daremo ampio spazio ai messaggi della politica, delle associazioni e dei cittadini tutti. Tra i primi a darci la conferma di quanto sentito, è stato l’assessore alla Cultura, Dino Paradiso, il quale, alle 21.30 di sabato ci ha parlato del malore di Renna e del grande affetto che ha constatato durante le ore trascorse nella struttura ospedaliera di Matera. «Francesco -ha detto Paradiso- è il nostro primo cittadino, quindi, come non essere preoccupati alla notizia, certo ha continuato l’assessore bernaldeseavendolo visto ed avendogli parlato, mi sento più tranquillo. Il messaggio -ha concluso Paradisogià espresso di persona, è quello di una

pronta guarigione e di un grande abbraccio». Iole Madio, consigliere di maggioranza, ha parlato di notizia che ha scosso tantissimo, in quanto, come evidenziato dall’assenza, è una cosa che non ci si aspetta capiti ad alcuno, soprattutto a persone giovani come il sindaco. Madio, poi, ha rivolto un messaggio affettuoso alla famiglia Renna e alla moglie Paola. All’abbraccio della comunità bernaldese, e di tutta l’Amministrazione, si sono aggiunti anche quelli di Massimo Margarita e Gregorio Giannini, entrambi consiglieri di maggioranza, che hanno espresso il loro dispiacere per la notizia, che ha scosso Bernalda. Tra i messaggi d’affetto anche quelli di Arcangelo D’Alessandro, assessore del Governo Renna. Questa la voce, alla quale anche noi ci associamo, che dice: “Forza Francesco, Bernalda ti aspetta”. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Record di iscritti al Circolo velico di Policoro

I vini del Materano in vetrina ad Altamura

POLICORO - Saranno in diecimila quest'anno gli studenti di varie regioni italiane che frequenteranno i corsi e le attività del Circolo velico lucano di Policoro. Lo ha reso noto il presidente del sodalizio, Sigismondo Mangialardi, che ha indicato un incremento del 20 per cento delle presenze. Mangialardi, inoltre, ha evidenziato il lavoro di rete, che ha coinvolto in attività promozionali e organizzative il Circolo lucano insieme ad altre soggetti che si occupano di sport marini come la Lega navale, l'Assonautica e le federazioni sportive. In occasione del 25 aprile il Circolo organizzerà anche una minicrociera per sesdsanta docenti, che approderà a Taranto per una iniziativa sulla “Tomba dell'atleta di Taranto”. provinciamt@luedi.it

MATRIMONIO riuscito tra i vini della provincia di Matera e la gastronomia della vicina Puglia. Nei giorni scorsi si è svolto, presso il ristorante “Memè” di Altamura (Ba), una serata all'insegna della tipicità dal titolo: “Divino Bacco”. Oltre 40 persone hanno partecipato all'evento degustativo che ha abbinato i vini lucani con le specialità della vicina “Leonessa di Puglia”. A far apprezzare i vini abbinati ad ogni portata preparata dallo chef Massimo Marvulli è stato il professor Giuseppe Magno, presidente dell'Amira Basilicata che per ogni piatto ha dato vita ad una apprezzata degustazione guidata per scoprire i segreti dei vitigni lucani. Così l'originalissimo Aglianico bianco prodotto dall'azienda Mantegna di Irsina è stato abbinato alle strascinate scampi e rucola, mentre il vino rosso Lagarino di Dionisio dell'azienda novasirese Taverna ha accompagnato la specialità di carne della casa, vale a dire i saltimbocca alla Memè. Dulcis in fundo, è proprio il caso di sottolinearlo, una crostata di sambuco con crema pasticciera abbinata, per affinità, ad un liquore di sambuco artigianale prodotto da una piccola azienda di Chiaromonte. La serata organizzata dalla guida turistica ed enogastronomica “Girovagando in Italia”, ha visto anche la partecipazione dell'assessore al Turismo del Comune di Altamura, Giovanni Saponaro, il quale ha sottolineato come: «Le occasioni di promozione di territori così vicini come Matera e Altamura passino anche attraverso sinergie enogastronomiche in grado di valorizzare i prodotti delle due terre». Giovanni Martemucci provinciamt@luedi.it

tiche di inquinamento. Dal punto di vista amministrativo si andrà a determinare il passaggio di consegne nella gestione delle reti dal Consorzio Industriale ad Acquedotto Lucano, come previsto dalla normativa vigente. Tecnicamente questo cambiamento sarà reso possibile attraverso un allaccio indipendente alla condotta principale dell'acquedotto del Frida all'altezza del partitore di Pozzitello, con conseguente miglioramento della portata che risulterà anche regolabile. La condotta già esistente, invece, continuerà ad alimentare l'area industriale. L'intera opera è stata finanziata dal Comune di Pisticci attingendo alle risorse rivenienti dalla stipula dell'accordo del 2004 con la Snam finalizzato al trasferimento del Quartiere residenziale nella proprietà del Comune ed al consequenziale miglioramento infra-

strutturale dell'area abitativa. Dei circa 3 milioni di euro a disposizione, se ne impiegherà un terzo per gli interventi su acquedotto e fognatura. L'amministrazione Leone, oltre aver sbloccato i tortuosi iter propedeutici all'avvio di queste opere, sta impiegando anche le altre somme a disposizione attraverso la realizzazione del nuovo impianto di pubblica illuminazione (già completato), la riqualificazione degli impianti sportivi (in corso), il rifacimento dell'arredo urbano del Quartiere (che completerà gli interventi). Al termine di tutti i lavori la qualità della vita dei residenti, che hanno atteso per tanto tempo, risulterà di gran lunga migliorata e Pisticci Scalo sarà del tutto riqualificato nell'aspetto e, soprattutto, sotto il profilo della funzionalità e efficienza di servizi essenziali. Roberto D’Alessandro provinciamt@luedi.it

Consulta laica e consiglio pastorale

Calunnie sui preti Solidarietà a Nolè TURSI - La Consulta diocesana delle aggregazioni laicali, presente e operante nella Diocesi di Tursi-Lagonegro, ha manifestato in una nota, «rammarico per i fatti di questi ultimi giorni che vedono coinvolti alcuni sacerdoti e il vescovo in insistenti calunnie e diffamazioni». Il riferimento è ai veleni diffusi da una radio locale in seguito all’impossibilità temporanea di incardinare nella diocesi Padre Riccardo Gonzales, religioso extracomunitario assegnato alla parrocchia di Nova Siri centro, in attesa della cittadinanza italiana. «Si è creato pertanto un clima di tensione e di povera testimonianza del sensus ecclesiae. -prosegue la Consulta- Rinnoviamo il ri-

conoscimento incondizionato per l'operato pastorale e spirituale di monsignor Francesco Nolé. La Consulta si impegna, altresì, a partecipare la propria solidarietà e preghiera anche ai reverendi parroci, oggetto anch'essi di questa campagna denigratoria e calunniosa». Solidarietà al vescovo e ai sacerdoti coinvolti è stata espressa anche dal Consiglio pastorale diocesano, facendo proprio l'invito del vescovo a vivere la giornata di adorazione eucaristica indetta per venerdì 27 marzo prossimo, con la Comunità Diocesana, «nell'auspicio che frutto di tale giornata sia un accrescimento di fraternità e di unità spirituale». provinciamt@luedi.it

Avvincente concorso bandito dalla Fidapa per coinvolgere i ragazzi

I 50 anni di Policoro nelle scuole POLICORO - La prima iniziativa ufficiale per il cinquantenario di autonomia comunale che comincerà il prossimo 26 aprile è dell'associazione Fidapa (Federazione italiane donne arti professioni e affari), sezione di Policoro, in collaborazione con il Comune di Policoro, che ha in Maria Antonietta Amoroso la sua dinamica presidentessa. Si tratta di un progetto che prevede il coinvolgimento diretto delle scuole presenti nel centro jonico, di ogni ordine e grado, le quali dovranno presentare elaborati: cartolina, manifesto, depliant, supporto magnetico su dvd sulla genesi del centro jonico. Invece per le ragazze dell'Ipsia Pitagora, operatrici della moda, il regolamento stilato dalle socie della Fidapa prevede la presentazione di un disegno con la conseguente realizzazione di un costume tipico delle tradizioni etniche presenti in cit-

Ercole e il leone simboli della città di Policoro

tà. Il regolamento è stato distribuito ai rispettivi dirigenti scolastici delle scuole joniche, con il concorso che terminerà il 20 aprile. Poi una commissione di cinque membri valuterà tutti i lavori pervenuti e successivamente, il 4 maggio, ci sarà la proclamazione dei vincitori del concorso, mentre alla

premiazione è stata invitata anche la banda della Marina militare. Il primo premio è una fotocamera digitale; secondo stampate; terzo lettore cd: «Il concorso con le scuole serve a creare -spiega la Amoroso- un'identità comune di appartenenza alla città di Policoro, città giovane la cui crescita economica è stata enorme negli anni ma un ceppo unico stenta ancora a formarsi. Da qui l'idea di bandire un concorso i cui protagonisti sono proprio le future generazioni, quelle che un domani si sentiranno più 'attaccati' alla città di Policoro, grazie anche al contributo delle iniziative culturali come quella da noi proposta rientranti in un più vasto programma che la Fidapa sta promuovendo a livello nazionale: alla ricerca di un valore perduto, il rispetto. Nella fattispecie alla persona». Gabriele Elia provinciamt@luedi.it


Sport LunedĂŹ 23 marzo 2009

23

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Prima la rissa dopo il Potenza Serie D

Volley B2

Serie A Dilettanti

Il Genzano vince senza l’allenatore Matera ko netto

Super Medical Center Batte 3-0 il Nicosia e vola al secondo posto

Bawer, che figuraccia Toscana amara battuta anche la Levoni

da pagina 36 a 39

a pagina 53

alle pagine 49 e 50

Calcio regionale

Tennis

Basket B

Pisticci, un altro passo verso la serie D

Esordio negativo per il Pisticci

Il Bernalda annulla la capolista San Severo

da pagina 40 a 47

a pagina 52

a pagina 51


24 Sport

Lunedì 23 marzo 2009

Serie A. Inter troppo più forte degli amaranto ma i primi due gol dei nerazzurri sono frutto di sviste arbitrali

Reggina: manca anche il carattere Sconfitta senza appello al “Meazza”. Contro Genoa e Udinese ultime chance salvezza INTER REGGINA

3 0

PAGELLE REGGINA PUGGIONI (5) – Troppi tre gol, anche se solo sul terzo ha qualche responsabilità. In altre circostanze è stato salvato dai legni e da alcune imprecisioni avversarie.

INTER (4-3-3): Julio Cesar; Maicon, Rivas, Cambiasso, Santon; Stankovic (11'st Jmenz, dal 32'st Maxwell), J. Zanetti, Muntari; Balotelli, Ibrahimovic, Mancini (41'pt Obinna). In panchina: Toldo, Vieira, Crespo, Cruz. Allenatore: Mourinho. REGGINA (3-5-2): Puggioni; Lanzaro,Valdez, Santos; Adejo, Barreto, Carmona, Barillà, Costa; Cozza, Brienza. In panchina: Marino, Krajcik, Sestu, Cascione, Di Gennaro, Ceravolo, Stuani. Allenatore: Orlandi. MARCATORI: 6'pt Cambiasso, 11'pt Ibrahimovic (rig.), 13'st Ibrahimovic ARBITRO: Mazzoleni di Genova. Assistenti: Padovan e Cini. Quarto uomo: Candussio NOTE: giornata di sole ma fredda, terreno in perfette condizioni, spettatori 40.000 circa, un migliaio i tifosi reggini al seguito. Ammoniti: Valdez, Barillà, Carmona, Santon. Angoli: 4 a 2 per l'Inter. Recupero: 3' pt.

LANZARO (6) – Ha lottato e difeso con accanimento nella sua zona, ma non è stato sufficiente per limitare il passivo. Sua una delle conclusioni più pericolose. VALDEZ (6) – Mancini ha furbescamente allargato il piede verso quello del difensore. Rigore concesso, proteste costate care. Contro il Genoa non ci sarà. SANTOS (5,5) – Rientro con qualche indecisione. La sosta gli potrà servire per riacquistare la migliore condizione. ADEJO (6) – Spesso si innamora troppo della palla, ma nel complesso la prova è sufficiente anche se va meglio disciplinato. Una buona conclusione nella ripresa. Dal 32'st KRAJCIK (sv). BARRETO (5,5) – Si è visto a tratti in campo, non è stato determinante nell'arginare il gioco dell'Inter. Neanche tanto abile nel promuovere l'azione amaranto. CARMONA (5,5) – Un po' in ritardo, qualche volta falloso, anche se molto generoso nella sua azione passiva e attiva. BARILLÀ (5) – Impreciso, fuori tempo, ha anche fallito la più ghiotta palla gol della Reggina. La convocazione nell'under 21 forse, lo ha distratto. Col Genoa sarà squalificato anche lui. Dal 13'st SESTU (6) – Ha rivitalizzato la squadra nel finale con buone incursioni e qualche cross.

di RINO TEBALA MILANO - Passeggiano Inter e Reggina. I nerazzurri forti della loro superiorità tecnica e tattica, gli amaranto rassegnati alla sconfitta e senza un briciolo di determinazione. Scontato il risultato finale: ha vinto la squadra più forte, l'Inter, anche se i primi due gol sono apparsi molto dubbi. L'Inter non ha bisogno di tanto aiuto per conquistare i tre punti, ma la Reggina ha fatto ben poco per sovvertire il pronostico, come aveva fatto nella precedente gara al 'Meazza' contro il Milan. Brienza e compagni non hanno graffiato affatto. Per fortuna è cambiato ben poco in classifica, perchè la situazione è rimasta pressochè invariata, ma è l'unico aspetto positivo della giornata, visto che il temperamento della squadra non è apparso quello delle ultime giornate, ma molto dimesso. Orlandi dovrà lavorare molto nelle prossime due settimane e ricaricare i suoi durante la sosta, La doppia sfida interna contro Genoa e Udinese bisogna affrontarla con ben altro carattere. Tatticamente le due squadre si sono presentate ben equilibrate in campo, ma con atteggiamento diverso. L'Inter a trazione anteriore, indipendentemente dalle assenze in difesa, operando col solito

COSTA (5,5) – Gara con poche proiezioni. Sulla sua fascia, la fase difensiva non è stata sempre impeccabile. COZZA (6,5) – Il più attivo in attacco, nonostante i limiti della squadra. Un paio di assist preziosi e qualche conclusione, anche se non alla sua altezza. Dal 29'st CERAVOLO (sv). BRIENZA (5) – Si è fatto vedere molto poco. Un solo tiro, nel finale, centrale. Troppo poco per un fantasista come lui. r. t.

I due momenti chiave: il rigore di Valzez su Mancini e il gol di Cambiasso che apre le marcature

tridente. La Reggina con tre marcatori centrali e due esterni, tentando di ripartire in contropiede, ma con scarso successo, con i tre centrali di mediana, per alimentare l'azione offensiva di due fantasisti, Cozza e Brienza, troppo distanti tra di loro e spesso isolati. L'assenza di Corradi. non ha favorito i lanci lunghi e abbastanza coperta dalla cintola in giù, con il giovane Adejo a sorpresa in campo fin dal primo minuto, la Reggina ha cercato di controllare l'azione avversaria rimanendo chiusa nel suo guscio, ma non è riuscita a chiudere tutti gli spazi, nè ad andare in contropiede. APPROCCIO. Pessimo quello della Reggina che, appunto, ha concesso troppi spazi all'inter, indipendentemente dai due gol, non del tutto limpidi. E' stato un vero e proprio suicidio consentire ai nerazzurri di agire in spazi così ampi ed alla fine, la squadra amaranto ha subito l'iniziativa avversaria chiudendo già il primo tempo, sotto di due gol. CRONACA. Il primo tiro in porta è di Brienza (3'pt), parata di Julio Cesar. Al primo tentativo dell'Inter, invece, c'è il gol del vantaggio. Stankovic devia di tacco un cross e smarca Cambiasso in area che solo davanti alla porta, infila Puggioni in uscita.

Inizio di gara senza troppa concentrazione

Passano cinque minuti e la squadra nerazzurra raddoppia. Mancini si avventa su una palla filtrante e c'è contatto con Valdez. L'arbitro vede un fallo da rigore, Ibrahimovic trasforma dagli undici metri. La Reggina è già in crisi. subisce l'Inter e al diciottesimo, su errore di Santos, Balottelli serve Ibrahimovic che sbaglia mira a porta spalancata. Un istante dopo, ancora Ibrahimovic colpisce un palo interno pieno. Al ventesimo, si fa viva la Reggina con Costa che disturbato da Maicon non sfrutta a dovere un assist di Brienza. Due minuti dopo, Cozza sfiora l'incrocio dal limite, mentre al trentaseiesimo, Ibrahimovic interrompe la breve supremazia amaranto, impegnando Puggioni. Al trentottesimo, Cozza tira da buona posizione sull'esterno della rete, ma al quarantaduesimo, serve a Barillà un pallone d'oro. Il reggino, tutto solo, manda tra le braccia di Julio Cesar. Il primo tempo si chiude con un tiro di poco a lato di Obinna, appena entrato. Nella ripresa, la Reggina non riesce ad accelerare e l'inter controlla la gara. Ibrahimovic, al tredicesimo, legittima il vantaggio dell'Inter e riscatta la sua squadra dopo i due gol dubbi.

L'attaccante beve tre avversari e portandosi il pallone sul piede sinistro, fa partire una precisa palombella vincente, vedendo Puggioni fuori dai pali. Applausi per il bomber. Il portiere amaranto si riscatta tre minuti dopo su Balottelli che indirizza all'incrocio, ma trova il portiere. Dall'altra parte il più lucido è Cozza che serve Adejo al nono minuto, il cui tiro è parato da Julio Cesar. Il portiere dell'Inter si ripete un minuto dopo respingendo su Barreto prima e su Lanzaro, subito dopo. La gara si chiude con una conclusione centrale di Sestu a quattro minuti dalla fine, ben parata da Julio Cesar. MOVIOLA. Sul tacco di Stankovic per Cambiasso, in occasione del primo gol, più di una parte del corpo del difensore interista è oltre la linea difensiva amaranto, quindi, gol viziato da fuorigioco. Purtroppo, le moviole sono abituate a vivisezionare solo le azioni dubbie delle grandi per capire come stanno le cose, non quelle della povera Reggina. Stessa cosa sul fallo da rigore presunto che ha consentito all'Inter di raddoppiare. Mancini è andato a cercare il piede di Valdez che non ha commesso fallo. E alla fine c’è un po’ d’amaro in bocca in casa calabrese.

Cambiasso in fuorigioco sul primo gol

Il giovane Adejo in un duello aereo con Javier Zanetti


Sport 25

Lunedì 23 marzo 2009

Serie

A

Risultati e classifica Bologna-Cagliari

0-1

Catania-Lazio

1-0

pt 45’ Acquafresca 24’ pt Paolucci

Chievo-Palermo

1-0

Fiorentina-Siena

1-0

Genoa-Udinese

2-0

Inter-Reggina

3-0

pt 46’ Luciano st 27’ Mutu

st 15’ Sculli, 49’ Milito

6’ pt Cambiasso, 11’ pt (rig.) Ibrahimovic 13’ st Ibrahimovic

Lecce-Atalanta

pt 9’ Caserta, 30’ Padoin, st 3’ Padoin 46’ Caserta (rigore)

2-2

Napoli-Milan

0-0

Roma-Juventus

1-4

34’ pt Iaquinta, 3’ st Loria, 10’ st Iaquinta 23’ st Mellberg, 29’ st Nedved

Torino-Sampdoria

1-3

pt 8’ Pazzini, 24’ Sammarco, 29’ Bianchi st 24’ Cassano

Prossimo turno

30ª giornata 05/03/2009 ore 15

Atalanta-Fiorentina (ore 13) Cagliari-Catania Juventus-Chievo Milan-Lecce (ore 21) Palermo-Torino Reggina-Genoa Roma-Bologna Sampdoria-Napoli Siena-Lazio Udinese-Inter (ore 19)

29ª giornata Marcatori

INTER JUVENTUS MILAN GENOA FIORENTINA ROMA CAGLIARI PALERMO LAZIO ATALANTA NAPOLI CATANIA UDINESE SAMPDORIA SIENA CHIEVO BOLOGNA TORINO LECCE REGGINA

69 62 55 51 49 46 42 42 41 40 37 37 36 36 31 30 26 24 24 20

29 21 6

2 54 21 15 11 4

0 26 11 14 10 2

2 28 10 33 +10

29 19 5

5 51 23 14 10 2

2 28 11 15 9

3

3 23 12 28 +5

29 16 7

6 51 28 14 11 2

1 26 7 15 5

5

5 25 21 23 -2

29 14 9

6 39 27 14 9

4

1 27 12 15 5

5

5 12 15 12 -6

29 15 4 10 39 29 14 10 2

2 21 10 15 5

2

8 18 19 10 -8

29 13 7

9 44 41 14 9

3

2 23 15 15 4

4

7 21 26 3 -11

29 12 6 11 34 29 15 8

3

4 17 9 14 4

3

7 17 20 5 -17

29 13 3 13 39 38 14 10 0

4 28 21 15 3

3

9 11 17 1 -15

29 12 5 12 39 41 15 6

4

5 17 18 14 6

1

7 22 23 -2 -18

29 12 4 13 35 33 15 10 1

4 24 11 14 2

3

9 11 22 2 -19

29 10 7 12 33 33 15 8

4

3 22 14 14 2

3

9 11 19 0 -22

29 10 7 12 30 34 15 9

1

5 19 17 14 1

6

7 11 17 -4 -22

29 9

9 11 38 41 14 7

5

2 22 13 15 2

4

9 16 28 -3 -21

29 9

9 11 31 36 15 7

5

3 21 14 14 2

4

8 10 22 -5 -23

29 8

7 14 23 32 14 6

5

3 13 12 15 2

2 11 10 20 -9 -26

29 7

9 13 25 36 15 3

6

6 12 18 14 4

3

7 13 18 -11 -29

29 6

8 15 31 47 14 3

3

8 18 23 15 3

5

7 13 24 -16 -31

29 5

9 15 26 45 15 5

3

7 15 20 14 0

6

8 11 25 -19 -35

29 4 12 13 26 48 15 2

8

5 15 22 14 2

4

8 11 26 -22 -35

29 3 11 15 22 48 14 2

7

5 18 20 15 1

4 10 4 28 -26 -37

19 RETI: Di Vaio (4 rig) (Bologna); Ibrahimovic (1 rig) (Inter) 16 RETI: Milito (5 rig) (Genoa) 15 RETI: Gilardino (Fiorentina) 14 RETI: Pato (Milan) 13 RETI: Mutu (2 rig) (Fiorentina) 12 RETI: Floccari (1 rig) (Atalanta); Amauri (Juventus); Di Natale (3 rig) (Udinese) 11 RETI: Kakà (4 rig) (Milan) 10 RETI: Acquafresca (2 rig) (Cagliari); Zarate (2 rig) (Lazio); Cavani (1 rig), Miccoli (2 rig) (Palermo); Corradi (5 rig) (Reggina) 9 RETI: Jeda (Cagliari); Mascara (2 rig) (Catania); Del Piero (2 rig) (Juventus); Hamsik (2 rig) (Napoli); Vucinic (Roma); Pazzini (1 Fiorentina) (Sampdoria); Quagliarella (Udinese) 8 RETI: Sculli (Genoa); Pandev, Rocchi (Lazio); Simplicio (Palermo); Julio Baptista (1 rig) (Roma); Cassano (1 rig) (Sampdoria) 7 RETI: Doni (Atalanta); Paolucci (Catania); Tiribocchi (Lecce); Inzaghi, Ronaldinho (2 rig) (Milan); Denis, Lavezzi (Napoli) 6 RETI: Pellissier (1 rig) (Chievo); Iaquinta (1 rig) (Juventus); Castillo (Lecce); Totti (1 rig) (Roma); Maccarone (1 rig) (Siena) 5 RETI: Stankovic (Inter); Nedved (Juventus); Bellucci (1 rig), Delvecchio (Sampdoria); Bianchi (1 rig) (Torino)

Pazzini e Cassano affondano il Torino BOLOGNA CAGLIARI

0 1

BOLOGNA (4-3-2-1): Antonioli 6, Belleri 6, Moras 6, Castellini 6, Lanna 6, Volpi 5,5, Mingazzini 5, Mutarelli 5,5 (27' st Amoroso 6), Osvaldo 5 (23' st Marazzina 6), Valiani 5,5 (15' st Adailton 5), Di Vaio 6. (15 Colombo, 2 Marchini, 34 Casarini, 10 Bombardini). All.: Mihajlovic 5. CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6, Matheu 6,5, Lopez 6 (30' pt Astori 6,5), Canini 6, Agostini 6,5, Fini 7, Conti 6,5, Biondini 6 (18' st Matri 6), Lazzari 5,5, Jeda 6, Acquafresca 7 (27' st Parola sv). (24 Lupatelli, 20 Bianco,

GENOA UDINESE

2 0

GENOA (3-4-3): Rubinho 6,5, Biava 6,5, Ferrari 7, Bocchetti 7,5, Rossi 6 (6' st Olivera 6), Milanetto 6 (46' st Modesto sv), Juric 6,5, Criscito 7, Sculli 6,5 (20' st Sokratis 6,5), Milito 6,5, Palladino 6,5 (1 Lamanna, 3 Terigi, 45 Costantini, 42 Ferraro). All.: Gasperini 6,5. UDINESE (4-3-3): Handanovic sv (6' pt Koprivec 5,5), Zapata 6, Domizzi 5,5, Felipe 6, Pasquale 6,5, Asamoah 6,5, D’Agostino 6,5, Zimling 6 (22' st Quagliarella 6), Isla 6 (35' st Di Natale sv), Floro Flores 5,5, Sanchez 6,5 (99 Sala,

NAPOLI MILAN

0 0

NAPOLI (3-5-2): Navarro 6.5; Santacroce 5.5, Cannavaro 6, Contini 6.5; Grava 6, Pazienza 6.5, Blasi 6.5, Hamsik 6, Mannini 7; Lavezzi 6.5, Zalayeta 5 (47' st Bogliacino sv). In panchina: Bucci, Montervino, Amodio, Datolo, Russotto, Denis. Allenatore: Donadoni 6.5 MILAN (4-3-1-2): Dida 6; Zambrotta 6, Maldini 6.5, Favalli 6 (27' st Senderos sv), Jankulovski 6; Beckham 6, Pirlo 6, Flamini 5.5; Seedorf 5.5 (12' st Kakà 5.5), Inzaghi 5.5 (18' st Ronaldinho 6), Pa-

26 Mancosu, 16 Sivakov). All.: Allegri 6,5. ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto 5,5. MARCATORE: pt 45' Acquafresca. NOTE: Angoli: 9-5 per il Cagliari. Recupero: 3' e 4'. Ammoniti: Biondini, Mutarelli, Fini, Adailton e Lazzari per gioco scorretto, Matheu e Di Vaio per fallo di reazione, Osvaldo per proteste. Spettatori: 17.225 (di cui abbonati 14.860) per un incasso di 263.049 (di cui 219.292 rateo abbonamenti). IL GOL: – 45' pt: Acquafresca risolve di testa una mischia in area bolognese innescata da una punizione di Fini. 5 Obodo, 88 Inler, 7 Pepe). All.: Marino 6. ARBITRO: Ayroldi di Molfetta 5,5. MARCATORI: st 15' Sculli, 49' Milito. NOTE: Angoli: 7 a 6 per l’Udinese. Recupero: 3' e 4'. Espulso: 27' st Sanchez per comportamento non regolamentare. Ammoniti: Biava, Domizzi, Bocchetti, Zapata, Felipe, D’Agostino e Rossi per gioco scorretto. Spettatori: 25.000 I GOL_: – 15' st: Palladino scende a sinistra e crossa, la palla subisce una deviazione e finisce a Sculli che di testa supera il portiere in uscita. – 49' st: Palladino mette al centro rasoterra per Milito che in corsa segna sul primo palo. to 5.5. In panchina: Kalac, Darmian, Antonini, Shevchenko. Allenatore: Ancelotti 6 ARBITRO: De Marco di Chiavari 5.5 NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 60.000 circa. Ammoniti: Blasi. Angoli: 5-4 per il Milan. Recuperi: 0' pt e 2' st. NAPOLI – Finisce senza reti il posticipo del San Paolo tra Napoli e Milan. Nel giorno del debutto casalingo di Donadoni, il popolo napoletano non dimentica Reja e dedica striscioni al tecnico che ha riportato gli azzurri in Uefa partendo dalla C1.

CHIEVO PALERMO

1 0

CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6,5, Frey 6,5, Morero 6,5, Yepes 6,5, Mantovani 6,5, Luciano 6,5 (28'st Colucci s.v.), Rigoni 6, Marcolini 6, Pinzi 6,5, Pellissier 6, Bogdani 6 (40'st Langella s.v.). (18 Squizzi, 3 Scardina, 77 Italiano, 79 Esposito, 83 Sardo). All: Di Carlo 6,5. PALERMO (4-3-1-2): Amelia 6,5, Cassani 5,5, Carrozzieri 6, Bovo 5,5, Balzaretti 5,5, Migliaccio 5,5 (1'st Kjaer 5), Liverani 5, Nocerino 6 (32'st Hernandez s.v.), Simplicio 5, Cavani 5,5, Succi 5 (1'st Mchedlidze 6). (1 Ujkani, 26

LECCE ATALANTA

2 2

LECCE (3-4-3): Benussi 5, Schiavi 4.5 (1' st Ardito 5.5), Fabiano 4.5, Esposito 5, Angelo 5, Giacomazzi 5, Edinho 5 (9' st Papadopolulos 5.5), Ariatti 5, Papa Waigo 4.5 (37' st Zanchetta sv), Castillo 5, Caserta 7. All.: De Canio 5. ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6.5, Capelli 6, Pellegrino 6, Manfredini 6, Bellini 6 (18' st Peluso 5.5), Defendi 6 (23' st Cerci sv), Cigarini 6, Guarente 6, Padoin 7, Valdes 6 (15' st De Ascentis 6), Floccari 6.5. All.: Del Neri 6. ARBITRO: Celi di Campobasso 5.

TORINO SAMPDORIA

1 3

TORINO (4-4-1-1): Sereni 6, Rivalta 5, Natali 5.5, Pisano 4.5, Rubin 5.5, Diana 5.5 (25' st Stellone sv), Corini 6, Dzemaili 6, Zanetti 5 (9' st Barone 5.5), Gasbarroni 6, Bianchi 6. All. Novellino 5.5. SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi 6, Campagnaro 6 (38' st Raggi sv), Lucchini 6, Accardi 6 (44' st Gastaldello sv), Padalino 6.5 (15' st Dessena 6), Sammarco 6.5, Palombo 6.5, Franceschini 6, Pieri 6, Pazzini 6.5, Cassano 7. All. Russo 6 ARBITRO: Morganti di

Morganella, 25 Savini, 4 Tedesco). All: Ballardini 5,5. ARBITRO: Damato di Barletta 6,5. MARCATORE: pt 46' Luciano. NOTE: Recupero: 1' e 4'. Angoli: 5-3 per il Chievo. Ammoniti: Mantovani, Bovo e Frey per gioco falloso. Carrozzieri per proteste. Espulso: al 35' pt Cassani per fallo da ultimo uomo. Spettatori: 12.810, per un incasso di 88.699,16 euro. IL GOL: - 46' pt: Mantovani sulla corsia di sinistra serve Pellissier che crossa sul secondo palo dove Luciano sbuca alle spalle di Simplicio e batte da posizione ravvicinata Amelia.

FIORENTINA SIENA

1 0

FIORENTINA (4-1-3-2): Frey 6.5, Comotto 6, Gamberini 6, Kroldrup 5.5, Vargas 6, Jorgensen 5.5 (11' st Jovetic 5.5), Kuzmanovic 6.5, Felipe Melo 6, Montolivo 4.5 (16' st Gobbi 6), Gilardino 5 (25' st Bonazzoli 5), Mutu 6 (13 Storari, 14 Zauri, 3 Dainelli, 4 Donadel). All.: Prandelli 6. SIENA (4-3-1-2): Curci 6, Zuniga 6, Portanova 5.5, Brandao 5.5, Del Grosso 6, Vergassola 6, Codrea 6, Galloppa 6, Kharja 6.5 (31' st Calaiò 5), Maccarone 6.5, Ghezzal 6 (38' st Frick sv). (1 Elefthero-

poulos, 21 A.Rossi, 20 Ficagna, 55 Coppola, 23 Jarolim). All.: Giampaolo 6. ARBITRO: Banti di Livorno 6. MARCATORE: st 27' Mutu. NOTE: Angoli: 8 a 3 per il Siena. Recupero: 2' e 3'. Ammoniti: Gamberini per proteste, Comotto, Brandao per gioco falloso, Felipe Melo e Del Grosso per comportamento non regolamentare. Spettatori: 29.238, incasso 617.248 euro (paganti 4638, incasso 81.915; abbonati 24.645, quota 535.333 euro). IL GOL: – 27' st: Fiorentina in vantaggio con Mutu che concretizza con un bel tiro di sinistro da centro area un preciso cross dalla sinistra di Gobbi.

MARCATORI: nel pt 9' Caserta, 30' Padoin, nel st 3' Padoin, 46' Caserta (rigore). NOTE: Angoli: 4-1 per il Lecce. Recupero: 1' e 5'. Ammoniti: Papa Waigo, Peluso, Cigarini, Guarente per gioco falloso, Padoin, Manfredini per comportamento non regolamentare. Espulsi: 40' st De Canio; il medico sociale del Lecce Giuseppe Palaia al 25'del st. Spettatori: 7.500 I GOL: – 9' pt: Caserta scarta Consigli in uscita ed insacca a porta vuota. – 30' pt: Padoin con un pallonetto scavalca Benussi. – 3' st: Padoin si smarca di Angelo e scarica sotto la traversa. – 46' st: Mano in area di Manfredini, rigore che Caserta trasforma. Ascoli Piceno 5.5. MARCATORI: nel pt 8' Pazzini, 24' Sammarco, 29' Bianchi; nel st, 24' Cassano NOTE: Angoli: 8 a 3 per il Torino. Ammoniti: nel pt Pisano, Corini, Padalino, Bianchi e Dzemaili; nel st Rubin e Pieri, tutti per gioco scorretto. Spettatori: 17 mila circa. Recupero: 1' e 5'. I GOL: – 8' pt: Pazzini al limite dell’area segna con un preciso rasoterra. – 24' pt: Cassano verticalizza per Sammarco, che di piatto batte Sereni. – 29' pt: Bianchi, di tacco, accorcia le distanze. – 24' st: Cassano si beve la difesa granata e di destro realizza la terza rete della Sampdoria.

L’esultanza di Caserta dopo il rigore del 2-2 in Lecce-Atalanta


26 Sport

Lunedì 23 marzo 2009

Risultati e classifica Benevento-Pistoiese

2-0

Cavese-Sorrento

0-1

Foggia-R. Marcianise

2-1

33’ (r) e 47’ Clemente 38’ Myrtaj

26ª giornata Marcatori

GALLIPOLI

51

26 15 6

5 45 25 13 10 3

0 33 12 13 5

3

5 12 13 20 -2

68’ Troianiello (F), 69’ Innocenti (RM), 90’ Velardi (F)

CROTONE

49

26 15 4

7 41 27 14 12 1

1 30 12 12 3

3

6 11 15 14 -5

Foligno-Arezzo

3-1

BENEVENTO

47

26 13 8

5 38 24 14 11 2

1 25 8 12 2

6

4 13 16 14 -7

Gallipoli-Pescara

4-1

AREZZO

44

26 12 8

6 45 31 12 8

3

1 27 12 14 4

5

5 18 19 14 +1

26’ Mounard (G), 37’ Coletti (P), 62’ Molinari (G), 64’ Ginestra (G), 72’ Di Gennaro (G)

CAVESE

44

26 12 8

6 29 20 13 7

5

1 18 9 13 5

3

5 11 11 9

-8

Potenza-Juve Stabia

FOGGIA

41

26 10 11 5 30 27 12 8

4

0 18 8 14 2

7

5 12 19 3

-9

PERUGIA

33

26 8 10 9 23 21 14 4

8

2 13 7 12 4

2

6 10 14 2 -20

39’, 57’ e 63’ De Paula (F), 60’ Chianese (A)

83’ Sabatino

1-0

Taranto-Perugia

2-0

TERNANA

32

26 7 11 8 25 26 13 6

5

2 15 8 13 1

6

6 10 18 -1 -20

Ternana-Crotone

0-0

SORRENTO

32

26 8

8 10 30 32 12 5

4

3 14 11 14 3

4

7 16 21 -2 -18

V. Lanciano-Paganese

0-0

R. MARCIANISE

32

26 7 11 8 21 23 13 7

4

2 14 7 13 0

7

6

7 16 -2 -23

TARANTO

32

26 9

5 12 24 30 14 6

4

4 17 10 12 3

1

8

7 20 -6 -19

FOLIGNO

31

26 7 10 9 29 33 13 5

4

4 17 13 13 2

6

5 12 20 -4 -21

V. LANCIANO

31

26 9

4 13 31 36 13 7

2

4 19 11 13 2

2

9 12 25 -5 -22

PAGANESE

31

26 8

7 11 18 27 13 6

4

3 14 12 13 2

3

8

4 15 -9 -21

PESCARA

27

26 7 10 9 28 35 13 7

4

2 19 10 13 0

6

7

9 25 -7 -21

JUVE STABIA

22

26 5

9 12 24 34 13 3

5

5 11 14 13 2

4

7 13 20 -10 -28

POTENZA

22

26 6

7 13 16 26 12 5

4

3 13 8 14 1

3 10 3 18 -10 -25

PISTOIESE

19

26 3 10 13 17 35 14 2

8

4 12 17 12 1

2

8’ Prosperi, 97’ (r) Carrozza

Prossimo turno

27ª giornata 29/03/09 ore 15.00

Arezzo-Foggia Cavese-Gallipoli Crotone-Taranto Perugia-Paganese Pescara-Foligno Pistoiese-Juve Stabia R. Marcianise-Benevento Sorrento-Potenza Ternana-V. Lanciano

9

5 18 -18 -35

14 RETI: Clemente (1) (Benevento) 12 RETI: De Paula (Foligno); Di Gennaro (2) (Gallipoli) 11 RETI: Ginestra (Gallipoli) 10 RETI: Baclet (Arezzo) 9 RETI: Chianese (1) (Arezzo); Mazzeo (Perugia); Simon (2) (Pescara); Innocenti (1) (R.Marcianise) 8 RETI: Salgado (4) (Foggia); Dionigi (1) (Taranto) 7 RETI: Castaldo L. (Benevento); Bernardo (Cavese); Basso (1) (Crotone); Cipolla e Coresi (3) (Foligno); Biancolino (4) (J.Stabia); Myrtaj (1) (Sorrento) 6 RETI: Favasuli (3) (Cavese); Caetano e Russo (Crotone); Del Core (1) (Perugia) 5 RETI: Bondi e Martinetti (1) (Arezzo); Garminale (1) (Foggia); Russo (Gallipoli); Cozzolino (2) (Potenza); Biancone (Sorrento); Caturano (Taranto); Perna (1), Rigoni (2) e Scappini (Ternana); Morante (2) (V.Lanciano) 4 RETI: Lauria (1) e Terra (Arezzo); Sorrentino (Cavese); Espinal e Pacciardi (Crotone); Troianiello (Foggia); Mounard (Gallipoli); Capparella (J.Stabia); Zeytulaev (Pescara); Artistico (1) (Pistoiese); La Vista e Ripa (1 rig) (Sorrento); Bolic, Margarita, Oshadogan e Tisci (1) (V.Lanciano)

Surclassato il Pescara. Segnano i gioielli giallorossi Mounard, Ginestra e Di Gennaro

Riparte la fuga del Gallipoli Abruzzesi rimaneggiati, ma Galderisi rischia lo stesso GALLIPOLI PESCARA

4 1

GALLIPOLI (4-3-1-2): Rossi 6; Cangi 6, Molinari 6,5, Bonatti 6, Suriano 6,5; Russo 7, Esposito 6, Buzzegoli 6 (14' st Sansone 6,5); Mounard 7,5; Ginestra 6,5 (36' st Ianniciello sv), Di Gennaro 6,5. A disp.: Sciarrone, Cimarelli, Zampa, Vastola, Marzeglia. All.: Giannini 6,5. PESCARA (4-4-1-1): Indiveri 5,5; Camorani 5,5, Pomante 5,5, Siniscalchi 5,5, Vitale 6; Felci 6, Coletti 6,5, Giordano 5,5, Stella 6; Perrulli 5,5 (32' st Pisciotta sv); Laens 5 (41' st Inglese sv). A disp.: Prisco, Prizio, Di Liso, Iandoli, Scappaticci. All.: Galderisi 5,5. ARBITRO: Bolano di Livorno 6,5 RETI: pt 22' Mounard (G), 37 Coletti (P); st 17' Molinari (G), 19' Ginestra (G), 28' Di Gennaro (G). NOTE: spettatori 1200 circa, di cui un centinaio di tifosi provenienti da Pescara. Espulso il tecnico Giannini al 33' st per proteste. Ammoniti: Giordano, Bonatti, Cangi e Laens. Angoli 6-4 per il Gallipoli. Recupero: pt 2'; st 0'. GALLIPOLI Il Gallipoli ritorna a volare solitario in vetta ed inguaia il Pescara. La capolista di Beppe Giannini travolge nella ripresa la formazione di Nanu Galderisi, che ieri ha compiuto in modo poco felice 46 anni. Per gli abruzzesi non è bastato un bel primo tempo (11) per riuscire a garantirsi un risultato positivo nella tana della capolista giallorossa che, grazie al poker finale, riscatta il ko di lunedì sera ad Arezzo e ritorna da sola al comando in virtù del

pareggio del Crotone frenato sul campo della Ternana (0-0). Per la sfida contro il Pescara Beppe Giannini ritorna a schierare il Gallipoli con il 4-3-1-2. Con la riconferma di Cangi sulla corsia destra difensiva, mentre Bonatti sostituisce ancora l'infortunato Antonioli in coppia con il centrale difensivo Molinari. C'è il ritorno di Mounard nei panni di ispiratore per la coppia Di Gennaro-Ginestra. Il Pescara si presenta invece nel Salento con l'emergenza in attacco: Bazzani squalificato, Simon infortunato, mentre l'uzbeco Zeytulaev è stato convocato in nazionale. Quindi Galderisi lancia dal primo minuto il baby uruguagio Federico Laens. In una partita disturbata dal forte vento è il Gallipoli a tentare subito di imprimere i propri ritmi per riscattare il tonfo di Arezzo. Il francesino Mounard è il più ispirato e dopo aver messo in tilt la retroguardia abruzzese in avvio trova anche il gol del vantaggio al 22': servito da un lancio dalla parte opposto di Russo, tenta e trova il numero dalla sinistra, si accentra e fa partire un tiro velenoso che beffa Indiveri. Gli abruzzesi tentano la reazione e si presentano per bene tre volte in 4 minuti dalle parti di Rossi con un frizzante Stella (dal 26' al 30'). La pressione degli adriatici si fa sentire di più ed al 37' produce il gol del pari: punizione dal limite sapientemente trasformata di destro dal centrocampista Coletti. Al 41' il Gallipoli si affaccia dalle parti di Indiveri su calcio d'angolo di Esposito: Bonatti di testa manda a la-

Il gol di Ginestra. Sotto Galderisi a rischio esonero

to. Ma al 46' Felci si vede respingere il tiro velenoso da Rossi, che si salva come può anche su una palla resa indiavolata dal vento. Nella ripresa il Gallipoli cerca la svolta e vanta il vento in poppa. Dopo appena un minuto Cangi non riesce a spingere di testa il pallone sul secondo palo sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Al 14' Giannini ridisegna la propria squadra: chiama in pachina Buzzegoli e manda in campo Sansone, passando dal 4-3-1-2 al 4-2-4 con Russo ed Esposito centrali. Mounard e Sansone come esterni offensivi alla coppia Di Gennaro-Ginestra. Si scatena il Gallipoli, che al 17' raddoppia con Molinari di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo di Esposito. Poi dopo appena due minuti c'è il tris di Ginestra di testa

su un cross dalla destra di Russo. Ed al 28' arriva il 4-1 su un'azione travolgente di gran classe e tecnica con Ginestra-Mounard per capitan Di Gennaro, che deposita in rete. Addirittura al 30' Ginestra colpisce anche il palo, senza registrare nessuna reazione del Pescara. I circa 100 tifosi adriatici sono delusi e contestano la squadra abbandonando le tribune al 33' . Da segnalare nello stesso momento l'espulsione del tecnico Giannini, che, sentendosi offeso dal pescarese Perrulli mentre veniva sostituito da Galderisi, era andato a chiarirsi a parole con la panchina avversaria. A questo punto embra segnato il destino di Galderisi, ieri era il compleanno che potrebbe essere esonerato nella giornata odierna. Pasquale Marzotta


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Lunedì 23 marzo 2009

In 10 per oltre un’ora batte la Juve Stabia con il tocco di Sabatino

Il Potenza risale col cuore Espulso Nolè, grande difesa, vittoria fondamentale POTENZA JUVE STABIA

1 0

POTENZA (4-2-1-3): Tesoniero 6; Dei 6,5 Cuomo 7 Di Bella 7 Patarini 6,5; Sabatino 7 Suppa 6 (14’st Cozzolino 6); Cammarota 6,5; Sarno 6,5 (45’ st Volpe sv) Mangiapane 6 (39’st Berretti sv) Nolè 5. A disp. Groppioni, Scardini, Porcaro, Cantoro, Volpe. All. Arleo JUVE STABIA (4-3-2-1): Soviero 5,5; Ametrano 5,5 Gritti 5,5 (47’ st Marino sv) Rinaldi 6 Radi 6,5; Vicedomini 5,5, Amore 6, Mineo 5 (1’ st D’Ambrosio 6); Peluso 6; Rastelli 5,5 (25’ st Cristea sv) Biancolino 5. A disp. Della Corte, Maury, Barbosa, Marano. All. Costantini ARBITRO: Giancola di Vasto Guardalinee: Griffa-Iori MARCATORI: 38’ st Sabatino NOTE: spettatori 1500 circa. Si è giocato sotto la luce artificiale. ESPULSI: Nolè (P) al 28’ per doppia ammonizione, 37’ st Ametrano (J) per doppia ammonizione Ammoniti: Nolè (P) Ametrano (J), Mineo (J), Radi (J) Rastelli (J) Patarini (P)Di Bella (P) Amore (J) Soviero (J) Angoli 5-3, rec. 1'pt-4' st PRIMA la rissa, poi il gran cuore, anche un pizzico di buona sorte: tutto per tirare un grosso sospiro di sollievo e mettersi alle spalle la Juve Stabia. La rivale più odiata. L’acerrima nemica, agganciata nei punti, scavalcata per valenza dei confronti diretti. Da ieri pomeriggio il Potenza è terz’ultimo, addirittura: non lo era mai stato dall’inizio della stagione. In un solo colpo i rossoblù, con un’altra prestazione di gran carattere, azzerano le brutture di Pistoia e dimostrano di essere vivi. Soprattutto, di saper soffrire e di farsi valere, anche al cospetto di una squadra che costa tre volte tanto, ma che vale tre volte di meno. Almeno al cospetto di quanto visto al Viviani. La rissa iniziale testimonia che la gara sarà giocata sul filo della tensione. Il giallo a Nolè dopo 4’ per un gol segnato con la mano, è

Palla in rete dopo il tocco di sabatino (fuori quadro). In basso il gol di mano di Nolè (annullato) e l’esultanza di Sabatino

cattivo presagio. Le squadre in campo hanno paura di commettere l’errore fatale e non giocano gran calcio, complice anche un terreno pesantissimo, spalato dalla neve solo pochi minuti prima del via. Al tirar delle somme, bene così, perchè le risultanze della battaglia del Viviani sono del tutto positive e chissà che non sia arrivata l’ora della continuità per la squadra rossoblù, a partire da Sorrento. E il dato positivo è che per la Juve Stabia, diretta concorrente, in procinto di avvi-

cinarsi alla trasferta di Pistoia, è davvero notte fonda. Indubbiamente, Costantini avrà di che preoccuparsi. Scelte confermate quelle del tecnico stabiese, rispetto alle previsioni della vigilia: Mineo sostituisce l’infortunato Stentardo, mentre tocca a Peluso il ruolo dello squalificato Capparella. Dietro, per Geraldi c’è Gritti e non Maury, influenzato in settimana. Arleo sorprende solo per una scelta: panchina per Groppioni e pali affidati, nella partita più importante dell’anno, a Tesoniero, 20

Ecco cosa prevede il regolamento per definire le posizioni

I rossoblù sono terz’ultimi RIBADIAMO con forza un concetto: nonostante il Potenza sia a pari punti con la Juve Stabia a quota 22, con la vittoria di ieri l’ha scavalcata. Se il campionato finisse oggi, infatti, la classifica reciterebbe: Pistoiese ultime e in Seconda Divisione, Juve Stabia penultima, Potenza terzultimo. Questo sulla base delle regole che determinano la classifica in caso di pari punti tra due squadre. Sette giorni fa scrivevamo che il Potenza non era ultimo, ma in vantaggio sulla Pistoiese per via della differenza reti generale (il Potenza aveva 3 gol di vantaggio sulla squadra toscana), che è il criterio secondario da applicare nel caso in cui il primo, ossia il numero di punti presi nei due scontri diretti con l’avversaria fosse pari e anche la differenza reti di quei due match. A titolo esemplificativo, spieghiamo: Potenza-Pistoiese 2-0, Pistoiese-Potenza 2-0, parità assoluta, si guarda la differenza reti generale e quindi: Potenza 16 gol fatti e 27 subiti, Pistoiese 16 gol fatti e 30 subito. Ecco perchè allora il Potenza era penultimo.

Oggi si ripete più o meno la stessa storia. Potenza e Juve Stabia sono a pari punti (22), si guarda subito allo scontro diretto che dice Juve Stabia-Potenza 0-0 e Potenza-Juve Stabia 1-0: rossoblù in vantaggio. Ipotesi numero tre che potrebbe verificarsi domenica prossima. La Pistoiese batte nello scontro diretto la Juve Stabia e l’aggancia nel numero dei punti (22), ma la supera per lo stesso criterio che abbiamo appena descritto. Ossia, si guarda agli scontri diretti: all’andata finì 0-0, vincendo i toscani acquisirebbero il vantaggio tale da spedire, sia pure a parità di punti, ripetiamo, la Juve Stabia all’ultimo posto. beninteso, questo è un discorso che lascia il tempo che trova, dal momento che ogni singola classifica verrà redatta effettivamente solo al compimento dell’ultima giornata. Tornando ai fatti di casa nostra, non è errato dire che Potenzae Juve Stabia sono penultime a 22 punti, ma è giusto anche dire che il Potenza ha acquisito questo leggerissimo vantaggio, che potrebbe diventare determinante alla fine della stagione. a.p.

Vantaggio acquisito per lo scontro diretto favorevole

anni, all’esordio tra i prof. Poi i nati nel 1988 in campo saranno addirittura quattro per i rossoblù. Tatticamente quello stabiese è un 4-3-1-2, quello lucano un 4-3-3, con Cammarota abile a sfruttare lo spazio creato dinanzi a sé da Mangiapane. Subito un intervento pesante di Cuomo su Peluso, ma è per Nolè il cartellino giallo. Al 4’, di mano, aveva beffato Soviero: rete annullata e provvedimento sacrosanto. Partita maschia, su un terreno pesantissimo: giallo anche all’ex, fischia-

tissimo, Ametrano. Assai dinamico il Potenza ma i ritmi sono abbastanza lenti. Sarno impensierisce le vespe, anche se il secondo tentativo di andare a rete è analogo al primo. Corner e stacco aereo sbilenco di Cuomo (22’) a replicare a un tirocross di Ametrano (20’). Ancora Sarno fermato fallosamente al limite e punizione al bacio di Mangiapane deviata in angolo da Soviero (27’). Doccia gelata al 28’: proteste di Nolè dopo un fallo di Cammarota e secondo gial-

lo. Juve Stabia in superiorità numerica, ma senza sussulti per vincere la partita anche per la lentezza della manovra, tesa spesso a cercare la sponda sul centravanti. Il solo Ametano tenta la battuta dalla distanza, risultando, per tutto il primo tempo, il più pericoloso dei suoi. Biancolino, infatti, è a tratti irritante e controllato con irrisoria facilità da Cuomo e Di Bella. Ma è l’intera retroguardia potentina a disputare una prestazione esemplare e di grande affidabilità. I cartellini gialli del severissimo Giancola condizionano la scelta della ripresa di Costantini che mette dento l’altro ex D’Ambrosio (a destra in difesa) avanzando sulla linea dei mediani Ametrano, in luogo dell’evanescente Mineo. Ma la prima occasione è di marca lucana con Sarno che fallisce da buona posizione un assist di Mangiapane (3’). La Juve Stabia avanza il suo baricentro, appropriandosi della trequarti di un Potenza, costretto al lancio lungo per attaccanti piuttosto lenti e assai distanti dalla porta. L’inserimento di D’Ambrosio consente alle vespe la spinta sull’out destro, il Potenza controlla con attenzione, quasi rassegnato a difendersi ad oltranza. Arleo si gioca allora la carta Cozzolino, arretrando Mangiapane nel cuore della manovra. E’ difesa ad oltranza per il Potenza, avvantaggiato dai limiti offensivi dei gialloblù. Costantini toglie lo stremato Rastelli per Cristea, ma la gara non decolla, almeno fino al rosso per Ametrano (doppio giallo) al 37’. Sulla punizione susseguente all’inutile fallo, il fendente di Mangiapane trova Soviero immobile per la deviazione vincente di Sabatino. Potenza in vantaggio proprio quando la Juve Stabia non poteva fare più niente. Cuore, sofferenza e reazione emotiva importante dopo il ko di Pistoia: una serie di circostanze che lascia ben sperare: il Poetnza è ancora vivo. Ora deve solo durare. Alfonso Pecoraro


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Lunedì 23 marzo 2009

Contatto tra Soviero e Postiglione. Biancolino travolge il patron

Un’indegna rissa IL FILM DELLA RISSA

Soviero a terra, accanto a lui Postiglione

Rastelli cerca di calmare il suo portiere

Il patron rossoblù soccorso da uno stabiese

ALTISSIMA tensione, ma mai in questo modo. Una rissa in campo, nei pressi della porta stabiese con protagonisti Soviero, Biancolino e il patron Postioglione. Il racconto parte dal coreografico lancio di palle di neve da parte dei tifosi del Potenza verso il portiere gialloblù. La minaccia del direttore di gara di non iniziare il match induce il patron del Potenza Giuseppe Postiglione a miti consigli nei confronti della sua tifoseria. Ma il battibecco a distanza con il portiere è abbastanza chiaro ed evidente: i due vengono a contatto e Soviero mette un dito sul volto di Postiglione, poi arriva di gran carriera Biancolino che spinge con violenza il dirigente che ruzzola dentro la rete. Il parapiglia è generale. Volano minacce e spintoni, il direttore di gara a fatica mette a freno l'irruenza di tanti, ma dopo qualche minuto dà il via alle ostilità. Una sceneggiata che ha visto come protagonista iniziale quel tale Soviero già conosciuto in Italia per altri precedenti. Uno degli episodi più clickati su Youtube è quello relativo alla massiccia dose di complimenti rivolta verso un guardalinee durante un Brescia-Genova del 1999. L'episodio più importante a riguardo, certamente il meno edificante, riconduce a Messina-Venezia del 18 aprile 2004 sul neutro di Bari: rissa furibonda con diversi innocenti malcapitati sotto il tiro del suo furore. Cinque mesi di squalifica. Gli andò un po’ meglio diversi anni prima quando giocava nella Fermana: ancora un parapiglia, questa volta il malcapitato è un dirigente del Giulianova che stava cercando di placarlo. Anche questo episodio viene spesso ricordato nel web. E’ quindi un Postiglione infortunato, sporco di fango ma felice quello che si presenta in sala stampa. Poche ma efficaci parole su quest’ aspetto che, comunque, passa in secondo piano rispetto alla gioia per un successo che, per la prima volta, vede il Potenza al terz’ ultimo posto della graduatoria. “ Evidentemente non tutti capiscono cosa vuol dire civiltà – esordisce il massimo dirigente campano. La Juve Stabia forse ha pensato di venir a giocare a Potenza mostrando i muscoli prima del match. Noi da persone civili abbiamo sorvolato concentrandoci sui novanta minuti. Ho visto una squadra, decisa, grintosa e pronta a di-

L’esultanza dopo il gol di Sabatino

menticare la brutta gara di Pistoia. Credo che la vittoria, giunta nel finale, su un fortunoso calcio di punizione, comunque premia un Potenza che, rispetto all’ avversario, ha fatto qualcosa in più pur di vincere l’ incontro. Intanto – continua – mi preme ringraziare tutte le persone che hanno fatto sì che la gara con la Juve Stabia si giocasse nelle migliori condizioni possibili. Tutti da operatori ecologici, tifosi e gruppo dirigenziale hanno contribuito a rendere praticabile il terreno del “Viviani”, coperto dalla neve caduta nei giorni scorsi. Rispetto alla gara con la Paganese, il manto erboso, pur pesante, non ha creato problemi particolari. Comunque, per concludere, spero di continuare a sporcarmi di fango e a vincere il maggior numero di gare possibili. La classifica ora è bella. Finalmente terz’ ultimi con Juve Stabia e Pistoiese sotto. Incredibile pensando al fatto che, domenica scorsa, sembravamo condannati all’ ulti-

mo posto. Non culliamoci e andiamo decisi sull’ obiettivo Sorrento. I rossoneri, vittoriosi a Cava, ci daranno filo da torcere. Il mio sogno è ripetere il risultato dello scorso anno”. Per la cronaca, il Potenza ha Sorrento vinse per uno a zero con ree di Delgado. Che tutto ciò sia di buon auspicio? Magari. Intanto è bello gioire per una vittoria contro la Juve Stabia. Una gara sempre dal sapore particolare. Quest’anno ancor di più, dal momento che tra gli sconfitti figura Raffaele Ametrano, il famoso capitano del Potenza dello scorso anno che, dopo aver rescisso il contratto per i ben noti problemi familiari risolti poi in un baleno, ha provocato, per sua sfortuna l’ episodio chiave dei novanta minuti con l’ espulsione per lui ed il gol vittoria al Potenza. Come si dice il calcio è galantuomo. Questa volta ha arriso al Potenza. Lorenzo Corrado

L’ex capitano rossoblù fischiato dai tifosi del Viviani

Ametrano? Ben gli sta INUTILE negarlo, era il più atteso. “E ben gli sta”, considera a gran voce qualcuno dalla gradinata. Raffaele Ametrano, suo malgrado, consegna al Potenza la punizione letale per issarsi al terz’ultimo posto. Il secondo giallo che l’ha spedito anticipatamente negli spogliatoi è forse eccessivo, ci sono seri dubbi che l’assist di Mangiapane a Sabatino sia voluto, ma il finale è facilmente sintetizzabile: “ben gli sta”. La Juve Stabia sprofonda nel baratro, li’ dove l’ex capitano rossoblu mai avrebbe immaginato di finire, giocando a due passi da casa. Prima di ieri, siamo tra i pochi a poter testimoniare l’ultima apparizione di Ametrano a Potenza. Un inglorioso pomeriggio d’estate in cui - accompagnato dal padre e da un sedicente parente (un quintale di muscoli, ndr) – l’ex juventino è venuto a prendersi la lista direttamente dalle mani di Postiglione, nella sede della società. Rescissione consensuale del contratto bienna-

Ametrano subito dopo l’espulsione

le che lo legava alla maglia rossoblù, più che lecite le motivazioni ufficiali (“gravi problemi familiari, il calcio per me passa in secondo piano”, disse). Poco importa che un paio di giorni dopo Ametrano raggiunse prontamente il ritiro della Juve Stabia in Umbria. Se i problemi di famiglia lo obbligavano a tornare a Castellammare, evidentemente in quel periodo li ha gestiti in teleconferenza. Gli auguriamo anche di averli risolti. Il piglio con cui ha affrontato la partita è il solito, da grande professionista. Prima laterale destro difensivo, poi in mezzo al campo. Ma gli occhi del Leone li ha lasciati a Potenza. Ieri abbiamo visto un giocatore forte, ma normale, non un trascinatore sebbene abbia ispirato gran parte delle azioni offensive. A Potenza faceva l’allenatore in campo, altro che il compitino. Essere profeti in patria è quanto mai difficile. Goliardicamente confermiamo: ben gli sta. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it


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Lunedì 23 marzo 2009

Le pagelle Oltre al goleador, il migliore è Di Bella. Bene Sarno

Sabatino, il sigillo giusto Dei-Cuomo-Patarini come una diga in difesa TESONIERO ( 6) - una partita a ghiacciarsi tra i pali, mai sollecitato DEI (6,5) - attento e reattivo, nonostante due giornate di stop. CUOMO ( 7) - il solito gladiatore. Gli attributi li ha e cerca di trasmettere qualcosa anche a chi fatica a metterli fuori. Biancolino non vede una palla

posizione davanti alla difesa senza mai entrare in percussione, adagiandosi sui ritmi della partita. COZZOLINO ( 6) - primo controllo sbagliato, secondo con il tiro in porta. Cerca la palla profonda che poco spesso gli arriva.

DI BELLA (7) attento ed efficace in fase di chiusura con Cuomo. Non si fa mai sorprendere, dimostrando una personalità non indifferente PATARINI (6,5) - esteticamente non è il massimo, magari è anche macchinoso. Eppure svolge un compito preciso nel controllo di Rastelli e nel raddoppio su Peluso. Randella a do- Un fallo su Sarno e vere e si procu- Cammarota ra anche la punizione vincente. SABATINO (7) - davanti alla difesa combatte come nelle ultime due uscite, facendo crescere il rimpianto di non averlo visto prima impegnato così. Tampona con dinamismo e vince il duello con Vicedomini e Amore. Poi sigilla la sua ottima prestazione con il gol del successo. CAMMAROTA ( 6,5) - deve sfruttare lo spazio che Mangiapane gli apre. Lui si inserisce con tempismo, dando anche un buon contributo in fase di interdizione. Una partita senza soste e di grandissimo sacrificio SUPPA (6 ) - in mezzo fa valere soprattutto i centimetri, svettando sui palloni alti. Mantiene la

SARNO ( 6,5) numeri interessanti nonostante il terreno pesante. Fa impazzire Radi che non lo tiene, gioca però a corrente alternata e sbaglia anche una facile occasione in avvio di ripresa, quando cala paurosamente intestardendosi nell’azione solitaria. MANGIAPANE (6) - lentissimo e nemmeno agevolato dal ruolo insolito (centravanti di - poco – movimento) e dal terreno pesante. E’ pericoloso soltanto sui calci piazzati. Gliene bastano due: una parata di Soviero e il gol dell’1-0 (deviato da Sabatino), può bastare.

NOLÈ ( 5) - ammonito per un gol di mano, riammonito per una protesta (stando a quello che ha riferito l’arbitro). Rosso dopo 28’ che penalizza il Potenza e marchia definitivamente la sua stagione. Eppure aveva iniziato bene, provocando l’ammonizione di Ametrano. a.p.

Nolè discute con il direttore di gara

A sinistra Gigi Cuomo, A destra Fabrizio Di Bella


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Lunedì 23 marzo 2009

A Sorrento facciamo punti, altrimenti questi tre saranno inutili

Arleo: Non molliamo I SORRISI DI SABATINO E TESONIERO A SETTE MINUTI dal termine del match, quando tutti erano pronti a commentare uno zero e zero anche logico, viste le emozioni vissute sul terreno di gioco, Sabatino si prende la briga di deviare in rete il calcio di punizione calciato da Mangiapane. Così l’ ex stabiese buca Soviero e regala tre punti d’ oro ad un Potenza che, tra l’ altro, riscatta la sconfitta di Pistoia e, per la prima volta nell’anno, occupa il terz’ultimo posto della classifica. Evidente, pertanto, la soddisfazione dell’ atleta rossoblu che, con chiarezza commenta un successo davvero importante per la sua squadra. “Avete parlato di un Potenza che con la Juve Stabia ha messo in campo cuore, grinta ed anima. E’ vero. Con queste armi siamo riusciti ad avere la meglio su una Juve Stabia che, classifica a parte, rappresenta un complesso di tutto rispetto. Tengo a precisare che anche Pistoia, come in altre gae, l’ impegno da parte nostra ci è stato. Oggi ci è andata bene, per fortuna. Sono questi, tre punti vitali per la nostra classifica. Ora, come diciamo sempre dopo una vittoria, bisogna dare una continuità di risultati. Speriamo di farlo a Sorrento, così da migliorare ancor più la mostra posizione. Da qui al termine del torneo ci sono da disputare otto gare dal sapore di vere e proprie finali. E’ importate allora non perdere la giusta concentrazione. Soltanto così l’ obiettivo salvezza diverrebbe qualcosa di più di una semplice

CAVESE SORRENTO

chimera”. Sin qui Sabatino. Riflettori, poi, puntati su Tesoniero, il numero dodici del Potenza che oggi ha sostituito Groppioni tra i pali dal primo minuto. Da riserva, dunque, a titolare. Per il giovane portiere di Vallo della Lucania, un’ autentica promozione ventilata già nelle scorse sedute d’allenamento. Un’ occasione d’ oro per il giovane ragazzo campano che, dopo un’ iniziale e logica emozione, ha ripagato la fiducia concessagli da mister Arleo. “ Davvero positivo – dice – il mio esordio tra i professionisti. Giocare con la Juve Stabia e vincere rappresenta una sensazione molto piacevole. Poche occasioni per mettermi in mostra? Sono contento in quanto questo va ascritto al merito dei miei compagni, pronti a farmi vivere un pomeriggio di autentica tranquillità. Grande la nostra prestazione e vittoria meritata. Guardiamo al futuro con rinnovata fiducia. Il mio futuro? Se sarò ancora chiamato in causa cercherò di farmi trovare pronto”. Questo il pensiero dei protagonisti. Ora da martedì attenzione rivolta alla gara di Sorrento. Tornare con un risultato positivo dalla costiera, potrebbe voler dire un finale di stagione diverso per il Potenza. Magari tenendo d’ occhio anche lo scontro Pistoiese – Juve Stabia. Chissà che la classifica possa ancora migliorare. E’ l’ auspicio di tutto l’ ambiente rossoblù. l.c.

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CAVESE (4-3-2-1) : Marruocco 5,5; Frezza 5,5, Ischia 5, Farina 5, Nocerino 5,5 (17’st Lacrimini 5,5); Alfano 5, Scartozzi 5, Favasuli 5 (1’ st Romeo 5); Bernardo 5, Schetter 5,5; Sorrentino 5 (17’ st Tarantino 5). A disp.: Petrocco, Cipriani, Riccio, Prevete. All.: Camplone 5. SORRENTO (3-5-2) : Spadavecchia 6; Lo Monaco 6, Minadeo 6, Panarelli 6; Vanin 6 (9’ st Iorio 6), Maiorano 6, Nicodemo 6, Fialdini 6,5, Angeli 6; Giampaolo 6,5 (41’ st Biancone sv); Myrtaj 7 (45’ st Agnelli sv). A disp.: Casadei, De Martis, Greco, Ripa. All.: Simonelli 7. ARBITRO : Gambini di Roma 6. RETE : pt 38’ Myrtaj. NOTE : spettatori 3500 di cui circa 50 provenienti da Sorrento. Ammoniti: Marruocco, Myrtaj, Favasuli, Maiorano, Lo Monaco, Farina, Iorio, Alfano, Bernardo. Angoli 9-5 per la Cavese. Recupero: pt 2’; st 5’. CAVA DE’ TIRRENI - Crolla dopo quattro vittorie consecutive la Cavese di Camplone lasciando l’intera posta in palio ad un Sorrento generoso e perfettamente organizzato dal punto di vista tattico e perdendo allo stesso tempo l’imbattibilità stagionale tra le mure amiche. I rossoneri vesuviani si presentano all’appuntamento col classico 3-5-2 facendo leva sulla profondità di Myrtaj e sulla qualità dell’ex Giampaolo. La Cavese, di contro, senza Anaclerio e Pierotti deve modificarsi a centrocampo ed in difesa con gli innesti forzati di Scartozzi e Pierotti. Partono a razzo i padroni di casa: Favasuli (2’) dalla sinistra crossa al centro, Bernardo tutto solo

La forte autocritica di capitan Cuomo che ha invitato i compagni a mettere fuori gli attributi, le contestazioni dei tifosi all’indomani della pessima figura di Pistoia e la necessità di non fallire un decisivo appuntamento come la partita con la Juve Stabia alla fine sono serviti alla squadra di Arleo per incamerare tre punti preziosi, lasciare l’ultimo posto e soprattutto per la prima volta dalll’inizio del campionato arrivare ad occupare la terzultima posizione della classifica. Ma come ha giustamente fatto notare a fine partita Arleo, il cammino verso la salvezza rimane ancora molto difficile e tortuoso.” Io non guardo assolutamente la classifica – è la tesi del tecnico potentino- perché so benissimo che ci aspettano otto sfide ancora decisive. Ho solo detto ai miei giocatori che se non rusciamo a fare risultato a Sorrento, rischiamo di rendere vana anche la vittoria ottenuta con la Juve Stabia. Dobbiamo assolutamente cancellare la brutta prestazione di Pistoia per un debito di riconoscenza verso i nostri impagabili tifosi e per dare finalmente continuità al nostro cammino verso la salvezza. Di sicuro vi posso dire che fino a quando Arleo sarà sulla panchina del Potenza, noi non molleremo per cercare di salvare la categoria”. Ed in effetti il ragionamento dell’allenatore rossoblù non fa una grinza. Perché diventerebbe davvero difficile conquistare la permamenza se non si riuscisse ad invertire la tendenza dei risultati negativi in trasferta. A cominciare proprio dal campo di Sorrento. Ma anche contro la Juve Stabia non si è trascorso un pomeriggio molto tranquillo e alla fine un pizzico di fortuna che non guasta mai ha contribuito al raggiungimento della vittoria. In occasione della rete decisiva che ha visto la deviazione determinante di Sabatino sulla punizione di Mangiapane che ha tratto in inganno il portiere ospite Soviero. Fortuna che però Cuomo e compagni si soono ampiamente meritata per la grinta e la determizione con le quali hanno lottato dal momento in cui nel primo tempo sono rimasti in dieci uomini dopo l’espulsione di Nolè che peraltro aveva cominciato bene

Il tecnico Arleo. Sotto la rete di Myrtaj a Cava de’ Tirreni

l’incontro. Espulsione sulla quale Arleo ha qualcosa da dire:” Nolè non meritava assolutamente il secondo giallo perché credo che l’arbitro non abbia visto bene che il fallo lo aveva fatto Cammarota. Ma siccome aveva già estratto il cartellino, non ha potuto fare marcia indietro e correggere la sua valutazione. Ad ogni buon conto devo elogiare la prova di tutta la squadra che ha lottato e non ha consentito alla Juve Stabia di rendersi mai pericolosa. Basti pensare che il giovane Tesoniero non ha dovuto compiere nessun intervento. E a proposito di Tesoniero devo dire che ho fatto questa scelta perché in settimana ho visto il ragazzo in condizioni migliori rispetto a Groppioni che ha accettato la decisione ed è stato molto vicino al giovane collega per quest’esordio . E vorrei aggiungere che il nostro successo assume maggiore valenza se si considera che in campo vi erano ben quattro giocatori nati nel

1988. In dieci uomini ci siamo ben disposti in campo, chiudendo tutti gli spazi e non consentendo ai loro attaccanti di liberartsi mai al tiro. Bravissimi i difensori ma la vittoria è merito di tutti per l’abnegazione e la concentrazione mostrati in tutti i 90 minuti. E poi avevo avvertito la squadra di avere pazienza perché questo tipo di incontri si possono risolvere anche con le palle inattive. Come poi è successo. E consentitemi di rivolgere un sentito ringraziamento a tutti quei tifosi che hanno lavorato intensamente per sgomberare il campo dalla neve e rendere possibile la disputa dell’incontro. Adesso il nostro dovere è quello di continuare su questa strada tenendo sempre sulla corda una squadra che mi auguro non ripeta mai più prestazioni come quella di Pistoia”. E intanto per Sorrento Arleo ritrova Lolaico ma perderà per squalifica Nolè e Patarini. Rocco Sabatella

Myrtaj sbanca il Lamberti, fin’ora imbattuto.

Il Sorrento è corsaro

stacca di testa ma manda fuori. La risposta del Sorrento è immediata: Giampaolo (6’) lanciato da Fialdini sul filo del fuorigioco si aggiusta la sfera ma calcia alto. Scartozzi prova a sorprendere il portiere ospite (13’) con un tiro dal limite, pallone bloccato a terra. Gol annullato agli ospiti al 22’: Myrtaj

lancia Giampaolo, pallone ammorbidito con il braccio e depositato in fondo alla rete. L’assistente va su con la bandierina e l’arbitro invalida la segnatura. Vibranti proteste dei giocatori metelliani, dopo un breve consulto tra i due la gara viene ripresa con un calcio di punizione a favore della Cavese. Dalla sini-

stra (25’) cross di Scartozzi, Bernardo di testa centrale. Sempre dalla sinistra e dai piedi di Scartozzi partono i cross per gli avanti locali: al 35’ il centrocampista serve Bernardo sul secondo palo, sponda di testa, pallone che attraversa tutto lo specchio della porta senza che nessuno lo spinga dentro.

Legge del calcio implacabile: gol fallito gol subito: Myrtaj (38’) si incarica di battere una punizione dai venticinque metri. Bolide dal basso verso l’alto che si insacca alla destra di Marruocco che sfiora appena la sfera. La Cavese non demorde: al 40’ Favasuli dai venti metri non sorprende Spadavecchia. I locali sbilanciati in avanti prestano il fianco al contropiede: al 42’ Marruocco è costretto ad uscire in scivolata alla tre-quarti per anticipare Myrtaj. Minadeo (45’) servito dal centravanti grazia il portiere locale. Ad inizio di ripresa Camplone toglie Favasuli in luogo di Romeo per aumentare il peso offensivo della propria squadra nella speranza di riprendere il risultato, modificando anche lo schema in 42-3-1. Cavese a favore di vento, ospiti con dieci uomini dietro la linea del pallone a difesa del vantaggio. Dopo quindici minuti di oblio Camplone butta nella mischia Lacrimini e Tarantino. Proprio su cross di Tarantino (21’) i metelliani sfiorano il pareggio: un difensore per liberare la propria area sbuccia la sfera che sfiora il palo, terminando in calcio d’angolo. Quando le lancette superano la prima mezzora di gioco, tranne una supremazia territoriale non si sono registrate azioni pericolose degli avanti locali e finalmente gli ospiti mettono la testa fuori dal guscio con una triangolazione Myrtaj - Giampaolo fermata al limite dell’area con un fallo. La susseguente punizione di Myrtaj viene bloccata a terra da Marruoco. Telefonate di Tarantino (33’ e 37’) per Spadavecchia, su punizione dai venticinque metri. La gara termina con la Cavese in avanti senza trovare il gol e qualche scaramuccia di troppo tra gli atleti e gli occupanti delle panchine mentre questi lasciavano il terreno di gioco. Matteo Giordano


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Lunedì 23 marzo 2009

Con 14 reti è il capocannoniere. Pistoiese coraggiosa, ma non basta

Clemente fa tutto da solo BENEVENTO PISTOIESE

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BENEVENTO (4-4-2) : Mondini 6; Ferraro 6,5, Landaida 6, Ignoffo 5,5, Colombini 6; Ciarcià 6,5 (41' st Imbriani sv), Cejas 6 (37' st Cinelli sv), De Liguori 6,5, D. Palermo 5,5; Clemente 7,5, Castaldo 6,5 (29' st Evacuo 6). A disp.: Gori, Cattaneo, Carcione, Bueno. All.: Soda 6. PISTOIESE (4-4-2) : Bindi 6; Di Berardino 5,5, Fiasconi 6, Bartolucci 5,5, Ghinassi 5,5; Bellazzini 5,5 (25' st Breschi 6), Muwana 6, Lanzillotta 5,5 (15' st Della Penna 5,5), Cortese 5,5 (6' st Artistico 6); S. Palermo 6, Dal Rio 6. A disp.: Mareggini, Cutrupi, Benedetti, Femiano. All.: Torricelli 6. ARBITRO : Manera di Castelfranco Veneto 6. RETI : pt 33'Clemente rig.; st 2' Clemente. NOTE : giornata fredda, campo in buone condizioni. Spettatori 3000 circa. Ammoniti: Ignoffo, Di Berardino, Bartolucci, Muwana. Angoli 41 per la Pistoiese. Recupero: pt 1'; st 4'. BENEVENTO - Sempre più nel segno di Giampiero Clemente. Il Benevento batte la Pistoiese e conquista in solitudine il terzo posto della classifica, approfittando delle defaillan-

Il rigore di Clemente

ce di Arezzo, Cavese e Crotone. La compagine di mister Soda non incanta, rischia di essere sonoramente fischiata, ma ha il classico uomo in più, il cannoniere del girone che prima realizza un calcio di rigore (il primo stagionale concesso ai giallorossi), poi delizia la platea con un'altra perle delle sue. Nel complesso la gara è stata da sbadigli. Finché ha retto i ritmi, la Pistoiese ha fatto un figurone, ben messa in campo da mister Torricelli:

esterni molto alti, attaccanti pronti a rientrare e pericoli ridotti all'osso per la retroguardia ospite. Solo qualche istante dopo il 30' il Benevento vede accordarsi un calcio di rigore, per intervento scomposto di Bartolucci su Castaldo, lanciato nello stretto da un delizioso tocco di Clemente. Proprio al momento di concludere, Castaldo viene agganciato dalla scivolata del centrale toscano, che viene anche ammonito. L'arbitro non ha dubbi e indica il di-

schetto, cosa rarissima per i padroni di casa, che non ricevevano la possibilità di calciare un penalty dal mese di gennaio dell'anno passato. Per Clemente è un gioco da ragazzi pescare l'angolino basso alla destra di Bindi, che aveva tra l'altro intuito l'angolo prescelto dal capocannoniere del girone B di Prima divisione. La Pistoiese non si scompone più di tanto e chiude la prima frazione di gioco senza affondare più di tanto,

attendendo il riposo per poter organizzare una reazione degna di nota. Ma dopo soli centoventi secondi dall'inizio della ripresa, Clemente spegne ogni velleità ospite. Lancio alla cieca di Landaida, spizzata di Castaldo che mette in moto Clemente. La volèe di sinistro del numero dieci di casa è forte e precisa, la palla termina sul palo opposto, senza che Bindi possa intervenire. Torricelli prova a cambiare qualcosa in corsa, inserisce un vivace Artistico per Cortese, provando a dare maggiore vivacità alla fase offensiva. Ma mancano i rifornimenti e il Benevento può controllare senza grossi patemi. Allo scoccare dell'ora di gioco, Ciarcià taglia il campo e mette in moto Palermo che dal limite conclude di poco a lato. La Pistoiese si rende pericolosa solo al 25' con un preciso inserimento di Palermo, ma Landaida in scivolata chiude lo specchio della porta al numero dieci ospite. Troppo poco per poter sperare di riaprire il match, che il Benevento gestisce al meglio, dando spazio ad Evacuo, ancora alla ricerca della condizione ottimale, Cinelli ed Imbriani. Finisce con l'orecchio rivolto allo speaker che annuncia buone nuove dagli altri campi. Le notizie lusinghiere spingono il Benevento a credere nella promozione diretta. Daniele Sauchelli

Risolve Velardi allo scadere. Solito Innocenti per i campani

Il Foggia rivede i play-off FOGGIA R.MARCIANISE

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FOGGIA (4-3-3) Bremec 6; Colombaretti 6,5, Zanetti 5 (29' st D'Andrea sv), Lisuzzo 6, Pedrelli 6; D'Amico 7, De Rosa 5 (38' pt Mancino 5), Troianiello 5,5; Piccolo 5 (11' st Velardi 6,5), Malongà 6, Germinale 6,5. A disp.: Milan, Burzigotti, Colomba, Mattioli. All.: Novelli 6. REAL MARCIANISE (4-3-21) Fumagalli 5; Piscitelli 5, Porpora 6 (19' st Ciano 6), Murolo 7, Vanacore 6; D'Ambrosio 6, Montanari 5 (1' st Romano 6), Di Napoli 6; Manco 6 (25' st Russo), Galizia 6; Innocenti 7. A disp.: Mezzacapo, Compagnone, Poziello, Tedesco. All.: Fusi 6. ARBITRO : Russo di Milano 6 RETI : st 22' Troianiello (F), 23' Innocenti (RM), 45' Velardi (F). NOTE : spettatori 5000 circa. Ammoniti: Colombaretti, Porpora, Di Napoli. Angoli 54 per il Foggia. Recupero: pt 0'; st 2'. FOGGIA - Posta in palio altissima. Il Foggia non intende lasciare i playoff, il Real Marcianise gioca a fare l'outsider. Ma c'è di più: i padroni di casa non vincono allo Zaccheria dal 18 gennaio scorso. E invece? E invece Foggia - Real Marcianise diventa un regolamento di conti, una specie di chiarimento sul campo per la pesantissima vittoria campana dell'andata (finì 1 a 0). La partita perciò parte lenta. Qualche fiammata qua e là, ma tutto sommato furore agonistico che si spegne lontano dalla porta. Tra il 17' e il 18' fa tutto (e male) Piccolo: prima prova coraggiosamente a imitare Van Basten su spiovente di Troianiello (alto), poi si mangia letteralmente un gol a porta vuota su imbeccata di Germinale. Verso il 25' la pressione del Foggia diventa costante, la difesa del Real

Marcianise va in affanno prima su sfondamento di Malonga (23') poi su incornata di Zanetti (25'). Ma proprio sullo scadere il Foggia si ripresenta in zona Fumagalli: Malonga chiede il dai e vai a Germinale, ma quando è dentro l'area piccola non riesce a far altro che sparare sul portiere. La prima frazione si chiude tra i fischi impietosi dello Zaccheria, che forse (dopo la doppia delusione targata Sorrento) si aspettava una risposta diversa. Nella ripresa, complice una temperatura molto più bassa dell'avvio di gara, la manovra sembra congelata. Il Foggia non si affaccia più dalle parti di Fumagalli, il Marcianise ogni tanto affonda. E lo fa al 7' col nuovo entrato Romano, che quasi ignorato da Lisuzzo arriva fino al dischetto da rigore e lascia partire un tiro che, per fortuna dei rossoneri, non è potente: nonostante tutto palo, il rimbalzo finisce sui piedi di Bre-

mec e poi in angolo. Insomma la prima vera palla gol è dei campani, spesso rinunciatari e scarsamente convinti delle loro possibilità. Non succede nulla fino al 22', quando da una mischia a centrocampo Germinale strappa il pallone dai piedi di Manco e lancia Troianiello: solo davanti a Fumagalli stavolta non sbaglia, il Foggia è in vantaggio. Una gloria che però dura meno di un minuto, perché sul lancio di Murolo una incomprensione tra Zanetti e Bremec consente a Innocenti di appoggiare comodamente in rete il pareggio del Marcianise. Innocenti, scatenato, concede il bis tre minuti dopo, quando si beve mezza difesa costringe Bremec all'angolo: sugli sviluppi il portiere dauno salvo ancora su Murolo. Al 37' il Foggia reclama per un calcio di rigore per presunto fallo di mano in area (non c'era). Tre minuti dopo l'occasione d'oro capita al migliore in campo,

Tony D'Amico. Un rimpallo gli mette la palla sul dischetto e senza avversari in traiettoria ma il tiro finisce alla destra di Fumagalli: clamorosamente fuori. Quando il Marcianise stava spadroneggiando in area, arriva l'incredibile: un cross di Troianiello finisce sul palo, dorme mezza difesa dei campani e Velardi, appostato sulla linea, la sciaccia dentro. Il vantaggio è meritato, ma quanta sofferenza. Il Foggia approfitta dello stop dell'Arezzo, ma una squadra così dimessa deve ancora lavorare prima di puntare (e seriamente) un traguardo. Il Real Marcianise mostra molti limiti tecnici, ma pare che Fusi stia lavorando molto su un aspetto fondamentale in campionati come questo: il carattere. La classifica dei campani è ancora buona, e tra pali e altre opportunità c'è pure lo spazio per qualche rammarico. Manuel Piantoni

Innocenti deposita in rete il gol del provvisorio 1-1

Il Lanciano ci prova, ma è premiata la grande difesa della Paganese che esce indenne dal Biondi

Pareggio. Capuano porta a termine la missione VIRTUS LANCIANO PAGNESE

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VIRTUS LANCIANO (4-4-2) : Aridità 6; Bognar 5, Musca 5,5, Erba 6, Daleno 5,5 (31’ st Morabito sv); Turchi 5,5, Cossu 5, Tisci 6, Mammarella 5; Margarita 5 (4’ st Alfageme 5), Colussi 6,5. A disp.: Bordeanu, El Kamch, Romano, Pagliarini, Morante. All.: Pagliari 5,5. PAGANESE (3-5-2) : Melillo 6; Imparato 6, Taccola 7, Astarita 6; Esposito 6 (31’ st Chiavaro sv), Caracciolo 5,5, Berardi 6, Cucciniello 5 (6’ sy Fanasca 5,5),De Giosa 6; Zarineh 5 (30’ st Capodaglio sv), Diogo 5. A disp.: Pantanelli, Legittimo, Iraci, Lasagna. All.: Capuano 6,5. ARBITRO : Romani di Modena 6. NOTE : spettatori 1000 circa, di cui 50 da Pagani. Ammoniti: Caracciolo, Colussi, Imparato. Angoli 5-3 per la Virtus Lanciano. Recupero: pt 1’; st 5’.

LANCIANO - Prima di tutto non prenderle e poi magari provare ad attaccare la Virtus Lanciano. E così la Paganese di Capuano, con un’interpretazione tattica perfetta, riesce a portare a casa un punticino portandosi in vantaggio nei confronti dei rossoneri sugli scontri diretti. In campo le squadre non hanno riscaldato l’ambiente, anzi. Capuano ‘costretto’ da un organico esiguo a schierare due under 21 sa che il gioco della Virtus Lanciano passa per gli esterni. Sa che Tisci è il regista della squadra di mister Pagliari, e gli mette addosso sempre uno tra Berardi e Caracciolo. La Paganese, a conti fatti, ha rischiato poco. Colussi ha centrato il palo dai 16 metri con un bel tiro a girare sul finire della prima frazione di gioco (45’), con l’estremo della Paganese battuto. Nella ripresa Alfageme ha gettato al vento l’occasione più nitida di tutta la partita per passare in vantaggio. Dopo un triangolo con

Colussi, l’argentino della Virtus solo davanti a Melillo, invece di tirare comodamente con tutto lo specchio della porta davanti, ha pensato di scavalcarlo con un’improbabile pallonetto finito alto sulla traversa (59’). La squadra di Capuano ha lottato in mezzo al campo per portare a casa il massimo risultato possibile, senza tirare mai indietro la gamba. In questo la Paganese è stata superiore alla Virtus, tecnicamente più fornita. I giovani forse non sono il massimo per un finale di campionato che si annuncia a dir poco complicato, con 11 squadre in 10 punti. Fino a quando però reggerà la fase difensiva, con un Taccola come quello visto al ‘Guido Biondi’, c’è da ben sperare. Se poi si aggiunge che delle ultime 8 partite, la Paganese ne giocherà 5 tra le mura amiche, dove ha collezionato l’80% dei suoi punti, le speranze cominciano ad assomigliare a delle certezze. Pierpaolo Di Nenno


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Lunedì 23 marzo 2009

1ª Divisione. Le due squadre si sono studiate e temute impegnandosi a chiudere la fasce laterali

Crotone, punto utile ma amaro Nella gara contro la Ternana ha prevalso la voglia di “non prenderle” TERNANA CROTONE

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TERNANA (4-4-2): Cunzi 6; Del Grosso 6, Di Dio 6, Tedeschi 6,5, Cardona 6,5; Concas 5 (29’ secondo tempo Morello 5,5), Papini 6, Di Deo 6,5, Piccioni 5; Tozzi Borsoi 5,5, Perna 5(18’ st Bertoli 6). A disposizione.: Scarzanella, Ricca, Rigoni, Burrai, Scappini. Allenatore: Baldassarri 6. CROTONE (4-2-3-1): Concetti 6, Galeoto 6,5, Diniz 6,5, Scognamiglio 6, Morleo 6,5; Carcuro 5,5 (20’ st Orosz 6), Galardo 7; Petrilli 6 (33’st Aurelio sv), Calil 5,5 (42’ st Paponetti sv), Basso 5,5; Russo 5. A disp.: Farelli, Quondamatteo, Pedotti, Figliomeni. Allenatore: Moriero 6. ARBITRO: Ferraioli di Nocera Inferiore 5. NOTE: spettatori 1500 circa. Ammoniti: Carcuro, Galeoto, Tozzi Borsoi, Piccioni, Del Grosso. Espulsi: Di Dio al 17’ st per gioco scorretto, Galeoto al 45’ st per somma di ammonizioni. Angoli 3-2 per il Crotone. Recupero: pt 1’; st 5’. di MATTEO LATTANZI TERNI- Il Crotone torna dall’Umbria con un punto in tasca che muove la classifica ma che lascia l’amaro in bocca perché giunge al termine di una gara nell’arco della quale i ragazzi di Moriero non hanno dato l’impressione di voler provare a vincere. Ternana e Crotone danno vita ad un primo tempo fortemente condizionato da due elementi: vento e paura. Se le folate di vento hanno, da un lato, indotto i giocatori in campo a compiere marchiani errori, è pur vero che la componente di timore reciproco ha giocato un

Una formazione tipo della squadra del Crotone A destra: Galeoto in azione

ruolo importante. Tutto nasce dalla volontà di entrambi i tecnici - che hanno chiesto ai rispettivi giocatori di chiudere le corsie laterali – di non prenderle. Basti pensare che, nel primo tempo, nessuna delle due formazioni è riuscita a scagliare un solo tiro nello specchio della porta avversaria. Francesco Moriero, fedele al 4-2-3-1, ha evidentemente chiesto ai suoi di chiudere le fasce laterali della Ternana: messaggio pienamente ricevuto da Galeoto e soci, perché i due maggiori pericoli della Ternana, vale a dire Concas e Piccioni, non hanno trovato sbocchi. Merito di Galeoto e Morleo che chiudendo le rispettive corsie laterali hanno, di fatto, costretto i pa-

droni di casa a sfondare per vie centrali, dove Carcuro e Galardo in prima battuta, e Diniz e Scognamiglio nel cuore della difesa, hanno chiuso ogni varco. Fin qui la fase difensiva di un Crotone che nel primo tempo non ha rischiato niente. In avanti, però, sono cominciati i guai. Perché i ragazzi di Moriero non hanno trovato il giusto rodaggio, finendo sovente per essere fin troppo prevedibili. Il Crotone ha provato, a tratti, ad innescare la velocità di Petrilli, ma senza fortuna. Va dato atto alla Ternana di aver sostanzialmente soffocato ogni velleità del Crotone lungo le fasce. Con le corsie laterali bloccate da ambo i lati, il fulcro del gioco si è spostato nella corsia

centrale, dove entrambe le formazioni hanno accorciato le distanze fra i giocatori: il risultato? Squadre ampiamente prevedibili e zero emozioni. Il primo tempo si è quindi chiuso senza sussulti, con uno 0 a 0 che è stato il fedele riflesso dell’andamento del match. Nella ripresa nessuna variazione negli scacchieri tattici. E la consapevolezza, sempre maggiore, che TernanaCrotone avrebbe potuto rivelarsi una gara da “morte istantanea”; in altri termini qualora una delle due squadre avesse realizzato un gol, avrebbe ottenuto l’intera posta in palio. Serve un’invenzione ai ragazzi di Moriero, il gesto tecnico di un singolo in

grado di cambiare, da solo, l’inerzia della partita. In pratica l’identikit di un Caetano fin tropo stretto fra le maglie degli avversari. Russo prova la giocata al 9’ della ripresa, con un tiro “telefonato” sul quale Cunzi non ha problemi. Con Caetano non in giornata e, più in generale, con il Crotone fin troppo prevedibile, l’aiuto arriva al 17’ della ripresa, quando Palmiro Di Dio si esibisce (si fa per dire) in un brutto intervento su Petrilli. Il direttore di gara sventola il rosso diretto ed il Crotone può affrontare i restanti minuti in vantaggio numerico. Moriero richiama in panca un nervoso Carcuro, già in odore del secondo giallo e comanda l’ingresso di Orosz. Cambia

l’inerzia del match, con il Crotone che comincia a manovrare pur senza rendersi pericoloso. L’impressione è che il pareggio, a livello più o meno inconscio, possa andar bene ad entrambe le formazioni: e a poco serve il gran colpo di testa di Russo al 30’, che svetta in area e fa correre un brivido a Cunzi. Il pareggio sembra scritto, tanto che in trenta minuti di superiorità numerica il Crotone combina ben poco, per poi ripristinare la parità numerica con l’espulsione di Galeoto, giunta per somma di ammonizioni. Il triplice fischio del direttore di gara sancisce un pareggio tutto sommato buono per la classifica. Ma paragonabile ad uno spot contro il bel gioco.


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Lunedì 23 marzo 2009

Ad Ugolotti non basta Chianese. Gli amaranto ora devono guardarsi alle spalle

De Paula: ciclone sull’Arezzo La tripletta del brasiliano spegne i sogni dei toscani FOLIGNO AREZZO

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FOLIGNO (3-4-3) : Conti 6; Gregori 6, Fiuzzi 6, Bisello Ragno 6; Pencelli 7, Signori 6 (36’ st Cotza sv), Mandorlini 6,5, Petterini 7; Sciani 6 (31’ st Furiani sv), De Paula 8, Coresi 7 (41’ st Cesaretti sv). A disp.: Ripa, Baldanzeddu, De Stefano, Guastalvino. All.: Indiani 7. AREZZO (4-4-2) : Paoletti 5,5; Ambrogioni 6, Conte 5, Fanucci 5, Grillo 5,5; Vigna 6 (14’ st Togni 6), Matute 6, Bricca 5,5, Bondi 5 (8’ st Cavagna 5,5); Chianese 6 (24’ st Turienzo 5), Baclet 5. A disp.: Botticella, Pelagatti, Djuric, Longoni. All.: Ugolotti 5,5. ARBITRO : Massa di Imperia 5,5. RETI : pt 40’ De Paula (F); st 12’ De Paula (F), 14’ Chianese (A), 17’ De Paula (F). NOTE: spettatori 2171 per un incasso pari a 14,776,84 euro. Folta rappresentanza ospite con 300 tifosi dell’Arezzo presenti al Blasone. Ammoniti: Bisello Ragno, Baclet. Angoli: 4-3 per l’Arezzo. Recupero: pt 1’; st 4’. FOLIGNO - Un De Paula in versione “Superman” sconquassa l’Arezzo e regala al Foligno il meritato biglietto per uscire dai play-out, almeno momentaneamente. Con la “pante-

Il gol del 2-0 di De Paula

ra” De Paula in grande forma poi, tutto è stato più facile. Tanti i guai alla vigilia per i due tecnici Indiani ed Ugolotti che devono rinunciare a pedine preziosissime. Il primo deve fare i conti con le squalifiche di Buscaroli e Cipolla, mentre il secondo lascia a casa Terra dopo un battibecco nell’allenamento del venerdì e deve fare a meno pure degli squalificati Doga e Croce. Il Foligno è orfano però, oltre ai due squalificati, anche di capitan Guastalvino, Furiani e Cesa-

retti, tutti e tre sino alla vigilia pronti a giocare ma che alla fine sono stati costretti ad accomodarsi in panchina. Tra i Falchi c’e’ dal primo minuto Sciani, giocatore che torna in campo dopo un’eternità, mentre l’Arezzo schiera il ritrovato Chianese con Baclet come coppia d’attacco, duo completamente annientato dai rientranti Fiuzzi e Bisello Ragno. Primo tempo soporifero al Blasone, con un forte vento che complica e non poco le trame delle due squadre, che creano

ben poco. Nessuna azione da rete nei primi quaranta minuti, con l’Arezzo che è sembrato troppo restio vista anche la posizione in classifica e con il Foligno che comunque ha gestito bene le diverse fasi dell’incontro. Proprio al 40’ il match cambia volto e Pencelli da cinquanta metri chiude gli occhi e dalla destra lancia un solissimo De Paula che sguscia via alla marcatura di Conte e company ed al volo di testa infila un incolpevole Paoletti per la gioia dei tifosi bian-

cazzurri. La seconda frazione di gioco si apre nuovamente nel segno del Foligno, che parte alla grande e al 4’ ha l’occasione per raddoppiare, ma la trattenuta di Ambrogioni sulla percussione in area di Coresi secondo il direttore di gara non è da rigore. Al 5’ finalmente la prima occasione dell’Arezzo con Vigna che all’interno dell’area di rigore folignate viene servito molto bene in verticale ma calcia in bocca a Conti che ringrazia. Il Foligno ha voglia di stupire e basta aspettare solo un giro di lancette che Petterini su suggerimento di Coresi lascia partire una bordata pazzesca con il pallone che si schianta sulla traversa amaranto. Il “legno” è solo il preludio al raddoppio che arriva al 12’: Coresi si fa una bella “sgroppata” sulla destra e mette al centro un pallone col contagiri, per De Paula è un gioco da ragazzi anticipare tutti ed infilare nuovamente Paoletti. Passano due minuti e l’Arezzo accorcia con Chianese che servito in area si gira molto bene e calcia a botta sicura: Conti questa volta è battuto con l’Arezzo che riapre i giochi. A dire di “no”alle misere speranze aretine ci pensa però sempre lui, il verdeoro De Paula, che al 17’(questa volta su una grande palla di Petterini) cala il tris ed ammutolisce i circa trecento toscani presenti al Blasone. Fabio Luccioli

Quinto successo casalingo di fila per Stringara

Ancora “effetto Iacovone” Il Perugia è risucchiato TARANTO PERUGIA

2 0

TARANTO (3-4-1-2) Nordi 6; Migliaccio 6, Pastore 6 (35’ st Di Bari sv), Prosperi 6,5; Sosa 6, Giorgino 6, Lima 5,5, Micco 6 (22’ st Lolli sv); Carrozza 6; Da Silva 6, Caturano 6 (25’ st Sciaudone sv). A disp.: Barasso, Di Bari, Paolucci, Marolda, Dionigi. All.: Stringara 6 PERUGIA (4-3-3) Benassi 6; Calori 5,5 (35’ st De Giorgio sv), Accursi 6, Zoppetti 6, Pagani 6; Ubaldi 5,5 (1’ st Stamilla 5,5), Gatti 6, Mezavilla 6; Cutolo 5,5 (11’ st Ferrari 5,5), Del Core 4,5, Mazzeo 6. A disp.: De Marco, Raimondi, Fiorucci, Boldrini, De Giorgio. All.: Pagliari 5,5 ARBITRO : Di Paolo di Avezzano 6 RETI : pt 8’ pt Prosperi; st 52’ Carrozza (rig.) NOTE : Spettatori 2012 per un incasso di 15.765 euro. Angoli: 9-2 per il Perugia. Espulso al 39’ st Del Core per proteste e al 51’ st Accursi (P). Ammoniti: Carrozza (T), Pagani (P), Prosperi (T), Migliaccio

(T), Del Core (P). Recupero pt 2’; st 6’ TARANTO - La salvezza del Taranto sembra passare dallo Iacovone. Contro il Perugia arriva la quinta affermazione interna di fila. Tre punti d’oro per uscire dalla zona playout e per peggiorare la classifica degli umbri che devono dimenticare qualsiasi aspirazione playoff e guardarsi alle proprie spalle.Tra i rossoblù rientra dal turno di squalifica il difensore Migliaccio. Stringara dispone Carrozza molto vicino a Caturano e Da Silva. Nel Perugia esordio in campionato per il diciottenne Ubaldi. Gli ex Cutolo e Del Core formano il tridente d’attacco con Mazzeo. Malgrado il settimo posto degli umbri, la sfida mette in palio punti salvezza. Il Taranto è a sole quattro lunghezze. Gli umbri partono meglio. Mazzeo, due volte direttamente su calcio d’angolo, impensierisce Nordi. I rossoblù rispondono caricando a testa bassa. All’8’su angolo battuto da Micco, Prosperi risolve sulla linea di porta

una mischia generata da un intervento sotto misura di Sosa. Gli ospiti assorbono il colpo e proseguono a tessere la loro tela. Cutolo, più di Mazzeo (sul quale gioca a uomo Sosa), appare in giornata. Punta l’uomo con disinvoltura. Una sua incursione al 17’ viene stroncata da Pastore. Il gioco è in mano al Perugia, dotato di maggiore qualità. Per un paio di minuti gli ionici vengono chiusi nella propria area di rigore. Nordi respinge di pugni una punizione di Mazzeo, apice della pressione. Il Taranto ha il merito di rispondere colpo su colpo. Caturano gira a fondo campo un cross di Micco al 27’. Il centrocampo biancorosso fa poco filtro. Spesso il Taranto è impreciso nelle ripartenze. Il quartetto mediano degli ionici è abile nel schiacciarsi all’indietro assicurando una valida copertura. Il Perugia arriva spesso ai sedici metri, ma non trova il pertugio per affondare con convinzione. Al 39’ Caturano è ben imbeccato da Da Silva: la sua conclusione sfiora la traversa.

Esultanza dopo il gol di Prosperi

La ripresa si apre con una novità: Stamilla prende il posto di Ubaldi. Il Perugia passa al 4-2-3-1. Al 5’ Prosperi va vicino alla doppietta, sempre dopo una punizione battuta da Micco. Dopo dieci minuti finisce la partita di Cutolo che, tra gli applausi, lascia il posto a Ferrari. Il Perugia dimostra carenza d’intesa dalla trequarti in su. Le distanze dei ventidue in campo aumentano. Gli spazi per il Taranto si dilatano in fase di contropiede. Ci provano

Carrozza e Caturano, quest’ultimo prima di lasciare il posto a Sciaudone. Le idee degli umbri diminuiscono con il passare dei minuti. Non bastano l’estro crescente di Mazzeo e il maggior movimento di Ferrari e Stamilla. La difesa rossoblù guidata da un claudicante Pastore regge. Il capitano si arrende a dieci minuti dal termine, rilevato da Di Bari. Il Taranto, come spesso gli accade in casa, si limita a gestire il prezioso vantaggio chiudendosi con

una linea di cinque difensori. Di Bari è risolutore al primo intervento, stoppando al 38’ la conclusione di Mazzeo. Un diverbio tra Migliaccio e Del Core viene sanato con un doppio cartellino giallo. Il perugino ha l’ardire di protestare ancora e si becca il “rosso”. Da Silva e Sciaudone falliscono in contropiede il raddoppio. Al 51’ Accursi, poi espulso, ferma di mano un tiro di Da Silva. Carrozza dal dischetto fa 2-0. Luigi Carrieri sport@luedi.it

I RISULTATI DELLA LEGA PRO. LA SECONDA DIVISIONE HA RIPOSATO Prima Divisione Girone A 26ª giornata

Seconda Divisione Girone A

Seconda Divisione Girone B

Cesena-Padova oggi Lecco-Verona 0-1 Legnano-Cremonese 3-1 Pergocrema-Portogruaro 1-1 Pro Patria-Lumezzane 2-0 Reggiana-Monza 1-1 Sambenedettese-Ravenna 0-1 Spal-Pro Sesto 1-0 Venezia-Novara 2-1 CLASSIFICA: Pro Patria 45 punti; Cesena 44; Reggiana 42; Ravenna 41; Spal 40; Padova, Novara e Pergocrema 37; Verona 36; Lumezzane 33; Monza, Portogruaro e Cremonese 32; Legnano 29; Pro Sesto 28; Lecco 25; Sambenedettese 22; Venezia 20. Venezia penalizzato di 4 punti. Cesena e Padova una gara in meno. PROSSIMO TURNO (29 marzo, 27/a giornata, 10/a di ritorno): Cremonese-Lumezzane Lecco-Pergocrema Monza-Sambenedettese Novara-Cesena Padova-Spal Pro Sesto-Pro Patria Ravenna-Reggiana Venezia-Legnano Verona-Portogruaro

CLASSIFICA: Varese 46 punti; Rodengo Saiano, Sambonifacese, Alessandria e Olbia 44; Como 43; Canavese 37; Itala San Marco 36; Pavia e Ivrea 34; Mezzocorona 30; Valenzana e Montichiari 28; Pro Vercelli 27; Carpenedolo 26; Alto Adige e Pizzighettone 25; Alghero 24. PROSSIMO TURNO (29 marzo, 27/a giornata, 10/a di ritorno): Alghero-Pavia Alto Adige-Alessandria Canavese-Rodengo Saiano Carpenedolo-Mezzocorona Como-Sambonifacese Itala San Marco-Pizzighettone Pro Vercelli-Olbia Valenzana-Montichiari Varese-Ivrea

CLASSIFICA: Figline 54 punti; Prato e Viareggio 43; Giulianova 40; Cisco Roma 39; Gubbio 38; Bassano 37; Celano e Sangiustese 34; Sangiovannese 33; Poggibonsi 32; Carrarese 31; Colligiana e Bellaria 29; Giacomense 28; Cuoiopelli e San Marino 27; Rovigo 18. Cisco Roma penalizzata di 1 punto PROSSIMO TURNO (29 marzo, 27/a giornata, 10/a di ritorno): Bassano-Rovigo Bellaria-Cisco Roma Colligiana-Viareggio Cuoiopelli-Celano Figline-Poggibonsi Giacomense-Sangiovannese Giulianova-Gubbio Prato-San Marino Sangiustese-Carrarese


34 Sport

Lunedì 23 marzo 2009

Classifica Marcatori

Caputo del Catanzaro

Prossimo turno

27ª giornata 29/03/09 ore 15.00

Barletta-Igea V. Cassino-Melfi Catanzaro-Andria Gela-Aversa N. Manfredonia-Isola Liri Noicattaro-Pescina Vg Scafatese-Cosenza Val di Sangro-Monopoli Vibonese-V. Lamezia

COSENZA

59

26 18 5

GELA

49

26 13 10 3 30 17 12 6

CATANZARO

48

26 12 12 2 30 16 13 7

ANDRIA

44

26 13 5

PESCINA VG

3 36 12 14 10 4

0 21 5 12 8

1

3 15 7 24 +5

5

1 15 7 14 7

5

2 15 10 13 -1

6

0 17 8 13 5

6

2 13 8 14 -4

8 27 20 13 7

2

4 15 10 13 6

3

4 12 10 7

41

26 10 11 5 31 24 13 5

7

1 13 7 13 5

4

4 18 17 7 -11

CASSINO

39

26 9 12 5 31 22 13 5

4

4 20 15 13 4

8

1 11 7

MONOPOLI

32

26 6 14 6 33 28 13 5

6

2 19 12 13 1

8

4 14 16 5 -20

BARLETTA

32

26 7 11 8 21 21 13 4

7

2 13 10 13 3

4

6

8 11 0 -20

NOICATTARO

32

26 7 11 8 19 21 13 6

4

3 12 7 13 1

7

5

7 14 -2 -20

IGEA V.

31

26 6 13 7 24 21 14 5

6

3 15 8 12 1

7

4

9 13 3 -23

MELFI

31

26 7 10 9 29 30 13 5

3

5 17 14 13 2

7

4 12 16 -1 -21

SCAFATESE

30

26 8

6 12 21 27 13 7

3

3 17 10 13 1

3

9

4 17 -6 -22

VIBONESE

29

26 6 11 9 16 25 13 4

5

4 10 10 13 2

6

5

6 15 -9 -23

AVERSA N.

25

26 5 10 11 22 28 13 5

4

4 14 10 13 0

6

7

8 18 -6 -27

VAL DI SANGRO

25

26 5 10 11 20 32 12 5

7

0 10 4 14 0

3 11 10 28 -12 -25

ISOLA LIRI

24

26 4 12 10 18 26 13 4

6

3 14 10 13 0

6

7

4 16 -8 -28

MANFREDONIA

23

26 5

9 12 11 24 13 4

5

4

9

9 13 1

4

8

2 15 -13 -28

V. LAMEZIA

18

26 4

6 16 14 39 13 1

5

7

7 19 13 3

1

9

7 20 -25 -34

-8

9 -13

14 RETI: Ceccarelli (1) (Monopoli) 12 RETI: De Angelis (4) (Melfi); Caputo (Catanzaro) 9 RETI: Pignalosa (I. Liri); Arcamone (1) (Pescina) 8 RETI: Cavaliere (Andria); Franciel (4) (Gela) 7 RETI: Merini (Melfi) 6 RETI: Cunzi (2) (Cassino); Montella A. (Catanzaro); La Porta (3) (Igea V.); Bettini (Pescina); Mastrolilli (1) (Vibonese); Grillo (Val di Sangro) 5 RETI: Perna (Aversa N.); Laviano (Barletta); Galantucci (1), Mortelliti e Polani (Cosenza); Pasca (Gela); Bongiovanni (1) e Scopelliti (Igea V.); Balistreri (Monopoli); Varriale (2) (Scafatese); Alessandrì (1) (Val di Sangro) 4 RETI: Menichini e Rebecchi (Andria); Romano (Aversa N.); Marinucci (Gela); Santarelli (Monopoli); Rana (Noicattaro); Martone (Scafatese); Melis (1) (Vibonese); Ragatzu (1) (V.Lamezia)

Due vittorie di vantaggio sulla zona play-out e scontri diretti tra le mura amiche

Melfi, 6 quasi salvo ormai Maglione: «Fiducioso, ma ora servono nuovi soci» LA SOSTA di campionato, l'ultima prima della fine del torneo, offre motivi di spunti e di riflessioni. A otto domeniche dalla fine il Melfi si trova in una situazione di classifica decisamente positiva. Sei punti di vantaggio su Aversa Normanna e Val di Sangro, le due compagini che segnano il confine della zona play-out, rappresentano un buon margine da gestire, anche se non ancora del tutto rassicurante, come rimarca il presidente , Giuseppe Maglione. «Dopo l'ultima vittoria spiega il numero uno del sodalizio gialloverde - proprio contro la Val di Sangro, abbiamo portato il vantaggio a sei punti. E' un buon distacco, ma otto giornate sono tante e può succedere ancora di tutto. Ci attendono partite molto difficili, perché fuori casa affronteremo praticamente tutte le prime della classe che lottano per traguardi importanti. In casa invece giocheremo tutti scontri diretti e si sa che questo tipo di partite sono estremamente insidiose e comportano sempre dei rischi». Rischi che il Melfi ha imparato a evitare, in considerazione dell'ottimo rendimento ottenuto proprio negli scontri diretti: «Si ammette Maglione - è vero. Finora in queste gare abbiamo sempre ottenuto risultati positivi. La squadra ha interpretato bene queste sfide salvezza ed è stato questo l'aspetto che adesso ci consente di guardare con ottimismo al prossimo futuro». Un futuro calcistico che se per quanto riguarda la squadra appare roseo, cioè in grado di raggiungere

In alto il Melfi. A destra Russo. In basso a sinistra Castaldo, a destra Maisto in azione

l'obiettivo stagionale, non la stessa cosa si può dire di quello societario con Maglione che lancia l'ennesimo segnale: «Competere a questi livelli per una piccola città come Melfi è molto difficile. Occorre l'aiuto concreto di tutti. Sembra la solita frase fatta ma non è così. Abbiamo visto durante questo campionato come sia stato necessario corre-

re ai ripari e rinforzare adeguatamente la squadra per risalire in classifica. Una operazione che non è sempre possibile fare. La società ha compiuto l'ennesimo sforzo finanziario ed ha dimostrato attaccamento ai colori. Eravamo ultimi e non abbiamo badato a spese intervenendo sul mercato in modo robusto. La squadra adesso è com-

petitiva e lo ha dimostrato. Ma non è possibile andare avanti così. Imprenditori ed istituzioni devono dimostrare con i fatti di tenere al Melfi, intervenendo in maniera seria per continuare a vivere questo sogno. Se tutti facessero la loro parte il presidente non si tirerà certo indietro, come ha sempre fatto finora».

Un messaggio chiaro ed esplicito. Il Melfi è patrimonio dell'intera città. L'amministrazione comunale sono tre anni che non contribuisce concretamente ed il gruppo societario al fianco di Maglione si va restringendo sempre più. Affrontare un campionato professionistico non è uno scherzo e rappresenta una situazione non facile da so-

stenere per un piccolo centro. Questione di numeri che alle volte possono essere smentiti da passione ed amore. Due sentimenti che Melfi sembra aver smarrito. Se non è così, occorre dimostrarlo concretamente, prima che sia irrimediabilmente troppo tardi. Emilio Fidanzio


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Lunedì 23 marzo 2009

Il tecnico guarda avanti. Ieri mattina allenamento con quattro reti

Toscano non si accontenta Cosenza, due anni straordinari ma bisogna crescere di ALESSANDRO RUSSO COSENZA - Domenica mattina al Sanvitino senza l’assillo della partita è una bella situazione. Ci troviamo con qualche collega a discutere del campionato con il sorriso sornione di un lauto vantaggio sulle avversarie. Così anche la tramontna anonala di primavera diventa uno zefiro. Dagli spogliatoi spunta anche il capitano Aniello Parisi alle prese con le cure riabilitative dopo l’infortunio della gara con il gela. C’è Daniel con il solitro caffè, non si vedono Renato Madia nel ventre del San Vito. Per il resto cneh una trentina dio tifosi a sguire la’’lenamento domnenicale. Malati e appssionati di rososblù di buon ora davanti alla rete di recinzione. Sono le 10.15 minutio, i Lupi cominciano a sfidarsi a ranghi misti. Prima dell’inzio dagli spoigliatoi sfila anche Erroico Braca, feremo solo a scopo precauzionale. La partitella si svolge sotto lo sguardo determinato di Mimmo Toscano, lo steso che da un anno e mezzo conduce dritto a continui successi che hanno restituito il sorriso all’ambiente sportivo rossoblù. Allenamento a buon ritmo, con delle buone giocate i tre gol di Galantucci e uno di Viscardi. Quattro gol e diverse movenze che ricordano le strategie del Cosenza di questa stagione. Quello che nella prima parte del torneo non ha convinto fino in fondo pu vincendo a spada tratta spesso e volentieri e quello più forte delle ultime gara con deliziose giocate che hanno fatto godere il pubblico cosentino ben disposto a vedere buon calcio. specie se condito da successi e promozioni.

Mimmo Toscano e a destra la curva del San Vito

In grande spolvero dunque Alessio Galantucci, ma anche Ciccio De Rose sempre più leader della mediana. Poi Polani e il calciatore Mortelliti, che con tocchi e tocchetti ha fatto vedere di essere sem-

pre in grande forma. A fine allenamento ecco il rendez vous con Mimmo Toscano che imbacuccato ha dettato i tempi della manovra e chiesto ai propri atleti di fare i movimenti studiati nel corso della sta-

gione. Settimana tranquilla. «La squadra l’ho vista beme - inzia Mimmo Toscano - perfino quando c’è stato Gene Gnocchi la concentrazione non è venuta mai meno. Dunque i presuppo-

sti per continuare a fare bene ci sono davvero tutti. Inutile pensare che il campionato sia finito, noi abbiamo preso finalemnet più consapevolezza della nostra forza e dunque lavoriamo bene. La squadra,

per sempio, sta mettendo a buon proffitto le giocate. Forse con un po più di serenità alcune cose riescono meglio. E’ evidente che i punti di vantaggio ci danno la possibilità di stare sgombri mentamente».

Si fa il nome di un altro imprenditore interessato, Mazza.

Il Catanzaro mette le carte in tavola di ANTONIO CIAMPA CATANZARO - Esce decisamente allo scoperto Serafino Ardimentoso. Indicato come uno dei possibili nuovi acquirenti di quote societarie dell'Fc, l'imprenditore di Sersale con interessi nel campo della raccolta dei rifiuti e nell'industria boschiva esce dal riserbo nel quale si era chiuso non appena la notizia si era diffusa ed affida al Quotidiano le sue osservazioni e le sue motivazioni in ordine alla questione giallorossa mettendo nero su bianco su quelle che erano solo indiscrezioni ma che da oggi si ammantano di definitive certezze: «Al momento - chiarisce Ardimentoso - non c'è alcuna trattativa per la cessione di quote azionarie da Bove al mio gruppo. Con Bove ci sono stati degli abboccamenti a gennaio che però non sono andati in porto perché lui ha ritenuto di non dovermi incontrare. Ciò non toglie che il mio interessamento per le aquile esisteva allora ed esiste tuttora. Da sempre sono un appassionato tifoso del Catanzaro, tanto che già da quando presidente era Giovanni Mancuso avevo manifestato un certo interesse, che poi non si è perfezionato, per entrare nella compagine azionaria giallorossa. Ora, dopo essere stato ricontattato da alcuni

tifosi, ho nuovamente espresso la mia volontà di dare una mano alla squadra giallorossa e spero che stavolta possa essere la volta buona». Ardimentoso quindi chiarisce il perché le indiscrezioni parlano di un possibile coinvolgimento in cordata con lui dell'ingegnere napoletano Salvatore Coppola già maggiore azionista nel primo anno di vita dell'FC: «Con Coppola ci sono stati dei contatti telefonici. E' chiaro che essendo lui un imprenditore particolarmente solido, il suo ingresso sarebbe da salutare con evidente soddisfazione. Sarebbe una grande opportunità per tutti per riuscire a fare una compagine azionaria forte. E nulla esclude che della società possa continuare a farne parte anche Pasquale Bove che è una persona per bene ed un sincero appassionato delle aquile che sta facendo tanti sacrifici per fare continuare il calcio a Catanzaro». L'imprenditore sersalese però non si ferma qui e nel suo abbozzato progetto apre ancor di più le porte e fa il nome di un'altro imprenditore che sarebbe disposto ad affiancarlo nella eventuale avventura sui Tre Colli: «Di un ingresso nel Catanzaro abbiamo parlato anche con l'imprenditore edile Salvatore Mazza (originario

del quartiere cittadino di Gagliano) con il quale abbiamo contatti di lavoro oltre ad essere soci nel Real Sersale. Se dovessi entrare nel Catanzaro sarebbe con me». Ardimentoso poi traccia quelle che sarebbero i presupposti per intavolare le trattative: «Ho pronta una somma davvero importante da spendere per il Catanzaro. Prima però è necessario vedere quale realmente sia la situazione economica e contabile. La condizione è che naturalmente non debba essere io a ripianare i debiti pregressi. Non ho velleità particolari, nel senso che se ci si mette attorno ad un tavolo, sono sicuro che si riuscirebbe a trovare un accordo anche solo per una quota minoritaria di azioni, il mio maggiore interesse è solo quello di contribuire a fare risorgere il calcio a Catanzaro da troppi anni posto in una posizione da retroguardia. Non sono in concorrenza con Bove con il quale anzi spero che si possa collaborare per un fine comune». Infine, Ardimentoso contesta il fatto che la trattativa esisterebbe solo sulle pagine dei giornali come lo stesso Bove afferma: «Io Bove ho cercato di contattarlo già un paio di volte ricevendone in cambio solo appuntamenti mancati. A questo punto bisogna capire se lui

Pasquale Bove

ha effettivamente voglia di cedere anche solo una parte del capitale azionario. Potrebbe pure essere che lui non abbia alcuna intenzione di cedere e quindi andrebbe bene così. Altrimenti, io sono pronto a discuterne, basta che qualcuno mi faccia un cenno ed io accorro». Ed in attesa che questo cenno arrivi - od altrimenti che da parte dell'attuale staff societario si chiarisca che di nuovi ingressi non ce ne sia alcun bisogno - Ardimentoso si “gode” il suo Real Sersale, capolista del campionato di prima categoria e pronto a conquistare una importante Promozione. NOTIZIARIO: Riprenderà solo mercoledì pomeriggio gli allenamenti la truppa di Nicola Provenza. Alla ripresa particolare attenzione sarà prestata alle condizioni

degli infortunati di lungo corso Ciano e Antonio Montella. Mentre per il rientro in campo del primo non dovrebbero esserci difficoltà (già nella scorsa settimana si è regolarmente allenato in gruppo), continuano ad esserci dubbi sulla effettiva disponibilità dell'attaccante sulla quale lo stesso Provenza ha mostrato qualche perplessità. Certamente out Pippa che sarà infine sottoposto agli esami strumentali che il gonfiore dell'arto avevano impedito, da segnalare la gran voglia di velocizzare la crescita di condizione di Corapi che, mentre i compagni si godevano i giorni di riposo, lo scorso sabato ha voluto prendere parte per intero alla partita della formazione Beretti contro il Potenza conclusasi con la vittoria dei giovani giallorossi.


36 Sport

Lunedì 23 marzo 2009

Risultati e classifica Bacoli-Fasano

0-2

Brindisi-Bitonto

1-0

53' Doria, 84' Ianni 48' Galetti

Francavilla-S. Antonio A. 1-1 5' Somma (SA), 82' Laneve (F)

27ª giornata Marcatori

BRINDISI

62

27 19 6

2 51 18 14 12 2

0 32 8 13 7

4

2 19 10 33 +8

Gelbison-Pomigliano

2-3

NOCERINA

52

27 17 1

9 44 35 14 12 0

2 29 18 13 5

1

7 15 17 9

10' Alleruzzo (P), 18' Granossi (G), 21' Gomes (P), 60' Capuozzo (G), 93' Ventre (P)

PIANURA

50

27 14 8

5 58 30 14 10 4

0 36 11 13 4

4

5 22 19 28 -5

Ischia-Matera

2-1

-3

POMIGLIANO

45

27 13 6

8 45 34 13 9

2

2 27 13 14 4

4

6 18 21 11 -8

15' (r) Rimedio (I), 52' Albano (M), 75' Bianco (I)

ISCHIA

41

27 11 8

8 30 25 13 8

4

1 18 6 14 3

4

7 12 19 5 -12

Nocerina-Turris

FASANO

39

27 9 12 6 36 30 13 5

6

2 16 12 14 4

6

4 20 18 6 -14

TURRIS

39

27 9 12 6 30 30 13 6

5

2 11 6 14 3

7

4 19 24 0 -14

BACOLI

38

27 10 8

9 34 28 13 6

3

4 17 11 14 4

5

5 17 17 6 -15

S. Genzano-Francavilla F. 1-0

FRANCAVILLA

37

27 10 7 10 27 29 13 7

4

2 17 9 14 3

3

8 10 20 -2 -16

Venafro-Grottaglie

MATERA

36

27 10 6 11 31 26 13 5

4

4 11 8 14 5

2

7 20 18 5 -17

FRANCAVILLA F.

36

27 8 12 7 30 29 14 5

7

2 20 18 13 3

5

5 10 11 1 -19

GROTTAGLIE

30

27 5 15 7 26 30 14 3

8

3 12 11 13 2

7

4 14 19 -4 -25

BITONTO

29

27 7

8 12 25 40 13 6

2

5 20 23 14 1

6

7

ANGRI

28

27 7

7 13 27 39 14 6

4

4 16 14 13 1

3

9 11 25 -12 -27

S. GENZANO

28

27 6 10 11 23 38 14 3

6

5 12 19 13 3

4

6 11 19 -15 -27

S. ANTONIO A.

26

27 5 11 11 17 36 13 3

6

4 11 16 14 2

5

7

6 20 -19 -27

GELBISON

19

27 3 10 14 29 44 14 3

6

5 23 24 13 0

4

9

6 20 -15 -36

VENAFRO

16

27 3

4

8 10 17 13 1

3

9

9 24 -22 -39

3-2

47' De Pascale (N), 65' e 81' Palumbo (N), 76' Famiano (T), 83' Tortora (T)

Pianura-Angri

2-0

9' (r) Manzo, 13' De Rosa 60' Fiscina

25' De Angelis

Prossimo turno

0-1

28ª giornata 29/03/09 ore 15.00

Angri-Nocerina Bitonto-S. Genzano Fasano-Pianura Grottaglie-Francavilla F. Ischia-Bacoli Matera-Gelbison Pomigliano-Venafro S. Antonio A.-Brindisi Turris-Francavilla

7 17 19 41 14 2

5 17 -15 -24

20 reti: Galetti (Brindisi) 17 reti: Contino (1) (Pianura) 14 reti: Manzo (3) (Pianura) 11 reti: Albano (2) (Matera) 10 reti: Tortora (Turris) 9 reti: Coquin (4) (Bacoli); Del Prete (1) (Francavilla); Galeandro (2) (Francavilla F.) 8 reti: Persia (2) (Bitonto); Moscelli (Brindisi); D'Angelo (2) (Gelbison) 7 reti: Pastore (1) (Bacoli); De Angelis (Grottaglie); Cavallaro (Nocerina) 6 reti: Radicchio (1) (Angri); Formuso (Fasano); Palumbo (Nocerina); Ianniello (1) (Pianura); Alterio, Ausiello (1) (Pomigliano); Crisantemo (1) (Turris) 5 reti: Infantino (1) (Bitonto); Chiesa, Lenti (Brindisi); Milozzi (Fasano); D’Amblé (Grottaglie); Pabatunde (Nocerina); Gasparini (Pomigliano); Compierchio (S.Genzano) 4 reti: Della Femmina, Zerillo (Angri); Logrieco (Bitonto); Pioggia (Francavilla); Santonicola (Gelbison); Piperissa (Grottaglie); Bianco, Mattera (1), Saurino G. (Ischia); Ancora, Marsico (1) (Matera); De Pascale, Mangiapane, Riolo (Nocerina); Manzi (Pianura); Gomes, Verolino (2) (Pomigliano); Maffucci (S.Antonio); Murano (S.Genzano) 3 reti: Galdi, Vitale (Angri); Cordiano, Fiore, Trinchera (1) (Brindisi); Di Matera, Esposito, Gentile (Fasano); Morleo, Sergi (1) (Francavilla F.); D'Elia (Gelbison); Camassa (Grottaglie); Formidabile (1), Trofa (Ischia); Magliocco (Nocerina); Del Sorbo (Pianura); Alleruzzo (Pomigliano); Riccardi (S.Antonio); Pa-

Ischia in vantaggio con Di Meglio, pari momentaneo di Albano, poi decide Bianco

Matera, una disfatta umiliante Terza sconfitta consecutiva dopo una prestazione deludente ISCHIA MATERA

2 1

ISCHIA ISOLAVERDE (4-42): Cozzolino 6,5; Nocerino 6,5, Di Meglio 6,5, Monti 7, Accurso 6,5; Trofa 6,5 (33' st Sepe sv), Formica 6,5, Formidabile 6,5, Alvino 6,5 (48' st Fermo sv); Bianco 6,5, Saurino G. 6,5 (43' st Marino sv). A disp.: Bighencomer, Buono, Sogliuzzo, Cristilli. All.: Impagliazzo 7. MATERA (4-3-1-2):Gatti 6,5; De Santo 5,5, Martinelli 5,5, D'Arienzo 6, Giglio 5,5; Risi 5 (38' st Montingelli sv), La Fortezza 6, Malagnino 5; Chisena 5 (31' st Porzio sv); Albano 6, Magliocco 5,5 (24' st Ancora sv). A disp.: Mirabelli, Gisonna, Acampora, Nolfo. All.; Danza 5. ARBITRO: Dolcini di Roma 1, 6,5. RETI: pt 15' Di Meglio (rig.); st 7' Albano, 19' Bianco. NOTE: spettatori 400 circa con folta rappresentanza materana. Ammoniti: La Fortezza, De Santo, Formidabile, Saurino G., Di Meglio, Monti, Porzio. Angoli 5-2 per l'Ischia. Recupero: pt 1; st 4'. ISCHIA - Il Matera cade anche al “Mazzella”, incassando la terza sconfitta consecutiva. Prestazione deludente da parte dell'undici biancazzurro, che ha fatto storcere il naso ai circa cento sostenitori che hanno affrontato la trasferta più lunga della stagione. Un gruppo di sostenitori ha addirittura lasciato il settore ospiti quando mancavano oltre venti minuti alla fine della partita. La squadra di Danza ha convinto per un quarto d'ora del primo tempo, quando ha cercato di rimontare l'iniziale rete siglata dall'Ischia su calcio di rigore, e in avvio di ripresa quando ha impattato con Albano, riaprendo una partita che sembrava a quel

punto apertissima. Invece l'Ischia, superato il contraccolpo psicologico, ha ripreso a macinare gioco sfiorando la segnatura in due circostanze, per poi ripassare con Enrico Bianco, classe '90, centravanti della Nazionale Dilettanti. La reazione del Matera è stata sterile. La cronaca. Formazione quasi obbligata per Impagliazzo a causa di ben quattro squalifiche. A centrocampo c'è il rientro di Formidabile che gioca al posto dello squalificato Ciurlia. Il Matera non scherza in quanto ad assenze. Il portiere Cilumbriello si è fermato durante l'allenamento di rifinitura. Il centrocampista Marsico non sta bene e non è nemmeno in panchina. Naglieri è infortunato, l'under Acampora ha problemi al ginocchio, quindi a sinistra gioca il rientrante Giglio. Tra i pali Gatti. In difesa centralmente agiscono Martinelli e D'Arienzo, sugli esterni De Santo e Giglio; a centrocampo La Fortezza gioca in mezzo a Risi e Malagnino; in avanti Chisena fa il trequartista alle spalle di Albano e Magliocco. Dopo una lunga fase di studio, il Matera cerca di pungere. Traversone di Malagnino dalla sinistra, spettacolare sforbiciata al volo di Magliocco e pallone che sorvola di poco la traversa; ma l'ex nocerino è in posizione irregolare. Al 15' l'arbitro assegna un rigore all'Ischia tra lo stupore del pubblico lucano. In seguito ad un traversone di Nocerino dalla destra, Bianco viene strattonato in area da D'Arienzo. L'arbitro Dolcini senza indugio indica il dischetto. Di Meglio spiazza Gatti con un preciso rasoterra alla destra del portiere. Al 21' rimessa con le mani molto lunga di De Santo, pallone che rimbalza nell'area piccola e per poco Cozzolino non si fa sorprendere, abbrancando la sfera al-

l'altezza della traversa. Il Matera tenta di venire pericolosamente in avanti ma la retroguardia isolana è imperforabile. Al 41' l'Ischia sfiora il raddoppio. Perfetto traversone dalla sinistra di Alvino, altrettanto bello il colpo di testa di Monti e c'è il miracolo di Gatti che salva la porta. 2' dopo ancora isolani minacciosi: calcio piazzato di Alvino dalla destra, Saurino è solo davanti a Gatti ma non riesce a deviare proprio da due passi favorendo il rilancio della difesa. Sul finire del tempo, in seguito ad una rimessa con le mani di De Santo, Albano in area “spizza” di testa: Cozzolino è fuori dai pali, Nocerino intercetta il pallone allontanandolo. Buon avvio di ripresa del Matera che al 7' impatta. La Fortezza riceve da Giglio, sulla corsia di sinistra c'è un buco che il centrocampista materano sfrutta calibrando un perfetto cross per la testa di Albano che manda il pallone a insaccarsi nell'angolo alla sinistra di Cozzolino. Il Matera però è tutto qui. Corre il 17' quando su cross di Nocerino dalla destra, Saurino da due passi, solissimo, non riesce a deviare da due passi; la palla giunge a Bianco che scarica il destro ma trova l'opposizione di D'Arienzo. Il raddoppio ischitano è nell'aria: traversone di Alvino, Trofa “spizza” per Bianco che da ottima posizione scarica di destro sotto la traversa. A questo punto Danza toglie Magliocco e inserisce Ancora. Dopo la mezzora Impagliazzo richiama Trofa e inserisce Sepe, con Nocerino che avanza sulla linea dei centrocampisti. La gara si trascina stancamente senza che i biancazzurri ci mettano il cuore per tentare di raddrizzarla. Nessun tiro in porta e tifosi (e non solo) che lasciano il “Mazzella” scuri in volto. Giovanni Basso

La rete di Bianco che è valsa per il Matera la terza sconfitta consecutiva, la seconda della gestione di Franco Danza, dopo una prestazione da dimenticare dei biancazzurri della città dei Sassi


Sport 37

Lunedì 23 marzo 2009

Spogliatoio I numerosi tifosi biancazzurri hanno lasciato lo stadio al 2-1

«Il pareggio poteva starci» Danza: «L’Ischia non ha fatto granchè, rigore dubbio» ISCHIA - La comitiva biancazzurra ha fretta di lasciare il “Mazzella”. La nave non aspetta. E' un Franco Danza abbastanza tranquillo quello che si concede ai microfoni dieci minuti dopo la conclusione dell'incontro che ha segnato la terza sconfitta consecutiva. «Matera deludente oggi qui a Ischia? Dipende dai punti di vista - esordisce Danza -. Sarò di parte, ma secondo me il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio. Non è che l'Ischia abbia fatto chissà quanti tiri in porta. Un paio di colpi di testa e nulla più. Il rigore, poi, non mi è sembrato così netto. Dalla mia posizione, almeno così ho giudicato. E' stato difficile reagire dopo una rete subita su rigore al quindicesimo. Non si possono però subire gol in questo modo. Su un'apertura di gioco di cinquanta metri, ci siamo fatti trovare impreparati». Al di là delle disattenzioni difensive che hanno portato l'Ischia al gol, il Matera aveva i mezzi per contrastare la squadra di Impagliazzo. Dal punto di vista del gioco i biancazzurri hanno lasciato a desiderare. « Ho dovuto assemblare un gruppo di giocatori che hanno giocato insieme per la prima volta. Non so se ho avuto la bravura o il coraggio di metterli in campo insieme prosgeue Danza - ma una cosa è certa: si tratta di calciatori che hanno esperienza ma ci sono anche grosse individualità. Ribadisco che purtroppo la condizione fisica non è al meglio, perché ci sono diversi elementi che hanno avuto problemi fisici o sono in ritardo di preparazione. Stiamo cercando di recuperarli sotto l'aspetto psicofisico». Franco Danza ribadisce di non essere deluso da questa prova del Matera. «Sono contento di come abbiamo giocato, su di un campo che non permetteva certe giocate. I nostri, che sono giocatori tecnici, sono andati un po' in difficoltà. Ciò senza nulla togliere ai meriti dell'Ischia che ha

Guardiamoci alle spalle UNA sensazione di vergogna. “Indegni di vestire la maglia del Matera”, questa la sintesi dei tanti tifosi del Matera presenti e usciti dal Mazzella umiliati (e in anticipo al gol dell’Ischia) da una squadra incapace di fare due passaggi di seguito. Delusione, rabbia, frustazione per aver dato tanto ad un gruppo e raccolto nulla. Equilibri saltati. E ora c'è da guardare dietro e agire sul problema d'identità che è stato manifestato da una prestazione anonima, indegna da una squadra che ha stipendi da formazione che doveva lottare per vincere il campionato ma che si è sciolta come neve al sole contro una squadra con sei under (quattro squalificati e due assenze) e tanta fame, cuore e voglia. Si può anche perdere, ma non senza giocarsela. Se il tifoso vede la sua squadra uscire dal campo con la maglia sudata non può che battere le mani, se questo lo fanno solo in due p tre è normale che si pensi di far scendere in campo in futuro una squadra con la maglia nera, senza colori biancazzurri. Capaci di minare un progetto meraviglioso. Dopo il gol del pareggio i gialloblè hanno mostrato tutti i loro limiti, ma il Matera non ha saputo approfittarne nonostante l’arbitro a favore magari pentito di un rigore benevolo all’Ischia. La Fortezza troppo solo e Malagnino non è un esterno perché ha solo quantità. I difensori non trovano altra soluzione di buttarla avanti senza cognizione. Chisena che doveva accorciare le distanze ha fatto la terza punta ed ha dimostrato di non avere le forze di fare da raccordo tra centrocampo e attacco ed il risulto è stato quello che ancora una volta si è visto un Matera sfilacciato con Malagnino e Risi mai in partita e senza spunti di rilievo. Senza identità e motivazioni. Lottare per salvarsi ed aver fallito, ma non società e i tifosi ma una squadra senz’anima. Renato Carpentieri

Lafortezza contrasta Bianco e sotto il rigore trasformato da Di Meglio

PAGELLE MATERA GATTI (6,5) - Sempre sicuro tra i pali. Sul finire del primo tempo nega a Monti il gol del possibile raddoppio. Incolpevole in occasione del secondo gol siglato da Bianco. DE SANTO (5,5) - Prestazione leggermente al di sotto delle attese. Sulla sua zona Alvino spesso fa quel che vuole. Nei primi 45' particolarmente insidioso con le sue rimesse laterali molto lunghe che creano apprensione nel portiere Cozzolino. GIGLIO (5,5) - La presenza di Trofa sulla sua corsia gli crea qualche problema e non riesce ad appoggiare il centrocampo. Potrebbe attaccare lo spazio quando l'ischitano cala, ma non si registrano iniziative da parte dell'esterno basso biancazzurro. LA FORTEZZA (6) - L'unico in grado di battagliare e metterci tanto impegno. Cerca di dare ordine alla manovra, preziosi alcuni assist per le punte che sono ben controllate dai difensori isolani. In avvio di ripresa scodella al centro un perfetto assist sfruttato da Albano. Alla lunga anche lui si fa prendere dal malessere generale. MARTINELLI (5,5) - Non è preciso in alcune chiusure soprattutto quando l'Ischia ha in mano il pallino del gioco. Con Saurino che sguscia e Bianco che non dà molti riferimenti, talvolta va in difficoltà. D'ARIENZO (6) - Una sola volta sorpreso in occasione di palle inattive. Trattiene Bianco e causa il calcio di rigore che porta in vantaggio l'Ischia. Ma combatte fino alla fine ed è l'ultimo ad arrendersi. RISI (5) - Nella prima frazione fatica ad entrare in partita. Lo si nota in avvio di ripresa, ma è solo una fiammata. Sul finire viene sostituito da Montingelli. Dal 38' s.t. Montingelli s.v. MALAGNINO (5) - A sinistra soffre un po' la vivacità di Formica. Alla lunga perde il duello con il dirimpettaio argentino. La sua posizione a nostro avviso è quella del centrale, a sinistra soffre e si vede.

disputato una partita accorta, attenta. In campo c'era anche la squadra avversaria…». Il cambio di Chisena con Porzio? «Non vi aspettavate la sostituzione? Il giocatore è reduce da un periodo difficile, anche se a livello fisico sta crescendo. Mi ha anche meravigliato perché ha tenuto bene. Ad un certo punto ha ceduto, stavamo perdendo qualcosa a centrocampo ed ho deciso di inserire Porzio che è altret-

tanto bravo, non con le stesse qualità ma si tratta di un trequartista. Ho immesso forze fresche, ma ripeto, non è il Chisena che tutti conosciamo. Sta superando dei problemi fisici». Dopo questa sconfitta addio play-off? «Troppo facile… Mancano ancora sette giornate. Il problema è che ricomincia per i ragazzi una settimana difficile sotto l'aspetto psicologico. Tre sconfitte di seguito fanno male, ma

confido nella loro professionalità. Sono dei professionisti, fanno il calcio per professione e non credo che si abbatteranno. Non sono stupidi da mollare. Il calcio - conclude Danza - ci ha insegnato che bisogna sempre guardare avanti. Mollare sarebbe uno schiaffo verso chi ci dà fiducia, verso la società, la gente, l'intera città. Bisogna rimboccarsi le maniche e ricominciare». g.s.

ALBANO (6) - Una sola opportunità nella prima frazione, quando “spizza” di testa in area in seguito ad una rimessa laterale. Nella ripresa colpisce al momento opportuno, insaccando di testa un traversone di La Fortezza. CHISENA (5) - Impalpabile nei primi 45 minuti di gara, non riesce a raccogliere palla dal centrocampo per creare la superiorità. Danza a metà ripresa lo sostituisce con Porzio. DAL 31' s.t. Porzio MAGLIOCCO - (5,5) - Bella quanto vana giocata nei minuti iniziali. Cerca di crearsi spazi, ma la condizione atletica è quella che è. Dal 24' s.t. Ancora sv. G.S.

DAGLI ALTRI CAMPI BACOLI FLEGREA FASANO

0 2

BACOLI SIBILLA FLEGREA (34-3): D’Antonio 6; Rainone 6, Esposito 6, Zinno 4; Poziello 6, Dinolfo 6, Giliberti 6 (38' st Barone sv), Criscuolo 6.5; Coquin 5.5, Pastore 6, Lepre 5.5 (36' pt Manna 6; 35' st Bavero sv). A disp.: Luongo, Copellino, Niola, Marotta. All.: Carannante. FASANO (4-4-2): Corno 6; Greco 6, Cornacchia 6, Pisano 6, F. Esposito 6 (32' st Pistoia sv); Gentili 6, Rufini 6.5, Comandatore 6 (1' st Salvestroni 6), Di Matera 6; Doria 6.5 (18' st Ianni 7), Schiavone 6. A disp.: Ullasci, Sanna, D’Atri, Ciuffreda. All.: Maiuri. ARBITRO: Stentella di Terni. MARCATORI: 8' st Doria, 39' st Ianni. NOTE: Espulso al 33' pt Zinno (BSF) per fallo di reazione. Ammoniti: Pastore (BSF) e Rufini (F)

BRINDISI BITONTO

1 0

BRINDISI (4-3-1-2): Russo 6; Idda 6, Taurino 6, Trinchera 6, Tidei 6; Lenti 6, Cordiano 6, Cangini 6.5; Chiesa 6 (43' st Kettlun sv); Galetti 6.5, Pinamonte 6 (14' st Moscelli 6). A disp.: Vidoni, De Giorgi, Corazzini, Pasqualini, Junior Bahia. All.: Silva. BITONTO (4-4-2): Castelletti 6; Romeo 6 (33' st Nasca sv), Camasta 6, Falanca 6, Montefusco 6; Modesto V. 6, Dentamaro 5.5, Cantatore 5.5, De Santis 5.5 (24' st Casisa sv); Logrieco 5.5, Di Bitetto 5.5 (38' st Natilla sv). A disp.: Lima, Modesto F., Infantino, Martellotta. All.: Ruisi. ARBITRO: Operato di Isernia. MARCATORE: 3' st Galetti. NOTE: Angoli 4 a 0 per il Brindisi. Ammoniti: De Santis, Cantatore e Cordiano. Spettatori: 3 mila circa.

GELBISON POMIGLIANO

2 3

GELBISON (4-3-3): Visconti 5; Ietto 5, Leccese 5, Gonzalez 5, Graziano 5; Santonicola 5, Granozi 6.5, Pecora 6.5 (8' st Capuozzo 6); Calendo 5 (1' st Cerasuolo 5.5), D’Elia 5, Sica 5.5 (19' st Della Bianchina 6). A disp.: La Mura, Ruocco, Rodio, Caputo. All.: Longo. POMIGLIANO (4-3-3): Inserra 6; Scognamiglio 5.5, Biancardi 6.5, De Rosa 5.5, Porcaro 5; Gasparini 6, Ausiello 6, Alleruzzo 6.5 (37' st Alterio sv); Marzullo 6, Gomes 6, Ventre 6. A disp.: Violante, Mauro, Pesce, Cutolo, Tarantino, Iannini. All.: Verriola. (Bucaro squal.). ARBITRO: Marinelli di Jesi. MARCATORI: 8' pt Alleruzzo (P), 18' pt Granozi (G, rig.), 22' pt Ietto (P, aut.), 16' st Capuozzo (G), 48' st Biancardi (P). NOTE: Espulsi: al 12' st Rodio (G); al 17' st Santonicola (G).

PIANURA ANGRI

2 0

PIANURA (4-4-2): Pane 6.5; Carbonaro 6, Letizia 6.5, Palumbo 6, Russo 6.5; De Rosa 6.5, Manzi 6 (21'st Napolitano sv), Temponi 5, Contino 6.5 (15'st Mele 6); Manzo 6.5, Del Sorbo 6 (35'st Scarpato sv). A disp.: Despucches, Rea, De Santo, Castiglione. All.: Gargiulo. ANGRI (4-4-2): Cortese 5.5; Cacace 6, Galliano 5.5 (12'st Vezzoli 5.5), Manzo L. 6, De Sio 6; Somma 6, Della Femina 5.5, Amarante 6.5, Amoroso 5.5 (28'st Picariello sv); Vitale 6, Radicchio 5 (8'st Zerillo 6). A disp.: Acconcia, Formisano, Lambiase, Bennato. All.: Pagliarulo. ARBITRO: Raspollini di Livorno. MARCATORI: 9' pt rig. Manzo, 13'pt De Rosa. NOTE: spettatori 400 circa. Espulso al 30'st Temponi (P)per gioco scorretto. Ammoniti: Cortese (A), Cacace (A), Letizia (P). Angoli 3 a 2 per l’Angri. Rec.: 1'pt; 5'st.

VENAFRO GROTTAGLIE

0 1

VENAFRO (4-3-3): Vitiello 5.5; Marzocchella 5.5, De Simone 6, La Manna 5.5 (35' st Minauda sv), Mele 6; Marziale 5.5, Ricamato 6, Caruso 5.5; Patriciello 5.5, Nardolillo 6 (23' st Agbonifo sv), Vitaglione 5.5 (15' st Gueye 5). A disp.: Creta, D’Ottavio, Monticelli, Verde. All.: Buccilli. GROTTAGLIE (4-4-2): Di Leo 6.5; Favret 7, Ianneo 6.5, Camassa 6, Bennardo 7; Solidoro 6.5, Pastano 7, D’Amario 7, Carteni 6.5; D’Amblè 6, De Angelis 6.5. A disp.: Vitale, Pirone, Piperissa, Di Quinzio, Arcadio, Fraschini, Carlucci. All.: Orlando. ARBITRO: Guglielmi di Pisa. MARCATORE: 29' pt Pastano. NOTE: spettatori 300 circa. Ammoniti: La Manna(V), Mele(V), Ricamato(V), Caruso(V), Solidoro(G). Angoli 6-3 per il Venafro. Rec.: 1' pt, 4' st.


38 Sport

Lunedì 23 marzo 2009

Gara in salita per i sinnici. Sul gol campano contestato il direttore di gara

Rimonta firmata La Neve Subito ospiti in vantaggio. Lazic indovina il cambio PAGELLE FRANCAVILLA DE BLASIO(6)-: bravo nell’anticipo in uscita al 12’della ripresa su Maffucci. Poi, sorveglia attentamente la propria porta. COCINA (5,5) - : sulla fascia destra, il giovane terzino non spinge come dovrebbe. GIOIA (6) - : non demerita in una giornata in cui il terreno è pesante. Fa buona guardia sugli attaccanti avversari. ZANGLA (5,5) - : nel primo tempo subisce un po’ gli attaccanti campani. Ma poi nel secondo tempo prende egregiamente le misure. NICOLAO (6) - : buone alcune sue discese sulla fascia sinistra nel secondo tempo. MILELLA (6) - : schierato prima come laterale destro a centrocampo, poi in mezzo, poi ritorna nel suo ruolo di terzino destro, si rende pericoloso in più di una occasione. CAMPO (6) - : in una posizione non sua, al centro in coppia con Di Senso, pressa e cerca di spezzare l’azione avversaria. Buone trame di gioco e aperture per gli avversari. DI SENSO (6,5) - : crea delle azioni importanti per i compagni. Gioca al centro della linea mediana con Giovanni Campo. Fa girare bene la palla per i suoi compagni di squadra. DE PALO (5,5) - : il giovane giocatore, corre e si impegna sulla fascia, ma spesso è approssimativo, nelle sue giocate. ZAGARIA (5) - : in coppia con Del Prete, lotta con gli avversari, ma spesso lo fa in modo disorganizzato. Sostituito al 14’della ripresa con Lo Prete. DEL PRETE (6) - : in più di una occasione si rende pericoloso nell’area campana. Corre e lotta su ogni pallone. Al 36’ della ripresa su cross di Milella, colpisce bene di testa ma senza impensierire il portiere Corcione. LA NEVE (7)-: entra nella ripresa al posto di Cocina e regala a suoi, un prezioso pareggio nel finale di gara. Un giovane davvero interessante. LO PRETE (6)-: si impegna per il bene della squadra. DI SANZA (SV) LAZIC (6) - : cerca in tutti i modi di condurre in porto la vittoria, ma purtroppo raccoglie soltanto un pareggio, contro un avversario in un buon momento di forma. c.s.

FRANCAVILLA 1 S.ANTONIO ABATE1 FRANCAVILLA : De Blasio 6, Cocina 5,5 (14’s.t. La Neve 7), Nicolao 6, Milella 6, Gioia 6, Zangla 5,5, Zagaria 5 (14’s.t. Lo Prete 6), Di Senso 6,5, Del Prete 6, Campo 6, De Palo 5,5 (42’s.t. Di Sanza sv). A disp. Bruno, Marziale, Simeone, Nano. All. Lazic. SANT’ANTONIO ABATE : Corcione 6, Attanasio 6, Itri 5,5, Piemonte 5 (10’s.t. Cocuzza 6), Coccorullo 5,5, Velardi 6, Vitiello 6,5, Somma 7, Maffucci 6,5(27’s.t. De Biase 6), Agnello 6, Riccardi 6,5 (1’s.t. Esposito). A disp. D’Auria, Agrillo, Daniello, Lucarelli. All. Nastri. ARBITRO : Petroni di Roma 5. RETI : al 4’ pt Somma, al 38’ st La Neve. NOTE : spettatori 300 circa, con una sessantina di tifosi ospiti. Terreno pesante a causa della pioggia. Ammoniti: Zangla, Cocuzza, Corcione, Milella. Angoli 3-2 per il Francavilla. Recuperi: pt 1’; st 4’. FRANCAVILLA SUL SINNI – Un pareggio che, per come si era messa la gara, accontenta i ragazzi di mister Lazic. Con una rete per tempo, la gara termina con il risultato di 1-1. Ad inizio partita, minuto di raccoglimento, per la tragica scomparsa di un giovane di Francavilla. I sinnici, devono fare a meno dei centrocampisti Scarnato, fuori per squalifica, Romaniello e Pioggia a causa di infortuni. Pronti e via, ed al 4’ i campani passano subito in vantaggio. Dopo una mischia in area di rigore, il centrocampista Somma deposita la palla nel sacco. Ma c’è da evidenziare un errore dell’arbitro, che fischia prima della rete un calcio di rigore per una strattonata in area sinnica, ma poi lascia correre, dopo che la palla ha varcato la linea di porta. Naturalmente molte le proteste dei giocatori di casa. Il Francavilla prova a reagire, ma lo fa in modo confusionario e senza creare grossi pericoli alla difesa avversaria. Al 23’ i campani si rendono temibili con Maffucci, ma il portiere De Blasio blocca la palla in due tempi. Passano po-

Difesa sinnica in azione

In alto La neve. In basso Del Prete in azione

chi minuti ed i padroni di casa creano la prima vera occasione da rete con il giovane De Palo, che entra in area di rigore, calcia con violenza, ma l’estremo

difensore ospite respinge la sfera con i pugni. Il Francavilla ci crede ed al 27’ ci prova su calcio di punizione. Di Senso alla battuta dai venticinque

Bicchiere mezzo pieno in casa sinnica. Rammarico tra i campani per non aver saputo chiudere i conti.

«Queste partite si possono anche perdere» FRANCAVILLA – Dopo un pareggio che ha soddisfatto a metà le due squadre, dirigenti e giocatori sinnici hanno il rammarico per non aver creduto fino alla fine di ribaltare il risultato. Bravo il Sant’Antonio Abate, che ha dimostrato di essere una delle squadre che in questo girone di ritorno ha la forma migliore. Dal canto suo il Francavilla è uscito alla distanza, disputato un secondo tempo davvero fatto di tanto cuore e grinta. «Purtroppo siamo entrati molli nei primi venti minuti – dice il tecnico del Francavilla Lazic – subendo subito il gol e le poche occasioni avute non le abbiamo sfruttate a dovere. Però, questo pareggio bisogna prenderlo per positivo, perché di solito queste partite si perdono». Il Francavilla, ha dimostrato comunque di avere una buona condizione fisica, questo grazie a tutto il lavoro dell’intero staff tecnico, perché recuperare una gara e poi spingere per vincerla, fino ai minuti di recupero non è stato facile, soprattutto quando si gioca su un campo pesante come quello di ieri. «Siamo stati bravi – continua – a non perdere

Un’azione di gioco in area campana (foto la siritide)

la testa e a non rischiare niente nel secondo tempo. Forse ci è mancata un po’ di cattiveria in avanti». I padroni di casa non si sono fatti prendere dallo sconforto. «Sono contento di questo pareggio – continua – anche se il nostro obiettivo era vincere, per dare una svolta al nostro campionato. Non siamo stati bravi, questa è stata la nostra colpa per cui dobbiamo migliorare questo

aspetto psicologico, cercando di cambiare mentalità». . «Bisogna dire – continua Lazic – che abbiamo giocato senza tre pedine importanti a centrocampo, facendo a meno di un incontrista. Per questo – conclude - faccio i complimenti ai miei ragazzi che, su un campo pesante hanno dato davvero tutto». In casa campana invece, rammarico per il pareggio subito nel finale. «La gara –

afferma il tecnico Nastri – non l’abbiamo gestita molto bene, forse aver fatto gol subito non ci ha aiutato, perché la squadra ha un po’ abbassato il baricentro, senza cercare il colpo del definitivo kappaò». In effetti, i campani dopo la rete del vantaggio, hanno spinto poco per cercare di raggiungere il 2-0. «Parlerò con i ragazzi – commenta – perché è inammissibile chiudersi, difendendo il vantaggio per tutto il secondo tempo, dando molto campo al Francavilla che ha cercato in tutte le maniere di raddrizzare la gara. Però devo dire pure –conclude Nastri – che noi non siamo stati bravi a sfruttare le ripartenze, dove in un paio di occasioni eravamo tre contro due ed abbiamo fallito. Alla fine bisogna dire che il risultato è giusto, perché il Francavilla dopo tutto lo sforzo, ha meritato il pareggio». Nell’occasione della rete, da sottolineare il fischio del direttore di gara che prima ha segnalato il penalty, poi con la palla in rete ha lasciato correre l’azione, decretando il goal al Sant’Antonio Abate, tra le proteste dei giocatori rossoblu. c.s.

metri, manda la palla di poco sopra la traversa. I sinnici prendono coraggio ed al 36’ Milella scodella un’interessante palla in area, dove l’attaccante Del Prete colpisce di testa, mandando la palla tra le braccia di Corcione. Al 43’ Di Senso dal fondo crossa in area, con assist di Zagaria per l’accorrente Campo che calcia di prima intenzione, ma il portiere campano blocca senza affanni. Nella seconda frazione di gioco i sinnici entrano più decisi in campo. Al 5’ viene lamentato un calcio di rigore, per un atterramento in area del terzino Milella, che entra in area, salta un avversario e viene atterrato, ma il direttore di gara lascia correre. Il Francavilla crede nel pareggio ed attacca con molta più convinzione, rischiando però nelle ripartenze dei ragazzi di mister Nastri. Infatti, al 12’ i campani ci provano con Maffucci, che si invola verso l’area avversaria, ma De Blasio è straordinario nell’anticipo. Al 14’ il tecnico Lazic fa un doppio cambio. La Neve e Lo Prete per Cocina e Zagaria. Al 34’ il giovane La Neve, salta un avversario e calcia dal limite dell’area, ma il portiere Corcione fa sua la palla. Questo è il preludio alla rete che arriva pochi minuti dopo. Al 38’ La Neve, non fallisce la ghiotta occasione, su assist di De Palo, battendo l’incolpevole Corcione che, in uscita, riesce in parte ad intercettare la palla. La gara volge al termine con il risultato di 1-1. Claudio Sole sport@luedi.it

Nell’anticipo di sabato la Nocerina fa suo il derby con la Turris NOCERINA TURRIS

3 2

NOCERINA (4-4-2): Terracciano 6; Giordano 5.5 (32'st Apicella sv), Cirilli 6.5, De Pascale 6, De Fabiis 6; Riolo 6.5, Giraldi 6, Cordua 6.5, D’Esposito 6; Palumbo 7 (40'st Iossa sv), Babatunde 6 (37'st Zappia sv). A disp.: Galeano, Capasso, Bassi de Masi, Casale. All.: Pastore. TURRIS (4-4-2): Romagnini 6.5; De Gaetano 5.5, Follera 5 (24'st Stanzione 5), De Carlo 5.5, Semplice 5.5; Russo 5.5 (10'st Borriello 6), Pepe 6.5, Visciano 6.5, Qualano 5.5 (7'st Sullo 7); Famiano 6.5, Tortora 6.5. A disp.: Mennella, Coppola, Varchetta, Letterese. All.: La Cava. ARBITRO: Valente di Roma. MARCATORI: 2'st De Pascale (N), 20'st Palumbo (N), 31'st Famiano (T), 36'st Palumbo (N), 40'st Tortora (T). NOTE: Al 2'pt Palumbo (N) sbaglia un rigore (parato), al 40'st Tortora (T) sbaglia un rigore (respinto). Spettatori: 500 circa. Espulso: al 39'st De Pascale (N) per doppia ammonizione. Ammoniti: Palumbo (N), Russo (T). Angoli 6-2 per la Nocerina. Rec.: 3' pt e 5' st.


Sport 39

Lunedì 23 marzo 2009

L’allenatore manda un certificato e non si presenta. In tribuna mister Cerone

Senza Pirone si vince Decide una zampata di Fiscina dopo un corner PAGELLE GENZANO

S. GENZANO 1 FRANCAVILLA BR 0

BORRELLI (6+) - In novanta minuti ha commesso una sola ingenuità. Si scontra con un compagno e un avversario perdendo palla, per fortuna l'avversario, a porta vuota, fallisce il pareggio. Al 93' si supera su Galeandro.

S. GENZANO: Borrelli 6; Fiore 7; Autiero 6; Fiscina 7; Masturzo 6; Papagni 6; Salbini 5 (al 58'Murano 6); Pepe 6; Impagliazzo 6 ( al 94' Insauralde s.v.); Rega 6; Compierchio 6. Veneziano, Gargano, Schiavone, Riccio, Carlino. All. Conversano. FRANCAVILLA BR: Laghezza, Di Pasquale, Paglialunga, Travaglione, Gallù, Anglani, (57' D'Ambrosio), Sisalli, Galeandro, Perrelli, Gallo. Di Punzio, Chirico, Romeo, Novielli, Borromeo, Spinelli. All. Francioso. ARBITRO: Assisi di Palermo (Caprari e Nudo). RETE: al 59' Fiscina. NOTE: presenti circa 300 spettatori di cui 4 del Francavilla. Ammoniti Fiore, Impagliazzo, Gallo, Fiscina, Papagni, Pepe. Angoli: Genzano 8; Francavilla 3. Recupero: 1° tempo:1'; 2° tempo:5+1.

FIORE (7) - Gioca alla grande. Spinge, rifinisce e contrasta. AUTIERO (6) - Ha fatto il suo dovere, chiudendo e sovrapponendosi. Al 46' per poco non segna. FISCINA (7) - Ha realizzato il gol vittoria, sugli sviluppi di un angolo, gol che dedica ai compagni. Ha commesso una sola ingenuità, commettendo un fallo al limite dell'area su Galeandro. MASTURZO (6) - Al 35' salva davanti la porta, una situazione delicata. Mette anche lui lo zampino sul gol di Fiscina. L’angolo decisivo nasce da un anticipo su una sua incursione. PAPAGNI (6+) - E' un lottatore. Smista palloni preziosi per i compagni, conclude a rete; mette anche un assist per Impagliazzo che segna, ma il gol è annullato. SALBINI (5+) - Non riesce a creare grattacapi sulla sua fascia. Deve ancora inserirsi nella squadra. Dal 58' MURANO: 6. Il suo ingresso in campo dà maggiore velocità alla squadra. PEPE (6) - Dal suo piede è partito il lancio per il tiro gol di Fiscina. IMPAGLIAZZO (6) - Meritava di più per la mole di gioco e le conclusioni effettuate, ma sbaglia un rigore. Poteva chiudere i conti, invece la squadra ha sofferto fino alla fine. Al 94' INSAURALDE: S.V. REGA (6+) - Sulla fascia ha dato fastidio. Incontenibile. Conclude anche a rete e per poco non sorprende il portiere. Al 53' diretto in porta viene fermato dall'arbitro per un fuorigioco inesistente. COMPIERCHIO (6) - Si guadagna sempre il suo spazio. Questa volta è stato più rifinitore che finalizzatore. Al 18' la sua conclusione viene deviata in angolo dal portiere. Al 25' viene anticipato davanti la porta da un avversario, su cross di Rega.

GENZANO DI LUCANIA - Lo Sporting Genzano senza l'allenatore Pirone, che in settimana ha fatto pervenire alla società un certificato medico, vince meritatamente una partita importante ai fini della salvezza guidato dalla panchina da mister Conversano con a fianco il presidente Nei. In tribuna mister Cerone, in predicato di sedersi sulla panchina altobradanica. Senza Buonocore squalificato, la cui assenza a centrocampo si è avvertita, la squadra di casa ha usufruito anche di un calcio di rigore, il primo dall'inizio del campionato, ma lo ha fallito con Impagliazzo al 68'. La partita si è giocata su un campo pesante, che ha condizionato non poco il gioco delle due squadre. Parte subito in attacco il Genzano, ma il Francavilla mette in fuorigioco gli attaccanti locali. Al 3' Anglari, sugli sviluppi di una punizione deviata dalla barriera, tira, ma manca di precisione. Al 7' Laghezia deve uscire fuori dall'area per fermare Papagni. Al 10' è Borrelli a imitare il collega pugliese per fermare Sisalli. All'11' Nasca con un tiro dalla distanza impegna Borelli in due tempi. Al 13' Rega viene contrastato duramente da un avversario nell'area pugliese, per l'arbitro è tutto regolare. Al 15' Rega fa tutto da solo, va sul fondo, ma il suo cross non trova compagni. Al 16' Sisalli,

Il Genzano schierato ieri da mister Conversano

su cross di Di Pasquale, colpisce di testa, la conclusione va alta sopra la traversa. Al 17' Papagni, su una ribattuta avversaria, dal limite dell'area colpisce bene, la palla sfiora il palo. E' un momento favorevole ai padroni di casa. Al 18' Compierchio dalla distanza colpisce bene, ma Laghezia devia in angolo. Al 19' annullato un gol al Genzano: Papagni dalla destra mette al centro una palla per Impagliazzo che di testa insacca. L'assistente Caprari segnala un fuorigioco e l’arbitro annulla. Al 23' Di Pasquale dalla distanza impegna Borrelli. Al 25' Autiero crossa e Compierchio viene anticipato in angolo da un avversario. Al 35' Masturzo salva una situazione delicata nella propria area. Al 36' Impagliazzo, ricevuta palla da Salbini, affretta un tiro, che il portiere para, mentre un compagno, tutto solo, sulla fascia sinistra invocava il passaggio. Al 40' Papagni per Rega, che dai 30 metri fa partire un tiro di poco alto sopra la traversa. Al 43' Fiore, buona la sua prova, serve Compierchio sulla fascia si-

nistra, ma l'esile ala locale scivola sul terreno bagnato. Finisce qui un primo tempo dominato dal Genzano. Al 46' un tiro cross di Autiero dalla fascia sinistra, sfiora di poco il palo alla sinistra del portiere. Al 53' Rega, servito da Impagliazzo è diretto in porta, ma viene fermato dall'arbitro per un fuorigioco quantomeno dubbio segnalato dall'assistente donna Nudo di Cosenza, che si becca probabilmente alcune ingiurie dai focosi tifosi locali. Le proteste vivaci dei giocatori locali procura un'ammonizione a Impagliazzo. Al 57' Perrelli e un avversario contrastano il portiere Borrelli, che perde palla, la sfera giunge tra i piedi di Gallo, che a porta vuota manda incredibilmente fuori. Al 58' Masturzo, sceso sotto porta, viene anticipato in angolo. Sul corner battuto da Pepe Impagliazzo non colpisce bene, la palla giunge a Fiscina, che da pochi passi mette dentro. Esplode la gioia sugli spalti e in panchina. Al 62' Sisalli, servito in area, non aggancia. Al 68' Di Pasquale nel tentativo di fermare un irresistibile

Impagliazzo, lo aggancia: è rigore. Dal dischetto si incarica del tiro lo stesso Impagliazzo, la cui esecuzione centrale viene respinta dal portiere. Al 69' Compierchio serve Impagliazzo, che pur defilato, conclude a rete, mandando di poco a lato. Al 70' Fiore, nella propria area, ferma una incursione pericolosa di Galeandro. Al 76' Anglani anticipa mandando in angolo su Murano, servito da Compierchio. All'88' Fiscina ferma fallosamente, in modo ingenuo, al limite dell'area Galeandro, la punizione battuta da Sisalli è da dimenticare. Nei 6' di recupero concessi dall'arbitro, al 93' Galeandro, appena entrato n area, servito da un compagno, tira a colpo sicuro, ma Borelli in tuffo gli nega il pareggio, mettendo in angolo. Al 96' altro brivido per il Genzano: Galeandro, da pochi passi, non aggancia un pallone giunto, su punizione dalla sinistra, da un compagno. Al triplice fischio finale il Genzano festeggia una meritata vittoria. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it

Spogliatoi Complimenti ai bradanici anche dal presidente ospite Distante

Nei volta pagina: «Inizia una nuova era» In casa Genzano, nonostante il “caso” Pirone, si festeggia la vittoria. Il presidente Donato Nei è stato in panchina per stare più vicino ai giocatori. Avvicinato a fine partita, ha detto: “la partita vista dalla panchina dà emozioni diverse, rispetto alla tribuna, si soffre di più. I ragazzi hanno dato il meglio di sé, dimostrando attaccamento alla squadra. Se vogliamo salvarci dobbiamo vincere tutte le rimanenti partite interne. In settimana si delineerà la posizione dell'allenatore Pirone, che ha inviato un certificato medico. Comunque, con questa vittoria si pone fine all'era Pirone”. In tribuna si è visto l'allenatore Cerone, destinato a essere il nuovo tecnico del genzano Fiscina, l'autore del gol vittoria del Genzano, ha aggiunto: “ dedico questo gol

a tutti i compagni e alla mia famiglia. Abbiamo sofferto un pò, ma alla fine per quanto visto in campo la vittoria è andata alla squadra che ha giocato meglio. Abbiamo interpretato bene la partita, anche se davanti la porta, sbagliamo troppo”. Il presidente del Francavilla Fontana, Domenico Distante ha sostenuto: “ devo complimentarmi col Genzano, che ha meritato la vittoria. Noi non abbiamo giocato bene, troppe palle lunghe e poco gioco con palla a terra. Ci è mancata quella cattiveria agonistica giusta, siamo scesi in campo con troppa sufficienza. Dobbiamo rimboccarci le mani già da domenica prossima con il Grottaglie in casa nostra”. l.z.

Conversano e il patron Nei in panchina e un’azione


40 Sport

Lunedì 23 marzo 2009

Risultati e classifica A. Cristofaro-Az Picerno

26ª giornata Marcatori

6-0

pt: 13’ Santagata, 27’ Leone A., 35’ Montenegro; st: 16’ Volpe, 21’ Vaccaro, 44’ Montenegro

C. PISTICCI

62

26 19 5

2 56 15 13 11 2

0 29 5 13 8

3

2 27 10 41 +10

A. CRISTOFARO

57

26 17 6

3 53 18 13 10 2

1 34 10 13 7

4

2 19 8 35 +5

MURESE

54

26 16 6

4 43 19 13 9

4

0 26 9 14 7

2

4 17 10 24 +2

VALDIANO L.

52

26 14 10 2 51 22 13 9

3

1 31 10 13 5

7

1 20 12 29 0

POLICORO

41

25 11 8

6 35 27 13 8

4

1 15 4 12 3

4

5 20 23 8 -10

RICIGLIANO

37

25 10 7

8 31 25 13 7

4

2 20 11 12 3

3

6 11 14 6 -14

A. TRICARICO

35

26 10 5 11 40 36 13 7

2

4 24 14 13 3

3

7 16 22 4 -17

pt: 48’ (r) Salamone; st: 17’ Salamone

AVIGLIANO

34

25 11 1 13 37 36 12 7

1

4 27 19 13 4

0

9 10 17 1 -15

Vultur-Policoro

FERRANDINA

34

26 9

7 10 29 35 13 6

4

3 20 14 13 3

3

7

AZ PICERNO

32

26 10 2 14 30 52 13 8

2

3 20 16 13 2

0 11 10 36 -22 -22

ATELLA M.

30

26 8

6 12 25 39 13 7

2

4 14 13 13 1

4

8 11 26 -14 -22

F. MATERA

30

26 9

3 14 31 46 13 8

0

5 21 19 13 1

3

9 10 27 -15 -22

IRSINESE

29

25 7

8 10 26 31 13 6

4

3 16 12 12 1

4

7 10 19 -5 -22

BANZI

17

26 4

5 17 22 51 13 4

3

6 13 18 13 0

2 11 9 33 -29 -35

BALVANO

15

25 4

3 18 23 54 12 4

3

5 17 21 13 0

0 13 6 33 -31 -34

VULTUR

14

25 4

2 19 18 44 12 3

2

7 11 17 13 1

0 12 7 27 -26 -35

A. Tricarico-Ferrandina

0-1

st: 42’ Messeri

Avigliano-Irsinese

Rinv.

Balvano-Ricigliano

Rinv.

F. Matera-Atella M.

2-1

pt: 13’ Larotonda V. (AM), 21’ e 33’ Di Cecca P. (FM)

Murese-C. Pisticci

2-2

pt: 4’ Cirigliano (CP), 45’ Di Senso (M); st: 21’ Dutra (M), 40’ Farinola (CP)

Valdiano L.-Banzi

Prossimo turno

2-0 Rinv.

27ª giornata 29/03/09 ore 16.00

Atella M.-Avigliano Az Picerno-F. Matera Banzi-Balvano C. Pisticci-Irsinese Ferrandina-Valdiano L. Murese-Vultur Policoro-A. Tricarico Ricigliano-A. Cristofaro

9 21 -6 -18

20 Reti: Salamone (V.Lauria) 15 Reti: Grieco (1) (C.Pisticci) 13 Reti: Montenegro (A.Cristofaro); Bozzi (1) (A.Tricarico); Mels (2) (C.Pisticci); Di Senso (Murese) 12 Reti: Messeri (1) (Ferrandina) 11 Reti: Petilli (1) (Avigliano) 10 Reti: Di Cecca P. (F.Matera); Fiorino (1) (Irsinese); Zizzamia (3) (Policoro) 8 Reti: Leone A. (A.Cristofaro); Gagliardi (C.Pisticci); Dutra (Murese); Russo (Policoro) 7 Reti: Volturno (A.Cristofaro); Libutti (Atella); Sanseviero (V.Lauria) 6 Reti: Villano (A.Cristofaro); Scarfone (3) (A.Tricarico); Di Falco (V.Lauria) 5 Reti: Carriero (Atella); Porfido (A.Tricarico); Santopietro (1) (Avigliano); Mastroberti (1) (AZ Picerno); Severino (Balvano); Mancini (1) (Banzi); Fiorentino (F.Matera); Antohi (Murese); Nigro (Policoro) 4 Reti: Santagata (A.Cristofaro); Larotonda G. (2) (Atella); Damiano, Di Pietro (Avigliano); Bochicchio, Caivano (AZ Picerno); Bavaro F. (Banzi); Cirigliano (C.Pisticci); Gogoni, Grieco (2) (Ferrandina); Farinola A. (1) (F.Matera); Pecoriello G. (1) (Irsinese); Castoro (Policoro); Di Brizzi, Zuccarelli (V.Lauria); Rapolla (2) (Vultur)

Gara spettacolare. Alla rete-lampo di Cirigliano i biancoverdi avevano replicato con Di Senso-Dutra

Pisticci, un altro passo verso la D La capolista (in dieci) impatta a Muro col guizzo di Farinola MURESE PISTICCI

2 2

Lardo: «Addolorati per Caponigri»

F.C. MURESE 2000 AURORA: Scaldaferri; Gerbasio; Ferracane; Zaccardo; Lotano; Cella A.; Antohi (al 60' Nardiello); Iacullo G.; Dutra (al 70' Glorioso); Di Senso; Cardillo F.; all. Lardo; A disp. Cocina; Cerone; D'Arca; Innocenti; e Carlucci. PISTICCI: Coretti; De Nettis; Cozzolino; Guarino; Di Maria; De Biase (al 51' Capobianco, e all'80' Giuliani); Lavecchia; Farinola; Cirigliano; Regina; Casale; all. Valente; a disp. Esposito; e Buonomo. ARBITRO: Marco Castello di Potenza; Collaboratori: Mariano Cristian di Potenza e Masi Nicola di Potenza. RETI: al 4' Cirigliano, al 45' Di Senso; al 66' Dutra; e all'85' Farinola; NOTE: Ammoniti: al 15' Di Senso per proteste; al 26' Ferracane per gioco falloso; al 26 Lavecchia per gioco falloso; al 50' Regina per gioco falloso; al 70' Lotano per gioco falloso; all'86' Di Senso per proteste. Espulsi: al 64' Cozzolino per gioco falloso; e all'86' Buonomo dalla panchina per proteste. Recuperi: 2' e 4'. Spettatori: 400 (circa 100 da Pisticci). MIGLIORE PISTICCI: Guarino; MIGLIORE MURESE: Dutra. SU DI UN CAMPO al limite della praticabilità ha preso vita il big match dell'undicesima giornata di ritorno del massimo campionato regionale di

La Murese scesa in campo ieri

Eccellenza tra la capolista Pisticci e la sua più immediata inseguitrice Murese. In una giornata ricca di emozioni condite sia dalla partita al cardiopalma e sia per le belle coreografie che hanno accompagnato la partita. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto e hanno dimostrato di valere la classifica che occupano. Il Pisticci ha trovato subito il vantaggio in modo fortuito approfittando di un infortunio difensivo. La Murese pian pianino ha preso coraggio e poi ha cominciato a creare tante buone occasioni, pareggiando sul finire del primo tempo, e nel secondo tempo dopo aver acquisito anche la superiorità numerica ha ribaltato il risultato

con il suo bomber il gaucho Dutra. Nemmeno il tempo di mettere la palla al centro che dopo un infortunio difensivo gli ospiti sono già in vantaggio. Al 4' sfugge la palla al portiere e di prima intenzione al volo Cirigliano manda la palla nel sacco. All'11' Zaccardo batte subito la punizione per Ferracane che va sulla sinistra e mette al centro un pallone teso, che passa pericolosamente davanti alla linea di porta. Al 13' da posizione decentrata Guarino batte sul primo palo e il portiere blocca a terra. Al 16' Guarino con un bel palleggio si libera di Lotano, ma calcia alto oltre la traversa. Al 18' Dutra dal limite dell'area manda la palla a

sfiorare il palo alla sinistra del portiere. Al 19' Cirigliano ruba palla a Gerbasio, e al limite dell'area serve Casale che calcia di poco al lato. Al 24' Zaccardo pennella un lancio per Di Senso che con un stop a seguire si libera di un avversario ed entra in area, tentenna un po' prima di concludere e il portiere in uscita bassa respinge. Al 32' bel cross di Cella e Dutra ben piazzato di testa angola troppo la traiettoria spedendo la palla fuori. Al 41' corner di Zaccardo e testa di Dutra che in elevazione sfiora la traversa. La Murese è in forcing e al 45' trova il pari con Di Senso. La punta bellese dopo una corta respinta ribadi-

A fine gara nei due spogliatoi tira un’atmosfera quasi elettrica, ma in virtù dei risultati delle altre squadre, si percepiscono i diversi stati d'animo, nello spogliatoio della Murese c'è un po' di amarezza per la ghiotta occasione mancata per avvicinarsi alla vetta. A rompere il ghiaccio è l'analisi critica del mister della Murese, Mario Lardo. “Prendere gol a cinque minuti dalla fine è sempre fonte di rammarico. Abbiamo dimostrato che la Murese può giocarsela con tutti, e non siamo inferiori al Pisticci, che probabilmente perdendo su questo campo non avrebbe messo in discussione la vittoria del campionato”. Dichiara Lardo: “Ho appreso della scomparsa di Caponigri, che era una carissima persona e in questo momento io e la società siamo vicini alla famiglia del caro amico di Ricigliano Caponigri”. Contento per il risultato e per aver ottenuto la quasi certezza di aver vinto il torneo è il mister del Pisticci, Valente, che è molto soddisfatto della partita dei suoi: “Considerate le condizioni del campo, la partita è stata spettacolare e ricca di emozioni. Il risultato di parità è giustissimo. Ci sono stati frangenti di partita emozionanti e giocate da alta scuola. Le due squadre meritano solo applausi per quello che hanno realizzato su un campo infame. I miei ragazzi sono stati stoici perché sull'uno a zero, hanno continuato ad attaccare e forse potevamo chiudere anche la partita. Poi c'è stato il legittimo ritorno della Murese e siamo stati bravi a rialzare la testa e meritatamente abbiamo trovato il pari con Farinola”. c.p. sce in rete dalla corta distanza. Nel secondo tempo, la Murese ha una marcia. Al 48' sulla corsa Dutra prolunga di esterno destro per Di Senso e Coretti in uscita bassa sventa. Al 61' Lavecchia ci prova dai venti metri, e Scaldaferri in tuffo prima devia e in seconda battuta blocca evitando l'angolo. Al 64' Di Senso scappa via è viene trattenuto, è fallo da ultimo uomo ed è espulso Cozzolino. Al 65' Cardillo da ottima posizione calcia sul primo palo e il portiere respinge. Al 66' la Murese passa in vantaggio. Punizione a giro di Lota-

no il portiere devia sul palo e di testa solo davanti alla porta Dutra accompagna la palla in rete. Al 68' Di Senso calcia in diagonale sul primo palo e Coretti in tuffo mette in angolo. Al 77' Scaldaferri compie due prodezze. Sul tiro di Cirigliano l'estremo murese in tuffo mette la palla in angolo. All'85' Farinola trova il pari dopo una disattenzione difensiva mandando la palla sotto la traversa. Al 94' palla a campanile e di testa Di Senso schiaccia tra le braccia del portiere. Carmine Pepe


Sport 41

Lunedì 23 marzo 2009

Ospiti in vantaggio, ma non basta: si materializza l’aggancio in classifica

Di Cecca lancia il Forza Matera La sua doppietta ribalta il punteggio con l’Atella FORZAMATERA 2 ATELLA 1 FORZA MATERA: Dimola, Lamacchia, Acito, Scalbi (14' st Andriotti), Palladini, Cocchiararo, Di Pede, Biondino Di Cecca P, Ciardiello, Orsi. A disp.: Farinola, Nicoletti, Gagliardi, Cambio, Cancelliere, Mancini. All. Liuzzi. ATELLA: Mariano, Colangelo, Catenacci, Larotonda V., Caselle, Guglielmi (14' st Lanotte, dal 40' st Dibiase), Angelillo, Larotonda G, Rinaldi, Carriero, Libutti. A disp.: Mascolo, D'Annucci, Montano, Gamma, Schiro. All. Mecca. ARBITRO: Pierro di Nola (Lagrotta e Brancato). RETI: 13' pt Larotonda V, 21' pt e 33' pt Di Cecca P. NOTE: Espulso al 48' st Ciardiello per proteste. Ammoniti: Di Pede e Biondino del Forza Matera, Colangelo e Angelillo dell'Atella. Corner: Forza Matera 7, Atella 2. Fuorigioco: Forza Matera 11, Atella 0. Recuperi: 1' pt e 5' st. MATERA - Serviva il successo e il successo è arrivato. Il Forza Matera porta a compimento l'operazione aggancio battendo un rimaneggiato Atella, ma perdendo Ciardiello e Biondino per la prossima sfida, lo scontro diretto con il Picerno. La gara ha visto l’ottimoa reazione della formazione allenata da Francesco Liuz-

Il presidente Carriero: «Risultato giusto» MATERA - Grande sportività nel commento del massimo dirigente dell’Atella, Carriero. «Il risultato alla fine è giusto. Il Forza Matera ha meritato il successo anche se noi il secondo tempo abbiamo fatto qualcosa per cercare di riequilibrare il punteggio. Vuol dire che adesso sarà un campionato più interessante visto che siamo a pari punti con il Forza Matera». Qualcosa da rimproverare ai suoi ragazzi? «No, nulla. Forse hanno speso molto per vincere la gara contro l’Oppido e oggi (ieri per chi legge) abbiamo pagato lo scotto. Non ci dimentichiamo che ci mancavano sei titolari, tra infortuni e squalifiche». Felice e soddisfatto mister Francesco Liuzzi alla sua nona vittoria in campionato con il Forza Matera. «Come avevo detto in sede di presentazione della gara, servi-

va la vittoria e vittoria è stata. Una vittoria sofferta, ma pur sempre una vittoria. Forse non è stata la nostra miglior partita, ma mi è piaciuta la reazione della squadra dopo lo svantaggio. Peccato poi non aver concretizzato tutte le palle gol che abbiamo creato. Questa è la nostra solita pecca, sin dall’inizio della stagione. Oggi (ieri per chi legge) è stato anche bravo il portiere dell’Atella a negarci in più occasioni la rete». Liuzzi guarda poi alla prossima sfida, altro scontro diretto, questa volta in casa del Picerno. «L’espulsione di Ciardiello non ci voleva. Poi è stato anche ammonito Biondino che era diffidato. Ci mancheranno due uomini importanti: vuole dire che dovremo ancora soffrire per tirarci fuori da questa situazione». a.mutasci@luedi.it

L’esultanza di Piervito Di Cecca (foto Videouno)

zi, capace di sopperire “all’infortunio” del giovane portiere Dimola che aveva spianato la strada all’Atella, ribaltando il risultato con la doppietta di Piervito Di Cecca che sale così a quota 10 reti in classifica marcatori. Ma il punteggio poteva anche essere più rotondo vista la mole di occasioni fallite del Forza Matera. Analizzando la partita, va dato merito all’Atella di aver disputato un buon secondo tempo, nel quale ha messo apprensione alla retroguardia materana, anche se non ha mai trovato con continuità la porta di Dimola. La cronaca si apre con un

tiro senza grosse pretese di Di Cecca che viene immediatamente replicato da Libutti, anche lui senza fortuna. Al 13’ da un’innocuo calcio di punizione battuto dalla sinistra d’attacco dell’Atella, nasce il vantaggio dell’undici di Mecca. Cross potente di Carriero, Dimola respinge malamente su Larotonda V che tocca quanto basta per spingere la palla in rete, firmando il vantaggio gialloblu. Il Forza Matera, colpito nell’orgoglio, inizia a macinare gioco in cerca del pari, spingendo molto sul lato sinistro grazie alla coppia Acito-Orsi. La rete del pari non

tarda ad arrivare. Al 21’ il Forza Matera usufruisce di un calcio di punizione vicino dal vertice dell’area. Sul punto di battuta si porta Piervito Di Cecca che con un sinistro a girare trova lo spazio giusto a fil di palo: 1-1. Il Forza Matera si galvanizza e alza il baricentro della sua manovra. Il raddoppio arriva al 33’ quando Ciradiello serve in diagonale Di Pede che crossa al centro per l’accorrente Di Cecca che con un tocco “alla Inzaghi” realizza il sorpasso: 2-1. Prima del riposo sono altre tre le occasioni del Forza Matera. Al 36’ Ciardiello lancia Orsi il cui tocco è fuori misura. Al 40’

Ciardiello prova a sorprendere dalla distanza Mariano, ma rimedia solo un angolo. Al 43’ Di Pede va in gol, ma la bandierina dell’assistente è alzata. Come si torna in campo Di Pede si ritrova solo dinanzi al portiere che lo ipnotizza respingendo la conclusione. Al 6’ ci prova l’Atella con Libutti, ma il suo rito è alto. All’8’ Di Cecca spreca la più ghiotta delle occasioni: il numero 9 materano semina il panico in area vulturina, fa fuori due avversari si scarta il portiere, ma conclude fuori a porta sguarnita. L’Atella inizia nella sua pressione, ma al 26’ è ancora il Forza Matera che va vicino

al gol con Orsi, ma è bravo Mariano. Dieci minuti più tardi Biondino imbecca Orsi, ma ancora una volta Mariano devia in angolo. Poi la pressione dell’Atella che mette in apprensione la retroguardia materana, ma Cocchiararo e Palladino non si fanno sorprendere. Al 48’ l’arbitro, il peggiore in campo, annulla una rete regolare a Ciardiello, compensando un fallo di mano non rilevato al limite dell’area materana. Ciardiello protesta e Pierro di Nola gli mostra il cartellino rosso, chiudendo così la sfida. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

Campo del ”Pasquale Corona” impraticabile Non si disputa la gara con il Balvano: atleti scossi

A Rionero non si gioca Vultur-Policoro rinviata

La disastrosa situazione del campo di Rionero

VULTUR POLICORO

N.D.

VULTUR: Martone, Chimenti, Larotonda, Madonna, Marmora, Rapolla, Di Tolve, Lamorte, Viggiano, Starna, Barbaro. A disp.: Lapenna, Lovasto, Di Donato, Salnitro, Lanotte, Di Perna, Cripezzi. All. Finamore POLICORO: Annunziata, Cicchiello, Panetta, Cirritola, Nuzzi, Miraglia, De Stradis, Fumarola, Falcone, Castoro, Zizzamia. A disp.: Maida, Achillea, Pierro, Russo, Malucchi, Ripa, Digno. All. Labriola ARBITRO: Santoro di Potenza (EspositoMarchese) RIONERO - Al comunale Pasquale Corona l’incontro tra la locale Vultur e il Policoro è

stato rinviato per impraticabilità di campo. La decisione è stata presa dopo il sopralluogo effettuato dal direttore di gara e dai due capitani, che non hanno potuto fare altro che prendere atto della impossibilità di giocare, nonostante che la dirigenza vulturina si sia data da fare già dalla giornata di sabato e domenica mattina per liberare il terreno di gioco dalla neve caduta nei giorni scorsi. Un lavoro inutile perché prima la neve caduta nuovamente nella notte tra sabato e domenica e poi la pioggia mista a neve nella mattinata di ieri hanno reso praticamente del tutto impraticabile il rettangolo di gioco rionerese, per cui più che è giusta la decisione di rinviare la gara, vista l’impossibilità di non poter provare nemmeno ad avviarla. Michele Rizzo

Lutto a Ricigliano Si spegne l’ex presidente Caponigri SABATO POMERIGGIO era in panchina al fianco di Mastrangelo. Al fianco dei suoi giocatori dopo una settimana tribolata per la Battipagliese. Ugo Maria Cristoforo Caponigri era un avvocato con il vizio del pallone e della politica. Un malore improvviso, un ictus fulminante l’ha sottratto agli affetti più cari. Stava per salire in auto per raggiungere la figlia Chiara. Doveva essere una domenica gioiosa con invitati a pranzo e tanta voglia di trascorrere delle ore serene. Classe ‘52, riciglianese di origini e di residenza, l’anno scorso aveva compiuto un capolavoro con la squadra del suo paese portata ad un passo dalla promozione in D. Sposato con Giuseppina Saracco, prima che per la pelota era stato folgorato dalla politica. Nel ‘75 era stato nominato, giovanissimo, assessore allo sport del Comune di Ricigliano. In quota Pdl in questi anni ha sostenuto le battaglie del fratello Carmelo, tuttora sindaco del paesino ai confini con la Basilicata. Un sogno infranto. Dopo aver quasi toccato il cielo con un dito a Ricigliano sognava di completare l’opera a Battipaglia. Una piazza più complicata e dai nobili trascorsi. Ora toccherà ad altri onorare la sua memoria e centrare quell’obiettivo per il quale aveva compiuto tanti sacrifici. «Una persona straordinaria. Curava i rapporti umani come pochi. Persone così non se trovano più. A me mancherà soprat-

Ugo Caponigri

tutto l’amico. Perché Ugo era soprattutto un amico più che un presidente. Mi mancherà e tanto. L’anno scorso si era tolto una grande gioia con il Ricigliano. Per lui è stato un capolavoro arrivare a Trapani. Ora abbiamo un motivo in più per vincere il campionato». Il Ricigliano non gioca. Ieri pomeriggio si sarebbe dovuta disputare una delle sfide più attese della stagione: il derby con il Balvano che gioca le sue partite interne al Comunale di Ricigliano. Un quarto d’ora prima del via della partita è arrivata la triste notizia. Il Ricigliano ha chiesto ed ottenuto di non disputare il match grazie anche alla grande disponibilità degli avversari. «Pensavamo che fosse il modo migliore per onorare il grande presidente - spiega Turturiello, allenatore del Balvano - e poi la testa era decisamente altrove».

Grande commozione Un intero paese è in lutto ma anche tutto l’ambiente sportivo si è mobilitato appena si è diffusa la notizia della scomparsa del presidente della Battipagliese. Tanti i dirigenti che ieri si sono recati al capezzale di Caponigri per dare conforto alla moglie ed alla figlia. Tra i primi gli amici di sempre. Quelli che hanno condiviso gioie ed emozioni con il Ricigliano dei miracoli. Da Turturiello a Mastrangelo ma anche semplici sportivi. Quelle persone alle quali aveva regalato un grande sogno. In serata è arrivata anche una delegazione dei tifosi della Battipagliese che ha posto una sciarpa bianconera sulla bara. Visibilmente commossi anche i calciatori bianconeri. Chiagano, Coppola, Pastore e Guariglia. Hanno ritrovato il loro ex allenatore Carmine Turco, inconsolabile per la scomparsa di un caro amico: «L’ultima telefonata l’avevo ricevuta sabato a mezzanotte. Non ci riesco ancora a credere.... Non ho parole». C’era anche Mario Pietropinto, il nuovo trainer della Battipagliese. La squadra ha già firmato il patto per la D: “una promozione da dedicare a Caponigri”. Le esequie si celebreranno questo pomeriggio a Ricigliano alle 15 nella chiesa di San Pietro Apostolo. Tutti il paese seguirà il rito funebre per onorare il loro grande presidente. L’uomo che ha fatto la storia di Ricigliano. sport@luedi.it


42 Sport

Lunedì 23 marzo 2009

Nel festival del gol (aperto al 13’ da Santagata) doppietta di Montenegro

Oppido, reazione da grande Stritola il Picerno e torna a -5 dal Pisticci OPPIDO PICERNO

6 0

ANGELO CRISTOFARO: Di Corato (32'st Gioiello F.), Provenzale, Manniello, Leone A. (25'st Gioiello M.), Santagata, Volturno, Leone G. (15'st Volpe), Vaccaro, Montenegro, Villano, Astudillo; A disp. Manniello V., Pappalardo, Manniello F., Giganti; All. Manniello. PICERNO: Notargiacomo, Spera (25'st Quagliata N.), Bochicchio, Olita, Naturale, Santarsiero (37'st Albano), Buonasegna (25'st Salvia), Farenga, Paterna, Mastroberti, Sodo; A disp. Quagliata F., Russo; All. Di Mase. ARBITRO: Villonio di Venosa (Pescuma-Mekonen) RETI: 13'pt Santagata, 27'pt Leone A., 35'pt e 44'st Montenegro, 16'st Volpe, 21'st Vaccaro. NOTE: temperatura prossima allo zero, forti folate di vento e gara a senso unico. OPPIDO LUCANO - L'Angelo Cristofaro Oppido surclassa il Picerno con un sonoro punteggio tennistico (6-0) consolidando la seconda posizione in classifica. Gli uomini di mister Manniello entrano in campo con la giusta mentalità e con la voglia di riscattare la brutta sconfitta di domenica scor-

Giganti: «Puntiamo al massimo» Dopo la bella vittoria contro il Picerno il presidente dell'Oppido, Michele Giganti, è raggiante e fiducioso: “Noi lottiamo per ottenere il massimo - esordisce il presidente - e visto i punti di vantaggio del Pisticci diventa difficile inseguire e se dovremo affrontare i play-off non ci scoraggeremo e cercheremo di portare a casa il miglior risultato utile possibile. Stiamo disputando un ottimo campionato e non possiamo che essere felici”. “Oggi la squadra ha fatto davvero bene - continua Giganti - e non posso altro che essere contento di loro. Cercheremo di fare il massimo in queste ultime giornate cercando di portare a casa il maggior numero di punti possibili e raggiungere il miglior piazzamento possibile. Cercheremo di fare il massimo da qui alla fine.” Sull'altra sponda, Mister Di Mase dopo la brutta sconfitta contro una delle squadre più forti del torneo, preferisce non parlare a va via senza rilasciare nessuna dichiarazione. r.d.r. Una formazione dell’Oppido

sa contro l'Atella M.. Volturno e compagni partono subito fortissimo e dopo pochi secondi dal fischio di inizio, Montenegro va già vicino al gol ma, sciupa malamente e, la palla termina sul fondo. Gli ospiti provano a reagire con Mastroberti ma la sua conclusione è facile preda di Di Corato. Al 13', sugli sviluppi del primo calcio d'angolo del mach, Astudillo

pennella una palla perfetta in area di rigore e Santagata non sbaglia infilando Notargiacomo per la prima volta. La partita si mette in discesa per i padroni di casa che al 27' trovano la rete del raddoppio con Leone A. sugli sviluppi di un'azione portata avanti dall'altro Leone, Giampiero. Il Picerno prova a scuotersi ma 8' dopo Montenegro fa tris

grazie ad un tiro dalla distanza di Vaccaro che, prima di terminare in rete, carambola su Montenegro. Nella ripresa la musica non cambia: al 15' entra Volpe e un minuto dopo l'attaccante bianco verde fa poker con un colpo di testa preciso, sfruttando nel miglior modo possibile un cross millimetrico di Manniello. Il Picerno prova a reagire con

Sodo e Farenga ma al 21' Astudillo passa indietro per l'accorrente Vaccaro che da trentacinque metri fa partire un bolide che si infila al “sette” alla destra di Notargiacomo. Il sesto gol di Montenegro arriva a 1' dallo scadere; l'ariete bianco verde scende sulla fascia, salta l'uomo e spedisce la palla nell'angolino basso dove Notargiacomo non può ar-

rivare. L'A. Cristofaro Oppido ottiene il miglior risultato utile di questa stagione e mette in risalto le qualità di una squadra pronta a lottare sino all'ultima giornata di campionato. Il Picerno esce dal Comunale di Oppido con un passivo davvero pesante ma l'obiettivo salvezza è quasi raggiunto. Rocco De Rosa

Banzi ko: campani a -2 dalla Murese Tricarico poco incisivo sotto porta. Semprevivo nega il pari a Chessa

Doppio Salamone e il Valdiano va VALDIANO BANZI

2 0

RUGGIERO VALDIANO: Serra, Colombo, Discepolo; Calandriello, Torre, Pascuzzo; Di Brizzi (24' st Polito), Sanseviero, Salamone (38' st Salvitelli); Cava, Zuccarelli. A disp.: Loguercio, D'Alto, Chiacchio, Romano, Di Falco. All.: F. Masullo BANZI: Policano (33' st Lobasso), Amitrano, Iovane; Mastrodomenico, Finizio, Lanzo; Supino, Capogrosso, Bavaro; Forino (10' st Di Matteo), Assante (1' st Di Stadio). A disp.: Foti, Madera, Pisani, Spineto. All.: N. Annunziata ARBITRO: Capolupo di Matera (Lasalvia - Sapienza) RETI: 48' pt (su calcio di rigore) e 17' st Salamone (RV) NOTE: Ammoniti Policano (B) per comportamento non regolamentare, Forino (B), Finizio (B), Colombo (RV), Discepolo (RV), tutti per gioco falloso. Espulsi: nessuno. Terreno di gioco in mediocri condizioni, piovaschi per tutta la durata dell'incontro, clima invernale. Spettatori: una sessantina. Angoli: 1-1. Recuperi: pt 3'; st 4'. MARSICO NUOVO - Un gol per tempo. Il Ruggiero Valdiano porta a casa la quattordicesima vittoria del suo torneo, superando, con il punteggio di 2-0, il Banzi di coach Annunziata. All'infuori delle condizioni climatiche e dello stato del terreno di gioco, le due formazioni hanno impostato la partita sul piano prettamente fisico. I rosa-nero, giocando in maniera ordinata e regolare, hanno sfruttato i limiti dell'avversario, che seppure più propositivo e deciso che in passato - sconta l'inconsistenza del suo attac-

co, davvero pericoloso in una sola circostanza. I valdianesi si avvicinano per primi alla porta di Policano: sugli sviluppi di un fallo laterale, Cava (al 22') calcia a lato da distanza ravvicinata. Due minuti più avanti, Salamone non concretizza adeguatamente un assist dalla destra, facilitando la presa di Policano. 31': una punizione di Zuccarelli si alza sopra la traversa. Pochi secondi più tardi, su piazzato di Cava, Di Brizzi non aggancia il pallone. Al 36' il Banzi ha l'occasione per rompere l'equilibrio dell'incontro: Bavaro sfrutta un rimpallo in area di rigore, anticipa Serra in uscita, ma calcia debolmente, agevolando il disimpegno della terza linea locale. Un minuto dopo, il fantasista del Ruggiero Valdiano tenta di sorprendere il numero uno ospite con una conclusione dalla lunga distanza. A tempo scaduto, i padroni di casa sbloccano il parziale: Zuccarelli lancia Salamone, atterrato in piena area da un difensore ospite. Il signor Capolupo di Matera concede il penalty, che la punta cilentana trasforma con precisione. Ripresa: i bantini irrobustiscono l'attacco, in apertura di tempo, con l'attivo Di Stadio. L'undici di Masullo controlla però attentamente gli sviluppi del gioco, così come testimoniato dalle azioni offensive di Sanseviero (al 3') e Cava (al 12'). Il gol della sicurezza giunge al 17': un suggerimento dalla destra propizia la doppietta di Salamone, che, elusa la tattica del fuorigioco, segna con un tocco angolato. Le buone iniziative di Di Stadio (20' e 31') non mettono in discussione il risultato. Carmine Marino sport@luedi.it

Ferrandina pigliatutto Il jolly di Messeri dà l’intera posta agli aragonesi a 3’ dalla fine TRICARICO FERRANDINA

0 1

ASD AZZURRA TRICARICO: Tedesco, Maino (34'st Dinice), Scarfone, Grassani D., Chessa, Digirolamo, Farella (18'st Cannito), Palasciano (18'st Sparapano), Basile, Porfido, Bozzi; Abrescia N., Lorusso, Sparapano, Proggi; All. Abrescia S.. FERRANDINA: Semprevivo, Gramato, Cardoso (30'st Ebro), Massari, Lanciano, Filippelli, Reis (34'st Lo ponte), Ciardo, Messeri, Grieco, Gogoni; All. Stigliano. ARBITRO: Caprioli (Martinese Fantini) RETE: 42’ st Messeri. NOTE: AMMONITI: Scarfone (AT), Dinice (AT), Semprevivo (F), Cardoso (F), Lanciano (F), Ebro (F) RECUPERO: 2'pt, 4'st 42' ST: Massari batte un calcio piazzato dalla sua trequarti, Grassani D. lascia sfilare il pallone che giunge a Messeri il quale al volo di destro infila Tedesco e sigla il gol dell'1 a 0 che vale la vittoria finale. Il Ferrandina, giunto a Tricarico innanzitutto per non prenderle se ne va dal “Paolo Carbone” con il massimo della posta in palio. Partita poverissima di emozioni anche a causa del terreno reso pesante dalle nevicate e piogge che hanno bagnato Tricarico negli ultimi tre giorni. Il Tricarico ha provato a vincere la gara ma la sterilità dell'attacco e la povertà di idee del centrocampo hanno reso vita facile ai difensori ospiti. Dall'altro lato i ferrandinesi hanno pensato a chiudere ogni varco ai padroni di casa, diventando a tratti padroni del gioco. Nei primi venti minuti del primo tempo a cercare il gol sono Bozzi, Grassani, Palasciano ma il pallone finisce sempre fuori dallo specchio della porta. Al 21'pt Grieco lancia Messeri ma Chessa è attento e appoggia di testa a Tedesco. Al 26' break di Grassani che serve Basile il quale aspetta l'inserimento di Farella sul cui tiro si oppone Cardoso. Al 44'pt dopo un batti e ribatti al limite

Messeri, decisivo a Tricarico, e il tecnico Stigliano

dell'area la palla arriva a Messeri la cui sforbiciata è prima deviata dalla spalla di Chessa e poi smanacciata fuori da Tedesco. Nella ripresa il Tricarico si rende subito pericoloso con Porfido ma il tiro del centrocampista finisce tra le braccia di Semprevivo; un minuto più tardi il tiro di Basile finisce alto. All' 11'st ancora Basile offre a Farella la possibilità di sbloccare il risultato ma il giovane laterale si fa respingere il tiro da Semprevivo in uscita bassa. Al 14'st Grassani di testa libera Bozzi il cui tiro al volo finisce di poco a lato. Al 25'st Sparapano rin-

corre un pallone e dalla linea di fondo crossa al centro per la testa di Basile al quale si oppone Semprevivo con la collaborazione di Lanciano. Poi più niente fino al 42'st e al gol di Messeri. La reazione del Tricarico è affidata ai piedi di Chessa (migliore in campo): Porfido appoggia per l'accorrente difensore sul cui tiro ci vuole un grande intervento di Semprevivo per negare il pareggio tricaricese. L'ultima occasione capita sulla testa di Dinice ma il colpo del rientrante under rossoblu è parato da Semprevivo. Paolo Paradiso


Sport 43

Lunedì 23 marzo 2009

Risultati e classifica A. Scanzano-Miglionico

26ª giornata Marcatori

2-1

12' pt Benedetto (S), 40' pt Tataranni (M); 28' st Parisi (S)

B. Pleiade-Santarcang.

3-0

1' pt Lambertini, 20' pt Santoro; 48' st Rusciani

Bella-Pescopagano

Rinv.

Grottole-R. Tolve

0-3

36’ pt Tolve, 1’ e 15’ st Ragone

R. TOLVE

62

26 19 5

2 48 13 13 9

3

1 24 7 13 10 2

1 24 6 35 +10

B. PLEIADE

57

26 17 6

3 43 18 13 9

3

1 22 7 13 8

3

2 21 11 25 +5

VIGGIANO

53

26 15 8

3 40 15 13 11 1

1 27 5 13 4

7

2 13 10 25 +1

A. SCANZANO

48

26 13 9

4 39 14 13 10 3

0 25 3 13 3

6

4 14 11 25 -4

Moliterno-Viggiano

0-0

MIGLIONICO

46

26 13 7

6 35 23 13 5

4

4 16 13 13 8

3

2 19 10 12 -6

R. Irsina-Latronico

3-0

R. IRSINA

44

26 13 5

8 45 29 13 8

3

2 28 11 13 5

2

6 17 18 16 -10

BELLA

40

25 12 4

9 29 25 12 8

1

3 13 6 13 4

3

6 16 19 4

MOLITERNO

39

26 11 6

9 36 28 13 7

4

2 22 12 13 4

2

7 14 16 8 -13

GROTTOLE

36

26 10 6 10 32 33 13 6

2

5 19 19 14 4

4

5 13 14 -1 -16

PESCOPAGANO

28

25 7

7 11 35 34 13 5

5

3 22 13 12 2

2

8 13 21 1 -23

SANTARCANG.

25

26 7

4 15 26 42 13 7

1

5 21 18 13 0

3 10 5 24 -16 -27

VITALBA

23

25 6

5 14 32 39 12 3

3

6 17 15 13 3

2

8 15 24 -7 -26

VARISIUS

22

24 6

4 14 32 48 12 5

2

5 19 14 12 1

2

9 13 34 -16 -26

LAGOPESOLE

17

25 4

5 16 16 45 13 3

1

9 11 22 12 1

4

7

S. MONTALBANO

15

25 4

3 18 14 60 14 2

3

8

8 26 12 2

0 10 6 34 -46 -38

LATRONICO

11

25 1

8 16 10 46 12 0

7

5

9 18 13 1

1 11 1 28 -36 -42

15' pt Savino, 8' st Papangelo N, 22' st Palo

Varisius-Lagopesole

N.D.

Vitalba-S. Montalbano Rinv.

Prossimo turno

27ª giornata 29/03/09 ore 16.00

Lagopesole-B. Pleiade Latronico-Santarcang. Miglionico-Vitalba Pescopagano-A. Scanzano R. Irsina-Bella R. Tolve-Varisius S. Montalbano-Moliterno Viggiano-Grottole

-9

5 23 -29 -34

20 Reti: Campisano (Viggiano) 15 Reti: Lambertini (Borussia P.) 14 Reti: Savino (R.Irsina) 12 reti: Montemurro (A.Scanzano); Schettino (1) (Borussia P.); 11 reti: Rusciani (Borussia P.); Tataranni (Miglionico); Ragone (R.Tolve); Sanchirico (1) (Viggiano) 10 reti: Papangelo N. (1) (R.Irsina) 9 reti: Tolve (R.Tolve) 8 reti: Chiruzzi (5) (A.Scanzano); Deceglie (2) (Miglionico); Molletta (Moliterno); Postiglione (5) (R.Tolve); Bitetti (Santarc.) 7 reti: Troiano (Bella) 6 reti: Moramarco (Grottole); Lancellotti (Moliterno); Gerardi (R.Tolve); Bellomo (1) (Varisius); Di Bello (Vitalba) 5 reti: Benedetto (A.Scanzano); Di Tinco (Miglionico); Sanchirico (Moliterno) 4 reti: Prezioso F., Puppio (A.Scanzano); Ricigliano M. (Bella); Puntillo, Scarnato (Grottole); Galeota (1) (Miglionico); Gonnella (Pescopagano); Potenza (R.Irsina); Carriero (Santarc.); Armaiuoli, Domenichiello, Festa R. (1), Montelli (1) (Varisius); Piscopia (Viggiano); Di Martino, Mancusi, Tomasillo (Vitalba)

L’undici di D’Ascanio si oppone finché può, poi sale in cattedra Ragone con una doppietta

Marcia inarrestabile del Tolve Anche il Grottole paga dazio contro la capolista GROTTOLE REAL TOLVE

Il Real Irsina adesso è in odore di play off

0 3

GROTTOLE: Zaccaro, Trapanaro, Amodio, Buono, D’Alessandro, Allegretti, Prisco, Paladino, Moramarco (7’ pt Alfarano e dal 37’ pt De Giacomo), Scarnato, Puntillo (18’ st Guerrieri). A disp: Di Brizio, Di Pede, Iacovino, Vicino. All: D’Ascanio. R. TOLVE: Villa, Damiano, Santarsiero, Postiglione, Mazzacane, Palo, Tolve (42’ st Montesano), Benedetto, Ragone (26’ st De Angelis), Pietrafesa, Diana (26 st esposito). A disp: Paradiso, Cortese, Rinaldi. All: Camelia. ARBITRO: Benevento di potenza (Petrozzelli - Salvia) RETI: 36’ pt Tolve, 1’ st e 15’ st Ragone. NOTE: Giornata autunnale con forte vento, terreno in discrete condizioni. Centocinquanta spettatori circa di cui la metà ospite. Ammoniti: Prisco, Buono, Trapanaro (G), Ragone, Diana, Mazzacane. NULLA da incriminare agli uomini di mister D’Ascanio che, nonostante aver creato un buon gioco e impensierito i potentini durante il primo tempo, si devono arrendere di fronte ad un superbo Real Tolve che sale in cattedra nel primo quarto della ripresa e controlla la nona vittoria consecutiva che assicura ancor di più la distanza sul Policoro in vista dello scontro diretto che si terrà tra dieci giorni. I biacazzurri, inoltre, hanno dovuto giocare quasi tutta la partita senza un centravanti di ruolo e con due sostituzioni in meno visti i precoci infortuni del bomber Moramarco al 7’ del primo tempo e quello, mezzora più tardi, del suo sostituto

REAL IRSINA LATRONICO

Una formazione del Real Tolve in basso i marcatori di giornata: Tolve e Ragone

Alfarano, sostituito a sua volta dal centrocampista De Giacomo. Nei primi 20’ di gara non si registra nessuna azione pericolosa sia per la fase di studio tra le due formazioni, sia per il vento che non permetteva di giocare con facilità. Tuttavia è il Grottole a prendere le prime iniziative ma la retroguardia del Tolve era attenta. Al 23’, però, il Grottole andava in vantaggio con un pallonetto in corsa di Alfarano ma l’arbitro annullava la rete per un fuorigioco davvero molto dubbio. I locali pro-

vavano diverse volte ad entrare in area avversaria ma senza successo, ed il Tolve, che forse pensava di trovare un Grottole senza motivazioni, iniziava a ripartire in contropiede e al 36’ Tolve si accentrava dalla sinistra e portava in vantaggio i suoi con un perfetto colpo di testa. Nella ripresa il Real Tolve è tutta un’ altra squadra e le bastano 15’ per mostrare il proprio valore. Già al 1’ Ragone, del tutto assente nel primo tempo, punisce Zaccaro alla prima occasione da rete. Le quattro punte

del Tolve cercano di sfondare su tutti i fronti d’attacco e, dopo qualche accenno di resistenza il Grottole si arrende alla doppietta di Ragone che raccoglie una palla vagante nell’area avversaria e insacca impeccabilmente. Fino al termine la partita si gioca, come nella prima mezzora, a centrocampo con qualche accenno di reazione da parte dei locali che, però, non impensieriscono l’attenta retroguardia della capolista. Carlo Amodio sport@luedi.it

3 0

REAL IRSINA: Lolaico, Colamassaro, Addamiano, Potenza, Santangelo, Gagliardi, Graziadei (12' st Palo), Papangelo G, Papangelo N (12' st Cataldo), Masiello (20' st Cataldi), Savino. A disp: Rizzi D, De Biasi, Chiarappa. All. Rizzi LATRONICO: Propato, Panzardi, Totaro, Messuti, Di Gregorio, Viola, Forastiere (16' st Labanca), Lattuga, Genovese, Cavallo, Propano. All'D'Imperio ARBITRO: Blasi di Potenza (Petrone - Franciosa) RETI: 15' pt Savino, 8' st Papangelo N, 22' st Palo NOTE: ammoniti Santangelo e Cataldi per il Real Irsina, Pansardi e Messuti per il Latrionico MENO due. Per il Real Irsina, la zona play-off dista solo due punti dopo la vittoria di ieri contro il Latronico. La formazione del tecnico Rizzi, ha infatti, battuto il team potentino per tre reti a zero grazie ai sigilli di Savino, Nicola Papangelo e Palo. Bastava poco ai locali per portarsi in vantaggio. Dopo quindici minuti del primo tempo, Savino (giunto al quattordicesimo sigillo stagionale), bucava la rete ospite; l'attaccante irsinese, servito da Giuseppe Papangelo, non ci pensava su due volte e mandava la sfera alla destra dell'estremo difensaore ospite. Al 21' Nicola Papangelo, in azione solitaria, si invol-

vava dalle parti di Propato ma quest'ultimo era attento e parava. Nove minuti dopo, era pericoloso ancora Nicola Papangelo che da distanza ravvicinata colpiva il palo. Il primo tempo terminava con il Latrioniuco insidioso dalle partri di Lolaico che era attento e mandava in angolo. Nella ripresa la formazione potentina ci provava, al 7', con Lattuga che colpiva la parte superiore della traversa. Un minuto dopo arrivava il raddoppio con Papangelo, lesto a ribattere a rete il pallone dopo il palo colpito da Savino. Il terzo gol, poi, arrivava con Palo (subentrato a Graziadei), che su un maldestro disimegno di un difensore ospite, rubava palla e infilava Propano. Al 26' c'era l'ultima azione percolosa della gara: Nicola Papangelo cercava il poker con un colpo di testa che terminava di poco al lato. “Siamo a due lunghezze dalla zona play-off - ha commentato a fine gara il dirigente irsinese, Luigi Colamassaro - per questa ragione dobbiamo dare il massimo fino alla fine. Volevamo fare nostra l'intera posta in palio e ci siamo riusciti. Siamo molto soddisfatti per l'ottimo campionato disputato fino ad ora, la salvezza è già in tasca ed ora possiamo toglierci qualche altra soddisfazione. Nelle restanti quattro gare non regaleremo niente a nessuno”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it


44 Sport

Lunedì 23 marzo 2009

L’undici di Calone sale al quarto posto a discapito di Tataranni e soci

Sorpasso dello Scanzano Benedetto e Parisi mettono alle corde il Miglionico SCANZANO MIGLIONICO

2 1

SCANZANO: Di Stefano, De Caro, Palermo, Gallitelli, Lanzara, Chiruzzi, Salerno, Corleto, Montemurro (dal 65' Puppio), R. Frabetti (dal 50' Parisi), Benedetto (dall'83' Romano). A disp: Melidoro, Prezioso, Sabato, Cecere. All: Calone. MIGLIONICO: Capozzi, Menzella, Scandiffio (dall'84' Grande), Giordano, Sabatelli, Galeota E., D’Aria, Salluce, Deceglie, Tataranni, Fattore (al 91' Galeota D.). A disp: Prisco, Battilomo, Provenza. All: Paterino. ARBITRO: Carretta di Venosa (Canitani e Guida) RETI: Benedetto (S) al 12'; Tataranni (M) al 40', Parisi (S) al 73'. NOTE: Ammoniti Corleto (S) al 70' e Menzella (M) al 71'.

Una formazione dell’Atletico Scanzano e accanto un undici del Miglionico di mister Michele Paternino (foto tratta da www.miglionicocalcio.it)

SCANZANO JONICO - Alla fine i tre punti sono arrivati e lo Scanzano festeggia il sorpasso sui diretti avversari del Miglionico, passando dal quinto al quarto posto e consolidando a quattro gare dalla fine del campionato la zona play-off. Una gara quella di ieri, iniziata nel migliore dei modi per i padroni di casa che partono con il piglio giusto affrontando a viso aperto i temibili avversari miglionichesi che

quest'anno fuori casa hanno un ruolino di marcia invidiabile. Al 10' Roberto Frabetti ci prova dalla distanza e Capozzi para. Sempre dal piede del talentuoso fantasista scanzanese parte l'azione che porta la squadra allenata da mister Franco Calone in vantaggio. E' il 12' quando il numero dieci sferra un altro tiro, Capozzi respinge, ma non trattiene, sul pallone si avventa come un falco, Benedetto

che insacca con un rasoterra. Dopodichè la gara per lo Scanzano sembra essere in discesa, anche se in avanti, complice l'ennesima giornata no del bomber Montemurro, punge poco. Ma in difesa non rischia niente. Ottima la prova del rientrante difensore centrale Lanzara dopo tre mesi di stop per infortunio. Sicura ed autorevole la sua prova. Non si può dire la stessa cosa per il sempre bravo

Chiruzzi, che al 40' sbaglia un disimpegno dando il là all'azione del pareggio. Il centrale bernaldese “appoggia” su De Ceglie che passa a Tataranni che insacca a porta vuota con Di Stefano che esce dai pali nel tentativo, vano, di arginare l'avversario. Al 42' il Miglionico rischia il colpaccio. Tiro di Fattore che Di Stefano para con l'aiuto del palo. La ripresa non vedrà più gli ospiti avvicinarsi alla porta. Ma lo

Santarcangiolese a picco: spauracchio play out

Problema neve?

Il Lagopesole non si presenta per giocare col Varisius

Borussia sul velluto Lambertini firma subito il gol dell’ex BORUSSIA 3 SANTARCANG. 0 BORUSSIA POLICORO: Pinelli, Schiraldi E., Gammino, Giannini, Leone, Santoro, Gioa, (82' Nettis), Graziano, (78'Corvino) Rusciani, Lambertini, Schettino, (88' Monaco). A disp. Suriano, Corvino, Margiotta, Nettis, Ferrara, Buongiorno, Monaco. Allenatore: Viola SANTARCANGIOLESE: Di Gioa, Gallitelli (38' Martorano), Lospinuso, Gariuolo, Dimonte, Gallo, Casalingo, Armentano, Aurelio (38' D'Agostino), Montano, Lacanna, (77' DiRuggiero). A disp. Colella, Martorano, LaVecchia, DiRuggiero, Malaspina, D'Agostino. Allenatore: Castronuovo ARBITRO: Burgi di Moliterno (Gioa, Delfino) RETI: 1' Lambertini, 20' Santoro, 93' Rusciani NOTE: giornata fredda, campo in discrete condizioni; ammoniti: Schettino, Gioa, Graziano; Armentano,Gallo POLICORO - Pronostico rispettato, con un secco tre a zero, il Borussia liquida la pratica Santarcangiolese. Dopo la modesta partita, giocata domenica scorsa a Latronico, oggi è scesa in campo la squadra che tutti conosciamo e che si è fatta apprezzare e rispettare da tutti gli avversari nell'arco di questo combattuto campionato. Certo, la Santarcangiolese vista oggi, è la brutta copia della squadra conosciuta all'andata che s'impose per due a zero; oggi, era troppa la differenza sia sul piano tecnico che atletico. I ragazzi di mister Castronuovo hanno cercato di contenere gli attacchi dei padroni di casa, ma quando il Borussia ha schiacciato il piede sull'acceleratore, i limiti degli ospiti sono venuti a galla. La partita si è decisa

Luigi Lambertini

tutta nella prima frazione di gioco. Subito in vantaggio al 1'minuto, tiro di Schettino che colpisce il palo, Lambertini raccoglie e deposita la palla in rete. Tutto facile per i padroni di casa che riescono a gestire la gara senza patemi d'animo. Gli ospiti per l'intera partita non si avvicinano mai a Pinelli che resta disoccupato. Al 20' arriva il secondo gol, Santoro s'incarica di battere una punizione dal limite dell'area, palla all'angolo dove il por-

tiere non può arrivare. Al 46' Lambertini riceve palla, s'invola in area e colpisce il palo. Un minuto dopo ancora Lambertini, a tu per tu con il portiere non riesce a concludere. La ripresa inizia con lo stesso andazzo, il Borussia che conduce la partita e la Santarcangiolese che cerca di limitare i danni. I padroni di casa sfiorano diverse volte il terzo gol che arriva solo in pieno recupero. Rusciani dopo aver saltato due uomini viene atterrato in area, non ci sono dubbi per il Sig. Burgi che decreta il calcio di rigore, s'incarica di battere lo stesso Rusciani che inesorabilmente batte l'incolpevole Di Gioa. Tre punti che portano il buon umore in casa Borussia, ma che non modificano la classifica, in quanto il Tolve, ha battuto il Grottole. Roberto Martino sport@luedi.it

Scanzano in avanti è evanescente. Comunque è sempre suo il pallino del gioco con l'ottimo Gallitelli a dettare legge e ritmo. Al 73' Parisi, entrato qualche minuto prima calcia magistralmente una punizione dalla destra che si insacca nel sette e che chiude virtualmente la gara. Pierantonio Lutrelli sport@luedi.it

VARISIUS N.D. LAGOPESOLE

In alto Santoro e sotto Rusciani, entrambi ieri a segno

E’ STATA vana l’attesa all’impianti sportivo “Gaetano Scirea”. Il Lagopesole non si è presentato per disputare la gara contro il Varisius Matera. Pare che la squadra potentina abbia inviato un fax in Figc per attestare l’impossibilità ad arrivare a Matera per via della neve, ma sembra stano come un’altra suqdra, l’Atella, abbia regolarmente raggiunto la città dei Sassi per effettuare la gara del campionato di Eccellenza. Comunque il diretto di gara, Petrosino di Bernalda, ha regolarmente effettuato il riconoscimento e adesso si attende la decisione del giudice sportivo.

Le squadre di Vignati e Villani si annullano a vicenda. Campisano “beccato” dal pubblico rossoblù

Termina in parità tra Moliterno e Viggiano MOLITERNO VIGGIANO

0 0

MOLITERNO: Lanzolla, Petrocelli, Cirigliano, La Salvia, Lancillotti, Mastrangelo, Fratantuono, Albini, Aresta, Sanchirico.L, Molletta. A disp: Fittipaldi, Fruguglietti, Cosentino, Gatta, Albano, Sico, Abate. All. Vignati. VIGGIANO: Laurita, La Neve, Genovese, Marchese (40's.t. Cicchelli), Sabia, Stefani, Gargano (12' s.t Casella), Piscopia, Campisano, Sanchirico.M, Salera (10' s.t Robortella). A disp: Nigro, Marsicovetere, Pandolfi: All. Villani. ARBITRO: Manicone di Matera (Barletta-Ferrara) MOLITERNO - Finisce a reti inviolate il derby valligiano con i locali più volenterosi nel produrre un quantitativo di gioco nettamente maggiore rispetto al temutissimi avversari. La squadra di Villani

guadagna un onesto punto che non condiziona la marcia verso i play-off. La partenza del match è un film già visto al Venezia: azioni di contenimento per circa 15’, poi i primi a farsi pericolosi sono gli azzurri di Villani con il bomber Campisano (beccato dalla tifoseria locale per tutto l'arco della partita) che scippa un pallone al suo marcatore, ma la sua conclusione è deviata in angolo da Lanzolla. Seguono frangenti irrilevanti ai fine della cronaca, finché al 35' Cirigliano si destreggia bene sulla trequarti e lascia partire una colpo che si rileva debole. Cinque minuti dopo dalla stessa posizione ci prova Molletta con un fendente che si fa a stampare all'incrocio dei pali. Il momento è buono per il Moliterno che ce la mette tutta per impensierire Laurita: un scambio veloce lancia deciso Albini sotto porta, il suo tiro è calibrato, l'esito sfortunato. Nella ripresa i locali si concentrano per accelerare il ritmo, ma le condizioni del campo frenano la spinta. Al 10' Molletta (che gioca a intermittenza) si ricorda di avere i piedi buoni ed apre un varco per

Aresta il quale si porta la sfera sul piede giusto, però la sua fucilata se va fuori dallo specchio della porta. Qualche minuto dopo ancora il Moliterno insidia la difesa viggianese con il combattente Cirigliano che dalla stessa fascia da cui era partita l'azione precedente fa partire un insidioso diagonale che tuttavia non sblocca il risultato. Gli uomini di Villani si ricordano si essere in campo e al 25' un calcio da fermo, battuto da Mauro Sanchirico, si conclude di poco a lato. Cinque minuti dopo gli ospiti mettono in condizione Campisano di battere Lanzolla, la sua botta è ottima solo che la palla volge nella direzione sbagliata. L'ultima azione pericolosa del match è ancora del Viggiano con il centrocampista Piscopia che dal fondo pesca bene Mauro Sanchirico il quale sfiora il pallone che va a fare la barba al palo. Finisce così in pareggio un partita dove più che il calcio a farla da padrona sono stati, innanzitutto, pioggia, neve e freddo. Mimmo Mastrangelo sport@luedi.it


Sport 45

Lunedì 23 marzo 2009

Risultati e classifica Abriola-Bln Pignola

Rinv.

Barrata-Fst Rionero

Rinv.

P. 3 Fontane-S. Cataldo

7-1

25ª giornata

PIETRAGALLA

62

24 19 5

0 57 9 12 11 1

0 36 6 12 8

4

0 21 3 48 +14

BLN PIGNOLA

55

24 17 4

3 44 20 12 10 1

1 24 8 12 7

3

2 20 12 24 +7

Pantano-Savoia

Rinv.

S. CHIRICO N.

45

25 13 6

6 45 23 12 8

2

2 23 6 13 5

4

4 22 17 22 -4

Pietragalla-Futura Pz

Rinv.

P. 3 FONTANE

44

25 13 5

7 41 28 13 7

3

3 22 11 12 6

2

4 19 17 13 -9

Possidente-Montemil.

Rinv.

RUVO

43

25 13 4

8 47 27 13 8

3

2 30 11 12 5

1

6 17 16 20 -6

FST RIONERO

41

24 11 8

5 39 25 12 6

5

1 20 8 12 5

3

4 19 17 14 -7

SAVOIA

40

24 11 7

6 33 28 12 9

3

0 22 6 12 2

4

6 11 22 5

ALBATROS

36

24 10 6

8 49 44 12 8

1

3 36 23 12 2

5

5 13 21 5 -12

R. MONTEMILONE

31

24 8

7

9 25 30 12 8

2

2 15 9 12 0

5

7 10 21 -5 -17

POSSIDENTE

25

24 6

7 11 35 46 13 3

4

5 19 23 12 3

3

6 16 23 -11 -25

PANTANO

22

24 5

7 12 38 54 14 4

5

3 29 23 12 1

2

9

ABRIOLA

22

24 6

4 14 28 48 12 5

3

4 16 14 12 1

1 10 12 34 -20 -26

S. ANGELO

21

24 6

3 15 25 49 12 5

1

6 18 23 12 1

2

9

FUTURA PZ

19

24 5

4 15 29 42 12 4

2

6 18 19 12 1

2

9 11 23 -13 -29

S. CATALDO

17

25 4

5 16 22 56 12 3

4

5 15 19 13 1

1 11 7 37 -34 -32

BARRATA

15

24 3

6 15 22 46 12 3

4

5

2 10 13 32 -24 -33

Ruvo-S. Chirico N.

1-0

S. Angelo-Albatros

Prossimo turno

Rinv.

26ª giornata 29/03/09 ore 16.00

Albatros-P. 3 Fontane Bln Pignola-Possidente Fst Rionero-Ruvo Futura Pz-S. Angelo R. Montemilone-Barrata S. Cataldo-Abriola S. Chirico N.-Pantano Savoia-Pietragalla

9 14 12 0

-8

9 31 -16 -30

7 26 -24 -27

Risultati e classifica

25ªgiornata

S. LAGONEGRO

65

25 20 5

0 69 17 12 12 0

0 32 7 13 8

5

0 37 10 52 +16

MONTESCAGL.

55

25 17 4

4 74 26 12 10 1

1 44 6 13 7

3

3 30 20 48 +6

ROTONDELLA

55

25 16 7

2 50 20 13 9

3

1 34 14 12 7

4

1 16 6 30 +4

I.F.VALSINNI

42

24 12 6

6 36 33 12 6

4

2 16 15 12 6

2

4 20 18 3

A. TURSI

40

25 11 7

7 34 27 13 7

4

2 21 10 12 4

3

5 13 17 7 -11

ROCCANOVA

38

25 10 8

7 49 28 12 6

3

3 36 14 13 4

5

4 13 14 21 -11

SATRIANO

37

24 10 7

7 37 25 12 7

4

1 26 9 12 3

3

6 11 16 12 -11

POMARICO

35

25 10 5 10 35 35 13 7

3

3 23 12 12 3

2

7 12 23 0

V. D`AGRI

33

25 9

6 10 37 33 12 6

1

5 23 15 13 3

5

5 14 18 4 -16

BERNALDA

28

25 7

7 11 35 43 13 6

5

2 23 11 12 1

2

9 12 32 -8 -23

SALANDRA

26

25 7

6 12 29 42 13 5

4

4 22 19 12 2

2

8

7 23 -13 -24

PATERNICUM

25

25 6

7 12 24 38 13 3

6

4 15 16 12 3

1

8

9 22 -14 -26

SIRINOMERCURE

25

25 6

7 12 37 60 12 4

3

5 21 24 13 2

4

7 16 36 -23 -24

I. BURGENTIA

23

25 6

6 13 23 45 12 6

3

3 14 13 13 0

3 10 9 32 -22 -20

TRAMUTOLESE

15

25 4

3 18 27 59 13 4

2

7 16 23 12 0

1 11 11 36 -32 -36

L. RIGAMONTI

7

25 2

1 22 15 80 12 2

0 10 9 28 13 0

1 12 6 52 -65 -42

A. Tursi-Sirinomercure

0-0

Bernalda-V. d`Agri

1-1

Paternicum-Montescagl. 1-5 Pomarico-Roccanova

0-0

Rotondella-S. Lagonegro 1-2

-6

Salandra-L. Rigamonti Satriano-I.F.Valsinni

3-0 Rinv.

Tramutolese-I. Burgentia 2-1

-8

Prossimo turno

26ª giornata 29/03/09 ore 16.00

I. Burgentia-Salandra I.F.Valsinni-Tramutolese L. Rigamonti-Bernalda Montescaglioso-Pomarico Roccanova-Satriano S. Lagonegro-A. Tursi Sirinomercure-Paternicum V. d`Agri-Rotondella

B Il Paternicum costretto alla resa dopo le reti di Cifarelli, Venezia, Raddi e doppio Petruzzo

Il Montescaglioso piazza la cinquina PATERNICUM 1 MONTESCAGL. 5 PATERNICUM: Pisano, Barbella, Marsicovetere (28’ pt Bitetti), Mazzei, Riso, Giordano (10’ st Cimetti), Bove, Innella, Votta, Rita, Blasi (32’ st Fortunato). A disp.: Laino. Allenatore: Caso. LIBERTAS MONTESCAGLIOSO: G. Cifarelli, Carriero, Mossuti, Franco (16’ pt A. Tafuno (43’ st Andrisani), E. Tafuno, Ciraci, S. Cifarelli, Raddi, Petruzzo, Mangia, Santochirico (22’ st Venezia). A disp.: Locantore. Allenatore: Cicorella. ARBITRO: Vitale di Moliterno. RETI: 31’ pt S. Cifarelli, 36’ pt Riso (rig.), 41’ pt e 7’ st Petruzzo, 29’ st Venezia, 44’ st Raddi.

NOTE: Giornata piovosa. Terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Rita (P); Mossuti (LM). Angoli: 43 per la Libertas Montescaglioso. Recupero: pt 2’; st 0’. Spettatori: circa 40. IL LIBERTAS Montescaglioso sbanca Paterno e aggancia il Rotondella. La squadra di Cicorella così adesso potrà avere l’opportunità di giocarsela fino in fondo per il secondo posto che permette lo spareggio con la seconda dell’altro girone. Sono otto i risultati utili consecutivi dei montesi che hanno collezionato ben sette vittorie e un pareggio. Non perdono infatti dal 18 gennaio contro il Soccer Lagonegro per 1-0. Dallo stesso giorno invece il Paternicum non riesce più vincere. Dopo l’exploit di Bernalda

per 3-1 sono arrivate otto gare senza successi. Si contano infatti due pareggi e sei sconfitte. Il Libertas Montescaglioso dimostra subito in partenza che è intenta a volere i tre punti e al 5’ S. Cifarelli chiama alla parata Pisano che una grandissima parata respinge il tiro. I padroni di casa non si intimoriscono e per ben due volte cercano il bersaglio ma G. Cifarelli prima devia in angolo un rasoterra di Votta e poi con un bel riflesso salva la sua porta dalla sventola di Innella (8’ e 13’). Al 22’ l’estremo difensore locale mantiene inchiodato il risultato sul colpo di testa di Petruzzo che aveva sfruttato un calcio piazzato di Mangia. Due minuti dopo il capitano ospite Raddi sulla linea mette in corner una conclusione ravvicinata di Votta.

Al 31’ però arriva il vantaggio materano. S. Cifarelli liberato da un passaggio di Mangia scaglia un bolide sulla cui traiettoria Pisano non può farci proprio nulla. Passano cinque minuti e il Paternicum ristabilisce la parità. Mossuti aggancia Votta e Vitale che ha seguito l’azione non ha dubbi nel concedere il calcio di rigore. Riso dal dischetto impatta i conti. Al 39’ il portiere valdagrino deve uscire in presa alta per bloccare lo stacco di testa di Santochirico. Trascorrono altri due minuti e questa volta Pisano deve arrendersi. Al primo tentativo a botta sicura di Raddi riesce a compiere il miracolo rifugiandosi in angolo, ma proprio dagli sviluppi del corner che non può intervenire sulla spaccata di Petruzzo. Nel secondo tempo i

La Libertas Montescaglioso, in alto Riso del Paternicum

locali perdono forze ed equilibrio e il Libertas Montescaglioso ne approfitta per colpire ripetutamente. Al 4’ Rita ci prova dal limite sfiorando il palo. Al 6’ Santochirico spreca una buona occasione da gol facendosi neutralizzare il tiro dal numero uno valligiano. Trascorre un minuto e giunge il terzo gol ospite. Punizione di A. Tafuno e doppietta di Petruzzo lasciato solo. Poi le altre due reti biancazzurre vengono firmate da Venezia entrato da qualche minuto e da Raddi al termine della

gara sugli sviluppi di calcio d’angolo (29’ e 45’). L’arbitro non ritiene nemmeno opportuno visto il risultato di concedere un ulteriore recupero e manda le due squadre negli spogliatoi. Il Libertas Montescaglioso continua la sua marcia imperiosa verso la seconda posizione, mentre il Paternicum deve riprendersi subito per centrare la salvezza in anticipo e senza soffrire considerato che il cammino poi non è così difficile. Biagio Bianculli sport@luedi.it


46 Sport

Lunedì 23 marzo 2009

Rotondella illuso dal vantaggio formato da Galati, poi il brusco risveglio

Lagonegro, colpo di platino Carlomagno manda a +10 gli uomini di Oliva ROTONDELLA LAGONEGRO

1 2

A.D.P. ROTONDELLA: Manolio R., Toscano, Salerno A., Acciardi (Divincenzo), Corsano (Guida), Rubolino, Santarcangelo, Ripa, Galati, Manolio F., Tarantino. A disp. Salerno G., Mele, Varlaro, Mauro, Manolio G.M.. All. Martino. SOCCER LAGONEGRO: Vigorito, Borrega, D'Agostino (De Leo), Rocco, Falabella, Guffo, Carlomagno, Mastroianni A. (Consoli), Lardo, Pugliese (Mangariello). A disp. Bevilacqua, Consoli, Mangariello, Verbana, De Leo, Mastroianni D., Catonio All. Oliva. ARBITRO: Cappiello di Matera RETI: 10’ Galati (RO), 45’ Pugliese (SL), 50’ Carlomagno (SL) ROTONDELLA - Lo Sporting Lagonegro ammazza il campionato. Manca solo la matematica per decretare il primato della squadra di mister Oliva, ma i giochi sembrano ormai fatti. Se c'era una data che ancora faceva fare gli scongiuri alla capoli-

Galati del Rotondella

sta, era proprio l'attesissimo big match sul terreno del Rotondella. Un match per il quale gli ospiti avrebbero volentieri sottoscritto un pareggio, più che utile per mantenere a -7 l'unica inseguitrice credibile, l'Adp Rotondella. E invece è arrivata la posta piena, che chiude il campionato e incorona la sua regina. E pensare che il match era iniziato nel migliore dei modi per il Rotondella, so-

spinto da un pubblico delle grandi occasione nonostante il freddo gelido. Nei primi dieci minuti un vero assedio alla porta di Vigorito, con i biancorossi che ci provavano in tre occasioni con Acciardi, Ripa e Tarantino. Al 10' era Galati a far esplodere il pubblico con un gran tiro da fuori area finito in rete. Tramortito dalla partenza-lampo dei locali, il Lagonengro stentava a reagire, facendosi pericoloso solo al 28' con il calcio di punizione di Lardo, di poco fuori. Al 35' era ancora il Rotondella a sfiorare il gol con un calcio di punizione di Ripa che lambiva il palo. Ma all'ultimo minuto del primo tempo il Lagonegro colpiva come un fulmine a ciel sereno: gran numero di Pugliese, che conquistava palla al limite, superava il difensore Salerno e batteva l'incolpevole portiere Manolio. La rete prima dell'intervallo spostava l'inerzia della partita dalla parte degli ospiti, che alla ripresa delle ostilità trovavano con Carlomagno il gol più importante del torneo. Vana la reazione del Rotondella, che non riusciva subito ad assediare la porta avversaria e solo negli ultimi minuti si fa-

cevo vivo con Galati, che colpiva la traversa a portiere battuto, e Guida, che si faceva ipnotizzare dall'ottimo Vogorito. Al fischio finale l'esplosione dei giocatori, ben coscienti di aver ottenuto un risultato che vale un campionato. Deluso il commento di Vincenzo Mauro, presidente del Rotondella, che però invita i suoi a guardare avanti: “E' stata una partita dai due volti, nel primo tempo a parte il finale, meglio noi, nel secondo tempo meglio loro. Il risultato di parità sarebbe stato più giusto, viste le due occasioni mancate nel finale con Galati e Guida. Non ci abbattiamo per la sconfitta, il nostro obbiettivo era e rimane quello della promozione. Abbiamo perso il treno diretto, ma comunque ci rimane l'obiettivo degli spareggi e non sarà questa sconfitta a farci mollare l'obbiettivo prefisso agli inizi del campionato”. Adesso, infatti, il Rotondella dovrà guardarsi alle spalle, dove il Montescaglioso è già pronto a insidiare la sua seconda piazza. Staremo a vedere. Pino Suriano sport@luedi.it

Il Roccanova non riesce a sfondare il muro eretto da Marino

Reti inviolate a Pomarico POMARICO ROCCANOVA

0 0

POMARICO: Marino, Glionna, Laterza, Lupo, F. Montano, Di Lucca, Carioscia G., Montano C., Montano A., Nasca, D’Adamo. All. Antonio Difigola. ROCCANOVA: Bellitto, Di Sario, Lo Ponte, Malaspina L., Di Risi, Malaspina M., Fortunato, Fortuna, Pesce, Borneo, Malaspina U. All. Michele Infantino. ARBITRO: Villanio di Venosa. NOTE: Espulso Carioscia. POMARICO – Un pareggio che non deve scontentare nessuno. Contenuti di rilievo non ce ne sono proprio stati. Nell’arco di tutta la prima parte della

gara, sia la squadra di casa che gli ospiti non sono riusciti a dire nulla di interessante, a esprimere azioni che potessero trasferire emozioni e brividi fuori dal rettangolo di gioco. Il primo tempo è stato il lungo momento dello studio, ma nonostante questo nessuno è riuscito a far valere una superiorità o creare situazioni veramente fastidiose per l’altro. Tranne prima del fischio di fine gara, dove Carioscia – che si è trovato nel mezzo di battibecchi – è riuscito a guadagnarsi un bel cartellino rosso. Il Roccanova, fino a quel punto, non aveva che fatto qualche buona triangolazione verso l’avanti e niente più. Il team di Difigola, invece, non trovava la quadratura per proporre tremori a Bellitto. Gli attaccanti dell’F.C. Pomarico, ancora una volta, non sono

stati capaci di farsi davvero strada. E il centrocampo della squadra di casa ha mancato in spunti. Carletto Montano, in questa sfida, non ha impensierito come tanti s’aspettavano. Le due formazioni a confronto, va ricordato, nella classifica si trovano in posizioni vicine e, dunque, i tre punti sarebbe stati molto utili. A un certo momento si dovrebbe chiedere lumi al coach Difigola, per certe prove che non si riesce a comprendere da che parte arrivino. Molto spesso, d’altronde, proprio per colpa di lacune del mister tante cose durante le prestazioni non s’aggiustano. Allora qualcosa andrebbe proprio rivista. Perché potenzialità sempre ce ne sono. S’attende quindi il prossimo incontro. Nunzio Festa sport@luedi.it

Torraco risponde a Iaquinta E’ pari tra Bernalda e Villa d’Agri BERNALDA VILLA D’AGRI

1 1

BERNALDA: figliuolo, Torraco B (87' Viggiano)., Fusco D (80' Santarcangelo), Busco, Gioia, Caruso, Plati (46' pt Fusco A), Forcillo, Torraco D, Margarita, Alianelli. A disp. Margoleo, Toska, Di Pace. All. Gallitelli VILLA D'AGRI: Bocca, Berardone, Masino, D'Elia, Lauletta, Tiritella, Salera, Iaquinta, Varallo, Grande, Di Buono. A disp: Tramontano, Giocoli, Magalotti, Varlotta. All. D'Elia ARBITRO: Cassino di Matera RETI: 25' pt Iaquinta, 21' st Torraco D. NOTE: Ammoniti Busco D., Alianelli, Bocca TRA Bernalda e Villa d'Agri finisce uno ad uno. Al gol di Iaquinta risponde Torraco D. Nel valzer delle occasioni le due sqaudre

conquistano un punto ciasscuno. Al 3' del primo tempo il Bernalda si rende subito pericoloso con Margarita che su calcio piazzato mette Plati in condizioni di tirare in porta, ma l'ariete rossoblu colpisce la sfera debolmente. Al 25' arriva l'acuto di Iaquinta che con un gran tiro da fuori area mette la palla alle spalle di Figliuolo. Il Villa d'Agri si rende ancora pericoloso al 34' con D'Elia che su calcio di punizione colpisce il palo. Il Bernalda si risveglia con il solito Margarita che al 36' fa tutto bene tranne la conclusione che finisce di poco al lato. L'ultimo sussulto per la prima frazione è targato ancora Villa d'Agri, infatti, al 41' serve un super Figliuolo per evitare il 2-0. Il secondo tempo, si apre con gli uomini di mister Gallitelli all'attacco alla ricerca del pari. Al 3' Torraco B., di testa su cross di Alianelli, spedisce fuori. Per circa un quarto d'ora

non succede quasi nulla tranne qualche intervento dell'arbitro per separare qualche accensione di animo. Al 21' l'urlo di Torraco D squarcia il cielo; è uno pari. L'azione che ha portato il giovane attaccante rossoblu al gol nasce dai piedi di Forcillo che, con un perfetto cross, mette in condizioni Torraco di segnare. Due minuti più tardi il Villa d'agri ci riprova a portarsi su, ma il tiro di Grande, quasi a porta vuota, non genera nessun effetto. Al 34' anche il conto dei pali finisce in parità, infatti, Margarita su punizione, scheggia quello al lato sinistro di Bocca. Al 39' il Bernalda di nuovo vicino al gol con Busco, che su cross di Fusco spedisce fuori. L'ulimo acuto della partita arriva dai piedi del giovane Santarcangelo il quale, al 42', si vede respingere la palla sulla linea di porta. Fabio Sirago sport@luedi.it

I locali chiedono un penalty per fallo su Digno

A Tursi sono i portieri i migliori in campo Risultato ad occhiali col Sirinomercure TURSI SIRINOM.

0 0

AURORA "NICOLA RUSSO" TURSI: Pecora, Valinoti, Fracasso, Adduci, Vitale, De Riso (11' st Policarpo), Marra, Tortorelli, Viceconte (29' st Trupo), Carella, Digno. A disp: Vita. F.C. SIRINOMERCURE: Di Lascio A, Baldini, Di Lascio G, Rossino, Forestieri, Ielpo N, Curzio (37' st Rizzo), Orlando, Olivieri, Chiaccio, Cozzi. A disp: Ielpo P. Allenatore: De Francesco. ARBITRO: Amendolara di Moliterno. NOTE: Angoli: Tursi 5 e Sirinomercure 1. Recuperi: 3' nel st. Tempo freddo e campo pesante. TURSI - L'Aurora Nicola Russo ha pareggiato in casa contro il Sirinomercure. La partita è stata sostanzialmente equilibrata, anche se nella prima frazione di gioco, gli ospiti hanno attaccato di più ed hanno intercettato sempre i passaggi dei giocatori di casa. Ci sono stati molti tiri nella porta difesa dal bravo Pecora che si è prodotto in alcuni interventi in tuffo. Nella ripresa i giocatori tursitani hanno tentato più volte di andare a segnare e verso gli ultimi minuti di gioco, quando gli avversari erano molto stanchi, ci sono stati dei tiri molto insidiosi, che il portiere ospite ha salvato deviando non poche volte sopra la traversa. C'è stata poi un'azione in area di Digno, che era il più marcato di tutti, che verso il 40' era stato circondato da due difensori, è caduto a terra ed alcuni tifosi hanno gridato al calcio di rigore. Ci sono stati anche molti calci di punizione con barriera da ambo le parti, ma i palloni sono finiti quasi tutti fuori

Valinoti del Tursi

dallo specchio della porta ed alcuni giocatori ospiti, sono andati a terra per crampi, forse per il freddo o forse per la stanchezza. La cronaca: al 42' del primo tempo c'è stato un bel tiro di Valinoti che ha sfiorato la traversa; al 19' della ripresa, su un calcio di punizione tirato dagli ospiti, c'è stata una bella parata del portiere Pecora. Sul finire della partita ed in pieno recupero c'è stata una grande parata del portiere Di Lascio su un calcio d'angolo. Comunque i dirigenti del Sirinomercure si ritengono soddisfatti di questo pareggio che porta a loro punti in classifica. Per la squadra del Tursi, il pareggio interrompe la serie negativa delle sconfitte subite in questi ultimi tempi. Arbitraggio autorevole. Nelle fila dei dirigenti e calciatori tursitani resta il rammarico per quel rigore negato all'attaccante Digno, uno dei migliori in campo, assieme a Vitale nel difficile ruolo di ultimo difensore. Salvatore Martire sport@luedi.it

Seconda Categoria La vittoria con il Marsico vale la permanenza

Laurenzana, salvezza in tasca LAURENZANA MARSICO

2 1

LAURENZANA: Rossi E., Trivigno G., Dianò, Cafarelli, Rossi R., Cantisani, Pavese L., Graziadei (42' st Iula), Marone, Ferrari, Giallorenzo. A disp.: nessuno. All.: Cafarelli. MARSICO: Sabatella, Tempone, Logiurato, Sanseviero, Sassano, Arlotto, Di Grazia, Laino, Conti (37' st Votta), Votta (5' st Turi), D'Agrosa. A disp.: nessuno. All.: Ramagnano. ARBITRO: Faraone di Potenza. RETI: 30' pt Graziadei (L), 3' st Conti (M), 29' st Giallorenzo (L). NOTE: campo pesante. Ammonito: Trivigno G. (L). Spettatori: 20 circa. Angoli: 3-0 per il Marsico. Recupero: 0' pt, 3' st. LAURENZANA - E' salvezza. Con un mese d'anticipo sulla regolare tabella di marcia, il Laurenzana di mister Cafarelli ha raggiunto l'obiettivo-permanenza. Grazie a due convincenti e vittoriose prestazioni casalinghe nell'arco di quattro giorni, la truppa biancazzurra ha rivisto la “luce” in queste gelide giornate di primavera. Con gli uomini contati, il Laurenzana ha sopraffatto un coriaceo Marsico. All'11' sono gli ospiti ad avere un'occasione colossale: il tiro di D'Agrosa

L’attaccante Donato Giallorenzo ieri a segno nella gara contro il Marsico

viene fermato da una pozzanghera sulla linea di porta. Poi è Conti a centrare la traversa da calcio d'angolo (12'). Il Laurenzana passa con una prodezza dal vertice sinistro dell'area di Graziadei che beffa Sabatella alla mezzora. Conti riagguanta la parità in contropiede ad inizio ripresa (3'), ma è Giallorenzo a decidere il match, a porta sguarnita, con un bolide da quaranta metri, su un rinvio maldestro del portiere ospite (29'). Nel finale Trivigno G. (tra i più propositivi) si libera in velocità di tre avversari, penetra in area e colpisce il palo (46'). Ora l'appuntamento è con il sentito derby della “Val Camastra” contro l'Anzi di domenica prossima. Donato Pavese sport@luedi.it


Sport 47

Lunedì 23 marzo 2009

22ª giornata

Risultati e classifica Castelgrande-G.R.Bella Rinv. Ginestracandida-S.Fele Rinv. Palazzo-Casteldoria

Rinv.

Rapolla-Foggiano

0-1

Ruoti-A. Genzano

Rinv.

S. Giovanni-S. Nicola

Rinv.

S. Melfi-F. Scalera

Prossimo turno

3-0

23ª giornata 29/03/09 ore 16.00

A. Genzano-S. Melfi Casteldoria-Rapolla F. Scalera-Castelgrande Foggiano-Ruoti Garnet R. Bella-S. Giovanni Ginestracandida-Palazzo S.Fele-S. Nicola

Melchionda decisivo

Il Nemus si aggiudica la sfida col Sarconi NEMUS SARCONI

53

21 17 2

2 61 24 10 8

1

1 38 15 11 9

1

1 23 9 37 +12

GINESTRACAND.

46

21 13 7

1 53 25 10 5

5

0 26 11 11 8

2

1 27 14 28 +5

FOGGIANO

44

22 13 5

4 41 19 11 9

1

1 28 8 11 4

4

3 13 11 22 0

PALAZZO

34

20 10 4

6 37 25 9

6

2

1 20 9 11 4

2

5 17 16 12 -4

S. GIOVANNI

32

21 10 2

9 46 37 10 7

0

3 32 13 11 3

2

6 14 24 9

F. SCALERA

26

22 6

8

8 24 24 11 6

3

2 16 8 11 0

5

6

8 16 0 -18

S.FELE

26

21 7

5

9 27 42 11 5

3

3 18 13 10 2

2

6

9 29 -15 -17

RUOTI

25

21 7

4 10 28 30 10 5

1

4 17 10 11 2

3

6 11 20 -2 -16

GARNET R. BELLA

25

20 7

4

9 27 35 11 5

3

3 18 16 9

2

1

6

9 19 -8 -17

S. MELFI

25

22 7

4 11 26 52 11 5

2

4 17 21 11 2

2

7

9 31 -26 -19

A. GENZANO

24

21 7

3 11 31 36 11 6

1

4 21 15 10 1

2

7 10 21 -5 -19

S. NICOLA

20

21 5

5 11 29 38 11 2

4

5 15 16 10 3

1

6 14 22 -9 -23

RAPOLLA

18

22 3

9 10 22 39 11 3

4

4 12 13 11 0

5

6 10 26 -17 -26

CASTELDORIA

13

21 3

4 14 22 48 11 3

3

5 13 15 10 0

1

9

-9

9 33 -26 -30

22ªgiornata

Risultati e classifica

3 2

NEMUS: Manfredelli, Ielpo Gio, Cantisani, Ielpo Gab, Summa, Alagia, Ielpo Piero, Pesce, Filardi, Melchionda, Imperio. A disp. Ferraiuoli, Ferrari, Ielpo P, Vigorito, Cresci. All. Enziono Pesce. SARCONI: Lagrutta, Di Stasi, Mastromarino, Albano, Albini, Forastiero, Pricolo, Schepisi, Russo, Gallo, Pizzuto. A disp. Alberti M, Alberti C, Cantisani. ARBITRO: Zaccara di Moliterno. RETI: 5' Di Stasi, 10' Gallo, 18' Filardi, 33' Ielpo Gabriele, 75' Melchionda NEMOLI - Non sono mancate le emozioni al Gennaro Filardi di Nemoli. I padroni di casa hanno superato per 3 a 2 il Sarconi in una gara ricca di azioni e di occasioni per entrambe le formazioni. Gli ospiti partono bene e in 10 minuti mettono una seria ipoteca sull'incontro con due splendide reti. La prima al 5' con un tiro dalla tre quarti del difensore Di Stasi che termina nell'angolino alla destra di Manfredelli, quindi 5 minuti dopo un'altra esecuzione perfetta di Gallo che termina all'incrocio sinistro. Il Nemus però non ci sta e con pazienza e determinazione conquista la metà campo avversaria. Al 18' accorcia le distanze Filardi con un'altra splendida rete. Tira dalla distanza all'incrocio dei pali. Il pareggio arriva un quarto d'ora dopo con un cross di Melchionda su cui trova la deviazione vincente Ielpo Gabriele. Nella ripresa le squadre si allungano. Gli ospiti ci provano con le ripartenze di Russo sulla fascia sinistra. Per il Nemus Melchionda prima di testa, su corner, trova la deviazione di Lagrutta sulla traversa. Poi al 30', sempre su corner, con un tiro al volo, deviato dal difensore, mette a segno la rete della vittoria. Francesco Zaccara sport@luedi.it

CASTELGRANDE

METANAUTO

54

22 17 3

2 67 16 11 11 0

0 44 6 11 6

3

2 23 10 51 +10

CANCELLARA

54

21 17 3

1 61 11 11 10 1

0 41 3 10 7

2

1 20 8 50 +11

TRICARICO

37

21 11 4

6 38 25 10 6

3

1 26 7 11 5

1

5 12 18 13 -4

P. S. CECILIA

37

20 11 4

5 28 23 10 8

2

0 20 8 10 3

2

5

A. BALVANO

31

22 8

8

6 37 34 11 5

3

3 22 12 11 3

5

3 15 22 3 -12

ACCETTURA G.C.

28

20 7

7

6 26 25 9

2

4

3 14 14 11 5

3

3 12 11 1 -10

MARSICO

28

22 8

4 10 31 37 11 7

1

3 24 16 11 1

3

7

GRASSANO

26

20 7

5

8 34 36 11 5

3

3 20 14 9

2

2

5 14 22 -2 -16

LAURENZANA

26

22 7

5 10 40 53 11 5

3

3 24 18 11 2

2

7 16 35 -13 -18

S. VIETRI

23

22 6

5 11 27 44 11 4

1

6 14 13 11 2

4

5 13 31 -17 -21

A. ALBANO

22

20 5

7

3

4

2 17 13 11 2

3

6 11 21 -6 -16

CRACO

19

22 5

4 13 23 40 11 4

2

5 10 12 11 1

2

8 13 28 -17 -25

ANZI

12

21 2

6 13 20 49 11 2

4

5 15 21 10 0

2

8

5 28 -29 -31

LA FIASCA

11

21 2

5 14 21 54 11 2

4

5 13 20 10 0

1

9

8 34 -33 -32

8 28 34 9

8 15 5

-3

S. M. d`Agri-F.lli Cafaro

4-1 4-4

Sansever.-Chiaromonte Rinv. V.R.Episcopia-F.Moliterno 1-3

Prossimo turno

23ª giornata 29/03/09 ore 16.00

Castellucio-R. Agromonte F. Moliterno-F.lli Cafaro O.L. Maratea-Nemus S. Chiaromonte-S. M. d`Agri Sarconi-R. Grumento Trecchina-Sanseverinese V.R. Episcopia-Castelsaraceno

Rinv.

Craco-A. Balvano

1-2

La Fiasca-Tricarico

2-3

Laurenzana-Marsico

2-1

1-3

7 21 -6 -16

Prossimo turno

23ª giornata 29/03/09 ore 16.00

A. Balvano-Grassano Anzi-Laurenzana Cancellara-Accettura G.C. Craco-P. S. Cecilia Marsico-La Fiasca Metanauto-A. Albano Tricarico-S. Vietri

22ª giornata

3-2

R. Grumento-Trecchina

Accettura G.C.-Anzi

S. Vietri-Metanauto

Castelsarac.-Castellucio Rinv.

R.Agromonte-O.Maratea 1-2

Rinv.

P. S. Cecilia-Cancellara Rinv.

Risultati e classifica Nemus-Sarconi

A. Albano-Grassano

O.L. MARATEA

49

22 15 4

3 45 22 11 9

2

0 29 7 11 6

2

3 16 15 23 +5

F. MOLITERNO

46

22 14 4

4 50 27 11 8

2

1 30 12 11 6

2

3 20 15 23 -1

R. GRUMENTO

44

22 13 5

4 57 21 11 9

1

1 38 11 11 4

4

3 19 10 36 0

CASTELSARACENO 37

21 12 1

8 38 37 10 8

1

1 27 15 11 4

0

7 11 22 1

S. CHIAROMONTE

32

21 9

5

7 38 24 11 7

1

3 29 14 10 2

4

4

CASTELLUCIO

29

21 9

2 10 42 42 11 6

2

3 24 13 10 3

0

7 18 29 0 -14

NEMUS

29

22 8

5

9 26 33 11 7

2

2 16 9 11 1

3

7 10 24 -7 -15

F.LLI CAFARO

26

22 7

5 10 43 45 11 5

3

3 22 18 11 2

2

7 21 27 -2 -18

R. AGROMONTE

24

22 6

6 10 37 47 11 5

2

4 26 20 11 1

4

6 11 27 -10 -20

S. M. D`AGRI

24

22 6

6 10 32 49 11 4

4

3 18 17 11 2

2

7 14 32 -17 -20

SANSEVERINESE

23

21 7

3 11 23 48 10 5

2

3 15 16 11 2

1

8

SARCONI

22

22 6

4 12 30 46 11 4

3

4 17 14 11 2

1

8 13 32 -16 -21

TRECCHINA

20

22 5

5 12 23 37 11 4

3

4 14 12 11 1

2

8

V.R. EPISCOPIA

19

22 4

7 11 26 40 11 3

3

5 14 17 11 1

4

6 12 23 -14 -25

-4

9 10 14 -11

8 32 -25 -12

9 25 -14 -24


48 Sport

Lunedì 23 marzo 2009

Auto Ad una settimana dal via di Melbourne si temono proteste e ricorsi

Formula 1 nella bagarre Tensione alta per regolamenti, punteggi e per la crisi IL NUOVO regolamento, il braccio di ferro tra Fia e Fota, la crisi economica globale, l’obiettivo di mettere fine alla formula sbadiglio e la rivincita della Ferrari su una McLaren data in difficoltà. Ad una settimana dal via ufficiale a Melbourne in Australia, il 'circò della Formula 1 si prepara a vivere una nuova stagione che, come nell’anno della spy-story, si preannuncia più calda ai box che in pista. A cominciare dal colpo di scena del testacoda della federazione sul sistema di punteggio per finire con la trattativa sul Patto della Concordia tra team, Max Mosley e Bernie Ecclestone, che la dice lunga sul fatto che il lato sportivo e l’interesse del pubblico sembrano messi sempre più ai margini di uno sport affamato come non mai di sorpassi e piloti da sognare. Proprio adesso che cominciava a intravedersi qualche sorpresa come la MP4-24 del campione del Mondo Lewis Hamilton in grave ritardo e il team neonato dalle ceneri della Honda, la Brawn GP, a livelli top. Se quella del 2009 doveva essere la stagione del rilancio della Formula 1, in nome dello spettacolo e delle ricette anti-crisi, quanto accaduto negli ultimi giorni tra

Fia e l'associazione che rappresenta i team (Fota) non dà certo l'impressione che all’Albert Park di Melbourne si partirà con il piede giusto. Dopo aver deciso di assegnare il mondiale a chi avrebbe vinto più gare, senza dar retta alle proposte Fota, la federazione guidata da Mosley ha deciso di rimangiarsi tutto rimandando la rivoluzione al 2010 a seguito delle veementi proteste di scuderie e piloti. In più è bagarre dal punto di vista dell’interpretazione dei regolamenti tra le scuderie, per quanto riguarda la storia dei diffusori sul 'lato B' delle monoposto. Brawn Gp, Toyota e Williams avrebbero sfruttato degli spiragli offerti dalle nuove regole a differenza di quanto fatto dalla concorrenza. A non nascondere il problema è lo stesso Mosley che in una intervista al Daily Telegraph ammette di temere già a partire dal Gp d’Australia proteste o addirittura ricorsi. Altro discorso che riguarda il futuro a medio e lungo termine della Formula 1 è quello legato al Patto della Concordia (accordo commerciale che regola la partecipazione e il trattamento economico delle scuderie che partecipano al Campionato Mondiale di Formula 1 così come

organizzato dalla Fom, Formula One Management) le cui trattative tra i vari soggetti del Circus sono in corso, e che assicurerebbe la permanenza di tutte le scuderie fino al 2012. Prospettiva questa importante in tempi di crisi che hanno già visto l’addio choc a dicembre scorso della giapponese Honda e le voci di possibili nuovi ritiri per altri team come Toyota e Renault. Dal punto di vista della lotta per il Mondiale al termine dei test invernali e alla luce delle nuove regole che hanno portato alla creazione di monoposto inedite nel design c'è grande curiosità per vedere se le prime della classe (McLaren e Ferrari) continueranno a spadroneggiare o se ci saranno degli equilibri diversi. Se la nuova Ferrari F60 è apparsa in buona forma, la McLaren MP4-24 sembra non essersi ancora adattata alle novità lanciate dalla Fia per quest’anno. E oltre alle solite outsider Bmw e Renault dei vari Kubica e Alonso, si è fatta notare la ex Honda targata Ross Brawn che nelle ultime prove di stagione ha annichilito la concorrenza. In casa Ferrari, invece, se il brasiliano Felipe Massa è chiamato a ripetersi occhi puntati sull'ex iridato, Kimi

Il pilota brasiliano della Ferrari, Felipe Massa

Raikkonen, atteso ad una prova di riscatto per un 2008 che lo ha visto al di sotto delle sue possibilità. I due piloti, per tentare la rivincita alla McLaren, avranno a disposizione una F60 nella quale viene riposta grande fiducia per

la lotta al titolo 2009 come evidenziato dal responsabile della gestione sportiva Stefano Domenicali. «Sarà una stagione impegnativa come sempre. Abbiamo una monoposto nuova che abbiamo preparato potendo contare su

meno chilometri di test come impone il regolamento ma – ha concluso Domenicali parlando tutta la Gestione Sportiva di Maranello nel tradizionale incontro di inizio stagione davanti all’ad Amedeo Felisa e a Jean Todt».

Ciclismo Cavendish si è imposto alla Milano-Sanremo

Tre anni senza vittorie azzurre alla classica di primavera

Petacchi, migliore azzurro

TRE indizi fanno ormai una prova: alla Sanremo i corridori italiani non riescono più a vincere e scatta l’allarme. Per loro comincia ad essere una corsa stregata, così da tre anni. Prima l’acuto dello spagnolo Oscar Freire, campione di classiche ma non solo, poi l’affondo dello svizzero Fabian Cancellara, quest’anno infine il lampo di Mark Cavendish, sprinter britannico che ha il turbo nelle gambe tanto da stupire perfino uno come Mario Cipollini. Ora i corridori italiani cercheranno il riscatto nelle classiche del Nord che cominceranno l’8 aprile con la Gand-Wevelgem. La Classicissima di primavera regala dunque un’altra amarezza all’Italia, che si vede raggiungere dagli stranieri a quota

50 vittorie. Se il trend non si invertirà l’anno prossimo ci sarà il sorpasso. La gara si è infiammata nel finale e si è risolta come ormai è d’abitudine allo sprint. Se non ci fosse stato l'incredibile affondo di Cavendish negli ultimi cento metri la corsa sarebbe stata vinta dal tedesco Haussler, che ai trecento metri conclusivi ha anticipato tutti. Ma il recupero del britannico è qualcosa che ha lasciato tutti a bocca aperta. Ad aumentare la delusione italiana il podio tutto straniero, Petacchi e Bennati si sono dovuti accontentare del quinto e sesto posto. Peccato per Petacchi, il più completo ed esperto del lotto dei velocisti tricolori, che sognava il bis. Strano quello che è diventata la Sanremo, uno show della velocità. E

dire che in passato è stata vinta anche da gente come Chiappucci, Moser, Gimondi, Fondriest. «L'epilogo in volata della Sanremo? – l'analisi di Davide Rebellin – Quest’anno lo spiego con il gruppo ancora folto ai piedi della salita finale del Poggio. Ho provato l’allungo ma avevo il dubbio, purtroppo confermato, che l’azione non portasse benefici». Il vicecampione olimpico ripensa a mente fredda alla gara. «Nonostante un’andatura elevata c'erano davanti ancora tante squadre con un organico numeroso. Se i velocisti non si sono staccati non so trovare una spiegazione plausibile». «Per rilanciare la nostra tattica mi sono impegnato con l'allungo sulla Cipressa: tutti però si sono messi in fila indiana

Cavendish trionfa nella Sanremo 2009

alla mia ruota e non mi è riuscito di portare via un gruppetto. In discesa sono rientrati altri trenta corridori e con sessanta atleti in testa prima dello strappo conclusivo le speranze di attacchi vincenti si spengono», spiega Michele Scarponi, secondo leader della Diquigiovanni dopo la recente conquista della Tirreno-Adriatico. In vista delle classiche

delle Ardenne e del Giro d’Italia Rebellin parteciperà alla Settimana Lombarda in calendario dal 31 marzo al 5 aprile dove affronterà Alessandro Petacchi e Danilo Di Luca. Cavendish è il terzo più giovane vincitore della Sanremo: prima di lui ci riuscirono, a soli 20 anni, Ugo Agostoni, nel 1914, e il «Cannibale» belga Eddy Merckx nel 1966.

Maratona Il keniano Kiptoo trionfa tra gli uomini Sci di Fondo Storico successo dell’azzurro nella categoria “distanze”

Quindicimila di corsa a Roma Piller Cottrer vince la Coppa del Mondo QUINDICESIMA edizione della Maratona di Roma, la prova sulla distanza più partecipata d’Italia e una delle maratone più significative al mondo. Il via è stato dato dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, insieme con il presidente della Maratona di Roma Enrico Castrucci. Decine di migliaia i podisti impegnati tra la prova competitiva di 42,195 chilometri (quasi 15.000 gli iscritti, oltre12.000 i partenti tra i quali quasi 100 disabili) e nella Roma Fun Run, la prova non competitiva di 4,2195 chilometri (oltre 80.000). La Maratona di Roma è stata vinta, in campo maschile, dal keniano Benjamin Kiptoo Kolum (classe 1979) in 2h07'17», nuovo primato della gara (prec. 2h08'02», Di Cecco 2005). Secondo posto per il connaziona-

le Paul Kiprop Kirui, classe 1980, (2h08'23"), terzo per l'altro keniano Joseph Ngeny, classe 1978 (2h08'41"). In campo femminile vittoria per l’etiope Firehiwot Dado (classe 1984) in 2h27'08». Secondo posto per l’ucraina Tetyana Filonyuk, classe 1984 (2h27'43"), terzo per l’etiope Haile Lema Kebebush, classe 1986 (2h28'08"). Anna Incerti, l’azzurra attesa protagonista, ha chiuso al 5^ posto con 2h29'33». «Roma accoglie migliaia di maratoneti da tutto il mondo, segno questo che la città è sempre più la capitale del running italiano – ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno – Tutti i cittadini sono protagonisti per le vie del centro e delle periferie di Roma e questo rende orgogliosa l'amministrazione comunale».

FALUN (SVEZIA) - Pietro Piller Cottrer entra di diritto nella storia del fondismo mondiale. Per la prima volta nella storia un’italiano vince la Coppa del mondo «distanze» e lo fa al termine di un durissimo testa a testa con i due fondisti più forti del momento, lo svizzero Dario Cologna, vincitore della Coppa assoluta e del Tour de ski e il norvegese Petter Northug, autentica forza della natura e protagonista assoluto ai recenti Mondiali di Liberec. Piller, nella 15 km di Falun di ieri ha conquistato l’ottavo posto mentre Northug non è andato oltre il tredicesimo e Cologna si è piazzato addirittura ventesimo. Piller ha così messo in bacheca questa Coppa che lo proietta nella storia con 559 punti finali, 20

in più di Cologna e 70 in più di Northug. Cologna si è aggiudicato la Coppa assoluta, davanti a Northug, mentre nella Coppa «sprint» la vittoria è andata al norvegese Ola Vigen Hattestad davanti all’azzurro Renato Pasini, a dimostrazione della bella stagione realizzata dallo sprinter bergamasco. Nella gara di ieri c’è stata la vittoria del russo Sergey Shiriaev, davanti al francesce Vincent Vittoz e al finlandese Juha Lalluka. Oltre a Piller ottavo, da segnalare anche il buon diciottesimo posto di fabio Santus e il ventiduesimo di Florian Kostner. Pietro Piller Cottrer ha appena terminato di ascoltare l’inno d’Italia sul gradino più alto del podio della Coppa del mondo

«distanze». È il primo azzurro di sempre ad avere conquistato questo ambitissimo trofeo. «E' una soddisfazione enorme – dice Piller – soprattutto perchè era il mio obiettivo dichiarato di inizio stagione. È il frutto del lavoro eccezionale fatto da tutta la squadra e deve essere un premio per tutti. La Coppa viene dalla grande costanza di risultati tenuta per tutta la stagione con 2 secondi posti e tanti piazzamenti e con l’emozione della vittoria all’ultima gara. È stata determinante per la vittoria di questa Coppa la trasferta in Canada, quando ho potuto recuperare molti punti sui miei avversari e dove io non sarei nemmeno voluto andare: i tecnici mi hanno convinto ed è stato giusto così».


Sport 49

Lunedì 23 marzo 2009

A Dilettanti Costretta a rincorrere sempre, non trova gli acuti per spuntarla

La Levoni frena a Siena Si interrompe la striscia di cinque vittorie di fila VIRTUS SIENA LEVONI

70 62

LE PAGELLE CHIARASTELLA (6,5) - in avvio è un po' sottotono. Soffre molto la fisicità di Casadei e i centimetri di Cuccarolo. Nel secondo tempo però è il migliore dei suoi e prova a guidare la rimonta di Potenza. Chiude con un ottimo 8/11 al tiro da due.

CONSUM.IT SIENA: Marcante 9, Cournooh 3, De Min 15, Cuccarolo 8, Tomasiello 3, Visigalli ne, Setti ne, Casadei 16, Furlanetto 7, Zambrini 9. All. Billeri LEVONI POTENZA: Chiarastella 16, Ruggeri 16, Palombita 15, Saponara ne, Ferrara 4, Metz 7, Rato, Vetrone 4, Femminini, Santamaria ne. All. Gresta ARBITRI: Colasanti di Firenze e Garibotti di Chiavari PARZIALI: 24-14; 37-28; 5542. SIENA - La Levoni Potenza non riesce nell'impresa di espugnare il PalaSclavo di Siena. La squadra di Gresta, contro la terza forza del torneo, gioca una gara non bella nella quale è costretta sempre a rincorrere. I potentini partono bene e dopo il 4-0 iniziale della Consum.it si portano sul 6-7 grazie ad una bomba di Metz. Questo rimarrà l'unico vantaggio della Levoni durante il match. Da questo momento in poi sono i locali che prendono in mano il pallino del gioco. La compagine di Billeri, guidata da un ottimo De Min, comincia a macinare gioco. I senesi segnano 24 punti in 10', troppi per la difesa di Potenza, che appare lenta e che concede veramente troppo a Tomasiello e compagni. Nel secondo periodo la Levoni, dopo un iniziale parziale di Siena (31-16) cerca di riavvicinarsi. Palombita (molto nervoso in gara) prova qualche accelerazione che va a buon fine e Ruggeri sfrutta la sua enorme esperienza sotto le plance. Ad 1' dalla fine del tempo Potenza è di nuovo in partita con il punteggio che segna 3327 per la Consum.it. Proprio nel finale però Siena trova due canestri consecutivi di Cuccarolo e Furlanetto e chiude all'intervallo sul +9. Al rientro in campo la Levoni sembra poter rimanere in partita. Palombita aggiusta la mira dai 6,25 e Ruggeri fa la voce grossa sotto le plance.

RUGGERI (6,5) - l'esperienza lo aiuta molto anche in giornate come questa dove le polveri sono bagnate. Segna 16 punti, ma l'1/6 da tre punti è abbastanza negativo. Fa molta fatica a contenere le iniziative di De Min. Cattura 10 rimbalzi ed alla fine si guadagna la sufficienza piena. Chiarastella top scorer con Ruggeri per la Levoni

Palombita entra in partita nella seconda parte di gara e non mostra la solita precisione in attacco di altre sfide

Sul punteggio di 39-33. Potenza però si sfalda. L'imprecisione dalla lunga distanza (4/23 alla fine) e alcune palle perse lanciano Siena sul +13. La Levoni si aggrappa ancora a Ruggeri ma un canestro più fallo del senese Casadei fissa il punteggio sul 55-42 al 30' di gioco. All'inizio del quarto periodo la Consum.it raggiunge il suo massimo vantaggio. Cuccarolo segna due canestri consecutivi che portano la sua squadra sul 59-43. Con 7 minuti sul cronometro Gresta prova il tutto per tutto, una zona 1-3-1 aggressiva per cercare di recuperare punti. La difesa ordinata dal coach potentino da

i suoi frutti. Potenza riesce a recuperare diversi palloni ed a trasformarli in punti grazie a Chiarastella, che prova a guidare la rimonta dei suoi. Siena però non da mai segni di cedimento, controllando bene la gara e colpendo sia da fuori che da vicino a canestro. Soltanto nel finale la squadra locale butta alle ortiche qualche pallone, ma il vantaggio è talmente ampio che non può impensierire il team di Billeri. La Levoni esce così sconfitta per 70-62 e per la corsa ad un posto playoff saranno decisive le ultime 2 partite. Gabriele Voltolini sport@luedi.it

l’INTERVISTA

Sereno per la prova contro la terza forza del torneo

Gresta resta ottimista «Perdere così non fa male» HA PERSO a Siena contro la terza forza del campionato che ha dimostrato ancora una volta di essere l'autentica bestia nera della Potenza 84 in questo biennio in terza serie. La Levoni di Luigi Gresta “stoppa” a Siena la serie positiva di cinque successi consecutivi contro i senesi al termine di una partita che ha visto i toscani prevalere con merito. I giocatori di Luigi Gresta hanno peccato al tiro pesante, ai liberi e ai rimbalzi, specialmente quelli offensivi, patendo i duecentovendidue centimetri di Gino Cuccarolo. La Levoni Potenza esce sconfitta dal Palasport Mens Sana di Siena con onore, ma recrimina per gli errori in fase offensiva. Una partita difficile, si sapeva sin dalla vigilia, resa ancor più complessa dall'assenza di Sebastiano Grasso. A nulla, infatti sono valsi gli strenui tentativi di Palombita e soci a tenere il passo dei senesi, ben messi in campo da coach Marcello Billeri. La compagine potentina non ha fallito l'appuntamento con il bel gioco, dimostrando di poter tessere interessanti trame tecniche contro il complesso di Billeri. I lucani ora dovranno ottenere i due punti necessari a disputare i play-off nelle ultime due gare in programma, quella di domenica ad Osimo contro l'Edilcost di Luca Giuffrida e Nicola Basanisi o, in alternativa al Pala Pergola tra due settimane contro il Trapani. Il

complesso potentino perde ma esce tra gli applausi dello sportivissimo pubblico senese. Il coach Luigi Gresta parla delle cause scatenanti il ko e dice tutto d'un fiato: “Abbiamo avuto pessime percentuali al tiro libero, da tre e nei rimbalzi non siamo stati bravi a contenere i toscani. Abbiamo concesso troppo alla Consum.it. Non potevamo vincere la partita con il 4/23 da tre punti. Questo aspetto ci è costato caro”. Gresta non cerca alibi vista l'assenza di Grasso: «Lo sapevamo da una settimana, dovevamo giocare meglio, non vedo il problema». Il tecnico della Levoni non sembra deluso: «Sono dispiaciuto, abbiamo perso una partita contro la terza forza del campionato. Perdere in questo modo non fa male, anzi possiamo fare meglio». L'allenatore dei potentini parla in chiusura della gestione tattica del match: “Abbiamo preso buoni tiri che per mera sfortuna non hanno avuto miglior sorte. Le soluzioni offensive provate dai miei atleti erano buone, sono dell'avviso che ora i miei atleti dovranno ottenere i due punti per ottenere l'accesso ai play-off”. E' vero, ora non bisogna distrarsi e tenere duro per non cancellare la splendida rimonta svolta nelle ultime cinque giornate. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

PALOMBITA (5) - da lui ci si attende sempre tantissimo. Questa sera ci prova, ma vuoi un po' di nervosismo, vuoi la serata non proprio brillantissima al tiro, non riesce ad essere decisivo. Quando accelera è un autentico fulmine di guerra, ma le 6 palle perse ed il 3/6 dalla lunetta sono sicuramente migliorabili.

Il tecnico Gresta

FERRARA (5) - partita insufficiente la sua. In 34 minuti produce solo 4 punti, peraltro segnati nel finale quando la gara era ormai chiusa e 5 palle perse. In difesa ci prova, ma così è un po' poco. METZ (5,5) - inizia con una “bomba” all'inizio del primo quarto e chiude con un canestro e fallo sul finire di gara. In mezzo c'e poco. La volontà non manca, ma in 35 minuti giocati ci si aspetta molto di più da lui. RATO (4,5) - sta in campo 11 minuti nei quali non riesce a segnare (0/4 al tiro), commette 4 falli e chiude con un 6 di valutazione. Serata da dimenticare. VETRONE (6) - Gioca solo 8 minuti, ma almeno lui ci prova. Segna 4 punti e si fa sentire in difesa. COACH GRESTA (6) - : la sua squadra non gioca certamente la migliore partita dell'anno. La difesa è un po' troppo molle, specialmente vicino a canestro. Prova la zona nel primo

Il play-guardia Metz

tempo, ma deve cambiare subito perché Siena la attacca bene. Nel finale tenta il tutto per tutto con una 1-3-1 forse tardiva, ma quando la squadra tira con il 17% da tre ed il 58% dalla lunetta c'e poco da addebitare all'allenatore.


50 Sport

Lunedì 23 marzo 2009

A Dilettanti Prova sconcertante, lucani sempre sotto. Si salva solo Longobardi

Matera, che figuraccia! Sconfitta a Firenze con un avversario già retrocesso

Paolo Giuliani, Luca Sottana e Valerio Corvino tre uomini del Matera che non hanno dato a Firenze ciò che si poteva attendere

FIRENZE MATERA

93 84

LE PAGELLE

SMARTHOUSE FIRENZE: Verri 5, Cohen 13, Bertolini 22, Mercante 2, Romboli 20, Cortesi 12, Colombo 10, Bonsignori 3, Novi 6, Giannetti. All.: Puccetti. BAWER MATERA: Corvino 12, D'Aria ne, Sottana 16, Gergati 3, Cortese 10, Ferrienti 7, Squeo ne, Maggioni, Giuliani 6, Longobardi 30. All.: Corà. ARBITRI: Castellari di Bologna e Sinisi di Barletta (BA). PARZIALI: 21-22, 53-43, 7761 NOTE: Tiri liberi: Firenze 17/24, Matera 19/23. Usciti per 5 falli: Cortesi. Spettatori: 300. Longobardi, unico a salvarsi

FIRENZE - In una parola sconcertante. E' l'aggettivo con cui descrivere la prestazione della Bawer Matera che a Firenze raccoglie davvero una figuraccia. Contro una squadra già matematicamente retrocessa in B dilettanti, la banda (allo sbaraglio) di coach Corà va k.o (9384). La partita del Mandela Forum doveva servire per agganciare Molfetta (ieri sconfitta a Sant'Antimo) al dodicesimo posto. In realtà la gara in terra fiorentina è servita solo a mettere ulteriormente in luce i limiti e la mancanza di gioco della Bawer. Avanti nel solo primo quarto, nel resto della partita Matera ha pagato la non difesa su tutti i giocatori della Smarthouse. Firenze ci ha messo cuore e determinazione nel voler onorare il suo campionato fino alla fine. E ce l'ha fatto, mandando al tappeto una Bawer troppo brutta per essere vera. È la “non difesa” il biglietto da visita della squadra di Corà. Lo si percepisce fin dai primi possessi. Nessuno tiene il primo palleggio degli esterni fiorentini che o segnano o liberano giocatori sul perimetro per dei tiri piedi per terra. Segna soprattutto Bertolini che porta Firenze sul 20-13. La reazione (l'unica) di Matera porta la firma di Sottana che fa canestro da fuori. I canestri di Ferrienti e Giuliani allungano il parziale biancoblù e la Bawer così può chiudere avanti al 10' (21-22). Il secondo quarto è tutto della Smarthouse che esplode un tempino da 32 punti. Cortesi e Cohen piazzano il break che spinge Firenze sul 34-27. Corà prova a ruotare vorticosamente i suoi uomini che non trovano però un assetto che garantisca un minimo di difesa. Firenze allunga con Romboli, solo Longobardi rende accettabile il parziale all'intervallo (53-43). Dopo la pausa lunga ci si aspetta una reazione da Matera, che invece non arriva. Corà prova la zona 2-3, scelta azzeccata in avvio perché Matera torna sul -3 (56-53). Puccetti però

chiama timeout e fa riordinare le idee ai padroni di casa che riallungano immediatamente con le iniziative di Cohen, Romboli e Bertoli (77-61 al 30'). Nell'ultimo quarto Matera abbozza un tentativo di rimonta con un

parziale di 12-0 (da 82-66 a 8278). Longobardi e Cortese ci provano in attacco, ma i problemi sono in difesa dove nessuno tiene Bertolini (87-78). Negli ultimi due minuti Firenze conserva il vantaggio e chiude i conti

dalla lunetta. Matera esce a testa bassa dal Mandela Forum e con una convinzione: se questa è la vera Bawer, ai play out sarà dura salvarsi. Niccolò Casalsoli sport@luedi.it

SOTTANA (5) - Otto punti nel primo quarto, undici all'intervallo. Nella ripresa non marca la cartolina. Soffre tutti gli esterni di Firenze. GERGATI (5) - Rispetto a Corvino, prova a dare un po' di energia in difesa, ma non è giornata nemmeno per lui.

l’INTERVISTA

Amarezza e delusione prevalgono nel dopogara

Il capitano: «Approccio sbagliato Ora serve un esame di coscienza» «SONO MOLTO amareggiato, non pensavo facessimo una partita del genere, ora ci giochiamo tutto contro Molfetta ma prima martedì sarà necessario farci tutti quanti insieme un grosso esame di coscienza». Sono parole pesanti, parole da capitano quelle pronunciate da Francesco Longobardi dopo la debacle di Firenze, Matera perde incredibilmente contro un avversario già retrocesso. Rimedia la più brutta figura dell’anno, una sconfitta con pochissime attenuanti e deve ringraziare Sant’Antimo che vincendo di misura con Molfetta tiene in piedi, apertissime, le chance di risalire la classifica della formazione lucana. Ma certo la squadra di Firenze non ha molta strada davanti a sè e Longobardi pare esserne consapevole, infatti spiega: «la partita l’abbiamo persa noi, è inutile girarci intorno. Firenze aveva la rabbia propria di una squadra già retrocessa che voleva dimostrare di valere di più, noi non abbiamo messo in campo il giusto atteggiamento. Abbiamo sbagliato l’approccio alla partita e ci ritroviamo con due punti buttati che purtroppo pesano. Visto che Molfetta ha perso possiamo ancora giocarci tutto domenica prossima contro Molfetta ma servirà guardarci in faccia, sapevamo che la partita contro Firenze era di quelle importanti ma non siamo riusciti a fa-

CORVINO (4) - Sembra non avere voglia, o meglio ce l'ha ma a tratti. E parliamo solo dell'attacco, perché difensivamente la sua prestazione non è commentabile. Non tiene una penetrazione che sia una. E' una devo motivi per cui Corà è costretto a passare a zona.

re la nostra parte. Non possiamo permettercelo nei play out, perchè lì sarà sempre molto difficile e noi dovremo essere in grado di reagire in maniera diversa alle difficoltà che troveremo davanti». Quanto al tentativo di recupero negli ultimi minuti che ha portato Matera fino al -4 Longobardi aggiunge: «purtroppo in quel caso mi è stato fischiato un fallo in attacco che non ho proprio capito. La designazione di Firenze non ci ha certo dato una mano ma con questo non voglio cercare alcun alibi. La partita, è chiaro, l’abbiamo persa noi. Abbiamo fatto diventare Firenze una grande squadra. E’ chiaro che con questo atteggiamento si fa fatica e non si può concedere a nessun avversario». Ora per Matera si fa davvero nerissima, non solo la brutta figura di Firenze ma anche il rischio di tenere negli occhi e nella mente questo risultato per molto tempo. Di certo l’Olimpia continua la sua astinenza lontano dal PalaSassi e domenica si va a giocare un pezzo di campionato a Molfetta con il rischio poi di doversi giocare lontano da casa anche la salvezza. Dopo un mese in cui sembrata uscita dal tunnel, l’Olimpia è stato capace di spronfondare ancora più in basso. Ed al momento i motivi per cui essere ottimisti non abbondano di certo. p.quarto@luedi.it

CORTESE (5,5) - Uno dei meno peggio di Matera. Ha un primo passo bruciante, peccato che non lo utilizzi spesso. FERRIENTI (5) - Una bomba, un appoggio a canestro e poco altro. Sia Colombo che Bonsignori vincono il duello con lui. MAGGIONI (4) - Non pervenuto. Fa virgola con 0/4 dal campo. E' in una di quelle giornate che, purtroppo, a Matera si sono viste un po' troppo spesso in questa stagione. Abulico e con la faccia triste. GIULIANI (5) - Chiude con 6 punti e 7 rimbalzi una partita dove dentro l'area è uno di quelli che prova a metterla sul fisico. Non sempre gli va bene contro Colombo che ci mette voglia e lo mette in difficoltà. LONGOBARDI (6) - L'unico sufficiente per la Bawer, l'unico che non molla fino alla fine. Chiude con 30 punti (11/15 dal campo). Le pecche nella sua gara ci sono, sia in difesa (1 rimbalzo in 33') che in attacco dove a volte pasticcia (9 perse e 0 recuperi). COACH CORÀ (4) - Non si capisce come la sua squadra giochi così scollata, senza schemi. O tira Longbardi, o tira Sottana oppure Corvino prova ad inventare qualcosa dal palleggio. Chiuse queste tre opzioni, Matera ha poco altro. Ma quello che più lascia sbigottiti è l'atteggiamento della squadra in difesa. Zero scivolamenti, zero aiuti, spesso il primo palleggio di un avversario è letale per spaccare la difesa. Quello che più preoccupa però è la mancanza di voglia vista al Mandela Forum. Come si fa a perdere contro una squadra già retrocessa? Bruttissimi segnali in vista dei play out dove ci sarà da soffrire molto per salvarsi.


Sport 51

Lunedì 23 marzo 2009

B Dilettanti Super prestazione degli jonici che restano in corsa play off

Bernalda annulla la capolista Vittoria larga e convicente in una gara dominata BERNALDA SANSEVERO

77 44

BERNALDA: Filloy 10, Carpineti 12, Gabrielli, Perrucci, Di Giacomo, Silvestrini 5, Azan 10, Albana, Russo 26, Faggiano 14. All. Brogialdi S. SEVERO: Salamina 2, Magnani 13, Cappanni 7, Di Viccaro 7, Michelon, Acunzo 2, Costantino 6, Bartolini, Casciani, Bottiroli 7. All. Coen ARBITRI: Longobucco e Aprea (Roma) PARZIALI: 28-9, 47-18, 6837, 77-44 LA TERME di Abano asfalta la capolista, meritando nettamente la vittoria contro un avversario che ha giocato con grinta (anche troppa in certi frangenti) ma inconsciamente rilassato per la certezza matematica del primo posto in regular season e per la final eight di Coppa Italia da cui è attesa tra poco. Coach Brogialdi non cambia il quintetto di partenza perché è proprio dai titolari che ci si aspetta la reazione d'orgoglio dopo le ultime disavventure, mentre coach Coen schiera Michelon, Di Viccaro, Cappanni, Costantino e Acunzo, insomma il meglio della fortissima formazione pugliese. I primissimi istanti della gara fanno capire subito che il vento freddo che soffia su Bernalda in questa rigida domenica di marzo potrebbe spazzare via anche le ambizioni dei giallo-neri, e difatti un devastante Russo,

Il capitano Russo

un intraprendente Filloy e uno sfacciato Carpineti mettono continuamente in crisi la difesa avversaria, ma non sono da meno Faggiano (anche se la sua partenza stasera è un pò da diesel) e il ritrovato Silvestrini che non realizzerà alla fine tanti punti ma sarà autore di una regia illuminata e di una veloce circolazione di palla. Gli avversari stanno a guardare, ma in realtà non riescono proprio ad interpretare il match; inevitabile quindi che il punteggio dei rossoblu voli in alto e che il primo quarto si chiuda sul +19 per gli ionici. Altro parziale da incubo per gli adriatici è il secondo periodo, nel quale Acunzo e soci riescono a malapena a ribadire i 9 punti dei primi 10' mentre gli scatenati lucani ne realizzano altri 19; poco da raccontare sul

piano della cronaca anche in questo quarto, se non la bella pallacanestro messa in vetrina da Russo e compagni e soprattutto, rispetto alle ultime prestazioni, una arcigna difesa contro la quale vanno ad infrangersi le iniziative avversarie. Il +29 prima del riposo lungo è miele per il palato dei sostenitori rossoblu, ma l'interrogativo nell'intervallo è: sapranno continuare così o verrà fuori la forza della capolista? Dubbio legittimo perché alla ripresa delle ostilità S. Severo piazza un parziale da brividi, un 14/2 che fa tremare le vene al pubblico numeroso del PalaCampagna, ma la paura dura poco: Faggiano e gli altri salgono nuovamente in cattedra e la partita torna a girare nel verso giusto per gli ionici che vincono il quarto di 2 e volano sul +31. Gli ultimi 10' sono pura accademia, il disbrigo di una formalità, anche se i sanseveresi, furenti come una tigre ferita a morte, tentano con orgoglio di risalire la china; nulla da fare, anzi i bernaldesi rischiano di portarsi addirittura sul +40, ma per fortuna non accade, sarebbe stata una punizione troppo severa per una squadra che al momento della presentazione è stata applaudita dal pubblico per aver vinto con merito la regular season. Trionfo finale per i lucani e delirio del PalaCampagna, ma ora c'è già da pensare all'insidioso match di Sarno. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

Spogliatoio Brogialdi entusiasta C2 Promozione Impresa solo sfiorata dal Ctr che resta ultimo in classifica

«Grande prova Sale l’ottimismo» Il tecnico delle Terme di Abano Bernalda Alberto Brogialdi

IL TERME di Abano Bernalda fa festa. Vittoria pesante e corposa quella del roster di Brogialdi che ha battuto la capolista del girone, il San Severo. A fine gara soddisfatto è stato il tecnico lucano che ha commentato così il prestigioso risultato. «E’ stata una vittoria importante; i ragazzi sono scesi in campo con la determinazione giusta per fare bene e per non abbandonare il treno che porta ai play- off. Forse il San Severo ha giocato sottotono, ma noi tenevamo molto alla vittoria». Cosa le è piaciuto di più dei suoi ragazzi? «L’atteggiamento e l’approccio alla gara - ha continuato Brogialdi. Sicuramente, se nel corso del campionato non avessimo avuto tanti infortuni, ora potevamo ambire a posizioni diverse. Con la grinta mostrata oggi (ie-

ri, ndr), sicuramente siamo più ottimisti e consapevoli di poter far bene nelle due gare che restano alla fine della stagione. Giochiamo in un girone molto difficile al quale partecipano diverse squadre che hanno investito ingenti capitali per allestire un roster vincente. Noi, invece, ci stiamo comportando bene nonostante siamo una delle squadre che ha speso meno. Vorrei complimentarmi con l’intero roster, le vittorie scaturiscono sempre dall’intesa e dalla forza del gruppo. Non resta che metterci subito al lavoro per preparare al meglio la prossima gara esterna sul parquet del Sarno che è una buona squadra e che sicuramente merita di occupare un’altra posizione in classifica». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Senise beffato all’over time Brucia la sconfitta esterna contro il Monte di Procida M. DI PROCIDA 90 SENISE DTS 83

MONTE DI PROCIDA: Fiore 19, Ditota 5, Esposito 8, Diroberto 7, Regio 27, Massella, Tafuto, Lepre 2, Calise 20, Iliano 2. All. Sepe CTR LA CASCINA SENISE: Addolorato, Sassano, Durante 25, Albanese 18, Marin 13, Palazzo 19, Venuto 4, D’ Aranno, Ragazzo, Manzotti 4. All. Festa ARBITRI: De Lucia di Santa Maria a Vico e Ferrara di Avellino PARZIALI: 21-15;43-32; 67-58; 76-76; 90-83 BEFFARDA sconfitta del Ctr La Cascina Senise nel match esterno sul parquet del Monte di Procida. I ragazzi allenati da coach Festa sono stati battuti, dopo un tempo supplementare, con il punteggio di 90 a 83. Una sconfitta che brucia e che, molto probabilmente, segna definitivamente i sogni di promozione del quintetto senisese. Nei primi due quarti, i lucani sono stati in svantaggio ma sempre di pochi punti, nel terzo parziale hanno raggiunto il pareggio, poi il quarto quarto è terminato sul 76 pari. Nel tempo supplementare, il Senise ha giocato con “le seconde linee”, non potendo utilizzare il roster base composto da Durante, Albanese, Marin, Palazzo e Manzotti, tutti fuori per aver raggiunto il limite di cinque falli personali. «Il Monte di Procida ha

giocato bene i primi due quarti - ha commentato il presidente del Crt, Totaro. Poi nel terzo parziale abbiamo raggiunto la parità e nel quarto il vantaggio. Tutto, poi, si è giocato ai supplementari, con il Senise costretto ad utilizzare i ragazzini perchè il quintetto base è dovuto restare fuori (ciascun atleta aveva commesso i cinque falli). E’ una sconfitta pesante e immeritata per come è capitata. Tornare da questa trasferta con due punti, avrebbe mantenuto ancora vive le possibilità di ambire

al salto di categoria che invece ora si affievoliscono di molto. Non posso rimproverare nulla ai ragazzi - ha concluso il presidente del team potentino. Tutti hanno disputato una gara impeccabile contro una buona squadra». In casa Ctr La Cascina Senise sono andati in doppia cifra: Durante che ha realizzato venticinque punti, Palazzo diciannove, Albanese diciotto e Marin tredici. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Il play-guardia Palazzo

D, vittorie di Vito Lepore e Climacenter Bene anche Ciumnera e Salandra TURNO scoppiettante il nono di ritorno del campionato maschile di serie D regionale. Le cinque partite tutte disputate sabato hanno visto grande pathos e agonismo. Vince la corazzata Cestistica Renudo Vito Lepore che ha superato alla Palestra Vito Lepore di via Roma la Co.Re.Ma. Virtus Matera con il punteggio di 84 a 38. Troppo netta la differenza in campo tra le due squadre, i potentini vanno sul velluto e vincono nettamente al cospetto dei virtussini materani. Successo interno della Climacenter Datacontact Pielle Matera al Palasassi contro la Levoni Potenza. E' gran battaglia a viale delle Nazioni Unite dove a spuntarla sono i materani di Luciano Cotrufo che si impongono con il punteggio di 71 a 61 a spese dei giovani di Donato Fiore. Bene anche la Cestistica Terme di Abano Bernalda che si impone a domicilio al Palasport Peppino Campagna di Bernal-

da contro la New Olimpia Pallacanestro Melfi per 69 a 67. Nel rush finale gli jonici hanno la meglio dei federiciani. Netta affermazione interna del Ciumnera Basket Potenza alla Palestra Vito Lepore di Potenza contro la Lucana Salumi Picerno 95 per 75 a 53. I ventidue punti di scarto sono la fotografia del match, condotto dalla compagine di Michele Montemurro sugli atleti di Gabriel Ripepi. Bene il Basket Zagaria Salandra che ha espugnato il Pala Gaudo di Rionero in Vulture con il punteggio di 75 a 60. Un successo quanto mai importante per Lauria e soci a spese dei rioneresi guidati da Simone Archetti. Gli atleti della collina materana volano verso il successo e mettono il sigillo al blitz con una condotta di gara giudiziosa e attenta. Ha osservato il turno di riposo il Cus La Cartotecnica Potenza di Antonio Luongo. f.menonna@luedi.it


52 Sport

Lunedì 23 marzo 2009

C Dilettanti Match equilibrato deciso negli ultimi 10’ dai tiratori di De Angelis

Corporelle sola al comando Super Delli Carri con 30 punti propizia il blitz REGGIO CALABRIA 59 CORPORELLE 69 HELIANTIDE REGGIO CALABRIA: Meduri 17, Pellicano 6, Soldatesca 3, Barraca 2, Corlito 13, Rizzieri 3, Filianoti 13, Vazzana 2, Canale n.e. All. Antonio Paternoster. CENTRE CORPORELLE POTENZA: Ginefra 2, Delli Carri 30, Marino 7, Pellegrini 15, Castellitto 6, Marchese 5, Armentano 4, Viggiano n.e. Brucoli n.e. Cataldo n.e. All. Dino De Angelis. ARBITRI: Machetti e Bernardini di Siena. PARZIALI: 21-16, 33-30, 45-48, 59-69. NOTE: Spettatori 300. Nessun giocatore uscito per cinque falli, antisportivi Pellegrini e Meduri. Nessun fallo tecnico fischiato alle due formazioni.

Gigi Delli Carri grande protagonista del successo, a lato Ginefra

BELLA partita e due punti di platino per la Centre Corporelle Potenza nel confronto di Reggio Calabria disputatosi ieri pomeriggio al Palasport Pentimele di Reggio nel confronto valevole per la ventisettesima giornata del campionato maschile di serie C Dilettanti.

Gli uomini di Dino De Angelis espugnano lo storico impianto di gioco calabrese e superano il Ragusa in classifica, vista la concomitante battuta d'arresto dei siciliani a Rosarno nel finale di gara. Partita combattuta per i primi due quarti con i reggini abili ad

imbrigliare la Corporelle con la difesa a zona. Il complesso potentino ha sofferto le trame di gioco dei padroni di casa, sorretti da un Filianoti inizialmente ispirato. La Centre Corporelle da squadra di rango non si è scomposta e anzi ha cominciato a macinare

gioco e segnare canestri pesanti con l'immarcabile Gigi Delli Carri autore di trenta punti. I lucani hanno tenuto botta nel secondo quarto alla voglia di fare dei reggini che hanno cercato di contrastare il passo della squadra potentina. De Angelis, privo di Favia e Di-

Tennis A2 Sconfitta pesante senza la Giovine

Pisticci, esordio amaro Solo 1 set vinto con Mestre CAMMINO in salita per il C.T. Pisticci nel campionato di A2. All'esordio stagionale la squadra del presidente Michele Leone ha perso 4-0 in casa con il T.C. Mestre incamerando una sconfitta netta nel risultato e nei parziali. La giornata inizia male per il team pisticcese: i campi del Circolo sono impregnati di pioggia e la gara si è disputata sul cemento di Palagiano. Una soluzione di fortuna, trovata all'ultimo minuto. La disponibilità di un solo campo, inoltre, ha allungato oltremodo i tempi della sfida, conclusasi nel tardo pomeriggio. Il C.T. Pisticci, inoltre, non è riuscito a recuperare il neo acquisto Giovine. La tennista pugliese è rimasta a Latina per un torneo individuale. Tocca a Valeria Casillo, pertanto, affrontare Eveline Mayr, in un incontro impari, dove la giovane tennista campana perde nettamente per 6-4 6-2. Non va meglio a Martina Gledacheva che contro Iulia Mayr (sorella di Eveline) perde 6-2 6-3. A salvare almeno l'onore del C.T. Pisticci ci pensa una rediviva Giulia Meruzzi che incrocia la racchetta con la slovacca Susanna Kukova (più avanti di lei in classifica ge-

nerale) e perde solo al terzo set per 2-6 6-4 6-4 in un incontro vibrante ed equilibrato, dove la veronese ha dimostrato di essere completamente recuperata dal delicato intervento di 16 mesi fa. A quel punto il doppio si gioca solo pro forma. Per Pisticci vanno in campo Parisi e Casillo, per Mestre giocano Kukova e Villa. Perso il primo set per 6/0 il C.T. Pisticci conclude anzitempo la giornata d'esordio per abbandono. «A voler guardare l'elemento positivo di oggi - spiega il presidente del C.T. Pisticci, Michele Leone - registriamo con piacere l'ottima prova della Meruzzi, che ci fa ben sperare per il futuro. Diciamo che se cercavamo conferme dalla Gledacheva, le abbiamo trovate in Giulia. Per Martina, tuttavia, credo bisogni attendere un po', in quanto all'esordio può esserci della tensione eccessiva. Nel complesso sapevamo che senza la Giovine sarebbe stato difficile battere una squadra come Mestre. Per noi è stata un'assenza determinante». Domenica prossima il C.T. Pisticci esordirà in trasferta contro il Gallarate. «Non sarà facile per noi, ma

Giulia Meruzzi del C.T. Pisticci

possiamo giocarcela soprattutto se avremo la Giovine. Gallarate è una squadra piuttosto simile a Mestre. Quindi avremo un avversario impegnativo. Si tratta di una trasferta difficile all'interno di un girone molto complicato e probabilmente non equilibrato con l'altro girone, che mi sembra molto più abbordabile. Per ora è andata così. Confidiamo di far meglio in futuro». Roberto D’Alessandro sport@luedi.it

Hockey A2 Si ferma a Correggio, play off ancora fatale

Pallanuoto B Donne

Raro, la maledizione continua

Stop a Salerno per la Libertas

quinta rete di Persia. Sul cinque a zero per il Molfetta, c'è stata la reazione del Thiene che ha segnato i due gol della bandiera con Borgo e Casarotto. In classifica, il Molfetta occupa il terzo posto con dodici punti, mentre il Thiene il penultimo con sette lunghezze. Infine, il Correggio ha battuto a domicilio la Raro Pattinomania Matera per dodici a quattro. Mister Massari ha dovuto fare a meno di capitan Barbano, del portiere Picca e dell'attaccante Luca Nicoletti tutti e tre infortunati. Assenze che hanno sicuramente contribuito alla sconfitta sulla pista emiliana. Quattro sono state le reti di Civa e di Jara, doppietta di Malavasi, poi Lanaro e Carboni. Per la Raro Pattinomania hanno segnato Michele Xiloyannis che ha realizzato una doppietta e poi ci sono stati i gol di Gaudiano e Vivilecchia. Nella poule retrocessione è stata osservata una sosta; il campionato riprenderà sabato prossimo con i seguenti incontri: Follonica - Sporting Amatori Lodi e United Symbol La Mela Sandrigo. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

SCONFITTA pesante per la Libertas Invicta Potenza nell'ottavo turno del campionato femminile di serie B di pallanuoto. Le potentine sono uscite con le pive nel sacco contro la Pallanuoto Salerno vittoriosa per 10 a 3. Pessima la prestazione delle atlete guidate in panchina da Maria Rosaria Arcieri. La compagine potentina non è riuscita a contenere la foga delle campane. Male in attacco, ancor peggio in difesa non sono state capaci di impensierire il complesso campano. Per la Libertas un ko pesante, in previsione del prossimo impegno, previsto per domenica alla Piscina Comunale Michele Riviello contro la capolista Catania. f.menonna@luedi.it.

CORREGGIO RARO MT

12 4

NULLA da fare ancora per la Raro Pattinomania Matera che non riesce a muovere la classifica e perde largamente anhce a Correggio. Il play off della serie A2 di hockey prosegue con la marcia del Sarzana che rimane in testa alla classifica della poule promozione di serie A2 di hockey su pista. Il team rossonero, sabato scorso, ha battuto in casa il Montebello con il risultato finale di cinque a due grazie ai gol di Ramirez, Borsi, alla doppietta di De Rinaldis e alla rete di Sterpini. In gol per gli ospiti sono andati, invece, Rizzato e Caneva. Con questa vittoria, il Sarzana ha raggiunto quota sedici, mentre il Montebello resta ancora al terzultimo posto con dieci punti. Ha messo in cassaforte tre punti importanti il Goccia di Sole Molfetta che ha sconfitto a domicilio il Thiene con il risultato di cinque a due. I baresi sono passati addirittura in vantaggio per cinque volte con le doppiette di Vianna e Sinisi e poi la

mitriu ha ruotato al meglio la sua formazione e garantito stabilità e controllo del gioco. Risultato, la Corporelle ha allungato il passo grazie a Delli Carri e alle alchimie di gioco offensivo che hanno garantito versatilità ed equilibri davvero importanti. Nel parziale decisivo la squadra lucana ha messo a segno i canestri del blitz firmati da Pellegrini e Delli Carri, mentre i calabresi con la difesa a zona non sono più riusciti a contenere l'esplosività dei potentini. Il finale è stato tutto di marca lucana, con la Centre Corporelle brava a gestire il gioco e dare via libera a tutti i frombolieri ed a portare a casa un risultato utilissimo che rende più tranquilli e fiduciosi in vista degli appuntamenti futuri che i potentini dovranno affrontare in questo campionato.. L'assistent coach dei biancocelesti, Vito Pierri ha elogiato il lavoro della squadra affermando: «Siamo soddisfatti per la splendida prestazione fornita al Pentimele. Festeggiamo il primato con gioia dopo la sconfitta del Ragusa a Rosarno». sport@luedi.it


Sport 53

Lunedì 23 marzo 2009

B2 Uomini Facile e convincente vittoria col Nicosia che lancia in alto Potenza

Medical Center perfetta Prova super e aggancio al secondo posto in classifica MEDICAL CENTER NICOSIA

3 0

25-13, 25-13, 25-11

MEDICAL CENTER PZ: Zuccaro 9, Scalcione 14, La Rosa 12, Torsello 8, Alamprese, Galante 2, Di Tommaso 5, Genoino, Bacca, Cavaccini (L), La Maida, Caruso. All. Draganov. NICOSIA: Balsamo 1, Pidone 4, D’Andrea 5, Santiglia 13, Dordei 8, Trifirò 2, Alderuccio (L), Capuano, Russo. All. Buzzone ARBITRI: Fernando Papa e Niccolò Visaggio NOTE: durata set: 20’, 21’, 18’, per un totale di 1 ora e 10 minuti. “LA PARTITA migliore dell’anno nella giornata più importante di campionato”. Queste le parole al termine della partita del palleggiatore rossoblu Simone Di Tommaso che sintetizzano la grande prestazione dei ragazzi allenati da mister Draganov, contro un Nicosia davvero irriconoscibile. Partono subito bene i padroni di casa: il primo time-out tecnico si chiude sul punteggio di 85, grazie alle schiacciate

Medical Center perfetta annulla il Nicosia

vincenti di Zuccaro, La Rosa e Scalcione. Sull’altro versante Dordei e Pidone provano a contenere gli attacchi dei potentini, ma senza successo. Sul punteggio di 9-5 i lucani infilano agli avversari ben 6 punti di fila che mandano in totale confusione il Nicosia. Pidone si rende colpevole di vari errori in attacco, mentre, dall’altro lato, la prepotenza di La Ro-

sa, un ace di Di Tommaso e il muro di Torsello eliminano la speranza dei “diavoli rossi” siciliani che devono arrendersi sul punteggio di 25-13. Un parziale davvero inaspettato, considerato il fatto che il Nicosia è stato, per buona parte del campionato, primo in classifica. Il secondo set si presenta più combattuto, ma i siciliani non vanno mai in vantaggio. Gran-

de prestazione di tutta la squadra potentina che, anche nei momenti di difficoltà, ha saputo mantenere il giusto grado di grinta e concentrazione. Sul punteggio di 16-11, Scalcione e La Rosa conquistano punti importanti e, complici alcune disattenzioni degli avversari, macinano punti e gioco e letteralmente annichiliscono la difesa del Nicosia. Il set si conclude con lo stesso punteggio del primo, tra gli applausi del numeroso pubblico accorso al Palapergola. Nel terzo set, il Nicosia prova a reagire con Pidone, D’Andrea e Dordei, ma la Medical Center non si lascia confondere, mostra piglio e sicurezza nei propri mezzi e non lascia più spazio agli attacchi degli avversari. Sul punteggio di 11-7, i potentini infilano un break di 4 punti consecutivi, tutti di Vincenzo Scalcione (2 attacchi vincenti, un muro e un pallonetto). Torsello, Di Tommaso (pallonetto e muro) e capitan Zuccaro chiudono i conti e suggellano il definitivo 2511. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

Spogliatoio Difficile frenare la gioia nel clan della Virtus

Zuccaro: «La gara che sognavamo» Draganov: «Siamo stati impeccabili» VISIBILMENTE soddisfatti a fine gara, dirigenti, allenatori e atleti della Medical Canter dopo la superba prestazione contro il Nicosia. L’allenatore Giorgio Draganov commenta così la vittoria: «Bravi, bravi, bravi. Non posso che fare i complimenti a tutti i miei ragazzi, che hanno seguito tutte le disposizioni che avevamo concordato in settimana. Un grazie va anche a tutti gli altri atleti che non sono entrati in campo ma che, durante la settimana di allenamento, hanno contribuito alla preparazione di questa gara cruciale per il nostro campionato». «Sono orgoglioso di questi ragazzi – ha commentato il general manager Gennaro Barra – che, con spirito di sacrificio e dimenticando subito i brutti episodi non sportivi di saba-

to scorso, hanno disputato una gara importante con attenzione, cuore, grinta e determinazione. Adesso sarà importante mantenere questa concentrazione per tutte le prossime partite, in modo da giocarci con il Gela il primato del campionato”. Il capitano Gigi Zuccaro, ha sottolineato l’orgoglio dei potentini che volevano vendicare la gara dell’andata, dove sicuramente è scesa in campo una Medical Center “incerottata” e che non ha espresso il gioco di cui è capace. «Sognavo questa gara – conclude Zuccaro. Volevo dimostrare tutta la mia determinazione e sono riuscito, insieme a tutti i miei compagni, a mettere in difficoltà, specie in battuta, la squadra avversaria che non è mai entrata in partita». a.ma.ca.

B2 Donne Non basta un Montescaglioso volitivo tra i migliori della stagione

Il Matera strappa il derby Il duo Ristits-Vecerkova fa la differenza con la Planitalia PLANITALIA TIME VOLLEY MATERA

1 3

15- 25 ; 26-24 ; 17- 25 ; 17-25

PLANITALIA MONTESCAGLIOSO: Tralli n.e., Piscopo 20; Tuselli 2; Cianflone 13; Falsarella 13; Deleo 4; Tancredi 1, Timpanaro (L), Dasco n.e. All. Motola TIME VOLLEY MATERA: Calculli, Russo n.e., Romano E. 7, Sarra n.e.; Buonfiglio 2, Amati 4, Romano J. 7; Di Blasi 8, Ristits 17, Vecerkova 20, De Vita (L) All: Galtieri ARBITRI: Argese di Brindisi; Gratis di Lecce NON è stato sufficiente il cuore e l'impegno profuso dalla Planitalia Montescaglioso, protagonista di una delle gare più convincenti nell'attuale stagione, sconfitta nel derby materano con la Time Volley di Galtieri nel giro di un'ora e mezzo. Le ospiti materane hanno ripetuto il successo colto all'andata, quando superarono la Planitalia con il punteggio di 3-0 (sempre per 25-17). Le ragazze di casa, allenate da Egidio Motola, incassano lo stesso risultato con il quale, due settimane fa, a Montescaglioso si era imposta la Giocoleria Potenza nel primo dei due confronti tra lucane giocati al PalaWojtyla montese nel mese di marzo. Ancora una volta in questa stagione la Planitalia non è riuscita a vincere una gara casalinga, digiuno che si protrae ormai da più di un anno, né ad interrompere la serie di sconfitte consecutive, che sale a quota dodici (sono invece quattro quelle di fila senza conquista di punti). La Time Volley Matera, allenata dal mister Tommaso Galtieri, oltre che una rosa a disposizione più ampia che ha consentito una maggio-

re rotazione tra le atlete a disposizione, ha mostrato tutta la forza del duo Ristits (17 punti) - Vecerkova (20), le quali in numerosi frangenti della gara hanno saputo imporre la loro presenza sotto rete alle avversarie. Le materane, tra le quali militano le tre ex montesi Teresa Russo (non entrata), Roberta Calculli e Ilenia Di Blasi, in virtù dei tre punti “montesi”, salgono a quota 58 in classifica, mentre la Planitalia Montescaglioso rimane ancorata ai suoi otto punti (penultima posizione). La gara: nel primo set la Time Volley, anche grazie a troppi errori in battuta da parte delle montesi, si è portata in avanti ed è riuscita ad incrementare il suo vantaggio sino a portarlo a dieci punti (15-25), approfittando dei diversi errori di misura da parte della Planitalia. Il secondo set è stato aperto da Daniela Cianflone, la quale, dopo non essere andata a segno nel primo, ha aperto il successivo con quattro punti consecutivi. Le montesi hanno iniziato a credere sempre più nel pareggio combattendo su ogni palla e riuscendo a spuntarla contro le materane per due punti (26-24). Il terzo set ha visto la Time Volley Matera prendere inizialmente il controllo della gara per essere poi raggiunta sul pari 16; da quel momento in poi Ristits, Vercekova e le gemelle Romano hanno messo a segno i nove punti che hanno riportato in vantaggio le ospiti. L'ultimo gioco ha evidenziato un iniziale parità che si è interrotta dopo il 13-11 per il Matera: le ospiti, nei successivi scambi, hanno inflitto alle avversarie il distacco finale di otto punti che è valso loro la vittoria. Michele Marchitelli sport@luedi.it

Michela Ristits arma letale del Matera a Montescaglioso


54 Rubriche

Lunedì 23 marzo 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

La situazione professionale è in fase di cambiamento: prima di muovervi chiaritevi gli obiettivi. In amore siete al settimo cielo.

TORO 21/4 - 20/5

Pensate al futuro della vostra attività con un maggiore realismo: eviterete pericolosi scivoloni. Non abbiate timore di chiudere un rapporto ormai stanco.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Non è il momento di pensare ad una fase espansiva per la vostra professione: pazientate. L'amore vi sta dando alla testa.

CANCRO 22/6 - 22/7

Fate appello a tutte le vostre capacità pratiche per fare passi avanti nel lavoro. Ottime chances in amore.

LEONE 23/7 - 23/8

Non siate precipitosi nelle iniziative di lavoro: dietro ogni passo ci deve essere una riflessione. Un amore frizzante.

VERGINE 24/8 - 22/9

Sarete costretti a rivedere o a tagliare qualche collaborazione troppo onerosa e poco remunerativa. In amore dubbi superabili.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Negli affari le cose in questo momento non vanno come vorreste, ma dovete accontentarvi. Più spazio ai sentimenti.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Sentite una forte esigenza di affermazione nella professione, ma siete in una fase delicata. L'amore arriverà.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Le esperienze fatte finora nel lavoro vi aiuteranno a costruire un futuro positivo. Tira e molla in amore.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Oggi non dovete distrarvi nemmeno un momento nel lavoro: dovete svolgere un incarico delicato. Frenate la gelosia.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Sul piano del lavoro siete molto impegnati ma anche molto motivati a rafforzare la vostra posizione. Ascoltate di più il cuore.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

lama D reca RA ~ La madre cara;

In questo periodo nel lavoro vi siete fatti dominare dall'apatia: non potete più permettervelo. In amore siete troppo liberi.


Televisioni 55

Lunedì 23 marzo 2009

14.10

RUBRICA

19.35

PRIMA SERATA

Caterina Balivo

TELEFILM Squadra speciale cobra 11

21.10

FILM

21.10

REALITYSHOW

Agente 007 - Thunderball

Alessia Marcuzzi

14.05

RUBRICA

21.10

Forum

FILM

21.10

Il ritorno del monnezza

RUBRICA Gad Lerner

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -RubricaCercando cercando 06.15 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.25 -Real TvX Factor - La settimana 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.30 -RubricaSorgente di vita 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -News Rai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11

08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -NewsTg 3 - Rai Sport Notizie 12.25 -RubricaTg 3 Shukran 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Artic 16.00 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - RubricaBorsa e monete - di finanza 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.40 -AttualitàMattino Cinque 09.55 -Real TvGrande Fratello Pillole 10.00 -TelegiornaleTg 5 - Ore 10 10.05 -AttualitàMattino Cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvLa Fattoria 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5

07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -Soap OperaMy life 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmRenegade 13.30 -Telegiornale Tg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 16.00 -FilmI tre giorni del Condor con Robert Redford, Faye Dunaway, Cliff Robertson, Max Von Sydow - regia di Sydney Pollack (USA) - 1975 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo

06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 12:58 - Previsioni del tempoMeteo 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 15.50 -TelefilmKyle XY 16.40 -TelefilmMalcom 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin Princess - Principesse gemelle 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X The Illusion 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmLeggenda dell'arciere di fuoco con Burt Lancaster, Aline MacMahon, Virginia Mayo, Robert Douglas, Nick Cravat - regia di Jacques Tourneur (USA ) - 1950 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Scusate il disturbo 23.15 -Attualità Porta a Porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Senza traccia 22.40 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 23.25 -TelegiornaleTg 2

20.35 -TeleromanzoUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmAgente 007 - Thunderball (Operazione Tuono) con S. Connery - regia di Terence Young (GB) - 1965 23.30 -RubricaReplay

20.30 -Previsioni del tempo Meteo 5 20:31 - Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Reality Show Grande Fratello

19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -TelefilmIl comandante Florent 23.15 -FilmIl texano dagli occhi di ghiaccio con Clint Eastwood, Chief Dan George, Sondra Locke - regia di

20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -FilmIl ritorno del Monnezza con Claudio Amendola, Enzo Salvi, Elisabetta Rocchetti, Gianni Parisi - regia di Claudio Vanzina (Italia) - 2005 23.10 -Real TvRTV - La tv della realtà

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Rubrica L'infedele 23.30 -Documentario Delitti

00.50 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.30 -RubricaSottovoce 02.00 -DocumentiUn Mondo a colori 02.35 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -MiniserieHo sposato uno sbirro 05.00 -DocumentarioStella del Sud 05.45 -AttualitàEuronews

23.40 -FilmDouble zero con E. Judor, R. Bedia, E. Baer regia di Gerard Pires (Fra) - 2004 01.05 -RubricaTg Parlamento 01.15 -RubricaProtestantesimo 02.30 -RubricaTg 2 Costume e società 02.45-TelefilmLa stagione dei delitti

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaFuori orario 02.15 -RubricaInconscio e magia psiche: Quante stelle... 03.00 -AttualitàRai News 24 03.40 -RubricaRiflettendo con...

00.25 -TelegiornaleTg 5 Notte 00:54 - Previsioni del tempoMeteo 5 00.55 -Tg satiricoStriscia la notizia 01.40 -Real TvAmici 02.35 -TelegiornaleTg 5 Notte 03.05 -Reality ShowGrande Fratello 03:42 - TelefilmSquadra med

Clint Eastwood (USA) - 1975 02.00 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.15 -RubricaPasswor*d - Il mondo in casa 03.10 -RubricaVivere meglio 04.20 -RubricaPeste e corna e gocce di storia

00.00 -ShowMai dire Grande Fratello 00.55 -Real TvGrande fratello Live 01.55 -NewsStudio Sport 02.20 -TelegiornaleStudio Aperto 02.35 -MusicaleTalent 1 Player 03.15 -TelefilmI Soprano 04.05 -FilmMelodrammore (e vissero

00.30 -TelegiornaleTg La7 00.50 -RubricaMovie Flash 00.55 -AttualitàOtto e mezzo 01.35 -RubricaL'intervista 02.05 -TelefilmAlla corte di Alice 03.05 -RubricaDue minuti un libro 03.10 -AttualitàCNN News

leTrame

LA 7

ORE 14.00

LEGGENDA DELL’ARCIERE DI FUOCO con B. Lancaster, V. Mayo, R. Douglas, A. MacMahon - regia di Jacques Tourneur (Usa) - 1950 Ulrich conte di Hess, luogotenente del Barbarossa, governa con pugno di ferro il territorio lombardo. Dardo, prode cacciatore, la cui moglie lo ha tradito con il conte, guida la rivolta dei contadini contro l'oppressore germanico...

RAI 3

ORE 21.10

AGENTE 007 - THUNDERBALL (OPERAZIONE TUONO)

RETE 4

ORE 16.00

ITALIA 1

ORE 21.10

I TRE GIORNI DEL CONDOR

IL RITORNO DEL MONNEZZA

con Robert Redford, Faye Dunaway, Cliff Robertson, Max Von Sydow - regia di Sydney Pollack (USA) - 1975

con C. Amendola, E. Rocchetti, E. Salvi, K. Capparoni - regia di Carlo Vanzina (Ita) - 2005

Un ricercatore della CIA è l'unico superstite di una sezione di New York dell'organizzazione, sterminata da un gruppo di sicari. Con l'aiuto di Kathie sfugge agli assassini che lo braccano e scopre che dietro al complotto si nasconde la CIA stessa, un suo settore deviato.

Rocky Giraldi, figlio del mitico poliziotto Nico, ha seguito le orme paterne ed è agente dei reparti operativi della polizia. Al momento è al lavoro su un caso in apparenza facile: l'omicidio di un ladruncolo di appartamenti. Con il procedere delle indagini scopre che dietro c'è un importante giro di droga e di soldi riciclati...

RETE 4

ORE 23.15

IL TEXANO DAGLI OCCHI DI GHIACCIO

con S. Connery, C. Auger, A. Celi - regia di Terence Young (G.B.) - 1965

con C. Eastwood, C. D. George - regia di Clint Eastwood (Usa) - 1975

L'organizzazione Spectre si è impadronita di un bombardiere armato con due ordigni atomici e minaccia di scaricare il micidiale esplosivo su una città americana, o inglese, se non le sarà pagato un ingente riscatto. James Bond viene incaricato di localizzare la base della Spectre e di mandare a monte il piano criminale...

Josey, ex contadino texano e soldato dell’esercito sudista, non si arrende ai vincitori yankee: specie se questi sono rappresentati da Terrill e la sua banda, già massacratori di sua moglie e di suo figlio. Si dà alla macchia in compagnia di Jamie, un ragazzo suo compagno in guerra, sfugge a vari tipi di malintenzionati e guida un piccolo gruppo di...

RAI 2

ORE 23.40

DOUBLE ZERO con E. Judor, R. Bedia - regia di Gérard Pires (Fra) - 2004 Ben e Bill sono i peggiori agenti segreti del mondo. Ma chi mandereste in una missione quasi suicida? I francesi hanno appena venduto alla Russia un potentissimo missile, ma il pericoloso congegno è stato rubato prima che arrivasse ai compratori, e le due maldestre spie hanno ora il compito di recuperarlo...

Il principe vince e “Ballando” sbanca RAI UNO Ballando con.. L'eredita' Affari tuoi L'eredita' la sfida

ora 21.08 19.48 20.41 18.50

ascolto 6.645 5.929 5.891 4.415

RAI DUE Cold case-delitti Rai sport-dribbling Cold case-delitti X factor il processo

21.02 13.28 21.48 14.04

2.147 2.129 2.108 1.477

RAI TRE Che tempo che fa Ulisse il piacere Blob di tutto di piu' Pres.che tempo che fa

20.30 21.35 19.58 20.09

3.176 2.221 2.215 2.099

CANALE 5 Striscia la notizia La corrida Chi vuol essere La fattoria

20.46 21.16 19.04 13.38

5.521 4.717 4.128 3.666

ITALIA 1 L'era glaciale Surviving sid Studio sport Barbie presenta

21.02 22.29 13.05 19.34

2.791 2.741 1.954 1.910

RETE 4 Walker texas ranger Forum sessione Law & order:unita' Walker texas ranger

20.27 14.09 22.45 19.43

2.227 1.931 1.580 1.420



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